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Edison Rsp

Annual / Quarterly Financial Statement Feb 19, 2016

4326_10-k_2016-02-19_b8c3197a-5bc1-48b9-995b-bd4a2a1877a6.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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RELAZIONE FINANZIARIA 2015

BILANCIO CONSOLIDATO

Indice

RELAZIONE FINANZIARIA 2015

Bilancio consolidato 1
Conto Economico e Altre componenti di conto economico complessivo 3
Stato Patrimoniale 4
Rendiconto Finanziario delle disponibilità liquide 5
Variazione del patrimonio netto consolidato 6
Note illustrative al bilancio consolidato 7
Principi contabili e criteri di consolidamento 8
Informativa settoriale 22
Note alle poste del conto economico 24
Note alle poste dello stato patrimoniale 31
Indebitamento finanziario netto 43
Impegni, rischi e attività potenziali 44
Gestione dei rischi finanziari del Gruppo 59
Operazioni infragruppo e con parti correlate 71
Altre informazioni 73
Informazioni supplementari su gas naturale e petrolio 74
Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2015 76
Area di consolidamento 77
Attestazione ai sensi dell'Art. 81-ter del regolamento CONSOB n. 11971 83
Relazione della società di revisione 85
Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-----------------------------------------------------------------------

Conto economico

(in milioni di euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014
di cui con di cui con
Nota parti correlate parti correlate
Ricavi di vendita
1
11.313 492 12.325 334
Altri ricavi e proventi
2
804 3 255 21
Totale ricavi 12.117 495 12.580 355
Consumi di materie e servizi (-)
3
(10.624) (374) (11.545) (276)
Costo del lavoro (-)
4
(232) (221)
5
Margine operativo lordo
1.261 814
Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi)
6
161 250
Ammortamenti e svalutazioni (-)
7
(2.194) (761)
Altri proventi (oneri) netti
8
(23) (11)
Risultato operativo (795) 292
Proventi (oneri) finanziari netti
9
(29) 78 (91) (2)
Proventi (oneri) da partecipazioni
10
(38) (40) 13 11
Risultato prima delle imposte (862) 214
Imposte sul reddito
11
(97) (159)
Risultato netto da Continuing Operations (959) 55
Risultato netto da Discontinued Operations - -
Risultato netto (959) 55
di cui:
Risultato netto di competenza di terzi 21 15
Risultato netto di competenza di Gruppo (980) 40
Utile (perdita) per azione (in euro)
12
Risultato di base azioni ordinarie (0,1902) 0,0070
Risultato di base azioni di risparmio 0,0500 0,0370
Risultato diluito azioni ordinarie (0,1902) 0,0070
Risultato diluito azioni di risparmio 0,0500 0,0370

Altre componenti di conto economico complessivo

(in milioni di euro) Nota Esercizio 2015 Esercizio 2014
Risultato netto (959) 55
Altre componenti del risultato complessivo:
A) Variazione riserva di Cash Flow Hedge 24 (219) (458)
- Utili (Perdite) da valutazione dell'esercizio (313) (677)
- Imposte 94 219
B) Variazione riserva di partecipazioni disponibili
per la vendita
24 - -
- Utili (Perdite) su titoli o partecipazioni non realizzati - -
- Imposte - -
C) Variazione riserva di differenze da conversione
di attività in valuta estera
4 22
- Utili (Perdite) su cambi non realizzati 10 31
- Imposte (6) (9)
D) Quota delle altre componenti di utile - -
complessivo di partecipazioni collegate
E) Utili (Perdite) attuariali (*) 3 (3)
- Utili (Perdite) attuariali 3 (3)
- Imposte - -
Totale altre componenti del risultato complessivo al netto delle (212) (439)
imposte (A+B+C+D+E)
Totale risultato netto complessivo (1.171) (384)
di cui:
di competenza di terzi 21 15
di competenza di Gruppo
(*) Vo ci no n riclas s ificabili a Co nto Eco no mico .
(1.192) (399)
Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-----------------------------------------------------------------------

Stato patrimoniale

31.12.2015 31.12.2014 (*)
(in milioni di euro)
Nota
di cui con
parti correlate
di cui con
parti correlate
ATTIVITA'
Immobilizzazioni materiali 13 3.678 4.348
Immobili detenuti per investimento 14 6 6
Avviamento 15 2.355 3.070
Concessioni idrocarburi 16 480 739
Altre immobilizzazioni immateriali 17 118 118
Partecipazioni 18 67
67
149 149
Partecipazioni disponibili per la vendita 18 167 174
Altre attività finanziarie 19 31
4
47 5
Crediti per imposte anticipate 20 702 501
Altre attività 21 280 308
Totale attività non correnti 7.884 9.460
Rimanenze 253 479
Crediti commerciali 2.367
50
2.848 75
Crediti per imposte correnti 20 45
Crediti diversi 1.654
28
1.497 185
Attività finanziarie correnti 113
83
132 85
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 279
-
473 12
Totale attività correnti 22 4.686 5.474
Attività in dismissione 23 212 -
Elisioni attività da e verso Discontinued Operations - -
Totale attività 12.782 14.934
PASSIVITA'
Capitale sociale 5.292 5.292
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo 1.790 1.746
Riserva di altre componenti del risultato complessivo (663) (451)
Risultato netto di competenza di Gruppo (980) 40
Totale patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 5.439 6.627
Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza 437 510
Totale patrimonio netto 24 5.876 7.137
Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza 25 31 37
Fondo imposte differite 26 32 45
Fondi per rischi e oneri 27 1.123 923
Obbligazioni 28 599 598
Debiti e altre passività finanziarie 29 640
467
990 796
Altre passività 30 315 327
Totale passività non correnti 2.740 2.920
Obbligazioni 28 553
Debiti finanziari correnti 306
170
230 33
Debiti verso fornitori 1.623
51
2.321 77
Debiti per imposte correnti 25 20
Debiti diversi 2.177
202
1.753 240
Totale passività correnti 31 4.159 4.877
Passività in dismissione 32 7 -
Elisioni passività da e verso Discontinued Operations - -
Totale passività e patrimonio netto 12.782 14.934

(*) I valori del 2014 sono stati rideterminati a seguito della nuova esposizione del 'Fair value su derivati portafoglio industriale'

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-------------------------- ------------------------------------------- --

Rendiconto finanziario delle disponibilità liquide

Il presente rendiconto finanziario analizza i flussi di cassa relativi alle disponibilità liquide a breve termine (esigibili entro 3 mesi) del 2015. Completa l'informativa in tema di flussi finanziari, ai fini di una migliore comprensione delle dinamiche di generazione e di assorbimento di cassa del Gruppo, un apposito rendiconto finanziario, riportato nella Relazione sulla Gestione, che analizza la variazione complessiva dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo.

(in milioni di euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014
di cui con di cui con
Nota
parti correlate parti correlate
Risultato prima delle imposte (862) 214
Ammortamenti e svalutazioni
7
2.194 761
Accantonamenti netti a fondi rischi 23 (18)
Risultato di società valutate con il metodo del patrimonio netto (-) 40 40 (11) (11)
Dividendi incassati da società valutate con il metodo del patrimonio netto 6 6 6 6
(Plusvalenze) Minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni 4 (18) (12)
Variazione del trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza
25
(2) (2)
Variazione Fair Value iscritto nel risultato operativo (142) (255)
Variazione del capitale circolante operativo 19 (1) 408 30
Variazione del capitale circolante non operativo 40 119 23 40
Variazione di altre attività e passività di esercizio 63 6
(Proventi) Oneri finanziari netti
9
29 (78) 91 2
Oneri finanziari netti pagati (45) 73 (98) (16)
Imposte sul reddito nette pagate (120) (249)
A. Flusso monetario da attività d'esercizio da Continuing Operations 1.247 858
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali ( - )
13-17
(528) (387)
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie ( - ) (6) (6) (107) (107)
Prezzo netto di acquisizione business combinations (7) -
Prezzo di cessione di immobilizzazioni materiali e immateriali - 32
Prezzo di cessione di immobilizzazioni finanziarie - 363 43
Rimborsi di capitale da immobilizzazioni finanziarie 6 7
Variazione altre attività finanziarie correnti 19 2 30
B. Flusso monetario da attività di investimento da Continuing Operations (516) (62)
Accensioni di nuovi finanziamenti a medio e lungo termine
28, 29, 31
470 470 350 350
Rimborsi di finanziamenti a medio e lungo termine (-)
28, 29, 31
(1.319) (800) (1.090) (350)
Altre variazioni nette dei debiti finanziari 51 1
Rimborsi di capitale sociale e riserve (-) - -
Dividendi pagati a società controllanti o a terzi azionisti (-) (93) (76) (57)
C. Flusso monetario da attività di finanziamento da Continuing Operations (891) (815)
D. Differenze di cambio nette da conversione - -
E. Flusso monetario netto dell'esercizio da Continuing Operations
(A+B+C+D)
(160) (19)
F. Flusso monetario netto dell'esercizio da Discontinued Operations - -
G. Flusso monetario netto dell'esercizio (Continuing e Discontinued
Operations) (E+F)
(160) (19)
H. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio da
Continuing Operations
473 12 492 245
I. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio da
Discontinued Operations
- -
L. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio
(Continuing e Discontinued Operations (G+H+I)
313 - 473 12
M. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio da
Discontinued Operations
- -
N. Riclassifica attività in dismissione
23
(34) -
O. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio da
Continuing Operations (L-M+N)
279 - 473 12
Relazione sulla Gestione
Bilancio Separato
Bilancio Consolidato
-----------------------------------------------------------------------

