AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Edison Rsp

Management Reports May 9, 2017

4326_10-q_2017-05-09_ff71196d-4cb9-4556-a77d-78ff68724e95.pdf

Management Reports

Open in Viewer

Opens in native device viewer

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE

AL 31 MARZO 2017

INDICE

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2017

  • 3 Principali dati del Gruppo
  • 4 Premesse
  • 5 Eventi di rilievo
  • 6 Contesto esterno
  • 6 Quadro economico di riferimento
  • 7 Andamento del mercato energetico italiano
  • 10 Quadro normativo e regolamentare di riferimento
  • 12 Prospetti di sintesi
  • 15 Risultati economico-finanziari al 31 marzo 2017
  • 15 Ricavi e Margine operativo lordo di Gruppo e per Filiera
  • 19 Altre voci del conto economico di Gruppo
  • 21 Indebitamento finanziario netto e flussi di cassa
  • 23 Fair value iscritto a stato patrimoniale e Riserva di Cash Flow Hedge
  • 24 Evoluzione prevedibile della gestione
  • 24 Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 marzo 2017
  • 25 Dichiarazione dei dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis comma 2 del D.Lgs. 58/1998

PRINCIPALI DATI DEL GRUPPO

Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria le tabelle che seguono riportano alcuni "Indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili IFRS. In calce alle medesime si fornisce la metodologia di calcolo di tali indici in linea con le indicazioni dell'European Securities and Markets Authority (ESMA).

Esercizio 2016 Dati economici (milioni di euro) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Var. %
11.034 Ricavi di vendita 2.798 3.026 (7,5%)
653 Margine operativo lordo 229 172 33,1%
5,9% % sui Ricavi di vendita 8,2% 5,7% -
(260) Risultato operativo 8 (34) n.s.
n.s. % sui Ricavi di vendita 0,3% n.s. -
(389) Risultato netto di competenza di Gruppo (19) (76) 75,0%
31.12.2016 Dati finanziari (milioni di euro) 31.03.2017 31.03.2016 Var.%
337 Investimenti in immobilizzazioni 78 70 11,4%
68 Investimenti in esplorazione 30 25 20,0%
7.327 Capitale investito netto (A + B)(1) 7.228 6.985 (1,4%)
1.062 Indebitamento finanziario netto (A) (1)(2) 934 1.141 (12,1%)
6.265 Patrimonio netto totale (B)(1) 6.294 5.844 0,5%
5.955 Patrimonio netto attribuibile ai soci della
controllante (1)
5.979 5.475 0,4%
Rating 31.03.2017 31.12.2016
Standard & Poor's
-Rating M/L BB+ BB+
-Outlook M/L termine Stable Stable
-Rating B/T B B
Moody's
-Rating Baa3 Baa3
-Outlook M/L termine Stable Stable

(1) Valori di fine periodo. Le variazioni di questi valori sono calcolate rispetto al 31 dicembre 2016.

(2) La composizione di questa voce è illustrata nel paragrafo "Indebitamento finanziario netto e flussi di cassa" del presente documento.

PREMESSE

Criteri di redazione dell'informativa periodica trimestrale

Alla luce delle modifiche del quadro normativo di riferimento intervenute nel corso del 2016 la Società ha optato per fornire al mercato, in continuità con il passato, un'informativa volontaria periodica trimestrale su base consolidata, sia pure più sintetica e maggiormente focalizzata sull'andamento del proprio business. Nel presente documento sono quindi commentati il contesto economico di riferimento, l'andamento della gestione del Gruppo e dei principali settori operativi e riportati i prospetti economici e patrimoniali allineati a quelli pubblicati semestralmente e annualmente. Per le informazioni quantitative sono riportati anche gli analoghi valori del periodo di riferimento precedente.

Nella redazione di tali informazioni i principi contabili, i criteri di valutazione e i criteri di consolidamento applicati, sono conformi a quelli utilizzati per il Bilancio consolidato 2016, cui si rimanda per una loro più ampia trattazione.

Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi in data 5 maggio 2017, ha autorizzato la pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2017 che non è assoggettato a revisione contabile.

I valori, ove non diversamente specificato, sono esposti in milioni di euro.

Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2016 – acquisizione e disposal di assets

Filiera Energia Elettrica

  • Nel mese di marzo la società Edison Energy Solutions ha acquisito il 51% della società Comat Energia, società del gruppo Comat attiva in oltre 50 comunità montane e operante nel settore del teleriscaldamento urbano a biomassa; la società è consolidata con il metodo integrale;
  • Nel mese di marzo la società Edison Energia ha acquisito il 51% della società Assistenza Casa, società italiana del gruppo internazionale HomeServe, operante nel settore delle prestazioni di servizi per la casa; la società è consolidata con il metodo integrale;
  • Nel mese di marzo è stata perfezionata la cessione della partecipazione del 51% detenuta nella società Gever, precedentemente consolidata con il metodo integrale, con un effetto economico positivo inferiore al milione di euro.

Nella tabella che segue si riepilogano gli effetti preliminari prodotti dalle acquisizioni sopra menzionate.

(in milioni di euro) Assistenza Casa Comat Energia
Fair Value attività nette acquisite 12 5
% di pertinenza di Edison 51% 51%
Fair Value attività nette acquisite in quota Edison 6 3
Costo dell'acquisizione 6 3

Al riguardo si segnala che tali valori sono da ritenersi provvisori in quanto, ai sensi dell'IFRS 3 revised, la valutazione diventa definitiva entro 12 mesi dalla data di acquisizione.

EVENTI DI RILIEVO

Edison entra nel settore del teleriscaldamento in Piemonte con Comat Energia

Il 1° marzo 2017, Edison è entrata nel settore del teleriscaldamento urbano a biomassa acquisendo la maggioranza (una quota pari al 51%) di Comat Energia, la società del gruppo Comat attiva in oltre 50 comunità montane in Piemonte. L'operazione si inserisce nella strategia di sviluppo nel settore dei servizi energetici e ambientali di Edison che punta a diventare leader di mercato in Italia anche in questo segmento, offrendo servizi integrati a tutti i comparti: dall'industria, al terziario e alla pubblica amministrazione.

Comat Energia è attiva nel settore del riscaldamento e teleriscaldamento a biomassa legnosa attraverso più di 100 impianti per la produzione di calore.

Edison entra nel mercato dei servizi per la casa

Il 2 marzo 2017, Edison ha acquisito il 51% di Assistenza Casa, società italiana del gruppo internazionale HomeServe, che mantiene il restante 49% del capitale.

Assistenza Casa, costituita nel 2010, conta più di 50 dipendenti, un network di circa 1.400 artigiani in tutta Italia e circa trecentomila clienti.

