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Enel

Earnings Release Nov 12, 2019

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Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
0116-112-2019
Data/Ora Ricezione
12 Novembre 2019
17:37:35
MTA
Societa' : ENEL
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 124616
Nome utilizzatore : ENELN07 - Cozzolino
Tipologia : REGEM
Data/Ora Ricezione : 12 Novembre 2019 17:37:35
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 12 Novembre 2019 17:37:36
Oggetto : miliardi di euro Enel, utile netto ord. in crescita del 14,1%
nei primi 9 mesi del 2019, rivisto al rialzo il
target di EBITDA ord. per il 2019 a 17,8
Testo del comunicato

Vedi allegato.

Relazioni con i Media Investor Relations

T +39 06 8305 5699 T +39 06 8305 7975

enel.com enel.com

[email protected] [email protected]

ENEL, UTILE NETTO ORDINARIO IN CRESCITA DEL 14,1% NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2019, RIVISTO AL RIALZO IL TARGET DI EBITDA ORDINARIO PER IL 2019 A 17,8 MILIARDI DI EURO

  • Ricavi a 57.124 milioni di euro (55.246 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, +3,4%)
  • incremento principalmente attribuibile alle attività di Infrastrutture e Reti, in particolare in America Latina, per il contributo di Enel Distribuição São Paulo in Brasile e per la risoluzione di temi regolatori pregressi in Argentina, nonché alle attività di Generazione Termoelettrica e Trading, prevalentemente in Italia
  • EBITDA a 13.209 milioni di euro (12.134 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, +8,9%)
  • EBITDA ordinario a 13.268 milioni di euro (12.006 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, +10,5%) al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto
  • incremento guidato dalle Infrastrutture e Reti in America Latina, che beneficiano del risultato di Enel Distribuição São Paulo e dei cambiamenti regolatori in Brasile ed Argentina, nonché dall'incremento dei margini nella generazione nucleare e dalla crescita del mercato libero
  • EBIT a 4.199 milioni di euro (7.438 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, -43,5%)
  • in diminuzione per l'adeguamento effettuato sul valore contabile di taluni impianti a carbone in Italia, Spagna, Cile e Russia, che ha più che compensato la crescita dell'EBITDA
  • Risultato netto del Gruppo a 813 milioni di euro (3.016 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, -73,0%) per effetto essenzialmente dell'adeguamento di valore effettuato su taluni impianti a carbone
  • Utile netto ordinario del Gruppo a 3.295 milioni di euro (2.888 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, +14,1%) al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto
  • la variazione riflette il miglioramento dei risultati operativi ordinari, parzialmente compensato da maggiori oneri finanziari non direttamente riferibili all'indebitamento, e dai minori risultati conseguiti dalle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
  • Indebitamento finanziario netto a 46.505 milioni di euro (41.089 milioni di euro a fine 2018, +13,2%)
  • in aumento principalmente per effetto degli investimenti del periodo, del pagamento dei dividendi, dei tassi di cambio sfavorevoli e per la prima applicazione dell'IFRS 16
  • Deliberato un acconto sul dividendo 2019 pari a 0,16 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio 2020, in crescita del 14,3% rispetto all'acconto distribuito a gennaio di quest'anno

  • Il CdA Enel conferma la politica di acconto sui dividendi per l'esercizio 2019, prevista dal Piano Strategico 2019-2021

  • Previsto un dividendo complessivo sui risultati dell'esercizio 2019 pari all'importo più elevato tra 0,32 euro per azione e il 70% dell'utile netto ordinario del Gruppo Enel

Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, ha così commentato: "La positiva performance conseguita nei primi nove mesi del 2019 dimostra la solidità del modello integrato di business di Enel, che ha permesso di registrare un incremento del 14% dell'utile netto ordinario di Gruppo e dell'11% dell'EBITDA ordinario.

Nel periodo il Gruppo ha anche accelerato i propri investimenti fino a superare i 6 miliardi di euro, 84% dei quali dedicati a rinnovabili e reti e alimentati da una forte generazione di cassa che continuerà a sostenere le nostre ambizioni di crescita nel medio e lungo termine. Inoltre, in questi nove mesi il Gruppo ha aumentato del 24% gli investimenti in asset development, che risultano totalmente allocati per il 2019 e il 2020, offrendo piena visibilità sulla realizzazione degli obiettivi industriali.

Sempre più incisive sono state le azioni per integrare pienamente la sostenibilità nella strategia di business del Gruppo. Prosegue il nostro percorso verso la decarbonizzazione, di cui una tappa fondamentale è stato l'impegno, assunto da Enel lo scorso settembre, di ridurre del 70% le emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030, rispetto ai valori del 2017. Questo obiettivo è stato certificato dalla Science Based Targets initiative.

Inoltre, il Gruppo ha lanciato sul mercato USA e poi in Europa le prime obbligazioni societarie al mondo legate al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, raccogliendo circa 4 miliardi di euro con una domanda 4 volte superiore l'offerta, a testimonianza della fiducia dei mercati verso questo innovativo strumento di finanza sostenibile.

Nelle rinnovabili, in questi nove mesi abbiamo installato 600 MW e ci attendiamo l'entrata in esercizio di ulteriori 2.400 MW entro la fine dell'anno. Questo ci permette di confermare il target di 3 GW di nuova capacità rinnovabile installata entro fine 2019. Stiamo inoltre lavorando per aumentare il nostro target annuale di capacità rinnovabile aggiuntiva a 4 GW, a partire dal 2020.

In prospettiva, la crescita operativa, il continuo lavoro sulle efficienze e la semplificazione della struttura societaria ci pongono nelle condizioni migliori per superare il target annuale di EBITDA ordinario consolidato portandolo a circa 17,8 miliardi di euro e per raggiungere un utile netto ordinario consolidato di circa 4,8 miliardi di euro a fine 2019. Queste azioni si pongono all'interno di un approccio strategico che vede la sostenibilità come fattore determinante per la creazione di valore per il Gruppo e i suoi stakeholder."

Roma, 12 novembre 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. ("Enel" o la "Società"), presieduto da Patrizia Grieco, ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019, nonché il prospetto contabile di Enel riferito alla medesima data e la relazione, da cui risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente la distribuzione di un acconto sul dividendo per l'esercizio 2019 pari a 0,16 euro per azione, che verrà messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2020.

*****

1) Dati economico-finanziari consolidati dei primi nove mesi del 2019

RICAVI

Nella seguente tabella sono riportati i ricavi per Linee di Business:

Ricavi (milioni di euro) 9M 2019 9M 2018 Variazione
Generazione Termoelettrica e
Trading
21.278 19.803 7,4%
Enel Green Power 5.547 5.758 -3,7%
Infrastrutture e Reti 16.159 14.588 10,8%
Mercati Finali 24.222 25.229 -4,0%
Enel X 835 715 16,8%
Servizi 1.385 1.339 3,4%
Altro, elisioni e rettifiche (12.302) (12.186) -1,0%
TOTALE 57.124 55.246 3,4%

I ricavi dei primi nove mesi del 2019 sono pari a 57.124 milioni di euro, con un incremento di 1.878 milioni di euro (+3,4%) rispetto all'analogo periodo del 2018. Tale variazione è riconducibile principalmente (i) ai maggiori ricavi di Infrastrutture e Reti, cui hanno contribuito l'acquisizione di Enel Distribuição São Paulo avvenuta nel mese di giugno 2018 (1.022 milioni di euro), l'accordo raggiunto da Edesur (202 milioni di euro) con il governo argentino per la definizione di partite regolatorie pregresse, nonché gli incrementi tariffari registrati in Brasile, Perù ed Argentina, e (ii) all'aumento dei ricavi di Generazione Termoelettrica e Trading per maggiori attività di trading su commodity, prevalentemente in Italia (1.493 milioni di euro), nonostante (iii) i minori ricavi dei Mercati Finali (1.007 milioni di euro) principalmente in Spagna.

