Annual Report • Feb 19, 2016
Annual Report
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L'energia del futuro diventa più sostenibile: fonti rinnovabili, efficienza energetica, nuovi servizi ai clienti, digitalizzazione. Un nuovo modo di guardare all'energia come valore indispensabile per la qualità della vita e la competitività delle aziende. La chiave di questo futuro è l'innovazione. Una sfida che Edison vuole cogliere per mantenere vivo lo spirito pionieristico che ha guidato sino ad oggi lo sviluppo dell'azienda energetica più antica d'Europa.
Oggi Edison è tra le principali società energetiche in Italia e in Europa, opera in più di 10 paesi nel mondo impiegando oltre 3.000 persone nelle due aree di business principali, l'energia elettrica e gli idrocarburi (gas e olio).
Grazie a un parco di produzione di energia elettrica altamente efficiente e diversificato che comprende impianti a ciclo combinato a gas (CCGT), idroelettrici, eolici, solari e a biomasse, Edison, nel 2015, ha generato 18,5 TWh di elettricità, il 6,8% della produzione elettrica italiana.
Sul fronte idrocarburi, Edison è presente in Italia, Europa, Medio Oriente, Africa e Sud America grazie a oltre 100 concessioni e permessi di esplorazione e produzione di gas naturale e greggio, con riserve pari a 257,5 milioni di barili di petrolio equivalenti. Nel 2015 ha importato 12,7 miliardi di metri cubi di gas coprendo così il 21% del totale importazioni gas in Italia e contribuendo alla sicurezza del sistema energetico nazionale.
Edison vende energia elettrica e gas naturale ai clienti finali come pure innovativi servizi e soluzioni di efficienza energetica. In Italia circa un milione e duecentomila clienti business e residenziali si affidano a Edison per la gestione della loro energia.
Il Gruppo è inoltre impegnato nella realizzazione di nuove infrastrutture per l'approvvigionamento di gas per l'Italia e l'Europa e, attraverso proprie società, gestisce il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione del gas. Edison opera anche nel trading di energia elettrica, gas e, più in generale, delle commodities.
Dal 2012 Edison è controllata dal gruppo EDF (Electricité de France) ed è quotata alla Borsa Italiana, solo per le azioni di risparmio.
il mio impegno è rivolto a sprigionare il grande potenziale di sviluppo di Edison, seppur in un difficile contesto di mercato, impostando un solido percorso di creazione di valore per il lungo termine. I profondi cambiamenti avvenuti nei mercati energetici negli ultimi anni ci impongono di guardare il futuro in modo diverso, adeguando al mutato contesto non solo le nostre strategie ma anche il valore dei nostri attivi. In quest'ottica i buoni risultati operativi e finanziari ottenuti nel 2015 confermano che Edison è una azienda in salute, in grado di reagire al contesto e pronta a cogliere le opportunità di un mercato tutt'ora in grande trasformazione.
Nonostante l'economia italiana abbia mostrato nel corso del 2015 timidi segnali di miglioramento con una variazione positiva del PIL prevista nell'ordine dello 0,7%, i mercati dell'energia hanno confermato una perdurante fase di debolezza caratterizzata da stagnazione dei consumi, prezzi eccezionalmente bassi e forte pressione sui margini. Nel 2015 la crescita dei consumi italiani di energia elettrica (+1,5% rispetto al 2014) e gas (+9,1% rispetto al 2014) è quasi interamente ascrivibile a effetti climatici legati a temperature e piovosità, mentre i prezzi dell'elettricità e gas si confermano ai minimi storici. Il prezzo del petrolio ha inoltre subito un drastico ridimensionamento: in un solo anno il valore del barile si è dimezzato rispetto ai circa 100\$ registrati nei quattro anni precedenti, trend ribassista che lo ha portato addirittura a circa 30\$ nei primi mesi del 2016.
In questo difficile contesto, Edison continuerà a lavorare nell'ottica di anticipare i cambiamenti del mercato e della regolamentazione, valorizzando le proprie competenze e andando a rafforzare la propria posizione sul mercato finale e dei servizi energetici. Il tutto mantenendosi flessibile e reattiva, e preservando il valore degli investimenti effettuati.
L'attività di generazione elettrica in Italia risente delle difficoltà legate all'eccesso di capacità che continuerà a caratterizzare il mercato nel medio termine. Molti operatori faticano a estrarre valore da questa attività e il mercato sta attraversando una fase di profonda ristrutturazione. L'evoluzione futura non è ancora chiara: da un lato vi è il possibile consolidamento degli operatori più in difficoltà, dall'altro l'evoluzione della normativa punta alla revisione del market design con la possibile introduzione del capacity market. In questo contesto Edison prosegue nella razionalizzazione e ottimizzazione delle proprie centrali termoelettriche, valorizzando le più flessibili ed efficienti e impostando soluzioni ad hoc per le altre. La generazione idroelettrica si conferma una componente essenziale del portafoglio produttivo che l'azienda è impegnata a preservare e ampliare. Va considerata in quest'ottica l'operazione di swap effettuata tra le partecipazioni di minoranza in Alto Adige e la nuova concessione in Friuli, e gli sviluppi nel mini-idroelettrico sull'Adda. La sfida cruciale sarà gestire il momento del rinnovo delle concessioni, momento a cui l'azienda si sta preparando con un'azione tesa a far evolvere il contesto regolamentare verso un modello competitivo e non distorsivo. La crescita nelle altre rinnovabili è invece affidata alla piattaforma E2i che nel 2015 è stata messa a regime.
Nell'attività di vendita di elettricità e gas ai clienti finali, i risultati 2015 hanno mostrato gli effetti delle azioni messe in atto nel corso degli anni passati per ridurre lo scaduto, ottimizzare i costi operativi e incrementare il livello di servizio al cliente, il tutto affiancato dall'introduzione di prodotti e servizi innovativi. Lo sviluppo dei servizi di efficienza energetica permette inoltre di fornire un'offerta integrata ai nostri clienti, in un mercato in cui la differenziazione si conferma chiave di successo per attrarre e mantenere nuovi clienti. In quest'ottica Edison Energy Solutions continua ad affermarsi sul mercato italiano e nel 2015 ha superato i 200 audit energetici effettuati. Proseguire in questa direzione di sviluppo dell'offerta e della base clienti, anche attraverso operazioni di crescita esterna, permetterà all'azienda di riequilibrare il proprio portafoglio e ottimizzare il profilo di rischio. Ulteriore impulso alle attività di vendita ai clienti finali è atteso con la fine del mercato tutelato prevista a partire dal 2018 e il conseguente incentivo per tutti i consumatori a scegliere il proprio fornitore sul mercato libero stimolando una competizione più efficiente.
Il settore dell'approvvigionamento di gas nel 2015 ha visto concludersi con successo anche il secondo difficile ciclo di revisione dei contratti di lungo periodo, con l'esito dell'arbitrato per l'ultimo dei quattro contratti in essere. L'azienda ha così pienamente dimostrato la propria capacità di gestire il business in maniera profittevole e si accinge ad affrontare un nuovo ciclo di revisioni contrattuali, questa volta su richiesta dei fornitori in relazione alla forte discesa dei prezzi del petrolio ai quali sono indicizzati i contratti stessi. In parallelo Edison è impegnata nello sviluppo di nuove opzioni infrastrutturali per l'approvvigionamento di gas affidabile e a prezzi competitivi per l'Italia e l'Europa meridionale, una preoccupazione crescente non solo per gli operatori, ma anche per i Governi dei paesi più dipendenti dalle importazioni come l'Italia. Progetti di interconnessione come l'IGI (Grecia-Italia), pienamente autorizzato, e l'Eastmed, allo studio, offrono nuove rotte di importazione per le forniture esistenti e la possibilità di intercettare le nuove scoperte di gas nei paesi del mediterraneo dell'est (Egitto, Israele e Cipro in particolare). La decisione di investimento nel gasdotto Grecia-Bulgaria (IGB) a fine 2015, sostenuta dal partner e dal Governo bulgaro, conferma la strategicità del posizionamento di Edison nel sud Europa e nel Mediterraneo dell'est.
L'area del Mediterraneo dell'est ha acquisito ancor più importanza nel 2015 a seguito degli eccezionali ritrovamenti di gas effettuati da Eni nell'offshore egiziano, proprio accanto ad alcune concessioni operate da Edison che presentano temi geologici simili e offrono nuove importanti prospettive per le attività esplorative. La posizione dell'azienda in Egitto è sostenuta dal Governo locale che vede in Edison un partner strategico per lo sviluppo del paese. Edison ha infatti dimostrato affidabilità nella gestione del campo di Abu Qir, dinamismo in ambito esplorativo e capacità di portare innovazione a beneficio del settore energetico del paese, come con il progetto della nuova centrale turbogas che andrà ad utilizzare il gas di Abu Qir sopperendo alla scarsità di energia elettrica in Egitto. L'ottenimento di un prezzo minimo garantito per il gas prodotto in Abu Qir, in buona parte indipendente dai bassi valori del petrolio, consente di valutare nuove opzioni per sviluppare le nostre attività. La caduta dei prezzi del petrolio e del gas ha invece avuto una significativa ripercussione sulla marginalità degli altri campi di produzione di Edison, in buona parte concentrati in Italia. A questo si somma l'incertezza legata al prossimo referendum cui sono legate le sorti delle attività E&P italiane entro le 12 miglia dalla costa, attività che costituiscono una parte rilevante nel portafoglio dell'azienda. In questo contesto sempre più difficile, Edison sta rivedendo il proprio portafoglio di attività e progetti di sviluppo per ottimizzarne la redditività e il valore.
Nonostante il difficile contesto di mercato appena descritto, Edison ha chiuso il 2015 con una forte crescita del Margine Operativo Lordo a 1.261 milioni di euro da 814 milioni di euro nel 2014, grazie all'esito positivo dell'ultimo arbitrato per l'approvvigionamento di gas e al piano di riduzione dei costi operativi che nel 2015 sono diminuiti del 12% a parità di perimetro. Tali fenomeni hanno permesso di assorbire l'impatto sulla marginalità derivante dal crollo delle quotazioni del petrolio, la contrazione dei margini della generazione termoelettrica, e la diminuzione dell'idraulicità rispetto ai livelli eccezionali del 2014. Positivo anche il cash flow, superiore a 600 milioni di euro nel 2015, che beneficia della positiva gestione del capitale circolante operativo condotta durante l'esercizio e contribuisce alla solidità finanziaria del gruppo (debt/ebitda ratio prossimo a 1). Lo scenario di mercato atteso, con riferimento sia al brent che ai prezzi di energia elettrica e gas, ha però imposto svalutazioni non ricorrenti pari a 1.534 milioni di euro per allineare gli attivi alle condizioni di bassa redditività dei mercati energetici. Ne deriva un risultato netto di Gruppo negativo per 980 milioni di euro.
Tenuto conto del deteriorarsi delle condizioni del mercato italiano dell'energia elettrica cui stiamo assistendo e degli attuali prezzi del brent, l'ebitda 2016 è atteso sensibilmente inferiore a quello del 2015 a parità di perimetro, non beneficiando di componenti straordinarie. Edison potrà però fare leva sul rapporto tra l'indebitamento e l'ebitda particolarmente contenuto per partecipare attivamente al consolidamento di mercato in atto. Grazie a questo e alle proprie competenze distintive, Edison potrà attrarre altri player e incrementare la propria massa critica andando così a migliorare il proprio posizionamento competitivo, il proprio profilo di rischio e la propria efficienza operativa.
Come in tutta la sua lunga storia di pionierismo, Edison continua a volgere lo sguardo al futuro, facendosi promotrice di innovazione e sviluppo per sé e per la comunità. Tramite il ricco programma di iniziative "Edison Open4Expo", sposato dal Comune di Milano, l'azienda ha stimolato riflessioni molto seguite da tutti gli stakeholder su come coniugare in modo innovativo i concetti di energia, sostenibilità e sviluppo, contribuendo così al grande cantiere di idee di Expo 2015 anche in preparazione al negoziato sul clima di Parigi (COP21).
In conclusione, Signori Azionisti, solidità finanziaria, competenze distintive e capacità di innovare sono gli elementi che intendo sviluppare per continuare a scrivere la storia di successi di Edison.
Marc Benayoun CEO Edison
21% quota Edison su totale import Italia
Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria le tabelle che seguono riportano alcuni "Indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili IFRS. In calce alle medesime si fornisce la metodologia di calcolo di tali indici in linea con le indicazioni dell'European Securities and Markets Authority (ESMA).
| Dati economici (mEuro) | 2015 | % | 2014 | % | Var. % |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 11.313 | 12.325 | (8,2%) | ||
| Margine operativo lordo | 1.261 | 11,1% | 814 | 6,6 | 54,9% |
| Risultato operativo | (795) | n.s. | 292 | 2,4 | n.s. |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | (980) | 40 | n.s. | ||
| Dati finanziari (mEuro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | Var. % | ||
| Investimenti in immobilizzazioni | 389 | 320 | 21,6% | ||
| Investimenti in esplorazione | 139 | 67 | n.s. | ||
| Capitale investito netto (A+B) | 7.023 | 8.903 | (21,1%) | ||
| Indebitamento finanziario netto (A) (1) | 1.147 | 1.766 | (35,1%) | ||
| Patrimonio netto totale (B) | 5.876 | 7.137 | (17,7%) | ||
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante | 5.439 | 6.627 | (17,9%) | ||
| Rating | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||
| Standard & Poor's: | |||||
| - Rating M/L | BBB+ | BBB+ | |||
| - Outlook M/L termine | Negative | Stable | |||
| - Rating B/T | A-2 | A-2 | |||
| Moody's: | |||||
| - Rating | Baa3 | Baa3 | |||
| - Outlook M/L termine | Stable | Stable | |||
| Principali indicatori | 2015 | 2014 | Var. % | ||
| ROI (2) | n.s. | 3,25% | |||
| ROE (3) | n.s. | 0,58% | |||
| Debt/Equity (A/B) | 0,20 | 0,25 | |||
| Gearing (A/A+B) | 16% | 20% | |||
| Dipendenti (numero) (4) | 3.066 | 3.101 | (1,1%) |
(1) La composizione di questa voce è illustrata nel paragrafo "Indebitamento finanziario netto" delle Note illustrative al Bilancio Consolidato.
(2) Risultato operativo/capitale investito netto medio da Continuing Operations. Il capitale investito netto da Continuing Operations è rettificato dal valore delle partecipazioni iscritte nelle attività non correnti ed è calcolato come media aritmetica del capitale investito netto a fine periodo e di quello a fine dell'esercizio precedente.
(3) Risultato di competenza di Gruppo/Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante medio. La media del Patrimonio netto è la media aritmetica del Patrimonio netto a fine periodo e di quello a fine dell'esercizio precedente.
(4) Valori di fine periodo delle società consolidate integralmente.
| Dati operativi | 2015 | 2014 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Produzione netta di energia elettrica (TWh) | 18,5 | 17,6 | 4,9% |
| Vendite di energia elettrica a clienti finali (TWh) | 17,1 | 20,4 | (16,2%) |
| Importazioni di gas (Mld m3 ) |
12,7 | 9,9 | 28,3% |
| Totale vendite nette gas in Italia (Mld m3 ) |
17,6 | 13,2 | 32,7% |
| Siti serviti energia elettrica e gas (migliaia) | 1.153 | 1.345 | (14,3%) |
| Riserve idrocarburi (Mboe) | 257,5 | 283,5 | (9,2%) |
| Produzione idrocarburi in Italia ed estero (Mboe) | 16,7 | 17,5 | (4,6%) |
| Altri risultati della gestione | 2015 | 2014 | Var. % |
| Emissioni di CO2 (t) |
6.083.394 | 5.412.030 | 12,4% |
| Emissioni specifiche di CO2 (g/kWh lordi) |
319,0 | 295,5 | 8,0% |
| Indice di frequenza infortuni sociale e terzi | 2,1 | 1,8 | 16,7% |
| Indice di gravità infortuni sociale e terzi | 0,11 | 0,13 | (15,4%) |
| Investimenti e spese per salute e sicurezza (€/000) | 10.495 | 10.575 | (0,8%) |
| Ore di formazione totali | 97.106 | 101.734 | (4,5%) |
| Azioni al 31 dicembre 2015 | numero | quotazione | |
|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie | 5.181.545.824 | (*) | |
| Azioni di risparmio | 110.154.847 | 0,7269 | |
| Azionisti con partecipazioni rilevanti al 31 dicembre 2015 | % diritti di voto | % possesso | |
| Transalpina di Energia Spa (1) | 99,476% | 97,405% | |
| (1) Controllata indiretta al 100% da EDF Eléctricité de France Sa (*) Revocate dalla quotazione dal 10 settembre 2012. |
| Consiglio di Amministrazione | Presidente | Jean-Bernard Lévy (1) | |
|---|---|---|---|
| Amministratore Delegato | Marc Benayoun (2) | ||
| Amministratori | Béatrice Bigois (3) (4) | ||
| Paolo Di Benedetto (3) (5) | Indipendente | ||
| Philippe Esper (3) | |||
| Gian Maria Gros-Pietro (3) (6) | Indipendente | ||
| Bruno Lescoeur (3) (7) | |||
| Thomas Piquemal (3) (8) | |||
| Nathalie Tocci (3) (9) | Indipendente | ||
| Nicole Verdier-Naves (3) (10) | |||
| Segretario del Consiglio | Lucrezia Geraci | ||
| Collegio Sindacale (11) | Presidente | Serenella Rossi | |
| Sindaci effettivi | Giuseppe Cagliero | ||
| Leonello Schinasi | |||
Società di Revisione (12) Deloitte & Touche Spa (1) Cooptato e nominato Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 12 dicembre 2014 e confermato dall'Assemblea del 26 marzo 2015.
In carica sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2015.
(2) Cooptato, in sostituzione del dimissionario Denis Lépée, dal Consiglio di Amministrazione dell'8 dicembre 2015 e nominato Amministratore Delegato a far data dal 1° gennaio 2016. In carica sino alla prossima assemblea.
(3) Nominato dall'Assemblea del 22 marzo 2013 per un triennio e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2015.
(4) Presidente del Comitato Controllo e Rischi.
(5) Presidente del Comitato per la Remunerazione e componente del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Indipendenti e dell'Organismo di Vigilanza. (6) Presidente del Comitato Indipendenti, Lead Independent Director e componente del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato per la Remunerazione
e dell'Organismo di Vigilanza.
(7) Amministratore Delegato sino al 31 dicembre 2015.
(8) Componente del Comitato Controllo e Rischi.
(9) Componente del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Indipendenti.
(10) Componente del Comitato per la Remunerazione.
(11) Nominato dall'Assemblea del 28 marzo 2014 per un triennio e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2016.
(12) Incarico conferito dall'Assemblea del 26 aprile 2011 per il novennio 2011-2019.
Il 13 gennaio 2015, Edison ha firmato uníopzione put&call per líacquisito da Apache Beryl I (controllata da Apache Corporation) delle partecipazioni nei campi petroliferi Scott (10,5%) e Telford (15,7%) situati nella concessione P185 15/22 nel Mare del Nord (UK). Líacquisizione Ë stata completata il 30 aprile 2015 per un valore complessivo di 38 milioni di euro, al netto del successivo conguaglio nel mese di settembre 2015, ed ha permesso un incremento delle riserve di Edison di 8,7 milioni di barili di olio equivalente (85% petrolio e 15% gas).
Il 16 giugno 2015, Edison ha inaugurato il nuovo Laboratorio Idrocarburi presso il Centro di Ricerca Innovazione e Sviluppo a Trofarello (Torino), uníeccellenza italiana per individuare soluzioni innovative nellíambito dellíefficienza energetica, la sicurezza ambientale e lo sviluppo delle attivit‡ del gruppo. Il Laboratorio Idrocarburi Ë composto dalle sezioni di Geochimica, Geomeccanica e Petrofisica, tutte dotate di strumenti allíavanguardia per lo sviluppo di particolari spugne in grado di pulire il mare, algoritimi sempre pi˘ efficaci nello studio delle rocce che contengono gas e petrolio e nellíacquisizione di immagini in 3D.
Con il Laboratorio Idrocarburi Edison amplia e completa lo spettro delle attivit‡ di ricerca nei diversi settori dellíenergia: dalla ricerca ed esplorazione di petrolio e gas allíautoproduzione di energia elettrica, dai sistemi di stoccaggio al monitoraggio dei consumi di elettricit‡ e gas.
