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Enav

Annual Report Mar 31, 2017

4036_10-k-afs_2017-03-31_f70a786f-26d7-4fc6-9a82-2a2de99c8fd0.pdf

Annual Report

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Progetto di Bilancio di Esercizio 2016 di ENAV S.p.A. e Bilancio Consolidato

Relazione Finanziaria Annuale

2016

Indice

Introdu
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31
dicembre
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Introduzione

Principali dati economici finanziari e gestionali del Gruppo

Dati economici 2016 2015 Variazioni %
Totale ricavi 865.271 849.565 15.706 1,8%
EBITDA 254.879 242.972 11.907 4,9%
EBITDA margin 29,5% 28,6% 0,9% 3,0%
EBIT 116.884 93.438 23.446 25,1%
EBIT margin 13,5% 11,0% 2,5% 22,8%
Risultato dell'esercizio di competenza del Gruppo 76.345 66.083 10.262 15,5%
Dati patrimoniali ‐ finanziari 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni %
Capitale investito netto 1.219.947 1.279.052 (59.105) ‐4,6%
Patrimonio netto 1.119.826 1.090.550 29.276 2,7%
Indebitamento finanziario netto 100.121 188.502 (88.381) ‐46,9%
Altri indicatori 2016 2015 Variazioni %
Unità di servizio di rotta 8.299.670 8.171.509 128.161 1,6%
Unità di servizio di terminale 1° fascia di tari ffazione 225.696 221.861 3.835 1,7%
Unità di servizio di terminale 2° fascia di tari ffazione 300.716 286.465 14.251 5,0%
Unità di servizio di terminale 3° fascia di tari ffazione 382.518 372.497 10.021 2,7%
Free cash flow 135.760 136.056 (296) ‐0,2%
Organico a fine periodo 4.233 4.236 (3) ‐0,1%

Enav in Borsa

In data 26 luglio 2016 è stata avviata la negoziazione delle azioni della Capogruppo Enav S.p.A. presso il Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. L'Offerta pubblica si è conclusa con il collocamento di iniziali 230 milioni di azioni pari a circa il 42,5% del capitale sociale di Enav, di cui 207 milioni di azioni, pari al 90% dell'Offerta Globale, riservata ad Investitori Istituzionali in Italia e all'Estero e 23 milioni di azioni, pari al 10% dell'Offerta Globale di vendita, rivolta al pubblico indistinto in Italia e ai dipendenti. In data 2 agosto 2016 è stata esercitata l'opzione greenshoe, da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze e dalle banche finalizzata a calmierare i prezzi, su un pacchetto di 22,6 milioni di azioni corrispondenti al 4,172% del capitale sociale della Capogruppo portando al 46,627% la quota del capitale sociale presente sul mercato. Il 53,373% del capitale sociale pari a 289.144.385 euro è detenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (di seguito anche MEF).

Il prezzo di collocamento è stato definito in 3.30 Euro per azione ordinaria. Nella compagine azionaria di Enav, che include anche una componente importante di investitori retail, sono presenti alcuni tra i principali investitori istituzionali statunitensi, australiani ed europei.

L'andamento del titolo, dopo un'accelerazione nel periodo post‐quotazione, ha successivamente risentito dell'effetto di alcuni fattori esogeni, quali il rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti, l'esito delle elezioni statunitensi e le incertezze del quadro politico nazionale, che hanno portato ad una rotazione settoriale dei fondi d'investimento da titoli difensivi verso titoli con profili di rischio‐rendimento più elevati.

Nell'ultima parte dell'anno la performance del titolo si è stabilizzata.

Relazione sulla gestione

Organi Sociali e di Controllo

Consiglio di Amministrazione
Presidente Ferdinando Falco Beccalli
Amministratore Delegato Roberta Neri
Consiglieri Maria Teresa Di Matteo
Nicola Maione
Alessandro Tonetti
Stefano Siragusa (*)
Mario Vinzia (*)
Comitato Controllo Rischi e Parti Correlate (**)
Presidente Nicola Maione
Componenti Stefano Siragusa
Mario Vinzia
Comitato Remunerazioni e Nomine (**)
Presidente Stefano Siragusa
Componenti Nicola Maione
Alessandro Tonetti
Collegio Sindacale (***)
Presidente Franca Brusco
Sindaci Effettivi Mattia Berti (****)
Donato Pellegrino
Sindaci Supplenti Maria Teresa Cuomo
Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo su Enav S.p.A. Angelo Buscema
Società di Revisione (*) EY S.p.A.

(*) In carica dal 29 aprile 2016 data di nomina da parte dell'Assemblea.

(**) I Comitati sono stati istituiti dal Consiglio di Amministrazione in data 8 giugno 2016 con efficacia dal giorno di inizio delle negoziazioni delle azioni di Enav sul Mercato Telematico Azionario.

(***) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea del 29 aprile 2016 per il periodo 2016 – 2018.

(****) Il Sindaco è stato nominato in data 20 giugno 2016 in sostituzione del Sindaco dimissionario Gennaro Pappacena che era stato nominato dall'Assemblea del 29 aprile 2016.

(*****) L'Assemblea del 29 aprile 2016 ha conferito l'incarico alla Società di Revisione per il novennio 2016 – 2024.

Profilo de el Gruppo o

Di seguito v viene riporta ta una sintet tica descrizio one delle soc cietà incluse nel perimetr ro di consoli damento.

Enav, appar del traffico nazionali di potenziame necessitano continuità Europeo ch target tecno rtenente al s aereo e gli a i competenz ento tecnolo o di manute operativa. C e, da un lato ologici, quali settore oper altri servizi e za assicurand ogico‐infrast enzione con Ciò peraltro o definisce l' itativi, econo rativo servizi essenziali per do i massimi trutturale d ntinua e di è indicato 'assetto del omici ed amb i di assistenz r la navigazio i standard te degli impian sviluppo c chiaramente sistema di g bientali a cui za al volo, e one aerea, n ecnici e di si nti di assist ostante per e dalla norm gestione del t tutti i servic roga i serviz ei cieli italia istema nella tenza al vo r garantire mativa comu traffico aere ce provider d zi di gestione ni e negli ae a sicurezza d olo. Tali in sicurezza, p unitaria del eo e dall'altr devono atten e e controllo eroporti civili el volo ed il nfrastrutture puntualità e Cielo Unico o stabilisce i nersi. oileoioao,o

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Enav Asia P società di d negli stati d Pacific Sdn diritto malese del continent Bhd, appart e controllata te asiatico e o tenente al s a al 100% da oceanico. settore oper a Enav per lo ative residu o sviluppo de ale denomin elle attività c nato altri se commerciali ettori, è una del Gruppo

Consorzio S partecipato simulazione Sicta in liqu o al 60% da E e e validazio uidazione, ap Enav e al 40% ne di soluzio ppartenente % da Techno oni innovativ e al settore o Sky, e svolg ve nel camp operative re ge attività d po dei sistem esiduale den i ricerca, svil mi per la ges nominato alt luppo, speri stione del tr tri settori, è mentazione, affico aereo

effettuata nei confronti delle Consorziate che per i programmi europei di cui SESAR rappresenta la parte preponderante.

Enav North Atlantic LLC, appartenente al settore operativo residuale denominato altri settori, è una società di diritto dello Stato americano del Delaware, interamente controllata da Enav. La società è stata costituita nel mese di gennaio 2014 nella forma di una limited liability company per la partecipazione ad un investimento da realizzarsi mediante l'acquisizione del 12,5% del capitale sociale della società Aireon LLC, l'azienda statunitense del gruppo IRIDIUM, che è responsabile della progettazione, del finanziamento e della messa in opera di un servizio globale di sorveglianza satellitare che fa uso della tecnologia ADS‐B.

Corporate governance

La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari prevista dall'art. 123‐bis del D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 Testo Unico della Finanza (TUF) è predisposta come documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 marzo 2017, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.enav.it nella sezione governance.

La Relazione è stata redatta in linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana e prendendo a modello il Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari predisposto da Borsa Italiana S.p.A.

Nella relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Enav. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella Relazione sulla Remunerazione, predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123‐ter del TUF e all'art. 84‐ quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione governance del sito internet della Società.

Scenario di riferimento e risultato della gestione

Nel corso del 2016 l'economia italiana ha mostrato segnali di crescita moderata, stimolata dal riavvio degli investimenti e dall'espansione della spesa delle famiglie. Secondo il Bollettino Economico della Banca d'Italia nel corso del 2016 si sono rilevati i primi segnali positivi in termini di fiducia delle imprese ed anche l'attività industriale ha evidenziato segnali di ripresa. Sulla base delle stime disponibili per il quarto trimestre 2016, la Banca d'Italia indica che il Prodotto Interno Lordo dovrebbe attestarsi ad un +0,9% nell'anno, pur a fronte tuttavia di un tasso inflattivo posizionato a livelli prossimi allo zero.

Il mercato del trasporto aereo, storicamente correlato al trend dei principali indicatori macroeconomici, anche se a fine 2016 ha fatto registrare volumi in crescita, è stato caratterizzato nel corso dell'anno da un andamento altalenate. In particolare, per quanto riguarda il traffico di Rotta, si rileva come il dato in Unità di Servizio (UdS) si sia consolidato a fine periodo su valori positivi (+1,5%) grazie alla buona performance registrata nel primo e terzo trimestre dell'anno, a fronte invece di un rallentamento tra il secondo ed il quarto trimestre. Accanto agli effetti correlati alla congiuntura economica, la domanda è stata altresì condizionata, ancora per il 2016, dalla situazione socio‐politica dell'area Nord Africana, caratterizzata da una parte dalla prosecuzione della no‐fly zone dello spazio aereo libico che, già in vigore dalla seconda metà del 2014, ha limitato anche per il 2016 il traffico aereo da e verso l'Africa; dall'altra parte dall'instabilità di paesi quali Egitto, Tunisia e Turchia che ha determinato lo spostamento dei flussi di traffico, in particolare quello turistico, su altre aree che non prevedono il sorvolo dello spazio aereo italiano. Per quanto concerne le principali compagnie aeree che hanno operato nei cieli nazionali, si è registrato il contributo positivo delle compagnie low cost, in particolare Ryanair e Wizzair (rispettivamente +9,7% e + 11,5% in termini di UdS), mentre si è mantenuta sostanzialmente invariata l'operatività di Alitalia (+0,1% in termini di UdS). Si rileva, inoltre, la riduzione delle quote di mercato di alcuni vettori full service, quali Air France (‐12,2% in termini di UdS) e British Airways (‐8,1% in termini di UdS).

In tale scenario la Società, in coerenza con le linee di business ed indirizzo assunte nel Piano Industriale, ha messo in atto una serie di azioni gestionali non solo per conseguire gli obiettivi di ottimizzazione della spesa pianificati, ma anche per massimizzare la componente dei ricavi correlata all'eccellenza operativa.

Si evidenzia a tal proposito il risultato raggiunto in termini di contenimento dei costi e la performance sulla qualità del servizio erogato; quest'ultima prosegue nel suo trend positivo, confermando il ruolo di primaria importanza della Società nel panorama europeo. Infatti, la performance relativa alla puntualità conferma che Enav è uno dei più efficaci provider in Europa, con un ritardo medio per volo posizionati su valori prossimo a zero (0,002 minuti medi di ritardo in rotta). I risultati conseguiti in termini di puntualità del volo hanno permesso di centrare gli obiettivi di capacity stabiliti nel Piano di Performance e di poter ottenere, anche per l'anno 2016, il previsto bonus economico sia per quanto riguarda i servizi di Rotta che di Terminale.

Relativamente alla componente economica, sebbene in presenza di un volume di traffico a consuntivo inferiore rispetto alle previsioni di budget e di una dinamica inflattiva diversa rispetto a quanto previsto nel Piano di Performance concordato con il regolatore europeo, il Gruppo ENAV è riuscito a conseguire livelli di marginalità crescenti in termini di EBITDA (+12 milioni di euro rispetto al 2015), grazie ad interventi su specifiche componenti di costo e di ottimizzazione dei processi tra le società del Gruppo. Tutto ciò nel rispetto della missione istituzionale del Gruppo, che è quella di garantire la movimentazione in sicurezza sul territorio nazionale degli aeromobili in rotta ed in aeroporto, e garantire al tempo stesso la piena efficienza operativa degli impianti e degli apparati per il controllo del traffico aereo.

In particolare, il risparmio conseguito sui costi, vantaggioso per Enav grazie al meccanismo di performance economica a cui la Società è assoggettata, e l'accresciuto valore dei ricavi, principalmente correlato all'incremento del traffico, all'incentivo sulla capacità operativa e allo sviluppo delle attività del mercato non regolamentato, ha consentito di pervenire nell'anno ad un risultato in termini di EBITDA di 254,9 milioni di euro, superiore del 4,9% rispetto al valore del precedente anno (242,9 milioni di euro). Con particolare riferimento ai costi, si rileva un valore a fine 2016 pari a 610,3 mln di euro in aumento dello 0,6%, per la presenza nel 2016 dei costi sostenuti per il processo di quotazione (7,5 milioni di euro). Escludendo tali poste straordinarie dai costi dell'anno 2016, si rileva nel confronto con il precedente anno una riduzione del 4%.

Il 2016, secondo anno del secondo periodo di riferimento del piano di performance (2015‐2019), ha visto la Società impegnata sul duplice fronte della collaborazione con le Istituzioni nazionali ed internazionali di riferimento, sia per l'approvazione definitiva della pianificazione economica del Piano delle Performance 2015‐2019, sia per l'ancor più delicato processo che l'ha portata ad essere il primo provider al mondo di servizi di controllo del traffico aereo quotato sul mercato azionario.

In relazione al Piano di Performance, la Società ha registrato l'approvazione formale e definitiva il 15 Aprile 2016, da parte della Commissione Europea, della pianificazione economica presentata nel Piano di Performance 2015‐2019. Infatti, con la Decisione (UE) 2016/599, la Commissione Europea ha stabilito che per l'Italia "gli obiettivi per i settori essenziali di prestazione concernenti l'efficienza economica inclusi nei piani rivisti, presentati ai sensi del regolamento (CE) n. 549/2004, sono coerenti con gli obiettivi prestazionali a livello dell'Unione per il secondo periodo di riferimento".

Quanto al processo di privatizzazione, il primo semestre del 2016 ha visto il proseguimento e l'intensificarsi dell'impegno della Società nelle attività propedeutiche alla quotazione nel Mercato Telematico Azionario gestito ed organizzato da Borsa Italiana S.p.A. A seguito dell'ammissione delle azioni della Società alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario e all'approvazione del Prospetto da parte di CONSOB, l'offerta pubblica di vendita delle azioni ordinarie di Enav ha preso il via l'11 luglio ed è terminata il 21 luglio 2016. ENAV è stata quotata in Borsa il 26 luglio 2016.

L'andamento del mercato e del traffico aereo

L'anno 2016 si è chiuso positivamente per quanto concerne il controllo del traffico aereo nei paesi dell'area Eurocontrol e, in linea con la crescita già osservata nel 2015, anche per il 2016 si è registrato un incremento del numero delle unità di servizio di rotta (*) che, confrontato con quello rilevato nell'esercizio precedente, ha rilevato un incremento dei volumi di traffico pari al +4,2% per il totale dei paesi dell'area Eurocontrol.

Con riferimento alle unità di servizio di rotta dei maggiori provider europei, si rilevano complessivamente degli incrementi delle unità di servizio, di cui Spagna +8,5%, Gran Bretagna +7,1%, Francia +5,4% e Germania +4,5%.

In tale contesto di crescente del traffico aereo di rotta, il risultato registrato in Italia risulta anch'esso positivo, attestandosi a un +1,6% rispetto all'esercizio precedente, seppur inferiore rispetto agli altri Stati europei. Gli elementi caratterizzanti il trend registrato in Italia sono illustrati nei paragrafi successivi.

Traffico totale di rotta 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
unità di servizio (**) n. %
Francia 19.881.541 18.867.771 1.013.770 5,4%
Germania 13.560.219 12.976.261 583.958 4,5%
Gran Bretagna 10.874.603 10.153.907 720.696 7,1%
Spagna 9.760.665 8.997.417 763.248 8,5%
Italia (***) 8.299.670 8.171.509 128.161 1,6%
Eurocontrol 133.631.234 128.254.489 5.376.745 4,2%

(*) traffico che riguarda il sorvolo dello spazio aereo italiano con o senza scalo.

(**) per "unità di servizio" si intende l'unità di misura utilizzata in ambito Eurocontrol al fine della determinazione del valore del servizio reso, ottenuta dalla combinazione di due elementi: il peso dell'aeromobile al decollo e la distanza di percorrenza. (***) escluso il traffico esente non comunicato ad Eurocontrol.

Traffico di rotta

Il traffico di rotta in Italia, mostra al 31 dicembre 2016, un incremento delle unità di servizio pari a +1,6% rispetto all'esercizio precedente e un aumento dei voli che si attesta a +1,2% (‐1,4% se si ricomprende anche la categoria dei voli residuale Esente non comunicato ad Eurocontrol).

Traffico in rotta 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
(numero di voli) n. %
Nazionale 288.625 308.707 (20.082) ‐6,5%
Internazionale 895.067 851.817 43.250 5,1%
Sorvolo 551.678 542.057 9.621 1,8%
Totale pagante 1.735.370 1.702.581 32.789 1,9%
Militare 34.729 36.636 (1.907) ‐5,2%
Altro esente 20.134 29.906 (9.772) ‐32,7%
Totale esente 54.863 66.542 (11.679) ‐17,6%
Totale comunicato da Eurocontrol 1.790.233 1.769.123 21.110 1,2%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 40.856 88.605 (47.749) ‐53,9%
Totale complessivo 1.831.089 1.857.728 (26.639) ‐1,4%

Traffico in rotta 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
(unità di servizio) n. %
Nazionale 1.597.509 1.573.222 24.287 1,5%
Internazionale 3.478.877 3.382.427 96.450 2,9%
Sorvolo 3.076.031 3.062.543 13.488 0,4%
Totale pagante 8.152.417 8.018.192 134.225 1,7%
Militare 134.954 137.905 (2.951) ‐2,1%
Altro esente 12.299 15.412 (3.113) ‐20,2%
Totale esente 147.253 153.317 (6.064) ‐4,0%
Totale comunicato da Eurocontrol 8.299.670 8.171.509 128.161 1,6%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 3.331 5.108 (1.777) ‐34,8%
Totale complessivo 8.303.001 8.176.617 126.384 1,5%

In particolare, la composizione del traffico di rotta è stata contraddistinta da:

un traffico internazionale commerciale pagante, categoria di voli con partenza o arrivo in uno scalo posto sul territorio italiano, che ha registrato valori costantemente positivi durante tutto l'arco dell'anno attestandosi a fine 2016 a +2,9% in termini di unità di servizio (UdS) e a + 5,1% in numero di voli assistiti. La distanza media percorsa, variabile determinante insieme al peso medio al decollo per il calcolo delle UdS, si è ridotta del ‐2,2% contribuendo così alla minor crescita delle unità di servizio rispetto al numero dei voli assistiti. Infatti, il dato di consuntivo mostra una diminuzione dei voli che percorrono una distanza superiore ai 700 km sullo spazio aereo nazionale (‐3,7%), i quali non sono compensati dall'aumento dei voli che percorrono distanze più brevi.

Riguardo le direttrici di volo per continente si registra il buon andamento dei voli da/per Italia verso il resto d'Europa (+4,3% UdS; +5,5% n. voli) che determinano la gran parte delle UdS di traffico internazionale rappresentandone più dell'80% del totale. In leggera crescita anche la direttrice da/per l'Italia verso l'Asia (+0,2% UdS; +5,0% n. voli) che rappresenta il 10% circa del totale delle UdS internazionali. Continua invece anche nel 2016 il trend negativo dei collegamenti da/per l'Italia verso l'Africa, che nel periodo in esame si attestano a una riduzione delle UdS del ‐14,7% e del ‐7,1% per numero di voli assistiti. A mostrare debolezza sono principalmente i collegamenti con l'Egitto e con la Tunisia a causa della precaria situazione socio‐politica dei due paesi.

un traffico di sorvolo commerciale, categoria di movimenti di solo attraversamento dello spazio aereo nazionale, che si attesta a fine 2016 +0,4% in termini di unità di servizio e +1,8% per numero dei voli assistiti. Il 2016, per questa direttrice di traffico, si è caratterizzato per una forte volatilità che ha visto registrare nel primo trimestre dell'anno dei dati di traffico positivi, seguito dal secondo trimestre in cui i dati sono stati negativi, mentre il secondo semestre dell'anno ha registrato una ripresa dell'attività di sorvolo, specialmente a livello di numero di voli assistiti. Come per il traffico internazionale, anche i sorvoli hanno sofferto una contrazione dei voli con maggiore distanza media percorsa (più di 800 km sullo spazio aereo nazionale) che si sono attestati a ‐6,0% in termini di unità di servizio e ‐5,1% per numero di voli assistiti, mentre ad incrementarsi sono stati i collegamenti con distanza media percorsa

compresa tra i 400 e gli 800 km (+11,6% UdS;+10,1% n. voli). Per le destinazioni tra continenti, nel 2016 si è rilevato un incremento dei collegamenti tra paesi europei (+4,4% UdS; +4,5% n. voli) che rappresentano poco più del 68% del totale dei voli, mentre, come per il traffico internazionale si riduce il dato dei collegamenti tra l'Europa e l'Africa (‐11,0% UdS; ‐10,2% n. voli). Contrastante è invece l'andamento della direttrice di traffico tra Europa ed Asia (‐4,3% UdS; +6,1% n. voli) a causa della diminuzione della distanza media percorsa dal singolo volo che passa da 550 km del 2015 a 500 km del 2016 (‐9,1%) ;

  • un traffico nazionale commerciale pagante che registra nel 2016 un risultato contrastante, rispetto al 2015, rilevando un incremento delle unità di servizio del +1,5% a fronte di una importante riduzione del numero di voli fatturati pari a ‐6,5%. La riduzione del totale dei voli effettuati sulle rotte nazionali si è infatti mantenuto pressoché costante lungo tutti i mesi del 2016. La discordanza nell'andamento delle UdS rispetto ai voli è dovuta all'incremento della distanza media percorsa (+8,2%) e del peso medio (+6,9%) di ogni singolo aeromobile. A giustificazione dell'incremento della distanza media percorsa si è osservato un aumento dei voli a maggior percorrenza (più di 700 km) sullo spazio aereo nazionale aumentati del +9,6% mentre si sono molto ridotti quelli con percorrenza media inferiore ai 350 km (‐22,3% come numero di voli). Giova ricordare che i voli oltre i 700 km sono quelli che collegano il Nord e il Sud del paese (Milano‐Catania ad esempio), dove minore è la concorrenza dell'Alta Velocità, mentre quelli inferiori ai 350 km sono quelli dove l'alternativa del trasporto su rotaia è realtà ormai competitiva e consolidata negli anni;
  • un traffico esente suddiviso in: i) traffico esente comunicato da Eurocontrol che ha registrato un decremento del ‐4,0% in termini di unità di servizio a fronte del ‐17,6% nel numero dei voli assistiti, quest'ultimo dato principalmente dovuto alla riduzione delle attività dei voli circolari, dei voli di stato, dei voli di polizia e dei voli militari dei paesi membri Eurocontrol; ii) traffico esente non comunicato ad Eurocontrol, di modesta incidenza sui ricavi, che evidenzia un decremento delle unità di servizio (‐34,8%) e del numero dei voli assistiti (‐53,9%).

Traffico di terminale

Il traffico di terminale, che riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di 20 km dalla pista, comunicato da Eurocontrol registra nel 2016 un andamento positivo sia in termini di unità di servizio che si attestano a +3,5% che in termini di voli assistiti pari a +1,1%.

Tale risultato è principalmente legato all'incremento della componente di traffico commerciale pagante che si attesta a +3,6% in termini di unità di servizio e un +2% in termini di numero di voli assistiti. La componente del traffico esente, di esiguo valore sul totale delle unità di servizio, al contrario, si attesta a ‐13,1% in termini di unità di servizio e a ‐20,7% per numero di voli assistiti.

Traffico di terminale Variazioni
(numero di voli) 31.12.2016 31.12.2015 n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 54.195 55.152 (957) ‐1,7%
Chg. Zone 2 56.793 57.647 (854) ‐1,5%
Chg. Zone 3 165.796 171.447 (5.651) ‐3,3%
Totale voli nazionali 276.784 284.246 (7.462) ‐2,6%
Internazionale
Chg. Zone 1 102.650 102.368 282 0,3%
Chg. Zone 2 169.588 159.783 9.805 6,1%
Chg. Zone 3 172.833 161.241 11.592 7,2%
Totale voli internazionali 445.071 423.392 21.679 5,1%
Totale pagante 721.855 707.638 14.217 2,0%
Esenti
Chg. Zone 1 103 96 7 7,3%
Chg. Zone 2 1.217 2.361 (1.144) ‐48,5%
Chg. Zone 3 22.216 27.229 (5.013) ‐18,4%
Totale voli esenti 23.536 29.686 (6.150) ‐20,7%
Totale comunicato da Eurocontrol 745.391 737.324 8.067 1,1%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 2 16 (14) ‐87,5%
Chg. Zone 2 806 2.864 (2.058) ‐71,9%
Chg. Zone 3 26.745 58.907 (32.162) ‐54,6%
Tot. voli esenti non comunicati ad Eurocontrol 27.553 61.787 (34.234) ‐55,4%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 156.950 157.632 (682) ‐0,4%
Chg. Zone 2 228.404 222.655 5.749 2,6%
Chg. Zone 3 387.590 418.824 (31.234) ‐7,5%
Totale complessivo 772.944 799.111 (26.167) ‐3,3%

Traffico di terminale 31.12.2016 Variazioni
(unità di servizio) 31.12.2015 n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 65.657 65.541 116 0,2%
Chg. Zone 2 64.771 65.081 (310) ‐0,5%
Chg. Zone 3 181.474 182.314 (840) ‐0,5%
Totale uds nazionale 311.902 312.936 (1.034) ‐0,3%
Internazionale
Chg. Zone 1 159.797 156.180 3.617 2,3%
Chg. Zone 2 235.331 220.440 14.891 6,8%
Chg. Zone 3 191.110 176.981 14.129 8,0%
Totale uds internazionale 586.238 553.601 32.637 5,9%
Totale pagante 898.140 866.537 31.603 3,6%
Esenti
Chg. Zone 1 242 139 103 74,1%
Chg. Zone 2 546 728 (182) ‐25,0%
Chg. Zone 3 8.048 9.302 (1.254) ‐13,5%
Totale uds esenti 8.836 10.169 (1.333) ‐13,1%
Totale comunicato da Eurocontrol 906.976 876.706 30.270 3,5%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 0 1 (1) ‐100,0%
Chg. Zone 2 68 216 (148) ‐68,5%
Chg. Zone 3 1.886 3.900 (2.014) ‐51,6%
Tot. uds esente non comunicato ad Eurocontrol 1.954 4.117 (2.163) ‐52,5%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 225.696 221.861 3.835 1,7%
Chg. Zone 2 300.716 286.465 14.251 5,0%
Chg. Zone 3 382.518 372.497 10.021 2,7%
Totale complessivo 908.930 880.823 28.107 3,2%

Come già evidenziato per l'andamento del traffico di rotta, anche per il traffico di terminale commerciale pagante, la componente di traffico internazionale risulta quella trainante rispetto alle altre componenti realizzando un incremento a livello di unità di servizio pari al +5,9% e +5,1 per numero di voli assistiti. Tale risultato è attribuibile in modo particolare ai risultati raggiunti dagli aeroporti della seconda fascia di tariffazione che si attestano a +6,8% (tra i quali Venezia Tessera +12,4% UdS; Bergamo +8,3% UdS; Milano Malpensa +5,3% UdS) e dalla terza fascia di tariffazione che si attesta +8% (tra i quali Bologna +12,6% UdS; Napoli +15,7% UdS; Catania +12,8% UdS). La prima fascia di tariffazione rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino si attesta a +2,3% in termini di unità di servizio.

La componente del traffico nazionale commerciale conferma quanto evidenziato già per il traffico di rotta registrando un decremento del ‐0,3% in termini di unità di servizio e del ‐2,6% per numero di voli assistiti. Tale riduzione, in termini di unità di servizio, si rileva per la seconda e terza fascia di tariffazione che presentano una variazione di ‐0,5% mentre la prima fascia di tariffazione si attesta a +0,2%. Relativamente al numero di voli assistiti si registra una riduzione generalizzata, in cui la terza fascia di tariffazione è quella maggiormente penalizzata rilevando un decremento del ‐3,3% a causa delle riduzioni registrate dagli aeroporti di piccola dimensione. La seconda fascia di tariffazione, che realizza una riduzione del ‐1,5% in numero di voli assistiti risente del risultato di Milano Linate (‐2,8%) e Bergamo (‐4,1%).

Complessivamente i risultati del 2016 comparati con l'esercizio precedente mostrano degli andamenti positivi in termini di unità di servizio per le tre fasce di tariffazione e andamenti diversi per numero di voli assistiti. In particolare: i) la prima fascia rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino si attesta globalmente a +1,7% in termini di unità di servizio e ‐0,4% in termini di voli assistiti rilevando andamenti positivi sia sul traffico nazionale che internazionale a seguito dell'attivazione di nuovi collegamenti sia da parte di Alitalia che delle compagnie low cost; ii) la seconda fascia, rappresentata dagli aeroporti di Milano Linate, Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio e Venezia Tessera registra un incremento complessivo del +5% di UdS e + 2,6% nel numero dei voli assistiti con un andamento molto positivo sul traffico internazionale realizzato su tutti gli aeroporti grazie alle attività di vettori come Ryanair e Vueling e una riduzione del traffico nazionale; la terza fascia rappresentata da 40 aeroporti registra globalmente un +2,7% di UdS e ‐7,5% nel numero dei voli assistiti con un +8% di UdS per i voli internazionali e un ‐0,5% per i voli nazionali.

Gli indicatori di Safety e di Qualità

Safety

Con il Regolamento Comunitario n. 390/2013 la Commissione Europea ha inserito le Safety Performance tra le Aree di Prestazione che nel secondo periodo di riferimento del piano di performance (2015‐2019) sono soggette al raggiungimento di obiettivi vincolanti e, con la Decisione di esecuzione della Commissione Europea n. 132 del 2014, sono stati definiti i Safety Target che a livello di Functional Airspace Block (FAB) sono richiesti al FAB in maniera aggregata, ma anche singolarmente agli Stati e ai relativi fornitori dei servizi di navigazione aerea. Il contributo al raggiungimento degli obiettivi di Safety definiti dall'Italia e dal FAB sono stati ritenuti dalla Commissione Europea, con la Decisione n. 347 del 2015, coerenti con gli obiettivi previsti nell'area di prestazione della Safety.

Al fine di realizzare gli obiettivi di competenza, Enav si è dotata di un Safety Plan 2015‐2017, che rappresenta il piano per il miglioramento della gestione della Safety e costituisce una guida per tutte le attività di Safety. Il Safety plan contiene cinque Macro‐Obiettivi declinati in azioni la cui tracciabilità rappresenta l'elemento in input attraverso cui la Commissione Europea, in ambito Performance Scheme, valuta e rendiconta le performance aziendali. Le azioni identificate come prioritarie nel 2016, sono state completate, in corso di completamento, in ogni caso gestite. Tra i principali risultati conseguiti si evidenziano: i) l'adeguamento delle procedure riguardanti la formazione; ii) il consolidamento dei processi relativi al monitoraggio della Safety; iii) l'emissione della nuova procedura dedicata alla gestione delle Safety proposal e delle proposte di miglioramento correlate agli inconvenienti segnalati; iv) l'aggiornamento delle procedure relative alla gestione del mandatory e del voluntary reporting; v) il progresso nell'attività di valutazione e gestione del rischio, con la finalizzazione del progetto "top 5 areas of improvement" e la definizione di un approcccio sistemico per la definizione dell'ATM Risk portfolio.

Il Safety Plan si attesta su 60 azioni definite al fine di supportare il soddisfacimento di 5 macro obiettivi. In particolare, tutti gli obiettivi del piano sono stati raggiunti.

Relativamente ai tre indicatori essenziali di prestazione di Safety, previsti dalla regolamentazione europea per il periodo 2015‐2019 si sono ottenuti i seguenti risultati: i) per il più importante dei Safety Target, quale l'efficacia del sistema di gestione della sicurezza Safety Management System (ovvero Effectivenss of Safety Management – EoSM) monitorato sulla base del cosiddetto Standard of Excellence measurement (SoE), il contributo fornito da Enav è risultato essere in linea con i target vincolanti stabiliti nel performance plan; ii) il livello di applicazione del Risk Analysis Tool per la classificazione del rischio per Separation Minima Infringement (SMI), Runway Incursion (RIN) e Atm Specific Occurrence (ASP) evidenzia il raggiungimento dei target individuati con un incremento della capacità di investigazione degli inconvenienti rispetto al 2015.

Tipologia eventi di Safety Target 2015 e
2016
Risultati 2016 Risultati 2015 Variazione
SMI 80% 100% 85% 15,0%
RIN 80% 100% 100% 0,0%
ASP 80% 100% 93% 7,0%

iii) livello di presenza/assenza dei principi della Just Culture in Enav misurato mediante la percentuale di risposte positive alle domande comprese in uno specifico questionario realizzato per la Commissione Europea, che richiede almeno il 50% di risposte positive, è stato pienamente conseguito in quanto il livello raggiunto si è attestato a 87,5%.

Qualità e puntualità

Enav pone particolare attenzione alla qualità del servizio erogato, che nel settore è misurato attraverso il livello di puntualità garantito ai voli delle Compagnie aeree.

Anche nel 2016, in continuità con gli ultimi anni, la Società ha conseguito eccellenti prestazioni, in ulteriore miglioramento rispetto al 2015. In particolare il valore di ritardo in rotta (en‐route), è stato pari a 0,002 minuti medi per volo assistito, molto inferiore rispetto al target fissato dalla Commissione Europea (0,10 minuti/volo). Nel 2016, infatti, ai 1,6 milioni di voli IFR/GAT assistiti durante la fase di volo in rotta sono stati attribuiti solamente 3.716 minuti di ritardo ATFCM.

Tale performance è da considerare anche alla luce degli aumenti dei volumi di traffico aereo assistiti durante il periodo estivo, periodo nel quale i ritardi ATFM subiscono degli incrementi a causa della crescente domanda.

Tale performance qualitativa sottintende anche un valore economico, in termini di risparmio, per le compagnie aere che volano sullo spazio aereo nazionale. Infatti, studi di settore indicano in 100 euro il valore medio del costo che i vettori sostengono per ogni minuto di ritardo ATFM. La seguente tabella

evidenzia i risparmi delle compagnie aeree, in termini di minori costi sostenuti, per effetto del raggiungimento da parte di ENAV di un risultato prestazionale migliore rispetto al target fissato dal regolatore europeo.

Capacity En‐route ‐ targets vs Actual Performance 2016
IFR/GAT Flights En‐route Service Unit En‐route ATFCM Delay Cost/Min
1.611.649 8.299.670 100,00
Obiettivo piano di prestazione Obiettivo raggiunto
En‐route ATFCM Delay per Flight 0,10 0,002
En‐route ATFCM Minutes of Delay (Min) 161.165 3.716
En‐route ATFCM Delay Cost (Euro) 16.116.490 371.600

Anche con riferimento al valore del ritardo sugli aeroporti (cosiddetta capacity aeroportuale), che comprende i cinque aeroporti soggetti al piano di performance (Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio), le prestazioni di Enav nel 2016 hanno evidenziato un risultato migliore rispetto ai target fissati, come riportato nella seguente tabella:

Capacity Terminal ‐ targets vs Actual Performance 2016

Obiettivo piano di prestazione Obiettivo raggiunto
Terminal Arrival ATFM non superiore a 0,41 (minuti per 0,128
volo assistito)
Terminal Arrival ATFM due to ATM non superiore a 0,02 (minuti per 0,006
volo assistito)

Risultati economico ‐ finanziari del Gruppo ENAV

Definizione degli indicatori alternativi di performance

Enav, in linea con gli orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) n. 2015/1415 che, come comunicato dalla CONSOB nella Comunicazione n. 92543 del 3 dicembre 2015, sostituiscono, a partire dal 3 luglio 2016, la Raccomandazione CESR/05‐178b del Committee of European Securities Regulators presenta, in aggiunta ai dati economico‐patrimoniali e finanziari previsti dagli IFRS, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dalla Capogruppo e dalle sue controllate.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

  • EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indicatore che evidenzia il risultato economico prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e dei crediti e degli accantonamenti, così come riportati nello schema di bilancio e rettificati per i contributi in conto investimenti direttamente connessi agli investimenti in ammortamento a cui si riferiscono;
  • EBITDA margin: è pari all'incidenza percentuale dell'EBITDA sul totale dei ricavi, rettificati dai contributi in conto investimenti come sopra specificati;
  • EBIT (Earnings Before Interest and Taxes): corrisponde all'EBITDA al netto degli ammortamenti rettificati dai contributi in conto investimenti e dalle svalutazioni delle immobilizzazioni e crediti e accantonamenti;
  • EBIT margin: corrisponde all'incidenza percentuale dell'EBIT sul totale dei ricavi decurtati dai contributi in conto investimenti come sopra specificato;
  • Capitale immobilizzato netto: è una grandezza patrimoniale pari al capitale fisso impiegato per l'operatività aziendale che include le voci relative a attività materiali, attività immateriali, partecipazioni, altre attività non correnti escluso il fair value del derivato compreso nella voce attività finanziarie non correnti al netto delle altre passività non correnti e del Fondo benefici ai dipendenti;
  • Capitale di esercizio netto: è pari al capitale impiegato per l'operatività aziendale caratteristica che include le voci Rimanenze di magazzino, Crediti commerciali e Altre attività correnti non finanziarie al netto dei Debiti commerciali dei Fondi per rischi ed oneri diversi e delle Altre passività correnti ad esclusione di quelle di natura finanziaria;
  • Capitale investito netto: è la somma del Capitale immobilizzato netto e del Capitale di esercizio netto;
  • Posizione finanziaria netta: è la somma delle Passività finanziarie, delle Attività finanziarie riferite al fair value degli strumenti finanziari derivati e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti;

Free cash flow: è pari alla somma del flusso di cassa generato o assorbito dall'attività di esercizio e del flusso di cassa generato o assorbito dall'attività di investimento.

Di seguito si riportano gli schemi consolidati di conto economico, struttura patrimoniale e rendiconto finanziario riclassificati, lo schema della posizione finanziaria netta consolidata e i principali indicatori economici e finanziari utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione.

Conto economico consolidato

Variazioni
2016 2015 Valori %
Ricavi da attività operativa 806.410 792.059 14.351 1,8%
Balance 16.428 17.708 (1.280) ‐7,2%
Altri ricavi operativi 42.433 39.798 2.635 6,6%
Totale ricavi 865.271 849.565 15.706 1,8%
Costi del personale (478.134) (475.777) (2.357) 0,5%
Costi per lavori interni capitalizzati 29.273 29.668 (395) ‐1,3%
Altri costi operativi (161.531) (160.484) (1.047) 0,7%
Totale costi operativi (610.392) (606.593) (3.799) 0,6%
EBITDA 254.879 242.972 11.907 4,9%
EBITDA margin 29,5% 28,6% 0,9% 3,0%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (132.769) (137.403) 4.634 ‐3,4%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (5.226) (12.131) 6.905 ‐56,9%
EBIT 116.884 93.438 23.446 25,1%
EBIT margin 13,5% 11,0% 2,5% 22,8%
Proventi (oneri ) finanziari (2.180) 2.286 (4.466) ‐195,4%
Risultato prima delle imposte 114.704 95.724 18.980 19,8%
Imposte dell'esercizio (38.359) (29.641) (8.718) 29,4%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 76.345 66.083 10.262 15,5%

Valori in migliaia di euro

I ricavi da attività operativa si attestano a 806,4 milioni di euro registrando un incremento netto rispetto all'esercizio precedente dell'1,8%. Tale risultato è principalmente riferito alla Capogruppo ed è legato all'incremento dei ricavi di rotta e dei ricavi di terminale a seguito sia per le maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari rispettivamente a +1,5% e +3,2%, rispetto al 2015, che alle tariffe applicate che per la rotta è stata di Euro 80,08 in leggero incremento rispetto all'esercizio precedente (Euro 78,80). Relativamente ai ricavi di terminale si osserva un generale incremento delle unità di servizio nelle tre zone di tariffazione ed un incremento tariffario per le prime due fasce ed invarianza sulla terza. In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato maggiori unità di servizio per +1,7% ed applicato una tariffa di Euro 200,68 (Euro 195,57 nel 2015); la seconda zona di tariffazione registra un incremento delle unità di servizio del +5,1% ed una tariffa applicata di Euro 233,33 (Euro 214,72 nel 2015); la terza zona di tariffazione, che comprende 40 aeroporti, con l'ingresso di Rimini

dal mese di novembre e Comiso dal mese di settembre, si attesta a +3,7% in termini di unità di servizio a parità di tariffa applicata rispetto al 2015 pari a Euro 260,96, in linea con quanto richiesto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sebbene la tariffa naturale determinata sulla base dei costi preventivati per il 2016 sarebbe stata superiore. Inoltre, la tariffa del 2015 scontava il contributo integrativo da stabilizzazione tariffe per 20,3 milioni di euro azzerato con l'ultima quota utilizzata nell'esercizio precedente.

I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 14,6 milioni di euro con un incremento del 29,7% rispetto all'esercizio precedente principalmente per le attività di radiomisure svolte in Arabia Saudita e Kenya che per i ricavi derivanti dalle attività di consulenza aeronautica di cui quelle svolte in Malesia dalla controllata Enav Asia Pacific (2,3 milioni di euro), che si è aggiudicata a fine 2015 un contratto con il Ministero dei trasporti malesi denominato Indipendent Checking Consultant for the new Kuala Lumpur Air Traffic Control Center e i ricavi derivanti dalle attività svolte negli Emirati Arabi (0,8 milioni di euro) a seguito dell'acquisizione del contratto denominato UAE Airspace Restructuring Project formalizzato a fine novembre 2016 con la General Civil Aviation Authority degli Emirati Arabi della durata di circa due anni.

Il balance incide positivamente sull'ammontare dei ricavi per 16,4 milioni di euro rappresentato dai balance iscritti nel 2016 per complessivi 32,1 milioni di euro ridotto dall'effetto dell'attualizzazione dei suddetti crediti e dal rigiro del balance iscritto nei due esercizi precedenti per 14,7 milioni di euro. In particolare si evidenzia che nei balance rilevati nell'esercizio incide negativamente il balance inflazione quale effetto derivante dalla minore inflazione a consuntivo pari a ‐0,10% rispetto a quanto previsto nel piano di performance pari all'1,10% e positivamente il balance di terminale per la terza fascia di tariffazione a seguito della minore tariffa applicata come precedentemente riportato.

I costi operativi si attestano a complessivi 610,4 milioni di euro registrando un incremento netto dello 0,6% rispetto all'esercizio precedente. In particolare, il costo del personale registra un incremento netto dello 0,5% imputabile principalmente a: i) un aumento della parte fissa delle retribuzioni per effetto di: scatti di anzianità; maggior organico medio rilevato nel 2016 rispetto al 2015; riduzione del numero del personale dirigente e non interessati dal piano di incentivazione all'esodo attivato a partire dal 2015; ii) un incremento netto della parte variabile delle retribuzioni imputabile al maggior costo per ferie e RFS maturate e non godute a seguito della minore fruizione delle ferie da parte del personale operativo per l'impegno profuso nelle attività legate al progetto free route. Si evidenzia, inoltre, una riduzione degli altri costi del personale riferiti all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale dipendente e dirigente in uscita nel 2016, che si attesta a 2,8 milioni di euro in riduzione del 42,3% rispetto al 2015 ed ha interessato n. 26 risorse. Nel complesso si evidenza che a fronte di un organico medio che si incrementa di 39 risorse il costo del personale registra un aumento di solo lo +0,5% rispetto al 2015.

Gli altri costi operativi si attestano a 161 milioni di euro, in incremento dello 0,7% rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i costi sostenuti per il processo di privatizzazione e riferiti, in particolare, ai

costi pubblicitari ed alle attività svolte dagli advisor legali e finanziari per un totale di 7,5 milioni di euro. In assenza di tali spese, il trend dei costi dell'esercizio risulterebbe in riduzione del 4% rispetto al 2015.

Nell'analisi dei singoli costi si osserva, ad esclusione di quanto precedentemente riportato, una riduzione generalizzata quale il decremento dei costi per utenze e telecomunicazioni di 3 milioni di euro riguardante sia i costi per le connessioni dati operativi (rete E‐net) a seguito della riduzione dei prezzi riconosciuta dal fornitore che ha avuto decorrenza dal mese di giugno 2015 che da una riduzione dei costi per energia elettrica a seguito delle minori tariffe applicate dai gestori; i minori costi assicurativi a seguito dei nuovi contratti stipulati con decorrenza 1° luglio 2016 per 2,2 milioni di euro; in aumento i costi per contribuzioni Eurocontrol di 2,6 milioni di euro, già previsti in tariffa.

Tali valori hanno inciso positivamente nella determinazione dell'EBITDA generando un incremento del 4,9% rispetto all'esercizio precedente, attestandosi a 254,9 milioni di euro e con un incidenza sui ricavi (EBITDA margin) del 29,5%. L'EBIT registra un valore pari a 116,8 milioni di euro in incremento di 23,4 milioni di euro rispetto al 2015 in cui si attestava a 93,4 milioni di euro. L'EBIT margin al 31 dicembre 2016 è pari al 13,5% in miglioramento rispetto all'esercizio precedente del 2,5%.

I proventi ed oneri finanziari presentano un valore negativo di 2,2 milioni di euro rilevando un effetto negativo per 4,5 milioni di euro rispetto al 2015 a seguito dei maggiori oneri finanziari legati all'emissione del prestito obbligazionario avvenuta nel mese di agosto 2015 e al minore effetto dell'attualizzazione dei balance che nel 2015 aveva registrato maggiori proventi finanziari per la rivisitazione dei piani di recupero in tariffa ai fini dell'adeguamento al piano di performance.

Le imposte dell'esercizio registrano un incremento di 8,7 milioni di euro a seguito della maggiore base imponibile rilevata nel 2016. Il tax rate è risultato pari a 26,1% rispetto al 24,5% del 2015.

Il risultato di esercizio, per effetto di quanto sopra riportato, si attesta a 76,3 milioni di euro in incremento del 15,5% rispetto all'esercizio precedente, interamente di pertinenza del Gruppo.

Struttura Patrimoniale consolidata riclassificata

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Attività materiali 1.056.281 1.083.836 (27.555)
Attività immateriali 123.084 122.092 992
Partecipazioni 36.468 35.314 1.154
Altre attività e passività non correnti 83.943 66.709 17.234
Fondo benefici ai dipendenti (57.388) (58.068) 680
Capitale immobilizzato netto 1.242.388 1.249.883 (7.495)
Rimanenze di magazzino 60.895 62.027 (1.132)
Crediti commerciali 226.651 233.547 (6.896)
Debiti commerciali (132.512) (128.348) (4.164)
Fondi per rischi e oneri (11.029) (14.151) 3.122
Altre attività e passività correnti (166.459) (123.906) (42.553)
Capitale di esercizio netto (22.454) 29.169 (51.623)
Totale attività destinate alla dismissione al netto delle relative
passività 13 0 13
Capitale investito netto 1.219.947 1.279.052 (59.105)
Fonti di finanziamento
Patrimonio netto 1.119.826 1.090.550 29.276
Posizione finanziaria netta 100.121 188.502 (88.381)
Totale fonti di finanziamento 1.219.947 1.279.052 (59.105)

Valori in migliaia di euro

Il capitale investito netto si attesta a 1.219,9 milioni di euro in decremento di 59,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015, come risultato delle variazioni avvenute nelle seguenti voci.

Il capitale immobilizzato netto pari a 1.242,4 milioni di euro si è decrementato al 31 dicembre 2016 di 7,5 milioni di euro, rispetto il 31 dicembre 2015, a seguito del decremento delle attività materiali per 27,5 milioni di euro per la rilevazione di ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati nel periodo. La variazione positiva della voce altre attività e passività non correnti per 17,2 milioni di euro è riferita principalmente all'aumento dei crediti per balance iscritti al 31 dicembre 2016 al fair value che rileva una variazione di 29,3 milioni di euro e ai maggiori debiti per balance rilevati a fine anno per 10,1 milioni di euro.

Il capitale di esercizio netto si attesta a negativi 22,5 milioni di euro ed ha registrato un decremento di 51,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015. Le principali variazioni che hanno inciso nella determinazione del capitale di esercizio netto sono riferite a: i) la riduzione dei crediti commerciali per 6,9 milioni di euro è riferita sia a Eurocontrol, che comprende le posizioni verso le compagnie aeree, per 4,9 milioni di euro per i

maggiori incassi ottenuti nell'esercizio che per la riduzione dei crediti verso clienti per 3,3 milioni di euro riferita principalmente alla chiusura delle posizioni creditizie verso Leonardo SpA (ex Selex ES) vantate da Techno Sky, a seguito della definizione della procedura arbitrale avvenuta nel mese di maggio 2016 e della sottoscrizione in data 30 giugno 2016 dell'atto ricognitivo e transattivo; ii) l'incremento dei debiti commerciali per 4,2 milioni di euro quale effetto netto tra i pagamenti effettuati ai fornitori e l'incasso dei prefinanziamenti ottenuti sui progetti finanziati europei tra cui il progetto Connecting Europe Facility (CEF) 2014 ‐2020 e Sesar 2020; iii) la variazione negativa delle altre attività e passività corrente per complessivi 42,5 milioni di euro è riferita a minori crediti tributari per 50,5 milioni di euro riguardante l'incasso dell'intera Iva chiesta a rimborso per complessivi 61,5 milioni di euro al netto dell'iva maturata nell'esercizio per 14,3 milioni di euro; decremento delle altre attività correnti per 3,6 milioni di euro a seguito principalmente dell'incasso di quote di progetti finanziati in ambito PON reti e mobilità 2007/2013; riduzione delle altre passività correnti per complessivi 7,5 milioni di euro riferita principalmente ai minori debiti verso il personale per gli accantonamenti di competenza riferiti sia al premio di risultato che all'incentivo all'esodo.

Il patrimonio netto si attesta a 1.119,8 milioni di euro e registra un incremento netto di 29,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 a seguito dell'utile di esercizio che ammonta a 76,3 milioni di euro e delle variazioni in diminuzione del patrimonio netto per il pagamento del dividendo per 47,3 milioni di euro, dall'incidenza negativa per 1,5 milioni di euro della riserva per benefici ai dipendenti che registra nell'esercizio una perdita attuariale e dalla variazione positiva derivante dalla riserva di conversione dei bilanci in valuta estera per 1,6 milioni di euro.

Il prospetto di raccordo tra il risultato e il patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2016 comparativo con quello al 31 dicembre 2015 è riportato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 nel commento alla nota n. 18.

La posizione finanziaria netta presenta un saldo negativo di 100,1 milioni di euro in miglioramento rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2015 di 88,4 milioni di euro, come rappresentato nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 231.007 174.141 56.866
Crediti finanziari correnti 1.221 0 1.221
Indebitamento finanziario corrente (32.622) (32.788) 166
Posizione finanziaria corrente netta 199.606 141.353 58.253
Crediti finanziari non correnti 0 968 (968)
Debiti finanziari non correnti (104) 0 (104)
Indebitamento finanziario non corrente (299.623) (330.823) 31.200
Indebitamento finanziario non corrente (299.727) (329.855) 30.128
Posizione finanziaria netta (100.121) (188.502) 88.381

Valori in migliaia di euro

Al 31 dicembre 2016 la variazione positiva della posizione finanziaria netta per 88,4 milioni di euro riflette essenzialmente l'effetto positivo della dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha rilevato maggiori incassi rispetto all'esercizio precedente oltre che dai seguenti eventi: i) il pagamento al Ministero dell'Economia e delle Finanze di 47,2 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta e il credito rappresentato dai voli esenti riferiti entrambi al 2015; ii) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 16,9 milioni di euro e all'ENAC per le quote degli incassi di rotta e di terminale per complessivi 8,7 milioni di euro; iii) il pagamento del saldo e degli acconti dell'imposta IRES per 36 milioni di euro. L'effetto di tali esborsi è stato mitigato dagli incassi ricevuti nell'esercizio e riferiti al credito iva per 61,5 milioni di euro, alla quota dei progetti finanziati PON anni 2000/2006 e 2007/2013 per complessivi 11,2 milioni di euro e ai prefinanziamenti ottenuti sui progetti europei finanziati quali il Connecting Europe Facility 2014 – 2020 e Sesar 2020 per complessivi 15,1 milioni di euro.

Rendiconto finanziario consolidato

Free cash flow 135.760 136.056 (296)
Disponibilità liquide a fine periodo 231.811 174.141 57.670
Di fferenze cambio su disponibilità iniziali (446) (76) (370)
Disponibilità liquide ad inizio periodo 174.141 118.253 55.888
Flusso monetario netto dell'esercizio 58.116 55.964 2.152
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (77.644) (80.092) 2.448
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento (89.446) (91.186) 1.740
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio 225.206 227.242 (2.036)
31.12.2016 31.12.2015 Variazioni

Valori in migliaia di euro

Il Flusso di cassa da attività di esercizio generato al 31 dicembre 2016 ammonta a 225,2 milioni di euro, in decremento di 2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, principalmente per effetto dei maggiori incassi ottenuti nell'esercizio e riferiti al credito iva a rimborso; all'incasso dei contributi su progetti finanziati PON Reti e Mobilità periodo; al decremento dei fondi rischi anche a seguito della definizione di un contenzioso della controllata Techno Sky; ai maggiori crediti commerciali non correnti per la rilevazione dei balance al 31 dicembre 2016 e al maggiore risultato dell'esercizio per 10,3 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di investimento ha assorbito al 31 dicembre 2016 liquidità per 89,4 milioni di euro minore di 1,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. In particolare, il saldo è riferito agli investimenti in attività materiali e immateriali. Si rileva che nel 2015 era presente un investimento in partecipazioni per il versamento del saldo relativo alla seconda tranche per l'acquisto della partecipazione in Aireon per 4,7 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per complessivi 77,6 milioni di euro contro gli 80 milioni di euro del 31 dicembre 2015. Il flusso assorbito nell'esercizio è sostanzialmente

relativo al rimborso dei finanziamenti per 31,2 milioni di euro e al pagamento del dividendo per 47,3 milioni di euro.

In conclusione, al 31 dicembre 2016, il flusso di cassa generato dalle attività di esercizio per 225,2 milioni di euro ha permesso di fronteggiare sia il fabbisogno legato alle attività di finanziamento pari a 77,6 milioni di euro che alle attività di investimento per 89,4 milioni di euro e di incrementare la liquidità per 58,1 milioni di euro determinando, al 31 dicembre 2016, disponibilità liquide per 231,8 milioni di euro a fronte di 174,1 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

Risultati economico ‐ finanziari di Enav

Di seguito si riportano gli schemi di conto economico, struttura patrimoniale e rendiconto finanziario riclassificati, lo schema della posizione finanziaria netta e i principali indicatori economici e finanziari utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione.

Conto Economico
Variazioni
2016 2015 Valori %
Ricavi da attività operativa 801.765 790.562 11.203 1,4%
Balance 16.428 17.708 (1.280) ‐7,2%
Altri ricavi operativi 42.139 39.151 2.988 7,6%
Totale ricavi 860.332 847.421 12.911 1,5%
Costi del personale (414.180) (411.844) (2.336) 0,6%
Costi per lavori interni capitalizzati 7.507 5.978 1.529 25,6%
Altri costi operativi (205.166) (201.553) (3.613) 1,8%
Totale costi operativi (611.839) (607.419) (4.420) 0,7%
EBITDA 248.493 240.002 8.491 3,5%
EBITDA margin 28,9% 28,3% 0,6% 2,0%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (134.573) (138.646) 4.073 ‐2,9%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (5.039) (26.704) 21.665 ‐81,1%
EBIT 108.881 74.652 34.229 45,9%
EBIT margin 12,7% 8,8% 3,8% 43,7%
Proventi (oneri ) finanziari (1.659) 2.657 (4.316) (162,4%)
Risultato prima delle imposte 107.222 77.309 29.913 38,7%
Imposte dell'esercizio (35.818) (27.492) (8.326) 30,3%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 71.404 49.817 21.587 43,3%

Valori in migliaia di euro

I ricavi da attività operativa si attestano a 801,8 milioni di euro registrando un incremento netto rispetto all'esercizio precedente dell'1,4%. Tale risultato è legato all'incremento dei ricavi di rotta e dei ricavi di terminale a seguito sia per le maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari rispettivamente a

+1,7% e +3,6%, rispetto al 2015, che alle tariffe applicate che per la rotta è stata di Euro 80,08 in leggero incremento rispetto all'esercizio precedente (Euro 78,80). Relativamente ai ricavi di terminale si osserva un generale incremento delle unità di servizio nelle tre zone di tariffazione ed un incremento tariffario per le prime due fasce ed invarianza sulla terza. In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato maggiori unità di servizio per +1,7% ed applicato una tariffa di Euro 200,68 (Euro 195,57 nel 2015); la seconda zona di tariffazione registra un incremento delle unità di servizio del +5,1% ed una tariffa applicata di Euro 233,33 (Euro 214,72 nel 2015); la terza zona di tariffazione, che comprende 40 aeroporti, con l'ingresso di Rimini dal mese di novembre e Comiso dal mese di settembre, si attesta a +3,7% in termini di unità di servizio a parità di tariffa applicata rispetto al 2015 pari a Euro 260,96, in linea con quanto richiesto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sebbene la tariffa naturale determinata sulla base dei costi preventivati per il 2016 sarebbe stata superiore. Inoltre, la tariffa del 2015 scontava il contributo integrativo da stabilizzazione tariffe per 20,3 milioni di euro azzerato con l'ultima quota utilizzata nell'esercizio precedente.

I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 9,9 milioni di euro tendenzialmente in linea rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente.

Il balance incide positivamente sull'ammontare dei ricavi per 16,4 milioni di euro rappresentato dai balance iscritti nel 2016 per complessivi 32,1 milioni di euro ridotto dall'effetto dell'attualizzazione dei suddetti crediti e dal rigiro del balance iscritto nei due esercizi precedenti per 14,7 milioni di euro. I costi operativi si attestano a complessivi 611,8 milioni di euro registrando un incremento netto dello 0,7% rispetto all'esercizio precedente. In particolare, il costo del personale registra un incremento netto di solo lo 0,6% a fronte di un organico medio che si incrementa di 49 risorse.

Gli altri costi operativi si attestano a 205,2 milioni di euro, in incremento dell'1,8% rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i costi sostenuti per il processo di privatizzazione e riferiti, in particolare, ai costi pubblicitari ed alle attività svolte dagli advisor legali e finanziari per un totale di 7,5 milioni di euro. In assenza di tali spese, il trend dei costi dell'esercizio risulterebbe in riduzione dell'1,9% rispetto al 2015.

Tali valori hanno inciso positivamente nella determinazione dell'EBITDA generando un incremento del 3,5% rispetto all'esercizio precedente, attestandosi a 248,5 milioni di euro e con un incidenza sui ricavi (EBITDA margin) del 28,9%. L'EBIT registra un valore pari a 108,9 milioni di euro in incremento di 34,2 milioni di euro rispetto al 2015 in cui si attestava a 74,6 milioni di euro. L'EBIT margin al 31 dicembre 2016 è pari al 12,7% in miglioramento rispetto all'esercizio precedente del 3,8%.

I proventi ed oneri finanziari presentano un valore negativo di 1,6 milioni di euro rilevando una variazione negativa per 4,3 milioni di euro rispetto al 2015 a seguito dei maggiori oneri finanziari legati all'emissione del prestito obbligazionario avvenuta nel mese di agosto 2015 e dei minori proventi finanziari legati all'attualizzazione dei balance.

Le imposte dell'esercizio registrano un incremento di 8,3 milioni di euro a seguito della maggiore base imponibile rilevata nel 2016. Il tax rate è risultato pari a 26,7% rispetto al 28,4% del 2015.

Il risultato di esercizio, per effetto di quanto sopra riportato, si attesta a 71,4 milioni di euro in incremento del 43,3% rispetto all'esercizio precedente.

Struttura Patrimoniale riclassificata

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Attività materiali 1.076.263 1.103.026 (26.763)
Attività immateriali 56.523 55.424 1.099
Partecipazioni 142.579 143.284 (705)
Altre attività e passività non correnti 61.562 42.234 19.328
Fondo benefici ai dipendenti (38.561) (38.288) (273)
Capitale immobilizzato netto 1.298.366 1.305.680 (7.314)
Rimanenze di magazzino 60.872 61.988 (1.116)
Crediti commerciali 224.515 225.362 (847)
Debiti commerciali (125.705) (110.805) (14.900)
Fondi per rischi e oneri (10.714) (9.924) (790)
Altre attività e passività correnti (187.793) (146.444) (41.349)
Capitale di esercizio netto (38.825) 20.177 (59.002)
Attività destinate alla dismissione 705 705
Capitale investito netto 1.260.246 1.325.857 (65.611)
Coperture
Patrimonio netto 1.142.863 1.120.006 22.857
Posizione finanziaria netta 117.383 205.851 (88.468)
Totale coperture 1.260.246 1.325.857 (65.611)

Valori in migliaia di euro

Il capitale investito netto si attesta a 1.260,2 milioni di euro in decremento di 65,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015, come risultato delle variazioni avvenute nelle seguenti voci.

Il capitale immobilizzato netto pari a 1.298,4 milioni di euro si è decrementato al 31 dicembre 2016 di 7,3 milioni di euro, rispetto il 31 dicembre 2015, a seguito del decremento delle attività materiali per 26,7 milioni di euro e all'incremento della voce altre attività e passività non correnti per 19,3 milioni di euro riferita principalmente all'aumento dei crediti e debiti per balance iscritti al 31 dicembre 2016.

Il capitale di esercizio netto si attesta a negativi 38,8 milioni di euro ed ha registrato un decremento di 59 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015. Le principali variazioni che hanno inciso nella determinazione del capitale di esercizio netto sono riferite a: i) l'incremento dei debiti commerciali per 14,9 milioni di euro a seguito del maggior debito verso i fornitori riferito in particolar modo a fatture da ricevere e al debito per prefinanziamenti incassati sui progetti europei finanziati quali il progetto Connecting Europe Facility (CEF)

2014 ‐2020 e Sesar 2020; ii) la variazione negativa delle altre attività e passività correnti per complessivi 41,3 milioni di euro è riferita a minori crediti tributari per 53,1 milioni di euro riguardante l'incasso dell'intera Iva chiesta a rimborso per complessivi 61,5 milioni di euro al netto dell'iva maturata nell'esercizio per 13,1 milioni di euro; decremento delle altre attività correnti per 3,6 milioni di euro a seguito principalmente dell'incasso di quote di progetti finanziati in ambito PON reti e mobilità 2007/2013; variazione netta positiva verso le società del gruppo per 4,7 milioni di euro riferita alla società controllata Techno Sky per i maggiori anticipi erogati nel 2016; riduzione delle altre passività correnti per complessivi 6,7 milioni di euro riferita principalmente ai minori debiti verso il personale per gli accantonamenti di competenza riferiti sia al premio di risultato che all'incentivo all'esodo.

Il patrimonio netto si attesta a 1.142,9 milioni di euro e registra un incremento netto di 22,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 imputabile principalmente al risultato di esercizio 2016 che ammonta a 71,4 milioni di euro e alle variazioni in diminuzione del patrimonio netto per il pagamento del dividendo per 47,3 milioni di euro e dall'incidenza negativa per 1,4 milioni di euro della riserva per benefici ai dipendenti che registra nell'esercizio una perdita attuariale.

