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Edison Rsp

Annual Report Feb 23, 2018

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RELAZIONE FINANZIARIA 2017

BILANCIO CONSOLIDATO

INDICE

RELAZIONE FINANZIARIA 2017

3 Bilancio consolidato

  • Conto economico consolidato e Altre componenti di conto economico complessivo
  • Stato patrimoniale consolidato
  • Rendiconto finanziario delle disponibilità liquide
  • Variazione del patrimonio netto consolidato

8 Note illustrative al bilancio consolidato

  • Principi contabili e criteri di consolidamento
  • Informativa settoriale
  • Note alle poste del conto economico
  • Note alle poste dello stato patrimoniale
  • Indebitamento finanziario netto
  • Impegni, rischi e attività potenziali
  • Gestione dei rischi finanziari del Gruppo
  • Operazioni infragruppo e con parti correlate
  • Altre informazioni
  • 64 Informazioni supplementari su gas naturale e petrolio
  • 66 Criteri e metodi di consolidamento
  • 68 Criteri di valutazione
  • Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2017
  • Area di consolidamento
  • Attestazione ai sensi dell'Art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971
  • Relazione della società di revisione

Bilancio consolidato Bilancio separato

Bilancio consolidato

Conto economico consolidato

(in milioni di euro) Esercizio 2017 Esercizio 2016
di cui con di cui con
Nota parti correlate parti correlate
Ricavi di vendita 1 9.940 443 11.034 384
Altri ricavi e proventi 2 143 1
4
232 4
Totale ricavi 10.083 457 11.266 388
Consumi di materie e servizi (-) 3 (8.969) (329) (10.318) (312)
Costo del lavoro (-) 4 (311) (295)
Margine operativo lordo 5 803 653
Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) 6 (221) (166)
Ammortamenti e svalutazioni (-) 7 (655) (734)
Altri proventi (oneri) netti 8 115 1
5
(13)
Risultato operativo 4
2
(260)
Proventi (oneri) finanziari netti 9 (52) (7) (94) 9
Proventi (oneri) da partecipazioni
1
0 (31) 9 7 1
Risultato prima delle imposte (41) (347)
Imposte sul reddito
1
1 (122) (25)
Risultato netto da Continuing Operations (163) (372)
Risultato netto da Discontinued Operations - -
Risultato netto (163) (372)
di cui:
Risultato netto di competenza di terzi 1
3
1
7
Risultato netto di competenza di Gruppo (176) (389)
Utile (perdita) per azione (in euro)
1
2
Risultato di base azioni ordinarie (0,0346) (0,0749)
Risultato di base azioni di risparmio 0,0500 0,0500
Risultato diluito azioni ordinarie (0,0346) (0,0749)
Risultato diluito azioni di risparmio 0,0500 0,0500

Altre componenti di conto economico complessivo

(in milioni di euro)
Nota
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Risultato netto (163) (372)
Altre componenti del risultato complessivo:
A) Variazione riserva di Cash Flow Hedge
23
149 620
- Utili (Perdite) dell'esercizio 207 906
- Imposte (58) (286)
B) Variazione riserva di partecipazioni disponibili
23
- -
per la vendita
- Utili (Perdite) su titoli o partecipazioni non realizzati - -
- Imposte - -
C) Variazione riserva di differenze da conversione
di attività in valuta estera (14) 24
- Utili (Perdite) su cambi non realizzati (19) 25
- Imposte 5 (1)
D) Quota delle altre componenti di utile
complessivo di partecipazioni collegate - -
E) Utili (Perdite) attuariali (*) (1) (2)
- Utili (Perdite) attuariali (1) (2)
- Imposte - -
Totale altre componenti del risultato complessivo al netto delle 134 642
imposte (A+B+C+D+E)
Totale risultato netto complessivo (29) 270
di cui:
di competenza di terzi 13 17
di competenza di Gruppo (42) 253
(*) Voci non riclassificabili a Conto Economico.

Stato patrimoniale consolidato

31.12.2017 31.12.2016 (*)
di cui con di cui con
(in milioni di euro) Nota parti correlate parti correlate
ATTIVITA'
Immobilizzazioni materiali 1
3
3.657 3.937
Immobili detenuti per investimento 1
4
5 5
Avviamento 1
5
2.313 2.357
Concessioni idrocarburi 1
6
322 396
Altre immobilizzazioni immateriali 1
7
154 128
Partecipazioni 1
8
6
7
6
7
104 104
Partecipazioni disponibili per la vendita 1
8
1 158
Altre attività finanziarie 1
9
8
0
6
9
9
4
7
7
Crediti per imposte anticipate 2
0
467 498
Altre attività 2
1
302 310
Totale attività non correnti 7.368 7.987
Rimanenze 182 180
Crediti commerciali (*) 1.656 7
7
1.877 3
4
Crediti per imposte correnti 8 8
Crediti diversi (*) 840 4
4
1.390 8
9
Attività finanziarie correnti 6 3 2
2
5
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 260 141 206 7
4
Totale attività correnti 2
2
2.952 3.683
Attività in dismissione - -
Totale attività 10.320 11.670
PASSIVITA'
Capitale sociale 5.377 5.377
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo 601 988
Riserva di altre componenti del risultato complessivo 113 (21)
Risultato netto di competenza di Gruppo (176) (389)
Totale patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 5.915 5.955
Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza 288 310
Totale patrimonio netto 2
3
6.203 6.265
Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza 2
4
4
2
4
4
Fondo imposte differite 2
5
7
6
5
2
Fondi per rischi e oneri 2
6
1.249 1.142
Debiti e altre passività finanziarie 2
7
221 7
0
215 7
0
Altre passività 2
8
6
5
7
4
Totale passività non correnti 1.653 1.527
Obbligazioni 4 615
Debiti finanziari correnti 157 2
9
460 279
Debiti verso fornitori (*) 1.696 7
4
1.695 4
9
Debiti per imposte correnti 1
9
7
Debiti diversi (*) 588 3
4
1.101 7
4
Totale passività correnti 2
9
2.464 3.878
Passività in dismissione - -

(*) Dall'1 gennaio 2017, per fornire una migliore rappresentazione del capitale circolante operativo, i crediti e i debiti verso contitolari in ricerche idrocarburi sono inclusi rispettivamente nei crediti commerciali e nei debiti verso fornitori, anzichè nei crediti e debiti diversi.

I saldi al 31 dicembre 2016, crediti per 47 milioni di euro e debiti per 88 milioni di euro, sono stati riclassificati in coerenza con il 2017 per omogeneità di confronto.

Totale passività e patrimonio netto 10.320 11.670

Rendiconto finanziario delle disponibilità liquide

Il presente rendiconto finanziario analizza i flussi di cassa relativi alle disponibilità liquide a breve termine (esigibili entro 3 mesi) del 2017. Completa l'informativa in tema di flussi finanziari, ai fini di una migliore comprensione delle dinamiche di generazione e di assorbimento di cassa del Gruppo, un apposito rendiconto finanziario, riportato nella Relazione sulla gestione, che analizza la variazione complessiva dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo.

(in milioni di euro) Esercizio 2017 Esercizio 2016
di cui con parti di cui con parti
Nota
correlate correlate
Risultato prima delle imposte (41) (347)
Ammortamenti e svalutazioni
7
655 734
1
0
Svalutazione attività in dismissione
5
5
-
Accantonamenti netti a fondi rischi 3
5
(29)
Risultato di società valutate con il metodo del patrimonio netto (-) (9) (9) (1) (1)
Dividendi incassati da società valutate con il metodo del patrimonio netto 1
5
1
5
7 7
(Plusvalenze) Minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni (135) (56)
Variazione del trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza
2
4
(4) (3)
Variazione Fair Value iscritto nel risultato operativo 226 173
Variazione del capitale circolante operativo 208 (18) 649 1
4
Variazione del capitale circolante non operativo (8) (2) (177) (13)
Variazione di altre attività e passività di esercizio (5) 1
5
(Proventi) Oneri finanziari netti
9
5
2
7 9
4
(9)
Proventi (Oneri) finanziari netti pagati (20) (6) (55) 1
1
Imposte sul reddito nette pagate (63) (8) (196) (176)
A. Flusso monetario da attività d'esercizio da Continuing Operations 961 808
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali ( - )
13-17
(457) (405)
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie ( - ) (5) (5) (25)
Prezzo netto di acquisizione business combinations (*) (56) (6)
Effetti finanziari delle operazioni non ricorrenti (**) 489 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ceduti (7) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti da conferimento in natura - 5
2
Prezzo di cessione di immobilizzazioni materiali e immateriali 1
2
5
7
Prezzo di cessione di immobilizzazioni finanziarie 4
7
4
Rimborsi di capitale da immobilizzazioni finanziarie 4 6
B. Flusso monetario da attività di investimento da Continuing Operations 2
7
(317)
Accensioni di nuovi finanziamenti a medio e lungo termine
27, 29
2
5
152 150
Rimborsi di finanziamenti a medio e lungo termine (-)
27, 29
(775) (150) (590) (570)
Altre variazioni nette dei debiti finanziari (147) (108) (66) 1
7
Variazione attività finanziarie correnti 9 9 1
7
3
Passività nette derivanti da attività di finanziamento (***) (888) (487)
Apporti di capitale sociale e riserve (-) 1 -
Dividendi e riserve versati a società controllanti o a terzi azionisti (-) (46) (1) (77) (4)
C. Flusso monetario da attività di finanziamento da Continuing Operations (933) (564)
D. Differenze di cambio nette da conversione (1) -
E. Flusso monetario netto dell'esercizio da Continuing Operations
(A+B+C+D)
5
4
(73)
F. Flusso monetario netto dell'esercizio da Discontinued Operations - -
G. Flusso monetario netto dell'esercizio (Continuing e Discontinued
Operations ) (E+F)
5
4
(73)
H. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio da
Continuing Operations
206 7
4
279
I. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio da
Discontinued Operations
- -
L. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio
(Continuing e Discontinued Operations ) (G+H+I)
260 141 206 7
4
M. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio da
Discontinued Operations
- -
N. Riclassifica attività in dismissione - -
O. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio da
Continuing Operations (L-M+N)
260 141 206 7
4

(*) Prezzi di acquisizione -78 milioni di euro al netto di 22 milioni di euro di disponibilità liquide e mezzi equivalenti apportati.

(**) Relativi alle cessioni delle partecipazioni in Infrastrutture Trasporto Gas e in Terminale GNL Adriatico e degli immobili di Foro Buonaparte.

(***) Per la riconciliazione con i valori di stato patrimoniale si veda il capitolo 'Indebitamento finanziario netto'.

Variazione del patrimonio netto consolidato

(in milioni di euro) Riserva di altre componenti del risultato complessivo Totale
Capitale
Sociale
Riserve e
utili
(perdite)
portati a
nuovo
Cash
Flow
Hedge
Partecipa
zioni
disponibili
per la
vendita
Differenze
da
conversione
di attività in
valuta estera
Quota delle altre
componenti di
utile
complessivo di
partecipazioni
collegate
Utili
(Perdite)
attuariali
Risultato
netto di
competenza
di Gruppo
Patrimonio
Patrimonio
Netto
Netto
attribuibile
attribuibile ai
ai soci di
soci della
minoranza
controllante
Totale
Patrimonio
Netto
Saldi al 31 dicembre 2015 5.292 1.790 (677) - 15 - (1) (980) 5.439 437 5.876
Destinazione risultato esercizio precedente - (980) - - - - - 980 - - -
Distribuzione dividendi e riserve - - - - - - - - - (77) (77)
Aumento di capitale sociale e riserve 85 162 - - - - - - 247 - 247
Variazione area di consolidamento - - - - - - - - - (67) (67)
Altri movimenti - 16 - - - - - - 16 - 16
Totale risultato netto complessivo - - 620 - 24 - (2) (389) 253 17 270
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto 2016
-
-
-
-
620
-
-
-
24
-
-
-
(2)
-
-
(389)
642
(389)
-
17
642
(372)
Saldi al 31 dicembre 2016 5.377 988 (57) - 39 - (3) (389) 5.955 310 6.265
Destinazione risultato esercizio precedente
Distribuzione dividendi e riserve
-
-
(389)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
389
-
-
-
-
(46)
-
(46)
Aumento di capitale sociale e riserve - - - - - - - - - 1 1
Variazione area di consolidamento
Altri movimenti
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2
10
-
10
2
Totale risultato netto complessivo - - 149 - (14) - (1) (176) (42) 13 (29)
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto 2017
-
-
-
-
149
-
-
-
(14)
-
-
-
(1)
-
-
(176)
134
(176)
-
13
134
(163)
Saldi al 31 dicembre 2017 5.377 601 92 - 25 - (4) (176) 5.915 288 6.203

Note illustrative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

Contenuto e forma

Il Bilancio consolidato del gruppo Edison al 31 dicembre 2017, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board, in base al testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee (G.U.C.E.).

Metodi applicati alla redazione del bilancio

I principi contabili e i criteri di valutazione applicati sono conformi a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato 2016; nel mese di novembre 2017 sono stati pubblicati degli emendamenti, già applicabili nel 2017, in particolare:

  • Modifica dello IAS 7 "Rendiconto finanziario": si devono fornire informazioni che consentano agli utilizzatori dei bilanci di valutare le variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento, siano esse variazioni derivanti dai flussi finanziari o variazioni non in disponibilità liquide indicando separatamente le variazioni derivanti dall'ottenimento o dalla perdita del controllo di controllate, l'effetto delle variazioni dei tassi di cambio e le variazioni del fair value. A questo riguardo si rimanda a quanto esposto nel capitolo "Indebitamento finanziario netto".
  • Modifica dello IAS 12 "Imposte sul reddito": ha introdotto un chiarimento relativo alla modalità di contabilizzazione delle attività fiscali differite correlate a strumenti di debito valutati al fair value, casistica non presente in Edison.

Dall'1 gennaio 2018 saranno inoltre applicabili due nuovi principi contabili internazionali:

• l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti", in base al quale la rilevazione dei ricavi è basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione degli impegni contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente (cd. Obbligazioni di fare); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle obbligazioni di fare identificate; e (v) rilevazione del ricavo quando la relativa obbligazione di fare risulta soddisfatta. L'IFRS 15 integra anche l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, tempistica e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state completate le attività di analisi per l'identificazione degli ambiti interessati dalle nuove disposizioni e per la determinazione dei relativi impatti1 . L'analisi effettuata ha evidenziato per alcuni contratti la casistica riferibile al principio del "principal vs agent" in base al quale la qualifica di Edison come "agent" prevede una rappresentazione dei ricavi a valori netti per evidenziare il solo margine di intermediazione. In sede di prima adozione Edison ha scelto di applicare il nuovo principio retrospettivamente con rielaborazione del bilancio comparativo del 2017; a questo riguardo non si segnalano impatti sul patrimonio netto all'1 gennaio 2017 mentre i ricavi di vendita e i consumi di materie e servizi subiranno una riduzione di pari importo (316 milioni di euro a valori 2017) senza alcun impatto sul margine operativo lordo.

• l'IFRS 9 "Strumenti finanziari", che sostituirà il principio IAS 39 e che (i) modifica il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basandolo sulle caratteristiche dello strumento finanziario e sul business model adottato dall'impresa; (ii) introduce una nuova modalità di svalutazione dei crediti che tiene conto delle perdite attese (cd. Expected credit losses); e (iii) modifica le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell'IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio l'1 gennaio 2018.

Gli ambiti oggetto di impatto del nuovo principio riguardano essenzialmente: (i) l'adozione dell'expected credit loss model per l'impairment dei crediti che comporta la rilevazione della svalutazione degli stessi sulla base di un approccio predittivo, basato sulla previsione di default della controparte (cd. Probability of default) e della capacità di recupero nel caso in cui l'evento di default si verifichi (cd. Loss given default); e (ii) per le partecipazioni minoritarie, la riclassifica da partecipazioni disponibili per la vendita e di trading a partecipazioni a fair value con transito da conto economico.

1 Eventuali variazioni potranno essere valutate alla luce dell'effettiva practice dell'industry.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state completate le attività per la definizione e per l'implementazione della metodologia per l'impairment dei crediti che prevede essenzialmente:

(i) l'utilizzo di rating ufficiali e/o interni, già utilizzati ai fini dell'affidamento della clientela, per la determinazione della probabilità di default delle controparti;

(ii) per la clientela retail, non caratterizzata da specifici rating, l'implementazione di un approccio semplificato basato su cluster che ripartiscono la clientela in funzione di rischi omogenei;

(iii) l'identificazione della capacità di recupero in caso di default della controparte sulla base delle esperienze pregresse e delle differenti modalità di recupero attivabili.

In sede di prima applicazione gli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile in materia di valutazione dei crediti, quantificati in un ammontare negativo di circa 29 milioni di euro (37 milioni di euro al netto del relativo effetto fiscale di 8 milioni di euro), saranno rilevati nel patrimonio netto all'1 gennaio 2018.

Si segnala infine che l'IFRS 9 in tema di hedging accounting prevede esclusivamente una applicazione prospettica dall'1 gennaio 2018.

Il 9 novembre 2017 è stato inoltre omologato un ulteriore principio contabile internazionale, applicabile dall'1 gennaio 2019:

• l'IFRS 16 "Leases" che sostituirà lo IAS 17 e che modificherà la modalità di contabilizzazione dei leasing operativi per i conduttori che noleggiano/affittano un'attività specifica. In base a questo nuovo principio, per ogni contratto la società deve valutare se esso rientra nella definizione di lease; si definisce lease un contratto per cui, in cambio di un corrispettivo, il conduttore ha il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specifica per un periodo di tempo determinato superiore ai dodici mesi. Successivamente la società deve valutare nuovamente il contratto solo in caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto originario. Alla data di prima applicazione si procederà all'iscrizione iniziale di un'attività, che rappresenta il diritto d'uso ai sensi dell'IFRS 16 (pari al valore attuale dei canoni minimi futuri obbligatori), e di un debito finanziario di pari importo. Il diritto d'uso iscritto sarà oggetto di ammortamento sistematico sulla residua durata del contratto. Il debito finanziario iscritto si ridurrà nel tempo in quanto una quota del canone di noleggio sarà utilizzata a servizio del prestito (a riduzione della quota capitale con iscrizione del relativo onere finanziario). Il canone di noleggio non sarà quindi più iscritto nel margine operativo lordo.

Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi in data 14 febbraio 2018, ha autorizzato la pubblicazione del presente bilancio consolidato che è assoggettato a revisione contabile da parte della società Deloitte & Touche Spa in base all'incarico ai sensi del Decreto Legislativo del 27 gennaio 2010 n. 39, conferito dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2011, che ha durata di nove esercizi (2011-2019).

I valori, ove non diversamente specificato, sono esposti in milioni di euro.

Assunzioni significative nella determinazione del controllo in accordo con l'IFRS 12

L'IFRS 10 fornisce la definizione di controllo: una società controlla una partecipata quando è esposta, o ha diritto, ai suoi rendimenti per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione e ha altresì la possibilità di incidere sui ritorni della partecipata nell'esercizio del potere che ha sulla stessa.

In riferimento a tale principio si segnala che il gruppo Edison consolida integralmente alcune società pur non detenendone la maggioranza del capitale; in particolare:

  • nel settore idroelettrico, Dolomiti Edison Energy (detenuta al 49%). Lo scopo e la modalità di costituzione della società fa sì che i diritti di voto non siano il fattore preponderante nel determinare il controllo in quanto essi si riferiscono essenzialmente alla sola gestione corrente che ha natura residuale. Le attività rilevanti sono governate attraverso accordi contrattuali. Tali contratti espongono Edison alla maggioranza dei rendimenti variabili e le conferiscono il potere di influenzare i rendimenti attraverso la gestione delle attività rilevanti (in particolare la gestione, il ritiro a prezzi predefiniti e il dispacciamento dell'energia elettrica).
  • nel settore energie rinnovabili, la società E2i Energie Speciali Srl (E2i), posseduta al 30% tramite Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili Srl. In questa società parte delle attività rilevanti è gestita attraverso i contratti sottoscritti durante il 2014, principalmente off-take e sviluppo (in capo a Edison) e O&M (attività affidata a EDF EN Services Italia Srl), e la variabilità residua è legata principalmente alle decisioni di investimento sui progetti di repowering e di sviluppo. Inoltre, grazie alla governance stabilita che prevede tra l'altro diritti di call in caso di deadlock, i diritti di voto non sono il fattore preponderante nel determinare il controllo. Edison, quindi, controlla la società in quanto può gestire la variabilità residua in relazione alle decisioni di investimento su repowering e progetti di sviluppo avendo il potere, entro certe soglie e con un IRR unlevered non inferiore a quello definito di tempo in tempo dai soci, di assumere unilateralmente tali decisioni per il tramite del Presidente da lei designato (diritto statutario speciale di Edison). Al contrario diritti simili non sono garantiti all'altro investitore. L'effettività dell'esercizio di tale potere è verificata di tempo in tempo.

Il principio IFRS 10 chiarisce infatti che nel fare la valutazione dell'esistenza del controllo si devono considerare lo scopo e la finalità della partecipata, i rischi che sono trasferiti dalla partecipata alle parti coinvolte nonché il livello di coinvolgimento che colui che detiene il controllo ha avuto nella strutturazione della partecipata stessa. A tal proposito il pieno coinvolgimento di Edison ha dimostrato fin dall'origine il suo potere di incidere significativamente e influenzare le attività rilevanti; inoltre Edison, grazie al contratto di off-take sottoscritto continua a gestire l'energia prodotta dagli impianti di E2i: sono stati infatti contrattualizzati il ritiro dell'energia a prezzi prestabiliti e il dispacciamento della stessa da parte di Edison anche nel proprio interesse. Edison quindi è esposta ai rendimenti variabili e ha la capacità di influenzare tali rendimenti attraverso i poteri decisionali statutari. Edison è infatti rilevante in qualunque decisione e senza Edison non si forma alcuna maggioranza su temi rilevanti. Inoltre nell'assemblea degli azionisti le decisioni rilevanti in tema di modifica della governance, riflessa nello statuto e nei contratti in essere, ovvero di applicazione della medesima richiedono maggioranze qualificate ma, in caso di stallo, Edison ha la possibilità di esercitare diritti di call option; questi diritti statutari possono essere considerati sostanziali e, quindi, rilevanti nel confermare l'esistenza del controllo su E2i.

Schemi di bilancio adottati dal Gruppo

Gli schemi di bilancio adottati hanno le seguenti caratteristiche:

  • il Conto economico consolidato è scalare con le singole poste analizzate per natura ed evidenzia le Altre componenti di conto economico complessivo in cui sono riportate le componenti del risultato sospese a patrimonio netto;
  • nello Stato patrimoniale consolidato le attività e le passività sono analizzate per scadenza, separando le poste correnti e non correnti con scadenza, rispettivamente, entro e oltre 12 mesi dalla data di bilancio;
  • il Rendiconto finanziario delle disponibilità liquide è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7;
  • il prospetto Variazione del patrimonio netto consolidato evidenzia separatamente i flussi inerenti le componenti della riserva di altre componenti del risultato complessivo.

Area di consolidamento

Il bilancio consolidato include il bilancio di Edison Spa e quelli delle imprese sulle quali Edison esercita direttamente o indirettamente il controllo. Edison controlla una partecipata quando, nell'esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere sui ritorni variabili della partecipata. L'esercizio del potere sulla partecipata deriva dall'esistenza di diritti che danno a Edison la possibilità corrente di dirigere le attività rilevanti della partecipata anche nel proprio interesse.

Per quanto attiene ai criteri e metodi di consolidamento, conformi a quelli utilizzati per il Bilancio consolidato 2016, si rimanda al successivo capitolo "Criteri e metodi di consolidamento".

Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2016 – acquisizione e disposal di asset

Filiera Energia Elettrica

  • Nel mese di marzo la società Edison Energy Solutions ha acquisito il 51% della società Comat Energia, società del gruppo Comat attiva in oltre 50 comunità montane e operante nel settore del teleriscaldamento urbano a biomassa; la società è consolidata con il metodo integrale.
  • Nel mese di marzo la società Edison Energia ha acquisito il 51% della società Assistenza Casa, società italiana del gruppo internazionale HomeServe, operante nel settore delle prestazioni di servizi per la casa; la società è consolidata con il metodo integrale.
  • Nel mese di marzo è stata perfezionata, da parte di Edison, la cessione della partecipazione del 51% detenuta nella società Gever, precedentemente consolidata con il metodo integrale, con un effetto economico positivo inferiore al milione di euro.
  • Nel mese di luglio la società Edison ha acquisito da IDRORA il ramo d'azienda costituito dalla centrale idroelettrica ad acqua fluente sul fiume Dora Baltea denominato "Montestrutto" nel comune di Tavagnasco (TO).
  • Nel mese di ottobre la società Edison Spa ha acquistato il 50,078% della società Frendy Energy Spa, consolidata con il metodo integrale, operante nel settore idroelettrico. In data 22 novembre 2017 Edison ha promosso un'Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) obbligatoria sulla restante parte delle azioni ordinarie della società, il cui periodo di adesione, che doveva chiudersi inizialmente il 19 dicembre 2017 (con data primo pagamento 22 dicembre 2017) è stato poi prolungato, a seguito della riapertura dei termini, al 3 gennaio 2018 (con data secondo pagamento 8 gennaio 2018). Al 31 dicembre 2017, considerando la quota già posseduta, Edison detiene il 71,248% del capitale sociale di Frendy Energy a fronte di un esborso complessivo pari a circa 14,4 milioni di euro. Per effetto delle azioni acquisite dopo la riapertura dei termini, nei primi giorni di gennaio 2018, pari all'1,682% del capitale sociale, Edison ha raggiunto una quota complessiva di possesso del 72,930% del capitale della società (pari a n. 43.259.978 azioni) a fronte di un ulteriore esborso di circa 0,3 milioni di euro.
  • Nel mese di dicembre Edison, tramite la propria controllata Fenice, ha acquistato il 100% della società Energon Facility Solutions Spa attiva nel settore energy services market e che è consolidata con il metodo integrale.

Filiera Idrocarburi:

• Nel mese di ottobre è stata perfezionata la vendita del 100% della società Infrastrutture Trasporto Gas Spa (ITG), società consolidata integralmente; l'operazione è commentata nel paragrafo seguente.

Operazioni non ricorrenti

Si segnala che il 2017 è stato caratterizzato dalle seguenti operazioni non ricorrenti:

• nel mese di ottobre, a seguito dell'accordo sottoscritto in luglio 2017 con Snam, è stata perfezionata la vendita del 100% della società ITG e della partecipazione del 7,3% detenuta in Terminale GNL Adriatico Srl con un effetto finanziario positivo di 217 milioni di euro e un effetto economico negativo di circa 55 milioni di euro. Essendo i due asset sotto il profilo industriale strettamente interrelati e interdipendenti tale transazione è stata considerata come un'unica unit of account. Si ricorda che dal 30 giugno 2017 i relativi valori patrimoniali, adeguati per riflettere il valore

di realizzo, erano stati iscritti nelle attività e passività in dismissione in quanto considerati Disposal Group ai sensi dell'IFRS 5.

  • Il 4 agosto 2017 è stato sottoscritto un accordo di cooperazione tra Edison Trading Spa, società controllata al 100% da Edison Spa (successivamente fusa in essa) e la società EDF Trading, controllata al 100% da EDF Sa, riguardante le attività di proprietary trading nonché le modalità di accesso al mercato a termine power. Edison Trading ha ottenuto: i) una lump sum di 15 milioni di euro per la perdita del controllo dell'attività di trading e dell'esclusività dell'accesso al mercato a termine; la lump sum e il relativo effetto fiscale (circa 4 milioni di euro) sono contabilizzati a conto economico (per un importo netto di circa 11 milioni di euro); ii) un profit sharing (meccanismo di remunerazione) per i futuri risultati del proprietary trading. L'accordo di cooperazione è efficace dall'1 settembre 2017.
  • in data 21 novembre 2017 è avvenuta la cessione degli immobili di Foro Buonaparte a Milano per un controvalore di 272 milioni di euro determinando una plusvalenza di circa 131 milioni di euro. Edison ha ceduto la proprietà degli immobili al Fondo Ippocrate, fondo immobiliare gestito da Dea Capital Real Estate Sgr (controllata dal gruppo De Agostini), e contestualmente ha sottoscritto un accordo per l'affitto degli stessi per 12 anni con la possibilità di rinnovarlo alle stesse condizioni per altri 6 anni. Il contratto prevede inoltre in capo a Edison un diritto di prelazione sugli immobili da esercitarsi al valore di mercato.
  • l'1 dicembre 2017 ha assunto efficacia verso i terzi la fusione per incorporazione in Edison Spa di Edison Trading Spa (società a socio unico e soggetta alla direzione e al coordinamento di Edison Spa), i cui effetti contabili e fiscali sono stati fatti retroagire all'1 gennaio 2017. Il progetto di fusione era stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Edison Spa, in luogo dell'assemblea, ai sensi dell'art. 2505, secondo comma, del codice civile, il precedente 20 settembre 2017. L'operazione non ha avuto effetti sul bilancio consolidato.

Informazioni relative all'IFRS 3 revised

Il 2017 è stato caratterizzato da alcune operazioni di aggregazione aziendale che hanno riguardato:

  • Comat Energia;
  • Assistenza Casa;
  • Ramo d'azienda denominato "Montestrutto";
  • Frendy Energy;
  • Energon Facility Solutions.

Tali operazioni sono state valutate in bilancio ai sensi dell'IFRS 3 revised ("aggregazioni aziendali"), vale a dire rilevando il fair value di attività, passività e passività potenziali alla data di acquisizione come descritto in seguito.

1) Acquisizione di Comat Energia

L'1 marzo 2017 Edison Energy Solutions Spa (società controllata al 100% da Edison Energia Spa) ha acquisito da Comat Spa una partecipazione pari al 51% del capitale sociale di Comat Energia Srl per un importo pari a 3 milioni di euro. Comat Energia Srl svolge l'attività di sviluppo e gestione di impianti di riscaldamento e teleriscaldamento urbano a biomassa legnosa, con clienti situati prevalentemente in Piemonte.

