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El.En.

Annual Report Mar 29, 2019

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EL.EN. S.p.A.

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2018

El.En. S.p.A. Sede Legale in Calenzano (FI) – Via Baldanzese n. 17 Capitale sociale sottoscritto e versato: € 2.508.671,36 Iscritta presso il Registro delle Imprese di Firenze al n. 03137680488

INDICE

ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 2018 6
INTRODUZIONE 6
QUADRO NORMATIVO 6
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NELL'ESERCIZIO 2018 6
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA' DEL GRUPPO 8
DESCRIZIONE DEL GRUPPO 11
INDICATORI DI PERFORMANCE 12
INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 13
PRINCIPALI DATI ECONOMICO FINANZIARI 14
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2018 19
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO E POSIZIONE FINANZIARIA NETTA AL 31 DICEMBRE 2018 21
PROSPETTO DI RACCORDO FRA IL BILANCIO CONSOLIDATO E IL BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO 22
ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO EL.EN. S.p.A. 23
ANDAMENTO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE 27
ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO 32
FATTORI DI RISCHIO E PROCEDURE DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO 36
STOCK OPTION OFFERTE AD AMMINISTRATORI, COLLABORATORI E DIPENDENTI 37
AZIONI PROPRIE 38
PERSONALE 38
GOVERNO SOCIETARIO E ASSETTI PROPRIETARI, APPLICAZIONE D.LGS. 231/2001 39
RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE ex artt. 123-ter TUF e 84-quater Reg. CONSOB 11971/1999 39
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 39
INFORMAZIONI AI SENSI DEL REGOLAMENTO UE 679/2016 SULLA PROTEZIONE DEI
DATI PERSONALI 39
RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE 39
REGIME OPT-OUT 40
ALTRE INFORMAZIONI 40
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 40
PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 41
DESTINAZIONE DEL RISULTATO 41
RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI 42
GLOSSARIO 42
1.0 PROFILO DELL'EMITTENTE 43
2.0 INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123-bis, comma 1, TUF) alla data del 31
dicembre 2018 46
a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), TUF) 46
b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), TUF) 46
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera c), TUF) 46
d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), TUF) 46
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis,
comma 1, lettera e), TUF) 46
f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), TUF) 46
g) Accordi tra azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), TUF) 46
h) Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie in
materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1) TUF) 46
i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-
bis, comma 1, lettera m), TUF) 47
l) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.) 47
3.0 COMPLIANCE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF) 48
4.0 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 49
4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF) 49
4.2. COMPOSIZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), e d-bis, TUF) – ART. 2 CODICE 51
4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)
– ART. 1 CODICE 56
4.4. ORGANI DELEGATI 60
4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI 61
4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI 61
4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR 62
5.0 TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 63
6.0 COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) – ART. 4 CODICE 65
7.0 COMITATO PER LE NOMINE – ART. 5 CODICE 66
8.0 COMITATO PER LA REMUNERAZIONE – ART. 6 CODICE 68
9.0 REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI 70
Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di
un'offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF) 72
10.0 COMITATO CONTROLLO E RISCHI 73
11.0 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI 76
11.1. AMMINISTRATORE ESECUTIVO INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
E DI GESTIONE DEI RISCHI 77
11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT 77
11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. 231/2001 78
11.4. SOCIETA' DI REVISIONE 78
11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI E
ALTRI RUOLI E FUNZIONI AZIENDALI 78
11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
E DI GESTIONE DEI RISCHI 79
12.0 INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 80
13.0 NOMINA DEI SINDACI 81
14.0 COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (ex art. 123-bis,
comma 2, lettera d) e d-bis), TUF) 83
15.0 RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 86
16.0 ASSEMBLEE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera c), TUF) 87
17.0 ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a),TUF 91
18.0 CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 92
19.0 CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 13 DICEMBRE 2017 DEL PRESIDENTE DEL
COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE 93
TABELLE
TABELLA 1: Informazioni sugli assetti proprietari 95
TABELLA 2: Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei comitati 96
TABELLA 3: Struttura del collegio sindacale 97
ALLEGATI
Allegato 1: Paragrafo sulle "Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno
esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria" ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lett. b), TUF 99
BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO EL.EN. AL 31 DICEMBRE 2018 102
PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE 102
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA 103
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 105
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 106
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 107
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 108
NOTE ILLUSTRATIVE 109
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART.81-TER DEL
REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E

INTEGRAZIONI 160

BILANCIO SEPARATO DI EL.EN. S.p.A. AL 31 DICEMBRE 2018 161

PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE 161
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA 162
CONTO ECONOMICO 164
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 165
RENDICONTO FINANZIARIO 166
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 167
NOTE ILLUSTRATIVE 168
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO AI SENSI DELL'ART.81-TER DEL
REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI 206

ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO

Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE Gabriele Clementi

CONSIGLIERI DELEGATI

Barbara Bazzocchi Andrea Cangioli

CONSIGLIERI Fabia Romagnoli Michele Legnaioli

Alberto Pecci

Collegio Sindacale

PRESIDENTE Vincenzo Pilla

SINDACI EFFETTIVI

Paolo Caselli Rita Pelagotti

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili ai sensi della Legge 262/05

Enrico Romagnoli

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

RELAZIONE SULLA GESTIONE 2018

INTRODUZIONE

Signori Soci,

l'esercizio 2018 si chiude con un fatturato consolidato di 346 milioni di euro e un utile netto consolidato di gruppo pari a 16,8 milioni di euro al netto di imposte sul reddito per 7,7 milioni e del risultato netto di competenza di terzi per 5 milioni.

E' stato un altro esercizio in forte crescita, nel quale il Gruppo ha consolidato le proprie posizioni competitive nel mondo. La redditività operativa si è mantenuta elevata, pur in diminuzione rispetto all'anno scorso e alle previsioni di crescita formulate in avvio di esercizio. Un risultato comunque ragguardevole e di grande soddisfazione, ancor più in considerazione delle condizioni sfavorevoli venute a concretizzarsi negli USA per la campagna di FDA che ha coinvolto il nostro sistema di punta Monna Lisa Touch, e in Cina dove l'incertezza sulla solidità della crescita futura si è fatta sentire, congiuntamente con il timore per l'elevazione di ulteriori dazi all'import ed all'export.

QUADRO NORMATIVO

In ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento Europeo n. 1606 del 19 luglio 2002, il gruppo El.En. ha predisposto il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 in conformità ai Principi Contabili Internazionali omologati dalla Commissione Europea.

Ai sensi del D.Lgs. 38/2005, a partire dall'esercizio 2006 anche il bilancio di esercizio della capogruppo El.En. S.p.A. (bilancio separato) è stato predisposto secondo i principi contabili internazionali (IFRS); ad essi si farà riferimento quando si esporranno i dati relativi alla Capogruppo.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NELL'ESERCIZIO 2018

In data 2 gennaio 2018 è divenuta efficace la costituzione della società Cutlite Penta Srl cui la società Ot-las Srl, nell'ambito di un processo di riorganizzazione delle attività del settore industriale del gruppo, ha conferito tutte le attività relative ai sistemi di taglio laser.

In data 8 marzo 2018 El.En. S.p.A. ha acquistato un capannone per 2,2 milioni di euro a Calenzano nella stessa area in cui insiste la sede sociale per l'ulteriore sviluppo delle sue attività produttive.

Nel mese di marzo 2018 la controllata Lasit SpA ha formalizzato l'acquisto di un capannone adiacente la sede operativa di Torre Annunziata, per un valore complessivo pari a 3,1 milioni di euro.

In data 27 aprile 2018, l'Assemblea degli azionisti della capogruppo El.En. S.p.A. ha approvato il bilancio relativo all'esercizio 2017, deliberando altresì:

  • di destinare integralmente l'utile di esercizio, pari ad euro 41.146,00 alla distribuzione agli azionisti;

  • di distribuire alle azioni in circolazione alla data di stacco della cedola n. 2 in data 28 maggio 2018 - nel rispetto del disposto dell'art. 2357-ter, secondo comma Codice Civile - un dividendo, pari a euro 0,40 (zero virgola quaranta) lordi per azione in circolazione per un importo complessivo alla data della delibera di euro 7.718.988,80 destinandovi integralmente l'utile netto di esercizio, pari a euro 41.146,00, ed attingendo, quanto al residuo importo di euro 7.677.842,80, agli utili non distribuiti negli esercizi precedenti e accantonati nella riserva volontaria denominata "riserva straordinaria".

L'Assemblea ha inoltre approvato la relazione sulla remunerazione anche incentivante ex art. 123-ter T.U.F..

Infine l'Assemblea ha proceduto a nominare il consiglio di amministrazione per il triennio 2018-2020 e, quindi, fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2020. L'Assemblea ha stabilito in sei il numero dei componenti, nominando Gabriele Clementi quale presidente ed eleggendo quali altri consiglieri Barbara Bazzocchi, Andrea Cangioli, Alberto Pecci, Fabia Romagnoli, Michele Legnaioli. La composizione del CdA rispetta l'equilibrio tra i generi previsto ai sensi dell'Art. 147-ter, comma 1-ter del D.Lgs. 58/1998.

In pari data il Consiglio di Amministrazione della capogruppo El.En. S.p.A. ha nominato quali Consiglieri delegati il Presidente Ing. Gabriele Clementi e i Consiglieri Barbara Bazzocchi e Andrea Cangioli attribuendo loro, disgiuntamente fra loro e con firma libera, tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per il compimento di ogni attività rientrante nell'oggetto sociale, fatta eccezione per le attribuzioni oggetto di divieto di delega ai sensi di legge e dello statuto sociale.

In data 15 maggio 2018 il Consiglio di Amministrazione di El.En. S.p.A. ha provveduto, tra l'altro, a designare i componenti dei comitati di cui al Codice di Autodisciplina delle società quotate e più in particolare il "comitato per la remunerazione", il "comitato controllo e rischi" ed il "comitato per le nomine", a confermare i vari componenti dell'attuale sistema di controllo interno e a designare l'avv. Paola Giovannelli, quale soggetto responsabile della protezione dei dati ai sensi dell'art. 37 Reg. UE 679/2016.

Il consiglio di amministrazione ha altresì valutato con esito positivo, sulla base delle informazioni disponibili, l'indipendenza dei consiglieri non esecutivi Fabia Romagnoli e Michele Legnaioli.

In data 1 giugno 2018 la controllata Deka Mela Srl ha ceduto, per un controvalore di 100 mila euro, la propria quota di partecipazione del 50% in Jena Surgical GmbH alla società Asclepion Laser Technologies GmbH che ne deteneva il restante 50%. In pari data e a valle di questa operazione, la Asclepion Laser Technologies GmbH ha incorporato Jena Surgical GmbH mediante un atto di fusione per incorporazione con effetto a decorrere dal 1 luglio 2018.

In data 9 luglio 2018 la controllata Quanta System Spa ha formalizzato l'acquisto di un capannone adiacente la sede operativa di Samarate, per un valore complessivo pari a 3,2 milioni di euro.

In data 5 ottobre 2018 la capogruppo El.En. spa ha sottoscritto la quota di propria spettanza, pari ad euro 400 mila, dell'aumento di capitale sociale deliberato in data 19 luglio 2018 dalla collegata Elesta srl per un totale complessivo pari ad euro 800 mila.

In data 6 novembre la controllata Cutlite Penta S.r.l ha acquistato un capannone nella provincia di Prato, per un valore complessivo pari a 6,2 milioni di Euro. L'immobile è destinato alla ricollocazione dell'attività produttiva in una sede più consona al volume correntemente sviluppato, in grado anche di assorbire la ulteriore crescita prevista per l'attività. L'acquisto si colloca nell'ambito di un ampio piano di investimenti mediante i quali il Gruppo sta predisponendo una maggior capacità produttiva, migliorando le condizioni logistiche della produzione per soddisfare la domanda attesa in crescita nei prossimi anni.

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA' DEL GRUPPO

Nata nel 1981 dall'intuizione di un professore universitario e un suo studente, El.En. si è sviluppata negli anni dando vita ad un articolato e dinamico gruppo industriale specializzato nella produzione, ricerca e sviluppo, distribuzione e vendita di sistemi laser.

I fondatori, il Prof. Leonardo Masotti con la moglie Sig.ra Barbara Bazzocchi, e l'Ing, Gabriele Clementi, hanno da sempre guidato l'azienda ricoprendo anche oggi, nell'ambito delle strutture del gruppo adeguatamente managerializzate, i ruoli apicali.

Il laser, acronimo di "Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation" (in italiano "amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazione") affascinante tecnologia inventata nel 1960, rappresenta il fulcro tecnologico del gruppo. Questa emissione luminosa dalle caratteristiche così particolari (monocromaticità, coerenza, brillanza) ha trovato e sta trovando un numero crescente di applicazioni che hanno dato vita a veri e propri settori industriali e in altri radicalmente cambiato il modo di operare. Telecomunicazioni, sensoristica, stampanti, litografie, numerosi processi nella manifattura industriale, numerose applicazioni medicali ed estetiche hanno potuto beneficiare di innovazioni rese disponibili dalla versatilità, precisione e affidabilità di sistemi laser. E ancora come il Prof. Gérard Mourou - premio Nobel per la fisica 2018 per l'invenzione della chirped pulse amplification, o CPA, successivamente utilizzata per creare impulsi laser ultracorti ad altissima intensità (terawatt) - ha voluto ricordare durante la sua visita del gennaio 2019 alla sede della nostra Quanta System Spa in Samarate (VA), il bello deve ancora venire "the best is yet to come"! La ricerca scientifica e quella industriale applicata troveranno ancora innovative applicazioni per la tecnologia laser di cui potremo direttamente e indirettamente beneficiare.

Tra le molteplici tipologie di sorgenti e applicazioni laser ad oggi sviluppate, il gruppo si è da sempre specializzato nella realizzazione di sistemi per due settori: sistemi laser per la medicina e per l'estetica, che chiamiamo settore Medicale, e sistemi laser per le lavorazioni manifatturiere, che chiamiamo settore Industriale. Ciascuno dei due settori presenta al suo interno svariati segmenti differenziati tra loro per la specifica applicazione del sistema laser e quindi per le specifiche tecnologie sottostanti e per la tipologia dell'utente. Ne segue che l'attività del gruppo, genericamente definita produzione di sorgenti e sistemi laser, presenta al suo interno una notevole varietà di prodotti che servono numerose tipologie di clientela, anche in virtù della presenza globale del gruppo che lo porta ad adeguarsi alle peculiarità che ogni regione del mondo ha nell'adozione delle nostre tecnologie.

Il gruppo ha assunto nel tempo la struttura che ad oggi lo caratterizza mediante la costituzione di nuove società e l'acquisizione del controllo di altre. Le attività sono condotte da questo articolato gruppo di società che operano nella produzione, ricerca e sviluppo, distribuzione e vendita di sistemi laser. Ad ognuna è affidato un business specifico, a volte riferito ad un singolo mercato geografico, a volte ad una nicchia merceologica particolare, a volte ad un ambito di attività più esteso e trasversale a tecnologie, applicazioni e mercati geografici. L'attività di tutte le società è coordinata dalla capogruppo perché le risorse disponibili permettano di servire al meglio i mercati di riferimento sfruttando la dinamicità e la flessibilità delle singole unità di business senza perdere i vantaggi di una gestione coordinata di alcune risorse.

Nell'ambito dei nostri settori di riferimento, l'ampiezza dell'offerta, e la capacità di segmentare taluni mercati per massimizzare la quota complessivamente detenuta dal gruppo, assieme all'opportunità di coinvolgere competenze manageriali in qualità di soci di minoranza, è alla base dell'articolazione societaria del gruppo. La numerosità delle società che ne fanno parte deve essere sempre ricondotta alla lineare suddivisione dell'attività, che individuiamo, anche per finalità di reporting ma soprattutto di indirizzo strategico, come segue:

Associate alla vendita di sistemi sono le attività di service post vendita, indispensabile supporto all'installazione, manutenzione e corretto utilizzo dei nostri sistemi laser e fonte rilevante di ricavi per pezzi di ricambio, consumabili e servizi di assistenza tecnica.

L'articolazione del gruppo in numerose società riflette anche la strategia di distribuzione dei prodotti e di organizzazione delle attività di ricerca e sviluppo e di marketing. El.En. è uno degli aggregatori di maggior successo del nostro mercato, grazie ad una serie di acquisizioni portate a termine negli anni, in particolare nel settore medicale (DEKA, Asclepion, Quanta System ed Asa). Seguendo un approccio peculiare ed originale per il nostro settore ogni società venuta a far parte del gruppo ha mantenuto una propria specifica caratterizzazione per tipologia e segmentazione di prodotto, con marchi e reti di distribuzione indipendenti dalle altre società del gruppo, costituendo una vera e propria business unit. Ciascuna ha inoltre potuto godere della cross fertilization che ogni nucleo di ricerca ha operato sugli altri, rendendo disponibili le proprie tecnologie elettive anche alle altre società del gruppo. Tale strategia, pur presentando una certa complessità di gestione, ha consentito la crescita del gruppo facendone, nella sua articolazione, una tra le più importanti realtà del mercato. Consapevoli della rilevanza che l'approccio multi-marca e multi-R&D ha avuto per la crescita del gruppo, sentiamo allo stesso tempo l'esigenza di rendere sempre più strettamente coordinate tra di loro le attività delle business unit del settore medicale, favorendo sempre più le attività congiunte come la distribuzione italiana, che sotto il nuovo brand "Renaissance" riunisce in una unica organizzazione le preesistenti reti di Deka e Quanta System.

La migliore integrazione delle business unit medicali è peraltro uno degli obiettivi del Direttore Generale di El.En. Spa, venuto ad assumere il ruolo, nuovo per la società, a partire dal primo gennaio 2017.

Pur avendo nella tecnologia laser un fattore comune, condividendo numerosi componenti strategici e talune attività a livello di produzione e R&D, i due settori Medicale ed Industriale si rivolgono a mercati profondamente diversi. Le attività al loro interno sono organizzate in modo da soddisfare le esigenze profondamente diverse della clientela dei due settori. A ciascun mercato corrisponde inoltre una dinamica specifica della domanda e un'aspettativa di crescita legata a fattori chiave diversi.

Per ambedue i settori le previsioni di crescita tendenziale sono positive. Nel settore medicale è in costante aumento la domanda di trattamenti estetici e medicali da parte di una popolazione che tende nella media ad invecchiare e a voler limitare sempre più gli effetti dell'invecchiamento. Aumenta altresì la richiesta di tecnologie in grado di minimizzare i tempi di intervento e degenza in talune operazioni chirurgiche, o di aumentarne l'efficacia riducendone l'impatto sul paziente (mininvasività) ed i costi complessivi. Per il settore industriale i sistemi laser costituiscono uno strumento sempre più indispensabile per le produzioni manifatturiere, in quanto rappresentano tecnologie flessibili ed innovative per le aziende che competono sui mercati internazionali e che vogliono innalzare i loro standard qualitativi e aumentare la produttività. Pur insistendo quindi sul mercato tradizionale della manifattura, i sistemi laser ne costituiscono una componente hi-tech che, grazie alla continua innovazione del prodotto laser e dei processi che i laser permettono di mettere a punto, presenta prospettive di crescita assai interessanti.

La straordinaria crescita registrata nel settore industriale, in particolare nel 2017, di consistenza ben superiore alla crescita prevista dalle ricerche di mercato, va inquadrata nella trasformazione del mercato dei sistemi laser per il taglio di lamiere e particolari metalli, il più importante mercato per le lavorazioni laser per il settore manifatturiero e nella nostra capacità di beneficiare di questa fase assai positiva. Alla base di questa trasformazione sta lo shift tecnologico che ha visto le sorgenti laser in fibra rimpiazzare e rendere rapidamente obsolete le sorgenti laser a CO2 di alta potenza, fino a poco tempo fa utilizzate per queste lavorazioni. Le sorgenti laser in fibra hanno reso possibile un minor costo di esercizio dei sistemi per gli utilizzatori e una maggior facilità di installazione e manutenzione, con la possibilità di installare potenze laser di entità impensabile con le sorgenti a CO2. L'acquisto e la gestione di sistemi di alta potenza (più di 4 kW), fino a due anni fa onerosa al limite del proibitivo per la maggior parte degli utenti potenziali, è oggi accessibile ad una platea crescente di utilizzatori e scalabile in potenza fino ai 10/12 kW. L'elevata produttività dei sistemi di taglio laser equipaggiati da sorgenti in fibra ottica di alta potenza sta ridisegnando il mercato, andando a sostituire tecnologie tradizionali di taglio di metallo come le punzonatrici, che necessitano per tagliare e forare di utensili privi di flessibilità che si consumano deteriorandosi nel tempo. Parallelamente all'ampliamento del mercato, le superiori prestazioni dei sistemi oggi disponibili hanno procurato la rapidissima obsolescenza dei sistemi che già operano sul campo, accelerando il mercato di sostituzione e aggiornamento della vastissima base installata.

Ricordiamo infine che, in presenza delle ottime prospettive di crescita dei mercati di riferimento, il gruppo riesce ad acquisire quote di mercato e a creare nuove nicchie applicative grazie all'innovazione. L'adeguatezza della gamma di prodotti offerti, la capacità di innovarla continuamente per conformarla alle esigenze del mercato o ancor meglio crearne di nuove, sono i nostri fattori critici di successo. Il Gruppo El.En. ha avuto ed ha la capacità di eccellere in queste attività. L'ampia sezione dedicata alle attività di ricerca e sviluppo documenta e testimonia la loro centralità nell'ambito delle attività del gruppo e la grande attenzione che viene posta a dedicare le opportune risorse a quanto occorre a garantire la prosperità del gruppo negli anni a venire.

DESCRIZIONE DEL GRUPPO

Al 31/12/2018 la struttura del Gruppo è la seguente:

INDICATORI DI PERFORMANCE

Sono stati individuati i seguenti indicatori di performance allo scopo di fornire informazioni aggiuntive in merito alla struttura patrimoniale, finanziaria e reddituale del gruppo:

31/12/2018 31/12/2017
Indici di redditività (*):
ROE 9,1% 8,9%
(Utile netto quota gruppo / Capitale Proprio)
ROI 8,3% 9,1%
(Reddito operativo / Totale attivo)
ROS 8,7% 9,9%
(Reddito operativo / Ricavi)
Indici di struttura:
Elasticità degli impieghi 0,76 0,80
(Attività correnti / Totale attivo)
Leverage 1,09 1,07
((Patrimonio netto + Debiti finanziari) / Patrimonio netto )
Current Ratio 2,31 2,34
(Attivo corrente / Passivo corrente)
Copertura passività correnti 1,58 1,76
((Crediti correnti + Disponibilità liquide+Titoli) / Passivo corrente)
Quick ratio 0,70 0,86
((Disponibilità liquide+Titoli) / Passivo corrente)

Per una più chiara lettura della tabella sopra esposta e in considerazione delle disposizioni in materia di indicatori alternativi di performance riteniamo opportuno indicare la seguente definizione riconducibile ai prospetti di bilancio:

  • Capitale Proprio = Patrimonio Netto di Gruppo – Risultato d'esercizio

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Il Gruppo El.En. utilizza alcuni indicatori alternativi di performance che non sono indentificati come misure contabili nell'ambio degli IFRS, per consentire una migliore valutazione dell'andamento del Gruppo. Pertanto il criterio di determinazione applicato dal gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e il saldo ottenuto potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.

Tali indicatori alternativi di performance, determinati in conformità a quanto stabilito dagli Orientamenti sugli indicatori alternativi di performance emessi dall'ESMA/2015/1415 e adottati dalla CONSOB con comunicazione nr. 92543 del 3 dicembre 2015, si riferiscono solo alla performance del periodo contabile oggetto del presente documento e dei periodi posti a confronto.

Il Gruppo utilizza i seguenti indicatori alternativi di performance per valutare l'andamento economico:

  • il margine operativo lordo: detto anche "EBITDA", rappresenta un indicatore della performance operativa ed è determinato sommando al Risultato Operativo la voce "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni";

  • il valore aggiunto: determinato sommando al Margine operativo lordo la voce "Costi del personale";

  • il margine di contribuzione lordo: che rappresenta un indicatore della marginalità delle vendite determinato sommando al Valore Aggiunto la voce "Costi per servizi ed oneri operativi";

  • l'incidenza che le varie voci del conto economico hanno avuto sul fatturato.

Il Gruppo utilizza quali indicatori alternativi di performance per valutare la propria capacità di far fronte ad obbligazioni di natura finanziaria:

  • la posizione finanziaria netta intesa come: disponibilità liquide + titoli iscritti nelle attività correnti + crediti finanziari correnti - debiti e passività finanziarie non correnti - debiti finanziari correnti.

PRINCIPALI DATI ECONOMICO FINANZIARI

Segnando nel quarto trimestre un fatturato record, superiore a 102 milioni di euro, e un ottimo risultato operativo pari all'8,7% sul fatturato, il gruppo chiude in accelerazione un anno caratterizzato dalla rapida crescita e dal consolidamento degli straordinari risultati ottenuti negli ultimi anni.

Fatturato a 346 milioni di euro (+12,9%), risultato operativo a 30 milioni (-1,5%) risultato netto prima degli interessi di terzi a 21,8 milioni (+7,0%) e risultato netto di competenza del gruppo pari a 16,8 milioni (+7,4%) sono i numeri del conto economico del gruppo del 2018. Insieme alla posizione finanziaria netta (positiva per 62,4 milioni di euro), i 26,4 milioni di investimenti in immobilizzazioni tecniche ne rappresentano l'ottimo stato di salute, la grande solidità e la ferma determinazione a proseguire il percorso di crescita allocando a tal fine importanti investimenti all'ampliamento delle strutture operative.

Se confrontati con le previsioni formulate in apertura di esercizio, i risultati del 2018 le hanno ampiamente superate nel fatturato, mentre nel risultato operativo siamo rimasti al di sotto delle attese.

Al di là della analisi dettagliata degli andamenti delle varie voci del conto economico consolidato, oggetto di una specifica sezione nel prosieguo di questa relazione, analizziamo i fenomeni e le situazioni generali e particolari che a tali risultanze numeriche hanno portato.

Innanzitutto il quadro macroeconomico generale: una situazione complessivamente favorevole con una buona tonicità dei principali mercati internazionali, ad eccezione della Cina. La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina e il deciso rallentamento della crescita in alcuni settori vitali per l'economia cinese, segnatamente il settore trainante dell'automotive, hanno causato il diffondersi di una aspettativa di decelerazione della economia cinese nel settore del manufacturing. Si è creato un clima di incertezza che ha effettivamente raffreddato la domanda anche nei nostri settori di riferimento. L'effetto sul mercato è stato più un rallentamento della crescita che una vera flessione, ma il peggioramento dei risultati delle società attive sul mercato cinese è stato amplificato nelle sue proiezioni future, in particolare dai corsi azionari, sia sul mercato cinese che su quelli americani ed europei, che hanno subito dei veri e propri tracolli nella seconda metà del 2018. L'altro mercato di rilievo per il gruppo che ha evidenziato chiari segni di rallentamento è stato quello italiano.

Pur in presenza di condizioni contingentemente meno positive che nel recente passato, riteniamo che il mercato cinese offra ancora solide e concrete potenzialità di crescita per la nostra attività. Questo per le prospettive complessive di un paese con un miliardo e mezzo di abitanti che sta elevando progressivamente i propri standard di consumo e con ingenti investimenti infrastrutturali da sostenere e per gli effetti dell'innovazione tecnologica nel nostro settore, con le nuove tecnologie delle sorgenti in fibra di alta potenza per il taglio della lamiera, che hanno moltiplicato il mercato potenziale aumentando il numero di clienti nel settore e aprendo nuove verticali applicative e quindi ulteriori possibilità di crescita.

Quanto al mercato italiano, il presidio diretto che il gruppo vi esercita fa sì che, nonostante un clima complessivo non certo favorevole, l'andamento è stato ottimo sia nei settori dell'area medicale, medicina estetica ed estetica professionale, sia in quello delle applicazioni industriali, taglio di lamiere metalliche, fustelle e plastica e sistemi di marcatura per identificazione, magari rendendo necessarie in certe circostanze spese di supporto commerciali più consistenti che in passato.

L'attività nel settore industriale in Cina quindi, che veniva dalla straordinaria crescita del 2017 (di circa l'80%) ha avuto un andamento positivo (+10,6% la crescita in valuta locale, +8,1% in euro) anche grazie all'intensificazione delle spese commerciali a supporto della vendita, in virtù delle quali il risultato operativo ha subito una flessione rispetto all'esercizio precedente e ancor più rispetto alle previsioni che lo vedevano in ulteriore crescita. Nel resto del mondo la rapida espansione di Cutlite Penta nel settore del taglio lamiera in Italia e in alcuni significativi mercati internazionali, e il consolidamento delle posizioni sul taglio fustelle e plastica hanno contribuito in maniera determinante alla crescita del settore industriale sia dal punto di vista del fatturato che del risultato. Ottimo è stato anche l'andamento di Lasit nel settore della marcatura per identificazione, che ha confermato, superandoli, gli splendidi risultati del 2017, di Ot-las che ha ben figurato per il primo anno nuovamente separata da Cutlite Penta e del settore di El.En. dedicato alle sorgenti laser a CO2 di media potenza.

Il settore medicale ha fatto segnare una crescita importante pari al 13,4%, un andamento complessivamente molto soddisfacente nonostante che alcune problematiche abbiano portato oggettive difficoltà allo sviluppo del business e, al di là della crescita del fatturato, ne abbiano limitato la marginalità delle vendite ed in ultima analisi la redditività. Le note più positive sono venute dalla crescita nel segmento applicativo chirurgico dell'urologia, dove Quanta System ha ampliato la propria gamma di litotritori ad Olmio di media e alta potenza, molto validi quindi anche per le applicazioni di trattamento della iperplasia prostatica benigna, soprattutto per servire al meglio i propri qualificatissimi clienti OEM che hanno fatto esplodere il fatturato negli ultimi mesi dell'anno. Alla vendita di questi sistemi per chirurgia urologica si affianca inoltre la vendita delle fibre ottiche mono e multi uso, un consumabile che ha contribuito alle vendite per service e merci e al consolidamento della quota ricorrente dei ricavi nel settore medicale. Il 2018 ha confermato la nostra leadership nel segmento della epilazione laser al quale contribuiscono sistemi best seller venduti in grande quantità come i Mediostar di Asclepion o il Motus di Deka e sistemi top di gamma per una clientela più selettiva come il Thunder MT di Quanta System. Ottimo e promettente per il futuro è stato il rientro in grande stile nel segmento del "body shaping" grazie al sistema Onda di Deka che utilizza in maniera originale ed innovativa l'energia delle microonde per procurare la necrosi delle cellule adipose (leggi per il dimagrimento) e per rassodare la pelle e curare gli inestetismi della cellulite. Ancora largamente soddisfacente è stato l'andamento del settore della fisioterapia, con la Asa di Vicenza sempre capace di confermarsi nella progressiva espansione sui mercati internazionali frutto di una programmata espansione della gamma dei prodotti e delle strutture operative preposte alle attività di vendita e di marketing.

Ad andamenti così positivi nei segmenti citati si sono affiancate problematiche significative in altri segmenti, che hanno causato la flessione dei risultati reddituali sia rispetto all'esercizio precedente che, in misura più marcata rispetto alle attese, per l'esercizio.

Prime fra tutti le vicende legate al Monna Lisa Touch, il nostro sistema laser a CO2 ideato per il trattamento dell'atrofia vaginale, tra i più significativi per il gruppo.

Una inopinata comunicazione rilasciata a fine luglio a mezzo stampa dalla FDA, l'ente preposto alla supervisione della sicurezza di farmaci, dispositivi medici ed alimenti immessi sul territorio Statunitense, ha adombrato la possibilità che trattamenti ginecologici genericamente definiti di "ringiovanimento vaginale" ed effettuati con tecnologie laser o radiofrequenza potessero presentare rischi per i pazienti. FDA ha poi ricondotto la sua azione su un piano inerente la sola comunicazione di marketing a supporto delle vendite negli USA di tali sistemi, al cosiddetto labelling che deve mantenersi nei canoni previsti dalle specifiche autorizzazioni alla vendita negli USA rilasciate dalla FDA stessa. Il distributore statunitense di Monna Lisa Touch, Cynosure, ha interagito tempestivamente con FDA concordando le indicazioni per la futura comunicazione commerciale e ha proseguito l'attività di vendita di Monna Lisa Touch negli USA. L'intervento di FDA ha avuto un impatto mediatico ed emozionale sui mercati di sbocco americani e globali che si è rivelato nel tempo assai consistente, provocando incertezza negli utenti finali nelle associazioni professionali di riferimento e nei medici utilizzatori e della tecnologia in tutto il mondo, con una drastica diminuzione delle vendite negli Stati Uniti e un raffreddamento della domanda anche al di fuori degli USA. Un vero peccato dal momento che Cynosure, oggi una divisione di Hologic, aveva rivitalizzato l'attività di vendita ed era avviata ad un ottimo 2018, come dimostrato dalla forte accelerazione delle vendite nei primi sei mesi dell'anno. Monna Lisa Touch si distingue peraltro dalla concorrenza per la nutrita serie (sono 38) di studi clinici e verifiche eseguiti e pubblicati da qualificati medici, istologi e biologi di fama internazionale; con i nostri sistemi laser CO2 Smartxide2 e Smartxide Touch sono stati eseguiti nel mondo trattamenti Monna Lisa Touch, con follow-up di lungo periodo, su oltre un milione di donne, la maggior parte delle quali si è dichiarata ampiamente soddisfatta del trattamento grazie al ritorno ad una vita più serena e normale. L'effetto di questa vicenda, concretizzatosi con ritardo rispetto al suo deflagrare, è stata la riduzione del fatturato e dei relativi importanti margini di vendita nel secondo semestre e, prevediamo, anche nei prossimi trimestri. Contiamo invece che l'effetto di medio termine, grazie alla indubitabile efficacia e sicurezza del trattamento comprovata dal solido impianto scientifico che la documenta, sarà il rafforzamento della nostra posizione di leadership negli USA con Cynosure su un mercato di dimensioni, per noi rilevanti, che tornerà ad essere di traino per il nostro gruppo. Si parla però di un orizzonte temporale lungo prima di poter contare su una rivitalizzazione di questo segmento applicativo.

L'altra area che ha manifestato difficoltà è il settore della estetica in Giappone, dove le pressioni competitive hanno provocato un doppio effetto sulle nostre consolidate e proficue attività. La vendita di nuovi sistemi è stata deludente, in attesa che il lancio di nuovi modelli specificamente disegnati per il mercato giapponese, contribuiscano al rilancio delle vendite sia nella epilazione che nel body shaping. I margini sui contratti di service full risk si sono ridotti notevolmente, anche qui in attesa di dotare la base installata di soluzioni di nuova generazione che rendano più "cost effective" la manutenzione. Gli effetti di queste circostanze sui risultati 2018 sono stati piuttosto incisivi e la nostra filiale ha registrato una perdita rilevante.

Infine nel settore della estetica professionale in Italia, pur in presenza di una ottima crescita del fatturato, il mix di prodotti venduti ha penalizzato la redditività delle vendite e assieme all'entità delle spese commerciali, culminate con la grande convention di Ottobre hanno determinato la netta riduzione del risultato operativo che ha segnato una perdita.

Proprio dalle circostanze illustrate in questo ultimo paragrafo possiamo estrarre commenti di carattere generale su questo esercizio e sulle prospettive future del gruppo. Nel registrare le cause sottostanti i risultati reddituali inferiori alle attese si deve notare come parte delle spese commerciali aumentate nell'esercizio per sostenere l'incremento delle vendite siano da considerare un investimento di medio termine per il consolidamento delle posizioni di mercato. Ed allo stesso modo l'aumento considerevole delle spese di ricerca e sviluppo (vedi paragrafo dedicato) appesantisce sì il risultato del 2018, ma costituisce premessa essenziale per la ricchezza della gamma di prodotti offerti e la crescita futura. Infine la solidità finanziaria del gruppo, nella costanza dei risultati e nella sua struttura patrimoniale, permettono di affrontare senza squilibri un ingente piano di investimenti orientato al potenziamento delle strutture operative. Stiamo acquisendo e costruendo stabilimenti produttivi di grande qualità e anche valore intrinseco, predisponendo la logistica necessaria alla crescita futura che prevediamo grazie alla fiducia nelle nostre potenzialità e in quelle dei nostri mercati di riferimento. E possiamo consentire alle nostre strutture commerciali e operative la flessibilità finanziaria che, mediante la espansione del circolante, permette di migliorare il servizio alla clientela (in questo esercizio in particolare con aumento delle scorte che riduce i tempi di consegna e rende disponibili numerosi sistemi a rotazione per demo) e sostenere la crescita interna delle nostre attività.

La seguente tabella illustra la suddivisione del fatturato al 31 dicembre 2018 tra i settori di attività del gruppo, confrontata con l'analoga suddivisione per l'esercizio 2017.

31/12/2018 Inc % 31/12/2017 Inc % Var. %
Medicale 197.854 57,18% 174.416 56,91% 13,44%
Industriale 148.167 42,82% 132.045 43,09% 12,21%
Totale fatturato 346.020 100,00% 306.461 100,00% 12,91%

Dopo due anni nei quali il settore industriale aveva nettamente sopravanzato quello medicale quanto a tasso di crescita, nel 2018 le attività del settore medicale sono cresciute più rapidamente, pur senza alterare significativamente i pesi relativi dei settori nell'ambito del fatturato del Gruppo. Il tasso di crescita sfiora il 13%, un ottimo risultato che prosegue la (lunga) serie di esercizi con crescita a doppia cifra. Il risultato delle vendite è ancora più importante se si tiene conto che è stato ottenuto in un anno con cambi valutari sfavorevoli: sul dollaro americano il cambio ha penalizzato il fatturato del 4,5% , sul renminbi cinese del 2,3%, e l'effetto complessivo sul fatturato pari al 1,3% circa.

Dal punto di vista della distribuzione geografica del fatturato, l'andamento del periodo è illustrato dalla seguente tabella:

31/12/2018 Inc % 31/12/2017 Inc % Var. %
Italia 65.768 19,01% 60.038 19,59% 9,54%
Europa 68.464 19,79% 52.839 17,24% 29,57%
Resto del Mondo 211.788 61,21% 193.584 63,17% 9,40%
Totale fatturato 346.020 100,00% 306.461 100,00% 12,91%

La crescita più marcata è stata conseguita sui mercati europei, con un 30% a cui hanno contribuito sia il settore medicale che quello industriale. Nel settore industriale il risultato è frutto dell'aumentata competitività di Cutlite Penta anche a livello internazionale nei sistemi di taglio laser per metallo e per fustelle e dagli ottimi risultati conseguiti da Lasit nei sistemi di marcatura e da El.En. nelle sorgenti a CO2 di media potenza. Nel medicale il risultato è frutto soprattutto dell'ottimo lavoro di Asclepion in area DACH dove la struttura di vendita è stata potenziata per affrontare anche nuovi segmenti di commercializzazione dove veicolare anche prodotti di altre società del gruppo. Sfiora il 10% la crescita in Italia e negli altri mercati extraeuropei, testimoniando l'uniformità dell'efficacia della azione commerciale. Il fatturato italiano del gruppo si mantiene quindi inferiore al 20% del fatturato complessivo, confermando la forte vocazione del gruppo all'export e alla internazionalizzazione.

All'interno del settore dei sistemi medicali ed estetici, che nel 2018 ha rappresentato il 57% circa del fatturato del gruppo, l'andamento delle vendite nei vari segmenti è illustrato dalla seguente tabella:

31/12/2018 Inc % 31/12/2017 Inc % Var. %
Estetica 110.397 55,80% 100.002 57,34% 10,39%
Chirurgia 42.107 21,28% 34.528 19,80% 21,95%
Terapia 10.757 5,44% 9.432 5,41% 14,05%
Altri 728 0,37% 599 0,34% 21,56%
Totale sistemi medicali 163.989 82,88% 144.561 82,88% 13,44%
Service medicale 33.864 17,12% 29.855 17,12% 13,43%
Totale Medicale 197.854 100,00% 174.416 100,00% 13,44%

Tutti i settori principali fanno segnare una crescita del fatturato a doppia cifra.

Abbiamo commentato nell'introduzione l'andamento dei vari segmenti del mercato medicale. Si distingue il settore chirurgico caratterizzato nei primi sei mesi, dal grande recupero di vendite del Monna Lisa Touch, poi sfumato per gli effetti della citata lettera di fine luglio di FDA, e nel secondo semestre dalla progressione delle vendite di sistemi per applicazioni urologiche, con il determinante contributo di alcuni importanti clienti dai marchi di grandissimo prestigio serviti in OEM da Quanta System.

Supera il 10% la crescita nel segmento dell'estetica che rimane di gran lunga il più rilevante. Sono numerose le applicazioni dei sistemi laser in ambito estetico. Ad oggi quelle che hanno un peso più rilevante per il gruppo sono l'epilazione, la rimozione dei tatuaggi e di lesioni pigmentate, il fotoringiovanimento e il body shaping. Il più maturo di questi segmenti, l'epilazione, è anche il più importante per noi. Come per le altre discipline applicative si caratterizza per l'elevato grado di innovazione teso a migliorare la efficacia e la produttività dei sistemi, a ridurne i costi e in tal modo ad ampliarne la platea di utenti. Alla esigenza di continuo miglioramento dell'offerta rispondono i lanci di nuovi sistemi, numerosi e significativi anche nel 2018. In maggio Deka ha avviato la vendita del sistema Onda per il "body shaping" e la rimozione dell'inestetismo della cellulite, con un significativo impatto sul fatturato. Successivamente il Sistema Motus AY di Deka ha completato il Motus AX, sistema ad alessandrite per la epilazione, dotandolo grazie ad una sorgente Nd:YAG di maggiore versatilità nell'uso di fototipi più scuri e di una potenzialità aggiuntiva nelle applicazioni vascolari. Quanta System ha rilasciato il Discovery Pico Start grazie al quale le vendite nel settore dei tatuaggi hanno avuto un forte recupero nel secondo semestre. Nelle ultime settimane dell'anno Asclepion ha rilasciato alla vendita la nuova versione del sistema Mediostar, il best seller del gruppo nella epilazione, che si caratterizza per la serie di applicatori Monolith TM ad alta potenza, efficacia e produttività. Come illustrato nella sezione dedicata alla ricerca e sviluppo, sono numerosi i progetti per migliorare i sistemi esistenti e realizzarne di nuovi identificando nuove potenzialità applicative per le sorgenti laser. Anche nei prossimi esercizi assisteremo al lancio di numerosi nuovi sistemi.

Ancora molto positivo l'andamento del settore della fisioterapia grazie alla Asa (Asalaser) di Vicenza che continua la sua progressione espandendosi gradualmente sui mercati internazionali.

E' trascurabile il fatturato nel settore dentale e negli altri segmenti applicativi del settore medicale.

Torna a crescere, dopo la flessione del 2017, il fatturato per il service medicale. Determinante in tal senso è il fatturato per le fibre ottiche mono e multiuso per applicazioni urologiche, destinate in buona parte ai clienti OEM. Un aumento di entità importante, tale da superare la diminuzione del fatturato per contratti di servizi full-risk post vendita: anche in questo caso una variazione di mix nel quale l'aumento del fatturato ha privilegiato categorie di prodotti e servizi a marginalità inferiore.

Per il settore delle applicazioni industriali la tabella esposta di seguito illustra il dettaglio del fatturato secondo i segmenti di mercato su cui il gruppo opera.

31/12/2018 Inc % 31/12/2017 Inc % Var. %
Taglio 115.509 77,96% 102.897 77,93% 12,26%
Marcatura 17.855 12,05% 17.300 13,10% 3,20%
Sorgenti 4.886 3,30% 3.363 2,55% 45,29%
Restauro 306 0,21% 173 0,13% 76,67%
Totale sistemi industriali 138.555 93,51% 123.733 93,71% 11,98%
Service industriale 9.611 6,49% 8.312 6,29% 15,63%
Totale Industriale 148.167 100,00% 132.045 100,00% 12,21%

Il fatturato del settore industriale segna nuovamente una crescita in tutti i suoi segmenti.

Il segmento principale è quello del taglio, nel quale dopo la straordinaria crescita registrata nel 2017 il gruppo è riuscito a conseguire un altro anno di crescita a doppia cifra. Determinante in tal senso è stato l'andamento delle vendite in Cina. La crescita ha superato il 10% in valuta locale, nonostante le apprensioni diffusesi sulle prospettive della economia cinese, per la quale alcuni indicatori, relativi soprattutto al mercato automotive e influenzati dalla cosiddetta guerra dei dazi innescatasi tra le amministrazioni Trump e Xi Jinpin, indicano un rallentamento della crescita. Ciò nonostante le nostre attività sono riuscite a segnare un anno di ulteriore crescita, grazie alla peculiarità della nostra offerta che in questa fase risulta attraente per un numero crescente di clienti e per nuove verticali applicative che controbilanciano l'effetto generale, reale e temuto, di rallentamento dell'economia. Accanto alla Cina ricordiamo l'ottimo andamento di Cutlite Penta che è stata capace di espandersi rapidamente sia in Italia che sui mercati europei ed americani. Ha mantenuto buone quote di fatturato sui suoi settori applicativi tradizionali del taglio plastica e fustelle, ed ha decisamente accelerato nel settore del taglio lamiera, beneficiando dei citati fenomeni di ampliamento del mercato grazie alla propria offerta che, pur non avendo Cutlite Penta una lunga esperienza nel settore della lamiere, beneficia della vastissima esperienza mutuata dalle controllate cinesi nel settore e dall'acquisita capacità di integrare efficacemente nei sistemi di taglio sorgenti laser di potenza crescente.

Il settore della marcatura cresce leggermente, grazie alle vendite dei sistemi per identificazione realizzati da Lasit mentre sostanzialmente stabile è stata la vendita di sistemi e teste di scansione per decorazione.

Molto bene è andata la vendita delle sorgenti laser CO2 alimentate in RF, con nuove applicazioni di nicchia nel settore tessile e elettromeccanico che hanno permesso allo stabilimento di Firenze di realizzare un numero crescente di sorgenti laser destinate non solo alla produzione degli integratori interni al gruppo, Cutlite Penta e Otlas, ma anche a integratori e sistemisti terzi verso i quali il fatturato è cresciuto più del 40%.

Ancor più rilevante, pur nell'ambito circoscritto di un piccolo settore, la crescita nel restauro, dove il gruppo consegue ricavi ma soprattutto contribuisce alla conservazione del patrimonio artistico su scala globale. L'attività del gruppo nel settore è un omaggio alla nostra città, una delle culle della produzione artistica mondiale, un'attività alla quale dedichiamo le nostre tecnologie procurandoci un'interessante visibilità, talvolta alimentata anche tramite collaborazioni o donazioni ad enti di grande rilevanza. Nel 2018 donazioni sono state fatte al comune di Firenze con uno strumento dedicato alla pulitura dei graffiti che deturpano gli edifici. Uno dei lavori più affascinanti di restauro conservativo effettuati con i nostri laser, il David di Verrocchio, costituisce uno dei capolavori principali della mostra sul Verrocchio inaugurata venerdì scorso a Palazzo Strozzi. I visitatori possono ammirare la decorazione dorata della veste del David, riaffiorata grazie all'accurata opera di rimozione della patina, effettuata con il nostro laser Smart Clean.

Torma a crescere il fatturato per service, grazie all'aumento della base installata che, nonostante la riduzione dei costi di manutenzione, ha aumentato la platea di clienti che richiedono servizi post vendita e grazie all'aumento dei consumabili legati all'utilizzo delle sorgenti con tecnologie CO2 RF .

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2018

Esponiamo qui di seguito il conto economico consolidato riclassificato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, confrontato con quello dell'esercizio 2017.

Conto Economico 31/12/2018 Inc % 31/12/2017 Inc % Var. %
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 346.020 100,0% 306.461 100,0% 12,91%
Variazione prodotti finiti, semilavorati, lavori in corso e
capitalizzazioni 11.878 3,4% 5.452 1,8% 117,86%
Altri proventi operativi 5.613 1,6% 4.264 1,4% 31,62%
Valore della produzione 363.511 105,1% 316.178 103,2% 14,97%
Costi per acquisti di merce 207.387 59,9% 166.694 54,4% 24,41%
Variazione materie prime (8.170) -2,4% (419) -0,1% 1850,24%
Altri servizi diretti 26.816 7,7% 22.618 7,4% 18,56%
Margine di contribuzione lordo 137.478 39,7% 127.284 41,5% 8,01%
Costi per servizi ed oneri operativi 42.870 12,4% 37.068 12,1% 15,65%
Valore aggiunto 94.608 27,3% 90.216 29,4% 4,87%
Costo del personale 58.989 17,0% 54.091 17,7% 9,06%
Margine operativo lordo 35.618 10,3% 36.125 11,8% -1,40%
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 5.631 1,6% 5.676 1,9% -0,79%
Risultato operativo 29.987 8,7% 30.449 9,9% -1,52%
Gestione finanziaria 869 0,3% (3.365) -1,1%
Quota del risultato delle società collegate (1.306) -0,4% (430) -0,1% 203,45%
Altri proventi e oneri non operativi (6) 0,0% 564 0,2%
Risultato prima delle imposte 29.545 8,5% 27.217 8,9% 8,55%
Imposte sul reddito 7.707 2,2% 6.807 2,2% 13,21%
Risultato di periodo 21.839 6,3% 20.410 6,7% 7,00%
Risultato di Terzi 5.045 1,5% 4.776 1,6% 5,63%
Risultato netto di Gruppo 16.794 4,9% 15.634 5,1% 7,42%

Il margine di contribuzione si attesta a 137.478 mila euro, in aumento dell'8% rispetto ai 127.284 mila euro del 2017 grazie all'aumento del fatturato.

La diminuzione della marginalità dal 41,5% al 39,7% del 2018 è dovuta prevalentemente ad un mix meno favorevole delle vendite nel settore medicale.

I costi per servizi ed oneri operativi sono pari a 42.870 mila euro e registrano un aumento del 15,6% rispetto ai 37.068 mila euro del 2017, con un'incidenza sul fatturato pressoché invariata al 12,4% dal 12,1% del precedente periodo. L'aumento riguarda soprattutto le spese commerciali e di marketing a supporto dell'attività di vendita. Le attività di R&D hanno mantenuto il loro ruolo centrale nella strategia del gruppo, con un assorbimento di risorse che nel 2018 ha aumentato la sua incidenza sul fatturato, un appesantimento del risultato corrente che contribuirà al miglioramento dei risultati futuri.

Il costo per il personale, pari a 58.989 mila euro, evidenzia un aumento dell'9,1% rispetto ai 54.091 mila euro dello scorso esercizio, mentre l'incidenza sul fatturato diminuisce passando dal 17,7% del 2017 al 17% del 2018.

Al 31 dicembre 2018 i dipendenti del gruppo sono 1.368, in aumento rispetto ai 1.212 del 31 dicembre 2017. Le nuove assunzioni hanno interessato in special modo la controllata cinese Penta Laser Equipment (Wenzhou).

Una parte considerevole delle spese del personale confluisce nelle spese di ricerca e sviluppo, per le quali il gruppo percepisce anche contributi e rimborsi spese a fronte di specifici contratti sottoscritti con gli enti preposti. In virtù dell'assegnazione di stock options/stock based compensation a dipendenti e collaboratori, il conto economico recepisce all'interno delle spese per il personale il costo figurativo calcolato per i piani stessi: per il 2018 il costo è complessivamente pari a 0,7 milioni di euro rispetto agli 1,4 milioni dello scorso anno.

Il Margine Operativo Lordo è pari a 35.618 mila euro, in diminuzione rispetto ai 36.125 mila euro del 2017. La diminuzione del MOL, la cui incidenza sul fatturato passa dall'11,8% al 10,3%, deriva dalla limatura sul margine delle vendite e dall'aumento dei costi operativi di struttura che, come sopra descritto, sono aumentati in misura sostanzialmente analoga al fatturato.

I costi per ammortamenti e accantonamenti segnano nel complesso una diminuzione, dai 5.676 mila euro del 31 dicembre 2017 ai 5.631 mila euro al 31 dicembre 2018, con l'incidenza sul fatturato che passa dall'1,9% all'1,6% del 2018. Sono i minori accantonamenti per svalutazione crediti a determinare la riduzione di questa voce di costo, che quanto agli ammortamenti aumenta da 3,8 a 4,4 milioni circa per effetto dei consistenti investimenti in immobilizzazioni, mentre gli accantonamenti per rischi diminuiscono da 1,8 a 1,2 milioni circa.

Il risultato operativo evidenzia quindi un saldo positivo di 29.987 mila euro, in diminuzione rispetto ai 30.449 mila euro del 31 dicembre 2017. L'incidenza sul fatturato pari all'8,7% è in diminuzione rispetto al 9,9% del precedente periodo.

Il saldo della gestione finanziaria registra un'inversione di tendenza fortemente positiva, con un utile di 869 mila euro rispetto alla perdita di 3.365 mila euro dello scorso esercizio. L'andamento speculare dei cambi nei due periodi a confronto ha determinato le differenze nel risultato: Euro in rafforzamento rispetto alle principali valute nel 2017 ed in flessione, specialmente nei confronti del dollaro americano, nel 2018.

Il costo per imposte correnti e differite di competenza dell'esercizio è pari a 7.707 mila euro: il tax rate complessivo è pari al 26%. Per i dettagli relativi alle imposte e al tax rate vi rimandiamo alla corrispondente tabella della nota integrativa.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO E POSIZIONE FINANZIARIA NETTA AL 31 DICEMBRE 2018

Lo stato patrimoniale riclassificato che riportiamo di seguito consente una valutazione comparativa con quello del precedente esercizio.

Stato Patrimoniale 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Immobilizzazioni immateriali 4.484 4.259 225
Immobilizzazioni materiali 61.020 39.178 21.842
Partecipazioni 2.459 3.587 -1.128
Attività per imposte anticipate 6.334 6.269 64
Altre attività non correnti 12.582 12.371 211
Attività non correnti 86.879 65.664 21.215
Rimanenze 85.892 66.567 19.325
Crediti commerciali 80.246 80.445 -199
Crediti tributari 11.436 8.942 2.494
Altri crediti 12.490 13.939 -1.449
Titoli 1.951 2.036 -85
Disponibilità liquide 80.966 97.351 -16.385
Attività correnti 272.982 269.281 3.700
Totale attivo 359.861 334.945 24.915
Capitale sociale 2.509 2.509
Sovrapprezzo azioni 38.594 38.594
Altre riserve 92.167 98.411 -6.244
Utili/(perdite) a nuovo 50.596 35.173 15.423
Utile/(perdita) di periodo 16.794 15.634 1.160
Patrimonio netto di gruppo 200.660 190.321 10.339
Patrimonio netto di terzi 18.576 13.975 4.600
Patrimonio netto totale 219.236 204.296 14.940
Benefici successivi alla cess.del rapp di lav. (TFR) 4.378 4.217 162
Passività fiscali per imposte differite 1.678 1.483 194
Fondi rischi e oneri 3.955 3.797 158
Debiti e passività finanziarie 12.493 5.875 6.618
Passività non correnti 22.504 15.371 7.133
Debiti finanziari 8.314 9.161 -847
Debiti commerciali 63.891 63.257 634
Debiti per imposte sul reddito 2.486 1.654 832
Altri debiti correnti 43.430 41.205 2.225
Passività correnti 118.121 115.278 2.843
Totale passivo e Patrimonio netto 359.861 334.945 24.915

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", esponiamo di seguito i dettagli della consistenza della posizione finanziaria netta del Gruppo El.En. al 31 dicembre 2018:

Posizione finanziaria netta 31/12/2018 31/12/2017
Cassa e disponibilità liquide correnti 80.966 97.351
Titoli 1.951 2.036
Liquidità 82.917 99.388
Crediti finanziari correnti 74 155
Finanziamenti bancari correnti (6.720) (8.230)
Parte corrente dell'indebitamento non corrente (1.318) (932)
Indebitamento finanziario corrente (8.038) (9.161)
Posizione finanziaria netta corrente 74.954 90.381
Finanziamenti bancari non correnti (5.401) (3.525)
Altri debiti finanziari non correnti (7.092) (2.350)
Indebitamento finanziario non corrente (12.493) (5.875)
Posizione finanziaria netta 62.461 84.506

La posizione finanziaria netta del Gruppo diminuisce nell'esercizio di circa 22 milioni rispetto alla fine del 2017, segnando nel quarto trimestre un deciso recupero con una generazione netta di cassa che supera i 7 milioni.

Nel periodo sono stati corrisposti dal gruppo dividendi a terzi per un totale di 8,4 milioni di euro. Gli investimenti in immobilizzazioni tecniche sono stati pari a 26,4 milioni di Euro. Circa 1,5 milioni di euro sono stati destinati a migliorie su stabilimenti produttivi esistenti, 22,1 milioni per l'acquisto, realizzazione e attrezzaggio di nuovi stabilimenti produttivi a Calenzano, Torre Annunziata, Samarate, Jena, Vicenza e Wenzhou, parte dell'esteso piano di investimenti destinati all'ampliamento della capacità produttiva per un importo inizialmente previsto nell'ordine dei 28 milioni negli esercizi 2018-2019, destinato a superare i 30 milioni per effetto delle ulteriori spese di attrezzatura necessarie nel corso del 2019 per avviare le produzioni nei nuovi siti.

Assieme agli investimenti in capitale fisso, l'aumento del capitale circolante netto ha rappresentato la più rilevante tra le componenti degli impieghi, effetto dell'incremento e in preparazione della più rapida crescita attesa. Le variazioni più significative sono state registrate nelle società cinesi, in Quanta System ed in El.En. E' stata in particolare la componente delle rimanenze a spingere l'espansione del circolante.

Ricordiamo inoltre che quanto a 11,5 milioni di euro, la liquidità è stata investita in strumenti finanziari di tipo assicurativo che per la loro natura richiedono di essere iscritti tra le attività finanziarie non correnti; pur costituendo un impiego di liquidità questo importo non fa parte della posizione finanziaria netta. Alla fine dell'anno il fair value dell'investimento era pari a 12,3 milioni di euro.

PROSPETTO DI RACCORDO FRA IL BILANCIO CONSOLIDATO ED IL BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO

31/12/2018
Patrimonio
Netto
31/12/2018
Conto
Economico
31/12/2017
Patrimonio
Netto
31/12/2017
Conto
Economico
Saldi come da bilancio della Capogruppo 134.966 2.814 138.988 41
Eliminazione partecipazioni in società consolidate: 0 0 0
- quota di utile di pertinenza del gruppo delle società controllate 16.314 0 20.019
- contributo al risultato di gruppo delle società collegate 352 0 (432)
- eliminazione rettifiche di valore su partecipazioni 156 0 0
- eliminazione dividendi dell'esercizio (2.843) 0 (3.439)
- altri (oneri) e proventi 504 0 (975)
Totale contributo società consolidate 68.411 14.483 53.547 15.172
Eliminazione utili interni su magazzino (2.577) (563) (2.014) 280
Eliminazione utili interni su cessione cespiti (140) 60 (200) 141
Saldi come da bilancio consolidato - quota del gruppo 200.660 16.794 190.321 15.634
Saldi come da bilancio consolidato - quota di terzi 18.576 5.045 13.975 4.776
Saldi come da bilancio consolidato 219.236 21.839 204.296 20.410

ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO EL.EN. S.p.A.

Principali dati economico – finanziari

La capogruppo El.En. S.p.A. svolge attività di sviluppo, progettazione, produzione e vendita di sorgenti e sistemi laser destinati alla vendita ed utilizzo su due principali mercati, il mercato medicale/estetico ed il mercato industriale; essa eroga inoltre una serie di servizi post vendita, fornendo alla clientela assistenza tecnica, ricambistica e consulenza.

El.En. S.p.A. ha perseguito negli anni una strategia di espansione costituendo o acquisendo numerose società che sono divenute suoi partner commerciali su specifici mercati merceologici o geografici. Le attività delle società del gruppo vengono coordinate mediante la definizione dei rapporti di fornitura, la selezione ed il controllo del management, le partnership nella ricerca e sviluppo ed il finanziamento sia in conto capitale che con finanziamenti onerosi o mediante l'estensione del credito di fornitura.

L'attività di coordinamento assume un peso assai rilevante, anche in virtù del fatto che la maggior parte del fatturato di El.En. è teso a servire le controllate e comporta l'impegno di importanti risorse manageriali e finanziarie, dato che una parte considerevole delle risorse della società sono investite nelle società del gruppo a supporto dello sviluppo delle loro attività e di El.En. spa stessa.

Le attività di El.En. S.p.A., come nei precedenti esercizi, si sono svolte nella sede di Calenzano (FI) e nell'unità locale di Castellammare di Stabia (NA).

La seguente tabella illustra l'andamento delle vendite nei settori di attività operativa della società descritti, presentato in forma comparativa rispetto al precedente esercizio.

31/12/2018 Inc % 31/12/2017 Inc % Var. %
Medicale 49.400 79,50% 43.111 79,75% 14,59%
Industriale 12.737 20,50% 10.949 20,25% 16,33%
Totale fatturato 62.137 100,00% 54.061 100,00% 14,94%

La società registra un fatturato pari a 62 milioni di euro, in aumento del 14,9% rispetto al 2017.

Nell'esercizio 2018 El.En. Spa ha segnato un importante aumento del volume di affari, in ambedue i settori operativi su cui opera, medicale e industriale. Come commenteremo in seguito il recupero di fatturato ha determinato anche un recupero di redditività operativa. I risultati avrebbero potuto essere migliori se l'accelerazione delle vendite negli Usa di uno dei nostri sistemi di punta, il Monna Lisa Touch non fosse stata interrotta dalla inopinata comunicazione delle FDA del Luglio 2018, ampiamente commentata nelle precedenti relazioni intermedie, il cui effetto, mediatico più che regolatorio, ha compromesso il lavoro di posizionamento del sistema sul mercato facendo prendere il sopravvento a timori e maldicenze su sicurezza ed efficacia del sistema provate e consolidate da centinaia di migliaia di trattamenti effettuati.

Nonostante tutto, l'ottimo andamento dei primi sei mesi negli Stati Uniti e la tenuta sugli altri mercati internazionali hanno fatto segnare nel 2018 un incremento del fatturato per il Monna Lisa Touch. Decisivo nel settore medicale il contributo del lancio di Onda per il body shaping e del completamento della gamma di sistemi per epilazione, che con l'aggiunta del Motus AY con le sue funzioni vascolari ha affiancato al Motus AX un sistema che ne mantiene le caratteristiche salienti migliorandole.

Nel settore industriale ha registrato un buon incremento il fatturato per le sorgenti CO2 eccitate in RF, prodotte per i clienti integratori interni al Gruppo, Cutlite Penta e Ot-Las e per un numero crescente di clienti integratori esterni al gruppo, specializzati questi ultimi in discipline applicative che non si sovrappongono con quelle peculiari delle società del gruppo.

Conto economico riclassificato al 31 dicembre 2018

Conto Economico 31/12/2018 Inc % 31/12/2017 Inc % Var. %
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Variazione prodotti finiti, semilavorati, lavori in corso e
62.137 100,0% 54.061 100,0% 14,94%
capitalizzazioni 2.594 4,2% 539 1,0% 380,87%
Altri proventi operativi 955 1,5% 814 1,5% 17,20%
Valore della produzione 65.686 105,7% 55.415 102,5% 18,54%
Costi per acquisti di merce 36.737 59,1% 27.438 50,8% 33,89%
Variazione materie prime (783) -1,3% 1.179 2,2%
Altri servizi diretti 5.032 8,1% 4.070 7,5% 23,66%
Margine di contribuzione lordo 24.699 39,7% 22.727 42,0% 8,68%
Costi per servizi ed oneri operativi 7.078 11,4% 6.925 12,8% 2,21%
Valore aggiunto 17.621 28,4% 15.802 29,2% 11,51%
Costo del personale 15.760 25,4% 15.519 28,7% 1,55%
Margine operativo lordo 1.862 3,0% 283 0,5% 557,68%
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 1.379 2,2% 1.263 2,3% 9,13%
Risultato operativo 483 0,8% (980) -1,8%
Gestione finanziaria 3.567 5,7% (140) -0,3%
Altri proventi e oneri non operativi (799) -1,3% 464 0,9%
Risultato prima delle imposte 3.251 5,2% (656) -1,2%
Imposte sul reddito 437 0,7% (698) -1,3%
Risultato di periodo 2.814 4,5% 41 0,1% 6739,16%

Il margine di contribuzione lordo è pari a 24.699 mila euro, in aumento dell'8,7% rispetto ai 22.727 mila euro dello scorso esercizio; l'incidenza percentuale del margine sul fatturato scende al 39,7% dal 42,0% del 31 dicembre 2017 soprattutto in virtù di un mix di prodotti venduti in modo meno favorevole dal punto di vista della marginalità.

I costi per servizi ed oneri operativi sono pari 7.078 mila euro, in leggero aumento rispetto ai 6.925 mila euro dello scorso esercizio e con ridotta incidenza sul fatturato passata dal 12,8% del 31 dicembre 2017 all'11,4% del 2018.

Il costo per il personale è pari 15.760 mila euro e risulta in aumento dell'1,5% rispetto ai 15.519 mila euro dello scorso esercizio e con una incidenza sul fatturato che passa dal 28,7% dell'esercizio 2017 al 25,4% del 2018. Al 31 dicembre 2018 i dipendenti della società erano 244, in aumento rispetto ai 234 del 31 dicembre 2017.

Una quota delle spese del personale confluisce nelle spese di ricerca e sviluppo, per le quali El.En. S.p.A. percepisce contributi e rimborsi spese a fronte di specifici contratti sottoscritti con gli enti preposti. I contributi iscritti tra i proventi al 31 dicembre 2018 sono pari a 140 mila euro, mentre nello scorso esercizio erano stati pari a 148 mila euro. Si tratta di un importo scarsamente significativo, indicativo di una fase in cui risulta più difficile che in passato reperire questa forma di supporto alla nostra attività di ricerca.

Il Margine Operativo Lordo, per effetto di quanto sopra descritto, si attesta a 1.862 mila euro, in aumento rispetto ai 283 mila euro dell'esercizio precedente, con una incidenza sul fatturato che passa dallo 0,5% del 31 dicembre 2017 al 3% dell'esercizio in corso.

I costi per ammortamenti ed accantonamenti sono pari a 1.379 mila euro in lieve aumento rispetto ai 1.263 mila euro del 31 dicembre 2017.

Il risultato operativo passa quindi dalla perdita di 980 mila euro del 31 dicembre 2017 all'utile di 483 mila euro dell'esercizio in corso. Una inversione di segno con ritorno alla generazione di profitti operativi, anche se ancora distanti dalla redditività registrata negli anni precedenti al 2017.

Il risultato della gestione finanziaria è positivo per 3.567 mila euro, rispetto al risultato negativo di 140 mila euro dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. I dividendi percepiti sono aumentati rispetto al precedente esercizio, 2,3 milioni contro 1,9 milioni del 2017 e le differenze cambi sono passate da un saldo negativo di 2,6 milioni nel 2017 a un saldo positivo di 0,6 milioni nel 2018, soprattutto per effetto dell'apprezzamento del dollaro americano rispetto all'Euro.

L'ammontare degli altri oneri netti si riferisce alla svalutazione operata sulla partecipazione nella controllata francese Deka Sarl e all'ulteriore accantonamento per perdite di partecipate relativo alle controllate Deka Sarl e Cutlite do Brasil.

Il risultato ante imposte presenta quindi un saldo positivo pari a 3.251 mila euro, rispetto al risultato negativo di 656 mila euro dell'esercizio precedente. Il risultato netto chiude con un utile di 2.814 mila euro.

Stato patrimoniale riclassificato e Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018

Stato Patrimoniale 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Immobilizzazioni immateriali 267 223 44
Immobilizzazioni materiali 15.852 13.239 2.613
Partecipazioni 17.668 17.179 489
Attività per imposte anticipate 2.226 2.532 -306
Altre attività non correnti 12.260 12.059 201
Attività non correnti 48.274 45.232 3.042
Rimanenze 24.510 21.415 3.094
Crediti commerciali 40.716 36.552 4.164
Crediti tributari 4.140 4.010 131
Altri crediti 7.613 6.500 1.113
Titoli 1.951 2.036 -85
Disponibilità liquide 26.195 43.373 -17.179
Attività correnti 105.125 113.886 -8.761
Totale attivo 153.398 159.118 -5.720
Capitale sociale 2.509 2.509
Sovrapprezzo azioni 38.594 38.594
Altre riserve 92.034 98.829 -6.795
Utili/(perdite) a nuovo -984 -984
Utile/(perdita) di periodo 2.814 41 2.773
Patrimonio netto totale 134.966 138.988 -4.022
Benefici successivi alla cess.del rapp di lav. (TFR) 852 889 -37
Passività fiscali per imposte differite 410 476 -66
Fondi rischi e oneri 1.224 578 646
Debiti e passività finanziarie 488 488
Passività non correnti 2.975 2.431 544
Debiti finanziari 281 0 281
Debiti commerciali 10.553 13.377 -2.824
Debiti per imposte sul reddito 0 0
Altri debiti correnti 4.624 4.322 302
Passività correnti 15.458 17.699 -2.241
Totale passivo e Patrimonio netto 153.398 159.118 -5.720
Posizione finanziaria netta 31/12/2018 31/12/2017
Cassa e disponibilità liquide correnti 26.195 43.373
Titoli 1.951 2.036
Liquidità 28.146 45.410
Crediti finanziari correnti 63 130
Finanziamenti bancari correnti (4) 0
Indebitamento finanziario corrente (4) 0
Posizione finanziaria netta corrente 28.205 45.540
Altri debiti finanziari non correnti (488) (488)
Indebitamento finanziario non corrente (488) (488)
Posizione finanziaria netta 27.716 45.052

Per l'analisi della posizione finanziaria netta si rimanda alle Note di commento al bilancio separato di El.En. S.p.A.