La posizione finanziaria netta presenta un saldo negativo di 117,3 milioni di euro in miglioramento rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2015 di 88,5 milioni di euro, come rappresentato nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Liquidità 213.745 156.573 57.172
Crediti finanziari correnti 1.221 0 1.221
Indebitamento finanziario corrente (32.622) (32.569) (53)
Posizione finanziaria corrente netta 182.344 124.004 58.340
Crediti finanziari non correnti 0 968 (968)
Debiti finanziari non correnti (104) 0 (104)
Indebitamento finanziario non corrente (299.623) (330.823) 31.200
Indebitamento finanziario non corrente (299.727) (329.855) 30.128
Posizione finanziaria netta (117.383) (205.851) 88.468

Valori in migliaia di euro

Al 31 dicembre 2016 la variazione positiva della posizione finanziaria netta per 88,5 milioni di euro riflette essenzialmente l'effetto positivo della dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha rilevato maggiori incassi rispetto all'esercizio precedente oltre che dai seguenti eventi: i) il pagamento al Ministero dell'Economia e delle Finanze di 47,2 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta e il credito rappresentato dai voli esenti riferiti entrambi al 2015; ii) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 16,9 milioni di euro e all'ENAC per le quote degli incassi di rotta e di terminale per complessivi 8,7 milioni di euro; iii) il pagamento del saldo e degli acconti dell'imposta IRES per 34,5 milioni di euro. L'effetto di tali

esborsi è stato mitigato dagli incassi ricevuti nell'esercizio e riferiti al credito iva per 61,5 milioni di euro, alla quota dei progetti finanziati PON anni 2000/2006 e 2007/2013 per complessivi 11,2 milioni di euro e ai prefinanziamenti ottenuti sui progetti europei finanziati quali il Connecting Europe Facility 2014 – 2020 e Sesar 2020 per complessivi 15,8 milioni di euro.

Rendiconto finanziario

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio 224.901 225.203 (302)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento (89.256) (100.602) 11.346
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (78.473) (79.117) 644
Flusso monetario netto dell'esercizio 57.172 45.484 11.688
Disponibilità liquide a inizio periodo 156.573 111.089 45.484
Disponibilità liquide a fine periodo 213.745 156.573 57.172

Valori in migliaia di euro

Il Flusso di cassa da attività di esercizio generato al 31 dicembre 2016 ammonta a 224,9 milioni di euro tendenzialmente in linea con il dato rilevato al 31 dicembre 2015, sebbene i flussi di cassa sono stati generati da eventi diversi. In particolare si evidenzia: il decremento dei crediti tributari per incasso dell'iva chiesta a rimborso; maggiori crediti commerciali per la rilevazione dei balance al 31 dicembre 2016; l'incasso dei contributi su progetti finanziati PON Reti e Mobilità periodo 2007/2013; maggiori crediti verso le società controllate e l'incremento del risultato di esercizio per 21,6 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di investimento ha assorbito al 31 dicembre 2016 liquidità per 89,2 milioni di euro inferiore di 11,3 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Tale variazione è principalmente ascrivibile all'investimento in partecipazioni presente nel 2015 per il versamento del saldo relativo alla seconda tranche dell'acquisto della partecipazione in Aireon.

Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per complessivi 78,5 milioni di euro contro gli 79,1 milioni di euro del 31 dicembre 2015. Il flusso assorbito nell'esercizio è sostanzialmente relativo al rimborso dei finanziamenti per 31,2 milioni di euro e al pagamento del dividendo per 47,3 milioni di euro.

In conclusione, al 31 dicembre 2016, il flusso di cassa generato dalle attività di esercizio per 224,9 milioni di euro ha permesso di fronteggiare sia il fabbisogno legato alle attività di finanziamento pari a 78,5 milioni di euro che alle attività di investimento pari a 89,2 milioni di euro e di incrementare la liquidità per 57,2 milioni di euro determinando, al 31 dicembre 2016, delle disponibilità liquide per 213,7 milioni di euro a fronte di 156,6 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

Risorse Umane

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ENAV presenta un organico di 4.233 unità registrando un decremento effettivo di 3 unità rispetto all'organico del 2015 mentre l'organico medio, che si attesta a 4.289 unità, si incrementa di 39 risorse. Il Gruppo è presente su tutto il territorio nazionale per la fornitura dei servizi di assistenza al volo e per la manutenzione degli impianti operativi ed in Malesia per lo sviluppo delle attività commerciali.

Il costo del personale di Gruppo si è attestato a 478,1 milioni di euro registrando un incremento dello 0,5% rispetto all'esercizio precedente.

Le relazioni industriali

Il 2016 è stato un anno significativo anche nell'ottica delle relazioni con le Organizzazioni Sindacali. Il processo riguardante la privatizzazione di ENAV è stato seguito con estremo interesse dai rappresentanti dei lavoratori che, in più occasioni, nel primo semestre dell'anno, hanno manifestato le loro valutazioni, anche critiche, rispetto al previsto cambiamento dell'assetto azionario. La prima metà dell'anno è stata anche connotata dal protrarsi di una significativa conflittualità generata dalle Organizzazioni Sindacali autonome con l'obiettivo di veder riconosciuta la propria rappresentatività.

La Società ha scelto di seguire la via del dialogo sulle tematiche IPO e rappresentatività di primario interesse delle Organizzazioni Sindacali, tracciando, con la stipula del Protocollo sulle Relazioni Industriali del 21 Aprile, un percorso di interlocuzione improntato alla trasparenza e alla ricerca della condivisione. Tale percorso è culminato nella sottoscrizione, nel mese di Agosto, avanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Protocollo d'intesa sulle relazioni Industriali in Enav con le Organizzazioni Sindacali Confederali, e dell'accordo di costituzione dell'Organismo Paritetico di Garanzia ‐ innovativa sede di consultazione dei rappresentanti dei lavoratori ‐ al quale partecipano tutte le Organizzazioni Sindacali (confederali ed autonome) rappresentative. Per effetto di tali intese, per le quali si è registrato il "vivo compiacimento" dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, si è di fatto azzerata la conflittualità sindacale fino al termine del 2016, mentre la pluralità di sigle autonome già presenti in ambito aziendale è confluita in una singola Organizzazione Sindacale, determinando un'ulteriore riduzione del numero dei sindacati attivi in Azienda.

Sempre nel corso del 2016 si è proceduto all'ulteriore implementazione del progetto di Enav riguardante la razionalizzazione degli aeroporti cosiddetti a "basso traffico", oggetto di una specifica disciplina contrattuale, con ottimizzazione dei dimensionamenti e dei costi associati.

La formazione

Le ore di formazione erogate da Academy durante il 2016 sono state complessivamente 90.501 per 2.434 partecipanti, suddivise in: 40.608 ore di formazione ab‐initio (73 partecipanti), 7.528 ore di formazione avanzata (25 partecipanti), 17.756 ore di formazione continua (439 partecipanti), 5.714 ore di formazione

per clienti esterni (70 partecipanti), 7.940 ore di formazione linguistica (227 partecipanti), 2.403 ore di formazione e‐learning (588 allievi) e 8.552 ore di formazione human performance (1.012 partecipanti). L'incremento delle ore di training erogate nel 2016 rispetto all'esercizio precedente, è dovuto essenzialmente all'attivazione dei corsi CTA provenienti da selezione interna che andrà ad alimentare il flusso della mobilità del personale legata allo sviluppo del progetto Aeroporti a basso traffico e all'attivazione di corsi TM e FISO provenienti da selezione esterna, a cui si aggiunge un corso FISO integrato MET/AFIS per clienti esterni.

Con riferimento ai clienti esterni sono stati erogati, una edizione di aggiornamento per CAS Examiner per 4 partecipanti del provider della Croazia, 3 seminari ATM/MET per l'Istituto Besta di Ragusa e un corso Refresher per il provider libico. In collaborazione con la Funzione Progettazione Spazi Aerei, è stato erogato un corso per le procedure per la navigazione aerea Procedures for Air Navigation Service Operations (PANS‐ OPS) di tre settimane per cinque partecipanti.

Il 2016 ha visto la definitiva realizzazione di un catalogo di offerta di servizi di training con circa 70 titoli proposti al mercato esterno. Il catalogo riunisce l'offerta di Academy e di altre Funzioni aziendali ed è stato presentato in occasione del World ATM Congress 2016 di Madrid ed è ora uno strumento a disposizione delle attività di Sviluppo Commerciale. In relazione a ciò, tra le iniziative più rilevanti, è stata realizzata la vendita e l'avvio di un corso FISO e MET/AFIS per 14 clienti esterni.

Con riferimento alla formazione manageriale e specialistica, sono stati realizzati interventi formativi per complessive 7.352 ore che hanno coinvolto 228 risorse delle funzioni di staff centrali e della Direzione Servizi della Navigazione Aerea. La formazione con modalità e‐learning ha previsto l'erogazione di corsi per complessive 596 ore che hanno interessato 216 risorse appartenenti a tutte le aree aziendali.

Nell'ambito delle iniziative rivolte agli stakeholders esterni ed interni, come per gli anni precedenti, sono proseguite le attività di tirocini formativi e visite didattiche presso le nostre sedi operative territoriali e presso le funzioni centrali per un totale di 1.379 ospiti suddivisi in 389 ospiti per tirocini formativi e 990 ospiti per visite didattiche.

È stata inoltre rinnovata l'iniziativa, in partnership con la Fondazione Intercultura, per la promozione di esperienze internazionali per i figli dei dipendenti. Nell'anno 2016 sono state assegnate 19 borse di studio (8 annuali e 11 estive tra Stati Uniti, India, Malesia, Danimarca e Irlanda) destinate a studenti di scuola secondaria superiore particolarmente meritevoli.

Interventi organizzativi

Gli interventi organizzativi più significativi del 2016 hanno seguito un criterio di efficientamento delle attività aziendali anche a fronte dell'avvenuta quotazione in borsa della Società. Gli interventi hanno principalmente riguardato:

  • la riorganizzazione, nell'ambito dell'Area Tecnica, delle strutture organizzative demandate alla progettazione, ingegnerizzazione e realizzazione dei sistemi e delle piattaforme software in ambito ATM (Air Traffic Management);
  • la revisione della macro struttura aziendale con l'istituzione, alle dipendenze dell'Amministratore Delegato, della funzione "Investor Relations" la cui missione è quella di rappresentare la Società presso la comunità finanziaria nazionale e internazionale;
  • l'ampliamento a livello di Gruppo delle competenze della funzione "Internal Audit" con quelle in materia di prevenzione della corruzione e delle frodi;
  • l'ampliamento delle competenze della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, attraverso l'istituzione della nuova funzione "Risk Management", la cui missione è quella di implementare e monitorare il sistema di gestione dei rischi aziendali;
  • l'istituzione, nell'ambito della Direzione Servizi Navigazione Aerea, del nuovo Centro Aeroportuale "Rimini".

La salute e la sicurezza sul lavoro

Nel corso del 2016 è continuata l'attività di monitoraggio degli agenti fisici nei luoghi di lavoro, come ad esempio il rumore, i campi elettromagnetici, il microclima e l'illuminamento.

Nello stesso periodo è proseguito il monitoraggio del radon e delle sorgenti radiogene dei radar, attraverso una programmazione delle attività posta in essere dal settore servizio di prevenzione e protezione congiuntamente all'Esperto Qualificato.

Viene svolta attività di supporto ai delegati di funzioni ed ai responsabili delle strutture organizzative ai fini dell'aggiornamento/formazione iniziale degli addetti alla gestione delle emergenze (antincendio e primo soccorso) e formazione sistri. Per quanto riguarda le esercitazioni relative alla gestione delle emergenze ed evacuazioni, queste sono state pianificate dai Responsabili delle singole strutture organizzative.

Al fine di migliorare costantemente la sinergia con le varie realtà coesistenti nei siti Enav, le citate esercitazioni, nelle strutture aeroportuali hanno visto coinvolte tutte le funzioni preposte alle emergenze aeroportuali tra le quali i vigili del fuoco, il servizio sanitario aeroportuale e le società di gestione. È inoltre continuata l'attività di consultazione e di coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza unitamente al processo di sviluppo della cultura della sicurezza all'interno dell'Azienda.

Nel 2016 sono stati aggiornati, attraverso l'acquisizione delle informazioni pervenute dai responsabili delle strutture organizzative, i documenti di valutazione dei rischi (DVR) ed i piani di emergenza (PEE), effettuando periodici sopralluoghi e riunioni presso le Strutture territoriali, con la redazione di appositi verbali opportunamente archiviati.

Sono continuati i controlli relativi alla verifica delle condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti riguardante il personale CTA e FISO; in ottemperanza alle disposizioni

legislative vigenti, tali controlli sono programmati dai Responsabili delle strutture organizzative in coordinamento con i medici competenti. L'attività suddetta viene monitorata dai Delegati di funzioni responsabile di un cluster a cui afferiscono determinati siti operativi. Infine le visite mediche di idoneità psicofisica per il personale CTA e FISO, in attuazione delle disposizioni regolamentari emesse da ENAC sulla base della Regolamentazione Europea, sono state effettuate presso gli IMAS (Istituti Medicina Aeronautica e Spaziale) dell'Aeronautica Militare Italiana, presso i SASN (Servizi Assistenza Sanitaria Naviganti) del Ministero della Salute Aeromedici e presso i Medici Esaminatori (AME), tutti autorizzati dall' ENAC.

Investimenti

Gli investimenti realizzati hanno l'obiettivo di assicurare che gli assets a supporto dei servizi di gestione del traffico aereo sul territorio nazionale siano: i) coerenti con gli obiettivi di performance tecnici, economici e prestazionali richiesti; ii) conformi agli standard qualitativi e prestazionali stabiliti in ambito nazionale ed internazionale dagli Organismi regolatori del Settore; iii) in linea con l'evoluzione della piattaforma tecnologica e con i nuovi concetti operativi definiti e sviluppati in ambito europeo per il network ATM. Il peso prevalente degli investimenti è rappresentato dall'insieme degli interventi che riguardano le infrastrutture tecnologiche operative, in quanto esse condizionano direttamente le attività aziendali di core business in termine di efficienza, economicità e sicurezza dei servizi di gestione del traffico aereo. Lo strumento attraverso cui vengono pianificati gli investimenti è il piano degli investimenti di durata triennale e aggiornato su base annuale attraverso una rimodulazione che tiene anche conto delle esigenze operative emerse in corso di anno.

Nel 2016 si è registrato un valore dei capex pari a 116 milioni di euro.

Tra i principali investimenti in corso di realizzazione rilevati nel 2016, si evidenziano: i) il programma 4‐Flight, che ha lo scopo di sviluppare la nuova piattaforma di automazione degli Area Control Center italiani in sostituzione di quella attualmente operativa e il collegato programma Coflight, che ne rappresenta uno dei componenti principali, per la realizzazione della versione V3R1; ii) il programma Data Link, attraverso il quale si sostituiranno le comunicazioni voce con comunicazioni testo CPDLC (Controller Pilot Data Link Communications) fra controllori e piloti. Tale programma è entrato in uso nel 2016 per l'Area Control Center di Brindisi; iii) il programma Erato, tool che supporta il controllore nella gestione del traffico aereo individuando i potenziali conflitti e mettendo in evidenza gli elementi da valutare per la soluzione degli stessi; iv) gli ammodernamenti legati al transito degli aeroporti militari aperti al traffico civile transitati ad Enav e riferiti a Brindisi, Rimini, Verona, Treviso e Roma Ciampino; v) la realizzazione di un nuovo edificio presso l'Area control Center di Roma Ciampino.

I nuovi obiettivi del programma SESAR per far fronte all'attuale frammentazione dei servizi per il controllo del traffico aereo prevedono la messa in opera di complessi programmi in ambito internazionale. In tale ambito sono stati avviati diversi progetti tra cui si riportano, di seguito, quelli di maggior rilievo.

Sesar e le attività di ricerca e sviluppo

Il programma di ricerca e sviluppo europeo SESAR è un'iniziativa lanciata dalla Commissione Europea per fornire al Cielo Unico gli elementi tecnologici innovativi che permettano la realizzazione di un nuovo sistema di gestione del traffico aereo moderno, interoperabile, efficiente e capace di garantire lo sviluppo del trasporto aereo su basi sicure e nel rispetto dell'ambiente.

Nel 2016, come negli anni precedenti, Enav ha rivestito un ruolo importante nel programma, conducendo diverse attività di sperimentazione pre‐operativa, sia in ambito aeroportuale sia per ciò che riguarda gli spazi aerei di sorvolo e/o di avvicinamento, partecipando a 98 progetti. Il programma SESAR 2020 è stato completamente avviato e vede Enav partecipare in 17 progetti di cui 2 con ruolo di coordinatore. Sesar 2020 ha un orizzonte temporale di sei anni 2016‐2021 ed è articolato in due fasi di attività: wave 1 che si articola in tre anni (2016‐2019) e wave 2 che inizia nel 2019 fino al 2021.

Sesar Deployment Manager

Il Deployment Manager (DM) è l'organo voluto dalla Commissione Europea per sincronizzare e coordinare la modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo in Europa. Tale attività è svolta attraverso il Consorzio, selezionato dalla Commissione Europea, denominato SESAR Deployment Manager (SDM) composto da: alcuni provider della navigazione aerea, da alcune compagnie aeree e dallo SDAG Sesar Related Deployment Airport Operators Grouping.

Il Deployment Manager deve garantire la sincronizzazione e il coordinamento dei progetti di implementazione locali necessari per attuare il Deployment Programme e quindi il Pilot Common Project (PCP), così come i relativi investimenti. Il Deployment Programme costituisce, inoltre, il documento di riferimento per l'identificazione delle priorità dei bandi di finanziamento europei per il settore del trasporto aereo.

Le attività di deployment di SESAR, coordinate dal SDM e cofinanziate dalla Commissione Europea tramite l'Agenzia INEA, prevedono l'aggiornamento annuale di un programma di deployment (Deployment Program o DP), nella cui revisione Enav ha un ruolo di leadership, in coordinamento con gli altri stakeholder Europei sui relativi tavoli internazionali di CANSO e A6; allo stesso tempo, Enav mantiene l'allineamento tra il Piano degli Investimenti Aziendale e il Deployment Program per garantire la conformità nei modi e nei tempi delle implementazioni pianificate dalla Società con la regolamentazione Europea di riferimento. Al riguardo si rappresenta, con riferimento alla Call for Proposals CEF Transport indetta nel corso dell'anno 2014, cofinanziata al 50%, nel corso del mese di settembre 2016 è stata

presentata all'Agenzia INEA, per il tramite del SDM, l'interim payment request afferente ai costi sostenuti negli anni 2014‐2015.

Inoltre, con riferimento alla Call for Proposals CEF Transport indetta nel corso dell'anno 2015 è stato formalizzato nel mese di novembre, il Grant Agreement con la Commissione Europea.

Infine, nel corso del mese di settembre, Enav ha partecipato alla richiesta di manifestazione di interesse propedeutica all'avvio nella nuova Call CEF Transport per l'anno 2016.

Ambiente

L'azienda si pone, in materia di ambiente, l'obiettivo di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale collegato alle operazioni di volo e di abbassare l'impatto ambientale della Società mediante l'efficienza e il risparmio nei consumi asserviti alla realizzazione del proprio core business.

Interventi in ambito operativo

Al fine di supportare gli Airspace Users nella ricerca di modalità operative atte a ridurre il consumo di carburante e il relativo impatto ambientale, il Flight Efficiency Plan (FEP) di Enav definisce e raccoglie le azioni programmate per l'ottimizzazione delle traiettorie pianificabili in volo ed il contenimento dei tempi per le operazioni degli aeromobili al suolo.

Rispetto agli obiettivi ambientali che devono essere perseguiti a livello europeo e nazionale, il contributo derivante dall'implementazione del FEP di Enav è di fondamentale importanza. Infatti, la realizzazione delle misure programmate viene monitorata dallo Stato, tramite l'ENAC, nel contesto dell'applicazione del Piano di Performance Nazionale. Dal 2012, il FEP è anche un contributo alla realizzazione dell'Italy's action plan on CO2 emissions reduction che gli Stati redigono in ambito ECAC/ICAO come apporto al raggiungimento degli obiettivi globali di diminuzione dell'impatto ambientale dell'aviazione e a contrasto dei cambiamenti climatici.

Le misure implementate nel 2016 hanno permesso di migliorare il flight planning delle compagnie aeree che operano da/per gli aeroporti nazionali o che sorvolano lo spazio aereo ove i servizi del traffico aereo sono di responsabilità di Enav.

A dicembre 2016 è stata attivata la terza fase del Progetto per il Free Route Italy (FRI), che ha di fatto reso più libera la pianificazione delle traiettorie nello spazio aereo al di sopra dei 33.500ft (FRA‐IT). Il progetto in tre anni, step by step, ha portato le compagnie, in detto volume di spazio aereo, a superare il vincolo di pianificare aerovie e preordinati segmenti, permettendo dapprima una semplificazione e un accorciamento degli instradamenti, in determinati orari e nei fine settimana, e alla fine del progetto offrendo la maggiore libertà di scelta, sette giorni su sette, del percorso di volo più diretto nello spazio FRA‐IT. La conseguenza

diretta è una potenziale diminuzione nel consumo di carburante dei velivoli e conseguente riduzione di immissione in atmosfera di gas derivanti dalla combustione.

La maggior parte dello sforzo per incrementare l'efficienza dei voli è stato dedicato alla realizzazione del Free Route Italy. Tuttavia durante il 2016 è stato possibile aggiungere alcuni nuovi instradamenti a maggior efficienza, parte dei quali grazie al compimento della seconda fase del progetto JSF, che ha consentito, per la zona occidentale siciliana, la riclassificazione delle rotte condizionali (CDR), ed un uso più flessibile delle aree militari. Si registrano, inoltre, interventi alla disponibilità di porzioni del network con conseguenti riduzioni delle distanze e/o migliori profili di volo su un grandissimo numero di collegamenti. Tra tutti quelli che hanno avuto un miglior margine di miglioramento sono i collegamenti da Roma Fiumicino verso gli Emirati Arabi, Monaco di Baviera e Amsterdam, da Napoli e Roma Ciampino verso Nizza, dalla Romania per Bergamo Orio al Serio, da Tirana per Bari e da Budapest per Milano Malpensa, da Bologna per le Baleari e, tra i collegamenti domestici, i voli da Palermo a Lampedusa e da Torino a Bari.

Senza considerare i voli che hanno interessato il FRA‐IT, nato solo a dicembre scorso, la stima dei risparmi in pianificazione dovuto agli altri miglioramenti apportati al network indica i potenziali risparmi di riduzione delle emissioni di CO2 1.639 mila tonnellate e di carburante per 520 mila tonnellate.

I voli che nel 2016 hanno potuto beneficiare delle opportunità di miglior pianificazione offerte agli instradamenti attivati con le prime due fasi del progetto Free Route Italy hanno mostrato rilevanti risparmi sia in termine di carburante pari a 1.396 mila tonnellate che di riduzione delle emissioni per CO2 4.399 mila tonnellate.

Infine è da registrare la realizzazione della piena operatività nell'aeroporto di Milano Linate dell'Airport Collaborative Decision Making (ACDM), con la connessione alla rete di scambio dati del Network Manager europeo, avvenuta a maggio 2016. L'ACDM, grazie all'ottimizzazione delle procedure di turn‐round e all'integrazione e al continuo scambio di dati tra Enav, gestore aeroportuale, compagnie aeree e Network Manager europeo, favorisce la gestione operativa, contribuisce ad ottimizzare la gestione/movimentazione al suolo e l'uso della capacità aeroportuale migliorando la profittabilità dell'occupazione dello spazio aereo e, di conseguenza, anche la gestione dei flussi di traffico aereo. Milano Linate è il quarto aeroporto ad attuare l'ACDM dopo Fiumicino, Malpensa e Venezia.

Interventi in ambito Facilities

In linea con le politiche ambientali avviate negli ultimi anni Enav è impegnata nella riduzione dei consumi energetici e nell'abbattimento delle emissioni di gas‐serra anche attraverso la dotazione di impianti per la autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, o da fonti meno inquinanti. Questo avviene secondo le linee guida del Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni inquinanti, ottenendo anche una riduzione dei costi di energia e beneficiando degli incentivi erogati dal Gestore Servizi Elettrici (GSE).

Enav, sulla base dei risultati ottenuti dalle diagnosi energetiche, in ottemperanza del D. Lgs 102/2014, su 11 siti più energivori aziendali, ha individuato per gli stessi 11 siti e, successivamente per ulteriori 19 siti di similari caratteristiche, delle opportunità di miglioramento dell'efficienza energetica. Tali opportunità si concretizzeranno attraverso degli interventi dei prossimi anni volti a realizzare un percorso di riduzione dei consumi di energia elettrica.

Attività internazionali

Nel contesto internazionale, Enav è impegnata in una serie di attività volte a consolidare i rapporti con gli altri Air Navigation Service Provider sia a livello bilaterale con i principali attori sia attraverso alleanze ed aggregazioni (come ad esempio l'alleanza A6) nonché, con le principali Istituzioni ed Organizzazioni Internazionali esistenti nell'ambito del trasporto aereo ed in particolare dell'Air Traffic Management (tra i principali ICAO, la Commissione Europea, CANSO, EUROCONTROL). In tale ottica, Enav è impegnata in una attività internazionale sui tavoli istituzionali di ICAO, EUROCONTROL, CANSO, Commissione Europea, EASA e sui principali processi industriali attraverso partecipazioni dirette quali: SESAR Joint Undertaking, SESAR Deployment Manager, European Satellite Service Provider (ESSP) per EGNOS, programmi di cooperazione bilaterale, con FAA (Stati Uniti), NAV Canada, DSNA (Francia), NATS (Regno Unito), DFS (Germania), State ATM Corporation (Federazione Russa), o multilaterale con altri Service Provider quali A6, FAB BLUE MED; programmi multi‐stakeholder per lo sviluppo di sistemi tecnologici, quali Coflight e 4‐FLIGHT, ERATO, Datalink, PENS, o con attori industriali per la parte airborne, nonché su nuove tecnologie satellitari come AIREON.

Inoltre, considerati gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea con la creazione del Single European Sky e la conseguente necessità di assumere una visione ed un approccio comune a livello europeo relativamente alla modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo, la Società ha assicurato la sua partecipazione alle organizzazioni europee ed internazionali istituzionalmente coinvolte. Nell'ambito delle attività normative internazionali, per il 2016 vanno segnalate l'assemblea generale di ICAO, che ha visto il ruolo di Enav a supporto delle autorità nazionali e la conferma dell'Italia all'interno del Consiglio ICAO; nell'ambito europeo l'avvio dei lavori al Parlamento e Consiglio per la revisione del Regolamento basico di EASA, l'avvio dei lavori per la revisione dei regolamenti sul Performance Scheme e sul futuro Network Manager, nonché una serie di iniziative atte a produrre norme e requisiti comuni nel settore dei cosiddetti droni (UAS – Unmanned Aerial Systems).

Per quanto concerne le attività di "deployment" dei nuovi sistemi concorrenti alla realizzazione del c.d common project per la nuova infrastruttura ATM Europea, ENAV si è ufficialmente aggiudicata un cofinanziamento di poco inferiore ai 30 milioni di euro.

Attività commerciali

Nel 2016 il Gruppo ENAV ha conseguito risultati in termini di ricavi derivanti dalle vendite di servizi al mercato non regolamentato per un totale di circa 14 milioni di euro in incremento del 29,7% rispetto all'esercizio precedente. Le attività più rilevanti svolte dal Gruppo Enav sul mercato terzo si riferiscono ai servizi di radiomisure e di consulenza aeronautica.

Nel 2016 sono state presentate 94 offerte tecnico commerciali per un valore totale di 33,9 milioni di euro che insieme alle offerte presentate nell'esercizio precedente hanno consentito di acquisire 48 nuovi contratti.

L'attività commerciale svolta nel 2016 si è rilevata proficua sia per il raggiungimento degli obiettivi previsti in termini di ricavo che per la costituzione di un consistente portafoglio ordini per il prossimo triennio. Le nuove acquisizioni, in aggiunta a quelle già in portafoglio, hanno generato ordini per il prossimo triennio per 20,1 milioni di euro.

Oltre questi ultimi importanti risultati, l'azione commerciale ha previsto molteplici attività, tra cui:

  • la proposizione ad organizzazioni nazionali ed internazionali di servizi e prodotti;
  • la partecipazione a gare internazionali;
  • la stipula di contratti di consulenza aeronautica ed assistenza tecnica in ambito nazionale e di contratti di formazione e servizi tecnici per clienti internazionali;
  • la promozione e comunicazione commerciale verso i clienti internazionali attraverso la partecipazione a fiere ed eventi di settore;
  • la sottoscrizione di accordi di cooperazione commerciale con partner industriali e di cooperazione tecnica con potenziali clienti.

Ad oggi il Gruppo Enav ha portato a termine con successo oltre 200 progetti in 29 diversi paesi nel mondo avendo come mercati principali e di riferimento la Malesia, la penisola Araba, il nord e l'est Africa.

Altre informazioni

Piano industriale

Il 29 Marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo Piano Industriale del Gruppo 2016‐ 2019. Il piano è stato sviluppato tenendo conto del nuovo assetto normativo comunitario nell'ambito del cielo unico europeo e degli scenari macro economici che stanno caratterizzando l'attuale periodo.

Gli indirizzi e gli obiettivi strategici, i target di performance operativa ed economica, nonché i piani di sviluppo commerciale sono stati sviluppati con il principale obiettivo di fornire ad ENAV e alle Società controllate un solido punto di riferimento per affrontare le future sfide del business e governare il nuovo posizionamento di Enav nell'ambito del mercato azionario.

Confermando l'assoluta attenzione al mantenimento dei più alti livelli di sicurezza e capacità operativa nella fornitura dei servizi, il nuovo Piano Industriale del Gruppo focalizza la propria visione strategica sui seguenti pilastri:

  • mantenere il focus sul core business e clienti, facendo leva sulla crescita del traffico aereo, ottimizzando ulteriormente le performance operative;
  • rafforzare il ruolo di leadership tecnologica, con una importante partecipazione nei progetti strategici di rilevanza internazionale di sviluppo delle future piattaforme per il controllo del traffico aereo;
  • raggiungere target di efficienza attraverso la riduzione dei costi di acquisto e l'ottimizzazione delle procedure di manutenzione, mediante un più efficace utilizzo delle risorse disponibili nel Gruppo, così come attraverso specifiche iniziative di riduzione dei costi unitari e gestione della domanda;
  • cogliere le opportunità commerciali sia in Italia che all'estero facendo leva sulle competenze del Gruppo e sulle nuove tecnologie;
  • presidiare i principali tavoli istituzionali nazionali ed internazionali.

Gli elementi chiave contenuti nel Piano Industriale ed i relativi fattori abilitanti si sviluppano nell'ambito temporale del cosiddetto secondo "periodo regolatorio di riferimento" 2015 – 2019.

Processo di quotazione

Il Gruppo Enav ha intrapreso e concluso con esito positivo il processo di quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., segnando un traguardo importante per il Gruppo.

Il processo si è articolato in una fase preparatoria e propedeutica che ha interessato parte del 2015 e tutto il primo semestre 2016 e in una fase di offerta che ha avuto luogo durante il mese di luglio.

Durante la fase preparatoria i principali passaggi formali sono stati i seguenti:

  • in data 10 marzo 2016, l'Assemblea degli Azionisti di Enav S.p.A. ha approvato il progetto di ammissione a quotazione e modificato lo statuto sociale con efficacia dal giorno di inizio delle negoziazioni;
  • in data 7 luglio 2016 Borsa Italiana S.p.A. ha rilasciato il provvedimento di ammissibilità alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA) delle azioni ordinarie di Enav S.p.A.;
  • in data 8 luglio 2016 sono stati depositati presso la CONSOB: il Documento di Registrazione, a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione rilasciato con nota del 1° luglio 2016; la Nota Informativa e la Nota di sintesi, a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione rilasciato con nota del 7 luglio 2016. Il Documento di Registrazione, la Nota Informativa e la Nota di sintesi costituiscono insieme il Prospetto.

L'Offerta Globale di Vendita delle azioni ordinarie di Enav S.p.A. ha avuto ad oggetto 230 milioni di azioni pari a circa il 42,5% del capitale sociale di Enav di cui 207 milioni di azioni, pari al 90% dell'offerta globale di vendita, riservata ad Investitori Istituzionali in Italia e all'Estero e 23 milioni di azioni, pari al 10% dell'offerta

globale di vendita, riservata al pubblico indistinto in Italia e ai dipendenti. E' stato altresì deciso di allocare agli Investitori Istituzionali ulteriori n. 22,6 milioni di azioni al servizio dell'opzione Greenshoe portando al 46,6% la quota del capitale sociale presente sul mercato.

Il periodo di offerta, durato dall'11 al 21 luglio 2016, ha visto il management impegnato in numerosi incontri con investitori nelle maggiori piazze finanziarie in Europa e negli Stati Uniti. Durante tale periodo sono pervenute richieste per complessive n. 1.816 milioni di azioni, domanda risultata pari a circa 8 volte il quantitativo massimo oggetto dell'Offerta Globale di Vendita.

In base alle richieste pervenute sono state assegnate: i) nell'ambito dell'Offerta Pubblica n. 23.000.500 azioni a n. 11.498 richiedenti di cui n. 890.500 azioni a n. 659 dipendenti del Gruppo Enav residenti in Italia; ii) nell'ambito del Collocamento istituzionale n. 229.599.500 azioni (comprensiva delle azioni a servizio dell'opzione Greenshoe) a n. 198 richiedenti di cui n. 59.735.000 azioni a n. 31 Investitori qualificati in Italia e n. 169.864.500 azioni a n. 167 Investitori Istituzionali all'estero.

Il prezzo di offerta è stato fissato in 3,30 euro per azione.

Le negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario sono iniziate martedì 26 luglio 2016.

In data 2 agosto 2016 è stata esercitata integralmente l'opzione Greenshoe per complessive n. 22,6 milioni di azioni ordinarie di Enav, al prezzo di 3,30 euro per azione, portando complessivamente l'Offerta Globale di Vendita a n. 252,6 milioni di azioni pari a circa il 46,6% del capitale sociale per un controvalore complessivo di circa 834 milioni di euro al lordo delle commissioni e spese relative all'operazione.

Contratti di Programma e di servizio Stato/Enav

Al fine di valorizzare Enav assicurando maggiore certezza e stabilità nei rapporti giuridici nonché la coerenza dell'assetto regolatorio nazionale della fornitura dei servizi della navigazione aerea al quadro normativo europeo di riferimento (Regolamenti UE n. 390/2013 e n. 391/2013), la legge di stabilità 2016 n. 208/2015 ha introdotto una serie di modificazioni alla legge 21 dicembre 1996, n. 665 che regolamenta, attraverso il contratto di programma ed il contratto di servizio, i rapporti intercorrenti tra Stato ed Enav. In particolare, il contratto di programma, storicamente stipulato con una durata triennale, è stato fatto coincidere con la durata del periodo di riferimento comunitario, ossia 2015‐2019.

Essendo però l'anno 2015 già normato dal contratto di programma 2013‐2015, in sede di applicazione delle modifiche della Legge di Stabilità, il Contratto è stato previsto di durata quadriennale, per il periodo pertanto che inizia il 1° gennaio 2016 e termina il 31 dicembre 2019.

Inoltre, sempre la Legge di Stabilità ha individuato il contratto di programma come strumento esclusivo disciplinante i rapporti tra Stato ed Enav, facendo confluire nel suddetto contratto le disposizioni previste nel contratto di servizio.

A livello operativo, il contratto prevede espressamente il transito dei servizi di navigazione aerea dall'Aeronautica Militare all'Enav relativi a quegli aeroporti aperti al traffico civile, prima militari ed oggi

divenuti a tutti gli effetti civili, quali gli aeroporti di Roma Ciampino, Verona, Brindisi e Treviso già transitati ad Enav nel 2015 e l'aeroporto di Rimini transitato nel mese di novembre 2016 e regolamentato all'articolo 3 del contratto di programma.

Relativamente all'aeroporto di Comiso, è stato stabilito che dal 1° settembre 2016 tale scalo sia nella lista degli aeroporti gestiti da Enav in tariffa, ed è stato stabilito l'avvio delle attività da gennaio 2017 dell'elevazione dei servizi della navigazione aerea sugli aeroporti di Cuneo e Crotone, che quindi passano da servizio di AFIS a servizio di Torre.

Ai fini della predisposizione del contratto di programma e considerato che la Legge di Stabilità imponeva tempi ristretti per la stipula dello stesso, la Società già dalla fine del 2015 ha collaborato con gli organi istituzionali di riferimento al fine di predisporre il testo del nuovo contratto di programma.

Nella prima parte del 2016 il Ministero delle Infrastrutture ha fatto circolare una prima bozza del Contratto sulla quale le parti firmatarie hanno poi successivamente apportato integrazioni e modificazioni. Ad oggi, pertanto, si è pervenuti ad una bozza condivisa tra le parti che il Gabinetto del Ministero dei Trasporti ha provveduto ad inoltrare al CIPE per il parere finale, propedeutico alla sottoscrizione dello stesso.

Attività legate ai Droni

La Capogruppo, in virtù del proprio ruolo di fornitore di servizi alla navigazione aerea in Italia sulla base della designazione dello Stato come esplicitamente definito dall'art. 691 bis del Codice della Navigazione, ha condotto attività congiunte con l'autorità di regolazione ENAC per l'applicazione del regolamento ENAC sugli aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e più in particolare per lo sviluppo ed erogazione dei servizi di registrazione, identificazione e di "Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management" (UTM).

ENAC ha riconosciuto Enav come entità alla quale affidare le attività legate a registrazione, identificazione degli APR e più in generale per i servizi al più ampio bacino dei droni. Per regolare i rapporti tra le parti, è stato condiviso l'utilizzo di uno strumento specifico, la Convenzione, che è stata siglata il 3 agosto 2016. Enav ha avviato le attività per la registrazione dei droni attraverso la creazione di un apposito sito web (www. D‐flight.it). Così come previsto nella Convenzione tra ENAC ed Enav, la fornitura dei servizi UTM può essere svolta da Enav direttamente ovvero attraverso altre Società, a tal fine Enav ha lanciato nel mese di agosto una call for interest, non vincolante per la Società, per l'identificazione di partner industriali che consentano la creazione di un'aggregazione in grado di raccogliere le conoscenze e l'infrastruttura necessaria al pieno sviluppo dei nuovi servizi UTM (UAV Traffic Management). La procedura si concluderà nel corso del 2017.

Le certificazioni del Gruppo Enav

Nel corso del 2016 Enav è stata oggetto di audit da parte di ENAC per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti comuni per la fornitura di servizi di navigazione aerea previsti dal Regolamento di esecuzione (UE) N. 1035/2011 della Commissione del 17 ottobre 2011 e s.m.i.

Tali requisiti comuni sono relativi sia a requisiti generali (competenza e capacità tecniche ed operative, struttura organizzativa e gestione, gestione della safety e della qualità, security, risorse umane, solidità finanziaria, responsabilità e copertura dei rischi, qualità dei servizi e requisiti in materia di comunicazione), sia a requisiti specifici per ciascun servizio erogato (ATS, CNS, AIS e MET).

In particolare, ENAC ha svolto 17 audit sia presso le Strutture Territoriali sia presso Funzioni Centrali di Enav, con l'obiettivo di verificare il mantenimento della conformità ai requisiti comuni ed alle condizioni precisate nel certificato e 5 audit per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti per operare come Training Organization, ai sensi del Regolamento (UE) N. 805/2011, del Regolamento ENAC Licenza di operatore del Servizio Informazioni Volo (FIS) e Requisiti per il personale addetto alla fornitura dei servizi metereologici per la navigazione aerea.

Con l'entrata in applicazione del Regolamento (UE) 2015/340 che abroga il Regolamento (UE) N. 805/2011, ENAC, in data 14 novembre 2016, ha sostituito il certificato di Enav quale Organizzazione di addestramento. Il nuovo certificato, contrariamente ai precedenti rinnovi di durata biennale, conserverà la sua validità per tempo illimitato, fermo restando il riscontro del costante soddisfacimento dei requisiti regolamentari da parte di ENAC durante le attività di sorveglianza.

Inoltre, a fronte del transito dall'Aeronautica Militare ad Enav dei Servizi di Traffico Aereo, del Servizio di Informazioni Aeronautiche, dei Servizi di Comunicazione e dei Servizi di Navigazione sull'aeroporto di Rimini e dei servizi di meteorologia sull'aeroporto di Treviso è stata effettuata da ENAC l'estensione dei due Certificati di Enav quale Fornitore dei Servizi della Navigazione Aerea e Training Organization.

Nel mese di maggio 2016, a fronte dell'esito positivo delle attività di sorveglianza, Enav ha ottenuto il rinnovo della certificazione quale Organizzazione di progettazione delle procedure strumentali di volo, ai sensi del Regolamento ENAC. Il certificato ha durata triennale.

Relativamente alle certificazioni dei sistemi di gestione aziendale del Gruppo ENAV, nel mese di dicembre 2016, l'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL – Business Assurance ha concluso positivamente le attività della prima verifica di mantenimento, determinando la conferma della validità:

  • dei Certificati di conformità in accordo alla normativa UNI EN ISO 9001:2008 del Gruppo ENAV (ENAV, Techno Sky e SICTA);
  • del Certificato di conformità in accordo alla normativa UNI CEI ISO/IEC 27001:2014 per Enav.

Per quanto riguarda la flotta aerea di Radiomisure, Enav è stata oggetto di audit specifici per verificare il mantenimento del Certificato di Approvazione per l'impresa per la gestione della navigabilità continua, del

Certificato di Approvazione dell'impresa di manutenzione e del Certificato di Operatore di Lavoro Aereo per voli diretti ad effettuare rilevamenti ed osservazioni.

Relativamente alle ulteriori certificazioni/attestazioni di Techno Sky si evidenzia che nel mese di novembre 2016 è stata effettuata da parte dell'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL – Business Assurance la terza verifica di mantenimento della certificazione F‐GAS (Certificazione degli operatori e delle imprese coinvolte nell'utilizzo dei gas fluorurati ad effetto serra) ai sensi del Regolamento (UE) n. 517/2014 e nel mese di giugno 2016, relativamente all'accreditamento del Laboratorio di Taratura di Techno Sky, l'Ente Italiano di Accreditamento "ACCREDIA" ha concluso positivamente le attività della prima sorveglianza determinando la conferma della validità del certificato di accreditamento del Centro LAT 015.

Decreto Legislativo 196/2003

Nel corso del 2016 è stato realizzato il documento sugli adempimenti minimi di Sicurezza previsti dal D.Lgs 196 del 30 giugno 2003 cosiddetto Codice della Privacy. L'Analisi del Rischio connessa con i dati personali di Enav è stata effettuata all'interno dell'analisi del Rischio per la Sicurezza delle Informazioni, necessario alla conformità di Enav alla certificazione 27001/2006.

Nel corso dell'anno sono state realizzate le attività di competenza previste nel Piano di Trattamento del Rischio 2016. È stata predisposta una procedura Gestione delle nomine per il trattamento dei dati personali relativa all'applicazione in Enav del D.Lgs 196/03.e ss.mm.ii.

È stato nominato Responsabile esterno del trattamento dei dati personali, il Responsabile della Conservazione Digitale di Enav. La citata nomina si è resa necessaria in ottemperanza all'art. 6 comma 8 del D.P.C.M. del 3 dicembre 2013, recante norme in materia di Regole tecniche in materia di sistema di conservazione ai sensi degli articoli 20, commi 3 e 5‐bis, 23‐ter, comma 4, 43, commi 1 e 3, 44 , 44‐bis e 71, comma 1, del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005, che dispone che il soggetto esterno a cui è affidato il processo di conservazione assume il ruolo di responsabile del trattamento dei dati come previsto dal Codice in materia di protezione dei dati personali.

In accordo con le Funzioni Sistemi Informativi Gestionali e Security si è proceduto al costante monitoraggio sulle misure di sicurezza in materia di protezione dei dati personali così come previsto dalla vigente normativa in materia, anche alla luce delle Nuovo Regolamento Europeo.

Piano Nazionale Anticorruzione ‐ La Trasparenza

Nel 2016 in continuità con quanto già fatto nell'esercizio precedente, la sezione Trasparenza, del sito istituzionale www.enav.it, è stata aggiornata ed implementata secondo le disposizioni della normativa in materia, in quanto applicabili.

Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2016 si caratterizza per le rilevanti novità legislative intervenute con il D. Lgs del 25 maggio 2016 n.97, recante norme in materia di Revisione e semplificazione delle

disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Le principali novità del D. Lgs 97/2016 in materia di trasparenza, riguardano il definitivo chiarimento sulla natura, sui contenuti e sul procedimento di approvazione del PNA e, in materia di trasparenza, la definitiva delimitazione dell'ambito soggettivo di applicazione della disciplina, la revisione degli obblighi di pubblicazione nei siti delle pubbliche amministrazioni unitamente al nuovo diritto di accesso civico generalizzato ad atti, documenti e informazioni non oggetto di pubblicazione obbligatoria. Si è in attesa di specifiche Linee guida volte a fornire indicazioni sulla disciplina applicabile in materia di trasparenza alle società quotate e a quelle che emettono strumenti finanziari in mercati regolamentati. In considerazione del particolare regime giuridico al quale è sottoposta Enav, specie in materia di diffusione di informazioni a tutela degli investitori e del funzionamento delle regole del mercato concorrenziale, le predette Linee guida di ANAC e CONSOB daranno indicazioni in merito alla disciplina applicabile.

Rapporti con parti correlate

In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento in materia di operazioni con parti correlate adottato con Delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, Enav S.p.A. ha istituito, con efficacia dal 26 luglio 2016, la procedura che disciplina le Operazioni con parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 giugno 2016.

Per il dettaglio dei suddetti rapporti si rinvia alla nota n. 33 del Bilancio Consolidato.

Regolamento mercati

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, richieste dall'art. 36 del Regolamento mercati CONSOB (adottato con delibera CONSOB n. 16191/2007 e successive modifiche), si segnala che alla data del 31 dicembre 2016 fra le società controllate da Enav rientra nella previsione regolamentare la Società Enav North Atlantic LLC per la quale sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la compliance alla predetta normativa.

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che nel corso del 2016 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali.

Informazioni riguardanti le società del Gruppo Enav

Di seguito sono riportate le caratteristiche e l'andamento economico delle società del Gruppo ENAV al 31 dicembre 2016.

Techno Sky

La Società, partecipata al 100% da Enav, si occupa della gestione, assistenza e manutenzione degli impianti e dei sistemi utilizzati per il controllo del traffico aereo nazionale, assicurandone la completa disponibilità e la piena efficienza operativa senza soluzione di continuità. La Società ha chiuso il 2016 con un risultato netto positivo di 4,2 milioni di euro, in incremento del 47,6% rispetto all'esercizio precedente. I risultati economici mostrano un EBITDA pari a 7,7 milioni di euro incrementatosi del 30,4% rispetto all'esercizio precedente a fronte di una lieve contrazione, pari allo 0,5%, dei ricavi totali più che compensata dalla riduzione dei costi totali per il 2,6%. Nell'ambito della contrazione nella struttura dei costi ha inciso positivamente la riduzione per l'8,9% dei costi esterni rispetto all'esercizio precedente a fronte di un parziale slittamento della produzione al 2017 ed un generale contenimento dei costi di funzionamento delle diverse strutture aziendali. Anche Il minore impatto degli ammortamenti e delle svalutazioni ed accantonamenti ai fondi rischi nell'esercizio 2016 incide positivamente sull'EBIT, che risulta pari a 6,9 milioni di euro in incremento del 40,1% rispetto all'esercizio precedente. Dal punto di vista dei risultati tecnici conseguiti nel periodo di riferimento, anche nel 2016 Techno Sky ha mantenuto un buon livello delle performance tecniche legate al contratto di manutenzione globale degli impianti operativi di Enav, sia per quanto riferito alla gestione e manutenzione dell'hardware delle infrastrutture tecnologiche ATC sia della manutenzione del software nelle varie tipologie, ossia correttiva, adattativa ed evolutiva.

ENAV Asia Pacific Sdn Bhd

ENAV Asia Pacific è una società di diritto malese, costituita a marzo 2013 per lo sviluppo delle attività commerciali del Gruppo negli stati inclusi nel continente asiatico e in quello oceanico. La società, interamente controllata da Enav, ha chiuso l'esercizio 2016 con un risultato netto positivo di 959 migliaia di euro in consistente crescita rispetto all'esercizio precedente. Il miglioramento significativo del risultato netto rispetto all'esercizio precedente è principalmente influenzato dagli effetti prodotti nel 2016 dal contratto sottoscritto a dicembre 2015 con la DCA Malese per attività di consulenze aereonautiche da sviluppare ulteriormente nel corso dei prossimi tre anni. Il valore complessivo del predetto contratto risulta pari a complessivi 12 milioni di Euro.

La società è amministrata da un Chief Executive Officer, nominato dal Board of Directors e designato dalla Controllante ed è soggetto alla revisione legale dei conti.

Consorzio Sicta

Il Consorzio Sicta, partecipato al 60% da ENAV e al 40% da Techno Sky, svolge attività di ricerca, sviluppo, sperimentazione, simulazione e validazione di soluzioni innovative nel campo dei sistemi per la gestione del traffico aereo effettuata nei confronti delle Consorziate che per i programmi europei di cui SESAR rappresenta la parte preponderante. La durata del consorzio è statutariamente prevista fino al 31 dicembre 2017.

Il Consorzio, che non ha scopo di lucro, è stato posto in liquidazione volontaria il 3 marzo 2017 per volere dei soci consorziati, ed ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2016 con un risultato netto positivo di 2,4 migliaia di Euro in lieve decremento rispetto al 2015 in considerazione della maggiore prudenza adottata per il bilancio 2016 nella valutazione di talune poste alla luce dell'imminente liquidazione e del maggiore carico fiscale sostenuto a seguito del rimborso delle linee di finanziamento e del conseguente miglioramento della gestione finanziaria nel corso dell'esercizio.

ENAV North Atlantic

È la società avente la forma di una Limited Liability Company e regolata dalle leggi dello Stato americano del Delaware, interamente controllata da Enav, costituita a gennaio 2014 per la partecipazione ad un investimento da realizzarsi mediante l'acquisizione del 12,5% del capitale sociale della società Aireon LLC, l'azienda statunitense del gruppo IRIDIUM, che è responsabile della progettazione, del finanziamento e della messa in opera di un servizio globale di sorveglianza satellitare che fa uso della tecnologia ADS‐B. La tecnologia Aireon aumenterà la copertura di sorveglianza, oggi pari a circa il 30% della superficie terrestre, fino a comprendere il 100% del globo con immediate ricadute positive, quali: disponibilità di rotte più efficienti specialmente in aree remote, oceani, deserti e poli, con riduzione delle emissioni dei gas serra e del consumo di carburante; sfruttamento degli investimenti già effettuati dalle compagnie aeree nei sistemi ADS‐B; disponibilità per i provider di un sistema di sorveglianza globale del traffico aereo senza necessità di sostenere costi significativi per lo sviluppo di nuove infrastrutture.

Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 mostra un risultato pari a zero essendo essenzialmente una società non operativa che detiene esclusivamente la partecipazione in Aireon.

Gestione dei rischi

Il Gruppo Enav opera in un contesto altamente regolamentato e disciplinato da un insieme di norme internazionali e nazionali che ne regolano numerosi profili. Per l'attività svolta il Gruppo è esposto a rischi di carattere tecnico‐operativo, regolatorio, normativo e di compliance oltre al rischio connesso al capitale umano ed ai rischi finanziari.

Il rischio tecnico‐operativo deriva da tutti i fattori che possono minare gli obiettivi di sicurezza (Safety e Security), efficienza e qualità del servizio del Gruppo, anche con riferimento a specifici obblighi internazionali assunti.

Il rischio regolatorio deriva principalmente dalla possibile variazione dei parametri che determinano i ricavi relativi ai corrispettivi dei costi per la fornitura dei Servizi di Navigazione Aerea, di rotta e terminale, e dagli impegni assunti, in particolare, in occasione della definizione del piano di performance.

Il rischio normativo e di compliance deriva essenzialmente dall'evoluzione del contesto normativo nonché dal rispetto delle norme locali, nazionali e/o internazionali, che regolano il funzionamento delle Società del Gruppo.

Il rischio connesso al capitale umano è legato all'insieme delle competenze, conoscenze e capacità tecniche che danno luogo alla capacità umana di creare valore per il Gruppo.

Relativamente ai rischi finanziari si rinvia a quanto riportato nella nota illustrativa del bilancio consolidato.

Questi aspetti, come tutte le tipologie di rischio, sono oggetto di attenta analisi da parte del Gruppo ENAV, che ha identificato i principali rischi connessi con le proprie attività e predisposto presidi, strumenti e misure organizzative dedicate con l'obiettivo di ridurli minimizzandone o riducendo gli eventuali impatti entro limiti accettabili.

Il presidio dei rischi nel Gruppo

ENAV ritiene che un sistema dei controlli integrato e basato sulla gestione dei rischi, ad ogni livello dell'organizzazione, sia un requisito fondamentale per una governance efficace delle attività del Gruppo e per il rispetto delle leggi, dei regolamenti e della normativa tecnica di settore ad esso applicabili.

In tale contesto, con l'obiettivo di comprendere i potenziali aspetti positivi e negativi di tutti i fattori di rischio che possono influenzare la strategia e la missione dell'organizzazione nonché la sua implementazione, ENAV ha posto in essere un percorso continuo d'integrazione nella cultura aziendale dei processi di gestione del rischio. A tal fine, nella prospettiva di una gestione integrata e sistematica dei differenti rischi, in grado di determinare input coerenti al processo di controllo e gestione dei rischi, ENAV sta implementando la metodologia di Enterprise Risk Management (ERM).

In considerazione delle nuove esigenze derivanti dal nuovo status di società quotata, ENAV ha predisposto misure per la gestione integrata dei rischi aziendali, stabilendo che la funzione Risk Management, in sinergia con le preesistenti funzioni Safety e Security, che presidiano i rispettivi domini di rischio in forza di implementati e funzionanti Sistemi di Gestione (rispettivamente il Safety Management System e il Security Management System), supporti il Vertice del Gruppo e gli Organi di Controllo nella valutazione del grado di compatibilità del profilo di rischio con gli obiettivi aziendali, nel rispetto degli obblighi normativi e nell'ottica della sostenibilità di medio lungo periodo.

In particolare, atteso che la gestione del rischio del core business, ovvero della gestione del traffico aereo (ATM – Air Traffic Management) e della fornitura dei servizi di navigazione aerea (ATS/CNS – Air Traffic Service/Comunication Navigation Surveillance, AIS Aeronautical Information Service e MET Meteorological Service) è già dotata di certificati Sistemi di Gestione, nel corso dell'anno 2016 è stato definito, in coerenza con il Codice di Autodisciplina, un Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi e l'implementazione di controlli per il raggiungimento degli obiettivi aziendali tra cui:

  • salvaguardia del patrimonio sociale;
  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
  • affidabilità dell'informativa finanziaria;
  • rispetto delle leggi, dei regolamenti, dello statuto sociale e delle normative aziendali.

In tale ambito, e con particolare riferimento alla gestione dei rischi, è stato nominato un Amministratore Incaricato di curare l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche dell'attività della Società e del gruppo ad essa facente capo. È stato inoltre costituito un Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, composto da tre amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti, con funzioni propositive e consultive per il Consiglio di Amministrazione e di verifica periodica dell'adeguatezza e dell'efficacia del SCIGR rispetto al profilo di rischio assunto.

Nel corso del 2016, la funzione Risk Management, ha effettuato un ciclo di risk assessment che ha coinvolto strutture organizzative chiave nell'ambito di tutto il Gruppo ENAV e che ha riguardato l'aggiornamento delle valutazioni, l'approfondimento delle cause e conseguenze nonché il trattamento dei top risk del Gruppo ENAV. Successivamente è stato effettuato un ciclo di monitoraggio dei top risk e dei relativi piani di trattamento, attraverso l'aggiornamento di opportuni indicatori (Key Risk Indicator, Key Performance Indicator), con l'obiettivo di analizzare l'andamento dei rischi identificati, lo stato di implementazione di azioni di trattamento specifiche poste in essere dal management, e di individuare eventuali aree di miglioramento nella gestione dei top risk. Al fine di pervenire ad una gestione integrata e sistematica dei rischi aziendali e di garantire la coerenza complessiva con la preesistente gestione dei rischi del core business, nei verticali di specifico dominio Safety e Security, sono state avviate le necessarie attività di verifica di consistenza ed integrazione con i Sistemi di Gestione dei rischi di Safety e Security, implementati in accordo ai requisiti cogenti imposti dalla legislazione, nazionale ed europea, che si applicano ai Fornitori dei Servizi di Navigazione Aerea.

Rischio tecnico ‐ operativo

Nella fornitura dei servizi della navigazione aerea, Enav è soggetta ad una garanzia di sicurezza riconducibile alla Safety e alla Security. Le norme internazionali, europee e nazionali che disciplinano la

sicurezza, in termini di Safety e Security, pongono, in capo alla Società, requisiti e obiettivi tesi alla mitigazione del rischio inerente gli effetti delle violazioni della sicurezza, unitamente alle misure di ripristino del livello di sicurezza stesso.

Safety

Il core business di Enav è un'attività qualificabile a rischio consentito e, pertanto, negli anni è stato sviluppato e consolidato un Safety Management System che comprende: il processo di analisi degli incidenti, degli inconvenienti e delle occorrenze a contributo ATM (Safety reattiva), il processo di gestione del cambiamento e di mitigazione del rischio del sistema funzionale ATM e della Training Organization (Safety Proattiva), il processo di Safety Assurance e Safety Promotion (Safety Predittiva).

L'insieme di tali attività, implementate con lo scopo di salvaguardare persone e beni dalle conseguenze di eventi aeronautici valutati a contributo ATM, permette di migliorare i livelli di sicurezza dei servizi forniti e previene il rischio di eventi negativi, con conseguenti impatti anche reputazionali, e permette di gestire anche i rischi connessi a un'eventuale riduzione della capacità, anche temporanea o parziale, di fornire i servizi in rotta e/o su uno o più aeroporti di competenza.

Le responsabilità di Safety, descritte nel Safety Management Manual, sono esercitate in accordo ai processi contenuti nelle procedure del Safety Management System per garantire la mitigazione e la corretta gestione di eventi rischiosi che possono essere determinati:

  • da fattori endogeni, in quanto direttamente o indirettamente ascrivibili a responsabilità della Società;
  • da eventi esogeni che esulano dal controllo di Enav.

Assicurare una gestione della Safety utile a prevenire e/o a contenere i rischi connessi all'erogazione del core business entro limiti accettabili, oltre che essenza della missione di Enav, è condizione indispensabile al mantenimento della certificazione necessaria per svolgere le attività di Fornitore di Servizi di Navigazione Aerea e di Training Organization e, pertanto, deve essere gestito il rischio di un disallineamento tra obiettivo atteso ed effettiva performance registrata.

In ragione della severità del rischio di Safety su esposto, la Società elabora le proprie politiche di sicurezza e predispone un piano triennale (c.d. Safety Plan) nel quale si programmano le attività che la Società si impegna a realizzare al fine di mantenere la compliance e raggiungere i livelli di Safety performance definiti a livello nazionale e dell'Unione Europea (Safety Target).

Security

La Security è l'attività finalizzata ad assicurare adeguati livelli di protezione del personale, delle infrastrutture e delle informazioni necessarie alle operazioni ed alla continuità dei servizi e alla salvaguardia dei diversi interessi aziendali ed esterni potenzialmente incisi da azioni illecite. Essa traguarda in primo luogo l'obiettivo della prevenzione di potenziali rischi derivanti da atti di origine antropica idonei a compromettere l'erogazione dei servizi della navigazione aerea o i valori patrimoniali aziendali, attraverso l'aggressione al personale e alle infrastrutture; ovvero nei riguardi di eventi umani o di altra natura, che

possano compromettere la disponibilità, l'integrità e la riservatezza delle informazioni. La Società è tenuta al rispetto di specifici obblighi in materia di protezione degli elementi vitali dell'organizzazione, prescritti da leggi, regolamenti e provvedimenti amministrativi la cui violazione può comportare profili di responsabilità civile, penale, amministrativa e contabile per Enav, nonché quale presidio nei riguardi del rischio criminoso, valutabile ai fini della salvaguardia della sicurezza sui luoghi di lavoro ai fini del D.Lgs. 81/08, anche in relazione al regime di responsabilità della persona giuridica, previsto dal Decreto Legislativo 231, oltre che limitazioni, sospensioni o la revoca della certificazione di Enav quale Fornitore di Servizi

In ottica di contesto generale, la Società rimane esposta a specifici rischi di Security in connessione alla consistente dimensione tecnologica dei sistemi; alle relative interdipendenze inclusive degli effetti delle violazioni poste in essere da dipendenti di appaltatori, subappaltatori e consulenti; alla natura e alla dislocazione delle infrastrutture fisiche distribuite sull'intero territorio nazionale; alla dimensione numerica ed eterogeneità del personale; alle minacce nei confronti del settore in cui la Società opera.

La Società, adotta strumenti di gestione del rischio relativo alla Security, attraverso attività periodiche di Security risk assessment e attraverso il monitoraggio continuo delle attività di Security risk treatment, nel quadro del sistema di gestione della sicurezza che è parte integrante del processo di certificazione dei Fornitori di Servizi secondo i requisiti comuni fissati dal Regolamento (UE) n. 1035/2011 della Commissione del 17 ottobre 2011.

Enav ha adottato come standard di riferimento la norma UNI CEI ISO/IEC 27001:2014 Tecnologie informatiche – Tecniche per la sicurezza ‐ Sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni ‐ Requisiti, che stabilisce e disciplina a livello internazionale i requisiti di un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni e, in particolar modo, degli aspetti della sicurezza fisica, logica e organizzativa (Information Security Management System ‐ ISMS), ottenendone la relativa certificazione come unico fornitore dei servizi della navigazione aerea europea, rinnovata nel 2015. L'aderenza allo standard ISO garantisce il presidio del miglioramento continuo attraverso Internal audit di processo e tecnici, nonché attraverso una management review annuale dei controlli di processo e tecnologici implementati, nell'ottica del miglioramento continuo.

Rischio connesso all'operatività delle strutture e delle infrastrutture tecnologiche

Nello svolgimento della propria attività Enav si avvale di una complessa rete di strutture e di infrastrutture tecnologiche la cui mancata operatività può avere effetti negativi sulla fornitura dei servizi e sulla gestione della Società.

In particolare, nello svolgimento della propria attività la Società è esposta a potenziali rischi di interruzione del servizio in conseguenza di eventi non dipendenti dalla volontà o dal controllo delle società del Gruppo. In tale ambito, sono state poste in essere estensive misure di sicurezza relative al mantenimento del corretto funzionamento dei propri siti quali misure antincendio e piani di contingenza per la copertura della perdita dei principali beni operativi e inoltre si è dotata di sofisticate infrastrutture informatiche. La Società

adotta inoltre rigorosi protocolli e politiche di sicurezza informatica, ivi inclusi back‐up e recupero dati, volti a proteggere i propri sistemi informatici e le infrastrutture di rete da intrusioni fisiche, da violazioni della sicurezza e da altre turbative.

Per quanti attiene le reti di trasporto dati e telefoniche, si evidenzia che la rete operativa Enav per i Servizi è fisicamente separata rispetto alla rete gestionale con vantaggio in termini di superfici esposte ad attacchi di terzi. Essa inoltre beneficia del presidio attivo garantito dal Security Operation Center ed è collegata con gli organi di pubblica sicurezza deputati alla protezione, alla difesa attiva ed alla risposta in caso di atti di interferenza illecita sulle strutture di interconnessione fisica della rete stessa, nonché con il fornitore dei servizi di interconnessione telefonica e informatica. In tale ambito, nell'ottica del miglioramento continuo, Enav ha predisposto una roadmap di medio periodo con l'obiettivo di pervenire ad un maggior controllo dei processi di outsourcing delle reti dati operative ed un maggior governo del processo e della tecnologia di supporto.