Nel seguito sono riportati i valori della Purchase Price Allocation:

Fair value
(in milioni di euro) attività e passività
acquisite
ATTIVITA'
Immobilizzazioni materiali 7
Totale attività non correnti 7
Totale attività correnti -
Totale attività (a) 7
PASSIVITA'
Fondo imposte differite 1
Totale passività non correnti 1
Totale passività correnti -
Totale passività (b) 1
Fair value attività nette acquisite (a-b) 6
- % di competenza di Edison (51%) 3
- % di competenza di terzi (49%) 3
Costo totale dell'acquisizione (c) 3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti (d) -
Prezzo netto di acquisizione business combination (c+d) 3

Il contributo di Comat Energia a conto economico da marzo a dicembre 2017 è il seguente:

Conto economico 2017
(in milioni di euro)
Ricavi di vendita 3
Margine operativo lordo 1
Ammortamenti e svalutazioni (1)
Risultato operativo / Risultato prima delle imposte -
Risultato netto -
2) Acquisizione di Assistenza Casa
Il 9 marzo 2017 Edison Energia Spa ha acquistato da parte di HomeServe International Limited una quota pari al 51%
del capitale sociale della società Assistenza Casa Spa per un importo di 6 milioni di euro soggetto a conguaglio. In
seguito è stato definito il conguaglio determinando un prezzo definitivo di circa 9 milioni di euro.
È stato inoltre riconosciuto a Assistenza Casa un valore di circa 1 milione di euro correlato alla base clienti, mentre
Assistenza Casa ha riconosciuto 4 milioni di euro a Edison Energia per l'utilizzo del brand commerciale.
Attraverso tale acquisizione Edison Energia aumenta la propria gamma di servizi offrendo così ai clienti servizi come
interventi di riparazione dell'impianto elettrico, gas e idraulico, installazione e manutenzione di caldaie e condizionatori,
oltre che l'installazione di sistemi smart connessi alla rete e controllabili da remoto (Internet of things).

2) Acquisizione di Assistenza Casa

Il 9 marzo 2017 Edison Energia Spa ha acquistato da parte di HomeServe International Limited una quota pari al 51% del capitale sociale della società Assistenza Casa Spa per un importo di 6 milioni di euro soggetto a conguaglio. In seguito è stato definito il conguaglio determinando un prezzo definitivo di circa 9 milioni di euro.

È stato inoltre riconosciuto a Assistenza Casa un valore di circa 1 milione di euro correlato alla base clienti, mentre Assistenza Casa ha riconosciuto 4 milioni di euro a Edison Energia per l'utilizzo del brand commerciale.

Attraverso tale acquisizione Edison Energia aumenta la propria gamma di servizi offrendo così ai clienti servizi come interventi di riparazione dell'impianto elettrico, gas e idraulico, installazione e manutenzione di caldaie e condizionatori, Nel seguito sono riportati i valori della Purchase Price Allocation:

(in milioni di euro) Fair value
attività e passività
acquisite
ATTIVITA'
Altre immobilizzazioni immateriali 9
Totale attività non correnti 9
Crediti commerciali 22
Crediti diversi 1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7
Totale attività correnti 30
Totale attività (a) 39
PASSIVITA'
Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza -
Fondo imposte differite 2
Fondi per rischi e oneri 3
Totale passività non correnti 5
Debiti verso fornitori 14
Debiti diversi 3
Totale passività correnti 17
Totale passività (b) 22
Fair value attività nette acquisite (a-b) 17
- % di competenza di Edison (51%) 9
- % di competenza di terzi (49%) 8
Costo totale dell'acquisizione (c) 9
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti (d) (7)
Prezzo netto di acquisizione business combination (c+d) 2

Il contributo a conto economico di Assistenza Casa da marzo a dicembre 2017 è il seguente:

Conto economico 2017
(in milioni di euro)
Ricavi di vendita 15
Margine operativo lordo 2
Ammortamenti e svalutazioni (2)
Risultato operativo / Risultato prima delle imposte -
Risultato netto -

3) Ramo d'azienda denominato "Montestrutto"

Nel mese di luglio Edison Spa ha acquisito da IDRORA il ramo d'azienda costituito dalla centrale idroelettrica ad acqua fluente sul fiume Dora Baltea denominato "Montestrutto" nel comune di Tavagnasco (TO) con potenza nominale media di concessione pari a 2.065 kW. Tale acquisizione, per un valore di 21 milioni di euro, ha avuto efficacia dall'1 luglio 2017.

Nel seguito sono riportati i valori della Purchase Price Allocation:

21
21
-
21
-
-
-
21
21
21
-
21

4) Acquisizione di Frendy Energy

Nel mese di ottobre la società Edison Spa ha acquistato il 50,078% della società Frendy Energy Spa operante nel settore idroelettrico. In data 22 novembre 2017 Edison ha promosso un'Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria sulle restanti azioni ordinarie che si è conclusa in data 19 dicembre 2017 con pagamento il 22 dicembre 2017. Al 31 dicembre 2017 Edison viene quindi a detenere una quota complessiva del 71,248% nel capitale sociale della società. Per le evoluzioni successive al 31 dicembre 2017 si rimanda a quanto commentato in precedenza. A Frendy Energy, società con azioni negoziate sull'AIM Italia – Mercato Alternativo del Capitale – fanno capo 15 impianti mini-idro (di cui 3 in fase avanzata di costruzione) situati prevalentemente su canali irrigui di Piemonte e

Lombardia per una produzione totale annua di circa 20 GWh. Con questo accordo Edison conferma il proprio piano di sviluppo nel settore delle rinnovabili e, in particolare, nell'idroelettrico con una strategia che prevede una crescita sia organica sia per linee esterne.

Nel seguito sono riportati i valori della Purchase Price Allocation:

Fair value
(in milioni di euro) attività e passività
acquisite
ATTIVITA'
Immobilizzazioni materiali 25
Totale attività non correnti 25
Crediti diversi 1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7
Totale attività correnti 8
Totale attività (a) 33
PASSIVITA'
Fondo imposte differite 1
Obbligazioni (*) 4
Debiti e altre passività finanziarie 5
Totale passività non correnti 10
Debiti finanziari correnti 1
Debiti verso fornitori 1
Totale passività correnti 2
Totale passività (b) 12
Fair value attività nette acquisite (a-b) 21
- % di competenza di Edison (71,248%) 14
- % di competenza di terzi (28,752%) 7
Costo totale dell'acquisizione (c) 14
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti (d) (7)
Prezzo netto di acquisizione business combination (c+d) 7
(*) Al 31 dicembre 2017 incluse nelle passività correnti.

Tali valori sono da ritenersi provvisori in quanto, ai sensi dell'IFRS 3 revised, la valutazione diventa definitiva entro 12 mesi dalla data di acquisizione.

Il contributo a conto economico del gruppo Frendy da ottobre a dicembre 2017 è di importo non materiale.

industriali.

5) Acquisizione di Energon Facility Solutions

Il 20 dicembre 2017 Edison, tramite la propria controllata Fenice, ha firmato il closing con Energon Esco Spa per l'acquisizione del 100% di Energon Facility Solutions Spa (ex PVB Solutions), società trentina che opera nella progettazione, esecuzione, manutenzione e gestione impiantistica ed energetica degli edifici civili, ospedalieri e industriali. In sede di prima valutazione è stato in via preliminare iscritto un avviamento di circa 15 milioni di euro. Con questa operazione, il Gruppo rafforza la propria posizione di operatore attivo nell'erogazione di servizi di efficienza energetica ad alto valore aggiunto e si pone come punto di riferimento per la Pubblica Amministrazione e i clienti

Nel seguito sono riportati i valori della Purchase Price Allocation:

(in milioni di euro) Fair value
attività e passività
acquisite
ATTIVITA'
Avviamento 15
Altre immobilizzazioni immateriali 5
Totale attività non correnti 20
Rimanenze 2
Crediti commerciali 16
Crediti diversi 6
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8
Totale attività correnti 32
Totale attività (a) 52
PASSIVITA'
Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza -
Fondi per rischi e oneri 1
Totale passività non correnti 1
Debiti finanziari correnti 1
Debiti verso fornitori 15
Debiti diversi 4
Totale passività correnti 20
Totale passività (b) 21
Fair value attività nette acquisite (a-b) 31
- % di competenza di Edison (100%) 31
Costo totale dell'acquisizione (c) 31
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti (d) (8)
Prezzo netto di acquisizione business combination (c+d) 23

Tali valori sono da ritenersi provvisori in quanto, ai sensi dell'IFRS 3 revised, la valutazione diventa definitiva entro 12 mesi dalla data di acquisizione.

Il contributo a conto economico di Energon Facility Solutions è di importo non materiale.

Utilizzo di valori stimati

Di seguito si riporta il paragrafo riferito all'utilizzo di valori stimati; per quanto attiene invece agli altri criteri di valutazione, conformi a quelli del Bilancio consolidato 2016, si rimanda al successivo capitolo "Criteri di valutazione".

La stesura del bilancio consolidato e delle note illustrative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione delle passività potenziali. I risultati a posteriori che deriveranno dal verificarsi degli eventi potrebbero pertanto differire da tali stime.

Le stime e le assunzioni considerate sono riviste su base continua e gli effetti di eventuali variazioni sono iscritti immediatamente in bilancio.

L'utilizzo di stime è particolarmente rilevante per le seguenti tematiche:

• la valutazione che le immobilizzazioni materiali e immateriali, ivi incluso l'avviamento, siano iscritte a bilancio per un valore non superiore al loro valore recuperabile (cd. Impairment test). Il processo di impairment test prevede, in prima battuta, di testare la tenuta del valore dei singoli asset suddivisi in Cash Generating Unit (CGU) e, successivamente, il test dell'avviamento in riferimento agli aggregati di CGU a cui è stato allocato ("Filiera Energia Elettrica" e "Filiera Idrocarburi").

Il calcolo del valore recuperabile è effettuato in conformità ai criteri previsti dallo IAS 36 e viene determinato nell'accezione di valore d'uso mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o di una CGU nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. Questo processo comporta l'utilizzo di stime e assunzioni per determinare sia l'ammontare dei flussi di cassa futuri sia i corrispettivi tassi di attualizzazione.

I flussi di cassa futuri sono basati sui più recenti piani economico-finanziari elaborati dal Management in riferimento al funzionamento degli assetti produttivi (produzioni, costi operativi e in conto capitale, vita utile degli asset), al contesto di mercato (vendite, prezzi delle commodity di riferimento, margini) e all'evoluzione del quadro regolatorio e legislativo. Qualora la valutazione comporti stime oltre il periodo di previsione incluso nei piani economico-finanziari annualmente predisposti dal Management, si utilizzano proiezioni basate su ipotesi di crescita conservative.

In riferimento ai business in cui l'azienda opera, i fattori che hanno maggiore rilevanza nelle stime dei flussi di cassa futuri sono:

  • o per le attività afferenti alla Filiera Energia Elettrica: gli scenari PUN e Spark spread, l'evoluzione della regolamentazione italiana del settore in materia di disciplina e incentivazione dei produttori (ad es. capacity payment) e l'andamento della domanda nazionale;
  • o per le CGU della Filiera Idrocarburi: gli scenari delle commodity petrolifere e del cambio Euro/dollaro.

I tassi di attualizzazione riflettono il costo del denaro per il periodo oggetto di previsione e i rischi specifici delle attività e dei Paesi in cui il Gruppo opera e sono basati su dati osservabili nei mercati finanziari.

La Società ricorre ad un esperto indipendente per determinare il valore recuperabile e pesare, attraverso tecniche di simulazione statistica (metodo Montecarlo), i flussi finanziari legati alle variabili a maggior rischio di volatilità (prezzi, tassi, ecc.).

Per approfondimenti si rimanda al paragrafo "Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali" (nota 17).

  • la determinazione di alcuni fondi per rischi e oneri, in particolare dei:
  • o fondi di smantellamento e ripristino di siti industriali (decommissioning). La valutazione delle passività future connesse agli obblighi di decommissioning e di ripristino di siti industriali è un processo complesso basato su ipotesi tecniche e finanziarie del Management supportate, ove necessario, da perizie di esperti indipendenti. Tali passività riflettono i costi stimati di smantellamento, di rimozione e di bonifica che il Gruppo, al termine delle attività di produzione e di funzionamento di un sito produttivo, dovrà sostenere per ripristinarne le condizioni ambientali in conformità a quanto disciplinato dalla normativa locale nonché a quanto stabilito da specifici accordi contrattuali.

La stima iniziale del costo di ripristino, dedotti i proventi che si stima possano derivare dalla rivendita di parti recuperabili, tiene in considerazione il valore dell'inflazione stimata fino alla data prevista per lo smantellamento del sito ed è poi attualizzata in base ad un tasso risk-free. La stima viene effettuata secondo un principio di prudenza in funzione delle condizioni di mercato, legislative e tecnologiche conosciute al momento della valutazione. Tale valore è capitalizzato con quello dell'attività a cui si riferisce ed è assoggettato ad ammortamento; in contropartita è iscritto il relativo fondo decommissioning che, tenuto conto dell'orizzonte temporale previsto, viene poi adeguato di tempo in tempo rilevando l'effetto dell'attualizzazione tra gli oneri finanziari.

A ogni data di bilancio le stime sono riviste al fine di verificare che gli importi iscritti siano la migliore espressione dei costi che eventualmente saranno affrontati dal Gruppo e, nel caso in cui si rilevino variazioni significative, gli importi vengono adeguati. Le principali determinanti della revisione di stima dei costi sono la revisione della vita utile del sito, gli scenari di mercato, l'evoluzione delle tecnologie e della normativa in materia ambientale e l'andamento dei tassi di inflazione e attualizzazione.

In tale contesto, si sottolinea la particolarità del settore Exploration & Production di idrocarburi influenzato dall'andamento dello scenario del mercato petrolifero, dalla stima delle riserve, dalla complessità

tecnologica e dalle tematiche ambientali specifiche del settore. Tali attività sono spesso svolte in compartecipazione con altri partner e regolate da specifici accordi contrattuali che possono anche normare le attività in tema di decommissioning.

  • o fondi per vertenze giudiziarie e fiscali, all'interno dei quali le tipologie che richiedono maggior ricorso a stime e assunzioni da parte del Management sono fondi relativi a vertenze di natura sostanzialmente ambientale, connessi a procedimenti giudiziari e arbitrali di diversa tipologia di cui il Gruppo è parte, per il tramite di Edison Spa, in qualità di successore universale, quale incorporante, di Montedison Spa. Per quanto specificamente riguarda i fondi stanziati in relazione a vertenze derivanti da eventi risalenti nel tempo, collegati alla gestione di siti produttivi chimici già facenti capo al gruppo Montedison - che sono stati oggetto, tra gli anni novanta e il primo decennio del nuovo secolo, dell'ampio processo di dismissione che ha condotto alla riconversione delle attività del gruppo Edison nel settore dell'energia - i livelli attuali degli accantonamenti sono stati determinati quale ammontare residuale di quanto iscritto inizialmente con riferimento alla specifica vertenza, considerando la complessità e la differenziazione delle fattispecie giuridiche di riferimento, nonché le incertezze in termini di merito e di orizzonti temporali di evoluzione dei diversi procedimenti e, quindi, degli esiti stessi. La quantificazione e l'aggiornamento di detti fondi sono soggetti a un processo di verifica periodica che tiene conto di quanto appena detto; del pari e in generale, detta verifica periodica riguarda la quantificazione e l'aggiornamento anche degli altri fondi rischi relativi a vertenze giudiziarie e arbitrali.
  • la determinazione di alcuni ricavi di vendita, in particolare i ricavi di vendita di energia elettrica e di gas naturale ai clienti finali. Tali ricavi includono il fatturato in base alle letture periodiche dei consumi di competenza dell'esercizio e la stima per la fornitura delle commodity erogate ma non ancora fatturate alla data di riferimento.

Tale stima è calcolata, in modo differenziato a seconda della commodity e in base al segmento di clientela destinatario della fornitura, secondo le seguenti determinanti:

  • 1) volumi distribuiti (in funzione delle comunicazioni pervenute da terzi: trasportatori e distributori);
  • 2) consumi storici del cliente;
  • 3) perdite di rete e rettifiche per riflettere le condizioni atmosferiche o altri fattori che possano influire sul consumo oggetto di stima.

Nello specifico si segnala che la prima determinante è soggetta a potenziali conguagli fino al quinto anno successivo come previsto dalla normativa di riferimento, la stima impatta in modo particolare sui ricavi di vendita di gas naturale; i consumi storici, invece, risultano maggiormente rilevanti nella determinazione dei ricavi di vendita di energia elettrica ai clienti residenziali. Si precisa inoltre che ad ogni data di bilancio i ricavi di vendita di gas naturale e di energia elettrica da clienti residenziali e finali includono la stima riferita ai consumi degli ultimi due mesi.

INFORMATIVA SETTORIALE

I segmenti identificati dal Gruppo ai sensi dell'IFRS 8, attengono alla "Filiera Energia Elettrica", alla "Filiera Idrocarburi" e al settore residuale "Corporate e Altri Settori". Tale articolazione informativa corrisponde alla struttura della reportistica periodicamente analizzata dal Management e dal Consiglio di Amministrazione per gestire il business ed è oggetto di reporting direzionale periodico e di pianificazione.

CONTO ECONOMICO Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
(in milioni di euro) 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016
Ricavi di vendita 5.127 5.682 5.592 6.031 5
4
5
1
(833) (730) 9.940 11.034
- di cui verso terzi 5.110 5.643 4.821 5.385 9 6 - - 9.940 11.034
- di cui Intersettoriali 1
7
3
9
771 646 4
5
4
5
(833) (730) - -
Margine operativo lordo 289 386 613 361 (99) (94) - - 803 653
% sui ricavi di vendita 5,6% 6,8% 11,0% 6,0% n.s. n.s. 8,1% 5,9%
Variazione netta di fair value su derivati (commodity
e cambi)
4 1
1
(225) (177) - - - - (221) (166)
Ammortamenti e svalutazioni (275) (213) (372) (513) (8) (8) - - (655) (734)
Altri proventi (oneri) 1
5
- - 100 (13) - - 115 (13)
Risultato operativo 3
3
184 1
6
(329) (7) (115) - - 4
2
(260)
% sui ricavi di vendita 0,6% 3,2% 0,3% (5,5%) n.s. n.s. 0,4% (2,4%)
STATO PATRIMONIALE Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
Totale attività 5.224 6.243 4.630 5.242 3.431 3.970 (2.965) (3.785) 10.320 11.670
Totale Passività 1.448 1.851 3.723 3.879 1.038 2.346 (2.092) (2.671) 4.117 5.405
Indebitamento finanziario netto 116 1.062
Dipendenti (numero) 3.156 2.949 1.359 1.379 629 621 - - 5.144 4.949
ALTRE INFORMAZIONI Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
(in milioni di euro) 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016
Investimenti tecnici 133 9
8
210 204 4 3 - - 347 305
Investimenti in esplorazione - - 8
0
6
8
- - - - 8
0
6
8
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 7 9 2
0
2
0
3 3 - - 3
0
3
2
Totale investimenti 140 107 310 292 7 6 - - 457 405

Il Gruppo non ritiene rilevante ai fini della propria reportistica l'analisi settoriale per area geografica. Le immobilizzazioni nette relative alle attività estere, riferite alla Filiera Idrocarburi, al 31 dicembre 2017 ammontano complessivamente a 1.064 milioni di euro e sono pari a circa il 16,8% del capitale investito netto. Tra le attività estere si segnalano in particolare le attività di Exploration & Production detenute in Egitto.

Il significativo contributo del settore Exploration & Production, che nell'esercizio ha beneficiato di uno scenario di riferimento in ripresa, è riportato nella seguente tabella. Il risultato operativo riflette svalutazioni di immobilizzazioni per 120 milioni di euro (254 milioni di euro nel 2016).

(in milioni di euro) Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni Variazioni
%
Ricavi di vendita 458 399 59 14,8%
Margine operativo lordo reported 267 195 72 36,9%
% sui ricavi di vendita 58,3% 48,9%
Risultato operativo (78) (299) 221 n.s.
% sui ricavi di vendita n.s. n.s.

Clienti rilevanti ai sensi dell'IFRS 8

Le vendite del Gruppo generalmente non sono concentrate. Nella Filiera Energia Elettrica è presente un solo cliente rilevante con ricavi di vendita complessivi per circa 1.300 milioni di euro nell'esercizio, equivalenti al 25,4% dei ricavi di vendita della filiera e al 13,1% dei ricavi di vendita del Gruppo.

NOTE ALLE POSTE DEL CONTO ECONOMICO

Il 2017 si è chiuso con segnali di ripresa rispetto all'anno precedente, sia in termini di scenario delle commodity energetiche sia a livello della domanda nazionale di energia elettrica e di gas.

A livello internazionale il Brent si è attestato su una media superiore rispetto all'anno precedente, pur rimanendo al disotto delle medie storiche degli ultimi anni, e mostrando segni di ulteriore ripresa sulla fine dell'anno.

Per quanto riguarda il mercato elettrico italiano, si segnalano in particolare:

  • la forte riduzione, nei primi mesi dell'anno, delle importazioni di elettricità dalla Francia (in seguito all'arresto temporaneo di alcune centrali nucleari per motivi di sicurezza);
  • il decremento significativo della produzione di energia da fonte idroelettrica a causa della scarsa piovosità registrata nell'anno.

Gli effetti combinati dei due fenomeni – in un contesto di domanda di energia elettrica in lieve aumento rispetto al 2016 (+2%; +2,3% a parità di calendario) – sono stati un incremento significativo del PUN e del margine di generazione che hanno incentivato maggiori produzioni termoelettriche.

La domanda nazionale di gas naturale è stata superiore rispetto al 2016 sia per effetto dell'incremento dei consumi per generazione elettrica sia per maggiori impieghi industriali e residenziali.

In questo contesto, il margine operativo lordo del Gruppo è positivo per 803 milioni di euro +23% rispetto all'esercizio precedente (653 milioni di euro); in particolare:

  • il margine operativo lordo adjusted2 della Filiera Energia Elettrica, pari a 265 milioni di euro, è in miglioramento rispetto all'esercizio precedente (242 milioni di euro, ivi incluso il risultato positivo non ricorrente emergente dall'operazione di riassetto delle attività idroelettriche) anche grazie all'apporto del gruppo Fenice che ha contribuito per l'intero anno anziché nove mesi come nel 2016 e all'aumento dei margini di generazione, in particolare nel settore termoelettrico, che hanno compensato le minori produzioni idroelettriche dovute a scarsa idraulicità;
  • il margine operativo lordo adjusted2 della Filiera Idrocarburi è pari a 637 milioni di euro contro 505 milioni di euro del 2016. Il miglioramento significativo è legato a maggiori volumi venduti sul mercato italiano per usi industriali e all'apprezzamento delle commodity di riferimento di cui ha particolarmente beneficiato il settore Exploration & Production.

Il risultato netto di competenza di Gruppo è negativo per 176 milioni di euro (negativo per 389 milioni di euro nell'esercizio 2016).

Oltre alla dinamica dei margini industriali summenzionata, sul risultato dell'esercizio hanno inciso principalmente:

  • la variazione netta di fair value su derivati, negativa per 221 milioni di euro, negativa per 166 milioni di euro nel 2016;
  • le svalutazioni di immobilizzazioni per 169 milioni di euro nel 2017 (256 milioni di euro nel 2016);
  • gli altri proventi (oneri) netti positivi per 115 milioni di euro (negativi per 13 milioni di euro nel 2016) che includono la plusvalenza per circa 131 milioni di euro relativa alla vendita degli immobili di Foro Buonaparte;
  • gli oneri netti da partecipazioni che includono gli effetti economici della dismissione di Infrastrutture Trasporto Gas (ITG) e della quota detenuta in Terminale GNL Adriatico negativi per 55 milioni di euro (di cui 14 milioni di euro relativi all'avviamento allocato ai sensi dello IAS 36 par. 86);
  • le imposte sul reddito per 122 milioni di euro che riflettono in particolare le imposte estere non recuperabili nel consolidato fiscale, la non deducibilità di alcune svalutazioni, accantonamenti a fondi rischi nonché l'IRAP.

2 Il margine operativo lordo adjusted è effetto della riclassificazione dei risultati delle coperture su commodity e cambi associate ai contratti per l'importazione di gas naturale dalla Filiera Idrocarburi alla Filiera Energia Elettrica, per la parte di risultato riferibile a quest'ultimo settore (-24 milioni di euro nel 2017, -144 milioni di euro nel 2016). Tale riclassifica viene effettuata al fine di consentire una miglior lettura gestionale dei risultati industriali. Il margine operativo lordo adjusted non è soggetto a verifica da parte della società di revisione.

1. Ricavi di vendita – 9.940 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni Variazioni %
Energia Elettrica 3.997 4.374 (377) (8,6%)
Gas naturale 4.231 4.176 55 1,3%
Vapore 43 55 (12) (21,8%)
Olio 181 137 44 32,1%
Certificati verdi - 83 (83) (100,0%)
Altro 7 15 (8) (53,3%)
Sub - Totale 8.459 8.840 (381) (4,3%)
Ricavi per vettoriamento 817 940 (123) (13,1%)
Derivati su commodity realizzati 213 866 (653) n.s.
Margine attività di trading 2 3 (1) (33,3%)
Servizi di stoccaggio 88 84 4 4,8%
Prestazioni di servizi per conto terzi 10 11 (1) (9,1%)
Altri ricavi per prestazioni diverse 351 290 61 21,0%
Totale Gruppo 9.940 11.034 (1.094) (9,9%)
Esercizio Esercizio
Ripartizione per attività 2017 2016 Variazioni Variazioni %
Filiera Energia Elettrica 5.127 5.682 (555) (9,8%)
Filiera Idrocarburi 5.592 6.031 (439) (7,3%)
Corporate e Altri Settori 54 51 3 5,9%
Elisioni (833) (730) (103) 14,1%
Totale Gruppo 9.940 11.034 (1.094) (9,9%)

I ricavi di vendita sono realizzati in larga prevalenza sul mercato italiano.

I ricavi di vendita della Filiera Energia Elettrica risultano in diminuzione del 9,8% rispetto all'esercizio precedente principalmente a seguito di un decremento dei volumi venduti per effetto di una diversa ottimizzazione del portafoglio. La riduzione dei volumi è stata parzialmente compensata dall'aumento medio dei prezzi di vendita e dal contributo del gruppo Fenice, consolidato a partire dall'1 aprile 2016.

I ricavi di vendita della Filiera Idrocarburi hanno segnato un decremento del 7,3% dovuto prevalentemente a una riduzione dei proventi realizzati da derivati su commodity (da analizzarsi congiuntamente con la relativa voce di costo inclusa nella posta Consumi di materie e servizi che registra anch'essa un rilevante decremento) che riguardano le coperture su commodity e cambi poste in essere per la gestione del rischio di oscillazione del costo del gas naturale e di quello relativo alla sua vendita, in coerenza con le formule di indicizzazione e dei risk factor ivi inclusi.

Si segnala, invece, un incremento dei ricavi di vendita di olio e gas naturale, per effetto dello scenario del Brent e delle commodity petrolifere migliorato rispetto al 2016.

In Altri ricavi per prestazioni diverse sono incluse le prestazioni per servizi energetici del gruppo Fenice per 295 milioni di euro (220 milioni di euro nel 2016 per il periodo aprile - dicembre).

Margine attività di Trading

(in milioni di euro) Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni Variazioni %
Margine attività di trading fisico
Ricavi di vendita 1.032 2.270 (1.238) (54,5%)
Consumi di materie e servizi (1.041) (2.261) 1.220 (54,0%)
Totale incluso nei ricavi di vendita (9) 9 (18) n.s.
Margine attività di trading finanziario
Ricavi di vendita 41 81 (40) (49,4%)
Consumi di materie e servizi (30) (87) 57 (65,5%)
Totale incluso nei ricavi di vendita 11 (6) 17 n.s.
Totale margine attività di trading 2 3 (1) (33,3%)

Per una visione complessiva degli effetti si rimanda all'apposita disclosure contenuta nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

2. Altri ricavi e proventi – 143 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio Esercizio Variazioni Variazioni %
2017 2016
Recupero costi verso contitolari di ricerche di idrocarburi 10 24 (14) (58,3%)
Rilascio netto di fondi rischi su crediti e diversi 14 46 (32) (69,6%)
Plusvalenze da cessione 1 58 (57) n.s.
Indennizzi assicurativi 14 6 8 n.s.
Sopravvenienze attive e altro 104 98 6 6,1%
Totale Gruppo 143 232 (89) (38,4%)

3. Consumi di materie e servizi – 8.969 milioni di euro

Esercizio Esercizio
(in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni Variazioni %
Gas naturale 3.767 3.327 440 13,2%
Energia Elettrica 2.509 2.968 (459) (15,5%)
Diritti di emissione CO2 40 43 (3) (7,0%)
Utility e altri materiali 78 98 (20) (20,4%)
Sub - Totale 6.394 6.436 (42) (0,7%)
Vettoriamento di energia elettrica e gas naturale 1.618 1.722 (104) (6,0%)
Manutenzione 230 215 15 7,0%
Fee di rigassificazione 115 115 - -
Prestazioni professionali 101 99 2 2,0%
Svalutazioni di crediti commerciali e diversi 61 44 17 38,6%
Derivati su commodity realizzati 103 1.276 (1.173) n.s.
Accantonamenti a fondi rischi diversi 45 57 (12) (21,1%)
Variazione delle rimanenze - 22 (22) n.s.
Costi godimento beni di terzi 99 94 5 5,3%
Altri usi e consumi 203 238 (35) (14,7%)
Totale Gruppo 8.969 10.318 (1.349) (13,1%)
Esercizio Esercizio
Ripartizione per attività 2017 2016 Variazioni Variazioni %
Filiera Energia Elettrica 4.747 5.259 (512) (9,7%)
Filiera Idrocarburi 4.962 5.697 (735) (12,9%)
Corporate e Altri Settori 104 102 2 2,0%
Elisioni (844) (740) (104) 14,1%
Totale Gruppo 8.969 10.318 (1.349) (13,1%)

4. Costo del lavoro – 311 milioni di euro

Registra un incremento di 16 milioni di euro rispetto all'anno precedente (295 milioni di euro); in particolare il gruppo Fenice incide per l'intero esercizio 2017 mentre nel 2016 contribuiva per il periodo aprile-dicembre.

Nei prospetti che seguono si forniscono la classificazione dell'organico secondo la filiera di pertinenza e la relativa movimentazione per categoria.

(unità) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Filiera Energia Elettrica 3.156 2.949 207
Filiera Idrocarburi 1.359 1.379 (20)
Corporate e Altri Settori 629 621 8
Totale Gruppo 5.144 4.949 195

Movimentazione per categoria

(unità) Inizio
esercizio
Entrate (*) Uscite (*) Passaggi
di qualifica
Fine
esercizio
Cons.
Media
Dirigenti 231 15 (19) 6 233 231
Impiegati e Quadri 3.063 311 (220) 40 3.194 3.136
Operai 1.655 219 (111) (46) 1.717 1.629
Totale Gruppo 4.949 545 (350) - 5.144 4.996

(*) Includono gli effetti perimetro riferiti alle società acquisite (203 unità) e cedute (43 unità) nell'esercizio.

