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Enel

Management Reports Nov 26, 2019

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Management Reports

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Informazione
Regolamentata n.
0116-118-2019
Data/Ora Ricezione
26 Novembre 2019
07:52:04
MTA
Societa' : ENEL
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 125147
Nome utilizzatore :
ENELN07 - Cozzolino
Tipologia : 2.2
Data/Ora Ricezione : 26 Novembre 2019 07:52:04
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 26 Novembre 2019 07:52:05
Oggetto : Enel, Piano Strategico 2020–2022:
massimizzare il valore attraverso la
sostenibilità
Testo del comunicato

Vedi allegato.

Relazioni con i Media Investor Relations

T +39 06 8305 5699 T +39 06 8305 7975

enel.com enel.com

[email protected] [email protected]

ENEL, PIANO STRATEGICO 2020–2022: MASSIMIZZARE IL VALORE ATTRAVERSO LA SOSTENIBILITÀ

Il modello di business integrato di Enel e la piena sostenibilità della sua strategia hanno consentito al Gruppo di affermarsi quale operatore privato leader nei settori delle reti e delle rinnovabili a livello mondiale, con la più vasta base di clienti retail. La scelta strategica compiuta nel 2015 di adottare un modello di business sostenibile e integrato ha posto il Gruppo tra i primi leader della transizione energetica, consentendo ora a Enel di beneficiare delle opportunità offerte dall'incremento di valore derivante dall'accelerazione di questa transizione. Di conseguenza, il Gruppo è in ottima posizione per massimizzare la creazione di valore per i suoi azionisti nell'arco di piano, con grande potenziale di crescita oltre il 2022.

  • Gli investimenti in Decarbonizzazione del parco impianti a livello globale ammonteranno al 50% del capex totale di piano, con 14,4 miliardi di euro per accelerare la realizzazione di nuova capacità rinnovabile e sostituire progressivamente la generazione da carbone. Entro il 2022, si prevede che il Gruppo sviluppi 14,1 GW di nuova capacità rinnovabile (+22% rispetto al piano precedente) e riduca la capacità e la produzione da carbone del 61% e del 74%, rispettivamente, dai livelli del 2018. Si prevede che la percentuale di rinnovabili sulla capacità totale raggiunga il 60% in tre anni, guidando l'aumento della redditività del parco impianti e aumentando la produzione a zero emissioni di CO2 fino al 68% nel 2022. Il contributo atteso degli investimenti di Enel in decarbonizzazione alla crescita dell'EBITDA di Gruppo ammonta a 1,4 miliardi di euro
  • Circa 1,2 miliardi di euro di investimenti sono dedicati all'Elettrificazione dei consumi, facendo leva sulla crescita e la diversificazione della base clienti retail di Enel e sulle efficienze collegate al trasferimento delle attività di Enel su piattaforma. Il contributo atteso di questi investimenti alla crescita dell'EBITDA di Gruppo ammonta a 0,4 miliardi di euro, ben posizionando Enel in vista del futuro incremento dei consumi spinto dall'elettrificazione
  • Circa 13 miliardi di euro in totale saranno investiti nei fattori abilitanti della transizione energetica, basati sui due trend principali della decarbonizzazione e dell'elettrificazione, e che offrono svariate opportunità di creazione di valore:
    • Infrastrutture come fattore abilitante: 11,8 miliardi di euro saranno investiti nella continua digitalizzazione e automazione delle reti, migliorandone la resilienza e la qualità del servizio, per un contributo atteso di 0,7 miliardi di euro alla crescita dell'EBITDA di Gruppo
    • Ecosistemi e piattaforme: 1,1 miliardi di euro saranno dedicati a Enel X per la continua realizzazione di servizi ed infrastrutture a sostegno della decarbonizzazione e dell'elettrificazione, facendo leva sul modello platform-based e con un contributo atteso di 0,4 miliardi di euro alla crescita dell'EBITDA di Gruppo

