Quarterly Report • Nov 14, 2016
Quarterly Report
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| La nostra missione 3 | ||
|---|---|---|
| Premessa6 | ||
| Sintesi dei risultati 9 | ||
| Risultati per area di attività 22 | ||
| | Italia 27 | |
| | Iberia 35 | |
| | America Latina 40 | |
| | Europa e Nord Africa 46 | |
| | Nord e Centro America 51 | |
| | Africa Sub-Sahariana e Asia 55 | |
| | Altro, elisioni e rettifiche 58 | |
| Analisi della struttura patrimoniale del Gruppo 59 | ||
| Analisi della struttura finanziaria del Gruppo 60 | ||
| Fatti di rilievo del terzo trimestre del 2016 63 | ||
| Scenario di riferimento 68 | ||
| Prevedibile evoluzione della gestione 90 | ||
| Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 201691 | ||
| Conto economico consolidato sintetico 92 | ||
| Prospetto dell'utile consolidato complessivo rilevato nel periodo 93 | ||
| Situazione patrimoniale consolidata sintetica 94 | ||
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 95 | ||
| Rendiconto finanziario consolidato sintetico 96 | ||
| Note illustrative al Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 97 | ||
| Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari a norma delle disposizioni dell'art. 154 bis, comma 2 del decreto legislativo n. 58/1998 129 |
In data 8 aprile 2016, il Gruppo Enel si è dotato di una nuova struttura organizzativa, anche al fine di avviare il processo di integrazione di Enel Green Power. In particolare, fra le principali novità introdotte dalla nuova struttura organizzativa si segnalano:
In particolare, la nuova struttura organizzativa del Gruppo Enel si articola, come la precedente, in una matrice che considera:
A tale matrice si associano in un'ottica di supporto al business:
La nuova struttura organizzativa modifica la struttura del reporting, l'analisi dei risultati economici e finanziari del Gruppo e, coerentemente, la rappresentazione dei risultati consolidati a partire dal 30 settembre 2016. Conseguentemente, nel presente Resoconto intermedio di gestione, i risultati per settore di attività sono commentati seguendo il nuovo assetto organizzativo e tenendo conto di quanto stabilito dal principio contabile internazionale IFRS 8 in termini di "management approach". Analogamente sono stati ripresentati, per fini comparativi, i dati relativi ai primi nove mesi e al terzo trimestre 2015.
Il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 è stato redatto in osservanza a quanto disposto dall'art. 154 ter, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58. e in conformità ai criteri di rilevazione e di misurazione stabiliti dai princípi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura del periodo. L'insieme di tutti i princípi e le interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IFRS-EU".
Si segnala che l'art. 154 ter, comma 5, del Testo Unico della Finanza, cosi come recentemente modificato dal decreto legislativo n. 25/2016, non richiede più agli emittenti la pubblicazione di un resoconto intermedio di gestione riferito alla chiusura del primo e del terzo trimestre dell'esercizio.
Tale norma demanda ora alla CONSOB la facoltà di imporre agli emittenti stessi, all 'esito di un'apposita analisi di impatto e mediante proprio regolamento, l'obbligo di pubblicare informazioni finanziarie periodiche aggiuntive rispetto alla relazione finanziaria annuale e alla relazione finanziaria semestrale. In considerazione di quanto precede, in attesa di un'eventuale modifica del quadro regolamentare da parte della CONSOB, è intenzione di Enel continuare a pubblicare su base volontaria il resoconto intermedio di gestione riferito alla chiusura del primo e del terzo trimestre di ciascun esercizio, al fine di soddisfare le aspettative degli investitori e in linea con le consolidate best practice dei principali mercati finanziari, e tenuto conto altresì degl i obblighi di reportistica su base trimestrale di alcune rilevanti società controllate quotate. Per una trattazione più completa dei princípi contabili e dei criteri di valutazione applicati si rinvia alla successiva Nota 1 nelle Note illustrative al Bilan cio consolidato abbreviato.
Al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo e di analizzarne la struttura patrimoniale e finanziaria, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi da quelli previsti dai princípi contabili IFRS-EU adottati dal Gruppo e contenuti nel presente Resoconto intermedio di gestione. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio consolidato abbreviato e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell 'andamento del Gruppo e rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.
In merito a tali indicatori, il 3 dicembre 2015, la CONSOB ha emesso la Comunicazione n. 92543/15 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) circa la loro presentazione nelle informazioni regolamentate diffuse o nei prospetti pubblicati a partire dal 3 luglio 2016. Questi Orientamenti, che aggiornano la precedente Raccomandazione CESR (CESR/05-178b), sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito d'applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.
Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori.
Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment".
Margine operativo lordo ordinario: è calcolato depurando dal "margine operativo lordo" tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali acquisizioni o cessioni di aziende (per esempio plusvalenze e minusvalenze).
Risultato operativo ordinario: è determinato eliminando dal "risultato operativo" gli effetti delle operazioni straordinarie commentate relativamente al margine operativo lordo, nonché gli impairment significativi rilevati sugli asset a esito degli impairment test o della classificazione tra le "attività possedute per la vendita".
Risultato netto del Gruppo ordinario: definito come il "risultato netto del Gruppo" riconducibile alla sola gestione caratteristica, è pari al "risultato netto del Gruppo" al netto degli effetti sullo stesso (al netto quindi degli eventuali effetti fiscali e delle interessenze di terzi) delle partite precedentemente commentate nel "risultato operativo ordinario"
Attività immobilizzate nette: determinate quale differenza tra le "Attività non correnti" e le "Passività non correnti" a esclusione:
Capitale circolante netto: definito quale differenza tra le "Attività correnti" e le "Passività correnti" a esclusione:
Attività nette possedute per la vendita: definite come somma algebrica delle "Attività possedute per la vendita" e delle "Passività possedute per la vendita".
Capitale investito netto: determinato quale somma algebrica delle "Attività immobilizzate nette" e del "Capitale circolante netto", dei "Fondi rischi e oneri", delle "Passività per imposte differite" e delle "Attività per imposte anticipate", nonché delle "Attività nette possedute per la vendita".
Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato;
della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Crediti per factoring", dei "Cash collateral"; degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti".
Più in generale, l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel è determinato conformemente a quanto previsto nel paragrafo 127 delle raccomandazioni CESR/05-054b, attuative del Regolamento 809/2004/CE e in linea con le disposizioni CONSOB del 26 luglio 2007 per la definizione della posizione finanziaria netta, dedotti i crediti finanziari e i titoli non correnti.
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | 2016 | 2015 | |||
| 17.309 | 18.366 | Ricavi | 51.459 | 55.998 | ||
| 3.957 | 4.200 | Margine operativo lordo | 12.010 | 12.161 | ||
| 3.967 | 4.200 | Margine operativo lordo ordinario | 11.896 | 11.888 | ||
| 2.479 | 1.224 | Risultato operativo | 7.689 | 6.308 | ||
| 2.541 | 2.829 | Risultato operativo ordinario | 7.666 | 7.640 | ||
| 1.282 | 293 | Risultato netto del Gruppo e di terzi | 3.874 | 2.922 | ||
| 923 | 256 | Risultato netto del Gruppo | 2.757 | 2.089 | ||
| 958 | 1.037 | Risultato netto del Gruppo ordinario | 2.700 | 2.641 | ||
| Risultato netto del Gruppo per n. medio di azioni del periodo (euro) | 0,28 | 0,22 | ||||
| Capitale investito netto | 90.248 | 89.296 | (1) | |||
| Indebitamento finanziario netto | 36.821 | 37.545 | (1) | |||
| Patrimonio netto (incluse interessenze di terzi) | 53.427 | 51.751 | (1) | |||
| Patrimonio netto del Gruppo per azione in essere alla fine del periodo (euro) |
3,45 | 3,44 | (1) | |||
| Cash flow da attività operativa | 6.766 | 5.177 | ||||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (2) | 5.216 | 4.680 |
(1) Dati al 31 dicembre 2015.
(2) Il dato dei primi nove mesi del 2016 non include 288 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita" (401 milioni di euro al 30 settembre 2015).
I ricavi dei primi nove mesi del 2016 sono pari a 51.459 milioni di euro con un decremento di 4.539 milioni di euro (- 8,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2015. Il decremento, particolarmente concentrato nel primo trimestre, è prevalentemente da riferire alle minori vendite di energia ai clienti finali nei mercati maturi, alla riduzione delle vendite di energia generata (che risentono anche del deconsolidamento di Slovenské elektrárne avvenuta a fine luglio 2016), alle minori attività di trading di energia elettrica, nonché all'effetto negativo (complessivamente pari a 1.335 milioni di euro) dell'apprezzamento dell'euro nei confronti delle valute degli altri Paesi, in particolar modo in America Latina. A tali fenomeni si associa la rilevazione dei contributi ricevuti in Argentina per effetto della Resolución n. 32/2015 nei primi nove mesi del 2015, nonché i minori ricavi per vendite e contributi ricevuti relativi a certificati ambientali. Per quanto riguarda i proventi da operazioni straordinarie, nei primi nove mesi del 2016 si rilevano principalmente le plusvalenze derivanti dalla cessione di GNL Quintero e di Hydro Dolomiti Enel rispettivamente di 171 milioni di euro e di 124 milioni di euro, mentre nei primi nove mei del 2015 questi includevano la plusvalenza realizzata dalla cessione di SE Hydropower per 141 milioni di euro, il negative goodwill e la contestuale rimisurazione al fair value dell'interessenza già detenuta dal Gruppo a seguito dell'acquisizione di 3Sun per complessivi 132 milioni di euro.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Italia | 26.335 | 29.205 | (2.870) | -9,8% |
| Iberia | 14.048 | 15.474 | (1.426) | -9,2% |
| America Latina | 7.923 | 8.125 | (202) | -2,5% |
| Europa e Nord Africa | 3.075 | 3.658 | (583) | -15,9% |
| Nord e Centro America | 672 | 633 | 39 | 6,2% |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | 18 | 3 | 15 | - |
| Altro, elisioni e rettifiche | (612) | (1.100) | 488 | 44,4% |
| Totale | 51.459 | 55.998 | (4.539) | -8,1% |
Il margine operativo lordo, pari a 12.010 milioni di euro, evidenzia un decremento di 151 milioni di euro (-1,2%) rispetto ai primi nove mesi del 2015 in presenza di un effetto negativo derivante dalla variazione dei tassi di cambio per 397 milioni di euro e del rilascio parziale (per 550 milioni di euro), effettuato nei primi nove mesi del 2015 del fondo oneri per smaltimento del combustibile nucleare esausto alla luce della nuova normativa introdotta in Slovacchia. Tali effetti sono parzialmente compensati dalla generale crescita dei margini rilevati in quasi tutte aree geografiche, e in particolare in America Latina (sia nella generazione sia nella distribuzione e vendita di energia elettrica) e nei mercati finali maturi (Italia e Spagna)
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Italia | 5.445 | 5.266 | 179 | 3,4% |
| Iberia | 2.970 | 2.978 | (8) | -0,3% |
| America Latina | 2.612 | 2.388 | 224 | 9,4% |
| Europa e Nord Africa | 609 | 1.230 | (621) | -50,5% |
| Nord e Centro America | 470 | 435 | 35 | 8,0% |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | 7 | (7) | 14 | - |
| Altro | (103) | (129) | 26 | 20,2% |
| Totale | 12.010 | 12.161 | (151) | -1,2% |
Il margine operativo lordo ordinario ammonta a 11.896 a milioni di euro, con un incremento di 8 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 (+0,1%). Le partite straordinarie dei primi nove mesi del 2016, non contenute nel margine operativo lordo ordinario, ammontano a 114 milioni di euro di cui in particolare:
Si segnala, inoltre, che nel periodo a confronto le partite straordinarie ammontavano a 273 milioni di euro, derivanti dalla plusvalenza di 141 milioni di euro per la cessione di SE Hydropower e per la rilevazione di negative goodwill e rimisurazione al fair value di 3Sun, per un totale di 132 milioni di euro, a seguito dell'acquisizione del controllo.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Italia | 5.321 | 4.993 | 328 | 6,6% |
| Iberia | 2.970 | 2.978 | (8) | -0,3% |
| America Latina | 2.622 | 2.388 | 234 | 9,8% |
| Europa e Nord Africa | 609 | 1.230 | (621) | -50,5% |
| Nord e Centro America | 470 | 435 | 35 | 8,0% |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | 7 | (7) | 14 | - |
| Altro | (103) | (129) | 26 | 20,2% |
| Totale | 11.896 | 11.888 | 8 | 0,1% |
Il risultato operativo ammonta a 7.689 milioni di euro, con un incremento di 1.381 milioni di euro (21,9%) rispetto all'analogo periodo del 2015. La variazione trova riscontro nelle maggiori perdite di valore rilevate nel corso dei primi nove mesi del 2015 sulle attività materiali e immateriali per complessivi 1.605 milioni di euro (rilevate sugli asset di generazione russi (919 milioni di euro) e rinnovabili rumeni (155 milioni di euro) a seguito del mutare degli scenari di mercato e regolatori, e sugli asset slovacchi (531 milioni di euro) al fine di riallinearne il valore contabile al presumibile valore di realizzo, da cui ne conseguono anche minori ammortamenti nei primi nove mesi del 2016. Tale impatto è solo in parte compensato dagli impairment rilevati nei primi nove mesi del 2016 che ammontano a 91 milioni di euro (di cui 52 milioni di euro relativi a Marcinelle Energie e 39 milioni di euro relativi alle attività dell'Upstream Gas di Enel Trade ed Enel Longanesi) e dal decremento del margine operativo lordo, precedentemente commentato.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Italia | 3.824 | 3.642 | 182 | 5,0% |
| Iberia | 1.630 | 1.630 | - | - |
| America Latina | 1.839 | 1.625 | 214 | 13,2% |
| Europa e Nord Africa | 326 | (687) | 1.013 | - |
| Nord e Centro America | 259 | 258 | 1 | 0,4% |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | (5) | (8) | 3 | 37,5% |
| Altro | (184) | (152) | (32) | -21,1% |
| Totale | 7.689 | 6.308 | 1.381 | 21,9% |
Il risultato operativo ordinario, che oltre a non includere le partite escluse dal margine operativo lordo ordinario non considera gli effetti dei sopracitati impairment, ammonta a 7.666 milioni di euro, con un incremento di 26 milioni di euro (0,3%) rispetto all'analogo periodo del 2015.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Italia | 3.700 | 3.369 | 331 | 9,8% |
| Iberia | 1.630 | 1.630 | - | - |
| America Latina | 1.849 | 1.625 | 224 | 13,8% |
| Europa e Nord Africa | 378 | 918 | (540) | -58,8% |
| Nord e Centro America | 259 | 258 | 1 | 0,4% |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | (5) | (8) | 3 | 37,5% |
| Altro | (145) | (152) | 7 | 4,6% |
| Totale | 7.666 | 7.640 | 26 | 0,3% |
Il risultato netto del Gruppo dei primi nove mesi del 2016 ammonta a 2.757 milioni di euro rispetto ai 2.089 milioni di euro dell'analogo periodo dell'esercizio precedente (32,0%). In particolare, il sopracitato incremento del risultato operativo è stato in parte compensato dai maggiori oneri finanziari netti (prevalentemente connessi agli oneri netti su derivati e agli oneri di attualizzazione dei fondi rischi e oneri) e dagli effetti negativi connessi alle maggiori imposte riconducibili, oltreché al maggior utile ante imposte, al diverso peso nei due periodi a confronto di alcuni elementi reddituali, derivanti da operazioni straordinarie, assoggettati a un regime di sostanziale esenzione (c.d. "regime PEX").
Il risultato netto del Gruppo ordinario dei primi nove mesi del 2016 ammonta a 2.700 milioni di euro (2.641 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), con un aumento di 59 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015. Nella seguente tabella è rappresentata la riconciliazione tra risultato netto del Gruppo e risultato netto del Gruppo ordinario, con evidenza degli elementi ordinari e dei rispettivi effetti sul risultato, al netto dei relativi effetti fiscali e delle interessenze di terzi.
| Milioni di euro | Primi nove mesi |
|---|---|
| 2016 | |
| Risultato netto del Gruppo | 2.757 |
| Plusvalenza per cessione Hydro Dolomiti Enel | (122) |
| Minusvalenze per abbandono progetti idroelettrici in Cile e Perù | 50 |
| Plusvalenza per cessione GNL Quintero | (49) |
| Impairment per adeguamento al presumibile valore di realizzo di Marcinelle Energie | 34 |
| Impairment per adeguamento al presumibile valore di realizzo delle attività relative all'Upstream Gas | 30 |
| Risultato netto del Gruppo ordinario | 2.700 |
Il capitale investito netto, inclusivo delle attività nette possedute per la vendita pari a 75 milioni di euro, ammonta a 90.248 milioni di euro al 30 settembre 2016 (89.296 milioni di euro al 31 dicembre 2015) ed è coperto dal patrimonio netto del Gruppo e di terzi per 53.427 milioni di euro e dall'indebitamento finanziario netto per 36.821 milioni di euro. Quest'ultimo, al 30 settembre 2016, presenta un'incidenza sul patrimonio netto del 69% (73% al 31 dicembre 2015).
L'indebitamento finanziario netto, non inclusivo dell'importo riferibile alle attività possedute per la vendita, si attesta a 36.821 milioni di euro al 30 settembre 2016 in decremento di 724 milioni di euro rispetto ai 37.545 milioni di euro del 31 dicembre 2015, risentendo negativamente del fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e del pagamento dei
dividendi, i cui effetti sono più che compensati dai flussi di cassa operativi e dall'andamento dei tassi di cambio che ha inciso sulla parte dell'indebitamento espressa in valute diverse dall'euro.
Gli investimenti ammontano a 5.216 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, con un incremento di 536 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015, riferito essenzialmente alle attività di generazione da fonte rinnovabile all'estero e in particolare in Nord e Centro America.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||
| Italia | 1.170 | 1.135 (3) | 35 | 3,1% | |
| Iberia | 646 | 585 | 61 | 10,4% | |
| America Latina | 1.994 | 2.112 | (118) | -5,6% | |
| Europa e Nord Africa | 144 (1) | 145 (4) | (1) | -0,7% | |
| Nord e Centro America | 989 | 479 | 510 | - | |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | 253 | 200 | 53 | 26,5% | |
| Altro, elisioni e rettifiche | 20 (2) | 24 | (4) | -16,7% | |
| Totale | 5.216 | 4.680 | 536 | 11,5% |
(1) Il dato non include 283 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita"
(2) Il dato non include 5 milioni di euro riferiti a perimetro classificato come "posseduto per la vendita
(3) Il dato non include 1 milione di euro riferito al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(4) Il dato non include 400 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita"
| 3° trimestre | Primi nove mesi | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Ester o |
Total e |
Itali a |
Ester o |
Totale | Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | |
| 2016 | 2015 | 2016 | 2015 | |||||||||
| 14,9 | 52,1 | 67,0 | 18,0 | 56,1 | 74,1 | Energia netta prodotta da Enel (TWh) | 44,5 | 150,7 | 195,2 | 52,5 | 161,2 | 213,7 |
| 57,5 | 52,7 | 110,2 | 60,8 | 54,1 | 114,9 | Energia trasportata sulla rete di distribuzione di Enel (TWh) |
167,3 | 152,4 | 319,7 | 171,0 | 151,3 | 322,3 |
| 24,2 | 43,5 | 67,7 | 23,7 | 43,6 | 67,3 | Energia venduta da Enel (TWh) (1) | 70,1 | 128,6 | 198,7 | 65,9 | 129,1 | 195,0 |
| 0,5 | 1,2 | 1,7 | 0,3 | 1,1 | 1,4 | Vendite di gas alla clientela finale (miliardi di m3 ) |
3,1 | 4,3 | 7,4 | 2,8 | 3,9 | 6,7 |
| Dipendenti alla fine del periodo (n.) (2) (3) | 32.21 3 |
30.259 | 62.472 | 33.040 | 34.87 4 |
67.914 |
(1) Escluse cessioni ai rivenditori.
(2) Include 53 unità riferite al perimetro classificato come "posseduto per la vendita" al 30 settembre 2016 (4.301 unità al 31 dicembre 2015).
(3) Al 31 dicembre 2015.
L'energia netta prodotta da Enel nei primi nove mesi del 2016 registra un decremento di 18,5 TWh rispetto al valore registrato nell'analogo periodo del 2015 (-8,7%). In particolare, il calo risente della minor produzione termoelettrica e nucleare per complessivi 16,5 TWh, di cui 10,4 TWh all'estero, a cui si aggiunge la riduzione della generazione da fonti rinnovabili che pur disponendo di un parco impianti aumentato per potenza, ha scontato la scarsa idraulicità del periodo in Italia e la siccità rilevata in alcuni Paesi latinoamericani. Infine, si segnala che il 33,7% dell'energia netta prodotta da Enel nei primi nove mesi del 2016 è da fonte rinnovabile (31,8% nei primi nove mesi del 2015).
L'energia trasportata sulla rete di distribuzione di Enel nei primi nove mesi del 2016 è pari a 319,7 TWh, in calo di 2,6 TWh (-0,8%), con un andamento generalizzato in tutti i Paesi a eccezione di Cile, Argentina, Spagna e Romania.
L'energia venduta da Enel nei primi nove mesi del 2016 è pari a 198,7 TWh e registra rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente un incremento di 3,7 TWh (+1,9%), particolarmente concentrato in Italia (+4,2 TWh).
Il gas venduto nei primi nove mesi del 2016 è pari a 7,4 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,7 miliardi di metri cubi rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
Il personale del Gruppo Enel al 30 settembre 2016 è pari a 62.472 dipendenti, di cui circa il 48,4% impegnati nelle società del Gruppo con sede all'estero. La variazione, pari a 5.442 unità, è riferibile parzialmente al saldo negativo tra assunzioni e cessazioni (-1.036 unità) e in maggior parte alle variazioni di perimetro (-4.406 unità) tra cui si segnala il deconsolidamento di Slovenské elektrárne e delle sue controllate avvenuto a fine luglio 2016.
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 restated | |
|---|---|---|
| Italia | 29.565 | 30.374 |
| Iberia | 9.846 | 10.225 |
| America Latina | 12.755 | 12.802 |
| Europa e Nord Africa (1) | 6.082 | 10.367 |
| Nord e Centro America | 884 | 810 |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | 180 | 120 |
| Altro, elisioni e rettifiche | 3.160 | 3.216 |
| Totale | 62.472 | 67.914 |
(1) Include 53 unità riferite al perimetro classificato come "posseduto per la vendita" al 30 settembre 2016 (4.301 unità al 31 dicembre 2015).
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazioni | 2016 | 2015 | Variazioni | |||
| 17.309 | 18.366 | (1.057) | -5,8% | Totale ricavi | 51.459 | 55.998 | (4.539) | -8,1% |
| 13.336 | 14.068 | (732) | -5,2% | Totale costi | 39.319 | 43.915 | (4.596) | -10,5% |
| (16) | (98) | 82 | 83,7% | Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value |
(130) | 78 | (208) | - |
| 3.957 | 4.200 | (243) | -5,8% | Margine operativo lordo | 12.010 | 12.161 | (151) | -1,2% |
| 1.478 | 2.976 | (1.498) | -50,3% | Ammortamenti e impairment | 4.321 | 5.853 | (1.532) | -26,2% |
| 2.479 | 1.224 | 1.255 | - | Risultato operativo | 7.689 | 6.308 | 1.381 | 21,9% |
| 625 | 214 | 411 | - | Proventi finanziari | 3.166 | 2.924 | 242 | 8,3% |
| 1.275 | 935 | 340 | 36,4% | Oneri finanziari | 5.343 | 4.922 | 421 | 8,6% |
| (650) | (721) | 71 | 9,8% | Totale proventi/(oneri) finanziari netti | (2.177) | (1.998) | (179) | -9,0% |
| 15 | 28 | (13) | - | Quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
67 | 36 | 31 | 86,1% |
| 1.844 | 531 | 1.313 | - | Risultato prima delle imposte | 5.579 | 4.346 | 1.233 | 28,4% |
| 562 | 238 | 324 | - | Imposte | 1.705 | 1.424 | 281 | 19,7% |
| 1.282 | 293 | 989 | - | Risultato delle continuing operations | 3.874 | 2.922 | 952 | 32,6% |
| - | - | - | - | Risultato delle discontinued operations |
- | - | - | - |
| 1.282 | 293 | 989 | - | Risultato netto del periodo (Gruppo e terzi) |
3.874 | 2.922 | 952 | 32,6% |
| 923 | 256 | 667 | - | Quota di interessenza del Gruppo | 2.757 | 2.089 | 668 | 32,0% |
| 359 | 37 | 322 | - | Quota di interessenza di terzi | 1.117 | 833 | 284 | 34,1% |
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazioni | 2016 | 2015 | Variazioni | |||
| 10.765 | 11.928 | (1.163) | -9,8% | Vendita energia elettrica | 31.342 | 34.979 | (3.637) | -10,4% |
| 2.477 | 2.328 | 149 | 6,4% | Trasporto energia elettrica | 7.164 | 6.993 | 171 | 2,4% |
| 111 | 199 | (88) | -44,2% | Corrispettivi da gestori di rete | 370 | 597 | (227) | -38,0% |
| 544 | 331 | 213 | 64,4% | Contributi da operatori istituzionali di mercato | 1.074 | 935 | 139 | 14,9% |
| 602 | 583 | 19 | 3,3% | Vendita gas | 2.751 | 2.875 | (124) | -4,3% |
| 70 | 66 | 4 | 6,1% | Trasporto gas | 390 | 358 | 32 | 8,9% |
| 174 | - | 174 | - | Plusvalenze da alienazione di controllate, collegate, joint venture, joint operation e attività non correnti possedute per la vendita |
348 | 184 | 164 | 89,1% |
| - | 29 | (29) | - | Proventi da rimisurazione al fair value a seguito di modifiche del controllo |
4 | 74 | (70) | -94,6% |
| 2.566 | 2.902 | (336) | -11,6% | Altri servizi, vendite e proventi diversi | 8.016 | 9.003 | (987) | -11,0% |
| 17.309 | 18.366 | (1.057) | -5,8% | Totale | 51.459 | 55.998 | (4.539) | -8,1% |
Nei primi nove mesi del 2016 i ricavi da vendita di energia elettrica ammontano a 31.342 milioni di euro (10.765 nel terzo trimestre 2016), con un decremento di 3.637 milioni di euro (1.163 nel terzo trimestre 2016) rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente (-10,4% nei primi nove mesi e -9,8% nel terzo trimestre 2016). Tale decremento è sostanzialmente da collegare ai seguenti fattori:
I ricavi da trasporto di energia elettrica ammontano nei primi nove mesi del 2016 a 7.164 milioni di euro, con un incremento di 171 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015, mentre nel terzo trimestre 2016 sono pari a 2.477 milioni di euro, registrando un incremento di 149 milioni di euro. Tale incremento è prevalentemente concentrato in Italia, dove le maggiori quantità trasportate a servizio del mercato libero hanno più che compensato la riduzione dei volumi sul mercato regolato e delle tariffe di distribuzione.
I ricavi per contributi da operatori istituzionali di mercato sono pari, nei primi nove mesi del 2016 a 1.074 (935 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e si incrementano di 139 milioni di euro (213 milioni di euro nel terzo trimestre 2016) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. In particolare i maggiori contributi sono principalmente dovuti ai maggiori incentivi ricevuti come "feed-in premium" (ex certificati verdi) delle società di generazione da fonte rinnovabile in Italia. Tale effetto è in parte ridotto dalla minore compensazione ricevuta sul sistema elettrico spagnolo per la generazione nelle aree insulari a seguito dei minori costi di approvvigionamento dei combustibili.
I ricavi per vendita di gas nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 2.751 milioni di euro con un decremento di 124 milioni di euro (-4,3%), mentre nel terzo trimestre 2016 sono pari a 602 milioni di euro, e si incrementano di 19 milioni di euro (+3,3%) rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La riduzione dei primi nove mesi dei due esercizi a confronto risente essenzialmente dei minori prezzi medi di vendita rilevati nell'Area Iberia.
I ricavi per trasporto di gas nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 390 milioni di euro (70 milioni di euro nel terzo trimestre 2016), con un incremento di 32 milioni di euro nei nove mesi (+8,9%) soprattutto a seguito delle maggiori quantità vettoriate.
Le plusvalenze da alienazione di società nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 348 milioni di euro (184 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e sono prevalentemente riferibili a:
Nei primi nove mesi del 2015 la voce accoglieva principalmente le plusvalenze derivanti dalle cessioni di SE Hydropower (141 milioni di euro) e di SF Energy (15 milioni di euro).
I proventi da rimisurazione al fair value a seguito di modifiche nel controllo nei primi nove mesi del 2016 ammontano a 4 milioni di euro (74 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015). In particolare, i proventi relativi al 2016 si riferiscono all'adeguamento al valore corrente delle attività e delle passività del Gruppo a seguito della perdita del controllo avvenuta con la cessione, in data 1° maggio 2016 del 65%, di Drift Sand Wind Project. I proventi relativi ai primi nove mesi del 2015 si riferivano all'adeguamento al loro valore corrente delle attività e delle passività di pertinenza del Gruppo già possedute da Enel antecedentemente all'acquisizione del pieno controllo di 3Sun (45 milioni di euro) e di ENEOP (29 milioni di euro).
I ricavi per altri servizi, vendite e proventi diversi si attestano nei primi nove mesi del 2016 a 8.016 milioni di euro (9.003 milioni di euro nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente), mentre nel terzo trimestre 2016, sono pari a 2.566 milioni di euro (2.902 milioni di euro nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente) con un decremento di 987 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 (-11,0%) e di 336 milioni di euro (-11,6%) rispetto al terzo trimestre 2015.
La variazione dei primi nove mesi è dovuta principalmente a:
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazioni | 2016 | 2015 | Variazioni | |||
| 4.816 | 5.627 | (811) | -14,4% | Acquisto di energia elettrica | 13.508 | 16.505 | (2.997) | -18,2% |
| 1.218 | 1.523 | (305) | -20,0% | Consumi di combustibili per generazione di energia elettrica |
3.279 | 4.339 | (1.060) | -24,4% |
| 1.843 | 2.269 | (426) | -18,8% | Combustibili per trading e gas per vendite ai clienti finali |
6.536 | 7.345 | (809) | -11,0% |
| 282 | 194 | 88 | 45,4% | Materiali | 789 | 864 | (75) | -8,7% |
| 1.089 | 1.126 | (37) | -3,3% | Costo del personale | 3.321 | 3.464 | (143) | -4,1% |
| 3.726 | 3.569 | 157 | 4,4% | Servizi e godimento beni di terzi | 11.128 | 11.025 | 103 | 0,9% |
| 741 | 107 | 634 | - | Altri costi operativi | 1.858 | 1.365 | 493 | 36,1% |
| (379) | (347) | (32) | -9,2% | Costi capitalizzati | (1.100) | (992) | (108) | -10,9% |
| 13.336 | 14.068 | (732) | -5,2% | Totale | 39.319 | 43.915 | (4.596) | -10,5% |
I costi per acquisto di energia elettrica subiscono un decremento nei primi nove mesi del 2016 di 2.997 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2015 (811 milioni di euro nel terzo trimestre 2016) corrispondente a una riduzione del 18,2% (-14,4% nei due trimestri a confronto). In entrambi i periodi di riferimento, tale andamento riflette l'effetto dei minori acquisti effettuati mediante la stipula di contratti bilaterali sui mercati nazionali ed esteri (2.339 milioni di euro nei primi nove mesi e 439 milioni di euro nel terzo trimestre 2016) e dei minori acquisti effettuati sulle Borse dell'energia elettrica (626 milioni di euro nei primi nove mesi 337 milioni di euro nel terzo trimestre 2016).
I costi per consumi di combustibili per generazione di energia elettrica relativi ai primi nove mesi del 2016 sono pari a 3.279 milioni di euro, registrando un decremento di 1.060 milioni di euro (-24,4%) rispetto al valore del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, mentre nel terzo trimestre 2016 ammontano a 1.218 milioni di euro, rilevando un decremento di 305 milioni di euro (-20,0%) sostanzialmente riconducibile al ridotto fabbisogno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente conseguente al minor utilizzo degli impianti da fonte convenzionale.
I costi per l'acquisto di combustibili per trading e gas naturale per vendite ai clienti finali si attestano a 6.536 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 (1.843 milioni di euro nel terzo trimestre 2016), con un decremento di 809 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 e di 426 milioni di euro rispetto al valore del terzo trimestre del 2015. Tale variazione riflette il calo dei prezzi medi delle commodity e i benefíci riconosciuti in seguito alla chiusura degli accordi delle Price Review relative a taluni contratti di fornitura di gas (311 milioni di euro).
I costi per materiali ammontano nei primi nove mesi del 2016 a 789 milioni di euro, con un decremento di 75 milioni di euro e a 282 milioni di euro nel terzo trimestre 2016, con un incremento di 88 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il decremento registrato nei primi nove mesi è dovuto principalmente al termine dell'operatività sui certificati verdi e a una sensibile riduzione delle attività di trading di EUAs e di CERs.
Il costo del personale nei primi nove mesi del 2016 è pari a 3.321 milioni di euro, registrando un decremento di 143 milioni di euro (-4,1%) rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Nel terzo trimestre del 2016, il costo è pari a 1.089 milioni di euro, con un decremento di 37 milioni di euro (-3,3%) rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. In entrambi i periodi, il costo beneficia della riduzione delle consistenze medie in Italia e Spagna, anche per effetto dei meccanismi di esodo incentivato introdotti negli esercizi precedenti e tuttora in fase di attuazione. A tali effetti si associa il minor costo dovuto al deconsolidamento del gruppo Slovenské elektrárne.
Il personale del Gruppo Enel al 30 settembre 2016 è pari a 62.472 dipendenti, di cui 30.259 impegnati all'estero. L'organico del Gruppo nel corso dei primi nove mesi del 2016 si decrementa di 5.442 unità, per l'effetto del saldo tra le assunzioni e le cessazioni del periodo (-1.036 unità) e delle variazioni di perimetro (-4.406 unità) sostanzialmente riconducibili al deconsolidamento delle società slovacche.
La variazione complessiva rispetto alla consistenza al 31 dicembre 2015 è pertanto così sintetizzabile:
| Consistenza al 31 dicembre 2015 | 67.914 |
|---|---|
| Assunzioni | 2.699 |
| Cessazioni | (3.735) |
| Variazioni di perimetro | (4.406) |
| Consistenza al 30 settembre 2016 | 62.472 |
I costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi nei primi nove mesi del 2016 ammontano a 11.128 milioni di euro, con un incremento di 103 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio 2015, mentre nel terzo trimestre 2016 sono pari a 3.726 milioni di euro, registrando un incremento di 157 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2015. L'andamento nei due periodi di riferimento è legato principalmente ai maggiori costi per vettoriamenti passivi in parte compensati dall'effetto cambio, in particolare in America Latina, che ne ha ridotto i relativi costi.
Gli altri costi operativi nei primi nove mesi del 2016 ammontano a 1.858 milioni di euro con un incremento di 493 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre nel terzo trimestre 2016 ammontano a 741 milioni di euro, registrando un incremento di 634 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento registrato nei primi nove mesi risente essenzialmente:
del rilascio del fondo smaltimento combustibile nucleare in Slovacchia per 550 milioni di euro effettuato nel terzo trimestre 2015 a esito dello studio elaborato da esperti indipendenti anche alla luce della modificata normativa introdotta a luglio 2015 dal Governo slovacco, il quale ha approvato una nuova strategia per il "back end" del combustibile nucleare esausto;
delle minusvalenze rilevate nel terzo trimestre 2016 in America Latina a seguito della rinuncia ai diritti di sfruttamento idrico per sei progetti di sviluppo, in seguito all'analisi della loro redditività e del loro impatto socioeconomico. In particolare, si tratta dei progetti Puelo, Futaleufú, Bardón, Chillán 1 e 2 e Huechún in Cile (per 163 milioni di euro) e Curibamba in Perù (per 18 milioni di euro);
dell'incremento degli oneri per certificati ambientali per 77 milioni di euro, dovuto principalmente all'incremento dell'onere per le emissioni inquinanti (connesso a un aumento del costo unitario delle quote parzialmente compensato dalla riduzione delle emissioni) e all'aumento degli oneri per certificati di efficienza energetica derivante dai maggiori volumi acquistati, solo parzialmente compensati dalla riduzione degli oneri per certificati verdi relativo all'eliminazione, in Italia, dell'obbligo dei certificati verdi a carico della generazione termoelettrica;
dei minori oneri per imposte e tasse per 211 milioni di euro, sostanzialmente riferibili a:
dei minori oneri (56 milioni di euro) conseguenti all'effetto combinato dell'accantonamento effettuato nei primi nove mesi del 2015 e il successivo rilascio effettuato nei primi nove mesi del 2016 (per 28 milioni di euro) relativamente agli obblighi per la realizzazione e sviluppo della centrale idroelettrica portoghese di Girabolhos;
dei minori oneri (57 milioni di euro) per i costi per rimborsi spettanti ai clienti per le interruzioni estese in Italia che nel 2015 risentivano di alcuni fenomeni di maltempo particolarmente diffusi.