Variazione del patrimonio netto consolidato

(in milioni di euro) Riserva di altre componenti del risultato complessivo Totale Patrimonio
Capitale
Sociale
Riserve e
utili
(perdite)
portati a
nuovo
Cash Flow
Hedge
Partecipa
zioni
disponibili
per la
vendita
Differenze da
conversione di
attività in
valuta estera
Quota delle altre
componenti di
utile complessivo
di partecipazioni
collegate
Utili
(Perdite)
attuariali
Risultato netto
di competenza
di Gruppo
Patrimonio
Netto
attribuibile ai
soci della
controllante
Netto
attribuibile ai
soci di
minoranza
(*)
Totale
Patrimonio
Netto
(*)
Saldi 31 dicembre 2013 5.292 1.750 - - (11) - (1) 96 7.126 113 7.239
Destinazione risultato esercizio precedente - 96 - - - - - (96) - - -
Distribuzione dividendi e riserve - (63) - - - - - - (63) (7) (70)
Riserva per cessione quote azionarie senza (35) (35) 389 354
perdita di controllo
Altri movimenti - (2) - - - - - - (2) - (2)
Totale risultato netto complessivo - - (458) - 22 - (3) 40 (399) 15 (384)
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto 2014
-
-
-
-
(458)
-
-
-
22
-
-
-
(3)
-
-
40
(439)
40
-
15
(439)
55
Saldi al 31 dicembre 2014 5.292 1.746 (458) - 11 - (4) 40 6.627 510 7.137
Destinazione risultato esercizio precedente
Distribuzione dividendi e riserve
-
-
40
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(40)
-
-
-
-
(93)
-
(93)
Altri movimenti - 4 - - - - - - 4 (1) 3
Totale risultato netto complessivo - - (219) - 4 - 3 (980) (1.192) 21 (1.171)
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto 2015
-
-
-
-
(219)
-
-
-
4
-
-
-
3
-
-
(980)
(212)
(980)
-
21
(212)
(959)
Saldi al 31 dicembre 2015 5.292 1.790 (677) - 15 - (1) (980) 5.439 437 5.876

(*) I saldi al 31 dicembre 2013 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione dell'IFRS 11 "Accordi a controllo congiunto".

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO al 31 dicembre 2015

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

Contenuto e forma

Il Bilancio consolidato del gruppo Edison al 31 dicembre 2015, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board, in base al testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee (G.U.C.E.).

Metodi applicati alla redazione del bilancio

Per quanto attiene ai principi contabili, conformi a quelli utilizzati per il Bilancio consolidato 2014, si evidenzia che a decorrere dall'1 gennaio 2015 è applicabile retrospettivamente la nuova interpretazione IFRIC 21 "Tributi" che fornisce i criteri per identificare il momento in cui riconoscere in bilancio le passività relative a tributi; tale interpretazione non ha effetti sul Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi in data 15 febbraio 2016, ha autorizzato la pubblicazione del presente bilancio consolidato che è assoggettato a revisione contabile da parte della società Deloitte & Touche Spa in base all'incarico ai sensi del Decreto Legislativo del 27 gennaio 2010 n. 39, conferito dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2011, che ha durata di nove esercizi (2011-2019).

I valori, ove non diversamente specificato, sono esposti in milioni di euro.

Assunzioni significative nella determinazione del controllo in accordo con l'IFRS 12

L'IFRS 10 fornisce la definizione di controllo: una società controlla una partecipata quando è esposta, o ha diritto, ai suoi rendimenti per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione e ha altresì la possibilità di incidere sui ritorni della partecipata nell'esercizio del potere che ha sulla stessa.

In riferimento a tale principio si segnala che il gruppo Edison consolida integralmente alcune società pur non detenendone la maggioranza del capitale; in particolare:

  • nel settore idroelettrico due società: Hydros (detenuta al 40%) e Dolomiti Edison Energy (detenuta al 49%). Lo scopo e la modalità di costituzione delle due società fanno sì che i diritti di voto non siano il fattore preponderante nel determinare il controllo in quanto essi si riferiscono essenzialmente alla sola gestione corrente che ha natura residuale. Le attività rilevanti sono governate attraverso accordi contrattuali. Tali contratti espongono Edison alla maggioranza dei rendimenti variabili e le conferiscono il potere di influenzare i rendimenti attraverso la gestione delle attività rilevanti (in particolare la gestione, il ritiro a prezzi predefiniti e il dispacciamento dell'energia elettrica); si segnala che al 31 dicembre 2015 Hydros, che per effetto degli accordi summenzionati sarebbe stata deconsolidata dall'1 gennaio 2016, è classificata come Disposal Group in virtù di specifici accordi di cessione;
  • nel settore energie rinnovabili, la società E2i Energie Speciali Srl (E2i), posseduta al 30% tramite Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili Srl. In questa società parte delle attività rilevanti è gestita attraverso i contratti sottoscritti durante il 2014, principalmente off-take e sviluppo (in capo a Edison) e O&M (attività affidata a EDF EN Services Italia Srl), e la variabilità residua è legata principalmente alle decisioni di investimento sui progetti di repowering e di sviluppo. Inoltre, grazie alla governance stabilita che prevede tra l'altro diritti di call in caso di deadlock, i diritti di voto non sono il fattore preponderante nel determinare il controllo. Edison, quindi, controlla la società in quanto può gestire la variabilità residua in relazione alle decisioni di investimento su repowering e progetti di sviluppo avendo il potere, entro certe soglie e con un IRR unlevered non inferiore a quello definito di tempo in tempo dai soci, di assumere

unilateralmente tali decisioni per il tramite del Presidente da lei designato (diritto statutario speciale di Edison). Al contrario diritti simili non sono garantiti all'altro investitore. L'effettività dell'esercizio di tale potere è verificata di tempo in tempo.

Il principio IFRS 10 chiarisce infatti che nel fare la valutazione dell'esistenza del controllo si devono considerare lo scopo e la finalità della partecipata, i rischi che sono trasferiti dalla partecipata alle parti coinvolte nonché il livello di coinvolgimento che colui che detiene il controllo ha avuto nella strutturazione della partecipata stessa. A tal proposito il pieno coinvolgimento di Edison ha dimostrato fin dall'origine il suo potere di incidere significativamente e influenzare le attività rilevanti; inoltre Edison, grazie al contratto di off-take sottoscritto continua a gestire l'energia prodotta dagli impianti di E2i; sono stati infatti contrattualizzati il ritiro dell'energia a prezzi prestabiliti e il dispacciamento della stessa da parte di Edison anche nel proprio interesse. Edison quindi è esposta ai rendimenti variabili e ha la capacità di influenzare tali rendimenti attraverso i poteri decisionali statutari. Edison è infatti rilevante in qualunque decisione e senza Edison non si forma alcuna maggioranza su temi rilevanti. Inoltre nell'assemblea degli azionisti le decisioni rilevanti in tema di modifica della governance, riflessa nello statuto e nei contratti in essere, ovvero di applicazione della medesima richiedono maggioranze qualificate ma, in caso di stallo, Edison ha la possibilità di esercitare diritti di call option; questi diritti statutari possono essere considerati sostanziali e, quindi, rilevanti nel confermare l'esistenza del controllo su E2i.

Schemi di bilancio adottati dal Gruppo

Gli schemi di bilancio adottati hanno le seguenti caratteristiche:

  • il Conto Economico consolidato è scalare con le singole poste analizzate per natura ed evidenzia le Altre componenti di conto economico complessivo in cui sono riportate le componenti del risultato sospese a patrimonio netto;
  • nello Stato Patrimoniale consolidato le attività e le passività sono analizzate per scadenza, separando le poste correnti e non correnti con scadenza, rispettivamente, entro e oltre 12 mesi dalla data di bilancio;
  • il Rendiconto Finanziario delle disponibilità liquide è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7;
  • il prospetto Variazione del patrimonio netto consolidato evidenzia separatamente i flussi inerenti le componenti della riserva di altre componenti del risultato complessivo.

Area di consolidamento

Il bilancio consolidato include il bilancio di Edison Spa e quelli delle imprese sulle quali Edison esercita direttamente o indirettamente il controllo. Edison controlla una partecipata quando, nell'esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere sui ritorni variabili della partecipata. L'esercizio del potere sulla partecipata deriva dall'esistenza di diritti che danno a Edison la possibilità corrente di dirigere le attività rilevanti della partecipata anche nel proprio interesse.

Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito dal Gruppo.

I bilanci utilizzati per il consolidamento sono quelli d'esercizio di società o consolidati di settore approvati dagli organi sociali competenti delle rispettive società, opportunamente modificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di Gruppo.

Nei casi in cui l'esercizio sociale non coincida con l'anno solare sono state considerate situazioni approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione che riflettono l'esercizio sociale del Gruppo.

Le imprese controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale; le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate sono assunti integralmente nel bilancio consolidato. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo e alle passività potenziali il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua se positiva è iscritta alla voce dell'attivo non corrente "Avviamento". In particolare, se l'acquisto è realizzato in più fasi è necessario, alla data di acquisizione del controllo, rimisurare a fair value l'intera partecipazione posseduta; successivamente a tale data, le eventuali ulteriori acquisizioni ovvero cessioni di quote di partecipazione, nell'ipotesi di mantenimento del controllo, sono trattate come transazioni tra i soci iscritte a patrimonio netto. I costi sostenuti per l'acquisizione sono sempre spesati immediatamente a conto economico; le variazioni delle contingent consideration sono iscritte a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e del risultato di periodo attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel conto economico complessivo.

I debiti e i crediti, gli oneri e i proventi relativi a operazioni effettuate tra le imprese incluse nell'area di consolidamento sono elisi. Gli utili conseguenti a operazioni fra dette imprese e relativi a valori ancora compresi nel patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante sono eliminati.

