Governance Information • Apr 19, 2018
Governance Information
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Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D.Lgs. 254/16 _Esercizio 2017
Seeding Energies 2017
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> Relazione di revisione del revisore designato | 77
"In scenari sempre più mutevoli e competitivi, dovuti anche all'accelerazione impressa dall'evoluzione tecnologica, le imprese sono chiamate a cambiare molto velocemente. Nella definizione della propria visione strategica, così come nella sua attuazione, Enel integra e combina attentamente tutti i diversi fattori: economico-finanziari, ambientali, sociali e di governance. La creazione di valore nel lungo periodo è quindi strettamente legata tanto alla solida gestione finanziaria del Gruppo, quanto al modo in cui interagiamo con l'ambiente, cooperiamo con le comunità, assicuriamo una cultura aperta e basata sull'ascolto e sull'inclusione, e promuoviamo un sistema di corporate governance sempre più integrato. È grazie al nostro modello di business sostenibile che siamo in grado di affrontare le nuove sfide della transizione energetica, non soltanto reagendo ai rischi, ma cogliendone tutte le opportunità senza ignorarne le implicazioni sociali".
Presidente del Consiglio di Amministrazione Amministratore Delegato e Direttore Generale
Il modello di business sostenibile di Enel valorizza le sinergie tra le diverse aree di business e il mondo esterno, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per ridurre l'impatto ambientale, per soddisfare le esigenze delle comunità locali e per migliorare la sicurezza del personale e dei fornitori. La conoscenza del contesto in cui Enel opera e l'ascolto attivo di tutti gli interlocutori permettono di creare valore sostenibile nel lungo periodo coniugando crescita economica e sociale.
Patrizia Grieco Francesco Starace
Per favorire nuovi usi efficienti dell'energia e renderla accessibile a un numero sempre maggiore di persone, Enel ha fatto dell'innovazione e della digitalizzazione elementi chiave della propria strategia. Un percorso che interessa sia il business tradizionale sia lo sviluppo di nuovi modelli e tecnologie e che fa leva su creatività, passione, idee e tecnologie non solo all'interno ma anche all'esterno dell'Azienda. Un approccio strategico e operativo che si fonda sul concetto di apertura, "Open
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Power", dove sostenibilità e innovazione sono un binomio imprescindibile.
A cornice vi sono i princípi di etica, trasparenza, anti-corruzione, rispetto dei diritti umani e tutela della sicurezza, che da sempre caratterizzano il modo di operare di Enel e che trovano riferimento in policy e criteri di condotta validi per tutto il Gruppo.
Un modello che promuove lo sviluppo sostenibile pienamente in linea con le indicazioni del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Enel è membro attivo dal 2004, che ribadiscono l'importanza di una sempre maggiore integrazione della sostenibilità nelle scelte strategiche aziendali. Dal 1° giugno 2015 l'Amministratore Delegato di Enel è membro del Consiglio di Amministrazione.
Elemento chiave di questo approccio è l'adozione degli indicatori di sostenibilità ESG (Environmental, Social and Governance - ambientali, sociali e di governance) all'interno di tutta la catena del valore, non solo per dare conto dei risultati raggiunti, ma soprattutto per anticipare le decisioni, sviluppare un atteggiamento proattivo, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile al 2030 (Sustainable Development Goals - SDG) delle Nazioni Unite. Per la seconda volta, Enel è stata inserita nella lista "Change the World" della rivista Fortune, che classifica le 50 principali aziende nel mondo che creano un impatto sociale positivo attraverso le loro attività. L'impegno verso la decarbonizzazione, la realizzazione del primo impianto geotermico del Sud America (Cerro Pabellón) e l'Hub Vehicle-to-Grid (V2G) in Danimarca, in grado di convogliare l'energia inutilizzata dai veicoli elettrici verso la rete, sono alcune delle attività considerate. Enel figura anche al 19° posto della classifica "500 best employers" di Forbes relativa alle migliori aziende al mondo dove lavorare.
Le informazioni non finanziarie sono sempre più oggetto di analisi da parte degli investitori e del mercato finanziario, che guardano alla capacità di un'azienda di costruire piani industriali sostenibili nel tempo che si traducano in azioni concrete misurabili e risultati economici migliori.
I fondi di investimento socialmente responsabili continuano a crescere anche nel 2017. Sono presenti nel capitale Enel 160 Investitori Socialmente Responsabili (150 nel 2016) che detengono circa l'8,6% del totale delle azioni in circolazione di Enel (8,0% nel 2016), pari all'11,3% del flottante (10,5% nel 2016).
I dati riportati nel documento tengono in considerazione esclusivamente le società consolidate con il metodo integrale al 31 dicembre 2017; sono escluse le società acquisite nel corso dell'esercizio 2017.
Nei box evidenziati in grigio sono invece riportati i dati in linea con il perimetro della Relazione Finanziaria Annuale e del Bilancio di Sostenibilità che includono anche la joint operation Asociación Nuclear Ascó-Vandellós II AIE (ANA CNVII AIE), società di diritto spagnolo consolidata con il metodo proporzionale.
Per un maggior dettaglio sul perimetro di riferimento si rimanda alla nota metodologica.
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Il Gruppo Enel è attualmente presente in 37 Paesi in 5 continenti, con una capacità installata di circa 82 GW, circa 2,2 milioni di chilometri di linee elettriche e circa 64 milioni di clienti. L'Azienda opera in Europa, Nord America, Sud America, Africa e Asia.
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Numero di dipendenti | n. | 62.038 | 61.205 | 833 | 1,3 |
| EBITDA | mil euro | 15.666 | 15.240 | 426 | 2,8 |
| Ricavi | mil euro | 74.416 | 70.306 | 4.110 | 5,8 |
Enel produce energia attraverso un mix bilanciato di fonti, in cui le rinnovabili giocano un ruolo di primo piano (idroelettrico, eolico, solare, geotermia, biomassa) e in cui le fonti fossili vengono diversificate tra gas naturale, carbone e olio combustibile.
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Capacità installata netta complessiva | MW | 82.326 | 80.088 | 2.238 | 2,8 |
| Capacità installata netta rinnovabile | MW | 38.305 | 35.907 | 2.398 | 6,7 |
| Produzione netta complessiva | GWh | 229.317 | 241.356 | -12.039 | -5,0 |
| Produzione netta rinnovabile | GWh | 81.696 | 85.974 | -4.277 | -5,0 |
| Generazione a emissioni zero | % | 38,2 | 41,0 | -2,8 | - |
| Produzione netta totale | GWh | 229.317 | 241.356 | -12.039 | -5,0 |
|---|---|---|---|---|---|
| Africa Sub-Sahariana e Asia (2) | GWh | 1.481 | 530 | 951 | - |
| Europa e Nord Africa (1) | GWh | 41.839 | 53.613 | -11.774 | -22,0 |
| Nord e Centro America | GWh | 9.794 | 12.268 | -2.474 | -20,2 |
| Sud America | GWh | 64.627 | 62.165 | 2.462 | 4,0 |
| Iberia | GWh | 58.058 | 51.867 | 6.191 | 11,9 |
| Italia | GWh | 53.518 | 60.913 | -7.395 | -12,1 |
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
(1) La diminuzione di produzione nel 2017 rispetto al 2016 è dovuta all'uscita dal perimetro degli impianti della Slovacchia e del Belgio.
(2) L'aumento di produzione nel 2017 rispetto al 2016 in Sudafrica è dovuto all'entrata in funzione di nuovi impianti rinnovabili.
Il Gruppo, attraverso le sue società di distribuzione, trasporta l'energia in Italia, Romania, Iberia e Sud America grazie a più di 2 milioni di chilometri di linee elettriche in 2 continenti.
| Energia distribuita | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
| Energia distribuita | TWh | 445 | 426 | 19 | 4,5 |
| Totale linee di distribuzione | km | 2.160.559 | 1.875.107 | 285.452 | 15,2 |
|---|---|---|---|---|---|
| Sud America | km | 566.010 | 322.146 | 243.864 | 75,7 |
| Romania | km | 127.548 | 91.412 | 36.136 | 39,5 |
| Iberia | km | 317.782 | 316.562 | 1.220 | 0,4 |
| Italia | km | 1.149.219 | 1.144.987 | 4.232 | 0,4 |
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
Il Gruppo opera attraverso le sue società commerciali sia sul mercato di maggior tutela, a tariffe vincolate, sia sul mercato libero. Il numero medio di clienti, gas ed energia, è di circa 64 milioni.
Numero medio di clienti mercato elettrico e mercato gas
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Totali | n. | 63.741.839 | 61.429.305 | 2.312.534 | 3,8 |
| Mercato elettrico | n. | 58.187.931 | 56.039.735 | 2.148.196 | 3,8 |
| - Italia | n. | 26.420.058 | 26.776.635 | -356.577 | -1,3 |
| - Iberia | n. | 10.941.644 | 11.047.937 | -106.293 | -1,0 |
| - Romania | n. | 2.782.014 | 2.736.908 | 45.106 | 1,6 |
| - Sud America | n. | 18.044.215 | 15.478.255 | 2.565.960 | 16,6 |
| Mercato gas | n. | 5.553.908 | 5.389.570 | 164.338 | 3,0 |
| - Italia | n. | 4.003.484 | 3.876.191 | 127.293 | 3,3 |
| - Iberia | n. | 1.550.424 | 1.513.379 | 37.045 | 2,4 |
Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Numero dipendenti | n. | 62.900 | 62.080 | 820 | 1,3 |
| EBITDA | mil euro | 15.653 | 15.276 | 377 | 2,5 |
| Ricavi | mil euro | 74.639 | 70.592 | 4.047 | 5,7 |
| Capacità installata netta complessiva | MW | 84.917 | 82.679 | 2.238 | 2,7 |
| Produzione netta complessiva | GWh | 249.876 | 261.812 | -11.936 | -4,6 |
| Generazione a emissioni zero | % | 43,3 | 45,6 | -2,3 | - |
| Totale linee di distribuzione | km | 2.160.559 | 1.875.107 | 285.452 | 15,2 |
| Numero medio di clienti totale | n. | 63.741.839 | 61.429.305 | 2.312.534 | 3,8 |
Enel impronta i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali orientati a reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione, al fine di avere una catena di fornitura resiliente e responsabile, in grado di comprendere e adattarsi al contesto esterno e che si impegna ad adottare le migliori pratiche per cogliere le opportunità e mitigare gli eventuali rischi economici, ambientali e sociali. Enel richiede ai propri fornitori l'applicazione dei più alti standard in materia di salute e sicurezza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e protezione dell'ambiente. Il processo di approvvigionamento è gestito attraverso un'organizzazione a matrice che permette di condividere esperienze e specifiche competenze, così da poter rispondere adeguatamente e con rapidità alle necessità del business.
Tale organizzazione prevede una gestione delle procedure di approvvigionamento da parte di cinque diverse unità globali in matrice con le unità locali secondo responsabilità e governance ben definite e integrate che favoriscono lo sviluppo e la condivisione a tutti i livelli. Completano questa organizzazione due unità di staff che operano per monitorare i processi di approvvigionamento e i rapporti con i fornitori.
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Di seguito i principali cambiamenti organizzativi occorsi durante l'esercizio 2017:
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A partire dal 31 luglio 2014, il Gruppo Enel si è dotato di una nuova struttura organizzativa, basata su una matrice Linee di Business/Geografie e focalizzata sugli obiettivi industriali del Gruppo. Nel corso del 2017 il modello organizzativo si è arricchito di una nuova Linea di Business, Global e-Solutions, il cui obiettivo sarà gestire tutti i prodotti e i servizi non afferenti alle commodity.
In particolare, la nuova struttura organizzativa del Gruppo Enel si articola, come la precedente, in una matrice che considera:
se di presenza del Gruppo, le relazioni con organi istituzionali e autorità regolatorie locali, nonché le attività di vendita di energia elettrica e gas, fornendo altresì supporto in termini di attività di staff e altri servizi alle Divisioni.
A tale matrice si associano in un'ottica di supporto al business:
Il Gruppo Enel partecipa attivamente ad associazioni e organizzazioni di sostenibilità, nazionali e internazionali, che si propongono di definire obiettivi e impegni di lungo termine per promuovere un modo sostenibile di fare business e di gestire le sfide del cambiamento climatico e le pressioni socio-economiche che interessano il contesto macroeconomico e in particolare il settore energetico. Di seguito si riportano alcuni esempi. Sustainable Energy for All (SE4ALL) - Il SE4ALL è una organizzazione internazionale no profit che collabora, con approccio multi-stakeholder, con il settore privato, la società civile, le istituzioni e i governi a supporto dell'SDG 7 sull'energia pulita e accessibile. Enel supporta il SE4ALL dal 2011 e dal 2014 l'Amministratore Delegato (AD) è membro dell'Advisory Board. Inoltre, dal 2017, Enel è ufficialmente "Delivery Partner" dell'organizzazione, in seguito alla firma di un accordo con l'obiettivo di accelerare il raggiungimento dell'SDG 7.
CSR Europe - CSR Europe è il principale business network europeo dedicato alla responsabilità sociale di impresa. Enel ne fa parte dal 2005, e dal 2016 ricopre la carica di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione.
United Nations Global Compact (UNGC) - Dal 2004 Enel è membro del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui ha sottoscritto i dieci princípi fondanti relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione. Nel 2011 è entrata a far parte del Global Compact LEAD, gruppo che rappresenta i leader di sostenibilità del settore privato a livello mondiale (circa 40 nel 2017). Inoltre, nel giugno 2015, l'AD è stato nominato membro del Board del Global Compact. Da fine 2017, Enel è patron della piattaforma dell'UNGC dedicata a nuovi e innovativi strumenti finanziari per accelerare il raggiungimento degli SDG.
European Commission Multi-stakeholder Platform on SDGs - Nel 2017, l'AD di Enel è stato eletto membro della "High-level multi-stakeholder platform on the implementation of the Sustainable Development Goals", la piattaforma nata e voluta dalla Commissione per l'adozione degli SDG nella Comunità europea. Enel è l'unica azienda italiana a fare parte della nuova piattaforma multi-stakeholder che include 30 membri, dei quali soltanto 2 sono espressione del settore privato. World Business Council on Sustainable Development (WBCSD) - Dal 2016 Enel è membro della "CEO-led Global Organization" e partecipa attivamente ai principali gruppi di lavoro. International Integrated Reporting Council (IIRC) - Dal 2016 Enel è membro dell'IIRC, coalizione globale di aziende, investitori, regolatori, standard setter e organizzazioni non governative, per la promozione del report integrato come strumento con cui le aziende comunicano i propri valori, decisioni e azioni agli stakeholder in modo sintetico ed esauriente, presentando le performance finanziarie e il contesto sociale, ambientale ed economico all'interno del quale operano.
Global Reporting Initiative (GRI) - Enel è membro dal 2006 e dal 2016 è parte della GRI Gold Community e dello Stakeholder Council, l'organo multi-stakeholder di consultazione, che supporta il Consiglio di Amministrazione del GRI per le questioni strategiche. Nel 2017 Enel ha preso parte alle attività legate al lancio del nuovo standard di rendicontazione (GRI Standard).
Global Sustainable Electricity Partnership (GSEP) - Organizzazione senza scopo di lucro i cui membri sono aziende elettriche leader a livello mondiale, volta a promuovere uno sviluppo energetico sostenibile attraverso specifici progetti e attività di capacity building nei Paesi emergenti e in via di sviluppo in tutto il mondo.
Eurelectric - Associazione dell'industria elettrica a livello europeo. Nel biennio 2017-2019 l'AD di Enel è stato nominato Presidente dell'associazione.
Business 20 (B20) - Il B20 rappresenta la comunità imprenditoriale globale all'interno del processo G20, ovvero il principale forum internazionale di cooperazione economica. L'AD di Enel è stato nominato Co-Chair della B20 Climate & Resource Efficiency Task Force per l'anno 2017.
Enel è una società quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA dal 1999 (anno della sua quotazione) e registra il più elevato numero di azionisti tra le società italiane. Nella compagine sociale di Enel figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici, anche grazie all'adozione da parte della Società e del Gruppo delle migliori pratiche internazionali in materia di trasparenza e di corporate governance.
I fondi di investimento socialmente responsabili continuano a crescere anche nel 2017. Sono presenti nel capitale Enel 160 Investitori Socialmente Responsabili (150 nel 2016) che detengono l'8,6% del totale delle azioni in circolazione di Enel (8,0% nel 2016), pari all'11,3% del flottante (10,5% nel 2016).
Composizione dell'azionariato
al 31 dicembre 2017
Ministero dell'Economia e delle Finanze
Investitori retail
Investitori istituzionali
Inoltre, alla data della presente Dichiarazione, all'interno del Gruppo Enel vi sono altre 13 società emittenti azioni quotate sulle Borse valori argentina, brasiliana, cilena, peruviana, russa, spagnola e statunitense.
Enel ritiene conforme a un proprio specifico interesse – oltre che a un dovere nei confronti del mercato – assicurare un rapporto costante e proficuo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli azionisti nonché con gli investitori istituzionali, al fine di accrescere il relativo livello di comprensione delle attività svolte dalla Società e dal Gruppo; in tale contesto, Enel intrattiene con gli investitori un dialogo basato sui princípi di correttezza e trasparenza, nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale in tema di abusi di mercato, nonché in linea con le best practice internazionali. Tale attività di engagement si è positivamente accompagnata, nel corso degli ultimi anni, al progressivo aumento della partecipazione degli investitori istituzionali alle assemblee degli azionisti. Fin dal momento della quotazione delle proprie azioni in Borsa, Enel ha ritenuto opportuno istituire strutture aziendali dedicate al dialogo con gli investitori istituzionali e con la generalità degli azionisti. Si è provveduto pertanto a istituire l'unità Investor Relations, attualmente collocata all'interno della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, e un'area nell'unità Affari Societari, collocata a sua volta all'interno della Funzione Affari Legali e Societari. Inoltre, sul sito della Società (www.enel.com, sezione "Investitori") possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario, ambientale, sociale e di governance, sia dati e documenti aggiornati di particolare interesse, che rendono possibile una visione multidisciplinare e integrata.
Il sistema di corporate governance del Gruppo Enel è conforme ai princípi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle società quotate1 , nell'edizione da ultimo modificata nel mese di luglio 2015, e si ispira alle raccomandazioni formulate dalla Consob in materia e, più in generale, alle best practice internazionali. Il sistema di governo societario è essenzialmente orientato all'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo, nella consapevolezza della rilevanza sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti.
Collegio Sindacale
Società di revisione
È chiamato a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile della Società; sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della società di revisione legale dei conti; e, infine, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina.
La struttura di
corporate
governance
governance
di corporate
La struttura
La revisione contabile è affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.
È competente a deliberare tra l'altro in merito: alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità; all'approvazione del Bilancio e alla destinazione degli utili; all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; ai piani di azionariato; alle modificazioni dello statuto sociale; all'emissione di obbligazioni convertibili.
1 Disponibile nell'edizione vigente sul sito internet di Borsa Italiana
(all'indirizzo http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2015clean.pdf).
Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'assemblea ordinaria del 4 maggio 2017 ed è composto da nove membri. Patrizia Grieco, Francesco Starace, Alfredo Antoniozzi, Alberto Bianchi, Paola Girdinio e Alberto Pera sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze (all'epoca titolare del 23,59% del capitale della Società) e votata dalla maggioranza del capitale rappresentato in assemblea (circa il 49,98% del capitale votante), mentre Cesare Calari, Anna Chiara Svelto e Angelo Taraborrelli sono stati tratti dalla lista presentata da un raggruppamento di 21 investitori istituzionali (all'epoca titolari complessivamente dell'1,88% del capitale della Società) e votata dalla minoranza del capitale rappresentato in assemblea (circa il 49,43% del capitale votante).
Nel corso del 2017 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 15 volte con una durata media pari a 3 ore per ciascuna adunanza, con un tasso medio di partecipazione dei consiglieri del 100%, e si è occupato costantemente di temi legati alla governance, alla sostenibilità, al Codice Etico e al Modello 231. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito nel proprio ambito i seguenti quattro comitati:
attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche;
In merito ai piani di successione degli amministratori esecutivi, a settembre 2016 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni, formulata d'intesa con il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità, ha condiviso i contenuti di un apposito "contingency plan" inteso a disciplinare le azioni da intraprendere per assicurare la regolare gestione della Società in caso di anticipata cessazione dall'incarico dell'Amministratore Delegato rispetto all'ordinaria scadenza del mandato (ipotesi di cosiddetto "crisis management").
Nel mese di gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità e del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni, in attuazione di quanto previsto dal Testo Unico sulla Finanza, ha approvato una Politica sulla Diversità, che descrive le caratteristiche ottimali della composizione del Consiglio stesso affinché esso possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti, assumendo decisioni che possano concretamente avvalersi del contributo di una pluralità di qualificati punti di vista, in grado di esaminare le tematiche in discussione da prospettive diverse.
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ("SCIGR") è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo.
