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Enel

Governance Information Apr 19, 2018

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Governance Information

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Seeding Energies

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D.Lgs. 254/16 _Esercizio 2017

Seeding Energies 2017

Indice

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> Relazione di revisione del revisore designato | 77

Profilo e modello organizzativo

"In scenari sempre più mutevoli e competitivi, dovuti anche all'accelerazione impressa dall'evoluzione tecnologica, le imprese sono chiamate a cambiare molto velocemente. Nella definizione della propria visione strategica, così come nella sua attuazione, Enel integra e combina attentamente tutti i diversi fattori: economico-finanziari, ambientali, sociali e di governance. La creazione di valore nel lungo periodo è quindi strettamente legata tanto alla solida gestione finanziaria del Gruppo, quanto al modo in cui interagiamo con l'ambiente, cooperiamo con le comunità, assicuriamo una cultura aperta e basata sull'ascolto e sull'inclusione, e promuoviamo un sistema di corporate governance sempre più integrato. È grazie al nostro modello di business sostenibile che siamo in grado di affrontare le nuove sfide della transizione energetica, non soltanto reagendo ai rischi, ma cogliendone tutte le opportunità senza ignorarne le implicazioni sociali".

Presidente del Consiglio di Amministrazione Amministratore Delegato e Direttore Generale

Il modello di business sostenibile di Enel valorizza le sinergie tra le diverse aree di business e il mondo esterno, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per ridurre l'impatto ambientale, per soddisfare le esigenze delle comunità locali e per migliorare la sicurezza del personale e dei fornitori. La conoscenza del contesto in cui Enel opera e l'ascolto attivo di tutti gli interlocutori permettono di creare valore sostenibile nel lungo periodo coniugando crescita economica e sociale.

Patrizia Grieco Francesco Starace

Per favorire nuovi usi efficienti dell'energia e renderla accessibile a un numero sempre maggiore di persone, Enel ha fatto dell'innovazione e della digitalizzazione elementi chiave della propria strategia. Un percorso che interessa sia il business tradizionale sia lo sviluppo di nuovi modelli e tecnologie e che fa leva su creatività, passione, idee e tecnologie non solo all'interno ma anche all'esterno dell'Azienda. Un approccio strategico e operativo che si fonda sul concetto di apertura, "Open

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Power", dove sostenibilità e innovazione sono un binomio imprescindibile.

A cornice vi sono i princípi di etica, trasparenza, anti-corruzione, rispetto dei diritti umani e tutela della sicurezza, che da sempre caratterizzano il modo di operare di Enel e che trovano riferimento in policy e criteri di condotta validi per tutto il Gruppo.

Un modello che promuove lo sviluppo sostenibile pienamente in linea con le indicazioni del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Enel è membro attivo dal 2004, che ribadiscono l'importanza di una sempre maggiore integrazione della sostenibilità nelle scelte strategiche aziendali. Dal 1° giugno 2015 l'Amministratore Delegato di Enel è membro del Consiglio di Amministrazione.

Elemento chiave di questo approccio è l'adozione degli indicatori di sostenibilità ESG (Environmental, Social and Governance - ambientali, sociali e di governance) all'interno di tutta la catena del valore, non solo per dare conto dei risultati raggiunti, ma soprattutto per anticipare le decisioni, sviluppare un atteggiamento proattivo, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile al 2030 (Sustainable Development Goals - SDG) delle Nazioni Unite. Per la seconda volta, Enel è stata inserita nella lista "Change the World" della rivista Fortune, che classifica le 50 principali aziende nel mondo che creano un impatto sociale positivo attraverso le loro attività. L'impegno verso la decarbonizzazione, la realizzazione del primo impianto geotermico del Sud America (Cerro Pabellón) e l'Hub Vehicle-to-Grid (V2G) in Danimarca, in grado di convogliare l'energia inutilizzata dai veicoli elettrici verso la rete, sono alcune delle attività considerate. Enel figura anche al 19° posto della classifica "500 best employers" di Forbes relativa alle migliori aziende al mondo dove lavorare.

Le informazioni non finanziarie sono sempre più oggetto di analisi da parte degli investitori e del mercato finanziario, che guardano alla capacità di un'azienda di costruire piani industriali sostenibili nel tempo che si traducano in azioni concrete misurabili e risultati economici migliori.

I fondi di investimento socialmente responsabili continuano a crescere anche nel 2017. Sono presenti nel capitale Enel 160 Investitori Socialmente Responsabili (150 nel 2016) che detengono circa l'8,6% del totale delle azioni in circolazione di Enel (8,0% nel 2016), pari all'11,3% del flottante (10,5% nel 2016).

Guida alla lettura

I dati riportati nel documento tengono in considerazione esclusivamente le società consolidate con il metodo integrale al 31 dicembre 2017; sono escluse le società acquisite nel corso dell'esercizio 2017.

Nei box evidenziati in grigio sono invece riportati i dati in linea con il perimetro della Relazione Finanziaria Annuale e del Bilancio di Sostenibilità che includono anche la joint operation Asociación Nuclear Ascó-Vandellós II AIE (ANA CNVII AIE), società di diritto spagnolo consolidata con il metodo proporzionale.

Per un maggior dettaglio sul perimetro di riferimento si rimanda alla nota metodologica.

xxx-xx GRI STANDARD

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Profilo societario

Il Gruppo Enel è attualmente presente in 37 Paesi in 5 continenti, con una capacità installata di circa 82 GW, circa 2,2 milioni di chilometri di linee elettriche e circa 64 milioni di clienti. L'Azienda opera in Europa, Nord America, Sud America, Africa e Asia.

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Numero di dipendenti n. 62.038 61.205 833 1,3
EBITDA mil euro 15.666 15.240 426 2,8
Ricavi mil euro 74.416 70.306 4.110 5,8

Generazione energia

Enel produce energia attraverso un mix bilanciato di fonti, in cui le rinnovabili giocano un ruolo di primo piano (idroelettrico, eolico, solare, geotermia, biomassa) e in cui le fonti fossili vengono diversificate tra gas naturale, carbone e olio combustibile.

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Capacità installata netta complessiva MW 82.326 80.088 2.238 2,8
Capacità installata netta rinnovabile MW 38.305 35.907 2.398 6,7
Produzione netta complessiva GWh 229.317 241.356 -12.039 -5,0
Produzione netta rinnovabile GWh 81.696 85.974 -4.277 -5,0
Generazione a emissioni zero % 38,2 41,0 -2,8 -

Produzione netta per area geografica

Produzione netta totale GWh 229.317 241.356 -12.039 -5,0
Africa Sub-Sahariana e Asia (2) GWh 1.481 530 951 -
Europa e Nord Africa (1) GWh 41.839 53.613 -11.774 -22,0
Nord e Centro America GWh 9.794 12.268 -2.474 -20,2
Sud America GWh 64.627 62.165 2.462 4,0
Iberia GWh 58.058 51.867 6.191 11,9
Italia GWh 53.518 60.913 -7.395 -12,1
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %

(1) La diminuzione di produzione nel 2017 rispetto al 2016 è dovuta all'uscita dal perimetro degli impianti della Slovacchia e del Belgio.

(2) L'aumento di produzione nel 2017 rispetto al 2016 in Sudafrica è dovuto all'entrata in funzione di nuovi impianti rinnovabili.

Distribuzione

Il Gruppo, attraverso le sue società di distribuzione, trasporta l'energia in Italia, Romania, Iberia e Sud America grazie a più di 2 milioni di chilometri di linee elettriche in 2 continenti.

Energia distribuita
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Energia distribuita TWh 445 426 19 4,5

Lunghezza delle linee di distribuzione per area geografica

Totale linee di distribuzione km 2.160.559 1.875.107 285.452 15,2
Sud America km 566.010 322.146 243.864 75,7
Romania km 127.548 91.412 36.136 39,5
Iberia km 317.782 316.562 1.220 0,4
Italia km 1.149.219 1.144.987 4.232 0,4
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %

Mercato elettrico e gas

Il Gruppo opera attraverso le sue società commerciali sia sul mercato di maggior tutela, a tariffe vincolate, sia sul mercato libero. Il numero medio di clienti, gas ed energia, è di circa 64 milioni.

Numero medio di clienti mercato elettrico e mercato gas

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Totali n. 63.741.839 61.429.305 2.312.534 3,8
Mercato elettrico n. 58.187.931 56.039.735 2.148.196 3,8
- Italia n. 26.420.058 26.776.635 -356.577 -1,3
- Iberia n. 10.941.644 11.047.937 -106.293 -1,0
- Romania n. 2.782.014 2.736.908 45.106 1,6
- Sud America n. 18.044.215 15.478.255 2.565.960 16,6
Mercato gas n. 5.553.908 5.389.570 164.338 3,0
- Italia n. 4.003.484 3.876.191 127.293 3,3
- Iberia n. 1.550.424 1.513.379 37.045 2,4

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Numero dipendenti n. 62.900 62.080 820 1,3
EBITDA mil euro 15.653 15.276 377 2,5
Ricavi mil euro 74.639 70.592 4.047 5,7
Capacità installata netta complessiva MW 84.917 82.679 2.238 2,7
Produzione netta complessiva GWh 249.876 261.812 -11.936 -4,6
Generazione a emissioni zero % 43,3 45,6 -2,3 -
Totale linee di distribuzione km 2.160.559 1.875.107 285.452 15,2
Numero medio di clienti totale n. 63.741.839 61.429.305 2.312.534 3,8

Catena di fornitura

Enel impronta i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali orientati a reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione, al fine di avere una catena di fornitura resiliente e responsabile, in grado di comprendere e adattarsi al contesto esterno e che si impegna ad adottare le migliori pratiche per cogliere le opportunità e mitigare gli eventuali rischi economici, ambientali e sociali. Enel richiede ai propri fornitori l'applicazione dei più alti standard in materia di salute e sicurezza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e protezione dell'ambiente. Il processo di approvvigionamento è gestito attraverso un'organizzazione a matrice che permette di condividere esperienze e specifiche competenze, così da poter rispondere adeguatamente e con rapidità alle necessità del business.

Tale organizzazione prevede una gestione delle procedure di approvvigionamento da parte di cinque diverse unità globali in matrice con le unità locali secondo responsabilità e governance ben definite e integrate che favoriscono lo sviluppo e la condivisione a tutti i livelli. Completano questa organizzazione due unità di staff che operano per monitorare i processi di approvvigionamento e i rapporti con i fornitori.

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Principali cambiamenti organizzativi

Di seguito i principali cambiamenti organizzativi occorsi durante l'esercizio 2017:

  • > acquisizione, in data 10 gennaio 2017, del 100% di Demand Energy Networks, società con sede negli Stati Uniti specializzata in soluzioni software e sistemi di accumulo energetico intelligenti;
  • > acquisizione, in data 14 febbraio 2017 e 4 maggio 2017, rispettivamente del 94,84% e del 5,04% del capitale sociale (per un totale quindi del 99,88%) di Enel Distribuição Goiás (ex CELG-D), società di distribuzione di energia che opera nello Stato brasiliano di Goiás;
  • > acquisizione, in data 16 maggio 2017, del 100% di Tynemouth Energy Storage, società britannica attiva nel settore dell'accumulo di energia elettrica;
  • > perfezionamento, in data 10 agosto 2017, dell'acquisto del 100% del Gruppo EnerNOC a seguito del buon esito dell'offerta di Enel Green Power North America ai precedenti azionisti;
  • > acquisizione, in data 25 ottobre 2017, del 100% di eMotorWerks, società statunitense operante nei sistemi di gestione della mobilità elettrica.

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Modello organizzativo di Enel

A partire dal 31 luglio 2014, il Gruppo Enel si è dotato di una nuova struttura organizzativa, basata su una matrice Linee di Business/Geografie e focalizzata sugli obiettivi industriali del Gruppo. Nel corso del 2017 il modello organizzativo si è arricchito di una nuova Linea di Business, Global e-Solutions, il cui obiettivo sarà gestire tutti i prodotti e i servizi non afferenti alle commodity.

In particolare, la nuova struttura organizzativa del Gruppo Enel si articola, come la precedente, in una matrice che considera:

  • > Divisioni (Generazione Termoelettrica Globale e Trading, Infrastrutture e Reti Globale, Energie Rinnovabili, e-Solutions - Enel X), cui è affidato il compito di gestire e sviluppare gli asset, ottimizzandone le prestazioni e il ritorno sul capitale investito, nelle varie aree geografiche di presenza del Gruppo; alle Divisioni è affidato inoltre il compito di migliorare l'efficienza dei processi gestiti e condividere le migliori pratiche a livello mondiale. Il Gruppo potrà beneficiare di una visione industriale centralizzata dei progetti nelle varie Linee di Business. Ogni singolo progetto sarà valutato non solo sulla base del ritorno finanziario, ma anche in relazione alle migliori tecnologie disponibili a livello di Gruppo;
  • > Regioni e Paesi (Italia, Iberia, Sud America, Europa e Nord Africa, Nord e Centro America, Africa Sub-Sahariana e Asia), cui è affidato il compito di gestire nell'ambito di ciascun Pae-

se di presenza del Gruppo, le relazioni con organi istituzionali e autorità regolatorie locali, nonché le attività di vendita di energia elettrica e gas, fornendo altresì supporto in termini di attività di staff e altri servizi alle Divisioni.

A tale matrice si associano in un'ottica di supporto al business:

  • > Funzioni Globali di Servizio (Acquisti e ICT), cui è affidato il compito di gestire gli acquisti a livello di Gruppo e le attività di Information and Communication Technology;
  • > Funzioni di Holding (Amministrazione, Finanza e Controllo, Risorse Umane e Organizzazione, Comunicazione, Affari Legali e Societari, Audit, Rapporti con l'Unione europea, Innovability - Innovazione e Sostenibilità), cui è affidato il compito di gestire i processi di governance a livello di Gruppo.

La presenza di Enel nelle principali associazioni energetiche e di sostenibilità

Il Gruppo Enel partecipa attivamente ad associazioni e organizzazioni di sostenibilità, nazionali e internazionali, che si propongono di definire obiettivi e impegni di lungo termine per promuovere un modo sostenibile di fare business e di gestire le sfide del cambiamento climatico e le pressioni socio-economiche che interessano il contesto macroeconomico e in particolare il settore energetico. Di seguito si riportano alcuni esempi. Sustainable Energy for All (SE4ALL) - Il SE4ALL è una organizzazione internazionale no profit che collabora, con approccio multi-stakeholder, con il settore privato, la società civile, le istituzioni e i governi a supporto dell'SDG 7 sull'energia pulita e accessibile. Enel supporta il SE4ALL dal 2011 e dal 2014 l'Amministratore Delegato (AD) è membro dell'Advisory Board. Inoltre, dal 2017, Enel è ufficialmente "Delivery Partner" dell'organizzazione, in seguito alla firma di un accordo con l'obiettivo di accelerare il raggiungimento dell'SDG 7.

CSR Europe - CSR Europe è il principale business network europeo dedicato alla responsabilità sociale di impresa. Enel ne fa parte dal 2005, e dal 2016 ricopre la carica di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione.

United Nations Global Compact (UNGC) - Dal 2004 Enel è membro del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui ha sottoscritto i dieci princípi fondanti relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione. Nel 2011 è entrata a far parte del Global Compact LEAD, gruppo che rappresenta i leader di sostenibilità del settore privato a livello mondiale (circa 40 nel 2017). Inoltre, nel giugno 2015, l'AD è stato nominato membro del Board del Global Compact. Da fine 2017, Enel è patron della piattaforma dell'UNGC dedicata a nuovi e innovativi strumenti finanziari per accelerare il raggiungimento degli SDG.

European Commission Multi-stakeholder Platform on SDGs - Nel 2017, l'AD di Enel è stato eletto membro della "High-level multi-stakeholder platform on the implementation of the Sustainable Development Goals", la piattaforma nata e voluta dalla Commissione per l'adozione degli SDG nella Comunità europea. Enel è l'unica azienda italiana a fare parte della nuova piattaforma multi-stakeholder che include 30 membri, dei quali soltanto 2 sono espressione del settore privato. World Business Council on Sustainable Development (WBCSD) - Dal 2016 Enel è membro della "CEO-led Global Organization" e partecipa attivamente ai principali gruppi di lavoro. International Integrated Reporting Council (IIRC) - Dal 2016 Enel è membro dell'IIRC, coalizione globale di aziende, investitori, regolatori, standard setter e organizzazioni non governative, per la promozione del report integrato come strumento con cui le aziende comunicano i propri valori, decisioni e azioni agli stakeholder in modo sintetico ed esauriente, presentando le performance finanziarie e il contesto sociale, ambientale ed economico all'interno del quale operano.

Global Reporting Initiative (GRI) - Enel è membro dal 2006 e dal 2016 è parte della GRI Gold Community e dello Stakeholder Council, l'organo multi-stakeholder di consultazione, che supporta il Consiglio di Amministrazione del GRI per le questioni strategiche. Nel 2017 Enel ha preso parte alle attività legate al lancio del nuovo standard di rendicontazione (GRI Standard).

Global Sustainable Electricity Partnership (GSEP) - Organizzazione senza scopo di lucro i cui membri sono aziende elettriche leader a livello mondiale, volta a promuovere uno sviluppo energetico sostenibile attraverso specifici progetti e attività di capacity building nei Paesi emergenti e in via di sviluppo in tutto il mondo.

Eurelectric - Associazione dell'industria elettrica a livello europeo. Nel biennio 2017-2019 l'AD di Enel è stato nominato Presidente dell'associazione.

Business 20 (B20) - Il B20 rappresenta la comunità imprenditoriale globale all'interno del processo G20, ovvero il principale forum internazionale di cooperazione economica. L'AD di Enel è stato nominato Co-Chair della B20 Climate & Resource Efficiency Task Force per l'anno 2017.

Sistema di corporate governance

Gli azionisti di Enel

Enel è una società quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA dal 1999 (anno della sua quotazione) e registra il più elevato numero di azionisti tra le società italiane. Nella compagine sociale di Enel figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici, anche grazie all'adozione da parte della Società e del Gruppo delle migliori pratiche internazionali in materia di trasparenza e di corporate governance.

I fondi di investimento socialmente responsabili continuano a crescere anche nel 2017. Sono presenti nel capitale Enel 160 Investitori Socialmente Responsabili (150 nel 2016) che detengono l'8,6% del totale delle azioni in circolazione di Enel (8,0% nel 2016), pari all'11,3% del flottante (10,5% nel 2016).

Composizione dell'azionariato

al 31 dicembre 2017

Ministero dell'Economia e delle Finanze

Investitori retail

Investitori istituzionali

Inoltre, alla data della presente Dichiarazione, all'interno del Gruppo Enel vi sono altre 13 società emittenti azioni quotate sulle Borse valori argentina, brasiliana, cilena, peruviana, russa, spagnola e statunitense.

Enel ritiene conforme a un proprio specifico interesse – oltre che a un dovere nei confronti del mercato – assicurare un rapporto costante e proficuo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli azionisti nonché con gli investitori istituzionali, al fine di accrescere il relativo livello di comprensione delle attività svolte dalla Società e dal Gruppo; in tale contesto, Enel intrattiene con gli investitori un dialogo basato sui princípi di correttezza e trasparenza, nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale in tema di abusi di mercato, nonché in linea con le best practice internazionali. Tale attività di engagement si è positivamente accompagnata, nel corso degli ultimi anni, al progressivo aumento della partecipazione degli investitori istituzionali alle assemblee degli azionisti. Fin dal momento della quotazione delle proprie azioni in Borsa, Enel ha ritenuto opportuno istituire strutture aziendali dedicate al dialogo con gli investitori istituzionali e con la generalità degli azionisti. Si è provveduto pertanto a istituire l'unità Investor Relations, attualmente collocata all'interno della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, e un'area nell'unità Affari Societari, collocata a sua volta all'interno della Funzione Affari Legali e Societari. Inoltre, sul sito della Società (www.enel.com, sezione "Investitori") possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario, ambientale, sociale e di governance, sia dati e documenti aggiornati di particolare interesse, che rendono possibile una visione multidisciplinare e integrata.

Il modello di governo societario

Il sistema di corporate governance del Gruppo Enel è conforme ai princípi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle società quotate1 , nell'edizione da ultimo modificata nel mese di luglio 2015, e si ispira alle raccomandazioni formulate dalla Consob in materia e, più in generale, alle best practice internazionali. Il sistema di governo societario è essenzialmente orientato all'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo, nella consapevolezza della rilevanza sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti.

Collegio Sindacale

Società di revisione

È chiamato a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile della Società; sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della società di revisione legale dei conti; e, infine, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina.

La struttura di

corporate

governance

governance

di corporate

La struttura

La revisione contabile è affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.

Assemblea degli azionisti

È competente a deliberare tra l'altro in merito: alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità; all'approvazione del Bilancio e alla destinazione degli utili; all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; ai piani di azionariato; alle modificazioni dello statuto sociale; all'emissione di obbligazioni convertibili.

1 Disponibile nell'edizione vigente sul sito internet di Borsa Italiana

(all'indirizzo http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2015clean.pdf).

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'assemblea ordinaria del 4 maggio 2017 ed è composto da nove membri. Patrizia Grieco, Francesco Starace, Alfredo Antoniozzi, Alberto Bianchi, Paola Girdinio e Alberto Pera sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze (all'epoca titolare del 23,59% del capitale della Società) e votata dalla maggioranza del capitale rappresentato in assemblea (circa il 49,98% del capitale votante), mentre Cesare Calari, Anna Chiara Svelto e Angelo Taraborrelli sono stati tratti dalla lista presentata da un raggruppamento di 21 investitori istituzionali (all'epoca titolari complessivamente dell'1,88% del capitale della Società) e votata dalla minoranza del capitale rappresentato in assemblea (circa il 49,43% del capitale votante).

Nel corso del 2017 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 15 volte con una durata media pari a 3 ore per ciascuna adunanza, con un tasso medio di partecipazione dei consiglieri del 100%, e si è occupato costantemente di temi legati alla governance, alla sostenibilità, al Codice Etico e al Modello 231. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito nel proprio ambito i seguenti quattro comitati:

  • > Comitato per le Nomine e le Remunerazioni: supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative, tra l'altro, alla dimensione e alla composizione del Consiglio stesso, nonché alla remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche;
  • > Comitato Controllo e Rischi: supporta, con un'adeguata

attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche;

  • > Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità: assiste il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura consultiva e propositiva, nelle valutazioni e decisioni relative alla corporate governance della Società e del Gruppo e alla sostenibilità;
  • > Comitato Parti Correlate: formula appositi pareri motivati sull'interesse di Enel – nonché delle società da essa direttamente e/o indirettamente controllate di volta in volta interessate – al compimento di operazioni con parti correlate, che ricadono nell'ambito applicativo dell'apposita procedura aziendale in materia, esprimendo un giudizio in merito alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle relative condizioni, previa ricezione di flussi informativi tempestivi e adeguati.