5. Margine operativo lordo – 803 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2017
% sui ricavi di
vendita
Esercizio
2016
% sui ricavi di
vendita
Margine operativo lordo reported
Filiera Energia Elettrica 289 5,6% 386 6,8%
Filiera Idrocarburi 613 11,0% 361 6,0%
Corporate e Altri Settori (99) n.s. (94) n.s.
Totale Gruppo 803 8,1% 653 5,9%
Margine operativo lordo adjusted
Filiera Energia Elettrica 265 5,2% 242 4,3%
Filiera Idrocarburi 637 11,4% 505 8,4%
Corporate e Altri Settori (99) n.s. (94) n.s.
Totale Gruppo 803 8,1% 653 5,9%

Il margine operativo lordo adjusted rialloca alla Filiera Energia Elettrica la parte di risultato delle coperture poste in essere sui contratti d'importazione di gas naturale che, sotto il profilo gestionale, tutelano i margini delle vendite di energia elettrica.

Per quanto riguarda le performance:

• il margine operativo lordo adjusted della Filiera Energia Elettrica, beneficia dell'apporto del gruppo Fenice (79 milioni di euro nel 2017, 60 milioni di euro nel 2016 per il periodo aprile - dicembre) e del miglioramento dei margini di generazione termoelettrica che compensano la ridotta produzione da impianti rinnovabili dovuta a una minore idraulicità e ventosità rispetto al 2016;

• il miglioramento del margine operativo lordo adjusted della Filiera Idrocarburi è legato all'apprezzamento dello scenario prezzi dei prodotti petroliferi (gas naturale e olio) che ha avuto un impatto rilevante in particolare sul risultato delle attività di Exploration & Production che hanno registrato un miglioramento di circa il 40%.

6. Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) – (221) milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni Variazioni %
Variazione di fair value nella gestione del rischio
prezzo di prodotti energetici:
(186) (40) (146) n.s.
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) 6 3
0
(24) (80.0%)
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) (1) 7
6
(77) n.s.
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (191) (146) (45) 30.8%
Variazione di fair value nella gestione del rischio
cambio su commodity :
(99) (12) (87) n.s.
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) (4) (8) 4 (50.0%)
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) (71) 4
2
(113) n.s.
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (24) (46) 2
2
(47.8%)
Variazione di fair value contratti fisici (FVH) 6
4
(114) 178 n.s.
Totale Gruppo (221) (166) (55) 33.1%

(*) Si riferisce alla parte inefficace.

Il Gruppo applica ove possibile l'hedge accounting (Cash Flow Hedge e dal 2016 Fair Value Hedge); in particolare si sottolinea che l'applicazione della Fair Value Hedge su commodity e cambi ha consentito di neutralizzare la volatilità generata da alcuni strumenti precedentemente non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39.

A incidere maggiormente sulla Variazione netta di fair value su derivati sono infatti quei contratti derivati che, pur avendo la finalità di copertura economica del Portafoglio Industriale, non sono definibili di hedge ai sensi dello IAS 39. Tale posta di natura valutativa rappresenta il differenziale tra il fair value alla data di bilancio e quello misurato al 31 dicembre dell'esercizio precedente. In particolare la variazione dell'esercizio è legata principalmente ai derivati che per effetto delle strategie di copertura economica a protezione dei margini e delle significative variazioni dei prezzi delle commodity avevano determinato negli anni precedenti, a partire dal 2014, un fair value positivo che necessariamente si riversa nei conti economici degli esercizi successivi, con effetto sostanzialmente nullo sull'arco temporale interessato.

7. Ammortamenti e svalutazioni – 655 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni Variazioni %
Ammortamenti su: 486 478 8 1,7%
- immobilizzazioni materiali 339 348 (9) (2,6%)
- costi di esplorazione 8
0
6
8
1
2
17,6%
- concessioni idrocarburi 4
5
4
5
- -
- altre immobilizzazioni immateriali 2
2
1
7
5 29,4%
Svalutazioni di: 169 256 (87) (34,0%)
- immobilizzazioni materiali 9
4
219 (125) (57,1%)
- concessioni idrocarburi 2
9
3
7
(8) (21,6%)
- avviamento 4
6
- 4
6
n.s.
Totale Gruppo 655 734 (79) (10,8%)
Ripartizione per attività Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni Variazioni %
Filiera Energia Elettrica: 275 213 6
2
29,1%
- ammortamenti 226 211 1
5
7,1%
- svalutazioni di immobilizzazioni materiali
- svalutazioni avviamento
3
4
6
2
-
1
4
6
50,0%
n.s.
Filiera Idrocarburi: 372 513 (141) (27,5%)
- ammortamenti 252 259 (7) (2,7%)
- svalutazioni di immobilizzazioni materiali 9
1
217 (126) (58,1%)
- svalutazioni di concessioni idrocarburi 2
9
3
7
(8) (21,6%)
Corporate e Altri Settori 8 8 - -
- ammortamenti
Totale Gruppo
8
655
8
734
-
(79)
-
(10,8%)

Il gruppo Fenice contribuisce per 54 milioni di euro contro i 41 milioni di euro del 2016 per il periodo aprile - dicembre. Per le informazioni concernenti le svalutazioni si rimanda a quanto commentato nel paragrafo "Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali" (nota 17).

8. Altri proventi (oneri) netti – 115 milioni di euro

Tale voce, come nel 2016, include poste non direttamente correlate all'attuale gestione industriale del Gruppo e aventi natura non ricorrente principalmente riferite a oneri legati a vertenze giudiziarie; per approfondimenti si rimanda al paragrafo "Fondi per rischi e oneri" (nota 26) e al capitolo "Impegni, rischi e attività potenziali".

Il 2017 include inoltre la plusvalenza per circa 131 milioni di euro realizzata a seguito della cessione degli immobili di Foro Buonaparte e la lump sum di 15 milioni di euro riconosciuta da EDF Trading in ambito dell'accordo sul proprietary trading; operazioni commentate al paragrafo "Operazioni non ricorrenti" nel capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento".

9. Proventi (oneri) finanziari netti - (52) milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni
Proventi finanziari
Proventi finanziari su contratti derivati di natura finanziaria 19 19 -
Interessi attivi su c/c bancari e postali - 4 (4)
Interessi attivi su crediti commerciali 1 7 (6)
Altri proventi finanziari 19 12 7
Totale proventi finanziari 39 42 (3)
Oneri finanziari
Interessi passivi su prestiti obbligazionari (20) (24) 4
Adeguamento Fair Value Hedge su prestiti obbligazionari 12 14 (2)
Oneri finanziari su contratti derivati di natura finanziaria (19) (18) (1)
Interessi passivi verso banche (1) (2) 1
Commissioni (9) (17) 8
Oneri finanziari per decommissioning e fondi rischi (29) (27) (2)
Oneri finanziari su trattamento di fine rapporto (1) (1) -
Interessi passivi verso altri finanziatori (5) (34) 29
Altri oneri finanziari (2) (5) 3
Totale oneri finanziari (74) (114) 40
Utili (perdite) su cambi (17) (22) 5
Totale proventi (oneri) finanziari netti di Gruppo (52) (94) 42

Gli oneri finanziari beneficiano di un minor livello di indebitamento, di un minor costo derivante da un diverso mix di risorse finanziarie e di minori oneri su cessione crediti conseguenti alla riduzione dell'attività di factoring. Si ricorda che il 2016 includeva 20 milioni di euro di breakage cost correlati al rimborso anticipato del finanziamento in essere con EDF Investissements Groupe Sa.

10. Proventi (oneri) da partecipazioni – (31) milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni
Proventi da partecipazioni
Dividendi 3 5 (2)
Rivalutazioni titoli di Trading 1 - 1
Rivalutazioni e valutazioni ad equity di partecipazioni 3 6 (3)
Plusvalenze da cessione di partecipazioni 20 1 19
Totale proventi da partecipazioni 27 12 15
Oneri da partecipazioni
Svalutazioni e valutazioni ad equity di partecipazioni (3) (5) 2
Svalutazioni di attività in dismissione (55) - (55)
Totale oneri da partecipazioni (58) (5) (53)
Totale proventi (oneri) da partecipazioni di Gruppo (31) 7 (38)

Le plusvalenze da cessione di partecipazioni si riferiscono principalmente alla cessione delle partecipazioni in Istituto Europeo di Oncologia (7 milioni di euro), Alerion Clean Power (3 milioni di euro) ed Eta 3 (5 milioni di euro).

Le svalutazioni di attività in dismissione (55 milioni di euro, ivi inclusi 14 milioni di euro di avviamento allocato) riflettono l'adeguamento al valore di realizzo di ITG e della partecipazione del 7,3% detenuta in Terminale GNL Adriatico Srl la cui cessione, come commentato al paragrafo "Operazioni non ricorrenti" nel capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento", è stata poi perfezionata in ottobre 2017.

11. Imposte sul reddito – 122 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni
Imposte correnti 104 43 61
Imposte (anticipate) differite (16) (19) 3
Imposte esercizi precedenti e altre imposte 34 1 33
Totale Gruppo 122 25 97

Le imposte correnti riflettono in particolare le imposte estere non recuperabili nel consolidato fiscale e l'IRAP. La voce "Imposte esercizi precedenti e altre imposte" include tra l'altro alcuni accantonamenti a fondi rischi.

Si segnala che le svalutazioni dell'avviamento e delle attività in dismissione hanno avuto un significativo effetto negativo sul tax rate in quanto non deducibili ai fini fiscali.

In termini relativi il tax rate dei due esercizi, tenuto conto che l'aliquota IRES nel 2017 è del 24% (27,5% nel 2016), risulta così composto:

(in milioni di euro) Esercizio
2017
Esercizio
2016
Variazioni
Risultato prima delle imposte (41) % (347) %
Imposte teoriche calcolate all'aliquota fiscale in vigore (10) 24,0% (95) 27,5% 86
Differenze permanenti - - 14 (4,0%) (14)
Imposte estere 64 n.s. 29 (8,4%) 35
IRAP 21 (51,2%) 15 (4,3%) 6
Imposte relative ad esercizi precedenti 19 (46,3%) 2 (0,6%) 17
Tax asset non valorizzato - - 32 (9,2%) (32)
Svalutazione avviamento 11 (26,8%) - - 11
Altre svalutazioni di attività non deducibili 17 (41,5%) 10 (2,9%) 7
Differenze tra aliquote fiscali e altre differenze - - 18 (5,2%) (18)
Totale imposte a Conto economico 122 n.s. 25 (7,1%) 98
La composizione e la movimentazione delle imposte differite e anticipate è riportata nel seguito:
A V
ariazione
A
lt
ri moviment
i
A
ccanto
-
P
atrimo
nio perimet
ro di
/
R
iclassif
iche/
31.12.2016
(in milioni di euro)
namenti Utilizzi
N
etto consolidament
o
C
ompensazioni
31.12.2017
Totale imposte a Conto economico 122 n.s. 25 (7,1%) 98
La composizione e la movimentazione delle imposte differite e anticipate è riportata nel seguito:
A V
ariazione
A
lt
ri moviment
i
A
ccanto
-
P
atrimo
nio
perimet
ro di
/
R
iclassif
iche/
(in milioni di euro) 31.12.2016 namenti Utilizzi N
etto
C
ompensazioni
31.12.2017
F
o
ndi impo
ste differite:
Differenze di valore delle immobilizzazioni 68 - (28) - 4 (3) 41
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39):
- a Conto economico - 1 - - - 1
- a Patrimonio netto - - - 35 - - 35
Altre 39 1 (8) 9 - 6 47
107 2 (36) 4
4
4 3 124
Compensazione (55) - - - - 7 (48)
Fondi impost
e dif
f
erit
e al net
t
o della compensazione
5
2
2 (36) 4
4
4 10 7
6
C
rediti per impo
ste anticipate:
Perdite fiscali pregresse 54 - (20) - - (2) 32
Fondi rischi tassati 83 20 (3) - - (2) 98
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39):
- a Conto economico - 7 - - - (7) -
- a Patrimonio netto 23 - - (23) - - -
Differenze di valore delle immobilizzazioni 356 12 (32) - (10) 2 328
Altre 37 3 (5) 14 - 8 57
553 4
2
(60) (9) (10) (1) 515
Compensazione (55) - - - - 7 (48)
C
redit
i per impost
e ant
icipat
e al net
t
o della
compensazione
498 4
2
(60) (9) (10) 6 467

12. Utile (perdita) per azione

Esercizio 2017 Esercizio 2016
(in milioni di euro) Azioni Ordinarie Azioni di
Risparmio (1)
Azioni Ordinarie Azioni di
Risparmio (1)
Risultato netto di competenza di Gruppo (176) (176) (389) (389)
Risultato attribuibile alle diverse categorie di azioni (A) (181) 5 (394) 5
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione
(ordinarie e di risparmio) ai fini del calcolo dell'utile per
azione:
- di base (B) 5.266.845.824 110.154.847 5.266.845.824 110.154.847
- diluito (C) (²) 5.266.845.824 110.154.847 5.266.845.824 110.154.847
Utile (perdita) per azione (in euro)
- di base (A/B) (0,0346) 0,0500 (0,0749) 0,0500
- diluito (A/C) (²) (0,0346) 0,0500 (0,0749) 0,0500

(1) 5% del valore nominale quale maggiorazione del dividendo corrisposto alle azioni di risparmio rispetto a quello corrisposto alle azioni ordinarie. Le azioni di risparmio sono considerate come azioni ordinarie in quanto è stata esclusa dal risultato netto di competenza di Gruppo la quota di utili privilegiati a esse spettante.

(2) Qualora si rilevi una perdita d'esercizio non viene conteggiato alcun effetto diluitivo per le azioni potenziali.

NOTE ALLE POSTE DELLO STATO PATRIMONIALE

Attività

13. Immobilizzazioni materiali – 3.657 milioni di euro

(in milioni di euro) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Beni
gratuitamente
devolvibili
Beni in
locazione
finanziaria
(*)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobiliz.
in corso e
acconti
Totale
Valori al 31.12.2016 (A) 434 2.778 138 3 3 7 574 3.937
Variazioni al 31 dicembre 2017:
- acquisizioni 7 196 5 - 1 1 137 347
- acquisizioni (IFRS 3 revised ) 1
6
2
9
- 4 - - 4 5
3
- alienazioni (-) (1) (9) - - - - - (10)
- ammortamenti (-) (15) (305) (15) - (1) (3) - (339)
- svalutazioni (-) - (94) - - - - - (94)
- variazione area di consolidamento - (3) - - - - - (3)
- riclassifica attività in dismissione (127) (100) - - - - - (227)
- decommissioning - 8 - - - - - 8
- altri movimenti 1
2
430 5 - - 2 (464) (15)
Totale variazioni (B) (108) 152 (5) 4 - - (323) (280)
Valori al 31.12.2017 (A+B) 326 2.930 133 7 3 7 251 3.657
di cui:
- Costo storico 546 7.865 504 1
0
1
5
3
0
251 9.221
- ammortamenti (-) (163) (3.486) (371) (3) (12) (22) - (4.057)
- svalutazioni (-) (57) (1.449) - - - (1) - (1.507)
Valore netto 326 2.930 133 7 3 7 251 3.657
(*) Iscritti secondo lo IAS 17 revised ; il relativo debito finanziario è esposto in "Debiti e altre passività finanziarie" (3 milioni di euro) e in "Debiti finanziari
correnti" (inferiori al milione di euro).
Ripartizione per attività delle acquisizioni Esercizio 2017 Esercizio 2016
Filiera Energia Elettrica 133 9
8
di cui:
(*) Iscritti secondo lo IAS 17 revised ; il relativo debito finanziario è esposto in "Debiti e altre passività finanziarie" (3 milioni di euro) e in "Debiti finanziari
Esercizio 2016
1
3
1
9
1
1
5
0
5
5
204
2
8
169
7
4 3
347 305
Esercizio 2017
3
0
2
6
2
7
210
1
8
175
1
7

Nella Filiera Energia Elettrica le acquisizioni hanno riguardato principalmente:

  • la sostituzione e manutenzione di parti di impianto di alcune centrali termoelettriche e idroelettriche;
  • gli interventi relativi ai servizi energetici, in particolare nel gruppo Fenice.

Nella Filiera Idrocarburi gli investimenti hanno riguardato principalmente il settore Exploration & Production e in particolare:

  • in Italia lo sviluppo del progetto Ibleo e altri interventi su Alba Marina e Vega;
  • all'estero: in Algeria lo sviluppo della concessione di Reggane, in Egitto la perforazione di alcuni pozzi e il completamento di una piattaforma nella concessione di Abu Qir.

La voce acquisizioni (IFRS 3 revised) si riferisce principalmente all'acquisizione di Comat Energia, del ramo d'azienda denominato "Montestrutto" e del gruppo Frendy, per un'analisi di dettaglio si rimanda al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3 revised"; mentre la variazione area di consolidamento è riferita alla cessione di Gever.

Le svalutazioni, pari a 94 milioni di euro (219 milioni di euro nel 2016), riflettono principalmente gli effetti dell'impairment test. Per un'analisi di dettaglio di ammortamenti e svalutazioni si rimanda alla nota "Ammortamenti e svalutazioni" del conto economico e alla successiva disclosure "Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali" (nota 17).

La voce riclassifica attività in dismissione è inerente alle cessioni di ITG e degli immobili di Foro Buonaparte; per maggiori informazioni si rimanda a quanto commentato al paragrafo "Operazioni non ricorrenti" nel capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento".

L'importo degli oneri finanziari capitalizzati nell'esercizio tra le immobilizzazioni materiali in accordo con lo IAS 23 revised è immateriale.

Si segnala che su un valore di 15 milioni di euro risultano iscritte garanzie reali prestate a fronte di finanziamenti erogati da istituti finanziari.

14. Immobili detenuti per investimento - 5 milioni di euro

Il valore degli immobili detenuti per investimento, riferiti a terreni e fabbricati non strumentali alla produzione, risulta invariato rispetto al 31 dicembre 2016.

15. Avviamento - 2.313 milioni di euro

Registra una diminuzione netta di 44 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 che include gli effetti dell'impairment test.

Al 31 dicembre 2017 l'avviamento è allocato per 1.624 milioni di euro alla Filiera Energia Elettrica e per 689 milioni di euro alla Filiera Idrocarburi.

Il valore residuo della voce avviamento rappresenta un'attività immateriale con vita utile indefinita e, pertanto, non soggetta ad ammortamento sistematico ma ad impairment test almeno annuale.

Si rimanda alla successiva disclosure (nota 17) per un dettaglio delle variazioni intervenute durante l'anno.

16. Concessioni idrocarburi – 322 milioni di euro

(in milioni di euro)
Valori al 31.12.2016 (A) 396
Variazioni al 31 dicembre 2017:
- ammortamenti (-) (45)
- svalutazioni (-) (29)
- altre variazioni -
Totale variazioni (B) (74)
Valori al 31.12.2017 (A+B) 322
Di cui:
- costo storico 1.487
- ammortamenti (-) (759)
- svalutazioni (-) (406)
Valore netto 322

Le concessioni per la coltivazione e lo sfruttamento di giacimenti di idrocarburi registrano, rispetto al 31 dicembre 2016, un decremento di 74 milioni di euro. Per quanto riguarda le svalutazioni si rimanda alla successiva disclosure (nota

17).

Informativa relativa alle concessioni del Gruppo

Si riporta nel seguito l'informativa inerente alle concessioni detenute dal gruppo Edison, i cui valori sono inclusi nelle poste "Immobilizzazioni materiali", "Concessioni idrocarburi" e "Altre immobilizzazioni immateriali".

Vita residua in anni
Numero da a
Concessioni di Stoccaggio 3 7 22
Concessioni Idroelettriche (*) 68 1 30
Concessioni di Distribuzione 62 2 8
Concessioni di Idrocarburi 104 (**) "unit of production"

(*) Le concessioni idroelettriche si sono incrementate per la variazione di perimetro. (**) L'ammortamento e quindi la vita residua dei giacimenti sono calcolati in funzione della quota estratta rapportata alle riserve disponibili.

17. Altre immobilizzazioni immateriali – 154 milioni di euro

(in milioni di euro) Concessioni,
licenze,
brevetti e diritti
simili (*)
Costi di
esplorazione
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizza
zioni in
corso e
acconti
Totale
Valori al 31.12.2016 (A) 91 - 28 9 128
Variazioni al 31 dicembre 2017:
- acquisizioni 12 80 6 12 110
- acquisizioni (IFRS 3 revised ) - - 14 - 14
- alienazioni - - - - -
- ammortamenti (-) (12) (80) (10) - (102)
- altri movimenti 7 - 6 (9) 4
Totale variazioni (B) 7 - 16 3 26
Valori al 31.12.2017 (A+B) 98 - 44 12 154
Di cui:
- costo storico 294 819 70 12 1.195
- ammortamenti (-) (193) (819) (23) - (1.035)
- svalutazioni (-) (3) - (3) - (6)
Valore netto 98 - 44 12 154

(*) Includono le infrastrutture della distribuzione gas naturale (62 concessioni) ai sensi dell'IFRIC 12.

I costi di esplorazione dell'esercizio, interamente ammortizzati quando sostenuti, sono pari a 80 milioni di euro (68 milioni di euro nel 2016) e principalmente riferiti ad attività in Egitto e Norvegia. La voce acquisizioni (IFRS 3 revised) è riferita alle società acquisite nell'esercizio; per un'analisi di dettaglio si rimanda al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3 revised".

Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali

Nel corso dell'esercizio sono state registrate svalutazioni per complessivi 169 milioni di euro:

  • 93 milioni di euro derivanti dall'impairment test sugli asset condotto ai sensi dello IAS 36 (90 milioni di euro in Filiera Idrocarburi e 3 milioni di euro in Filiera Energia Elettrica);
  • 30 milioni di euro conseguenti la valutazione di alcuni asset della Filiera Idrocarburi in cessione;
  • 46 milioni di euro derivanti dall'impairment test condotto sull'avviamento.

L'impairment test ha per obiettivo di garantire che le immobilizzazioni materiali e immateriali, ivi incluso l'avviamento, siano iscritte a bilancio per un valore non superiore al loro valore recuperabile.

Lo IAS 36 definisce il valore recuperabile come il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari (dedotti i costi di vendita) e il proprio valore d'uso. La recuperabilità del valore delle immobilizzazioni è quindi verificata confrontandone il valore contabile iscritto in bilancio con il relativo valore recuperabile, previa deduzione da entrambi i valori dell'eventuale fondo rischi iscritto per costi di smantellamento e ripristino siti.

A ogni data di riferimento del bilancio Edison verifica se esista qualche indicazione che dimostri che un'attività possa aver subito una perdita di valore (cd. Impairment indicator), a eccezione dell'avviamento che è sottoposto annualmente a impairment test obbligatorio.

In continuità con l'esercizio precedente, permangono impairment indicator legati alla forte volatilità dello scenario di riferimento idrocarburi (prezzo del Brent, prezzo delle commodity collegate). Lo scenario elettrico nazionale è complessivamente in linea con quello utilizzato l'anno scorso permanendo l'incertezza legata ai meccanismi di remunerazione della capacità produttiva (cd. Capacity payment). In dettaglio:

1) Filiera Idrocarburi:

  • a. Il prezzo del Brent, e conseguentemente quello delle altre commodity relative alla Filiera Idrocarburi, è previsto rimanere sui livelli medi 2017 nel breve/medio termine, mentre nel periodo successivo le previsioni di crescita sono su livelli inferiori rispetto allo scenario preso a riferimento per l'impairment test dell'esercizio precedente.
  • b. I prezzi del gas nel breve/medio termine sono stati stimati in leggera diminuzione rispetto ai valori medi 2017 ed è stata rivista al ribasso la crescita nel lungo termine per effetto della previsione di riduzione dei costi logistici di importazione.
  • c. In ragione dell'incremento del Brent riscontrato a fine anno, per recepire l'evoluzione delle quotazioni, si è provveduto a una revisione degli scenari di medio termine mediando uno scenario caratterizzato da prezzi in linea con i valori medi del 2017 con uno scenario che recepisce le ultime proiezioni di mercato disponibili a fine dicembre 2017.

2) Filiera Energia Elettrica:

a. Particolare attenzione è stata posta sulla previsione dei meccanismi di remunerazione di capacità produttiva che il Gruppo considera come determinanti dello sviluppo dei prezzi e margini futuri del sistema elettrico nazionale.

A tal fine, sono stati presi in considerazione:

  • il documento di consultazione DCO 592 pubblicato dall'ARERA nel 2017.
  • il Decreto Interministeriale "Strategia Energetica nazionale" approvato il 10 novembre 2017 che prevede dal 2025 l'abbandono della generazione elettrica da fonte carbone con un prevedibile impatto di bisogno di nuova capacità produttiva nazionale.

Considerata l'attuale incertezza regolatoria e il permanere di una situazione di over capacity, anche per un contributo sempre maggiore delle energie rinnovabili, l'azienda ha prudenzialmente deciso di rivedere al ribasso le stime sui primi anni di previsione e, ai fini dell'impairment test, di mantenere dal 2022 un valore degli incentivi di lungo termine in linea con quelli previsti l'anno scorso.

b. Le quotazioni del prezzo dell'energia elettrica (PUN) e dei margini di generazione nel breve/medio termine sono stati rivisti al rialzo alla luce del positivo andamento registrato nel 2017.

c. Nel lungo termine, invece, prezzi e margini sono stati stimati al ribasso rispetto allo scenario di riferimento dell'anno scorso come conseguenza della stimata introduzione di meccanismi di remunerazione di capacità più sostenuti che incentivino l'accesso di nuova capacità produttiva.

Considerati gli impairment indicator di cui sopra, Edison ha proceduto a sottoporre a verifica le immobilizzazioni materiali e immateriali inerenti al core business del Gruppo, identificate come unità generatrici di flussi di cassa (CGU). Tali immobilizzazioni fanno riferimento alle attività di produzione di energia elettrica e idrocarburi.

Le attività sono state aggregate in 14 CGU, 7 attinenti alla Filiera Energia Elettrica e 7 alla Filiera Idrocarburi. Le CGU sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse e seguono una duplice dimensione attinente, da un lato, alla fonte di produzione e relativa tecnologia e, dall'altro, al mercato di sbocco attuale, distinguendo inoltre per Paese di riferimento.

Successivamente è stato effettuato il test dell'avviamento: sia in riferimento agli aggregati di CGU a cui è allocato ("Filiera Energia Elettrica" e "Filiera Idrocarburi"), sia come valutazione del Gruppo nel suo complesso per via della presenza di costi generali non allocati, né allocabili oggettivamente alle suddette CGU (cd. Impairment test di secondo livello).

L'analisi in oggetto, come già nel passato, è stata condotta con il supporto di un esperto indipendente che ha proceduto a determinare il valore recuperabile nell'accezione di valore d'uso, utilizzando il cosiddetto "metodo finanziario" che basa la determinazione del valore di un asset sulla sua capacità di generare flussi di cassa futuri.

Per la determinazione del valore d'uso si è fatto riferimento ai flussi finanziari riflessi nel Budget 2018, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 dicembre 2017, alle previsioni di medio termine relative al periodo 2019-2021 presentate al suddetto Consiglio di Amministrazione, e al piano di lungo termine elaborato dalla direzione aziendale. In ottemperanza allo IAS 36 sono stati considerati solo i flussi al netto dei futuri sviluppi (cd. Piano inerziale).

Tali documenti riflettono le migliori stime effettuabili dal Top Management in merito all' operatività aziendale, ai profili di produzione, al contesto di mercato e all'evoluzione del quadro regolatorio e legislativo.

La valutazione degli asset ha comportato la stima dei flussi di cassa fino a fine vita utile delle immobilizzazioni includendo, se presente, un valore residuo a fine attività.

Specificatamente per la determinazione del valore recuperabile dell'avviamento si è calcolato un terminal value coerente con il piano di lungo termine basato su ipotesi di continuità aziendale. In dettaglio sono stati valutati: i costi di investimento necessari per il rinnovo delle concessioni idroelettriche in scadenza, il repowering degli asset termoelettrici e la ricostituzione delle riserve di idrocarburi nel lungo termine. Per la determinazione del valore d'uso, si è proceduto a calcolare un flusso di cassa operativo normalizzato post tax per mantenere le condizioni di corrente operatività aziendale considerando un tasso di crescita compreso tra 0% e 1,5%.

Le assunzioni in parola e i corrispondenti financial sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento dell'impairment test dal Consiglio di Amministrazione del 14 febbraio 2018 che ne ha approvato i risultati.

I tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale (WACC). In particolare è stato stimato un tasso mediano al netto delle imposte determinato come segue:

Tassi di attualizzazione per filiera 31.12.2017 31.12.2016
Filiera Energia Elettrica 5,8% 6,0%
Filiera Idrocarburi 6,9% 7,1%

In generale si evidenzia una riduzione del tasso di attualizzazione legato principalmente alla diminuzione del tasso "risk-free" di base, che riflette la persistente riduzione dei tassi di interesse delle economie europee. Tali tassi sono stati ulteriormente rettificati per tener conto del differenziale del rischio Paese, rispetto all'Italia, in particolare per le attività ubicate in Egitto, in Croazia ed in Gran Bretagna. Per le Attività Regolate Gas si è fatto riferimento ai tassi regolamentati propri dell'attività.

Nella determinazione dei flussi di cassa attualizzati l'esperto indipendente ha inoltre effettuato simulazioni con tecniche di simulazione statistica (metodo Montecarlo) con le quali sono state pesate le variabili a maggior rischio di volatilità: le tariffe di remunerazione del capacity payment, i parametri dei tassi di sconto e i tassi di crescita, il livello degli investimenti non discrezionali per mantenere le normali condizioni di operatività aziendali. Seguendo il processo precedentemente descritto, sono stati determinati gli intervalli di valore recuperabile confrontabili con i valori di iscrizione delle singole CGU, dei gruppi di CGU a cui è allocato l'avviamento e successivamente del Gruppo nel suo complesso.

Si riportano qui di seguito i principali impairment indicator e le svalutazioni per gruppi di CGU:

Principali impairment indicator e svalutazioni per gruppi di CGU
Filiera/CGU Principali impairment indicator Svalutazioni
(in milioni di euro)
Filiera Idrocarburi
- CGU E&P estere Scenario commodity e cambi 50
- CGU E&P Italia Scenario commodity 40
Totale Filiera Idrocarburi 90
Filiera Energia Elettrica
- CGU Termoelettrico Scenario / incertezza regolatoria 3
Totale Filiera Energia Elettrica 3
Totale svalutazioni immobilizzazioni da impairment 93

Di seguito si riporta il dettaglio del valore dell'avviamento per filiera post impairment test.