Nei primi nove mesi del 2016 i costi capitalizzati sono pari a 1.100 milioni di euro, mentre nel terzo trimestre del 2016 sono pari a 379 milioni di euro con un incremento di circa 108 milioni di euro. Tale incremento è sostanzialmente relativo alle attività di infrastrutture e reti in Italia e alla generazione da fonte rinnovabile all'estero.
I proventi/(oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value sono negativi per 130 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 (positivi per 78 milioni di euro nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente) e negativi per 16 milioni di euro nel terzo trimestre del 2016 (negativi per 98 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2015). In particolare, gli oneri netti relativi ai primi nove mesi del 2016 sono sostanzialmente riconducibili ai proventi netti realizzati nel periodo per 44 milioni di euro, più che compensati dagli oneri netti da valutazione al fair value dei contratti derivati in essere al 30 settembre 2016 pari a 174 milioni di euro.
Gli ammortamenti e impairment nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 4.321 milioni di euro, registrando un decremento di 1.532 milioni di euro, mentre nel terzo trimestre 2016 sono pari a 1.478 milioni di euro, con un decremento di 1.498 milioni di euro. Il decremento rilevato nei primi nove mesi del 2016 è sostanzialmente riferibile a:
Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2016 ammonta a 7.689 milioni di euro, con un incremento di 1.381 milioni di euro (+21,9%), mentre nel terzo trimestre 2016 si attesta a 2.479 milioni di euro, con un incremento di 1.255 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio.
Gli oneri finanziari netti subiscono un incremento di 179 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 e un decremento di 71 milioni di euro nel terzo trimestre 2016.
Nello specifico la variazione è da ricondursi principalmente a:
decremento degli altri proventi per 107 milioni di euro, sostanzialmente relativi alla rilevazione effettuata nei primi nove mesi del 2015 dei proventi connessi a partite regolatorie sull'attività di distribuzione di energia elettrica in Argentina a seguito delle modifiche introdotte dalle Risoluzioni n. 476/2015 e n. 1208/2015 al meccanismo di remunerazione di CAMMESA (78 milioni di euro), agli interessi rilevati nei primi nove mesi del 2015 sul rimborso dell'ecotassa nella regione di Estremadura in Spagna (10 milioni di euro).
La quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto nei primi nove mesi del 2016 è positiva per complessivi 67 milioni di euro, mentre nel terzo trimestre 2016 è positiva per 15 milioni di euro.
Le imposte dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 1.705 milioni di euro, con un'incidenza sul risultato ante imposte del 30,6% (a fronte di un'incidenza del 32,8% nei primi nove mesi del 2015), mentre l'onere fiscale del terzo trimestre 2016 è stimato pari a 562 milioni di euro. La minore incidenza fiscale dei primi nove mesi del 2016 rispetto a quella dello stesso periodo dell'esercizio precedente è da riferire alla riduzione dell'aliquota fiscale in Spagna, in parte compensata dal diverso peso nei due periodi a confronto di alcuni elementi reddituali, derivanti da operazioni straordinarie, assoggettati a un regime di sostanziale esenzione (c.d. "regime PEX").
La rappresentazione dei risultati economici per area di attività è effettuata in base all'approccio utilizzato dal management per monitorare le performance del Gruppo nei due periodi messi a confronto, tenuto conto del modello operativo adottato descritto in precedenza.
In particolare, tenendo conto di quanto stabilito dal principio contabile internazionale IFRS 8 in termini di "management approach", l'avvento della nuova organizzazione ha modificato la struttura del reporting e la rappresentazione e l'analisi dei risultati economici e finanziari del Gruppo a partire dal 30 settembre 2016. Nel dettaglio, i risultati per settore di attività inclusi nel presente Resoconto intermedio di gestione sono costruiti identificando come "reporting segment primario" la vista per Regioni e Paesi. Si segnala, infine, che sulla base dei criteri determinati dall'IFRS 8, si è anche tenuto conto della possibilità di semplificazione espositiva derivante dai limiti di significatività stabiliti dal medesimo principio contabile internazionale e, pertanto, la voce "Altro, elisioni e rettifiche", oltre a includere gli effetti derivanti dalla elisione dei rapporti economici intersettoriali, accoglie i dati relativi alla Holding Enel SpA e della Divisione Upstream Gas. La seguente rappresentazione grafica schematizza quanto sopra riportato.
Il nuovo modello organizzativo, che continua a essere basato su una struttura matriciale articolata in Divisioni prevede, come novità principali, l'integrazione delle varie società appartenenti al Gruppo Enel Green Power nelle varie divisioni per area geografica, includendo funzionalmente anche le attività idrolettriche (c.d. "Large Hydro") che formalmente sono, tuttora, in capo alle società di generazione termoelettrica, e una nuova definizione delle aree geografiche (Italia, Iberia, Europa e Nord Africa, America Latina, Nord e Centro America, Africa Sub-Sahariana e Asia, Central/Holding). Inoltre, la nuova struttura di business è ripartita nel seguente modo: Generazione Termoelettricica e Trading, Infrastrutture e Reti, Rinnovabili, Retail, Servizi e Holding.
Il nuovo modello organizzativo ha comportato, quindi, per il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016, una rivisitazione dell'informativa resa ai sensi del principio di riferimento "IFRS 8 - Settori operativi", di cui alla successiva Nota 4, la quale è stata anche corredata di dati comparativi opportunamente rideterminati, con riferimento ai primi nove mesi e al terzo trimestre del 2015, per assicurarne la piena confrontabilità.
| Milioni di euro | Italia | Iberia | America Latina |
Europa e Nord Africa |
Nord e Centro America |
Africa Sub Sahariana e Asia |
Altro, elisioni e rettifiche |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 8.600 | 4.863 | 2.818 | 742 | 210 | 9 | 67 | 17.309 |
| Ricavi intersettoriali | 86 | 14 | - | 29 | - | - | (129) | - |
| Totale ricavi | 8.686 | 4.877 | 2.818 | 771 | 210 | 9 | (62) | 17.309 |
| Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value |
(38) | 23 | 4 | (5) | (1) | - | 1 | (16) |
| Margine operativo lordo | 1.766 | 997 | 882 | 188 | 143 | 6 | (25) | 3.957 |
| Ammortamenti e impairment | 524 | 461 | 290 | 101 | 83 | 9 | 10 | 1.478 |
| Risultato operativo | 1.242 | 536 | 592 | 87 | 60 | (3) | (35) | 2.479 |
(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri. Analoga metodologia è stata applicata agli altri proventi e ai costi del periodo.
| Milioni di euro | Italia | Iberia | America Latina |
Europa e Nord Africa |
Nord e Centro America |
Africa Sub Sahariana e Asia |
Altro, elisioni e rettifiche |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 9.398 | 5.050 | 2.606 | 1.130 | 195 | - | (13) | 18.366 |
| Ricavi intersettoriali | 265 | 49 | 6 | 75 | - | - | (395) | - |
| Totale ricavi | 9.663 | 5.099 | 2.612 | 1.205 | 195 | - | (408) | 18.366 |
| Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value |
6 | (84) | (1) | (17) | (1) | - | (1) | (98) |
| Margine operativo lordo | 1.574 | 898 | 897 | 767 | 129 | (7) | (58) | 4.200 |
| Ammortamenti e impairment | 513 | 451 | 240 | 1.708 | 55 | 1 | 8 | 2.976 |
| Risultato operativo | 1.061 | 447 | 657 | (941) | 74 | (8) | (66) | 1.224 |
(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri. Analoga metodologia è stata applicata agli altri proventi e ai costi del periodo.
| Milioni di euro | Italia | Iberia | America Latina |
Europa e Nord Africa |
Nord e Centro America |
Africa Sub Sahariana e Asia |
Altro, elisioni e rettifiche |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 25.841 | 14.002 | 7.906 | 2.929 | 671 | 18 | 92 | 51.459 |
| Ricavi intersettoriali | 494 | 46 | 17 | 146 | 1 | - | (704) | - |
| Totale ricavi | 26.335 | 14.048 | 7.923 | 3.075 | 672 | 18 | (612) | 51.459 |
| Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value |
(145) | 22 | 4 | (13) | (1) | - | 3 | (130) |
| Margine operativo lordo | 5.445 | 2.970 | 2.612 | 609 | 470 | 7 | (103) | 12.010 |
| Ammortamenti e impairment | 1.621 | 1.340 | 773 | 283 | 211 | 12 | 81 | 4.321 |
| Risultato operativo | 3.824 | 1.630 | 1.839 | 326 | 259 | (5) | (184) | 7.689 |
| Investimenti | 1.170 | 646 | 1.994 | 144 | (2) 989 |
253 | 20 | (3) 5.216 |
(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri. Analoga metodologia è stata applicata agli altri proventi e ai costi del periodo.
(2) Il dato non include 283 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(3) Il dato non include 5 milioni di euro riferito al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
| Milioni di euro | Italia | Iberia | America Latina |
Europa e Nord Africa |
Nord e Centro America |
Africa Sub Sahariana e Asia |
Altro, elisioni e rettifiche |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 28.446 | 15.369 | 8.115 | 3.423 | 631 | 2 | 12 | 55.998 |
| Ricavi intersettoriali | 759 | 105 | 10 | 235 | 2 | 1 | (1.112) | - |
| Totale ricavi | 29.205 | 15.474 | 8.125 | 3.658 | 633 | 3 | (1.100) | 55.998 |
| Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value |
110 | (16) | (4) | (14) | (1) | - | 3 | 78 |
| Margine operativo lordo | 5.266 | 2.978 | 2.388 | 1.230 | 435 | (7) | (129) | 12.161 |
| Ammortamenti e impairment | 1.624 | 1.348 | 763 | 1.917 | 177 | 1 | 23 | 5.853 |
| Risultato operativo | 3.642 | 1.630 | 1.625 | (687) | 258 | (8) | (152) | 6.308 |
| Investimenti | 1.135 | (2) 585 |
2.112 | 145 | (3) 479 |
200 | 24 | 4.680 |
(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri. Analoga metodologia è stata applicata agli altri proventi e ai costi del periodo.
(2) Il dato non include 1 milione di euro riferito al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(3) Il dato non include 400 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
Oltre a quanto già sopra evidenziato, il Gruppo monitora i risultati ottenuti anche relativamente alle Divisioni globali, classificando i risultati in base alla linea di business. Nella seguente tabella, il margine operativo lordo è presentato per i due periodi a confronto, con l'obiettivo di assicurare una visibilità dei risultati non solo per Regione/Paese, ma anche per Divisione/Business line.
| Business locali | Divisioni globali | ||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | Mercati finali | Servizi | Generazione e Trading | Infrastrutture e Reti | Energie Rinnovabili | Altro | Totale | ||||||||||||||
| Primi nove mesi | Primi nove mesi | Primi nove mesi | Primi nove mesi | Primi nove mesi | Primi nove mesi |
||||||||||||||||
| 2016 | 2015 restated |
Var. | 2016 | 2015 restated |
Var. | 2016 | 2015 restated |
Var. | 2016 | 2015 restated |
Var. | 2016 | 2015 restated |
Var. | 2016 | 2015 restated |
Var. | 2016 | 2015 restated |
Var. | |
| Italia | 1.373 | 971 | 402 | 81 | 114 | (33) | 524 | 276 | 248 | 2.670 | 2.726 | (56) | 797 | 1.179 | (382) | - | - | - | 5.445 | 5.266 | 179 |
| Iberia | 592 | 477 | 115 | 9 | 62 | (53) | 668 | 730 | (62) | 1.393 | 1.362 | 31 | 308 | 347 | (39) | - | - | - | 2.970 | 2.978 | (8) |
| America Latina | - | - | - | (76) | (53) | (23) | 564 | 224 | 340 | 1.042 | 1.035 | 7 | 1.082 | 1.182 | (100) | - | - | - | 2.612 | 2.388 | 224 |
| Argentina | - | - | - | - | - | - | 61 | 48 | 13 | 123 | 97 | 26 | 19 | 27 | (8) | - | - | - | 203 | 172 | 31 |
| Brasile | - | - | - | (25) | (24) | (1) | 55 | 35 | 20 | 292 | 300 | (8) | 144 | 113 | 31 | - | - | - | 466 | 424 | 42 |
| Cile | - | - | - | (51) | (29) | (22) | 350 | 2 | 348 | 186 | 187 | (1) | 405 | 509 | (104) | - | - | - | 890 | 669 | 221 |
| Colombia | - | - | - | - | - | - | 30 | 32 | (2) | 296 | 310 | (14) | 421 | 424 | (3) | - | - | - | 747 | 766 | (19) |
| Perù | - | - | - | - | - | - | 68 | 107 | (39) | 145 | 141 | 4 | 87 | 110 | (23) | - | - | - | 300 | 358 | (58) |
| Altri Paesi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 6 | (1) | 7 | - | - | - | 6 | (1) | 7 |
| Europa e Nord Africa |
31 | 17 | 14 | 1 | 2 | (1) | 309 | 913 | (604) | 173 | 200 | (27) | 95 | 98 | (3) | - | - | - | 609 | 1.230 | (621) |
| Romania | 33 | 19 | 14 | 1 | 2 | (1) | 4 | - | 4 | 173 | 200 | (27) | 55 | 60 | (5) | - | - | - | 266 | 281 | (15) |
| Russia | - | - | - | - | - | - | 126 | 119 | 7 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 126 | 119 | 7 |
| Slovacchia | - | (1) | 1 | - | - | - | 191 | 790 | (599) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 191 | 789 | (598) |
| Altri Paesi | (2) | (1) | (1) | - | - | - | (12) | 4 | (16) | - | - | - | 40 | 38 | 2 | - | - | - | 26 | 41 | (15) |
| Nord e Centro America |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 470 | 435 | 35 | - | - | - | 470 | 435 | 35 |
| Stati Uniti e Canada |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 322 | 257 | 65 | - | - | - | 322 | 257 | 65 |
| Messico | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 65 | 34 | 31 | - | - | - | 65 | 34 | 31 |
| Panama | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 69 | 105 | (36) | - | - | - | 69 | 105 | (36) |
| Altri Paesi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14 | 39 | (25) | - | - | - | 14 | 39 | (25) |
| Africa Sub Sahariana e Asia |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7 | (7) | 14 | - | - | - | 7 | (7) | 14 |
| Sudafrica | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (3) | (7) | 4 | - | - | - | (3) | (7) | 4 |
| India | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 10 | - | 10 | - | - | - | 10 | - | 10 |
| Altri Paesi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altro | - | - | - | - | - | - | (26) | (12) | (14) | - | - | - | (37) | (36) | (1) | (40) | (81) | 41 | (103) | (129) | 26 |
| Totale | 1.996 | 1.465 | 545 | 15 | 125 | (134) | 2.039 | 2.131 | (356) | 5.278 | 5.323 | (65) | 2.722 | 3.198 | (530) | (40) | (81) | 41 | 12.010 12.161 | (499) |
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 9.188 | 11.853 | (2.665) | -22,5% | Termoelettrica | 26.479 | 32.614 | (6.135) | -18,8% |
| 3.959 | 4.466 | (507) | -11,4% | Idroelettrica | 12.530 | 14.562 | (2.032) | -14,0% |
| 1.449 | 1.445 | 4 | 0,3% | Geotermoelettrica | 4.384 | 4.321 | 63 | 1,5% |
| 208 | 189 | 19 | 10,1% | Eolica | 973 | 880 | 93 | 10,6% |
| 39 | 56 | (17) | -30,4% | Altre fonti | 89 | 142 | (53) | -37,3% |
| 14.843 | 18.009 | (3.166) | -17,6% | Totale produzione netta | 44.455 | 52.519 | (8.064) | -15,4% |
Nei primi nove mesi del 2016, la produzione netta di energia elettrica ammonta a 44.455 milioni di kWh (14.843 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016), registrando un decremento del 15,4% (-17,6% nel terzo trimestre 2016 rispetto all'analogo periodo del 2015) pari a 8.064 milioni di kWh. In uno scenario che ha penalizzato la generazione idroelettrica (con una riduzione di 2.032 milioni di kWh prevalentemente riferibile alle condizioni di idraulicità dei bacini e degli impianti fluenti), il parco impianti termoelettrico di proprietà Enel ha evidenziato un calo della produzione per 6.135 milioni di kW, scontando un generale minor utilizzo, in particolare dell'impianto di Brindisi Sud a seguito delle attività di manutenzione effettuate nel periodo.
Analogo andamento si rileva nel terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||||||
| 36 | 0,4% | 84 | 0,6% | (48) | -57,1% | Olio combustibile | 81 | 0,3% | 243 | 0,7% | (162) | -66,7% |
| 2.810 | 28,4% | 2.571 | 19,9% | 239 | 9,3% | Gas naturale | 6.373 | 22,2% | 5.987 | 17,0% | 386 | 6,4% |
| 6.859 | 69,5% | 10.192 | 78,7% | (3.333) | -32,7% | Carbone | 21.674 | 75,9% | 28.683 | 81,4% | (7.009) | -24,4% |
| 170 | 1,7% | 103 | 0,8% | 67 | 65,0% | Altri combustibili | 445 | 1,6% | 330 | 0,9% | 115 | 34,8% |
| 9.875 | 100,0% | 12.950 | 100,0% | (3.075) | -23,7% | Totale | 28.573 | 100,0% | 35.243 | 100,0% | (6.670) | -18,9% |
La produzione termoelettrica lorda nei primi nove mesi del 2016 si attesta a 28.573 milioni di kWh (9.875 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016), registrando un decremento di 6.670 milioni di kWh (-18,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2015 (-23,7% nel terzo trimestre 2016). Tale decremento ha riguardato prevalentemente il carbone a seguito del sopracitato fermo dell'impianto di Brindisi Sud per attività di manutenzione solo parzialmente compensato dal maggior utilizzo di gas naturale.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 57.494 | 60.792 | (3.298) | -5,4% | Energia trasportata sulla rete di distribuzione di Enel (1) | 167.340 | 170.994 | (3.654) | -2,1% |
(1) Il dato del 2015 tiene conto di una più puntuale determinazione delle quantità trasportate.
L'energia trasportata sulla rete Enel in Italia nei primi nove mesi del 2016 registra un decremento di 3.654 milioni di kWh (-2,1%) passando da 170.994 milioni di kWh dei primi nove mesi del 2015 a 167.340 milioni di kWh dei primi nove mesi del 2016. Tale variazione è sostanzialmente in linea con la riduzione della domanda di energia elettrica in Italia. Analogo andamento si registra nel terzo trimestre 2016 con un'energia trasportata pari a 57.494 milioni di kWh, con un decremento di 3.298 milioni di kWh (-5,4%) rispetto al medesimo periodo del 2015.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| Mercato libero: | ||||||||
| 6.837 | 7.102 | (265) | -3,7% | - clienti mass market | 19.665 | 19.428 | 237 | 1,2% |
| 5.139 | 2.814 | 2.325 | 82,6% | - clienti business (1) | 14.435 | 8.063 | 6.372 | 79,0% |
| 469 | 487 | (18) | -3,7% | - clienti in regime di salvaguardia | 1.611 | 1.192 | 419 | 35,2% |
| 12.445 | 10.403 | 2.042 | 19,6% | Totale mercato libero | 35.711 | 28.683 | 7.028 | 24,5% |
| Mercato regolato: | ||||||||
| 11.788 | 13.319 | (1.531) | -11,5% | - clienti in regime di maggior tutela | 34.414 | 37.250 | (2.836) | -7,6% |
| 24.233 | 23.722 | 511 | 2,2% | TOTALE | 70.125 | 65.933 | 4.192 | 6,4% |
(1) Forniture a clienti "large" ed energivori (consumi annui maggiori di 1 GWh).
L'energia venduta nei primi nove mesi del 2016 è pari a 70.125 milioni di kWh, con un incremento complessivo di 4.192 milioni di kWh rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. L'andamento riflette sostanzialmente le maggiori quantità vendute sul mercato libero a seguito dell'incremento, per effetto di nuove politiche commerciali, dei clienti business, che avendo un consumo medio maggiore rispetto ai clienti residenziali, genera il sopracitato incremento pur in un mercato come quello italiano caratterizzato da un calo dei consumi. Analogo andamento si rileva nel terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre | Milioni di m3 | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 211 | 225 | (14) | -6,2% | Clienti mass market (1) | 1.854 | 2.371 | (517) | -21,8% |
| 235 | 116 | 119 | - | Clienti business | 1.219 | 422 | 797 | - |
| 446 | 341 | 105 | 30,8% | Totale | 3.073 | 2.793 | 280 | 10,0% |
(1) Include clienti residenziali e microbusiness.
Il gas venduto nei primi nove mesi del 2016 è pari a 3.073 milioni di metri cubi (446 milioni di metri cubi nel terzo trimestre 2016), con un incremento di 280 milioni di metri cubi rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente riferibile essenzialmente alle vendite a clienti business.
Analogo andamento si rileva nel terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | ||||
| 8.686 | 9.663 | (977) | -10,1% | Ricavi | 26.335 | 29.205 | (2.870) | -9,8% | |
| 1.766 | 1.574 | 192 | 12,2% | Margine operativo lordo | 5.445 | 5.266 | 179 | 3,4% | |
| 1.242 | 1.061 | 181 | 17,1% | Risultato operativo | 3.824 | 3.642 | 182 | 5,0% | |
| Investimenti | 1.170 | (1) 1.135 |
35 | 3,1% |
(1) Il dato non include 1 milione di euro riferito al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per tipologia di business nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2016.
Risultati economici del terzo trimestre
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Generazione e Trading | 4.453 | 5.278 | (825) | -15,6% |
| Infrastrutture e Reti | 1.751 | 1.791 | (40) | -2,2% |
| Rinnovabili | 365 | 482 | (117) | -24,3% |
| Mercati finali | 3.646 | 3.681 | (35) | -1,0% |
| Servizi | 270 | 262 | 8 | 3,1% |
| Elisioni e rettifiche | (1.799) | (1.831) | 32 | -1,7% |
| Totale | 8.686 | 9.663 | (977) | -10,1% |
I ricavi del terzo trimestre 2016 ammontano a 8.686 milioni di euro, con un decremento di 977 milioni di euro rispetto al 2015 (-10,1%), in conseguenza dei principali seguenti fattori:
minori ricavi tariffari per 53 milioni di euro riferibili principalmente alla riduzione delle tariffe di trasmissione, solo in parte compensate dai maggiori ricavi connessi alla modifica regolatoria dell'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) n. 655/2014 che ha eliminato il cosiddetto "lag regolatorio";
minori ricavi per 14 milioni di euro a seguito della modifica regolatoria AEEGSI n. 268/2015 che ha abolito il contributo per rischio di inesigibilità a favore delle imprese distributrici per la raccolta degli oneri di sistema, e ha previsto un rafforzamento del sistema di garanzie richiesta nell'ambito del contratto di trasporto;
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Generazione e Trading | 272 | 56 | 216 | - |
| Infrastrutture e Reti | 892 | 919 | (27) | -2,9% |
| Rinnovabili | 193 | 287 | (94) | -32,8% |
| Mercati finali | 376 | 277 | 99 | 35,7% |
| Servizi | 33 | 35 | (2) | -5,7% |
| Totale | 1.766 | 1.574 | 192 | 12,2% |
Il margine operativo lordo del terzo trimestre 2016 si attesta a 1.766 milioni di euro, registrando un incremento di 192 milioni di euro (+12,2%) rispetto ai 1.574 milioni di euro del terzo trimestre 2015. Tale incremento è riconducibile essenzialmente:
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Generazione e Trading | 212 | (5) | 217 | - |
| Infrastrutture e Reti | 638 | 674 | (36) | -5,3% |
| Rinnovabili | 128 | 212 | (84) | -39,6% |
| Mercati finali | 243 | 156 | 87 | 55,8% |
| Servizi | 21 | 24 | (3) | -12,5% |
| Totale | 1.242 | 1.061 | 181 | 17,1% |
Il risultato operativo del terzo trimestre 2016, tenuto conto di ammortamenti e perdite di valore per 524 milioni di euro (513 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015), è pari a 1.242 milioni di euro.
Risultati economici dei primi nove mesi
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||||||
| Generazione e Trading | 13.613 | 16.015 | (2.402) | -15,0% | ||||
| Infrastrutture e Reti | 5.309 | 5.323 | (14) | -0,3% | ||||
| Rinnovabili | 1.329 | 1.739 | (410) | -23,6% | ||||
| Mercati finali | 11.091 | 11.174 | (83) | -0,7% | ||||
| Servizi | 796 | 761 | 35 | 4,6% | ||||
| Elisioni e rettifiche | (5.803) | (5.807) | 4 | -0,1% | ||||
| Totale | 26.335 | 29.205 | (2.870) | -9,8% |
I ricavi dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 26.335 milioni di euro, registrando un decremento di 2.870 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015 (-9,8%), in conseguenza dei principali seguenti fattori:
euro), più che compensata dai proventi relativi alle cessioni di SF Energy e SE Hydropower, effettuate nell'analogo periodo del 2015 (154 milioni di euro).
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||||
| Generazione e Trading | 524 | 276 | 248 | 89,9% | |||
| Infrastrutture e Reti | 2.670 | 2.726 | (56) | -2,1% | |||
| Rinnovabili | 797 | 1.179 | (382) | -32,4% | |||
| Mercati finali | 1.373 | 971 | 402 | 41,4% | |||
| Servizi | 81 | 114 | (33) | -28,9% | |||
| Totale | 5.445 | 5.266 | 179 | 3,4% |
Il margine operativo lordo dei primi nove mesi del 2016 si attesta a 5.445 milioni di euro, con un incremento di 179 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 (+3,4%). In particolare, la variazione è sostanzialmente riferibile:
della riduzione del margine di generazione, che sconta un più sfavorevole mix di produzione connesso alla scarsa idraulicità in un contesto di prezzi all'ingrosso decrescenti;
al minor margine di Infrastrutture e Reti per 56 milioni di euro (-2,1%) sostanzialmente riconducibile:
all'incremento del margine realizzato sui Mercati finali per 402 milioni di euro (+41,4%), prevalentemente riferibile a:
| Milioni di euro Primi nove mesi |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||||
| Generazione e Trading | 346 | 91 | 255 | - | |||
| Infrastrutture e Reti | 1.914 | 1.960 | (46) | -2,3% | |||
| Rinnovabili | 594 | 960 | (366) | -38,1% | |||
| Mercati finali | 925 | 555 | 370 | 66,7% | |||
| Servizi | 45 | 76 | (31) | -40,8% | |||
| Totale | 3.824 | 3.642 | 182 | 5,0% |
Il risultato operativo si attesta a 3.824 milioni di euro e, scontando minori ammortamenti e perdite di valore per 3 milioni di euro, registra un incremento di 182 milioni di euro (+5,0%) rispetto ai 3.642 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2015.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||
| Generazione e Trading | 52 | 84 | (1) (32) |
-38,1% | |
| Infrastrutture e Reti | 855 | 739 | 116 | 15,7% | |
| Rinnovabili | 188 | 211 | (23) | -10,9% | |
| Mercati finali | 54 | 62 | (8) | -12,9% | |
| Servizi | 21 | 39 | (18) | -46,2% | |
| Totale | 1.170 | 1.135 | 35 | 3,1% |
(1) Il dato non include 1 milione di euro riferito al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
Gli investimenti dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 1.170 milioni di euro in aumento di 35 milioni di euro rispetto al valore registrato nell'analogo periodo dell'esercizio precedente. In particolare tale variazione è attribuibile a:
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 11.079 | 12.384 | (1.305) | -10,5% | Termoelettrica | 23.694 | 30.122 | (6.428) | -21,3% |
| 7.141 | 6.847 | 294 | 4,3% | Nucleare | 19.983 | 19.760 | 223 | 1,1% |
| 1.241 | 1.334 | (93) | -7,0% | Idroelettrica | 6.326 | 6.066 | 260 | 4,3% |
| 742 | 810 | (68) | -8,4% | Eolica | 2.757 | 2.967 | (210) | -7,1% |
| 47 | 55 | (8) | -14,5% | Altre fonti | 137 | 164 | (27) | -16,5% |
| 20.250 | 21.430 | (1.180) | -5,5% | Totale produzione netta | 52.897 | 59.079 | (6.182) | -10,5% |
Produzione netta di energia elettrica
La produzione netta di energia elettrica dell'Area Iberia effettuata nei primi nove mesi del 2016 è pari a 52.897 milioni di kWh, con un decremento di 6.182 milioni di kWh rispetto all'analogo periodo del 2015. Tale decremento trova riscontro prevalentemente in una minore produzione termoelettrica in territorio spagnolo a seguito delle maggiori importazioni a prezzi più bassi dalla Francia, solo parzialmente compensata dalla maggiore produzione da fonte nucleare e idroelettrica dovuta, quest'ultima, alle migliori condizioni di idraulicità del periodo.
Nel terzo trimestre 2016 la produzione netta è pari a 20.250 milioni di kWh, con un decremento di 1.180 milioni di kWh rispetto all'analogo periodo del 2015.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||||||
| 1.644 | 8,6% | 1.574 | 7,8% | 70 | 4,4% | Olio combustibile pesante (S>0,25%) |
4.688 | 10,2% | 4.255 | 8,1% | 433 | 10,2% |
| 1.762 | 9,2% | 1.738 | 8,6% | 24 | 1,4% | Gas naturale | 3.384 | 7,4% | 3.967 | 7,6% | (583) | -14,7% |
| 7.283 | 38,1% | 8.760 | 43,2% | (1.477) | -16,9% | Carbone | 14.166 | 31,0% | 20.560 | 39,3% | (6.394) | -31,1% |
| 7.454 | 39,0% | 7.154 | 35,3% | 300 | 4,2% | Combustibile nucleare | 20.798 | 45,4% | 20.567 | 39,3% | 231 | 1,1% |
| 975 | 5,1% | 1.049 | 5,1% | (74) | -7,1% | Altri combustibili | 2.749 | 6,0% | 3.001 | 5,7% | (252) | -8,4% |
| 19.118 | 100,0% | 20.275 | 100,0% | (1.157) | -5,7% | Totale | 45.785 | 100,0% | 52.350 | 100,0% | (6.565) | -12,5% |
La produzione termoelettrica lorda nei primi nove mesi del 2016 è pari a 45.785 milioni di kWh (19.118 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016) e registra un decremento di 6.565 milioni di kWh rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (-1.157 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016). Il decremento ha riguardato quasi tutte le tipologie di combustibile e in particolare il carbone, penalizzato anche da alcune modifiche regolatorie intervenute.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 29.528 | 28.751 | 777 | 2,7% | Energia trasportata sulla rete di distribuzione di Enel (1) |
82.263 | 81.510 | 753 | 0,9% |
(1) Il dato del 2015 tiene conto di una più puntuale determinazione delle quantità trasportate.
L'energia trasportata nei primi nove mesi del 2016 è pari a 82.263 milioni di kWh (29.528 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016) e registra un incremento di 753 milioni di kWh (+777 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016).
Vendite di energia elettrica
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 25.020 | 24.155 | 865 | 3,6% | Energia venduta da Enel | 70.704 | 69.846 | 858 | 1,2% |
Le vendite di energia elettrica ai clienti finali effettuate nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 70.704 milioni di kWh (25.020 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016), con un incremento di 858 milioni di kWh rispetto allo stesso periodo del 2015 (+865 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016) per effetto della sempre crescente liberalizzazione del mercato e del conseguente passaggio al mercato libero di clienti precedentemente serviti da Endesa Energia XXI (operante sul mercato regolato), pienamente compensati dai nuovi clienti acquisiti da Endesa Energia (operante nel mercato libero). Tale andamento si rileva soprattutto nel terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre | Milioni di euro Primi nove mesi |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 4.877 | 5.099 | (222) | -4,4% | Ricavi | 14.048 | 15.474 | (1.426) | -9,2% |
| 997 | 898 | 99 | 11,0% | Margine operativo lordo | 2.970 | 2.978 | (8) | -0,3% |
| 536 | 447 | 89 | 19,9% | Risultato operativo | 1.630 | 1.630 | - | - |
| Investimenti | 646 | 585 | 61 | 10,4% |
Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per tipologia di business nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2016.
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Generazione e Trading | 1.394 | 1.665 | (271) | -16,3% |
| Infrastrutture e Reti | 641 | 644 | (3) | -0,5% |
| Rinnovabili | 149 | 176 | (27) | -15,3% |
| Mercati finali | 3.618 | 3.942 | (324) | -8,2% |
| Servizi | 83 | 58 | 25 | 43,1% |
| Elisioni e rettifiche | (1.008) | (1.386) | 378 | -27,3% |
| Totale | 4.877 | 5.099 | (222) | -4,4% |
I ricavi del terzo trimestre 2016 sono in decremento di 222 milioni di euro, per effetto di:
al decremento dei ricavi, pari a 324 milioni di euro, sui Mercati finali, sostanzialmente per effetto dei minori prezzi medi di vendita della commodity gas, a cui si aggiungono le minori quantità vendute a prezzi medi ridotti sul mercato libero e ancor di più sul mercato regolato dell'energia elettrica;
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Generazione e Trading | 292 | 244 | 48 | 19,7% |
| Infrastrutture e Reti | 442 | 456 | (14) | -3,1% |
| Rinnovabili | 67 | 83 | (16) | -19,3% |
| Mercati finali | 173 | 94 | 79 | 84,0% |
| Servizi | 23 | 21 | 2 | 9,5% |
| Totale | 997 | 898 | 99 | 11,0% |
Il margine operativo lordo ammonta a 997 milioni di euro, in incremento di 99 milioni di euro (+11,0%) rispetto all'analogo periodo del 2015, a seguito di:
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Generazione e Trading | 127 | 91 | 36 | 39,6% |
| Infrastrutture e Reti | 250 | 270 | (20) | -7,4% |
| Rinnovabili | 2 | 15 | (13) | -86,7% |
| Mercati finali | 130 | 53 | 77 | - |
| Servizi | 27 | 18 | 9 | 50,0% |
| Totale | 536 | 447 | 89 | 19,9% |
Il risultato operativo del terzo trimestre 2016, inclusivo di ammortamenti e perdite di valore per 461 milioni di euro, è pari a 536 milioni di euro ed evidenzia, rispetto allo stesso periodo del 2015, un incremento di 89 milioni di euro.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||||
| Generazione e Trading | 3.427 | 4.430 | (1.003) | -22,6% | ||
| Infrastrutture e Reti | 1.929 | 1.953 | (24) | -1,2% | ||
| Rinnovabili | 550 | 640 | (90) | -14,1% | ||
| Mercati finali | 10.272 | 11.858 | (1.586) | -13,4% | ||
| Servizi | 216 | 201 | 15 | 7,5% | ||
| Elisioni e rettifiche | (2.346) | (3.608) | 1.262 | -35,0% | ||
| Totale | 14.048 | 15.474 | (1.426) | -9,2% |
I ricavi dei primi nove mesi del 2016 registrano un decremento di 1.426 milioni di euro, per effetto di:
minori ricavi da Generazione e Trading per 1.003 milioni di euro, prevalentemente connessi:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||
| Generazione e Trading | 668 | 730 | (62) | -8,5% | |
| Infrastrutture e Reti | 1.393 | 1.362 | 31 | 2,3% | |
| Rinnovabili | 308 | 347 | (39) | -11,2% | |
| Mercati finali | 592 | 477 | 115 | 24,1% | |
| Servizi | 9 | 62 | (53) | -85,5% | |
| Totale | 2.970 | 2.978 | (8) | -0,3% |
Il margine operativo lordo ammonta a 2.970 milioni di euro, con un decremento di 8 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015, a seguito di:
un decremento del margine da generazione da fonti Rinnovabili per 39 milioni di euro, dove il calo dei ricavi è parzialmente compensato da alcuni efficientamenti operativi e dall'effetto combinato dell'accantonamento effettuato nei primi nove mesi del 2015 e il successivo rilascio effettuato nei primi nove mesi del 2016 (per 28 milioni di euro) relativamente agli obblighi per la realizzazione e sviluppo della centrale idroelettrica portoghese di Girabolhos;
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||||
| Generazione e Trading | 197 | 271 | (74) | -27,3% | ||
| Infrastrutture e Reti | 816 | 807 | 9 | 1,1% | ||
| Rinnovabili | 112 | 135 | (23) | -17,0% | ||
| Mercati finali | 496 | 364 | 132 | 36,3% | ||
| Servizi | 9 | 53 | (44) | -83,0% | ||
| Totale | 1.630 | 1.630 | - | - |
Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2016, inclusivo di ammortamenti e perdite di valore per 1.340 milioni di euro (1.348 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) è pari a 1.630 milioni di euro ed evidenzia un andamento in linea rispetto allo stesso periodo del 2015.
