Pre-Annual General Meeting Information • Jun 6, 2023
Pre-Annual General Meeting Information
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Presidente
Abbiamo esaurito gli adempimenti riguardanti la costituzione dell'Assemblea.
A nome di tutto il Consiglio di Amministrazione porgo un cordiale saluto e un ringraziamento a tutti gli Azionisti presenti per la partecipazione agli odierni lavori dell'Assemblea; un'Assemblea che sono felice e onorato di presiedere e che finalmente, dopo tre anni, si svolge in presenza, consentendoci di instaurare di nuovo un'importante occasione di dialogo diretto tra la Società e i propri Azionisti.
Vorrei quindi svolgere alcune considerazioni preliminari, partendo dal contesto macro-economico di riferimento.
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Contesto che - dopo una netta ripresa post-crisi pandemica che aveva contraddistinto l'anno precedente - ha assistito a un generalizzato rallentamento dell'economia reale, con una crescita stimata del PIL mondiale di circa il 3,1% su base annuale (a fronte di circa il 6,2% del 2021).
L'incertezza su scala globale derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina ha generato volatilità nelle catene di fornitura, aggravando il mercato energetico, delle materie prime e dei beni alimentari, con ripercussioni dirette sui prezzi del gas e del carbone - che hanno raggiunto livelli record e generato un conseguente aumento del prezzo dell'elettricità - oltre che dei beni finali di consumo.
Negli Stati Uniti - il cui PIL ha registrato un aumento del 2,1% su base annuale, condizionato fortemente da livelli elevati d'inflazione che non si registravano da più di cinque decadi - così come nell'Eurozona (con il PIL in aumento del 3,5% su base annuale) e in America Latina (con una stima del PIL del 3,7% su base annuale), repentine e crescenti pressioni inflattive hanno forzato la maggior parte delle banche centrali ad inasprire in poco tempo le proprie politiche monetarie, con conseguenti effetti sui mercati finanziari.1
1 Negli Stati Uniti, l'economia è stata fortemente condizionata da livelli elevati d'inflazione che non si registravano da più di cinque decadi e che hanno forzato la Federal Reserve ad attuare rapidi rialzi del proprio tasso di interesse di riferimento.
In Eurozona, l'anno è stato inizialmente contraddistinto da una ripresa economica supportata da un rilancio della domanda interna trainata dai consumi ed investimenti privati in risposta al rilassamento delle restrizioni imposte durante la crisi pandemica. Nel semestre successivo, tuttavia, con l'insorgere dell'elevata incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina e l'aumento repentino dei prezzi energetici, l'economia dell'Eurozona ha registrato un brusco rallentamento. In risposta alle crescenti pressioni inflattive, anche la Banca Centrale Europea ha condotto una repentina politica monetaria restrittiva attraverso un rialzo persistente dei propri tassi di riferimento.
Analogamente, in America Latina, ad una iniziale netta ripresa trainata dalla domanda privata dei consumi per beni e servizi – supportata da un recupero del mercato del lavoro e da un ingente supporto fiscale fornito dai governi in risposta alla crisi pandemica – si è contrapposto, nel secondo semestre, un rapido ed elevato aumento dei prezzi internazionali delle materie prime energetiche e agricole, che hanno forzato le banche centrali nazionali ad un inasprimento delle proprie politiche monetarie, raffreddandone la ripresa economica.
Eventi climatici estremi hanno purtroppo provocato, anche nel 2022, ingenti danni nel mondo. A livello globale, i disastri naturali hanno causato perdite per 270 miliardi di dollari.2 Queste perdite economiche sono superiori di circa il 30% rispetto alla media dei 10 anni precedenti.3
La domanda elettrica in Europa ha subito una contrazione del 3,5%, in controtendenza rispetto al dato globale sul consumo di elettricità che, secondo le ultime stime fornite dall'International Energy Agency, ha registrato nel 2022 un +2% verso il 2021.4
Tale dinamica è riconducibile alle forti tensioni registrate sui prezzi dell'energia elettrica nei paesi del Vecchio Continente, dovute alla crisi del mercato del gas naturale a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, combinata alla bassa produzione nucleare in Francia e a condizioni di scarsa idraulicità soprattutto in Italia e Spagna.
In questo inizio di anno, l'economia globale sembra percorrere un lento cammino di ripresa, con una progressiva attenuazione delle perturbazioni dei mercati energetici e dei beni alimentari, oltre che delle interruzioni a livello di catene di approvvigionamento.