Allocazione dell'avviamento
(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Filiera Energia Elettrica 1.624 1.654
Filiera Idrocarburi 689 703
Totale 2.313 2.357

La riduzione del valore dell'avviamento allocato alla Filiera Energia Elettrica è legato alle svalutazioni emerse dall'impairment test (46 milioni di euro), parzialmente compensate dall'iscrizione di nuovo avviamento principalmente collegato all'acquisizione della società Energon Facility Solutions descritta nel paragrafo "Informazioni relative all'IFRS3 revised". Invece il decremento della quota allocata alla Filiera Idrocarburi è legato alla cessione avvenuta in ottobre delle attività indicate al paragrafo "Operazioni non ricorrenti". I suddetti paragrafi sono inclusi nel capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento" cui si rimanda per una più ampia descrizione delle operazioni.

Come indicato al paragrafo "Utilizzo valori stimati" contenuto nel capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento", l'esecuzione dell'impairment test comporta l'utilizzo di stime in particolare in riferimento ai dati di scenario delle commodity energetiche, ai tassi di attualizzazione e di crescita futuri e, specificatamente per le attività elettriche, alla remunerazione di capacità produttiva.

Al fine di supportare le analisi emergenti dal test, sono state elaborate delle sensitivity per dare evidenza dell'impatto sui valori recuperabili degli asset al variare di assunzioni specifiche delle seguenti variabili:

  • in considerazione dell'aumento delle quotazioni del Brent riscontrate a fine anno, è stata effettuata una specifica sensitivity sulle CGU della Filiera Idrocarburi esposte maggiormente allo scenario commodity. Tale sensitivity ha riguardato l'impatto delle assunzioni relative al prezzo del brent sull'orizzonte del piano di medio termine (2018- 2021) determinando l'effetto sul valore recuperabile sia nell'ipotesi che le più recenti proiezioni di mercato si confermassero sia, alternativamente, che permanessero le quotazioni medie osservate nel 2017;
  • in riferimento all'incertezza regolatoria che ha portato a una revisione al ribasso delle stime di medio termine di capacity payment rispetto al piano dell'esercizio precedente, è stato valutato, esclusivamente per la CGU termoelettrica, l'effetto di una maggiore remunerazione nel lungo termine. Il rialzo potenziale è stato determinato sulla base di proiezioni sviluppate dall'azienda che prevedono un maggior livello di incentivi per far fronte a una carenza strutturale di capacità di generazione elettrica.

Di seguito si riportano i dettagli e i valori collegati alle sensitivity effettuate sulle CGU della Filiera Idrocarburi e sulla CGU termoelettrica:

Sensitivity e impatti per gruppi di CGU
----------------------------------------- --
Filiera / CGU Sensitivity Impatti sul valore recuperabile
(in milioni di euro)
Filiera Idrocarburi /
CGU Exploration & Production
Revisione dello scenario
di medio termine
-28 +28
Filiera Energia Elettrica /
CGU termoelettrica
Revisione stime di lungo temine degli
incentivi di capacità produttiva
+83

In merito all'avviamento, come già indicato, si è proceduto a sottoporre a simulazione Montecarlo alcune variabili chiave per individuare il valore recuperabile.

Oltre a determinare il valore recuperabile di riferimento, la simulazione permette di quantificare i possibili scostamenti rispetto a tale valore legati alle oscillazioni delle variabili prese in esame e alla probabilità statistica di tali variazioni. Considerando un intervallo ragionevole, il valore recuperabile del Gruppo avrebbe una variazione relativa comunque marginale (nell'intervallo tra +/- 200 milioni di euro).

18. Partecipazioni e Partecipazioni disponibili per la vendita – 68 milioni di euro

(in milioni di euro) Partecipazioni Partecipazioni Totale
disponibili per la
vendita
Valori al 31.12.2016 (A) 104 158 262
Variazioni al 31 dicembre 2017:
- alienazioni (-) (28) (4) (32)
- variazioni di riserve di capitale 5 (4) 1
- valutazioni ad equity - - -
- dividendi (-) (15) - (15)
- riclassifica attività in dismissione - (149) (149)
- altre variazioni 1 - 1
Totale variazioni (B) (37) (157) (194)
Valori al 31.12.2017 (A+B) 67 1 68

Si riferiscono per 67 milioni di euro a partecipazioni in imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate e per 1 milione di euro a partecipazioni disponibili per la vendita. Le alienazioni si riferiscono principalmente alle cessioni delle partecipazioni in Alerion Clean Power (circa 27 milioni di euro) e in Istituto Europeo di Oncologia (circa 4 milioni di euro). Le variazioni di riserve di capitale sono relative ai rimborsi di riserve per versamento soci in conto capitale effettuati da Terminale GNL Adriatico Srl. La riclassifica attività in dismissione si riferisce alla partecipazione in Terminale GNL Adriatico Srl; per maggiori informazioni si rimanda a quanto commentato al paragrafo "Operazioni non ricorrenti" nel capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento".

19. Altre attività finanziarie – 80 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Depositi bancari vincolati - 6 (6)
Altre attività finanziarie 80 88 (8)
Totale altre attività finanziarie 80 94 (14)

Le Altre attività finanziarie includono i crediti finanziari con esigibilità superiore ai 12 mesi.

Si segnala che 67 milioni di euro sono riferiti al credito finanziario vantato verso la società Elpedison Sa (74 milioni di euro al 31 dicembre 2016). I pagamenti di interessi e quote capitale dovuti sono avvenuti regolarmente; Edison monitora costantemente la situazione.

20. Crediti per imposte anticipate – 467 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Crediti per imposte anticipate:
Perdite fiscali pregresse 32 54 (22)
Fondi rischi tassati 98 62 36
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39):
- a Patrimonio netto - 23 (23)
Differenze di valore delle immobilizzazioni 323 351 (28)
Altre 14 8 6
Totale crediti per imposte anticipate 467 498 (31)

Si segnala che a seguito delle variazioni dell'area di consolidamento i crediti per imposte anticipate relative alle differenze di valore delle immobilizzazioni si sono ridotti di 10 milioni di euro.

La valutazione delle imposte anticipate è stata effettuata nell'ipotesi di probabile realizzo e di recuperabilità fiscale tenuto conto dell'orizzonte temporale limitato sulla base dei piani industriali delle società; a tal riguardo si segnala che nell'esercizio sono stati svalutati crediti per imposte anticipate relativi a perdite fiscali pregresse per circa 11 milioni di euro. Si evidenzia invece che, nell'ambito del consolidato fiscale IRES, è stato possibile recuperare parzialmente crediti iscritti per perdite fiscali pregresse.

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota 11 "Imposte sul reddito" e alla nota 25 "Fondi imposte differite".

21. Altre attività – 302 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale (*) 144 201 (57)
Crediti tributari 138 91 47
Depositi cauzionali / altro 20 18 2
Totale altre attività 302 310 (8)

(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

I crediti tributari includono crediti IVA per 104 milioni di euro (58 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Tali valori sono da analizzare in via congiunta ai crediti correnti iscritti nei crediti diversi (nota 22). Si segnala che nel corso dell'esercizio sono stati incassati, per un valore di circa 98 milioni di euro, i crediti d'imposta 2015 per cui era stato richiesto il rimborso.

22. Attività Correnti – 2.952 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 (*) Variazioni
Rimanenze 182 180 2
Crediti commerciali (*) 1.656 1.877 (221)
Crediti per imposte correnti 8 8 -
Crediti diversi (*) 840 1.390 (550)
Attività finanziarie correnti 6 22 (16)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 260 206 54
Totale attività correnti 2.952 3.683 (731)

(*) I valori del 2016 sono stati riclassificati a seguito della nuova rappresentazione dei crediti e debiti verso contitolari in ricerche idrocarburi.

• le rimanenze presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) Materiali
tecnici di
consumo
Gas
naturale
stoccato
Combustibili Altro Totale
31.12.2017
Totale
31.12.2016
Variazioni
Filiera Energia Elettrica 7 - - 20 27 21 6
Filiera Idrocarburi 29 113 13 - 155 159 (4)
Totale Gruppo 36 113 13 20 182 180 2

Le rimanenze includono circa 50 milioni di euro riferiti a quantitativi di gas naturale stoccato su cui vi è un vincolo di utilizzo sia come riserva strategica sia come garanzia del regime di bilanciamento.

crediti commerciali presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 (*) Variazioni
Filiera Energia Elettrica 681 892 (211)
Filiera Idrocarburi 987 998 (11)
Corporate e Altri Settori ed Elisioni (12) (13) 1
Totale crediti commerciali 1.656 1.877 (221)
di cui Fondo svalutazione crediti commerciali (211) (251) 40

(*) I valori del 2016 sono stati riclassificati a seguito della nuova rappresentazione dei crediti e debiti verso contitolari in ricerche idrocarburi.

Si riferiscono, in particolare, a contratti di somministrazione di energia elettrica e vapore, a contratti di fornitura di gas naturale e a cessioni di energia elettrica in borsa.

Di seguito si riporta la movimentazione del "Fondo svalutazione crediti commerciali".

(in milioni di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi 31.12.2017
Fondo svalutazione crediti commerciali (*) (251) (60) 100 (211)
(*) Include la quota relativa agli interessi di mora.

Gli accantonamenti derivano dalla valutazione, in applicazione della policy di Gruppo, dei diversi status creditizi tenendo in considerazione il segmento di clientela, il relativo scaduto e l'aging; gli utilizzi sono stati effettuati prevalentemente a fronte di perdite su crediti registrate nel corso dell'esercizio.

Si ricorda che il Gruppo effettua su base regolare smobilizzi di crediti "pro-soluto" a titolo definitivo; per maggiori dettagli si rimanda all'apposita disclosure contenuta nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

  • i crediti per imposte correnti, pari a 8 milioni di euro, comprendono i crediti verso l'Erario per IRAP e per IRES di società del Gruppo non incluse nel consolidato fiscale della controllante Transalpina di Energia Spa;
  • i crediti diversi sono dettagliati nella seguente tabella:
(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 (*) Variazioni
Fair value su portafoglio industriale e attività di trading (**) 316 758 (442)
Anticipi a fornitori 26 35 (9)
Crediti verso la controllante nell'ambito del consolidato fiscale 17 59 (42)
Crediti verso l'Erario per IVA 123 188 (65)
Altri 358 350 8
Totale crediti diversi
840
1.390
(550)
(*) I valori del 2016 sono stati riclassificati a seguito della nuova rappresentazione dei crediti e debiti verso contitolari in ricerche

idrocarburi.

(**) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

• le attività finanziarie correnti concorrono alla determinazione dell'indebitamento finanziario netto e sono così costituite:

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Crediti finanziari 3 5 (2)
Strumenti derivati - 15 (15)
Partecipazioni di trading 3 2 1
Totale attività finanziarie correnti 6 22 (16)

La variazione è principalmente correlata alla diminuzione della voce strumenti derivati, giunti a termine, associati all'emissione obbligazionaria rimborsata a scadenza nel mese di novembre 2017.

disponibilità liquide e mezzi equivalenti presentano un valore di 260 milioni di euro (206 milioni di euro al 31 dicembre 2016), sono costituite da depositi bancari e postali e disponibilità a breve termine e includono, per 140 milioni di euro, disponibilità di conto corrente con EDF Sa (73 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Passività

23. Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante – 5.915 milioni di euro - e Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza – 288 milioni di euro

Il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante è in diminuzione di 40 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (5.955 milioni di euro) principalmente per la perdita dell'esercizio (176 milioni di euro) e la variazione positiva della riserva di Cash Flow Hedge (149 milioni di euro).

Il patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza è in diminuzione di 22 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (310 milioni di euro); la riduzione netta riflette principalmente oltre all'utile dell'esercizio (13 milioni di euro), la distribuzione dei dividendi e riserve a soci terzi (46 milioni di euro) e l'incremento netto attribuibile alle variazioni dell'area di consolidamento.

La composizione e la movimentazione del patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante e ai soci di minoranza sono riportate nello specifico prospetto "Variazione del patrimonio netto consolidato".

Il capitale sociale suddiviso in azioni del valore nominale unitario di 1 euro, tutte con godimento regolare, è così composto:

Categoria di azioni Numero di azioni Milioni di euro
Ordinarie 5.266.845.824 5.267
Risparmio 110.154.847 110
Totale 5.377.000.671 5.377
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante per azione 31.12.2017 31.12.2016
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante (in milioni di euro) 5.915 5.955
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante per azione (in euro) 1,100 1,107

Nel seguito si riporta la variazione della riserva di Cash Flow Hedge correlata all'applicazione dello IAS 39 in tema di contratti derivati e riferibile alla sospensione a patrimonio netto della parte efficace dei contratti derivati stipulati per la copertura del rischio prezzo e cambio delle commodity energetiche. Gli importi rilevati direttamente a patrimonio netto vengono riflessi nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.

Riserva su operazioni di Cash Flow Hedge
(in milioni di euro) Riserva lorda Imposte differite Riserva netta
Valore iniziale al 31.12.2016 (80) 23 (57)
Variazione del periodo 207 (58) 149
Valore al 31.12.2017 127 (35) 92

Per maggiori dettagli si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

24. Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza – 42 milioni di euro

(in milioni di euro) Totale
Valori al 31.12.2016 (A) 44
Variazioni al 31 dicembre 2017:
- Oneri finanziari 1
- (Utili) perdite da attualizzazione (+/-) 1
- Utilizzi (-) / Altro (4)
Totale variazioni (B) (2)
Totale al 31.12.2017 (A+B) 42

Il valore riflette le indennità di fine rapporto e altri benefici maturati a fine esercizio a favore del personale dipendente. Gli (utili) perdite da attualizzazione sono iscritti direttamente a Patrimonio netto. La valutazione ai fini dello IAS 19 è effettuata solo per la passività relativa al trattamento di fine rapporto maturato rimasto in azienda; i parametri utilizzati per la valutazione sono i seguenti:

tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,90% (1,90% nel 2016)

• tasso annuo di inflazione 1,00% (1,00% nel 2016)

25. Fondo imposte differite – 76 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Fondi per imposte differite:
- Differenze di valore delle immobilizzazioni 41 68 (27)
- Applicazione del principio sugli strumenti finanziari (IAS 39):
- a Conto economico 1 - 1
- a Patrimonio netto 35 - 35
- Altre imposte differite 47 39 8
Totale fondi per imposte differite (A) 124 107 17
Crediti per imposte anticipate portate a compensazione:
- Fondi rischi tassati - 20 (20)
- Perdite fiscali pregresse - - -
- Differenze di valore delle immobilizzazioni 5 6 (1)
- Altre imposte anticipate 43 29 14
Totale crediti per imposte anticipate (B) 48 55 (7)
Totale fondo imposte differite (A-B) 76 52 24

La tabella riporta la composizione in base alla natura delle differenze temporanee e i crediti per imposte anticipate portati a compensazione laddove ne ricorrono i requisiti previsti dallo IAS 12.

Si segnala che a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale intervenute nell'anno sono stati iscritti fondi imposte differite per 4 milioni di euro; per un'analisi di dettaglio si rimanda al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3 revised".

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota 11 "Imposte sul reddito" e alla nota 20 "Crediti per imposte anticipate".

26. Fondi per rischi e oneri – 1.249 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi Iscrizioni base
IFRS 3 revised
Altri
movimenti
31.12.2017
Vertenze, liti e atti negoziali 131 2 (2) - - 131
Oneri per garanzie contrattuali su cessioni di
partecipazioni
79 - - - 2 81
Rischi di natura ambientale 56 23 (6) - - 73
Altri rischi giudiziari 10 - - - - 10
Contenzioso fiscale 78 31 (5) - - 104
Totale per vertenze giudiziarie e fiscali 354 56 (13) - 2 399
Fondi di smantellamento e ripristino siti 667 23 (1) - 3 692
Altri rischi e oneri 121 38 (16) 4 11 158
Totale Gruppo 1.142 117 (30) 4 16 1.249

I fondi per vertenze giudiziarie e fiscali hanno registrato nell'esercizio un incremento netto di 45 milioni di euro principalmente per contenziosi fiscali e per rischi di natura ambientale legati a attività non core business.

Per un approfondimento sui contenuti che hanno comportato l'attuale composizione di tali fondi si rimanda a quanto commentato al paragrafo "Rischi e passività potenziali legati a vertenze giudiziarie e fiscali".

I fondi di smantellamento e rispristino siti recepiscono la valorizzazione attualizzata alla data di bilancio, dei costi di decommissioning che si prevede di dover sostenere con riferimento ai siti industriali e alle strutture di estrazione mineraria; nell'esercizio è stato registrato un incremento netto di 25 milioni di euro che riflette, tra l'altro, le differenze di conversione valutaria correlate ai bilanci redatti in valuta diversa dall'euro.

I fondi per altri rischi e oneri hanno registrato un incremento netto di 37 milioni di euro per accantonamenti di natura prettamente industriale riferiti alle varie aree in cui il Gruppo opera; le "Iscrizioni base IFRS 3 revised" sono riferite alle acquisizioni intervenute nell'anno (si veda il paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3 revised").

27. Debiti e altre passività finanziarie – 221 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Debiti verso banche 144 141 3
Debiti verso altri finanziatori 77 74 3
Totale Gruppo 221 215 6

28. Altre passività – 65 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale (*) 65 74 (9)
Altre passività - - -
Totale altre passività 65 74 (9)

(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

29. Passività correnti – 2.464 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 (*) Variazioni
Obbligazioni 4 615 (611)
Debiti finanziari correnti 157 460 (303)
Debiti verso fornitori (*) 1.696 1.695 1
Debiti per imposte correnti 1
9
7 1
2
Debiti diversi (*) 588 1.101 (513)
Totale passività correnti 2.464 3.878 (1.414)

(*) I valori del 2016 sono stati riclassificati a seguito della nuova rappresentazione dei crediti e debiti verso contitolari in ricerche idrocarburi.

In particolare si segnala che:

  • le obbligazioni, pari a 4 milioni di euro sono relative alla società Frendy Energy acquisita nell'esercizio (con scadenza il 31 dicembre 2018); si segnala che il prestito obbligazionario di Edison Spa (valore nominale di 600 milioni di euro) è stato rimborsato a scadenza in data 10 novembre 2017;
  • i debiti finanziari correnti comprendono:
(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Debiti verso banche 56 62 (6)
Debiti verso società EDF 10 151 (141)
Debiti verso società del Gruppo non consolidate 16 16 -
Debiti verso altri finanziatori 75 231 (156)
Totale debiti finanziari correnti 157 460 (303)

• i debiti verso fornitori, presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 (*) Variazioni
Filiera Energia Elettrica 750 922 (172)
Filiera Idrocarburi 918 761 157
Corporate e Altri Settori ed Elisioni 28 12 16
Totale debiti verso fornitori 1.696 1.695 1

(*) I valori del 2016 sono stati riclassificati a seguito della nuova rappresentazione dei crediti e debiti verso contitolari in ricerche idrocarburi.

Sono principalmente inerenti agli acquisti di energia elettrica, gas naturale e altre utility e a prestazioni ricevute nell'ambito degli interventi di manutenzione degli impianti;

• i debiti per imposte correnti, 19 milioni di euro, si riferiscono ad imposte sul reddito la cui liquidazione viene effettuata autonomamente dalle società alle stesse assoggettate;

• i debiti diversi sono dettagliati nella seguente tabella:

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 (*) Variazioni
Fair value su portafoglio industriale e attività di trading (**) 260 730 (470)
Debiti verso la controllante nell'ambito del consolidato fiscale 33 68 (35)
Debiti verso personale dipendente 32 32 -
Debiti verso Istituti Previdenziali 23 22 1
Altri 240 249 (9)
Totale debiti diversi 588 1.101 (513)

(*) I valori del 2016 sono stati riclassificati a seguito della nuova rappresentazione dei crediti e debiti verso contitolari in ricerche idrocarburi.

(**) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 è pari a 116 milioni di euro, in diminuzione di 946 milioni di euro rispetto ai 1.062 milioni di euro del 31 dicembre 2016.

La composizione dell'indebitamento finanziario netto è rappresentato in forma semplificata nel seguente prospetto.

La composizione dell'indebitamento finanziario netto è rappresentato in forma semplificata nel seguente prospetto.
(in milioni di euro) Nota 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Finanziamenti bancari non correnti 27 144 141 3
Debiti verso altri finanziatori non correnti 27 7
7
7
4
3
Indebitamento finanziario netto non corrente 221 215 6
Obbligazioni - parte corrente 29 4 615 (611)
Debiti finanziari correnti 29 157 460 (303)
Attività finanziarie correnti 22 (6) (22) 1
6
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 22 (260) (206) (54)
Indebitamento finanziario netto corrente (105) 847 (952)
Totale indebitamento finanziario netto 116 1.062 (946)

L'indebitamento finanziario netto, in forte riduzione, beneficia dei rilevanti incassi derivanti dalle dismissioni effettuate nell'esercizio e della buona generazione di cassa dell'attività caratteristica che hanno permesso, senza ricorrere ad altre forme di finanziamento, di rimborsare l'emissione obbligazionaria (valore nominale di 600 milioni di euro) nel mese di novembre e per 150 milioni di euro l'utilizzo della linea di credito in essere con EDF Sa (valore nominale di 600 milioni euro), giunta a scadenza in aprile 2017.

L'indebitamento finanziario non corrente include, come al 31 dicembre 2016, l'utilizzo per 70 milioni di euro della linea di credito a medio-lungo termine (nominali 200 milioni di euro complessivi), destinata a specifici progetti di investimento, concessa a dicembre 2015 da EDF Sa a Edison Spa a valere su un'analoga linea di credito concessa da BEI a EDF Sa.

I debiti finanziari correnti includono tra l'altro il conto corrente in essere con Transalpina di Energia per 4 milioni di euro (112 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono per 140 milioni di euro (73 milioni di euro al 31 dicembre 2016) disponibilità di conto corrente con EDF Sa.

Si riportano di seguito, ai sensi dello IAS 7 "Rendiconto finanziario", le variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento:

Flusso Flussi non monetari
(in milioni di euro) 31.12.2016 monetario Variazioni area Differenze Variazione Altre 31.12.2017
() consolidamento (*) cambio fair value (***) variazioni
Debiti finanziari non correnti 215 2
5
5 - - (24) 221
Obbligazioni 615 (600) 4 - (12) (3) 4
Altri debiti finanziari correnti 460 (322) 2 - - 1
7
157
Attività finanziarie correnti (22) 9
-
- 1
4
(7) (6)
Passività nette derivanti da attività di finanziamento 1.268 (888) 1
1
- 2 (17) 376
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) (206) (40) (15) 1 - - (260)
Indebitamento finanziario netto 1.062 (928) (4) 1 2 (17) 116

(*) Flussi esposti nel rendiconto finanziario delle disponibilità liquide.

(**) Per le operazioni di acquisizione e dismissione si rimanda al paragrafo "Area di consolidamento" del capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento".

(***) Riferita principalmente alla copertura del prestito obbligazionario rimborsato a scadenza il 10 novembre 2017.

IMPEGNI, RISCHI E ATTIVITA' POTENZIALI

Impegni – 1.883 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Garanzie personali prestate 1.218 1.432 (214)
Garanzie reali prestate 15 75 (60)
Altri impegni e rischi 650 118 532
Totale Gruppo 1.883 1.625 258

Le garanzie personali prestate (1.218 milioni di euro) sono determinate sulla base dell'ammontare potenziale dell'impegno non attualizzato alla data di bilancio e comprendono essenzialmente le garanzie rilasciate dalla Capogruppo o da banche dalla stessa contro garantite nell'interesse di società controllate e collegate per adempimenti di natura contrattuale. Includono tra l'altro, per 54 milioni di euro, le garanzie rilasciate a favore dell'Agenzia delle Entrate nell'interesse di società controllate per la compensazione del credito IVA e per la cessione infragruppo di crediti d'imposta. A seguito di operazioni non ricorrenti avvenute nell'esercizio sono state estinte garanzie riferite a attività operative per circa 118 milioni di euro. Si ricorda inoltre che nel 2016 erano iscritti impegni per circa 66 milioni di euro relativi all'Offerta Pubblica di Acquisto sulle azioni di Alerion Clean Power, lanciata da Eolo Energia; garanzia scaduta in gennaio 2017 a valle della conclusione dell'OPA.

Le garanzie reali prestate (15 milioni di euro) rappresentano il valore alla data di bilancio del bene o del diritto dato a garanzia e comprendono essenzialmente ipoteche e privilegi iscritti su impianti della Filiera Energia Elettrica a fronte di finanziamenti erogati da istituti finanziari. La riduzione rispetto all'esercizio precedente è correlata principalmente all'estinzione di finanziamenti.

Gli altri impegni e rischi (650 milioni di euro) comprendono principalmente:

  • 282 milioni di euro di impegni assunti per il completamento degli investimenti in corso in Italia e all'estero;
  • 203 milioni di euro in conseguenza dell'accordo vincolante, firmato il 13 ottobre 2017 da Edison e Gas Natural Fenosa, per l'acquisizione della società Gas Natural Vendita Italia (GNVI) attiva nella vendita di gas naturale e energia elettrica in Italia con oltre 400.000 clienti e del contratto di fornitura a lungo termine del gas proveniente dal giacimento di Shah Deniz II.
  • 134 milioni di euro per canoni minimi di locazione futuri principalmente riferiti alla locazione degli immobili di Foro Buonaparte ceduti in corso d'anno.

Si evidenzia che a partire dall'1 gennaio 2019 entrerà in vigore il nuovo principio contabile IFRS 16 "Leases" che modificherà la modalità di contabilizzazione dei leasing operativi; a tal riguardo si segnala che è stato istituito un gruppo di lavoro dedicato cui è stato affidato il progetto di adeguamento con la finalità ultima di quantificare gli impatti di prima applicazione di tale principio.

Con particolare riferimento ai contratti di importazione di gas naturale a lungo termine, per i quali le clausole di takeor-pay prevedono l'obbligo per il compratore di pagare il quantitativo non ritirato rispetto a una soglia prefissata, si segnala che al 31 dicembre 2017, analogamente all'esercizio precedente, non risultano iscritti impegni.

A commento di tale posta si segnala inoltre che in relazione all'approvvigionamento di certificati di CO2, Certified Emission Reduction (CERs) / Emission Reduction Unit (ERUs) per il periodo 2013-2020, risultano sottoscritti da Edison Spa, Amendment Agreement agli originari Emission Reductions Purchase Agreement (ERPA) per l'acquisto di CERs in Cina, pari a un impegno massimo di 26 milioni di euro. Si tratta dell'estensione dei contratti già in portafoglio e precedentemente siglati per il periodo 2008-2013.

Impegni e rischi non valorizzati

I principali impegni e rischi non valorizzati, attinenti alla Filiera Idrocarburi, sono relativi a contratti di lungo termine per le importazioni di idrocarburi da Russia, Libia, Algeria e Qatar per una fornitura complessiva nominale massima di 14,4 miliardi di mc/anno. Tali contratti hanno una durata compresa tra 2 e 17 anni. La seguente tabella fornisce il dettaglio temporale delle forniture del gas naturale in base ai ritiri minimi contrattuali:

oltre 5 anni
Totale
Miliardi di mc
13,6
43,2
Gas naturale 97,0
153,8

I valori economici sono in funzione delle formule di prezzo prospettiche.

Inoltre in base al contratto in essere con Terminale GNL Adriatico Edison beneficia dell'80% della capacità di rigassificazione del terminale fino al 2034 per una fee annuale di circa 100 milioni di euro.

Rischi e passività potenziali legati a vertenze giudiziarie e fiscali

In questo paragrafo vengono commentate le principali vertenze giudiziarie e fiscali in essere, aggiornate per le evoluzioni intercorse nel 2017, sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, separatamente per Edison Spa e per le altre società del Gruppo, suddividendole tra:

  • passività probabili, per cui è stato possibile effettuare una stima attendibile della corrispondente obbligazione attesa, con conseguente stanziamento di un fondo rischi a bilancio, ancorché non sia oggettivamente possibile prevedere il timing degli eventuali esborsi monetari ad esse correlati, e
  • passività potenziali, in dipendenza di eventi possibili, ma non probabili, ovvero probabili ma non quantificabili in modo attendibile e per i quali gli esborsi monetari non sono ragionevolmente stimabili, per cui viene esclusivamente fornita un'informativa nelle note di commento.

Passività probabili legate a vertenze giudiziarie

A) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi rischi relativi a vertenze, liti e atti negoziali:

Data di inizio /
Giurisdizione
Descrizione della lite Stato del
procedimento
Crollo della diga di Stava
25 ottobre 2000
Tribunale di Milano
/ Corte d'Appello di
Milano/Corte di
Cassazione
Si tratta dell'ultimo contenzioso civile tuttora pendente per risarcimento danni,
relativo ai fatti occorsi in Val di Stava nel 1985, quando due bacini di decantazione
di fanghi di miniera, gestiti da una società di Montedison, ruppero gli argini e
causarono il noto disastro. La sentenza di primo grado ha riconosciuto la
prescrizione dell'azione rivolta contro Edison e con sentenza pubblicata nel mese di
novembre 2015 la Corte d'Appello di Milano ha confermato tale decisione.
È stato proposto
ricorso per
Cassazione.
Cause per danni e procedimenti amministrativi dipendenti dall'esercizio di impianti apportati in Enimont
Edison ne è parte quale successore a titolo universale di Montedison Spa
Porto Marghera – procedimenti civili
25 ottobre 2000
Tribunale di
Venezia / Corte
d'Appello di
Venezia
I contenziosi di cui trattasi sono l'ultima coda del cd. "Maxiprocesso Marghera", che
riguardava, come è noto, presunti fatti di i) omicidio colposo per esposizione a
cloruro di vinile monomero e ii) disastro ambientale per inquinamento, di cui si
sarebbero resi responsabili, tra gli altri, ex-dirigenti e dipendenti di Montedison.
Si tratta dei contenziosi promossi dalle difese di alcune delle parti civili costituite nel
processo (eredi di ex-dipendenti, associazioni ambientaliste, nonché enti territoriali,
quali il Comune e la Provincia di Venezia e la Regione Veneto) per la liquidazione
delle spese legali sostenute in tale sede.
I procedimenti
risultano
variamente
pendenti in primo o
secondo grado.
Mantova – procedimento penale
25 ottobre 2000
Tribunale
di
Mantova
/
Corte
d'Appello
di
Brescia/
Corte di
Cassazione
La vicenda processuale riguarda il sito petrolchimico di Mantova, esercito per
svariati decenni prima da società del gruppo Montedison e, successivamente, da
società del gruppo Eni.
I fatti oggetto del procedimento penale sono relativi all'accertamento del nesso di
causalità tra una serie di decessi da tumore, riscontrati dalla Procura della
Repubblica e relativi a dipendenti dello stabilimento, e l'esposizione a lavorazioni
dello stabilimento.
Dopo la sentenza con cui, nel febbraio 2016, la Corte di Appello di Brescia aveva
confermato nove condanne per il reato di omicidio colposo, la Suprema Corte nel
2017, accogliendo alcuni dei motivi di ricorso, ha in parte cassato tale decisione,
rinviando gli atti alla medesima Corte d'Appello di Brescia.
Come da
descrizione della
lite.