  • Un totale di 28,7 miliardi di euro di investmenti organici, pari a un incremento dell'11% rispetto al piano precedente, che porteranno ad un EBITDA atteso di 20,1 miliardi di euro nel 2022 (+13% rispetto ai 17,8 miliardi di euro previsti nel 2019). L'allocazione degli investimenti punta direttamente a tre SDG principali, che coprono circa il 95% del capex totale di Gruppo: SDG 7 (Energia Pulita e Accessibile), 9 (Industria, Innovazione e Infrastrutture) e 11 (Città e Comunità Sostenibili), tutto finalizzato alla realizzazione dell'obiettivo 13 (Lotta contro il Cambiamento Climatico). Enel contribuisce al raggiungimento di tutti gli altri SDG promuovendo un modello di business sostenibile e adottando comportamenti sostenibili
  • Utile netto ordinario per il 2022 atteso a 6,1 miliardi di euro (+27% dai 4,8 miliardi previsti per il 2019), con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente
  • Si prevede che l'incidenza delle fonti di finanziamento sostenibili, quali le obbligazioni SDGlinked, sull'indebitamento lordo di Enel aumenterà al 43% circa nel 2022 e al 77% circa nel 2030 rispetto all'attuale 22% circa, con netta riduzione del costo dell'indebitamento
  • Remunerazione degli azionisti: Enel continuerà a corrispondere, lungo l'arco di piano, il più elevato tra un dividendo del 70% sull'utile netto ordinario consolidato e un dividendo per azione (DPS) minimo garantito, con un tasso annuo di crescita composto dell'8,4% del DPS implicito e del 7,7% del DPS minimo. DPS minimo in aumento di 1 centesimo di euro per azione nel 2020 e 2021 rispetto al piano precedente, con un nuovo obiettivo di 0,40 euro per azione nel 2022.
Obiettivi finanziari
Crescita dell'utile 2019 2020 2021 2022 2019-22
CAGR
EBITDA ordinario (€mld) 17,8 18,6 19,4 20,1 +4,1%
Utile netto ordinario (€mld) 4,8 5,4 5,8 6,1 +8,3%
Creazione di valore
Pay-out ratio 70% 70% 70% 70% -
Dividendo implicito (€/azione) 0,33 0,37 0,40 0,42 +8,4%
Dividendo minimo per azione (€) 0,32 0,35 0,37 0,40 +7,7%

Francesco Starace, AD e Direttore generale di Enel ha commentato: "Il piano che presentiamo oggi evidenzia il successo del modello di business sostenibile e integrato che abbiamo adottato fin dal 2015 per cogliere le opportunità nel settore energetico legate ai trend globali della decarbonizzazione e dell'elettrificazione. Grazie a questo approccio, Enel è oggi una azienda più sostenibile, efficiente e remunerativa, con un profilo di rischio significativamente minore e una maggiore capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti.

Anche il Piano 2020-2022 si basa sul modello di business sostenibile che abbiamo costruito ed è in linea con i due trend globali che stanno cambiando il settore energetico: decarbonizzazione ed elettrificazione. La digitalizzazione del nostro vasto business di rete e l'adozione di piattaforme per tutte le attività relative

ai nostri clienti sono fattori chiave di questo piano, promuovendo la realizzazione di efficienze e l'introduzione di servizi aggiuntivi.

Il nostro nuovo piano prevede maggiori investimenti rispetto a quello precedente, finalizzati direttamente al perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Il 2019 ha segnato un punto di svolta per le dinamiche di trasformazione del settore energetico a livello globale e ci aspettiamo un'accelerazione dei trend di decarbonizzazione ed elettrificazione nei prossimi anni.

Enel intende accelerare la decarbonizzazione del proprio mix di generazione, attraverso significativi investimenti nella crescita delle rinnovabili, riducendo progressivamente la generazione da fonti termoelettriche. Nel percorso verso la completa decarbonizzazione entro il 2050, la nostra robusta pipeline di progetti rinnovabili garantisce visibilità ben oltre il periodo di piano.

Stiamo preparando le nostre infrastrutture di rete e i processi di gestione clienti per il futuro, investendo nella digitalizzazione delle reti e nella progressiva trasformazione di Enel in un gruppo platform-based. Con quest'approccio, stiamo assicurando uniformità nei nostri processi di gestione dei clienti e di allocazione delle risorse, di operazione e manutenzione degli asset. Queste azioni sono fondamentali per sostenere l'elettrificazione dei consumi, dare impulso alla lotta contro il cambiamento climatico e assicurare la fornitura di energia accessibile e pulita.