Investimenti
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Generazione e Trading | 195 | 150 | 45 | 30,0% |
| Infrastrutture e Reti | 370 | 383 | (13) | -3,4% |
| Rinnovabili | 41 | 34 | 7 | 20,6% |
| Mercati finali | 32 | 18 | 14 | 77,8% |
| Servizi | 8 | - | 8 | - |
| Totale | 646 | 585 | 61 | 10,4% |
Gli investimenti ammontano a 646 milioni di euro con un incremento di 61 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. In particolare, gli investimenti dei primi nove mesi del 2016 si riferiscono soprattutto a impianti di generazione.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 7.045 | 6.067 | 978 | 16,1% | Termoelettrica | 20.491 | 19.796 | 695 | 3,5% |
| 8.301 | 9.955 | (1.654) | -16,6% | Idroelettrica | 24.260 | 25.738 | (1.478) | -5,7% |
| 702 | 533 | 169 | 31,7% | Eolica | 1.751 | 1.269 | 482 | 38,0% |
| 235 | 70 | 165 | - | Altre fonti | 509 | 188 | 321 | - |
| 16.283 | 16.625 | (342) | -2,1% | Totale produzione netta | 47.011 | 46.991 | 20 | - |
| 3.470 | 3.765 | (295) | -7,8% | - di cui Argentina | 10.218 | 11.174 | (956) | -8,6% |
| 1.289 | 1.342 | (53) | -3,9% | - di cui Brasile | 3.973 | 4.001 | (28) | -0,7% |
| 5.032 | 5.161 | (129) | -2,5% | - di cui Cile | 14.761 | 14.462 | 299 | 2,1% |
| 4.180 | 4.108 | 72 | 1,8% | - di cui Colombia | 11.355 | 10.750 | 605 | 5,6% |
| 2.262 | 2.245 | 17 | 0,8% | - di cui Perù | 6.563 | 6.601 | (38) | -0,6% |
La produzione netta effettuata dei primi nove mesi del 2016 è pari a 47.011 milioni di kWh, con un incremento di 20 milioni di kWh rispetto all'analogo periodo del 2015, principalmente a seguito di:
la forte siccità rilevata (soprattutto nel terzo trimestre 2016) che ha compromesso la produzione degli impianti idroelettrici, in particolar modo in Cile e Argentina, favorendo invece la tecnologia termoelettrica;
l'entrata in esercizio di nuova capacità produttiva tra cui si segnala la centrale idroelettrica colombiana di El Quimbo e l'impianto eolico di Melowind in Uruguay.
Gli effetti negativi relativi alla siccità, come detto, sono stati particolarmente concentrati nel terzo trimestre 2016 con una produzione netta, pari a 16.283 milioni di kWh, che ha evidenziato una riduzione di 342 milioni di kWh rispetto all'analogo periodo del 2015.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||||||
| 456 | 6,2% | 621 | 9,7% | (165) | -26,6% | Olio combustibile pesante (S>0,25%) |
1.463 | 6,8% | 1.382 | 6,7% | 81 | 5,9% |
| 5.168 | 69,9% | 3.956 | 61,5% | 1.212 | 30,6% | Gas naturale | 14.433 | 67,2% | 14.884 | 71,9% | (451) | -3,0% |
| 1.037 | 14,0% | 927 | 14,4% | 110 | 11,9% | Carbone | 3.098 | 14,4% | 2.268 | 10,9% | 830 | 36,6% |
| 737 | 9,9% | 925 | 14,4% | (188) | -20,3% | Altri combustibili | 2.475 | 11,6% | 2.184 | 10,5% | 291 | 13,3% |
| 7.398 | 100,0% | 6.429 | 100,0% | 969 | 15,1% | Totale | 21.469 | 100,0% | 20.718 | 100,0% | 751 | 3,6% |
La produzione termoelettrica lorda dei primi nove mesi del 2016 è pari a 21.469 milioni di kWh e registra un incremento di 751 milioni di kWh rispetto all'analogo periodo precedente sostanzialmente a seguito del maggior uso del gas naturale soprattutto in Cile per compensare la minore generazione idroelettrica e in Perù, per neutralizzare l'effetto del fermo di una parte dell'impianto di Ventanilla a causa di una manutenzione programmata nel terzo trimestre 2015. Analogamente nel terzo trimestre 2016 la produzione termoelettrica lorda si incrementa di 969 milioni di kWh rispetto al terzo trimestre 2015.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2015 restated |
Variazioni | ||||
| 19.400 | 19.803 | (403) | -2,0% | Energia trasportata sulla rete di distribuzione di Enel (1) | 59.076 | 58.843 | 233 | 0,4% |
| 4.652 | 4.776 | (124) | -2,6% | - di cui Argentina | 14.203 | 14.004 | 199 | 1,4% |
| 5.406 | 5.462 | (56) | -1,0% | - di cui Brasile | 16.980 | 16.917 | 63 | 0,4% |
| 4.090 | 4.042 | 48 | 1,2% | - di cui Cile | 11.965 | 11.759 | 206 | 1,8% |
| 3.361 | 3.636 | (275) | -7,6% | - di cui Colombia | 10.105 | 10.430 | (325) | -3,1% |
| 1.892 | 1.887 | 5 | 0,3% | - di cui Perù | 5.824 | 5.733 | 91 | 1,6% |
(1) Il dato del 2015 tiene conto di una più puntuale determinazione delle quantità trasportate.
L'energia trasportata, nei primi nove mesi del 2016, è pari a 59.076 milioni di kWh (19.400 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016) e registra un incremento, pari a 233 milioni di kWh (-403 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016).
| 3° trimestre | Milioni di kWh Primi nove mesi |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 1.501 | 1.513 | (12) | -0,8% | Mercato libero | 4.593 | 4.593 | - | - |
| 14.155 | 14.140 | 15 | 0,1% | Mercato regolato | 43.473 | 42.875 | 598 | 1,4% |
| 15.656 | 15.653 | 3 | - | Totale | 48.066 | 47.468 | 598 | 1,3% |
| 3.999 | 4.024 | (25) | -0,6% | - di cui Argentina | 12.120 | 11.711 | 409 | 3,5% |
| 4.656 | 4.415 | 241 | 5,0% | - di cui Brasile | 14.791 | 14.439 | 352 | 2,4% |
| 3.290 | 3.385 | (95) | -2,8% | - di cui Cile | 9.859 | 9.904 | (45) | -0,5% |
| 2.094 | 2.157 | (63) | -2,9% | - di cui Colombia | 6.220 | 6.312 | (92) | -1,5% |
| 1.617 | 1.672 | (55) | -3,3% | - di cui Perù | 5.076 | 5.102 | (26) | -0,5% |
L'energia venduta nei primi nove mesi del 2016 ammonta a 48.066 milioni di kWh (15.656 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016) e registra un incremento di 598 milioni di kWh (+3 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016).
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 2.818 | 2.612 | 206 | 7,9% | Ricavi | 7.923 | 8.125 | (202) | -2,5% |
| 882 | 897 | (15) | -1,7% | Margine operativo lordo | 2.612 | 2.388 | 224 | 9,4% |
| 592 | 657 | (65) | -9,9% | Risultato operativo | 1.839 | 1.625 | 214 | 13,2% |
| Investimenti | 1.994 | 2.112 | (118) | -5,6% |
Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per singolo Paese di attività nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2016.
Risultati economici del terzo trimestre
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Argentina | 268 | 281 | (13) | -4,6% |
| Brasile | 683 | 659 | 24 | 3,6% |
| Cile | 1.090 | 843 | 247 | 29,3% |
| Colombia | 494 | 509 | (15) | -2,9% |
| Perù | 280 | 320 | (40) | -12,5% |
| Altri Paesi | 3 | - | 3 | - |
| Totale | 2.818 | 2.612 | 206 | 7,9% |
I ricavi del terzo trimestre 2016 registrano un incremento di 206 milioni di euro; tale aumento è principalmente riconducibile a:
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Argentina | 47 | 75 | (28) | -37,3% |
| Brasile | 170 | 115 | 55 | 47,8% |
| Cile | 358 | 324 | 34 | 10,5% |
| Colombia | 251 | 264 | (13) | -4,9% |
| Perù | 53 | 120 | (67) | -55,8% |
| Altri Paesi | 3 | (1) | 4 | - |
| Totale | 882 | 897 | (15) | -1,7% |
Il margine operativo lordo ammonta a 882 milioni di euro, con un decremento di 15 milioni di euro (-1,7%) rispetto all'analogo periodo del 2015 a seguito di:
una riduzione del margine operativo lordo in Perù per 67 milioni di euro, principalmente connesso a quanto commentato sopra per i ricavi, cui si aggiunge l'effetto della minusvalenza derivante dall'abbandono del progetto idroelettrico di Curibamba per un valore complessivo di 18 milioni di euro e dei maggiori oneri accantonati, per 37 milioni di euro, in relazione ad alcune forniture di energia elettrica di Electroperu;
una riduzione del margine in Colombia per 13 milioni di euro, dove la marginalità sulle vendite si è mantenuta su buoni livelli nonostante la riduzione delle quantità vendute dalla distribuzione. L'effetto riduttivo è sostanzialmente dovuto al negativo andamento dei cambi;
Ricavi
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Argentina | 32 | 57 | (25) | -43,9% |
| Brasile | 47 | 29 | 18 | 62,1% |
| Cile | 276 | 253 | 23 | 9,1% |
| Colombia | 212 | 230 | (18) | -7,8% |
| Perù | 23 | 89 | (66) | -74,2% |
| Altri Paesi | 2 | (1) | 3 | - |
| Totale | 592 | 657 | (65) | -9,9% |
Il risultato operativo del terzo trimestre 2016, inclusivo di ammortamenti e perdite di valore per 290 milioni di euro (240 milioni di euro nel terzo trimestre 2015) è pari a 592 milioni di euro ed evidenzia, rispetto allo stesso periodo del 2015 un decremento di 65 milioni di euro.
Risultati economici dei primi nove mesi
| Milioni di euro Primi nove mesi |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||||||
| Argentina | 863 | 836 | 27 | 3,2% | ||||
| Brasile | 1.795 | 2.267 | (472) | -20,8% | ||||
| Cile | 2.820 | 2.545 | 275 | 10,8% | ||||
| Colombia | 1.532 | 1.559 | (27) | -1,7% | ||||
| Perù | 905 | 918 | (13) | -1,4% | ||||
| Altri Paesi | 8 | - | 8 | - | ||||
| Totale | 7.923 | 8.125 | (202) | -2,5% |
delle partite di attivo e passivo settoriale - CVA. Tali effetti sono stati in parte compensati dai maggiori prezzi medi a seguito delle revisioni tariffarie effettuate nel dicembre 2015 e nel marzo 2016;
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Argentina | 203 | 172 | 31 | 18,0% |
| Brasile | 466 | 424 | 42 | 9,9% |
| Cile | 890 | 669 | 221 | 33,0% |
| Colombia | 747 | 766 | (19) | -2,5% |
| Perù | 300 | 358 | (58) | -16,2% |
| Altri Paesi | 6 | (1) | 7 | - |
| Totale | 2.612 | 2.388 | 224 | 9,4% |
Il margine operativo lordo ammonta a 2.612 milioni di euro, con un incremento di 224 milioni di euro (+9,4%) rispetto all'analogo periodo del 2015 a seguito di:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Argentina | 156 | 122 | 34 | 27,9% |
| Brasile | 168 | 131 | 37 | 28,2% |
| Cile | 667 | 462 | 205 | 44,4% |
| Colombia | 638 | 651 | (13) | -2,0% |
| Perù | 207 | 260 | (53) | -20,4% |
| Altri Paesi | 3 | (1) | 4 | - |
| Totale | 1.839 | 1.625 | 214 | 13,2% |
Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2016, inclusivo di ammortamenti e perdite di valore per 773 milioni di euro (763 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), è pari a 1.839 milioni di euro ed evidenzia, rispetto allo stesso periodo del 2015, un incremento di 214 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il margine operativo lordo.
| Investimenti | ||||
|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Argentina | 150 | 259 | (109) | -42,1% |
| Brasile | 868 | 564 | 304 | 53,9% |
| Cile | 680 | 679 | 1 | 0,1% |
| Colombia | 157 | 446 | (289) | -64,8% |
| Perù | 138 | 122 | 16 | 13,1% |
| Altri Paesi | 1 | 42 | (41) | -97,6% |
| Totale | 1.994 | 2.112 | (118) | -5,6% |
Gli investimenti ammontano a 1.994 milioni di euro con un decremento di 118 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. In particolare, gli investimenti dei primi nove mesi del 2016 risentono principalmente dei minori investimenti sulla rete di distribuzione in tutti i Paesi dell'America Latina, solo in parte compensati dai maggiori investimenti in impianti fotovoltaici realizzati in Brasile.
| 3° trimestre Milioni di kWh |
Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 10.872 | 11.278 | (406) | -3,6% | Termoelettrica | 31.160 | 33.213 | (2.053) | -6,2% |
| 1.279 | 3.576 | (2.297) | -64,2% | Nucleare | 7.523 | 10.349 | (2.826) | -27,3% |
| 131 | 277 | (146) | -52,7% | Idroelettrica | 1.228 | 2.062 | (834) | -40,4% |
| 337 | 376 | (39) | -10,4% | Eolica | 1.201 | 1.356 | (155) | -11,4% |
| 45 | 64 | (19) | -29,7% | Altre fonti | 124 | 151 | (27) | -17,9% |
| 12.664 | 15.571 | (2.907) | -18,7% | Totale produzione netta | 41.236 | 47.131 | (5.895) | -12,5% |
| 10.745 | 10.545 | 200 | 1,9% | - di cui Russia | 29.853 | 31.132 | (1.279) | -4,1% |
| 1.538 | 4.255 | (2.717) | -63,9% | - di cui Slovacchia | 9.684 | 13.719 | (4.035) | -29,4% |
| - | 346 | (346) | - | - di cui Belgio | 352 | 782 | (430) | -55,0% |
| 381 | 425 | (44) | -10,4% | - di cui altri Paesi | 1.347 | 1.498 | (151) | -10,1% |
La produzione netta di energia elettrica effettuata nei primi nove mesi del 2016 è pari a 41.236 milioni di kWh, con un decremento di 5.895 milioni di kWh rispetto all'analogo periodo del 2015.
Tale variazione è principalmente riferibile alla minore produzione in Slovacchia da fonte sia nucleare sia idroelettrica, in primis dovuta al deconsolidamento di Slovenské elektrárne a partire da fine luglio 2016, nonché per effetto della chiusura anticipata del contratto di gestione della centrale di Gabčíkovo. A tale componente si aggiunge il calo della generazione in Russia, principalmente da riferire a un guasto all'impianto a ciclo combinato di Nevinnomisskaya (-932 milioni di kWh) e a una diminuzione della produzione delle centrali a carbone (-691 milioni di kWh), i cui effetti sono stati solo parzialmente compensati dall'andamento positivo degli impianti tradizionali a olio e gas.
Analoghi andamenti (in particolare relativamente agli effetti del deconsolidamento di Slovenské elektrárne) si rilevano nel terzo trimestre 2016, tranne che in Russia, dove la variazione in aumento è dovuta a una maggiore produzione di energia dalle centrali a olio e gas.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||||||
| 6.835 | 53,7% | 6.266 | 39,7% | 569 | 9,1% | Gas naturale | 17.506 | 42,7% | 18.637 | 40,3% | (1.131) | -6,1% |
| 4.525 | 35,5% | 5.650 | 35,9% | (1.125) | -19,9% | Carbone | 15.396 | 37,5% | 16.495 | 35,6% | (1.099) | -6,7% |
| 1.375 | 10,8% | 3.851 | 24,4% | (2.476) | -64,3% | Combustibile nucleare | 8.102 | 19,8% | 11.136 | 24,1% | (3.034) | -27,2% |
| 12.735 | 100,0% | 15.767 | 100,0% | (3.032) | -19,2% | Totale | 41.004 | 100,0% | 46.268 | 100,0% | (5.264) | -11,4% |
La produzione termolettrica lorda dei primi nove mesi del 2016 ha fatto registrare un decremento di 5.264 milioni di kWh, attestandosi a 41.004 milioni di kWh; la variazione ha riguardato maggiormente la produzione da combustibile nucleare in Slovacchia ma le altre fonti hanno registrato lo stesso andamento negativo. Analogo andamento si rileva nel terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | ||
| 3.786 | 3.751 | 35 | 0,9% Enel |
Energia trasportata sulla rete di distribuzione di 11.064 |
10.950 | 114 | 1,0% |
L'energia trasportata, tutta concentrata in territorio rumeno, registra un incremento di 114 milioni di kWh (+1,0%), passando da 10.950 milioni di kWh a 11.064 milioni di kWh nei primi nove mesi del 2016. L'incremento deriva principalmente dai nuovi allacci effettuati, che riflettono il trend di sviluppo della rete elettrica del Paese. Analogo andamento si registra nel terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre Milioni di kWh Primi nove mesi |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 1.598 | 2.548 | (950) | -37,3% | Mercato libero | 6.162 | 7.788 | (1.626) | -20,9% |
| 1.180 | 1.293 | (113) | -8,7% | Mercato regolato | 3.662 | 4.022 | (360) | -9,0% |
| 2.778 | 3.841 | (1.063) | -27,7% | Totale | 9.824 | 11.810 | (1.986) | -16,8% |
| 1.867 | 1.894 | (27) | -1,4% | - di cui Romania | 5.623 | 5.783 | (160) | -2,8% |
| 562 | 921 | (359) | -39,0% | - di cui Francia | 1.803 | 2.953 | (1.150) | -38,9% |
| 349 | 1.026 | (677) | -66,0% | - di cui Slovacchia | 2.398 | 3.074 | (676) | -22,0% |
Le vendite di energia effettuate nei primi nove mesi del 2016 registrano un decremento di 1.986 milioni di kWh passando da 11.810 milioni di kWh a 9.824 milioni di kWh. Tale decremento è riferibile:
Lo stesso andamento trova riscontro anche nel terzo trimestre 2016, ove ovviamente l'effetto del deconsolidamento incide in misura relativa in maniera più pesante.
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 771 | 1.205 | (434) | -36,0% | Ricavi | 3.075 | 3.658 | (583) | -15,9% |
| 188 | 767 | (579) | -75,5% | Margine operativo lordo | 609 | 1.230 | (621) | -50,5% |
| 87 | (941) | 1.028 | - | Risultato operativo | 326 | (687) | 1.013 | - |
| Investimenti | 144 | (1) 145 |
(2) (1) |
-0,7% |
(1) Il dato non include 283 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita". (2) Il dato non include 400 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per singolo Paese di attività nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2016.
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Romania | 254 | 276 | (22) | -8,0% |
| Russia | 257 | 241 | 16 | 6,6% |
| Slovacchia | 188 | 598 | (410) | -68,6% |
| Altri Paesi | 72 | 90 | (18) | -20,0% |
| Totale | 771 | 1.205 | (434) | -36,0% |
I ricavi del terzo trimestre 2016 risultano pari a 771 milioni di euro con un decremento di 434 milioni di euro (-36,0%) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Tale andamento è connesso:
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Romania | 102 | 100 | 2 | 2,0% |
| Russia | 48 | 24 | 24 | - |
| Slovacchia | 34 | 622 | (588) | -94,5% |
| Altri Paesi | 4 | 21 | (17) | -81,0% |
| Totale | 188 | 767 | (579) | -75,5% |
Il margine operativo lordo ammonta a 188 milioni di euro, registrando un decremento di 579 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2015. Tale andamento è principalmente relativo:
L'effetto positivo sul margine in Russia e in Romania ha solo in parte compensato le variazioni negative registrate.
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Romania | 64 | (92) | 156 | - |
| Russia | 34 | (931) | 965 | - |
| Slovacchia | 44 | 66 | (22) | -33,3% |
| Altri Paesi | (55) | 16 | (71) | - |
| Totale | 87 | (941) | 1.028 | - |
Il risultato operativo del terzo trimestre 2016 è pari a 87 milioni di euro ed evidenzia, rispetto all'analogo periodo del 2015, un incremento di 1.028 milioni di euro tenuto conto dei minori ammortamenti e perdite di valore per 1.607 milioni di euro. In particolare, si ricorda che nel terzo trimestre 2015 era stato rilevato un adeguamento di valore (al presumibile valore di realizzo al netto degli oneri accessori, secondo quanto stabilito dall'IFRS 5) per 531 milioni di euro relativamente agli asset di Slovenské elektrárne, nonché una perdita di valore di 919 milioni di euro sugli asset di generazione detenuti da Enel Russia, tenuto conto del perdurare delle sfavorevoli condizioni di mercato e regolatorie del Paese.
Risultati economici dei primi nove mesi
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||||
| Romania | 767 | 814 | (47) | -5,8% | |||
| Russia | 682 | 788 | (106) | -13,5% | |||
| Slovacchia | 1.360 | 1.770 | (410) | -23,2% | |||
| Altri Paesi | 266 | 286 | (20) | -7,0% | |||
| Totale | 3.075 | 3.658 | (583) | -15,9% |
I ricavi dei primi nove mesi del 2016 risultano pari a 3.075 milioni di euro con un decremento di 583 milioni di euro (- 15,9%) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Tale andamento è connesso:
| Milioni di euro Primi nove mesi |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||
| Romania | 266 | 281 | (15) | -5,3% | |
| Russia | 126 | 119 | 7 | 5,9% | |
| Slovacchia | 191 | 789 | (598) | -75,8% | |
| Altri Paesi | 26 | 41 | (15) | -36,6% | |
| Totale | 609 | 1.230 | (621) | -50,5% |
Il margine operativo lordo ammonta a 609 milioni di euro, registrando un decremento di 621 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015. Tale andamento è principalmente relativo:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||||
| Romania | 166 | 16 | 150 | - | ||
| Russia | 89 | (897) | 986 | - | ||
| Slovacchia | 114 | 170 | (56) | -32,9% | ||
| Altri Paesi | (43) | 24 | (67) | - | ||
| Totale | 326 | (687) | 1.013 | - |
Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2016 è pari a 326 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 1.013 milioni di euro, considerando che nell'analogo periodo del 2015 il dato risentiva delle significative perdite di valore registrate relativamente a Enel Russia e a Slovenské elektrárne commentate precedentemente.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||||
| Romania | 80 | 69 | 11 | 15,9% | |||
| Russia | 53 | 68 | (15) | -22,1% | |||
| Altri Paesi | 11 | 8 | 3 | 37,5% | |||
| Totale | 144 | (1) 145 |
(2) (1) |
-0,7% |
(1) Il dato non include 283 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(2) Il dato non include 400 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
Gli investimenti ammontano a 144 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al periodo precedente.
| 3° trimestre Milioni di kWh |
Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 723 | 923 | (200) | -21,7% | Idroelettrica | 2.263 | 2.755 | (492) | -17,9% |
| 80 | 75 | 5 | 6,7% | Geotermoelettrica | 288 | 284 | 4 | 1,4% |
| 1.978 | 1.546 | 432 | 27,9% | Eolica | 6.650 | 4.951 | 1.699 | 34,3% |
| 17 | 18 | (1) | -5,6% | Altre fonti | 49 | 41 | 8 | 19,5% |
| 2.798 | 2.562 | 236 | 9,2% | Totale produzione netta | 9.250 | 8.031 | 1.219 | 15,2% |
| 1.868 | 1.486 | 382 | 25,7% | - di cui Stati Uniti e Canada | 6.624 | 5.068 | 1.556 | 30,7% |
| 389 | 353 | 36 | 10,2% | - di cui Messico | 1.171 | 916 | 255 | 27,8% |
| 412 | 515 | (103) | -20,0% | - di cui Panama | 1.170 | 1.478 | (308) | -20,8% |
| 129 | 208 | (79) | -38,0% | - di cui altri Paesi | 285 | 569 | (284) | -49,9% |
La produzione netta di energia elettrica effettuata nei primi nove mesi del 2016 è pari a 9.250 milioni di kWh, con un incremento di 1.219 milioni di kWh rispetto all'analogo periodo del 2015. Tale incremento è attribuibile prevalentemente alla maggiore generazione da fonte eolica negli Stati Uniti e Canada (+1.486 milioni di kWh) da riferire alla maggior disponibilità di risorse e all'entrata in esercizio di impianti tra cui quello di Goodwell in Oklahoma, solo parzialmente compensata dalla minori quantità generate da fonte idroelettrica nella Repubblica di Panama (-317 milioni di kWh) a seguito delle peggiori condizioni di idraulicità del periodo.
Analoghi andamenti si rilevano per quanto riguarda il terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 210 | 195 | 15 | 7,7% | Ricavi | 672 | 633 | 39 | 6,2% |
| 143 | 129 | 14 | 10,9% | Margine operativo lordo | 470 | 435 | 35 | 8,0% |
| 60 | 74 | (14) | -18,9% | Risultato operativo | 259 | 258 | 1 | 0,4% |
| Investimenti | 989 | 479 | 510 | - |
Nella seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per ciascuna delle aree geografiche di attività nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2016.
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Stati Uniti e Canada | 129 | 104 | 25 | 24,0% |
| Messico | 37 | 26 | 11 | 42,3% |
| Panama | 34 | 43 | (9) | -20,9% |
| Altri Paesi | 10 | 22 | (12) | -54,5% |
| Totale | 210 | 195 | 15 | 7,7% |
I ricavi del terzo trimestre 2016 ammontano a 210 milioni di euro, con un incremento di 15 milioni di euro (+7,7%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è connessa:
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Stati Uniti e Canada | 87 | 64 | 23 | 35,9% |
| Messico | 29 | 18 | 11 | 61,1% |
| Panama | 23 | 35 | (12) | -34,3% |
| Altri Paesi | 4 | 12 | (8) | -66,7% |
| Totale | 143 | 129 | 14 | 10,9% |
Il margine operativo lordo ammonta, nel terzo trimestre 2016, a 143 milioni di euro, in incremento di 14 milioni di euro (+10,9%) rispetto all'analogo periodo del 2015. Tale incremento è riferibile:
al maggior margine realizzato in Nord America per 23 milioni di euro da riferirsi a quanto già commentato nei ricavi;
all'incremento del margine in Messico per 11 milioni di euro, per quanto sopra commentato nei ricavi;
a un decremento del margine realizzato nella Repubblica di Panama per 12 milioni di euro a seguito dei minori ricavi e dei maggiori costi di acquisto dell'energia elettrica.
Ricavi
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Stati Uniti e Canada | 34 | 23 | 11 | 47,8% |
| Messico | 6 | 10 | (4) | -40,0% |
| Panama | 20 | 31 | (11) | -35,5% |
| Altri Paesi | - | 10 | (10) | - |
| Totale | 60 | 74 | (14) | -18,9% |
Il risultato operativo, pari a 60 milioni di euro, registra un decremento di 14 milioni di euro, tenuto conto di maggiori ammortamenti e perdite di valore perdite di valore per 28 milioni di euro.
Risultati economici dei primi nove mesi
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| Stati Uniti e Canada | 451 | 377 | 74 | 19,6% | |
| Messico | 87 | 65 | 22 | 33,8% | |
| Panama | 103 | 131 | (28) | -21,4% | |
| Altri Paesi | 31 | 60 | (29) | -48,3% | |
| Totale | 672 | 633 | 39 | 6,2% |
I ricavi dei primi nove mesi del 2016 si attestano a 672 milioni di euro con un incremento di 39 milioni di euro (+6,2%) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Tale andamento è connesso:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | ||
| Stati Uniti e Canada | 322 | 257 | 65 | 25,3% |
| Messico | 65 | 34 | 31 | 91,2% |
| Panama | 69 | 105 | (36) | -34,3% |
| Altri Paesi | 14 | 39 | (25) | -64,1% |
| Totale | 470 | 435 | 35 | 8,0% |
Il margine operativo lordo dei primi nove mesi del 2016 ammonta a 470 milioni di euro, in incremento di 35 milioni di euro (+8,0%) rispetto ai primi nove mesi del 2015; tale incremento è riferibile:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | ||
| Stati Uniti e Canada | 171 | 119 | 52 | 43,7% |
| Messico | 23 | 13 | 10 | 76,9% |
| Panama | 60 | 96 | (36) | -37,5% |
| Altri Paesi | 5 | 30 | (25) | -83,3% |
| Totale | 259 | 258 | 1 | 0,4% |
Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2016, pari a 259 milioni di euro, registra un incremento di 1 milioni di euro, tenuto conto di maggiori ammortamenti e perdite di valore per 34 milioni rilevati sostanzialmente in Messico, Stati Uniti e Canada e da riferire prevalentemente all'entrata in esercizio di nuovi impianti.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||||
| Stati Uniti e Canada | 758 | 199 | 559 | - | |||
| Messico | 130 | 162 | (32) | -19,8% | |||
| Panama | 39 | 14 | 25 | - | |||
| Altri Paesi | 62 | 104 | (42) | -40,4% | |||
| Totale | 989 | 479 | 510 | - |
Gli investimenti dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 989 milioni di euro in incremento di 510 milioni rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente da attribuire ai maggiori investimenti in impianti da fonte eolica in Stati Uniti e Canada.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | ||
| 149 | - | 149 | - Eolica |
310 | - | 310 | - |
| 15 | 4 | 11 | - Altre fonti |
24 | 13 | 11 | 84,6% |
| 164 | 4 | 160 | - Totale |
334 | 13 | 321 | - |
| 29 | 4 | 25 | - - di cui Sudafrica |
38 | 13 | 25 | - |
| 136 | - | 136 | - - di cui India |
297 | - | 297 | - |
La produzione netta è pari nei primi nove mesi del 2016 a 334 milioni di kWh (164 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016), con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2015 di 321 milioni di kWh (160 milioni di kWh nel terzo trimestre 2016). Tale incremento è attribuibile prevalentemente al consolidamento delle società indiane avvenuto a partire dalla fine di settembre del 2015.
Analogo andamento si rileva nel terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 9 | - | 9 | - | Ricavi | 18 | 3 | 15 | - |
| 6 | (7) | 13 | - | Margine operativo lordo | 7 | (7) | 14 | - |
| (3) | (8) | 5 | 62,5% | Risultato operativo | (5) | (8) | 3 | 37,5% |
| Investimenti | 253 | 200 | 53 | 26,5% |
Nella seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per ciascuna delle aree geografiche di attività nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2016.
| Milioni di euro | 3° trimestre | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | |||
| Sudafrica | 2 | - | 2 | - | |
| India | 7 | - | 7 | - | |
| Totale | 9 | - | 9 | - |
I ricavi del terzo trimestre 2016 ammontano a 9 milioni di euro, con un incremento di 9 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente beneficiando sia del consolidamento delle società indiane, sia dell'entrata in esercizio e della maggior produzione degli impianti sudafricani.
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Sudafrica | 1 | (7) | 8 | - |
| India | 5 | - | 5 | - |
| Totale | 6 | (7) | 13 | - |
Il margine operativo lordo ammonta, nel terzo trimestre 2016, a 6 milioni di euro, in incremento di 13 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015 a seguito degli stessi fenomeni commentati nei ricavi.
| Milioni di euro | 3° trimestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated | Variazioni | ||
| Sudafrica | (7) | (8) | 1 | 12,5% |
| India | 4 | - | 4 | - |
| Totale | (3) | (8) | 5 | 62,5% |
Il risultato operativo, pari a 3 milioni di euro, registra un incremento di 5 milioni di euro, tenuto conto di maggiori ammortamenti e perdite di valore perdite di valore per 8 milioni di euro.
Risultati economici dei primi nove mesi
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| Sudafrica | 3 | 3 | - | - | |
| India | 15 | - | 15 | - | |
| Totale | 18 | 3 | 15 | - |
I ricavi dei primi nove mesi del 2016 si attestano a 18 milioni di euro con un incremento di 15 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Tale incremento è da riferire al consolidamento delle società indiane.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | ||
| Sudafrica | (3) | (7) | 4 | 57,1% |
| India | 10 | - | 10 | - |
| Totale | 7 | (7) | 14 | - |
Il margine operativo lordo dei primi nove mesi del 2016 ammonta a 7 milioni di euro, in incremento di 14 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015. La variazione trova riscontro nel consolidamento delle società indiane, a cui si aggiunge l'effetto dell'entrata in esercizio e della maggior produzione degli impianti sudafricani.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | ||
| Sudafrica | (11) | (8) | (3) | -37,5% |
| India | 6 | - | 6 | - |
| Totale | (5) | (8) | 3 | 37,5% |
Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2016, pari a 5 milioni di euro, registra un incremento di 3 milioni di euro, tenuto conto di maggiori ammortamenti e perdite di valore per 11 milioni di euro, da riferire principalmente al fatto che la maggior parte degli impianti è in fase di sviluppo e costruzione e non sono ancora pienamente operativi.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | ||
| Sudafrica | 253 | 200 | 53 | 26,5% |
| Totale | 253 | 200 | 53 | 26,5% |
Gli investimenti dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 253 milioni di euro in incremento di 53 milioni rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Gli investimenti si riferiscono principalmente a impianti fotovoltaici in Sudafrica mentre il portafoglio di nuovi progetti detenuto in India è ancora nella fase pre-realizzativa.
| 3° trimestre | Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 restated |
Variazioni | 2016 | 2015 restated |
Variazioni | |||
| 233 | 184 | 49 | 26,6% | Ricavi (al netto delle elisioni) | 602 | 571 | 31 | 5,4% |
| (25) | (58) | 33 | 56,9% | Margine operativo lordo | (103) | (129) | 26 | 20,2% |
| (35) | (66) | 31 | 47,0% | Risultato operativo | (184) | (152) | (32) | -21,1% |
| Investimenti | 20 | (1) 24 |
(4) | -16,7% |
(1) Il dato non include 5 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
I ricavi, al netto delle elisioni, del terzo trimestre 2016 risultano pari a 233 milioni di euro, con un incremento di 49 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (+26,6%) riferibile essenzialmente a maggiori attività delle rinnovabili.
Il margine operativo lordo del terzo trimestre 2016, negativo per 25 milioni di euro, è aumentato di 33 milioni di euro rispetto al valore registrato nell'analogo periodo del 2015 per effetto di quanto già commentato nei ricavi.
Il risultato operativo, negativo per 35 milioni di euro, risulta in aumento di 31 milioni di euro rispetto al valore registrato nel terzo trimestre 2015.
I ricavi dei primi nove mesi del 2016, al netto delle elisioni, risultano pari a 602 milioni di euro con un incremento di 31 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+5,4%).
Tale incremento è essenzialmente attribuibile ai maggiori ricavi rilevati dalle attività delle rinnovabili e di assicurazione, nonché dalla rilevazione della plusvalenza derivante dalla cessione di Compostilla RE per 19 milioni di euro. Questi effetti positivi hanno solo in parte risentito dei minori ricavi per attività di ingegneria (53 milioni di euro) a seguito della riduzione delle attività svolte nei primi nove mesi del 2016 rispetto all'analogo periodo del 2015, che hanno riguardato l'impianto nucleare di Mochovce e la progressiva riduzione degli investimenti del Gruppo negli impianti di generazione convenzionale. Tale andamento negativo risulta solo parzialmente compensato dai maggiori ricavi derivanti dalla realizzazione di attività di ambientalizzazione dell'impianto a carbone di Litoral de Almeria, in Spagna.
Il margine operativo lordo dei primi nove mesi del 2016, negativo per 103 milioni di euro, registra un incremento di 26 milioni di euro e riflette essenzialmente l'aumento dei ricavi.
Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2016, è negativo per 184 milioni di euro e registra un decremento di 32 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, tenuto conto dei maggiori ammortamenti e perdite di valore per 58 milioni di euro.
Gli investimenti dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 20 milioni di euro, con un decremento di 4 milioni di euro rispetto al valore registrato nei primi nove mesi del 2015.
Il capitale investito netto è dettagliato, in quanto a composizione e movimenti, nel seguente prospetto:
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazioni | ||
| Attività immobilizzate nette: | ||||
| - attività materiali e immateriali | 91.445 | 88.686 | 2.759 | 3,1% |
| - avviamento | 13.825 | 13.824 | 1 | - |
| - partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 1.026 | 607 | 419 | 69,0% |
| - altre attività/(passività) non correnti nette | (987) | 1.092 | (2.079) | - |
| Totale attività immobilizzate nette | 105.309 | 104.209 | 1.100 | 1,1% |
| Capitale circolante netto: | ||||
| - crediti commerciali | 13.310 | 12.797 | 513 | 4,0% |
| - rimanenze | 2.772 | 2.904 | (132) | -4,5% |
| - crediti netti verso operatori istituzionali di mercato | (4.076) | (4.114) | 38 | 0,9% |
| - altre attività/(passività) correnti nette | (4.614) | (5.518) | 904 | 16,4% |
| - debiti commerciali | (11.427) | (11.775) | 348 | 3,0% |
| Totale capitale circolante netto | (4.035) | (5.706) | 1.671 | 29,3% |
| Capitale investito lordo | 101.274 | 98.503 | 2.771 | 2,8% |
| Fondi diversi: | ||||
| - benefíci ai dipendenti | (2.251) | (2.284) | 33 | 1,4% |
| - fondi rischi e oneri e imposte differite nette | (8.850) | (8.413) | (437) | -5,2% |
| Totale fondi diversi | (11.101) | (10.697) | (404) | -3,8% |
| Attività nette possedute per la vendita | 75 | 1.490 | (1.415) | -95,0% |
| Capitale investito netto | 90.248 | 89.296 | 952 | 1,1% |
| Patrimonio netto complessivo | 53.427 | 51.751 | 1.676 | 3,2% |
| Indebitamento finanziario netto | 36.821 | 37.545 | (724) | -1,9% |
Il capitale investito netto al 30 settembre 2016 è pari a 90.248 milioni di euro ed è coperto dal patrimonio netto del Gruppo e di terzi per 53.427 milioni di euro e dall'indebitamento finanziario netto per 36.821 milioni di euro. Quest'ultimo al 30 settembre 2016 presenta un'incidenza sul patrimonio netto di 0,69 (0,73 al 31 dicembre 2015).