Il 24 luglio 2015, Edison ha ufficializzato la finalizzazione con la compagnia petrolifera nazionale díEgitto EGPC (Egyptian General Petroleum Corporation) di un accordo per la revisione del prezzo di fornitura del gas sulla base di una nuova formula di indicizzazione, i cui effetti positivi sono gi‡ stati contabilizzati nel risultato del 2015.
Nel mese di luglio 2015, Edison ha acquisito dal Gruppo AGS (Alto Garda Servizi) il 100% delle quote di SHEN Spa che gestisce líimpianto idroelettrico ad acqua fluente di Maleo (Lodi) sul fiume Adda. Líimpianto di Maleo, in esercizio dal 2003, con una potenza installata di 3 MW, produce circa 15 GWh annui ed Ë pienamente integrato con il territorio circostante grazie alla sua struttura completamente interrata. Successivamente, nel mese di dicembre, Ë stata approvata la fusione per incorporazione in Edison Spa di Shen Spa.
Inoltre, nel mese di giugno 2015, Edison ha avviato i lavori per la costruzione del nuovo impianto di Pizzighettone (Cremona) da 4,5 MW che entrer‡ in esercizio entro il 2016 e produrr‡ 17,5 GWh di energia elettrica. Anche questo impianto sar‡ completamente interrato e dunque pienamente integrato nel paesaggio circostante.
Le due centrali rafforzano le attivit‡ dellíazienda in un settore da sempre strategico, quello dellíidroelettrico, e completano il parco produttivo di Edison.
Il 27 novembre 2015, la International Court of Arbitration ha notificato il lodo dellíarbitrato tra Edison e ENI in merito alla revisione del prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dalla Libia, accogliendo la richiesta di revisione del prezzo formulata da Edison nel 2012, per un valore retroattivo pari a circa 1 miliardo di euro.
Líimpatto complessivo del lodo arbitrale sullíEBITDA 2015 di Edison, per alcune opzioni contrattuali legate al take or pay esercitate durante questíanno, Ë stato di circa 850 milioni di euro.
Il tribunale si Ë riservato di decidere sugli interessi, sulle spese legali e sullíesatto ammontare di quanto dovuto da Eni sulla base del nuovo prezzo contrattuale.
Il 29 dicembre 2015, Edison e la Societ‡ Elettrica Altoatesina (SEL) hanno firmato un accordo per lo scambio tra le partecipazioni di Edison in Hydros e Sel Edison in provincia di Bolzano e gli impianti idroelettrici di Cellina di propriet‡ di SEL in provincia di Pordenone.
Il nucleo idroelettrico di Cellina, le cui concessioni scadranno nel 2029, comprende 23 impianti tra large e mini-idro per una potenza installata totale pari a 90 MW.
Líoperazione, del valore totale di circa 190 milioni di euro, prevede che Edison rilevi il nucleo idroelettrico di Cellina da SEL cedendo in cambio le proprie partecipazioni pari al 40% di Hydros e al 42% di SelEdison.
Grazie a questo accordo Edison, che avrebbe deconsolidato anche Hydros a decorrere dal 2016, consolider‡ invece la societ‡ che detiene il nucleo di Cellina con un impatto positivo sullíEBITDA di circa 30 milioni di euro allíanno.
Il closing dellíoperazione Ë previsto entro il primo trimestre 2016.
Per la descrizione di altri eventi successivi alla data di chiusura dellíesercizio cui la presente relazione si riferisce, si rimanda al paragrafo ìFatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2015î contenuto nel Bilancio Consolidato.
Nel corso del 2015, la ripresa globale Ë proseguita con fatica, mantenendosi eterogenea tra le varie aree: la sostanziale tenuta del ritmo di crescita del PIL mondiale Ë apparsa come la sintesi tra il vigore degli Stati Uniti e la diffusa, per quanto lenta, ripresa dellíArea euro da una parte, e la decelerazione dei Paesi emergenti e il ritorno in recessione del Giappone, dallíaltra.
La fiducia nel continuo rafforzamento dellíeconomia americana ha spinto la FED ad una svolta storica; dopo sette anni i tassi di riferimento americani hanno abbandonato la soglia minima a cui erano stati portati in risposta alla grande crisi finanziaria e sono saliti di un quarto di punto. I considerevoli miglioramenti del mercato del lavoro e le aspettative sullíinflazione hanno contribuito alla decisione unanime della stretta monetaria.
Tra i paesi emergenti, Brasile e Russia, penalizzati dalla riduzione dei prezzi del petrolio e delle altre materie prime che ne deprimono il reddito disponibile, contribuiscono negativamente alla dinamica del PIL mondiale, cosÏ come la transizione al nuovo modello di crescita da parte della Cina, che incide ancora fortemente sul rallentamento delle sue importazioni.
Negli ultimi mesi dellíanno oltre alla frenata dei paesi emergenti, che riduce le stime per il commercio internazionale gi‡ alle prese con un rallentamento, anche altri fattori negativi hanno fatto la loro comparsa nello scenario economico mondiale, tra i quali la paura generata dagli attacchi terroristici che alimenta una gi‡ elevata incertezza, líescalation militare in Siria e, da ultimo, le tensioni tra Russia e Turchia. Tutti fattori che generano incognite anche riguardo alle eventuali ripercussioni che potranno determinarsi sulla ripresa economica dellíEuropa, oltre che sulle relazioni commerciali tra paesi europei, del Nord Africa e del Medio Oriente. Ripresa economica che, in questa ultima parte dellíanno, Ë risultata pressochÈ basata sulla domanda interna, essendosi fermato líexport verso i paesi emergenti. Guardando al PIL delle tre maggiori economie della moneta unica, Germania, Francia e Italia, nessuna di esse ha infatti beneficiato nel terzo trimestre 2015 di un contributo positivo della domanda estera netta. In particolare líeconomia tedesca, nonostante il rallentamento dellíindustria durante i mesi estivi e lo scandalo Volkswagen, ha registrato un incremento del PIL superiore alle attese, grazie soprattutto al dinamismo dei consumi delle famiglie sostenuti dallíaumento dellíoccupazione e dalla bassa inflazione.
Quanto allíItalia, dopo aver potuto fare affidamento nellíultima parte del 2014 e nella prima del 2015 su una buona dinamica dei consumi interni e sulla ripresa degli investimenti in seguito allíadozione della nuova legge Sabatini, si confida che nel 2016 la crescita possa irrobustirsi con le nuove misure in materia di ammortamenti inserite allíinterno della Legge di Stabilit‡ che agevoleranno le imprese dal punto di vista fiscale, favorendo gli investimenti in nuovi macchinari e beni strumentali. Infatti, proprio gli investimenti rimangono il punto debole dellíeconomia italiana perchÈ il loro andamento irregolare non permette alla ripresa di ottenere lo slancio necessario per consolidarsi, mentre la spesa delle famiglie continua ad espandersi, grazie anche ad un miglioramento nellíoccupazione trainata soprattutto dal settore dei servizi.
Nel corso del 2015, il cambio euro/dollaro si Ë attestato a quota 1,11 USD per euro, in calo del 16,5% rispetto alla media 2014. Le fluttuazioni registrate durante líanno riflettono prevalentemente le diverse politiche monetarie adottate da BCE e FED, frutto delle condizioni economiche che hanno caratterizzato Stati Uniti ed Europa nel 2015.
Nel mese di marzo la BCE, in aggiunta alle manovre di riduzione dei tassi díinteresse messe in atto nei mesi precedenti, ha avviato un programma di quantitative easing, la cui durata, vincolata al raggiungimento di un obiettivo di inflazione fissato intorno al 2%, Ë stata estesa di sei mesi (rispetto a settembre 2016 termine prefissato inizialmente) al fine di dare ulteriore slancio allíeconomia europea. Nel corso del 2015, invece la FED, che aveva concluso nellíottobre 2014 il proprio piano di stimolo allíeconomia, Ë rimasta in attesa di duraturi segnali di crescita economica per poter procedere allíinnalzamento dei tassi di interesse, ai minimi dalla crisi del 2008. Durante il terzo trimestre le preoccupazioni legate al rallentamento dellíeconomia cinese hanno portato ad una pi˘ attenta analisi circa gli effetti della manovra sulle economie dei paesi emergenti, fortemente indebitati in dollari. Proprio in virt˘ di tali timori soltanto lo scorso 16 dicembre la FED ha deciso di intervenire sul Federal Funds Rate, portandolo nellíintervallo tra lo 0,25% e lo 0,50%. Nonostante la manovra, nel corso di dicembre líeuro si Ë leggermente apprezzato nei confronti del dollaro in quanto, presumibilmente, il mercato aveva oltremodo scontato le aspettative di intervento. Inoltre, a tale inversione di tendenza hanno contribuito la pubblicazione di dati macroeconomici USA inferiori alle aspettative e risultati incoraggianti sullíeconomia tedesca.
Per quanto riguarda i mercati petroliferi, il 2015 Ë stato caratterizzato da un trend discendente. La quotazione media annua, in diminuzione del 46,1% rispetto al 2014, si Ë attestata a quota 53,7 USD/bbl, toccando il minimo nel mese di dicembre 2015 con la media di 38,9 USD/bbl. La quotazione del greggio in euro ricalca líandamento annuo di quella in dollari; tuttavia il deprezzamento della moneta unica smorza in parte la discesa dei prezzi, che si attestano a quota 48,4 euro/bbl, in diminuzione del 35,4% rispetto alla media 2014.
La caduta dei prezzi, iniziata nel giugno 2014, riflette un mercato petrolifero in oversupply nel quale líofferta non arresta la propria crescita e la domanda stenta a decollare nonostante i bassi prezzi.
Dal lato dellíofferta, i paesi dellíOPEC, la cui produzione nel mese di novembre ha raggiunto il massimo degli ultimi tre anni (circa 31,7 milioni di barili al giorno), continuano a perseguire una politica di mantenimento della market share, lasciando a ciascun membro la possibilit‡ di autoregolare la propria produzione. Tale strategia riflette in parte la preoccupazione circa una possibile evoluzione, rispetto alla consolidata situazione degli ultimi anni, delle quote di mercato nel breve/medio termine. Infatti, lo scorso luglio, con líaccordo di Vienna, i paesi del cosiddetto gruppo P5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia e Germania) hanno raggiunto uníintesa sulla produzione nucleare in Iran, prospettando cosÏ un rientro del Paese sul mercato gi‡ nel 2016. Inoltre, negli Stati Uniti Ë stata parzialmente derogata la legge che consente líesportazione esclusiva di prodotti derivati del petrolio permettendo la commercializzazione, al di fuori dei confini nazionali, di olio grezzo. Allo stesso modo, líaumento delle scorte USA di greggio che potrebbero, proprio in virt˘ della recente riforma, essere riversate sui mercati internazionali, hanno creato ulteriori pressioni sui prezzi.
Dal lato della domanda, le aspettative di ripresa sono state parzialmente riviste al ribasso in seguito al rallentamento della crescita cinese, tra i primi paesi importatori di petrolio, e ad un possibile effetto domino sulle economie dei paesi emergenti, dai quali ci si attende la maggior crescita della domanda. La produzione USA si Ë mostrata resiliente ai movimenti a ribasso del petrolio, sebbene abbia segnato un lieve calo nel corso del terzo trimestre dellíanno.
La tabella e il grafico che seguono, riportano i valori annuali medi e la dinamica mensile nel corso dellíanno corrente e dellíanno precedente.
| Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % | |
|---|---|---|---|
| Prezzo petrolio USD/bbl(1) | 53,7 | 99,5 | (46,1%) |
| Cambio USD/euro | 1,11 | 1,33 | (16,5%) |
| Prezzo petrolio euro/bbl | 48,4 | 74,9 | (35,4%) |
(1) IPE Brent
Analogamente al petrolio, anche i prodotti distillati hanno registrato una discesa: il prezzo del gasolio Ë diminuito di circa il 40% attestandosi a quota 840,7 USD/MT, mentre gli olii combustibili hanno registrato una riduzione del 52,8% per i prodotti con basso contenuto di zolfo (BTZ) e del 51,3% per quelli ad alto contenuto di zolfo (ATZ).
Il prezzo del carbone sul mercato atlantico ha anchíesso mostrato un andamento decrescente nel corso dellíanno, chiudendo con una media di 56,8 USD/t, in discesa di circa il 25% rispetto al 2014. In generale, a contribuire al declino del carbone, sono stati i bassi prezzi sui mercati delle commodity energetiche, petrolio e gas, oltre che i sempre pi˘ stringenti vincoli di politica ambientale. Inoltre, sul mercato permane una situazione di eccesso di offerta alimentata prevalentemente dalla debolezza della domanda asiatica, cinese su tutte.
Anche i prezzi gas nei maggiori hub europei hanno evidenziato un decremento: il prezzo del gas al TTF (principale hub europeo) Ë sceso di circa il 5% rispetto alla media 2014. Tale variazione Ë in linea con gli andamenti degli altri hub, che hanno registrato variazioni positive e pi˘ contenute nel secondo e terzo trimestre (tra il 5,8% e il 12,3%) e movimenti fortemente al ribasso nel corso dellíultimo trimestre (in media -24%), in virt˘ di temperature al di sopra della media stagionale.
Il mercato dei titoli di emissione CO2, in controtendenza rispetto agli altri mercati delle commodity energetiche, mostra un andamento crescente attestandosi a quota 7,7 Ä/t, in aumento di quasi il 30% rispetto alla media 2014. Alla volatilit‡ delle quotazioni nel corso del primo trimestre del 2015 Ë seguita una fase di continua crescita che riflette le aspettative di riequilibrio del mercato nel medio termine. Lo scorso settembre il Consiglio Europeo ha infatti approvato líintroduzione, nel 2019, di un meccanismo di market stability reserve al fine di riassorbire líeccesso di offerta creatosi sul mercato.
| TWh | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzione netta: | 270,7 | 269,1 | 0,6% |
| - Termoelettrica | 180,9 | 167,1 | 8,3% |
| - Idroelettrica | 44,8 | 59,6 | (24,9%) |
| - Fotovoltaica | 24,7 | 21,8 | 13,0% |
| - Eolica | 14,6 | 15,1 | (3,3%) |
| - Geotermica | 5,8 | 5,6 | 4,5% |
| Saldo netto Import/export | 46,4 | 43,7 | 6,1% |
| Consumo pompaggi | (1,9) | (2,3) | (20,6%) |
| Totale domanda | 315,2 | 310,5 | 1,5% |
Fonte: elaborazioni su dati ufficiali 2014 e preconsuntivi 2015 Terna al lordo delle perdite di rete.
La domanda lorda complessiva di energia elettrica in Italia nel 2015 Ë stata pari a 315,2 TWh (TWh = miliardi di kWh), in aumento di 4,7 TWh (+1,5%) rispetto allíesercizio precedente; in termini decalendarizzati (i.e. depurando il dato dagli effetti derivanti da variazioni del numero di giornate lavorative) il valore risulta in aumento dellí1,3%.
La produzione nazionale al netto dei pompaggi, ha coperto lí85% della domanda, valore in lieve diminuzione (-0,6%) rispetto a quello del 2014. La produzione nazionale, aumentata complessivamente di 1,6 TWh, registra una significativa riduzione della produzione idroelettrica di 14,8 TWh (-24,9%) rispetto al 2014, che era stato caratterizzato da livelli di idraulicit‡ record, parzialmente compensata da una maggior produzione termoelettrica di 13,8 TWh (+8,3%).
Per quanto riguarda le altre fonti rinnovabili, continua il trend positivo degli ultimi anni, con una crescita di 2,6 TWh (6,1%): in particolare si segnala una maggior produzione degli impianti fotovoltaici (+2,8 TWh, +13% rispetto al 2014) e geotermici (+0,3TWh, +4,5% ), che hanno compensato una minor produzione degli impianti eolici (-0,5 TWh, -3,3% ).
Anche il saldo netto díimportazione Ë cresciuto di 2,7 TWh (+6,1%), mentre i consumi dei pompaggi si sono ridotti di 0,5 TWh (-20,6%).
Dal punto di vista delle infrastrutture si segnala líentrata in operativit‡ dellíelettrodotto di interconnessione Malta-Sicilia (200 MW) avvenuto nel mese di aprile.
Con riferimento allo scenario prezzi al 31 dicembre 2015, la quotazione media del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale Time Weighted Average), si Ë attestata ad un livello di 52,3 euro/MWh, sostanzialmente stabile rispetto allíanno precedente (52,1 euro/MWh) nonostante un lieve aumento della domanda.
La richiesta di energia elettrica, come gi‡ illustrato, Ë stata soddisfatta da una produzione termoelettrica in crescita data la diminuzione della generazione da fonti rinnovabili, da imputare principalmente ad una minore idraulicit‡. Tuttavia la contrazione dei costi di generazione termoelettrica, dovuta ad un calo dei prezzi delle materie prime, sia gas (spot) che carbone, ha determinato una stabilit‡ del prezzo dellíenergia elettrica sul mercato nazionale rispetto al 2014.
Per quanto riguarda i prezzi zonali, nel corso del 2015 la CCT (differenza tra prezzo zonale e PUN) Sicilia ha subito un calo rilevante (-82%), attestandosi sui 5,2 euro/MWh. Tale riduzione Ë imputabile allíintroduzione della disciplina degli impianti essenziali la quale prevede che, a partire dal 1° gennaio 2015, e fino allíentrata in operativit‡ del cavo Sorgente-Rizziconi tra la Sicilia e il Continente, gli impianti programmabili siciliani siano qualificati come risorse essenziali per la sicurezza del sistema e pertanto abbiano obbligo díofferta su MGP ad un prezzo massimo stabilito in funzione della tecnologia.
Osservando líandamento mensile del PUN, gli scostamenti pi˘ significativi si sono registrati nel mese di luglio (+46% rispetto allo stesso mese dellíanno precedente), a causa dellíeccezionale ondata di caldo che ha determinato livelli record di domanda e della riduzione della produzione da fonti rinnovabili, e nel mese di ottobre (-23% rispetto allo stesso mese dellíanno precedente), per líeffetto combinato di una minor domanda elettrica, una maggiore produzione da fonti rinnovabili e costi di generazione termoelettrica in diminuzione.
Nel 2015, il gruppo di ore F1 Ë rimasto sostanzialmente stabile, mentre si osserva un decremento nel gruppo F2 (-3,4%), che nei mesi da aprile ad agosto ha perÚ registrato valori mediamente superiori a quelli di F1, data la crescente produzione da fonti rinnovabili che ha contribuito ad abbassare i prezzi nelle ore centrali della giornata spostando la punta di prezzo nelle prime ore serali. In aumento il gruppo di ore F3 (+3,1%).
Líandamento mensile rispetto allíanno precedente Ë rappresentato nel seguente grafico:
Per quanto riguarda i prezzi dei paesi esteri, la Germania pur recependo un calo dei prezzi delle materie prime, ha registrato solo una leggera flessione rispetto al 2014 (-3,4%), chiudendo a quota 31,7 euro/MWh, dato líincremento delle esportazioni verso i paesi limitrofi che hanno evidenziato variazioni positive di prezzo. La Francia chiude invece a quota 38,6 euro/MWh, in aumento dellí11,2% rispetto allíanno precedente: una domanda pi˘ alta e manutenzioni programmate e non agli impianti nucleari hanno contribuito a tale ascesa. Pertanto il differenziale Italia-Francia Ë passato da 17,4 euro/MWh a 13,7 euro/MWh ed il differenziale Italia-Germania da 19,3 euro/MWh a 20,6 euro/MWh.
| Mld/mc | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Servizi e usi civili | 28,4 | 25,5 | 11,6% |
| Usi industriali | 16,0 | 16,5 | (3,0%) |
| Usi termoelettrici | 20,7 | 17,8 | 16,6% |
| Autoconsumi e perdite | 1,8 | 1,6 | 8,3% |
| Totale domanda | 66,9 | 61,4 | 9,1% |
Fonte: dati consuntivi 2014 e preliminari 2015 Snam Rete Gas, Ministero Sviluppo Economico e stime Edison
La domanda di gas naturale in Italia nel 2015 ha fatto registrare un aumento del 9,1% rispetto allíanno precedente, attestandosi a circa 66,9 miliardi di metri cubi, con un incremento complessivo di circa 5,6 miliardi di metri cubi.