Le partecipate cessano di essere consolidate dalla data in cui il controllo viene trasferito a terzi; la cessione di una quota di partecipazione con perdita del controllo determina l'iscrizione a conto economico (i) dell'utile o della perdita determinata quale differenza tra il corrispettivo di cessione e la rispettiva quota di patrimonio netto della partecipata trasferita a terzi, (ii) di qualunque risultato riferibile alla società ceduta iscritto tra le altre componenti di conto economico complessivo che può essere riclassificato nel conto economico e (iii) del risultato da adeguamento al suo fair value, determinato alla data di perdita del controllo, per l'eventuale partecipazione di minoranza mantenuta da Edison.

Le imprese gestite per il tramite di accordi contrattuali in base ai quali due o più soggetti, che condividono il controllo attraverso il consenso unanime, hanno il potere di dirigere le decisioni rilevanti e governare l'esposizione ai rendimenti variabili futuri, qualificabili come joint operation, sono iscritte proporzionalmente direttamente nel bilancio individuale del soggetto che è parte degli accordi. Oltre che a iscrivere la quota di attività e passività, di costi e di ricavi di propria pertinenza sono altresì valorizzate le obbligazioni di propria spettanza. Analogamente, quando una società per il tramite di accordi contrattuali partecipa a una joint operation, anche senza condividere il controllo congiunto, contabilizza nel bilancio individuale la propria quota di attività e passività, di costi e di ricavi nonché le obbligazioni di sua spettanza ai sensi del contratto.

Le altre partecipazioni in joint venture e in imprese collegate, sulle quali si esercita un'influenza notevole, ma non qualificabili come joint operation, sono valutate applicando il metodo del patrimonio netto, in base al quale il valore di bilancio delle partecipazioni è adeguato per tenere conto essenzialmente della quota di risultato di pertinenza della partecipante maturata nell'esercizio e dei dividendi distribuiti dalla partecipata.

Le imprese controllate che sono in liquidazione o soggette a procedura concorsuale sono escluse dall'area di consolidamento e vengono valutate al presunto valore di realizzo; la loro influenza sul totale delle attività, delle passività e sull'indebitamento finanziario netto è marginale.

Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2014 - acquisizione e disposal di assets

Filiera Energia Elettrica

Acquisizione nel mese di luglio della società Shen Spa detenuta al 100% da Edison Spa operante nel settore idroelettrico e consolidata con il metodo integrale.

In seguito alla valutazione della società ai sensi dell'IFRS 3 revised, vale a dire rilevandone il fair value di attività, passività e passività potenziali alla data di acquisizione, si è proceduto a rivalutare le immobilizzazioni materiali per 1 milione di euro unitamente ai relativi effetti fiscali; gli effetti di questa operazione sono rilevati nella tabella seguente. Si segnala inoltre che in data 8 dicembre 2015 è stato approvato il progetto di fusione per incorporazione di Shen Spa in Edison Spa.

(in milioni di euro) Valori originari Fair value attività e
passività acquisite
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 5 6
Attività correnti
Crediti commerciali 1 1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1 1
Totale attivo 7 8
Passività non correnti
Fondo imposte differite - 1
Totale passivo - 1
Fair Value attività nette acquisite 7 7
- % di competenza di Edison (100%) 7
Prezzo pagato per l'acquisizione:
Esborso di cassa 7
Costo totale dell'acquisizione 7
Avviamento derivante dall'acquisizione -

Si segnalano inoltre, nell'ultimo trimestre, la messa in liquidazione di Presenzano Energia Srl (precedentemente consolidata integralmente) e la liquidazione di Kinopraxia Thisvi (precedentemente consolidata con il metodo proporzionale) senza impatti significativi a livello di Gruppo.

Filiera Idrocarburi

Acquisizione nel mese di aprile, per il tramite di una società di nuova costituzione (ST North Sea Ltd ora Edison North Sea Ltd), di un gruppo di attività che non soddisfano la definizione di "business" ai sensi dell'IFRS 3 revised. Si segnala che nel corso dell'ultimo trimestre 2015, tali assets sono stati traferiti alla società Edison E&P UK. I valori di bilancio alla data di acquisizione, rivisti per il conguaglio prezzo, sono riportati nella tabella seguente:

(in milioni di euro) Nota
ATTIVITA'
Immobilizzazioni materiali (decommissioning
)
13 151
Concessioni idrocarburi 16 36
Totale attività non correnti 187
Totale attività correnti 11
Totale attività (a) 198
PASSIVITA'
Fondi di smantellamento e ripristino siti 27 151
Totale passività non correnti 151
Totale passività correnti 9
Totale passività (b) 160
Attività nette (a-b) 38
Prezzo pagato 38

Informazioni ai sensi dell'IFRS 5

Disposal Group – "Riassetto attività idroelettriche"

In data 29 dicembre 2015, Edison e SEL (Società Elettrica Altoatesina) hanno raggiunto un accordo che prevede lo scambio tra le partecipazioni di Edison in Hydros e SelEdison e gli impianti idroelettrici di SEL siti in Friuli Venezia Giulia. Con tale accordo Edison si rafforza nell'idroelettrico, settore chiave nella strategia di sviluppo della Società, e allunga la vita media del proprio portafoglio idroelettrico riducendo i rischi legati ai rinnovi delle concessioni.

L'operazione, il cui closing è previsto entro il primo trimestre 2016, contempla che Edison rilevi il nucleo idroelettrico di Cellina partecipato da SEL, che sarà consolidato integralmente, cedendo in cambio le proprie partecipazioni in Hydros (40%) e in SelEdison (42%). Tale operazione, tenuto conto che Hydros sarebbe stata deconsolidata dall'1 gennaio 2016, permetterà un incremento di 90 MW della potenza installata di Edison con un impatto positivo sul margine operativo lordo.

In conseguenza di ciò i beni oggetto di dismissione vengono considerati Disposal Group ai sensi dell'IFRS 5, pertanto le attività e passività relative a Hydros e SelEdison sono esposte nello stato patrimoniale alle linee "Attività e Passività in dismissione", mentre i risultati economici continuano ad essere consolidati nel conto economico del Gruppo.

Nel seguito è riportata la composizione delle poste patrimoniali relative al Disposal Group; si precisa che le attività non correnti includono per 57 milioni di euro l'allocazione di avviamento effettuata ai sensi dello IAS 36 par. 86.

(in milioni di euro) Nota 31.12.2015
Attività non correnti 166
Attività finanziarie correnti 34
Attività non finanziarie correnti 12
Attività in dismissione 23 212
Passività non correnti 2
Passività non finanziarie correnti 5
Passività in dismissione 32 7

Consolidamento d'imprese estere e criteri di conversione di poste in valuta

Le attività e le passività d'imprese estere consolidate espresse in una moneta diversa dall'euro sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data di riferimento dei bilanci; i proventi e gli oneri sono convertiti invece al cambio medio dell'esercizio. Le differenze di conversione risultanti sono incluse nel patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo", fino alla cessione della partecipazione.

Si ricorda che in sede di prima applicazione degli IFRS le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento delle imprese estere sono state azzerate e, pertanto, la riserva iscritta nel bilancio consolidato rappresenta esclusivamente le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente al 1° gennaio 2004.

Le operazioni in valuta estera sono iscritte al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie sono poi convertite al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Le differenze di cambio generate dalla conversione e quelle realizzate al momento dell'estinzione dell'operazione sono iscritte tra i proventi e oneri finanziari.

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
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Comparability

A decorrere dal bilancio 2015 ai fini di una migliore esposizione, tenuto anche conto della rilevanza dei valori, il 'Fair value su derivati portafoglio industriale' iscritto a stato patrimoniale è esposto distinguendone la quota corrente e non corrente. Come riportato di seguito i dati comparativi riferiti al 31 dicembre 2014 sono stati rideterminati in coerenza con il 2015 ai sensi del principio IAS 1.

Stato patrimoniale al 31 Dicembre 2014

31.12.2014
(in milioni di euro) Pubblicato Nuova esposizione Restated
ATTIVITA'
Immobilizzazioni materiali 4.348 - 4.348
Immobili detenuti per investimento 6 - 6
Avviamento 3.070 - 3.070
Concessioni idrocarburi 739 - 739
Altre immobilizzazioni immateriali 118 - 118
Partecipazioni 149 - 149
Partecipazioni disponibili per la vendita 174 - 174
Altre attività finanziarie 47 - 47
Crediti per imposte anticipate 501 - 501
Altre attività 171 137 308
Totale attività non correnti 9.323 137 9.460
Rimanenze 479 - 479
Crediti commerciali 2.848 - 2.848
Crediti per imposte correnti 45 - 45
Crediti diversi 1.634 (137) 1.497
Attività finanziarie correnti 132 - 132
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale attività correnti
473
5.611
-
(137)
473
5.474
Attività in dismissione - - -
Totale attività 14.934 - 14.934
PASSIVITA'
Capitale sociale 5.292 - 5.292
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo 1.746 - 1.746
Riserva di altre componenti del risultato complessivo (451) - (451)
Risultato netto di competenza di Gruppo 40 - 40
Totale patrimonio netto attribuibile ai soci della 6.627 - 6.627
controllante
Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza 510 - 510
Totale patrimonio netto 7.137 - 7.137
Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza 37 - 37
Fondo imposte differite 45 - 45
Fondi per rischi e oneri 923 - 923
Obbligazioni 598 - 598
Debiti e altre passività finanziarie 990 - 990
Altre passività 2 325 327
Totale passività non correnti 2.595 325 2.920
Obbligazioni 553 - 553
Debiti finanziari correnti 230 - 230
Debiti verso fornitori 2.321 - 2.321
Debiti per imposte correnti 20 - 20
Debiti diversi 2.078 (325) 1.753
Totale passività correnti 5.202 (325) 4.877
Passività in dismissione - - -
Totale passività e patrimonio netto 14.934 - 14.934

Criteri di valutazione

Immobilizzazioni materiali e Immobili detenuti per investimento

Gli immobili strumentali sono iscritti tra le"Immobilizzazioni materiali"mentre gli immobili non strumentali sono classificati come"Immobili detenuti per investimento".