Contemporaneamente, l'inasprimento repentino e sincrono della politica monetaria adottata dalla maggior parte delle banche centrali ha già iniziato a dare i suoi frutti, con l'inflazione che sta iniziando la sua flessione verso i livelli obiettivo di equilibrio, sebbene con dinamiche più persistenti di quanto originariamente previsto.5
Fonte: Munich Re.
Fonte: Swiss Re.
In lieve rallentamento rispetto alla crescita media del periodo 2015-2019, pari al 2,4%.
L'inflazione globale è diminuita, ma riflette principalmente la brusca inversione di tendenza dei prezzi dei beni energetici e dei prodotti alimentari. Infatti, l'inflazione di "fondo", che esclude le componenti più volatili come quelle energetiche e alimentari, non ha ancora raggiunto il picco in molti paesi. u7

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Questo contesto ha evidenziato i rischi per i paesi della forte dipendenza da fonti esterne e della significativa esposizione alla volatilità dei prezzi delle commodity, nonché dell'interruzione delle forniture. Al contempo, ci ha fatto comprendere che la strada da percorrere è quella dell'indipendenza energetica, per il raggiungimento della quale appare quantomai necessaria la crescita sostenuta della generazione rinnovabile e l'elettrificazione dei consumi finali che - passando da un combustibile fossile al vettore elettrico per soddisfare un medesimo servizio (si pensi al riscaldamento domestico o alla mobilità) consentono anche di migliorare l'efficienza energetica complessiva, richiedendo meno energia primaria per fruire dello stesso servizio.
Il nostro Gruppo ormai da tempo persegue questa strategia, che ci ha consentito di crescere anche nel 2022.
■ Il nostro modello di business e i principali risultati industriali Guardando ai principali risultati industriali, che saranno illustrati in dettaglio dall'Amministratore Delegato, anche nel 2022 abbiamo raggiunto un nuovo record nella capacità di generazione da fonti rinnovabili, avendo realizzato circa 5,2 GW di nuova capacità, inclusiva di 387 MW di stoccaggio con batterie, e ci siamo confermati il primo operatore privato nelle energie rinnovabili a livello globale, con circa 59 GW6 di capacità installata. L'energia prodotta nell'anno da fonti rinnovabili è stata ampiamente superiore rispetto alla produzione da fonte termoelettrica, raggiungendo circa 124 TWh (a fronte di una produzione da fonte termoelettrica pari a circa 89 TWh).
Parallelamente, è continuato il processo di dismissione e riconversione delle centrali a carbone, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione del Gruppo certificati dalla Science Based Target initiative (SBTi).
Include, oltre alla capacità consolidata, anche quella riferita a società collegate o a controllo congiunto (circa 4,9 GW) e il BESS (circa 0,7 GW).

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Nel corso dell'anno è proseguito il forte impegno di Enel nelle reti elettriche, abilitatrici e protagoniste della transizione energetica. Grazie agli investimenti finalizzati al loro ammodernamento e alla loro ulteriore digitalizzazione, il 63% degli utenti finali del Gruppo è dotato di contatore intelligente.
li Gruppo si conferma la più grande società privata di distribuzione di energia elettrica a livello globale, con circa 73 milioni di utenti finali allacciati alle reti, e gestisce la più estesa base clienti tra le società private, con circa 67 milioni di clienti a fine 2022.
La performance economico-finanziaria ha visto chiudere l'esercizio 2022 con un EBITDA e un Utile netto ordinari al di sopra della guidance comunicata al mercato in occasione dell'ultimo Capital Markets Day e nonostante il contesto fortemente volatile e avverso
Il dividendo per il 2022 ammonta a 40 centesimi di euro per azione, in aumento del 5% rispetto al 2021.
ll conseguimento di tutti questi risultati è stato reso possibile grazie al nostro modello di business integrato – che ci porta a concentrarci su quei Paesi in cui la presenza del Gruppo copre l'intera catena del valore in modo da cogliere appieno le opportunità legate alla transizione energetica - alle azioni manageriali attuate nel corso dell'anno e, soprattutto, al grande lavoro di tutte le nostre persone.
Nel perseguimento del successo sostenibile, che ci porta a creare valore per gli azionisti nel lungo termine tenendo conto degli interessi dei nostri stakeholder, abbiamo raggiunto importanti risultati anche in termini ambientali, sociali e di governance.
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Sotto l'aspetto della sostenibilità ambientale - la cui tutela, anche nell'interesse delle future generazioni, è ormai entrata nel dettato costituzionale - come recentemente indicato nel nostro "Zero Emissions Ambition Report" abbiamo confermato l'ambizione di raggiungere emissioni zero entro il 2040 (obiettivo che avevamo già anticipato di dieci anni, dal 2050 al 2040), in linea con il target di contenimento del riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C.