Edison Spa

Mantova – procedimenti amministrativi
2012 – 2016
TAR Lombardia -
sede di Brescia
Tutti i provvedimenti di "diffida" ai sensi dell'art. 244 del Decreto Legislativo n.
152/2006 (cd. Codice dell'Ambiente), notificati tra il 2012 e il 2017 alla società Edison
dalla Provincia di Mantova e che riguardano la bonifica di differenti aree all'interno e
all'esterno dello stabilimento petrolchimico ex-Montedison di Mantova, oggi gestito
dal gruppo Eni (aree rispettivamente denominate "Versalis, ex-impianto Cloro
Soda", "Discariche fanghi di mercurio area L", "Canale di presa dello stabilimento
Versalis e il fornice di Formigosa", "Basso Mincio", "Canale Sisma", "N","B+I","R1" e
"R2"), sono stati impugnati dalla Società e i relativi procedimenti risultano pendenti
in primo grado avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – sede
Per tutti i giudizi si è
in attesa della
fissazione
dell'udienza di
discussione.
di Brescia.
Brindisi – procedimento amministrativo
25 febbraio 2013
TAR Puglia – sede
di Lecce
La vertenza di cui trattasi riguarda l'area industriale del porto di Brindisi, in cui il
gruppo Montedison ha esercito attività petrolchimica per oltre 60 anni.
In data 25 febbraio 2013, la Provincia di Brindisi ha notificato a Edison, Eni, Syndial
e Versalis un'ordinanza ai sensi dell'art. 244, comma 2°, del Decreto Legislativo n.
152/2006 (cd. Codice dell'Ambiente), inerente una presunta discarica adiacente lo
stabilimento petrolchimico di Brindisi.
La diffida è stata impugnata dalla Società e, dopo che il ricorso è stato respinto in
primo grado, si è in attesa della decisione in appello del Consiglio di Stato.
In attesa della
fissazione
dell'udienza di
discussione.
Crotone – contenziosi penali
2005
Tribunale di
Crotone
I contenziosi di cui trattasi sono tre e riguardano l'impianto chimico Montecatini
(società già parte del gruppo Montedison) di Crotone.
Il primo è relativo a presunte malattie professionali che sarebbero state determinate
dall'esposizione all'amianto di lavoratori dell'impianto per fatti occorsi fino al 1989; il
procedimento pende ora in grado di appello.
Il secondo riguarda una contestazione di avvelenamento della falda e, di
conseguenza, delle acque destinate alla alimentazione; il procedimento di primo
grado è ancora in corso.
Il terzo, sempre relativo a malattie professionali, è pendente in primo grado.
Come da
descrizione delle
liti.
Belvedere di Spinello – procedimento civile
31 ottobre 1986
Tribunale di
Catanzaro / Corte
d'Appello di
Catanzaro
La vicenda relativa alla concessione mineraria di Belvedere di Spinello deriva dalle
attività di coltivazione di salgemma svolte nel sito da Montedipe Spa per oltre 20
anni. Il procedimento in commento riguarda il risarcimento dei danni patiti dalle due
amministrazioni provinciali con riferimento a una strada provinciale distrutta a
seguito del crollo della miniera occorso nel 1984.
Il procedimento è pendente in grado di appello ed è stata disposta una perizia
tecnica.
Si attende il
deposito della
perizia.
Richieste di risarcimento danni per esposizione ad amianto
Nel corso degli ultimi anni si è assistito a un importante aumento del numero delle richieste di risarcimento danni in relazione alla

morte o malattia di lavoratori asseritamente causate dall'esposizione degli stessi a diverse forme di amianto presso stabilimenti già di proprietà di Montedison Spa (ora Edison) o relative a posizioni giuridiche acquisite da Edison a seguito di operazioni societarie. Impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità di tali richieste, considerati i tempi di latenza delle malattie connesse all'esposizione a diverse forme di amianto e le attività industriali, anche pregresse, esercite dalla Società e dal Gruppo, specie nel settore chimico, l'ampia diffusione territoriale di esse e le tecnologie impiantistiche impiegate, avuto riguardo al tempo in cui tali attività vennero svolte e al relativo stato dell'arte, pur nel pieno rispetto della normativa allora vigente, non si può escludere che emergano nuove legittime richieste di risarcimento, in aggiunta a quelle per cui sono già in corso vari procedimenti civili e penali.

Altre società del Gruppo

Insediamento Pizzo Sella e sequestro dei beni in Sicilia

L'azione di accertamento negativo spiegata da Finimeg (ora Nuova Cisa), già controllante di Poggio Mondello, avanti l'autorità giudiziaria amministrativa per sentire dichiarare non opponibile a sé e alla Poggio Mondello la confisca per lottizzazione abusiva dell'insediamento edilizio di Pizzo Sella, disposta dalla Corte d'Appello di Palermo e poi confermata dalla Corte di Cassazione nel dicembre 2001 (confisca comprendente anche gli immobili di proprietà della Poggio Mondello) è proseguita senza novità di rilievo. Allo stesso modo per il giudizio di appello di pari oggetto contro la sentenza del Tribunale di Palermo, che ha dichiarato il difetto di competenza del giudice adito (per essere questa del giudice penale) e ha rigettato le domande risarcitorie proposte da Finimeg (ora Nuova Cisa) nei confronti del Comune di Palermo, non vi sono sviluppi da segnalare.

Fenice

Data di inizio /
Giurisdizione
Descrizione della lite Stato del
procedimento
Ritardata comunicazione della contaminazione - Impianto di Termovalorizzazione di Melfi (ITM Melfi): disastro ambientale
– contenzioso penale
3 febbraio 2009, Il contenzioso riguardava il presunto reato di disastro ambientale a seguito di un Concluso.
Tribunale di Melfi evento di contaminazione del suolo/sottosuolo causato da uno sversamento
poi Tribunale di accidentale da una vasca e comunicato in ritardo.
Potenza A luglio 2017 è stata emessa dal Tribunale di Potenza la sentenza di assoluzione
per tutti gli indagati e la Procura non ha proposto appello.
Reti Interne di Utenza (RIU): - contenzioso amministrativo
11 gennaio 2016, Il contenzioso verte sulla Delibera dell'AEEGSI (da febbraio 2018 ARERA) del Come da
TAR Lombardia – novembre 2015 n.
539/2015 "Regole dei servizi di connessione, misura,
descrizione della
Corte Europea di trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita nel caso di SDC", laddove ha lite.
Giustizia stabilito una equiparazione delle reti private alle reti di distribuzione (pubbliche) per
cui il Gestore delle RIU viene equiparato a un distributore di energia elettrica a
decorrere dall'1
ottobre 2017, con effetti economici e organizzativi molto
dispendiosi per il gestore.
Il contenzioso pende ora avanti la Corte di Giustizia dell'Unione Europea per una
serie di questioni di legittimità comunitaria della disciplina.

B) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi rischi per garanzie contrattuali rilasciate su cessioni di partecipazioni:

Edison Spa

Data di inizio /
Giurisdizione
Descrizione della lite Stato del
procedimento
Cause civili, penali e procedimenti amministrativi relativi correlati alla cessione della società Agorà Spa, che deteneva il
100% delle azioni di Ausimont Spa
Edison ne è parte quale successore a titolo universale di Montedison Spa
Ausimont – Bussi sul Tirino – procedimenti amministrativi
Giugno 2011
TAR Lazio - sede
di Roma e TAR
Abruzzo - sede di
Pescara
Il contenzioso in esame riguarda gli interventi di bonifica e messa in sicurezza
imposti a Solvay Solexis (oggi Solvay Specialty Polymers) e Solvay Chimica Bussi,
relativamente ad aree interne allo stabilimento chimico di Bussi sul Tirino, gestito,
sino al 2002, dalla società del gruppo Montedison denominata Ausimont Spa, poi
ceduta al gruppo Solvay.
Edison è stata evocata in giudizio dalle società del gruppo Solvay come
controinteressato e quale ex-controllante di Ausimont.
Il procedimento è tuttora pendente avanti il Consiglio di Stato dopo che il TAR Lazio,
con sentenze del marzo 2011 aveva dichiarato in parte inammissibili ed in parte
Come da
descrizione delle liti.
aveva respinto i ricorsi proposti da Solvay Chimica Bussi e Solvay Solexis.
2008
Tribunale di
Pescara / Corte
d'Assise di Chieti /
Corte di
Cassazione/Corte
d'Assise d'Appello
de L'Aquila
Ausimont – Bussi sul Tirino – procedimento penale
Con riferimento al procedimento penale relativo al sito di Bussi sul Tirino (PE) si
segnala che la Corte d'Assise di Appello de L'Aquila, in data 17 febbraio 2017, ha
emesso una sentenza con cui, in parziale riforma della decisione di primo grado, ha
condannato a pene comprese tra 2 e 3 anni 10 imputati per il reato di disastro
ambientale colposo. Avverso tale sentenza gli imputati hanno presentato ricorso per
Cassazione e l'udienza di discussione è fissata per il 13 marzo 2018.
In ogni caso si rammenta che Edison non è più parte del procedimento penale dal
momento che in primo grado era stata accolta la richiesta formulata dalle difese
degli imputati di aderire al rito abbreviato e ciò ha comportato l'esclusione ex lege
del responsabile civile (Edison appunto) dal procedimento.
Come da
descrizione della
lite.
Ausimont – Spinetta Marengo – procedimenti amministrativi
Febbraio 2012 La vicenda riguarda gli interventi di bonifica e messa in sicurezza imposti, a vario Come da
TAR Piemonte titolo, a Solvay Specialty Polymers, relativamente alle aree interne dello stabilimento descrizione del
chimico di Spinetta Marengo (AL). Tale stabilimento è stato gestito, sino al 2002, procedimento.
dalla società del gruppo Montedison denominata Ausimont Spa, società ceduta al
gruppo Solvay, nel maggio 2002.
Edison si è limitata a intervenire in tale procedimento allo scopo di tutelare i propri
diritti e legittimi interessi a seguito delle impugnazioni degli atti amministrativi assunti
dalla Conferenza di Servizi competente e proposte da Solvay Specialty Polymers,
che ha contestato, in particolare, la mancata identificazione di Edison medesima
come obbligato (o coobbligato) nel procedimento.
Ausimont – Spinetta Marengo – procedimento penale
Ottobre 2009 Anche in relazione al sito industriale ex Ausimont di Spinetta Marengo, la Procura Come da
Corte d'Assise di della Repubblica presso il locale Tribunale ha avviato un'indagine a carico di descrizione della
Alessandria svariate persone, tra le quali tre ex dirigenti di Montedison (oggi Edison), ipotizzando lite.
a loro carico reati in materia ambientale. Edison è coinvolta quale responsabile civile
citato da talune parti civili.
In data 14 dicembre 2015 la Corte d'Assise ha disposto la condanna di 4 degli 8
imputati per il reato di disastro ambientale colposo e imposto a questi, in solido con
la sola Solvay Specialty Polymers, il risarcimento dei danni civili a favore delle parti
civili costituite.
Avverso tale sentenza sono stati proposti ricorsi in appello avanti la Corte d'Assise
d'Appello di Torino e il procedimento ha da poco avuto inizio.
Ausimont – arbitrato Solvay
Maggio 2012 Il procedimento arbitrale è quello avviato da Solvay Sa e Solvay Specialty Polymers Come da
ICC - Ginevra Italy Spa nel 2012 nei confronti di Edison, per asserita violazione di talune descrizione della
rappresentazioni e garanzie in materia ambientale relative ai siti industriali di Bussi lite.
sul Tirino e Spinetta Marengo contenute nel contratto di cessione della società
Agorà Spa (controllante di Ausimont Spa) sottoscritto tra Montedison Spa e
Longside International Sa da una parte e da Solvay Solexis Spa (oggi Solvay
Specialty Polymers) dall'altra nel dicembre 2001.
Il procedimento, dopo una prima fase incentrata su questioni preliminari e
pregiudiziali, procede ora con l'esame delle diverse richieste formulate dalle parti
relativamente al merito della controversia.

C) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi relativi a rischi di natura ambientale:

Edison Spa

Data di inizio /
Giurisdizione
Descrizione della lite Stato del
procedimento
Sito di Interesse Nazionale di Bussi sul Tirino – area "ex-Montedison Srl" e sito di Bolognano
2011 e 2015 Area "ex-Montedison Srl": Il procedimento amministrativo per la bonifica dell'area
"Tre Monti", ubicata nel "Sito di Interesse Nazionale" di Bussi, è tutt'ora in fase di
Come da
TAR Abruzzo - istruttoria avanti il Ministero dell'Ambiente. descrizione delle liti.
sede di Pescara La Società, pur mantenendo un approccio cooperativo nei confronti del Ministero e
delle altre Pubbliche Amministrazioni interessate, si riserva il diritto di agire per la
tutela dei propri interessi e diritti qualora ritenga che le presenti e/o future decisioni
assunte nell'ambito del predetto procedimento siano illegittime.
Pertanto, la Società ha deciso di aggiornare i propri stanziamenti a bilancio in
coerenza con l'evolversi del procedimento amministrativo e con i possibili impegni
di spesa.
Sito di Bolognano: sempre con riferimento al SIN di Bussi sul Tirino si segnala che,
in data 24 settembre 2015 la Provincia di Pescara ha notificato a Edison Spa
un'ordinanza di bonifica e ripristino ambientale, ai sensi dell'art. 244 del D.Lgs.
152/2006, con riferimento all'area cd. "ex-Montecatini" di Piano d'Orta, sita in
Comune di Bolognano (PE), dove la medesima società Montecatini aveva esercito
un impianto chimico dismesso negli anni '60 del secolo scorso. Edison ha impugnato
tale provvedimento innanzi il TAR Abruzzo - sede di Pescara e, al contempo, ha
avviato un confronto con le Pubbliche Amministrazioni competenti al fine di definire
un progetto di intervento condiviso.
Bracco Imaging – Syndial – procedimento civile area ex-ACNA
1999 – 2017 Il 6 luglio 2017 è stata pubblicata la sentenza della Corte di Cassazione con cui la Come da
Tribunale di Corte stessa ha cassato con rinvio la sentenza con cui la Corte d'Appello di Milano descrizione della
Milano, Corte aveva condannato Edison al ristoro dei danni provocati a Bracco Imaging per la lite.
d'appello di Milano cessione a questa di terreni ex-ACNA, poi risultati inquinati e inidonei all'utilizzo
– Corte di ipotizzato dall'acquirente. I danni erano stati quantificati in circa 7,5 milioni di euro.
Cassazione La Suprema Corte, con la pronuncia, ha enunciato il principio di diritto secondo cui
la condizione di contaminazione di un terreno oggetto di un contratto di vendita,
costituisce un vizio redibitorio ai sensi dell'art. 1490, cod. civ. e la relativa azione è
soggetta ai termini di decadenza (otto giorni dalla scoperta) e prescrizione (un anno
dalla consegna) disposti dall'art. 1495, cod. civ

Altre Società del Gruppo

Fenice
Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Sito di Melfi - Procedura di bonifica per un evento di contaminazione del suolo/sottosuolo - procedimento amministrativo
12 marzo 2009, Il 12 marzo 2009 Fenice ha comunicato, ai sensi dell'art.242 comma 1 del D.Lgs. Come da
comunicazione di 152/2006, la presenza di una situazione di contaminazione del suolo/sottosuolo descrizione del
contaminazione causato da uno sversamento accidentale e contestualmente ha messo in atto la procedimento.
messa in Sicurezza di emergenza (MISE).
Ciò ha dato avvio a un procedimento di bonifica nell'ambito del quale la società ha
proposto un progetto di bonifica strutturato in più fasi.
Il progetto di bonifica, autorizzato dal Comune, è oggi in fase di esecuzione.

D) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi relativi ad altri rischi giudiziari:

Edison Spa
Data di inizio /
Giurisdizione
Descrizione della lite Stato del
procedimento
Contenzioso tra Axpo Italia ed Edison - contratto somministrazione di gas naturale
23 dicembre 2013
Tribunale di Milano
L'azione promossa contro Edison Spa da Axpo Italia Spa è finalizzata a ottenere il
risarcimento dei danni derivanti dal presunto inadempimento di Edison a quanto
previsto dal contratto di somministrazione di gas naturale in essere tra le parti,
sottoscritto in data 26 ottobre 2012. In particolare, Axpo Italia richiede il risarcimento
dei presunti danni derivanti dall'asserita mancata fornitura di volumi di gas pattuiti.
Edison si è costituita in giudizio, contestando recisamente l'inadempimento e
promuovendo domanda riconvenzionale per inadempimento della stessa Axpo Italia
al contratto.
La sentenza di
primo grado è
attesa entro il 2018.

* * * * *

Passività potenziali legate a vicende giudiziarie

Normativa in materia ambientale Oltre alle passività probabili per rischi ambientali già coperte da fondi e precedentemente descritte, si segnala come negli anni recenti si è assistito a un'espansione ed evoluzione della normativa in materia ambientale (da ultimo con il D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 "Norme in materia ambientale" e successive modifiche e integrazioni) e, per quanto qui interessa, più specificamente in tema di responsabilità per danni all'ambiente. In particolare, la circolazione e l'applicazione in vari ordinamenti del principio di internalizzazione dei costi ambientali (meglio noto con la locuzione "chi inquina paga") hanno provocato l'introduzione di nuove ipotesi di responsabilità da inquinamento di tipo oggettivo (che prescinde dall'elemento soggettivo della colpa) e indiretto (dipendente da fatto altrui), rispetto alle quali pare assumere rilevanza anche un fatto precedente che faccia superare i limiti di accettabilità della contaminazione stabiliti nel presente. Pertanto, considerate le attività industriali, anche pregresse, esercite dalla Società e dal Gruppo, specie nel settore chimico, pur nel pieno rispetto della normativa allora vigente, non si può escludere che emergano, alla stregua del diritto attuale, nuove ipotesi di contaminazione, oltre a quelle che sono oggetto dei procedimenti amministrativi e giudiziari in essere.

Edison Spa

Data di inizio /
Giurisdizione
Descrizione della lite Stato del
procedimento
Montecatini Spa – Montefibre Spa – Verbania – procedimenti penali
2002- 2015 Le vertenze processuali di cui trattasi si riferiscono tutte alla presunta responsabilità Come da
Tribunale di di ex-amministratori e dirigenti della società Montefibre Spa, già parte del gruppo descrizione delle liti.
Verbania / Corte Montedison, relativamente a reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose,
d'Appello di Torino commesse in violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro,
/ Corte di determinati da esposizione ad amianto e correlati a morti o malattie di dipendenti
Cassazione occupati presso l'ex-stabilimento Montefibre di Pallanza (VB).
Edison è coinvolta esclusivamente nella sua veste di ex-controllante (fino al 1989)
di Montefibre.
Un procedimento, avviato nel 2007, ha visto l'assoluzione in primo grado degli
imputati e la riforma della sentenza in grado di appello. Contro tale decisione è stato
proposto appello e la Corte di Cassazione ha disposto il rinvio della causa alla Corte
di Appello di Torino.
Per un secondo procedimento, avviato nel 2015, il dibattimento di primo grado è
attualmente in corso.
Partecipazione di Ausimont a un cartello nel mercato dei perossidi e perborati – Risarcimento del danno
Aprile 2010 Nel mese di aprile 2010, sono stati notificati a Edison quattro atti di integrazione del Il procedimento di
Tribunale di contraddittorio da parte delle società Akzo Nobel Nv, Kemira Oyi, Arkema Sa e FMC merito continua con
Düsseldorf – Corte Foret Sa chiamate in giudizio dalla società Cartel Damage Claims Hydrogen lo scambio di
di Giustizia Peroxide Sa – una società di diritto belga specializzata in class actions – davanti al memorie tra le parti
dell'Unione Tribunale di Düsseldorf per il risarcimento del presunto danno concorrenziale dopo che il giudice
Europea causato
dai
partecipanti
al
cartello
nel
settore
della
produzione
e
ha deciso di

45

commercializzazione dei perossidi e perborati sanzionato dalla Commissione trattenere la causa
Europea nel 2006. Edison è stata chiamata in giudizio visto il coinvolgimento di in decisione.
Ausimont nella procedura antitrust avviata dalla Commissione. Il processo è tuttora
nella sua fase preliminare. Infatti, nel 2013 il giudice competente aveva rimesso
alcune questioni pregiudiziali alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea che si è
pronunciata in data 21 maggio 2015, con la sentenza C-352/13.

* * * * *

Vertenze riportate a Bilancio a titolo informativo

Carlo Tassara Spa – causa civile in relazione al riassetto del gruppo Edison
Marzo 2015 Il 18 marzo 2015 la Carlo Tassara Spa ha notificato a EDF Sa, A2A Spa ed Edison Come da
Tribunale di Milano Spa un atto di citazione per il risarcimento dei presunti danni dalla stessa patiti a descrizione della
seguito del riassetto azionario del gruppo Edison, avvenuto nel 2012, con l'OPA lite.
totalitaria lanciata da Transalpina di Energia (100% EDF) su Edison e la
contemporanea cessione da parte di Edison a Delmi del 50% delle azioni di
Edipower.
Il procedimento civile è rivolto, in particolare, contro A2A ed EDF. Edison è evocata
in giudizio solo affinché la stessa, ove lo ritenesse opportuno, possa partecipare al
processo per tutelare i propri interessi. In tale veste, Edison non è destinataria di
alcuna domanda di danno formulata da Tassara.
La Società si è costituita comunque nel giudizio entro i termini di rito contestando le
richieste di Tassara.
Dopo la conclusione di una fase preliminare, in cui si è discusso di alcune eccezioni
formulate dalle difese delle società convenute, ora il giudizio pende in fase di merito.

* * * * *

Passività probabili legate a vertenze fiscali

Edison Spa

Data di inizio /
Ufficio
accertatore
Descrizione della lite Stato del
procedimento
Accertamenti imposte dirette esercizi 1995 – 1997 (Incorporata Edison Spa)
Accertamenti A seguito delle sentenze della Corte di Cassazione, emesse nel corso del 2016, le Controversie
notificati nel 2001 e controversie sono state riassunte avanti la Commissione Tributaria Regionale. A fine riassunte avanti la
2002 dall'Agenzia gennaio 2018 sono state depositate le sentenze della Commissione Regionale che Commissione
delle Entrate di ha solo parzialmente accolto le richieste della Società. È in corso di valutazione la Tributaria
Milano (ex Uff. presenza di profili censurabili per un ulteriore ricorso in Cassazione Regionale.
Imposte Dirette di A fronte degli oneri che potrebbero derivare dai contenziosi è stato appostato negli
Milano) anni un fondo rischi.
Accertamenti imposte dirette esercizi 1991 e 1992 (Ex Calcestruzzi Spa)
Accertamenti Le controversie, relative agli esercizi 1991 e 1992, hanno per oggetto il trattamento La controversia è
notificati nel 1997- fiscale di operazioni di usufrutto di azioni effettuate dalla Calcestruzzi Spa. pendente avanti la
1998 dall'ex Ufficio Dal 2012 pende nuovo ricorso avanti la Corte di Cassazione per il riesame delle Suprema Corte in
Imposte Dirette di sentenze della Commissione Regionale. La Società ha provveduto, in pendenza di attesa di
Ravenna giudizio, al pagamento di maggiori imposte, sanzioni e interessi come da sentenze trattazione.
emesse. Il fondo oggi esistente è relativo ai possibili oneri derivanti da recuperi
minori ad oggi annullati.
Accertamenti IRES ed IRAP – esercizi 2005-2009
Accertamenti A seguito di verifica generale della Guardia di Finanza del 2011 per gli anni Accertamenti
notificati negli anni d'imposta dal 2005 al 2009, la Società ha ricevuto avvisi di accertamento ai fini IRES pendenti avanti la
2011 – 2014 dalla ed IRAP per gli esercizi 2005-2008, annullati nel corso del contenzioso in via di Corte di
Agenzia delle autotutela, per la parte relativa ai costi black list. Ad oggi risultano pendenti in Cassazione e la
Entrate - Direzione Cassazione i contenziosi per imposte dirette relativi agli anni 2005-2007.
Commissione
Regionale della L'accertamento per l'annualità 2008 è stato definito nel corso del 2017, parte in sede Tributaria
Lombardia di conciliazione e parte per definizione delle liti pendenti. Regionale.
È pendente avanti la Corte di Cassazione il contenzioso per IVA anno 2006 per il
quale si è proceduto, in pendenza di giudizio, al pagamento.
Il fondo rischi esistente copre eventuali oneri derivanti dai contenziosi ancora
pendenti.
Contenziosi ICI e IMU, nonché per Rendite Catastali per centrali idro e termo
Rettifiche di La Società ha in essere alcuni contenziosi sia con l'Agenzia delle Entrate – Territorio Accertamenti
rettifica delle in relazione a rettifiche delle rendite catastali attribuite a centrali idro e termo sia con pendenti in vari
rendite catastali da alcuni Comuni per le imposte locali dovute (ICI/IMU) sempre in relazione a centrali. gradi di giudizio
parte dall'Agenzia La Società, ove possibile, ha definito con conciliazione le controversie pendenti o avanti le Corti di
delle Entrate - potenziali. merito e di
Territorio legittimità.
Contenziosi ICI su piattaforme a mare per estrazione idrocarburi
Vari
accertamenti
Edison Spa è parte in contenziosi per imposte locali pendenti con alcuni comuni Accertamenti
per ICI e IMU con situati nei litorali antistanti le piattaforme di estrazione di idrocarburi situate nel Mare pendenti in vari
vari Comuni emessi Adriatico o nel Canale di Sicilia. gradi di giudizio
dal 2005 ad oggi Nel corso del 2016 la Corte di Cassazione per alcune controversie (relative ad ENI avanti le Corti di
ed Edison), contrariamente all'orientamento prevalente delle Corti di merito, ha merito e di
deciso per l'assoggettabilità alle imposte locali delle piattaforme offshore entro le legittimità.
acque territoriali, a prescindere dalla loro accatastabilità e comunque sulla base dei
valori contabili.
Nel giugno 2016, il Ministero delle Finanze si è formalmente pronunciato sulla
mancanza di legittimità dell'assoggettamento alle imposte locali delle piattaforme
offshore, evidenziando la necessità di un duplice intervento normativo, per definire
la competenza territoriale e i criteri di accatastabilità così come per modificare in
maniera estensiva la disciplina IMU. Il Ministero ha inoltre precisato che comunque
dal 2016 la questione doveva intendersi risolta in virtù della cd. normativa
"imbullonati", poiché le piattaforme non potevano che essere considerate
interamente impianti produttivi funzionali allo specifico processo produttivo.
Tenuto conto della non chiara situazione normativa, anche e non solo con
riferimento alla competenza territoriale, e del non uniforme orientamento
giurisprudenziale, nel corso del 2016 la Società ha effettuato un fondo rischi con
riferimento ai contenziosi in essere.
Edison Trading Spa (ora Edison Spa) – Accertamenti IRES e IRAP esercizio 2005
Accertamenti Edison Trading, società incorporata nel corso del 2017 in Edison Spa, è parte in Pendenti avanti la
notificati nel 2010 e contenziosi pendenti avanti alla Corte di Cassazione, per imposte dirette ed IRAP Corte di
2011 dalla con riferimento all'esercizio 2005, con i quali è stata contestata essenzialmente la Cassazione.
Direzione deduzione nel non corretto esercizio di alcuni costi operativi.
Regionale della Gli esiti dei contenziosi ad oggi non sono uniformi, ancorché gli avvisi che liquidano
Lombardia – maggiori imposte IRES sono stati annullati dalle Corti di merito. In bilancio è iscritto
Agenzia delle un fondo che tiene conto degli oneri derivanti dal contenzioso.
Entrate

Altre società del Gruppo

Edison International Spa – Verifica generale dell'Agenzia delle Entrate per gli esercizi 2010-2013
Processo Verbale A seguito della verifica effettuata nel 2015 dalla Direzione Regionale delle Entrate Pendente avanti la
di Constatazione della Lombardia – Ufficio Grandi Contribuenti per gli esercizi 2010-2013 a carico Commissione
2015 da parte della della società Edison International Spa e degli accertamenti conseguentemente Tributaria
Direzione notificati (ad oggi 2010-2012), la società, in considerazione della rilevanza del Provinciale.
Regionale delle contenzioso (sia per valore che per la pluralità degli esercizi interessati), e della
Entrate della complessità tecnica del rilievo relativo al trattamento tributario del credito norvegese,
Lombardia - ha instaurato con l'Agenzia delle Entrate un confronto per valutare la possibile
Accertamenti per definizione delle vertenze per tutte le annualità rilevanti (2010-2013).
esercizi 2010 – Con riferimento all'onere eventuale stimato è stato accantonato un apposito fondo
2012 rischi.

* * * * *

Passività potenziali legate a vertenze fiscali

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Ufficio procedimento
Accertatore
Accertamenti IRPEG e IRAP esercizio 2002
Accertamenti Nel corso del 2017 la Commissione Tributaria Regionale in sede di riassunzione ha Commissione
notificati nel 2005 sostanzialmente annullato gli ultimi minori recuperi ancora in contestazione di cui Tributaria
da parte agli accertamenti ai fini IRPEG ed IRAP per l'esercizio 2002. Regionale in
dell'Agenzia delle riassunzione.
Entrate di Milano 1
Contenzioso per imposte di registro su operazioni riqualificate come cessioni di azienda relativo a centrali di Taranto
Avviso di Il contenzioso, attualmente pendente in Cassazione, è relativo alla maggiore Pendente avanti la
liquidazione imposta di registro liquidata a seguito della riqualificazione in "cessione di azienda" Suprema Corte di
notificato nel 2012 dell'operazione di conferimento di azienda (costituita da attività e passività relative Cassazione.
da parte alle centrali termoelettriche di Taranto) in Taranto Energia Srl e della successiva
dell'Agenzia delle cessione della partecipazione a ILVA Spa ai fini dell'imposta di registro.
Entrate di Rho La Società ritiene di aver operato legittimamente e nel pieno rispetto delle norme,
per ragioni non di carattere fiscale. Si ritiene che l'onere eventualmente derivante
dal contenzioso sia da valutare nell'ambito dei possibili rischi contrattuali, derivanti
dal contratto stipulato con ILVA e che trovano idonea copertura in bilancio.
Edison Trading Spa (ora Edison SpA) – Avviso di accertamento IVA anno 2010
Accertamento IVA Edison Trading (ora Edison Spa) è stata destinataria nel 2015 di un avviso di Pendente avanti la
notificato nel accertamento IVA per l'anno 2010, con il quale veniva contestata la deduzione Commissione
dicembre 2015 dell'IVA riferita ad alcune transazioni di acquisto di certificati verdi, irrogando le Tributaria
dalla Direzione relative sanzioni. Regionale.
Regionale delle La società ha proposto ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale,
Entrate della ritenendo pienamente legittimo e fondato il proprio comportamento, tenuto anche
Lombardia conto che gli acquisti dei certificati verdi contestati sono stati effettuati sulla
piattaforma del GME (Gestore Mercati Energetici) con controparte abilitata alle
transazioni dallo stesso GME. La decisione è stata favorevole in toto alla società.
L'agenzia dell'Entrate ha tuttavia proposto appello.
In considerazione del corretto e legittimo comportamento tenuto dalla società, non
si ritiene di dover appostare alcun fondo rischi.