Tale dinamica Ë da attribuirsi principalmente al recupero dei consumi civili (+2,9 miliardi di metri cubi; +11,6%) che nel 2014 erano stati significativamente bassi a causa di temperature particolarmente miti nei mesi invernali. Anche i consumi di gas da parte delle centrali termoelettriche registrano un incremento (+2,9 miliardi di metri cubi; +16,6% verso il 2014) principalmente dovuto ad una elevata domanda elettrica nei mesi estivi e ad una produzione idroelettrica leggermente inferiore alla media. Il settore industriale (-0,5 miliardi di metri cubi; -3% verso il 2014) subisce invece una lieve flessione.
In termini di fonti di approvvigionamento, il 2015 ha registrato:
Nel corso del 2015 i prezzi del gas indicizzato (rappresentati nel grafico sottostante che prende a riferimento la formula della Gas Release 2), in coerenza con líandamento descritto per le principali commodity energetiche, hanno subito una riduzione del 20% rispetto al 2014, registrando un valore medio di 321,6 euro/000 mc. Nel primo trimestre dellíanno, i prezzi mostrano variazioni positive rispetto alle quotazioni 2014, visti il deprezzamento della moneta unica nei confronti del dollaro ed il lag temporale con cui la discesa del Brent e dei prodotti derivati si trasferisce sulla formula. Tuttavia, nei restanti nove mesi, nonostante la tendenza al rialzo legata al deprezzamento dellíeuro, ha prevalso líeffetto fortemente ribassista del petrolio.
Per quanto riguarda líandamento mensile dei prezzi del gas sul mercato spot (rappresentato nel grafico della pagina seguente, che prende a riferimento il prezzo al PSV), nel corso del 2015 il prezzo in Italia ha seguito líandamento decrescente dei prezzi agli altri hub europei ed in generale delle commodity energetiche, registrando un valore medio di 232,9 euro/000 mc, in diminuzione del 4,8% rispetto allíanno precedente.
Tale decremento si discosta dal trend stagionale che vede le quotazioni al ribasso nei mesi estivi e poi al rialzo, in vista dellíinizio del nuovo anno termico. Infatti, sebbene nel corso del primo trimestre le quotazioni siano state in linea con quelle del 2014, fatta eccezione per il mese di gennaio, tra giugno e luglio i prezzi sono aumentati del 4,9% raggiungendo circa 245 euro/000mc. Il caldo eccezionale del mese di luglio ha infatti determinato un aumento della domanda gas che per il settore termoelettrico ha segnato variazioni significative sia in termini congiunturali che tendenziali, rispettivamente +63,9% e +51,1%. Dopo gli spike di prezzo dei mesi estivi le quotazioni hanno ripreso a calare, segnando, nel corso del quarto trimestre, un decremento di
| Relazione sulla Gestione | Bilancio Consolidato | Bilancio Separato |
|---|---|---|
| -------------------------- | ---------------------- | ------------------- |
circa il 24,4% rispetto allo stesso periodo 2014. Ancora una volta tale andamento riflette condizioni climatiche anomale rispetto alle medie stagionali, ad eccezione di qualche piccola ondata di freddo che, ad esempio, sul finire del mese di novembre ha determinato, in alcuni giorni, un mercato corto, mitigando la discesa dei prezzi. Si segnala, infine, una leggera riduzione su base annua del differenziale PSV-TTF, che si attesta a quota 23 euro/000mc. Sul finire dellíanno il riaprirsi dello spread, che nel mese di dicembre ha raggiunto quota 31 euro/000mc, ha determinato un significativo aumento dei volumi in importazione da Passo Gries (+40% rispetto al terzo trimestre 2015).
Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dellíevoluzione normativa e regolatoria relativa allíanno 2015 per i diversi ambiti del business aziendale, a prescindere dagli impatti sul Gruppo che, ove materiali, sono oggetto di specifico commento nei paragrafi dedicati ai risultati e ai rischi.
La Legge 22 maggio 2015, n. 68 ìDisposizioni in materia di delitti contro l'ambienteî (pubblicata nella GU n. 122 del 28 maggio) ha inserito nel codice penale il nuovo Titolo VI-bis dei ìDelitti contro líambienteî, che comprende i seguenti nuovi reati: inquinamento ambientale, morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattivit‡, impedimento del controllo e omessa bonifica.
Recepimento in Italia Direttiva ìSeveso IIIî: il Decreto legislativo 26 giugno 2015 n. 105 di recepimento della Direttiva 2012/18/UE, relativo al controllo dei pericoli di incidenti connessi a determinate sostanze pericolose, Ë stato pubblicato nel supplemento ordinario n. 38 alla Gazzetta Ufficiale n. 161 del 14 luglio 2015. Il decreto Ë entrato in vigore dal 29 luglio 2015.
Approvazione Market Coupling: in data 12 febbraio 2015, líAutorit‡ per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (líAutorit‡), con la delibera 45/2015/R/eel ha di fatto avviato líimplementazione del market coupling sulle frontiere Italo-austriaca, italo-francese e italo-slovena, a partire dal 24 febbraio.
Il meccanismo del market coupling permette di determinare il valore dellíenergia elettrica nelle zone europee di mercato coinvolte e, contestualmente, di allocare la capacit‡ di trasporto disponibile tra dette zone, ottimizzandone líutilizzo. Líassegnazione dei diritti di utilizzo della capacit‡ di trasporto avviene perciÚ contemporaneamente alla determinazione del prezzo di ogni zona, anzichÈ con un processo separato, come avveniva in precedenza.
Successivamente, in data 17 febbraio 2015, con delibera 52/2015/R/eel, líAutorit‡ ha anche approvato gli schemi contrattuali GME-Terna e Cassa Conguaglio per il settore elettrico (CCSE), ai fini della gestione delle partite economiche e finanziare derivanti dallíapplicazione del market coupling alle frontiere italo-austriaca, italo-francese e italo-slovena.
Con la Delibera 45/15, líAutorit‡ aveva altresÏ avviato un procedimento, volto allíemanazione di provvedimenti per il completamento della revisione del quadro regolatorio legato allíimplementazione del market coupling. In tale ambito a dicembre 2015 Ë stato emanato un primo documento di consultazione (DCO 605/15) riportante le riflessioni e orientamenti preliminari dellíAutorit‡ in merito allíintroduzione di limiti di prezzo negativo nel mercato italiano.
Remunerazione della capacit‡ produttiva: con la delibera 95/2015/I/eel líAutorit‡ aveva proposto al Ministero dello Sviluppo Economico (Ministero) di anticipare al 2017 gli effetti del capacity market con svolgimento delle prime aste nellíautunno del 2015. Il Ministero non si Ë, tuttavia, ancora pronunciato sulla proposta dellíAutorit‡ in attesa degli esiti del processo di prenotifica alla Commissione europea del meccanismo di capacity market.
Disciplina degli sbilanciamenti effettivi: a marzo 2015 il Consiglio di Stato ha annullato le delibere 342/2012/R/eel, 239/2013/R/eel e 285/2013/R/eel in materia di determinazione dei segni e dei prezzi degli sbilanciamenti effettivi, ripristinando il regime previgente. A luglio 2015, con la delibera 333/2015/R/eel líAutorit‡ ha avviato un procedimento per líadozione di una specifica disciplina di regolazione del periodo 2012-2014 che ìtuteli gli utenti che, in tale periodo, hanno confidato senza colpa nellíapplicazione di una disciplina degli sbilanciamenti coerente con le finalit‡ e le funzioni del servizio di dispacciamento [..] senza porre in essere condotte speculativeî. Nellíambito di tale procedimento sono stati emanati due documenti di consultazione, il DCO 445/15 a settembre 2015 e il DCO 623/15 a dicembre 2015. Questíultimo, in particolare, propone líapplicazione di una disciplina che prevede il ricalcolo delle partite di sbilanciamento elettrico sul periodo luglio 2012- settembre 2014 sostanzialmente secondo le misure che erano state applicate dallíAutorit‡ nel periodo in oggetto e poi annullate dalla sentenza del Consiglio di Stato.
Impianti essenziali per la sicurezza del sistema (IESS): nel 2015, per effetto del Decreto Legge 91/14, tutti gli impianti in Sicilia di taglia maggiore di 50 MW sono considerati essenziali fino allíentrata in vigore del nuovo cavo con la Calabria e hanno diritto da parte dellíAutorit‡ ad un puntuale riconoscimento dei propri costi variabili e fissi di natura operativa e di una adeguata remunerazione del capitale investito: le delibere di riferimento sono la 521/2014/R/eel e la 667/2014/R/eel. Per Edison Ë coinvolto líimpianto di Milazzo.
Successivamente, con la delibera 615/2015/R/eel del 15 dicembre 2015, líAutorit‡ ha riconosciuto a Edison un acconto sul corrispettivo di reintegro relativo al primo semestre 2015; il saldo sar‡ richiesto dalla Societ‡ nel corso del 2016 e sar‡ liquidato fra fine 2016 e inizio 2017. Inoltre, secondo le ultime notizie comunicate da Terna, líentrata in servizio del cavo Ë prevista nel primo semestre 2016 e di conseguenza il regime di essenzialit‡ specifico per la Sicilia perdurer‡ anche per i primi mesi dellíanno. Infine, nel corso del 2015 Edison ha presentato i consuntivi sul corrispettivo di reintegro dei costi per líanno 2014 relativo allíimpianto di San Quirico: líAutorit‡ con la delibera 612/15/R/eel dellí11 dicembre 2015 ha riconosciuto un acconto pari al 90% di quanto richiesto mentre il restante 10% sar‡ liquidato nel primo semestre 2016 previe opportune verifiche.
Morosit‡: il 29 maggio 2015, Ë stata pubblicata la delibera 258/2015/R/com recante i primi interventi in materia di morosit‡ dei mercati retail dellíenergia elettrica e gas naturale. Si segnala líintroduzione delle seguenti misure:
Codice di rete per il servizio di trasporto dellíenergia elettrica: con le delibere 268/2015/R/eel del 4 giugno 2015 e 609/2015/R/eel dellí11 dicembre 2015 líAutorit‡ ha istituito i primi capitoli del Codice di Rete per il servizio di trasporto dellíenergia elettrica in vigore dal 1° gennaio 2016. In particolare, líAutorit‡ ha:
Tutela 2.0: con la delibera 271/2015/R/com del 4 giugno 2015 líAutorit‡ aveva avviato un procedimento finalizzato a definire un percorso di riforma dei meccanismi di tutela di prezzo nei settori dellíenergia elettrica e del gas naturale (Tutela 2.0). Successivamente, con la delibera 659/2015/R/eel del 28 dicembre 2015, líAutorit‡ ha accompagnato la fase iniziale di tale processo con una revisione al rialzo della componente a copertura dei costi di commercializzazione sostenuti dalle societ‡ di vendita (PCV), che Ë stata aumentata sia con riferimento ai clienti domestici che per le piccole imprese. Sono comunque attese per i primi mesi del 2016 ulteriori consultazioni e la delibera definitiva in tema di revisione dei mercati tutelati.
Unbundling funzionale: con la delibera 296/2015/R/com del 22 giugno 2015 ha approvato le disposizioni in merito agli obblighi di separazione funzionale (unbundling) per gli esercenti del settore dellíenergia elettrica e del gas ñTesto Integrato di Unbundling Funzionale (TIUF). Risultano di particolare rilevanza i nuovi obblighi riguardanti la separazione della politica di comunicazione e di marchio delle imprese di distribuzione e di vendita, la separazione delle attivit‡ commerciali e di interfaccia con i clienti finali e le previsioni in tema di trattamento delle informazioni commercialmente sensibili. Le nuove norme sono entrate in vigore il 1° gennaio 2016 ad eccezione degli obblighi di separazione del marchio e delle politiche di comunicazione (da assolvere entro il 30 giugno 2016) e delle attivit‡ commerciali e di interfaccia con i clienti finali (entro il 1° gennaio 2017).
Riforma delle tariffe di rete per i clienti domestici elettrici: la delibera 582/2015 del 2 dicembre 2015 ha riformato le tariffe di rete da applicare ai clienti elettrici domestici per superare la tariffa storica progressiva, basata su scaglioni di consumo. LíAutorit‡ ha proposto uníapplicazione graduale delle novit‡ contenute nella riforma, a partire dallí1° gennaio 2016 fino alla completa entrata a regime il 1° Gennaio 2018. Inizialmente verranno solo modificati i valori delle componenti relative ai servizi di rete, che manterranno una struttura trinomia (quota fissa, quota potenza e quota energia). Nel 2017, verranno eliminati totalmente gli scaglioni e superata la progressivit‡ dei corrispettivi tariffari a copertura dei servizi di rete. Rimarr‡ a regime anche una differenza nelle modalit‡ di recupero degli oneri tra clienti residenti e non residenti.
Riforma delle componenti tariffarie a copertura degli oneri di carattere generale del sistema gas (Delibera 60/2015/R/gas): l'Autorit‡, facendo seguito a quanto proposto all'interno del DCO 553/2014/R/gas, con la delibera 60/2015/R/gas ha disposto una razionalizzazione delle componenti tariffarie a copertura degli oneri di carattere generale del sistema gas applicate ai quantitativi di gas immessi in rete (ovvero a maggiorazione del corrispettivo unitario variabile CV della tariffa di trasporto). In particolare, l'Autorit‡ ha previsto di:
Implementazione del Regolamento EU n. 312/2014 in tema di bilanciamento gas: il Regolamento Europeo n.312/2014 ha istituito un codice di rete relativo al bilanciamento del gas nelle reti di trasporto (Network Code Balancing) con decorrenza dal 1° ottobre 2015, con specifico riferimento a tutti i punti delle reti di trasporto che interconnettono gli Stati Membri.
Il Network Code Balancing introduce un sistema di bilanciamento di mercato, che prevede come principio la responsabilit‡ degli utenti della rete per il bilanciamento della propria posizione commerciale e fisica a fine giornata con relativa penalizzazione in caso di effettivo sbilancio. Gli utenti dovranno perÚ essere messi in grado di far fronte ai propri obblighi, avendo accesso a risorse flessibili (stoccaggio, GNL e import via pipe) e ad informazioni accurate e tempestive su immissioni e prelievi di rete. Di contro, allíimpresa di trasporto (TSO) viene assegnato un ruolo residuale, in quanto dovr‡ intervenire acquistando/vendendo gas sul mercato solo in presenza di un effettivo rischio per il corretto funzionamento del sistema.
Durante il mese di agosto, ai sensi dell'Articolo 52 del Regolamento UE 312/2014, Snam Rete Gas aveva richiesto allíAutorit‡ di posticipare la piena implementazione del nuovo regime di bilanciamento. Tale differimento era finalizzato a permettere líintroduzione del nuovo regime di bilanciamento in un quadro di certezza di regole e non prima di aver superato positivamente un periodo di test. Con il documento di consultazione 422/2015/R/gas l'Autorit‡ ha quindi espresso i propri orientamenti a riguardo, chiedendo agli operatori ulteriori valutazioni in merito alle esigenze da considerare ai fini della definizione delle tempistiche. LíAutorit‡ ha anche posto in consultazione una proposta per líintroduzione di un sistema di incentivi/penalit‡ cui Snam dovr‡ sottostare in virt˘ del proprio ruolo di responsabile del nuovo mercato di bilanciamento gas. La futura diversa ripartizione dei ruoli e delle responsabilit‡ tra operatori e Snam rende infatti necessaria líintroduzione di meccanismi di responsabilizzazione del trasportatore sia in relazione alla messa a disposizione di informazioni quanto pi˘ precise sia per promuovere comportamenti efficienti di tale soggetto nellíacquisto e nella vendita di gas sul mercato.
Contestualmente, Stogit ha posto in consultazione una proposta di modifica del Codice di Stoccaggio (n. 28), funzionale allíimplementazione del Network Code Balancing. In particolare, viene proposto un adeguamento delle tempistiche per la rinomina infra-giornaliera, introducendo cicli di rinomina su base oraria similmente a quanto previsto da Snam Rete Gas, e vengono descritti i limiti applicabili ai quantitativi rinominabili in erogazione/iniezione.
Con la delibera 470/2015/R/gas del 7 ottobre 2015 líAutorit‡ ha successivamente provveduto da un lato ad approvare la proposta di modifica del Codice di Rete Snam relativamente all'attivit‡ di bilanciamento, e dallíaltro a posticipare l'avvio del nuovo regime di bilanciamento, nei termini previsti dal Regolamento UE n. 312/2014, accogliendo la richiesta di Snam. Tuttavia, la data di avvio del nuovo regime di bilanciamento verr‡ fissata con un successivo provvedimento, ma comunque non prima di tre mesi dal completamento delle attivit‡ necessarie per l'attuazione del nuovo sistema, tenendo conto della preferenza espressa dagli operatori per l'avviamento nel periodo estivo e comunque non oltre il 1° ottobre 2016.
Per quanto riguarda le modifiche al Codice di Rete, solo per una minima parte Ë stata disposta uníentrata in vigore nel breve (ad esempio, la messa a disposizione delle informazioni relative al portafoglio degli utenti dal 1° novembre 2015, mentre il passaggio al kWh ñ per i processi di programmazione e bilanciamento ñ dal 1° ottobre 2015).
Si attende pertanto nel breve periodo il completamento del quadro di regole e dei chiarimenti da parte dellíAutorit‡ in merito alle nuove tempistiche di attuazione del modello europeo.
Gare díambito per la distribuzione del gas: Ë stato pubblicato il 14 luglio scorso, il decreto del Ministero dello sviluppo economico (20 maggio 2015 n. 106) che modifica ed integra il Decreto 226/2011 concernente le modalit‡ di svolgimento delle gare per líaffidamento del servizio di distribuzione del gas naturale per ATEM (ambiti territoriali minimi).
Le principali novit‡ riguardano il trasferimento di porzioni di rete a titolo oneroso dal gestore uscente al gestore entrante e l'introduzione della possibilit‡ che le stazioni appaltanti possano presentare i dati relativi al VIR e alla RAB, funzionali alle valutazioni degli scostamenti da parte dell'Autorit‡, con riferimento al 31 dicembre dell'anno t-2 anzichÈ del t-1. » stata anche introdotta, nellíipotesi di inerzia dei comuni nellíacquisizione dei dati, la possibilit‡ per le stazioni appaltanti di sostituirsi ai primi nei rapporti con il gestore.
Con la Deliberazione 407/2015/R/gas del 30 luglio 2015 sono state aggiornate le norme che disciplinano gli aspetti metodologici per l'identificazione delle fattispecie di differenze VIR e RAB superiori al 10% e le modalit‡ operative per l'acquisizione da parte dell'Autorit‡ dei dati relativi al VIR, necessari per le verifiche di cui al decreto legge 145/13 denominato Destinazione Italia. In particolare Ë stato recepito il caso di porzioni di rete di propriet‡ del gestore uscente ma soggette a devoluzione gratuita alla scadenza naturale a favore dellíente locale concedente ai fini del calcolo dello scostamento VIR/RAB. E' in corso la pubblicazione dei bandi di gara delle stazioni appaltanti per i diversi ambiti.
Tariffe Distribuzione: con la delibera 90/2015/R/gas del 5 marzo 2015 líAutorit‡ ha determinato le tariffe di riferimento definitive per l'anno 2014. Con la delibera 147/2015/R/gas del 2 aprile 2015 erano state determinate le tariffe di riferimento provvisorie per l'anno 2015, calcolate sulla base dei dati patrimoniali preconsuntivi relativi all'anno 2014. Successivamente con la delibera 253/2015/R/gas del 29 maggio 2015 sono stati rideterminati i valori delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas naturale di cui all'articolo 3, comma 2, lettera b), della RTDG, per l'anno 2014 in relazione ad alcune localit‡, a seguito della correzione di errori materiali riscontrati nella deliberazione 90/2015/R/gas.
Con delibera 280/2015/R/gas del 12 giugno 2015 ìDisposizioni in materia di componenti tariffarie a copertura dei costi centralizzati relativi ai sistemi di telelettura/telegestione e dei costi dei concentratoriî
vengono prorogate per l'anno 2016 le regole vigenti per gli anni 2014 e 2015 in relazione alla determinazione delle componenti tariffarie TELt,c e, CONt,c, di cui all'articolo 29, comma 1, della regolazione tariffaria RTDG, a copertura dei costi centralizzati per i sistemi di telelettura/telegestione e dei costi dei concentratori.
