Management Reports • Mar 1, 2021
Management Reports
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VOLUME 1


Siamo la più antica società energetica in Europa, tra i leader del settore in Italia. Siamo impegnati in prima linea nella sfida della transizione energetica, attraverso obiettivi di sostenibilità nel campo delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica, della digitalizzazione e del mercato finale.
Vendiamo energia elettrica, gas naturale e servizi energetici ed ambientali a 1,6 milioni di clienti finali. Siamo un operatore integrato lungo la catena del valore dell'elettricità: dalla produzione fino alla distribuzione e vendita della componente energetica. Abbiamo un parco di produzione di energia elettrica altamente flessibile ed efficiente, composto da impianti termoelettrici a ciclo combinato a gas, idroelettrici, eolici e solari.
Siamo un operatore chiave nel mercato dei servizi energetici e ambientali e l'interlocutore ideale per industrie, PMI, ospedali e Pubblica Amministrazione. Operiamo a livello nazionale e internazionale e disponiamo di una preziosa esperienza e know how per supportare i clienti a individuare insieme le migliori soluzioni ai loro bisogni.
Nel settore del gas siamo impegnati nella diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento per la transizione e la sicurezza del sistema energetico nazionale. Abbiamo allo studio la realizzazione di nuove infrastrutture per l'importazione di gas e gestiamo attività di stoccaggio. Siamo inoltre impegnati nello sviluppo della prima catena logistica integrata di Small Scale GNL (impianti di gas naturale liquefatto su piccola scala), a supporto della mobilità sostenibile pesante e marittima. Siamo tra i protagonisti della transizione energetica in Italia, generando valore per il Paese con la realizzazione di infrastrutture chiave per la sua decarbonizzazione, in linea con il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) e con gli obiettivi del Green Deal Europeo.

Signori Azionisti,
in questo difficile 2020 appena trascorso, Edison si è distinta su due fronti essenziali: la responsabilità sociale a sostegno del Paese e l'accelerazione della propria svolta strategica nel segno della transizione energetica in piena sintonia col Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).
Sotto il primo profilo, durante l'emergenza sanitaria abbiamo garantito al Paese la produzione di energia con continuità e sicurezza attraverso la piena operatività delle centrali, dei servizi energetici e della fornitura di energia nei siti dei clienti. Grazie al lavoro delle sue persone impegnate in prima linea, Edison ha assicurato la piena operatività di 67 ospedali e di 462 presidi sanitari su tutto il territorio nazionale, supportandoli nella realizzazione di nuove aree di cura come i reparti di rianimazione.
Attraverso il programma "Edison per l'Italia", l'azienda si è posta al fianco dei clienti più vulnerabili, consentendo la dilazione del pagamento delle bollette. Allargando lo sguardo alla collettività nel suo complesso, abbiamo donato quasi 2,5 milioni di euro per aiutare le strutture sanitarie e alcuni operatori del terzo settore fortemente impegnati nel fronteggiare l'emergenza. Tutto ciò è stato possibile anche grazie all'ampia partecipazione degli uomini e delle donne di Edison, il cui contributo è stato raddoppiato dall'azienda.
Mentre venivano messe in atto iniziative in favore delle comunità e del territorio nazionale, Edison ha proseguito il cammino verso il nuovo profilo di leader della transizione energetica e operatore responsabile. Se il 2019 era stato l'anno della ridefinizione dell'orientamento strategico, con l'annunciata vendita delle attività di esplorazione e produzione degli idrocarburi (E&P), il 2020 è stato l'anno della realizzazione di questi obiettivi. A metà dicembre è stata perfezionata la cessione delle attività E&P italiane, egiziane, greche, inglesi e croate a Energean, mentre alla fine di dicembre è stato concluso un contratto di vendita delle attività E&P norvegesi con Sval Energi, che dovrebbe chiudersi nei primi mesi del 2021.
Con queste operazioni, abbiamo attuato la strategia di uscita dal settore dell'esplorazione e produzione di idrocarburi – restano in portafoglio le sole attività algerine, il cui disinvestimento è previsto successivamente. È un passo fondamentale che permette di liberare risorse a sostegno dei settori di sviluppo strategico dell'azienda, come la generazione da fonti rinnovabili e gas di ultima generazione, i servizi ai clienti, l'efficienza energetica e la mobilità sostenibile, in un percorso di affermazione del ruolo crescente di Edison nella transizione energetica del Paese.
Nel settore fotovoltaico, Edison ha depositato circa 200 MW di istanze autorizzative, ha avviato la costruzione del campo di Aidone (44 MW) e sta terminando la costruzione del campo di Agira (4,5 MW), entrambi in Sicilia.
Nel settore eolico, proprio con l'obiettivo di rafforzare la propria posizione di mercato e sfruttare le sinergie industriali col resto del portafoglio rinnovabile, Edison ha firmato a inizio gennaio un accordo con F2i per il riacquisto del 70% del capitale di E2i. Con 1GW di capacità installata Edison è oggi il secondo operatore nazionale. Nel corso del 2020 si sono quasi completate le integrali ricostruzioni condotte da E2i in Abruzzo per complessivi 43 MW, inoltre, è stato autorizzato il progetto greenfield di Mazara del Vallo 2 (28,8 MW), per il quale è imminente l'apertura del cantiere.
Nel settore della generazione a gas, nel 2020 sono proseguiti i lavori per la costruzione della centrale di Marghera Levante ed è stato avviato il cantiere di Presenzano. A dicembre è arrivata a Marghera la turbina a gas ad alta efficienza GT36, la cosiddetta "Monte Bianco", un esempio di eccellenza italiana, la più performante realizzata in Europa, con un rendimento energetico pari al 63%; la centrale di Marghera Levante assicurerà una riduzione delle emissioni specifiche di anidride carbonica (CO2) del 40% rispetto alla media del parco termoelettrico nazionale ed emissioni di ossido di azoto (NOx) più basse di oltre il 70%.
Nella stessa prospettiva di sostenibilità figura il crescente impegno negli utilizzi green del gas, attraverso lo sviluppo di infrastrutture small scale LNG e la produzione di biometano per favorire la decarbonizzazione degli usi finali (industria e trasporto). Nell'anno appena trascorso è iniziata la costruzione di una nave metaniera di piccola taglia dedicata alle attività Small Scale LNG e del deposito costiero di Ravenna che entrerà in esercizio nel 2021, confermando il calendario stabilito in era pre-Covid-19. È il primo passo nella creazione della catena logistica integrata di gas naturale liquefatto su piccola scala che Edison sta sviluppando a beneficio della decarbonizzazione del settore dei trasporti.
Ancora nel segno della sostenibilità e sulla frontiera dell'innovazione, a gennaio di quest'anno Edison si è impegnata con Tenaris e Snam per avviare la prima applicazione dell'idrogeno verde su scala industriale in Italia, un contributo importante verso la decarbonizzazione del settore siderurgico.

La prossimità al mercato finale è un altro tratto distintivo della nostra strategia insieme all'offerta di servizi ad alto valore aggiunto. La rete di punti di contatto su tutto il territorio nazionale è stata estesa e, dove la prossimità fisica non è stata possibile, come durante il lockdown, o per i clienti abituati a un altro genere di vicinanza, Edison è cresciuta nel canale digitale.
Per il mercato residenziale Edison ha consolidato la piattaforma di offerta che, oltre alla vendita di energia, oggi propone servizi assicurativi, di assistenza per la casa e l'efficienza energetica, produzione da fotovoltaico e servizi per la mobilità elettrica. Nel 2020 il gruppo Toyota ha siglato una partnership con Edison che installerà e gestirà oltre 300 colonnine di ricarica, ad accesso pubblico e alimentate da energia rinnovabile, presso tutti i Concessionari e Centri Assistenza Toyota e Lexus. In questo modo Edison ha rafforzato ulteriormente la sua presenza sul mercato, contribuendo a rendere più distintiva la sua offerta presso il cliente finale.
Dal lato dei clienti industriali, altro asse di crescita downstream, mi limiterò a citare solo l'accordo siglato con Cogne Acciai Speciali; emblematico perché si tratta di un accordo pluriennale per la fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili, nella forma di un Power Purchase Agreement (PPA), uno strumento ancora non molto diffuso in Italia.
Infine, l'anno trascorso ha richiesto uno sforzo rinnovato per affiancare i clienti industriali e pubblici nei processi di efficientamento energetico degli impianti. È emerso con tutta evidenza quanto il settore pubblico, ospedali e scuole anzitutto, necessitino di interventi ampi anche nel campo dei servizi energetici e ambientali, e come sia inderogabile concentrare su quest'attività di modernizzazione sostenibile una parte significativa delle risorse economiche che saranno destinate alla ripresa del Paese.
Tutto questo in un contesto di riduzione della domanda di energia elettrica (-5,3%) e gas (-4,1%) e con prezzi drasticamente diminuiti (-25,6% il PUN, -35,5% il PSV), anche se in parziale recupero dopo il crollo dei primi 5-6 mesi dell'anno. Le pagine che seguono daranno conto dei risultati economici e finanziari che Edison ha registrato nel periodo, ma tra questi ce ne sono due che tengo a portare alla vostra attenzione. Il primo è la significativa crescita operativa, trainata dai settori delle rinnovabili e del gas, e testimoniata da un EBITDA a 684M€, ben al di sopra di quello registrato nell'anno precedente. Il secondo è il ritorno all'utile operativo a livello consolidato, anche se il conto economico della capogruppo registra ancora una perdita a causa principalmente delle svalutazioni effettuate sul perimetro delle attività E&P cedute.
Questi traguardi vanno visti alla luce del nostro ridefinito orientamento strategico, che si tradurrà in un diminuito profilo di rischio industriale, una maggiore stabilità dei ricavi ed una minore esposizione al rischio Paese.
Ci sono due riconoscimenti esterni a confermare questa traiettoria virtuosa. Il primo in ordine di tempo è la concessione da parte della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) di due finanziamenti a Edison, firmati lo scorso giugno: uno, di 150 milioni di euro destinato alla ricostruzione della centrale di Marghera Levante, l'altro, di 300 milioni di euro, è il primo "Green Framework Loan" concesso dalla BEI in Italia, e andrà a finanziare iniziative nel campo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica. A parte i benefici di una stabile provvista finanziaria a lungo termine e a costi estremamente competitivi, Edison ottiene dalla banca dell'UE conferma della validità dei propri progetti industriali e della loro aderenza a uno sviluppo sostenibile nella transizione energetica.
Il secondo riconoscimento è la decisione di S&P, lo scorso 22 gennaio di innalzare l'outlook di Edison da stabile a positivo (confermato il rating a BBB-), proprio in ragione del minor rischio industriale seguito alla vendita delle attività E&P e al riposizionamento strategico. S&P affianca ora Moody's che aveva assegnato a Edison un outlook positivo nel settembre '19. La strategia di Edison è dunque compresa e apprezzata da entrambe le agenzie di rating.
In tale prospettiva si colloca la decisione di sottoporre a voi Azionisti una riduzione del capitale sociale, che attraverso un dimensionamento dei mezzi propri più aderente all'assetto della nuova Edison, ripristini le condizioni necessarie per assicurare in un prossimo futuro la remunerazione del capitale investito su un sentiero di crescita finanziariamente solido.
Grandi sono il senso di responsabilità e l'orgoglio che mi vengono dal guidare Edison in questo suo percorso di sviluppo, dove l'attenzione alle persone, fuori e dentro alla nostra Società, ben si lega alla tutela dell'ambiente, alla ripresa del Paese, al sostegno dei territori e delle comunità, così come alla creazione di valore e di benessere attraverso i nostri progetti in coerenza con i Dieci Principi del Global Compact delle Nazioni Unite a cui aderiamo, che ci impegniamo ad integrare nelle nostra strategia, cultura e operatività quotidiana.
Nicola Monti CEO Edison





3.650km di gasdotti in alta, media e bassa pressione
Gestione stoccaggio e distribuzione gas Italia
Gas Midstream, energy management & optimization
Energy Management
Dispacciamento impianti, ottimizzazione del portafoglio
Gestione approvvigionamenti contratti gas lungo termine, logistica, vendita gas al termoelettrico
e mercato grossista
38,3 TWh
16,6 mld m3
volumi gestiti
di energia
2020 - Fabbisogno totale Italia 70,7 mld m3 (3)
di cui Edison 12,3 mld m3
Produzione 3,9 mld m3
15,5 TWh
energia elettrica venduta ai clienti finali
Energy & Environmental
Oltre45siti industriali di generazione elettrica (tra cui rinnovabili) e termica
Services Market
19% quota Edison su totale import Italia
Circa 2.000 strutture pubbliche e private gestite
Oltre80 impianti e reti di teleriscaldamento 1,6 milioni
e industriali
7,3 mld m3
20 mln m2 di area gestita
di contratti elettricità, gas e servizi energetici
Oltre20siti operativi di servizi ambientali
gas venduto per usi civili
Gas & Power
Market
3centri di stoccaggio
Gas
Importazioni 65,9 mld m3


(1) Non include la Divisione Energy & Environmental Services Market. (2) Include la Divisione Energy & Environmental Services Market. (3) Include iniezioni/prelievi da stoccaggio.


2 progetti di pipeline e
Sviluppo infrastrutture trasporto gas estero
6,6%
(2) Include la Divisione Energy & Environmental Services Market. (3) Include iniezioni/prelievi da stoccaggio.
quota di produzione Edison su totale Italia
Contratti di
contratti
gas
approvvigionamento
(di cui 6,4 da terminale)
11,4 mld m /a* 3
di approvvigionamento long term gas
ATTIVITÀ Upstream Midstream Downstream
(*Quantità contrattuale)
1 in costruzione
6,3GW (1) potenza netta installata
Gestione e sviluppo di impianti di generazione elettrica Italia ed estero
Power assets & Engineering
18,1 TWh (1) produzione netta
centrali idroelettriche (di cui 55 mini idro) centrali termoelettriche campi eolici campi fotovoltaici
Produzione netta 273,1 TWh
di cui Edison 18,8 TWh (2)
elettrodotto merchant (150 MW)
Energia elettrica
Importazioni e altro
29,6 TWh
(1) Non include la Divisione Energy & Environmental Services Market.
2020 - Domanda totale lorda Italia 302,8 TWh
Termoelettrica 175,4 TWh
Fonti rinnovabili 97,6TWh
in Italia 1HV
IDROCARBURI
MERCATO ITALIA
ENERGIA ELETTRICA
2020 - Fabbisogno totale Italia 70,7 mld m3 (3)


RELAZIONE FINANZIARIA 2020 I 9

Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria, le tabelle che seguono riportano alcuni "Indicatori alternativi di performance". In calce alle medesime si fornisce la metodologia di calcolo di tali indici in linea con le indicazioni dell'European Securities and Markets Authority (ESMA).
| Capitolo | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati economici (*) (milioni di euro) | (**) | Esercizio 2020 | Esercizio 2019 | Var. % |
| Ricavi di vendita | 2 | 6.390 | 8.198 | (22,1%) |
| Margine operativo lordo | 2 | 684 | 602 | 13,6% |
| % sui Ricavi di vendita | 10,7% | 7,3% | - | |
| Risultato operativo | 239 | 174 | 37,4% | |
| % sui Ricavi di vendita | 3,7% | 2,1% | - | |
| Risultato netto da Continuing Operations | 191 | 141 | 35,5% | |
| Risultato netto da Discontinued Operations | 2; 9 | (158) | (562) | 71,9% |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | 19 | (436) | n.s. | |
| Dati finanziari (milioni di euro) | Capitolo (**) |
31.12.2020 | 31.12.2019 | Var.% |
| Capitale investito netto (A + B) (1) | 5.993 | 6.029 | (0,6%) | |
| Indebitamento finanziario netto (A) (1)(2) | 6 | 513 | 516 | (0,6%) |
| Patrimonio netto totale (B)(1) | 6 | 5.480 | 5.513 | (0,6%) |
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della | 6 | |||
| controllante (1) | 5.349 | 5.327 | 0,4% | |
| Rating | 31.12.2020 | 31.12.2019 | ||
| Standard & Poor's | ||||
| -Rating M/L | BBB- | BBB- | ||
| -Outlook M/L Termine | Stable (***) | Stable | ||
| -Rating B/T | A-3 | A-3 | ||
| Moody's | ||||
| -Rating | Baa3 | Baa3 | ||
| -Outlook M/L Termine | Positive | Positive | ||
| Principali indicatori | 31.12.2020 | 31.12.2019 | Var.% | |
| Debt / Equity(A/B) | 0,09 | 0,09 | - | |
| Gearing (A/A+B) | 8,6% | 8,6% | - | |
| Dipendenti (numero) (1)(3) | 4.786 | 5.631 | (15,0%) |
(1) Valore di fine periodo. Le variazioni di questi valori sono calcolate rispetto al 31 dicembre 2019.
(2) La composizione di questa voce è illustrata nel paragrafo 6.3 "Indebitamento finanziario netto e costo del debito" delle Note illustrative al Bilancio consolidato.
(3) L'anno 2019 include i dipendenti del business Exploration & Production, pari a 949 unità; l'anno 2020 include i dipendenti delle attività in dismissione Norge e Infrastrutture Distribuzione Gas, pari a 100 unità.
(*) I valori del 2019 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
(**) Vedi Note illustrative al Bilancio Consolidato.
(***) Aggiornato a "positive" il 22 gennaio 2021.
| Dati operativi | Esercizio 2020 | Esercizio 2019 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Produzione netta di energia elettrica (TWh) | 18,1 | 20,6 | (12,4%) |
| Vendite di energia elettrica a clienti finali (TWh) | 15,5 | 14,9 | 4,3% |
| Importazioni di gas (Mld m3 ) |
12,3 | 14,7 | (16,4%) |
| Totale vendite nette gas Italia (Mld m3 ) |
16,6 | 20,0 | (17,0%) |
| Siti serviti energia elettrica e gas (migliaia) | 1.527 | 1.516 | 0,7% |

| Azioni al 31 dicembre |
2020 | numero | quotazione |
|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie | 5.267.390.650 | (*) | |
| Azioni di risparmio | 0,9986 | ||
| Azionisti con | partecipazioni rilevanti al 31 dicembre |
2020 | |
| % diritti di voto | % possesso | ||
| Transalpina di Energia Spa (1) | 99,474% | 97,446% | |
| (*) Revocate dalla quotazione dal 10 settembre 2012. (1) Controllata indirettamente al 100% da EDF Eléctricité de France Sa. |
|||
| ORGANI SOCIALI | |||
| Consiglio di Amministrazione (*) (1) | |||
| Presidente | Marc Benayoun (2) | ||
| Amministratore Delegato | Nicola Monti (3) | ||
| Amministratori | Béatrice Bigois (4) | ||
| Indipendente | Paolo Di Benedetto (5) | ||
| Indipendente | Fabio Gallia (6) | ||
| Indipendente | Angela Gamba (7) | ||
| Xavier Girre (8) | |||
| Jean-Bernard Lévy (9) | |||
| Florence Schreiber (10) | |||
| Segretario del Consiglio | Lucrezia Geraci | ||
| Collegio sindacale (11) | |||
| Presidente | Serenella Rossi | ||
| Sindaci effettivi | Lorenzo Pozza Gabriele Villa |
||
| Società di revisione (12) | KPMG Spa |
(*) Alla data di pubblicazione del documento.
(1) In carica sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2021.
(2) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019. Nominato dal Consiglio di Amministrazione Amministratore Delegato sino al 30 giugno 2019 e dal 1° luglio 2019 Presidente del Consiglio di Amministrazione a seguito della rinuncia alla carica di Jean-Bernard Lévy (vedi note 3 e 9).
(4) Confermata Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019.
(5) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019. Presidente del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Operazioni con le Parti Correlate. Lead Independent Director, e componente del Comitato Controllo e Rischi e dell'Organismo di Vigilanza.
(6) Nominato Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019. Presidente del Comitato Controllo e Rischi e componente del Comitato Operazioni con le Parti Correlate.
(7) Nominata Amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020. Componente del Comitato per la Remunerazione, del Comitato Operazioni con le Parti Correlate e dell'Organismo di Vigilanza.
(8) Nominato Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019. Componente del Comitato Controllo e Rischi.
(9) Confermato Amministratore e Presidente dall'Assemblea del 2 aprile 2019; quest'ultima carica rinunciata dal 1° luglio 2019 (vedi nota 2).
(10) Nominata Amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020. Componente del Comitato per la Remunerazione.
(11) Nominato dall'Assemblea del 28 aprile 2020 per un triennio e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2022.
(12) Incarico conferito dall'Assemblea del 28 aprile 2020 per il novennio 2020 – 2028.
(3) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020. Nominato dal Consiglio di Amministrazione Amministratore delegato dal 1° luglio 2019 a seguito della rinuncia alla carica di Marc Benayoun (vedi nota 2).