Con riferimento alla rete gestionale, Enav è esposta, al pari di tutti i soggetti pubblici e privati che hanno proprie risorse informative accessibili su reti pubbliche e su internet, ad attacchi o tentativi di azioni dolose da parte di soggetti terzi. Tali eventi sono gestiti dalla struttura interna del Security Operation Center, sulla base di specifiche procedure di gestione degli incidenti e con il supporto degli organismi di polizia e di intelligence a livello nazionale. Il Security Operation Center costituisce il presidio aziendale in materia di cyberSecurity attraverso attività di Security intelligence e coordinamento con i presidi nazionali e di settore, quali il CERT Nazionale e il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Rischio regolatorio

Si definisce tale il rischio legato alla possibile variazione dei parametri che determinano i ricavi regolati ed agli scostamenti rispetto ad essi delle stime, soprattutto in sede di determinazione delle tariffe.

Alla scadenza del secondo piano di performance, nel 2019, anche qualora non si verifichino modifiche al quadro normativo vigente, la determinazione delle tariffe potrebbe subire gli effetti negativi derivanti dall'applicazione da parte della Commissione europea di parametri più stringenti per il recupero dei costi.

Per quanto riguarda gli scostamenti dei volumi di traffico ed il rischio che ne consegue, la Società ha posto in essere presidi di controllo che permettono, attraverso un monitoraggio costante dei consuntivi e l'elaborazione di scenari di previsione e dei relativi dati di perdita, una migliore comprensione dell'evoluzione della domanda e l'attivazione di eventuali ulteriori azioni di mitigazione basate, ad esempio, sulla programmazione delle attività del piano industriale e/o sull'efficientamento dei costi. E tuttavia importante sottolineare come il rischio traffico sia mitigato, come previsto dall'attuale quadro regolatorio, dal meccanismo di stabilizzazione dei ricavi (cd. traffic risk sharing) che attraverso la condivisione del rischio

con gli utenti dello spazio aereo (le linee aeree) consente di limitare significativamente le perdite per flessioni della domanda superiori al 2%.

Sempre nell'ambito rischio regolatorio, legato quindi al quadro normativo di riferimento, è importante evidenziare come Enav sia tenuta ad erogare un servizio di qualità rispetto a dei parametri target di performance al mancato raggiungimento dei quali, vi è un rischio di mancato ricavo legato al venir meno degli incentivi a tal scopo previsti. Anche in questo caso, la Società, ha posto in essere un presidio di costante controllo e monitoraggio delle performance di qualità tuttavia senza mai evidenziare scostamenti significativi in tal senso.

Rischio normativo

Si definisce tale il rischio legato all'evoluzione del contesto normativo locale, nazionale e/o internazionale ed alla relativa applicazione di tali normative alla realtà del Gruppo ENAV.

Il Gruppo ENAV opera in un settore fortemente regolamentato. Tra i fattori di rischio nell'attività di gestione va pertanto considerata l'evoluzione costante e non sempre prevedibile del contesto normativo e regolatorio di riferimento.

Il Gruppo monitora in maniera continuativa l'evoluzione del contesto normativo di riferimento, al fine di prevenire e/o mitigarne per quanto possibile gli effetti sugli obiettivi di funzionamento e di business, attraverso l'esame delle evoluzioni normative e dei provvedimenti ed il dialogo collaborativo con le istituzioni nazionali ed europee e con gli organismi di governo e di regolazione del settore.

Rischio capitale umano

Si definisce tale il rischio che il capitale umano del Gruppo ENAV, ovvero l'insieme delle competenze, conoscenze e capacità tecniche che danno luogo alla capacità umana di creare valore per il Gruppo, sia quantitativamente e qualitativamente inadeguato rispetto al modello di funzionamento ed all'evoluzione delle esigenze strategiche di business.

Essendo il capitale umano un fattore chiave del proprio modello di business, il Gruppo ENAV ha istituito specifici presidi che garantiscono, in funzione dell'analisi e della valutazione delle esigenze, il processo di pianificazione, la valorizzazione e il costante allineamento del capitale umano agli obiettivi di business e alle strategie definite e lo sviluppo della cultura manageriale ENAV, attraverso:

  • processi di recruiting e selezione;
  • sistemi di valutazione delle performance;
  • piani di successione e di carriera;
  • sistemi di incentivazione basati sul riconoscimento del merito;
  • modelli, processi e strumenti di sviluppo del personale;
  • piani di formazione specialistica e manageriale.

Nell'ambito del Gruppo, tali presidi garantiscono la predisposizione e supervisione dei principali programmi e delle attività di sviluppo delle risorse umane supportando le decisioni relative alla gestione del personale ed ai sistemi di remunerazione variabile di breve e lungo termine.

In considerazione delle nuove esigenze gestionali derivanti dal processo di quotazione e degli scenari tecnologici e di business, in essere o prospettici, in cui il gruppo si troverà ad operare, ed in particolare, ai fini dell'individuazione e valorizzazione delle risorse chiave, ENAV ha avviato nel 2016, iniziative mirate di Change Management.

In particolare, è stato avviato il programma Leading transformation & people engagement con l'obiettivo primario di assicurare da parte di tutto il management, attraverso la definizione di modelli di leadership (es. competenze, assegnazione responsabilità), strumenti condivisi (es. formazione, job rotation, maggiore integrazione), un processo di management review, finalizzate a creare le condizioni per avere persone sempre più motivate, competenti, che sappiano svolgere con autonomia e iniziativa il loro lavoro e capaci di lavorare in team integrati.

Rischio di governance e compliance

La Società applica una politica di presidio continuo dei rischi di governance e compliance.

In particolare, per quanto attiene il rischio in ambito D. Lgs. 231/2001, Enav ha avviato nel 2016 un programma di attività finalizzato ad un miglioramento continuo attraverso: i) l'aggiornamento e l'integrazione dell'attuale Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) con particolare riferimento alle Parti Speciali in merito all'individuazione delle aree di rischio ed alle relative attività sensibili; ii) l'esecuzione di un programma di formazione sul tema D. Lgs. 231/2001 rivolto al personale della Società.

In ambito integrità ed in particolare per i rischi di frode e corruzione, Enav riconosce nella gestione delle frodi aziendali un elemento costitutivo del proprio approccio di gestione aziendale, con l'obiettivo di tutelare la reputazione e l'immagine della Società, oltre che garantire agli stakeholder la massima attenzione e impegno nell'applicazione del Codice Etico e delle regole di condotta. Per individuare le potenziali vulnerabilità e provvedere alla loro rimozione, Enav si sta dotando di un sistema di whistleblowing in linea con le best practice di mercato e sta ponendo in essere un modello metodologico di riferimento basato sullo standard ISO 37001 ovvero sull'analisi sistematica delle precondizioni che possono caratterizzare gli eventi fraudolenti, individuando le "aree critiche" in cui tali fenomeni possono essere favoriti e riconducendone le cause scatenanti a eventuali elementi di criticità organizzativa e operativa dei processi. A ciò si affianca il costante monitoraggio della normativa interna esistente e della sua applicazione, al fine di valutare e accrescere l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi in ottica antifrode.

Il Gruppo ENAV è fortemente impegnato anche nella mitigazione dei rischi legati alle tematiche ambientali e di salute e sicurezza dei lavoratori ed ha avviato nel 2016 una serie di attività finalizzate al miglioramento

continuo del processo e delle modalità con cui vengono gestite tali tematiche sia in termini di compliance alla normativa applicabile (D.Lgs. 81/08, D.Lgs. 152/06) che di rispondenza alle best practice in termini di organizzazione e di gestione dei processi sottostanti ivi inclusa la verifica di adeguatezza e funzionamento del Modello 231 di Enav. A tal proposito, è opportuno evidenziare che sia il tema ambientale che il tema della sicurezza sul lavoro presentano dei profili di rischio collegati ai reati ex D.Lgs. 231/01. Con rifermento specifico alla sicurezza sul lavoro, l'art. 30 del D.Lgs. 81/08 definisce i requisiti che un modello di organizzazione e di gestione deve possedere per avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa, e presume conforme a tali requisiti i modelli di organizzazione aziendale definiti secondo le Linee Guida UNI‐INAIL del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007.

Le linee guida del processo di miglioramento continuo summenzionato sono quelle che prevedono misure di carattere organizzativo e procedurale che garantiscano la compliance con la normativa di riferimento e le regole interne, la continua formazione del personale, un flusso continuo e strutturato di reportistica verso il Vertice Aziendale, la segnalazione delle situazioni di rischio e gestione degli incidenti/mancati incidenti nonché un percorso di certificazione di specifici sistemi integrati di gestione in materia HSE (Health Safety & Environment) che prevede l'ottenimento delle certificazioni OHSAS 18.001 per Enav e Techno Sky.

In considerazione del recente percorso di quotazione, il Gruppo Enav è esposto ad un rischio di compliance nelle comunicazioni al mercato ovvero nel rischio di incorrere in sanzioni e/o danni di immagine a seguito del mancato rispetto delle normative in materia di comunicazione, finanziaria e non finanziaria, che Enav è tenuta a rispettare in considerazione del proprio status di società quotata. Enav gestisce le comunicazioni ai suoi Stakeholder e Shareholder tramite funzioni organizzative specialistiche ed un processo strutturato per il rilascio di qualsiasi informazione, secondo le vigenti disposizioni legislative e regolamentarie e le best practice dettate dal Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana.

Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2016

In data 6 febbraio 2017 Enav North Atlantic ha provveduto a versare la terza tranche per l'acquisto della partecipazione in Aireon per 16.837 migliaia di dollari portando la quota di partecipazione all'8,63%. In data 3 marzo 2017 si è tenuta l'Assemblea totalitaria del Consorzio Sicta che ha posto in liquidazione volontaria il Consorzio e nominato il liquidatore. Tale decisione arriva a valle delle delibere assunte dai Consigli di Amministrazione delle Consorziate tenutesi rispettivamente il 1 marzo 2017 per Enav e il 2 marzo 2017 per Techno Sky. Il Comitato Direttivo del Consorzio, riunitosi il 2 marzo 2017 ha preso atto della volontà manifestata dai rispettivi Consigli di Amministrazione ed ha deliberato circa l'opportunità di

procedere anche in anticipo rispetto alla data statutariamente prevista dallo Statuto consortile, fissata nel 31 dicembre 2017, alla liquidazione volontaria del Consorzio ed alla nomina del liquidatore.

Evoluzione prevedibile della gestione

L'anno appena concluso ha evidenziato segnali positivi in termini di ripresa economica, benché permangono elementi di instabilità che caratterizzeranno il quadro macro economico anche per il prossimo anno. D'altra parte, il trend positivo di taluni indicatori registrati dall'Istat a fine anno, come la crescita della fiducia dei consumatori e l'aumento degli ordini alle fabbriche, fa ritenere ad alcuni analisti che l'andamento congiunturale registrato nell'anno appena trascorso possa essere definitivamente superato nel corso del 2017.

Tale scenario macro economico, insieme agli effetti derivanti dall'instabilità dell'area nord africana, condizioneranno verosimilmente il mercato del trasporto aereo nel prossimo anno. Con particolare riferimento alla situazione di crisi socio‐politica dei paesi nord africani, rilievo assume la c.d. no‐fly zone sullo spazio aereo libico, la quale già dalla fine del 2014 ha influenzato il traffico in percorrenza sulla direttrice Europa‐Africa con effetti anche sul traffico operante sullo spazio aereo italiano.

Tali aspetti, congiuntamente al quadro economico nazionale, stanno indirizzando le stime del traffico aereo per il prossimo anno da parte dell'organismo statistico di Eurocontrol. Per quanto riguarda l'Italia, l'ultima pubblicazione effettuata dallo stesso nel mese di febbraio 2017 ha previsto per il 2017 una crescita del 2,8% in termini di unità di servizio.

In tale contesto, il Gruppo nel 2017 prevede di mantenere una continuità nell'indirizzo e nelle azioni gestionali fino ad ora adottati che hanno consentito di ottenere risultati significativi nel 2016, anche mediante un maggior sviluppo del mercato non regolamentato.

In tale ambito, il Gruppo, dopo aver acquisito alcune interessanti commesse nel sud‐est Asiatico, negli Emirati e nel nord Africa, vuole nel corso del 2017 ancor più sviluppare il proprio posizionamento in tali mercati dalle rilevanti prospettive di crescita nel settore del traffico aereo.

In considerazione del necessario allineamento tra la regolamentazione, le scelte strategiche aziendali e il nuovo status acquisito nel 2016 di società quotata, Enav sarà impegnata a sviluppare ulteriormente i presidi sui principali tavoli regolamentari di settore. In particolare, già dal 2017 si dovranno iniziare a predisporre e negoziare con il regolatore comunitario le modifiche ai regolamenti comunitari e i piani di performance e tariffari per il nuovo periodo regolatorio (2020‐2024).

Proposte all'Assemblea di Enav S.p.A.

Signori Azionisti,

il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 che viene sottoposto all'approvazione dell'Assemblea evidenzia un utile di euro 71.403.883,12.

Vi invitiamo a:

  • approvare il bilancio al 31 dicembre 2016 dal quale risulta un utile di esercizio pari a euro 71.403.883,12;
  • destinare l'utile di esercizio per il 5% pari a euro 3.570.194,16 a riserva legale come indicato dall'art. 2430 comma 1 del codice civile e per euro 67.833.688,96 a titolo di dividendo da distribuire in favore degli Azionisti;
  • prelevare dalla riserva disponibile "utili portati a nuovo" un importo pari ad Euro 27.513.322,80 al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a dividendo del risultato d'esercizio, un dividendo complessivo pari a euro 95.347.011,76 corrispondenti ad un dividendo di 0,176 euro per azione che risulteranno in circolazione alla data di stacco della cedola. Il pagamento del dividendo di 0,176 euro per azione avverrà il 24 maggio 2017, con stacco della cedola fissato il 22 maggio 2017 e record date il 23 maggio 2017.

L'Amministratore Delegato Roberta Neri

BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO ENAV

AL 31 DICEMBRE 2016

Bilancio con nsolidato de el Gruppo En av al 31 dice embre 2016

Prospetti co
onsolidati de
el Gruppo En
nav
62
Stat
to patrimoni
iale consolid
ato
63
Con
nto Economic
co consolida
to
65
Altr
re componen
nti di Conto E
Economico c
complessivo
consolidato
66
Pro
spetto delle
variazioni de
el patrimonio
o netto cons
solidato
67
Ren
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solidato
68
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rative del Gru
uppo Enav
69
Info
ormazioni ge
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70
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nuto del Bilan
ncio Consolid
dato
71
Per
imetro e prin
ncipi di cons
olidamento
72
Prin
ncipi contabi
li
76
Uso
o di stime e g
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anagement
90
Nuo
ovi principi c
ontabili, inte
erpretazioni
e modifiche
adottate da
lla Società
93
Info
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lle voci della
a situazione p
patrimoniale
e – finanziaria
a consolidata
a
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Info
ormazioni su
lle voci di Co
onto Econom
mico consolid
dato
129
Altr
re informazio
oni
138
Attestazion
ne dell'Amm
inistratore D
Delegato e d
el Dirigente
Preposto
sul bilancio
o consolidato
o
156
Relazione d
della Società
di Revisione
e sul bilancio
o consolidat
o
157
Bilancio cons
solidato del
Gruppo Enav
v

PROSPETTI CONSOLIDATI DEL GRUPPO ENAV

Stato patrimoniale consolidato

ATTIVO

di cui parti
correlate (Nota
di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro) Note 31.12.2016 33) 31.12.2015 33)
Attività non correnti
Attività Materiali 7 1.056.280.954 0 1.083.835.597 0
Attività Immateriali 8 123.084.462 0 122.091.960 0
Partecipazioni 9 36.468.066 0 35.314.371 0
Attività finanziarie non correnti 10 13.670.781 0 15.687.285 0
Attività per imposte anticipate 11 24.219.373 0 25.927.241 0
Crediti tributari non correnti 12 25.176.747 0 25.232.503 0
Crediti Commerciali non correnti 13 153.538.885 0 124.278.210 0
Totale Attività non correnti 1.432.439.268 1.432.367.167
Attività correnti
Rimanenze 14 60.894.773 0 62.026.701 0
Crediti commerciali correnti 13 226.650.924 43.626.597 233.547.438 50.942.595
Attività finanziarie correnti 10 1.221.112 0 0 0
Crediti Tributari 12 40.070.374 0 90.455.276 0
Al tre attività correnti 15 12.975.832 3.994.983 16.653.181 7.400.635
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16 231.007.041 327.564 174.140.802 2.470.122
Totale Attività correnti 572.820.056 576.823.398
Attività destinate alla dismissione 17 1.055.932 0
Totale Attivo 2.006.315.256 2.009.190.565

Stato patrimoniale consolidato

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

di cui parti di cui parti
(valori in euro) Note 31.12.2016 correlate (Nota
33)
31.12.2015 correlate (Nota
33)
Patrimonio Netto
Capitale sociale 18 541.744.385 0 941.744.385 0
Riserve 18 455.753.806 0 53.005.301 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo 18 45.982.811 0 29.717.020 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 18 76.345.474 0 66.083.249 0
Totale Patrimonio Netto di Gruppo 18 1.119.826.476 0 1.090.549.955 0
Capitale e Riserve di terzi 0 0 0 0
Utile/(Perdita) di terzi 0 0 0 0
Totale Patrimonio Netto di pertinenza di terzi 0 0 0 0
Totale Patrimonio Netto 18 1.119.826.476 1.090.549.955
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri 19 7.225.672 0 6.338.707 0
TFR e altri benefici ai dipendenti 20 57.387.647 0 58.068.053 0
Passività per imposte differite 11 4.010.248 0 4.035.358 0
Passività finanziarie non correnti 21 299.726.688 1.660.947 330.823.506 4.965.198
Debiti commerciali non correnti 22 16.768.995 0 6.624.583 0
Altre passività non correnti 23 111.883.859 0 112.788.221 0
Totale Passività non correnti 497.003.109 518.678.428
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri 19 3.802.794 0 7.812.041 0
Debiti commerciali correnti 22 132.512.354 31.328.535 128.348.504 32.199.314
Debiti tributari e previdenziali 24 42.701.657 0 46.702.425 0
Passività finanziarie correnti 21 32.621.735 3.313.023 32.787.791 3.300.496
Altre passività correnti 23 176.803.696 104.258.158 184.311.421 99.779.977
Totale Passività correnti 388.442.236 399.962.182
Passività direttamente associate alle attività
destinate alla dismissione
17 1.043.435 0
Totale Passività 886.488.780 918.640.610
Totale Patrimonio Netto e Passività 2.006.315.256 2.009.190.565

Conto Economico consolidato

di cui parti
correlate (Nota
di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro) Note 2016 33) 2015 33)
Ricavi
Ricavi da attività operativa 25 806.410.264 14.746.886 792.058.585 15.124.355
Balance 25 16.427.689 0 17.708.185 0
Altri ricavi operativi 26 52.180.176 38.903.618 49.109.556 38.260.819
Totale ricavi 875.018.129 858.876.326
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 27 (8.959.912) (437.298) (9.710.042) (1.361.364)
Costi per servizi 27 (142.394.480) (4.568.008) (141.775.416) (2.936.169)
Costo del personale 28 (478.133.672) 0 (475.777.091) 0
Costi per godimento beni di terzi 27 (6.080.756) (86.308) (5.906.207) (86.309)
Altri costi operativi 27 (4.095.568) 0 (3.092.084) 0
Costi per lavori interni capitalizzati 29 29.272.555 0 29.668.068 0
Totale costi (610.391.833) (606.592.772)
Ammortamenti 7 e 8 (142.516.099) 0 (146.715.152) 0
Svalutazioni e perdite/(riprese) di valore 13 (2.022.283) 0 (8.871.230) 0
Accantonamenti 19 (3.203.788) 0 (3.259.094) 0
Risultato Operativo 116.884.126 93.438.078
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari 30 4.599.391 0 8.333.234 0
Oneri finanziari 30 (6.726.381) (139.792) (5.962.140) (367.514)
Utile (perdita) su cambi 30 (53.185) 0 (85.243) 0
Totale proventi e oneri finanziari (2.180.175) 2.285.851
Risultato prima delle imposte 114.703.951 95.723.929
Imposte dell'esercizio 31 (38.358.477) 0 (29.640.680) 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 76.345.474 66.083.249
di pertinenza della Capogruppo 76.345.474 66.083.249
di pertinenza di Terzi 0 0
Utile/(Perdita) base per azione
Utile/(Perdita) diluita per azione
37
37
0,11
0,11
0,06
0,06

Altre componenti di Conto Economico complessivo consolidato

(valori in euro) 2016 2015
Utile/(Perdita) dell'esercizio 76.345.474 66.083.249
Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
‐ differenze da conversione bilanci esteri 1.631.119 4.103.748
‐ valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati 205.569 1.684.418
‐ effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
derivati
(49.336) (339.204)
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
1.787.352 5.448.962
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
‐ utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti (2.012.789) 1.324.056
‐ effetto fiscale degli utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 483.069 (368.654)
Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(1.529.720) 955.402
Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo 76.603.106 72.487.613

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Riserve
Capitale sociale Riserva legale Riserve diverse Riserva per
utili/(perdite)
attuariali per
benefici ai
dipendenti
Riserva Cash
Flow Hedge
Totale riserve Utili/(perdite)
portati a nuovo
Utile/(perdita)
dell'esercizio
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2014 1.121.744.385 13.935.410 39.059.916 (9.683.334) 1.347.592 44.659.584 27.652.383 40.005.989 1.234.062.341
Destinazione del risultato di esercizio
precedente
0 1.941.352 0 0 0 1.941.352 38.064.637 (40.005.989) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 (36.000.000) 0 (36.000.000)
Riduzione capitale sociale (180.000.000) 0 0 0 0 0 0 0 (180.000.000)
Riserva differenza da conversione 0 0 4.103.748 0 0 4.103.748 0 0 4.103.748
Utile/(perdita) complessiva rilevata, di
cui:
- utile/(perdita) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0 0 0 955.403 1.345.214 2.300.617 0 0 2.300.617
- utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 66.083.249 66.083.249
Saldo al 31 dicembre 2015 941.744.385 15.876.762 43.163.664 (8.727.931) 2.692.806 53.005.301 29.717.020 66.083.249 1.090.549.955
Destinazione del risultato di esercizio
precedente
0 2.490.873 0 0 0 2.490.873 63.592.376 (66.083.249) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 (47.326.585) 0 (47.326.585)
Riduzione capitale sociale (400.000.000) 0 400.000.000 0 0 400.000.000 0 0 0
Riserva differenza da conversione 0 0 1.631.119 0 0 1.631.119 0 0 1.631.119
Utile/(perdita) complessiva rilevata, di
cui:
- utile/(perdita) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0 0 0 (1.529.720) 156.233 (1.373.487) 0 0 (1.373.487)
- utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 76.345.474 76.345.474
Saldo al 31 dicembre 2016 541.744.385 18.367.635 444.794.783 (10.257.651) 2.849.039 455.753.806 45.982.811 76.345.474 1.119.826.476

Rendiconto o finanziario consolidato

Rendiconto
o finanziario
consolidato
o
N
ote
3
31.12.2016
di cui p
parti
correl
late
31.12
2.2015
di cui parti
correlate
A ‐ DISPONIBILIT
TA' LIQUIDE ED EQU
UIVALENTI ALL'INIZIO
O DELL'ESERCIZIO
1
16
174.141 11
8.253
Flusso di cass
sa netto generato/
(assorbito) dalle at
tività di esercizio
Risultato di
esercizio
1
18
Ammortamen
nti
7
e 8
76.345
142.516
6
66.083
0 14
6.715
0
Variazione n
netta della passivit
à per benefici ai di
pendenti
2
20
0 0
Variazione d
derivante da effetto
cambio
1
18
(2.193) 0 (657) 0
Minusvalenz
ze da realizzo attivi
ità materiali e sval
utazioni di attivi tà
materiali
925 2.568
ed immateria
ali
7
e 8
71 0 1.149 0
Altri provent
ti/oneri su flussi no
on monetari
2
21
55 0 0 0
Accantonam
menti/assorbimenti
fondi per rischi ed
oneri
1
19
(3.122) 0 1.567 0
Variazione n
netta di imposte ant
ticipate e imposte d
differite passive
1
11
2.116 0 2.004 0
Decremento/
/(Incremento) Rima
anenze
1
14
1.549 0 (163) 0
Decremento/
/(Incremento) Cred
iti commerciali cor
rrenti e non corrent
ti
1
13
(22.416) 7.3
314
(
(5.940)
(846)
Decremento/
/(Incremento) Cred
iti tributari e debit
i tributari e previd
enziali
12
e 24
46.616 0 5.888 0
Variazione d
delle Altre attivi tà e
passivi tà correnti
1
15
(3.731) 7.8
884
5
56.278
50.400
Variazione d
delle Altre attivi tà e
passivi tà non corr
renti
2
23
(905) 0 (3
30.637)
0
Incremento/
(Decremento) Debit
ti commerciali corr
renti e non corrent
i
2
22
(12.620) (7.0
089)
(1
17.613)
1.492
B ‐ TOTALE FLUS
SSO DI CASSA ATTIV
VITA' D'ESERCIZIO
225.206 22
27.242
di cui Imp
poste pagate
(37.637) (2
25.265)
di cui Inte
eressi pagati
(6.151) (
(3.465)
Flusso di cass
sa netto assorbito d
dalle attività di inve
estimento
Investimenti
in attività materia
ali
7 (105.701) 0 (9
96.008)
0
Investimenti
in attività immate
eriali
8 (10.485) 0 (1
10.621)
0
Incremento/
(Decremento) debit
ti commerciali
26.740 6.2
217
2
20.134
(3.955)
Investimenti
in altre partecipaz
zioni
0 0 (
(4.691)
0
C ‐ TOTALE FLUS
SSO DI CASSA ATTIV
VITA' DI INVESTIMEN
NTO
(89.446) (9
91.186)
Flusso di cass
sa netto generato d
dalle attività di fina
nziamento
Erogazioni d
i finanziamenti a m
medio lungo termin
e
0 0 0 0
(Rimborsi ) d
i finanziamenti a m
medio lungo termin
e
2
21
(31.200) (3.2
291)
(4
40.667)
(1.697)
Variazione n
netta delle passività
à finanziarie a lung
go termine
0 0 9.724 0
Emissione pr
restito obbligazion
nario
0 0 18
80.000
0
Variazione n
netta delle passività
à finanziarie a brev
ve termine
2
21
(166) 0 (1
13.348)
0
(Incremento)
)/Decremento delle
e attivi tà finanziari
e correnti
0 0 0 0
(Incremento)
)/Decremento delle
e attivi tà finanziari
e non correnti
1
10
1.048 0 199 0
Variazione d
di Capitale
0 0 (18
80.000)
0
Distribuzion
e di dividendi
1
18
(47.326) (47.3
326)
(3
36.000)
(36.000)
D ‐ TOTALE FLUS
SSO DI CASSA ATTIV
VITA' DI FINANZIAM
MENTO
(77.644) (8
80.092)
E ‐ Flusso di cass
sa complessivo (B+C
C+D)
58.116 5
55.964
F ‐ Differenze ca
ambio su disponibil
ità liquide
(446) (76)
G ‐ DISPONIBILIT
TA' LIQUIDE ED EQU
UIVALENTI ALLA FIN
E DELL'ESERCIZIO (A
A+E+F) (*)
1
16
231.811 17
74.141

valori i in migliaia di euro

(*) Le disponibi nell'ambito d lità liquide ed equi delle attività destin ivalenti alla fine de nate alla dismissio ell'esercizio conten one. ngono per 805 migl iaia di euro la liqu uidi tà del Consorzio o Sicta in liquidazio one riclassificata

NOTE ILLUSTRATIVE DEL GRUPPO ENAV

1. Informazioni generali

Enav S.p.A. (di seguito anche la "Capogruppo"), società per azioni quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA) dal 26 luglio 2016, nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con legge n. 665/1996 dell'ente pubblico economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.).

In data 7 luglio 2016, Borsa Italiana ha disposto l'ammissione delle azioni di Enav alla quotazione in borsa per la negoziazione nel Mercato Telematico Azionario (MTA) e, in data 8 luglio 2016, a seguito di comunicazione Consob dell'avvenuto rilascio dell'approvazione, la Società ha pubblicato il relativo Prospetto informativo. L'inizio delle negoziazioni sul MTA ha avuto luogo in data 26 luglio 2016. Al 31 dicembre 2016, la Società risulta partecipata per il 53,373% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e per il 46,627% da azionariato istituzionale ed individuale.

ENAV eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico‐infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. Tali infrastrutture necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato definisce l'assetto del sistema di gestione del traffico aereo e dall'altro stabilisce i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider devono attenersi.

La Capogruppo ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.

Il Gruppo provvede alla conduzione tecnica ed alla manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo attraverso la società controllata Techno Sky S.r.l., acquisita a fine 2006, ed alle attività in ambito ingegneristico effettuate anche attraverso il Consorzio Sicta e successivamente dal Gruppo a seguito del processo di liquidazione volontaria avviato nel 2017.

La controllata ENAV Asia Pacific Sdn. Bhd., società di diritto malese, oltre a svolgere attività di sviluppo commerciale per il Gruppo ENAV negli stati inclusi nel continente asiatico e in quello oceanico svolge attività di consulenza aeronautica per il nuovo Air Traffic Control Center dell'aeroporto di Kuala Lumpur, mentre la controllata Enav North Atlantic, costituita nella forma giuridica di una LLC (Limited Liability Company), detiene le quote di partecipazione in Aireon LLC che realizzerà il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il controllo del traffico aereo.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 del Gruppo ENAV è approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2017, che ne ha approvato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della Società EY S.p.A. in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016‐2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.

2. Forma e contenuto del Bilancio Consolidato

Il Bilancio consolidato del Gruppo ENAV al 31 dicembre 2016 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 nonché ai sensi del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 16 marzo 2017, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Enav S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato.

I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo ENAV, nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio consolidato del precedente esercizio.

Il Bilancio consolidato è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo ENAV. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo ENAV, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità di quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto economico consolidato dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2016 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:

  • prospetto della situazione patrimoniale‐finanziaria consolidata predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio. Le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • prospetto di conto economico consolidato predisposto classificando i costi operativi per natura;

  • prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato che comprende, oltre al risultato di esercizio risultante dal conto economico consolidato, le altre variazioni delle voci del patrimonio netto consolidato costituite in particolare dagli utili e perdite attuariali sui benefici ai dipendenti, dalla variazione al fair value degli strumenti finanziari di copertura e dagli utili e perdite derivanti dalla conversione dei bilanci delle società estere. All'interno del prospetto sono distinte le componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico da quelle che invece non lo saranno;
  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato;
  • rendiconto finanziario consolidato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall'attività di esercizio, di investimento e di finanziamento.

Il bilancio consolidato è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Ciascuna voce dei prospetti contabili consolidati è posta a raffronto con il corrispondente valore del precedente esercizio.

3. Perimetro e principi di consolidamento

Il bilancio consolidato include, oltre alla Capogruppo, le società sulle quali la stessa esercita il controllo, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, a partire dalla data in cui lo stesso viene acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa, in accordo con il principio IFRS 10.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione, quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto o diritti simili, il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;

  • diritti di voto del Gruppo;
  • diritti di voto potenziali del Gruppo;
  • una combinazione dei precedenti fatti e circostanze.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che potrebbero essere intervenuti dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'elenco delle società incluse nell'area di consolidamento, che non ha subito variazioni rispetto all'esercizio precedente, con i valori del capitale sociale espressi in migliaia di euro, è di seguito riportato:

Attività Metodo di Capitale % di partecipazione
Denominazione Sede svolta Valuta consolidamento Sociale diretta di gruppo
Imprese controllate:
Techno Sky S.r.l. Roma Servizi euro Integrale 1.600 100% 100%
Enav Asia Pacific Kuala Lumpur Servizi ringgit malesi Integrale 127 100% 100%
Consorzio Sicta Napoli Servizi euro Integrale 1.033 60% 100%
Enav North Atlantic Miami Servizi dollari statunitensi Integrale 40.482 100% 100%

I Bilanci delle società controllate sono redatti facendo riferimento al 31 dicembre 2016, data di riferimento del Bilancio consolidato, appositamente predisposti ed approvati dagli organi amministrativi delle singole entità, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili applicati dal Gruppo ENAV.

Le società controllate, incluse nella predetta area di consolidamento, sono consolidate secondo il metodo integrale, in conformità alle seguenti modalità:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunte linea per linea nel bilancio consolidato;
  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo;
  • gli utili e le perdite non ancora realizzati per il Gruppo, in quanto derivanti da operazioni tra società del Gruppo stesso, sono eliminati, così come i rapporti reciproci di debito e credito e i costi e i ricavi;
  • le rettifiche di consolidamento tengono conto del loro effetto fiscale differito.

Traduzione dei bilanci di società estere

I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna società estera è tradotto in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo, secondo le seguenti regole:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • i costi ed i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio il cui risultato è ritenuto una affidabile approssimazione di quello che risulterebbe dall'applicazione dei cambi vigenti alla data di ciascuna transazione;
  • la riserva di traduzione, inclusa tra le voci del patrimonio netto consolidato, accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso differente da quello di chiusura sia quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione. Tale riserva è riversata a Conto Economico al momento della cessione della relativa partecipazione.

I tassi di cambio adottati per la traduzione dei bilanci delle società con valuta funzionale diversa dall'euro sono riportati nella seguente tabella:

Cambio medio per l'esercizio
chiuso al 31 dicembre
Cambio al 31 dicembre
2016 2015 2016 2015
Ringgit malesi 4,5842 4,3315 4,7287 4,6959
Dollari statunitensi 1,1066 1,1096 1,0541 1,0887

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazioni aziendali in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono rilevate in accordo con le disposizioni contenute nell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali, secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Il costo di acquisto, ovvero il corrispettivo trasferito, è rappresentato dal valore corrente (fair value) alla data di acquisizione delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, nonché degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e passività per corrispettivi potenziali. I costi direttamente attribuibili all'acquisizione sono rilevati a conto economico.

Il costo di acquisto è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione, e l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, rispetto al valore netto degli importi delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value, è rilevata come avviamento, ovvero, se negativa, imputata a conto economico. Il valore delle interessenze di terzi è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell'acquisita, ovvero al loro fair value alla data di acquisizione.

Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi, le quote partecipative precedentemente detenute sarebbero rimisurate al fair value e l'eventuale differenza (positiva o negativa) imputata a conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale è rilevato al fair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del fair value del corrispettivo potenziale, classificato come strumento finanziario ai sensi di IAS 39, sono rilevate a conto economico o nelle altre componenti di conto economico complessivo. I corrispettivi potenziali classificati come strumento di capitale non sono rimisurati e vengono contabilizzati direttamente nel Patrimonio netto.

Nel caso in cui i fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12 mesi a partire dalla data di acquisizione, rideterminando i dati comparativi.

L'avviamento emergente dall'acquisizione di società controllate, rappresenta l'eccedenza del corrispettivo corrisposto, valutato al fair value alla data di acquisizione, rispetto al valore netto delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non viene assoggettato ad ammortamento, ma sottoposto a verifica almeno annuale di recuperabilità. Al fine della verifica della riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito nell'ambito un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (cash generating unit o CGU) del Gruppo in cui si prevedono benefici derivanti dalle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti. Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business cui appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.) verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le monitora e le gestisce nell'ambito del proprio modello di business.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi all'attività dismessa e della parte mantenuta nell'unità generatrice di flussi finanziari.

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale del Gruppo sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio le attività e passività monetarie denominate in valuta diversa

dall'euro sono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi vengono imputati nel Conto Economico consolidato.

4. Principi contabili

Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione più rilevanti applicati per la redazione del bilancio consolidato.

Attività materiali

Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano al Gruppo ed il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.

L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, sarebbero apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach.

La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:

Tipologia Descrizione vita utile
(anni)
Fabbricati 25
Fabbricati Manutenzione straordinaria fabbricati 25
Costruzioni leggere 10
Impianti radiofonici 10
Impianti di registrazione 7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo 10
Impianti e macchinari Centrali manuali ed elettromeccaniche 7
Centrali ed impianti elettrici 10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e ampli ficazione 10
Impianti di alimentazione 11
Attrezzature industriali e commerciali Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista 10
Attrezzatura varia e minuta 7
Macchine elettroniche e sistemi telefonici 7
Altri beni Mobili e macchine ordinarie di ufficio 10
Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer 5
Autovetture, motocicli e simili 4
Velivoli aziendali 15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure 10

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso.

Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività

disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese quali l'avviamento sono iscritte al valore equo definito alla data di acquisizione, se tale valore può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.

Il Gruppo non iscrive attività a vita utile indefinita ad eccezione dell'Avviamento derivante da un operazione di aggregazione aziendale.

Rimanenze

Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.

Partecipazioni in altre imprese e attività finanziarie disponibili per la vendita

Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading (cosiddette partecipazioni available for sale), sono valutate al costo rettificato per perdite di valore in quanto il fair value non è determinabile in modo attendibile. In presenza di una perdita di valore la stessa

sarebbe riflessa a riduzione del valore dell'attività. In tale fattispecie non è consentito il ripristino dell'impairment.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente iscritte al loro fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e sono successivamente valutate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato in caso di perdite durevoli di valore.

Tali riduzioni di valore sono determinate come differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei flussi di cassa futuri attualizzati al tasso di interesse effettivo originario.

Nel caso in cui la scadenza dei crediti commerciali e delle altre attività correnti non rientrino nei normali termini commerciali e non siano produttivi di interessi, viene applicato un processo di attualizzazione analitico fondato su assunzioni e stime. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. I crediti commerciali e gli altri crediti sono inclusi nell'attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data del bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente.

Il valore contabile dei crediti commerciali viene ridotto attraverso l'accantonamento al fondo svalutazione crediti qualora vi siano indicatori circa la mancata recuperabilità parziale o totale del valore di iscrizione del credito. Se l'importo di una perdita di valore rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • l'investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • verrà regolato ad una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati dal Gruppo ENAV sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio.

Alla data di stipula del contratto gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione del Gruppo di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Gli strumenti finanziari derivati di copertura, unica fattispecie presente nel Gruppo ENAV, sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting qualora siano rispettati i seguenti requisiti:

  • all'inizio della copertura viene designato e documentato formalmente il rapporto di copertura, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita;
  • si prevede che la copertura sia altamente efficace;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi per i quali è designata.

Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire il Gruppo dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.

Gli importi riconosciuti negli altri componenti di conto economico complessivo sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.

Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge a esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.

Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.

Con riferimento alla determinazione del fair value, il Gruppo ENAV opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria.

Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;

Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili. Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se si sia verificato un trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Attività non correnti destinate alla dismissione

Le attività non correnti (o un gruppo in dismissione) sono classificate come destinate alla dismissione se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso operazioni di vendita o di liquidazione anziché attraverso l'uso continuativo.

Questa condizione si considera rispettata quando la vendita o la liquidazione è altamente probabile e l'attività non corrente (o il gruppo in dismissione) è destinata alla dismissione immediata nelle sue attuali condizioni da completare entro 12 mesi dalla data di classificazione quale attività non corrente destinata alla dismissione.

Le attività non correnti destinate alla dismissione, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla dismissione, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, tali attività nette non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che includono finanziamenti, obbligazioni e le altre passività finanziarie sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato applicando il criterio del tasso di interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

I debiti e le altre passività finanziarie sono classificati come passività correnti, salvo quelli che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio che vengono classificati nelle passività non correnti.

Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.

Azioni proprie

Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti definiti azioni proprie sono rilevati direttamente in diminuzione nel patrimonio netto alla voce Azioni proprie.

Nessun utile o perdita viene rilevato nel conto economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie. Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.

Benefici ai dipendenti

I benefici per i dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogata dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie ed incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione

previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a benefici definiti l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1° gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineato a quello risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di conto economico complessivo nel periodo in cui emergono tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.

Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a carico della società e per i quali il Gruppo versa contributi i cui oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.

Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.

Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflessi nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. La variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.

Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Contributi

I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.

I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.

Fondo stabilizzazione tariffe

Il Fondo Stabilizzazione Tariffe nasceva con una deliberazione dell'Assemblea della Capogruppo tenutasi in data 9 maggio 2003, mediante destinazione della Riserva da definizione crediti tributari e loro regolarizzazioni (legge 289/02) per 72.697 migliaia di euro. Negli esercizi successivi si è incrementato per effetto della destinazione, deliberata dall'Assemblea della Capogruppo, di parte dei risultati di esercizio conseguiti da Enav ed utilizzato in coerenza con i fini istituzionali.

Il Fondo stabilizzazione tariffe si inquadrava nella fattispecie dei contributi pubblici in conto esercizio prevista dallo IAS 20. In sede di rilevazione iniziale tale contributo veniva registrato nella voce Altre passività non correnti. Tale passività era poi riversata a conto economico dell'esercizio definito in sede di determinazione tariffaria, al fine di integrare i minori ricavi realizzati dalla Capogruppo nell'esercizio stesso per effetto della stabilizzazione delle tariffe. Nello specifico, tale fondo veniva utilizzato quando Enav decideva di ridurre le tariffe e di conseguenza una parte dei costi sostenuti non venivano ribaltati sui vettori ma compensati attraverso il riversamento di una quota di tale contributo a conto economico assicurando l'economicità. A maggior conforto di quanto anzidetto si sottolinea quanto segue:

  • il fondo aveva natura di contributo con funzione compensativa;
  • i regolamenti europei in ambito di determinazione delle tariffe stabiliscono che lo Stato membro può ridurre le tariffe con sovvenzioni/contributi che consentano alla società di coprire le perdite;
  • la deliberazione assembleare di creazione e variazione del fondo è stata assunta in base a quanto previsto dal Regolamento comunitario n. 1794/06;
  • il fondo è stato riconosciuto dallo Stato membro che in questo caso non agiva nella sua qualità di azionista ma di soggetto che svolgeva politica economica nel Paese.

Si specifica comunque che, a far data dal 31 dicembre 2015, il fondo stabilizzazione tariffe è stato integralmente azzerato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al fair value del corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati per competenza nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Balance

A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul concetto che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla

rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.

Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.

A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance Nazionale, approvato per il periodo 2015‐ 2019 (secondo periodo di riferimento), in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi di Enav, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo rispetto al pianificato sono a totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70% a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la metodologia del cost recovery. L'eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio traffico genera, secondo le regole precedentemente descritte, l'adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno.

Relativamente al rischio costi è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali variazioni, sia in negativo che in positivo, restano a carico dei bilanci dei provider.

Tale regolamentazione comunitaria dal 2015 si applica anche ai servizi di terminale, rientrati nel piano di performance con metodi diversi a seconda della fascia di tariffazione. Infatti, le tariffe di terminale sono differenziate su tre fasce:

  • fascia 1 che include gli aeroporti aventi un numero di movimenti superiore ai 225.000 annui, soggetta al rischio costi ed al rischio traffico come per i servizi di rotta;
  • fascia 2 che include gli aeroporti con un numero di movimenti tra i 225.000 e i 70.000 annui ai quali si applica soltanto un rischio costi;

fascia 3 in cui sono ricompresi gli aeroporti con un numero di movimenti inferiore a 70.000 annui esclusi dal piano di performance comunitario ed a cui si applica il meccanismo del cost recovery.

L'eventuale scostamento positivo o negativo, secondo le regole precedentemente descritte, genera l'adeguamento dei ricavi di terminale utilizzando la voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno.

La voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato almeno nei due esercizi precedenti attraverso la voce Utilizzo Balance.

Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con lo IAS 18, la Capogruppo procede alla misurazione di detti ricavi al loro fair value, attualizzandoli al tasso di interesse medio al quale recupera risorse finanziarie sul mercato terzo. La rettifica viene portata in riduzione alla voce di credito/debito per balance a cui si riferisce ed in riduzione dei ricavi dell'esercizio. Tale importo si rigira a conto economico negli esercizi successivi per la quota di interessi attivi maturati nel periodo.

Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, il Gruppo provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per Balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per Balance, viene rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di recupero del Balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e maggiori informazioni, non comporta l'aggiustamento dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma comporta un'applicazione prospettica delle modifiche.

Dividendi

I dividendi ricevuti da società partecipate non consolidate con il metodo integrale sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Costi

I costi sono iscritti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla riduzione di un'attività o all'incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e misurato in modo attendibile. I costi sono altresì iscritti contestualmente alla rilevazione dei relativi ricavi al fine di garantire la correlazione tra componenti positive e negative di reddito.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Imposte

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente nei Paesi nei quali il Gruppo esercita la sua attività, applicando le aliquote fiscali vigenti. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale).

Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate a conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero del patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e passività non correnti.

Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.

Parti Correlate

Le parti correlate sono identificate da parte del Gruppo ENAV in accordo con lo IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con la Capogruppo il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Capogruppo e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post‐pensionistici per i dipendenti della Capogruppo o di sue società correlate, nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche (compresi i relativi Amministratori) e i loro stretti familiari, della Capogruppo e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate.

Per parti correlate interne al Gruppo ENAV si intendono le entità controllate dalla Capogruppo e dalle società del Gruppo o caratterizzate da vincoli di collegamento rispetto all'entità che redige il bilancio. Per parti correlate esterne al Gruppo ENAV si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e il Ministero controllante quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ed i fondi pensionistici di categoria (Prevaer).

In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento in materia di operazioni con parti correlate adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, ENAV ha istituito, con efficacia dal 26 luglio 2016, la procedura che disciplina le Operazioni con parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 giugno 2016.

Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 33 del Bilancio Consolidato.

Settori operativi

In accordo con il principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità: i) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi, ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore, iii) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta, ai fini dell'informativa finanziaria, due settori operativi (servizi della navigazione aerea e servizi di manutenzione) coincidenti con le unità generatrici di flussi finanziari (CGU). E' inoltre previsto un

terzo settore operativo avente natura residuale che include le operazioni riferibili ad attività minoritarie, essenzialmente riconducibili alle attività di ricerca svolte dal Gruppo che non ricadono nei due settori operativi sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio.

Le informazioni dei settori operativi per l'esercizio 2016, con i dati comparativi per l'esercizio 2015, sono fornite nella nota 32 informativa per settori operativi.

Utile/(Perdita) base e diluita per azione

In accordo con lo IAS 33, l'utile base per azione viene calcolato come rapporto tra l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

L'utile base coincide con l'utile diluito dal momento che alla data di redazione del bilancio non sussistono potenziali azioni ordinarie, ovvero azioni che non hanno ancora dato origine all'emissione di titoli azionari pur in presenza di presupposti giuridici con potenziali effetti diluitivi.

5. Uso di stime e giudizi del management

La redazione del Bilancio consolidato, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui dati consolidati.

Ai fini di una migliore comprensione del bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio o fattispecie contabili che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni adottate nel processo di valutazione, nel rispetto dei principi contabili internazionali.

Riduzione di valore delle attività (impairment) e unità generatrici di cassa

Una riduzione di valore delle attività esiste qualora il valore di carico di un'attività (carrying amount) o di una unità generatrice di flussi di cassa, Cash Generating Unit (CGU), è superiore al suo valore recuperabile (inteso come il maggiore tra il fair value di un'attività o di una unità generatrice di flussi finanziari dedotti i costi di vendita ed il proprio valore d'uso). Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti.

Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business a cui essa appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.), verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le gestisce e le monitora nell'ambito del proprio modello di business.

Il numero ed il perimetro delle CGU viene sistematicamente monitorato per tenere conto di eventuali fattori esterni che potrebbero influire sulla capacità di generare flussi finanziari autonomi da parte di gruppi di attività aziendali o al fine di allocare gli effetti di eventuali nuove operazioni di aggregazione o di riorganizzazione da parte del Gruppo.

Il Gruppo verifica, almeno annualmente, o più di frequente qualora le circostanze o gli eventi ne richiedano una più assidua verifica, se vi sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività. L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, tuttavia, la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione di valore. Con riferimento all'avviamento, la verifica è effettuata a livello di CGU sulla base del quale la Direzione valuta il ritorno dell'investimento che include il goodwill stesso. Il test di impairment, in assenza di mercati attivi sui quali riscontrare il fair value, è effettuato determinando il valore d'uso della CGU sulla base del modello del discounted cash flow. All'atto della predisposizione della determinazione del valore d'uso, gli Amministratori devono stimare i flussi di cassa attesi dalle CGU e individuare un tasso di sconto adeguato in modo da calcolare il valore attuale di tali flussi di cassa. I flussi attualizzati relativi ai successivi 3 esercizi (2017‐2019) sono quelli tratti dai Piani industriali approvati dalla Direzione, formulati sulla base di assunzioni in larga parte ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche).

Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene.

Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di iscrizione di un'attività o della relativa cash generating unit a cui la stessa è allocata, sia superiore al suo valore recuperabile.

Il valore di un'attività precedentemente svalutata, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, in quote costanti lungo la restante vita utile.

Si ritiene che le stime di tali valori siano recuperabili e ragionevoli; tuttavia, possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo dei predetti valori recuperabili potrebbero produrre valutazioni diverse. Il Piano utilizzato per l'effettuazione del test di impairment è il Piano Economico‐Finanziario 2016‐2019 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enav in data 29 marzo 2016, tenuto conto degli effetti del budget 2017 approvato dagli organi amministrativi coinvolti.

Determinazione delle vite utili

L'ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento a carico dell'esercizio e di quelli futuri.

Fondi rischi

Il Gruppo accerta nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a fondo rischi comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in considerazione nella redazione del bilancio consolidato.

Fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione rimanenze

Il fondo svalutazione crediti ed il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle perdite sui crediti del Gruppo e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.

Informativa sulle unità generatrici di flussi finanziari (CGU – Cash Generating Unit)

Il management, sulla base dell'attuale struttura del Gruppo, ha identificato due unità generatrici di flussi finanziari (CGU):

  • Servizi di navigazione aerea: la CGU coincide con l'entità legale Enav, Capogruppo, che ha come core business l'erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico‐infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.
  • Servizi di manutenzione: la CGU coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core business la conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo.

6. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società

Ad integrazione dei principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, si riportano di seguito le principali modifiche intervenute durante l'esercizio 2016 sui principi contabili internazionali di prima adozione a decorrere dal 1° gennaio 2016, rilevanti per il Gruppo, nonché le interpretazioni e modifiche ai principi, non ancora in vigore o non ancora omologati dalla Unione Europea, che potrebbero trovare applicazione in futuro nel bilancio consolidato del Gruppo ENAV.

Nuovi principi contabili applicati a partire dal 1 gennaio 2016

Il Gruppo ha adottato la seguente interpretazione e le seguenti modifiche ai principi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2016:

  • Modifiche allo IAS 1: Disclosure initiative ‐ emesso il 18 dicembre 2014. Le modifiche, emanate nell'ambito dell'iniziativa dello IASB volta a produrre un miglioramento della presentazione e dell'informativa dei bilanci, includono miglioramenti nelle seguenti aree di interesse:
    • materialità: è stato chiarito che la materialità si applica al bilancio nella sua interezza e che l'inclusione di informazioni non materiali può inibire l'utilità dell'informativa finanziaria;

  • disaggregazione e sub‐totali: è stato chiarito che specifiche voci di conto economico, altre componenti del conto economico complessivo e stato patrimoniale potrebbero essere disaggregate. Sono stati introdotti nuovi requisiti per l'uso dei subtotali;
  • struttura delle note: è stato chiarito che le società hanno una certa flessibilità nel presentare le note esplicative al bilancio. E' stata inoltre data maggiore enfasi al fatto che la comparabilità e comprensibilità del bilancio da parte dei suoi fruitori dovrebbe essere tenuta in considerazione nel decidere l'ordine logico della nota integrativa;
  • società valutate secondo il metodo del patrimonio netto: le altre componenti di conto economico complessivo di pertinenza di società collegate e joint venture contabilizzate in accordo con il metodo del patrimonio netto devono essere ripartite tra le voci che saranno e le voci che non saranno successivamente riclassificate a conto economico e presentate in due sezioni distinte nel prospetto delle altre componenti del conto economico complessivo.

L'applicazione di tali modifiche non ha prodotto impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo ENAV.

Modifiche allo IAS 19 ‐ Defined benefit plans: employee contributions ‐ emesso il 21 novembre 2013. Tali modifiche sono state introdotte per chiarire come iscrivere i contributi versati dai dipendenti nell'ambito di un piano a benefici definiti. In particolare, tali contributi devono essere iscritti a riduzione del costo relativo alla prestazione di lavoro (service cost) lungo il periodo in cui i dipendenti prestano i propri servizi, se l'ammontare dei contributi dovuti varia in ragione del numero di anni di servizio oppure nel periodo in cui il correlato servizio è reso, se l'ammontare dei contributi dovuti non varia in ragione del numero di anni di servizio.

L'applicazione di tali modifiche non ha prodotto impatti sul bilancio consolidato del Gruppo ENAV.

Modifiche a IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28 – Investment Entities: Applying the consolidation exception ‐ emesso il 18 dicembre 2014. Le modifiche chiariscono che se la Società redige un bilancio in conformità al principio IFRS 10, l'esenzione dalla presentazione del Bilancio Consolidato si estende alle controllate di una investment entity, a loro volta qualificate come investment entity.

L'applicazione di tali modifiche non ha prodotto impatti sul bilancio consolidato del Gruppo ENAV.

Modifiche all'IFRS 11 ‐ Accounting for acquisitions of interest in joint operation ‐ emesso il 6 maggio 2014. Le modifiche chiariscono le modalità di contabilizzazione per le acquisizioni di interessenze in una joint operation quando la stessa costituisce un business, come definito da IFRS 3, richiedendo di applicare tutti i principi relativi alle business combination in accordo con IFRS 3 e gli altri principi ad eccezione di quei principi che sono in conflitto con l'IFRS 11. Di conseguenza, un joint operator che acquisisce tale interessenza deve misurare attività e passività al fair value; deve iscrivere i costi correlati all'acquisizione a conto economico (ad eccezione dei costi di emissione di titoli di debito o di titoli

partecipativi); deve iscrivere attività e passività per imposte differite; deve iscrivere un goodwill o una bargain purchase gain; deve effettuare l'impairment test per le cash generating unit alle quali il relativo goodwill è stato allocato; deve fornire le informazioni richieste per le business combinations. L'applicazione di tali modifiche non ha prodotto impatti sul bilancio consolidato del Gruppo ENAV.

  • Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 ‐ Clarification of acceptable methods of depreciation and amortization ‐ emesso il 12 maggio 2014. Le modifiche forniscono ulteriori chiarimenti sulle modalità di calcolo degli ammortamenti di immobili, impianti e macchinari ed attività immateriali. Lo IAS 16 è stato modificato per vietare la rilevazione degli ammortamenti sulla base dei ricavi che possono essere generati dall'attività materiale ("revenue‐based"). Coerentemente lo IAS 38 è stato modificato per introdurre la presunzione che la rilevazione degli ammortamenti basata sui ricavi sia inappropriata. Ci sono circostanze limitate in cui tale modalità di valutazione può essere adottata, ossia:
    • nel caso in cui l'attività immateriale sia espressa come misura dei ricavi;
    • quando si può dimostrare che i ricavi e il consumo dei benefici economici dell'attività immateriale sono fortemente correlati.

L'applicazione di tali modifiche non ha prodotto impatti sul bilancio consolidato del Gruppo ENAV.

  • Annual improvements to IFRS 2010 – 2012 cycle ‐ emesso il 12 dicembre 2013. Il documento contiene modifiche di carattere formale e chiarimenti ai principi esistenti che non hanno prodotto impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo ENAV. Più nel dettaglio, sono stati modificati i seguenti principi:
    • IFRS 2 Share based payment ‐ le suddette modifiche separano i concetti di performance condition (riferiti ad uno specifico periodo di servizio in azienda sia ai risultati raggiunti dalla stessa) e di service condition (riferiti ad uno specifico periodo di servizio) dalla definizione di vesting condition (condizioni di maturazione) per rendere più chiara la descrizione di ciascuna condizione;
    • IFRS 3 Business combinations ‐ la modifica chiarisce che i corrispettivi potenziali ("contingent consideration") nell'ambito di una business combination devono essere misurati al fair value e le relative variazioni imputate a conto economico in ciascun esercizio;
    • IFRS 8 Operating segments ‐ la modifica introduce nuovi requisiti informativi a beneficio dei fruitori di bilancio al fine di comprendere il giudizio del management sulle modalità (e sulle ragioni) di identificazione dei segmenti operativi. Inoltre viene specificato che la riconciliazione del totale dei settori operativi rispetto alle attività dell'entità è richiesto soltanto se tale informativa viene regolarmente fornita al management;
    • IAS 16 Property, plant and equipment ‐ viene chiarito che qualora un elemento appartenente ad immobili, impianti e macchinari venga rivalutato, il valore contabile lordo delle attività deve essere aggiustato in misura consistente con la rivalutazione del valore contabile dell'attività. In aggiunta,

viene chiarito che l'ammortamento cumulato viene calcolato come differenza tra l'ammontare lordo ed il valore contabile delle attività dopo aver considerato le perdite accumulate per riduzione di valore;

  • IAS 24 Related party disclosures ‐ è stato chiarito che una management entity ovvero una entità che presta servizi di direzione con responsabilità strategica all'entità che redige il bilancio o alla controllante dell'entità che redige il bilancio, viene considerata alla stregua di una parte correlata della società che redige il bilancio. Conseguentemente, alla società che redige il bilancio viene richiesto di fornire informativa, sia rispetto al corrispettivo pagato o pagabile alla management entity, sia rispetto alle altre transazioni con la management entity, ad esempio, prestiti, come richiesto da IAS 24 relativamente alle parti correlate. La modifica chiarisce inoltre che se un entità ottiene servizi di direzione con responsabilità strategica da un'altra società, alla società che redige il bilancio non viene richiesto di dare alcuna informativa relativamente ai corrispettivi pagati o dovuti dalla management entity ai suoi amministratori o dipendenti;
  • IAS 38 Intangible assets ‐ è stato chiarito che quando una attività immateriale viene rivalutata l'ammontare lordo dell'attività deve essere aggiustato in misura consistente con la rivalutazione del valore contabile della stessa. In aggiunta, viene chiarito che l'ammortamento cumulato viene calcolato come differenza tra l'ammontare lordo ed il valore contabile dell'attività dopo aver considerato le perdite cumulate per riduzione di valore.
  • Annual improvements to IFRS 2012 – 2014 cycle ‐ emesso il 25 settembre 2014. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti che non hanno prodotto un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo ENAV. Più nel dettaglio, sono stati modificati i seguenti principi:
    • IFRS 5 – Non‐current assets held for sale and discontinued operations ‐ le modifiche chiariscono che il cambiamento di destinazione da attività (o gruppo in dismissione) posseduta per la vendita ad attività detenuta per la distribuzione ai soci non dovrebbe essere considerato alla stregua di un nuovo piano di vendita quanto piuttosto come la continuazione del piano originario. Non c'è alcuna interruzione nell'applicazione dei requisiti di IFRS 5 e la data di classificazione non subisce variazioni;
    • IFRS 7 – Financial instruments disclosures ‐ con riferimento all'informativa prevista per il coinvolgimento della Società in un'attività trasferita ma non eliminata contabilmente nella sua interezza, le modifiche chiariscono che in presenza di un contratto di servizio che prevede un corrispettivo, lo stesso possa rappresentare un coinvolgimento persistente nell'attività finanziaria, dal punto di vista informativo. Una società deve analizzare la natura del corrispettivo e l'accordo al fine di valutare se l'informativa è necessaria. Le modifiche inoltre chiariscono che l'informativa relativa alla compensazione tra attività e passività finanziarie non viene richiesta nei bilanci intermedi;

  • IAS 19 – Employee Benefits ‐ le modifiche allo IAS 19 richiedono che il tasso utilizzato per scontare i benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro deve essere determinato utilizzando rendimenti di mercato di titoli di primarie realtà aziendali o titoli di enti pubblici (in assenza dei precedenti) coerenti con la valuta in cui l'obbligazione è denominata, piuttosto che nel paese in cui l'obbligazione è collocata;
  • IAS 34 – Interim Financial Reporting ‐ la modifica stabilisce che l'informativa richiesta per il bilancio intermedio debba essere fornita direttamente nel bilancio intermedio o incorporato tramite rinvii inseriti nel bilancio ad altri documenti (ad esempio la relazione della direzione aziendale o relazioni sul rischio) che vengono resi disponibili ai fruitori di bilancio.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2016 e non adottati dal Gruppo.

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dal Gruppo negli esercizi successivi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016:

IFRS 9 – Financial Instruments ‐ emesso nella sua versione finale, il 24 luglio 2014, sostituisce l'attuale IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement e supera tutte le precedenti versioni. Il principio è applicabile per gli esercizi annuali a partire dal 1 gennaio 2018 ed è consentita l'adozione anticipata. La versione finale di IFRS 9 rappresenta il risultato delle tre fasi di implementazione del progetto che ha portato alla sostituzione dello IAS 39, relativamente alla classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, impairment ed hedge accounting. IFRS 9 fornisce un unico approccio di classificazione per tutte le tipologie di attività finanziarie, incluse le attività finanziarie che contengono derivati impliciti. Tutte le attività finanziarie vengono classificate nella loro interezza anziché essere soggette a complesse modalità di biforcazione dei relativi valori. Al fine di definire le modalità con cui le attività finanziarie devono essere classificate e misurate, deve essere considerato il business model applicato dal Gruppo per gestire le attività finanziarie e le caratteristiche dei relativi flussi di cassa.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono previste nell'ambito di un modello di business il cui oggetto è quello di detenere le attività fino a scadenza e di incassare i relativi flussi di cassa, diversamente le attività finanziarie classificate e misurate al fair value ed imputate al conto economico complessivo sono quelle attività detenute in un modello di business la cui finalità viene raggiunta sia incassando flussi di cassa previsti contrattualmente che vendendo attività finanziarie. Questa categoria di misurazione presuppone informazioni richieste sia per le attività classificate al costo ammortizzato sia per le attività classificate fair value ed imputate a conto economico complessivo.

In relazione alla classificazione e misurazione delle passività finanziarie, IFRS 9 ha sostanzialmente replicato il trattamento contabile previsto dallo IAS 39 con alcune modifiche limitate. La maggior parte delle passività finanziarie continueranno ad essere misurate al costo ammortizzato; inoltre, l'opzione di

valutare le passività finanziarie al fair value tramite conto economico è tuttora prevista in presenza di specifiche circostanze.

Il principio introduce nuove previsioni per la valutazione al fair value delle passività finanziarie, secondo le quali le variazioni di fair value del debito di una società deve essere iscritto nell'ambito del conto economico complessivo e non nel conto economico. Tali requisiti sono già disponibili per l'adozione senza applicare le ulteriori previsioni di IFRS 9 nella loro interezza.

Inoltre, il principio ha identificato un nuovo modello di impairment che fornisca ai fruitori di bilancio maggiori informazioni circa le perdite su crediti attese dalla società (expected losses). IFRS 9 prevede anche un nuovo modello di hedge accounting, con la finalità di allineare il trattamento contabile alle modalità di gestione del rischio e stabilendo un modello maggiormente focalizzato su criteri oggettivi ("principles‐based approach").

Il Gruppo sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione del nuovo principio.

IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts ‐ emesso il 30 gennaio 2014. Lo standard permette ai first time adopters di continuare a riconoscere gli ammontari relativi alle tariffe regolamentate in base ai previgenti principi adottati (es. i principi contabili nazionali), in sede di prima adozione ed in accordo con IFRS 1‐First‐time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale principio non viene adottato dalle società che già predispongono i propri bilanci in accordo con gli IAS/IFRS. Inoltre, ad una società i cui principi correnti non permettono l'iscrizione di attività e passività connesse a tariffe regolamentate, o che non hanno adottato tale policy nell'ambito dei principi contabili nazionali, non sarà permesso riconoscerli mediante l'adozione di IFRS 14. La Commissione Europea ha deciso di non avviare il processo di omologazione di questa bozza in attesa della stesura definitiva.

L'applicazione del suddetto principio non produrrà alcun impatto per il Gruppo avendo già adottato i principi contabili internazionali.