In bilancio sono iscritti al costo di acquisto, di produzione o di conferimento, comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso e al netto di eventuali contributi in conto capitale.

Le singole componenti di un impianto che risultino caratterizzate da una diversa vita utile sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti. In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso vengono separati e solo il fabbricato viene assoggettato ad ammortamento.

Anche gli eventuali costi di smantellamento e ripristino dei siti industriali che si stima di dover sostenere sono iscritti come componente assoggettata ad ammortamento; il valore a cui tali costi sono iscritti è pari al valore attuale dell'onere futuro che si stima di sostenere.

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi sostenuti per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Il valore di presunto realizzo che si ritiene di recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Il range delle aliquote è riportato nella seguente tabella:

Filiera
Energia Elettrica
Filiera
Idrocarburi
Corporate e Altri
Settori
minimo massimo minimo massimo minimo massimo
Fabbricati 2,1% 12,2% 2,0% 5,0% - 2,1%
Impianti e macchinari 4,0% 14,7% 3,0% 50,0% 9,6% 24,7%
Attrezzature industriali e commerciali 5,0% 25,0% 17,0% 35,0% 5,0% 25,0%
Altri beni 6,0% 20,0% 5,0% 20,0% 6,0% 20,0%
Immobili detenuti per investimento - - - - 1,6% 2,4%

L'ammortamento delle immobilizzazioni materiali pertinenti le concessioni per la coltivazione di idrocarburi nonché i relativi costi per chiusura dei pozzi, abbandono dell'area e smantellamento o rimozione delle strutture sono rilevati nell'attivo patrimoniale e sono ammortizzati secondo il metodo dell'unità di prodotto (UOP), metodo che è anche utilizzato per ammortizzare le relative concessioni. L'aliquota di ammortamento è pertanto individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità delle riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio; il valore delle riserve iniziali è basato sulle migliori e più aggiornate stime disponibili alla chiusura di ciascun periodo.

L'ammortamento dei beni, per la quota gratuitamente devolvibile, è calcolato a quote costanti sulla base del periodo minore fra la durata residua del contratto - tenendo altresì conto degli eventuali rinnovi/proroghe - e la vita utile stimata degli stessi.

I beni acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria sono iscritti tra le "Immobilizzazioni materiali" con iscrizione al passivo di un debito finanziario di pari importo. Il debito viene progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote capitale incluso nei canoni contrattualmente previsti mentre il valore del bene iscritto tra le "Immobilizzazioni materiali" viene sistematicamente ammortizzato in funzione della vita economico-tecnica del bene stesso.

Si ricorda che in sede di prima applicazione degli IFRS il Gruppo ha adottato il criterio del fair value quale sostituto del costo e, quindi, i fondi ammortamento e svalutazione cumulati fino all'1 gennaio 2004 sono stati azzerati. Conseguentemente il fondo ammortamento e il fondo svalutazione indicati nelle note illustrative che corredano il bilancio rappresentano esclusivamente gli ammortamenti e le svalutazioni cumulate successivamente all'1 gennaio 2004.

Se vi sono indicatori di svalutazione le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (cd. impairment test) che è illustrata nel seguito in"Perdita di valore delle attività"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno portato alla loro svalutazione.

A partire dall'1 gennaio 2009 gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene di durata significativa sono capitalizzati qualora l'investimento superi una soglia dimensionale predefinita; si precisa che fino al 31 dicembre 2008 gli oneri finanziari non venivano capitalizzati.

Avviamento, Concessioni idrocarburi e Altre immobilizzazioni immateriali

Sono definibili attività immateriali solo le attività identificabili, controllate dall'impresa, che sono in grado di produrre benefici economici futuri. Includono anche l'avviamento quando acquisito a titolo oneroso.

Tali attività sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori secondo i criteri già indicati per le immobilizzazioni materiali. Sono capitalizzati anche i costi di sviluppo a condizione che il costo sia attendibilmente determinabile e che sia dimostrabile che l'attività è in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente a partire dal momento in cui l'attività è disponibile per l'utilizzo lungo il periodo di prevista utilità.

L'avviamento e le altre attività aventi vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico ma sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (cd. impairment test) condotta a livello della singola Cash Generating Unit (CGU) o insiemi di CGU cui le attività a vita indefinita possono essere allocate ragionevolmente; il test è descritto nel seguito in "Perdita di valore delle attività". Per l'avviamento le eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Concessioni idrocarburi, attività di esplorazione e valutazione delle risorse minerarie

I costi sostenuti per l'acquisizione di titoli minerari o per l'estensione dei permessi esistenti sono iscritti tra le attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla durata della licenza in fase esplorativa. Se successivamente l'esplorazione è abbandonata il costo residuo è imputato immediatamente a conto economico. I costi di esplorazione e i costi relativi alle prospezioni geologiche, ai sondaggi esplorativi, ai rilievi geologici e geofisici nonché le perforazioni esplorative sono imputati all'attivo tra le "Immobilizzazioni immateriali" e

sono ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo relativi a pozzi con esito minerario positivo e i costi di produzione relativi alla costruzione di impianti per l'estrazione e lo stoccaggio di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale tra le "Immobilizzazioni materiali" secondo la natura del bene e sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto (UOP).

I costi per la chiusura dei pozzi, l'abbandono dell'area e lo smantellamento o rimozione delle strutture (costi di decommissioning) sono rilevati nell'attivo patrimoniale e sono ammortizzati secondo il metodo dell'unità di prodotto (UOP).

Le concessioni per la coltivazione d'idrocarburi sono ammortizzate secondo il metodo dell'unità di prodotto (UOP). L'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità delle riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio; il valore delle riserve iniziali è basato sulle migliori e più aggiornate stime disponibili alla chiusura di ciascun periodo. Inoltre, annualmente si verifica che il valore di bilancio non sia superiore al maggior valore tra quello recuperabile determinato attualizzando i flussi di cassa futuri stimati in base ai programmi futuri di produzione e il loro valore di mercato.

Titoli ambientali (Quote di emissione, certificati verdi, ecc.)

Il Gruppo si approvvigiona di titoli ambientali, essenzialmente quote di emissione e certificati verdi, in parte per fare fronte al proprio fabbisogno nell'esercizio della propria attività industriale (cd. own use) e in parte a scopo di negoziazione (cd. Attività di trading). Si applicano dunque criteri di valutazione differenziati funzionali allo scopo perseguito all'atto di acquisto.

In particolare, tra le "Altre immobilizzazioni immateriali" possono essere incluse anche le quote di emissione (Emission Rights) e i certificati verdi, iscritti al costo sostenuto per l'acquisto nel caso in cui, alla data di bilancio, il Gruppo abbia un eccesso di quote o certificati rispetto al fabbisogno determinato in relazione alle emissioni rilasciate nell'esercizio per le quote o alle produzioni effettuate per i certificati verdi. Le quote e i certificati verdi assegnati gratuitamente e utilizzati ai fini della compliance sono iscritti a valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d'uso e quello di mercato. Qualora invece il valore delle emissioni rilasciate ecceda, alla data di bilancio, quello delle emissioni assegnate, incluse anche le eventuali emissioni acquisite, per l'eccedenza si stanzia un apposito fondo rischi. Le quote e i certificati restituiti annualmente in relazione al quantitativo di emissioni di gas inquinanti rilasciate nell'atmosfera durante ciascun anno civile o alle produzioni effettuate saranno cancellate (cd. compliance) con contestuale utilizzo dell'eventuale fondo rischi stanziato nell'esercizio precedente.

I titoli ambientali posseduti e detenuti nell'esercizio dell'Attività di trading sono invece iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value, come descritto nel seguito in "Attività di trading" e "Rimanenze".

Perdita di valore delle attività

Lo IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore (cd. impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che ne segnalino l'evidenza.

Nel caso dell'avviamento, di altre attività immateriali a vita utile indefinita o di attività non disponibili per l'uso, l'impairment test è effettuato almeno annualmente.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value dedotti i costi di vendita e il valore d'uso del bene in quanto lo IAS 36 definisce il valore recuperabile come il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari dedotti i costi di vendita e il proprio valore d'uso.

Il valore d'uso è definito generalmente mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o di Cash Generating Unit nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.

Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse.

Strumenti finanziari

Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in società controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. partecipazioni di trading) e quelle disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'impresa e le altre attività finanziarie correnti come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Sono disponibilità liquide e mezzi equivalenti i depositi bancari e postali, i titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e i crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Vi si includono anche i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.

Le attività e le passività finanziarie sono rilevate contabilmente al valore equo all'insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento.

La loro iscrizione iniziale tiene conto dei costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione e dei costi di emissione che sono inclusi nella valutazione iniziale di tutte le attività o passività definibili strumenti finanziari. La valutazione successiva dipende dalla tipologia dello strumento.