ANDAMENTO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE

El.En. S.p.A. controlla un gruppo di società operanti nel medesimo macro settore laser, a ciascuna delle quali è riservata una nicchia applicativa ed una particolare funzione sul mercato.

La seguente tabella sintetizza l'andamento delle controllate di El.En. S.p.A.. Seguono brevi note esplicative sull'attività delle singole società ed un commento sui risultati dell'esercizio 2018:

Fatturato Fatturato Variazione Risultato
operativo
Risultato
operativo
Risultato di
periodo
Risultato di
periodo
31/12/2018 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2017
Ot-Las S.r.l.(*) 4.731 30.142 -84,30% 242 2.268 213 2.610
Deka Mela S.r.l. 45.254 40.693 11,21% 2.244 2.293 2.042 2.083
Esthelogue S.r.l. 12.085 10.418 16,00% (823) 641 (538) 446
Deka Sarl 3.253 3.856 -15,64% (353) (125) (354) (125)
Lasit S.p.A. 14.576 13.843 5,30% 2.533 2.555 1.736 1.847
Quanta System S.p.A. 63.324 50.075 26,46% 10.470 9.015 7.848 6.610
Asclepion GmbH 44.661 37.923 17,77% 4.430 3.904 2.892 2.606
ASA S.r.l. 11.408 9.962 14,52% 2.748 2.312 2.158 1.873
BRCT Inc. - - 0,00% (9) 23 (1.677) 3
With Us Co., Ltd 14.847 19.528 -23,97% (1.398) (134) (1.034) 79
Penta-Chutian Laser (Wuhan) Co., Ltd 23.757 29.312 -18,95% 513 2.362 450 1.643
Cutlite do Brasil Ltda 1.433 1.306 9,72% (640) (593) (722) (610)
Pharmonia S.r.l. - 428 -100,00% (5) 12 (4) 9
Deka Medical Inc. - 14 -100,00% (4) - (15) (12)
Deka Japan Co., Ltd 1.790 2.342 -23,57% 339 299 181 200
Penta-Laser Equipment Wenzhou Co., Ltd 87.806 67.452 30,18% 7.078 5.657 6.208 4.644
JenaSurgical GmbH 2.312 2.827 -18,22% 20 (49) 18 (52)
Accure Quanta, Inc. - - 0,00% - (6) 2 292
Merit Due S.r.l. 59 58 1,72% 31 31 21 21
Cutlite Penta S.r.l 33.469 - 0,00% 2.695 - 1.952 -
Penta Laser Europe S.r.l. - - 0,00% (4) - (4) -

(*) Il 2/1/2018 Ot-Las S.r.l. ha conferito le sue attività relative al ramo taglio nella società di nuova costituzione Cutlite Penta S.r.l.

Deka M.E.L.A. S.r.l.

Costituita negli anni '90 Deka M.E.L.A. è stata la prima società del gruppo ad occuparsi della commercializzazione dei sistemi medicali e costituisce il principale canale distributivo dei sistemi medicali sviluppati e prodotti nello stabilimento El.En. di Calenzano, che vengono appunto commercializzati con il marchio DEKA. La società costituisce oggi il marchio di maggior prestigio e diffusione nel mercato italiano delle applicazioni laser per medicina e per l'estetica ed occupa un ruolo rilevante anche a livello internazionale. Opera nei settori della dermatologia, dell'estetica e della chirurgia, avvalendosi in Italia di una radicata rete di agenti per la distribuzione diretta e per l'export di una rete di distributori altamente qualificati selezionati nel tempo. Con il sistema laser Monna Lisa Touch per la cura della atrofia vaginale Deka da alcuni anni si presenta con grande successo nel settore della ginecologia, nel quale aveva operato con i sistemi laser a CO2 nei suoi primi anni di attività.

E' proseguita nel 2018 la crescita del volume di affari, con una crescita dell'11,2% che ha permesso di superare i 45 milioni di fatturato, anche grazie ad un notevole dispiego di energie e risorse a sostegno dello sviluppo, con un aumento dei costi commerciali e per il personale che hanno determinato, nonostante la crescita del fatturato, una leggera flessione del risultato operativo di periodo. Nel corso dell'esercizio 2018 Deka ha beneficiato del lancio di nuovi prodotti: tra gli altri il nuovo innovativo sistema Onda per il body shaping non invasivo e il MOTUS AY per applicazioni di epilazione e vascolari. Il MOTUS AY consolida la posizione di leader di innovazione che Deka si è ritagliata grazie al precedente sistema MOTUS AX e alla sua sofisticata metodologia di depilazione, disponibile sul Motus AY dove viene anche affiancata da un efficiente sorgente Nd:YAG per le applicazione vascolari.

L'organizzazione di Deka, sia in Italia che nella rete internazionale, è oggi una presenza visibile e riconosciuta, sinonimo di innovatività dei prodotti, di professionalità nell'offerta e di ottime prestazioni dei sistemi laser offerti; un punto di arrivo nello sviluppo della società degli ultimi anni, ma anche una condizione sulla quale il Gruppo sta costruendo la sua ulteriore crescita, grazie alla capacità di veicolare nuovi prodotti attraverso una consolidata e apprezzata rete di distribuzione.

Ot-Las S.r.l. e Cutlite Penta S.r.l.

Con l'operazione di conferimento di ramo d'azienda, divenuta efficace nel mese di gennaio 2018 e finalizzata alla razionalizzazione del settore industriale, le attività del settore della taglio, in rapidissima crescita, sono state assegnate alla "nuova" Cutlite Penta S.r.l., alla quale è stato dato il nome del marchio che contraddistingue i sistemi sviluppati e prodotti per tale segmento. Le attività del settore marcatura sono rimaste invece in seno alla "vecchia" Cutlite Penta, denominata Ot-Las S.r.l., per riflettere analogamente nel nome della società il marchio che caratterizza l'attività nel segmento.

Cutlite Penta si concentra oggi esclusivamente sulla attività di progettazione produzione e vendita di sistemi laser per applicazioni industriali di taglio, installando su movimentazioni "X-Y" controllate da CNC le sorgenti laser di potenza prodotte dalla controllante El.En. S.p.A. per le applicazioni di taglio plastica e da altri fornitori per il taglio del metallo e delle fustelle.

Ot-Las si dedica allo sviluppo della linea di business dei sistemi di marcatura laser su grandi superfici, con movimentazione del fascio di tipo galvanometrico, avvalendosi anch'essa della fornitura delle sorgenti laser di media potenza da parte di El.En. per la maggior parte dei suoi sistemi.

Grazie alla rapida crescita del fatturato nel segmento del taglio lamiera, i risultati di Cutlite Penta hanno segnato il record storico di fatturato e utile netto. Anche Ot-Las ha fatto registrare un buon andamento delle vendite ed un risultato netto positivo.

Rimane fondamentale il rapporto con la controllante El.En. S.p.A., che fornisce sorgenti laser e collabora ai progetti di nuovi sistemi e nuovi accessori, in particolare per quanto riguarda il "beam delivery" che sempre più rappresenta un fattore critico di successo con l'aumento esponenziale delle potenze laser installate sui sistemi di taglio. Negli anni Cutlite Penta S.r.l. si è progressivamente dotata di strutture e competenze sempre più evolute al riguardo, ed ha anche fronteggiato, identificando partner alternativi, lo shift tecnologico che ha sostituito con le sorgenti laser in fibra le sorgenti laser a CO2 (prodotto di punta della divisione industriale El.En. SpA) nelle applicazioni di taglio laser per metallo che richiedono sorgenti di alta potenza.

Nelle applicazioni di media potenza, per il taglio di Cutlite Penta e per i sistemi di marcatura di Ot-Las, rimane invece decisivo l'apporto delle sorgenti CO2 RF di El.En.. Indispensabile infine il sostegno finanziario che la controllante fornisce a breve termine a sostegno della necessaria espansione del capitale circolante e a medio termine per le iniziative strategiche come l'espansione sul mercato cinese tramite le controllate Penta Chutian Laser (Wuhan) e Penta Laser Equipment (Wenzhou), le cui partecipazioni sono rimaste nell'attivo di Ot-Las Srl.

Penta Chutian Laser (Wuhan) e Penta Laser Equipment (Wenzhou)

Le due società costituiscono la base operativa del gruppo per il mercato cinese nel settore industriale, una presenza ultradecennale che vanta oggi una significativa capacità produttiva ed una efficace rete commerciale nel più dinamico mercato del mondo per le attività manifatturiere. La crescita degli ultimi anni ha fatto di Penta una realtà di rilievo sul mercato cinese dei sistemi di taglio piano di lamiere metalliche, capace di differenziare la propria offerta dall'agguerrita concorrenza locale grazie alla qualità dei propri componenti chiave progettati e in parte realizzati in Europa, pur senza perdere la competitività di prezzo necessaria per il mercato locale. Tali caratteristiche le hanno consentito di conseguire una quota di mercato che l'annovera tra le prime società nel taglio lamiera in Cina.

La Penta Chutian di Wuhan opera oggi in strettissima collaborazione con la Penta Laser di Wenzhou, costituita più di recente anche grazie al sostegno garantito dalla municipalità di Wenzhou al nuovo insediamento produttivo High Tech, operativo dall'estate del 2016. Il nuovo impianto di Wenzhou ha più che raddoppiato la capacità produttiva, in un ambiente appositamente progettato per accogliere le nostre produzioni. Lo stabilimento è stato di fondamentale importanza per assecondare la straordinaria crescita del mercato: con il nuovo stabilimento il fatturato è aumentato dell'80% nel 2017 grazie alla crescente domanda di sistemi laser per il taglio di lamiere metalliche. Un mercato che la nuova tecnologia delle sorgenti in fibra ha allargato a nuove e più ampie dimensioni, grazie alla maggior produttività e manutenibilità dei sistemi. Anche nel 2018 la crescita è stata importante, oltre il 10% in valuta locale, nonostante una condizione di mercato non più favorevole come in passato per effetto delle incertezze generate dagli effetti della guerra dei dazi tra Stati Uniti d'America e Cina e dai timori di un rallentamento della crescita. Tutte condizioni che hanno oggettivamente penalizzato la nostra attività in Cina, ma che riteniamo possano essere superate dall'apertura di nuove verticali applicative che la tecnologia delle sorgenti laser in fibra di alta potenza ha consentito, con un allargamento del mercato potenziale per i nostri sistemi.

Quanta System S.p.A.

Entrata a far parte del perimetro di consolidamento del gruppo nel 2004, realizza sofisticati sistemi laser sia per la medicina estetica che per la chirurgia, in particolare nel segmento dell'urologia, ove detiene importanti quote di mercato a livello mondiale.

Il fatturato è cresciuto vertiginosamente anche nel 2018, oltre il 26% rispetto al 2017, grazie al consolidamento di forti sinergie con altre società del gruppo e ad una importante espansione nel settore della chirurgia, sia a marchio proprio che in OEM. Tra le società del gruppo che maggiormente si sono distinte nelle sinergie con Quanta, si segnalano Deka M.E.L.A., che commercializza i sistemi laser medicali prodotti da Quanta System in Italia sotto il marchio Renaissance, e Asclepion Laser Technologies GmbH, che ha integrato il portafoglio per l'estetica di Quanta System nel mercato più dinamico d'Europa, quello tedesco. Le soluzioni uniche proposte da Quanta System, che ingegnerizzano in maniera ottimale le innovazioni tecnologiche della sua ricerca e sviluppo, le consentono di mantenere un posizionamento di leadership nei segmenti in cui opera.

Alla rapida espansione del fatturato ha corrisposto un ottimo risultato reddituale: Quanta System ha fatto segnare un risultato operativo pari al 16% del fatturato, un risultato di grande rilievo.

Nel 2018 la domanda si è mantenuta molto robusta ed analoghe sono le previsioni per il 2019. Per prevenire eventuali difficoltà logistiche ed operative che si potrebbero verificare con la prevista significativa espansione del fatturato, è stata colta l'occasione di acquistare, nel luglio 2018, il capannone industriale adiacente alla sede operativa in Samarate, garantendo così alla società l'infrastruttura fisica necessaria per i suoi ambiziosi progetti di espansione.

Lasit S.p.A.

Specializzata nella realizzazione di sistemi di marcatura per piccole superfici, svolge le attività di produzione e sviluppo dei propri prodotti nella sede di Torre Annunziata (NA).

Il mercato di riferimento, quello della identificazione di prodotti, parti e sottoassiemi sta attraversando un momento di crescita in virtù delle aumentate esigenze di identificazione che caratterizzano la produzione manifatturiera in generale nell'ambito di sistemi di qualità che prevedono la tracciatura di ogni parte o sottassieme che costituisce il prodotto finito immesso sul mercato.

Lasit è in grado di affrontare la competizione sul suo mercato offrendo alla clientela una ottima qualità di prodotto assieme ad un servizio di personalizzazione che può realizzare grazie alla grande flessibilità della propria struttura produttiva. L'internalizzazione di molte fasi della produzione le permette di essere al contempo flessibile ed efficace nel contenimento dei costi. Grazie a queste sue peculiarità la società ha ottenuto negli ultimi anni ottimi risultati sia in termini di crescita che in termini di redditività e il 2018 ha confermato questa tendenza.

L'officina meccanica, dotata di sistemi a controllo numerico di ultima generazione ed anche sistemi di taglio laser per lamiera, costituisce anche un fornitore interno per il resto del gruppo.

Per assecondare la rapida crescita che stava mettendo in crisi l'attività operativa dal punto di vista della logistica e degli spazi per la produzione, nel corso dell'esercizio Lasit ha acquistato una spaziosa proprietà immobiliare, confinante con lo stabilimento produttivo dove oggi viene svolta l'attività, in modo da poter ospitare in maniera adeguata i processi produttivi e le varie attività accessorie. L'investimento, pari a 3,1 milioni per l'acquisto dello stabilimento, sarà integrato da ulteriori spese per l'attrezzaggio del nuovo capannone ed è la premessa essenziale per l'espansione dell'attività nei prossimi anni.

Asclepion Laser Technologies GmbH

Rilevata nel 2003 dalla Carl Zeiss Meditec, Asclepion è oggi una delle più importanti società del gruppo, una delle tre business unit tramite le quali il gruppo opera nel mercato dei sistemi laser per applicazioni medicali ed estetiche.

Favorita dalla sua collocazione geografica in Jena, una delle culle della elettro-ottica mondiale e grazie alla sua capacità di associare la propria immagine all'altissima considerazione di cui la produzione high-tech tedesca gode a livello mondiale, Asclepion ha progressivamente migliorato il proprio posizionamento competitivo a livello internazionale.

Centrale per la sua espansione è stato il successo del sistema Mediostar, il cui primo progetto era stato sviluppato prima della nostra acquisizione e che ha visto negli anni successivi rilasci che ne hanno completamente e progressivamente modificato la struttura tecnologica, le prestazioni e i costi, rendendolo il best seller del gruppo per l'applicazione. L'ultima versione del Mediostar, migliorato nell'estetica e nella ergonomia sia di utilizzo che di manutenzione, è dotato degli applicatori Monolith che sono dei veri e propri gioielli di tecnologia tedesca, è stata lanciata in chiusura di esercizio 2018 e sarà uno dei pilastri dell'espansione previsti per il 2019.

Il Mediostar si è affiancato alla più tradizionale delle linee di prodotto di Asclepion, quella dei laser ad Erbio per la dermatologia, nella quale la società conta migliaia di installazioni, in particolare sul territorio tedesco. Le potenzialità applicative del sistema sono state ampliate grazie ad accessori specificamente progettati per applicazioni di foto ringiovanimento e, più di recente e con ottimo riscontro di mercato, ginecologiche. In quest'ultimo settore il sistema Juliet costituisce un riferimento centrale per i trattamenti vaginali con tecnologia ad Erbio ed è stato proposto nel 2018 con ottimo successo anche negli Stati Uniti.

Asclepion ha anche una divisione chirurgica, avviata nel 2015 con la società Jena Surgical GmbH che nel corso del 2018 è stata incorporata per snellire e rendere più efficace l'attività mantenendo comunque un marchio differenziato per il mercato chirurgico dove vengono offerti sistemi per applicazioni urologiche e di otorinolaringoiatria. L'andamento del 2018 è stato particolarmente positivo.

With Us Co Ltd

With Us Co. svolge dalla sua costituzione il ruolo di distributore dei prodotti di El.En./Deka nel settore dell'estetica giapponese, dove si è conquistata un importante spazio in particolare nel settore applicativo della epilazione. Un contributo rilevante al fatturato della società è dato dai servizi di manutenzione anche "all inclusive" offerti alla vasta base installata. Dopo alcuni esercizi in cui la crescita del fatturato ha consentito di registrare ottimi risultati anche a livello di EBIT ed utile netto, la società sta attraversando dal 2017 una fase di transizione e rinnovo della gamma di prodotti offerti, che, in attesa di potersi presentare sul mercato con una gamma aggiornata di sistemi, ha comportato anche una riduzione dei ricavi e dei margini nell'attività di service. Il risultato 2018 si è pertanto chiuso in perdita, mentre le prospettive per il 2019 sono buone, in virtù dell'atteso rilancio nel settore del body shaping grazie ad un sistema progettato ad hoc per le esigenze del mercato giapponese e agli ordini acquisiti per il rinnovo tramite upgrade di una quota rilevante del parco installato.

ASA S.r.l.

La società di Vicenza, controllata da Deka M.E.L.A. S.r.l., opera nel settore della fisioterapia, per il quale sviluppa e produce una propria linea di apparecchiature laser a semiconduttori di bassa potenza. Affianca a questa attività la distribuzione ed il marketing di talune apparecchiature prodotte dalla capogruppo El.En. S.p.A., con la quale collabora costantemente per la realizzazione di nuovi protocolli applicativi. L'efficacia terapeutica e la validità del supporto clinico e di marketing fornito alla clientela sono alla base della crescita che Asa è stata in grado di registrare con costanza negli ultimi anni, confermata anche nei primi mesi del 2019. Dopo l'acquisto del terreno avvenuto negli ultimi mesi del 2017, è stata avviata la costruzione del nuovo stabilimento nel quale saranno svolte le attività sociali a partire dal 2019. Il nuovo stabilimento rappresenta un investimento importante, indice della fiducia nelle prospettive di crescita della società e della volontà del gruppo e dei soci di assecondarle e sostenerle. Intanto l'esercizio 2018 si è chiuso con grande soddisfazione ottenendo un nuovo record di fatturato e risultato netto.

Altre società, settore medicale

Deka Sarl distribuisce in Francia i sistemi medicali a marchio Deka. La sua presenza garantisce un presidio diretto e prezioso nel posizionamento del marchio sul mercato francese e dei Paesi nordafricani francofoni. La società non è stata in grado di mantenere l'equilibrio economico per l'insufficiente volume di affari sviluppato in questi ultimi anni. La prospettiva di miglioramento è data dall'opportunità di distribuire un numero crescente di sistemi laser, anche di altre società del gruppo, aumentando il fatturato in misura tale da raggiungere un buon livello di redditività. Tale obiettivo non è stato raggiunto nel 2018 per effetto di un calo del fatturato e dei margini che, nonostante il buon controllo dei costi, hanno fatto registrare una perdita di esercizio.

Deka Japan, che opera distribuendo sul mercato giapponese i sistemi medicali a marchio Deka, è passata nel 2018 alla fase operativa della collaborazione con DKSH, divenuto distributore esclusivo e si concentra sull'attività di ottenimento di autorizzazioni alla vendita di nuovi prodotti ed al supporto logistico a DKSH. I risultati reddituali per il 2018 sono positivi, si lavora perché la collaborazione con DKSH riesca a sviluppare una crescita più marcata del fatturato.

La società Deka Medical Inc. ha cessato l'attività di distribuzione sul territorio degli Stati Uniti per il settore medicale/estetico e chirurgico, attività che è stata assegnata a distributori terzi.

Esthelogue S.r.l. distribuisce i sistemi laser del gruppo nel settore dell'estetica professionale in Italia, dove ha acquisito un ruolo di leader come fornitore di tecnologie innovative per diversi trattamenti estetici, in particolare per l'epilazione. E' il sistema laser Mediostar Next con le sue evoluzioni Mediostar Pro e XL (prodotti da Asclepion Gmbh), e con l'ultimo Mediostar dotato di manipoli Monolith a costituire il vantaggio competitivo tecnologico di Esthelogue. L'altro fattore di successo, non meno rilevante, è l'assiduo e qualificato servizio di formazione e assistenza alla clientela, che trasferisce valore e conoscenze agli utilizzatori delle nostre tecnologie. Con una presenza sempre più estesa e consolidata, il gruppo conta di beneficiare a medio termine della struttura di Esthelogue e della fiducia che la clientela ripone nelle tecnologie della società, anche per veicolare nuove e diverse tecnologie applicative su questo interessante mercato. Il risultato del 2018 sconta gli effetti dell'intensa attività commerciale, culminata con la convention di Ottobre che ha riunito a Roma centinaia di Clienti Esthelogue, della intensificazione del sostegno formativo alla clientela e di una riduzione di margini per una attività di vendita che ha avuto particolare successo per sistemi dalla marginalità più contenuta. Il risultato netto è in decisa perdita, risultato che la disponibilità nel 2019 di un nuovo sistema per il body shaping e del Mediostar Monolith promettono di poter ribaltare.

La società Pharmonia S.r.l. ha esaurito l'attività di distribuzione di sistemi estetici specificamente ideati e realizzati per l'utilizzo in farmacia e svolge solo sporadica attività di commercializzazione di prodotti su specifici mercati internazionali.

Altre società, settore industriale

BRCT Inc. svolge il ruolo di subholding finanziaria.

Cutlite do Brasil Ltda con stabilimento in Blumenau nello stato di Santa Catarina e con una ventina di dipendenti produce sistemi laser per applicazioni industriali e, in misura minore, cura la distribuzione di sistemi laser prodotti dalle consociate italiane. Si intensificano i segnali di recupero dalla lunga fase di crisi che continua a colpire il paese. Le politiche adottate dal nuovo presidente sembrano più favorevoli che in passato allo sviluppo economico del Paese, il che migliora le prospettive della nostra società che anche nel 2018 non è stata in grado di raggiungere l'equilibrio reddituale.

Penta Laser Europe Srl è stata costituta da Penta Laser Wenzhou che la possiede al 100%, per svolgere la funzione di holding per investimenti in Europa.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nel corso del 2018 è proseguita un'intensa attività di Ricerca e Sviluppo secondo la strategia di innovazione continua volta ad aprire nuove applicazioni del laser o di altre sorgenti di energia, sia nel settore medicale che in quello industriale (che comprende le applicazioni per la conservazione dei beni culturali) e ad immettere sul mercato prodotti innovativi per le prestazioni dei dispositivi e/o per le tecnologie impiegate.

In generale il mercato globale, soprattutto per i prodotti di alta tecnologia, richiede di affrontare la competizione internazionale agendo in modo da approntare, tempestivamente e con continuità, prodotti e versioni di prodotti, innovati nelle applicazioni o nelle prestazioni, e nei quali siano impiegati tecnologie e componenti sempre aggiornati. Inoltre le varie società del Gruppo coprono una vasta gamma di prodotti; è pertanto necessaria un'ampia ed intensa attività di Ricerca e Sviluppo organizzata secondo linee programmatiche di breve e medio/lungo termine.

Nei nostri laboratori si indaga per giungere all'individuazione e comprensione di reali problemi aperti o nuovi, nella medicina o nell'industria, e si cercano soluzioni sulla base dell'esperienza e della cultura che sono maturate sulla interazione delle onde elettromagnetiche, principalmente della luce laser, con materiali biologici e materiali inerti. Per quanto riguarda la luce laser si sviluppano, da un lato, le sorgenti, agendo sulla scelta del contenuto spettrale, dei metodi per la sua generazione e del livello della potenza erogabile ottimale e, dall'altro, si progetta la gestione nel dominio del tempo per quanto attiene alle leggi di erogazione e, nel dominio dello spazio, per quanto attiene alla forma e al movimento del fascio della luce stessa.

Le ricerche rivolte all'ottenimento di risultati a medio/lungo termine sono caratterizzate dall'essere orientate verso argomenti a maggiore rischio imprenditoriale, ispirate da intuizioni interne alle nostre aziende o da prospettive indicate dal lavoro scientifico di centri di ricerca all'avanguardia nel mondo, con alcuni dei quali siamo in collaborazione.

La ricerca applicata, dedicata al raggiungimento di risultati nel breve termine, è attiva su argomenti per i quali è già stato compiuto da noi in precedenza il lavoro di verifica di fattibilità. Su tali prodotti è stata inoltre operata la scelta e la stesura delle caratteristiche funzionali e delle specifiche delle prestazioni. Gli elementi per questa attività vengono fissati sulla base di informazioni ottenute attraverso il lavoro dei ricercatori e degli specialisti interni ed anche come risultato dell'attività di strutture coinvolte, pubbliche e private, che hanno agito come consulenti nella fase degli studi preliminari e, tra queste, alcune che collaboreranno con noi anche nelle successive fasi di validazione sul campo. Questo meccanismo riguarda il settore delle applicazioni della luce laser, e non solo, alla medicina, all'industria, ma anche alla conservazione dei beni culturali.

La ricerca svolta è di tipo applicato per la maggior parte delle attività, mentre è di base per alcuni argomenti specifici, generalmente legati ad attività riguardanti obiettivi innovativi a medio e a lungo termine. La ricerca applicata e lo sviluppo dei prototipi sono sostenuti da risorse finanziarie proprie e, in parte, da contributi derivanti da contratti di ricerca con enti gestori per conto del Ministero Università e Ricerca o per conto dell'Unione Europea, sia direttamente che tramite strutture regionali toscane o Enti di Ricerca in Italia o all'estero.

Il gruppo El.En. è attualmente, nel mondo, tra i pochi che producono una ampia gamma di sorgenti laser, in termini di diverso tipo di mezzo attivo (liquido, solido, semiconduttore, miscela gassosa), con differenti lunghezze d'onda e con varie versioni di potenza e, in alcuni casi, con varie tecnologie realizzative. Pertanto il lavoro di Ricerca e Sviluppo è rivolto a moltissimi e diversi sistemi, sottosistemi e accessori. In questa sede, senza entrare in molti particolari, citiamo alcuni dei numerosi settori che sono interessati da attività di ricerca nella Capogruppo e in alcune società controllate o partecipate.

Sistemi e applicazioni laser per la medicina

Nella capogruppo El.En., in collaborazione con la controllata DEKA, sono attive ricerche su campioni biologici e su culture cellulari in laboratorio e sperimentazioni cliniche per applicazioni in campo chirurgico degli apparecchi e sottosistemi della famiglia Smartxide2 (si usa la lettura "Smartxide quadro" per evidenziare l'origine italiana delle apparecchiature di questa famiglia, date le caratteristiche e le prestazioni particolarmente apprezzate dalla clientela globale). Diversi sono i campi di applicazioni: la chirurgia generale, otorinolaringoiatria, ginecologica, dermatologia, ulcere cutanee, medicina estetica. Un'applicazione estremamente importante, già caratterizzata da un notevole successo commerciale, riguarda la uroginecologia con il trattamento Monna Lisa (o Mona Lisa a seconda dei Paesi) per ridurre gli effetti della atrofia della mucosa vaginale. Gli studi clinici tuttora attivi in centri prestigiosi hanno confermato che il trattamento laser è efficace, sicuro, senza effetti collaterali negativi; sono in corso ulteriori ricerche volte ad approfondimenti della conoscenza dei meccanismi di azione per sviluppare nuove applicazioni. Si conferma che si tratta di una innovazione importantissima per la medicina, che rimarrà per sempre nei protocolli di terapia specifica. Pertanto è nostro preciso impegno mantenersi al vertice dello sviluppo mondiale di questo nuovo settore terapeutico e abbiamo intenzione di guidare e potenziare gli sviluppi scientifici e tecnologici per conservare e potenziare la nostra posizione.

L'atrofia della mucosa vaginale è molto diffusa e invalidante, con interazioni su varie altre patologie ed affligge un'alta percentuale delle donne in menopausa, o più giovani colpite da tumori, per le quali, allo scopo di impedire recidive, sono indicate terapie che agiscono sul bilancio ormonale e provocano una sorta di menopausa anticipata. Presso l'unità di Chirurgia laser dell'Ospedale "Careggi" di Firenze sono in essere programmi di ricerca clinica in chirurgia ginecologica, basati sull'eccezionale caratteristica della restitutio ad integrum che l'uso di laser a CO2 fornisce per i tessuti molli nei vari distretti anatomici; DEKA ha attivato con questa unità una convenzione di collaborazione scientifica.

Inoltre si stanno confermando risultati eccezionali per il trattamento del piede diabetico presso diversi centri nei quali sono installate apparecchiature laser a CO2 della famiglia in oggetto. In questo settore è stata introdotta la possibilità di eseguire la pulizia (debridement), cioè l'asportazione dei tessuti necrotici e altri che ostacolino la guarigione delle piaghe. La guarigione di ulcere croniche con il trattamento laser si basa sulle caratteristiche suddette, opportunamente da noi progettate, del fascio laser da impiegarsi in fase di pulizia della ferita, ma anche sulla capacità di biostimolazione ad opera della luce laser, nostro patrimonio culturale per le numerose ricerche e sperimentazioni cliniche che abbiamo sviluppato nel corso degli anni.

E' stata completata e introdotta nel mercato con successo la linea di apparecchiature per l'epilazione denominata Motus, con il modello AY che, dopo il CE Medicale, ha ottenuto la clearance FDA per la vendita in USA. Le apparecchiature Motus, di concezione originale, prevedono che l'operatore agisca con il manipolo in movimento con densità di energia che non provoca dolore ottenendo ottimi risultati grazie all'effetto di cumulo di danno ai follicoli dei peli dovuto ai successivi passaggi del manipolo erogatore di energia. E' stato concluso lo sviluppo della piattaforma Luxea, un'apparecchiatura completa per le varie applicazioni in medicina estetica; in essa sono integrate le principali sorgenti laser per le varie applicazioni. Il livello di integrazione e di gestione sono stati apprezzati dai primi sperimentatori. È stata ottenuta la certificazione CE ed è stata avviata la procedura per l'ottenimento della clearance FDA.

Sulla rigenerazione dei tessuti biologici abbiamo coniato a suo tempo l'acronimo HILT, High Intensity Laser Therapy, caratterizzante la specifica linea di nostri prodotti laser, affidati per la distribuzione globale alla nostra controllata ASA; recentemente si è concluso lo sviluppo del nuovo sistema Hiro TT, primo esempio di un nuovo approccio di gestione dinamica della temperatura della cute e di controllo "multi livello" dell'interfaccia che fa uso di grafica avanzata, con LCD capacitivi di ultima generazione. Sono state avviate nel 2018 con successo le vendite del sistema. E' stata depositata la domanda di brevetto europeo.

Nell'ambito del Progetto FOMEMI - Sensori e strumenti a tecnologia FOtonica per MEdicina a Minima Invasività Reg. Toscana bando unico R&S 2014, Fondi della Unione Europea: POR FESR 2014-2020, Bandi RSI Bando 1, Progetti strategici di ricerca e sviluppo - con El.En. capo progetto, recentemente ammesso a finanziamento, è stato sviluppato un sistema di visione ad alta risoluzione a zoom automatico che permette l'acquisizione di filmati e foto durante il trattamento delle ulcere. Dalle immagini si intendono ricavare, mediante elaborazione dei dati nel corso della evoluzione della ferita a seguito dei trattamenti, la misurazione dell'area della lesione e la segmentazione anche in forma interattiva con l'operatore per delimitare le regioni occupate dalle varie componenti presenti e tipiche della patologia. Inoltre sono in corso ricerche su un nuovo illuminatore statico per biostimolazione laser, in collaborazione con partner tecnologico del gruppo di ricerca del Progetto FOMEMI. Per questo progetto è inoltre in corso una collaborazione con un altro partner per lo studio di fattibilità di un lettino ergonomico per trattare pazienti affetti da ulcere cutanee, per conseguire la minimizzazione dell'affaticamento del medico e del paziente durante la seduta terapeutica.

E' stata nel 2018 completata la fase di studio di valutazione clinica ed è stata avviata con successo la vendita di un innovativo sistema per il "Body Shaping", (la riduzione dello spessore di grasso sottocutaneo in varie parti del corpo) che abbiamo chiamato Onda, basato sull'uso di una forma di energia elettromagnetica a microonde, in grado di provocare la riduzione di adipociti. L'apparecchiatura è stata dotata di applicatori innovativi che presentano la sicurezza intrinseca di non trasferire energia quando non siano a contatto con la pelle. La modalità di erogazione, oggetto di riconoscimento di brevetto PTC fa sì che la maggior parte della energia venga assorbita dal grasso, come previsto, consentendo una ulteriore protezione per garantire di non sottoporre a riscaldamento indotto gli strati muscolari sottostanti il grasso.

E' proseguito lo studio di un nuovo sistema strumentale di guida dell'operatore per facilitare la manovra degli applicatori volta a garantire la massima uniformità del trattamento nell'area di interesse.

E' stato concluso lo sviluppo di sistemi con accoppiamento in guida d'onda per laser a CO2 per applicazioni chirurgiche e sono state avviate le procedure per ottenere le certificazioni CE e clearance FDA. L'attività sperimentale è stata volta a determinare le migliori condizioni di lancio del fascio nella guida d'onda cava al fine di minimizzare le perdite in trasmissione. E' stato completato lo sviluppo di un nuovo modello di alimentatore a RF per l'eccitazione di una sorgente CO2 sigillata per applicazioni medicali (chirurgiche e dermatologiche), riprogettato per la sua integrazione direttamente sulla sorgente laser, per ridurre gli ingombri ed il costo del sistema completo.

In collaborazione con Quanta System SpA è stato sviluppato un sistema real time per monitorare la temperatura della pelle durante il processo di pre-raffreddamento precedente al trattamento della epidermide utile per la gestione in sicurezza nei trattamenti energy based.

E' stato svolto un lavoro di ricerca su nuove applicazioni della energia laser in medicina urologica nel laboratorio PHOTOBIOLAB, costituito all'interno di El.En. e destinato alle ricerche sulla interazione tra luce e tessuti biologici, i cui risultati sono utilizzati per lo sviluppo dei prodotti DEKA, oltre che per le altre aziende del Gruppo.

E' stata sviluppata in DEKA la ricerca sull'uso di laser per la stimolazione di nanoparticelle, in collaborazione con vari partner tra i quali, come responsabile di progetto la Colorobbia del Gruppo Bitossi, attiva nello sviluppo e produzione di nanoparticelle; la ricerca si svolge nel quadro del progetto INSIDE, "sviluppo di targeting diagNostici e teranoStici basati su nanosIstemi e/o linfociti ingegnerizzati per l'individuazione precoce e il trattamento del melanoma e della sclerosi multipla" (Fondi della Comunità Europea gestiti dalla Regione Toscana – POR FESR 2014-2020, Bando 1: Progetti Strategici di Ricerca e Sviluppo). In questo ambito è stato completato lo sviluppo di un sistema di riscaldamento a induzione a radiofrequenza di nano-particelle di ossido di ferro, per applicazioni medicali e sono in corso sperimentazioni di laboratorio; il generatore è stato provvisto di un sistema di radiazione elettromagnetica con struttura a farfalla che ha consentito di raggiungere buone efficienze.

Inoltre si è proseguito nello sviluppo di un sistema di eccitazione mediante laser di nanoparticelle d'oro per impiego nella diagnosi e nella terapia di tumori della pelle (melanomi). In questo ambito è stato progettato e realizzato un sistema di illuminazione con luce laser, da sorgente Q-switch da noi sviluppata. Il sistema di illuminazione laser è costituito da un doppio bundle di fibre integrato in una sonda ad ultrasuoni. Il sistema ha lo scopo di acquisire le immagini dalle onde ultrasoniche emesse da nanoparticelle d'oro a seguito della eccitazione della risonanza plasmonica da impulsi laser di brevissima durata ad una opportuna lunghezza d'onda. Le particelle sono destinate ad essere iniettate, portate all'interno di lesioni nei tessuti molli da anticorpi funzionalizzati per aderire selettivamente alle cellule cancerogene.

In collaborazione con la società Elesta è in fase di conclusione lo sviluppo di un dispositivo per il trattamento di tessuto a lesione cancerogena nell'interno di organi, con erogazione dell'energia da struttura diffondente alimentata con luce laser da fibra ottica inserita per via percutanea mediante un introduttore innovativo oggetto di domanda di brevetto internazionale.

In Quanta System è continuata l'attività sullo sviluppo di strumentazioni laser destinate al mercato della medicina estetica e a quello delle terapie mediche in urologia: in questo ambito sono proseguite le sperimentazioni sul prototipo di un nuovo morcellatore monouso per applicazioni in urologia del quale la commercializzazione potrà essere avviata non appena ottenute le necessarie certificazioni. Con l'ottenimento del marchio CE Medicale e della clearance FDA il laser Olmio da 100W per applicazioni di BPH ed in particolare per l'enucleazione della prostata va a completare la nostra gamma dei laser ad Olmio per applicazioni di urologia, che già dispone dei modelli a 30W per litotripsia e a 60W per applicazioni di litotripsia ed enucleazione.

E' stata sviluppata, nel campo della litotripsia, per il laser ad Olmio, la tecnica basata sul cosiddetto effetto Vapor Tunnel, che porta notevoli vantaggi nella stabilizzazione e nell'efficacia di frantumazione dei calcoli dell'alta via escretrice.

Sono proseguite sperimentazioni di applicazioni innovative in campo gastroenterologico. La valutazione sull'effetto del Thulium Laser sulla mucosa gastrica, avviata nel 2015, ha portato a risultati positivi che hanno permesso di passare dallo studio su modello animale prima delle sperimentazioni cliniche sull'uomo. E' stato definito e completato il lancio del Thunder MT, laser che utilizza due sorgenti quali Alessandrite e Nd:YAG in modalità a singola emissione o a emissione combinata (Mixed mode). La macchina integra uno scanner ad alta velocità ed un raffreddatore ad aria opzionale, controllato direttamente dalla stessa interfaccia software del laser. Il Thunder MT è sicuramente la macchina più potente e più veloce al mondo nel segmento della depilazione laser, con possibilità di utilizzo anche per il trattamento delle pigmentazioni superficiali e delle lesioni vascolari.

In Asclepion è proseguita l'attività di sviluppo nell'ambito di una strategia di aggiornamento per tutti i sistemi a catalogo che prevede una nuova filosofia di interfaccia utente, nuova elettronica e nuovo design.

E' stato sviluppato il riconoscimento automatico vasi per trattamenti vascolari tramite camera e avviata la sperimentazione.

E' stato completato lo sviluppo di un nuovo modello del sistema laser Mediostar per epilazione, con sostanziali innovazioni tecniche ed estetiche. La presentazione al pubblico del nuovo modello è avvenuta a Roma nell'ambito della Convention che ha visto la partecipazione di centinaia di clienti Esthelogue e selezionati clienti internazionali di Asclepion. Sono stati attivati lo sviluppo per l'integrazione di altri moduli con il Mediostar e le relative prove cliniche.

E' in corso sul laser ad Olmio Multipulse Ho 140 lo sviluppo e sperimentazione di soluzioni innovative per soddisfare richieste di mercato per il trattamento dei calcoli.

Nuove versioni di morcellatori sono state completate per esigenze di innovazione e di adeguamento a normative in talune aree geografiche.

Per la dermatologia è stato completato il nuovo prodotto Quadrostar per la cura della psoriasi e vitiligine.

Sistemi e applicazioni laser per l'industria

In El.En. è continuato il perfezionamento della sorgente sigillata a CO2 da 300W di nuova concezione.

Continuano le sperimentazioni di verifica sul filtro spaziale per la sagomatura del fascio per sorgenti di alta potenza nella gamma in produzione. E' stata eseguita la progettazione di un nuovo z-dinamico a prestazioni dinamiche e termiche più elevate, è stata implementata l'interfaccia XY2-100 sulle teste di scansione, con tecnologia proprietaria, per essere pilotate anche da controlli di terzi e si è lavorato sul SW per aumentare le prestazioni di elaborazione al volo file variabili.

Continuano le sperimentazioni sui primi esemplari di serie della sorgente Blade RF1222.

Si è proseguito nel perfezionamento delle caratteristiche di emissione della sorgente Blade RF888 in funzione della marcatura dei tessuti.

Si sono introdotti a catalogo 2 nuovi modelli di sorgente laser: Blade RF899 come derivazione del Blade RF888 con percorso a specchi e Blade RF333 SH derivato dal Blade RF333 con shutter con funzione di sicurezza.

Nel corso del 2018 Cutlite Penta ha realizzato nuove linee di macchine, continuato lo sviluppo delle teste di taglio per laser fibra, introdotto innovativi metodi di controllo e proseguito la stretta collaborazione con Penta Chutian Wuhan e Penta Laser Wenzhou.

Nel comparto delle macchine per il taglio metallo i nuovi sviluppi ottici, meccanici, fluidodinamici e della sensoristica delle nostre teste di taglio EVO2 hanno permesso l'introduzione nella gamma offerta di potenze laser superiori ai 10kw. Il grande e costante impegno profuso nello sviluppo software ha permesso il pieno sfruttamento delle potenzialità derivanti dalle alte potenze impiegate, con consistenti incrementi delle prestazioni in termini di produttività e qualità, e la realizzazione di innovative macchine per il taglio bevel (cianfrinato) 2D e 3D che vanno a creare una nuova linea applicativa per il taglio con laser fibra.

Per le gamme di macchine CO2 dedicate al taglio di materie plastiche sono state sviluppate sia macchine che integrano nella medesima lavorazione il taglio piano e la tecnologia galvanometrica a scansione sia macchine ibride combinate dotate di doppia sorgente CO2 e Fibra, soluzioni di avanguardia che offrono al cliente una estrema flessibilità operativa. Continua inoltre il costante sviluppo e ampliamento di gamma delle macchine per la realizzazione di fustelle americane ambito in cui Cutlite Penta è da sempre leader a livello mondiale.

Nel 2018 Ot-las ha sviluppato soluzioni innovative per la realizzazione di pannelli fonoassorbenti microforati di grandi dimensioni e messo a punto l'integrazione dei sistemi di scansione su bracci di robot antropomorfi realizzando gruppi OEM che hanno trovato applicazione nel taglio di celle frigorifere. Ha inoltre integrato sulle sue macchine la nuova sorgente CO2 RF1222 di El.En. sviluppando apposite ottiche di scansione. Continua inoltre la costante ricerca e ottimizzazione delle lavorazioni nel campo del pellame, del tessile e del calzaturiero con conseguenti incrementi di prestazioni e flessibilità operativa.

La seguente tabella elenca le spese attribuibili nel periodo a Ricerca e Sviluppo:

Migliaia di euro 31/12/2018 31/12/2017
Personale e spese generali 9.995 8.058
Strumentazioni 197 169
Materiali per prove e realizzazioni prototipi 5.404 3.944
Consulenze 522 712
Prestazioni terzi 99 54
Beni immateriali - -
Totale costi R&S 16.218 12.936

Come da prassi aziendale consolidata, le spese elencate in tabella sono state per lo più iscritte nei costi di esercizio.

L'importo delle spese sostenute corrisponde al 5% circa del fatturato consolidato del gruppo. Le spese sostenute da El.En. S.p.A. sono pari al 6% circa del suo fatturato.

FATTORI DI RISCHIO E PROCEDURE DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

Rischio operativo

Nella piena consapevolezza del potenziale rischio derivante dalla particolare natura dei prodotti del gruppo, esso opera fin dalla fase di ricerca e progettazione nel perseguimento della sicurezza e qualità del prodotto immesso in commercio. Residuano rischi marginali per perdite da uso improprio del prodotto da parte dell'utilizzatore finale e/o da eventi pregiudizievoli non rientranti nelle coperture assicurative accese dalle società del gruppo.

I principali strumenti finanziari del Gruppo includono conti correnti e depositi a breve, passività finanziarie a breve e lungo periodo, leasing finanziari, titoli e derivati di copertura.

Oltre a questi il Gruppo ha crediti e debiti commerciali derivanti dalla propria attività operativa.

I principali rischi finanziari a cui si espone il Gruppo sono quelli di cambio, di credito, di liquidità e di tasso di interesse.

Rischio di cambio

Il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute in cui sono espresse alcune transazioni commerciali e finanziarie. Tali rischi sono monitorati dal management il quale adotta le misure necessarie al fine di limitare tale rischio.

Poiché la Capogruppo predispone i propri bilanci consolidati in Euro, le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle controllate originariamente espressi in valuta estera potrebbero influenzare in modo negativo i risultati del Gruppo, la posizione finanziaria consolidata e il patrimonio netto consolidato come espressi in Euro nei bilanci consolidati del Gruppo.

La società With Us Co. Ltd ha stipulato nel corso dei precedenti esercizi due derivati del tipo "currency rate swap" per coprire in parte il rischio di cambio sugli acquisti in euro.

Tipologia operazione Valore nozionale Fair value
Currency swap € 100.000 -€ 6.145
Currency swap € 800.000 € 10.934
Totale € 900.000 € 4.789

Rischio di credito

Per quanto riguarda le transazioni commerciali, il Gruppo opera con controparti sulle quali preventivamente vengono effettuati controlli di merito. Inoltre il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle esposizioni a perdite non sia significativo. Le perdite su crediti storicamente registrate sono pertanto limitate in rapporto al fatturato e tali da non richiedere apposite coperture e/o assicurazioni. Non ci sono concentrazioni significative di rischio di credito all'interno del Gruppo. Il fondo svalutazione accantonato alla fine del periodo rappresenta circa il 7% del totale crediti commerciali verso terzi. Per un'analisi sullo scaduto dei crediti verso terzi si rimanda a quanto esposto nella relativa nota del Bilancio consolidato.

Per quanto riguarda le garanzie prestate a terzi:

la Capogruppo El.En. S.p.A. ha sottoscritto:

  • nell'esercizio 2013 una fideiussione per un massimo di 50 mila euro, incrementata successivamente ad un massimo di 100 mila euro quale garanzia dei diritti doganali e di confine ex art. 34 del T.U.L.D., gravanti su temporanee importazioni, con scadenza giugno 2019 e prorogabile annualmente;

La controllata Deka M.E.L.A. S.r.l. ha sottoscritto nell'esercizio 2016 una fidejussione per un massimo di 127.925 euro a garanzia dell'eventuale restituzione dell'importo richiesto a titolo di anticipazione sul progetto Inside del bando POR FESR 2014 – 2020 "Progetti strategici di ricerca e sviluppo fase 2", ammesso a contributo con il Bando Unico approvato dalla Regione Toscana con Decreto n. 3389 del 30 luglio 2014, con scadenza maggio 2020.

La controllata cinese Penta-Laser Equipment (Wenzhou) ha ottenuto finanziamenti per la costruzione del nuovo stabilimento e per il relativo attrezzaggio accendendo ipoteche per un valore complessivo pari a circa 41 milioni di RMB.

La controllata ASA S.r.l. ha sottoscritto un contratto di mutuo da destinarsi alla costruzione del nuovo stabilimento accendendo una ipoteca per un valore complessivo pari a 4,8 milioni di euro. Sempre nel corso dell'esercizio ASA ha sottoscritto una garanzia bancaria rilasciata da CREDEM al fornitore ENI Spa per Euro 8.000 con scadenza 31 dicembre 2021, a garanzia del rilascio di tredici tessere "MULTICARD ENI" in seguito alla sottoscrizione del contratto di somministrazione per la fornitura di carburanti.

La controllata tedesca Asclepion ha sottoscritto un contratto di mutuo da destinarsi alla costruzione del nuovo stabilimento accendendo un'ipoteca per un valore complessivo pari a 4 milioni di euro che si aggiunge all'ipoteca residua accesa per la costruzione del vecchio immobile per circa 400 mila euro.

Rischio di liquidità e tasso di interesse

Per quanto riguarda l'esposizione del Gruppo al rischio di liquidità e tasso di interesse, è opportuno ricordare che la liquidità del Gruppo stesso si mantiene tuttora elevata, tale da coprire l'indebitamento esistente e con una posizione finanziaria netta largamente positiva. Per questo motivo si ritiene che tali rischi siano adeguatamente coperti.

Gestione del capitale

L'obiettivo della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un basso livello di indebitamento e una corretta struttura patrimoniale a supporto del business e tale da garantire un adeguato rapporto Patrimonio/Indebitamento.

STOCK OPTION OFFERTE AD AMMINISTRATORI, COLLABORATORI E DIPENDENTI

L'Assemblea della Capogruppo El.En. S.p.A. tenutasi in data 12 maggio 2016 ha deliberato tra l'altro, in sede ordinaria l'approvazione di un piano di incentivazione azionaria (cd. stock option) 2016-2025 riservato ad Amministratori, collaboratori e dipendenti della società e delle sue controllate e in sede straordinaria la delega al Consiglio di Amministrazione ex art. 2443, II co., c.c. di aumentare, anche in più volte ed anche in forma scindibile, entro cinque anni dalla data della delibera, il capitale sociale fino ad un massimo di nominali Euro 104.000,00 mediante l'emissione di nuove azioni da destinare alla sottoscrizione dei beneficiari del piano di stock option 2016-2025.

Il Consiglio di Amministrazione della stessa El.En. S.p.A tenutosi in data 13 settembre 2016, su proposta del Comitato per la Remunerazione, ha deliberato in merito all'attuazione del piano di incentivazione azionaria per il periodo 2016- 2025 ("Piano di Stock Option 2016-2025") dando seguito al mandato attribuitogli dall'assemblea degli azionisti sopra citata: sono stati individuati i beneficiari del piano, i quantitativi di opzioni assegnate, le finestre di esercizio ed il prezzo di sottoscrizione.

Il Consiglio ha anche proceduto ad esercitare, integralmente e ad esclusivo servizio del Piano, la facoltà, conferitagli ai sensi dell'art. 2443, II comma, c.c. dalla stessa assemblea, di aumentare, a pagamento, in via scindibile e con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma V, c.c., il capitale sociale di euro 104.000,00 mediante l'emissione di 800.000 azioni ordinarie che potranno essere sottoscritte da amministratori, collaboratori e dipendenti della società El.En. S.p.A. e di società dalla stessa controllate, che siano assegnatari delle opzioni di cui al predetto Piano.

Le opzioni potranno essere esercitate, in conformità ai termini ed alle condizioni previsti nel regolamento del piano approvato in via definitiva il 13 settembre stesso dai beneficiari in due tranche uguali: la prima a partire dal 14 settembre 2019 e fino al 31 dicembre 2025; la seconda dal 14 settembre 2020 al 31 dicembre 2025.

Il Piano terminerà il 31 dicembre 2025, le opzioni non esercitate a detta data decadranno definitivamente, il capitale si intenderà definitivamente aumentato per l'importo effettivamente sottoscritto e liberato a detta data.

Il Piano prevede fra gli assegnatari dei diritti di opzioni il Presidente del Consiglio di Amministrazione Gabriele Clementi, i due consiglieri delegati Andrea Cangioli e Barbara Bazzocchi, il direttore generale, un dirigente ritenuto all'atto della assegnazione con responsabilità strategiche, i dirigenti della El.En. S.p.A. che ricoprono la carica di amministratori esecutivi nelle società controllate, altri dirigenti della El.En. S.p.A. che ricoprono ruoli significativi, amministratori esecutivi di società controllate che sono ritenute di rilevanza strategica per lo sviluppo del gruppo, alcuni soggetti appartenenti alle categorie di impiegati e quadri i quali per caratteristiche professionali, personali e per la fedeltà ricoprono un ruolo importante anche in un'ottica futura.

Il Piano è definibile di particolare rilevanza ai sensi degli artt. 114-bis, comma 3 T.U.F. e 84-bis, comma 2, Regolamento Emittenti Consob in quanto sono stati individuati quali destinatari alcuni dei soggetti ivi contemplati. Per l'individuazione esatta di nominativi e quantitativi assegnati si rinvia alla relativa tabella contenuta nel documento informativo redatto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob 11971/1999, depositato presso la sede sociale e pubblicato sul sito www.elengroup.com nella sezione "Investor Relations/Governance/Documenti societari/Piano di Stock Option 2016-2025" nonché sul sito di stoccaggio autorizzato .

Il prezzo, comprensivo di sovrapprezzo che dovrà essere versato da coloro che eserciteranno le opzioni di cui al Piano di Stock Option 2016-2025, è stato dal Consiglio determinato in euro 12,72.

Il calcolo è stato eseguito dal Consiglio di Amministrazione sulla base della media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni sul mercato nei sei mesi antecedenti il 13 settembre 2016. Il criterio per la determinazione del prezzo di emissione delle azioni al servizio del Piano è stato oggetto di parere favorevole, ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2441, VI comma c.c., e 158, II comma, T.U.F., rilasciato dalla società di revisione Deloitte & Touche s.p.a.. Tale parere già pubblicato prima della assemblea e nei termini di legge è allegato al verbale notarile, depositato presso il Registro delle Imprese di Firenze e consultabile presso la sede della società, sul sito www.elengroup.com nella sezione "Investor Relations/Governance/Documenti Assembleari/2016", nonché sul sito di stoccaggio autorizzato .

Il Consiglio ha anche provveduto a modificare l'art. 6 dello statuto relativo al capitale sociale in coerenza con le sopra descritte delibere.

AZIONI PROPRIE

Premesso che la delibera presa dall'Assemblea della capogruppo El.En. S.p.A in data 28 aprile 2015 di autorizzazione al Consiglio di Amministrazione all'acquisto di azioni proprie è definitivamente spirata nel corso del mese di ottobre 2016, senza alcun acquisto effettuato, El.En. S.p.A. alla data di riferimento del presente bilancio, non detiene azioni proprie. Come meglio descritto nel seguito, all'interno della sezione "Fatti di rilievo accaduti dopo la fine dell'esercizio", l'Assemblea in data 17 gennaio 2019 ha autorizzato il consiglio di amministrazione all'acquisto di azioni proprie entro 18 mesi dalla data della delibera.

PERSONALE

Come già accennato in precedenza l'organico del gruppo è passato dalle 1.212 unità del 31 dicembre 2017 alle 1.368 del 31 dicembre 2018. La ripartizione per Società del Gruppo risulta essere la seguente:

Azienda media 2018 31-dic-18 31-dic-17 Variazione Variazione %
El.En. S.p.A. 239,00 244 234 10 4,27%
Ot-las Srl(*) 37,50 12 63 -51 -80,95%
Cutlite Penta Srl 29,50 59 0 59 0,00%
Deka M.E.L.A. Srl 21,00 22 20 2 10,00%
Esthelogue Srl 18,00 21 15 6 40,00%
Deka Sarl 11,00 12 10 2 20,00%
Lasit SpA 56,00 56 56 0 0,00%
Quanta System SpA 148,50 162 135 27 20,00%
Asclepion Laser T. GmbH 126,00 143 109 34 31,19%
Asa Srl 50,50 52 49 3 6,12%
BRCT Inc. 0,00 0 0 0 0,00%
With Us Co Ltd 46,50 47 46 1 2,17%
Penta-Chutian Laser (Wuhan) Co., Ltd 108,00 107 109 -2 -1,83%
Cutlite do Brasil Ltda 22,00 22 22 0 0,00%
Pharmonia S.r.l. 0,00 0 0 0 0,00%
Deka Medical Inc 0,00 0 0 0 0,00%
Deka Japan Ltd 0,00 0 0 0 0,00%
Penta-Laser Equipment Wenzhou Co. Ltd 374,50 409 340 69 20,29%
Jena Surgical GmbH(**) 2,00 0 4 -4 -100,00%
Merit Due S.r.l. 0,00 0 0 0 0,00%
Totale 1.290,00 1.368 1.212 156 12,87%

(*) Il 2/1/2018 Ot-Las S.r.l. ha conferito le sue attività relative al ramo taglio nella società di nuova costituzione Cutlite Penta S.r.l.

(**)Il 1/07/2018 Jena Surgical GmbH è stata incorporata da Asclepion Laser T. GmbH

GOVERNO SOCIETARIO E ASSETTI PROPRIETARI, APPLICAZIONE D.LGS. 231/2001

In adempimento agli obblighi di legge e regolamentari, El.En. S.p.A. ha redatto la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" che viene depositata e pubblicata in una specifica sezione del presente documento. La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è altresì consultabile sul sito www.elengroup.com - sezione "Investor relations/governance/documenti societari".

El.En. S.p.A. ha adottato a partire dal 31 marzo 2008, un modello di organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001.

RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE ex artt. 123-ter TUF e 84-quater Reg. CONSOB 11971/1999

In adempimento agli obblighi di legge e regolamentari, El.En. S.p.A. ha redatto la "Relazione sulla Remunerazione" che viene depositata e pubblicata quale relazione distinta. La "Relazione sulla Remunerazione" è altresì consultabile sul sito www.elengroup.com - sezione "Investor relations/governance/documenti societari".

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

In adempimento agli obblighi di legge e regolamentari, El.En. S.p.A. ha redatto la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario riferita all'esercizio 2018, che viene depositata e pubblicata quale relazione distinta ai sensi dell'art. 5 comma 1 lettera b) del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254.

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario riferita all'esercizio 2018 è altresì consultabile sul sito www.elengroup.com - sezione "Investor relations/sostenibilità/bilanci".

INFORMAZIONI AI SENSI DEL REGOLAMENTO UE 679/2016 SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

La Società che risulta già dotata di un proprio sistema interno di trattamento e protezione dei dati personali fin dalla entrata in vigore del Codice Privacy italiano (D. Lgs. 196/2003) ha aderito alle indicazioni del Regolamento UE 679/2016 nominando un soggetto esterno quale Responsabile della protezione dei dati personali (Data Protection Officer) ai sensi degli artt. 37-39 Reg. UE 679/"2016 cit., procedendo agli ulteriori adeguamenti richiesti da detta normativa.

RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Sulla base di quanto disposto dal Regolamento Consob del 12 marzo 2010, n. 17221 e successive modifiche, la capogruppo El.En. S.p.A. ha approvato il "Regolamento per la disciplina delle operazioni con parti correlate" che è disponibile sul sito internet della società www.elengroup.com sezione "Investor Relations/governance/documenti societari". Tale regolamento costituisce un aggiornamento di quello approvato nel 2007 dalla società in attuazione di quanto previsto dall'art. 2391-bis del codice civile, di quanto raccomandato dall'allora vigente art. 9 (e in particolare dal criterio applicativo 9.C.1) del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate (edizione del marzo 2006), alla luce del sopravvenuto dettato del sopracitato "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" n. 17221 e successive modifiche nonché dalla Comunicazione Consob DEM/10078683 del 24 settembre 2010.

Le procedure contenute nel "Regolamento per la disciplina delle operazioni delle parti correlate" sono entrate in vigore il 1 gennaio 2011.

Le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali. Tali operazioni sono regolate a ordinarie condizioni di mercato.

In merito ai rapporti con parti correlate si vedano le relative note illustrative inserite nel bilancio consolidato del Gruppo El.En. e nel bilancio separato di El.En. S.p.A..

REGIME OPT-OUT

Si ricorda che in data 3 ottobre 2012 il Consiglio di Amministrazione di El.En. S.p.A. ha deliberato di aderire al regime di opt-out previsto rispettivamente dagli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis Regolamento Emittenti Consob 11971/99, avvalendosi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei richiesti documenti informativi in ipotesi di operazioni straordinarie significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.

ALTRE INFORMAZIONI

Operazioni atipiche e inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che il gruppo El.En. nel corso dell'esercizio e in quello precedente non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa.

Attività di direzione e coordinamento

El.En. S.p.A. è capogruppo e pertanto non è soggetta ad alcuna attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del c.c..

Adempimenti ai sensi dell'art. 15 e seguenti del Regolamento Consob in materia di Mercati (adottato con delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017)

Ai sensi dell'art. 15 Regolamento Mercati adottato con delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017 (di cui al precedente art. 36 Regolamento Mercati adottato con delibera n. 16191 del 2007), in relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato si segnala che:

  • alla data del 31 dicembre 2018 fra le società controllate da El.En. S.p.A. rientrano nella previsione regolamentare: With Us Co. Ltd, Penta Chutian Laser (Wuhan) Co. Ltd e Penta-Laser Equipment (Wenzhou) Co. Ltd.
  • sono state adottate procedure adeguate per assicurare la completa compliance alla normativa.

Consolidato fiscale

Ricordiamo che per il triennio 2011-2013 successivamente prorogato per i trienni 2014-2016 e 2017-2019, per quanto riguarda la controllata Esthelogue S.r.l. e, per il triennio 2012-2014 successivamente prorogato per il triennio 2015- 2017 e 2018-2020, per la controllata Ot-las srl, la capogruppo El.En. S.p.A. aderisce al regime di tassazione IRES del consolidato nazionale di cui agli artt.117 e seguenti del TUIR e del D.M. attuativo 9 giugno 2004. I rapporti tra le parti, nell'ambito delle previsioni di legge, sono regolati da apposito "accordo di consolidamento".

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

In data 17 gennaio 2019 l'Assemblea degli azionisti di El.En. SpA riunitasi in sede ordinaria ha proceduto ad autorizzare l'acquisto di azioni proprie alle condizioni proposte dal Consiglio di Amministrazione, ai sensi, per gli effetti e nei limiti previsti dagli artt. 2357 e 2357-ter cc. L'acquisto di azioni proprie potrà essere effettuato ai seguenti eventuali, concorrenti o alternativi, fini: di investimento, di stabilizzazione del titolo in situazione di scarsa liquidità del mercato azionario, di assegnazioni o distribuzioni a dipendenti e/o collaboratori e/o membri degli organi di amministrazione o controllo della società o di controllate, di permute o scambio di partecipazioni nell'ambito e in occasione di operazioni di natura strategica. I fini illustrati verrebbero perseguiti con piani e operazioni di acquisto e alienazione e/o disposizione realizzati nel pieno rispetto dei termini e modalità previsti dalla normativa vigente e, segnatamente, dal Regolamento UE 596/2014 ("MAR") e relativa regolamentazione delegata, nonché dalle prassi di mercato approvate da CONSOB. L'autorizzazione è stata concessa per l'acquisto, entro 18 mesi dalla data della delibera, in una o più tranche di un numero massimo di azioni ordinarie della società, unica categoria attualmente emessa, che in ogni caso non superi la quinta parte del capitale sociale. Alla data della delibera il 20% del capitale sottoscritto e versato di El.En. era pari a n. 3.859.494 azioni per un valore nominale di euro 501.734,22. Gli acquisti delle azioni proprie dovranno avvenire nel rispetto del criterio di parità di trattamento degli azionisti secondo quanto stabilito dall'art. 132 T.U.F. e dall'art. 144-bis Regolamento Emittenti. Pertanto gli amministratori potranno procedere all'acquisto, con le seguenti, concorrenti e/o alternative, modalità, ove applicabili e che verranno determinate al momento delle singole operazioni: per il tramite di offerte pubbliche di acquisto o scambio; sui mercati regolamentati; con le modalità stabilite da prassi di mercato approvate dalla CONSOB ai sensi dell'art. 13 MAR; alle condizioni indicate dall'art. 5 MAR. L'acquisto potrà avvenire ad un prezzo che non sia nel minimo inferiore al valore nominale di euro 0,13 per azione, e, nel massimo superiore di oltre il 10% del prezzo ufficiale delle contrattazioni registrate il giorno precedente l'acquisto. Infine le azioni potranno essere alienate entro 10 anni dalla data della delibera ad un prezzo, o controvalore nel caso di operazioni societarie, non inferiore al 95% della media dei prezzi ufficiali delle contrattazioni registrati nei cinque giorni precedenti la alienazione. Sia gli acquisti sia gli atti di alienazione delle azioni proprie avverranno nel pieno rispetto della normativa vigente in materia sia europea, sia delegata, sia domestica.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Dopo un 2018 di rapida crescita del fatturato nei due settori medicale e industriale, prevediamo che il potenziamento delle strutture operative e la disponibilità di nuovi prodotti, messi a punto grazie alla intensa attività di ricerca e sviluppo, consentiranno al gruppo di crescere rapidamente anche nel 2019. Stimiamo che l'aumento del volume di affari possa superare il 5% e attestarsi attorno al 10%. Confidiamo inoltre che l'ulteriore sviluppo del volume di affari porti al miglioramento del risultato operativo. Il mix di prodotti venduti e l'effettiva incidenza sulle vendite dei nuovi prodotti a marginalità superiore determineranno se l'entità di tale aumento sarà tale da migliorare l'incidenza del risultato operativo sulle vendite rispetto all'esercizio 2018.

DESTINAZIONE DEL RISULTATO

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il bilancio separato di El.En. S.p.A. al 31 dicembre 2018, Vi proponiamo:

  • di destinare integralmente l'utile alla distribuzione agli azionisti;
  • di distribuire alle azioni in circolazione alla data di stacco della cedola n. 3 in data 27 maggio 2019 nel rispetto del disposto dell'art. 2357-ter, secondo comma Codice Civile - un dividendo, pari a euro 0,40 (zero virgola quaranta) lordi per azione in circolazione per un importo complessivo alla data odierna di euro 7.718.988,80 destinandovi integralmente l'utile netto di esercizio, pari a euro 2.814.039,00 ed attingendo, quanto al residuo importo di euro 4.904.949,80 agli utili non distribuiti negli esercizi precedenti e accantonati nella riserva volontaria denominata "riserva straordinaria";
  • di accantonare, ove occorrer possa, in apposita riserva di utili portati a nuovo il dividendo residuo destinato alle azioni proprie eventualmente detenute dalla società alla data di stacco cedola.

Per Il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato – Ing. Andrea Cangioli

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI ai sensi dell'art. 123-bis D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

(modello di amministrazione e controllo tradizionale)

approvata dal consiglio di amministrazione nella seduta del 14 marzo 2019

Esercizio 2018

Sito internet: www.elengroup.com

GLOSSARIO

"Codice": il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.

"c.c.": il codice civile;

"Consiglio": il consiglio di amministrazione di El.En. s.p.a.

"Collegio Sindacale": il collegio sindacale di El.En. s.p.a.

"El. En."/ "Società"/ "Emittente": l'emittente valori mobiliari cui si riferisce la Relazione come di seguito definita.

"Esercizio": l'esercizio sociale chiuso al 31 dicembre 2018 a cui si riferisce la Relazione.

"Regolamento Emittenti Consob": il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti;

"Regolamento Mercati Consob": il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati.

"Regolamento Parti Correlate Consob": il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

"Relazione": la relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis TUF.

"Statuto"/ "Statuto sociale": lo statuto della El.En. s.p.a.

"TUF": il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza).

* * *

1.0 PROFILO DELL'EMITTENTE

Fino dalla ammissione nel 2000 delle proprie azioni ordinarie al mercato azionario MTA (già MTAX e, precedentemente, Nuovo Mercato) organizzato e gestito da Borsa Italiana s.p.a. è sempre stato intendimento della El.En., mantenere e perfezionare, compatibilmente con la propria organizzazione e la propria struttura, un sistema di governo societario allineato, per quanto compatibile con la propria struttura organizzativa, a quanto suggerito e raccomandato dal Codice ed individuato come best practice, in quanto, valida e irrinunciabile opportunità di accrescere la propria affidabilità e reputazione nei confronti del mercato.

La Emittente ha fatto parte, fin dalla istituzione nel 2004, del segmento Techstar e dal 2005 è quotata nel segmento Star. Dal 9 dicembre 2016 a fine 2018 è stata inclusa nel FTSE Italia Mid Cap Index, segmento FTSE Italia Star.

Attualmente è inclusa nel FTSE Italia Small Cap Index, segmento FTSE Italia Star.

La corporate governance della El.En. è costituita da un organo di amministrazione, un organo di controllo e dall'organo assembleare.

In sede di adeguamento alle disposizioni di cui al D. Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6 e successive modifiche e correttivi, gli azionisti di El.En. hanno scelto di conservare un sistema di amministrazione e controllo tradizionale.

Attualmente, pertanto, la Emittente è amministrata da un consiglio di amministrazione disciplinato, in tutti i suoi aspetti (composizione, funzionamento, compensi, poteri, rappresentanza della società), oltre che dalla normativa vigente, dagli articoli da 19 a 23 dello Statuto ed è soggetta ad attività di controllo e vigilanza di un collegio sindacale disciplinato in tutti i suoi aspetti dall'art. 25 dello Statuto.

La attività di revisione legale dei conti è svolta da una società scelta fra quelle iscritte nell'apposito albo della CONSOB.

Ai sensi e per gli effetti della delibera Consob 20621 del 10 ottobre 2018, l'Emittente, ritenendosi qualificabile come PMI ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. w-quater, 1) TUF e dell'art. 2-ter Regolamento Emittenti Consob, ha trasmetto in data 18 dicembre il valore della capitalizzazione degli esercizi 2014-2017 e del fatturato relativo agli stessi esercizi. Da tale documento emerge:

  • a) capitalizzazione media
  • 2014 euro 105,7 milioni
  • 2015 euro 183,4 milioni
  • 2016 euro 279,7 milioni
  • 2017 euro 507,7 milioni
  • b) fatturato
  • 2014 euro 180 milioni
  • 2015 euro 218 milioni
  • 2016 euro 253 milioni
  • 2017 euro 306 milioni.