Edison, grazie a questa operazione, offrirà ai propri clienti servizi di riparazione dell'impianto elettrico, gas e idraulico, installazione e manutenzione di caldaie e condizionatori, oltre che l'installazione di sistemi smart connessi alla rete e controllabili da remoto (Internet of things).

Tali servizi per la casa sono parte integrante della nuova piattaforma Edison World, presentata al mercato verso la fine di marzo, che propone ai clienti servizi innovativi dedicati alla smart home, all'assistenza per la casa e al controllo dei consumi.

Vertenze giudiziarie – Ausimont - Bussi sul Tirino

Con riferimento al procedimento penale si segnala che la Corte d'Assise di Appello de L'Aquila, in data 17 febbraio 2017, ha emesso una sentenza con cui, in parziale riforma della decisione di primo grado, ha condannato a pene comprese tra 2 e 3 anni 10 imputati per il reato di disastro ambientale colposo. Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese note. Si ritiene ragionevolmente certo che le difese degli imputati proporranno ricorsi per Cassazione avverso la sentenza.

In ogni caso si rammenta che Edison non è più parte del procedimento penale dal momento che in primo grado era stata accolta la richiesta formulata dalle difese degli imputati di aderire al rito abbreviato e ciò ha comportato l'esclusione ex lege del responsabile civile (Edison appunto) dal procedimento.

CONTESTO ESTERNO

Quadro economico di riferimento

I primi mesi del 2017 confermano una moderata ripresa globale, pur permanendo alcuni notevoli fattori di rischio. Gli indici di produzione industriale sono infatti cresciuti sia nei paesi avanzati che in quelli emergenti, i prezzi delle commodity sono in moderata risalita, con la sola eccezione del prezzo del petrolio che continua ad aggirarsi in media oltre i 50 dollari al barile, e gli indicatori del commercio internazionale suggeriscono una ripresa, per quanto relativamente debole.

Gli Stati Uniti nei primi tre mesi del 2017 hanno fatto intravvedere una crescita modesta; l'esuberanza dei mercati seguita all'elezione di Trump si sta difatti ridimensionando, divenuto evidente che gli stimoli fiscali dell'amministrazione saranno minori rispetto a quanto ci si aspettasse in un primo momento. La fase di rialzo dei tassi avviata dalla FED (che a marzo ha portato il costo del denaro all'1% in aumento di un quarto di punto rispetto a dicembre) procederà con cautela, sia per fattori interni che esterni all'economia USA: i primi sono riconducibili soprattutto al mercato del lavoro, con la dinamica salariale che rimane ancora sottotono e il numero di occupati a tempo parziale involontario superiore al periodo pre-crisi, mentre i secondi riguardano prevalentemente le difficoltà a cui potrebbero andare incontro alcuni paesi emergenti in seguito a un rialzo troppo rapido dei tassi monetari a causa dell'elevato ammontare del loro debito estero.

Nel Regno Unito, che ha formalizzato la richiesta di uscita dall'Unione europea in data 29 marzo, la crescita prosegue, per quanto sia prevedibile a fine anno un rallentamento della dinamica economica per via della limitata crescita dei salari reali e dei maggiori costi per le importazioni conseguenti alla svalutazione della sterlina.

L'Area Euro beneficia, da una parte, degli effetti positivi generati dalla prolungata fase di politica monetaria espansiva e, dall'altra, dal favorevole contesto internazionale, sebbene permangano rischi politici legati soprattutto alle prossime elezioni in Francia e in Italia. L'aumento dell'inflazione nei principali paesi europei allontana infatti i rischi di deflazione all'interno dell'area e la fiducia delle imprese europee in marzo è salita ai massimi dal 2011, registrando aumenti in Germania, Francia e Italia. Prosegue la crescita economica in Germania, Francia e Spagna, seppur con minor vigore rispetto all'anno precedente.

Quanto all'Italia, la timida ripresa continua a essere trainata dalla domanda interna, in particolare dagli investimenti, sostenuta sia dalle politiche economiche poste in atto che dal miglioramento del mercato del lavoro, per quanto anche la domanda estera dalla fine dello scorso anno stia dando segnali di recupero.

Nel corso del primo trimestre dell'anno l'euro si è deprezzato nei confronti del dollaro del 3,4% rispetto al primo trimestre del 2016, passando da una quotazione media di 1,10 euro per USD a una di 1,06 euro. Viceversa, analizzando l'andamento mensile, si osserva un lieve trend positivo a partire dai livelli minimi osservati a dicembre 2016, anche grazie alle politiche monetarie attuate dalla BCE.

Per quanto riguarda i mercati petroliferi, la media del primo trimestre 2017 del prezzo del greggio si è attestata a 54,7 USD/bbl, superiore del 55,7% rispetto alla media del primo trimestre 2016 e in aumento del 6,9% rispetto alla media del quarto trimestre 2016. La variazione è stata invece significativamente maggiore per la quotazione del greggio in euro che segna un incremento del 61,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente con un valore medio del trimestre di 51,4 euro/bbl.

La dinamica di inizio 2017 è da ricondurre agli accordi presi alla fine del 2016 tra paesi OPEC e altri 10 paesi produttori, tra i quali la Russia, riguardo alla riduzione, da effettuarsi durante il primo semestre 2017, della produzione di greggio. Tali accordi, portando il mercato ad incorporare l'aspettativa di ribilanciamento della situazione di oversupply, hanno supportato fortemente i prezzi petroliferi nelle ultime quotazioni dell'anno 2016 così come nei primi mesi del 2017. A marzo, una significativa riduzione dei prezzi è stata innescata dai timori che l'obiettivo dei suddetti accordi potesse essere raggiunto con una riduzione della produzione della durata di soli sei mesi.

La tabella e il grafico che seguono riportano rispettivamente i valori medi per trimestre e la dinamica mensile dell'anno corrente e di quello precedente:

Esercizio 2016 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
45,1 Prezzo petrolio USD/bbl(1) 54,7 35,1 55,7%
1,11 Cambio USD/euro 1,06 1,10 (3,4%)
40,8 Prezzo petrolio euro/bbl 51,4 31,9 61,2%

(1) IPE Brent

Andamento del mercato energetico italiano Bilancio di Energia Elettrica in Italia e scenario di riferimento

Esercizio 2016 (TWh) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
275,6 Produzione netta: 70,4 66,2 6,4%
187,5 - Termoelettrica 51,5 46,9 9,8%
42,3 - Idroelettrica 7,5 7,9 (4,7%)
22,5 - Fotovoltaica 4,6 4,0 15,5%
17,5 - Eolica 5,3 5,9 (9,4%)
5,9 - Geotermoelettrica 1,5 1,5 (1,9%)
37,0 Saldo netto import/export 9,2 12,9 (28,8%)
(2,4) Consumo pompaggi (0,7) (0,6) 9,9%
310,3 Totale domanda 79,0 78,5 0,6%

Fonte: elaborazione su dati preconsuntivi 2016 e 2017 Terna, al lordo delle perdite di rete.