Sono stati definiti specifici obiettivi, validati da SBTi (Science Based Targets Initiative), che riguardano sia le emissioni dirette generate dai nostri impianti sia le emissioni indirette prodotte a monte e a valle dai nostri fornitori e clienti.
Nello sviluppo previsto al 2030 di nuove infrastrutture, abbiamo confermato l'impegno di No Net Loss di biodiversità - pure espressamente prevista, ormai, nella Costituzione - prevedendone l'adozione su progetti selezionati in aree ad alta importanza di biodiversità a partire dal 2025.
Abbiamo inoltre ridotto ulteriormente il consumo di materiali e di energia nelle nostre centrali (con una riduzione pari al 56% rispetto al 2015), con una crescente attenzione alla circolarità delle risorse.
Abbiamo rinnovato il nostro impegno nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite ("SDG"), ponendo al centro l'SDG 13 "Lotta al cambiamento climatico": circa il 94% degli investimenti previsti per il periodo 2023-2025 su base consolidata risulta in linea con gli SDG.
Agli obiettivi di sostenibilità ambientale sono legati anche gli strumenti di finanza sostenibile emessi da Enel, in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" aggiornato a febbraio 2023 e che rappresentano, a fine 2022, circa il 63% del debito lordo. Gli strumenti e le operazioni finanziarie del Gruppo possono pertanto avere un tasso d'interesse o altri termini finanziari o strutturali legati al raggiungimento di obiettivi associati
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alla riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas serra (SDG 13), alla crescita della capacità installata alimentata da fonti rinnovabili (SDG 7) o alla percentuale di investimenti (Capex) allineati alla tassonomia dell'Unione Europea.
Si tratta di un meccanismo concreto per conferire credibilità agli impegni che abbiamo pubblicamente assunto e che contribuisce a un legame tra il costo dell'indebitamento ed il valore della sostenibilità.
Abbiamo quindi mantenuto alta l'ambizione climatica e ambientale stando sempre attenti alle ricadute sociali e di tenuta del sistema industriale per garantire una transizione ordinata ed inclusiva: nella stessa direzione vanno la risposta dell'Unione europea alla crisi energetica, con il piano REPower EU, e quella del nostro governo.
Supportiamo il piano di ripresa economica e puntiamo a diventare un partner strategico per l'adozione del Green Deal e del Recovery Plan a livello sia europeo sia nazionale.
Un traguardo importante è rappresentato, in Italia, dalla positiva partecipazione ai due bandi del PNRR relativi a Smart Grids e Resilienza delle Reti, con l'assegnazione di circa 3,5 miliardi di euro.
Con l'ampliamento della fabbrica di moduli fotovoltaici 3SUN in Italia, abbiamo risposto alla necessità di riposizionarsi su filiere strategiche per la transizione energetica e aumentare la resilienza della catena di fornitura.
Il coinvolgimento dei principali stakeholder interni ed esterni è per noi fondamentale sia per promuovere la conoscenza reciproca sia per sviluppare un dialogo costruttivo che possa contribuire fattivamente a fronteggiare le sfide poste dagli impatti sociali della decarbonizzazione dell'economia.
Leva fondamentale sono naturalmente le nostre 65.124 persone, per le quali ci impegniamo a costruire quotidianamente un ambiente lavorativo inclusivo e capace di valorizzare le diversità e le unicità, promuovendone il benessere e lo sviluppo individuale, anche attraverso una sempre maggiore e diversificata offerta formativa (con oltre 47 ore di formazione pro capite nel 2022).
Principi che sono stati concretamente adottati nello Statuto della persona che nel 2022 abbiamo firmato con le organizzazioni sindacali italiane e rapidamente diffuso nelle altre geografie del Gruppo.
Poniamo particolare attenzione al tema della diversità di genere ma anche, in forma più ampia, culturale e generazionale, che punta a valorizzare le risorse già da prima del loro ingresso in Azienda e nei diversi momenti della vita personale e professionale.
Con il programma Energie per Crescere ci proponiamo di creare le nuove professionalità richieste dalla transizione energetica: nel corso del 2022 sono stati formati e assunti presso imprese che operano per le infrastrutture di rete circa 2.100 nuovi tecnici e recentemente abbiamo esteso il programma alla filiera delle rinnovabili.
l nostri fornitori, partner indispensabili per realizzare il processo di trasformazione del sistema energetico e digitale, sono concretamente stimolati non solo a garantire i necessari standard qualitativi, ma anche ad impegnarsi ad adottare le migliori pratiche in termini di diritti umani e di impatti della foro attività sull'ambiente.