Si segnala inoltre l'evoluzione negativa dei tassi di cambio per 414 milioni di euro, in particolare in America Latina.

I ricavi dei primi nove mesi del 2019 includono, come partite straordinarie, la plusvalenza pari a 108 milioni di euro relativa alla cessione di Mercure S.r.l., società veicolo alla quale Enel Produzione aveva precedentemente conferito l'impianto a biomasse della Valle del Mercure e il corrispettivo, pari a 50 milioni di euro, previsto dall'accordo che e-distribuzione ha raggiunto con F2i e 2i Rete Gas per la liquidazione anticipata e forfettaria del secondo indennizzo connesso alla vendita, avvenuta nel 2009, della partecipazione di e-distribuzione in Enel Rete Gas. I ricavi dei primi nove mesi del 2018 includevano, come partita straordinaria, il corrispettivo pari a 128 milioni di euro previsto dal predetto accordo raggiunto da e-distribuzione con F2i e 2i Rete Gas.

EBITDA e EBITDA ORDINARIO

Nella seguente tabella è esposto l'EBITDA per Linee di Business:

EBITDA (milioni di euro) 9M 2019 9M 2018 Variazione
Generazione Termoelettrica e
Trading
1.241 814 52,5%
Enel Green Power 3.304 3.328 -0,7%
Infrastrutture e Reti 6.148 5.658 8,7%
Mercati finali 2.367 2.265 4,5%
Enel X 107 89 20,2%
Servizi 134 115 16,5%
Altro, elisioni e rettifiche (92) (135) 31,9%
TOTALE 13.209 12.134 8,9%

Nella seguente tabella è esposto l'EBITDA ordinario per Linee di Business:

EBITDA ordinario (milioni di euro) 9M 2019 9M 2018 Variazione
Generazione Termoelettrica e Trading 1.350 814 65,8%
Enel Green Power 3.304 3.328 -0,7%
Infrastrutture e Reti 6.098 5.530 10,3%
Mercati finali 2.367 2.265 4,5%
Enel X 107 89 20,2%
Servizi 134 115 16,5%
Altro, elisioni e rettifiche (92) (135) 31,9%
TOTALE 13.268 12.006 10,5%

Il margine operativo lordo ordinario (EBITDA ordinario) ammonta a 13.268 milioni di euro, con un incremento di 1.262 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2018 (+10,5%).

Le partite straordinarie dei primi nove mesi del 2019 che incidono sul margine operativo lordo sono: (i) la plusvalenza derivante dalla cessione della società Mercure S.r.l., al netto degli oneri per la bonifica del sito industriale per 14 milioni di euro, (ii) la svalutazione dei magazzini combustibili, materiali e parti di ricambio asserviti al funzionamento di taluni impianti a carbone in Italia e Spagna, per un totale di 203 milioni di euro, e (iii) il corrispettivo, pari a 50 milioni di euro, previsto dall'accordo che e-distribuzione ha raggiunto con F2i e 2i Rete Gas per la liquidazione anticipata e forfettaria del secondo indennizzo connesso alla vendita, avvenuta nel 2009, della partecipazione di e-distribuzione in Enel Rete Gas.

Nel medesimo periodo dell'esercizio precedente si includeva, come partita straordinaria, il corrispettivo pari a 128 milioni di euro previsto dal predetto accordo raggiunto da e-distribuzione con F2i e 2i Rete Gas.

L'incremento dell'EBITDA ordinario è attribuibile principalmente:

  • alla crescita di Infrastrutture e Reti, pari a 568 milioni di euro, riferibile essenzialmente alle attività di distribuzione in America Latina, soprattutto per il contributo di Enel Distribuição São Paulo (227 milioni di euro) e per il miglioramento del quadro regolatorio e tariffario in Brasile, per le attività di Rio e Goiás, e, in Argentina, per il citato accordo tra Edesur e il governo locale;
  • alla variazione positiva, pari a 536 milioni di euro, di Generazione Termoelettrica e Trading connessa essenzialmente alle attività in Spagna, America Latina e Italia. In particolare, (i) in Spagna l'incremento è prevalentemente attribuibile alla maggiore produzione di energia da fonte nucleare nonché agli effetti positivi derivanti dalla sospensione dell'applicazione di talune imposte sulla produzione di energia elettrica da fonte convenzionale, mentre (ii) in America Latina, la variazione è riconducibile ai migliori margini realizzati dalla centrale di Fortaleza in Brasile (88 milioni di euro) e alla rilevazione di un indennizzo per recesso anticipato su un contratto di fornitura di energia elettrica in Cile (80 milioni di euro);
  • alla crescita del margine relativo ai Mercati Finali, pari a 102 milioni di euro, essenzialmente conseguente all'acquisto di Enel Distribuição São Paulo (57 milioni di euro) e allo sviluppo del mercato libero in Italia (97 milioni di euro), i cui effetti sono stati solo parzialmente compensati dalla riduzione riscontrata nel mercato regolato (57 milioni di euro);
  • alla variazione positiva di Enel X, pari a 18 milioni di euro, che riflette la rilevazione nel corso del primo semestre 2019 del provento (58 milioni di euro) relativo all'adeguamento del corrispettivo per l'acquisizione di eMotorwerks, avvenuta nel corso del 2017;
  • al decremento di Enel Green Power, pari a 24 milioni di euro, che risente degli effetti negativi connessi alle variazioni di perimetro nei due periodi a confronto (151 milioni di euro), parzialmente compensati dall'indennizzo ricevuto a seguito del recesso anticipato di un grande cliente da un contratto di fornitura di energia elettrica in Cile (80 milioni di euro) e dall'incremento dei margini per l'applicazione di prezzi medi crescenti pur in presenza di minori volumi di vendita.

Si segnala, inoltre, che le variazioni sopra commentate includono minori costi per canoni di godimento di beni di terzi per 188 milioni di euro in quanto, a seguito dell'applicazione del principio contabile IFRS 16, tali canoni sono ricompresi tra le attività materiali in leasing come diritti d'uso e, dunque, ammortizzati lungo la durata dei relativi contratti.