La domanda lorda di energia elettrica in Italia del primo trimestre 2017 è stata pari a 79 TWh (TWh = miliardi di kWh), in aumento dello 0,6% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente: in termini decalendarizzati (i.e. depurando il dato dagli effetti derivanti da variazioni del numero di giornate lavorative) la variazione diventa positiva dello 0,9%.

La produzione nazionale, al netto dei pompaggi, ha coperto l'88,3% della domanda, in aumento rispetto all'83,5% del 2016, mentre le importazioni nette hanno subito un calo significativo (-3,7 TWh; circa -29%;) dovuto principalmente alle manutenzioni straordinarie sugli impianti nucleari francesi.

L'aumento della produzione netta di circa 4,3 TWh (+6,4%) è il risultato di un aumento delle produzioni termoelettriche di circa 4,6 TWh (+9,8%) a fronte di un calo della generazione idroelettrica di circa 0,4 TWh (-4,7%) e di produzioni da altre fonti rinnovabili che sono rimaste pressoché invariate rispetto al corrispondente periodo del 2016.

In particolare, per quanto riguarda le principali fonti rinnovabili, si segnala un incremento della produzione fotovoltaica del 15,5% (+0,6 TWh) ed una riduzione della produzione eolica del 9,4% (-0,6 TWh), mentre le produzioni da fonte geotermica sono rimaste stabili.

Con riferimento allo scenario prezzi al 31 marzo 2017, la quotazione media del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale Time Weighted Average), si è attestata su un livello di 57,4 euro/MWh, registrando un significativo apprezzamento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (39,6 euro/MWh).

Questo deciso aumento di prezzo rispetto al primo trimestre 2016 (+45,1%) si inquadra in un contesto di tensione sui mercati elettrici limitrofi i cui effetti si sono diffusi anche sui mercati del gas e dei prodotti distillati. In particolare, le manutenzioni programmate e non ad una serie di impianti nucleari in Francia iniziate lo scorso ottobre, hanno determinato un'inversione dei tipici flussi di energia tra i paesi del centro Europa. A tale fenomeno si sono aggiunte, in gennaio, temperature al di sotto della media stagionale che hanno comportato un maggior ricorso alla produzione termoelettrica nazionale al fine di fronteggiare la ridotta importazione di energia dai paesi d'oltralpe e, allo stesso tempo, un incremento dei volumi in esportazione.

Osservando l'andamento registrato tra i singoli mesi, si evidenzia invece un trend decrescente, con quotazioni che passano da 72,2 euro/MWh a gennaio a 44,5 euro/MWh a marzo, a seguito del ritorno delle temperature sui livelli medi stagionali nei mesi di febbraio e marzo.

Nel primo trimestre 2017 si registrano aumenti sia dei prezzi zonali, in linea con la variazione osservata sul PUN (+43,8% zona Nord, +55,9% zona Sud) che sui gruppi di ore F1, F2 e F3 (+44% rispetto al primo trimestre 2016). L'andamento mensile rispetto all'anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:

Analogamente, anche Francia e Germania registrano un trend decrescente dei prezzi nei singoli mesi, sebbene la media del trimestre si attesti su valori più alti rispetto allo stesso periodo del 2016. In Francia i prezzi si sono attestati a quota 54,9 euro/MWh, in aumento del 90,9% rispetto al primo trimestre 2016, per effetto dei già citati fenomeni che hanno caratterizzato il mercato elettrico francese. La Germania, allo stesso modo, ha chiuso il periodo a 41,3 euro/MWh con una variazione positiva, ma più contenuta, del 64,3% rispetto al primo trimestre 2016.

Esercizio 2016 (Miliardi di mc) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
28,2 Servizi e usi civili 13,7 13,0 5,2%
16,7 Usi industriali 4,7 4,4 6,9%
23,4 Usi termoelettrici 6,7 5,7 18,0%
2,1 Consumi e perdite di sistema 0,4 0,4 7,4%
70,4 Totale domanda 25,6 23,6 8,6%

Bilancio di Gas Naturale in Italia e scenario di riferimento

Fonte: dati preliminari 2016 e 2017 Snam Rete Gas, Ministero Sviluppo Economico e stime Edison.

Nel corso del primo trimestre del 2017, la domanda di gas naturale in Italia è cresciuta significativamente (+8,6%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, attestandosi a 25,6 miliardi di metri cubi, con una variazione al rialzo di circa 2 miliardi di metri cubi.

Tale dinamica è da attribuirsi principalmente all'effetto combinato di una maggiore produzione termoelettrica (+1,0 miliardi di metri cubi; +18,0% verso il primo trimestre 2016) che ha compensato il contemporaneo calo delle produzioni idroelettriche e delle importazioni, maggiori consumi del settore civile (+0,7 miliardi di metri cubi; +5,2% verso il primo trimestre 2016) in virtù di temperature più rigide, in particolare nel mese di gennaio e, infine, un aumento dei consumi del settore industriale (+0,3 miliardi di metri cubi; +6,9% verso il primo trimestre 2016) che conferma i dati positivi della produzione industriale.

In termini di fonti di approvvigionamento, il primo trimestre 2017 ha registrato, rispetto al primo trimestre 2016:

  • una produzione nazionale in calo (-0,1 miliardi di metri cubi; -5%);
  • importazioni di gas in aumento (+2,5 miliardi di metri cubi; +17%);
  • un calo dei volumi erogati da stoccaggio (-0,4 miliardi di metri cubi; -6%).

Il prezzo del gas spot in Italia ha segnato un aumento del 41,2% rispetto allo stesso periodo 2016, attestandosi a quota 21,6 c€/smc. Tale aumento dei prezzi medi è stato determinato dalla crescita della domanda di gas, che ha registrato un incremento dell'8,6%, per effetto delle temperature al di sotto delle medie stagionali.

Le quotazioni mensili del trimestre hanno avuto un andamento decrescente, coerente con i movimenti stagionali della domanda che mostrano quotazioni al ribasso con l'avvicinarsi dei mesi estivi.

I mercati gas europei, analogamente a quanto descritto per il mercato italiano, hanno segnato variazioni positive rispetto allo stesso periodo 2016: il TTF, principale riferimento per il gas in Europa, ha chiuso a quota 19,6 c€/smc, in aumento di quasi il 44,2% rispetto al 2016.