A conferma del nostro costante impegno in materia di salute e sicurezza, nel 2022 l'indice di frequenza infortuni totali combinato Enel e imprese appaltatrici risulta in calo rispetto agli anni precedenti (2,25 nel 2022 contro 2,86 nel 2021).
In relazione ai progetti con le comunità locali, prosegue l'attività incentrata su accesso all'energia (SDG 7.1), istruzione di qualità (SDG 4) e sviluppo socio-economico (SDG 8), che dal 2015 ha raggiunto oltre 24 milioni di beneficiari.
Infine, i nostri clienti, che sono al centro della nostra strategia: attraverso l'elettrificazione saranno i principali protagonisti e i maggiori beneficiari della transizione energetica, migliorando il proprio impatto ambientale e beneficiando di soluzioni sostenibili che risultino convenienti, innovative, flessibili e digitali.
Nel corso del 2022, in linea con l'Engagement policy adottata dalla Società in attuazione di quanto raccomandato dal Codice italiano di Corporate Governance, abbiamo proseguito l'intensa attività di dialogo con gli investitori istituzionali - che a fine 2022 rappresentano circa il 56,7% del capitale di Enel - sia con riferimento a tematiche economicofinanziarie e di business che di governance e sostenibilità.
Il dialogo si è focalizzato, fra l'altro, sui temi legati all'indipendenza energetica, al costo dell'energia elettrica per i clienti finali, ai conseguenti impatti sul business del Gruppo e al riposizionamento geografico di quest'ultimo, nonché su alcuni profili concernenti la sostenibilità, con particolare riguardo al cambiamento climatico.
Nella politica per la remunerazione per il 2023 abbiamo introdotto alcune significative novità, che tengono conto anche degli esiti dell'attività di engagement sui temi di governo societario. In particolare, nell'ambito del Piano di Long-Term Incentive 2023, abbiamo incrementato la componente azionaria del premio base al 150% (dal precedente 130%) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, e al 100% (dal precedente 65%) per i Dirigenti con responsabilità strategiche e per gli altri primi riporti dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale. Tale incremento è volto a rafforzare ulteriormente l'allineamento degli interessi dei destinatari del piano di incentivazione con quelli degli Azionisti in un orizzonte di lungo termine.
Inoltre, sempre nell'ambito di tale piano di incentivazione, abbiamo aumentato il peso degli obiettivi di performance concernenti le tematiche
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ESG sino al 25% del totale rispetto al precedente 20%, grazie all'incremento al 15% (dal precedente 10%) dell'obiettivo di performance legato alla lotta al cambiamento climatico concernente la riduzione delle emissioni di gas serra.
Infine, in linea con le best practice a livello nazionale e internazionale e con le indicazioni provenienti da proxy advisors e investitori istituzionali, abbiamo adottato delle apposite Share Ownership Guidelines intese ad assicurare il raggiungimento e il mantenimento nel corso del tempo di un livello minimo di possesso azionario da parte dell'Amministratore Delegato e dei Dirigenti con responsabilità strategiche. Anche queste linee guida condividono l'obiettivo di favorire l'allineamento degli interessi dei destinatari con quelli della generalità degli Azionisti in un orizzonte di lungo periodo, incentivando il loro impegno al conseguimento degli obiettivi strategici della Società e del Gruppo.
La nostra leadership nella sostenibilità è riconosciuta a livello mondiale anche grazie alla presenza del Gruppo in diversi importanti rating, indici e ranking di sostenibilità in cui abbiamo raggiunto, nel 2022, traguardi storici. 7
Elemento chiave è la misurazione della sostenibilità lungo l'intera catena del valore, attraverso l'adozione di specifiche metriche e la definizione di target sempre più ambiziosi, non solo per dare conto dei risultati raggiunti, ma soprattutto per anticipare le decisioni e sviluppare un atteggiamento
7 Tra cui:
l'inclusione per il terzo anno consecutivo nel MSCI ESG Leaders Index dovuto alla (i) conferma del rating AAA di MSCI;
oonforma del accidenti di sostenibilità del Dow Jones World e Europe per il (ii) diciannovesimo anno consecutivo;
la conferma tra i leader climatici nella classifica del CDP Climate "A" List per il quarto (iii) anno consecutivo;
il raggiungimento della prima posizione del settore FTSE Russell. (iv)
la conferma nei principali indici che monitorano la performance aziendale sulla diversità (v) di genere: Bloomberg Gender Equality Index, Refinitiv Diversity & Inclusion, Equileap.
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proattivo. Una rendicontazione di sostenibilità che rappresenta quello che è successo nel passato ma soprattutto che ci proietta nell'Enel del futuro.