Nella visione di Enel, la sostenibilità è sempre più un fattore abilitante fondamentale anche per la strategia finanziaria. Durante il periodo di piano e oltre, Enel ricorrerà in misura crescente a strumenti di finanza sostenibile quali le obbligazioni SDG-linked, i cui vantaggi in termini di costi rispetto alle emissioni tradizionali offriranno un ulteriore sostegno al miglioramento delle nostre già solide metriche creditizie.

La solidità di questo piano strategico e la significativa visibilità sui risultati ci consentono di confermare il target di utile netto ordinario di Gruppo per il 2020 e di aumentare quello del 2021 rispetto al piano precedente, oltre a fissare nuovi incrementi nei target dell'EBITDA e dell'utile netto ordinario per il 2022. Analogamente, possiamo confermare la nostra politica triennale sul dividendo minimo per azione, rivedendone al rialzo i target del 2020 e 2021 rispetto al piano dell'anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione in aumento a 40 centesimi di euro per il 2022".

Milano, 26 novembre 2019 – il Gruppo Enel (qui di seguito il "Gruppo") presenta il Piano Strategico 2020-2022 ai mercati finanziari e ai media.

ALLA GUIDA DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

Il modello di business sostenibile e pienamente integrato di Enel assicura al Gruppo una posizione di leadership nel settore energetico globale, favorendo la generazione di valore nel contesto della transizione energetica. Allo stato attuale, Enel è:

  • la più grande società di distribuzione energetica privata al mondo, con circa 73 milioni di utenti finali;
  • il principale operatore privato nelle rinnovabili a livello mondiale, con una capacità gestita pari a circa 46 GW a livello globale;
  • la società privata con la più estesa base di clienti retail al mondo, con circa 71 milioni di clienti sui mercati dell'elettricità e del gas.

Nel 2015, il Gruppo ha rivoluzionato il proprio modello di crescita, sostituendo investimenti di larga scala con progetti rinnovabili più piccoli, numerosi e flessibili e migliorando la dinamica e la visibilità degli utili, oltre a mirare alla creazione di valore mediante una strategia basata sulla sostenibilità.

Nel settore delle energie rinnovabili, Enel ha portato la capacità media costruita agli attuali 3 GW all'anno, da 1 GW nel 2015, e si prevede che la produzione da fonti rinnovabili raggiunga nel 2019 circa il 50% della produzione totale di Gruppo al netto del nucleare, rispetto a circa il 36% nel 2015.

Inoltre, il Gruppo ha accresciuto gli investimenti dedicati alla digitalizzazione degli asset e ai clienti.

Dal 2015, Enel ha incrementato il numero di utenti finali di 12 milioni, spinto dalle acquisizioni (come Enel Distribuição São Paulo in Brasile) e dalla tendenza all'urbanizzazione (soprattutto nei mercati emergenti). La vendita di elettricità ai clienti è aumentata del 20% nel periodo, a fronte di un incremento del 40% dei clienti sul mercato libero. Allo stesso tempo, Enel X ha introdotto servizi innovativi e a valore aggiunto nei settori della mobilità elettrica, del demand response e dei sistemi di accumulo, posizionandosi come leader nel settore dei nuovi servizi e infrastrutture.

Considerato l'importante ruolo delle infrastrutture intelligenti in un mondo energetico completamente decarbonizzato, dal 2017 Enel ha investito circa 4,5 miliardi di euro nella digitalizzazione, ottenendo un beneficio cumulato pari a circa 1,5 miliardi di euro. Questo sforzo ha interessato principalmente le reti, dove Enel attualmente conta su circa 45 milioni di contatori intelligenti installati, di cui il 30% circa di seconda generazione, permettendo una riduzione del 25% dei costi operativi per cliente. Tramite Enel X, il Gruppo ha avviato la creazione di piattaforme aperte che consentano ai clienti di partecipare attivamente ai mercati dell'energia. Il passaggio al Cloud del 100% delle applicazioni Enel rappresenta una tappa fondamentale verso l'adozione di un modello platform-based, che promuoverà la riduzione dei costi, massimizzando al contempo l'impatto dell'innovazione e valorizzando le economie di scala.