EBIT (Risultato operativo)

EBIT (milioni di euro) 9M 2019 9M 2018 Variazione
Generazione Termoelettrica e
Trading
(3.670) (6) -
Enel Green Power 2.388 2.497 -4,4%
Infrastrutture e Reti 3.961 3.627 9,2%
Mercati finali 1.630 1.395 16,8%
Enel X (4) 25 -
Servizi 10 48 -79,2%

Nella seguente tabella è esposto il risultato operativo per Linee di Business:

Altro, elisioni e rettifiche (116) (148) 21,6%
TOTALE 4.199 7.438 -43,5%

Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2019 ammonta a 4.199 milioni di euro, in diminuzione di 3.239 milioni di euro (-43,5%) rispetto all'analogo periodo del 2018. In particolare, il miglioramento dell'EBITDA è stato più che compensato dai maggiori ammortamenti e perdite di valore, che includono gli impairment effettuati nel corso dei primi nove mesi del 2019 su taluni impianti a carbone in Italia, Spagna, Cile e Russia per complessivi 4.002 milioni di euro.

In particolare in Cile, già nel corso del primo semestre 2019 sono stati effettuati, su due impianti, adeguamenti di valore per 364 milioni di euro, anche a seguito dell'accordo raggiunto con il governo cileno sulla loro dismissione anticipata, mentre in Russia, in ragione dello stato di avanzamento delle trattative per la cessione dell'impianto a carbone di Reftinskaya, quest'ultimo era stato classificato al 30 giugno 2019 tra le attività possedute per la vendita e il suo valore adeguato (125 milioni di euro) per tener conto del prezzo di cessione. In Spagna, nel corso del terzo trimestre 2019, il peggioramento dello scenario di riferimento relativo all'andamento del prezzo delle commodity e al funzionamento del mercato delle emissioni di CO2, ha compromesso la competitività degli impianti a carbone. In Italia, oltre ad un peggioramento dello scenario, la modifica del sistema di remunerazione relativo alla disponibilità della capacità produttiva (cd. Capacity Market) ha previsto, per gli impianti a più elevate emissioni di CO2, un minore ambito di futura partecipazione al Capacity Market e l'esclusione della tecnologia a carbone dal mercato elettrico. Per tali motivi, il valore contabile di taluni impianti a carbone in Italia e in Spagna, comprensivo anche dei relativi oneri di smantellamento, è stato svalutato per complessivi 3.513 milioni di euro.

La variazione del risultato operativo inoltre include la quota di ammortamento dei diritti d'uso su beni altrui che, con decorrenza 1° gennaio 2019, sono rilevati come attività materiali in leasing e ammortizzati lungo la durata dei relativi contratti, a seguito dell'applicazione del principio IFRS 16 (169 milioni di euro).

9M 2019 9M 2018 Variazioni
Risultato netto del Gruppo 813 3.016 (2.203) -73,0%
Indennizzo da cessione partecipazione in Enel Rete Gas (49) (128) 79 61,7%
Cessione della partecipazione in Mercure S.r.l. (97) - (97) -
Adeguamento di valore attività relative a Slovak Power
Holding BV
52 - 52 -
Adeguamento di valore magazzini di combustibili e parti
di ricambio impianti a carbone in Italia e in Spagna
138 - 138 -
Adeguamento di valore impianti a carbone in Italia 1.396 - 1.396 -
Adeguamento di valore impianti a carbone in Spagna 832 - 832 -
Adeguamento di valore impianti a carbone in Cile 154 - 154 -
Adeguamento di valore impianto a carbone in Russia 56 - 56 -
Risultato netto del Gruppo ordinario 3.295 2.888 407 14,1%

RISULTATO NETTO ed UTILE NETTO ORDINARIO DEL GRUPPO

Nei primi nove mesi del 2019, il risultato netto ordinario del Gruppo ammonta a 3.295 milioni di euro, rispetto ai 2.888 milioni di euro dell'analogo periodo dell'esercizio precedente, registrando un incremento di 407 milioni di euro (+14,1%). L'incremento è principalmente attribuibile al miglior risultato della gestione operativa ordinaria, parzialmente compensato da:

  • ‒ maggiori oneri finanziari per circa 100 milioni di euro, dovuti principalmente all'attualizzazione di passività non correnti, tra cui benefici ai dipendenti in Spagna e America Latina e fondi rischi e oneri. Gli oneri finanziari a servizio del debito sono rimasti sostanzialmente inalterati, in quanto i maggiori interessi dovuti all'incremento dell'indebitamento medio del periodo sono stati compensati dai benefici ottenuti grazie all'emissione dei nuovi prestiti obbligazionari a tassi più vantaggiosi e dai maggiori proventi finanziari. La variazione risente inoltre degli effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16;
  • ‒ minori risultati per 106 milioni di euro conseguiti dalle joint venture negli Stati Uniti, principalmente per gli effetti derivanti dal riacquisto di alcune società dalla joint venture EGPNA REP.
  • ‒ un incremento della quota di utili spettante alle minorities in ragione della maggiore contribuzione delle società in America Latina ai risultati del Gruppo.

SITUAZIONE PATRIMONIALE

La situazione patrimoniale evidenzia un capitale investito netto al 30 settembre 2019 pari a 94.336 milioni di euro (88.941 milioni di euro al 31 dicembre 2018) ed è coperto da patrimonio netto, inclusivo delle interessenze di terzi, per 47.831 milioni di euro (47.852 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e dall'indebitamento finanziario netto per 46.505 milioni di euro (41.089 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

L'indebitamento finanziario netto aumenta di 5.416 milioni di euro (+13,2%) per effetto (i) del fabbisogno generato dagli investimenti del periodo, (ii) della prima applicazione del principio contabile IFRS 16, che ha comportato la rilevazione di un debito finanziario per un importo pari a 1.370 milioni di euro, (iii) dell'acquisizione di alcune società da EGPNA REP che ha determinato, oltre ad un pagamento complessivo di 225 milioni di euro, il consolidamento del debito delle società acquisite per 638 milioni di euro, (iv) di un andamento sfavorevole dei cambi per 1.121 milioni di euro e (v) del pagamento di dividendi per complessivi 3.887 milioni di euro.

Il maggiore indebitamento è stato in parte compensato dai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa (7.671 milioni di euro), nonché dalla cessione di talune società di Enel Green Power in Brasile e della Generazione Termoelettrica in Italia per complessivi 493 milioni di euro.

Al 30 settembre 2019, l'incidenza dell'indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, è pari a 0,97 (0,86 al 31 dicembre 2018).

INVESTIMENTI

Nella seguente tabella sono rappresentati gli investimenti per Linee di Business:

Investimenti (milioni di euro) 9M 2019 9M 2018 Variazione
Generazione Termoelettrica e
Trading
498 395 26,1%
Enel Green Power 2.894 1.779 62,7%
Infrastrutture e Reti 2.643 2.552 3,6%
TOTALE1 6.589 5.159 27,7%
Altro, elisioni e rettifiche 23 20 15,0%
Servizi 61 47 29,8%
Enel X 171 118 44,9%
Mercati finali 299 248 20,6%

1Il dato dei primi nove mesi del 2019 non include 4 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita" (378 milioni di euro al 30 settembre 2018).

Gli investimenti ammontano a 6.589 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019, in aumento di 1.430 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2018 (+27,7%). Tale aumento è essenzialmente dovuto ai maggiori interventi sulle reti di distribuzione in Italia e Brasile e alla costruzione di impianti rinnovabili, in particolare in Spagna, Brasile, Sudafrica, Grecia e Russia.