Altre società del Gruppo

Edison Energia Spa – Accertamento IVA Doganale anni 2001-2003 (incorporata EDF Energia Italia Srl)
Avviso di La controversia è relativa alla richiesta di IVA doganale per gli anni 2001-2003
Decisione
accertamento all'importazione accertata dalla Dogana di Milano in relazione ad alcune operazioni favorevole della
notificato nel 2006 di acquisti di energia elettrica da soggetti esteri, assoggettate dalla società Commissione
da Agenzia delle (l'incorporata EDF Energia Italia) al regime del reverse charge. Tributaria
Dogane di Milano La Suprema Corte nel 2014 ha cassato con rinvio la sentenza, sfavorevole alla Regionale divenuta
società, emessa dalla Commissione Tributaria Regionale nel 2011, richiedendo che definitiva e in corso
venisse accertato se le operazioni contestate erano state assoggettate al procedura per
rimborso.
determinata una duplicazione di imposta in caso di applicazione anche dell'IVA
doganale, in violazione dei principi comunitari.
La Commissione Tributaria Regionale, in sede di riassunzione, ha riconosciuto la
duplicazione della tassazione e conseguentemente il diritto al rimborso a quanto
pagato in pendenza di giudizio. La decisione della Regionale è divenuta definitiva
ed è stata già avviata la procedura per ottenere l'effettivo rimborso di quanto dovuto.
Si ricorda comunque che l'IVA (doganale) versata in pendenza di giudizio, una volta
rimborsata, dovrà essere riversata ad EDF International, che ha sostenuto tutti gli
oneri relativi alla controversia in virtù delle garanzie contrattuali rilasciate al
momento dell'acquisizione della partecipazione.

48 * * * * *

Attività potenziali

In ambito fiscale, con riferimento ad attività potenziali il cui beneficio, ai sensi dello IAS 37, non risulta iscritto in bilancio in quanto non virtualmente certo, si segnala quanto segue:

CIP 6/92 Edison Spa – Contenzioso per imposte di registro su operazioni riqualificate come cessioni di azienda relativo a centrali
Avviso di Con avviso di liquidazione l'Agenzia delle Entrate ha ritenuto di riqualificare ai fini In attesa di udienza
liquidazione dell'imposta di registro l'operazione di conferimento di azienda (costituita dalle avanti la Suprema
notificato nel 2010 attività e passività connesse alle centrali termoelettriche CIP 6/92) in una newco e Corte di
dall'Agenzia delle della successiva cessione della partecipazione a Cofatech Spa in una mera Cassazione
Entrate di Rho operazione di cessione di azienda. La Società ha contestato la riqualificazione
effettuata avanti le Corti Tributarie ma ha provveduto al pagamento di quanto
richiesto in via provvisoria al fine di non determinare l'applicabilità delle sanzioni.
La controversia è attualmente pendente in Cassazione a seguito del ricorso proposto
dalla Società avverso la decisione sfavorevole della Commissione Tributaria
Regionale di Milano, mentre la Commissione Provinciale aveva emesso decisione
pienamente favorevole.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI DEL GRUPPO

In questo capitolo vengono sinteticamente descritte le politiche e i principi del gruppo Edison per la gestione e il controllo del rischio prezzo commodity, legato alla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche e dei titoli ambientali e degli altri rischi derivanti da strumenti finanziari (rischio tasso di cambio, rischio tasso di interesse, rischio di credito, rischio di liquidità).

In accordo con l'IFRS 7, coerentemente con quanto esposto nella Relazione sulla gestione, i paragrafi che seguono presentano informazioni sulla natura dei rischi risultanti da strumenti finanziari basate su analisi di carattere contabile o di gestione.

1. Rischio prezzo delle commodity e tasso di cambio connesso all'attività in commodity

Il gruppo Edison è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi di tutte le commodity energetiche trattate (energia elettrica, gas naturale, prodotti petroliferi, titoli ambientali) poiché questi influiscono, direttamente tramite formule di prezzo ovvero indirettamente tramite correlazioni statistiche e relazioni economiche, sui ricavi e costi delle attività di produzione, stoccaggio e compravendita. Inoltre, poiché alcuni contratti sono regolati in valute diverse dall'euro e/o contengono il cambio con altre valute all'interno delle formule di indicizzazione del prezzo, il Gruppo è anche esposto al rischio cambio.

Le attività di gestione e controllo di tali rischi sono disciplinati dalle Energy Risk Policy, che prevedono l'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto.

Dal punto di vista organizzativo, il modello di governance adottato dal Gruppo prevede la separazione delle funzioni di controllo e gestione del rischio in oggetto dall'operatività in derivati.

Dal punto di vista operativo, sull'intero portafoglio di asset e contratti del Gruppo (cd. Portafoglio Industriale), con l'esclusione di quelli relativi all'attività di trading commentati in seguito (cd. Portafogli di Trading), viene calcolata l'esposizione netta, cioè l'esposizione che residua dopo aver sfruttato le possibilità di integrazione verticale e orizzontale delle diverse filiere di business. Sulla base dell'esposizione netta viene calcolato un livello complessivo di Capitale Economico di rischio associato (espresso in milioni di euro), misurato tramite il Profit at Risk (PaR3), con intervallo di confidenza pari al 97,5% e orizzonte temporale annuale.

Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il limite massimo di Capitale Economico, in concomitanza con l'approvazione del budget annuale. Mensilmente, il Comitato Rischi, presieduto dal Vertice Aziendale, verifica l'esposizione netta del Gruppo e, nel caso in cui il Profit at Risk superi il limite stabilito, definisce adeguate politiche di Hedging Strategico a copertura del rischio attraverso l'utilizzo di idonei strumenti derivati. Tale attività viene svolta in coerenza con la politica del Gruppo orientata a minimizzare il ricorso ai mercati finanziari per coperture, mediante la valorizzazione dell'integrazione verticale e orizzontale delle varie filiere di business e l'omogeneizzazione delle formule e indicizzazioni tra le fonti e gli impieghi fisici. Inoltre, la gradualità dell'Hedging Strategico assicura la minimizzazione del rischio di esecuzione, legato alla concentrazione di tutte le coperture in una fase di mercato sfavorevole, del rischio volume, legato alla variabilità del sottostante da coprire in funzione delle migliori previsioni di volume, e del rischio operativo, legato a errori d'implementazione.

Il gruppo Edison attiva anche, previo parere positivo della Direzione Risk Office che ne valuta la coerenza con gli obiettivi di risk management di Gruppo e con l'esposizione netta complessiva di Gruppo, altre forme di coperture, definite di Hedging Operativo, sulla base delle richieste originate dalle singole Business Unit con la finalità di bloccare il margine relativo ad una singola transazione o ad un insieme limitato di transazioni tra loro correlate.

Gli strumenti derivati utilizzati al 31 dicembre 2017 sono valutati a fair value rispetto alla curva forward di mercato rilevata alla data di bilancio, qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano quotazioni di prezzo forward ufficiali e liquide. Nel caso in cui il mercato non presenti quotazioni forward, vengono utilizzate curve di prezzo previsionali basate su modelli di simulazione sviluppati internamente al gruppo Edison.

Il mercato forward dell'energia elettrica in Italia non soddisfa ancora i requisiti previsti dagli IFRS per essere qualificato come un mercato attivo. Infatti, sia i mercati Over The Counter (OTC) gestiti da società di brokeraggio (es. TFS), sia i

3 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine atteso in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza.

mercati gestiti da Borsa Italiana (IDEX) e dal Gestore dei Mercati Energetici (MTE) sono caratterizzati da un insufficiente grado di liquidità in particolare per i prodotti peak e off-peak, nonché più in generale per scadenze superiori all'anno.

Le informazioni sui prezzi di mercato fornite da tali mercati sono quindi considerate quale input del modello di valutazione interno utilizzato per valorizzare il fair value dei suddetti prodotti.

Per i contratti derivati di copertura del Portafoglio Industriale, in parte qualificati come tali ai sensi dello IAS 39 (Cash Flow Hedge o Fair Value Hedge) e in parte secondo una prospettiva di Economic Hedge, viene effettuata una simulazione ai fini di misurare il potenziale impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sul fair value dei derivati in essere, ai sensi dell'IFRS 7. La simulazione è svolta con riferimento all'arco temporale della vita residua dei contratti derivati in essere, il cui termine massimo è a oggi il 2020. Per i contratti derivati in essere al 31 dicembre 2017 la metodologia prevede l'utilizzo dei prezzi forward delle commodity e dei tassi di cambio, rilevati alla data di bilancio, e delle relative volatilità e correlazioni.

Ottenuta, in questo modo, una distribuzione di probabilità delle variazioni di fair value, è possibile estrapolare il massimo scostamento negativo atteso sul fair value dei contratti derivati in essere, nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile, per un dato livello di probabilità, fissato convenzionalmente al 97,5%.

La tabella che segue mostra, in base alla metodologia illustrata, il massimo scostamento negativo atteso di fair value, rispetto a quello determinato al 31 dicembre 2017, dei contratti derivati di copertura in essere, con una probabilità del 97,5% e un orizzonte temporale di un anno.

Value at Risk (VaR) (*) (in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Massimo scostamento negativo atteso sul fair value 497 642

(*) Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value del portafoglio in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza.

La diminuzione di VaR rispetto al livello misurato al 31 dicembre 2016 è attribuibile essenzialmente ad una riduzione dei volumi legati alle coperture dei prezzi delle commodity.

Considerando per i derivati qualificati come di Fair Value Hedge anche la variazione del fair value dei contratti oggetto di copertura, il sopraindicato valore di massimo scostamento negativo atteso si riduce da 497 milioni di euro a 320 milioni di euro. Di tale valore:

  • circa 53 milioni di euro sono imputabili a derivati qualificati come di Economic Hedge e alla parte inefficace dei derivati qualificati come di Cash Flow Hedge e Fair Value Hedge; tale potenziale variazione sarebbe quindi rilevata a conto economico;
  • circa 267 milioni di euro sono imputabili alla parte efficace di derivati di copertura qualificati come di Cash Flow Hedge e sarebbero rilevati a stato patrimoniale con iscrizione nell'apposita riserva di patrimonio netto.

L'attività di hedging effettuata nel corso dell'esercizio ha permesso di rispettare gli obiettivi di risk management di Gruppo; il profilo di rischio prezzo commodity del Portafoglio Industriale all'interno del limite di Capitale Economico approvato in termini di assorbimento di capitale economico è il seguente:

Portafoglio Industriale Esercizio 2017 Esercizio 2016
Assorbimento di Capitale Economico senza derivati con derivati senza derivati con derivati
Assorbimento medio del limite approvato di Capitale Economico 68% 40% 86% 34%
Assorbimento massimo 105% - Gen. '17 83% - Gen. '17 264% - Gen. '16 87% - Gen. '16

All'interno delle attività caratteristiche del gruppo Edison sono state approvate anche attività di trading fisico e finanziario su commodity; tali attività sono consentite nel rispetto delle apposite procedure e devono essere segregate ex ante in appositi Portafogli di Trading, separati rispetto al Portafoglio Industriale. I Portafogli di Trading sono monitorati tramite stringenti limiti di rischio il cui rispetto viene verificato da una struttura organizzativa indipendente da chi esegue

le operazioni.
Value at Risk (VaR) (*) 31.12.2017 31.12.2016
Limite VaR giornaliero (**) 1,5 milioni di euro 2,3 milioni di euro
Limite di Stop Loss 8 milioni di euro 12 milioni di euro
Limite di VaR utilizzato a fine periodo 2% 11%
Limite di VaR utilizzato mediamente nel periodo 6% 14%

(*) Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value del portafoglio in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con

un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza.

(**) Con un livello di probabilità del 95%.

In analogia a quanto avviene per il Portafoglio Industriale, anche al complesso dei Portafogli di Trading è allocato un Capitale Economico, che rappresenta il capitale di rischio totale a supporto dei rischi di mercato per le attività di trading. In questo caso, il limite di Capitale Economico tiene conto del capitale di rischio associato al VaR dei portafogli e del capitale di rischio stimato tramite stress test per eventuali posizioni non liquide.

Portafogli di Trading
Assorbimento di Capitale Economico Esercizio 2017 Esercizio 2016
Limite di Capitale Economico 24 milioni di euro 35,7 milioni di euro
Utilizzo a fine periodo 2% 14%
Utilizzo medio nel periodo 8% 16%

I valori di limiti di VaR e Capitale Economico risultano in calo rispetto all'anno precedente, soprattutto per l'effetto di minori volumi negoziati nel corso del 2017.

Si segnala che il 4 agosto è stato sottoscritto un accordo di cooperazione tra Edison Trading Spa, società controllata al 100% da Edison Spa (ora in essa fusa), e la società EDF Trading, controllata al 100% da EDF Sa, riguardante le attività di proprietary trading; per maggiori informazioni si rimanda a quanto commentato al paragrafo "Operazioni non ricorrenti" nel capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento".

2. Rischio di tasso di cambio

Il rischio di tasso di cambio deriva dalle attività del gruppo Edison parzialmente condotte in valute diverse dall'euro o legate alle variazioni di tasso di cambio attraverso componenti contrattuali indicizzate a una valuta estera. Ricavi e costi denominati in valuta possono essere influenzati dalle fluttuazioni del tasso di cambio con impatto sui margini commerciali (rischio economico), così come i debiti e i crediti commerciali e finanziari denominati in valuta possono essere impattati dai tassi di conversione utilizzati, con effetto sul risultato economico (rischio transattivo). Infine, le fluttuazioni dei tassi di cambio si riflettono anche sui risultati consolidati e sul patrimonio netto attribuibile ai soci della capogruppo, poiché i bilanci di alcune società partecipate sono redatti in valuta diversa dall'euro e successivamente convertiti in euro (rischio traslativo).

Gli obiettivi di gestione del rischio tasso di cambio sono delineati all'interno di specifiche Policy di Rischio Cambio. L'esposizione al rischio cambio economico e transattivo, legato all'attività in commodity, è gestita in accordo a limiti e strategie specifiche (al riguardo si veda il paragrafo precedente).

3. Rischio di tasso d'interesse

Il gruppo Edison, esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse (principalmente Euribor) per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento, valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e la gestisce principalmente attraverso la negoziazione dei finanziamenti.

Indebitamento Finanziario Lordo 31.12.2017 31.12.2016
Composizione tasso fisso e tasso variabile: senza con % con senza con % con
(in milioni di euro) derivati derivati derivati derivati derivati derivati
- a tasso fisso (incluso strutture con CAP) 40 40 10% 611 11 1%
- a tasso variabile 342 342 90% 679 1.279 99%
Totale indebitamento finanziario lordo (*) 382 382 100% 1.290 1.290 100%

(*) Per la composizione dell'indebitamento finanziario lordo si veda il successivo paragrafo "Rischio di liquidità".

Il 10 novembre 2017, a fronte del rimborso del prestito obbligazionario di 600 milioni di euro a tasso fisso, è terminata la copertura (Interest Rate Swap, parametrati al tasso Euribor a 6 mesi) che convertiva a tasso variabile la cedola a tasso fisso. Il gruppo Edison ha beneficiato del minor costo del tasso variabile rispetto al costo del tasso fisso, con un significativo risparmio negli oneri finanziari.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis che illustra gli effetti determinati sul conto economico da un'ipotetica traslazione delle curve di +50 o di -50 basis point rispetto ai tassi effettivamente applicati nel 2017, confrontata con i corrispondenti dati comparativi del 2016.

Sensitivity analysis Esercizio 2017 Esercizio 2016
(in milioni di euro) effetto sugli oneri finanziari (C.E.) effetto sugli oneri finanziari (C.E.)
+50 bps base -50 bps +50 bps base -50 bps
Gruppo Edison 10 9 9 21 16 13

4. Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del gruppo Edison a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali che finanziarie.

Al fine di controllare tale rischio il Gruppo ha consolidato procedure e azioni per la valutazione del credit standing della clientela e ha ottimizzato le strategie di recupero specifiche per i diversi segmenti di clientela.

Il gruppo Edison ha in corso operazioni di smobilizzo di crediti commerciali "pro-soluto" su base revolving mensile e tramite il trasferimento su base "pro-soluto" del rischio credito. Nel 2017 tali operazioni sono state effettuate per un valore complessivo di 4.136 milioni di euro (4.729 milioni di euro nel 2016). Tali crediti al 31 dicembre 2017 sono ancora assoggettati ad un rischio di recourse per un valore inferiore al milione di euro.

Nella scelta delle controparti per la gestione di risorse finanziarie temporaneamente in eccesso e nella stipula di contratti di copertura finanziaria (strumenti derivati) il Gruppo ricorre solo a interlocutori di elevato standing creditizio. Al riguardo si segnala che al 31 dicembre 2017 non si evidenziano significative esposizioni a rischi connessi a un eventuale deterioramento del quadro finanziario complessivo né livelli significativi di concentrazione in capo a singole controparti non istituzionali. Di seguito si riporta un quadro di sintesi dei crediti commerciali lordi, del relativo fondo svalutazione e delle garanzie in portafoglio a fronte degli stessi.

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016 (*)
Crediti commerciali lordi 1.867 2.128
Fondo svalutazione crediti commerciali (-) (211) (251)
Crediti commerciali 1.656 1.877
Garanzie in portafoglio (**) 326 457
Crediti scaduti entro 6 mesi 126 156
Crediti scaduti da 6 a 12 mesi 89 93
Crediti scaduti oltre i 12 mesi 229 404

(*) I valori del 2016 sono stati riclassificati a seguito della nuova rappresentazione dei crediti e debiti verso contitolari in ricerche idrocarburi.

(**) Di cui a copertura di crediti in essere al 31 dicembre 2017 per 60 milioni di euro.

Per quanto riguarda i crediti scaduti si segnalano:

  • con riferimento al mercato italiano, riduzioni grazie all'impatto delle dinamiche dei prezzi e volumi, agli effetti delle operazioni di cessione del credito realizzate nell'esercizio e alla contrazione dei crediti scaduti a valle della gestione posta in essere dal Gruppo;
  • con riferimento alle attività estere, rilevanti incassi registrati nell'anno in Egitto che hanno consentito di ridurre i crediti scaduti verso Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC) a 184 milioni di euro rispetto ai 307 milioni di euro del 31 dicembre 2016.

Il dimensionamento del fondo svalutazione crediti commerciali è determinato in via prudenziale in funzione dei diversi status creditizi sottostanti, ovvero – in particolare per il credito verso la clientela retail – tenuto conto dell'anzianità relativa dell'impagato.

5. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. La tabella che segue, rappresentativa del worst case scenario, fornisce una valutazione prudenziale delle passività, infatti:

  • sono inclusi, oltre alla quota capitale e ai ratei maturati, anche tutti gli interessi futuri stimati per l'intera durata del debito sottostante nonché l'effetto dei contratti derivati sui tassi di interesse (si ricorda che nel 2017 sono terminati gli Interest Rate Swap associati al Prestito Obbligazionario di Edison Spa rimborsato a novembre);
  • non sono prese in considerazione le attività (siano esse la liquidità, i crediti commerciali, ecc.);
  • i finanziamenti sono fatti scadere a vista, se si tratta di linee a revoca, e in caso contrario sulla base della prima scadenza in cui possono essere chiesti a rimborso.

Pertanto le passività complessive così calcolate sono maggiori rispetto al dato dell'indebitamento finanziario lordo utilizzato per definire l'indebitamento finanziario netto di Gruppo.

31.12.2017 31.12.2016 (*)
Worst case scenario oltre 3 mesi oltre 3 mesi
(in milioni di euro) da 1 a 3 e fino a 1 oltre 1 anno da 1 a 3 e fino a 1 oltre 1 anno
mesi anno mesi anno
Obbligazioni - 4 - - 623 -
Debiti e altre passività finanziarie 23 30 233 312 7 227
Debiti verso fornitori (*) 1.639 57 - 1.652 43 -
Totale 1.662 91 233 1.964 673 227
Garanzie personali prestate a terzi (**) 603 335 280 815 177 440

(*) I valori del 2016 sono stati riclassificati a seguito della nuova rappresentazione dei crediti e debiti verso contitolari in ricerche idrocarburi. (**) Tali garanzie, essenzialmente di natura commerciale collegate all'attività caratteristica, sono state indicate in base alla residua

scadenza contrattuale. Per un'analisi di dettaglio di tali garanzie si rimanda al capitolo "Impegni, rischi e attività potenziali".

L'indebitamento finanziario in scadenza entro l'anno, pari a 57 milioni di euro (942 milioni di euro al 31 dicembre 2016), è rappresentato dalle quote capitali ed interessi in scadenza dei finanziamenti a lungo termine nonché dal prestito obbligazionario zero-coupon riconducibile alla società Frendy Energy della quale Edison ha acquisito il controllo nell'ottobre 2017.

Nel 2017 Edison, grazie alla cassa generata dall'attività caratteristica e dalle dismissioni, ha rimborsato il Prestito Obbligazionario (nominale di 600 milioni di euro con scadenza 10 novembre 2017) e la linea di credito con EDF Sa giunta a scadenza in aprile 2017 (150 milioni di euro) senza far ricorso a forme di finanziamento aggiuntive.

A garantire la flessibilità finanziaria e ad assicurare la copertura dei fabbisogni di cassa per i prossimi mesi, oltre all'affidamento (199 milioni di euro) sul conto corrente di tesoreria con EDF SA, concorrono due linee di credito revolving di durata biennale sottoscritte nell'esercizio e interamente disponibili al 31 dicembre 2017:

  • con EDF SA per un valore nominale di 600 milioni di euro, a sostituzione della sopramenzionata linea giunta a scadenza; e, in subordine,
  • con un pool di banche su base Club Deal per un valore nominale di 300 milioni di euro, a sostituzione di un'analoga linea (nominale di 500 milioni di euro) scaduta in novembre 2016.

Si sottolinea che al 31 dicembre 2017 il gruppo Edison, oltre alle suddette linee revolving interamente disponibili per complessivi 900 milioni di euro, presenta disponibilità liquide per 260 milioni di euro di cui 140 milioni di euro sul conto corrente di tesoreria con EDF Sa.

Il debito finanziario che scade oltre l'anno (233 milioni di euro) è in linea con l'esercizio precedente (227 milioni di euro) e comprende principalmente quote capitali e interessi afferenti prestiti a lungo termine, quasi tutti su fondi della Banca Europea degli Investimenti (BEI) intermediati o diretti. Più in dettaglio, concorrono:

  • 25 milioni di euro relativi alla prima tranche di utilizzo di una nuova linea di credito di 150 milioni di euro che la BEI ha concesso a Edison. Tale linea, sottoscritta in novembre 2017 e utilizzabile in tranche con scadenze fino a 15 anni, è destinata a finanziare la realizzazione di progetti eolici (165 MW di capacità) attraverso la società E2i Energie Speciali;
  • la parte non corrente (5 milioni di euro) del finanziamento concesso da Intesa Sanpaolo (su fondi BEI) a Edison Spa per originari 120 milioni di euro, soggetto a piano di ammortamento, con scadenza 15 giugno 2019;
  • gli utilizzi per 113 milioni di euro della linea diretta a medio-lungo termine della BEI destinata al finanziamento dei progetti di stoccaggio;
  • il ricorso per 70 milioni di euro alla linea concessa da EDF Sa su fondi BEI (di complessivi 200 milioni di euro e durata decennale) per il finanziamento di alcuni progetti di investimento Exploration & Production in Italia.

Nella tabella che segue è fornita la suddivisione per scadenza dell'indebitamento finanziario lordo alla data di bilancio. Si precisa che tali valori non sono esattamente rappresentativi dell'esposizione al rischio di liquidità in quanto non esprimono flussi di cassa nominali attesi bensì valutazioni a costo ammortizzato o a fair value.

(in milioni di euro) 31.12.2018 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2021 31.12.2022 Oltre 5 anni Totale
Obbligazioni 4 - - - - - 4
Debiti e altre passività finanziarie:
- debiti bancari 56 17 13 13 14 87 200
- debiti verso altri finanziatori 101 11 11 12 12 31 178
Indebitamento finanziario lordo 161 28 24 25 26 118 382

6. Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio in esame attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, di cui le società del Gruppo sono parti, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità (si veda anche il paragrafo precedente "Rischio di liquidità").

Il Gruppo ha in essere contratti di finanziamento non sindacati per complessivi 847 milioni di euro, di cui 600 milioni di euro non utilizzati al 31 dicembre 2017 e finanziamenti su base Club Deal per 300 milioni di euro, anch'essi interamente disponibili.

I contratti di finanziamento, così come il programma di emissioni obbligazionarie (EMTN) che regolava il prestito obbligazionario, peraltro scaduto e regolarmente rimborsato a novembre 2017, in linea con la prassi internazionale per operazioni analoghe, prevedono in generale il diritto del finanziatore/dell'obbligazionista di chiedere il rimborso del proprio credito risolvendo anticipatamente il rapporto con il debitore in tutti i casi in cui quest'ultimo sia dichiarato insolvente e/o sia oggetto di procedure concorsuali (quali l'amministrazione controllata o il concordato preventivo), oppure abbia avviato una procedura di liquidazione o un'altra procedura con simili effetti.

In particolare, i contratti di finanziamento, come avviene normalmente sul mercato, contengono una serie di clausole tipiche la cui violazione comporta il sorgere in capo all'emittente dell'obbligo di immediato rimborso delle obbligazioni emesse. Tra queste, le principali: (i) clausole di negative pledge, per effetto delle quali la società finanziata si impegna a non costituire garanzie reali sui beni del gruppo Edison a favore di nuovi finanziatori, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default/cross acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato del debito al verificarsi di gravi inadempienze che trovano ragione o titolo in altri contratti di finanziamento, avuto riguardo a una parte cospicua del debito complessivo delle società del gruppo Edison; (iii) clausole che obbligano Edison a riservare ai finanziatori un trattamento analogo a quello spettante agli altri creditori non garantiti (pari passu).

Non è prevista nei contratti di finanziamento alcuna clausola che determini ipso facto la risoluzione anticipata del prestito come effetto del declassamento (o del venir meno) del rating creditizio che le società di rating assegnano ad Edison Spa. Inoltre, Edison Spa non è sottoposta, in alcuna linea di credito, al rispetto di particolari rapporti di bilancio che limitino l'indebitamento in funzione dei risultati economici (financial covenant).

Si ricorda che le linee a medio-lungo termine della Banca Europea degli Investimenti (BEI) oltre alle clausole usuali nei finanziamenti diretti a lungo termine, prevedono anche limitazioni, tipiche dei finanziamenti di scopo alle imprese industriali, nell'utilizzo dei fondi e nella gestione dei progetti finanziati.

Oltre a quanto sopraesposto si segnala infine che alcuni finanziamenti, di importo contenuto, in capo ad alcune società del Gruppo, contemplano obblighi di rispetto e/o mantenimento di certi indici finanziari: questi si sostanziano tipicamente nell'obbligo di mantenere l'indebitamento finanziario, in sé o in rapporto al margine operativo lordo, al di sotto di un certo livello massimo, e/o ad assicurare che il patrimonio netto, in sé o in relazione all'indebitamento finanziario, non scenda sotto un predeterminato valore minimo.

Allo stato attuale, il Gruppo non è a conoscenza dell'esistenza di alcuna situazione di default o mancato rispetto dei covenant.

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Operazioni a termine e strumenti derivati

Il gruppo Edison svolge un'Attività di trading proprietario fisico e finanziario su commodity energetiche, attività disciplinata da apposite Energy Risk Policy. Per tale attività sono state definite la struttura di controllo dei rischi associati e le linee guida con procedure specifiche; questa attività è considerata dal Gruppo attività caratteristica e i risultati che ne derivano sono iscritti a conto economico nel risultato operativo. Si ricorda che il Gruppo, ove possibile, applica l'hedge accounting, verificandone la rispondenza ai requisiti di compliance con il principio IAS 39.

Le operazioni a termine e gli strumenti derivati sono così classificabili:

  • 1) strumenti derivati definibili di copertura ai sensi dello IAS 39: in tale fattispecie sono incluse sia le operazioni poste in essere a copertura dell'oscillazione di flussi finanziari (Cash Flow Hedge - CFH) sia quelle a copertura del fair value dell'elemento coperto (Fair Value Hedge - FVH);
  • 2) operazioni a termine e strumenti derivati non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, si dividono fra:
  • a. gestione del rischio su tassi d'interesse e di cambio e su commodity energetiche: per tutti gli strumenti derivati rispondenti ai requisiti di compliance con le politiche aziendali di gestione del rischio, il risultato maturato e il valore prospettico sono stati ricompresi nel risultato operativo se relativi all'attività inerente il Portafoglio Industriale, tra i proventi e oneri finanziari se relativi a operazioni di natura finanziaria;
  • b. Portafogli di Trading: come indicato in precedenza includono contratti sia fisici che finanziari su commodity energetiche; per queste operazioni sia il risultato maturato sia il valore prospettico sono iscritti nel margine operativo lordo.

Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 13

La classificazione degli strumenti finanziari al fair value prevista dall'IFRS 13, determinata in base alla qualità delle fonti degli input utilizzati nella valutazione, comporta la seguente gerarchia:

  • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati (unadjusted) in mercati attivi per identici asset o liability. Rientrano in questa categoria gli strumenti con cui il gruppo Edison opera direttamente in mercati attivi (es. future);
  • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "Livello 1" ma che sono osservabili direttamente o indirettamente (es. forward o swap riferiti a mercati future);
  • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili (unobservable input). Al momento, analogamente al 31 dicembre 2016, risulta presente una categoria di strumenti che rientra in questo livello.