L'indebitamento finanziario netto è dettagliato, in quanto a composizione e variazioni, nel seguente prospetto:
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazioni | ||
| Indebitamento a lungo termine: | ||||
| - finanziamenti bancari | 7.365 | 6.863 | 502 | 7,3% |
| - obbligazioni | 31.474 | 35.987 | (4.513) | -12,5% |
| - debiti verso altri finanziatori | 1.877 | 2.022 | (145) | -7,2% |
| Indebitamento a lungo termine | 40.716 | 44.872 | (4.156) | -9,3% |
| Crediti finanziari e titoli a lungo termine | (2.830) | (2.335) | (495) | -21,2% |
| Indebitamento netto a lungo temine | 37.886 | 42.537 | (4.651) | -10,9% |
| Indebitamento a breve termine: | ||||
| Finanziamenti bancari: | ||||
| - quota a breve dei finanziamenti bancari a lungo termine | 879 | 844 | 35 | 4,1% |
| - altri finanziamenti a breve verso banche | 224 | 180 | 44 | 24,4% |
| Indebitamento bancario a breve termine | 1.103 | 1.024 | 79 | 7,7% |
| Obbligazioni (quota a breve) | 3.584 | 4.570 | (986) | -21,6% |
| Debiti verso altri finanziatori (quota a breve) | 250 | 319 | (69) | -21,6% |
| Commercial paper | 2.304 | 213 | 2.091 | - |
| Cash collateral e altri finanziamenti su derivati | 900 | 1.698 | (798) | -47,0% |
| Altri debiti finanziari a breve termine (1) | 150 | 64 | 86 | - |
| Indebitamento verso altri finanziatori a breve termine | 7.188 | 6.864 | 324 | 4,7% |
| Crediti finanziari a lungo termine (quota a breve) | (765) | (769) | 4 | 0,5% |
| Crediti finanziari per operazioni di factoring | (102) | (147) | 45 | 30,6% |
| Crediti finanziari - cash collateral | (1.888) | (1.020) | (868) | -85,1% |
| Altri crediti finanziari a breve termine | (180) | (304) | 124 | 40,8% |
| Disponibilità presso banche e titoli a breve | (6.421) | (10.640) | 4.219 | 39,7% |
| Disponibilità e crediti finanziari a breve | (9.356) | (12.880) | 3.524 | 27,4% |
| Indebitamento netto a breve termine | (1.065) | (4.992) | 3.927 | 78,7% |
| INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 36.821 | 37.545 | (724) | -1,9% |
| Indebitamento finanziario "Attività classificate come possedute per la vendita" |
4 | 841 | (837) | - |
(1) Include debiti finanziari correnti ricompresi nelle Altre passività finanziarie correnti.
L'indebitamento finanziario netto è pari a 36.821 milioni di euro al 30 settembre 2016, con un decremento di 724 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015.
In particolare, l'indebitamento finanziario netto a lungo termine evidenzia un decremento di 4.651 milioni di euro, quale saldo dell'aumento dei crediti finanziari per 495 milioni di euro e del decremento dell'indebitamento finanziario lordo per 4.156 milioni di euro.
Con riferimento a tale ultima voce si evidenzia che:
i finanziamenti bancari, pari a 7.365 milioni di euro, registrano un incremento di 502 milioni di euro dovuto principalmente al tiraggio di finanziamenti bancari a lungo termine in America Latina (per un controvalore pari a 644 milioni di euro), in Sudafrica (per un controvalore pari a 76 milioni di euro) e in Russia (per un controvalore di 140
milioni di euro). Inoltre, nel mese di luglio 2016 Enel SpA ha siglato una linea di credito di durata quadriennale dell'importo di 500 milioni di euro: al 30 settembre 2016 tale linea è utilizzata per un ammontare di 50 milioni di euro. L'incremento è parzialmente compensato dalla riclassifica nella quota corrente dei finanziamenti bancari a lungo termine;
Nel corso dei primi nove mesi del 2016 sono stati effettuati i seguenti rimborsi di prestiti obbligazionari:
Tra i principali contratti di finanziamento finalizzati nel corso dei primi nove mesi del 2016 si evidenziano quelli stipulati da Endesa: 125 milioni di euro relativi a una linea di credito siglata con Bankia, 150 milioni di euro relativi a un finanziamento siglato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Entrambi non sono utilizzati al 30 settembre 2016.
L'indebitamento finanziario netto a breve termine evidenzia una posizione creditoria di 1.065 milioni di euro al 30 settembre 2016 con una riduzione di 3.927 milioni di euro rispetto a fine 2015, quale risultante dell'incremento dei debiti verso altri finanziatori a breve termine per 324 milioni di euro, del decremento delle disponibilità liquide e dei crediti finanziari a breve per 3.524 milioni di euro e dell'incremento dei debiti bancari a breve termine per 79 milioni di euro.
Tra i debiti verso altri finanziatori a breve termine, pari a 7.188 milioni di euro, sono incluse le emissioni di Commercial Paper, in capo a Enel Finance International e International Endesa BV per complessivi 2.304 milioni di euro, nonché le obbligazioni in scadenza entro i 12 mesi successivi per 3.584 milioni di euro.
Si evidenzia, infine, che la consistenza dei cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti over the counter su tassi, cambi e commodity risulta pari a 1.888 milioni di euro, mentre il valore dei cash collateral incassati è pari a 900 milioni di euro.
Le disponibilità e crediti finanziari a breve termine sono pari a 9.356 milioni di euro, con un decremento di 3.524 milioni di euro rispetto a fine 2015, principalmente a seguito del decremento delle disponibilità presso banche e titoli a breve per 4.219 milioni di euro, degli altri crediti finanziari a breve termine per 124 milioni di euro, nonché dell'incremento dei crediti per cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti over the counter su tassi, cambi e commodity per 868 milioni di euro.
Il cash flow da attività operativa dei primi nove mesi del 2016 è positivo per 6.766 milioni di euro, in aumento di 1.589 milioni di euro rispetto al valore del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, prevalentemente in conseguenza del minor fabbisogno connesso alla variazione del capitale circolante netto (in particolare relativamente ai debiti commerciali nei confronti di fornitori istituzionali nell'attività di distribuzione di energia elettrica in Italia).
Il cash flow da attività di investimento/disinvestimento dei primi nove mesi del 2016 ha assorbito liquidità per 4.768 milioni di euro, mentre nei primi nove mesi del 2015 ne aveva assorbita per 4.653 milioni di euro.
In particolare, gli investimenti in attività materiali e immateriali, pari a 5.504 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, si incrementano di 423 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, prevalentemente per effetto dei maggiori investimenti effettuati nelle tecnologie rinnovabili.
Gli investimenti in imprese o rami di imprese, espressi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti, ammontano a 31 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 e si riferiscono principalmente all'acquisto della società spagnola Eléctrica del Ebro operante nella distribuzione di energia elettrica, nonché all'acquisizione di Energía Limpia de Amistad, società operante nella produzione di energia elettrica da fonte eolica in Messico.
Le dismissioni in imprese o rami di imprese, espressi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti ceduti, pari a 727 milioni di euro, sono relative:
alla cessione delle società Hydro Dolomiti Enel, operante nella generazione di energia elettrica da fonte idroelettrica in Italia per 313 milioni di euro;
alla vendita del 50% del capitale di Slovak Power Holding, società titolare a sua volta del 66% del capitale sociale di Slovenské elektrárne per 139 milioni di euro;
alla cessione di GNL Quintero, società collegata nella quale il Gruppo deteneva il 20% per 177 milioni di euro;
nonché alla cessione di alcune società minori in Nord America.
L'analoga voce nei primi nove mesi del 2015 ammontava a 437 milioni di euro e includeva principalmente i flussi di cassa generati dalle cessioni di SE Hydropower e SF Energy, operanti nella generazione di energia elettrica da fonte idroelettrica in Italia, nonché alla cessione di alcune società minori in America Latina e Nord America.
La liquidità generata dalle altre attività di investimento/disinvestimento nei primi nove mesi del 2016, pari a 40 milioni di euro, è essenzialmente correlata ai disinvestimenti ordinari del periodo.
Il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per complessivi 6.516 milioni di euro, mentre nei primi nove mesi del 2015 ne aveva assorbita per 5.176 milioni di euro. Il flusso dei primi nove mesi del 2016 è sostanzialmente relativo alla riduzione dell'indebitamento finanziario netto per 3.872 milioni di euro (quale saldo netto tra rimborsi e nuove accensioni) e al pagamento dei dividendi per 2.442 milioni di euro.
Nei primi nove mesi del 2016 il cash flow generato dall'attività operativa per 6.766 milioni di euro ha solo in parte fronteggiato il fabbisogno legato a quello da attività di finanziamento pari a 6.516 milioni di euro e da attività di investimento pari a 4.768 milioni di euro. La differenza trova riscontro nel decremento delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti che al 30 settembre 2016 risultano pari a 6.423 milioni di euro a fronte di 10.790 milioni di euro di fine 2015. Tale variazione risente anche degli effetti connessi all'andamento positivo dei cambi delle diverse valute locali rispetto all'euro per 151 milioni di euro.
In data 11 luglio 2016, Enel ha lanciato il suo hub per l'innovazione in Israele a Tel Aviv. Enel ha scelto di collaborare con SOSA & The Junction, una delle community per l'innovazione di maggior successo in Israele, con l'obiettivo di creare uno sportello unico in grado di offrire soluzioni alle start-up israeliane disposte a sviluppare e realizzare prodotti e servizi all'avanguardia con ricadute economiche e sociali. Enel Innovation Hub si propone di fare scouting ogni anno per individuare fino a 20 start-up israeliane ad alto potenziale offrendo loro un programma di supporto dedicato.
Il 13 luglio 2016, Enel ha perfezionato la vendita di tutte le attività italiane (costituite da 21 tra istanze e permessi di esplorazione onshore e offshore) nel settore upstream gas, detenute attraverso la sua controllata al 100% Enel Longanesi Developments, ad AleAnna Europa Srl, filiale della statunitense AleAnna Resources, operante nel settore della ricerca e produzione di idrocarburi. Il massimo corrispettivo per la vendita è di 30 milioni di euro, di cui una parte, pari a circa 7 milioni di euro, è stata incassata immediatamente mentre la quota restante potrà essere incassata, in funzione dei prezzi del mercato del gas, in più tranche a partire dall'entrata in produzione del giacimento di gas Longanesi in Emilia Romagna, prevista per il 2018,.
Il 14 luglio 2016, Enel Green Power ("EGP"), in consorzio con l'indonesiana PT Optima Nusantara Energi ("PT ONE"), specializzata nello sviluppo di progetti geotermici, si è aggiudicata il diritto di esplorazione e realizzazione del progetto da 55 MW di Way Ratai, situato nell'omonima area che si trova nella provincia di Lampung, in Indonesia. Il progetto, aggiudicato in seguito alla gara indetta lo scorso dicembre dal ministero dell'Energia e Risorse Minerali, sarà il primo sviluppato da Enel nel Paese e segnerà l'ingresso dell'azienda nel mercato delle rinnovabili indonesiano. Per la fase di esplorazione di Way Ratai Enel investirà fino a 30 milioni di dollari statunitensi, come previsto dai programmi di investimento dell'ultimo piano strategico di Gruppo. La realizzazione dell'impianto geotermico, che dipenderà dai risultati dell'esplorazione, sarà completata e messa in esercizio nel 2022. EGP e PT ONE creeranno appositamente per il progetto una società, di cui EGP avrà la quota di maggioranza. In accordo con il regolamento di gara, l'energia prodotta dall'impianto, che si prevede ammonti a circa 430 GWh all'anno, sarà venduta all'utility statale PLN in base a un accordo di vendita trentennale (Power Purchase Agreement - PPA).
Il 19 luglio 2016 il comune di Catania ed Enel OpEn Fiber ("EOF") hanno firmato la prima convenzione che permette la posa di fibra ottica sull'intero territorio comunale. Il piano di EOF per la città di Catania prevede l'inizio dei lavori a settembre 2016, con una copertura del 50% delle unità immobiliari entro giugno 2017 e dell'80% entro fine settembre del 2018 per un totale di 115.000 unità immobiliari cablate, 200 km di rete interrata e 360 km di rete aerea. Successivamente, in data 16 agosto 2016, il comune di Venezia ed EOF hanno firmato la prima convenzione che permette la posa di fibra ottica sull'intero territorio comunale. Il piano di EOF per la città di Venezia prevede l'inizio dei
lavori a settembre 2016, con una copertura del 50% delle unità immobiliari entro settembre 2017 e dell'80% entro metà del 2018 per un totale di circa 120.000 unità immobiliari cablate, circa 600 km di rete interrata e circa 500 km di rete aerea. Le attività di posa della fibra conteranno sul sostegno del Comune di Venezia per la realizzazione celere dei lavori.
In entrambe le città, EOF è interessata a realizzare una rete di telecomunicazioni a banda ultralarga in fibra ottica, assicurandone al contempo la relativa gestione e manutenzione, nonché a offrire diritti di accesso wholesale a condizioni tecniche ed economiche non discriminatorie a tutti gli attori che ne facciano richiesta. La fibra ottica verrà portata fino a casa dei clienti in modalità Fiber to the Home (FTTH) in grado di supportare velocità di trasmissione a 1 Gbps sia in download sia in upload. EOF ha stipulato separatamente con i principali operatori nazionali, in questa prima fase della partnership, un contratto relativo alla cablatura dei primi 10 comuni previsti dal suo piano di sviluppo della banda larga. Gli accordi stipulati prevedono che vengano attivati clienti sulla rete che EOF dovrà realizzare, garantendo una copertura pari ad almeno l'80% delle unità immobiliari di ciascun comune, con le tempistiche indicate nel piano di roll-out. EOF assicurerà anche la gestione e manutenzione della nuova infrastruttura.
In data 27 luglio 2016 Enel Green Power International ("EGPI"), società interamente posseduta da Enel, ed Endesa Generación, società interamente posseduta da Endesa, hanno sottoscritto e dato contestuale esecuzione all'accordo per la cessione, da parte di EGPI, del 60% del capitale di Enel Green Power España ("EGPE") a Endesa Generación, che essendo già titolare del restante 40% del capitale di EGPE, a seguito di questa operazione ne è divenuta unico socio. Il corrispettivo versato da Endesa Generación per la quota di capitale acquisita è risultato pari a 1.207 milioni di euro. Ai fini della determinazione del corrispettivo, i consigli di amministrazione di EGPI e di Endesa hanno adottato metodi di valutazione comunemente utilizzati a livello internazionale e si sono avvalsi di advisor finanziari di riconosciuta professionalità, i quali hanno rilasciato in proposito apposite fairness opinion. Nel rispetto della normativa spagnola di riferimento, il consiglio di amministrazione di Endesa ha approvato l'operazione previo parere favorevole del Comité de Auditoria y Cumplimiento e con il voto espresso esclusivamente da parte dei consiglieri indipendenti.
Il 28 luglio 2016 Enel Produzione ha finalizzato la cessione a EP Slovakia, società controllata da Energetický a prumyslový holding ("EPH") del 50% del capitale di Slovak Power Holding ("SPH"), società titolare a sua volta del 66% del capitale sociale di Slovenské elektrárne.
Tale cessione è intervenuta in esecuzione del contratto stipulato in data 18 dicembre 2015 tra Enel Produzione ed EP Slovakia, e rappresenta la prima fase della vendita dell'intera partecipazione posseduta da Enel Produzione in Slovenské elektrárne disciplinata dal contratto stesso: in particolare, la cessione in questione è avvenuta a valle del conferimento a SPH dell'intera partecipazione del 66% in precedenza posseduta direttamente da Enel Produzione nel capitale di Slovenské elektrárne e dell'ottenimento del nulla osta da parte dell'Autorità Antitrust dell'Unione Europea. Il corrispettivo risulta confermato in 375 milioni di euro, di cui 150 milioni di euro pagati contestualmente a tale cessione e 225 milioni di euro da pagare al perfezionamento della seconda fase dell'operazione. Tale corrispettivo potrebbe subire variazioni in funzione dell'applicazione del meccanismo di conguaglio.
In data 29 agosto 2016, è stato realizzato il primo hub V2G (vehicle-to-grid) al mondo, interamente commerciale, in Danimarca, grazie alla collaborazione tra il costruttore automobilistico globale Nissan, la multinazionale dell'energia e pioniere delle smart grid Enel e Nuvve, la società californiana leader nella fornitura di servizi V2G. In particolare, Enel ha installato 10 unità V2G presso la sede della utility danese Frederiksberg Forsyning, che ha anche acquistato dieci van Nissan e-NV200 a zero emissioni. L'hub V2G contribuirà a stabilizzare la rete elettrica nazionale in Danimarca, offrendo servizi di capacità elettrica al gestore di rete Energinet.dk. Con l'utilizzo della tecnologia V2G, i veicoli elettrici svolgeranno un ruolo integrante nei sistemi di gestione dell'energia che consentirà di migliorare la stabilità della rete, promuovendo ulteriormente l'integrazione delle energie rinnovabili nel mix di generazione, un obiettivo chiave della strategia energetica globale di Enel.
Il 9 settembre 2016, il Gruppo Enel, per il tredicesimo anno consecutivo è stato ammesso al Dow Jones Sustainability World Index (DJSI World). È stata inoltre confermata la presenza di Endesa, controllata spagnola del Gruppo Enel. Enel e Endesa sono due delle nove società di utility entrate a livello globale nel DJSI World. Tra le 316 società al mondo incluse nell'indice, Enel è una delle sei con sede in Italia.
L'impegno di Enel a raggiungere i più alti standard di sostenibilità ha generato un interesse crescente da parte dei fondi socialmente responsabili etici (SRIs): in base all'ultima rilevazione al 31 dicembre 2015 gli SRI possiedono il 7,7% del capitale sociale del Gruppo (5,9% alla fine del 2014), che corrisponde al 10,3% del flottante (8,6% a dicembre 2014).
In data 13 settembre 2016, a valle delibera del Consiglio di Amministrazione di Enersis Americas, riunitosi il giorno precedente, è avvenuto il lancio ufficiale di un'offerta pubblica di acquisto ("OPA") volontaria sulle azioni della società controllata Endesa Americas. In particolare, l'OPA ha a oggetto la totalità delle azioni e delle American Depositary Shares di Endesa Americas non possedute da Enersis Americas, pari a circa il 40,02% del capitale sociale di Endesa Americas, per le quali viene offerto un corrispettivo pari a 300 pesos cileni per azione, per un esborso complessivo massimo pari a 984,7 miliardi di pesos cileni circa. Il periodo di offerta si è protratta dal 14 settembre al 28 ottobre 2016. Si ricorda che l'OPA, preannunciata fin dal mese di novembre 2015 nell'ambito della riorganizzazione societaria del Gruppo Enel in America Latina, è finalizzata ad agevolare e supportare il buon esito della fusione per incorporazione di Endesa Americas e dell'altra controllata Chilectra Americas in Enersis Americas, operazione sulla base della cui approvazione ed efficacia la medesima offerta risulta condizionata. In particolare, l'OPA intende offrire in concreto alle minoranze azionarie di Endesa Americas la possibilità di liquidare le partecipazioni possedute a un prezzo predeterminato e in linea con quello di mercato nel caso in cui la fusione sopra indicata si realizzi. In data 28 settembre 2016, le Assemblee straordinarie delle società cilene Enersis Americas, Endesa Americas e Chilectra Americas hanno approvato la seconda e ultima fase del processo di riorganizzazione societaria inteso a separare le attività di generazione e distribuzione di energia elettrica svolte in Cile da quelle sviluppate negli altri Paesi dell'America Latina. In particolare, in occasione delle Assemblee straordinarie gli azionisti delle tre società sopra indicate hanno approvato la fusione per incorporazione di Endesa Americas e Chilectra Americas in Enersis Americas, nonché il conseguente aumento del capitale di quest'ultima società e la modifica della relativa denominazione in "Enel Americas". Una volta che la fusione sarà divenuta efficace, Enel Americas risulterà pertanto titolare come singola entità di tutte le partecipazioni attualmente detenute da Enersis Americas, Endesa Americas e Chilectra Americas.
In particolare, in base al progetto di fusione approvato dalle Assemblee straordinarie delle società coinvolte nell'operazione, è previsto che:
L'efficacia della fusione è a sua volta subordinata alle seguenti condizioni sospensive:
il tutto fatto salvo il limite di legge in base al quale, a seguito dei recessi, nessun azionista potrà detenere una partecipazione superiore al 65% del capitale stesso.
Tale condizioni sospensive si sono risolte positivamente in data 31 ottobre 2016.
È infine previsto che la fusione per incorporazione di Endesa Americas e Chilectra Americas in Enersis Americas abbia effetto dal primo giorno del mese successivo a quello in cui sarà stata redatta, a cura delle società interessate, apposita scrittura attestante l'avveramento delle condizioni sospensive sopra indicate oppure la rinuncia alle condizioni medesime.
In data 16 settembre 2016, Enel Green Power North America Inc. ("EGPNA"), società del Gruppo Enel attiva nel settore delle energie rinnovabili negli Stati Uniti d'America, ha firmato, attraverso la controllata Cimarron Bend Wind Holdings, un accordo di tax equity del valore di circa 500 milioni di dollari statunitensi per la realizzazione dell'impianto eolico da 400 MW di Cimarron Bend in Kansas con tre investitori: Bank of America Merrill Lynch, J.P. Morgan e MetLife. L'accordo prevede che gli investitori conferiscano la somma stabilita a Cimarron Bend Wind Holdings, società proprietaria dell'impianto eolico, in cambio del 100% dei titoli partecipativi di "Classe B" relativi al progetto. Tale partecipazione consentirà ai tre investitori di ottenere, a determinate condizioni stabilite dalla legislazione fiscale degli Stati Uniti, una percentuale dei benefíci fiscali che saranno riconosciuti al progetto di Cimarron Bend. EGPNA, attraverso Cimarron Bend Wind Holdings, manterrà invece a sua volta il 100% dei titoli partecipativi di "Classe A" e, quindi, la gestione del progetto.
L'impegno finanziario degli investitori è diventato effettivo al momento della firma dell'accordo e i fondi verranno versati in due fasi; la prima rata sarà versata a metà dell'opera di realizzazione del progetto da 400 MW, e la seconda una volta completato il progetto stesso. L'accordo di tax equity sarà supportato da una parent company guarantee di Enel SpA. L'impianto eolico di Cimarron Bend, la cui costruzione è iniziata ad aprile del 2016, dovrebbe entrare in esercizio nel 2017. La sua realizzazione richiederà un investimento di circa 610 milioni di dollari statunitensi, in linea con quanto previsto dall'ultimo piano strategico del Gruppo Enel.
In data 20 settembre 2016, il Gruppo Enel, per il terzo anno consecutivo, è stato ammesso nello STOXX Global ESG Leaders index, che misura i risultati delle aziende in merito alle pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Enel ha ottenuto un punteggio di 90,72/100 in ambito sociale, 88,93/100 in ambito di governance e 53,32/100 in ambito ambientale.
In data 26 settembre 2016, il Gruppo Enel fa il suo ingresso nella Top 100 del nuovo Diversity and Inclusion Index di Thomson Reuters, che classifica oltre 5.000 aziende in termini di performance in materia di diversità e inclusione mediante i dati ambientali, sociali e di governance (ESG) raccolti da fonti quali le relazioni annuali, i siti web aziendali, i documenti di Borsa, report sulla responsabilità aziendale e la stampa. Con un punteggio di 74,75, Enel si è guadagnata il 25° posto nell'indice creato dalla multinazionale dell'informazione economica Thomson Reuters, ottenendo un risultato molto positivo rispetto ai suoi omologhi in Italia e nel settore dell'energia. Il Gruppo è il primo delle cinque imprese italiane incluse nella Top 100, ed è una delle due utility elettriche e produttori indipendenti di energia, come definiti da Thomson Reuters, a entrare fra i Top 50.
In data 28 settembre 2016, Enel ha siglato l'accordo per la vendita di Marcinelle Energie, società controllata al 100% da Enel Investment Holding, al fornitore di energia elettrica francese Direct Energie. Con la chiusura della transazione, prevista per i prossimi mesi, Enel uscirà dal mercato belga. Marcinelle Energie possiede e gestisce un impianto a ciclo combinato a gas (CCGT) di circa 400 MW in Belgio. Il completamento della vendita è soggetto a determinate condizioni, in particolare all'ottenimento dell'autorizzazione da parte delle competenti autorità belghe. Il prezzo di vendita, pari a 36 milioni di euro a cui si sommano dei conguagli per i livelli di capitale circolante netto e liquidità alla data del closing, sarà soggetto ai normali meccanismi di aggiustamento, compreso un meccanismo di earn out.
Il 29 settembre 2016, Enel, attraverso la sua controllata Enel Green Power México, si è aggiudicata il diritto a firmare un contratto per la fornitura di energia e di certificati verdi con il progetto eolico Salitrillos, nell'ambito della seconda gara sulle energie rinnovabili promossa dal Ministero dell'Energia messicano.
Enel investirà circa 120 milioni di dollari statunitensi per la realizzazione del parco eolico, in linea con gli investimenti previsti dall'attuale piano strategico della Società. L'impianto, situato nello Stato di Tamaulipas (nel nord-est del Messico), avrà una capacità installata totale di 93 MW e si prevede che sia completato entro il 2019; inoltre, sarà supportato da un contratto per la vendita alla Comisión Federal de Electricidad (CFE) di specifici volumi di energia per un periodo di 15 anni e dei relativi certificati verdi per un periodo di 20 anni.
| Primi nove mesi | ||
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Indicatori di mercato | ||
| Prezzo medio del greggio IPE Brent (dollari/bbl) | 42,0 | 55,4 |
| Prezzo medio CO2 (euro/ton) | 5,3 | 7,6 |
| Prezzo medio del carbone (dollari/t CIF ARA) (1) | 50,9 | 58,7 |
| Prezzo medio del gas (euro/MWh) (2) | 13,0 | 20,8 |
| Cambio medio dollaro USA per euro | 1,12 | 1,11 |
| Euribor a sei mesi (media del periodo) | -0,15% | 0,08% |
(1) Indice API#2.
(2) Indice TTF.
Il rapporto di cambio euro/dollaro, pur con andamenti altalenanti, ha visto nel corso del terzo trimestre 2016 una stabilizzazione sui valori rilevati a giugno. Le politiche della BCE e l'andamento delle economie nazionali ha comportato inoltre un andamento stabile dei tassi di interesse, caratterizzati comunque da livelli molto bassi rispetto alle serie storiche.
| Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | |||||
| Italia | - | 0,2% | -0,2% | ||||
| Spagna | 0,3% | -0,9% | 1,2% | ||||
| Russia | 6,7% | 15,7% | -9,0% | ||||
| Slovacchia | -0,4% | -0,5% | 0,1% | ||||
| Argentina | 42,2% | 14,4% | 27,8% | ||||
| Brasile | 8,1% | 9,5% | -1,4% | ||||
| Cile | 3,2% | 4,6% | -1,4% | ||||
| Colombia | 7,4% | 5,4% | 2,0% | ||||
| Perú | 2,8% | 3,9% | -1,1% |
| Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | ||||
| Euro/Dollaro americano | 1,11 | 1,15 | -3,6% | |||
| Euro/Sterlina britannica | 0,80 | 0,73 | 8,8% | |||
| Euro/Franco svizzero | 1,09 | 1,08 | 0,9% | |||
| Dollaro americano//Yen giapponese | 108,48 | 120,92 | -11,5% | |||
| Dollaro americano//Dollaro canadese | 1,32 | 1,26 | 4,5% | |||
| Dollaro americano/Dollaro australiano | 1,32 | 1,26 | 4,5% | |||
| Dollaro americano/Rublo russo | 68,35 | 59,62 | 12,8% | |||
| Dollaro americano/Peso argentino | 16,24 | 10,00 | 38,4% | |||
| Dollaro americano/Real brasiliano | 3,96 | 3,52 | 11,1% | |||
| Dollaro americano/Peso cileno | 759,11 | 713,67 | 6,0% | |||
| Dollaro americano/Peso colombiano | 3.419,53 | 2.943,99 | 13,9% | |||
| Dollaro americano/Nuovo sol peruviano | 3,76 | 3,50 | 6,9% | |||
| Dollaro americano/Peso messicano | 20,44 | 17,37 | 15,0% | |||
| Dollaro americano/Lira turca | 2,94 | 2,66 | 9,5% | |||
| Dollaro americano/Rupia indiana | 67,13 | 66,00 | 1,7% | |||
| Dollaro americano/Rand sudafricano | 24,99 | 24,17 | 3,3% |
I primi nove mesi del 2016 sono stati caratterizzati da un contesto internazionale quanto mai disomogeneo e volatile nelle principali aree finanziarie del globo con comportamenti divergenti delle banche centrali nazionali che hanno perpetuato con politiche monetarie accomodanti, mentre per le aree emergenti si è assistito a una difesa dalle pressioni inflazionistiche attraverso rialzi dei tassi finanziari e svalutazioni monetarie.
Per quanto riguarda l'area europea il clima di fiducia stenta a tornare ai livelli pre-crisi (con ripresa debole di investimenti sia pubblici sia privati) mentre l'inflazione rimane ancorata su un sentiero negativo con il livello "Core" in calo, e sotto il
punto percentuale negli ultimi due trimestri a causa del basso prezzo delle commodity e dai consumi ridotti. In questo contesto la Banca Centrale Europea (BCE) ha potenziato la propria politica monetaria espansiva attraverso una serie di iniziative: 1) riduzione del tasso di interesse sui depositi dello 0.40%; 2) il tasso di rifinanziamento allo 0% e sulla "marginal lending facility" allo 0,25%; 3) l'espansione dell'acquisto di titoli a 80 miliardi di euro al mese, esteso non solo al settore pubblico ma anche a quello privato non finanziario, allo scopo di garantire maggiore liquidità al sistema. Il clima viene maggiormente inasprito dalle tensioni sul settore bancario, che risulta provato dalla debolezza patrimoniale e dai margini di intermediazione ridotti dai bassi tassi di interesse, con il comparto italiano tra i più colpiti. La bassa profittabilità del sistema (a causa di un regime di tassi di interesse a zero) e la ridotta efficienza nella gestione dei costi (cost/income ratio ancora elevati) esasperano la situazione già delicata in termini patrimoniali.
In Italia il ratio dei NPL/CET1 ovvero dei crediti in sofferenza sul patrimonio di base (puro equity) è in media del 150%, il più alto in Europa e non sostenibile nel lungo periodo. Questo è intrinseco alla tipologia di business prettamente domestico del settore bancario esacerbato da un'economia stagnante. A livello di stabilità patrimoniale le banche però risultano ben capitalizzate, con un valore medio del CET1 al 12,3% (sopra i requisiti di Basilea III).
Il primo semestre dell'anno si è concluso con un avvenimento molto importante, le cui conseguenze economiche e politiche a livello globale, sono ancora difficilmente misurabili. Il 24 giugno scorso la Gran Bretagna ha sancito infatti, attraverso il referendum, l'uscita dall'Unione Europea con un impatto immediato molto importante sui mercati finanzariper poi lentamente riallinearsi ai valori di equilibrio. Gli indicatori economici rimangono positivi ma volatili (IP, occupazione e indice PMI in aumento) con lo shift temporale degli investimenti che non si è ancora materializzato. Fin quando non verrà esercitato l'articolo 50 (e definiti quindi gli accordi commerciali con l'Europa) sarà difficile quantificare gli impatti in termini di slittamento su investimenti e contrazione dei consumi. La sterlina ai minimi storici e le aspettative di inflazione in crescita non si tradurranno probabilmente in una modifica dei tassi della Banca Centrale in quanto un rialzo potrebbe minare ulteriormente le prospettive di crescita. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, i dati della crescita e le risposte del mercato del lavoro hanno confermato un trend positivo negli ultimi mesi, con l'inflazione che si mantiene vicina al livello target del 2%. I timori di un hard-lending cinese caratterizzanti soprattutto i primi mesi dell'anno, assieme alle basse quotazioni delle commodity con gli annessi importanti riflessi sui Paesi emergenti e l'andamento altalenante dell'economia reale hanno determinato un ritardo nel rialzo dei tassi americani e un continuo rafforzamento della valuta statunitense. Tale contesto ha creato forti tensioni sui mercati finanziari con andamento negativo dei principali indici azionari (in particolare Giappone ed Europa), sulla base di aspettative di revisione al ribasso degli utili per azione dei principali comparti e un aumento dell'avversione al rischio degli investitori, con gli acquisti che si sono concentrati su beni rifugio quali lo yen, il franco svizzero, l'oro e i titoli governativi tedeschi e giapponesi (questi ultimi con scadenze brevi arrivati a offrire rendimenti negativi).
Lo scorso febbraio la Bank of Japan (BoJ) ha deciso di introdurre tassi di interesse negativi sui depositi nel tentativo di stimolare maggiormente i prestiti al settore privato e di conseguenza gli investimenti, sostenendo la crescita, ma soprattutto l'inflazione ancora in territorio negativo.
Diversa la situazione in America Latina, che sul finire del 2015, con un economia già in difficoltà, ha dovuto affrontare l'effetto del "Niño", che ha causato inondazioni in Argentina e Cile, mentre ha causato fenomeni di siccità e alte temperature in Brasile. Nel 2016 le economie del Latam sono alle prese con stagflazione elevate pressioni inflazionistiche In Argentina la crescita dell'inflazione oltre le attese nel terzo trimestre, raggiungendo il 42%. Il Governo sta lavorando per limitare la crescita mese su mese e riportarla a livello target, che saranno implementati a partire dal 2017 (12-17% per il 2017; 8-12% per il 2018). La rimozione alle restrizioni sulle valute estere ha determinato una svalutazione del peso, normalizzando il mercato dei cambi con la finalità di dare nuovo carburante ai motori della crescita con un focus sulle esportazioni e sugli investimenti. II Presidente Macri ha conferito un assetto più aperto all'economia, con provvedimenti di politica commerciale che mirano a snellire le operazioni di import/export aprendo l'economia ai mercati internazionali. Le misure intraprese dal Governo per stabilizzare l'economia al momento non hanno ancora espresso un impatto reale sull'inflazione e i prossimi mesi saranno determinanti per verificare se le misure del Governo si trasferiranno sull'economia reale. In Brasile durante i primi nove mesi si è registrata un'inflazione dell'8,3% su base annua, a causa del rialzo dei prezzi dei beni agricoli e degli alimenti non processati, ma con trend in lieve contrazione.
Il Cile sta attraversando un periodo controverso, L'incremento inatteso nel mese di giugno dello 0,4% (per effetto dei beni alimentari e costi di trasporto), riflette un inflazione che fatica a convergere verso il livello target del 3% contro il 4,1% a settembre YtD. Il Monetary Policy Commitee (MPC) continua a mantenere invece una politica monetaria neutrale, a fronte di un quadro generale in peggioramento. con l''attività industriale in calo da inizio anno ma che ad agosto evidenzia una ripresa (+3,6% YoY) e un mercato del lavoro debole con la disoccupazione al 7%. Simile la manovra monetaria in Perù, con i tassi inalterati al 4,25% da marzo. Gli indicatori dell'attività economica dopo il calo in aprile, (PIL +2,5% su base annua) segnano una ripresa a +3,8%. L'inflazione nel terzo trimestre si è mantenuta stabile, nell'intorno del 3% (3,1% in settembre), in forte calo però rispetto al 4,6% di gennaio scorso. Differente la situazione in Colombia, dove l'inflazione è cresciuta fuori controllo fino a luglio (il valore più alto negli ultimi 16 anni, +8,6% e 8% su base annua). Negli ultimi due mesi il trend si è invertito e a settembre i livelli dei prezzi sono al previsti in aumento del 7,4%, lontano dal livello target (+3%). L'incremento è stato dettato dalla crescita delle spese dei beni alimentari e spese sanitarie. Esclusi i beni alimentari ed energetici, l'inflazione rimane comunque elevata, pari al +6,7%. Gli effetti del rallentamento economico non sono ancora evidenti nei livelli di inflazione, che continua a mostrare fattori di persistenza e forte disallineamento rispetto alle aspettative. In virtù di tale deterioramento sui livelli dei prezzi, il Monetary Policy Committee ha deciso di mantenere un approccio restrittivo, continuando il rialzo dei tassi a settembre. In Russia, l'inflazione riprende il trend in contrazione ed è attesa sotto la soglia del 7% a settembre, per via del limitato incremento del calo dei prezzi dei servizi. Tuttavia, sono da monitorare l'andamento dei prezzi dei beni alimentari (che mostra persistente crescita) e l'effetto del potenziale indebolimento del rublo sul dollaro. A livello economico i dati preliminari segnano una contrazione del PIL nel terzo trimestre del 2016 dell'1,2% su base annua, su cui impattano ancora consumi deboli (-5,8%) e il crollo degli investimenti (-7,4%), oltre a un calo delle esportazioni attese -1,7% su base annua.