In merito ai piani di successione degli amministratori esecutivi, a settembre 2016 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni, formulata d'intesa con il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità, ha condiviso i contenuti di un apposito "contingency plan" inteso a disciplinare le azioni da intraprendere per assicurare la regolare gestione della Società in caso di anticipata cessazione dall'incarico dell'Amministratore Delegato rispetto all'ordinaria scadenza del mandato (ipotesi di cosiddetto "crisis management").

Nel mese di gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità e del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni, in attuazione di quanto previsto dal Testo Unico sulla Finanza, ha approvato una Politica sulla Diversità, che descrive le caratteristiche ottimali della composizione del Consiglio stesso affinché esso possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti, assumendo decisioni che possano concretamente avvalersi del contributo di una pluralità di qualificati punti di vista, in grado di esaminare le tematiche in discussione da prospettive diverse.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ("SCIGR") è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo.

Il SCIGR è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dalla Società e dal Gruppo ed è ispirato alle best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale. In particolare, tale sistema tiene conto delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina ed è definito coerentemente al modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (cosiddetto COSO Report), che rappresenta il modello di riferimento, internazionalmente riconosciuto, per l'analisi e la valutazione integrata dell'efficacia del SCIGR.

Il SCIGR prevede attività di controllo a ogni livello operativo e individua con chiarezza compiti e responsabilità, in modo da evitare eventuali duplicazioni di attività e assicurare il coordinamento tra i principali soggetti coinvolti nel medesimo SCIGR; assicura la necessaria segregazione delle attività operative e di controllo in modo da prevenire o, ove ciò non sia possibile, attenuare i conflitti di interesse; garantisce la tracciabilità delle attività di individuazione, valutazione, gestione e monitoraggio

Principali tipologie di rischio

Per la natura del proprio business il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischio, indicate nella tabella di seguito riportata, unitamente alle attività intese a mitigarne gli effetti e ad assicurarne una corretta gestione.

Nell'identificazione dei rischi sono stati anche considerati i risultati dell'analisi delle priorità (si veda il capitolo "Analisi deldei rischi, assicurando nel tempo la ricostruzione delle fonti e degli elementi informativi che supportano tali attività.

Il SCIGR si articola in tre distinte tipologie di attività:

  • > il "controllo di linea" o di "primo livello", costituito dall'insieme delle attività di controllo che le singole unità operative o società del Gruppo svolgono sui propri processi al fine di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni;
  • > i controlli di "secondo livello", affidati a specifiche Funzioni aziendali e volti a gestire e monitorare categorie tipiche di rischi;
  • > l'attività di internal audit (controlli di "terzo livello"), avente a oggetto la verifica della struttura e della funzionalità del SCIGR nel suo complesso, anche mediante un'azione di monitoraggio dei controlli di linea, nonché delle attività di controllo di secondo livello.

Il SCIGR è soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle best practice esistenti.

Una descrizione dettagliata dei compiti e delle responsabilità dei principali soggetti coinvolti nel SCIGR, nonché delle modalità di coordinamento tra tali soggetti, è riportata nelle Linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, disponibili sul sito della Società (www.enel.com, sezione "Investitori").

le priorità e definizione degli obiettivi non finanziari"), nonché quanto riportato nel Global Risks Report 2018 realizzato dal World Economic Forum (WEF) e che ha coinvolto circa 1.000 esperti e leader di tutto il mondo. Il report del WEF mostra come i rischi legati all'ambiente si confermino i principali in termini sia di probabilità sia di impatto potenziale: gli eventi

meteorologici estremi, i disastri naturali, così come il possibile fallimento nel tentativo di contenere le conseguenze dei cambiamenti climatici. La velocità dello sviluppo tecnologico genera sempre più sfide e gli attacchi cibernetici (cyber) diventano più frequenti e intensi così come cresce la tendenza a colpire infrastrutture critiche e settori industriali strategici, evidenziando un possibile rischio, in casi estremi, di possibili blocchi nel funzionamento normale delle società e delle organizzazioni. Dal punto di vista sociale sono rilevanti i rischi legati alle crisi nell'approvvigionamento d'acqua.

applicato il "Precautionary Principle"2 , in particolare in relazione ai rischi in materia di ambiente, salute e sicurezza, e per ciascuna tipologia di rischio sono state individuate specifiche azioni atte a mitigarne gli effetti e ad assicurarne una corretta gestione.

Tale principio è inoltre applicato da Enel in relazione alla gestione dei rischi, con particolare riguardo allo sviluppo e all'introduzione di nuovi prodotti/tecnologie, alla pianificazione delle attività operative e alla realizzazione e costruzione di nuovi impianti/asset.

In fase di identificazione e valutazione dei rischi è stato inoltre

Principali rischi Scenario di riferimento e descrizione
del rischio
Azioni di mitigazione e obiettivi strategici associati
Rischi strategici legati
all'evoluzione del contesto
di mercato, competitivo e
regolatorio
I mercati e i business nei quali il Gruppo è presente
sono interessati da processi di progressiva e
crescente competizione ed evoluzione, da un punto
di vista sia competitivo a livello tecnologico sia di
regolamentazione, con tempistiche differenti da Paese
a Paese. Come risultato di questi processi, il Gruppo è
esposto a una crescente pressione competitiva.
Inoltre, il Gruppo si trova a operare in mercati
regolamentati o regimi regolati e il cambiamento
delle regole di funzionamento di tali mercati e regimi,
nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano,
possono influire sull'andamento della gestione e dei
risultati del Gruppo stesso.
I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione
del Gruppo a mercati che presentano caratteristiche
competitive sono stati fronteggiati con una strategia
di integrazione lungo la catena del valore, con una
sempre maggiore spinta all'innovazione tecnologica, alla
diversificazione e all'espansione geografica. In particolare,
le azioni poste in essere hanno prodotto lo sviluppo di
un portafoglio clienti sul mercato libero in una logica di
integrazione a valle sui mercati finali, l'ottimizzazione del mix
produttivo migliorando la competitività degli impianti sulla
base di una leadership di costo, la ricerca di nuovi mercati con
forti potenzialità di crescita e lo sviluppo delle fonti rinnovabili
con adeguati piani di investimento in diversi Paesi.
A fronte dei rischi che possono derivare da fattori regolatori,
si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di
governo e regolazione locali adottando un approccio di
trasparenza, collaborazione e proattività nell'affrontare e
rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto regolatorio.
Rischio Paese La forte presenza internazionale del Gruppo – i cui
ricavi sono ormai per oltre il 50% di fonte estera –
espone il Gruppo stesso a possibili impatti negativi
sui flussi reddituali e sulla protezione degli asset
aziendali derivanti da rischi di natura macroeconomica,
finanziaria, geopolitica e sociale connessi all'operatività
in un determinato Paese.
Definizione e attuazione di una strategia di diversificazione
geografica, anche supportata da modelli econometrici per il
calcolo del rischio Paese.
Rischi industriali e
ambientali
Nell'ambito dell'attuale scenario climatico, eventi
meteorologici estremi e disastri naturali espongono il
Gruppo al rischio di danni ad asset e infrastrutture, con
la conseguente possibilità di prolungata indisponibilità
degli asset coinvolti.
Al fine di mitigare tali rischi, il Gruppo fa ricorso alle migliori
strategie di prevenzione e protezione, anche con l'obiettivo di
ridurre i possibili impatti sulle comunità e le aree circostanti.
Vengono svolte costanti attività di monitoraggio e previsione
meteorologica, nonché di incremento della resilienza per gli
asset più esposti.
Tutte le aree del Gruppo sono sottoposte a certificazione
ISO 14001 e sono in essere specifici Sistemi di Gestione
Ambientale (SGA), riconosciuti a livello internazionale.

2 Dichiarazione di Rio sull'Ambiente e lo Sviluppo (Rio de Janeiro, 3-14 giugno 1992), Principio 15.

Fallimento della mitigazione e dell'adattamento al
cambiamento climatico. Rischi legati a:
>
impatti sul funzionamento degli asset correlati
a cambiamenti climatici graduali (per esempio,
temperatura dell'aria e dell'acqua);
>
modifiche normative/regolatorie associate alla lotta
al cambiamento climatico;
>
trasformazioni
socio-economiche
collegate
al
cambiamento climatico.
Il Gruppo si impegna per un miglioramento continuo delle
attività esistenti in termini di impatto ambientale, attraverso i
propri obiettivi di riduzione delle emissioni, in primis quello di
"generazione a zero emissioni" al 2050, e adotta una strategia
mirata alla crescita attraverso lo sviluppo di tecnologie e
servizi "low carbon", in linea con gli obiettivi del COP21.
Al fine di mitigare i rischi derivanti dagli aspetti normativi e
regolatori legati al cambiamento climatico, il Gruppo mantiene
con le autorità e gli organismi regolatori locali e internazionali
rapporti caratterizzati da un approccio trasparente e
collaborativo.
Il Gruppo ha inoltre firmato la lettera di supporto all'adozione
delle linee guida volontarie della Task Force on Climate-related
Financial Disclosures (TCFD) che ha sviluppato raccomandazioni
sulla disclosure degli impatti finanziari relativi a grandezze "non
finanziarie" attinenti al cambiamento climatico. Enel ha quindi
avviato un gruppo di lavoro che sta conducendo un'analisi su
tre filoni principali:
>
modelli di clima e definizione di scenari climatici chiave;
>
mappatura dei rischi e delle opportunità correlate al
cambiamento climatico;
>
reporting finanziario associato al cambiamento climatico.
Rischi legati ad attacchi
cibernetici ("cyber")
Rapida
evoluzione
tecnologica,
con
crescente
esposizione agli attacchi cibernetici.
Maggiore diffusione di attacchi cibernetici e crescente
grado di sofisticazione anche in relazione ai cambiamenti
del contesto di riferimento.
Complessità organizzativa del Gruppo e numerosità degli
ambienti (i dati, le persone e il mondo industriale).
Definizione di un "Cyber Security Framework", per indirizzare
e gestire le attività di cyber security con un approccio "risk
based" e secondo il principio di "cyber security by design". Il
framework prevede il coinvolgimento delle aree di business,
il recepimento delle indicazioni normative, regolatorie
e legali, l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, la
predisposizione di processi aziendali ad hoc e l'accrescimento
della consapevolezza delle persone.
Creazione del CERT Enel (Cyber Emergency Readiness
Team), attivo, riconosciuto e accreditato dalle comunità
nazionali e internazionali, al fine di indirizzare una risposta
industrializzata alle minacce e agli incidenti cyber.
Rischi legati alle crisi
idriche
I rischi legati alla crisi idrica sono principalmente dovuti
ai cambiamenti climatici e ai livelli di utilizzo della risorsa
idrica. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, la
disponibilità di acqua è fortemente influenzata dal
cambiamento delle precipitazioni, dai cicli stagionali dei
ghiacciai e dall'evaporazione. Gli impatti differiscono
a seconda delle aree, ma la tendenza generale è una
minore prevedibilità della frequenza e una maggiore
intensità delle piogge, con conseguente riduzione della
disponibilità di acqua.
In merito ai livelli di utilizzo della risorsa idrica, il rischio è
legato alla competizione tra produzione industriale, utilizzo
agricolo e uso di acqua potabile. A causa dell'aumento della
popolazione e delle esigenze agricole, in alcune aree la
domanda di acqua può rafforzare tale competizione, con la
conseguente imposizione di limiti di utilizzo dell'acqua nelle
attività industriali e produttive.
Al fine di gestire tali rischi, Enel conduce analisi meteorologiche
a 3-6 mesi e sta sviluppando le analisi di lungo periodo nelle
aree in cui sono presenti impianti di produzione, in particolare
idroelettrici, al fine di anticipare le possibili variazioni nella
disponibilità di acqua. Vengono inoltre svolte importanti
attività in collaborazione con le autorità locali di gestione
dei bacini con l'obiettivo continuo di adottare una strategia
condivisa di gestione delle risorse idriche, che consideri
anche le necessità delle comunità locali.

Ulteriori dettagli sui rischi sopra riportati sono contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale e nel Bilancio di Sostenibilità per l'esercizio 2017, messi a disposizione sul sito internet della Società (www.enel.com).

In relazione agli specifici ambiti previsti dal D.Lgs. 254/16 sono inoltre indicati nelle sezioni seguenti del documento i relativi rischi, in particolare quelli legati alla gestione dei diritti umani, alla lotta alla corruzione, alla gestione e motivazione del personale, alla salute e sicurezza sul lavoro e alle relazioni con le comunità, nonché le relative politiche e i presídi posti in essere. L'identificazione dei rischi è stata effettuata attraverso un'analisi dei principali eventi occorsi negli ultimi 3 anni e sono stati tenuti in considerazione gli obiettivi previsti dal Piano Strategico per il triennio 2018-2020. In merito ai diritti umani e alla lotta alla corruzione è stato tenuto in considerazione quanto previsto dalle normative vigenti (per esempio, D.Lgs. 231/01 in ambito italiano) e/o dalle linee guida internazionalmente riconosciute (United Nations Guiding Principles on Business and Human Rights) in materia.

102-40 102-42 102-43
102-44 102-46 102-47

Analisi delle priorità e definizione degli obiettivi non finanziari

Analisi delle priorità

Enel ha avviato nel 2012 e consolidato nel tempo un processo volto all'identificazione delle tematiche prioritarie per il Gruppo e per gli stakeholder dell'Azienda denominato analisi delle priorità (cosiddetta "materiality analysis"). La metodologia è stata sviluppata tenendo in considerazione le linee guida di numerosi standard internazionali, tra cui il Global Reporting Initiative (GRI), i princípi della Communication on Progress (COP) del UN Global Compact e l'SDG Compass, che supporta le aziende nell'allineamento delle proprie strategie ai Sustainable Development Goal. L'obiettivo dell'analisi è identificare e valutare le tematiche maggiormente prioritarie per gli stakeholder, rapportarle con le priorità di azione del Gruppo e con la strategia industriale, al fine di verificarne "l'allineamento" (o "il disallineamento") e individuare eventuali gap da colmare.

Nel corso degli anni, il processo di analisi delle priorità si è ampliato dal punto di vista del perimetro geografico coperto e ha coinvolto un numero sempre maggiore di società, secondo il principio di rilevanza. In particolare, nel 2017 è stato possibile includere nell'analisi 202 iniziative, 16 Paesi e 40 società. Sulla base dei risultati complessivi dell'analisi, che tengono in considerazione quanto previsto dal D.Lgs. 254/16, vengono definiti i focus per la redazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, del Bilancio di Sostenibilità e dei con-

tenuti da inserire nella Relazione Finanziaria Annuale, e vengono impostati gli obiettivi inclusi nel Piano Strategico 2018-2020 e nel Piano di Sostenibilità 2018-2020 (si veda il paragrafo "Piano di Sostenibilità 2018-2020" per maggiori approfondimenti).

18 Seeding Energies 2017

cati i principali stakeholder del Gruppo, valutati sulla base della loro rilevanza per

Processo

Il processo di analisi delle priorità si articola in 5 fasi principali, così come di seguito riportato.

Standard AA 1000 APS

Le attività di raccolta dati, aggregazione ed elaborazione delle informazioni sono gestite attraverso un sistema informatico dedicato. L'unità di Sostenibilità di Holding svolge un ruolo di indirizzo e coordinamento, fornendo le linee guida e il supporto metodologico ai fini dell'analisi, condotta dai responsabili locali con il coinvolgimento degli stakeholder e delle principali figure chiave a livello aziendale. I risultati ottenuti a livello di singola azienda e/o Paese vengono successivamente consolidati dalla Holding al fine di predisporre la matrice delle priorità di Gruppo (si rimanda alla nota metodologica per informazioni di dettaglio sul processo utilizzato).

Coinvolgimento degli stakeholder

Comprendere le aspettative degli stakeholder è una delle fasi cruciali dell'analisi delle priorità ed è perfettamente in linea con l'approccio aperto e inclusivo "Open Power" di Enel.

Le unità responsabili del rapporto con gli stakeholder, coinvolte annualmente all'interno del processo di analisi, hanno il compito di:

  • > identificare e aggiornare la lista delle categorie di stakeholder più rilevanti così da essere sempre allineati con il contesto di sostenibilità in cui opera Enel;
  • > valutare e ponderare le diverse categorie in base ai parametri di dipendenza, influenza e urgenza;
  • > coinvolgere gli stakeholder secondo le modalità più opportune in funzione del tipo di relazione in essere, della frequenza di interazione e del contesto di riferimento.

Di seguito vengono riportate le categorie di stakeholder principali e i rispettivi canali di comunicazione.

Comunità
finanziaria
Fornitori e
appaltatori
Società civile e
comunità locali
Dipendenti Istituzioni Imprese e
associazioni di
categoria
Clienti Media
- Canale web
- Contatti diretti
- Investor Day
- Roadshow
- Canale web
- Contatti diretti
- Forum
- Gruppi di lavoro
- Incontri dedicati
- Canale di
segnalazione
- Canale web
- Comunicati
- Contatti diretti
- Social network
- Canale di
segnalazione
- Forum
- Gruppi di lavoro
- Interviste
conoscitive
- Intranet
- Newsletter
- Rivista aziendale
- Climate survey
- Canale di
segnalazione
- Canale web
- Comunicati
- Contatti diretti
- Social network
- Contatti diretti
- Forum
- Gruppi di lavoro
- Incontri dedicati
- Riunioni
- Agenti
- App mobile
- Canale web
- Forum
- Gruppi di lavoro
- Negozi
Enel e uffici
commerciali
- Social network
- Survey
- Comunicati
- Contatti diretti
- Incontri dedicati
- Roadshow
- Social network

I temi prioritari

Il risultato dell'analisi delle priorità viene riassunto nella cosiddetta matrice delle priorità (o matrice di materialità), in cui sono riportate le seguenti informazioni:

  • > sull'asse orizzontale, la priorità che gli stakeholder, opportunamente ponderati sulla base della loro rilevanza, attribuiscono alle varie tematiche. Nella parte destra della matrice risultano, quindi, i temi su cui gli stakeholder richiedono un impegno da parte del Gruppo in termini di maggiori investimenti, di rafforzamento di prassi e sistemi di gestione esistenti, di formalizzazione di impegni e politiche chiare;
  • > sull'asse verticale, i temi su cui Enel prevede di focalizzare i propri sforzi, con il relativo grado di priorità, anche in considerazione degli investimenti previsti, degli impegni assunti e delle tematiche incluse nel Piano Strategico di Gruppo. Nella parte alta della matrice risultano, quindi, i temi su cui è previsto, nell'ambito degli obiettivi strategici di Gruppo, un impegno elevato per i prossimi anni.

I temi maggiormente rilevanti, secondo le priorità attribuite dagli stakeholder, sono: efficienza operativa, decarbonizzazione del mix energetico e salute e sicurezza sul lavoro. Relativamente alle suddette tematiche, l'Azienda si impegna a lavorare proattivamente per rispondere alle esigenze espresse dagli stakeholder, attraverso l'individuazione, il monitoraggio e il raggiungimento di obiettivi e target formalizzati all'interno del Piano di Sostenibilità (si veda il paragrafo "Definizione degli obiettivi non finanziari" per un maggiore approfondimento). I risultati mostrano un sostanziale allineamento tra quanto richiedono gli stakeholder e le priorità attribuite dall'Azienda sulle diverse tematiche.

I temi di creazione di valore economico-finanziario e nuove tecnologie, servizi e digitalizzazione risultano particolarmente rilevanti nelle strategie aziendali, in linea con quanto previsto nel Piano Strategico.

I capitoli seguenti della presente Dichiarazione, invece, approfondiscono le tematiche non finanziarie che presentano un valore di priorità elevata o per le quali l'Azienda ha condiviso pubblicamente l'impegno nel raggiungimento di obiettivi non finanziari, i cui contenuti sono approfonditi nel successivo paragrafo relativo al Piano di Sostenibilità.

I temi prioritari, oggetto della presente Dichiarazione, sono: governance solida e condotta trasparente; decarbonizzazione del mix energetico; gestione e compliance ambientale; gestione, sviluppo e motivazione delle persone; salute e sicurezza sul lavoro; coinvolgimento delle comunità locali.

La totalità delle tematiche valutate all'interno dell'analisi delle priorità sono trattate all'interno degli altri documenti di rendicontazione aziendali, in particolare nella Relazione Finanziaria Annuale 2017 e nel Bilancio di Sostenibilità 2017, disponibili sul sito internet www.enel.com.

20 Seeding Energies 2017

Matrice delle priorità 2017 Matrice delle priorità 2017

  • B Decarbonizzazione del mix energetico
  • C Centralità del cliente
  • D Nuove tecnologie, servizi e digitalizzazione
  • E Governance solida e condotta trasparente
  • F Creazione di valore economico-finanziario

  • G Coinvolgimento delle comunità locali

  • H Gestione, sviluppo e motivazione delle persone
  • I Salute e sicurezza sul lavoro
  • L Catena di fornitura sostenibile

TEMI AMBIENTALI

  • B Decarbonizzazione del mix energetico
  • M Gestione e compliance ambientale

Definizione degli obiettivi non finanziari

Avanzamento Piano di Sostenibilità 2017-2019

Enel integra la sostenibilità in tutti gli aspetti del business, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per ridurre l'impatto ambientale, per soddisfare le esigenze dei clienti e delle comunità locali e migliorare le relazioni con il personale e i fornitori mettendo al primo posto la sicurezza delle persone. Attraverso l'ascolto e il coinvolgimento attivo di tutti gli interlocutori e l'uso razionale delle risorse viene promossa una sinergia tra progresso sociale ed economico, con l'obiettivo di creare valore condiviso e inclusivo nel medio-lungo termine.

Per tale motivazione, il Piano di Sostenibilità 2017-2019, in linea con il Piano Strategico, identificava i seguenti pilastri, fondamenta e fattori abilitanti.

Nei successivi capitoli della presente Dichiarazione consolidata sulle informazioni non finanziarie e nel Bilancio di Sostenibilità 2017 sono esposti i risultati e le azioni relativi agli obiettivi del suddetto Piano di Sostenibilità.

