Management Reports • May 6, 2024
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AL 31 MARZO 2024



Si precisa che i valori economici e di flusso relativi al primo trimestre 2023 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5 per riflettere la classificazione delle attività legate allo stoccaggio del gas tra le Discontinued Operations.

Impianto fotovoltaico "Solecaldo" – Aidone (EN)
(*) Impatto sull'indebitamento come descritto al paragrafo Totale indebitamento finanziario e flussi di cassa.
| Highlights 1° Trimestre 2024 (in milioni di euro) |
Filiera Energia Elettrica |
Filiera Attività Gas (*) |
Filiera Corporate |
Elisioni | Gruppo Edison |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine operativo lordo | 329 | 268 | (2) | - | 595 |
| Risultato operativo | 233 | 273 | (12) | - | 494 |
| Investimenti lordi (**) | 6 9 |
1 1 |
4 | - | 8 4 |
| (*) Esclude le attività legate allo stoccaggio del gas, in dismissione |
(*) Esclude le attività legate allo stoccaggio del gas, in dismissione
(**) Relativi agli incrementi di periodo delle immobilizzazioni materiali e immateriali.
| Rating | Standard & Poor's | Moody's | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2024 | 31.12.2023 | 31.03.2024 | 31.12.2023 | ||
| Rating M/L | BBB | BBB | Baa3 | Baa3 | |
| Outlook M/L | Stable | Stable | Stable | Stable | |
| Rating B/T | A-2 | A-2 |

Si ricorda che la Società fornisce al mercato un'informativa volontaria periodica trimestrale su base consolidata più sintetica e maggiormente focalizzata sull'andamento del proprio business. Nel presente documento sono quindi commentati il contesto economico di riferimento, l'andamento della gestione del Gruppo e dei principali settori operativi e vengono riportati i prospetti economici e patrimoniali allineati a quelli pubblicati semestralmente e annualmente. Per le informazioni quantitative sono riportati anche gli analoghi valori del periodo di riferimento precedente.
Nella redazione del presente Resoconto i principi contabili, i criteri di valutazione e i criteri di consolidamento applicati sono conformi a quelli utilizzati per il Bilancio consolidato 2023.
Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi in data 3 maggio 2024, ha autorizzato la pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024 che non è assoggettato a revisione contabile.
I valori, ove non diversamente specificato, sono esposti in milioni di euro.
Nel corso del trimestre si segnala l'acquisizione, perfezionata il 31 gennaio 2024, del 100% della società Consistrol Alvarez y Asociados, operante nei servizi energetici per il terziario, per un corrispettivo di circa 3 milioni di euro.
Si ricorda che nel corso del 2023 la società Edison Stoccaggio, cui fanno capo le attività di stoccaggio del gas, è stata oggetto di valutazioni strategiche volte a sfruttarne il potenziale al servizio di un'ulteriore spinta alla crescita nei settori strategici del Gruppo. Tali valutazioni hanno portato all'attivazione di un processo per la ricerca di un potenziale acquirente e, in questo contesto, il Gruppo ha ricevuto delle offerte non vincolanti.
Successivamente, in data 26 febbraio 2024, Edison e Snam hanno comunicato l'avvio di trattative in esclusiva per la compravendita del 100% di Edison Stoccaggio.
Nel presente Resoconto intermedio di gestione, in continuità con il Bilancio consolidato 2023, le attività di stoccaggio del gas sono quindi state trattate come Discontinued Operations ai sensi dell'IFRS 5; pertanto:
Si segnala inoltre che i rapporti in essere tra Continuing e Discontinued Operations sono stati trattati come rapporti tra parti indipendenti e che le poste economiche e patrimoniali riferite alle Discontinued Operations includono anche l'effetto delle elisioni di consolidato di tali rapporti.
Nel presente documento quindi tutti i dati economici e di flusso riferiti al primo trimestre 2023 sono stati riesposti per consentire un confronto omogeneo con quelli del primo trimestre 2024.

22 febbraio 2024 - Edison Next e SEA, Aeroporti di Milano, annunciano lo sviluppo di una stazione di rifornimento a idrogeno verde all'interno dell'aeroporto internazionale di Milano Malpensa per la decarbonizzazione della logistica aeroportuale.
22 febbraio 2024 - Il Comune di Iglesias e Edison Next hanno annunciato l'avvio del progetto di riqualificazione energetica e tecnologica degli impianti di illuminazione pubblica della città previsto a partire dal 1° aprile.
Il progetto, della durata di nove anni, si inserisce nel quadro della Convenzione Consip Servizio Luce 4, e prevede l'efficientamento a LED di oltre 3.200 corpi illuminanti a LED, su un totale di circa 5.700 punti luce gestiti. La superficie territoriale che sarà servita da Edison Next è di 208 chilometri quadrati, dal centro alla periferia, e i cittadini che ne beneficeranno saranno circa 25.000.
26 febbraio 2024 - Edison e Snam comunicano l'avvio di trattative in esclusiva per la compravendita del 100% di Edison Stoccaggio. L'esclusiva segue il processo competitivo avviato lo scorso ottobre da Edison per la valorizzazione della controllata.
26 febbraio 2024 - Edison annuncia che il progetto "Puglia Green Hydrogen Valley" è stato selezionato per un finanziamento IPCEI pari a un importo massimo di 370 milioni di euro, a conferma della sua strategicità e concretezza. L'iniziativa è una delle prime per la produzione di idrogeno verde su larga scala in Europa e prevede la realizzazione di due impianti a Brindisi e Taranto, per una capacità di elettrolisi complessiva di 160 MW. Una volta in esercizio, si stima che gli impianti della Puglia Green Hydrogen Valley saranno in grado di produrre circa 250 milioni di metri cubi di idrogeno verde all'anno.
5 marzo 2024 - Edison Next affianca AFV Beltrame Group, primaria realtà siderurgica internazionale, nel percorso di trasformazione digitale dei suoi impianti. L'accordo siglato, della durata di cinque anni, prevede l'implementazione di Edison Analytics, una soluzione innovativa per il monitoraggio dei consumi energetici che sfrutta la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale.
14 marzo 2024 - Edison Energia, dopo la proficua collaborazione dell'ultimo triennio, sigla un contratto pluriennale Power Purchase Agreement (PPA) con Verallia a partire dal 2024, che le permetterà di ridurre significativamente le emissioni di CO2: il risparmio sino a fine contratto sarà di circa 170 mila tonnellate.
L'energia fornita - pari a oltre 350 GWh - scaturirà da un mix di fonti rinnovabili provenienti da diversi impianti presenti in Italia: un nuovo impianto fotovoltaico a Viterbo sarà la fonte primaria.
28 marzo 2024 - Edison Next e Bekaert, leader mondiale del mercato e della tecnologia di trasformazione del filo d'acciaio e delle tecnologie di rivestimento, annunciano la firma di un PPA on-site della durata di 12 anni, che prevede

l'installazione di un impianto fotovoltaico della potenza complessiva di 6.1 MWp presso lo stabilimento Bekaert di Macchiareddu (Cagliari) in grado di soddisfare più del 20% della sua attuale richiesta energetica.
3 aprile 2024 – Edison rende noto che nella riunione del 28 marzo 2024 ha approvato il progetto di fusione per incorporazione in Edison Spa di Edison Reggane Spa e di Jesi Energia Spa, entrambe le società a socio unico e soggette alla direzione e al coordinamento di Edison Spa.
16 aprile 2024 – Edison inaugura ad Aidone, in Sicilia, un nuovo impianto fotovoltaico da 41 MW all'interno della strategia di crescita nelle energie rinnovabili, che prevede 2 GW di capacità installata fotovoltaica al 2030. Attraverso l'entrata in esercizio del nuovo impianto, denominato "Solecaldo", Edison conferma il proprio ruolo di operatore responsabile impegnato nella transizione energetica del Paese.
Nonostante i numerosi e profondi shock degli ultimi anni, l'economia mondiale non è incorsa in significative recessioni, ma ha mostrato al contrario una inattesa resilienza, diversamente da quanto era accaduto con la crisi finanziaria globale del 2008 dalla quale, tuttavia, è scaturito il rafforzamento del sistema economico mondiale, grazie a un costoso e lungo processo di riduzione dei debiti privati che si è tradotto in una maggiore solidità finanziaria di imprese, banche e famiglie, e che, a sua volta, ha consentito di reggere maggiormente all'urto della pandemia e dei successivi shock che si sono abbattuti sull'economia mondiale. Malgrado l'attuale difficile contesto geopolitico globale, i primi mesi del 2024 sono stati caratterizzati da un rafforzamento delle prospettive di crescita, complici l'eredità di un 2023 migliore delle attese e la graduale riduzione dell'inflazione che ha contraddistinto lo scorso anno. Negli Stati Uniti (in progresso del 2,5% nel 2023) non vi è stata, infatti, la recessione che ci si attendeva in seguito alla forte e rapida stretta monetaria operata dalla FED: al contrario, l'anno appena concluso ha lasciato in eredità al 2024 un effetto di trascinamento di ben 1,3 punti di PIL. A influire positivamente sull'andamento dell'economia mondiale è stata anche la crescita del PIL cinese (+5,0%) il cui ritmo, per quanto ancora inferiore a quello pre-pandemia, nel 2023 è stato decisamente superiore a quello registrato nel 2022, con un effetto di trascinamento sul 2024 di 1,7 punti percentuali di PIL. Ma l'economia mondiale si è giovata soprattutto del contributo positivo che il gigante asiatico è tornato a dare al commercio internazionale. A fare, invece, da freno all'economia mondiale, è stata e rimane l'Europa, con una dinamica sottotono che ha pagato un prezzo elevatissimo alla crisi energetica. Il PIL nel 2023 è rimasto infatti sostanzialmente fermo (+0,5% sia nell'UE che nell'UEM), aggiungendo un solo decimo di punto percentuale allo 0,4% di trascinamento del 2022 e non lasciando nulla in eredità al 2024. L'inflazione, che nel 2023 ha avuto un calo anche maggiore rispetto a quello registrato negli Stati Uniti, passando dall'8,6% di gennaio al 2,9% di dicembre, sembra ora rallentare con minor velocità, sia per via dell'esaurirsi degli effetti base legati ai prezzi dell'energia (che nello scorso anno si sono notevolmente ridotti) sia a causa dell'escalation della guerra in Medio Oriente, cui si aggiungono le difficoltà di navigazione nel Canale di Suez e nel Canale di Panama, le prime legate alle azioni terroristiche che prendono di mira le navi da trasporto, le seconde dovute invece alla ridotta portata dei bacini a causa della siccità che limita la tipologia di navi in grado di attraversare il Canale. A prescindere da quella che ne è la causa, la riduzione del traffico attraverso i canali di Suez e di Panama, oltre ad allungare i tempi di consegna, genera un aumento dei costi di trasporto, dovuto all'allungamento delle rotte, all'incremento dei costi di assicurazione e alla necessità di noleggiare i cargo per tempi più lunghi. Nonostante le difficoltà legate al trasporto, al momento non si sono ancora registrate tensioni rilevanti sui mercati delle commodity, fatta eccezione per i prezzi di alcune materie prime importate in Europa dall'Asia (soprattutto plastiche, gasolio e jet fuel, ma