Da inizio anno i prezzi del petrolio sono stati contraddistinti da forte volatilità, in calo fino a febbraio per poi rimbalzare fortemente (+~90%). I fattori principali di tale andamento sono riconducibili a: 1) un ribasso delle previsioni circa la performance economica in Cina e negli Stati Uniti (nei primi mesi dell'anno); 2) un incremento delle posizioni speculative; 3) la volontà di alcuni produttori OPEC e non OPEC di prendere in considerazione un intervento coordinato; 4) diverse interruzioni inattese (disruption) nei principali giacimenti, che hanno comportato una riduzione di oltre due milioni di barili al giorno da febbraio scorso, favorendo così il ribilanciamento dei fondamentali di mercato e dei prezzi. Da giugno i prezzi hanno oscillato nel range 40-50 dollari al barile, influenzati dal recupero delle trivellazioni di shale gas in contrasto con l'effetto bullish dei rumors circa possibili tagli della produzione, che si sono concretizzati nell'accordo che sarà poi definito a novembre circa una strategia di tagli fino a un massimo di 1 milione di barili al giorno. Inizialmente i prezzi sono stati mossi principalmente dal "sentiment" generale degli investitori, "risk on, risk off", come dimostra insolitamente l'elevata correlazione con il mercato azionario, e poi dalla speculazione circa il crollo negli Stati Uniti dell'attività di perforazione non convenzionale e il congelamento della produzione OPEC. La volatilità è aumentata in seguito alla rimozione della sanzione sull'export dell'Iran e la conferma del Ministro del Petrolio iraniano di voler aumentare la produzione fino a 4 milioni di barili al giorno, nonostante l'intesa tra l'Arabia Saudita, il Venezuela, il Kuwait e la Russia di bloccare la produzione al livello medio dei primi mesi dell'anno. Il bilanciamento tra domanda e offerta del mercato petrolifero, attualmente in oversupply, è atteso dagli analisti nella seconda metà del 2017, ma potrebbe accelerare in virtù dei tagli della produzione.
L'andamento della domanda di gas nei primi nove mesi dell'anno ha subíto nell'area euro una crescita dello 0,25%, grazie a una ripresa nel terzo trimestre. I settori commerciale e industriale hanno compensato il ritardo del settore residenziale. In Europa il prezzo ha subíto un forte calo a inizio 2016 (-22%) nel primo trimestre, tuttavia durante nel corso del secondo trimestre il calo delle temperature e le prime manutenzioni, programmate e non, ai campi di produzione norvegesi hanno reso il mercato più teso e, di conseguenza, si è verificato un recupero del prezzo. Tuttavia i fondamentali mostrano ancora un livello degli stoccaggi in EU continentale a livelli molto elevati: 87 miliardi di metri cubi vs 65 miliardi di metri cubi (media ultimi quattro anni) per il persistere dell'oversupply, a eccezione di quanto accade in Gran Bretagna per l'indisponibilità prolungata fino a marzo 2017 dello stoccaggio di Rough.
L'Italia ha registrato una contrazione dello 0,5% nel terzo trimestre del 2016 dopo gli incrementi dovuti al forte utilizzo di impianti di generazione a gas in estate. I principali mercati di importazione rimangono la Russia e l'Algeria, con quest'ultima che ha incrementato la fornitura del 130% (compensando Libia, Norvegia, Olanda e LNG). In Spagna la domanda è risultata in calo nell'ultimo trimestre (-1,7%), influenzata da temperature più miti. Rimangono sostenuti l'import dall'Algeria e la fornitura di LNG.
Per quanto riguarda il carbone, i prezzi hanno subíto una rapida impennata sul finire del primo semestre guidati da una ricopertura di posizioni short sul mercato a termine e timori di una scarsa disponibilità della commodity nell'hub sudafricano Richard Bay, e si sono mantenuti sopra i 60 \$/tonnellata nel terzo trimestre. I prezzi in Nord Europa (NWE) mantengono un trend positivo principalmente per l'incremento dell'import cinese e dei prezzi oil. Il mercato Far East si dimostra il più teso come evidenzia il differenziale API2-API4, tornato negativo. In Europa, infatti, la domanda di carbone nel settore power resta debole, mentre è in forte recupero nel bacino pacifico, trainata dal recupero cinese per la limitazione nella produzione locale.
| 3° trimestre | GWh | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | 2016 | 2015 | Variazione | ||
| 79.477 | 83.680 | -5,0% | Italia | 230.481 | 237.830 | -3,1% | |
| 64.187 | 63.936 | 0,4% | Spagna | 187.817 | 187.550 | 0,1% | |
| 177.517 | 172.855 | 2,7% | Russia | 563.457 | 558.263 | 0,9% | |
| 7.018 | 6.939 | 1,1% | Slovacchia | 22.079 | 21.578 | 2,3% | |
| 34.463 | 34.791 | -0,9% | Argentina | 104.411 | 102.211 | 2,2% | |
| 131.573 | 132.354 | -0,6% | Brasile | 410.495 | 407.835 | 0,7% | |
| 18.252 | 17.898 | 2,0% | Cile | 54.839 | 53.232 | 3,0% | |
| 16.346 | 17.062 | -4,2% | Colombia | 49.463 | 49.268 | 0,4% | |
| 12.026 | 11.082 | 8,5% | Perú | 35.945 | 32.838 | 9,5% |
Fonte: TSO nazionali.
Nei primi nove mesi del 2016, l'andamento della domanda di energia elettrica in Italia è negativo del 3,1%, mentre in Spagna risulta in linea rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. La situazione nei Paesi dell'Est Europa vede un andamento lievemente positivo in Russia (in controtendenza però rispetto al contesto economico recessivo), mentre in Slovacchia si registra una performance del +2,3%, coerente con la crescita del PIL. Per quanto riguarda l'America Latina, la domanda in Brasile è in crescita dello 0,7%, mentre l'Argentina conferma la crescita della domanda più contenuta dei mesi precedenti. Cile e Colombia registrano una crescita del fabbisogno, rispettivamente pari a 3,0% e 0,4%, cosi come il Perù che chiude i nove mesi con un incremento della domanda del 9,5%.
| Prezzo medio baseload 3Q 2016 (euro/MWh) |
Variazione prezzo medio baseload 3Q 2016 - 3Q 2015 |
Prezzo medio peakload 3Q 2016 (euro/MWh) |
Variazione prezzo medio peakload 3Q 2016 - 3Q 2015 |
|
|---|---|---|---|---|
| Italia | 40,9 | -27,8% | 45,1 | -27,7% |
| Spagna | 41,7 | -25,1% | 45,1 | -27,0% |
| Russia | 16,9 | 6,9% | 19,3 | 5,9% |
| Slovacchia | 30,1 | -16,6% | 36,3 | -20,6% |
| Brasile | 29,4 | -40,4% | 56,0 | -56,3% |
| Cile | 59,0 | 22,3% | 128,7 | -26,0% |
| Colombia | 43,8 | -54,8% | 239,5 | -63,6% |
L'andamento della domanda di gas nei primi nove mesi dell'anno ha subíto nell'area euro un calo dovuto a una riduzione del residenziale, parzialmente compensata dalla ripresa della domanda termoelettrica e industriale. Sia in Italia che in Spagna si registrano consumi in contrazione rispetto allo stesso periodo del 2015. Nei primi nove mesi del 2016, la domanda spagnola registra una riduzione dell'1,7%, mentre quella italiana è in diminuzione del 3,7%, rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
| 3° trimestre | Milioni di m3 | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazioni | 2016 | 2015 | Variazioni | |||
| 2.797 | 2.783 | 14 | 0,5% | Usi domestici e civili | 19.711 | 21.283 | (1.572) | -7,4% |
| 2.859 | 2.896 | (37) | -1,3% | Industria e Servizi | 9.300 | 9.519 | (219) | -2,3% |
| 5.619 | 5.983 | (364) | -6,1% | Termoelettrico | 15.238 | 15.170 | 68 | 0,4% |
| 208 | 198 | 10 | 5,1% | Altro (1) | 974 | 995 | (21) | -2,1% |
| 11.483 | 11.860 | (377) | -3,2% | Totale | 45.223 | 46.967 | (1.744) | -3,7% |
(1) Include altri consumi e perdite.
Fonte: elaborazioni Enel su dati del Ministero dello Sviluppo Economico e di Snam Rete Gas.
La domanda di gas naturale in Italia nei primi nove mesi del 2016 si attesta a 45,2 miliardi di metri cubi, registrando un decremento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. Nel terzo trimestre 2016 i consumi calano del 3,2% rispetto al trimestre del 2015, con la domanda dei settori industriale e termoelettrico che torna a contrarsi, a luglio e ad agosto, complice la debole domanda elettrica e la penetrazione delle rinnovabili, a un ritmo più alto rispetto al primo semestre, per poi riprendersi a settembre sui livelli 2015. Resta debole anche la domanda per usi domestici e civili.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazioni | 2016 | 2015 | Variazioni | |||
| Produzione netta: | ||||||||
| 46.478 | 49.369 | (2.891) | -5,9% | - termoelettrica | 130.301 | 133.177 | (2.876) | -2,2% |
| 12.241 | 12.395 | (154) | -1,2% | - idroelettrica | 33.746 | 35.996 | (2.250) | -6,3% |
| 2.994 | 2.698 | 296 | 11,0% | - eolica | 13.132 | 11.598 | 1.534 | 13,2% |
| 1.456 | 1.444 | 12 | 0,8% | - geotermoelettrica | 4.409 | 4.318 | 91 | 2,1% |
| 7.753 | 8.175 | (422) | -5,2% | - fotovoltaica | 19.022 | 21.145 | (2.123) | -10,0% |
| 70.922 | 74.081 | (3.159) | -4,3% | Totale produzione netta | 200.610 | 206.234 | (5.624) | -2,7% |
| 8.970 | 9.961 | (991) | -9,9% | Importazioni nette | 31.526 | 32.902 | (1.376) | -4,2% |
| 79.892 | 84.042 | (4.150) | -4,9% | Energia immessa in rete | 232.136 | 239.136 | (7.000) | -2,9% |
| (415) | (362) | (53) | -14,6% | Consumi per pompaggi | (1.655) | (1.306) | (349) | -26,7% |
| 79.477 | 83.680 | (4.203) | -5,0% | Energia richiesta sulla rete | 230.481 | 237.830 | (7.349) | -3,1% |
Fonte: dati Terna - Rete Elettrica Nazionale (Rapporto mensile - consuntivo settembre 2016).
L'energia richiesta in Italia nei primi nove mesi del 2016 registra un decremento (-3,1%) rispetto al valore registrato nell'analogo periodo del 2015, attestandosi a 230,5 TWh (79,5 TWh nel terzo trimestre 2016). L'energia richiesta del periodo è stata soddisfatta per l'86,3% dalla produzione netta nazionale destinata al consumo (86,2% nei primi nove mesi del 2015) e per il restante 13,7% dalle importazioni nette (13,8% nei primi nove mesi 2015).
Le importazioni nette dei primi nove mesi del 2016 registrano un decremento del 4,2% rispetto ai primi nove mesi del 2015; analogo andamento, seppur più marcato, si rileva nel terzo trimestre 2016 con un decremento del 9,9% (-1,0 TWh).
La produzione netta nei primi nove mesi del 2016 registra un decremento del 2,7% (-5,6 TWh), attestandosi a 200,6 TWh (70,9 TWh nel terzo trimestre 2016). In particolare, la minore produzione da fonte idroelettrica (-2,2 TWh) conseguente le più favorevoli condizioni di idraulicità dell'analogo periodo dell'esercizio precedente, nonché la minore produzione fotovoltaica (-2,1 TWh) e termoelettrica per 2,9 TWh, hanno più che compensato l'aumento della produzione da altre fonti rinnovabili (+1,6 TWh).
Analogo andamento si registra nel terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazioni | 2016 | 2015 | Variazioni | ||||
| 61.973 | 65.728 | (3.755) | -5,7% | Produzione netta | 185.963 | 193.756 | (7.793) | -4,0% | |
| (443) | (714) | 271 | 38,0% | Consumo per pompaggi | (3.916) | (3.200) | (716) | -22,4% | |
| 2.657 | (1.078) | 3.735 | - | Esportazioni nette (1) | 5.770 | (3.006) | 8.776 | - | |
| 64.187 | 63.936 | 251 | 0,4% | Energia richiesta sulla rete | 187.817 | 187.550 | 267 | 0,1% |
(1) Include il saldo di interscambio con il sistema extrapeninsulare.
Fonte: dati Red Eléctrica de España (Estadística diaria - consuntivo settembre 2016 ed Estadística diaria - consuntivo settembre 2015 peninsulare). I volumi dei primi nove mesi 2015 sono aggiornati al 9 maggio 2016.
L'energia richiesta nel mercato peninsulare nei primi nove mesi del 2016 registra un incremento dello 0,1% rispetto al valore registrato nell'analogo periodo del 2015 (+0,4% nel terzo trimestre 2016), attestandosi a 187,8 TWh (64,2 TWh nel terzo trimestre 2016). Tale richiesta è stata interamente soddisfatta dalla produzione netta nazionale destinata al consumo.
Le esportazioni nette nei primi nove mesi del 2016 risultano in decremento rispetto ai valori registrati nell'analogo periodo del 2015, evidenziando delle maggiori importazioni necessarie a soddisfare il fabbisogno nazionale. Analogo andamento si rileva nel terzo trimestre 2016.
La produzione netta nei primi nove mesi del 2016 si attesta a 186,0 TWh (62,0 TWh nel terzo trimestre 2016) rilevando un decremento del 4,0% (-7,8 TWh). Analogo andamento si registra nel terzo trimestre 2016.
| 3° trimestre | Milioni di kWh | Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazioni | 2016 | 2015 | Variazioni | ||||
| 3.879 | 3.806 | 73 | 1,9% | Produzione netta | 10.388 | 10.273 | 115 | 1,1% | |
| 406 | 471 | (65) | -13,8% | Importazioni nette | 1.015 | 1.071 | (56) | -5,2% | |
| 4.285 | 4.277 | 8 | 0,2% | Energia richiesta sulla rete | 11.403 | 11.344 | 59 | 0,5% |
Fonte: dati Red Eléctrica de España (Estadística diaria - consuntivo settembre 2016 ed Estadística diaria - consuntivo settembre 2015 extrapeninsulare). I volumi dei primi nove mesi del 2015 sono stati aggiornati al 9 maggio 2016.
L'energia richiesta nel mercato extrapeninsulare nei primi nove mesi del 2016 risulta in incremento (+0,5%) rispetto al valore registrato nell'analogo periodo del 2015, attestandosi a 11,4 TWh (4,3 TWh, +0,2% nel terzo trimestre 2016). Tale richiesta è stata soddisfatta dalla produzione netta realizzata direttamente nel territorio extrapeninsulare per il 91,1% e dalle importazioni nette per il restante 8,9%.
Le importazioni nette nei primi nove mesi del 2016 si attestano a 1,0 TWh (0,4 TWh nel terzo trimestre 2016) e sono relative interamente all'interscambio con la produzione realizzata nella penisola iberica.
La produzione netta nei primi nove mesi del 2016 registra un incremento dell'1,1% (+0,1 TWh) rispetto al valore registrato nell'analogo periodo dell'esercizio precedente essenzialmente per effetto della maggiore energia richiesta sul territorio extrapeninsulare. Analogo andamento si rileva nel terzo trimestre 2016.
Rispetto al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, a cui si rinvia per una trattazione completa, di seguito sono riportate le principali variazioni rilevate nei primi nove mesi relativamente agli aspetti normativi e tariffari nei Paesi in cui Enel opera.
Il 1° luglio 2016 sono entrati in vigore il Regolamento (EU) 2016/1033 e la direttiva (EU) 2016/1034 che hanno prorogato l'entrata in vigore della disciplina in materia di fornitura di servizi di investimento in Europa (rispettivamente il Regolamento MIFIR e la Direttiva MIFID II) dal 3 gennaio 2017 al 3 gennaio 2018. L'obbligo di recepimento della direttiva da parte degli Stati Membri è slittato conseguentemente dal 3 luglio 2016 al 3 luglio 2017.
Con la delibera n. 137/2016/R/com l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) ha sostituito il Testo Integrato Unbundling Contabile di cui alla delibera n. 231/2014/R/com (in vigore fino all'esercizio 2015) con un nuovo Testo, integrato con la disciplina per il settore idrico (in vigore dall'esercizio 2016).
Nel 2015 con la delibera n. 296/2015/R/com l'AEEGSI ha disciplinato gli obblighi di separazione funzionale per gli esercenti del settore dell'energia elettrica e del gas. In particolare, l'Autorità ha previsto l'obbligo di separazione del marchio, degli altri segni distintivi (tra cui la denominazione sociale) e delle politiche di comunicazione delle imprese di distribuzione rispetto alle imprese di vendita che operano all'interno di un medesimo gruppo societario e tra le attività di vendita in maggior tutela e sul mercato libero.
Tra aprile e luglio 2016 il TAR Lombardia ha respinto i ricorsi promossi da Enel Distribuzione, Enel Servizio Elettrico ed Enel Energia. In esecuzione della sentenza TAR, Enel Distribuzione ha pertanto modificato la propria denominazione sociale (e relativo marchio), assumendo quella di "e-distribuzione SpA". Le società e-distribuzione ed Enel Servizio Elettrico hanno impugnato le sentenze TAR dinanzi al Consiglio di Stato e anche Enel Energia sta predisponendo il proprio appello.
Con la delibera n. 327/2016/R/eel l'AEEGSI ha prorogato al 1° gennaio 2017 il termine entro cui le imprese di vendita in maggior tutela e sul mercato libero sono tenute a implementare le misure di separazione del marchio, degli altri segni distintivi e delle politiche di comunicazione previste dal provvedimento n. 296/2015/R/com.
Con la delibera n. 333/2016/R/eel l'AEEGSI ha definito la regolazione da attuare agli sbilanciamenti effettivi nel periodo luglio 2012- settembre 2014 in seguito alle sentenze del TAR Lombardia e del Consiglio di Stato che avevano annullato la previgente regolazione.
Con la delibera n. 444/2016/r/eel l'AEEGSI ha riformato la disciplina dei prezzi di sbilanciamento per la valorizzazione degli sbilanciamenti effettivi, prevedendo l'applicazione di un sistema misto single price/dual price alle unità di consumo e alle unità di produzione non abilitate al Mercato per il Servizio di Dispacciamento.
Con la delibera n. 326/2016/R/eel l'AEEGSI ha dato mandato a Terna di effettuare la procedura concorsuale per assegnare i contratti di approvvigionamento di riserva terziaria di sostituzione in Sardegna per il periodo dal 1° luglio 2016 al 31 dicembre 2018. I contratti assegnati da Terna prevedono l'obbligo di offerta sul Mercato per il Servizio di Dispacciamento al costo variabile riconosciuto all'impianto a fronte di un premio definito in esito alla procedura concorsuale. A valle di tale procedura, è stato contrattualizzato l'impianto Enel di Sulcis per l'intera capacità.
A seguito dell'entrata in esercizio del nuovo collegamento Sorgente-Rizziconi tra la Sicilia e il Continente dal 28 maggio 2016, con la delibera n. 274/2016/R/eel è stato stabilito, con decorrenza dalla medesima data, il termine del regime di essenzialità in Sicilia ai sensi del decreto legge 24 giugno 2014, n. 9. Tale decreto aveva previsto che le unità di produzione programmabili di potenza superiore a 50 MW ubicate in Sicilia fossero considerate unità essenziali in regime di reintegro dei costi a partire dal 1° gennaio 2015 fino alla data di entrata in esercizio del collegamento Sorgente-Rizziconi.
Con la delibera n. 342/2016/E/eel l'AEEGSI ha disposto l'avvio di un procedimento per l'adozione di misure volte a contrastare, mediante provvedimenti prescrittivi e/o provvedimenti di regolazione asimmetrica, alcune condotte poste in essere da parte degli utenti del dispacciamento nel mercato all'ingrosso dell'energia elettrica e potenzialmente configurabili come abusi di mercato ai sensi del Regolamento (UE) 1227/2011 - REMIT.
Con successiva delibera n. 477/2016/E/eel l'AEEGSI ha segnalato all'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato le condotte tenute da alcuni utenti del dispacciamento in immissione operanti sul Mercato per il Servizio di Dispacciamento, al fine di valutare la potenziale violazione della normativa in materia di diritto della concorrenza. Tra gli utenti oggetto di segnalazione rientra Enel Produzione SpA per quanto riguarda l'offerta sui mercati all'ingrosso dell'impianto di Brindisi. In esito alla segnalazione trasmessa dall'AEEGSI, l'AGCM, in data 6 ottobre 2016, ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Enel SpA ed Enel Produzione SpA per accertare l'esistenza di un possibile abuso di posizione dominante sul Mercato per il Servizio di Dispacciamento.
Con la delibera n. 87/2016/R/eel l'AEEGSI ha approvato le specifiche funzionali dei contatori elettronici di seconda generazione prevedendo anche i livelli di performance dei nuovi sistemi di smart metering. Con successiva delibera saranno definiti i criteri di remunerazione dell'investimento a valle di un'ulteriore fase di consultazione.
Con la delibera n. 233/2016/R/eel, l'AEEGSI ha pubblicato le tariffe di riferimento provvisorie per l'attività di distribuzione dell'energia elettrica per l'anno 2016 in base alle quali viene determinato, per ciascun esercente, il livello dei ricavi riconosciuti per lo svolgimento delle proprie attività. Tali tariffe recepiscono le novità introdotte con la delibera n. 654/2015/R/eel e in particolare l'eliminazione del lag regolatorio e della correlata maggiorazione di un punto percentuale sul WACC, che veniva garantita agli operatori quale ristoro del fatto che la remunerazione degli investimenti fosse riconosciuta in tariffa solo a partire dal secondo anno successivo alla loro realizzazione. Pertanto tali tariffe includono la remunerazione, in base al WACC vigente, del capitale investito regolatorio dell'esercizio 2015 e la remunerazione, sempre calcolata in base al WACC, dell'aumento forfetario delle immobilizzazioni nette 2012-2014, conseguente all'eliminazione della maggiorazione del WACC di cui sopra.
Con riferimento al calcolo delle garanzie prestate dai venditori ai distributori in relazione al servizio di trasporto, la sentenza del Consiglio di Stato del 24 maggio 2016 ha annullato la delibera n. 612/2013/R/eel, stabilendo che le stesse debbano essere calcolate al netto degli oneri di sistema. La sentenza ha comunque demandato all'autonomia contrattuale delle parti, nella stipulazione dei singoli contratti di trasporto, la regolazione eventuale di questo profilo.
In data 10 dicembre 2015 l'AGCM ha notificato a Enel SpA ed Enel Distribuzione l'avvio di un procedimento sanzionatorio allo scopo di accertare l'eventuale esistenza di una strategia di Gruppo volta a ostacolare lo sviluppo del mercato dei sistemi di monitoraggio dei consumi. In data 19 maggio 2016 l'AGCM ha disposto la pubblicazione degli impegni proposti dalle due società, valutandoli, pertanto, non manifestamente infondati. A seguito del market test, in data 8 settembre 2016, l'AGCM ha reso noto di aver concluso il procedimento, senza accertamento di infrazione e irrogazione di sanzione, accettando gli impegni presentati dalle società Enel SpA e Enel Distribuzione SpA.
Con la delibera n 458/2016/R/eel l'AEEGSI ha emanato il nuovo Testo Integrato della Misura Elettrica (TIME), che entrerà in vigore il 1° gennaio 2017. Tra le novità introdotte, vengono modificati gli obblighi a carico dei distributori in tema di lettura dei contatori in bassa tensione, incrementandone la frequenza, e viene modificata la disciplina delle penali in caso di mancata lettura. La delibera estende inoltre i requisiti funzionali dei contatori 2G di cui alla delibera n. 87/2016/R/eel anche ai punti di misura in bassa tensione di generazione.
Relativamente alle procedure e alle condizioni economiche per la connessione degli impianti di produzione alle reti di distribuzione e trasmissione, l'AEEGSI ha pubblicato la delibera n. 424/2016/R/eel che aggiorna il Testo Integrato per le Connessioni (TICA), prevedendo in particolare l'introduzione di corrispettivi differenziati per gli impianti di piccola potenza.
Con la delibera n. 209/2016/E/com l'AEEGSI ha disciplinato il tentativo obbligatorio di conciliazione quale condizione di procedibilità per l'azione giudiziale nelle controversie tra clienti finali e operatori, con decorrenza 1° gennaio 2017.
Con la delibera n. 369/2016/R/eel l'AEEGSI approva, a partire dal 1° gennaio 2017, la disciplina della Tutela Simile e la revisione delle condizioni di erogazione del servizio di maggior tutela (Servizio di Maggior Tutela riformato). La Tutela Simile e il Servizio di Maggior Tutela riformato sono gli strumenti individuati da AEEGSI per accompagnare il cliente verso il mercato libero.
In particolare, attraverso la Tutela Simile si offre a chi non ha ancora scelto un fornitore sul mercato libero l'opportunità di sperimentare una forma di offerta più vicina allo stesso mercato libero, sebbene in un contesto "sorvegliato" dalla stessa AEEGSI.
Nell'ambito del Sistema Informativo Integrato (SII), finalizzato alla gestione dei flussi informativi tra gli operatori del mercato dell'energia elettrica e del gas, con le delibere n. 73/2016/R/eel e 553/2016/R/eel l'AEEGSI ha disposto anche la centralizzazione di alcune attività funzionali alla sottoscrizione e alla risoluzione dei contratti di dispacciamento, trasmissione e distribuzione.
In merito alla definizione della componente a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale, l'AEEGSI ha confermato per il periodo 1° ottobre 2016 - 31 dicembre 2017, estendendone di un trimestre l'applicazione rispetto alla durata dell'anno termico, la modalità vigente che prevede la totale indicizzazione ai prezzi spot rilevati presso l'hub olandese del Title Transfer Facility (TTF), in attesa dello sviluppo di una maggiore liquidità dei mercati all'ingrosso italiani.
Con la delibera n. 312/2016/R/GAS l'AEEGSI, in attuazione del Regolamento europeo n. 312/14, ha avviato dal 1° ottobre 2016 il nuovo regime di bilanciamento, con l'obiettivo tra l'altro di aumentare la disponibilità di risorse flessibili per bilanciare il sistema e migliorare il set informativo degli utenti.
Il 23 giugno 2016 è stato firmato dai Ministri competenti (Ministero dello Sviluppo Economico; Ministero dell'Ambiente; Ministero delle Politiche Agricole e Forestali) il decreto per gli incentivi alle fonti rinnovabili diverse dal solare fotovoltaico per l'anno 2016.
Verranno messi ad asta circa 1.400 MW di capacità suddivise per le diverse tecnologie: in particolare alle tecnologie "mature" più efficienti (come l'eolico) viene assegnata circa la metà delle risorse disponibili.
Gli incentivi verranno assegnati attraverso procedure di aste al ribasso differenziate per tecnologia per gli impianti di grandi dimensioni (>5 MW), mentre gli impianti inferiori a tale soglia dovranno chiedere l'iscrizione ad appositi registri. I bandi di asta sono attualmente in corso e si chiuderanno il 28 ottobre (registri) e il 27 novembre (aste). Lo schema di decreto è stato preventivamente autorizzato dalla Commissione Europea per garantirne la compatibilità con le linee guida sugli aiuti di Stato in materia di energia e ambiente.
Il decreto mette a disposizione, a regime, oltre 400 milioni di euro all'anno a favore dei nuovi impianti che verranno selezionati nel 2016. Verrà comunque rispettato il tetto complessivo di 5,8 miliardi di euro annui di spesa previsto per le energie rinnovabili diverse dal fotovoltaico.
Il 31 marzo 2016 il Ministero di Industria, Energia e Turismo ha iniziato la procedura per l'introduzione di una nuova ordinanza ministeriale con cui verrà stabilita la remunerazione per l'attività di distribuzione per l'anno 2016, conformemente con quanto disposto dall'ordinanza IET/2735/2015. Transitoriamente, fino all'approvazione di tale nuova ordinanza, verrà mantenuta la remunerazione prevista per l'anno 2015.
Tale ordinanza (IET/980/2016) è stata pubblicata il 16 giugno, stabilendo la remunerazione per l'attività di distribuzione per l'anno 2016. A Endesa è stata assegnata una remunerazione pari a 2.014 milioni di euro. Inoltre, sempre per Endesa, il livello degli incentivi per qualità del servizio e perdite non tecniche è stato fissato pari a 7 e 2 milioni di euro rispettivamente. Tale ordinanza determina anche la remunerazione base del primo periodo regolatorio che va dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019.
Il 10 settembre 2016 è stata pubblicata l'ordinanza IET/1451/2016 che determina le percentuali di attribuzione dei costi per il finanziamento del Buono Sociale per il 2016. Endesa dovrà sostenere il 41,10% dei costi.
Durante gli ultimi mesi del 2015 è stato definito il criterio tale per cui si assegnino incentivi ai nuovi impianti di energia rinnovabile, in linea con il nuovo quadro normativo. Ciò annulla l'efficacia della moratoria imposta dal regio decreto legge n. 1/2012. Questo criterio, che prevede l'assegnazione mediante un processo d'asta, era stato già contemplato nella nuova legge sull'approvvigionamento elettrico, anche se i dettagli per la sua applicazione rimanevano ancora da definire. Sono stati definiti mediante il regio decreto n. 947/2015, il decreto ministeriale IET/2212/2015 e la risoluzione del 30 novembre del Segretario di Stato per l'energia. La prima asta, fissata per il 14 gennaio 2016, sollecita 500 MW di potenza eolica e 200 MW da biomasse. L'asta è stata aggiudicata, per i progetti eolici, senza nessun incentivo, mentre nel caso dei progetti di biomassa è stato riconosciuto il solo incentivo legato ai costi di gestione degli impianti (componente Ro). Enel Green Power España, che ha partecipato all'asta per l'assegnazione di capacità eolica, non è stata aggiudicataria di nessun progetto.
Il 10 febbraio 2016 è iniziata la prova di abilitazione che le energie rinnovabili dovranno superare per essere considerate idonee per partecipare ai servizi di aggiustamento del sistema.
Nell'ambito delle conversazioni finalizzate alla formazione del nuovo Governo spagnolo, tutti i partiti politici, con l'unica eccezione del PP (Partido Popular), hanno firmato una proposta per riformare la normativa relativa all'autoconsumo, con l'obiettivo di promuoverne lo sviluppo nel Paese. Tra le misure proposte le più rilevanti riguardano l'eliminazione dei costi di sistema attualmente a carico della gran parte dei consumatori e la possibilità di condividere, tra i consumatori, impianti di autoconsumo. Naturalmente il successo della proposta dipende dalla formazione di un nuovo Governo di cui facciano parte i firmatari della stessa; anche a valle delle nuove elezioni del 26 giugno, lo scenario è piuttosto incerto e la situazione comporta la necessità di nuovi negoziati con le altre controparti politiche il cui esito potrebbe arrivare nel mese di agosto.
Vista l'incerta situazione politica della Spagna e le difficoltà di formazione di un Governo, non si registrano novità normative di politica energetica per le società che operano nel settore delle rinnovabili.
In ogni caso per il quarto trimestre del 2016, si prevedono interventi volti a modificare alcuni parametri tariffari per le società di energia rinnovabile spagnole per il periodo 2017-2019.
A febbraio 2016, il Governo ha avallato il progetto di legge n. 58/2015 che modifica alcuni aspetti della legge n. 09/2013. Questo disegno di legge prevede che i produttori di energia rinnovabile possano accedere anche alle reti di bassa tensione. Le condizioni specifiche verranno definite e regolamentate successivamente. Tale disegno di legge regola anche aspetti relativi all'immissione di energia rinnovabile in eccesso nella rete ad alta tensione.
Il 9 giugno 2016 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge n. 48/2015 per organizzare il mercato elettrico e creare un nuovo regolatore per l'elettricità (ANRE). Il nuovo regolatore dovrà fissare le tariffe di trasporto e distribuzione di energia elettrica e anche eliminare le discriminazioni nell'acceso alle reti di trasporto di elettricità.
Il 24 giugno 2016 il Governo ha approvato tre decreti legge per riformare principalmente l'attività della Moroccan Agency for Solar Energy (MASEN). I testi dovranno essere approvati, dalle due camere del parlamento marocchino. Nel futuro, MASEN e non più l'ONEE, sovraintenderà alle attività rinnovabili in Marocco, a eccezione delle rinnovabili di soggetti privati (legge n. 13/2009) e delle stazioni di pompaggio (STEP). Si prevede, quindi, un trasferimento di attività e di competenze da ONEE a MASEN. Con le future modifiche, l'agenzia pubblica ADEREE si concentrerà sui temi dell'efficienza energetica.
Nel terzo trimestre del 2016 sono state pubblicate tre nuove leggi che modificano le funzioni di alcuni importanti enti regolatori del settore energetico in Marocco:
Il 27 giugno scorso è stato pubblicato il Decreto del Governo n. 563 recante modifiche alle modalità di calcolo del prezzo dei capacity payment (DPM), che ne assicurano una corretta definizione sia per il 2017 sia per gli anni in avanti. In materia di aste sul mercato della capacità, il 25 luglio 2016 sono stati rivisti i termini di partecipazione al meccanismo prevedendo che anche la domanda possa accedervi attraverso la riduzione dei volumi di consumo.
Le ultime aste per la capacità (risultati pubblicati il 20 settembre 2016) hanno stabilito i parametri (prezzo e quantità) per l'anno 2020.
Con Decreto del Governo n.850 del 10 maggio 2016 sono state apportate le seguenti modifiche alla regolazione in materia di rinnovabili:
Il 14 giugno 2016 sono stati resi noti i risultati finali delle aste per gli investimenti in fonti rinnovabili per il quadriennio 2016-2019, che hanno visto l'aggiudicazione di soli progetti per impianti eolici.
Il 29 settembre è stato inoltre pubblicato il Decreto del Governo sulle compensazioni statali per i costi di connessione alla rete delle centrali che utilizzano fonti rinnovabili o torba. Lo schema, che si applica agli impianti con capacità installata al massimo pari a 25 MW, prevede che la compensazione non possa superare il 70% dei costi di connessione alla rete e comunque il valore dei 15 milioni di Rubli per impianto.
Il 5 luglio 2016, il Servizio Federale Antitrust (FAS) ha emesso un avviso ufficiale affinché T Plus elimini le pratiche scorrette poste in essere contro Enel Russia in relazione al mercato del calore. In particolare, l'avviso prevede un obbligo per T Plus di sottoscrivere un contratto di fornitura del calore con Enel Russia in relazione all'impianto SuGRES nella città di Ekaterinburg.
ANRE ha approvato il 4 marzo 2016 una nuova procedura di riconoscimento degli investimenti ai fini tariffari, che entrerà in vigore a partire dal 2017, e che nel 2016 servirà da raccomandazione per i distributori.
In particolare, la procedura prevede: (i) il non riconoscimento di investimenti inefficienti; (ii) il non riconoscimento dei costi dei lavori che eccedano del 10% i costi preventivati; (iii) la possibilità di modificare soltanto al massimo del 10% il piano annuale di investimenti una volta presentato. A tal proposito, ANRE sta conducendo delle verifiche in relazione agli investimenti effettuati nel 2014 con il rischio di mancato riconoscimento di alcuni costi per le società del Gruppo; il termine ultimo per fornire i documenti e le risposte a ANRE è il 31 agosto 2016.
Ad aprile 2016 la Corte dei Conti ha inoltre pubblicato un report sul funzionamento dei mercati energetici e sull'operato di ANRE con riferimento agli anni 2010-2014. Nell'ambito di tale rapporto si è dato evidenza del fatto che ANRE è venuta meno all'obbligo statutario di evitare incrementi delle tariffe di distribuzione; ciò in quanto l'Autorità ha riconosciuto investimenti ai fini tariffari senza appropriate verifiche, livelli di perdite di rete troppo alti e effettuato calcoli non corretti del WACC.
Secondo il calendario per la liberalizzazione del mercato retail, a partire dal 1° luglio 2016 la percentuale di energia acquisita nell'ambito del mercato libero e destinata ai clienti del servizio universale (PCSU) sarà pari al 70%.
Il 16 agosto il regolatore ANRE ha inviato ai distributori di energia elettrica una lettera contenente le misure minime che i distributori devono porre in atto in merito al rebranding.
Il 17 ottobre Enel ha comunicato ad ANRE l'adozione di un nuovo nome e un nuovo logo per le proprie società di distribuzione in Romania.