Piano di Sostenibilità 2018-2020

Come risultato del processo di integrazione, avviato da alcuni anni, della sostenibilità nella strategia aziendale, a novembre 2017 è stato presentato ai mercati un Piano Strategico che include la sostenibilità al proprio interno, come parte fondante e alla base delle politiche e degli obiettivi stabiliti per il Gruppo, finalizzati alla creazione di valore sostenibile di lungo periodo per tutte le categorie di stakeholder.

In particolare, il Piano di Sostenibilità 2018-2020 presenta:

  • > 4 pilastri, su cui il Gruppo vuole focalizzare il proprio impegno in termini di obiettivi sostenibili
  • Ottimizzazione degli asset e innovazione
  • Crescita attraverso tecnologie e servizi "low carbon"
  • Coinvolgimento e inclusione delle comunità

  • Coinvolgimento e inclusione delle nostre persone

  • > 2 fattori abilitanti, quali leve per promuovere ulteriore crescita ed efficienza
  • Digitalizzazione
  • Centralità del cliente
  • > 5 fondamenta, che da sempre caratterizzano il modo di operare di Enel
  • Salute e sicurezza sul lavoro
  • Governance solida
  • Sostenibilità ambientale
  • Catena di fornitura sostenibile
  • Creazione di valore economico-finanziario.

Si riportano di seguito i principali obiettivi non finanziari del Piano di Sostenibilità 2018-2020, inclusi nella presentazione al Capital Markets Day 2017, mentre il dettaglio di tutti gli obiettivi verrà riportato nel Bilancio di Sostenibilità 2017.

Ambito Piano di Sostenibilità 2018-2020 Obiettivo
Crescita attraverso tecnologie e servizi "low carbon" Riduzione emissioni specifiche di CO2
(SDG 13)
Promozione di azioni in linea con la campagna delle Nazioni Unite "Making
cities resilient"
Ottimizzazione degli asset e innovazione Promozione di partnership globali e startup "ad alto potenziale"
Coinvolgimento e inclusione delle comunità Istruzione di qualità equa e inclusiva (SDG 4)
Energia economica, affidabile, sostenibile e moderna (SDG 7)
Crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile (SDG 8)
Coinvolgimento e inclusione delle nostre persone Promuovere la diffusione delle "digital skills" tra tutti i dipendenti
Indagine di clima
Valutazione delle performance per le nostre persone3
Adozione globale della policy su diversità e inclusione
Promozione di una cultura della "Travel Security"
Miglioramento continuo degli standard di sicurezza attraverso Extra Checking
on-Site (ECoS)
Sostenibilità ambientale Riduzione emissioni specifiche di NOx
Riduzione emissioni specifiche di SO2
Riduzione emissioni specifiche di polveri
Riduzione consumo specifico di acqua
Riduzione di rifiuti prodotti
Digitalizzazione Copertura delle applicazioni web esposte a internet con soluzioni applicative
avanzate di cyber security
Costituzione CERT4
Enel e accreditamento presso i CERT4
nazionali
Diffusione della cultura della sicurezza informatica e cambiamento dei
comportamenti delle persone al fine di ridurre i rischi

A settembre 2015 Enel ha assunto un impegno formale in relazione a 4 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite:

> SDG 4: Istruzione di qualità;

  • > SDG 7: Energia pulita e accessibile, principalmente in America Latina, Africa e Asia;
  • > SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica;
  • > SDG 13: Lotta contro il cambiamento climatico.

  • 3 Persone eleggibili e raggiungibili in forza da almeno 3 mesi.

  • 4 Cyber Emergency Readiness Team.
102-15 102-16 102-17 103-2
103-3 205-3 405-1 406-1
407-1 408-1 409-1 412-1
412-2 414-1

Valori e pilastri dell'etica aziendale

Alla base delle proprie attività il Gruppo Enel dispone di un solido sistema etico, dinamico e costantemente orientato a recepire le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale, che tutte le persone che lavorano in Enel e per Enel devono rispettare e applicare nella loro attività quotidiana. Un sistema che si fonda su specifici Compliance Program tra cui: Codice Etico, Policy sui Diritti Umani, Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione ("Piano TZC"), Enel Global Compliance Program ("EGCP"), Modello ex D.Lgs. 231/01 e altri modelli di compliance nazionali eventualmente adottati dalle società del Gruppo in conformità alla normativa locale.

Codice Etico

Fin dal 2002 Enel ha adottato il Codice Etico, che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari, regolando e uniformando i comportamenti aziendali su standard improntati alla massima trasparenza e correttezza verso tutti gli stakeholder. Il Codice Etico ha validità sia in Italia sia all'estero, pur in considerazione della diversità culturale, sociale ed economica dei vari Paesi in cui Enel opera. In particolare, il documento si articola in:

  • > princípi generali nelle relazioni con gli stakeholder, che definiscono i valori di riferimento cui il Gruppo si ispira nello svolgimento delle varie attività;
  • > criteri di condotta verso ciascuna classe di stakeholder, che forniscono nello specifico le linee guida e le norme alle quali i collaboratori di Enel sono tenuti ad attenersi per garantire il rispetto dei princípi generali e per prevenire il rischio di comportamenti non etici;
  • > meccanismi di attuazione, che descrivono il sistema di controllo preordinato ad assicurare l'osservanza del Codice e il suo continuo miglioramento.

Enel richiede, inoltre, a tutte le imprese collegate o partecipate e ai principali fornitori e partner di adottare una condotta in linea con i princípi generali del Codice.

Segnalazioni degli stakeholder

Ogni violazione o sospetto di violazione degli Enel Compliance Program può essere segnalato, anche in forma anonima, tramite un'unica piattaforma a livello di Gruppo ("Ethics Point") accessibile dal seguente indirizzo: www.enel.ethicspoint.com. Le segnalazioni possono essere inviate anche via mail o via posta ordinaria. La Funzione Audit riceve e analizza tali segnalazioni assicurando le relative attività di verifica e garantendo omogeneità di trattamento a livello di Gruppo, nel rispetto delle previsioni contenute nelle politiche aziendali e nella normativa locale.

Il processo di gestione delle segnalazioni è regolato attraverso la policy "Gestione delle segnalazioni anonime e non anonime (whistleblowing)", che ribadisce la garanzia di anonimato e di tutela contro qualsiasi forma di ritorsione, così come assicura adeguata protezione dalle segnalazioni 'in malafede', prive di fondamento, inviate allo scopo di danneggiare o recare pregiudizio a persone e/o società.

Segnalazioni ricevute e violazioni accertate

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Segnalazioni ricevute n. 123 85 38 45
Violazioni relative a episodi di: n. 27 21 6 29
- Conflitto di interessi/Corruzione (1) n. 5 6 -1 -17
- Appropriazione indebita n. 13 7 6 86
- Pratiche di lavoro n. 6 6 - -
- Comunità e società n. 1 - 1 100
- Altre motivazioni n. 2 2 - -

(1) La corruzione consiste nell'abuso di potere conferito con finalità di guadagno privato e può essere istigato da individui nel settore pubblico o privato. Qui viene interpretato includendo pratiche di corruzione quali tangenti, estorsione, collusione, conflitto di interessi e riciclaggio di denaro.

L'incremento del numero delle segnalazioni nel corso del 2017 è dovuto principalmente a una campagna di comunicazione sui canali di segnalazione in Argentina e all'ingresso della società Enel Distribuição Goiás in Brasile.

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Segnalazioni ricevute n. 123 85 38 45
Violazioni accertate n. 27 21 6 29

Lotta alla corruzione attiva e passiva

In osservanza al decimo principio del Global Compact, in base al quale "le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti", Enel intende perseguire il proprio impegno di lotta alla corruzione, in tutte le sue forme, dirette e indirette, applicando i princípi declinati nei pilastri del proprio Sistema di Gestione Anti-corruzione. Il Sistema di Gestione Anti-corruzione ("Anti-bribery Management System - AMS") di Enel si fonda su un impegno del Gruppo alla lotta alla corruzione, applicando criteri di trasparenza e di condotta secondo quanto dettagliato nel "Piano TZC", il quale costituisce la politica anti-corruzione di Enel.

Unitamente al Piano TZC, i pilastri in cui si articola l'AMS risultano essere:

  • > il Codice Etico;
  • > i Modelli di prevenzione dei principali rischi penali (per esempio, il reato di corruzione nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni e tra privati, i reati ambientali, i reati societari e, per le società italiane, i reati di omicidio colposo e lesioni gravi o

gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro), contemplati dalla normativa applicabile in materia di responsabilità d'impresa (cosiddetto "Compliance Program") nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera (per esempio, Modello Organizzativo 231 per le società italiane, "Modelo de prevención de riesgos/Programa de Integridade" per le società del Gruppo in Spagna e Sud America);

> l'EGCP, strumento di governance volto a rafforzare l'impegno etico e professionale del Gruppo a prevenire che vengano commessi al di fuori dell'Italia illeciti da cui possa derivare responsabilità penale d'impresa e i connessi rischi reputazionali. L'EGCP trova applicazione nelle società non italiane del Gruppo, integrando, ove esistenti, i Compliance Program eventualmente adottati dalle medesime società, anche in conformità alla normativa locale.

Fermo restando quanto previsto nei suddetti Compliance Program e la specifica disciplina normativa applicabile alla fattispecie criminosa della corruzione in tutte le sue forme, l'EGCP costituisce,

nel rispetto delle principali legislazioni in materia e delle migliori pratiche di governo societario, il framework generale di comportamento del personale del Gruppo nella lotta alla corruzione.

Tra le aree potenzialmente più esposte al rischio corruzione (attiva e/o passiva), sia nell'ambito dei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni sia nel settore privato, si riportano: (i) la negoziazione ed esecuzione di contratti con terze parti (autorità pubbliche, associazioni, società, ecc.); (ii) la partecipazione a gare (pubbliche e private); (iii) la selezione di partner/consulenti; (iv) la gestione di risorse finanziarie; (v) la gestione di omaggi e ospitalità; (vi) i processi di assunzione del personale; (vii) i meccanismi di incentivazione nella remunerazione dei top manager.

In relazione a tali aree a rischio, i citati presídi di governance (dal Piano TZC al Codice Etico all'EGCP/Compliance Program), unitamente al corpo procedurale vigente, delineano un efficace sistema di prevenzione, parte integrante del Sistema di Controllo Interno del Gruppo.

L'organizzazione dell'AMS, in coerenza proprio con le Linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) approvate dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA prevede le seguenti figure:

> l'Amministratore Delegato, in qualità di Direttore preposto al SCIGR di Enel, costituisce espressione dell'Alta Direzione ed è responsabile di assicurare che i rischi siano correttamente individuati e mitigati; a tale scopo si avvale della collaborazione di strutture di Direzione a diretto riporto (principalmente Audit e Legale/Compliance) e di tutto il management, chiamati a contribuire nell'attività di attuazione e di diffusione delle norme stabilite nei pilastri del sistema di gestione anti-corruzione;

  • > la Funzione Legale/Compliance definisce linee guida in materia di compliance e anti-corruzione, fornendo supporto e consulenza per la loro interpretazione e supervisionando le corrispondenti azioni intraprese dalle società del Gruppo;
  • > la Funzione Audit valuta, attraverso l'esecuzione di attività di audit sui processi aziendali, l'adeguatezza del SCIGR, riferendo ai competenti organi di amministrazione e controllo. L'identificazione dei rischi di corruzione avviene nell'ambito dell'attività di risk assessment svolta dalla Funzione Audit, finalizzata a indirizzare il Piano di Audit annuale in ottica risk-based. Tale risk assessment prevede anche la mappatura e la valutazione dei rischi di frode attiva e passiva che potrebbero interessare l'organizzazione.

Nel corso del 2017, Enel SpA ha conseguito la certificazione di conformità del proprio AMS, come precedentemente descritto, rispetto ai requisiti indicati nello standard internazionale di certificazione ISO 37001:2016 in materia di sistemi di gestione anti-corruzione (la "Certificazione"). Sempre nel corso del 2017, sono state avviate analoghe attività per il conseguimento della certificazione ISO 37001 da parte delle principali società controllate italiane (Enel Italia, Enel Produzione, Enel Energia, Enel Sole, Enel Green Power, e-distribuzione, Enel Trade) ed estere del Gruppo. A oggi la controllata spagnola Endesa SA e tutte le società da essa controllate hanno già ottenuto la certificazione (ottobre 2017), inoltre il percorso di certificazione è stato positivamente completato per Enel Green Power. La finalizzazione generale dell'iter di certificazione anti-bribery per le principali società del Gruppo Enel è prevista per il biennio 2018-2019.

Segnalazioni degli stakeholder - conflitto di interessi/ corruzione

Nel corso del 2017, nell'ambito delle segnalazioni ricevute, sono stati accertati 5 episodi riconducibili a casi di "conflitto di interessi" (4) e "corruzione" (1). L'unico caso di corruzione ha riguardato la gestione del rapporto contrattuale con un fornitore da parte di alcuni dipendenti, con la finalità di ottenere vantaggi personali a danno della Società. Il caso, non appena la società interessata ne è venuta a conoscenza, è stato prontamente denunciato all'autorità giudiziaria.

In relazione a tutti gli episodi, Enel ha adottato specifici provvedimenti nei confronti dei soggetti coinvolti, in linea con la normativa di riferimento, che hanno comportato 4 azioni nei confronti di dipendenti e 2 azioni nei confronti di appaltatori. Per maggiori informazioni circa il funzionamento dei meccanismi di segnalazione degli stakeholder si rimanda al precedente paragrafo "Segnalazioni degli stakeholder" a pag. 25.

Violazioni accertate per conflitto di interesse/corruzione e azioni intraprese

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Segnalazioni relative a episodi di conflitto di interessi/corruzione n. 27 19 8 42
Violazioni relative a episodi di conflitto di interessi/corruzione n. 5 6 -1 -17
Azioni intraprese nei confronti dei dipendenti in risposta a episodi di
violazione per conflitto di interessi/corruzione
n. 4 6 -2 -33
Azioni intraprese nei confronti degli appaltatori in risposta a episodi
di violazione per conflitto di interessi/corruzione
n. 2 1 1 100

Diritti umani

Il rispetto dei diritti umani è uno dei princípi alla base dell'agire di Enel e focus costante in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera e in ogni società che ne fa parte.

La politica dei diritti umani

Il 5 febbraio 2013 Enel ha voluto accogliere l'approccio indicato dalle Nazioni Unite – "Proteggere, Rispettare, Rimediare" – attraverso l'approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, di una policy dedicata al tema dei diritti umani, che rafforza e approfondisce gli impegni già sanciti dai Compliance Program.

La policy identifica otto princípi che i collaboratori di Enel SpA e delle società da essa controllate devono osservare nello svolgimento di tutte le proprie attività, relativamente a due macro-tematiche: pratiche di lavoro e relazioni con le comunità e società.

Pratiche di lavoro:

    1. Rifiuto del lavoro forzato od obbligatorio e del lavoro minorile
    1. Rispetto per le diversità e non-discriminazione
    1. Libertà di associazione e contrattazione collettiva
    1. Salute e sicurezza
    1. Condizioni di lavoro giuste e favorevoli

ll processo di due diligence

Come richiesto dalle linee guida delle Nazioni Unite e sulla base dei princípi della policy, Enel svolge uno specifico processo di due diligence dei diritti umani sull'intera catena del valore nei diversi Paesi in cui opera.

In particolare, il processo è stato ridefinito nel 2016 in allinea-

Relazioni con le comunità e società:

    1. Rispetto dei diritti delle comunità
    1. Integrità: tolleranza zero alla corruzione
    1. Privacy e comunicazione.
  • La politica è disponibile online all'indirizzo www.enel.com.

L'individuazione dei princípi è ispirata ai contenuti della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e ad alcune Convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) su diritti umani e sociali, libertà di associazione e sindacale, divieto di lavoro forzato e minorile, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La policy affida all'unità Sostenibilità i seguenti compiti: programmare e coordinare l'adozione del processo di due diligence5 , congiuntamente con le altre Funzioni interessate, per quanto di rispettiva competenza; riportare al Comitato Controllo e Rischi sull'adozione del processo di due diligence; rendicontare annualmente all'interno del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo la performance di Enel rispetto agli impegni assunti.

mento con le migliori pratiche internazionali e prevede 4 fasi:

    1. valutazione del rischio percepito dagli stakeholder chiave, a livello di singolo Paese con riferimento ai diritti del lavoro, delle comunità locali e ambientali;
    1. valutazione degli impatti, volta a identificare e analizzare i

5 Nel contesto dei Princípi Guida su Business e Diritti Umani (Princípi 17-21), tale termine si riferisce a un sistema di gestione continua che un'azienda mette in atto in considerazione del settore in cui opera, i contesti operativi, le dimensioni dell'azienda e non solo, per assicurarsi di rispettare o di non essere complici in abusi sui diritti umani. Ciò implica "identificare, prevenire, mitigare e rendicontare" effetti negativi potenzialmente causati dall'impresa.

sistemi organizzativi e di controllo a presidio dei rischi;

    1. sviluppo di piani di azione, al fine di coprire eventuali aree di miglioramento emerse nella fase precedente;
    1. monitoraggio dei piani di azione e rimedi.

Analisi del rischio percepito a livello Paese

Al fine di conoscere il contesto in cui Enel opera nel campo dei diritti umani e identificare le tematiche più rilevanti in termini di rischio è stata effettuata una consultazione di numerosi esperti provenienti da diversi settori, quali società civile, istituzioni accademiche, cittadini, clienti e fornitori, nei diversi Paesi di presenza.

La consultazione ha permesso all'Azienda di classificare ciascuno dei temi inclusi nella Policy sui Diritti Umani in base al livello di rischio percepito, risultato della combinazione delle dimensioni di gravità e probabilità di un'effettiva violazione.

I rischi sono stati quindi catalogati in base a una scala di valori così definita: rischio accettabile (livello minimo), rischio da controllare, rischio di alta priorità, rischio elevato (livello massimo). Dall'analisi è emerso che:

Valutazione degli impatti

La seconda fase del processo di due diligence ha avuto l'obiettivo di valutare le pratiche e le politiche di Enel a presidio dei diritti umani, attraverso l'utilizzo di uno strumento standard in tutti i Paesi del Gruppo. Il processo permette di identificare le eventuali aree di miglioramento e le raccomandazioni per definire i piani di azione.

In particolare, sono state condotte interviste con il top management, a livello sia di Holding sia di singolo Paese, al fine di analizzare il livello di integrazione del rispetto dei diritti umani Nel 2017 sono state completate le prime tre fasi, mentre nel 2018 saranno attuati i piani di azione e successivamente saranno avviate le attività di monitoraggio.

  • > i temi legati alla corruzione e agli impatti ambientali presentano una valutazione di "rischio di alta priorità" che richiede alle aziende di dotarsi di meccanismi avanzati di presidio e monitoraggio;
  • > la diversità, il rifiuto del lavoro minorile, la mitigazione degli impatti sulle comunità locali e l'applicazione delle migliori pratiche in tema di salute e sicurezza presentano una valutazione di "rischio da controllare". In particolare, il tema della diversità risulta particolarmente rilevante in Italia, mentre dal punto di vista degli impatti sulle comunità locali un focus maggiore è richiesto dai Paesi dell'area sudamericana. Il tema della salute e della sicurezza è invece percepito in maniera trasversale come tematica fondamentale in tutti i Paesi del Gruppo.

nella gestione quotidiana dell'Azienda, identificando potenziali rischi e opportunità. Allo stesso tempo è stata effettuata una valutazione di politiche, procedure, sistemi e pratiche dell'Azienda in ciascuna delle aree della catena del valore, attraverso l'analisi di oltre 100 indicatori.

Questa analisi ha permesso di verificare che Enel dispone di un insieme di meccanismi e sistemi di gestione solidi che consentono di garantire il rispetto dei diritti umani e di gestire adeguatamente i rischi esistenti.

Aree di miglioramento e piani di azione

Durante il processo di due diligence, che ha valutato la conformità delle pratiche Enel con la politica sui diritti umani e il suo allineamento con i Princípi Guida delle Nazioni Unite, sono state individuate opportunità di miglioramento per rafforzare l'impegno dell'Azienda a rispettare i diritti umani nello svolgimento della propria attività industriale e commerciale.

Sono stati sviluppati piani di azione specifici per ciascun Paese

di presenza e, accanto a questi, un piano di miglioramento da gestire a livello centrale al fine di armonizzare e integrare processi e politiche definite a livello globale e applicate a livello locale.

Di seguito si riporta una tabella riepilogativa delle tematiche previste dalla politica, con indicazione della relativa valutazione di rischio percepito e del loro livello di copertura.

Tematiche Rischio medio percepito Valutazione delle politiche e
procedure a presidio dei diritti
umani
Principali politiche e procedure a
presidio dei diritti umani
Pratiche di lavoro
Libertà di associazione e
contrattazione collettiva
Rischio accettabile Robusto Enel si impegna a rispettare la libertà
di associazione e contrattazione
collettiva dei propri dipendenti. In
particolare, Enel riconosce loro il
diritto a costituire o prendere parte
a organizzazioni finalizzate alla difesa
e alla promozione dei loro interessi;
riconosce loro di essere rappresentati
da organismi sindacali o da altre
forme di rappresentanza; riconosce
loro il valore della contrattazione
collettiva
quale
strumento
privilegiato per la determinazione
delle condizioni contrattuali e per la
regolazione dei rapporti tra Direzione
aziendale e sindacati.
Rifiuto del lavoro forzato Rischio accettabile Robusto I contratti regolano nella loro interezza
Condizioni di lavoro giuste e
favorevoli
Rischio accettabile Robusto le condizioni di lavoro ed espongono
in maniera chiara tutti i termini
inclusi nei contratti che forniscono
Rifiuto del lavoro minorile Rischio da controllare Robusto dettagli sui diritti dei lavoratori
(orario di lavoro, retribuzione, lavoro
straordinario, indennità, benefíci).
I termini sono tradotti nella lingua
madre dei lavoratori e sono supportati
con
informazioni
contenute
in
documenti condivisi con i dipendenti.
I sistemi e le procedure di gestione
delle risorse umane garantiscono
l'assenza di minori nella forza lavoro.
Vengono anche effettuati progetti di
tirocinio e di alternanza scuola-lavoro.
Diversità e inclusione Rischio da controllare Robusto Per i dettagli consultare il capitolo
"Gestione, sviluppo e motivazione
delle persone".
Salute e sicurezza Rischio da controllare Robusto Per i dettagli consultare il capitolo
"Salute e sicurezza sul lavoro".
Comunità e società
Relazioni con le comunità Rischio da controllare Robusto Per i dettagli consultare il capitolo
"Relazioni
responsabili
con
le
comunità".
Impatti ambientali Rischio di alta priorità Robusto Per i dettagli consultare il capitolo
"Sostenibilità ambientale".
Corruzione Rischio di alta priorità Robusto Per i dettagli consultare il paragrafo
"Lotta
alla
corruzione
attiva
e
passiva".