In particolare:

  • le attività detenute per la negoziazione, esclusi gli strumenti derivati, sono valutate al fair value (valore equo) con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico. Tale categoria è prevalentemente costituita dalle partecipazioni di trading e dalle cd. Attività di trading illustrate nel seguito;
  • le altre attività e passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati e dalle partecipazioni, con pagamenti fissi o determinabili, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione sostenute in fase di acquisizione/vendita sono portate a diretta rettifica del valore nominale dell'attività/passività (per esempio, aggio e disaggio di emissione, costi sostenuti per l'acquisizione di finanziamenti, ecc.). Sono poi rideterminati i proventi/oneri finanziari sulla base del metodo del tasso effettivo d'interesse. Per le attività finanziarie sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare l'eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subito una riduzione di valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli debitori. Le eventuali perdite di valore sono rilevate come costo nel conto economico del periodo. In questa categoria rientrano i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'impresa, i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie;
  • le attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value (valore equo) e gli utili e le perdite che si determinano sono iscritti a patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo"; il fair value iscritto si riversa a conto economico al momento dell'effettiva cessione. Le perdite da valutazione a fair value sono invece iscritte direttamente a conto economico nei casi in cui sussistano evidenze obiettive che l'attività finanziaria abbia subito una riduzione di valore anche se l'attività non è ancora stata ceduta. Sono invece valutate al costo ridotto per perdite durevoli di valore le partecipazioni non quotate per le quali il fair value non sia misurabile attendibilmente. In questa categoria sono incluse le partecipazioni possedute per una percentuale inferiore al 20%;
  • gli strumenti derivati sono valutati al fair value (valore equo) e le relative variazioni sono iscritte a conto economico; il Gruppo peraltro applica, ove possibile, la cd. Hedge Accounting, di conseguenza gli strumenti derivati sono classificati come strumento di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata

periodicamente, è elevata ai sensi dello IAS 39. In questo caso si applicano in particolare i seguenti trattamenti contabili:

  • a) qualora i derivati di copertura coprano il rischio di variazione dei flussi di cassa degli elementi oggetto di copertura (Cash Flow Hedge), la porzione efficace delle variazioni di fair value dei derivati è rilevata direttamente a patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo", mentre quella inefficace è iscritta direttamente a conto economico. Gli importi rilevati direttamente a patrimonio netto sono riflessi nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto;
  • b) qualora i derivati di copertura coprano il rischio di variazione del fair value degli elementi oggetto di copertura (Fair Value Hedge), le variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni di fair value associate al rischio coperto rilevandone gli effetti a conto economico.

Le attività finanziarie sono eliminate dallo stato patrimoniale quando è estinto il diritto a ricevere i flussi di cassa e sono trasferiti in modo sostanziale tutti i rischi e i benefici connessi alla detenzione dell'attività (cd. derecognition) o nel caso in cui la posta è considerata definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate.

Le passività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando la specifica obbligazione contrattuale è estinta. Si configura come un'estinzione anche la modifica dei termini contrattuali esistenti, qualora le nuove condizioni abbiano mutato significativamente le pattuizioni originarie e comunque quando il valore attuale dei flussi di cassa che si genereranno dagli accordi rivisti si discostino di oltre il 10% dal valore dei flussi di cassa attualizzati della passività originaria.

Il fair value (valore equo) degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio. Il fair value di strumenti non quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione.

Attività di trading

All'interno delle attività caratteristiche del gruppo Edison, sono state autorizzate Attività di trading fisico e finanziario su commodity e titoli ambientali. Tali attività sono governate da apposite procedure e sono segregate ex ante dalle altre attività caratteristiche (le cd. Attività industriali) in appositi "Portafogli di Trading". Queste attività includono contratti fisici e finanziari su commodity e titoli ambientali e sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico. I singoli contratti possono prevedere la consegna fisica; in tale caso, le eventuali rimanenze sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico.

Si segnala che le poste di conto economico relative ai ricavi e ai consumi dell'Attività di trading riflettono l'esposizione del solo "margine di negoziazione" (cd. net presentation).

Rimanenze

Le rimanenze riferibili alla cd. Attività industriale sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori determinato applicando il criterio del FIFO e il valore presunto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Le rimanenze riferibili alla cd. Attività di trading sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico trattandosi di attività di negoziazione.

Valutazione dei contratti di lungo termine take or pay

I contratti per l'importazione di gas naturale a medio/lungo termine prevedono il ritiro obbligatorio di quantità minime annuali. In caso di mancato raggiungimento di tali quantità minime annuali, il Gruppo è comunque tenuto al pagamento del corrispettivo riferibile alla parte non ritirata. Tale pagamento può assumere la natura di anticipo su future forniture o quella di penale su mancati ritiri. Il primo caso (anticipo su future forniture) si configura per le quantità non ritirate alla data di bilancio, di cui, tuttavia, nell'arco della durata residua dei contratti, sia prevedibile con ragionevole certezza un futuro recupero sotto forma di maggiori ritiri di gas naturale rispetto alle quantità minime annuali previste contrattualmente. Il secondo caso (penale per mancato ritiro) si configura, invece, per le quantità non ritirate di cui non sia ipotizzabile il futuro recupero. La parte di pagamento qualificabile come anticipo su future forniture viene inizialmente iscritta tra le "Altre attività" e periodicamente ne viene verificata la recuperabilità sulla base di previsioni aggiornate. Le valutazioni di recuperabilità sono estese anche alle quantità maturate, non ancora ritirate e non pagate alla data di bilancio, per le quali il relativo pagamento sarà effettuato nell'esercizio successivo e il cui valore è iscritto tra gli impegni.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce "Costo del lavoro" mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i "Proventi (Oneri) finanziari netti". Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati nel conto economico complessivo tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.

In particolare, in seguito alla Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (cd. Defined contribution plan).

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono stanziati esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale e stimabile in modo attendibile, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell'impresa tali da indurre nei terzi una valida aspettativa che l'impresa stessa sia responsabile o si assuma la responsabilità di adempiere a una obbligazione (cd. "Obbligazioni implicite"). Se l'effetto finanziario del tempo è significativo la passività è attualizzata, l'effetto dell'attualizzazione è iscritto tra gli oneri finanziari.

Riconoscimento dei ricavi e dei costi

I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei beni e la prestazione dei servizi. I ricavi per vendite sono riconosciuti al momento del trasferimento della proprietà, che di regola corrisponde alla consegna o alla spedizione dei beni. I contributi in conto esercizio sono rilevati integralmente a Conto Economico quando sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità; sono qualificabili come tali gli incentivi accordati a fronte della produzione di energia effettuata con impianti che utilizzano fonti rinnovabili, come i certificati verdi, che sono valorizzati al fair value ai sensi dello IAS 20. Tra i consumi sono inclusi i costi per titoli ambientali di competenza del periodo, nonché, se del caso, quelli riferibili a impianti dismessi per il periodo di competenza del cedente; mentre gli acquisti di certificati verdi, di quote di emissione e di certificati bianchi destinati alla negoziazione sono inseriti tra le rimanenze. I proventi e gli oneri finanziari vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I dividendi sono riconosciuti quando sorge il diritto all'incasso da parte degli azionisti che normalmente avviene nell'esercizio in cui si tiene l'assemblea della partecipata che delibera la distribuzione di utili o riserve.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna impresa, in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo in ciascun Paese, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, sulla base delle aliquote in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile il loro futuro recupero. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati. Quando i risultati sono rilevati direttamente a patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo", le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch'esse imputate direttamente al patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.

Utilizzo di valori stimati

La stesura del bilancio consolidato e delle note illustrative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione delle passività potenziali. I risultati a posteriori che deriveranno dal verificarsi degli eventi potrebbero pertanto differire da tali stime.

Le stime e le assunzioni considerate sono riviste su base continua e gli effetti di eventuali variazioni sono iscritti immediatamente in bilancio. In particolare si segnala che anche nel 2015 è proseguita la diminuzione del prezzo del Brent, raggiungendo dei nuovi minimi. Le valutazioni relative l'impairment test sono state elaborate sulla base di uno scenario aggiornato come meglio specificato in seguito.

L'utilizzo di stime è particolarmente rilevante per le seguenti poste:

  • ammortamenti (per i beni a vita utile definita) delle immobilizzazioni materiali e delle immobilizzazioni immateriali e impairment test. Per quanto riguarda l'impairment test si rimanda ai commenti inclusi al paragrafo "Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali (nota 17). La valutazione del fondo di decomissioning è sensibile alle ipotesi di costo, di tasso d'inflazione e di tasso d'attualizzazione nonché alle ipotesi riguardanti i tempi di pagamento; a ogni data di bilancio le stime sono riviste al fine di verificare che gli importi iscritti siano la migliore espressione dei costi che eventualmente saranno affrontati dal Gruppo e, nel caso in cui si rilevino variazioni significative, gli importi vengono adeguati.
  • valutazione degli strumenti derivati e, più in generale, degli strumenti finanziari per cui si rimanda ai criteri illustrati in "Strumenti finanziari" e al paragrafo "Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati" contenuto al successivo capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo" cui si rinvia

anche per la modalità di determinazione del fair value e di gestione dei rischi inerenti commodity energetiche, cambi e tassi di interesse;

  • determinazione di alcuni ricavi di vendita, fondi per rischi e oneri, fondi svalutazione crediti e altri fondi svalutazione, benefici ai dipendenti e imposte: in questi casi sono state effettuate le migliori stime possibili sulla base delle informazioni disponibili. Tali stime sono frutto di assunzioni del Gruppo completate, eventualmente, dall'esperienza pregressa in operazioni simili e da perizie di esperti indipendenti;
  • anticipi corrisposti a fronte di contratti di importazione di lungo termine (take-or-pay) di gas: si tratta di ammontari pagati a fronte del mancato ritiro delle quantità minime previste annualmente. Tali pagamenti anticipati, rappresentativi di costi differiti, sono iscritti tra le "Altre Attività", ai sensi dello IAS 38: tale valore è mantenuto previa verifica che: a) nella durata residua contrattuale, la società stima di poter recuperare i volumi inferiori al minimo contrattuale (valutazione quantitativa); b) si stima che i contratti presentino, sull'intera vita residua, flussi di cassa attesi netti positivi in base ai piani aziendali approvati (valutazione economica). Gli anticipi sono riclassificati a magazzino solo al momento dell'effettivo ritiro del gas ovvero iscritti a conto economico come penali nel caso di mancato ritiro del gas. Con riferimento alla valutazione del magazzino gas, le stime del valore netto di realizzo si basano sulle migliori stime di prezzo di cui si ha evidenza nel momento della valutazione tenuto conto del mercato di destinazione. Tali stime possono considerare, come rettifica di prezzo, se del caso, le eventuali rinegoziazioni contrattuali su base triennale nei prezzi di ritiro del gas.