IFRS 15 Revenue from contracts with customers ‐ emesso il 28 maggio 2014, in data 11 settembre 2015 è stato poi emesso l'Amendments to IFRS 15: effective date of IFRS 15. Il nuovo principio verrà applicato a tutti i contratti con clienti, ad eccezione di alcune limitazioni (ad esempio, contratti di leasing ed assicurativi, gli strumenti finanziari, ecc). Il nuovo principio stabilisce un quadro globale per la rilevazione dei ricavi e la misurazione degli stessi, basato sul criterio della rilevazione dei ricavi all'atto del trasferimento dei beni o servizi promessi ai clienti in un ammontare che rifletta il corrispettivo previsto contrattualmente a fronte dei predetti beni o servizi. Tale criterio verrà applicato nell'ambito di una metodologia che può sintetizzarsi in 5 fasi: identificazione del contratto con il cliente (fase 1); identificazione delle obbligazioni di fare ("performance obbligations") (fase 2); determinazione del prezzo della transazione, ovvero l'ammontare del corrispettivo che ci si attende ragionevolmente di ricevere (step 3); allocazione del prezzo della transazione ad ogni singola performance obbligation sulla base del relativo prezzo di vendita a sé stante ("stand‐alone selling price") di ciascun bene o servizio

promesso nel contratto (step 4); rilevazione dei ricavi al soddisfacimento della performance obbligation mediante il trasferimento del bene o servizio. Il trasferimento al cliente è coincidente con il momento in cui il cliente ottiene il controllo di tale bene o servizio (step 5). L'IFRS 15 include un insieme di requisiti informativi relativamente alla natura, ammontare, tempistica ed incertezza di ricavi e flussi di cassa derivanti dai contratti con clienti. Il principio sarà applicabile agli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1 gennaio 2018.

Nel corso dell'esercizio 2016, il Gruppo ha avviato una attività progettuale volta ad individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche, valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare gli eventuali adeguamenti del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. In considerazione dell'attuale stato di analisi, non risultano essere ancora ragionevolmente stimabili i possibili impatti derivanti dall'applicazione del nuovo principio. Purtuttavia, il Gruppo ritiene di poter fornire la prima informativa quantitativa dei presumibili impatti in sede di bilancio intermedio semestrale e per tale data ritiene di poter identificare anche il metodo di prima applicazione dello standard. L'analisi degli effetti quantitativi dello standard verrà effettuata con riferimento alla Capogruppo ed alle società controllate incluse nel perimetro di consolidamento e potenzialmente impattate dal principio in oggetto.

  • Clarifications to IFRS 15 Revenue from contracts with customers ‐ emesso il 12 aprile 2016, include alcune modifiche al principio al fine di chiarire gli aspetti correlati ai practical expedient identificati da IFRS 15 ed alcuni argomenti discussi nell'ambito del "Joint Transition Resource Group" creato congiuntamente dallo IASB e dal FASB. L'oggetto di questi chiarimenti è di fornire delucidazioni relative ai requisiti di IFRS 15 ma non di stravolgere l'impostazione dello stesso. IFRS 15 sarà applicabile, a valle della relativa omologazione agli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2018 o da data successiva.
  • IFRS 16 Leases ‐ emesso il 13 gennaio 2016, sostituisce il precedente standard IAS 17 Leases ed interpretazioni correlate, stabilisce i criteri per il riconoscimento, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing per entrambe le parti di un contratto, ad esempio il cliente ("lessee") ed il fornitore ("lessor"). Pur mantenendo la definizione di contratto di leasing già prevista da IAS 17, il principale cambiamento introdotto da IFRS 16 consiste nell'introduzione del concetto di controllo nell'ambito della definizione stessa. In particolare, IFRS 16 richiede di valutare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività per un determinato periodo di tempo. IFRS 16 elimina la classificazione tra leasing operativo e finanziario ed introduce un unico metodo di rilevazione contabile per tutti i contratti di leasing. Lo standard sarà applicabile agli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1 gennaio 2019, a valle del relativo endorsement.

Il Gruppo non prevede impatti derivanti dalla futura applicazione del nuovo standard.

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Amendments to IAS 7 Disclosure Initiative ‐ emesso il 29 gennaio 2016. Le modifiche al suddetto principio si applicano alle passività ed alle attività derivanti dall'attività di finanziamento, definite come quelle passività ed attività i cui flussi di cassa sono stati o saranno classificati nel rendiconto finanziario nel "cash flow da attività di finanziamento". Le modifiche richiedono di inserire l'informativa delle variazioni di tali attività/passività distinguendo le variazioni monetarie e non monetarie (es. variazioni derivanti dall'ottenimento o dalla perdita del controllo in società controllate o in altri business, l'effetto della variazione dei tassi di cambio e le variazioni di fair value). Lo IASB suggerisce di fornire tale informativa in una tabella di riconciliazione tra i saldi di inizio periodo e quelli di fine periodo di tali attività/passività. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2017 o successivamente.

Il Gruppo non prevede impatti significativi derivanti dall'applicazione futura delle nuove disposizioni.

  • Amendments to IAS 12 Recognition of deferred tax assets for unrealised losses ‐ emesso il 19 gennaio 2016 fornisce dei chiarimenti sulle modalità di rilevazione delle imposte anticipate relative a strumenti di debito valutati al fair value. Inoltre, le modifiche chiariscono i requisiti per la rilevazione delle imposte anticipate con riferimento alle perdite non realizzate, al fine di eliminare asimmetrie nella prassi contabile. Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017 o successivamente. E' inoltre consentita l'applicazione anticipata. Il Gruppo sta valutando i potenziali impatti dalla futura applicazione del nuovo principio.
  • Amendments to IFRS 10 and IAS 28 Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture ‐ lo IASB ha pubblicato l'11 settembre 2014 le modifiche ai principi IFRS 10 – Bilancio Consolidato e IAS 28 – partecipazioni in imprese collegate e joint venture, al fine di coordinare la disciplina di contabilizzazione delle operazioni di vendita o conferimento di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. Le modifiche introdotte hanno la finalità di chiarire il trattamento contabile in relazione ad utili o perdite derivanti da transazioni con joint venture o società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto. Tali modifiche non sono ancora state approvate dall'Unione Europea ed il Gruppo non prevede effetti contabili rilevanti derivanti dall'applicazione delle modifiche considerando l'attuale perimetro del Gruppo. L'EFRAG ha raccomandato alla Commissione Europea di posticipare il processo di omologazione di queste modifiche ai suddetti principi fintanto che non verrà completato il progetto dello IASB sull'eliminazione di utili e perdite emergenti da transazioni tra una società e la sua collegata o joint venture.
  • Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share‐based Payment Transactions ‐ emesso il 20 giugno 2016. Tali modifiche chiariscono che il fair value dei pagamenti basati su azioni regolate per cassa alla data di misurazione sia determinato considerando le condizioni di mercato (es. target di prezzo delle azioni) e le condizioni non‐vesting (condizioni di maturazione), ignorando invece i servizi e condizioni diverse da quelle di mercato; che le transazioni con pagamento basato su azioni che

soddisfano il requisito per l'effettuazione di compensazioni per assolvere alla witholding tax siano classificate come strumenti rappresentativi di capitale nella loro interezza; forniscono indicazioni per contabilizzare una modifica di termini e condizioni di un pagamento basato su azioni dalla tipologia per cassa a quella con strumenti rappresentativi di capitale.

Le modifiche avranno effetto, a valle delle relativa omologazione, a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2018 o da data successiva.

Il Gruppo non prevede impatti derivanti dall'applicazione futura delle nuove disposizioni.

Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts ‐ emesso il 12 settembre 2016. Le modifiche permettono alle società le cui attività prevalenti sono legate ad attività assicurative di differire l'adozione di IFRS 9 fino al 2021 (esenzione temporanea); e concede a tutte le società con contratti di assicurazione attivi, l'opzione di rilevare nel conto economico complessivo (OCI), piuttosto che nel conto economico, la volatilità che potrebbe sorgere qualora IFRS 9 sia applicato prima dell'applicazione del nuovo principio per i contratti assicurativi (overlay approach). Le modifiche avranno effetto, previa omologazione, a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2018 o da data successiva.

Il Gruppo non prevede impatti derivanti dall'applicazione futura delle nuove disposizioni.

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

7. Attività materiali

Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2016 rispetto all'esercizio precedente:

Attrezzature Attività
Terreni e Impianti e ind.li e materiali in
fabbricati macchinari comm.li Altri beni corso Totale
Costo storico 454.731 1.681.988 294.399 332.098 205.347 2.968.563
Fondo ammortamento (169.231) (1.191.474) (232.937) (291.085) 0 (1.884.727)
Valore residuo al 31.12.2015 285.500 490.514 61.462 41.013 205.347 1.083.836
Incrementi 8.610 52.357 7.522 1.258 105.527 175.274
Alienazioni ‐ costo storico (3) (3.291) (269) (5.606) 0 (9.169)
Alienazioni ‐ fondo amm.to 3 3.286 266 5.604 0 9.159
Riclassi f. per attiv. dest. alla dism. costo stor (14) (179) 0 (562) 0 (755)
Riclassi f. per attiv. dest. alla dism. fondo amm 14 177 0 546 0 737
Riclassi fiche 0 (11) 0 0 (69.168) (69.179)
Svalutazioni 0 (22) 0 (40) 0 (62)
Ammortamenti (17.274) (91.992) (14.224) (10.070) 0 (133.560)
Totale variazioni (8.664) (39.675) (6.705) (8.870) 36.359 (27.555)
Costo storico 463.324 1.730.864 301.652 327.188 241.706 3.064.734
Fondo ammortamento (186.488) (1.280.025) (246.895) (295.045) 0 (2.008.453)
Valore residuo al 31.12.2016 276.836 450.839 54.757 32.143 241.706 1.056.281

Le attività materiali registrano nell'esercizio una variazione netta negativa di 27.555 migliaia di euro per i seguenti eventi:

  • ammortamenti di competenza dell'esercizio per 133.560 migliaia di euro (134.347 migliaia di euro al 31 dicembre 2015);
  • incrementi delle attività materiali per complessivi 175.274 migliaia di euro, di cui 69.747 migliaia di euro riferiti ad investimenti ultimati ed entrati in uso nel corso dell'esercizio. Tra questi si evidenziano: i) il sistema di comunicazione data link per il centro di controllo di area di Brindisi che sostituisce le comunicazioni a voce tra controllori e piloti con comunicazioni di testo CPDLC (Controller Pilot Data Link Communications) al fine di rendere più fluida l'interazione fra il processo decisionale del controllore e la notifica dello stesso al pilota ed eliminando il rischio di incomprensioni associate alla comunicazione verbale; ii) il Coflight ‐ sistema flight data processing di nuova generazione, che supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo, installato nella versione V3 presso la sala sistemi dell'ACC di Roma Ciampino ed utilizzato nell'ambito degli esercizi di validazione del programma Sesar; iii) l'adeguamento dei sistemi meteo aeroportuali all'emendamento 74 ICAO per diversi aeroporti; iv) la realizzazione del programma denominato "e‐Tod nuova soluzione tecnologica" concernente il potenziamento del sistema eTOD per mapping aeroportuale; v) l'ammodernamento della torre dell'aeroporto di Brindisi e la ristrutturazione della torre dell'aeroporto di Verona e di Roma Ciampino;

vi) l'implementazione del programma Aeronautical Data Quality (ADQ) per il trattamento dei dati aeronautici; vii) l'adeguamento e potenziamento tecnologico dei sistemi CNS/ATM su diversi ACC e siti aeroportuali riferito al servizio di fonia operativa della rete E‐NET; viii) la manutenzione evolutiva su vari sistemi. Gli incrementi per 105.527 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardante l'avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali i più significativi sono i seguenti: i) il programma 4‐flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica ATM degli ACC basata su concetti operativi Sesar ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base; ii) l'ampliamento della scuola di formazione Academy di Forlì che prevede la costruzione del nuovo polo tecnologico integrato; iii) l'implementazione del sistema data link 2000 plus; iv)la realizzazione del nuovo centro radio TBT e lan aeroportuale dell'aeroporto di Bergamo; v) la realizzazione del centro servizi presso l'aeroporto di Roma Ciampino; vi) l'adeguamento degli apparati radio TBT a canalizzazione 8,33 khz per l'ACC di Milano e Roma;

  • decremento delle attività materiali per 69.179 migliaia di euro riferiti per 69.298 migliaia di euro a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio mediante riduzione delle attività materiali in corso di realizzazione con classificazione a voce propria, per 416 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze delle parti di ricambio e per 535 migliaia di euro alla riclassifica in questa voce delle attività immateriali in corso di realizzazione;
  • riclassifiche per un effetto netto pari a negativi 18 migliaia di euro, al netto delle relative svalutazioni, riferite alle attività materiali del Consorzio Sicta in liquidazione rappresentate globalmente nella nota n. 17.

Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 229.235 migliaia di Euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000‐2006 e 2007‐2013 per gli interventi negli aeroporti del sud e dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/09. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 8.822 migliaia di Euro.

8. Attività Immateriali

Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività immateriali al 31 dicembre 2016 rispetto all'esercizio precedente:

Diritti di
brevetto ind.le e Attività
di ut.ne opere Altre attività immateriali in
ingegno immateriali corso Avviamento Totale
Costo storico 119.437 2.085 43.586 66.486 231.594
Ammortamento accumulato (107.418) (2.085) 0 0 (109.503)
Valore residuo al 31.12.2015 12.019 0 43.586 66.486 122.091
Incrementi 8.916 0 10.468 0 19.384
Alienazioni 0 0 0 0 0
Riclassi fiche 0 0 (9.435) 0 (9.435)
Svalutazioni 0 0 0 0 0
Ammortamenti (8.956) 0 0 0 (8.956)
Totale variazioni (40) 0 1.033 0 993
Costo storico 128.353 2.085 44.619 66.486 241.543
Ammortamento accumulato (116.374) (2.085) 0 0 (118.459)
Valore residuo al 31.12.2016 11.979 0 44.619 66.486 123.084

Le attività immateriali ammontano a 123.084 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un incremento netto di 993 migliaia di euro quale risultato delle seguenti variazioni:

  • gli ammortamenti di competenza dell'esercizio per 8.956 migliaia di euro (12.367 migliaia di euro al 31 dicembre 2015);
  • gli incrementi delle attività immateriali per complessivi 19.384 migliaia di euro di cui 8.916 migliaia di euro riferiti a progetti di investimento ultimati nel corso dell'esercizio ed entrati in uso riguardanti: i) l'aggiornamento del tool XMG utilizzato per la produzione e la modifica delle mappe radar locali asservite come background delle CWP; ii) l'evoluzione tecnologica e funzionale di alcune piattaforme informatiche utilizzate in ambito Sesar; iii) i software a supporto di vari sistemi gestionali. Per 10.468 migliaia di euro l'incremento è riferito a progetti di investimento in corso di esecuzione tra cui si evidenziano: i) il programma NOAS (New Operational Area System), inerente l'ottimizzazione dei sistemi già sviluppati da ENAV con i programmi Airnas ed Athena finalizzati al mantenimento della certificazione in ambito Single European Sky e all'integrazione delle banche dati Ais e Meteo; ii) il sistema di monitoraggio ed analisi denominato AIDA;
  • i decrementi delle attività immateriali per 9.435 migliaia di euro riferiti per 8.900 migliaia di euro a progetti di investimento ultimati ed entrati in uso a voce propria e per 535 migliaia di euro alla riclassifica nell'ambito delle attività materiali.

La voce avviamento si riferisce al maggior valore di acquisizione della Controllata Techno Sky S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori correnti, ed è rappresentativo dei benefici economici futuri. Tale valore, complessivamente pari a 66.486 migliaia di euro, è allocato alla CGU Servizi di manutenzione, coincidente con l'entità legale Techno Sky S.r.l. Al 31 dicembre 2016 in applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale avviamento è stata assoggettato al test di impairment, effettuato confrontando il valore recuperabile della CGU con il valore di carico delle attività nette relative a detta

unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 7,2% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali pari al 1,5%, coerente con le attuali prospettive macroeconomiche di riferimento e in continuità con quanto effettuato nel 2015.

Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa come desumibili dal piano economico‐finanziario 2017 ‐ 2019 tenuto conto del budget 2017 predisposto dalla società controllata, senza porre in essere ulteriori attività di normalizzazione sui livelli di marginalità attesa.

Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore. Il valore recuperabile ai fini dell'impairment test esprime un plusvalore (headroom) rispetto ai corrispondenti valori di libro di ammontare pari a circa 26,4 milioni di euro.

Ai fini dell'analisi di sensitività è stato ipotizzato un incremento del WACC dello 0,3% e mantenendo un tasso di crescita sempre pari all'1,5%, il valore recuperabile continua ad essere superiore al valore contabile delle attività nette relative alla CGU per un ammontare pari a 20,4 milioni di euro. Assumendo un incremento del WACC dello 0,3% ed un tasso di crescita all'1,1%, il valore recuperabile continuerebbe comunque ad essere superiore al valore contabile delle attività nette della CGU per un ammontare pari a 13,9 milioni di euro.

Non si ravvisano altre plausibili variazioni dei parametri chiave dell'impairment tali da poter azzerare la differenza positiva fra valore d'uso e valore contabile delle attività della CGU.

9. Partecipazioni

La voce partecipazioni, riferita interamente a partecipazioni detenute in altre imprese, ammonta a 36.468 migliaia di euro e registra, rispetto al 31 dicembre 2015, un incremento di 1.154 migliaia di euro riguardante esclusivamente la differenza cambio rilevata nella conversione in euro della partecipazione in Aireon LLC, una Limited Liability Company di diritto statunitense appartenente al Gruppo Iridium, corrispondente a 38.265 migliaia di dollari statunitensi.

L'acquisto della partecipazione avviene mediante il versamento di quattro tranche, di cui l'ultima prevista nel 2017 per un importo complessivo di 61,2 milioni di dollari, ad esito del quale si acquisirà una quota di partecipazione pari al 12,5%. Al 31 dicembre 2016 sono state versate globalmente le prime due tranche per una quota partecipativa pari al 5,41%. Il versamento della terza quota è avvenuto nel mese di febbraio 2017.

Aireon LLC è una società non quotata il cui valore di iscrizione è rappresentato dal costo contrattualmente previsto stimato sulla base delle valutazioni effettuate in sede di acquisizione.

La voce partecipazioni accoglie inoltre la quota del 16,67% detenuta dalla Capogruppo nel capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, di cui nel 2016, come già avvenuto per l'esercizio precedente, è stato incassato un dividendo di 250 migliaia di Euro.

10. Attività finanziarie correnti e non correnti

Le attività finanziarie non correnti ammontano a 13.671 migliaia di euro registrando un decremento di 2.016 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2015 e sono così composte:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Attività finanziarie non correnti
Credito finanziario 13.306 14.354 (1.048)
Derivato 0 968 (968)
Altri 365 365 0
Totale 13.671 15.687 (2.016)
Attività finanziarie correnti
Derivato 1.221 0 1.221
Totale 1.221 0 1.221

Il credito finanziario è interamente riferito al credito vantato verso la società dalla quale è stato acquisito il ramo di azienda conferito nella Techno Sky che mostra un saldo pari a 13.306 migliaia di euro registrando una riduzione nel corso dell'esercizio di 1.048 migliaia di euro per i rimborsi ottenuti, commisurati alle liquidazioni ed anticipi a titolo di trattamento di fine rapporto erogati dalla Techno Sky ai suoi dipendenti. Infatti, tale credito corrisponde al trattamento di fine rapporto verso i dipendenti inclusi nel ramo di azienda conferito dalla venditrice alla controllata Techno Sky e si riduce o a semplice richiesta da parte della società controllata qualora i dipendenti dovessero interrompere il rapporto di lavoro o richiedere anticipi oppure in un'unica soluzione a 15 anni dalla data di stipula che corrisponde al 28 dicembre 2021. Il credito è fruttifero di interessi al tasso Euribor a tre mesi, base 360, maggiorato di uno spread di 0,05 punti percentuali ed è assistito da garanzia bancaria a prima richiesta, il cui valore viene adeguato annualmente sulla base delle somme incassate da Techno Sky in corso di anno.

Le attività finanziarie non correnti riferite al derivato si sono azzerate in quanto riclassificate nelle attività finanziarie correnti. Tale voce, che ammonta a 1.221 migliaia di euro, accoglie il contratto derivato sottoscritto nel mese di dicembre 2013 dalla Capogruppo per l'acquisto a termine di valuta, dollari americani, suddivise in quattro tranche di cui residua l'ultima tranche che verrà esercitata nel 2017, in corrispondenza della quota da versare per la partecipazione in Aireon, di conseguenza la valutazione al fair value del derivato al 31 dicembre 2016 pari ad un'attività di 1.221 migliaia di euro è stata classificata nelle attività finanziarie correnti.

Il contratto derivato presenta una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow hedge, e si rimanda alla nota 34 per tutte le informazioni richieste dall'IFRS 7.

11. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono dettagliatamente riportate nel prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (Patrimonio Netto).

31.12.2015 Incr.to/decr.to con
impatto a CE
Incr.to/decr.to con
impatto a PN
31.12.2016
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati 62.622 15.408 (5.886) (1.791) 0 0 56.736 13.617
Svalutazione rimanenze 9.126 2.191 (124) (30) 0 0 9.002 2.161
Attualizzazione crediti 5.007 1.392 (1.149) (399) 0 0 3.858 993
Effetto fiscale IFRS conversion 885 261 (134) (51) 0 0 751 210
Attualizzazione TFR 622 168 0 0 2.012 483 2.634 651
Quota TFR non deducibile 1.878 465 0 0 0 0 1.878 465
Fair value derivato 5 1 0 0 47 11 52 12
Al tri 21.000 6.041 487 69 0 0 21.487 6.110
Totale 101.145 25.927 (6.806) (2.202) 2.059 494 96.398 24.219
Passività per imposte differite
Al tri 8.049 2.213 1.057 (28) 0 0 9.106 2.185
Attualizzazione debiti 107 30 163 35 0 0 270 65
Effetto fiscale IFRS conversion 3.100 941 (288) (93) 0 0 2.812 848
Fair value derivato 3.548 851 0 0 253 61 3.801 912
Totale 14.804 4.035 932 (86) 253 61 15.989 4.010

La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite, che presentano a fine 2016 un saldo pari rispettivamente a 24.219 migliaia di euro e 4.010 migliaia di euro, è da attribuire ai seguenti effetti:

  • agli accantonamenti ed utilizzi di fondi tassati, quali fondi rischi, svalutazione magazzino e svalutazione crediti per le motivazioni riportate alle note 13, 14 e 19;
  • alla rielaborazione dell'attualizzazione dei crediti per balance di terminale sulla base della nuova previsione di imputazione in tariffa al netto dei rigiri di competenza del 2016 di tutti i balance iscritti e alla rilevazione dell'attualizzazione dei crediti e debiti per balance rilevati al 31 dicembre 2016;
  • alla contabilizzazione del TFR secondo il metodo attuariale che ha rilevato nel periodo una perdita attuariale con impatto nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati con rilevazione nelle altre componenti del conto economico complessivo;

alla rilevazione e rigiro a conto economico dell'eliminazione dei margini sulle operazioni effettuate nell'ambito del Gruppo.

A seguito della Legge di Stabilità del 2016 n. 208/2015 che ha previsto la riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% attuale al 24% con decorrenza dal 2017, si è proceduto ad adeguare la fiscalità differita a tale nuova aliquota per tutte le poste che nel 2015 non erano state oggetto di adeguamento in quanto il recupero era stato stimato nel 2016. Tale adeguamento ha comportato un effetto economico negativo nelle attività per imposte anticipate per 195 migliaia di euro.

Le passività per imposte differite presentano un saldo complessivo di 4.010 migliaia di euro e si riferiscono, oltre all'effetto fiscale legato alla transizione agli IFRS, agli interessi di mora relativi all'esercizio 2016 e agli esercizi precedenti non ancora incassati e tassati fiscalmente, anche questi adeguato all'aliquota IRES del 24% con effetto positivo a conto economico di 265 migliaia di euro.

12. Crediti tributari correnti e non correnti

I crediti tributari non correnti ammontano a 25.177 migliaia di euro e si riferiscono al credito per la maggiore imposta IRES versata negli anni 2007/2011 dal Gruppo per effetto della mancata deduzione dell'Irap relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato. In particolare, il diritto di rimborso trae origine dall'art. 2 del D.L. 201/2011 che ha ammesso la deducibilità analitica dal reddito d'impresa dell'IRAP, precedentemente ammessa solo nella misura del 10 per cento dell'imposta versata, decreto successivamente integrato con il decreto legge n. 16 del 2012 all'art. 4 comma 12 al fine di estendere tale possibilità anche ai periodi di imposta precedenti con decorrenza dal periodo di imposta 2007. Con riferimento ai tempi del rimborso del credito, il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate prevede dei rimborsi partendo dai periodi di imposta più remoti ed in base all'ordine di trasmissione dei flussi telematici, e stabilisce i criteri nei casi in cui non vi sia una piena capienza di disponibilità finanziarie, a tal fine si è ritenuto prudenziale classificare tale credito tra le attività non correnti. La riduzione di 56 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente è riferita all'incasso del credito ottenuto in corso di anno dal Consorzio Sicta in liquidazione.

I crediti tributari correnti ammontano a 40.070 migliaia di euro e sono formati dai crediti riportati nella seguente tabella.

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Credito verso erario per IVA 23.169 69.972 (46.803)
IRES dell'esercizio 617 37 580
IRAP dell'esercizio 12.866 18.762 (5.896)
Credito altre imposte correnti 3.418 1.684 1.734
Totale 40.070 90.455 (50.385)

Il credito verso erario per IVA pari a complessivi 23.169 migliaia di euro registra una variazione netta negativa di 46.803 migliaia di euro riferita principalmente all'incasso dell'intera iva chiesta a rimborso dalla

Capogruppo per gli anni di imposta 2012, 2014 e 2015 per complessivi 61.496 migliaia di euro comprensiva degli interessi attivi rilevati nell'esercizio per 418 migliaia di euro al tasso legale del 2% su base annua, al netto dell'iva maturata nel 2016 per complessivi 14.346 migliaia di euro. In sede di presentazione della dichiarazione IVA del 2016, presentata nel mese di febbraio 2017, è stato chiesto a rimborso dalla Capogruppo un importo di 13,6 milioni di euro.

Il credito IRES è riferito interamente alla controllata Techno Sky determinato dalla differenza tra gli acconti versati nell'esercizio per 1.457 migliaia di euro e l'imposta rilevata nel 2016 per 840 migliaia di euro, attestatasi a valori inferiori a seguito della minore tassazione per la deducibilità fiscale di un fondo rischi tassato in esercizi precedenti ed utilizzato nell'esercizio a seguito della chiusura del relativo contenzioso.

Il credito IRAP ammonta a 12.866 migliaia di euro ed è formato dal credito rilevato nel 2015 ridotto dell'IRAP di competenza dell'esercizio pari a 5.782 migliaia di euro, dalla rettifica attuata dalla Capogruppo per allineamento ai valori della dichiarazione presentata nel 2016 per 53 migliaia di euro, e alla quota del Consorzio Sicta in liquidazione i cui valori sono complessivamente rappresentati nella nota n. 17.

Nel credito per altre imposte correnti risulta sia il credito per imposte versate all'estero per 309 migliaia di euro che il credito per l'istanza di rimborso IRAP, ai sensi dell'art. 6 del D.L. 185/2008 riguardante gli anni dal 2004 al 2007, per un valore complessivo pari a 1.170 migliaia di euro che si è ridotto nell'esercizio di 55 migliaia di euro a seguito dell'incasso della quota riferita all'anno 2005. L'incremento dell'esercizio di 1.734 migliaia di euro è principalmente imputabile alla controllata Enav North Atlantic per il versamento in acconto delle imposte a titolo di US Federal Income Tax e Corporate State Tax dovute per l'esercizio 2016 in relazione ai preferred dividends maturati fino al 2016 e non incassati, in capo a Enav North Atlantic per il riconoscimento di dividendi in misura pari al 5% su base annua conteggiati in relazione alle tranche di prezzo versate ad Aireon in conformità alle previsioni del Limited Liability Company Agreement (LLC Agreement) of Aireon LLC. Successivamente al versamento delle imposte a titolo di acconto, il management di Aireon ha invitato gli investitori a valutare la possibilità di approvare un emendamento al LLC Agreement con il quale differire dal 1° gennaio 2016 al 1° gennaio 2021 la data di maturazione del diritto alla percezione dei dividendi. Tale modifica permette a Enav North Atlantic di richiedere il rimborso delle imposte già versate per l'esercizio 2016 alle autorità fiscali statunitensi.

13. Crediti commerciali correnti e non correnti

I crediti commerciali correnti ammontano a 226.651 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti, riferiti interamente al credito per balance, a 153.539 migliaia di euro ed hanno registrato nell'esercizio le variazioni riportate nella seguente tabella.

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Crediti commerciali correnti
Credito verso Eurocontrol 164.271 169.184 (4.913)
Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.299 14.366 (1.067)
Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30.000 30.000 0
Crediti verso altri clienti 39.523 42.840 (3.317)
Crediti per Balance 28.781 29.029 (248)
275.874 285.419 (9.545)
Fondo svalutazione crediti (49.223) (51.872) 2.649
Totale 226.651 233.547 (6.896)
Crediti commerciali non correnti
Crediti per Balance 153.539 124.278 29.261
Totale 153.539 124.278 29.261

Il credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2016 pari rispettivamente a 114.417 migliaia di euro (115.564 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e 49.854 migliaia di euro (53.620 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Il decremento dell'esercizio per un valore complessivo di 4.913 migliaia di euro si riferisce ai maggiori incassi ottenuti nell'esercizio sia per il credito di rotta che di terminale.

Il credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 13.299 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2016 in decremento di 1.067 migliaia di euro rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente. Il credito del 2015 pari a 14.366 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell'approvazione del bilancio 2015, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 61.578 migliaia di euro che hanno determinato un debito verso il MEF di 47.212 migliaia di euro pagato nel mese di dicembre 2016.

Il credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti da Enav per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05. Nel mese di dicembre sono stati incassati i 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2015.

La voce crediti verso altri clienti registra un decremento di 3.317 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente riferita principalmente alla chiusura delle posizioni creditizie verso Leonardo S.p.A. vantate da Techno Sky a seguito della definizione della procedura arbitrale avvenuta nel mese di maggio 2016 e della sottoscrizione in data 30 giugno 2016 dell'atto ricognitivo e transattivo per la definitiva chiusura di tutte le posizioni interessate. La voce inoltre accoglie posizioni verso le società di gestione per le attività prestate dalla Capogruppo oltre a crediti per commesse estere in corso di esecuzione e non scaduti al 31 dicembre 2016.

Il fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 49.223 migliaia di euro ed ha subito le seguenti movimentazioni nel corso dell'esercizio 2016:

Decrementi
31.12.2015 Incrementi utilizzi cancellazioni 31.12.2016
Fondo svalutazione crediti 51.872 2.857 (902) (4.604) 49.223

L'incremento dell'esercizio di 2.857 migliaia di euro si riferisce alla svalutazione di crediti dubbi riguardanti sia posizioni verso compagnie aeree per le tariffe di rotta e di terminale, che sono falliti o che non esercitano più l'attività a seguito del ritiro della licenza, che svalutazioni verso società di gestione che sono entrate in una procedura concorsuale. I decrementi pari a complessivi 5.506 migliaia di euro si riferiscono a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2016 e per 4.604 migliaia di euro alla cancellazione di posizioni considerate non più recuperabili sia con riferimento ai crediti di rotta che ai crediti di terminale.

Gli utilizzi vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.

Il credito per Balance, interamente riferito alla Capogruppo, al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 182.320 migliaia di euro classificato nei crediti commerciali correnti per 28.781 migliaia di euro corrispondente alla quota che si recupererà nel 2017 e quindi inserita in tariffa per lo stesso esercizio e per 153.539 migliaia di euro classificati nei crediti commerciali non correnti in quanto oggetto di recupero negli esercizi successivi al 2017 in conformità ai piani di recupero riportati nel piano di performance e nel contratto di programma 2016‐2019 in attesa di delibera del CIPE per la sottoscrizione.

In particolare il credito per Balance accoglie la quota residua dei balance di rotta e di terminale non ancora recuperati tramite le tariffe. Con riferimento alla variazione registrata nei crediti per balance parte corrente, si segnala che a seguito della rivisitazione del piano di recupero del balance di terminale di terza fascia iscritto negli esercizi precedenti, le relative quote sono state riclassificate nei crediti non correnti in conformità al recupero previsto nel contratto di programma 2016/2019 in corso di formalizzazione.

Il credito per balance rilevato nell'esercizio 2016 pari a complessivi 48.992 migliaia di euro, al lordo dell'effetto dell'attualizzazione, è stato classificato nei crediti commerciali non correnti e si riferisce per 27.735 migliaia di euro a balance di rotta e per 21.257 migliaia di euro a balance di terminale. In particolare, i balance di rotta si riferiscono a: i) il balance per rischio traffico e la quota parte non recuperata dei balance iscritti negli anni precedenti ed inseriti in tariffa 2016 per complessivi 20.880 migliaia di euro rilevato a seguito delle minori unità di servizio di rotta generate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (‐6,4%); ii) un balance meteo per 914 migliaia di euro determinato, in conformità ai regolamenti comunitari, in base ad una logica di cost recovery; iii) il balance sul kpi capacity di rotta quale bonus per aver superato l'obiettivo definito nel piano di performance che prevedeva come target 0,10 minuti di ritardo per voli assistiti di rotta con risultato raggiunto da Enav a consuntivo pari a 0,002 minuti/volo. La quantificazione economica di tale bonus, avendo raggiunto il massimo livello, ha portato all'iscrizione di un balance per 5.941 migliaia di euro.

I balance di terminale si riferiscono a: i) il balance capacity per le due fasce di tariffazione del terminale soggette al piano di performance che prevedeva come target 0,02 minuti di ritardo negli arrivi dei voli per cause imputabili alla Capogruppo, per i cinque aeroporti soggetti al piano di performance, il ritardo complessivo per cause imputabili all'ATM è stato pari a 0,006 minuti determinando una quantificazione economica complessiva pari a 432 migliaia di euro di cui 170 migliaia di euro per la prima fascia e 262 migliaia di euro per la seconda fascia di tariffazione; ii) il balance legato alla terza fascia di tariffazione, non ricompresa nel piano di performance, in cui permane una logica di cost recovery ed ammonta a 20.825 migliaia di euro. Tale balance è in buona parte collegato alla minore tariffa applicata per il 2016 che, su richiesta del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata pari a quella utilizzata per il 2015 pari a euro 260,96, che conteneva una quota a carico della Società per il contributo del fondo stabilizzazione tariffe. La tariffa naturale determinata sulla base dei costi preventivati per il 2016 che comprendeva anche parte del recupero dei balance iscritti negli esercizi precedenti, sarebbe ammontata a euro 358,08. Nelle more dell'individuazione dello strumento necessario alla copertura del delta scaturente tra la tariffa applicata e la tariffa naturale da parte dei suddetti Ministeri, tale importo viene iscritto quale credito per balance in conformità alla normativa vigente.

14. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino, rappresentate principalmente da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione a 60.895 migliaia di euro con una riduzione di 1.132 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente sia per i minori acquisti effettuati nell'esercizio che per i maggiori impieghi nei sistemi operativi. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:

31.12.2015 Incrementi Decrementi 31.12.2016
Magazzino fiduciario 65.891 2.428 (3.753) 64.566
Magazzino diretto 4.519 656 (587) 4.588
Magazzino radiomisure 743 0 0 743
71.153 3.084 (4.340) 69.897
Fondo Svalutazione magazzino (9.126) (829) 953 (9.002)
Totale 62.027 2.255 (3.387) 60.895

L'incremento di 2.255 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al magazzino fiduciario per l'acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra cui parti di ricambio a supporto dei radar e degli aiuti visivi luminosi. Una parte dell'incremento pari a 416 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificate a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 4.340 migliaia di euro, al lordo del fondo svalutazione magazzino, riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi.

Il fondo svalutazione magazzino si è incrementato di 829 migliaia di euro per parti di ricambio divenute obsolete in quanto inerenti ad impianti non più utilizzati e si è decrementato di 953 migliaia di euro a seguito dello smaltimento di parti di ricambio già oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti.

Le parti di ricambio presenti nel magazzino fiduciario sono depositate presso la società controllata Techno Sky che le gestisce per conto di Enav.

15. Altre attività correnti

Le altre attività correnti ammontano a 12.976 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un decremento di 3.677 migliaia di euro. La voce è così composta:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 3.995 7.401 (3.406)
Credito verso il personale 3.441 3.550 (109)
Credito verso enti vari per progetti finanziati 3.307 4.155 (848)
Risconti attivi 1.532 1.036 496
Crediti diversi 3.756 3.596 160
16.031 19.738 (3.707)
Fondo svalutazione al tri crediti (3.055) (3.085) 30
Totale 12.976 16.653 (3.677)

Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti si riferisce interamente ai contributi PON reti e mobilità 2007/2013 deliberati ma non ancora incassati al 31 dicembre 2016 riguardanti sia i progetti rendicontati entro la data ultima fissata nel 31 dicembre 2015 che due progetti finanziati dal Piano d'Azione e Coesione (PAC) per i quali il periodo utile per la rendicontazione termina nel mese di marzo 2017. Il decremento di 3.406 migliaia di euro, rispetto al saldo al 31 dicembre 2015, si riferisce esclusivamente agli incassi ottenuti nell'esercizio riferiti sia al progetto modo S dell'aeroporto di Brindisi che al radar dell'aeroporto di Napoli Capodichino.

Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogate ai dipendenti in trasferta ed ancora non concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (3.055 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogate ad ex dipendenti della Capogruppo, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. A seguito delle sentenze 745/2011 e 966/2012 della Corte dei Conti, che ha condannato i convenuti al pagamento delle somme, sono stati incassati 30 migliaia di euro con corrispondente riduzione del fondo, a fronte di piani di rientro definiti per il recupero del credito. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e per alcuni soggetti anche delle proprietà immobiliari.

Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a complessivi 3.307 migliaia di euro si riferisce principalmente alla quota di cofinanziamento di competenza dell'esercizio riguardante il programma SESAR terminato nel 2016 che sarà oggetto di rendicontazione nel 2017 per un importo di 1.124 migliaia di euro,

di cui nel corso dell'esercizio sono state incassate le quote iscritte nel 2015 per 3.398 migliaia di euro. Nel suddetto credito vi sono poi iscritte le quote di altri progetti europei finanziati terminati nell'esercizio e rendicontati alla Commissione Europea in attesa di ricevere il relativo incasso oltre alla formazione finanziata da Fondimpresa.

I risconti attivi ammontano a 1.532 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un incremento di 496 migliaia di euro riferiti principalmente alla commissione corrisposta alla Banca Nazionale del Lavoro pari a 693 migliaia di euro per la concessione di un finanziamento alla Capogruppo di 70 milioni di euro della durata di tre anni con decorrenza 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2019, da utilizzare su base rotativa per le generali necessità di capitale circolante di Enav.

16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Si riporta di seguito il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2016.

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Depositi bancari e postali 230.944 174.091 56.853
Denaro e valori in cassa 63 50 13
Totale 231.007 174.141 56.866

Le diponibilità liquide e mezzi equivalenti presso banche e Tesoreria Centrale ammontano a 231.007 migliaia di euro e registrano una variazione netta positiva di 56.866 migliaia di euro che, oltre alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha evidenziato maggiori incassi rispetto all'esercizio precedente, è stata influenzata dai seguenti eventi: i) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 16,9 milioni di euro, il pagamento all'ENAC delle quote di competenza degli incassi di rotta e di terminale per 8,7 milioni di euro, il pagamento al MEF di 47,2 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta ed il credito rappresentato dai voli esenti e riferiti ambedue al 2015; ii) il rimborso di finanziamenti da parte della Capogruppo per 31,3 milioni di euro; iii) il pagamento del saldo e degli acconti dell'imposta IRES per 36 milioni di euro. Tali uscite sono state in parte compensate dagli incassi ricevuti nell'esercizio e riferiti al credito IVA a rimborso per 61,5 milioni di euro, ai progetti finanziati PON anni 2000/2006 e 2007/2013 per complessivi 11,2 milioni di euro e ai prefinancing ottenuti sui progetti finanziati quali Connecting Europe Facility 2014, Sesar 2020 ed altri minori per complessivi 15,1 milioni di euro.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità. Si segnala che a seguito della liquidazione del Consorzio una porzione di disponibilità liquide e mezzi equivalenti pari a 805 migliaia di Euro sono state riclassificate nell'ambito delle attività destinate alla dismissione di cui alla nota 17.

17. Attività destinate alla dismissione e passività associate

Le attività destinate alla dismissione ammontano al 31 dicembre 2016 a 1.055 migliaia di Euro e sono interamente riferibili al Consorzio Sicta in liquidazione. In particolare, la voce accoglie le attività del Consorzio e le passività direttamente associate dal momento che ricorrono, al 31 dicembre 2016, i presupposti per la loro classificazione nell'ambito delle attività destinate alla dismissione e delle passività associate alle attività in dismissione, in accordo con il principio IFRS 5. Infatti, il valore contabile delle attività nette del Consorzio sarà recuperato principalmente mediante un'operazione di dismissione, nel caso specifico una liquidazione volontaria, e le attività nette sono disponibili per la dismissione immediata nella loro condizione attuale e la dismissione è altamente probabile.

Già nel mese di marzo 2016 il Gruppo Enav, in sede di approvazione del Piano Industriale aveva previsto, l'integrazione del Consorzio nell'ambito del Gruppo, considerando anche che il termine di durata statutaria del Consorzio era fissato al 31 dicembre 2017. In data 3 marzo 2017 l'Assemblea totalitaria dei soci consorziati ha deliberato la liquidazione volontaria del Consorzio e la nomina del liquidatore, a seguito del consenso all'avvio della procedura di liquidazione manifestato dai soci consorziati quali la Capogruppo e Techno Sky, nell'ambito dei Consigli di Amministrazione tenutisi, rispettivamente, in data 1 marzo 2017 e 2 marzo 2017. Di seguito vengono esposte le attività detenute dal Consorzio al 31 dicembre 2016 così come classificate nella voce in oggetto:

31.12.2016
Attività non correnti
Attività Materiali 18
Totale attività correnti 18
Attività correnti
Crediti commerciali correnti 50
Crediti Tributari 62
Altre attività correnti 120
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 805
Totale attività correnti 1.037
Totale attività 1.055

Nell'ambito delle attività non correnti risultano classificate essenzialmente impianti e macchinari nonché macchine ad uso ufficio per circa 18 migliaia di euro parzialmente svalutati nel corso dell'esercizio per riflettere prudenzialmente il valore di presumibile realizzo.

Nell'attivo corrente risultano classificati crediti commerciali verso clienti per circa 50 migliaia al netto del relativo fondo svalutazione crediti, crediti tributari principalmente per iva per 46 migliaia di euro, crediti relativi a contributi su progetti del Consorzio per circa 120 migliaia di Euro e disponibilità liquide costituite principalmente dai saldi attivi presenti sul conto correnti bancario.

Di seguito vengono illustrati i saldi patrimoniali classificati tra le passività associate alle attività detenute per la dismissione al 31 dicembre 2016:

31.12.2016
Passività non correnti
TFR e altri benefici ai dipendenti 500
Totale passività non correnti 500
Passività correnti
Debiti commerciali correnti 85
Debiti tributari e previdenziali 238
Altre passività correnti 220
Totale passività correnti 543
Totale passività 1.043

Tra le passività non correnti risulta iscritta la voce TFR ed altri benefici ai dipendenti per 500 migliaia di euro, a fronte degli accantonamenti cumulati ed al netto dell'utilizzo intervenuto nel corso dell'esercizio per la cessazione del rapporto di lavoro intrattenuto con due dipendenti.

I debiti commerciali correnti accolgono acconti su contributi ricevuti relativi ai progetti finanziati per 15 migliaia di euro e debiti commerciali verso fornitori italiani ed esteri per 70 migliaia di euro.

I debiti tributari e previdenziali pari a 238 migliaia di euro accolgono il debito verso l'INPS per i contributi da lavoro dipendente sulle retribuzioni del mese di dicembre oltre alle ritenute sugli stipendi di dicembre.

Le altre passività correnti pari a 220 migliaia di euro si riferiscono principalmente al debito verso dipendenti per ferie maturate e non godute.

Con riferimento ai flussi finanziari netti attribuibili alle attività di esercizio e alle attività di finanziamento generate e/o assorbite dal Consorzio Sicta in liquidazione, si registra un flusso positivo derivante dalle attività di esercizio per 1.024 migliaia di euro e un flusso negativo legato alle attività di finanziamento per 219 migliaia di euro che incidono positivamente sui flussi finanziari netti per 805 migliaia di euro.

18. Patrimonio Netto

Il Patrimonio netto ammonta al 31 dicembre 2016 a 1.119.826 migliaia di euro e le variazioni intervenute nell'esercizio sono dettagliatamente riportate nello specifico prospetto contabile posto dopo i prospetti consolidati patrimoniali ed economici.

Nella tabella che segue vengono riportati i dettagli delle singole voci.

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Capitale sociale 541.744 941.744 (400.000)
Riserva legale 18.368 15.877 2.491
Altre riserve 436.359 36.359 400.000
Riserva da traduzione 9.163 7.532 1.631
Riserva prima adozione ias (FTA) (727) (727) 0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (10.258) (8.728) (1.530)
Riserva Cash Flow Hedge 2.849 2.693 156
Utili/(Perdite) portati a nuovo 45.983 29.717 16.266
Utile/(Perdita) dell'esercizio 76.345 66.083 10.262
Totale Patrimonio Netto di pertinenza del Gruppo 1.119.826 1.090.550 29.276
Capitale e Riserve di Terzi 0 0 0
Utile/(Perdita) di Terzi 0 0 0
Totale Patrimonio Netto di pertinenza di Terzi 0 0 0
Totale Patrimonio Netto 1.119.826 1.090.550 29.276

Relativamente al capitale sociale, in data 10 giugno 2016 è divenuta efficace la delibera di riduzione volontaria del capitale sociale assunta dall'Assemblea degli Azionisti in seduta straordinaria in data 2 marzo 2016 ai sensi dell'art. 2445 del codice civile per l'importo di 400 milioni di euro con contestuale costituzione di riserva disponibile. Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie.

La riserva legale ammonta a 18.368 migliaia di euro e si incrementa a seguito della destinazione del 5% dell'utile di esercizio del bilancio 2015 della Capogruppo ai sensi dell'art. 2430 del codice civile ed in conformità a quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2016 in sede di approvazione del relativo bilancio.

Le altre riserve derivano dalla riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 ed esposti originariamente al netto delle imposte differite che sono state assolte. A tal fine, tale riserva è diventata disponibile ed è stata riclassificata negli esercizi precedenti nella voce altre riserve. La variazione dell'esercizio di 400 milioni di euro è legata alla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale come precedentemente rappresentato.

La riserva da traduzione comprende le differenze di cambio derivanti dalla conversione dei bilanci delle società controllate estere ed ammonta a 9.136 migliaia di euro. L'incremento di 1.631 migliaia di euro è principalmente imputabile alla conversione del bilancio della controllata Enav North Atlantic per l'effetto positivo del cambio euro/dollaro rilevato a fine esercizio.

La riserva da prima adozione (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.

La riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale, che al 31 dicembre 2016 mostrano una perdita attuariale di 10.258 migliaia di euro.

La riserva cash flow hedge, pari a 2.849 migliaia di euro, accoglie la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati, che evidenziano un variazione netta positiva nell'esercizio per 156 migliaia di euro al netto dell'effetto fiscale.

Gli utili/(perdite) portati a nuovo accolgono i risultati rilevati nei precedenti esercizi dalle società rientranti nell'area di consolidamento e dalle rettifiche operate a livello di consolidato nei precedenti esercizi.

L'utile di esercizio consolidato ammonta a 76.345 migliaia di euro.

Di seguito viene riportato il prospetto di raccordo tra il Patrimonio Netto della Capogruppo ed il Patrimonio Netto Consolidato.

31.12.2016 31.12.2015
Risultato Patrimonio Risultato Patrimonio
di esercizio Netto di esercizio Netto
Capogruppo 71.404 1.142.863 49.817 1.120.005
Ammortamento differenza da consolidamento 0 (29.721) 14.603 (29.721)
Eliminazione effetti economici infragruppo (271) (20.948) (785) (20.677)
Imposte anticipate su elim.ne effetti economici infragr. 81 6.030 (398) 5.949
Riserva di conversione 0 9.163 0 7.532
Riserva benefici ai dipendenti e riserva FTA 0 (758) 0 (604)
Risultato di periodo delle società controllate 5.131 13.197 2.846 8.066
Totale di gruppo 76.345 1.119.826 66.083 1.090.550

Gestione del capitale

L'obiettivo del Gruppo nell'ambito della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti ed il supporto allo sviluppo futuro. Il Gruppo gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle condizioni economiche e dei requisiti dei covenant finanziari. Il Gruppo si prefigge inoltre l'obiettivo di mantenere un adeguato livello di patrimonializzazione che consenta l'accesso a fonti esterne di finanziamento, cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, e a supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività del Gruppo. Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 non sono stati apportati cambiamenti agli obiettivi, politiche e procedure di gestione del capitale.

19. Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 11.029 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle passività correnti ammonta a 3.803 migliaia di euro, ed hanno subito nell'esercizio la seguente movimentazione:

31.12.2015 Incrementi Decrementi 31.12.2016
F.do rischi per il contenzioso con il personale 4.070 641 (2.189) 2.522
F.do rischi per altri contenziosi in essere 5.089 392 (4.185) 1.296
Altri fondi rischi 4.992 2.219 0 7.211
Totale fondi 14.151 3.252 (6.374) 11.029

Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota a breve è pari a 982 migliaia di euro, si è decrementato nell'esercizio per complessivi 2.189 migliaia di euro a seguito della chiusura di contenziosi per conciliazioni o soccombenza del Gruppo in sede di giudizio sia con personale dipendente che dirigenti. L'incremento di 641 migliaia di euro riguarda contenziosi iniziati nel 2016 per vicende legate al rapporto di lavoro, per il quale è stato valutato un rischio di soccombenza probabile. Al 31 dicembre 2016, il valore complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del gruppo possibile è pari a 1,2 milioni di euro.

Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, la cui quota a breve è pari a 406 migliaia di euro, si è decrementato nell'esercizio per 4.185 migliaia di euro essenzialmente per la definizione di un contenzioso riferito alla controllata Techno Sky.

In particolare, si fa riferimento alla procedura arbitrale instaurata negli anni precedenti per la risoluzione di un contratto riguardante la fornitura dei sistemi meteo per l'ammodernamento del sistema aeroportuale di Palermo relativamente all'indisponibilità di alcuni materiali rientranti nel contratto stesso. Per la definizione di tale contenzioso era stato affidato l'incarico ad un collegio arbitrale, contrattualmente previsto, per definire le partite creditorie e debitorie della vicenda in oggetto. In data 6 maggio 2016 il collegio ha emesso il lodo condannando Techno Sky sia alla restituzione del corrispettivo pagato dalla controparte per la fornitura opzionale prevista in contratto, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria, sia al risarcimento del danno patito dalla controparte per la ritardata consegna dei beni riferiti a specifici lotti contrattuali. In considerazione del fatto che nelle more della definizione della procedura arbitrale erano stati congelati anche i pagamenti ed incassi per posizioni debitorie e creditizie legate a prestazioni per altre attività contrattuali, in data 30 giugno 2016, si è proceduto alla sottoscrizione dell'atto ricognitivo e transattivo tra Techno Sky e Leonardo SpA al fine di chiudere tutte le partite, in parte accantonate a fondo rischi negli anni precedenti per 4.000 migliaia di euro utilizzato totalmente nell'esercizio.

L'incremento di 392 migliaia di euro è relativo principalmente ad un giudizio instaurato dalla Capogruppo in cui le controparti hanno presentato domanda di lite temeraria volta da ottenere la condanna degli attori. Al 31 dicembre 2016, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo possibile è pari a 1,2 milioni di euro.

La voce altri fondi rischi, la cui quota a breve è pari a 2.415 migliaia di euro, si incrementa nell'esercizio di 2.219 migliaia di euro riferiti a: i) il contratto di ammodernamento dei sistemi di assistenza al volo dell'aeroporto di Parma, già oggetto di recesso da parte della Capogruppo nel 2013, e comunicazione nel 2016 alle imprese affidatarie del contratto originale della nullità del contratto per diversi e concorrenti motivi e conseguente domanda di ripetizione delle somme erogate dalla Capogruppo in adempimento del contratto medesimo. A seguito di tale azione si è proceduto ad accantonare 1.596 migliaia di euro per alcuni importi capitalizzati nelle attività materiali in corso di realizzazione che, in futuro, potrebbero risultare non più utilizzabili; ii) alla concessione all'uso di frequenze ricadenti nelle bande non aeronautiche,

connesse all'espletamento dei servizi di controllo della navigazione aerea forniti dalla Capogruppo, concesse in utilizzo a titolo gratuito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) fino al 31 dicembre 2015. Lo stesso MISE le considera onerose con decorrenza 1° gennaio 2016 sebbene non si siano modificati i presupposti seguiti nei vari anni per renderli gratuiti. La controllante ha intrapreso varie interlocuzioni con gli organi competenti al fine di addivenire alla definizione della disciplina applicabile alle frequenze ricadenti nelle bande non aeronautiche utilizzate dalla Capogruppo. Nelle more della sua definizione si è proceduto a stimare l'importo della concessione considerando le frequenze ricadenti nelle bande non aeronautiche in uso nel 2016 ridotto del 40% in conformità all'art. 32 comma 9 lettera f) dell'allegato 25 del Codice delle Comunicazioni (D.Lgs. 259/03) per un importo pari a 623 migliaia di euro.

20. Tfr e altri benefici ai dipendenti

Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 57.388 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, dell'ammontare da corrispondere ai dipendenti del Gruppo ENAV all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

La passività per TFR e altri benefici ai dipendenti si è così movimentata nell'esercizio:

31.12.2016 31.12.2015
Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo 58.068 60.049
Interest cost 851 1.022
(Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti 2.013 (1.324)
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni (3.544) (1.679)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo 57.388 58.068

L'utilizzo del fondo TFR per 3.544 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita nel corso dell'esercizio, da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta, in parte per l'acquisto di azioni della Capogruppo (per 1.098 migliaia di euro) e in piccola parte alla liquidazione diretta mensile del TFR come quota integrativa della retribuzione (QU.I.R.) in conformità a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015, per il personale che ha esercitato l'opzione. In tale voce è anche riportata la variazione di 463 migliaia di euro riferita al saldo del TFR al 31 dicembre 2015 del Consorzio Sicta in liquidazione, riportato complessivamente nella nota n. 17 riferita alle attività e passività destinate alla dismissione.

La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2016 perdite attuariali per 2.013 migliaia di euro rispetto agli utili attuariali rilevati nel 2015.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni effettuate per il processo di stima attuariale del fondo TFR al 31 dicembre 2016 poste a confronto con i valori utilizzati al 31 dicembre 2015:

31.12.2016 31.12.2015
Tasso di attualizzazione 1,31% 2,03%
1,50% per il 2016 1,50% per il 2016
1,80% per il 2017 1,80% per il 2017
Tasso di inflazione 1,70% per il 2018 1,70% per il 2018
1,60% per il 2019 1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi 2,00% dal 2020 in poi
2,625% per il 2016 2,625% per il 2016
2,850% per il 2017 2,850% per il 2017
Tasso annuo incremento TFR 2,775% per il 2018 2,775% per il 2018
2,700% per il 2019 2,700% per il 2019
3,00% dal 2020 in poi 3,00% dal 2020 in poi
Tasso atteso di turnover 4,00% 4,00%
Tasso atteso di erogazione anticipazioni 2,50% 2,50%

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+ rilevato alla data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di valutazione. La curva relativa al tasso di inflazione è stato determinato in forza dell'attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici, nonché sulla base dell'analisi storica dei tassi di inflazione ISTAT degli ultimi anni. Il tasso annuo di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del Codice Civile. Di seguito si riportano le basi tecniche demografiche utilizzate per la valutazione.

31.12.2016 31.12.2015
Decesso IPS55 IPS55
Inabilità Tavole INPS distinte
per età e sesso
Tavole INPS distinte
per età e sesso
Pensionamento 100% al
raggiungimento dei
requisiti Assicurazione
Generale obbligatoria
100% al
raggiungimento dei
requisiti Assicurazione
Generale obbligatoria

Di seguito si riporta un'analisi di sensitività riguardante gli impatti che si produrrebbero sulla voce passività per benefici ai dipendenti al 31 dicembre 2016, in seguito a modifiche nei principali parametri valutativi.

Tasso di turn Tasso di turn Tasso di infl Tasso di infl Tasso di attu Tasso di attu nover + 1% nover ‐ 1% azione + 0,25 azione ‐ 0,25% ualizzazione + ualizzazione ‐ % % 0,25% 0,25% Passività definiti ai d Gruppo a à per benefici ipendenti del al 31.12.2016 57.082 57.809 58.275 56.593 56.091 58.811

La durata m media finanzi aria dell'obb bligazione pe er i piani a be enefici defini titi è di 11,2 anni.

Di seguito, s si riporta uno o schema de elle erogazion ni previste p per gli anni su uccessivi a va alere sul fon do TFR.

Erogazion
ni previste
entro 1 anno
o
3.836
tra 1 e 2 ann
ni
3.521
tra 2 e 3 ann
ni
2.803
tra 3 e 4 ann
ni
3.327
tra 4 e 5 ann
ni
3.345

21. Passivi ità finanziar rie correnti e non corr renti

Le passività finanziamen correnti com agosto 201 competenza Si riportano à finanziarie nti a medio mprensivi de 5 dalla Capo a al 31 dicem o di seguito i e correnti e – lungo ter egli interessi ogruppo con mbre 2016; ii valori al 31 d e non corre rmine con e passivi rileva n esposizion i) il derivato dicembre 20 nti accolgon esposizione ati per comp e nelle pass passivo di c 016 posti a co no: i) i deb della quota petenza; ii) il sività corren opertura dal onfronto con iti verso gli a breve tra prestito obb ti degli inte l rischio di ca n il 2015 e le i istituti di a le passività bligazionario ressi passivi ambio della v relative vari credito per à finanziarie o emesso il 4 rilevati per valuta AED. iazioni: 2rer6o

31.12 .2016 31.12.
2015
Varia
zioni
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
Finanziamenti
bancari
31.208 119.623 31.374 150.823 (166) (31.200)
Prestito obblig
gazionario
1.414 180.000 1.414 180.000 0 0
Derivato passi
ivo
0 104 0 0 0 104
Totale 32.622 299.727 32.788 330.823 (166) (31.096)

La seguente confrontato 2006 e in co e tabella rip o con l'eserc onformità a q porta la com izio precede quanto stabi mposizione d ente, secondo ilito nella rac dell'Indebita o quanto pre ccomandazio mento Fina evisto dalla one ESMA/20 nziario Nett Comunicazio 013/319 del to al 31 dice one Consob 20 marzo 20 embre 2016 del 28 luglio 013.

di cui con parti di cui con parti
31.12.2016 correlate 31.12.2015 correlate
(A) Cassa 231.007 174.141
(B) Altre disponibilità liquide
(C) Titoli detenuti per la negoziazione
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) 231.007 174.141
(E) Crediti finanziari correnti
(F) Debiti finanziari correnti (219)
(G) Parte corrente dell'indebitamento finanzario non corrente (32.622) (3.313) (32.569) (3.300)
(H) Altri debiti finanziari correnti
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (32.622) (3.313) (32.788) (3.300)
(J) Indebitamento finanziario corrente netto / (Liquidità) (D)+(E)+(I) 198.385 (3.313) 141.353 (3.300)
(K) Debiti bancari non correnti (119.623) (1.661) (150.823) (4.965)
(L) Obbligazioni emesse (180.000) (180.000)
(M) Altri debiti non correnti
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (299.623) (1.661) (330.823) (4.965)
(O) Posizione Finanziaria Netta CONSOB (J)+(N) (101.238) (4.974) (189.470) (8.265)
(P) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti 1.117 968
(Q) Indebitamento Finanziario Netto Gruppo ENAV (O)+(P) (100.121) (4.974) (188.502) (8.265)

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2016 hanno registrato una variazione netta negativa di 31.366 migliaia di euro a seguito dei rimborsi avvenuti nel corso del periodo e per gli effetti connessi al costo ammortizzato. Nello specifico i rimborsi hanno interessato i seguenti finanziamenti:

  • il rimborso di 8.000 migliaia di euro delle due tranche semestrali del finanziamento con Unicredit S.p.A., con scadenza 30 novembre 2018;
  • il rimborso di 20.000 migliaia di euro delle due tranche semestrali del finanziamento con Unicredit S.p.A., con scadenza 30 giugno 2018;
  • il rimborso di due tranche semestrali del finanziamento con il Medio Credito Centrale per 3.333 migliaia di euro, con scadenza 31 maggio 2018.

La quota dei finanziamenti esposta tra le passività correnti per complessivi 31.208 migliaia di euro accoglie le quote da rimborsare nel 2017 in coerenza con i piani di ammortamento comprensivi degli effetti connessi al costo ammortizzato.

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo dispone di linee di credito di breve periodo uncommitted non utilizzate per complessivi 158,5 milioni di euro, a cui si aggiunge la quota del finanziamento BEI di 150 milioni di euro, oggetto di ulteriore contrattualizzazione nel corso del 2016, non ancora utilizzata, determinando liquidità disponibile per 308,5 milioni di euro.

Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo rapporto di credito del Gruppo nei confronti degli enti finanziatori.

Finanziatore Tipologia Ammontare
concesso
Ammontare
utilizzato
(valore
nominale)
Ammontare
disponibile
Valore in
bilancio
Tasso
BNL‐Bnp Paribas Fido ‐ scoperto c/c 30.000 30.000 Euribor + 1,90
Medio Credito Centrale Medio lungo termine a 5 anni 10.000 10.000 4.974 Euribor + 1,90
Unicredit Anticipi export 15.000 15.000 Euribor + 1,80
Unicredit Anticipi import 10.000 10.000 Euribor + 1,80
Unicredit Anticipi finanziari 46.000 46.000 Euribor + 1,80
Intesa San Paolo Anticipi finanziari 55.000 55.000 Euribor + 0,25
Intesa San Paolo Fido ‐ scoperto c/c 2.500 2.500 Euribor + 1,10
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 40.000 40.000 15.931 Euribor + 0,34
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 100.000 100.000 29.875 Euribor + 0,34
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 anni 250.000 100.000 150.000 100.051 Tasso fisso + 1,515
Totale 558.500 250.000 308.500 150.831

Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 1,58%, leggermente in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, beneficiando dell'effetto combinato della riduzione dei tassi di interesse e alla contrazione degli spread applicati anche a seguito della ricontrattazione effettuata dalla Società nel corso dell'esercizio.

In data 4 agosto 2015 la Capogruppo ha emesso un prestito obbligazionario per un valore nominale di 180 milioni di euro, quotato presso la Luxembourg Stock Exchange's regulated market, della durata di sette anni con rimborso integrale alla scadenza (4 agosto 2022). L'emissione obbligazionaria prevede il pagamento di una cedola annuale posticipata in misura fissa dell'1,93% del valore nominale, di cui la prima erogata in data 4 agosto 2016. La quota di interessi di competenza dell'esercizio ammonta 3.474 migliaia di euro di cui la quota non erogata pari a 1.414 migliaia di euro è stata classificata nelle passività correnti.

In relazione all'informativa richiesta ai sensi del IFRS 7, si rappresenta che il fair value del prestito obbligazionario, inteso come il prezzo che si pagherebbe per il trasferimento della passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione, è stimato pari a 191.070 migliaia di euro.

Il Gruppo ha stimato il fair value sulla base dei prezzi e rendimenti osservati sul mercato per strumenti di debito con maturity e profili di rischiosità analoghi a quello in argomento, utilizzando i dati di mercato desunti da un primario information provider per la costruzione dello z‐spread utilizzato nella costruzione della discounting curve.