Edison: la garanzia della continuità dei servizi essenziali, la solidarietà a sostegno del Paese e le iniziative di "Edison per l'Italia" a favore dei clienti di Edison Energia 2 aprile 2020- Edison durante l'emergenza da COVID-19 ha contribuito al sostegno del Paese garantendo un servizio essenziale e imprescindibile attraverso la piena operatività delle sue 200 centrali elettriche e delle attività di servizi energetici e di fornitura di energia nei siti dei suoi clienti. Edison in questa particolare circostanza ha proseguito concretamente il suo impegno di vicinanza e collaborazione con le comunità e i territori in cui opera donando circa 2 milioni di euro, per sostenere la realizzazione dell'ospedale di Fiera Milano e aiutare le strutture sanitarie delle regioni maggiormente colpite, oltre che per aiutare la ricerca dell'Ospedale Sacco di Milano sull'individuazione delle strategie diagnostiche e terapeutiche più efficaci contro la pandemia. Nello stesso mese, Edison ha lanciato anche una campagna di crowdfunding tra i suoi dipendenti. In due settimane ha raccolto 200 mila euro, cifra che la Società stessa ha raddoppiato portandola a 400 mila euro da destinare ai progetti di aiuto immediato alle famiglie e ai territori, come quelli di mutuo soccorso per le fasce più deboli della popolazione e la consegna a domicilio dei beni di prima necessità. Con Edison per l'Italia, inoltre, Edison Energia è stato il primo operatore a livello nazionale a lanciare un piano per andare incontro alle difficoltà dei clienti più colpiti dal blocco delle attività produttive, come i lavoratori in cassa integrazione e le partite iva, consentendo il rinvio del pagamento delle bollette di luce e gas a giugno, in attesa del progressivo ripristino delle attività produttive.
6 aprile 2020 – Il gruppo Edison e Renergetica hanno stretto una partnership strategica per lo sviluppo di progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici sul territorio italiano. L'accordo stipulato, la cui durata è pari a 3 anni, prevede che Renergetica, società quotata sul mercato AIM Italia, individui progetti che, se approvati dal gruppo Edison, saranno sviluppati da Renergetica stessa, fino all'ottenimento del provvedimento autorizzativo. Successivamente, i progetti autorizzati saranno trasferiti in capo al gruppo Edison. Renergetica si impegna a sviluppare nuovi impianti solari con una potenza complessiva di almeno 50 MWp per ciascun anno, quindi per un totale di almeno 150 MWp. L'accordo prevede inoltre la possibilità di un rinnovo automatico per un periodo di ulteriori due anni alle medesime condizioni, per lo sviluppo di progetti per almeno ulteriori 100 MWp.
28 giugno 2020- In relazione all'accordo per la vendita di Edison Exploration & Production Spa (E&P) e delle sue partecipazioni nel settore esplorazione e produzione di idrocarburi (olio e gas naturale) a Energean Plc, è stata firmata una revisione dei termini dell'accordo di compravendita sottoscritto il 4 luglio 2019 e successivamente modificato il 2 aprile 2020. Tale revisione riguarda tra l'altro alcuni dei termini economici dell'operazione e, in particolare, l'esclusione dal perimetro dell'operazione di Edison Norge AS a cui fanno capo gli asset E&P del gruppo Edison situati in Norvegia. A seguito delle due revisioni 2020 Edison mantiene la proprietà degli asset E&P in Norvegia e in Algeria.
2 luglio 2020- La Banca dell'Unione Europea (BEI) sostiene il piano di investimenti green di Edison con 450 milioni di euro nella forma di due linee di credito firmate nel mese di giugno: un Green Framework Loan di 300 milioni di euro per lo sviluppo di un portafoglio di progetti di efficienza energetica e nel settore delle rinnovabili sul territorio nazionale e un prestito di 150 milioni di euro per il rifacimento della centrale a gas a ciclo combinato di Marghera (Venezia). Entrambi i finanziamenti hanno durata di 15 anni e sono a condizioni estremamente competitive. Per Edison gli investimenti oggetto del sostegno BEI rientrano nella strategia di consolidamento della Società quale operatore responsabile con un modello di business sostenibile, allineato agli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale per l'Energia e il Clima.

5 agosto 2020 – Edison ha reso noto che nel periodo di conversione volontaria delle azioni di risparmio Edison Spa (quotate sul Mercato Telematico Azionario – MTA – della Borsa Italiana) in azioni ordinarie Edison Spa (non quotate sul MTA), periodo esteso per assicurare l'effettività dell'esercizio in considerazione dell'emergenza epidemiologica COVID-19 e dei relativi conseguenti provvedimenti normativi dal 14 aprile 2020 al 31 luglio 2020, sono state presentate richieste di conversione per complessive n. 165.932 azioni di risparmio, pari allo 0,151% del capitale rappresentato della stessa categoria. Per l'effetto della conversione, il capitale sociale di Edison, invariato nell'ammontare di 5.377.000.671 euro, risulta suddiviso in n. 5.267.390.650 azioni ordinarie e in n. 109.610.021 azioni di risparmio del valore nominale di euro 1,00 cadauna.
6 agosto 2020 – Edison Energia e Cogne Acciai Speciali hanno sottoscritto un Power Purchase Agreement (PPA) da fonti rinnovabili della durata di 5 anni. In base all'accordo, Edison metterà a disposizione parte dell'energia elettrica prodotta nei suoi campi rinnovabili, che vantano una capacità da fonte green di oltre 2000 MW, ed Edison Energia provvederà alla fornitura energetica e al dispiego di tutte le attività connesse all'approvvigionamento rinnovabile dello stabilimento di Cogne Acciai Speciali.
1 ottobre 2020- Edison ha presentato alla Naples Shipping week il progetto con Kuwait Petroleum Italia (Q8) relativo ad un deposito costiero Small Scale di Gas Naturale Liquefatto (GNL) nella Darsena Petroli del Porto di Napoli. La strategicità dell'investimento è stata di recente confermata dal riconoscimento di un finanziamento europeo per la sua progettazione, grazie ai fondi CEF per l'ingegneria autorizzativa. L'ubicazione di un deposito costiero nella Darsena Petroli del Porto di Napoli renderà facilmente disponibile il gas naturale liquido come combustibile, marittimo e terrestre, in tutta l'area del Tirreno Centro-Meridionale e consentirà al Porto di Napoli di costituire un polo di attrazione preferenziale per i traffici dei mezzi navali a minore impatto ambientale incentivando i settori turistici e commerciali dell'area.
23 ottobre 2020- Edison e Scale Gas Solutions, controllata di Enagás e specializzata nello Small Scale GNL, hanno finalizzato l'operazione con la quale la società spagnola rileva il 19% delle quote di Depositi Italiani GNL. A seguito dell'operazione l'assetto azionario di Depositi Italiani GNL diventa: 51% Petrolifera Italo Rumena (PIR), 30% Edison e 19% Scale Gas Solutions. Le due aziende hanno concordato di collaborare per lo sviluppo dello Small Scale GNL nel Mediterraneo, promuovendo la creazione di una solida filiera di approvvigionamento di GNL dai terminali GNL di Enagás nel Mediterraneo, guidati dal terminale di Barcellona, fino ai clienti Edison, e favorendo la sostenibilità attraverso l'introduzione del GNL come combustibile alternativo.
17 novembre 2020- Edison ha annunciato che la turbina a gas ad alta efficienza GT36 di "classe H", la cosiddetta "Monte Bianco" è stata ultimata. La nuova turbina alimenterà il nuovo ciclo combinato a gas di Marghera Levante, che sarà l'impianto termoelettrico più efficiente d'Europa, avrà una potenza elettrica complessiva di 780 MW e un rendimento energetico pari al 63%, il più alto reso disponibile oggi dalla tecnologia. Questo si traduce in un abbattimento delle emissioni specifiche di CO2 del 40% rispetto alla media dell'attuale parco termoelettrico italiano e di quelle di ossidi di azoto (NOX) di oltre il 70%. L'investimento complessivo per la realizzazione della nuova centrale termoelettrica ammonta a oltre 300 milioni di euro. L'impianto entrerà in esercizio nel 2022.
Relazione finanziaria 2020 Relazione sulla gestione Bilancio consolidato Bilancio separato
17 dicembre 2020- Edison ed Energean hanno dato esecuzione all'accordo sottoscritto lo scorso 4 luglio 2019 e successivamente modificato a giugno 2020 a seguito degli impatti economici della crisi pandemica e della variazione del perimetro della transazione, per la vendita di Edison Exploration & Production Spa (E&P) e delle sue partecipazioni nel settore esplorazione e produzione di idrocarburi (olio e gas naturale). L'operazione rientra nel piano di disinvestimento di Edison dalle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi per concentrarsi sullo sviluppo sostenibile in linea con la transizione energetica e gli obiettivi di decarbonizzazione del Paese. Edison investirà in Italia nel breve periodo le risorse rese disponibili dalla cessione di questi asset, per sostenere il piano di crescita nelle aree individuate come strategiche, ossia generazione da fonti rinnovabili e gas di ultima generazione, servizi ai clienti, efficienza energetica e mobilità sostenibile. L'enterprise value delle attività oggetto di dismissione è pari a 284 milioni di dollari (alla data di riferimento dell'operazione locked box-date dell'1 gennaio 2019) con un impatto positivo sulla posizione finanziaria netta di Edison di circa 230 milioni di dollari, cui si aggiunge anche la cassa netta generata tra il 1° gennaio 2019 e il closing dalle attività oggetto della cessione. L'accordo prevede un corrispettivo ulteriore fino a 100 milioni di dollari subordinato all'entrata in produzione del campo gas Cassiopea in Italia; tale corrispettivo sarà determinato sulla base delle quotazioni del gas (PSV) rilevate al momento dell'entrata in produzione del campo prevista nel primo trimestre 2024.
30 dicembre 2020- Edison ha firmato l'accordo con Sval Energi per la cessione del 100% di Edison Norge AS a cui fanno capo le attività del settore esplorazione e produzione di idrocarburi del Gruppo situati in Norvegia rimasti esclusi dal perimetro della vendita di Edison E&P a Energean. L'accordo è determinato sulla base di un enterprise value pari a 300 milioni di dollari al 1° gennaio 2020 e l'impatto sulla posizione finanziaria netta di Edison ad oggi è stimato sensibilmente superiore a tale valore. Il closing dell'operazione è previsto entro il primo semestre del 2021 ed è soggetto alle approvazioni necessarie per questo tipo di operazioni da parte delle autorità norvegesi.
14 gennaio 2021- Edison ha annunciato la firma di un accordo con F2i Fondi Italiani per le Infrastrutture per l'acquisto del 70% di E2i Energie Speciali, società già posseduta al 30% da Edison e consolidata integralmente. L'operazione si inquadra nell'ambito della strategia di investimento sulle energie altamente sostenibili. Edison ha inoltre sottoscritto un contratto con 2i Rete Gas, società partecipata da fondi di investimento gestiti da F2i, Ardian e APG per la vendita del 100% di Infrastrutture Distribuzione Gas (IDG), società interamente posseduta da Edison e che gestisce le reti e gli impianti per la distribuzione del gas in cinquantotto Comuni di Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Veneto. Il closing di quest'ultima operazione, soggetta all'approvazione dell'Antitrust, è previsto entro il primo quadrimestre 2021. L'accordo si inquadra nella strategia di Edison di disinvestimento dalle attività non-core.
22 gennaio 2021- Edison ha reso noto che l'agenzia di rating Standard&Poor's ha alzato l'outlook della Società a positivo da stabile e confermato il rating di lungo termine a BBB- alla luce dei significativi progressi fatti sul fronte del profilo di rischio del proprio business. Standard&Poor's ritiene che il disinvestimento dal settore dell'esplorazione e produzione di idrocarburi, realizzato attraverso l'accordo per la vendita delle attività norvegesi con Sval Energi e l'avvenuta cessione ad Energean, abbia determinato una riduzione del profilo di rischio industriale per Edison.
16 febbraio 2021- Edison ha rilevato il 70% di E2i Energie Speciali a seguito dell'accordo con F2i Fondi Italiani per le Infrastrutture firmato lo scorso 13 gennaio, risolvendo dunque la partnership avviata nel 2014. Con il closing dell'operazione, Edison si conferma secondo operatore eolico in Italia con un parco rinnovabili di una capacità installata di 1 GW (escludendo la capacità installata idroelettrica).