Il SCIGR è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dalla Società e dal Gruppo ed è ispirato alle best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale. In particolare, tale sistema tiene conto delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina ed è definito coerentemente al modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (cosiddetto COSO Report), che rappresenta il modello di riferimento, internazionalmente riconosciuto, per l'analisi e la valutazione integrata dell'efficacia del SCIGR.
Il SCIGR prevede attività di controllo a ogni livello operativo e individua con chiarezza compiti e responsabilità, in modo da evitare eventuali duplicazioni di attività e assicurare il coordinamento tra i principali soggetti coinvolti nel medesimo SCIGR; assicura la necessaria segregazione delle attività operative e di controllo in modo da prevenire o, ove ciò non sia possibile, attenuare i conflitti di interesse; garantisce la tracciabilità delle attività di individuazione, valutazione, gestione e monitoraggio
Per la natura del proprio business il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischio, indicate nella tabella di seguito riportata, unitamente alle attività intese a mitigarne gli effetti e ad assicurarne una corretta gestione.
Nell'identificazione dei rischi sono stati anche considerati i risultati dell'analisi delle priorità (si veda il capitolo "Analisi deldei rischi, assicurando nel tempo la ricostruzione delle fonti e degli elementi informativi che supportano tali attività.
Il SCIGR si articola in tre distinte tipologie di attività:
Il SCIGR è soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle best practice esistenti.
Una descrizione dettagliata dei compiti e delle responsabilità dei principali soggetti coinvolti nel SCIGR, nonché delle modalità di coordinamento tra tali soggetti, è riportata nelle Linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, disponibili sul sito della Società (www.enel.com, sezione "Investitori").
le priorità e definizione degli obiettivi non finanziari"), nonché quanto riportato nel Global Risks Report 2018 realizzato dal World Economic Forum (WEF) e che ha coinvolto circa 1.000 esperti e leader di tutto il mondo. Il report del WEF mostra come i rischi legati all'ambiente si confermino i principali in termini sia di probabilità sia di impatto potenziale: gli eventi
meteorologici estremi, i disastri naturali, così come il possibile fallimento nel tentativo di contenere le conseguenze dei cambiamenti climatici. La velocità dello sviluppo tecnologico genera sempre più sfide e gli attacchi cibernetici (cyber) diventano più frequenti e intensi così come cresce la tendenza a colpire infrastrutture critiche e settori industriali strategici, evidenziando un possibile rischio, in casi estremi, di possibili blocchi nel funzionamento normale delle società e delle organizzazioni. Dal punto di vista sociale sono rilevanti i rischi legati alle crisi nell'approvvigionamento d'acqua.
applicato il "Precautionary Principle"2 , in particolare in relazione ai rischi in materia di ambiente, salute e sicurezza, e per ciascuna tipologia di rischio sono state individuate specifiche azioni atte a mitigarne gli effetti e ad assicurarne una corretta gestione.
Tale principio è inoltre applicato da Enel in relazione alla gestione dei rischi, con particolare riguardo allo sviluppo e all'introduzione di nuovi prodotti/tecnologie, alla pianificazione delle attività operative e alla realizzazione e costruzione di nuovi impianti/asset.
In fase di identificazione e valutazione dei rischi è stato inoltre
| Principali rischi | Scenario di riferimento e descrizione del rischio |
Azioni di mitigazione e obiettivi strategici associati |
|---|---|---|
| Rischi strategici legati all'evoluzione del contesto di mercato, competitivo e regolatorio |
I mercati e i business nei quali il Gruppo è presente sono interessati da processi di progressiva e crescente competizione ed evoluzione, da un punto di vista sia competitivo a livello tecnologico sia di regolamentazione, con tempistiche differenti da Paese a Paese. Come risultato di questi processi, il Gruppo è esposto a una crescente pressione competitiva. Inoltre, il Gruppo si trova a operare in mercati regolamentati o regimi regolati e il cambiamento delle regole di funzionamento di tali mercati e regimi, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, possono influire sull'andamento della gestione e dei risultati del Gruppo stesso. |
I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione del Gruppo a mercati che presentano caratteristiche competitive sono stati fronteggiati con una strategia di integrazione lungo la catena del valore, con una sempre maggiore spinta all'innovazione tecnologica, alla diversificazione e all'espansione geografica. In particolare, le azioni poste in essere hanno prodotto lo sviluppo di un portafoglio clienti sul mercato libero in una logica di integrazione a valle sui mercati finali, l'ottimizzazione del mix produttivo migliorando la competitività degli impianti sulla base di una leadership di costo, la ricerca di nuovi mercati con forti potenzialità di crescita e lo sviluppo delle fonti rinnovabili con adeguati piani di investimento in diversi Paesi. A fronte dei rischi che possono derivare da fattori regolatori, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto regolatorio. |
| Rischio Paese | La forte presenza internazionale del Gruppo – i cui ricavi sono ormai per oltre il 50% di fonte estera – espone il Gruppo stesso a possibili impatti negativi sui flussi reddituali e sulla protezione degli asset aziendali derivanti da rischi di natura macroeconomica, finanziaria, geopolitica e sociale connessi all'operatività in un determinato Paese. |
Definizione e attuazione di una strategia di diversificazione geografica, anche supportata da modelli econometrici per il calcolo del rischio Paese. |
| Rischi industriali e ambientali |
Nell'ambito dell'attuale scenario climatico, eventi meteorologici estremi e disastri naturali espongono il Gruppo al rischio di danni ad asset e infrastrutture, con la conseguente possibilità di prolungata indisponibilità degli asset coinvolti. |
Al fine di mitigare tali rischi, il Gruppo fa ricorso alle migliori strategie di prevenzione e protezione, anche con l'obiettivo di ridurre i possibili impatti sulle comunità e le aree circostanti. Vengono svolte costanti attività di monitoraggio e previsione meteorologica, nonché di incremento della resilienza per gli asset più esposti. Tutte le aree del Gruppo sono sottoposte a certificazione ISO 14001 e sono in essere specifici Sistemi di Gestione Ambientale (SGA), riconosciuti a livello internazionale. |
2 Dichiarazione di Rio sull'Ambiente e lo Sviluppo (Rio de Janeiro, 3-14 giugno 1992), Principio 15.
| Fallimento della mitigazione e dell'adattamento al cambiamento climatico. Rischi legati a: > impatti sul funzionamento degli asset correlati a cambiamenti climatici graduali (per esempio, temperatura dell'aria e dell'acqua); > modifiche normative/regolatorie associate alla lotta al cambiamento climatico; > trasformazioni socio-economiche collegate al cambiamento climatico. |
Il Gruppo si impegna per un miglioramento continuo delle attività esistenti in termini di impatto ambientale, attraverso i propri obiettivi di riduzione delle emissioni, in primis quello di "generazione a zero emissioni" al 2050, e adotta una strategia mirata alla crescita attraverso lo sviluppo di tecnologie e servizi "low carbon", in linea con gli obiettivi del COP21. Al fine di mitigare i rischi derivanti dagli aspetti normativi e regolatori legati al cambiamento climatico, il Gruppo mantiene con le autorità e gli organismi regolatori locali e internazionali rapporti caratterizzati da un approccio trasparente e collaborativo. Il Gruppo ha inoltre firmato la lettera di supporto all'adozione delle linee guida volontarie della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) che ha sviluppato raccomandazioni sulla disclosure degli impatti finanziari relativi a grandezze "non finanziarie" attinenti al cambiamento climatico. Enel ha quindi avviato un gruppo di lavoro che sta conducendo un'analisi su tre filoni principali: > modelli di clima e definizione di scenari climatici chiave; > mappatura dei rischi e delle opportunità correlate al cambiamento climatico; > reporting finanziario associato al cambiamento climatico. |
|
|---|---|---|
| Rischi legati ad attacchi cibernetici ("cyber") |
Rapida evoluzione tecnologica, con crescente esposizione agli attacchi cibernetici. Maggiore diffusione di attacchi cibernetici e crescente grado di sofisticazione anche in relazione ai cambiamenti del contesto di riferimento. Complessità organizzativa del Gruppo e numerosità degli ambienti (i dati, le persone e il mondo industriale). |
Definizione di un "Cyber Security Framework", per indirizzare e gestire le attività di cyber security con un approccio "risk based" e secondo il principio di "cyber security by design". Il framework prevede il coinvolgimento delle aree di business, il recepimento delle indicazioni normative, regolatorie e legali, l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, la predisposizione di processi aziendali ad hoc e l'accrescimento della consapevolezza delle persone. Creazione del CERT Enel (Cyber Emergency Readiness Team), attivo, riconosciuto e accreditato dalle comunità nazionali e internazionali, al fine di indirizzare una risposta industrializzata alle minacce e agli incidenti cyber. |
| Rischi legati alle crisi idriche |
I rischi legati alla crisi idrica sono principalmente dovuti ai cambiamenti climatici e ai livelli di utilizzo della risorsa idrica. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, la disponibilità di acqua è fortemente influenzata dal cambiamento delle precipitazioni, dai cicli stagionali dei ghiacciai e dall'evaporazione. Gli impatti differiscono a seconda delle aree, ma la tendenza generale è una minore prevedibilità della frequenza e una maggiore intensità delle piogge, con conseguente riduzione della disponibilità di acqua. In merito ai livelli di utilizzo della risorsa idrica, il rischio è legato alla competizione tra produzione industriale, utilizzo agricolo e uso di acqua potabile. A causa dell'aumento della popolazione e delle esigenze agricole, in alcune aree la domanda di acqua può rafforzare tale competizione, con la conseguente imposizione di limiti di utilizzo dell'acqua nelle attività industriali e produttive. |
Al fine di gestire tali rischi, Enel conduce analisi meteorologiche a 3-6 mesi e sta sviluppando le analisi di lungo periodo nelle aree in cui sono presenti impianti di produzione, in particolare idroelettrici, al fine di anticipare le possibili variazioni nella disponibilità di acqua. Vengono inoltre svolte importanti attività in collaborazione con le autorità locali di gestione dei bacini con l'obiettivo continuo di adottare una strategia condivisa di gestione delle risorse idriche, che consideri anche le necessità delle comunità locali. |
Ulteriori dettagli sui rischi sopra riportati sono contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale e nel Bilancio di Sostenibilità per l'esercizio 2017, messi a disposizione sul sito internet della Società (www.enel.com).
In relazione agli specifici ambiti previsti dal D.Lgs. 254/16 sono inoltre indicati nelle sezioni seguenti del documento i relativi rischi, in particolare quelli legati alla gestione dei diritti umani, alla lotta alla corruzione, alla gestione e motivazione del personale, alla salute e sicurezza sul lavoro e alle relazioni con le comunità, nonché le relative politiche e i presídi posti in essere. L'identificazione dei rischi è stata effettuata attraverso un'analisi dei principali eventi occorsi negli ultimi 3 anni e sono stati tenuti in considerazione gli obiettivi previsti dal Piano Strategico per il triennio 2018-2020. In merito ai diritti umani e alla lotta alla corruzione è stato tenuto in considerazione quanto previsto dalle normative vigenti (per esempio, D.Lgs. 231/01 in ambito italiano) e/o dalle linee guida internazionalmente riconosciute (United Nations Guiding Principles on Business and Human Rights) in materia.
| 102-40 | 102-42 | 102-43 |
|---|---|---|
| 102-44 | 102-46 | 102-47 |
Enel ha avviato nel 2012 e consolidato nel tempo un processo volto all'identificazione delle tematiche prioritarie per il Gruppo e per gli stakeholder dell'Azienda denominato analisi delle priorità (cosiddetta "materiality analysis"). La metodologia è stata sviluppata tenendo in considerazione le linee guida di numerosi standard internazionali, tra cui il Global Reporting Initiative (GRI), i princípi della Communication on Progress (COP) del UN Global Compact e l'SDG Compass, che supporta le aziende nell'allineamento delle proprie strategie ai Sustainable Development Goal. L'obiettivo dell'analisi è identificare e valutare le tematiche maggiormente prioritarie per gli stakeholder, rapportarle con le priorità di azione del Gruppo e con la strategia industriale, al fine di verificarne "l'allineamento" (o "il disallineamento") e individuare eventuali gap da colmare.
Nel corso degli anni, il processo di analisi delle priorità si è ampliato dal punto di vista del perimetro geografico coperto e ha coinvolto un numero sempre maggiore di società, secondo il principio di rilevanza. In particolare, nel 2017 è stato possibile includere nell'analisi 202 iniziative, 16 Paesi e 40 società. Sulla base dei risultati complessivi dell'analisi, che tengono in considerazione quanto previsto dal D.Lgs. 254/16, vengono definiti i focus per la redazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, del Bilancio di Sostenibilità e dei con-
tenuti da inserire nella Relazione Finanziaria Annuale, e vengono impostati gli obiettivi inclusi nel Piano Strategico 2018-2020 e nel Piano di Sostenibilità 2018-2020 (si veda il paragrafo "Piano di Sostenibilità 2018-2020" per maggiori approfondimenti).
18 Seeding Energies 2017
Il processo di analisi delle priorità si articola in 5 fasi principali, così come di seguito riportato.
Le attività di raccolta dati, aggregazione ed elaborazione delle informazioni sono gestite attraverso un sistema informatico dedicato. L'unità di Sostenibilità di Holding svolge un ruolo di indirizzo e coordinamento, fornendo le linee guida e il supporto metodologico ai fini dell'analisi, condotta dai responsabili locali con il coinvolgimento degli stakeholder e delle principali figure chiave a livello aziendale. I risultati ottenuti a livello di singola azienda e/o Paese vengono successivamente consolidati dalla Holding al fine di predisporre la matrice delle priorità di Gruppo (si rimanda alla nota metodologica per informazioni di dettaglio sul processo utilizzato).
Comprendere le aspettative degli stakeholder è una delle fasi cruciali dell'analisi delle priorità ed è perfettamente in linea con l'approccio aperto e inclusivo "Open Power" di Enel.
Le unità responsabili del rapporto con gli stakeholder, coinvolte annualmente all'interno del processo di analisi, hanno il compito di:
Di seguito vengono riportate le categorie di stakeholder principali e i rispettivi canali di comunicazione.
| Comunità finanziaria |
Fornitori e appaltatori |
Società civile e comunità locali |
Dipendenti | Istituzioni | Imprese e associazioni di categoria |
Clienti | Media |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| - Canale web - Contatti diretti - Investor Day - Roadshow |
- Canale web - Contatti diretti - Forum - Gruppi di lavoro - Incontri dedicati |
- Canale di segnalazione - Canale web - Comunicati - Contatti diretti - Social network |
- Canale di segnalazione - Forum - Gruppi di lavoro - Interviste conoscitive - Intranet - Newsletter - Rivista aziendale - Climate survey |
- Canale di segnalazione - Canale web - Comunicati - Contatti diretti - Social network |
- Contatti diretti - Forum - Gruppi di lavoro - Incontri dedicati - Riunioni |
- Agenti - App mobile - Canale web - Forum - Gruppi di lavoro - Negozi Enel e uffici commerciali - Social network - Survey |
- Comunicati - Contatti diretti - Incontri dedicati - Roadshow - Social network |
Il risultato dell'analisi delle priorità viene riassunto nella cosiddetta matrice delle priorità (o matrice di materialità), in cui sono riportate le seguenti informazioni:
I temi maggiormente rilevanti, secondo le priorità attribuite dagli stakeholder, sono: efficienza operativa, decarbonizzazione del mix energetico e salute e sicurezza sul lavoro. Relativamente alle suddette tematiche, l'Azienda si impegna a lavorare proattivamente per rispondere alle esigenze espresse dagli stakeholder, attraverso l'individuazione, il monitoraggio e il raggiungimento di obiettivi e target formalizzati all'interno del Piano di Sostenibilità (si veda il paragrafo "Definizione degli obiettivi non finanziari" per un maggiore approfondimento). I risultati mostrano un sostanziale allineamento tra quanto richiedono gli stakeholder e le priorità attribuite dall'Azienda sulle diverse tematiche.
I temi di creazione di valore economico-finanziario e nuove tecnologie, servizi e digitalizzazione risultano particolarmente rilevanti nelle strategie aziendali, in linea con quanto previsto nel Piano Strategico.
I capitoli seguenti della presente Dichiarazione, invece, approfondiscono le tematiche non finanziarie che presentano un valore di priorità elevata o per le quali l'Azienda ha condiviso pubblicamente l'impegno nel raggiungimento di obiettivi non finanziari, i cui contenuti sono approfonditi nel successivo paragrafo relativo al Piano di Sostenibilità.
I temi prioritari, oggetto della presente Dichiarazione, sono: governance solida e condotta trasparente; decarbonizzazione del mix energetico; gestione e compliance ambientale; gestione, sviluppo e motivazione delle persone; salute e sicurezza sul lavoro; coinvolgimento delle comunità locali.
La totalità delle tematiche valutate all'interno dell'analisi delle priorità sono trattate all'interno degli altri documenti di rendicontazione aziendali, in particolare nella Relazione Finanziaria Annuale 2017 e nel Bilancio di Sostenibilità 2017, disponibili sul sito internet www.enel.com.
20 Seeding Energies 2017
F Creazione di valore economico-finanziario
G Coinvolgimento delle comunità locali
Enel integra la sostenibilità in tutti gli aspetti del business, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per ridurre l'impatto ambientale, per soddisfare le esigenze dei clienti e delle comunità locali e migliorare le relazioni con il personale e i fornitori mettendo al primo posto la sicurezza delle persone. Attraverso l'ascolto e il coinvolgimento attivo di tutti gli interlocutori e l'uso razionale delle risorse viene promossa una sinergia tra progresso sociale ed economico, con l'obiettivo di creare valore condiviso e inclusivo nel medio-lungo termine.
Per tale motivazione, il Piano di Sostenibilità 2017-2019, in linea con il Piano Strategico, identificava i seguenti pilastri, fondamenta e fattori abilitanti.
Nei successivi capitoli della presente Dichiarazione consolidata sulle informazioni non finanziarie e nel Bilancio di Sostenibilità 2017 sono esposti i risultati e le azioni relativi agli obiettivi del suddetto Piano di Sostenibilità.
Come risultato del processo di integrazione, avviato da alcuni anni, della sostenibilità nella strategia aziendale, a novembre 2017 è stato presentato ai mercati un Piano Strategico che include la sostenibilità al proprio interno, come parte fondante e alla base delle politiche e degli obiettivi stabiliti per il Gruppo, finalizzati alla creazione di valore sostenibile di lungo periodo per tutte le categorie di stakeholder.
In particolare, il Piano di Sostenibilità 2018-2020 presenta:
Coinvolgimento e inclusione delle comunità
Coinvolgimento e inclusione delle nostre persone
Si riportano di seguito i principali obiettivi non finanziari del Piano di Sostenibilità 2018-2020, inclusi nella presentazione al Capital Markets Day 2017, mentre il dettaglio di tutti gli obiettivi verrà riportato nel Bilancio di Sostenibilità 2017.
| Ambito Piano di Sostenibilità 2018-2020 | Obiettivo |
|---|---|
| Crescita attraverso tecnologie e servizi "low carbon" | Riduzione emissioni specifiche di CO2 (SDG 13) |
| Promozione di azioni in linea con la campagna delle Nazioni Unite "Making cities resilient" |
|
| Ottimizzazione degli asset e innovazione | Promozione di partnership globali e startup "ad alto potenziale" |
| Coinvolgimento e inclusione delle comunità | Istruzione di qualità equa e inclusiva (SDG 4) |
| Energia economica, affidabile, sostenibile e moderna (SDG 7) | |
| Crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile (SDG 8) | |
| Coinvolgimento e inclusione delle nostre persone | Promuovere la diffusione delle "digital skills" tra tutti i dipendenti |
| Indagine di clima | |
| Valutazione delle performance per le nostre persone3 | |
| Adozione globale della policy su diversità e inclusione | |
| Promozione di una cultura della "Travel Security" | |
| Miglioramento continuo degli standard di sicurezza attraverso Extra Checking on-Site (ECoS) |
|
| Sostenibilità ambientale | Riduzione emissioni specifiche di NOx |
| Riduzione emissioni specifiche di SO2 | |
| Riduzione emissioni specifiche di polveri | |
| Riduzione consumo specifico di acqua | |
| Riduzione di rifiuti prodotti | |
| Digitalizzazione | Copertura delle applicazioni web esposte a internet con soluzioni applicative avanzate di cyber security |
| Costituzione CERT4 Enel e accreditamento presso i CERT4 nazionali |
|
| Diffusione della cultura della sicurezza informatica e cambiamento dei comportamenti delle persone al fine di ridurre i rischi |
|
A settembre 2015 Enel ha assunto un impegno formale in relazione a 4 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite:
> SDG 4: Istruzione di qualità;
> SDG 13: Lotta contro il cambiamento climatico.