Per il 2018 il progetto di bilancio consolidato approvato dal Consiglio in data 14 marzo evidenzia un fatturato di euro 346 milioni.

Alla data di pubblicazione della presente Relazione non risulta pubblicato da Consob sul proprio sito l'elenco delle PMI ai sensi dell'art. 2-ter, comma 2, Regolamento Emittenti Consob.

La presente Relazione è redatta ispirandosi al relativo format, VIII edizione, all'uopo predisposto da Borsa Italiana S.p.A..

Il Consiglio di Amministrazione

A tale organo spettano i più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per lo svolgimento della attività tesa al perseguimento dell'oggetto sociale.

Quello in carica è stato eletto dalla assemblea degli azionisti tenutasi in data 27 aprile 2018 e, a seguito di delibera del consiglio di amministrazione del 15 maggio 2018 risulta costituito da consiglieri esecutivi e non esecutivi organizzati, per lo svolgimento di funzioni consultive e propositive in supporto del consiglio, in tre comitati: per il controllo e rischi, per la remunerazione e quello per le nomine.

Due consiglieri sono stati eletti in quanto in possesso dei requisiti di indipendenza di cui all'art. 148-ter TUF.

I consiglieri sono domiciliati per la carica presso la sede legale della Emittente.

I consiglieri delegati sono stati dotati, giusta delibera del consiglio di amministrazione del 27 aprile 2018, disgiuntamente fra loro e con firma libera, di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per il compimento di ogni attività rientrante nell'oggetto sociale, escluse soltanto le attribuzioni oggetto di divieto di delega ai sensi del disposto dell'art. 2381 c.c. e dello statuto sociale.

Il Consiglio scade con la approvazione del bilancio di esercizio 2020.

Dal 5 settembre 2000 il Consiglio ha istituito al suo interno i seguenti comitati composti, in maggioranza, da

amministratori non esecutivi, ai quali sono stati affidati i compiti descritti e disciplinati da appositi regolamenti:

  • a) comitato per le proposte di nomina alla carica di amministratore (di seguito anche "Comitato Nomine");
  • b) comitato per la remunerazione (di seguito "Comitato Remunerazione")
  • c) comitato controllo e rischi (già comitato per il controllo interno e di seguito "Comitato Controllo e Rischi"), I regolamenti dei comitati ne disciplinano anche la composizione e il ruolo.

Essi, approvati in una prima versione il 5 settembre 2000, vengono rivisti in occasione di adeguamenti a nuove disposizioni normative o a riassetti organizzativi interni all'Emittente.

A far data dal 5 settembre 2000 il Consiglio ha altresì designato un preposto al controllo interno. Il sistema di controllo interno è stato poi ampliato ed organizzato come descritto nel seguito della presente relazione.

Il Consiglio si riunisce con periodicità normalmente trimestrale anche per garantire una adeguata informazione al collegio sindacale sull'attività svolta, sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Emittente e dalle controllate, nonché, ove occorra, sull'esecuzione di operazioni con parti correlate o di particolare complessità e/o importanza, ed, infine, ogniqualvolta il presidente e/o i consiglieri delegati intendano condividere con l'intero Consiglio questioni e decisioni di propria competenza.

Gli amministratori dell'Emittente partecipano, quali componenti, agli organi amministrativi della maggior parte delle società controllate o ne rivestono la carica di amministratore unico. In caso contrario l'organo amministrativo delle controllate fornisce le più ampie informazioni necessarie per la definizione organizzativa dell'attività del gruppo e la informativa contabile necessaria all'adempimento degli obblighi di legge: di norma, per prassi consolidata, le controllate forniscono entro la fine del mese successivo alla chiusura del trimestre di riferimento tutte le informazioni necessarie per la predisposizione di un report economico e finanziario consolidato.

Le norme statutarie relative alla nomina degli amministratori, alla composizione del Consiglio e alle competenze riservategli – rispettivamente gli articoli 19, 21 e 22 - sono state modificate dalla assemblea tenutasi in data 15 maggio 2007 al fine di adeguarle, per quanto necessario e non già previsto, al nuovo TUF e al Codice, poi adeguate con assemblea tenutasi il 28 ottobre 2010 alle disposizioni di cui al D. Lgs. 27/2010 cit.. In tale occasione è stata attribuita al Consiglio anche la competenza ad avvalersi di quanto previsto dagli artt. 11 e 13 Regolamento Parti Correlate Consob in tema di operazioni con parti correlate urgenti.

Con assemblea tenutasi il 15 maggio 2012 l'art. 19 dello statuto sociale è stato adeguato alla L. 12 luglio 2011, n. 120 in tema di equilibrio fra generi rappresentati.

Infine la assemblea del 15 maggio 2013 ha proceduto a rimuovere dal testo degli articoli 19 e 25 - disciplinanti il meccanismo di elezione, rispettivamente: il primo, dell'organo amministrativo; il secondo: dell'organo di controllo - il divieto di ritiro delle certificazioni attestanti la legittimazione all'esercizio del diritto alla presentazione delle proposte di nomina prima della effettiva adunanza assembleare. Con l'occasione, si è proceduto alla eliminazione di altri refusi presenti in detti articoli riferiti alla data di deposito/comunicazione della certificazione.

Per la descrizione particolareggiata si rimanda ai successivi, rispettivi, paragrafi contenuti nella parte della Relazione dedicata alle informazioni sulla adesione al Codice.

Quanto alla necessaria presenza di consiglieri c.d. indipendenti, che dal 2005 costituisce obbligo di legge, lo Statuto prevede tale obbligo in recepimento della prassi che l'Emittente, in ossequio alla disciplina del Codice, ha perpetuato fin dall'ammissione alla quotazione dei propri titoli.

Il Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale è l'organo al quale in virtù di norme di legge, regolamentari e statutarie spetta la vigilanza sulla osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della Società per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno, del sistema amministrativocontabile adottati dalla Società, e sul loro concreto funzionamento. Il Collegio Sindacale, inoltre, vigila sulle materie previste dall'art. 19 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39 nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice e sulla conformità alle disposizioni Consob e sulla concreta attuazione delle procedure societarie in materia di parti correlate.

A tale organo spetta, altresì, di vigilare anche sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle controllate affinché queste forniscano tutte le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge.

L'attuale collegio sindacale è stato eletto con assemblea del 12 maggio 2016 e scade con la approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2018.

Lo Statuto stabilisce un limite al cumulo degli incarichi, ai sensi dell'art. 148-bis TUF, prevedendo quale causa di ineleggibilità e decadenza, per i candidati o gli eletti sindaci, la circostanza che essi ricoprano la carica di sindaco effettivo in più di cinque società quotate nonché di coloro che si trovino nelle situazioni di incompatibilità o superino il limite massimo previsto dal Regolamento Emittenti (artt. 144-duodecies e ss.).

E' stato inoltre specificato – a seguito di modificazione statutaria approvata dalla assemblea del 15 maggio 2007 nell'art. 25 dello Statuto, che già contemplava la elezione con voto di lista, che il sindaco effettivo estratto dalla lista di minoranza risultata prima è eletto presidente del collegio sindacale.

Infine con assemblea del 15 maggio 2012, la società ha adeguato l'art. 25 dello Statuto sociale alla L. 12 luglio 2011, n. 120 in tema di equilibrio fra generi rappresentati.

Ai sensi dell'art. 144-septies, comma 2, Reg. Emittenti la quota minima di partecipazione al capitale sociale richiesta in occasione della ultima elezione per la presentazione delle liste di candidati a membri del collegio sindacale è stata il 4,5%, in conformità di quanto previsto dall'art. 25 dello Statuto, dall'art. 144-sexies Reg. Emittenti e dalla delibera CONSOB 28 gennaio 2016, n. 19499.

Revisione legale dei conti

La revisione legale è affidata (ai sensi delle disposizioni introdotte dal D. Lgs. 39/2010) a società di revisione iscritta all'apposito albo CONSOB.

A far data dalla ammissione alla quotazione e fino all'esercizio conclusosi il 31 dicembre 2011 l'incarico di revisione del bilancio separato e del bilancio consolidato è stato affidato, ai sensi dell'art. 159 TUF, vigente all'atto dell'incarico, alla società RECONTA ERNST & YOUNG s.p.a..

La assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2011 ha conferito l'incarico per gli esercizi 2012-2020 alla società Deloitte & Touche s.p.a. ai sensi degli artt. 13, 14 e 17 del D. Lgs. 39/2010.

Internal dealing

Fino al 30 marzo 2006 per i soggetti definibili rilevanti ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2.6.3 e 2.6.4. del "Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana s.p.a." allora vigente l'Emittente aveva approvato - a far data dal 1 gennaio 2003 - un "Codice di comportamento" che, con riferimento alle operazioni compiute dagli stessi, disciplinava gli obblighi informativi e le modalità comportamentali da osservare al fine di assicurare la massima trasparenza ed omogeneità informativa nei confronti del mercato.

In virtù delle modifiche apportate al TUF dalla Legge comunitaria 2004 (L. 18 aprile 2005, n. 62), in recepimento della direttiva comunitaria sul market abuse, e della successiva attività di regolamentazione in attuazione emanata dalla Consob, dal 1 aprile 2006 la società era tenuta ad uniformarsi a quanto previsto in materia di internal dealing rispettivamente dagli artt. 114, comma 7, TUF e da 152-sexies a 152-octies Regolamento Emittenti.

Dal 1 aprile 2006, pertanto, è divenuto legge l'obbligo di comunicazione al pubblico delle operazioni eseguite da persone rilevanti, e da persone strettamente legate ad esse, su strumenti finanziari della società e, conseguentemente, è abrogata la disciplina dell'internal dealing contenuta nel Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana s.p.a..

A seguito di quanto sopra il codice di comportamento adottato nel 2003 dall'Emittente è stato sostituito da un nuovo documento - adottato il 31 marzo 2006 e poi successivamente modificato in data 13 novembre 2006 e in data 13 novembre 2015 - che oltre a riprodurre in modo organico gli obblighi di legge, prevede dei periodi di limitazione o divieto di compimento di operazioni da parte dei predetti soggetti.

Nel corso dell'esercizio 2016 e a seguito dell'entrata in vigore del Reg. U.E. 596/2014 è stato elevato, allineandolo alla nuova normativa, il periodo di divieto di compimento di operazioni su strumenti finanziari della Emittente.

Nel corso dell'esercizio 2017, il codice di comportamento è stato allineato alla nuova disciplina anche in relazione alle modifiche al Titolo VII, Capo II, del regolamento Emittenti introdotte dalla Consob con delibera 19925 del 22 marzo 2017. Con tale delibera infatti essa si è avvalsa della facoltà prevista dall'art. 19, paragrafo 9, Reg. U.E. 596/2014 di innalzare a euro 20.000,00 annui la soglia oltre la quale scattano gli obblighi di comunicazione.

* * *

2.0 INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123-bis, comma 1, TUF) alla data del 31 dicembre 2018

a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), TUF)

La assemblea degli azionisti del 12 maggio 2016, in sede straordinaria, ha proceduto al frazionamento nel rapporto di 1:4 del valore nominale delle azioni lasciando invariato l'ammontare del capitale sociale. Pertanto per ogni azione ordinaria del valore nominale di euro 0,52 ogni azionista ne ha ricevute quattro del valore di euro 0,13 ciascuna. A seguito di tale operazione, neutra ai fini della entità della partecipazione, il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta, invariato, a euro 2.508.671,36 e risulta suddiviso in numero 19.297.472 ordinarie del valore di euro 0,13 ciascuna.

La stessa assemblea degli azionisti ha deliberato di conferire al Consiglio, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2443 c.c., la facoltà, per un periodo di cinque anni dal 12 maggio 2016, di aumentare il capitale sociale in una o più volte, per un importo massimo di nominali Euro 104.000,00 mediante emissione di massime n. 800.000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,13 cadauna, a pagamento, da liberarsi mediante il versamento di un prezzo da determinarsi dal Consiglio in un valore unitario, comprensivo del sovrapprezzo, che sia pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni ordinarie della Emittente sul Mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana s.p.a. nei 6 mesi antecedenti la singola delibera del Consiglio, di aumento del capitale, anche parziale, purché tale valore non risulti inferiore a quello determinato sulla base del patrimonio netto consolidato del Gruppo El.En. al 31 dicembre dell'ultimo bilancio pubblicato alla data della rispettiva singola delibera di aumento, anche parziale, in esecuzione della delega. Tale aumento di capitale, da deliberarsi, ai sensi del quinto comma dell'art. 2441 c.c., con esclusione del diritto di

opzione previsto dalla legge a favore dei soci in quanto posto a servizio del Piano di Stock Option 2016-2025 così come approvato dalla assemblea del 12 maggio 2016 è destinato a amministratori, a collaboratori e a dipendenti della Emittente e delle società da questa controllate.

Il Consiglio in data 13 settembre 2016 ha esercitato integralmente tale delega dando attuazione anche al Piano di Stock Option 2016-2025 descritto nella Relazione sulla gestione di corredo al bilancio 2016 sezione "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio 2016" e nel documento informativo redatto ai sensi dell'articolo 84-bis, comma 1 e dello Schema 7 dell'Allegato 3A del Regolamento Emittenti Consob consultabile sul sito internet della Emittente www.elengroup.com (versione italiana) – sez. Investor Relations – Documenti societari – Piano Stock Option 2016-2025.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), TUF)

Non vi sono restrizioni al trasferimento delle azioni.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera c), TUF)

Dalle informazioni e dati disponibili al 31 dicembre 2018 risultano partecipare in misura rilevante (superiore al 5%) al capitale sociale della Emittente gli azionisti elencati nella allegata Tabella 1.

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), TUF) Nessuno.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera e), TUF)

Nessuno.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), TUF) Non vi sono restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), TUF)

Nessuno.

h) Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1, TUF)

Non vi sono accordi contenenti clausole di change of control.

Quanto alle disposizioni statutarie in materia di OPA, l'assemblea degli azionisti con delibera del 13 maggio 2011 ha inserito fra le competenze del Consiglio, ai sensi dell'art. 104, comma 1-ter, T.U.F., il potere di porre in essere manovre difensive in caso di offerta pubblica di acquisto ancorchè in assenza di autorizzazione assembleare.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lettera m), TUF)

In data 13 settembre 2016 il Consiglio ha esercitato integralmente la delega conferitagli dalla assemblea degli azionisti del 12 maggio 2016.

Per i dettagli si rinvia a quanto già detto sopra alla lettera a) della presente sezione in merito alla struttura del capitale sociale e ai riferimenti ivi riportati per la consultazione della relativa documentazione.

Quanto alle azioni proprie in data 17 gennaio 2019 la assemblea degli azionisti ha conferito una nuova autorizzazione all'acquisto e alla rimessa in circolazioni di azioni proprie della Emittente deliberando:

1) di autorizzare il consiglio di amministrazione ad acquistare, in una o più tranches, nel rispetto del Regolamento UE 596/2014 e regolamentazione delegata, dell'art. 132 D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e con le, concorrenti e/o alternative, modalità di cui all'art. 144-bis, comma 1, lettere a), b) d-ter) e all'art. 144-bis, comma 1-bis del Regolamento Emittenti Consob 11971/1999, entro diciotto mesi dal 17 gennaio 2019, azioni proprie rappresentanti un numero di azioni ordinarie che in ogni caso, tenuto conto delle azioni che saranno detenute in portafoglio, non superi la quinta parte del capitale sociale, nel rispetto delle norme di legge e regolamentari, ad un prezzo unitario non inferiore al valore nominale di euro 0,13 (zero virgola tredici) né superiore di oltre il 10% (dieci per cento) del prezzo ufficiale delle contrattazioni registrate il giorno precedente l'acquisto;

  1. di autorizzare il consiglio di amministrazione a rimettere in circolazione, cedere o trasferire le azioni entro 10 (dieci) anni dalla data dell'acquisto in una o più riprese, ad un prezzo, o controvalore, non inferiore al 95% (novantacinque per cento) della media dei prezzi ufficiali delle contrattazioni registrati nei cinque giorni precedenti la alienazione, il tutto ai fini, con le modalità, termini e condizioni che il consiglio di amministrazione vorrà determinare all'atto della alienazione, cessione o trasferimento e nel pieno rispetto della normativa vigente;

  2. di conferire incarico al consiglio di amministrazione, e per esso al presidente e ai consiglieri delegati, e con facoltà di delega a terzi per dare esecuzione alla deliberazione di autorizzazione con tutte gli occorrenti poteri e facoltà, nel rispetto di quanto disposto dal Regolamento UE 596/2017 e dall'art. 132 D. Lgs. 58/98 con modalità tali da assicurare, in ogni caso, la parità di trattamento fra gli azionisti, nel rispetto delle prescrizioni stabilite dalla Consob. L'Emittente attualmente non detiene azioni proprie.

l) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.)

La Società è capogruppo e non è soggetta ad alcuna attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del c.c..

* * * Ai sensi dell'art. 123-bis, comma primo, lettera i) TUF si anticipa che non sono stati stipulati "accordi tra la società e gli amministratori … che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto".

Le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera l) TUF ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori … nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio (Sez. 4.1).

* * *

3.0 COMPLIANCE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)

Fino dalla ammissione, l'11 dicembre 2000, delle proprie azioni ordinarie alle negoziazioni sul mercato azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana s.p.a., e a prescindere da obblighi di legge e/o regolamentari, l'Emittente ha agito, compatibilmente con la propria dimensione e struttura, nella direzione del progressivo allineamento a quanto suggerito e raccomandato dal Codice (sia nella originaria versione del 1999 sia nelle successive, diverse, rivisitazioni e modifiche).

La attuale versione del Codice (luglio 2018) è accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/codice htm.

Le informazioni di cui all'articolo 123-bis, comma secondo, lettera a), TUF sono contenute nelle successive diverse, relative e pertinenti sezioni.

* * *

Né l'Emittente, né sue controllate, sono soggette a disposizioni di legge non italiana che influenzano la struttura di corporate governance della Emittente.

4.0 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF)

La nomina dei componenti il Consiglio avviene con voto di lista ed è disciplinata dall'art. 19 dello statuto.

Tale articolo è stato più volte modificato in adeguamento ai ripetuti interventi legislativi e regolamentari in materia. Dapprima è stato modificato dalla assemblea straordinaria degli azionisti tenutasi in data 15 maggio 2007 in adeguamento a quanto previsto dall'art. 147-ter comma 1 TUF e dal Regolamento Emittenti 11971/1999, poi da quella tenutasi in data 28 ottobre 2010 in adeguamento all'art. 147-ter comma 1-bis introdotto dall'art. 3 D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 27, da quella tenutasi in data 15 maggio 2012 in adeguamento all'art. 147-ter, comma 1-ter, nonché delle disposizioni di attuazione di cui all'art. 144-undecies del Regolamento Emittenti Consob, in relazione al rispetto dell'equilibrio fra generi, sia nella formazione delle liste di candidati sia nella composizione dell'organo risultato eletto, nonché nel caso di sostituzione di componenti eventualmente cessati.

Infine l'assemblea degli azionisti tenutasi il 15 maggio 2013, stante la mutata legislazione e regolamentazione in materia di legittimazione all'esercizio del diritto di presentazione delle liste di candidati a seguito del D. Lgs. 18 giugno 2012, n. 91, ha rimosso dal testo dello statuto il divieto di ritiro delle certificazioni prima della adunanza assembleare.

Attualmente esso, in tema di nomina e composizione, recita:

"Art. 19 – Organo amministrativo – (… omissis …) Per la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione si osserva la seguente procedura. I soci che intendano proporre dei candidati alla nomina di consigliere devono depositare presso la sede sociale almeno venticinque giorni prima di quello fissato per l'assemblea ordinaria in prima convocazione:

a) una lista contenente in numero progressivo nominativi dei candidati alla carica di consigliere e la indicazione di quali siano in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi dell'art. 147-ter, comma 4, D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e del Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana s.p.a.;

b) unitamente alla lista i soci devono depositare: una esauriente descrizione del profilo professionale dei candidati presentati, fornendo adeguata motivazione delle ragioni della proposta;

un curriculum vitae di ciascun candidato dal quale si possano evincere anche gli incarichi di componente di organi amministrativi o di controllo ricoperti in altre società; nonché una dichiarazione con la quale ciascun candidato accetta la propria candidatura e attesta, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità ed incompatibilità nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa applicabile e dallo statuto per le rispettive cariche.

La formazione delle liste contenenti un numero di candidati non inferiore a tre deve avvenire nell'osservanza delle prescrizioni normative relative al rispetto dell'equilibrio fra generi.

Le liste devono indicare l'elenco identificativo dei soci, o il nominativo del socio, che presenta la lista con indicazione completa dei dati anagrafici e della percentuale di capitale singolarmente e complessivamente posseduta.

Ogni socio può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista e ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista, a pena di ineleggibilità. I soci aderenti ad uno stesso patto di sindacato possono presentare una sola lista.

Hanno diritto di presentare le liste i soci che da soli o insieme ad altri soci rappresentino la quota di partecipazione al capitale sociale nella misura stabilita dall'art. 147-ter D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, o in quella, ancorché superiore, stabilita dalla Consob con regolamento tenendo conto della capitalizzazione, del flottante e degli assetti proprietari delle società quotate.

La titolarità della quota minima di partecipazione necessaria alla presentazione delle liste è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore dei soci nel giorno in cui le liste sono depositate presso la società. La relativa certificazione deve essere prodotta comunque almeno ventuno giorni prima di quello fissato per l'assemblea ordinaria in prima convocazione.

I consiglieri vengono nominati dall'assemblea ordinaria sulla base delle liste presentate dai soci nelle quali i candidati sono elencati mediante un numero progressivo.

Ogni socio avente diritto di voto potrà votare una sola lista.

I consiglieri vengono estratti dalla lista che abbia conseguito il maggior numero di voti e in ogni caso una percentuale di voti pari almeno alla metà di quella necessaria per la presentazione delle stesse.

Almeno un componente del consiglio dovrà sempre essere tratto dalla lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti.

In caso di parità di voti di lista si procederà a nuova votazione da parte dell'intera assemblea ordinaria, risultando eletta la lista che ottenga la maggioranza semplice dei voti.

Ove nei termini indicati non sia presentata alcuna lista, l'assemblea delibera a maggioranza relativa dei soci presenti in assemblea.

In caso di presentazione di una sola lista tutti i consiglieri saranno eletti nell'ambito di tale lista.

Ove nessuna lista di minoranza raccolga voti, l'integrazione del consiglio avrà luogo mediante delibera assunta a

maggioranza relativa dei soci presenti in assemblea.

Fra i candidati dovrà risultare eletto un numero congruo ai sensi di legge di consiglieri che possieda i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci dall'art. 148, comma 3, D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dal Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana s.p.a.. Il consigliere che successivamente alla nomina perda i requisiti di indipendenza deve darne immediata comunicazione al consiglio di amministrazione e, comunque, in ogni caso, decade dalla carica.

La composizione dell'organo eletto dovrà, in ogni caso, essere tale da assicurare l'equilibrio fra generi rappresentati ai sensi dell'art. 147-ter, comma 1-ter, D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

I componenti dell'organo amministrativo durano in carica 3 (tre) esercizi ovvero per il minor periodo di volta in volta determinato dall'Assemblea stessa, rispettata la norma dell'art. 2383, comma 2 c.c. e sono rieleggibili; qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare uno o più consiglieri, gli altri provvedono a sostituirli ai sensi e in conformità al disposto dell'art. 2386 c.c..

In ogni caso di cessazione dalla carica di uno o più consiglieri, la nomina dei nuovi componenti avviene nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia di equilibrio fra generi rappresentati. (… omissis…)"

Al fine di garantire la massima trasparenza la Emittente ha fatto proprio, facendone espressa menzione nel relativo avviso di convocazione assembleare per la relativa elezione, quanto raccomandato dalla CONSOB nella comunicazione n. DEM/9017893 del 26-2-2009 in ordine alla necessità da parte di coloro che intendessero presentare una lista di canditati alla carica di consiglieri di amministrazione c.d. di minoranza di depositare insieme alla lista una dichiarazione che attestasse l'assenza dei rapporti di collegamento, anche indiretti, di cui all'art. 147-ter, comma 3, TUF e all'art. 144 quinquies del Regolamento Emittenti Consob, con gli azionisti che detenessero, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, ove individuabili sulla base delle comunicazioni delle partecipazioni rilevanti di cui all'art. 120 del TUF o della pubblicazione dei patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del medesimo TUF.

Si era inoltre già proceduto, prima della introduzione dell'art. 147-ter, comma 1-bis, TUF, al fine di soddisfare l'interesse della generalità degli azionisti a conoscere le caratteristiche personali e professionali dei candidati con l'anticipo necessario per poter esercitare consapevolmente il diritto di voto, ad anticipare con previsione statutaria il termine di deposito delle liste (come previsto dal Codice 2006 6.C.1.).

Oltre a quanto espressamente previsto dalla normativa vigente e dall'art. 19 dello statuto sopra riportato, la Emittente non è soggetta a ulteriori norme speciali in materia di composizione del consiglio di amministrazione in particolare con riferimento alla rappresentanza delle minoranze azionarie e/o al numero e caratteristiche degli amministratori indipendenti.

Piani di successione (Criterio 5.C.2 del Codice)

La Emittente non appartiene all'indice FTSE-Mib.

L'attuale Consiglio, su parere del Comitato per le Nomine, ha ritenuto di soprassedere allo stato, alla formulazione di un vero e proprio piano di successione degli amministratori esecutivi, avendo in chiara considerazione che eventuali nuovi consiglieri prescelti in sostituzione di uno o più consiglieri cessati debbano essere soggetti che conoscano profondamente le caratteristiche organizzative e funzionali della società.

Il Consiglio ha fondato la propria valutazione anche sulla circostanza che nel tempo, grazie all'investimento dell'azienda in tal senso, personale qualificato della Emittente ha acquisito capacità gestionali che consentirebbero comunque di far fronte in ogni momento ad una sostituzione transitoria in caso di necessità.

Tali considerazioni e valutazioni sono confermate alla luce della avvenuta nomina con decorrenza 1 gennaio 2017 del direttore generale.

4.2. COMPOSIZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lettere d) e d-bis, TUF) – ART. 2 CODICE

Attuale composizione

Il Consiglio attuale, in carica fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio che si conclude al 31 dicembre 2020, è costituito dai seguenti componenti:

Qualifica Nome Genere Anno di
nascita
Ruolo Anno di
prima
elezione
dalla
ammissione
alla
quotazione
Presidente e Amministratore
Delegato
Gabriele Clementi M 1951 Esecutivo 2000
Amministratore Delegato Andrea Cangioli M 1965 Esecutivo 2000
Amministratore Delegato Barbara Bazzocchi F 1940 Esecutivo 2000
Amministratore Fabia Romagnoli F 1963 Non esecutivo
indipendente ai
sensi dell'articolo
147-ter TUF e
dell'art. 3 del
Codice
2015
Amministratore Alberto Pecci M 1943 Non Esecutivo 2002
Amministratore Michele Legnaioli M 1964 Non esecutivo
indipendente ai
sensi dell'articolo
147-ter TUF e
dell'art. 3 del
Codice.
2000

Il numero dei componenti è stato fissato in sei dalla assemblea del 27 aprile 2018 che ha eletto l'attuale Consiglio.

Il Consiglio è stato eletto con il 57,364% del capitale votante, dalla assemblea degli azionisti tenutasi in data 27 aprile 2018 e, a seguito di delibera del Consiglio del 15 maggio 2018, risulta costituito da consiglieri esecutivi e non esecutivi organizzati, per lo svolgimento di funzioni consultive e propositive in supporto del Consiglio, in tre comitati: per il controllo e gestione rischi, per la remunerazione e quello per le nomine.

In occasione della elezione è stata presentata, e depositata almeno venticinque giorni precedenti la assemblea, una sola lista contenente i nominativi di tutti i candidati poi risultati eletti.

La lista è stata presentata dall'azionista Andrea Cangioli e conteneva i nominativi di tutti i candidati poi eletti e contenuti nella tabella sopra riportata.

Si riportano di seguito in sintesi i profili dei componenti del Consiglio eletto in data 27 aprile 2018:

GABRIELE CLEMENTI – presidente e consigliere delegato - nato a Incisa Valdarno (Firenze) l'8 luglio 1951. Laureato in Ingegneria Elettronica presso la Università degli Studi di Firenze nel 1976 con la quale ha collaborato fino al 1981 impegnandosi contemporaneamente nella costituzione insieme alla Sig.ra Bazzocchi di un centro di sperimentazione applicazione di apparecchiature biomedicali. Nel 1981, insieme alla Sig.ra Barbara Bazzocchi, ha fondato l'Emittente nella forma di società in nome collettivo. Da allora si dedica a tempo pieno alla conduzione e gestione dell'Emittente e del gruppo all'interno del quale riveste diverse cariche societarie. Dal 1989, anno di trasformazione dell'Emittente in società a responsabilità limitata, è presidente del consiglio di amministrazione. Nel 2017 è stato nominato Cavaliere del Lavoro.

Dal 2000 è anche consigliere delegato e consigliere di alcune società del gruppo.

BARBARA BAZZOCCHI – consigliere delegato - nata a Forlì il 17 giugno 1940. Diplomata prima in ragioneria nel 1958 e poi in segreteria superiore di direzione nel 1961. Dal 1976 al 1981 gestisce e amministra un centro di sperimentazione e applicazione di apparecchiature biomedicali, poi, nel 1981 insieme all'Ing. Clementi ha fondato la Emittente alla cui gestione, in qualità di amministratore fino dalla costituzione, si dedica, da allora, a tempo pieno. Dal 1989 è consigliere delegato della Emittente e di alcune altre società del gruppo.

ANDREA CANGIOLI – consigliere delegato - nato a Firenze il 31 dicembre 1965. Laureato nel 1991 al Politecnico di Milano in Ingegneria delle Tecnologie Industriali a indirizzo Economico-Organizzativo, dal 1992 è consigliere di amministrazione di El.En. s.r.l. e dal 1996 consigliere delegato della Emittente e di numerose società del gruppo.

ALBERTO PECCI – consigliere non esecutivo - nato a Pistoia il 18 settembre 1943. Laureato in Scienze Politiche, dopo una breve esperienza lavorativa alla B.N.L. U.S.A. si è dedicato al Lanificio Pecci, di cui è presidente come delle altre società del gruppo tessile che a quella fanno capo. Cavaliere del Lavoro dal 1992, è stato prima Vice Presidente (1988-1993) poi Presidente (1993-2002) de La Fondiaria Assicurazioni; ha fatto parte dei consigli di amministrazione di Mediobanca, delle Assicurazioni Generali, di Banca Intesa e di Alleanza Assicurazioni. E' attualmente vicepresidente, non esecutivo, del consiglio di amministrazione della società Mediobanca s.p.a., quotata alla Borsa Italiana. Consigliere non esecutivo della Emittente dal 2002.

FABIA ROMAGNOLI - consigliere indipendente – nata Prato il 14 luglio 1963. Ha maturato numerose esperienze professionali, fra le quali dal 2006 al 2012 la appartenenza alla Commissione Formazione dell'Unione Industriale Pratese (Confindustria), per il 2012 e 2013 la delega della Unione Industriale Pratese all'internazionalizzazione, dal 2013 la presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Consigliere non esecutivo e indipendente della Emittente dal 2015.

MICHELE LEGNAIOLI – consigliere indipendente - nato a Firenze il 19 dicembre 1964. Ha maturato numerose esperienze professionali, fra le altre, quale presidente di Fiorentinagas s.p.a. e Fiorentinagas Clienti s.p.a., del Gruppo Giovani Industriali di Firenze, vicepresidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, dal maggio 2003 membro della Giunta di Confindustria, e poi, dal 28 aprile 2004 fino al 2010 presidente della società Aeroporto di Firenze s.p.a., quotata alla Borsa Italiana.

Consigliere non esecutivo e indipendente della Emittente dal 2000.

Consistenza numerica, componenti e durata in carica

L'art. 19 dello statuto prevede che il Consiglio sia composto da un minimo di tre ad un massimo di quindici membri nominati, anche tra non soci, dall'assemblea che ne determina di volta in volta il numero.

I componenti dell'organo amministrativo durano in carica tre esercizi ovvero per il minor periodo di volta in volta determinato dall'assemblea stessa, rispettata la norma dell'art. 2383, comma 2, c.c., e sono rieleggibili; qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare uno o più consiglieri, gli altri provvedono a sostituirli ai sensi ed in conformità dell'art. 2386 c.c..

Conformemente all'art. 2 del Codice (principio 2.P.1.), l'attuale consiglio di amministrazione di El.En., nominato con delibera del 27 aprile 2018, è composto da amministratori esecutivi (ivi compreso il Presidente) ai sensi del criterio applicativo 2.C.1. e consiglieri non esecutivi: dei sei attuali componenti il consiglio tre amministratori - Presidente compreso - sono esecutivi (Clementi, Cangioli e Bazzocchi), in quanto delegati, e tre (Romagnoli, Legnaioli, Pecci) sono non esecutivi.

Il Consiglio ha proceduto nel corso dell'Esercizio, nella adunanza del 15 marzo e del 15 maggio, alla autovalutazione in relazione: al funzionamento, ritenuto efficiente; alla dimensione del consiglio; al rispetto, quanto alla composizione, delle previsioni statutarie e di quelle normative nonché di quelle contenute nel Codice; alle competenze professionali presenti all'interno del consiglio.

La autovalutazione viene ripetuta con cadenza annuale di norma in sede di approvazione del progetto del bilancio di esercizio.

(2.P.2 e 2.P.3) Quanto ai consiglieri non esecutivi essi dedicano a tale attività tempo sufficiente e disponibilità personale adeguata ad avere costantemente un ruolo attivo e consapevole nelle adunanze e delibere consiliari e nella attività dei comitati dei quali essi fanno parte. Infatti, i due amministratori indipendenti ed il consigliere non esecutivo Pecci, attraverso la loro assidua partecipazioni ai lavori dei comitati, che essi stessi compongono, e alle adunanze consiliari sono direttamente impegnati sui fronti della remunerazione e del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e della composizione ed adeguatezza della compagine amministrativa.

Nome Carica ricoperta e ragione sociale Quantitativo società quotate in
mercati
regolamentati
(anche
esteri) o di grandi dimensioni
Michele Legnaioli
Amministratore unico di Valmarina s.r.l.
0
Fabia Romagnoli
Amministratore delegato di Mariplast s.p.a.

Amministratore unico di Goldplast s.r.l.
0
Alberto Pecci
Presidente esecutivo di Pecci Filati s.p.a.

Presidente esecutivo di Toscofin s.r.l.

• Amministratore unico di Immobiliare Centro

• Amministratore unico di Enrico Pecci s.a.s.

Le cariche ricoperte dagli amministratori non esecutivi in altre società risulta esser la seguente:

P. s.r.l.

di Alberto Pecci & C.

• Amministratore unico di Smil s.r.l.

• Amministratore unico di Cellerese s.a.s. di Alberto Pecci & C. • Amministratore di Alberghi Pratesi di S. Cangioli & C. s.a.s. • Amministratore unico di Campora Immobiliare s.a.s. di Alberto Pecci & C. • Vicepresidente esecutivo di Immobiliare Marina di Salivoli s.r.l. • Consigliere non esecutivo di Rimigliano s.r.l. • Consigliere non esecutivo di Ego s.r.l. • Vicepresidente non esecutivo di Mediobanca s.p.a. 1

Criteri e Politiche di diversità

Con delibera del 14 novembre 2017 il Consiglio ha approvato, su proposta del Comitato Nomine, formulata a seguito di adunanza del 10 novembre 2017, conclusiva di un percorso iniziato all'inizio dell'esercizio 2017 la formalizzazione delle Politiche applicate in materia di composizione degli organi di El.En. s.p.a. (di seguito "Politica di Composizione e Diversità")

Oltre al rispetto della legge e delle varie normative secondarie applicabili, gli obiettivi perseguiti dalla Emittente nella definizione della Politica di Composizione e Diversità sono quelli di:

a) assicurare una efficace gestione della Emittente e del gruppo industriale dalla stessa guidato ("il Gruppo");

b) creare valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo;

c) rendere sostenibile l'attività della Emittente e del Gruppo nel medio-lungo periodo nel rispetto degli stakeholder. Consiglio

In relazione al Consiglio, la Politica di Composizione e Diversità, oltre alle previsioni, in termini quantitativi, espresse dall'art. 19 dello Statuto - e riportate nel paragrafo 4.1. che precede - e alla indicazione che l'attuale consistenza numerica del Consiglio (6 componenti) assicuri sia la dialettica sia la agilità deliberativa, in termini qualitativi auspica che in esso siano presenti soggetti:

1) pienamente consapevoli dei compiti e responsabilità inerenti la carica e dei poteri e obblighi inerenti alle funzioni che ciascuno di essi è chiamato a svolgere;

2) dotati di competenze e professionalità, diversificate, adeguate al ruolo da ricoprire, anche in eventuali comitati interni al consiglio, e calibrate in relazione alle caratteristiche operative e dimensionali della Emittente, dovendosi considerare, al riguardo, sia le conoscenze teoriche acquisite nel corso del relativo percorso di formazione sia l'esperienza pratica maturata.

Si ritiene che sia un indicatore sufficiente di professionalità necessaria per sedere nel Consiglio, che essi possiedano una buona conoscenza ed esperienza preferibilmente in almeno due delle seguenti aree:

  • esperienza di gestione imprenditoriale e di organizzazione aziendale: acquisita tramite un'attività pluriennale di amministrazione, direzione o controllo in imprese o gruppi di dimensioni analoghe a quelle che compongono il Gruppo; - capacità di lettura e interpretazione dei dati di bilancio elaborati e redatti secondo le normative applicabili alla Emittente e al Gruppo: acquisita tramite una esperienza pluriennale di amministrazione e controllo in imprese quotate o di grandi dimensioni, esperienze professionali o di insegnamento universitario;

  • competenza in ambito corporate (controllo interno, compliance, legale, societario, ecc.): acquisita tramite esperienze di auditing o di controllo di gestione svolte all'interno di imprese quotate o di rilevanti dimensioni, esercizio di attività professionali o di insegnamento universitario;

  • conoscenza dei mercati esteri di sbocco del Gruppo: acquisite attraverso lo svolgimento di attività imprenditoriali o professionali pluriennali svolte presso imprese o gruppi a vocazione internazionale e di settore analogo a quello del Gruppo;

  • conoscenza dei meccanismi di mercato nel settore di operatività del Gruppo: acquisita attraverso attività imprenditoriali o professionali pluriennali svolte presso imprese del settore tecnologico di appartenenza del Gruppo;

  • conoscenze tecniche nel settore di operatività del Gruppo: acquisita attraverso attività pluriennali svolte presso imprese dello stesso settore tecnologico di El.En. s.p.a.;

Il Consiglio si auspica che tutte le aree di competenza sopraindicate siano possibilmente rappresentate all'interno dell'organo amministrativo, in quanto la compresenza di competenze ed esperienze diversificate si ritiene che assicuri assicura la complementarietà dei profili professionali e favorisca l'efficiente funzionamento del Consiglio.

Si ritiene, in particolare, che la diversificazione delle competenze faccia sì che ciascuno dei componenti, sia all'interno dei comitati di cui sia parte che nelle decisioni collegiali, possa effettivamente contribuire ad analizzare le diverse tematiche e questioni da prospettive diverse nell'ottica di alimentare la dialettica consiliare, strumento essenziale per perseguire idonee strategie e assicurare un governo efficace della Emittente e del Gruppo.

Quanto ai consiglieri qualificabili come indipendenti ai sensi dell'art. 147-ter, comma 4, TUF e dell'art. 3 del Codice di Autodisciplina è opportuno che almeno uno di essi possegga una qualificata esperienza per presiedere Organi di Controllo o Comitati per i Controlli Interni e Rischi di società quotate di dimensioni analoghe alla El.En. s.p.a. o che abbia militato in organi amministrativi di istituzioni bancarie, finanziarie o assicurative, in modo da contribuire efficacemente al governo dei rischi a cui la Emittente si espone;

3) di caratteristiche personali coerenti con le esigenze di buon governo societario, con ciò richiedendosi che ricorrano una serie di requisiti soggettivi idonei ad assicurare l'efficiente funzionamento dell'organo di appartenenza;

4) che dedichino tempo e risorse adeguate alla complessità del loro incarico, fermo il rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi previsti in attuazione della normativa e di quanto deliberato dalla Emittente in merito.

A tal proposito si veda quanto deliberato dal Consiglio in relazione al cumulo di incarichi;

5) diversificati in genere – nel senso che almeno un terzo dei componenti deve appartenere al genere meno rappresentato – al fine di apportare in Consiglio una diversa visione e approccio alle varie tematiche e alla gestione latamente intesa della Emittente.

Si ritiene infatti che oltre alla diversificazione di competenze ed età, la diversificazione di genere, praticata da El.En. s.p.a fin dalla sua fondazione nel 1981, assicuri che la diversa indole e metodo di approccio delle problematiche che caratterizzano, inequivocabilmente, il genere maschile e femminile contribuiscano efficacemente ad una equilibrata gestione della Emittente e del Gruppo;

6) diversificati in età allo scopo di arricchire la dinamica consiliare delle peculiarità in termini di analisi e gestione delle varie tematiche in relazione al grado di esperienza maturato e alle capacità di iniziativa e propositività possedute;

7) che siano dotati dei requisiti di onorabilità di cui all'art. 147-quinquies TUF;

8) che non si trovino in posizione di incompatibilità c.d. di interlocking, ovvero che non siano amministratori delegati di altra società italiana quotata non appartenente al Gruppo e nella quale sia amministratore uno dei consiglieri delegati di El.En. s.p.a..

I requisiti sopra descritti devono essere posseduti sia dai componenti esecutivi sia da quelli non esecutivi i quali sono compartecipi delle decisioni assunte dall'intero Consiglio e chiamati a svolgere un'importante funzione dialettica e di monitoraggio sulle scelte compiute dagli esponenti esecutivi.

L'autorevolezza e la professionalità dei componenti non esecutivi devono essere adeguate all'assolvimento di compiti sempre più determinanti per la sana e prudente gestione della Emittente e del Gruppo: è quindi fondamentale che anche la compagine dei consiglieri non esecutivi possegga adeguata conoscenza del business nel quale opera la Emittente, delle dinamiche del mercato nella quale essa opera, della regolamentazione delle società quotate e, soprattutto, delle metodologie di gestione e controllo dei rischi e del conflitto di interesse.

Infine, in virtù di quanto previsto dall'art.147-ter, comma 4, TUF, dall'art. 3 del codice di Autodisciplina e - in quanto El.En. appartiene al segmento STAR di Borsa Italiana - dall'art. 2.2.3 Regolamento Mercati e dall'art. IA.2.10.6 delle Istruzioni al Regolamento Mercati, il Consiglio deve includere fra i suoi componenti un congruo numero di amministratori indipendenti: almeno 2 fino a 8 componenti; almeno 3 da 9 a 14 componenti; almeno 4 oltre i 14 componenti.

Un amministratore è qualificabile come tale se:

a) non controlla, direttamente o indirettamente, neppure attraverso società controllate, fiduciari, interposta persona o mediante partecipazione a patti parasociali la Emittente né esercita sulla stessa influenza notevole;

b) non ricopre, né ha ricoperto negli ultimi tre esercizi la carica di presidente del consiglio di amministrazione, rappresentante legale, amministratore esecutivo o dirigente con responsabilità strategiche nella Emittente o in controllate con rilevanza strategica;

c) non intrattiene, né ha intrattenuto nell'anno in corso e/o nel precedente esercizio, neppure indirettamente (attraverso società controllate e/o nelle quali rivesta cariche esecutive o di rilievo), relazioni di natura patrimoniale, commerciale, finanziaria o professionale con la Emittente, o controllate, né con esponenti di rilievo delle stesse;

d) non intrattiene, né ha intrattenuto negli ultimi tre esercizi, rapporti di lavoro subordinato con la Emittente, con le sue controllate, con alcuno degli esponenti di rilievo (presidente, rappresentante legale, amministratori esecutivi, dirigenti con responsabilità strategiche) con l'azionista, persona fisica o giuridica, o gruppo di azionisti che controllano la Emittente o relativi eventuali esponenti di rilievo;

e) non riceve, né ha ricevuto nei precedenti tre esercizi dalla Emittente o da una controllate una remunerazione aggiuntiva, neppure sotto forma di partecipazione a piani – anche azionari – di incentivazione legati alla performance aziendale, rispetto all'emolumento fissato quale amministratore non esecutivo della Emittente;

f) non riveste la carica di amministratore esecutivo in altra società nella quale un amministratore esecutivo della Emittente ricopra cariche di amministratore o sia componente di altro organo amministrativo;

g) non è socio né amministratore di società o entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione contabile della Emittente;

h) non è coniuge o convivente more uxorio, né parente o affine entro il quarto grado di soggetto che si trovi nelle condizioni di cui alle lettere suindicate.

Collegio Sindacale

Si rinvia a quanto illustrato sub paragrafo 14.0 in materia di composizione del Collegio Sindacale.

Le modalità di attuazione della politica descritta consistono nell'esprimere agli azionisti in sede di nomina degli organi di amministrazione e controllo orientamenti coerenti con tale politica e nel verificare in sede di elezione e poi, ciclicamente, di anno in anno in sede di autovalutazione del Consiglio e di valutazione dei requisiti di indipendenza del Collegio, il rispetto della stessa in termini di composizione e funzionamento.

Quanto alla verifica del raggiungimento degli obiettivi, la valutazione viene fatta avendo riguardo al risultato sia della Emittente che del Gruppo in sede di esame del grado di raggiungimento degli obiettivi all'atto della approvazione del consuntivo della remunerazione incentivante spettante agli amministratori destinatari e al direttore generale.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società (1.C.3)

Il Consiglio nella seduta del 15 marzo 2018, anche al fine di fornire indicazione agli azionisti chiamati a nominare il nuovo organo amministrativo nella assemblea convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017, ha espresso, confermando quanto già detto in passato in relazione ai precedenti mandati, il proprio orientamento in merito al numero massimo degli incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dagli amministratori in altre società quotate in mercati regolamentati anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. In tale occasione, elaborando le proprie valutazioni in ragione dell'impegno connesso a ciascun ruolo (consigliere esecutivo, non esecutivo o indipendente), anche in relazione alla natura e alle dimensioni delle società in cui gli incarichi sono ricoperti nonché alla loro eventuale appartenenza al gruppo dell'emittente, il Consiglio ha stabilito che i propri consiglieri esecutivi non possano ricoprire incarichi di amministratore e/o sindaco in più di cinque società quotate.

Quanto al collegio sindacale, invece, il Consiglio ha proceduto, previa approvazione della assemblea degli azionisti, ad introdurre nell'art. 25 dello statuto – utilizzando la tecnica del richiamo normativo – in affiancamento al già contemplato limite massimo di cinque incarichi di sindaco effettivo in società quotate, gli ulteriori limiti che sono stati introdotti dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob in attuazione dell'art. 148-bis TUF.

Per quanto riferito alla Emittente, al 31 dicembre 2018 nessuno dei consiglieri in carica, né dei sindaci viola il limite di cumulo massimo stabilito.

Induction Programme

Come già più volte ricordato gli attuali componenti esecutivi del Consiglio svolgono la loro attività quotidianamente all'interno della Emittente: due di essi, il presidente e il consigliere Bazzocchi, sono i soci che hanno fondato la società nel 1981 e da allora sono direttamente impegnati nella gestione operativa, ognuno per quanto di propria competenza, della società e del gruppo; il consigliere Cangioli dal 1992 è consigliere di amministrazione e dal 1996 consigliere delegato della Società e di numerose società del gruppo. Il consigliere non esecutivo Pecci e il consigliere indipendente Legnaioli oltre alle loro competenze tecniche in ambito societario e di corporate hanno maturato una esperienza oramai ultradecennale nell'ambito della Società attraverso la costante partecipazione ai comitati endoconsiliari costituiti fin dal settembre 2000. Il consigliere indipendente Dott.ssa Romagnoli ha maturato una propria esperienza in materia gestionale e di controlli.

Quanto ai componenti del Collegio Sindacale, tutti di preparazione ed esperienza sotto il profilo tecnico-normativo, anch'essi: o, come nel caso del presidente, hanno assistito alla nascita della Società e da allora la hanno sempre affiancata; oppure, come nel caso dei due sindaci effettivi, sono coinvolti da oltre un decennio nella attività di controllo interno latamente intesa della Società o si sono calati con dedizione ed impegno nella realtà aziendale.

All'interno e nell'ambito delle adunanze consiliari viene costantemente illustrato il contenuto delle novità in merito al quadro normativo e autoregolamentare del settore nel quale opera la società.

In occasione delle adunanze consiliari attraverso gli interventi del presidente del comitato tecnico scientifico della Emittente è stato proseguito il percorso, iniziato nel 2016, di approfondimento delle conoscenze dei consiglieri non esecutivi e dei sindaci nell'ambito dei settori di operatività e sviluppo delle attività della Emittente e del Gruppo con la illustrazione degli ambiti in cui la società già opera, affermata, e di quelli in cui, con riferimento al settore medicale, intende affacciarsi illustrando le prospettive di sviluppo industriale degli sbocchi delle attività di ricerca attualmente in essere. Inoltre, in occasione delle relazioni svolte in consiglio da parte dei consiglieri e delle funzioni coinvolte nella redazione delle relazioni finanziarie e negli aggiornamenti alla regolamentazione interna in occasione di intervenute modifiche normative rilevanti per la Emittente (consigliere delegato, comitati endoconsiliari, Organismo di Vigilanza D. Lgs. 231/2001, Funzione Gestione Informazioni Privilegiate, Data Protection Officer), tali soggetti procedono avvalendosi, ove occorra della collaborazione del segretario del consiglio, avvocato, a illustrare a tutti i consiglieri le novità normative che sottostanno alle loro attività.

Le iniziative in ambito di induction programme sono parametrate alla anzianità di carica dei consiglieri sulla base della considerazione che vengono ritenute rilevanti in presenza di mutamenti sostanziali sul versante normativo di riferimento dell'ambito di operatività della società, di autoregolamentazione e della struttura aziendale.

4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) – ART. 1 CODICE

A norma dell'art. 21 dello statuto, il Consiglio è l'organo investito dei più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione cui spetta la gestione dell'impresa.

In conformità a quanto disposto dai principi 1.P.1. e 1.P.2. il Consiglio – e secondo quanto previsto dall'art. 20 B dello statuto sociale - si riunisce con periodicità quantomeno, trimestrale, per ricevere le informazioni dagli eventuali organi delegati e, anche, per rendere edotto il Collegio Sindacale oltre che in sede di verifica, sull'attività che viene svolta nell'esercizio dei poteri delegati e sul compimento delle operazioni di maggior rilievo economico e patrimoniale effettuate dalla società o dalle società controllate, nonché per riferire su operazioni in potenziale conflitto di interessi, su quelle con controparti correlate, e su quelle che siano atipiche o inusuali rispetto alla normale gestione d'impresa.

La prevista periodicità delle riunioni ha lo scopo di assicurare la operatività del consiglio di amministrazione in maniera informata e con cognizione di causa. Essa ha altresì il fine di garantire lo svolgimento da parte del consiglio di amministrazione della necessaria ed imprescindibile attività di indirizzo strategico e di verifica in relazione all'esercizio dei poteri delegati anche con riferimento alle controllate rilevanti e, fra queste, di quelle soggette ad attività di direzione e coordinamento - le quali solitamente annoverano fra i componenti dei rispettivi organi di amministrazione uno dei consiglieri delegati, se non il presidente, della Emittente e, in alcuni casi, il presidente del comitato tecnico-scientifico della stessa.

Detta periodicità ha, infine, la funzione di consentire anche ai consiglieri non esecutivi di avere gli elementi necessari alla valutazione dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile sia della Emittente sia delle principali controllate, predisposto nel loro concreto operare dai consiglieri delegati (1.C.1. lett. c).

La previsione, dall'altro lato, dell'incombente in capo ai consiglieri delegati di riferire al Consiglio, e al Collegio Sindacale, almeno trimestralmente sulla attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite (1.C.1. lett. d), sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché, solitamente in via preventiva e, comunque, in caso di urgenza entro la prima successiva riunione di quest'ultimo, sulle operazioni di significativo rilievo economico, finanziario e patrimoniale eseguite dalla Società o dalle sue principali controllate (1.C.1. lett. f), oltre che costituire obbligo di legge ai sensi dell'art. 150 TUF nei confronti del Collegio Sindacale, rientra nell'ottica di realizzare tutti i presupposti affinché il Consiglio possa valutare il generale andamento della gestione e confrontare periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati (1.C.1 lett. e) nonché valutare il concreto atteggiarsi della gestione delle situazioni in potenziale conflitto di interesse. In particolare, i consiglieri delegati, sono tenuti, a norma del citato art. 20 E cit. e dell'aggiornato Regolamento interno per le operazioni con parti correlate, ad evidenziare tempestivamente – ai fini della prevista approvazione in via preventiva - le operazioni in potenziale conflitto di interessi, quelle con controparti correlate, nonché quelle che siano atipiche o inusuali rispetto alla normale gestione d'impresa.

Nel corso dell'esercizio 2018 il Consiglio di Amministrazione della El.En. si è riunito 7 (sette) volte e nelle seguenti date:

    1. 15 marzo
    1. 27 aprile
    1. 15 maggio
    1. 8 giugno
    1. 12 settembre
    1. 14 novembre
    1. 29 novembre

Per la percentuale di partecipazione alle adunanze dei singoli consiglieri si rinvia alla relativa tabella in calce alla presente relazione (1.C.1. lett. i, n. 2).

La durata media delle riunioni nel corso dell'Esercizio è stata di due (2) ore (1.C.1. lett. i, n. 2).

Nel corso dell'esercizio 2019 il Consiglio si è già riunito nelle seguenti date:

  1. 14 marzo

ed ha programmato in data 14 novembre 2018 il seguente calendario di riunioni per gli adempimenti istituzionali (1.C.1. lett. i):

    1. 15 maggio Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019
    1. 12 settembre Relazione finanziaria semestrale
    1. 14 novembre Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019

Naturalmente detto calendario potrà essere integrato con ulteriori date qualora si rendessero necessarie altre adunanze del consiglio di amministrazione.

Per quanto riguarda la documentazione e le informazioni da fornire al Consiglio affinché si esprima con cognizione di causa e consapevolezza sulle materie proposte, l'art. 20 A dello statuto sociale prevede che il presidente si adoperi affinché a tutti i componenti il Consiglio, vengano fornite, con ragionevole anticipo rispetto alla data della riunione (fatti salvi i casi di necessità, riservatezza ed urgenza) la documentazione e le informazioni necessarie sulle materie sottoposte all'esame ed approvazione. Concretamente, per garantire la tempestività e completezza dell'informativa preconsiliare, si procede ad un invio brevi manu o via e-mail a tutti i consiglieri e ai componenti del Collegio Sindacale della documentazione a corredo degli argomenti proposti alla trattazione nell'ordine del giorno oggetto della convocazione (1.C.5). Attualmente la congruità del termine non viene determinata in astratto ma valutata dal Presidente in relazione all'argomento alla quale la documentazione da trasmettere sia strumentale o di supporto. Il Consiglio sta valutando la opportunità di introdurre un regolamento del consiglio di amministrazione che regoli con dettaglio anche le modalità di informazione preventiva.

Le adunanze sono svolte in modo che ad ogni argomento posto all'ordine del giorno possa essere dedicato il tempo ritenuto necessario dal Consiglio intero alla illustrazione delle proposte e alla costruzione di un dibattito adeguato al quale tutti i consiglieri possano efficacemente contribuire. In particolare, la esaustività e analiticità delle esposizioni eseguite in sede consiliare dai relatori (presidente, consigliere delegato, direttore generale e altri soggetti chiamati ad esporre dal presidente) consente a tutti in consiglieri, anche non operativi, di deliberare in modo consapevole ed informato.

Alle adunanze del Consiglio partecipano, per invito del presidente: usualmente il presidente del comitato tecnico scientifico della Emittente stante la essenzialità della ricerca nell'ambito della attività della Emittente; il direttore generale affinchè relazioni sulle questioni principali relative alla gestione; il consulente legale della Emittente, per la illustrazione degli aggiornamenti della normativa; ed, infine, quando ritenuto necessario per l'approfondimento e la illustrazione di argomenti all'ordine del giorno di natura tecnica, il dirigente, il responsabile della funzione interna oggetto di esame nonchè il professionista ritenuto idoneo.

Ancorchè nella sostanza ciò accadesse consuetudinariamente, al fine di dare rilievo anche formale alle indicazioni del Codice, la Emittente, ha precisato a livello statutario (art. 20) la facoltà in capo al presidente del consiglio di amministrazione di chiedere che i dirigenti della società, delle controllate o delle collegate, responsabili di funzione competenti secondo la materia da trattare, intervengano alle riunioni consiliari per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno (art. 1, criterio applicativo 1.C.6).

Ai sensi dell'art. 20 E dello statuto sociale restano riservate all'esclusiva competenza del Consiglio, e rientrano negli specifici doveri e funzioni dello stesso, oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, le seguenti materie:

  • la determinazione degli indirizzi generali di gestione e la vigilanza sul generale andamento della gestione con particolare attenzione alle situazioni di conflitto di interessi;

  • l'esame e la approvazione di piani strategici, industriali e finanziari della Emittente e della struttura societaria del gruppo del quale essa è alla guida, nonché la definizione della natura e del livello di rischio compatibili con gli obiettivi strategici prefissati (1.C.1. lett. a) e b);

  • la attribuzione, e la revoca, di deleghe a consiglieri o al comitato esecutivo con la definizione del contenuto, dei limiti, delle modalità di esercizio, nonché la adozione di accorgimenti tesi ad evitare in concreto la concentrazione eccessiva del potere e responsabilità della gestione della società (2.P.5);

  • la determinazione della remunerazione degli organi delegati, del presidente e dei consiglieri investiti di particolari cariche, nonché, qualora non vi abbia già provveduto l'assemblea, la suddivisione del compenso globale spettante ai singoli componenti del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo;

  • l'istituzione di comitati e commissioni determinandone la competenza, le attribuzioni e le modalità di funzionamento, anche allo scopo di modellare la forma di governo societaria su quanto stabilito nei codici di autoregolamentazione delle società quotate (4.P.1);

  • l'approvazione, di norma, preventiva, di operazioni aventi un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario (1.C.1 lett. f), con particolare riferimento alle operazioni con parti correlate, a quelle nelle quali un consigliere sia portatore di interesse proprio o di terzi o che siano inusuali o atipiche;

  • la verifica dell'adeguatezza alla natura e alle dimensioni della società dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale predisposto dagli organi delegati (1.C.1 lett. c);

  • la nomina di direttori generali determinandone mansioni e poteri;

  • la nomina di procuratori per singoli atti o categorie di atti;

  • la nomina, previo parere del collegio sindacale, e la revoca del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (art. 154-bis T.U.F.).

In attuazione delle funzioni attribuite dalla su citata norma statutaria, il Consiglio, attraverso la attività posta in essere e coordinata dal Comitato di Controllo e Rischi, dal Collegio Sindacale, nonché delle relazioni scritte presentate semestralmente dai preposti al controllo interno/internal auditor e dal dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ha valutato, per settori rispettivamente nelle sedute del 15 marzo 2018 (riferita alla attività del II semestre 2017: verifica dell'operatività ed idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi con riferimento all'area di formazione del bilancio; aggiornamento della matrice delle aree soggette a controllo e delle attività di controllo svolte e/o programmate; analisi dei presidi e del funzionamento dell'area gestione e recupero crediti; attività svolte in ambito L. 262/05), del 12 settembre 2018 (riferita al I semestre 2018: aggiornamento della matrice delle aree soggette a controllo e delle attività di controllo svolte e/o programmate; analisi del nuovo assetto organizzativo del reparto amministrativo e dell'area magazzino a seguito di avvicendamento nel ruolo di responsabile; verifica dell'operatività ed idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi con riferimento a area di formazione del bilancio: attività svolte in ambito L. 262/05), la adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale dell'Emittente predisposto dagli amministratori delegati, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (Criterio applicativo 1.C.1., lett. c).

In relazione all'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale delle società controllate aventi rilevanza strategica predisposto dagli amministratori delegati, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (Criterio applicativo 1.C.1., lett. c) l'Emittente, nell'ambito della attività ex L. 262/2005, ha proceduto anche per l'anno 2018 a riesaminare il perimetro di scoping. In tale occasione pur essendo rimasto invariato il perimetro delle società soggette a controllo, si è proceduto ad ampliare il perimetro dei processi testati con riferimento alla società cinese Penta Laser Wenzhou Co. Ltd..

Le società selezionate come rilevanti per l'Esercizio sono: Deka Mela S.r.l., Cutlite Penta S.r.l., Quanta System S.p.a., Asclepion GmbH, With US Co. Ltd, Penta-Chutian Laser Wuhan Co. Ltd. e Penta Laser Wenzhou Co. Ltd.. La società Esthelogue S.r.l. è selezionata come rilevante solo ai fini della esecuzione di specifici test su singole aree di bilancio.

Le risultanze delle attività svolte durante l'anno e dei test eseguiti sono riepilogate in relazioni scritte che state, come di consueto, consegnate ed illustrate al Comitato Controllo e Rischi e al Collegio Sindacale in veste di Comitato per il controllo interno nelle riunioni periodiche.

Il Consiglio valuta il generale andamento della gestione sulla base delle informazioni ricevute dagli organi delegati, e procede ad ogni seduta consiliare deputata alla approvazione di resoconti finanziari di periodo e, pertanto almeno ogni tre mesi, al confronto dei risultati conseguiti con quelli programmati (Criterio applicativo 1.C.1., lett. e).

Come già detto, l'art. 20 dello statuto sociale riserva al Consiglio l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni dell'Emittente e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'Emittente stesso (Criterio applicativo 1.C.1., lett. f).

L'art. 20 dello statuto sociale, inoltre, ancorchè ciò sia oggetto di specifica disciplina regolamentare Consob ed interna alla Emittente, riserva al Consiglio l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni dell'Emittente e delle sue controllate in cui uno o più amministratori siano portatori di un interesse per conto proprio o di terzi. Inoltre, l'art. 6 del Regolamento interno per le operazioni con parti correlate impone al consigliere portatore, direttamente o indirettamente, di un interesse di metterne preventivamente il Consiglio al corrente e quindi di allontanarsi dalla adunanza, fatto salvo il caso in cui dovendo rimanere per non pregiudicare la permanenza del quorum costitutivo anziché allontanarsi dovrà astenersi dalla delibera.

Tale articolo 6 del Regolamento Parti Correlate è stato oggetto nel corso dell'Esercizio di revisione e il Consiglio nella adunanza del 14 marzo 2019 ha proceduto a modificarlo in via definitiva prevedendo che il soggetto interessato debba informare prima della delibera l'organo competente a deliberare circa la natura, i termini, l'origine e la portata del proprio interesse e che i consiglieri indipendenti abbiano, ove lo ritengano opportuno, il potere di chiedere il rinvio della delibera al fine di ottenere ed esaminare tutte le integrazioni informative che essi ritengano opportune.

L'art. 20 dello statuto sociale riserva al Consiglio l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni con parti correlate, da intendersi quali quelle individuate sulla base dello IAS 24 e del Regolamento Parti Correlate Consob, dell'Emittente e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'Emittente stesso.

La individuazione delle operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario è demandata, agli organi delegati i quali procedono anche alla gestione quotidiana dell'Emittente e, a parere del Consiglio, hanno pertanto la sensibilità necessaria a detta valutazione. Essi, infatti, nonostante abbiano in astratto tutti i necessari poteri per il compimento di qualsiasi operazione, procedono costantemente a portare all'attenzione del Consiglio e alla approvazione dello stesso le operazioni di particolare rilievo.

Diversamente accade per le operazioni con parti correlate in relazione alle quali la Emittente ha aderito, facendone richiamo nel Regolamento interno per le operazioni con parti correlate, alla definizione di operazioni di maggiore rilevanza fornita dalla Consob nel Regolamento Parti Correlate Consob, Allegato 3.

Il Consiglio valuta la dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, innanzitutto all'atto della proposta alla assemblea in termini di determinazione del numero dei consiglieri, successivamente in sede di insediamento e poi di ripartizione e di delega di funzioni nonché infine di elezione dei comitati (Criterio applicativo 1.C.1., lett. g). Successivamente il Consiglio ripete detta valutazione ogni anno. Tale esame viene preceduto da una analisi della composizione e del funzionamento del Consiglio eseguita dal Comitato Nomine in apposita adunanza. In tale sede il Comitato valuta anche le competenze presenti nel Consiglio e la conformità della composizione alla normativa e allo statuto sociale. Il Consiglio, inoltre, procede annualmente, di norma in sede di approvazione del progetto di bilancio, alla valutazione qualitativa della sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai consiglieri indipendenti ritenuti sufficienti anche in termini quantitativi ai requisiti dello Statuto, del Codice, e del TUF. Nel corso dell'Esercizio tale valutazione è stata eseguita due volte.

La prima, dal Consiglio uscente in data 15 marzo in occasione dell'approvazione del progetto di bilancio. La valutazione, tenuto conto della proposta formulata a tale proposito dal Comitato Nomine riunitosi il 14 marzo, ha avuto esito positivo tenuto conto della immutata composizione del Consiglio, della intervenuta nomina di un direttore generale e anche dei risultati raggiunti dalla Società e dal Gruppo nell'Esercizio. Tale verifica è stata eseguita anche al fine di esprimere agli azionisti in vista della nomina del nuovo Consiglio orientamenti sulla composizione auspicabile.

La seconda valutazione è stata eseguita nel corso della consiliare del 15 maggio a seguito della nomina del nuovo Consiglio da parte della assemblea degli azionisti tenutasi in data 27 aprile. In tale sede, a valle del conferimento delle deleghe del 27 aprile e della costituzione dei comitati endoconsiliari, è stato ritenuto e valutato seduta stante: che il Consiglio nominato rispecchia le indicazioni fornite agli azionisti in sede di relazione illustrativa ed in sede assembleare circa la dimensione e la composizione del consiglio anche in termini di figure professionali e competenze diversificate ritenute, nella loro complementarietà, utili all'efficiente funzionamento del Consiglio; che sono stati rispettati gli obblighi previsti dalla legge circa l'equilibrio fra generi rappresentati e la presenza di consiglieri indipendenti; che deleghe di poteri attribuite ai fini del funzionamento dello stesso non presentano sostanziali variazioni rispetto al Consiglio precedente e la nomina dei comitati interni nei quali esso si articola è conforme in termini di requisiti dei componenti a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina.

Quanto alla attività in concorrenza dei consiglieri e alla valutazione (criterio 1.C.4) riservata al Consiglio in caso di autorizzazione assembleare in via generale e preventiva alla deroga ad divieto di concorrenza, la assemblea degli azionisti (in data 15 maggio 2007) ha autorizzato l'inserimento nello statuto, all'art. 19, ultimo comma, della disposizione in ragione della quale non è necessario alcun atto di autorizzazione allorché l'attività in concorrenza sia svolta per avere assunto in una delle società controllate il ruolo di componente dell'organo di amministrazione. Tale autorizzazione è limitata al perimetro di consolidamento.

Il Consiglio, prima in sede di stesura della proposta agli azionisti, e la assemblea degli azionisti, poi, ha pertanto valutato a priori che la assunzione delle cariche nell'ambito del perimetro di consolidamento avvenga nell'interesse della capogruppo al fine di coordinare l'attività delle controllate.

4.4. ORGANI DELEGATI

Amministratori Delegati

Il Consiglio attualmente in carica, eletto dalla assemblea dei soci tenutasi in data 27 aprile 2018, ha designato fra i suoi componenti, con delibera in pari data, tre consiglieri delegati, uno dei quali è anche presidente. Ad essi, con delibera consiliare in pari data sono stati delegati, disgiuntamente fra loro e con firma libera, tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per il compimento di ogni attività rientrante nell'oggetto sociale, fatta eccezione per le attribuzioni oggetto di divieto di delega ai sensi di legge e dello statuto sociale.

(2.P.5) La circostanza che siano state attribuite deleghe senza alcun limite si ricollega sostanzialmente all'esercizio, in concreto, per inveterata consuetudine, dei poteri delegati secondo un modello che prevede un impegno quotidiano da parte dei tre consiglieri delegati nel compimento della attività di perseguimento dell'oggetto sociale, da un lato, svolgendo ognuno in maniera autonoma e disgiunta unicamente i compiti legati al management quotidiano spicciolo, ognuno per il settore al quale di fatto è preposto, dall'altro lato, confrontandosi e concertandosi su ogni operazione che abbia significatività e rilevanza.

Nei fatti, pertanto, non si realizza una concentrazione di cariche sociali in una sola persona ai sensi del principio 2.P.5 benché ognuna di esse potenzialmente lo possa diventare: in concreto pur svolgendo il mandato di amministratore esecutivo sin dalla data di ammissione alla quotazione nel 2000 si può affermare che nessuno dei tre consiglieri delegati, presidente compreso, sia mai divenuto né abbia mai agito quale unico e principale responsabile della gestione della impresa (chief executive officer). Tale circostanza è stata ulteriormente rafforzata dalla nomina del direttore generale con efficacia dal 1 gennaio 2017, la quale sebbene non abbia inciso sugli aspetti di gestione dal punto di vista strategico, è senz'altro significativa in termini di distribuzione dei poteri di gestione operativa.