Il 2020 si è presentato come l'anno del cd. COVID-19; esploso in Cina a inizio anno e arrivato in breve tempo in Europa e poco dopo negli Stati Uniti e in Sud America, nel giro di pochi mesi ha assunto i caratteri di una vera e propria pandemia, gettando il mondo in una emergenza sanitaria senza precedenti e nella crisi economica più profonda dalla "Grande depressione".
Il crollo dell'attività economica globale registrato nella prima parte dell'anno, a seguito delle severe misure di contenimento del virus adottate dai governi dei Paesi più colpiti, che hanno portato alla chiusura completa dell'attività produttiva in molti settori, è stato di portata storica; nemmeno la crisi finanziaria esplosa nel 2008 aveva avuto effetti tanto dirompenti. Nel terzo trimestre dell'anno, grazie all'allentamento delle misure restrittive e all'annuncio della disponibilità di un vaccino in tempi brevi, si è assistito ad una iniziale ripresa del ciclo economico mondiale, cui ha anche contribuito il rapido recupero della Cina, in anticipo di circa un trimestre sul resto del mondo.
Il quadro sanitario ed economico, alla fine del 2020, appare piuttosto differenziato tra Asia, Europa e Stati Uniti. Nel quarto trimestre la Cina appare, infatti, ormai tornata a una situazione di quasi normalità, con i contagi praticamente azzerati e l'attività economica ripartita a pieno regime; situazione analoga si è riscontrata in India e in Giappone. Al contrario, Stati Uniti ed Europa sono nel pieno di una seconda ondata del virus, presentatosi negli ultimi mesi dell'anno con una recrudescenza in parte inattesa. Una progressiva attenuazione dei contagi è attesa per la primavera grazie alla diffusione dei primi vaccini, la cui somministrazione, iniziata negli ultimi giorni di dicembre, verrà praticata in maniera più massiva dagli inizi del 2021.
In tale contesto, stando alle previsioni di Prometeia, il 2020 si chiuderà con un calo del PIL mondiale del 4,5%, sostanzialmente in linea con quanto previsto dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) che stima una flessione del 4,2%. Tra le grandi economie, solo quella cinese eviterà nel 2020 una flessione del PIL dando un contributo positivo al prodotto mondiale. La ripresa di Stati Uniti ed Eurozona sarà meno rapida e intensa di quella cinese: sebbene anche i PIL di Usa ed Eurozona abbiano registrato nel terzo trimestre dell'anno una accelerata, anche superiore alle attese, l'entità è stata comunque inferiore a quella cinese e, soprattutto, tali Paesi hanno registrato un nuovo rallentamento nel quarto trimestre, più accentuato nell'Eurozona, dovuto alla recrudescenza del virus.
Il commercio mondiale, che nei mesi estivi ha registrato una accelerazione grazie al maggior assorbimento di prodotti esteri da parte della Cina, ha subito una contrazione davvero significativa, stimata al 9% per Prometeia e al 10,3% per l'OCSE.
Entrando nel dettaglio delle principali aree economiche del pianeta, negli Stati Uniti, dopo il rimbalzo del terzo trimestre dell'anno, il livello del PIL rimane ancora inferiore al valore di fine 2019; fanno eccezione i consumi di beni durevoli e gli investimenti residenziali. Permane la debolezza del mercato del lavoro e peggiora il clima di fiducia delle famiglie, complice anche l'aumento dei nuovi contagi. Le incognite sul futuro dell'economia sono legate tuttavia non solo all'evoluzione della pandemia, ma anche al passaggio dall'Amministrazione Trump all'Amministrazione Biden, tutt'altro che semplice, come messo drammaticamente in luce dall'assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Trump in occasione della proclamazione di Joe Biden a Presidente degli Stati Uniti. Positivo, tuttavia, che membri dei due partiti, democratico e repubblicano, abbiano trovato un accordo per presentare al Congresso una proposta di interventi a sostegno dell'economia per 908 miliardi di dollari distribuiti in 10 anni, essenzialmente destinati a puntellare l'economia in questa fase ancora caratterizzata dalla debolezza dell'attività economica a causa del COVID-19.
In Europa la ripresa dei mesi estivi si è rivelata non solo molto vigorosa, ma anche migliore delle attese: la forte espansione del PIL registratasi in molti Paesi Ue nel terzo trimestre dell'anno, conseguente all'allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia, ha consentito di recuperare quanto perso nel secondo trimestre; tra questi l'Italia, che ha anche visto ridursi il differenziale di crescita rispetto a quello della media delle economie dell'area dell'euro. In generale, il principale driver della crescita del terzo trimestre è stato il forte recupero della domanda interna, particolarmente marcato per Francia, Spagna e Italia, e molto più contenuto per la Germania. La Germania, in
particolare, è tra i principali Paesi europei quello che ha registrato nel terzo trimestre l'incremento congiunturale del PIL meno marcato (+8,5%) ma è anche il Paese che nel primo semestre ha subito le minori conseguenze economiche della crisi sanitaria. A trainare la crescita tedesca sono stati soprattutto i consumi delle famiglie; meno incisivo il contributo degli investimenti; quanto alla spesa pubblica è rimasta sostanzialmente invariata per tutto il 2020. Il settore manifatturiero ha recuperato parzialmente, così come il settore dei servizi privati. Per il 2020, Prometeia stima una flessione dell'economia tedesca del 5,5%. In Francia, il PIL del terzo trimestre è aumentato del 18,7% rispetto al secondo; molto positivo il contributo della domanda interna, con riferimento a tutte le voci che la compongono: consumi delle famiglie, spesa pubblica, investimenti delle imprese; solo lievemente positivo l'apporto della domanda estera. Quanto ai settori, la ripresa è stata molto forte per l'industria manifatturiera (+24%), il settore delle costruzioni (+38%) e quello dei servizi privati (+16,5%). Il calo del PIL francese è stimato da Prometeia nella misura del 9,2%. In Spagna il rimbalzo del PIL nel terzo trimestre 2020 è stato del +16,7% rispetto al secondo trimestre dell'anno, dovuto soprattutto alla crescita dei consumi delle famiglie e degli investimenti. Positiva anche la componente estera. Il settore più performante è stato quello manifatturiero, mentre quello dei servizi ha recuperato solo parzialmente, con i comparti maggiormente colpiti dalla crisi (commercio, artistico, intrattenimento e ricreazione) ancora notevolmente al di sotto dei livelli pre-crisi. Nelle previsioni di Prometeia, il calo del PIL spagnolo nel 2020 sarà dell'11,6%.
L'elemento di maggiore rilievo in Europa è stata l'approvazione del programma Next Generation European Union, uno strumento di ripresa da 750 miliardi di euro che consentirà alla Commissione di ottenere fondi sul mercato dei capitali, con l'obiettivo di riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia di coronavirus e, nel lungo periodo, creare un'Europa post COVID-19 più verde, digitale e resiliente. Per poter accedere a tali fondi ciascun Stato membro è alle prese con la predisposizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che dovrà poi essere inviato alla Commissione entro la fine di aprile.
Anche il Regno Unito, nonostante il forte recupero del terzo trimestre, che ha interessato i consumi delle famiglie, gli investimenti e la spesa pubblica, è ancora lontano dai livelli di PIL pre-COVID, segnando uno dei peggiori risultati in Europa, con un calo pari al 12,4% nelle previsioni di Prometeia: la manifattura, che ha un peso relativamente più modesto, è quella che ha recuperato di più, mentre i servizi e le costruzioni rimangono ben lontani dai livelli di inizio anno. Si profila una nuova diminuzione dell'attività economica a causa degli sviluppi dell'epidemia che nella parte finale dell'anno ha ripreso vigore nel Paese, portando ad una nuova ondata di provvedimenti restrittivi. Da febbraio 2020, inoltre, il Regno Unito non è più membro dell'Unione Europea e a dicembre si è concluso il periodo di transizione della Brexit.
Infine, quanto al nostro Paese, l'Italia appare dominata da una forte incertezza, benchè nonostante l'entità dello shock causato dal COVID-19, l'economia italiana ha mostrato una buona resilienza.
Con la fine del lockdown primaverile, anche l'Italia ha registrato nel terzo trimestre dell'anno un forte rimbalzo della crescita (+15,9%), risultando tra le economie più brillanti in Europa. Protagonisti di questo successo l'industria manifatturiera e le costruzioni che, crescendo rispettivamente del +30% e del +46% rispetto al trimestre precedente, sono tornate durante l'estate ai livelli pre-COVID, con crescite record degli investimenti in beni strumentali e delle esportazioni, che hanno più che compensato le difficoltà di quei comparti dei servizi dove l'interazione sociale è preponderante, come il turismo, la ristorazione o l'intrattenimento. Oltre alla domanda estera molto positivo è stato infatti il contributo della domanda interna, con la spesa per i consumi delle famiglie in crescita del +12,4% e quella per investimenti del +31,3%.
L'ottimismo innescato dall'andamento positivo del terzo trimestre è stato tuttavia gelato non solo dalla ripresa dei contagi nei mesi autunnali, ma anche dalla rapidità con cui il sistema sanitario si è nuovamente ritrovato sotto stress, imponendo nuove ed estese misure di distanziamento sociale. In tale contesto, gli interventi posti in essere dal governo per contrastare gli effetti negativi sull'economia generati dalle misure di restrizione alla mobilità introdotte da metà ottobre (i cosiddetti decreti "Ristori") si sono tradotti in una manovra senza precedenti, pari al 6,6% del PIL, che non potrà tuttavia impedire una nuova recessione tra l'ultimo trimestre del 2020 e l'inizio del 2021. La caduta del PlL nel 2020 si prevede del 9,1%. Solo con la fine dell'inverno e la progressiva copertura vaccinale si potrà tornare gradualmente alla "normalità" e con essa uscire dall'emergenza economica. Con il raggiungimento della sicurezza sanitaria il rimbalzo dell'attività
economica potrà essere forte, come ha dimostrato l'esperienza estiva. Fondamentale sarà tuttavia che il sistema economico non abbia subito nel frattempo danni permanenti in termini di perdite di posti di lavoro e di aziende.
Un importante stimolo per la ripresa economica potrà derivare dal programma Next Generation EU, sulla cui implementazione permangono ancora molte criticità. In base a tale programma gli investimenti pubblici dovrebbero arrivare al 3,4% del PIL, rispetto a una media del 2,2% degli ultimi anni, il che impone che le amministrazioni pubbliche, da quelle nazionali a quelle locali, siano in grado di portare a compimento i progetti che saranno approvati dalla Commissione, così come le imprese nazionali. A tali condizioni gli investimenti, unitamente alla spesa aggiuntiva da essi indotta, potranno portare l'economia italiana a tassi di crescita molto robusti. Una sfida, senza precedenti, per l'intero sistema economico italiano.
Nel corso del 2020 la media del tasso di cambio euro/dollaro si è attestata a 1,14, risultando in aumento dell'1,9% rispetto al 2019. Analizzando le variazioni mensili si osserva che nei primi cinque mesi dell'anno il tasso di cambio ha mostrato un andamento misto, pur attestandosi su livelli inferiori a quelli del 2019. Tale dinamica si è inserita in un contesto in cui le banche centrali di entrambe le sponde dell'oceano hanno implementato estese politiche accomodanti, in risposta al significativo deterioramento dello scenario macroeconomico per gli effetti della pandemia da COVID-19. In particolare, nell'Eurozona la politica espansiva già in atto è stata rafforzata, prevedendo tra le diverse misure l'avvio di un nuovo programma di acquisti di titoli denominato PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme), mentre negli Stati Uniti la FED ha tagliato i tassi di interesse, portandoli all'intervallo 0-0,25% rispetto al range di inizio anno di 1,5-1,75%.
Da giugno si è osservato un trend di apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro che ha portato il tasso di cambio a livelli superiori a quelli dell'anno precedente. Il rafforzamento della moneta unica è stato guidato dall'accordo europeo sul Recovery Fund, il piano da 750 miliardi di euro che mira a favorire la ripresa dell'economia dalla crisi provocata dalla pandemia. L'annuncio della FED del cambiamento dell'obiettivo di inflazione, che determinerà nei prossimi anni un approccio di politica monetaria più accomodante, ha indebolito il dollaro, dando ulteriore sostegno al trend di crescita del tasso di cambio. La nuova strategia consente alla FED di ammettere valori di inflazione anche leggermente superiori alla soglia del 2%, al fine di arrivare nel medio termine all'obiettivo di un valore medio pari al 2%, e ha alimentato le prospettive di un mantenimento dei tassi di interesse per diversi anni all'attuale range di 0-0,25%.
Dopo una pausa tra settembre e ottobre, mesi in cui l'insorgere di nuovi contagi da COVID-19 in Europa e la conseguente incertezza attorno alla ripresa hanno supportato il dollaro in quanto valuta rifugio, negli ultimi due mesi del 2020 l'euro ha ripreso il proprio trend di apprezzamento, raggiungendo negli ultimi giorni dell'anno i massimi da aprile 2018. I due principali fattori che hanno sostenuto tale andamento sono stati il crescente ottimismo per il recupero dell'economia globale nel 2021, sulla scia dei rapidi progressi nell'approvazione dei vaccini contro il COVID-19, e le aspettative di un incremento della spesa pubblica negli Stati Uniti da parte della futura Amministrazione Biden, che hanno avuto un effetto di indebolimento sul dollaro.

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Per quanto riguarda i mercati petroliferi, la quotazione media del Brent ha segnato un calo del 32,6%, passando da 64,1 USD/bbl nel 2019 a 43,2 USD/bbl nel 2020. Nei primi quattro mesi dell'anno i prezzi del greggio hanno mostrato un andamento in marcata discesa a seguito della riduzione della domanda globale, in un quadro di restrizioni agli spostamenti di persone e merci introdotte per il contenimento del contagio da COVID-19. Le quotazioni nel corso del mese di aprile hanno toccato i minimi da diciotto anni, in corrispondenza della fase più acuta dell'emergenza sanitaria, con i consumi che hanno evidenziato un calo di circa 22 milioni di barili/giorno su base annuale, oltre che del significativo aumento dell'offerta come conseguenza della guerra dei prezzi scatenata dall'Arabia Saudita in marzo. Da maggio, gli effetti combinati del progressivo allentamento delle sopracitate misure restrittive e del riavvicinamento tra Arabia Saudita e Russia, che ha portato a un nuovo accordo tra i membri dell'alleanza OPEC+ per tagli record alla produzione, hanno gradualmente ridotto l'eccesso di offerta creatasi sul mercato, avviando il recupero delle quotazioni. A settembre la ripresa dei prezzi si è momentaneamente interrotta a causa del riavvio delle infrastrutture petrolifere in Libia, bloccate da inizio anno, e della recrudescenza della pandemia da COVID-19, che ha provocato uno stallo nella risalita della domanda. Negli ultimi due mesi dell'anno le quotazioni del Brent hanno ripreso il trend di recupero grazie alle positive notizie sui vaccini contro il COVID-19 e alla decisione dell'OPEC+ di ridurre in modo graduale da gennaio 2021 l'entità dei tagli. In aggiunta, la forte domanda asiatica, con i consumi che in Cina si sono portati a livelli superiori a quelli del 2019, ha compensato la debolezza dei mercati occidentali, frenati dalla persistenza della pandemia, fornendo un ulteriore elemento di supporto alle quotazioni. Il prezzo del greggio in euro ha seguito l'andamento annuo di quello in dollari, mostrando una contrazione leggermente maggiore a causa dell'apprezzamento della moneta unica rispetto ai livelli del 2019. La quotazione media del 2020 si è attestata a 37,9 euro/bbl, in calo del 33,9% rispetto alla media osservata l'anno precedente.
La tabella ed il grafico che seguono riportano i valori annuali medi e la dinamica mensile nel corso dell'anno corrente e dell'anno precedente:
| Esercizio 2020 | Esercizio 2019 | Variazione % | |
|---|---|---|---|
| Prezzo petrolio USD/bbl(1) | 43,2 | 64,1 | (32,6%) |
| Cambio USD/euro | 1,14 | 1,12 | 1,9% |
| Prezzo petrolio euro/bbl | 37,9 | 57,3 | (33,9%) |
(1) IPE Brent

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I prodotti distillati hanno registrato nel corso del 2020 un andamento simile a quello del petrolio, che ha determinato pertanto medie annuali inferiori a quelle del 2019. Per quanto riguarda il gasolio, il prezzo medio del 2020 è stato pari a 369,6 USD/MT, in diminuzione del 37,6% rispetto alla media 2019, mentre gli olii combustibili con basso contenuto di zolfo (BTZ) e alto contenuto di zolfo (ATZ) hanno segnato una quotazione media annua rispettivamente di 268,4 USD/MT e di 221,0 USD/MT, in calo del 31,0% e del 33,1% rispetto all'anno precedente.
Il mercato del carbone, con riferimento alle quotazioni sul mercato atlantico, ha mostrato nel 2020 una media di 50,2 USD/t, in diminuzione del 17,7% rispetto all'anno precedente. La discesa dei prezzi è avvenuta in un contesto di calo della domanda per gli effetti della pandemia da COVID-19, oltre che di maggiore competitività del gas naturale e di politiche finalizzate a ridurre l'utilizzo del carbone in Europa. Il recupero della domanda in Cina e India, in particolare nel quarto trimestre, ha favorito la ripresa delle quotazioni, contenendo la contrazione su base annua.
I prezzi gas ai principali hub europei si sono attestati su livelli inferiori rispetto al 2019, con valori annuali in calo mediamente di circa il 32%. Nel corso del 2020 le quotazioni hanno registrato variazioni congiunturali negative nei primi due trimestri dell'anno (rispettivamente -20,9% e -43,4%), mentre nel terzo e quarto trimestre si è osservato un recupero con variazioni congiunturali rispettivamente pari a +39,6% e +80,3%. Il prezzo del gas al TTF - principale riferimento europeo - ha registrato un valor medio di 9,9 c€/smc, segnando un decremento del 31,1% rispetto alla media di 14,3 c€/smc del 2019.
Le quotazioni del mercato dei titoli di emissione CO2 sono risultate circa stabili rispetto al 2019, attestandosi su un valore medio di 24,7 euro/t, in diminuzione di solo lo 0,4%. La contrazione è risultata più marcata nel primo trimestre, caratterizzato da un rilevante calo della domanda di energia e dal riavvio delle aste britanniche. In seguito, la predisposizione da parte dei governi e degli istituti centrali di misure di sostegno all'economia europea, colpita dalla crisi sanitaria, ha dato slancio ai prezzi EUA, avviandone il recupero. A sostenere ulteriormente le quotazioni anche l'approvazione del Green Deal europeo e di target più ambiziosi di politica climatica e ambientale. Nell'ultimo mese dell'anno, i prezzi hanno raggiunto nuovi massimi in vista del passaggio alla fase 4 del sistema ETS e del posticipo della ripresa delle aste a fine gennaio 2021, deciso dalla Commissione Europea a causa di problemi tecnici.
Il mercato dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) ha registrato nel 2020 una quotazione media di 262,3 euro/TEE in leggero aumento (+0,9%) rispetto al 2019, quando la media si era attestata a 260,1 euro/TEE. La situazione di persistente scarsità di offerta rispetto alla domanda ha sostenuto i prezzi, tuttavia la spinta rialzista sul mercato è stata limitata dal segnale di prezzo fornito dal quadro normativo e dalla possibilità di acquistare titoli virtuali, ossia non derivanti dalla realizzazione di progetti di efficienza energetica.

| (TWh) | Esercizio 2020 | Esercizio 2019 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzione netta: | 273,1 | 284,0 | (3,8%) |
| - Termoelettrica | 175,4 | 187,3 | (6,4%) |
| - Idroelettrica | 48,0 | 47,6 | 0,8% |
| - Fotovoltaica | 25,5 | 23,3 | 9,6% |
| - Eolica | 18,5 | 20,0 | (7,5%) |
| - Geotermoelettrica | 5,6 | 5,7 | (0,7%) |
| Saldo netto import/export | 32,2 | 38,1 | (15,6%) |
| Consumo pompaggi | (2,6) | (2,5) | (3,6%) |
| Totale domanda | 302,8 | 319,6 | (5,3%) |
Fonte: elaborazione dati consuntivi 2019 e preconsuntivi 2020 Terna al lordo delle perdite di rete.
La domanda lorda di energia elettrica nell'esercizio 2020 ha registrato, come da attese, una contrazione causata dal contesto pandemico il cui impatto tuttavia si è prevalentemente manifestato nella prima metà dell'anno. Nonostante il lieve recupero registrato nel mese di dicembre (+1,1%), il totale dei consumi elettrici si è attestato a circa 302,8 TWh, in riduzione del 5,3% (16,8 TWh) rispetto all'anno 2019. Sul piano della generazione netta, il contributo della produzione nazionale presenta anch'esso nel corso del 2020 una flessione pari al 3,8% rispetto al 2019 per un controvalore pari a circa 11TWh. Guardando il contributo per fonte, la produzione termoelettrica incassa la maggior riduzione in termini assoluti (circa 11,9 TWh) seguita dall'eolico che perde circa 1,5 TWh (-7,5%). Le restanti fonti rinnovabili invece mostrano performance positive con il solare che riporta un incremento del +9,6% (2,2 TWh), ben al di sopra dell'0,8% riportato dalle fonti idroelettriche. Complessivamente la produzione nazionale, al netto dei pompaggi, ha coperto l'89,5% della domanda, in aumento rispetto all'anno precedente in cui si era attestata all'88,2%. Gli scambi con l'estero nel corso del 2020 confermano il trend negativo (-15,6%) osservato già nel secondo e terzo trimestre quando, a causa delle misure restrittive legate al contenimento del COVID-19 applicate a livello nazionale ed europeo, le importazioni avevano fatto registrare dei cali significativi. In merito al quarto trimestre 2020, i consumi complessivi di energia sul territorio italiano prelevati dalla rete ammontano a circa 77,7 TWh, circa 0,3 TWh (0,4%) in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. In termini di contributo per fonte, la produzione termoelettrica risale pressoché al valore del 2019 chiudendo a circa 45,4 TWh, mentre per ciò che concerne le fonti rinnovabili si conferma il trend positivo del solare che chiude il trimestre a 3,8 TWh (+10,2%) e quello negativo di eolico ed idroelettrico che perdono rispettivamente il 16,9% e 7,1% rispetto al 2019.
In termini complessivi, il contributo della produzione nazionale si attesta, al netto dei pompaggi, per circa l'85,2% della domanda, in riduzione rispetto all'anno precedente in cui si era attestata pari all'87%.
Chiude il bilancio l'apporto positivo delle importazioni nette che registrano un incremento positivo del 13,5% portandosi a circa 11,6 TWh.
Con riferimento allo scenario prezzi al 31 dicembre 2020, la quotazione media 2020 del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale Time Weighted Average) si è attestata su un livello di 38,9 euro/MWh, in diminuzione del 25,6% rispetto al dato relativo all'anno precedente (52,3 euro/MWh).
Questo calo di prezzo si inquadra in un contesto di minore richiesta di energia elettrica e di diminuzione dei costi di generazione termoelettrica (combustibili, titoli CO2), a seguito delle ripercussioni della pandemia da COVID-19.
Analizzando l'andamento mensile del PUN nel corso del 2020, si può osservare come il livello sia risultato inferiore a quello del 2019, eccezion fatta per i mesi di novembre e dicembre, in cui la ripresa dei prezzi del gas e dei titoli EUA ha
sostenuto le quotazioni. A dicembre, in particolare, l'incremento dei titoli di emissione CO2, unito all'effetto dell'ondata di freddo che ha interessato gran parte d'Europa, ha determinato un rilevante incremento dei prezzi sia su base annuale (+24,7%) che su base mensile (+10,8%). Gli scostamenti più significativi si sono registrati tuttavia nei mesi di aprile e maggio 2020 (rispettivamente -53,5% e -57,0% rispetto allo stesso mese del 2019), in corrispondenza delle stringenti misure di contenimento dei contagi e dell'ampia offerta rinnovabile. Successivamente, l'allentamento delle restrizioni ha comportato una risalita dei consumi elettrici, sostenendo il PUN.
Nel corso del 2020, i gruppi di ore F1, F2 e F3, così come le fasce picco e fuori picco, hanno registrato ribassi pressoché analoghi, nell'intorno del 25,3%, rispetto all'anno precedente.
Per quanto riguarda i prezzi zonali, nel 2020 si sono rilevati cali piuttosto omogenei, con variazioni lievemente più marcate al Nord (-26,3%) e nella zona Sicilia (-26,4%) rispetto a riduzioni nell'intorno del 24,3% nelle altre zone. L'andamento mensile rispetto all'anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:

Anche i prezzi dei paesi esteri hanno evidenziato una generale contrazione. La Francia ha chiuso il 2020 a 32,2 euro/MWh, in diminuzione del 18,4% rispetto all'anno precedente. L'effetto della ridotta disponibilità di capacità nucleare è stato più che compensato dai minori consumi a seguito della pandemia e dall'alta idraulicità. Il differenziale con il PUN è calato del 47,6%, attestandosi a 6,7 euro/MWh.
La Germania ha chiuso a quota 30,5 euro/MWh (-19,1% rispetto al 2019). La forte generazione rinnovabile, prevalentemente da fonte eolica, ha coperto una quota di carico maggiore su base annuale (circa il 52% contro il 49% del 2019), influenzata anche dall'impatto sui consumi elettrici delle restrizioni contro la diffusione delle infezioni. Il differenziale tra Italia e Germania è calato del 42,2% rispetto al 2019, attestandosi a quota 8,5 euro/MWh.
| (miliardi di m3 ) |
|||
|---|---|---|---|
| Esercizio 2020 | Esercizio 2019 | Variazione % | |
| Servizi e usi civili | 27,6 | 28,2 | (2,1%) |
| Usi industriali | 16,5 | 17,5 | (5,8%) |
| Usi termoelettrici | 24,5 | 25,8 | (5,0%) |
| Autoconsumi e perdite | 2,1 | 2,2 | (3,9%) |
| Totale domanda | 70,7 | 73,7 | (4,1%) |
Fonte: Preconsuntivi 2019 e preliminari 2020 Snam Rete Gas, Ministero Sviluppo Economico e stime Edison.
I prelievi di gas naturale in Italia nel corso del 2020 hanno confermato il trend di riduzione iniziato con le misure restrittive dei primi mesi dell'anno applicate per fronteggiare l'emergenza COVID-19. Nel complesso la domanda di gas naturale ha riportato una contrazione di circa 3 miliardi di mc (-4,1%), chiudendo l'anno a circa 70,7 miliardi di mc.
Nonostante il calo dei consumi nel segmento industriale avvenuto nei mesi di marzo, aprile e maggio in concomitanza con l'applicazione di misure di prevenzione applicate ai comparti produttivi non essenziali, il settore nel complesso è riuscito a contenere la perdita chiudendo l'anno a circa 16,5 miliardi di mc, circa un miliardo in meno rispetto al 2019 (- 5,8%). Più rilevante invece la riduzione del termoelettrico il cui apporto ha risentito in parte anche della minor domanda elettrica, registrando un consumo annuale di circa 24,5 miliardi di mc, in riduzione del 5% nei confronti dello scorso anno. Per ciò che concerne infine i consumi civili si osserva nel complesso un prelievo sull'anno inferiore di circa 0,6 miliardi di mc rispetto al 2019 recuperando nel corso del quarto trimestre, grazie ad una climatica più fredda, i minor consumi registrati nei primi 2 mesi dell'anno.
Nel corso del quarto trimestre infatti il settore civile ha ritirato maggiori volumi di gas per circa 1 miliardo di mc (11,6%), chiudendo il periodo a circa 9,8 miliardi di mc soprattutto grazie ad una climatica più fredda nei mesi di ottobre e dicembre, sostenendo i consumi rispettivamente del 51,5% e 7,8% rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente. Anche i settori industriale e termoelettrico mostrano un trend positivo chiudendo con un incremento di circa 0,1 miliardi di mc ciascuno. Per ciò che attiene alle fonti di approvvigionamento, occorre segnalare la partenza in data 31 dicembre del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP), che collega il gas dell'Azerbaijan con l'Italia passando attraverso Turchia, Grecia ed Albania.
A livello complessivo nel 2020 le fonti di approvvigionamento hanno registrato:
Nel corso del 2020, il prezzo del gas spot in Italia, di concerto con i movimenti registrati agli altri hub europei, ha segnato una contrazione rispetto allo scorso anno del 35,5%, attestandosi a quota 11,0 c€/smc.
Il trend discendente dei primi sei mesi dell'anno è stato guidato dalla situazione di eccesso di offerta che ha caratterizzato il mercato europeo, esacerbata dalla riduzione dei consumi per effetto della pandemia da COVID-19. Nel terzo trimestre i prezzi hanno registrato un graduale recupero, sostenuto dalla ripresa della domanda e dal rallentamento degli arrivi di GNL ai terminali europei, dovuto alle minori importazioni dagli Stati Uniti. Gli ultimi tre mesi dell'anno hanno visto il proseguimento del rafforzamento delle quotazioni, a seguito di un rapido svuotamento degli stoccaggi e di minore offerta di GNL, quest'ultimo fattore correlato alla crescente attrattività del mercato asiatico. Tutti questi fenomeni hanno ulteriormente rafforzato l'elevata volatilità che caratterizza il prezzo del gas spot.
Nel 2020 lo spread PSV-TTF è diminuito del 59,1% rispetto allo scorso anno, registrando un valore medio di 1,1 c€/smc. Questo calo significativo è da ascrivere alla minore necessità di importazione di gas dal Nord Europa in conseguenza della diminuzione della domanda sul sistema Italia e alla maggiore riduzione degli arrivi di GNL registrata al terminale

olandese di Gate nella seconda metà dell'anno. Tali fattori hanno determinato l'inversione del differenziale nel mese di ottobre, implicando il PSV a sconto sul TTF.


Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dell'evoluzione normativa e regolatoria relativa all'anno 2020 per i diversi ambiti del business aziendale.
FER1 - Il 30 settembre 2020 il GSE ha pubblicato i nuovi bandi per la quarta delle sette procedure di Registri e Aste previste dal Decreto Ministeriale 4 luglio 2019. Tra le principali novità:
SOSTANZE INQUINANTI - ("Pollutant release and transfer registers") - Nella GU del 4 agosto 2020 è stata pubblicata la Legge 17 luglio 2020 n. 91 "Ratifica ed esecuzione del Protocollo sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti, fatto a Kiev il 21 maggio 2003" che obbliga le Parti a istituire inventari o registri nazionali sulle emissioni e sui trasferimenti in aria e acqua di specifiche sostanze inquinanti provenienti dai principali settori produttivi e dagli stabilimenti industriali. In Italia la disciplina è già di fatto attuata con la dichiarazione Pollutant Release and Transfer Register (PRTR).
ECONOMIA CIRCOLARE – Con Decreto MiSE del 5 agosto 2020 sono state definite le modalità e i termini di apertura per la presentazione delle domande di agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell'ambito dell'economia circolare.
Meccanismi di capacità - Il Regolamento UE 2019/943 sul mercato interno dell'energia elettrica (uno dei nuovi regolamenti adottati nell'ambito del Clean Energy Package (CEP)) ha previsto una nuova disciplina relativa ai meccanismi di remunerazione della capacità introdotti dagli Stati Membri che prevede, in particolare:
Nel corso del primo trimestre 2020, l'ENTSO-E ha lanciato tre consultazioni legate all'implementazione di questa nuova disciplina: due consultazioni relative alle nuove metodologie per la valutazione dell'adeguatezza a livello europeo che sarà utilizzata come riferimento per giustificare l'introduzione di meccanismi di capacità negli Stati Membri ed una consultazione relativa alle modalità di partecipazione diretta nei meccanismi di capacità da parte dei detentori di capacità localizzata in altri Stati Membri (con la possibilità di limitare tale partecipazione alla capacità localizzata in quegli Stati Membri direttamente connessi allo Stato in questione). Le metodologie sono state adottate dall'ACER nel corso del
Le autorità italiane sembrano intenzionate ad organizzare un'asta madre del Capacity Market per l'anno di consegna 2024 nel corso del 2021, probabilmente tra il terzo e il quarto trimestre. Il Ministero sembrerebbe comunque orientato a procedere con una nuova notifica alla Commissione Europea della disciplina del Capacity Market italiano con l'obiettivo di "mettere in sicurezza" il meccanismo da un punto di vista procedurale, a fronte delle iniziative giudiziarie in corso. La pubblicazione della nuova disciplina potrebbe quindi avvenire tra giugno e luglio del 2021.
Sembrerebbe comunque da escludere la possibilità che tale rinotifica alla Commissione Europea possa essere l'occasione per introdurre modifiche sostanziali alla disciplina attuale, in quanto motivata essenzialmente da ragioni di carattere procedurale (dare maggiore "robustezza giuridica" al procedimento). Per quanto riguarda l'organizzazione dell'asta per il 2024, sono quindi previsti i seguenti passaggi:
Da considerare, infine, che alcuni operatori hanno presentato ricorsi al TAR ed al Tribunale di primo grado dell'Unione Europea contro l'attuale disegno del Capacity Market che potrebbero portare ad un annullamento delle aste già svolte e ad una revisione della disciplina con una possibile nuova notifica alla Commissione per una verifica di compatibilità con la disciplina europea degli aiuti di Stato. Edison ha preso parte attiva negli attuali ricorsi al TAR e al Tribunale di primo grado UE a sostegno di Terna e delle istituzioni italiane, per preservare l'applicazione del Capacity Market negli anni di consegna 2022 e 2023. Per quanto riguarda il ricorso al TAR, l'udienza di merito è ad oggi fissata per il 24 marzo 2021, mentre la fase scritta del procedimento presso il Tribunale di primo grado dell'UE si è conclusa il 15 ottobre 2020. Edison ha un forte interesse per il proseguimento dell'implementazione del Capacity Market per gli anni di consegna successivi al 2023 che permetterebbe di valorizzare la propria capacità disponibile di probabilità (CDP) afferente ad impianti esistenti (circa 2,8 GW aggiudicati nelle aste 2022 e 2023 per questa categoria di capacità ad un premio di 33.000 €/MW/anno) e ad eventuale nuova capacità da sviluppare.
Riforma del dispacciamento elettrico e progetti pilota - In attesa dell'implementazione della nuova disciplina del dispacciamento, Terna ha posto in consultazione la documentazione relativa ad un nuovo Progetto Pilota per la fornitura del servizio di regolazione ultrarapida di frequenza (Fast Reserve). Questo progetto si inserisce nell'ambito dei progetti pilota di cui alla delibera dell'ARERA 300/2017/R/eel.
Oggetto della proposta è l'avvio di un Progetto Pilota per la fornitura del servizio di "Fast Reserve", volto a migliorare la risposta dinamica nei primi istanti dei transitori di frequenza. Tale servizio è distinto da quello di regolazione primaria ma strettamente coordinato con questo per assicurare la stabilità dinamica di frequenza. Terna ritiene che questo servizio sia utile già nei prossimi anni per far fronte alla diminuzione attesa di inerzia dovuta alla fuoriuscita dal mercato degli impianti alimentati a carbone e alla progressiva diffusione degli impianti di generazione elettrica da Fonti Rinnovabili non Programmabili ("FRNP"), secondo gli obiettivi indicati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ("PNIEC"). Gli accumuli elettrochimici sono particolarmente adatti alla fornitura di questo servizio. Con la delibera 200/2020/R/EEL ARERA approva il regolamento predisposto da Terna ai sensi della delibera 300/2017 relativo al Progetto Pilota per l'erogazione del servizio di regolazione ultrarapida di frequenza (Fast Reserve). Il 10 dicembre ha avuto luogo l'asta di approvvigionamento del servizio nella quale è stato assegnato l'intero contingente messo a disposizione, in particolare 118,2 MW nell'area Centro Nord, 101,7 MW nell'area Centro Sud e 30 MW in Sardegna. I prezzi medi di assegnazione sono stati sensibilmente inferiori rispetto al prezzo di riserva (fissato a 80.000 €/MW/anno) nelle aree del Continente. Edison ha partecipato all'asta ma non è risultata assegnataria.
Terna ha inoltre avviato a fine novembre due consultazioni relative a due nuovi Progetti Pilota ai sensi della delibera dell'ARERA 300/2017/R/eel:
Edison potrebbe essere interessata alla partecipazione al Progetto Pilota relativo alla regolazione di tensione con alcuni impianti eolici di recente realizzazione. La partecipazione al progetto dovrebbe permettere la copertura dei costi di adeguamento degli impianti per la fornitura del servizio.
Interventi sul Codice di Condotta Commerciale - Con la delibera 426/2020/R/com ARERA ha introdotto delle disposizioni che rafforzano gli attuali obblighi informativi previsti dal Codice di Condotta Commerciale in vigore oggi. Tra i nuovi obblighi - particolarmente impattanti sia da un punto di vista implementativo che economico – si riportano: l'invio di comunicazioni con anticipo di due mesi rispetto all'evento, in caso di variazioni automatiche delle condizioni contrattuali (cioè di qualsiasi variazione delle condizioni economiche della fornitura già prevista e determinata nel contratto sottoscritto dal cliente) e l'inserimento e l'invio di informazioni relative alla spesa annua, informazioni potenzialmente pericolose perché fuorvianti per la comprensione dell'offerta da parte del cliente. In ultimo, la data di entrata in vigore del provvedimento (1° luglio 2021) non tiene in considerazione l'effettivo lasso di tempo necessario agli operatori per intervenire e adattare i propri sistemi informativi e i propri processi gestionali. Sono state avviate pertanto delle segnalazioni a livello associativo i cui esiti si attendono per gli inizi del 2021.
Settlement gas - Prosegue l'iter di implementazione della riforma del settlement gas definito dall'ARERA, con delibera 148/2019/R/gas e s.m.i., mediante cui ha introdotto sostanziali modifiche alla previgente disciplina, con decorrenza 1° gennaio 2020 e ha approvato un nuovo "Testo integrato delle disposizioni per la regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di bilanciamento del gas naturale (TISG)". Nel complesso, l'implementazione della riforma del settlement gas è rilevante per Edison in quanto rende necessario un corposo adeguamento dei sistemi informativi interni al fine di accogliere i nuovi dati che si renderanno disponibili nel Sistema Informativo Integrato (SII), oltre che la revisione delle logiche di forecast e delle procedure interne trasversali alle Business Unit (BU).
A valle della pubblicazione da parte di Snam dei primi bilanci di competenza del 2020, sono state riscontrate diverse anomalie – risolte in gran parte solo al termine del 2020 - nei dati di allocazione restituiti dal SII, che riflettono i criteri della nuova disciplina di settlement. A fronte del potenziale impatto economico derivante da tali inefficienze, le principali associazioni hanno tempestivamente inviato segnalazioni ad ARERA, SNAM e SII, al fine di ottenere la correzione delle anomalie rilevate che, laddove non risolte, avrebbero determinato corrispettivi di scostamento del tutto ingiustificati e avrebbero generato un danno economico ingente per gli operatori coinvolti. Con la delibera 521/2020/R/gas ARERA ha approvato le semplificazioni proposte alla procedura di rettifica dei dati di prelievo e ha disposto la sospensione dell'applicazione del corrispettivo richiesto da Snam Rete Gas per la rettifica.
Trasporto gas - Corrispettivi di scostamento - In accoglimento delle richieste arrivate dagli operatori in vista dei conferimenti di capacità di trasporto per l'anno termico 2020-21, ARERA è intervenuta con urgenza, al fine di ridurre l'onerosità dei corrispettivi di scostamento applicabili nel servizio di trasporto gas. La delibera 329/2020/R/gas dello scorso 8 settembre ha, così, fissato un tetto massimo annuale al valore economico degli scostamenti applicabili presso i punti di riconsegna della rete, in considerazione degli incrementi tariffari della nuova regolazione del 2020-2023 e delle incertezze di stima delle capacità di trasporto derivanti dalla riforma del settlement e dai possibili effetti passati e futuri della pandemia da COVID-19 anche sull'andamento delle attività industriali.
Da ultimo, con la delibera 521/2020/R/gas sono stati approvati ulteriori correttivi ai fini del calcolo dei corrispettivi di scostamento.
Modifiche all'accesso alla capacità di rigassificazione per periodi superiori all'anno termico - Con la delibera 576/2020/R/gas, l'Autorità, tenuto conto degli sviluppi in corso nel mercato del GNL, ha disposto alcune modifiche alla disciplina che regola l'accesso al servizio di rigassificazione del gas, con particolare riferimento ai servizi di durata superiore all'anno termico. La delibera stabilisce infatti l'estensione del periodo di offerta delle capacità per periodi pluriennali fino al venticinquesimo anno termico, in luogo degli attuali quindici anni.
Modifica della componente tariffaria a copertura dei costi per lo stoccaggio strategico - Con la delibera 396/2020/R/gas, l'Autorità è intervenuta sulle modalità di copertura del costo dello stoccaggio strategico, in attuazione dell' art. 60 comma 7-bis Decreto Legge 76/20 ("Decreto semplificazioni") che ha disposto che "al fine di semplificare e favorire il transito attraverso la rete italiana del gas proveniente da altri Stati Membri dell'Unione europea o da Paesi terzi, lo stoccaggio strategico, offerto in regime regolato, erogabile solamente su autorizzazione del Ministero dello sviluppo economico per fronteggiare situazioni di emergenza del sistema nazionale del gas naturale, è posto a carico dei clienti connessi ai punti di riconsegna della rete di distribuzione in quanto destinato all'approvvigionamento dei medesimi clienti in situazioni di emergenza". Rispetto all'assetto regolatorio vigente (che prevede che l'onere dello stoccaggio strategico sia posto a carico dei produttori e dei soggetti importatori, come Edison, attraverso il corrispettivo unitario variabile CST), le richiamate disposizioni di legge hanno richiesto, almeno a decorrere dal prossimo anno termico di stoccaggio (quindi da aprile 2021), una modifica alla costruzione dei corrispettivi relativi allo strategico in modo tale da prevederne l'applicazione ai soli utenti dei punti in prelievo interconnessi con impianti di distribuzione. Pertanto, l'Autorità ha introdotto a tale scopo una nuova componente addizionale della tariffa di trasporto (CRVCS) che sarà in vigore a partire dall'anno termico dello stoccaggio 2021-22.
Modalità di regolazione dei pagamenti conseguenti la rideterminazione del coefficiente k - Con il documento di consultazione 516/2018/R/gas, l'Autorità nel 2018 aveva formulato i propri orientamenti in merito alle modalità di regolazione dei pagamenti conseguenti la rideterminazione del coefficiente k, avvenuta con deliberazione 737/2017/R/gas, funzionale alla determinazione del prezzo della materia prima gas del servizio di tutela nel biennio 1° ottobre 2010 - 30 settembre 2012.
Successivamente, il 30 gennaio 2019 l'Autorità ha approvato la delibera 32/2019/R/gas, con la quale ha definito le modalità di recupero per i venditori delle somme loro spettanti in esito alla revisione al rialzo del coefficiente k. In particolare, la delibera 32/2019 ha stabilito che i venditori che nel biennio termico 2010-2012 servivano clienti in regime di tutela gas potranno ottenere il riconoscimento delle somme spettanti presentando apposita istanza ed evidenza documentale alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), presso la quale sarà istituito un apposito conto