Rischio medio percepito: media dei livelli di rischio percepito individuato nei Paesi oggetto dell'analisi.

Scala di riferimento rischi: 1. Rischio alto; 2. Rischio di alta priorità; 3. Rischio da controllare; 4. Rischio accettabile.

Scala di riferimento dei valori di performance: Robusto (75%-100%); Buono (50%-75%); Sufficiente (25%-50%); Da migliorare (0%-25%).

Nel corso del processo sono stati, inoltre, analizzati i presídi relativi alla catena di fornitura, alla relazione con i clienti e alla formazione delle persone di Enel.

Gestione dei fornitori

La gestione dei fornitori si articola in tre fasi fondamentali: sistema di qualificazione, condizioni generali di contratto e Vendor Rating. Tali processi sono necessari anche per integrare nelle valutazioni gli aspetti ambientali, sociali e di governance. Il sistema globale di qualificazione dei fornitori consente una valutazione accurata delle imprese che intendono partecipare alle procedure di appalto, mentre il sistema di Vendor Rating è finalizzato al monitoraggio delle prestazioni dei fornitori in termini di qualità, tempestività e sostenibilità nell'esecuzione dei contratti.

In particolare, il sistema di qualificazione richiede, così come previsto dalle normative vigenti in materia, la presentazione di specifici documenti (autocertificazioni circa il possesso dei requisiti di ordine generale, bilanci, certificazioni, ecc.) nonché l'adesione ai Compliance Program di Enel e ai dieci princípi del Global Compact. Inoltre, tale sistema prevede una valutazione dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali, ambientali, di sicurezza, di diritti umani ed etici, nonché dei requisiti di onorabilità. In relazione ai gruppi merce a elevato rischio salute

e sicurezza, vengono effettuate ulteriori verifiche su specifici aspetti, come per esempio l'andamento degli indici infortunistici, le politiche adottate, il rispetto della normative igienicosanitarie, ecc. Attraverso tale sistema vengono dunque valutati tutti i fornitori6 considerati critici in relazione alle categorie merceologiche d'acquisto a più elevato rischio su aspetti ambientali e di sicurezza sul lavoro. L'analisi del rischio viene svolta sul 100% delle categorie merceologiche d'acquisto. Nel corso del 2017 il 100% dei nuovi fornitori qualificati è stato valutato secondo criteri sociali7 .

I rapporti con i fornitori sono regolati da specifiche condizioni contrattuali, costituite da una parte generale, applicabile a tutti i contratti indipendentemente dal Paese in cui le attività si svolgono, e da allegati specifici per ciascun Paese.

Grazie alle procedure di monitoraggio delle imprese si instaura un dialogo continuo tra Enel e i suoi fornitori, che, in caso di criticità o carenze riscontrate, porta alla definizione di azioni di miglioramento. In casi di particolare gravità si procede alla risoluzione del contratto e/o alla sospensione della qualifica.

Gestione dei clienti

In tutti i Paesi in cui Enel opera, i clienti hanno a disposizione diversi canali di contatto (posta, sito web, numeri verdi). Enel monitora costantemente i feedback ricevuti al fine di comprendere la percezione del cliente e le eventuali criticità in corso e porre in atto le opportune azioni correttive. In Italia, per esempio, si garantisce il controllo della qualità commerciale di tutti i canali di contatto, effettuando monitoraggi sistematici sui processi di vendita e gestionali. L'obiettivo è assicurare la conformità alle prescrizioni nel rispetto della normativa vigente, della privacy e delle norme a tutela della libertà e dignità dei lavoratori.

Formazione

Nel corso del 2017 è stato erogato al personale Enel un totale di circa 517mila ore di formazione su temi di sostenibilità, di cui i diritti umani sono un elemento fondante, per una media pro capite di 8,3 ore, in lieve aumento rispetto all'anno precedente (8,1 nel 2016). Sono in corso di pianificazione specifiche attività formative sui diritti umani che coinvolgeranno l'intera popolazione Enel.

7 I nuovi fornitori 2017 con contratto diretto attivo con valore > 25mila euro sono pari a circa 5.800 di cui qualificati circa il 30%.

Segnalazioni degli stakeholder - diritti umani

Nel corso del 2017 sono state ricevute 123 segnalazioni concernenti il Codice Etico, di cui 22 hanno riguardato casi relativi a pratiche di lavoro e 1 relativa a comunità e società. Delle 22 segnalazioni relative alle pratiche di lavoro8 , in 6 casi è stata riscontrata una violazione: 1 caso riconducibile a mobbing e 5 afferenti al clima aziendale. Anche per la segnalazione relativa a comunità e società è stata rilevata una violazione, dovuta ad aspetti di tutela ambientale. Per ogni violazione accertata Enel ha definito specifici piani di azione. Per maggiori informazioni circa il funzionamento dei meccanismi di segnalazione degli stakeholder si rimanda al precedente paragrafo "Segnalazioni degli stakeholder" a pag. 25.

Segnalazioni e violazioni accertate su diritti umani

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Segnalazioni ricevute n. 23 24 -1 -4
Violazioni relative a episodi di: n. 7 6 1 17
- Pratiche di lavoro n. 6 6 - -
- Comunità e società n. 1 - 1 -

8 Includono eventuali segnalazioni relative a discriminazione: nel 2017 non è stata riscontrata nessuna violazione, mentre nel 2016 sono stati rilevati due casi di violazione, per i quali sono state poste in essere le relative azioni di rimedio.

Gestione, sviluppo e motivazione delle persone

Enel mette al centro del proprio modello di business le persone che lavorano in Azienda, incoraggiando un approccio aperto e inclusivo che le aiuti a esprimere il proprio potenziale in relazione alla propria esperienza e cultura e valorizzando gli elementi di diversità che sono alla base della generazione di nuove idee e opportunità.

Principali rischi

Le profonde trasformazioni del mondo dell'energia, caratterizzate da una forte spinta tecnologica, richiedono un importante cambiamento di carattere culturale e organizzativo. In tale scenario, uno dei principali rischi connessi al personale, oltre a quelli legati alla salute e alla sicurezza (si veda il capitolo "Salute e sicurezza sul lavoro"), riguarda la gestione delle competenze e lo sviluppo di nuove modalità di lavoro.

Politiche e modello di gestione

Dal 2015 Enel si è dotata di una specifica politica che definisce i valori e i comportamenti, il modello "Open Power", declinata in diversi aspetti operativi, al fine di aumentare il coinvolgimento e la partecipazione delle persone che lavorano in Enel, e che costituisce il punto di riferimento per tutti i processi di gestione e sviluppo delle persone. In particolare sono identificati 4 valori (responsabilità, fiducia, innovazione e proattività) e 10 comportamenti:

    1. Adotta e promuove comportamenti sicuri e agisce proattivamente per migliorare le condizioni di salute, sicurezza e benessere
    1. Prende decisioni nell'attività quotidiana e se ne assume le responsabilità
    1. Porta i risultati puntando all'eccellenza
    1. Propone nuove soluzioni e non si arrende di fronte a ostacoli o insuccessi
    1. Modifica velocemente le sue priorità se cambia il contesto
    1. Condivide le informazioni mostrandosi collaborativo e aperto al contributo degli altri
    1. Riconosce il merito dei colleghi e dà feedback che ne migliorano il contributo
    1. Nel suo lavoro è attento ad assicurare la soddisfazione dei clienti e/o dei colleghi, agendo con efficacia e velocità
    1. Si impegna per l'integrazione di tutti, riconoscendo e valorizzando le differenze individuali (cultura, genere, età, disabilità, personalità, ecc.)
    1. Mantiene gli impegni presi, portando avanti le attività con determinazione e passione.

La Funzione Human Resources definisce i modelli organizzativi in linea con la strategia del Gruppo e il piano pluriennale di gestione delle risorse umane. I diversi processi di gestione, sviluppo e motivazione delle persone sono regolati da specifiche policy e procedure a livello globale e locale (per esempio, procedure di selezione, assunzione, gestione delle persone), e sono anche presenti sezioni dedicate della intranet aziendale (per esempio, una sezione dedicata alla meritocrazia).

Il modello organizzativo di Enel è caratterizzato da una matrice

Linee di Business/Geografie e nel 2017 si è arricchito di una nuova Divisione Globale "e-Solutions" per gestire tutti i prodotti e servizi diversi dalle commodity e supportare il nuovo

Piano Industriale di Enel, che ha fra i suoi pilastri la centralità del cliente e lo sviluppo di tecnologie e servizi "low carbon".

Attività e risultati

Il personale del Gruppo Enel al 31 dicembre 2017 è pari a 62.038, di cui il 50% nelle società con sede in Italia. Il saldo tra consistenze di inizio e fine anno mostra un segno positivo di circa 800 persone dovuto principalmente alle acquisizioni delle società Enel Distribuição Goiás in Brasile e delle nuove società EnerNOC ed eMotorWerks in Nord America. Le assunzioni, pari a 2.268, hanno riguardato l'Italia per il 18%, mentre per il restante 82% sono distribuite nei diversi Paesi esteri.

Il cambiamento di carattere culturale che Enel sta attraversando riguarda tutte le persone, incluso chi svolge compiti tecnici. Competere in un contesto così complesso richiede la capacità di gestire una ingente mole di informazioni e la digitalizzazione è, quindi, uno strumento essenziale per rispondere in maniera efficace e tempestiva agli stimoli esterni e prendere decisioni ragionate a tutti i livelli dell'organizzazione. Per velocizzare la trasformazione digitale dell'intera Azienda è stato lanciato nel 2017 un programma di change management, che coinvolgerà tutte le persone di Enel e che è stato aperto con tre eventi (Roma, Madrid, Bogotà) al fine di condividere i principali driver della digitalizzazione.

Nel corso del 2017 sono state anche avviate specifiche attività per diffondere la metodologia agile nei modelli operativi attuali di Enel, al fine di incrementare la capacità e la velocità di trasformazione del Gruppo. Una modalità di lavoro agile permette di avere informazioni accessibili da parte di tutti, ambienti sempre più flessibili, gruppi di lavoro interfunzionali focalizzati su singoli obiettivi di business, indicatori di performance condivisi, ecc. A tal fine è stata costituita una specifica unità organizzativa nell'ambito della Funzione Human Resources.

In linea con tale scenario, il processo di recruiting si è focalizzato nell'ultimo anno sulla ricerca di profili specialistici con elevate competenze digitali in grado di supportare il Gruppo stesso nel processo di trasformazione. La selezione ha interessato maggiormente le aree di ICT, mercato, comunicazione, infrastrutture e reti.

In relazione al processo di valutazione delle performance quantitative e qualitative, nel 2017 è stato coinvolto il 96% del personale del Gruppo a differenti livelli. La valutazione quantitativa è invece stata effettuata per la popolazione con remunerazione variabile, prevedendo l'assegnazione di obiettivi e la loro successiva valutazione.

Per assicurare un'adeguata valorizzazione del merito e l'efficace continuità manageriale, il Gruppo Enel ha inoltre adottato una gestione dei piani di sviluppo intesa a favorire l'individuazione e la differenziazione dei profili di successione delle posizioni manageriali. Il processo è finalizzato a garantire adeguati presídi organizzativi, individuando le posizioni più strategiche e prevedendo per ognuna di esse una lista di potenziali successori e le necessarie azioni di sviluppo a sostegno della crescita manageriale, tenendo anche conto degli impegni assunti dal Gruppo Enel riguardo ai temi della diversity e dell'inclusione. Al fine di garantire l'efficacia del suddetto processo, tutte le posizioni manageriali del Gruppo vengono analizzate, prendendo a riferimento le principali variabili di analisi secondo una metodologia allineata alle best practice internazionali, e prevedendo per ognuna di esse l'individuazione di successori "ready" (pronti nel breve periodo), e successori in "pipeline" (pronti nel medio periodo), con particolare attenzione ai giovani, alle donne e alla valorizzazione delle esperienze interfunzionali e internazionali. A tale processo è affiancato quello di "talent management", volto a individuare progetti di sviluppo, adeguati ai profili individuali e professionali e alle posizioni per le quali i successori sono stati identificati.

Facendo seguito all'ultima indagine sul clima aziendale svoltasi nel corso del 2016, che ha interessato l'intera forza lavoro del Gruppo (con un tasso di partecipazione pari all'84%) e mostrato nel complesso un significativo livello di consenso all'interno dell'Azienda sui vari profili oggetto dell'analisi, è stato definito un dettagliato piano di azione per rispondere alle esigenze emerse. A sostegno di queste evidenze, il piano di intervento a livello di Gruppo ha previsto nel 2017 la realizzazione di circa 1.500 azioni specifiche sulle priorità emerse, articolandosi nei diversi temi: Work-Life Balance, Lifestyle Diversity and Work Environment, Open Power Culture, Working Relationships and Organization, Health and Safety, Meritocracy.

Diversità e inclusione

Nel 2017 è proseguito l'impegno di Enel per valorizzare la diversità in tutte le sue forme, di genere, età, cultura e abilità. La policy globale "Diversità e inclusione", approvata nel 2015, promuove e tutela l'uguale trattamento sulla esclusiva base delle capacità e competenze professionali in tutte le decisioni che riguardano il rapporto di lavoro, la possibilità di partecipazione senza ostacoli alla vita organizzativa, l'importanza del bilanciamento tra vita privata e vita professionale, e il supporto delle esigenze quotidiane e reali delle persone in ogni situazione nella quale una persona può venire a trovarsi durante la

Relazioni industriali

Enel rispetta la normativa del lavoro dei diversi Paesi e le convenzioni dell'International Labour Organization (ILO) sui diritti dei lavoratori (libertà di associazione e contrattazione collettiva, consultazione, diritto di sciopero, ecc.), promuovendo sistematicamente il dialogo tra le parti e cercando un adeguato livello di accordo e condivisione sulle strategie aziendali da parte del personale. Nel 2017 la percentuale di persone coperte da accordi di contrattazione collettiva è pari al 92%, in lieve diminuzione rispetto al 2016 (93%).

Le attività di relazioni industriali a livello di Gruppo continuano a essere svolte secondo il modello previsto nel Global Framework Agreement (GFA) di Enel, siglato a Roma nel 2013 con le federazioni italiane e le federazioni globali IndustriAll e propria vita lavorativa. L'applicazione della policy ha permesso di sviluppare progetti globali e locali di valorizzazione delle diversità, di creare un vocabolario condiviso, e ha aumentato la consapevolezza nell'intera organizzazione dell'importanza della diversità e dell'inclusione per le persone e per il business. L'impatto della policy viene monitorato su un dettagliato set di indicatori associati alle diverse azioni e dimensioni. In particolare Enel si è data un obiettivo pubblico di assicurare un'equa rappresentanza dei due generi nelle fasi iniziali dei processi di selezione e recruiting.

Public Services International. L'accordo è fondato sui princípi dei diritti umani, del diritto del lavoro e dei migliori e più avanzati sistemi di relazioni industriali transnazionali dei gruppi multinazionali e delle istituzioni di riferimento a livello internazionale, tra cui l'ILO. È stato anche riconosciuto e apprezzato come best practice a livello delle multinazionali europee ed extra UE. Sono state presentate le prospettive di rinnovo di tale accordo, aggiornato in coerenza con la nuova filosofia Open Power del Gruppo e i valori che la contraddistinguono anche nelle relazioni con i soggetti collettivi rappresentanti del personale di tutti i Paesi.

In caso di modifiche organizzative, Enel prevede una tempestiva informativa come indicato nella tabella di seguito riportata.

Periodo minimo di preavviso in caso di cambiamenti organizzativi nei principali Paesi del Gruppo

Paese Periodo minimo Disposizioni di legge/accordi collettivi
Italia 25 giorni. Previsioni di legge
Spagna e
Portogallo
30 giorni. Accordo Quadro di garanzia di Endesa SA e delle sussidiarie in
Spagna (12 settembre 2007)
Russia 60 giorni. Previsioni di legge
Romania Obbligo di informazione e consultazione dei rappresentanti dei
lavoratori sullo sviluppo del business e di informarli periodica
mente sulla situazione economica dell'azienda. Per i licenzia
menti collettivi ci sono minimo 30 giorni di preavviso per le Or
ganizzazioni Sindacali e 20 giorni di preavviso per i lavoratori. Il
periodo massimo per la procedura di licenziamento collettivo
è 90 giorni.
Previsioni di legge
Contratto Collettivo
Argentina Obbligo di aggiornare periodicamente i rappresentanti dei la
voratori; tradizionalmente il periodo di preavviso per i cambi
riguardanti l'orario lavorativo, il ruolo dei dipendenti o la sede
lavorativa è 48 ore, sebbene non ci sia una specifica regola
mentazione.
-
Brasile Obbligo di effettuare una informativa "tempestiva". -
Colombia Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio
do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi.
-
Perù Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio
do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi.
-
Cile Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio
do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi.
-

Forza lavoro per area geografica

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Totale organico n. 62.038 61.205 833 1,4
- Italia n. 31.114 31.956 -842 -2,6
- Penisola Iberica n. 9.022 9.310 -288 -3,1
- Europa e Nord Africa n. 5.724 5.856 -132 -2,3
- Altro (1) n. 30 28 2 7,1
- Nord e Centro America (2) n. 2.050 891 1.159 -
- Sud America n. 13.903 12.979 924 7,1
- Africa Sub-Sahariana e Asia n. 195 185 10 5,4

(1) Australia, Israele, Croazia, Olanda, Algeria, Slovacchia, Arabia Saudita e le Branch non allocate in altri Paesi.

(2) All'interno del personale dell'area Nord America sono considerate 917 persone di EnerNOC di cui il 49% collocato in Nord America e la restante parte in diversi Paesi del Gruppo.

Variazioni alla consistenza

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Assunzioni n. 2.268 3.343 -1.075 -32,2
Variazioni di perimetro n. 2.931 -4.280 7.211 -
Cessazioni n. 4.366 4.879 -513 -10,5
Saldo n. 833 -5.816 6.649 -
UM 2017 2016 2017-2016 %
n. 1.594 2.601 -1.007 -38,7
% 70,3 77,8 -7,5 -
n. 674 742 -68 -9,2
% 29,7 22,2 7,5 -
n. 923 1.703 -780 -45,8
% 40,7 50,9 -10,2 -
n. 1.102 1.395 -293 -21,0
% 48,6 41,7 6,9 -
-0,9
-
-64,5
-
-18,5
-
-7,1
-
-
-
-13,2
-
-53,2
-
-98,1
-
-
-9,5
-
-15,2
-
24,5
-
-2,9
-
-15,5
-
-41,6
% 28,6 43,9 -15,3 -
n. 595 876 -281 -32,1
% 13,6 18,0 -4,4 -
n. 407 465 -58 -12,5
% 9,3 9,5 -0,2 -
n. 237 101 136 -
% 5,4 2,1 3,3 -
n. 1.847 1.073 774 72,1
% 42,3 22,0 20,3 -
n. 26 12 14 -
% 0,6 0,2 0,4 -
n.
%
n.
%
n.
%
n.
%
n.
%
n.
%
n.
%
n.
%
%
n.
%
n.
%
n.
%
n.
%
n.
%
243
10,7
403
17,8
282
12,4
275
12,1
405
17,9
861
38,0
36
1,6
6
0,2
7,0
3.610
82,7
756
17,3
320
7,3
1.086
24,9
2.960
67,8
245
7,3
1.136
34,0
346
10,3
296
8,9
182
5,4
992
29,7
77
2,3
314
9,4
8,0
3.988
81,7
891
18,3
257
5,3
1.119
22,9
3.503
71,8
-2
3,4
-733
-16,2
-64
2,1
-21
3,2
223
12,5
-131
8,3
-41
-0,7
-308
-9,2
-1,0
-378
1,0
-135
-1,0
63
2,0
-33
2,0
-543
-4,0
n.
1.250
2.141
-891

38 Seeding Energies 2017

% 0,1 4,3 -4,2 -

Forza lavoro per tipologia di contratto
-- -- -- -- -----------------------------------------
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Per genere
Contratti a tempo indeterminato n. 61.338 60.188 1.150 1,9
- di cui uomini n. 48.695 48.012 683 1,4
- di cui donne n. 12.643 12.176 467 3,8
Contratti a tempo determinato n. 696 939 -243 -25,9
- di cui uomini n. 519 706 -187 -26,5
- di cui donne n. 177 233 -56 -24,1
Contratti di inserimento / CFL n. 4 78 -74 -94,9
- di cui uomini n. 4 55 -51 -92,7
- di cui donne n. - 23 -23 -100,0
Per area geografica
Italia n. 31.114 31.956 -842 -2,6
Contratti a tempo indeterminato n. 31.053 31.915 -862 -2,7
Contratti a tempo determinato n. 61 41 20 48,8
Iberia n. 9.022 9.310 -288 -3,1
Contratti a tempo indeterminato n. 8.922 9.210 -288 -3,1
Contratti a tempo determinato n. 100 100 - -
Sud America n. 13.903 12.979 924 7,1
Contratti a tempo indeterminato n. 13.489 12.205 1.284 10,5
Contratti a tempo determinato (1) n. 414 774 -360 -46,5
Europa e Nord Africa n. 5.724 5.856 -132 -2,3
Contratti a tempo indeterminato n. 5.709 5.780 -71 -1,2
Contratti a tempo determinato (2) n. 15 76 -61 -80,3
Nord e Centro America n. 2.050 891 1.159 -
Contratti a tempo indeterminato n. 1.949 876 1.073 -
Contratti a tempo determinato n. 101 15 86 -
Africa Sub-Sahariana e Asia n. 195 185 10 5,4
Contratti a tempo indeterminato n. 189 175 14 8,0
Contratti a tempo determinato (3) n. 6 10 -4 -40,0
Altro n. 30 28 2 7,1
Contratti a tempo indeterminato n. 27 27 - -
Contratti a tempo determinato n. 3 1 2 -
Per tipologia:
Contratti Full time n. 61.068 60.281 787 1,3
- di cui uomini n. 48.926 48.529 397 0,8
- di cui donne n. 12.142 11.752 390 3,3
Contratti Part time n. 970 924 46 5,0
- di cui uomini n. 292 244 48 19,7
- di cui donne n. 678 680 -2 -0,3

(1) Il dato include anche 4 contratti di inserimento per il 2017 e 5 per il 2016.

(2) Il dato include anche 63 contratti di inserimento per il 2016 in Romania.