3 Persone eleggibili e raggiungibili in forza da almeno 3 mesi.
| 102-15 | 102-16 | 102-17 | 103-2 |
|---|---|---|---|
| 103-3 | 205-3 | 405-1 | 406-1 |
| 407-1 | 408-1 | 409-1 | 412-1 |
| 412-2 | 414-1 |
Alla base delle proprie attività il Gruppo Enel dispone di un solido sistema etico, dinamico e costantemente orientato a recepire le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale, che tutte le persone che lavorano in Enel e per Enel devono rispettare e applicare nella loro attività quotidiana. Un sistema che si fonda su specifici Compliance Program tra cui: Codice Etico, Policy sui Diritti Umani, Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione ("Piano TZC"), Enel Global Compliance Program ("EGCP"), Modello ex D.Lgs. 231/01 e altri modelli di compliance nazionali eventualmente adottati dalle società del Gruppo in conformità alla normativa locale.
Fin dal 2002 Enel ha adottato il Codice Etico, che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari, regolando e uniformando i comportamenti aziendali su standard improntati alla massima trasparenza e correttezza verso tutti gli stakeholder. Il Codice Etico ha validità sia in Italia sia all'estero, pur in considerazione della diversità culturale, sociale ed economica dei vari Paesi in cui Enel opera. In particolare, il documento si articola in:
Enel richiede, inoltre, a tutte le imprese collegate o partecipate e ai principali fornitori e partner di adottare una condotta in linea con i princípi generali del Codice.
Ogni violazione o sospetto di violazione degli Enel Compliance Program può essere segnalato, anche in forma anonima, tramite un'unica piattaforma a livello di Gruppo ("Ethics Point") accessibile dal seguente indirizzo: www.enel.ethicspoint.com. Le segnalazioni possono essere inviate anche via mail o via posta ordinaria. La Funzione Audit riceve e analizza tali segnalazioni assicurando le relative attività di verifica e garantendo omogeneità di trattamento a livello di Gruppo, nel rispetto delle previsioni contenute nelle politiche aziendali e nella normativa locale.
Il processo di gestione delle segnalazioni è regolato attraverso la policy "Gestione delle segnalazioni anonime e non anonime (whistleblowing)", che ribadisce la garanzia di anonimato e di tutela contro qualsiasi forma di ritorsione, così come assicura adeguata protezione dalle segnalazioni 'in malafede', prive di fondamento, inviate allo scopo di danneggiare o recare pregiudizio a persone e/o società.
Segnalazioni ricevute e violazioni accertate
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Segnalazioni ricevute | n. | 123 | 85 | 38 | 45 |
| Violazioni relative a episodi di: | n. | 27 | 21 | 6 | 29 |
| - Conflitto di interessi/Corruzione (1) | n. | 5 | 6 | -1 | -17 |
| - Appropriazione indebita | n. | 13 | 7 | 6 | 86 |
| - Pratiche di lavoro | n. | 6 | 6 | - | - |
| - Comunità e società | n. | 1 | - | 1 | 100 |
| - Altre motivazioni | n. | 2 | 2 | - | - |
(1) La corruzione consiste nell'abuso di potere conferito con finalità di guadagno privato e può essere istigato da individui nel settore pubblico o privato. Qui viene interpretato includendo pratiche di corruzione quali tangenti, estorsione, collusione, conflitto di interessi e riciclaggio di denaro.
L'incremento del numero delle segnalazioni nel corso del 2017 è dovuto principalmente a una campagna di comunicazione sui canali di segnalazione in Argentina e all'ingresso della società Enel Distribuição Goiás in Brasile.
| Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
| Segnalazioni ricevute | n. | 123 | 85 | 38 | 45 |
| Violazioni accertate | n. | 27 | 21 | 6 | 29 |
In osservanza al decimo principio del Global Compact, in base al quale "le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti", Enel intende perseguire il proprio impegno di lotta alla corruzione, in tutte le sue forme, dirette e indirette, applicando i princípi declinati nei pilastri del proprio Sistema di Gestione Anti-corruzione. Il Sistema di Gestione Anti-corruzione ("Anti-bribery Management System - AMS") di Enel si fonda su un impegno del Gruppo alla lotta alla corruzione, applicando criteri di trasparenza e di condotta secondo quanto dettagliato nel "Piano TZC", il quale costituisce la politica anti-corruzione di Enel.
Unitamente al Piano TZC, i pilastri in cui si articola l'AMS risultano essere:
gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro), contemplati dalla normativa applicabile in materia di responsabilità d'impresa (cosiddetto "Compliance Program") nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera (per esempio, Modello Organizzativo 231 per le società italiane, "Modelo de prevención de riesgos/Programa de Integridade" per le società del Gruppo in Spagna e Sud America);
> l'EGCP, strumento di governance volto a rafforzare l'impegno etico e professionale del Gruppo a prevenire che vengano commessi al di fuori dell'Italia illeciti da cui possa derivare responsabilità penale d'impresa e i connessi rischi reputazionali. L'EGCP trova applicazione nelle società non italiane del Gruppo, integrando, ove esistenti, i Compliance Program eventualmente adottati dalle medesime società, anche in conformità alla normativa locale.
Fermo restando quanto previsto nei suddetti Compliance Program e la specifica disciplina normativa applicabile alla fattispecie criminosa della corruzione in tutte le sue forme, l'EGCP costituisce,
nel rispetto delle principali legislazioni in materia e delle migliori pratiche di governo societario, il framework generale di comportamento del personale del Gruppo nella lotta alla corruzione.
Tra le aree potenzialmente più esposte al rischio corruzione (attiva e/o passiva), sia nell'ambito dei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni sia nel settore privato, si riportano: (i) la negoziazione ed esecuzione di contratti con terze parti (autorità pubbliche, associazioni, società, ecc.); (ii) la partecipazione a gare (pubbliche e private); (iii) la selezione di partner/consulenti; (iv) la gestione di risorse finanziarie; (v) la gestione di omaggi e ospitalità; (vi) i processi di assunzione del personale; (vii) i meccanismi di incentivazione nella remunerazione dei top manager.
In relazione a tali aree a rischio, i citati presídi di governance (dal Piano TZC al Codice Etico all'EGCP/Compliance Program), unitamente al corpo procedurale vigente, delineano un efficace sistema di prevenzione, parte integrante del Sistema di Controllo Interno del Gruppo.
L'organizzazione dell'AMS, in coerenza proprio con le Linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) approvate dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA prevede le seguenti figure:
> l'Amministratore Delegato, in qualità di Direttore preposto al SCIGR di Enel, costituisce espressione dell'Alta Direzione ed è responsabile di assicurare che i rischi siano correttamente individuati e mitigati; a tale scopo si avvale della collaborazione di strutture di Direzione a diretto riporto (principalmente Audit e Legale/Compliance) e di tutto il management, chiamati a contribuire nell'attività di attuazione e di diffusione delle norme stabilite nei pilastri del sistema di gestione anti-corruzione;
Nel corso del 2017, Enel SpA ha conseguito la certificazione di conformità del proprio AMS, come precedentemente descritto, rispetto ai requisiti indicati nello standard internazionale di certificazione ISO 37001:2016 in materia di sistemi di gestione anti-corruzione (la "Certificazione"). Sempre nel corso del 2017, sono state avviate analoghe attività per il conseguimento della certificazione ISO 37001 da parte delle principali società controllate italiane (Enel Italia, Enel Produzione, Enel Energia, Enel Sole, Enel Green Power, e-distribuzione, Enel Trade) ed estere del Gruppo. A oggi la controllata spagnola Endesa SA e tutte le società da essa controllate hanno già ottenuto la certificazione (ottobre 2017), inoltre il percorso di certificazione è stato positivamente completato per Enel Green Power. La finalizzazione generale dell'iter di certificazione anti-bribery per le principali società del Gruppo Enel è prevista per il biennio 2018-2019.
Nel corso del 2017, nell'ambito delle segnalazioni ricevute, sono stati accertati 5 episodi riconducibili a casi di "conflitto di interessi" (4) e "corruzione" (1). L'unico caso di corruzione ha riguardato la gestione del rapporto contrattuale con un fornitore da parte di alcuni dipendenti, con la finalità di ottenere vantaggi personali a danno della Società. Il caso, non appena la società interessata ne è venuta a conoscenza, è stato prontamente denunciato all'autorità giudiziaria.
In relazione a tutti gli episodi, Enel ha adottato specifici provvedimenti nei confronti dei soggetti coinvolti, in linea con la normativa di riferimento, che hanno comportato 4 azioni nei confronti di dipendenti e 2 azioni nei confronti di appaltatori. Per maggiori informazioni circa il funzionamento dei meccanismi di segnalazione degli stakeholder si rimanda al precedente paragrafo "Segnalazioni degli stakeholder" a pag. 25.
Violazioni accertate per conflitto di interesse/corruzione e azioni intraprese
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Segnalazioni relative a episodi di conflitto di interessi/corruzione | n. | 27 | 19 | 8 | 42 |
| Violazioni relative a episodi di conflitto di interessi/corruzione | n. | 5 | 6 | -1 | -17 |
| Azioni intraprese nei confronti dei dipendenti in risposta a episodi di violazione per conflitto di interessi/corruzione |
n. | 4 | 6 | -2 | -33 |
| Azioni intraprese nei confronti degli appaltatori in risposta a episodi di violazione per conflitto di interessi/corruzione |
n. | 2 | 1 | 1 | 100 |
Il rispetto dei diritti umani è uno dei princípi alla base dell'agire di Enel e focus costante in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera e in ogni società che ne fa parte.
Il 5 febbraio 2013 Enel ha voluto accogliere l'approccio indicato dalle Nazioni Unite – "Proteggere, Rispettare, Rimediare" – attraverso l'approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, di una policy dedicata al tema dei diritti umani, che rafforza e approfondisce gli impegni già sanciti dai Compliance Program.
La policy identifica otto princípi che i collaboratori di Enel SpA e delle società da essa controllate devono osservare nello svolgimento di tutte le proprie attività, relativamente a due macro-tematiche: pratiche di lavoro e relazioni con le comunità e società.
Pratiche di lavoro:
Come richiesto dalle linee guida delle Nazioni Unite e sulla base dei princípi della policy, Enel svolge uno specifico processo di due diligence dei diritti umani sull'intera catena del valore nei diversi Paesi in cui opera.
In particolare, il processo è stato ridefinito nel 2016 in allinea-
Relazioni con le comunità e società:
L'individuazione dei princípi è ispirata ai contenuti della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e ad alcune Convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) su diritti umani e sociali, libertà di associazione e sindacale, divieto di lavoro forzato e minorile, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La policy affida all'unità Sostenibilità i seguenti compiti: programmare e coordinare l'adozione del processo di due diligence5 , congiuntamente con le altre Funzioni interessate, per quanto di rispettiva competenza; riportare al Comitato Controllo e Rischi sull'adozione del processo di due diligence; rendicontare annualmente all'interno del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo la performance di Enel rispetto agli impegni assunti.
mento con le migliori pratiche internazionali e prevede 4 fasi:
5 Nel contesto dei Princípi Guida su Business e Diritti Umani (Princípi 17-21), tale termine si riferisce a un sistema di gestione continua che un'azienda mette in atto in considerazione del settore in cui opera, i contesti operativi, le dimensioni dell'azienda e non solo, per assicurarsi di rispettare o di non essere complici in abusi sui diritti umani. Ciò implica "identificare, prevenire, mitigare e rendicontare" effetti negativi potenzialmente causati dall'impresa.
sistemi organizzativi e di controllo a presidio dei rischi;
Al fine di conoscere il contesto in cui Enel opera nel campo dei diritti umani e identificare le tematiche più rilevanti in termini di rischio è stata effettuata una consultazione di numerosi esperti provenienti da diversi settori, quali società civile, istituzioni accademiche, cittadini, clienti e fornitori, nei diversi Paesi di presenza.
La consultazione ha permesso all'Azienda di classificare ciascuno dei temi inclusi nella Policy sui Diritti Umani in base al livello di rischio percepito, risultato della combinazione delle dimensioni di gravità e probabilità di un'effettiva violazione.
I rischi sono stati quindi catalogati in base a una scala di valori così definita: rischio accettabile (livello minimo), rischio da controllare, rischio di alta priorità, rischio elevato (livello massimo). Dall'analisi è emerso che:
La seconda fase del processo di due diligence ha avuto l'obiettivo di valutare le pratiche e le politiche di Enel a presidio dei diritti umani, attraverso l'utilizzo di uno strumento standard in tutti i Paesi del Gruppo. Il processo permette di identificare le eventuali aree di miglioramento e le raccomandazioni per definire i piani di azione.
In particolare, sono state condotte interviste con il top management, a livello sia di Holding sia di singolo Paese, al fine di analizzare il livello di integrazione del rispetto dei diritti umani Nel 2017 sono state completate le prime tre fasi, mentre nel 2018 saranno attuati i piani di azione e successivamente saranno avviate le attività di monitoraggio.
nella gestione quotidiana dell'Azienda, identificando potenziali rischi e opportunità. Allo stesso tempo è stata effettuata una valutazione di politiche, procedure, sistemi e pratiche dell'Azienda in ciascuna delle aree della catena del valore, attraverso l'analisi di oltre 100 indicatori.
Questa analisi ha permesso di verificare che Enel dispone di un insieme di meccanismi e sistemi di gestione solidi che consentono di garantire il rispetto dei diritti umani e di gestire adeguatamente i rischi esistenti.
Durante il processo di due diligence, che ha valutato la conformità delle pratiche Enel con la politica sui diritti umani e il suo allineamento con i Princípi Guida delle Nazioni Unite, sono state individuate opportunità di miglioramento per rafforzare l'impegno dell'Azienda a rispettare i diritti umani nello svolgimento della propria attività industriale e commerciale.
Sono stati sviluppati piani di azione specifici per ciascun Paese
di presenza e, accanto a questi, un piano di miglioramento da gestire a livello centrale al fine di armonizzare e integrare processi e politiche definite a livello globale e applicate a livello locale.
Di seguito si riporta una tabella riepilogativa delle tematiche previste dalla politica, con indicazione della relativa valutazione di rischio percepito e del loro livello di copertura.
| Tematiche | Rischio medio percepito | Valutazione delle politiche e procedure a presidio dei diritti umani |
Principali politiche e procedure a presidio dei diritti umani |
|---|---|---|---|
| Pratiche di lavoro | |||
| Libertà di associazione e contrattazione collettiva |
Rischio accettabile | Robusto | Enel si impegna a rispettare la libertà di associazione e contrattazione collettiva dei propri dipendenti. In particolare, Enel riconosce loro il diritto a costituire o prendere parte a organizzazioni finalizzate alla difesa e alla promozione dei loro interessi; riconosce loro di essere rappresentati da organismi sindacali o da altre forme di rappresentanza; riconosce loro il valore della contrattazione collettiva quale strumento privilegiato per la determinazione delle condizioni contrattuali e per la regolazione dei rapporti tra Direzione aziendale e sindacati. |
| Rifiuto del lavoro forzato | Rischio accettabile | Robusto | I contratti regolano nella loro interezza |
| Condizioni di lavoro giuste e favorevoli |
Rischio accettabile | Robusto | le condizioni di lavoro ed espongono in maniera chiara tutti i termini inclusi nei contratti che forniscono |
| Rifiuto del lavoro minorile | Rischio da controllare | Robusto | dettagli sui diritti dei lavoratori (orario di lavoro, retribuzione, lavoro straordinario, indennità, benefíci). I termini sono tradotti nella lingua madre dei lavoratori e sono supportati con informazioni contenute in documenti condivisi con i dipendenti. I sistemi e le procedure di gestione delle risorse umane garantiscono l'assenza di minori nella forza lavoro. Vengono anche effettuati progetti di tirocinio e di alternanza scuola-lavoro. |
| Diversità e inclusione | Rischio da controllare | Robusto | Per i dettagli consultare il capitolo "Gestione, sviluppo e motivazione delle persone". |
| Salute e sicurezza | Rischio da controllare | Robusto | Per i dettagli consultare il capitolo "Salute e sicurezza sul lavoro". |
| Comunità e società | |||
| Relazioni con le comunità | Rischio da controllare | Robusto | Per i dettagli consultare il capitolo "Relazioni responsabili con le comunità". |
| Impatti ambientali | Rischio di alta priorità | Robusto | Per i dettagli consultare il capitolo "Sostenibilità ambientale". |
| Corruzione | Rischio di alta priorità | Robusto | Per i dettagli consultare il paragrafo "Lotta alla corruzione attiva e passiva". |
Rischio medio percepito: media dei livelli di rischio percepito individuato nei Paesi oggetto dell'analisi.
Scala di riferimento rischi: 1. Rischio alto; 2. Rischio di alta priorità; 3. Rischio da controllare; 4. Rischio accettabile.
Scala di riferimento dei valori di performance: Robusto (75%-100%); Buono (50%-75%); Sufficiente (25%-50%); Da migliorare (0%-25%).
Nel corso del processo sono stati, inoltre, analizzati i presídi relativi alla catena di fornitura, alla relazione con i clienti e alla formazione delle persone di Enel.
La gestione dei fornitori si articola in tre fasi fondamentali: sistema di qualificazione, condizioni generali di contratto e Vendor Rating. Tali processi sono necessari anche per integrare nelle valutazioni gli aspetti ambientali, sociali e di governance. Il sistema globale di qualificazione dei fornitori consente una valutazione accurata delle imprese che intendono partecipare alle procedure di appalto, mentre il sistema di Vendor Rating è finalizzato al monitoraggio delle prestazioni dei fornitori in termini di qualità, tempestività e sostenibilità nell'esecuzione dei contratti.
In particolare, il sistema di qualificazione richiede, così come previsto dalle normative vigenti in materia, la presentazione di specifici documenti (autocertificazioni circa il possesso dei requisiti di ordine generale, bilanci, certificazioni, ecc.) nonché l'adesione ai Compliance Program di Enel e ai dieci princípi del Global Compact. Inoltre, tale sistema prevede una valutazione dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali, ambientali, di sicurezza, di diritti umani ed etici, nonché dei requisiti di onorabilità. In relazione ai gruppi merce a elevato rischio salute
I rapporti con i fornitori sono regolati da specifiche condizioni contrattuali, costituite da una parte generale, applicabile a tutti i contratti indipendentemente dal Paese in cui le attività si svolgono, e da allegati specifici per ciascun Paese.
Grazie alle procedure di monitoraggio delle imprese si instaura un dialogo continuo tra Enel e i suoi fornitori, che, in caso di criticità o carenze riscontrate, porta alla definizione di azioni di miglioramento. In casi di particolare gravità si procede alla risoluzione del contratto e/o alla sospensione della qualifica.
In tutti i Paesi in cui Enel opera, i clienti hanno a disposizione diversi canali di contatto (posta, sito web, numeri verdi). Enel monitora costantemente i feedback ricevuti al fine di comprendere la percezione del cliente e le eventuali criticità in corso e porre in atto le opportune azioni correttive. In Italia, per esempio, si garantisce il controllo della qualità commerciale di tutti i canali di contatto, effettuando monitoraggi sistematici sui processi di vendita e gestionali. L'obiettivo è assicurare la conformità alle prescrizioni nel rispetto della normativa vigente, della privacy e delle norme a tutela della libertà e dignità dei lavoratori.
Nel corso del 2017 è stato erogato al personale Enel un totale di circa 517mila ore di formazione su temi di sostenibilità, di cui i diritti umani sono un elemento fondante, per una media pro capite di 8,3 ore, in lieve aumento rispetto all'anno precedente (8,1 nel 2016). Sono in corso di pianificazione specifiche attività formative sui diritti umani che coinvolgeranno l'intera popolazione Enel.
7 I nuovi fornitori 2017 con contratto diretto attivo con valore > 25mila euro sono pari a circa 5.800 di cui qualificati circa il 30%.
Nel corso del 2017 sono state ricevute 123 segnalazioni concernenti il Codice Etico, di cui 22 hanno riguardato casi relativi a pratiche di lavoro e 1 relativa a comunità e società. Delle 22 segnalazioni relative alle pratiche di lavoro8 , in 6 casi è stata riscontrata una violazione: 1 caso riconducibile a mobbing e 5 afferenti al clima aziendale. Anche per la segnalazione relativa a comunità e società è stata rilevata una violazione, dovuta ad aspetti di tutela ambientale. Per ogni violazione accertata Enel ha definito specifici piani di azione. Per maggiori informazioni circa il funzionamento dei meccanismi di segnalazione degli stakeholder si rimanda al precedente paragrafo "Segnalazioni degli stakeholder" a pag. 25.
Segnalazioni e violazioni accertate su diritti umani
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Segnalazioni ricevute | n. | 23 | 24 | -1 | -4 |
| Violazioni relative a episodi di: | n. | 7 | 6 | 1 | 17 |
| - Pratiche di lavoro | n. | 6 | 6 | - | - |
| - Comunità e società | n. | 1 | - | 1 | - |
8 Includono eventuali segnalazioni relative a discriminazione: nel 2017 non è stata riscontrata nessuna violazione, mentre nel 2016 sono stati rilevati due casi di violazione, per i quali sono state poste in essere le relative azioni di rimedio.
Enel mette al centro del proprio modello di business le persone che lavorano in Azienda, incoraggiando un approccio aperto e inclusivo che le aiuti a esprimere il proprio potenziale in relazione alla propria esperienza e cultura e valorizzando gli elementi di diversità che sono alla base della generazione di nuove idee e opportunità.