Lo spread PSV-TTF ha registrato una media di 2,0 c€/smc, in aumento di quasi il 22% rispetto al primo trimestre 2016. Mentre nel corso del mese di gennaio le quotazioni italiane sono state piuttosto sostenute, con picchi di prezzo superiore ai 40 c€/smc, nei mesi successivi i prezzi del gas si sono riallineati a quelli del TTF. L'andamento delle quotazioni ai due hub si riflette anche nei livelli di import da Passo Gries che nel mese di febbraio si sono considerevolmente ridotti (circa -24% rispetto al 2016) visto il basso differenziale con il TTF, inferiore ai costi logistici e di trasporto dal Nord Europa.

Quadro normativo e regolamentare di riferimento

Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dell'evoluzione normativa e regolatoria relativa al primo trimestre 2017 per i diversi ambiti del business aziendale.

Energia Elettrica

Mercato all'ingrosso

Mercato italiano della capacità: il 31 gennaio 2017 Terna ha avviato una breve consultazione sui criteri per la definizione delle curve di domanda da utilizzare per assegnare gli impegni degli operatori durante le aste del mercato italiano della capacità. Il documento prosegue il processo di modifica e integrazione della disciplina di tale mercato della capacità avviato a fine ottobre 2016 con la pubblicazione di una proposta sviluppata da Terna, che risponde alle richieste di molti operatori di semplificare la metodologia di costruzione della curva di domanda.

Tale semplificazione della curva di domanda da un lato risponde alle richieste di Edison, e in generale degli operatori, e dall'altro la rende più adattabile alle esigenze del Ministero e di Terna in merito al budget definito per il mercato della capacità.

Riattivazione degli impianti in conservazione: il 21 marzo 2017 Edison Trading ha ricevuto una comunicazione da Terna che invita alla riattivazione, nel più breve tempo possibile, degli impianti termoelettrici attualmente in stato di conservazione (Cologno Monzese, San Quirico, Porto Viro e Jesi, mentre per Sarmato è arrivata l'autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico alla messa fuori servizio definitiva).

Tale richiesta, tenendo anche in debita considerazione il basso livello dei bacini idrici dovuto alla scarsa piovosità della stagione invernale, si rende necessaria per far fronte al picco di consumi estivi.

Edison Trading, nella lettera di risposta inviata a Terna il 31 marzo, conferma le tempistiche di riattivazione e dà piena disponibilità per fissare un incontro volto a definire le condizioni – indispensabili per il ripristino della disponibilità produttiva degli impianti – di sostegno dei costi operativi, altrimenti non imputabili ai produttori.

Idrocarburi

Tariffe e mercato

Tariffe Distribuzione: con la delibera 145/2017/R/gas del 16 marzo 2017 sono state pubblicate le componenti delle tariffe di riferimento definitive 2016 per i servizi di distribuzione e misura.

Bilanciamento gas - Implementazione del regolamento EU n. 312/2014 - Disciplina del mercato Gas: con delibera 98/2017/I/gas del 3 marzo 2017 l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (l'Autorità) ha approvato la nuova disciplina del mercato gas (M-Gas) del GME, a seguito delle osservazioni pervenute allo stesso GME nel corso di una consultazione tenutasi lo scorso dicembre.

La disciplina prevede la partecipazione di Edison Stoccaggio alla sessione del mercato del gas in stoccaggio (MGS), che si svolge al termine del giorno gas nell'ambito dell' M-gas, a decorrere dal 1° ottobre 2017. Nel transitorio, ovvero dal 1° aprile al 1° ottobre 2017, il mercato del gas in stoccaggio opererà con il solo hub di Stogit Spa.

Con il funzionamento a regime della piattaforma dell' M-Gas, il GME diventerà controparte centrale di tutte le transazioni concluse su tale mercato.

La delibera riporta in allegato il Testo integrato relativo alle disposizioni in materia di condizioni regolatorie per lo svolgimento dell'attività di gestione dei mercati fisici del gas (TICORG).

Infrastrutture

Aste Stoccaggio per l'anno termico 2017-2018: con decreto ministeriale del 14 febbraio 2017 il Ministero dello Sviluppo Economico ha disciplinato le capacità di stoccaggio per l'anno termico 2017-2018. Successivamente, con la delibera 76/2017/R/gas del 16 febbraio 2017, l'Autorità ha definito le disposizioni per l'organizzazione delle procedure per il conferimento delle predette capacità (aste), definendo altresì i criteri per il calcolo del prezzo di riserva.

La formula per il calcolo di tale prezzo di riserva è stata consegnata dall'Autorità alle imprese di stoccaggio con provvedimento riservato (per Edison Stoccaggio con la delibera 83/2017/R/gas).

Il quadro normativo di quest'anno è rimasto sostanzialmente immutato rispetto a quello dell'anno scorso, pertanto i criteri di conferimento della capacità di stoccaggio sono stati confermati per l'anno termico 2017/2018 con alcune eccezioni, ossia l'eliminazione dal prezzo di riserva dei costi associati ai corrispettivi di trasporto presso i punti di entrata/uscita della rete interconnessi con gli stoccaggi e una diversa formulazione della funzione crescente del prezzo di riserva in funzione dei quantitativi offerti.

PROSPETTI DI SINTESI

Conto economico consolidato

(in milioni di euro) 1° trimestre 2017 1° trimestre 2016
Ricavi di vendita 2.798 3.026
Altri ricavi e proventi 38 20
Totale ricavi 2.836 3.046
Consumi di materie e servizi (-) (2.528) (2.820)
Costo del lavoro (-) (79) (54)
Margine operativo lordo 229 172
Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) (98) (92)
Ammortamenti e svalutazioni (-) (122) (114)
Altri proventi (oneri) netti (1) -
Risultato operativo 8 (34)
Proventi (oneri) finanziari netti (13) (30)
Proventi (oneri) da partecipazioni 9 (3)
Risultato prima delle imposte 4 (67)
Imposte sul reddito (18) (4)
Risultato netto da Continuing Operations (14) (71)
Risultato netto da Discontinued Operations - -
Risultato netto (14) (71)
di cui:
Risultato netto di competenza di terzi 5 5
Risultato netto di competenza di Gruppo (19) (76)
Utile (perdita) per azione (in euro)
Risultato di base azioni ordinarie (0,0040) (0,0150)
Risultato di base azioni di risparmio 0,0125 0,0125
Risultato diluito azioni ordinarie (0,0040) (0,0150)
Risultato diluito azioni di risparmio 0,0125 0,0125