Prima di passare la parola all'Amministratore Delegato, consentitemi di condividere con voi poche parole su un piano più personale. Come sapete, con questa Assemblea lascerò il mio incarico di Presidente della Società, al termine del mio mandato triennale.
Ho iniziato il mandato in piena emergenza Covid, nel maggio 2020, e ho potuto subito constatare come l'Enel sia stata capace di affrontare una pandemia senza precedenti garantendo la sicurezza e il benessere di tutte le proprie persone e mantenendo un'elevata qualità e continuità del servizio verso la comunità. Si è poi scatenata, nel corso del 2022, una profonda crisi energetica in uno scenario sociale e geopolitico profondamente scosso dall'intervento militare russo in Ucraina. Nonostante l'Enel fosse dal lato del mercato che ha subito, non di certo cavalcato, l'irrazionale andamento dei prezzi delle materie prime, non ha mai mancato di assicurare la piena disponibilità del proprio parco di generazione per garantire la sicurezza del sistema energetico. Soprattutto, non ha mai mancato di proteggere famiglie e imprese attraverso prezzi accessibili nonostante il contesto fortemente avverso. Tutto questo raggiungendo e superando gli obiettivi comunicati al mercato e senza mai perdere di vista le traiettorie di fondo della sua strategia sostenibile, col percorso di decarbonizzazione e di elettrificazione dei consumi che è proseguito senza deviazioni, in linea con l'Accordo di Parigi.
È stato un lavoro eccezionale e sono profondamente onorato di aver accompagnato il Gruppo in questo cammino.
E ancora più orgoglioso mi rende il ruolo che Enel ha assunto nel panorama nazionale ed internazionale, la reputazione di cui gode e la capacità - collaborando con le istituzioni e gli stakeholder - grazie alla
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tecnologia e all'innovazione di cui dispone, di proiettare il Paese su un percorso concreto di sviluppo sostenibile, rinnovandone nel profondo il paradigma energetico, garantendo al sistema produttivo italiano e dei paesi di presenza indipendenza da approvvigionamenti esteri, grazie alla crescita di energie rinnovabili prodotte internamente e alle reti che ne abilitano la diffusione, efficienza energetica, grazie all'elettrificazione dei consumi, e decarbonizzazione, per combattere gli effetti del cambiamento climatico. Se c'è un'impresa capace, attraverso la sua strategia sostenibile, di indirizzare l'Italia su un percorso di indipendenza energetica coerente con gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti, che possa dare vita a un sistema energetico affidabile e sostenibile per imprese e famiglie, creando sviluppo e posti di lavoro, ebbene quell'impresa è l'Enel. E questo anche in virtù di un ruolo di leadership globale della transizione energetica oramai acquisito e consolidato e che non va abbandonato, ma, piuttosto, valorizzato nell'interesse del nostro Paese.
Adesso è per me il momento dei ringraziamenti. Sono stato nominato Presidente della Società da questa Assemblea nel 2020 ed è innanzitutto a questa Assemblea, ai Soci, che, mentre mi appresto a lasciare l'incarico, intendo rivolgere il mio ringraziamento. Con una considerazione. Attraverso l'engagement è cresciuta la capacità di interazione fra la Società e i suoi Soci, consentendo al management e al Consiglio di Amministrazione di sviluppare un'azione sociale che tenesse conto dei molteplici spunti acquisiti nelle occasioni di dialogo. Una condivisione da parte di tutti i Soci, secondo processi di mercato, della loro visione rispetto alla Società, potrà contribuire ad una governance chiara, con una sicura creazione di valore per la stessa Società e, quindi, per tutti i suoi Soci.
Sono felice e grato di aver condiviso questi anni con un team straordinario.
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Ringrazio i colleghi del Consiglio di Amministrazione che scade con la presente Assemblea, il Collegio Sindacale, e il Magistrato della Corte dei Conti per l'impegno profuso.
All'Amministratore Delegato va il mio sentito ringraziamento. Forte di una chiara visione strategica, avendo intuito prima di molti le potenzialità delle fonti rinnovabili, associate a reti intelligenti ed elettrificazione dei consumi, nonché il valore della sostenibilità e dell'innovazione, Francesco Starace ha condotto l'Enel alla guida della transizione energetica, verso un futuro più luminoso.
Infine, voglio ringraziare e salutare con profondo affetto tutte le persone di Enel nel mondo: siete voi che fate grande l'Enel, l'avete resa un'Azienda eccezionale. Abbiate sempre fiducia nel vostro talento, nella passione e nella vostra capacità di disegnare insieme il futuro dell'energia!
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