*****

2) Dati economico-finanziari della Capogruppo al 30 settembre del 2019

La Capogruppo Enel, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e coordina le attività delle società controllate. Le attività che Enel, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo sono attività di Holding (coordinamento dei processi di governance).

Nell'ambito del Gruppo, Enel svolge inoltre direttamente la funzione di tesoreria centrale, garantendo l'accesso al mercato monetario e dei capitali, e provvede alla copertura dei rischi assicurativi.

Milioni di euro Primi nove mesi
2019 2018 Variazione
Ricavi 81 23 252,2%
EBITDA (margine operativo lordo) (90) (151) 40,4%
Ebit (Risultato operativo)
Oneri finanziari netti e proventi da
partecipazioni
(190) (163) -16,6%
2.281 2.513 -9,2%
Utile del periodo 2.152 2.424 -11,2%
Indebitamento finanziario netto al 30 settembre 18.870* 15.490** 21,8%

* al 30 settembre 2019 ** al 31 dicembre 2018

I Ricavi, riferiti essenzialmente a prestazioni rese alle società controllate nell'ambito della funzione di indirizzo e coordinamento svolta dalla Capogruppo, sono pari a 81 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019 e presentano un incremento di 58 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è sostanzialmente riconducibile all'aumento dei ricavi per la prestazione di servizi tecnici e manageriali, che lo scorso anno risentivano di conguagli negativi riferiti a periodi pregressi.

L'Ebitda (margine operativo lordo) risulta negativo per 90 milioni di euro e, rispetto ai primi nove mesi del 2018, presenta un miglioramento di 61 milioni di euro da ricondurre sostanzialmente ai maggiori ricavi per prestazioni di servizi.

L'Ebit (risultato operativo), comprensivo di ammortamenti e impairment per 100 milioni di euro, risulta negativo per 190 milioni di euro e, rispetto ai primi nove mesi del 2018, presenta un peggioramento di 27 milioni di euro.

Gli oneri finanziari netti e proventi da partecipazioni nei primi nove mesi del 2019 risultano complessivamente positivi per 2.281 milioni di euro, includendo i dividendi incassati dalle società controllate, collegate e in altre imprese per 2.664 milioni di euro (2.863 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018) e oneri finanziari netti per 383 milioni di euro (350 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018). Questi ultimi mostrano un aumento di 33 milioni di euro rispetto al valore rilevato al 30 settembre 2018, attribuibile essenzialmente all'incremento degli oneri finanziari netti da strumenti derivati e all'effetto cambi negativo, parzialmente compensati dai minori interessi passivi sui finanziamenti.

L'Utile del periodo nei primi nove mesi del 2019 si attesta a 2.152 milioni di euro, a fronte di un utile del corrispondente periodo dell'esercizio precedente di 2.424 milioni di euro. Il decremento di 272 milioni di euro è riconducibile principalmente alla riduzione del risultato della gestione finanziaria.

L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 risulta pari a 18.870 milioni di euro e registra una variazione in aumento di 3.380 milioni di euro rispetto al dato di fine 2018, come risultato di un incremento dell'esposizione debitoria netta a breve termine per 1.142 milioni di euro e di un maggiore indebitamento finanziario netto a lungo termine per 2.238 milioni di euro.

*****

9M 2019 9M 2018 Variazione
Vendite di energia elettrica
(TWh)
228,7 219,7 +4,1%
Vendite di gas (miliardi di m3
)
7,6 8,0 -5,0%
Energia
elettrica
prodotta
(TWh)
174,3 187,8 -7,2%
Energia
elettrica
distribuita
(TWh)
378,3 360,61 +4,9%
Dipendenti (n.) 68.374 69.2722 -1,3%

DATI OPERATIVI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2019

1 Il dato 2018 ha subito una rideterminazione durante il 2019.

2 Il dato si riferisce al 31 dicembre 2018.

Vendite di energia elettrica e gas

  • Le vendite di energia elettrica nei primi nove mesi 2019 ammontano a 228,7 TWh e registrano un incremento di 9 TWh (+4,1%) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. In particolare si rilevano:
  • ‒ maggiori quantità vendute in America Latina (+15 TWh), principalmente in Brasile (+16 TWh);
  • ‒ minori vendite realizzate in Italia (-4,5 TWh), in Spagna (-1 TWh) e in Romania (-0,5 TWh).
  • Le vendite di gas naturale sono pari a 7,6 miliardi di metri cubi, in lieve decremento rispetto al 2018.

Energia elettrica prodotta

L'energia netta prodotta dal Gruppo Enel nei primi nove mesi 2019 è pari a 174,3 TWh1 , con un decremento di 13,5 TWh rispetto al valore registrato nell'analogo periodo del 2018 (-7,2%), da attribuire principalmente ad una minore produzione in Italia ed in Spagna.

Si rileva:

  • ‒ un minore apporto della fonte termoelettrica (-10,9 TWh), principalmente per minore produzione da carbone (-15,5 TWh) in Italia ed in Spagna;
  • ‒ una maggiore produzione da fonte nucleare (+1,8 TWh);
  • ‒ una minore produzione da rinnovabili (-2,6 TWh, di cui: -4,4 TWh idroelettrica e +2,6 TWh eolica), principalmente per minore disponibilità della risorsa idrica, solo in parte compensata dall'incremento della capacità installata rinnovabile.

Mix di Produzione degli impianti del Gruppo Enel

1 182 TWh includendo la produzione da circa 4 GW di capacità rinnovabile gestita.

La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 53% della generazione totale del Gruppo Enel considerando unicamente la produzione da capacità consolidata, mentre è pari al 55% includendo la generazione da capacità gestita2 . L'obiettivo a lungo termine del Gruppo Enel resta la "decarbonizzazione del mix" entro il 2050.

Energia elettrica distribuita

  • L'energia elettrica trasportata sulla rete di distribuzione del Gruppo Enel nei primi nove mesi del 2019 si attesta a 378,3 TWh, di cui 169,4 TWh in Italia e 208,9 TWh all'estero.
  • I volumi di elettricità distribuita in Italia sono diminuiti di 1 TWh (-0,6%) rispetto al valore registrato nello stesso periodo del 2018:
  • ‒ con un andamento lievemente peggiorativo rispetto alla richiesta di energia elettrica sulla rete nazionale (-0,1%). La variazione percentuale del fabbisogno sul territorio nazionale è pari a -1% al Nord, -0,4% al Centro, +2,7% al Sud e +1% nelle Isole. Sud e Isole sono serviti principalmente da e-distribuzione; al Centro e al Nord operano gli altri principali operatori che distribuiscono complessivamente circa il 15% dei volumi di energia.
  • L'elettricità distribuita all'estero è pari a 208,9 TWh, con un incremento di 18,8 TWh (+10%) rispetto allo stesso periodo del 2018, registrato principalmente in Brasile (+19 TWh).