Per tale motivo il Consiglio uscente, acquisito il parere in tal senso del Comitato per le Nomine, ha ritenuto con decisione unanime in sede di autovalutazione annuale eseguita nella seduta del 15 marzo, di non dover procedere alla designazione di un lead independent director ai sensi del criterio applicativo 2.C.4. ovvero di adottare altri criteri di delega.

Per quanto riguarda il Consiglio nominato in data 27 aprile, tale valutazione, pur essendo nei fatti confermata dall'immutato assetto è stata oggetto dell'adunanza consiliare deputata all'approvazione del progetto di bilancio relativo all'Esercizio in data 14 marzo 2019.

Infine, per poter avere il massimo spazio di manovra e in concreto allinearsi con tempestività, ove occorra, alle raccomandazioni contenute nel criterio applicativo 2.C.4., la società ha proceduto a esplicitare a livello statutario, in sede di definizione delle competenze riservate al consiglio dall'art. 20 E, il potere-dovere di procedere, all'atto della attribuzione di deleghe a consiglieri, alla adozione di accorgimento diretti ad evitare in concreto la concentrazione eccessiva del potere e responsabilità di gestione della società.

Pur non esistendo un soggetto qualificabile quale principale responsabile della gestione della Emittente, comunque per nessuno dei tre consiglieri esistono attualmente situazioni di interlocking directorate (2.C.6.).

Presidente del Consiglio di Amministrazione (2.P.6)

Conformemente al commento all'art. 2 del Codice, l'art. 20 A dello statuto prevede in capo al Presidente il potere/dovere di organizzare i lavori del Consiglio procedendo alla convocazione e alla predisposizione dell'ordine del giorno nonché di coordinare le attività dello stesso, di guidare lo svolgimento delle relative riunioni e curare la tempestiva informazione dei consiglieri e del collegio sindacale ai fini dell'agire e decidere informato, consapevole ed autonomo.

L'art. 23 dello statuto sociale riserva la rappresentanza della El.En. al presidente del consiglio di amministrazione senza limitazioni e ai componenti del Consiglio muniti dei poteri delegati nei limiti dei poteri attribuiti.

In concreto al presidente della Società – Gabriele Clementi – in virtù delle medio-piccole dimensioni della Società e della stretta collaborazione anche in termini operativi con gli altri due consiglieri delegati sono stati, si è detto, conferiti anche poteri delegati di contenuto ed estensione analoga a quelli conferiti agli altri amministratori delegati: egli, infatti, al pari degli altri due esecutivi, svolge quotidianamente e concretamente la propria attività a servizio della Società.

Egli ha, inoltre, la consuetudine, in sede di adunanza consiliare, di rendere partecipi e attivi i consiglieri non esecutivi e il Collegio Sindacale sulla realizzazione della attività sociale e sulle strategie del gruppo e sulle prospettive di realizzazione anche di lungo periodo.

Come già descritto a proposito della delega di poteri, e ivi motivato, il Consiglio non ritiene a tutt'oggi che ricorra la opportunità di designare uno dei due amministratori indipendenti quale lead independent director da affiancare al presidente per rafforzare ulteriormente il raccordo fra amministratori esecutivi e non esecutivi.

Il Presidente non è il principale, nel senso di unico, responsabile della gestione della Emittente in virtù delle motivazioni esposte nel paragrafo precedente e non è l'azionista di controllo della Emittente.

Informativa al Consiglio

Gli organi delegati riferiscono al Consiglio circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite con una periodicità:

  • normalmente trimestrale;
  • in occasione di operazioni significative, di quelle con parti correlate o, ove accadesse, in conflitto di interessi convocando una apposita adunanza consiliare.

Nel corso dell'Esercizio gli organi delegati hanno riferito al Consiglio trimestralmente in occasione delle adunanze programmate per la approvazione dei dati finanziari.

4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Attualmente non siedono nel Consiglio altri consiglieri qualificabili come esecutivi ai sensi dell'art. 2.C.1. oltre a quelli descritti nel paragrafo 4.4. che precede.

4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

La Emittente contempla all'interno del proprio Consiglio, attualmente composto di sei membri, due amministratori non esecutivi qualificabili come indipendenti sia ai sensi dell'art. 148, comma 3, TUF, richiamato dall'art. 147-ter, comma 4, TUF, sia ai sensi dell'art. 3 del Codice (3.C.3.).

L'elezione dei consiglieri Fabia Romagnoli e Michele Legnaioli ha dotato il Consiglio di amministratori indipendenti secondo quanto previsto dall'art. 19 dello statuto sociale in conformità al disposto dell'art. 147-ter, comma 4, del D. Lgs. 58/98 e dell'art. 3 (criteri 3.C.1 e 3.C.2.) del Codice. Gli azionisti hanno ritenuto in sede di elezione che la circostanza che uno di essi, il Sig. Legnaioli abbia ricoperto la carica di amministratore indipendente della società per più di nove anni non costituisca di per sé una relazione tale da escludere l'idoneità ad essere qualificato quale amministratore indipendente, stante l'assenza di qualsivoglia altra relazione o rapporto fra quelli elencati nell'art. 148 comma 3 D. Lgs. 58/98 cit. e nel criterio 3.C.1 del Codice. e considerate le riconosciute qualità etiche e capacità professionali dello stesso nonché la permanenza della sua indipendenza di giudizio e di valutazione.

La Emittente ha reso noto ai sensi dell'art. 144-novies Regolamento Emittenti Consob, con comunicato diffuso all'atto della nomina, l'esito delle valutazioni della esistenza in capo a ciascuno dei consiglieri indipendenti dei requisiti richiesti.

Il 15 maggio 2018, nella prima riunione tenutasi dopo la elezione l'attuale il Consiglio, in sede di costituzione dei comitati interni al consiglio, ottenuto il parere favorevole del collegio sindacale, ha ritenuto sussistere i requisiti di indipendenza in relazione ai due consiglieri non esecutivi eletti in quanto tali (3.C.4.) e ha resa nota detta valutazione con comunicato diffuso in pari data.

In assenza di circostanze rilevanti, la indipendenza degli amministratori è, poi, valutata annualmente in sede di approvazione del progetto di bilancio attraverso le informazioni assunte dagli stessi (3.C.4): la prassi prevede infatti che la società invii ai due amministratori qualificatisi indipendenti un questionario contenente la dichiarazione circa rapporti di controllo, economici o personali con la società, con le società controllate o con amministratori esecutivi della stessa (3.C.1.; 3.C.2.)

L'unico elemento che non viene preso in considerazione ai fini della valutazione di indipendenza in relazione ad uno dei consiglieri indipendenti è la durata del mandato. Tale posizione è stata avallata dagli azionisti i quali, infatti, hanno ritenuto in sede di elezione, pienamente informati della anzianità di carica del candidato, che la circostanza che il Sig. Legnaioli abbia ricoperto la carica di amministratore indipendente della società per più di nove anni non costituisca di per sé una relazione tale da escludere l'idoneità ad essere qualificato quale amministratore indipendente, stante l'assenza di qualsivoglia altra relazione o rapporto fra quelli elencati nell'art. 148 comma 3 D. Lgs. 58/98 cit. e nel criterio 3.C.1 del Codice e considerate le riconosciute qualità etiche e capacità professionali dello stesso nonché la permanenza della sua indipendenza di giudizio e di valutazione.

Si dà, altresì, notizia della circostanza che in occasione della approvazione del progetto di bilancio relativo all'esercizio 2018 e della presente Relazione, il Consiglio, nella adunanza del 14 marzo 2019 che ha approvato la presente Relazione, ottenuto parere favorevole del collegio sindacale e sulla base delle informazioni assunte dai consiglieri indipendenti non ha rilevato alcuna variazione in relazione alla permanenza delle condizioni e dei requisiti di indipendenza ai sensi di legge, di statuto e del Codice.

Il Collegio Sindacale ha verificato con esito positivo la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri (3.C.5.).

In relazione a quanto previsto dal criterio applicativo 3.C.6. i consiglieri indipendenti, i quali, si è detto, partecipano a tutti e tre i comitati istituiti all'interno del consiglio hanno ritenuto di riunirsi due volte (in data 12 giugno e 12 dicembre) in riunione diversa e separata rispetto a quelle dei comitati endoconsiliari di cui sono membri. Essi si sono confrontati sull'analisi di un progetto soggetto a tutt'oggi a riservatezza nonché sui temi relativi alla matrice dei controlli e al suo aggiornamento nonché sulle modalità e termini di esecuzione della informativa preconsiliare.

I due amministratori indipendenti all'atto della presentazione delle loro candidature nelle liste per la nomina del Consiglio hanno indicato la idoneità a qualificarsi come indipendenti sia ai fini dell'art. 148, comma 3 TUF, sia ai sensi dell'art. 3 del Codice e dichiarato il loro impegno a mantenere l'idoneità alla qualifica quale indipendente per tutto il mandato e, se del caso, a dimettersi (commento art. 5 Codice). Essi inoltre, nella dichiarazione che rinnovano ogni anno in occasione della valutazione della permanenza dei requisiti di indipendenza i due consiglieri qualificati come tali si impegnano a informare senza indugio il consiglio di amministrazione delle variazioni che dovessero intervenire rispetto a quanto precedentemente dichiarato.

4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

La Emittente, a valle di un esame condotto dal Consiglio previo parere del Comitato Nomine e di cui si è detto al paragrafo 4.4. che precede, ritiene che, allo stato attuale, non si realizzi una concentrazione di cariche sociali in una sola persona ai sensi del principio 2.P.4. Infatti, né il Presidente né alcuno degli altri due consiglieri delegati è mai divenuto, nei fatti, l'unico e principale responsabile della gestione della impresa.

Nessuno di loro, ancorché tutti siano titolari di partecipazioni rilevanti ai sensi dell'art. 120 TUF, è azionista di controllo della Emittente.

Per tale motivo allo stato attuale il Consiglio ha ritenuto di non dover procedere alla designazione di un lead independent director ai sensi del criterio applicativo 2.C.3. ovvero di adottare altri criteri di delega.

5.0 TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

Le informazioni societarie sono gestite dalla Emittente in modo da garantirne la preservazione di quelle riservate e la diffusione tempestiva, nel rispetto della normativa vigente, di quelle, fra le informazioni riservate, che possano influenzare sensibilmente il prezzo degli strumenti finanziari emessi.

Il trattamento e la diffusione delle informazioni societarie avviene in modo controllato al fine, da un lato di impedire una diffusione di informazioni che possa pregiudicare legittimi interessi della Emittente e dei suoi azionisti e, dall'altro, ad assicurare una corretta, tempestiva e paritaria comunicazione al mercato delle informazioni capaci, ai sensi degli artt. 7 Reg. UE 596/2014 e 181 TUF, di avere un effetto significativo sul prezzo degli strumenti finanziari emessi dalla Società

Pertanto le notizie non di pubblico dominio di carattere preciso, che potrebbero, se rese pubbliche, avere un effetto significativo sul prezzo degli strumenti finanziari sono trattate e divulgate secondo il dettato dell'art. 17 Reg. UE 596/2014 e dell'art.114 TUF, in modo da garantire la parità di informazione, la tempestività e la completezza.

In particolare ogni notizia riguardante la El.En. viene attentamente valutata dalla funzione aziendale di vertice a ciò preposta (FGIP), unitamente ai dipendenti e collaboratori che elaborano i vari dati e sono a conoscenza di notizie riguardanti la Emittente, in ordine in primo luogo alla sua natura – se riservata, privilegiata o meno – ed, in secondo luogo, alla migliore e più corretta modalità di diffusione.

Per quanto riguarda il percorso regolatorio interno alla Emittente, dal 2007 essa ha adottato con delibera del Consiglio, una apposita procedura denominata "Regolamento per il trattamento delle informazioni societarie di El.En. s.p.a." ("il Regolamento") con la quale ha recepire la prassi interna di trattamento e diffusione. Contestualmente essa ha inteso codificare la gestione interna in forma fluida, ancorché sicura e riservata, delle informazioni e conoscenze di specifica rilevanza per la attività sociale ed aziendale e funzionali allo svolgimento della stessa e, per quanto necessario ai fini dell'impedimento di condotte abusive e dell'adempimento degli obblighi di legge vigenti per le società quotate, ha inteso regolare la corretta divulgazione di quelle informazioni riservate che possano definirsi di interesse per il mercato azionario.

Tale documento prevede, inoltre, le regole per la istituzione e la gestione del registro delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate.

Tale Regolamento è stato aggiornato nel 2017 per allinearlo, per quanto compatibile con la dimensione e organizzazione della Emittente, alla disciplina prevista dal Reg. 596/2014 e alle Linee Guida per la Gestione delle Informazioni Privilegiate emanato dalla Consob. Nel corso dell'Esercizio si è provveduto ad aggiornare l'allegato di detto Regolamento contenente la informativa ai soggetti iscritti nel registro al fine di allinearla alle intervenute modifiche normative.

Inoltre, si è accennato, in conformità con quanto previsto originariamente dagli artt. 2.6.3 e 2.6.4 del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana s.p.a. allora vigente, dal 2003 e fino al 31 marzo 2006 la Emittente si era dotata di codice di comportamento interno del gruppo in materia di internal dealing.

Successivamente a seguito della entrata in vigore delle modifiche introdotte al TUF dalla Legge sul Risparmio e della regolamentazione emanata in attuazione da Consob, gli obblighi di comunicazione delle operazioni compiute da soggetti rilevanti previsti nel predetto codice di comportamento sono diventati obblighi di legge e la soglia delle operazioni da comunicare era stata ridotta fino a Euro 5.000,00: è stato quindi necessario adottare un nuovo testo di regolamentazione interna che riflettesse gli obblighi attuali.

In accoglimento peraltro a quanto raccomandato da Borsa Italiana, El.En. ha recepito nel nuovo codice di comportamento denominato "Codice di comportamento per operazioni compiute su strumenti finanziari di El.En. s.p.a. da persone rilevanti" adottato dal consiglio di amministrazione con delibera del 31 marzo 2006 e modificato con successive delibere del 13 novembre 2006 e del 13 novembre 2015, la imposizione, ai soggetti rilevanti e alle persone ad essi strettamente legate, così come definite nell'art. 152-sexies Regolamento Consob 11971/1999, di blackout period (15 giorni) precedenti alla approvazione da parte del Consiglio del progetto di bilancio di esercizio e delle relazioni infrannuali.

Nel corso dell'Esercizio, il codice è stato ridenominato "Codice di comportamento "internal dealing" per operazioni compiute su strumenti finanziari di El.En. s.p.a. da persone rilevanti" ed è stato allineato alla nuova disciplina, fra l'altro, anche in relazione alle modifiche al Titolo VII, Capo II, del regolamento Emittenti introdotte dalla Consob con delibera 19925 del 22 marzo 2017. Con tale delibera infatti essa si è avvalsa della facoltà prevista dall'art. 19, paragrafo 9, Reg. U.E. 596/2014 di innalzato a euro 20.000,00 annui la soglia oltre la quale scattano gli obblighi di comunicazione.

Inoltre, sempre in virtù della entrata in vigore del Regolamento Europeo 596/2014 il quale ha, tra l'altro, introdotto il divieto per le persone che esercitino funzioni di amministrazione, di controllo o di direzione di effettuare operazioni per proprio conto oppure per conto di terzi, direttamente o indirettamente, relative agli strumenti finanziari dell'emittente in un periodo di chiusura di 30 giorni di calendario prima dell'annuncio di un rapporto finanziario intermedio o di un rapporto di fine anno che l'Emittente è tenuto a rendere pubblici (cd. "closing periods") (cfr. articolo 19, comma 11, della MAR) l'Emittente nel 2016 ha adeguato il citato "Codice di comportamento per operazioni compiute su strumenti finanziari di El.En. s.p.a. da persone rilevanti" innalzando il termine di blackout ivi previsto.

E' previsto, inoltre, che il Consiglio, in occasione di operazioni straordinarie, possa imporre ulteriori limiti temporali ad personam alla negoziazione di titoli della società ovvero, in casi eccezionali e motivati concedere deroghe ai blackout period.

Non sono soggette alle limitazioni e divieti previsti nel predetto codice di comportamento gli atti di esercizio di stock option o di diritti di opzione relativi agli strumenti finanziari e, limitatamente alle azioni derivanti dai piani di stock option, le conseguenti operazioni di cessione purché effettuate contestualmente all'atto di esercizio.

6.0 COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) – ART. 4 CODICE

Il Consiglio svolge collegialmente i propri compiti.

Tuttavia, al fine di consentire al Consiglio di deliberare con maggiore cognizione di causa su argomenti che richiedono una particolare attività istruttoria o su materie delicate fonte di potenziali conflitti di interesse, fin dall'anno 2000, l'Emittente è dotata di tre comitati endoconsiliari (nomine, controllo e rischi, remunerazione) con funzioni propositive e consultive. Il comitato controllo e rischi funge anche da comitato per le parti correlate e per la c.d. sostenibilità come meglio descritto nella relativa sezione della Relazione.

I comitati vengono rinominati ad ogni rinnovo di mandato del Consiglio.

Conformemente a quanto stabilito dal criterio 4.C.1 i comitati:

a) sono tutti composti da tre membri, non esecutivi, due dei quali indipendenti. I lavori di ogni comitato sono coordinati da un presidente;

b) sono disciplinati da appositi regolamenti scritti che ne definiscono composizione, compiti e funzionamento. I regolamenti sono stati approvati dal Consiglio in sede di costituzione, sono modificabili secondo quanto previsto nei regolamenti stessi, con delibera del Consiglio e vengono dallo stesso periodicamente aggiornati;

c) la composizione rispecchia le raccomandazioni espresse nel Codice e da ultimo sono stati rinnovati in data 15 maggio 2018 in sede di nomina seguente la elezione del Consiglio in carica;

d) il regolamento di ciascun comitato prevede che le riunioni tenute siano verbalizzate su appositi libri; ciascun presidente dà notizia delle avvenute riunioni in sede di adunanza consiliare nella quale il comitato sia coinvolto in relazione ad un argomento oggetto di esame;

e) il regolamento di ciascun comitato prevede che nello svolgimento dei propri compiti e funzioni il comitato abbia facoltà di accedere alle informazioni e funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento degli stessi, nonché di avvalersi di consulenti esterni e di disporre delle eventuali risorse finanziarie messe a disposizione dalla Emittente in misura adeguata all'adempimento delle competenze affidategli;

f) il regolamento di ciascun comitato prevede che possano esser invitati alle riunioni soggetti esterni la cui presenza possa essere di ausilio allo svolgimento della attività e funzioni dei comitati.

* * *

7.0 COMITATO PER LE NOMINE – ART. 5 CODICE

Ai sensi dell'art. 5.P.1. del Codice, il Consiglio ha nominato al suo interno un comitato per le proposte di nomina alla carica di amministratore composto da amministratori non esecutivi.

Composizione e funzionamento del comitato per le nomine (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Fin dalla costituzione, nel 2000, la composizione del Comitato Nomine è stata sempre conforme a quanto previsto dal Codice nelle sue varie versioni.

Il Comitato Nomine attualmente in carica è stato nominato con delibera del 15 maggio 2018 a seguito del rinnovo dell'organo amministrativo ed è così composto: Alberto Pecci (non esecutivo), Fabia Romagnoli (non esecutivo, indipendente), Michele Legnaioli (non esecutivo, indipendente).

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Nomine si è riunito due volte (14 marzo; 15 maggio). Tutti i componenti erano presenti.

Quanto alla durata media delle riunioni, considerato che la riunione del 15 maggio, di soli 15 minuti ha avuto ad oggetto la nomina del presidente e pertanto non può ritenersi significativa ai fini del calcolo, la riunione del 14 marzo è durata 70 minuti.

I lavori svolti durante le riunioni sono stati coordinati dal presidente.

Ad entrambe le riunioni era presente il Collegio Sindacale, in una tramite un proprio componente all'altra al completo. Il presidente del Comitato ha relazionato al Consiglio nella adunanza del 15 marzo sulla riunione tenutasi il 14 marzo. La riunione del 15 maggio si è tenuta a valle della nomina del Comitato a seguito della elezione del nuovo Consiglio e ha avuto ad oggetto solo la designazione del presidente del Comitato.

Nel corso del 2019 il Comitato Nomine si è già riunito in data 12 marzo. Attualmente non ne sono programmate ulteriori.

Il Comitato Nomine nel corso dell'Esercizio è risultato composto di tre membri (Criterio applicativo 4.C.1., lett.a), in maggioranza da amministratori indipendenti (Principio 5.P.1).

Alle riunioni partecipano il segretario, nonché, su invito, almeno un componente del collegio sindacale e all'occorrenza l'internal auditor (Criterio applicativo 4.C.1., lett. f).

Le riunioni del Comitato sono verbalizzate a parte, come da regolamento, nell'apposito libro (Criterio applicativo 4.C.1., lett. d) .

Funzioni del comitato per le nomine

I compiti da svolgere e le modalità di funzionamento del Comitato Nomine sono stati formalizzati fin dalla costituzione avvenuta il 5 settembre 2000 nel regolamento approvato ad hoc dal Consiglio in pari data. Successivamente i compiti del Comitato Nomine sono stati rivisti in aderenza alle intervenute modifiche del Codice.

Ai sensi di quanto previsto dall'art. 9 del regolamento del Comitato Nomine, ad esso sono affidati, fra gli altri, i compiti di cui all'art. 5 del Codice.

Esso svolge le seguenti funzioni:

a) presiede alla trasparenza del procedimento di selezione degli amministratori e alla osservanza delle procedure di nomina contemplate nell'articolo 19 dello statuto sociale;

b) propone al consiglio di amministrazione candidati alla carica di amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire amministratori indipendenti;

c) formula pareri al consiglio di amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso ed esprime raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del consiglio sia ritenuta opportuna per un corretto ed efficace funzionamento, nonché sugli argomenti di cui agli artt. 1.C.3. (numero massimo incarichi di amministratore o sindaco) e 1.C.4. (fattispecie problematiche in tema di concorrenza) del Codice di Autodisciplina;

d) formula pareri e proposte al consiglio di amministrazione in merito alla definizione della politica in materia di diversità (età, genere, competenze professionali e percorsi formativi) nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, in particolare con riferimento agli obiettivi e alle modalità di attuazione;

e) svolge la istruttoria e formula le proposte relative alla valutazione della adozione di piani di successione degli amministratori esecutivi e ove necessario contribuisce alla predisposizione di tale piano;

f) presiede al processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione di cui all'art. 1, criterio applicativo 1.C.1.

lett. g) del Codice di Autodisciplina.

Nello svolgimento dei suoi compiti e funzioni il comitato ha facoltà di accedere alle informazioni e funzioni aziendali necessari per lo svolgimento degli stessi, nonché di avvalersi di consulenti esterni e di disporre delle eventuali risorse finanziarie messe a disposizione dalla Società in misura adeguata all'adempimento delle competenze affidategli.

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Nomine ha proceduto a supportare il Consiglio nel processo di autovalutazione annuale, ivi compresa la tematica della politica di successione, e della eventuale ricorrenza dei presupposti per la nomina del lead independent director nella seduta di approvazione del progetto di bilancio 2017. Esso inoltre ha presieduto alle indicazioni da fornire agli azionisti in vista del rinnovo del Consiglio tenuto conto anche delle Politiche applicate in materia di composizione degli organi di El.En. s.p.a. adottate il 14 novembre 2017.

Il Comitato Nomine nello svolgimento delle sue funzioni ha avuto accesso alle informazioni e alle funzioni aziendali che esso abbia ritenute necessarie allo svolgimento dei suoi compiti.

Attualmente il Comitato Nomine non ha ritenuto di avere necessità di avvalersi di consulenti esterni né quindi di disporre di apposite risorse finanziarie per l'assolvimento dei propri compiti.

8.0 COMITATO PER LA REMUNERAZIONE – ART. 6 CODICE

Ai sensi dell'art. 6.P.3. del Codice, il Consiglio fino dal 2000, ha nominato al suo interno un comitato per la remunerazione al fine di garantire la più esauriente informazione e ampia trasparenza sui compensi spettanti agli amministratori.

Composizione e funzionamento del comitato per la remunerazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Il Comitato Remunerazione attualmente in carica è stato nominato con delibera del 15 maggio 2018 a seguito del rinnovo dell'organo amministrativo ed è così composto: Fabia Romagnoli (non esecutivo, indipendente), Alberto Pecci (non esecutivo) e Michele Legnaioli (non esecutivo, indipendente).

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Remunerazione si è riunito tre volte (14 marzo; 15 maggio; 24 maggio). Tutti i componenti erano presenti.

Quanto alla durata media delle riunioni, considerato che la riunione del 15 maggio, di soli 15 minuti ha avuto ad oggetto la nomina del presidente e pertanto non può ritenersi significativa ai fini del calcolo, essa, calcolata sulle altre due, è di 80 minuti.

I lavori svolti durante le riunioni sono stati coordinati dal presidente. Egli ha dato notizia e relazionato sulle attività svolte in adunanza consiliare.

A tutte le riunioni è intervenuto o il Collegio Sindacale intero o un rappresentante dello stesso.

Nel 2019 il Comitato Remunerazione si è riunito già una volta in data 12 marzo.

Attualmente non ne sono programmate ulteriori.

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Remunerazione è risultato composto da amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti (Principio 6.P.3.).

Il Comitato Remunerazione nel corso dell'esercizio è risultato composto da almeno tre membri (Criterio applicativo 4.C.1., lett. a).

Tutti i componenti del Comitato Remunerazione, si è detto, sono soggetti di levatura che hanno maturato lunga esperienze in società quotate e/o di rilevanti dimensioni (Aeroporto di Firenze; KME; Mediobanca s.p.a.; Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, etc.).

Il Consiglio non ha pertanto ritenuto necessario procedere ad alcuna ulteriore valutazione in merito alla competenza specifica di uno dei componenti in materia contabile e finanziaria, e/o in materia di politiche retributive, emergendo per tutti i componenti tali caratteristiche dagli stessi curriculum vitae presentati all'atto dell'inserimento delle loro candidature nelle liste per la nomina dell'attuale Consiglio.

Il regolamento del Comitato Remunerazione prevede, all'art. 4, che nessun consigliere partecipi alle riunioni del comitato nelle quali vengono formulate le proposte al consiglio di amministrazione relative alla propria remunerazione. Il compenso degli amministratori non esecutivi e indipendenti viene deliberato dalla assemblea e pertanto essendo il Comitato Remunerazione composto di amministratori tutti non esecutivi, gli amministratori (esecutivi) ai quali si riferiscono le proposte di remunerazione non partecipano alle riunioni del comitato in cui vengono formulate le proposte relative alla propria remunerazione (Criterio applicativo 6.C.6.).

Ai lavori e alle riunioni del Comitato Remunerazione hanno partecipato il segretario e, su invito, in relazione agli specifici argomenti trattati (Criterio applicativo 4.C.1., lett. f) soggetti o professionisti che non ne sono membri nonché il Collegio Sindacale, talvolta per intero, talvolta tramite uno o due dei suoi componenti (commento all'art. 6 del Codice).

Le riunioni autonome del Comitato Remunerazione sono regolarmente verbalizzate (Criterio applicativo 4.C.1., lett. d).

Funzioni del comitato per la remunerazione

Il Comitato Remunerazione funziona ed ha i compiti descritti nel regolamento approvato ad hoc dal Consiglio di Amministrazione il 5 settembre 2000. Successivamente i compiti del Comitato Remunerazione sono stati rivisti in aderenza alle intervenute modifiche del Codice.

Resta inteso che il Comitato Remunerazione ha unicamente funzioni consultive e propositive e che, in conformità al dettato dell'art. 2389, comma 3, c.c. e all'art. 20 E dello statuto sociale, è di esclusiva competenza del Consiglio il potere di determinare la remunerazione degli organi delegati, del presidente e dei consiglieri investiti di particolari cariche acquisito il necessario parere del Collegio Sindacale in merito.

Il Comitato Remunerazione svolge le funzioni affidategli dal regolamento approvato dal Consiglio.

Esse consistono sostanzialmente nei compiti di cui all'art. 6 del Codice. Il Comitato pertanto, in veste consultiva e propositiva:

  • presenta al consiglio di amministrazione proposte per la definizione della politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche (Principio 6.P.4);

  • valuta periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, avvalendosi a tale ultimo riguardo delle informazioni fornite dagli amministratori delegati; formula al consiglio di amministrazione proposte in materia (Criterio applicativo 6.C.5);

  • presenta proposte o esprime pareri al consiglio di amministrazione sulla remunerazione degli amministratori esecutivi e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione; monitora l'applicazione delle decisioni adottate dal consiglio stesso verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance (Criterio applicativo 6.C.5).

  • svolge di propria iniziativa o allorchè richiesto dal Consiglio, le attività istruttorie e preparatorie adeguate e necessarie alla elaborazione della politica di remunerazione;

  • riferisce agli azionisti sulle modalità di esercizio delle proprie funzioni.

Nel corso dell'Esercizio non si è avvalso di servizi di consulenza esterni.

Il Comitato Remunerazione nel formulare le proprie proposte prevede:

  • che la remunerazione degli amministratori esecutivi sia definita in modo tale da allineare i loro interessi con il perseguimento dell'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo;

  • che una parte significativa della remunerazione complessiva dei consiglieri destinatari di deleghe gestionali o che svolgono funzioni attinenti alla gestione dell'impresa sia legata al raggiungimento di obiettivi specifici, anche di natura non economica, preventivamente indicati e determinati dal consiglio di amministrazione.

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Remunerazione ha svolto le seguenti attività:

a) verifica di quanto accaduto in relazione al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano di remunerazione incentivante 2017 e della parte variabile della retribuzione spettante agli amministratori esecutivi e ai dirigenti con responsabilità strategica;

b) definizione della proposta della politica di incentivazione e del piano di remunerazione incentivante 2018. In tale ambito esso ha formulato la proposta di politica di remunerazione oggetto poi della relazione sottoposta alla approvazione degli azionisti, nonché quella, specifica, sulla determinazione del compenso del nuovo organo amministrativo.

c) ha proceduto anche alla luce delle raccomandazioni espresse a tale proposito nella Lettera del Presidente per la Corporate Governance di Borsa Italiana all'esame del peso delle componenti variabili nelle remunerazioni degli esecutivi (consiglieri delegati e direttore generale); della esistenza di accordi di claw-back con riferimento al presidente e ai consiglieri delegati; della opportunità di introdurre negli obiettivi ultrannuali alcune aree legate alla c.d. sostenibilità; della indennità di fine mandato alla esame remunerazione presidente e consiglieri delegati.

Alle riunioni tenutasi nell'Esercizio ha partecipato il Collegio Sindacale per intero o in persona di un sindaco effettivo (commento all'art. 6 del Codice).

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato Remunerazione ha avuto la possibilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio (Criterio applicativo 4.C.1., lett. e).

Attualmente il Comitato Remunerazione non ha ritenuto di avere necessità di avvalersi di consulenti esterni né quindi di disporre di apposite risorse finanziarie per l'assolvimento dei propri compiti.

9.0 REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Le informazioni che seguono devono ritenersi integrate da quanto contenuto nella relazione sulla remunerazione ("Relazione sulla Remunerazione") pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter T.U.F. e dell'art. 84-quater Regolamento Consob e disponibile sul sito della Emittente www.elengroup.com nella sezione Investor relations/governance/documenti assembleari/2019/ASSEMBLEA ORDINARIA 30 APRILE-15 MAGGIO 2019.

* * *

Politica generale per la remunerazione

Il Consiglio ha definito le linee guida della politica di remunerazione per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche (Principio 6.P.4.) che ha sottoposto, nella prima parte della Relazione sulla Remunerazione 2018, all'esame e decisione della assemblea degli azionisti in occasione della approvazione del bilancio 2017. Secondo quanto previsto dal criterio applicativo 6.C.1 le caratteristiche principali sono le seguenti:

a) la componente fissa e la componente variabile attribuita ai consiglieri esecutivi e a quelli investiti di particolari cariche sono, tenuto conto della struttura della Emittente e del settore in cui essa opera, ritenute adeguatamente bilanciate in funzione degli obiettivi strategici e della politica di gestione dei rischi dell'Emittente;

b) sono previsti limiti massimi per le componenti variabili;

c) la componente fissa è ritenuta sufficiente a remunerare la prestazione dell'amministratore esecutivo o investito di particolari cariche anche qualora la componente variabile non venisse erogata per mancato raggiungimento degli obiettivi di performance indicati dal Consiglio.

d) gli obiettivi di performance – ovvero di risultati economici cui è collegata la erogazione delle componenti variabili (ivi compresi gli obiettivi definiti per i piani di remunerazione basati su stock option) – sono predeterminati nel primo trimestre dell'esercizio, misurabili e ritenuti collegati alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio periodo;

e) la corresponsione di tutta la componente variabile eventualmente maturata avviene nell'esercizio successivo a quello di riferimento;

f) a seguito della nomina del nuovo Consiglio, in data 15 maggio 2018 sono state formalizzate con il presidente e i due consiglieri delegati apposite intese contrattuali scritte che consentono alla Emittente di chiedere la restituzione di tutta la componente variabile della remunerazione attribuita loro dal Consiglio in virtù di piani di remunerazione incentivante approvati nel corso del loro mandato qualora le stesse siano state erogate per il raggiungimento di obiettivi contemplati in predetti piani che si siano rivelati successivamente falsati da dati rivelatisi manifestamente e oggettivamente errati;

g) non è prevista alcuna indennità per la cessazione anticipata del rapporto o per il suo mancato rinnovo bensì un solo trattamento di fine mandato di Euro 6.500,00 annui cadauno che viene corrisposto a fine mandato al presidente e ciascuno degli altri due consiglieri delegati.

Piani di remunerazione basati su azioni

L'assemblea degli azionisti ha approvato in data 12 maggio 2016 un piano di incentivazione 2016-2025 (Piano Sotck Option 2016-2025) a favore di amministratori, collaboratori e dipendenti della Emittente e di società controllate da attuarsi con l'assegnazione, anche in più tranche, a titolo gratuito di diritti di opzione alla sottoscrizione di azioni ordinarie della società di nuova emissione il cui esercizio è disciplinato nell'apposito regolamento che è stato approvato definitivamente dal Consiglio nella seduta del 13 settembre 2016 in sede di attuazione del piano. Nella stessa occasione il Consiglio ha proceduto ad identificare i destinatari, assegnare il quantitativo di opzioni e a determinare il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni ordinarie che verranno eventualmente emesse a fronte dell'esercizio delle opzioni da parte dei singoli beneficiari.

Tutti i dettagli del Piano sono contenuti nel Documento redatto ai sensi dell'articolo 84-bis, comma 1 e dello Schema 7 dell'Allegato 3A del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999 disponibile sul sito della Emittente www.elengroup.com sez. Documenti Societari/Piano Stock Option 2016-2025.

In particolare il Consiglio in sede di attuazione del piano ha stabilito quanto segue con riferimento agli amministratori della Emittente a presidio dell'osservanza del Criterio Applicativo 6.C.2.:

a) per tutti i beneficiari un vesting di tre anni: le opzioni assegnate potranno essere esercitate per una prima tranche a partire dal 14 settembre 2019;

b) con riferimento a beneficiari che siano amministratori della Emittente, la esercitabilità delle opzioni assegnate è stata subordinata alla circostanza che, con riferimento all'esercizio precedente quello dell'eventuale esercizio delle opzioni, i destinatari abbiano raggiunto il valore cancello di almeno uno degli obiettivi loro assegnati in relazione agli annuali piani di remunerazione incentivante approvati ogni anno dal Consiglio stesso su proposta del Comitato per la Remunerazione;

c) con riferimento a beneficiari che siano amministratori della Emittente è stato stabilito, e gli stessi poi si sono

impegnati in sede di assegnazione, che essi debbano trattenere fino alla fine del loro mandato almeno il 5% delle azioni rivenienti dall'esercizio delle opzioni loro assegnate.

Remunerazione degli amministratori esecutivi

Una parte significativa della remunerazione degli amministratori destinatari di deleghe gestionali (presidente e consiglieri delegati) è legata ai risultati economici conseguiti dall'Emittente e/o al raggiungimento di altri obiettivi specifici preventivamente indicati dal Consiglio, su proposta del Comitato per la Remunerazione, in coerenza con la politica di remunerazione anche incentivante predisposta dal Consiglio e poi approvata dalla assemblea degli azionisti del 27 aprile 2018 sia quanto all'ammontare massimo da porre al servizio della stessa (Principio 6.P.2) sia quanto alle linee guida.

Il piano di remunerazione incentivante è stato predisposto al Consiglio nella seduta del 15 marzo 2018 e avendo la assemblea poi approvato senza modifiche le linee proposte dal Consiglio è stata confermata nella adunanza del 15 maggio 2018.

Remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche

Quanto ai dirigenti con responsabilità strategiche, dal 1 gennaio 2017, la Società ha nominato un Direttore Generale il quale è destinatario di un piano di remunerazione incentivante nei termini descritti nella Relazione sulla Remunerazione.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2016-2025 il Consiglio ha adottato in sede di attuazione le stesse modalità previste per gli amministratori della Emittente con riferimento alla previsione quale presupposto di esercizio delle opzioni assegnate, che egli abbia raggiunto il valore cancello di almeno uno degli obiettivi assegnatigli in relazione agli annuali piani di remunerazione incentivante approvati ogni anno dal Consiglio stesso su proposta del Comitato per la Remunerazione.

Il Consiglio ha, inoltre, ritenuto di attribuire una remunerazione di tipo incentivante anche al presidente del Comitato Tecnico Scientifico il quale, ancorchè non sia dirigente della Emittente, viene ritenuta figura di rilevanza strategica in virtù della caratterizzazione della società quale impresa fondata sulla ricerca.

Meccanismi di incentivazione del responsabile della funzione di internal audit e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

I meccanismi di incentivazione del responsabile della funzione di internal audit e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sono definiti dall'amministratore delegato al controllo interno e ritenuti coerenti con i compiti a loro assegnati (Criterio applicativo 6.C.3.).

Remunerazione degli amministratori non esecutivi

La remunerazione degli amministratori non esecutivi viene stabilita dalla assemblea degli azionisti in misura fissa e non risulta in alcun modo legata ai risultati economici conseguiti dall'Emittente (Criterio applicativo 6.C.4.).

La remunerazione degli amministratori non esecutivi è rappresentata dalla remunerazione di base stabilita dalla assemblea degli azionisti per tutti i consiglieri all'atto della nomina e attualmente determinata in Euro 15.000,00 annui.

Gli amministratori non esecutivi non risultano destinatari di piani di incentivazione a base azionaria (Criterio applicativo 6.C.4.).

***

Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF)

Fatto salvo il trattamento di fine mandato stabilito dalla assemblea ai sensi dell'art. 17 del TUIR, all'atto della nomina a favore del presidente e di eventuali consiglieri delegati nell'ammontare massimo complessivo di euro 19.500,00 all'anno, non sono stati stipulati accordi tra l'Emittente e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento/revoca senza giusta causa o se il rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto.

Allo stato attuale non esistono diritti assegnati ulteriori rispetto al trattamento di fine mandato sopra descritto, non esistono accordi che prevedono l'assegnazione o il mantenimento di benefici non monetari a favore dei soggetti che hanno cessato il loro incarico né la stipula di contratti di consulenza per un periodo successivo alla cessazione del rapporto; non esistono accordi che prevedono compensi per impegni di non concorrenza.

Il direttore generale ha sottoscritto all'atto della nomina un impegno di non concorrenza per tutta la durata del rapporto e per i due anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente, in relazione al quale percepisce una indennità in corso di rapporto. Per gli ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione.

10.0 COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Sino dal 2000 il Consiglio ha costituito nel proprio ambito un comitato per il controllo interno, ridenominato nel 2012 "comitato controllo e rischi" (Principio 7.P.3., lett. a, n. ii) e 7.P.4.).

Composizione e funzionamento del comitato controllo e rischi (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Fin dalla costituzione, nel 2000, la composizione è stata sempre conforme a quanto previsto dal Codice nelle sue varie versioni.

Il Comitato Controllo e Rischi attualmente in carica è stato nominato con delibera del 15 maggio 2018 a seguito del rinnovo dell'organo amministrativo ed è così composto: Fabia Romagnoli (non esecutivo, indipendente), Alberto Pecci (non esecutivo) e Michele Legnaioli (non esecutivo, indipendente).

Il Comitato Controllo e Rischi si riunisce sempre prima della approvazione da parte del Consiglio del progetto di relazione finanziaria annuale e della relazione semestrale, nonché ogniqualvolta uno dei suoi componenti, il Consiglio o il consigliere delegato al controllo interno o il preposto al controllo interno lo richieda.

Nel corso dell'Esercizio si è riunito cinque volte (15 febbraio; 14 marzo; 15 maggio; 24 maggio; 12 settembre).

Quanto alla durata media delle riunioni, considerato che la riunione del 15 maggio, di soli 15 minuti ha avuto ad oggetto la nomina del presidente e pertanto non può ritenersi significativa ai fini del calcolo, essa calcolata sulle altre quattro, è stata di 84 minuti. Alle riunioni hanno partecipato tutti i componenti.

I lavori svolti durante le riunioni sono stati coordinati dal presidente. Egli ha dato notizia e relazionato sulle attività svolte in adunanza consiliare.

Nel 2019 il Comitato Controllo e Rischi si è riunito già una volta in data 14 marzo.

Attualmente è programmata almeno una riunione nel mese di settembre.

Il Comitato Controllo e Rischi nel corso dell'Esercizio è risultato composto da amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti (Principio 7.P.4.).

Il Comitato Controllo e Rischi nel corso dell'Esercizio è risultato composto da almeno tre membri (Criterio applicativo 4.C.1., lett. a).

Tutti i componenti del Comitato possiedono una esperienza in materia contabile e finanziaria e gestione dei rischi, ritenuta adeguata dal Consiglio al momento della nomina (Principio 7.P.4.) per i motivi già ricordati in sede di esposizione sul Comitato Remunerazione.

Alle riunioni del Comitato partecipa il Collegio Sindacale, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili, l'amministratore delegato al controllo interno, il segretario, gli internal auditor e, ove necessario, su singoli punti all'ordine del giorno il soggetto o professionista che il presidente ritenga utile alla trattazione (Criterio applicativo 4.C.1., lett. f).

Funzioni attribuite al comitato controllo e rischi

Il Comitato funziona ed ha i compiti descritti nel regolamento approvato ad hoc dal Consiglio di Amministrazione il 5 settembre 2000. Successivamente i compiti del Comitato Controllo e Rischi sono stati rivisti in aderenza alle intervenute modifiche del Codice e alla normativa.

Infatti alla luce del D. Lgs. 39/2010, che ha ridisegnato alcuni aspetti del controllo interno, la Emittente, in forza di quanto contenuto nell'Avviso di Borsa n. 18916 del 21 dicembre 2010 - relativo ai requisiti che devono possedere gli emittenti appartenenti al segmento STAR – aveva già proceduto con delibera del 13 maggio 2011 ad attribuire al comitato un ruolo di mero supporto con riferimento alle attività riservate dal D. Lgs. 39/2010 al collegio sindacale circa la revisione legale dei conti.

Inoltre, nel novembre 2015, a seguito delle modifiche apportate al Codice nel luglio 2015, si è proceduto a precisare nel regolamento del Comitato Controllo e Rischi il ruolo di supporto istruttorio alle valutazioni e decisioni del consiglio di amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio sia venuto a conoscenza (7.C.2 lett. g)

Infine, con delibera del 14 novembre 2018, il regolamento è stato integrato con la funzione relativa al ruolo svolto dal Comitato Controllo e Rischi circa la formulazione di pareri e proposte al consiglio di amministrazione in merito alla definizione della politica in materia di sostenibilità ai sensi del D. Lgs. 254/2016

Esso attualmente, pertanto, svolge i seguenti compiti.

Innanzitutto quelli di cui al Regolamento Parti Correlate Consob e, quindi esso:

(a) esamina, analizza e esprime parere preventivo sulle procedure, e sulle relative modifiche, adottate dal consiglio di amministrazione in materia di operazioni con parti correlate;

(b) svolge i compiti ad esso affidati in dette procedure in ordine alla istruzione ed esame delle operazioni con parti correlate soggette alle stesse.

Inoltre nell'ambito dell'art. 7 del Codice, in veste consultiva e propositiva, all'occorrenza, analizza le problematiche ed istruisce le pratiche rilevanti per il controllo delle attività aziendali e in particolare, per quanto compatibile con le funzioni attribuite dalla legge al collegio sindacale di società quotate, procede a:

(a) assistere, anche formulando pareri preventivi, il Consiglio nella definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nella valutazione periodica dell'adeguatezza e dell'efficacia di detto sistema, nonché nella attività di verifica della identificazione e adeguata gestione dei principali rischi aziendali, afferenti la società e le controllate, e di determinazione del grado di compatibilità dei rischi identificati quali afferenti alla società o alle sue controllate con una gestione della impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati e anche nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo della attività sociale;

(b) valutare, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Società, sentiti il revisore contabile e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e, nel caso di gruppi, la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;

(c) esprimere pareri su specifici aspetti inserenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;

(d) esaminare le relazioni periodiche, aventi ad oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione internal audit;

(e) monitorare l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di internal audit;

(f) chiedere, a propria discrezione e dandone contestuale comunicazione al presidente del Collegio Sindacale, alla funzione di internal audit, lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative;

(g) coadiuvare il Collegio Sindacale, ove da questo espressamente richiesto, nella valutazione delle proposte formulate dalle società di revisione per ottenere l'affidamento del relativo incarico, valutare il piano di lavoro predisposto per la revisione e i risultati esposti nella relazione e nella lettera di suggerimenti;

(h) coadiuvare il Collegio Sindacale, ove da questo espressamente richiesto, nella attività di vigilanza sull'efficacia del processo di revisione contabile;

(i) riferire al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonchè sulla adeguatezza del sistema di controllo interno e gestione dei rischi;

(l) formulare pareri sulla nomina, revoca e remunerazione del responsabile della funzione di internal audit e sulla dotazione di quest'ultimo delle risorse adeguate all'espletamento delle relative funzioni e responsabilità;

(m) supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del consiglio di amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio sia venuto a conoscenza;

(n) svolgere gli ulteriori compiti che, di volta in volta, gli verranno attribuiti dal Consiglio.

Infine, con riferimento alle tematiche della c.d. sostenibilità di cui al D. Lgs. 254/2016 il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e decisioni relative alle questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder, alla responsabilità sociale d'impresa, all'esame degli scenari per la predisposizione del piano strategico e alla corporate governance della Società e del Gruppo.

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Controllo e Rischi ha proceduto alla esecuzione delle seguenti attività:

a) esame e formulazione di parere favorevole con riferimento all'assetto del sistema di controllo interno e controllo rischi a seguito della nomina del nuovo consiglio di amministrazione;

b) esame e valutazione delle attività svolte dal dirigente preposto nell'ambito della L. 262/2005;

c) esame e valutazione del piano di audit 2019 e delle attività svolte dagli internal auditor in ordine: alla verifica dell'operatività ed idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi con riferimento all'area di formazione del bilancio; all'aggiornamento della matrice delle aree soggette a controllo e delle attività di controllo svolte e/o programmate; analisi dei presidi e del funzionamento dell'area gestione e recupero crediti; analisi del nuovo assetto organizzativo del reparto amministrativo e dell'area magazzino a seguito di avvicendamento nel ruolo di responsabile;

d) esame e valutazione delle raccomandazioni contenute nella Lettera del Presidente per la Corporate Governance di Borsa Italiana procedendo ad identificare quali ambiti sui quali intervenire con margini di miglioramento quello della tempistica di informativa preconsiliare su alcuni specifici argomenti e di formalizzazione delle indagini poste alla base del processo di autovalutazione consiliare;

e) esame e valutazione della procedura interna sulle operazioni con parti correlate e proposta di revisione dello stesso con riferimento ad alcuni modifiche relative ad intervenute modifiche normative;

f) esame e valutazione della procedura interna sul trattamento delle informazioni societarie e proposta di revisione dello stesso con riferimento all'aggiornamento della informativa da fornire ai soggetti iscritti nel registro con la normativa comunitaria sia con riferimento al Reg. UE 596/2014 (MAR) che al Reg. UE 679/2016 (GDPR) alla normativa allegata alla informativa ai soggetti iscritti nel registro;

g) supporto al Consiglio nel conferimento dell'incarico alla società di revisione relativo alla assistenza metodologica in vista dell'entrata in vigore del principio contabile IFRS 16;

h) supporto al Consiglio nel conferimento dell'incarico società di revisione ex D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254 relativo alla certificazione della dichiarazione non finanziaria relativa all'esercizio 2018.

Ai lavori del Comitato Controllo e Rischi partecipa solitamente l'intero Collegio Sindacale e comunque costantemente almeno uno dei componenti (Criterio applicativo 7.C.3.).

Le riunioni del Comitato Controllo e Rischi sono regolarmente verbalizzate (Criterio applicativo 4.C.1., lett. d).

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché ove lo ritenga opportuno di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio (Criterio applicativo 4.C.1., lett. e).

Nel corso dell'Esercizio il Comitato non si è avvalso di consulenti esterni.

Il Consiglio che a seguito del rinnovo del mandato ha disegnato, confermando quello precedente, l'assetto del sistema di controllo interno e gestione dei rischi ha determinato in euro 80.000,00 il budget attribuito complessivamente all'intero sistema di controllo interno e gestione rischi, ivi compreso il Comitato Controllo e Rischi.

11.0 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio nell'ambito della propria attività di gestione della Emittente e nel definire i propri piani strategici, industriali e finanziari valuta la natura e il livello rischio compatibile con gli obiettivi prefissati.

Il Consiglio ha definito, dando poi mandato ai vari organi coinvolti nel sistema di controllo interno (amministratore delegato, internal auditor, comitato, organo di vigilanza, dirigente preposto etc.) le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati (Criterio applicativo 7.C.1., lett. a).

Le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (Criterio applicativo 7.C.1., lett. d) della Emittente sono rappresentati da un lato da regole e procedure dall'altro da organi di governance e di controllo.

Le regole sono innanzitutto costituite da una serie di principi fondamentali, codificate nel Codice Etico; in secondo luogo da una serie di procedure di secondo livello (quelle ex D. Lgs. 231/01, L. 262/05, L. 81/09, regolamentazione interna su trattamento informazioni riservate, operazioni con parti correlate, internal dealing etc.) le quali consentono di calare nella realtà aziendale e di rendere operativi i predetti principi di carattere generale.

Dall'altro lato, eseguono il controllo di osservanza delle regole e procedure, sulla base delle competenze e funzioni definite e attribuite dal Consiglio ai diversi organi ai rispettivi livelli: internal auditors; dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari; organismo di vigilanza 231; comitato di controllo e rischi; società di revisione; collegio sindacale; responsabile della protezione dei dati designato ex art. 37 Reg. UE 679/2016.

I dettagli dell'attuale conformazione del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di informativa finanziaria, anche consolidata, (ex art. 123-bis, comma 2, lettera b), TUF), sono descritti nell'Allegato 1. Qui si intende dar conto per grandi linee del percorso seguito dalla Emittente dopo l'entrata in vigore della L. 262/2005.

In data 15 maggio 2007, il Consiglio, in attuazione dell'art. 154-bis TUF, al fine di formalizzare un insieme di regole e di test da impiantare sull'assetto esistente relativo al processo di formazione della informativa finanziaria, anche consolidata, ha designato il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari nella persona del Dott. Enrico Romagnoli, soggetto alle dipendenze della società fino dall'ammissione delle azioni al mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana s.p.a..

Inizialmente, l'Emittente, avvalendosi della collaborazione della società Price Waterhouse Coopers (società diversa da quella che svolge il controllo contabile nella Emittente), ha istituito un gruppo di lavoro con l'obiettivo di eseguire un'analisi del sistema di controllo interno ("SCI") con riferimento anche ai compiti assegnati dalla legge alla figura del dirigente proposto alla redazione dei documenti contabili e societari.

L'analisi è stata condotta prendendo a modello il CoSo Report – Internal Control Integrated Framework. Alla conclusione del progetto è stato redatto un documento, di sintesi, riepilogativo dei risultati emersi a fronte dei quali sono stati individuati gli specifici strumenti da applicare al fine di assicurare il coordinamento e il funzionamento di tutti gli elementi del SCI che riguardino informazioni e dati sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria previsti dalla legge e/o diffusi al mercato.

Dal quel momento il dirigente preposto svolge la sua attività nell'ottica del miglioramento continuo e della verifica costante degli strumenti adottati ed in tale ambito, nel corso dell'Esercizio 2012/2013 il dirigente preposto, in collaborazione anche con Deloitte ERS, ha compiuto attività dirette alla revisione dell'impianto procedurale per le società in scope esistenti secondo un'ottica risk based per una migliore analisi dei rischi connessi alla reportistica finanziaria. Tale modello è stato applicato anche alle nuove società entrate in scope successivamente.

Il Consiglio in data 14 novembre ha approvato il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di internal auditor sentiti il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale e l'amministratore delegato al controllo interno (Criterio applicativo 7.C.1 lett. c)).

Il Consiglio attraverso la attività posta in essere e coordinata dal Comitato Controllo e Rischi, dal Collegio Sindacale nonché delle relazioni sulle attività svolte dal responsabile della funzione di internal audit, dal dirigente preposto e dall'organo di vigilanza 231, del responsabile della protezione dei dati designato ex art. 37 Reg. UE 679/2016 ha valutato, per settori e con esito positivo, nelle sedute del 15 marzo, 15 maggio, 12 settembre, 14 novembre l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione rischi rispetto alle caratteristiche della impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia (Criterio applicativo 7.C.1., lett. b) e d)).

11.1. AMMINISTRATORE ESECUTIVO INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio ha individuato un amministratore incaricato della istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (Principio 7.P.3, lett. a), n.(i)).

Tale incarico è stato conferito all'Ing. Andrea Cangioli, consigliere delegato.

Egli ha il compito di sovrintendere, a nome del Consiglio, alla funzionalità del sistema di controllo e gestione rischi e svolge i compiti e le funzioni di cui al Codice, in particolare: cura la identificazione e la sottoposizione periodica all'esame del Consiglio dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance) tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate sottoponendoli periodicamente all'esame del Consiglio in occasione della illustrazione dei dati finanziari e dell'andamento della gestione della Emittente e del gruppo (Criterio applicativo 7.C.4., lett. a); dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia (Criterio applicativo 7.C.4., lett. b); cura l'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare (Criterio applicativo 7.C.4., lett. c); chiede regolarmente alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nella esecuzione di operazioni aziendali, mantenendone informati Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale (Criterio applicativo 7.C.4., lett. d)); riferisce regolarmente al Comitato Controllo e Rischi/Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale di problematiche o criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto notizia, anche se nel corso dell'Esercizio non ve ne è stata necessità (Criterio applicativo 7.C.4. lett. e)).

11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT

Fino dal 2000 il Consiglio ha nominato uno o più soggetti incaricati di verificare che il sistema di controllo interno sia sempre adeguato, operativo e funzionante (preposto/i al controllo interno o internal auditors) (Criterio applicativo 7.P.3., lett. b).

Gli attuali responsabili della funzione di internal auditing sono per la gran parte la Sig.ra Cristina Morvillo e per la sola area di formazione bilanci, il Dott. Lorenzo Paci entrambi nominati su proposta dell'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e sentito il parere del Comitato Controllo e Rischi (Criterio applicativo 7.C.1., seconda parte) e con il beneplacito del collegio sindacale.

Il Consiglio è il soggetto incaricato alla definizione della remunerazione del/dei responsabile/i della funzione di internal auditor coerentemente con le politiche aziendali, su proposta dell'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, sentito il parere del comitato controllo e rischi (Criterio applicativo 7.C.1., seconda parte) e del collegio sindacale.

I responsabili della funzione di internal auditor non sono responsabile/i di alcuna area operativa e dipendono gerarchicamente dal Consiglio (Criterio applicativo 7.C.5., lett. b)).

I responsabili della funzione di internal auditor verificano sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di audit, approvato annualmente dal Consiglio, basato su un processo strutturato di analisi e di prioritizzazione dei principali rischi (7.C.5, lett. a)).

I responsabili della funzione di internal auditor, ciascuno per quanto di propria competenza, hanno accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico (Criterio applicativo 7.C.5., lett. c)); hanno predisposto relazioni semestrali contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nei settori di indagine loro assegnati nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, oltre che una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (Criterio applicativo 7.C.5., lett. d)) e le hanno trasmesse ai presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio nonché all'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (Criterio applicativo 7.C.5., lett. f)); non hanno avuto occasione di relazionare su eventi di particolare rilevanza (Criterio applicativo 7.C.5., lett. e)); hanno verificato, avvalendosi dell'attività di verifica e controllo svolta dal dirigente preposto per la 262/2005 in conformità al modello COBIT "Control Objectives for Information and related Technology" l'affidabilità dei sistemi informativi a supporto dell'attività contabile (Criterio applicativo 7.C.5, lett. g).

Attualmente essi non hanno ritenuto di avere necessità di avvalersi di consulenti esterni né quindi di disporre di apposite risorse finanziarie per l'assolvimento dei propri compiti. Il Consiglio che a seguito del rinnovo del mandato ha disegnato, confermando quello precedente, l'assetto del sistema di controllo interno e gestione dei rischi ha determinato in euro 80.000,00 il budget attribuito complessivamente all'intero sistema di controllo interno e gestione rischi.

Nel corso dell'Esercizio le attività di controllo svolte dalla funzione di internal auditor hanno avuto ad oggetto la verifica dell'operatività ed idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi con riferimento all'area di formazione del bilancio; aggiornamento della matrice delle aree soggette a controllo e delle attività di controllo svolte e/o programmate; analisi delle aree recupero crediti e riorganizzazione dei reparti amministrativo e magazzino centrale; le attività svolte in ambito L. 262/05.

***

La funzione di internal auditing con riferimento alla area di formazione bilanci che residua all'area di monitoraggio ex L. 262/05 è affidata al Dott. Lorenzo Paci, commercialista, soggetto esterno coinvolto nelle attività di implementazione del modello ex D. Lgs. 231/2007, membro dell'organismo di vigilanza 231 e ritenuto soggetto di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza ed organizzazione. La esternalizzazione della funzione del controllo interno con riferimento all'area bilanci ha origine in valutazioni di ottimizzazione delle risorse eseguita nel febbraio 2005 dal Consiglio all'atto dell'avvicendamento del preposto al controllo interno indentificato in una figura appartenente all'ufficio finanza e bilanci e dedicata alla predisposizione dei bilanci delle società del gruppo.

Una corretta segregazione fra attività operative e di controllo ha indotto il Consiglio a proseguire nel solco di tale scelta.

11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. 231/2001

L'Emittente ha un modello di organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001. Quanto alle società controllate aventi rilevanza strategica esso è stato adottato da parte di Quanta System s.p.a., ASA s.r.l. e da parte della controllata Deka M.E.L.A. s.r.l..

Il modello attuale della Emittente è frutto della revisione periodica di quello inizialmente approvato e del suo continuo aggiornamento all'evoluzione della platea di fattispecie dei reati presupposto, di volta in volta introdotte dal legislatore. Nell'ottica di prevenire la commissione dei reati correlati in qualche modo all'attività della Emittente, avuto riguardo alla sua struttura e tenuto conto della area nella quale essa opera, il Consiglio ha deciso di includere nel proprio modello 231 la parte salute e sicurezza sul luogo di lavoro valida anche ai fini dell'art. 30 L. 81/09.

Oltre ai reati relativi alla sicurezza e salute sul lavoro, l'attuale modello ex D. Lgs. 231/2001 della Emittente è finalizzato alla prevenzione dei reati contro la pubblica amministrazione, dei reati societari, degli abusi di mercato, dei reati ambientali, dei reati transnazionali, dei reati di ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

L'organismo di vigilanza è collegiale e composto di tre membri di cui uno è il Dott. Paolo Caselli, sindaco effettivo. Attualmente la Emittente ancorché abbia statutariamente previsto la facoltà di attribuire al Collegio Sindacale detta funzione, ha reputato di maggior efficacia mantenere l'attuale assetto dell'organismo di vigilanza: un sindaco effettivo e i responsabili internal auditing.

11.4. SOCIETA' DI REVISIONE

La revisione contabile è affidata ai sensi degli artt. 13, 17 e 19, D. Lgs. 39/2010 a società di revisione iscritta all'apposito albo CONSOB: la assemblea del 15 maggio 2012 ha conferito incarico di revisione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato della società per gli esercizi 2012-2020 alla società Deloitte & Touche s.p.a. L'incarico scade con la approvazione del bilancio 2020.

11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI E ALTRI RUOLI E FUNZIONI AZIENDALI

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari è il Dott. Enrico Romagnoli il quale è dirigente dell'ufficio bilanci della Emittente e svolge anche il ruolo di Investor Relator.

Il dirigente preposto è nominato a termini di statuto dal Consiglio e, recita l'art. 20 G deve possedere i requisiti di onorabilità previsti dalla legge per sindaci e amministratori e caratteristiche e requisiti professionali, sia in termini di preparazione e formazione, sia in termini di esperienze lavorative maturate, adeguate allo svolgimento dell'incarico affidatogli.

Il preposto alla redazione dei documenti contabili societari dispone di tutti i poteri e i mezzi necessari ad un appropriato svolgimento di tale funzione.

I principi e le modalità attuate dal preposto sono descritte in dettaglio nell'Allegato1.

11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

In concreto, si è già detto e senza volersi dilungare nel ripetere, la Emittente provvede ad uno stretto coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e gestione dei rischi attraverso la designazione incrociata di soggetti appartenenti a un organo quali componenti di altri oppure attraverso la partecipazione ai lavori dei vari soggetti di appartenenti agli altri organi coinvolti nel sistema di controllo e gestione rischi.

12.0 INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Con riferimento alle operazioni nelle quali uno degli amministratori abbia interesse o alle operazioni con parti correlate, da intendersi quali quelle individuate sulla base dello IAS 24, lo statuto precisa all'art. 20 che debba avvenire in via preventiva la approvazione da parte del Consiglio di operazioni aventi un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario, con particolare riferimento alle operazioni con parti correlate, a quelle nelle quali un consigliere sia portatore di interesse proprio o di terzi o che siano inusuali o atipiche.

Inoltre il Consiglio, in attuazione di quanto previsto dall'art. 2391-bis del codice civile ha adottato in data 30 marzo 2007 una apposita procedura denominata "Regolamento per la disciplina delle operazioni con parti correlate di El.En. s.p.a.", che in osservanza anche di quanto stabilito del Regolamento Parti Correlate CONSOB emanato nel corso dell'Esercizio è stato rivisto nel 2010. Tale regolamento contiene le regole che disciplinano l'approvazione e l'esecuzione di operazioni poste in essere dalla Emittente, sia direttamente sia per mezzo di società controllate, con controparti in relazione alle quali la preesistenza di un vincolo partecipativo, di un rapporto di lavoro o professionale o di uno stretto legame parentale potrebbe condizionare la conclusione, regolamentazione e consistenza del rapporto contrattuale. Tale regolamento ha reso in termini formali l'intento, peraltro da sempre perseguito dalla Emittente, di agire assicurando che il compimento di operazioni con parti correlate - per tali intendendosi anche le operazioni nelle quali la correlazione esista con un interesse dell'amministratore o del sindaco proprio o per conto di terzi - avvenga nel rispetto massimo dei criteri di trasparenza e correttezza sia sostanziale sia procedurale delle operazioni stesse.

La Emittente e i suoi amministratori hanno sempre agito in conformità a quanto previsto dal codice civile in argomento (artt. 2391 e 2391-bis).

Inoltre nel manuale delle procedure amministrative e gestionali, vigente fin dal 2000, è prevista, anche ai fini della mappatura delle parti correlate alla Emittente, una apposita procedura di controllo dei rapporti con le parti correlate e della esistenza di conflitti di interesse che coinvolgano gli organi amministrativi o di controllo.

Essa prevede che il preposto al controllo interno/internal auditor proceda almeno ogni sei mesi alla verifica, tramite intervista dei soggetti facenti parte del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, alla eventuale individuazione di ulteriori parti correlate nonché alla esistenza di situazioni foriere di conflitti di interesse.

Concretamente tale indagine viene svolta tramite intervista scritta consistente in un questionario che viene compilato e sottoscritto dai soggetti predetti e conservato in archivio a cura del preposto per il controllo interno/internal auditor.

La procedura approvata dal Consiglio contiene i criteri per la individuazione delle operazioni che debbono essere approvate dal Consiglio stesso previo parere del Comitato Controllo e Rischi.

Oltre alla disposizione statutaria in materia (art. 20 E) e al regolamento interno in virtù dei quali, in particolare, i consiglieri delegati, sono tenuti, a norma del citato art. 20 E cit., ad evidenziare tempestivamente – ai fini della prevista approvazione in via preventiva - le operazioni in potenziale conflitto di interessi, di quelle con controparti correlate, nonché quelle che siano atipiche o inusuali rispetto alla normale gestione d'impresa, il Consiglio aveva originariamente previsto che il consigliere portatore di un interesse per conto proprio o di terzi in una determinata operazione, ne dia preventiva informazione alla adunanza chiamata a deliberare sul punto e se ne allontani.

Il Regolamento interno per le operazioni con parti correlate è stato oggetto di esame da parte del Comitato e Rischi nel corso dell'Esercizio e il Consiglio nella seduta del 14 marzo 2019 ha proceduto a integrarlo riproducendo all'interno alcune delle disposizioni del Regolamento Parti Correlate Consob in sostituzione dei semplici richiami al fine di renderne più agevole la lettura e la ricostruzione del quadro operativo, nonché a disciplinare in dettaglio i presidi equivalenti e ad affinare la previsione dell'art. 6 in relazione alle delibere relative a operazioni in cui vi sia una correlazione derivante da un interesse dell'amministratore o del sindaco. A tal proposito è stato sostituito l'obbligo di allontanamento/astensione dalla delibera con il potere degli amministratori indipendenti di chiedere il rinvio della adunanza e della delibera per l'acquisizione di maggiori informazioni.

13.0 NOMINA DEI SINDACI

In conformità al dettato dell'art. 144-sexies Regolamento Emittenti Consob, nonché dell'art. 148, comma 2, TUF come da ultimo modificato dal D. Lgs. 27/2010, e della normativa in tema di equilibrio di cui alla L. 12 luglio 2011, n. 120, l'art. 25 dello statuto sociale prevede la seguente procedura di nomina.

"Art. 25 – Collegio Sindacale (…omissis…) Per la nomina dei componenti del Collegio Sindacale si osserva la seguente procedura. I Soci che intendano proporre dei candidati alla nomina di Sindaco devono depositare presso la sede sociale almeno venticinque giorni prima di quello fissato per l'Assemblea ordinaria in prima convocazione:

a) una lista contenente i nominativi indicati in numero progressivo e divisi in due sezioni: una, dei candidati a sindaco effettivo, l'altra di quelli a Sindaco supplente.

b) unitamente alla lista, una esauriente descrizione del profilo professionale delle persone designate alla carica, fornendo adeguata motivazione delle ragioni della proposta nonché un curriculum vitae di ciascun candidato;

c) unitamente alla lista, la dichiarazione con la quale ogni singolo candidato accetta la propria candidatura e attesta, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità ed incompatibilità nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa applicabile e dallo Statuto per le rispettive cariche.

d) unitamente alla lista una dichiarazione dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente , una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante la assenza di rapporti di collegamento previsti dall'art. 144-quinquies Regolamento Consob 11971/1999 con questi ultimi.

Le liste devono indicare l'elenco identificativo dei soci, o il nominativo del socio, che presenta la lista con indicazione completa dei dati anagrafici e della percentuale di capitale singolarmente e complessivamente posseduta.

La formazione delle liste contenenti un numero di candidati non inferiore a tre deve avvenire nell'osservanza delle prescrizioni normative relative al rispetto dell'equilibrio fra generi.

Ogni Socio può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista e ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista, a pena di ineleggibilità.

Hanno diritto di presentare le liste soltanto i Soci che da soli o insieme ad altri Soci rappresentino la quota di partecipazione al capitale sociale nella misura stabilita dall'art. 147-ter D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, o in quella, ancorché superiore, stabilita dalla Consob con regolamento tenendo conto della capitalizzazione, del flottante e degli assetti proprietari delle società quotate.

La titolarità della quota minima di partecipazione necessaria alla presentazione delle liste è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore dei soci nel giorno in cui le liste sono depositate presso la società. La relativa certificazione deve essere prodotta comunque almeno ventuno giorni prima di quello fissato per l'assemblea ordinaria in prima convocazione.

I Sindaci vengono nominati dall'Assemblea ordinaria sulla base delle liste presentate dai Soci nelle quali i candidati sono elencati mediante un numero progressivo. Ogni Socio avente diritto di voto potrà votare una sola lista.

Nel caso in cui alla data di scadenza del termine sopra previsto per la presentazione delle liste sia stata depositata una sola lista, ovvero soltanto liste presentate da soci che in base a quanto stabilito nel comma 4 dell'art. 144-sexies Regolamento Consob 11971/1999, risultino collegati tra loro ai sensi dell'art. 144-quinquies Regolamento Consob 11971/1999, possono essere presentate liste sino al quinto giorno successivo a tale data. In tal caso le soglie di partecipazione al capitale sopra previste per la presentazione delle liste sono ridotte della metà.