anche metalli): le discontinuità logistiche, unitamente a un quadro di scorte limitate lungo le filiere produttive, hanno incentivato gli acquisti precauzionali di questi prodotti contribuendo a un rialzo dei prezzi. Quanto al gas e petrolio, si osservano tendenze divergenti dei prezzi, con le quotazioni del primo in calo e le quotazioni del secondo in aumento. Condizioni climatiche favorevoli in tutta Europa hanno infatti contribuito a ridurre significativamente i consumi di metano, mentre la caduta della produzione americana di petrolio, unitamente a politiche restrittive in seno all'OPEC, a una domanda in graduale ripresa e all'incertezza dello scenario geopolitico mediorientale, hanno invece spinto verso l'alto il prezzo del greggio. Riguardo, infine, alle principali materie prime agricole (fatta eccezione per il cacao e l'olio di oliva che si attestano sui massimi storici), nei primi mesi del 2024 hanno continuato a perdere terreno, confermandosi nella maggior parte dei casi su livelli simili o inferiori rispetto a quelli medi osservati nel periodo pre-pandemia. Nel complesso, sia gli indici dei prezzi delle materie prime elaborati da The Economist che l'Indice Prometeia-APPIA (che fa la sintesi dell'andamento dei prezzi delle commodity acquistate dalle imprese manifatturiere italiane) confermano il trend di graduale rientro rispetto ai picchi del 2022. Sul fronte previsionale, negli Stati Uniti la propensione al risparmio rimasta nell'ultimo anno su valori storicamente bassi rende il modello di crescita del Paese – incentrato sui consumi – poco sostenibile in prospettiva. Anche a causa di una crescita dell'occupazione meno dinamica rispetto al passato, il tasso di risparmio delle famiglie è destinato a tornare ad aumentare gradualmente, sottraendo risorse alla spesa in beni e servizi, alla domanda complessiva e quindi alla crescita del PIL. Il previsto rallentamento dei consumi privati contribuirà a ridurre l'inflazione; tuttavia, il ritmo troppo lento con cui l'inflazione sta calando, continuando a rimanere su livelli ancora troppo elevati, ha indotto la Banca Federale Americana a posticipare a novembre la previsione di un primo taglio ai tassi di policy. Al momento, dunque, i FED funds restano nella forchetta fra il 5,25% e il 5,50% (il livello massimo dal 2001, cui sono stati portati a luglio scorso). Rinviando al 2026 la previsione di un'inflazione al 2,0% (che è il target della FED), per l'anno in corso si stima una crescita dell'economia americana del 2,1%. Per quanto riguarda l'Europa, il clima di fiducia delle famiglie sembra iniziare a migliorare, complice il rapido calo dell'inflazione. Tuttavia, il venir meno delle misure a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, introdotte per contrastare la crisi energetica, e il ritorno a regole europee di governance più rigorose per riportare i conti pubblici in una condizione di maggiore sostenibilità, ma che lasciano meno spazio a una fiscalità espansiva, potrebbero tradursi in un freno alla crescita dei consumi delle famiglie. Anche sul fronte delle imprese si rilevano due forze di segno opposto che rendono di difficile lettura la dinamica dei prossimi mesi: se da una parte i bassi prezzi del gas suggeriscono un miglioramento prospettico, dall'altra l'elevata incertezza legata ai mercati di sbocco delle esportazioni e alla solidità della domanda in generale gettano nubi sugli sviluppi futuri. Nelle previsioni della Commissione Europea, nel 2024 l'Eurozona crescerà dello 0,8% (e del +0,9% l'UE), ma già dal 2025 si dovrebbe raggiungere l'obiettivo di un'inflazione al 2,0%. Quanto ai tassi di policy, la discesa dell'inflazione più rapida del previsto e una domanda interna debole hanno indotto gli analisti a prevedere l'introduzione di un primo taglio dei tassi già da giugno, cui seguiranno entro dicembre altri tre tagli, ciascuno di 25 punti base, portando così a fine anno il tasso di interesse di riferimento al 3,5%. Entrando nel merito dell'economia italiana, grazie alla buona dinamica del PIL nel 2023 (+1,0%, a fronte del +0,7% stimato dall'ISTAT a fine gennaio 2023), nell'anno in corso si prevede si assesterà sul +0,7%, quasi il doppio di quanto era stato previsto solo pochi mesi fa, a dicembre 2023 (+0,4%). Il contributo degli investimenti negli ultimi quattro anni, sostenuti da politiche fiscali, bonus edilizi e interventi del PNRR, è stato fondamentale per chiudere l'anno passato meglio del previsto, lasciando così al 2024 un consistente "tesoretto" di crescita (+0,2% di effetto "trascinamento"). Secondo Prometeia, tra il 2024 ed il 2026 l'incremento del PIL si assesterà su ritmi medi dello 0,8%, molto inferiori rispetto a quelli eccezionali degli ultimi anni, ma superiori a quelli precedenti la pandemia. Nei prossimi anni lo scenario per l'economia italiana, al netto delle vicende internazionali, sarà segnato da tre fattori specifici: il primo è l'attuazione del PNRR che, nelle ipotesi di Prometeia, sosterrà gli investimenti per 22 miliardi di euro in media ogni anno; il secondo è rappresentato dallo "sgonfiamento" della bolla negli investimenti residenziali, creata dai bonus edilizi e, in particolare, dal Superbonus 110%; il terzo è legato alle scelte delle famiglie, che cercheranno di difendere i loro standard di consumo, pur sopportando l'impatto dell'inflazione sui redditi. Occorrerà inoltre tener conto delle politiche delle banche centrali, che da quest'anno avvieranno un percorso di normalizzazione.
Nel corso del primo trimestre 2024 la media del cambio euro dollaro si è attestata a un valore di 1,09, registrando un aumento dell'1,2% rispetto al medesimo periodo del 2023. Analizzando l'andamento mensile, nei primi tre mesi dell'anno l'euro ha proseguito il trend di ripresa iniziato a novembre 2023, anche se a un ritmo meno sostenuto.

Complessivamente, nel primo trimestre del 2024 la moneta unica ha registrato un apprezzamento dello 0,9% rispetto al trimestre precedente.
L'andamento mensile del tasso di cambio di quest'anno e dell'anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:

Per quanto riguarda i mercati petroliferi, nel primo trimestre 2024 la media del prezzo del greggio si è attestata a 81,8 USD/bbl, in leggera diminuzione sia rispetto alla media del primo trimestre 2023 (-0,5%) che rispetto alla media del quarto trimestre 2023 (-1,0%). Nei primi tre mesi del 2024, a seguito dell'apprezzamento della moneta unica, la quotazione del greggio in euro ha segnato su base tendenziale un calo più accentuato rispetto a quella in dollari (-1,7%), registrando una media di 75,3 euro/bbl.
I prezzi hanno mostrato un andamento crescente durante l'intero trimestre, interrompendo la tendenza ribassista emersa nella parte finale del 2023, pur rimanendo al di sotto dei 90 USD/bbl e ai livelli raggiunti lo scorso ottobre in seguito allo scoppio della guerra tra Israele e Hamas. Le tensioni geopolitiche, relative al persistente conflitto a Gaza ed alla minaccia Houthi nel Mar Rosso, oltre che agli attacchi di droni ucraini alle principali raffinerie petrolifere russe, hanno guidato il trend mensile di aumento dei prezzi, sulla scia delle preoccupazioni per possibili interruzioni alle forniture. Le quotazioni sono state ulteriormente sostenute dalla riduzione dell'offerta a livello globale nel primo trimestre. A gennaio, un'ondata di freddo che ha colpito gli Stati Uniti ha comportato temporaneamente una minore produzione americana di greggio, che si è attestata a 12,6 milioni di barili per giorno, in calo del 6% rispetto al livello record di dicembre. Inoltre, l'alleanza OPEC+ ha proseguito la politica di tagli volontari alla produzione di greggio, estendendola fino a giugno, per una quota complessiva di circa 2,2 milioni di barili al giorno. Tuttavia, la sostenuta produzione dei paesi esterni all'alleanza, ed in particolare degli Stati Uniti, ha limitato l'impatto rialzista dei tagli. Saudi Aramco, la compagnia petrolifera nazionale dell'Arabia Saudita, a febbraio ha annunciato a sorpresa la sospensione del piano per incrementare la propria capacità produttiva massima da 12 milioni di barili di greggio al giorno a 13 milioni entro il 2027, una notevole inversione di tendenza da parte di uno dei principali produttori di petrolio del mondo.
Le incertezze sull'evoluzione della domanda globale – il cui tasso di crescita è previsto in rallentamento nel 2024 - e sulle prospettive economiche della Cina hanno limitato l'aumento dei prezzi, contribuendo a mantenerli su livelli più bassi rispetto al 2023. A inizio marzo il governo cinese ha presentato un obiettivo di crescita economica del 5% per il 2024, in