DIPENDENTI

Al 30 settembre 2019, i dipendenti del Gruppo sono pari a 68.374 unità (69.272 al 31 dicembre 2018). La variazione dei primi nove mesi del 2019 (-898 unità) è da riferirsi al saldo negativo tra assunzioni e cessazioni (-952 unità) ed alle variazioni di perimetro (+54 unità), dovute all'acquisizione della società Tradewind a marzo 2019 in USA, i cui effetti hanno più che compensato quelli della dismissione dell'impianto a biomasse della Valle del Mercure in Italia.

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PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

I solidi risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2019 testimoniano l'efficacia della strategia delineata nel Piano Strategico 2019-2021. Il periodo è stato caratterizzato dalla forte performance della distribuzione, trainata dagli investimenti in digitalizzazione della rete, mentre sul fronte delle rinnovabili sono state poste le premesse per un'ulteriore accelerazione dello sviluppo che si manifesterà in modo più evidente a partire dal prossimo anno. L'andamento nei primi nove mesi dell'anno posizionano il Gruppo Enel in linea con gli obiettivi economici previsti dal Piano.

Per la restante parte del 2019, in linea con i target industriali di Piano, sono previsti:

l'accelerazione dell'entrata in esercizio di impianti rinnovabili, in particolar modo in Nord America, in linea con gli obiettivi che il Gruppo si è dato in termini di capacità addizionale;

2 Capacità non consolidata dal Gruppo Enel ma gestita secondo il modello "Build, Sell and Operate".

  • la prosecuzione nella digitalizzazione della rete di distribuzione e dei servizi per i clienti, soprattutto in Italia;
  • ulteriori benefici derivanti da efficienze operative, principalmente in relazione a generazione convenzionale, reti e retail;
  • benefici legati alla strategia di focalizzazione sul cliente, anche tramite i business innovativi di Enel X.

Il valore atteso dell'EBITDA ordinario consolidato per l'esercizio 2019 è pari a circa 17,8 miliardi di euro, superiore al target di Piano, pari a circa 17,4 miliardi di euro. Rimane confermato il target per l'utile netto ordinario consolidato a circa 4,8 miliardi di euro.

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ACCONTO SUL DIVIDENDO 2019

Il Piano Strategico 2019-2021, le cui linee guida sono state illustrate alla comunità finanziaria nel mese di novembre 2018, ha confermato, tra le misure intese ad ottimizzare la remunerazione degli azionisti, il pagamento, reintrodotto a partire dai risultati dell'esercizio 2016, di un acconto sul dividendo. E' stato infatti previsto che i dividendi vengano corrisposti agli azionisti in due tranche nel corso di ciascun esercizio, nei mesi di gennaio a titolo di acconto e di luglio a titolo di saldo.

Tenuto conto di quanto sopra e del fatto che la Capogruppo ha conseguito nei primi nove mesi del 2019 un utile di periodo pari a 2.152 milioni di euro, il Consiglio di Amministrazione, anche alla luce della prevedibile evoluzione della gestione nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio in corso, ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo in misura pari a 0,16 euro per azione.

Tale acconto, al lordo delle eventuali ritenute di legge, verrà posto in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2020, con "data stacco" della cedola n. 31 coincidente con il 20 gennaio 2020 e record date fissata al 21 gennaio 2020. A tale acconto non concorrono, ai sensi di legge, le azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla record date.

L'ammontare dell'acconto sul dividendo in questione è coerente con la politica dei dividendi contemplata dal Piano Strategico 2019-2021, che prevede l'erogazione di un dividendo complessivo sui risultati dell'esercizio 2019 pari all'importo più elevato tra 0,32 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel.

Il parere della società di revisione EY S.p.A. previsto dall'art. 2433-bis cod. civ. è stato rilasciato in data odierna.

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AVVENIMENTI RECENTI

26 agosto 2019: Enel Green Power S.p.A. ("EGP") ha annunciato che la controllata Enel Green Power Chile ha avviato la costruzione in Cile, nella regione di Atacama, dell'impianto solare fotovoltaico di Campos del Sol da 382 MW. L'investimento complessivo previsto per la costruzione dell'impianto ammonta a circa

320 milioni di dollari USA. Si prevede che Campos del Sol entrerà in esercizio entro la fine del 2020 e che genererà circa 1.160 GWh all'anno, evitando l'emissione in atmosfera di oltre 900mila tonnellate di CO2.

3 settembre 2019: Enel ha annunciato la positiva conclusione dell'aumento di capitale della controllata cilena Enel Américas S.A. ("Enel Américas") per un ammontare complessivo pari a 3 miliardi di dollari USA, offerto in opzione ai soci e deliberato dall'Assemblea straordinaria degli azionisti di tale società in data 30 aprile 2019. Tenuto conto delle azioni sottoscritte durante il primo e il secondo periodo di offerta in opzione ai soci, tale aumento è stato sottoscritto in misura complessivamente pari al 99,49%.

Nel secondo periodo di offerta Enel ha sottoscritto n. 294.771.295 azioni di nuova emissione versando un controvalore di circa 47,7 milioni di dollari USA che, sommato a quello corrisposto durante il primo periodo di offerta in opzione, ha comportato un impegno complessivo pari a circa 1,77 miliardi di dollari USA. A conclusione dell'operazione Enel ha quindi aumentato la propria partecipazione al capitale di Enel Américas al 57,19% dal precedente 56,8%.

I due contratti di Share Swap stipulati da Enel il 28 giugno 2019 con un istituto finanziario per acquisire, in date che si prevede ricadano entro il terzo trimestre del 2020, ulteriori azioni ordinarie e American Depositary Shares di Enel Américas conservano intatta la propria efficacia al termine dell'operazione di aumento di capitale.

6 settembre 2019: Enel ha annunciato che la controllata olandese Enel Finance International N.V. ("EFI") ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un'emissione obbligazionaria "sostenibile" single-tranche destinata ad investitori istituzionali per un totale di 1,5 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore complessivo in euro di circa 1,4 miliardi. L'emissione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per quasi tre volte, totalizzando ordini per un ammontare pari a circa 4 miliardi di dollari USA ed una partecipazione significativa dei c.d. Investitori Socialmente Responsabili (SRI), permettendo al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori. L'emissione obbligazionaria, prima nel suo genere e destinata a soddisfare l'ordinario fabbisogno finanziario della Società, è legata alla capacità del Gruppo Enel di raggiungere, al 31 dicembre 2021, una capacità installata da fonti rinnovabili (su base consolidata) pari o superiore al 55% della capacità installata totale consolidata. La verifica circa il raggiungimento di tale obiettivo (al 30 giugno 2019 già pari al 45,9%) sarà oggetto di specifico assurance report rilasciato dal revisore contabile incaricato. L'operazione è strutturata in una singola tranche di 1,5 miliardi di dollari USA a tasso 2,650% con scadenza 10 settembre 2024. Il prezzo di emissione è stato fissato in 99,879% ed il rendimento effettivo a scadenza è pari a 2,676%. Il tasso di interesse applicato rimarrà invariato sino a scadenza del prestito obbligazionario a fronte del raggiungimento dell'obiettivo sostenibile sopra riportato alla data del 31 dicembre 2021. In caso di mancato raggiungimento di tale obiettivo, verrà applicato un meccanismo di step up con un incremento di 25 punti base del tasso di interesse, a decorrere dal primo periodo di interesse successivo alla data di pubblicazione dell'assurance report del revisore contabile.