Le profonde trasformazioni del mondo dell'energia, caratterizzate da una forte spinta tecnologica, richiedono un importante cambiamento di carattere culturale e organizzativo. In tale scenario, uno dei principali rischi connessi al personale, oltre a quelli legati alla salute e alla sicurezza (si veda il capitolo "Salute e sicurezza sul lavoro"), riguarda la gestione delle competenze e lo sviluppo di nuove modalità di lavoro.
Dal 2015 Enel si è dotata di una specifica politica che definisce i valori e i comportamenti, il modello "Open Power", declinata in diversi aspetti operativi, al fine di aumentare il coinvolgimento e la partecipazione delle persone che lavorano in Enel, e che costituisce il punto di riferimento per tutti i processi di gestione e sviluppo delle persone. In particolare sono identificati 4 valori (responsabilità, fiducia, innovazione e proattività) e 10 comportamenti:
La Funzione Human Resources definisce i modelli organizzativi in linea con la strategia del Gruppo e il piano pluriennale di gestione delle risorse umane. I diversi processi di gestione, sviluppo e motivazione delle persone sono regolati da specifiche policy e procedure a livello globale e locale (per esempio, procedure di selezione, assunzione, gestione delle persone), e sono anche presenti sezioni dedicate della intranet aziendale (per esempio, una sezione dedicata alla meritocrazia).
Il modello organizzativo di Enel è caratterizzato da una matrice
Piano Industriale di Enel, che ha fra i suoi pilastri la centralità del cliente e lo sviluppo di tecnologie e servizi "low carbon".
Il personale del Gruppo Enel al 31 dicembre 2017 è pari a 62.038, di cui il 50% nelle società con sede in Italia. Il saldo tra consistenze di inizio e fine anno mostra un segno positivo di circa 800 persone dovuto principalmente alle acquisizioni delle società Enel Distribuição Goiás in Brasile e delle nuove società EnerNOC ed eMotorWerks in Nord America. Le assunzioni, pari a 2.268, hanno riguardato l'Italia per il 18%, mentre per il restante 82% sono distribuite nei diversi Paesi esteri.
Il cambiamento di carattere culturale che Enel sta attraversando riguarda tutte le persone, incluso chi svolge compiti tecnici. Competere in un contesto così complesso richiede la capacità di gestire una ingente mole di informazioni e la digitalizzazione è, quindi, uno strumento essenziale per rispondere in maniera efficace e tempestiva agli stimoli esterni e prendere decisioni ragionate a tutti i livelli dell'organizzazione. Per velocizzare la trasformazione digitale dell'intera Azienda è stato lanciato nel 2017 un programma di change management, che coinvolgerà tutte le persone di Enel e che è stato aperto con tre eventi (Roma, Madrid, Bogotà) al fine di condividere i principali driver della digitalizzazione.
Nel corso del 2017 sono state anche avviate specifiche attività per diffondere la metodologia agile nei modelli operativi attuali di Enel, al fine di incrementare la capacità e la velocità di trasformazione del Gruppo. Una modalità di lavoro agile permette di avere informazioni accessibili da parte di tutti, ambienti sempre più flessibili, gruppi di lavoro interfunzionali focalizzati su singoli obiettivi di business, indicatori di performance condivisi, ecc. A tal fine è stata costituita una specifica unità organizzativa nell'ambito della Funzione Human Resources.
In linea con tale scenario, il processo di recruiting si è focalizzato nell'ultimo anno sulla ricerca di profili specialistici con elevate competenze digitali in grado di supportare il Gruppo stesso nel processo di trasformazione. La selezione ha interessato maggiormente le aree di ICT, mercato, comunicazione, infrastrutture e reti.
In relazione al processo di valutazione delle performance quantitative e qualitative, nel 2017 è stato coinvolto il 96% del personale del Gruppo a differenti livelli. La valutazione quantitativa è invece stata effettuata per la popolazione con remunerazione variabile, prevedendo l'assegnazione di obiettivi e la loro successiva valutazione.
Per assicurare un'adeguata valorizzazione del merito e l'efficace continuità manageriale, il Gruppo Enel ha inoltre adottato una gestione dei piani di sviluppo intesa a favorire l'individuazione e la differenziazione dei profili di successione delle posizioni manageriali. Il processo è finalizzato a garantire adeguati presídi organizzativi, individuando le posizioni più strategiche e prevedendo per ognuna di esse una lista di potenziali successori e le necessarie azioni di sviluppo a sostegno della crescita manageriale, tenendo anche conto degli impegni assunti dal Gruppo Enel riguardo ai temi della diversity e dell'inclusione. Al fine di garantire l'efficacia del suddetto processo, tutte le posizioni manageriali del Gruppo vengono analizzate, prendendo a riferimento le principali variabili di analisi secondo una metodologia allineata alle best practice internazionali, e prevedendo per ognuna di esse l'individuazione di successori "ready" (pronti nel breve periodo), e successori in "pipeline" (pronti nel medio periodo), con particolare attenzione ai giovani, alle donne e alla valorizzazione delle esperienze interfunzionali e internazionali. A tale processo è affiancato quello di "talent management", volto a individuare progetti di sviluppo, adeguati ai profili individuali e professionali e alle posizioni per le quali i successori sono stati identificati.
Facendo seguito all'ultima indagine sul clima aziendale svoltasi nel corso del 2016, che ha interessato l'intera forza lavoro del Gruppo (con un tasso di partecipazione pari all'84%) e mostrato nel complesso un significativo livello di consenso all'interno dell'Azienda sui vari profili oggetto dell'analisi, è stato definito un dettagliato piano di azione per rispondere alle esigenze emerse. A sostegno di queste evidenze, il piano di intervento a livello di Gruppo ha previsto nel 2017 la realizzazione di circa 1.500 azioni specifiche sulle priorità emerse, articolandosi nei diversi temi: Work-Life Balance, Lifestyle Diversity and Work Environment, Open Power Culture, Working Relationships and Organization, Health and Safety, Meritocracy.
Nel 2017 è proseguito l'impegno di Enel per valorizzare la diversità in tutte le sue forme, di genere, età, cultura e abilità. La policy globale "Diversità e inclusione", approvata nel 2015, promuove e tutela l'uguale trattamento sulla esclusiva base delle capacità e competenze professionali in tutte le decisioni che riguardano il rapporto di lavoro, la possibilità di partecipazione senza ostacoli alla vita organizzativa, l'importanza del bilanciamento tra vita privata e vita professionale, e il supporto delle esigenze quotidiane e reali delle persone in ogni situazione nella quale una persona può venire a trovarsi durante la
Enel rispetta la normativa del lavoro dei diversi Paesi e le convenzioni dell'International Labour Organization (ILO) sui diritti dei lavoratori (libertà di associazione e contrattazione collettiva, consultazione, diritto di sciopero, ecc.), promuovendo sistematicamente il dialogo tra le parti e cercando un adeguato livello di accordo e condivisione sulle strategie aziendali da parte del personale. Nel 2017 la percentuale di persone coperte da accordi di contrattazione collettiva è pari al 92%, in lieve diminuzione rispetto al 2016 (93%).
Le attività di relazioni industriali a livello di Gruppo continuano a essere svolte secondo il modello previsto nel Global Framework Agreement (GFA) di Enel, siglato a Roma nel 2013 con le federazioni italiane e le federazioni globali IndustriAll e propria vita lavorativa. L'applicazione della policy ha permesso di sviluppare progetti globali e locali di valorizzazione delle diversità, di creare un vocabolario condiviso, e ha aumentato la consapevolezza nell'intera organizzazione dell'importanza della diversità e dell'inclusione per le persone e per il business. L'impatto della policy viene monitorato su un dettagliato set di indicatori associati alle diverse azioni e dimensioni. In particolare Enel si è data un obiettivo pubblico di assicurare un'equa rappresentanza dei due generi nelle fasi iniziali dei processi di selezione e recruiting.
Public Services International. L'accordo è fondato sui princípi dei diritti umani, del diritto del lavoro e dei migliori e più avanzati sistemi di relazioni industriali transnazionali dei gruppi multinazionali e delle istituzioni di riferimento a livello internazionale, tra cui l'ILO. È stato anche riconosciuto e apprezzato come best practice a livello delle multinazionali europee ed extra UE. Sono state presentate le prospettive di rinnovo di tale accordo, aggiornato in coerenza con la nuova filosofia Open Power del Gruppo e i valori che la contraddistinguono anche nelle relazioni con i soggetti collettivi rappresentanti del personale di tutti i Paesi.
In caso di modifiche organizzative, Enel prevede una tempestiva informativa come indicato nella tabella di seguito riportata.
| Paese | Periodo minimo | Disposizioni di legge/accordi collettivi |
|---|---|---|
| Italia | 25 giorni. | Previsioni di legge |
| Spagna e Portogallo |
30 giorni. | Accordo Quadro di garanzia di Endesa SA e delle sussidiarie in Spagna (12 settembre 2007) |
| Russia | 60 giorni. | Previsioni di legge |
| Romania | Obbligo di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori sullo sviluppo del business e di informarli periodica mente sulla situazione economica dell'azienda. Per i licenzia menti collettivi ci sono minimo 30 giorni di preavviso per le Or ganizzazioni Sindacali e 20 giorni di preavviso per i lavoratori. Il periodo massimo per la procedura di licenziamento collettivo è 90 giorni. |
Previsioni di legge Contratto Collettivo |
| Argentina | Obbligo di aggiornare periodicamente i rappresentanti dei la voratori; tradizionalmente il periodo di preavviso per i cambi riguardanti l'orario lavorativo, il ruolo dei dipendenti o la sede lavorativa è 48 ore, sebbene non ci sia una specifica regola mentazione. |
- |
| Brasile | Obbligo di effettuare una informativa "tempestiva". | - |
| Colombia | Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi. |
- |
| Perù | Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi. |
- |
| Cile | Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi. |
- |
Forza lavoro per area geografica
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Totale organico | n. | 62.038 | 61.205 | 833 | 1,4 |
| - Italia | n. | 31.114 | 31.956 | -842 | -2,6 |
| - Penisola Iberica | n. | 9.022 | 9.310 | -288 | -3,1 |
| - Europa e Nord Africa | n. | 5.724 | 5.856 | -132 | -2,3 |
| - Altro (1) | n. | 30 | 28 | 2 | 7,1 |
| - Nord e Centro America (2) | n. | 2.050 | 891 | 1.159 | - |
| - Sud America | n. | 13.903 | 12.979 | 924 | 7,1 |
| - Africa Sub-Sahariana e Asia | n. | 195 | 185 | 10 | 5,4 |
(1) Australia, Israele, Croazia, Olanda, Algeria, Slovacchia, Arabia Saudita e le Branch non allocate in altri Paesi.
(2) All'interno del personale dell'area Nord America sono considerate 917 persone di EnerNOC di cui il 49% collocato in Nord America e la restante parte in diversi Paesi del Gruppo.
Variazioni alla consistenza
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Assunzioni | n. | 2.268 | 3.343 | -1.075 | -32,2 |
| Variazioni di perimetro | n. | 2.931 | -4.280 | 7.211 | - |
| Cessazioni | n. | 4.366 | 4.879 | -513 | -10,5 |
| Saldo | n. | 833 | -5.816 | 6.649 | - |
| UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|
| n. | 1.594 | 2.601 | -1.007 | -38,7 |
| % | 70,3 | 77,8 | -7,5 | - |
| n. | 674 | 742 | -68 | -9,2 |
| % | 29,7 | 22,2 | 7,5 | - |
| n. | 923 | 1.703 | -780 | -45,8 |
| % | 40,7 | 50,9 | -10,2 | - |
| n. | 1.102 | 1.395 | -293 | -21,0 |
| % | 48,6 | 41,7 | 6,9 | - |
| -0,9 | ||||
| - | ||||
| -64,5 | ||||
| - | ||||
| -18,5 | ||||
| - | ||||
| -7,1 | ||||
| - | ||||
| - | ||||
| - | ||||
| -13,2 | ||||
| - | ||||
| -53,2 | ||||
| - | ||||
| -98,1 | ||||
| - | ||||
| - | ||||
| -9,5 | ||||
| - | ||||
| -15,2 | ||||
| - | ||||
| 24,5 | ||||
| - | ||||
| -2,9 | ||||
| - | ||||
| -15,5 | ||||
| - | ||||
| -41,6 | ||||
| % | 28,6 | 43,9 | -15,3 | - |
| n. | 595 | 876 | -281 | -32,1 |
| % | 13,6 | 18,0 | -4,4 | - |
| n. | 407 | 465 | -58 | -12,5 |
| % | 9,3 | 9,5 | -0,2 | - |
| n. | 237 | 101 | 136 | - |
| % | 5,4 | 2,1 | 3,3 | - |
| n. | 1.847 | 1.073 | 774 | 72,1 |
| % | 42,3 | 22,0 | 20,3 | - |
| n. | 26 | 12 | 14 | - |
| % | 0,6 | 0,2 | 0,4 | - |
| n. % n. % n. % n. % n. % n. % n. % n. % % n. % n. % n. % n. % n. % |
243 10,7 403 17,8 282 12,4 275 12,1 405 17,9 861 38,0 36 1,6 6 0,2 7,0 3.610 82,7 756 17,3 320 7,3 1.086 24,9 2.960 67,8 |
245 7,3 1.136 34,0 346 10,3 296 8,9 182 5,4 992 29,7 77 2,3 314 9,4 8,0 3.988 81,7 891 18,3 257 5,3 1.119 22,9 3.503 71,8 |
-2 3,4 -733 -16,2 -64 2,1 -21 3,2 223 12,5 -131 8,3 -41 -0,7 -308 -9,2 -1,0 -378 1,0 -135 -1,0 63 2,0 -33 2,0 -543 -4,0 n. 1.250 2.141 -891 |
38 Seeding Energies 2017
% 0,1 4,3 -4,2 -
| Forza lavoro per tipologia di contratto | ||||
|---|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | -- | ----------------------------------------- |
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Per genere | |||||
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 61.338 | 60.188 | 1.150 | 1,9 |
| - di cui uomini | n. | 48.695 | 48.012 | 683 | 1,4 |
| - di cui donne | n. | 12.643 | 12.176 | 467 | 3,8 |
| Contratti a tempo determinato | n. | 696 | 939 | -243 | -25,9 |
| - di cui uomini | n. | 519 | 706 | -187 | -26,5 |
| - di cui donne | n. | 177 | 233 | -56 | -24,1 |
| Contratti di inserimento / CFL | n. | 4 | 78 | -74 | -94,9 |
| - di cui uomini | n. | 4 | 55 | -51 | -92,7 |
| - di cui donne | n. | - | 23 | -23 | -100,0 |
| Per area geografica | |||||
| Italia | n. | 31.114 | 31.956 | -842 | -2,6 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 31.053 | 31.915 | -862 | -2,7 |
| Contratti a tempo determinato | n. | 61 | 41 | 20 | 48,8 |
| Iberia | n. | 9.022 | 9.310 | -288 | -3,1 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 8.922 | 9.210 | -288 | -3,1 |
| Contratti a tempo determinato | n. | 100 | 100 | - | - |
| Sud America | n. | 13.903 | 12.979 | 924 | 7,1 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 13.489 | 12.205 | 1.284 | 10,5 |
| Contratti a tempo determinato (1) | n. | 414 | 774 | -360 | -46,5 |
| Europa e Nord Africa | n. | 5.724 | 5.856 | -132 | -2,3 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 5.709 | 5.780 | -71 | -1,2 |
| Contratti a tempo determinato (2) | n. | 15 | 76 | -61 | -80,3 |
| Nord e Centro America | n. | 2.050 | 891 | 1.159 | - |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 1.949 | 876 | 1.073 | - |
| Contratti a tempo determinato | n. | 101 | 15 | 86 | - |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | n. | 195 | 185 | 10 | 5,4 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 189 | 175 | 14 | 8,0 |
| Contratti a tempo determinato (3) | n. | 6 | 10 | -4 | -40,0 |
| Altro | n. | 30 | 28 | 2 | 7,1 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 27 | 27 | - | - |
| Contratti a tempo determinato | n. | 3 | 1 | 2 | - |
| Per tipologia: | |||||
| Contratti Full time | n. | 61.068 | 60.281 | 787 | 1,3 |
| - di cui uomini | n. | 48.926 | 48.529 | 397 | 0,8 |
| - di cui donne | n. | 12.142 | 11.752 | 390 | 3,3 |
| Contratti Part time | n. | 970 | 924 | 46 | 5,0 |
| - di cui uomini | n. | 292 | 244 | 48 | 19,7 |
| - di cui donne | n. | 678 | 680 | -2 | -0,3 |
(1) Il dato include anche 4 contratti di inserimento per il 2017 e 5 per il 2016.
(2) Il dato include anche 63 contratti di inserimento per il 2016 in Romania.
(3) Il dato include anche 10 contratti di inserimento per il 2016 in Sudafrica.
Formazione media (1)
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Formazione media | h/pro-cap | 34,9 | 30,0 | 4,8 | 16,1 |
| Formazione per genere | |||||
| - uomini | h/pro-cap | 37,0 | 32,6 | 4,4 | 13,3 |
| - donne | h/pro-cap | 25,1 | 27,2 | -2,1 | -7,7 |
| Formazione media per inquadramento | |||||
| Manager | h/pro-cap | 38,9 | 35,3 | 3,6 | 10,2 |
| Middle Manager | h/pro-cap | 36,8 | 38,4 | -1,6 | -4,0 |
| White collar | h/pro-cap | 27,1 | 24,8 | 2,3 | 9,2 |
| Blue collar | h/pro-cap | 45,3 | 33,2 | 12,1 | 36,5 |
(1) Ore medie di formazione calcolate in base al numero medio di dipendenti nell'anno di riferimento in coerenza con i precedenti documenti di rendicontazione.
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Valutazioni per genere | % | 96 | 95 | 1 | - |
| - uomini | % | 78 | 80 | -2 | - |
| - donne | % | 22 | 20 | 2 | - |
| Persone valutate per inquadramento | |||||
| Manager | % | 2,1 | 2,2 | -0,1 | - |
| Middle Manager | % | 16,1 | 16,0 | 0,1 | - |
| White collar | % | 53,4 | 53,0 | 0,4 | - |
| Blue collar | % | 28,4 | 28,8 | -0,4 | - |
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Forza lavoro per genere | n. | 62.038 | 61.205 | 833 | 1,4 |
| - di cui uomini | n. | 49.218 | 48.773 | 445 | 0,9 |
| % | 79,3 | 79,7 | -0,4 | - | |
| - di cui donne | n. | 12.820 | 12.432 | 388 | 3,1 |
| % | 20,7 | 20,3 | 0,4 | - | |
| Forza lavoro per fasce di età | |||||
| < 30 | % | 10,3 | 10,7 | -0,4 | - |
| 30 - 50 | % | 52,1 | 51,9 | 0,2 | - |
| > 50 | % | 37,6 | 37,4 | 0,2 | - |
| Forza lavoro per inquadramento | |||||
| Manager | % | 2,1 | 2,1 | - | - |
| Middle Manager | % | 16,5 | 15,7 | 0,8 | - |
| White collar | % | 52,1 | 52,8 | -0,7 | - |
| Blue collar | % | 29,3 | 29,4 | -0,1 | - |
| Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie | |||||
| protette | % | 3,1 | 3,3 | -0,2 | - |
Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Totale organico | n. | 62.900 | 62.080 | 820 | 1,3 |
| - di cui uomini | n. | 49.970 | 49.547 | 423 | 0,9 |
| % | 79,4 | 79,8 | -0,4 | - | |
| - di cui donne | n. | 12.930 | 12.533 | 397 | 3,2 |
| % | 20,6 | 20,2 | 0,4 | - | |
| Variazioni alla consistenza | |||||
| Assunzioni | n. | 2.301 | 3.360 | -1.059 | -31,5 |
| Tasso di turnover | % | 7,0 | 7,9 | -0,9 | - |
| Personale coperto da contrattazione collettiva | % | 92 | 93 | -1 | - |
| Diffusione della valutazione | % | 95 | 95 | - | - |
| Formazione media | h/pro-cap | 34,4 | 29,6 | 4,8 | 16,1 |
| Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie protette |
% | 3 | 3 | - | - |
Enel considera la salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita, al lavoro come a casa e nel tempo libero, e si impegna a sviluppare e promuovere una solida cultura della sicurezza ovunque nel mondo, al fine di garantire un ambiente di lavoro sano. Ciascuno è responsabile della propria salute e sicurezza, così come di quella delle persone con cui interagisce e, come previsto nella Stop Work Policy di Enel, è tenuto a segnalare e fermare tempestivamente qualsiasi situazione a rischio o comportamento non sicuro. L'impegno costante di ognuno, l'integrazione della sicurezza nei processi e nella formazione, la segnalazione e l'analisi dei mancati infortuni, il rigore nella selezione e nella gestione delle ditte appaltatrici, i controlli sulla qualità, la condivisione delle esperienze nel Gruppo e il confronto con i top player internazionali sono gli elementi fondanti della cultura della sicurezza in Enel.