Riforma della regolazione in materia di misura dei punti di riconsegna della rete di distribuzione: la delibera 117/2015/R/gas del 19 marzo 2015 ha riformato in modo rilevante la regolazione in materia di misura dei punti di riconsegna della rete di distribuzione. Le novit‡ riguardano: líintroduzione dei cosiddetti periodi di riferimento delle letture (che devono coprire almeno lí80% dei consumi del periodo), la frequenza di lettura, la messa a disposizione delle misure, compresa quella di switching e le eventuali rettifiche da parte delle imprese di distribuzione. In particolare si segnala come importante líintroduzione di uníulteriore soglia di consumi intermedia pari a 1500 Smc/anno (che si aggiunge a quelle gi‡ vigenti: 500 e 5000 Smc/anno) a cui corrisponde un ulteriore obbligo di lettura da parte del distributore con una cadenza quadrimestrale, a met‡ tra quella mensile (consumi >5000 Smc/anno) e quella semestrale per i consumi pi˘ bassi (<500 Smc/anno). Inoltre con questo provvedimento, líAutorit‡ introduce un termine mensile unico per líinvio di tutte le letture dai distributori agli utenti, entro il 6°giorno lavorativo del mese attraverso canali e formati standard e un tempo massimo di validazione dati da parte dei distributori pari a tre giorni lavorativi.
Remunerazione del capitale investito nei settori regolati (WACC): la Deliberazione 583/2015/R/com ha fissato i nuovi valori del tasso di remunerazione del capitale investito (WACC) per i servizi regolati di energia elettrica e gas. Con tale provvedimento vengono approvati in particolare i criteri per la determinazione e l'aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali dei settori elettrico e gas (TIWACC 2016-2021), che trovano applicazione dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2021 ossia per un periodo di sei anni. Eí previsto un aggiornamento con cadenza triennale (2018) per i parametri comuni a tutti i servizi, mentre i parametri specifici del servizio ( e D/E), per il momento pari ai valori degli attuali periodi regolatori specifici, saranno aggiornati in corrispondenza della scadenza dei predetti periodi. Saranno quindi definiti nel corso del 2018 i nuovi valori del WACC per il secondo triennio 2019-2021.
La delibera stabilisce i valori per il periodo 2016-18 per la distribuzione e misura del gas naturale, rispettivamente 6,1% e 6,6% e per lo stoccaggio 6,5%.
La novit‡ introdotta nella nuova formula del WACC Ë il riferimento a valori reali dei tassi di rendimento del capitale proprio e del capitale di debito (Ke e Kd), e líaggiunta di un fattore di correzione (F) che consente la copertura delle imposte sui profitti nominali; inoltre Ë stato introdotto un valore che tiene conto del rischio paese denominato CRP (Country Risk Premium) che verr‡ aggiornato secondo un meccanismo di tipo trigger.
Unbundling funzionale: líaggiornamento delle regole in materia di Unbundling funzionale per le imprese operanti nei settori dellíenergia elettrica e del gas Ë descritto nella sezione Energia elettrica ñ Mercato Retail, pagina 25, cui si rimanda.
Morosit‡: la Delibera 258/2015/R/com modifica ed integra la disciplina relativa alla morosit‡ nei settori dell'energia elettrica e del gas naturale e procede ad una revisione della procedura di switching nel settore del gas naturale al fine di ridurne le tempistiche.
In tema di Servizio di Default, viene stabilito uno specifico obbligo, in capo all'utente che ha chiesto la cessazione amministrativa per morosit‡ del cliente finale, di fornire all'impresa di distribuzione i documenti comprovanti l'inadempimento nei pagamenti del cliente al fine di poter con maggiore efficacia portare a termine le iniziative giudiziarie.
Inoltre vengono stabiliti gli ìIndennizzi a favore dellíutente del servizio di distribuzioneî nei casi di mancato intervento di chiusura/sospensione per morosit‡ da parte dellíimpresa di distribuzione, nei casi di sua diretta responsabilit‡, oltre allo storno del 50% dei corrispettivi del servizio di distribuzione e misura versati dal venditore, fino ad esecuzione della prestazione dovuta.
Stoccaggio di modulazione - modalit‡ di allocazione: con il Decreto Ministeriale 6 febbraio 2015 sono stati ridefiniti i volumi e le modalit‡ di allocazione dello stoccaggio di modulazione per líanno termico 2015/2016. La quota dello stoccaggio destinata al servizio di modulazione Ë stata fissata in 6,8 miliardi di metri cubi (di cui 6,2 Stogit e 0,6 Edison Stoccaggio) ed Ë assegnata tramite aste consecutive, articolate sulla base di un calendario predefinito e con frequenza mensile sullíintero periodo di iniezione. Da notare che, per la prima volta viene prevista líofferta agli operatori anche di un prodotto pluriennale con profilo di erogazione uniforme, pari a 500 milioni di Smc per una durata minima di due anni con possibile estensione di altri due. Tuttavia, líesito dellíasta svolta a febbraio Ë stato pari a zero Smc conferiti e, pertanto, i 500 milioni di Smc offerti saranno resi disponibili nellíambito delle procedure per gli altri prodotti con profilo di erogazione uniforme, come previsto dal Decreto Ministeriale.
Con successiva Delibera (49/2015/R/gas) líAutorit‡ ha disciplinato le modalit‡ di organizzazione delle procedure d'asta per il conferimento di capacit‡ di stoccaggio per l'anno termico 2014/2015. Edison Stoccaggio ha allocato la totalit‡ dei 0,6 miliardi di metri cubi di capacit‡ di punta a disposizione gi‡ nellíambito della prima asta tenutasi nel mese di marzo 2015. Infine, con la delibera 80/2015/R/gas del 26 febbraio 2015, sono state disciplinate le modalit‡ di calcolo del prezzo di riserva per le procedure d'asta per il conferimento di capacit‡ di stoccaggio per l'anno 2015/2016; la delibera Ë stata pubblicata al termine delle procedure di gara.
Con delibera 51/2015/R/gas ìApprovazione dei ricavi di impresa per il servizio di stoccaggio relativi allíanno 2015î, venivano approvati in via provvisoria i ricavi di Edison Stoccaggio.
Per quanto riguarda líapprovazione definitiva di tali ricavi, líAutorit‡ ha disposto un supplemento di indagine in relazione alle prestazioni del sito di S. Potito e Cotignola. Tali ulteriori approfondimenti hanno fatto ritardare la comunicazione delle risultanze istruttorie del procedimento di approvazione tariffaria al 3 novembre 2015. La societ‡ ha inviato in data 26 novembre 2015 una nuova proposta tariffaria coerente con i criteri di determinazione dei ricavi riconosciuti di cui alle sopracitate risultanze istruttorie e, contestualmente, ha proposto una diversa metodologia di valutazione delle prestazioni e della conseguente efficienza economica del progetto. LíAutorit‡ ha, quindi, rimandato a febbraio 2016 líemanazione del provvedimento di approvazione tariffaria.
La delibera 75/2015/R/gas ha concluso per Edison Stoccaggio líiter di approvazione delle componenti di ricavo delle tariffe 2012-2013 legate ai costi operativi incrementali, lasciate in sospeso per effetto del contenzioso che si Ë instaurato conseguentemente al diniego, nelle delibere tariffarie 106/2011 e 313/2012, del riconoscimento dei costi operativi incrementali derivanti dagli investimenti realizzati dalla societ‡ negli anni 2009-2010. Anche la delibera 75/2015, avendo confermato tale diniego, Ë stata impugnata davanti al TAR.
Con delibera 126/2015/R/gas viene determinata in via definitiva la tariffa di stoccaggio della societ‡ Edison Stoccaggio per l'anno 2014; tale delibera conferma i valori provvisori delle componenti di ricavo e i corrispettivi specifici di impresa della societ‡ Edison Stoccaggio relativi allíanno 2014, pubblicati con deliberazione 350/2013/R/GAS.
La delibera 171/2015/R/gas ìDisposizioni in materia di regolazione delle partite economiche relative al servizio di stoccaggio, per líanno termico 2015-2016î ha introdotto, per líanno termico in corso, i meccanismi che consentono alle imprese di stoccaggio di recuperare i mancati ricavi delle aste di assegnazione della capacit‡, assicurando un flusso di ricavi sostanzialmente equivalente a quello ottenibile con líapplicazione, alle capacit‡ allocate tramite asta, dei corrispettivi tariffari previsti per i servizi a tariffa (nei casi in cui il prezzo di assegnazione risulti inferiore a tali corrispettivi tariffari).
Le risorse da erogare a favore delle imprese di stoccaggio sono prelevate dal conto ìOneri stoccaggioî istituito presso la Cassa Conguaglio e alimentato dalla componente variabile della tariffa di trasporto CRVos pagata dagli utenti ai punti di riconsegna della rete di trasporto.
La delibera 182/2015/R/gas ha introdotto i meccanismi di incentivazione allo sviluppo di ulteriori capacit‡ di stoccaggio per il nuovo periodo regolatorio (2015-2018) relativi ai progetti per i quali sia stata presentata istanza all'Autorit‡ entro il 30 settembre 2015. Essa prevede requisiti prestazionali minimi da rispettare per líammissione al meccanismo incentivante, da verificare anche a progetto concluso da parte dellíAutorit‡. Il periodo di riconoscimento dellíincentivo Ë di 12 anni per i siti realizzati e gestiti da imprese di stoccaggio esistenti e di 15 anni per i siti realizzati e gestiti da un nuovo operatore e verr‡ applicato alla capacit‡ di punta di erogazione massima che l'impresa di stoccaggio si impegna a rendere disponibile in modo continuativo per 15 giorni.
Stoccaggio ñ Qualit‡ del servizio: la deliberazione 485/2015/R/gas ha approvato la proposta di aggiornamento del Codice di Stoccaggio di Edison Stoccaggio Spa, trasmessa ai sensi del punto 2 della deliberazione 596/2014/R/gas, in materia di regolazione della qualit‡ del servizio di stoccaggio del gas naturale per il periodo di regolazione 2015-2018.
Stoccaggio ñ Salvaguardia dei nuovi investimenti: la delibera 652/2015/R/gas del 23 dicembre 2015 ha introdotto una clausola di salvaguardia per gli investimenti entrati in esercizio commerciale nel corso del primo anno del nuovo periodo regolatorio (2015-2018).
Tale clausola estende al 2015 la validit‡ dei meccanismi di incentivazione degli investimenti in sviluppo di nuova capacit‡ di stoccaggio previsti nel precedente periodo regolatorio, basati sul riconoscimento di una maggiorazione (4%) del tasso di remunerazione del capitale investito.
Tali meccanismi, infatti, erano stati superati col nuovo periodo regolatorio (delibera 531/2014) a favore di un sistema fondato sull'efficienza nel conferimento della capacit‡ ad inizio anno (eventuali extra-ricavi generatisi nell'ambito delle aste rispetto alla tariffa di riferimento) o di un meccanismo di incentivazione alla realizzazione di uní ulteriore punta di erogazione (delibera 182/2015).
Per Edison Stoccaggio la clausola in questione Ë applicabile in primis agli investimenti relativi al sito di S. Potito e Cotignola, entrato in esercizio commerciale a partire dal 2015.
Decreto sulla risoluzione alternativa delle controversie - Alternative Dispute Resolution (Adr): nella Gazzetta Ufficiale del 19 agosto 2015 Ë stato pubblicato il decreto legislativo 6 agosto 2015, n. 130 di attuazione della direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 e la direttiva 2009/22/CE (direttiva sull'ADR per i consumatori). Il decreto interviene per regolamentare le procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie, nazionali e transfrontaliere, concernenti obbligazioni contrattuali derivanti da contratti di vendita o di servizi tra professionisti stabiliti nellíUnione e consumatori residenti nellíUe attraverso líintervento di un organismo Adr. Accanto agli ´organismi di mediazioneª fanno ingresso nellíordinamento gli ´organismi Adrª che proporranno procedure di risoluzione alternative delle liti consumeristiche attraverso sistemi di Adr ´indipendenti, imparziali, trasparenti, efficaci, rapidi ed equiª.
A questo proposito líAutorit‡ ha pubblicato la delibera 620/2015/E/COM del 17 dicembre 2015, che prevede líistituzione dellíelenco degli organismi Adr riconosciuti e deputati a gestire nei settori di sua competenza, procedure volontarie di risoluzione extragiudiziale delle controversie, e líapprovazione della relativa disciplina di prima attuazione dellíarticolo 141-decies del Codice del consumo in merito alle modalit‡ di iscrizione degli organismi nellíelenco e alla relativa gestione, tenuta e vigilanza dellíelenco medesimo.
Decreto Sicurezza offshore: Il Decreto Legislativo 18 agosto 2015, n.145 Ë stato pubblicato nella GU n.215 del 16 settembre 2015 ed Ë entrato in vigore il 17 settembre 2015. Il Decreto ha recepito la Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi (che modifica la Direttiva 2004/35/CE), inserendosi in un quadro normativo gi‡ esistente in materia di sicurezza e di protezione del mare dall'inquinamento per il raggiungimento dei pi˘ alti livelli europei di sicurezza per i lavoratori e líambiente.
Il Decreto si compone di 36 articoli e 9 Allegati e ìdispone i requisiti minimi per prevenire gli incidenti gravi nelle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e limitare le conseguenze di tali incidentiî, per contrastare líinquinamento attraverso una politica non solo di prevenzione, ma anche di cooperazione.
Legge di Stabilit‡ 2016: la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 ìDisposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Statoî (legge di stabilit‡ 2016) Ë stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.302 del 30 dicembre 2015. La norma contiene varie misure di interesse per il settore quali:
líintroduzione del canone Rai in bolletta;
alcune disposizioni fiscali quali le nuove misure in materia di ammortamenti, la possibile revisione delle rendite catastali degli impianti industriali con líesclusione del valore degli impianti facenti parte del processo produttivo e la riduzione dellíaliquota IRES al 24% con decorrenza dal 2017;
Progetti di Interesse Comune (PCIs): la normativa di riferimento per la selezione di progetti di interesse comune Ë il Regolamento (UE) n. 347/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2013, sulle linee guida per le infrastrutture energetiche trans-europee. Il Regolamento TEN-E identifica 9 corridoi prioritari e 3 aree tematiche di interesse e definisce la procedura e i criteri affinchÈ un progetto possa diventare un progetto di interesse comune (PCI). A novembre 2015, la Commissione europea ha adottato líelenco dei 195 progetti infrastrutturali chiave nel settore dellíenergia, determinanti per la realizzazione dellíUnione energetica.
Líindividuazione di progetti di interesse comune viene effettuata da gruppi regionali costituiti da rappresentanti dei ministeri competenti, delle autorit‡ nazionali di regolamentazione e dai promotori dei progetti, dalla Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione e trasporto (ENTSOs), dallíAgenzia per la cooperazione dei regolatori dellíenergia e dalla Commissione europea. La lista viene adottata a seguito di uníanalisi costi benefici, in base alla quale si assegna un punteggio ai progetti richiedenti lo status di PCI sulla base di tre criteri: sicurezza approvvigionamenti, integrazione del mercato e competizione. Líelenco dei progetti di interesse comune sar‡ aggiornato fra due anni, cosÏ come previsto dal Regolamento.
Per quanto riguarda i progetti Edison, rientrano nella lista i progetti IGB (Interconnector Greece-Bulgaria), Galsi (Gas pipeline connecting Algeria to Italy), EastMed Pipeline (offshore Cipro-Grecia via Creta) e Poseidon.
Codice di rete sulla Interoperabilit‡ e Scambio Dati sulle reti di trasporto gas: la Gazzetta Ufficiale dellíUnione Europea ha pubblicato a maggio 2015 il Regolamento 2015/703 che istituisce il Codice di Rete "Interoperabilit‡ e Scambio Dati sulle reti di trasporto gas". Il Codice fissa le norme in materia di interoperabilit‡ e di scambio dei dati, nonchÈ di armonizzazione della gestione dei sistemi di trasporto del gas e dei formati di comunicazione, permettendo ai TSO di scambiare le informazioni in modo pi˘ esteso ed efficiente. Il testo Ë stato messo a punto dopo un lungo processo di consultazione dallíassociazione degli operatori europei del trasporto gas (ENTSO-G) in collaborazione con líAgenzia per la cooperazione dei regolatori energetici europei (ACER).
| Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato |
Bilancio Separato |
|---|---|
| -------------------------------------------------- | ------------------- |
| (in milioni di euro) | Esercizio | Esercizio | Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | |||
| Filiera Energia Elettrica (1) | ||||
| Ricavi di vendita | 6.529 | 7.859 | (1.330) | (16,9%) |
| Margine operativo lordo reported | 360 | 652 | (292) | (44,8%) |
| Margine operativo lordo adjusted (2) | 276 | 690 | (414) | (60,0%) |
| Filiera Idrocarburi (1) | ||||
| Ricavi di vendita | 5.512 | 5.168 | 344 | 6,7% |
| Margine operativo lordo reported | 995 | 293 | 702 | n.s. |
| Margine operativo lordo adjusted (2) | 1.079 | 255 | 824 | n.s. |
| Corporate e Altri Settori (3) | ||||
| Ricavi di vendita | 49 | 48 | 1 | 2,1% |
| Margine operativo lordo | (94) | (131) | 37 | 28,2% |
| Elisioni | ||||
| Ricavi di vendita | (777) | (750) | (27) | (3,6%) |
| Margine operativo lordo | ||||
| Gruppo Edison | ||||
| Ricavi di vendita | 11.313 | 12.325 | (1.012) | (8,2%) |
| Margine operativo lordo | 1.261 | 814 | 447 | 54,9% |
| % sui ricavi di vendita | 11,1% | 6,6% |
(1) Vedi Catena del valore a pagina 8.
(2) Il margine operativo lordo adjusted Ë effetto della riclassificazione dei risultati delle coperture su commodity e cambi associate ai contratti per líimportazione di gas naturale dalla Filiera Idrocarburi alla Filiera Energia Elettrica, per la parte di risultato riferibile a questíultimo settore. Tale riclassificazione viene effettuata al fine di consentire una miglior lettura gestionale dei risultati industriali. Il margine operativo lordo adjusted non Ë soggetto a verifica da parte della societ‡ di revisione.
(3) Include líattivit‡ della Capogruppo Edison Spa non pertinente alla gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune societ‡ holding e immobiliari.
Nel 2015, i ricavi di vendita di Gruppo si attestano a 11.313 milioni di euro, in calo dellí8,2% rispetto allíanno precedente.
Il margine operativo lordo si attesta a 1.261 milioni di euro (814 milioni di euro nel 2014) e registra un incremento di 447 milioni di euro.
Si rimanda ai paragrafi seguenti per un uníanalisi pi˘ approfondita dellíandamento nelle singole Filiere.
| Relazione sulla Gestione | Bilancio Consolidato | Bilancio Separato |
|---|---|---|
| -------------------------- | ---------------------- | ------------------- |
| GWh (*) | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzione Edison: | 18.481 | 17.616 | 4,9% |
| - termoelettrica | 14.116 | 11.756 | 20,1% |
| - idroelettrica | 3.378 | 4.954 | (31,8%) |
| - eolica e altre rinnovabili | 987 | 906 | 9,0% |
| Altri acquisti (grossisti, IPEX, ecc.)(1) | 70.952 | 77.915 | (8,9%) |
| Totale fonti Italia | 89.433 | 95.531 | (6,4%) |
(1) Al lordo delle perdite ed escluso portafoglio di trading.
(*) Un GWh Ë pari a un milione di kWh; riferito a volumi fisici.
| GWh (*) | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Clienti finali (1) | 17.108 | 20.409 | (16,2%) |
| Altre vendite (grossisti, IPEX, ecc.)(2) | 72.325 | 75.122 | (3,7%) |
| Totale impieghi Italia | 89.433 | 95.531 | (6,4%) |
(1) Al lordo delle perdite.
(2) Escluso portafoglio di trading.
(*) Un GWh Ë pari a un milione di kWh.
Il Gruppo opera secondo un modello di business che prevede una separazione tra la gestione della generazione (termoelettrica e rinnovabili), le vendite al mercato finale (business e retail), le attivit‡ di proprietary trading nonchÈ le attivit‡ di compra-vendita tese a garantire adeguate politiche di segregazione e copertura del rischio sui portafogli citati nonchÈ alla massimizzazione della redditivit‡ attraverso líottimizzazione degli stessi.