La voce passività finanziarie non correnti accoglie il fair value negativo dello strumento finanziario derivato per 104 migliaia di euro. Lo strumento finanziario derivato è stato stipulato dalla Capogruppo nel 2016 con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Aed relativamente ai futuri incassi in valuta estera legati ad un contratto attivo biennale definito con la General Civil Aviation Authority di Abu Dhabi per il progetto di ottimizzazione dei flussi di traffico aereo degli Emirati Arabi. Tale

strumento derivato rispetta le condizioni previste per l'hedge accounting ed a conto economico vengono imputati i punti a termine alla data di valutazione, intesi come differenza tra il tasso spot Euro/AED alla data di valutazione della copertura rispetto al tasso a termine proposto dalle banche.

22. Debiti commerciali correnti e non correnti

I debiti commerciali correnti ammontano a 132.512 migliaia di euro e registrano un incremento di 4.163 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito dei movimenti avvenuti nelle voci rappresentate nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso forni tori 115.330 115.170 160
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito
europeo
10.558 6.907 3.651
Debiti per balance 6.624 6.272 352
Totale 132.512 128.349 4.163
Debiti commerciali non correnti
Debiti per Balance 16.769 6.624 10.145
Totale 16.769 6.624 10.145

I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività del Gruppo, risultano tendenzialmente stabili rispetto all'esercizio precedente, sebbene si sia rilevato un incremento nel fatture da ricevere per contratti di investimento che hanno rilevato le prime milestone a dicembre 2016 e una riduzione nei debiti verso i fornitori anche a seguito della chiusura delle posizioni debitorie della Techno Sky verso Leonardo S.p.A. per la definizione del lodo arbitrale come precedentemente commentato.

La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 10.558 migliaia di euro registra un incremento netto di 3.651 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2015 ed accoglie; i) i contributi di prefinanziamento ricevuti sul progetto finanziato al 50% denominato Connecting Europe Facility (CEF) 2014 che interessa il periodo che va dal 2014 al 2020 di cui nel 2016 sono stati incassati due prefinancing per complessivi 10.916 migliaia di euro e rendicontate le attività svolte negli anni 2014 e 2015 riferite sia a costi di esercizio sostenuti dalla Capogruppo nei due anni di rendicontazione che progetti di investimento. A valle della rendicontazione effettuata è stato imputato a ricavo il 50% di competenza e classificato nell'ambito dei risconti passivi la quota collegata ai progetti di investimento per un decremento complessivo di 8.211 migliaia di euro; ii) i contributi di prefinancing ricevuti sul programma Sesar 2020 avviato nel 2016 ed articolato in vari progetti per 3.251 migliaia di euro; ii) i contributi sul progetto finanziato Sesar avviato nel 2009 e chiuso a fine novembre 2016 che sarà oggetto di rendicontazione nel 2017.

I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 23.394 migliaia di euro, di cui classificato nella parte corrente per 6.624 migliaia di euro e nei debiti commerciali non correnti per 16.769 migliaia di

euro. Tale voce ha registrato nel periodo un incremento complessivo di 10.497 migliaia di euro per l'iscrizione dei balance al 31 dicembre 2016, al netto dell'effetto dell'attualizzazione, riferiti principalmente a: i) il balance inflazione di rotta per 13.140 migliaia di euro (5.621 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) determinato calcolando sui costi pianificati per il 2016 la differenza tra la percentuale di inflazione prevista nel piano di performance pari all'1,10% e l'inflazione determinata a consuntivo pari a ‐ 0,10%; ii) il balance inflazione di terminale sia di prima che di seconda fascia, determinati secondo la stessa metodologia della rotta, pari complessivamente a 2.239 migliaia di euro (957 migliaia di euro al 31 dicembre 2015); iii) il balance traffico della seconda fascia di tariffazione del terminale per 1.449 migliaia di euro a seguito delle maggiori unità di servizio registrate a consuntivo rispetto al dato pianificato per il 2,1%; iv) il balance per i costi Eurocontrol pari a 185 migliaia di euro relativi alla differenza tra i costi Eurocontrol dichiarati in sede di performance e quanto determinato a consuntivo. Tali costi, come dichiarato dalla Commissione Europea, sono considerati costi esenti dal meccanismo di cost‐sharing di cui al regolamento Comunitario 391/2013 e per quanto tale va restituita o richiesto ai vettori la differenza tra i costi di preventivo e quanto dichiarato a consuntivo.

23. Altre passività correnti e non correnti

Le altre passività accolgono le voci riportate nella tabella seguente distinte tra quota corrente e quota non corrente:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
Acconti 80.532 0 80.223 0 309 0
Altri debiti 87.359 0 95.240 0 (7.881) 0
Ratei e risconti 8.913 111.884 8.848 112.788 65 (904)
Totale 176.804 111.884 184.311 112.788 (7.507) (904)

La voce acconti ammonta a complessivi 80.532 migliaia di euro e si riferiscono per 75.790 migliaia di euro al debito della Capogruppo verso l'Aeronautica Militare per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2016 per i servizi di rotta e di terminale e per 4.742 migliaia di euro al debito verso ENAC per gli incassi di competenza inerente gli stessi servizi.

Il debito verso AMI per i servizi di rotta ammonta a 66.057 migliaia di euro (61.579 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e verrà posto in compensazione con il credito vantato nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) fino a capienza dell'importo e con iscrizione della quota restante nelle altre passività correnti, a titolo di debito verso il MEF, ed oggetto di pagamento successivamente all'approvazione del bilancio. A tal fine si segnala che la quota relativa all'esercizio 2015 pari ad un importo netto di 47.212 migliaia di euro è stato pagato al Ministero dell'Economia e delle Finanze nel mese di dicembre 2016. Il debito verso AMI per i servizi di terminale ammonta a 9.732 migliaia di euro (9.920

migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e in conformità a quanto previsto dalla legge 183/2011 che ha avuto decorrenza dal 1° luglio 2012, la quota parte di competenza dei ricavi tariffari di terminale viene erogata all'Aeronautica Militare in due quote annue. Nel 2016 sono stati erogati complessivamente 16.911 migliaia di euro riguardanti il secondo semestre 2015 ed il primo semestre 2016. Il debito iscritto rappresenta la quota del secondo semestre 2016 che verrà erogata entro il mese di aprile 2017.

Con decorrenza dall'esercizio 2011, in conformità a quanto previsto dai regolamenti comunitari in materia, nella determinazione della tariffa di rotta e di terminale vengono considerati anche i costi di supervisione di ENAC – Ente Nazionale per l'Aviazione Civile. Tale determinazione ha comportato che, la quota parte dei ricavi di competenza di ENAC determinati sulla base dei costi comunicati e delle Unità di Servizio sviluppate, rappresentano un debito per la Capogruppo, rilevato in questa voce, che al 31 dicembre 2016 ammonta a 4.742 migliaia di euro (8.724 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Il decremento del debito è dovuto al pagamento dell'intera quota iscritta nel bilancio 2015 avvenuto nel mese di dicembre.

Gli altri debiti che ammontano a 87.359 migliaia di euro registrano un decremento netto di 7.881 migliaia di euro riferito principalmente al debito verso il personale per gli accantonamenti di competenza pari a complessivi 36.473 migliaia di euro (42.595 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) in riduzione per minori accantonamenti legati al premio di risultato e all'incentivo all'esodo e riguarda sia il debito per ferie maturate e non godute pari a 14.787 migliaia di euro che l'accantonamento del costo del personale nelle voci variabili rilevato per competenza pari a complessivi 21.686 migliaia di euro. Nell'ambito degli altri debiti vi sono inoltre compresi il debito verso la previdenza integrativa per 8.863 migliaia di euro, in linea rispetto all'esercizio precedente, che sono stati versati nei primi mesi del 2017 a fondi di previdenza aziendale quali Prevaer e Previndai e agli altri fondi scelti dal personale dipendente ed il debito verso la Commissione Europea per 1.683 migliaia di euro riferiti al progetto finanziato ANSP‐IDP finito e rendicontato nel 2016 per i maggiori prefinancing ricevuti rispetto all'attività rendicontata.

La voce ratei e risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti in particolare: i) i contributi PON reti e mobilità relativi al periodo 2000/2006 e 2007/2013 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo residuo pari a 48.065 migliaia di euro (47.828 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) che registrano nell'esercizio una variazione netta positiva di 237 migliaia di euro riferita per 7.529 migliaia di euro al rigiro a conto economico della quota di competenza dell'esercizio connessa agli ammortamenti degli investimenti a cui i contributi si riferiscono e l'incasso della quota residua dei progetti finanziati PON del periodo 2000/2006 per 7.766 migliaia di euro. La quota a breve ammonta a 6.503 migliaia di euro e riguarda l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi; ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/09, pari a 65.263 migliaia di euro (66.557 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) che registrano un decremento di 1.294 migliaia di euro per il rigiro a conto economico della quota di competenza dell'esercizio per l'ammodernamento dei sistemi tecnologici dell'aeroporto di Verona Villafranca e per gli

interventi effettuati sull'aeroporto di Verona, Comiso, Roma Ciampino, Treviso, Brindisi e Rimini. La quota corrente ammonta a 1.485 migliaia di euro; iii) altri contributi su investimenti per 5.399 migliaia di euro (7.232 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) riferiti principalmente a finanziamenti europei ottenuti in ambito TEN‐T riguardanti il progetto "ANSPs Interim Deployment Programme Implementation" per nuove implementazioni tecnologiche e procedurali legati al trasporto aereo ed il progetto FDP‐IOP. Il decremento dell'esercizio di 1.833 migliaia di euro è riferito oltre alla quota rigirata a conto economico legata agli ammortamenti degli investimenti a cui il contributo è riferito per 170 migliaia di euro anche alla classificazione nelle altre passività correnti di 1.683 migliaia di euro quale debito verso la Commissione Europea per maggiori prefinancing ottenuti rispetto alle attività rendicontate.

24. Debiti tributari e previdenziali

I debiti tributari e previdenziali ammontano a 42.702 migliaia di euro e sono composti come da tabella di seguito allegata.

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Debiti tributari 15.289 20.917 (5.628)
Debiti verso istituti di previdenza 27.413 25.785 1.628
Totale 42.702 46.702 (4.000)

I debiti tributari registrano un decremento di 5.628 migliaia di euro principalmente per il debito IRES pari a 6.141 migliaia di euro (12.026 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) minore rispetto all'esercizio precedente per i maggiori acconti di imposta versati in corso di anno. La restante parte dell'importo è riferito alle ritenute effettuate al personale dipendente e versate nel mese di gennaio 2017.

Il debito verso istituti di previdenza accoglie sia gli oneri sociali maturati sulle competenze del personale dipendente relative al mese di dicembre e versate nel mese successivo che la quota dei contributi sul costo del personale rilevato per competenza per complessivi 14.477 migliaia di euro.

Informazioni sulle voci di Conto Economico consolidato

25. Ricavi da attività operativa e per balance

I ricavi da attività operativa e i ricavi per balance, anch'essi afferenti all'attività operativa, ammontano rispettivamente a 806.410 migliaia di euro e a 16.428 migliaia di euro e registrano rispettivamente un incremento di 14.351 migliaia di euro e un decremento di 1.280 migliaia di euro. La tabella di seguito riportata mostra il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da attività operativa:

2016 2015 Variazioni %
Ricavi di rotta 583.297 566.073 17.224 3,0%
Ricavi di terminale 195.275 179.988 15.287 8,5%
Esenzioni di rotta e di terminale 13.201 14.406 (1.205) ‐8,4%
Ricavi da mercato non regolamentato 14.637 11.288 3.349 29,7%
Contributi integrativi da stabilizzazione tari ffe 0 20.304 (20.304) ‐100,0%
Totale ricavi da attività operativa 806.410 792.059 14.351 1,8%

I ricavi di rotta si attestano a 583.297 migliaia di euro registrando un incremento di 17.224 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente sia per le maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a +1,7% rispetto al consuntivo 2015 (‐1,7% 2015 su 2014) riferite sia al traffico aereo nazionale che internazionale che alla tariffa applicata per il 2016 di Euro 80,08 in leggero incremento rispetto alla tariffa applicata nel 2015 che ammontava a Euro 78,80.

I ricavi di terminale ammontano a 195.275 migliaia di euro e registrano un incremento di 15.287 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito sia delle maggiori unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che per le tariffe applicate per le prime due fasce di tariffazione. In particolare si segnalano i seguenti eventi: i) maggiori unità di servizio complessive sviluppate nel 2016 pari a +3,6% rispetto al consuntivo 2015 (+0,6% 2015 su 2014) con un andamento positivo in tutte le tre zone di tariffazione, di cui: l'aeroporto di Fiumicino (fascia 1) registra un maggior traffico assistito espresso in unità di servizio dell'1,7%; la zona 2 rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio si attesta ad un incremento del 5,1%; la terza fascia di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti, con l'ingresso di Rimini dal mese di novembre e Comiso con decorrenza 1° settembre 2016, registra un incremento del 3,7% in termini di unità di servizio sviluppate anche a seguito del transito alla gestione della Capogruppo degli aeroporti militari aperti al traffico civile quali Treviso e Brindisi avvenuto nella seconda parte del 2015 che nel 2016 sono presenti per l'intero anno che per l'aeroporto di Rimini transitato nel mese di novembre 2016. Le tariffe applicate per le tre fasce di tariffazione corrispondono a: Euro 200,68 per la prima fascia in leggero incremento rispetto all'esercizio precedente (Euro 195,57 nel 2015); Euro 233,33 per la seconda fascia incrementata rispetto al 2015 in cui ammontava a Euro 214,72; Euro 260,96 per la terza fascia, corrispondente alla stessa tariffa applicata nel 2015, in conformità a quanto richiesto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dal Ministero delle

Infrastruttu per 20.304 ure e dei Tras migliaia di e sporti. La tar uro azzerato riffa del 201 o con l'ultima 5 scontava i a quota utiliz l contributo zzata nel 201 integrativo d 15. da stabilizza zione tariffe

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2016 2015 Variazioni
Rettifiche tar
riffe per Balan
nce dell'anno
32.138 24
4.713
7.425
Effetto attua
lizzazione
(777) (389) (388)
Variazioni p
er balance
(185) 1.564 (1.749)
Utilizzo bala
ance
(14.748) (8
8.180)
(6.568)
Totale 16.428 1
17.708
(1.280)

La voce re consuntivaz determinaz alla rotta (2 migliaia di e ettifiche tar zione dei vo ione tariffar 23.264 miglia euro al 31 dic iffe per Ba olumi di traf ria prima del aia di euro a cembre 2015 lance dell'a ffico e/o co l'effetto del al 31 dicemb 5). nno rappre osti posti a l'attualizzazi bre 2015) e senta l'inte confronto c ione e si rife per 17.542 grazione ta on i valori eriscono per migliaia di e riffaria deri preventivati 14.596 mig euro al term vante dalla i in sede di liaia di euro inale (1.449

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il balance per il bonus legato al raggiungimento dell'obiettivo del piano legato alla capacity di rotta per 5.941 migliaia di euro; iv) il balance inflazione per negativi 13.140 migliaia di euro quale effetto derivante dalla minore inflazione rilevata a consuntivo pari a ‐0,10% rispetto a quanto previsto nel piano di performance pari a 1,10%. I balance di terminale si riferiscono principalmente a: i) il balance per il bonus sul kpi capacity per le due fasce di tariffazione del terminale soggette al piano di performance pari a complessivi 431 migliaia di euro di cui 169 migliaia di euro relativo alla prima fascia di tariffazione e 262 migliaia di euro alla seconda fascia; ii) al balance traffico per la seconda fascia di tariffazione determinato secondo una logica di totale restituzione/recupero della differenza tra le unità di servizio sviluppate a consuntivo rispetto al dato pianificato nel piano di performance che si è attestato a +2,1% di unità di servizio pari a una restituzione ai vettori di 1.449 migliaia di euro; iii) il balance inflazione negativo per ambedue le fasce di tariffazione soggette al piano di performance, a seguito del delta percentuale già evidenziato per il balance di rotta, pari a complessivi 2.239 migliaia di euro; iv) il balance legato alla terza fascia di tariffazione, non ricompresa nel piano di performance, in cui permane una logica di cost recovery pari a 20.825 migliaia di euro. A tal fine si evidenzia che quest'ultimo balance è strettamente legato all'utilizzo per l'esercizio 2016 di una tariffa minore rispetto a quella naturale che avrebbe permesso la copertura dei costi rilevati in sede di determinazione tariffaria. Nelle more della formalizzazione da parte dei Ministeri MEF e MIT dello strumento necessario a compensare la Società per i mancati ricavi, tale voce viene rilevata nell'ambito del balance Eurocontrol in conformità alla normativa in materia.

L'effetto dell'attualizzazione pari a negativi 777 migliaia di euro deriva dallo scorporo della componente finanziaria insita nel meccanismo del balance, attuato mediante attualizzazione dei balance generati nell'anno, secondo un piano predefinito di recupero.

La variazione per balance pari a 185 migliaia di euro accoglie la differenza tra i costi Eurocontrol dichiarati in sede di performance e quanto determinato a consuntivo per l'esercizio 2015. Tali costi, come dichiarato dalla Commissione Europea, sono considerati costi esenti dal meccanismo di cost‐sharing di cui al regolamento Comunitario 391/2013 e per quanto tale vanno restituiti o richiesti ai vettori.

L'utilizzo balance per 14.748 migliaia di euro si riferisce al riversamento in tariffa e quindi a conto economico di quota parte dei balance di rotta e di terminale di prima e seconda fascia rilevati in esercizi precedenti in conformità a quanto effettuato in sede di determinazione della tariffa per l'esercizio 2016.

I contributi integrativi da stabilizzazione tariffe, riferiti esclusivamente all'attività operativa della Capogruppo, si sono azzerati nel 2015. Tali contributi erano a diretto supporto della tariffa di terminale di terza fascia.

26. Altri ricavi operativi

Gli altri ricavi operativi ammontano a 52.180 migliaia di euro e registrano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 3.071 migliaia di euro.

Gli altri ricavi operativi sono così composti:

2016 2015 Variazioni
Contributi in conto impianti 9.747 9.312 435
Contributi in conto esercizio 30.673 30.660 13
Finanziamenti Europei 9.339 5.941 3.398
Altri ricavi e proventi 2.421 3.196 (775)
Totale 52.180 49.109 3.071

I contributi in conto impianti riguardano il riconoscimento a conto economico di parte del risconto passivo commisurato agli ammortamenti generati dai cespiti a cui il contributo si riferisce, come riportato al commento della nota n. 23.

I contributi in conto esercizio si riferiscono per 30 milioni di euro all'importo riconosciuto alla Capogruppo ai sensi dell'art. 11 septies della Legge 248/05 al fine di compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa. La restante parte pari a 673 migliaia di euro si riferisce alla formazione finanziata da Fondimpresa.

I finanziamenti europei, afferiscono a contributi in conto esercizio che registrano un incremento di 3.398 migliaia di euro, riguardano la rilevazione a conto economico della quota di competenza del Gruppo a valere sui progetti finanziati europei oggetto di rendicontazione o di chiusura, tra cui nel 2016 si evidenzia il progetto Connecting European Facility 2014 finanziato al 50% rendicontato nel mese di settembre 2016 per le attività svolte negli anni 2014 e 2015 per 5.511 migliaia di euro, l'ultimo anno del progetto Sesar verso la SESAR Joint Undertaking per 1.794 migliaia di euro.

Gli altri ricavi e proventi accolgono principalmente i rimborsi assicurativi per i sinistri causati da terzi, in riduzione rispetto all'esercizio precedente, e le penalità applicate ai fornitori per il ritardo nella consegna dei beni e/o nella prestazione di servizi rispetto dei tempi contrattualmente definiti.

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015 suddivisi per area geografica:

Totale ricavi 875.018 858.876
Extra UE 6.343 0,7% 4.363 0,5%
UE 730 0,1% 6.510 0,8%
Italia 867.945 99,2% 848.003 98,7%
Ricavi 31.12.2016 ricavi 31.12.2015 ricavi
% sui % sui

27. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi

I costi per beni, servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a 161.531 migliaia di euro e registrano un incremento contenuto pari a 1.048 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, pur in presenza dei costi sostenuti a seguito del processo di privatizzazione conclusosi con la quotazione della Capogruppo in data 26 luglio 2016 per complessivi 7,5 milioni di euro. Il dettaglio dei suddetti costi e la relativa variazione è riportata nella seguente tabella:

2016 2015 Variazioni
Costi per acquisto di beni 8.960 9.710 (750)
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni 21.506 24.420 (2.914)
Costi per contribuzioni eurocontrol 41.368 38.804 2.564
Costi per utenze e telecomunicazioni 36.170 39.814 (3.644)
Costi per assicurazioni 5.194 7.376 (2.182)
Pulizia e vigilanza 5.356 5.671 (315)
Altri costi riguardanti il personale 10.206 9.792 414
Prestazioni professionali 11.049 9.259 1.790
Altri costi per servizi 11.545 6.639 4.906
Totale costi per servizi 142.394 141.775 619
Costi per godimento beni di terzi 6.081 5.906 175
Altri costi operativi 4.096 3.092 1.004
Totale 161.531 160.483 1.048

I costi per acquisto di beni accolgono principalmente i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo e la relativa variazione delle rimanenze. Il decremento dell'esercizio è imputabile ai maggior impieghi di parti di ricambio rispetto alle quantità acquistate che ha generato, comprensiva della svalutazione di parti obsolete, una variazione delle rimanenze negativa per 1.549 migliaia di euro.

I costi per servizi registrano complessivamente un incremento netto di 619 migliaia di euro con un andamento diverso in base alla tipologia di spesa. In particolare, si evidenzia: i) un decremento dei costi di manutenzione per 2.914 migliaia di euro attribuibile principalmente alle attività svolte da Techno Sky presso diversi siti aeroportuali per lo slittamento di alcune commesse di investimento legate in particolare alle lavorazioni per l'adeguamento ed il potenziamento della centrale elettrica dell'aeroporto di Roma Ciampino e alla realizzazione di una nuova cabina elettrica presso l'aeroporto di Catania Fontanarossa; ii) un incremento dei costi per contribuzione Eurocontrol di 2.564 migliaia di euro in conformità ai dati approvati e comunicati da quest'ultima e dovuti per le attività svolte per i servizi di rotta e su cui la Società non ha alcun potere di intervento. Tale importo, tuttavia, viene recuperato in ambito tariffario con il meccanismo del balance; iii) i minori costi per utenze e telecomunicazioni per 3.644 migliaia di euro riferito sia ai costi per le connessioni dati operativi (rete E‐net) principalmente per la riduzione dei prezzi del 25% riconosciuta dal fornitore per l'intero esercizio 2016 rispetto all'esercizio precedente in cui ha avuto decorrenza dal mese di giugno 2015 che da una riduzione dei costi di energia elettrica a seguito delle minori tariffe applicate dai gestori; iv) i minori costi assicurativi per 2.182 migliaia di euro a seguito di una riduzione dei premi determinata a valle di una gara europea con decorrenza 1° luglio 2016; v) l'incremento della voce prestazioni professionali ed altri costi per servizi è riferita principalmente ai costi sostenuti per il processo di quotazione, pari complessivamente a 7,5 milioni di euro che ha riguardato oltre agli advisor legali, finanziari, di comunicazione, la società di revisione per i servizi di attestazione resi in relazione al

prospetto informativo italiano ed inglese, la stampa del prospetto informativo e principalmente i costi di pubblicità che si sono attestati a 5.029 migliaia di euro. Si rileva, infine, che parte dell'incremento degli altri costi per servizi è legato all'adeguamento dei compensi degli organi societari e al transaction bonus riconosciuto all'Amministratore Delegato per la quotazione della Capogruppo.

Gli altri costi operativi registrano un incremento di 1.004 migliaia di euro principalmente per i maggiori costi riconosciuti alla Leonardo SpA rispetto a quanto accantonato a fondo rischi a seguito della definizione del lodo arbitrale.

28. Costo del personale

Il costo del personale ammonta a 478.134 migliaia di euro e registra un incremento netto rispetto all'esercizio precedente di 2.357 migliaia di euro come da tabella di seguito riportata:

2016 2015 Variazioni
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 276.012 275.239 773
retribuzione variabile 61.986 60.428 1.558
Totale salari e stipendi 337.998 335.667 2.331
Oneri sociali 110.263 108.836 1.427
Trattamento di fine rapporto 22.066 21.606 460
Altri costi 7.807 9.668 (1.861)
Totale costo del personale 478.134 475.777 2.357

La voce salari e stipendi si è incrementata complessivamente di 2.331 migliaia di euro di cui 773 migliaia di euro riferita alla componente fissa della retribuzione per: i) crescita delle retribuzioni (comprensiva anche degli scatti di anzianità) che genera un incremento di costi di circa 1,3 milioni di euro; ii) cambi di abilitazione e aumento del superminimo per ristrutturazione salariale del personale CTA che pesa circa 1,1 milioni di euro; iii) maggior ricorso al personale a tempo determinato quali i pseudo pilot per 0,6 milioni di euro; iv) decremento per lo spostamento, con decorrenza dicembre 2015, nella retribuzione variabile di alcune indennità disciplinate all'art. 41 del CCNL precedentemente classificate nella retribuzione fissa che registrano un incremento di 1.971 migliaia di euro. Complessivamente la retribuzione variabile evidenzia una variazione netta di 1.558 migliaia di euro, influenzata da quanto precedentemente riportato, e da una riduzione delle indennità per trasferimenti a seguito del minor ricorso a tale tipo di costo per il progetto aeroporti a basso volume di traffico che aveva invece interessato il periodo precedente; un minore accantonamento del premio di risultato di 1.461 migliaia di euro che tiene conto solo della parte fissa, mentre nell'esercizio precedente comprendeva anche una quota oggetto di un accordo sindacale del 23 maggio 2014 a valere per gli esercizi 2014 e 2015; maggiori costi per ferie e RFS maturate e non godute a seguito della minore fruizione delle giornate di ferie da parte del personale operativo a seguito dell'impegno profuso nelle attività legate al progetto free route per 1.066 migliaia di euro.

Gli oneri sociali si incrementano di 1.427 migliaia di euro a seguito della maggiore base imponibile e gli altri costi si riducono di 1.861 migliaia di euro principalmente per il minore ricorso all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale dipendente e dirigente in uscita nel 2016 per complessivi 2,8 milioni di euro (4,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015) ed ha interessato 26 risorse.

Nella tabella seguente viene riportato l'organico aziendale del Gruppo suddiviso per categoria professionale:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Dirigenti 64 72 (8)
Quadri 425 410 15
Impiegati 3.744 3.754 (10)
Consistenza finale 4.233 4.236 (3)
Consistenza media 4.289 4.250 39

A tal fine si evidenzia come in presenza di un incremento dell'organico medio di Gruppo di 39 risorse, il costo del personale si sia attestato ad un incremento di solo lo 0,5% a seguito dell'uscita di personale con maggior peso retributivo rispetto ai nuovi ingressi.

29. Costi per lavori interni capitalizzati

I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 29.273 migliaia di euro (29.668 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) in leggera riduzione di 395 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente per lo slittamento al 2017 delle attività di Techno Sky sui vari siti aeroportuali. Infatti, tale voce accoglie, oltre alle ore del personale di Gruppo spese sui progetti di investimento in corso di esecuzione anche la realizzazione interna di progetti di investimento, realizzati dalla società controllata Techno Sky anche con risorse esterne, relativi in particolare al rifacimento delle opere impiantistiche presso la torre dell'aeroporto di Alghero, l'adeguamento dei sistemi meteo aeroportuali all'emendamento 74 ICAO su diversi aeroporti, i lavori per la realizzazione della nuova cabina elettrica dell'aeroporto di Catania Fontanarossa, le attività sugli aeroporti di Brindisi e Treviso, la manutenzione evolutiva sui software degli impianti di controllo del traffico aereo e il progetto Free Route.

30. Proventi e oneri finanziari

La voce in oggetto ammonta complessivamente a negativi 2.180 migliaia di euro e comprende proventi finanziari per 4.599 migliaia di euro, oneri finanziari per 6.726 migliaia di euro e perdite su cambi per 53 migliaia di euro.

I proventi finanziari sono così composti:

2016 2015 Variazioni
Proventi da partecipazione in al tre imprese 250 250 0
Proventi finanziari da attualizzazione balance 2.089 4.443 (2.354)
Proventi finanziari da attività finanziarie non correnti 0 8 (8)
Interessi attivi su credito IVA a rimborso 418 796 (378)
Altri interessi attivi 1.842 2.836 (994)
Totale proventi finanziari 4.599 8.333 (3.734)

La voce in oggetto registra un decremento di 3.734 migliaia di euro imputabile principalmente ai minori proventi finanziari da attualizzazione balance che nell'esercizio precedente erano stati oggetto di rettifica del valore attuale dei correlati crediti rilevata per la modifica dei piani di recupero nella tariffa, in conformità a quanto presentato nel piano di performance 2015 ‐ 2019. La quota del 2016 accoglie principalmente la parte di competenza dell'esercizio.

Registrano una riduzione anche gli interessi attivi sul credito IVA a rimborso a seguito dell'incasso dell'intero credito e gli altri interessi attivi riferiti in particolar modo agli interessi di mora applicati ai vettori per il ritardato pagamento delle tariffe a seguito della maggiore puntualità negli incassi rilevati nel 2016. Gli oneri finanziari ammontano a 6.726 migliaia di euro e sono dettagliatamente riportati nella seguente tabella:

2016 2015 Variazioni
Interessi passivi su finanziamenti bancari 2.051 2.990 (939)
Interessi passivi su prestito obbligazionario 3.474 1.414 2.060
Interessi passivi su benefici ai dipendenti 851 1.022 (171)
Oneri finanziari su derivato al fair value 50 0 50
Altri interessi passivi 300 536 (236)
Totale oneri finanziari 6.726 5.962 764

L'incremento netto di 764 migliaia di euro è riferito alla variazione netta derivante dai maggiori interessi passivi sul prestito obbligazionario che pesa per l'intero anno, rispetto al 2015 data di emissione del prestito avvenuto nel mese di agosto, e minori interessi sia sui finanziamenti bancari per il minore indebitamento che degli altri interessi passivi, che nel 2015 comprendevano una commissione riconosciuta agli istituti bancari sul rinnovo delle linee di breve termine.

31. Imposte

Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 38.358 migliaia di euro e sono composte come da tabella di seguito riportata:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
IRES 29.889 23.428 6.461
IRAP 5.782 4.202 1.580
imposte esercizi precedenti 571 6 565
Totale imposte correnti 36.242 27.636 8.606
Imposte anticipate 2.202 1.588 614
Imposte di fferite (86) 417 (503)
Totale imposte correnti, anticipate e differite 38.358 29.641 8.717

Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 11.

Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2016 è risultato pari al 26,1% rispetto al 24,5% dell'esercizio precedente. Il 2015 beneficiava dell'utilizzo del contributo per la stabilizzazione delle tariffe esente fiscalmente. Il tax rate del 2016 risulta maggiore principalmente per l'incremento dell'utile ante imposte avendo beneficiato di maggiori riduzioni fiscali su utilizzo di fondi tassati in esercizi precedenti.

Il tax rate per l'imposta IRES e IRAP riferita all'esercizio 2016 e 2015 è riportato nelle seguenti tabelle:

2016 2015
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 114.704 95.724
Imposta teorica 31.544 27,5% 26.324 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 217 0,2% 340 0,4%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro (117) ‐0,1% (140) ‐0,1%
utilizzo stabilizzazione tari ffe 0 (5.584) ‐5,8%
Altre 576 0,5% 518 0,5%
Di fferenze temporanee per fondi rischi, sval.ne crediti e
rimanenze e altre posizioni
(2.331) ‐2,0% 1.970 2,1%
IRES Effettiva 29.889 26,1% 23.428 24,5%
2016 2015
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 114.704 95.724
Imposta teorica 5.483 4,78% 4.576 4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Costo del personale indeducibile 0 0
utilizzo stabilizzazione tari ffe 0 (971) ‐1,0%
Altre (122) ‐0,1% 741 0,8%
Di fferenze temporanee per fondi rischi, sval.ne crediti e
rimanenze e altre posizioni 317 0,3% 0
Oneri e proventi finanziari 104 0,1% (144) ‐0,2%
IRAP Effettiva 5.782 5,0% 4.202 4,4%

Altre informazioni

32. Informativa per settori operativi

Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta ai fini del monitoraggio da parte del management, due settori operativi che sono utilizzati ai fini dell'informativa e di seguito illustrati:

  • Servizi di assistenza al volo: il settore operativo coincide con l'entità legale della Capogruppo ENAV che ha come core business l'erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico‐infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo;
  • Servizi di manutenzione: il settore operativo coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core business la conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo. Le infrastrutture dell'aria, infatti, al pari delle altre infrastrutture logistiche del sistema paese, necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò, peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato, definisce il futuro assetto del sistema di gestione del traffico aereo e, dall'altro, stabilisce quelli che saranno i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider dovranno attenersi.

E' inoltre prevista la colonna Altri settori che include le attività residuali del Gruppo che non ricadono dei due settori sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio.

Nessun settore operativo è stato aggregato al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa di seguito indicati per il 2016 e il 2015.

Esercizio 2016

(dati in migliaia di euro) Servizi di assistenza
al volo
Servizi di
manutenzione Altri settori
Retti fiche /
Riclassifiche
consolidamento
Gruppo Enav
Ricavi verso terzi 869.021 2.907 3.090 0 875.018
Ricavi intrasettoriali 1.057 88.241 2.977 (92.275) 0
Totale ricavi 870.078 91.148 6.067 (92.275) 875.018
Costi del personale (414.180) (61.153) (2.800) 0 (478.133)
Altri costi netti (197.659) (22.328) (1.733) 89.461 (132.259)
Totale costi operativi (611.839) (83.481) (4.533) 89.461 (610.392)
Ammortamenti (144.320) (707) (32) 2.543 (142.516)
Svalutazioni e accantonamenti (5.038) (95) (93) 0 (5.226)
EBIT 108.881 6.865 1.409 (271) 116.884
Proventi/(oneri ) finanziari 1.659 450 70 1 2.180
Utile ante imposte 110.540 7.315 1.479 (270) 114.704
Imposte (35.818) (2.244) (377) 81 (38.358)
Utile/(Perdita) d'esercizio 74.722 5.071 1.102 (189) 76.346
Totale Attività 2.030.760 74.160 56.459 (155.064) 2.006.315
Totale Passività 887.897 60.048 1.644 (63.099) 886.490
Totale Posizione Finanziaria Netta (117.383) 2.048 15.214 0 (100.121)

Esercizio 2015

(dati in migliaia di euro) Servizi di assistenza
al volo
Servizi di
manutenzione Altri settori
Retti fiche /
Riclassi fiche
consolidamento
Gruppo Enav
Ricavi verso terzi 855.627 1.958 1.292 0 858.877
Ricavi intrasettoriali 1.107 89.643 2.606 (93.356) 0
Totale ricavi 856.734 91.601 3.898 (93.356) 858.877
Costi del personale (411.844) (61.211) (2.722) 0 (475.777)
Altri costi netti (195.576) (24.508) (1.078) 90.346 (130.816)
Totale costi operativi (607.420) (85.719) (3.800) 90.346 (606.593)
Ammortamenti (147.958) (953) (26) 2.222 (146.715)
Svalutazioni e accantonamenti (26.704) (29) (1) 14.603 (12.131)
EBIT 74.652 4.900 71 13.815 93.438
Proventi/(oneri ) finanziari 2.657 (356) (18) 3 2.286
Utile ante imposte 77.309 4.544 53 13.818 95.724
Imposte (27.492) (1.718) (33) (398) (29.641)
Utile/(Perdita) d'esercizio 49.817 2.826 20 13.420 66.083
Totale Attività 2.034.968 76.476 54.080 (156.334) 2.009.190
Totale Passività 900.359 66.381 1.856 (49.956) 918.640
Totale Posizione Finanziaria Netta (205.851) 1.781 15.568 0 (188.502)

33. Parti co orrelate

Le parti cor di bilancio s fanno parte mercato. In parere favo parti correl all'art. 239 disposizioni 2010 e succ relate del Gr sulle operazi e della ordi n data 21 giu orevole degl ate" realizza 1 – bis del i in materia cessive modi ruppo Enav, ioni con part naria gestio ugno 2016, i amministra ate dalla Soc l codice civ di operazion fiche e integ sono state id ti correlate, r one e sono il Consiglio d atori indipen cietà diretta ile e in ott ni con parti c grazioni. dentificate s riguardano o regolate, ov di Amminist ndenti, la "P amente e/o temperanza correlate" di econdo quan operazioni ef ve non dive razione della Procedura pe per il tramit ai principi cui alla deli nto previsto ffettuate nel ersamente in a Capogrupp er la discipli te di sue co dettati dal bera Consob dallo IAS 24 ll'interesse d ndicato, a c po ha appro na delle ope ontrollate, in "Regolame b n. 17221 d Informativa del Gruppo e condizioni di vato, previo erazioni con n conformità nto recante del 12 marzo 0aionàeo,enn

La procedu per la dist applicabile Nelle tabell entità corre responsabil ra, disponib inzione fra alle suddette e seguenti s elate esterne ità strategic ile sul sito w le operazio e operazioni sono riportat e al Gruppo he rispettiva www.enav.it, ni di maggi nonché le e ti i saldi eco o, inclusi que amente per g , stabilisce i iore e di m eventuali com nomici e pat elli relativi a gli esercizi 20 criteri per l' minore rileva municazioni o trimoniali de agli amminis 016 e 2015. individuazio anza, per la obbligatorie erivanti dai r tratori, ai si one delle par a disciplina agli organi c rapporti del indaci e ai d rti correlate, procedurale competenti. Gruppo con dirigenti con

Saldo al 31
.12.2016
Denominazione Crediti
co
ommerciali
e altre
attività
correnti
Dispo
onibilit
à
liquide
Deb
biti
finanzia
ari
Debiti
commerciali
e altre
e
passività
correnti
Ricavi e
altri ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
a
altri costi
oper
Cos
sti per
godim
mento
beni d
i terzi
Oneri
finanziari
Correlate estern
ne
Ministero dell'E
Economia e delle F
Finanze
13.299 328 0 104.258 13.201 0 0 0
Ministero delle
Infrastrutture e d
dei Trasporti
33.995 0 0 0 38.822 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 171 0 137 0
Gruppo Leonard
do
329 0 0 31.143 1.546 4.511 0 0
Gruppo Poste ita
aliane
0 0 4.97
74
7 0 77 65 140
Al tre correlate e
esterne
0 0 0 7 81 280 22 0
Saldo al 31
.12.2015
Denominazione Crediti
co
ommerciali
e altre
attivi tà
correnti
Dispo
onibilità
liquide
Debi
iti
finanzia
ri
Debi ti
commerciali
e altre
passività
correnti
Ricavi e
altri ricavi
operativi
C
Costi per
beni e
s
servizi e
al
tri costi
oper
Costi
per
godime
ento
ben
ni di
t
erzi
Oneri
finanziari
Correlate estern
ne
Ministero dell'E
Economia e delle F
Finanze
14.366 2.470 0 99.780 14.366 0 0 0
Ministero delle
Infrastrutture e d
dei Trasporti
37.401 0 0 0 38.167 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 138 0 209 30 0
Gruppo Leonard
do
6.552 0 0 32.011 759 3.974 0 0
Gruppo Poste ita
aliane
0 0 8.26
5
9 0 139 0 368
Altre correlate e
esterne
24 0 0 42 94 282 0 0

La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate esterne, intendono per tali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), e le entità sottoposte al controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta al commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:

  • i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe relative ai servizi erogati dalla Capogruppo in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF in forma di normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati dalla controllante e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle dell'approvazione del bilancio di esercizio di Enav, viene posto in compensazione con la posizione creditizia. Le disponibilità liquide si riferiscono ad un conto corrente aperto dalla Capogruppo presso la Banca d'Italia;
  • i rapporti con il MIT si riferiscono a rapporti di credito e ricavo derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operative ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 e da crediti per contributi in conto impianti PON Reti e Mobilità iscritti a seguito di delibere dell'Autorità di Gestione del PON Reti e Mobilità ed imputati a conto economico per un importo commisurato all'ammortamento degli investimenti a cui si riferiscono i contributi;
  • i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti della Capogruppo, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del traffico aereo;
  • i rapporti con il Gruppo Poste si riferiscono essenzialmente al contratto di finanziamento stipulato dalla Società e la Banca del Mezzogiorno – Medio Credito Centrale S.p.A. per un importo di 10 milioni di euro. Tale contratto ha scadenza 31 maggio 2018 e prevede un tasso di interesse pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dell'1,9%. In misura residuale i rapporti si riferiscono ad affitti per ospitalità degli apparati e a costi di spedizioni;
  • i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.

Per dirigenti con responsabilità strategiche si intende l'Amministratore Delegato di Enav, non avendo la Capogruppo nominato dirigenti con responsabilità strategiche. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, ammontano a 865 migliaia di euro al 31 dicembre 2016 (93 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Si evidenzia che il bilancio al 31 dicembre 2015 riportava i compensi dell'Amministratore Delegato e degli Alti Dirigenti mentre l'importo sopra indicato tiene conto solo dei compensi dell'Amministratore Delegato in coerenza con le scelte operate nel 2016.

Vengono inoltre di seguito riportati i compensi di Gruppo del Collegio Sindacale:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Sindaci 112 109 3
Totale 112 109 3

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF. La Capogruppo aderisce al Fondo pensione Prevaer. Il Fondo Prevaer è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, relativamente agli organi sociali del Fondo, formati da: l'Assemblea dei soci delegati; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente e il Vice Presidente; il Collegio dei Sindaci, la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su: i criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento; la scelta dei soggetti gestori e l'individuazione della banca depositaria.

34. Contratti derivati

Per neutralizzare i rischi derivanti dalle variazioni del tasso di cambio per l'acquisto in USD delle quote della società Aireon, la Capogruppo in data 20 dicembre 2013 ha sottoscritto quattro contratti derivati collegati alle quattro tranche previste per l'acquisto della partecipazione per una quota complessivamente pari al 12,5%. Al 31 dicembre 2016 sono state perfezionate tre operazioni di acquisto di valuta estera rispetto alle quattro originariamente previste per assolvere agli obblighi contrattuali.

Nel 2016 la Capogruppo ha stipulato un contratto derivato con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Aed relativamente ai futuri incassi in valuta estera legati ad un contratto attivo biennale definito con la General Civil Aviation Authority di Abu Dhabi. Si tratta, in particolare, di uno strumento finanziario derivato OTC con il quale la società vende a termine un determinato importo di divisa estera contro Euro ad un tasso di cambio prefissato, a partire da una certa data e fino alla scadenza.

A fine esercizio 2016 il fair value relativo all'ultimo contratto di acquisto a termine di valuta USD, pari a circa positivi 1.221 migliaia di euro, è stato stimato dal Gruppo sulla base di algoritmi di valutazione standard e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da un primario info‐provider pubblico. Il fair value del derivato relativo al contratto stipulato nel 2016 è pari a circa negativi 104 migliaia di euro. In accordo con quanto previsto dal principio contabile IFRS 13, il mark to market ricalcolato è stato adeguato per tenere conto anche dell'effetto del non–performance risk (CVA), ossia il rischio che una delle parti non rispetti i propri impegni contrattuali per effetto di un possibile default e, sotto il profilo contabile, il fair value positivo o negativo è stato iscritto nell'ambito delle attività/passività finanziarie correnti/non correnti in base alla relativa scadenza contrattuale ed in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

Ai sensi dell'IFRS 13, infatti, il fair value di un derivato deve includere il rischio che una, o entrambe le controparti, non ottemperino alle proprie obbligazioni (Credit Risk Adjustement). In dettaglio, sotto il profilo finanziario il Credit Value Adjustment (CVA) è il valore atteso della perdita derivante dal fallimento della controparte, qualora il fair value del derivato sia positivo. Il Debt Value Adjustment (DVA), invece, rappresenta il valore della perdita attesa in caso di default della Società stessa, qualora il valore equo sia negativo.

Di seguito le caratteristiche contrattuali ed il relativo valore equo, come da comunicazione degli istituti di credito coinvolti, alla data del 31 dicembre 2016:

Controparte Tipo operazione Data stipula Data iniziale Data
scadenza
Nozionale
(FX)
Valuta di
riferimento
(FX)
Cambio
forward
Controvalore
termine (euro
migliaia)
MtM
Banca
BNL Buy USD Flex 20/12/2013 15/09/2017 27/12/2017 6.122 USD 1,3630 4.492 1.246
UNICREDIT Sell AED Flex 22/11/2016 24/11/2016 27/09/2018 (19.566) AED 4,1230 (4.746) (96)
Totale (254) 1.150

Di seguito i dati di fair value a fine 2016, adeguati per tenere in considerazione il Credit Value Adjustment:

Controparte Tipo operazione Nozionale
(FX)
Valuta di
riferimento
(FX)
Controvalore
termine (euro
migliaia)
MtM Credit Value
Adjustment
(CVA)
MtM con
CVA
BNL Buy USD Flex 6.122 USD 4.492 1.226 (5) 1.221
UNICREDIT Sell AED Flex (19.566) AED (4.746) (107) 3 (104)
Totale (254) 1.119 (2) 1.117

Per tale strumento non è stato possibile individuare un mercato attivo. Il fair value è stato quindi determinato con una metodologia coerente con il livello 2 della gerarchia del fair value definita da IFRS 7 e IFRS 13. Infatti, pur non essendo disponibili quotazioni da un mercato attivo per gli strumenti (livello1) è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

Il derivato oggetto di analisi presenta le caratteristiche sostanziali che determinano la natura di strumenti di copertura. Con riferimento a detti strumenti vengono di seguito riportate le seguenti informazioni richieste dai Principi Contabili Internazionali IFRS:

Maturity Analysis

Scadenza Strumenti derivati
cambio BNL (in
euro/000)
Strumenti derivati
cambio Unicredit (in
euro/000)
Entro 1 mese
Tra 1 e 3 mesi
Tra 3 e 6 mesi
Tra 6 e 12 mesi 1.221
Tra 1 e 2 anni 104
Tra 2 e 3 anni
Tra 3 e 5 anni
Tra 5 e 10 anni
Oltre 10 anni
Totale 1.221 104

Sensitivity Analysis

Sensitivity Analysis
Delta PN cambio Delta PN cambio
Tipo operazione Fair value Eur/FX +5% Eur/FX -5%
Acquisto a termine (BNL) 1221 1581 1021
Vendita a termine (UNICREDIT) 104 540 74

35. Attività e passività distinte per scadenza

Entro l'esercizio
successivo
Dal 2° al 5°
esercizio
Oltre il 5°
esercizio
Totale
Attività finanziarie non correnti 0 6.086 7.584 13.670
Attività per imposte anticipate 0 24.219 0 24.219
Crediti tributari non correnti 0 25.177 0 25.177
Crediti commerciali non correnti 0 153.538 0 153.538
Totale 0 209.020 7.584 216.604
Passività finanziarie 32.622 48.346 251.381 332.349
Passività per imposte di fferite 0 4.010 0 4.010
Altre passività non correnti 0 23.592 88.292 111.884
Debiti commerciali non correnti 0 16.769 0 16.769
Totale 32.622 92.717 339.673 465.012

Le attività finanziarie non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio sono relative al credito iscritto verso la società da cui è stato acquistato il ramo di azienda di Techno Sky e rappresenta il TFR che si presume sia ancora in azienda nel periodo di riferimento.

Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono a finanziamenti bancari e al prestito obbligazionario. Si rimanda a tal fine a quanto riportato nella nota seguente n. 38.

Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono.

36. Garanzie e impegni

Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi nell'interesse del Gruppo per 4.304 migliaia di euro (3.304 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), e registrano un incremento netto di 1 milione di euro tra svincoli di fidejussioni rilasciate negli esercizi precedenti e nuove emissioni del 2016 tra cui si evidenziano le fidejussioni rilasciate per la partecipazione alla gara in Dubai, per la commessa ad Abu Dhabi e per la commessa in Kenya.

Come più volte anticipato nel corso del documento e meglio specificato nella nota 9, la Capogruppo si è impegnata a realizzare, entro il 2017, tramite la controllata ENAV North Atlantic, un investimento per acquisire complessivamente il 12,5% del capitale sociale della AIREON LLC. Alla data del 31 dicembre 2016 sono state versate due tranche e la quota di partecipazione attualmente ammonta al 5,41%.

37. Utile base e diluito per azione

L'utile base per azione è riportato in calce al prospetto di conto economico ed è calcolato dividendo l'utile dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Si segnala che in data 2 marzo 2016, l'Assemblea degli azionisti in seduta straordinaria ha deliberato la riduzione volontaria del capitale sociale ai sensi dell'art. 2445 del codice civile per l'importo di 400 milioni di euro con contestuale costituzione di riserva disponibile. Tale delibera è stata iscritta nel Registro delle Imprese il 4 marzo 2016 ed è stata eseguita, non avendo avuto nessun creditore sociale anteriore all'iscrizione fatto opposizione decorso il termine di 90 giorni, in data 10 giugno 2016. A seguito di tale delibera, il capitale sociale è composto da n. 541.744.385 azioni ordinarie del valore unitario di 1 euro. Nella tabella che segue viene riepilogato il calcolo effettuato.

31.12.2016 31.12.2015
Utile attribuibile agli azionisti della Capogruppo 76.345.474 66.083.249
Numero medio ponderato di azioni ordinarie 718.182.741 1.040.867.673
Utile (Perdita) base per azione 0,11 0,06
Utile (Perdita) diluito per azione 0,11 0,06

38. Gestione dei rischi finanziari

Rischio di credito

Il Gruppo è esposto al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in particolare in connessione ai Servizi di Rotta e i Servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti delle compagnie aeree relativamente alle Tariffe e in relazione ai quali Eurocontrol esercita il ruolo di mandataria alla gestione e all'incasso. In tale contesto, indipendentemente dal ruolo di intermediario esercitato da Eurocontrol, che comporta che i crediti siano formalmente esposti in bilancio e fatturati nei confronti di tale Organismo, la valutazione circa l'effettivo rischio di credito a cui il Gruppo risulta esposto va fatta in funzione del rischio di controparte relativo a ogni singolo vettore verso il quale il credito sottostante è originariamente maturato. Ciò in quanto Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso la Capogruppo solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario.

A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori del Gruppo è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione. Il processo di svalutazione adottato dal Gruppo prevede che le posizioni verso i debitori siano oggetto di svalutazione individuale in funzione della situazione finanziaria del singolo debitore, dell'eventuale ritiro della licenza di volo del vettore, dall'anzianità del credito, di valutazioni interne legate alla capacità di credito dei singoli debitori, nonché di informazioni fornite da Eurocontrol per i crediti di rotta e di terminale. Le somme considerate di dubbia recuperabilità sono iscritte in bilancio nell'apposito fondo svalutazione a rettifica del valore dei crediti. L'ammontare di tali importi al 31 dicembre 2016 è pari a 49.223 migliaia di euro. La consistenza di tale fondo viene rivista periodicamente per assicurare il suo costante aggiornamento rispetto al rischio di credito percepito. Al 31 dicembre 2016 l'ammontare dei crediti commerciali considerati di dubbia recuperabilità sono pienamente coperti dal fondo svalutazione crediti stanziato in bilancio.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che il Gruppo, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi

del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento e nel prestito obbligazionario.

La liquidità del Gruppo, pur in assenza di una tesoreria centralizzata (cd. cash pooling), viene gestita e monitorata dalla Capogruppo a livello sostanzialmente accentrato al fine di ottimizzare la complessiva disponibilità di risorse finanziarie, svolgendo un'attività di direzione e di coordinamento per le altre società del Gruppo.

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha disponibilità liquide per circa 231 milioni di euro e dispone inoltre di linee di credito a breve termine per un ammontare totale di 158 milioni di euro relative a i) affidamenti a breve termine uncommitted e ii) linee di credito a lungo termine non utilizzate per 150 milioni di euro, relative ai contratti sottoscritti con la BEI ‐ Banca Europea degli Investimenti. Le linee di credito uncommitted sono relative per i) 30 milioni di euro a scoperto di conto corrente, ii) circa 103,5 milioni di euro ad anticipi finanziari che possono essere utilizzati senza alcun vincolo di destinazione, iii) per 15 milioni di euro ad affidamenti per anticipo "export" e iv) per 10 milioni di euro ad affidamenti per anticipo "import". Tali affidamenti sono soggetti a revoca e non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali.

Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.

Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dal vertice, la Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. La Funzione ha operato delle scelte principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine del Gruppo, relativi ai contratti di investimento per la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.

L'esposizione finanziaria lorda del Gruppo alla data del 31 dicembre 2016 è pari a 331 milioni di euro, ed è rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine per 151 milioni di euro e nei confronti dei sottoscrittori del Prestito Obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 e con scadenza al 4 agosto 2022 per un importo in linea capitale pari a 180 milioni di euro.

Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine ed il prestito obbligazionario maturity analysis esposti al valore nominale, senza l'effetto derivante dal metodo del costo ammortizzato:

Finanziatore Tipologia Debito residuo
al 31.12.2016
<1 anno da 1 a 2
anni
da 3 a 5
anni
> 5 anni
Medio Credito Centrale Medio lungo termine a 5 anni 5.000 3.333 1.667 0 0
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 16.000 8.000 8.000 0 0
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 30.000 20.000 10.000 0 0
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 anni 100.000 0 3.996 24.623 71.381
Prestito obbligazionario 180.000 0 0 0 180.000
Totale 331.000 31.333 23.663 24.623 251.381

I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Capogruppo di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la Capogruppo potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

  • il contratto di finanziamento sottoscritto nel 2013 tra la Capogruppo e la Banca del Mezzogiorno ‐ Medio Credito Centrale S.p.A. per un importo di 10 milioni di Euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate a partire dal novembre 2015 e con scadenza a maggio 2018 e con interessi pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dello 1,9%, prevede una clausola di cross‐default con la facoltà della Banca di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui ENAV non adempia ad obbligazioni di natura finanziaria diverse da quelle oggetto del contratto di finanziamento, nonché di garanzia, assunte nei confronti di banche o istituti finanziari, aventi ad oggetto importi complessivamente superiori a 2 milioni di euro, purché non vi sia posto rimedio entro 10 giorni lavorativi successivi alla relativa scadenza;
  • i due contratti di finanziamento sottoscritti nel 2008 tra la Capogruppo e Unicredit, prorogati in forza di un'opzione contrattualmente prevista fino al 2018, per un importo originario rispettivamente di 100 milioni di euro e di 40 milioni di euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate e con interessi pari al tasso Euribor maggiorato di una spread dello 0,34%, prevedono:
    • clausole di cross‐default che troveranno applicazione nel caso in cui ENAV o qualsiasi altra società del Gruppo non adempiano ad obbligazioni di natura finanziaria diverse da quelle oggetto di tali contratti di finanziamento, assunte nei confronti di banche o istituti finanziari;
    • clausola di change of control, che prevedono la facoltà di Unicredit di chiedere il rimborso anticipato dei finanziamenti nel caso in cui il Ministero dell'Economia e delle Finanze cessi di detenere il controllo della Società.

I due finanziamenti sopra descritti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, tra cui: i) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; ii) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte;

  • i contratti di finanziamento sottoscritti tra la Capogruppo e la European Investment Bank (EIB) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016, al fine di finanziare i programmi di investimento connessi a 4‐Flight ed altri progetti, relativamente al quale, al 31 dicembre 2016, la Capogruppo ha utilizzato una tranche del finanziamento complessivo pari a 100 milioni di euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate a partire da dicembre 2018 e con scadenza dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso pari a 1,515%, prevedono:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico di ENAV a non costituire né permettere che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o operazione relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare l'acquisizione di un bene;
    • una clausola di cross‐default che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui ENAV o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad obbligazioni ai sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella oggetto di tale contratto di finanziamento;
    • una clausola di change of control, che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo di ENAV o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell'Emittente.

I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;

  • il regolamento del prestito obbligazionario emesso dalla Capogruppo nel mese di agosto 2015 per un importo pari a 180 milioni di euro con interessi calcolati al tasso fisso lordo annuo del 1,93% ed un rimborso del capitale in un'unica soluzione in data 4 agosto 2022 prevede:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Capogruppo a non costituire o fornire a terzi garanzie sul debito o privilegi aggiuntivi rispetto a quelli a garanzia delle obbligazioni emesse a meno che non siano autorizzate dall'assemblea degli obbligazionisti;
    • una clausola di cross‐default, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui ENAV o le sue società controllate non adempiano puntualmente ad obbligazioni di pagamento di debiti finanziari diversi dal prestito obbligazionario per un importo superiore a 15 milioni di euro;
    • una clausola di change of control, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui un soggetto diverso dalla Repubblica Italiana, dai suoi ministeri (incluso il Ministero dell'Economia e delle Finanze) ovvero da enti o società direttamente o indirettamente controllate dalla stessa o dai suoi ministeri, giunga a detenere il controllo dell'Emittente.

Il regolamento del prestito obbligazionario prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, quali: a) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; b) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

Con riferimento anche agli esercizi pregressi, la Capogruppo ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2016 non sussistono elementi tali da ritenere che la capogruppo non rispetti i covenant.

Rischio di tasso di interesse

Le principali fonti di esposizione del Gruppo al rischio di tasso sono riconducibili alla volatilità dei flussi di interesse connessi ai finanziamenti indicizzati a tasso variabile e dalla variazione delle condizioni economiche di mercato nella negoziazione di nuovi strumenti di debito. In tal senso sussiste il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri.

Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Al 31 dicembre 2016, circa il 15% dell'indebitamento finanziario lordo del Gruppo era espresso a tassi variabili. Le attuali politiche aziendali di gestione del rischio di tasso di interesse non prevedono l'utilizzo di strumenti finanziari derivati.

Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, il Gruppo adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. Il Gruppo persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Nell'esercizio 2016, il costo medio dell'indebitamento bancario è stato pari a circa l'1,6%, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante il Gruppo operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dai flussi di cassa relativi ad investimenti in divisa estera, prevalentemente il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 12,5% nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon. Si segnala che attualmente ENAV detiene una partecipazione pari al 5,41% del capitale sociale di Aireon; per finalizzare l'acquisto della quota, la Capogruppo deve versare due quote, di cui l'ultima entro il 2017, per un

ammontare pari a 22,9 milioni di dollari statunitensi. Si evidenzia che il versamento della terza quota, si è perfezionato in data 6 febbraio 2017. Al riguardo, si segnala che la Società ha stipulato un apposito contratto forward flexiterm per l'acquisto a termine della valuta statunitense per ciascuna della tranche di pagamento contrattualmente pattuite per l'acquisizione della suddetta partecipazione. I tassi di cambio forward (EUR/USD) contrattualizzati per la terza e quarta tranche sono rispettivamente pari a 1,3580 e 1,3630.

In misura minore il Gruppo è esposto al rischio di cambio connesso a contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi non regolamentati denominati in valuta estera (principalmente in Ringitt Malesi e in Dirham degli Emirati Arabi Uniti). Al fine di gestire l'esposizione residua al rischio di cambio, il Gruppo ha elaborato una Policy per la gestione del rischio di tasso cambio, ai sensi della quale, premessa una valutazione specifica delle singole operazioni, vengono utilizzate diverse tipologie di strumenti derivati, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo. In particolare a fine 2016, in relazione ad una commessa estera acquisita con la General Civil Aviation Authority degli Emirati Arabi, è stato sottoscritto un contratto di copertura attraverso un Flexible Forward per un nozionale corrispondente al valore del contratto (circa AED 19,6 milioni) ed un cambio a termine per la vendita di valuta (EUR/AED) di 4,123.

Per quanto attiene la valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info‐provider pubblici. Si segnala, tuttavia, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di società controllate da ENAV che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall'euro non è di norma oggetto di copertura.

Rischi per contenziosi

Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti funzioni del Gruppo ENAV che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, il Gruppo ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, dei specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.

Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico del Gruppo oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2016.

Contenzioso civile ed amministrativo

Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori e società di gestione aeroportuale insolventi o in fallimento o in altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale. Alcune posizioni sono state oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori che il Gruppo ritiene infondate, ovvero il recupero dei maggiori costi e/o danni che il Gruppo abbia sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà della Capogruppo, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa della Capogruppo; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti la celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare; vi) a controversia avente ad oggetto la richiesta danni per mancato acquisto di ramo di azienda di società terza; vii) a controversia avente ad oggetto la domanda di risarcimento di danno all'immagine e perdita di chance per impugnativa di risalente delibera assembleare di revoca del Consiglio di Amministrazione pro tempore.

Per le posizioni valutate dai legali del Gruppo con rischio probabile si è proceduto ad appositi stanziamenti.

Procedimenti penali

Il 2016 è stato caratterizzato dalla prosecuzione delle azioni già intraprese negli anni precedenti, volte a consentire la tutela della Capogruppo con riferimento a talune azioni giudiziarie pendenti.

Prosegue in fase di istruttoria dibattimentale il procedimento penale nei confronti di ex Amministratore Delegato, per il reato di cui agli artt. 319 e 321 c.p. e per l'ipotesi di concorso nel reato di cui all'art. 7, commi 2 e 3, legge n. 194/1975 e all'art. 4, comma 1, legge n. 659/1981, e di ex dirigente della Società per le ipotesi di reato di cui all'art. 319 e 321 c.p.. La Capogruppo risulta costituita parte civile nel procedimento in questione.

Prosegue, altresì, in fase istruttoria dibattimentale il procedimento penale nei confronti di ex Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enav, di due ex dirigenti di Enav e di vertici di società terza, nonché di ex fornitrice della controllata Techno Sky, per i reati di cui agli artt. 81, 319 e 321, in relazione al quale la Società si è costituita parte civile. La Capogruppo si è poi costituita parte civile nel giudizio pendente nei confronti del consigliere dell'ex Ministro dell'Economia per i reati di cui agli artt. 110, 319 e 321 c.p. Il giudizio pende in fase di istruttoria dibattimentale.

In relazione al procedimento penale nei confronti di ex dirigente della società per il reato di cui all'art. 378 c.p. lo stesso proseguiva con rinvio a giudizio dell'imputato che veniva assolto con sentenza n. 16180 del 21.12.2016 dal Tribunale di Roma con formula ex art. 530, 1° c.p.p. "perché il fatto non sussiste".

Risulta per quanto consta ancora pendente in fase di indagine preliminare il procedimento penale nei confronti, tra gli altri, di vertice di ex società di progettazione edilizia, ex amministratore delegato ed ex consigliere di amministrazione di Enav nonché vertice di società subappaltatrice di fornitore di Enav con riferimento ad ipotesi di reato di cui all'art. 110 c.p., art. 7, commi 2 e3, L. 195/1974 e art. 4, comma 1, L. 659/1981, oltre che per il reato di cui all'art. 8, L. 74/2000, con eccezione dell'ex Amministratore Delegato che risulta indagato per il reato di cui all'art. 323 c.p.‐ con specifico riferimento a subappalti inerenti il contratto per l'ammodernamento dell'Aeroporto di Palermo.

Nei confronti della società riferibile al ridetto professionista pende, altresì, giudizio civile allo stato definito con sentenza parziale relativamente ai profili di nullità dei contratti rispetto ai quali sono state avanzate pretese per il pagamento di prestazioni professionali asseritamente rese nei confronti di Enav.

Anche a seguito dell'avvenuta definizione con sentenze di patteggiamento dei procedimenti penali per reati emersi nel contesto dell'indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Roma negli anni 2010/2011, a carico di ex consiglieri di amministrazione, ex vertici di cessati fornitori, ex vertici e dirigenti e consulenti di società terze, la Capogruppo ha intrapreso iniziative stragiudiziali, tuttora in corso, propedeutiche alle azioni finalizzate a conseguire il ristoro dei danni, anche all'immagine, cagionati a Enav.

Risulta definito con sentenza di primo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla Società in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di Enav in deposito presso magazzino di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 c.p. ed il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa.

Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della Capogruppo, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito da Enav. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione l'imputato è stato assolto con la formula perché il fatto non sussiste. Il giudizio pende in fase di appello a seguito dell'impugnazione interposta dall'imputato rispetto al quale Enav si è regolarmente costituita parte civile. Si è inoltre provveduto a porre in essere le necessarie azioni esecutive a carico dell'imputato previa verifica della consistenza dei beni aggredibili volta a proficuamente intraprendere le predette iniziative giudiziali sulla base della provvisionale liquidata.

Pende inoltre ulteriore procedimento che attiene al prosieguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, Enav ha in passato sporto denuncia‐querela.

Nell'ambito del predetto procedimento pendente per molteplici reati contro il patrimonio nonché per associazione per delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

In esito a segnalazioni pervenute da terzi e ad attività di internal audit, la Società ha rilevato possibili irregolarità inter alia nell'affidamento di subappalti con riferimento a contratto stipulato nell'anno 2005 per lavori di ammodernamento dell'Aeroporto di Parma; si è provveduto ad esporre tali circostanze alle competenti autorità.

Pende presso la Procura della Repubblica di Sassari procedimento in fase di indagine nei confronti, tra gli altri, dell'Amministratore Delegato e del Direttore Generale, per ipotizzati reati di cui agli artt. 589 c.p., 26 co. 1 e 2 D. Lgs. 81/08, 25 septies D. Lgs. 231/01, in relazione a un incidente verificatosi nel corso di un intervento di manutenzione straordinaria che cagionava la morte dell'amministratore della società appaltatrice delle opere. E' altresì contestato il reato di cui all'art. 25 septies D. Lgs.231/01. Allo stato la Società non risulta formalmente indagata.

In esito ad ordine di esibizione documentale in data 24 novembre 2016, la Società ha prodotto documentazione inerente taluni contratti inerente la società ENAV North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano allo stato indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.

39. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del regolamento Emittenti Consob

I corrispettivi per l'esercizio 2016, riconosciuti alla società di revisione della capogruppo EY S.p.A. sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob nella tabella che segue (valori in migliaia di euro):

Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
Enav
Servizi di revisione contabile EY S.P.A. 323
Network Ernst & Young 8
Servizi di attestazione EY S.P.A. 557
Network Ernst & Young 0
Altri servizi EY S.P.A. 14
Network Ernst & Young 0
Società controllate da Enav
Servizi di revisione contabile EY S.P.A. 119
Network Ernst & Young 7
Servizi di attestazione EY S.P.A. 0
Network Ernst & Young 0
Altri servizi EY S.P.A. 0
Network Ernst & Young 0
Totale 1.028

I servizi di attestazione resi da EY S.p.A. in favore di Enav hanno riguardato principalmente l'incarico espletato nell'ambito del processo di quotazione.

40. Fatti int tervenuti do opo la data d i riferimento o del bilanci o

In data 6 fe partecipazio ebbraio 2017 one in Aireon 7 Enav North n per 16.837 h Atlantic ha 7 migliaia di d a provveduto dollari porta o a versare ndo la quota la terza tran a di partecipa nche per l'ac azione all'8,6 cquisto della 63%.

In data 3 m volontaria i Consigli di marzo 2017 della volont procedere a 31 dicembr marzo 2017 s il Consorzio Amministraz 7 per Techno tà manifesta anche in ant e 2017, alla si è tenuta l e nominato zione delle o Sky. Il Com ata dai rispet ticipo rispett liquidazione 'Assemblea o il liquidato Consorziate mitato Dirett ttivi Consigli o alla data s volontaria d totalitaria d ore. Tale dec tenutesi ris tivo del Con i di Amminis statutariame del Consorzio del Consorzio cisione arriva spettivament nsorzio, riun strazione ed ente prevista o ed alla nom o Sicta che h a a valle del te il 1 marz itosi il 2 ma ha deliberat dallo Statut mina del liqui ha posto in lle delibere o 2017 per arzo 2017 ha to circa l'op to consortile idatore. liquidazione assunte dai Enav e il 2 a preso atto portunità di e, fissata nel

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto

sul bilancio consolidato

  • -
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  • -
    -

    -
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Relazione della Società di revisione

sul bilancio consolidato

BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENAV S.p.A.

AL 31 DICEMBRE 2016

Bilancio di esercizio di ENAV S.p.A. al 31 dicembre 2016

Prospetti contabili di Enav S.p.A 160
Stato patrimoniale 161
Conto Economico 163
Altre componenti di Conto Economico complessivo 164
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 165
Rendiconto finanziario 166
Note illustrative di Enav S.p.A 167
Informazioni generali 168
Forma e contenuto del bilancio 168
Principi contabili 170
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società 184
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale‐finanziaria 192
Informazioni sulle voci di Conto Economico 216
Altre informazioni 225
Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto
sul bilancio di esercizio 240
Relazione del Collegio Sindacale 241

Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 242

PROSPETTI CONTABILI DI ENAV S.p.A.

Stato patrimoniale

ATTIVO

di cui parti
correlate (Nota
di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro) Note 31.12.2016 30) 31.12.2015 30)
Attività non correnti
Attività Materiali 5 1.076.262.973 0 1.103.025.790 0
Attività Immateriali 6 56.523.128 0 55.423.917 0
Partecipazioni 7 142.579.527 0 143.284.427 0
Attività finanziarie non correnti 8 0 0 967.939 0
Attività per imposte anticipate 9 17.522.095 0 18.239.764 0
Crediti tributari non correnti 10 23.164.181 0 23.164.181 0
Crediti Commerciali non correnti 11 153.538.885 0 124.278.210 0
Totale Attività non correnti 1.469.590.789 1.468.384.228
Attività correnti
Rimanenze 12 60.872.429 0 61.988.064 0
Crediti commerciali correnti 11 224.515.422 43.553.131 225.362.077 44.559.532
Crediti verso imprese del Gruppo 13 21.744.898 21.744.898 12.782.622 12.782.622
Attività finanziarie correnti 8 1.221.112 0 0 0
Crediti Tributari 10 26.640.236 0 79.784.888 0
Altre attività correnti 14 11.725.544 3.994.983 15.490.247 7.400.635
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15 213.744.522 327.564 156.572.859 2.470.122
Totale Attività correnti 560.464.163 551.980.757
Attività destinate alla dismissione 7 704.900 0
Totale Attivo 2.030.759.852 2.020.364.985

Stato patrimoniale

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

(valori in euro) Note 31.12.2016 di cui parti
correlate (Nota 30)
31.12.2015 di cui parti
correlate (Nota 30)
Patrimonio Netto
Capitale sociale 16 541.744.385 0 941.744.385 0
Riserve 16 447.349.616 0 46.078.637 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo 16 82.365.139 0 82.365.139 0
Utile/(Perdita) del periodo 16 71.403.883 0 49.817.458 0
Totale Patrimonio Netto 1.142.863.023 1.120.005.619
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri 17 6.910.672 0 6.111.600 0
TFR e altri benefici ai dipendenti 18 38.561.335 0 38.288.456 0
Passività per imposte differite 9 4.009.766 0 4.034.806 0
Passività finanziarie non correnti 19 299.726.688 1.660.947 330.823.506 4.965.198
Debiti commerciali non correnti 20 16.768.995 0 6.624.583 0
Altre passività non correnti 21 111.883.859 0 112.788.221 0
Totale Passività non correnti 477.861.315 498.671.172
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri 17 3.802.794 0 3.812.041 0
Debiti commerciali correnti 20 125.705.028 30.787.473 110.804.704 24.553.316
Debiti verso imprese del Gruppo 13 41.354.559 41.354.559 37.172.070 37.172.070
Debiti tributari e previdenziali 22 36.132.840 0 40.191.558 0
Passività finanziarie correnti 19 32.621.735 3.313.023 32.568.995 3.300.496
Altre passività correnti 21 170.418.558 104.258.158 177.138.826 99.779.977
Totale Passività correnti 410.035.514 401.688.194
Totale Passività 887.896.829 900.359.366
Totale Patrimonio Netto e Passività 2.030.759.852 2.020.364.985

Conto Economico

di cui parti di cui parti
(valori in euro) Note 2016 correlate (Nota 30) 2015 correlate (Nota 30)
Ricavi
Ricavi da attività operativa 23 801.764.650 13.274.095 790.562.021 14.552.943
Balance 23 16.427.689 0 17.708.185 0
Altri ricavi operativi 24 51.886.011 39.961.098 48.463.076 39.434.407
Totale ricavi 870.078.350 856.733.282
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 25 (4.801.582) (636.857) (4.193.086) (1.648.223)
Costi per servizi 25 (193.747.764) (67.383.151) (190.743.769) (65.844.910)
Costo del personale 26 (414.180.463) 0 (411.843.686) 0
Costi per godimento beni di terzi 25 (3.213.064) (98.992) (3.389.654) (111.572)
Altri costi operativi 25 (3.403.080) (384.352) (3.227.496) (348.352)
Costi per lavori interni capitalizzati 27 7.507.064 0 5.978.351 0
Totale costi (611.838.889) (607.419.340)
Ammortamenti 5 e 6 (144.320.243) 0 (147.957.917) 0
Svalutazioni e perdite/(riprese) di valore 11 (1.946.408) 0 (23.474.230) 0
Accantonamenti 17 (3.091.686) 0 (3.230.250) 0
Risultato Operativo 108.881.124 74.651.545
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari 28 4.402.545 0 8.324.280 0
Oneri finanziari 28 (6.086.792) (139.792) (5.580.269) (367.514)
Utile (perdita) su cambi 28 25.041 0 (86.548) 0
Totale proventi e oneri finanziari (1.659.206) 2.657.463
Risultato prima delle imposte 107.221.918 77.309.008
Imposte dell'esercizio 29 (35.818.035) 0 (27.491.550) 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 71.403.883 49.817.458

Altre componenti di Conto Economico complessivo

(valori in euro) 2016 2015
Utile/(Perdita) dell'esercizio 71.403.883 49.817.458
Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
‐ valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati 205.569 1.684.418
‐ effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
derivati
(49.336) (339.204)
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
156.233 1.345.214
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
‐ utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti (1.810.692) 1.619.240
‐ effetto fiscale degli utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 434.566 (449.829)
Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(1.376.126) 1.169.411
Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo 70.183.990 52.332.083

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Riserve
Capitale
sociale
Riserva legale Riserva FTA Riserve
diverse
Riserva per
utili/(perdite)
attuariali per
benefici ai
dipendenti
Riserva Cash
Flow Hedge
Totale riserve Utili/(perdite)
portati a nuovo
Utile/(perdita)
dell'esercizio
Totale
Patrimonio netto
Saldo al 31 dicembre 2014 1.121.744.385 13.935.410 (3.044.940) 36.358.609 (6.974.011) 1.347.592 41.622.660 81.479.457 38.827.033 1.283.673.535
Destinazione del risultato di
esercizio precedente
0 1.941.352 0 0 0 0 1.941.352 36.885.681 (38.827.033) 0
Destinazione fondo stabilizzazione
tari ffe
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 0 (36.000.000) 0 (36.000.000)
Riduzione capi tale sociale (180.000.000) 0 0 0 0 0 0 0 0 (180.000.000)
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
‐ utile/(perdita) rilevata
direttamente a Patrimonio netto
0 0 0 0 1.169.411 1.345.214 2.514.625 0 0 2.514.625
‐ utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 0 49.817.458 49.817.458
Saldo al 31 dicembre 2015 941.744.385 15.876.762 (3.044.940) 36.358.609 (5.804.600) 2.692.806 46.078.637 82.365.138 49.817.458 1.120.005.618
Destinazione del risultato di
esercizio precedente
0 2.490.873 0 0 0 0 2.490.873 47.326.585 (49.817.458) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 0 (47.326.585) 0 (47.326.585)
Riduzione capi tale sociale (400.000.000) 0 0 400.000.000 0 0 400.000.000 0 0 0
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
‐ utile/(perdita) rilevata
direttamente a Patrimonio netto
0 0 0 0 (1.376.126) 156.233 (1.219.893) 0 0 (1.219.893)
‐ utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 0 71.403.883 71.403.883
Saldo al 31 dicembre 2016 541.744.385 18.367.635 (3.044.940) 436.358.609 (7.180.726) 2.849.039 447.349.617 82.365.138 71.403.883 1.142.863.023

Rendicont o finanziari io

Note 31.12.2016 di cui parti
correlate
31.12
.2015
di cui parti
correlate
A ‐ DISPONIBIL
ITA' LIQUIDE ED EQ
QUIVALENTI ALL'IN
NIZIO DELL'ESERCIZ
ZIO
15 156.573 111
1.089
Flusso di cas
ssa netto generato
o/(assorbito) dalle
e attività di eserciz
zio
Risul tato di
i esercizio
16 71.404 49
9.817
Ammortame
enti
5 e 6 144.321 0 147
7.958
0
Variazione
netta della passiv
vità per benefici ai
i dipendenti
18 (1.537) 0 (294) 0
Minusvalen
nze da realizzo atti
ivi tà materiali e s
valutazioni di atti
ività materiali
ed immater
iali
5 9 0 1
5.752
0
Altri proven
nti/oneri su flussi
non monetari
19 55 0 0 0
Accantonam
menti/assorbimen
ti fondi per rischi
ed oneri
17 790 0 1.548 0
Variazione
netta di imposte a
anticipate e impos
ste differite passiv
ve
9 1.078 0 1.654 0
Decremento
o/(Incremento) Rim
manenze
12 1.533 0 (170) 0
Decremento
o/(Incremento) Cre
editi commerciali
correnti e non cor
rrenti
11 (28.414) 1.006 (4
4.467)
(224)
Decremento
o/(Incremento) Cre
editi tributari e de
ebiti tributari e pre
evidenziali
10 e 22 49.086 0 9.015 0
Variazione
delle Altre attivi tà
à e passività corre
enti
1
13 e 14 e 21
(7.738) 7.884 5
5.603
50.400
Variazione
delle Altre attivi tà
à e passività non c
correnti
21 (904) 0 (31
1.222)
0
Incremento
/(Decremento) De
biti commerciali c
correnti e non cor
renti
20 (4.782) 16 (19
9.991)
44
B ‐ TOTALE FLU
USSO DI CASSA ATT
TIVITA' D'ESERCIZIO
O
224.901 22
5.203
di cui
Imposte pagate
di cui
i Interessi pagati
(36.086) (21
1.512)
(6.137) (3
3.450)
Flusso di cas
ssa netto assorbito
o dalle attività di in
nvestimento
Investiment
ti in attività mater
riali
5 (108.616) 0 (98
8.543)
0
Investiment
ti in attività imma
teriali
6 (10.468) 0 (10
0.502)
0
Incremento
/(Decremento) deb
biti commerciali
29.828 6.217 2
0.841
(3.955)
Investiment
ti in altre partecip
pazioni
0 0 (12
2.398)
0
C ‐ TOTALE FLU
USSO DI CASSA ATT
TIVITA' DI INVESTIM
MENTO
(89.256) (100
0.602)
Flusso di cas
ssa netto generato
o dalle attività di f
finanziamento
Erogazioni d
di finanziamenti a
medio lungo term
mine
0 0 0 0
(Rimborsi) d
di finanziamenti a
medio lungo term
mine
19 (31.200) (3.291) (40
0.667)
(1.697)
Variazione
netta delle passiv
vità finanziarie a l
ungo termine
0 0 9.724 0
Emissione p
prestito obbligazio
onario
0 0 18
0.000
0
Variazione
netta delle passiv
vità finanziarie a b
breve termine
19 53 0 (12
2.174)
0
(Incremento
o)/Decremento del
lle attivi tà finanzi
arie correnti e no
n correnti
0 0 0 0
Variazione
di Capi tale
0 0 (180
0.000)
0
Distribuzio
ne di dividendi
16 (47.326) (47.326) (36
6.000)
(36.000)
D ‐ TOTALE FLU
USSO DI CASSA ATT
TIVITA' DI FINANZIA
AMENTO
(78.473) (79
9.117)
E ‐ Flusso di cas
ssa complessivo (B
B+C+D)
57.172 45
5.484
F ‐ DISPONIBIL
ITA' LIQUIDE ED EQ
QUIVALENTI ALLA F
FINE DELL'ESERCIZ
IO (A+E)
15 213.745 15
6.573

valori in n migliaia di euro

NOTE ILLUSTRATIVE DI ENAV S.p.A.

1. Informazioni generali

Enav S.p.A., società per azioni quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA) dal 26 luglio 2016, nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con legge n. 665/1996 dell'ente pubblico economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.).

In data 7 luglio 2016, Borsa Italiana ha disposto l'ammissione delle azioni di Enav alla quotazione in borsa per la negoziazione nel Mercato Telematico Azionario (MTA) e, in data 8 luglio 2016, a seguito di comunicazione Consob dell'avvenuto rilascio dell'approvazione, la Società ha pubblicato il relativo Prospetto informativo. L'inizio delle negoziazioni sul MTA ha avuto luogo in data 26 luglio 2016. Al 31 dicembre 2016, la Società risulta partecipata per il 53,373% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e per il 46,627% da azionariato istituzionale ed individuale.

ENAV eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico‐infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. Tali infrastrutture necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato definisce l'assetto del sistema di gestione del traffico aereo e dall'altro stabilisce i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider devono attenersi.

La Società ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.

ENAV detiene significative partecipazioni di controllo e in ottemperanza al principio IFRS 10 redige il Bilancio consolidato, pubblicato unitamente al presente Bilancio di esercizio.

Il Bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società nella riunione del 16 marzo 2017 che ne ha approvato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della società EY S.p.A. ai sensi degli art. 14 e 16 del D.Lgs 39/2010 in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016‐2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.

2. Forma e contenuto del Bilancio

Il Bilancio di esercizio di Enav al 31 dicembre 2016 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e

SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 nonché ai sensi del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 16 marzo 2017, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Enav ha approvato il bilancio di esercizio.

I principi contabili utilizzati riflettono la piena operatività di Enav nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio separato del precedente esercizio.

Il Bilancio di esercizio è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale della Società. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità di quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto economico dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2016 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:

  • prospetto della situazione patrimoniale‐finanziaria predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio. Le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • prospetto di conto economico predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo che comprende, oltre al risultato di esercizio risultante dal conto economico, le altre variazioni delle voci del patrimonio netto costituite in particolare dagli utili e perdite attuariali sui benefici ai dipendenti e dalla variazione al fair value degli

strumenti finanziari di copertura. All'interno del prospetto sono distinte le componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico da quelle che invece non lo saranno;

  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
  • rendiconto finanziario predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall'attività di esercizio, di investimento e di finanziamento.

Il bilancio di esercizio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Ciascuna voce dei prospetti contabili è posta a raffronto con il corrispondente valore del precedente esercizio.

3. Principi contabili

Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione più rilevanti applicati per la redazione del bilancio di esercizio.

Attività materiali

Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano alla Società e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.

L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata del bene per l'impresa, oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, sarebbero apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach.

La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:

vita utile
Tipologia Descrizione (anni)
Fabbricati 25
Fabbricati Manutenzione straordinaria fabbricati 25
Costruzioni leggere 10
Impianti radiofonici 10
Impianti di registrazione 7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo 10
Impianti e macchinari Centrali manuali ed elettromeccaniche 7
Centrali ed impianti elettrici 10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e ampli ficazione 10
Impianti di alimentazione 11
Attrezzature industriali e commerciali Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista 10
Attrezzatura varia e minuta 7
Macchine elettroniche e sistemi telefonici 7
Altri beni Mobili e macchine ordinarie di ufficio 10
Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer 5
Autovetture, motocicli e simili 4
Velivoli aziendali 15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure 10

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso.

Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e prive di consistenza fisica, controllabili e atte a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di

produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.

Nel Bilancio di esercizio della società non sono iscritte attività immateriali a vita utile indefinita.

In particolare, sono identificabili le seguenti principali attività immateriali quali diritti di utilizzazione opere dell'ingegno rappresentate da licenze e software ed altre attività immateriali con una vita utile stimata di tre anni.

Rimanenze

Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, rettificato in presenza di eventuali perdite di valore che sono imputate a conto

economico. Qualora vengano meno le cause che hanno determinato la svalutazione, si procederà al ripristino del valore fino alla concorrenza della svalutazione operata. Tale ripristino di valore viene iscritto a conto economico.

Per società controllate si intendono tutte le società in cui Enav ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e operative (attività rilevanti) al fine di ottenere i benefici derivanti dalla loro attività (rendimenti variabili) avendo la capacità di esercitare il proprio potere sulla stesse per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Le partecipazioni in altre imprese e le attività finanziarie disponibili per la vendita, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading (cosiddette partecipazioni available for sale), sono valutate al costo rettificato per perdite di valore in quanto il relativo fair value non è determinabile in modo attendibile.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente iscritte al loro fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e sono successivamente valutate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato in caso di perdite durevoli di valore.

Tali riduzioni di valore sono determinate come differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei flussi di cassa futuri attualizzati al tasso di interesse effettivo originario.

Nel caso in cui la scadenza dei crediti commerciali e delle altre attività correnti non rientri nei normali termini commerciali e non sia produttiva di interessi, viene applicato un processo di attualizzazione analitico fondato su assunzioni e stime. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. I crediti commerciali e gli altri crediti sono inclusi nell'attivo corrente, a eccezione di quelli con scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data del bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente.

Il valore contabile dei crediti commerciali viene ridotto attraverso un accantonamento al fondo svalutazione crediti, qualora vi siano indicatori circa la mancata recuperabilità parziale o totale del valore di iscrizione del credito. Se l'importo di una perdita di valore rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla

data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale – finanziaria. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • l'investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • verrà regolato ad una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati da Enav sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio. Alla data di stipula del contratto gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Gli strumenti finanziari derivati di copertura, unica fattispecie presente in Enav, sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting qualora siano rispettati i seguenti requisiti:

  • all'inizio della copertura viene designato e documentato formalmente il rapporto di copertura, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita;
  • si prevede che la copertura sia altamente efficace;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi per i quali è designata.

Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.

Gli importi riconosciuti negli altri componenti di conto economico complessivo sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.

Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge ad esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.

Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.

Con riferimento alla determinazione del fair value, Enav opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria.

Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici cui la Società può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;

Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili. Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, la Società determina se si sia verificato un trasferimento tra il livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Attività non correnti destinate alla dismissione

Le attività non correnti sono classificate come destinate alla dismissione se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso operazioni di vendita o di liquidazione anziché attraverso l'uso continuativo.

Questa condizione si considera rispettata quando la vendita o la liquidazione è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita o liquidazione immediata nelle sue attuali condizioni da completare entro 12 mesi dalla data di classificazione quale attività non corrente destinata alla dismissione.

Le attività non correnti destinate alla vendita o alla liquidazione, sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita o alla liquidazione, le attività sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che includono finanziamenti, obbligazioni e le altre passività finanziarie sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso di interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

I debiti e le altre passività finanziarie sono classificati come passività correnti, salvo quelli che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio che vengono classificati nelle passività non correnti.

Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.

Azioni proprie

Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti definiti azioni proprie sono rilevati direttamente in diminuzione nel patrimonio netto alla voce Azioni proprie.

Nessun utile o perdita viene rilevato nel conto economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie. Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.

Benefici ai dipendenti

I benefici per i dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogata dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura

del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1° gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni a Enav. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata alla valutazione attuariale. Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineato a quello risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di Conto Economico complessivo nel periodo in cui emergono tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.

Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali

non vi sono obblighi a carico della società e per i quali Enav versa contributi i cui oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.

Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.

Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflessi nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. La variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.

Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Contributi

I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.

I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.

Fondo stabilizzazione tariffe

Il Fondo Stabilizzazione Tariffe nasceva con una deliberazione dell'Assemblea di Enav tenutasi in data 9 maggio 2003, mediante destinazione della Riserva da definizione crediti tributari e loro regolarizzazioni (legge 289/02) per 72.697 migliaia di euro. Negli esercizi successivi si è incrementato per effetto della destinazione, deliberata dall'Assemblea, di parte dei risultati di esercizio conseguiti dalla Società ed utilizzato in coerenza con i fini istituzionali.

Il Fondo stabilizzazione tariffe si inquadrava nella fattispecie dei contributi pubblici in conto esercizio prevista dallo IAS 20. In sede di rilevazione iniziale tale contributo veniva registrato nella voce Altre passività non correnti. Tale passività era poi riversata a conto economico nell'esercizio definito in sede di determinazione tariffaria, al fine di integrare i minori ricavi realizzati da Enav nell'esercizio stesso per effetto della stabilizzazione delle tariffe. Nello specifico, tale fondo veniva utilizzato quando la Società decideva di ridurre le tariffe e di conseguenza una parte dei costi sostenuti non venivano ribaltati sui vettori ma compensati attraverso il riversamento di una quota di tale contributo a conto economico assicurando l'economicità. A maggior conforto di quanto anzidetto si sottolinea quanto segue:

  • il fondo aveva natura di contributo con funzione compensativa;
  • i regolamenti europei in ambito di determinazione delle tariffe stabiliscono che lo Stato membro può ridurre le tariffe con sovvenzioni/contributi che consentano alla Società di coprire le perdite;
  • la deliberazione assembleare di creazione e variazione del fondo è assunta in base a quanto previsto dal Regolamento comunitario n. 1794/06;
  • il fondo è stato riconosciuto dallo Stato membro che in questo caso non agiva nella sua qualità di azionista ma di soggetto che svolgeva politica economica nel Paese.

Si specifica tuttavia che, a far data dal 31 dicembre 2015, il fondo stabilizzazione tariffe è stato integralmente azzerato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al fair value del corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati per competenza nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Balance

A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul concetto che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a Conto Economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.

Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.

A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance Nazionale, approvato per il triennio 2015‐ 2019 (secondo periodo di riferimento), in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi di Enav, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo rispetto al pianificato sono a totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70% a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la metodologia del cost recovery. L'eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio

traffico genera, secondo le regole precedentemente descritte, l'adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno.

Relativamente al rischio costi, è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali variazioni, sia in negativo che in positivo, restano a carico dei bilanci dei provider.

Tale regolamentazione comunitaria dal 2015 si applica anche ai servizi di terminale, rientrati nel piano di performance con metodi diversi a seconda della fascia di tariffazione. Infatti, le tariffe di terminale sono differenziate su tre fasce:

  • fascia 1 che include gli aeroporti aventi un numero di movimenti superiore ai 225.000 annui, soggetta al rischio costi ed al rischio traffico come i servizi di rotta;
  • fascia 2 che include gli aeroporti con un numero di movimenti tra i 225.000 e i 70.000 annui ai quali si applica soltanto un rischio costi;
  • fascia 3 in cui sono ricompresi gli aeroporti con un numero di movimenti inferiore a 70.000 annui esclusi dal piano di performance comunitario ed a cui si applica il meccanismo del cost recovery.

L'eventuale scostamento positivo o negativo, secondo le regole precedentemente descritte, genera l'adeguamento dei ricavi di terminale utilizzando la voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno.

La voce Rettifica tariffe per balance dell'anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato almeno nei due esercizi precedenti attraverso la voce Utilizzo Balance.

Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con lo IAS 18, Enav procede alla misurazione di detti ricavi al loro fair value, attualizzandoli al tasso di interesse medio al quale recupera risorse finanziarie sul mercato terzo. La rettifica viene portata in riduzione alla voce di credito/debito per balance a cui si riferisce ed in riduzione dei ricavi dell'esercizio. Tale importo si rigira a conto economico negli esercizi successivi per la quota di interessi attivi maturati nel periodo.

Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, Enav provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per balance, verrà rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di recupero del balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e maggiori informazioni, non comporta l'aggiustamento dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma comporta un'applicazione prospettica delle modifiche.

Dividendi

I dividendi ricevuti da società partecipate sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Costi

I costi sono iscritti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I costi sono iscritti a conto economico contestualmente alla diminuzione dei benefici economici associati ad un decremento di un'attività o ad un incremento di passività qualora lo stesso possa essere determinato e misurato in modo attendibile. I costi sono altresì iscritti contestualmente alla rilevazione dei relativi ricavi al fine di garantire la correlazione tra componenti positive e negative di reddito.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno alla Società ed il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Imposte

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente, applicando le aliquote fiscali in vigore. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale

dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito né il reddito imponibile (perdita fiscale).

Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero del patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e passività non correnti.

Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.

Parti Correlate

Le parti correlate sono identificate dalla Società in accordo con IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con Enav il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Società e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post‐pensionistici per i dipendenti della Società o di sue società correlate, nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche (compresi i relativi Amministratori) e i loro stretti familiari, di Enav e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate.

Per parti correlate interne si intendono le entità controllate da Enav. Per parti correlate esterne si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e il Ministero controllante quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche nella Società ed i fondi pensionistici di categoria (Prevaer).

In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento in materia di operazioni con parti correlate adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, Enav ha istituito, con efficacia dal 26 luglio 2016, la procedura che disciplina le Operazioni con parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 giugno 2016.

Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 30 del bilancio di esercizio.

Uso di stime e giudizi del management

La redazione del Bilancio di esercizio, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo nel bilancio d'esercizio.

Per una disamina completa delle valutazioni discrezionali e delle stime significative effettuate dal management si rimanda a quanto argomentato nel bilancio consolidato, per le stime applicabili al bilancio di esercizio.

Conversione delle poste in valuta

Le attività e le passività derivanti da operazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale di Enav sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio tali attività e le passività vengono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi vengono imputati nel conto economico.

4. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società

Ad integrazione dei principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015, si riportano di seguito le principali modifiche intervenute durante l'esercizio 2016 sui principi contabili internazionali di prima adozione a decorrere dal 1° gennaio 2016, nonché le interpretazioni e modifiche ai principi, non ancora in vigore o non ancora omologati dalla Unione Europea, che potrebbero trovare applicazione in futuro nel bilancio di esercizio della Società.

Nuovi principi contabili applicati a partire dal 1 gennaio 2016

La società ha adottato la seguente interpretazione e le seguenti modifiche ai principi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2016:

  • Modifiche allo IAS 1: Disclosure initiative ‐ emesso il 18 dicembre 2014. Le modifiche, emanate nell'ambito dell'iniziativa dello IASB volta a produrre un miglioramento della presentazione e dell'informativa dei bilanci, includono miglioramenti nelle seguenti aree di interesse:
    • materialità: è stato chiarito che la materialità si applica al bilancio nella sua interezza e che l'inclusione di informazioni non materiali può inibire l'utilità dell'informativa finanziaria;
    • disaggregazione e sub‐totali: è stato chiarito che specifiche voci di conto economico, altre componenti del conto economico complessivo e stato patrimoniale potrebbero essere disaggregate. Sono stati introdotti nuovi requisiti per l'uso dei subtotali;
    • struttura delle note: è stato chiarito che le società hanno una certa flessibilità nel presentare le note esplicative al bilancio. E' stata inoltre data maggiore enfasi al fatto che la comparabilità e comprensibilità del bilancio da parte dei suoi fruitori dovrebbe essere tenuta in considerazione nel decidere l'ordine logico della nota integrativa;
    • società valutate secondo il metodo del patrimonio netto: le altre componenti di conto economico complessivo di pertinenza di società collegate e joint venture contabilizzate in accordo con il metodo del patrimonio netto devono essere ripartite tra le voci che saranno e le voci che non saranno successivamente riclassificate a conto economico e presentate in due sezioni distinte nel prospetto di conto economico complessivo.

L'applicazione di tali modifiche non ha prodotto impatti significativi sul bilancio di esercizio della Società.

Modifiche allo IAS 19 ‐ Defined benefit plans: employee contributions ‐ emesso il 21 novembre 2013. Tali modifiche sono state introdotte per chiarire come iscrivere i contributi versati dai dipendenti nell'ambito di un piano a benefici definiti. In particolare, tali contributi devono essere iscritti a riduzione del costo relativo alla prestazione di lavoro (service cost) lungo il periodo in cui i dipendenti prestano i propri servizi, se l'ammontare dei contributi dovuti varia in ragione del numero di anni di servizio; oppure nel periodo in cui il correlato servizio è reso, se l'ammontare dei contributi dovuti non varia in ragione del numero di anni di servizio.

L'applicazione di tali modifiche non ha prodotto impatti nel bilancio di esercizio.

Modifiche allo IAS 27 – Equity method in separate financial statement ‐ emesso il 12 agosto 2014. Tali modifiche consentono l'uso del metodo del patrimonio netto ("equity method") nel bilancio di esercizio per la contabilizzazione degli investimenti in controllate, joint venture e collegate. Le modifiche inoltre chiariscono alcuni aspetti riguardanti le cosiddette entità di investimento; in particolare è stato chiarito che quando un'entità cessa di essere un'entità di investimento, essa deve contabilizzare la

partecipazione in una controllata in accordo con lo IAS 27. Diversamente, quando un'entità diviene un'entità di investimento, essa deve contabilizzare la partecipazione in una controllata al fair value rilevato nell'utile o nella perdita di esercizio in conformità all'IFRS 9 (ad oggi IAS 39).

Le suddette modifiche non hanno prodotto impatti nel bilancio di esercizio della Società che continua a contabilizzare gli investimenti in base al criterio del costo.

  • Modifiche a IAS 16 e IAS 38 ‐ Clarification of acceptable methods of depreciation and amortization ‐ emesso il 12 maggio 2014. Le modifiche forniscono ulteriori chiarimenti sulle modalità di calcolo degli ammortamenti di immobili, impianti e macchinari ed attività immateriali. Lo IAS 16 è stato modificato per vietare la rilevazione degli ammortamenti sulla base dei ricavi che possono essere generati dall'attività materiale ("revenue‐based"). Coerentemente lo IAS 38 è stato modificato per introdurre la presunzione che la rilevazione degli ammortamenti basata sui ricavi sia inappropriata. Ci sono circostanze limitate in cui tale modalità di valutazione può essere adottata, ossia:
    • nel caso in cui l'attività immateriale sia espressa come misura dei ricavi;
    • quando si può dimostrare che i ricavi e il consumo dei benefici economici dell'attività immateriale sono fortemente correlati.

L'applicazione di tali modifiche non ha prodotto impatti nel bilancio di esercizio.

  • Annual improvements to IFRS 2010 – 2012 cycle ‐ emesso il 12 dicembre 2013. Il documento contiene modifiche di carattere formale e chiarimenti ai principi esistenti che non hanno prodotto impatti nel bilancio di esercizio della Società. Più nel dettaglio, sono stati modificati i seguenti principi:
    • IFRS 2 Share based payment ‐ le suddette modifiche separano i concetti di performance condition (riferiti ad uno specifico periodo di servizio in azienda sia ai risultati raggiunti dalla stessa) e di service condition (riferiti ad uno specifico periodo di servizio) dalla definizione di vesting condition (condizioni di maturazione) per rendere più chiara la descrizione di ciascuna condizione;
    • IAS 16 Property, plant and equipment ‐ viene chiarito che qualora un elemento appartenente ad immobili, impianti e macchinari venga rivalutato, il valore contabile lordo dell'attività deve essere aggiustato in misura pari alla rivalutazione del valore contabile dell'attività stessa. In aggiunta, viene chiarito che l'ammortamento cumulato viene calcolato come differenza tra l'ammontare lordo ed il valore contabile dell'attività dopo aver considerato le perdite cumulate per riduzione di valore;
    • IAS 24 Related party disclosures ‐ è stato chiarito che una "management entity" ovvero una entità che presta servizi di direzione con responsabilità strategica all'entità che redige il bilancio o alla controllante dell'entità che redige il bilancio, viene considerata alla stregua di una parte correlata della società che redige il bilancio. Conseguentemente, alla società che redige il bilancio viene richiesto di fornire informativa, oltre al corrispettivo pagato o pagabile alla management entity,

anche delle ulteriori transazioni con la management entity, ad esempio, prestiti, come richiesto da IAS 24 relativamente alle parti correlate. La modifica chiarisce inoltre che se un entità ottiene servizi di direzione con responsabilità strategica da un'altra società, alla società che redige il bilancio non viene richiesto di dare alcuna informativa relativamente ai corrispettivi pagati o dovuti dalla management entity ai suoi amministratori o dipendenti;

  • IAS 38 Intangible assets ‐ è stato chiarito che quando un immobilizzazione immateriale viene rivalutata l'ammontare lordo dell'attività deve essere aggiustato in misura pari alla rivalutazione del valore contabile dell'attività stessa. In aggiunta, viene chiarito che l'ammortamento cumulato viene calcolato come differenza tra l'ammontare lordo ed il valore contabile dell'attività dopo aver considerato le perdite cumulate per riduzione di valore.
  • Annual improvements to IFRSs 2012 – 2014 cycle ‐ emesso il 25 settembre 2014. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti che non hanno prodotto un impatto significativo sul bilancio della Società. Più nel dettaglio, sono stati modificati i seguenti principi:
    • IFRS 5 – Non‐current assets held for sale and discontinued operations ‐ le modifiche chiariscono che il cambiamento di destinazione da attività (o gruppo in dismissione) posseduta per la vendita ad attività detenuta per la distribuzione ai soci non dovrebbe essere considerato alla stregua di un nuovo piano di vendita quanto piuttosto come la continuazione del piano originario. Non c'è alcuna interruzione nell'applicazione dei requisiti di IFRS 5 e la data di classificazione non subisce variazioni;
    • IFRS 7 – Financial instruments: disclosures ‐ con riferimento all'informativa prevista per il coinvolgimento della Società in un'attività trasferita ma non eliminata contabilmente nella sua interezza, le modifiche chiariscono che in presenza di un contratto di servizio che prevede un corrispettivo, lo stesso possa rappresentare un coinvolgimento persistente nell'attività finanziaria, per finalità informativa. Una società deve analizzare la natura del corrispettivo e l'accordo al fine di valutare se l'informativa è necessaria. Le modifiche inoltre chiariscono che l'informativa relativa alla compensazione tra attività e passività finanziarie non viene richiesta nei bilanci intermedi;
    • IAS 19 – Employee Benefits ‐ le modifiche allo IAS 19 richiedono che il tasso utilizzato per scontare i benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro deve essere determinato utilizzando rendimenti di mercato di titoli primarie realtà aziendali o titoli di enti pubblici (in assenza dei precedenti) coerenti con la valuta in cui l'obbligazione è denominata, piuttosto che nel paese in cui l'obbligazione è collocata;
    • IAS 34 – Interim Financial Reporting ‐ la modifica stabilisce che l'informativa richiesta per il bilancio intermedio debba essere fornita direttamente nel bilancio intermedio o incorporato tramite rinvii inseriti nel bilancio ad altri documenti (ad esempio la relazione della direzione aziendale o relazioni sul rischio) che vengono resi disponibili ai fruitori di bilancio.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2016 e non adottati anticipatamente dalla Società.

Di seguito viene riportato l'elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni la cui data di efficacia è successiva all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016:

IFRS 9 – Financial Instruments ‐ emesso nella sua versione finale, il 24 luglio 2014, sostituisce l'attuale IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement e supera tutte le precedenti versioni. Il principio è applicabile per gli esercizi annuali a partire dal 1 gennaio 2018 ed è consentita l'adozione anticipata. La versione finale di IFRS 9 rappresenta il risultato delle tre fasi di implementazione del progetto che ha portato alla sostituzione dello IAS 39, relativamente alla classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, impairment ed hedge accounting. IFRS 9 fornisce un unico approccio di classificazione per tutte le tipologie di attività finanziarie, incluse le attività finanziarie che contengono derivati impliciti. Tutte le attività finanziarie vengono classificate nella loro interezza anziché essere soggette a complesse modalità di biforcazione dei relativi valori. Al fine di definire le modalità con cui le attività finanziarie devono essere classificate e misurate, deve essere considerato il business model applicato dalla Società per gestire le attività finanziarie e le caratteristiche dei relativi flussi di cassa.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono previste nell'ambito di un modello di business il cui oggetto è quello di detenere le attività fino a scadenza e di incassare i relativi flussi di cassa, diversamente le attività finanziarie classificate e misurate al fair value ed imputate nelle altre componenti del conto economico complessivo sono quelle attività detenute in un modello di business la cui finalità viene raggiunta sia incassando flussi di cassa previsti contrattualmente che vendendo attività finanziarie. Questa categoria di misurazione presuppone informazioni richieste sia per le attività classificate al costo ammortizzato sia per le attività classificate fair value ed imputate nelle altre componenti del conto economico complessivo.

In relazione alla classificazione e misurazione delle passività finanziarie, IFRS 9 ha sostanzialmente replicato il trattamento contabile previsto dallo IAS 39 con alcune modifiche limitate. La maggior parte delle passività finanziarie continueranno ad essere misurate al costo ammortizzato; inoltre, l'opzione di valutare le passività finanziarie al fair value tramite conto economico è tuttora prevista in presenza di specifiche circostanze.

Il principio introduce nuove previsioni per la valutazione al fair value delle passività finanziarie, secondo le quali le variazioni di fair value del debito di una società deve essere iscritto nell'ambito del conto economico complessivo e non nel conto economico. Tali requisiti sono già disponibili per l'adozione senza applicare le ulteriori previsioni di IFRS 9.

Inoltre, il principio ha identificato un nuovo modello di impairment che fornisca ai fruitori di bilancio maggiori informazioni circa le perdite su crediti attese dalla società (expected losses). IFRS 9 prevede anche un nuovo modello di hedge accounting, con la finalità di allineare il trattamento contabile alle

modalità di gestione del rischio e stabilendo un modello maggiormente focalizzato su criteri oggettivi ("principles‐based approach").

La Società sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione del nuovo principio.

IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts ‐ emesso il 30 gennaio 2014. Lo standard permette ai first time adopters di continuare a riconoscere gli ammontari relativi alle tariffe regolamentate in base ai previgenti principi adottati (es. i principi contabili nazionali), in sede di prima adozione ed in accordo con IFRS 1‐First‐time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale principio non viene adottato dalle società che già predispongono i propri bilanci in accordo con gli IAS/IFRS. Inoltre, ad una società i cui principi correnti non permettono l'iscrizione di attività e passività connesse a tariffe regolamentate, o che non hanno adottato tale policy nell'ambito dei principi contabili nazionali, non sarà permesso riconoscerli mediante l'adozione di IFRS 14. La Commissione Europea ha deciso di non avviare il processo di omologazione di questa bozza in attesa della stesura definitiva.

L'applicazione del suddetto principio non produrrà alcun impatto per la Società avendo già adottato i principi contabili internazionali.

IFRS 15 – Revenue from contracts with customers ‐ emesso il 28 maggio 2014. In data 11 settembre 2015 è stato poi emesso l'"Amendments to IFRS 15: effective date of IFRS 15". Il nuovo principio verrà applicato a tutti i contratti con clienti, ad eccezione di alcune limitazioni (ad esempio, contratti di leasing ed assicurativi, gli strumenti finanziari, ecc). Il nuovo principio stabilisce un quadro globale per la rilevazione dei ricavi e la misurazione degli stessi, basato sul criterio della rilevazione dei ricavi all'atto del trasferimento dei beni o servizi promessi ai clienti in un ammontare che rifletta il corrispettivo previsto contrattualmente a fronte dei predetti beni o servizi. Tale principio verrà applicato nell'ambito di una metodologia che può sintetizzarsi in 5 fasi: identificazione del contratto con il cliente (fase 1); identificazione delle obbligazioni di fare ("performance obbligations") (fase 2); determinazione del prezzo della transazione, ovvero l'ammontare del corrispettivo che ci si attende ragionevolmente di ricevere (step 3); allocazione del prezzo della transazione ad ogni singola performance obbligation sulla base del relativo prezzo di vendita a sé stante ("stand‐alone selling price") di ciascun bene o servizio promesso nel contratto (step 4); rilevazione dei ricavi al soddisfacimento della performance obbligation mediante il trasferimento del bene o servizio. Il trasferimento al cliente è coincidente con il momento in cui il cliente ottiene il controllo di tale bene o servizio (step 5). L'IFRS 15 include un insieme di requisiti informativi relativamente alla natura, ammontare, tempistica ed incertezza di ricavi e flussi di cassa derivanti dai contratti con clienti. Il principio sarà applicabile agli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1 gennaio 2018.

La Società sta valutando gli impatti associati alla prima applicazione del principio in oggetto.

Clarifications to IFRS 15 Revenue from contracts with customers ‐ emesso il 12 aprile 2016, include alcune modifiche al principio al fine di chiarire gli aspetti correlati ai practical expedient identificati da

IFRS15 ed alcuni argomenti discussi nell'ambito del "Joint Transition Resource Group" creato congiuntamente dallo IASB e dal FASB. L'oggetto di questo emendamento è chiarire i requisiti di IFRS 15 ma non di stravolgere i contenuti del principio. Quest'ultimo sarà applicabile, a valle della relativa omologazione agli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2018 o da data successiva.

IFRS 16 Leases ‐ emesso il 13 gennaio 2016, sostituisce il precedente standard IAS 17 Leases ed interpretazioni correlate, stabilisce i criteri per il riconoscimento, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing per entrambe le parti di un contratto, ad esempio il cliente ("lessee") ed il fornitore ("lessor"). Pur mantenendo la definizione di contratto di leasing già prevista da IAS 17, il principale cambiamento introdotto da IFRS 16 consiste nell'introduzione del concetto di controllo nell'ambito della definizione stessa. In particolare, IFRS 16 richiede di valutare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività per un determinato periodo di tempo. IFRS 16 elimina la classificazione tra leasing operativo e finanziario ed introduce un unico metodo di rilevazione contabile per tutti i contratti di leasing. Lo standard sarà applicabile agli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1 gennaio 2019, a valle del relativo endorsement.

La Società non prevede impatti derivanti dalla futura applicazione del nuovo standard.

Amendments to IAS 7 ‐ Disclosure Initiative ‐ emesso il 29 gennaio 2016. Le modifiche al suddetto principio si applicano alle passività ed alle attività derivanti dall'attività di finanziamento, definite come quelle passività ed attività i cui flussi di cassa sono stati o saranno classificati nel rendiconto finanziario nel "cash flow da attività di finanziamento". Le modifiche richiedono di inserire l'informativa delle variazioni di tali attività/passività distinguendo le variazioni monetarie e non monetarie (es. variazioni derivanti dall'ottenimento o dalla perdita del controllo in società controllate o in altri business, l'effetto della variazione dei tassi di cambio e le variazioni di fair value). Lo IASB suggerisce di fornire tale informativa in una tabella di riconciliazione tra saldi di inizio periodo e quelli di fine periodo di tali attività/passività. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2017 o successivamente.

La Società non prevede impatti significativi derivanti dall'applicazione futura delle nuove disposizioni.

  • Amendments to IAS 12 Recognition of deferred tax assets for unrealised losses ‐ emesso il 19 gennaio 2016 fornisce dei chiarimenti sulle modalità di rilevazione delle imposte anticipate relative a strumenti di debito valutati al fair value. Inoltre, le modifiche chiariscono i requisiti per la rilevazione delle imposte anticipate con riferimento alle perdite non realizzate, al fine di eliminare asimmetrie nella prassi contabile. Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017 o successivamente. E' inoltre consentita l'applicazione anticipata. La Società sta valutando i potenziali impatti dalla futura applicazione del nuovo principio.
  • Amendments to IFRS 10 and IAS 28 Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture ‐ lo IASB ha pubblicato l'11 settembre 2014 le modifiche ai principi IFRS 10 – Bilancio

Consolidato e IAS 28 – partecipazioni in imprese collegate e joint venture, al fine di coordinare la disciplina di contabilizzazione delle operazioni di vendita o conferimento di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. Le modifiche introdotte hanno la finalità di chiarire il trattamento contabile in relazione ad utili o perdite derivanti da transazioni con joint venture o società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto. Tali modifiche non sono ancora state approvate dall'Unione Europea e la Società non prevede effetti contabili rilevanti derivanti dall'applicazione delle modifiche. L'EFRAG ha raccomandato alla Commissione Europea di posticipare il processo di omologazione di queste modifiche ai suddetti principi fintanto che non verrà completato il progetto dello IASB sull'eliminazione di utili e perdite emergenti da transazioni tra una società e la sua collegata o joint venture.

Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share‐based Payment Transactions ‐ emesso il 20 giugno 2016. Tali modifiche chiariscono che il fair value dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa alla data di misurazione sia determinato considerando le condizioni di mercato (es. target di prezzo delle azioni) e le condizioni non‐vesting (condizioni di maturazione), ignorando invece i servizi e condizioni diverse da quelle di mercato; che le transazioni con pagamento basato su azioni che soddisfano il requisito per l'effettuazione di compensazioni per assolvere alla witholding tax siano classificate come strumenti rappresentativi di capitale nella loro interezza; forniscono indicazioni per contabilizzare una modifica di termini e condizioni di un pagamento basato su azioni dalla tipologia per cassa a quella con strumenti rappresentativi di capitale.

Le modifiche avranno effetto, a valle delle relativa omologazione, a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2018 o da data successiva.

La Società non prevede impatti derivanti dall'applicazione futura delle nuove disposizioni.

Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts ‐ emesso il 12 settembre 2016. Le modifiche permettono alle società le cui attività prevalenti sono legate ad attività assicurative di differire l'adozione di IFRS 9 fino al 2021 (esenzione temporanea); e concede a tutte le società con contratti di assicurazione attivi, l'opzione di rilevare nel conto economico complessivo (OCI), piuttosto che nel conto economico, la volatilità che potrebbe sorgere qualora IFRS 9 sia applicato prima dell'applicazione del nuovo principio per i contratti assicurativi (overlay approach). Le modifiche avranno effetto, previa omologazione, a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2018 o da data successiva.

La Società non prevede impatti derivanti dall'applicazione futura delle nuove disposizioni.

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria

5. Attività materiali

Nel prospetto seguente viene riportata la consistenza delle attività materiali ad inizio e fine esercizio e la movimentazione intercorsa nel 2016.

Attrezzature Attività
Terreni e Impianti e ind.li e materiali in
fabbricati macchinari comm.li Altri beni corso Totale
Costo storico 456.631 1.698.372 296.524 326.360 208.163 2.986.050
Fondo ammortamento (168.150) (1.195.701) (232.886) (286.288) 0 (1.883.025)
Valore residuo al 31.12.2015 288.481 502.671 63.638 40.072 208.163 1.103.025
Incrementi 8.572 53.887 7.402 1.141 108.616 179.618
Alienazioni ‐ costo storico (3) (3.291) (269) (5.605) 0 (9.168)
Alienazioni ‐ fondo amm.to 3 3.286 266 5.604 0 9.159
Riclassi fiche 0 (11) 0 0 (70.872) (70.883)
Svalutazioni 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti (17.397) (93.897) (14.485) (9.709) 0 (135.488)
Totale variazioni (8.825) (40.026) (7.086) (8.569) 37.744 (26.762)
Costo storico 465.200 1.748.957 303.657 321.896 245.907 3.085.617
Fondo ammortamento (185.544) (1.286.312) (247.105) (290.393) 0 (2.009.354)
Valore residuo al 31.12.2016 279.656 462.645 56.552 31.503 245.907 1.076.263

Le attività materiali registrano nell'esercizio una variazione netta negativa di 26.762 migliaia di euro per i seguenti eventi:

  • ammortamenti di competenza dell'esercizio per 135.488 migliaia di euro (135.835 migliaia di euro al 31 dicembre 2015);
  • incrementi delle attività materiali per complessivi 179.618 migliaia di euro, di cui 71.002 migliaia di euro riferiti ad investimenti ultimati ed entrati in uso nel corso dell'esercizio. Tra questi si evidenziano: i) il sistema di comunicazione data link per il centro di controllo di area di Brindisi che sostituisce le comunicazioni a voce tra controllori e piloti con comunicazioni di testo CPDLC (Controller Pilot Data Link Communications) al fine di rendere più fluida l'interazione fra il processo decisionale del controllore e la notifica dello stesso al pilota ed eliminando il rischio di incomprensioni associate alla comunicazione verbale; ii) il Coflight ‐ sistema flight data processing di nuova generazione, che supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo, installato nella versione V3 presso la sala sistemi dell'ACC di Roma Ciampino ed utilizzato nell'ambito degli esercizi di validazione del programma Sesar; iii) l'adeguamento dei sistemi meteo aeroportuali all'emendamento 74 ICAO per diversi aeroporti; iv) la realizzazione del programma denominato "e‐Tod nuova soluzione tecnologica" concernente il potenziamento del sistema eTOD per mapping aeroportuale; v) l'ammodernamento della torre dell'aeroporto di Brindisi e la ristrutturazione della torre dell'aeroporto di Verona e di Roma Ciampino; vi) l'implementazione del programma Aeronautical Data Quality (ADQ) per il trattamento dei dati aeronautici; vii) l'adeguamento e potenziamento tecnologico dei sistemi CNS/ATM su diversi ACC e siti

aeroportuali riferito al servizio di fonia operativa della rete E‐NET; viii) la manutenzione evolutiva su vari sistemi. Gli incrementi per 108.616 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardante l'avanzamento dei progetti di investimento, riferiti in particolare a: i) il programma 4‐flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica ATM degli ACC basata su concetti operativi Sesar ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base; ii) l'ampliamento della scuola di formazione Academy di Forlì che prevede la costruzione del nuovo polo tecnologico integrato; iii) l'implementazione del sistema data link 2000 plus; iv) la realizzazione del nuovo centro radio TBT e lan aeroportuale dell'aeroporto di Bergamo; v) la realizzazione del centro servizi presso l'aeroporto di Roma Ciampino; vi) l'adeguamento degli apparati radio TBT a canalizzazione 8,33 khz per l'ACC di Milano e Roma;

decremento delle attività materiali per 70.883 migliaia di euro riferiti per 71.002 migliaia di euro a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio mediante riduzione delle attività materiali in corso di realizzazione con classificazione a voce propria e per 416 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze delle parti di ricambio e alle attività immateriali per 535 migliaia di euro riclassificate in questa voce al fine di una corretta allocazione.

Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 229.614 migliaia di Euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000‐2006 e 2007‐2013 per gli interventi negli aeroporti del sud e dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/09. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 8.822 migliaia di Euro.

6. Attività immateriali

Nel prospetto seguente viene riportata la consistenza delle attività immateriali ad inizio e fine esercizio e la movimentazione intercorsa nel 2016.

Diritti di
brevetto ind.le e
di ut.ne opere Altre attività immateriali in
ingegno immateriali corso Totale
Costo storico 115.195 2.085 43.586 160.866
Ammortamento accumulato (103.358) (2.085) 0 (105.443)
Valore residuo al 31.12.2015 11.837 0 43.586 55.423
Incrementi 8.900 0 10.468 19.368
Alienazioni 0 0 0 0
Riclassi fiche 0 0 (9.435) (9.435)
Svalutazioni 0 0 0
Ammortamenti (8.833) 0 0 (8.833)
Totale variazioni 67 0 1.033 1.100
Costo storico 124.095 2.085 44.619 170.799
Ammortamento accumulato (112.191) (2.085) 0 (114.276)
Valore residuo al 31.12.2016 11.904 0 44.619 56.523

Le attività immateriali ammontano a 56.523 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un incremento netto di 1.100 migliaia di euro quale risultato delle seguenti variazioni:

  • gli ammortamenti di competenza dell'esercizio per 8.833 migliaia di euro (12.122 migliaia di euro al 31 dicembre 2015);
  • gli incrementi delle attività immateriali per complessivi 19.368 migliaia di euro di cui 8.900 migliaia di euro riferiti a progetti di investimento ultimati nel corso dell'esercizio ed entrati in uso riguardanti: i) l'aggiornamento del tool XMG utilizzato per la produzione e la modifica delle mappe radar locali asservite come background delle CWP; ii) l'evoluzione tecnologica e funzionale di alcune piattaforme informatiche utilizzate in ambito Sesar; iii) i software a supporto di vari sistemi gestionali. Per 10.468 migliaia di euro l'incremento è riferito a progetti di investimento in corso di esecuzione tra cui si evidenziano: i) il programma NOAS (New Operational Area System), inerente l'ottimizzazione dei sistemi già sviluppati da ENAV con i programmi Airnas ed Athena finalizzati al mantenimento della certificazione in ambito Single European Sky e all'integrazione delle banche dati Ais e Meteo; ii) il sistema di monitoraggio ed analisi denominato AIDA;
  • i decrementi delle attività immateriali per 9.435 migliaia di euro riferiti per 8.900 migliaia di euro a progetti di investimento ultimati ed entrati in uso a voce propria e per 535 migliaia di euro alla riclassifica nell'ambito delle attività materiali.

7. Partecipazioni

Le partecipazioni ammontano a 142.579 migliaia di euro ed hanno registrato nell'esercizio la seguente movimentazione:

31.12.2015 Incrementi Decrementi 31.12.2016
Partecipazioni in:
imprese controllate 143.117 0 (705) 142.412
altre imprese 167 0 0 167
Totale 143.284 0 (705) 142.579

Il decremento dell'esercizio di 705 migliaia di euro è riferito al valore della partecipazione nel Consorzio Sicta riclassificato nell'ambito delle attività destinate alla dismissione. Il Consorzio Sicta che ha una durata statutaria fissata al 31 dicembre 2017 è stato posto in liquidazione volontaria, in conformità alle previsioni del piano industriale, nel mese di marzo 2017 a seguito delle delibere delle Consorziate e successiva Assemblea totalitaria avvenuta in data 3 marzo 2017. A seguito di tale iniziativa la partecipazione è stata iscritta nelle attività destinate alla dismissione.

Nell'ambito della voce partecipazioni in imprese controllate è iscritta la quota totalitaria in Techno Sky per complessivi 99.224 migliaia di Euro. Tale valore di carico della partecipazione, maggiore rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto è stato oggetto del test di impairment al 31 dicembre 2016, al fine di valutare la recuperabilità dell'importo iscritto. Il valore recuperabile è stato stimato sulla base dei flussi di cassa desunti dal piano economico‐finanziario 2016 ‐ 2019 tenuto conto del budget 2017 predisposto dalla controllata Techno Sky, attualizzando i flussi operativi con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF). Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC (Weighted Average Cost of Capital) pari al 7,2% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali pari al 1,5%, coerente con le attuali prospettive macroeconomiche di riferimento e in continuità con quanto effettuato nel 2015.

Ad esisto del test risulta un valore recuperabile superiore al valore di iscrizione e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore. Il valore recuperabile ai fini dell'impairment test esprime un plusvalore (headroom) rispetto ai corrispondenti valori di libro di ammontare pari a circa 7,7 milioni di euro con un valore complessivo pari a 106,9 milioni di euro.

Ai fini dell'analisi di sensitività, ipotizzando un incremento del WACC dello 0,3% e mantenendo un tasso di crescita pari all'1,5%, il valore recuperabile della partecipazione si ridurrebbe a 101 milioni di euro. Assumendo un incremento del WACC dello 0,3% ed applicando un tasso di crescita dell'1,1%, il valore recuperabile della partecipazione si ridurrebbe a 94,5 milioni di euro.

Tra le partecipazioni in imprese controllate vi è inoltre la quota del 100% nella partecipazione in Enav Asia Pacific con sede a Kuala Lumpur in Malesia e in Enav North Atlantic, società di diritto americano costituita nella forma giuridica di una Limited Liability Company regolata dalle leggi dello Stato del Delaware (USA), Enav North Atlantic ha assunto gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement sottoscritto nel mese di dicembre 2013 per l'acquisto del 12,5% delle quote di Aireon, azienda statunitense del gruppo Iridium, che ha per oggetto sociale la fornitura di servizi strumentali alle attività di sorveglianza della navigazione aerea per mezzo di apposito apparato, definito "payload", installato a bordo dei 66 satelliti operativi Iridium che

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permetteranno di mettere a disposizione il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il traffico aereo con una copertura di sorveglianza nei punti oggi non coperti dai radar. L'acquisto della partecipazione avviene mediante il versamento di quattro tranche, di cui l'ultima prevista nel 2017, per un importo complessivo pari a 61,2 milioni di dollari, che sono allineate al pagamento del maggiore azionista di Aireon rappresentato da NAV Canada con il 51% del capitale ed ancorate alla realizzazione delle medesime milestones individuate con lo stesso. A fine 2016 la partecipazione in Enav North Atlantic accoglie le tre tranche previste contrattualmente, valori invariati rispetto al 2015, di cui risultano globalmente versate due tranche per l'acquisizione di Aireon corrispondenti a 38,3 milioni di dollari e la terza è stata oggetto di versamento nel mese di febbraio 2017 per 16,8 milioni di dollari portando il valore della partecipazione a 55,1 milioni di dollari.

La partecipazione in altre imprese si riferisce alla quota di partecipazione del 16,67% nel capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, per un ammontare pari a 167 migliaia di Euro. Nel mese di maggio 2016 sono stati incassati i dividendi deliberati dalla ESSP per un ammontare di 250 migliaia di euro.

Per i commenti relativi all'andamento delle società controllate nel corso dell'esercizio 2016, si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione.

Il dettaglio delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2016, con l'indicazione della quota posseduta e del relativo valore di carico, è di seguito riportato:

Patrimonio quota di Valore
Data Capitale Utile/(perdita) Netto al partecipazio Patrimonio netto contabile al
Denominazione Sede bilancio Sociale dell'esercizio 31.12.2016 ne di pertinenza 31.12.2016
Imprese controllate
Techno Sky S.r.l. Roma 31.12.2016 1.600 4.171 14.112 100% 14.112 99.224
Enav Asia Pacific Kuala Lumpur 31.12.2016 127 930 1.064 100% 1.064 127
Enav North Atlantic Miami 31.12.2016 40.482 (1) 40.479 100% 40.479 43.061

Il dettaglio della partecipazione classificata nelle attività destinate alla dismissione che evidenziano un valore del patrimonio netto contabile superiore rispetto al valore contabile è di seguito riportato:

Patrimonio quota di Valore
Data Capitale Utile/(perdita) Netto al partecipazio Patrimonio netto contabile al
Denominazione Sede bilancio Sociale dell'esercizio 31.12.2016 ne di pertinenza 31.12.2016
Imprese classificate tra le attività destinate alla dismissione
Consorzio SICTA Napoli 31.12.2016 1.033 2 1.475 60% 885 705

8. Attività finanziarie correnti e non correnti

Le attività finanziarie in oggetto si riferiscono interamente al contratto derivato sottoscritto nel mese di dicembre 2013 da Enav per l'acquisto a termine di valuta, dollari americani, suddivise in quattro tranche di cui tre già esercitate. L'ultima tranche verrà esercitata nel 2017 di conseguenza la valutazione al fair value

del derivato al 31 dicembre 2016 pari ad un'attività di 1.221 migliaia di euro è stata classificata nelle attività finanziarie correnti. A seguito di tale ultima quota rimasta la voce attività finanziarie non correnti si è azzerata.

Il contratto derivato ha una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow hedge, e si rimanda alla nota 34 del bilancio consolidato per tutte le informazioni richieste dall'IFRS 7.

9. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono dettagliatamente riportate nel prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (patrimonio netto).

31.12.2015 Incr.to/decr.to con
impatto a CE
Incr.to/decr.to con
impatto a PN
31.12.2016
Differenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati 57.889 14.106 (2.062) (708) 0 0 55.827 13.398
Svalutazione rimanenze 9.126 2.191 (124) (30) 0 0 9.002 2.161
Attualizzazione crediti 5.007 1.392 (1.149) (399) 0 0 3.858 993
Effetto fiscale IFRS conversion 336 109 (134) (51) 0 0 202 58
Attualizzazione TFR 130 32 0 0 1.810 435 1.940 467
Quota TFR non deducibile 1.469 353 0 0 0 0 1.469 353
Fair value derivato 5 1 0 0 47 11 52 12
Altri 205 56 134 24 0 0 339 80
Totale 74.167 18.240 (3.335) (1.164) 1.857 446 72.689 17.522
Passività per imposte differite
Altri 8.047 2.213 1.057 (28) 0 0 9.104 2.185
Attualizzazione debiti 107 30 163 35 0 0 270 65
Effetto fiscale IFRS conversion 3.100 941 (288) (93) 0 0 2.812 848
Fair value derivato 3.548 851 0 0 253 61 3.801 912
Totale 14.802 4.035 932 (86) 253 61 15.987 4.010

La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite, che presentano a fine 2016 un saldo pari rispettivamente a 17.522 migliaia di euro e 4.010 migliaia di euro, è da attribuire ai seguenti effetti:

  • agli accantonamenti ed utilizzi di fondi tassati, quali fondi rischi, svalutazione magazzino e svalutazione crediti per le motivazioni riportate alle note 11, 12 e 17;
  • alla rielaborazione dell'attualizzazione dei crediti per balance di terminale sulla base della nuova previsione di imputazione in tariffa al netto dei rigiri di competenza del 2016 di tutti i balance iscritti e alla rilevazione dell'attualizzazione dei crediti e debiti per balance rilevati al 31 dicembre 2016;
  • alla contabilizzazione del TFR secondo il metodo attuariale che ha rilevato nel periodo una perdita attuariale con impatto nelle altre componenti del conto economico complessivo;

  • alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati con rilevazione nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • alla rilevazione della fiscalità differita sugli interessi di mora non incassati il cui saldo è stato adeguato all'aliquota fiscale del 24% generando un effetto positivo di 265 migliaia di euro.