linea con quello dell'anno precedente, ma senza delineare un concreto piano di stimolo. Alcuni indicatori economici hanno mostrato segnali di robustezza per la Cina, con la produzione industriale cresciuta del 7% su base annua nei primi due mesi dell'anno, al di sopra del 4,6% del 2023.
Il grafico e la tabella che seguono riportano rispettivamente la dinamica mensile dell'anno corrente e di quello precedente e i valori medi per trimestre:
| 1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 |
Variazione % | |
|---|---|---|---|
| Prezzo petrolio USD/bbl(1) | 81,8 | 82,2 | (0,5%) |
| Cambio USD/euro | 1,09 | 1,07 | 1,2% |
| Prezzo petrolio euro/bbl | 75,3 | 76,6 | (1,7%) |
(1) IPE Brent


| (TWh) | 1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzione netta: | 61,2 | 64,0 | (4,3%) |
| - Termoelettrica | 36,8 | 45,0 | (18,2%) |
| - Idroelettrica | 9,8 | 5,6 | 75,6% |
| - Fotovoltaica | 5,8 | 5,4 | 5,9% |
| - Eolica | 7,5 | 6,7 | 12,5% |
| - Geotermoelettrica | 1,3 | 1,3 | 2,7% |
| Saldo netto import/export | 16,9 | 13,7 | 23,6% |
| Consumo pompaggi | (0,5) | (0,6) | (19,4%) |
| Totale domanda | 77,7 | 77,1 | 0,7% |
Fonte: elaborazione su dati preconsuntivi 2024 e consuntivo 2023 Terna, al lordo delle perdite di rete. Dati marzo 2024 da elaborazioni interne su dati Terna.
La domanda lorda di energia elettrica in Italia del primo trimestre 2024 è stata pari a 77,7 TWh (TWh = miliardi di KWh), in aumento dello 0,7% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Nonostante temperature superiori di circa 1°C a quelle dello scorso anno, la richiesta elettrica è stata influenzata positivamente dal calo dei prezzi dell'energia e dalla leggera ripresa dei consumi industriali.
In termini di produzione netta, il contributo delle fonti nel suo complesso a livello nazionale è diminuito di circa 2,8 TWh (-4,3%) rispetto ai primi tre mesi del 2023. Per quanto riguarda la generazione rinnovabile, date le abbondanti precipitazioni del periodo, la produzione idroelettrica è stata complessivamente pari a 9,8 TWh, in incremento del 75,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, mentre la generazione eolica è aumentata del 12,5% su base annua (+0,8 TWh) e la produzione fotovoltaica è passata da 5,4 a 5,8 TWh (+5,9%).
Nel primo trimestre del 2024, le importazioni nette complessive si sono attestate a 16,9 TWh, in incremento del 23,6% su base annua con i flussi dalle frontiere settentrionali (Austria, Francia, Slovenia e Svizzera) cresciuti da 12,8 a 15,4 TWh (+20%).
A seguito della maggiore produzione rinnovabile e degli elevati flussi in import, la generazione termoelettrica è stata pari a 36,8 TWh, in netto calo rispetto ai primi tre mesi del 2023 (-18,2%). A livello complessivo, la produzione nazionale ha contribuito per circa il 78,3% della domanda elettrica totale (nei primi tre mesi del 2023, il contributo era stato pari allo 82,4%).
Con riferimento allo scenario prezzi del 31 marzo 2024, la quotazione media nel primo trimestre 2024 del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale Time Weighted Average) si è attestata su un livello di 92,0 euro/MWh, valore in contrazione del 41,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (157,2 euro/MWh).
Il calo delle quotazioni nei confronti dei rispettivi mesi del 2023 è stato particolarmente marcato a gennaio e febbraio, quando il prezzo ha raggiunto il valore minimo da giugno 2021. Tale dinamica si è inserita in un quadro di contrazione dei costi di generazione termoelettrica, a seguito dell'indebolimento dei prezzi del gas e dei diritti di emissione CO2, ed è stata favorita da una maggiore produzione da fonti rinnovabili, oltre che da elevati flussi di importazione.
Analizzando le variazioni su base mensile del PUN si nota, analogamente a quanto osservato sul mercato del gas, un calo a gennaio e febbraio, e una leggera risalita a marzo, rimanendo ben al di sotto dei livelli del 2023. Nel primo trimestre 2024 è continuata la ripresa della generazione idroelettrica, fattore che, unito alla debolezza della domanda, ha determinato un minor ricorso alla produzione termoelettrica, sostenendo la discesa dei prezzi. In aggiunta, nei primi due

mesi dell'anno i flussi in importazione netta hanno raggiunto nuovi massimi storici, soprattutto dalla frontiera settentrionale in presenza di un'elevata disponibilità della capacità nucleare in Francia.
Per quanto riguarda i prezzi zonali nel primo trimestre 2024 si sono rilevate variazioni in media del -40,4%: i ribassi più elevati sono stati nelle zone Nord e Centro Nord (-42,3%). Sui gruppi di ore F1, F2 e F3 si osserva una riduzione su tutte le fasce, nell'intorno del 41,5% rispetto al primo trimestre 2023.
L'andamento mensile rispetto all'anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:

Analogamente a quanto osservato sul mercato italiano, i prezzi esteri hanno mostrato variazioni al ribasso sia in termini congiunturali che tendenziali. Il mercato francese ha registrato una media di 63,0 euro/MWh nel primo trimestre 2024, segnando un decremento su base annuale del 51,7%, la più forte contrazione tra i principali mercati europei, fatta eccezione per la Spagna (calata del 53,4% attestandosi a una media di 44,9 euro/MWh). I prezzi tedeschi hanno segnato una variazione tendenziale negativa del 41,6%, con le quotazioni che hanno registrato una media di 67,7 euro/MWh.

| (Miliardi di m3 ) |
1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Servizi e usi civili | 11,4 | 11,5 | (1,1%) |
| Usi industriali | 3,0 | 3,0 | 0,3% |
| Usi termoelettrici | 5,0 | 5,3 | (5,7%) |
| Consumi e perdite di sistema | 0,6 | 1,0 | (41,9%) |
| Totale domanda | 19,9 | 20,7 | (3,9%) |
Fonte: Snam Rete Gas (2023 e gennaio 2024: dati bilancio definitivo, febbraio e marzo 2024: dati bilancio provvisorio).
Nel primo trimestre del 2024 i consumi di gas naturale sul territorio italiano si attestano a 19,9 miliardi di metri cubi, poco al di sotto rispetto allo stesso periodo del 2023 (-0,8 miliardi di metri cubi pari a -3,9%).
La domanda di gas del settore industriale chiude in parità con il primo trimestre dello scorso anno, registrando un totale pari a 3 miliardi di metri cubi (+0,3% vs. 2023). Nella prima metà di gennaio e nel mese di marzo sono evidenti i delta positivi rispetto agli stessi periodi del 2023, lasciando intravedere una leggera ripresa di questo settore.
Il settore della distribuzione (che comprende l'uso domestico, o residenziale, e i servizi) osserva una lieve contrazione rispetto al 2023 (-1,1% o -0,1 miliardi di metri cubi), dovuta a temperature mediamente superiori rispetto allo scorso anno (soprattutto nel mese di febbraio). Rimane in vigore il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale (introduzione di limiti di temperatura negli ambienti e di ore giornaliere di accensione dei riscaldamenti).
Il delta maggiore rispetto al primo trimestre del 2023 è evidente nel settore termoelettrico, in contrazione del 5,7% a causa degli elevati flussi in import e dell'elevata generazione da fonte rinnovabile (soprattutto dalla produzione idroelettrica) che hanno compresso lo spazio degli impianti termoelettrici. Rispetto al primo trimestre del 2023, l'Italia ha infine registrato minori esportazioni dalla rete nazionale (incluse nella voce "Consumi e perdite di sistema"), principalmente ai punti di uscita di Tarvisio e Gorizia.
In termini di fonti di approvvigionamento, il primo trimestre 2024 ha registrato:
Nel corso del primo trimestre dell'anno il prezzo del gas spot in Italia si è attestato a 31,0 c€/smc, registrando una contrazione del 48,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La variazione su base congiunturale è risultata anch'essa in calo, sebbene più contenuta, mostrando una diminuzione del 28,4%. Analizzando l'andamento mensile si osserva come nei primi due mesi dell'anno le quotazioni siano diminuite seguendo la scia del quarto trimestre del 2023, raggiungendo a febbraio il minimo da maggio 2021. I prezzi hanno poi lievemente ritracciato a marzo, pur mantenendosi ben al di sotto dei livelli dello scorso anno.
I ribassi sono avvenuti in un contesto europeo caratterizzato da un inverno per lo più mite, senza forti ondate di freddo, che ha limitato la domanda di riscaldamento per il secondo anno consecutivo, riducendo i prelievi dai siti di stoccaggio. Al 31 marzo 2024 i depositi europei erano infatti pieni per il 58,3%, quasi 3 punti percentuali in più rispetto a quanto registrato alla stessa data nell'anno scorso e significativamente più riforniti rispetto al 26,3% osservato nel 2022. Le temperature per tutto il trimestre sono state ben al di sopra della norma, in particolare a febbraio quando in Italia si sono registrati 3°C sopra la media storica, e hanno favorito un contenimento della domanda di gas che si è mantenuta inferiore rispetto ai primi trimestri del 2023 e 2022. A partire da metà gennaio l'inasprimento degli attacchi del gruppo