Nel meccanismo di incentivazione greco prevale il sistema della Feed-in Tariff differenziato per fonte. Negli anni 2012- 2014 varie misure sono state introdotte per ridurre il deficit di sistema riducendo gli incentivi. Un nuovo meccanismo di sostegno alle Fonti di Energia Rinnovabile (FER), sulla base di linee guida sugli aiuti di Stato 2014-2020, tra cui Feed-in premium e gare, è entrato in vigore il 1° gennaio 2016 sostituendo il regime precedente. Lo schema finale è stata approvato dal Parlamento il 9 agosto 2016 (legge n. 4414/2016).
Il mercato elettrico Wholesale e il Capacity Assurance Mechanism (CAM) sono in fase di riforma. In particolare, mentre la riforma del mercato wholesale deve essere completata entro il dicembre 2017 e il mercato di sbilanciamenti entro giugno 2017, il modello CAM (basato su quattro pilastri: disponibilità di capacità, flessibilità, riserva strategica, Demand Side Response) ha visto nel mese di maggio 2016 l'approvazione di un modello temporaneo da parte del Parlamento greco; tale misura temporanea dovrebbe essere sostituita da una nuova, permanente, che dovrebbe entrare in vigore nel 2017.
Il 1° maggio 2016 l'Autorità Nazionale di Regolamentazione (EMRA) ha modificato la legislazione prevista per i partecipanti al meccanismo d'incentivo in relazione all'esenzione di partecipazione nel mercato di bilanciamento. Il 17 giugno 2016 il Parlamento ha approvato emendamenti alla legge di energia, tra cui un cambiamento nel meccanismo di gara per le energie rinnovabili. La legislazione secondaria sarà pubblicata nei prossimi mesi.
In data 27 gennaio 2016 è stata pubblicata la Resolución n. 06 del Ministerio De Energía y Minería che approva la riprogrammazione trimestrale estiva fino ad aprile 2017 per il mercato elettrico all'ingrosso, effettuata in base a nuovi criteri che tengano conto, nella determinazione del prezzo: (i) dell'effettivo costo dell'energia elettrica, depurato dai sussidi, (ii) di nuovi schemi di prezzo differenti per ciascuna tipologia di cliente residenziale in base alla capacità di risparmio nei consumi e (iii) di una nuova tariffa sociale. Tale risoluzione è un passo importante verso la ricostruzione dell'intera catena del valore e del relativo ciclo dei pagamenti del mercato elettrico.
A seguito della precedente risoluzione, in data 28 gennaio 2016, la Resolución n. 07 del Ministerio De Energía y Minería, diretta espressamente alle società di distribuzione, EDESUR SA ed EDENOR SA, istruisce ENRE, in modo tale che nell'ambito delle proprie facoltà effettui la revisione delle tariffe, come anticipazione della futura Revisión Tarifaria
Integrál (RTI), in modo da aggiornarle, incrementandole, applicando per le due società di distribuzione sopracitate il Regime Tariffario Transitorio. In aggiunta delibera di non continuare ad applicare il PUREE e di introdurre una nuova tariffa sociale all'intera clientela. Inoltre, stabilisce la data ultima entro la quale la RTI si dovrà definire che è il 31 dicembre 2016.
Nelle intenzioni della nuova amministrazione vi è la volontà di tornare ai princípi fondamentali che ispirarono la legge n. 24065/1991 e di normalizzare il settore elettrico come già da tempo richiesto dalle società operanti in tale settore. In data 29 gennaio 2016, quindi, ENRE ha emesso:
In data 30 marzo 2016 la Segreteria dell'Energia Elettrica argentina (SEE), dipendente dal Ministerio De Energía y Minería, attraverso la delibera n. 22/2016, ha aggiornato le tariffe fissate dalla precedente delibera n. 482/2015, da applicarsi a partire da febbraio 2016. Gli incrementi hanno riguardato in particolare la remunerazione dei costi fissi delle unità di generazione termica (+70%) e le centrali idroelettriche (+120%), mentre la remunerazione dei costi variabili è stata incrementata del 40% per entrambe le tecnologie di generazione.
Le tariffe per la componente afferente le attività di manutenzione non ricorrente sono state incrementate del 60% e del 25% rispettivamente per le centrali termiche e per quelle idroelettriche, mentre la remunerazione addizionale non è stata modificata. In ogni caso tale delibera è da considerarsi una misura provvisoria in attesa del nuovo quadro di regolamentazione del settore che verrà annunciato dal Governo.
In data 22 marzo 2016, con la delibera SEE n. 21/16, si invitano i soggetti interessati a presentare offerte di nuova capacità di generazione termica fino all'estate 2018. Sono escluse da tale offerta le unità preesistenti alla data di pubblicazione della delibera, o che fossero già connesse al sistema di interconnessione argentino (SADI), o per le quali l'energia generata fosse già stata impegnata attraverso altri accordi esecutivi.
Il contratto, previsto in delibera, potrà avere una durata tra i cinque e i 10 anni con CAMMESA in rappresentanza degli operatori del MEM, con una remunerazione per potenza da fissare in dollari statunitensi/MW/mese e per l'energia generata in dollari statunitensi/MWh con un prezzo differenziato per tipo combustibile. L'erogazione e il riconoscimento dei costi dei combustibili si realizzeranno nelle stesse forme attualmente in vigore. Sono previste soglie minime di capacità da rispettare in ciascun punto di connessione alla rete. Il 14 giugno è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale il risultato della licitazione di nuova capacità di generazione termica, dove sono stati aggiudicati 1.915 MW. Le offerte di potenza sono scaglionate nel tempo: 545 MW entro dicembre 2106; 685 MW entro marzo 2017; 229 MW entro giugno 2017. I rimanenti 456 MW dovrebbero entrare in servizio entro il 2018.
Tra maggio e ottobre si è svolto il primo processo di asta dedicata alle rinnovabili, che ha comportato l'assegnazione di circa 1 GW di capacità. L'asta è finalizzata al raggiungimento del target 2017 di generazione rinnovabile (8%) introdotto dalla legge n. 27.191, approvata a settembre 2015, e ha visto l'assegnazione di contratti ventennali per la fornitura di energia supportati da una copertura finanziaria del Governo e della Banca Mondiale. Il Governo ha, inoltre, annunciato la convocazione di una seconda asta, il cui processo dovrebbe concludersi nel 2017, e un re-bidding per una parte dei progetti non vincitori della prima asta.
A partire dal 1° febbraio 2016, le classi di costo di generazione più alto, "Giallo" e "Rosso", sono state ulteriormente differenziate al loro interno. In ogni caso l'evoluzione dell'idraulicità del periodo, che ha riportato a livelli accettabili i bacini idrici, ha determinato un riposizionamento delle "Bandeiras Tarifárias" a livello "Giallo" a marzo 2016 e "Verde" ad aprile 2016. Si ricorda che il meccanismo, consistente nell'applicazione di un extra costo differenziato per classi di costo di generazione a condizioni progressivamente più sfavorevoli (Verde, Giallo e Rosso) da fatturare ai consumatori finali senza attendere le successive revisioni tariffarie, è entrato in funzione a inizio 2015 a seguito del disallineamento sempre più accentuato, anche per effetto del prolungarsi della siccità, tra i costi riconosciuti in tariffa e quelli reali.
Creato attraverso la legge n. 10438/2002, il CDE è un fondo governativo che si propone di dare impulso allo sviluppo della generazione di energia da fonti alternative, promuovere la globalizzazione dei servizi energetici e dare sussidi ai clienti residenziali a basso reddito. Tale fondo viene alimentato attraverso un'addizionale applicata in tariffa ai consumatori e ai generatori.
In data 15 dicembre 2015, ANEEL ha avviato un tavolo di discussione pubblica, con gli operatori di sistema, al fine di definire il bilancio previsionale del fondo CDE 2016.
L'iniziale proposta dell'ANEEL era quella di ridurre del 36% il ricarico in tariffa dell'addizionale per il CDE, tenuto conto che la significativa riduzione dei costi dei combustibili, già avvenuta a partire dal 2015, non era stata riflessa tempestivamente a riduzione delle relative addizionali in tariffa nel corso del 2016.
La Resolución n. 1.576 ha autorizzato le società di distribuzione a compensare i minori importi fatturati (a seguito dell'applicazione della sentenza giudiziale che ammetteva la richiesta di taluni ricorrenti di vedersi applicata una minor componente CDE in tariffa) attraverso un recupero in quote mensili. La differenza tra la tariffa normale e quella stabilita con sentenza dal Tribunale verrà recuperata dalle società di distribuzione attraverso minori riversamenti, su base mensile, al fondo.
In data 28 gennaio 2016, ANEEL ha approvato nuove regole sia per condividere personale e infrastrutture tra società appartenenti allo stesso Gruppo, sia per approvare contratti tra parti correlate. In particolare riportiamo le seguenti:
si permette la condivisione del personale e delle infrastrutture amministrative tra imprese dello stesso Gruppo, anche se operanti in settori di attività diversi (es., generazione, distribuzione, trasmissione, commercializzazione e holding);
per la contrattazione del personale si devono confrontare le diverse modalità e formalizzazioni possibili, avendo cura di scegliere quella più vantaggiosa da un punto di vista economico. I contratti di prestazione di servizi, per i quali si deve applicare il principio della separazione economica, finanziaria, amministrativa e operativa delle imprese, hanno una durata massima di cinque anni e si possono prorogare attraverso richiesta e se giustificati da criteri di economicità;
si devono rispettare le nuove regole per l'approvazione di contratti tra parti correlate, determinate da ANEEL, che si occupa anche di verificare il rispetto dei limiti assegnati.
In data 6 giugno 2016, il Ministro di "Minas y Energía ("MME") ha firmato la Portaria n. 237 che permette alle società di distribuzione di energia elettrica di richiedere al Ministero che gli investimenti nelle reti di alta tensione e per le substazioni siano classificati come prioritari. Questa classificazione dà la possibilità di emettere obbligazioni di debito per infrastrutture, che sono obbligazioni finanziarie con scadenza a lungo termine, più lunga rispetto a quelle standard, e che comportano anche benefíci fiscali agli emittenti.
La Misura Provvisoria n. 735 del 22 giugno 2016 (che è poi stata convertita in legge n. 29/2016 il 20 di ottobre 2016) ha stabilito quanto segue in relazione agli oneri addizionali di sistema:
a partire dal 1° gennaio 2017 la Camera di Commercio dell'Energia Elettrica (CCEE) sostituirà Electrobras come società incaricata della gestione degli incassi dei seguenti "Encargos Sectoriais": RGR, CDE e CCC, come del resto anche per la gestione amministrativa e per il funzionamento dei relativi fondi settoriali;
con decorrenza 1° gennaio 2030 il riparto delle quote annuali del CDE sarà effettuato proporzionalmente all'energia trasportata sulla rete di distribuzione e di trasmissione di ciascun operatore espressa in MWh. Non si terrà più in considerazione l'area geografica e la regione servita;
tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2029 si definiranno modalità per una graduale e uniforme riduzione e definitiva eliminazione dell'attuale criterio di riparto;
stabilisce una remunerazione ad hoc per investimenti nella modernizzazione della rete di distribuzione;
Propone una maggiore flessibilità degli obiettivi di qualità e perdite di rete dei concessionari di distribuzione di energia elettrica in caso di gravi condizioni socio economiche, fenomeni ambientali estremi, o condizioni operative complesse a causa di furti di energia su ampia scala.
Il 10 di agosto del 2016 Ampla, a seguito dell'impatto della crisi economica del Brasile sui consumi di energia elettrica, specialmente nello Stato di Rio de Janeiro, ha formalizzato all'ANEEL alcune richieste di modificazione delle condizioni contrattuali volte ad anticipare la revisione tariffaria al marzo 2018, anziché al 2019, cosi come una attenuazione degli obblighi di riduzione delle perdite di rete e di investimenti per migliorare la qualità del servizio. ANEEL ha convocato una audizione pubblica per la fine del mese di ottobre, le parti interessate potranno inviare commenti e osservazioni nei 30 giorni successivi e alla fine del 2016 si dovrebbe sottoscrivere un nuovo contratto di concessione, che non modifica la scadenza naturale, ma solamente alcune condizioni economiche.
Il Presidente ha approvato a giugno la legge n. 13.299 la quale, tra le altre misure, estende l'agevolazione relativa alle tariffe di trasmissione applicate agli impianti mini-idro. Tale tariffa, in precedenza valida solo per gli impianti inferiori a 30 MW, sarà estesa anche agli impianti inferiori a 50 MW, i quali potranno però beneficiarne solo per i primi 30 MW immessi nel sistema. La misura sarà operativa a partire dalla pubblicazione della normativa di secondo livello. Il regolatore, attraverso la risoluzione n. 79/2016, ha modificato le regole di contabilizzazione relative alla vendita dell'energia proveniente da impianti eolici al mercato libero e regolato. Le nuove regole saranno applicate retroattivamente a partire da ottobre 2014 e permetteranno una corretta riallocazione dell'energia tra i due segmenti di mercato in linea con i contratti esistenti.
Il Ministero dell'Energia ha pubblicato a giugno l'ordinanza n. 222 che modifica il processo per l'ottenimento dell'incentivo fiscale REIDI (Regime Especial de Incentivos para o Desenvolvimento da Infraestrutura), specifico per gli investimenti infrastrutturali. Il nuovo processo permetterà agli impianti vincitori di asta di ridurre i tempi per l'ottenimento del beneficio fiscale.
Nel corso del terzo trimestre del 2016, il Governo ha adottato delle misure regolatorie per far fronte alla sovracontrattazone delle distributrici, dovuta al calo della domanda elettrica. Nello specifico è stato rivisto il calendario di aste 2016, cancellando l'asta A-3 ma confermando le due aste di riserva previste. È stato inoltre rimosso l'obbligo, in capo alle distributrici, di ricontrattazione dei contratti scaduti.
Per quanto riguarda il programma di aste, una prima asta di riserva si è svolta a settembre ed è stata riservata a impianti idroelettrici, mentre la seconda si terrà a dicembre e vedrà la partecipazione di impianti solari ed eolici. Sulla base dei documenti d'asta, i vincitori avranno il diritto di connessione garantito.
Il Ministero dell'Energia ha pubblicato, ad agosto, una risoluzione che modifica la metodologia per calcolare la capacità di trasmissione disponibile in caso di aste con accesso garantito alla rete. La nuova metodologia è stata introdotta con il fine di ridurre disallineamento tra la capacità disponibile calcolata ex ante e capacità effettiva reale, limitando quindi i rischi di mancata connessione degli impianti.
Enel sta promuovendo un progetto dimostrativo di sostituzione di 50.000 contatori intelligenti nel 2016, con l'obiettivo di sostituire tutti i contatori esistenti (circa 1,6 milioni) entro il 2020.
Tali investimenti dovranno essere riconosciuti dal regolatore cileno (CNE) a condizione che lo stesso riconosca la legittimità di inclusione nel Valor Agregado de Distribución del costo dell'operazione.
A tal proposito il 5 settembre Chilectra ha consegnato alla CNE uno studio elaborato con Systeple per definire le componenti di costo della VAD in vista della fissazione delle tariffe che entreranno in vigore il 4 novembre 2016. Allo stesso tempo il Parlamento cileno ha approvato la "Ley de equidad tarifaria", che modifica la struttura tariffaria nelle aree dove si trovano impianti di generazione al fine di perequare queste aree con le aree urbane che contano maggiori economie di scala.
Con la "Ley de transmisión eléctrica" è stato raggiunto l'obiettivo di unificare i vari centri di dispacciamento di energia elettrica nel Paese, oltre a eliminare il pagamento degli oneri di trasmissione da parte del generatore e la socializzazione di questi costi in tariffa.
Ad agosto, è ufficialmente iniziato il processo di regolamentazione di secondo livello della nuova legge sulla Trasmissione. Secondo il calendario definito dal Governo, il processo che si concluderà a luglio 2017, prevedrà una fase di consultazione preliminare che coinvolgerà le principali aziende del settore e sarà finalizzato alla stesura dei documenti definitivi.
Il Governo peruviano di recente nomina ha provveduto ad approvare una norma che permette l'accesso al mercato spot dei clienti liberi e dei distributori.
Il 24 luglio scorso è stato approvato il regolamento di attuazione del decreto legislativo n. 1221 dove sono state disciplinate le seguenti tematiche:
ZRT (zone di responsabilità tecnica): il Ministero per l'Energia ha previsto una definizione nei prossimi sei mesi delle ZRT soggette a commento da parte delle società di distribuzione;
VAD addizionale per gli investimenti, operations and mantainance con riferimento alle iniziative di innovazione tecnologica nelle reti di distribuzione, ivi incluso il contatore elettronico, che diverrà di proprietà della rete di distribuzione locale;
definizione di un fattore di riaggiustamento delle tariffe in funzione dei valori SAIDI e SAIFi definiti da Osinergmin, il regolatore elettrico peruviano.
In data 14 marzo, 2016 la Commissione per l'Energia e il Gas Regulatory (CREG) ha definito una metodologia per la remunerazione dell'attività di distribuzione. L'attenzione del regolatore è focalizzata sulla definizione di un nuovo quadro normativo in grado di ridurre la base patrimoniale, riconosciuta ai fini tariffari, del 20%.
Il Ministero dell'Energia ha pubblicato la risoluzione che modifica ufficialmente il "Piano di Espansione della Generazione e Trasmissione 2015-2029" al fine di includere gli ampliamenti necessari a incorporare la generazione eolica nella Penisola de La Guajira. Il piano prevede che la connessione sarà operativa a partire da novembre 2022. Il Ministero dell'Ambiente ha emesso, ad agosto, la normativa che definisce i requisiti e le procedure necessari per certificare i progetti rinnovabili dal punto di vista ambientale. Tale documento completa la normativa di secondo livello della legge rinnovabile n. 1715, approvata a maggio 2014, e rende operativi i benefíci fiscali introdotti dalla stessa legge.
Il regolatore, attraverso il decreto n. 78/2016, ha modificato la formula di indicizzazione dei contratti di lungo termine relativamente alla valorizzazione della Componente Nazionale. Tale modifica elimina il limite di un anno relativo al riconoscimento retroattivo.
Il 27 settembre 2016, la District of Columbia Circuit Court (D.C. Circuit Court) ha ascoltato le argomentazioni riguardo il Clean Power Plan, il piano federale elaborato nel 2015 che prevedeva di ridurre le emissioni del 32% entro il 2030, assegnando a taluni Stati degli obiettivi specifici. I giudici hanno esaminato la dichiarazione dell'opposizione che prevede che l'Environmental Protection Agency (EPA) abbia solo l'autorità di richiedere tagli delle emissioni di singoli impianti, invece di assegnare agli Stati obiettivi generici di passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili; hanno anche chiesto il motivo per cui il Congresso non avrebbe citato esplicitamente l'EPA nel Clean Air Act.
Una decisione della D.C. Circuit Court è prevista dopo le elezioni presidenziali di novembre 2016, molto probabilmente dopo il 20 gennaio 2017. La tempistica della decisione è importante perché avrà un impatto ai fini del ricorso depositato presso la Corte Suprema degli Stati Uniti.
Gli Stati hanno il 2022 come termine di inizio di riduzione delle emissioni, con un sistema di incentivi a partire dal 2020. L'EPA ha esplicitamente identificato le energie rinnovabili come strumento di conformità per gli Stati nella riduzione delle emissioni.
Il regolatore ha modificato il calcolo della componente gas della tariffa elettrica al fine di valorizzare l'incremento di importazioni sperimentato dal Paese negli ultimi mesi. Tale modifica anticipa il cambio dell'intera metodologia di calcolo della tariffe per i clienti regolati, la cui regolamentazione dovrebbe essere completata entro la fine del 2016. Il Ministero dell'Energia SENER ha pubblicato a maggio il calendario della seconda asta di lungo termine del nuovo mercato elettrico messicano. Il processo, che si concluderà a settembre, vedrà l'assegnazione di contratti per la fornitura di energia, potenza e certificati di energia non fossile per la durata di 15-20 anni e inizio della fornitura a partire dal 1° gennaio 2019.
Per quanto riguarda l'evoluzione a lungo termine del settore, è stato presentato il documento di riferimento per la pianificazione del settore elettrico 2016-2030 (PRODESEN). Il documento è finalizzato all'identificazione dei progetti in materia di generazione, trasmissione e distribuzione dell'energia necessari alla fornitura della domanda di energia nel periodo. Secondo le stime del Ministero, la domanda dovrebbe crescere tra il 3% e il 4%, il che richiederà circa 57 GW di capacità addizionale. L'intero piano prevede che nel corso dell'orizzonte temporale considerato saranno effettuati investimenti per oltre 100 miliardi di euro nel settore elettrico, di cui il 75% dedicati alla generazione e il residuo 25% alla distribuzione e trasmissione.
Il regolatore ha emesso un nuovo procedimento per la connessione degli impianti alla linea di trasmissione. Tale procedimento ha l'obiettivo di uniformare le procedure disponibili per la connessione definendo tempistiche e carichi amministrativi chiari per tutti gli operatori del mercato.
Il regolatore, attraverso la risoluzione 10.143, ha modificato i criteri per l'esportazione di energia per gli impianti localizzati nel nord del Paese. Le nuove regole eliminano il vincolo relativo alla tempistica della firma dei contratti e sono finalizzate a ridurre l'impatto negativo derivante dalle attuali restrizioni della rete.
La Comisión Regional de Interconexión Eléctrica (CRIE) ha approvato una serie di cambi ai criteri e alle procedure per l'accesso alla Rete di Trasmissione Regionale, rafforzando i requisiti necessari per poter ottenere la connessione. Il cambio, motivato dall'importante quantità di progetti rinnovabili entrata in esercizio nei Paesi di presenza del Sistema de Interconexión Eléctrica de los Países de América Central (SIEPAC), mira a garantire la disponibilità della rete solo a operatori solidi del settore.
Il 2 ottobre 2016, l'India ha ratificato gli accordi sul clima definiti durante il vertice di Parigi lo scorso dicembre 2015, impegnandosi a ridurre l'intensità delle emissioni di carbone (INDC - Intended Nationally Determined Contribution) del 33-35% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005, e a raggiungere il 40% della capacità elettrica installata da fonti non fossili (attualmente pari al 30% includendo il grande idroelettrico e il nucleare). Tale impegno da parte del Governo indiano rafforza ulteriormente l'ambizioso target di 175 GW di capacità rinnovabile al 2022 e dovrebbe ulteriormente definire l'agenda politica in tal senso per attrarre investimenti nel settore.
Il Ministro dell'Energia sudafricano ha annunciato che nei prossimi mesi verrà pubblicata e discussa la revisione dell'IRP (Integrated Resource Plan), il piano di programmazione a lungo termine relativo alla fornitura di elettricità necessaria allo sviluppo del Paese. L'IRP è stato pubblicato per la prima volta nel 2011 e copre il periodo fino al 2030. L'aggiornamento in teoria è previsto ogni due anni, pertanto questa revisione era attesa da molto tempo.
Nel corso del terzo trimestre 2016 risultano confermati i trend positivi della prima parte dell'anno. Enel ha infatti conseguito importanti risultati per ciascuno degli obiettivi del piano strategico 2016-2019, presentato in versione aggiornata nel novembre 2015.
Per la restante parte del 2016, in linea con i target industriali di piano, sono previsti:
In conseguenza di un esborso di cassa inferiore a quanto originariamente previsto in relazione alla riorganizzazione societaria in America Latina, e al positivo contributo dell'effetto cambio sul debito, il Gruppo si attende un indebitamento finanziario netto per fine anno inferiore di circa 1 miliardo di euro rispetto a quanto indicato come obiettivo nel piano strategico 2016-19 in relazione all'esercizio 2016.
Inoltre, alla luce del trend positivo in ambito industriale, si prevede una evoluzione nell'ultimo trimestre dell'anno che consente al Gruppo di confermare i nuovi target finanziari per il 2016 comunicati nel mese di luglio per quanto riguarda l'EBITDA, net income e FFO/Net Debt.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| Totale ricavi | 5.a | 51.459 | 55.998 |
| Totale costi | 5.b | 43.640 | 49.768 |
| Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value | 5.c | (130) | 78 |
| Risultato operativo | 7.689 | 6.308 | |
| Proventi finanziari | 3.166 | 2.924 | |
| Oneri finanziari | 5.343 | 4.922 | |
| Totale proventi/(oneri) finanziari | 5.d | (2.177) | (1.998) |
| Quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 5.e | 67 | 36 |
| Risultato prima delle imposte | 5.579 | 4.346 | |
| Imposte | 5.f | 1.705 | 1.424 |
| Risultato delle continuing operations | 3.874 | 2.922 | |
| Risultato delle discontinued operations | - | - | |
| Risultato netto del periodo (Gruppo e terzi) | 3.874 | 2.922 | |
| Quota di interessenza del Gruppo | 2.757 | 2.089 | |
| Quota di interessenza di terzi | 1.117 | 833 | |
| Risultato per azione (euro) attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo | 0,28 | 0,22 | |
| Risultato diluito per azione (euro) attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo | 0,28 | 0,22 | |
| Risultato delle continuing operations per azione (euro) attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo | 0,28 | 0,22 | |
| Risultato diluito delle continuing operations per azione (euro) attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo |
0,28 | 0,22 |
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Risultato netto del periodo | 3.874 | 2.922 |
| Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico: |
||
| Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari | (499) | 409 |
| Quota di risultato rilevata a patrimonio netto da società valutate con il metodo del patrimonio netto | (28) | 9 |
| Variazione di fair value delle attività finanziare disponibili per la vendita | (4) | 17 |
| Variazione della riserva di traduzione | 1.079 | (1.788) |
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto | 548 | (1.353) |
| Utile complessivo rilevato nel periodo | 4.422 | 1.569 |
| Quota di interessenza: | ||
| - del Gruppo | 2.699 | 1.945 |
| - di terzi | 1.723 | (376) |
Milioni di euro
| Note | al 30.09.2016 | al 31.12.2015 |
|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||
| Attività non correnti | ||
| Attività materiali e immateriali | 91.445 | 88.686 |
| Avviamento | 13.825 | 13.824 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
1.026 | 607 |
| Altre attività non correnti (1) | 13.189 | 13.880 |
| Totale attività non correnti 6.a |
119.485 | 116.997 |
| Attività correnti | ||
| Rimanenze | 2.772 | 2.904 |
| Crediti commerciali | 13.310 | 12.797 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 6.391 | 10.639 |
| Altre attività correnti (2) | 10.718 | 10.988 |
| Totale attività correnti 6.b |
33.191 | 37.328 |
| Attività possedute per la vendita 6.c |
170 | 6.854 |
| TOTALE ATTIVITÀ | 152.846 | 161.179 |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ | ||
| Patrimonio netto del Gruppo 6.d |
35.112 | 32.376 |
| Interessenze di terzi | 18.315 | 19.375 |
| Totale patrimonio netto | 53.427 | 51.751 |
| Passività non correnti | ||
| Finanziamenti a lungo termine | 40.716 | 44.872 |
| Fondi diversi e passività per imposte differite | 16.190 | 16.453 |
| Altre passività non correnti | 4.730 | 3.067 |
| Totale passività non correnti 6.e |
61.636 | 64.392 |
| Passività correnti | ||
| Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine | 8.189 | 7.888 |
| Debiti commerciali | 11.427 | 11.775 |
| Altre passività correnti (3) | 18.072 | 20.009 |
| Totale passività correnti 6.f |
37.688 | 39.672 |
| Passività possedute per la vendita 6.g |
95 | 5.364 |
| TOTALE PASSIVITÀ | 99.419 | 109.428 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ | 152.846 | 161.179 |
(1) Di cui crediti finanziari a lungo termine e titoli diversi al 30 settembre 2016 rispettivamente pari a 2.338 milioni di euro (2.173 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e 492 milioni di euro (162 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
(2) Di cui quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine, crediti finanziari a breve termine e titoli diversi al 30 settembre 2016 rispettivamente pari a 765 milioni di euro (769 milioni di euro al 31 dicembre 2015), 2.170 milioni di euro (1.471 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e 30 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2015).
(3) Di cui debiti finanziari a breve termine al 30 settembre 2016 pari a 101 milioni di euro (0 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
Capitale sociale e riserve del Gruppo
| Milioni di euro | Capitale sociale |
Riserva da sovrapprezzo azioni |
Riserva legale |
Altre riserve |
Riserva convers. bilanci in valuta estera |
Riserve da valutaz. strumenti finanziari di cash flow hedge |
Riserve da valutazione strumenti finanziari disponibili per la vendita |
Riserva da partec. valutate con metodo patrimonio netto |
Rimisurazione delle passività/ (attività) nette per piani a benefíci definiti |
Riserva per cessioni quote azionarie senza perdita di controllo |
Riserva da acquisizioni su non controlling interest |
Utili e perdite accumulati |
Patrimonio netto del Gruppo |
Patrimonio netto di terzi |
Totale patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 1° gennaio 2015 | 9.403 | 5.292 | 1.881 | 2.262 | (1.321) | (1.806) | 105 | (74) | (671) | (2.113) | (193) | 18.741 | 31.506 | 19.639 | 51.145 |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.316) | (1.316) | (453) | (1.769) |
| Operazioni su non controlling interest | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 20 | (3) | - | 17 | 302 | 319 |
| Variazione perimetro di consolidato | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 11 | 11 |
| Utile complessivo rilevato | - | - | - | - | (667) | 500 | 17 | 6 | - | - | - | 2.089 | 1.945 | (376) | 1.569 |
| di cui: - utile/(perdita) rilevato direttamente a patrimonio netto |
- | - | - | - | (667) | 500 | 17 | 6 | - | - | - | - | (144) | (1.209) | (1.353) |
| - utile del periodo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.089 | 2.089 | 833 | 2.922 |
| Al 30 settembre 2015 | 9.403 | 5.292 | 1.881 | 2.262 | (1.988) | (1.306) | 122 | (68) | (671) | (2.093) | (196) | 19.514 | 32.152 | 19.123 | 51.275 |
| Al 1° gennaio 2016 | 9.403 | 5.292 | 1.881 | 2.262 | (1.956) | (1.341) | 130 | (54) | (551) | (2.115) | (196) | 19.621 | 32.376 | 19.375 | 51.751 |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.627) | (1.627) | (602) | (2.229) |
| Riparto del risultato netto dell'esecizio precedente |
- | - | 153 | - | - | - | - | - | - | - | - | (153) | - | - | - |
| Aumento di capitale a servizio della scissione non proporzionale di Enel Green Power |
764 | 2.198 | - | - | 119 | (31) | - | - | 1 | - | (974) | (12) | 2.065 | (2.106) | (41) |
| Operazioni su non controlling interest | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7 | - | (359) | (352) | 304 | (48) |
| Variazione perimetro di consolidato | - | - | - | - | (136) | 21 | 49 | 17 | - | - | - | (49) | (379) | (428) | |
| Utile complessivo rilevato | - | - | - | - | 510 | (550) | (5) | (13) | - | - | - | 2.757 | 2.699 | 1.723 | 4.422 |
| di cui: - utile/(perdita) rilevato direttamente a patrimonio netto |
- | - | - | - | 510 | (550) | (5) | (13) | - | - | - | - | (58) | 606 | 548 |
| - utile del periodo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.757 | 2.757 | 1.117 | 3.874 |
| Al 30 settembre 2016 | 10.167 | 7.490 | 2.034 | 2.262 | (1.463) | (1.901) | 125 | (18) | (533) | (2.108) | (1.170) | 20.227 | 35.112 | 18.315 | 53.427 |
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |||
| Risultato prima delle imposte | 5.579 | 4.346 | ||
| Rettifiche per: | ||||
| Ammortamenti e perdite di valore di attività materiali e immateriali | 3.762 | 5.317 | ||
| (Proventi)/Oneri finanziari | 1.768 | 1.737 | ||
| Interessi e altri oneri e proventi finanziari pagati e incassati | (2.082) | (2.263) | ||
| Effetti adeguamento cambi attività e passività in valuta (incluse disponibilità liquide e mezzi equivalenti) | (1.021) | 852 | ||
| Variazioni del capitale circolante netto: | ||||
| - rimanenze | 196 | (14) | ||
| - crediti commerciali | (715) | (1.154) | ||
| - debiti commerciali | (463) | (2.818) | ||
| Atri movimenti | (258) | (826) | ||
| Cash flow da attività operativa (A) | 6.766 | 5.177 | ||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | (5.504) | (5.081) | ||
| Investimenti in imprese (o rami di) al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti |
(31) | (57) | ||
| Dismissioni di imprese (o rami di) al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti ceduti | 727 | 437 | ||
| (Incremento)/Decremento di altre attività di investimento | 40 | 48 | ||
| Cash flow da attività di (investimento)/disinvestimento (B) | (4.768) | (4.653) | ||
| Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo termine | 1.737 | 844 | ||
| Rimborsi e altre variazioni dell'indebitamento finanziario netto | (5.609) | (4.183) | ||
| Operazioni relative a non controlling interest | (202) | 355 | ||
| Dividendi pagati e acconti | (2.442) | (2.192) | ||
| Cash flow da attività di finanziamento (C) | (6.516) | (5.176) | ||
| Effetto variazione cambi su disponibilità liquide e mezzi equivalenti (D) | 151 | (146) | ||
| Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) | (4.367) | (4.798) | ||
| Disponibilità liquide, mezzi equivalenti e titoli a breve all'inizio del periodo (1) | 10.790 | 13.255 | ||
| Disponibilità liquide, mezzi equivalenti e titoli a breve alla fine del periodo (2) | 6.423 | 8.457 |
(1) Di cui "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" per 10.639 milioni di euro al 1° gennaio 2016 (13.088 milioni di euro al 1° gennaio 2015), "Titoli a breve" pari a 1 milione di euro al 1° gennaio 2016 (140 milioni di euro al 1° gennaio 2015) e "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle "Attività possedute per la vendita" pari a 150 milioni di euro al 1° gennaio 2016 (27 milioni di euro al 1° gennaio 2015).
(2) Di cui "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" per 6.391 milioni di euro al 30 settembre 2016 (8.309 milioni di euro al 30 settembre 2015), "Titoli a breve" pari a 30 milioni di euro al 30 settembre 2016 (1 milione di euro al 30 settembre 2015) e "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle "Attività possedute per la vendita" pari a 2 milioni di euro al 30 settembre 2016 (147 milioni di euro al 30 settembre 2015).
I princípi contabili utilizzati, i criteri di rilevazione e di misurazione, nonché i criteri e i metodi di consolidamento applicati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016, non sottoposto a revisione legale, sono conformi a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, cui si rimanda per una loro più ampia trattazione.
Si evidenzia, inoltre, che dal 1 gennaio 2016 sono divenute applicabili le seguenti modifiche ai princípi esistenti:
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente Resoconto intermedio di gestione.
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente Resoconto intermedio di gestione.
"Modifiche allo IAS 27 - Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato" emesso ad agosto 2014. Le modifiche consentono l'utilizzo dell'equity method nel bilancio separato per la contabilizzazione delle partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture. Le modifiche chiariscono inoltre alcuni aspetti relativi alle cosiddette "investment entity"; in particolare è stato chiarito che quando una società cessa di essere una investment entity, essa deve rilevare le partecipazioni in società controllate in accordo allo IAS 27. D'altro canto, quando una società diviene una investment entity, essa deve rilevare le partecipazioni in imprese controllate al fair value through profit or loss secondo quanto previsto dall'IFRS 9.
Trattandosi di una modifica inerente esclusivamente al Bilancio separato, non vi sono impatti nel presente Resoconto intermedio di gestione.
"Modifiche all'IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28 - Entità d'investimento: applicazione dell'eccezione di consolidamento", emesso a dicembre 2014. Le modifiche chiariscono che se la Capogruppo (o controllante intermedia) predispone un bilancio in conformità all'IFRS 10 (incluso il caso di una investment entity che non consolidi le proprie partecipazioni
in imprese controllate, ma le valuti al fair value), l'esenzione dalla presentazione del bilancio consolidato si estende alle controllate di una investment entity che sono a loro volta qualificate come investment entity. Inoltre, le modifiche chiariscono che una controllante che si qualifichi come investment entity, deve consolidare una controllata che fornisce attività o servizi di investimento collegati alle proprie attività di investimento, se la controllata non è essa stessa una investment entity. Le modifiche semplificano altresì l'applicazione del metodo del patrimonio netto per una società che non è una investment entity, ma detiene una partecipazione in un'impresa collegata o in una joint venture che si qualifichi come "investment entity". In particolare, la società, quando applica il metodo del patrimonio netto, può mantenere la valutazione al fair value applicata dalle collegate o joint venture, alle rispettive partecipazioni in imprese controllate.
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente Resoconto intermedio di gestione.
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente Resoconto intermedio di gestione.
"Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 41 - Piante fruttifere", emesso a giugno 2014. Le modifiche hanno variato i requisiti di contabilizzazione delle attività biologiche che soddisfano la definizione di "piante fruttifere" (c.d. "bearer plants"), quali per esempio gli alberi da frutta, che rientreranno nell'ambito di applicazione dello "IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari" e che conseguentemente saranno soggette a tutte le previsioni di tale principio. Ne consegue che, per la valutazione successiva alla rilevazione iniziale, la società potrà scegliere tra il modello del costo e quello della rideterminazione del valore. I prodotti agricoli maturati sulle piante fruttifere (quali, per esempio, la frutta) continuano a rimanere nell'ambito applicativo dello "IAS 41 - Agricoltura".