Stato patrimoniale consolidato

31.03.2017 31.12.2016 (*)
(in milioni di euro)
ATTIVITA'
Immobilizzazioni materiali 3.929 3.937
Immobili detenuti per investimento 5 5
Avviamento 2.357 2.357
Concessioni idrocarburi 387 396
Altre immobilizzazioni immateriali 128 128
Partecipazioni 107 104
Partecipazioni disponibili per la vendita 152 158
Altre attività finanziarie 88 94
Crediti per imposte anticipate 480 498
Altre attività 304 310
Totale attività non correnti 7.937 7.987
Rimanenze 194 180
Crediti commerciali (*) 1.584 1.877
Crediti per imposte correnti 7 8
Crediti diversi (*) 1.051 1.390
Attività finanziarie correnti 23 22
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 194 206
Totale attività correnti 3.053 3.683
Totale attività 10.990 11.670
PASSIVITA'
Capitale sociale 5.377 5.377
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo 598 988
Riserva di altre componenti del risultato complessivo 23 (21)
Risultato netto di competenza di Gruppo (19) (389)
Totale patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 5.979 5.955
Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza 315 310
Totale patrimonio netto 6.294 6.265
Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza 43 44
Fondo imposte differite 55 52
Fondi per rischi e oneri 1.159 1.142
Obbligazioni - -
Debiti e altre passività finanziarie 215 215
Altre passività 26 74
Totale passività non correnti 1.498 1.527
Obbligazioni 617
319
615
460
Debiti finanziari correnti
Debiti verso fornitori (*) 1.425
12
1.695
7
Debiti per imposte correnti
Debiti diversi (*)
825 1.101
Totale passività correnti 3.198 3.878
Totale passività e patrimonio netto 10.990 11.670

(*) Dall'1 gennaio 2017, per fornire una migliore rappresentazione del capitale circolante operativo, i crediti e i debiti verso contitolari in ricerche idrocarburi sono inclusi rispettivamente nei crediti commerciali e nei debiti verso fornitori, anzichè nei crediti e debiti diversi.

I saldi al 31 dicembre 2016, crediti per 47 milioni di euro e debiti per 88 milioni di euro, sono stati riclassificati in coerenza con il 2017 per omogeneità di confronto.

Variazione del patrimonio netto consolidato

(in milioni di euro) Capitale Sociale Riserve e utili
(perdite) portati a
nuovo
Riserva di altre
componenti del
risultato
complessivo
Risultato netto di
competenza di
Gruppo
Totale
Patrimonio Netto
attribuibile ai
soci della
controllante
Patrimonio Netto
attribuibile ai
soci di
minoranza
Totale
Patrimonio Netto
Saldi al 31 dicembre 2016 5.377 988 (21) (389) 5.955 310 6.265
Destinazione risultato esercizio precedente - (389) - 389 - - -
Distribuzione dividendi e riserve - - - - - (1) (1)
Aumento di capitale sociale e riserve - - -
Varizione area di consolidamento - - - - - 1 1
Altri movimenti - (1) - - (1) - (1)
Totale risultato netto complessivo - - 44 (19) 25 5 30
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto al 31 marzo 2017
-
-
-
-
44
-
-
(19)
44
(19)
-
5
44
(14)
Saldi al 31 marzo 2017 5.377 598 23 (19) 5.979 315 6.294

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI AL 31 MARZO 2017

Ricavi e margine operativo lordo di Gruppo e per Filiera

Esercizio
2016
(milioni di euro) 1° Trimestre
2017
1° Trimestre
2016
Variazione Variazione
%
Filiera Energia Elettrica
5.682 Ricavi di vendita 1.387 1.361 26 1,9%
386 Margine operativo lordo reported 74 71 3 4,2%
242 Margine operativo lordo adjusted (1) 68 43 25 58,1%
Filiera Idrocarburi
6.031 Ricavi di vendita 1.636 1.836 (200) (10,9%)
361 Margine operativo lordo reported 175 119 56 47,1%
505 Margine operativo lordo adjusted (1) 181 147 34 23,1%
Corporate e Altri Settori (2)
51 Ricavi di vendita 12 12 - -
(94) Margine operativo lordo (20) (18) (2) (11,1%)
Elisioni
(730) Ricavi di vendita (237) (183) (54) (29,5%)
Gruppo Edison
11.034 Ricavi di vendita 2.798 3.026 (228) (7,5%)
653 Margine operativo lordo 229 172 57 33,1%
5,9% % sui ricavi di vendita 8,2% 5,7% - -

(1) Il margine operativo lordo adjusted è effetto della riclassificazione dei risultati delle coperture su commodity e cambi associate ai contratti per l'importazione di gas naturale dalla Filiera Idrocarburi alla Filiera Energia Elettrica, per la parte di risultato riferibile a quest'ultimo settore. Tale riclassificazione viene effettuata al fine di consentire una miglior lettura gestionale dei risultati industriali.

(2) Include l'attività della Capogruppo Edison Spa non pertinente alla gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune società holding e immobiliari.

Nel primo trimestre 2017, i ricavi di vendita di Gruppo si attestano a 2.798 milioni di euro, in calo del 7,5% rispetto all'anno precedente.

Il margine operativo lordo si attesta a 229 milioni di euro (172 milioni di euro nel primo trimestre 2016) e registra un incremento di 57 milioni di euro anche grazie al contributo di Fenice.

Si rimanda ai paragrafi seguenti per un un'analisi più approfondita dell'andamento nelle singole Filiere.

Filiera Energia elettrica

Fonti

Esercizio 2016 (GWh) (*) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
20.358 Produzione Edison: 5.343 4.591 16,4%
16.765 - termoelettrica 4.682 3.918 19,5%
2.490 - idroelettrica 337 304 10,8%
1.103 - eolica e altre rinnovabili 324 369 (12,1%)
70.836 Altri acquisti (grossisti, IPEX, ecc.)(1) 14.872 18.497 (19,6%)
91.194 Totale fonti 20.215 23.087 (12,4%)

(1) Al lordo delle perdite ed escluso portafoglio di trading.

(*) Un GWh è pari a un milione di kWh; riferito a volumi fisici.

Impieghi

Esercizio 2016 (GWh) (*) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
11.582 Clienti finali (1) 2.606 3.041 (14,3%)
79.612 Altre vendite (grossisti, IPEX, ecc.)(2) 17.609 20.046 (12,2%)
91.194 Totale impieghi 20.215 23.087 (12,4%)

(1) Al lordo delle perdite.

(2) Escluso portafoglio di trading.

(*) Un GWh è pari a un milione di kWh.

Il Gruppo opera secondo un modello di business che prevede una separazione tra la gestione della generazione (termoelettrica e rinnovabili), le vendite al mercato finale (business e retail), le attività di proprietary trading nonché le attività di compravendita tese a garantire adeguate politiche di segregazione e copertura del rischio sui portafogli citati, oltre che alla massimizzazione della redditività attraverso l'ottimizzazione degli stessi.