Tutte queste azioni si sono riflesse positivamente nella performance di Gruppo. Infatti, si prevede che i risultati di quest'anno superino tutti i target fissati da Enel nel 2015 per il 2019. L'EBITDA ordinario previsto per il 2019 è di 17,8 miliardi di euro, con un incremento annuo composto del 4,4% dai 15 miliardi di euro nel 2015, superando il target di 17 miliardi fissato nel 2015 per il 2019.

Inoltre, le iniziative condotte tra il 2015 e il 2019 hanno consentito al Gruppo di aumentare il proprio spread per la creazione di valore - ossia la differenza tra il rendimento sul capitale investito (RoIC) e il costo medio ponderato del capitale (WACC) - salito a 370 punti base stimati per il 2019 da 120 punti base nel 2015.

Sulla base di questi risultati, Enel ha potuto raddoppiare i dividendi per azione corrisposti fra il 2015 e il 2019, oltre a introdurre un dividendo minimo garantito dal 2017.

Sempre fra il 2015 e il 2019, il prezzo delle azioni Enel è aumentato di circa il 90%, assicurando alla Società rendimenti superiori alla media del mercato azionario italiano e dell'indice Euro STOXX Utilities, a fronte di un TSR (total shareholder return) superiore al 130% nello stesso periodo. L'andamento dell'azione è stato accompagnato da un costante aumento della quota di Investitori Socialmente Responsabili (SRI), che ha raggiunto il 10,5% del capitale di Enel, riflettendo l'apprezzamento del mercato per la strategia sostenibile del Gruppo.

IL NUOVO PIANO STRATEGICO 2020-2022

In linea con le inarrestabili tendenze che stanno modellando lo spazio delle utility nel contesto della transizione energetica, Enel ha focalizzato la strategia aziendale sul raggiungimento degli Obiettivi di

sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) in tutte le sue attività, ponendo l'SDG 13 per la lotta al cambiamento climatico al centro della sua strategia.

Il Gruppo si è impegnato quindi nella decarbonizzazione della produzione e del consumo, perseguendo nel contempo l'elettrificazione degli utilizzi finali per far fronte ai cambiamenti climatici e, in linea con l'SDG 7, garantire energia pulita e accessibile. I fattori abilitanti per decarbonizzazione ed elettrificazione sono le infrastrutture e reti, in linea con l'SDG 9 su industria, innovazione e infrastrutture, nonché gli ecosistemi e piattaforme, in linea con l'SDG 11 su città e comunità sostenibili.

Gli investimenti organici totali di Enel per il periodo 2020-2022 ammontano a 28,7 miliardi di euro, con un incremento dell'11% rispetto al piano precedente (25,9 miliardi di euro). L'aumento consentirà di cogliere le importanti opportunità associate alle dinamiche di mercato, oltre che affrontare i cambiamenti climatici, conseguendo così l'obiettivo del Gruppo di raggiungere la totale decarbonizzazione del mix di generazione entro il 2050.

Il 95% circa degli investimenti totali previsti per il 2020-2022 riguarda gli SDG 7, 9 e 11, che contribuiscono complessivamente al raggiungimento dell'SDG 13. Più specificamente:

  • circa 14 miliardi di euro saranno dedicati all'SDG 7, sostenuto dal processo di decarbonizzazione guidato dalla nuova business line di Global Power Generation e accelerato dall'area Retail;
  • circa 12 miliardi di euro saranno dedicati all'SDG 9, per rafforzare la resilienza e migliorare la digitalizzazione, l'efficienza e la qualità delle reti;
  • circa 1 miliardo di euro sarà investito nell'SDG 11, principalmente su nuovi servizi per l'elettrificazione, quali demand response, sistemi di accumulo e mobilità elettrica.

Enel contribuisce al raggiungimento di tutti gli altri SDG promuovendo un modello di business sostenibile e adottando comportamenti sostenibili.

Si prevede che, grazie a tutti gli investimenti a piano, l'EBITDA di Enel raggiunga 20,1 miliardi di euro nel 2022, con un incremento del 13% dai 17,8 miliardi di euro attesi per il 2019.