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente Resoconto intermedio di gestione.
finanziaria o come strumento rappresentativo di capitale. Nel primo caso, la passività è valutata al fair value e le relative variazioni sono rilevate a Conto economico in conformità all'IFRS 9. Le contingent consideration che non rappresentano strumenti finanziari sono valutate al fair value e le relative variazioni sono rilevate a Conto economico:
Il "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010- 2012", ha modificato, inoltre, le Basis for Conclusion del principio "IFRS 13 - Valutazione del fair value" per chiarire che i crediti e i debiti a breve termine che non presentano un tasso di interesse da applicare all'importo in fattura possono essere ancora valutati senza attualizzazione, se l'effetto di tale attualizzazione non è materiale.
titoli di aziende primarie. La modifica allo IAS 19 chiarisce che la profondità del mercato dei titoli di aziende primarie deve essere valutata sulla base della valuta in cui l'obbligazione è espressa e non della valuta del Paese in cui l'obbligazione è localizzata. Se non esiste un mercato profondo di titoli di aziende primarie in tale valuta, deve essere utilizzato il corrispondente tasso di rendimento dei titoli pubblici;
"IAS 34 - Bilanci intermedi"; la modifica prevede che le disclosure richieste per le situazioni infrannuali devono essere fornite o nel bilancio intermedio o richiamate nel bilancio intermedio attraverso un riferimento ad altro prospetto (per esempio la relazione degli amministratori sulla gestione del rischio) che sia disponibile agli utilizzatori del bilancio negli stessi termini e allo stesso tempo del bilancio intermedio.
Il fatturato e i risultati economici del Gruppo potrebbero risentire, sia pure in maniera lieve, del mutare delle condizioni climatiche. In particolare, nei periodi dell'anno caratterizzati da temperature più miti si riducono le quantità vendute di gas, mentre nei periodi di chiusura per ferie degli stabilimenti industriali si riducono le quantità vendute di energia elettrica. Analogamente, le performance dell'attività di generazione idroelettrica eccellono soprattutto nei mesi invernali e a inizio della primavera in considerazione della maggiore idraulicità stagionale. Tenuto conto dello scarso impatto economico di tali andamenti, peraltro ulteriormente mitigato dal fatto che le operazioni del Gruppo presentano una variegata distribuzione in entrambi gli emisferi e quindi gli impatti derivanti dai fattori climatici tendono ad assumere un andamento uniforme nel corso dell'anno, non viene fornita l'informativa finanziaria aggiuntiva (richiesta dallo IAS 34.21) relativa all'andamento dei 12 mesi chiusi al 30 settembre 2016.
A partire dalla chiusura contabile al 30 settembre 2016, può ritenersi pienamente operativo il nuovo modello organizzativo del Gruppo Enel, la cui adozione era stata annunciata nel corso del secondo trimestre 2016, al momento della presentazione della nuova struttura organizzativa.
Tale modello organizzativo, basato su una struttura matriciale articolata in Divisioni (Generazione Termoelettrica Globale, Infrastrutture e Reti Globale, Energie Rinnovabili, Global Trading) e Regioni/Paesi (Italia, Iberia, Europa e Nord Africa, America Latina, Nord e Centro America, Africa Sub-Sahariana e Asia), rappresenterà a partire da quest'anno anche la base di pianificazione, consuntivazione e valutazione delle performance economico-finanziarie del Gruppo sia internamente, da parte dell'Alta Direzione, sia verso la comunità finanziaria.
In considerazione di ciò, si è reso altresì necessario procedere a una rivisitazione dell'informativa resa ai sensi del principio di riferimento "IFRS 8 - Settori operativi", di cui alla successiva Nota 4, la quale è stata anche corredata di dati comparativi opportunamente riesposti per assicurarne la piena confrontabilità.
L'area di consolidamento al 30 settembre 2016, rispetto a quella del 30 settembre 2015 e del 31 dicembre 2015, ha subíto alcune modifiche a seguito delle seguenti principali operazioni:
Cessione, in data 29 gennaio 2015, di SF Energy, joint operation attiva nella generazione di energia elettrica da fonte idroelettrica in Italia;
Cessione, perfezionata agli inizi di marzo 2016, di Compostilla RE, società già classificata a dicembre 2015 come "posseduta per la vendita";
cessione in data 1° maggio 2016 del 65% di Drift Sand Wind Project, società operante nella generazione da fonte eolica negli Stati Uniti. A partire da tale data la società è valutata con il metodo del patrimonio netto;
cessione perfezionata in data 13 luglio 2016 di Enel Longanesi, società operante nel settore upstream gas in Italia;
cessione, in data 28 luglio 2016, del 50% del capitale di Slovak Power Holding, società titolare a sua volta del 66% del capitale sociale di Slovenské elektrárne. A partire da tale data, Slovenské elektrárne, già classificata a dicembre 2015 come "posseduta per la vendita", è valutata con il metodo del patrimonio netto.
In aggiunta alle suddette variazioni nell'area di consolidamento, si segnalano anche le seguenti operazioni che, pur non caratterizzandosi come operazioni che hanno determinato l'acquisizione o la perdita di controllo, hanno comunque comportato una variazione nell'interessenza detenuta dal Gruppo nelle relative partecipate o collegate:
cessione, in data 31 marzo 2015, del 49% di EGPNA Renewable Energy Partners, società operante nella generazione di energia elettrica negli Stati Uniti; avendo mantenuto il controllo sulla società, l'operazione si configura come una operazione su non controlling interest;
acquisizione, in data 8 aprile 2015, del restante 49% del capitale di Energia Eolica, società italiana attiva nella produzione di energia eolica, e nella quale il Gruppo deteneva già l'altra quota del 51%;
cessione, in data 29 febbraio 2016, della restante quota di Hydro Dolomiti Enel, società operante nella generazione di energia elettrica da fonte idroelettrica in Italia;
in data 31 marzo 2016 ha avuto efficacia la scissione non proporzionale di Enel Green Power, mediante la quale attraverso un aumento di capitale di Enel SpA a servizio della scissione stessa – il Gruppo ha aumentato la quota partecipativa nella società dal 68,29% al 100%, con conseguente riduzione delle interessenze di terzi;
in data 3 maggio 2016, acquisizione del restante 40% di Maicor Wind, società operante nel settore eolico in Italia, divenendone unico socio;
in data 27 luglio 2016, Enel Green Power International ("EGPI"), società interamente posseduta da Enel, ed Endesa Generación, società interamente posseduta da Endesa, hanno sottoscritto e dato contestuale esecuzione all'accordo per la cessione, da parte di EGPI, del 60% del capitale di Enel Green Power España ("EGPE") a Endesa Generación, che essendo già titolare del restante 40% del capitale di EGPE, a seguito di questa operazione ne è divenuta unico socio. Nel Bilancio consolidato, l'operazione genera un aumento delle interessenze di terzi, dato che la quota di pertinenza del Gruppo detenuta indirettamente in EGPE passa dall'88,04% al 70,10%.
La rappresentazione dei risultati economici e patrimoniali per area di attività è effettuata in base all'approccio utilizzato dal management per monitorare le performance del Gruppo nei due periodi messi a confronto. Per maggiori informazioni sugli andamenti economici e patrimoniali che hanno caratterizzato il periodo corrente, si rimanda all'apposita sezione del presente Resoconto intermedio di gestione.
| Milioni di euro | Italia | Iberia | America Latina |
Europa e Nord Africa |
Nord e Centro America |
Africa Sub Sahariana e Asia |
Altro, elisioni e rettifiche |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 25.841 | 14.002 | 7.906 | 2.929 | 671 | 18 | 92 | 51.459 |
| Ricavi intersettoriali | 494 | 46 | 17 | 146 | 1 | - | (704) | - |
| Totale ricavi | 26.335 | 14.048 | 7.923 | 3.075 | 672 | 18 | (612) | 51.459 |
| Totale costi | 20.745 | 11.100 | 5.315 | 2.453 | 201 | 11 | (506) | 39.319 |
| Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value |
(145) | 22 | 4 | (13) | (1) | - | 3 | (130) |
| Ammortamenti | 1.271 | 1.240 | 692 | 198 | 190 | 6 | 38 | 3.635 |
| Impairment | 350 | 276 | 82 | 98 | 21 | 6 | 43 | 876 |
| Ripristini di valore | - | (176) | (1) | (13) | - | - | - | (190) |
| Risultato operativo | 3.824 | 1.630 | 1.839 | 326 | 259 | (5) | (184) | 7.689 |
| Investimenti | 1.170 | 646 | 1.994 | 144 | (2) 989 |
253 | 20 | (3) 5.216 |
(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri. Analoga metodologia è stata applicata agli altri proventi e ai costi del periodo.
(2) Il dato non include 283 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(3) Il dato non include 5 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
| Milioni di euro | Italia | Iberia | America Latina |
Europa e Nord Africa |
Nord e Centro America |
Africa Sub Sahariana e Asia |
Altro, elisioni e rettifiche |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 28.446 | 15.369 | 8.115 | 3.423 | 631 | 2 | 12 | 55.998 |
| Ricavi intersettoriali | 759 | 105 | 10 | 235 | 2 | 1 | (1.112) | - |
| Totale ricavi | 29.205 | 15.474 | 8.125 | 3.658 | 633 | 3 | (1.100) | 55.998 |
| Totale costi | 24.049 | 12.480 | 5.733 | 2.414 | 197 | 10 | (968) | 43.915 |
| Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value |
110 | (16) | (4) | (14) | (1) | - | 3 | 78 |
| Ammortamenti | 1.275 | 1.236 | 705 | 265 | 143 | 1 | 24 | 3.649 |
| Impairment | 349 | 261 | 59 | 1.658 | 34 | - | - | 2.361 |
| Ripristini di valore | - | (149) | (1) | (6) | - | - | (1) | (157) |
| Risultato operativo | 3.642 | 1.630 | 1.625 | (687) | 258 | (8) | (152) | 6.308 |
| Investimenti | (2) 1.135 |
585 | 2.112 | 145 | (3) 479 |
200 | 24 | 4.680 |
(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri. Analoga metodologia è stata applicata agli altri proventi e ai costi del periodo.
(2) Il dato non include 1 milione di euro riferito al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(3) Il dato non include 400 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
| Milioni di euro | Italia | Iberia | America Latina |
Europa e Nord Africa |
Nord e Centro America |
Africa Sub Sahariana e Asia |
Altro, elisioni e rettifiche |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari |
25.956 | 24.218 | 15.863 | 3.014 | 5.866 | 690 | 67 | 75.674 |
| Attività immateriali | 1.156 | 15.642 | 10.996 | 992 | 619 | 109 | 8 | 29.522 |
| Crediti commerciali | 9.315 | 2.142 | 1.877 | 301 | 97 | 10 | (416) | 13.326 |
| Altro | 4.174 | 1.322 | 544 | 258 | 88 | 5 | (329) | 6.062 |
| Attività operative | 40.601 | 43.324 | (1) 29.280 |
4.565 | (3) 6.670 |
(5) 814 |
(670) | (6) 124.584 |
| Debiti commerciali | 7.312 | 1.831 | 1.925 | 316 | 493 | 20 | (462) | 11.435 |
| Fondi diversi | 3.491 | 3.720 | 933 | 117 | 33 | 15 | 663 | 8.972 |
| Altro | 7.661 | 2.236 | 1.437 | 319 | 76 | 40 | 284 | 12.053 |
| Passività operative | 18.464 | 7.787 | (2) 4.295 |
752 | (4) 602 |
75 | 485 | 32.460 |
(1) Di cui 19 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(2) Di cui 4 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(3) Di cui 64 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(4) Di cui 13 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(5) Di cui 6 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(6) Di cui 10 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
| Milioni di euro | Italia | Iberia | America Latina |
Europa e Nord Africa |
Nord e Centro America |
Africa Sub Sahariana e Asia |
Altro, elisioni e rettifiche |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari |
25.998 | 24.640 | 14.115 | 6.658 | 5.174 | 394 | 72 | 77.051 |
| Attività immateriali | 1.161 | 15.701 | 10.376 | 997 | 673 | 107 | 51 | 29.066 |
| Crediti commerciali | 8.862 | 2.260 | 1.815 | 410 | 110 | 6 | (607) | 12.856 |
| Altro | 3.709 | 1.470 | 485 | 636 | 107 | 4 | (334) | 6.077 |
| Attività operative | 39.730 | 44.071 | 26.791 | (1) 8.701 |
6.064 | 511 | (818) | 125.050 |
| Debiti commerciali | 6.982 | 2.156 | 2.349 | 809 | 395 | 80 | (718) | 12.053 |
| Fondi diversi | 3.626 | 3.828 | 834 | 2.062 | 34 | 14 | 661 | 11.059 |
| Altro | 7.035 | 2.852 | 1.190 | 627 | 128 | 33 | 16 | 11.881 |
| Passività operative | 17.643 | 8.836 | 4.373 | (2) 3.498 |
557 | 127 | (41) | 34.993 |
(1) Di cui 4.321 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
(2) Di cui 2.331 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".
La seguente tabella presenta la riconciliazione tra le attività e passività di settore e quelle consolidate.
Milioni di euro
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Totale attività | 152.846 | 161.179 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 1.026 | 607 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 5.534 | 5.617 |
| Crediti tributari a lungo inclusi in "Altre attività non correnti" | 504 | 463 |
| Attività finanziarie correnti | 6.154 | 7.454 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 6.391 | 10.639 |
| Attività per imposte anticipate | 6.617 | 7.386 |
| Crediti tributari | 1.964 | 1.342 |
| Attività finanziarie e fiscali di "Attività possedute per la vendita" | 72 | 2.621 |
| Attività di settore | 124.584 | 125.050 |
| Totale passività | 99.419 | 109.428 |
| Finanziamenti a lungo termine | 40.716 | 44.872 |
| Passività finanziarie non correnti | 3.092 | 1.518 |
| Finanziamenti a breve termine | 3.476 | 2.155 |
| Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine | 4.713 | 5.733 |
| Passività finanziarie correnti | 3.914 | 6.572 |
| Passività di imposte differite | 8.747 | 8.977 |
| Debiti per imposte sul reddito | 1.161 | 585 |
| Debiti tributari diversi | 1.062 | 990 |
| Passività finanziarie e fiscali di "Passività possedute per la vendita" | 78 | 3.033 |
| Passività di settore | 32.460 | 34.993 |
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazioni | |||||
| Vendita energia elettrica | 31.342 | 34.979 | (3.637) | -10,4% | |||
| Trasporto energia elettrica | 7.164 | 6.993 | 171 | 2,4% | |||
| Corrispettivi da gestori di rete | 370 | 597 | (227) | -38,0% | |||
| Contributi da operatori istituzionali di mercato | 1.074 | 935 | 139 | 14,9% | |||
| Vendita gas | 2.751 | 2.875 | (124) | -4,3% | |||
| Trasporto gas | 390 | 358 | 32 | 8,9% | |||
| Plusvalenze da alienazione di controllate, collegate, joint venture, joint operation e attività non correnti possedute per la vendita |
348 | 184 | 164 | 89,1% | |||
| Proventi da rimisurazione al fair value a seguito di modifiche del controllo |
4 | 74 | (70) | -94,6% | |||
| Altri servizi, vendite e proventi diversi | 8.016 | 9.003 | (987) | -11,0% | |||
| Totale | 51.459 | 55.998 | (4.539) | -8,1% |
Nei primi nove mesi del 2016 i ricavi da vendita di energia elettrica ammontano a 31.342 milioni di euro, con un decremento di 3.637 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente (-10,4%). Tali ricavi includono i ricavi da vendita di energia elettrica ai clienti finali per 21.615 milioni di euro (22.692 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), i ricavi per vendita di energia all'ingrosso (non inclusivi dei corrispettivi da gestori di rete) per 8.200 milioni di euro (9.836 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), nonché i ricavi per attività di trading di energia elettrica per 1.527 milioni di euro (2.451 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015).
La variazione negativa dei ricavi di vendita di energia elettrica all'ingrosso e per attività di trading trova riscontro principalmente nel calo dei prezzi medi di vendita e nella diminuzione dei volumi intermediati cui si deve associare la riduzione dei ricavi per il deconsolidamento di Slovenské elektrárne avvenuto a fine luglio 2016. La riduzione dei ricavi di vendita di energia a clienti finali si è verificato soprattutto nel mercato spagnolo e italiano, per la riduzione dei prezzi medi di vendita, Infine, il deprezzamento delle valute locali nei confronti dell'euro ha determinato un decremento dei ricavi particolarmente sentito nei Paesi dell'America Latina.
I ricavi da trasporto di energia elettrica ammontano nei primi nove mesi del 2016 a 7.164 milioni di euro, con un incremento di 171 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tali ricavi includono i ricavi per trasporto di energia destinata ai clienti finali del mercato regolato per 2.317 milioni di euro (2.426 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015) e del mercato libero per 1.418 milioni di euro (1.187 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015), nonché i ricavi per trasporto di energia ad altri operatori per 3.429 milioni di euro (3.380 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015). Tale incremento è prevalentemente concentrato in Italia, dove le maggiori quantità trasportate a servizio del mercato libero hanno più che compensato la riduzione dei volumi sul mercato regolato e delle tariffe di distribuzione.
I ricavi per contributi da operatori istituzionali di mercato sono pari, nei primi nove mesi del 2016, a 1.074 milioni di euro in aumento di 139 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. In particolare i maggiori contributi sono principalmente dovuti ai maggiori incentivi ricevuti come "feed-in premium" (ex certificati verdi) per la produzione di energia da fonte rinnovabile in Italia. Tale effetto è stato in parte ridotto dalla minore compensazione ricevuta dal sistema elettrico spagnolo per la generazione nelle aree insulari dovuta al minor costo di approvvigionamento dei combustibili.
I ricavi per vendita di gas nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 2.751 milioni di euro, con un decremento di 124 milioni di euro (-4,3%) rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La variazione del periodo risente prevalentemente del calo dei prezzi medi di vendita applicati ai clienti finali del mercato libero in Spagna.
I ricavi per trasporto di gas nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 390 milioni di euro, con un incremento di 32 milioni di euro (+8,9%) soprattutto a seguito delle maggiori quantità vettoriate in Italia.
Le plusvalenze da alienazione di società nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 348 milioni di euro (184 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e sono prevalentemente riferibili alle plusvalenze relative alle cessioni di GNL Quintero (171 milioni di euro), Hydro Dolomiti Enel (124 milioni di euro) e Compostilla RE (19 milioni di euro), nonché alla rettifica positiva di prezzo di 30 milioni di euro per la cessione di ENEOP (avvenuta nel 2015). Nei primi nove mesi del 2015 la voce accoglieva principalmente le plusvalenze derivanti dalle cessioni di SE Hydropower (141 milioni di euro) e di SF Energy (15 milioni di euro).
I proventi da rimisurazione al fair value a seguito di modifiche del controllo nei primi nove mesi del 2016 ammontano a 4 milioni di euro (74 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015). In particolare, i proventi relativi al 2016 si riferiscono all'adeguamento al valore corrente delle attività e delle passività del Gruppo a seguito della perdita del controllo avvenuta con la cessione, in data 1° maggio 2016, del 65% di Drift Sand Wind Project. I proventi relativi ai primi nove mesi del 2015 si riferiscono all'adeguamento al loro valore corrente delle attività e delle passività di pertinenza del Gruppo già possedute da Enel antecedentemente all'acquisizione del pieno controllo, rispettivamente della società 3Sun (45 milioni di euro) e del Consorzio ENEOP (29 milioni di euro).
I ricavi per altri servizi, vendite e proventi diversi si attestano nei primi nove mesi del 2016 a 8.016 milioni di euro (9.003 milioni di euro nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente), con un decremento di 987 milioni di (- 11,0%). La variazione è dovuta principalmente:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazioni | |||||
| Acquisto di energia elettrica | 13.508 | 16.505 | (2.997) | -18,2% | |||
| Consumi di combustibili per generazione di energia elettrica | 3.279 | 4.339 | (1.060) | -24,4% | |||
| Combustibili per trading e gas per vendite ai clienti finali | 6.536 | 7.345 | (809) | -11,0% | |||
| Materiali | 789 | 864 | (75) | -8,7% | |||
| Costo del personale | 3.321 | 3.464 | (143) | -4,1% | |||
| Servizi e godimento beni di terzi | 11.128 | 11.025 | 103 | 0,9% | |||
| Ammortamenti e impairment | 4.321 | 5.853 | (1.532) | -26,2% | |||
| Oneri per certificati ambientali | 612 | 535 | 77 | 14,4% | |||
| Altri costi operativi | 1.246 | 830 | 416 | 50,1% | |||
| Costi capitalizzati | (1.100) | (992) | (108) | -10,9% | |||
| Totale | 43.640 | 49.768 | (6.128) | -12,3% |
I costi per acquisto di energia elettrica relativi ai primi nove mesi del 2016 ammontano a 13.508 milioni di euro con un decremento di 2.997 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2015 (-18,2%). Tali costi includono, gli acquisti effettuati mediante contratti bilaterali sui mercati nazionali ed esteri per 10.433 milioni di euro (12.772 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), gli acquisti di energia effettuati sulle Borse dell'energia elettrica per 2.985 milioni di euro (3.611 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e gli acquisti di energia nell'ambito dei servizi di dispacciamento e bilanciamento per 90 milioni di euro (122 milioni di euro nei primi mesi del 2015).
I costi per consumi di combustibili per generazione di energia elettrica relativi ai primi nove mesi del 2016 sono pari a 3.279 milioni di euro, registrando un decremento di 1.060 milioni di euro (-24,4%) rispetto al valore del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, per effetto della riduzione del fabbisogno.
I costi per l'acquisto di combustibili per trading e gas naturale per vendite ai clienti finali si attestano a 6.536 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 con un decremento di 809 milioni di euro, essenzialmente dovuto al calo dei prezzi medi di mercato e ai benefíci riconosciuti in seguito alla chiusura degli accordi delle Price Review relative a taluni contratti di fornitura di gas.
I costi per materiali ammontano nei primi nove mesi del 2016 a 789 milioni di euro, con un decremento di 75 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il decremento registrato nei primi nove mesi è dovuto principalmente alla riduzione dell'attività di trading relativa a EUAs e CERs rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente e al termine dell'operatività sui certificati verdi per la sostituzione, in Italia, del meccanismo di incentivazione dei certificati verdi con il "feed-in premium" per la produzione di energia da fonte rinnovabile.
Il costo del personale nei primi nove mesi del 2016 è pari a 3.321 milioni di euro, registrando un decremento di 143 milioni di euro (-4,1%) rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La variazione trova sostanzialmente riscontro nella riduzione delle consistenze medie in Italia e Spagna, anche per effetto dei meccanismi di esodo incentivato introdotti negli esercizi precedenti e tuttora in fase di attuazione e dal deconsolidamento della società Slovenské elektrárne. Il personale del Gruppo Enel al 30 settembre 2016 è pari a 62.472 dipendenti, di cui 30.259 impegnati all'estero. L'organico del Gruppo nel corso dei primi nove mesi del 2016 si decrementa di 5.442 unità, per
l'effetto del saldo tra le assunzioni e le cessazioni del periodo (-1.036 unità) e delle variazioni di perimetro (-4.406 unità), queste ultime sostanzialmente riconducibili al deconsolidamento delle società slovacche.
La variazione complessiva rispetto alla consistenza al 31 dicembre 2015 è pertanto così sintetizzabile:
| Consistenza al 31 dicembre 2015 | 67.914 |
|---|---|
| Assunzioni | 2.699 |
| Cessazioni | (3.735) |
| Variazioni di perimetro | (4.406) |
| Consistenza al 30 settembre 2016 | 62.472 |
I costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi nei primi nove mesi del 2016 ammontano a 11.128 milioni di euro, con un incremento di 103 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio 2015. Tale incremento è connesso essenzialmente ai maggiori costi per vettoriamenti per 283 milioni di euro, soprattutto in Italia, in parte compensati dall'effetto cambi, in particolare in Ameria Latina, che ne ha ridotto i relativi costi.
Gli ammortamenti e impairment nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 4.321 milioni di euro, registrando un decremento di 1.532 milioni di euro. Tale variazione nei primi nove mesi del 2016 è sostanzialmente riferibile alla variazione negli impairment rilevati e in particolare:
Gli oneri per certificati ambientali nei primi nove mesi del 2016 sono pari a 612 milioni di euro in incremento di 77 rispetto allo stesso periodo del 2015. Tale variazione è essenzialmente connessa a:
Gli altri costi operativi nei primi nove mesi del 2016 ammontano a 1.246 milioni di euro, con un incremento di 416 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2015. Tale variazione è sostanzialmente riferibile:
al rilascio del fondo smaltimento combustibile nucleare in Slovacchia per 550 milioni di euro effettuato nel terzo trimestre 2015 a esito dello studio elaborato da esperti indipendenti anche alla luce della modificata normativa introdotta a luglio 2015 dal Governo slovacco, il quale ha approvato una nuova strategia per il "back end" del combustibile nucleare esausto;
alle minusvalenze rilevate per 181 milioni di euro nel terzo trimestre 2016 in America Latina a seguito della rinuncia ai diritti di sfruttamento idrico per sei progetti di sviluppo in Cile e Perù, in seguito all'analisi della loro redditività e del loro impatto socio-economico;
ai minori oneri per imposte e tasse per 211 milioni di euro, sostanzialmente riferibili a minori imposte sulla generazione in Spagna (connessi alla legge n. 15/2012 per 92 milioni di euro in correlazione al calo delle quantità prodotte), all'eliminazione per incostituzionalità della tassa sulla generazione nucleare nella regione spagnola della Catalogna per 78 milioni di euro, nonché a minori imposte locali sugli immobili in Italia, anche a seguito di alcune modifiche normative circa la tassazione degli impianti industriali;
ai minori oneri (56 milioni di euro) conseguenti all'effetto combinato dell'accantonamento effettuato nei primi nove mesi del 2015 e il successivo rilascio effettuato nei primi nove mesi del 2016 (per 28 milioni di euro) relativamente agli obblighi per la realizzazione e sviluppo della centrale idroelettrica portoghese di Girabolhos;
ai minori oneri (57 milioni di euro) per i costi per rimborsi spettanti ai clienti per le interruzioni estese in Italia che nel 2015 risentivano di alcuni fenomeni di maltempo particolarmente diffusi.
Nel primi nove mesi del 2016 i costi capitalizzati sono pari a 1.100 milioni di euro con un incremento di 108 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
I proventi/(oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value sono negativi per 130 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 (positivi per 78 milioni di euro nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente). In particolare, gli oneri netti relativi ai primi nove mesi del 2016 sono riconducibili ai proventi netti realizzati nel periodo per 44 milioni di euro (72 milioni di euro di proventi netti realizzati nei primi nove mesi del 2015) e agli oneri netti da valutazione al fair value dei contratti derivati in essere alla fine del periodo per 174 milioni di euro (6 milioni di euro proventi netti da valutazione nei primi nove mesi del 2015).
Gli oneri finanziari netti subiscono un incremento di 179 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio 2015.
Nello specifico, i proventi finanziari dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 3.166 milioni di euro e si incrementano di 242 milioni rispetto al periodo precedente (2.924 milioni di euro). Tale variazione è prevalentemente riconducibile ai seguenti effetti contrapposti:
Gli oneri finanziari dei primi nove mesi del 2016 ammontano invece a 5.343 milioni di euro, con un incremento di 421 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015. L'incremento è riferibile:
La quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto nei primi nove mesi del 2016 è positiva per complessivi 67 milioni di euro.
Le imposte dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 1.705 milioni di euro, con un'incidenza sul risultato ante imposte del 30,6% (a fronte di un'incidenza del 32,8% nei primi nove mesi del 2015). La minore incidenza fiscale dei primi nove mesi del 2016 rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente è da riferire essenzialmente alla riduzione di aliquota fiscale in Spagna che è passata dal 28% al 25%, in parte compensata dal diverso peso nei due periodi a confronto di alcuni elementi reddituali, derivanti da operazioni straordinarie, assoggettati a un regime di sostanziale esenzione (c.d. "regime PEX").
Le attività materiali e immateriali, inclusi gli investimenti immobiliari, ammontano al 30 settembre 2016 a 91.445 milioni di euro e presentano complessivamente un incremento di 2.759 milioni di euro. Tale variazione è riferibile principalmente agli investimenti del periodo (5.216 milioni di euro), all'effetto delle differenze di traduzione dei bilanci in valuta estera (positive per 1.334 milioni di euro e sostanzialmente riferibili a Brasile, Colombia, Cile e Russia), nonché alla capitalizzazione di interessi su costruzioni in corso (131 milioni di euro). Tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dagli ammortamenti e impairment rilevati nel periodo su tali attività (pari complessivamente a 3.652 milioni di euro) e dalle dismissioni del periodo (254 milioni di euro).
L'avviamento, pari a 13.825 milioni di euro, presenta un aumento di 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2015. La variazione trova riscontro nell'iscrizione di un avviamento (iscritto provvisoriamente in attesa di completare il processo di Purchase Price Allocation secondo quanto stabilito dall'IFRS 3) a seguito dell'acquisizione di Energía Limpia de Amistad, società messicana operante nella generazione da fonte eolica, il cui effetto è solo parzialmente compensato dalla variazione dei tassi di cambio.
Si ricorda che la valutazione di impairment delle Cash Generating Unit (CGU) a cui sono allocate le porzioni di avviamento è effettuata annualmente ovvero qualora le circostanze indichino che il valore contabile possa non essere recuperato. Il test è stato effettuato al 31 dicembre 2015 sulla base dei flussi di cassa rivenienti dal piano industriale 2016-2019, predisposto dalla Direzione e attualizzati applicando degli specifici tassi di sconto. Le assunzioni chiave applicate per determinare il valore d'uso delle single CGU e le analisi di sensitività sono riportate nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015.
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, pari a 1.026 milioni di euro, si incrementano di 419 milioni di euro rispetto al valore registrato alla chiusura dell'esercizio precedente
La movimentazione del periodo, oltre a risentire del risultato positivo di pertinenza del Gruppo delle società valutate con l'equity method, è fortemente influenzata dalle "variazioni di perimetro" connesse essenzialmente alla cessione del 50% della partecipazione indiretta nel capitale sociale di Slovenské elektrárne avvenuta il 28 luglio 2016 a seguito della quale la società è valutata con il metodo del patrimonio netto.
Si segnala inoltre la cessione della quota azionaria detenuta in GNL Quintero, società cilena operante nella rigassificazione di gas naturale.
Le altre attività non correnti sono pari a 13.189 milioni di euro al 30 settembre 2016 e includono:
| Milioni di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazioni | |||
| Attività per imposte anticipate | 6.617 | 7.386 | (769) | -10,4% | |
| Crediti e titoli inclusi nell'indebitamento finanziario netto | 2.830 | 2.335 | 495 | 21,2% | |
| Altre attività finanziarie non correnti | 2.704 | 3.282 | (578) | -17,6% | |
| Crediti verso operatori istituzionali di mercato | 237 | 67 | 170 | - | |
| Altri crediti a lungo termine | 801 | 810 | (9) | -1,1% | |
| Totale | 13.189 | 13.880 | (691) | -5,0% |
Il decremento del periodo, pari a 691 milioni di euro, è dovuto sostanzialmente:
quota a breve termine del credito per il risanamento del Fondo Pensione Elettrico e per il rimborso degli oneri straordinari sostenuti per la sostituzione anticipata dei contatori (65 milioni di euro);
all'incremento dei crediti non correnti verso operatori istituzionali di mercato per 170 milioni di euro, principalmente dovuto all'aumento dei crediti verso la CSEA per 147 milioni di euro, sostanzialmente correlato al riconoscimento dei titoli e progetti di efficienza energetica dei primi nove mesi del 2016.
Le rimanenze sono pari a 2.772 milioni di euro e presentano una riduzione di 132 milioni di euro, riferibile principalmente al decremento delle quote dei diritti di emissione CO2, dei certificati verdi e delle giacenze di gas e altri combustibili.
I crediti commerciali, pari a 13.310 milioni di euro, sono in crescita di 513 milioni di euro, con una variazione derivante essenzialmente dall'aumento dei crediti per vendita e trasporto energia, anche per effetto del calendario di fatturazione.
Le altre attività correnti, pari a 10.718 milioni di euro, sono dettagliate come segue:
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento | 2.965 | 2.241 | 724 | 32,3% |
| Altre attività finanziarie correnti | 3.189 | 5.213 | (2.024) | -38,8% |
| Crediti tributari | 1.964 | 1.342 | 622 | 46,3% |
| Crediti verso operatori istituzionali di mercato | 855 | 765 | 90 | 11,8% |
| Altri crediti a breve termine | 1.745 | 1.427 | 318 | 22,3% |
| Totale | 10.718 | 10.988 | (270) | -2,5% |
Il decremento del periodo, pari a 270 milioni di euro, è riconducibile principalmente a:
La voce in esame include sostanzialmente le attività valutate sulla base del presumibile valore di realizzo desumibile dallo stato attuale delle trattative, che in ragione delle decisioni assunte dal management, rispondono ai requisiti previsti dall'IFRS 5 per la loro classificazione in tale voce. Il decremento del periodo, pari ai 6.684 milioni di euro risente essenzialmente delle cessioni di Slovenské elektrárne (-6.798 milioni di euro), Hydro Dolomiti Enel (-189 milioni di euro) e Compostilla RE (-111 milioni di euro) che ne hanno determinato il deconsolidamento, e della classificazione in tale voce delle attività relative a Marcinelle (85 milioni di euro), Enel France (38 milioni di euro), nonché di alcuni asset minori.
L'incremento dei primi nove mesi del 2016 del patrimonio netto di Gruppo, pari a 2.736 milioni di euro, risente principalmente della scissione non proporzionale di Enel Green Power, mediante la quale – attraverso un concambio azionario che ha comportato un aumento di capitale e della riserva sovrapprezzo azioni di Enel SpA a servizio della scissione stessa – il Gruppo ha aumentato la quota partecipativa nella società dal 68,29% al 100% (con un effetto complessivo pari a 2.065 milioni di euro) e della rilevazione dell'utile di competenza del periodo a Conto economico (2.757 milioni di euro), solo parzialmente compensato da quello rilevato direttamente a patrimonio netto (-58 milioni di euro). Tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dai dividendi deliberati e distribuiti nel periodo (1.316 milioni di euro), nonché dall'aumento delle interessenze di terzi (con un paritetico decremento del patrimonio netto di Gruppo) conseguente alla riorganizzazione societaria del business delle energie rinnovabili in Spagna che ha visto la cessione del 60% del capitale di Enel Green Power España da Enel Green Power International a Endesa Generación.
La voce finanziamenti a lungo termine, pari a 40.716 milioni di euro (44.872 milioni di euro al 31 dicembre 2015), è costituita da prestiti obbligazionari per complessivi 31.474 milioni di euro (35.987 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e da finanziamenti bancari e altri finanziamenti per 9.242 milioni di euro (8.885 milioni di euro al 31 dicembre 2015). La variazione rilevata nei nove mesi risente del deprezzamento del dollaro statunitense e delle altre valute in cui è espresso il valore nozionale del debito, dei rimborsi effettuati e delle riclassifiche alla quota corrente che hanno più che compensato le nuove emissioni effettuate.
I fondi diversi e passività per imposte differite sono pari a 16.190 milioni di euro al 30 settembre 2016 (16.453 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e includono:
Le altre passività non correnti sono pari a 4.730 milioni di euro (3.067 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e si incrementano di 1.663 milioni di euro, essenzialmente per effetto della variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati (+1.574 milioni di euro) che riguarda prevalentemente gli strumenti di copertura del rischio cambio e di tasso di interesse designati di cash flow hedge.
I finanziamenti a breve termine e le quote correnti di finanziamenti a lungo termine incrementano di 301 milioni di euro, passando da 7.888 milioni di euro di fine 2015 a 8.189 milioni di euro al 30 settembre 2016. Tale variazione è connessa essenzialmente all'incremento delle commercial paper per 2.091 milioni di euro, parzialmente compensata dal decremento della quota a breve dei prestiti obbligazionari (-986 milioni di euro) e dei collateral ricevuti dalle controparti di contratti derivati OTC (-798 milioni di euro).
I debiti commerciali, pari a 11.427 milioni di euro (11.775 milioni di euro al 31 dicembre 2015), sono in diminuzione di 348 milioni di euro.
Le altre passività correnti, pari a 18.072 milioni di euro, sono di seguito dettagliate:
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazioni | ||
| Debiti diversi verso clienti | 1.766 | 1.567 | 199 | 12,7% |
| Debiti verso operatori istituzionali di mercato | 4.930 | 4.879 | 51 | 1,0% |
| Passività finanziarie correnti | 3.914 | 6.572 | (2.658) | -40,4% |
| Debiti verso il personale e verso istituti di previdenza | 547 | 674 | (127) | -18,8% |
| Debiti tributari | 2.223 | 1.576 | 647 | 41,1% |
| Altri | 4.692 | 4.741 | (49) | -1,0% |
| Totale | 18.072 | 20.009 | (1.937) | -9,7% |
La variazione del periodo, pari a 1.937 milioni di euro, è essenzialmente dovuta:
Includono le passività correlate al perimetro delle "Attività possedute per la vendita" e commentate nella voce relativa.