10. Crediti tributari correnti e non correnti

I crediti tributari non correnti, invariati rispetto al 2015, ammontano a 23.164 migliaia di euro e si riferiscono al credito per la maggiore imposta IRES versata negli anni 2007/2011 per effetto della mancata deduzione dell'Irap relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato, come da istanza di rimborso presentata il 6 marzo 2013. In particolare, il diritto di rimborso trae origine dall'art. 2 del D.L. 201/2011 che ha ammesso la deducibilità analitica dal reddito d'impresa dell'IRAP, precedentemente ammessa solo nella misura del 10 per cento dell'imposta versata, decreto successivamente integrato con il decreto legge n. 16 del 2012 all'art. 4 comma 12 al fine di estendere tale possibilità anche ai periodi di imposta precedenti con decorrenza dal periodo di imposta 2007. Con riferimento ai tempi del rimborso del credito, il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate prevede dei rimborsi partendo dai periodi di imposta più remoti ed in base all'ordine di trasmissione dei flussi telematici, e stabilisce i criteri nei casi in cui non vi sia una piena capienza di disponibilità finanziarie, a tal fine si è ritenuto prudenziale classificare tale credito tra le attività non correnti.

I crediti tributari correnti ammontano a 26.640 migliaia di euro e sono formati dai crediti riportati nella seguente tabella.

Totale 26.640 79.785 (53.145)
Credito per altre imposte correnti 1.492 1.654 (162)
Credito IRAP 11.474 17.025 (5.551)
Credito verso erario per IVA 13.674 61.106 (47.432)
31.12.2016 31.12.2015 Variazione

Il credito verso erario per IVA pari a complessivi 13.674 migliaia di euro registra una variazione netta negativa di 47.432 migliaia di euro riferita principalmente all'incasso dell'intera iva chiesta a rimborso per gli anni di imposta 2012, 2014 e 2015 per complessivi 61.496 migliaia di euro comprensiva degli interessi attivi rilevati nell'esercizio per 418 migliaia di euro, al netto dell'iva maturata nel 2016 per complessivi 13.671 migliaia di euro. Tale importo è stato chiesto a rimborso nella dichiarazione iva presentata nel mese di febbraio 2017.

Il credito IRAP ammonta a 11.474 migliaia di euro ed è formato dal credito rilevato nel 2015 ridotto dell'IRAP di competenza dell'esercizio pari a 5.498 migliaia di euro e dalla rettifica attuata per allineamento ai valori della dichiarazione presentata nel 2016 per 53 migliaia di euro.

Nel credito per altre imposte correnti risulta sia il credito per imposte versate all'estero per 309 migliaia di euro che il credito per l'istanza di rimborso IRAP, ai sensi dell'art. 6 del D.L. 185/2008 riguardante gli anni dal 2004 al 2007, per un valore complessivo pari a 1.170 migliaia di euro che si è ridotto nell'esercizio di 55 migliaia di euro a seguito dell'incasso della quota riferita all'anno 2005.

11. Crediti commerciali correnti e non correnti

I crediti commerciali correnti ammontano a 224.515 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti, riferiti interamente al credito per balance a 153.539 migliaia di euro ed hanno registrato nell'esercizio le variazioni riportate nella seguente tabella.

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Crediti commerciali correnti
Credito verso Eurocontrol 164.271 169.184 (4.913)
Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.299 14.366 (1.067)
Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30.000 30.000 0
Crediti verso altri clienti 37.144 34.390 2.754
Crediti per Balance 28.781 29.029 (248)
273.495 276.969 (3.474)
Fondo svalutazione crediti (48.980) (51.607) 2.627
Totale 224.515 225.362 (847)
Crediti commerciali non correnti
Crediti per Balance 153.539 124.278 29.261
Totale 153.539 124.278 29.261

Il credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2016 pari rispettivamente a 114.417 migliaia di euro (115.564 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e 49.854 migliaia di euro (53.620 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Il decremento dell'esercizio per un valore complessivo di 4.913 migliaia di euro si riferisce ai maggiori incassi ottenuti nell'esercizio sia per il credito di rotta che di terminale.

Il credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 13.299 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2016 in decremento di 1.067 migliaia di euro rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente. Il credito del 2015 pari a 14.366 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell'approvazione del bilancio 2015, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 61.578 migliaia di euro che hanno determinato un debito verso il MEF di 47.212 migliaia di euro pagato nel mese di dicembre 2016.

Il credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti da Enav per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05. Nel mese di dicembre sono stati incassati i 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2015.

La voce crediti verso altri clienti accoglie il credito maturato nei confronti sia delle società di gestione per le attività prestate da Enav che altri clienti per commesse estere in corso di esecuzione da parte della società. L'incremento è in massima parte attribuibile alle posizioni creditizie verso clienti esteri riferite a posizioni non scadute al 31 dicembre 2016.

Il fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 48.980 migliaia di euro ed ha subito le seguenti movimentazioni nel corso dell'esercizio 2016:

Decrementi
31.12.2015 Incrementi utilizzi cancellazioni 31.12.2016
Fondo svalutazione crediti 51.607 2.857 (880) (4.604) 48.980

L'incremento dell'esercizio di 2.857 migliaia di euro si riferisce alla svalutazione di crediti dubbi riguardanti sia posizioni verso compagnie aeree per le tariffe di rotta e di terminale, che sono falliti o che non esercitano più l'attività a seguito del ritiro della licenza, che svalutazioni verso società di gestione che sono entrate in una procedura concorsuale. I decrementi pari a complessivi 5.484 migliaia di euro si riferiscono per 880 migliaia di euro a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2016 e per 4.604 migliaia di euro alla cancellazione di posizioni considerate non più recuperabili sia con riferimento ai crediti di rotta che ai crediti di terminale.

Gli utilizzi vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.

Il credito per Balance, al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 182.320 migliaia di euro classificato nei crediti commerciali correnti per 28.781 migliaia di euro corrispondente alla quota che si recupererà nel 2017 e quindi inserita in tariffa per lo stesso esercizio e per 153.539 migliaia di euro classificati nei crediti commerciali non correnti in quanto oggetto di recupero negli esercizi successivi al 2017 in conformità ai piani di recupero riportati nel piano di performance e nel contratto di programma 2016‐2019 in attesa di delibera del CIPE per la sottoscrizione.

In particolare il credito per Balance accoglie la quota residua dei balance di rotta e di terminale non ancora recuperati tramite le tariffe. Con riferimento alla variazione registrata nei crediti per balance parte corrente, si segnala che a seguito della rivisitazione del piano di recupero del balance di terminale di terza fascia iscritto negli esercizi precedenti, le relative quote sono state riclassificate nei crediti non correnti in conformità al recupero previsto nel contratto di programma.

Il credito per balance rilevato nell'esercizio 2016 pari a complessivi 48.992 migliaia di euro, al lordo dell'effetto dell'attualizzazione, è stato classificato nei crediti commerciali non correnti e si riferisce per 27.735 migliaia di euro a balance di rotta e per 21.257 migliaia di euro a balance di terminale. In particolare, i balance di rotta si riferiscono a: i) il balance per rischio traffico e la quota parte non recuperata dei balance iscritti negli anni precedenti ed inseriti in tariffa 2016 per complessivi 20.880

migliaia di euro rilevato a seguito delle minori unità di servizio di rotta generate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (‐6,4%); ii) un balance meteo per 914 migliaia di euro determinato, in conformità ai regolamenti comunitari, in base ad una logica di cost recovery; iii) il balance sul kpi capacity di rotta quale bonus per aver superato l'obiettivo definito nel piano di performance che prevedeva come target 0,10 minuti di ritardo per voli assistiti di rotta con risultato raggiunto da Enav a consuntivo pari a 0,002 minuti/volo. La quantificazione economica di tale bonus, avendo raggiunto il massimo livello, ha portato all'iscrizione di un balance per 5.941 migliaia di euro. I balance di terminale si riferiscono a: i) il balance capacity per le due fasce di tariffazione del terminale soggette al piano di performance che prevedeva come target 0,02 minuti di ritardo negli arrivi dei voli per cause imputabili alla Capogruppo, per i cinque aeroporti soggetti al piano di performance, il ritardo complessivo per cause imputabili all'ATM è stato pari a 0,006 minuti determinando una quantificazione economica complessiva pari a 432 migliaia di euro di cui 170 migliaia di euro per la prima fascia e 262 migliaia di euro per la seconda fascia di tariffazione; ii) il balance legato alla terza fascia di tariffazione, non ricompresa nel piano di performance, in cui permane una logica di cost recovery ed ammonta a 20.825 migliaia di euro. Tale balance è in buona parte collegato alla minore tariffa applicata per il 2016 che, su richiesta del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata pari a quella utilizzata per il 2015 pari a euro 260,96, che conteneva una quota a carico della Società per il contributo del fondo stabilizzazione tariffe. La tariffa naturale determinata sulla base dei costi preventivati per il 2016 che comprendeva anche parte del recupero dei balance iscritti negli esercizi precedenti, sarebbe ammontata a euro 358,08. Nelle more dell'individuazione dello strumento necessario alla copertura del delta scaturente tra la tariffa applicata e la tariffa naturale da parte dei suddetti Ministeri, tale importo viene iscritto quale credito per balance in conformità alla normativa vigente.

12. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino, rappresentate da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione a 60.872 migliaia di euro registrando una variazione netta in riduzione di 1.116 migliaia di euro sia per la minore esigenza di nuove parti di ricambio generata nell'esercizio che per i maggiori impieghi nei sistemi operativi. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:

31.12.2015 Incrementi Decrementi 31.12.2016
Magazzino fiduciario 65.891 2.428 (3.753) 64.566
Magazzino diretto 4.480 656 (571) 4.565
Magazzino radiomisure 743 0 0 743
71.114 3.084 (4.324) 69.874
Fondo Svalutazione magazzino (9.126) (829) 953 (9.002)
Totale 61.988 2.255 (3.371) 60.872

L'incremento di 2.255 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al magazzino fiduciario per l'acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra cui parti di ricambio a supporto dei radar e degli aiuti visivi luminosi. Una parte dell'incremento pari a 416 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificate a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 4.324 migliaia di euro, al lordo del fondo svalutazione magazzino, riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi.

Il fondo svalutazione magazzino si è incrementato di 829 migliaia di euro per parti di ricambio divenute obsolete in quanto inerenti ad impianti non più utilizzati e si è decrementato di 953 migliaia di euro a seguito dello smaltimento di parti di ricambio già oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti.

Le parti di ricambio presenti nel magazzino fiduciario sono depositate presso la società controllata Techno Sky che le gestisce per conto di Enav.

13. Crediti e debiti verso imprese del gruppo

I crediti verso imprese del gruppo ammontano a 21.745 migliaia di euro (12.783 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e registrano un incremento di 8.962 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2015 riferito principalmente alla controllata Techno Sky. La posizione a credito verso Techno Sky ammonta a 21.489 migliaia di euro (12.175 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) ed è rappresentato per 21.222 migliaia di euro dal conto corrente di corrispondenza su cui vengono rilevati gli anticipi erogati alla società in corso di anno e successivamente utilizzato in compensazione con le fatture passive ricevute dalla stessa. Il conto si è incrementato per 9.355 migliaia di euro a seguito dei maggiori anticipi erogati nel corso dell'esercizio rispetto alle compensazioni effettuate.

I debiti verso imprese del gruppo ammontano a 41.355 migliaia di euro (37.172 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e registrano un incremento netto rispetto al 31 dicembre 2015 di 4.183 migliaia di euro. Tali debiti, sia nell'ammontare che nella variazione, sono relativi principalmente alla controllata Techno Sky, verso cui Enav ha un debito di 39.684 migliaia di euro (34.873 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) riferite in massima parte a fatture da ricevere per l'ultimo bimestre del canone di manutenzione sia dei sistemi operativi che non operativi, la manutenzione degli aiuti visivi luminosi, le attività legate a progetti di investimento per Enav tra cui le attività sull'aeroporto di Brindisi, il progetto di ammodernamento denominato Satcas, l'adeguamento dei sistemi meteo all'emendamento 74 e 75 ICAO, il sistema data link 2000 fase II. Gli altri debiti per complessivi 1.671 migliaia di euro (2.299 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) riguardano posizioni aperte sia nei confronti del Consorzio Sicta per 1.638 migliaia di euro, principalmente per l'attività di supporto specialistico prestata su vari progetti anche finanziati dalla Comunità Europea, che verso Enav Asia Pacific per 33 migliaia di euro.

14. Altre attività correnti

Le altre attività correnti ammontano a 11.725 migliaia di euro e registrano un decremento netto rispetto all'esercizio precedente di 3.765 migliaia di euro. La voce in oggetto è così composta:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 3.995 7.401 (3.406)
Credito verso il personale 3.373 3.491 (118)
Credito verso enti vari per progetti finanziati 3.307 4.138 (831)
Depositi cauzionali 224 224 0
Risconti attivi 1.047 714 333
Crediti diversi 2.834 2.607 227
14.780 18.575 (3.795)
Fondo svalutazione altri crediti (3.055) (3.085) 30
Totale 11.725 15.490 (3.765)

Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti si riferisce interamente ai contributi PON reti e mobilità 2007/2013 deliberati ma non ancora incassati al 31 dicembre 2016 riguardanti sia i progetti rendicontati entro la data ultima fissata nel 31 dicembre 2015 che due progetti finanziati dal Piano d'Azione e Coesione (PAC) per i quali il periodo utile per la rendicontazione termina nel mese di marzo 2017. Il decremento di 3.406 migliaia di euro rispetto al saldo al 31 dicembre 2015 si riferisce esclusivamente agli incassi ottenuti nell'esercizio riferiti al progetto modo S dell'aeroporto di Brindisi che al radar dell'aeroporto di Napoli Capodichino.

Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogate ai dipendenti in trasferta ed ancora non concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (3.055 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogate ad ex dipendenti, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. A seguito delle sentenze 745/2011 e 966/2012 della Corte dei Conti, che ha condannato i convenuti al pagamento delle somme, sono stati incassati 30 migliaia di euro con corrispondente riduzione del fondo, a fronte di piani di rientro definiti per il recupero del credito. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e per alcuni soggetti anche delle proprietà immobiliari.

Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a complessivi 3.307 migliaia di euro si riferisce principalmente alla quota di cofinanziamento di competenza dell'esercizio riguardante il programma SESAR terminato nel 2016 che sarà oggetto di rendicontazione nel 2017 per un importo di 1.124 migliaia di euro, di cui nel corso dell'esercizio sono state incassate le quote iscritte nel 2015 per 3.398 migliaia di euro. Nel suddetto credito vi sono poi iscritte le quote di altri progetti europei finanziati terminati nell'esercizio e rendicontati alla Commissione Europea in attesa di ricevere il relativo incasso oltre alla formazione finanziata da Fondimpresa.

I risconti attivi ammontano a 1.047 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un incremento di 333 migliaia di euro riferiti principalmente alla commissione corrisposta alla Banca Nazionale del Lavoro per la

concessione di un finanziamento di 70 milioni di euro della durata di tre anni con decorrenza 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2019, da utilizzare su base rotativa per le generali necessità di capitale circolante della Società.

15. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Si riporta di seguito il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2016:

Totale 213.744 156.573 57.171
Denaro e valori in cassa 39 34 5
Depositi bancari e postali 213.705 156.539 57.166
31.12.2016 31.12.2015 Variazione

Le diponibilità liquide e mezzi equivalenti presso banche e Tesoreria Centrale ammontano a 213.744 migliaia di euro e registrano una variazione netta positiva di 57.171 migliaia di euro che, oltre alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha evidenziato maggiori incassi rispetto all'esercizio precedente, è stata influenzata dai seguenti eventi: i) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 16,9 milioni di euro, il pagamento all'ENAC delle quote di competenza degli incassi di rotta e di terminale per 8,7 milioni di euro e pagamento al MEF di 47,2 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta ed il credito rappresentato dai voli esenti e riferiti ambedue l 2015; ii) il rimborso di finanziamenti per 31,3 milioni di euro; iii) il pagamento del saldo e degli acconti dell'imposta IRES per 34,5 milioni di euro. Tali uscite sono state in parte compensate dagli incassi ricevuti nell'esercizio e riferiti al credito IVA a rimborso per 61,5 milioni di euro, ai progetti finanziati PON anni 2000/2006 e 2007/2013 per complessivi 11,2 milioni di euro e ai prefinancing ottenuti sui progetto finanziati quali Connecting Europe Facility 2014, Sesar 2020 ed altri minori per complessivi 15,1 milioni di euro.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità.

16. Patrimonio netto

Il Patrimonio netto ammonta al 31 dicembre 2016 a 1.142.863 migliaia di euro e le variazioni intervenute nell'esercizio sono dettagliatamente riportate nello specifico prospetto contabile posto dopo gli schemi di bilancio patrimoniali ed economici.

Nella tabella che segue vengono riportate i dettagli delle singole voci.

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Capitale sociale 541.744 941.744 (400.000)
Riserva legale 18.368 15.877 2.491
Altre riserve 436.359 36.359 400.000
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) (3.045) 0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai
dipendenti
(7.181) (5.805) (1.376)
Riserva Cash Flow Hedge 2.849 2.693 156
Utili/(Perdite) portati a nuovo 82.365 82.365 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 71.404 49.817 21.587
Totale Patrimonio Netto 1.142.863 1.120.005 22.858

In data 10 giugno 2016 è divenuta efficace la delibera di riduzione volontaria del capitale sociale assunta dall'Assemblea degli Azionisti in seduta straordinaria in data 2 marzo 2016 ai sensi dell'art. 2445 del codice civile per l'importo di 400 milioni di euro con contestuale costituzione di riserva disponibile. Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie.

La riserva legale ammonta a 18.368 migliaia di euro e si incrementa a seguito della destinazione del 5% del risultato di esercizio 2015 di Enav ai sensi dell'art. 2430 del codice civile ed in conformità a quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2016 in sede di approvazione del bilancio di esercizio 2015.

Le altre riserve derivano dalla riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 ed esposti originariamente al netto delle imposte differite che sono state assolte. A tal fine, tale riserva è diventata disponibile ed è stata riclassificata negli esercizi precedenti nella voce altre riserve. La variazione dell'esercizio di 400 milioni di euro è legata alla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale come precedentemente rappresentato.

La riserva da prima adozione (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.

La riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale, che al 31 dicembre 2016 mostrano una perdita attuariale di 7.181 migliaia di euro.

La riserva cash flow hedge, pari a 2.849 migliaia di euro, accoglie la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati, che evidenziano un variazione netta positiva nell'esercizio per 156 migliaia di euro al netto dell'effetto fiscale.

Gli utili/(perdite) portati a nuovo accolgono i risultati rilevati nei precedenti esercizi e non ha subito variazioni nel 2016 in quanto il risultato di esercizio 2015, al netto della quota destinata alla riserva legale, è stata erogata come dividendo per 47,3 milioni di euro.

L'utile di esercizio ammonta a 71.404 migliaia di euro.

Nella tabella seguente si riporta il prospetto di analisi delle riserve di patrimonio netto con indicazione della relativa possibilità di utilizzazione, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2427 del Codice Civile e dal principio IAS 1.

Importo Possibilità di
utilizzazione
Riserve di capitale
Altre riserve 436.359 A, B, C
Riserve di utili
Riserva legale 18.368 indisponibile
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) indisponibile
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (7.181) B
Riserva Cash Flow Hedge 2.849 B
Utili/(Perdite) portati a nuovo 82.365 A, B, C
Totale riserve 529.715

A: aumento capitale sociale; B: copertura perdite; C: distribuzione ai soci.

Gestione del capitale

L'obiettivo del Gruppo nell'ambito della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti ed il supporto allo sviluppo futuro. Il Gruppo gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle condizioni economiche e dei requisiti dei covenant finanziari. Il Gruppo si prefigge inoltre l'obiettivo di mantenere un adeguato livello di patrimonializzazione che consenta l'accesso a fonti esterne di finanziamento, cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, e a supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività del Gruppo. Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 non sono stati apportati cambiamenti agli obiettivi, politiche e procedure di gestione del capitale.

17. Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 10.714 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle passività correnti è pari a 3.803 migliaia di euro. La variazione dell'esercizio è riportata nella seguente tabella:

Totale fondi 9.924 3.092 (2.302) 10.714
Altri fondi rischi 4.992 2.219 0 7.211
Fondo rischi per altri contenziosi in essere 1.089 392 (185) 1.296
Fondo rischi per il contenzioso con il personale 3.843 481 (2.117) 2.207
31.12.2015 Incrementi Decrementi 31.12.2016

Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota a breve è pari a 982 migliaia di euro, si è decrementato nell'esercizio per complessivi 2.117 migliaia di euro a seguito della chiusura di contenziosi

per conciliazioni o soccombenza della società in sede di giudizio sia con personale dipendente che dirigenti. L'incremento di 481 migliaia di euro riguarda contenziosi iniziati nel 2016 per vicende legate al rapporto di lavoro, per il quale è stato valutato un rischio di soccombenza probabile. Al 31 dicembre 2016, il valore complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali della Società possibile è pari a 0,5 milioni di euro.

Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, la cui quota a breve è pari a 406 migliaia di euro, si è decrementato nell'esercizio per 185 migliaia di euro per la chiusura di un contenzioso in cui la Società è risultata soccombente a seguito di una sentenza emessa nel 2016 dalla Corte di Appello di Roma. L'incremento di 392 migliaia di euro è relativo principalmente ad un giudizio instaurato da Enav in cui le controparti hanno presentato domanda di lite temeraria volta da ottenere la condanna degli attori. Al dicembre 2016, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali della Società possibile è pari a 1,2 milioni di euro. Si evidenzia inoltre un altro contenzioso, valutato dai legali della società come possibile, nelle more del passaggio in giudicato della sentenza. In tale giudizio, con sentenza emessa nel mese di ottobre, il Tribunale ha rigettato la domanda di parte attrice, sulla quale gravava l'onere probatorio, per inammissibilità dell'azione promossa ex art. 2401 del codice civile.

La voce altri fondi rischi, la cui quota a breve è pari a 2.415 migliaia di euro, si incrementa nell'esercizio di 2.219 migliaia di euro riferiti a: i) il contratto di ammodernamento dei sistemi di assistenza al volo dell'aeroporto di Parma, già oggetto di recesso da parte di Enav nel 2013, e comunicazione nel 2016 alle imprese affidatarie del contratto originale della nullità del contratto per diversi e concorrenti motivi e conseguente domande di ripetizione delle somme erogate dalla Società in adempimento del contratto medesimo. A seguito di tale azione si è proceduto ad accantonare 1.596 migliaia di euro per alcuni importi capitalizzati nelle attività materiali in corso di realizzazione che, in futuro, potrebbero risultare non più utilizzabili; ii) alla concessione all'uso di frequenze ricadenti nelle bande non aeronautiche, connesse all'espletamento dei servizi di controllo della navigazione aerea forniti da Enav, concesse in utilizzo a titolo gratuito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) fino al 31 dicembre 2015. Lo stesso MISE le considera onerose con decorrenza 1° gennaio 2016 sebbene non si siano modificati i presupposti seguiti nei vari anni per renderli gratuiti. La Società ha intrapreso varie interlocuzioni con gli organi competenti al fine di addivenire alla definizione della disciplina applicabile alle frequenze ricadenti nelle bande non aeronautiche utilizzate dalla Società. Nelle more della sua definizione si è proceduto a stimare l'importo della concessione considerando le frequenze ricadenti nelle bande non aeronautiche in uso nel 2016 ridotto del 40% in conformità all'art. 32 comma 9 lettera f) dell'allegato 25 del Codice delle Comunicazioni (D.Lgs. 259/03) per un importo pari a 623 migliaia di euro.

18. Tfr e altri benefici ai dipendenti

Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 38.562 migliaia di euro (38.289 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) ed è composto dal Fondo di Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, riguardanti l'ammontare da corrispondere ai dipendenti ENAV all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

La movimentazione del TFR e altri benefici ai dipendenti è riportata nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015
Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo 38.289 40.202
Interest cost 527 690
(Utili )/Perdite attuariali su benefici definiti 1.810 (1.619)
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni (2.064) (984)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo 38.562 38.289

L'utilizzo del fondo TFR per 2.064 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita nel corso dell'esercizio, da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta, in parte per l'acquisto di azioni Enav (760 migliaia di euro) e in piccola parte alla liquidazione diretta mensile del TFR come quota integrativa della retribuzione (QU.I.R.) in conformità a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015, per il personale che ha esercitato l'opzione.

La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2016 perdite attuariali per 1.810 migliaia di euro rispetto agli utili attuariali rilevati nel 2015.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni effettuate per il processo di stima attuariale del fondo TFR al 31 dicembre 2016 poste a confronto con i valori utilizzati al 31 dicembre 2015:

31.12.2016 31.12.2015
Tasso di attualizzazione 1,31% 2,03%
Tasso di inflazione 1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
Tasso annuo incremento TFR 2,625% per il 2016
2,850% per il 2017
2,775% per il 2018
2,700% per il 2019
3,00% dal 2020 in poi
2,625% per il 2016
2,850% per il 2017
2,775% per il 2018
2,700% per il 2019
3,00% dal 2020 in poi
Tasso atteso di turnover 4,00% 4,00%
Tasso atteso di erogazione anticipazioni 2,50% 2,50%

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+

rilevato alla valutazione economica sulla base d TFR è pari a Di seguito s a data della e. La curva r che present dell'analisi st al 75% dell'in si riportano le a valutazion relativa al ta ta una parti torica dei tas nflazione più e basi tecnic ne e comm asso di infla icolare volat ssi di inflazio 1,5 punti pe he demogra isurata alla azione è sta tilità della m one ISTAT de ercentuali in fiche utilizza permanenz to determin maggioranza egli ultimi an conformità a ate per la val a media de nato in forza degli indica nni. Il tasso a all'art. 2120 utazione. el collettivo a dell'attuale atori econom annuo di inc del Codice C oggetto di e situazione mici, nonché remento del Civile. 9ieél

31.12.2
2016
31.12.2015
Decesso IP
PS55
IPS55
Inabilità Ta
avole INPS dist
tinte
per età e se
esso
Tavole
e INPS distinte
p
per età e sesso
Pensionamen
nto
100%
% al
r
aggiungimento
o dei
requi
isiti Assicurazi
ione
Gen
erale obbligato
oria
100% al
raggiu
ungimento dei
requisiti
Assicurazione
Generale
e obbligatoria

Di seguito s si riporta un' analisi di sen nsitività rigu ardante gli i mpatti che s si produrrebb bero sulla vo oce passività

per benefic i ai dipenden nti al 31 dice embre 2016, in seguito a modifiche n ei principali parametri va alutativi.

Pas
ssività per
benefici
definiti ai
dipe
endenti al
3
1.12.2016
Tasso di tur
nover + 1%
38.343
Tasso di tur
nover ‐ 1%
38.884
Tasso di inf
lazione + 0,25
5%
39.233
Tasso di inf
lazione ‐ 0,25
5%
37.975
Tasso di att
ualizzazione +
0,25%
37.601
Tasso di att
ualizzazione ‐
0,25%
39.635

La durata m media finanzi aria dell'obb bligazione pe er i piani a be enefici defini titi è di 11,2 anni.

Di seguito, s si riporta uno o schema de elle erogazion ni previste p per gli anni su uccessivi a va alere sul fon do TFR.

Erogazion
ni previste
entro 1 anno
o
2.234
tra 1 e 2 ann
ni
2.177
tra 2 e 3 ann
ni
2.014
tra 3 e 4 ann
ni
1.973
tra 4 e 5 ann
ni
1.895

19. Passivit tà finanziarie e correnti e non correnti i

Le passività finanziamen correnti com agosto 201 dicembre 20 à finanziarie nti a medio mprensivi de 5 con espos 016; iii) il de e correnti e – lungo ter egli interessi sizione nelle rivato passiv e non corre rmine con e passivi rileva passività co vo di copertu nti accolgon esposizione ati per comp orrenti degli ura dal rischi no: i) i deb della quota petenza; ii) il interessi pa o di cambio iti verso gli a breve tra prestito obb assivi rilevat della valuta i istituti di a le passività bligazionario ti per compe AED. credito per à finanziarie o emesso il 4 etenza al 31 àre1

Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2016 posti a confronto con il 2015 e le relative variazioni:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
quota corrente quota non
corrente
quota corrente quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
Finanziamenti bancari 31.208 119.623 31.155 150.823 53 (31.200)
Derivato passivo 0 104 0 0 0 104
Prestito obbligazionario 1.414 180.000 1.414 180.000 0 0
Totale 32.622 299.727 32.569 330.823 53 (31.096)

La seguente tabella riporta la composizione dell'Indebitamento Finanziario netto al 31 dicembre 2016 confrontato con l'esercizio precedente, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità a quanto stabilito nella raccomandazione ESMA/2013/319 del 20 marzo 2013.

di cui parti di cui parti
31.12.2016 correlate 31.12.2015 correlate
(A) Cassa 213.745 156.573
(B) Altre disponibilità liquide
(C) Titoli detenuti per la negoziazione
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) 213.745 156.573
(E) Crediti finanziari correnti
(F) Debiti finanziari correnti
(G) Parte corrente dell'indebitamento finanzario non corrente (32.622) (3.313) (32.569) (3.300)
(H) Altri debiti finanziari correnti
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (32.622) (3.313) (32.569) (3.300)
(J) Indebitamento finanziario corrente netto / (Liquidità) (D)+(E)+(I) 181.123 (3.313) 124.004 (3.300)
(K) Debiti bancari non correnti (119.623) (1.661) (150.823) (4.965)
(L) Obbligazioni emesse (180.000) (180.000)
(M) Altri debiti non correnti
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (299.623) (1.661) (330.823) (4.965)
(O) Posizione Finanziaria Netta CONSOB (J)+(N) (118.500) (4.974) (206.819) (8.265)
(P) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti 1.117 968
(Q) Indebitamento Finanziario Netto ENAV (O)+(P) (117.383) (4.974) (205.851) (8.265)

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2016 hanno registrato una variazione netta negativa di 31.147 migliaia di euro a seguito dei rimborsi avvenuti nel corso del periodo e per gli effetti connessi al costo ammortizzato. Nello specifico i rimborsi hanno interessato i seguenti finanziamenti:

  • il rimborso di 8.000 migliaia di euro delle due tranche semestrali del finanziamento con Unicredit S.p.A., con scadenza 30 novembre 2018;
  • il rimborso di 20.000 migliaia di euro delle due tranche semestrali del finanziamento con Unicredit S.p.A., con scadenza 30 giugno 2018;
  • il rimborso di due tranche semestrali del finanziamento con il Medio Credito Centrale per 3.333 migliaia di euro, con scadenza 31 maggio 2018.

La quota dei finanziamenti esposta tra le passività correnti per complessivi 31.208 migliaia di euro accoglie le quote da rimborsare nel 2017 in coerenza con i piani di ammortamento comprensivi degli effetti connessi al costo ammortizzato.

Al 31 dicembre 2016 Enav dispone di linee di credito di breve periodo uncommitted non utilizzate per complessivi 135 milioni di euro, a cui si aggiunge la quota del finanziamento BEI di 150 milioni di euro, oggetto di ulteriore contrattualizzazione nel corso del 2016, non ancora utilizzata, determinando liquidità disponibile per 285 milioni di euro.

Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo rapporto di credito di Enav nei confronti degli enti finanziatori.

Finanziatore Tipologia Ammontare
concesso
Ammontare
utilizzato
(valore
nominale)
Ammontare
disponibile
Valore in
bilancio
Tasso
BNL‐Bnp Paribas Fido ‐ scoperto c/c 15.000 15.000 Euribor + 1,90
Medio Credito Centrale Medio lungo termine a 5 anni 10.000 10.000 4.974 Euribor + 1,90
Unicredit Anticipi export 15.000 15.000 Euribor + 1,80
Unicredit Anticipi import 10.000 10.000 Euribor + 1,80
Unicredit Anticipi finanziari 40.000 40.000 Euribor + 1,80
Intesa San Paolo Anticipi finanziari 55.000 55.000 Euribor + 0,25
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 40.000 40.000 15.931 Euribor + 0,34
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 100.000 100.000 29.875 Euribor + 0,34
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 anni 250.000 100.000 150.000 100.051 Tasso fisso + 1,515
Totale 535.000 250.000 285.000 150.831

Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 1,58%, leggermente in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, beneficiando dell'effetto combinato della riduzione dei tassi di interesse e alla contrazione degli spread applicati anche a seguito della ricontrattazione effettuata dalla Società nel corso dell'esercizio.

La voce passività finanziarie non correnti accoglie il fair value negativo dello strumento finanziario derivato per 104 migliaia di euro. Lo strumento finanziario derivato è stato stipulato da Enav nel 2016 con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Aed relativamente ai futuri incassi in valuta estera legati ad un contratto attivo biennale definito con la General Civil Aviation Authority di Abu Dhabi per il progetto di ottimizzazione dei flussi di traffico aereo degli Emirati Arabi. Tale strumento derivato rispetta le condizioni previste per l'hedge accounting ed a conto economico vengono imputati i punti a termine alla data di valutazione, intesi come differenza tra il tasso spot Euro/AED alla data di attivazione della copertura rispetto al tasso a termine proposto dalle banche.

In data 4 agosto 2015 ENAV ha emesso un prestito obbligazionario per un valore nominale di 180 milioni di euro, quotato presso la Luxembourg Stock Exchange's regulated market, della durata di sette anni con rimborso integrale alla scadenza (4 agosto 2022). L'emissione obbligazionaria prevede il pagamento di una cedola annuale posticipata in misura fissa dell'1,93% del valore nominale, di cui la prima erogata in data 4 agosto 2016. La quota di interessi di competenza dell'esercizio ammonta 3.474 migliaia di euro di cui la quota non erogata pari a 1.414 migliaia di euro è stata classificata nelle passività correnti.

In relazione all'informativa richiesta ai sensi del IFRS 7, si rappresenta che il fair value del prestito obbligazionario, inteso come il prezzo che si pagherebbe per il trasferimento della passività nell'ambito di

una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione, è stimato pari a 191.070 migliaia di euro.

Enav ha stimato il fair value sulla base dei prezzi e rendimenti osservati sul mercato per strumenti di debito con maturity e profili di rischiosità analoghi a quello in argomento, utilizzando i dati di mercato desunti da un primario information provider per la costruzione dello z‐spread utilizzato nella costruzione della discounting curve.

20. Debiti commerciali correnti e non correnti

I debiti commerciali correnti ammontano al 31 dicembre 2016 a 125.705 migliaia di euro e registrano un incremento di 14.900 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito dei movimenti avvenuti nelle voci rappresentate nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso fornitori 108.523 97.626 10.897
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito
europeo
10.558 6.907 3.651
Debiti per balance 6.624 6.272 352
Totale 125.705 110.805 14.900
Debiti commerciali non correnti
Debiti per Balance 16.769 6.624 10.145
Totale 16.769 6.624 10.145

I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività della Società registrano una variazione netta di 10.897 migliaia di euro quale effetto netto tra i pagamenti effettuati ed i maggiori debiti rilevati a fine esercizio anche a seguito di contratti di investimento che hanno rilevato le prime milestone a dicembre 2016.

La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 10.557 migliaia di euro registrando un incremento netto di 3.650 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2015 accoglie; i) i contributi di prefinanziamento ricevuti sul progetto finanziato al 50% denominato Connecting Europe Facility (CEF) 2014 che interessa il periodo che va dal 2014 al 2020 di cui nel 2016 sono stati incassati due prefinancing per complessivi 10.916 migliaia di euro e rendicontate le attività svolte negli anni 2014 e 2015 riferite sia a costi di esercizio sostenuti dalla Società nei due anni di rendicontazione che progetti di investimento. A valle della rendicontazione effettuata è stato imputato a ricavo il 50% di competenza e classificato nell'ambito dei risconti passivi la quota collegata ai progetti di investimento per un decremento complessivo di 8.211 migliaia di euro; ii) i contributi di prefinancing ricevuti sul programma Sesar 2020 avviato nel 2016 ed articolato in vari progetti per 3.251 migliaia di euro; ii) i contributi sul progetto finanziato Sesar avviato nel 2009 e chiuso a fine novembre 2016 che sarà oggetto di rendicontazione nel 2017.

I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 23.394 migliaia di euro, di cui classificato nella parte corrente per 6.624 migliaia di euro e nei debiti commerciali non correnti per 16.769 migliaia di euro. Tale voce ha registrato nel periodo un incremento complessivo di 10.497 migliaia di euro per l'iscrizione dei balance al 31 dicembre 2016, al netto dell'effetto dell'attualizzazione, riferiti principalmente a: i) il balance inflazione di rotta per 13.140 migliaia di euro (5.621 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) determinato calcolando sui costi pianificati per il 2016 la differenza tra la percentuale di inflazione prevista nel piano di performance pari all'1,10% e l'inflazione determinata a consuntivo pari a ‐ 0,10%; ii) il balance inflazione di terminale sia di prima che di seconda fascia, determinati secondo la stessa metodologia della rotta, pari complessivamente a 2.239 migliaia di euro (957 migliaia di euro al 31 dicembre 2015); iii) il balance traffico della seconda fascia di tariffazione del terminale per 1.449 migliaia di euro a seguito delle maggiori unità di servizio registrate a consuntivo rispetto al dato pianificato per il 2,1%; iv) il balance per i costi Eurocontrol pari a 185 migliaia di euro relativi alla differenza tra i costi Eurocontrol dichiarati in sede di performance e quanto determinato a consuntivo. Tali costi, come dichiarato dalla Commissione Europea, sono considerati costi esenti dal meccanismo di cost‐sharing di cui al regolamento Comunitario 391/2013 e per quanto tale va restituita o richiesto ai vettori la differenza tra i costi di preventivo e quanto dichiarato a consuntivo.

21. Altre passività correnti e non correnti

Le altre passività accolgono le voci riportate nella tabella seguente distinte tra quota corrente e quota non corrente:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
Acconti 80.532 0 80.223 0 309 0
Altri debiti 81.087 0 88.068 0 (6.981) 0
Risconti 8.799 111.884 8.848 112.788 (49) (904)
Totale 170.418 111.884 177.139 112.788 (6.721) (904)

La voce acconti ammonta a complessivi 80.532 migliaia di euro e si riferiscono per 75.790 migliaia di euro al debito verso l'Aeronautica Militare per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2016 per i servizi di rotta e di terminale e per 4.742 migliaia di euro al debito verso ENAC per gli incassi di competenza inerente gli stessi servizi.

Il debito verso AMI per i servizi di rotta ammonta a 66.057 migliaia di euro (61.579 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e verrà posto in compensazione con il credito vantato nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) fino a capienza dell'importo e con iscrizione della quota restante nelle altre passività correnti, a titolo di debito verso il MEF, ed oggetto di pagamento successivamente all'approvazione del bilancio. A tal fine si segnala che la quota relativa all'esercizio 2015 pari ad un importo

netto di 47.212 migliaia di euro è stato pagato al Ministero dell'Economia e delle Finanze nel mese di dicembre 2016. Il debito verso AMI per i servizi di terminale ammonta a 9.732 migliaia di euro (9.920 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e in conformità a quanto previsto dalla legge 183/2011 che ha avuto decorrenza dal 1° luglio 2012, la quota parte di competenza dei ricavi tariffari di terminale viene erogata all'Aeronautica Militare in due quote annue. Nel 2016 sono stati erogati complessivamente 16.911 migliaia di euro riguardanti il secondo semestre 2015 ed il primo semestre 2016. Il debito iscritto rappresenta la quota del secondo semestre 2016 che verrà erogata entro il mese di aprile 2017.

Con decorrenza dall'esercizio 2011, in conformità a quanto previsto dai regolamenti comunitari in materia, nella determinazione della tariffa di rotta e di terminale vengono considerati anche i costi di supervisione di ENAC – Ente Nazionale per l'Aviazione Civile. Tale determinazione ha comportato che, la quota parte dei ricavi di competenza di ENAC determinati sulla base dei costi comunicati e delle Unità di Servizio sviluppate, rappresentano un debito per ENAV, rilevato in questa voce, che al 31 dicembre 2016 ammonta a 4.742 migliaia di euro (8.724 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Il decremento del debito è dovuto al pagamento dell'intera quota iscritta nel bilancio 2015 avvenuto nel mese di dicembre.

Gli altri debiti che ammontano a 81.087 migliaia di euro registrano un decremento netto di 6.981 migliaia di euro riferito principalmente al debito verso il personale per gli accantonamenti di competenza pari a complessivi 30.512 migliaia di euro (36.672 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) in riduzione per minori accantonamenti legati al premio di risultato e all'incentivo all'esodo e riguarda sia il debito per ferie maturate e non godute pari a 13.205 migliaia di euro che l'accantonamento del costo del personale nelle voci variabili rilevato per competenza pari a complessivi 17.307 migliaia di euro. Nell'ambito degli altri debiti vi sono inoltre compresi il debito verso la previdenza integrativa per 8.863 migliaia di euro, in linea rispetto all'esercizio precedente, che sono stati versati nei primi mesi del 2017 a fondi di previdenza aziendale quali Prevaer e Previndai e agli altri fondi scelti dal personale dipendente ed il debito verso la Commissione Europea per 1.683 migliaia di euro riferiti al progetto finanziato ANSP‐IDP finito e rendicontato nel 2016 per i maggiori prefinancing ricevuti rispetto all'attività rendicontata.

La voce risconti accoglie principalmente: i) i contributi PON reti e mobilità relativi al periodo 2000/2006 e 2007/2013 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo residuo pari a 48.065 migliaia di euro (47.828 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) che registrano nell'esercizio una variazione netta positiva di 237 migliaia di euro riferita per 7.529 migliaia di euro al rigiro a conto economico della quota di competenza dell'esercizio connessa agli ammortamenti degli investimenti a cui i contributi si riferiscono e l'incasso della quota residua dei progetti finanziati PON del periodo 2000/2006 per 7.766 migliaia di euro. La quota a breve ammonta a 6.503 migliaia di euro e riguarda l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi; ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/09, pari a 65.263 migliaia di euro (66.557 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) che registrano un decremento di 1.294 migliaia di

euro per il rigiro a conto economico della quota di competenza dell'esercizio per l'ammodernamento dei sistemi tecnologici dell'aeroporto di Verona Villafranca e per gli interventi effettuati sull'aeroporto di Verona, Comiso, Roma Ciampino, Treviso, Brindisi e Rimini. La quota corrente ammonta a 1.485 migliaia di euro; iii) altri contributi su investimenti per 5.399 migliaia di euro (7.232 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) riferiti principalmente a finanziamenti europei ottenuti in ambito TEN‐T riguardanti il progetto "ANSPs Interim Deployment Programme Implementation" per nuove implementazioni tecnologiche e procedurali legati al trasporto aereo ed il progetto FDP‐IOP. Il decremento dell'esercizio di 1.833 migliaia di euro è riferito oltre alla quota rigirata a conto economico legata agli ammortamenti degli investimenti a cui il contributo è riferito per 170 migliaia di euro anche alla classificazione nelle altre passività correnti di 1.683 migliaia di euro quale debito verso la Commissione Europea per maggiori prefinancing ottenuti rispetto alle attività rendicontate.

22. Debiti tributari e previdenziali

I debiti tributari e previdenziali ammontano a complessivi 36.133 migliaia di euro e sono così formati:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Debiti tributari 13.615 19.146 (5.531)
Debiti verso istituti di previdenza 22.518 21.046 1.472
Totale 36.133 40.192 (4.059)

I debiti tributari registrano un decremento di 5.531 migliaia di euro principalmente per il debito IRES pari a 6.141 migliaia di euro (11.946 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) minore rispetto all'esercizio precedente per i maggiori acconti di imposta versati in corso di anno. Infatti il debito netto iscritto è la risultanza tra l'imposta di competenza dell'esercizio che ammonta a 28.671 migliaia di euro ridotto degli acconti versati per 22.409 migliaia di euro e delle ritenute subite per 121 migliaia di euro. La restante parte dell'importo è riferito alle ritenute effettuate al personale dipendente e versate nel mese di gennaio 2017.

Il debito verso istituti di previdenza accoglie sia gli oneri sociali maturati sulle competenze del personale dipendente relative al mese di dicembre e versate nel mese successivo che la quota dei contributi sul costo del personale rilevato per competenza per complessivi 12.642 migliaia di euro.

Informazioni sulle voci di Conto Economico

23. Ricavi da attività operativa e per Balance

I ricavi da attività operativa e i ricavi per balance, anch'essi afferenti all'attività operativa, ammontano rispettivamente a 801.765 migliaia di euro e a 16.428 migliaia di euro e registrano il primo un incremento di 11.203 migliaia di euro e il balance un decremento di 1.280 migliaia di euro. La tabella di seguito riportate mostra il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da attività operativa:

2016 2015 Variazioni %
Ricavi di rotta 583.297 566.073 17.224 3,0%
Ricavi di terminale 195.275 179.988 15.287 8,5%
Esenzioni di rotta e di terminale 13.201 14.406 (1.205) ‐8,4%
Ricavi da mercato non regolamentato 9.992 9.791 201 2,1%
Contributi integrativi da stabilizzazione tari ffe 0 20.304 (20.304) ‐100,0%
Totale ricavi da attività operativa 801.765 790.562 11.203 1,4%

I ricavi di rotta si attestano a 583.297 migliaia di euro registrando un incremento di 17.224 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente sia per le maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a +1,7% rispetto al consuntivo 2015 (‐1,7% 2015 su 2014) riferite sia al traffico aereo nazionale che internazionale che alla tariffa applicata per il 2016 pari a Euro 80,08 in leggero incremento rispetto alla tariffa applicata nel 2015 che ammontava a Euro 78,80.

I ricavi di terminale ammontano a 195.275 migliaia di euro e registrano un incremento di 15.287 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito sia delle maggiori unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che per le tariffe applicate per le prime due fasce di tariffazione. In particolare si segnalano i seguenti eventi: i) maggiori unità di servizio complessive sviluppate nel 2016 pari a +3,6% rispetto al consuntivo 2015 (+0,6% 2015 su 2014) con un andamento positivo in tutte le tre zone di tariffazione, di cui: l'aeroporto di Fiumicino (fascia 1) registra un maggior traffico assistito espresso in unità di servizio dell'1,7%; la zona 2 rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio si attesta ad un incremento del 5,1%; la terza fascia di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti, con l'ingresso di Rimini dal mese di novembre e Comiso con decorrenza 1° settembre 2016, registra un incremento del 3,7% in termini di unità di servizio sviluppate anche a seguito del transito alla gestione di Enav degli aeroporti militari aperti al traffico civile quali Treviso e Brindisi avvenuto nella seconda parte del 2015 che nel 2016 sono presenti per l'intero anno che per l'aeroporto di Rimini transitato nel mese di novembre 2016. Le tariffe applicate per le tre fasce di tariffazione corrispondono a: Euro 200,68 per la prima fascia in leggero incremento rispetto all'esercizio precedente (Euro 195,57 nel 2015); Euro 233,33 per la seconda fascia incrementata rispetto al 2015 in cui ammontava a Euro 214,72; Euro 260,96 per la terza fascia, corrispondente alla stessa tariffa applicata nel 2015, in conformità a quanto richiesto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dal Ministero delle

Infrastrutture e dei Trasporti. La tariffa del 2015 scontava il contributo integrativo da stabilizzazione tariffe per 20.304 migliaia di euro azzerato con l'ultima quota utilizzata nel 2015.

I ricavi legati alle esenzioni di rotta e di terminale pari rispettivamente a 10.856 migliaia di euro (11.327 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e 2.345 migliaia di euro (3.079 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) registrano rispettivamente un decremento del 4,2% e del 23,8% rispetto all'esercizio precedente e si riferiscono ai voli esenti principalmente militari.

I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 9.992 migliaia di euro tendenzialmente stabili rispetto all'esercizio precedente e comprendono: i) le attività di radiomisure in incremento di 465 migliaia di euro per le prestazioni svolte in Arabia saudita e Kenya; ii) i ricavi derivanti dalle attività di consulenza aeronautica, tendenzialmente stabili rispetto al 2015, che comprendono sia le attività svolte sui mercati esteri tra cui gli Emirati Arabi per la ristrutturazione dello spazio aereo che alla manutenzione effettuate dalla Società per diverse società di gestione aeroportuale.

Con riferimento alla voce balance, anche essa parte dell'attività operativa di Enav, si riporta di seguito la composizione della voce che mostra un saldo pari a 16.428 migliaia di euro:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Retti fiche tariffe per Balance dell'anno 32.138 24.713 7.425
Effetto attualizzazione (777) (389) (388)
Variazioni per balance (185) 1.564 (1.749)
Utilizzo balance (14.748) (8.180) (6.568)
Totale 16.428 17.708 (1.280)

La voce rettifiche tariffe per Balance dell'anno rappresenta l'integrazione tariffaria derivante dalla consuntivazione dei volumi di traffico e/o costi posti a confronto con i valori preventivati in sede di determinazione tariffaria prima dell'adeguamento dell'effetto dell'attualizzazione e si riferiscono per 14.596 migliaia di euro alla rotta (23.264 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e per 17.542 migliaia di euro al terminale (1.449 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Nel dettaglio i balance di rotta rilevati nell'esercizio si riferiscono a: i) il balance per rischio traffico e la quota parte non recuperata dei balance iscritti negli anni precedenti ed inseriti in tariffa 2016 per complessivi 20.880 migliaia di euro rilevato a seguito delle minori unità di servizio di rotta generate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano (‐6,4%); ii) un balance meteo per 913 migliaia di euro; iii) il balance per il bonus legato al raggiungimento dell'obiettivo del piano legato alla capacity di rotta per 5.941 migliaia di euro; iv) il balance inflazione per negativi 13.140 migliaia di euro quale effetto derivante dalla minore inflazione rilevata a consuntivo pari a ‐0,10% rispetto a quanto previsto nel piano di performance pari a 1,10%. I balance di terminale si riferiscono principalmente a: i) il balance per il bonus sul kpi capacity per le due fasce di tariffazione del terminale soggette al piano di performance pari a complessivi 431 migliaia di euro di cui 169 migliaia di euro relativo alla prima fascia di tariffazione e 262 migliaia di euro alla seconda fascia; ii) al balance traffico per la seconda fascia di tariffazione determinato

secondo una logica di totale restituzione/recupero della differenza tra le unità di servizio sviluppate a consuntivo rispetto al dato pianificato nel piano di performance che si è attestato a +2,1% di unità di servizio pari a una restituzione ai vettori di 1.449 migliaia di euro; iii) il balance inflazione negativo per ambedue le fasce di tariffazione soggette al piano di performance, a seguito del delta percentuale già evidenziato per il balance di rotta, pari a complessivi 2.239 migliaia di euro; iv) il balance legato alla terza fascia di tariffazione, non ricompresa nel piano di performance, in cui permane una logica di cost recovery pari a 20.825 migliaia di euro. A tal fine si evidenzia che quest'ultimo balance è strettamente legato all'utilizzo per l'esercizio 2016 di una tariffa minore rispetto a quella naturale che avrebbe permesso la copertura dei costi rilevati in sede di determinazione tariffaria. Nelle more della formalizzazione da parte dei Ministeri MEF e MIT dello strumento necessario a compensare la Società per i mancati ricavi, tale voce viene rilevata nell'ambito del balance Eurocontrol in conformità alla normativa in materia.

L'effetto dell'attualizzazione pari a negativi 777 migliaia di euro deriva dallo scorporo della componente finanziaria insita nel meccanismo del balance, attuato mediante attualizzazione dei balance generati nell'anno, secondo un piano predefinito di recupero.

La variazione per balance pari a 185 migliaia di euro accoglie la differenza tra i costi Eurocontrol dichiarati in sede di performance e quanto determinato a consuntivo per l'esercizio 2015. Tali costi, come dichiarato dalla Commissione Europea, sono considerati costi esenti dal meccanismo di cost‐sharing di cui al regolamento Comunitario 391/2013 e per quanto tale vanno restituiti o richiesti ai vettori.

L'utilizzo balance per 14.748 migliaia di euro si riferisce al riversamento in tariffa e quindi a conto economico di quota parte dei balance di rotta e di terminale di prima e seconda fascia rilevati in esercizi precedenti in conformità a quanto effettuato in sede di determinazione della tariffa per l'esercizio 2016.

24. Altri ricavi operativi

Gli altri ricavi operativi ammontano a 51.886 migliaia di euro, in incremento di 3.423 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2015 e sono così composti:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Contributi in conto impianti 9.747 9.312 435
Contributi in conto esercizio 30.673 30.660 13
Finanziamenti Europei 8.592 4.290 4.302
Altri ricavi e proventi 2.874 4.201 (1.327)
Totale 51.886 48.463 3.423

I contributi in conto impianti riguardano il riconoscimento a conto economico di parte del risconto passivo commisurato agli ammortamenti generati dai cespiti a cui il contributo si riferisce, come riportato al commento della nota n. 21.

I contributi in conto esercizio si riferiscono per 30 milioni di euro all'importo riconosciuto a Enav ai sensi dell'art. 11 septies della Legge 248/05 al fine di compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei

propri impianti e la sicurezza operativa. La restante parte pari a 673 migliaia di euro si riferisce alla formazione finanziata da Fondimpresa.

I finanziamenti europei, afferiscono a contributi in conto esercizio, che registrano un incremento di 4.302 migliaia di euro, riguardano la rilevazione a conto economico della quota di competenza della Società a valere sui progetti finanziati europei oggetto di rendicontazione o di chiusura, tra cui nel 2016 si evidenzia il progetto Connecting European Facility 2014 finanziato al 50% rendicontato nel mese di settembre 2016 per le attività svolte negli anni 2014 e 2015 per 5.511 migliaia di euro, l'ultimo anno del progetto Sesar verso la SESAR Joint Undertaking per 1.124 migliaia di euro.

Gli altri ricavi e proventi accolgono principalmente il recupero dei costi per il personale distaccato sia nell'ambito del Gruppo ENAV che verso terzi, i fitti attivi per i locali siti nell'aeroporto di Napoli, le penalità applicate ai fornitori per il ritardo nel rispetto dei tempi contrattualmente definiti e il rimborso di sinistri. Il decremento dell'esercizio è principalmente legato ai minori rimborsi di sinistri registrati nel 2016 rispetto a quanto emerso nell'esercizio precedente.

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015 suddivisi per area geografica:

Ricavi 31.12.2016 % sui
ricavi
31.12.2015 % sui ricavi
Italia 864.197 99,3% 847.378 98,9%
UE 730 0,1% 5.310 0,6%
Extra UE 5.151 0,6% 4.045 0,5%
Totale ricavi 870.078 856.733

25. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi

I costi per beni, servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a 205.166 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 3.612 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente principalmente per i costi sostenuti a seguito del processo di privatizzazione conclusosi con la quotazione di Enav in data 26 luglio 2016 per complessivi 7,5 milioni di euro. Il dettaglio dei suddetti costi è riportato nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Costi per acquisto di beni 4.802 4.193 609
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni 78.062 78.381 (319)
Costi per contribuzioni eurocontrol 41.368 38.804 2.564
Costi per utenze e telecomunicazioni 35.670 39.400 (3.730)
Costi per assicurazioni 4.661 6.828 (2.167)
Pulizia e vigilanza 5.141 5.415 (274)
Altri costi riguardanti il personale 7.402 7.357 45
Prestazioni professionali 9.944 9.234 710
Altri costi per servizi 11.500 5.325 6.175
Totale costi per servizi 193.748 190.744 3.004
Costi per godimento beni di terzi 3.213 3.390 (177)
Altri costi operativi 3.403 3.227 176
Totale 205.166 201.554 3.612

I costi per acquisto di beni accolgono principalmente i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo e la relativa variazione delle rimanenze. L'incremento dell'esercizio è imputabile ai maggior impieghi di parti di ricambio rispetto alle quantità acquistate che ha generato, comprensiva della svalutazione di parti obsolete, una variazione delle rimanenze negativa per 1.533 migliaia di euro.

I costi per servizi registrano complessivamente un incremento netto di 3.004 migliaia di euro con un andamento diverso in base alla tipologia di spesa. In particolare, si evidenzia: i) un incremento dei costi per contribuzione Eurocontrol di 2.564 migliaia di euro in conformità ai dati approvati e comunicati da quest'ultima e dovuti per le attività svolte per i servizi di rotta e su cui la Società non ha alcun potere di intervento. Tale importo, tuttavia, viene recuperato in ambito tariffario, mediante il meccanismo del balance; ii) il decremento dei costi per utenze e telecomunicazioni per 3.730 migliaia di euro riferito sia ai costi per le connessioni dati operativi (rete E‐net) principalmente per la riduzione dei prezzi del 25% riconosciuta dal fornitore per l'intero esercizio 2016 rispetto all'esercizio precedente in cui ha avuto decorrenza dal mese di giugno 2015 che da una riduzione dei costi di energia elettrica a seguito delle minori tariffe applicate dai gestori; iii) minori costi assicurativi per 2.167 migliaia di euro a seguito di una riduzione dei premi determinata a valle di una gara europea con decorrenza 1° luglio 2016; iv) l'incremento della voce prestazioni professionali ed altri costi per servizi è riferita principalmente ai costi sostenuti per il processo di quotazione, pari complessivamente a 7,5 milioni di euro che ha riguardato oltre agli advisor legali, finanziari, di comunicazione, la società di revisione per le opinion sul prospetto informativo italiano ed inglese, la stampa del prospetto informativo e principalmente i costi di pubblicità che si sono attestati a 5.029 migliaia di euro. Si rileva, infine, che parte dell'incremento degli altri costi per servizi è legato

all'adeguamento dei compensi degli organi societari e al transaction bonus riconosciuto all'Amministratore Delegato per la quotazione di Enav.

26. Costo del personale

Il costo del personale ammonta a 414.180 migliaia di euro e registra un incremento netto rispetto all'esercizio precedente di 2.336 migliaia di euro come da tabella di seguito riportata:

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 242.933 241.732 1.201
retribuzione variabile 48.576 47.244 1.332
Totale salari e stipendi 291.509 288.976 2.533
Oneri sociali 96.223 94.836 1.387
Trattamento di fine rapporto 18.858 18.418 440
Altri costi 7.590 9.614 (2.024)
Totale costo del personale 414.180 411.844 2.336

La voce salari e stipendi si è incrementata complessivamente di 2.533 migliaia di euro di cui 1.201 migliaia di euro riferita alla componente fissa della retribuzione per: i) crescita delle retribuzioni (comprensiva anche degli scatti di anzianità) che genera un incremento di costi di circa 1,3 milioni di euro in presenza di un aumento nell'organico medio di 49 unità rispetto al 31 dicembre 2015; ii) cambi di abilitazione e aumento del superminimo per ristrutturazione salariale del personale CTA che pesa circa 1,1 milioni di euro; iii) maggior ricorso al personale a tempo determinato quali i pseudo pilot per 0,6 milioni di euro; iv) decremento per lo spostamento, con decorrenza dicembre 2015, nella retribuzione variabile di alcune indennità disciplinate all'art. 41 del CCNL precedentemente classificate nella retribuzione fissa che registrano un incremento di 1.971 migliaia di euro. Complessivamente la retribuzione variabile evidenzia una variazione netta di 1.332 migliaia di euro, influenzata da quanto precedentemente riportato, e da una riduzione delle indennità per trasferimenti a seguito del minor ricorso a tale tipo di costo per il progetto aeroporti a basso volume di traffico che aveva invece interessato il periodo precedente; un minore accantonamento del premio di risultato di 1.556 migliaia di euro che tiene conto solo della parte fissa, mentre nell'esercizio precedente comprendeva anche una quota oggetto di un accordo sindacale del 23 maggio 2014 a valere per gli esercizi 2014 e 2015; maggiori costi per ferie e RFS maturate e non godute a seguito della minore fruizione delle giornate di ferie da parte del personale operativo a seguito dell'impegno profuso nelle attività legate al progetto free route per 912 migliaia di euro.

Gli oneri sociali si incrementano di 1.387 migliaia di euro a seguito della maggiore base imponibile e gli altri costi si riducono di 2.024 migliaia di euro principalmente per il minore ricorso all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale dipendente e dirigente in uscita nel 2016 per complessivi 2,6 milioni di euro (4,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015) ed ha interessato 25 risorse.

Nelle seguenti tabelle viene riportato l'organico aziendale suddiviso per categoria e per profilo professionale:

2016 2015 Variazione
Dirigenti 48 55 (7)
Quadri 376 368 8
Impiegati 2.971 2.970 1
Consistenza finale 3.395 3.393 2
Consistenza media 3.444 3.395 49
2016 2015 Variazione
Management e Coordinamento 424 423 1
Controllori traffico aereo 1.693 1.701 (8)
Esperti assistenza al volo 461 435 26
Operatori servizio meteo 30 30 0
Operatori radiomisure 23 23 0
Amministrativi 478 480 (2)
Tecnici 189 204 (15)
Personale informatico 97 97 0
Consistenza finale 3.395 3.393 2

A tal fine si evidenzia come in presenta di un incremento dell'organico medio di 49 risorse, il costo del personale si sia attestato ad un incremento di solo lo 0,6% a seguito dell'uscita di risorse con maggior peso retributivo rispetto ai nuovi ingressi.

27. Costi per lavori interni capitalizzati

I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 7.507 migliaia di euro (5.978 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e si riferiscono interamente alla capitalizzazione dei costi del personale dipendente per l'attività svolta sui progetti di investimento in corso di esecuzione. L'incremento dell'esercizio è legato alle maggiori ore impiegate nei suddetti progetti rispetto all'anno precedente.

28. Proventi e oneri finanziari

I proventi finanziari ammontano a 4.402 migliaia di euro e accolgono le voci riportate nella seguente tabella:

2016 2015 Variazioni
Proventi da partecipazione in altre imprese 250 250 0
Proventi finanziari da attualizzazione balance 2.089 4.443 (2.354)
Interessi attivi su credito IVA a rimborso 418 796 (378)
Altri interessi attivi 1.645 2.835 (1.190)
Totale proventi finanziari 4.402 8.324 (3.922)

La voce in oggetto registra un decremento di 3.922 migliaia di euro imputabile principalmente ai minori proventi finanziari da attualizzazione balance che nell'esercizio precedente erano stati oggetto di rettifica

del valore attuale dei correlati crediti rilevata per la modifica dei piani di recupero nella tariffa, in conformità a quanto presentato nel piano di performance 2015 ‐ 2019. La quota del 2016 accoglie principalmente la parte di competenza dell'esercizio.