19 settembre 2019: Enel ha reso noto che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 16 maggio 2019 e nel rispetto dei relativi termini già comunicati al mercato, l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un ammontare massimo di 10,5 milioni di euro e per un numero di azioni non superiore a 2,5 milioni (il "Programma"), equivalenti a circa lo 0,02% del capitale sociale di Enel. Il Programma è a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 cod. civ., anch'esso approvato dall'Assemblea del 16 maggio 2019. Ai fini dell'esecuzione del Programma, che si protrarrà dal 23 settembre al 13 dicembre 2019, Enel ha conferito apposito incarico ad un intermediario abilitato che adotta le decisioni in merito agli acquisti in piena indipendenza, anche in relazione alla tempistica delle operazioni, e nel rispetto di limiti giornalieri di prezzo e di volume coerenti sia con l'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 16 maggio 2019 sia con quanto previsto dall'art. 5 del Regolamento (UE) 596/2014 in materia di abusi di mercato e dall'art. 3 del Regolamento delegato (UE) 2016/1052. Gli acquisti vengono effettuati sul mercato MTA, in modo da

assicurare la parità di trattamento tra gli azionisti, in ottemperanza all'art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Consob 11971/1999, nonché con modalità conformi a quanto previsto dal citato Regolamento (UE) 596/2014 in materia di abusi di mercato e dall'art. 3 del Regolamento delegato (UE) 2016/1052.

Con le modalità e nei termini previsti dall'art. 2 del Regolamento delegato (UE) 2016/1052 Enel ha poi reso note, con comunicazione settimanale alla Consob e al mercato, le operazioni di acquisto effettuate dall'intermediario. In particolare, come da ultimo annunciato in data 12 novembre 2019, Enel detiene alla data dell'8 novembre 2019 n. 1.163.832 azioni proprie, pari allo 0,011448% del capitale sociale.

27 settembre 2019: Enel ha reso noto che la controllata spagnola Endesa S.A. ("Endesa") ha comunicato al mercato che il proprio Consiglio di Amministrazione ha disposto di promuovere l'interruzione della produzione delle centrali a carbone di cui Endesa è titolare nella penisola iberica e di valutare opzioni future per i relativi siti, nel rispetto delle procedure previste dalla normativa vigente. Tale misura è stata adottata tenuto conto della modificazione significativa e strutturale che nel corso del 2019 ha interessato alcuni fattori – con particolare riferimento al prezzo delle commodity e al funzionamento del mercato delle emissioni di CO2 – che hanno inciso negativamente sulla competitività degli impianti a carbone sopra indicati, rendendo remota la possibilità di un relativo funzionamento nel mercato elettrico nel futuro. Il valore netto contabile degli impianti interessati ammonta, a livello di Gruppo Enel, a circa 1,5 miliardi di euro, compresi i relativi oneri di smantellamento. Endesa ha inoltre reso noto che tale iniziativa del Consiglio di Amministrazione potrebbe comportare un adeguamento di valore degli impianti interessati fino ad un importo massimo pari al valore netto contabile sopra indicato. L'iniziativa è in linea con l'obiettivo perseguito dal Gruppo Enel di conseguire una totale decarbonizzazione del mix produttivo entro il 2050.

1 ottobre 2019: Enel, facendo seguito ai comunicati stampa del 6 giugno, 20 giugno e 23 luglio 2019, ha annunciato il trasferimento, a partire dal 1° ottobre 2019, della proprietà della centrale a carbone Reftinskaya GRES dalla sua controllata Enel Russia PJSC ("Enel Russia") a JSC Kuzbassenergo ("Kuzbassenergo"), società controllata da Siberian Generating Company. Il passaggio di proprietà si è perfezionato a seguito della registrazione a livello federale del trasferimento della proprietà dei beni immobili di Reftinskaya GRES, come stabilito nell'accordo di compravendita tra Enel Russia e Kuzbassenergo, che è diventato efficace a seguito dell'approvazione dell'operazione da parte dell'autorità antitrust russa in data 31 luglio 2019. A fronte di un corrispettivo totale dell'operazione pari a 20,7 miliardi di rubli, che tiene conto degli aggiustamenti contrattualmente previsti, alla data del 1° ottobre 2019, Enel Russia ha ricevuto le prime due tranche, pari a un totale di 16,7 miliardi di rubli. L'importo residuo verrà corrisposto una volta che Kuzbassenergo avrà ottenuto tutte le licenze e i permessi necessari alla gestione della centrale e, in ogni caso, entro l'1 ottobre 2020. Fino a tale data, Enel Russia continuerà a gestire Reftinskaya GRES sulla base di un apposito contratto approvato dall'autorità antitrust russa. È inoltre prevista un'eventuale componente, per un massimo di 3 miliardi di rubli, da versare entro cinque anni dal 1° ottobre 2019, al verificarsi di determinate condizioni.

10 ottobre 2019: Enel ha annunciato che la controllata olandese EFI ha lanciato sul mercato europeo un'emissione obbligazionaria "sostenibile" multi-tranche per un totale di 2,5 miliardi di euro, legata al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite e destinata a investitori istituzionali nonchè alla quotazione sul mercato regolamentato della Borsa d'Irlanda. Si tratta del primo General Purpose SDG Linked Bond lanciato dal Gruppo Enel sul mercato europeo.

Il bond, garantito da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per quasi 4 volte, totalizzando ordini per un ammontare pari a circa 10 miliardi di euro e una partecipazione significativa degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI), permettendo al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori. L'emissione, destinata a soddisfare l'ordinario fabbisogno finanziario del Gruppo Enel, è legata alla capacità del Gruppo stesso di raggiungere i seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile: (i) SDG 7 "Energia accessibile e pulita", tramite il raggiungimento, al 31 dicembre 2021, di una percentuale di capacità installata da fonti rinnovabili (su base consolidata) pari o superiore al 55% della capacità installata totale

consolidata (al 30 giugno 2019 già pari al 45,9%) e (ii) SDG 13 "Lotta contro il cambiamento climatico", tramite il raggiungimento, nel 2030, di un livello di emissioni dirette di gas ad effetto serra pari o inferiore a 125 g di CO2 per kWh (nel 2018 già pari a 369 g di CO2 per kWh), in linea con l'impegno a ridurre del 70% le proprie emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030 rispetto ai valori del 2017, come certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi) e coerentemente con l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

L'emissione è strutturata nelle seguenti tranches:

  • a) 1.000 milioni di euro a tasso fisso 0,00%, legata all'SDG 7 "Energia accessibile e pulita", con scadenza il 17 giugno 2024;
  • b) 1.000 milioni di euro a tasso fisso 0,375%, legata all'SDG 7 "Energia accessibile e pulita", con scadenza il 17 giugno 2027:
  • c) 500 milioni di euro a tasso fisso 1,125%, legata all'SDG 13 "Lotta contro il cambiamento climatico", con scadenza il 17 ottobre 2034.

In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi sostenibili alle date del 31 dicembre 2021, nei casi sub a) e sub b) e al 31 dicembre 2030, nel caso sub c), trova applicazione un meccanismo di incremento di 25 punti base di ciascun tasso di interesse applicato alle tre tranches (c.d. step-up clause), secondo i relativi termini e condizioni.