Il continuo impegno nella gestione finanziaria e nella semplificazione della struttura di Gruppo, insieme alla performance operativa, dovrebbe consentire una crescita del 27% dell'utile netto ordinario di Gruppo, che si prevede raggiunga 6,1 miliardi di euro nel 2022 dai 4,8 miliardi di euro stimati nel 2019.

Si prevede che l'indebitamento finanziario netto aumenti di circa 1,4 miliardi di euro nell'arco di piano, fino a circa 47,3 miliardi di euro nel 2022, dai 45,9 miliardi di euro stimati per il 2019, principalmente per effetto dell'accelerazione degli investimenti. Nel contempo, grazie al progressivo miglioramento della performance di Gruppo, Enel prevede di migliorare in modo significativo le proprie metriche finanziarie e creditizie:

  • il rapporto risultato netto/EBITDA dovrebbe aumentare di 300 punti base entro il 2022, raggiungendo il 30% alla fine del periodo di piano, grazie alla allocazione del capitale, alla gestione finanziaria e alla riduzione delle partecipazioni di minoranza;
  • il RoIC dovrebbe salire al 10,2% dal 9,6%, portando lo spread per la creazione di valore di Gruppo da 370 punti base nel 2019 a 440 punti base nel 2022;
  • si prevede che le fonti totali di finanziamento raggiungano circa 42,1 miliardi di euro cumulati nell'arco di piano, sostenute da una maggiore cash conversion dell'EBITDA, che porterà un miglioramento del rapporto tra flussi di cassa operativi e indebitamento finanziario netto (FFO/net debt ratio) al 29% nel 2022, da circa il 25% previsto per il 2019;
  • inoltre, si prevede che il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA diminuisca nel

periodo di piano a 2,3 volte nel 2022 rispetto a 2,6 volte previsto per il 2019.

Enel prevede che il costo del debito si riduca al 3,8% nel 2022 dal 4,2% stimato per il 2019, per effetto del calo dei tassi di interesse, del miglioramento delle metriche creditizie del Gruppo, oltre che della progressiva sostituzione degli strumenti finanziari tradizionali con strumenti finanziari sostenibili, con un comprovato effetto positivo sul costo delle emissioni.

Decarbonizzazione

Enel prevede di investire nella decarbonizzazione 14,4 miliardi di euro, pari a oltre il 50% dei suoi investimenti totali, con l'obiettivo di aumentare la capacità rinnovabile del Gruppo, a fronte di una graduale sostituzione degli asset di generazione convenzionale, supportando l'obiettivo di decarbonizzare completamente il proprio mix tecnologico entro il 2050.

Si prevede che il contributo alla crescita dell'EBITDA di Gruppo degli investimenti di Enel in decarbonizzazione si attesti a 1,4 miliardi di euro nel periodo di piano.

Più specificamente, 12,5 miliardi di euro saranno investiti in rinnovabili (circa 1 miliardo di euro in più rispetto al piano precedente), di cui 11,5 miliardi di euro dedicati alla crescita della capacità, che si prevede aumenti di 14,1 GW entro il 2022, raggiungendo circa 60 GW di capacità gestita totale, principalmente da crescita organica.

La capacità rinnovabile aggiuntiva prevista dal Piano 2020-2022 comprende:

  • 5,4 GW dalla sostituzione della generazione convenzionale con le rinnovabili in Italia, Spagna e Cile, per un investimento complessivo di 5,6 miliardi di euro;
  • 5,1 GW conseguiti con accordi di fornitura con clienti commerciali e industriali principalmente in Brasile e negli Stati Uniti, per un investimento complessivo di 4,7 miliardi di euro;
  • 3,6 GW dallo sviluppo di mercati nuovi o di recente ingresso, in modo diretto (1,1 GW con investimenti per 1,2 miliardi di euro) e attraverso joint ventures (2,5 GW).