I principali rischi per la salute e sicurezza cui sono esposti il personale di Enel e le imprese appaltatrici sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti e gli asset del Gruppo. L'identificazione di tali rischi è stata effettuata attraverso un'analisi dei principali eventi occorsi negli ultimi 3
Enel è dotata di una Dichiarazione di impegno per la Salute e Sicurezza, sottoscritta dal top management del Gruppo, che costituisce la politica di riferimento. In generale, le attività relative alla salute e sicurezza si ispirano ai seguenti princípi:
zione di un approccio sistematico per eliminarli alla fonte o, quando non è possibile, minimizzarli;
In attuazione della Politica, ogni Divisione del Gruppo è dotata di un proprio Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza conforme allo standard internazionale BS OHSAS 18001. Ogni sistema, che coinvolge sia il personale Enel sia quello delle ditte appaltatrici che lavorano sugli impianti/siti di proprietà, prevede i seguenti aspetti comuni:
Nel corso del 2017 è stata costituita la nuova Divisione Global e-Solutions, che avvierà il processo di predisposizione e realizzazione del sistema di gestione nel corso del 2018.
Nel modello organizzativo di Enel, l'unità Health, Safety, Environment and Quality (HSEQ) di Holding assume un importante ruolo di presidio, indirizzo e coordinamento, promuovendo la diffusione e condivisione delle migliori pratiche all'interno del Gruppo e il confronto esterno in materia di salute e sicurezza con i top player internazionali, al fine di individuare opportunità di miglioramento e assicurare il costante impegno nella riduzione dei rischi. Accanto alla Funzione di Holding, le strutture HSEQ delle Linee di Business Global indirizzano e supportano il business sui temi di salute e sicurezza, definiscono piani di miglioramento e ne monitorano l'esecuzione.
In merito alla gestione degli infortuni è stata definita una specifica policy (Policy 106 "Classification, communication, analysis and reporting of incidents"), che definisce ruoli e modalità affinché sia garantita la tempestiva comunicazione degli eventi incidentali e assicurato il processo di analisi delle cause, la definizione dei piani di miglioramento e il loro monitoraggio in funzione della tipologia di evento. La policy approfondisce anche le modalità di comunicazione e di analisi degli eventi, tipo "near miss", che avrebbero avuto la potenzialità di causare danni severi. In accordo alla suddetta policy, tutti gli infortuni gravi e mortali occorsi al personale Enel e a quello delle imprese appaltatrici, e gli eventi non gravi considerati significativi sono investigati da un gruppo di esperti. Le azioni di miglioramento scaturite dalle analisi vengono monitorate costantemente e seguite fino al loro completamento; nel caso di inadempimenti da parte delle imprese appaltatrici, sono adottati opportuni provvedimenti (risoluzione del contratto, sospensione della qualifica, ecc.). Nel caso di infortuni gravi e mortali particolarmente rilevanti, al fine di definire ulteriori azioni strategiche sull'intero Gruppo, viene inoltre costituito uno specifico "Steering Committee" che coinvolge le Funzioni/Divisioni aziendali di volta in volta competenti. Lo Steering Committee ha l'obiettivo di coordinare le azioni di miglioramento già individuate e definire ulteriori azioni strategiche sull'intero Gruppo, per impedire il ripetersi di eventi simili. Inoltre, la policy definisce anche i casi di esclusione, ovvero quegli eventi che causano danni alle persone ma che non sono riconducibili alla casistica di incidenti sul lavoro (per esempio, aggressioni da parte di animali, incidenti dovuti a condizioni metereologiche estreme, ecc.).
Enel possiede, inoltre, un sistema di gestione delle crisi e degli eventi critici comune nei diversi Paesi in cui il Gruppo è presente. Tale sistema prevede la valutazione dell'impatto causato dall'evento critico tramite una scala di riferimento standard a 3 livelli. Le crisi ad alto impatto sono gestite centralmente, mentre quelle con un livello di impatto medio o basso sono gestite all'interno dell'organizzazione specifica dei singoli Paesi.
Nel 2017 i tassi di infortuni (LTIFR - Lost Time Injury Frequency Rate) e di assenza dal lavoro per infortuni (LDR - Lost Day Rate) delle persone del Gruppo Enel si sono attestati rispettivamente a 0,24 e a 11,7 (0,25 e 10,1 nel 2016). In particolare, a fronte di una diminuzione del numero di infortuni e conseguentemente anche del LTIFR, si registra un leggero aumento dei giorni persi e conseguentemente un aumento del LDR. Per quanto riguarda il personale delle imprese appaltatrici, il LTIFR si è attestato a 0,19 (in riduzione da 0,21 nel 2016), mentre il LDR è passato da 8,48 nel 2016 a 9,81 nel 2017.
Nel corso del 2017 si sono verificati 2 infortuni mortali che hanno coinvolto le persone del Gruppo Enel, 1 in Spagna e 1 in Argentina, il primo per schiacciamento e il secondo per impat-
La sicurezza è integrata nei processi di appalto e le performance delle imprese sono monitorate sia in fase preventiva, tramite il sistema di qualificazione, sia in fase di esecuzione del contratto, attraverso numerosi processi di controllo.
All'interno del processo del sistema di qualificazione e selezione dei fornitori, sono previste regole specifiche e stringenti di selezione delle imprese, sulla base delle performance di salute e sicurezza, e, per le attività ad alto rischio, è previsto anche un audit di pre-qualificazione.
Per ciò che concerne il monitoraggio delle attività durante l'esecuzione del contratto, il sistema di Vendor Rating è un processo consolidato. Le performance di salute e sicurezza sono misurate attraverso un indice specifico e, dal 2015, l'applicazione del modello globale sull'indice di Vendor Rating permette di considerare nella valutazione delle imprese anche l'impatto di eventuali infortuni occorsi al loro personale.
to con oggetti. Si sono, inoltre, registrati 1rtuni mortali a carico degli appaltatori, di cui 3 in Italia, 7 in Sud America (1 in Argentina, 4 in Brasile, 1 in Colombia, 1 in Perù) e 1 in Romania. Per quanto riguarda le cause, 5 infortuni sono stati di tipo elettrico, 4 di tipo meccanico e 2 in conseguenza a incidenti stradali.
A conferma della strategia attuata e delle politiche in materia di sicurezza poste in atto da Enel, nel corso del 2017 sono state effettuate diverse iniziative volte a rafforzare il sistema dei controlli, soprattutto sulle imprese appaltatrici, e l'integrazione tra le aree di business e le Funzioni di salute e sicurezza, al fine di individuare le potenziali aree a rischio e prevenire l'insorgere degli infortuni, anche attraverso l'uso di tecnologie innovative.
Tutte le imprese che lavorano con il Gruppo Enel devono condividerne gli standard in termini di salute e sicurezza. Nelle Condizioni Generali di Contratto (CGC), valide per tutto il Gruppo Enel, sono incluse clausole dedicate alla salute e sicurezza, che prevedono sanzioni in caso di violazioni delle norme di sicurezza, che possono comportare anche la risoluzione del contratto e la sospensione della qualifica.
Per questo motivo le ditte appaltatrici sono coinvolte in molte iniziative volte a promuovere la cultura della sicurezza. In particolare, prima dell'accesso al luogo di lavoro da parte del personale delle imprese appaltatrici, viene effettuata un'attività di informazione sui rischi specifici presenti. Questa attività viene effettuata direttamente dal personale Enel e ha lo scopo di far emergere rischi particolari, dovuti alle specificità degli impianti e delle attività presenti in impianto, che normalmente non sono presenti nell'attività dell'impresa.
L'innovazione tecnologica è in grado di migliorare tutti i processi in ambito salute e sicurezza a partire dalla formazione del personale, passando per l'attuazione di misure di prevenzione e protezione, fino all'esecuzione e all'analisi dei controlli correttivi.
Nel 2017 sono stati introdotti nuovi progetti di innovazione
sulla sicurezza e ne sono stati proseguiti alcuni già avviati nel 2016.
Intrinsic Safety: un progetto iniziato nel 2016, incentrato sulla progettazione, l'analisi e l'eventuale modifica di macchinari sia nuovi sia esistenti, finalizzato a ridurre l'esposizione delle persone a situazioni, luoghi di lavoro o attività rischiose. Il
9 Gli indici e i dati riportati nel presente capitolo non comprendono le società acquisite nel corso del 2017 (EnerNOC, eMotorWerks, Demand Energy Networks, Enel Distribuição Goiás, Tynemouth Energy Storage), per le quali, dato il ridotto arco temporale dall'acquisizione, si è ritenuto di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2018, al fine di consentire l'allineamento dei sistemi e delle relative procedure di rendicontazione.
progetto è focalizzato sulla condivisione delle informazioni e sull'allineamento tra le unità H&S e Ingegneria.
Safety Jacket: il progetto prevede la realizzazione di un giubbino da lavoro con airbag integrato, che affianca le misure di protezione dalle cadute già esistenti con una tecnologia nuova e mai applicata in ambito industriale. Tale progetto, sviluppato con una startup, unisce innovazione e sicurezza per proteggere in altezza il personale operativo di tutte le Linee di Business. Utilizzo di droni: l'Azienda ha adottato l'utilizzo di droni per le ispezioni nelle ciminiere, nelle caldaie e nei canali, al fine di prevenire i rischi connessi all'accesso diretto dei lavoratori nei luoghi non sicuri.
Virtual Reality: è proseguito lo sviluppo del simulatore per la realtà virtuale 3D, un progetto nato nel 2015. In particolare, sono stati sviluppati nuovi scenari di realtà virtuale, tra cui quello relativo al rischio elettrico, finalizzati alla formazione operativa, su tematiche sia di manutenzione sia di sicurezza. Virtual Safety Assistant: un dispositivo elettronico che, attraverso la mappatura in tempo reale dell'ambiente circostan-
te e i dati memorizzati relativi alle specifiche attività, permette di supportare i lavoratori nell'attuazione delle misure di prevenzione e protezione necessarie allo svolgimento in sicurezza dell'attività.
Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione, per sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo, e all'equilibrio tra vita personale e professionale. In quest'ottica il Gruppo realizza campagne di sensibilizzazione globali e locali per promuovere stili di vita sani, sponsorizza programmi di screening volti a prevenire l'insorgenza di malattie e garantisce la fornitura di servizi medici. Le iniziative globali e i programmi sono sviluppati in accordo con il calendario dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e con le esigenze locali.
Il Gruppo Enel mette in atto un processo sistematico e continuo di identificazione e valutazione dei rischi da stress lavoro correlato, in accordo con la Policy "Stress at Work Prevention and Wellbeing at Work Promotion". Ciò consente la prevenzione, l'individuazione e la gestione dello stress in situazioni lavorative che possono interessare sia i casi singoli sia parti più estese dell'organizzazione, fornendo anche una serie di indicazioni volte a promuovere la cultura del benessere organizzativo.
Diverse sono state le campagne di comunicazione sulla salute e sulla sicurezza realizzate nel corso dell'anno su aree di specifica attenzione per l'Azienda. In particolare, quest'anno la comunicazione a livello globale si è concentrata soprattutto su argomenti relativi alla salute personale e alle patologie più comuni, come per esempio: ipertensione, epatite, fumo, fattori di rischio per malattie cardiovascolari, cancro alla pelle, ecc. Le campagne di comunicazione si sono basate sia sulla pubblicazione di notizie sulla intranet aziendale sia su servizi specifici all'interno di Enel TV ed Enel Radio.
Per quanto riguarda la formazione, nel 2017 sono state erogate alle persone Enel oltre 430mila ore di formazione, cui si aggiungono le attività di informazione e addestramento sulla sicurezza, con l'obiettivo di accrescere conoscenze e competenze specifiche dei lavoratori in tutto il Gruppo. Tra i vari argomenti trattati si segnala la formazione online sulla guida sicura sia a quattro sia a due ruote, e la formazione "Leadership sulla sicurezza", destinata ai manager.
Infortuni a personale Enel
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Infortuni per tipologia e genere | |||||
| Totale infortuni | n. | 132 | 146 | -14 | -10 |
| - uomini | n. | 119 | 135 | -16 | -12 |
| - donne | n. | 13 | 11 | 2 | 18 |
| - mortali | n. | 2 | - | 2 | - |
| - uomini | n. | 2 | - | 2 | - |
| - donne | n. | - | - | - | - |
| - gravi (1) | n. | 4 | 5 | -1 | -20 |
| - uomini | n. | 4 | 3 | 1 | 33 |
| - donne | n. | - | 2 | -2 | -100 |
| - altri infortuni non gravi | n. | 126 | 141 | -15 | -11 |
| - uomini | n. | 113 | 132 | -19 | -14 |
| - donne | n. | 13 | 9 | 4 | 44 |
| Infortuni per tipologia e area geografica | |||||
| Italia | n. | 68 | 73 | -5 | -7 |
| - mortali | n. | - | - | - | - |
| - gravi | n. | 2 | 2 | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | 66 | 71 | -5 | -7 |
| Iberia | n. | 4 | 4 | - | - |
| - mortali | n. | 1 | - | 1 | - |
| - gravi | n. | - | - | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | 3 | 4 | -1 | -25 |
| Sud America | n. | 57 | 62 | -5 | -8 |
| - mortali | n. | 1 | - | 1 | - |
| - gravi | n. | 1 | 2 | -1 | -50 |
| - altri infortuni non gravi | n. | 55 | 60 | -5 | -8 |
| Nord e Centro America | n. | 1 | 1 | - | - |
| - mortali | n. | - | - | - | - |
| - gravi | n. | - | - | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | 1 | 1 | - | - |
| Europa e Nord Africa | n. | 2 | 6 | -4 | -67 |
| - mortali | n. | - | - | - | - |
| - gravi | n. | 1 | 1 | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | 1 | 5 | -4 | -80 |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | n. | - | - | - | - |
| - mortali | n. | - | - | - | - |
| - gravi | n. | - | - | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | - | - | - | - |
(1) Infortunio con prima prognosi, riportata sul primo certificato medico emesso, superiore a 30 giorni o con prognosi riservata, fino allo scioglimento della riserva o con prognosi non nota, che, a una prima valutazione da parte della Divisione/Società interessata, venga ipotizzata superiore a 30 giorni. Allo scioglimento della riserva o alla definizione della prognosi, gli infortuni saranno considerati gravi solo se la prima prognosi risulterà superiore a 30 giorni. Qualora la riserva non venga sciolta, ovvero la prognosi resti non nota entro 30 giorni dall'evento, l'infortunio dovrà ritenersi grave.
| ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, | |
|---|---|
| Indici infortunistici a personale Enel per genere e regione | |
|---|---|
| ------------------------------------------------------------- | -- |
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Indice di frequenza (LTIFR) (1) | i | 0,24 | 0,25 | -0,01 | -4,2 |
| per genere: | |||||
| - uomini | i | 0,27 | 0,29 | -0,02 | -7,0 |
| - donne | i | 0,13 | 0,10 | 0,03 | 27,8 |
| per area geografica: | |||||
| Italia | i | 0,25 | 0,26 | -0,01 | -4,3 |
| Iberia | i | 0,05 | 0,05 | - | - |
| Sud America | i | 0,43 | 0,47 | -0,04 | -8,5 |
| Nord e Centro America | i | 0,09 | 0,12 | -0,02 | -20,6 |
| Europa e Nord Africa | i | 0,04 | 0,08 | -0,04 | -50,8 |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | i | - | - | - | - |
| Indice di gravità (LDR) (2) | i | 11,70 | 10,10 | 1,60 | 15,9 |
| per genere: | |||||
| - uomini | i | 13,20 | 11,30 | 1,91 | 16,9 |
| - donne | i | 4,77 | 4,71 | 0,06 | 1,4 |
| per area geografica: | |||||
| Italia | i | 13,92 | 10,48 | 3,44 | 32,8 |
| Iberia | i | 1,28 | 4,63 | -3,35 | -72,3 |
| Sud America | i | 17,84 | 16,35 | 1,50 | 9,2 |
| Nord e Centro America | i | 0,37 | 1,18 | -0,80 | -68,2 |
| Europa e Nord Africa | i | 2,14 | 4,78 | -2,64 | -55,2 |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | i | - | - | - | - |
| Tasso di malattia professionale (ODR) (3)(4) | i | 0,01 | 0,01 | - | - |
| per genere: | i | ||||
| - uomini | i | 0,01 | 0,01 | - | - |
| - donne | i | - | - | - | - |
| per area geografica: | |||||
| Italia | i | - | - | - | - |
| Iberia | i | - | - | - | - |
| Sud America | i | 0,03 | 0,01 | 0,02 | - |
| Nord e Centro America | i | - | 0,35 | -0,35 | -100,0 |
| Europa e Nord Africa | i | - | - | - | - |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | i | - | - | - | - |
| Tasso di assenteismo (AR) (5) | i | 5.768 | 5.594 | 174 | 3,1 |
| per area geografica (6): | |||||
| Italia | i | 5.987 | 6.311 | -324 | -5,1 |
| Iberia | i | 5.786 | 6.217 | -431 | -6,9 |
| Sud America | i | 5.302 | 4.425 | 877 | 19,8 |
| Europa e Nord Africa | i | 5.815 | 4.395 | 1.420 | 32,3 |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | i | 4.491 | 1.833 | 2.658 | - |
(1) Il LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) viene calcolato rapportando il numero di infortuni alle ore lavorate/200.000. Il calcolo degli indici per Paese considera il numero complessivo di infortuni di uomini e donne rapportato alla somma di ore lavorate da uomini e donne; il calcolo degli indici per genere considera il numero di infortuni rapportato alle ore lavorate del genere in questione (o solo uomini o solo donne). I casi di first aid non sono inclusi nel calcolo dell'indice.
(2) Il LDR (Lost Day Rate) è calcolato rapportando il numero di giorni di assenza per infortuni alle ore lavorate/200.000. Per il calcolo dei giorni di assenza vengono considerati i giorni di calendario a partire dal giorno successivo all'accadimento dell'infortunio.
(3) L'ODR (Occupational Disease Rate) è calcolato rapportando il numero di casi di malattia professionale verificatisi nell'anno sul totale ore lavorate/200.000.
(4) Nel 2017 si sono verificati 4 nuovi casi accertati di malattie professionali, in Sud America.
(5) L'AR (Absentee Rate) è calcolato come rapporto tra il numero di giorni di assenza (per malattia professionale ed extraprofessionale, infortunio, ecc.) e giorni lavorati*200.000. Sono esclusi: ferie, motivi di famiglia, maternità, permessi di studio, aspettativa, scioperi, servizio militare, permessi retribuiti.
(6) Il dato non comprende le informazioni relative al Nord e Centro America, non disponibili per motivi legati alle normative locali.
Infortuni e tassi infortunistici personale ditte appaltatrici
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Infortuni per tipologia e genere | |||||
| Totale infortuni | n. | 206 | 224 | -18 | -8 |
| - uomini | n. | 189 | 208 | -19 | -9 |
| - donne | n. | 17 | 16 | 1 | 6 |
| - mortali | n. | 11 | 5 | 6 | - |
| - uomini | n. | 11 | 5 | 6 | - |
| - donne | n. | - | - | - | - |
| - gravi | n. | 9 | 7 | 2 | 29 |
| - uomini | n. | 9 | 7 | 2 | 29 |
| - donne | n. | - | - | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | 186 | 212 | -26 | -12 |
| - uomini | n. | 169 | 196 | -27 | -14 |
| - donne | n. | 17 | 16 | 1 | 6 |
| Infortuni per tipologia e area geografica | |||||
| Italia | n. | 60 | 52 | 8 | 15 |
| - mortali | n. | 3 | 1 | 2 | - |
| - gravi | n. | - | 1 | -1 | -100 |
| - altri infortuni non gravi | n. | 57 | 50 | 7 | 14 |
| Iberia | n. | 31 | 46 | -15 | -33 |
| - mortali | n. | - | 1 | -1 | -100 |
| - gravi | n. | 3 | 3 | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | 28 | 42 | -14 | -33 |
| Sud America | n. | 100 | 118 | -18 | -15 |
| - mortali | n. | 7 | 3 | 4 | - |
| - gravi | n. | 3 | 3 | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | 90 | 112 | -22 | -20 |
| Nord e Centro America | n. | 10 | 4 | 6 | - |
| - mortali | n. | - | - | - | - |
| - gravi | n. | 3 | - | 3 | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | 7 | 4 | 3 | 75 |
| Europa e Nord Africa | n. | 5 | 4 | 1 | 25 |
| - mortali | n. | 1 | - | 1 | - |
| - gravi | n. | - | - | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | 4 | 4 | - | - |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | n. | - | - | - | - |
| - mortali | n. | - | - | - | - |
| - gravi | n. | - | - | - | - |
| - altri infortuni non gravi | n. | - | - | - | - |
| Indice di frequenza LTIFR (1) | i | 0,19 | 0,21 | -0,01 | -5,3 |
| per area geografica: | |||||
| Italia | i | 0,31 | 0,30 | 0,01 | 3,7 |
| Iberia | i | 0,20 | 0,30 | -0,10 | -32,4 |
| Sud America | i | 0,17 | 0,20 | -0,03 | -15,9 |
| Nord e Centro America | i | 0,25 | 0,09 | 0,16 | - |
| Europa e Nord Africa | i | 0,07 | 0,04 | 0,03 | 84,8 |
| Africa Sub-Sahariana e Asia | i | - | - | - | - |
(1) Il LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) viene calcolato rapportando il numero di infortuni alle ore lavorate/200.000. Il calcolo degli indici per Paese considera il numero complessivo di infortuni di uomini e donne rapportato alla somma di ore lavorate da uomini e donne; il calcolo degli indici per genere considera il numero di infortuni rapportato alle ore lavorate del genere in questione (o solo uomini o solo donne). I casi di first aid non sono inclusi nel calcolo dell'indice.
Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5) Infortuni e relativi indici del personale di Enel e degli appaltatori
| KPI | UM | 2017 | 2016 (3) | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Totale infortuni Enel | n. | 133 | 147 | -14 | -10 |
| Infortuni gravi e mortali Enel | n. | 6 | 5 | 1 | 20 |
| - mortali | n. | 2 | - | 2 | - |
| - gravi | n. | 4 | 5 | -1 | -20 |
| Indice di frequenza Enel (LTIFR) (1) | i | 0,24 | 0,25 | -0,01 | -4,2 |
| Indice di gravità Enel (LDR) (2) | i | 11,65 | 10,02 | 1,63 | 16,3 |
| Totale infortuni ditte appaltatrici | n. | 209 | 228 | -19 | -8 |
| Totale infortuni gravi e mortali ditte appaltatrici | n. | 20 | 12 | 8 | 67 |
| - mortali | n. | 11 | 5 | 6 | - |
| - gravi | n. | 9 | 7 | 2 | 29 |
| Indice di frequenza ditte appaltatrici (LTIFR) (1) | i | 0,19 | 0,21 | -0,02 | -5,6 |
| Indice di gravità ditte appaltatrici (LDR) (2) | i | 9,86 | 8,53 | 1,34 | 15,7 |
(1) Il LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) viene calcolato rapportando lo stesso numero di infortuni alle ore lavorate/200.000. Il calcolo degli indici per Paese considera il numero complessivo di infortuni di uomini e donne rapportato alla somma di ore lavorate da uomini e donne; il calcolo degli indici per genere considera il numero di infortuni rapportato alle ore lavorate del genere in questione (o solo uomini o solo donne). I casi di first aid non sono inclusi nel calcolo dell'indice.
(2) Il LDR (Lost Day Rate) è calcolato rapportando il numero di giorni di assenza per infortuni alle ore lavorate/200.000. Per il calcolo dei giorni di assenza vengono considerati i giorni di calendario a partire dal giorno successivo all'accadimento dell'infortunio.
(3) I dati 2016 sono stati ricalcolati a seguito di una puntuale ridefinizione legata all'uscita dal perimetro di Slovenské elektrárne.
Operare in un mondo in costante cambiamento, in cui fenomeni globali si inseriscono in contesti molto diversi per cultura e sviluppo socio-economico, è una delle principali sfide che i gruppi multinazionali devono affrontare. Enel si impegna a rispettare i diritti delle comunità e a contribuire al loro progresso economico e sociale, interfacciandosi quotidianamente con una molteplicità di stakeholder. Elemento distintivo è la definizione di un approccio globale e allo stesso tempo locale, per tenere in considerazione le diverse specificità-Paese, attraverso ascolto, cooperazione e conoscenza del contesto di riferimento. Il dialogo costante con le comunità e il coinvolgimento inclusivo di piccoli e medi imprenditori e di diverse organizzazioni operanti sul territorio, consentono di costruire insieme progetti e soluzioni che rispondono a priorità comuni, favoriscono lo sviluppo locale e permettono la creazione di valore condiviso nel lungo periodo.
La ricerca di valore condiviso per l'Azienda e per i suoi stakeholder rappresenta un'opportunità per coniugare la competitività con la creazione di valore sociale nel lungo periodo. La presenza in un perimetro geografico così vasto implica necessariamente un confronto con realtà differenti tra loro e una conoscenza approfondita del territorio e delle esigenze dei vari interlocutori, così da identificare soluzioni mirate. Ogni progetto infrastrutturale si confronta, quindi, con valutazioni da parte delle comunità e degli stakeholder coinvolti, che potrebbero comportare, in alcuni casi soprattutto legati ad attività di ricollocamento, critiche o condivisioni parziali. In questi ultimi casi il Gruppo potrebbe essere esposto a rischi reputazionali, anche in rapporto all'interazione con fornitori locali, nonché a rischi operativi legati a ritardi nell'esecuzione dei progetti o alla chiusura degli stessi, con eventuali ripercussioni anche sulla catena di fornitura.
I Compliance Program in essere (Codice Etico, Piano TZC, Modello di organizzazione e gestione ex D.Lgs. 231/01 ed equivalenti, EGCP, Politica sui Diritti Umani) sostanziano il modo di operare di Enel basato su princípi di etica, trasparenza, inclusività, rispetto dei diritti umani e massima attenzione alla sicurezza. In particolare, la Politica sui Diritti Umani al relativo paragrafo del capitolo "Valori e pilastri dell'etica aziendale" descrive l'impegno e le attività da porre in essere per il rispetto dei diritti delle comunità, in coerenza con quanto previsto dalle leggi nazionali applicabili e le regole e gli standard internazionali. La Politica è disponibile online all'indirizzo www.enel.com.
Le relazioni responsabili con le comunità costituiscono un pilastro del Piano Strategico di Enel. Guardare costantemente e proattivamente ai bisogni e alle priorità della società permette di cogliere nuove sfide e di ridefinire un modello di business sempre più competitivo, sviluppando nuove strategie e innovando nei processi. Dal 2015 è stato adottato un modello di creazione di valore condiviso (CSV) che integra fattori socioambientali nei processi di business e lungo tutta la catena del valore. La diffusione di tale modello ha richiesto un percorso di definizione e consolidamento all'interno dell'Azienda a livello tanto culturale quanto operativo. Nel 2016 è stata pubblicata la
50 Seeding Energies 2017
Policy n. 211 "CSV Process definition and management", che definisce come la sostenibilità debba permeare trasversalmente i processi aziendali ed essere una responsabilità condivisa. Il modello CSV prevede 6 fasi, che corrispondono a specifiche applicazioni a supporto:
Il modello si applica all'intera catena del valore, con particolare riferimento alle operazioni di sviluppo del business, ingegneria e costruzioni, nonché gestione e manutenzione degli asset. Un approccio inclusivo verso gli stakeholder che si traduce anche in soluzioni di economia circolare: infrastrutture di centrali in dismissione possono essere riconvertite ad altri scopi di promozione del territorio coinvolgendo vari stakeholder. Un esempio è il Progetto Futur-e, in Italia, che mira a trasformare 23 centrali in luoghi ecosostenibili dedicati a scienza, arte, cultura o turismo, nuove attività industriali. Maggiori dettagli sul progetto sono disponibili al sito dedicato www.futur-e.it, al fine di dare massima trasparenza a tutte le informazioni riguardanti il programma.
La definizione e diffusione delle linee guida per l'utilizzo delle applicazioni di CSV, l'elaborazione e la valutazione dei progetti di sostenibilità, la gestione dei progetti a livello di Gruppo e la diffusione delle migliori pratiche tra i Paesi di presenza sono garantite dalla struttura organizzativa di Innovazione e Sostenibilità Holding e dalle relative strutture di Sostenibilità nei diversi Paesi di presenza. Ciascun Paese e Linea di Business emette e adotta documenti organizzativi (procedure organizzative, istruzioni operative) che a livello locale descrivono le modalità di applicazione del modello CSV e declinano la policy globale in base alle diverse peculiarità del business e del contesto.
Nel 2017 Enel, con più di 1.000 progetti e quasi 9 milioni di beneficiari, nei diversi Paesi in cui è presente, ha contribuito concretamente allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica dei territori, dall'ampliamento delle infrastrutture ai programmi di educazione e formazione, dalle iniziative volte all'inclusione sociale ai progetti di supporto alla vita culturale ed economica, in linea rispetto agli SDG. Leva fondamentale per realizzare questi progetti è il ricorso a partnership con organizzazioni operanti a livello locale che promuovono lo sviluppo del territorio attraverso interventi innovativi e su misura.
La sostenibilità della strategia è confermata anche dal progresso compiuto in termini di contributo del Gruppo al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). Nel 2017 il Gruppo ha ottenuto i seguenti risultati:
> SDG 4 - sostenuti progetti per garantire un'istruzione di qua-
lità, equa e inclusiva, in cui sono stati coinvolti oltre 0,2 milioni di beneficiari (0,2 milioni nel 2016);
Nel 2017 sono state inoltre effettuate 354 applicazioni del modello CSV10, nelle diverse fasi della catena del valore: Sviluppo del Business (Business Development - BD), Ingegneria e Costruzioni (Engineering & Construction - E&C), Gestione e Manutenzione (Operation & Maintenance - O&M).
10 Nel corso del 2017 è stata definita la nuova metodologia di identificazione delle applicazioni CSV relative ai diversi asset. Pertanto il confronto dei due anni sarà disponibile a partire dall'esercizio 2018. Per applicazione si intende l'utilizzo di almeno uno strumento di CSV relativamente a un asset, in qualunque fase della catena del valore e in qualunque Linea di Business. Le applicazioni CSV in fase di BD includono applicazioni effettuate relativamente a opportunità di sviluppo (anche in stadi iniziali) e progetti di business usciti dalla pipeline nel 2017. Possono anche essere relative ad asset in O&M in caso di progetti di ammodernamento. Le applicazioni CSV in fase E&C possono riferirsi ad asset passati alla fase O&M alla fine dell'anno. Il numero di applicazioni CSV in Infrastructure & Networks (I&N) può riferirsi all'area di concessione ma anche ad aree identificate da municipalità e sottostazioni.
| BD | Generazione termoelettrica |
Energie rinnovabili |
Infrastrutture e reti |
|
|---|---|---|---|---|
| Sviluppo del business (Business Development) |
6 Applicazioni CSV |
53 Applicazioni CSV |
3 Applicazioni CSV |
62 Applicazioni CSV |
| E&C | ||||
| Ingegneria e costruzioni (Engineering & Construction) |
3 Applicazioni CSV |
21 Applicazioni CSV |
- Applicazioni CSV |
24 Applicazioni CSV |
| O&M | ||||
| Gestione e manutenzione (Operation & Maintenance) |
39 Applicazioni CSV |
174 Applicazioni CSV |
52 Applicazioni CSV |
268* Applicazioni CSV |
| TOTALE 354 |
(*) Di cui 3 applicazioni CSV riferite al Mercato.
Nel 2017 Enel ha sviluppato più di 1.200 progetti con oltre 9 milioni di beneficiari. Di seguito si riportano i beneficiari dei progetti relativi agli SDG 4, 7 e 8 per gli anni 2016 e 2017:
| 102-2 | 102-15 | 103-2 | 103-3 |
|---|---|---|---|
| 302-1 | 302-3 | 302-4 | 303-1 |
| 303-3 | 305-1 | 305-2 | 305-3 |
| 305-4 | 305-7 | 306-2 |
Sostenibilità ambientale
La lotta ai cambiamenti climatici e la protezione dell'ambiente sono tra le responsabilità di una grande azienda globale del settore energetico come Enel, che mira al raggiungimento della completa decarbonizzazione della produzione di energia elettrica entro il 2050, contribuendo al raggiungimento dell'SDG 13 delle Nazioni Unite. Una strategia basata su una visione di lungo periodo che si traduce in obiettivi concreti. Oltre alle azioni che fanno leva sul mix di generazione, Enel è attiva nell'innovazione, digitalizzazione, mobilità elettrica, efficienza energetica, ecc. In questo scenario, l'impegno di Enel sull'economia circolare, che coniuga innovazione, competitività e sostenibilità ambientale, coinvolge tutte le attività del Gruppo su questi obiettivi.
Nell'ambito dell'attuale scenario climatico, eventi meteorologici estremi, disastri naturali, nonché il fallimento delle azioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico espongono il Gruppo a rischi operativi e regolatori, con particolare riferimento a danni ad asset e infrastrutture che ne potrebbero comportare una prolungata indisponibilità.
Il Gruppo ha firmato la lettera di supporto all'attuazione delle linee guida volontarie della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), che ha predisposto le raccomandazioni sulla disclosure degli impatti finanziari relativi a grandezze 'non-finanziarie' attinenti al cambiamento climatico presentate nel 2017. Enel ha quindi avviato un gruppo di lavoro che sta adottando le raccomandazioni lavorando su tre filoni principali:
porate governance - Principali tipologie di rischio" della presente Dichiarazione.
La protezione dell'ambiente e delle risorse naturali, la lotta ai cambiamenti climatici e il contributo per uno sviluppo economico sostenibile sono fattori strategici nella pianificazione, nell'esercizio e nello sviluppo delle attività di Enel, nonché determinanti per consolidare la leadership dell'Azienda nei mercati dell'energia. Dal 1996 Enel applica una politica ambientale di Gruppo, che si fonda su quattro princípi fondamentali:
e persegue dieci obiettivi strategici:
applicazione all'intera organizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) riconosciuti a livello internazionale ispirati dal principio del miglioramento continuo e definizione di indici ambientali per misurare la performance ambientale dell'intera organizzazione;
soddisfare gli obblighi legali di conformità e gli impegni volontari.
Elemento chiave della politica ambientale è l'applicazione a tutte le attività svolte dal Gruppo Enel dei SGA conformi allo standard internazionale ISO 14001.
Le attività in materia ambientale sono svolte attraverso un'organizzazione diffusa nelle unità operative e armonizzata, per quanto riguarda gli indirizzi generali di politica ambientale, da un'unità centrale di Holding. Nelle Linee di Business e nelle Divisioni Globali di servizio sono presenti, a vari livelli, strutture e figure preposte e responsabili.
A fine dicembre 2017 la capacità installata netta del Gruppo è pari a circa 82 GW, in aumento rispetto al 2016 di circa 2 GW, a seguito principalmente dell'entrata in funzione di nuovi impianti rinnovabili idroelettrici, eolici e solari in Brasile, solari in Perù ed eolici negli Stati Uniti. Oggi il Gruppo può contare, in tutto il mondo, su impianti alimentati da fonti rinnovabili per circa 38 GW di potenza efficiente netta, che costituiscono il 47% della potenza complessiva del parco di generazione del Gruppo.
Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, il 38% dell'energia prodotta dal Gruppo nel 2017 è a emissioni zero. La produzione nel 2017, pari a circa 229 TWh, registra una diminuzione rispetto al 2016 di circa 12 TWh, dovuta principalmente all'uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo degli impianti in Slovacchia (tra i quali 2 nucleari, 2 termici e diversi impianti idroelettrici), 1 impianto in Belgio (CCGT) e alcuni impianti negli Stati Uniti (idroelettrici, eolici e geotermici). Relativamente alle fonti di produzione non rinnovabili, la produzione termoelettrica ha registrato una lieve diminuzione (-0,7 TWh rispetto al 2016) dovuta all'uscita dal perimetro degli impianti termoelettrici in Belgio e in Slovacchia; nell'ambito di
11 Gli indici e i dati riportati nel presente capitolo, relativamente a emissioni di gas serra e rifiuti, non comprendono le società acquisite nel corso del 2017 (EnerNOC, eMotorWerks, Demand Energy Networks, Enel Distribuição Goiás, Tynemouth Energy Storage), per le quali, dato il ridotto arco temporale dall'acquisizione, si è ritenuto di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2018, al fine di consentire l'allineamento dei sistemi e delle relative procedure di rendicontazione.
tale produzione si è registrato un incremento dell'utilizzo dei cicli combinati (+4,1 TWh rispetto al 2016), che ha in parte compensato la minore produzione a carbone e a olio & gas. Nel settore delle rinnovabili si riporta una diminuzione della produzione idroelettrica (-4,7 TWh rispetto al 2016) dovuta principalmente a una minore disponibilità idrica in Europa (Italia e Spagna), oltre che alla già citata uscita degli impianti idroelettrici in Slovacchia e negli Stati Uniti. La produzione dalle altre fonti rinnovabili registra invece un incremento complessivo dell'1,5% rispetto all'anno precedente per i maggiori apporti da eolico e solare in Brasile e Cile e solare in Sudafrica.
| Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
| Capacità installata netta complessiva | GW | 84,9 | 82,7 | 2,2 | 2,7 |
| Produzione netta complessiva | TWh | 249,9 | 261,8 | -11,9 | -4,6 |
Le emissioni specifiche di CO2 nel 2017 sono state pari a 447 g/kWheq, in aumento del 4% rispetto all'anno precedente, per effetto della riduzione della produzione totale netta del Gruppo.
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni specifiche di CO2 da produzione netta complessiva (1) |
g/kWh eq | 447 | 428 | 19 | 4,4 |
(1) Le emissioni specifiche sono calcolate considerando il totale delle emissioni da produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore, rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).
Nel 2017 le emissioni dirette di CO2 equivalente (Scope 1), pari a 105,5 milioni di tonnellate, sono diminuite di circa l'1% rispetto al 2016, un risultato dovuto a una produzione termoelettrica in lieve diminuzione e, nell'ambito di questa, a una maggiore produzione da cicli combinati.
Le emissioni Scope 2 (circa 0,4 milioni di tonnellate equivalen-
ti, in diminuzione di circa il 33% rispetto al 2016) riguardano le emissioni indirette derivanti dalla generazione dell'elettricità acquistata e consumata dall'Azienda. In questa definizione sono incluse le emissioni di CO2 associate ai consumi di energia elettrica acquistata in rete per usi civili e per il pompaggio negli impianti idroelettrici.
Le emissioni Scope 3 sono generate come conseguenza delle attività dell'Azienda e non derivano da fonti controllate né possedute dall'Azienda stessa. Per Enel questo valore è legato principalmente alle emissioni in fase estrattiva del carbone e al trasporto dei combustibili utilizzati per l'alimentazione delle sue centrali. Nel 2017 si riscontra un valore pari a circa 7,1 milioni di tonnellate equivalenti, in diminuzione di circa il 2% rispetto al 2016 per una lieve diminuzione dell'attività termoelettrica a carbone.
Emissioni dirette e indirette di gas serra (Scope 1, 2 e 3)
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni di CO2 da produzione di energia elettrica e calore |
mil t | 105,20 | 106,29 | -1,09 | -1,0 |
| Totale emissioni dirette (Scope 1) (1) | mil t eq | 105,51 | 106,73 | -1,22 | -1,1 |
| Totale emissioni indirette (Scope 2) (2) | mil t eq | 0,39 | 0,58 | -0,19 | -33,4 |
| Totale emissioni indirette (Scope 3) (3) | mil t eq | 7,13 | 7,25 | -0,12 | -1,7 |
(1) "Scope1": include, oltre alle emissioni di CO2 da produzione di energia elettrica e calore, anche l'SF6 espresso come tonnellate equivalenti di CO2 (23.500 – Global Warming Potential).
(2) "Scope 2": la stima delle emissioni indirette di CO2 relative al 2017 dovute ai consumi elettrici delle attività di distribuzione di elettricità, movimentazione del combustibile, gestione immobiliare e all'energia elettrica acquistata da rete dagli impianti idroelettrici è effettuata come prodotto dei consumi elettrici incluse le perdite di rete, per i rispettivi coefficienti ponderati di emissione specifica dell'intero mix di generazione dei Paesi in cui il Gruppo Enel opera (fonte: Enerdata - http://services. enerdata.eu).
(3) "Scope 3": la stima delle emissioni indirette di CO2 relative al 2017 e provenienti dal trasporto del carbone via mare è effettuata a partire dal quantitativo trasportato (equivalente al 66,6% del totale del carbone utilizzato nell'anno), prendendo in considerazione navi Panamax con portate di 67.600 tonnellate, che coprono distanze medie di 700 miglia marine percorse in 22 giorni di crociera, con un consumo di 35 tonnellate al giorno di olio combustibile, e un coefficiente di emissione di 3,2 kg di CO2 per ogni litro di olio bruciato, considerando anche i tre giorni di sosta per lo scarico cui è associato un consumo di 5 tonnellate di olio combustibile. La stima delle emissioni indirette di CO2 provenienti dal trasporto ferroviario del carbone è effettuata a partire dal quantitativo trasportato (equivalente al 33,4% del carbone utilizzato) e prendendo in considerazione treni con portate di 1.100 tonnellate, che coprono distanze medie di 1.400 km con un consumo di 6,9 kWh/t per ogni 100 km trasportati e un coefficiente di emissione medio di Enel nel mondo. La stima delle emissioni indirette di CO2 provenienti dal trasporto dei materiali di consumo, olio combustibile, gasolio, biomassa solida, CDR (Combustibile Derivato da Rifiuto) e rifiuti è effettuata, a partire dai quantitativi trasportati di materie prime, prendendo in considerazione autocarri con portate di 28 tonnellate, che coprono distanze medie (di andata e ritorno) di 75 km con un consumo di 1 litro di gasolio per ogni 3 km percorsi e un coefficiente di emissione di 3 kg di CO2 per ogni litro di gasolio bruciato. Il dato è una stima approssimata delle emissioni fuggitive di metano (CH4 ) del carbone importato e utilizzato dal Gruppo Enel per la produzione termoelettrica. Il dato non tiene conto delle emissioni dovute al trasporto di lignite.
| Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| da produzione netta complessiva (1) Emissioni specifiche di CO2 |
g/kWh eq | 411 | 395 | 16 | 4,1 |
(1) Le emissioni specifiche sono calcolate considerando il totale delle emissioni da produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore, rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).