(3) Il dato include anche 10 contratti di inserimento per il 2016 in Sudafrica.

Formazione media (1)

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Formazione media h/pro-cap 34,9 30,0 4,8 16,1
Formazione per genere
- uomini h/pro-cap 37,0 32,6 4,4 13,3
- donne h/pro-cap 25,1 27,2 -2,1 -7,7
Formazione media per inquadramento
Manager h/pro-cap 38,9 35,3 3,6 10,2
Middle Manager h/pro-cap 36,8 38,4 -1,6 -4,0
White collar h/pro-cap 27,1 24,8 2,3 9,2
Blue collar h/pro-cap 45,3 33,2 12,1 36,5

(1) Ore medie di formazione calcolate in base al numero medio di dipendenti nell'anno di riferimento in coerenza con i precedenti documenti di rendicontazione.

Diffusione della valutazione

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Valutazioni per genere % 96 95 1 -
- uomini % 78 80 -2 -
- donne % 22 20 2 -
Persone valutate per inquadramento
Manager % 2,1 2,2 -0,1 -
Middle Manager % 16,1 16,0 0,1 -
White collar % 53,4 53,0 0,4 -
Blue collar % 28,4 28,8 -0,4 -

Diversità

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Forza lavoro per genere n. 62.038 61.205 833 1,4
- di cui uomini n. 49.218 48.773 445 0,9
% 79,3 79,7 -0,4 -
- di cui donne n. 12.820 12.432 388 3,1
% 20,7 20,3 0,4 -
Forza lavoro per fasce di età
< 30 % 10,3 10,7 -0,4 -
30 - 50 % 52,1 51,9 0,2 -
> 50 % 37,6 37,4 0,2 -
Forza lavoro per inquadramento
Manager % 2,1 2,1 - -
Middle Manager % 16,5 15,7 0,8 -
White collar % 52,1 52,8 -0,7 -
Blue collar % 29,3 29,4 -0,1 -
Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie
protette % 3,1 3,3 -0,2 -

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Totale organico n. 62.900 62.080 820 1,3
- di cui uomini n. 49.970 49.547 423 0,9
% 79,4 79,8 -0,4 -
- di cui donne n. 12.930 12.533 397 3,2
% 20,6 20,2 0,4 -
Variazioni alla consistenza
Assunzioni n. 2.301 3.360 -1.059 -31,5
Tasso di turnover % 7,0 7,9 -0,9 -
Personale coperto da contrattazione collettiva % 92 93 -1 -
Diffusione della valutazione % 95 95 - -
Formazione media h/pro-cap 34,4 29,6 4,8 16,1
Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie
protette
% 3 3 - -

Salute e sicurezza sul lavoro

Enel considera la salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita, al lavoro come a casa e nel tempo libero, e si impegna a sviluppare e promuovere una solida cultura della sicurezza ovunque nel mondo, al fine di garantire un ambiente di lavoro sano. Ciascuno è responsabile della propria salute e sicurezza, così come di quella delle persone con cui interagisce e, come previsto nella Stop Work Policy di Enel, è tenuto a segnalare e fermare tempestivamente qualsiasi situazione a rischio o comportamento non sicuro. L'impegno costante di ognuno, l'integrazione della sicurezza nei processi e nella formazione, la segnalazione e l'analisi dei mancati infortuni, il rigore nella selezione e nella gestione delle ditte appaltatrici, i controlli sulla qualità, la condivisione delle esperienze nel Gruppo e il confronto con i top player internazionali sono gli elementi fondanti della cultura della sicurezza in Enel.

Principali rischi

I principali rischi per la salute e sicurezza cui sono esposti il personale di Enel e le imprese appaltatrici sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti e gli asset del Gruppo. L'identificazione di tali rischi è stata effettuata attraverso un'analisi dei principali eventi occorsi negli ultimi 3

anni. In particolare, in termini di probabilità di accadimento, i rischi di tipo meccanico (cadute, urti, schiacciamenti e tagli) sono quelli più rilevanti, mentre, in termini di impatto associato, i rischi di tipo elettrico sono quelli che comportano le conseguenze più gravi (infortuni mortali).

Politiche e modello di gestione

Enel è dotata di una Dichiarazione di impegno per la Salute e Sicurezza, sottoscritta dal top management del Gruppo, che costituisce la politica di riferimento. In generale, le attività relative alla salute e sicurezza si ispirano ai seguenti princípi:

  • > il rispetto della normativa, l'adozione dei migliori standard e la condivisione delle esperienze;
  • > la realizzazione, l'attuazione e il miglioramento continuo del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei lavoratori conforme allo standard internazionale BS OHSAS 18001;
  • > la riduzione degli infortuni, delle malattie professionali e di altri eventi incidentali attraverso l'attuazione di idonee misure di prevenzione e la verifica della loro adeguatezza ed efficacia;
  • > la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza e l'ado-

zione di un approccio sistematico per eliminarli alla fonte o, quando non è possibile, minimizzarli;

  • > la promozione di iniziative di informazione per diffondere e consolidare la cultura della salute, della sicurezza e del benessere organizzativo;
  • > l'adozione di metodi di lavoro ispirati alla qualità e la loro diffusione attraverso una formazione incisiva ed efficace che mira a unire saldamente gli aspetti tecnici e quelli della sicurezza;
  • > l'impegno diretto dei responsabili volto al rafforzamento di una solida cultura di leadership sulla sicurezza;
  • > l'adozione di comportamenti sicuri e responsabili a tutti i livelli dell'organizzazione;
  • > la progettazione dei luoghi di lavoro e la fornitura di attrezza-

ture e strumenti idonei allo svolgimento delle attività lavorative garantendo le migliori condizioni di salute, sicurezza, comfort e benessere;

  • > il rigore nella selezione e nella gestione degli appaltatori e dei fornitori e la promozione del loro coinvolgimento nei programmi di miglioramento continuo delle performance di sicurezza;
  • > l'attenzione costante verso le comunità, e verso tutti coloro che operano o entrano in contatto con le attività del Gruppo attraverso la condivisione di una cultura di tutela della salute e della sicurezza;
  • > la definizione annuale di obiettivi specifici e misurabili e il loro monitoraggio continuo per verificarne l'effettivo conseguimento attraverso il coinvolgimento del top management.

In attuazione della Politica, ogni Divisione del Gruppo è dotata di un proprio Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza conforme allo standard internazionale BS OHSAS 18001. Ogni sistema, che coinvolge sia il personale Enel sia quello delle ditte appaltatrici che lavorano sugli impianti/siti di proprietà, prevede i seguenti aspetti comuni:

  • > la valutazione preventiva dei rischi e la loro eliminazione e/o riduzione, attraverso l'applicazione delle più aggiornate conoscenze tecniche;
  • > l'individuazione delle misure di prevenzione necessarie e del relativo programma di attuazione;
  • > l'adozione di misure di mitigazione dei rischi residui, dando priorità alle misure collettive rispetto a quelle individuali;
  • > l'intervento attivo, responsabile e integrato di tutti i soggetti interessati alla sicurezza, coinvolgendo i lavoratori e/o i loro rappresentanti, a partire dall'individuazione delle situazioni di rischio fino alla scelta delle soluzioni per prevenirle e/o ridurle;
  • > la nomina, ove previsto, del medico competente e la predisposizione della sorveglianza sanitaria per i lavoratori adibiti a specifiche lavorazioni a rischio;
  • > la predisposizione di un programma di informazione e formazione dei lavoratori, al fine di realizzare una maggiore consapevolezza nell'affrontare le situazioni di rischio;
  • > la regolare manutenzione e pulizia degli ambienti di lavoro.

Nel corso del 2017 è stata costituita la nuova Divisione Global e-Solutions, che avvierà il processo di predisposizione e realizzazione del sistema di gestione nel corso del 2018.

Nel modello organizzativo di Enel, l'unità Health, Safety, Environment and Quality (HSEQ) di Holding assume un importante ruolo di presidio, indirizzo e coordinamento, promuovendo la diffusione e condivisione delle migliori pratiche all'interno del Gruppo e il confronto esterno in materia di salute e sicurezza con i top player internazionali, al fine di individuare opportunità di miglioramento e assicurare il costante impegno nella riduzione dei rischi. Accanto alla Funzione di Holding, le strutture HSEQ delle Linee di Business Global indirizzano e supportano il business sui temi di salute e sicurezza, definiscono piani di miglioramento e ne monitorano l'esecuzione.

In merito alla gestione degli infortuni è stata definita una specifica policy (Policy 106 "Classification, communication, analysis and reporting of incidents"), che definisce ruoli e modalità affinché sia garantita la tempestiva comunicazione degli eventi incidentali e assicurato il processo di analisi delle cause, la definizione dei piani di miglioramento e il loro monitoraggio in funzione della tipologia di evento. La policy approfondisce anche le modalità di comunicazione e di analisi degli eventi, tipo "near miss", che avrebbero avuto la potenzialità di causare danni severi. In accordo alla suddetta policy, tutti gli infortuni gravi e mortali occorsi al personale Enel e a quello delle imprese appaltatrici, e gli eventi non gravi considerati significativi sono investigati da un gruppo di esperti. Le azioni di miglioramento scaturite dalle analisi vengono monitorate costantemente e seguite fino al loro completamento; nel caso di inadempimenti da parte delle imprese appaltatrici, sono adottati opportuni provvedimenti (risoluzione del contratto, sospensione della qualifica, ecc.). Nel caso di infortuni gravi e mortali particolarmente rilevanti, al fine di definire ulteriori azioni strategiche sull'intero Gruppo, viene inoltre costituito uno specifico "Steering Committee" che coinvolge le Funzioni/Divisioni aziendali di volta in volta competenti. Lo Steering Committee ha l'obiettivo di coordinare le azioni di miglioramento già individuate e definire ulteriori azioni strategiche sull'intero Gruppo, per impedire il ripetersi di eventi simili. Inoltre, la policy definisce anche i casi di esclusione, ovvero quegli eventi che causano danni alle persone ma che non sono riconducibili alla casistica di incidenti sul lavoro (per esempio, aggressioni da parte di animali, incidenti dovuti a condizioni metereologiche estreme, ecc.).

Enel possiede, inoltre, un sistema di gestione delle crisi e degli eventi critici comune nei diversi Paesi in cui il Gruppo è presente. Tale sistema prevede la valutazione dell'impatto causato dall'evento critico tramite una scala di riferimento standard a 3 livelli. Le crisi ad alto impatto sono gestite centralmente, mentre quelle con un livello di impatto medio o basso sono gestite all'interno dell'organizzazione specifica dei singoli Paesi.

Attività e risultati9

Nel 2017 i tassi di infortuni (LTIFR - Lost Time Injury Frequency Rate) e di assenza dal lavoro per infortuni (LDR - Lost Day Rate) delle persone del Gruppo Enel si sono attestati rispettivamente a 0,24 e a 11,7 (0,25 e 10,1 nel 2016). In particolare, a fronte di una diminuzione del numero di infortuni e conseguentemente anche del LTIFR, si registra un leggero aumento dei giorni persi e conseguentemente un aumento del LDR. Per quanto riguarda il personale delle imprese appaltatrici, il LTIFR si è attestato a 0,19 (in riduzione da 0,21 nel 2016), mentre il LDR è passato da 8,48 nel 2016 a 9,81 nel 2017.

Nel corso del 2017 si sono verificati 2 infortuni mortali che hanno coinvolto le persone del Gruppo Enel, 1 in Spagna e 1 in Argentina, il primo per schiacciamento e il secondo per impat-

Sicurezza nei processi di appalto

La sicurezza è integrata nei processi di appalto e le performance delle imprese sono monitorate sia in fase preventiva, tramite il sistema di qualificazione, sia in fase di esecuzione del contratto, attraverso numerosi processi di controllo.

All'interno del processo del sistema di qualificazione e selezione dei fornitori, sono previste regole specifiche e stringenti di selezione delle imprese, sulla base delle performance di salute e sicurezza, e, per le attività ad alto rischio, è previsto anche un audit di pre-qualificazione.

Per ciò che concerne il monitoraggio delle attività durante l'esecuzione del contratto, il sistema di Vendor Rating è un processo consolidato. Le performance di salute e sicurezza sono misurate attraverso un indice specifico e, dal 2015, l'applicazione del modello globale sull'indice di Vendor Rating permette di considerare nella valutazione delle imprese anche l'impatto di eventuali infortuni occorsi al loro personale.

to con oggetti. Si sono, inoltre, registrati 1rtuni mortali a carico degli appaltatori, di cui 3 in Italia, 7 in Sud America (1 in Argentina, 4 in Brasile, 1 in Colombia, 1 in Perù) e 1 in Romania. Per quanto riguarda le cause, 5 infortuni sono stati di tipo elettrico, 4 di tipo meccanico e 2 in conseguenza a incidenti stradali.

A conferma della strategia attuata e delle politiche in materia di sicurezza poste in atto da Enel, nel corso del 2017 sono state effettuate diverse iniziative volte a rafforzare il sistema dei controlli, soprattutto sulle imprese appaltatrici, e l'integrazione tra le aree di business e le Funzioni di salute e sicurezza, al fine di individuare le potenziali aree a rischio e prevenire l'insorgere degli infortuni, anche attraverso l'uso di tecnologie innovative.

Tutte le imprese che lavorano con il Gruppo Enel devono condividerne gli standard in termini di salute e sicurezza. Nelle Condizioni Generali di Contratto (CGC), valide per tutto il Gruppo Enel, sono incluse clausole dedicate alla salute e sicurezza, che prevedono sanzioni in caso di violazioni delle norme di sicurezza, che possono comportare anche la risoluzione del contratto e la sospensione della qualifica.

Per questo motivo le ditte appaltatrici sono coinvolte in molte iniziative volte a promuovere la cultura della sicurezza. In particolare, prima dell'accesso al luogo di lavoro da parte del personale delle imprese appaltatrici, viene effettuata un'attività di informazione sui rischi specifici presenti. Questa attività viene effettuata direttamente dal personale Enel e ha lo scopo di far emergere rischi particolari, dovuti alle specificità degli impianti e delle attività presenti in impianto, che normalmente non sono presenti nell'attività dell'impresa.

Sicurezza infrastrutturale e innovazione tecnologica

L'innovazione tecnologica è in grado di migliorare tutti i processi in ambito salute e sicurezza a partire dalla formazione del personale, passando per l'attuazione di misure di prevenzione e protezione, fino all'esecuzione e all'analisi dei controlli correttivi.

Nel 2017 sono stati introdotti nuovi progetti di innovazione

sulla sicurezza e ne sono stati proseguiti alcuni già avviati nel 2016.

Intrinsic Safety: un progetto iniziato nel 2016, incentrato sulla progettazione, l'analisi e l'eventuale modifica di macchinari sia nuovi sia esistenti, finalizzato a ridurre l'esposizione delle persone a situazioni, luoghi di lavoro o attività rischiose. Il

9 Gli indici e i dati riportati nel presente capitolo non comprendono le società acquisite nel corso del 2017 (EnerNOC, eMotorWerks, Demand Energy Networks, Enel Distribuição Goiás, Tynemouth Energy Storage), per le quali, dato il ridotto arco temporale dall'acquisizione, si è ritenuto di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2018, al fine di consentire l'allineamento dei sistemi e delle relative procedure di rendicontazione.

progetto è focalizzato sulla condivisione delle informazioni e sull'allineamento tra le unità H&S e Ingegneria.

Safety Jacket: il progetto prevede la realizzazione di un giubbino da lavoro con airbag integrato, che affianca le misure di protezione dalle cadute già esistenti con una tecnologia nuova e mai applicata in ambito industriale. Tale progetto, sviluppato con una startup, unisce innovazione e sicurezza per proteggere in altezza il personale operativo di tutte le Linee di Business. Utilizzo di droni: l'Azienda ha adottato l'utilizzo di droni per le ispezioni nelle ciminiere, nelle caldaie e nei canali, al fine di prevenire i rischi connessi all'accesso diretto dei lavoratori nei luoghi non sicuri.

Virtual Reality: è proseguito lo sviluppo del simulatore per la realtà virtuale 3D, un progetto nato nel 2015. In particolare, sono stati sviluppati nuovi scenari di realtà virtuale, tra cui quello relativo al rischio elettrico, finalizzati alla formazione operativa, su tematiche sia di manutenzione sia di sicurezza. Virtual Safety Assistant: un dispositivo elettronico che, attraverso la mappatura in tempo reale dell'ambiente circostan-

te e i dati memorizzati relativi alle specifiche attività, permette di supportare i lavoratori nell'attuazione delle misure di prevenzione e protezione necessarie allo svolgimento in sicurezza dell'attività.

La salute

Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione, per sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo, e all'equilibrio tra vita personale e professionale. In quest'ottica il Gruppo realizza campagne di sensibilizzazione globali e locali per promuovere stili di vita sani, sponsorizza programmi di screening volti a prevenire l'insorgenza di malattie e garantisce la fornitura di servizi medici. Le iniziative globali e i programmi sono sviluppati in accordo con il calendario dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e con le esigenze locali.

Il Gruppo Enel mette in atto un processo sistematico e continuo di identificazione e valutazione dei rischi da stress lavoro correlato, in accordo con la Policy "Stress at Work Prevention and Wellbeing at Work Promotion". Ciò consente la prevenzione, l'individuazione e la gestione dello stress in situazioni lavorative che possono interessare sia i casi singoli sia parti più estese dell'organizzazione, fornendo anche una serie di indicazioni volte a promuovere la cultura del benessere organizzativo.

Sviluppo della cultura della salute e sicurezza: formazione e informazione

Diverse sono state le campagne di comunicazione sulla salute e sulla sicurezza realizzate nel corso dell'anno su aree di specifica attenzione per l'Azienda. In particolare, quest'anno la comunicazione a livello globale si è concentrata soprattutto su argomenti relativi alla salute personale e alle patologie più comuni, come per esempio: ipertensione, epatite, fumo, fattori di rischio per malattie cardiovascolari, cancro alla pelle, ecc. Le campagne di comunicazione si sono basate sia sulla pubblicazione di notizie sulla intranet aziendale sia su servizi specifici all'interno di Enel TV ed Enel Radio.

Per quanto riguarda la formazione, nel 2017 sono state erogate alle persone Enel oltre 430mila ore di formazione, cui si aggiungono le attività di informazione e addestramento sulla sicurezza, con l'obiettivo di accrescere conoscenze e competenze specifiche dei lavoratori in tutto il Gruppo. Tra i vari argomenti trattati si segnala la formazione online sulla guida sicura sia a quattro sia a due ruote, e la formazione "Leadership sulla sicurezza", destinata ai manager.

Infortuni a personale Enel

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Infortuni per tipologia e genere
Totale infortuni n. 132 146 -14 -10
- uomini n. 119 135 -16 -12
- donne n. 13 11 2 18
- mortali n. 2 - 2 -
- uomini n. 2 - 2 -
- donne n. - - - -
- gravi (1) n. 4 5 -1 -20
- uomini n. 4 3 1 33
- donne n. - 2 -2 -100
- altri infortuni non gravi n. 126 141 -15 -11
- uomini n. 113 132 -19 -14
- donne n. 13 9 4 44
Infortuni per tipologia e area geografica
Italia n. 68 73 -5 -7
- mortali n. - - - -
- gravi n. 2 2 - -
- altri infortuni non gravi n. 66 71 -5 -7
Iberia n. 4 4 - -
- mortali n. 1 - 1 -
- gravi n. - - - -
- altri infortuni non gravi n. 3 4 -1 -25
Sud America n. 57 62 -5 -8
- mortali n. 1 - 1 -
- gravi n. 1 2 -1 -50
- altri infortuni non gravi n. 55 60 -5 -8
Nord e Centro America n. 1 1 - -
- mortali n. - - - -
- gravi n. - - - -
- altri infortuni non gravi n. 1 1 - -
Europa e Nord Africa n. 2 6 -4 -67
- mortali n. - - - -
- gravi n. 1 1 - -
- altri infortuni non gravi n. 1 5 -4 -80
Africa Sub-Sahariana e Asia n. - - - -
- mortali n. - - - -
- gravi n. - - - -
- altri infortuni non gravi n. - - - -

(1) Infortunio con prima prognosi, riportata sul primo certificato medico emesso, superiore a 30 giorni o con prognosi riservata, fino allo scioglimento della riserva o con prognosi non nota, che, a una prima valutazione da parte della Divisione/Società interessata, venga ipotizzata superiore a 30 giorni. Allo scioglimento della riserva o alla definizione della prognosi, gli infortuni saranno considerati gravi solo se la prima prognosi risulterà superiore a 30 giorni. Qualora la riserva non venga sciolta, ovvero la prognosi resti non nota entro 30 giorni dall'evento, l'infortunio dovrà ritenersi grave.

,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
Indici infortunistici a personale Enel per genere e regione
------------------------------------------------------------- --
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Indice di frequenza (LTIFR) (1) i 0,24 0,25 -0,01 -4,2
per genere:
- uomini i 0,27 0,29 -0,02 -7,0
- donne i 0,13 0,10 0,03 27,8
per area geografica:
Italia i 0,25 0,26 -0,01 -4,3
Iberia i 0,05 0,05 - -
Sud America i 0,43 0,47 -0,04 -8,5
Nord e Centro America i 0,09 0,12 -0,02 -20,6
Europa e Nord Africa i 0,04 0,08 -0,04 -50,8
Africa Sub-Sahariana e Asia i - - - -
Indice di gravità (LDR) (2) i 11,70 10,10 1,60 15,9
per genere:
- uomini i 13,20 11,30 1,91 16,9
- donne i 4,77 4,71 0,06 1,4
per area geografica:
Italia i 13,92 10,48 3,44 32,8
Iberia i 1,28 4,63 -3,35 -72,3
Sud America i 17,84 16,35 1,50 9,2
Nord e Centro America i 0,37 1,18 -0,80 -68,2
Europa e Nord Africa i 2,14 4,78 -2,64 -55,2
Africa Sub-Sahariana e Asia i - - - -
Tasso di malattia professionale (ODR) (3)(4) i 0,01 0,01 - -
per genere: i
- uomini i 0,01 0,01 - -
- donne i - - - -
per area geografica:
Italia i - - - -
Iberia i - - - -
Sud America i 0,03 0,01 0,02 -
Nord e Centro America i - 0,35 -0,35 -100,0
Europa e Nord Africa i - - - -
Africa Sub-Sahariana e Asia i - - - -
Tasso di assenteismo (AR) (5) i 5.768 5.594 174 3,1
per area geografica (6):
Italia i 5.987 6.311 -324 -5,1
Iberia i 5.786 6.217 -431 -6,9
Sud America i 5.302 4.425 877 19,8
Europa e Nord Africa i 5.815 4.395 1.420 32,3
Africa Sub-Sahariana e Asia i 4.491 1.833 2.658 -

(1) Il LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) viene calcolato rapportando il numero di infortuni alle ore lavorate/200.000. Il calcolo degli indici per Paese considera il numero complessivo di infortuni di uomini e donne rapportato alla somma di ore lavorate da uomini e donne; il calcolo degli indici per genere considera il numero di infortuni rapportato alle ore lavorate del genere in questione (o solo uomini o solo donne). I casi di first aid non sono inclusi nel calcolo dell'indice.