Circa il 60% dei 14,1 GW di capacità aggiuntiva è già stato indirizzato, mentre i restanti 6 GW sono coperti per oltre tre volte dai circa 20 GW di progetti con entrata in esercizio prevista tra il 2020 e il 2022. Una pipeline complessiva di 90 GW consente di prevedere con fiducia che Enel raggiungerà i suoi obiettivi e conserverà la visibilità oltre il periodo di piano.

Il Piano 2020-2022 prevede un significativo incremento della capacità aggiuntiva, che si attesterà in media a 4,7 GW su base annua, rispetto ai 3 GW nel 2019.

La netta accelerazione della crescita in capacità rinnovabile sosterrà il piano di Enel verso la dismissione del carbone entro il 2030. Entro la fine del periodo di piano si prevede che Enel riduca la produzione globale da carbone del 75% circa rispetto al 2018. Allo stesso tempo, la percentuale delle rinnovabili sulla capacità totale dovrebbe raggiungere 60% in tre anni, guidando l'aumento della redditività del parco impianti e aumentando la produzione a zero emissioni di CO2 fino al 68% nel 2022.

Nel percorso verso la decarbonizzazione completa entro il 2050, Enel ha previsto una roadmap con obiettivi a medio termine, certificati dalla Science Based Targets initiative (SBTi), con una riduzione attesa del 70% delle emissioni di gas serra dirette per kWh al 2030 rispetto ai livelli del 2017, fino a raggiungere circa 125 g/kWh.

Elettrificazione

Circa 1,2 miliardi di euro di investimenti saranno dedicati all'elettrificazione dei consumi, valorizzando la crescita della base clienti di Enel, e al continuo efficientamento sostenuto dalla creazione di piattaforme globali di business. Si prevede che questi investimenti contribuiscano alla crescita dell'EBITDA di Gruppo per circa 400 milioni di euro nel periodo di piano.

Infrastrutture come fattore abilitante

L'investimento nelle reti sarà pari a circa 11,8 miliardi di euro, con un aumento del 7% rispetto al piano precedente. Si prevede che circa la metà degli investimenti 2020-2022 siano indirizzati ad ottenere ulteriori miglioramenti in termini di efficienza e qualità del servizio, con circa il 30% dedicato alla digitalizzazione della rete.

Gli investimenti in qualità del servizio ed efficienza della rete ne aumenteranno la flessibilità e resilienza, con una riduzione attesa dell'indice di frequenza media di interruzione (SAIFI) del 9% e dei costi operativi per cliente finale del 17% nel periodo di piano.

Tra il 2020 e il 2022, Enel continuerà a investire nella digitalizzazione della rete, portando il numero di contatori intelligenti di seconda generazione installati dai circa 13 milioni stimati per il 2019 a circa 29 milioni nel 2022.

Si prevede che gli investimenti di Enel nelle reti contribuiscano alla crescita dell'EBITDA di Gruppo nel periodo di piano per circa 700 milioni di euro.

Ecosistemi e piattaforme

Enel X investirà 1,1 miliardi di euro per rispondere alla crescente domanda di servizi a valore aggiunto indotta dalla decarbonizzazione e dall'elettrificazione, e per valorizzare il ruolo sempre più centrale dei clienti all'interno del sistema energetico.

La decarbonizzazione tramite nuovi servizi sarà facilitata da:

  • un aumento della capacità di demand response a 10,1 GW nel 2022, contro 6,3 GW stimati per il 2019;
  • 439 MW di capacità di accumulo nel 2022 dai 113 MW stimati per il 2019.

L'elettrificazione tramite nuovi servizi sarà invece consentita da 736.000 punti di ricarica pubblici e privati per veicoli elettrici entro il 2022, rispetto agli 82.000 stimati nel 2019 e da altri servizi di elettrificazione.

Si prevede che gli investimenti di Enel X contribuiscano alla crescita dell'EBITDA di Gruppo nell'arco di piano per circa 400 milioni di euro.

Nel periodo 2020-2022, Enel continuerà ad adottare un modello platform-based principalmente nelle reti, nel retail e in Enel X. Nelle reti, l'uso di una piattaforma globale consente la standardizzazione di gestione e manutenzione, dei processi di gestione dei clienti, dell'allocazione delle risorse e dei sistemi. Nel segmento retail, Enel è impegnata nella costruzione e gestione di un modello incentrato su prodotti e servizi piuttosto che sui mercati locali per favorire l'innovazione e l'efficienza in tutte le aree geografiche. Enel X adotta il modello piattaforma "by design", e sviluppa prodotti e servizi innovativi anche tramite i partner.