Nel caso siano state presentate più liste, per l'elezione dei membri del Collegio Sindacale si procederà come segue:

a) i voti ottenuti da ciascuna lista saranno divisi per uno, due, tre etc., secondo il numero progressivo attribuito ai candidati da eleggere;

b) i quozienti così ottenuti saranno assegnati progressivamente ai candidati di ciascuna lista nell'ordine dalla stessa previsto e verranno posti in un'unica graduatoria decrescente;

c) risulteranno eletti coloro che otterranno i quozienti più elevati.

Almeno un Sindaco Effettivo dovrà sempre essere tratto dalla lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti. Pertanto, nel caso in cui i tre quozienti più elevati siano ottenuti da candidati tutti appartenenti a liste di maggioranza, l'ultimo Sindaco Effettivo da eleggere sarà comunque tratto dalla lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti, pur avendo egli ottenuto un quoziente inferiore al candidato di maggioranza con il terzo quoziente più elevato.

Nel caso in cui i candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulterà eletto il candidato della lista che non abbia ancora eletto alcun Sindaco ovvero nel caso in cui tutte le liste abbiano eletto lo stesso numero di Sindaci, risulterà eletto il candidato di quella lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti di lista e sempre a parità di quoziente si procederà a nuova votazione da parte dell'intera Assemblea ordinaria, risultando eletto il candidato che ottenga la maggioranza semplice dei voti.

La presidenza del Collegio Sindacale spetta al Sindaco Effettivo eletto per primo nella lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti o in mancanza di lista di minoranza, al sindaco effettivo eletto per primo nella lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti. In caso di sostituzione di un Sindaco Effettivo, subentra il Sindaco supplente appartenente alla medesima lista di quello da sostituire.

Ove nei termini indicati non sia presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera a maggioranza relativa dei Soci presenti in Assemblea.

In caso di presentazione di una sola lista i Sindaci Effettivi e Supplenti saranno eletti nell'ambito di tale lista in ordine di elencazione.

Ove nessuna lista di minoranza raccolga voti, l'integrazione del Collegio Sindacale avrà luogo mediante delibera assunta a maggioranza relativa dei Soci presenti in Assemblea.

La composizione dell'organo eletto dovrà, in ogni caso, essere tale da assicurare l'equilibrio fra generi rappresentati ai sensi dell'art. 148, comma 1-bis, D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

La nomina dei Sindaci per l'integrazione del Collegio a norma dell'articolo 2401 c.c. è effettuata dall'Assemblea a maggioranza relativa.

In ogni caso di cessazione dalla carica di uno o più componenti l'organo di controllo, la designazione o la nomina dei nuovi membri avviene nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia di equilibrio fra generi rappresentati."

L'attuale collegio sindacale è stato eletto con delibera dell'assemblea ordinaria del 12 maggio 2016 per gli esercizi 2016- 2018, scade con la approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018.

Al 31 dicembre 2018 il collegio sindacale di El.En. s.p.a. risulta così composto: Dott. Vincenzo Pilla, Presidente; Dott. Paolo Caselli, sindaco effettivo; Dott.ssa Rita Pelagotti, sindaco effettivo; Dott.ssa Daniela Moroni e Dott. Manfredi Bufalini, sindaci supplenti.

Ai sensi dell'art. 144-septies, comma 2, Reg. Emittenti la quota minima di partecipazione al capitale sociale necessaria per la presentazione delle liste di candidati a membri del collegio sindacale in occasione della elezione dell'attuale collegio sindacale è stata pari al 4,5%, in conformità di quanto previsto dall'art. 25 dello statuto sociale, dall'art. 144 sexies Reg. Emittenti e dalla delibera CONSOB 28 gennaio 2016, n. 19499

L'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio dell'Esercizio dovrà, si è detto, procedere alla nomina del nuovo Collegio Sindacale.

Ai sensi dell'art. 144-septies, comma 2, Reg. Emittenti la quota minima di partecipazione al capitale sociale necessaria per la presentazione delle liste di candidati a membri del collegio sindacale è pari al 4,5%, in conformità di quanto previsto dall'art. 25 dello statuto sociale, dall'art. 144-sexies Reg. Emittenti e dalla Determinazione CONSOB n. 13 del 24 gennaio 2019.

14.0 COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d) e d-bis), TUF)

Per espressa disposizione statutaria i sindaci devono possedere i requisiti previsti dalla legge, e, quindi anche i requisiti di indipendenza di cui all'art. 148 TUF.

Essi senz'altro agiscono con autonomia ed indipendenza anche nei confronti degli azionisti che li hanno eletti (Principio 8.P.2.).

L'attuale Collegio proviene da una unica lista presentata da Andrea Cangioli e Barbara Bazzocchi, non essendone state presentate di ulteriori all'atto della elezione avvenuta il 12 maggio 2016.

La elezione è avvenuta, si ricorda prima dello split azionario, con il voto favorevole di n. 2.861.469 azioni pari al 59,313% del capitale sociale.

L'attuale Collegio è in carica per tre esercizi fino alla approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2018.

L'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio dell'Esercizio dovrà, si è detto, procedere alla nomina del nuovo Collegio Sindacale.

Per i profili professionali e le caratteristiche personali si fa rinvio ai curriculum pubblicati sul sito della Società e, segnatamente: per il presidente Vincenzo Pilla, i sindaci effettivi Paolo Caselli e Rita Pelagotti e i sindaci supplenti Daniela Moroni e Manfredi Bufalini alla seguente sezione "www.elengroup.com/investor www.elengroup.com (sezione "Investor Relations/governance/documenti assembleari/2016/assemblea ordinaria e straordinaria 26 aprile 2016 – 12 maggio 2016").

La Emittente mette costantemente a disposizione del Collegio il proprio personale e le risorse che il tale organo ritenga di volta in volta utile ai fini dello svolgimento delle funzioni previste dall'attuale art. 25 dello statuto.

Come già accennato, ai fini della attuazione del criterio applicativo 8.C.5, uno dei sindaci, il Dott. Paolo Caselli ha sempre partecipato attivamente alle riunioni e alle attività del Comitato Controllo e Rischi e collabora con il responsabile della funzione di internal auditing. Egli inoltre, in forza di delibera assunta dal Consiglio in data 31 marzo 2008, confermata poi il 15 maggio 2012 e il 12 maggio 2016, è componente dell'organismo di vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.

Dalla entrata in vigore del D. Lgs. 39/2010 il Collegio Sindacale partecipa ai lavori del Comitato Controllo e Rischi. La attività poi di relazione dell'internal auditor e del dirigente preposto avvengono al Comitato per il controllo interno in accezione allargata, comprensivo del Comitato Controllo e Gestione Rischi e del Comitato per il Controllo interno ex D. Lgs. 39 cit.

Il Collegio Sindacale è l'organo al quale in virtù di norme di legge, regolamentari e statutarie spetta la vigilanza sulla osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della Emittente per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno, del sistema amministrativocontabile adottati dalla Emittente, e sul loro concreto funzionamento. Il Collegio Sindacale, inoltre, vigila sulle materie previste dall'art. 19 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39 nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice, sulla conformità alle disposizioni Consob e sulla concreta attuazione delle procedure societarie in materia di parti correlate.

A tale organo spetta, infine, di vigilare anche sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle controllate affinché queste forniscano tutte le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge.

Secondo quanto previsto nello Statuto, ove richiesto dal Consiglio, il Collegio Sindacale svolge le funzioni dell'organismo di vigilanza di cui all'art. 6, D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

Il Collegio al 31 dicembre 2018 si compone di tre sindaci effettivi e due supplenti:

Nome Carica Domicilio Luogo e data di nascita
Vincenzo Pilla Presidente Firenze, Via Crispi, 6 S. Croce di Magliano (CB), 19
maggio 1961
Paolo Caselli Sindaco effettivo Pistoia, Via Venturi, 1/B Firenze, 14 aprile 1966
Rita Pelagotti Sindaco effettivo Firenze, Piazza Santo Spirito, 7 Firenze il 6 dicembre 1956
Daniela Moroni Sindaco supplente Firenze, Borgo Pinti, 60 Monteverdi Marittimo (PI) il
16 settembre 1952
Manfredi Bufalini Sindaco supplente Firenze, Piazza S. Firenze, 2 Firenze, 24 agosto 1966

Lo Statuto prevede un limite al cumulo degli incarichi, ai sensi dell'art. 148-bis TUF, prevedendo quale causa di ineleggibilità e decadenza per i candidati o gli eletti sindaci che ricoprano la carica di sindaco effettivo in più di cinque società quotate nonché per coloro che si trovino nelle situazioni di incompatibilità o superino il limite massimo previsto dal Regolamento Emittenti (artt. 144-duodecies e ss.).

Al 31 dicembre 2018 i seguenti componenti il collegio sindacale della Società facevano anche parte degli organi di controllo delle seguenti società controllate:

Nome e Cognome Attività
Vincenzo Pilla - Presidente del Collegio sindacale di Lasit s.p.a.
- Presidente del Collegio sindacale di Quanta System s.p.a.
Paolo Caselli - Sindaco unico di Deka M.E.L.A. s.r.l.
- Sindaco effettivo di Lasit s.p.a.
- Sindaco effettivo di Quanta System s.p.a.

La durata media delle riunioni del collegio sindacale e di 128,00 minuti.

Le riunioni tenute dal collegio sindacale nel corso dell'Esercizio sono state 5 (cinque).

Le riunioni del collegio sindacale programmate per l'esercizio in corso (2019) sono 4 (quattro) di cui due tenutesi rispettivamente il 7 gennaio e una il 28 gennaio.

Quanto alla partecipazione effettiva dei propri componenti: il Presidente ha partecipato all'80% mentre i sindaci effettivi Rita Pelagotti e Paolo Caselli hanno partecipato a tutte le riunioni.

Politiche di diversità

Oltre a quanto si è detto in generale sulla Politica di Composizione e Diversità al paragrafo 4.2., si aggiunge che la formalizzazione di politiche relative alla composizione dell'organo di controllo risulta fortemente condizionata dalla dettagliata normativa che disciplina detto ambito.

Pertanto nel documento di Politica di Composizione e Diversità adottato dalla Emittente, essa si è limitata a richiamare i tratti essenziali della normativa.

Quanto alla composizione quantitativa, conformemente a quanto stabilito dalla legge e dall'art. 25 dello Statuto, il Collegio Sindacale si compone di cinque membri: tre sindaci effettivi, di cui uno presidente, e due sindaci supplenti.

Quanto alla composizione qualitativa, il Collegio Sindacale si compone di soggetti dotati dei requisiti di onorabilità, professionalità, competenza e indipendenza stabiliti dalla legge.

Nel caso dell'Emittente, poiché il Collegio Sindacale si indentifica con il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ai sensi dell'art. 19 del D. Lgs. 39/2010 (come modificato dal D. Lgs. 135/2016), i componenti del Collegio devono essere, nel loro complesso, competenti nel settore in cui opera la Società.

Inoltre, i componenti devono essere diversificati in genere - nel senso che almeno un terzo dei componenti deve appartenere al genere meno rappresentato (art. 148, comma 1-bis, TUF; Criterio applicativo 8.C.3 ) – età e percorso formativo e professionale, affinché siano garantite una diversa visione e approccio alle tematiche del controllo e le competenze idonee ad assicurare il corretto svolgimento delle funzioni ad esso spettanti.

Quanto al limite circa il cumulo degli incarichi, la società osserva la normativa Consob, art. 144-terdecies, Reg. Emittenti, emanata in attuazione di quanto previsto dall'art. 148-bis, TUF.

Le modalità di attuazione della Politica di Composizione e Diversità di El.En. consistono nell'esprimere agli azionisti in sede di nomina degli organi di amministrazione e controllo orientamenti coerenti con tale politica e nel verificare in sede di elezione e poi, ciclicamente, di anno in anno in sede di valutazione dei requisiti di indipendenza del Collegio, il rispetto della stessa in termini di composizione e funzionamento.

Quanto alla verifica del raggiungimento degli obiettivi, la valutazione viene fatta avendo riguardo al risultato sia della Emittente che del Gruppo in sede di esame del grado di raggiungimento degli obiettivi all'atto della approvazione del consuntivo della remunerazione incentivante spettante agli amministratori destinatari e al direttore generale (Criterio applicativo 1C.1., lettera i)).

***

Il Collegio Sindacale:

  • ha verificato l'indipendenza dei propri membri nella prima occasione utile dopo la loro nomina (Criterio applicativo 8.C.1.) valutando il possesso dei requisiti di indipendenza di cui all'art. 148, comma 3, TUF (Art. 144-novies, comma 1-bis, Regolamento Emittenti)

  • ha verificato nel corso dell'Esercizio il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri e ha trasmesso l'esito di tali verifiche al Consiglio (Criterio applicativo 8.C.1);

  • nell'effettuare le valutazioni di cui sopra ha applicato anche tutti i criteri previsti dal Codice con riferimento all'indipendenza degli amministratori (Criterio applicativo 8.C.1.).

Le verifiche hanno avuto esito positivo e di ciò è stata data comunicazione al Consiglio della Emittente che ne ha dato atto nel corso dell'adunanza consiliare del 15 marzo.

Quanto alle iniziative eventualmente intraprese dal Presidente del Consiglio ai fini dell'induction programme, si è già detto, i componenti del Collegio Sindacale sono tutti di preparazione ed esperienza sotto il profilo tecnico-normativo e o hanno assistito alla nascita della Emittente e da allora la hanno sempre affiancata o sono stati coinvolti nella attività di controllo interno fin dalla nascita di tale attività in seno alla Emittente o si sono calati con dedizione ed impegno nella realtà aziendale.

Tali circostanze, rendono, alla luce della attuale composizione del Collegio Sindacale non necessaria la predisposizione di particolari iniziative di induction programme diverse da quelle illustrate per il Consiglio in precedenza nella presente Relazione. Il presidente prenderà, evidentemente, in considerazione nuovamente tale necessità all'atto di eventuale mutata composizione (Criterio applicativo 2.C.2.).

Quanto al compenso del Collegio Sindacale esso è stato approvato dalla assemblea degli azionisti in sede di elezione come proposto dal Consiglio ed è commisurato all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriale della Emittente (Criterio applicativo 8.C.4.).

Il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente informa tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del Consiglio circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse e ai sensi dell'art. 6 del Regolamento interno per le operazioni con parti correlate, e i consiglieri indipendenti hanno la facoltà chiedere il rinvio della adunanza e della delibera per l'acquisizione di maggiori informazioni (Criterio applicativo 8.C.5.).

Il Collegio Sindacale, se ne sono già descritte le modalità in precedenti parti della presente relazione, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato costantemente con la funzione di internal audit e con il Comitato Controllo e Rischi presente in seno al Consiglio (Criteri applicativi 8.C.6. e 8.C.7.).

Il Collegio Sindacale ha continuato, fra le altre, a esercitare il proprio controllo in tema di operazioni con parti correlate, a fare, attivamente parte, in persona di uno dei componenti effettivi, dell'organo di vigilanza ex D. Lgs. 231/2001 della Emittente e di alcune società controllate, ed ha, altresì, svolto le funzioni attribuitegli dal D. Lgs. 39/2010 con riferimento alla vigilanza sulla attività della società di revisione nominata dalla assemblea degli azionisti del 15 maggio 2012.

15.0 RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

L'Emittente ha istituito un'apposita sezione nell'ambito del proprio sito internet, facilmente individuabile ed accessibile, nella quale sono messe a disposizione le informazioni concernenti l'Emittente che rivestono rilievo per i propri azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti.

Tale sezione è denominata "INVESTOR RELATIONS" ed è accessibile dalla homepage del sito della Emittente.

Si identifica nel Dott. Enrico Romagnoli il responsabile incaricato della gestione dei rapporti con gli azionisti (investor relations manager) (Criterio applicativo 9.C.1.).

Non è stata ritenuta ad oggi necessaria la costituzione di una ulteriore struttura aziendale incaricata di gestire i rapporti con gli azionisti (Criterio applicativo 9.C.1.).

Nel rispetto del principio stabilito nell'art. 9 del Codice, il Consiglio, compatibilmente con l'assetto organizzativo e la struttura della Emittente, si adopera per favorire la partecipazione degli azionisti alle assemblee e rendere agevole l'esercizio dei diritti dei soci, istaurando inoltre un dialogo continuativo con gli stessi. Il Consiglio cura la fissazione agevolata di data, ora e luogo – solitamente la sede sociale - di adunanza e l'adempimento tempestivo di tutti gli obblighi di legge relativi alle modalità di convocazione e di comunicazione di avvenuta convocazione, la partecipazione dei soci alla assemblea.

In ossequio a quanto disposto dal Codice alle assemblee partecipano di norma tutti gli amministratori e in tale sede vengono comunicate ai soci le informazioni e notizie riguardanti la El.En. sempre nell'osservanza della disciplina relativa alle notizie price sensitive.

Il Presidente del Consiglio e i consiglieri delegati hanno individuato di concerto in uno dei dipendenti il Dott. Enrico Romagnoli, il responsabile per i rapporti con gli investitori istituzionali e con gli altri soci. L'Investor Relator fa parte di una struttura aziendale, composta da dipendenti, addetta alla elaborazione di documenti e informazioni di natura contabile, amministrativa e finanziaria.

Nel rispetto della procedura sulla comunicazione di documenti ed informazioni riguardanti la El.En., il designato ha il compito di curare il dialogo con gli azionisti e con gli investitori istituzionali anche attraverso la cura di una apposita sezione del sito internet della Emittenti e la messa a disposizione della opportuna documentazione nella consapevolezza della tutela e del rispetto della legge e del "Regolamento sul trattamento della informazione societaria", soprattutto con riferimento alle informazioni privilegiate.

16.0 ASSEMBLEE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera c), TUF)

L'assemblea è disciplinata dal Titolo III dello statuto sociale (artt. 11-18) che ne regola in conformità di quanto disposto dalla legge e dalle disposizioni regolamentari le competenze, il funzionamento, modalità di convocazione, quorum costitutivi, intervento in assemblea etc. e che qui di seguito si riportano nella versione aggiornata al 31 dicembre 2014.

"Articolo 11

Assemblea

L'Assemblea, legalmente costituita, rappresenta la universalità dei Soci e le sue deliberazioni, prese in conformità della legge e dello statuto, obbligano tutti i Soci ancorchè non intervenuti o dissenzienti.

L'assemblea può essere ordinaria o straordinaria e può tenersi anche in seconda e terza convocazione.

L'Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all'anno per l'approvazione del bilancio di esercizio entro i termini previsti dalla legge. Essa può essere convocata entro il termine di centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio per gli esercizi relativamente ai quali la società sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato e quando particolari motivate esigenze relative alla struttura e all'oggetto della società lo richiedano.

L'Assemblea dei Soci è convocata, altresì, ogniqualvolta l'organo amministrativo lo ritenga opportuno, o ne sia avanzata rituale richiesta di soggetti legittimati per legge, ovvero su iniziativa del Collegio Sindacale, o parte di esso, con le modalità previste dall'art. 25 del presente statuto.

Articolo 12 Luogo dell'Assemblea

Le Assemblee si tengono presso la sede della Società o in altro luogo indicato nell'avviso di convocazione, purché in Italia.

Articolo 13 Convocazione dell'Assemblea

L'Assemblea è convocata, di norma dall'Organo Amministrativo, nell'osservanza delle norme regolamentari in materia, mediante avviso da pubblicarsi, nei termini di legge, sul sito internet della società e sul quotidiano ITALIA OGGI (salvo i casi in cui la legge non dispone diversamente).

L'avviso deve contenere l'indicazione del giorno, dell'ora, del luogo dell'adunanza, l'elenco delle materie da trattare e le altre informazioni previste da disposizioni normative.

Un unico avviso potrà contenere le date di prima, seconda e terza convocazione.

Articolo 14 Intervento in Assemblea

L'intervento alle Assemblee è regolato dalle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia.

Possono intervenire in assemblea gli azionisti ai quali spetti il diritto di voto, a condizione che, e per il numero di azioni relativamente alle quali, abbiano eseguito il deposito nei termini e con le modalità previste dalla legge.

Il Socio che ha diritto di intervenire all'Assemblea, fermo restando le disposizioni imperative in materia di delega di voto previste dal D. Lgs 24 febbraio 1998, n. 58 e dalle altre disposizioni applicabili, può farsi rappresentare, conferendo delega scritta. La delega scritta e firmata digitalmente deve essere inviata alla società a mezzo posta elettronica certificata.

La società non si avvale dell'istituto del "rappresentante designato dalla società con azioni quotate" previsto dall'art. 135-undecies D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Articolo 15

Presidenza dell'Assemblea

La Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, in caso di assenza od impedimento di quest'ultimo, al Vice-Presidente; in difetto, dalla persona eletta a maggioranza dei voti per testa dei Soci presenti. L'Assemblea elegge, anche tra non Soci, un Segretario e, qualora lo ritenga opportuno, due Scrutatori.

L'assistenza del Segretario non è necessaria quando il verbale è redatto da un Notaio.

Spetta al Presidente dell'Assemblea verificare la regolarità della costituzione dell'adunanza e accertare la identità e legittimazione dei presenti. Quando tale constatazione è avvenuta, la validità della costituzione dell'Assemblea non potrà essere invalidata per il fatto che alcuni degli intervenuti abbandonino l'adunanza.

Il Presidente ha altresì il compito di regolare lo svolgimento dell'assemblea, dirigere e disciplinare le discussioni stabilendo eventualmente limiti di durata di ciascun intervento, di determinare le modalità e l'ordine delle votazioni, nonché accertarne i risultati il tutto nel pieno rispetto dell'eventuale regolamento che, predisposto dal Consiglio di Amministrazione e approvato dall'Assemblea ordinaria, potrà disciplinare l'ordinato e funzionale svolgimento dello stessa tanto in sede ordinaria quanto in sede straordinaria.

Articolo 16 Verbalizzazioni

Le deliberazioni dell'Assemblea devono risultare da verbale, sottoscritto dal Presidente, dal Segretario o dal Notaio ed eventualmente dagli Scrutatori.

Nei casi previsti dalla legge ed, inoltre, quando il Presidente dell'Assemblea lo ritenga opportuno, il verbale è redatto

da un Notaio.

Articolo 17 Assemblea ordinaria

L'Assemblea ordinaria, in prima convocazione, è regolarmente costituita con l'intervento di tanti Soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale computato in conformità all'art. 2368, comma 1, c.c.; essa delibera a maggioranza assoluta.

In seconda convocazione l'Assemblea ordinaria, qualunque sia la parte di capitale sociale rappresentato, delibera a maggioranza assoluta dei presenti sugli oggetti che avrebbero dovuto essere trattati nella prima. Per la nomina del Collegio Sindacale si osservano inoltre le disposizioni dell'Art. 25 del presente Statuto.

E' ammesso, secondo quanto stabilito dalla legge e dalle norme regolamentari in materia, il voto per corrispondenza.

Articolo 18

Assemblea straordinaria

L'Assemblea straordinaria è regolarmente costituita, in prima e in seconda convocazione, con la partecipazione di tanti Soci che rappresentano la parte di capitale indicate rispettivamente negli artt. 2368, comma secondo e 2369, terzo comma c.c.. In terza convocazione, l'Assemblea è regolarmente costituita con la presenza di tanti Soci che rappresentino almeno un quinto del capitale sociale. Essa delibera, sia in prima sia in seconda sia in terza convocazione, con il voto favorevole di almeno due terzi del capitale sociale rappresentato in Assemblea."

Sin dal 2000 lo Statuto sociale contempla la esercitabilità da parte degli azionisti del voto per corrispondenza.

Gli avvisi di convocazione di assemblea e le relative comunicazioni di cortesia circa la effettiva data di adunanza vengono pubblicati con le modalità previste dalla legge anche sul sito internet della società, e ove richiesto, e se consentito, anche per estratto, su un quotidiano a larga diffusione nazionale (attualmente ITALIA OGGI).

I maggiori azionisti della Emittente siedono nel Consiglio e ad oggi nessuno di loro ha sottoposto all'assemblea proposte in merito ad argomenti sui quali non era stata formulata dagli amministratori una specifica proposta (Commento all'art. 9).

Il Presidente del Consiglio, che salvo impedimenti presiede l'assemblea, procede ad illustrare diffusamente le proposte e gli argomenti all'ordine del giorno della assemblea degli azionisti e a garantire che l'assemblea si svolga in modo ordinato e funzionale.

A tal proposito la assemblea degli azionisti in data 15 maggio 2007 ha approvato il regolamento assembleare predisposto dal consiglio (Criterio 9.C.3) modificato poi il 13 maggio 2011 nella parte relativa all'intervento in assemblea. Infatti, si è reso necessario rivedere anche il regolamento assembleare alla luce della modifica dell'art. 14 dello statuto sociale, approvata dalla assemblea degli azionisti tenutasi il 28 ottobre 2010, intervenuta a seguito di quanto innovato dal legislatore con il D. Lgs. 27 gennaio 2010, n, 27 in relazione all'art. 2370 c.c., in tema di diritto di intervento in assemblea e dell'esercizio del diritto di voto, e della introduzione dell'art. 83-sexies TUF, norma quest'ultima che prevede la c.d. record date.

Il regolamento della assemblea di El.En. s.p.a. che si riporta di seguito è disponibile sul sito www.elengroup.com alla sez. "Investor Relations/Governance/Statuto e Regolamenti"

***

"REGOLAMENTO DI ASSEMBLEA DI EL.EN S.P.A.

Art. 1 - Oggetto e ambito di applicazione

Il presente regolamento disciplina l'ordinato e funzionale svolgimento dell'assemblea degli azionisti di El.En. s.p.a. ("Società") tanto in sede ordinaria quanto in sede straordinaria.

Esso è consultabile e a disposizione degli azionisti presso la sede legale ed il sito internet (www.elen.it sezione investor relations) della Società, nonché di volta in volta presso il luogo di adunanza assembleare.

Art. 2 – Luogo e presidenza dell'adunanza assembleare

L'assemblea si tiene in prima, seconda o terza convocazione nei luoghi e orari fissati nell'avviso di convocazione pubblicato a norma dell'art. 13 dello statuto ed è presieduta, di norma, dal presidente del consiglio di amministrazione, o in caso di sua assenza o impedimento dai soggetti individuati dall'art. 15 dello statuto sociale.

Art. 3 – Intervento in assemblea

3.1. Il diritto di intervento in assemblea è disciplinato dall'art. 14 dello statuto della Società, ai sensi del quale possono intervenire in assemblea gli azionisti. e coloro che sono legittimati ad intervenire all'assemblea, ai quali spetti il diritto di voto, a condizione che, e per il numero di azioni relativamente alle quali, abbiano eseguito il deposito nei termini e con le modalità previste dalla legge.

3.2. All'assemblea possono partecipare su invito del presidente dipendenti della Società, consulenti e rappresentanti della società incaricata della revisione contabile della Società, la cui presenza sia ritenuta dal presidente utile o opportuna in relazione alle materie da trattare o al funzionale svolgimento dei lavori.

3.3. Possono, altresì, assistere all'adunanza, con il consenso del presidente dell'assemblea e salvo parere contrario degli azionisti presenti, esperti, analisti finanziari e giornalisti i quali a tal fine dovranno far pervenire al presidente della Società la richiesta scritta di partecipazione entro il secondo giorno feriale antecedente la data fissata per l'assemblea.

3.4. Prima di aprire la illustrazione e discussione sui punti all'ordine del giorno il presidente dà notizia all'assemblea della partecipazione e della assistenza alla adunanza dei soggetti indicati nei commi 3.2. e 3.3. che precedono.

Art. 4 -Verifica della legittimazione all'intervento in assemblea e accesso ai locali di adunanza

4.1. Possono accedere ai locali adibiti all'adunanza soltanto i soggetti legittimati o autorizzati di cui all'articolo 3 che precede previa identificazione personale e verifica della legittimazione all'intervento in assemblea.

4.2. L'identificazione personale e la verifica della legittimazione all'intervento in assemblea vengono eseguite, da personale ausiliario appositamente incaricato, all'ingresso dei locali adibiti allo svolgimento della adunanza ed hanno inizio di norma nei trenta minuti precedenti l'orario di adunanza, salvo diverso termine stabilito nell'avviso di convocazione.

4.3. Coloro che hanno diritto a partecipare alla assemblea esibiscono al personale ausiliario all'ingresso dei locali di adunanza un documento di identificazione personale e la certificazione indicata nell'avviso di convocazione. Avvenute la identificazione e verifica di cui al comma 4.2. che precede, il personale ausiliario rilascia agli interveniendi un apposito contrassegno da conservarsi per tutta la durata di partecipazione ai lavori assembleari e da consegnare al personale ausiliario in caso di allontanamento, ancorché temporaneo, dai locali di adunanza.

4.4. Al fine di accelerare la verifica dei poteri di rappresentanza loro spettanti, coloro che intervengano in assemblea in rappresentanza legale o volontaria di azionisti e di altri titolari al diritto di voto possono far prevenire la documentazione comprovante tali poteri alla Società entro i due giorni precedenti la data fissata per l'adunanza.

4.5. Salvo l'impianto audiovisivo eventualmente autorizzato dal presidente a supporto della verbalizzazione e documentazione dei lavori assembleari, non è ammesso l'utilizzo nei locali in cui si svolge l'assemblea strumenti di registrazione di qualsiasi genere (apparecchi cellulari compresi), apparecchi fotografici e similari.

Art. 5 - Costituzione dell'assemblea e apertura dei lavori

5.1. Il presidente dell'assemblea è assistito nella redazione del verbale da un segretario nominato, anche fra non soci, dall'assemblea su proposta del presidente stesso o da un notaio e allorché necessario ai sensi di legge da due scrutatori designati allo stesso modo anche fra non soci. Il segretario o il notaio possono farsi assistere da persone di propria fiducia ed avvalersi, in deroga a quanto stabilito dall'art. 4.5 e previa autorizzazione del presidente, di apparecchi audiovisivi di registrazione.

5.2. Spetta al presidente accertare e constatare la regolarità delle singole deleghe e in genere la legittimazione dei presenti all'intervento in assemblea e, quindi, verificare e dichiarare la regolare costituzione dell'adunanza. Il presidente può costituire un ufficio di presidenza avente il compito di coadiuvarlo nelle verifiche relative alla legittimazione degli intervenuti alla partecipazione ed al voto, nonché in specifiche procedure assembleari. Il presidente risolve le eventuali contestazioni relative alla legittimazione all'intervento.

5.3. Il Presidente dell'assemblea può avvalersi per il servizio d'ordine di personale ausiliario appositamente incaricato.

5.4. Qualora gli azionisti presenti non raggiungano la quota di capitale sociale necessario alla regolare costituzione dell'assemblea ai sensi di quanto stabilito dagli articoli 17 e 18 dello statuto della Società, il presidente dell'assemblea, trascorso un congruo lasso di tempo, comunque non inferiore ad un'ora, dall'orario fissato per l'inizio dell'adunanza, ne dà comunicazione agli intervenuti rinviando la trattazione all'ordine del giorno alla successiva convocazione.

5.6. Accertata la regolare costituzione dell'adunanza, il presidente dell'assemblea dichiara l'apertura dei lavori.

Art. 6 – Trattazione degli argomenti e proposte all'ordine del giorno

6.1. Il presidente dell'assemblea illustra ai presenti gli argomenti e le proposte posti all'ordine del giorno avvalendosi, ove lo ritenga opportuno, dell'intervento di amministratori, sindaci e dipendenti della Società. Gli argomenti e proposte possono essere trattati nel diverso ordine approvato su proposta del presidente con delibera della maggioranza del capitale rappresentato, così come allo stesso modo può esserne approvata la proposta del presidente di parziale o totale trattazione congiunta.

6.2. Spetta al presidente dell'assemblea regolare lo svolgimento dei lavori dirigendo e disciplinando la discussione e il diritto agli interventi, stabilendo modalità e eventualmente limiti di durata massima di ciascun intervento.

È facoltà del presidente dell'assemblea: richiamare la conclusione degli interventi che si prolunghino oltre il limite temporale fissato o che non siano pertinenti all'argomento o proposta posti all'ordine del giorno in trattazione; togliere la parola a chi intervenga senza averne facoltà o previo richiamo insista nell'intervento; impedire parole e atteggiamenti sconvenienti, pretestuosi, aggressivi, ingiuriosi e dilatori nonché eccessi evidenti, togliendo ove egli lo ritenga opportuno la parola all'intervenuto, e, nei casi più gravi disponendo l'allontanamento di chicchessia dal luogo di adunanza per tutta la fase della discussione.

6.3. La richiesta di intervento dei presenti sui singoli argomenti all'ordine del giorno è fatta al presidente, il quale nel concedere la parola, segue di norma, l'ordine progressivo di presentazione delle richieste di intervento. E' concessa a chi ha chiesto la parola la facoltà di replicare brevemente.

6.4. Il presidente dell'assemblea o, su suo invito, gli amministratori, i sindaci, i dipendenti della Società o i consulenti, rispondono, di norma, al termine di tutti gli interventi su ciascun argomento all'ordine del giorno. I componenti dell'organo amministrativo e del collegio sindacale possono chiedere di intervenire nella discussione.

6.5. Al fine di predisporre adeguate repliche o risposte agli interventi tenuto anche conto dell'oggetto e rilevanza degli argomenti e proposte in trattazione, il presidente dell'assemblea può, a sua insindacabile discrezione, sospendere i lavori per un intervallo non superiore a due ore.

6.6. Esauriti gli interventi, le risposte e le eventuali repliche , il presidente dichiara chiusa la discussione e pone le proposte in votazione.

Art. 7 – Votazioni e chiusura dei lavori

7.1. La votazione, di norma avviene di volta in volta su ogni argomento e, relativa proposta di delibera, posto all'ordine del giorno e in ordine di trattazione salva diversa disposizione del presidente dell'assemblea il quale può disporre che la votazione avvenga in un ordine diverso o successivamente alla chiusura della discussione di tutti o di alcuni argomenti.

7.2. Prima di dare inizio alle operazioni di voto, il presidente dell'assemblea riammette coloro che lo desiderino fra gli azionisti eventualmente allontanati o allontanatisi durante la fase di discussione.

7.3. Salva diversa inderogabile disposizione di legge, le votazioni avvengono per scrutinio palese.

7.4. Il presidente dell'assemblea stabilisce le modalità di espressione del voto, di norma per alzata di mano, di rilevazione e di computo dei voti e può fissare un termine massimo entro il quale il voto deve essere espresso.

Al termine delle votazioni viene effettuato lo scrutinio, esaurito il quale il presidente, avvalendosi del segretario o del notaio e degli eventuali scrutatori, proclama i risultati delle votazioni.

7.5. Sono nulli i voti espressi con modalità difformi da quelle indicate dal presidente dell'assemblea.

7.6. Gli azionisti che esprimono voto contrario o si astengono devono far constare, al momento delle dichiarazioni di voto, il proprio nominativo ed il numero delle azioni detenute in proprio o per delega. Esaurito l'ordine del giorno, il presidente dell'assemblea dichiara chiusa l'adunanza e procede alle formalità di perfezionamento del verbale.

Art. 8 - Disposizioni finali

8.1. Il presente Regolamento è stato approvato ai sensi dell'art. 15 del vigente statuto sociale dalla assemblea ordinaria della Società tenutasi in data 15 maggio 2007, e potrà essere modificato o abrogato soltanto con delibera dello stesso organo.

8.2. Oltre a quanto previsto dal presente regolamento, il presidente può adottare ogni provvedimento che egli ritenga opportuno per garantire il corretto e funzionale svolgimento dei lavori assembleari e l'esercizio dei diritti da parte degli intervenuti."

Il Consiglio, presenti tutti i consiglieri in carica, nella assemblea del 27 aprile 2018, ha riferito in assemblea sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare agli azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare (Criterio applicativo 9.C.2) in particolare mettendo a disposizione degli azionisti nei termini previsti la documentazione e le proposte di delibera.

In relazione alla garanzia del diritto di ciascun socio di prendere la parola sugli argomenti posti in discussione, il presidente della assemblea in conformità a quanto previsto nel regolamento assembleare sopra riprodotto, concretamente, come consta dal verbale assembleare, procede, al termine della illustrazione di ogni argomento all'ordine del giorno, ad invitare i presenti all'intervento e alla discussione (Criterio applicativo 9.C.2).

Il Comitato Remunerazione, presente e a disposizione della assemblea, ritiene di aver riferito agli azionisti attraverso la Relazione sulla Remunerazione e la presente relazione.

Nel corso dell'Esercizio la capitalizzazione di mercato delle azioni dell'Emittente è variata in modo consistente mentre è rimasta sostanzialmente invariata (complessivamente) la presenza degli azionisti storici nella composizione della sua compagine sociale.

Pertanto il Consiglio non ha ritenuto di proporre all'assemblea modifiche dello statuto in merito alle percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze (Criterio 9.C.4.).

Tale determinazione si fonda anche sulla circostanza che lo Statuto sociale demanda alla legge e alla disciplina regolamentare la determinazione delle percentuali di partecipazione al capitale sociale necessaire per l'esercizio dei diritti e delle prerogative poste a tutela delle minoranze.

17.0 ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (ex art. 123 bis, comma 2, lettera a), TUF)

Non vi sono pratiche di governo societario ulteriori rispetto a quelle già indicate nei punti precedenti.

18.0 CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Non sono intervenuti ulteriori cambiamenti nella struttura di corporate governance.

19.0 CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 13 DICEMBRE 2017 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

Le raccomandazioni contenute nella lettera ricevuta dal Presidente del Comitato per Corporate Governance 2017 ("Lettera") sono state portate all'attenzione Consiglio e del Collegio Sindacale e sono state prese in considerazione dai comitati riunitisi il 14 marzo 2018 (Comitato Nomine), 24 maggio 2018 (Comitato Remunerazione), 12 settembre 2018 (Comitato Controllo e Rischi).

A seguito delle valutazioni espresse dai comitati che hanno ritenuto la esistenza di un buon allineamento con le raccomandazioni ivi contenute, si è proceduto a esaminare in sede di adunanza consiliare del 15 marzo 2018 e 12 settembre 2018 quali, fra gli aspetti indicati dai consiglieri non esecutivi e da quelli indipendenti, siano migliorabili sotto il profilo della tempistica della informazione preconsiliare con riferimento ad alcuni limitati argomenti e con riferimento alla migliore formalizzazione della procedura di board review.

A tal proposito è allo studio la redazione di un regolamento del consiglio di amministrazione che possa contribuire a migliorare entrambi i suddetti temi.

Con riferimento alla Lettera 2018, essa è stata portata all'attenzione del Presidente del Consiglio e del Collegio sindacale e verrà esaminata nelle adunanze consiliari e di comitato del 2019.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente – Ing. Gabriele Clementi

TABELLE

TABELLA 1 – INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI

sulla base di quanto risultante alla Emittente

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
Numero azioni % rispetto al capitale Quotato Diritti e obblighi
sociale
Azioni ordinarie 19.297.472 100% Borsa Valori Milano Ordinari di legge
Azioni con diritto di 0
voto limitato
Azioni prive di diritto 0
di voto
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
(attribuenti il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione)
Quotato (indicare i
mercati) / non
N° strumenti in
circolazione
Categoria di azioni al
servizio della
N° azioni al servizio
della
quotato conversione/esercizio conversione/esercizio
Obbligazioni
convertibili
= = = 0 = = = 0
Warrant = = = 0 = = = 0
PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE sulla base di quanto risultante alla Emittente in relazione ai
modelli 120 TUF ricevuti
Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su capitale
votante
ANDREA CANGIOLI ANDREA CANGIOLI 15,171 15,171
ALBERTO PECCI S.M.I.L. s.r.l. 10,425 10,425
GABRIELE CLEMENTI GABRIELE CLEMENTI 9,769 9,769
IMMOBILIARE
DEL
IMMOBILIARE IL CILIEGIO 7,512 7,512
CILIEGIO s.r.l.
BARBARA BAZZOCCHI BARBARA BAZZOCCHI 5,122 5,122
KEMPEN
CAPITAL
KEMPEN
CAPITAL
5,804 5,804
MANAGEMENT N.V. MANAGEMENT N.V.
ALBERTO PECCI ALBERTO PECCI 0,345 0,345

TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI

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TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

ALLEGATI

Allegato 1: Paragrafo sulle "Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria" ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lett. b), TUF

Il presente documento è dedicato alla descrizione delle "principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria" ai sensi dell'art.123-bis, comma 2, lett. b) del TUF (nel seguito, anche "Sistema").

***

1) Premessa

L'Emittente ha definito un proprio sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria basandosi, in coerenza con la "best practice" internazionale, sul modello CoSO Framework, modello elaborato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (integrato per gli aspetti informatici con la componente di Enterprise Risk Management (ERM): "COSO ERM Framework") e le Linee Guida di Confindustria.

Il CoSO Report definisce il controllo interno come il processo, attuato da Consiglio di Amministrazione, dal management e da tutto il personale, volto a fornire la ragionevole sicurezza relativamente al raggiungimento degli obiettivi aziendali:

  • efficacia ed efficienza delle attività operative (operation);
  • attendibilità dell'informativa finanziaria (reporting), al fine di assicurare che l'informativa finanziaria fornisca una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica, in accordo con i principi contabili di generale accettazione;
  • conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili (compliance).

Il sistema di controllo dell'Emittente poggia sui seguenti elementi caratterizzanti:

Ambiente di controllo: è l'ambiente nel quale gli individui operano e rappresenta la cultura al controllo permeata nell'organizzazione. E' costituito dai seguenti elementi: Codice Etico, organigramma aziendale, sistema di deleghe e procure, disposizioni organizzative, procedura per l'adempimento degli obblighi in materia di Internal Dealing, modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001.

Identificazione e valutazione dei rischi: è il processo volto ad assicurare l'individuazione, analisi e gestione dei rischi aziendali con particolare attenzione all'analisi dei rischi di natura amministrativo – contabile, legati all'informativa contabile e dei controlli a presidio dei rischi individuati.

Attività di controllo: è l'insieme delle prassi e procedure di controllo definite per consentire il presidio dei rischi aziendali al fine di condurli ad un livello accettabile nonché garantire il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Si compone dei seguenti elementi:

i. Procedure amministrativo – contabili: insieme di procedure aziendali rilevanti ai fini della predisposizione e diffusione dell'informativa contabile (quali: procedure amministrativo contabili relative, in particolare, a bilancio e reporting periodico e matrici dei controlli amministrativo-contabili);

ii. Procedure aziendali rilevanti ai fini della prevenzione e monitoraggio dei rischi operativi quali: sistema di gestione della qualità ISO 9001:2008.

Monitoraggio e informativa: è il processo istituito per assicurare l'accurata e tempestiva raccolta e comunicazione delle informazioni, nonché l'insieme delle attività necessarie per verificare e valutare periodicamente l'adeguatezza, l'operatività e l'efficacia dei controlli interni. Si focalizza sul processo di valutazione circa l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure e dei controlli sull'informativa contabile, tale da consentire all'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e al Dirigente Preposto di rilasciare le attestazioni e dichiarazioni richieste ai sensi dell'art. 154-bis TUF.

***

2) Descrizione delle principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Il sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria è finalizzato a garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

a) Fasi del Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Le principali caratteristiche del Sistema di Controllo Interno in relazione al processo di informativa finanziaria sono descritte di seguito:

a.1) Identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria:

Il processo di identificazione e valutazione dei rischi (risk assessment) legati all'informativa contabile e finanziaria, è svolto dal Dirigente Preposto e condiviso con l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ed il Comitato controllo e rischi.

Il processo di risk assessment si articola nelle seguenti attività:

  • analisi e selezione dell'informativa contabile rilevante diffusa al mercato (analisi dell'ultimo bilancio ovvero dell'ultima relazione semestrale disponibile di capogruppo e consolidata, al fine di individuare le principali aree di rischio e i correlati processi rilevanti);

  • individuazione delle Società controllate rilevanti e delle aree amministrativo-contabili significative, per ciascuna voce del bilancio consolidato, sulla base di criteri quantitativi definiti;

  • identificazione e valutazione del rischio inerente sulle aree amministrativo-contabili significative, nonché dei relativi processi/flussi contabili alimentanti, sulla base dell'analisi di indicatori quali-quantitativi;

  • comunicazione, alle funzioni coinvolte, delle aree di intervento rispetto alle quali è necessario predisporre e/o aggiornare procedure amministrativo-contabili.

a.2) Identificazione dei controlli a fronte dei rischi individuati:

In seguito alla valutazione dei rischi si è proceduto con l'individuazione di specifici controlli finalizzati a ridurre a un livello accettabile il rischio connesso al mancato raggiungimento degli obiettivi del sistema a livello sia di società che di processo. A tal fine l'emittente ha definito, all'interno del sistema di procedure amministrativo-contabili, le c.d. "Matrici dei controlli amministrativo-contabili", documenti che descrivono le attività di controllo esistenti in ciascun processo amministrativo-contabile rilevante. I controlli descritti nelle matrici sono da considerarsi parte integrante delle procedure dei controlli amministrativo-contabili dell'Emittente.

A livello di processo sono stati identificati controlli di tipo specifico quali le verifiche sulla base della documentazione di supporto della corretta rilevazione contabile effettuata, il rilascio di autorizzazioni, l'effettuazione di riconciliazioni, lo svolgimento di verifiche di coerenza. I controlli individuati a livello di processo, inoltre, sono stati classificati, a seconda delle loro caratteristiche in controlli manuali o automatici.

A livello di società sono stati identificati i controlli di tipo "pervasivo", ovvero quei controlli caratterizzanti l'intera struttura quali l'assegnazione delle responsabilità, la distribuzione dei poteri, i compiti assegnati e i controlli di carattere generale sui sistemi informatici e sulla segregazione dei compiti.

a.3) Valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati:

La verifica e la valutazione periodica circa l'adeguatezza, operatività e l'efficacia dei controlli amministrativo contabili si articola nelle seguenti fasi:

  • Supervisione continua, da parte dei responsabili di funzione/società che si esplica nel quadro della gestione corrente;

  • Esecuzione delle attività di controllo e monitoraggio finalizzata a valutare l'adeguatezza del disegno e l'effettiva operatività dei controlli in essere, svolta dal Dirigente Preposto che si è avvalso per le attività di test del contributo del personale dell'ufficio Direzione Finanziaria e di consulenti esterni.

L'esito delle verifiche descritte in merito all'adeguatezza nonché all'operatività del sistema di controllo contabile, ha portato alla redazione di una relazione sull'efficacia del sistema che, condivisa con l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, è stata comunicata dal Dirigente Preposto al Comitato Controllo e Rischi e al Collegio Sindacale nella veste di Comitato di Controllo Interno.

b) Ruoli e Funzioni coinvolte

In particolare, si riportano di seguito le principali responsabilità individuate per garantire il corretto funzionamento del sistema:

• il Consiglio di Amministrazione è responsabile di nominare il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari; vigilare affinché il Dirigente Preposto disponga di adeguati requisiti (in termini di autorevolezza, professionalità e indipendenza), poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti attribuiti; istituire un flusso informativo periodico, attraverso il quale il Dirigente Preposto possa riferire in merito ai risultati delle attività svolte e alle eventuali criticità emerse, anche al fine di condividere le azioni necessarie per il superamento di criticità significative. Nell'espletamento delle sue funzioni, il Consiglio si avvale dell'assistenza del Comitato Controllo e rischi, che ha funzioni consultive e propositive anche con riferimento al sistema di controllo interno amministrativo-contabile;

• il Collegio Sindacale svolge la funzione di Comitato di Controllo Interno e della revisione contabile con i compiti e le responsabilità di cui all'art. 19 D. Lgs. 39/2010.

• l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è responsabile di implementare e monitorare il Sistema di Controllo Interno, con particolare riferimento alle procedure Amministrativo-Contabili; validare, di concerto con il Dirigente Preposto, i risultati dell'attività periodica di risk assessment; valutare, tenuto conto anche dell'attività istruttoria del Dirigente Preposto, l'efficacia delle procedure implementate; rivedere tutte le "altre informazioni di carattere finanziario" rilasciate al mercato;

• il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ha, oltre alle responsabilità attribuite congiuntamente all'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, la responsabilità di valutare e monitorare il livello di adeguatezza e operatività del sistema di controllo interno amministrativo – contabile, attraverso un'attività istruttoria.

• l'Internal Auditor preposto alla esecuzione del controllo sull'area bilancio ha il compito di verificare, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e dell'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi con riferimento all'area di formazione bilanci.

• l'Organismo di Vigilanza della osservanza del Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 ha il compito di vigilare sul rispetto delle procedure allestite dalla Emittente anche nell'ambito della prevenzione di reati societari.

BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO EL.EN. AL 31 DICEMBRE 2018

PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE

Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

Stato Patrimoniale attivo Note 31/12/2018 31/12/2017
Immobilizzazioni immateriali 1 4.483.948 4.259.031
Immobilizzazioni materiali 2 61.019.946 39.177.521
Partecipazioni 3
- in imprese collegate 1.423.909 2.537.355
- altre 1.035.420 1.049.920
Totale Partecipazioni 2.459.329 3.587.275
Attività per imposte anticipate 4 6.333.580 6.269.095
Altre attività non correnti 4 12.582.025 12.371.085
Attività non correnti 86.878.828 65.664.007
Rimanenze 5 85.892.337 66.567.301
Crediti commerciali 6
- v. terzi 79.537.108 79.559.226
- v. collegate 709.240 885.882
Totale Crediti commerciali 80.246.348 80.445.108
Crediti tributari 7 11.435.801 8.941.974
Altri crediti 7
- v. terzi 12.362.979 13.465.479
- v. collegate 127.067 473.675
Totale Altri crediti 12.490.046 13.939.154
Titoli e altre attività finanziarie correnti 8 1.951.235 2.036.433
Disponibilità liquide 9 80.966.102 97.351.479
Attività correnti 272.981.869 269.281.449
Totale attivo 359.860.697 334.945.456
Stato Patrimoniale passivo Note 31/12/2018 31/12/2017
Capitale sociale 10 2.508.671 2.508.671
Sovrapprezzo azioni 11 38.593.618 38.593.618
Altre riserve 12 92.167.296 98.411.341
Azioni proprie 13 - -
Utili/(perdite) a nuovo 14 50.596.457 35.173.088
Utile/(perdita) di periodo 16.794.077 15.634.293
Patrimonio netto di gruppo 200.660.119 190.321.011
Patrimonio netto di terzi 18.575.570 13.975.165
Patrimonio netto totale 219.235.689 204.296.176
Fondo TFR 15 4.378.486 4.216.537
Passività fiscali per imposte differite 16 1.677.502 1.483.090
Altri fondi 17 3.955.131 3.796.652
Debiti e passività finanziarie 18
- v. terzi 12.492.839 5.875.176
Totale Debiti e passività finanziarie 12.492.839 5.875.176
Passività non correnti 22.503.958 15.371.455
Debiti finanziari 19
- v. terzi 8.037.568 9.161.307
- v. collegate 276.608 -
Totale Debiti finanziari 8.314.176 9.161.307
Debiti commerciali 20
- v. terzi 63.891.040 63.257.059
Totale Debiti commerciali 63.891.040 63.257.059
Debiti per imposte sul reddito 21 2.485.761 1.654.248
Altri debiti correnti 21
- v. terzi 43.430.073 41.205.211
Totale Altri debiti correnti 43.430.073 41.205.211
Passività correnti 118.121.050 115.277.825
Totale passivo e Patrimonio netto 359.860.697 334.945.456

Conto economico consolidato

Conto Economico Note 31/12/2018 31/12/2017
Ricavi 22
- da terzi 343.416.119 301.483.292
- da collegate 2.603.952 4.977.726
Totale Ricavi 346.020.071 306.461.018
Altri proventi 23
- da terzi 5.596.519 4.249.299
- da collegate 16.251 15.019
Totale Altri proventi 5.612.770 4.264.318
Ricavi e Proventi operativi 351.632.841 310.725.336
Costi per acquisti di merce 24
- da terzi 207.323.517 166.686.745
- da collegate 63.531 7.694
Totale Costi per acquisti di merce 207.387.048 166.694.439
Variazione prodotti finiti e merci (11.878.240) (5.452.236)
Variazione materie prime (8.169.518) (418.898)
Servizi diretti 25
- da terzi 26.815.540 22.618.069
Totale Servizi diretti 26.815.540 22.618.069
Costi per servizi ed oneri operativi 25
- da terzi 42.865.034 36.957.131
- da collegate 5.213 110.852
Totale Costi per servizi ed oneri operativi 42.870.247 37.067.983
Costo del personale 26 58.989.326 54.090.981
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 27 5.631.196 5.675.900
Risultato operativo 29.987.242 30.449.098
Oneri finanziari 28
- da terzi (586.864) (625.132)
Totale Oneri finanziari (586.864) (625.132)
Proventi finanziari 28
- da terzi 902.263 892.192
- da collegate 14.715 13.773
Totale Proventi finanziari 916.978 905.965
Utile (perdita) su cambi 28 539.316 (3.645.833)
Quota utile / perdita società collegate (1.305.679) (430.284)
Altri oneri non operativi 29 (5.700) -
Altri proventi non operativi 29 - 563.655
Risultato prima delle imposte 29.545.293 27.217.469
Imposte sul reddito 30 7.706.626 6.807.349
Risultato di periodo 21.838.667 20.410.120
Risultato di Terzi 5.044.590 4.775.827
Risultato netto di Gruppo 16.794.077 15.634.293
Utile/(perdita) per azione base 31 0,87 0,81
Utile/(perdita) per azione diluito 31 0,84 0,78

Conto economico complessivo consolidato

Note 31/12/2018 31/12/2017
Utile/(perdita) del periodo (A) 21.838.667 20.410.120
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
a conto economico al netto degli effetti fiscali:
Valutazione piani a benefici definiti
38.460 (101.010)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
a conto economico al netto degli effetti fiscali:
Utile/(perdita) derivante dalla conversione dei bilanci di imprese estere 572.769 (900.225)
Utile/(perdita) da attività finanziarie disponibili per la vendita 33 0 0
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B) 611.229 (1.001.235)
Risultato complessivo (A)+(B) 22.449.896 19.408.885
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo
17.379.375 15.183.358
Azionisti di minoranza 5.070.521 4.225.527
Rendiconto finanziario consolidato
-- -- ------------------------------------
Rendiconto finanziario Note 31/12/18 di cui con
parti
correlate
31/12/17 di cui con
parti
correlate
Attività operativa
Risultato di periodo 21.838.667 20.410.120
Ammortamenti 27 4.424.863 3.833.190
Plusvalenza/Minusvalenza da cessione titoli e quote partecipative 29 (563.655)
Quota utile / perdita società collegate 1.305.679 1.305.679 430.284 430.284
Svalutazioni per perdite durevoli di valore 27-29 5.700 60.900
Stock Option 862.662 1.662.662
Benefici successivi alla cess.del rapp di lav. (TFR) 15 212.555 223.047
Fondi rischi e oneri 17 158.481 282.353
Fondo svalutazione crediti 6 (546.577) 388.056
Attività per imposte anticipate 4 (76.632) 288.797
Passività fiscali per imposte differite 16 194.412 (123.956)
Rimanenze 5 (19.325.036) (4.429.013)
Crediti commerciali 6 745.335 176.641 (18.387.519) 374.613
Crediti tributari 7 (2.493.828) (3.729.255)
Altri crediti 7 941.645 (5.262.466)
Debiti commerciali 20 633.979 18.563.090
Debiti per imposte sul reddito 21 831.513 (2.630.817)
Altri debiti 21 2.224.860 6.132.937
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 11.938.278 17.148.755
Attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali 2 (25.856.830) (3.124.360)
Immobilizzazioni immateriali 1 (635.375) (694.351)
Partecipazioni, titoli e altre attività finanziarie 3-4-8 (219.140) 1.113.447 (3.773.148) (115.053)
Crediti finanziari 4-7 417.431 346.608 (301.705) (16.194)
Flussi di cassa generati dall'attività di investimento (26.293.914) (7.893.564)
Attività finanziaria
Finanziamenti e altri debiti finanziari non correnti 18 6.617.663 1.533.103
Finanziamenti e altri debiti finanziari correnti 19 (847.131) 276.608 (1.451.448)
Dividendi pagati 32 (8.433.957) (9.437.616)
Flussi di cassa generati dall'attività di finanziamento (2.663.424) (9.355.961)
Variazione nella riserva di conversione e altre var. non monetarie 633.684 (137.197)
Incrementi/(decrementi) delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (16.385.376) (237.967)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 97.351.478 97.589.445
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio del periodo 80.966.102 97.351.478

Il totale delle disponibilità liquide è composto dal saldo di cassa e dal saldo dei depositi e dei conti correnti bancari. Gli interessi attivi dell'esercizio sono stati pari a circa 902 mila euro.

Le imposte dell'esercizio sono state pari a 7,7 milioni di euro.

Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato

Patrimonio netto totale 31/12/2016 Destinazione
risultato
Variazione da
dividendi
distribuiti
Altri
movimenti
Risultato
complessivo
31/12/2017
Capitale sociale 2.508.671 2.508.671
Sovrapprezzo azioni 38.593.618 38.593.618
Riserva legale 537.302 537.302
Azioni proprie
Altre riserve:
Riserva straordinaria 61.267.908 33.791.963 95.059.871
Riserva per contributi in conto capitale 426.657 426.657
Riserva di conversione -50.751 -366.652 -417.403
Altre riserve 1.956.182 862.654 -13.922 2.804.914
Utili/(perdite) a nuovo 36.187.694 6.615.615 -7.718.989 159.129 -70.361 35.173.088
Utile/(perdita) di periodo 40.407.578 -40.407.578 15.634.293 15.634.293
Totale Patrimonio netto di gruppo 181.834.859 -7.718.989 1.021.783 15.183.358 190.321.011
Capitale/riserva di terzi 8.278.805 2.585.551 -1.718.627 603.909 -550.300 9.199.338
Risultato di terzi 2.585.551 -2.585.551 4.775.827 4.775.827
Totale Patrimonio netto di terzi 10.864.356 -1.718.627 603.909 4.225.527 13.975.165
Patrimonio netto totale 192.699.215 -9.437.616 1.625.692 19.408.885 204.296.176
Patrimonio netto totale 31/12/2017 Destinazione
risultato
Variazione da
dividendi
distribuiti
Altri
movimenti
Risultato
complessivo
31/12/2018
Capitale sociale 2.508.671 2.508.671
Sovrapprezzo azioni 38.593.618 38.593.618
Riserva legale 537.302 537.302
Azioni proprie
Altre riserve:
Riserva straordinaria 95.059.871 41.146 -7.718.989 87.382.028
Riserva per contributi in conto capitale 426.657 426.657
Riserva di conversione -417.403 550.953 133.550
Altre riserve 2.804.914 862.662 20.183 3.687.759
Utili/(perdite) a nuovo 35.173.088 15.593.147 -183.940 14.162 50.596.457
Utile/(perdita) di periodo 15.634.293 -15.634.293 16.794.077 16.794.077
Totale Patrimonio netto di gruppo 190.321.011 -7.718.989 678.722 17.379.375 200.660.119
Capitale/riserva di terzi 9.199.338 4.775.827 -714.968 244.852 25.931 13.530.980
Risultato di terzi 4.775.827 -4.775.827 5.044.590 5.044.590
Totale Patrimonio netto di terzi 13.975.165 -714.968 244.852 5.070.521 18.575.570
Patrimonio netto totale 204.296.176 -8.433.957 923.574 22.449.896 219.235.689

L'importo iscritto nella colonna "risultato complessivo" si riferisce:

  • quanto alla riserva di conversione, alla variazione che ha interessato le attività in valuta detenute dal gruppo;
  • quanto alle altre riserve e agli utili e perdite a nuovo, al "remeasurement" del fondo TFR per la quota relativa alle società controllate.

Per maggiori dettagli si rimanda allo specifico prospetto del risultato complessivo.

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI SOCIETARIE

La capogruppo El.En. S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia. La sede della società è in Calenzano (Firenze), Via Baldanzese n. 17.

Le azioni ordinarie sono quotate al MTA gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Il bilancio consolidato del Gruppo El.En. è stato esaminato e approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2019.

Il bilancio è redatto in euro che è la moneta di presentazione e funzionale della capogruppo e di molte sue controllate.

PRINCIPI DI REDAZIONE E PRINCIPI CONTABILI

PRINCIPI DI REDAZIONE

Il presente bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico, ad eccezione di alcune categorie di strumenti finanziari la cui valutazione è stata effettuata in base al principio del fair value.

Il bilancio consolidato è costituito:

  • dalla Situazione Patrimoniale-finanziaria consolidata,
  • dal Conto Economico consolidato,
  • dal Conto Economico complessivo consolidato,
  • dal Rendiconto Finanziario consolidato,
  • dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato,
  • e dalle presenti Note illustrative.

Le informazioni economiche sono fornite con riferimento all'esercizio 2018 e all'esercizio 2017. Le informazioni patrimoniali sono invece fornite con riferimento al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017.

La capogruppo El.En. S.p.A. ha conferito l'incarico di revisione contabile del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A..

ESPRESSIONE IN CONFORMITA' AGLI IFRS

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è stato predisposto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea. Con IFRS si intendono anche gli International Accounting Standards (IAS) ancora in vigore, nonché tutti i documenti interpretativi emessi dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominato Standing Interpretations Committee ("SIC").

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1/1/18

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2018:

  • Principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014 e integrato con ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;

  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;

  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018 con applicazione retrospettica modificata. Dall'applicazione del nuovo principio e delle relative interpretazioni non sono emersi effetti sulla situazione patrimoniale economica e finanziaria consolidata 2017 che abbiano reso necessario procedere ad un suo restatement. Il Gruppo produce e commercializza sistemi laser per la medicina e per l'estetica (settore medicale) e sistemi laser per le lavorazioni manifatturiere (settore industriale) e sulla base delle tipologie contrattuali il riconoscimento dei ricavi avviene "at point of time" ovvero al momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente riconosciuto nel momento della consegna del bene stesso; le garanzie previste nei contratti sono inoltre di tipo generale e non estese e di conseguenza il Gruppo ha contabilizzato le stesse in accordo con lo IAS 37.

• In data 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments: recognition and measurement. Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente. Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste variazioni siano dovute alla variazione del merito creditizio dell'emittente della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel prospetto "Other comprehensive income" e non più nel conto economico. Inoltre, nelle modifiche di passività finanziarie definite come non sostanziali non è più consentito spalmare gli effetti economici della rinegoziazione sulla durata residua del debito modificando il tasso di interesse effettivo a quella data, ma occorrerà rilevarne a conto economico il relativo effetto.

Con riferimento all'impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall'attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti e non idonei a riflettere le politiche di risk management delle società. Le principali novità del documento riguardano:

  • o l'incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, includendo anche i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
  • o il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico;
  • o le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell'80-125% con il principio della "relazione economica" tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell'efficacia retrospettica della relazione di copertura.

La maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive di informativa sulle attività di risk management della società.

Il nuovo principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018. L'adozione dell'IFRS 9 non ha generato impatti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In particolare:

o classificazione e valutazione: Il Gruppo non ha avuto impatti conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS9. I finanziamenti, così come i crediti commerciali sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi ed interessi; pertanto, in accordo con l'IFRS9, continuano ad essere valutati al costo ammortizzato. I titoli e le polizze assicurative, trattandosi di una forma di impiego temporaneo della liquidità, sarebbero allocati nel business model Held to Collect and Sell (HTC&S) ma non superando l'SPPI test sono valutati al Fair Value con impatto a conto economico. Tale impostazione è in linea con il trattamento contabile seguito in passato, conseguentemente non risultano impatti sul patrimonio netto iniziale.

  • o impairment: Il Gruppo non ha avuto impatti sul proprio patrimonio netto. In particolare, con riferimento ai crediti commerciali e all'applicazione del metodo delle expected credit losses, ad esito dell'assessment effettuato, il fondo svalutazione crediti iscritti al 31 dicembre 2018 è risultato adeguato anche a seguito dell'applicazione del nuovo principio.
  • o hedge accounting: Il Gruppo non ricorre alla contabilizzazione in hegde accounting degli strumenti derivati.
  • Il 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 2 "Classification and measurement of share-based payment transactions" (pubblicato in data 20 giugno 2016), che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2018. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle", che integra parzialmente i principi preesistenti nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
  • IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards Deletion of short-term exemptions for first-time adopters. La modifica è stata applicata a partire dal 1° gennaio 2018 e riguarda l'eliminazione di alcune short-term exemptions previste dai paragrafi E3-E7 dell'Appendix E di IFRS 1 in quanto il beneficio di tali esenzioni si ritiene ormai superato.
  • IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures Measuring investees at fair value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice. La modifica chiarisce che l'opzione per una venture capital organization o di altra entità così qualificata (come ad esempio un fondo comune d'investimento o un'entità simile) di misurare gli investimenti in società collegate e joint venture al fair value through profit or loss (piuttosto che mediante l'applicazione il metodo del patrimonio netto) viene esercitata per ogni singolo investimento al momento della rilevazione iniziale. La modifica è stata applicata dal 1° gennaio 2018.
  • IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities Clarification of the scope of the Standard. La modifica chiarisce l'ambito di applicazione dell'IFRS 12 specificando che l'informativa richiesta dal principio, ad eccezione di quella prevista nei paragrafi B10-B16, si applica a tutte le quote partecipative che vengono classificate come possedute per la vendita, detenute per la distribuzione ai soci o come attività operative cessate secondo quanto previsto dall'IFRS 5. Tale modifica è stata applicata dal 1° gennaio 2018.

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property". Tali modifiche chiariscono i presupposti necessari per trasferire un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è già accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2018. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (IFRIC Interpretation 22)" che indirizza l'uso dei tassi di cambio in transazioni in cui i corrispettivi in valuta siano pagati o ricevuti in anticipo.

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2018:

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il Gruppo ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti rivenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.

È in fase di completamento il processo di implementazione del principio, che prevede il settaggio dell'infrastruttura informatica volta alla gestione contabile del principio e l'allineamento dei processi amministrativi e dei controlli a presidio delle aree critiche su cui insiste il principio. Il completamento di tale processo è previsto nel primo semestre del 2019.

Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando l'approccio di transizione semplificato e non modificherà gli importi comparativi dell'anno precedente alla prima adozione. Le attività iscritte per il diritto d'uso saranno misurate per l'ammontare del debito di leasing alla data di transizione. Nell'adottare l'IFRS 16, il Gruppo intende avvalersi dell'esenzione concessa in relazione agli short-term lease. Parimenti, la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa per quanto concerne i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Il Gruppo ha effettuato un'analisi degli impatti dell'IFRS 16: l'applicazione del nuovo principio sul Capitale netto investito e sulla Posizione finanziaria netta (valore attuale netto dei canoni futuri) è pari a 4,9 milioni di euro. Tale valore differisce rispetto al valore dei leasing operativi, di cui è data informativa al paragrafo successivo "impegni futuri per godimento di beni di terzi", per effetto dell'attualizzazione dei flussi futuri (utilizzando il criterio dell'"incremental borrowing rate"), dei leasing a "scarso valore" o a breve termine e di componenti di servizio incluse nei contratti di lease. Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease e l'impatto atteso dall'adozione dell'IFRS 16 all'1 gennaio 2019:

Euro/000
Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 6.556
di cui:
Leasing a breve termine o scarso valore 609
Componenti servizi inclusa nei canoni 864
Effetto attualizzazione 176
Altre variazioni -
Valore del diritto d'uso all'1 gennaio 2019 4.907

• Documento "Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts" (pubblicato in data 12 settembre 2016). Per le entità il cui business è costituito in misura predominante dall'attività di assicurazione, le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire le preoccupazioni derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 9 (dal 1° gennaio 2018) alle attività finanziarie, prima che avvenga la sostituzione da parte dello IASB dell'attuale principio IFRS 4 con il nuovo principio attualmente in fase di predisposizione, sulla base del quale sono invece valutate le passività finanziarie. Gli amministratori non si attendono un effetto nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

• In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)". L'interpretazione affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. In particolare, l'Interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments (individualmente o nel loro insieme, a seconda delle caratteristiche) assumendo sempre che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'entità deve riflettere l'effetto dell'incertezza nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1.

La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questa interpretazione.