(2) Il LDR (Lost Day Rate) è calcolato rapportando il numero di giorni di assenza per infortuni alle ore lavorate/200.000. Per il calcolo dei giorni di assenza vengono considerati i giorni di calendario a partire dal giorno successivo all'accadimento dell'infortunio.

(3) L'ODR (Occupational Disease Rate) è calcolato rapportando il numero di casi di malattia professionale verificatisi nell'anno sul totale ore lavorate/200.000.

(4) Nel 2017 si sono verificati 4 nuovi casi accertati di malattie professionali, in Sud America.

(5) L'AR (Absentee Rate) è calcolato come rapporto tra il numero di giorni di assenza (per malattia professionale ed extraprofessionale, infortunio, ecc.) e giorni lavorati*200.000. Sono esclusi: ferie, motivi di famiglia, maternità, permessi di studio, aspettativa, scioperi, servizio militare, permessi retribuiti.

(6) Il dato non comprende le informazioni relative al Nord e Centro America, non disponibili per motivi legati alle normative locali.

Infortuni e tassi infortunistici personale ditte appaltatrici

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Infortuni per tipologia e genere
Totale infortuni n. 206 224 -18 -8
- uomini n. 189 208 -19 -9
- donne n. 17 16 1 6
- mortali n. 11 5 6 -
- uomini n. 11 5 6 -
- donne n. - - - -
- gravi n. 9 7 2 29
- uomini n. 9 7 2 29
- donne n. - - - -
- altri infortuni non gravi n. 186 212 -26 -12
- uomini n. 169 196 -27 -14
- donne n. 17 16 1 6
Infortuni per tipologia e area geografica
Italia n. 60 52 8 15
- mortali n. 3 1 2 -
- gravi n. - 1 -1 -100
- altri infortuni non gravi n. 57 50 7 14
Iberia n. 31 46 -15 -33
- mortali n. - 1 -1 -100
- gravi n. 3 3 - -
- altri infortuni non gravi n. 28 42 -14 -33
Sud America n. 100 118 -18 -15
- mortali n. 7 3 4 -
- gravi n. 3 3 - -
- altri infortuni non gravi n. 90 112 -22 -20
Nord e Centro America n. 10 4 6 -
- mortali n. - - - -
- gravi n. 3 - 3 -
- altri infortuni non gravi n. 7 4 3 75
Europa e Nord Africa n. 5 4 1 25
- mortali n. 1 - 1 -
- gravi n. - - - -
- altri infortuni non gravi n. 4 4 - -
Africa Sub-Sahariana e Asia n. - - - -
- mortali n. - - - -
- gravi n. - - - -
- altri infortuni non gravi n. - - - -
Indice di frequenza LTIFR (1) i 0,19 0,21 -0,01 -5,3
per area geografica:
Italia i 0,31 0,30 0,01 3,7
Iberia i 0,20 0,30 -0,10 -32,4
Sud America i 0,17 0,20 -0,03 -15,9
Nord e Centro America i 0,25 0,09 0,16 -
Europa e Nord Africa i 0,07 0,04 0,03 84,8
Africa Sub-Sahariana e Asia i - - - -

(1) Il LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) viene calcolato rapportando il numero di infortuni alle ore lavorate/200.000. Il calcolo degli indici per Paese considera il numero complessivo di infortuni di uomini e donne rapportato alla somma di ore lavorate da uomini e donne; il calcolo degli indici per genere considera il numero di infortuni rapportato alle ore lavorate del genere in questione (o solo uomini o solo donne). I casi di first aid non sono inclusi nel calcolo dell'indice.

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5) Infortuni e relativi indici del personale di Enel e degli appaltatori

KPI UM 2017 2016 (3) 2017-2016 %
Totale infortuni Enel n. 133 147 -14 -10
Infortuni gravi e mortali Enel n. 6 5 1 20
- mortali n. 2 - 2 -
- gravi n. 4 5 -1 -20
Indice di frequenza Enel (LTIFR) (1) i 0,24 0,25 -0,01 -4,2
Indice di gravità Enel (LDR) (2) i 11,65 10,02 1,63 16,3
Totale infortuni ditte appaltatrici n. 209 228 -19 -8
Totale infortuni gravi e mortali ditte appaltatrici n. 20 12 8 67
- mortali n. 11 5 6 -
- gravi n. 9 7 2 29
Indice di frequenza ditte appaltatrici (LTIFR) (1) i 0,19 0,21 -0,02 -5,6
Indice di gravità ditte appaltatrici (LDR) (2) i 9,86 8,53 1,34 15,7

(1) Il LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) viene calcolato rapportando lo stesso numero di infortuni alle ore lavorate/200.000. Il calcolo degli indici per Paese considera il numero complessivo di infortuni di uomini e donne rapportato alla somma di ore lavorate da uomini e donne; il calcolo degli indici per genere considera il numero di infortuni rapportato alle ore lavorate del genere in questione (o solo uomini o solo donne). I casi di first aid non sono inclusi nel calcolo dell'indice.

(2) Il LDR (Lost Day Rate) è calcolato rapportando il numero di giorni di assenza per infortuni alle ore lavorate/200.000. Per il calcolo dei giorni di assenza vengono considerati i giorni di calendario a partire dal giorno successivo all'accadimento dell'infortunio.

(3) I dati 2016 sono stati ricalcolati a seguito di una puntuale ridefinizione legata all'uscita dal perimetro di Slovenské elektrárne.

Relazioni responsabili con le comunità

Operare in un mondo in costante cambiamento, in cui fenomeni globali si inseriscono in contesti molto diversi per cultura e sviluppo socio-economico, è una delle principali sfide che i gruppi multinazionali devono affrontare. Enel si impegna a rispettare i diritti delle comunità e a contribuire al loro progresso economico e sociale, interfacciandosi quotidianamente con una molteplicità di stakeholder. Elemento distintivo è la definizione di un approccio globale e allo stesso tempo locale, per tenere in considerazione le diverse specificità-Paese, attraverso ascolto, cooperazione e conoscenza del contesto di riferimento. Il dialogo costante con le comunità e il coinvolgimento inclusivo di piccoli e medi imprenditori e di diverse organizzazioni operanti sul territorio, consentono di costruire insieme progetti e soluzioni che rispondono a priorità comuni, favoriscono lo sviluppo locale e permettono la creazione di valore condiviso nel lungo periodo.

Principali rischi

La ricerca di valore condiviso per l'Azienda e per i suoi stakeholder rappresenta un'opportunità per coniugare la competitività con la creazione di valore sociale nel lungo periodo. La presenza in un perimetro geografico così vasto implica necessariamente un confronto con realtà differenti tra loro e una conoscenza approfondita del territorio e delle esigenze dei vari interlocutori, così da identificare soluzioni mirate. Ogni progetto infrastrutturale si confronta, quindi, con valutazioni da parte delle comunità e degli stakeholder coinvolti, che potrebbero comportare, in alcuni casi soprattutto legati ad attività di ricollocamento, critiche o condivisioni parziali. In questi ultimi casi il Gruppo potrebbe essere esposto a rischi reputazionali, anche in rapporto all'interazione con fornitori locali, nonché a rischi operativi legati a ritardi nell'esecuzione dei progetti o alla chiusura degli stessi, con eventuali ripercussioni anche sulla catena di fornitura.

Politiche e modello di gestione

I Compliance Program in essere (Codice Etico, Piano TZC, Modello di organizzazione e gestione ex D.Lgs. 231/01 ed equivalenti, EGCP, Politica sui Diritti Umani) sostanziano il modo di operare di Enel basato su princípi di etica, trasparenza, inclusività, rispetto dei diritti umani e massima attenzione alla sicurezza. In particolare, la Politica sui Diritti Umani al relativo paragrafo del capitolo "Valori e pilastri dell'etica aziendale" descrive l'impegno e le attività da porre in essere per il rispetto dei diritti delle comunità, in coerenza con quanto previsto dalle leggi nazionali applicabili e le regole e gli standard internazionali. La Politica è disponibile online all'indirizzo www.enel.com.

Le relazioni responsabili con le comunità costituiscono un pilastro del Piano Strategico di Enel. Guardare costantemente e proattivamente ai bisogni e alle priorità della società permette di cogliere nuove sfide e di ridefinire un modello di business sempre più competitivo, sviluppando nuove strategie e innovando nei processi. Dal 2015 è stato adottato un modello di creazione di valore condiviso (CSV) che integra fattori socioambientali nei processi di business e lungo tutta la catena del valore. La diffusione di tale modello ha richiesto un percorso di definizione e consolidamento all'interno dell'Azienda a livello tanto culturale quanto operativo. Nel 2016 è stata pubblicata la

50 Seeding Energies 2017

Policy n. 211 "CSV Process definition and management", che definisce come la sostenibilità debba permeare trasversalmente i processi aziendali ed essere una responsabilità condivisa. Il modello CSV prevede 6 fasi, che corrispondono a specifiche applicazioni a supporto:

    1. analisi del contesto, in cui vengono analizzati i principali elementi che caratterizzano gli aspetti sociali, economici e ambientali del Paese di riferimento e delle comunità;
    1. identificazione degli stakeholder, in cui vengono mappati e ponderati i principali stakeholder e vengono rilevate le diverse esigenze e i bisogni;
    1. analisi delle priorità e dei rischi/opportunità potenziali, in cui le esigenze locali vengono messe in connessione con gli obiettivi aziendali attraverso una matrice di materialità specifica per sito;
    1. definizione del piano di CSV, che identifica tutti quei progetti e quelle iniziative che rispondono alle priorità condivise;
    1. esecuzione del piano di CSV, anche con la collaborazione di partner locali presenti sul territorio;
    1. monitoraggio del processo, valutazione degli impatti e rendicontazione degli indicatori chiave.

Il modello si applica all'intera catena del valore, con particolare riferimento alle operazioni di sviluppo del business, ingegneria e costruzioni, nonché gestione e manutenzione degli asset. Un approccio inclusivo verso gli stakeholder che si traduce anche in soluzioni di economia circolare: infrastrutture di centrali in dismissione possono essere riconvertite ad altri scopi di promozione del territorio coinvolgendo vari stakeholder. Un esempio è il Progetto Futur-e, in Italia, che mira a trasformare 23 centrali in luoghi ecosostenibili dedicati a scienza, arte, cultura o turismo, nuove attività industriali. Maggiori dettagli sul progetto sono disponibili al sito dedicato www.futur-e.it, al fine di dare massima trasparenza a tutte le informazioni riguardanti il programma.

La definizione e diffusione delle linee guida per l'utilizzo delle applicazioni di CSV, l'elaborazione e la valutazione dei progetti di sostenibilità, la gestione dei progetti a livello di Gruppo e la diffusione delle migliori pratiche tra i Paesi di presenza sono garantite dalla struttura organizzativa di Innovazione e Sostenibilità Holding e dalle relative strutture di Sostenibilità nei diversi Paesi di presenza. Ciascun Paese e Linea di Business emette e adotta documenti organizzativi (procedure organizzative, istruzioni operative) che a livello locale descrivono le modalità di applicazione del modello CSV e declinano la policy globale in base alle diverse peculiarità del business e del contesto.

Attività e risultati della gestione

Nel 2017 Enel, con più di 1.000 progetti e quasi 9 milioni di beneficiari, nei diversi Paesi in cui è presente, ha contribuito concretamente allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica dei territori, dall'ampliamento delle infrastrutture ai programmi di educazione e formazione, dalle iniziative volte all'inclusione sociale ai progetti di supporto alla vita culturale ed economica, in linea rispetto agli SDG. Leva fondamentale per realizzare questi progetti è il ricorso a partnership con organizzazioni operanti a livello locale che promuovono lo sviluppo del territorio attraverso interventi innovativi e su misura.

La sostenibilità della strategia è confermata anche dal progresso compiuto in termini di contributo del Gruppo al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). Nel 2017 il Gruppo ha ottenuto i seguenti risultati:

> SDG 4 - sostenuti progetti per garantire un'istruzione di qua-

lità, equa e inclusiva, in cui sono stati coinvolti oltre 0,2 milioni di beneficiari (0,2 milioni nel 2016);

  • > SDG 7 compiuti progressi nell'offrire un accesso all'energia economica, affidabile, sostenibile e moderna in Sud America e Africa per 0,5 milioni di beneficiari (0,7 milioni nel 2016);
  • > SDG 8 promossa la crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile con progetti che hanno riguardato 0,3 milioni di beneficiari (0,7 milioni nel 2016).

Nel 2017 sono state inoltre effettuate 354 applicazioni del modello CSV10, nelle diverse fasi della catena del valore: Sviluppo del Business (Business Development - BD), Ingegneria e Costruzioni (Engineering & Construction - E&C), Gestione e Manutenzione (Operation & Maintenance - O&M).

10 Nel corso del 2017 è stata definita la nuova metodologia di identificazione delle applicazioni CSV relative ai diversi asset. Pertanto il confronto dei due anni sarà disponibile a partire dall'esercizio 2018. Per applicazione si intende l'utilizzo di almeno uno strumento di CSV relativamente a un asset, in qualunque fase della catena del valore e in qualunque Linea di Business. Le applicazioni CSV in fase di BD includono applicazioni effettuate relativamente a opportunità di sviluppo (anche in stadi iniziali) e progetti di business usciti dalla pipeline nel 2017. Possono anche essere relative ad asset in O&M in caso di progetti di ammodernamento. Le applicazioni CSV in fase E&C possono riferirsi ad asset passati alla fase O&M alla fine dell'anno. Il numero di applicazioni CSV in Infrastructure & Networks (I&N) può riferirsi all'area di concessione ma anche ad aree identificate da municipalità e sottostazioni.

L'applicazione del modello CSV nel Gruppo

BD Generazione
termoelettrica
Energie
rinnovabili
Infrastrutture
e reti
Sviluppo
del business
(Business Development)
6
Applicazioni
CSV
53
Applicazioni
CSV
3
Applicazioni
CSV
62
Applicazioni
CSV
E&C
Ingegneria
e costruzioni
(Engineering & Construction)
3
Applicazioni
CSV
21
Applicazioni
CSV
-
Applicazioni
CSV
24
Applicazioni
CSV
O&M
Gestione
e manutenzione
(Operation & Maintenance)
39
Applicazioni
CSV
174
Applicazioni
CSV
52
Applicazioni
CSV
268*
Applicazioni
CSV
TOTALE 354

(*) Di cui 3 applicazioni CSV riferite al Mercato.

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)*

Nel 2017 Enel ha sviluppato più di 1.200 progetti con oltre 9 milioni di beneficiari. Di seguito si riportano i beneficiari dei progetti relativi agli SDG 4, 7 e 8 per gli anni 2016 e 2017:

  • > SDG 4 Istruzione di qualità equa e inclusiva: 0,2 milioni di beneficiari nel 2016 e 0,3 nel 2017;
  • > SDG 7 Energia economica, affidabile, sostenibile e moderna in Sud America e Africa: 0,7 milioni di beneficiari nel 2016 e 0,5 nel 2017;
  • > SDG 8 Crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile: 0,7 milioni di beneficiari nel 2016 e 0,4 nel 2017. Nel 2017 le applicazioni del modello CSV sono state complessivamente pari a 412, di cui 92 in fase di BD, 27 in E&C, 290 in O&M e 3 nell'area Mercato.
  • * Il numero dei beneficiari e le applicazioni del modello CSV considerano le attività e i progetti svolti in tutte le aree in cui il Gruppo opera (comprese le società consolidate con metodo equity, le fondazioni e le onlus del Gruppo, e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO - Build, Sell and Operate).
102-2 102-15 103-2 103-3
302-1 302-3 302-4 303-1
303-3 305-1 305-2 305-3
305-4 305-7 306-2

Sostenibilità ambientale

La lotta ai cambiamenti climatici e la protezione dell'ambiente sono tra le responsabilità di una grande azienda globale del settore energetico come Enel, che mira al raggiungimento della completa decarbonizzazione della produzione di energia elettrica entro il 2050, contribuendo al raggiungimento dell'SDG 13 delle Nazioni Unite. Una strategia basata su una visione di lungo periodo che si traduce in obiettivi concreti. Oltre alle azioni che fanno leva sul mix di generazione, Enel è attiva nell'innovazione, digitalizzazione, mobilità elettrica, efficienza energetica, ecc. In questo scenario, l'impegno di Enel sull'economia circolare, che coniuga innovazione, competitività e sostenibilità ambientale, coinvolge tutte le attività del Gruppo su questi obiettivi.

Principali rischi

Nell'ambito dell'attuale scenario climatico, eventi meteorologici estremi, disastri naturali, nonché il fallimento delle azioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico espongono il Gruppo a rischi operativi e regolatori, con particolare riferimento a danni ad asset e infrastrutture che ne potrebbero comportare una prolungata indisponibilità.

Il Gruppo ha firmato la lettera di supporto all'attuazione delle linee guida volontarie della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), che ha predisposto le raccomandazioni sulla disclosure degli impatti finanziari relativi a grandezze 'non-finanziarie' attinenti al cambiamento climatico presentate nel 2017. Enel ha quindi avviato un gruppo di lavoro che sta adottando le raccomandazioni lavorando su tre filoni principali:

  • > sviluppo di modelli climatici di lungo periodo;
  • > mappatura dei rischi e delle opportunità correlate al cambiamento climatico;
  • > reporting finanziario associato al cambiamento climatico. Per un maggiore dettaglio si veda il paragrafo "Sistema di cor-

porate governance - Principali tipologie di rischio" della presente Dichiarazione.

Politiche e modello di gestione

La protezione dell'ambiente e delle risorse naturali, la lotta ai cambiamenti climatici e il contributo per uno sviluppo economico sostenibile sono fattori strategici nella pianificazione, nell'esercizio e nello sviluppo delle attività di Enel, nonché determinanti per consolidare la leadership dell'Azienda nei mercati dell'energia. Dal 1996 Enel applica una politica ambientale di Gruppo, che si fonda su quattro princípi fondamentali:

    1. proteggere l'ambiente prevenendo gli impatti;
    1. migliorare e promuovere la sostenibilità ambientale di prodotti e servizi;
    1. creare valore condiviso per l'Azienda e le parti interessate;
    1. soddisfare gli obblighi legali di conformità e gli impegni volontari, promuovendo condotte ambiziose di gestione ambientale;

e persegue dieci obiettivi strategici:

  1. applicazione all'intera organizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) riconosciuti a livello internazionale ispirati dal principio del miglioramento continuo e definizione di indici ambientali per misurare la performance ambientale dell'intera organizzazione;

    1. riduzione degli impatti ambientali con l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili e delle migliori pratiche nelle fasi di costruzione, esercizio e smantellamento degli impianti;
    1. localizzazione ottimale degli impianti industriali e degli edifici nel territorio, tutelando la biodiversità;
    1. leadership nelle fonti rinnovabili e nella generazione di elettricità a basse emissioni e impiego efficiente delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime;
    1. gestione ottimale dei rifiuti e dei reflui;
    1. sviluppo di tecnologie innovative per l'ambiente;
    1. comunicazione ai cittadini, alle istituzioni e agli altri stakeholder sulla gestione e i risultati ambientali dell'Azienda;
    1. formazione e sensibilizzazione dei dipendenti sulle tematiche ambientali;
    1. promozione di pratiche ambientali sostenibili presso i fornitori, gli appaltatori e i clienti;
  2. soddisfare gli obblighi legali di conformità e gli impegni volontari.

Elemento chiave della politica ambientale è l'applicazione a tutte le attività svolte dal Gruppo Enel dei SGA conformi allo standard internazionale ISO 14001.

Le attività in materia ambientale sono svolte attraverso un'organizzazione diffusa nelle unità operative e armonizzata, per quanto riguarda gli indirizzi generali di politica ambientale, da un'unità centrale di Holding. Nelle Linee di Business e nelle Divisioni Globali di servizio sono presenti, a vari livelli, strutture e figure preposte e responsabili.

Attività e risultati11

A fine dicembre 2017 la capacità installata netta del Gruppo è pari a circa 82 GW, in aumento rispetto al 2016 di circa 2 GW, a seguito principalmente dell'entrata in funzione di nuovi impianti rinnovabili idroelettrici, eolici e solari in Brasile, solari in Perù ed eolici negli Stati Uniti. Oggi il Gruppo può contare, in tutto il mondo, su impianti alimentati da fonti rinnovabili per circa 38 GW di potenza efficiente netta, che costituiscono il 47% della potenza complessiva del parco di generazione del Gruppo.

Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, il 38% dell'energia prodotta dal Gruppo nel 2017 è a emissioni zero. La produzione nel 2017, pari a circa 229 TWh, registra una diminuzione rispetto al 2016 di circa 12 TWh, dovuta principalmente all'uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo degli impianti in Slovacchia (tra i quali 2 nucleari, 2 termici e diversi impianti idroelettrici), 1 impianto in Belgio (CCGT) e alcuni impianti negli Stati Uniti (idroelettrici, eolici e geotermici). Relativamente alle fonti di produzione non rinnovabili, la produzione termoelettrica ha registrato una lieve diminuzione (-0,7 TWh rispetto al 2016) dovuta all'uscita dal perimetro degli impianti termoelettrici in Belgio e in Slovacchia; nell'ambito di

11 Gli indici e i dati riportati nel presente capitolo, relativamente a emissioni di gas serra e rifiuti, non comprendono le società acquisite nel corso del 2017 (EnerNOC, eMotorWerks, Demand Energy Networks, Enel Distribuição Goiás, Tynemouth Energy Storage), per le quali, dato il ridotto arco temporale dall'acquisizione, si è ritenuto di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2018, al fine di consentire l'allineamento dei sistemi e delle relative procedure di rendicontazione.

tale produzione si è registrato un incremento dell'utilizzo dei cicli combinati (+4,1 TWh rispetto al 2016), che ha in parte compensato la minore produzione a carbone e a olio & gas. Nel settore delle rinnovabili si riporta una diminuzione della produzione idroelettrica (-4,7 TWh rispetto al 2016) dovuta principalmente a una minore disponibilità idrica in Europa (Italia e Spagna), oltre che alla già citata uscita degli impianti idroelettrici in Slovacchia e negli Stati Uniti. La produzione dalle altre fonti rinnovabili registra invece un incremento complessivo dell'1,5% rispetto all'anno precedente per i maggiori apporti da eolico e solare in Brasile e Cile e solare in Sudafrica.