Nellíambito di tale modello le produzioni nette di Edison in Italia si attestano a 18.481 GWh, in crescita del 4,9% rispetto al 2014; in particolare, la produzione termoelettrica evidenzia un incremento del 20,1% che in parte rispecchia il trend nazionale. Per quanto riguarda la produzione da fonti rinnovabili líandamento del 2015 ha visto, da un lato, un sensibile decremento della produzione idroelettrica (-31,8%), in linea con la dinamica nazionale e frutto dellíidraulicit‡ del periodo che risulta di gran lunga inferiore rispetto allíeccezionalit‡ del 2014; dallíaltro un aumento della produzione eolica e altre rinnovabili (+9%) grazie al contributo degli impianti di Andretta Bisaccia e Rignano Garganico acquisiti nellíottobre 2014 e dellíimpianto di Baselice entrato in produzione a gennaio che hanno pi˘ che compensato la minore ventosit‡ del periodo.
Le vendite ai clienti finali sono in diminuzione del 16,2% a causa dei minori volumi venduti ai segmenti business e Pubblica Amministrazione e della riduzione del numero dei clienti residenziali, frutto di una politica di acquisizione maggiormente selettiva in termini di affidabilit‡ nei pagamenti.
Gli Altri acquisti e vendite del 2015 sono in calo rispetto ai valori del 2014; si ricorda, peraltro, come queste voci includano, oltre alle compra-vendite sul mercato wholesale, anche acquisti e vendite su IPEX, per quanto caratterizzati da una minore marginalit‡ unitaria, legati alle modalit‡ operative di bidding degli impianti, al bilanciamento dei portafogli nonchÈ allíattivit‡ di make or buy.
| Relazione sulla Gestione | Bilancio Consolidato | Bilancio Separato |
|---|---|---|
| -------------------------- | ---------------------- | ------------------- |
| in milioni di euro | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 6.529 | 7.859 | (16,9%) |
| Margine operativo lordo adjusted (1) | 276 | 690 | (60,0%) |
(1) Vedi nota pagina 33.
I ricavi di vendita del 2015 sono pari a 6.529 milioni di euro e risultano in calo del 16,9% rispetto al 2014 in conseguenza dei minori volumi venduti oltre che dei prezzi medi di vendita. Il margine operativo lordo adjusted del 2015, che si attesta a 276 milioni di euro (690 milioni di euro nel 2014), registra un decremento di 414 milioni di euro a causa dellíulteriore contrazione dei margini di generazione e dellíeccezionale idraulicit‡ registrata nel 2014.
| Gas in milioni di mc | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzioni (1) | 485 | 417 | 16,4% |
| Import (Pipe + GNL) | 12.722 | 9.915 | 28,3% |
| Altri Acquisti | 4.172 | 2.739 | 52,3% |
| Variazione stoccaggi (2) | 197 | 172 | 14,8% |
| Totale fonti Italia | 17.576 | 13.243 | 32,7% |
| Produzioni estero (3) | 1.508 | 1.734 | (13,0%) |
(1) Al netto degli autoconsumi e a Potere Calorifico Standard; include le produzioni della concessione Izabela in Croazia importate in Italia.
(2) Include perdite di rete; la variazione negativa indica immissione a stoccaggio.
(3) Al lordo delle quantit‡ trattenute come imposta sulle produzioni.
| Gas in milioni di mc | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Usi civili | 2.648 | 2.314 | 14,4% |
| Usi industriali | 3.385 | 3.413 | (0,8%) |
| Usi termoelettrici | 5.671 | 4.407 | 28,7% |
| Altre vendite | 5.872 | 3.109 | 88,9% |
| Totale impieghi | 17.576 | 13.243 | 32,7% |
| Vendite produzioni estero (1) | 1.508 | 1.734 | (13,0%) |
(1) Al lordo delle quantit‡ trattenute come imposta sulle produzioni.
La produzione di gas del 2015, totalizzando Italia e estero, Ë risultata pari a 1.993 milioni di metri cubi, in calo del 7,3% rispetto allíanno precedente. Le produzioni commercializzate in Italia sono in aumento del 16,4% grazie alle attivit‡ di sviluppo realizzate su alcuni pozzi nel 2014, al contributo dei campi Izabela (Croazia) e Fauzia entrati in produzione rispettivamente nel luglio e nel novembre 2014, che hanno contrastato il naturale declino delle curve di produzione di alcuni campi, soprattutto esteri, laddove le produzioni hanno fatto segnare un calo del 13%.
Il totale delle importazioni di gas (in aumento di 2.807 milioni di metri cubi) e gli Altri acquisti (in aumento di 1.433 milioni di metri cubi) sono entrambi in forte aumento per soddisfare le maggiori vendite del periodo.
| Relazione sulla Gestione | Bilancio Consolidato | Bilancio Separato |
|---|---|---|
| -------------------------- | ---------------------- | ------------------- |
I quantitativi venduti, pari a 17.576 milioni di metri cubi, evidenziano un incremento del 32,7% rispetto al 2014. In particolare, le vendite per usi civili registrano un aumento del 14,4%, frutto delle temperature dei mesi invernali mediamente inferiori rispetto al 2014, e le vendite per usi termoelettrici mostrano un incremento del 28,7% imputabile al maggior consumo di gas delle centrali termoelettriche del Gruppo e di terzi.
| migliaia di barili | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzione Italia | 2.546 | 2.620 | (2,8%) |
| Produzione estero (1) | 1.808 | 1.541 | 17,3% |
| Totale produzioni | 4.354 | 4.161 | 4,6% |
(1) Al lordo delle quantit‡ trattenute come imposta sulle produzioni.
La produzione di olio grezzo del 2015 evidenzia complessivamente un incremento del 4,6%, grazie ad un effetto di compensazione delle produzione estere (+266 migliaia di barili), anche con il contributo delle produzioni dei nuovi campi Scott e Telford (UK) acquisiti a partire dal mese di maggio, nei confronti di quelle italiane (-74 migliaia di barili).
| in milioni di euro | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 5.512 | 5.168 | 6,7% |
| Margine operativo lordo adjusted (1) | 1.079 | 255 | n.s. |
(1) Vedi nota pagina 33.
I ricavi di vendita del 2015 si attestano a 5.512 milioni di euro, in aumento del 6,7% rispetto al 2014, grazie allíaumento dei volumi venduti che ha pi˘ che compensato la diminuzione dei prezzi medi di vendita che riflette líandamento in calo dello scenario petrolifero, pur parzialmente attenuata dalla revisione del prezzo di vendita del gas estratto in Egitto.
Il margine operativo lordo adjusted del 2015 Ë pari a 1.079 milioni di euro, in aumento di 824 milioni rispetto al 2014. Tale variazione Ë ascrivibile:
Le riserve di idrocarburi del Gruppo (riserve certe + 50% riserve probabili) al 31 dicembre 2015 risultano pari a circa 42,0 miliardi di metri cubi equivalenti (257,5 MBoe) contro i 46,2 miliardi di metri cubi equivalenti dellíanno precedente (283,5 MBoe) e pertanto, al netto delle produzioni lorde 2015 pari a circa 2,8 miliardi di metri cubi equivalenti (17,3 MBoe), risultano in diminuzione di circa 1,4 miliardi di metri cubi equivalenti (8,7
| Relazione sulla Gestione | Bilancio Consolidato | Bilancio Separato |
|---|---|---|
| -------------------------- | ---------------------- | ------------------- |
MBoe). Nel corso dellíesercizio líacquisizione di nuovi asset nel Mare del Nord ha portato un incremento di riserve pari a 1,1 miliardi di metri cubi (6,5 MBoe), per contro la revisione delle riserve delle concessioni di Rosetta e di Abu Qir ha impattato sfavorevolmente sul totale delle riserve di Gruppo per circa 2,4 miliardi di metri cubi (15,0 MBoe).
Per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo ìInformazioni supplementari su gas naturale e petrolioî contenuto nel Bilancio Consolidato.
| in milioni di euro | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 49 | 48 | 2,1% |
| Margine operativo lordo | (94) | (131) | 28,2% |
Nel settore Corporate e Altri Settori confluiscono la parte dellíattivit‡ della Capogruppo Edison Spa di gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune societ‡ holding e immobiliari.
I ricavi di vendita del 2015 sono sostanzialmente invariati rispetto a quelli del 2014 mentre il margine operativo lordo Ë in miglioramento di 37 milioni di euro, in parte grazie agli effetti del programma di contenimento delle spese operative in atto e in parte a seguito di oneri non ricorrenti e a poste di natura fiscale e ambientale contabilizzati nel 2014.
| in milioni di euro | Esercizio 2015 |
Esercizio 2014 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Margine operativo lordo | 1.261 | 814 | 54,9% |
| Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) | 161 | 250 | (35,6%) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (2.194) | (761) | n.s. |
| Altri proventi (oneri) netti | (23) | (11) | n.s. |
| Risultato operativo | (795) | 292 | n.s. |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (29) | (91) | 68,1% |
| Proventi (oneri) da partecipazioni | (38) | 13 | n.s. |
| Imposte sul reddito | (97) | (159) | 39,0% |
| Risultato netto da Continuing Operations | (959) | 55 | n.s. |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | (980) | 40 | n.s. |
Il risultato operativo, negativo per 795 milioni di euro, recepisce ammortamenti e svalutazioni per 2.194 milioni di euro, la variazione netta di fair value relativa alle attivit‡ di hedging sulle commodity e sui cambi positiva per 161 milioni di euro (250 milioni di euro nel 2014) e altri oneri netti per 23 milioni di euro.
Gli ammortamenti, pari a 660 milioni di euro, risultano in aumentano di 139 milioni di euro per maggiori costi di esplorazione (72 milioni di euro), oltre che per la riduzione della vita utile di alcuni impianti.
Le svalutazioni sono pari a 1.534 milioni di euro (240 milioni di euro nel 2014) e riflettono principalmente gli effetti del processo di impairment test sugli asset e sullíavviamento. La svalutazione degli asset (877 milioni di euro) si riferisce a centrali termoelettriche situate in Italia, a seguito della minore marginalit‡ attesa dettata dal perdurare delle condizioni di scarsa redditivit‡ e overcapacity del mercato elettrico nazionale, oltre che a tutte le concessioni idrocarburi sia in Italia che allíestero, a causa della marginalit‡ attesa conseguente líandamento dello scenario.
La svalutazione dellíavviamento pari a 657 milioni di euro si riferisce alla Filiera Energia Elettrica ed Ë anchíessa riconducibile alla revisione delle stime di redditivit‡ attesa sui margini elettrici, determinata dal protrarsi delle condizioni di forte pressione competitiva che caratterizza il mercato elettrico nazionale.
Il risultato netto da Continuing Operations, negativo per 959 milioni di euro (positivo per 55 milioni nel 2014), recepisce oneri finanziari netti per 29 milioni di euro nonchÈ imposte sul reddito per 97 milioni di euro. Gli oneri finanziari netti sono in significativo miglioramento rispetto allíanno precedente, grazie al minor livello di indebitamento e a un diverso mix di risorse finanziare, oltre che a utili netti registrati a seguito dellíandamento del cambio euro/dollaro. Le imposte sul reddito 2015 includono gli effetti di due importanti modifiche alle disposizioni fiscali intervenute nel corso dellíanno:
Líindebitamento finanziario netto, al 31 dicembre 2015, Ë risultato pari a 1.147 milioni di euro, in diminuzione di 619 milioni di euro rispetto ai 1.766 milioni rilevati a fine dicembre 2014.
Per uníanalisi pi˘ dettagliata delle principali componenti si rimanda al paragrafo ìIndebitamento finanziario nettoî contenuto allíinterno del Bilancio Consolidato.
| Relazione sulla Gestione | Bilancio Consolidato | Bilancio Separato |
|---|---|---|
| -------------------------- | ---------------------- | ------------------- |
| in milioni di euro | Esercizio 2015 |
Esercizio 2014 |
|---|---|---|
| A. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO INIZIALE | (1.766) | (2.451) |
| Margine operativo lordo | 1.261 | 814 |
| Eliminazione poste non monetarie incluse nel margine operativo lordo | 38 | (25) |
| Oneri finanziari netti pagati | (45) | (98) |
| Imposte sul reddito nette pagate (-) | (120) | (249) |
| Dividendi incassati | 8 | 9 |
| Altre poste di attivit‡ operative | (16) | (21) |
| B. CASH FLOW OPERATIVO | 1.126 | 430 |
| Variazione del capitale circolante operativo | 19 | 408 |
| Variazione del capitale circolante non operativo | 40 | 23 |
| Investimenti netti (-) | (535) | (92) |
| C. CASH FLOW DOPO INVESTIMENTI NETTI E VARIAZIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE |
650 | 769 |
| Dividendi pagati (-) | (93) | (76) |
| Altro | 62 | (8) |
| D. CASH FLOW NETTO DI PERIODO | 619 | 685 |
| E. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO FINALE | (1.147) | (1.766) |
Di seguito si riporta líanalisi della variazione dellíindebitamento finanziario netto:
Oltre al gi‡ commentato margine operativo lordo i principali flussi di cassa del periodo derivano:
Allíestero hanno riguardato la concessione egiziana di Abu Qir per le attivit‡ di costruzione della piattaforma NAQ PIII, e per le attivit‡ sia di work-over che di perforazione su alcuni pozzi (98 milioni di euro), la concessione norvegese di Zidane per la realizzazione della pipeline Polarled che collegher‡ Zidane alla terraferma (27 milioni di euro), líAlgeria per le attivit‡ di sviluppo della concessione di Reggane (41 milioni di euro) e la Gran Bretagna per líacquisizione delle partecipazioni nei campi petroliferi di Scott e Telford (38 milioni di euro), per le attivit‡ di sviluppo su tali campi petroliferi (12 milioni di euro) nonchÈ per le attivit‡ di ricerca relative ad alcuni permessi esplorativi nel mare del Nord (6 milioni di euro).
Sono stati inoltre realizzati investimenti in esplorazione per circa 139 milioni di euro, in Norvegia principalmente per le attivit‡ di perforazione del pozzo Tvillingen (38 milioni di euro), del pozzo Haribo (10 milioni di euro) e del pozzo Omen (9 milioni di euro), in Gran Bretagna per le attivit‡ esplorative nella concessione Handcross (17 milioni di euro), in Egitto (5 milioni di euro) per le attivit‡ esplorative nei blocchi South Idku e North Thekah e nelle isole Falkland per le attivit‡ di ricerca di idrocarburi nellíarea sud (43 milioni di euro).
Si segnala, inoltre, nel settore idroelettrico, la crescita nel segmento mini-idro tramite líacquisizione della societ‡ Shen Spa (7 milioni di euro) che gestisce líimpianto idroelettrico di Maleo (LO) sul fiume Adda oltre che lo sviluppo dellíimpianto di Pizzighettone (5 milioni di euro) situato di fronte alla centrale di Maleo.
• Dal pagamento dei dividendi ai terzi, principalmente relativi alla societ‡ E2i Energie Speciali Srl.
Tenuto conto del deteriorarsi delle condizioni del mercato italiano dellíenergia elettrica cui stiamo assistendo e degli attuali prezzi del brent, líEBITDA 2016, che non beneficer‡ delle componenti straordinarie registrate nel 2015, dovrebbe attestarsi a circa 600 milioni di euro a parit‡ di perimetro.
| Relazione sulla Gestione | Bilancio Consolidato | Bilancio Separato |
|---|---|---|
| -------------------------- | ---------------------- | ------------------- |
Dati significativi
| in milioni di euro | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| % | |||
| Ricavi di vendita | 5.517 | 4.822 | 14,4% |
| Margine operativo lordo | 662 | (258) | n.s. |
| % sui Ricavi di vendita | 12,0% | n.s. | |
| Risultato operativo | (535) | (402) | 33,1% |
| % sui Ricavi di vendita | n.s. | n.s. | |
| Risultato netto da Continuing Operations | (776) | (37) | n.s. |
| Risultato netto da Discontinued Operations | - | - | n.s. |
| Risultato netto del periodo | (776) | (37) | n.s. |
| Investimenti in immobilizzazioni | 120 | 238 | (49,6%) |
| Capitale investito netto | 5.029 | 5.954 | (15,5%) |
| Indebitamento finanziario netto | 410 | 373 | 9,9% |
| Patrimonio netto | 4.619 | 5.581 | (17,2%) |
| Debt/equity | 0,09 | 0,07 | |
| Dipendenti | 1.473 | 1.506 | (2,2%) |
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato netto del periodo di competenza di Gruppo e il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante al 31 dicembre 2015 con gli analoghi valori della Capogruppo Edison Spa:
| in milioni di euro | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 |
|---|---|---|
| Risultato netto del periodo di Edison Spa | (776) | (37) |
| Dividendi infragruppo eliminati nel bilancio consolidato | (212) | (343) |
| Risultati delle societ‡ controllate, collegate e a controllo congiunto non | ||
| recepiti nel bilancio di Edison Spa | 135 | 375 |
| Valutazione delle partecipazioni valutate con il criterio del Patrimonio netto | 9 | 3 |
| Altre rettifiche di consolidamento | (136) | 42 |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | (980) | 40 |
| in milioni di euro | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Patrimonio netto di Edison Spa | 4.619 | 5.581 |
| Valore contabile delle partecipazioni eliminate a fronte della corrispondente frazione di Patrimonio netto delle imprese partecipate di cui: |
||
| - Eliminazione dei valori di carico delle partecipazioni consolidate | (944) | (1.358) |
| - Iscrizione dei patrimoni netti delle societ‡ consolidate | 1.914 | 2.343 |
| Valutazione delle partecipazioni valutate con il criterio del Patrimonio netto | 41 | 36 |
| Altre rettifiche di consolidamento | (191) | 25 |
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante | 5.439 | 6.627 |
Edison ha sviluppato un modello aziendale integrato di gestione dei rischi che si ispira ai principi internazionali dellíEnterprise Risk Management (ERM), in particolare al framework COSO, il cui scopo principale Ë quello di adottare un approccio sistematico allíindividuazione dei rischi prioritari dellíazienda, a valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi e ad intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
A tal fine, Edison si Ë dotata di una metodologia di risk mapping e risk scoring, che assegna un indice di rilevanza al rischio in funzione della valutazione di impatto globale, probabilit‡ di accadimento e livello di controllo, e di un Modello di Rischio Aziendale, sviluppato sulla base delle best practice di settore ed internazionali, che ricomprende in un framework integrato le diverse tipologie di rischio caratterizzanti il business in cui il Gruppo opera:
In particolare, con il coordinamento della Direzione Risk Office, i responsabili delle diverse aree aziendali individuano e valutano i rischi di competenza attraverso un processo di Risk Self Assessment, fornendo una prima indicazione delle azioni di mitigazione ad essi associate. I risultati del processo sono successivamente consolidati a livello centrale in una mappatura, nella quale i rischi vengono prioritizzati in funzione dello scoring risultante e aggregati per favorire il coordinamento dei piani di mitigazione in uníottica di gestione integrata dei rischi stessi.
Il processo di Enterprise Risk Management Ë strettamente legato al processo di pianificazione di medio e lungo periodo con la finalit‡ di associare il profilo di rischio complessivo del Gruppo alla redditivit‡ prospettica risultante dal documento di piano/budget. I risultati dellíERM sono oggetto di comunicazione a scadenze prestabilite in sede di Comitato Controllo e Rischi e Consiglio di Amministrazione, e sono utilizzati dalla Direzione Internal Audit come elementi informativi finalizzati alla predisposizione di specifici piani di audit risk-based.
Nel successivo paragrafo ìRisk Factorsî sono commentati i risultati di sintesi del processo per quanto concerne líesercizio appena concluso, mentre nel paragrafo ìRischi finanziariî sono riportati i principali elementi relativi ai rischi prezzo commodity, tasso di cambio, credito, liquidit‡ e tasso di interesse, per i quali nel corso degli anni sono stati sviluppati presidi specifici finalizzati a gestire e limitare líimpatto sullíequilibrio economico-finanziario del Gruppo. Per maggiori dettagli su tali rischi si rimanda a quanto riportato ai fini dellíIFRS 7 nel capitolo ìGestione dei rischi finanziari del Gruppoî del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015.
Una potenziale fonte di incertezza per Edison deriva dalla costante evoluzione del contesto normativo e regolamentare di riferimento con effetti sul funzionamento dei mercati, sui piani tariffari, sui livelli di qualit‡ del servizio richiesti e sugli adempimenti tecnico-operativi.