Maggiori dettagli sul contenuto di tali avvenimenti sono reperibili nei relativi comunicati stampa, pubblicati sul sito internet Enel al seguente indirizzo: https://www.enel.com/it/media/tuttiicomunicatistampa.html.

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NOTE

Alle ore 18:00 di oggi, 12 novembre 2019, si terrà una conference call per illustrare i risultati dei primi nove mesi del 2019 ad analisti finanziari e investitori istituzionali, alla quale potranno collegarsi "ad audiendum" anche i giornalisti. Il materiale di supporto sarà reso disponibile nel sito www.enel.com, nella sezione "Investitori", in concomitanza con l'avvio della conference call.

Si allegano gli schemi di conto economico sintetico, dell'utile complessivo rilevato nel periodo, della situazione patrimoniale sintetica e di rendiconto finanziario sintetico su base consolidata. Si allega, inoltre, una sintesi descrittiva degli "indicatori alternativi di performance".

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto De Paoli, dichiara ai sensi del comma 2 dell'art. 154-bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

PRINCIPI CONTABILI E MODIFICHE AL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO

Con decorrenza 1° gennaio 2019 è stato applicato per la prima volta il nuovo principio IFRS 16 "Leasing", omologato dall'Unione europea con il Regolamento UE 2017/1986 del 31 ottobre 2017.

Il Gruppo Enel, in sede di prima applicazione, ha adottato l'approccio retroattivo modificato, concesso dallo stesso principio, che ha comportato la rideterminazione di taluni saldi patrimoniali al 1° gennaio 2019. L'impatto sullo schema dello stato patrimoniale è il seguente:

  • variazione positiva per 1.370 milioni di euro sulle attività materiali ed immateriali;
  • variazione positiva per 1.311 milioni di euro sui finanziamenti a lungo termine;

variazione positiva per 59 milioni di euro sui finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine.

Gli effetti sul conto economico, al lordo degli effetti fiscali, sono di seguito dettagliati:

  • minori costi per servizi e godimento beni di terzi per 188 milioni di euro;
  • maggiori ammortamenti per 169 milioni di euro;
  • maggiori oneri finanziari per 42 milioni di euro.

I dati patrimoniali al 30 settembre 2019 escludono (ove non diversamente indicato) i valori relativi alle attività e alle passività possedute per la vendita dell'impianto di Reftinskaya GRES, a seguito dell'accordo di compravendita sottoscritto da Enel Russia e JSC "Kuzbassenergo", che, in base allo stato di avanzamento delle trattative per la relativa cessione, ricadono nell'ambito di applicazione dell'IFRS 5.

La rappresentazione dei risultati economici per area di attività è effettuata in base all'approccio utilizzato dal management per monitorare le performance del Gruppo nei due periodi messi a confronto, tenuto conto del modello operativo adottato dal Gruppo stesso.

In merito all'informativa per settore operativo si segnala che il Gruppo Enel, a partire dalla presente chiusura contabile (30 settembre 2019), ed anche per i dati comparativi, ha modificato i settori primari e secondari concordemente a quanto previsto dall'IFRS 8. Nello specifico, tenendo presente che nel corso del 2019 il management, inteso come il più alto livello decisionale operativo ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della misurazione e valutazione dei risultati, ha iniziato a comunicare al mercato i propri risultati a partire dalle aree di attività, il Gruppo Enel ha adottato quindi la seguente impostazione settoriale:

  • Settore primario: Area di attività;
  • Settore secondario: Area geografica.

L'area di attività, quindi, risulta essere la discriminante principale e predominante nelle analisi svolte e nelle decisioni prese dal management del Gruppo Enel, ed è pienamente coerente con la reportistica interna predisposta a tali fini, dal momento che i risultati vengono misurati e valutati in primis per ciascuna area di attività e solo successivamente si declinano per Paese.

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PRINCIPALI INDICATORI DI PERFORMANCE

Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni "indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili internazionali così come adottati dall'Unione Europea - IFRS-EU, ma che il management ritiene utili per una migliore valutazione e monitoraggio dell'andamento della gestione economicofinanziaria del Gruppo. In linea con la Comunicazione CONSOB n. 0092543 del 3 dicembre 2015 e con gli Orientamenti pubblicati in data 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) ai sensi del Regolamento n. 1095/2010/EU, si riportano di seguito il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:

  • L'EBITDA (margine operativo lordo) rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment".
  • L'EBITDA ordinario è calcolato depurando dal "margine operativo lordo" tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali acquisizioni o cessioni di aziende (per esempio plusvalenze e minusvalenze), ad eccezione di quelle realizzate nel settore di sviluppo delle energie rinnovabili secondo il nuovo modello di business, avviato nel quarto trimestre 2016, di "Build, Sell and Operate", nel quale i proventi derivanti dalla cessione (o da eventuali riacquisizioni) dei progetti rappresentano il risultato di un'attività di natura ordinaria per il Gruppo.
  • L'indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato;

  • dai "Finanziamenti a lungo termine" e dai "Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine" e tenendo conto dei "Debiti finanziari a breve" inclusi nelle "Altre passività correnti";

  • al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • al netto della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Crediti per factoring", dei "Cash collateral"; degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • al netto dei "Titoli", dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti".

Più in generale, l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel è determinato conformemente a quanto previsto nel paragrafo 127 delle raccomandazioni CESR/05-054b, attuative del Regolamento 809/2004/CE e in linea con le disposizioni CONSOB del 26 luglio 2007 per la definizione della posizione finanziaria netta, dedotti i crediti finanziari e i titoli non correnti.

  • Il capitale investito netto è determinato quale somma algebrica delle "Attività immobilizzate nette"3 e del "Capitale circolante netto"4 , dei "Fondi rischi e oneri", delle "Passività per imposte differite" e delle "Attività per imposte anticipate", nonché delle "Attività nette possedute per la vendita"2 .
  • L'utile netto ordinario del Gruppo: definito come il "risultato netto del Gruppo" riconducibile alla sola gestione caratteristica, è pari al "risultato netto del Gruppo" al netto di tutte le partite relative a operazioni straordinarie così come commentato nel "Margine operativo lordo (EBITDA) ordinario", degli impairment e dei ripristini di valore significativi rilevati sugli asset (incluse partecipazioni a equity e asset finanziari) a esito degli impairment test, nonché dei relativi effetti fiscali e interessenze di terzi.

3 Determinate quale differenza tra le "Attività non correnti" e le "Passività non correnti" ad esclusione: 1) delle "Attività per imposte anticipate"; 2) dei "Titoli", degli "Investimenti finanziari in fondi o gestioni patrimoniali valutati al fair value con imputazione a conto economico", e dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti"; 3) dei "Finanziamenti a lungo termine"; 4) dei "Benefíci ai dipendenti"; 5) dei "Fondi rischi e oneri (quota non corrente)"; 6) delle "Passività per imposte differite".