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Capacità installata netta complessiva GW 84,9 82,7 2,2 2,7
Produzione netta complessiva TWh 249,9 261,8 -11,9 -4,6

Emissioni di gas serra

Le emissioni specifiche di CO2 nel 2017 sono state pari a 447 g/kWheq, in aumento del 4% rispetto all'anno precedente, per effetto della riduzione della produzione totale netta del Gruppo.

Emissioni specifiche

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Emissioni specifiche di CO2
da produzione netta complessiva (1)
g/kWh eq 447 428 19 4,4

(1) Le emissioni specifiche sono calcolate considerando il totale delle emissioni da produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore, rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).

Nel 2017 le emissioni dirette di CO2 equivalente (Scope 1), pari a 105,5 milioni di tonnellate, sono diminuite di circa l'1% rispetto al 2016, un risultato dovuto a una produzione termoelettrica in lieve diminuzione e, nell'ambito di questa, a una maggiore produzione da cicli combinati.

Le emissioni Scope 2 (circa 0,4 milioni di tonnellate equivalen-

ti, in diminuzione di circa il 33% rispetto al 2016) riguardano le emissioni indirette derivanti dalla generazione dell'elettricità acquistata e consumata dall'Azienda. In questa definizione sono incluse le emissioni di CO2 associate ai consumi di energia elettrica acquistata in rete per usi civili e per il pompaggio negli impianti idroelettrici.

Le emissioni Scope 3 sono generate come conseguenza delle attività dell'Azienda e non derivano da fonti controllate né possedute dall'Azienda stessa. Per Enel questo valore è legato principalmente alle emissioni in fase estrattiva del carbone e al trasporto dei combustibili utilizzati per l'alimentazione delle sue centrali. Nel 2017 si riscontra un valore pari a circa 7,1 milioni di tonnellate equivalenti, in diminuzione di circa il 2% rispetto al 2016 per una lieve diminuzione dell'attività termoelettrica a carbone.

Emissioni dirette e indirette di gas serra (Scope 1, 2 e 3)

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Emissioni di CO2
da produzione di energia elettrica e calore
mil t 105,20 106,29 -1,09 -1,0
Totale emissioni dirette (Scope 1) (1) mil t eq 105,51 106,73 -1,22 -1,1
Totale emissioni indirette (Scope 2) (2) mil t eq 0,39 0,58 -0,19 -33,4
Totale emissioni indirette (Scope 3) (3) mil t eq 7,13 7,25 -0,12 -1,7

(1) "Scope1": include, oltre alle emissioni di CO2 da produzione di energia elettrica e calore, anche l'SF6 espresso come tonnellate equivalenti di CO2 (23.500 – Global Warming Potential).

(2) "Scope 2": la stima delle emissioni indirette di CO2 relative al 2017 dovute ai consumi elettrici delle attività di distribuzione di elettricità, movimentazione del combustibile, gestione immobiliare e all'energia elettrica acquistata da rete dagli impianti idroelettrici è effettuata come prodotto dei consumi elettrici incluse le perdite di rete, per i rispettivi coefficienti ponderati di emissione specifica dell'intero mix di generazione dei Paesi in cui il Gruppo Enel opera (fonte: Enerdata - http://services. enerdata.eu).

(3) "Scope 3": la stima delle emissioni indirette di CO2 relative al 2017 e provenienti dal trasporto del carbone via mare è effettuata a partire dal quantitativo trasportato (equivalente al 66,6% del totale del carbone utilizzato nell'anno), prendendo in considerazione navi Panamax con portate di 67.600 tonnellate, che coprono distanze medie di 700 miglia marine percorse in 22 giorni di crociera, con un consumo di 35 tonnellate al giorno di olio combustibile, e un coefficiente di emissione di 3,2 kg di CO2 per ogni litro di olio bruciato, considerando anche i tre giorni di sosta per lo scarico cui è associato un consumo di 5 tonnellate di olio combustibile. La stima delle emissioni indirette di CO2 provenienti dal trasporto ferroviario del carbone è effettuata a partire dal quantitativo trasportato (equivalente al 33,4% del carbone utilizzato) e prendendo in considerazione treni con portate di 1.100 tonnellate, che coprono distanze medie di 1.400 km con un consumo di 6,9 kWh/t per ogni 100 km trasportati e un coefficiente di emissione medio di Enel nel mondo. La stima delle emissioni indirette di CO2 provenienti dal trasporto dei materiali di consumo, olio combustibile, gasolio, biomassa solida, CDR (Combustibile Derivato da Rifiuto) e rifiuti è effettuata, a partire dai quantitativi trasportati di materie prime, prendendo in considerazione autocarri con portate di 28 tonnellate, che coprono distanze medie (di andata e ritorno) di 75 km con un consumo di 1 litro di gasolio per ogni 3 km percorsi e un coefficiente di emissione di 3 kg di CO2 per ogni litro di gasolio bruciato. Il dato è una stima approssimata delle emissioni fuggitive di metano (CH4 ) del carbone importato e utilizzato dal Gruppo Enel per la produzione termoelettrica. Il dato non tiene conto delle emissioni dovute al trasporto di lignite.

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
da produzione netta complessiva (1)
Emissioni specifiche di CO2
g/kWh eq 411 395 16 4,1

(1) Le emissioni specifiche sono calcolate considerando il totale delle emissioni da produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore, rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).

Le emissioni generate di SO2 , NOx e polveri

I maggiori inquinanti atmosferici associati alla produzione termoelettrica sono gli ossidi di zolfo (SO2 ), gli ossidi di azoto (NOx ) e le polveri. Le emissioni sono misurate al camino, nella maggior parte degli impianti di grandi dimensioni attraverso sistemi di monitoraggio in continuo, secondo quanto richiesto dalla normativa nazionale.

Come per la CO2 , anche per i valori relativi a SO2 e NOx , nel 2017 si registrano valori pressocché stabili rispetto all'anno precedente. Le polveri mostrano invece una crescita (circa 14%) per una maggiore produzione da carbone in Russia.

I valori delle emissioni specifiche risultano invece essere in crescita, a causa del decremento della produzione totale legato alla citata variazione di perimetro.

In linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni specifiche delle emissioni in atmosfera, Enel è impegnata alla realizzazione di una serie di interventi su tutto il parco di generazione per allineare gli impianti alle best practice di settore, attraverso l'installazione o il miglioramento degli impianti di abbattimento degli inquinanti e la progressiva dismissione degli impianti meno efficienti.

Altre emissioni atmosferiche

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Emissioni SO2 t 214.057 220.746 -6.689 -3,0
Emissioni NOx t 203.329 200.660 2.669 1,3
Emissioni di polveri t 68.095 59.627 8.468 14,2
Emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva (1)
Emissioni SO2 g/kWh eq 0,91 0,89 0,02 2,3
Emissioni NOx g/kWh eq 0,86 0,81 0,06 6,9
Emissioni di polveri g/kWh eq 0,29 0,24 0,05 20,5

(1) Le emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva sono calcolate considerando il totale delle emissioni rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva (1)
Emissioni SO2 g/kWh eq 0,84 0,82 0,02 2,4
Emissioni NOx g/kWh eq 0,79 0,75 0,04 5,3
Emissioni di polveri g/kWh eq 0,27 0,22 0,05 22,7

(1) Le emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva sono calcolate considerando il totale delle emissioni rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).

Consumi ed efficienza energetica

Per Enel utilizzare in maniera efficiente l'energia significa, da un lato, massimizzare il rendimento del mix di fonti (termoelettriche, nucleari e rinnovabili) e, dall'altro, rendere la rete di distribuzione sempre più efficiente. La strategia di riduzione dei consumi energetici di Enel, quindi, prevede investimenti per aumentare l'efficienza in tutte le attività del Gruppo, dalla produzione alla distribuzione, e punta anche a diffondere una maggiore consapevolezza nei comportamenti. Nel 2017 sono continuate le attività di efficientamento dei processi ed è proseguita l'attuazione di programmi di eccellenza operativa attraverso l'ottimizzazione della distribuzione del carico produttivo. Nell'anno si è verificato un leggero aumento (+1%) dei consumi energetici di combustibile legato alla maggiore produzione termoelettrica dei cicli combinati a gas rispetto all'anno precedente.

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Da fonti non rinnovabili TJ 1.454.201 1.432.386 21.815,1 1,5
Carbone TJ 686.761 708.322 -21.561,2 -3,0
Lignite TJ 25.121 27.674 -2.553,2 -9,2
Olio combustibile TJ 69.668 84.782 -15.113,6 -17,8
Gas naturale TJ 525.904 500.825 25.078,9 5,0
Gasolio TJ 84.071 52.461 31.609,9 60,3
Uranio TJ 62.676 58.322 4.354,3 7,5
Da fonti rinnovabili TJ 59.034 61.672 -2.637,7 -4,3
Biomasse, biogas e rifiuti TJ 5.945 7.829 -1.884 -24,1
Fluido geotermico TJ 53.089 53.842 -753,6 -1,4
Totale consumi diretti TJ 1.513.235 1.494.058 19.177,4 1,3

Consumi (1) di combustibile per fonte primaria

(1) Non sono inclusi i consumi energetici relativi al comparto immobiliare. Le emissioni indirette legate all'acquisto di energia elettrica dalla rete sono, comunque, riportate nel calcolo dello Scope 2 effettuato secondo la metodologia di calcolo riportata nella nota 2 dello Scope 2.

L'intensità energetica del Gruppo, che fornisce una misura dell'efficienza operativa, è pari a 6,4 MJ/kWheq nel 2017. Tale valore, a fronte di un consumo energetico totale pressoché stabile (+1,3%) rispetto al 2016, risulta in crescita per effetto della diminuzione della produzione di Gruppo legata alla variazione del perimetro nel corso del 2016.

Intensità di energia

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Consumo energetico totale TJ 1.513.235 1.494.058 19.177 1,3
Intensità di energia (1) MJ/kWh eq 6,4 6,0 0,4 6,8

(1) L'intensità di energia è calcolata considerando il consumo energetico totale rapportato al totale della produzione rinnovabile, nucleare termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Consumo energetico totale TJ 1.730.698 1.711.395 19.303 1,1
Intensità di energia (1) MJ/kWh eq 6,8 6,4 0,4 6,2

(1) L'intensità di energia è calcolata considerando il consumo energetico totale da fonti primarie rapportato al totale della produzione rinnovabile, nucleare termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).

Le emissioni di CO2 evitate grazie alla produzione a zero emissioni, rappresentata da fonti rinnovabili e dal nucleare, ammontano a circa 56 Mt nel 2017. La diminuzione rispetto al 2016 è legata, oltre che a una riduzione della produzione da fonte idroelettrica dovuta a una minore disponibilità idrica in Europa, alla mancata produzione nucleare e rinnovabile della Slovacchia e all'uscita dal perimetro di alcuni impianti rinnovabili negli Stati Uniti.

Emissioni evitate

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Emissioni evitate (1) mil t 56,5 69,1 -12,5 -18,1

(1) Le emissioni evitate sono calcolate come somma delle emissioni evitate nei diversi ambiti territoriali prendendo come riferimento l'emissione specifica di CO2 della produzione media termoelettrica del singolo Paese, tratta dal database Enerdata (http://services.enerdata.eu). Il dato risulta essere il prodotto tra la produzione di energia elettrica ottenuta da fonte rinnovabile o nucleare per l'emissione specifica di CO2 della produzione termoelettrica del Paese di presenza Enel.

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Emissioni evitate (1) mil t 71,3 83,8 -12,5 -14,9

(1) Le emissioni evitate sono calcolate come somma delle emissioni evitate nei diversi ambiti territoriali prendendo come riferimento l'emissione specifica di CO2 della produzione media termoelettrica del singolo Paese, tratta dal database Enerdata (http://services.enerdata.eu). Il dato risulta essere il prodotto tra la produzione di energia elettrica ottenuta da fonte rinnovabile o nucleare per l'emissione specifica di CO2 della produzione termoelettrica del Paese di presenza Enel.

Gestione responsabile della risorsa idrica

L'acqua è un elemento essenziale per la produzione di energia ed Enel è consapevole del fatto che la disponibilità di questa risorsa è considerata un fattore critico negli scenari energetici futuri. Enel è tradizionalmente impegnata nella gestione efficiente delle risorse idriche che impiega ed effettua un costante monitoraggio di tutti i siti produttivi che si trovano in zone a rischio di scarsità idrica, attraverso i seguenti livelli di analisi:

> mappatura periodica di tutti i siti di produzione per l'individuazione dei possibili rischi connessi alla disponibilità della risorsa idrica;

  • > valutazione dei consumi idrici da acque dolci;
  • > interventi per ottimizzare l'impiego di acqua di mare e delle acque reflue;
  • > monitoraggio dei dati climatici e vegetativi dei siti.

Circa il 10% del totale dell'energia prodotta dal Gruppo ha utilizzato e/o consumato acqua dolce in zone cosiddette "water stressed"12.

Nel 2017 il fabbisogno complessivo di acqua è stato pari a circa 111 milioni di m3 , inferiore di circa il 16% rispetto al 2016, per l'uscita degli impianti termoelettrici e nucleari slovacchi dal perimetro. La percentuale di acque riutilizzate supera il 6%, in crescita rispetto all'anno precedente. Il fabbisogno specifico del 2017 è stato pari a 0,47 l/kWheq, inferiore dell'11% rispetto al 2016.

Volumi di acqua consumata per processo produttivo e fonte

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Volumi di acqua consumata per processo produttivo
Consumi per produzione termoelettrica mil m3 110,4 110,4 -0,1 -0,1
Consumi per produzione nucleare mil m3 0,4 21,3 -21,0 -98,2
Consumi per produzione geotermoelettrica e per deposito e mov.
combustibili
mil m3 - - - -
Totale consumi per processi produttivi mil m3 110,8 131,8 -21,0 -16,0
Consumi per altri usi industriali mil m3 0,1 0,3 -0,2 -76,7
Totale consumi di acqua mil m3 110,8 132,1 -21,3 -16,1
Consumi specifici per processo produttivo
Consumo specifico per produzione termoelettrica (1) l/kWh eq 0,75 0,74 0,01 0,8
Consumo specifico per produzione nucleare (2) l/kWh eq 0,06 1,61 -1,55 -96,0
Consumo specifico per prod. complessiva da processi produttivi (3) l/kWh eq 0,47 0,53 -0,06 -11,3
Volumi di acqua prelevata per fonte
Prelievi da fonti scarse mil m3 96,1 118,0 -21,9 -18,6
Acque di superficie (zone umide, laghi, fiumi) mil m3 78,0 99,9 -21,9 -22,0
Acque sotterranee (da pozzo) mil m3 11,3 11,1 0,2 2,0
Acque da acquedotto (industriale e civile) mil m3 6,8 7,0 -0,2 -2,5
Prelievi da fonti non scarse mil m3 14,7 14,1 0,6 4,2
Acqua di mare (usata tal quale e dissalata) mil m3 7,8 7,8 - -
da reflui (quota usata all'interno degli impianti) mil m3 6,8 6,2 0,6 9,7
Totale mil m3 110,8 132,1 -21,3 -16,1
Percentuale di acque riciclate e riutilizzate % 6,2 4,7 1,5 -
Scarichi idrici
Acque reflue (quantitativo scaricato) mil m3 106,5 109,9 -3,4 -3,1
da produzione termoelettrica mil m3 106,1 104,5 1,6 1,5
da produzione nucleare mil m3 0,4 5,3 -5,0 -93,1
per deposito e movimentazione olio combustibile mil m3 0,01 0,06 -0,05 -86,2

(1) I consumi specifici per produzione termoelettrica sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore, rapportate al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).

(2) I consumi specifici per produzione nucleare sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione nucleare, rapportato al totale della produzione nucleare.

(3) I consumi specifici da produzione sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore e nucleare, rapportato al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq), rinnovabile e nucleare.

12 Si considera come "Water Stressed Area" una zona per la quale la disponibilità di acqua pro capite annua risulta inferiore a 1.700 m3.

Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)

KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Volumi di acqua consumata per processo produttivo
Totale consumi per processi produttivi mil m3 126,0 148,6 -22,6 -15,2
Totale consumi di acqua mil m3 126,0 148,9 -22,9 -15,4
Consumi specifici per processo produttivo
Consumo specifico per produzione termoelettrica (1) l/kWh eq 0,75 0,74 0,01 0,8
Consumo specifico per produzione nucleare (2) l/kWh eq 0,59 1,61 -1,02 -63,4
Consumo specifico per prod. complessiva da processi produttivi (3) l/kWh eq 0,49 0,55 -0,06 -10,9
Volumi di acqua prelevata per fonte
Prelievi da fonti scarse mil m3 111,4 134,8 -23,4 -0,2
Prelievi da fonti non scarse mil m3 14,7 14,1 0,6 4,2
Percentuale di acque riciclate e riutilizzate % 5,4 4,2 1,2 -
Scarichi idrici
Acque reflue (quantitativo scaricato) mil m3 107,8 111,5 -3,7 3,3

(1) I consumi specifici per produzione termoelettrica sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore, rapportate al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).

(2) I consumi specifici per produzione nucleare sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione nucleare, rapportato al totale della produzione nucleare.

(3) I consumi specifici da produzione sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore e nucleare, rapportato al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq), rinnovabile e nucleare.

Rifiuti

Di seguito riportiamo i principali dati di riferimento.

Rifiuti prodotti
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Rifiuti non pericolosi t 9.313.953 9.072.632 241.321 2,7
Rifiuti pericolosi t 67.227 69.905 -2.678 -3,8
Totale rifiuti prodotti t 9.381.180 9.142.537 238.643 2,6
Rifiuti complessivamente avviati al recupero % 22,5 25,7 -3,2 -
Rifiuti non pericolosi per modalità di smaltimento
Rifiuti non pericolosi riciclati o avviati al recupero t 2.081.760 2.316.015 -234.255 -10,1
Rifiuti non pericolosi conferiti in discarica t 7.232.193 6.756.617 475.576 7,0
Rifiuti pericolosi per modalità di smaltimento
Rifiuti pericolosi riciclati o avviati al recupero t 26.358 29.191 -2.833 -9,7
Rifiuti pericolosi conferiti in discarica t 40.869 40.714 155 0,4
a se a seu escritorido de astronomías de contra de la contrada de astronomías de astronomías de astronomías de
Rifiuti complessivamente avviati al recupero % 22,5 25,7 -3,2 -
Totale rifiuti prodotti t 9.383.005 10.642.698 -1.259.693 -11,8
Rifiuti pericolosi t 67.453 70.060 -2.607 -3,7
Rifiuti non pericolosi t 9.315.552 9.074.122 241.430 2,7
KPI UM 2017 2016 2017-2016 %
Perimetro Relazione Finanziaria Annuale e Bilancio di Sostenibilità (vedasi guida alla lettura pag. 5)

60 Seeding Energies 2017

Nota metodologica

101 102-1 102-3 102-5
102-45 102-46 102-47 102-50
102-51 102-52 102-53 102-54
102-55 102-56

Enel, in qualità di ente di interesse pubblico (ai sensi dell'articolo 16, comma 1, del D.Lgs. 39 del 27 gennaio 2010), è soggetto all'applicazione del D.Lgs. 254 del 30 dicembre 2016 "Attuazione della direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante modifica alla direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni" (D.Lgs. 254/16).

La presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DnF) di Enel al 31 dicembre 2017 è stata predisposta in conformità al D.Lgs. 254/16 e costituisce un documento distinto dalla Relazione sulla Gestione. Il presente documento è redatto per la prima volta a partire dall'esercizio finanziario 2017 e verrà pubblicato annualmente, in ottemperanza a quanto richiesto dal D.Lgs. 254/16. La DnF è pubblicata nella sezione "Investitori" del sito internet di Enel (www.enel.com). La presente DnF, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle attività dell'impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva che sono rilevanti per Enel tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa, secondo il processo descritto nel seguito (si veda il paragrafo "L'analisi delle priorità 2017"). Si riportano nella seguente tabella i temi coperti con indicazione dello specifico capitolo del documento dove vengono trattati.

Informazioni e approfondimenti sulle tematiche e gli indicatori esposti nel presente documento possono essere richiesti a:

Enel SpA Direzione Innovability (Innovazione e Sostenibilità) Sostenibilità Viale Regina Margherita, 137 00198 Roma – Italia Tel +39 06 8305 1 E-mail [email protected] Web https://www.enel.com/it/investors1

,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
Tema della DnF/
decreto
Tema dell'analisi delle
priorità
Capitolo DnF Principali rischi Politiche e Modello
di gestione
Attività e risultati
della gestione
Ambiente Decarbonizzazione del
mix energetico
Gestione e
compliance
ambientale
Sostenibilità ambientale Pag. 16-17
Pag. 53
Pag. 53-54 Pag. 54-60
Sociale Coinvolgimento delle
comunità locali
Relazioni responsabili
con le comunità
Pag. 50 Pag. 50-51 Pag. 51-52
Attinente al
personale
Gestione, sviluppo
e motivazione delle
persone
Gestione, sviluppo
e motivazione delle
persone
Pag. 33 Pag. 33-34 Pag. 34-41
Salute e sicurezza sul
lavoro
Salute e sicurezza sul
lavoro
Pag. 42 Pag. 42-43 Pag. 44-49
Diritti umani Governance solida e
condotta trasparente
Gestione, sviluppo
e motivazione delle
persone
Coinvolgimento delle
comunità locali
Valori e pilastri dell'etica
aziendale
Pag. 29-30 Pag. 28-29 Pag. 28-30
Lotta alla corruzione
attiva e passiva
Governance solida e
condotta trasparente
Valori e pilastri dell'etica
aziendale
Pag. 26-27 Pag. 26-27 Pag. 26-27

In coerenza con quanto fatto negli anni precedenti, Enel pubblica inoltre il Bilancio di Sostenibilità.