INFORMATIVA SETTORIALE

I segmenti identificati dal Gruppo ai sensi dell'IFRS 8, attengono alla "Filiera Energia Elettrica", alla "Filiera Idrocarburi" e al settore residuale "Corporate e Altri Settori". Tale articolazione informativa corrisponde alla struttura della reportistica periodicamente analizzata dal management e dal Consiglio di Amministrazione per gestire il business ed è oggetto di reporting direzionale periodico e di pianificazione.

GRUPPO
CONTO ECONOMICO Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni EDISON
(in milioni di euro) 2015 2014 2015 2014 2015 2014 2015 2014 2015 2014
Ricavi di vendita
- di cui verso terzi
6.529
6.514
7.859
7.846
5.512
4.793
5.168
4.473
49
6
48
6
(777)
-
(750)
-
11.313
11.313
12.325
12.325
- di cui Intersettoriali
Margine operativo lordo
% sui ricavi di vendita
15
360
5,5%
13
652
8,3%
719
995
18,1%
695
293
5,7%
43
(94)
n.s.
42
(131)
n.s.
(777)
-
(750)
-
-
1.261
11,1%
-
814
6,6%
Variazione netta di fair value su derivati
(commodity e cambi)
Ammortamenti e svalutazioni
Altri proventi (oneri)
(16)
(1.321)
6
(398)
177
(866)
244
(353)
-
(7)
(23)
-
(10)
(11)
- - 161
(2.194)
(23)
250
(761)
(11)
Risultato operativo
% sui ricavi di vendita
(977)
(15,0%)
260
3,3%
306
5,6%
184
3,6%
(124)
n.s.
(152)
n.s.
- - (795)
(7,0%)
292
2,4%
Proventi (oneri) finanziari netti
Risultato da partecipazioni valutate ad equity
Imposte sul reddito
(29)
(40)
(97)
(91)
11
(159)
Risultato netto da Continuing Operations (959) 55
Risultato netto da Discontinued Operations - -
Risultato netto di competenza di terzi 21 15
Risultato netto di competenza del Gruppo (980) 40
GRUPPO
STATO PATRIMONIALE Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni EDISON
(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
Totale attività correnti e non correnti 5.672 8.067 6.861 6.347 3.445 4.354 (3.408) (3.834) 12.570 14.934
Totale attività in dismissione 212 - - - - - - - 212 -
Totale attività 5.884 8.067 6.861 6.347 3.445 4.354 (3.408) (3.834) 12.782 14.934
Totale passività correnti e non correnti 1.586 2.889 5.056 4.497 2.699 3.025 (2.442) (2.614) 6.899 7.797
Totale passività in dismissione 7 - - - - - - - 7 -
Totale Passività 1.593 2.889 5.056 4.497 2.699 3.025 (2.442) (2.614) 6.906 7.797
Indebitamento finanziario netto 1.147 1.766
GRUPPO
ALTRE INFORMAZIONI Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni EDISON
(in milioni di euro) 2015 2014 2015 2014 2015 2014 2015 2014 2015 2014
Investimenti tecnici 42 43 287 254 3 3 - - 332 300
Investimenti in esplorazione - - 139 67 - - - - 139 67
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 1 3 53 16 3 1 - - 57 20
Totale investimenti 43 46 479 337 6 4 - - 528 387
Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni GRUPPO
EDISON
31.12.2015(*) 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
Dipendenti (numero) 1.030 1.051 1.414 1.419 622 631 - - 3.066 3.101

(*) Sono inclusi 76 dipendenti appartenenti a società riclassificate in attività in dismissione.

Relazione sulla Gestione
Bilancio Separato
Bilancio Consolidato
----------------------------------------------------------------------- -- --

Il Gruppo non ritiene rilevante ai fini della propria reportistica l'analisi settoriale per area geografica. Le immobilizzazioni nette relative alle attività estere, riferite alla Filiera Idrocarburi, al 31 dicembre 2015 ammontano complessivamente a 1.087 milioni di euro e sono pari a circa il 15,5% del capitale investito netto. Tra le attività estere si segnalano in particolare le attività di Exploration & Production detenute in Egitto.

Il contributo del settore Exploration & Production, pur importante, risulta fortemente penalizzato nel corrente esercizio dall'andamento dello scenario di riferimento, sia a livello di margine operativo lordo, sia a livello di risultato operativo che sconta, tra l'altro, l'iscrizione di svalutazioni derivanti dall'impairment test.

(in milioni di euro) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Variazioni Variazioni %
Ricavi di vendita 504 689 (185) (26,9%)
Margine operativo lordo 243 427 (184) (43,1%)
% sui ricavi di vendita 48,2% 62,0%
Risultato operativo (600) 96 (696) n.s.
% sui ricavi di vendita n.s . 13,9%

Clienti rilevanti ai sensi dell'IFRS 8

Le vendite del Gruppo generalmente non sono concentrate. Nella Filiera Energia Elettrica è presente un solo cliente rilevante con ricavi di vendita complessivi per circa 1.582 milioni di euro nell'esercizio, equivalenti al 24,2% dei ricavi di vendita della filiera e al 14,0% dei ricavi di vendita del Gruppo.

NOTE ALLE POSTE DEL CONTO ECONOMICO

Nell'esercizio 2015 la domanda nazionale di energia elettrica ha registrato un aumento dell'1,5% rispetto all'esercizio 2014. La minor idraulicità del periodo, dopo il record storico del 2014, ha comportato una significativa riduzione della produzione idroelettrica che è stata compensata da un incremento della produzione termoelettrica. Significativo, dopo anni di contrazione, l'aumento dei consumi italiani di gas naturale (+9,1%) in particolare per usi termoelettrici e residenziali.

In questo contesto, il margine operativo lordo del Gruppo è risultato positivo per 1.261 milioni di euro (814 milioni di euro nell'esercizio precedente); in particolare:

  • il margine operativo lordo adjusted 1 della Filiera Energia Elettrica, pari a 276 milioni di euro contro i 690 milioni di euro nell'esercizio precedente, è penalizzato dalla contrazione dei margini di generazione e dalla minore generazione idroelettrica in conseguenza della minore idraulicità del periodo rispetto ai livelli eccezionali registrati nel 2014;
  • il margine operativo lordo adjusted 1 della Filiera Idrocarburi, pari a 1.079 milioni di euro in aumento rispetto all'anno precedente (255 milioni di euro, comprensivi degli effetti one-off della revisione del contratto di importazione di gas dalla Russia). La performance dell'esercizio beneficia del miglior margine realizzato dalle attività di compravendita di gas naturale in conseguenza della positiva conclusione dell'arbitrato con Eni riferito al contratto di acquisto di gas naturale di provenienza libica (effetto positivo di 855 milioni di euro inclusa una componente significativa relativa agli esercizi precedenti). La forte contrazione dei prezzi, registrata nel mercato petrolifero a partire dalla fine del 2014, ha invece avuto un forte impatto negativo sulle attività di Exploration & Production.

Il risultato netto di competenza di Gruppo è negativo per 980 milioni di euro contro un risultato positivo di 40 milioni di euro del 2014.

Oltre alla dinamica dei margini industriali summenzionata, sul risultato dell'esercizio hanno inciso principalmente:

  • le svalutazioni da impairment per complessivi 1.534 milioni di euro (240 milioni di euro nel 2014);
  • la variazione netta di fair value su derivati, positiva per 161 milioni di euro (+250 milioni di euro nel 2014);
  • gli oneri finanziari netti per 29 milioni di euro, che beneficiano per 39 milioni di euro di utili netti su cambi;
  • gli effetti negativi non ricorrenti (85 milioni di euro) relativi alla regolamentazione fiscale, determinati dal ricalcolo delle imposte differite nette a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità della Robin Hood tax e della Legge di Stabilità 2016 che prevede la riduzione dell'aliquota IRES al 24% a partire dal primo gennaio 2017, parzialmente mitigati dall'eliminazione della Robin Hood tax.

1 Il margine operativo lordo adjusted è effetto della riclassificazione dei risultati delle coperture su commodity e cambi associate ai contratti per l'importazione di gas naturale dalla Filiera Idrocarburi alla Filiera Energia Elettrica, per la parte di risultato riferibile a quest'ultimo settore (-84 milioni di euro del 2015, +38 milioni di euro nel 2014). Tale riclassificazione viene effettuata al fine di consentire una miglior lettura gestionale dei risultati industriali. Il margine operativo lordo adjusted non è soggetto a verifica da parte della società di revisione.

|--|

1. Ricavi di vendita - 11.313 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Variazioni Variazioni %
Energia Elettrica 4.988 5.999 (1.011) (16,9%)
Gas naturale 4.200 3.643 557 15,3%
Vapore 62 72 (10) (13,9%)
Olio 193 235 (42) (17,9%)
Certificati verdi 140 183 (43) (23,5%)
Altro 17 53 (36) (67,9%)
Sub - Totale 9.600 10.185 (585) (5,7% )
Ricavi per vettoriamento 1.356 1.586 (230) (14,5%)
Derivati su commodity realizzati 195 393 (198) (50,4%)
Margine attività di trading 4 42 (38) (90,5%)
Servizi di stoccaggio 90 80 10 12,5%
Prestazioni di servizi per conto terzi 11 11 - 0,0%
Altri ricavi per prestazioni diverse 57 28 29 n.s.
Totale Gruppo 11.313 12.325 (1.012) (8,2% )
Ripartizione per attività Esercizio Esercizio Variazioni Variazioni %
2015 2014
Filiera Energia Elettrica 6.529 7.859 (1.330) (16,9%)
Filiera Idrocarburi 5.512 5.168 344 6,7%
Corporate e Altri Settori 49 48 1 2,1%
Elisioni (777) (750) (27) 3,6%
Totale Gruppo 11.313 12.325 (1.012) (8,2% )

I ricavi di vendita sono realizzati in larga parte sul mercato italiano.