Nell'ambito di tale modello le produzioni di Edison in Italia si attestano a 5.343 GWh, in crescita del 16,4% rispetto al primo trimestre 2016; in particolare, la produzione termoelettrica evidenzia un incremento del 19,5% che rispecchia il trend nazionale per le centrali alimentate a gas, nonostante la cessione di Termica Milazzo effettuata il 1° agosto 2016 e di Gever Spa a partire da marzo 2017. Per quanto riguarda la produzione idroelettrica, l'andamento del primo trimestre 2017 ha visto un incremento della produzione (+10,8%), grazie al contributo degli impianti di Cellina Energy e IDREG Piemonte acquisiti a fine maggio 2016, che ha più che compensato la minore idraulicità del periodo. Si registra invece un decremento della produzione eolica e altre rinnovabili di circa il 12% a causa della minore ventosità nel periodo.

Le vendite ai clienti finali sono in diminuzione del 14,3% a causa principalmente dei minori volumi venduti al segmento Business.

Gli Altri acquisti e vendite del primo trimestre 2017 sono in diminuzione rispetto ai valori dello stesso periodo del 2016; si ricorda, peraltro, come queste voci includano, oltre alle compra-vendite sul mercato wholesale, anche acquisti e vendite su IPEX, per quanto caratterizzati da una minore marginalità unitaria, legati alle modalità operative di bidding degli impianti, al bilanciamento dei portafogli nonché all'attività di make or buy.

Servizi energetici

Esercizio 2016 (1) (GWh) (*) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
Produzione di energia elettrica da impianti
797 di cogenerazione, trigenerazione e altri minori 270 - n.a.

(*) Un GWh è pari a un milione di kWh.

(1) Per l'esercizio 2016 la produzione si riferisce ad un periodo di nove mesi a partire dall'acquisizione del gruppo Fenice in data 1° aprile 2016.

La produzione di energia elettrica da servizi energetici si riferisce alla nuova divisione Energy Services Market creata a seguito dell'integrazione delle attività del gruppo Fenice, consolidato a partire dal 1° aprile 2016.

Dati economici

Esercizio 2016 (milioni di euro) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
5.682 Ricavi di vendita 1.387 1.361 1,9%
242 Margine operativo lordo adjusted (1) 68 43 58,1%

(1) Vedi nota pagina 15.

I ricavi di vendita del primo trimestre 2017 sono pari a 1.387 milioni di euro e, pur in presenza di una diminuzione dei volumi, risultano in lieve aumento rispetto al primo trimestre del 2016 grazie al contributo dei ricavi di vendita di Fenice per 93 milioni di euro (nel 2016 consolidati a partire dal mese di aprile) e ad un aumento dei prezzi medi di vendita trainati dallo scenario di riferimento. Il margine operativo lordo adjusted del trimestre, che si attesta a 68 milioni di euro (43 milioni di euro nello stesso periodo del 2016), registra un incremento di 25 milioni di euro grazie al contributo di Fenice e a una maggiore marginalità della generazione termoelettrica.

Filiera Idrocarburi

Fonti Gas

Esercizio 2016 (Gas in milioni di mc) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
521 Produzioni (1) 114 111 2,7%
14.615 Import (Pipe + GNL) 3.899 3.585 8,8%
6.745 Altri Acquisti 1.746 1.617 8,0%
- Variazione stoccaggi (2) 236 280 (15,8%)
21.881 Totale fonti 5.995 5.592 7,2%
1.403 Produzioni estero(3) 333 375 (11,1%)

(1) Al netto degli autoconsumi e a Potere Calorifico Standard; include le produzioni della concessione Izabela in Croazia importate in Italia.

(2) Include perdite di rete; la variazione negativa indica immissione a stoccaggio.

(3) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.

Impieghi Gas

Esercizio 2016 (Gas in milioni di mc) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
2.562 Usi civili 1.180 1.266 (6,8%)
3.970 Usi industriali 1.150 1.041 10,5%
7.320 Usi termoelettrici 2.107 1.750 20,4%
8.029 Altre vendite 1.558 1.536 1,4%
21.881 Totale impieghi 5.995 5.592 7,2%
1.403 Vendite produzioni estero (1) 333 375 (11,1%)

(1) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.

La produzione di gas del periodo, totalizzando Italia e estero, è risultata pari a 447 milioni di metri cubi, in calo dell'8% rispetto al primo trimestre dell'anno precedente. Le produzioni commercializzate in Italia sono in aumento del 2,7%, grazie al campo di Clara North West, entrato in produzione nel corso del mese di aprile 2016; tale incremento ha parzialmente contrastato le minori produzioni estere, in calo dell'11,1% principalmente a causa del naturale declino delle curve di produzione dei campi.

Il totale delle importazioni di gas (in aumento di 314 milioni di metri cubi) e gli Altri acquisti (in aumento di 129 milioni di metri cubi) sono entrambi in aumento per soddisfare le maggiori vendite del periodo.

I quantitativi venduti, pari a 5.995 milioni di metri cubi, evidenziano un incremento del 7,2% rispetto al primo trimestre del 2016, trainati dalle vendite per usi termoelettrici (+20,4%, imputabile al maggior consumo di gas delle centrali termoelettriche del Gruppo e di terzi) e dalle vendite per usi industriali (+10,5%).

Produzioni olio

Esercizio 2016 (migliaia di barili) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
2.163 Produzione Italia 467 561 (16,8%)
1.980 Produzione estero (1) 479 586 (18,3%)
4.143 Totale produzioni 946 1.148 (17,6%)

(1) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.

La produzione di olio grezzo del trimestre evidenzia complessivamente un calo del 17,6%, per effetto di minori produzioni italiane (-94 migliaia di barili) ed estere (-107 migliaia di barili) a causa del naturale declino delle concessioni.

Dati economici

Esercizio 2016 (milioni di euro) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
6.031 Ricavi di vendita 1.636 1.836 (10,9%)
505 Margine operativo lordo adjusted (1) 181 147 23,1%
323 - di cui attività gas 121 110 10,0%
182 - di cui Exploration & Production 60 37 62,2%

(1) Vedi nota pagina 15.

I ricavi di vendita si attestano a 1.636 milioni di euro, in calo del 10,9% rispetto al primo trimestre 2016. Tale calo, nonostante l'incremento delle vendite, è stato determinato dalla diminuzione dei proventi sui contratti derivati realizzati; si precisa che analogamente si è verificata una diminuzione sui contratti derivati realizzati nella relativa voce di costo. Il margine operativo lordo adjusted del trimestre è pari a 181 milioni di euro, in aumento di 34 milioni rispetto allo stesso periodo del 2016. Tale variazione è ascrivibile principalmente al maggior margine realizzato dall'attività di Exploration & Production, grazie alla ripresa dello scenario petrolifero, oltre che ai maggiori volumi venduti nel comparto gas.