finanziato attraverso la componente UG2 da tutti i consumatori finali con consumi fino a 200.000 Smc/anno. La liquidazione delle somme avverrà in tre sessioni, lungo un periodo di 3 anni.
Edison potrà beneficiare del meccanismo presentando istanza per le diverse società del Gruppo attive nella vendita di gas in regime di tutela nel biennio interessato.
Il 7 gennaio 2020 il TAR Lombardia ha parzialmente annullato la delibera 32/2019, stabilendo che il perimetro di applicazione della componente UG2 aggiuntiva sia da estendere a tutti i clienti, indipendentemente dalla soglia di consumo. In seguito a tale pronunciamento, ARERA con la delibera 89/2020 ha iniziato il processo di revisione della deliberazione originale, poi conclusosi con la delibera 247/2020, che ne ha esteso le previsioni a tutti i clienti, contestualmente rimodulando la componente UG2 ad oggi da applicare ai clienti con consumi inferiori a 200.000 Smc. Non vengono comunque messi in discussione l'ammontare degli importi da recuperare per Edison che ammontano a circa 5 milioni di euro (sommando le spettanze di Edison Energia, AMG Gas e Attiva), già stanziati nei bilanci 2018 e 2019.
Tariffe Distribuzione Gas - Con la delibera 107/2020/R/gas, del 1° aprile 2020, l'Autorità ha pubblicato le componenti delle tariffe specifiche di riferimento definitive 2019 per i servizi di distribuzione e misura del gas naturale. Rispetto alle tariffe provvisorie, determinate con la Delibera 128/2019/R/gas del 9 aprile 2019, le tariffe definitive 2019 hanno registrato delle variazioni di entità non significativa. Successivamente, con la Delibera 127/2020/R/gas del 14 aprile 2020, l'Autorità ha approvato le tariffe di riferimento provvisorie 2020 per i servizi di distribuzione e misura gas. Anche in questo caso non si sono registrate variazioni significative nel confronto con le tariffe definitive 2019.
Sul finire dell'anno, con la Delibera 596/2020, sono state pubblicate anche le tariffe obbligatorie 2021 e contestualmente approvati gli importi di perequazione bimestrale d'acconto per l'anno 2021 (per IDG, società del gruppo Edison che svolge il servizio di distribuzione, sono stati approvati incassi di circa 74 mila euro).
Aste stoccaggio gas per l'anno termico 2020-2021 - L'Autorità ha pubblicato la Delibera 58/2020/R/gas recante le disposizioni per l'organizzazione delle procedure per il conferimento delle capacità (aste), modificando i criteri per il calcolo del prezzo di riserva. Edison stoccaggio, rispettivamente nelle aste tenutesi i giorni 16 e 20 di marzo u.s., ha conferito agli utenti del mercato tutta la sua capacità disponibile.
Stoccaggio – Ricavi 2021 - Con la delibera 275/2020/R/gas del 21 luglio 2020 l'Autorità ha approvato i ricavi di riferimento di Edison Stoccaggio Spa relativi al 2021, per 61 milioni di euro, coerentemente con la proposta presentata nel mese di maggio 2020 dalla società stessa.
Regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020-2025 - Con la delibera 570/2019/R/gas del 27 dicembre 2019 è stata approvata la Regolazione Tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020-2025. La delibera in particolare definisce i criteri per la fissazione dei livelli dei costi operativi (determinando una significativa diminuzione del livello di costo riconosciuto) e fissa i tassi di recupero di produttività per il periodo 2020-2025 (x-factor); riduce, inoltre, il valore del parametro βasset relativo al servizio di misura del gas naturale equiparandolo a quello dei servizi di distribuzione, che non è stato variato rispetto al 2019 ed è pari a 0,439, per il sottoperiodo 2020-2023. A seguito della variazione del βasset del servizio di misura, il tasso di remunerazione del capitale investito (WACC) di tale servizio diminuisce dal 6,8%, in vigore per il 2019, al 6,3% allineandosi al tasso del servizio di distribuzione.
La delibera 570/2019/R/gas è stata, nel mese di febbraio 2020, oggetto di numerosi ricorsi da parte di operatori della distribuzione primariamente a causa della significativa riduzione disposta per i costi operativi riconosciuti.
Premi e penalità per i recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione gas naturale - Con la delibera 163/2020/R/gas del 12 maggio 2020 l'Autorità ha completato il procedimento di determinazione dei premi e delle penalità per i recuperi di sicurezza relativi all'anno 2016. Per IDG, società del gruppo Edison che svolge il servizio di distribuzione, la delibera ha definito, complessivamente per il 2016, premi per circa 128.000 euro, incassati dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) nel mese di giugno. Con la Delibera 567/2020 l'Autorità ha concluso il procedimento di determinazione dei premi e delle penalità per i recuperi di sicurezza relativi al 2017. Per IDG l'ammontare netto spettante è pari a circa 16.600 euro e verrà pagato da CSEA entro il 31 gennaio 2021.
Riconoscimento costi telelettura/telegestione e concentratori - Con la Delibera 568/2020/R/gas sono stati approvati da ARERA i costi operativi relativi ai sistemi di telelettura/telegestione e ai concentratori sostenuti dalle imprese che hanno presentato istanza TEL e CON per gli anni 2017 e 2018. Per IDG sono stati approvati integralmente i valori comunicati ad ARERA nella apposita raccolta dati che risultano pari a 148.491 euro per il 2017 e 8.300 euro per il 2018. Tali importi, entro il 30 aprile 2021, verranno erogati da CSEA al netto della parte dei costi già riconosciuti nella componente t(rac) con un conguaglio risultante di circa 122.000 euro.
Riconoscimento costi debranding - ARERA, con la Delibera 562/2020/R/com, ha riconosciuto i costi sostenuti, nel triennio 2015-2017 dalle imprese di distribuzione di energia elettrica e gas, per il cambio del marchio e delle relative politiche di comunicazione. Per IDG sono stati riconosciuti integralmente i costi, pari a circa 126.000 euro, per cui erano state presentate apposite istanze nel 2018 e nel 2019.
Teleriscaldamento e teleraffrescamento - nel corso del 2020 sono proseguite le attività di definizione del quadro regolatorio nel settore del teleriscaldamento e teleraffrescamento (di seguito telecalore) da parte dell'Autorità. Tali attività si sono focalizzate sui seguenti temi:
Sarà necessario, dove richiesto, un adeguamento di Edison a tali disposizioni.
Decreto Legge "Milleproroghe" recante "Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica" – Decreto Legge 30 dicembre 2019 n. 162, convertito dalla legge di conversione 28 febbraio 2020, n. 8, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29 febbraio 2020.
Il provvedimento contiene, tra le altre, le seguenti misure:
Decreto Legge "Cura Italia" recante "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l'adozione di decreti legislativi" – Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito dalla legge di conversione 24 aprile 2020, n. 27, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29 aprile 2020.
Il provvedimento, tra le altre cose, ha introdotto le seguenti misure:
Decreto Legge "Rilancio" recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19" – Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito dalla legge di conversione 17 luglio 2020 n.77, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2020. Il provvedimento contiene, tra le altre, le seguenti disposizioni:
Bilancio consolidato Bilancio separato
Decreto Legge "Semplificazione" recante "Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale" – Decreto Legge 16 luglio 2020 n. 76, convertito dalla legge di conversione 11 settembre 2020, n. 120, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 14 settembre 2020. Il provvedimento contiene, tra le altre, le seguenti disposizioni:
Decreto Ministeriale "interrompibilità gas": è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2020 il Decreto Ministeriale del 30 settembre 2020, emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico, recante "Meccanismi per i servizi di interrompibilità tecnica della fornitura di gas naturale offerti dai clienti industriali". Il provvedimento contiene la definizione di misure finalizzate alla sicurezza e all'affidabilità del sistema gas, attraverso l'assegnazione di un servizio di interrompibilità dei prelievi gas da parte dei clienti industriali.
Decreto Legge "Ristori" recante "Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19" – Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito dalla legge di conversione 18 dicembre 2020, n. 176, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre 2020. Il provvedimento contiene disposizioni per la riduzione del costo dell'energia elettrica per i clienti non domestici di energia elettrica.
Legge Bilancio 2021 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023" - legge 30 dicembre 2020 n. 178, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2020, entrata in vigore il 1° gennaio 2021. Il provvedimento contiene, tra le altre, le seguenti disposizioni:

Golden Power, aggiornamento della disciplina: sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2020 i seguenti due DPCM (in vigore dal 14 gennaio 2021):
Autoconsumo e Comunità Energetiche – Con la Delibera 318/2020 ARERA dà attuazione all'articolo 42bis del Decreto Legge 30 dicembre 2019, n. 162 (legge di conversione 28 febbraio 2020, n. 8) definendo le partite economiche relative all'energia elettrica oggetto di autoconsumo collettivo (condivisione di energia nello stesso edificio o condominio) o di condivisione nell'ambito di comunità di energia rinnovabile.
È previsto un modello regolatorio virtuale che consente di riconoscere sul piano economico i benefici derivanti dal consumo in sito dell'energia elettrica localmente prodotta. I rimborsi tariffari di ARERA saranno calcolati sulla base dell'energia elettrica oggetto di autoconsumo collettivo, o di condivisione, delle relative componenti tariffarie regolate.
Titoli di Efficienza Energetica (TEE) - L'Autorità, ha pubblicato, il 17 luglio 2020, la Delibera 270/2020/R/efr con la quale ha disposto la riforma del contributo tariffario per i soggetti obbligati nell'ambito del meccanismo dei TEE.
Emergenza COVID-19 - In seguito ad una serie di interventi legislativi in merito alla gestione dell'emergenza sanitaria nazionale legata al COVID-19, l'Autorità ha deliberato sul tema come segue:
Revisione della disciplina relativa alla morosità dei clienti finali- Con la delibera 219/20 ARERA ha adeguato la disciplina della costituzione in mora e il Sistema Indennitario alle disposizioni della Legge di Bilancio 2020. Il provvedimento avvia inoltre un procedimento di revisione della regolazione della morosità, particolarmente focalizzato sulla riduzione del turismo energetico. Le disposizioni contenute, ottemperando al dettato normativo, allungano le tempistiche di costituzione in mora e di conseguenza la possibilità di recupero del credito da parte del venditore. A parziale mitigazione delle restrizioni imposte dalla legge, ARERA è intervenuta sul Sistema Indennitario (sistema che permette, tramite il riconoscimento di un indennizzo, il recupero di parte della morosità anche quando il cliente è passato
ad altro fornitore) ampliando ai clienti connessi in media tensione l'ambito di applicazione e aumentando i parametri per il calcolo dell'importo dell'indennizzo da riconoscere al venditore che ha perduto il cliente moroso.
Infrastrutture gas- EastMed confermato nella 4° lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI): l'11 marzo 2020 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'UE il Regolamento Delegato (EU) n. 2020/389 che riporta la quarta lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI) aggiornata rispetto alla precedente. Il processo di aggiornamento della lista è stato avviato nel 2019 e la nuova lista conferma al suo interno lo status di Progetto di Interesse Comune per il sistema EastMed Poseidon. Lo status di PCI ha permesso al progetto EastMed-Poseidon di accedere a un sostegno finanziario pari a 2 milioni di euro per gli studi e successivamente di 34,5 milioni di euro per gli studi di pre-FEED. Il processo è stato supportato attivamente anche con la Commissione Europea e la Rappresentanza Permanente di Italia presso l'Unione Europea.
Mobilità sostenibile- l'UE riconosce al deposito costiero Small Scale di GNL nel Porto di Napoli un co-finanziamento nel quadro del programma Connecting Europe Facility (CEF): il progetto congiunto di Edison e Kuwait Petroleum Italia (Q8) per un deposito costiero Small Scale di GNL nella Darsena Petroli del Porto di Napoli è stato selezionato per un cofinanziamento pari a 669.533 euro per gli studi di progettazione nel quadro del bando CEF reflow del 2019. Il processo è stato supportato attivamente anche con la Commissione Europea e la Rappresentanza Permanente di Italia presso l'Unione Europea.
Recovery Plan Europeo- La Commissione Europea stanzierà nell'arco del prossimo esercizio finanziario 1.824,3 miliardi di euro per far fronte alle conseguenze derivanti dalla crisi dovuta allo scoppio della pandemia di COVID-19. All'Italia andranno 208,8 miliardi di euro, di cui 81,4 miliardi di euro a fondo perduto e 127,4 miliardi di euro sotto forma di prestiti.
Le priorità individuate nelle Linee Guida UE per la redazione dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono in linea con i contributi Edison agli investimenti per la ripresa (focus su rinnovabili, edilizia e mobilità).
| (milioni di euro) | Capitolo (*) |
Esercizio 2020 |
Esercizio 2019(**) |
Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|---|
| Filiera Energia Elettrica | |||||
| Ricavi di vendita | 2 | 3.830 | 4.159 | (329) | (7,9%) |
| Margine operativo lordo | 2 | 482 | 423 | 59 | 13,9% |
| Filiera Attività Gas e E&P | |||||
| Ricavi di vendita | 2 | 3.243 | 4.892 | (1.649) | (33,7%) |
| Margine operativo lordo | 2 | 304 | 287 | 17 | 5,9% |
| Filiera Corporate (1) | |||||
| Ricavi di vendita | 2 | 53 | 56 | (3) | (5,4%) |
| Margine operativo lordo | 2 | (102) | (108) | 6 | 5,6% |
| Elisioni | |||||
| Ricavi di vendita | 2 | (736) | (909) | 173 | 19,0% |
| Gruppo Edison | |||||
| Ricavi di vendita | 6.390 | 8.198 | (1.808) | (22,1%) | |
| Margine operativo lordo | 684 | 602 | 82 | 13,6% | |
| % sui ricavi di vendita | 10,7% | 7,3% | - | - |
Bilancio consolidato Bilancio separato
(1) Include l'attività della Capogruppo Edison Spa pertinente alla gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune società holding e immobiliari.
(*)Vedi note illustrative al Bilancio consolidato.
(**) I valori del 2019 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
I ricavi dell'esercizio 2020 mostrano un trend in diminuzione rispetto allo scorso anno, attestandosi a 6.390 milioni di euro, attribuibile ad entrambe le filiere. Il margine operativo lordo si attesta a 684 milioni di euro, in crescita del 13,6% rispetto all'anno precedente.
Si rimanda ai paragrafi seguenti per un un'analisi più approfondita dell'andamento nelle singole Filiere.
I risultati economico-finanziari al 31 dicembre 2020 del Gruppo hanno risentito in misura significativa dell'impatto del COVID-19. I principali effetti registrati sono stati:
Gli effetti del COVID-19 hanno avuto un impatto negativo sull'EBITDA di Gruppo dell'esercizio, stimato attorno a 59 milioni di euro, in gran parte da attribuirsi alla contrazione dei volumi di vendita di commodities rispetto alle aspettative di vendita.

| (GWh) (1) | Esercizio 2020 | Esercizio 2019 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzione Edison (2): | 18.081 | 20.628 | (12,4%) |
| - termoelettrica | 13.154 | 15.876 | (17,1%) |
| - idroelettrica | 3.198 | 3.189 | 0,3% |
| - eolica e altre rinnovabili | 1.729 | 1.563 | 10,6% |
| Altri acquisti (grossisti, IPEX, ecc) (3) | 20.290 | 21.175 | (4,2%) |
| Totale fonti | 38.370 | 41.804 | (8,2%) |
(1) Un GWh è pari a un milione di kWh; riferito a volumi fisici.
(2) Non include la produzione della Divisione Energy & Environmental Services Market
(3) Al lordo delle perdite
| (GWh) (1) | Esercizio 2020 | Esercizio 2019 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Clienti finali (2) | 15.544 | 14.897 | 4,3% |
| Altre vendite (grossisti, IPEX, ecc.) | 22.826 | 26.907 | (15,2%) |
| Totale impieghi (3) | 38.370 | 41.804 | (8,2%) |
(1) Un GWh è pari a un milione di kWh.
(2) Al lordo delle perdite.
(3) Non include gli impieghi della Divisione Energy & Environmental Services Market
Il Gruppo opera secondo un modello di business che prevede una separazione tra la gestione della generazione (termoelettrica e rinnovabili), le vendite al mercato finale (business e retail) e grossista, nonché le attività di compravendita tese a garantire adeguate politiche di segregazione e copertura del rischio sui portafogli citati, oltre che alla massimizzazione della redditività attraverso l'ottimizzazione degli stessi.
Nell'ambito di tale modello, le produzioni di Edison in Italia si attestano a 18.081 GWh, in diminuzione del 12,4% rispetto al 2019. Il trend negativo è dettato in particolare dall'andamento della produzione termoelettrica che mostra un decremento del 17,1%, causato in parte da una contrazione dei consumi a livello nazionale, in parte dalla fermata di due centrali nei primi mesi dell'anno. Per quanto riguarda la produzione eolica e altre rinnovabili, si registra un incremento del 10,6% imputabile alla variazione di perimetro legata all'acquisizione di EDF EN Italia (ora Edison Renewables) e sue controllate nel secondo semestre 2019; la produzione idroelettrica è in linea con l'anno precedente.
I volumi di vendita ai clienti finali mostrano un leggero incremento (4,3%) rispetto al 2019, nonostante una riduzione dei consumi, in particolare nel comparto industriale, indotta dal lockdown.
Gli Altri acquisti si riducono leggermente rispetto allo scorso anno, mentre le Altre vendite sono in diminuzione del 15,2%; si ricorda, peraltro, come queste voci includano, oltre alle compravendite sul mercato wholesale, anche acquisti e vendite su IPEX, per quanto caratterizzati da una minore marginalità unitaria, legati al bilanciamento dei portafogli.

| (milioni di euro) | Esercizio 2020 |
Esercizio 2019 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 3.830 | 4.159 | (7,9%) |
| Margine operativo lordo | 482 | 423 | 13,9% |
I ricavi di vendita del 2020 sono pari a 3.830 milioni di euro e risultano in diminuzione del 7,9% rispetto allo scorso anno, a causa sia di una riduzione di volumi, sia di una riduzione dei prezzi medi di vendita trainati dallo scenario di riferimento. Il margine operativo lordo si attesta a 482 milioni di euro (423 milioni di euro nel 2019) e registra un incremento di 59 milioni di euro. Tale crescita è da ascriversi principalmente al settore delle rinnovabili, per effetto dell'acquisizione di EDF EN Italia (ora Edison Renewables) e sue controllate, consolidate a partire dal mese di luglio 2019. Il settore idroelettrico ha registrato un risultato in crescita grazie all'andamento del mercato MGP e al contributo degli incentivi. Il settore termoelettrico, in leggera flessione rispetto allo scorso anno nonostante una buona performance del mercato MSD, è stato penalizzato in parte dalla fermata di due centrali nei primi mesi dell'anno e da maggiori costi di manutenzione. Il risultato relativo alle vendite di elettricità è in miglioramento, nonostante la riduzione dei consumi nel comparto industriale rispetto alle aspettative con conseguente esposizione sul mercato a condizioni più sfavorevoli; tale miglioramento è attribuibile sia ad un incremento della marginalità unitaria, sia ad una riduzione dei costi di struttura.
Si registra una crescita dei servizi a valore aggiunto al cliente finale, principalmente residenziale, in parte grazie allo sviluppo delle attività di installazione di caldaie e impianti di climatizzazione.
I dati economici della Filiera Energia Elettrica includono i risultati della Divisione Energy & Environmental Services Market.
Attraverso le attività della Divisione, Edison interpreta il suo ruolo di soggetto attivo nei territori e nei loro ecosistemi di business nella ricerca e implementazione di soluzioni concrete ed efficaci ai grandi temi della trasformazione contemporanea: cambiamento climatico, evoluzione sociale e nuovi paradigmi di business.
Edison, in particolare, contribuisce con risorse e competenze proprie, per configurare soluzioni innovative e digitali di utilizzo efficiente delle risorse secondo paradigmi di economia circolare e rigenerazione urbana.
L'offerta di Edison nel mercato dei servizi energetici e ambientali è ampia e include, a titolo esemplificativo: consulenza energetica e ambientale, analisi di laboratorio, realizzazione e gestione di sistemi di autoproduzione da fonti rinnovabili o ad alta efficienza, gestione integrata dei rifiuti industriali, riqualificazione energetica e gestione efficiente degli edifici, teleriscaldamento urbano, piattaforme digitali per l'analisi, la gestione e l'intelligenza delle soluzioni.
Le soluzioni proposte sono rivolte allo sviluppo di progetti di investimento e gestione efficiente delle risorse energetiche e di servizi ambientali per gruppi industriali, piccole e medie imprese, terziario commerciale, territori e Pubblica Amministrazione.
La Divisione Energy & Environmental Services Market ha evidenziato, nel 2020, una diminuzione del 2,4% dei ricavi di vendita rispetto allo scorso anno, attestandosi a 495 milioni di euro (507 milioni di euro nel 2019). Il margine operativo lordo è in riduzione del 39% rispetto allo scorso anno, registrando 51 milioni di euro (84 milioni di euro nel 2019) da imputarsi principalmente al settore della Pubblica Amministrazione in seguito alla rilevazione di costi attesi per l'erogazione di prestazioni di servizi energetici verso edifici pubblici e, in misura minore al rallentamento delle attività dei servizi industriali ed ambientali, verificatosi a seguito del lockdown.