militare yemenita Houthi nel Mar Rosso ha costretto i carichi di gas naturale liquefatto (GNL) ad evitare l'attraversamento del Canale di Suez e a utilizzare la rotta più lunga, tramite il capo di Buona Speranza, per raggiungere l'Europa, comportando un aumento dei tempi di percorrenza. Tuttavia, non sono state registrate significative ripercussioni sui prezzi, in presenza di una contenuta domanda del mercato europeo e di un sistema globale ben rifornito, considerato anche che le tensioni geopolitiche non hanno causato riduzioni della produzione nei paesi mediorientali.
I mercati gas del Nord Europa hanno registrato movimenti al ribasso rispetto allo stesso periodo del 2023, in linea con quanto osservato in Italia: il TTF, principale riferimento per il gas in Europa, ha chiuso il primo trimestre 2024 a quota 29,0 c€/smc, con un calo del 49,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Lo spread PSV-TTF ha registrato una media di 1,9 c€/smc, in decremento del 43,5% rispetto al primo trimestre 2023, quando si era attestato a 3,4 c€/smc. La riduzione del differenziale tra i due hub è stata principalmente guidata dalle minori importazioni di gas dal Nord Europa attraverso Passo Gries - diminuite del 22% su base annuale - a causa della limitata domanda di gas a livello nazionale. Inoltre, i terminali italiani di GNL hanno visto un incremento della loro operatività, grazie anche all'avvio commerciale dell'unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione di Piombino, i cui flussi hanno pesato per il 20% del totale delle importazioni di GNL nel primo trimestre del 2024. La quota del gas russo nel mix di importazioni ha continuato ad essere marginale e si è attestata all'8,2% in linea con quanto registrato nel primo trimestre 2023. L'annuncio dell'interruzione del terminale GNL di Livorno per manutenzione dal 1° marzo fino al 31 ottobre ha determinato un incremento dello spread sul mese di marzo.
L'andamento mensile del PSV rispetto all'anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:


Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dell'evoluzione normativa e regolatoria relativa al primo trimestre 2024 per i diversi ambiti del business aziendale.
Delibera ARERA 60/2024/R/eel "Chiusura dell'istruttoria conoscitiva, avviata con deliberazione dell'Autorità 475/2023/R/eel, in merito alla formazione dei prezzi di sbilanciamento, a seguito dell'avvio dell'operatività di Terna sulla piattaforma europea "PICASSO" e ulteriori disposizioni in merito" - Con la Delibera 60/2024 l'Autorità chiude l'istruttoria conoscitiva in merito alla formazione dei prezzi di sbilanciamento, approvando il rapporto di sintesi delle analisi svolte e adottando alcune disposizioni volte ad affrontare le anomalie riscontrate a seguito dell'avvio, nel luglio 2023, della partecipazione del sistema italiano alla piattaforma europea PICASSO per lo scambio della aFRR (Automatic Frequency Restoration Reserve, equivalente alla riserva secondaria in Italia).
Dalle analisi svolte da ARERA, relative al periodo di riferimento luglio 2023 – ottobre 2023, emerge in modo evidente come l'accadimento di prezzi di sbilanciamento anomali sia riconducibile a picchi di prezzo, sia positivi che negativi, emersi sulla piattaforma aFRR. In particolare, la quasi totalità degli eventi è riconducibile alla situazione in cui Terna esprime sulla piattaforma aFRR un fabbisogno a scendere superiore rispetto alle risorse nazionali condivise sulla piattaforma stessa, con la conseguente necessità di "importare" capacità a scendere estera acquistata a qualunque prezzo (le offerte italiane sono sottoposte ad un floor pari a 0 €/MWh), anche negativo (la frontiera che connette l'Italia con gli altri Paesi della piattaforma è quella Italia-Austria). Nel periodo di analisi i Paesi che hanno partecipato alla piattaforma PICASSO sono Italia, Austria, Germania e Repubblica Ceca.
La principale tra le misure adottate da ARERA per far fronte alla problematica emersa consiste nella sospensione temporanea della partecipazione operativa alla piattaforma PICASSO (avvenuta a partire dal 15 marzo 2024), come peraltro richiesto dalle principali associazioni di settore (es. Elettricità Futura ed Energia Libera) già nel settembre 2023 dopo che gli operatori (tra cui Edison) avevano segnalato le prime anomalie relative alla formazione dei prezzi di sbilanciamento. La sospensione resterà valida in attesa dell'approvazione e dell'implementazione, previste nel corso dell'anno, delle misure di mitigazione delle anomalie di prezzo sulla piattaforma PICASSO proposte dai TSO a livello europeo.
ARERA richiede, inoltre, a Terna di fornire ulteriori analisi in merito al funzionamento della piattaforma e di valutare possibili modelli di partecipazione alternativi ed avvia un'attività di monitoraggio delle modalità con cui Terna dimensiona le riserve da approvvigionare su MSD (in forte riduzione negli ultimi anni).
Si sottolinea come il livello elevato (in valore assoluto) dei prezzi di sbilanciamento anomali, con l'imprevedibilità del verificarsi di questi, espone gli operatori come Edison a un quadro tendenzialmente più rischioso. La natura delle problematiche e le dinamiche non trasparenti di funzionamento della piattaforma aFRR rendono questi rischi finanziari difficilmente gestibili.

Aste per l'assegnazione di nuova capacità di rigassificazione della Floating Storage Regassification Unit di Ravenna - Con Delibera 16/2024/R/gas ARERA ha approvato la "Procedura di primo conferimento della capacità di rigassificazione" e il "Codice di rigassificazione" del nuovo impianto di Ravenna, gestito da FSRU Italia. ARERA ha disposto che le prime procedure di conferimento siano limitate all'offerta del prodotto ventennale e ai prodotti di capacità con durata pari almeno a cinque anni. Come modalità di allocazione è stato disposto lo svolgimento di "Asta aperta ascendente" con:
La procedura approvata prevede che le offerte siano selezionate sulla base del maggior ritorno atteso confrontando le offerte relative al prodotto ventennale con combinazioni di prodotti di durata inferiore sulla base del merito economico, anche considerando le eventuali opzioni di estensione.
Il corrispettivo di assegnazione è stato definito come pari alla somma del premio unitario definito in esito alla procedura concorsuale e del corrispettivo base d'asta a sua volta pari alla somma di un corrispettivo fisso per la capacità di rigassificazione e del corrispettivo unitario di capacità di trasporto. I soggetti che risulteranno aggiudicatari della capacità di rigassificazione nelle prime aste potranno scegliere, entro 15 giorni dalla pubblicazione della tariffa di rigassificazione per l'anno 2025, l'applicazione della tariffa di rigassificazione in luogo del corrispettivo fisso per la capacità di rigassificazione.
Criteri Tariffari servizio di trasporto periodo 2014-2019 - Con il Documento per la consultazione (D.CO.) 103/2024/R/gas l'Autorità delinea i propri orientamenti finali in ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato (CdS) n. 8523/2022 e n. 7386/2023 relative ai contenziosi promossi da Enel Trade Spa contro i criteri di regolazione della tariffa di trasporto 2014-2017 (4PTR) e del periodo 2018-2019 (periodo transitorio), contenziosi rispetto ai quali nel merito Edison è intervenuta ad opponendum di Enel e a sostegno di ARERA. Il D.CO. prefigura il ricalcolo delle tariffe di trasporto dal 2015 al 2019 sui punti di entrata e di uscita dalla rete nazionale sulla base di una metodologia "a matrice" modificata ad hoc per la rimozione degli elementi ritenuti distorsivi in sede di giudizio. L'effetto di tale ricalcolo, fatta eccezione per l'anno 2014, comporta mediamente sui punti di entrata del Mezzogiorno d'Italia (Gela e Mazara del Vallo) una riduzione dei corrispettivi del 3,4% e sugli altri punti un incremento dell'11,6%. Per quanto riguarda i punti di uscita, invece, il ricalcolo comporta rispettivamente una riduzione media dei corrispettivi del 7,2% e un incremento degli stessi pari al 4,8%. Considerando la necessità di tutelare la stabilità e credibilità del mercato nazionale del gas, ARERA prospetta che ciascun utente del trasporto ricalcoli per tutto il periodo interessato, su tutti i punti di entrata e di uscita dalla rete nazionale, la propria posizione netta in base ai corrispettivi ricalcolati e proceda successivamente a presentare istanza di rimborso all'impresa di trasporto in caso di rideterminazione a credito. Il gettito sarà recuperato attraverso una componente tariffaria addizionale analoga in euro/Smc da applicare in futuro, su un orizzonte temporale annuale o pluriennale, ai punti di uscita diversi dai punti di interconnessione.
Aste stoccaggio gas per l'anno termico stoccaggio 2024-2025 - Con la Delibera 605/2023/R/gas ARERA, ai sensi dell'Articolo 5, comma 2, del Decreto del MASE 31 marzo 2023, ha previsto la possibilità per le imprese di stoccaggio, già a partire da gennaio 2024 e anche per l'anno termico 2024-2025, di replicare l'offerta fatta nel 2023 dei servizi di riempimento in controflusso e di giacenza residua. Edison Stoccaggio ha quindi offerto tali servizi nel corso del primo trimestre 2024 conferendo circa 270 MSmc per il servizio di giacenza residua e circa 131 MSmc per il servizio di controflusso.