I maggiori inquinanti atmosferici associati alla produzione termoelettrica sono gli ossidi di zolfo (SO2 ), gli ossidi di azoto (NOx ) e le polveri. Le emissioni sono misurate al camino, nella maggior parte degli impianti di grandi dimensioni attraverso sistemi di monitoraggio in continuo, secondo quanto richiesto dalla normativa nazionale.
Come per la CO2 , anche per i valori relativi a SO2 e NOx , nel 2017 si registrano valori pressocché stabili rispetto all'anno precedente. Le polveri mostrano invece una crescita (circa 14%) per una maggiore produzione da carbone in Russia.
I valori delle emissioni specifiche risultano invece essere in crescita, a causa del decremento della produzione totale legato alla citata variazione di perimetro.
In linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni specifiche delle emissioni in atmosfera, Enel è impegnata alla realizzazione di una serie di interventi su tutto il parco di generazione per allineare gli impianti alle best practice di settore, attraverso l'installazione o il miglioramento degli impianti di abbattimento degli inquinanti e la progressiva dismissione degli impianti meno efficienti.
Altre emissioni atmosferiche
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni SO2 | t | 214.057 | 220.746 | -6.689 | -3,0 |
| Emissioni NOx | t | 203.329 | 200.660 | 2.669 | 1,3 |
| Emissioni di polveri | t | 68.095 | 59.627 | 8.468 | 14,2 |
| Emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva (1) | |||||
| Emissioni SO2 | g/kWh eq | 0,91 | 0,89 | 0,02 | 2,3 |
| Emissioni NOx | g/kWh eq | 0,86 | 0,81 | 0,06 | 6,9 |
| Emissioni di polveri | g/kWh eq | 0,29 | 0,24 | 0,05 | 20,5 |
(1) Le emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva sono calcolate considerando il totale delle emissioni rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).
| Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
| Emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva (1) | |||||
| Emissioni SO2 | g/kWh eq | 0,84 | 0,82 | 0,02 | 2,4 |
| Emissioni NOx | g/kWh eq | 0,79 | 0,75 | 0,04 | 5,3 |
| Emissioni di polveri | g/kWh eq | 0,27 | 0,22 | 0,05 | 22,7 |
(1) Le emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva sono calcolate considerando il totale delle emissioni rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).
Per Enel utilizzare in maniera efficiente l'energia significa, da un lato, massimizzare il rendimento del mix di fonti (termoelettriche, nucleari e rinnovabili) e, dall'altro, rendere la rete di distribuzione sempre più efficiente. La strategia di riduzione dei consumi energetici di Enel, quindi, prevede investimenti per aumentare l'efficienza in tutte le attività del Gruppo, dalla produzione alla distribuzione, e punta anche a diffondere una maggiore consapevolezza nei comportamenti. Nel 2017 sono continuate le attività di efficientamento dei processi ed è proseguita l'attuazione di programmi di eccellenza operativa attraverso l'ottimizzazione della distribuzione del carico produttivo. Nell'anno si è verificato un leggero aumento (+1%) dei consumi energetici di combustibile legato alla maggiore produzione termoelettrica dei cicli combinati a gas rispetto all'anno precedente.
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Da fonti non rinnovabili | TJ | 1.454.201 | 1.432.386 | 21.815,1 | 1,5 |
| Carbone | TJ | 686.761 | 708.322 | -21.561,2 | -3,0 |
| Lignite | TJ | 25.121 | 27.674 | -2.553,2 | -9,2 |
| Olio combustibile | TJ | 69.668 | 84.782 | -15.113,6 | -17,8 |
| Gas naturale | TJ | 525.904 | 500.825 | 25.078,9 | 5,0 |
| Gasolio | TJ | 84.071 | 52.461 | 31.609,9 | 60,3 |
| Uranio | TJ | 62.676 | 58.322 | 4.354,3 | 7,5 |
| Da fonti rinnovabili | TJ | 59.034 | 61.672 | -2.637,7 | -4,3 |
| Biomasse, biogas e rifiuti | TJ | 5.945 | 7.829 | -1.884 | -24,1 |
| Fluido geotermico | TJ | 53.089 | 53.842 | -753,6 | -1,4 |
| Totale consumi diretti | TJ | 1.513.235 | 1.494.058 | 19.177,4 | 1,3 |
Consumi (1) di combustibile per fonte primaria
(1) Non sono inclusi i consumi energetici relativi al comparto immobiliare. Le emissioni indirette legate all'acquisto di energia elettrica dalla rete sono, comunque, riportate nel calcolo dello Scope 2 effettuato secondo la metodologia di calcolo riportata nella nota 2 dello Scope 2.
L'intensità energetica del Gruppo, che fornisce una misura dell'efficienza operativa, è pari a 6,4 MJ/kWheq nel 2017. Tale valore, a fronte di un consumo energetico totale pressoché stabile (+1,3%) rispetto al 2016, risulta in crescita per effetto della diminuzione della produzione di Gruppo legata alla variazione del perimetro nel corso del 2016.
Intensità di energia
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Consumo energetico totale | TJ | 1.513.235 | 1.494.058 | 19.177 | 1,3 |
| Intensità di energia (1) | MJ/kWh eq | 6,4 | 6,0 | 0,4 | 6,8 |
(1) L'intensità di energia è calcolata considerando il consumo energetico totale rapportato al totale della produzione rinnovabile, nucleare termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).
| Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
| Consumo energetico totale | TJ | 1.730.698 | 1.711.395 | 19.303 | 1,1 |
| Intensità di energia (1) | MJ/kWh eq | 6,8 | 6,4 | 0,4 | 6,2 |
(1) L'intensità di energia è calcolata considerando il consumo energetico totale da fonti primarie rapportato al totale della produzione rinnovabile, nucleare termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).
Le emissioni di CO2 evitate grazie alla produzione a zero emissioni, rappresentata da fonti rinnovabili e dal nucleare, ammontano a circa 56 Mt nel 2017. La diminuzione rispetto al 2016 è legata, oltre che a una riduzione della produzione da fonte idroelettrica dovuta a una minore disponibilità idrica in Europa, alla mancata produzione nucleare e rinnovabile della Slovacchia e all'uscita dal perimetro di alcuni impianti rinnovabili negli Stati Uniti.
Emissioni evitate
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni evitate (1) | mil t | 56,5 | 69,1 | -12,5 | -18,1 |
(1) Le emissioni evitate sono calcolate come somma delle emissioni evitate nei diversi ambiti territoriali prendendo come riferimento l'emissione specifica di CO2 della produzione media termoelettrica del singolo Paese, tratta dal database Enerdata (http://services.enerdata.eu). Il dato risulta essere il prodotto tra la produzione di energia elettrica ottenuta da fonte rinnovabile o nucleare per l'emissione specifica di CO2 della produzione termoelettrica del Paese di presenza Enel.
| Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
| Emissioni evitate (1) | mil t | 71,3 | 83,8 | -12,5 | -14,9 |
(1) Le emissioni evitate sono calcolate come somma delle emissioni evitate nei diversi ambiti territoriali prendendo come riferimento l'emissione specifica di CO2 della produzione media termoelettrica del singolo Paese, tratta dal database Enerdata (http://services.enerdata.eu). Il dato risulta essere il prodotto tra la produzione di energia elettrica ottenuta da fonte rinnovabile o nucleare per l'emissione specifica di CO2 della produzione termoelettrica del Paese di presenza Enel.
L'acqua è un elemento essenziale per la produzione di energia ed Enel è consapevole del fatto che la disponibilità di questa risorsa è considerata un fattore critico negli scenari energetici futuri. Enel è tradizionalmente impegnata nella gestione efficiente delle risorse idriche che impiega ed effettua un costante monitoraggio di tutti i siti produttivi che si trovano in zone a rischio di scarsità idrica, attraverso i seguenti livelli di analisi:
> mappatura periodica di tutti i siti di produzione per l'individuazione dei possibili rischi connessi alla disponibilità della risorsa idrica;
Circa il 10% del totale dell'energia prodotta dal Gruppo ha utilizzato e/o consumato acqua dolce in zone cosiddette "water stressed"12.
Nel 2017 il fabbisogno complessivo di acqua è stato pari a circa 111 milioni di m3 , inferiore di circa il 16% rispetto al 2016, per l'uscita degli impianti termoelettrici e nucleari slovacchi dal perimetro. La percentuale di acque riutilizzate supera il 6%, in crescita rispetto all'anno precedente. Il fabbisogno specifico del 2017 è stato pari a 0,47 l/kWheq, inferiore dell'11% rispetto al 2016.
Volumi di acqua consumata per processo produttivo e fonte
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Volumi di acqua consumata per processo produttivo | |||||
| Consumi per produzione termoelettrica | mil m3 | 110,4 | 110,4 | -0,1 | -0,1 |
| Consumi per produzione nucleare | mil m3 | 0,4 | 21,3 | -21,0 | -98,2 |
| Consumi per produzione geotermoelettrica e per deposito e mov. combustibili |
mil m3 | - | - | - | - |
| Totale consumi per processi produttivi | mil m3 | 110,8 | 131,8 | -21,0 | -16,0 |
| Consumi per altri usi industriali | mil m3 | 0,1 | 0,3 | -0,2 | -76,7 |
| Totale consumi di acqua | mil m3 | 110,8 | 132,1 | -21,3 | -16,1 |
| Consumi specifici per processo produttivo | |||||
| Consumo specifico per produzione termoelettrica (1) | l/kWh eq | 0,75 | 0,74 | 0,01 | 0,8 |
| Consumo specifico per produzione nucleare (2) | l/kWh eq | 0,06 | 1,61 | -1,55 | -96,0 |
| Consumo specifico per prod. complessiva da processi produttivi (3) | l/kWh eq | 0,47 | 0,53 | -0,06 | -11,3 |
| Volumi di acqua prelevata per fonte | |||||
| Prelievi da fonti scarse | mil m3 | 96,1 | 118,0 | -21,9 | -18,6 |
| Acque di superficie (zone umide, laghi, fiumi) | mil m3 | 78,0 | 99,9 | -21,9 | -22,0 |
| Acque sotterranee (da pozzo) | mil m3 | 11,3 | 11,1 | 0,2 | 2,0 |
| Acque da acquedotto (industriale e civile) | mil m3 | 6,8 | 7,0 | -0,2 | -2,5 |
| Prelievi da fonti non scarse | mil m3 | 14,7 | 14,1 | 0,6 | 4,2 |
| Acqua di mare (usata tal quale e dissalata) | mil m3 | 7,8 | 7,8 | - | - |
| da reflui (quota usata all'interno degli impianti) | mil m3 | 6,8 | 6,2 | 0,6 | 9,7 |
| Totale | mil m3 | 110,8 | 132,1 | -21,3 | -16,1 |
| Percentuale di acque riciclate e riutilizzate | % | 6,2 | 4,7 | 1,5 | - |
| Scarichi idrici | |||||
| Acque reflue (quantitativo scaricato) | mil m3 | 106,5 | 109,9 | -3,4 | -3,1 |
| da produzione termoelettrica | mil m3 | 106,1 | 104,5 | 1,6 | 1,5 |
| da produzione nucleare | mil m3 | 0,4 | 5,3 | -5,0 | -93,1 |
| per deposito e movimentazione olio combustibile | mil m3 | 0,01 | 0,06 | -0,05 | -86,2 |
(1) I consumi specifici per produzione termoelettrica sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore, rapportate al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).
(2) I consumi specifici per produzione nucleare sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione nucleare, rapportato al totale della produzione nucleare.
(3) I consumi specifici da produzione sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore e nucleare, rapportato al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq), rinnovabile e nucleare.
12 Si considera come "Water Stressed Area" una zona per la quale la disponibilità di acqua pro capite annua risulta inferiore a 1.700 m3.
Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
|---|---|---|---|---|---|
| Volumi di acqua consumata per processo produttivo | |||||
| Totale consumi per processi produttivi | mil m3 | 126,0 | 148,6 | -22,6 | -15,2 |
| Totale consumi di acqua | mil m3 | 126,0 | 148,9 | -22,9 | -15,4 |
| Consumi specifici per processo produttivo | |||||
| Consumo specifico per produzione termoelettrica (1) | l/kWh eq | 0,75 | 0,74 | 0,01 | 0,8 |
| Consumo specifico per produzione nucleare (2) | l/kWh eq | 0,59 | 1,61 | -1,02 | -63,4 |
| Consumo specifico per prod. complessiva da processi produttivi (3) | l/kWh eq | 0,49 | 0,55 | -0,06 | -10,9 |
| Volumi di acqua prelevata per fonte | |||||
| Prelievi da fonti scarse | mil m3 | 111,4 | 134,8 | -23,4 | -0,2 |
| Prelievi da fonti non scarse | mil m3 | 14,7 | 14,1 | 0,6 | 4,2 |
| Percentuale di acque riciclate e riutilizzate | % | 5,4 | 4,2 | 1,2 | - |
| Scarichi idrici | |||||
| Acque reflue (quantitativo scaricato) | mil m3 | 107,8 | 111,5 | -3,7 | 3,3 |
(1) I consumi specifici per produzione termoelettrica sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore, rapportate al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).
(2) I consumi specifici per produzione nucleare sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione nucleare, rapportato al totale della produzione nucleare.
(3) I consumi specifici da produzione sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore e nucleare, rapportato al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq), rinnovabile e nucleare.
Di seguito riportiamo i principali dati di riferimento.
| Rifiuti prodotti | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % |
| Rifiuti non pericolosi | t | 9.313.953 | 9.072.632 | 241.321 | 2,7 |
| Rifiuti pericolosi | t | 67.227 | 69.905 | -2.678 | -3,8 |
| Totale rifiuti prodotti | t | 9.381.180 | 9.142.537 | 238.643 | 2,6 |
| Rifiuti complessivamente avviati al recupero | % | 22,5 | 25,7 | -3,2 | - |
| Rifiuti non pericolosi per modalità di smaltimento | |||||
| Rifiuti non pericolosi riciclati o avviati al recupero | t | 2.081.760 | 2.316.015 | -234.255 | -10,1 |
| Rifiuti non pericolosi conferiti in discarica | t | 7.232.193 | 6.756.617 | 475.576 | 7,0 |
| Rifiuti pericolosi per modalità di smaltimento | |||||
| Rifiuti pericolosi riciclati o avviati al recupero | t | 26.358 | 29.191 | -2.833 | -9,7 |
| Rifiuti pericolosi conferiti in discarica | t | 40.869 | 40.714 | 155 | 0,4 |
| a se a seu escritorido de astronomías de contra de la contrada de astronomías de astronomías de astronomías de | ||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rifiuti complessivamente avviati al recupero | % | 22,5 | 25,7 | -3,2 | - | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale rifiuti prodotti | t | 9.383.005 | 10.642.698 | -1.259.693 | -11,8 | |||||||
| Rifiuti pericolosi | t | 67.453 | 70.060 | -2.607 | -3,7 | |||||||
| Rifiuti non pericolosi | t | 9.315.552 | 9.074.122 | 241.430 | 2,7 | |||||||
| KPI | UM | 2017 | 2016 | 2017-2016 | % | |||||||
| Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5) |
60 Seeding Energies 2017
| 101 | 102-1 | 102-3 | 102-5 |
|---|---|---|---|
| 102-45 | 102-46 | 102-47 | 102-50 |
| 102-51 | 102-52 | 102-53 | 102-54 |
| 102-55 | 102-56 |
Enel, in qualità di ente di interesse pubblico (ai sensi dell'articolo 16, comma 1, del D.Lgs. 39 del 27 gennaio 2010), è soggetto all'applicazione del D.Lgs. 254 del 30 dicembre 2016 "Attuazione della direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante modifica alla direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni" (D.Lgs. 254/16).
La presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DnF) di Enel al 31 dicembre 2017 è stata predisposta in conformità al D.Lgs. 254/16 e costituisce un documento distinto dalla Relazione sulla Gestione. Il presente documento è redatto per la prima volta a partire dall'esercizio finanziario 2017 e verrà pubblicato annualmente, in ottemperanza a quanto richiesto dal D.Lgs. 254/16. La DnF è pubblicata nella sezione "Investitori" del sito internet di Enel (www.enel.com). La presente DnF, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle attività dell'impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva che sono rilevanti per Enel tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa, secondo il processo descritto nel seguito (si veda il paragrafo "L'analisi delle priorità 2017"). Si riportano nella seguente tabella i temi coperti con indicazione dello specifico capitolo del documento dove vengono trattati.
Informazioni e approfondimenti sulle tematiche e gli indicatori esposti nel presente documento possono essere richiesti a:
Enel SpA Direzione Innovability (Innovazione e Sostenibilità) Sostenibilità Viale Regina Margherita, 137 00198 Roma – Italia Tel +39 06 8305 1 E-mail [email protected] Web https://www.enel.com/it/investors1
| ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, | |
|---|---|
| Tema della DnF/ decreto |
Tema dell'analisi delle priorità |
Capitolo DnF | Principali rischi | Politiche e Modello di gestione |
Attività e risultati della gestione |
|---|---|---|---|---|---|
| Ambiente | Decarbonizzazione del mix energetico Gestione e compliance ambientale |
Sostenibilità ambientale | Pag. 16-17 Pag. 53 |
Pag. 53-54 | Pag. 54-60 |
| Sociale | Coinvolgimento delle comunità locali |
Relazioni responsabili con le comunità |
Pag. 50 | Pag. 50-51 | Pag. 51-52 |
| Attinente al personale |
Gestione, sviluppo e motivazione delle persone |
Gestione, sviluppo e motivazione delle persone |
Pag. 33 | Pag. 33-34 | Pag. 34-41 |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
Salute e sicurezza sul lavoro |
Pag. 42 | Pag. 42-43 | Pag. 44-49 | |
| Diritti umani | Governance solida e condotta trasparente Gestione, sviluppo e motivazione delle persone Coinvolgimento delle comunità locali |
Valori e pilastri dell'etica aziendale |
Pag. 29-30 | Pag. 28-29 | Pag. 28-30 |
| Lotta alla corruzione attiva e passiva |
Governance solida e condotta trasparente |
Valori e pilastri dell'etica aziendale |
Pag. 26-27 | Pag. 26-27 | Pag. 26-27 |
In coerenza con quanto fatto negli anni precedenti, Enel pubblica inoltre il Bilancio di Sostenibilità.
Le informazioni e i dati riportati nella DnF si riferiscono a Enel SpA e alle società incluse nel perimetro di consolidamento integrale al 31 dicembre 2017. Tale perimetro si differenzia dal perimetro di consolidamento finanziario di Gruppo per l'esclusione della società Asociación Nuclear Ascó-Vandellós II AIE (ANA CNVII AIE), alla quale afferiscono i due impianti nucleari in Spagna di Ascó e Vandellós. La società, infatti, è considerata una joint operation, in linea con quanto previsto dal principio contabile IFRS1113 ed è pertanto inclusa nel perimetro di consolidamento finanziario di Gruppo con metodo proporzionale. Tuttavia, al fine di garantire la coerenza con la rappresentazione societaria della Relazione Finanziaria Annuale e del Bilancio di Sostenibilità di Gruppo, e data la natura rilevante in termini di operation e delle relative informazioni non finanziarie, vengono riportati nella DnF anche i dati riferiti al perimetro di consolidamento esteso per i KPI ritenuti più significativi.
Sola eccezione al perimetro di consolidamento integrale è rappresentata dalle società acquisite nel corso del 201714, per le quali, avuto riguardo all'orientamento prevalente, quale anche rappresentato nella relazione Consob del 19 gennaio 201815, si è ritenuto, per alcuni degli ambiti coperti dal presente documento, di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2018 alla luce del ridotto arco temporale dall'acquisizione. Gli ambiti di esclusione sono stati indicati direttamente nei capitoli specifici.
Nella presente Dichiarazione, per "Corporate", "Holding" o
13 La joint operation si configura come un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.
14 EnerNOC, eMotorWerks, Demand Energy Networks, Enel Distribuição Goiás, Tynemouth Energy Storage.
15 Relazione illustrativa degli esiti della consultazione, delle conseguenze sulla regolamentazione, sull'attività delle imprese e degli operatori e sugli interessi degli investitori e dei risparmiatori.