| (milioni di m3 ) |
Esercizio 2020 | Esercizio 2019(*) | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzioni (1) | 9 | 9 | 0% |
| Produzioni da attività in dismissione | 268 | 338 | (20,7%) |
| Produzioni estero(2) | 147 | 161 | (8,7%) |
| Import (Pipe + GNL) | 12.253 | 14.652 | (16,4%) |
| Altri Acquisti | 3.860 | 4.980 | (22,5%) |
| Variazione stoccaggi (3) | 77 | (4) | n.s. |
| Totale fonti | 16.614 | 20.136 | (17,5%) |
| Produzioni estero da attività in dismissione (3) | 1.137 | 1.624 | (30,0%) |
(1) Produzioni di Edison Stoccaggio. Al netto degli autoconsumi e a Potere Calorifico Standard.
(2) Produzioni relative alla concessione in Algeria riconsolidata retrospettivamente a partire da inizio anno.
(3) Include perdite di rete; la variazione negativa indica immissione a stoccaggio.
(4) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.
(*) I valori del 2019 è stato riesposto a fini comparativi
| (milioni di m3 ) |
Esercizio 2020 | Esercizio 2019(°) | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Usi civili | 2.124 | 2.627 | (19,1%) |
| Usi industriali | 5.151 | 4.919 | 4,7% |
| Usi termoelettrici | 5.676 | 6.626 | (14,3%) |
| Vendite produzioni estero | 147 | 161 | (8,7%) |
| Altre vendite | 3.516 | 5.803 | (39,4%) |
| Totale impieghi | 16.614 | 20.136 | (17,5%) |
| Vendite estero da attività in dismissione(1) | 1.137 | 1.624 | (30,0%) |
(*) I valori del 2019 sono stati riesposti a fini comparativi
(1) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.
Le importazioni di gas e degli altri acquisti hanno registrato un decremento rispettivamente del 16,4% e del 22,5%. L'andamento delle variazioni dello stock mostra come, rispetto allo scorso anno, si sia verificata una minore immissione. Per quanto riguarda gli impieghi, pari a 16.614 milioni di metri cubi, si registra un calo su tutti i segmenti, ad eccezione dei quantitativi venduti per usi industriali che mostrano un andamento lievemente positivo, nonostante la riduzione dei consumi causata dal lockdown. Le vendite per usi civili sono diminuite del 19,1%, principalmente per via di un inverno particolarmente mite; le vendite per usi termoelettrici si sono ridotte a causa della contrazione delle produzioni, così come le altre vendite hanno registrato una sensibile riduzione.
| (milioni di euro) | Esercizio 2020 |
Esercizio 2019 (*) |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 3.243 | 4.892 | (33,7%) |
| Margine operativo lordo | 304 | 287 | 5,9% |
(*) I valori del 2019 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
I ricavi di vendita del 2020 si attestano a 3.243 milioni di euro, in diminuzione del 33,7% rispetto allo scorso anno, principalmente a causa dello scenario prezzi, in misura minore in seguito alla contrazione dei volumi.
Il margine operativo lordo, che include il risultato delle attività regolate e delle attività E&P in Algeria e Norvegia, non oggetto di cessione ad Energean e riconsolidate da gennaio 2020, è pari a 304 milioni di euro, in aumento di 17 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Tale andamento è legato anche all'ottimizzazione delle fonti derivanti dalle flessibilità dei contratti pipe, che ha compensato la riduzione della marginalità dovuta agli effetti dell'inverno mite e alla riduzione dei consumi rispetto alle aspettative a causa del lockdown.
La produzione di gas attribuibile alle attività in dismissione, totalizzando Italia ed estero, è risultata pari a 1.405 milioni di metri cubi, in calo del 28,4% rispetto all'anno precedente (1.962 milioni di metri cubi). Le produzioni commercializzate in Italia sono in calo principalmente a causa del naturale declino delle curve di produzione dei campi. Anche le produzioni estere risultano complessivamente in calo, principalmente per effetto delle depletion dei campi.
Per quanto riguarda le produzioni di olio grezzo attribuibile alle attività in dismissione, si evidenzia un decremento di circa il 17,9%, derivante principalmente dalla depletion dei campi in Egitto (-29,5%).
Il perimetro E&P oggetto di cessione ad Energean è trattato come Discontinued Operations in applicazione del principio IFRS 5, per una descrizione del quale si rimanda ai paragrafi 1.4 e 9.2 del Bilancio consolidato 2020.
Il margine operativo lordo (86 milioni di euro) attribuibile alle Discontinued Operations è in calo del 63,7% (237 milioni di euro nel 2019) per effetto di minori ricavi di vendita in conseguenza dei minori volumi e di uno scenario dei prezzi in peggioramento.
Nel corso del 2020 Il perimetro E&P oggetto di cessione ad Energean ha investito 74 milioni di euro in esplorazione, principalmente in Egitto e 30 milioni di euro in sviluppo, prevalentemente all'estero.
| (milioni di euro) | Esercizio 2020 |
Esercizio 2019 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 53 | 56 | (5,4%) |
| Margine operativo lordo | (102) | (108) | 5,6% |
Nella Filiera Corporate confluiscono la parte dell'attività della Capogruppo Edison Spa di gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico, e talune società holding e immobiliari.
I ricavi di vendita dell'esercizio 2020 mostrano un trend decrescente del 5,4% rispetto al 2019, mentre il margine operativo lordo registra un miglioramento di 6 milioni di euro dovuto in parte a minori accantonamenti, in parte ad una riduzione di costi di struttura, nonostante alcune donazioni avvenute in occasione dell'emergenza sanitaria per circa 2 milioni di euro.
| (in milioni di euro) | Esercizio 2020 | Esercizio 2019(*) | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Margine operativo lordo | 684 | 602 | 13,6% |
| Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) | (3) | 3 | n.s. |
| Ammortamenti e svalutazioni | (387) | (391) | 1,0% |
| Altri proventi (oneri) Attività non Energy | (55) | (40) | (37,5%) |
| Risultato operativo | 239 | 174 | 37,4% |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (23) | (46) | 50,0% |
| Proventi (oneri) da partecipazioni | 14 | 6 | n.s. |
| Imposte sul reddito | (39) | 7 | n.s. |
| Risultato netto da Continuing Operations | 191 | 141 | 35,5% |
| Risultato netto da Discontinued Operations | (158) | (562) | 71,9% |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | 19 | (436) | n.s. |
(*) I valori del 2019 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
Il risultato operativo, pari a 239 milioni di euro recepisce ammortamenti e svalutazioni per 387 milioni di euro, la variazione netta di fair value relativa alle attività di hedging sulle commodity e sui cambi negativa per 3 milioni di euro (positiva per 3 milioni di euro nel 2019) e altri oneri netti relativi ad Attività non Energy per 55 milioni di euro.
Il risultato netto da Continuing Operations, positivo per 191 milioni di euro (141 milioni di euro nel 2019), recepisce oneri finanziari netti per 23 milioni di euro, proventi netti da partecipazioni per 14 milioni di euro nonché imposte sul reddito per 39 milioni di euro.
Di seguito si riporta l'analisi della variazione dell'indebitamento finanziario netto:
| Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2019 |
| A. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO INIZIALE | (516) | (416) |
| Prima applicazione IFRS 16 | - | (165) |
| B. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO AL 1° GENNAIO | (516) | (581) |
| Margine operativo lordo | 684 | 602 |
| Eliminazione poste non monetarie incluse nel margine operativo lordo | (111) | 169 |
| Oneri finanziari netti pagati | (27) | (23) |
| Imposte sul reddito nette pagate (-) | (35) | (32) |
| Dividendi incassati | 8 | 6 |
| Altre poste di attività operative | (16) | (21) |
| C. CASH FLOW OPERATIVO | 503 | 701 |
| Variazione del capitale circolante operativo | (88) | 274 |
| Variazione del capitale circolante non operativo | (28) | 50 |
| Investimenti netti (-) | (531) | (964) |
| D. CASH FLOW DOPO INVESTIMENTI NETTI E VARIAZIONE DEL | ||
| CAPITALE CIRCOLANTE | (144) | 61 |
| Dividendi pagati (-) | (51) | (50) |
| Altro | 17 | (37) |
| Incremento/decremento monetario dell'indebitamento finanziario netto | ||
| (Discontinued operations) | (6) | 91 |
| Cessione Discontinued Operations | 187 | - |
| E. CASH FLOW NETTO DI PERIODO | 3 | 65 |
| F. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO FINALE | (513) | (516) |
Bilancio consolidato Bilancio separato
I principali flussi di cassa del periodo derivano dal margine operativo lordo, commentato precedentemente, dalla variazione del capitale circolante e dagli investimenti netti, che includono investimenti netti in immobilizzazioni per 488 milioni di euro, principalmente relativi a:
Gli investimenti netti includono inoltre:
gli effetti netti delle variazioni intervenute nell'area di consolidamento, per complessivi 17 milioni di euro, relativi principalmente alle citate acquisizioni delle società CEA Biogas Srl e Ambyenta Srl nell'ambito dei servizi energetici e ambientali;
investimenti in immobilizzazioni finanziarie (26 milioni di euro) che includono per 22 milioni di euro aumenti di capitale nella società IGI Poseidon Sa correlati alla pipeline Eastmed e per 3 milioni di euro investimenti netti nel settore dello Small Scale GNL.
Bilancio consolidato Bilancio separato
Concorre alla variazione dell'indebitamento anche la cessione delle Discontinued Operations, che ha determinato l'incasso di un corrispettivo per 220 milioni di euro e il deconsolidamento delle società E&P rientranti nel perimetro di cessione ad Energean per 33 milioni di euro.
Edison prevede che l'EBITDA per il 2020 si collocherà in un intervallo compreso tra 680 e 740 milioni di euro.
| (in milioni di euro) | Esercizio 2020 | Esercizio 2019 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 4.432 | 6.194 | (28,4%) |
| Margine operativo lordo | 360 | 258 | 39,5% |
| % sui Ricavi di vendita | 8,1% | 4,2% | - |
| Risultato operativo | 184 | 100 | 84,0% |
| % sui Ricavi di vendita | 4,2% | 1,6% | - |
| Risultato netto da Continuing Operations | 118 | 90 | 31,1% |
| Risultato netto da Discontinued Operations | (186) | (501) | 62,9% |
| Risultato netto dell'esercizio | (68) | (411) | 83,5%. |
| Investimenti in immobilizzazioni | 254 | 132 | 92,4% |
| Capitale investito netto | 4.197 | 4.358 | (3,7%) |
| Indebitamento (disponibilità) finanziario netto | (567) | (417) | (36,0%) |
| Patrimonio netto | 4.764 | 4.775 | (0,2%) |
| Dipendenti | 1.373 | 1.342 | 2,3% |
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato netto e il patrimonio netto della Capogruppo Edison Spa con il risultato netto di competenza di Gruppo e il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante al 31 dicembre 2020:
| 31.12.2020 | 31.12.2019(*) | |||
|---|---|---|---|---|
| (in milioni di euro) | Risultato netto | Patrimonio netto |
Risultato netto |
Patrimonio netto |
| Risultato netto e patrimonio netto di Edison Spa | (68) | 4.764 | (411) | 4.775 |
| - Iscrizione dei risultati e dei patrimoni netti delle società consolidate, al netto della quota di pertinenza dei terzi - Eliminazione dei valori di carico in Edison Spa delle |
27 | 1.922 | 23 | 1.940 |
| partecipazioni controllate e valutate a Patrimonio Netto |
(1.297) | (1.394) | ||
| - Eliminazione dividendi iscritti in Edison Spa |
(9) | (43) | ||
| - Eliminazione rettifiche di valore delle partecipazioni di Edison Spa - Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio |
31 | 36 | ||
| Netto | 11 | 22 | 6 | 93 |
| - Differenza risultato netto da Discontinued Operations |
28 | (33) | (61) | (61) |
| - Altre rettifiche di consolidamento |
(1) | (29) | 14 | (26) |
| Risultato netto di Gruppo e Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante |
19 | 5.349 | (436) | 5.327 |
(*) In sede di applicazione del principio IFRS5 i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2019 non sono stati riesposti mentre le voci economiche sono state rideterminate per renderle comparabili con quelle del 2020.

Edison ha sviluppato un modello aziendale integrato di gestione dei rischi che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise Risk Management (ERM), in particolare al framework Committee of Sponsoring Organizations
(COSO), il cui scopo principale è quello di adottare un approccio sistematico all'individuazione dei rischi prioritari dell'azienda, al fine di valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi e intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
A tal fine, Edison si è dotata di una metodologia di risk mapping e risk scoring, che assegna un indice di rilevanza al rischio in funzione della valutazione di impatto globale, probabilità di accadimento e livello di controllo, e di un Modello di Rischio Aziendale, sviluppato sulla base delle best practice di settore ed internazionali, che ricomprende in un framework integrato le diverse tipologie di rischio caratterizzanti il business in cui il Gruppo opera:
In particolare, con il coordinamento della Direzione Risk Office, i responsabili delle diverse aree aziendali individuano e valutano i rischi di competenza attraverso un processo di Risk Self Assessment, fornendo una prima indicazione delle azioni di mitigazione ad essi associate. I risultati del processo sono successivamente consolidati a livello centrale in una mappatura, nella quale i rischi vengono prioritizzati in funzione dello scoring risultante e aggregati per favorire il coordinamento dei piani di mitigazione in un'ottica di gestione integrata dei rischi stessi.
Il processo di Enterprise Risk Management è strettamente legato al processo di pianificazione di medio e lungo periodo con la finalità di associare il profilo di rischio complessivo del Gruppo alla redditività prospettica risultante dal documento di piano/budget. I risultati dell'ERM sono oggetto di comunicazione a scadenze prestabilite in sede di Comitato Controllo e Rischi e Consiglio di Amministrazione, e sono utilizzati dalla Direzione Internal Audit come elementi informativi finalizzati alla predisposizione di specifici piani di audit risk-based.
Di seguito, nel paragrafo "Risk Factors" sono commentati i risultati di sintesi del processo per quanto concerne l'anno appena concluso, in particolare nella sezione "Rischi finanziari" sono riportati i principali elementi relativi ai rischi prezzo commodity, tasso di cambio, credito, liquidità e tasso di interesse, per i quali nel corso degli anni sono stati sviluppati presidi specifici finalizzati a gestire e limitare l'impatto sull'equilibrio economico-finanziario del Gruppo. Per maggiori dettagli su tali rischi si rimanda a quanto riportato ai fini dell'IFRS 7 nel capitolo 4 "Gestione Rischio Mercato", nel paragrafo 3.1 "Gestione rischio di credito" e nel paragrafo 6.4 "Gestione dei rischi finanziari" del Bilancio consolidato 2020.
Dal 2018 il Gruppo ha adottato un sistema di gestione e rilevazione, integrato nel sistema di controllo complessivo del Gruppo, del rischio fiscale (cd. Tax Control Framework o TCF). Il TCF adottato è costituito da una Tax Policy e da una Norma Generale, applicabili a tutte le società del Gruppo, nonché da matrici, coordinate con quanto previsto ex Lege 262/2005, per monitorare le attività con potenziali impatti fiscali nei principali processi aziendali.