A seguito del Decreto MASE del 28 marzo 2024 che ha disciplinato le modalità di allocazione delle capacità di stoccaggio per l'anno termico stoccaggio 2024-2025, ARERA ha pubblicato la Delibera 129/2023/R/gas recante le disposizioni per l'organizzazione delle procedure per il conferimento delle capacità (aste).
Edison Stoccaggio ha quindi tenuto le aste per il servizio di Modulazione e per quello di Punta di Punte Costanti rispettivamente il 4 e l'8 aprile 2024, conferendo integralmente le capacità offerte (rispettivamente circa 438 MSmc e 60 MSmc).
Riconoscimento Costi Operativi Incrementali (CONI) di Edison Stoccaggio 2012/2014 - Con la Delibera 450/2023/R/gas ARERA avviò un procedimento di ottemperanza alla sentenza 1399/2023 del TAR Lombardia, favorevole a Edison Stoccaggio, volto alla determinazione dei costi operativi incrementali da riconoscere a Edison Stoccaggio per gli anni 2012, 2013 e 2014. Con la suddetta Delibera fu richiesto a Edison Stoccaggio di sottoporre all'approvazione di ARERA la proposta di rideterminazione del ricavo unitario (CVS – Corrispettivo Variabile Stoccaggio) relativo al 2012, 2013 e 2014, e l'ammontare di CONI da riconoscere. Tale proposta è stata inviata da Edison Stoccaggio ad ARERA il 30 novembre 2023 ed è stata poi integrata il 19 gennaio 2024. Con la Delibera 18/2024/R/gas ARERA ha chiuso il procedimento di ottemperanza alla sentenza 1399/2023 del TAR Lombardia rideterminando, secondo i criteri della proposta inviata da Edison Stoccaggio, i corrispettivi CVS per gli anni 2012-2014 e disponendo quindi un conguaglio in favore di Edison Stoccaggio complessivamente pari a circa 1,7 milioni di euro. Tale conguaglio è stato poi erogato da CSEA il 1° marzo 2024.
Fine del mercato tutelato del gas naturale - Il Servizio di tutela del gas per i clienti non vulnerabili si è concluso il 31 dicembre 2023 e pertanto dal 1° gennaio 2024 non è più possibile sottoscrivere contratti in questo ambito. Per accompagnare il passaggio al mercato libero dei clienti di gas naturale, famiglie e condomini, l'Autorità ha previsto un percorso graduale per dare la possibilità a ciascuno di scegliere l'offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze, assicurando al contempo la continuità della fornitura e adeguati obblighi informativi in capo ai venditori. Infatti, con le Delibere 100/2023/R/GAS e 102/2023/R/GAS, l'Autorità ha regolato le modalità con le quali i venditori di gas naturale hanno gestito la rimozione del prezzo tutelato, prevista dal DL Aiuti-quater e la contestuale identificazione dei clienti vulnerabili per cui è stata definita una tariffa dedicata. Ai sensi dei sopramenzionati provvedimenti i venditori hanno proposto ai propri clienti non identificati come vulnerabili l'offerta di mercato libero recante la stima della spesa annua di valore inferiore tra quelle disponibili nel proprio portafoglio di offerte rivolte ai clienti domestici o ai condomini con uso domestico, calcolata secondo i criteri del Regolamento del Portale Offerte. Da gennaio ai clienti finali che non hanno aderito alle nuove condizioni di fornitura proposte, né sottoscritto un diverso contratto di mercato libero, è stata applicata la stessa struttura di prezzo delle offerte PLACET di gas naturale a prezzo variabile. Ai clienti identificati come vulnerabili è stata invece applicata la tariffa a loro dedicata che prevede modalità analoghe a quelle previste per l'attuale servizio di tutela gas. Entro la fine di ciascun mese l'Acquirente Unico (AU) provvederà ad un aggiornamento mensile della condizione di vulnerabilità che riguarderà solamente i soggetti titolari di bonus sociale per disagio economico, nonché i clienti finali di età superiore a 75 anni in quanto tali informazioni sono già nella disponibilità di AU, mentre per le restanti casistiche (soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 della legge 104/92 e residenti in strutture abitative di emergenza) sarà il venditore a dover raccogliere l'eventuale titolarità dei requisiti attraverso autocertificazione. Per tutti i clienti sono state inoltre inviate specifiche informative al fine di renderli edotti del superamento della tutela di prezzo e dei propri diritti e modalità di sottoscrizione delle offerte dedicate ad ogni categoria di utenza.
Ad ogni modo, il consumatore potrà scegliere un'offerta nel mercato libero in qualsiasi momento senza interruzioni nel servizio.
Energia elettrica: disposizioni per la fine della tutela di prezzo, attivazione del Servizio a tutele graduali e trattamento dei clienti vulnerabili - Con il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica del 18 maggio 2023, n. 169 (cd. "Fine Tutela") sono stati disciplinati i criteri e le modalità per il passaggio al mercato libero dei

clienti domestici non vulnerabili riforniti nell'ambito del servizio di maggior tutela e le disposizioni per assicurare l'erogazione del Servizio a Tutele Graduale (STG) come servizio di ultima istanza.
ARERA, con la Delibera 362/2023/R/eel, ha definito la disciplina per l'erogazione del STG per i clienti domestici non vulnerabili dell'energia elettrica (ca. 5,5 milioni) e le connesse aste per la selezione degli operatori che effettueranno il servizio che si sono svolte il 10 gennaio 2024 ai sensi del Decreto Energia Legge n. 181/2023.
A valle della pubblicazione degli esiti delle aste, Edison risulta aggiudicataria di quattro lotti per cui ha presentato le proprie offerte: Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana. In particolare, si tratta di: Area Sud 3 (Avellino, Benevento, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena); Area Sud 5 (Bari, Frosinone, Latina); Area Sud 8 (Catanzaro, Crotone, Lecce, Reggio-Calabria, Vibo-Valentia); Area Sud 9 (Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa).
Il medesimo Decreto Energia Legge n. 181/2023 posticipa oltre che la data di svolgimento delle aste anche la data di attivazione del STG fissandolo al 1° luglio 2024 (rispetto al previsto 1° aprile). Rimane invece invariata la data di conclusione del periodo di assegnazione del servizio, fissata al 31 marzo 2027, in coerenza con quanto disposto dal Decreto Ministeriale del 17 maggio 2023 che, inoltre, contiene disposizioni per l'assegnazione mediante procedure competitive di un servizio dedicato ai consumatori vulnerabili. Al momento però, con separato provvedimento (Delibera 383/2023), ARERA ha definito solamente le modalità di identificazione dei clienti vulnerabili dell'energia elettrica che non sono stati oggetto delle procedure ad asta STG ma continueranno ad essere serviti, anche successivamente al 1° luglio 2024, nel Servizio di Maggior Tutela e riceveranno delle informative per essere edotti dei loro diritti.
Contributo per il funzionamento di ARERA per l'anno 2023 - Con Delibera 395/2023/A l'Autorità ha approvato le aliquote per il versamento del contributo di funzionamento dovuto dagli operatori per l'anno 2023 mantenendole inalterate rispetto al 2022. In base alla relativa procedura operativa, pubblicata con determina 64/2023 – DAGR, gli operatori hanno provveduto al suddetto versamento in base alle aliquote fissate entro il 15 novembre 2023; tuttavia, a fronte di una segnalazione interassociativa che ha messo in luce valori economici significativamente superiori alle previsioni per effetto della forte volatilità dei prezzi di energia elettrica e gas, l'Autorità con Delibera 562/2023/A ha successivamente disposto l'introduzione di un intervento regolatorio straordinario con l'obiettivo di limitare gli impatti economici della contribuzione da parte dei soggetti regolati dei settori dell'energia elettrica e del gas. Tale misura ha consentito a questi operatori, tra cui Edison, di richiedere il rimborso del 40% dell'importo precedentemente versato, rimborso successivamente riconosciuto, almeno per quanto riguarda la Edison Spa, il 28 febbraio 2024.
Decreto-Legge 9 dicembre 2023 n.181 (cd. "Sicurezza energetica") recante "Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023" – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 dicembre 2023 n.287, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 febbraio 2024, n. 11, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 7 febbraio 2024.
A valle dell'esame parlamentare, il provvedimento contiene, in particolare, disposizioni in relazione alle procedure per l'individuazione degli esercenti del servizio tutele graduali per i clienti non vulnerabili e all'assegnazione del cd. "servizio di vulnerabilità". Viene, inoltre, istituito un fondo di compensazione e riequilibrio ambientale per le regioni che ospitano impianti FER e si introduce la disciplina di un nuovo regime incentivante gli investimenti in capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Inoltre, sono contenute norme in materia di autoconsumo per i soggetti energivori; di "gas release" per i clienti gasivori; di rigassificazione di gas naturale liquefatto; di concessioni geotermiche; di impianti a bioliquidi; di condensatori ad aria; di stoccaggio di CO2; di eolico off-shore e di teleriscaldamento.
Decreto-Legge 2 marzo 2024 n.19 (cd. "PNRR") recante "Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)" – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 marzo 2024, n. 52. Il provvedimento dovrà essere convertito in legge entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il Decreto-Legge contiene, in particolare, disposizioni volte a individuare le risorse per finanziare gli interventi previsti dal capitolo REPowerEU del PNRR, nonché ad apportate alcune modifiche alla governance del Piano stesso. Vengono poi introdotte alcune disposizioni in materia di efficientamento energetico e di sicurezza sul lavoro. Infine, si prevede l'istituzione del Piano Transizione 5.0, volto a sostenere nuovi investimenti in beni materiali ed immateriali da parte di determinate imprese, anche al fine di conseguire una riduzione dei consumi energetici.
Il provvedimento è volto a stimolare la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell'autoconsumo diffuso in Italia. In particolare, si prevedono due modalità: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i 5.000 abitanti; una tariffa incentivante sull'energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale, articolata in base a tre classi di potenza, con maggiorazione per impianti localizzati nel Centro e nel Nord Italia.
In data 10 gennaio 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento (UE) 2024/223 che modifica il Regolamento emergenziale (UE) 2022/2577, il quale ha istituito un quadro temporaneo per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili. Il provvedimento stabilisce infatti una serie di norme per accelerare il permitting di nuovi progetti, con particolare attenzione alle iniziative in grado di accelerare velocemente la diffusione delle energie rinnovabili (repowering, solare su tetto e pompe di calore). Il regolamento originario è applicabile fino al 30 giugno 2024 ed è ora stato esteso fino al 30 giugno 2025.