Si precisa che la valutazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità ancorché Edison utilizzi, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

Strumenti in essere al 31 dicembre 2017

Nelle tabelle sottostanti sono illustrate le seguenti informazioni:

  • la gerarchia del fair value applicata;
  • l'outstanding dei contratti derivati in essere, analizzato per scadenza;
  • il valore di stato patrimoniale di tali contratti, rappresentato dal loro fair value;

A) Gestione del rischio su tassi di interesse e su tassi di cambio

(***) scadenza entro 1
anno
scadenza entro 1
anno
Da
Da
-
-
scadenza tra 2 e
5 anni
-
-
scadenza tra 2 e
5 anni
anni scadenza oltre 5
anni
-
-
scadenza oltre 5
Totale
Totale
-
-
-
-
Totale
Totale
600
600
15
15
ricevere
pagare
Da
ricevere
Da
pagare
Da
ricevere
Da
pagare
Da
ricevere
Da
pagare
Da
ricevere
Da
pagare
(4
5
)
5
3
- - 926 (99) (45) 1.136 (211) 5
3
- - - - - - - - - -
4
8
- - - - - - (20) - - 4
8
2
2
7
1
5 - - - 129 - (11) 382 (28) 2
2
- - - - - - - - - -
(*) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale scomposizione dei contratti complessi. 742
8
13
(19)
-
-
-
-
-
-
-
184
8
(80) - - (2
0
)
(11)
- (19
)
242
(8
0
)
1.0
5
5
(9
9
)
(7
6
) 1.5
18
(2
3
9
)

(**) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nello stato patrimoniale a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(***) Per le definizioni si veda il paragrafo precedente "Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 13".

B) Gestione del rischio su commodity

Gerarchia
del Fair
Value (***)
Valore Nozionale (*) Valo
re di
stato
patrimo
niale
al 31.12.17 (


)
Valore
Nozionale al
31.12.16 (*)
Valore di
stato
patrimoniale
al 31.12.16 (**)
Unità di misura Scadenza
entro un anno
Scadenza entro
due anni
Scadenza
oltre due anni
Totale (in milioni di
euro)
Totale (in milioni di
euro)
Gestio
ne del rischio
prezzo
di
pro
do
tti energetici
A
. a co
pertura di flussi di cassa
( C
ash F
lo
w H
edge ) ai sensi dello
IA
S 39 di cui:
180 (22)
- Elettricità 3 TWh (0,07) - - (0,07) - 4,00 (3)
- Gas naturale 2 M
ilioni di Therm
(293,01) (59,19) - (352,20) (32) (1.104,00) (24)
- Gas liquido, petrolio 2 Barili 15.716.025 4.067.625 - 19.783.650 193 21.768.881 3
- CO2 2 M
ilioni di tonn.
5,82 2,07 - 7,89 19 7,92 2
B
. a co
pertura del fair value ( F
air
Value H
edge ) ai sensi dello
IA
S
3
9
7
3
75
- Gas 2 M
ilioni di Therm
(548,2) (635,2) (162,9) (1.346,3) 73 (951,0) 75
C
. no
n definibili di co
pertura ai
sensi dello
IA
S 39, a co
pertura del
margine:
7 88
- Elettricità 3 TWh - - - - - - -
- Gas naturale 2 M
ilioni di Therm
95,13 (165,93) - (70,80) (15) (254,91) 11
- Gas liquido, petrolio 2 Barili 1.647.700 3.318.600 - 4.966.300 23 4.876.835 77
- CO2 2 M
ilioni di tonn.
(0,78) - - (0,78) (1) (1,50) -
T
OT
A
LE
260 141

C) Portafogli di Trading

C) Portafogli di Trading
Gerarchia
del Fair
Value (***)
Valore Nozionale (*) Valo
re di
stato
patrimo
niale
al 31.12.17
(**)
Valore
Nozionale
al 31.12.16 (*)
Valore di stato
patrimoniale
al 31.12.16 (**)
Unità di misura Scadenza entro
un anno
Scadenza entro
due anni
Scadenza oltre
due anni
Totale (in milioni di
euro)
Totale (in milioni di
euro)
C
o
ntratti derivati
- 1
- Elettricità 1/2 TWh 0,23 - - 0,23 - 1,23 3
- Gas naturale 2 M
ilioni di Therm
8,45 - - 8,45 - (32,66) (1)
- CO2 1/2 M
ilioni di tonn.
- - - - - (1,71) (1)
C
o
ntratti fisici
- 4
- Elettricità 2 TWh - - - - - 0,45 3
- Gas naturale 2 M
ilioni di Therm
(9,82) - - (9,82) - (13) 1
T
OT
A
LE
- 5

(*) + per saldo acquisti, - per saldo vendite.

(**) Rappresenta il credito(+) o il debito(-) netto iscritto in stato patrimoniale a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(***) Per le definizioni si veda il paragrafo precedente "Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 13".

Effetti economici e patrimoniali delle attività in derivati e di trading dell'esercizio 2017

Effetti economici

(in milioni di euro) Realizzati Variazione di
Fair Value
dell'esercizio
Valori iscritti a
Conto
Economico al
31.12.2017
Valori iscritti a
Conto
Economico al
31.12.2016
(A) (B) (A+B)
Risultato da gestione rischio prezzo e cambio su commodity di cui:
Totale definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) (33) 2 (31) (114)
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici (38) 6 (32) (147)
Gestione del rischio cambio su commodity 5 (4) 1 3
3
Totale definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) (***) 5
8
(8) 5
0
5
5
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici 5
3
(1) 5
2
7
2
Gestione del rischio cambio su commodity 5 (71) (66) 9
7
Fair value contratti fisici - 6
4
6
4
(114)
Totale non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 8
5
(215) (130) (517)
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici 7
3
(191) (118) (569)
Gestione del rischio cambio su commodity 1
2
(24) (12) 5
2
Totale gestione rischio prezzo e cambio su commodity (A) 110 (221) (111) (576)
Margine attività di trading di cui: 0
Margine attività di trading fisico (**) (5) (4)
0
(9)
0
9
Margine attività di trading finanziario 1
2
(1) 1
1
(6)
Totale margine attività di trading (B) 7 (5) 2 3
TOTALE ISCRITTO NEL RISULTATO OPERATIVO (A+B) 117 (226) (109) (573)
Risultato da gestione del rischio su tassi di interesse
Definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) 1
5
(15) - 1
Non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 - - - -
Totale gestione del rischio su tassi di interesse (C) 1
5
(15) - 1
Risultato da gestione del rischio su tassi di cambio:
Definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (8) - (8) 2
0
Non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (2) - (2) 4
Totale del rischio su tassi di cambio (D) (10) - (10) 2
4
TOTALE ISCRITTO NEI PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI
(C+D)
5 (15) (10) 2
5

(*) Comprende la parte inefficace

(**) Comprende anche l'adeguamento a fair value del magazzino di trading, il cui valore al 31 dicembre 2017 è immateriale.

(***) Relativi alle relazioni di copertura poste in essere prospetticamente a partire dall'1 gennaio 2016.

Fair value iscritto a stato patrimoniale e classificazione ai sensi dell'IFRS 13:

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Iscritto tra: Crediti Debiti Netto Crediti Debiti Netto
- Attività / Debiti finanziari correnti - - - 15 - 15
- Altre attività / passività (non correnti) 144 (65) 79 201 (74) 127
- Crediti / Debiti diversi (correnti) 316 (260) 56 758 (730) 28
Fair Value iscritto nelle attività e passività (a) 460 (325) 135 974 (804) 170
di cui di (a) riferito a:
- gestione rischio tassi di interesse - - - 15 - 15
- gestione rischio tassi di cambio 2 (78) (76) 135 (12) 123
- gestione rischio su commodity 414 (154) 260 496 (355) 141
- portafogli di trading (fisico e finanziario) 10 (10) 0 290 (285) 5
- Fair value su contratti fisici 34 (83) (49) 38 (152) (114)
di cui gerarchia del Fair value :
- Livello 1 20 (1) 19 70 (72) (2)
- Livello 2 440 (324) 116 904 (729) 175
- Livello 3 (*) - - - - (3) (3)
Compensazioni potenziali IFRS 7 (b) (91) 91 (458) 458
Fair Value netto potenziale (a+b) 369 (234) 135 516 (346) 170

(*) Il fair value classificato nel livello 3 è di importo immateriale e iscritto nei consumi per materie e servizi.

Si ricorda che, in conseguenza dell'applicazione prospettica dall'1 gennaio 2016 della Fair Value Hedge, erano state revocate alcune relazioni di copertura. Il fair value iscritto alla data della revoca era stato mantenuto nella riserva di Cash Flow Hedge ed è stato riflesso a conto economico di tempo in tempo coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto. A fine 2017 tale fair value, che al 31 dicembre 2016 era iscritto per un valore negativo di 103 milioni di euro, risulta interamente azzerato.

OPERAZIONI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Vengono di seguito riportati, in coerenza con le relative policy di Gruppo, i rapporti economici, patrimoniali e finanziari in essere al 31 dicembre 2017 con parti correlate in accordo con l'informativa richiesta dallo IAS 24. Si tratta di rapporti posti in essere nell'ambito della normale attività di gestione, regolati a condizioni contrattuali stabilite dalle parti in linea con le ordinarie prassi di mercato.

Si segnala che il 4 agosto 2017 è stato sottoscritto un accordo di cooperazione tra Edison Trading Spa, società controllata al 100% da Edison Spa (successivamente fusa in essa), e la società EDF Trading, controllata al 100% da EDF Sa, riguardante le attività di proprietary trading nonché le modalità di accesso al mercato a termine power. L'accordo di cooperazione è effettivo dall'1 settembre 2017; per maggiori informazioni inerenti l'operazione si rimanda a quanto commentato al paragrafo "Operazioni non ricorrenti" nel capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento",

(in milioni di euro) Parti Correlate ai sensi dello IAS 24
verso società
del gruppo
Edison non
consolidate
verso
controllanti
verso altre
società del
gruppo EDF
Totale parti
correlate
Totale voce
di bilancio
Incidenza
%
Rapporti patrimoniali:
Partecipazioni 6
5
- 2 6
7
6
7
100,0%
Altre attività finanziarie 6
9
- - 6
9
8
0
86,3%
Crediti commerciali - - 7
7
7
7
1.656 4,6%
Crediti diversi 2 2
6
1
6
4
4
840 5,2%
Attività finanziarie correnti 3 - - 3 6 50,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - 140 1 141 260 54,2%
Debiti e altre passività finanziarie - 7
0
- 7
0
221 31,7%
Debiti finanziari correnti 1
5
4 1
0
2
9
157 18,5%
Debiti verso fornitori - 7 6
7
7
4
1.696 4,4%
Debiti diversi - 3
4
- 3
4
588 5,8%
Rapporti economici:
Ricavi di vendita 1 4 438 443 9.940 4,5%
Altri ricavi e proventi 2 1 1
1
1
4
143 9,8%
Consumi di materie e servizi (13) (18) (298) (329) (8.969) 3,7%
Altri proventi (oneri) netti - - 1
5
1
5
115 13,0%
Proventi finanziari 5 - - 5 3
9
12,8%
Oneri finanziari - (2) - (2) (74) 2,7%
Utili (perdite) su cambi - (10) - (10) (17) 58,8%

per quanto riguarda i rapporti con EDF Trading si rimanda a quanto esposto nel seguito.

A) Rapporti verso società del gruppo Edison non consolidate

Tali rapporti rappresentano le transazioni in essere con società del Gruppo controllate non consolidate, joint venture e collegate; attengono prevalentemente a:

  • rapporti di natura finanziaria, rappresentati da finanziamenti;
  • rapporti commerciali connessi principalmente al settore elettrico.

Consolidato IVA

Edison Spa ha in essere un consolidato IVA di gruppo (cd. Pool IVA) al quale aderiscono le società del gruppo Edison che presentano i requisiti previsti dalle norme in materia (art.73, terzo comma D.P.R. 633/72). La liquidazione IVA di Gruppo relativa al mese di dicembre 2017 presenta un saldo a credito verso l'Erario pari a 105 milioni di euro, che verrà parzialmente richiesto a rimborso in sede di dichiarazione annuale. Si segnala che nel corso del 2017 sono stati rimborsati i crediti chiesti a rimborso con riferimento all'anno 2015 per circa 98 milioni di euro.

B) Rapporti verso controllanti

Consolidato fiscale ai fini IRES in capo a Transalpina di Energia Spa

È stato rinnovato, nei termini di legge, per un ulteriore triennio (2016-2018) l'opzione per la tassazione di Gruppo ai fini IRES di cui agli artt. 117 e seguenti del TUIR - cd. consolidato fiscale nazionale - facente capo a Transalpina di Energia Spa (TdE) e che coinvolge le principali società del Gruppo. Conseguentemente le società aderenti provvedono a determinare l'IRES dovuta in coordinamento con la controllante TdE e al fine di regolamentare reciprochi impegni ed azioni sono stati sottoscritti nuovi accordi bilaterali tra la consolidante TdE e le singole società.

Conto corrente intercompany verso Transalpina di Energia Spa (TdE)

Si segnala che al 31 dicembre 2017 il conto corrente in essere tra Edison Spa e TdE presenta un saldo a debito per 4 milioni di euro (112 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Gestione accentrata della tesoreria in capo a EDF Sa

Si segnala che al 31 dicembre 2017 il conto corrente in essere tra Edison Spa e EDF Sa presenta un saldo a credito per 140 milioni di euro (73 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Finanziamenti in essere con EDF Sa

Nel mese di aprile la linea di credito concessa nel 2015 da EDF Sa a Edison Spa (600 milioni di euro nominali; durata biennale utilizzata per 150 milioni di euro al 31 dicembre 2016) è giunta a scadenza ed è stata sostituita con una nuova linea di credito revolving con durata biennale e per un valore nominale di 600 milioni di euro. Tale linea al 31 dicembre 2017 risulta interamente disponibile.

Si ricorda inoltre che nel mese di dicembre 2015 EDF Sa aveva concesso a Edison Spa una nuova linea di credito a medio-lungo termine di importo massimo pari a 200 milioni di euro, legata a progetti di investimento e correlata a una linea di credito concessa da BEI a EDF Sa; al 31 dicembre 2017 tale linea risulta utilizzata, come a fine 2016, per 70 milioni di euro. Si veda anche quanto commentato nel paragrafo "Rischio di liquidità" contenuto nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

Si segnala inoltre che la linea di credito in essere tra Fenice Qualità per l'Ambiente Spa e EDF Sa (valore nominale di 30 milioni di euro) è scaduta a marzo 2017.

Altri rapporti con EDF Sa

Con riferimento ai contratti di prestazione di servizi resi da EDF Sa (essenzialmente finanziari e assicurativi) e ad altri riaddebiti di oneri, si segnala un costo di esercizio pari a circa 18 milioni di euro. Si segnala che nell'ambito delle operazioni finanziarie Edison ha sottoscritto operazioni di copertura del rischio cambio che, influenzate dall'andamento delle valute, hanno registrato oneri netti realizzati per 10 milioni di euro.

C) Rapporti con altre società del gruppo EDF

(in milioni di euro) EDF Trading Ltd EDF EN Service Italia Citelum EDF Polska Altre Totale
Rapporti patrimoniali:
Crediti Commerciali 6
8
- 8 - 1 7
7
Crediti Diversi 1
5
- - - 1 1
6
Debiti verso fornitori 5
9
7 - - 1 6
7
Debiti diversi - - - - - -
Rapporti economici:
Ricavi di Vendita 420 - 1
6
1 1 438
Energia elettrica e Gas naturale 388 - 1
6
- - 404
Derivati su commodity realizzati 7
1
- - - - 7
1
Margine di trading fisico (41) - - - - (41)
Margine di trading finanziario 2 - - - - 2
Altri - - - 1 1 2
Altri ricavi e proventi 6 - - - 5 1
1
Consumi di materie e servizi (249) (33) - (12) (4) (298)
Energia elettrica e Gas naturale (226) - - (7) - (233)
Derivati su commodity realizzati (22) - - - - (22)
Manutenzione impianti - (33) - - - (33)
Utility / altro (1) - - (5) (4) (10)
Altri proventi (oneri) netti 1
5
- - - - 1
5

All'interno dei rapporti economici con EDF Trading Ltd sono inclusi: i) alla voce "Altri ricavi e proventi" un profit sharing (meccanismo di remunerazione) pari a 5 milioni di euro e ii) alla voce "Altri proventi (oneri) netti" una lump sum di 15 milioni di euro riconosciuta a Edison Trading (ora Edison Spa) per la perdita del controllo dell'attività di trading e dell'esclusività dell'accesso al mercato a termine.

Si segnala inoltre che nell'esercizio sono stati ottenuti rimborsi assicurativi per circa 5 milioni di euro dalla società Wagram Insurance Company.

ALTRE INFORMAZIONI

Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si segnala che nel corso dell'esercizio sono intervenute le seguenti operazioni significative non ricorrenti:

  • la vendita delle partecipazioni in Infrastrutture Trasporto Gas e Terminale GNL Adriatico;
  • la cessione degli immobili di Foro Buonaparte.

Tali operazioni hanno avuto effetti finanziari positivi per complessivi 489 milioni di euro e effetti economici netti ante imposte positivi per 76 milioni di euro.

Per maggiori informazioni si rimanda a quanto commentato al paragrafo "Operazioni non ricorrenti" nel capitolo "Principi contabili e criteri di consolidamento".

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Si precisa che nel corso del 2017 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293.

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI SU GAS NATURALE E PETROLIO (non soggette a revisione contabile)

1) Riserve di gas naturale e di petrolio

Le riserve di gas e di petrolio "certe" (P1) sono i volumi stimati di gas naturale e di greggio che si ritiene, con ragionevole certezza ed in base alle risultanze dei dati geologici e ingegneristici disponibili, possano essere estratti negli anni futuri dai giacimenti noti alle condizioni economiche e operative esistenti, ai prezzi ed ai costi alla data in cui viene fatta la stima.

Le riserve "certe sviluppate" sono i volumi di idrocarburi che si stima di recuperare dai pozzi esistenti con le attrezzature e i metodi operativi esistenti.

Le riserve "certe non sviluppate" sono i volumi stimati di idrocarburi che potranno essere recuperati negli anni futuri da giacimenti noti con nuovi investimenti di sviluppo per la perforazione di nuovi pozzi e la realizzazione dei relativi impianti di produzione.

Le riserve di gas e di petrolio "probabili" (P2) sono i volumi stimati di gas naturale e di greggio che si stima possano essere recuperati attraverso la perforazione di nuovi pozzi, interventi su pozzi esistenti dedicati allo sviluppo di livelli non drenati, benefici dovuti all'abbassamento della pressione di esercizio. Tali riserve non sono classificate come "certe" per mancanza di prove e/o prove non conclusive e si basano su strutture note ipotizzando volumi in posto maggiori, estendendo la mineralizzazione ad ipotetici contatti non ancora confermati. Le riserve probabili devono essere considerate con un minor grado di certezza rispetto alle riserve provate o certe.

Le riserve di gas e di petrolio "possibili" (P3) sono i volumi stimati di gas naturale e di greggio che si stima possano essere prodotti da strutture note i cui volumi vengono stimati a spill point in assenza di contatti certi. L'ipotesi quindi è quella di estendere la mineralizzazione alla massima profondità consentita che di norma coincide con lo spill point strutturale. Naturalmente lo sviluppo di queste riserve presuppone la perforazione di pozzi appraisal ed è evidente una natura più incerta delle riserve probabili.

Le stime relative alle riserve certe e probabili al 31 dicembre 2017 di gas naturale e di petrolio grezzo sono state certificate a fine gennaio 2018 dallo studio SIM (Studio di Ingegneria Mineraria).

I metodi di stima delle riserve, delle previsioni di produzione e della tempistica degli investimenti per lo sviluppo hanno un margine di aleatorietà. L'accuratezza di ogni stima sulle riserve è funzione della qualità delle informazioni disponibili e delle valutazioni di tipo ingegneristico e geologico. Rispetto alla stima effettuata, successivi risultati delle perforazioni e delle verifiche della produzione possono richiedere degli aggiustamenti della stima iniziale in aumento o in diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi del gas naturale e del petrolio possono avere un effetto sulle quantità delle riserve, in quanto le stime delle riserve si basano sui prezzi e sui costi alla data in cui sono effettuate.

La tabella che segue evidenzia la variazione avvenuta nell'anno 2017 delle riserve certe stimate, sviluppate e non sviluppate, di gas naturale e di petrolio.

Riserve certe di gas naturale e di Italia Egitto Altri Totale
petrolio sviluppate e non sviluppate (*) Gas Petrolio Gas Petrolio Gas Petrolio Gas Petrolio
Riserve al 31.12.2016 (A+B) 6,26 32,78 11,09 10,07 6,67 10,91 24,02 53,76
Variazioni al 31 dicembre 2017:
- revisione di precedenti stime 0,25 (0,36) 0,28 1,32 (0,41) 0,28 0,12 1,24
- acquisti o cessioni di diritti minerari - - - - (1,40) (0,42) (1,40) (0,42)
- estensioni, scoperte e altri incrementi - - - - - - - -
- produzione (0,41) (1,87) (1,55) (1,54) (0,17) (0,60) (2,13) (4,01)
Totale variazioni (B) (0,16) (2,23) (1,27) (0,22) (1,98) (0,74) (3,41) (3,19)
Riserve al 31.12.2017 (A+B) 6,10 30,55 9,82 9,85 4,69 10,17 20,61 50,57

(*) Le riserve di gas naturale sono espresse in miliardi di metri cubi, le riserve di petrolio sono espresse in milioni di barili.

Oltre alle sopra dettagliate riserve certe, il gruppo Edison detiene riserve probabili pari complessivamente a 15,1 miliardi di metri cubi equivalenti, di cui circa il 33% in Italia.

2) Costi capitalizzati relativi alle attività degli idrocarburi in produzione

I costi capitalizzati rappresentano gli importi complessivi delle immobilizzazioni materiali e delle concessioni relative alle riserve e delle altre immobilizzazioni di supporto utilizzate nelle attività di produzione di idrocarburi, con indicazione del fondo ammortamento e svalutazione.

Costi capitalizzati al 31 dicembre 2017 relativi alle attività di produzione idrocarburi
------------------------------------------------------------------------------------------ --
(in milioni di euro) Italia Egitto Altri Totale
Costi capitalizzati lordi 1.499 1.939 756 4.194
Fondi ammortamento e svalutazione (1.222) (1.260) (371) (2.853)
Totale costi capitalizzati netti 277 679 385 1.341

3) Costi sostenuti nell'anno per acquisizioni, esplorazione e sviluppo di giacimenti di gas naturale e di petrolio

I costi sostenuti rappresentano gli importi imputati all'attivo patrimoniale nel corso dell'esercizio in quanto sostenuti in connessione alle attività di acquisizione, di ricerca di idrocarburi e di sviluppo dei giacimenti.

Costi sostenuti nel 2017 per acquisizione, esplorazione e sviluppo

(in milioni di euro) Italia Egitto Norvegia UK Danimarca Algeria Altri Totale
Acquisizioni - 1
0
- - - - - 1
0
Costi di esplorazione 8 47 16 5 2 - 2 8
0
Costi di sviluppo 18 96 37 6 - 36 - 193
Totale costi sostenuti 2
6
153 5
3
1
1
2 3
6
2 283

CRITERI E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Criteri e metodi di consolidamento

Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito dal Gruppo.

I bilanci utilizzati per il consolidamento sono quelli d'esercizio di società o consolidati di settore approvati dagli organi sociali competenti delle rispettive società, opportunamente modificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di Gruppo.

Nei casi in cui l'esercizio sociale non coincida con l'anno solare sono state considerate situazioni approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione che riflettono l'esercizio sociale del Gruppo.

Le imprese controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale; le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate sono assunti integralmente nel bilancio consolidato. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo e alle passività potenziali il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo non corrente "Avviamento". In particolare, se l'acquisto è realizzato in più fasi è necessario, alla data di acquisizione del controllo, rimisurare a fair value l'intera partecipazione posseduta; successivamente a tale data, le eventuali ulteriori acquisizioni ovvero cessioni di quote di partecipazione, nell'ipotesi di mantenimento del controllo, sono trattate come transazioni tra i soci iscritte a patrimonio netto. I costi sostenuti per l'acquisizione sono sempre spesati immediatamente a conto economico; le variazioni delle contingent consideration sono iscritte a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e del risultato di periodo attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel conto economico complessivo.

I debiti e i crediti, gli oneri e i proventi relativi a operazioni effettuate tra le imprese incluse nell'area di consolidamento sono elisi. Gli utili conseguenti a operazioni fra dette imprese e relativi a valori ancora compresi nel patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante sono eliminati.

Le partecipate cessano di essere consolidate dalla data in cui il controllo viene trasferito a terzi; la cessione di una quota di partecipazione con perdita del controllo determina l'iscrizione a conto economico (i) dell'utile o della perdita determinata quale differenza tra il corrispettivo di cessione e la rispettiva quota di patrimonio netto della partecipata trasferita a terzi, (ii) di qualunque risultato riferibile alla società ceduta iscritto tra le altre componenti di conto economico complessivo che può essere riclassificato nel conto economico e (iii) del risultato da adeguamento al suo fair value, determinato alla data di perdita del controllo, per l'eventuale partecipazione di minoranza mantenuta da Edison.

Le imprese gestite per il tramite di accordi contrattuali in base ai quali due o più soggetti, che condividono il controllo attraverso il consenso unanime, hanno il potere di dirigere le decisioni rilevanti e governare l'esposizione ai rendimenti variabili futuri, qualificabili come joint operation, sono iscritte proporzionalmente direttamente nel bilancio individuale del soggetto che è parte degli accordi. Oltre che a iscrivere la quota di attività e passività, di costi e di ricavi di propria pertinenza sono altresì valorizzate le obbligazioni di propria spettanza. Analogamente, quando una società per il tramite di accordi contrattuali partecipa a una joint operation, anche senza condividere il controllo congiunto, contabilizza nel bilancio individuale la propria quota di attività e passività, di costi e di ricavi nonché le obbligazioni di sua spettanza ai sensi del contratto.

Le altre partecipazioni in joint venture e in imprese collegate, sulle quali si esercita un'influenza notevole, ma non qualificabili come joint operation, sono valutate applicando il metodo del patrimonio netto, in base al quale il valore di bilancio delle partecipazioni è adeguato per tenere conto essenzialmente della quota di risultato di pertinenza della partecipante maturata nell'esercizio e dei dividendi distribuiti dalla partecipata.

Le imprese controllate che sono in liquidazione o soggette a procedura concorsuale sono escluse dall'area di consolidamento e vengono valutate al presunto valore di realizzo; la loro influenza sul totale delle attività, delle passività e sull'indebitamento finanziario netto è marginale.

Consolidamento d'imprese estere e criteri di conversione di poste in valuta

Le attività e le passività d'imprese estere consolidate espresse in una moneta diversa dall'euro sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data di riferimento dei bilanci; i proventi e gli oneri sono convertiti invece al cambio medio dell'esercizio. Le differenze di conversione risultanti sono incluse nel patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo", fino alla cessione della partecipazione.

Si ricorda che in sede di prima applicazione degli IFRS le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento delle imprese estere sono state azzerate e, pertanto, la riserva iscritta nel bilancio consolidato rappresenta esclusivamente le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente al 1° gennaio 2004.

Le operazioni in valuta estera sono iscritte al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie sono poi convertite al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Le differenze di cambio generate dalla conversione e quelle realizzate al momento dell'estinzione dell'operazione sono iscritte tra i proventi e oneri finanziari.

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CRITERI DI VALUTAZIONE

Immobilizzazioni materiali e Immobili detenuti per investimento

Gli immobili strumentali sono iscritti tra le "Immobilizzazioni materiali" mentre gli immobili non strumentali sono classificati come "Immobili detenuti per investimento".

In bilancio sono iscritti al costo di acquisto, di produzione o di conferimento, comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso e al netto di eventuali contributi in conto capitale.

Le singole componenti di un impianto che risultino caratterizzate da una diversa vita utile sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti. In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso vengono separati e solo il fabbricato viene assoggettato ad ammortamento.

Anche gli eventuali costi di smantellamento e ripristino dei siti industriali che si stima di dover sostenere sono iscritti come componente assoggettata ad ammortamento; il valore a cui tali costi sono iscritti è pari al valore attuale dell'onere futuro che si stima di sostenere.

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi sostenuti per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Il valore di presunto realizzo che si ritiene di recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Il range delle aliquote è riportato nella seguente tabella:

Filiera
Energia Elettrica
Filiera
Idrocarburi
Corporate e Altri
Settori
minimo massimo minimo massimo minimo massimo
Fabbricati 2,1% 12,2% 2,0% 4,0% - 2,1%
Impianti e macchinari 4,0% 14,7% 3,0% 20,0% 9,6% 24,7%
Attrezzature industriali e commerciali 5,0% 25,0% 12,0% 35,0% 5,0% 25,0%
Altri beni 6,0% 20,0% 11,0% 20,0% 6,0% 20,0%
Immobili detenuti per investimento - - - - 1,6% 2,4%

L'ammortamento delle immobilizzazioni materiali pertinenti le concessioni per la coltivazione di idrocarburi nonché i relativi costi per chiusura dei pozzi, abbandono dell'area e smantellamento o rimozione delle strutture sono rilevati nell'attivo patrimoniale e sono ammortizzati secondo il metodo dell'unità di prodotto (UOP), metodo che è anche utilizzato per ammortizzare le relative concessioni. L'aliquota di ammortamento è pertanto individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità delle riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio; il valore delle riserve iniziali è basato sulle migliori e più aggiornate stime disponibili alla chiusura di ciascun periodo.

L'ammortamento dei beni, per la quota gratuitamente devolvibile, è calcolato a quote costanti sulla base del periodo minore fra la durata residua del contratto - tenendo altresì conto degli eventuali rinnovi/proroghe - e la vita utile stimata degli stessi.

I beni acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria sono iscritti tra le "Immobilizzazioni materiali" con iscrizione al passivo di un debito finanziario di pari importo. Il debito viene progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote capitale incluso nei canoni contrattualmente previsti mentre il valore del bene iscritto tra le "Immobilizzazioni materiali" viene sistematicamente ammortizzato in funzione della vita economico-tecnica del bene stesso.

Si ricorda che in sede di prima applicazione degli IFRS il Gruppo ha adottato il criterio del fair value quale sostituto del costo e, quindi, i fondi ammortamento e svalutazione cumulati fino all'1 gennaio 2004 sono stati azzerati. Conseguentemente il fondo ammortamento e il fondo svalutazione indicati nelle note illustrative che corredano il bilancio rappresentano esclusivamente gli ammortamenti e le svalutazioni cumulati successivamente all'1 gennaio 2004.

Se vi sono indicatori di svalutazione le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (cd. Impairment test); le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno portato alla loro svalutazione.

A partire dall'1 gennaio 2009 gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene di durata significativa sono capitalizzati qualora l'investimento superi una soglia dimensionale predefinita; si precisa che fino al 31 dicembre 2008 gli oneri finanziari non venivano capitalizzati.

Avviamento, Concessioni idrocarburi e Altre immobilizzazioni immateriali

Sono definibili attività immateriali solo le attività identificabili, controllate dall'impresa, che sono in grado di produrre benefici economici futuri. Includono anche l'avviamento quando acquisito a titolo oneroso.