Una potenziale fonte di incertezza per Edison deriva dalla costante evoluzione del contesto normativo e regolamentare di riferimento con effetti sul funzionamento dei mercati, sui piani tariffari, sui livelli di qualità del servizio richiesti e sugli adempimenti tecnico-operativi.
A tal riguardo, Edison è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e periferiche volto a ricercare momenti di confronto e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse.
In questo contesto, tra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi di rischio più significativi riguardano:
I mercati energetici all'interno dei quali il Gruppo opera hanno registrato, nel corso del 2020, variazioni significative in termini di domanda, con una pressione competitiva che permane elevata e con una prima fase di riduzione significativa dei prezzi nel corso del primo semestre seguita da una fase di successiva ripresa nel secondo semestre, per un approfondimento dei quali si rimanda alla sezione "Andamento del mercato energetico italiano".
Nel mercato elettrico italiano, l'introduzione di misure restrittive da parte del Governo soprattutto nei mesi di marzo, aprile, novembre e dicembre per contrastare la diffusione della pandemia da COVID-19 (quali la sospensione temporanea delle attività produttive industriali e commerciali ritenute non essenziali se non organizzate in modalità di lavoro agile o a distanza durante la prima ondata e la chiusura temporanea di un sottoinsieme di attività commerciali durante la seconda ondata in maniera differenziata a seconda della criticità della diffusione dell'infezione e della sostenibilità delle strutture sanitarie) ha comportato una riduzione dei consumi elettrici soprattutto dei segmenti PMI e industriale. A differenza dell'esercizio precedente, nel corso 2020, le produzioni idroelettrica e fotovoltaica sono aumentate grazie a condizioni meteorologiche più favorevoli; questo, congiuntamente alla riduzione della domanda, ha comportato una riduzione della produzione termoelettrica a gas, che rappresenta una quota significativa nel mix produttivo del Gruppo, e dell'import. L'export, invece, ha registrato un significativo incremento soprattutto in relazione alle attività di manutenzione delle centrali nucleari francesi, che si sono protratte per effetto della pandemia da COVID-19.
Con riferimento a suddetta produzione idroelettrica, la quota prodotta da concessioni di grande derivazione di cui il Gruppo è concessionario, rimane esposta negli anni a venire al sopracitato rischio di esito avverso delle gare per il rinnovo delle concessioni già scadute o in scadenza.
In aggiunta, cambiamenti tecnologi nel settore elettrico potrebbero rendere alcune tecnologie/servizi maggiormente competitivi rispetto a quelli che costituiscono il business della Società. Al fine di mitigare tale rischio, Edison compie una costante attività di monitoraggio e valutazione dello sviluppo di nuove tecnologie, per un approfondimento delle quali si rimanda alla sezione "Innovazione, ricerca e sviluppo".
Nel mercato del gas naturale, la domanda ha registrato nel corso del 2020, rispetto all'anno precedente, una contrazione generale dovuta principalmente a temperature più elevate e alle misure restrittive stabilite dal Governo per contrastare la diffusione della pandemia da COVID-19. Tale decremento ha impattato complessivamente i diversi settori: in particolare, la variazione della domanda nei settori residenziale e industriale risulta legata ai motivi sopra menzionati impattando di conseguenza il settore termoelettrico, la cui riduzione della produzione è anche stata condizionata da un incremento della generazione idroelettrica, influenzata dalle dinamiche di domanda e offerta di elettricità.
In tale contesto di aumento del profilo di rischio di mercato, un importante elemento di mitigazione degli effetti delle variazioni dello scenario energetico e delle condizioni di mercato è rappresentato dalle clausole di rinegoziazione del prezzo dei contratti di importazione gas a lungo termine.
La presenza del gruppo Edison in mercati internazionali, in merito alle attività di produzione e commercializzazione dell'energia elettrica, espone la Società ad un insieme di rischi derivanti prevalentemente dalle differenze di tipo politico, economico, sociale, normativo e finanziario rispetto al Paese di origine. Attualmente l'area di maggiore rilevanza per il Gruppo è la Grecia, dove Edison, attraverso Elpedison Sa, produce e commercializza energia elettrica in joint venture con il partner greco Hellenic Petroleum.
In Grecia, la pandemia COVID-19, nonostante la diffusione del virus sia stata più ristretta rispetto ad altri paesi europei, ha comportato un notevole peggioramento della situazione economico-finanziaria nel corso dell'anno, con una sostanziale contrazione del PIL di circa l'8% e un aumento del debito; il settore turistico, l'export e il livello di consumo interno risultano i settori più colpiti. Il Governo di centro-destra (Nuova Democrazia, che ha vinto le elezioni dello scorso anno) ha adottato importanti misure per mitigare l'impatto del virus COVID-19, tra cui la spesa sanitaria aggiuntiva, il differimento dei pagamenti fiscali e previdenziali, tagli fiscali mirati, periodi di lockdown con chiusure degli esercizi commerciali e il divieto di spostamento tra regioni. La decisione della Banca Centrale Europea di includere la Grecia nel programma di acquisto per l'emergenza pandemica (PEPP) e la disponibilità di cassa locale dovrebbero limitare un rischio di rifinanziamento. Si prevede che il nuovo Governo prosegua con le privatizzazioni pianificate, anche nel settore energetico, e con l'ottimizzazione dell'implementazione di grandi progetti infrastrutturali, anche se sono possibili ritardi. Nel mese di aprile, l'agenzia Standard&Poor's ha modificato l'outlook a stabile mantenendo il rating sovrano a BB-. Per quanto concerne il settore energetico, il meccanismo di remunerazione della capacità produttiva è terminato nel mese di aprile 2019; la definizione di un nuovo sistema, precedentemente prevista nel corso del 2020, è attualmente attesa nel corso del 2021. L'operatività sulla piattaforma di negoziazione di energia a breve e medio termine, volta ad aumentare la concorrenza e a sostenere il market coupling con l'Italia e la Bulgaria, precedentemente prevista nel corso del 2019, è invece stata avviata a inizio novembre.
La Società è impegnata in un'attività di continuo monitoraggio del quadro politico-economico del Paese, al quale il Gruppo risulta esposto al 31 dicembre 2020 come indicato di seguito:
| (in milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Credito finanziario verso la partecipata | 56 | 61 |
| Garanzie prestate (1) | 70 | 48 |
| Partecipazioni (2) | 60 | 36 |
| Totale | 186 | 145 |
(1) Di cui 37 milioni di euro su bond loan e 33 milioni di euro per altre garanzie
(2) Si riferisce alle partecipazioni IGI Poseidon ed Elpedison Sa.
In aggiunta, con riferimento ai contratti di approvvigionamento gas a lungo termine, la Società risulta esposta al contesto geo-politico dei Paesi da cui si rifornisce e, pertanto, ne monitora costantemente la situazione.
L'attività caratteristica di Edison prevede la costruzione e la gestione d'impianti di produzione di energia elettrica, la gestione di centri di stoccaggio, lo sviluppo di infrastrutture gas, la vendita di servizi e soluzioni di efficienza energetica e la vendita di energia elettrica e gas nei mercati finali e all'ingrosso. Tali attività, che potrebbero prevedere anche il coinvolgimento di terze parti, espongono la Società a rischi derivanti dalla possibile inefficienza dei processi interni e delle strutture organizzative di supporto, oppure da eventi esogeni come malfunzionamenti o indisponibilità di apparecchiature e macchinari. Tali rischi potrebbero avere potenziali ripercussioni sulla redditività, sull'efficienza delle attività di business e/o sulla reputazione della Società stessa.
La temporanea sospensione delle attività produttive industriali e commerciali ritenute non essenziali se non organizzate in modalità di lavoro agile o a distanza, previste dalle diverse disposizioni governative per contrastare la diffusione del contagio dal COVID-19 in particolare nei mesi di marzo e aprile 2020, ha coinvolto diversi clienti e fornitori, comportando per il Gruppo stesso il fermo temporaneo di attività di cantiere, la riprogrammazione di attività di manutenzione presso i siti produttivi, la temporanea sospensione di attività sia di operation & maintenance presso alcuni clienti (con eccezione dei presidi ospedalieri nel segmento PA per i quali è stata richiesta e garantita la continuità dei servizi) sia di alcuni canali di vendita, e una riduzione dei consumi dei clienti finali soprattutto durante il periodo più critico. Dopo un periodo di ripresa da maggio a ottobre 2020, il crescente numero di persone infette, da inizio novembre 2020, ha comportato la definizione di nuove misure restrittive da parte del Governo, differenziate in base al livello di criticità dell'infezione e alla sostenibilità delle strutture sanitarie in ciascun territorio al fine di contenere le ripercussioni economiche.
Questa particolare situazione di criticità legata alla diffusione del COVID-19 è gestita in accordo a specifiche linee guida interne finalizzate ad un governo rapido ed efficace di situazioni di crisi. Il ricorso alla modalità di lavoro agile da parte della Società stessa e di diversi fornitori di servizi, congiuntamente alla ottimizzazione del personale che svolge attività essenziali, ha consentito il proseguimento delle principali attività del gruppo Edison anche durante le fasi più critiche e sta tutt'ora permettendo l'esecuzione delle normali attività di business contenendo al tempo stesso la possibilità di infezione nelle sedi aziendali.
La politica di gestione dei rischi operativi prevede l'adozione di standard di sicurezza e qualità specifici, adeguamenti a normative internazionali, nazionali e requisiti di enti locali che disciplinano la materia, attività di miglioramento della qualità dei processi nelle diverse aree aziendali, con un'attenzione particolare per i servizi offerti al cliente. Eventuali eventi di crisi sono disciplinati da specifiche linee guida interne finalizzate ad un governo rapido ed efficace di possibili situazioni che potrebbero comportare danni a persone, all'ambiente, agli impianti ed alla reputazione della Società stessa.
Per quanto riguarda la gestione di rischi ambientali e di sicurezza si rimanda alla sezione "Salute, sicurezza e ambiente" della presente relazione.
Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità, l'integrità e la riservatezza dei dati e delle informazioni.
Relativamente al primo punto, nel corso del secondo semestre 2020, sono proseguiti e/o sono stati completati alcuni importanti progetti e ne sono stati avviati di nuovi; in particolare:
È stata altresì completata l'integrazione delle nuove aziende acquisite della Divisione Energy & Environmental Services Market con la migrazione del data center di Trento (ex Energon) sul data center di Milano, delle società EDF EN Italia, EDF EN Services Italia e Assistenza Casa, uniformando standard e tecnologie su tutto il gruppo Edison e procedendo alla gestione di tutte queste società sull' ERP di Gruppo.
Per quanto riguarda il rischio di indisponibilità a fronte di un fault dei sistemi, Edison si è dotata di architetture hardware e software in configurazione ad alta affidabilità per le applicazioni a supporto delle attività critiche. Tali configurazioni sono testate regolarmente durante le normali operazioni di esercizio. Infine, a protezione di eventi disastrosi, è in funzione una soluzione di disaster recovery che viene testata periodicamente. Analogo test viene effettuato anche per il data center di Rivoli.
A fronte dell'emergenza sanitaria, che ha inciso pesantemente anche nella seconda metà dell'anno, la Società ha messo a disposizione postazioni di lavoro, dispositivi, software e servizi che hanno garantito la continuità operativa anche da remoto. È in corso infine il passaggio in cloud di diverse applicazioni per aumentare la flessibilità del servizio e migliorarne il time-to-market, senza alcuna riduzione del livello di sicurezza.
Il rischio di integrità e riservatezza dei dati e delle informazioni aziendali e disponibilità a fronte di attacchi informatici, sempre più frequenti e sofisticati, viene mitigato con l'adozione di elevati standard e soluzioni di sicurezza; il servizio di Security Operation Center, attivo da gennaio 2016 e volto a segnalare attacchi informatici in corso, è stato ottimizzato attraverso un processo di "raffinamento" delle analisi per migliorare l'efficacia delle stesse. È infine in corso di sviluppo il progetto Rex Wannacry finalizzato ad aumentare la resilienza del sistema informativo aziendale a fronte di attacchi di nuova generazione: ottenuto un inventario puntuale ed automatico di tutti i dispositivi connessi in rete, sviluppate le procedure di asset, vulnerability, triage, incident & crisis management, è stato assegnato il servizio di threat intelligence, finalizzato alla sorveglianza ed alla gestione dei sistemi a fronte di attacchi informatici. In fase di ultimazione l'installazione del nuovo antivirus, dotato di una speciale feature, basata su sistemi di intelligenza artificiale, contro attacchi ransomware.
Lo sviluppo delle attività caratteristiche del gruppo Edison prevede il ricorso ad investimenti, acquisizioni e ad alcuni mirati disinvestimenti, come parte di una strategia di razionalizzazione del portafoglio complessivo e di costante adeguamento all'ambiente competitivo: dall'efficace implementazione di tali iniziative dipende la capacità del Gruppo di rafforzare le proprie attività caratteristiche nei mercati in cui opera. In particolare, per quanto concerne gli investimenti diretti, essi comportano tipicamente un rischio legato a possibili incrementi dei costi operativi e di investimento, nonché a possibili ritardi nell'entrata in esercizio commerciale, anche a causa di incertezze autorizzative, con conseguenti impatti sulla redditività delle iniziative stesse. Per quanto riguarda, invece, la strategia di sviluppo attraverso acquisizioni, questa dipende dalla disponibilità sul mercato di opportunità che consentano di sviluppare il core business del Gruppo in termini accettabili e dalla capacità della Società di identificarle tempestivamente integrando efficacemente gli asset, acquisiti nelle attività del Gruppo. Ai fini di una mitigazione di tali rischi, la Società si è dotata di una serie di processi interni a presidio delle varie fasi istruttorie e valutative delle iniziative d'investimento. I processi prevedono, oltre alle opportune procedure formalizzate, operazioni di due diligence, contratti vincolanti, processi autorizzativi interni multi-livello, attività di project risk assessment, di project management e project control.
Il gruppo Edison è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi di tutte le commodity energetiche trattate, le quali agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo. Inoltre, poiché una parte dei prezzi di dette commodity energetiche è denominata in valuta estera, il Gruppo è esposto anche al relativo rischio cambio.
Le attività di gestione e controllo di tale rischio sono disciplinate dalle Energy Risk Policy, che prevedono l'adozione di specifici limiti di rischio in termini di Capitale Economico e l'impiego di strumenti derivati finanziari comunemente utilizzati sul mercato al fine di contenere l'esposizione entro i limiti stabiliti.
L'operatività del Gruppo in valute diverse dall'euro, nonché le strategie di sviluppo sui mercati internazionali, espongono la Società alle variazioni dei tassi di cambio. Le linee guida relative alla governance e alle strategie di mitigazione del rischio cambio generato dalle attività di business sono delineate all'interno di specifiche Policy, le quali descrivono gli obiettivi di gestione del rischio di tasso di cambio in funzione della diversa natura del rischio in oggetto.
La Società adotta un modello di gestione di tipo accentrato, attraverso il quale garantisce un costante presidio dell'equilibrio economico-finanziario di Gruppo grazie ad un'attività di costante monitoraggio delle esposizioni e di implementazione di idonee strategie di copertura e provvista valutaria finalizzate alla loro mitigazione.
Con riferimento al rischio di potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle diverse controparti con cui la Società opera, il Gruppo ha da tempo implementato procedure e strumenti per la valutazione e selezione delle controparti sulla base del credit standing, il monitoraggio continuo dell'esposizione nei confronti delle diverse controparti e l'implementazione di adeguate azioni di mitigazione, principalmente volte al recupero ed al trasferimento del credito.
Il gruppo Edison, esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse prevalentemente per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento, valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d'interesse e la gestisce principalmente definendo le caratteristiche dei finanziamenti in sede negoziale.
Il rischio liquidità attiene alla possibilità che le risorse finanziarie disponibili all'azienda non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. La politica di gestione di tale rischio ha la finalità di assicurare al gruppo Edison sia la disponibilità di affidamenti sufficienti a fronteggiare le scadenze finanziarie a breve sia di consolidare le fonti della provvista.
Oltre a quanto sopra descritto relativamente alle attività di gestione e mitigazione dei rischi, il gruppo Edison, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti a eventi passati, che possono essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell'impresa tali da indurre nei terzi una valida aspettativa che l'impresa stessa sia responsabile o si assuma la responsabilità di adempiere a una obbligazione, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi per rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (si vedano anche le Note Illustrative al Bilancio consolidato). In particolare, Il Gruppo Edison è coinvolto in diversi procedimenti giudiziari e arbitrali di diversa tipologia, per il tramite di Edison Spa, in qualità di successore a titolo universale, quale incorporante di Montedison Spa per una descrizione dei quali si rimanda al capitolo 8 "Attività non Energy" delle Note Illustrative al Bilancio consolidato.

La Direzione Research, Development and Technological Innovation (RD&TI) opera sinergicamente con le altre Direzioni e Business Unit di Edison su un ampio ventaglio di attività che comprendono il monitoraggio dell'evoluzione e dell'innovazione tecnologica, la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo e il rafforzamento del network di relazioni scientifiche con centri di eccellenza esterni (es. EDF R&D, Politecnico d Milano, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Pavia, Enti di Ricerca) anche attraverso la realizzazione di progetti congiunti.
Nel 2020 è stato completato il nuovo laboratorio situato alle Officine di Torino, un ampio spazio dotato di infrastrutture e servizi per accogliere hardware importante come dimensioni e specifiche di installazione. Il laboratorio è integrato negli spazi dell'Energy Center Lab del Politecnico di Torino, e grazie anche alle sinergie con esso, sarà possibile ampliare e approfondire l'attività di ricerca della Direzione.
Le attività che la Direzione RD&TI si svolgono presso le Officine di Milano, le Officine di Torino e i siti sperimentali sul territorio, e sono di seguito brevemente illustrate.
Il tema riguarda lo studio e la sperimentazione di tecnologie innovative di ricarica intelligente per veicoli elettrici, e comprende anche la partecipazione a progetti dimostrativi, con l'obiettivo di derivare informazioni utili per la definizione dei modelli di business applicabili.
Si tratta dello studio e della sperimentazione di tecnologie di storage per applicazioni stazionarie su diverse scale. Il focus delle attività di laboratorio è sulle applicazioni in ambito residenziale, in particolare sui sistemi per l'ottimizzazione dell'autoconsumo della generazione fotovoltaica. Le attività di caratterizzazione di batterie di grande taglia riguardano due sistemi Li-ione installati presso dimostratori esterni alle Officine.
Power to X riguarda la produzione di combustibili e, più in generale, di prodotti chimici sintetici a basso impatto, a partire dal surplus di elettricità da rinnovabili. L'obiettivo delle attività di RD&TI è di accrescere le proprie competenze ed in particolare, si focalizza sulla valutazione delle tecnologie di generazione, trasporto, stoccaggio e utilizzo dell'idrogeno, anche attraverso test in laboratorio dei sistemi più innovativi per la sua produzione tramite elettrolisi.
L'Internet of Things (IoT) offre l'opportunità di una presenza combinata fisica e digitale presso i nostri clienti, non limitata alla fornitura di soluzioni direttamente legate all'energia (come i termostati smart), ma aperta a tutto ciò che contribuisce alla cura della casa e della famiglia. Sempre maggiore attenzione viene riservata alle tecnologie avanzate di interazione con il cliente, fino all'esplorazione di temi di frontiera come la robotica di servizio, non solo in ambito residenziale.
Quest'area monitora gli sviluppi nell'ambito delle tecnologie innovative di generazione fotovoltaica. Le attività vanno dallo studio in laboratorio di materiali e sistemi emergenti, alla caratterizzazione in condizioni operative realistiche di dispositivi fotovoltaici prototipali non convenzionali, per definire il potenziale impatto delle nuove tecnologie sullo scenario futuro.