FINANZA SOSTENIBILE

A settembre e ottobre 2019, Enel ha lanciato le prime obbligazioni SDG-linked della storia, sia sul mercato del dollaro USA che su quello dell'euro. Queste obbligazioni general-purpose, che creano un legame diretto tra obiettivi di sostenibilità e rendimento, sono gli strumenti più adatti a finanziare una strategia completamente incentrata sulla sostenibilità. Questi strumenti finanziari si sono inoltre dimostrati più competitivi rispetto a quelli tradizionali, in quanto le obbligazioni SDG-linked sono state caratterizzate, in media, da un costo di emissione di circa 15 punti base inferiore a quello di un'obbligazione convenzionale.

Le fonti di finanziamento sostenibili rappresentano oggi il 22% circa dell'indebitamento lordo totale di Enel. Il debito in scadenza verrà progressivamente rifinanziato con nuove fonti di finanziamento sostenibili, e l'incidenza di tali fonti sul debito salirà di conseguenza al 43% circa nel 2022 e al 77% circa nel 2030. Si prevede che tale maggior ricorso a strumenti finanziari sostenibili, insieme a una gestione attiva delle passività finanziarie, favorirà una riduzione del costo del debito di Enel nel periodo.

CREAZIONE DI VALORE PER GLI AZIONISTI

Il piano strategico oggi presentato consente a Enel di confermare il target di utile netto ordinario consolidato per il 2020 e di aumentare il target del 2021 di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente.

Il nuovo target introdotto per il 2022 conferma la crescita sostenibile dell'azienda, che si prevede prosegua oltre il periodo di piano grazie alla strategia messa in atto, ad esempio utilizzando l'ampia pipeline di progetti rinnovabili di Enel.

Enel continuerà a corrispondere, lungo l'arco di piano, un dividendo pari all'importo più elevato fra il 70% dell'utile netto ordinario consolidato e il DPS minimo garantito, con un CAGR dell'8,4% per il DPS implicito e del 7,7% per il DPS minimo.

La solidità della strategia di Enel e la fiducia nel raggiungimento dei suoi obiettivi consentono di aumentare il DPS minimo di 1 centesimo di euro per azione nel 2020 e 2021 rispetto ai target previsti nel piano precedente, oltre che a fissare un nuovo DPS minimo di 0,40 euro per azione nel 2022.

*****

PRINCIPALI INDICATORI DI PERFORMANCE

Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni "indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili internazionali così come adottati dall'Unione Europea - IFRS-EU, ma che il management ritiene utili per una migliore valutazione e monitoraggio dell'andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo. In linea con gli Orientamenti pubblicati in data 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) ai sensi del Regolamento n. 1095/2010/EU, si riportano di seguito il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:

  • EBITDA: (margine operativo lordo) rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment";

  • EBITDA ordinario: è definito come l'EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali acquisizioni o cessioni di aziende;

  • Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato dai "Finanziamenti a lungo termine" e dai "Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine" e tenendo conto dei "Debiti finanziari a breve" inclusi nelle "Altre passività correnti"; il tutto al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" e dei "Titoli detenuti sino a scadenza (Held to Maturity)", degli "Investimenti finanziari in fondi o gestioni patrimoniali valutati al fair value con imputazione a conto economico", e dei "Crediti

finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti"; nonché della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Crediti per factoring", dei "Cash collateral"; degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti". Più in generale, l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel è determinato conformemente a quanto previsto nel paragrafo 127 delle raccomandazioni CESR/05-054b, attuative del Regolamento 809/2004/CE e in linea con le disposizioni CONSOB del 26 luglio 2007 per la definizione della posizione finanziaria netta, dedotti i crediti finanziari e i titoli non correnti;

  • L'utile netto ordinario del Gruppo è definito come il "risultato netto del Gruppo" riconducibile alla sola gestione caratteristica.
Fine Comunicato n.0116-118 Numero di Pagine: 11
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