| (in milioni di euro) | 1° trimestre 2024 | 1° trimestre 2023 (*) |
|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 4.066 | 6.102 |
| Altri ricavi e proventi | 6 5 |
5 0 |
| Totale ricavi | 4.131 | 6.152 |
| Costi per commodity e logistica (-) | (3.220) | (5.314) |
| Altri costi e prestazioni esterne (-) | (186) | (190) |
| Costi del personale (-) | (109) | (97) |
| (Svalutazioni) ripristini di valore su crediti | (2) | 4 |
| Altri oneri (-) | (19) | (23) |
| Margine operativo lordo | 595 | 532 |
| Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) | 1 8 |
2 8 |
| Ammortamenti (-) | (116) | (103) |
| (Svalutazioni) ripristini di valore su immobilizzazioni | - | - |
| Altri proventi (oneri) Attività non Energy | (3) | (3) |
| Risultato operativo | 494 | 454 |
| Proventi (oneri) finanziari netti sul debito | 9 | - |
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | (7) | (5) |
| Proventi (oneri) su cessione crediti pro-soluto | (16) | (15) |
| Proventi (oneri) da partecipazioni | 1 | (1) |
| Risultato prima delle imposte | 481 | 433 |
| Imposte sul reddito | (147) | (127) |
| Risultato netto da Continuing Operations | 334 | 306 |
| Risultato netto da Discontinued Operations | 8 | 5 |
| Risultato netto | 342 | 311 |
| di cui: | ||
| Risultato netto di competenza di terzi | 2 0 |
2 3 |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | 322 | 288 |
(*) I valori del 1° trimestre 2023 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.

| 31.03.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|
| (in milioni di euro) | ||
| ATTIVITA' | ||
| Immobili, impianti e macchinari | 3.771 | 3.811 |
| Immobilizzazioni immateriali | 389 | 387 |
| Avviamento | 2.108 | 2.107 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 294 | 291 |
| Altre attività finanziarie immobilizzate | 8 6 |
8 9 |
| Attività per imposte anticipate | 393 | 401 |
| Crediti per imposte non correnti | 2 | 2 |
| Altre attività non correnti | 295 | 229 |
| Fair Value | 190 | 181 |
| Attività per leasing finanziari | 1 5 |
1 5 |
| Totale attività non correnti | 7.543 | 7.513 |
| Rimanenze | 9 2 |
174 |
| Crediti commerciali | 2.343 | 2.561 |
| Crediti per imposte correnti | 3 6 |
3 6 |
| Altre attività correnti | 440 | 376 |
| Fair Value | 723 | 1.037 |
| Attività finanziarie correnti | 149 | 149 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale attività correnti |
1.701 5.484 |
1.234 5.567 |
| Attività in dismissione | 564 | 547 |
| Totale attività | 13.591 | 13.627 |
| PASSIVITA' | ||
| Capitale sociale | 4.736 | 4.736 |
| Riserve e utili (perdite) portati a nuovo | 1.311 | 1.154 |
| Riserva di altre componenti del risultato complessivo | 7 5 |
5 5 |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | 322 | 515 |
| Totale patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante | 6.444 | 6.460 |
| Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza | 374 | 435 |
| Totale patrimonio netto | 6.818 | 6.895 |
| Benefici ai dipendenti | 3 3 |
3 3 |
| Fondi di smantellamento e ripristino siti | 129 | 127 |
| Fondi per rischi e oneri diversi | 234 | 171 |
| Fondi rischi su vertenze Attività non Energy | 746 | 761 |
| Passività per imposte differite | 9 0 |
8 5 |
| Altre passività non correnti | 122 | 116 |
| Fair Value | 111 | 152 |
| Debiti finanziari non correnti | 682 | 696 |
| Totale passività non correnti | 2.147 | 2.141 |
| Debiti commerciali | 2.048 | 2.246 |
| Debiti per imposte correnti | 394 | 257 |
| Altre passività correnti | 732 | 364 |
| Fair Value | 908 | 1.256 |
| Debiti finanziari correnti | 411 | 345 |
| Totale passività correnti | 4.493 | 4.468 |
| Passività in dismissione | 133 | 123 |
| Totale passività e patrimonio netto | 13.591 | 13.627 |

| (in milioni di euro) | Capitale Sociale | Riserve e utili (perdite) portati a nuovo |
Riserva di altre componenti del risultato complessivo |
Risultato netto di competenza di Gruppo |
Totale Patrimonio Netto attribuibile ai soci della controllante |
Patrimonio Netto attribuibile ai soci di minoranza |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 31 dicembre 2023 | 4.736 | 1.154 | 55 | 515 | 6.460 | 435 | 6.895 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | - | 515 | - | (515) | - | - | - |
| Distribuzione dividendi e riserve (*) | - | (358) | - | - | (358) | (81) | (439) |
| Altri movimenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale risultato netto complessivo | - | - | 20 | 322 | 342 | 20 | 362 |
| di cui: - Variazione del risultato complessivo - Risultato netto al 31 marzo 2024 |
- - |
- - |
20 - |
- 322 |
20 322 |
- 20 |
20 342 |
| Saldi al 31 marzo 2024 | 4.736 | 1.311 | 75 | 322 | 6.444 | 374 | 6.818 |



(*) L'Assemblea degli azionisti di Edison Spa, tenutasi in data 27 marzo 2024, ha deliberato di destinare una quota dell'utile dell'esercizio 2023, per complessivi 311 milioni di euro, a dividendo per le azioni di risparmio e ordinarie, e di distribuire agli azionisti un ulteriore importo per complessivi 47 milioni di euro da prelevare dalla riserva "utili portati a nuovo". L'ammontare totale, pari a 358 milioni di euro, è stato pagato in data 24 aprile 2024 e risulta iscritto al 31 marzo 2024 alla voce "Altre passività correnti". L'importo relativo al Patrimonio Netto attribuibile ai soci di minoranza si riferisce a dividendi di pertinenza di terzi azionisti distribuiti dalla controllata Edison Rinnovabili nel mese di marzo 2024.