Tali attività sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori secondo i criteri già indicati per le immobilizzazioni materiali. Sono capitalizzati anche i costi di sviluppo a condizione che il costo sia attendibilmente determinabile e che sia dimostrabile che l'attività è in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente a partire dal momento in cui l'attività è disponibile per l'utilizzo lungo il periodo di prevista utilità.

L'avviamento e le altre attività aventi vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico ma sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (cd. Impairment test) condotta a livello della singola Cash Generating Unit (CGU) o insiemi di CGU cui le attività a vita indefinita possono essere allocate ragionevolmente. Per l'avviamento le eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Concessioni idrocarburi, attività di esplorazione e valutazione delle risorse minerarie

I costi sostenuti per l'acquisizione di titoli minerari o per l'estensione dei permessi esistenti sono iscritti tra le attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla durata della licenza in fase esplorativa. Se successivamente l'esplorazione è abbandonata il costo residuo è imputato immediatamente a conto economico.

I costi di esplorazione e i costi relativi alle prospezioni geologiche, ai sondaggi esplorativi, ai rilievi geologici e geofisici nonché le perforazioni esplorative sono imputati all'attivo tra le "Immobilizzazioni immateriali" e sono ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo relativi a pozzi con esito minerario positivo e i costi di produzione relativi alla costruzione di impianti per l'estrazione e lo stoccaggio di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale tra le "Immobilizzazioni materiali" secondo la natura del bene e sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto (UOP).

I costi per la chiusura dei pozzi, l'abbandono dell'area e lo smantellamento o rimozione delle strutture (costi di smantellamento e ripristino dei siti industriali) sono rilevati nell'attivo patrimoniale e sono ammortizzati secondo il metodo dell'unità di prodotto (UOP).

Le concessioni per la coltivazione d'idrocarburi sono ammortizzate secondo il metodo dell'unità di prodotto (UOP). L'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità delle riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio; il valore delle riserve iniziali è basato sulle migliori e più aggiornate stime disponibili alla chiusura di ciascun periodo. Inoltre, annualmente si verifica che il valore di bilancio non sia superiore al maggior valore tra quello recuperabile determinato attualizzando i flussi di cassa futuri stimati in base ai programmi futuri di produzione e il loro valore di mercato.

Titoli ambientali

Il Gruppo si approvvigiona principalmente di quote di emissione per fare fronte al proprio fabbisogno nell'esercizio della propria attività industriale (cd. Own use) e in parte a scopo di negoziazione (cd. Attività di trading). Si applicano dunque criteri di valutazione differenziati funzionali allo scopo perseguito all'atto di acquisto.

In particolare, tra le "Altre immobilizzazioni immateriali" possono essere incluse anche le quote di emissione (Emission Rights), iscritte al costo sostenuto per l'acquisto nel caso in cui, alla data di bilancio, il Gruppo abbia un eccesso di quote rispetto al fabbisogno determinato in relazione alle emissioni rilasciate nell'esercizio. Le eventuali quote assegnate gratuitamente e utilizzate ai fini di compliance sono iscritte a un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d'uso e quello di mercato. Qualora invece il valore delle emissioni rilasciate ecceda, alla data di bilancio, quello delle emissioni assegnate, incluse anche le eventuali emissioni acquisite, per l'eccedenza si stanzia un apposito fondo rischi. Le quote restituite annualmente in relazione al quantitativo di emissioni di gas

inquinanti rilasciate nell'atmosfera durante ciascun anno civile o alle produzioni effettuate sono cancellate (cd. Compliance) con contestuale utilizzo dell'eventuale fondo rischi stanziato nell'esercizio precedente.

I titoli ambientali posseduti e detenuti nell'esercizio dell'Attività di trading sono invece iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value, come descritto nel seguito in "Attività di trading" e "Rimanenze".

Strumenti finanziari

Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in società controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. Partecipazioni di trading) e quelle disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'impresa e le altre attività finanziarie correnti come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Sono disponibilità liquide e mezzi equivalenti i depositi bancari e postali, i titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e i crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Vi si includono anche i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.

Le attività e le passività finanziarie sono rilevate contabilmente al fair value all'insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento.

La loro iscrizione iniziale tiene conto dei costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione e dei costi di emissione che sono inclusi nella valutazione iniziale di tutte le attività o passività definibili strumenti finanziari. La valutazione successiva dipende dalla tipologia dello strumento.

In particolare:

  • le attività detenute per la negoziazione, esclusi gli strumenti derivati, sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico. Tale categoria è prevalentemente costituita dalle partecipazioni di trading e dalle cd. Attività di trading illustrate nel seguito;
  • le altre attività e passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati e dalle partecipazioni, con pagamenti fissi o determinabili, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione iniziali sono portate a diretta rettifica del valore nominale dell'attività/passività (per esempio, aggio e disaggio di emissione, costi sostenuti per l'acquisizione di finanziamenti, ecc.). Sono poi rideterminati i proventi/oneri finanziari sulla base del metodo del tasso effettivo d'interesse. Per le attività finanziarie sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare l'eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subito una riduzione di valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli debitori. Le eventuali perdite di valore sono rilevate come costo nel conto economico del periodo. In questa categoria rientrano i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'impresa, i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie;
  • le attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value e gli utili e le perdite che si determinano sono iscritti a patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo"; il fair value iscritto si riversa a conto economico al momento dell'effettiva cessione. Le perdite da valutazione a fair value sono invece iscritte direttamente a conto economico nei casi in cui sussistano evidenze obiettive che l'attività finanziaria abbia subito una riduzione di valore anche se l'attività non è ancora stata ceduta. Sono invece valutate al costo ridotto per perdite durevoli di valore le partecipazioni non quotate per le quali il fair value non sia misurabile attendibilmente. In questa categoria sono incluse le partecipazioni possedute per una percentuale inferiore al 20%;
  • gli strumenti derivati sono valutati al fair value e le relative variazioni sono iscritte a conto economico; il Gruppo peraltro applica, ove possibile, la cd. hedge accounting, di conseguenza gli strumenti derivati sono classificati come strumento di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata ai sensi dello IAS 39. In questo caso si applicano in particolare i seguenti trattamenti contabili:
  • a) qualora i derivati di copertura coprano il rischio di variazione dei flussi di cassa degli elementi oggetto di copertura (Cash Flow Hedge), la porzione efficace delle variazioni di fair value dei derivati è rilevata direttamente a patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo", mentre la porzione inefficace è iscritta direttamente a conto economico. Gli importi rilevati direttamente a patrimonio netto sono riflessi nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto;

b) qualora i derivati di copertura coprano il rischio di variazione del fair value degli elementi oggetto di copertura (Fair Value Hedge), le variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni di fair value associate al rischio coperto rilevandone gli effetti a conto economico.

Le attività finanziarie sono eliminate dallo stato patrimoniale quando è estinto il diritto a ricevere i flussi di cassa e sono trasferiti in modo sostanziale tutti i rischi e i benefici connessi alla detenzione dell'attività (cd. Derecognition) o nel caso in cui la posta è considerata definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate.

Le passività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando la specifica obbligazione contrattuale è estinta. Si configura come un'estinzione anche la modifica dei termini contrattuali esistenti, qualora le nuove condizioni abbiano mutato significativamente le pattuizioni originarie e comunque quando il valore attuale dei flussi di cassa che si genereranno dagli accordi rivisti si discostino di oltre il 10% dal valore dei flussi di cassa attualizzati della passività originaria.

Il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio. Il fair value di strumenti non quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione.

Attività di trading

All'interno delle attività caratteristiche del gruppo Edison, sono state autorizzate Attività di trading fisico e finanziario su commodity e titoli ambientali. Tali attività sono governate da apposite procedure e sono segregate ex ante dalle altre attività caratteristiche (le cd. Attività industriali) in appositi "Portafogli di Trading". Queste attività includono contratti fisici e finanziari su commodity e titoli ambientali e sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico. I singoli contratti possono prevedere la consegna fisica; in tale caso, le eventuali rimanenze sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico.

Si segnala che le poste di conto economico relative ai ricavi e ai consumi dell'Attività di trading riflettono l'esposizione del solo "margine di negoziazione" (cd. Net presentation).

Rimanenze

Le rimanenze riferibili alla cd. Attività industriale sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori determinato applicando il criterio del FIFO e il valore presunto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Le rimanenze riferibili alla cd. Attività di trading sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico trattandosi di attività di negoziazione.

Valutazione dei contratti di lungo termine take-or-pay

I contratti per l'importazione di gas naturale a medio/lungo termine prevedono il ritiro obbligatorio di quantità minime annuali. In caso di mancato raggiungimento di tali quantità minime annuali, il Gruppo è comunque tenuto al pagamento del corrispettivo riferibile alla parte non ritirata. Tale pagamento può assumere la natura di anticipo su future forniture o quella di penale su mancati ritiri. Il primo caso (anticipo su future forniture) si configura per le quantità non ritirate alla data di bilancio, di cui, tuttavia, nell'arco della durata residua dei contratti, sia prevedibile con ragionevole certezza un futuro recupero sotto forma di maggiori ritiri di gas naturale rispetto alle quantità minime annuali previste contrattualmente. Il secondo caso (penale per mancato ritiro) si configura, invece, per le quantità non ritirate di cui non sia ipotizzabile il futuro recupero. La parte di pagamento qualificabile come anticipo su future forniture viene inizialmente iscritta tra le "Altre attività" ai sensi dello IAS 38, tale valore è mantenuto previa verifica periodica che: i) nella durata residua contrattuale, la società stima di poter recuperare i volumi inferiori al minimo contrattuale (valutazione quantitativa); ii) si stima che i contratti presentino, sull'intera vita residua, flussi di cassa attesi netti positivi in base ai piani aziendali approvati (valutazione economica). Le valutazioni di recuperabilità sono estese anche alle quantità maturate, non ancora ritirate e non pagate alla data di bilancio, per le quali il relativo pagamento sarà effettuato nell'esercizio successivo e il cui valore è iscritto tra gli impegni.

Gli anticipi sono riclassificati a magazzino solo al momento dell'effettivo ritiro del gas ovvero iscritti a conto economico come penali nel caso di mancato ritiro del gas. Con riferimento alla valutazione del magazzino gas, le stime del valore netto di realizzo si basano sulle migliori stime di prezzo di cui si ha evidenza nel momento della valutazione tenuto conto del mercato di destinazione. Tali stime possono considerare, come rettifica di prezzo, se del caso, le eventuali rinegoziazioni contrattuali su base triennale nei prezzi di ritiro del gas.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce "Costo del lavoro" mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i "Proventi (Oneri) finanziari netti". Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati nel conto economico complessivo tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.

In particolare, in seguito alla Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (cd. Defined contribution plan).

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono stanziati esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale e stimabile in modo attendibile, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell'impresa tali da indurre nei terzi una valida aspettativa che l'impresa stessa sia responsabile o si assuma la responsabilità di adempiere a una obbligazione (cd. Obbligazioni implicite). Se l'effetto finanziario del tempo è significativo la passività è attualizzata, l'effetto dell'attualizzazione è iscritto tra gli oneri finanziari.

Riconoscimento dei ricavi e dei costi

I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei beni e la prestazione dei servizi. I ricavi per vendite sono riconosciuti al momento del trasferimento della proprietà, che di regola corrisponde alla consegna o alla spedizione dei beni. I contributi in conto esercizio sono rilevati integralmente a conto economico quando sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità; sono qualificabili come tali gli incentivi accordati a fronte della produzione di energia effettuata con impianti che utilizzano fonti rinnovabili, che sono valorizzati al fair value ai sensi dello IAS 20. Tra i consumi sono inclusi i costi per titoli ambientali di competenza del periodo, nonché, se del caso, quelli riferibili a impianti dismessi per il periodo di competenza del cedente; mentre gli acquisti titoli ambientali destinati alla negoziazione sono inseriti tra le rimanenze. I proventi e gli oneri finanziari vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I dividendi sono riconosciuti quando sorge il diritto all'incasso da parte degli azionisti che normalmente avviene nell'esercizio in cui si tiene l'assemblea della partecipata che delibera la distribuzione di utili o riserve.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna impresa, in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo in ciascun Paese, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, sulla base delle aliquote in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile il loro futuro recupero. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati. Quando i risultati sono rilevati direttamente a patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo", le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch'esse imputate direttamente al patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2017

Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti successivamente al 31 dicembre 2017.

Milano, 14 febbraio 2018 Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Marc Benayoun

AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 31 DICEMBRE 2017

ELENCO PARTECIPAZIONI

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
Quota di
partecipazione
sul capitale
Rapporto Note
di
partecipaz.
(c)
31.12.2017
31.12.2016
% (b)
Azionista

A) Partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento

Imprese consolidate con il metodo integrale

Capogruppo
Edison Spa Milano (I) EUR 5.377.000.671
Filiera Energia Elettrica
Alfa Idro Srl (Socio unico) Costigliole d'Asti (AT) (I) EUR 20.360 71,25 - 100,00 Frendy Energy Spa CO (vi)
Assistenza Casa Spa - Attività energia elettrica Milano (I) EUR 50.000 51,00 - 51,00 Edison Energia Spa
(Socio unico)
CO (i)
C.C.S. Blu Srl (Socio unico) Costigliole d'Asti (AT) (I) EUR 183.674 71,25 - 100,00 Frendy Energy Spa CO (vi)
Cellina Energy Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 5.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Comat Energia Srl Milano (I) EUR 120.000 51,00 - 51,00 Edison Energy Solutions Spa
(Socio Unico)
CO (i)
Compagnia Energetica Bellunese CEB Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 1.200.000 86,12 86,12 100,00 Sistemi di Energia Spa CO (i)
Conef Solutions Slu Madrid (E) EUR 3.001 100,00 100,00 100,00 EDF Fenice Iberica Slu CO -
Consorzio SST Scarl Trento (I) EUR 10.000 51,00 - 51,00 Energon Facility Solutions Spa
(Socio unico)
CO -
Cryoptima Luxembourg Sarl Lussemburgo (L) EUR 12.500 51,00 51,00 100,00 Modularis Group Srl CO -
Cryoptima Polska Sp Zoo Varsavia (PL) PLZ 50.000 51,00 51,00 100,00 Cryoptima Sas CO -
Cryoptima Sas Decines (F) EUR 100.000 51,00 51,00 100,00 Modularis Group Srl CO -
Dolomiti Edison Energy Srl Trento (I) EUR 5.000.000 49,00 49,00 49,00 Edison Spa CO -
E2i Energie Speciali Srl Milano (I) EUR 4.200.000 24,99 24,99 30,00 Edison Partecipazioni
Energie Rinnovabili Srl
CO -
Ecologica Marche Srl Monsano (AN) (I) EUR 20.000 51,00 51,00 51,00 Sersys Ambiente Srl
(Socio unico)
CO (v)
EDF Fenice Iberica Slu Madrid (E) EUR 12.000.000 100,00 100,00 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
EDF Fenice Maroc Casablanca (MA) MAD 300.000 100,00 100,00 99,97
0,03
EDF Fenice Iberica Slu
Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
EDF Fenice Services Iberica Sl Madrid (E) EUR 6.010 100,00 100,00 100,00 EDF Fenice Iberica Slu CO -
Edison Energia Spa (Socio unico) - Attività Energia Elettrica Milano (I) EUR 40.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison Energy Solutions Spa (Socio unico) - Attività Energia Elettrica Milano (I) EUR 5.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Energia Spa (Socio unico) CO (i)
Edison Engineering Sa Atene (GR) EUR 260.001 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili Srl Milano (I) EUR 20.000.000 83,30 83,30 83,30 Edison Spa CO (i)
Energon Facility Solutions Spa Trento (I) EUR 5.650.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
Eolo Energia Srl Milano (I) EUR 10.000 54,73 54,73 49,00
51,00
E2i Energie Speciali Srl
Edison Partecipazioni
Energie Rinnovabili Srl
CO (i)
Fenice Poland Sp.z.o.o. Bielsko-Biala (PL) PLZ 30.000.000 100,00 100,00 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 330.500.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Fenice Services Polska Bielsko Biala (PL) PLZ 600.000 100,00 100,00 100,00 Fenice Poland Sp.z.o.o. CO -
Fompedraza Cogeneracion Sa Fompedraza (Valladolid) (E) EUR 649.093 90,00 90,00 90,00 EDF Fenice Iberica Slu CO -
Frendy Energy Spa Milano (I) EUR 14.829.312 71,25 - 71,25 Edison Spa CO -
Idroblu Srl Firenze (I) EUR 100.000 36,34 - 51,00 Frendy Energy Spa CO -
Idrocarrù Srl Costigliole d'Asti (AT) (I) EUR 20.410 36,34 - 51,00 Frendy Energy Spa CO (vi)
Interecogen Srl (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 110.000 100,00 100,00 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO (v)
Jesi Energia Spa Milano (I) EUR 5.350.000 70,00 70,00 70,00 Edison Spa CO (i)
Modularis Group Srl Rivoli (TO) (I) EUR 10.000 51,00 51,00 51,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Gruppo (a)
31.12.2017
Quota
consolidata di
31.12.2016
% (b) Quota di
partecipazione
sul capitale
Azionista
Rapporto Note
di
partecipaz.
(c)
Modularis Sas Decines (F) EUR 2.000 51,00 51,00 100,00 Modularis Group Srl CO -
Novaction Energies Sas Decines (F) EUR 150.000 51,00 51,00 100,00 Modularis Group Srl CO -
Ooo Cryoptima Rus ex Ooo Novotek Mosca (RUS) RUR 120.000 51,00 51,00 100,00 Novaction Energies Sas CO -
Pavoni Rossano Srl Filottrano (AN) (I) EUR 100.000 60,00 60,00 60,00 Sersys Ambiente Srl
(Socio unico)
CO (v)
PVB Suisse Sa Ascona (CH) CHF 120.000 100,00 - 100,00 Energon Facility Solutions
Spa (Socio unico)
CO -
Rendina Ambiente Srl (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 50.000 100,00 100,00 100,00 Sersys Ambiente Srl
(Socio unico)
CO (v)
Sersys Ambiente Srl (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 1.000.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO (v)
Sinergia Srl (Socio unico) (In liq.) Rivoli (TO) (I) EUR 99.000 100,00 100,00 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO (v)
Sistemi di Energia Spa Milano (I) EUR 10.083.205 86,12 86,12 86,12 Edison Spa CO (i)
Società Idroelettrica Calabrese Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 10.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Termica Cologno Srl Milano (I) EUR 1.000.000 65,00 65,00 65,00 Edison Spa CO (i)
West Tide Srl (Socio unico) Modena (I) EUR 20.000 100,00 - 100,00 Energon Facility Solutions
Spa (Socio unico)
CO -
Filiera Idrocarburi
Amg Gas Srl Palermo (I) EUR 100.000 80,00 80,00 80,00 Edison Energia Spa
(Socio unico)
CO (i)
Assistenza Casa Spa - Attività Idrocarburi Milano (I) EUR 50.000 51,00 - 51,00 Edison Energia Spa
(Socio unico)
CO (i)
Edison E&P UK Ltd Londra (GB) GBP 81.867.411 100,00 100,00 100,00 Edison International
Holding Nv
CO -
Edison Egypt-Energy Service J.s.c. New Cairo (ET) EGP 20.000.000 100,00 100,00 1,00 Edison International
Holding Nv
CO -
98,00 Edison International Spa
1,00 (Socio unico)
Edison Spa
Edison Energia Spa (Socio unico) - Attività Idrocarburi Milano (I) EUR 40.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison Energy Solutions Spa (Socio unico) - Attività Idrocarburi Milano (I) EUR 5.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Energia Spa
(Socio unico)
CO (i)
Edison Idrocarburi Sicilia Srl (Socio unico) Ragusa (I) EUR 1.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison International Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 75.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison Norge As Stavanger (N) NOK 2.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison International Spa
(Socio unico)
CO -
Edison North Sea Ltd Londra (GB) GBP 2 100,00 100,00 100,00 Edison E&P UK Ltd CO -
Edison Stoccaggio Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 90.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Euroil Exploration Ltd Londra (GB) GBP 9.250.000 100,00 100,00 100,00 Edison International CO -
0,00 Holding Nv
Edison Spa
Infrastrutture Distribuzione Gas Spa (Socio unico) Selvazzano Dentro (PD) (I) EUR 460.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Corporate
Atema Dac Dublino 2 (IRL) EUR 1.500.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Edison Hellas Sa Atene (GR) EUR 263.700 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Edison International Development Bv Amsterdam (NL) EUR 18.018.000 100,00 100,00 100,00 Edison International
Holding Nv
CO -
Edison International Holding Nv Amsterdam (NL) EUR 123.500.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Nuova Alba Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 2.016.457 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2016
% (b) Quota di
partecipazione
sul capitale
Azionista
Valore di
carico
(in milioni
di euro) (d)
Rapporto Note
di
partecipaz.
(c)
B) Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
Abu Qir Petroleum Company Alexandria (ET) EGP 20.000 50,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- JV (iii)(iv)
Ed-Ina D.o.o. Zagabria (HR) HRK 20.000 50,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- JV (iii)
Elpedison Bv (*) Amsterdam (NL) EUR 1.000.000 50,00 Edison International
Holding Nv
- JV (iii)
Fayoum Petroleum Co - Petrofayoum Il Cairo (ET) EGP 20.000 30,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- JV (iii)(iv)
Ibiritermo Sa Ibirité - Estado de
Minas Gerais (BR)
BRL 7.651.814 50,00 Edison Spa 21,6 JV (iii)
IGI Poseidon Sa-Nat. Gas Subm.
Interc. Gre-Ita-Poseidone (**)
Herakleio Attiki (GR) EUR 43.650.000 50,00 Edison International
Holding Nv
9,6 JV (iii)
North Idku Petroleum Company Il Cairo (ET) EGP 20.000 50,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- JV (iv)
Consorzio Barchetta Jesi (AN) (I) EUR 2.100 47,62 Jesi Energia Spa - CL -
EDF EN Services Italia Srl Bologna (I) EUR 10.000 30,00 Edison Spa 2,5 CL -
EL.IT.E Spa Milano (I) EUR 3.888.500 48,45 Edison Spa 3,1 CL -
Fenice Assets Iberica Sl Madrid (E) EUR 10.000 40,00 EDF Fenice Iberica Slu 0,7 CL -
Iniziativa Universitaria 1991 Spa Varese (I) EUR 16.120.000 32,26 Edison Spa 4,2 CL -
Kraftwerke Hinterrhein Ag Thusis (CH) CHF 100.000.000 20,00 Edison Spa 20,8 CL -
Palmanova Servizi Energetici Scarl Zola Predosa (BO) (I) EUR 10.000 40,00 Energon Facility Solutions Spa
(Socio unico)
- CL -
Prometeo Spa Osimo (AN) (I) EUR 2.826.285 20,91 Edison Spa 1,6 CL (vii)
Soc. Svil. Rea. Gest. Gasdot.
Alg-ITA V. Sardeg. Galsi Spa
Milano (I) EUR 37.419.179 23,53 Edison Spa - CL -
Syremont Spa Rose (CS) (I) EUR 1.325.000 22,64 Edison Spa - CL (ii)
T.E.S.I. Engineering Srl Trento (I) EUR 104.000 24,00 Energon Facility Solutions Spa
(Socio unico)
- CL -
Totale partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 64,1

(*) Il valore di carico include la valutazione di Elpedison Sa.

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2016
% (b) Quota di
partecipazione
sul capitale
Azionista
Rapporto
di
partecipaz.
(c)
Note
Elpedison Sa Marousi Attiki (GR) EUR 99.633.600 75,78 Elpedison Bv JV -

(**) Il valore di carico include la valutazione di ICGB AD.

Denominazione sociale Sede
Valuta
Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
Quota di
partecipazione
sul capitale
Rapporto
di
partecipaz.
Note
31.12.2016 % (b) Azionista (c)
ICGB AD Sofia (BG) BGL 33.053.560 50,00 IGI Poseidon Sa - Nat.
Gas Subm. Interc.
Gre-Ita-Poseidon
JV -
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2016
% (b) Quota di
partecipazione
sul capitale
Azionista
Valore di
carico
(in milioni
di euro) (d)
Rapporto Note
di
partecipaz.
(c)
C) Partecipazioni in imprese in liquidazione o soggette a restrizioni durevoli
Auto Gas Company S.A.E. (In liq.) Il Cairo (ET) EGP 1.700.000 30,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- CL -
E.E.S.CO. Srl (In liq.) Marcallo
con Casone (MI) (I)
EUR 150.000 30,17 Energon Facility Solutions Spa
(Socio unico)
- CL -
Emittenti Titoli Spa (In liq.) Milano (I) EUR 4.264.000 3,89 Edison Spa - TZ -
Interenergoeffect LLC (In liq.) Mosca (RUS) RUR 8.000.000 50,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
- CL -
Nuova C.I.S.A. Spa (In liq.) (Socio unico) Milano (I) EUR 1.549.350 100,00 Edison Spa 2,4 CO (i)
Nuova I.S.I. Impianti Selez.
Inerti Srl (In fallimento)
Vazia (RI) (I) LIT
pari ad EUR
150.000.000
77.468,53
33,33 Edison Spa - CL -
Poggio Mondello Srl (Socio unico) Palermo (I) EUR 364.000 100,00 Nuova C.I.S.A. Spa
(In liq.) (Socio unico)
- CO (i)
Sistema Permanente di Servizi Spa (In fallimento) Roma (I) EUR 154.950 12,60 Edison Spa - TZ -
Soc. Gen. per Progr. Cons. e
Part. Spa (In amm. straord.)
Roma (I) LIT
pari ad EUR
300.000.000
154.937,07
59,33 Edison Spa - CO -
Totale partecipazioni in imprese in liquidazione o soggette a restrizioni durevoli 2,4

D) Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value

D.1) Trading

Totale partecipazioni 70,6
Totale partecipazioni in altre imprese valutate al fair value 4,1
Renit Group Srl Giulianova (TE) (I) EUR 300.000 19,49 West Tide Srl (Socio unico) - TZ -
Rashid Petroleum Company - Rashpetco Il Cairo (ET) EGP 20.000 10,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- TZ -
European Energy Exchange Ag - Eex Lipsia (D) EUR 60.075.000 0,50 Edison Spa 0,7 TZ -
D.2) Disponibili per la vendita
Amsc-American Superconductor Devens (MA) (USA) USD 209.251 0,08 Edison Spa - TZ -
Acsm-Agam Spa Monza (I) EUR 76.619.105 1,94 Edison Spa 3,4 TZ -

Imprese entrate nell'area di consolidamento durante l'esercizio chiuso al 31/12/2017

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale
al 31/12/2017
Quota consolidata
di Gruppo
Imprese Acquisite
Alfa Idro Srl (Socio unico) Costigliole d'Asti (AT) (I) EUR 20.360 50,08
Assistenza Casa Spa Milano (I) EUR 50.000 51,00
C.C.S. Blu Srl (Socio unico) Costigliole d'Asti (AT) (I) EUR 183.674 50,08
Comat Energia Srl Milano (I) EUR 120.000 51,00
Consorzio SST Scarl Trento (I) EUR 10.000 51,00
Energon Facility Solutions Spa Trento (I) EUR 5.650.000 100,00
Frendy Energy Spa Milano (I) EUR 14.829.312 50,08
Idroblu Srl Firenze (I) EUR 100.000 25,54
Idrocarrù Srl Costigliole d'Asti (AT) (I) EUR 20.410 25,54
PVB Suisse Sa Ascona (CH) CHF 120.000 100,00
West Tide Srl (Socio unico) Modena (I) EUR 20.000 100,00
Imprese Costituite
Sersys Ambiente Srl (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 1.000.000 100,00

Imprese uscite dall'area di consolidamento durante l'esercizio chiuso al 31/12/2017

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale
al 31/12/2016
Quota consolidata
di Gruppo al 2017
Quota consolidata
di Gruppo al 31/12/2016
Imprese Vendute
Gever Spa Milano (I) EUR 10.500.000 51,00 51,00
Infrastrutture Trasporto Gas Spa
(Socio unico)
Milano (I) EUR 10.000.000 100,00 100,00
Imprese Fuse
Edison Trading Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 30.000.000 100,00 100,00

Note

(a) La quota consolidata di Gruppo è calcolata tenendo conto delle quote di capitale sociale possedute dalla Capogruppo o da imprese controllate consolidate con il criterio dell'integrazione globale e da imprese a controllo congiunto consolidate con il criterio dell'integrazione proporzionale.

(b) La quota di partecipazione sul capitale è data dal rapporto tra il valore nominale di tutti i titoli rappresentativi del capitale sociale posseduti direttamente ed il capitale sociale complessivo. Nel calcolo del rapporto il denominatore (capitale sociale complessivo) viene diminuito delle eventuali azioni proprie.

(c) CO = controllata; JO = joint operation; JV = joint venture; CL = collegata; TZ = terza.

(d) Il valore di carico è indicato solo per le imprese valutate al patrimonio netto o al costo, possedute direttamente dalla Capogruppo o da altre imprese consolidate integralmente o

proporzionalmente e solo nel caso in cui tale valore sia uguale o superiore al milione di euro.

(i) Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Edison Spa.

(ii) Edison ha esercitato il 30/01/2007 l'opzione di vendita della partecipazione rispetto alla quale la controparte si è resa inadempiente.

(iii) Dall'1/1/2014 società valutata con il metodo del patrimonio netto ai sensi dell'IFRS 11.

(iv) Società operativa operante in qualità di Agent di Edison International Spa, i cui rapporti intrattenuti per conto della stessa società in esecuzione del Concession Agreement, continuano a essere consolidati proporzionalmente tramite il bilancio individuale di società.

(v) Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Fenice Qualità per l'Ambiente SpA (Socio Unico).

EUR euro GBP sterlina inglese HRK kuna croata

(vi) Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Frendy Energy SpA.

(vii) Di cui n. 183,699 azioni ordinarie e n. 407.136 azioni ordinarie cat. A.

I codici delle valute qui utilizzati sono conformi alla International Standard ISO 4217.

BGL lev bulgaro
BRL real brasiliano

CHF franco svizzero

EGP sterlina egiziana

NOK corona norvegese PLZ zloty polacco RON leu della romania

RUR rublo russo USD dollaro statunitense MAD dirham marocchino

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Marc Benayoun in qualità di "Amministratore Delegato", Didier Calvez e Roberto Buccelli in qualità di "Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili societari" della Edison Spa attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2017.

    1. Si attesta inoltre che:
  • 2.1. il bilancio consolidato:
  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 2.2. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 14 febbraio 2018

L'Amministratore Delegato

I Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili societari Marc Benayoun Didier Calvez Roberto Buccelli

Relazione della società di revisione

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