A tal riguardo, Edison Ë impegnata in una continua attivit‡ di monitoraggio e dialogo costruttivo con le Istituzioni nazionali e periferiche volto a ricercare momenti di contraddittorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare líimpatto economico derivante dalle stesse.
In questo contesto tra le principali evoluzioni normative in corso, descritte nel paragrafo ìQuadro normativo e regolamentare di riferimentoî, gli elementi di rischio pi˘ significativi riguardano:
I mercati energetici allíinterno dei quali il Gruppo opera stanno vivendo, negli ultimi anni, una condizione di eccesso di offerta e di persistente contrazione dei prezzi delle commodity energetiche trattate, che ha posto una notevole pressione sui volumi e margini di commercializzazione, negativamente condizionati anche da uníelevata pressione competitiva.
Nel mercato elettrico italiano, tale situazione di overcapacity impatta principalmente la produzione termoelettrica a gas, che rappresenta una quota rilevante nel mix produttivo del Gruppo. Questíultimo, per la parte di generazione legata a concessioni idroelettriche di grande derivazione, Ë inoltre esposto al sopracitato rischio di revisione del contesto normativo di riferimento e allíesito delle gare per il rinnovo delle concessioni scadute o in scadenza. In aggiunta, cambiamenti tecnologi nel settore elettrico potrebbero rendere alcune tecnologie/servizi maggiormente competitivi rispetto a quelli che costituiscono il business della Societ‡. Al fine di mitigare tale rischio, Edison compie una costante attivit‡ di monitoraggio e valutazione dello sviluppo di nuove tecnologie, per un approfondimento delle quali si rimanda alla sezione ìInnovazione, ricerca e sviluppoî della presente Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2015.
Nel mercato del gas naturale, nel corso del 2015 la situazione di oversupply risulta in lieve diminuzione per effetto sia di temperature pi˘ rigide nel corso dellíinverno che di una minor idraulicit‡. Líelevata disponibilit‡ di gas in un contesto comunque caratterizzato da consumi contenuti puÚ esporre líazienda a clausole take or pay legate ai contratti di approvvigionamento gas a lungo termine. In merito a questi ultimi, uníimportante azione di mitigazione alle variazioni dello scenario energetico di riferimento e delle condizioni di mercato Ë data da clausole di rinegoziazione del prezzo. A tal riguardo, Edison ha concluso positivamente sia il primo che il secondo ciclo di rinegoziazione del prezzo dei contratti in essere con gli attuali fornitori di gas naturale.
La presenza del gruppo Edison in mercati internazionali, che interessa sia le attivit‡ di commercializzazione dellíenergia elettrica sia il settore dellíesplorazione e produzione díidrocarburi, espone la Societ‡ ad un insieme di rischi derivanti prevalentemente dalle differenze di tipo politico, economico, sociale, normativo e finanziario rispetto al Paese di origine. Attualmente, le aree di maggiore rilevanza per il Gruppo sono la Grecia, dove Edison produce e commercializza energia elettrica in joint venture con il partner greco Hellenic Petroleum, e líEgitto, nel quale la Societ‡ Ë presente come operatore nella produzione di gas naturale e petrolio attraverso líesercizio della concessione offshore di Abu Qir.
• A partire dalla fine del 2014, in Grecia si Ë assistito ad una peggioramento del quadro politico, economico e finanziario di riferimento. In particolare, la solidit‡ finanziaria del Paese Ë fortemente dipendente dagli aiuti da parte delle istituzioni europee ed internazionali, il cui rilascio Ë condizionato allíattuazione di un programma di riforme da parte del governo greco che interessano anche il settore energetico. Tra queste, di particolare rilevanza per il Gruppo, Ë la definizione ed entrata in vigore di un nuovo meccanismo di remunerazione della capacit‡ produttiva a sostegno della redditivit‡ degli impianti di produzione a gas. In tale contesto, la Societ‡ monitora costantemente il quadro politico-economico del Paese, al quale il Gruppo risulta esposto al 31 dicembre 2015 come indicato di seguito:
| Milioni di euro | |
|---|---|
| Credito finanziario verso la partecipata | 82 |
| Garanzie prestate | 28 |
| Partecipazioni | 6 |
| Totale | 116 |
• A seguito di una maggiore solidit‡ politica da parte del governo di Al-Sisi e della stabilizzazione economica derivante principalmente dagli aiuti da parte di alcuni Paesi del Golfo, il quadro complessivo in Egitto ha registrato importanti segnali di miglioramento. In tale contesto, il Gruppo monitora costantemente la situazione macro-economica del Paese, rispetto alla quale le incertezze pi˘ significative al momento riguardano il deprezzamento della valuta locale, e le condizioni di sicurezza allíinterno delle quali la Societ‡ opera, mettendo in atto gli interventi pi˘ opportuni.
Líattivit‡ caratteristica di Edison prevede la costruzione e la gestione díimpianti di produzione di energia elettrica e idrocarburi tecnologicamente complessi e interconnessi lungo tutta la catena del valore, la gestione di centri di stoccaggio, lo sviluppo di infrastrutture gas, la vendita di servizi e soluzioni di efficienza energetica e la vendita di energia elettrica e gas nei mercati finali e allíingrosso. Tali attivit‡, che potrebbero prevedere anche il coinvolgimento di terze parti, espongono la Societ‡ a rischi derivanti dalla possibile inadeguatezza dei processi interni e delle strutture organizzative di supporto, oppure da eventi esogeni come malfunzionamenti o indisponibilit‡ di apparecchiature e macchinari. Tali rischi potrebbero avere potenziali ripercussioni sulla redditivit‡, sullíefficienza delle attivit‡ di business e/o sulla reputazione della Societ‡ stessa.
La politica di gestione di tali rischi prevede líadozione di standard di sicurezza e qualit‡ specifici, adeguamenti a normative internazionali, nazionali e requisiti di enti locali che disciplinano la materia, attivit‡ di miglioramento della qualit‡ dei processi nelle diverse aree aziendali, con un attenzione particolare per i servizi offerti al cliente. Eventuali eventi di crisi sono disciplinati da specifiche linee guida interne, aggiornate nel corso del 2015, finalizzate ad un governo rapido ed efficace di possibili situazioni che potrebbero comportare danni a persone, allíambiente, agli impianti ed alla reputazione della Societ‡ stessa.
Per quanto riguarda la gestione di rischi ambientali e di sicurezza si rimanda alla sezione ìSalute, sicurezza e ambienteî della presente Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2015.
Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attivit‡ e processi di business. Aspetti di rischio riguardano líadeguatezza di tali sistemi, la disponibilit‡ e líintegrit‡/riservatezza dei dati e delle informazioni. Relativamente al primo punto, nel corso del 2015 sono stati finalizzati importanti progetti tra cui líimplementazione di un nuovo sistema informativo a supporto delle attivit‡ di recupero credito. Altri progetti, gi‡ avviati, saranno completati nel corso del 2016, tra cui:
Per quanto riguarda il rischio di indisponibilit‡ a fronte di un fault dei sistemi, Edison si Ë dotata di architetture hardware e software in configurazione ad alta affidabilit‡ per le applicazioni a supporto delle attivit‡ critiche e di una soluzione di business continuity. Nel corso della seconda met‡ del 2015 Ë stato approvato il progetto di migrazione di tutto il sistema informativo aziendale dallíattuale datacenter a quello di EDF. La migrazione si svolger‡ per fasi ed avr‡ una durata di quasi due anni.
Infine, il rischio di integrit‡/riservatezza dei dati ed informazioni aziendali e disponibilit‡ a fronte di un attacco informatico viene mitigato con líadozione di elevati standard e soluzioni di sicurezza; nel corso del 2015 Ë stato completato lo studio per líimplementazione di un servizio SOC (Security Operation Center) che erogher‡, a partire dal 2016, i servizi necessari a prevenire e gestire nuove forme di attacchi informatici.
Lo sviluppo delle attivit‡ caratteristiche del gruppo Edison prevede il ricorso a investimenti, acquisizioni e ad alcuni mirati disinvestimenti, come parte di una strategia di razionalizzazione del portafoglio complessivo: dallíefficace implementazione di tali iniziative dipende la capacit‡ della Gruppo di rafforzare le proprie attivit‡ caratteristiche e difendere il posizionamento competitivo nei mercati in cui opera.
In particolare, per quanto concerne gli investimenti diretti, essi comportano tipicamente un rischio legato a possibili incrementi dei costi operativi e di investimento, nonchÈ a possibili ritardi nellíentrata in esercizio commerciale, anche a causa di incertezze autorizzative, con conseguenti impatti sulla redditivit‡ delle iniziative stesse.
Per quanto riguarda, invece, la strategia di sviluppo attraverso acquisizioni, questa dipende dalla disponibilit‡ sul mercato di opportunit‡ che consentano di sviluppare il core business del Gruppo in termini accettabili e dalla capacit‡ della Societ‡ di identificarle tempestivamente integrando efficacemente gli asset acquisiti nelle attivit‡ del Gruppo.
Ai fini di una mitigazione di tali rischi, la Societ‡ si Ë dotata di una serie di processi interni a presidio delle varie fasi istruttorie e valutative delle iniziative díinvestimento. I processi prevedono, oltre alle opportune procedure formalizzate, operazioni di due diligence, contratti vincolanti, processi autorizzativi interni multilivello, attivit‡ di project risk assessment, di project management e project control.
Il gruppo Edison Ë esposto al rischio di oscillazione dei prezzi di tutte le commodity energetiche trattate, le quali agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo. Inoltre, poichÈ una parte dei prezzi di dette commodity energetiche Ë denominata in valuta estera, il Gruppo Ë esposto anche al relativo rischio cambio.
Le attivit‡ di gestione e controllo di tale rischio sono disciplinate dalle Energy Risk Policy, che prevedono líadozione di specifici limiti di rischio in termini di Capitale Economico e líimpiego di strumenti derivati finanziari comunemente utilizzati sul mercato al fine di contenere líesposizione entro i limiti stabiliti.
Allíinterno delle attivit‡ caratteristiche del gruppo Edison sono state approvate anche attivit‡ di trading fisico e finanziario su commodity, consentite nel rispetto delle apposite procedure e segregate ex ante in appositi Portafogli di Trading, monitorati tramite stringenti limiti di rischio il cui rispetto viene verificato da una struttura organizzativa indipendente da chi esegue le operazioni.
Líoperativit‡ del Gruppo in valute diverse dallíeuro, nonchÈ le strategie di sviluppo sui mercati internazionali, espongono la Societ‡ alle variazioni dei tassi di cambio. Le linee guida relative alla governance e alle strategie di mitigazione del rischio cambio generato dalle attivit‡ di business sono delineate allíinterno di specifiche Policy, le quali descrivono gli obiettivi di gestione del rischio di tasso di cambio in funzione della diversa natura del rischio in oggetto.
La Societ‡ adotta un modello di gestione di tipo accentrato, attraverso il quale la capogruppo garantisce un costante presidio dellíequilibrio economico-finanziario di Gruppo grazie ad uníattivit‡ di costante monitoraggio delle esposizioni e di implementazione di idonee strategie di copertura e provvista valutaria finalizzate alla loro mitigazione.
Con riferimento al rischio di potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle diverse controparti con cui la Societ‡ opera, il Gruppo ha da tempo implementato procedure e strumenti per la valutazione e selezione delle controparti sulla base del credit standing, il monitoraggio continuo dellíesposizione nei confronti delle diverse controparti e líimplementazione di adeguate azioni di mitigazione, principalmente volte al recupero ed al trasferimento del credito.
Il gruppo Edison, esposto alle fluttuazioni del tasso díinteresse prevalentemente per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi allíindebitamento, valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi díinteresse e la gestisce principalmente definendo le caratteristiche dei finanziamenti in sede negoziale e, in misura residua, attraverso líutilizzo di appositi strumenti derivati.
Il rischio liquidit‡ attiene alla possibilit‡ che le risorse finanziarie disponibili allíazienda non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. La politica di gestione di tale rischio, integrata a livello di gruppo EDF, ha la finalit‡ di assicurare al gruppo Edison sia la disponibilit‡ di affidamenti sufficienti a fronteggiare le scadenze finanziarie a breve sia di consolidare le fonti della provvista.
Il portafoglio di attivit‡ 2015 della Direzione Research, Development & Innovation, relativo sia al settore dellíenergia elettrica sia a quello degli idrocarburi, Ë stato modellato dalle sfide che derivano dal contesto di business, competitivo ed in continuo mutamento e ovviamente dallíesigenza di assicurare la sostenibilit‡ ambientale.
Identificare e valutare soluzioni innovative a tali sfide, applicabili non solo nel breve periodo, rappresenta la missione che la Direzione Research, Development & Innovation (RD&I) persegue attraverso attivit‡ di studio, sperimentazione, assessment e sviluppo, svolte in stretto coordinamento con le altre Direzioni aziendali e con la struttura di Ricerca e Sviluppo del Gruppo EDF.
I tre grandi temi in cui possono essere raggruppate le attivit‡ del 2015 sono stati: la crescente digitalizzazione anche del settore energetico, la sempre pi˘ diffusa adozione di soluzioni smart e líidentificazione dellíefficienza energetica come importante driver di nuovi servizi. A titolo di esempio, si citano per il primo tema i lavori basati sulle tecniche di computational intelligence, per il secondo i test sui sistemi di accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici e per il terzo lo sviluppo di soluzioni di efficientamento e di qualificazione dei consumi che abilitano nuovi servizi per la clientela residenziale e per le micro e piccole imprese.
Le competenze della Direzione RD&I sono arricchite dalle numerose e sedimentate collaborazioni con partner industriali e accademici oltre che con la struttura di ricerca del Gruppo EDF. Nel 2015, ad esempio, la collaborazione con il Politecnico di Torino Ë stata particolarmente importante nellíavviamento del nuovo laboratorio Idrocarburi presso il Centro Ricerche di Trofarello, inaugurato il 16 giugno.
Líattenzione verso il mondo accademico e i giovani ricercatori Ë testimoniato anche dal premio Edison Volta per la Fisica, che Ë stato attribuito, il 16 ottobre scorso, a Nazzareno Mandolesi, Jean-Loup Puget e Jan Tauber, per aver osservato la prima luce emessa dallíuniverso. Nella stessa occasione Ë stata attribuita anche la borsa di studio Edison a una giovane ricercatrice che si occupa di ricerca nel settore dei nuovi materiali per il fotovoltaico.
Si riportano di seguito i principali risultati raggiunti nel corso del 2015 e i progetti in sviluppo:
In continuit‡ con gli anni passati, si Ë consolidata la scelta di gestire con approccio globale ed integrato la prevenzione e promozione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; tenendo conto sia del personale Edison sia di quello dei fornitori e attribuendo diffusamente a tutto il management obiettivi di miglioramento rispetto alla media dei risultati dellíultimo triennio.
Sulla base di tale approccio, il 2015 si chiude con líindice di frequenza degli infortuni complessivi per le attivit‡ in Italia e allíestero che si attesta sul valore di 2,1 in linea con il trend di questi ultimi anni, in presenza di un numero di ore lavorate non significativamente differente rispetto allíanno precedente. In dettaglio, líindice di frequenza per il personale sociale si attesta nel 2015 su un valore di 1,9, mentre quello per il personale delle imprese esterne Ë risultato pari a 2,4.
Líindice di gravit‡ complessivo per le attivit‡ in Italia e allíestero Ë risultato nel 2015 pari a 0,11, leggermente migliore di quello del 2014, al netto dellíincidente fatale occorso ad un dipendente di uníimpresa esterna presso il galleggiante FSO Leonis collegato alla piattaforma offshore Vega (area idrocarburi).
Di seguito le principali attivit‡ relative al 2015.
Nel corso del 2015, sono state portate a termine con successo tutte le previste visite di sorveglianza e/o rinnovo dei sistemi di gestione certificati secondo le norme UNI EN 14001 per líambiente, BSI OHSAS 18001 per la salute e sicurezza, e UNI EN ISO 9001 per la qualit‡. Inoltre, laddove applicabile, sono state effettuate le previste visite di audit per il mantenimento delle registrazioni ambientali EMAS.
Relativamente al programma di audit, nel corso del 2015 sono stati complessivamente eseguiti n. 81 audit interni che corrispondono ad una copertura del 103% di quelli pianificati ad inizio anno. Le verifiche effettuate confermano in generale il buon livello di governo e controllo dei processi; non sono emerse significative difformit‡ alle norme e alle prassi di riferimento e tutte le segnalazioni sono state gestite tramite un adeguato piano díazione. Le principali raccomandazioni hanno riguardato la gestione della documentazione delle imprese esterne, la corretta applicazione del permesso di lavoro e la gestione dei rifiuti.
Il totale dei dipendenti del gruppo Edison al 31 dicembre 2015 Ë risultato pari a 3.066 unit‡ contro le 3.101 del 31 dicembre 2014 con una lieve flessione in diminuzione di 35 unit‡.
Il costo del lavoro complessivo dellíesercizio Ë pari a 232 milioni di euro con un incremento del 4,7% rispetto allíanno precedente per effetto, per il 2,2%, del delta cambio euro/dollaro relativo alle attivit‡ idrocarburi in Egitto e, per la parte residua, delle dinamiche salariali.
Líevento di maggior rilievo del 2015 Ë stato la sottoscrizione ñ nel secondo semestre - di un importante accordo sul ìSistema di Relazioni Industrialiî e sulla organizzazione della rappresentanza sindacale nel Gruppo Edison. Líaccordo, giunto al termine di un approfondito confronto con le Organizzazioni Sindacali Nazionali, oltre alla condivisione di linee guida e principi generali costitutivi e fondanti un modello di relazioni industriali basato sul dialogo continuo tra azienda e rappresentanti dei lavoratori, regolamenta diverse materie tra le quali le forme di interlocuzione sindacale, i soggetti e i livelli della rappresentanza, gli ambiti di interlocuzione sindacale, le modalit‡ di costituzione e funzionamento dei soggetti sindacali in azienda e i conseguenti strumenti di agibilit‡ sindacale.
Punto di partenza del rinnovato modello relazionale sono state le elezioni - tenutesi poi nel mese di dicembre 2015 in tutte le unit‡ lavorative di Edison - per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e líAmbiente (RLSA), alle quali ha partecipato il 65% dei dipendenti. A valle dei risultati delle elezioni si proceder‡ alla designazione dei rappresentanti del Coordinamento Nazionale Unitario, espressione dei lavoratori di tutte le aree di business di Edison che affiancher‡ le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali per il confronto e la negoziazione di tutti i temi aventi carattere trasversale nellíinterlocuzione con la direzione aziendale.
Nel corso del secondo semestre 2015, sono proseguite le attivit‡ relative alla gestione degli ammortizzatori sociali per il personale delle centrali termoelettriche poste in stato di conservazione.
In particolare il processo ñ che ha avuto inizio alla fine del 2012 e ha interessato 9 siti produttivi - finalizzato alla ricollocazione e riqualificazione del personale addetto a tali unit‡, Ë stato completato per la centrale di Jesi (An) al 100%, per la centrale di San Quirico (Pr) al 70% e per le centrali di Piombino al 50%.
Per questíultime unit‡ produttive inoltre, attraverso specifiche intese con le Organizzazioni Sindacali, Ë stato sottoscritto, presso la Provincia di Livorno, il verbale di esame congiunto per il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per cessazione di attivit‡ con decorrenza dal 16 novembre 2015 per la durata di 12 mesi.
Per il nucleo idroelettrico di Meduno (PN), con intese definitivamente sottoscritte nel mese di settembre 2015, Ë stato riorganizzato il presidio delle dighe attraverso líintroduzione di un nuovo regime díorario che prevede attivit‡ in semiturno e reperibilit‡ speciale per gli addetti a tali impianti.
Durante il mese di dicembre Ë stata sottoscritta uníunica intesa - a livello nazionale per líanno 2015 ñ per il rinnovo dei premi di risultato/produttivit‡/partecipazione dei settori elettrico, idrocarburi e gas-acqua. La soluzione adottata deve intendersi comunque un primo ed importante passo per la definizione di un premio unico correlato a fattori di redditivit‡ e produttivit‡ per tutte le Societ‡ di Edison.
Nel corso del 2015, Ë stata infine avviata líimplementazione delle modifiche normative e operative resesi necessarie per líattivazione delle nuove norme di legge (Jobs Act) con particolare riferimento ai nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato, ai contratti di apprendistato e ai contratti di lavoro a progetto.