Altri principi o modifiche non ancora omologati dall'Unione Europea sono infine riassunti nella seguente tabella:

Descrizione Omologato alla data
del presente bilancio
Data di efficacia
prevista del principio
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets
between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in
September 2014)
NO Non definita
Amendments to IAS 19: Plant Amendment, Curtailment or
Settlement (issued in February 2018)
NO Non definita
Amendements to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material (issued in
October 2018)
NO Non definita
Annual improvements IFRSs: 2015-2017 Cycle NO 01-gen-19
Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint
Ventures (issued in October 2017)
NO 01-gen-19
Amendments to IFRS 3: Definition of a Business (issued in October
2018)
NO 01-gen-20
IFRS 17 Insurance Contracts (issued in May 2017) NO 01-gen-21

Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

SOCIETÀ CONTROLLATE

Il bilancio consolidato del Gruppo El.En. include i bilanci della capogruppo e quelli delle imprese italiane ed estere nelle quali El.En. S.p.A. controlla direttamente o indirettamente la maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria. Le società incluse nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento sono elencate nella seguente tabella, che evidenzia inoltre la percentuale direttamente e indirettamente posseduta dalla capogruppo:

Denominazione Note Sede Valuta Capitale
sociale
Percentuale posseduta Interessenza
Diretta Indiretta Totale del gruppo
Capogruppo
El.En. S.p.A. Calenzano
(ITA)
EUR 2.508.671
Controllate
Ot-Las S.r.l. Calenzano
(ITA)
EUR 154.621 96,65% 96,65% 96,65%
Cutlite Penta S.r.l 1 Calenzano
(ITA)
EUR 500.000 100,00% 100,00% 96,65%
Deka Mela S.r.l. Calenzano
(ITA)
EUR 40.560 85,00% 85,00% 85,00%
Esthelogue S.r.l. 2 Calenzano
(ITA)
EUR 100.000 50,00% 50,00% 100,00% 100,00%
Deka Sarl Lione (FRA) EUR 155.668 100,00% 100,00% 100,00%
Lasit S.p.A. Torre
Annunziata
(ITA)
EUR 1.154.000 70,00% 70,00% 70,00%
Quanta System S.p.A. Milano (ITA) EUR 1.500.000 100,00% 100,00% 100,00%
Asclepion GmbH 3 Jena (GER) EUR 2.025.000 50,00% 50,00% 100,00% 100,00%
ASA S.r.l. 4 Arcugnano
(ITA)
EUR 46.800 60,00% 60,00% 51,00%
BRCT Inc. New York
(USA)
USD no par value 100,00% 100,00% 100,00%
With Us Co., Ltd 5 Tokyo (GIAP) JPY 100.000.000 78,85% 78,85% 78,85%
Deka Japan Co., Ltd Tokyo (GIAP) JPY 10.000.000 55,00% 55,00% 55,00%
Penta-Chutian Laser (Wuhan) Co., Ltd 6 Wuhan (CINA) CNY 20.467.304 55,00% 55,00% 53,16%
Penta-Laser Equipment Wenzhou Co.,
Ltd
7 Wenzhou
(CINA)
CNY 32.259.393 53,53% 53,53% 51,74%
Cutlite do Brasil Ltda Blumenau
(BRASILE)
BRL 8.138.595 98,27% 98,27% 98,27%
Pharmonia S.r.l. Calenzano
(ITA)
EUR 50.000 100,00% 100,00% 100,00%
Deka Medical Inc. 8 San Francisco
(USA)
USD 10 100,00% 100,00% 100,00%
Penta Laser Europe S.r.l. 9 Calenzano
(ITA)
EUR 200.000 100,00% 100,00% 51,74%
Merit Due S.r.l. 10 Calenzano
(ITA)
EUR 13.000 100,00% 100,00% 96,65%

(1) detenuta da Ot-las Srl (100%)

(2) detenuta da Elen SpA (50%) e da Asclepion (50%)

(3) detenuta da Elen SpA (50%) e da Quanta System SpA (50%)

(4) detenuta da Deka Mela Srl (60%)

(5) detenuta da BRCT Inc. (78,85%)

(6) detenuta da Ot-las Srl (55%)

(7) detenuta da Ot-las Srl (53,53%)

(8) detenuta da BRCT (100%)

(9) detenuta da Penta-Laser Equipment Wenzhou Co., Ltd (100%)

(10) detenuta da Ot-las Srl (100%)

Operazioni effettuate nel periodo

Per le operazioni effettuate nel periodo si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio 2018" della Relazione sulla Gestione.

SOCIETÀ COLLEGATE

El.En. S.p.A. detiene direttamente o indirettamente partecipazioni in alcune società, senza peraltro esercitare il controllo su di esse. Tali società sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Le partecipazioni in imprese collegate sono le seguenti:

Denominazione Note Sede Valuta Capitale
sociale
Percentuale posseduta Interessenza
Diretta Indiretta Totale del gruppo
Immobiliare Del.Co. S.r.l. Solbiate Olona
(ITA)
EUR 24.000 30,00% 30,00% 30,00%
Actis S.r.l. Calenzano (ITA) EUR 10.200 12,00% 12,00% 12,00%
Elesta S.r.l. Calenzano (ITA) EUR 910.000 50,00% 50,00% 50,00%
Chutian (Tiajin) Laser Technologies
Co.,Ltd
1 Tianjin (CINA) CNY 2.000.000 41,00% 41,00% 21,79%
Quanta Aesthetic Lasers Usa, LLC 2 Englewood (USA) USD 50.200 19,50% 19,50% 19,50%
Accure Inc. 3 Delaware (USA) USD - 39,44% 39,44% 39,44%

(1) detenuta da Penta Chutian Laser (Wuhan) Co. Ltd (41%)

(2) detenuta da BRCT (19,50%)

(3) detenuta da Quanta System S.p.A. (39,44%)

Operazioni effettuate nel periodo

Per le operazioni effettuate nel periodo si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio 2018" della Relazione sulla Gestione.

PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE

Per le operazioni effettuate nel periodo si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio 2018" della Relazione sulla Gestione.

AZIONI PROPRIE

Premesso che la delibera presa dall'Assemblea della capogruppo El.En. S.p.A in data 28 aprile 2015 di autorizzazione al Consiglio di Amministrazione all'acquisto di azioni proprie è definitivamente spirata nel mese di ottobre 2016, senza alcun acquisto effettuato, El.En. S.p.A. alla data di riferimento del presente bilancio, non detiene azioni proprie. L'Assemblea dei soci in data 17 gennaio 2019 ha autorizzato il consiglio di amministrazione all'acquisto di azioni proprie entro 18 mesi dalla data della delibera, come meglio specificato nell'apposita sezione della relazione sulla gestione sui fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizio.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

I bilanci utilizzati per il consolidamento sono i bilanci d'esercizio delle singole imprese. Tali bilanci vengono opportunamente riclassificati e rettificati al fine di uniformarli ai principi contabili e ai criteri di valutazione IFRS utilizzati dalla capogruppo. I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell'esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall'effettiva data di acquisizione fino all'effettiva data di cessione.

Nella redazione del bilancio consolidato gli elementi dell'attivo e del passivo nonché i proventi e gli oneri delle imprese incluse nel consolidamento sono ripresi integralmente. Sono invece eliminati i crediti e i debiti, i proventi e gli oneri, gli utili e le perdite originati da operazioni effettuate tra le imprese incluse nel consolidamento.

Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna di esse, comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione; la differenza emergente, se positiva, è trattata come un avviamento (o goodwill) e come tale contabilizzata, ai sensi dell'IFRS 3, come illustrato nel prosieguo. Se negativa imputata direttamente a conto economico.

L'importo del capitale e delle riserve delle imprese controllate corrispondente a partecipazione di terzi è iscritto in una voce del patrimonio netto denominata "capitale e riserve di terzi"; la parte del risultato economico consolidato corrispondente a partecipazioni di terzi è iscritta nella voce "utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi".

CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA

Le situazioni contabili di ciascuna società consolidata sono redatte utilizzando la valuta funzionale relativa al contesto economico in cui ciascuna società opera. In tali situazioni contabili, tutte le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono successivamente adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo presentato.

TRADUZIONE DEI BILANCI IN VALUTA

Ai fini del Bilancio Consolidato i risultati, le attività e le passività sono espressi in euro, che rappresenta la valuta funzionale della capogruppo El.En. S.p.A.. Ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato, le situazioni contabili con valuta funzionale diversa dall'euro sono convertite in euro applicando alle attività e passività, inclusi l'avviamento e gli aggiustamenti effettuati in sede di consolidamento, il tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo di riferimento e alle voci di conto economico i cambi medi del periodo che approssimano i tassi di cambio in essere alla data delle rispettive operazioni. Le relative differenze cambio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente in un'apposita riserva dello stesso. Le differenze di cambio sono rilevate a conto economico al momento della cessione della controllata.

In sede di prima adozione degli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento delle imprese estere con moneta funzionale diversa dall'euro sono state riclassificate ai risultati degli esercizi precedenti, come consentito dall'IFRS 1; pertanto, solo le differenze di conversione cumulate e contabilizzate successivamente al 1° gennaio 2004 concorrono alla determinazione delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla loro eventuale cessione.

Per la conversione dei bilanci delle società controllate e collegate con valuta diversa dall'euro i cambi utilizzati sono i seguenti:

Cambio finale Cambio medio Cambio finale
Valuta 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2018
USD 1,20 1,18 1,15
Yen giapponese 135,01 130,40 125,85
Yuan 7,80 7,81 7,88
Real 3,97 4,31 4,44

USO DI STIME

La redazione del Bilancio consolidato, in applicazione degli IFRS, richiede l'effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, stock option/stock based compensation, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico.

L'avviamento viene sottoposto ad impairment test per verificare eventuali perdite di valore.

CRITERI DI VALUTAZIONE

A) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI A VITA DEFINITA ED A VITA INDEFINITA

Le attività immateriali sono attività prive di consistenza fisica identificabile ed in grado di produrre benefici economici futuri. Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi ed imputati direttamente alle singole voci. Il Gruppo utilizza il criterio del costo, in alternativa al fair value, come criterio di valutazione per le immobilizzazioni immateriali. Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore nei limiti del valore originario, rettificato dei soli ammortamenti.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi costituiscono, a seconda dei casi, attività immateriali o attività materiali generate internamente e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: 1) esistenza della possibilità tecnica e intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o la vendita; 2) capacità del Gruppo all'uso o alla vendita dell'attività; 3) esistenza di un mercato per i prodotti e servizi derivanti dall'attività ovvero dell'utilità a fini interni; 4) capacità dell'attività di generare benefici economici futuri; 5) esistenza di adeguate disponibilità di risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita o l'utilizzo interno dei prodotti e servizi che ne derivano; 6) attendibilità a valutare i costi attribuibili all'attività durante il suo sviluppo. I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo. I costi di ricerca sono imputati a Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti. Le altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata.

L'avviamento e le altre attività aventi vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico, ma sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (impairment test). Se l'ammontare recuperabile è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. Una perdita di valore è rilevata immediatamente nel conto economico. Per l'avviamento le eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Aggregazioni aziendali dal 1 Gennaio 2010

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, l'acquirente deve valutare qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative.

Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, l'acquirente deve ricalcolare il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e valutata con l'equity method e rilevare nel conto economico l'eventuale utile o perdita risultante.

Ogni corrispettivo potenziale deve essere rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, sarà rilevata secondo quanto disposto dallo IAS 39, nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato sino a quando la sua estinzione sarà contabilizzata contro patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente valutato al costo, che emerge come eccedenza tra la sommatoria del corrispettivo corrisposto e l'importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo ridotto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale deve, dalla data di acquisizione, essere allocato a ciascuna delle "cash generating unit" (CGU) identificate, che si prevede benefici dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. L'identificazione delle CGU coincide con ciascun soggetto giuridico.

Se l'avviamento è stato allocato ad un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

L'avviamento derivante da acquisizioni effettuate precedentemente al 1° gennaio 2004 è iscritto al valore registrato a tale titolo nell'ultimo bilancio consolidato redatto sulla base dei precedenti principi contabili (31 dicembre 2003).

L'avviamento relativo a partecipazioni in società collegate è incluso nel valore di carico di tali società. Nel caso in cui dovesse emergere un avviamento negativo, esso viene immediatamente riconosciuto a conto economico.

Aggregazioni aziendali prima del 1 Gennaio 2010

Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1° gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3 (2004).

B) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivi degli oneri accessori, al netto degli ammortamenti. Le spese di manutenzione ordinaria sono addebitate integralmente al conto economico. Le spese di manutenzione di natura incrementativa sono attribuite al cespite a cui si riferiscono ed ammortizzate in funzione della residua possibilità di utilizzazione del cespite stesso.

Il Gruppo utilizza il metodo del costo, in alternativa al fair value, come criterio di valutazione per le immobilizzazioni materiali. In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso vengono separati e solo il fabbricato viene assoggettato ad ammortamento.

Le aliquote di ammortamento utilizzate sono le seguenti:

Classe di cespiti Percentuali di ammortamento
Fabbricati
-
fabbricati industriali
3.00%
impianti e macchinario
-
impianti e macchinari generici
10.00%
-
impianti e macchinari specifici
10.00%
-
altri impianti
15.50%
attrezzature industriali e commerciali
-
attrezzatura varia e minuta
25.00%
-
attrezzature cucina
25.00%
altri beni
-
automezzi
25.00%
-
carrelli elevatori
20.00%
-
costruzioni leggere
10.00%
-
macchine d'ufficio elettroniche
20.00%
-
mobili e arredi
12.00%

C) ONERI FINANZIARI

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

D) PERDITA DI VALORE DI ATTIVITÀ

A ciascuna data di riferimento del periodo presentato, le attività materiali ed immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare eventuali indicatori di riduzione di valore. Il valore recuperabile dell'avviamento e delle attività immateriali con vita indefinita, quando presenti, è invece stimato ad ogni data di riferimento. Se esiste un'indicazione di riduzione di valore, si procede alla stima del valore recuperabile.

Il valore presunto di realizzo è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore di presunto realizzo. Ad eccezione dell'avviamento, le riduzioni di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

E) ATTIVITÀ FINANZIARIE: PARTECIPAZIONI

Le attività finanziarie consistenti in partecipazioni in imprese collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto e cioè per un importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio delle imprese medesime, dopo aver detratto i dividendi ed operato le rettifiche richieste dai principi di redazione del bilancio consolidato in conformità agli IFRS per renderli coerenti ai principi contabili della capogruppo.

Le società a controllo congiunto (joint-venture) sono valutate nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia il controllo congiunto fino al momento in cui lo stesso cessa di esistere.

F) STRUMENTI FINANZIARI

Partecipazioni in altre Imprese

Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate e collegate (generalmente con una percentuale di possesso inferiore al 20%) sono valutate al "fair value". Il presupposto per questa disposizione è che il "fair value" sia stimabile in modo attendibile. Quando il "fair value" non è stimabile in modo attendibile l'investimento è valutato al costo.

Titoli e attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate, al momento della prima rilevazione, come attività finanziarie a valore equo con variazione imputata a conto economico. Il gruppo valuta le proprie attività finanziarie al valore equo rilevato a conto economico (detenute per la negoziazione) se l'intento di venderle a breve termine è ancora appropriato.

Titoli e attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, con imputazione degli effetti a patrimonio netto ad eccezione delle perdite per riduzione di valore, fino a quando l'attività finanziaria è eliminata, momento in cui l'utile o la perdita complessivo rilevato precedentemente nel patrimonio netto deve essere rilevato a conto economico.

Crediti commerciali

I crediti sono iscritti al costo (identificato dal loro valore nominale) al netto di eventuali riduzioni di valore, che corrisponde al loro presumibile valore di realizzazione. Tale configurazione di costo considera le perdite attese sulla base delle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico.

Altre attività finanziarie

Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione. Alle successive date di bilancio, le attività finanziarie da detenersi sino alla scadenza sono rilevate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo, al netto di svalutazioni effettuate per rifletterne le perdite di valore.

Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita e sono valutate al fair value ad ogni periodo, con imputazione degli effetti rispettivamente a conto economico nella voce "Oneri/Proventi finanziari" od in apposita riserva del Patrimonio netto, in quest'ultimo caso fintanto che non siano realizzati o abbiano subito una perdita di valore.

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti

Sono inclusi in tale voce la cassa e i conti correnti bancari e gli altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità che sono prontamente convertibili in cassa ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Nessun utile/perdita è rilevato a conto economico per l'acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al costo (identificato dal loro valore nominale).

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura rischi cambio e tasso

Fair value hedge: (coperture del valore di mercato) se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di un'attività o di una passività di bilancio, attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivanti dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibili al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge: (copertura dei flussi finanziari) se uno strumento è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel patrimonio netto. L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte di copertura diventata inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Held for trading: (strumenti per la negoziazione) si tratta di strumenti finanziari derivati con finalità speculativa o di negoziazione, sono valutati al fair value (valore equo) con imputazione delle variazioni al conto economico.

G) RIMANENZE

Le rimanenze di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo e il valore di mercato; il costo viene determinato con il metodo del costo medio ponderato. La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti di produzione (variabili e fissi). Sono inoltre stanziati dei fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo.

Le rimanenze dei prodotti in corso di lavorazione sono valutate in base al costo di produzione, con riferimento al costo medio ponderato.

H) BENEFICI AI DIPENDENTI

FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR).

Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate a bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso é assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Per i piani a benefici definiti, l'ammontare già maturato è proiettato per stimarne l'importo da liquidare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e successivamente attualizzato, utilizzando il "Projected unit credit method". Tale metodologia attuariale si basa su ipotesi di natura demografica e finanziaria per effettuare una ragionevole stima dell'ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.

Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico nella voce "costo del lavoro" il current service cost che definisce l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti e tra gli "Oneri/Proventi finanziari" l'interest cost che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.

Gli utili e le perdite attuariali cumulati fino all'esercizio precedente che riflettevano gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate erano rilevati pro-quota a conto economico per la rimanente vita lavorativa media dei dipendenti nei limiti in cui il loro valore netto non rilevato al termine dell'esercizio precedente eccedeva il 10% della passività (c.d. Metodo del corridoio).

In accordo con le regole di transizione previste dallo IAS 19 al paragrafo 173, il Gruppo ha applicato l'emendamento allo IAS 19 a partire dal 1° gennaio 2013 in modo retrospettivo, rideterminando i valori della situazione patrimonialefinanziaria al 1° gennaio 2012 ed al 31 dicembre 2012, come se l'emendamento fosse sempre stato applicato.

Per i piani a contribuzione definita, il Gruppo paga dei contributi a fondi pensione pubblici o privati, su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. Pagati i contributi, per il Gruppo non sorgono ulteriori obbligazioni. I contributi pagati sono iscritti a conto economico nel costo del lavoro quando dovuti.

PIANI RETRIBUTIVI SOTTO FORMA DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE

Il costo delle prestazioni rese dai dipendenti e remunerato tramite piani di stock option è determinato sulla base del fair value delle opzioni concesse ai dipendenti alla data di assegnazione.

Da un punto di vista modellistico il piano deliberato dalla capogruppo El.En. S.p.A. deve essere considerato come una opzione "esotica" dal momento che l'esercizio del diritto di opzione è possibile solo dopo il periodo di vesting e può avvenire in un qualsiasi momento all'interno dell'exercise period.

Il piano in analisi è concettualmente equiparabile a due opzioni distinte che potrebbero essere definite come "american forward start". Il fair value di una opzione "american forward start" può essere ottenuto combinando un approccio risk

neutral per determinare il valore atteso dello stock all'inizio degli exercise period e, successivamente tramite un modello del tipo binomial tree per valorizzare l'opzione di tipo americano.

Per la sua valutazione è necessaria la stima della volatilità del titolo sottostante, del tasso di interesse risk free e del tasso di dividendo atteso del titolo.

Coerentemente con i dettami del Principio Contabile Internazionale IFRS2 tutti i parametri significativi del modello sono stati stimati osservando le condizioni dei mercati finanziari e l'andamento del titolo El.En. alla data di assegnazione dei diritti di opzione.

I) FONDI PER RISCHI E ONERI

Il Gruppo rileva i fondi per rischi futuri quando, in presenza di un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene.

L) RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono riconosciuti nel conto economico per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente. I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio. Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

• avviene il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene;

  • il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
  • i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo.

M) PARTITE IN VALUTA

Le attività e le passività in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati a conto economico.

N) CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE E IN CONTO ESERCIZIO

I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno soddisfatte le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi. I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati tra le altre passività e accreditati a Conto economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le attività materiali e immateriali sono rilevati o a diretta riduzione delle attività stesse o tra le altre passività, e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento dei beni cui si riferiscono. I contributi in conto esercizio sono rilevati integralmente a Conto economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità.

O) LEASING FINANZIARI

I leasing finanziari sono contabilizzati secondo la metodologia finanziaria che prevede la contabilizzazione dell'immobilizzazione acquisita e del relativo finanziamento. A conto economico sono contabilizzate le relative quote di ammortamento e gli oneri finanziari relativi al finanziamento.

P) IMPOSTE

Le imposte sul reddito includono le imposte correnti e quelle differite calcolate sul reddito imponibile delle società del gruppo. Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sui redditi calcolate sull'imponibile del periodo. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali applicando l'aliquota fiscale in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. La ricuperabilità delle attività per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo.

Q) UTILE PER AZIONE

L'utile base per azione ordinaria è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo attribuibile alle azioni ordinarie per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione ordinaria, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla conversione di stock option aventi effetto diluitivo.

PIANI DI STOCK OPTION

El.En. S.p.A.

Qui di seguito si riportano alcune informazioni relative al piano di stock option deliberato nel corso dell'esercizio 2016 dalla capogruppo El.En. S.p.A., piano teso a dotare la Società di uno strumento di incentivazione e fidelizzazione.

Scadenza max Opzioni
esistenti
Opzioni
emesse
Opzioni
annullate
Opzioni
esercitate
Opzioni scadute
non esercitate
Opzioni
esistenti
di cui
esercitabili
prezzo di
esercizio
01/01/2018 01/01/2018 -
31/12/2018
01/01/2018 -
31/12/2018
01/01/2018 -
31/12/2018
01/01/2018 -
31/12/2018
31/12/2018 31/12/2018
Piano 2016-2025 31-dic-25 800.000 800.000 € 12,72

Tale piano, tenendo conto della presenza di due tranche che hanno due differenti vesting ed exercise period, è concettualmente equiparabile a due opzioni distinte che potrebbero essere definite come "american forward start". Il fair value di una opzione "american forward start" può essere ottenuto combinando un approccio risk neutral per determinare il valore atteso dello stock all'inizio degli exercise period e successivamente, tramite un modello del tipo binomial tree, per valorizzare l'opzione di tipo americano.

Al fine della determinazione del fair value sono state formulate le seguenti ipotesi: tasso risk free: 0,338492% volatilità storica: 0,28489 intervallo di tempo utilizzato per il calcolo della volatilità: ultimo anno di contrattazioni

Il fair value complessivo delle stock option è di 2.942.080 euro.

Nel corso dell'esercizio 2018 il prezzo medio registrato dal titolo El.En. S.p.A. è stato di circa 25,5 euro.

Per quanto riguarda le caratteristiche del piano di stock option, nonché l'aumento di capitale deliberato a servizio del medesimo, si rinvia alla descrizione contenuta nella nota (10) del presente documento.

Commenti alle principali voci dell'attivo

Attività non correnti

Immobilizzazioni immateriali (nota 1)

Le movimentazioni intercorse nel periodo nelle immobilizzazioni immateriali sono le seguenti:

31/12/2017 Incrementi Decrementi Rivalutazioni
/
Svalutazioni
Altri
movimenti
Ammortamento Effetto cambio 31/12/2018
Avviamento 3.038.065 3.038.065
Costi di sviluppo 86.096 205.485 9.800 -127.755 173.626
Diritti di brevetto e
utilizzazione opere
dell'ingegno
27.302 25.110 1 -30.560 21.853
Concessioni, licenze e
marchi e diritti simili
343.009 248.078 -487 3.554 -221.624 1.211 373.741
Altre immobilizzazioni
immateriali
47.139 1.950 -30.519 18.570
Immobilizzazioni
immateriali in corso
717.420 154.028 -13.355 858.093
Totale 4.259.031 634.651 -487 -410.458 1.211 4.483.948

Avviamento

L'avviamento, che costituisce la componente più significativa delle immobilizzazioni immateriali, rappresenta l'eccedenza del costo di acquisto rispetto al fair value delle attività acquisite al netto delle passività attuali e potenziali assunte. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento ed è sottoposto alla verifica della eventuale riduzione di valore (impairment test) con cadenza almeno annuale.

Al fine della verifica periodica dell'eventuale riduzione di valore, i singoli avviamenti iscritti sono stati allocati alle rispettive "cash generating unit" (CGU) identificate. L'identificazione delle CGU coincide con ciascun soggetto giuridico e corrisponde con la visione che gli Amministratori hanno della propria attività.

Qui di seguito viene riportato un prospetto che evidenzia il valore di carico dell'avviamento ad ognuna delle "Cash generating unit":

CASH GENERATING UNIT (CGU) Avviamento
31/12/2018
Avviamento
31/12/2017
Quanta System S.p.A. 2.079.260 2.079.260
ASA S.r.l. 439.082 439.082
Cutlite Penta S.r.l. 407.982 0
Ot-las S.r.l. 7.483 415.465
Asclepion Laser Technologies GmbH 72.758 72.758
Deka MELA S.r.l. 31.500 31.500
Totale 3.038.065 3.038.065

Il 2/1/2018 Ot-Las S.r.l. ha conferito le sue attività relative al ramo taglio nella società di nuova costituzione Cutlite Penta S.r.l.

Al 31 dicembre 2018 il valore recuperabile delle CGU di seguito riportate è stato sottoposto a test di impairment al fine di verificare l'esistenza di eventuali perdite di valore, attraverso il confronto fra il valore contabile dell'unità e il valore d'uso, ovvero il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi che si suppone deriveranno dall'uso continuativo e dalla eventuale dismissione della medesima alla fine della sua vita utile. Di seguito sono riportati i risultati di tali test.

Quanta System S.p.A.: il valore d'uso è stato determinato con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF) attualizzando i flussi di cassa contenuti nel piano economico-finanziario, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Quanta System S.p.A., avente ad oggetto l'arco temporale 2019-2021. Al fine di determinare il valore d'uso della CGU sono stati considerati i flussi finanziari attualizzati dei tre anni di proiezione esplicita sommati ad un valore terminale, assunto pari al valore attuale della rendita perpetua del flusso calcolato applicando al fatturato dell'ultimo anno di previsione esplicita un tasso di crescita "g" pari all'1,5% e considerando una marginalità pari a quella media del triennio di previsione esplicita.

La principale ipotesi del piano economico-finanziario utilizzato per l'effettuazione del test di impairment è relativa al tasso di crescita del fatturato nell'orizzonte temporale coperto dal piano. I tassi considerati per formulare le previsioni utilizzate nell'ambito del test di impairment risultano coerenti con i dati consuntivati nel corso del 2018 e con le prospettive del mercato di appartenenza.

Le ipotesi in parola e i corrispondenti prospetti finanziari sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento dell'impairment test dal Consiglio di Amministrazione che ne ha approvato i risultati.

Il tasso di attualizzazione applicato ai flussi di cassa prospettici (WACC) è pari al 8,91%; per i flussi di cassa relativi agli esercizi successivi al periodo di proiezione esplicita si ipotizza un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari all'1,5%.

La determinazione del valore d'uso sulla base di tali parametri ha consentito di non apportare alcuna riduzione al valore dell'avviamento.

E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati. I valori d'uso rimangono superiori ai valori contabili anche nell'ipotesi di un tasso di crescita "g" pari a 0,5% e un WACC+1% pari al 9,91%.

Cutlite Penta S.r.l.: il valore d'uso è stato determinato con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF) attualizzando i flussi di cassa contenuti nel piano economico-finanziario approvato dal Consiglio di Amministrazione di Cutlite Penta S.r.l. avente ad oggetto il business del taglio laser per l'arco temporale 2019-2021. Al fine di determinare il valore d'uso della CGU sono stati considerati i flussi finanziari attualizzati dei tre anni di proiezione esplicita sommati ad un valore terminale, assunto pari al valore attuale della rendita perpetua del flusso calcolato applicando al fatturato dell'ultimo anno di previsione esplicita un tasso di crescita "g" pari all'1,5% e considerando una marginalità pari a quella media del triennio di previsione esplicita.

La principale ipotesi del piano economico-finanziario utilizzato per l'effettuazione del test di impairment è relativa al tasso di crescita del fatturato nell'orizzonte temporale coperto dal piano. I tassi considerati per formulare le previsioni utilizzate nell'ambito del test di impairment risultano coerenti con i dati consuntivati nel corso del 2018 e con le prospettive del mercato di appartenenza.

Le ipotesi in parola e i corrispondenti prospetti finanziari sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento dell'impairment test dal Consiglio di Amministrazione che ne ha approvato i risultati.

Il tasso di attualizzazione applicato ai flussi di cassa prospettici (WACC) è pari al 8,91%; per i flussi di cassa relativi agli esercizi successivi al periodo di proiezione esplicita si ipotizza un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari all'1,5%.

La determinazione del valore d'uso sulla base di tali parametri ha consentito di non apportare alcuna riduzione al valore dell'avviamento.

E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati. I valori d'uso rimangono superiori ai valori contabili anche nell'ipotesi di un tasso di crescita "g" pari a 0,5% e un WACC+1% pari al 9,91%.

ASA S.r.l.: il valore d'uso è stato determinato con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF) attualizzando i flussi di cassa contenuti nel piano economico-finanziario, approvato dal Consiglio di Amministrazione di ASA S.r.l., avente ad oggetto l'arco temporale 2019-2021. Al fine di determinare il valore d'uso della CGU sono stati considerati i flussi finanziari attualizzati dei tre anni di proiezione esplicita sommati ad un valore terminale, assunto pari al valore attuale della rendita perpetua del flusso calcolato applicando al fatturato dell'ultimo anno di previsione esplicita un tasso di crescita "g" pari all'1,5% e considerando una marginalità pari a quella media del triennio di previsione esplicita.

La principale ipotesi del piano economico-finanziario utilizzato per l'effettuazione del test di impairment è relativa al tasso di crescita del fatturato nell'orizzonte temporale coperto dal piano. I tassi utilizzati per formulare le previsioni utilizzate nell'ambito del test di impairment risultano coerenti con i dati consuntivati nel corso del 2018 e con le prospettive del mercato di appartenenza.

Le ipotesi in parola e i corrispondenti prospetti finanziari sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento dell'impairment test dal Consiglio di Amministrazione che ne ha approvato i risultati.

Il tasso di attualizzazione applicato ai flussi di cassa prospettici (WACC) è pari al 8,91%; per i flussi di cassa relativi agli esercizi successivi al periodo di proiezione esplicita, si ipotizza un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari all'1,5%.

La determinazione del valore d'uso sulla base di tali parametri ha consentito di non apportare alcuna riduzione al valore dell'avviamento.

E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati. I valori d'uso rimangono superiori ai valori contabili anche nell'ipotesi di un tasso di crescita "g" pari a 0,5% e un WACC+1% pari al 9,91%.

La verifica della rispondenza delle procedure di impairment test con le prescrizioni dei principi contabili internazionali è stata oggetto di approvazione in via autonoma da parte dello stesso consiglio di amministrazione della capogruppo.

Altre attività immateriali

Gli incrementi della voce "costi di sviluppo" sono relativi ai costi sostenuti per lo sviluppo di nuovi prototipi da parte della controllante El.En. S.p.A.

La voce "diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere di ingegno" è relativa alla capitalizzazione dei costi sostenuti per acquisto di brevetti effettuati dalla controllata Quanta System.

Nella voce "concessioni, licenze, marchi e diritti simili" risultano iscritti, tra l'altro, i costi sostenuti in particolar modo dalla controllante El.En. e dalle controllate Lasit, Asclepion, Quanta, Asa e Penta-Laser Equipment Wenzhou per l'acquisto di nuovi software.

La voce residuale "Altre", risulta composta per lo più dai costi sostenuti dalla capogruppo El.En. e dalle controllate Quanta System S.p.A e Deka Mela per la realizzazione di software.

Le "immobilizzazioni immateriali in corso" sono per lo più relative ai costi di sviluppo sostenuti da una controllata per un prototipo in corso di realizzazione.

Immobilizzazioni materiali (nota 2)

I movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni materiali sono i seguenti:

Costo 31/12/2017 Incrementi (Alienazioni) Rivalutazioni /
Svalutazioni
Altri
movimenti
Effetto cambio 31/12/2018
Terreni e Fabbricati 34.083.348 15.181.567 518.410 -90.256 49.693.069
Impianti e macchinari 7.831.347 1.301.750 -30.851 -1.526.305 -22.931 7.553.010
Attrezzature ind.li e comm.li 12.102.439 1.543.964 -969.589 1.596.534 54.756 14.328.104
Altri beni 9.961.926 1.881.620 -404.162 -413.313 38.336 11.064.407
Immobilizzazioni materiali in corso e
acconti
1.402.688 6.514.119 -701.742 -1.473 7.213.592
Totale 65.381.748 26.423.020 -1.404.602 -526.416 -21.568 89.852.182
Fondo ammortamento 31/12/2017 Ammortamenti (Alienazioni) Rivalutazioni /
Svalutazioni
Altri
movimenti
Effetto cambio 31/12/2018
Terreni e Fabbricati 5.620.397 1.101.077 -6.807 -5.979 6.708.688
Impianti e macchinari 4.526.683 501.321 -29.713 -399.154 -9.949 4.589.188
Attrezzature ind.li e comm.li 10.101.636 1.140.060 -657.731 346.047 46.218 10.976.230
Altri beni 5.955.511 1.271.949 -254.218 -435.539 20.427 6.558.130
Immobilizzazioni materiali in corso e
acconti
Totale 26.204.227 4.014.407 -941.662 -495.453 50.717 28.832.236
Valore netto 31/12/2017 Incrementi (Alienazioni) Rivalutazioni /
Svalutazioni /
Ammortamenti
Altri
movimenti
Effetto cambio 31/12/2018
Terreni e Fabbricati 28.462.951 15.181.567 -1.101.077 525.217 -84.277 42.984.381
Impianti e macchinari 3.304.664 1.301.750 -1.138 -501.321 -1.127.151 -12.982 2.963.822
Attrezzature ind.li e comm.li 2.000.803 1.543.964 -311.858 -1.140.060 1.250.487 8.538 3.351.874
Altri beni 4.006.415 1.881.620 -149.944 -1.271.949 22.226 17.909 4.506.277
Immobilizzazioni materiali in corso e
acconti
1.402.688 6.514.119 -701.742 -1.473 7.213.592
Totale 39.177.521 26.423.020 -462.940 -4.014.407 -30.963 -72.285 61.019.946

La voce "Terreni e Fabbricati" comprende il complesso immobiliare in Calenzano (FI), dove operano la Capogruppo El.En. S.p.A. e le società controllate Deka M.E.L.A. S.r.l., Ot-las S.r.l., Cutlite Penta S.r.l., Esthelogue S.r.l., Pharmonia S.r.l. e Merit Due S.r.l., l'immobile acquistato a fine esercizio dalla Cutlite Penta nella provincia di Prato per una ricollocazione dell'attività produttiva in una sede più consona al volume correntemente sviluppato, gli immobili siti nel comune di Torre Annunziata, il primo acquistato nel 2006 e il secondo nell'esercizio in corso, e destinati alle attività di ricerca, sviluppo e produzione della controllata Lasit S.p.A., l'immobile sito a Jena che, dal mese di maggio 2008, ospita le attività della controllata Asclepion GmbH, l'immobile sito in Samarate (VA), acquisito a fine 2014 dalla controllata Quanta System S.p.A. oltre al nuovo fabbricato acquistato nell'anno dalla stessa Quanta e adiacente al primo, nonché il nuovo insediamento produttivo posseduto dalla controllata Penta-Laser Equipment (Wenzhou).

La voce "Impianti e macchinari" è sostanzialmente riferibile ad investimenti effettuati da Asclepion GmbH, Quanta System SpA, Lasit SpA, Asa Srl e dalla capogruppo El.En. SpA.

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" è riferibile in particolar modo ad El.En. e alle controllate With Us, Asclepion GmbH, Quanta System SpA, Lasit SpA, Ot-las Srl, Deka Japan, Esthelogue e Deka Mela; per quest'ultima ricordiamo che nei passati esercizi sono stati capitalizzati i costi di alcuni macchinari venduti alla clientela con i cosiddetti leasing operativi: tali vendite, infatti, sono state considerate come ricavi per noleggi pluriennali in conformità ai principi IAS/IFRS.

Gli incrementi nella categoria "Altri beni" sono riconducibili in particolar modo all'acquisto di nuovi autoveicoli, di mobili e arredi e di macchine elettroniche.

Nella categoria "Immobilizzazioni in corso ed acconti" risultano iscritti, tra gli altri, i costi sostenuti dalle controllate Asclepion GmbH, Asa Srl e Penta-Laser Equipment (Wenzhou) per i nuovi immobili in corso di edificazione.

Il valore iscritto nella colonna "altri movimenti" si riferisce per lo più al giroconto nelle varie categorie di appartenenza dei costi sostenuti dalla capogruppo El.En. per le migliorie e ristrutturazioni iniziate nello scorso esercizio e ultimate nel corso del 2018.

Partecipazioni (nota 3)

L'analisi delle partecipazioni è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Partecipazioni in collegate al patrimonio netto 1.423.909 2.537.355 -1.113.446 -43,88%
Altre Partecipazioni 1.035.420 1.049.920 -14.500 -1,38%
Totale 2.459.329 3.587.275 -1.127.946 -31,44%

Partecipazioni in imprese collegate

Per il dettaglio analitico delle partecipazioni detenute dalle società del Gruppo in società collegate si rimanda al paragrafo relativo all'area di consolidamento.

Si ricorda che le società collegate Immobiliare Del.Co. S.r.l., Elesta S.r.l., Chutian (Tianjin) Lasertechnology Co. Ltd, Quanta Aesthetic Lasers Usa, LLC e Accure, Inc. sono consolidate con il metodo del patrimonio netto.

I valori di bilancio delle partecipazioni in società collegate sono rispettivamente:

Immobiliare Del.Co. S.r.l.: 242 mila euro
Actis S.r.l.: 1 mila euro
Elesta S.r.l.: 1.170 mila euro
Quanta Aesthetic Laser USA, LLC: 33 mila euro
Chutian (Tianjin) Lasertechnology Co, Ltd: 101 mila euro
Accure Inc.: (123) mila euro

Il decremento registrato nella voce "Partecipazioni in collegate" è dovuto per lo più alla diminuzione di valore della partecipazione in Quanta Aesthetic Lasers Usa, LLC dovuto sia alla restituzione di parte del capitale sociale versato sia alla svalutazione dell'avviamento implicito, in vista della chiusura della società prevista per il prossimo esercizio.

Nel prospetto che segue sono riportati alcuni dati di sintesi delle società collegate:

Società Attività Passività Utile(+)/Perdita (-) Ricavi e proventi Costi e Oneri
Actis Active Sensors Srl (*) 498.864 112.165 365.043 480.990 115.947
Elesta Srl (ex IALT Scrl) 3.903.680 1.564.271 197.813 3.078.777 2.880.964
Immobiliare Del.Co. Srl 779.630 766.812 -19.817 183.605 203.422
Quanta Aesthetic Lasers USA, LLC 223.221 52.897 254.579 6.285.962 6.031.383
Chutian (Tianjin) Lasertechnology Co. Ltd 1.128.242 881.395 -12.460 582.381 594.841
Accure, Inc. 557.101 3.971.660 -2.000.302 0 2.000.302

(*) Dati al 31 dicembre 2017

Partecipazioni in altre imprese

Le "Partecipazioni in altre imprese" sono state valutate al fair value.

Tale voce è per lo più riconducibile alla partecipazione detenuta in "Epica International Inc" per un controvalore di 888 mila Euro.

Con riferimento alla valutazione di tale partecipazione gli Amministratori hanno ritenuto che, non essendo lo strumento partecipativo quotato su un mercato regolamentato, ed essendovi un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value correlate a diverse sottoscrizioni, il costo rappresenta la migliore stima del fair value (valore equo) in tale gamma di valori, anche in considerazione del prezzo medio azionario di sottoscrizione.

Crediti finanziari/Attività per imposte anticipate e Altri crediti e attività non correnti (nota 4)

Altre attività non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Crediti finanziari v. terzi 322.898 313.323 9.575 3,06%
Attività per imposte anticipate 6.333.580 6.269.095 64.485 1,03%
Altre attività non correnti 12.259.127 12.057.762 201.365 1,67%
Totale 18.915.605 18.640.180 275.425 1,48%

La voce "Altre attività non correnti" è relativa ad impieghi temporanei di liquidità, effettuati dalla capogruppo El.En. SpA in polizze vita aventi come sottostante una gestione separata in titoli con capitale garantito e con la possibilità di esercitare il riscatto, totale o parziale, nel corso della durata contrattuale a condizione che sia trascorso almeno un anno dalla decorrenza delle polizze stesse. Essendo un investimento a medio termine, la società ha valutato di classificarlo fra le attività detenute per la vendita non correnti, contabilizzando il fair value delle polizze nell'attivo e la rivalutazione delle stesse a conto economico e conseguentemente di escluderlo dalla posizione finanziaria netta.

Le attività per imposte anticipate ammontano a 6.334 mila euro circa e sono per lo più riferibili al fondo obsolescenza magazzino, alla variazione degli utili intragruppo sulle giacenze di fine periodo, al fondo svalutazione crediti e al fondo garanzia prodotti.

Attività correnti

Rimanenze (nota 5)

L'analisi delle rimanenze è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Materie prime suss. e di consumo 39.987.777 31.936.890 8.050.887 25,21%
Prodotti in corso di lav. e semilavorati 24.349.832 16.832.644 7.517.188 44,66%
Prodotti finiti e merci 21.554.728 17.797.767 3.756.961 21,11%
Totale 85.892.337 66.567.301 19.325.036 29,03%

Le rimanenze finali pari a 85.892 mila euro circa sono in aumento del 29% rispetto ai 66.567 mila euro del 31 dicembre 2017 riflettendo l'aumentato volume d'affari del periodo.

Riportiamo di seguito l'analisi del totale delle rimanenze distinguendo l'ammontare del fondo obsolescenza magazzino dal valore lordo:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Valore lordo delle rimanenze 97.104.090 78.580.436 18.523.654 23,57%
Fondo svalutazione rimanenze -11.211.753 -12.013.135 801.382 -6,67%
Totale 85.892.337 66.567.301 19.325.036 29,03%

Il fondo obsolescenza è calcolato per allineare il valore di magazzino a quello di presumibile realizzo, riconoscendone dove necessario l'obsolescenza e la lenta rotazione. L'ammontare del fondo diminuisce di circa 801 mila euro rispetto al 2017 e la sua incidenza sul valore lordo delle rimanenze passa dal 15,3% del 31 dicembre 2017 all'11,6% del 31 dicembre 2018. La diminuzione in valore assoluto è imputabile anche a rottamazioni effettuate nel corso dell'esercizio.

Crediti commerciali (nota 6)

I crediti sono così composti:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Crediti commerciali vs terzi 79.537.108 79.559.226 -22.118 -0,03%
Crediti commerciali vs collegate 709.240 885.882 -176.642 -19,94%
Totale 80.246.348 80.445.108 -198.760 -0,25%
Crediti commerciali vs terzi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Italia 32.952.971 31.249.701 1.703.270 5,45%
CEE 9.244.690 10.133.886 -889.196 -8,77%
Resto del Mondo 43.496.933 44.879.700 -1.382.767 -3,08%
meno: fondo svalutazione crediti -6.157.486 -6.704.063 546.577 -8,15%
Totale 79.537.108 79.559.226 -22.116 -0,03%

La tabella evidenzia una situazione complessivamente stabile dell'esposizione creditoria verso clienti.

Riportiamo di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti:

2018
Al 1 gennaio 6.704.063
Accantonamento 932.179
Utilizzi e storno importi non utilizzati -1.454.388
Effetto cambio -24.368
Alla fine del periodo 6.157.486

L'analisi dei crediti commerciali verso terzi è riportata di seguito:

Crediti commerciali vs terzi 31/12/2018 31/12/2017
A scadere 56.014.134 55.145.939
Scaduto:
0-30 gg. 10.212.790 12.175.695
31-60 gg. 4.061.684 4.121.581
61-90 gg. 1.863.319 1.499.436
91-180 gg. 4.090.036 3.161.495
Oltre 180 gg. 3.295.144 3.455.080
Totale 79.537.108 79.559.226

Riportiamo inoltre la distinzione dei crediti commerciali verso terzi suddivisi per valuta:

Valore crediti espressi in: 31/12/2018 31/12/2017
EURO 51.248.951 47.524.082
USD 6.556.327 6.063.392
Altre Valute 21.731.830 25.971.752
Totale 79.537.108 79.559.226

Il valore in euro riportato in tabella dei crediti originariamente espressi in USD od altre valute rappresenta l'importo in valuta convertito al cambio del 31 dicembre 2018 e del 31 dicembre 2017.

Per una analisi più dettagliata dei crediti commerciali verso imprese collegate si rimanda al successivo capitolo relativo alle "parti correlate".

Crediti tributari/Altri crediti (nota 7)

La suddivisione dei Crediti tributari e degli Altri crediti è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Crediti tributari correnti
Crediti per IVA 8.079.923 5.195.999 2.883.924 55,50%
Crediti per imposte sul reddito 3.355.878 3.745.975 -390.097 -10,41%
Totale 11.435.801 8.941.974 2.493.827 27,89%
Crediti finanziari correnti
Crediti finanziari v. terzi 74.326 154.725 -80.399 -51,96%
Crediti finanziari v. imprese collegate 127.067 473.675 -346.608 -73,17%
Totale 201.393 628.400 -427.007 -67,95%
Altri crediti correnti
Depositi cauzionali e caparre 264.627 568.414 -303.787 -53,44%
Acconti a fornitori correnti 4.816.076 5.482.706 -666.630 -12,16%
Altri crediti 7.197.016 7.168.251 28.765 0,40%
Totale 12.277.719 13.219.371 -941.652 -7,12%
Totale Crediti finanziari correnti e Altri crediti correnti 12.479.112 13.847.771 -1.368.659 -9,88%
31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Strumenti finanziari derivati attivi-Correnti 10.934 91.383 -80.449 -88,03%
Totale 10.934 91.383 -80.449 -88,03%

L'anno si è chiuso con un credito IVA di oltre 8 milioni di euro derivante dall'intensa attività di esportazione del Gruppo.

Fra i "crediti per imposte sul reddito" risultano iscritti, per alcune società del gruppo, crediti derivanti dalla differenza fra il credito di imposta preesistente/acconti versati e il debito di imposta maturato alla data di riferimento del presente documento; comprende inoltre il credito verso l'erario, vantato dalla Capogruppo e da alcune controllate italiane, per la quota di rimborso delle maggiori imposte IRES versate per effetto della mancata deduzione dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilati, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, D.L. 201/2011.

Per una analisi più dettagliata dei crediti finanziari verso imprese collegate si rimanda al capitolo "Informativa sulle parti correlate" riportato più avanti nel presente documento.

La voce "Strumenti finanziari derivati attivi correnti" accoglie la valutazione al fair value secondo l'IFRS 9 del contratto derivato currency rate swap per la copertura del rischio di cambio euro/yen posto in essere dalla controllata With Us negli esercizi precedenti. Il contratto ha scadenza nell'aprile del 2020, valore nozionale al 31 dicembre 2018 pari a 800.000 euro, il fair value è pari a 10.934 euro.

Titoli e altre attività finanziarie correnti (nota 8)

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Titoli e altre attività finanziarie correnti
Altre attività finanziarie correnti 1.951.235 2.036.433 -85.198 -4,18%
Totale 1.951.235 2.036.433 -85.198 -4,18%

L'importo iscritto nella voce "Altre attività finanziarie correnti" è costituito dai fondi comuni d'investimento detenuti dalla capogruppo El.En. S.p.A. acquistati nello scorso esercizio al fine di impiegare temporaneamente la liquidità. Tali titoli sono valutati al valore di mercato al 31 dicembre 2018, con adeguamento di valore registrato a conto economico.

Disponibilità liquide (nota 9)

Le disponibilità liquide sono così composte:

31/12/2018
31/12/2017
Variazione Var. %
Depositi bancari e postali 80.911.097 97.297.871 -16.386.774 -16,84%
Denaro e valori in cassa 55.005 53.608 1.397 2,61%
Totale 80.966.102 97.351.479 -16.385.377 -16,83%

Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto Finanziario.

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018

La posizione finanziaria netta della Gruppo al 31 dicembre 2018 è la seguente (dati in migliaia di euro):

Posizione finanziaria netta 31/12/2018 31/12/2017
Cassa e disponibilità liquide correnti 80.966 97.351
Titoli 1.951 2.036
Liquidità 82.917 99.388
Crediti finanziari correnti 74 155
Finanziamenti bancari correnti (6.720) (8.230)
Parte corrente dell'indebitamento non corrente (1.318) (932)
Indebitamento finanziario corrente (8.038) (9.161)
Posizione finanziaria netta corrente 74.954 90.381
Finanziamenti bancari non correnti (5.401) (3.525)
Altri debiti finanziari non correnti (7.092) (2.350)
Indebitamento finanziario non corrente (12.493) (5.875)
Posizione finanziaria netta 62.461 84.506

La posizione finanziaria netta del Gruppo diminuisce nell'esercizio di circa 22 milioni rispetto alla fine del 2017, segnando comunque nel quarto trimestre un deciso recupero con una generazione netta di cassa che supera i 7 milioni di euro.

Nel periodo sono stati corrisposti dal gruppo dividendi a terzi per un totale di 8,4 milioni di Euro. Gli investimenti in immobilizzazioni tecniche sono stati pari a 26,4 milioni di Euro. Circa 1,5 milioni di Euro sono stati destinati a migliorie su stabilimenti produttivi esistenti, 22,1 milioni per l'acquisto, realizzazione e attrezzaggio di nuovi stabilimenti produttivi a Calenzano, Torre Annunziata, Samarate, Jena, Vicenza e Wenzhou, parte dell'esteso piano di investimenti destinati all'ampliamento della capacità produttiva per un importo inizialmente previsto nell'ordine dei 28 milioni negli esercizi 2018-2019, destinato a superare i 30 milioni per effetto delle ulteriori spese di attrezzatura necessarie nel corso del 2019 per avviare le produzioni nei nuovi siti.

Assieme agli investimenti in capitale fisso, l'aumento del capitale circolante netto ha rappresentato la più rilevante tra le componenti degli impieghi, effetto dell'incremento e in preparazione della più rapida crescita attesa. Le variazioni più significative sono state registrate nelle società cinesi, in Quanta System ed in El.En. E' stata in particolare la componente delle rimanenze a spingere l'espansione del circolante.

Ricordiamo inoltre che quanto a 11,5 milioni di euro, la liquidità è stata investita in strumenti finanziari di tipo assicurativo che per la loro natura richiedono di essere iscritti tra le attività finanziarie non correnti; pur costituendo un impiego di liquidità questo importo non fa parte della posizione finanziaria netta. Alla fine dell'anno il fair value dell'investimento era pari a 12,3 milioni di euro.

Commenti alle principali voci del passivo

Capitale e riserve

Le principali poste componenti il Patrimonio Netto sono le seguenti:

Capitale sociale (nota 10)

Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale del Gruppo El.En., coincidente con quello della capogruppo, risulta:

Deliberato (al servizio dei piani di stock
option)
EURO 2.612.671
Sottoscritto e versato EURO 2.508.671

Valore nominale di ciascuna azione euro

Categoria 31/12/2017 Incrementi Decrementi 31/12/2018
N. Azioni Ordinarie 19.297.472 0 0 19.297.472
Totale 19.297.472 0 0 19.297.472

0,13

Le azioni sono nominative ed indivisibili; ciascuna di esse attribuisce il diritto ad un voto in tutte le assemblee ordinarie e straordinarie nonché gli altri diritti patrimoniali ed amministrativi secondo le disposizioni di legge e di Statuto. L'utile netto di esercizio deve essere destinato per almeno il 5% alla riserva legale, nei limiti di cui all'art. 2430 del Codice Civile. Il residuo è ripartito fra gli azionisti, salvo diversa deliberazione dell'assemblea. Nello Statuto non è prevista la distribuzione di acconti sui dividendi. I dividendi non riscossi entro un quinquennio dal giorno in cui sono divenuti esigibili si prescrivono in favore della Società. Non esistono clausole statutarie particolari in ordine alla partecipazione degli azionisti al residuo attivo in caso di liquidazione. Non esistono clausole statutarie che attribuiscono particolari privilegi.

Aumenti di capitale al servizio di piani di stock option

L'Assemblea straordinaria della capogruppo El.En. S.p.A. del 12 maggio 2016 ha deliberato di dare facoltà al Consiglio di Amministrazione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2443, II co., c.c. di aumentare, anche in più volte e anche in forma scindibile, entro cinque anni dalla data della delibera, il capitale sociale fino a massimo nominali euro 104.000,00 mediante la emissione di nuove azioni da destinare alla sottoscrizione dei beneficiari del piano di stock option 2016- 2025.

In data 13 settembre 2016 il Consiglio di Amministrazione della società, su proposta del Comitato per la Remunerazione, ha deliberato in merito alla attuazione del piano di incentivazione azionaria (stock option) per il periodo 2016-2025 ("Piano di Stock Option 2016-2025") dando seguito al mandato attribuitogli dall'assemblea degli azionisti sopra citata: sono stati individuati i beneficiari del piano, i quantitativi di opzioni assegnate, le finestre di esercizio, il prezzo di sottoscrizione.

Il Consiglio ha anche proceduto a esercitare, integralmente e ad esclusivo servizio del Piano, la facoltà, conferitagli ai sensi dell'art. 2443, II comma, c.c. dalla stessa assemblea, di aumentare, a pagamento, in via scindibile e con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma V, c.c., il capitale sociale di euro 104.000,00 mediante la emissione di 800.000 azioni ordinarie che potranno essere sottoscritte da amministratori, collaboratori e dipendenti della società El.En. S.p.A. e di società dalla stessa controllate, che siano assegnatari delle opzioni di cui al predetto Piano.

Le opzioni potranno essere esercitate, in conformità ai termini e condizioni previsti nel regolamento del piano approvato in via definitiva il 13 settembre stesso dai beneficiari in due tranche uguali: la prima a partire dal 14 settembre 2019 e fino al 31 dicembre 2025; la seconda dal 14 settembre 2020 al 31 dicembre 2025.

Il Piano terminerà il 31 dicembre 2025, le opzioni non esercitate a detta data decadranno definitivamente, il capitale si intenderà definitivamente aumentato per l'importo effettivamente sottoscritto e liberato a detta data.

Sovrapprezzo azioni (nota 11)

Al 31 dicembre 2018 la riserva da sovrapprezzo azioni, coincidente con quella della capogruppo, ammonta a 38.594 mila euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2017.

Altre riserve (nota 12)

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Riserva legale 537.302 537.302 0,00%
Riserva straordinaria 87.382.028 95.059.871 -7.677.843 -8,08%
Riserva di conversione 133.550 -417.403 550.953 -132,00%
Riserva IAS stock option/stock based compensation 3.794.219 2.931.557 862.662 29,43%
Riserva per contributi in conto capitale 426.657 426.657 0,00%
Altre riserve -106.460 -126.643 20.183 -15,94%
Totale 92.167.296 98.411.341 -6.244.045 -6,34%

Al 31 dicembre 2018 la "riserva straordinaria" è pari a 87.382 mila euro; la diminuzione intervenuta rispetto al 31 dicembre 2017 è relativa all'utilizzo per pagamento dividendi, come da delibera assunta dall'Assemblea degli Azionisti della capogruppo del 27 aprile 2018.

La riserva "per stock option/stock based compensation" accoglie la contropartita dei costi figurativi determinati ai sensi dell'IFRS 2 dei Piani di stock option assegnati da El.En. S.p.A. e quelli iscritti, nello scorso esercizio, dalla controllata Penta-Laser Equipment Wenzhou Co., Ltd calcolati a seguito dell'aumento di capitale riservato ai manager e sottoscritto a fine anno 2017 (stock based compensation). Per la valutazione di quest'ultima sottoscrizione si rimanda alla (nota 26) delle note illustrative al bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2017.

La riserva di conversione sintetizza l'effetto della variazione del cambio sugli investimenti in valuta. Gli effetti per l'esercizio 2018 sono indicati nella colonna "risultato complessivo" del prospetto di Patrimonio Netto.

La riserva per contributi in conto capitale deve essere considerata una riserva di utili ed è invariata rispetto al 31 dicembre 2017.

La voce "Altre riserve" accoglie principalmente la riserva relativa alla valutazione del Fondo TFR in conformità al principio IAS 19.

Azioni proprie (nota 13)

Premesso che la delibera presa dall'Assemblea della Società in data 28 aprile 2015 di autorizzazione al Consiglio di Amministrazione all'acquisto di azioni proprie è definitivamente spirata nel mese di ottobre 2016, senza alcun acquisto effettuato, El.En. S.p.A. alla data di riferimento del presente bilancio, non detiene azioni proprie. L'Assemblea dei soci in data 17 gennaio 2019 ha autorizzato il consiglio di amministrazione all'acquisto di azioni proprie entro 18 mesi dalla data della delibera, come meglio specificato nell'apposita sezione della relazione sulla gestione sui fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizio.

Utili/perdite a nuovo (nota 14)

La voce accoglie sinteticamente il contributo al Patrimonio Netto di gruppo di tutte le società consolidate.

Passività non correnti

Fondo TFR (nota 15)

Il seguente prospetto evidenzia i movimenti del periodo:

31/12/2017 Accantonamento (Utilizzi) Versamenti a
fondi
complementari,
a fondo INPS e
altri movimenti
31/12/2018
4.216.537 1.656.549 -484.019 -1.010.581 4.378.486

Il TFR rappresenta l'indennità che viene maturata dal personale dipendente nel corso della vita lavorativa e che viene allo stesso liquidata al momento dell'uscita.

Ai fini dei principi contabili internazionali, la corresponsione dell'indennità di fine rapporto rappresenta un "beneficio a lungo termine successivo alla fine del rapporto di lavoro"; si tratta di una obbligazione "a beneficio definito" che comporta l'iscrizione di una passività analoga a quella che sorge nei piani pensionistici a benefici definiti.

Per quanto riguarda le società situate in Italia, a seguito delle modifiche apportate al TFR dalla Legge 27/12/2006 (e successive modifiche) è stata sottoposta a valutazione, secondo lo IAS 19, solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché la quota maturanda è stata versata ad entità separata (forma pensionistica complementare).

Anche per i dipendenti che esplicitamente hanno deciso di mantenere il trattamento di fine rapporto in azienda, il TFR maturato dal 1 gennaio 2007 è stato versato al Fondo di tesoreria gestito dall'Inps. Tale fondo, in base alla Legge finanziaria 2007, garantisce al personale dipendente del settore privato l'erogazione del trattamento di fine rapporto per la quota corrispondente ai versamenti dallo stesso effettuati.

Il valore attuale dell'obbligazione per il fondo TFR rimasto nelle aziende del gruppo al 31 dicembre 2018 è pari a 4.353 mila euro.

Le ipotesi adottate per la determinazione del piano sono riassunte nel prospetto che segue:

Ipotesi finanziarie Anno 2017 Anno 2018
Tasso annuo di attualizzazione 1,30% 1,57%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,60%
Tasso annuo incremento salariale
(comprensivo di inflazione)
Dirigenti 2,00%
Impiegati/quadri 0,50%
Dirigenti 2,00%
Impiegati/quadri 0,50%
Operai 0,50% Operai 0,50%

Il tasso d'interesse utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato ricavato sulla base del tasso iBoxx corporate AA 10+ pari all'1,57%, in conformità con il criterio utilizzato nell'esercizio precedente.

L'importo iscritto nella colonna "Versamenti a fondi complementari, a fondo INPS e altri movimenti" del prospetto di movimentazione del Fondo TFR rappresenta sia la quota TFR versata a forme pensionistiche complementari o al fondo di Tesoreria gestito dall'Inps (per quest'ultimo con riferimento alla capogruppo El.En. e alla controllata Quanta System), a seconda delle scelte effettuate dai dipendenti, sia l'ammontare delle perdite/utili attuariali dell'esercizio.

Analisi imposte differite e anticipate (nota 4) (nota 16)

Le imposte differite e anticipate sono accantonate sulle differenze temporanee fra attività e passività riconosciute ai fini fiscali e quelle iscritte in bilancio.

L'analisi è la seguente:

31/12/2017 Accantonamento (Utilizzi) Altri
movimenti
Effetto
cambio
31/12/2018
Credito per imposte ant. svalut. magazzino 2.176.415 168.643 (279.434) - 5.646 2.071.269
Credito per imposte ant. per acc.to al fondo garanzia prodotti 441.789 8.139 (49.124) - 2.290 403.095
Credito per imposte ant. per acc.to al fondo svalut. crediti 968.724 8.735 (214.512) - (1.685) 761.262
Credito per imposte ant. su perdite fiscali riportate a nuovo 13.783 476.705 - - 16.422 506.910
Credito per imposte ant. su utili intragruppo e rett. consolidate 856.736 194.696 - - (205) 1.051.227
Crediti per altre imposte anticipate sul reddito e adeg. IAS 1.811.648 82.357 (366.384) (10.382) 22.578 1.539.817
Totale 6.269.095 939.275 (909.454) (10.382) 45.046 6.333.580
Fondo imposte differite su ammortamenti fiscali 135.171 - (10.702) - - 124.469
Fondo altre imposte differite su contributi in conto capitale 195.068 10.990 (47.096) - - 158.962
Fondo per altre imposte differite sul reddito e adeg. IAS 1.152.851 230.980 (26.691) - 36.931 1.394.071
Totale 1.483.090 241.970 (84.489) - 36.931 1.677.502
Netto 4.786.005 697.305 (824.965) (10.382) 8.115 4.656.078

Le attività per imposte anticipate ammontano a 6.334 mila euro circa. E' diminuito il credito per imposte anticipate calcolato sui fondi obsolescenza magazzino delle varie società, così come il credito per imposte anticipate calcolate sul fondo garanzia prodotti e sul fondo svalutazione crediti fiscalmente non deducibile. Risultano in aumento invece i crediti per l'effetto fiscale calcolato sugli utili interni intragruppo e sulle perdite fiscalmente deducibili negli esercizi successivi.

Le passività per imposte differite sono pari a 1.677 mila euro. Le variazioni delle altre passività per imposte differite si riferiscono, tra l'altro, alla valutazione ai fini fiscali di alcuni magazzini al LIFO e alle differenze cambio non realizzate. La variazione della passività per imposte differite sui contributi è data dal differimento della tassazione di alcuni contributi in conto capitale ricevuti e che, ai fini fiscali, sono stati rateizzati come previsto dalla vigente normativa.

Nella riga altri movimenti è iscritta la fiscalità differita sugli adeguamenti di valore operati sul fondo TFR e contabilizzati direttamente a Other Comprehensive Income ("OCI").

Altri fondi (nota 17)

Il seguente prospetto mette in evidenza i movimenti intervenuti nell'esercizio:

31/12/2017 Accantonamento (Utilizzi) Altri
movimenti
Effetto
cambio
31/12/2018
Fondo per trattamento di quiescenza e simili 912.570 302.249 -150.826 1.063.992
Fondo garanzia prodotti 2.461.413 558.674 -610.486 -3.110 2.406.490
Fondi rischi e oneri 397.669 68.480 -6.500 459.649
Altri fondi 25.000 25.000
Totale 3.796.652 929.403 -767.812 -3.110 3.955.131

Il fondo indennità clientela agenti, compreso nella voce "fondo trattamento quiescenza e obblighi simili" ammonta, al 31 dicembre 2018, ad euro 1.029 mila circa, contro gli 883 mila euro del 31 dicembre 2017.

Secondo lo IAS 37 l'ammontare dovuto deve essere calcolato utilizzando tecniche di attualizzazione, per stimare nel miglior modo possibile il costo complessivo da sostenere per l'erogazione agli agenti di benefici successivamente alla fine del rapporto di lavoro.

Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi di seguito descritte:

Ipotesi finanziarie Anno 2017 Anno 2018
Tasso annuo di attualizzazione 1,30% 1,57%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,60%

Il fondo garanzia prodotti è calcolato in base ai costi per ricambi e per assistenze in garanzia sostenuti nel precedente esercizio, adeguati ai volumi di vendita dell'esercizio stesso.

Altri debiti e passività potenziali

In data 24 aprile e 4 maggio le società El.En. spa e Cutlite Penta srl hanno ricevuto un atto di citazione avanti la Superior Court di Hartford (Connecticut) per responsabilità da prodotto per danni verificatisi presso lo stabilimento di un cliente distrutto da un incendio. In tale stabilimento risulterebbero presenti al momento dell'incendio tre sistemi laser prodotti da Cutlite Penta.

El.En. e Cutlite Penta rigettano con veemenza qualsiasi ipotesi che le veda anche lontanamente coinvolte nella responsabilità dell'evento.

Attualmente la causa è solo incardinata e non vi sono elementi sufficienti per valutare l'eventualità di un rischio economico per le due società. Infatti non sono stati prodotti mezzi di prova né è stata formulata una quantificazione del danno richiesto. Ad ogni buon conto le società a scopo cautelativo hanno proceduto tempestivamente ad attivare la propria copertura assicurativa relativa a responsabilità per danni da prodotto, la quale prevede un massimale di euro 15.000.000 per ogni sinistro. La compagnia assicurativa ha preso in carico il sinistro e incaricato a sue spese un legale statunitense per la tutela dei diritti delle assicurate.

A seguito di una vertenza con un cliente avviata nell'esercizio 2018 circa l'asserito inadempimento di un contratto di fornitura, è attualmente pendente una causa per risarcimento del danno a carico della controllata Lasit Spa. Poiché il processo è ancora in fase di istruttoria e Lasit Spa ha presentato domanda riconvenzionale contestando, a sua volta, al cliente l'inadempimento dei patti contrattuali, non è quantificabile l'ammontare dell'eventuale somma dovuta.

Debiti e passività finanziarie (nota 18)

Debiti finanziari a m/l termine 31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Debiti verso banche 5.400.717 3.525.342 1.875.375 53,20%
Debiti verso società di leasing 6.083.228 1.278.898 4.804.330 375,66%
Debiti verso altri finanziatori 1.008.894 1.070.936 -62.042 -5,79%
Totale 12.492.839 5.875.176 6.617.663 112,64%

I debiti verso banche a m/l termine al 31 dicembre 2018 rappresentano, per lo più, le quote esigibili oltre l'anno di:

a) finanziamenti bancari concessi ad Asclepion GmbH per la costruzione del nuovo immobile adiacente a quello dove attualmente opera la società e per il supporto all'attività di esportazione;

b) finanziamento bancario concesso da Unicredit ad ASA Srl per la costruzione del nuovo immobile per complessivi 2,4 milioni di Euro che verranno erogati in più tranche rimborsabili in rate semestrali per dieci anni a partire dalla data di erogazione dell'ultima tranche, al tasso eurirs 12 mesi +0,5%; la prima tranche erogata ammonta a 1,4 milioni di Euro;

c) finanziamenti bancari concessi a With Us come di seguito dettagliati:

  • - 2.519 mila Yen scadenti il 31/03/2020 al tasso annuo dello 0,87%;
  • - 2.500 mila Yen scadenti il 31/03/2020 al tasso annuo dell'1,15%.
  • - 45.000 mila Yen scadenti il 28/02/2022 al tasso annuo dell'0,60%;

c) finanziamenti bancari concessi a Penta-Laser Equipment Wenzhou Co. Ltd come di seguito dettagliati:

  • - 3.360 mila Rmb con scadenza ultima tranche il 20/12/2021 al tasso annuo del 4,842%;
  • - 1.802 mila Rmb scadenti il 20/09/2021 al tasso annuo del 5%.
  • - 3.920 mila Rmb scadenti il 20/09/2021 al tasso annuo del 5,19%.

I debiti verso società di leasing si riferiscono per lo più alle società controllate Quanta System S.p.A. e Cutlite Penta S.r.l. che hanno acquistato sotto forma di leasing finanziario dei nuovi immobili per lo svolgimento delle attività sociali e pertanto trattati contabilmente secondo quanto disposto dallo IAS 17. Il contratto stipulato da Quanta System ha una durata di anni 7 con scadenza nel mese di novembre 2021; il debito residuo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 1,1 milioni di euro. Il contratto stipulato da Cutlite Penta Srl ha una durata di anni 12 con scadenza nel mese di ottobre 2030; il debito residuo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 5,5 milioni di euro.

I debiti verso altri finanziatori sono costituiti, tra l'altro, dalle quote esigibili oltre l'anno di:

a) Finanziamento agevolato per ricerca applicata (progetto FEMTO), erogato dal MIUR alla controllata Quanta System S.p.A. per un totale di euro 806.300, al tasso dello 0,50% annuo, rimborsabile in 17 rate semestrali, ultima rata 01 luglio 2020;

b) Finanziamento erogato da Mediocredito alla controllata Lasit per progetto di ricerca per totali euro 272.000 al tasso di 0,36% annuo rimborsabili in rate annuali a partire da marzo 2018, ultima rata 8 marzo 2025;

c) Finanziamento erogato da Monte dei Paschi di Siena alla controllata Lasit per acquisto di autovetture per totali euro 114.000 al tasso Euribor 6M + 2,75% rimborsabili in rate trimestrali a partire da marzo 2017, ultima rata 30 settembre 2021;

d) Finanziamento agevolato per ricerca applicata (progetto MILORD), erogato da FidiToscana alla controllante El.En. SpA per un totale di euro 488.285,25, rimborsabile in 6 rate semestrali a partire da aprile 2020, ultima rata 31 ottobre 2022.