| (in milioni di euro) | 1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 (*) |
Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Filiera Energia Elettrica | ||||
| Ricavi di vendita | 1.767 | 2.620 | (853) | (32,6%) |
| Margine operativo lordo | 329 | 249 | 80 | 32,1% |
| Filiera Attività Gas | ||||
| Ricavi di vendita | 2.683 | 4.296 | (1.613) | (37,5%) |
| Margine operativo lordo | 268 | 282 | (14) | (5,0%) |
| Filiera Corporate (1) | ||||
| Ricavi di vendita | 44 | 39 | 5 | 12,8% |
| Margine operativo lordo | (2) | 1 | (3) | n.s. |
| Elisioni | ||||
| Ricavi di vendita | (428) | (853) | 425 | 49,8% |
| Gruppo Edison | ||||
| Ricavi di vendita | 4.066 | 6.102 | (2.036) | (33,4%) |
| Margine operativo lordo | 595 | 532 | 63 | 11,8% |
| % sui ricavi di vendita | 14,6% | 8,7% | - | - |
(1) Include l'attività della Capogruppo Edison Spa pertinente alla gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune società holding e immobiliari.
(*) I valori del 1° trimestre 2023 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
I ricavi del primo trimestre 2024 mostrano un trend in diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 4.066 milioni di euro, attribuibile alle Filiere Attività Gas ed Energia Elettrica principalmente a causa della riduzione dello scenario prezzi.
Il margine operativo lordo si attesta a 595 milioni di euro, in incremento dell'11,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, soprattutto grazie al positivo contributo delle attività rinnovabili e all' incremento dei risultati della parte commerciale.
Si rimanda alle sezioni seguenti per un'analisi più approfondita dell'andamento nelle singole Filiere.
| (GWh) (1) | 1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzione Edison: | 4.703 | 4.512 | 4,2% |
| - termoelettrica | 3.367 | 3.666 | (8,2%) |
| - idroelettrica | 628 | 216 | 190,7% |
| - eolica e altre rinnovabili | 708 | 630 | 12,4% |
| Altri acquisti (grossisti, IPEX, ecc.) (2) | 4.980 | 5.184 | (3,9%) |
| Totale fonti | 9.683 | 9.696 | (0,1%) |
| Produzioni Attività EESM | 128 | 157 | (18,5%) |
(1) Un GWh è pari a un milione di kWh; riferito a volumi fisici.
(2) Al lordo delle perdite.
| (GWh) (1) | 1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Clienti finali (2) | 3.691 | 3.383 | 9,1% |
| Altre vendite (grossisti, IPEX, ecc.) | 5.992 | 6.313 | (5,1%) |
| Totale impieghi | 9.683 | 9.696 | (0,1%) |
| Vendite Attività EESM | 128 | 157 | (18,5%) |
(1) Un GWh è pari a un milione di kWh.
(2) Al lordo delle perdite.
Il Gruppo opera secondo un modello di business che prevede una separazione tra la gestione della generazione (termoelettrica e rinnovabili), le vendite al mercato finale (business e retail) e grossista, nonché le attività di compravendita tese a garantire adeguate politiche di segregazione e copertura del rischio sui portafogli citati, oltre che la massimizzazione della redditività attraverso l'ottimizzazione degli stessi.
Nell'ambito di tale modello, le produzioni di Edison si attestano a 4.703 GWh, in aumento del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
La produzione termoelettrica mostra un decremento dell'8,2%; gli impianti a minore efficienza sono stati penalizzati da condizioni di mercato meno favorevoli rispetto al 2023, mentre un contributo positivo è dato dalle produzioni dei nuovi impianti di Marghera Levante e Presenzano. La diminuzione dei volumi termoelettrici è stata più che compensata dalle produzioni idroelettriche, che mostrano un incremento del 190,7% attribuibile principalmente ad una maggiore idraulicità. Per quanto riguarda la produzione eolica e da altre fonti rinnovabili, si registra un incremento del 12,4% imputabile sostanzialmente all'elevata ventosità nel periodo e in parte alle maggiori produzioni di nuovi impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel corso dell'ultimo anno.
Le vendite ai clienti finali sono complessivamente aumentate del 9,1% principalmente grazie ad un incremento dei volumi sui segmenti Business e Retail.
Gli Altri acquisti e le Altre vendite sono in lieve riduzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno rispettivamente del 3,9% e del 5,1%; si ricorda, peraltro, che queste voci includono, oltre alle compravendite sul mercato wholesale, anche acquisti e vendite su IPEX legati al bilanciamento dei portafogli.
Si registra una riduzione dei volumi relativi alle attività dell'Energy & Environmental Services Market.

| (in milioni di euro) | 1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 1.767 | 2.620 | (32,6%) |
| Margine operativo lordo | 329 | 249 | 32,1% |
I ricavi di vendita del primo trimestre 2024 sono pari a 1.767 milioni di euro e risultano in riduzione del 32,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il margine operativo lordo si attesta a 329 milioni di euro, registrando un incremento di 80 milioni di euro.
Il settore termoelettrico mostra un trend in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a seguito di condizioni di mercato meno favorevoli.
Il settore delle rinnovabili ha conseguito un risultato in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; in particolare:
Le attività commerciali registrano un incremento dei risultati, in particolare sui segmenti Retail e Business, legati ad un miglioramento della marginalità unitaria. I risultati delle vendite di servizi a valore aggiunto (VAS) sono in leggero calo rispetto allo scorso anno.
I dati economici della Filiera Energia Elettrica includono i risultati dell'attività Energy & Environmental Services Market che, nel primo trimestre 2024, ha evidenziato un calo dell'11% dei ricavi di vendita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 259 milioni di euro (291 milioni di euro nel 2023). Il margine operativo lordo è in riduzione del 12,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, registrando 34 milioni di euro (39 milioni di euro nel 2023) da imputarsi principalmente a una flessione delle attività legate alla Pubblica Amministrazione, parzialmente compensata dalle attività Industry.

| (Gas in milioni di mc) | 1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 (*) |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzioni estero (1) | - | 34 | n.s. |
| Acquisti Long Term e altro import | 3.146 | 3.001 | 4,8% |
| Altri Acquisti | 1.225 | 718 | 70,6% |
| Variazione stoccaggi (2) | 123 | 222 | (44,6%) |
| Totale fonti | 4.494 | 3.975 | 13,1% |
| Produzioni in dismissione | 3,2 | 2,8 | 14,7% |
(1) Produzioni relative alla concessione in Algeria.
(2) Include perdite di rete; la variazione negativa indica immissione a stoccaggio.
(*) Dato 2023 riclassificato.
| (Gas in milioni di mc) | 1° Trimestre 2024 |
1 ° Trimestre 2023 (*) |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Usi civili | 338 | 342 | (1,2%) |
| Usi industriali | 1.347 | 1.180 | 14,2% |
| Usi termoelettrici | 1.002 | 980 | 2,2% |
| Vendite produzioni estero | - | 34 | n.s. |
| Altre vendite | 1.807 | 1.439 | 25,6% |
| Totale impieghi | 4.494 | 3.975 | 13,1% |
| Vendite Produzioni in dismissione | 3,2 | 2,8 | 14,7% |
(*) Dato 2023 riclassificato.
Gli acquisti di lungo termine di gas e gli altri acquisti sul mercato grossista sono in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno rispettivamente del 4,8% e del 70,6%; si ricorda che il portafoglio di contratti di importazione di lungo termine di Edison non include gas russo e che la concessione in Algeria è stata ceduta nel corso del mese di ottobre 2023. Gli stoccaggi registrano un'erogazione minore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per quanto riguarda gli impieghi, pari a 4.494 milioni di metri cubi, si registra un incremento delle vendite, in particolare per usi industriali e sul mercato grossista.
| (in milioni di euro) | 1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 (*) |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 2.683 | 4.296 | (37,5%) |
| Margine operativo lordo | 268 | 282 | (5,0%) |
(*) I valori del 1° trimestre 2023 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
I ricavi di vendita del primo trimestre 2024 si attestano a 2.683 milioni di euro, in riduzione del 37,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, da imputarsi principalmente allo scenario prezzi in flessione.

Il margine operativo lordo ammonta a 268 milioni di euro, in riduzione del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le attività commerciali registrano un lieve incremento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in particolare grazie ad un recupero di marginalità del segmento Retail.
| (in milioni di euro) | 1° Trimestre 2024 |
1° Trimestre 2023 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 44 | 39 | 12,8% |
| Margine operativo lordo | (2) | 1 | n.s. |
Nella Filiera Corporate confluiscono la parte dell'attività della capogruppo Edison Spa di gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico, e talune società holding e immobiliari.
I ricavi di vendita del primo trimestre 2024 mostrano un trend in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno principalmente grazie ai contratti di service verso le unità operative.
Il margine operativo lordo mostra invece un risultato in riduzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attribuibile in parte ad un leggero incremento dell'organico.

| 1° trimestre | 1° trimestre | ||
|---|---|---|---|
| (in milioni di euro) | 2024 | 2023 (*) | Variazione % |
| Margine operativo lordo | 595 | 532 | 11,8% |
| Variazione netta di fair value su derivati | 18 | 28 | (35,7%) |
| (commodity e cambi) | |||
| Ammortamenti | (116) | (103) | (12,6%) |
| (Svalutazioni) ripristini di valore su immobilizzazioni | - | - | n.s. |
| Altri proventi (oneri) Attività non Energy | (3) | (3) | 0,0% |
| Risultato operativo | 494 | 454 | 8,8% |
| Proventi (oneri) finanziari netti sul debito | 9 | - | n.s. |
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | (7) | (5) | (40,0%) |
| Proventi (oneri) su cessione crediti pro-soluto | (16) | (15) | (6,7%) |
| Proventi (oneri) da partecipazioni | 1 | (1) | n.s. |
| Imposte sul reddito | (147) | (127) | (15,7%) |
| Risultato netto da Continuing Operations |
334 | 306 | 9,2% |
| Risultato netto da Discontinued Operations | 8 | 5 | 60,0% |
| Risultato netto di competenza di terzi | 20 | 23 | (13,0%) |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | 322 | 288 | 11,8% |
(*) I valori del 1° trimestre 2023 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
Il Risultato netto da Continuing Operations è positivo per 334 milioni di euro, in incremento rispetto ai 306 milioni di euro del primo trimestre 2023.
Oltre alla dinamica dei margini industriali precedentemente commentata, su tale risultato hanno inciso principalmente:
Il Risultato netto da Discontinued Operations, positivo per 8 milioni di euro (5 milioni di euro nel primo trimestre 2023), include le voci di ricavi e proventi e di costi e oneri attribuibili alle attività di stoccaggio del gas, in dismissione.
Dopo aver attribuito il risultato netto di competenza di terzi, pari ad un utile di 20 milioni di euro, che riflette essenzialmente la positiva performance di Edison Rinnovabili (detenuta da Edison con una quota del 51%) e delle sue controllate, il Risultato netto di competenza di Gruppo è positivo per 322 milioni di euro (positivo per 288 milioni di euro nel primo trimestre 2023).
Di seguito si riportano i dettagli delle principali Altre voci del conto economico di Gruppo.

| Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) | Definibili di copertura | Definibili di copertura | Non definibili di | Totale variazione netta |
|---|---|---|---|---|
| (in milioni di euro) | (CFH) (*) | (FVH) | copertura | di fair value |
| 1° Trimestre 2024 | ||||
| Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici | (9) | (64) | 15 | (58) |
| Gestione del rischio cambio su commodity | - | 8 | - | 8 |
| Variazione di fair value contratti fisici (FVH) | - | 68 | - | 68 |
| Totale 2024 | (9) | 12 | 15 | 18 |
| 1° Trimestre 2023 | ||||
| Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici | (5) | 567 | 35 | 597 |
| Gestione del rischio cambio su commodity | - | (20) | - | (20) |
| Variazione di fair value contratti fisici (FVH) | - | (549) | - | (549) |
| Totale 2023 | (5) | (2) | 35 | 28 |
| (*) Si riferisce alla parte inefficace. |
La variazione netta di fair value registrata nel primo trimestre 2024 è legata alla variazione dei prezzi delle principali commodity di riferimento.
Il seguente grafico mostra il dettaglio degli ammortamenti per filiera.

| (in milioni di euro) | 1° trimestre | 1° trimestre | ||
|---|---|---|---|---|
| 2024 | 2023 | Variazioni | ||
| Oneri per attualizzazione fondi | (2) | (2) | - | |
| Utili (perdite) su cambi (*) | - | (3) | 3 | |
| Altro | (5) | - | (5) | |
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | (7) | (5) | (2) |
(*) Includono i risultati delle operazioni poste in essere con EDF Sa a copertura del rischio cambio.

Il totale indebitamento finanziario al 31 marzo 2024 evidenzia una liquidità di 571 milioni di euro (liquidità di 160 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
(in milioni di euro)

Di seguito si riporta l'analisi della variazione dell'indebitamento finanziario:


I principali flussi di cassa del periodo derivano dalla positiva performance operativa commentata precedentemente, dal pagamento dei dividendi di pertinenza dei soci di minoranza e da investimenti netti per 65 milioni di euro, che includono principalmente:
Di seguito si riporta la composizione del Totale indebitamento finanziario, definito dagli Orientamenti ESMA pubblicati in data 4 marzo 2021 che CONSOB ha chiesto di adottare a partire dal 5 maggio 2021.
| Totale indebitamento finanziario (in milioni di euro) |
31.03.2024 | 31.12.2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debito finanziario non corrente | 682 | 696 | (14) |
| - Debiti verso banche | 412 | 416 | (4) |
| - Debiti verso società del Gruppo EDF | - | - | - |
| - Debiti per leasing | 269 | 279 | (10) |
| - Debiti verso altri finanziatori | 1 | 1 | - |
| Altre passività non correnti | 45 | 39 | 6 |
| Indebitamento finanziario non corrente | 727 | 735 | (8) |
| Debito finanziario corrente (esclusa la parte corrente del debito | |||
| finanziario non corrente) | 281 | 219 | 62 |
| - Debiti verso banche | 195 | 117 | 78 |
| - Debiti verso società del Gruppo EDF | 10 | 11 | (1) |
| - Debiti da valutazione di derivati cash flow hedge | - | - | - |
| - Debiti verso altri finanziatori | 76 | 91 | (15) |
| Parte corrente del debito finanziario non corrente | 130 | 126 | 4 |
| - Debiti verso banche | 78 | 75 | 3 |
| - Debiti per leasing | 52 | 51 | 1 |
| Attività finanziarie correnti | (133) | (132) | (1) |
| - Crediti verso società del Gruppo EDF | (5) | (4) | (1) |
| - Crediti da valutazione di derivati cash flow hedge | (1) | - | (1) |
| - Altre attività finanziarie correnti (°) | (127) | (128) | 1 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.701) | (1.234) | (467) |
| Indebitamento finanziario corrente netto | (1.423) | (1.021) | (402) |
| Indebitamento finanziario netto Attività in dismissione | 125 | 126 | (1) |
| Totale indebitamento finanziario | (571) | (160) | (411) |
| di cui: | |||
| Indebitamento finanziario lordo | 1.138 | 1.080 | 58 |
| di cui Altre passività non correnti | 4 5 |
3 9 |
6 |
| Liquidità | (1.709) | (1.240) | (469) |
(°) Al 31 marzo 2024 includono crediti finanziari verso Attività in dismissione per 125 milioni di euro (126 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Nel primo trimestre 2024, la significativa generazione di cassa, che beneficia degli ottimi risultati della gestione operativa, incrementa ulteriormente la posizione di liquidità del Gruppo e più che compensa una leggera crescita temporanea del debito lordo.
L'indebitamento finanziario non corrente risulta in lieve decremento rispetto al 31 dicembre 2023, per effetto della riclassifica tra i debiti finanziari correnti delle quote in scadenza dei debiti.

Controllo %
Il debito finanziario corrente aumenta rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per effetto di maggiori scoperti temporanei sui conti correnti ordinari per la normale gestione operativa.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono pari a 1.701 milioni di euro, in deciso incremento rispetto ai 1.234 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e sono prevalentemente costituite da disponibilità di conto corrente con EDF Sa per 1.663 milioni di euro (1.201 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Lo scoperto di conto corrente di tesoreria con EDF Sa, pari a 199 milioni di euro, al 31 marzo 2024 non è utilizzato.
Al 31 marzo 2024 il gruppo Edison dispone di linee di credito committed non utilizzate per un totale di 1.162 milioni di euro rappresentate:

La composizione dell'indebitamento finanziario lordo rispetto al 31 dicembre 2023 non evidenzia significative variazioni oltre al già descritto incremento degli scoperti temporanei sui conti correnti ordinari per la normale gestione operativa.
| (in milioni di euro) | 31.03.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Iscritto tra: | Crediti | Debiti | Netto | Crediti | Debiti | Netto | |
| - Attività (passività) finanziarie | 1 | - | 1 | - | - | - | |
| - Attività (passività) non correnti | 190 | (111) | 7 9 |
181 | (152) | 2 9 |
|
| - Attività (passività) correnti | 722 | (908) | (186) | 1.037 | (1.256) | (219) | |
| Fair Value iscritto nelle attività e passività (a) | 913 | (1.019) | (106) | 1.218 | (1.408) | (190) | |
| di cui di (a) riferito a: | |||||||
| - gestione rischio tassi di interesse | 1 | - | 1 | - | - | - | |
| - gestione rischio tassi di cambio | 4 0 |
(5) | 3 5 |
2 9 |
(21) | 8 | |
| - gestione rischio su commodity | 825 | (684) | 141 | 1.112 | (959) | 153 | |
| - Fair value su contratti fisici | 4 7 |
(330) | (283) | 7 7 |
(428) | (351) |
Rispetto ai valori iscritti al 31 dicembre 2023 la diminuzione dei crediti e dei debiti è dovuta alla generale diminuzione dei prezzi registrata nel periodo su tutti i mercati delle commodities. Per approfondimenti sulla dinamica dei prezzi delle commodities si rimanda ai paragrafi sul Quadro economico di riferimento e sull'Andamento del mercato energetico italiano.
Nel seguito si riporta invece la variazione della riserva di Cash Flow Hedge correlata ai contratti derivati e riferibile alla sospensione a patrimonio netto della parte efficace dei contratti derivati stipulati per la copertura del rischio prezzo e cambio delle commodity energetiche e del rischio tasso di interesse. Gli importi rilevati direttamente a patrimonio netto vengono riflessi nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.
| (in milioni di euro) | Riserva lorda | Imposte differite | Riserva netta | |
|---|---|---|---|---|
| Valore iniziale al 31.12.2023 | 67 | (18) | 49 | |
| Variazione del periodo | 24 | (7) | 17 | |
| Valore al 31.03.2024 | 91 | (25) | 66 |
La variazione registrata nel periodo e la riserva al 31 marzo 2024 sono essenzialmente correlate al fair value netto dei derivati in essere a copertura del rischio commodity e cambio associato alle formule presenti sia nei contratti di vendita che in quelli di approvvigionamento gas sottoscritti da Edison per la gestione dei propri asset fisici e contrattuali. Il valore, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2023, riflette la diminuzione dei prezzi registrata nel periodo con riferimento a tutti i mercati delle commodities, rispetto ai prezzi fissati con le coperture in essere.

Sulla base dei risultati del primo trimestre, che beneficiano di una stagionalità positiva, e considerato il permanere delle tensioni geopolitiche internazionali, oltre che della conseguente volatilità del mercato, il Gruppo Edison conferma per il 2024 un livello minimo di EBITDA di 1,5 miliardi di euro.
Non si segnalano eventi di rilievo successivi al 31 marzo 2024.
Milano, 3 maggio 2024 Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato
Nicola Monti

I dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari di Edison Spa Ronan Lory e Roberto Buccelli dichiarano, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2 del Testo Unico della Finanza (D.Lgs. 58/1998) che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Milano, 3 maggio 2024
I Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili societari Ronan Lory Roberto Buccelli
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