I ricavi della Filiera Energia Elettrica risultano in diminuzione rispetto all'esercizio precedente principalmente a seguito della discesa dei prezzi medi di vendita trainati dallo scenario di riferimento e dei minori volumi venduti.

I ricavi della Filiera Idrocarburi, in aumento del 6,7% rispetto al 2014, riflettono maggiori volumi di vendita per usi civili e per usi termoelettrici che hanno compensato il calo dei prezzi di vendita.

I proventi realizzati da derivati su commodity, 195 milioni di euro, da analizzare congiuntamente con la relativa voce inclusa nella posta Consumi di materie e servizi (253 milioni di euro) riguardano essenzialmente i risultati delle coperture su commodity e cambi poste in essere con la finalità di mitigare il rischio di oscillazione del costo del gas naturale destinato ai portafogli del gruppo Edison nonché di quello relativo alla vendita diretta del gas naturale medesimo. Tale risultato è attribuibile principalmente all'effetto negativo dei derivati su commodity dovuto al trend decrescente dei prezzi del mercato petrolifero, in parte compensato dall'andamento positivo dei derivati su cambi.

Margine attività di Trading

(in milioni di euro) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Variazioni Variazioni %
Margine attività di trading fisico
Ricavi di vendita 3.093 6.284 (3.191) (50,8%)
Consumi di materie e servizi (3.064) (6.046) 2.982 (49,3%)
Totale incluso nei ricavi di vendita 29 238 (209) n.s.
Margine attività di trading finanziario
Ricavi di vendita 76 66 10 15,2%
Consumi di materie e servizi (101) (262) 161 n.s
Totale incluso nei ricavi di vendita (25) (196) 171 n.s
Totale margine attività di trading 4 42 (38) (90,5% )

Per una visione complessiva degli effetti si rimanda all'apposita disclosure contenuta nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

2. Altri ricavi e proventi – 804 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Variazioni Variazioni %
Recupero costi verso contitolari di ricerche di idrocarburi 30 33 (3) (9.1%)
Rilascio netto di fondi rischi su crediti e diversi 8 12 (4) (33.3%)
Sopravvenienze attive e altro 766 210 556 n.s.
Totale Gruppo 804 255 549 n.s.
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
-------------------------- ---------------------- -------------------

La voce Sopravvenienze attive e altro include in entrambi gli esercizi i benefici one-off derivanti dalle revisioni dei contratti di acquisto a lungo temine di gas naturale correlati a costi sostenuti in esercizi precedenti.

3. Consumi di materie e servizi - 10.624 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Variazioni Variazioni
%
Gas naturale 3.733 3.742 (9) (0,2%)
Energia Elettrica 3.471 4.165 (694) (16,7%)
Gas altoforno, recupero, coke - 8 (8) n.s.
Certificati verdi 1 19 (18) n.s.
Diritti di emissione CO2 23 21 2 9,5%
Utilities e altri materiali 77 84 (7) (8,3%)
Sub - Totale 7.305 8.039 (734) (9,1% )
Vettoriamento di energia elettrica e gas naturale 2.071 2.293 (222) (9,7%)
Manutenzione 161 136 25 18,4%
Fee di rigassificazione 117 107 10 9,3%
Prestazioni professionali 119 147 (28) (19,0%)
Svalutazioni di crediti commerciali e diversi 82 144 (62) (43,1%)
Derivati su commodity realizzati 253 182 71 39,0%
Accantonamenti a fondi rischi diversi 62 23 39 169,6%
Variazione delle rimanenze 138 91 47 n.s.
Costi godimento beni di terzi 107 121 (14) (11,6%)
Altri usi e consumi 209 262 (53) (20,2%)
Totale Gruppo 10.624 11.545 (921) (8,0% )
Ripartizione per attività Esercizio Esercizio Variazioni Variazioni
2015 2014 %
Filiera Energia Elettrica 6.146 7.233 (1.087) (15,0%)
Filiera Idrocarburi 5.168 4.935 233 4,7%
Corporate e Altri Settori 97 135 (38) (28,1%)
Elisioni (787) (758) (29) 3,8%
Totale Gruppo 10.624 11.545 (921) (8,0% )

La voce Gas naturale beneficia della positiva conclusione dell'arbitrato con Eni riferito al contratto di acquisto di gas naturale di provenienza libica.

Il decremento, rispetto all'anno precedente, del valore della voce Energia Elettrica (694 milioni di euro), è legato principalmente alla diminuzione dei volumi di acquisto correlata ai minori volumi di vendita.

La diminuzione dei costi di Vettoriamento di energia elettrica e gas naturale (222 milioni di euro) è legata principalmente alla diminuzione dei volumi di vendita.

Nella voce Fee di rigassificazione (117 milioni di euro) sono inclusi gli oneri riconosciuti al Terminale GNL Adriatico Srl per l'attività di rigassificazione.

La voce svalutazione di crediti commerciali e diversi (82 milioni di euro) include gli accantonamenti ai fondi svalutazione e le perdite su crediti al netto degli specifici utilizzi fondi; tale valore si è ridotto rispetto allo scorso esercizio in conseguenza delle azioni di ottimizzazione sul capitale circolante e sul portafoglio clienti. Per la movimentazione del fondo svalutazione crediti si rimanda alla nota 22.

4. Costo del lavoro – 232 milioni di euro

L'aumento rispetto all'esercizio precedente (11 milioni di euro) è relativo per circa la metà alle attività idrocarburi in Egitto. Nei prospetti che seguono si forniscono la classificazione dell'organico secondo la filiera di pertinenza e la relativa movimentazione per categoria.

(unità) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Filiera Energia Elettrica (*) 1.030 1.051 (21)
Filiera Idrocarburi 1.414 1.419 (5)
Corporate e Altri Settori 622 631 (9)
Totale Gruppo 3.066 3.101 (35)

(*) Al 31.12.2015 include 76 unità appartenenti a società classificate in attività in dismissione.

Movimentazione per categoria

Uscite Passaggi di
qualifica
Fine
esercizio
Cons.
Media
198
2.341
546
3.085
Inizio
198
2.320
583
3.101
esercizio Entrate
4
64
19
87
(14)
(85)
(23)
(122)
8
37
(45)
-
196
2.336
534
3.066
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato

5. Margine operativo lordo – 1.261 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio % sui ricavi di Esercizio % sui ricavi di
2015 vendita 2014 vendita
Margine operativo lordo reported
Filiera Energia Elettrica 360 5,5% 652 8,3%
Filiera Idrocarburi 995 18,1% 293 5,7%
Corporate e Altri Settori (94) n.s. (131) n.s.
Totale Gruppo 1.261 11,1% 814 6,6%
Margine operativo lordo adjusted
Filiera Energia Elettrica 276 4,2% 690 8,8%
Filiera Idrocarburi 1.079 19,6% 255 4,9%
Corporate e Altri Settori (94) n.s. (131) n.s.
Totale Gruppo 1.261 11,1% 814 6,6%

Il margine operativo lordo adjusted rialloca alla Filiera Energia Elettrica la parte di risultato delle coperture poste in essere sui contratti d'importazione di gas naturale che, sotto il profilo gestionale, tutelano i margini delle vendite di energia elettrica.

Per quanto riguarda le performances:

  • il margine operativo lordo adjusted della Filiera Energia Elettrica, pari a 276 milioni di euro, registra una diminuzione del 60% rispetto all'esercizio precedente (690 milioni di euro) correlata alla contrazione dei margini di generazione e alla minore produzione idroelettrica che nel 2014 aveva beneficiato di uno straordinario livello di idraulicità; buono l'apporto delle fonti rinnovabili;
  • il margine operativo lordo adjusted della Filiera Idrocarburi, risulta essere pari a 1.079 milioni di euro in forte progressione rispetto all'anno precedente (255 milioni di euro). Sul risultato hanno inciso i benefici derivanti dalla positiva conclusione dell'arbitrato riferito al contratto di acquisto di gas naturale a lungo termine di provenienza libica; l'apporto delle attività di Exploration & Production, pur interessate dagli effetti positivi della revisione dei prezzi di vendita ottenuta in Egitto, risultano penalizzate dalla significativa contrazione dei prezzi nel mercato petrolifero.

6. Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) – 161 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Variazioni Variazioni %
Variazione di fair value nella gestione del rischio prezzo
di prodotti energetici:
114 212 (98) (46,2% )
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) (12) (31) 19 (61,3%)
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 126 243 (117) (48,1%)
Variazione di fair value nella gestione del rischio
cambio su commodity:
47 38 9 23,7%
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) (15) 26 (41) n.s.
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 62 12 50 416,7%
Totale Gruppo 161 250 (89) (35,6% )

(*) Si riferisce alla parte inefficace.

Tale posta include la variazione del periodo del fair value sui contratti derivati su commodity e cambi posti in essere con la finalità di copertura economica del Portafoglio Industriale; si ricorda infatti che il Gruppo, pur applicando ove possibile l'hedge accounting, gestisce il rischio su commodity energetiche e sul cambio ad esse correlato anche tramite operazioni a termine e strumenti derivati non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, i cui effetti, pertanto, transitano da conto economico. E' inoltre qui inclusa la porzione inefficace delle variazioni di fair value dei derivati eligibili in Cash Flow Hedge.