Milioni di euro
Nel seguito viene riportata la posizione finanziaria netta, rispettivamente al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2015, in linea con le disposizioni CONSOB del 28 luglio 2006, riconciliata con l'indebitamento finanziario netto predisposto secondo le modalità di rappresentazione del Gruppo Enel.
al 30.09.2016 al 31.12.2015 Variazioni Denaro e valori in cassa 423 582 (159) -27,3% Depositi bancari e postali 5.968 10.057 (4.089) -40,7% Titoli 30 1 29 - Liquidità 6.421 10.640 (4.219) -39,7% Crediti finanziari a breve termine 2.068 1.324 744 56,2% Crediti finanziari per operazioni di factoring 102 147 (45) -30,6% Quota corrente crediti finanziari a lungo termine 765 769 (4) -0,5% Crediti finanziari correnti 2.935 2.240 695 31,0% Debiti verso banche (224) (180) (44) -24,4% Commercial paper (2.304) (213) (2.091) - Quota corrente di finanziamenti bancari (879) (844) (35) -4,1% Quota corrente debiti per obbligazioni e emesse (3.584) (4.570) 986 21,6% Quota corrente debiti verso altri finanziatori (250) (319) 69 21,6% Altri debiti finanziari correnti (1) (1.050) (1.762) 712 40,4% Totale debiti finanziari correnti (8.291) (7.888) (403) -5,1% Posizione finanziaria corrente netta 1.065 4.992 (3.927) -78,7% Debiti verso banche e istituti finanziatori (7.365) (6.863) (502) -7,3% Obbligazioni (31.474) (35.987) 4.513 12,5% Debiti verso altri finanziatori (1.877) (2.022) 145 7,2% Posizione finanziaria non corrente (40.716) (44.872) 4.156 9,3% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA come da Comunicazione CONSOB (39.651) (39.880) 229 0,6% Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine 2.830 2.335 495 21,2% INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (36.821) (37.545) 724 1,9%
(1) Include debiti finanziari correnti ricompresi nelle Altre passività finanziarie correnti.
Si precisa che, relativamente a tali voci, non vi sono rapporti con parti correlate.
In quanto operatore nel campo della produzione, della distribuzione, del trasporto e della vendita di energia elettrica, nonché della vendita di gas naturale, Enel effettua transazioni con un certo numero di società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato italiano, azionista di riferimento del Gruppo.
La tabella sottostante riepiloga le principali transazioni intrattenute con tali controparti.
| Parte correlata | Rapporto | Natura delle principali transazioni |
|---|---|---|
| Acquirente Unico | Interamente controllata indirettamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze |
Acquisto di energia elettrica destinata al mercato di maggior tutela Vendita di energia per uso proprio |
| GME - Gestore dei Mercati Energetici |
Interamente controllata indirettamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze |
Vendita di energia elettrica in Borsa Acquisto di energia elettrica in Borsa per pompaggi e programmazione impianti Vendita di energia per uso proprio |
| GSE - Gestore dei Servizi Energetici |
Interamente controllata direttamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze |
Vendita di energia elettrica incentivata Versamento della componente A3 per incentivazione fonti rinnovabili Vendita di energia per uso proprio |
| Terna | Controllata indirettamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze |
Vendita di energia elettrica sul Mercato dei Servizi di Dispacciamento Acquisto di servizi di trasporto, dispacciamento e misura Vendita di energia per uso proprio |
| Gruppo Eni | Controllata direttamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze |
Vendita di servizi di trasporto di energia elettrica Acquisto di combustibili per gli impianti di generazione, di servizi di stoccaggio e distribuzione del gas naturale |
| Gruppo Leonardo | Controllata direttamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze |
Acquisto di servizi informatici e fornitura di beni Vendita di energia per uso proprio |
| Gruppo Poste Italiane | Interamente controllata direttamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze |
Acquisto di servizi di postalizzazione Vendita di energia per uso proprio |
Infine, Enel intrattiene con i fondi pensione FOPEN e FONDENEL, con Enel Cuore, società Onlus di Enel operante nell'ambito dell'assistenza sociale e socio-sanitaria, rapporti istituzionali e di finalità sociale.
Tutte le transazioni con parti correlate sono state concluse alle normali condizioni di mercato, in alcuni casi determinate dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico.
Le tabelle seguenti forniscono una sintesi dei rapporti sopra descritti nonché dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate, società collegate e a controllo congiunto rispettivamente in essere nei primi nove mesi del 2016 e del 2015 e al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2015.
| Acquirente Unico |
GME | Terna | Eni | GSE | Poste Italiane |
Altre | Dirigenti con responsabilità strategica |
Totale primi nove mesi 2016 |
Società collegate e a controllo congiunto |
Totale generale primi nove mesi 2016 |
Totale voce di bilancio |
Incidenza % | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rapporti economici | |||||||||||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni |
35 | 947 | 1.062 | 846 | 346 | 48 | 51 | - | 3.335 | 194 | 3.529 | 50.131 | 7,0% |
| Altri ricavi | - | - | 2 | - | 6 | - | 2 | - | 10 | 8 | 18 | 1.328 | 1,4% |
| Proventi finanziari | - | - | 14 | - | - | - | - | - | 14 | 3 | 17 | 3.166 | 0,5% |
| Acquisto di energia elettrica, gas e combustibile |
2.287 | 1.167 | 47 | 694 | 2 | - | - | - | 4.197 | 249 | 4.446 | 23.141 | 19,2% |
| Costi per servizi e altri materiali | 1 | 47 | 1.613 | 105 | 3 | 60 | 36 | - | 1.865 | 76 | 1.941 | 12.100 | 16,0% |
| Altri costi operativi | 2 | 192 | 4 | - | - | - | - | - | 198 | - | 198 | 1.858 | 10,7% |
| Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value |
- | - | 10 | - | - | - | - | - | 10 | 13 | 23 | (130) | -17,7% |
| Oneri finanziari | - | - | - | - | 1 | - | - | - | 1 | 20 | 21 | 5.343 | 0,4% |
| Acquirente Unico |
GME | Terna | Eni | GSE | Poste Italiane |
Altre | Dirigenti con responsabilità strategica |
Totale al 30.09.2016 |
Società collegate e a controllo congiunto |
Totale generale al 30.09.2016 |
Totale voce di bilancio |
Incidenza % | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rapporti patrimoniali | |||||||||||||
| Altre attività non correnti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 20 | 20 | 13.189 | 0,2% |
| Crediti commerciali | 8 | 266 | 437 | 10 | 25 | - | 41 | - | 787 | 105 | 892 | 13.310 | 6,7% |
| Altre attività correnti | - | 11 | 5 | 9 | 250 | - | 1 | - | 276 | 16 | 292 | 10.718 | 2,7% |
| Altre passività non correnti | - | - | - | - | - | - | 6 | - | 6 | - | 6 | 4.730 | 0,1% |
| Debiti commerciali | 528 | 355 | 296 | 44 | 1.404 | 57 | 21 | - | 2.705 | 79 | 2.784 | 11.427 | 24,4% |
| Altre passività correnti | - | - | 3 | - | - | 1 | - | - | 4 | 5 | 9 | 12.997 | 0,1% |
| Altre informazioni | |||||||||||||
| Garanzie rilasciate | - | 280 | 250 | - | - | 10 | 75 | - | 615 | - | 615 | ||
| Garanzie ricevute | - | - | - | 250 | - | 11 | 29 | - | 290 | - | 290 | ||
| Impegni | - | - | 2 | 5 | - | - | 11 | - | 18 | - | 18 |
Enel - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 - Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 118
Milioni di euro
| Acquirente Unico |
GME | Terna | Eni | GSE | Poste Italiane |
Altre | Dirigenti con responsabilità strategica |
Totale primi nove mesi 2015 |
Società collegate e a controllo congiunto |
Totale generale primi nove mesi 2015 |
Totale voce di bilancio |
Incidenza % | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rapporti economici | |||||||||||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni |
- | 1.910 | 871 | 1.097 | 161 | 28 | 56 | - | 4.123 | 62 | 4.185 | 54.367 | 7,7% |
| Altri ricavi e proventi | - | - | 3 | - | 216 | - | 12 | - | 231 | 1 | 232 | 1.631 | 14,2% |
| Altri proventi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | 15 | 2.924 | 0,5% |
| Acquisto di energia elettrica, gas e combustibile |
2.823 | 1.143 | 80 | 1.139 | 3 | - | 26 | - | 5.214 | 202 | 5.416 | 28.008 | 19,3% |
| Costi per servizi e altri materiali | 1 | 64 | 1.458 | 87 | 3 | 83 | 34 | - | 1.730 | 77 | 1.807 | 12.070 | 15,0% |
| Altri costi operativi | 2 | - | 3 | 34 | - | - | - | - | 39 | - | 39 | 1.365 | 2,9% |
| Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value |
- | - | 7 | - | - | - | - | - | 7 | - | 7 | 78 | 9,0% |
| Altri oneri finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 22 | 22 | 4.922 | 0,4% |
| Acquirente Unico |
GME | Terna | Eni | GSE | Poste Italiane |
Altre | Dirigenti con responsabilità strategica |
Totale al 31.12.2015 |
Società collegate e a controllo congiunto |
Totale generale al 31.12.2015 |
Totale voce di bilancio |
Incidenza % | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rapporti patrimoniali | |||||||||||||
| Crediti commerciali | - | 217 | 473 | 116 | 68 | 5 | 15 | - | 894 | 43 | 937 | 12.797 | 7,3% |
| Altre attività finanziarie correnti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | 2 | 2.381 | 0,1% |
| Altre attività correnti | - | 4 | 25 | - | 69 | 5 | 2 | - | 105 | 30 | 135 | 2.898 | 4,7% |
| Altre passività non correnti | - | - | - | - | - | - | 4 | - | 4 | - | 4 | 1.549 | 0,3% |
| Debiti commerciali | 620 | 373 | 376 | 184 | 1.256 | 38 | 27 | - | 2.874 | 37 | 2.911 | 11.775 | 24,7% |
| Altre passività correnti | - | - | 8 | - | - | 1 | 4 | - | 13 | 1 | 14 | 11.222 | 0,1% |
| Altre informazioni | |||||||||||||
| Garanzie rilasciate | - | 280 | 253 | - | - | - | 1 | - | 534 | - | 534 | ||
| Garanzie ricevute | - | - | - | 150 | - | 8 | 27 | - | 185 | - | 185 | ||
| Impegni | - | - | 2 | 21 | - | - | 14 | - | 37 | - | 37 |
Enel - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 - Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 119
Nel corso del mese di novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha approvato una procedura (reperibile all'indirizzo internet https://www.enel.com/it/investors1/comitati/comitato-parti-correlate.html) che disciplina l'approvazione e l'esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere da Enel SpA, direttamente ovvero per il tramite di società controllate in attuazione di quanto disposto dall'art. 2391 bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB. Si segnala che nei primi nove mesi del 2015 non sono state realizzate operazioni con parti correlate per le quali fosse necessario procedere all'inserimento in bilancio dell'informativa richiesta dal Regolamento adottato con delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010.
Gli impegni contrattuali assunti dal Gruppo e le garanzie prestate a terzi sono di seguito riepilogate.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Garanzie prestate: | |||
| - fideiussioni e garanzie rilasciate a favore di terzi | 8.557 | 6.701 | 1.856 |
| Impegni assunti verso fornitori per: | |||
| - acquisti di energia elettrica | 60.849 | 48.733 | 12.116 |
| - acquisti di combustibili | 44.231 | 64.114 | (19.883) |
| - forniture varie | 1.038 | 1.725 | (687) |
| - appalti | 2.340 | 1.905 | 435 |
| - altre tipologie | 3.996 | 2.895 | 1.101 |
| Totale | 112.454 | 119.372 | (6.918) |
| TOTALE | 121.011 | 126.073 | (5.062) |
Gli impegni per energia elettrica ammontano al 30 settembre 2016 a 60.849 milioni di euro, di cui 15.856 milioni di euro relativi al periodo 1° ottobre 2016-2020, 12.832 milioni di euro relativi al periodo 2021-2025, 10.225 milioni di euro al periodo 2026-2030 e i rimanenti 21.936 milioni di euro con scadenza successiva.
Gli impegni per acquisti di combustibili, determinati in funzione dei parametri contrattuali e dei cambi in essere alla fine del periodo (trattandosi di forniture a prezzi variabili, per lo più espressi in valuta estera), ammontano al 30 settembre 2016 a 44.231 milioni di euro, di cui 23.610 milioni di euro relativi al periodo 1° ottobre 2016-2020, 12.474 milioni di euro relativi al periodo 2021-2025, 7.028 milioni di euro al periodo 2026-2030 e i rimanenti 1.119 milioni di euro con scadenza successiva.
Il giudizio avanti alla Corte di Appello di Venezia è attualmente pendente e la prossima udienza è fissata per il 17 novembre 2016. Si prevede che la sentenza possa essere emessa entro la fine dell'anno.
In relazione alla centrale termoelettrica di Brindisi Sud, si è concluso il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale di Brindisi nei confronti di alcuni dipendenti di Enel Produzione – citata quale responsabile civile nel corso del 2013 – per i reati di danneggiamento e getto pericoloso di cose riguardo a presunte contaminazioni di polveri di carbone su terreni adiacenti l'area della centrale con riferimento a condotte che si sarebbero verificate dal 1999 al 2011. Con sentenza del 26 ottobre 2016, il Tribunale di Brindisi ha disposto nei confronti dei tredici imputati dipendenti/dirigenti di Enel Produzione: (i) l'assoluzione di nove di essi per non aver commesso il fatto; (ii) il non doversi procedere per intervenuta prescrizione dei reati contestati per due imputati; (iii) la condanna dei restanti due imputati, con tutti i benefíci di legge, a nove mesi di reclusione. Nell'ambito della stessa sentenza, con riferimento alle richieste di risarcimento del danno, il Tribunale ha disposto altresì: (i) il rigetto di tutte le domande delle parti civili pubbliche e delle associazioni costituitesi parte civile; (ii) l'accoglimento della maggior parte delle domande presentate dalle parti private, rinviando queste ultime dinanzi al giudice civile per la quantificazione, senza disporre il riconoscimento di provvisionali.
Sono inoltre in corso processi penali presso i Tribunali di Reggio Calabria e Vibo Valentia nei confronti di alcuni dipendenti di Enel Produzione per il reato di illecito smaltimento dei rifiuti a seguito di presunte violazioni in merito allo smaltimento dei rifiuti della centrale termoelettrica di Brindisi. Enel Produzione non è stata citata quale responsabile civile. Il procedimento penale dinanzi al Tribunale di Reggio Calabria si è concluso all'udienza del 23 giugno 2016. Con questa sentenza il Tribunale ha assolto la quasi totalità degli imputati Enel dai principali reati, perché il fatto non sussiste. In un solo caso ha proclamato la prescrizione. Parimenti è stata proclamata la prescrizione per tutti i restanti reati, di minore rilevanza penale. Il procedimento dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia è stato rinviato dal 28 giugno 2016 al 4 maggio 2017 per i medesimi incombenti e cioè per sentire gli ultimi testi indicati dagli altri imputati.
Sulla base della sentenza del 21 ottobre 2013, Enel nell'ottobre 2014, ha citato in giudizio Cattolica dinanzi al Tribunale di Roma al fine di ottenere la quantificazione delle somme dovute a essa e il pagamento delle stesse da parte di Cattolica. All'udienza del 3 ottobre 2016, il giudice ha dichiarato inammissibile la richiesta delle controparti di sospensione del processo in attesa della definizione di quello di appello, concedendo i termini per le memorie istruttorie e ha rinviato la causa per esame delle richieste istruttorie al 4 luglio 2017.
Nel febbraio 2012 Albania BEG Ambient Shpk ha convenuto Enel SpA ed Enelpower SpA davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi per ottenere il riconoscimento in Francia della sentenza albanese. Enel SpA ed Enelpower SpA si sono costituite in giudizio contestando tale iniziativa. Il procedimento è in corso di svolgimento.
Enel - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 - Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 121
Albania BEG Ambient Shpk nel marzo 2014 ha convenuto Enel SpA ed Enelpower SpA dinanzi al tribunale dello Stato di New York per ottenere il riconoscimento in detto Stato della sentenza albanese.
In data 22 aprile 2014, a seguito di un'istanza di Enel ed Enelpower, il giudice ha revocato l'ordine emesso in precedenza inaudita altera parte nei confronti delle due società che disponeva l'astensione dal compiere atti di disposizione dei beni dalle stesse posseduti nei limiti dell'importo di circa 600 milioni di dollari statunitensi. Il procedimento è pendente e nessun provvedimento sul merito, neppure preliminare, è stato assunto da detto Tribunale. In data 27 aprile 2015 Enel SpA ed Enelpower SpA hanno chiesto che il giudizio sia rimesso dal tribunale dello Stato di New York alla Corte Federale. Con decisione del 10 marzo 2016 la Corte Federale non ha accolto l'istanza di Enel SpA ed Enelpower SpA e pertanto il procedimento prosegue davanti al giudice dello Stato di New York. Enel SpA ed Enelpower SpA hanno proposto appello avverso la decisione che aveva rigettato l'eccezione di carenza di giurisdizione del tribunale dello Stato di New York e anche tale procedimento di appello è pendente.
In relazione al procedimento pendente in Olanda, la Corte d'Appello dell'Aja, con decisione del 9 febbraio 2016, ha accolto i ricorsi disponendo la revoca dei provvedimenti cautelari previo rilascio di una garanzia da parte di Enel per l'importo di 440 milioni di euro e di una controgaranzia da parte di Albania BEG Ambient Shpk di 50 milioni di euro circa (valore stimato dei danni di Enel ed Enelpower in relazione ai citati sequestri conservativi e al rilascio della garanzia bancaria).
La garanzia di Enel è stata rilasciata in data 30 marzo 2016. Albania BEG Ambient Shpk non ha rilasciato la propria controgaranzia entro il termine di tre settimane. Il 4 aprile 2016 Albania BEG Ambient ha impugnato la sentenza del 9 febbraio 2016 dinanzi alla Corte di Cassazione olandese. Enel ed Enelpower si sono costituite in giudizio il 20 maggio 2016.
Inoltre, a fine luglio 2014, Albania BEG Ambient Shpk ha promosso un procedimento per ottenere il riconoscimento e l'esecuzione della decisione albanese in Olanda, nel contesto del quale a fine gennaio 2016 si è tenuta l 'ultima udienza. Il 29 giugno 2016 il Tribunale ha depositato la sentenza, con cui: (i) ha statuito che la sentenza albanese soddisfa i requisiti per il riconoscimento e l'esecuzione nei Paesi Bassi; (ii) ha ordinato a Enel ed Enelpower di pagare euro 433.091.870,00 ad Albania BEG Ambient, oltre spese e accessori per euro 60.673,78; (iii) ha respinto la richiesta di Albania BEG Ambient di dichiarare la sentenza provvisoriamente esecutiva. Il 29 giugno 2016 Enel ed Enelpower hanno presentato appello avverso la sentenza. L'appello ha effetto devolutivo pieno (c.d. "de novo"); infatti la Corte di Appello riesaminerà l'intero oggetto del contendere. Pertanto, Enel ed Enelpower potranno far valere nuovamente in toto le proprie argomentazioni. Successivamente, in data 27 settembre 2016, anche Albania BEG Ambient Shpk ha presentato appello avverso la decisione del Tribunale del 29 giugno 2016 per chiedere la riforma della sua parziale soccombenza nel merito.
Il 14 luglio 2016 Albania BEG Ambient Shpk ha notificato un sequestro conservativo sulla base di un provvedimento cautelare emesso inaudita altera parte per l'importo di 440 milioni di euro presso alcune entità e il pignoramento delle azioni di tre società controllate da Enel SpA nei Paesi Bassi. Enel ha proposto ricorso e con decisione del 26 agosto 2016 il tribunale di Amsterdam ha deciso che i provvedimenti cautelari emessi nel 2014 e nel 2016 sarebbero risultati revocati se Albania BEG Ambient Shpk non avesse rilasciato una garanzia bancaria a favore di Enel ed Enelpower dell'importo di 7 milioni di euro entro il 21 ottobre 2016. Albania BEG Ambient Shpk non ha rilasciato la garanzia e pertanto i sequestri conservativi su beni di Enel SpA e Enelpower SpA nei Paesi Bassi sono stati revocati e non risultano più in essere dal 21 ottobre 2016.
Albania BEG Ambient Shpk ha altresì iniziato procedimenti in Irlanda e in Lussemburgo per far riconoscere in questi due Paesi la pronuncia del Tribunale di Tirana. In Irlanda, il tribunale, con sentenza dell'8 marzo 2016, ha accolto le difese di Enel ed Enelpower dichiarando la carenza di giurisdizione nel Paese. Si è in attesa dell'approvazione della sentenza da
parte della Corte. In Lussemburgo il procedimento è ancora in fase di svolgimento. Nessun provvedimento giudiziario è stato assunto.
Con riferimento ai giudizi per ipotesi di violazioni del decreto legislativo n. 231/2001, per un infortunio occorso al dipendente di una ditta appaltatrice verificatosi nella centrale Enel Federico II di Brindisi nel 2009, è stata contestata a Enel Produzione la responsabilità amministrativa in relazione al delitto di lesioni colpose. Il processo si è concluso favorevolmente in primo grado in data 8 marzo 2016 con assoluzione sia degli imputati Enel persone fisiche sia della Società per il reato ex decreto legislativo n. 231/01. La sentenza è passata in giudicato nel mese di settembre 2016.
Con riferimento alle azioni legali intraprese da Basilus nei confronti di Ampla, quest'ultima ha ottenuto decisioni favorevoli in primo e secondo grado di giudizio. Nonostante la decisione di secondo grado fosse passata in giudicato, Basilus ha presentato dei particolari ricorsi (Embargos de Declaraçao), l'ultimo dei quali non è stato ricevuto. Successivamente, Basilus ha presentato un altro ricorso (Mandado de Segurança) per ottenere l'annullamento della sentenza sfavorevole all'Embargo de Declaraçao. Il Tribunal Superior de Justiça di Brasilia (terzo grado di giudizio) ha deciso che il Tribunal de Justiça debba analizzare in secondo grado l'ultimo degli Embargo de Declaraçao. È possibile presentare ricorso avverso tale decisione. Il valore del giudizio ammonta a 1.344 milioni di real brasiliani (circa 311 milioni di euro).
Le difese di CIEN sono analoghe a quelle utilizzate nel precedente caso. Le domande di Furnas sono state respinte dalla Corte di primo grado con decisione dell'agosto 2014. Furnas ha presentato appello avverso tale ultima decisione, mentre CIEN ha presentato il suo contro appello e il procedimento è in corso.
Coelce ha ottenuto decisioni favorevoli in primo grado e in appello ma Coperva ha presentato un'ulteriore ricorso (Embargo de Aclaración) che è stato rigettato con sentenza dell'11 gennaio 2016. Coperva ha presentato un ricorso straordinario davanti al Tribunal Superior de Justiça in data 3 febbraio 2016 e il procedimento è attualmente in corso.
Con decisione del Tribunale Amministrativo del Huila dell'11 aprile 2016 è stata confermata la revoca temporanea della misura cautelare per la durata di sei mesi fino al 16 ottobre 2016. Emgesa ha presentato un progetto volto a garantire certi livelli di ossigeno e sta attualmente analizzando i commenti fatti da parte del giudice. Il tribunale ha convocato le parti a un'udienza fissata al 31 ottobre 2016 chiedendo ad ANLA e CAM di depositare un report sulla qualità dell'acqua.
In data 5 luglio 2013 Electrica ha notificato a Enel, Enel Investment Holding, Enel Distributie Muntenia ed Enel Energie Muntenia (limitatamente ad alcune pretese) una domanda arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi con una richiesta di danni per asserite violazioni di specifiche clausole del Privatization Agreement. Viene, in particolare, richiesto il pagamento di penali per circa 800 milioni di euro, oltre interessi e ulteriori danni da quantificare. In data 18 luglio 2016 è stato notificato il lodo con il quale il Tribunale Arbitrale all'unanimità ha rigettato integralmente le pretese di SAPE dichiarando le richieste inammissibili o infondate e ha condannato quest'ultima al pagamento delle spese del procedimento arbitrale.
Inoltre, in data 29 settembre 2014 SAPE ha notificato a Enel ed Enel Investment Holding un'ulteriore domanda di arbitrato presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi con una richiesta di pagamento di circa 500 milioni di euro (oltre interessi) in relazione all'esercizio da parte di SAPE di un'opzione put prevista nel Privatization Agreement e relativa a una quota pari al 13,57% delle azioni detenute da SAPE nelle società Enel Distributie Muntenia ed Enel Energie Muntenia. Il procedimento è in corso di svolgimento e l'udienza si è tenuta a luglio 2016.
In data 20 aprile 2016 SAPE ha presentato un'ulteriore domanda di arbitrato dinanzi alla Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti di Enel SpA ed Enel Investment Holding BV in relazione alla mancata distribuzione dei dividendi più gli interessi. Successivamente, a settembre 2016, SAPE ha modificato la propria domanda di arbitrato convenendo in giudizio anche Enel Energie Muntenia e Enel Distributie Muntenia e riqualificando il valore complessivo della controversia in 64.074.767 dollari statunitensi. Il procedimento è nella fase preliminare.
In data 9 marzo 2015 è stato letto in udienza il dispositivo della decisione del tribunale di appello che, in contrasto con la decisione del giudice di primo grado, ha dichiarato la nullità dello stesso contratto nell'ambito dell'azione promossa dal Public Procurement Office (PPO).
Slovenské elektrárne ('SE") ha presentato ricorso straordinario avverso la decisione stessa davanti alla Corte Suprema. In udienza, in data 29 giugno 2016, è stata letta la decisione sul ricorso straordinario e la Corte Suprema ha rigettato tale richiesta. SE ha presentato ricorso dinanzi la Corte Costituzionale.
Inoltre, SE ha presentato una domanda di arbitrato nei confronti della Repubblica slovacca – Ministro dell'Economia – e del National Property Fund presso il Vienna International Arbitral Centre (VIAC) sulla base del VEG Indemnity Agreement. In base a questo accordo, sottoscritto nell'ambito della privatizzazione tra il National Property Fund della Repubblica Slovacca e SE, quest'ultima ha diritto a essere indennizzata in caso di interruzione anticipata del VEG Operation Agreement per motivi non imputabili a SE. Il Tribunale Arbitrale ha rigettato l'eccezione di giurisdizione sollevata dai convenuti. Il procedimento arbitrale è in corso di svolgimento.
Vodohospodárska Výstavba Štátny Podnik ('VV") ha avviato un ulteriore procedimento nei confronti di SE per il pagamento di circa 490 milioni di euro come conseguenza dell'asserito arricchimento senza giusta causa per la gestione della centrale nel periodo 2006-2015. SE respinge tale richiesta e ha chiesto l'interruzione di detti procedimenti in attesa della decisione del procedimento del PPO. I procedimenti relativi al periodo 2006-2010 sono stati sospesi mentre la decisione sulla sospensione per quelli del periodo 2011, 2012 e 2015 è stata appellata da VV. In relazione all'anno 2013, SE ha presentato un ricorso straordinario avverso il rigetto dell'interruzione dello stesso procedimento, mentre, in relazione al 2014, la Corte ha fissato un'udienza a febbraio 2017 e il procedimento è in corso di svolgimento.
Con lodo depositato il 31 gennaio 2015, il primo dei due arbitrati in corso con la stessa controparte ha individuato la responsabilità dell'appaltatore e un concorso di colpa del CIS e di Enel Green Power ("EGP") con condanna di EGP al pagamento dell'importo di circa 2,5 milioni, pari alla metà dei danni ammessi al risarcimento. Le parti hanno promosso appello avverso il predetto lodo e, all'udienza del 20 aprile 2016, il Collegio ha trasmesso gli atti al Presidente della Sezione per la riunione dei diversi procedimenti pendenti. Quest'ultimo, nel mese di maggio 2016, ha disposto la riunione dei predetti procedimenti pendenti. All'udienza del 14 ottobre 2016 la Corte d'Appello di Napoli ha rinviato per la precisazione delle conclusioni all'udienza del 10 novembre 2017.
PH Chucas SA ('Chucas") è una società di progetto costituita da Enel Green Power Costa Rica SA a seguito dell'aggiudicazione di una gara bandita nel 2007 dall'Instituto Costarricence de Electricidad ('ICE") per la realizzazione di un impianto idroelettrico da 50 MW e la vendita dell'energia prodotta dalla centrale allo stesso ICE in base a un contratto build, operation and transfer (BOT). Tale schema contrattuale prevede, da parte di Chucas, la costruzione, la gestione dell'impianto per 20 anni e il successivo trasferimento all'ICE dello stesso.
In base al contratto BOT sottoscritto, l'impianto sarebbe dovuto entrare in operazione il 26 settembre 2014. Per diverse ragioni – tra queste, inondazioni, frane, slittamento dei versanti della montagna – il progetto ha subíto un incremento dei costi e ritardi nella realizzazione, con conseguente ritardo nella obbligazione di fornitura di energia. Chucas ha presentato nel 2012 e nel 2013 istanze amministrative all'ICE per il riconoscimento dei maggiori costi sostenuti e di una proroga per l'inizio dell'entrata in esercizio dell'impianto. L'ICE ha rigettato tale istanza nel corso del 2015 e ha anche notificato due multe per circa 9 milioni di dollari statunitensi relative ai ritardi nella messa in esercizio dell'impianto. A seguito della richiesta cautelare di Chucas, il pagamento delle multe è stato sospeso.
Inoltre, essendo stata respinta dall'ICE l'istanza amministrativa, in conformità a quanto previsto nel contratto BOT, in data 27 maggio 2015, Chucas ha avviato un procedimento arbitrale di fronte alla Cámara Costarricense-Norteamericana de Comercio (AMCHAM CICA) al fine di ottenere il riconoscimento dei maggiori costi sostenuti per la costruzione dell'impianto e dei ritardi nella realizzazione del progetto e l'annullamento della multa comminata dall'ICE. In data 29 settembre 2015 si è costituito il Collegio Arbitrale. Il procedimento è in corso di svolgimento e si è in attesa della fissazione dell'udienza.
Inoltre, in data 3 ottobre 2015, in considerazione di una serie di violazioni di obblighi contrattuali (tra cui il mancato rispetto del termine per la conclusione dei lavori) da parte del Consorzio FCC Construcción America SA e FCC Construcción SA (FCC) – incaricato della realizzazione di alcuni dei lavori dell'impianto idroelettrico – Chucas ha notificato la risoluzione del contratto per inadempimento procedendo anche all'escussione delle garanzie rilasciate in suo favore. Tuttavia, le garanzie non sono state incassate in attesa della risoluzione del procedimento arbitrale istaurato da FCC, in data 27 ottobre 2015, presso la Camera Arbitrale di Commercio di Parigi. Nel proprio Statement of Claim, depositato in data 8 giugno 2016, FCC ha richiesto il pagamento di circa 36 milioni di dollari statunitensi e un'estensione del termine per completare i lavori di circa 200 giorni. Chucas si è costituita nel procedimento con apposita domanda riconvenzionale. Chucas ha depositato il proprio statement of defence in data 7 ottobre 2016 e ha quantificato la propria pretesa risarcitoria in almeno 38 milioni di dollari statunitensi.
In data 25 ottobre 2015, Ampla ha depositato la sentenza emessa della Suprema Corte di Brasilia (pubblicata in data 2 ottobre 2015) che ha ritenuto incostituzionale l'anticipo dei termini di versamento dell'ICMS (Imposto sobre Circulação de Mercadorias e Serviços). Conseguentemente, nel 2016 l'Amministrazione Finanziaria Brasiliana ha annullato l'azione legale risolvendo, quindi, il giudizio in favore di Ampla.
A luglio 2016 si è conclusa a favore dell'Amministrazione Finanziaria la prima istanza. Conseguentemente, Endesa Brasil ha presentato appello in secondo grado amministrativo. Il valore complessivo della causa al 30 settembre 2016 è di circa 69 milioni di euro.
In data 10 ottobre 2016, sono stati sottoscritti gli accordi vincolanti relativi all'operazione volta all'integrazione tra Enel OpEn Fiber ("EOF") e il gruppo facente capo a Metroweb Italia ("Metroweb").
Tale operazione prevede nell'ordine:
Rimane inoltre ferma la previsione in base alla quale Enel e CDPE riconoscono a F2i l'opzione di reinvestire nella società emergente dalla fusione, mediante l'acquisizione dalle medesime Enel e CDPE di una partecipazione fino al 30% del capitale della società. Il prezzo di esercizio di tale opzione sarà basato sul valore dell'acquisizione di Metroweb da parte di EOF.
Viene ribadito che EOF, così come costruita mediante tale operazione, sarà controllata congiuntamente da Enel e CDPE (anche in caso di reinvestimento di F2i) e sarà pertanto consolidata da Enel secondo il metodo del patrimonio netto. L'attuazione dell'operazione permetterà a EOF di:
È previsto che l'acquisizione di Metroweb venga completata entro la fine del mese di dicembre 2016, subordinatamente al rilascio delle autorizzazioni necessarie da parte delle autorità competenti.
In data 12 ottobre 2016 il Comune di Padova ed Enel OpEn Fiber ("EOF"), la società di Enel per lo sviluppo di una infrastruttura nazionale per la banda ultra larga, hanno firmato la prima convenzione che permette la posa di fibra ottica sull'intero territorio comunale. Il piano di Enel OpEn Fiber per Padova prevede una copertura del 50% delle unità immobiliari entro giugno 2017 e dell'80% entro maggio 2018, per un totale di circa 116.000 unità immobiliari cablate, circa 560 km di rete interrata e circa 210 km di rete aerea. L'investimento previsto è di circa 30 milioni di euro. Successivamente, il 24 ottobre 2016, è stato sottoscritto un analogo accordo con il Comune di Cagliari, per il quale il piano prevede una copertura del 50% delle unità immobiliari entro luglio 2017 e dell'80% entro marzo 2018, per un totale di circa 66.000 unità immobiliari cablate, circa 440 km di rete interrata e circa 60 km di rete aerea. L'investimento previsto è di circa 20 milioni di euro.
La fibra, in grado di supportare velocità di trasmissione a 1 Gbps sia in download sia in upload, verrà portata fino a casa dei clienti in modalità Fiber to the Home (FTTH). Le attività di posa della fibra conteranno sul sostegno dei due Comuni per la realizzazione celere dei lavori.
In data 25 ottobre 2016 Enel è stata ammessa nell'esclusivo A-list del Carbon Disclosure Project (CDP), l'indice più utilizzato dalla finanza sostenibile per orientare gli investitori verso le aziende con maggiore consapevolezza sui temi del cambiamento climatico.
L'A-list dell'indice CDP comprende quelle aziende che, tra circa 2000 partecipanti a livello mondiale, si distinguono per l'efficacia della propria strategia nel cogliere le opportunità e gestire i rischi dei cambiamenti climatici. Il punteggio alla base dell'ammissione nell'indice tiene inoltre conto della completezza e della trasparenza delle informazioni fornite relative alle emissioni di gas serra. Quest'anno l'ingresso nella A-list ha premiato, in particolare, le aziende come Enel vincolate a obiettivi di riduzione dei gas serra compatibili con i livelli indicati dalla scienza, cosiddetti "science-based". L'ingresso nell'indice CDP rappresenta un'altra importante conferma della strategia di Enel nella lotta ai cambiamenti climatici e verso un'economia a basse emissioni di carbonio, sancita dall'obiettivo del Gruppo di diventare "carbon neutral" entro il 2050.
In data 31 ottobre 2016, le società controllate Enersis Americas, Endesa Americas e Chilectra Americas hanno annunciato che, essendo scaduto il termine per l'esercizio del diritto di recesso da parte dei rispettivi azionisti che non hanno concorso all'approvazione della fusione per incorporazione di Endesa Americas e Chilectra Americas in Enersis Americas, risultano essersi avverate le condizioni sospensive cui l'indicata fusione risultava subordinata. In particolare:
La fusione avrà effetto dal primo giorno del mese successivo a quello in cui sarà stata redatta, a cura delle società interessate, la scrittura che attesta l'avveramento delle citate condizioni sospensive.
Enersis Americas ha inoltre annunciato che, in conseguenza di quanto sopra, risultano essersi avverate anche le condizioni sospensive dell'offerta pubblica di acquisto ("OPA") lanciata lo scorso 13 settembre dalla medesima Enersis Americas sul flottante di Endesa Americas e il cui periodo di offerta si è anch'esso concluso lo scorso 28 ottobre. Informazioni di maggior dettaglio in merito agli esiti di tale OPA saranno fornite al mercato da parte di Enersis Americas nei prossimi giorni in conformità alla normativa dei Paesi (i.e., Cile e Stati Uniti d'America) in cui l'offerta in questione si è svolta.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto De Paoli dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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