Si riportano di seguito i principali risultati raggiunti nel corso del 2020 ed i progetti in sviluppo:
È stata consolidata la scelta di gestire, con approccio globale ed integrato, la prevenzione e promozione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro tenendo conto sia del personale Edison sia di quello dei nostri fornitori e attribuendo diffusamente a tutto il management obiettivi di miglioramento rispetto alla media dei risultati dell'ultimo triennio.
Gli indicatori di riferimento in ambito nazionale sono:
Sulla base di tale approccio, il 2020 si chiude con l'indice di frequenza degli infortuni complessivo che si attesta sul valore di 2,0 in leggero peggioramento rispetto al 2,2 del 2019. In dettaglio, l'indice di frequenza per il personale sociale chiude ad un valore di 1,9 in miglioramento sul valore di 2,6 del 2019, mentre quello del personale d'impresa si attesta su un valore di 2,3, in peggioramento rispetto al valore di 1,4 del pari periodo 2019. L'indice di gravità complessivo è risultato a fine 2020 pari a 0,06 in linea con quello del pari periodo 2019 (0,05), a conferma della limitata severità del nostro fenomeno infortunistico. Si segnala che la Società, ai fini di un confronto anche all' interno del gruppo di appartenenza (gruppo EDF), utilizza anche l'indicatore denominato Lost Time Index Rate (in seguito LTIR) relativo ai soli infortuni occorsi per cause direttamente legate ad attività lavorative. In tal senso, il 2020 si chiude con un indice LTIR complessivo pari a 1,9 superiore rispetto a 1,6 del 2019. In dettaglio, l'indice LTIR per il personale sociale si chiude a 1,7, sostanzialmente in linea con il valore del 2019 (1,7), mentre quello del personale d'impresa si attesta su un valore di 2,3 in peggioramento rispetto a quello del 2019 (1,6). I risultati dell'anno evidenziano quindi una inversione di tendenza rispetto a quelli dell'anno precedente, in particolare per quanto riguarda quelli relativi al personale delle imprese esterne. Nel corso del 2020 sono purtroppo anche avvenuti due eventi fatali. Il primo è relativo ad un incidente sul lavoro avvenuto presso un cantiere del sito Mirafiori di Fenice, che ha coinvolto una persona di impresa esterna. Il secondo ha coinvolto un dipendente di Fenice Poland presso il sito di Rzeszow che è deceduto durante l'attività lavorativa a causa di un malore.
Tutto l'anno è stato condizionato dall'emergenza sanitaria, pertanto, la maggior parte delle attività programmate è stata ripianificata o comunque svolta in parte. Gli adempimenti previsti dalle normative applicabili in ambito salute, sicurezza e ambiente sono stati assolti, così come il previsto piano di audit interno che è stato recuperato nella seconda parte dell'anno. Sono state effettuate le previste visite di certificazione, sia di rinnovo sia di sorveglianza, sui sistemi di gestione ambiente, salute e sicurezza da parte degli enti accreditati, così come quelle per gli altri schemi di certificazione relativi alla qualità, all'energia e alla responsabilità sociale ove applicati. Lo speciale periodo in cui si è operato è stato gestito nell'ambito del Comitato Ristretto HSE, composto dai rappresentanti HSE di ogni Divisione, che ha coordinato tutte le attività necessarie per il rispetto delle misure di prevenzione e protezione individuate e prescritte dalle autorità competenti e per la definizione e gestione delle policy e prescrizioni di gestione della pandemia COVID-19 adottate a livello aziendale. Nel corso dell'anno non si sono verificati incidenti con impatto sulle matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque superficiali e biodiversità).
Di seguito le principali azioni messe in atto al fine di gestire la situazione di emergenza generata dalla pandemia. In data 27 febbraio 2020 è stata attivata l'unità di crisi centrale, che ha coordinato tutte le attività e il collegamento con il gruppo EDF. È stato instaurato un canale di comunicazione continuo con tutti i dipendenti, elaborando messaggi istituzionali al fine di trasmettere le decisioni prese ed indirizzare i comportamenti. Sono state disposte tutte le misure cautelari e prevenzionistiche di carattere organizzativo, gestionale, igienico-sanitario, tenendo conto delle specificità dei business aziendali. È stato reso disponibile a tutti i dipendenti un canale di supporto per affrontare i casi specifici, tramite l'unità di crisi e il coordinamento sanitario aziendale. Comunicazioni adeguate sono state anche predisposte con i fornitori ed i clienti. Nella fase iniziale e per tutto il periodo di lockdown (dal 21 febbraio al 2 maggio 2020) sono state predisposte le seguenti attività:
Le sedi aziendali per tutto il periodo sono state aperte ed operative.
A partite dal mese di maggio 2020 è stato avviato un piano di graduale ripresa delle attività lavorative tramite l'emissione di linee guida aziendali specifiche, in coordinamento con le rappresentanze dei lavoratori. In questa fase il piano (ancora in corso) ha riguardato:
Dopo il periodo estivo, in concomitanza con il peggioramento dello scenario epidemiologico globale, culminato con il periodo di lockdown nazionale a seguito della cosiddetta "seconda ondata", si è provveduto a riconfermare e rafforzare tutte le misure di prevenzione sanitaria, organizzativa e gestionale adottate. A partire dalla fine di ottobre 2020 sono state applicate ulteriori misure di prevenzione, tra cui un massivo utilizzo della modalità di lavoro a distanza (smart working), un limite massimo di affollamento delle sedi ufficio al 30%, una restrizione sulle trasferte e sulle riunioni in presenza.
Il 2 novembre è stata avviata una campagna di somministrazione volontaria di test rapidi antigenici, con periodicità quindicinale, al fine di assicurare la gestione delle persone asintomatiche in accesso alle sedi aziendali.
L'andamento della positività del personale aziendale al COVID-19 ha sostanzialmente riflesso nel corso delle due fasi della pandemia il trend registrato a livello nazionale, registrando un tasso più contenuto e territorialmente concentrato nella prima fase di febbraio-aprile 2020, ed un tasso più elevato e più diffuso territorialmente nella seconda fase iniziata dalla seconda metà di ottobre 2020. Tuttavia, la gravità del contagio registrata attraverso l'indicatore degli ospedalizzati COVID-19 per il personale aziendale è risultata molto contenuta, così come il dato relativo ai decessi per COVID-19 che alla data del 31/12/2020 ha fatto registrare un numero di due decessi totali nel Gruppo, con un indice pari allo 0,03% del personale sociale, significativamente al di sotto della media nazionale pari a circa l'1.1% della popolazione.
Le misure preventive adottate dalla Società hanno consentito di assicurare la gestione in campo delle attività operative connesse al funzionamento degli impianti di generazione elettrica e di produzione idrocarburi, di stoccaggio e distribuzione gas alle utenze nazionali, così come quelle essenziali a garantire il funzionamento operativo delle strutture sanitarie sono state assicurate senza alcuna discontinuità durante tutto il periodo di gestione della pandemia; anche le attività funzionali ad assicurare la gestione del servizio ai clienti è stata assicurata senza alcun disservizio, attraverso l'attività esercitata in regime di smart working direttamente ed attraverso i partners che gestiscono i call centers. Anche l'attività di sviluppo nuove iniziative nei principali cantieri aziendali, è proseguita senza particolari criticità, fatto salvo il bimestre marzo-aprile 2020 di maggiore intensità del lockdown.
L'organico al 31.12.2020 chiude con 4.786 contro i 5.631 (inclusi 949 dipendenti del business E&P) del 31.12.2019.
La variazione è attribuibile principalmente all'uscita delle società E&P vendute ad Energean. Si segnala inoltre un incremento di organico ascrivibile all'avvio delle commesse in ambito Pubblica Amministrazione nella Divisione Energy and Environmental Services Market (EESM), parzialmente compensato dal deconsolidamento della società Dolomiti Edison Energy da luglio 2020.
Il costo del lavoro dell'esercizio ha consuntivato un valore pari a 321,1 milioni di euro con un incremento complessivo rispetto al 2019 pari al +2,9%.
Sono riportati di seguito i principali fatti a valenza generale per il gruppo Edison accaduti nel corso del 2020.
Fin dall'inizio della pandemia e per tutta la gestione delle sue fasi evolutive nel corso dell'anno, si sono svolti diversi incontri con le Segreterie Sindacali Nazionali e con le RSU delle singole società del gruppo Edison finalizzati a individuare e condividere le misure di prevenzione igienico sanitarie idonee ad assicurare il contenimento del virus COVID-19 in tutti i siti , cantieri e luoghi di esercizio delle attività aziendali, contemperando la massima protezione della salute dei lavoratori con l'esigenza di assicurare in particolare le attività funzionali ad assicurare i servizi pubblici essenziali.
In tale ambito con le Segreterie Sindacali Nazionali e con il Coordinamento delle RSU del gruppo Edison sono stati sottoscritti diversi accordi sindacali coerenti con le previsioni normative pro-tempore vigenti e con i Protocolli Interconfederali del 17 marzo e 24 aprile 2020. Con tali accordi sono state introdotte misure organizzative finalizzate ad estendere l'utilizzo dello smart working emergenziale senza limiti temporali per tutte le attività che potevano essere svolte da remoto. Per effetto di tale provvedimento, l'utilizzo del lavoro a distanza nelle fasi più acute della pandemia ha raggiunto livelli pari a circa il 60% del personale totalmente impiegato in Italia.
Gli Accordi sindacali hanno anche consentito di gestire e mitigare la perdita di reddito economico per i lavoratori la cui attività è stata temporaneamente sospesa durante alcuni periodi della pandemia e per i quali non sussisteva la possibilità tecnico-organizzativa di accedere allo smart working. Tra le misure di sostegno al reddito introdotte attraverso tali
accordi si rileva anche l'introduzione di nuovi istituti quali le ferie solidali e l'integrazione economica aziendale alla misura degli speciali permessi genitoriali introdotti dalla normativa nazionale per la gestione del COVID-19.
Le misure di cui sopra hanno consentito di contenere il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) COVID-19, utilizzata esclusivamente nella Divisione Energy & Environmental Services Market durante la prima fase della pandemia e limitatamente alle attività connesse ai clienti industriali temporaneamente ridotte in modo significativo o sospese. Anche in tal caso, l'utilizzo di misure straordinarie quali le ferie solidali, ha potuto consentire un' integrazione economica al trattamento di CIG-COVID-19, mitigando la perdita di reddito per i lavoratori interessati.
Con accordi di armonizzazione del 20 maggio e 11 giugno 2020 sono state definite le modalità di trasferimento dei dipendenti di EDF EN ITALIA Spa e di EDF EN SERVICES ITALIA Srl il cui rapporto di lavoro, in forza di due distinte operazioni di fusione per incorporazione, è stato trasferito a EDISON RENEWABLES Srl come previsto dall'art. 2112 del codice civile, con decorrenza rispettivamente dal 1° giugno e 1° luglio 2020. Entrambe le operazioni societarie sono state precedute dall'attivazione della procedura di informativa sindacale prevista dall'art. 47 della legge 428/1990. L'operazione ha comportato, per EDF EN ITALIA Spa, l'applicazione del CCNL Elettrici in luogo del CCNL del settore Terziario, precedentemente applicato.
Con accordi di armonizzazione del 20 maggio e 24 giugno 2020 è stata concordata l'applicazione del CCNL Elettrici nelle società Assistenza Casa Spa (in luogo del CCNL del settore Terziario), Attiva Spa (in luogo del CCNL Gas-Acqua) ed Edison Energia Spa (in luogo del CCNL Gas-Acqua).
Con gli incontri sindacali del 16 e del 27 novembre 2020 si è chiusa la procedura di informativa sindacale ex art 47 L 428/1990 relativa alla fusione per incorporazione della Edison Energy Solutions Spa in Fenice Qualità per l'Ambiente Spa con effetto dal 1° dicembre 2020. L'operazione ha coinvolto complessivamente 50 persone senza modificazione né dei trattamenti economici e normativi già a loro applicati in Edison Energy Solutions Spa né della sede di lavoro.
L'11 settembre 2020 tra Edison e le Organizzazioni Sindacali Nazionali è stato raggiunto un accordo quadro – ai sensi di quanto previsto dall'art. 4, comma 1 della legge 30/5/1970 n. 300 – che definisce le modalità di installazione e di utilizzo di sistemi di videosorveglianza nell'ambito del settore idroelettrico di Edison. L'intesa prevede, in particolare, che i sistemi di videosorveglianza possano essere installati per esigenze organizzative e produttive e per finalità di tutela del patrimonio aziendale. In attuazione dell'accordo quadro, in data 19 ottobre 2020 è stato raggiunto uno specifico accordo relativo all'area idroelettrica "Valtellina Alto Lario" e area "Adda".
Nel corso dell'anno si sono svolti incontri a livello nazionale, anche su tavoli istituzionali in sedi ministeriali: nel corso di tali incontri ed in particolare di quello avvenuto da ultimo in sede Ministero del Lavoro sono state confermate e ulteriormente rafforzate le misure di tutela occupazionale e delle complessive condizioni economiche e normative connesse ai contratti di lavoro del personale italiano interessato alla cessione ad Energean finalizzata con effetto 17 dicembre 2020.

Il presente paragrafo mostra i principali cambiamenti organizzativi aziendali avvenuti nel periodo di riferimento.
La macro-struttura organizzativa e le principali responsabilità della Divisione Gas & Power Market, sono state in parte riconfigurate attraverso l'introduzione di "modelli territoriali" per valorizzare le sinergie di canale e la presenza territoriale. A seguito dell'acquisizione del 100% di Assistenza Casa, avvenuta nel 2019, è stata creata una nuova Direzione Retail Services Delivery a cui è assegnata la responsabilità principale di assicurare ai clienti il servizio di delivery dei prodotti assicurativi e degli altri servizi Value-added Services (VAS) venduti dalle Direzioni Mercato.
È stata completata l'integrazione delle attività e risorse precedentemente allocate nella società Edison Energie, fusa in Edison Energia, all'interno della Divisione Gas & Power Market cogliendo le sinergie gestionali previste nel business plan di acquisizione e continuando a sviluppare il portafoglio clienti acquisito anche attraverso il progressivo ampliamento dell'offerta di commodities energetiche, prodotti e servizi.
È stato portato a termine il riassetto delle strutture principali della Divisione EESM: in particolare, è stata creata una nuova Direzione dedicata al cliente FCA (ora Stellantis) CNHI, è stata riarticolata la struttura della Direzione Services Delivery & Contract Management focalizzata sui servizi per la clientela industry.
Attraverso un processo di integrazione organizzativa e societaria, è stato ridefinito l'assetto della Direzione PA Market EESM che ha comportato, tra le altre cose, la fusione tra la società Zephyro Spa e la società Edison Facility Solutions Spa; analogamente, è stato ridefinito l'assetto organizzativo delle attività della Divisione Energy & Environmental Services Market
Sempre nell'ambito della divisione, è stato completato il riassetto delle principali funzioni di supporto (HR, Finance; Compliance & Audit, Procurement).
È stata ridefinita la macro-struttura e il modello operativo della Divisione Engineering con l'obiettivo di assicurare in modo efficace, nei diversi contesti operativi aziendali, lo studio, la progettazione e l'ingegneria specialistica e le attività gestionali e di cantiere dei Progetti di costruzione e di efficienza energetica, di impianti, infrastrutture ed edifici.
È stata infine ridefinita l'organizzazione della Divisione Gas Midstream, Energy Management & Gas Infrastructures; a far data dal 1° gennaio 2021 la preesistente Divisione cessa di operare e si riorganizza articolandosi in due nuove divisioni:
Relativamente ai Servizi per i dipendenti, è proseguito l'impegno dell'azienda nel programma di welfare aziendale "Edison per Te", che si propone di conciliare le esigenze personali con quelle professionali dei dipendenti con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone. Il programma continua a ricevere da parte dei dipendenti una valutazione molto positiva come testimoniato dagli esiti della survey annuale MyEdf 2019. Tramite la stessa rilevazione condotta dalla società IPSOS, anche l'insieme dei servizi per i dipendenti e le coperture previdenziali, sanitarie e infortunistiche proposte ai dipendenti hanno riscosso un eccellente livello di soddisfazione che si attesta intorno all'85%, un livello superiore a quello della media delle altre grandi aziende Italiane. Il portale per la fruizione dei servizi si è rinnovato per agevolare la welfare experience estendendo l'accesso in modo semplice e intuitivo a tutte le società del Gruppo sia lato commodity che lato service. Durante il corso di questi mesi sono stati introdotti nuovi servizi a supporto del dipendente in linea con la situazione di emergenza causata dal COVID-19 ed inoltre sono stati progressivamente estesi alcuni servizi per la cura della famiglia anche al perimetro della Divisione Energy & Environmental Services Market.
Per il sesto anno consecutivo nel 2020 Edison ha ricevuto il riconoscimento Top Employers Italia, la certificazione di qualità ed eccellenza garantita da Top Employer Institute, un'organizzazione internazionale indipendente che analizza annualmente oltre 2.500 aziende in tutto il mondo. La certificazione, che è il risultato di una ricerca svolta indipendentemente e basata su dati oggettivi, ha riconosciuto le eccellenze di Edison nelle condizioni di lavoro offerte ai

dipendenti, nelle politiche di formazione e sviluppo diffuse a tutti i livelli aziendale, nel processo di on boarding; nell'employer branding e nella Corporate Social Responsability.
Edison ha ricevuto il premio Universum Talent 2020 - Italy's Most Attractive Employers per la categoria Utilities, assegnato grazie al parere espresso da quasi 36.500 giovani di 39 università italiane che considerano Edison una delle aziende più attrattive. Sempre con Universum, nel 2020, Edison ha ricevuto il premio di seconda classificata fra le aziende con forte sensibilità STEM (Science, Technology, Engeneering and Mathematics) secondo il parere di quasi 12.000 professionisti, laureati con almeno un anno di esperienza lavorativa fino ad un massimo di cinque.
Infine, nella ricerca Italy's Best Employers 2021 realizzata da Statista per Corriere.it, che ha coinvolto oltre 12 mila lavoratori dipendenti, Edison ha conquistato il podio nel settore energia e utilities come azienda ideale dove lavorare.
Nonostante il distanziamento imposto dalla gestione della situazione pandemica, le attività di formazione finalizzate allo sviluppo delle competenze e alla crescita delle persone sono proseguite attraverso una rapida riprogettazione ed implementazione della didattica a distanza, un rafforzamento della formazione all'utilizzo dei tools funzionali a supportare le persone nel lavoro a distanza, ed iniziative specifiche finalizzate a mantenere attiva la vita sociale della community aziendale durante i periodi di distanziamento.
Nel corso del secondo semestre 2020, è proseguita l'erogazione di iniziative di formazione manageriale con l'obiettivo di sviluppare i mindset ritenuti strategici per il raggiungimento degli obiettivi di business, in particolare l'engagement e lo sviluppo delle persone, l'imprenditorialità e il coraggio di rischiare, l'innovazione e la centralità del cliente e del territorio.
Quest'anno è stato ridisegnato il modello di Performance Management, in coerenza con il nuovo modello di Leadership del Gruppo, e sono stati organizzati degli incontri di allineamento e una campagna di comunicazione sul nuovo modello rivolta a tutti i manager dell'azienda.
È stata progettata ed erogata in modalità digitale una nuova iniziativa formativa sulla Negoziazione Inclusiva, con l'obiettivo di applicare alla capacità negoziale i temi della pluralità e inclusione che costituiscono un valore per l'azienda.
Si è concluso in modalità residenziale il follow-up del percorso formativo Leading People, Leading business, al quale hanno partecipato circa trenta dirigenti di recente nomina del Gruppo.
L' accesso al programma di Aggiornamento Permanente di Ambrosetti è stato ampliato a tutti i Dirigenti del Gruppo e ha dato la possibilità, durante il lockdown, di partecipare a numerosi webinar sullo scenario macro-economico e sui temi di management. È proseguito per tutti i manager del Gruppo l'accesso ai webinar di aggiornamento professionale organizzati dal network The Ruling Companies.
È stato avviato il progetto di Digital Empowerment che ha l'obiettivo di rinforzare ulteriormente le competenze digitali in azienda facendo anche leva su una community interna di digital sherpa.
La possibilità di partecipare alle iniziative di formazione manageriale internazionali organizzati dalla Corporate University di EDF quest'anno è stata molto limitata dalla situazione di emergenza sanitaria: sono state organizzate alcune iniziative in modalità digitale che hanno visto coinvolti alcuni giovani talenti.
Con riferimento alla formazione digitale, è stata arricchita di nuovi contenuti la piattaforma di Digital Training MyLA – My Learning Area, un ambiente integrato con la intranet Edison che permette in modo semplice e veloce di accedere a tutti i contenuti e-learning, in particolare sui temi di HSE, compliance e di educazione digitale. Vista la situazione di emergenza è stato messo a disposizione dei dipendenti, all'interno del percorso Energy Gate, un corso dedicato a supportare i lavoratori in Smart working all'utilizzo di Teams, strumento di social collaboration, con l'obiettivo di illustrarne le funzionalità e facilitare il lavoro da remoto che ha improvvisamente coinvolto numerosi colleghi del Gruppo. È stato avviato un nuovo percorso formativo sulla cybersecurity con l'obiettivo di rafforzare le competenze tecniche sul tema e tutelare il dipendente e l'azienda dal rischio di frodi informatiche.
Ha preso inizio Edison Digital Academy: un programma di formazione permanente, sviluppato in collaborazione con Talent Garden, che ha l'obiettivo di accelerare la trasformazione digitale dell'azienda puntando sull'arricchimento delle competenze delle sue persone. Nei primi dodici mesi di formazione coinvolgerà circa 150 dipendenti provenienti da tutte le aree aziendali e negli anni successivi punterà ad includere un numero sempre maggiore di dipendenti. Il percorso iniziale è strutturato su sette masterclass dedicate a temi strategici per l'azienda ovvero l'intelligenza artificiale e le trasformazioni che comporta al settore dell'energia, gli ambiti di applicazione dell'internet of thing e l'importanza di pensare e progettare prodotti e servizi a misura di utente. La formazione si completa con un ampio coinvolgimento nella

Digital Community, uno spazio digitale che diventa un "luogo" di collaborazione, comunicazione e knowledge sharing. Nella Digital Community vengono condivisi i materiali utilizzati durante la masterclass, i link di approfondimento sui topic trattati e le informazioni logistiche/organizzative.
Nell'ambito del percorso di On boarding aziendale, anche nel 2020 si è svolto EXPO, per la prima volta in modalità digitale, dedicato ai nuovi colleghi entranti nel gruppo Edison. L'evento di presentazione dei mestieri e delle attività di ogni Divisione aziendale ha coinvolto più di 200 colleghi per una durata di tre giorni.
Una grande attenzione è posta anche all'inserimento e alla formazione delle risorse giovani, prevalentemente neolaureate o con poca esperienza professionale, a cui è dedicato lo specifico Edison Graduate Program: la Young Community, un programma triennale di sviluppo e formazione. Nel 2020 sono stati creati gli YC Meet Up, incontri digitali su Teams per riflettere sulla situazione e sul futuro, per formarsi e conoscere meglio l'azienda. Sempre nel 2020 è stato creato un nuovo format di sviluppo per i giovani dell'azienda, ovvero il Cross Generations Bridge, un percorso di incontro tra giovani e Senior del gruppo Edison. Obiettivo del progetto, durato sei mesi e svolto in modalità digitale da 22 partecipanti, è stato quello di trasmettere alle nuove generazioni la cultura e i valori aziendali, favorire lo sviluppo di competenze digitali nei Senior e in generale di aver maggior consapevolezza delle diversità generazionali presenti in azienda.
Sono proseguiti i progetti all'interno del mondo dell'istruzione: Edison ha partecipato per la sesta volta al Deploy Your Talent promosso dalla fondazione Sodalitas, progetto focalizzato su temi legati alle nuove tecnologie, allo smart working e allo sviluppo di nuovi business innovativi e sostenibili. È stato realizzato il "Tuned On Edison" percorso di orientamento sui mestieri disegnato e gestito dai giovani della Edison Young Community in partnership con tre Istituti Tecnici e Licei. Sono stati attivati con successo due percorsi di Orientamento all'Università e al Lavoro destinato ai figli dei dipendenti, e sono proseguite le iniziative di Career Day Digitali con alcune rilevanti Università Italiane.
Le attività di formazione realizzate nel 2020 hanno complessivamente consuntivato 146.537 ore, coinvolgendo complessivamente l'80% del personale dipendente.
La spesa complessiva impegnata per tali attività ammonta a 7,8 milioni di euro di cui 379 mila euro sostenuti attraverso la formazione finanziata da fondi professionali.
Il modello di business sostenibile di Edison è illustrato nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi degli articoli 3 e 4 del D. Lgs. n.254 del 2016, contenuta nella Relazione Finanziaria 2020.

Ai sensi dell'art. 2428 del Codice civile, si precisa che:
La Società ha deciso di avvalersi delle facoltà previste dall'art. 70, comma 8 e dall'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti e, quindi, di derogare all'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.

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