Passività correnti

Debiti finanziari (nota 19)

Nel seguito è esposto il dettaglio dei debiti finanziari a breve:

Debiti finanziari a breve termine 31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Debiti verso banche 6.719.724 8.229.616 -1.509.892 -18,35%
Debiti verso imprese collegate 276.608 276.608
Debiti verso società di leasing 974.369 585.510 388.859 66,41%
Debiti verso altri finanziatori 337.330 346.181 -8.851 -2,56%
Totale 8.308.031 9.161.307 -853.276 -9,31%
31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Strumenti finanziari derivati passivi correnti 6.145 6.145
Totale 6.145 6.145

La voce "debiti verso banche" è principalmente costituita da:

  • quota a breve dei finanziamenti contratti da Asclepion GmbH (vedi nota 18);
  • finanziamenti bancari a breve contratti da With Us oltre alle quote a breve dei finanziamenti riferibili alla stessa (vedi nota 18);
  • finanziamento bancario a breve concesso a Penta-Laser Equipment Wenzhou Co per complessivi 3,1 milioni di euro (corrispondenti a 24,5 milioni di Yuan) scadenti quanto a 6,8 milioni di Yuan nel mese di Febbraio 2019 al tasso annuo del 4,35% incrementato dello 0,05%, quanto a 7,5 milioni di Yuan scadenti nel mese di Luglio 2019 al tasso annuo del 4,75%, quanto a 8 milioni di Yuan scadenti nel mese di Agosto 2019 al tasso annuo del 4,75% e quanto a 2,2 milioni di Yuan scadenti nel mese di Aprile 2019 al tasso annuo del 2,16%;
  • finanziamenti bancari concessi a Penta Chutian Laser (Wuhan) Co. Ltd per circa 1,3 milioni di euro, corrispondenti a 10 milioni di Yuan al tasso annuo della PBC (banca Centrale Cinese) incrementato al 31 dicembre 2018 dell'1,74%;
  • finanziamento concesso alla controllata Quanta System SpA da Credem per un totale di Euro 1.000.000 al tasso annuo dello 0,2% concesso per esigenze di funzionamento.

La voce "debiti verso imprese collegate" accoglie il debito residuo verso la società collegata Elesta Srl sorto in seguito all'aumento di capitale sociale sottoscritto a fine esercizio e non ancora versato.

La voce "debiti verso società di leasing" accoglie le quote a breve anche dei leasing descritti nella nota precedente.

La voce "debiti verso altri finanziatori" accoglie le quote a breve dei finanziamenti descritti nella nota precedente.

La voce "Strumenti finanziari derivati passivi correnti" accoglie la valutazione al fair value secondo l'IFRS 9 del contratto derivato currency rate swap per la copertura del rischio di cambio euro/yen posto in essere dalla controllata With Us. Il contratto ha scadenza nel febbraio del 2019, valore nozionale al 31 dicembre 2018 pari a 100.000 euro, il fair value è pari a –6.145 euro.

Debiti commerciali (nota 20)

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Debiti verso fornitori 63.891.040 63.257.059 633.981 1,00%
Totale 63.891.040 63.257.059 633.981 1,00%

Non si registrano significativi importi scaduti nei debiti di fornitura alla fine dell'anno.

Riportiamo inoltre la distinzione dei debiti commerciali verso terzi suddivisi per valuta per l'esercizio:

Valore debiti espressi in: 31/12/2018 31/12/2017
EURO 40.890.115 39.119.306
USD 2.237.198 1.644.590
Altre Valute 20.763.727 22.493.163
Totale 63.891.040 63.257.059

Il valore in euro riportato in tabella dei debiti originariamente espressi in USD o altre valute rappresenta l'importo in valuta convertito al cambio del 31 dicembre 2018 e al cambio del 31 dicembre 2017.

Debiti per imposte sul reddito /Altri debiti correnti (nota 21)

I "debiti per imposte sul reddito" maturati su alcune società del Gruppo ammontano al 31 dicembre 2018 a 2.486 mila euro e sono iscritti al netto dei relativi acconti versati e delle ritenute subite.

La suddivisione degli Altri debiti è invece la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Debiti previdenziali e assistenziali
Debiti verso INPS 2.892.179 2.608.868 283.311 10,86%
Debiti verso INAIL 218.744 169.451 49.293 29,09%
Debiti verso altri istituti previdenziali e assistenziali 517.188 454.999 62.189 13,67%
Totale 3.628.111 3.233.318 394.793 12,21%
Altri debiti
Debiti verso l'erario per IVA 254.986 2.055.551 -1.800.565 -87,60%
Debiti verso l'erario per ritenute 2.034.035 1.840.463 193.572 10,52%
Altri debiti tributari 259.723 223.613 36.110 16,15%
Debiti verso il personale 12.036.362 10.250.824 1.785.538 17,42%
Acconti 14.033.952 11.319.402 2.714.550 23,98%
Altri debiti 11.182.904 12.282.040 -1.099.136 -8,95%
Totale 39.801.962 37.971.893 1.830.069 4,82%
Totale Debiti previdenziali e assistenziali e Altri debiti 43.430.073 41.205.211 2.224.862 5,40%

I "debiti verso il personale" comprendono, tra l'altro, il debito su stipendi differiti maturati dal personale dipendente alla data del 31 dicembre 2018.

La voce "Acconti" rappresenta per lo più acconti ricevuti da clienti per ordini in portafoglio; l'incremento è dovuto in particolare alla controllata cinese Penta-Laser Equipment Wenzhou Co., Ltd. e alla controllata giapponese With Us. Co., Ltd.

La voce "altri debiti" accoglie tra l'altro i risconti passivi calcolati sui contributi ricevuti dalla controllata Penta Laser Equipment (Wenzhou) Co. Ltd., a sostegno del nuovo insediamento produttivo e delle attività di ricerca e sviluppo.

Analisi debiti in base alla scadenza

31/12/2018 31/12/2017
<= 1 anno >1 anno <= 5
anni
> 5 anni <= 1 anno >1 anno <= 5
anni
> 5 anni
Debiti verso banche 6.719.724 4.030.717 1.370.000 8.229.616 3.223.652 301.690
Debiti verso società di leasing 974.369 1.038.210 5.045.019 585.510 1.278.899
Strumenti finanziari derivati passivi
correnti
6.145
Debiti verso altri finanziatori 337.330 940.217 68.677 346.181 968.091 102.845
Debiti verso fornitori 63.891.040 63.257.059
Debiti verso imprese collegate 276.608
Debiti per imposte sul reddito correnti 2.485.761 1.654.248
Debiti previdenziali e assistenziali 3.628.111 3.233.318
Altri debiti 39.801.962 37.971.893
Totale 118.121.050 6.009.144 6.483.696 115.277.825 5.470.642 404.535

Informativa di settore ai sensi dello IFRS8

All'interno del gruppo El.En. i settori identificati in applicazione di IFRS 8 sono quelli di seguito indicati unitamente ai valori di bilancio ad essi associati.

31/12/2018 Totale Medicale Industriale Altro
Ricavi 347.490 197.853 148.450 1.187
Ricavi intersettoriali (1.470) 0 (283) (1.187)
Ricavi netti 346.020 197.853 148.167 0
Altri proventi 5.613 1.787 3.524 301
Margine di contribuzione 137.478 89.860 47.317 301
Inc.% 39% 45% 31% 100%
Margine di settore 46.205 29.009 16.895 301
Inc.% 13% 15% 11% 100%
Costi non allocati 16.218
Risultato operativo 29.987
Gestione finanziaria 869
Quota del risultato delle società collegate (1.306) (1.295) (5) (6)
Altri proventi e oneri netti (6)
Risultato prima delle imposte 29.545
Imposte sul reddito 7.707
Risultato prima degli interessi di terzi 21.839
Risultato di terzi 5.045
Risultato netto del Gruppo 16.794
31/12/2017 Totale Medicale Industriale Altro
Ricavi 307.949 174.416 132.273 1.260
Ricavi intersettoriali (1.488) 0 (228) (1.260)
Ricavi netti 306.461 174.416 132.045 0
Altri proventi 4.264 1.608 2.359 298
Margine di contribuzione 127.284 83.881 43.106 298
Inc.% 41% 48% 32% 100%
Margine di settore 43.385 28.504 14.583 298
Inc.% 14% 16% 11% 100%
Costi non allocati 12.936
Risultato operativo 30.449
Gestione finanziaria (3.365)
Quota del risultato delle società collegate (430) (425) (0) (5)
Altri proventi e oneri netti 564
Risultato prima delle imposte 27.217
Imposte sul reddito 6.807
Risultato prima degli interessi di terzi 20.410
Risultato di terzi 4.776
Risultato netto del Gruppo 15.634
31/12/2018 Totale Medicale Industriale Altro
Attivo allocato ai settori 294.947 153.709 141.238
Partecipazioni 1.900 1.651 249
Attivo non allocato 63.015
Totale attivo 359.861 155.360 141.487 0
Passivo allocato ai settori 108.194 38.269 69.925
Passivo non allocato 32.431
Totale passivo 140.625 38.269 69.925 0
31/12/2017 Totale Medicale Industriale Altro
Attivo allocato ai settori 252.644 129.811 122.833
Partecipazioni 3.010 2.747 264
Attivo non allocato 79.292
Totale attivo 334.945 132.557 123.097 0
Passivo allocato ai settori 97.772 29.276 68.496
Passivo non allocato 32.877
Totale passivo 130.649 29.276 68.496 0
Totale
Medicale
Industriale Altro
22.133 9.431 12.702 0
(66)
22.067 9.431 12.702 0
31/12/2017 Totale Medicale Industriale Altro
Variazione nelle immobilizzazioni:
- allocate (1.079) 78 (1.157) 0
- non allocate 1.003
Totale (75) 78 (1.157) 0

Informativa per area geografica

31/12/2018 Totale Italia Europa Row
Ricavi 346.020 65.768 68.464 211.788
31/12/2017 Totale Italia Europa Row
Ricavi 306.461 60.038 52.839 193.584
31/12/18 Totale Italia Europa Row
Attivo allocato ai settori 357.401 243.818 27.640 85.943
Partecipazioni 2.459 2.325 0 134
Totale attivo 359.861 246.143 27.640 86.077
Passivo allocato ai settori 140.625 75.593 14.544 50.488
Totale passivo 140.625 75.593 14.544 50.488
31/12/17 Totale Italia Europa Row
Attivo allocato ai settori 331.358 227.516 21.148 82.694
Partecipazioni 3.587 1.852 0 1.735
Totale attivo 334.945 229.368 21.148 84.429
Passivo allocato ai settori 130.649 66.026 10.066 54.557
Totale passivo 130.649 66.026 10.066 54.557
31/12/18 Totale Italia Europa Row
Variazione nelle immobilizzazioni:
- allocate
22.067 17.214 2.584 2.270
Totale 22.067 17.214 2.584 2.270
31/12/17 Totale Italia Europa Row
Variazione nelle immobilizzazioni:
- allocate (75) 1.073 138 (1.286)
Totale (75) 1.073 138 (1.286)

Commenti alle principali voci del conto economico

Ricavi (nota 22)

La seguente tabella illustra la suddivisione del fatturato del 2018 tra i settori di attività del gruppo, confrontata con l'analoga suddivisione dello scorso esercizio. I due settori si presentano allineati nell'ottimo tasso di crescita di periodo, a due cifre e leggermente superiore per il settore medicale.

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Medicale 197.853.568 174.415.918 23.437.650 13,44%
Industriale 148.166.503 132.045.100 16.121.403 12,21%
Totale fatturato 346.020.071 306.461.018 39.559.053 12,91%

Altri proventi (nota 23)

L'analisi degli altri proventi è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Rimborsi assicurativi 92.416 56.663 35.753 63,10%
Recupero spese 1.155.625 1.136.511 19.114 1,68%
Plusvalenze su cespiti 252.288 108.879 143.409 131,71%
Altri ricavi e proventi 4.112.441 2.962.265 1.150.176 38,83%
Totale 5.612.770 4.264.318 1.348.452 31,62%

La voce "Recupero spese" si riferisce per lo più al recupero spese di trasporto.

Nella voce "Altri ricavi e proventi" sono stati contabilizzati per lo più contributi a valere su progetti di ricerca per 301 mila euro circa e contributi statali relativi sia al nuovo insediamento produttivo che a progetti di ricerca pari a 2.186 mila euro circa iscritti dalla controllata cinese Penta Laser Equipment Wenzhou Co. Ltd.

Costi per acquisto di merce (nota 24)

L'analisi degli acquisti è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Acquisti materie prime e prodotti finiti 202.934.677 162.880.401 40.054.276 24,59%
Imballaggi 1.480.937 1.369.890 111.047 8,11%
Trasporto su acquisti 1.276.024 1.049.000 227.024 21,64%
Spese accessorie d'acquisto 681.570 464.330 217.240 46,79%
Altri acquisti 1.013.840 930.818 83.022 8,92%
Totale 207.387.048 166.694.439 40.692.609 24,41%

I costi per acquisto di merce al 31 dicembre 2018 sono pari a 207.387 mila euro contro i 166.694 mila euro del precedente esercizio, con un incremento pari al 24,41%.

Altri servizi diretti/servizi ed oneri operativi (25)

La voce risulta così composta:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Servizi diretti
Lavorazioni esterne 7.426.690 5.604.215 1.822.475 32,52%
Assistenza tecnica su prodotti 1.279.259 785.371 493.888 62,89%
Trasporti su vendite 2.739.301 2.680.101 59.200 2,21%
Provvigioni 12.887.070 11.617.279 1.269.791 10,93%
Royalties 1.680 1.590 90 5,66%
Viaggi per assistenza tecnica 1.083.808 992.558 91.250 9,19%
Altri servizi diretti 1.397.732 936.955 460.777 49,18%
Totale 26.815.540 22.618.069 4.197.471 18,56%
Costi per servizi ed oneri operativi
Manutenzioni e assistenze su attrezzature 635.991 651.369 -15.378 -2,36%
Servizi e consulenze commerciali 2.137.286 1.480.981 656.305 44,32%
Servizi e consulenze legali e amministrativi 1.490.796 1.479.368 11.428 0,77%
Spese di audit 423.496 342.590 80.906 23,62%
Assicurazioni 723.426 783.861 -60.435 -7,71%
Spese per viaggi e soggiorni 4.392.801 3.690.174 702.627 19,04%
Congressi e fiere 3.889.414 3.183.987 705.427 22,16%
Spese pubblicitarie e promozionali 6.703.966 4.869.071 1.834.895 37,68%
Spese per gli immobili 2.401.728 2.147.943 253.785 11,82%
Imposte diverse da quelle sul reddito 653.615 537.939 115.676 21,50%
Spese gestione automezzi 1.650.852 1.416.846 234.006 16,52%
Forniture per ufficio 491.060 440.473 50.587 11,48%
Assistenza hardware e software 766.103 633.089 133.014 21,01%
Servizi e spese bancarie 351.155 334.185 16.970 5,08%
Godimento beni di terzi 2.874.512 2.478.693 395.819 15,97%
Compensi e indennità a Organi amministrativi e Collegio sindacale 2.277.739 2.486.675 -208.936 -8,40%
Lavoro interinale 546.336 500.915 45.421 9,07%
Altri costi e servizi 10.459.971 9.609.824 850.147 8,85%
Totale 42.870.247 37.067.983 5.802.264 15,65%

Le variazioni più significative della categoria "servizi diretti" riguardano i costi per "lavorazioni esterne", per "assistenza tecnica su prodotti" e per "provvigioni" dovuti all'incremento del livello di attività e delle vendite e i costi per "altri servizi diretti" per maggiori consulenze tecnico-commerciali.

Gli importi singolarmente più significativi della categoria "costi per servizi ed oneri operativi" sono rappresentati dalle consulenze commerciali e spese pubblicitarie a supporto dell'attività di vendita, dai viaggi e soggiorni e dai congressi e fiere, mentre nella voce "Altri costi e servizi" le principali voci si riferiscono alle consulenze tecnico-scientifiche per 1.866 mila euro e studi e ricerche per 2.629 mila euro circa.

Per quanto attiene alle attività ed ai costi di ricerca e sviluppo si rinvia a quanto già descritto in relazione sulla gestione.

Impegni futuri per godimento beni di terzi

Si riassumono di seguito gli impegni che il Gruppo avrà per godimento beni di terzi suddivisi per scadenza:

Impegni per godimento beni di terzi 31/12/2018 31/12/2017
<= 1 anno 2.223.921 1.577.710
>1 anno <= 5 anni 4.134.222 2.173.232
> 5 anni 89.714 88.856
Totale 6.447.857 3.839.798

Costo del personale (nota 26)

Tale voce risulta così composta:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Salari e stipendi 45.518.357 41.240.340 4.278.017 10,37%
Oneri previdenziali e assistenziali 10.794.659 9.573.815 1.220.844 12,75%
Trattamento fine rapporto 1.600.811 1.491.155 109.656 7,35%
Costi del personale per stock options/stock based compensation 692.825 1.492.825 -800.000 -53,59%
Altri costi 382.674 292.846 89.828 30,67%
Totale 58.989.326 54.090.981 4.898.345 9,06%

Il costo per il personale, pari a 58.989 mila euro è in aumento del 9,06% rispetto ai 54.091 mila euro dello scorso esercizio. L'incremento è principalmente dovuto ad un aumento dell'organico sia nella capogruppo che in controllate italiane che estere, che è passato dai 1.212 al 31 dicembre 2017 ai 1.368 al 31 dicembre 2018.

La voce "costi del personale per stock option / stock based compensation" accoglie i costi figurativi per le stock option assegnate dalla capogruppo ad alcuni dipendenti del gruppo (vedi nota 10). Nel 2017 tale voce accoglieva anche il costo figurativo per 800 mila euro contabilizzato dalla controllata Penta Laser Wenzhou e correlato all'aumento di capitale riservato ad alcuni manager effettuato alla fine dell'anno.

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (nota 27)

Tale voce risulta così composta:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Ammortamento immobilizzazioni immateriali 410.458 330.996 79.462 24,01%
Ammortamento immobilizzazioni materiali 4.014.407 3.502.195 512.212 14,63%
Svalutazione (Rival.) attività immateriali e materiali 60.900 -60.900 -100,00%
Accantonamento per rischi su crediti 664.171 1.175.918 -511.747 -43,52%
Accantonamento per rischi e oneri 542.160 605.891 -63.731 -10,52%
Totale 5.631.196 5.675.900 -44.704 -0,79%

L'accantonamento per rischi su crediti comprende alcune svalutazioni prudenzialmente effettuate su alcune posizioni creditorie, la cui riscossione è risultata rallentata.

Oneri, Proventi finanziari e Utile (perdita) su cambi (nota 28)

Il dettaglio delle due voci è il seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Proventi finanziari
Interessi attivi C/C bancari e postali 493.163 527.334 -34.171 -6,48%
Dividendi altre partecipazioni 10.506 -10.506 -100,00%
Proventi finanziari da collegate 14.715 13.773 942 6,84%
Interessi attivi su titoli e attività finanziarie 201.381 209.199 -7.818 -3,74%
Plus. e altri proventi su titoli e attività finanziarie 21.553 -21.553 -100,00%
Altri proventi finanziari 207.719 123.600 84.119 68,06%
Totale 916.978 905.965 11.013 1,22%
Oneri finanziari
Interessi passivi v/banche e su finanziamenti a breve termine 156.273 299.253 -142.980 -47,78%
Interessi passivi v/banche per mutui e altri finanziamenti a m/l termine 5.713 7.939 -2.226 -28,04%
Minusv. e altri oneri su titoli e attività finanziarie correnti 85.198 85.198
Altri oneri finanziari 339.680 317.940 21.740 6,84%
Totale 586.864 625.132 -38.268 -6,12%
Utile (perdita) su cambi
Differenze cambio attive 1.818.897 760.601 1.058.296 139,14%
Differenze cambio passive -1.189.586 -4.773.078 3.583.492 -75,08%
Proventi fin. fair value derivati su cambi 366.644 -366.644 -100,00%
Oneri fin. fair value derivati su cambi -89.995 -89.995
Totale 539.316 -3.645.833 4.185.149 -114,79%

Gli "interessi attivi su titoli e attività finanziarie" si riferiscono alla maturazione degli interessi sulle polizze assicurative sottoscritte dalla capogruppo.

Gli "interessi passivi verso banche e su finanziamenti a breve termine" si riferiscono per lo più a scoperti concessi da Istituti di Credito ad alcune controllate estere.

La voce "altri oneri finanziari" accoglie, per 55 mila euro circa, l'iscrizione di interessi passivi derivanti dalla applicazione del principio contabile IAS 19 al trattamento di fine rapporto mentre gli "oneri finanziari fair value derivati su cambi" sono relativi alla valutazione secondo l'IFRS 9 dei contratti derivati currency swap rate posti in essere dalla controllata With Us.

Altri proventi ed oneri non operativi (nota 29)

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Altri oneri non operativi
Svalutazione di partecipazioni 5.700 5.700
Totale 5.700 5.700
Altri proventi non operativi
Plusvalenze su partecipazioni 563.655 -563.655 -100,00%
Totale 563.655 -563.655 -100,00%

Imposte sul reddito (nota 30)

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
IRES e altre imposte sul reddito estere 7.112.497 6.464.213 648.284 10,03%
Imposte sul reddito IRAP 1.062.908 957.604 105.304 11,00%
Imposte anticipate/differite IRES e sul reddito controllate estere 76.662 68.633 8.029 11,70%
Imposte anticipate/differite IRAP 50.998 18.889 32.109 169,99%
Provento fiscale per crediti d'imposta -518.271 -805.988 287.717 -35,70%
Altre Imposte sul reddito 101.946 -101.946 -100,00%
Imposte esercizi precedenti -78.168 2.052 -80.220 -3909,36%
Totale 7.706.626 6.807.349 899.277 13,21%

Il costo per imposte correnti e differite di competenza dell'esercizio è pari a 7.706.626 euro.

Il prospetto che segue illustra la riconciliazione tra aliquota fiscale teorica ed aliquota effettiva limitatamente all'Imposta sul Reddito delle Società (IRES) e assimilabili.

2018 2017
Risultato Ante Imposte 29.545.293 27.217.469
Aliquota Ires teorica 24,00% 24,00%
Ires Teorica 7.090.870 6.532.192
Maggiore (minore) incidenza fiscale delle imprese estere
rispetto all'aliquota teorica
(18.192) (333.520)
Oneri (proventi) fiscali non ripetibili (78.168) 2.052
Crediti d'imposta (518.271) (805.988)
Beneficio Pex 0 (127.527)
Maggiore (minore) incidenza fiscale delle imprese
italiane rispetto all'aliquota teorica
(327.783) (544.428)
Maggiore (minore) incidenza fiscale per effetto delle
scritture di consolidamento
444.263 1.108.074
Ires effettiva 6.592.720 5.830.856
Aliquota Ires Effettiva 22,31% 21,42%

Utile per azione (nota 31)

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione nel corso dell'esercizio si è mantenuto costante ed è pari a 19.297.472 azioni ordinarie. L'utile per azione al 31 dicembre 2018 è pertanto pari a 0,87 euro. L'utile per azione diluito, che tiene conto anche delle stock option assegnate nello scorso esercizio, è pari a 0,84 euro.

Dividendi distribuiti (nota 32)

L'Assemblea degli Azionisti di El.En. SpA tenutasi in data 15 maggio 2017 ha deliberato di distribuire un dividendo pari ad 0,40 euro per ognuna delle 19.297.472 azioni in circolazione (post operazione di frazionamento), alla data di stacco della cedola. Il dividendo pagato è stato di 7.718.988,80 euro.

L'Assemblea degli Azionisti di El.En. SpA tenutasi in data 27 maggio 2018 ha deliberato di distribuire un dividendo pari ad 0,40 euro per ognuna delle 19.297.472 azioni in circolazione alla data di stacco della cedola. Il dividendo pagato è stato di 7.718.988,80 euro.

Altre componenti di conto economico complessivo (nota 33)

Con riferimento al 31 dicembre 2018 si segnala che non sono presenti "Altre componenti di conto economico complessivo" degne di nota.

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, atipiche e inusuali (nota 34)

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso dell'esercizio e in quello precedente il Gruppo non ha posto in essere né operazioni significative non ricorrenti, né operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

Informativa sulle parti correlate (nota 35)

Le parti correlate sono identificate secondo la definizione prevista dal principio contabile internazionale IAS 24. In particolare si considerano parti correlate i seguenti soggetti:

  • le società controllate e collegate;
  • i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, il direttore generale e ove vi siano, altri dirigenti con responsabilità strategiche della capogruppo;
  • le persone fisiche azionisti della capogruppo El.En. S.p.A.;
  • le persone giuridiche delle quali è posseduta una partecipazione rilevante da parte di uno dei maggiori azionisti della capogruppo, da un membro del Consiglio di Amministrazione della capogruppo, da uno dei componenti del Collegio Sindacale, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche.

Uno dei Consiglieri delegati, maggior azionista della capogruppo, è proprietario di una quota pari al 25% della Immobiliare del Ciliegio S.r.l., socia anch'essa della capogruppo.

Tutte le transazioni con le parti correlate sono avvenute ad ordinarie condizioni di mercato.

In particolare si evidenzia quanto segue:

Membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e direttore generale

Ai sensi della delibera Consob n. 11971/99 (Regolamento Emittenti) i compensi corrisposti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale, al direttore generale e le partecipazioni dagli stessi detenute nell'esercizio sono analiticamente illustrati nelle tabelle allegate alla "Relazione sulla Remunerazione ex artt. 123-ter T.U.F. e 84 quater Reg. Consob 11971/1999" che viene messa a disposizione nei termini di legge ed è consultabile sul sito internet www.elengroup.com – sezione "Investor relations/Governance/Documenti societari".

Si segnala che al Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di El.En. S.p.A., Professor Leonardo Masotti, è stato attribuito un compenso fisso di 6.000 euro, oltre ad un compenso a titolo di remunerazione incentivante pari a 4.807 euro. Inoltre quale Presidente del Consiglio di Amministrazione di Deka MELA S.r.l. ha percepito un compenso pari a 21.000 euro e quale membro del Consiglio di Amministrazione di With Us Co. Ltd ha percepito un compenso per 1.500 mila yen. Nell'ambito del piano di stock option 2016-2025, risulta infine destinatario di opzioni attribuitegli in sede di attuazione del piano, di cui al documento informativo redatto ai sensi dell'art. 84-bis Regolamento Emittenti Consob.

Persone fisiche detentrici di una quota di partecipazione nella El.En. S.p.A.

Il socio Carlo Raffini, cui la capogruppo El.En. S.p.A. ha affidato un incarico professionale specifico per l'intero esercizio, ha percepito un compenso pari a 27 mila euro; inoltre per un incarico analogo, ha percepito un compenso dalla controllata Deka M.E.L.A. S.r.l. per complessivi 12 mila euro.

Società controllate

Di norma le operazioni e saldi reciproci tra le società del gruppo, incluse nell'area di consolidamento, vengono eliminati in sede di redazione del bilancio consolidato, pertanto non vengono descritti in questa sede.

Società collegate

Tutti i rapporti di debito e credito, tutti i costi e ricavi, tutti i finanziamenti e le garanzie concesse a società collegate durante l'esercizio 2017, sono esposti in modo chiaro e dettagliato.

I prezzi di trasferimento sono stabiliti con riferimento a quanto avviene normalmente sul mercato. Le suddette transazioni intragruppo riflettono pertanto l'andamento dei prezzi di mercato, rispetto ai quali possono eventualmente differire in misura contenuta in funzione delle politiche commerciali del Gruppo.

Nelle tabelle che seguono vengono analizzati i rapporti intercorsi nel periodo con le società collegate, sia a livello di scambi commerciali sia a livello di saldi debitori e creditori.

Crediti finanziari Crediti commerciali
Imprese collegate: < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno
Actis Srl 30.000 1.764
Immobiliare Del.Co. Srl 31.565
Elesta Srl 640.708
Chutian (Tianjin) Laser Technology Co. Ltd 51.517
Quanta Aesthetic Lasers USA, LLC 13.243
Accure LLC 65.502 2.009
Totale 127.067 - 709.240 -
Debiti finanziari Altri
debiti
Debiti commerciali
Imprese collegate: < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno
Elesta Srl 276.608
Totale 276.608 - - - - -
Imprese collegate: Vendite Prestazioni di servizi Totale
Elesta Srl 996.069 20.349 1.016.418
Quanta Aesthetic Lasers USA, LLC 1.587.158 375 1.587.533
Totale 2.583.227 20.725 2.603.951
Imprese collegate: Altri proventi
Elesta Srl 15.051
Actis Srl 1.200
Totale 16.251
Imprese collegate: Acquisti materie prime Prestazioni di servizi Altre Totale
Quanta Aesthetic Lasers USA, LLC 63.531 5.213 68.744
Totale 63.531 5.213 - 68.744

I valori delle tabelle sopraelencate si riferiscono a operazioni inerenti la gestione caratteristica delle società.

Nella tabella che segue si evidenzia l'incidenza che le operazioni con parti correlate hanno avuto sulla situazione economica e patrimoniale del gruppo.

Incidenza delle operazioni con parti correlate Totale di cui con parti
correlate
Inc %
Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle
voci dello stato patrimoniale
Partecipazioni 2.459.329 1.423.909 57,90%
Crediti MLT 322.898 - 0,00%
Crediti commerciali 80.246.348 709.240 0,88%
Altri crediti correnti 12.490.046 127.067 1,02%
Finanziamenti e altri debiti finanziari non correnti 12.492.839 - 0,00%
Finanziamenti e altri debiti finanziari correnti 8.314.176 276.608 3,33%
Debiti commerciali 63.891.040 - 0,00%
Altri debiti correnti 43.430.073 - 0,00%
Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle
voci del conto economico
Ricavi 346.020.071 2.603.952 0,75%
Altri proventi operativi 5.612.770 16.251 0,29%
Costi per acquisti di merce 207.387.048 63.531 0,03%
Servizi diretti 26.815.540 - 0,00%
Costi per servizi ed oneri operativi 42.870.247 5.213 0,01%
Oneri finanziari 586.864 - 0,00%
Proventi finanziari 916.978 14.715 1,60%
Imposte sul reddito 7.706.626 0,00%

Fattori di rischio e procedure di gestione del rischio finanziario (nota 36)

Rischio operativo

Nella piena consapevolezza del potenziale rischio derivante dalla particolare natura dei prodotti del gruppo, esso opera fin dalla fase di ricerca e progettazione nel perseguimento della sicurezza e qualità del prodotto immesso in commercio. Residuano rischi marginali per perdite da uso improprio del prodotto da parte dell'utilizzatore finale e/o da eventi pregiudizievoli non rientranti nelle coperture assicurative accese dalle società del gruppo.

I principali strumenti finanziari del Gruppo includono conti correnti e depositi a breve, passività finanziarie a breve e lungo periodo, leasing finanziari, titoli e derivati di copertura.

Oltre a questi il Gruppo ha crediti e debiti commerciali derivanti dalla propria attività operativa.

I principali rischi finanziari a cui si espone il Gruppo sono quelli di cambio, di credito, di liquidità e di tasso di interesse.

Rischio di cambio

Il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute in cui sono espresse alcune transazioni commerciali e finanziarie. Tali rischi sono monitorati dal management il quale adotta le misure necessarie al fine di limitare tale rischio.

Poiché la Capogruppo predispone i propri bilanci consolidati in Euro, le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle controllate originariamente espressi in valuta estera potrebbero influenzare in modo negativo i risultati del Gruppo, la posizione finanziaria consolidata e il patrimonio netto consolidato come espressi in Euro nei bilanci consolidati del Gruppo.

La società With Us Co. Ltd ha stipulato nel corso dei precedenti esercizi tre derivati del tipo "currency rate swap" per coprire in parte il rischio di cambio sugli acquisti in euro.

Tipologia operazione Valore nozionale Fair value
Currency swap € 100.000 -€ 6.145
Currency swap € 800.000 € 10.934
Totale € 900.000 € 4.789

Rischio di credito

Per quanto riguarda le transazioni commerciali, il Gruppo opera con controparti sulle quali preventivamente vengono effettuati controlli di merito. Inoltre il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle esposizioni a perdite non sia significativo. Le perdite su crediti storicamente registrate sono pertanto limitate in rapporto al fatturato e tali da non richiedere apposite coperture e/o assicurazioni. Non ci sono concentrazioni significative di rischio di credito all'interno del Gruppo. Il fondo svalutazione accantonato alla fine del periodo rappresenta circa il 7% del totale crediti commerciali verso terzi. Per un'analisi sullo scaduto dei crediti verso terzi si rimanda a quanto esposto nella relativa nota del Bilancio consolidato.

Per quanto riguarda le garanzie prestate a terzi:

la Capogruppo El.En. S.p.A. ha sottoscritto:

  • nell'esercizio 2013 una fideiussione per un massimo di 50 mila euro, incrementata successivamente ad un massimo di 100 mila euro quale garanzia dei diritti doganali e di confine ex art. 34 del T.U.L.D., gravanti su temporanee importazioni, con scadenza giugno 2019 e prorogabile annualmente;

La controllata Deka M.E.L.A. S.r.l. ha sottoscritto nell'esercizio 2016 una fidejussione per un massimo di 127.925 euro a garanzia dell'eventuale restituzione dell'importo richiesto a titolo di anticipazione sul progetto Inside del bando POR FESR 2014 – 2020 "Progetti strategici di ricerca e sviluppo fase 2", ammesso a contributo con il Bando Unico approvato dalla Regione Toscana con Decreto n. 3389 del 30 luglio 2014, con scadenza maggio 2020.

La controllata cinese Penta-Laser Equipment (Wenzhou) ha ottenuto finanziamenti per la costruzione del nuovo stabilimento e per il relativo attrezzaggio accendendo ipoteche per un valore complessivo pari a circa 41 milioni di RMB.

La controllata ASA S.r.l. ha sottoscritto un contratto di mutuo da destinarsi alla costruzione del nuovo stabilimento accendendo una ipoteca per un valore complessivo pari a 4,8 milioni di euro. Sempre nel corso dell'esercizio ASA ha sottoscritto una garanzia bancaria rilasciata da CREDEM al fornitore ENI Spa per Euro 8.000 con scadenza 31 dicembre 2021, a garanzia del rilascio di tredici tessere "MULTICARD ENI" in seguito alla sottoscrizione del contratto di somministrazione per la fornitura di carburanti.

La controllata tedesca Asclepion ha sottoscritto un contratto di mutuo da destinarsi alla costruzione del nuovo stabilimento accendendo un'ipoteca per un valore complessivo pari a 4 milioni di euro che si aggiunge all'ipoteca residua accesa per la costruzione del vecchio immobile per circa 400 mila euro.

Rischio di liquidità e tasso di interesse

Per quanto riguarda l'esposizione del Gruppo al rischio di liquidità e tasso di interesse, è opportuno ricordare che la liquidità del Gruppo stesso si mantiene tuttora elevata, tale da coprire l'indebitamento esistente e con una posizione finanziaria netta largamente positiva alla fine del semestre. Per questo motivo si ritiene che tali rischi siano adeguatamente coperti.

Gestione del capitale

L'obiettivo della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un basso livello di indebitamento e una corretta struttura patrimoniale a supporto del business e tale da garantire un adeguato rapporto Patrimonio/Indebitamento.

Strumenti Finanziari (nota 37)

Valore equo

Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari del Gruppo:

Val. contabile Val. contabile Val. equo Val. equo
31/12/2018 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2017
Attività finanziarie
Crediti finanziari non correnti 322.898 313.323 322.898 313.323
Crediti finanziari correnti 201.393 628.400 201.393 628.400
Titoli e altre attività finanziarie non correnti 12.256.886 12.055.531 12.256.886 12.055.531
Titoli e altre attività finanziarie correnti 1.951.235 2.036.433 1.951.235 2.036.433
Disponibilità liquide 80.966.102 97.351.479 80.966.102 97.351.479
Debiti e passività finanziarie
Finanziamenti e altri debiti finanziari non correnti 12.492.839 5.875.176 12.492.839 5.875.176
Finanziamenti e altri debiti finanziari correnti 8.314.176 9.161.307 8.314.176 9.161.307

Valore equo - gerarchia

Il Gruppo utilizza la seguente gerarchia per determinare e documentare il valore equo degli strumenti finanziari basato su tecniche di valutazione:

Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) in un mercato attivo per attività o passività identiche;

Livello 2: altre tecniche per le quali tutti gli input che hanno un effetto significativo sul valore equo registrato sono osservabili, sia direttamente che indirettamente;

Livello 3: tecniche che utilizzano input che hanno un effetto significativo sul valore equo registrato che non si basano su dati di mercato osservabili.

Al 31 dicembre 2018, il Gruppo detiene i seguenti titoli valutati al valore equo:

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Polizze d'investimento 12.256.886 12.256.886
Fondi comuni di investimento 1.951.235 1.951.235
Currency swap 4.789 4.789
Totale 1.951.235 12.261.675 14.212.910

Altre informazioni (nota 38)

Informazioni su erogazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 125 della Legge 4 agosto 2017, n. 124 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza")

La Legge n. 124 del 4 agosto 2017 ha introdotto all'art. 1, commi 125-129, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche; in particolare prevede che le imprese devono indicare nella nota integrativa al bilancio di esercizio 2018 e nella eventuale nota integrativa consolidata ove redatta informazioni relative a "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soggetti indicati nella citata legge".

In considerazione del fatto che tale disposizione ha sollevato alcuni dubbi interpretativi ed applicativi, si è fatto riferimento agli orientamenti suggeriti dalle Associazioni di Categoria (ASSONIME e CNDCEC) e si ritiene che non rientrino nell'ambito dell'obbligo di pubblicazione:

  • i corrispettivi relativi a cessioni di beni e prestazioni di servizi inerenti operazioni svolte nell'ambito della propria attività, in presenza di rapporti sinallagmatici gestiti secondo regole di mercato; si ritiene trattarsi di importi ricevuti che non attengono al campo delle liberalità;
  • le misure generali fruibili da tutte le imprese rientranti nella struttura generale del sistema di riferimento definito dallo stato (ad. Esempio ACE);
  • i vantaggi economici selettivi, ricevuti in applicazione di un regime di aiuti, accessibili a tutte le imprese che soddisfano determinate condizioni, sulla base di criteri generali predeterminati (agevolazioni fiscali e contributive anche in tema di assunzione di disabili);
  • i contributi per la formazione ricevuti da fondi interprofessionali, quali ad esempio Fondimpresa in quanto enti finanziati con i contributi delle stesse imprese.

Infine si ricorda che dall'agosto 2017 è attivo il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ove devono essere pubblicati gli aiuti di Stato e gli aiuti "de minimis" erogati a favore di ciascuna impresa da parte dei soggetti che concedono gli aiuti stessi e a cui si rimanda.

Ciò premesso in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 1, comma 125, della Legge 4 agosto 2017, n. 124, si fornisce di seguito evidenza degli importi incassati nel corso dell'esercizio a titolo di "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere".

Ente Concedente Ente Erogatore Titolo dell'agevolazione Descrizione Importo
Regione Toscana Sviluppo Toscana Contributo nella spesa su
progetto di ricerca e
sviluppo
POR FESR 2014-2020 – Asse Prioritario 1 - Bandi
per aiuti agli investimenti in ricerca, sviluppo ed
innovazione – Progetto cofinanziato dalla Regione
Toscana denominato : "FOMEMI" Sensori e
strumenti a tecnologia FOtonica per MEdicina e
MInima invasività
139.810
Consorzio CALEF Incarico retribuito Esecuzione attività di R&S relative al progetto
LACER per la parte di competenza del consorziato
El.En. Spa (ammesso a finanziamento sotto forma di
contributo nella spesa da parte del MUR con
Decreto Dirigenziale n. 04 del 10/01/2005)
57.295

El.En. spa

Quanta System spa

Ente Titolo dell'agevolazione Agevolazioni fiscali, previdenziali, altri contributi Importo
Amministrazione Finanziaria Credito d'imposta per ricerca e sviluppo D.L. 145/2013 e S.M. 208.486

Si informa che la società ha ricevuto un finanziamento in forma di credito agevolato per euro 806.300 nel corso del periodo di imposta 2012 dal MIUR per lo sviluppo di un laser a Femtosecondi. La società ha restituito un importo pari a euro 97.007 ( di cui 1.323 a titolo di interessi) nel corso dell'esercizio 2018.

ASA srl

Ente Agevolazioni fiscali, previdenziali, altri
Titolo dell'agevolazione
contributi
Importo
Amministrazione Finanziaria Credito d'imposta per ricerca e sviluppo
D.L. 145/2013 e S.M.
297.312
Descrizione oggetto contratto
Data Nr. Contratto Ragione sociale Importo
con contratto del 21/03/2007 (ultimo rinnovo del 13-20 febbraio 2018)
21/03/2007 -
rinnovo
20/02/2018
Agr 00549 Dipartimento di scienze
biomediche sperimentali
e cliniche dell'università
degli studi di Firenze
è stato costituito un laboratorio congiunto tra il dipartimento di scienze
biomediche sperimentali e cliniche dell'università di Firenze ed Asa
S.r.l. denominato laboratorio congiunto di ricerca Asacampus per
studiare gli effetti di stress di tipo fisico, in particolare gravitazionali,
meccanici, fotonici, fotomeccanici e campi magnetici, a livello
cellulare e molecolare: il laboratorio congiunto dispone dei locali e
attrezzature messi a disposizione dall'Università di Firenze e Asa S.r.l.
mette a disposizione il suo personale e le attrezzature indicate
nell'accordo stesso.
valore dei
benefici non
quantificabile
-- --------------------------------------- ----------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ----------------------------------------------

Si segnala infine che nella suddette tabelle non sono indicati vantaggi economici al di sotto di 10 mila euro; detta soglia deve intendersi riferita al totale dei vantaggi economici ricevuti dal medesimo ente nell'esercizio 2018, sia che il beneficio sia stato erogato con un unico atto sia che l'erogazione sia avvenuta con una pluralità di atti.

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla società Deloitte & Touche S.p.A. alla capogruppo e ad alcune società controllate italiane e estere.

Società che ha erogato il
Tipo di servizio
servizio
Destinatario note Compensi di competenza 2018
(euro)
Deloitte & Touche SpA Capogruppo 61.239
Deloitte & Touche SpA Controllate Italiane 80.842
Revisione contabile Deloitte & Touche SpA Controllate Estere 18.509
Rete Deloitte Controllate Estere 61.501
Servizi di attestazione Deloitte & Touche SpA Capogruppo (1) 15.680
Altri servizi Deloitte & Touche SpA Capogruppo (2) 10.000
247.771

(1) Esame della dichiarazione di carattere non finanziario

(2) Servizi di assistenza metodologica in relazione all'adozione del IFRS 16

Gli onorari indicati in tabella, relativi alle società italiane, comprendono l'adeguamento annuale in base all'indice ISTAT; sono inoltre al netto dei rimborsi per le spese sostenute e del contributo di vigilanza a favore della Consob.

Numero medio dipendenti

Personale Media del
periodo
31/12/2018 Media del
periodo
precedente
31/12/2017 Variazione Var. %
Totale 1.290 1.368 1.153 1.212 156 12,87%

Per Il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato – Ing. Andrea Cangioli

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Andrea Cangioli in qualità di Amministratore Delegato, e Enrico Romagnoli in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di El.En. S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, comma 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso del 2018.
    1. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo
    1. Si attesta, inoltre, che:
  4. 3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018:
  5. a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  6. b) corrisponde alle risultanze dei libri e scritture contabili;
  7. c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  8. 3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché sulla situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

Calenzano, 14 marzo 2019

L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Ing. Andrea Cangioli Dott. Enrico Romagnoli

BILANCIO SEPARATO DI EL.EN. S.p.A. AL 31 DICEMBRE 2018

PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE

Situazione patrimoniale – finanziaria

Stato Patrimoniale attivo Note 31/12/2018 31/12/2017
Immobilizzazioni immateriali 1 267.146 223.149
Immobilizzazioni materiali 2 15.852.213 13.239.359
Partecipazioni 3
- in imprese controllate 15.833.989 15.765.822
- in imprese collegate 809.457 388.405
- altre 1.024.498 1.024.498
Totale Partecipazioni 17.667.944 17.178.725
Attività per imposte anticipate 4 2.226.387 2.532.100
Altre attività non correnti 4 12.259.994 12.058.639
Attività non correnti 48.273.684 45.231.972
Rimanenze 5 24.509.573 21.415.446
Crediti commerciali 6
- v. terzi 5.609.392 7.693.984
- v. imprese controllate 34.463.726 28.542.363
- v. collegate 642.472 315.291
Totale Crediti commerciali 40.715.590 36.551.638
Crediti tributari 7 4.140.432 4.009.505
Altri crediti 7
- v. terzi 485.634 910.230
- v. imprese controllate 7.065.903 5.527.825
- v. collegate 61.565 61.565
Totale Altri crediti 7.613.102 6.499.620
Titoli e altre attività finanziarie correnti 8 1.951.235 2.036.433
Disponibilità liquide 9 26.194.767 43.373.454
Attività correnti 105.124.699 113.886.096
Totale attivo 153.398.383 159.118.068
Stato Patrimoniale passivo Note 31/12/2018 31/12/2017
Capitale sociale 10 2.508.671 2.508.671
Sovrapprezzo azioni 11 38.593.618 38.593.618
Altre riserve 12 92.033.747 98.828.744
Azioni proprie 13 - -
Utili/(perdite) a nuovo 14 (984.283) (984.283)
Utile/(perdita) di periodo 2.814.039 41.146
Patrimonio netto totale 134.965.792 138.987.896
Fondo TFR 15 851.830 888.612
Passività fiscali per imposte differite 16 410.337 475.974
Altri fondi 17 1.224.121 578.044
Debiti e passività finanziarie 18
- v. terzi 488.285 488.285
Totale Debiti e passività finanziarie 488.285 488.285
Passività non correnti 2.974.573 2.430.915
Debiti finanziari 19
- v. terzi 4.474 -
- v. collegate 276.608 -
Totale Debiti finanziari 281.082 -
Debiti commerciali 20
- v. terzi 9.752.407 12.476.422
- v. imprese controllate 800.205 900.560
Totale Debiti commerciali 10.552.612 13.376.982
Debiti per imposte sul reddito 21 - -
Altri debiti correnti 21
- v. terzi 4.473.622 4.300.223
- v. imprese controllate 150.702 22.052
Totale Altri debiti correnti 4.624.324 4.322.275
Passività correnti 15.458.018 17.699.257
Totale passivo e Patrimonio netto 153.398.383 159.118.068

Conto economico

Conto Economico Note 31/12/2018 31/12/2017
Ricavi 22
- da terzi 22.677.406 19.694.707
- da controllate 38.588.594 33.805.833
- da collegate 871.219 560.076
Totale Ricavi 62.137.219 54.060.616
Altri proventi 23
- da terzi 345.969 417.207
- da controllate 592.388 388.050
- da collegate 16.251 9.238
Totale Altri proventi 954.608 814.495
Ricavi e Proventi operativi 63.091.827 54.875.111
Costi per acquisti di merce 24
- da terzi 35.621.405 25.896.381
- da controllate 1.115.702 1.542.023
Totale Costi per acquisti di merce 36.737.107 27.438.404
Variazione prodotti finiti e merci (2.594.113) (539.469)
Variazione materie prime (782.618) 1.179.467
Servizi diretti 25
- da terzi 4.990.831 3.986.988
- da controllate 41.606 82.626
Totale Servizi diretti 5.032.437 4.069.614
Costi per servizi ed oneri operativi 25
- da terzi 6.948.426 6.857.056
- da controllate 129.375 37.834
- da collegate - 30.000
Totale Costi per servizi ed oneri operativi 7.077.801 6.924.890
Costo del personale 26 15.759.709 15.519.164
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 27 1.378.611 1.263.312
Risultato operativo 482.893 (980.271)
Oneri finanziari 28
- da terzi (96.991) (13.058)
- da controllate 116.318 (117.898)
Totale Oneri finanziari 19.327 (130.956)
Proventi finanziari 28
- da terzi 571.965 643.800
- da controllate 2.391.381 1.957.091
- da collegate 300 300
Totale Proventi finanziari 2.963.646 2.601.191
Utile (perdita) su cambi 28 584.170 (2.610.088)
Altri oneri non operativi 29 (799.359) (100.000)
Altri proventi non operativi 29 - 563.655
Risultato prima delle imposte 3.250.677 (656.469)
Imposte sul reddito 30 436.638 (697.615)
Risultato di periodo 2.814.039 41.146

Conto economico complessivo

31/12/2018 31/12/2017
Utile/(perdita) del periodo (A) 2.814.039 41.146
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati a conto economico al netto degli effetti fiscali:
Valutazione piani a benefici definiti 20.183 (13.922)
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B) 20.183 (13.922)
Risultato complessivo (A)+(B) 2.834.222 27.224

Rendiconto finanziario

Rendiconto finanziario Note 31/12/18 di cui con parti
correlate
31/12/17 di cui con parti
correlate
Attività operativa
Risultato di periodo 2.814.039 41.146
Ammortamenti 27 1.303.375 1.194.190
Plusvalenza/Minusvalenza da cessione titoli e quote
partecipative
29 (563.655)
Svalutazioni per perdite durevoli di valore 29 156.067 156.067
Stock Option 638.428 666.058
Benefici successivi alla cess.del rapp di lav. (TFR) 15 (10.224) (74.880)
Fondi rischi e oneri 17 646.076 88.887
Fondo svalutazione crediti 6 158.321 157.192 (818.943) (683.000)
Attività per imposte anticipate 4 299.339 209.157
Passività fiscali per imposte differite 16 (65.637) (208.670)
Rimanenze 5 (3.094.127) 762.182
Crediti commerciali 6 (4.322.272) (6.405.735) (2.140.846) (737.823)
Crediti tributari 7 (130.927) (1.520.484)
Altri crediti 7 1.340.913 983.494 (964.054) (799.008)
Debiti commerciali 20 (2.824.372) (100.355) 1.626.547 149.287
Debiti per imposte sul reddito 21 (648.725)
Altri debiti 21 302.052 128.650 276.543
Flussi di cassa generati dall'attività operativa (2.788.949) (2.075.547)
Attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali 2 (3.709.016) (1.576.156)
Immobilizzazioni immateriali 1 (251.209) (185.022)
Partecipazioni, titoli e altre attività finanziarie 3-4-
8
(537.210) (421.053) (3.128.828)
Crediti finanziari 7 (2.454.398) (2.521.572) 844.615 911.503
Flussi di cassa generati dall'attività di investimento (6.951.833) (4.045.391)
Attività finanziaria
Finanziamenti e altri debiti finanziari correnti 19 281.083 276.608 (6)
Dividendi pagati 31 (7.718.989) (7.718.989)
Flussi di cassa generati dall'attività di finanziamento (7.437.906) (7.718.995)
Incrementi/(decrementi) delle disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
(17.178.688) (13.839.933)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del
periodo
43.373.455 57.213.388
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio
del periodo
26.194.767 43.373.455

Il totale delle disponibilità liquide è composto dal saldo di cassa e dal saldo dei conti correnti bancari. Gli interessi attivi dell'esercizio sono pari a 656 mila euro, di cui 84 mila euro da imprese controllate. Le imposte correnti dell'esercizio sono state 103 mila euro.

Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto

Patrimonio netto totale 31/12/2016 Destinazione
risultato
Variazione da
dividendi
distribuiti
Altri
movimenti
Risultato
complessivo
31/12/2017
Capitale sociale 2.508.671 2.508.671
Sovrapprezzo azioni 38.593.618 38.593.618
Riserva legale 537.302 537.302
Azioni proprie
Altre riserve:
Riserva straordinaria 61.267.908 33.791.963 95.059.871
Riserva per contributi in conto capitale 426.657 426.657
Altre riserve 1.956.173 862.663 -13.922 2.804.914
Utili/(perdite) a nuovo -984.283 7.718.989 -7.718.989 -984.283
Utile/(perdita) di periodo 41.510.952 -41.510.952 41.146 41.146
Patrimonio netto totale 145.816.998 -7.718.989 862.663 27.224 138.987.896
Patrimonio netto totale 31/12/2017 Destinazione
risultato
Variazione da
dividendi
distribuiti
Altri
movimenti
Risultato
complessivo
31/12/2018
Capitale sociale 2.508.671 2.508.671
Sovrapprezzo azioni 38.593.618 38.593.618
Riserva legale 537.302 537.302
Azioni proprie
Altre riserve:
Riserva straordinaria 95.059.871 41.146 -7.718.989 87.382.029
Riserva per contributi in conto capitale 426.657 426.657
Riserva di conversione
Altre riserve 2.804.914 862.662 20.183 3.687.759
Utili/(perdite) a nuovo -984.283 -984.283
Utile/(perdita) di periodo 41.146 -41.146 2.814.039 2.814.039
Patrimonio netto totale 138.987.896 -7.718.989 862.662 2.834.222 134.965.792

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI SOCIETARIE

El.En. S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia. La sede della società è in Calenzano (Firenze) Via Baldanzese n. 17.

Le azioni ordinarie sono quotate al MTA gestito da Borsa Italiana S.p.A. .

Il bilancio di El.En. S.p.A. è stato esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2019.

Il presente bilancio e le relative note illustrative sono presentati in euro, se non diversamente indicato.

PRINCIPI DI REDAZIONE E PRINCIPI CONTABILI

PRINCIPI DI REDAZIONE

Il bilancio di esercizio 2018 che rappresenta il bilancio separato di El.En. S.p.A. è redatto in base al principio del costo storico, ad eccezione di alcune categorie di strumenti finanziari la cui valutazione è stata effettuata in base al principio del fair value.

Il presente bilancio separato è costituito:

  • dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria
  • dal Conto Economico
  • dal Conto Economico complessivo
  • dal Rendiconto Finanziario
  • dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
  • e dalle presenti Note illustrative.

Le informazioni economiche sono fornite con riferimento all'esercizio 2018 e all'esercizio 2017. Le informazioni patrimoniali sono invece fornite con riferimento al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017.

ESPRESSIONE IN CONFORMITA' AGLI IFRS

Il bilancio al 31 dicembre 2018 è stato predisposto in applicazione dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea includendo tra questi anche tutti i principi internazionali oggetto di interpretazione (International Accounting Standards - IAS) e le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e del precedente Standing Interpretations Committee (SIC) oltre ai principi rivisti entrati in vigore nell'anno.

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili adottati nella redazione del presente bilancio sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2017, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o rivisti principi dell'International Accounting Standards Board ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee, così come esposti nel bilancio consolidato del Gruppo El.En. nello specifico capitolo denominato "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1/1/18", cui si rimanda.

USO DI STIME

La redazione del Bilancio separato, in applicazione degli IFRS, richiede l'effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, stock option, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico.

CRITERI DI VALUTAZIONE

A) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI A VITA DEFINITA E A VITA INDEFINITA

Le attività immateriali sono attività prive di consistenza fisica identificabili ed in grado di produrre benefici economici futuri. Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi ed imputati direttamente alle singole voci. La società utilizza il criterio del costo, in alternativa al fair value, come criterio di valutazione per le immobilizzazioni immateriali. Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore nei limiti del valore originario, rettificato dei soli ammortamenti.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi costituiscono, a seconda dei casi, attività immateriali o attività materiali generate internamente e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: 1) esistenza della possibilità tecnica ed intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o la vendita; 2) capacità della società all'uso o alla vendita dell'attività; 3) esistenza di un mercato per i prodotti e servizi derivanti dall'attività ovvero dell'utilità a fini interni; 4) capacità dell'attività di generare benefici economici futuri; 5) esistenza di adeguate disponibilità di risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita o l'utilizzo interno dei prodotti e servizi che ne derivano; 6) attendibilità a valutare i costi attribuibili all'attività durante il suo sviluppo. I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo. I costi di ricerca sono imputati a Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti. Le altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata.

L'avviamento e le altre attività aventi vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico, ma sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (impairment test).

B) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensive degli oneri accessori, al netto degli ammortamenti. Le spese di manutenzione ordinaria sono addebitate integralmente al conto economico. Le spese di manutenzione di natura incrementativa sono attribuite al cespite a cui si riferiscono ed ammortizzate in funzione della residua possibilità di utilizzazione del cespite stesso.

La Società utilizza il metodo del costo, in alternativa al fair value, come criterio di valutazione per le immobilizzazioni materiali. In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso vengono separati e solo il fabbricato viene assoggettato ad ammortamento.

Le aliquote di ammortamento utilizzate sono le seguenti:
----------------------------------------------------------
Classe di cespiti Percentuali di ammortamento
terreni e fabbricati
-
fabbricati industriali
3.00%
impianti e macchinario
-
impianti e macchinari generici
10.00%
-
impianti e macchinari specifici
10.00%
-
altri impianti
15.50%
attrezzature industriali e commerciali
-
attrezzatura varia e minuta
25.00%
-
attrezzature cucina
25.00%
altri beni
-
automezzi
25.00%
-
carrelli elevatori
20.00%
-
costruzioni leggere
10.00%
-
macchine d'ufficio elettroniche
20.00%
-
mobili e arredi
12.00%

C) ONERI FINANZIARI

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

D) PERDITA DI VALORE DI ATTIVITÀ

A ciascuna data di riferimento del periodo presentato, le attività materiali ed immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare eventuali indicatori di riduzione di valore. Il valore recuperabile delle attività immateriali con vita indefinita, quando presenti, è invece stimato ad ogni data di riferimento. Se esiste un'indicazione di riduzione di valore, si procede alla stima del valore recuperabile.

Il valore presunto di realizzo è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita ed il valore d'uso. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, sia superiore al valore di presunto realizzo. Le riduzioni di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

E) ATTIVITÀ FINANZIARIE: PARTECIPAZIONI

Secondo lo IAS 27, le partecipazioni in società controllate, in entità a controllo congiunto ed in collegate non classificate come possedute per la vendita (IFRS 5) devono essere contabilizzate al costo o in conformità all'IFRS 9. Nel bilancio separato di El.En. S.p.A. è stato adottato il criterio del costo. Poiché ne sussistono i presupposti, è stato redatto il bilancio consolidato.

F) STRUMENTI FINANZIARI

Partecipazioni in altre Imprese

Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate e collegate (generalmente con una percentuale di possesso inferiore al 20%) sono valutate al "fair value". Il presupposto per questa disposizione è che il "fair value" sia stimabile in modo attendibile. Quando il "fair value" non è stimabile in modo attendibile l'investimento è valutato al costo.

Crediti commerciali

I crediti sono iscritti al costo (identificato dal loro valore nominale) al netto di eventuali riduzioni di valore, che corrisponde al loro presumibile valore di realizzazione. Tale configurazione di costo considera le perdite attese sulla base delle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico.

Altre attività finanziarie

Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione. Alle successive date di bilancio, le attività finanziarie da detenersi sino alla scadenza sono rilevate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo, al netto di svalutazioni effettuate per rifletterne le perdite di valore.

Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita e sono valutate al fair value ad ogni periodo con imputazione degli effetti rispettivamente a conto economico nella voce "Oneri/Proventi finanziari" od in apposita riserva del Patrimonio netto, in quest'ultimo caso fintanto che non siano realizzati o abbiano subito una perdita di valore.

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti

Sono inclusi in tale voce la cassa e i conti correnti bancari e gli altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Nessun utile/perdita è rilevata a conto economico per l'acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al costo (identificato dal loro valore nominale).

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura rischi cambio e tasso

Fair value hedge: (coperture del valore di mercato) se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di un'attività o di una passività di bilancio, attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivanti dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibili al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge: (copertura dei flussi finanziari) se uno strumento è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel patrimonio netto. L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte di copertura diventata inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Held for trading: (strumenti per la negoziazione) si tratta di strumenti finanziari derivati con finalità speculativa o di negoziazione, sono valutati al fair value (valore equo) con imputazione delle variazioni al conto economico.

G) RIMANENZE

Le rimanenze di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo e il valore di mercato; il costo viene determinato con il metodo del costo medio ponderato. La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti di produzione (variabili e fissi). Sono inoltre stanziati dei fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo.

Le rimanenze dei prodotti in corso di lavorazione sono valutate in base al costo di produzione, con riferimento al costo medio ponderato.

H) BENEFICI AI DIPENDENTI

FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR).

Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate a bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Per i piani a benefici definiti, l'ammontare già maturato è proiettato per stimarne l'importo da liquidare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e successivamente attualizzato, utilizzando il "Projected unit credit method". Tale metodologia attuariale si basa su ipotesi di natura demografica e finanziaria per effettuare una ragionevole stima dell'ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.

Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico nella voce "costo del lavoro" il current service cost che definisce l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti e tra gli "Oneri/Proventi finanziari" l'interest cost che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.

Gli utili e le perdite attuariali cumulati fino all'esercizio precedente che riflettevano gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate erano rilevati pro-quota a conto economico per la rimanente vita lavorativa media dei dipendenti nei limiti in cui il loro valore netto non rilevato al termine dell'esercizio precedente eccedeva il 10% della passività (c.d. Metodo del corridoio).

In accordo con le regole di transizione previste dallo IAS 19 al paragrafo 173, la società ha applicato l'emendamento allo IAS 19 a partire dal 1° gennaio 2013 in modo retrospettivo, rideterminando i valori della situazione patrimonialefinanziaria al 1° gennaio 2012 ed al 31 dicembre 2012, come se l'emendamento fosse sempre stato applicato.

Per i piani a contribuzione definita, la società paga dei contributi a fondi pensione pubblici o privati, su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. Pagati i contributi, per la società non sorgono ulteriori obbligazioni. I contributi pagati sono iscritti a conto economico nel costo del lavoro quando dovuti.

PIANI RETRIBUTIVI SOTTO FORMA DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE

Il costo delle prestazioni rese dai dipendenti e remunerato tramite piani di stock option è determinato sulla base del fair value delle opzioni concesse ai dipendenti alla data di assegnazione.

Da un punto di vista modellistico il piano deliberato da El.En. deve essere considerato come una opzione "esotica" dal momento che l'esercizio del diritto di opzione è possibile solo dopo il periodo di vesting e può avvenire in un qualsiasi momento all'interno dell'exercise period.

Il piano in analisi è concettualmente equiparabile a due opzioni distinte che potrebbero essere definite come "american forward start". Il fair value di una opzione "american forward start" può essere ottenuto combinando un approccio risk neutral per determinare il valore atteso dello stock all'inizio degli exercise period e, successivamente tramite un modello del tipo binomial tree per valorizzare l'opzione di tipo americano.

Per la sua valutazione è necessaria la stima della volatilità del titolo sottostante, del tasso di interesse risk free e del tasso dividendo atteso del titolo.

Coerentemente con i dettami del Principio Contabile Internazionale IFRS2 tutti i parametri significativi del modello sono stati stimati osservando le condizioni dei mercati finanziari e l'andamento del titolo El.En. alla data di assegnazione dei diritti di opzione.

I) FONDI PER RISCHI E ONERI

La società rileva i fondi per rischi futuri quando, in presenza di un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse della società per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene.

L) RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono riconosciuti nel conto economico per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente. I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio. Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

  • avviene il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene;
  • il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
  • i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo.

I dividendi da partecipazioni sono imputati secondo il principio di cassa.

M) PARTITE IN VALUTA ESTERA

Le attività e le passività in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati a conto economico.

N) CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE E IN CONTO ESERCIZIO

I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno soddisfatte le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi. I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati tra le altre passività e accreditati a Conto Economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le attività materiali e immateriali sono rilevati o a diretta riduzione delle attività stesse o tra le altre passività e accreditati a Conto Economico in relazione al periodo di ammortamento dei beni cui si riferiscono. I contributi in conto esercizio sono rilevati integralmente a Conto Economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità.

O) IMPOSTE

Le imposte correnti sono contabilizzate secondo le aliquote e le norme vigenti, in base ad una realistica previsione del reddito imponibile, tenendo conto delle eventuali esenzioni. Le passività verso l'erario per tali imposte sono iscritte fra i debiti tributari al netto degli acconti versati.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali applicando l'aliquota fiscale in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo.

************

IFRS 16

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata.

La Società ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti rivenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.

È in fase di completamento il processo di implementazione del principio, che prevede il settaggio dell'infrastruttura informatica volta alla gestione contabile del principio e l'allineamento dei processi amministrativi e dei controlli a presidio delle aree critiche su cui insiste il principio. Il completamento di tale processo è previsto nel primo semestre del 2019.

La società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando l'approccio di transizione semplificato e non modificherà gli importi comparativi dell'anno precedente alla prima adozione. Le attività iscritte per il diritto d'uso saranno misurate per l'ammontare del debito di leasing alla data di transizione. Nell'adottare l'IFRS 16, la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa in relazione agli short-term lease. Parimenti, la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa per quanto concerne i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

La società ha effettuato un'analisi degli impatti dell'IFRS 16: l'applicazione del nuovo principio sul Capitale netto investito e sulla Posizione finanziaria netta (valore attuale netto dei canoni futuri) è pari a circa 290 mila euro. Tale valore differisce rispetto al valore dei leasing operativi, di cui è data informativa al paragrafo successivo "impegni futuri per godimento di beni di terzi", per effetto dell'attualizzazione dei flussi futuri (utilizzando il criterio dell'"incremental borrowing rate"), dei leasing a "scarso valore" o a breve termine e di componenti di servizio incluse nei contratti di lease. Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease e l'impatto atteso dall'adozione dell'IFRS 16 all'1 gennaio 2019:

Euro/000
Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 854
di cui: -
Leasing a breve termine o scarso valore 137
Componenti servizi inclusa nei canoni 417
Effetto attualizzazione 8
Altre variazioni 0
Valore del diritto d'uso all'1 gennaio 2019 292

PIANI DI STOCK OPTION

El.En. S.p.A.

Qui di seguito si riportano alcune informazioni relative al piano di stock option deliberato nel corso dell'esercizio 2016 di El.En. S.p.A., piano teso a dotare la Società di uno strumento di incentivazione e fidelizzazione.

Scadenza max Opzioni
esistenti
Opzioni
emesse
Opzioni
annullate
Opzioni
esercitate
Opzioni scadute
non esercitate
Opzioni
esistenti
di cui
esercitabili
prezzo di
esercizio
01/01/2018 01/01/2018 -
31/12/2018
01/01/2018 -
31/12/2018
01/01/2018 -
31/12/2018
01/01/2018 -
31/12/2018
31/12/2018 31/12/2018
Piano 2016-2025 31-dic-25 800.000 800.000 € 12,72

Tale piano, tenendo conto della presenza di due tranche che hanno due differenti vesting ed exercise period, è concettualmente equiparabile a due opzioni distinte che potrebbero essere definite come "american forward start". Il fair value di una opzione "american forward start" può essere ottenuto combinando un approccio risk neutral per determinare il valore atteso dello stock all'inizio degli exercise period e successivamente, tramite un modello del tipo binomial tree, per valorizzare l'opzione di tipo americano.

Al fine della determinazione del fair value sono state formulate le seguenti ipotesi:

tasso risk free: 0,338492% volatilità storica: 0,28489

intervallo di tempo utilizzato per il calcolo della volatilità: ultimo anno di contrattazioni

Il fair value complessivo delle stock option è di 2.942.080 euro.

Nel corso dell'esercizio 2018 il prezzo medio registrato dal titolo El.En. S.p.A. è stato di circa 25,5 euro.

Per quanto riguarda le caratteristiche del piano di stock option, nonché l'aumento di capitale deliberato a servizio del medesimo, si rinvia alla descrizione contenuta nella nota (10) del presente documento.

Commenti alle principali voci dell'attivo

Attività non correnti

Immobilizzazioni immateriali (nota 1)

Le movimentazioni intercorse nel periodo nelle immobilizzazioni immateriali sono le seguenti:

31/12/2017 Incrementi Decrementi Rivalutazioni
/
Svalutazioni
Altri
movimenti
Ammortamento Effetto cambio 31/12/2018
Avviamento
Costi di sviluppo 86.096 205.485 -125.795 165.786
Diritti di brevetto e utilizzazione
opere dell'ingegno
10.157 -10.157
Concessioni, licenze e marchi e diritti
simili
62.152 26.448 -49.668 38.934
Altre immobilizzazioni immateriali 33.544 1.950 -21.594 13.901
Immobilizzazioni immateriali in corso 31.200 17.325 48.525
Totale 223.149 251.208 -207.214 267.146

Nella voce "costi di sviluppo" sono iscritti i costi sostenuti per lo sviluppo di nuovi prototipi mentre nella voce "concessioni, licenze, marchi e diritti simili" risultano iscritti i costi sostenuti per l'acquisto di nuove licenze software; la voce "immobilizzazioni immateriali in corso" risulta composta per lo più da costi sostenuti per l'acquisto di un nuovo software in corso di implementazione.