Corporate e Altri Settori Dati economici

Esercizio 2016 (milioni di euro) 1° Trimestre 2017 1° Trimestre 2016 Variazione %
51 Ricavi di vendita 12 12 -
(94) Margine operativo lordo (20) (18) (11,1%)

Nel settore Corporate e Altri Settori confluiscono la parte dell'attività della Capogruppo Edison Spa di gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune società holding e immobiliari.

I ricavi di vendita del primo trimestre 2017 sono invariati rispetto a quelli dello stesso periodo del 2016 mentre il margine operativo lordo è in diminuzione di 2 milioni di euro per effetto di proventi non ricorrenti registrati nel primo trimestre del 2016.

Altre voci del conto economico di Gruppo

Esercizio 2016 (milioni di euro) 1° Trimestre
2017
1° Trimestre
2016
Variazione %
653 Margine operativo lordo 229 172 33,1%
(166) Variazione netta di fair value su derivati
(commodity e cambi) (98) (92) (6,5%)
(734) Ammortamenti e svalutazioni (122) (114) (7,0%)
(13) Altri proventi (oneri) netti (1) - n.s.
(260) Risultato operativo 8 (34) n.s.
(94) Proventi (oneri) finanziari netti (13) (30) 56,7%
7 Proventi (oneri) da partecipazioni 9 (3) n.s.
(25) Imposte sul reddito (18) (4) n.s.
(372) Risultato netto da Continuing Operations (14) (71) 80,3%
(389) Risultato netto di competenza di Gruppo (19) (76) 75,0%

Il risultato netto di competenza di Gruppo è negativo per 19 milioni di euro (negativo per 76 milioni di euro nel primo trimestre 2016).

Oltre alla dinamica dei margini industriali precedentemente commentata, sul risultato del periodo hanno inciso principalmente:

  • la variazione netta di fair value su derivati, negativa per 98 milioni di euro (negativa per 92 milioni di euro nel primo trimestre del 2016);
  • gli ammortamenti per 122 milioni di euro, che includono 13 milioni di euro riferiti al gruppo Fenice, consolidato in Edison dall'1 aprile 2016 e quindi non presente nei valori del 1° trimestre 2016;
  • i minori oneri finanziari netti e i proventi netti da partecipazioni che includono una plusvalenza di circa 7 milioni di euro derivante dalla cessione, in febbraio 2017, della partecipazione in Istituto Europeo di Oncologia;
  • le imposte sul reddito che includono l'IRAP e le imposte estere.

Di seguito si riportano i dettagli delle principali Altre voci del conto economico di Gruppo.

Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi)

(in milioni di euro) 1° trimestre
2017
1° trimestre
2016
Variazioni
Variazione di fair value nella gestione del rischio prezzo
di prodotti energetici:
(113) 32 (145)
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) (2) (4) 2
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) (24) 84 (108)
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (87) (48) (39)
Variazione di fair value nella gestione del rischio
cambio su commodity :
(24) (77) 53
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) (1) (9) 8
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) (14) (36) 22
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (9) (32) 23
Variazione di fair value contratti fisici (FVH) 39 (47) 86
Totale Gruppo (98) (92) (6)

(*) Si riferisce alla parte inefficace.

Il Gruppo applica ove possibile l'hedge accounting (cash flow hedge e dal 2016 fair value hedge), tuttavia ha in essere alcuni contratti derivati su commodity e cambi che, pur avendo la finalità di copertura economica del Portafoglio Industriale, non sono definibili tali ai sensi dello IAS 39; sono tali contratti che contribuiscono maggiormente ad alimentare la Variazione netta di fair value su derivati. Tale posta, di natura valutativa, rappresenta il differenziale tra il fair value alla data di bilancio e quello misurato al 31 dicembre dell'esercizio precedente e dà un'indicazione dell'impatto che la volatilità prospettica dei mercati di riferimento avrebbe sugli strumenti in essere a fine periodo.

Ammortamenti e svalutazioni

1° trimestre 1° trimestre
(in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Ammortamenti su: 122 114 8
- immobilizzazioni materiali 79 73 6
- costi di esplorazione 30 25 5
- concessioni idrocarburi 9 13 (4)
- altre immobilizzazioni immateriali 4 3 1
Totale Gruppo 122 114 8
Ripartizione per attività 1° trimestre 1° trimestre Variazioni
2017 2016
Filiera Energia Elettrica 56 43 13
Filiera Idrocarburi 64 69 (5)
Corporate e Altri Settori 2 2 -
Totale Gruppo 122 114 8

Proventi (oneri) finanziari netti

(in milioni di euro) 1° trimestre 1° trimestre Variazioni
2017 2016
Oneri finanziari netti sul debito (3) (5) 2
Commissioni (3) (3) -
Oneri per attualizzazione fondi decommissioning e rischi (7) (7) -
Altri proventi (oneri) finanziari 1 - 1
Utili (perdite) su cambi (1) (15) 14
Totale proventi (oneri) finanziari netti di Gruppo (13) (30) 17

Gli oneri finanziari netti sul debito beneficiano di un minor livello di indebitamento e di un minor costo derivante da un diverso mix di risorse finanziarie.

Gli Utili (perdite) su cambi nel primo trimestre 2016 erano negativamente impattati dalla svalutazione della lira egiziana.

Indebitamento finanziario netto e flussi di cassa

L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2017 è pari a 934 milioni di euro, in diminuzione di 128 milioni di euro rispetto ai 1.062 milioni di euro del 31 dicembre 2016. Di seguito si riporta la sua composizione in forma semplificata.

(in milioni di euro) 31.03.2017 31.12.2016 Variazioni
Obbligazioni - parte non corrente - - -
Finanziamenti bancari non correnti 141 141 -
Debiti verso altri finanziatori non correnti 74 74 -
Indebitamento finanziario netto non corrente 215 215 -
Obbligazioni - parte corrente 617 615 2
Debiti finanziari correnti 319 460 (141)
Attività finanziarie correnti (23) (22) (1)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (194) (206) 12
Indebitamento finanziario netto corrente 719 847 (128)
Totale indebitamento finanziario netto 934 1.062 (128)

L'indebitamento finanziario non corrente include, come al 31 dicembre 2016, l'utilizzo per 70 milioni di euro della linea di credito a medio-lungo termine (nominali 200 milioni di euro complessivi), destinata a specifici progetti di investimento, concessa a dicembre 2015 da EDF Sa a Edison Spa a valere su un'analoga linea di credito concessa da BEI a EDF Sa. Le obbligazioni, pari a 617 milioni di euro, sono riferite al valore, comprensivo delle cedole in corso di maturazione al 31 marzo 2017, del prestito obbligazionario in scadenza il 10 novembre 2017.

Si ricorda che tale emissione obbligazionaria, su cui sono stati stipulati derivati a copertura del rischio di variazione del fair value per effetto dell'oscillazione dei tassi d'interesse, è valutata al costo ammortizzato rettificato in applicazione dell'hedge accounting per tener conto della variazione del rischio coperto.

La riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 dei debiti finanziari correnti è dovuta per 150 milioni di euro al rimborso dell'utilizzo sulla linea di credito in essere con EDF Sa (nominale complessivo di 600 milioni di euro con scadenza in aprile 2017) che al 31 marzo 2017 è interamente disponibile.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono costituite da depositi bancari e postali e disponibilità a breve termine; includono per 24 milioni di euro (73 milioni di euro al 31 dicembre 2016) disponibilità di conto corrente con EDF Sa.

Si segnala che, all'interno del piano complessivo di rifinanziamento già annunciato nel Bilancio Consolidato 2016 volto ad assicurare sia la copertura dei fabbisogni finanziari previsti sia la necessaria flessibilità di cassa, nel mese di aprile 2017 Edison Spa ha sottoscritto due linee di credito revolving con scadenza a due anni:

  • con EDF Sa per un valore nominale di 600 milioni di euro, a sostituzione della sopra menzionata linea giunta a scadenza;
  • con un pool di banche per un valore nominale di 300 milioni di euro, a sostituzione di un'analoga linea (nominale di 500 milioni di euro) scaduta in novembre 2016.
Esercizio 1° Trimestre 1° Trimestre
2016 (milioni di euro) 2017 2016
(1.147) A. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO INIZIALE (1.062) (1.147)
653 Margine operativo lordo 229 172
(76) Eliminazione poste non monetarie incluse nel margine operativo lordo 4 5
(55) Oneri finanziari netti pagati (2) 22
(196) Imposte sul reddito nette pagate (-) (11) (8)
12 Dividendi incassati - -
(15) Altre poste di attività operative (2) (6)
323 B. CASH FLOW OPERATIVO 218 185
649 Variazione del capitale circolante operativo 15 11
(177) Variazione del capitale circolante non operativo (11) (42)
(555) Investimenti netti (-) (106) (128)
240 C. CASH FLOW DOPO INVESTIMENTI NETTI E VARIAZIONE DEL
CAPITALE CIRCOLANTE
116 26
(77) Dividendi pagati (-) (1) (4)
(78) Altro 13 (16)
85 D. CASH FLOW NETTO DI PERIODO 128 6
(1.062) E. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO FINALE (934) (1.141)

Di seguito si riporta l'analisi della variazione dell'indebitamento finanziario netto:

I principali flussi di cassa del periodo derivano dal margine operativo lordo, commentato precedentemente, oltre che dagli investimenti netti che includono investimenti in immobilizzazioni e esplorazione (-108 milioni di euro) e operazioni di riassetto e di focalizzazione su servizi energetici e ai clienti finali (+2 milioni di euro).

In particolare, gli investimenti in immobilizzazioni e esplorazione includono:

  • investimenti nelle attività di Exploration & Production per 64 milioni di euro, che hanno riguardato principalmente l'estero: la concessione egiziana di Abu Qir per il completamento delle attività di costruzione della piattaforma NAQ PIII (22 milioni di euro) e per le attività di perforazione e completamento di un nuovo pozzo della piattaforma NAQ PI (16 milioni di euro); le attività di sviluppo della concessione algerina di Reggane (14 milioni di euro), le attività in Norvegia (8 milioni di euro) principalmente nella concessione di Zidane e per la realizzazione della pipeline Polarled che collegherà Zidane alla terraferma.
  • investimenti in esplorazione per circa 30 milioni di euro, principalmente in Egitto (26 milioni di euro) per le attività esplorative nelle aree East Med e delta onshore del Nilo.

Le operazioni di riassetto del portafoglio (effetto netto positivo di 2 milioni di euro) hanno visto in particolare: nel settore della generazione elettrica la cessione della partecipazione in Gever Spa, nel settore dei servizi energetici l'acquisizione di Comat Energia Srl e nel settore dei servizi per il mercato finale l'acquisizione di Assistenza Casa Spa.

Fair value iscritto a stato patrimoniale e Riserva di Cash Flow Hedge

Di seguito si riporta il valore del fair value iscritto a stato patrimoniale.

(in milioni di euro) 31.03.2017 31.12.2016
Iscritto tra: Crediti Debiti Netto Crediti Debiti Netto
- Attività / Passività finanziarie (correnti) 15 - 15 15 - 15
- Altre attività / passività (non correnti) 95 (26) 69 201 (74) 127
- Crediti / Debiti diversi (correnti) 456 (410) 46 758 (730) 28
Fair Value iscritto nelle attività e passività (a) 566 (436) 130 974 (804) 170
di cui di (a) riferito a:
- gestione rischio tassi di interesse 15 - 15 15 - 15
- gestione rischio tassi di cambio 93 (8) 85 135 (12) 123
- gestione rischio su commodity 297 (202) 95 496 (355) 141
- portafogli di trading (fisico e finanziario) 139 (129) 10 290 (285) 5
- Fair value su contratti fisici 22 (97) (75) 38 (152) (114)

Si ricorda che nel 2016 erano state revocate alcune relazioni di copertura anche al fine di porre in essere prospetticamente nuove relazioni di copertura di Fair Value Hedge. Il fair value iscritto alla data della revoca è stato mantenuto nella riserva di Cash Flow Hedge e viene riflesso nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto; al 31 marzo 2017 tale fair value è negativo per circa 53 milioni di euro (negativo per circa 103 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Nel seguito si riporta la variazione della riserva di Cash Flow Hedge correlata all'applicazione dello IAS 39 in tema di contratti derivati e riferibile alla sospensione a patrimonio netto della parte efficace dei contratti derivati stipulati per la copertura del rischio prezzo e cambio delle commodity energetiche. Gli importi rilevati direttamente a patrimonio netto vengono riflessi nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.

Riserva su operazioni di Cash Flow Hedge
(in milioni di euro) Riserva lorda Imposte differite Riserva netta
Valore iniziale al 31.12.2016 (80) 23 (57)
Variazione del periodo 60 (17) 43
Valore al 31.03.2017 (20) 6 (14)

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Tenuto conto degli effetti di stagionalità, Edison stima un EBITDA per il 2017 di almeno 650 milioni di euro, in linea con quanto già comunicato.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO IL 31 MARZO 2017

Non sono avvenuti fatti di rilievo dopo il 31 marzo 2017.

Milano, 5 maggio 2017 Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Marc Benayoun

Dichiarazione dei dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis comma 2 del D.Lgs. 58/1998

I dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari di Edison Spa Didier Calvez e Roberto Buccelli dichiarano, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2 del Testo Unico della Finanza (D.Lgs. 58/1998) che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2017 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Milano, 5 maggio 2017

I Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili societari Didier Calvez Roberto Buccelli

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.