Parametri del report

Le informazioni e i dati riportati nella DnF si riferiscono a Enel SpA e alle società incluse nel perimetro di consolidamento integrale al 31 dicembre 2017. Tale perimetro si differenzia dal perimetro di consolidamento finanziario di Gruppo per l'esclusione della società Asociación Nuclear Ascó-Vandellós II AIE (ANA CNVII AIE), alla quale afferiscono i due impianti nucleari in Spagna di Ascó e Vandellós. La società, infatti, è considerata una joint operation, in linea con quanto previsto dal principio contabile IFRS1113 ed è pertanto inclusa nel perimetro di consolidamento finanziario di Gruppo con metodo proporzionale. Tuttavia, al fine di garantire la coerenza con la rappresentazione societaria della Relazione Finanziaria Annuale e del Bilancio di Sostenibilità di Gruppo, e data la natura rilevante in termini di operation e delle relative informazioni non finanziarie, vengono riportati nella DnF anche i dati riferiti al perimetro di consolidamento esteso per i KPI ritenuti più significativi.

Sola eccezione al perimetro di consolidamento integrale è rappresentata dalle società acquisite nel corso del 201714, per le quali, avuto riguardo all'orientamento prevalente, quale anche rappresentato nella relazione Consob del 19 gennaio 201815, si è ritenuto, per alcuni degli ambiti coperti dal presente documento, di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2018 alla luce del ridotto arco temporale dall'acquisizione. Gli ambiti di esclusione sono stati indicati direttamente nei capitoli specifici.

Nella presente Dichiarazione, per "Corporate", "Holding" o

13 La joint operation si configura come un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

14 EnerNOC, eMotorWerks, Demand Energy Networks, Enel Distribuição Goiás, Tynemouth Energy Storage.

15 Relazione illustrativa degli esiti della consultazione, delle conseguenze sulla regolamentazione, sull'attività delle imprese e degli operatori e sugli interessi degli investitori e dei risparmiatori.

"Capogruppo" si intende Enel SpA, mentre per "Gruppo" o "Enel" si intende l'insieme di Enel SpA e delle società controllate consolidate integralmente.

Il dettaglio relativo alle società presenti nel perimetro di consolidamento integrale è fornito nella Relazione Finanziaria 2017. Un'informativa più puntuale dei cambiamenti intervenuti è fornita nel Bilancio Consolidato 2017 ai paragrafi "Principali variazioni dell'area di consolidamento" e "Fatti di rilievo del 2017". I dati sono calcolati in modo puntuale sulla base delle risultan-

Come è stata costruita la Dichiarazione

La DnF è stata redatta secondo i GRI Sustainability Reporting Standards (2016) del Global Reporting Initiative (GRI), – opzione Core. A partire dall'esercizio corrente, Enel ha infatti effettuato la transizione dalle Linee Guida GRI G4 al GRI Standard, rendicontando i risultati delle proprie performance di sostenibilità sulla base degli ultimi due anni, in coerenza con il processo di rendicontazione della Relazione Finanziaria. Il GRI Content Index, riportato in calce al presente documento alle pag. 70 e successive, contiene i riferimenti puntuali alla DnF 2017. In particolare, il processo di definizione dei contenuti si è basato sui princípi di rilevanza (o "materialità"), inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità e completezza dei dati e delle informazioni; con riferimento alla qualità delle informazioni rendicontate sono stati seguiti i princípi di equilibrio, comparabilità, accuratezza, tempestività, chiarezza e verificabilità. Il presente documento, inoltre, riflette l'adesione di Enel ai princípi di inclusività, rilevanza e rispondenza indicati ze contabili, extracontabili e degli altri sistemi informativi di Enel, e validati dai relativi responsabili. Sono espressamente indicati i dati determinati attraverso l'utilizzo di stime e il relativo metodo di calcolo.

Per il confronto temporale dei dati si specifica che le differenze tra 2017 e 2016, in valore assoluto e in valore percentuale, sono calcolate considerando le cifre decimali talvolta non visibili nella stampa. Nelle tabelle che riportano i dati quantitativi, le variazioni percentuali superiori al |100%| vengono indicate con "-".

nell'AA1000APS (AccountAbility Principles Standard) emanato nel 2008 da AccountAbility, istituto internazionale di ricerca applicata sui temi della sostenibilità. In riferimento al principio di rilevanza, in particolare, il grado di approfondimento con cui i diversi argomenti sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base al loro peso negli obiettivi e nelle strategie del Gruppo Enel e alla loro rilevanza per gli stakeholder, determinati attraverso un processo strutturato di analisi delle priorità.

È stato incluso nei vari capitoli, infine, il riferimento ai principali Sustainable Development Goal (SDG) delle Nazioni Unite, in linea con le indicazioni dell'SDG Compass, la guida pubblicata a novembre 2015, sviluppata da GRI, UN Global Compact e World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), con l'obiettivo di supportare le aziende nell'allineare la propria strategia con gli SDG e misurare e gestire il proprio contributo a tali obiettivi.

L'analisi delle priorità 2017

Nel processo seguito per la realizzazione dell'analisi delle priorità 2017 è stata effettuata una revisione delle tematiche e delle categorie di stakeholder oggetto dell'assessment a seguito di indicazioni e suggerimenti ricevuti da parte di stakeholder interni ed esterni all'Azienda, unitamente alla realizzazione di nuove iniziative di coinvolgimento e ascolto degli stakeholder. Tale percorso è coerente con la metodologia adottata, che prevede un aggiornamento annuale dei risultati ottenuti l'anno precedente e, con cadenza biennale, la realizzazione di nuove iniziative di ascolto e coinvolgimento degli stakeholder ad hoc, parallelamente a una possibile revisione delle tematiche e delle stesse categorie di stakeholder oggetto dell'analisi, con il fine di inglobare eventuali trasformazioni del contesto di sostenibilità all'interno del quale si muove l'Azienda.

L'analisi delle priorità si basa sulle linee guida AA1000SES, per le fasi di mappatura, prioritizzazione degli stakeholder e analisi dei risultati del coinvolgimento, e ai criteri di AccountAbility e del GRI Standard rispetto alla definizione delle tematiche rile-

66 Seeding Energies 2017

vanti e all'applicazione del principio di rilevanza. La definizione delle tematiche oggetto dell'analisi si basa su varie fonti, tra cui le politiche e i princípi di condotta aziendali, le iniziative di ascolto degli stakeholder, i temi di maggiore interesse per le agenzie di rating di sostenibilità, gli studi di benchmarking di settore.

Le dimensioni indagate per i temi oggetto dell'analisi sono:

  • > dal lato degli stakeholder, l'importanza relativa di ciascuna tematica nelle loro percezioni e la 'direzione' delle loro aspettative (aspettative di impegno piuttosto che di disimpegno da parte di Enel);
  • > dal lato dell'Azienda, il livello di impatto delle tematiche sulle strategie industriali, determinato in base all'impegno, attuale e prospettico, assunto su ciascuna tematica.

La rilevanza delle diverse tematiche nelle strategie di Enel è stata valutata tramite il coinvolgimento delle diverse Funzioni aziendali ed è stata sottoposta all'attenzione di Presidente e Amministratore Delegato. Tale analisi riflette gli indirizzi strategici definiti dal Piano Strategico 2018-2020, gli obiettivi delle Funzioni/Divisioni e gli impegni assunti dal Gruppo attraverso le proprie politiche e i propri criteri di condotta.

L'analisi congiunta delle due dimensioni ha consentito, attraverso la sua rappresentazione all'interno della matrice delle priorità riportata all'interno del paragrafo "Analisi delle priorità", il grado di 'allineamento' o 'disallineamento' tra la priorità di intervento attribuita dagli stakeholder alle diverse tematiche e il grado di impegno che il Gruppo si assume su di esse.

Di seguito è riportata la tabella di transcodifica dei temi inclusi nell'analisi delle priorità – e approfonditi all'interno della Dichiarazione non Finanziaria – negli indicatori GRI Standard, con relativa indicazione dell'ambito interno ed esterno all'organizzazione e le limitazioni sul perimetro.

Categoria ESG Tema dell'analisi
delle priorità
GRI Standard Ambito interno Ambito
esterno
Limitazioni di
rendicontazione
su ambito
interno
Limitazioni di
rendicontazione
su ambito
esterno
Governance GRI 205: Anti-corruption
solida e condotta GRI 406: Non-discrimination Gruppo - -
Business &
Governance
trasparente GRI 415: Public Policy
Decarbonizzazione
del mix energetico
GRI 305: Emissions Gruppo - -
GRI 302: Energy
Gestione e GRI 303: Water - -
Ambientale compliance
ambientale
GRI 305: Emissions Gruppo
GRI 306: Effluents and Waste
GRI 401: Employment -
GRI 402: Labor/Management Relations
GRI 404: Training and Education
Gestione, sviluppo GRI 405: Diversity and Equal
Opportunity
e motivazione
delle persone
GRI 407: Freedom of Association and
Collective Bargaining
Gruppo -
GRI 408: Child Labor
Sociale GRI 409: Forced or Compulsory Labor
GRI 410: Security Practices
GRI 412: Human Rights Assessment
Salute e sicurezza
sul lavoro
GRI 403: Occupational Health and
Safety
Gruppo Fornitori - Rendicontazione
parzialmente
estesa ai fornitori
Coinvolgimento GRI 411: Rights of Indigenous Peoples
delle comunità GRI 413: Local Communities Gruppo - -
locali GRI 414: Supplier Social Assessment

Processo di redazione e assurance

Il processo di rendicontazione e monitoraggio dei Key Performance Indicator (KPI) rilevanti per la sostenibilità coinvolge la Holding, per quanto attiene alle tematiche trasversali, e tutte le Linee di Business, Funzioni Global e Società del Gruppo per le tematiche e gli indicatori specifici dei diversi settori di attività.

All'interno delle strutture coinvolte sono individuati i responsabili della raccolta, verifica ed elaborazione dei KPI di competenza. L'unità Sostenibilità, che fa parte della Funzione Innovazione e Sostenibilità, è responsabile del consolidamento delle informazioni, nonché del coordinamento dell'intero processo di redazione della DnF.

In tale processo, la Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo garantisce la coerenza, tra il Bilancio di Sostenibilità e gli altri documenti di rendicontazione, dei dati quantitativi presenti nel sistema di consolidamento di Gruppo.

La DnF è sottoposta all'analisi e alla valutazione del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità di Enel il 21 marzo 2018, e approvata dal Consiglio di Amministrazione il 22 marzo. Il documento così approvato viene presentato all'Assemblea Generale degli Azionisti in concomitanza col Bilancio Consolidato di Gruppo.

La DnF è stata sottoposta a esame limitato da parte di una società indipendente, EY SpA, come revisore incaricato anche della revisione del Bilancio Consolidato del Gruppo Enel. L'esame limitato è stato svolto secondo quanto previsto dal principio internazionale ISAE 3000 (Revised)16 e, di conseguenza, del Code of Ethics for Professional Accountants, inclusa l'indipendenza professionale e la verifica dell'assenza di conflitti di interessi che possano inficiare i princípi etici di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La relazione di revisione che descrive il dettaglio dei princípi adottati, le attività svolte e le relative conclusioni è riportata in calce al termine della presente Dichiarazione.

16 International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised), Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information.

Unità di misura

% percentuale
g/kWh eq grammi per chilowattora equivalenti
gg giorni
GWh gigawattora
h/pro-cap ore pro capite
i indice
km chilometri
l/kWh eq litri per chilowattora equivalenti
mil euro milioni di euro
mil m3 milioni di metri cubi
mil t milioni di tonnellate
mil t eq milioni di tonnellate equivalenti
MJ/kWh eq Megajoule per chilowattora equivalenti
MW Megawatt
MWh Megawattora
n. numero
t tonnellate
TJ Terajoule
TWh Terawattora

Acronimi

CCGT Combined Cycle Gas Turbine
CdA Consiglio di Amministrazione
CERT Cyber Emergency Readiness Team
CFL Contratto Formazione Lavoro
CSV Creating Shared Value
EBITDA Earnings Before Interest, Tax, Depreciation and
Amortization
ESG Environmental, Social and Governance (Ambientale,
Sociale e di Governance)
SCIGR Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
SDG Sustainable Development Goal
SRI Socially Responsible Investor (Investitori Socialmente
Responsabili)
TCFD Task Force on Climate-related Financial Disclosure
UN United Nations

GRI Content Index

Disclosure Page number(s) Omission
GRI Standards and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
GRI 101: Foundation 2016
General Disclosures
ORGANIZATIONAL PROFILE
102-1 Name of the organization 64
102-2 Activities, brands,
products and services
5-9; 53
102-3 Location and headquarters 64
102-4 Location of operations 5
102-5 Ownership and legal form 8-9; 64
102-6 Markets served 5-7
102-7 Scale of the organization 5-7; 33-35
102-8 Information on employees
and other workers
37-39
102-9 Supply chain 7
102-10 Significant changes to
the organization and its supply
chain
8
102-11 Precautionary Principle or
approach
15-17
GRI 102: General
Disclosures 2016
102-12 External initiatives 10
102-13 Membership of
associations
10
STRATEGY
102-14 Statement from senior
decision-maker
4
ETHICS AND INTEGRITY
102-16 Values, principles,
standards, and norms of
behavior
25-26
102-17 Mechanisms for advice
and concerns about ethics
25-26
GOVERNANCE
102-18 Governance structure 11-15
102-22 Composition of the
highest governance body and its
committees
12-15
102-24 Nominating and selecting
the highest governance body
12-15
GRI Standards Page number(s) Omission
Disclosure and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
STAKEHOLDER ENGAGEMENT
102-40 List of stakeholder
groups
20
102-41 Collective bargaining
agreements
35-36
102-42 Identifying and selecting
stakeholders
19-20
102-43 Approach to stakeholder
engagement
20
102-44 Key topics and concerns
raised
20-21
REPORTING PRACTICES
102-45 Entities included in
the consolidated financial
statements
65-66
GRI 102: General 102-46 Defining report content
and topic boundaries
18-19; 65-68
Disclosures 2016 102-47 List of material topics 20-21; 65-68
102-48 Restatements of
information
64
Prima pubblicazione del documento
102-49 Changes in reporting 64
Prima pubblicazione del documento
102-50 Reporting period 64
102-51 Date of most recent
report
64
102-52 Reporting cycle 64
102-53 Contact point for
questions regarding the report
64
102-54 Claims of reporting
in accordance with the GRI
Standards
66
102-55 GRI content index 70-76
102-56 External assurance 68; 77-79
Material Topics
GRI 200 Economic Standard Series
ANTI-CORRUPTION
GRI 103: Manage 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
ment Approach 2016 103-2 The management
approach and its components
14-17; 26-27
103-3 Evaluation of the
management approach
26-27
GRI 205: Anti-corrup
tion 2016
205-3 Confirmed incidents of
corruption and actions taken
26-28
GRI 300 Environmental Standards Series
ENERGY
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
53-54
103-3 Evaluation of the
management approach
53-54
Disclosure Omission
and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
302-1 Energy consumption
within the organization
57-58
302-3 Energy intensity 58
302-4 Reduction of energy
consumption
57-58
WATER
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
103-2 The management
approach and its components
53-54; 58-60
103-3 Evaluation of the
management approach
53-54; 58-60
303-1 Water withdrawal by
source
59
GRI 300 Environmental Standards Series
EMISSIONS
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
103-2 The management
approach and its components
53-54
103-3 Evaluation of the
management approach
53-54
305-1 Direct (Scope 1) GHG
emissions
55-56
305-2 Energy indirect (Scope 2)
GHG emissions
55-56
305-3 Other indirect (Scope 3)
GHG emissions
55-56
305-4 GHG emissions intensity 55-56
305-7 Nitrogen oxides (NOx
),
sulfur oxides (SOx
), and other
significant air emissions
56-57
EFFLUENTS AND WASTE
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
103-2 The management
approach and its components
53-54
103-3 Evaluation of the
management approach
53-54
306-2 Waste by type and
disposal method
60
GRI 400 Social Standards Series
EMPLOYMENT
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
103-2 The management
approach and its components
33-34
103-3 Evaluation of the
management approach
33-34
401-1 New employee hires and
GRI 401: Employment
employee turnover
37-38
Page number(s)
303-3 Water recycled and reused 59
Page number(s) Omission
GRI Standards Disclosure and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
LABOR/MANAGEMENT RELATIONS
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
33-35
103-3 Evaluation of the
management approach
33-35
GRI 402: Labor/Ma
nagement Relations
2016
402-1 Minimum notice periods
regarding operational changes
36
OCCUPATIONAL HEALTH AND SAFETY
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
33-34; 42-44
103-3 Evaluation of the
management approach
33-34; 42-44
GRI 403:
Occupational Health
and Safety 2016
403-2 Types of injury and rates
of injury, occupational diseases,
lost days, and absenteeism, and
number of work-related fatalities
44; 46-48 Indici H&S
appaltatori per
genere, tasso di
assenteismo (AR)
dipendenti per
genere
Dato non
disponibile
Dati attualmente non
presenti nel sistema
di rendicontazione. I
dati verranno riportati
a partire dal 2018
TRAINING AND EDUCATION
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
33-34
103-3 Evaluation of the
management approach
33-34
404-1 Average hours of training
per year per employee
40
GRI 404: Training and
education 2016
404-3 Percentage of employees
receiving regular performance
and career development reviews
40
DIVERSITY AND EQUAL OPPORTUNITY
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
28-30; 33-35
103-3 Evaluation of the
management approach
28-30; 33-35
GRI 405: Diversity
and Equal Opportuni
ty 2016
405-1 Diversity of governance
bodies and employees
14; 40
NON-DISCRIMINATION
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
28-30; 33-35
103-3 Evaluation of the
management approach
28-30; 33-35
GRI 406: Non-discri
mination 2016
406-1 Incidents of discrimination
and corrective actions taken
32
Page number(s) Omission
GRI Standards Disclosure and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
FREEDOM OF ASSOCIATION AND COLLECTIVE BARGAINING
GRI 103: Manage 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
ment Approach 2016 103-2 The management
approach and its components
28-30
103-3 Evaluation of the
management approach
28-30
GRI 407: Freedom
of Association and
Collective Bargaining
2016
407-1 Operations and suppliers
in which the right to freedom
of association and collective
bargaining may be at risk
28-30
Nell'ambito del processo di due
diligence sui diritti umani viene
effettuato un assessment a
livello di Gruppo sull'intera catena
del valore e, per garantire una
completezza d'analisi, viene fornito
un dettaglio non a livello di singola
operazione ma a livello Paese
CHILD LABOR
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
28-30
103-3 Evaluation of the
management approach
28-30
GRI 408: Child Labor
2016
408-1 Operations and suppliers
at significant risk for incidents of
child labor
28-30
Nell'ambito del processo di due
diligence sui diritti umani viene
effettuato un assessment a
livello di Gruppo sull'intera catena
del valore e, per garantire una
completezza d'analisi, viene fornito
un dettaglio non a livello di singola
operazione ma a livello Paese
FORCED OR COMPULSORY LABOR
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
28-30
103-3 Evaluation of the
management approach
28-30
GRI 409: Forced or
Compulsory Labor
2016
409-1 Operations and suppliers
at significant risk for incidents of
forced or compulsory labor
28-30
Nell'ambito del processo di due
diligence sui diritti umani viene
effettuato un assessment a
livello di Gruppo sull'intera catena
del valore e, per garantire una
completezza d'analisi, viene fornito
un dettaglio non a livello di singola
operazione ma a livello Paese
SECURITY PRACTICES
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
28-29; 31
103-3 Evaluation of the
management approach
28-29; 31
Page number(s) Omission
GRI Standards Disclosure and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
GRI 410: Security
Practices 2016
410-1 Security personnel trained
in human rights policies or
procedures
Tutto il personale Enel è soggetto
alla formazione in materia di
sostenibilità, di cui i diritti umani
sono un elemento fondante. Tutti
i fornitori sottoscrivono specifiche
clausole aventi a oggetto i diritti
umani e si impegnano al rispetto
della relativa policy
RIGHTS OF INDIGENOUS PEOPLES
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-2 The management
approach and its components
28-29; 50-51
103-3 Evaluation of the
management approach
28-29; 50-51
GRI 411: Rights of
Indigenous Peoples
2016
411-1 Incidents of violations
involving rights of indigenous
peoples
Non sono state segnalate violazioni
dei diritti delle popolazioni indigene
HUMAN RIGHTS ASSESSMENT
GRI 103: Manage 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
ment Approach 2016 103-2 The management
approach and its components
28-29
103-3 Evaluation of the
management approach
28-29
GRI 412: Human
Rights Assessment
2016
412-1 Operations that have been
subject to human rights reviews
or impact assessments
28-30
Nell'ambito del processo di due
diligence sui diritti umani viene
effettuato un assessment a
livello di Gruppo sull'intera catena
del valore e, per garantire una
completezza d'analisi, viene fornito
un dettaglio non a livello di singola
operazione ma a livello Paese
412-2 Employee training
on human rights policies or
procedures
31
LOCAL COMMUNITIES
GRI 103: Manage 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
ment Approach 2016 103-2 The management
approach and its components
28-30; 50-51
103-3 Evaluation of the
management approach
28-30; 50-51
GRI 413: Local Com
munities 2016
413-1 Operations with local
community engagement, impact
assessments, and development
programs
51-52 Percentuale
rispetto al totale
delle operazioni
del Gruppo
Informazione
non disponibile
Dati attualmente non
presenti nel sistema
di rendicontazione
SUPPLIER SOCIAL ASSESSMENT
GRI 103: Manage 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
ment Approach 2016 103-2 The management
approach and its components
31
103-3 Evaluation of the
management approach
31
GRI 414: Supplier
Social Assessment
2016
414-1 New suppliers that were
screened using social criteria
31
Page number(s) Omission
GRI Standards Disclosure and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
PUBLIC POLICY
GRI 103: Manage
ment Approach 2016
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
20-21; 66-67
103-2 The management
approach and its components
25-27
103-3 Evaluation of the
management approach
25-27
GRI 415: Public Policy
2016
415-1 Political contributions Enel non ha rapporti diretti con
partiti politici e non effettua
finanziamenti di alcun genere,
come esplicitamente stabilito al
punto 2.2 del Piano Tolleranza Zero
alla Corruzione e al punto 3.26 del
Codice Etico di Gruppo. Alcune
eccezioni si possono riscontrare
in alcuni Paesi a seguito della
normativa vigente negli stessi e
previa analisi da parte degli organi
preposti

Seeding Energies. The Power of Being.

Siamo l'energia per esprimere al meglio le potenzialità di ognuno. Siamo l'ambiente in cui viviamo e il cambiamento cui ci dedichiamo con forza, ogni giorno. Per questo ci impegniamo a salvaguardare il nostro pianeta e promuovere lo sviluppo sociale. Con passione e innovazione. 365 giorni all'anno. In oltre 30 Paesi. Siamo le comunità in cui lavoriamo e con le quali cresciamo. Perché insieme abbiamo il potere di essere sostenibili.

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