Immobilizzazioni materiali (nota 2)

I movimenti intervenuti nel corso dell'esercizio nelle immobilizzazioni materiali sono i seguenti:

Costo 31/12/2017 Incrementi (Alienazioni) Rivalutazioni /
Svalutazioni
Altri
movimenti
Effetto cambio 31/12/2018
Terreni e Fabbricati 14.233.018 2.110.758 518.411 16.862.187
Impianti e macchinari 2.523.909 592.798 -14.037 3.102.670
Attrezzature ind.li e comm.li 5.318.787 532.288 -9.080 -76.936 5.765.059
Altri beni 2.299.128 293.942 -92.100 113.325 2.614.295
Immobilizzazioni materiali in corso e acconti 801.992 207.416 -701.742 307.666
Totale 25.176.834 3.737.202 -101.180 -160.979 28.651.877
Fondo ammortamento 31/12/2017 Ammortamenti (Alienazioni) Rivalutazioni /
Svalutazioni
Altri
movimenti
Effetto cambio 31/12/2018
Terreni e Fabbricati 3.524.257 387.505 -6.806 3.904.956
Impianti e macchinari 1.976.666 189.249 -14.313 2.151.602
Attrezzature ind.li e comm.li 4.803.354 306.417 -9.080 -81.946 5.018.745
Altri beni 1.633.198 212.991 -92.100 -29.728 1.724.361
Immobilizzazioni materiali in corso e acconti
Totale 11.937.475 1.096.162 -101.180 -132.793 12.799.664
Valore netto 31/12/2017 Incrementi (Alienazioni) Rivalutazioni /
Svalutazioni /
Ammortamenti
Altri
movimenti
Effetto cambio 31/12/2018
Terreni e Fabbricati 10.708.761 2.110.758 -387.505 525.217 12.957.231
Impianti e macchinari 547.243 592.798 -189.249 276 951.068
Attrezzature ind.li e comm.li 515.433 532.288 -306.417 5.010 746.314
Altri beni 665.930 293.942 -212.991 143.053 889.934
Immobilizzazioni materiali in corso e acconti 801.992 207.416 -701.742 307.666
Totale 13.239.359 3.737.202 -1.096.162 -28.186 15.852.213

La voce "Terreni e Fabbricati" comprende il complesso immobiliare di Via Baldanzese a Calenzano (FI) dove operano la Società e le società controllate Deka M.E.L.A. S.r.l., Ot-Las S.r.l., Cutlite Penta S.r.l., Esthelogue S.r.l., Pharmonia S.r.l. e Merit Due S.r.l., i complessi immobiliari di Via Dante Alighieri sempre a Calenzano, il primo acquistato nel 2008 ed il secondo acquistato nel 2014, l'immobile sito nel comune di Torre Annunziata, acquistato nel 2006, destinato alle attività di ricerca, sviluppo e produzione della controllata Lasit S.p.A.

Nella colonna "incrementi" risulta iscritto l'acquisto di un nuovo immobile e i costi di ammodernamento in alcune aree del complesso di via Baldanzese.

L'importo iscritto negli "altri movimenti" è relativo al giroconto dalla categoria immobilizzazioni in corso per la quota di acconto già versata nello scorso esercizio per l'acquisto del terreno e del fabbricato sopra citato.

Gli incrementi della voce "Altri beni" riguardano in particolar modo l'acquisto di mobili e arredi, costruzioni leggere e macchine elettroniche.

Gli importi inseriti nella colonna "altri movimenti" delle categorie "Impianti e macchinari", "Attrezzature industriali e commerciali" e "Altri beni" si riferiscono a rottamazioni di cespiti.

Quanto iscritto nella voce "Immobilizzazioni materiali in corso e acconti" è relativo per lo più ad ulteriori lavori di migliorie e ristrutturazioni in corso di realizzazione alla data di riferimento del presente bilancio, svolti presso la sede di via Baldanzese.

Partecipazioni (nota 3)

Partecipazioni in imprese controllate

Denominazione Sede Percentuale
posseduta
Valore di
bilancio
Patrimonio
netto al
Risultato al Frazione
Patrimonio
netto
Differenza
31/12/2018 31/12/2018
Ot-Las S.r.l. Calenzano (ITA) 96,65% 2.601.101 6.444.860 212.545 6.228.957 3.627.856
Deka Mela S.r.l. Calenzano (ITA) 85,00% 1.499.751 13.884.951 2.042.214 11.802.208 10.302.457
Esthelogue S.r.l. Calenzano (ITA) 50,00% 279.787 451.355 -537.687 225.678 -54.110
Deka Sarl Lione (FRA) 100,00% 0 -151.292 -354.191 -151.292 -151.292
Lasit S.p.A. Torre
Annunziata
(ITA)
70,00% 1.093.187 6.207.955 1.735.954 4.345.569 3.252.382
Quanta System S.p.A. Milano (ITA) 100,00% 8.012.867 25.689.688 7.848.482 25.689.688 17.676.821
Asclepion GmbH Jena (GER) 50,00% 1.126.265 17.118.487 2.891.799 8.559.244 7.432.979
BRCT Inc. New York
(USA)
100,00% 1.128.446 -52.055 -1.677.374 -52.055 -1.180.501
Deka Japan Co., Ltd Tokyo (GIAP) 55,00% 42.586 1.222.118 181.465 672.165 629.579
Cutlite do Brasil Ltda Blumenau
(BRASILE)
98,27% 0 -1.285.652 -722.020 -1.263.410 -1.263.410
Pharmonia S.r.l. Calenzano (ITA) 100,00% 50.000 288.127 -3.859 288.127 238.127
Totale 15.833.989 69.818.542 11.617.328 56.344.878 40.510.888

Si evidenzia che per le controllate Deka Sarl e Cutlite do Brasil la società ha accantonato un fondo per copertura perdite partecipate come riportato nella successiva nota (17).

Per le società controllate Esthelogue Srl e BRCT Inc. la differenza negativa tra valore di bilancio e frazione del Patrimonio Netto non è da ritenersi di carattere durevole.

Partecipazioni in imprese collegate

Denominazione Sede Percentuale
posseduta
Valore di
bilancio
Patrimonio
netto al
Risultato al Frazione
Patrimonio netto
Differenza
31/12/2018 31/12/2018
Actis S.r.l. (*) Calenzano (ITA) 12,00% 1.240 386.699 365.043 46.404 45.164
Elesta S.r.l. Calenzano (ITA) 50,00% 534.018 2.339.408 197.813 1.169.704 635.686
Immobiliare Del.Co. S.r.l. Solbiate Olona
(ITA)
30,00% 274.200 12.819 -19.817 3.846 -270.354
Totale 809.457 2.738.926 543.039 1.219.954 410.496

(*) Dati al 31 dicembre 2017

I dati relativi alla collegata "Immobiliare Del.Co. S.r.l.", evidenziano una differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente quota di patrimonio netto imputabile al maggior valore implicito dei terreni e dei fabbricati di proprietà, così come emerso anche in occasione della rivalutazione volontaria di tali immobili effettuata dalla società collegata in conformità con il D.L. 185/08.

Nel prospetto che segue sono riportati alcuni dati di sintesi delle società collegate:

Società Attività Passività Utile(+)/Perdita (-) Ricavi e proventi Costi e Oneri
Actis Active Sensors Srl (*) 498.864 112.165 365.043 480.990 115.947
Elesta Srl (ex IALT Scrl) 3.903.680 1.564.271 197.813 3.078.777 2.880.964
Immobiliare Del.Co. Srl 779.630 766.812 -19.817 183.605 203.422

(*) Dati al 31 dicembre 2017

Partecipazioni - composizione saldo

31/12/2017 Movimenti del
periodo
31/12/2018
Partecipazioni Costo Rival./(Svalut.) Saldo
31/12/2017
Variazioni Rival./(Svalut.) Altri
movimenti
Saldo
31/12/2018
Rival./(Svalut.) Costo
- in imprese controllate
Deka Mela S.r.l. 1.470.097 1.470.097 29.654 1.499.751 1.499.751
Ot-Las S.r.l. 2.839.196 -309.746 2.529.450 71.651 2.601.101 -309.746 2.910.847
Esthelogue S.r.l. 1.843.586 -1.574.583 269.003 10.784 279.787 -1.574.583 1.854.370
Deka Sarl 2.855.684 -2.710.401 145.283 10.784 -156.067 -2.866.468 2.866.468
Lasit S.p.A. 1.071.621 1.071.621 21.566 1.093.187 1.093.187
Quanta System S.p.A. 7.976.743 7.976.743 36.124 8.012.867 8.012.867
BRCT Inc. 1.128.446 1.128.446 1.128.446 1.128.446
Asclepion GmbH 1.082.593 1.082.593 43.672 1.126.265 1.126.265
Cutlite do Brasil Ltda 3.384.919 -3.384.919 -3.384.919 3.384.919
Deka Japan Co., Ltd 42.586 42.586 42.586 42.586
Pharmonia S.r.l. 50.000 50.000 50.000 50.000
Totale 23.745.471 -7.979.649 15.765.822 224.235 -156.067 0 15.833.989 -8.135.716 23.969.706
31/12/2017 Movimenti del
periodo
31/12/2018
Partecipazioni Costo Rival./(Svalut.) Saldo
31/12/2017
Variazioni Rival./(Svalut.) Altri
movimenti
Saldo
31/12/2018
Rival./(Svalut.) Costo
- in imprese collegate
Actis S.r.l. 1.240 1.240 1.240 1.240
Elesta S.r.l. 741.712 -628.747 112.965 421.053 534.018 -628.747 1.162.765
Immobiliare Del.Co. S.r.l. 274.200 274.200 274.200 274.200
Totale 1.017.152 -628.747 388.405 421.053 0 0 809.457 -628.747 1.438.205

L'incremento della voce "partecipazioni in imprese collegate" è dovuto all'aumento del valore della partecipazione in Elesta Srl in seguito all'aumento di capitale sottoscritto a fine esercizio.

31/12/2017 Movimenti del
periodo
31/12/2018
Partecipazioni Costo Rival./(Svalut.) Saldo
31/12/2017
Variazioni Rival./(Svalut.) Altri
movimenti
Saldo
31/12/2018
Rival./(Svalut.) Costo
- altre
Concept Laser
Solutions GmbH
19.000 19.000 19.000 19.000
Consorzio Energie
Firenze
1.000 1.000 1.000 1.000
CALEF 3.402 3.402 3.402 3.402
R&S 516 516 516 516
R.T.M. S.p.A. 364.686 -364.686 0 0 -364.686 364.686
Hunkeler.it S.r.l. 112.100 112.100 112.100 112.100
EPICA
International Inc.
888.480 888.480 888.480 888.480
Totale 1.389.184 -364.686 1.024.498 0 0 0 1.024.498 -364.686 1.389.184

Oneri finanziari imputati nell'esercizio ai valori iscritti nell'attivo Nessun onere finanziario è stato imputato alle voci dell'attivo.

Crediti finanziari/Attività per imposte anticipate e Altri crediti e attività non correnti (nota 4)

Altre attività non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Attività per imposte anticipate 2.226.387 2.532.100 -305.713 -12,07%
Altre attività non correnti 12.259.994 12.058.639 201.355 1,67%
Totale 14.486.381 14.590.739 -104.358 -0,72%

La voce "Altre attività non correnti" è relativa ad impieghi temporanei di liquidità, effettuati dalla società in polizze vita aventi come sottostante una gestione separata in titoli con capitale garantito e con la possibilità di esercitare il riscatto, totale o parziale, nel corso della durata contrattuale a condizione che sia trascorso almeno un anno dalla decorrenza delle polizze stesse. Essendo un investimento a medio termine, la società ha valutato di classificarlo fra le attività detenute per la negoziazione non correnti, contabilizzando il fair value delle polizze nell'attivo e la rivalutazione delle stesse a conto economico e conseguentemente di escluderlo dalla posizione finanziaria netta.

Per l'analisi della voce "Attività per imposte anticipate" si rimanda al successivo capitolo relativo all'analisi delle "imposte anticipate e differite".

Attività correnti

Rimanenze (nota 5)

L'analisi delle rimanenze è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Materie prime suss. e di consumo 11.795.999 11.013.381 782.618 7,11%
Prodotti in corso di lav. e semilavorati 8.165.008 6.973.910 1.191.098 17,08%
Prodotti finiti e merci 4.548.566 3.428.155 1.120.411 32,68%
Totale 24.509.573 21.415.446 3.094.127 14,45%

Il confronto tra le rimanenze finali evidenzia un aumento delle scorte pari a circa il 14%; occorre peraltro precisare che i valori sopra espressi risultano al netto del fondo svalutazione, così come mostrato nella tabella seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Valore lordo delle rimanenze 29.428.971 27.361.943 2.067.028 7,55%
Fondo svalutazione rimanenze -4.919.398 -5.946.496 1.027.098 -17,27%
Totale 24.509.573 21.415.447 3.094.126 14,45%

Il fondo svalutazione è calcolato per allineare il valore di magazzino a quello di presumibile realizzo, riconoscendone dove necessario l'obsolescenza e la lenta rotazione. L'incidenza del fondo sul valore lordo delle rimanenze al 31 dicembre 2018 è pari al 17% circa, in diminuzione rispetto al 22% rilevato al 31 dicembre 2017. La diminuzione in valore assoluto del fondo è da imputare anche a rottamazioni effettuate nel corso dell'esercizio.

Crediti commerciali (nota 6)

I crediti sono così composti:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Crediti commerciali vs terzi 5.609.392 7.693.984 -2.084.592 -27,09%
Crediti commerciali vs controllate 34.463.726 28.542.363 5.921.363 20,75%
Crediti commerciali vs collegate 642.472 315.291 327.181 103,77%
Totale 40.715.590 36.551.638 4.163.952 11,39%
Crediti commerciali vs terzi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Italia 2.176.077 1.856.194 319.883 17,23%
CEE 869.474 1.617.435 -747.961 -46,24%
Resto del Mondo 3.038.805 4.694.191 -1.655.386 -35,26%
meno: fondo svalutazione crediti -474.965 -473.836 -1.129 0,24%
Totale 5.609.392 7.693.984 -2.084.592 -27,09%

I crediti commerciali verso imprese controllate e collegate sono inerenti a operazioni di gestione caratteristica.

Riportiamo di seguito la movimentazione nel fondo svalutazione crediti accantonato a valere sui crediti commerciali verso terzi avvenuta nel corso dell'esercizio:

2018
Al 1 gennaio 473.836
Accantonamento 223.743
Utilizzi e storno importi non utilizzati -222.614
Alla fine del periodo 474.965

La distinzione dei crediti commerciali verso terzi suddivisi per valuta è riportata di seguito:

Valore crediti espressi in: 31/12/2018 31/12/2017
EURO 3.646.203 4.275.805
USD 1.963.189 3.418.179
Totale 5.609.392 7.693.984

Il valore in euro riportato in tabella dei crediti originariamente espressi in USD rappresenta l'importo in valuta convertito rispettivamente al cambio del 31 dicembre 2018 e del 31 dicembre 2017.

Riportiamo inoltre l'analisi dei crediti commerciali verso terzi e verso imprese controllate per l'esercizio 2018 e per l'esercizio 2017:

Crediti commerciali vs terzi 31/12/2018 31/12/2017
A scadere 3.890.463 4.405.269
Scaduto:
0-30 gg. 583.786 1.790.692
31-60 gg. 145.526 157.848
61-90 gg. 438.260 238.558
91-180 gg. 68.798 383.570
Oltre 180 gg. 482.559 718.047
Totale 5.609.392 7.693.984
Crediti commerciali vs controllate 31/12/2018 31/12/2017
A scadere 10.293.095 8.755.220
Scaduto:
0-30 gg. 701.964 778.768
31-60 gg. 524.683 512.737
61-90 gg. 729.206 610.875
91-180 gg. 1.935.551 1.786.134
Oltre 180 gg. 20.279.226 16.098.629
Totale 34.463.726 28.542.363

Per una analisi più dettagliata dei crediti commerciali verso imprese controllate e collegate si rimanda al capitolo dedicato all'informativa sulle "parti correlate".

Crediti tributari/Altri crediti (nota 7)

La suddivisione dei crediti tributari e degli altri crediti è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Crediti tributari correnti
Crediti per IVA 1.768.369 1.431.751 336.618 23,51%
Crediti per imposte sul reddito 2.372.063 2.577.754 -205.691 -7,98%
Totale 4.140.432 4.009.505 130.927 3,27%
Crediti finanziari correnti
Crediti finanziari v. terzi 63.005 130.180 -67.175 -51,60%
Crediti finanziari v. imprese controllate 6.852.262 4.330.690 2.521.572 58,23%
Crediti finanziari v. imprese collegate 61.565 61.565 0,00%
Totale 6.976.832 4.522.435 2.454.397 54,27%
Altri crediti correnti
Depositi cauzionali e caparre 2.448 21.380 -18.932 -88,55%
Acconti a fornitori correnti 120.003 170.193 -50.190 -29,49%
Altri crediti 300.178 588.477 -288.299 -48,99%
Altri crediti vs controllate 213.641 1.197.135 -983.494 -82,15%
Totale 636.270 1.977.185 -1.340.915 -67,82%
Totale Crediti finanziari correnti e Altri crediti correnti 7.613.102 6.499.620 1.113.482 17,13%

L'importo iscritto tra i "crediti tributari correnti" relativo al credito IVA, deriva dalla rilevante quota di esportazioni che caratterizza il fatturato della società.

Fra i "crediti per imposte sul reddito" risultano iscritte le eccedenze degli acconti versati per IRES ed IRAP rispetto al debito di imposta maturato nell'anno; la voce comprende inoltre il credito verso l'erario per la quota di rimborso delle maggiori imposte IRES versate per effetto della mancata deduzione dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilati, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, D.L. 201/2011.

I crediti finanziari sono per lo più relativi a finanziamenti a breve termine erogati a società controllate e collegate per sopperire a normali esigenze di funzionamento. I principali finanziamenti erogati a società controllate sono i seguenti:

Imprese del gruppo: importo (/1000) valuta tasso annuo
Asclepion Laser Technologies GmbH 985 Euro BCE + 1%
Cutlite Penta S.r.l. 500 Euro BCE + 1%
Esthelogue S.r.l. 2.117 Euro BCE + 1% (fino a 1.065
mila euro) 4% (oltre 1.065
mila euro)
Lasit S.p.A. 1.974 Euro BCE + 1%
BRCT Inc. 997 USD 2,50%
Deka Medical Inc. 279 USD 2,50%

Per un ulteriore dettaglio dei crediti finanziari verso imprese controllate e collegate si rimanda al successivo capitolo dedicato all'informativa sulle "parti correlate".

La voce "altri crediti verso controllate" iscritta nella sezione "altri crediti correnti" è relativa al credito vantato dalla capogruppo nei confronti di Ot-las S.r.l. e di Esthelogue S.r.l., nell'ambito della adesione al consolidato fiscale nazionale (procedura di cui agli artt. 117 e seguenti del TU 917/86 e D.M. attuativo 9 giugno 2004).

Titoli e altre attività finanziarie correnti (nota 8)
-------------------------------------------------------
31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Titoli e altre attività finanziarie correnti
Altre attività finanziarie correnti 1.951.235 2.036.433 -85.198 -4,18%
Totale 1.951.235 2.036.433 -85.198 -4,18%

L'importo iscritto nella voce "Altre attività finanziarie correnti" è costituito dai fondi comuni d'investimento detenuti dalla società acquistati nello scorso esercizio al fine di impiegare temporaneamente la liquidità. Tali titoli sono valutati al valore di mercato al 31 dicembre 2018, con adeguamento di valore registrato a conto economico.

Disponibilità liquide (nota 9)

Le disponibilità liquide sono così composte:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Depositi bancari e postali 26.188.529 43.368.631 -17.180.102 -39,61%
Denaro e valori in cassa 6.238 4.823 1.415 29,34%
Totale 26.194.767 43.373.454 -17.178.687 -39,61%

Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018 ha la seguente composizione (dati in migliaia di euro):

Posizione finanziaria netta 31/12/2018 31/12/2017
Cassa e disponibilità liquide correnti 26.195 43.373
Titoli 1.951 2.036
Liquidità 28.146 45.410
Crediti finanziari correnti 63 130
Finanziamenti bancari correnti (4) 0
Indebitamento finanziario corrente (4) 0
Posizione finanziaria netta corrente 28.205 45.540
Altri debiti finanziari non correnti (488) (488)
Indebitamento finanziario non corrente (488) (488)
Posizione finanziaria netta 27.716 45.052

La posizione finanziaria netta risulta in diminuzione di circa 17,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 attestandosi attorno ai 28 milioni di euro, segnando nel quarto trimestre un recupero con una generazione netta di cassa pari a 1,3 milioni circa. La società ha pagato nell'anno dividendi per circa 7,7 milioni di euro ed ha effettuato investimenti in immobilizzazioni tecniche pari a 3,7 milioni di euro. Circa 0,6 milioni di euro sono stati destinati a migliorie su stabilimenti produttivi esistenti, 2,3 milioni per l'acquisto, realizzazione e attrezzaggio di nuovi stabilimenti produttivi a Calenzano.

Ricordiamo inoltre che nei precedenti esercizi quanto a 11,5 milioni di euro, la liquidità è stata investita in strumenti finanziari di tipo assicurativo che per la loro natura richiedono di essere iscritti tra le attività finanziarie non correnti; pur costituendo un impiego di liquidità questo importo non fa parte della posizione finanziaria netta. Alla fine dell'anno il fair value dell'investimento era pari a 12,3 milioni di euro.

Dalla posizione finanziaria netta sono esclusi i crediti finanziari verso controllate e collegate per un importo di 6.914 mila euro, in quanto legati a politiche di sostegno finanziario delle imprese del gruppo (per il dettaglio si veda l'informativa sulle parti correlate).

In continuità con quanto fatto in passato, si è pertanto ritenuto opportuno non includere tali finanziamenti nella posizione finanziaria netta sopraesposta.

Commenti alle principali voci del passivo

Capitale e Riserve

Le principali poste del patrimonio netto sono le seguenti:

Capitale sociale (nota 10)

Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale di El.En. risulta:

Deliberato (al servizio dei piani di stock
option)
EURO 2.612.671
Sottoscritto e versato EURO 2.508.671

Valore nominale di ciascuna azione - euro 0,13

Categoria 31/12/2017 Incrementi Decrementi 31/12/2018
N. Azioni Ordinarie 19.297.472 0 0 19.297.472
Totale 19.297.472 0 0 19.297.472

Le azioni sono nominative ed indivisibili; ciascuna di esse attribuisce il diritto ad un voto in tutte le assemblee ordinarie e straordinarie nonché gli altri diritti patrimoniali ed amministrativi secondo le disposizioni di legge e di Statuto. L'utile netto di esercizio deve essere destinato per almeno il 5% alla riserva legale, nei limiti di cui all'art. 2430 Codice Civile. Il residuo è ripartito fra gli azionisti, salvo diversa deliberazione dell'assemblea. Nello Statuto non è prevista la distribuzione di acconti sui dividendi. I dividendi non riscossi entro un quinquennio dal giorno in cui sono divenuti esigibili si prescrivono in favore della Società. Non esistono clausole statutarie particolari in ordine alla partecipazione degli azionisti al residuo attivo in caso di liquidazione. Non esistono clausole statutarie che attribuiscono particolari privilegi.

Aumenti di capitale al servizio di piani di stock option

L'Assemblea straordinaria di El.En. S.p.A. del 12 maggio 2016 ha deliberato di dare facoltà al Consiglio di Amministrazione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2443, II co., c.c. di aumentare, anche in più volte e anche in forma scindibile, entro cinque anni dalla data della delibera, il capitale sociale fino a massimo nominali euro 104.000,00 mediante la emissione di nuove azioni da destinare alla sottoscrizione dei beneficiari del piano di stock option 2016- 2025.

In data 13 settembre 2016 il Consiglio di Amministrazione della società, su proposta del Comitato per la Remunerazione, ha deliberato in merito all'attuazione del piano di incentivazione azionaria (stock option) per il periodo 2016-2025 ("Piano di Stock Option 2016-2025") dando seguito al mandato attribuitogli dalla assemblea degli azionisti sopra citata: sono stati individuati i beneficiari del piano, i quantitativi di opzioni assegnate, le finestre di esercizio, il prezzo di sottoscrizione.

Il Consiglio ha anche proceduto a esercitare, integralmente e ad esclusivo servizio del Piano, la facoltà, conferitagli ai sensi dell'art. 2443, II comma, c.c. dalla stessa assemblea, di aumentare, a pagamento, in via scindibile e con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma V, c.c., il capitale sociale di euro 104.000,00 mediante l'emissione di 800.000 azioni ordinarie che potranno essere sottoscritte da amministratori, collaboratori e dipendenti della società El.En. s.p.a. e di società dalla stessa controllate, che siano assegnatari delle opzioni di cui al predetto Piano.

Le opzioni potranno essere esercitate, in conformità ai termini e condizioni previsti nel regolamento del piano approvato in via definitiva il 13 settembre stesso dai beneficiari in due tranche uguali: la prima a partire dal 14 settembre 2019 e fino al 31 dicembre 2025; la seconda dal 14 settembre 2020 al 31 dicembre 2025.

Il Piano terminerà il 31 dicembre 2025, le opzioni non esercitate a detta data decadranno definitivamente, il capitale si intenderà definitivamente aumentato per l'importo effettivamente sottoscritto e liberato a detta data.

Sovrapprezzo azioni (nota 11)

Al 31 dicembre 2018 la riserva da sovrapprezzo azioni ammonta a 38.594 mila euro ed è invariata rispetto al 31 dicembre 2017.

Altre riserve (nota 12)

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Riserva legale 537.302 537.302 0,00%
Riserva straordinaria 87.382.029 95.059.871 -7.677.842 -8,08%
Riserva IAS stock option/stock based
compensation
3.794.219 2.931.557 862.662 29,43%
Riserva per contributi in conto capitale 426.657 426.657 0,00%
Altre riserve -106.460 -126.643 20.183 -15,94%
Totale 92.033.747 98.828.744 -6.794.997 -6,88%

Al 31 dicembre 2018 la "riserva straordinaria" è pari a 87.382 mila euro; la diminuzione intervenuta rispetto al 31 dicembre 2017 è relativa all'utilizzo per pagamento dividendi, come da delibera assunta dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2018.

La riserva "per stock option/stock based compensation" accoglie la contropartita dei costi figurativi determinati ai sensi dell'IFRS 2 dei Piani di stock option assegnati dalla società. L'incremento è relativo alla quota maturata al 31 dicembre 2018 del piano di stock option 2016-2025 descritto in precedenza.

La riserva per contributi in conto capitale deve essere considerata una riserva di utili ed è invariata rispetto allo scorso esercizio.

La voce "altre riserve" accoglie tra l'altro la riserva relativa alla valutazione del Fondo TFR in conformità al principio IAS 19.

Azioni proprie (13)

Premesso che la delibera presa dall'Assemblea della Società in data 28 aprile 2015 di autorizzazione al Consiglio di Amministrazione all'acquisto di azioni proprie è definitivamente spirata nel mese di ottobre 2016, senza alcun acquisto effettuato, El.En. S.p.A. alla data di riferimento del presente bilancio, non detiene azioni proprie. L'Assemblea dei soci in data 17 gennaio 2019 ha autorizzato il consiglio di amministrazione all'acquisto di azioni proprie entro 18 mesi dalla data della delibera, come meglio specificato nell'apposita sezione della relazione sulla gestione sui fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizio.

Utili/perdite a nuovo (nota 14)

La voce accoglie tra l'altro le rettifiche al patrimonio netto conseguenti all'adozione dei principi contabili internazionali e l'iscrizione di una riserva sulle plusvalenze realizzate nella cessione di azioni proprie avvenuta nel febbraio 2005 e in minima parte nella cessione di azioni proprie avvenuta nell'ottobre 2012.

Disponibilità e distribuibilità delle riserve

PATRIMONIO NETTO: Saldo
31/12/2018
Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Utilizzi
effettuati nei
due precedenti
periodi
per copertura
perdite
Utilizzi
effettuati nei
due precedenti
periodi
per altre ragioni
Capitale sociale 2.508.671
Sovrapprezzo azioni 38.593.618 ABC 38.593.618
Riserva legale 537.302 B 537.302
Altre riserve:
Riserva straordinaria 87.382.029 ABC 87.382.029 7.677.843
Riserva per contributi in conto
capitale 426.657 ABC 426.657
Utili/(Perdite) a nuovo -984.283 ABC -984.283
Altre riserve 3.687.759 AB 13.392
125.968.715 7.677.843
Quota non distribuibile
Quota distribuibile 125.968.715

Legenda: A) aumento di capitale; B) per copertura perdite; C) per distribuzione ai soci

Passività non correnti

Fondo TFR (nota 15)

Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel periodo:

31/12/2017 Accantonamento (Utilizzi) Versamenti a fondi
complementari, a
fondo INPS e altri
movimenti
31/12/2018
888.612 657.347 -142.030 -552.099 851.830

Il TFR rappresenta l'indennità che viene maturata dal personale dipendente nel corso della vita lavorativa e che viene allo stesso liquidata al momento dell'uscita.

Ai fini dei principi contabili internazionali, la corresponsione dell'indennità di fine rapporto rappresenta un "beneficio a lungo termine successivo alla fine del rapporto di lavoro"; si tratta di una obbligazione "a beneficio definito" che comporta l'iscrizione di una passività analoga a quella che sorge nei piani pensionistici a benefici definiti.

A seguito delle modifiche apportate al TFR dalla Legge 27/12/2006 (e successive modifiche) è stata valutata ai fini IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché la quota maturanda è stata versata ad entità separata (forma pensionistica complementare). Anche per i dipendenti che esplicitamente hanno deciso di mantenere il trattamento di fine rapporto in azienda, il TFR maturato dal 1 gennaio 2007 è stato versato al Fondo di tesoreria gestito dall'Inps. Tale fondo, in base alla Legge finanziaria 2007 garantisce al personale dipendente del settore privato l'erogazione del trattamento di fine rapporto per la quota corrispondente ai versamenti allo stesso effettuati.

Il valore attuale dell'obbligazione per il fondo TFR rimasto in azienda al 31 dicembre 2018 è pari a 854 mila euro.

Ipotesi finanziarie Anno 2017 Anno 2018
Tasso annuo di attualizzazione 1,30% 1,57%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,60%
Tasso annuo incremento salariale
(comprensivo di inflazione)
Dirigenti 2,00%
Impiegati/quadri 0,50%
Dirigenti 2,00%
Impiegati/quadri 0,50%
Operai 0,50% Operai 0,50%

Le ipotesi adottate per la determinazione del piano sono riassunte nel prospetto che segue:

Il tasso d'interesse utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato ricavato sulla base del tasso iBoxx corporate AA 10+ pari all'1,57%, in conformità con il criterio utilizzato nell'esercizio precedente.

Analisi imposte differite e anticipate (nota 4) (nota 16)

Le imposte differite e anticipate sono accantonate sulle differenze temporanee fra attività e passività riconosciute ai fini fiscali e quelle iscritte in bilancio.

L'analisi è la seguente:

31/12/2017 Accantonamento (Utilizzi) Altri
movimenti
31/12/2018
Credito per imposte ant. svalut. magazzino 1.411.639 (239.581) 1.172.058
Credito per imposte ant. per acc.to al fondo garanzia prodotti 114.138 (16.458) 97.680
Credito per imposte ant. per acc.to al fondo svalut. crediti 893.691 (674) 893.017
Credito per imposte ant. su perdite fiscali riportate a nuovo 20.883 20.883
Crediti per altre imposte anticipate sul reddito e adeg. IAS 112.632 (63.510) (6.373) 42.749
Totale 2.532.100 20.883 (320.223) (6.373) 2.226.387
Fondo imposte differite su ammortamenti fiscali 135.114 (10.644) 124.470
Fondo altre imposte differite su contributi in conto capitale 184.078 (47.096) 136.982
Fondo per altre imposte differite sul reddito e adeg. IAS 156.782 (7.896) (1) 148.885
Totale 475.974 - (65.636) (1) 410.337
Netto 2.056.126 20.883 (254.587) (6.372) 1.816.050

Le attività per imposte anticipate ammontano a 2,2 milioni di euro circa. Tra le principali variazioni intervenute nell'esercizio va segnalato la diminuzione delle attività per imposte anticipate calcolate su svalutazione del magazzino.

Le passività per imposte differite sono pari a 410 mila euro circa e si riferiscono tra l'altro al differimento della tassazione di alcuni contributi in conto capitale ricevuti che, ai fini fiscali, sono stati rateizzati come previsto dalla vigente normativa.

Nella riga altri movimenti è iscritta, tra l'altro, la fiscalità differita sugli adeguamenti di valore operati sul fondo TFR e contabilizzati direttamente a Other Comprehensive Income ("OCI").

Altri fondi (nota 17)

Il seguente prospetto mette in evidenza i movimenti intervenuti nell'esercizio:

31/12/2017 Accantonamento (Utilizzi) Altri
movimenti
31/12/2018
Fondo per trattamento di quiescenza e simili 71.043 2.785 73.828
Fondo garanzia prodotti 407.001 407.001
Altri fondi 100.000 643.292 743.292
Totale 578.044 646.077 1.224.121

Nella voce "fondo trattamento quiescenza e obblighi simili" è compreso il fondo trattamento di fine mandato (TFM) degli amministratori e il fondo indennità clientela agenti.

Il fondo garanzia prodotti è calcolato in base ai costi per ricambi e assistenze in garanzia sostenuti nel precedente esercizio, adeguati ai volumi di vendita dell'esercizio stesso.

L'accantonamento nella voce "altri fondi" si riferisce al fondo perdite partecipate di Cutlite Do Brasil e Deka Sarl, che in questo esercizio hanno registrato ulteriori perdite che hanno continuato a eroderne il capitale.

Secondo lo IAS 37, l'ammontare dovuto agli agenti deve essere calcolato utilizzando tecniche di attualizzazione per stimare, nel miglior modo possibile, il costo complessivo da sostenere per l'erogazione di benefici successivamente alla fine del rapporto di lavoro.

Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi di seguito descritte:

Ipotesi finanziarie Anno 2017 Anno 2018
Tasso annuo di attualizzazione 1,30% 1,57%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,60%

Altri debiti e passività potenziali

In data 24 aprile e 4 maggio El.En. spa e la controllata Cutlite Penta srl hanno ricevuto un atto di citazione avanti la Superior Court di Hartford (Connecticut) per responsabilità da prodotto per danni verificatisi presso lo stabilimento di un cliente distrutto da un incendio. In tale stabilimento risulterebbero presenti al momento dell'incendio tre sistemi laser prodotti da Cutlite Penta.

El.En. e Cutlite Penta rigettano con veemenza qualsiasi ipotesi che le veda anche lontanamente coinvolte nella responsabilità dell'evento.

Attualmente la causa è solo incardinata e non vi sono elementi sufficienti per valutare l'eventualità di un rischio economico per le due società. Infatti non sono stati prodotti mezzi di prova né è stata formulata una quantificazione del danno richiesto. Ad ogni buon conto le società a scopo cautelativo hanno proceduto tempestivamente ad attivare la propria copertura assicurativa relativa a responsabilità per danni da prodotto, la quale prevede un massimale di euro 15.000.000 per ogni sinistro. La compagnia assicurativa ha preso in carico il sinistro e incaricato a sue spese un legale statunitense per la tutela dei diritti delle assicurate.

Debiti e passività finanziarie (nota 18)

Nel seguito è esposto il dettaglio dei debiti:

Debiti finanziari a m/l termine 31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Debiti verso altri finanziatori 488.285 488.285 0,00%
Totale 488.285 488.285 0,00%

L'importo iscritto nei "debiti verso altri finanziatori" è relativo ad un finanziamento agevolato per ricerca applicata (progetto MILORD), erogato da FidiToscana alla Società e rimborsabile in 6 rate semestrali a partire dal mese di aprile 2020, ultima rata 31 ottobre 2022.

Passività correnti

Debiti finanziari (nota 19)

Debiti finanziari a breve termine 31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Debiti verso banche 4.474 4.474
Debiti verso imprese collegate 276.608 276.608
Totale 281.082 281.082

La voce "debiti verso imprese collegate" accoglie il debito residuo verso la società collegata Elesta Srl sorto in seguito all'aumento di capitale sociale sottoscritto a fine esercizio.

Debiti di fornitura (nota 20)

Per una analisi più dettagliata dei debiti di fornitura verso imprese controllate e collegate si rimanda al capitolo dedicato all'informativa sulle "parti correlate".

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Debiti verso fornitori 9.752.407 12.476.422 -2.724.015 -21,83%
Debiti verso imprese controllate 800.205 900.560 -100.355 -11,14%
Totale 10.552.612 13.376.982 -2.824.370 -21,11%

Riportiamo inoltre la distinzione dei debiti commerciali verso terzi suddivisi per valuta:

Valore debiti espressi in: 31/12/2018 31/12/2017
EURO 8.800.472 11.780.536
USD 913.777 652.964
Altre Valute 38.158 42.922
Totale 9.752.407 12.476.422

Il valore in euro riportato in tabella dei debiti originariamente espressi in USD o altre valute rappresenta l'importo in valuta convertito al cambio rispettivamente del 31 dicembre 2018 e del 31 dicembre 2017.

Debiti per imposte sul reddito/Altri debiti correnti (nota 21)

La suddivisione degli Altri debiti è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Debiti previdenziali e assistenziali
Debiti verso INPS 1.005.779 938.699 67.080 7,15%
Debiti verso INAIL 69.785 66.428 3.357 5,05%
Debiti verso altri istituti previdenziali e assistenziali 145.798 145.232 566 0,39%
Totale 1.221.362 1.150.359 71.003 6,17%
Altri debiti
Debiti verso l'erario per IVA 0,00%
Debiti verso l'erario per ritenute 787.487 771.382 16.105 2,09%
Altri debiti tributari 1.789 2.439 -650 -26,65%
Debiti verso il personale 1.982.992 1.831.929 151.063 8,25%
Acconti 211.392 29.349 182.043 620,27%
Altri debiti vs controllate 150.702 22.052 128.650 583,39%
Altri debiti vs collegate 0,00%
Altri debiti 268.600 514.765 -246.165 -47,82%
Totale 3.402.962 3.171.916 231.046 7,28%
Totale Debiti previdenziali e assistenziali e Altri debiti 4.624.324 4.322.275 302.049 6,99%

I "debiti verso il personale" comprendono, tra l'altro, il debito su stipendi differiti maturati dal personale dipendente alla data del 31 dicembre 2018.

Analisi dei debiti in base alla scadenza

31/12/2018 31/12/2017
<= 1 anno >1 anno <= 5
anni
> 5 anni <= 1 anno >1 anno <= 5
anni
> 5 anni
Debiti verso banche 4.474
Debiti verso altri finanziatori 488.285 488.285
Debiti verso fornitori 9.752.407 12.476.422
Debiti verso imprese controllate 950.907 922.612
Debiti verso imprese collegate 276.608
Debiti previdenziali e assistenziali 1.221.362 1.150.359
Altri debiti 3.252.260 3.149.864
Totale 15.458.018 488.285 17.699.257 488.285

Commenti alle principali voci del conto economico

Ricavi (nota 22)

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Medicale 49.400.074 43.111.271 6.288.803 14,59%
Industriale 12.737.145 10.949.345 1.787.800 16,33%
Totale fatturato 62.137.219 54.060.616 8.076.603 14,94%

La società ha segnato un importante aumento del volume d'affari (+15% circa rispetto al 2017) in ambedue i settori operativi in cui opera, medicale e industriale.

Suddivisione dei Ricavi per aree geografiche

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Italia 41.075.148 35.483.771 5.591.377 15,76%
Europa 9.531.097 7.691.020 1.840.077 23,93%
Resto del Mondo 11.530.974 10.885.825 645.149 5,93%
Totale fatturato 62.137.219 54.060.616 8.076.603 14,94%

Il mercato italiano rimane prevalente ed è costituto in gran parte dalle società italiane del gruppo, anche se è necessario segnalare che buona parte della produzione fatturata alle società italiane del gruppo è destinata all'estero.

Altri proventi (nota 23)

L'analisi degli altri proventi è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Rimborsi assicurativi 62 621 -559 -90,02%
Recupero spese 125.423 154.470 -29.047 -18,80%
Plusvalenze su cespiti 31.537 34.152 -2.615 -7,66%
Altri ricavi e proventi 797.586 625.252 172.334 27,56%
Totale 954.608 814.495 140.113 17,20%

Nella voce "altri ricavi e proventi" risultano iscritti proventi per circa 140 mila euro sul progetto di ricerca cofinanziato FOMEMI – Sensori e strumenti a tecnologia FOtonica per MEdicina a MInima Invasività REG. TOSCANA BANDO UNICO R&S 2014, Fondi della Unione Europea :POR FESR 2014-2020, Bandi RSI Bando 1 - Progetti strategici di ricerca e sviluppo.

Costi per acquisto di merce (nota 24)

L'analisi degli acquisti è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Acquisti materie prime e prodotti finiti 35.784.189 26.614.743 9.169.446 34,45%
Imballaggi 421.773 378.079 43.694 11,56%
Trasporto su acquisti 253.223 215.183 38.040 17,68%
Spese accessorie d'acquisto 226.981 204.009 22.972 11,26%
Altri acquisti 50.941 26.390 24.551 93,03%
Totale 36.737.107 27.438.404 9.298.703 33,89%

Altri servizi diretti/servizi ed oneri operativi (25)

La voce risulta così composta:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Servizi diretti
Lavorazioni esterne 3.976.981 2.993.320 983.661 32,86%
Assistenza tecnica su prodotti 131.904 154.903 -22.999 -14,85%
Trasporti su vendite 240.095 281.013 -40.918 -14,56%
Provvigioni 36.568 125.466 -88.898 -70,85%
Royalties 1.680 1.440 240 16,67%
Viaggi per assistenza tecnica 188.517 173.919 14.598 8,39%
Altri servizi diretti 456.692 339.553 117.139 34,50%
Totale 5.032.437 4.069.614 962.823 23,66%
Costi per servizi ed oneri operativi
Manutenzioni e assistenze su attrezzature 363.650 406.525 -42.875 -10,55%
Servizi e consulenze commerciali 198.540 109.633 88.907 81,10%
Servizi e consulenze legali e amministrativi 386.724 351.655 35.069 9,97%
Spese di audit 108.316 112.301 -3.985 -3,55%
Assicurazioni 155.855 194.445 -38.590 -19,85%
Spese per viaggi e soggiorni 623.297 488.208 135.089 27,67%
Congressi e fiere 385.030 337.458 47.572 14,10%
Spese pubblicitarie e promozionali 202.746 203.841 -1.095 -0,54%
Spese per gli immobili 892.680 712.912 179.768 25,22%
Imposte diverse da quelle sul reddito 92.165 74.154 18.011 24,29%
Spese gestione automezzi 284.214 271.077 13.137 4,85%
Forniture per ufficio 61.336 59.389 1.947 3,28%
Assistenza hardware e software 229.377 188.431 40.946 21,73%
Servizi e spese bancarie 38.248 38.830 -582 -1,50%
Godimento beni di terzi 326.936 377.235 -50.299 -13,33%
Compensi e indennità a Organi amministrativi e Collegio sindacale 567.887 758.939 -191.052 -25,17%
Lavoro interinale 84.633 138.972 -54.339 -39,10%
Altri costi e servizi 2.076.167 2.100.885 -24.718 -1,18%
Totale 7.077.801 6.924.890 152.911 2,21%

Le variazioni più significative della categoria "servizi diretti" riguardano i costi per "lavorazioni esterne" dovuti all'incremento del livello di attività e delle vendite e i costi per "altri servizi diretti" per maggiori consulenze tecnicocommerciali.

Nella voce "altri costi e servizi", sono compresi tra l'altro costi per consulenze tecnico scientifiche e costi per studi e ricerche per un totale di 283 mila euro. Per quanto attiene le attività e i costi di ricerca e sviluppo, si rinvia a quanto già descritto nella relazione sulla gestione consolidata.

Impegni futuri per godimento beni di terzi

Si riassumono di seguito gli impegni futuri della società per godimento beni di terzi, suddivisi per scadenza:

Impegni per godimento beni di terzi 31/12/2018 31/12/2017
<= 1 anno 282.818 261.915
>1 anno <= 5 anni 570.034 435.396
> 5 anni 1.010 934
Totale 853.862 698.245

Tali costi sono relativi soprattutto a contratti di locazione per veicoli aziendali.

Costo del personale (nota 26)

I costi del personale sono articolati come segue :

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Salari e stipendi 11.352.822 11.236.415 116.407 1,04%
Oneri previdenziali e assistenziali 3.256.411 3.138.894 117.517 3,74%
Trattamento fine rapporto 645.761 611.510 34.251 5,60%
Costi del personale per stock options/stock based compensation 504.715 532.345 -27.630 -5,19%
Totale 15.759.709 15.519.164 240.545 1,55%

La voce "costi del personale per stock option / stock based compensation" accoglie i costi figurativi per le stock option assegnate dalla società ad alcuni dipendenti del gruppo.

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (nota 27)

La voce risulta composta come segue:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Ammortamento immobilizzazioni immateriali 207.214 178.555 28.659 16,05%
Ammortamento immobilizzazioni materiali 1.096.162 1.015.635 80.527 7,93%
Accantonamento per rischi su crediti 75.235 84.122 -8.887 -10,56%
Accantonamento per rischi e oneri -15.000 15.000 -100,00%
Totale 1.378.611 1.263.312 115.299 9,13%

Oneri, Proventi finanziari e Utile (perdita su cambi) (nota 28)

La voce risulta così composta:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Proventi finanziari
Interessi attivi C/C bancari e postali 347.423 396.761 -49.338 -12,44%
Dividendi da partecipate 2.307.500 1.862.500 445.000 23,89%
Dividendi altre partecipazioni 10.506 -10.506 -100,00%
Proventi finanziari da controllate 83.881 94.591 -10.710 -11,32%
Proventi finanziari da collegate 300 300 0,00%
Interessi attivi su titoli e attività finanziarie 201.355 209.199 -7.844 -3,75%
Plus. e altri proventi su titoli e attività finanziarie 21.553 -21.553 -100,00%
Altri proventi finanziari 23.187 5.781 17.406 301,09%
Totale 2.963.646 2.601.191 362.455 13,93%
Oneri finanziari
Minusv. e altri oneri su titoli e attività finanziarie correnti 85.198 85.198
Oneri finanziari da controllate -116.318 117.898 -234.216 -198,66%
Altri oneri finanziari 11.793 13.058 -1.265 -9,69%
Totale -19.327 130.956 -150.283 -114,76%
Utile (perdita) su cambi
Differenze cambio attive 937.815 310.827 626.988 201,72%
Differenze cambio passive -207.945 -3.343.201 3.135.256 -93,78%
Altri utili (perdite) su cambi -145.700 422.286 -567.986 -134,50%
Totale 584.170 -2.610.088 3.194.258 -122,38%

Nel corso dell'esercizio sono stati iscritti dividendi da controllate per 2.307 mila euro circa, distribuiti dalla controllata Deka M.E.L.A. S.r.l. per 807 mila euro, e dalla controllata Quanta System S.p.A. per 1,5 milioni di euro.

La voce "altri oneri finanziari" accoglie l'iscrizione di interessi passivi derivanti dall'applicazione del principio contabile IAS 19 al trattamento di fine rapporto per circa 12 mila euro.

Altri proventi ed oneri non operativi (nota 29)

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Altri oneri non operativi
Acc.to per perdite di partecipate 643.292 100.000 543.292 543,29%
Svalutazione di partecipazioni 156.067 156.067
Totale 799.359 100.000 699.359 699,36%
Altri proventi non operativi
Plusvalenze su partecipazioni 563.655 -563.655 -100,00%
Totale 563.655 -563.655 -100,00%

La voce "Acc.to per perdite di partecipate" è relativa alle società controllate Cutlite do Brasil Ltda e Deka Sarl.

La voce "Svalutazioni di partecipazioni" accoglie nel presente esercizio la svalutazione operata direttamente sul valore della partecipazione detenuta in Deka Sarl.

La voce "plusvalenze su partecipazioni" accoglieva nell'esercizio 2017 la plusvalenza realizzata sulla cessione totale della partecipazione nella società Imaginalis S.r.l..

Imposte sul reddito (nota 30)

31/12/2018 31/12/2017 Variazione Var. %
Imposte sul reddito IRAP 103.455 53.181 50.274 94,53%
Imposte anticipate/differite IRES 219.388 5.820 213.568 3669,55%
Imposte anticipate/differite IRAP 14.315 -5.333 19.648 -368,42%
Oneri/(Proventi) per IRES da consolidato fiscale 95.832 -746.295 842.127 -112,84%
Altre Imposte sul reddito -4.987 4.987 -100,00%
Imposte esercizi precedenti 3.648 3.648
Totale 436.638 -697.615 1.134.253 -162,59%

Il costo fiscale dell'esercizio è pari a 437 mila euro contro i -698 mila euro dello scorso esercizio.

Il prospetto che segue illustra la riconciliazione tra aliquota fiscale teorica ed aliquota effettiva limitatamente all'Imposta sul Reddito delle Società (IRES).

2018 2017
Risultato Ante Imposte 3.250.677 (656.469)
Aliquota Ires 24,00% 24,00%
Ires Teorica 780.162 (157.553)
Oneri (proventi) fiscali non ripetibili 3.648 (1)
Oneri/(proventi) per IRES da consolidamento fiscale 95.832 (746.295)
Beneficio Pex 0 (127.527)
Maggiore (minore) incidenza fiscale rispetto all'aliquota teorica (560.775) 285.912
Oneri fiscale effettivo 318.868 (745.464)
Aliquota Ires Effettiva 9,81% 113,56%

Il tax rate dell'anno è sensibilmente influenzato da alcune componenti di reddito non completamente tassate, come ad esempio i dividendi incassati e dall'applicazione dell'agevolazione ACE.

Il dettaglio della composizione delle imposte differite e anticipate è esposto alla precedente nota (16). Nelle imposte sul reddito di esercizio è iscritto il saldo di competenza dell'esercizio.

Dividendi distribuiti (nota 31)

L'Assemblea degli Azionisti di El.En. SpA tenutasi in data 15 maggio 2017 ha deliberato di distribuire un dividendo pari ad 0,40 euro per ognuna delle 19.297.472 azioni in circolazione (post operazione di frazionamento), alla data di stacco della cedola. Il dividendo pagato è stato di 7.718.988,80 euro.

L'Assemblea degli Azionisti di El.En. SpA tenutasi in data 27 maggio 2018 ha deliberato di distribuire un dividendo pari ad 0,40 euro per ognuna delle 19.297.472 azioni in circolazione alla data di stacco della cedola. Il dividendo pagato è stato di 7.718.988,80 euro.

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, atipiche e inusuali (nota 32)

Per l'esercizio 2018 e per l'analogo periodo dello scorso esercizio la Società non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti, atipiche e/o inusuali ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293.

Informativa sulle parti correlate (nota 33)

Le parti correlate sono identificate secondo la definizione prevista dal principio contabile internazionale IAS 24. In particolare si considerano parti correlate i seguenti soggetti:

  • le società controllate e collegate;

  • i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, il direttore generale e ove vi siano gli altri dirigenti con responsabilità strategiche;

  • le persone fisiche azionisti di El.En. S.p.A.;

  • le persone giuridiche delle quali è posseduta una partecipazione rilevante da parte di uno dei maggiori azionisti della El.En. S.p.A., di un membro del Consiglio di Amministrazione, di uno dei componenti il Collegio Sindacale, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche.

Uno dei Consiglieri delegati, maggior azionista di El.En. S.p.A, è proprietario di una quota pari al 25% della Immobiliare del Ciliegio S.r.l., socia anch'essa della società.

Tutte le transazioni con le parti correlate sono avvenute ad ordinarie condizioni di mercato.

In particolare si evidenzia quanto segue:

Membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e Direttore Generale

Ai sensi della delibera Consob n. 11971/99 (Regolamento Emittenti) i compensi corrisposti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale, al Direttore Generale e le partecipazioni dagli stessi detenute nell'esercizio sono analiticamente illustrati nelle tabelle allegate alla "Relazione sulla Remunerazione ex artt. 123-ter T.U.F. e 84-quater Reg. Consob 11971/1999" che viene messa a disposizione nei termini di legge ed è consultabile sul sito internet www.elengroup.com - sezione "Investor relations/governance/documenti societari".

Si segnala che al Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di El.En. S.p.A., Professor Leonardo Masotti, è stato attribuito un compenso fisso di 6.000 euro, oltre ad un compenso a titolo di remunerazione incentivante pari a 4.807 euro. Inoltre quale Presidente del Consiglio di Amministrazione di Deka MELA S.r.l. ha percepito un compenso pari a 21.000 euro e quale membro del Consiglio di Amministrazione di With Us Co. Ltd ha percepito un compenso per 1.500 mila yen. Nell'ambito del piano di stock option 2016-2025, risulta infine destinatario di opzioni attribuitegli in sede di attuazione del piano, di cui al documento informativo redatto ai sensi dell'art. 84-bis Regolamento Emittenti Consob.

Persone fisiche detentrici di una quota di partecipazione nella El.En. S.p.A.

Il socio Carlo Raffini, cui El.En. S.p.A. ha affidato un incarico professionale specifico per l'intero esercizio, ha percepito un compenso pari a 27 mila euro; inoltre per un incarico analogo, ha percepito un compenso dalla controllata Deka M.E.L.A. per complessivi 12 mila euro.

Società controllate e collegate

El.En. S.p.A. controlla un Gruppo di società operanti nel medesimo macro settore laser, a ciascuna delle quali è riservata una nicchia applicativa ed una particolare funzione di mercato.

L'integrazione dei diversi prodotti e servizi offerti dal Gruppo genera frequenti transazioni commerciali tra le società del Gruppo stesso. Oggetto della maggior parte dei rapporti commerciali intragruppo è la produzione da parte di El.En. S.p.A. di sorgenti laser a CO2 di media e alta potenza, che costituiscono un elemento fondamentale per la produzione di Ot-las S.r.l. (già Cutlite Penta S.r.l.) e Lasit S.p.A.. Altri rapporti commerciali intragruppo sono costituiti dalla produzione di apparecchiature laser medicali da parte di El.En. S.p.A., che, in parte, vengono cedute a Deka M.E.L.A. S.r.l., a Esthelogue S.r.l., a Deka Sarl, ad ASA S.r.l. e ad Asclepion Laser Technologies GmbH che, a loro volta, provvedono alla loro distribuzione.

I prezzi di trasferimento sono stabiliti con riferimento a quanto avviene normalmente sul mercato. Le suddette transazioni intragruppo riflettono pertanto l'andamento dei prezzi di mercato, rispetto ai quali possono eventualmente differire in misura contenuta in funzione delle politiche commerciali della società.

Si segnala che nell'ottobre del 2002 El.En. S.p.A. ha acquistato, a titolo gratuito, da Deka Mela S.r.l. la licenza d'uso del marchio omonimo per la commercializzazione delle apparecchiature laser prodotte da El.En. per il settore dentale medicale ed estetico in alcuni Paesi dell'area europea ed extra-europea.

Nelle tabelle che seguono vengono analizzati i rapporti intercorsi nel periodo con le società controllate e collegate, sia a livello di scambi commerciali sia a livello di saldi debitori e creditori.

Crediti finanziari Altri crediti Crediti commerciali
Imprese del gruppo: < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno
Asclepion Laser Technologies GmbH 984.966 1.131.325
Deka MELA Srl 7.471.426
Ot-las Srl 47.483 2.688.607
Cutlite Penta Srl 500.000 14.574.408
Esthelogue Srl 2.117.246 166.158 3.156.282
Deka Sarl 1.665.897
Deka Japan Ltd 970
BRCT Inc. 996.743 62.399
Lasit Spa 1.973.831 46.012
Quanta System SpA 147.048
ASA Srl 333.367
Cutlite do Brasil Ltda 288.299
Penta-Chutian Laser (Wuhan) Co. Ltd 3.648.296
Deka Medical Inc 279.476 3.043.994
Pharmonia Srl 3.660
- Fondo Svalutazione Crediti -3.798.264
Totale 6.852.262 213.641 34.463.725
Crediti finanziari Crediti commerciali
Imprese collegate: < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno
Actis Srl 30.000 1.764
Immobiliare Del.Co. Srl 31.565
Elesta Srl 640.708
Totale 61.565 - 642.472 -
Debiti finanziari Altri debiti Debiti commerciali
Imprese del gruppo: < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno
Asclepion Laser Technologies GmbH 8.583
Deka MELA Srl 36.907
Ot-las Srl 4.942 135.023
Cutlite Penta Srl 335.136
Esthelogue Srl 145.760
Lasit Spa 110.677
Quanta System SpA 39.779
Cutlite do Brasil Ltda 19.210
Deka Medical Inc 98.467
Penta-Chutian Laser (Wuhan) Co. Ltd 9.686
Penta-Laser Equipment (Wenzhou) Co. Ltd 6.738
Totale 150.702 800.205
Debiti finanziari Altri
debiti
Debiti commerciali
Imprese collegate: < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno < 1 anno > 1 anno
Elesta Srl 276.608
Totale 276.608 - - - - -
Imprese del gruppo: Acquisti materie prime Prestazioni di servizi Altre Totale
Deka MELA Srl 12.281 127.307 139.588
Ot-las Srl 127.530 3.887 131.417
Cutlite Penta Srl 9.852 8.479 18.331
Lasit Spa 498.408 498.408
Quanta System SpA 206.686 17.309 223.995
Asclepion Laser Technolohies GmbH 229.188 12.797 241.985
ASA Srl 26.500 26.500
With Us Co Ltd 5.258 368 5.626
Deka Japan Ltd 836 836
Totale 1.115.702 170.983 1.286.684
Imprese del gruppo: Vendite Prestazioni di servizi Totale
Deka MELA Srl 29.055.022 1.013.575 30.068.597
Ot-las Srl 1.693.131 65.143 1.758.275
Cutlite Penta Srl 2.097.597 485.351 2.582.948
Esthelogue Srl 72.432 34.229 106.661
Deka Sarl 1.157.069 35.528 1.192.597
Lasit Spa 25.848 620 26.468
Asclepion Laser Technologies GmbH 529.470 215.165 744.635
Quanta System SpA 370.827 104.699 475.526
ASA Srl 1.110.914 1.221 1.112.135
Penta-Laser Equipment (Wenzhou) Co. Ltd 247.579 247.579
Cutlite do Brasil Ltda 47.215 47.215
Pharmonia Srl 2.000 2.000
Jena Surgical GmbH 223.959 223.959
Totale 36.631.063 1.957.531 38.588.594
Imprese collegate: Vendite Prestazioni di servizi Totale
Elesta Srl 850.870 20.349 871.219
Totale 850.870 20.349 871.219
Imprese del gruppo: Altri proventi
Deka MELA Srl 343.101
Ot-las Srl 98.119
Cutlite Penta Srl 24.531
Esthelogue Srl 16.971
Deka Sarl 1.838
Lasit Spa 105.654
Asclepion Laser Technologies GmbH 350
Penta Laser Equipment (Wenzhou) Co. Ltd 1.824
Totale 592.388
Imprese collegate: Altri proventi
Elesta Srl 15.051
Actis Srl 1.200
Totale 16.251

I valori delle tabelle sopraelencate si riferiscono a operazioni inerenti la gestione caratteristica della società.

Gli altri proventi si riferiscono prevalentemente ai canoni di affitto addebitati rispettivamente a Deka M.E.L.A. S.r.l. e a Ot-las S.r.l. per le porzioni dello stabilimento di Calenzano da loro occupate e a Lasit S.p.A. per lo stabilimento di Torre Annunziata.

Sono inoltre stati contabilizzati "Proventi finanziari" per circa 84 mila euro riferiti ad interessi attivi su finanziamenti concessi alle società controllate.

Sono infine stati contabilizzati fra gli "Altri crediti" i crediti verso le società consolidate fiscalmente, Ot-las S.r.l. ed Esthelogue S.r.l., per circa 214 mila euro.

Nella tabella che segue si evidenzia l'incidenza che le operazioni con parti correlate hanno avuto sulla situazione economica e patrimoniale della società.

Incidenza delle operazioni con parti correlate Totale di cui con parti
correlate
Inc %
Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle
voci dello stato patrimoniale
Partecipazioni 17.667.944 16.643.446 94,20%
Crediti commerciali 40.715.590 35.106.198 86,22%
Altri crediti correnti 7.613.101 7.127.468 93,62%
Finanziamenti e altri debiti finanziari non correnti 488.285 -
Finanziamenti e altri debiti finanziari correnti 281.082 276.608 98,41%
Debiti commerciali 10.552.612 800.205 7,58%
Altri debiti correnti 4.624.324 150.702 3,26%
Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle
voci del conto economico
Ricavi 62.137.219 39.459.813 63,50%
Altri proventi operativi 954.608 608.639 63,76%
Costi per acquisti di merce 36.737.107 1.115.702 3,04%
Servizi diretti 5.032.437 41.606 0,83%
Costi per servizi ed oneri operativi 7.077.801 129.375 1,83%
Oneri finanziari (19.327) (116.318) 601,84%
Proventi finanziari 2.963.646 2.391.681 80,70%
Imposte sul reddito 436.638

Fattori di rischio e procedure di gestione del rischio finanziario (nota 34)

Rischio operativo

Nella piena consapevolezza del potenziale rischio derivante dalla particolare natura dei prodotti della società, essa opera fin dalla fase di ricerca e progettazione nel perseguimento della sicurezza e qualità, peraltro certificate, del prodotto immesso in commercio. Residuano rischi marginali per perdite da uso improprio del prodotto da parte dell'utilizzatore finale e/o da eventi pregiudizievoli non rientranti nelle coperture assicurative opportunamente accese dalla Società.

I principali strumenti finanziari della Vostra società includono conti correnti e depositi a breve, titoli, passività finanziarie a breve e lungo periodo. Oltre a questi la società ha crediti e debiti commerciali derivanti dalla propria attività operativa.

I principali rischi finanziari a cui si espone la società sono quelli di cambio, di credito, di liquidità e di tasso di interesse.

Rischio di cambio

La società è esposta al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute in cui sono espresse alcune transazioni commerciali e finanziarie. Tali rischi sono monitorati dal management il quale adotta le misure necessarie al fine di limitare tale rischio.

Rischio di credito

Per quanto riguarda le transazioni commerciali, la società opera con controparti sulle quali preventivamente vengono effettuati controlli di merito. Inoltre il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle esposizioni a perdite non sia significativo. Le perdite su crediti storicamente registrate sono pertanto limitate in rapporto al fatturato e tali da non richiedere apposite coperture e/o assicurazioni.

Il fondo svalutazione crediti a valere sui crediti commerciali verso terzi, accantonato alla fine dell'esercizio, rappresenta circa il 8% del totale dei crediti stessi. Per un'analisi sullo scaduto dei crediti verso terzi e verso controllate si rimanda a quanto già esposto nella nota (6).

Per quanto riguarda i crediti di finanziamento, essi si riferiscono per lo più a finanziamenti concessi a società collegate e controllate.

La società ha sottoscritto:

  • nell'esercizio 2013 una fideiussione per un massimo di 50 mila euro, incrementata successivamente ad un massimo di 100 mila euro quale garanzia dei diritti doganali e di confine ex art. 34 del T.U.L.D., gravanti su temporanee importazioni, con scadenza giugno 2019 e prorogabile annualmente.

Rischio di liquidità e tasso di interesse

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti a coprire le obbligazioni in scadenza. Alla data attuale la società ritiene che la liquidità detenuta si mantenga elevata e la posizione finanziaria netta sia largamente positiva alla fine dell'anno. Per questo motivo si ritiene che tali rischi siano adeguatamente coperti.

Gestione del capitale

L'obiettivo della gestione del capitale della società è garantire che sia mantenuto un basso livello di indebitamento e una corretta struttura patrimoniale a supporto del business e tale da garantire un adeguato rapporto Patrimonio/Indebitamento.

Strumenti Finanziari (nota 35)

Valore equo

Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari della Società.

Val. contabile
Val. contabile
Val. equo Val. equo
31/12/2018 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2017
Attività finanziarie
Crediti finanziari correnti 6.976.832 4.522.435 6.976.832 4.522.435
Titoli e altre attività finanziarie non correnti 12.256.886 12.055.531 12.256.886 12.055.531
Titoli e altre attività finanziarie correnti 1.951.235 2.036.433 1.951.235 2.036.433
Disponibilità liquide 26.194.767 43.373.454 26.194.767 43.373.454
Debiti e passività finanziarie
Finanziamenti e altri debiti finanziari non correnti 488.285 488.285 488.285 488.285
Finanziamenti e altri debiti finanziari correnti 281.082 - 281.082 -

Valore equo - gerarchia

La società utilizza la seguente gerarchia per determinare e documentare il valore equo degli strumenti finanziari basato su tecniche di valutazione:

Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) in un mercato attivo per attività o passività identiche.

Livello 2: altre tecniche per le quali tutti gli input che hanno un effetto significativo sul valore equo registrato sono osservabili, sia direttamente che indirettamente.

Livello 3: tecniche che utilizzano input che hanno un effetto significativo sul valore equo registrato che non si basano su dati di mercato osservabili.

Al 31 dicembre 2018, la società detiene i seguenti titoli valutati al valore equo:

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Polizze d'investimento 12.256.886 12.256.886
Fondi comuni di investimento 1.951.235 1.951.235
Totale 1.951.235 12.256.886 0 14.208.121

Altre informazioni (nota 36)

Compenso ad Amministratori e Sindaci

31/12/2017 31/12/2017 Variazione Variazione %
Compenso Amministratori 475.587 666.639 -191.052 -28,66%
Compenso Sindaci 72.800 72.800 0 0,00%
Totale 548.387 739.439 -191.052 -25,84%

Informazioni su erogazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 125 della Legge 4 agosto 2017, n. 124 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza")

La Legge n. 124 del 4 agosto 2017 ha introdotto all'art. 1, commi 125-129, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche; in particolare prevede che le imprese devono indicare nella nota integrativa al bilancio di esercizio 2018 e nella eventuale nota integrativa consolidata, ove redatta, informazioni relative a "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soggetti indicati nella citata legge".

In considerazione del fatto che tale disposizione ha sollevato alcuni dubbi interpretativi ed applicativi, si è fatto riferimento agli orientamenti suggeriti dalle Associazioni di Categoria (ASSONIME e CNDCEC) e si ritiene che non rientrino nell'ambito dell'obbligo di pubblicazione:

  • i corrispettivi relativi a cessioni di beni e prestazioni di servizi inerenti operazioni svolte nell'ambito della propria attività, in presenza di rapporti sinallagmatici gestiti secondo regole di mercato; si ritiene trattarsi di importi ricevuti che non attengono al campo delle liberalità;
  • le misure generali fruibili da tutte le imprese rientranti nella struttura generale del sistema di riferimento definito dallo stato (ad. Esempio ACE);
  • i vantaggi economici selettivi, ricevuti in applicazione di un regime di aiuti, accessibili a tutte le imprese che soddisfano determinate condizioni, sulla base di criteri generali predeterminati (agevolazioni fiscali e contributive, anche in tema di assunzione di disabili);
  • i contributi per la formazione ricevuti da fondi interprofessionali, quali ad esempio Fondimpresa in quanto enti finanziati con i contributi delle stesse imprese.

Infine si ricorda che dall'agosto 2017 è attivo il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ove devono essere pubblicati gli aiuti di Stato e gli aiuti "de minimis" erogati a favore di ciascuna impresa da parte dei soggetti che concedono gli aiuti stessi e a cui si rimanda.

Ciò premesso in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 1, comma 125, della Legge 4 agosto 2017, n. 124, si fornisce di seguito evidenza degli importi incassati nel corso dell'esercizio da El.En. spa a titolo di "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere".

Ente Concedente Ente Erogatore Titolo dell'agevolazione Descrizione Importo
Regione Toscana Sviluppo Toscana Contributo nella spesa su
progetto di ricerca e
sviluppo
POR FESR 2014-2020 – Asse Prioritario 1 - Bandi
per aiuti agli investimenti in ricerca, sviluppo ed
innovazione – Progetto cofinanziato dalla Regione
Toscana denominato : "FOMEMI" Sensori e
strumenti a tecnologia FOtonica per MEdicina e
MInima invasività
139.810
Consorzio CALEF Incarico retribuito Esecuzione attività di R&S relative al progetto
LACER per la parte di competenza del consorziato
El.En. Spa (ammesso a finanziamento sotto forma di
contributo nella spesa da parte del MUR con
Decreto Dirigenziale n. 04 del 10/01/2005)
57.295

Si segnala infine che nella suddetta tabella non sono indicati vantaggi economici al di sotto di 10 mila euro; detta soglia deve intendersi riferita al totale dei vantaggi economici che la società ha ricevuto dal medesimo ente nell'esercizio 2018, sia che il beneficio sia stato erogato con un unico atto sia che l'erogazione sia avvenuta con una pluralità di atti.

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per i servizi di revisione contabile.

Tipo di servizio Società che ha erogato il servizio Destinatario note Compensi di competenza 2018 (euro)
Revisione contabile Deloitte & Touche SpA El.En. SpA 61.239
Servizi di attestazione Deloitte & Touche SpA El.En. SpA (1) 15.680
Altri servizi Deloitte & Touche SpA El.En. SpA (2) 10.000
86.919

(1) Esame della dichiarazione di carattere non finanziario

(2) Servizi di assistenza metodologica in relazione all'adozione del IFRS 16

Gli onorari indicati sono al netto dei rimborsi per le spese sostenute e del contributo di vigilanza a favore della Consob.

Numero medio dipendenti suddivisi per categoria

Personale Media del periodo 31/12/2018 Media del periodo
precedente
31/12/2017 Variazione Var. %
Dirigenti 14 14 15 14 0 0,00%
Quadri 15 13 16 16 -3 -18,75%
Impiegati 121 123 111 119 4 3,36%
Operai 90 94 83 85 9 10,59%
Totale 239 244 225 234 10 4,27%

Per Il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato – Ing. Andrea Cangioli

Attestazione del bilancio separato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Andrea Cangioli in qualità di Amministratore Delegato, Enrico Romagnoli in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di El.En. S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato nel corso del 2018.
    1. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo
  • Si attesta, inoltre, che :

3.1 il bilancio separato al 31 dicembre 2018:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

Calenzano, 14 marzo 2019

L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Ing. Andrea Cangioli Dott. Enrico Romagnoli

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