Registrano una riduzione anche gli interessi attivi sul credito IVA a rimborso a seguito dell'incasso dell'intero credito e gli altri interessi attivi riferiti in particolar modo agli interessi di mora applicati ai vettori per il ritardato pagamento delle tariffe a seguito della maggiore puntualità negli incassi rilevati nel 2016. Gli oneri finanziari ammontano a 6.087 migliaia di euro e sono dettagliatamente riportati nella seguente tabella:

2016 2015 Variazioni
Interessi passivi su finanziamenti bancari 2.033 2.955 (922)
Interessi passivi sul prestito obbligazionario 3.474 1.414 2.060
Interessi passivi su benefici ai dipendenti 527 690 (163)
Oneri finanziari su derivato al fair value 50 0 50
Altri interessi passivi 3 521 (518)
Totale oneri finanziari 6.087 5.580 507

L'incremento netto di 507 migliaia di euro è riferito alla variazione netta derivante dai maggiori interessi passivi sul prestito obbligazionario che pesa per l'intero anno rispetto al 2015, data di emissione del prestito avvenuto nel mese di agosto, e minori interessi sia sui finanziamenti bancari per il minore indebitamento che degli altri interessi passivi che nel 2015 comprendevano una commissione riconosciuta agli istituti bancari sul rinnovo delle linee di breve termine.

Gli utili e perdite su cambi, che ammontano a 25 migliaia di euro, registrano una variazione positiva di 112 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente riferita alle operazioni con la controllata Enav Asia Pacific.

29. Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 35.818 migliaia di euro e sono composte come da tabella si seguito riportata:

2016 2015 Variazioni
IRES 28.671 21.946 6.725
IRAP 5.498 3.886 1.612
imposte esercizi precedenti 571 6 565
Totale imposte correnti 34.740 25.838 8.902
Imposte anticipate 1.164 1.237 (73)
Imposte di fferite (86) 417 (503)
Totale imposte correnti, anticipate e differite 35.818 27.492 8.326

Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 9.

Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2016 è risultato pari al 26,7% rispetto al 28,4% dell'esercizio precedente. Sulle variazioni occorre considerare che l'effetto della minore imposta derivante dall'utilizzo del fondo stabilizzazione tariffe, esente fiscalmente, è stato mitigato dalla tassazione rilevata per la svalutazione della partecipazione in Techno Sky a seguito dell'impairment loss rilevato nel 2015. Ai fini della determinazione del tax rate per l'esercizio 2016, ha inciso positivamente l'effetto sulle differenze temporanee che hanno rilevato nell'esercizio un maggiore utilizzo di fondi tassati rispetto a quanto emerso nell'esercizio precedente.

Il tax rate per l'imposta IRES e IRAP riferita all'esercizio 2016 e 2015 è riportato nelle seguenti tabelle:

2016 2015
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 107.222 77.309
Imposta teorica 29.486 27,5% 21.260 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 217 0,2% 299 0,4%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro (117) ‐0,1% (108) ‐0,1%
utilizzo stabilizzazione tari ffe 0 (5.584) ‐7,2%
Altre 315 0,3% 5.373 7,0%
Di fferenze temporanee per fondi rischi, sval.ne credi ti e
rimanenze e altre posizioni
(1.231) ‐1,1% 706 0,9%
IRES Effettiva 28.671 26,7% 21.946 28,4%
2016 2015
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 107.222 77.309
Imposta teorica 5.125 4,78% 3.695 4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Costo del personale indeducibile 0 0
utilizzo stabilizzazione tari ffe 0 (971) ‐1,3%
Altre (24) 0,0% 1.288 1,7%
Di fferenze temporanee per fondi rischi, sval.ne credi ti e
rimanenze e altre posizioni 317 0,3% 0
Oneri e proventi finanziari 79 0,1% (127) ‐0,2%
IRAP Effettiva 5.498 5,1% 3.886 5,0%

Altre informazioni

30. Parti correlate

Le parti correlate di Enav, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, riguardano operazioni effettuate nell'interesse della Società e fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato. In data 21 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione di Enav ha approvato, previo parere favorevole degli amministratori indipendenti, la "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate" realizzate dalla Società direttamente e/o per il tramite di sue controllate, in conformità all'art. 2391 – bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal "Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate" di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

La procedura, disponibile sul sito www.enav.it, stabilisce i criteri per l'individuazione delle parti correlate, per la distinzione fra le operazioni di maggiore e di minore rilevanza, per la disciplina procedurale applicabile alle suddette operazioni nonché le eventuali comunicazioni obbligatorie agli organi competenti. Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti di Enav con entità correlate, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche rispettivamente per gli esercizi 2016 e 2015.

Saldo al 31.12.2016
Denominazione Crediti
commerciali
e altre
attività
correnti
Disponibilità
liquide
Debiti
finanziari
Debiti
commerciali
e altre
passività
correnti
Ricavi e
altri ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi per
godimento
beni di terzi
Oneri
finanziari
Controllate dirette
Techno Sky S.r.l. 21.489 0 0 39.684 615 63.972 0 0
Consorzio Sicta in liquidazione 175 0 0 1.638 117 2.845 0 0
Enav Asia Pacific Sdn Bhd 81 0 0 33 325 136 13 0
Correlate esterne
Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.299 328 0 104.258 13.201 0 0 0
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 33.995 0 0 0 38.822 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 171 0 137 0
Gruppo Leonardo 254 0 0 30.605 73 1.183 0 0
Gruppo Poste italiane 0 0 4.974 7 0 77 65 140
Altre correlate esterne 0 0 0 4 81 54 22 0

Saldo al 31.12.2015
Denominazione Crediti
commerciali
e al tre
attività
correnti
Disponibili tà
liquide
Debiti
finanziari
Debiti
commerciali
e altre
passivi tà
correnti
Ricavi e
al tri ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi per
godimento
beni di
terzi
Oneri
finanziari
Controllate dirette
Techno Sky S.r.l. 12.175 0 0 34.873 734 62.946 0 0
Consorzio Sicta in liquidazione 0 0 0 2.108 115 2.207 0 0
Enav Asia Pacific Sdn Bhd 608 0 0 191 325 295 25 0
Correlate esterne
Ministero dell'Economia e delle Finanze 14.366 2.470 0 99.780 14.366 0 0 0
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 37.401 0 0 0 38.167 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 138 0 78 0 0
Gruppo Leonardo 169 0 0 24.388 189 2.190 0 0
Gruppo Poste italiane 0 0 8.265 9 0 73 65 368
Al tre correlate esterne 24 0 0 19 94 51 22 0

La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate interne, rappresentate dalle Società controllate da Enav, e entità correlate esterne, intendono per tali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), oltre alle entità sottoposte al controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta al commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:

  • i rapporti con la società controllata Techno Sky, riguardano essenzialmente l'erogazione da parte di quest'ultima dei servizi connessi alla manutenzione degli apparati di assistenza al volo, manutenzione degli impianti AVL, nonché tutte le attività di manutenzione per le infrastrutture civili non legate a funzioni operative. I rapporti commerciali con Techno Sky sono regolati attraverso a mezzo di conto corrente di corrispondenza, infruttifero di interessi, attraverso cui avviene il regolamento dei servizi ricevuti;
  • i rapporti con il Consorzio Sicta in liquidazione riguardano principalmente il supporto svolto per Enav nella partecipazione ai progetti europei;
  • i rapporti con la Società controllata Enav Asia pacific sono regolati attraverso un service Agreement, che ha ad oggetto la gestione per conto Enav del contratto per la ristrutturazione dell'intero spazio aereo malese in carico alla Branch istituita in Malesia e le cui attività sono completate nel 2016. Inoltre vengono riaddebitati da enav i costi per il personale distaccato;
  • i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe relative ai servizi erogati da Enav in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF in forma di normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati da Enav e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle dell'approvazione del bilancio di esercizio di Enav, viene posto in compensazione con la posizione

creditizia. Le disponibilità liquide si riferiscono ad un conto corrente aperto da Enav presso la Banca d'Italia;

  • i rapporti con il MIT si riferiscono a rapporti di credito e ricavo derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti da Enav per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operative ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 e da crediti per contributi in conto impianti PON Reti e Mobilità iscritti a seguito di delibere dell'Autorità di Gestione del PON Reti e Mobilità ed imputati a conto economico per un importo commisurato all'ammortamento degli investimenti a cui si riferiscono i contributi;
  • i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti della Capogruppo, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del traffico aereo;
  • i rapporti con il Gruppo Poste si riferiscono essenzialmente al contratto di finanziamento stipulato dalla Società e la Banca del Mezzogiorno – Medio Credito Centrale S.p.A. per un importo di 10 milioni di euro. Tale contratto ha scadenza 31 maggio 2018 e prevede un tasso di interesse pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dell'1,9%. In misura residuale i rapporti si riferiscono ad affitti per ospitalità degli apparati e a costi di spedizioni;
  • i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.

Per dirigenti con responsabilità strategiche si rimanda a quanto riportato nella nota 33 del bilancio consolidato.

Vengono di seguito riportati i compensi del Collegio Sindacale di Enav:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Sindaci 66 63 3
Totale 66 63 3

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF. ENAV in applicazione al CCNL aderisce al Fondo Prevaer il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, relativamente agli organi sociali del Fondo, formati da: l' Assemblea dei soci delegati; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente e il Vice Presidente; il Collegio dei Sindaci, la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su: i criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento; la scelta dei soggetti gestori e l'individuazione della banca depositaria.

31. Contratti derivati

Per neutralizzare i rischi derivanti dalle variazioni del tasso di cambio per l'acquisto in USD delle quote della società Aireon, la Società in data 20 dicembre 2013 ha sottoscritto quattro contratti derivati collegati alle quattro tranche previste per l'acquisto della partecipazione per una quota complessivamente pari al 12,5%. Al 31 dicembre 2016 sono state perfezionate tre operazioni di acquisto di valuta estera rispetto alle quattro originariamente previste per assolvere agli obblighi contrattuali.

Nel 2016 Enav ha stipulato un contratto derivato con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Aed relativamente ai futuri incassi in valuta estera legati ad un contratto attivo biennale definito con la General Civil Aviation Authority di Abu Dhabi. Si tratta, in particolare, di uno strumento finanziario derivato OTC con il quale la società vende a termine un determinato importo di divisa estera contro Euro ad un tasso di cambio prefissato, a partire da una certa data e fino alla scadenza.

A fine esercizio 2016 il fair value relativo all'ultimo contratto di acquisto a termine di valuta USD, pari a circa positivi 1.221 migliaia di euro, è stato stimato dalla società sulla base di algoritmi di valutazione standard e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da un primario info‐provider pubblico. Il fair value del derivato relativo al contratto stipulato nel 2016, pari a circa negativi 104 migliaia di euro. In accordo con quanto previsto dal principio contabile IFRS 13, il mark to market ricalcolato è stato adeguato per tenere conto anche dell'effetto del non–performance risk (CVA), ossia il rischio che una delle parti non rispetti i propri impegni contrattuali per effetto di un possibile default e, sotto il profilo contabile, il fair value positivo o negativo è stato iscritto nell'ambito delle attività/passività finanziarie correnti/non correnti in base alle relative scadenze contrattuali ed in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

Ai sensi dell'IFRS 13, infatti, il fair value di un derivato deve includere il rischio che una, o entrambe le controparti, non ottemperino alle proprie obbligazioni (Credit Risk Adjustement). In dettaglio, sotto il profilo finanziario il Credit Value Adjustment (CVA) è il valore atteso della perdita derivante dal fallimento della controparte, qualora il fair value del derivato sia positivo. Il Debt Value Adjustment (DVA), invece, rappresenta il valore della perdita attesa in caso di default della Società stessa, qualora il valore equo sia negativo.

Di seguito le caratteristiche contrattuali ed il relativo valore equo, come da comunicazione degli istituti di credito coinvolti, alla data del 31 dicembre 2016:

Controparte Tipo operazione Data stipula Data iniziale Data
scadenza
Nozionale
(FX)
Valuta di
riferimento
(FX)
Cambio
forward
Controvalore
termine (euro
migliaia)
MtM
Banca
BNL Buy USD Flex 20/12/2013 15/09/2017 27/12/2017 6.122 USD 1,3630 4.492 1.246
UNICREDIT Sell AED Flex 22/11/2016 24/11/2016 27/09/2018 (19.566) AED 4,1230 (4.746) (96)
Totale (254) 1.150

Controparte Tipo operazione Nozionale
(FX)
Valuta di
riferimento
(FX)
Controvalore
termine (euro
migliaia)
MtM Credit Value
Adjustment
(CVA)
MtM con
CVA
BNL Buy USD Flex 6.122 USD 4.492 1.226 (5) 1.221
UNICREDIT Sell AED Flex (19.566) AED (4.746) (107) 3 (104)
Totale (254) 1.119 (2) 1.117

Di seguito i dati di fair value a fine 2016, adeguati per tenere in considerazione il Credit Value Adjustment:

Per tale strumento non è stato possibile individuare un mercato attivo. Il fair value è stato quindi determinato con una metodologia coerente con il livello 2 della gerarchia del fair value definita da IFRS 7 e IFRS 13. Infatti, pur non essendo disponibili quotazioni da un mercato attivo per gli strumenti (livello1) è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

Il derivato oggetto di analisi presenta le caratteristiche sostanziali che determinano la natura di strumenti di copertura. Con riferimento a detti strumenti vengono di seguito riportate le seguenti informazioni richieste dai Principi Contabili Internazionali IFRS:

Maturity Analysis

Scadenza Strumenti derivati
cambio BNL (in
euro/000)
Strumenti derivati
cambio Unicredit (in
euro/000)
Entro 1 mese
Tra 1 e 3 mesi
Tra 3 e 6 mesi
Tra 6 e 12 mesi 1.221
Tra 1 e 2 anni 104
Tra 2 e 3 anni
Tra 3 e 5 anni
Tra 5 e 10 anni
Oltre 10 anni
Totale 1.221 104

Sensitivity Analysis

Sensitivity Analysis
Tipo operazione Delta PN cambio Delta PN cambio
Fair value Eur/FX +5% Eur/FX -5%
Acquisto a termine (BNL) 1221 1581 1021
Vendita a termine (UNICREDIT) 104 540 74

Entro l'esercizio Dal 2° al 5° Oltre il 5°
successivo esercizio esercizio Totale
Attività finanziarie non correnti 0 0 0
Attività per imposte anticipate 0 17.522 0 17.522
Crediti tributari non correnti 0 23.164 0 23.164
Crediti commerciali non correnti 0 153.539 0 153.539
Totale 0 194.225 0 194.225
Passività finanziarie 32.622 48.346 251.381 332.349
Passività per imposte di fferite 0 4.010 0 4.010
Altre passività non correnti 0 23.592 88.291 111.883
Debiti commerciali non correnti 0 16.769 0 16.769
Totale 32.622 92.717 339.672 465.011

32. Attività e passività distinte per scadenza

Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono a finanziamenti bancari e al prestito obbligazionario. Si rimanda a tal fine a quanto riportato nella nota seguente n. 34.

Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono.

33. Garanzie e impegni

Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi nel nostro interesse per 3.422 migliaia di euro (2.422 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), e registrano un incremento netto di 1 milione di euro tra svincoli di fidejussioni rilasciate negli esercizi precedenti e nuove emissioni del 2016 tra cui si evidenziano le fidejussioni rilasciate per la partecipazione alla gara in Dubai, per la commessa ad Abu Dhabi e per la commessa in Kenya.

ENAV ha inoltre sottoscritto due lettere di patronage per complessivi 22.700 migliaia di Euro nell'interesse delle società controllate Techno Sky e Consorzio Sicta in liquidazione a favore degli istituti bancari a garanzia dei fidi concessi per importi rispettivamente pari a 17.700 migliaia di euro e 5.000 migliaia di euro. Come più volte anticipato nel corso del documento e meglio specificato nella nota 7, Enav si è impegnata a realizzare, entro il 2017, tramite la controllata ENAV North Atlantic, un investimento per acquisire complessivamente il 12,5% del capitale sociale della AIREON LLC. Alla data del 31 dicembre 2016 sono state versate due tranche e la quota di partecipazione attualmente ammonta al 5,41%.

34. Gestione dei rischi finanziari

Rischio di credito

ENAV è esposta al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative,

e in particolare in connessione ai Servizi di Rotta e i Servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti delle compagnie aeree relativamente alle Tariffe e in relazione ai quali Eurocontrol esercita il ruolo di mandataria alla gestione e all'incasso. In tale contesto, indipendentemente dal ruolo di intermediario esercitato da Eurocontrol, che comporta che i crediti siano formalmente esposti in bilancio e fatturati nei confronti di tale Organismo, la valutazione circa l'effettivo rischio di credito a cui la Società risulta esposto va fatta in funzione del rischio di controparte relativo a ogni singolo vettore verso il quale il credito sottostante è originariamente maturato. Ciò in quanto Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso ENAV solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario.

A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori della Società è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione. Il processo di svalutazione adottato da ENAV prevede che le posizioni verso i debitori siano oggetto di svalutazione individuale in funzione della situazione finanziaria del singolo debitore, dell'eventuale ritiro della licenza di volo del vettore, dall'anzianità del credito, di valutazioni interne legate alla capacità di credito dei singoli debitori, nonché di informazioni fornite da Eurocontrol per i crediti di rotta e di terminale. Le somme considerate di dubbia recuperabilità sono iscritte in bilancio nell'apposito fondo svalutazione a rettifica del valore dei crediti. L'ammontare di tali importi al 31 dicembre 2016 è pari a 48.980 migliaia di euro. La consistenza di tale fondo viene rivista periodicamente per assicurare il suo costante aggiornamento rispetto al rischio di credito percepito. Al 31 dicembre 2016 l'ammontare dei crediti commerciali considerati di dubbia recuperabilità sono pienamente coperti dal fondo svalutazione crediti stanziato in bilancio.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che ENAV, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento e nel prestito obbligazionario.

Al 31 dicembre 2016 ENAV ha disponibilità liquide per 214 milioni di euro e dispone inoltre di linee di credito a breve termine per un ammontare totale di 135 milioni di Euro relative a i) affidamenti a breve termine uncommitted e ii) linee di credito a lungo termine non utilizzate per 150 milioni di euro, relative ai contratti sottoscritti con la BEI ‐ Banca Europea degli Investimenti. Le linee di credito uncommitted sono

relative per 15 milioni di euro a scoperto di conto corrente, per 95 milioni di euro ad anticipi finanziari che possono essere utilizzati senza alcun vincolo di destinazione, per 15 milioni di euro ad affidamenti per anticipo "export" e per 10 milioni di euro ad affidamenti per anticipo "import". Tali affidamenti sono soggetti a revoca e non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali.

Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.

Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dal vertice, la Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. La Funzione ha operato delle scelte principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine di ENAV, relativi ai contratti di investimento per la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.

L'esposizione finanziaria lorda di Enav alla data del 31 dicembre 2016 è pari a 332 milioni di euro, ed è rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine per 151 milioni di euro e nei confronti dei sottoscrittori del Prestito Obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 e con scadenza al 4 agosto 2022 per un importo in linea capitale pari a 180 milioni di euro.

Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine ed il prestito obbligazionario maturity analysis esposti al valore nominale, senza l'effetto derivante dal metodo del costo ammortizzato:

Finanziatore Tipologia Debito residuo
al 31.12.2016
<1 anno da 1 a 2
anni
da 3 a 5
anni
> 5 anni
Medio Credito Centrale Medio lungo termine a 5 anni 5.000 3.333 1.667 0 0
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 16.000 8.000 8.000 0 0
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 30.000 20.000 10.000 0 0
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 anni 100.000 0 3.996 24.623 71.381
Prestito obbligazionario 180.000 0 0 0 180.000
Totale 331.000 31.333 23.663 24.623 251.381

I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Società di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la Società potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

  • il contratto di finanziamento sottoscritto nel 2013 tra ENAV e la Banca del Mezzogiorno ‐ Medio Credito Centrale S.p.A. per un importo di 10 milioni di Euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate a partire dal novembre 2015 e con scadenza a maggio 2018 e con interessi pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dello 1,9%, prevede una clausola di cross‐default con la facoltà della Banca di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui ENAV non adempia ad obbligazioni di natura finanziaria diverse da quelle oggetto del contratto di finanziamento, nonché di garanzia, assunte nei confronti di banche o istituti finanziari, aventi ad oggetto importi complessivamente superiori a 2 milioni di euro, purché non vi sia posto rimedio entro 10 giorni lavorativi successivi alla relativa scadenza;
  • i due contratti di finanziamento sottoscritti nel 2008 tra la Società e Unicredit, prorogati in forza di un'opzione contrattualmente prevista fino al 2018, per un importo originario rispettivamente di 100 milioni di euro e di 40 milioni di euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate e con interessi pari al tasso Euribor maggiorato di una spread dello 0,34%, prevedono:
    • clausole di cross‐default che troveranno applicazione nel caso in cui ENAV o qualsiasi altra società del Gruppo non adempiano ad obbligazioni di natura finanziaria diverse da quelle oggetto di tali contratti di finanziamento, assunte nei confronti di banche o istituti finanziari;
    • clausola di change of control, che prevedono la facoltà di Unicredit di chiedere il rimborso anticipato dei finanziamenti nel caso in cui il Ministero dell'Economia e delle Finanze cessi di detenere il controllo della Società.

I due finanziamenti sopra descritti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, tra cui: i) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte ii) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte;

  • i contratti di finanziamento sottoscritti tra Enav e la European Investment Bank (EIB) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016, al fine di finanziare i programmi di investimento connessi a 4‐Flight ed altri progetti, relativamente ai quali, al 31 dicembre 2016 la Società ha utilizzato una tranche del finanziamento complessivo pari a 100 milioni di euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate a partire da dicembre 2018 e con scadenza dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso pari a 1,515%, prevedono:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico di ENAV a non costituire né permettere che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o operazione relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare l'acquisizione di un bene;
    • una clausola di cross‐default che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui ENAV o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad

obbligazioni ai sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella oggetto di tale contratto di finanziamento;

una clausola di change of control, che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo di ENAV o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell'Emittente. I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo

e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;

  • il regolamento del prestito obbligazionario emesso da Enav nel mese di agosto 2015 per un importo pari a 180 milioni di euro con interessi calcolati al tasso fisso lordo annuo del 1,93% ed un rimborso del capitale in un'unica soluzione in data 4 agosto 2022 prevede:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Societàa non costituire o fornire a terzi garanzie sul debito o privilegi aggiuntivi rispetto a quelli a garanzia delle obbligazioni emesse a meno che non siano autorizzate dall'assemblea degli obbligazionisti;
    • una clausola di cross‐default, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui Enav o le sue società controllate non adempiano puntualmente ad obbligazioni di pagamento di debiti finanziari diversi dal prestito obbligazionario per un importo superiore a 15 milioni di euro;
    • una clausola di change of control, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui un soggetto diverso dalla Repubblica Italiana, dai suoi ministeri (incluso il Ministero dell'Economia e delle Finanze) ovvero da enti o società direttamente o indirettamente controllate dalla stessa o dai suoi ministeri, giunga a detenere il controllo dell'Emittente.
    • Il regolamento del prestito obbligazionario prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, quali: a) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; b) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

Con riferimento anche agli esercizi pregressi, Enav ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2016 non sussistono elementi tali da ritenere che la Società non rispetti i covenant.

Rischio di tasso di interesse

Le principali fonti di esposizione di ENAV al rischio di tasso sono riconducibili alla volatilità dei flussi di interesse connessi ai finanziamenti indicizzati a tasso variabile e dalla variazione delle condizioni economiche di mercato nella negoziazione di nuovi strumenti di debito. In tal senso sussiste il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari

netti rilevati a conto economico e sul valore dei cash flows futuri. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Al 31 dicembre 2016, circa il 15% dell'indebitamento finanziario lordo della Società era espresso a tassi variabili. Le attuali politiche aziendali di gestione del rischio di tasso di interesse non prevedono l'utilizzo di strumenti finanziari derivati.

Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, ENAV adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. La Società persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Nell'esercizio 2016, il costo medio dell'indebitamento bancario è stato pari a circa l'1,6%, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività di ENAV in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante la Società operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dai flussi di cassa relativi ad investimenti in divisa estera, prevalentemente il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 12,5% nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon. Si segnala che attualmente ENAV North Atlantic detiene una partecipazione pari al 5,41% del capitale sociale di Aireon; per finalizzare l'acquisto della quota, la Società deve ancora versare due quote, di cui l'ultima entro il 2017, per un ammontare pari a 22,9 milioni di dollari statunitensi. Si evidenzia che il versamento della terza quota, si è perfezionata in data 6 febbraio 2017. Al riguardo, si segnala che la Società ha stipulato un apposito contratto forward flexiterme per l'acquisto a termine della valuta statunitense per ciascuna della tranche di pagamento contrattualmente pattuite per l'acquisizione della suddetta partecipazione. I tassi di cambio forward (EUR/USD) contrattualizzati per la terza e quarta tranche sono rispettivamente pari a 1,3580 e 1,3630.

In misura minore ENAV è esposta al rischio di cambio connesso a contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi non regolamentati denominati in valuta estera (principalmente in Ringitt Malesi e in Dirham degli Emirati Arabi Uniti). Al fine di gestire l'esposizione residua al rischio di cambio, la Società ha elaborato una Policy per la gestione del rischio di tasso cambio, ai sensi della quale, premessa una valutazione specifica delle singole operazioni, vengono utilizzate diverse tipologie di strumenti derivati, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo. In particolare a fine 2016, in relazione ad una commessa estera acquisita con la

General Civil Aviation Authority degli Emirati Arabi, è stato sottoscritto un contratto di copertura attraverso un Flexible Forward per un nozionale corrispondente al valore del contratto (circa AED 19,6 milioni) ed un cambio a termine per la vendita di valuta (EUR/AED) di 4,123.

Per quanto attiene la valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info‐provider pubblici. Si segnala, tuttavia, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di società controllate da ENAV che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall'euro non è di norma oggetto di copertura.

Rischi per contenziosi

Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti funzioni di Enav che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, la Società ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, dei specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.

Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico della Società oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2016.

Contenzioso civile ed amministrativo

Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori e società di gestione aeroportuale insolventi o in fallimento o in altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale. Alcune posizioni sono state oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori che Enav ritiene infondate, ovvero il recupero dei maggiori costi e/o danni che la Società abbia sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà di Enav, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa di Enav; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti la celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare; vi) a controversia avente ad oggetto la richiesta danni per mancato acquisto di ramo di azienda di società terza; vii) a controversia avente ad oggetto la domanda di risarcimento di danno

all'immagine e perdita di chance per impugnativa di risalente delibera assembleare di revoca del Consiglio di Amministrazione pro tempore.

Per le posizioni valutate dai legali della Società con rischio probabile si è proceduto ad appositi stanziamenti.

Procedimenti penali

Il 2016 è stato caratterizzato dalla prosecuzione delle azioni già intraprese negli anni precedenti, volte a consentire la tutela della Società con riferimento a talune azioni giudiziarie pendenti.

Prosegue in fase di istruttoria dibattimentale il procedimento penale nei confronti di ex Amministratore Delegato, per il reato di cui agli artt. 319 e 321 c.p. e per l'ipotesi di concorso nel reato di cui all'art. 7, commi 2 e 3, legge n. 194/1975 e all'art. 4, comma 1, legge n. 659/1981, e di ex dirigente della Società per le ipotesi di reato di cui all'art. 319 e 321 c.p.. Enav risulta costituita parte civile nel procedimento in questione.

Prosegue, altresì, in fase istruttoria dibattimentale il procedimento penale nei confronti di ex Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enav, di due ex dirigenti di Enav e di vertici di società terza, nonché di ex fornitrice della controllata Techno Sky, per i reati di cui agli artt. 81, 319 e 321, in relazione al quale la Società si è costituita parte civile. La Società si è poi costituita parte civile nel giudizio pendente nei confronti del consigliere dell'ex Ministro dell'Economia per i reati di cui agli artt. 110, 319 e 321 c.p. Il giudizio pende in fase di istruttoria dibattimentale.

In relazione al procedimento penale nei confronti di ex dirigente della società per il reato di cui all'art. 378 c.p. lo stesso proseguiva con rinvio a giudizio dell'imputato che veniva assolto con sentenza n. 16180 del 21.12.2016 dal Tribunale di Roma con formula ex art. 530, 1° c.p.p. "perché il fatto non sussiste".

Risulta per quanto consta ancora pendente in fase di indagine preliminare il procedimento penale nei confronti, tra gli altri, di vertice di ex società di progettazione edilizia, ex amministratore delegato ed ex consigliere di amministrazione di Enav nonché vertice di società subappaltatrice di fornitore di Enav con riferimento ad ipotesi di reato di cui all'art. 110 c.p., art. 7, commi 2 e3, L. 195/1974 e art. 4, comma 1, L. 659/1981, oltre che per il reato di cui all'art. 8, L. 74/2000, con eccezione dell'ex Amministratore Delegato che risulta indagato per il reato di cui all'art. 323 c.p.‐ con specifico riferimento a subappalti inerenti il contratto per l'ammodernamento dell'Aeroporto di Palermo.

Nei confronti della società riferibile al ridetto professionista pende, altresì, giudizio civile allo stato definito con sentenza parziale relativamente ai profili di nullità dei contratti rispetto ai quali sono state avanzate pretese per il pagamento di prestazioni professionali asseritamente rese nei confronti di Enav.

Anche a seguito dell'avvenuta definizione con sentenze di patteggiamento dei procedimenti penali per reati emersi nel contesto dell'indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Roma negli anni 2010/2011, a carico di ex consiglieri di amministrazione, ex vertici di cessati fornitori, ex vertici e dirigenti e consulenti di

società terze, la Società ha intrapreso iniziative stragiudiziali, tuttora in corso, propedeutiche alle azioni finalizzate a conseguire il ristoro dei danni, anche all'immagine, cagionati a Enav.

Risulta definito con sentenza di primo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla Società in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di Enav in deposito presso magazzino di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 c.p. ed il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa.

Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore di Enav, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito dalla Società. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione l'imputato è stato assolto con la formula perché il fatto non sussiste. Il giudizio pende in fase di appello a seguito dell'impugnazione interposta dall'imputato rispetto al quale Enav si è regolarmente costituita parte civile. Si è inoltre provveduto a porre in essere le necessarie azioni esecutive a carico dell'imputato previa verifica della consistenza dei beni aggredibili volta a proficuamente intraprendere le predette iniziative giudiziali sulla base della provvisionale liquidata.

Pende inoltre ulteriore procedimento che attiene al prosieguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, Enav ha in passato sporto denuncia‐querela.

Nell'ambito del predetto procedimento pendente per molteplici reati contro il patrimonio nonché per associazione per delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

In esito a segnalazioni pervenute da terzi e ad attività di internal audit, la Società ha rilevato possibili irregolarità inter alia nell'affidamento di subappalti con riferimento a contratto stipulato nell'anno 2005 per lavori di ammodernamento dell'Aeroporto di Parma; si è provveduto ad esporre tali circostanze alle competenti autorità.

Pende presso la Procura della Repubblica di Sassari procedimento in fase di indagine nei confronti, tra gli altri, dell'Amministratore Delegato e del Direttore Generale, per ipotizzati reati di cui agli artt. 589 c.p., 26 co. 1 e 2 D. Lgs. 81/08, 25 septies D. Lgs. 231/01, in relazione a un incidente verificatosi nel corso di un intervento di manutenzione straordinaria che cagionava la morte dell'amministratore della società

appaltatrice delle opere. E' altresì contestato il reato di cui all'art. 25 septies D. Lgs.231/01. Allo stato la Società non risulta formalmente indagata.

In esito ad ordine di esibizione documentale in data 24 novembre 2016, la Società ha prodotto documentazione inerente taluni contratti inerente la società ENAV North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano allo stato indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.

35. Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

In data 3 marzo 2017 si è tenuta l'Assemblea totalitaria del Consorzio Sicta che ha posto in liquidazione volontaria il Consorzio e nominato il liquidatore. Tale decisione arriva a valle delle delibere assunte dai Consigli di Amministrazione delle Consorziate tenutesi rispettivamente il 1 marzo 2017 per Enav e il 2 marzo 2017 per Techno Sky. Il Comitato Direttivo del Consorzio, riunitosi il 2 marzo 2017 ha preso atto della volontà manifestata dai rispettivi Consigli di Amministrazione ed ha deliberato circa l'opportunità di procedere anche in anticipo rispetto alla data statutariamente prevista dallo Statuto consortile, fissata nel 31 dicembre 2017, alla liquidazione volontaria del Consorzio ed alla nomina del liquidatore.

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto

sul bilancio di esercizio

Attestazione del Bilancio di esercizio di Enav S.p.A. al 31 dicembre 2016 ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 81 ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999 n. 11971

    1. Le sottoscritte Roberta Neri, in qualità di Amministratore Delegato, e Loredana Bottiglieri, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enav S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58:
    2. · l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa e,
    3. · l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enav S.p.A. nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016
    1. Al riguardo, si rappresenta che:
    2. · l'adeguatezza delle procedure ammnistrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enav S.p.A. è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione si è basata sul modello di controllo interno definito in coerenza con l'Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale;
    3. · dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
  • Si attesta, inoltre, che: 3.
    • 3.1 il Bilancio di esercizio di Enav S.p.A. al 31 dicembre 2016:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
    • 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Roma, 16 marzo 2017

L'Amministratore Delegato

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti

contabili societari Loredana Bøttiglje

Relazione del Collegio Sindacale

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

(ai sensi dell'art. 2429, comma 2 c.c. e dell'art. 153 T.U.F.)

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, del D. Lgs n. 39/2010, del D. Lgs. n. 58/1998 ("Testo Unico della Finanza" o "T.U.F"), delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione n. DEM 1025564 del 6 aprile 2001, successivamente integrata con comunicazione n. DEM 3021582 del 4 aprile 2003, con comunicazione n. DEM 6031329 del 7 aprile 2006 e con comunicazione DEM/0031948 del 10/3/2017 emanata in continuità con le precedenti DEM/0007780 del 28 gennaio 2016 e DEM/0003907 del 19 gennaio 2015.

L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata altresì condotta secondo le previsioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, cui la Società ha aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 febbraio 2016, e delle Norme di comportamento emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili il 15 aprile 2015.

Nomina e attività del Collegio Sindacale

Il Collegio in carica all'atto della redazione della presente relazione è composto dalla dott.ssa Franca Brusco, nella qualità di Presidente, nonché dai Sindaci effettivi dott. Donato Pellegrino e dott. Mattia Berti. I primi sono stati nominati in occasione dell'assemblea tenutasi il 29 aprile 2016, mentre l'ultimo è stato nominato dall'assemblea tenutasi il 20 giugno 2016, in sostituzione del componente in precedenza nominato, il quale aveva rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico per sopravvenuti impegni di carattere personale e professionale. Tutti gli attuali sindaci resteranno in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

Alle riunioni del Collegio è sempre invitato e partecipa di Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo sulla Società.

La Società ha vissuto nell'esercizio rilevanti trasformazioni nell'assetto organizzativo e nella governancelin relazione alla quotazione, avvenuta il 26 luglio 2016. Sono stati posti in essere gli adempimenti preventivi e conseguenti alla quotazione o comunque resisi necessari o opportuni, quali: (i) l'adozione del nuovo statuto sociale, dapprima interinale, approvato con delibera del 10 marzo 2016 e, successivamente, del nuovo statuto di quotazione, approvato con delibera del 10 marzo 2016, poi modificato in data 17 giugno 2016 ed avente applicazione dalla data di ammissione alle negoziazioni della Società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.; (ii) l'istituzione del Comitato Remunerazioni e Nomine (il "CRN") e del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate (il "CCRPC") deliberata dal Consiglio di Amministrazione in data 8 giugno 2016; (iii) l'approvazione dei regolamenti dei Comitati endoconsiliari, avvenuta il 21 giugno 2016; (iv) la già ricordata adesione al Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana; (v) l'approvazione dell'aggiornamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001 e del Codice Etico, avvenuta in data 29 marzo 2016 e, da ultimo, in data 16 marzo 2017; (vi) l'approvazione delle linee guida del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (il "SCIGR") e la valutazione dell'assetto del SCIGR rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, avvenute in data 29 marzo 2016; (vii) l'individuazione dell'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi nella persona dell'Amministratore Delegato; (viii) l'adozione della "Procedura per la gestione interna e la comunicazione al pubblico delle informazioni privilegiate", della "Procedura per l'istituzione e l'aggiornamento del registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate", della "Procedura di internal dealing", della "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate".

Nel prosieguo si illustra l'attività svolta dal Collegio nei diversi ambiti in cui è esercitata l'attività di vigilanza e secondo l'ordine indicato dalle richiamate Norme di comportamento emanate dal CNDCEC.

L'osservanza della legge e dello statuto

Come ricordato, con efficacia dalla data della quotazione, avvenuta il 26 luglio 2016, la Società è soggetta alla rilevante normativa e ai regolamenti applicabili alle quotate ed ha adottato il nuovo statuto sociale. Il Collegio ha vigilato sull'osservanza dei medesimi, nonché sulle ulteriori norme vigenti, innanzitutto con la partecipazione e con la conseguente acquisizione dei relativi flussi informativi, alle Assemblee degli Azionisti, ai Consigli di Amministrazione, alle riunioni del CRN e del CCRPC. Il Collegio ha altresì svolto frequenti e ripetuti incontri nell'ambito delle proprie verifiche con l'Organismo di Vigilanza, il responsabile dell'Internal Audit, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili società incaricata della revisione legale EY S.p.A. (già Reconta Ernst&Young), gli amministratori, il direttore generale, i dirigenti responsabili di varie funzioni aziendali, l'organo di controllo della società controllata Techno Sky e i rappresentanti della Società nelle controllate italiane ed estere.

In particolare, nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito n. 21 volte (includendo in tale conteggio anche le n. 7 riunioni svolte dal precedente organo di controllo in carica sino al 29 aprile 2016) e ha partecipato a n. 15 Consigli di Amministrazione, a n. 9 Assemblee e, nella persona del Presidente e talona in aggiunta di altri componenti, a n. 8 riunioni del Comitato Remunerazioni e Nomine e a n. 7 riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate. Sempre con riguardo alla vigilanza in materia di rispetto della legge e dello statuto, il Collegio ha incontrato il 5 ottobre 2016 e il 14 febbraio 2017 l'Organismo di Vigilanza, in riunione congiunta con il CCRPC, ricevendo informazioni e documentazione prodotta dallo stesso Organismo ed ha esaminato la "Relazione sulle attività dell'O.d.V. ex D. Lgs. N. 231/2001 per l'anno 2016" presentata in occasione della riunione consiliare del 1º marzo 2017. In tali incontri non sono emerse violazioni o rischi rilevanti non fronteggiati da azioni correttive. Lo stesso vale con riguardo ai continui incontri e al conseguente scambio informativo con l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi nella persona dell'Amministratore Delegato.

La Società, in base all'attività di vigilanza svolta dal Collegio, risulta aver osservato gli obblighi informativi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o richieste dall'autorità di vigilanza, anche in relazione allo status di società quotata. Inoltre, in base all'attività di vigilanza svolta ciascun organo o funzione della Società risulta aver adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla specifica normativa.

Nessuno dei sindaci ha avuto interesse, per conto proprio o di terzi, in una determinata operazione durante l'esercizio, nonché nelle relative condotte poste in essere.

Nel complesso, i flussi informativi interni ed esterni descritti e quelli risultanti dal continuo scambio di informazioni e documentazioni emergente anche dai verbali relativi alle riunioni del Collegio appaiono idonei alla verifica della conformità della struttura organizzativa, delle procedure interne, degli atti sociali e delle deliberazioni degli organi sociali alle norme di legge, alle disposizioni statutarie e ai regolamenti applicabili, nonché ai codici di comportamento cui la Società ha dichiarato di volersi attenere e pertanto non risulta da segnalare alcuna violazione circa l'osservanza della Statuto e dei regolamenti né osservazioni degne di nota.

Il rispetto dei principi di corretta amministrazione

Sulla base delle informazioni acquisite, le scelte gestionali appaiono ispirate al principio di corretta informazione e di ragionevolezza e gli amministratori si sono resi consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute.

In vista anche della quotazione, in data 18 dicembre 2015 il Consiglio di amministrazione ha approvato il budget di gruppo 2016 e in data 29 marzo 2016 il Piano Industriale di Gruppo 2016-2019. Nel corso dell'esercizio, anche dopo l'approvazione di detto piano, il Collegio ha ricevuto dall'Amministratore Delegato, con cadenza trimestrale, periodiche informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, anche nel corso di diverse sedute consiliari in cui è stato approfondito l'avanzamento del piano, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società o dalle società partecipate. Per la descrizione delle caratteristiche delle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale esaminate, si rimanda a quanto riferito nella Relazione sulla gestione al Bilancio della Società e al Bilancio consolidato del Gruppo ENAV per l'esercizio 2016.

Le azioni deliberate e attuate rispettano i principi di corretta amministrazione e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale, né sono state poste in essere operazioni atipiche, inusuali, svolte con terzi, con società del Gruppo o con parti correlate o - come anche già riferito - in conflitto di interessi.

L'adeguatezza dell'assetto organizzativo e del sistema di controllo interno

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale ha svolto con esiti positivi l'attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, in relazione alla dimensione della Società, alla natura e alle modalità di perseguimento dell'oggetto sociale.

Per quanto di competenza, non si sono riscontrate criticità in merito alla composizione, dimensione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, con particolare riguardo ai requisti previsti per gli amministratori indipendenti, alla determinazione delle remunerazioni, nonché alla completezza, alle competenze e alle responsabilità connesse a ciascuna funzione aziendale.

Sono riservate alla competenza del Consiglio di Amministrazione tutte le materie non delegate e fin particolare l'adozione degli indirizzi strategici e organizzativi della Società, la definizione della struttura societaria del gruppo, nonché la verifica dell'esistenza dei controlli interni necessari per monitorare l'andamento della Società e del gruppo. All'Amministratore Delegato sono demandati i poteri alla stessa attribuiti dal Consiglio di Amministrazione con delibera assunta in data 7 luglio 2015, mentre al Presidente del Consiglio di Amministrazione sono demandati i poteri attribuiti con delibera del Consiglio di Amministrazione del 20 luglio 2015. Le deleghe attribuite risultano effettivamente esercitate e appare esservi corrispondenza tra la struttura decisionale adottata formalmente dalla Società e quella sussistente in concreto, anche con riguardo alle linee di dipendenza gerarchica, al processo aziendale di formazione e attuazione delle decisioni, a quello di informativa finanziaria, alla definizione e alla concreta operatività dei diversi livelli di controllo.

Il Collegio ha acquisito informazioni ed ha vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del T.U.F.: 1) tramite acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali; 2) incontri e scambi di informazioni con il Collegio Sindacale della controllata Techno Sky e con gli amministratori delle controllate estere o loro referenti; 3) incontri con la società di revisione ed esiti di specifiche attività di verifica anche sulle controllate estere.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Rischi, mediante: i) l'esame della valutazione espressa da parte del Consiglio di Amministrazione che si è espresso positivamente sull'adeguatezza e sull'effettivo funzionamento del SCIGR; ii) l'esame delle Relazioni semestrale e annuale del Chief Financial Officer, del Risk Manager, del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari con riferimento all'Assetto Amministrativo e Contabile e al Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria; iii) l'esame dell'ambito dell'ambito delle attività di Risk Management Integrato, volte a rappresentare i principali rischi del Gruppo ed i relativi piani di trattamento; iv) l'esame dell'Internal Audit sul Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi; v) l'esame dei rapporti dell'Internal Audit, nonché l'informativa sugli esiti di di monitoraggio sull'attuazione delle azioni correttive individuate a seguito dell'attività di audit; vi) le informative previste dalle procedure interne in merito alle notizie/notifiche di indagine avviate da parte di organi/autorità dello Stato Italiano relative a contestazioni di illeciti che porterebbero, se fondate, al coinvolgimento della Società in via diretta o indiretta, in Italia e all'estero, nonché dei suoi amministratori e/o dipendenti (si segnala in merito che gli eventi di maggior rilievo sono stati oggetto di specifica informativa resa al Collegio dalla Funzione Affari Legali e Societari); vii) l'acquisizione di informazioni dai responsabili di funzioni aziendali; viii) l'esame dei documenti aziendali; ix) i rapporti con il Collegio Sindacale della principale società controllata ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 151 T.U.F.; x) la partecipazione ai lavori del CCRPC e, ove necessario, la trattazione congiunta di taluni temi specifici; xi) la prosecuzione di specifiche iniziative di vigilanza, già avviate nel corso degli esercizi precedenti, in relazione ad alcune contestazioni formulate dalle autorità giudiziarie competenti. Con riferimento ai procedimenti avviati da autorità italiane il Collegio Sindacale segue con attenzione, mediante incontri periodici con la competente funzione affari Legale e Societari, gli sviluppi processuali e le iniziative assunte dalla Società nell'ambito della collaborazione e confronto con le autorità inquirenti. Inoltre, in data 12 luglio 2016 è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma da parte dei legali rappresentanti di due organizzazioni sindacali autonome avente ad oggetto talune asserzioni relative all'Emittente. La Società e l'Amministratore Delegato hanno informato il Collegio di aver integralmente respinto le contestazioni di cui all'Esposto, intraprendendo le iniziative ritenute opportune e pubblicando, in occasione della quotazione, un supplemento al Documento di Registrazione per esporre la posizione della Società sulle singole asserzioni. Inf data 24 novembre u.s., la Guardia di Finanza notificava ad ENAV un "Ordine di atti e documenti" ai sensi dell'art. 256 c.p.p., nell'ambito del procedimento 21444/16 R.G.N.R. finalizzato ad acquisire la documentazione relativa ad alcuni contratti di appalto e la gestione della società ENAV North Atlantic LLC. Anche per tale posizione la Società ha informato il Collegio di aver provveduto in data 6 dicembre 2016 a fornire quanto richiesto dalla Guardia di Finanza. Per quanto consta, pende in proposito un procedimento penale in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano allo stato soggetti indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione. Il Collegio ha acquisito anche per le suesposte questioni dalla funzione Affari la relativa documentazione e non è a conoscenza di sviluppi ulteriori rispetto a tali procedimenti.

Le diverse funzioni societarie adempiono gli obblighi di informazione periodica. Nel corso dell'esercizio, sono state realizzate e alcune sono tuttora in via di adempimento le azioni raccomandate dall'Internal Audit all'esito delle verifiche svolte e altresì raccomandate dal Collegio Sindacale e finalizzate a ulteriormente migliorare le procedure e a rafforzare i presidi di controllo.

La funzione di Internal Audit è stata rafforzata nel corso del processo volto alla quotazione e la responsabilità della medesima è stata affidata, a far data dal 18 aprile 2016, ad un nuovo dirigente, dotato di un'adeguata esperienza maturata presso altre società, anche quotate. Il medesimo responsabile viene invitato di sovente alle riunioni del Collegio, con un costante scambio di informazioni, anche in seno al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate. Nel complesso, le attività poste in essere dal dirigente si sono rivelate efficaci e appropriate, come emerge anche dalla già ricordata relazione sull'attività di Internal Audit per l'esercizio 2016 presentata al Consiglio di amministrazione tenutosi il 1° marzo 2017. La funzione Internal Audit opera sulla base del mandato conferito dal Consiglio di Amministrazione in data 10 novembre 2016.

Nel corso del 2016 il Consiglio di Amministrazione ha incaricato il responsabile della funzione Internal Audit della gestione delle tematiche anticorruzione e frode, con il mandato di Internal Audit che conferisce, tra l'altro, ampio raggio di azione sulle stesse. Tutto il management è stato di conseguenza ulteriormente sensibilizzato sulle medesime questioni, il che ha determinato un aumento dei flussi e delle segnalazioni nel corso del 2016. A tal proposito, il Collegio ha esaminato i rapporti periodici elaborati nel 2016 dall'Internal Audit unitamente ai singoli audit di piano ed extra piano dallo stesso redatti, con evidenza di tutte le segnalazioni ricevute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati. Due degli audit extra piano derivano da richieste del Collegio Sindacale e si sono conclusi con esiti positivi, pur con l'evidenziata necessità di implementare specifiche procedure. Alla funzione Internal Audit nel corso del 2016 sono pervenute 19 segnalazioni, di cui 8 relative al processo di procurement, 4 relative alle deleghe di spesa e 7 relative ad altre materie. Tutte le segnalazioni sono state prese in carico e 13 sono state oggetto di indagine o approfondimento e chiuse. Rispetto alle segnalazioni chiuse si evidenzia che alcune hanno portato all'introduzione di controlli di secondo livello ed alla necessità di introdurre o aggiornare le procedure. Le restanti 6 segnalazioni hanno ad oggi terminato la fase di valutazione preliminare e sono in corso i relativi approfondimenti. Sulla base degli elementi informativi acquisiti all'esito degli accertamenti eseguiti o ancora in corso, allo stato attuale non ci sono osservazioni o rilievi da sottoporre all'attenzione dell'Assemblea.

I flussi informativi fra la funzione Internal Audit, il Collegio Sindacale e i Comitati endoconsiliari sono intensi e tempestivi, grazie anche alla partecipazione ai Comitati del Collegio, nonché talvolta di altri componenti dello stesso, e del responsabile della citata funzione. I lavori svolti dai due Comitati sono approfonditi e adeguati, per i numerosi temi trattati e per il loro svolgimento, nel rispetto del coordinamento con le attività consiliari e degli obblighi informativi.

Il Collegio Sindacale ritiene dunque adeguato il complessivo sistema di controllo interno e di Gestione dei Rischi e delle singole aree operative, necessariamente in via di implementazione in conseguenza della quotazione intervenuta nell'esercizio, in considerazione dell'attività di vigilanza svolta sulla pianificazione e sull'ambiente di controllo interno, sul sistema di valutazione dei rischi aziendali, sull'attività di controllo interno, sulle procedure e i meccanismi di informazioni e di comunicazione, nonché sull'attività di monitoraggio.

L'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e l'attività di revisione legale dei conti.

Il Collegio ha vigilato sul sistema amministrativo contabile della Società e sulla sua affidabilità nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l'ottenimento di informazioni dal Dirigente Preposto e dai responsabili delle funzioni competenti, l'esame della documentazione predisposta a riguardo dalla Società e l'analisi dei risultati del lavoro svolta dalla società di revisione.

In particolare, il Collegio ha potuto constatare che nel corso del 2016 è stata posta in essere e completata, da parte del Dirigente Preposto, la valutazione di affettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili di cui all'art. 154-bis T.U.F. Tale attività ha consentito il rilascio delle attestazioni da parte del medesimo Dirigente sulla circostanza che i documenti di bilancio sono in grado di fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento. Le dichiarazioni, le procedure e le attestazioni poste in essere dal Dirigente Preposto, sulla base delle informazioni acquisite, risultano complete.

Il Collegio ha inoltre esaminato le relazioni dell'Internal Audit che prendono in esame gli aspetti amministrativo contabili con particolare riferimento alle poste valutative.

Il Collegio, alla luce dell'attività di vigilanza svolta e tenuto anche conto della valutazione di adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società formulata dal Consiglio di amministrazione in data 16 marzo 2017, ritiene, per quanto di propria competenza, che tale sistema sia sostanzialmente adeguato ed affidabile ai fini della corretta rappresentazione dei fatti di gestione.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha incontrato regolarmente i responsabili della società di revisione incaricata EY, al fine dello scambio di dati e informazioni rilevanti ai sensi dell'art. 150, c. 3, T.U.F. In tali incontri la menzionata società di revisione non ha comunicato alcun fatto o anomalia di rilevanza tale da dover essere segnalato nella presente relazione.

Le relazioni rilasciate da EY su detti bilanci in data 24 marzo 2017 non contengono rilievi o richiami di informativa ed attestano che gli stessi sono redatti con chiarezza e in conformità alle norme che ne disciplinano la redazione e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa della Società e del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. Le predette relazioni attestano altresì che la relazione sulla gestione e le informazioni di cur all'art. 123-bis, c. 2, T.U.F., presentate nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, sono coerenti con il bilancio d'esercizio e con il bilancio consolidato.

Inoltre, il Collegio Sindacale ha esaminato la dichiarazione scritta rilasciata dalla stessa società di revisione in data 24 marzo 2017, ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. N. 39/2010, circa l'assenza di situazioni tali da compromettere l'indipendenza o di cause di incompatibilità ai sensi degli artt. 10 e 17 del citato decreto legislativo, nonché riguardo ai servizi diversi dalla stessa EY, anche tramite la propria rete di appartenenza. La Società di revisione ha inoltre pubblicato sul proprio sito internet la relazione di trasparenza prodotta ai sensi dell'art. 18, comma 1, del richiamato decreto.

I compensi nel complesso attribuiti a EY e ai soggetti appartenenti alla rete della medesima, per attività di revisione e non, erogati nel corso del 2016, sono stati esposti nella relazione finanziaria annuale nell'ambito del capitolo 39, cui si rinvia per i dettagli. Con riferimento agli incarichi alla Società di revisione e nell'ambito dell'attività di vigilanza espletata dal Collegio nel corso delle verifiche periodiche, tenuto conto inoltre delle informazioni acquisite in merito alla natura degli stessi, la cui informazione di dettaglio è stata resa anche ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti e confermati dalla Società di revisione nella dichiarazione di indipendenza, il Collegio ritiene che non siano emersi aspetti critici in materia di indipendenza della società di revisione.

L'attività di vigilanza sulla revisione legale di cui all'art. 19 del D.Lgg. N. 39/2010 è stata espletata dal Collegio mediante periodici incontri con i rappresentanti della stessa EY, i quali hanno illustrato i controlli eseguiti e i relativi esiti, la strategia di revisione, nonché i principali temi incontrati nello svolgimento dell'attività. Da tali incontri non sono emerse segnalazioni di criticità o anomalie tali da incidere sui giudizi sui bilanci d'esercizio e consolidato della Società relativi al 2016.

Con specifico riguardo a quanto previsto dall'art. 19, comma 3 del decreto 39/2010, si informa che la Società di revisione EY ha presentato al Collegio Sindacale, con riferimento all'esercizio 2016, la Relazione sulle Questioni Fondamentali emerse in sede di revisione legale, dalla quale non emergono carenze significative concernenti il sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria. La medesima Società di revisione non ha elaborato la lettera di suggerimenti (c.d. "management letter") riferita all'esercizio 2016.

Il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato

Il Collegio ha esaminato il progetto di bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, che registra un utile dell'esercizio di Euro 71.403.883 e non vede, per quanto a conoscenza del Collegio, deroghe alle norme di legge.

Non essendo demandata al Collegio la funzione di revisione legale, lo stesso ha vigilato sull'impostazione generale del bilancio, sulla sua conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura, senza rilevare aspetti da riferire. Il Collegio ha verificato inoltre l'osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione, anche in questo caso senza rilievi da esporre. Gli amministratori hanno dettagliatamente illustrato nella nota e nella gestione le poste che hanno concorso al risultato economico e gli eventi generativi delle medesime.

Il Bilancio di esercizio di ENAV al 31 dicembre 2016 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. I principi contabili utilizzati riflettono la piena operatività di ENAV nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio separato del precedente esercizio.

Il Bilancio dell'esercizio 2016 di ENAV è stato sottoposto, come già anticipato, a revisione contabile da parte della Società di Revisione che, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. n. 39/2010, ha espresso nella propria relazione un giudizio senza rilievi né richiami di informativa.

La società di revisione EY ha altresì emesso la relazione sulla revisione del bilancio relativo all'esercizio 2016 della controllata Techno Sky S.r.l. Inoltre, nel corso degli incontri periodici con i rappresentanti della Società di revisione, questi ultimi non hanno evidenziato criticità relative ai reporting package delle principali società estere del Gruppo ENAV.

Con riferimento alla disposizione di cui all'art. 36, comma 1, del Regolamento Mercati (approvato da CONSOB con deliberazione n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successive modifiche e integrazioni) in materia di trasparenza contabile, di adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema dei controlli interni delle Società controllate extra UE, alla data del 31/12/2016, il Collegio Sindacale dà evidenza che le Società cui si applica tale disposizione sono incluse fra le imprese in ambito ai fini del Sistema ENAV di Controllo Interno sull'informativa finanziaria rispetto al quale non sono state segnificative. A tal proposito, il Consiglio di Amministrazione della Società, a seguito delle opportune verifiche effettuate da parte del CCRPC, nel mese di marzo 2017 ha inoltre attestato in sede di approvazione del progetto di Bilancio dell'esercizio 2016 l'osservanza della richiamata disciplina.

Ritenendo sufficienti le attività di verifica svolte, si è rinunciato al termine previsto dagli artt. 2429 c.c. e 154-ter T.U.F. per la redazione della presente relazione.

Fermo restando che a carico del Collegio non è previsto alcun obbligo di relazione né di formali espressioni di giudizio sul bilancio consolidato, presente invece in capo alla società di revisione, si è proceduto a constatare come il medesimo chiuda con un utile di Euro 76.345.474 di intera pertinenza del Gruppo e come la relazione specifica di EY resa ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. n. 39/2010 non veda rilievi o richiami di informativa di sorta. Si riferirà in seguito, nella specifica sezione della presente relazione, sui principali rapporti con le società controllate.

Le Regole di Governo societario

La Società ha aderito al Codice di Autodisciplina delle società quotate in Italia con delibera del 17 febbraio 2016, come risulta anche dalla Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari per l'esercizio 2016, approvata dagli amministratori in data 16 marzo 2017 e messa a disposizione del pubblico sul sito internet della Società e nelle forme di legge. Tale Relazione è stata redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati organizzato gestito da Borsa Italiana S.p.a. ed ai sensi dell'art. 123-bis del T.U.F.

La Relazione descrive in dettaglio il sistema di governance societario adottato. Esso è conforme alle regole previste dal Codice di Autodisciplina; regole che, sulla base di quanto è emerso nel corso dell'attività di vigilanza svolta, sono effettivamente e correttamente applicate.

Il Collegio ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei consiglieri, nonché il rispetto di indipendenza da parte dei singoli componenti del Collegio, come previsto dal Codice.

Rapporti con le società controllate e con l'Ente controllante

La Società è stata interamente posseduta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) sino alla quotazione (26 luglio 2016), mentre alla data di redazione della presente relazione la partecipazione del medesimo è scesa ad una percentuale pari al 53,373% del capitale sociale.

Quanto ai rapporti con il MEF, si ricorda come la Società sia soggetta alla disciplina della cd. "golden powers" ai sensi del D.L. n. 21 del 15 marzo 2012, convertito con modificazioni con la L. n. 56 dell'11 maggio 2012, il tutto come specificato nella richiamata Relazione sul governo societario al paragrafo 3.6.

Fra le società controllate e su cui ENAV esercita direzione e coordinamento, assume rilevanza la società italiana Techno Sky S.r.l., incaricata delle attività di logistica e di manutenzione, al fine di assicurare la piena efficienza operativa e la completa disponibilità - senza soluzione di continuità - degli impianti, dei sistemi e dei software utilizzati per il controllo del traffico aereo in Italia e non solo. Si è provveduto a incontrare ripetutamente il Collegio Sindacale della medesima, al fine del necessario scambio di flussi informativi, nonché ad esaminare il bilancio relativo all'esercizio 2016 della stessa, consolidato in capo alla Società, e le relative relazioni degli organi di controllo, dalle quali non emergono elementi significativi tali da non far ritenere adeguato il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. In particolare, in Techno Sky opera un autonomo Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 e la funzione Internal Audit di Gruppo, che sulla base del mandato conferito, opera su tutte le società del Gruppo. In particolare, la funzione Internal Audit informa il Collegio Sindacale di Techno Sky delle verifiche effettuate e delle risultanze emerse.

Nell'ambito dell'attività di vigilanza svolta sulle società controllate, il Collegio ha inoltre posto particolare attenzione alla regolamentazione dei contratti intercompany, anche attraverso il supporto dell'Internal Audit.

Le operazioni con parti correlate

La Società ha adottato, in occasione della quotazione, regole che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate secondo i principi generali indicati dalla Consob, come descritto nella relazione al bilancio dell'esercizio 2016. In particolare, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato in data 21 giugno 2016, con efficacia a decorrere dalla data di ammissione alle negoziazioni della società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., la "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate", ai sensi dell'articolo 2391-bis del codice civile e del Regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 17221/2010 e successive modifiche e integrazioni.

In particolare, il regolamento sul funzionamento dell'apposito comitato endoconsiliare (CCRPC) è stato adottato con delibera consiliare del 21 giugno 2016, mentre il comitato medesimo è stato nominato con delibera dell'8 giugno 2016, con una composizione che soddisfa i requisiti di indipendenza richiesti dal Codice di Autodisciplina.

Il Collegio Sindacale valuta adeguata l'attività svolta in materia dal Comitato, con il supporto anche della funzione Internal Audit, nonché l'informazione fornita dal Consiglio di Amministrazione nella relazione sulla gestione con riguardo alle operazioni infragruppo e a quelle con parti correlate.

Gli amministratori dichiarano in occasione della relazione finanziaria annuale e di quella semestrale l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con ENAV e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili, secondo le disposizioni dello IAS 24. Le entità dei rapporti di natura commerciale e di natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziati nelle note al bilancio, cui si rinvia per quanto attiene alla individuazione della tipologia delle operazioni in questione e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari. Dette ultime operazioni, individuate dal principio contabile IAS 24, riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari. Nelle Note al bilancio sono inoltre richiamate le modalità procedurali adottate per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza, nonché di correttezza procedurale. Si dà atto che le operazioni ivi indicate sono state poste in essere nel rispetto delle modalità di approvazione ed esecuzione previste nella procedura sopra richiamata e dettagliatamente descritta nella Relazione sul governo societario e gli assefi proprietari per l'esercizio 2016. Tutte le operazioni dell'esercizio 2016 fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiuti nell'interesse delle imprese del Gruppo.

Eventuali omissioni e fatti censurabili. Denunzie e pareri resi.

Nell'attività di vigilanza non si sono riscontrate omissioni da parte degli amministratori o fatti censurabili, sicché non vi sono irregolarità degne di essere comunicate alla Consob.

Non sono inoltre pervenute denunzie ai sensi dell'art. 2408 c.c.

Nel corso dell'esercizio 2016, il Collegio Sindacale è stato chiamato ad esprimere i seguenti pareri, rilasciati sempre in senso positivo, in materia di: i) linee guida SCIGR (23 marzo 2016); ii) determinazione del compenso dell'Amministratore Delegato ex art. 2389, 3° comma, c.c. (29 marzo 2016); iii) rideterminazione del compenso dell'Amministratore Delegato ex art. 2389, comma 3, c.c. (8 giugno 2016); iv) determinazione degli obiettivi annuali cui parametrare la parte variabile di breve termine (c.d. target bonus) del compenso dell'Amministratore Delegato stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2016 (8 giugno 2016); v) quantificazione e criteri di assegnazione di un transaction bonus all'Amministratore Delegato in luogo della parte variabile di lungo termine (c.d. valore atteso long term incentive - LTI) della retribuzione ex art. 2389, comma 3, c.c., deliberata dal Consiglio di amministrazione del 29 marzo 2016 (8 giugno 2016); vi) determinazione dei compensi dei componenti dei comitati (8 giugno 2016); vii) assegnazione all'Amministratore Delegato della prima tranche del transaction bonus (26 settembre 2016); viii) approvazione della proposta progettuale per l'adozione di un modello contro il rischio di corruzione e frode (26 settembre 2016); ix) approvazione del mandato di Audit (10 novembre 2016).

Conclusioni

Sulla base delle citate attività svolte e tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, il Collegio Sindacale esprime, per quanto di competenza, parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 ed alle proposte di delibera, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Relazione della Società di revisione

sul bilancio di esercizio

Enav S.p.A. Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39

EY S.p.A. Via Po, 32 00198 Roma Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 32475504 ey.com

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39

Agli Azionisti della

Enav S.p.A.

Relazione sul bilancio d'esercizio

Abbiamo svolto la revisione contabile dell'allegato bilancio d'esercizio della Enav S.p.A., costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2016, dal conto economico, dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi dei principi contabili significativi e dalle altre note esplicative.

Responsabilità degli amministratori per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio d'esercizio sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11, comma 3, del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio non contenga errori significativi.

La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio d'esercizio. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni del rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio d'esercizio dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio d'esercizio nel suo complesso.

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2016, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio d'esercizio

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, la cui responsabilità compete agli amministratori della Enav S.p.A., con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2016. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2016.

Roma, 24 marzo 2017

EY S.p.A.

11/2-

Mauro Ottaviani (Socio)

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