Il dettaglio relativo alle società presenti nel perimetro di consolidamento integrale è fornito nella Relazione Finanziaria 2017. Un'informativa più puntuale dei cambiamenti intervenuti è fornita nel Bilancio Consolidato 2017 ai paragrafi "Principali variazioni dell'area di consolidamento" e "Fatti di rilievo del 2017". I dati sono calcolati in modo puntuale sulla base delle risultan-
La DnF è stata redatta secondo i GRI Sustainability Reporting Standards (2016) del Global Reporting Initiative (GRI), – opzione Core. A partire dall'esercizio corrente, Enel ha infatti effettuato la transizione dalle Linee Guida GRI G4 al GRI Standard, rendicontando i risultati delle proprie performance di sostenibilità sulla base degli ultimi due anni, in coerenza con il processo di rendicontazione della Relazione Finanziaria. Il GRI Content Index, riportato in calce al presente documento alle pag. 70 e successive, contiene i riferimenti puntuali alla DnF 2017. In particolare, il processo di definizione dei contenuti si è basato sui princípi di rilevanza (o "materialità"), inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità e completezza dei dati e delle informazioni; con riferimento alla qualità delle informazioni rendicontate sono stati seguiti i princípi di equilibrio, comparabilità, accuratezza, tempestività, chiarezza e verificabilità. Il presente documento, inoltre, riflette l'adesione di Enel ai princípi di inclusività, rilevanza e rispondenza indicati ze contabili, extracontabili e degli altri sistemi informativi di Enel, e validati dai relativi responsabili. Sono espressamente indicati i dati determinati attraverso l'utilizzo di stime e il relativo metodo di calcolo.
Per il confronto temporale dei dati si specifica che le differenze tra 2017 e 2016, in valore assoluto e in valore percentuale, sono calcolate considerando le cifre decimali talvolta non visibili nella stampa. Nelle tabelle che riportano i dati quantitativi, le variazioni percentuali superiori al |100%| vengono indicate con "-".
nell'AA1000APS (AccountAbility Principles Standard) emanato nel 2008 da AccountAbility, istituto internazionale di ricerca applicata sui temi della sostenibilità. In riferimento al principio di rilevanza, in particolare, il grado di approfondimento con cui i diversi argomenti sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base al loro peso negli obiettivi e nelle strategie del Gruppo Enel e alla loro rilevanza per gli stakeholder, determinati attraverso un processo strutturato di analisi delle priorità.
È stato incluso nei vari capitoli, infine, il riferimento ai principali Sustainable Development Goal (SDG) delle Nazioni Unite, in linea con le indicazioni dell'SDG Compass, la guida pubblicata a novembre 2015, sviluppata da GRI, UN Global Compact e World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), con l'obiettivo di supportare le aziende nell'allineare la propria strategia con gli SDG e misurare e gestire il proprio contributo a tali obiettivi.
Nel processo seguito per la realizzazione dell'analisi delle priorità 2017 è stata effettuata una revisione delle tematiche e delle categorie di stakeholder oggetto dell'assessment a seguito di indicazioni e suggerimenti ricevuti da parte di stakeholder interni ed esterni all'Azienda, unitamente alla realizzazione di nuove iniziative di coinvolgimento e ascolto degli stakeholder. Tale percorso è coerente con la metodologia adottata, che prevede un aggiornamento annuale dei risultati ottenuti l'anno precedente e, con cadenza biennale, la realizzazione di nuove iniziative di ascolto e coinvolgimento degli stakeholder ad hoc, parallelamente a una possibile revisione delle tematiche e delle stesse categorie di stakeholder oggetto dell'analisi, con il fine di inglobare eventuali trasformazioni del contesto di sostenibilità all'interno del quale si muove l'Azienda.
L'analisi delle priorità si basa sulle linee guida AA1000SES, per le fasi di mappatura, prioritizzazione degli stakeholder e analisi dei risultati del coinvolgimento, e ai criteri di AccountAbility e del GRI Standard rispetto alla definizione delle tematiche rile-
66 Seeding Energies 2017
vanti e all'applicazione del principio di rilevanza. La definizione delle tematiche oggetto dell'analisi si basa su varie fonti, tra cui le politiche e i princípi di condotta aziendali, le iniziative di ascolto degli stakeholder, i temi di maggiore interesse per le agenzie di rating di sostenibilità, gli studi di benchmarking di settore.
Le dimensioni indagate per i temi oggetto dell'analisi sono:
La rilevanza delle diverse tematiche nelle strategie di Enel è stata valutata tramite il coinvolgimento delle diverse Funzioni aziendali ed è stata sottoposta all'attenzione di Presidente e Amministratore Delegato. Tale analisi riflette gli indirizzi strategici definiti dal Piano Strategico 2018-2020, gli obiettivi delle Funzioni/Divisioni e gli impegni assunti dal Gruppo attraverso le proprie politiche e i propri criteri di condotta.
L'analisi congiunta delle due dimensioni ha consentito, attraverso la sua rappresentazione all'interno della matrice delle priorità riportata all'interno del paragrafo "Analisi delle priorità", il grado di 'allineamento' o 'disallineamento' tra la priorità di intervento attribuita dagli stakeholder alle diverse tematiche e il grado di impegno che il Gruppo si assume su di esse.
Di seguito è riportata la tabella di transcodifica dei temi inclusi nell'analisi delle priorità – e approfonditi all'interno della Dichiarazione non Finanziaria – negli indicatori GRI Standard, con relativa indicazione dell'ambito interno ed esterno all'organizzazione e le limitazioni sul perimetro.
| Categoria ESG | Tema dell'analisi delle priorità |
GRI Standard | Ambito interno | Ambito esterno |
Limitazioni di rendicontazione su ambito interno |
Limitazioni di rendicontazione su ambito esterno |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Governance | GRI 205: Anti-corruption | |||||
| solida e condotta | GRI 406: Non-discrimination | Gruppo | - | - | ||
| Business & Governance |
trasparente | GRI 415: Public Policy | ||||
| Decarbonizzazione del mix energetico |
GRI 305: Emissions | Gruppo | - | - | ||
| GRI 302: Energy | ||||||
| Gestione e | GRI 303: Water | - | - | |||
| Ambientale | compliance ambientale |
GRI 305: Emissions | Gruppo | |||
| GRI 306: Effluents and Waste | ||||||
| GRI 401: Employment | - | |||||
| GRI 402: Labor/Management Relations | ||||||
| GRI 404: Training and Education | ||||||
| Gestione, sviluppo | GRI 405: Diversity and Equal Opportunity |
|||||
| e motivazione delle persone |
GRI 407: Freedom of Association and Collective Bargaining |
Gruppo | - | |||
| GRI 408: Child Labor | ||||||
| Sociale | GRI 409: Forced or Compulsory Labor | |||||
| GRI 410: Security Practices | ||||||
| GRI 412: Human Rights Assessment | ||||||
| Salute e sicurezza sul lavoro |
GRI 403: Occupational Health and Safety |
Gruppo | Fornitori | - | Rendicontazione parzialmente estesa ai fornitori |
|
| Coinvolgimento | GRI 411: Rights of Indigenous Peoples | |||||
| delle comunità | GRI 413: Local Communities | Gruppo | - | - | ||
| locali | GRI 414: Supplier Social Assessment |
Il processo di rendicontazione e monitoraggio dei Key Performance Indicator (KPI) rilevanti per la sostenibilità coinvolge la Holding, per quanto attiene alle tematiche trasversali, e tutte le Linee di Business, Funzioni Global e Società del Gruppo per le tematiche e gli indicatori specifici dei diversi settori di attività.
All'interno delle strutture coinvolte sono individuati i responsabili della raccolta, verifica ed elaborazione dei KPI di competenza. L'unità Sostenibilità, che fa parte della Funzione Innovazione e Sostenibilità, è responsabile del consolidamento delle informazioni, nonché del coordinamento dell'intero processo di redazione della DnF.
In tale processo, la Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo garantisce la coerenza, tra il Bilancio di Sostenibilità e gli altri documenti di rendicontazione, dei dati quantitativi presenti nel sistema di consolidamento di Gruppo.
La DnF è sottoposta all'analisi e alla valutazione del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità di Enel il 21 marzo 2018, e approvata dal Consiglio di Amministrazione il 22 marzo. Il documento così approvato viene presentato all'Assemblea Generale degli Azionisti in concomitanza col Bilancio Consolidato di Gruppo.
La DnF è stata sottoposta a esame limitato da parte di una società indipendente, EY SpA, come revisore incaricato anche della revisione del Bilancio Consolidato del Gruppo Enel. L'esame limitato è stato svolto secondo quanto previsto dal principio internazionale ISAE 3000 (Revised)16 e, di conseguenza, del Code of Ethics for Professional Accountants, inclusa l'indipendenza professionale e la verifica dell'assenza di conflitti di interessi che possano inficiare i princípi etici di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La relazione di revisione che descrive il dettaglio dei princípi adottati, le attività svolte e le relative conclusioni è riportata in calce al termine della presente Dichiarazione.
16 International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised), Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information.
| % | percentuale |
|---|---|
| g/kWh eq | grammi per chilowattora equivalenti |
| gg | giorni |
| GWh | gigawattora |
| h/pro-cap | ore pro capite |
| i | indice |
| km | chilometri |
| l/kWh eq | litri per chilowattora equivalenti |
| mil euro | milioni di euro |
| mil m3 | milioni di metri cubi |
| mil t | milioni di tonnellate |
| mil t eq | milioni di tonnellate equivalenti |
| MJ/kWh eq | Megajoule per chilowattora equivalenti |
| MW | Megawatt |
| MWh | Megawattora |
| n. | numero |
| t | tonnellate |
| TJ | Terajoule |
| TWh | Terawattora |
| CCGT | Combined Cycle Gas Turbine |
|---|---|
| CdA | Consiglio di Amministrazione |
| CERT | Cyber Emergency Readiness Team |
| CFL | Contratto Formazione Lavoro |
| CSV | Creating Shared Value |
| EBITDA | Earnings Before Interest, Tax, Depreciation and Amortization |
| ESG | Environmental, Social and Governance (Ambientale, Sociale e di Governance) |
| SCIGR | Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi |
| SDG | Sustainable Development Goal |
| SRI | Socially Responsible Investor (Investitori Socialmente Responsabili) |
| TCFD | Task Force on Climate-related Financial Disclosure |
| UN | United Nations |
| Disclosure | Page number(s) | Omission | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |||
| GRI 101: Foundation 2016 | |||||||
| General Disclosures | |||||||
| ORGANIZATIONAL PROFILE | |||||||
| 102-1 Name of the organization | 64 | ||||||
| 102-2 Activities, brands, products and services |
5-9; 53 | ||||||
| 102-3 Location and headquarters | 64 | ||||||
| 102-4 Location of operations | 5 | ||||||
| 102-5 Ownership and legal form | 8-9; 64 | ||||||
| 102-6 Markets served | 5-7 | ||||||
| 102-7 Scale of the organization | 5-7; 33-35 | ||||||
| 102-8 Information on employees and other workers |
37-39 | ||||||
| 102-9 Supply chain | 7 | ||||||
| 102-10 Significant changes to the organization and its supply chain |
8 | ||||||
| 102-11 Precautionary Principle or approach |
15-17 | ||||||
| GRI 102: General Disclosures 2016 |
102-12 External initiatives | 10 | |||||
| 102-13 Membership of associations |
10 | ||||||
| STRATEGY | |||||||
| 102-14 Statement from senior decision-maker |
4 | ||||||
| ETHICS AND INTEGRITY | |||||||
| 102-16 Values, principles, standards, and norms of behavior |
25-26 | ||||||
| 102-17 Mechanisms for advice and concerns about ethics |
25-26 | ||||||
| GOVERNANCE | |||||||
| 102-18 Governance structure | 11-15 | ||||||
| 102-22 Composition of the highest governance body and its committees |
12-15 | ||||||
| 102-24 Nominating and selecting the highest governance body |
12-15 |
| GRI Standards | Page number(s) | Omission | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |
| STAKEHOLDER ENGAGEMENT | |||||
| 102-40 List of stakeholder groups |
20 | ||||
| 102-41 Collective bargaining agreements |
35-36 | ||||
| 102-42 Identifying and selecting stakeholders |
19-20 | ||||
| 102-43 Approach to stakeholder engagement |
20 | ||||
| 102-44 Key topics and concerns raised |
20-21 | ||||
| REPORTING PRACTICES | |||||
| 102-45 Entities included in the consolidated financial statements |
65-66 | ||||
| GRI 102: General | 102-46 Defining report content and topic boundaries |
18-19; 65-68 | |||
| Disclosures 2016 | 102-47 List of material topics | 20-21; 65-68 | |||
| 102-48 Restatements of information |
64 Prima pubblicazione del documento |
||||
| 102-49 Changes in reporting | 64 Prima pubblicazione del documento |
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| 102-50 Reporting period | 64 | ||||
| 102-51 Date of most recent report |
64 | ||||
| 102-52 Reporting cycle | 64 | ||||
| 102-53 Contact point for questions regarding the report |
64 | ||||
| 102-54 Claims of reporting in accordance with the GRI Standards |
66 | ||||
| 102-55 GRI content index | 70-76 | ||||
| 102-56 External assurance | 68; 77-79 | ||||
| Material Topics | |||||
| GRI 200 Economic Standard Series | |||||
| ANTI-CORRUPTION | |||||
| GRI 103: Manage | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | |||
| ment Approach 2016 | 103-2 The management approach and its components |
14-17; 26-27 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
26-27 | ||||
| GRI 205: Anti-corrup tion 2016 |
205-3 Confirmed incidents of corruption and actions taken |
26-28 | |||
| GRI 300 Environmental Standards Series | |||||
| ENERGY | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
53-54 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54 |
| Disclosure | Omission | |||
|---|---|---|---|---|
| and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |
| 302-1 Energy consumption within the organization |
57-58 | |||
| 302-3 Energy intensity | 58 | |||
| 302-4 Reduction of energy consumption |
57-58 | |||
| WATER | ||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | |||
| 103-2 The management approach and its components |
53-54; 58-60 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54; 58-60 | |||
| 303-1 Water withdrawal by source |
59 | |||
| GRI 300 Environmental Standards Series | ||||
| EMISSIONS | ||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | |||
| 103-2 The management approach and its components |
53-54 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54 | |||
| 305-1 Direct (Scope 1) GHG emissions |
55-56 | |||
| 305-2 Energy indirect (Scope 2) GHG emissions |
55-56 | |||
| 305-3 Other indirect (Scope 3) GHG emissions |
55-56 | |||
| 305-4 GHG emissions intensity | 55-56 | |||
| 305-7 Nitrogen oxides (NOx ), sulfur oxides (SOx ), and other significant air emissions |
56-57 | |||
| EFFLUENTS AND WASTE | ||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | |||
| 103-2 The management approach and its components |
53-54 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54 | |||
| 306-2 Waste by type and disposal method |
60 | |||
| GRI 400 Social Standards Series | ||||
| EMPLOYMENT | ||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | |||
| 103-2 The management approach and its components |
33-34 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
33-34 | |||
| 401-1 New employee hires and GRI 401: Employment employee turnover |
37-38 | |||
| Page number(s) 303-3 Water recycled and reused 59 |
| Page number(s) | Omission | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation |
| LABOR/MANAGEMENT RELATIONS | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
33-35 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
33-35 | ||||
| GRI 402: Labor/Ma nagement Relations 2016 |
402-1 Minimum notice periods regarding operational changes |
36 | |||
| OCCUPATIONAL HEALTH AND SAFETY | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
33-34; 42-44 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
33-34; 42-44 | ||||
| GRI 403: Occupational Health and Safety 2016 |
403-2 Types of injury and rates of injury, occupational diseases, lost days, and absenteeism, and number of work-related fatalities |
44; 46-48 | Indici H&S appaltatori per genere, tasso di assenteismo (AR) dipendenti per genere |
Dato non disponibile |
Dati attualmente non presenti nel sistema di rendicontazione. I dati verranno riportati a partire dal 2018 |
| TRAINING AND EDUCATION | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
33-34 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
33-34 | ||||
| 404-1 Average hours of training per year per employee |
40 | ||||
| GRI 404: Training and education 2016 |
404-3 Percentage of employees receiving regular performance and career development reviews |
40 | |||
| DIVERSITY AND EQUAL OPPORTUNITY | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
28-30; 33-35 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-30; 33-35 | ||||
| GRI 405: Diversity and Equal Opportuni ty 2016 |
405-1 Diversity of governance bodies and employees |
14; 40 | |||
| NON-DISCRIMINATION | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
28-30; 33-35 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-30; 33-35 | ||||
| GRI 406: Non-discri mination 2016 |
406-1 Incidents of discrimination and corrective actions taken |
32 |
| Page number(s) | Omission | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation |
| FREEDOM OF ASSOCIATION AND COLLECTIVE BARGAINING | |||||
| GRI 103: Manage | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | |||
| ment Approach 2016 | 103-2 The management approach and its components |
28-30 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-30 | ||||
| GRI 407: Freedom of Association and Collective Bargaining 2016 |
407-1 Operations and suppliers in which the right to freedom of association and collective bargaining may be at risk |
28-30 Nell'ambito del processo di due diligence sui diritti umani viene effettuato un assessment a livello di Gruppo sull'intera catena del valore e, per garantire una completezza d'analisi, viene fornito un dettaglio non a livello di singola operazione ma a livello Paese |
|||
| CHILD LABOR | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
28-30 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-30 | ||||
| GRI 408: Child Labor 2016 |
408-1 Operations and suppliers at significant risk for incidents of child labor |
28-30 Nell'ambito del processo di due diligence sui diritti umani viene effettuato un assessment a livello di Gruppo sull'intera catena del valore e, per garantire una completezza d'analisi, viene fornito un dettaglio non a livello di singola operazione ma a livello Paese |
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| FORCED OR COMPULSORY LABOR | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
28-30 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-30 | ||||
| GRI 409: Forced or Compulsory Labor 2016 |
409-1 Operations and suppliers at significant risk for incidents of forced or compulsory labor |
28-30 Nell'ambito del processo di due diligence sui diritti umani viene effettuato un assessment a livello di Gruppo sull'intera catena del valore e, per garantire una completezza d'analisi, viene fornito un dettaglio non a livello di singola operazione ma a livello Paese |
|||
| SECURITY PRACTICES | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
28-29; 31 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-29; 31 |
| Page number(s) | Omission | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |
| GRI 410: Security Practices 2016 |
410-1 Security personnel trained in human rights policies or procedures |
Tutto il personale Enel è soggetto alla formazione in materia di sostenibilità, di cui i diritti umani sono un elemento fondante. Tutti i fornitori sottoscrivono specifiche clausole aventi a oggetto i diritti umani e si impegnano al rispetto della relativa policy |
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| RIGHTS OF INDIGENOUS PEOPLES | ||||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | |||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
28-29; 50-51 | ||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-29; 50-51 | |||||
| GRI 411: Rights of Indigenous Peoples 2016 |
411-1 Incidents of violations involving rights of indigenous peoples |
Non sono state segnalate violazioni dei diritti delle popolazioni indigene |
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| HUMAN RIGHTS ASSESSMENT | ||||||
| GRI 103: Manage | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| ment Approach 2016 | 103-2 The management approach and its components |
28-29 | ||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-29 | |||||
| GRI 412: Human Rights Assessment 2016 |
412-1 Operations that have been subject to human rights reviews or impact assessments |
28-30 Nell'ambito del processo di due diligence sui diritti umani viene effettuato un assessment a livello di Gruppo sull'intera catena del valore e, per garantire una completezza d'analisi, viene fornito un dettaglio non a livello di singola operazione ma a livello Paese |
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| 412-2 Employee training on human rights policies or procedures |
31 | |||||
| LOCAL COMMUNITIES | ||||||
| GRI 103: Manage | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| ment Approach 2016 | 103-2 The management approach and its components |
28-30; 50-51 | ||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-30; 50-51 | |||||
| GRI 413: Local Com munities 2016 |
413-1 Operations with local community engagement, impact assessments, and development programs |
51-52 | Percentuale rispetto al totale delle operazioni del Gruppo |
Informazione non disponibile |
Dati attualmente non presenti nel sistema di rendicontazione |
|
| SUPPLIER SOCIAL ASSESSMENT | ||||||
| GRI 103: Manage | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| ment Approach 2016 | 103-2 The management approach and its components |
31 | ||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
31 | |||||
| GRI 414: Supplier Social Assessment 2016 |
414-1 New suppliers that were screened using social criteria |
31 |
| Page number(s) | Omission | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |
| PUBLIC POLICY | ||||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
20-21; 66-67 | ||||
| 103-2 The management approach and its components |
25-27 | |||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
25-27 | |||||
| GRI 415: Public Policy 2016 |
415-1 Political contributions | Enel non ha rapporti diretti con partiti politici e non effettua finanziamenti di alcun genere, come esplicitamente stabilito al punto 2.2 del Piano Tolleranza Zero alla Corruzione e al punto 3.26 del Codice Etico di Gruppo. Alcune eccezioni si possono riscontrare in alcuni Paesi a seguito della normativa vigente negli stessi e previa analisi da parte degli organi preposti |
Siamo l'energia per esprimere al meglio le potenzialità di ognuno. Siamo l'ambiente in cui viviamo e il cambiamento cui ci dedichiamo con forza, ogni giorno. Per questo ci impegniamo a salvaguardare il nostro pianeta e promuovere lo sviluppo sociale. Con passione e innovazione. 365 giorni all'anno. In oltre 30 Paesi. Siamo le comunità in cui lavoriamo e con le quali cresciamo. Perché insieme abbiamo il potere di essere sostenibili.
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