4 Definito quale differenza tra le "Attività correnti" e le "Passività correnti" ad esclusione: 1) della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Crediti per factoring", dei "Titoli", dei "Cash collateral", degli "Altri crediti finanziari a breve termine" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti"; 2) delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti"; 3) dei "Finanziamenti a breve termine" e delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine"; 4) dei "Fondi rischi ed oneri (quota corrente); 5) degli "Altri debiti finanziari" inclusi nelle "Altre passività correnti".

2 Determinati per differenza tra le "Attività possedute per la vendita" e le "Passività possedute per la vendita".

Conto economico consolidato sintetico

Milioni di euro Primi nove mesi
2019 2018
Totale ricavi 57.124 55.246
Totale costi 53.043 48.010
Proventi/(Oneri) netti da contratti su commodity valutati al fair value 118 202
Risultato operativo 4.199 7.438
Proventi finanziari 3.023 2.694
Oneri finanziari 5.024 4.566
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione 96 100
Totale proventi/(oneri) finanziari (1.905) (1.772)
Quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto
(104) 54
Risultato prima delle imposte 2.190 5.720
Imposte 647 1.686
Risultato delle continuing operations 1.543 4.034
Risultato delle discontinued operations - -
Risultato netto del periodo (Gruppo e terzi) 1.543 4.034
Quota di interessenza del Gruppo 813 3.016
Quota di interessenza di terzi 730 1.018
Risultato per azione (euro) attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo (1) 0,08 0,30

(1) Il risultato netto diluito del Gruppo per azione coincide con il risultato netto del Gruppo per azione

Prospetto dell'utile consolidato complessivo rilevato nel periodo

Milioni di euro Primi nove mesi
2019 2018
Risultato netto del periodo 1.543 4.034
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili
a Conto economico (al netto delle imposte):
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari (145) (50)
Variazione del fair value dei costi di hedging (33) (40)
Quota di risultato rilevata a patrimonio netto da società valutate con il metodo del patrimonio netto (40) 6
Variazione di fair value delle attività finanziare FVOCI 10 (3)
Variazione della riserva di traduzione (108) (1.164)
Altre componenti di conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico (al netto
dell'effetto delle imposte):
Rimisurazione delle passività (attività) nette per benefici ai dipendenti (176) -
Variazione di fair value su partecipazioni in altre imprese - 1
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto (492) (1.250)
Utile complessivo rilevato nel periodo 1.051 2.784
Quota di interessenza:
- del Gruppo 537 2.257
- di terzi 514 527

Situazione patrimoniale consolidata sintetica

Milioni di euro

al 30.09.2019 al 31.12.2018
ATTIVITA'
Attività non correnti
- Attività materiali e immateriali 97.383 95.780
- Avviamento 14.297 14.273
- Partecipazioni valutate con il metodo
del patrimonio netto
1.990 2.099
- Altre attività non correnti (1) 20.240 16.697
Totale attività non correnti 133.910 128.849
Attività correnti
- Rimanenze 2.885 2.818
- Crediti commerciali 13.274 13.587
- Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.753 6.630
- Altre attività correnti (2) 12.836 12.852
Totale attività correnti 35.748 35.887
Attività possedute per la vendita 302 688
TOTALE ATTIVITÀ 169.960 165.424
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
- Patrimonio netto del Gruppo 30.869 31.720
- Interessenze di terzi 16.962 16.132
Totale patrimonio netto 47.831 47.852
Passività non correnti
- Finanziamenti a lungo termine 52.531 48.983
- Fondi diversi e passività per imposte differite 17.429 17.018
- Altre passività non correnti 13.108 10.816
Totale passività non correnti 83.068 76.817
Passività correnti
- Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 8.706 6.983
- Debiti commerciali 11.252 13.387
- Altre passività correnti 19.099 19.978
Totale passività correnti 39.057 40.348
Passività possedute per la vendita 4 407
TOTALE PASSIVITÀ 122.129 117.572
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 169.960 165.424

(1) Di cui crediti finanziari a lungo termine e titoli diversi al 30 settembre 2019 rispettivamente pari a 2.705 milioni di euro (2.912 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e 420 milioni di euro (360 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

(2) Di cui quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine, crediti finanziari a breve termine e titoli diversi al 30 settembre 2019 rispettivamente pari a 1.922 milioni di euro (1.522 milioni di euro al 31 dicembre 2018), 2.932 milioni di euro (3.418 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e 43 milioni di euro (63 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Rendiconto finanziario consolidato sintetico

Milioni di euro Primi nove mesi
2019 2018
Risultato prima delle imposte 2.190 5.720
Rettifiche per:
Impairment /(Ripristini di valore) netti di crediti commerciali e di altri crediti 721 776
Ammortamenti e impairment 8.289 3.920
(Proventi)/Oneri finanziari 1.905 1.772
Proventi netti derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 104 (54)
Variazioni del capitale circolante netto:
- rimanenze (81) (509)
- crediti commerciali (482) 637
- debiti commerciali (2.129) (1.519)
- altre attitivà e passività derivanti da contratti con i clienti (57) -
- altre attività e passività 882 (184)
Interessi e altri oneri e proventi finanziari pagati e incassati (1.957) (1.919)
Atri movimenti (1.714) (1.520)
Cash flow da attività operativa (A) 7.671 7.120
Investimenti in attività materiali, immateriali e in attività derivanti da contratti con i clienti non correnti (6.593) (5.537)
Investimenti in imprese (o rami di imprese) al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti (250) (1.465)
Dismissione di imprese (o rami di imprese) al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti ceduti 493 264
(Incremento)/Decremento di altre attività d'investimento (10) (217)
Cash flow da attività di (investimento)/disinvestimento (B) (6.360) (6.955)
Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo termine 5.618 12.170
Rimborsi e altre variazioni dell'indebitamento finanziario netto (3.565) (4.828)
Incasso/(Esborsi) per operazioni su non controlling interest 628 (1.413)
Vendita/(Acquisto) azioni proprie (1) -
Dividendi e acconti sui dividendi pagati (3.887) (3.371)
Cash flow da attività di finanziamento (C) (1.207) 2.558
Effetto variazione cambi su disponibilità liquide e mezzi equivalenti (D) (22) (176)
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) 82 2.547
Disponibilità liquide, mezzi equivalenti e titoli a breve all'inizio del periodo (1) 6.714 7.121
Disponibilità liquide, mezzi equivalenti e titoli a breve alla fine del periodo (2) 6.796 9.668

(1) Di cui "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" per 6.630 milioni di euro al 1° gennaio 2019 (7.021 milioni di euro al 1° gennaio 2018), "Titoli a breve" pari a 63 milioni di euro al 1° gennaio 2019 (69 milioni di euro al 1° gennaio 2018) e "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle "Attività possedute per la vendita" pari a 21 milioni di euro al 1° gennaio 2019 (31 milioni di euro al 1°gennaio 2018).

(2) Di cui "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" per 6.753 milioni di euro al 30 settembre 2019 (9.598 milioni di euro al 30 settembre 2018), "Titoli a breve" pari a 43 milioni di euro al 30 settembre 2019 (62 milioni di euro al 30 settembre 2018) e "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle "Attività possedute per la vendita" pari a 8 milioni di euro al 30 settembre 2018.

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