I principali cambiamenti organizzativi aziendali nel periodo di riferimento sono stati i seguenti:
Relativamente ai Servizi per i dipendenti, Ë proseguito il significativo impegno dellíazienda nel programma di welfare aziendale ìEdison per Teî, che si propone di conciliare le esigenze personali con quelle professionali dei dipendenti con líobiettivo di migliorare la qualit‡ della vita delle persone. La diffusione del programma Ë stata in crescita, con volumi di attivit‡ sempre pi˘ significativi e che nel 2015 si sono concretizzati nella gestione di richieste di servizi che hanno interessato il 66,6% dei dipendenti e collaboratori Italiani di Edison. Inoltre, la survey di gradimento annuale dei servizi, ha evidenziato una valutazione molto positiva sul programma: pi˘ del 97% dei dipendenti lo trova utilissimo, molto o abbastanza utile (+4% circa rispetto allíanno precedente).
Nel 2015, Edison ha realizzato un piano di formazione complessivo di oltre 97.000 ore che ha interessato 2.485 persone per un costo di circa 6 milioni di euro, di cui per oltre 200 mila euro Ë stata attivata la procedura di finanziamento attraverso líutilizzo del conto formazione dei fondi interprofessionali Fondimpresa e Fondirigenti. Rispetto allíanno precedente le attivit‡ formative registrano peraltro una riduzione del 4,5% in termini di ore totali per effetto del ridotto perimetro conseguente agli impianti posti in stato di conservazione e delle modifiche relative al perimetro di consolidamento.
Anche per il 2015, il programma formativo si Ë contraddistinto per uníampia e trasversale copertura della popolazione aziendale, sia per quanto riguarda la formazione professionale e líaddestramento tecnico sia per líusuale attenzione sui temi di sicurezza e ambiente.
Tra le iniziative trasversali ha inoltre avuto la sua piena implementazione il programma di formazione sul Codice Etico aziendale, volto a diffondere in modo innovativo i valori, i principi e le regole di comportamento sancite dal Codice Etico Edison attraverso un e-learning dinamico che ha coinvolto pi˘ di mille dipendenti, conclusosi con un seminario ìin aulaî aperto a tutti i dipendenti e realizzato con il contributo di manager e di professionisti esterni.
Le attivit‡ di sviluppo e formazione del 2015 hanno visto realizzarsi i consueti percorsi formativi di carattere istituzionale dedicati ai neo-assunti e professional (tra cui líinduction per i neoassunti del 2014), ai quali si Ë aggiunto il programma formativo specificatamente disegnato per i 50 giovani inseriti nel programma di early detection dei talenti.
Per quanto riguarda le competenze relative alle famiglie professionali, si segnala la significativa attivit‡ della Market Academy, che interessa e coinvolge ormai strutturalmente anche i dipendenti delle societ‡ fornitrici dei contact centers. Si segnala, inoltre, líavvio di alcuni programmi di formazione specialistica, in particolare il programma Nautilus sulle geoscienze e sottosuolo che coinvolge a livello internazionale i professional dellíExploration and Production e della Ricerca e Sviluppo. Ha inoltre preso avvio un articolato programma sul Project Management dedicato ai professional dellíICT in collaborazione con MIP, la business School del Politecnico di Milano di cui Edison Ë socio fondatore.
La formazione manageriale si Ë infine focalizzata sul tema dellíAnnual Interview come strumento di dialogo capo-collaboratore, applicato diffusamente dal management in circa 2.000 colloqui.
Inoltre Ë stata ulteriormente sviluppata líofferta della piattaforma aziendale di formazione manageriale Ecampusmanagers, particolarmente indirizzata su contenuti di scenario economico e di innovazione, oltre che integrata con il video dei numerosi incontri e seminari organizzati da Edison nellíambito dellíiniziativa culturale EdisonOpen4Expo, con al centro i temi della sostenibilit‡, dellíambiente e della innovazione.
Continua inoltre la collaborazione tra líarea Formazione di Edison e la Corporate University di EDF, attiva su tutti i programmi di leadership e managerialit‡; si segnala in particolare il consolidamento del programma Gas & Hydrocarbons Fundamentals sviluppato da Edison ed EDF in collaborazione con SDA Bocconi.
Líottimizzazione dei costi, líefficienza degli acquisti, la tutela degli interessi locali, líadeguata remunerazione dei fornitori, il rispetto dei tempi di pagamento sono gli elementi che caratterizzano la sostenibilit‡ della supply chain Edison, che consolidano nel tempo rapporti equi con i fornitori, basati sulla fiducia e trasparenza, investendo per creare valore nel lungo termine.
Nel 2015, Edison ha ridotto di circa il 12% il valore complessivo dellíordinato rispetto allíanno precedente; a seguito della riduzione dei costi operativi della Corporate (efficienza) e della Generazione Termoelettrica (minor produzione), nonostante un aumento dellíordinato nellíarea Idrocarburi (investimenti E&P in Norvegia), nella Generazione Idroelettrica e nellíarea Mercato/Clienti.
La percentuale dellíacquistato da fornitori qualificati si Ë attestata di poco sopra al 90%, in linea con la percentuale ottenuta lo scorso anno e nonostante il fisiologico turnover del parco fornitori.
A gennaio 2015, Ë entrato in funzione il nuovo Portale Gare del Gruppo EDF e da quel momento Edison ha veicolato sul nuovo applicativo tutte le proprie gare. Tale strumento costituisce un patrimonio comune di processi e dati per il Gruppo EDF, garantendo una gestione trasparente, sicura e verificabile delle gare.
La correttezza e la trasparenza che animano il modo di fare business di Edison caratterizzano tutta la sua catena del valore. Per líapprovvigionamento di beni e servizi, Edison opera con fornitori che applicano i pi˘ alti standard in materia di salute e sicurezza del personale e di tutela dellíambiente. Tutti i nostri fornitori devono superare il processo di qualifica, strutturato attraverso un sistema informativo dedicato per gestire la raccolta e la tracciabilit‡ delle informazioni.
Edison mantiene il presidio della propria supply chain sostenibile, garantendo ed incentivando il rispetto degli aspetti legati alla salute, sicurezza e diritti sul lavoro, alla riduzione degli impatti ambientali, alla lotta alla corruzione.
Nel 2014, Ë stata lanciata la ìSustainable Supply Chain Self-Assessment Platformî nellíambito del progetto TENP, ispirato ai 10 principi del Global Compact, avviato nel 2011 sotto la guida del Global Compact Network Italia, coinvolgendo numerose societ‡ italiane afferenti ai diversi settori di attivit‡.
Per ulteriori approfondimenti della presente Sezione si rimanda al Rapporto di Sostenibilit‡ 2015 di Edison.
Ai sensi dellíart. 2428 del Codice civile, si precisa che:
La Societ‡ ha deciso di avvalersi delle facolt‡ previste dallíart. 70, comma 8 e dallíart. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti e, quindi, di derogare allíobbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.
il bilancio separato al 31 dicembre 2015 della Vostra societ‡ chiude con una perdita di euro 776.013.900,44.
Se concordate con i criteri seguiti nella redazione del bilancio e con i principi e metodi contabili ivi utilizzati, Vi proponiamo di adottare la seguente deliberazione:
di approvare il bilancio separato della Societ‡ dellíesercizio chiuso al 31 dicembre 2015, nel suo insieme e nelle singole appostazioni, che chiude con una perdita di euro 776.013.900,44.
Relativamente alle modalit‡ di ripianamento di detta perdita, si fa rinvio a quanto proposto a questa stessa assemblea di parte straordinaria.
Milano, 15 febbraio 2016
Per il Consiglio di amministrazione LíAmministratore delegato Marc Benayoun
nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 il Collegio Sindacale di Edison S.p.A. (in seguito: la "Società" o "Edison") ha svolto la propria attività di vigilanza in conformità alla legge, osservando i principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e le comunicazioni emanate dalla Consob inerenti ai controlli societari e all'attività del Collegio Sindacale. La presente relazione è redatta in conformità alle indicazioni fornite dalla stessa Consob con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001, modificata e integrata dalle Comunicazioni DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e DEM/6031329 del 7 aprile 2006.
Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea del 28 marzo 2014 in conformità alle disposizioni legali, regolamentari e statutarie, secondo le modifiche apportate allo Statuto della Società nell'assemblea del 22 marzo 2013 in cui sono state previste, inter alia, l'eliminazione del voto di lista per la nomina dei sindaci in conseguenza della revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie della Società e nuove regole di nomina dei sindaci conformi alle disposizioni legali e regolamentari in materia di equilibrio tra generi. Il Collegio Sindacale terminerà il proprio mandato con l'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.
I componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite di cumulo degli incarichi previsto dallo Statuto e dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti.
L'incarico di revisione legale a norma del d.lgs. n. 58/1998 e del d.lgs. n. 39/2010 è svolto dalla società Deloitte & Touche S.p.A., come deliberato dall'Assemblea del 26 aprile 2011 per la durata di nove esercizi (2011-2019).
*****
Con riferimento all'attività di sua competenza, nel corso dell'esercizio in esame, il Collegio Sindacale dichiara di avere:
1
andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate;
acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di verifica del rispetto della legge, dello statuto, dei principi di corretta amministrazione e dell'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, attraverso indagini dirette, acquisizione di documenti e di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate, periodici scambi di informazioni con la società incaricata della revisione legale dei conti annuali e consolidati;
partecipato, attraverso il suo Presidente, alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato per la Remunerazione e dell'Organismo di Vigilanza, nonché assistito a quelle del Comitato Indipendenti;
vigilato sul funzionamento e sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, in particolare sotto il profilo dell'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare i fatti di gestione;
svolto l'attività di vigilanza in conformità a quanto previsto dall'art. 19 del d.lgs. n. 39/2010 che attribuisce al Collegio Sindacale il ruolo di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" con riferimento: a) al processo di informativa finanziaria; b) all'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio; c) alla revisione legale dei conti annuali e consolidati; d) all'indipendenza della Società di Revisione legale;
effettuato il periodico scambio di informazioni con i responsabili della società di revisione in merito all'attività svolta ai sensi dell'art. 150 del d.lgs. 58/98, attraverso l'esame dei risultati del lavoro svolto e la ricezione delle relazioni previste dall'art. 14 e dall'art. 19, 3° comma, del d.lgs. n 39/2010, nonché della dichiarazione di conferma dell'indipendenza di cui all'art. 17, 9° comma, lett. a), del d.lgs. n. 39/2010;
discusso con la società incaricata della revisione legale dei rischi per la sua indipendenza e delle misure adottate per limitarli, a norma dell'art. 17, 9º comma, lett. a), del d.lgs. n. 39/2010;
monitorato la funzionalità del sistema di controllo sulle società del Gruppo e l'adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, 2° comma, del d.lgs. n. 58/1998;
preso atto dell'avvenuta predisposizione della Relazione sulla remunerazione ex art. 123-ter del d.lgs. n. 58/1998 ed ex art. 84-quater del Regolamento Emittenti, senza
$\omega^{(\gamma)}$
osservazioni particolari da segnalare;
accertato la conformità delle previsioni statutarie alle disposizioni di legge e regolamentari;
monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario adottate dalla Società in conformità al Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana SpA;
vigilato sulla conformità della procedura interna riguardante le Operazioni con Parti Correlate ai principi indicati nel Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché sulla sua osservanza, ai sensi dell'art. 4, 6° comma, del medesimo Regolamento;
vigilato sul processo di informazione societaria, verificando l'osservanza da parte degli Amministratori delle norme procedurali inerenti alla redazione, all'approvazione e alla pubblicazione del bilancio separato e del bilancio consolidato;
accertato l'adeguatezza, sotto il profilo del metodo, del processo di impairment attuato, al fine di acclarare l'eventuale esistenza di perdite di valore sugli attivi iscritti a bilancio; - verificato che la Relazione degli Amministratori sulla gestione per l'esercizio 2015 fosse conforme alla normativa vigente, oltre che coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con i fatti rappresentati dal bilancio separato e da quello consolidato;
preso atto del contenuto della Relazione semestrale consolidata, senza che risultasse necessario esprimere osservazioni, nonché accertato che quest'ultima e le Relazioni trimestrali siano state rese pubbliche secondo le modalità previste dall'ordinamento.
Nel corso dell'attività di vigilanza, svolta dal Collegio Sindacale secondo le modalità sopra descritte, sulla base delle informazioni e dei dati acquisiti, non sono emersi fatti da cui desumere il mancato rispetto della legge e dell'atto costitutivo o tali da giustificare segnalazioni alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente relazione.
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Di seguito vengono fornite le ulteriori indicazioni richieste dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 come successivamente modificata.
$\gamma$ $\sim$ $\alpha$
stata data informazione nella Relazione sulla Gestione:
· il 13 gennaio 2015, Edison ha sottoscritto un'opzione put & call per l'acquisito da Apache Beryl I (controllata da Apache Corporation) delle partecipazioni nei campi petroliferi Scott (10,5%) e Telford (15,7%) situati nella concessione P185 15/22 nel Mare del Nord (UK). L'acquisizione è stata completata il 30 aprile 2015 per un valore complessivo di 41 milioni di euro.
• il 16 giugno 2015, Edison ha inaugurato il nuovo Laboratorio Idrocarburi presso il Centro di Ricerca Innovazione e Sviluppo a Trofarello (Torino), specializzato nella ricerca di soluzioni innovative nell'ambito dell'efficienza energetica, la sicurezza ambientale e lo sviluppo delle attività del Gruppo;
· nel mese di giugno 2015 Edison ha avviato i lavori per la costruzione del nuovo impianto di Pizzighettone (Cremona) da 4,5 MW che entrerà in esercizio entro il 2016 e produrrà 17,5 GWh di energia elettrica;
• nel mese di luglio 2015, Edison ha acquisito dal Gruppo AGS (Alto Garda Servizi) il 100% delle quote di SHEN S.p.A. che gestisce l'impianto idroelettrico ad acqua fluente di Maleo (Lodi) sul fiume Adda e risulta capace di produrre circa 15 GWh annui, con una potenza installata di 3 MW; nel mese di dicembre 2015 è stato approvata, ai sensi dell'art, 2505 c.c., la fusione per incorporazione di Shen S.p.A. in Edison.
· il 24 luglio 2015, Edison ha ufficializzato il perfezionamento di un accordo con la compagnia petrolifera nazionale d'Egitto EGPC (Egyptian General Petroleum Corporation) per la revisione del prezzo di fornitura del gas sulla base di una nuova formula di indicizzazione;
• in data 27 novembre 2015, la International Court of Arbitration dell'ICC - International Chamber of Commerce - ha notificato il lodo dell'arbitrato tra Edison ed ENI in merito alla revisione del prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dalla Libia. Il Tribunale Arbitrale ha accolto la richiesta di revisione del prezzo formulata da Edison nel 2012, per un valore retroattivo pari a circa 1 miliardo di euro, riservandosi di decidere sugli interessi, sulle spese legali e sull'esatto ammontare di quanto dovuto da Eni sulla base del nuovo prezzo contrattuale;
· in data 29 dicembre 2015, Edison e SEL S.p.A (Società Elettrica Altoatesina) hanno raggiunto un accordo che prevede lo scambio tra le partecipazioni di Edison in Hydros S.r.l. e Sel Edison S.p.A in provincia di Bolzano e gli impianti idroelettrici di SEL S.p.A in Friuli Venezia Giulia.
$\mathbb{Z}^N$
Sulla base delle informazioni fornite dalla Società e dei dati acquisiti relativamente alle predette operazioni, il Collegio Sindacale ne ha accertato la conformità alla legge, all'atto costitutivo e ai principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le medesime non fossero manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto d'interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea degli Azionisti o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.
Successivamente alla chiusura dell'esercizio 2015, il Consiglio di amministrazione della Società, nella riunione del 15 febbraio 2016, ha deliberato di sottoporre all'assemblea di Edison la proposta di aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, 4° comma, c.c., da liberare mediante conferimento in Edison della partecipazione del 100% nel capitale di Fenice S.p.A. detenuta dall'azionista Transalpina di Energia S.p.A., disponendo gli adempimenti previsti dalla vigente normativa per la sottoposizione della proposta all'approvazione della convocanda assemblea. Sulla predetta operazione sono stati attivati tutti i presidi richiesti dalla disciplina legale e regolamentare per verificarne la correttezza e la conformità all'interesse sociale, anche al fine della sua valutazione quale operazione con parte correlata ai sensi della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate adottata dalla Società, valutazione che è stata effettuata dal Comitato Indipendenti nel rispetto della predetta Procedura.
Si dà atto che l'informazione resa nella Relazione finanziaria in ordine ad eventi e operazioni significative che non si ripetono frequentemente e ad eventuali operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlati, risulta adeguata.
$\gamma$
del consolidato fiscale IRES con la controllante Transalpina di Energia S.p.A., gli stessi sono stati negoziati tra le parti in conformità alle disposizioni di legge. A tali informazioni fa altresì rinvio la Relazione sulla gestione. Il Collegio valuta complessivamente adeguata l'informazione fornita nei modi indicati in merito alle predette operazioni e valuta che queste ultime, sulla base dei dati così acquisiti, appaiono congrue e rispondenti all'interesse sociale.
Le Operazioni con Parti Correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate dalla Consob, sono regolate da una procedura interna (la "Procedura"), adottata dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data 3 dicembre 2010 - nel rispetto di quanto disposto dall'art. 2391 bis, c.c. e dalla disciplina emanata dalla Consob - e modificata, da ultimo, in data 12 novembre 2014. Il Collegio Sindacale ha esaminato la Procedura accertandone la conformità al Regolamento della Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 ed interpretato con delibera n. 78683 del 24 settembre 2010.
Nel corso dell'esercizio 2015 la Società ha posto in essere, anche tramite società da essa controllate, tre operazioni rilevanti ai sensi della predetta Procedura, tutte classificabili come operazioni di "Minore rilevanza", tra Edison e EDF SA rispettivamente relative ad un prestito ammortizzabile nell'ambito di un finanziamento BEI, ad una prestazione di servizi nell'ambito del Power International e ad un contratto di cooperazione nell'ambito dell'attività di ricerca e sviluppo, sulle quali è stato acquisito il richiesto parere del Comitato Indipendenti.
Il Collegio Sindacale ha verificato che le predette operazioni fossero poste in essere nel rispetto delle modalità di approvazione e di esecuzione previste dalla relativa Procedura.
La società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso in data 16 febbraio 2016 le relazioni ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010, con le quali ha attestato che:
il bilancio separato ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 sono stati redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa della Società e del Gruppo;
la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui al comma primo, lett. c), d) f), l) e m) e comma secondo, lett. b), dell'art. 123-bis del d.lgs. n. 58/1998 contenute nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari sono coerenti con il
July
$\sim 100$
bilancio d'esercizio della Società e con il bilancio consolidato del Gruppo.
Nella predetta relazione della società di revisione non risultano rilievi o richiami di informativa.
Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la società incaricata della revisione legale dei conti, ai sensi dell'art. 150, 3° comma,, del d.lgs. n. 58/1998 non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione.
Nel corso dell'esercizio 2015 il Collegio non ha ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c. né esposti da parte dei soci o dei terzi.
Si rileva che, nell'esercizio 2015, sulla base di quanto riferito dalla Società, Edison S.p.A. non ha conferito ulteriori incarichi alla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.. Successivamente alla chiusura dell'esercizio 2015, la Società ha conferito alla predetta Società di Revisione l'incarico di emettere il parere di congruità sul prezzo di emissione delle azioni ai sensi degli artt. 2441, 6° comma, c.c. e 158, 1° comma, d.lgs. 58/98, nella prospettata operazione di aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, da liberare mediante conferimento della partecipazione totalitaria nel capitale di Fenice S.p.A. detenuta da Transalpina di Energia S.p.A. Il corrispettivo previsto per tale incarico è di euro 200.000.
Nell'esercizio 2015 sono stati conferiti da società controllate da Edison i seguenti ulteriori incarichi alla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.:
$\overline{7}$
Dando atto che gli ulteriori servizi resi nel 2015 dalla Società di Revisione a Edison derivano da incarichi precedenti, il Collegio Sindacale ha espresso il proprio parere in merito all'incarico conferito da Edison alla Società di Revisione di cui al paragrafo 6.
Sulla base delle informazioni acquisite non sono emersi aspetti critici in relazione all'indipendenza della società incaricata di effettuare la revisione.
a. all'approvazione del consuntivo dell'MBO riferito alla parte variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato per il 2014;
b. alla proposta concernente l'identificazione degli obiettivi 2015 da porre alla base della componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato, valutando altresì, senza dover effettuare osservazioni, la proposta concernente gli obiettivi per il secondo ciclo LTI 2015-2017 per il management;
c. alla proposta di prevedere indennità e manleve a favore del Presidente e dell'Amministratore delegato pro-tempore della Società per costi, spese e danni conseguenti ai rischi associati all'espletamento degli incarichi ricoperti nella Società e nelle sue controllate, parere rilasciato alle condizioni e nei limiti risultanti dagli orientamenti interpretativi esistenti e al momento acquisibili in merito a tali provvidenze.
Ha inoltre approvato la delibera, adottata l'8 dicembre 2015 dal Consiglio di Amministrazione della Società, di cooptazione, ai sensi dell'art. 2386 c.c. e dell'art. 14, n.
$\mathbb{R}^N$
7 dello Statuto sociale, del dott. Marc Benayoun, in sostituzione dell'amministratore dimissionario dott. Denis Lépée.
Si è altresì espresso in tutti quei casi in cui è stato richiesto dal Consiglio di Amministrazione in adempimento alle disposizioni che, per talune decisioni, richiedono la preventiva consultazione del Collegio Sindacale.
In generale, al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di vigilanza, il Collegio Sindacale:
nel 2015 si è riunito 6 volte, secondo la periodicità richiesta dalla legge. Le attività svolte nelle predette riunioni sono documentate nei relativi verbali;
ha partecipato a tutte le 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società, ottenendo dagli amministratori in via continuativa informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate;
ha partecipato all'Assemblea del 26 marzo 2015;
ha partecipato, almeno tramite il Presidente, alle 5 riunioni del Comitato Controllo e Rischi e alle 3 riunioni del Comitato per la Remunerazione;
ha scambiato informazioni con gli organi di controllo delle società controllate ai sensi dell'art. 151 del d.lgs. n. 58/1998, anche attraverso una riunione congiunta con alcuni di essi, senza che gli siano stati sottoposti aspetti rilevanti o circostanze accertate da segnalare nella presente relazione;
ha partecipato, tramite il Presidente, a 4 delle 5 riunioni dell'Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione e di gestione di cui al d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e alla riunione collegiale con i Presidenti degli Organismi di Vigilanza delle società controllate.
ha assistito, almeno tramite il Presidente, alle riunioni del Comitato Indipendenti nelle quali tale Comitato si è riunito per l'esame di operazioni con parti correlate.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le operazioni deliberate e poste in essere dagli amministratori fossero conformi alle predette regole e principi, oltre che ispirate a principi di razionalità economica e non manifestamente imprudenti o azzardate, in conflitto d'interessi con la Società, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, ovvero tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale. Il Collegio ritiene che gli strumenti e gli istituti di governance
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adottati dalla Società rappresentino un valido presidio al rispetto dei principi di corretta amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione conserva ampi poteri decisionali. Sono infatti riservate alla sua competenza, oltre alle materie previste dalla legge e dallo statuto, le decisioni relative a materie ed operazioni particolarmente significative che risultano, pertanto, escluse dalle deleghe di attribuzione agli amministratori esecutivi.
Deleghe di poteri sono attribuite dal Consiglio di Amministrazione esclusivamente all'Amministratore Delegato e gli consentono di compiere tutti gli atti che rientrano nell'oggetto sociale, salve le limitazioni previste dalla legge o dallo statuto sociale e con esclusione delle operazioni che il Consiglio di Amministrazione ha inteso riservare alla propria competenza.
Al Presidente e all'Amministratore Delegato spettano, per statuto, la legale rappresentanza della Società nei confronti dei terzi ed in giudizio.
Al Presidente non sono assegnate deleghe operative e gli sono riservati compiti istituzionali di indirizzo e controllo.
La struttura organizzativa della Società e del Gruppo è curata dall'Amministratore Delegato ed implementata attraverso un sistema di comunicazioni interne che hanno individuato i dirigenti responsabili delle diverse direzioni e Business Unit e assegnato procure coerenti con le responsabilità assegnate, le cui linee guida di attribuzione sono confermate nell'ambito del Modello 231. Le responsabilità del Top Management della Società sono definite in modo chiaro, mediante la puntuale specificazione delle competenze dei direttori delle principali aree di business e delle funzioni corporate facenti parte del "Comitato Esecutivo" (COMEX).
Alla definizione degli aspetti maggiormente operativi dell'assetto organizzativo provvedono ulteriori comunicazioni organizzative emesse dai direttori delle diverse Direzioni e Business Unit, con presa visione da parte dell'Amministratore Delegato, e pubblicate all'interno dell'intranet aziendale. Alla luce delle verifiche effettuate, in assenza di criticità rilevate, la struttura organizzativa della Società appare adeguata in
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considerazione dell'oggetto, delle caratteristiche e delle dimensioni dell'impresa.
Con riferimento alla vigilanza sull'adeguatezza e l'efficacia del sistema di 13. controllo interno, anche ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. n. 39/2010, il Collegio ha avuto incontri periodici con i responsabili della Direzione Internal Audit e di altre funzioni aziendali e, tramite la partecipazione almeno del Presidente del Collegio alle relative riunioni, con il Comitato Controllo e Rischi e l'Organismo di Vigilanza del Modello ex d.lgs. 231/2001.
Il sistema di controllo interno di Edison si basa su un insieme strutturato e organico di regole, procedure e strutture organizzative volte a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e a consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi (ovvero di coerenza delle attività con gli obiettivi, di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale), di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili (compliance) e di corretta e trasparente informativa interna e verso il mercato (reporting).
Spetta al Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo e Rischi, (i) definire le linee guida del sistema di controllo interno, (ii) esaminare periodicamente i principali rischi aziendali identificati dall'Amministratore Delegato cui spetta anche l'esecuzione delle linee d'indirizzo del sistema di controllo interno, e (iii) valutare, almeno con cadenza annuale, l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno.
Nell'ambito del sistema dei controlli è prevista la funzione di Internal Audit finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Controllo e Rischi, nonché il management aziendale, nel perseguimento degli obiettivi di corretto funzionamento del sistema di controlli interni e di gestione dei rischi; al responsabile di tale funzione il Consiglio di Amministrazione ha assegnato il compito di valutare l'adeguatezza e l'efficacia del complessivo sistema dei controlli interni. L'attività di tale Direzione si esplica principalmente attraverso un piano annuale di interventi di audit e di compliance, nonché di monitoraggio della effettiva esecuzione delle raccomandazioni emesse negli interventi di verifica (follow up).
Il Collegio Sindacale si è interfacciato con la Direzione Internal Audit al fine di valutare il piano di audit e le sue risultanze sia nella fase di impostazione, sia in quella di analisi delle verifiche effettuate e dei relativi follow-up.
Inoltre, il Collegio Sindacale si è sincerato della tempestiva attivazione dei presidi di
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controllo interno, anche nelle società controllate, ove ciò si sia reso necessario o anche solo opportuno in relazione alle circostanze del caso.
La Società, anche a livello di gruppo, si avvale inoltre di altri strumenti a presidio degli obiettivi operativi e degli obiettivi di compliance, tra cui un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting, una struttura di governo dei rischi finanziari (principalmente rischi commodity e di cambio), un sistema di gestione dei rischi aziendali secondo i principi dell'Enterprise Risk Management (ERM), nonché il Modello di controllo contabile secondo la 1. 262/2005 in materia di informazione finanziaria.
Con riferimento al modello ERM, risulta identificata una mappa dei principali rischi aziendali attraverso un'attività strutturata di risk mapping e di risk scoring realizzata mediante un processo di auto-valutazione dei rischi che ha coinvolto tutti i responsabili di Direzioni e Business Unit. Al Risk Officer di Edison è affidata la responsabilità di sovrintendere al processo di gestione dei rischi, supportando il management nel processo di definizione della strategia complessiva, delle politiche di rischio e nell'analisi, identificazione, valutazione e gestione dei rischi stessi, nonché nella definizione e gestione del relativo sistema di controllo e reporting.
Nell'ambito del modello ERM la Società ha da tempo adottato una Energy Risk Policy che, oltre a definire le linee di governo e controllo dei rischi (in particolare dei rischi legati alle oscillazioni dei prezzi delle commodity energetiche e al rischio di cambio delle stesse, ove in valuta estera) fissa specifici limiti di rischio.
Nel corso del 2015 la Società ha altresì completato gli interventi di adeguamento dei propri processi al fine di assicurare la compliance alla normativa EMIR.
Il Collegio ha periodicamente rivisto l'evoluzione della mappatura dei rischi secondo la metodologia ERM con i responsabili della funzione a ciò preposta.
Edison è dotata del modello organizzativo previsto dal d.lgs. n. 231/2001 ("Modello 231"), di cui è parte integrante il Codice Etico, finalizzato a prevenire il compimento degli illeciti rilevanti ai sensi del decreto e, conseguentemente, l'estensione alla Società della responsabilità amministrativa. Nel 2015, in particolare, la Società ha proceduto ad un aggiornamento del Modello 231 con riferimento ai reati di autoriciclaggio e ai nuovi reati in materia di false comunicazioni sociali ed ha avviato l'aggiornamento del Modello 231 per ciò che riguarda i nuovi reati ambientali (l. 68/2015),
L'Organismo di Vigilanza, con il supporto della Direzione Internal Audit, ha provveduto, nel corso dell'esercizio 2015, ad attuare iniziative di formazione del
personale sui principi e le prescrizioni del Modello 231 ed ha monitorato l'evoluzione della normativa rilevante nell'ambito del d.lgs. n. 231/2001. Ha inoltre avviato un progetto di revisione e aggiornamento del sistema di segnalazione delle violazioni (cd. whistleblowing) basato sull'impiego di una piattaforma informatica dedicata, in linea con gli standard internazionali idonei a garantirne la sicurezza, l'efficacia e la correttezza,
La Società è dotata di una procedura, parte integrante del Modello 231, per la comunicazione all'esterno dei documenti e delle notizie afferenti all'emittente, che prevede l'adozione di specifici presidi per la gestione delle informazioni di natura privilegiata.
Inoltre, nel maggio 2015 la Società ha adottato le "Linee Guida Anti-Corruzione", finalizzate a fornire a tutti coloro che operano nella realtà aziendale una cornice interpretativa delle regole e dei principi finalizzati a contrastare il compimento di illeciti di tipo corruttivo.
Infine, la Società si è dotata di un Codice Antitrust ad integrazione del Codice Etico, al fine di supportare e facilitare il rispetto delle regole a tutela della concorrenza.
In tema di internal dealing, fermi restando gli obblighi relativi alla disciplina del market abuse, la Società ha previsto, ai sensi di legge, in specifici periodi dell'anno, un obbligo di astensione dal compimento di operazioni su strumenti finanziari emessi dalla società e quotati in mercati regolamentati.
In relazione al 2015 il Consiglio di Amministrazione ha effettuato, sulla base delle informazioni ed evidenze raccolte, anche con il supporto dell'attività istruttoria del Comitato Controllo e Rischi, una valutazione complessiva dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ritenendo che esso sia complessivamente idoneo a consentire con ragionevole certezza un'adeguata gestione dei principali rischi identificati. Ad avviso del Collegio, alla luce delle informazioni acquisite, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società appare adeguato, efficace e dotato di effettiva operatività.
in modo congiunto le funzioni stabilite dalla legge e forniti adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti. Inoltre, all'Amministratore Delegato, per il tramite dei Dirigenti preposti, spetta l'attuazione del "Modello di controllo contabile ex 1. 262/2005" avente l'obiettivo di definire le linee che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo Edison con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154-bis del d.lgs. 58/1998 in tema di redazione di documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione. La predisposizione dell'informativa contabile e di bilancio, civilistica e consolidata, è disciplinata dal Manuale dei principi contabili di Gruppo e dalle altre procedure amministrativo-contabili che fanno parte del Modello ex l. 262/2005, inclusa la procedura di fast closing di cui è dotata la Società.
Nell'ambito del Modello di cui alla l. 262/2005 sono formalizzate anche le procedure inerenti il processo di impairment in conformità al principio contabile IAS 36. L'analisi sulla recuperabilità dei valori degli asset e dell'avviamento è stata condotta con l'ausilio di un esperto indipendente altamente qualificato e condivisa dal Consiglio di amministrazione del 15 febbraio 2016. Per una più completa descrizione delle metodologie ed assunzioni applicate si rimanda alla relativa nota del Bilancio Consolidato.
La procedura di impairment e le sue risultanze sono state monitorate dal Collegio Sindacale attraverso incontri con il management aziendale e la Società di Revisione e la partecipazione del Presidente alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi che le ha esaminate,
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato e dai Dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari di Edison in merito all'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile in relazione alle caratteristiche dell'impresa ed all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato di Edison S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo Edison. Inoltre, ha vigilato sul processo di informativa finanziaria, anche mediante assunzione di informazioni dal management della Società e valuta complessivamente adeguato il sistema amministrativo-contabile della società ed affidabile nel rappresentare correttamente i fatti di gestione.
Per quanto concerne la verifica sulle modalità di concreta attuazione delle 16. regole di governo societario, previste dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana ("Codice") nell'edizione in vigore, il Collegio ha svolto tale attività di verifica con l'assistenza della Direzione Affari Societari, anche con riferimento al loro adeguamento alle nuove disposizioni del Codice di Autodisciplina introdotte a seguito della sua revisione operata nel luglio 2015.
La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari dà conto delle raccomandazioni del Codice che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di non attuare, fornendone la relativa motivazione e descrivendo l'eventuale comportamento alternativo adottato.
Il Consiglio d'Amministrazione della Società è attualmente composto da 10 17. amministratori, di cui tre indipendenti. La sua composizione rispetta le regole in tema di equilibri di genere.
In data 26 marzo 2015, l'Assemblea dei soci di Edison ha confermato la nomina per cooptazione dell'ing. Jean-Bernard Lévy, deliberata in data 12 dicembre 2014 dal Consiglio di Amministrazione.
In data 8 dicembre 2015, il Consiglio di Amministrazione della Società, ha approvato la delibera di cooptazione, ai sensi dell'art. 2386 c.c. e dell'art. 14, n. 7 dello Statuto sociale, del dott. Marc Benayoun, in sostituzione dell'amministratore dimissionario dott. Denis Lépée. Il dott. Benayoun è stato contestualmente nominato Amministratore Delegato della Società a far data dal 1º gennaio 2016. Il Collegio Sindacale ha approvato la delibera di cooptazione assunta dal Consiglio di Amministrazione, come prescritto dall'art. 2386, 1º comma, c.c.
Nel 2015 il Consiglio di amministrazione ha proceduto ad un'autovalutazione della dimensione, della composizione e del funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, i cui risultati sono stati presentati alla riunione del Consiglio di Amministrazione del 15 febbraio 2016 e sono richiamati nella Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari.
In merito alla procedura seguita dal Consiglio d'Amministrazione ai fini della verifica
dell'indipendenza dei propri consiglieri, il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza di cui alla legge e al Codice di Autodisciplina ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'organo amministrativo nel suo complesso.
In occasione dell'ultima verifica sulla sussistenza dei requisiti d'indipendenza avvenuta in data 15 febbraio 2016 e con specifico riferimento alla permanenza ininterrotta nella carica per più di nove esercizi da parte del Consigliere Prof. Gian Maria Gros-Pietro, il Consiglio di Amministrazione ha confermato la permanenza del requisito d'indipendenza in capo al citato Consigliere avendo riguardo, tra l'altro a criteri sostanziali ed alle qualità etiche e professionali dell'interessato. Tale Consigliere svolge, inoltre, la funzione di Lead Independent Director dall'ottobre 2012.
Infine, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei componenti del Collegio Sindacale stesso, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli amministratori ed ha fatto propria la raccomandazione del Codice di Autodisciplina, che prescrive di dichiarare l'interesse proprio o di terzi in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione; nel corso del 2015 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano dovuto effettuare tali dichiarazioni.
All'interno del Consiglio d'Amministrazione risultano istituiti i seguenti comitati:
Comitato Controllo e Rischi, con funzioni di natura consultiva e propositiva, che riferisce al Consiglio d'Amministrazione almeno semestralmente sull'attività svolta e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; tale comitato è composto di quattro amministratori non esecutivi, di cui solo due indipendenti, e si è riunito 5 volte nel 2015; la prescrizione del Codice di Autodisciplina circa l'integrale composizione del Comitato Controllo e Rischi con amministratori indipendenti non risulta rispettata per le motivazioni esposte nella Relazione 2015 sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari;
Comitato per la Remunerazione, composto da quattro amministratori non esecutivi, di cui tre indipendenti e si è riunito 3 volte nel corso del 2015;
Comitato Indipendenti, composto da tre amministratori indipendenti, nell'esercizio 2015 ha tenuto 4 riunioni, nel corso delle quali ha esaminato sette operazioni con parti correlate, di cui tre operazioni rilevanti ai sensi della Procedura Operazioni con Parti correlate (tutte di Minore Rilevanza e richiamate al par. 3 della
presente relazione) e quattro di natura ordinaria, sulle quali il Comitato Indipendenti ha rilasciato il proprio parere.
Si rinvia alla Relazione sul Governo societario e gli Assetti proprietari per ulteriori approfondimenti sulla corporate governance della Società in merito alla quale il Collegio non ha rilievi da formulare.
Il Collegio Sindacale ha esaminato la Relazione sulla remunerazione approvata 18. dal Consiglio di amministrazione il 15 febbraio 2016 su proposta del Comitato per la remunerazione e ne ha verificato la conformità alle prescrizioni di legge e regolamentari, la chiarezza e completezza informativa con riguardo alla politica di remunerazione adottata dalla Società.
Il Collegio Sindacale ha altresì esaminato le proposte che il Consiglio di 19. Amministrazione, nella riunione del 15 febbraio 2016, ha deliberato di sottoporre all'assemblea, con particolare riguardo:
alla proposta di aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, 4° comma, c.c., da sottoscrivere mediante conferimento del 100% delle partecipazioni in Fenice S.p.A. da parte di Transalpina di Energia S.p.A.;
alle modalità di copertura della perdita di esercizio, mediante l'utilizzo delle riserve esistenti, con contestuale riduzione delle riserve vincolate ai sensi di disposizioni societarie e/o fiscali, nonché della riserva sovrapprezzo che risulterà costituita a seguito dell'esecuzione del proposto aumento di capitale sociale.
Sulle proposte del Consiglio di amministrazione della Società all'assemblea, il Collegio dichiara di non avere particolari osservazioni.
Infine il Collegio Sindacale ha svolto le proprie verifiche sull'osservanza delle 20. norme di legge inerenti la formazione del progetto di bilancio separato e di bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015, delle rispettive note illustrative e della Relazione degli Amministratori a corredo degli stessi, in via diretta e con l'assistenza dei responsabili di funzione ed attraverso le informazioni ottenute dalla società di revisione. In particolare, il Collegio Sindacale, in base ai controlli esercitati e alle informazioni fornite dalla società, nei limiti della propria competenza secondo l'art. 149, d.lgs. 58/98, dà atto che i prospetti del bilancio separato e del bilancio consolidato di Edison al 31 dicembre 2015 sono stati redatti in conformità alle disposizioni di legge
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che regolano la loro formazione e impostazione e agli International Financial Reporting Standards" emessi dall'International Accounting Standards Board, in base al testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee.
Il bilancio separato e quello consolidato sono accompagnati dalle prescritte dichiarazioni di conformità sottoscritte dall'Amministratore Delegato e dai Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili societari.
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Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale non ha rilevato specifiche criticità, omissioni, fatti censurabili o irregolarità e non ha osservazioni, né proposte da formulare all'assemblea ai sensi dell'art. 153 del d.lgs. 58/1998, per quanto di propria competenza in ordine al bilancio separato ed al bilancio consolidato, alle relative note illustrative ed alla relazione sulla gestione, non rilevando motivi ostativi all'approvazione delle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione all'Assemblea, ivi comprese quelle relative all'aumento di capitale della Società con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, 4° comma, c.c. e alla copertura integrale della perdita d'esercizio.
Milano, 18 febbraio 2016
Il Collegio Sindacale
avv. prof. Serenella Rossi dott. Leonello Schinasi dott. Giuseppe Cagliero
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