La variazione registrata nell'esercizio (positiva per 161 milioni di euro), che risente del decremento dei prezzi del mercato idrocarburi e del rafforzamento del dollaro nei confronti dell'euro, riflette in particolare, oltre al parziale reversal del fair value iscritto nel precedente esercizio in conseguenza della delivery delle commodity e del realizzarsi dei relativi derivati, anche l'iscrizione del fair value relativo alle coperture in essere a fine esercizio e il discontinuing di alcune relazioni di copertura di Cash Flow Hedge a causa della minor esposizione al rischio cambio derivante dalla riduzione del prezzo degli idrocarburi.

Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-------------------------------------------------- -------------------

7. Ammortamenti e svalutazioni – 2.194 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio Esercizio Variazioni Variazioni %
2015 2014
Ammortamenti su: 660 521 139 26,7%
- immobilizzazioni materiali 428 354 74 20,9%
- costi di esplorazione 139 67 72 n.s.
- concessioni idrocarburi 76 82 (6) (7,3%)
- altre immobilizzazioni immateriali 17 18 (1) (5,6%)
Svalutazioni di: 1.534 240 1.294 n.s.
- immobilizzazioni materiali 656 40 616 n.s.
- concessioni idrocarburi 219 39 180 n.s.
- altre immateriali 2 - 2 n.s.
- avviamento 657 161 496 n.s.
Totale Gruppo 2.194 761 1.433 n.s.
Esercizio Esercizio
Ripartizione per attività Variazioni Variazioni %
2015 2014
Filiera Energia Elettrica: 1.321 398 923 n.s.
- ammortamenti 252 231 21 9,1%
- svalutazioni di immobilizzazioni materiali 412 6 406 n.s.
- svalutazioni avviamento 657 161 496 n.s.
Filiera Idrocarburi: 866 353 513 n.s.
- ammortamenti 401 281 120 42,7%
- svalutazioni di immobilizzazioni materiali 244 33 211 n.s.
- svalutazioni di concessioni idrocarburi 219 39 180 n.s.
- svalutazioni di altre immateriali 2 - 2 n.s.
Corporate e Altri Settori 7 10 (3) (30,0%)
- ammortamenti
- svalutazioni di immobilizzazioni materiali
Totale Gruppo
7
-
2.194
9
1
761
(2)
(1)
1.433
(22,2%)
n.s.
n.s.

Tale posta include gli effetti derivanti dall'impairment test commentati alla nota 17 cui si rimanda per approfondimenti.

8. Altri proventi (oneri) netti - (23) milioni di euro

Rappresentano poste non direttamente correlate alla attuale gestione industriale del Gruppo e aventi natura non ricorrente. Includono principalmente costi legati a vertenze giudiziarie.

Per approfondimenti si rimanda al paragrafo "Fondi per rischi e oneri" (nota 27) ed al capitolo "Impegni, rischi e attività potenziali".

9. Proventi (oneri) finanziari netti – (29) milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Variazioni
Proventi finanziari
Proventi finanziari su contratti derivati di natura finanziaria 27 59 (32)
Interessi attivi su c/c bancari e postali 4 1 3
Interessi attivi su crediti commerciali 17 28 (11)
Altri proventi finanziari 33 13 20
Totale proventi finanziari 81 101 (20)
Oneri finanziari
Interessi passivi su prestiti obbligazionari (28) (58) 30
Adeguamento Fair Value Hedge su prestiti obbligazionari 12 7 5
Oneri finanziari su contratti derivati di natura finanziaria (23) (43) 20
Interessi passivi verso banche (5) (3) (2)
Commissioni (22) (33) 11
Oneri finanziari per decommissioning e fondi rischi (27) (25) (2)
Oneri finanziari su trattamento di fine rapporto (1) (1) -
Interessi passivi verso altri finanziatori (48) (40) (8)
Altri oneri finanziari (7) (12) 5
Totale oneri finanziari (149) (208) 59
Utili (perdite) su cambi 39 16 23
Totale proventi (oneri) finanziari netti di Gruppo (29) (91) 62

Il miglioramento rispetto all'anno precedente riflette maggiori utili netti su cambi conseguenti all'andamento delle valute che ha fatto registrare risultati positivi sulle operazioni in derivati effettuate per contenere il rischio cambio associato ai pagamenti delle fatture di approvvigionamento combustibili. Importante anche il

Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-----------------------------------------------------------------------

contenimento degli oneri finanziari conseguente al minor livello di indebitamento e ad un minor costo derivante da un diverso mix di risorse finanziarie.

10. Proventi (oneri) da partecipazioni - (38) milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Variazioni
Proventi da partecipazioni
Dividendi 3 3 -
Rivalutazioni titoli di Trading 1 - 1
Rivalutazioni e valutazioni ad equity di partecipazioni 13 14 (1)
Plusvalenze da cessione di partecipazioni - 1 (1)
Totale proventi da partecipazioni 17 18 (1)
Oneri da partecipazioni
Svalutazioni e valutazioni ad equity di partecipazioni (53) (3) (50)
Svalutazioni di partecipazioni disponibili per la vendita (2) (2) -
Totale oneri da partecipazioni (55) (5) (50)
Totale proventi (oneri) da partecipazioni di Gruppo (38) 13 (51)

Le svalutazioni nette ad equity di partecipazioni comprendono per 34 milioni di euro l'adeguamento di valore effettuato sulle attività detenute in Grecia. Le svalutazioni di partecipazioni disponibili per la vendita (2 milioni di euro) sono riferite alla società RCS Mediagroup Spa.

11. Imposte sul reddito – 97 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Variazioni
Imposte correnti 224 220 4
Imposte (anticipate) differite (119) (98) (21)
Imposte esercizi precedenti e altre imposte (8) 37 (45)
Totale Gruppo 97 159 (62)

Le imposte dell'esercizio riflettono alcuni effetti negativi non ricorrenti (85 milioni di euro) in conseguenza di modifiche introdotte nella normativa fiscale:

  • l'abolizione della cd. Robin Hood tax, l'addizionale IRES nel 2014 pari al 6,5% prevista per le società del settore petrolifero ed energetico. Con sentenza dell'11 febbraio 2015, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in pari data, infatti, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'addizionale IRES a far data dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza. Conseguentemente i crediti per imposte anticipate e i fondi per imposte differite relativi a tale addizionale sono stati azzerati con un effetto negativo one-off di 68 milioni di euro, mentre le imposte correnti beneficiano (17 milioni di euro) della riduzione dell'aliquota fiscale;
  • l'approvazione della Legge di Stabilità 2016 (legge n. 208 del 28 dicembre 2015) che ha previsto il decremento dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24% a partire dall'1 gennaio 2017; il conseguente adeguamento dei crediti per imposte anticipate e dei fondi per imposte differite ha comportato un effetto netto negativo di 17 milioni di euro.

La svalutazione dell'avviamento, pari a 657 milioni di euro, ha avuto un significativo effetto negativo sul tax rate in quanto non deducibile ai fini fiscali.

Si ricorda che nel 2014, a seguito del riallineamento dei valori fiscali ai valori civilistici di alcune immobilizzazioni materiali (legge n. 147/2013), era stato registrato un effetto netto positivo di 66 milioni di euro (115 milioni di euro di minori imposte differite nette in parte compensate dall'imposta sostitutiva iscritta per 49 milioni di euro alla voce "Imposte esercizi precedenti e altre imposte").

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato

In termini relativi il tax rate dei due esercizi risulta così composto:

(in milioni di euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014 Variazioni
Risultato prima delle imposte (862) % 214 %
Imposte teoriche calcolate all'aliquota fiscale in vigore (237) 27,5% 73 34,0% (310)
Differenze permanenti 9 (1,0%) 17 7,9% (8)
Imposte estere 11 (1,3%) 9 4,2% 2
Modifiche aliquote fiscali (cancellazione Robin Hood tax e riduzione IRES) 85 (9,9%) - 0,0% 85
IRAP 41 (4,8%) 30 14,0% 11
Imposte relative ad esercizi precedenti (17) 2,0% 25 11,7% (42)
Svalutazione avviamento 181 (21,0%) 55 25,7% 126
Svalutazioni partecipazioni non consolidate 14 (1,6%) - 0,0% 14
Riallineamento fiscale delle immobilizzazioni - 0,0% (66) (30,8%) 66
Differenze tra aliquote fiscali e altre differenze 10 (1,2%) 16 7,5% (6)
Totale imposte a Conto Economico 97 (11,2%) 159 74,2% (62)

La composizione e la movimentazione delle imposte differite e anticipate è riportata nel seguito:

A Altri mo vime n ti
Va ria z io n e
Ac c anto- P atrimonio p e rime tro d i
c o ns o lida me nto
/Ric la s s ific h e /
(in milioni di euro) 31.12.2014 name nti Utiliz z i Ne tto Co mpe ns a z io ni 31.12.2015
Fondi impos te diffe rite :
Differenze di valore delle immobilizzazioni 113 7 (60) - 1 - 61
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39):
- a Conto economico 10 - (10) - - -
Altre 40 1 (11) 13 - - 43
163 8 (81) 13 1 - 104
Compensazione (118) - - - - 46 (72)
Fo n d i imp o s te d iffe rite a l n e tto d e lla c o mp e n s a z io n e 45 8 (81) 13 1 46 32
Cre diti pe r impos te antic ipate :
Perdite fiscali pregresse 83 4 (41) - - 1 47
Fondi rischi tassati 128 18 (39) - - (26) 81
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39):
- a Conto economico - 111 (148) - - 37 -
- a Patrimonio netto 215 - - 94 - - 309
Differenze di valore delle immobilizzazioni 171 201 (57) - - (12) 303
Altre 22 3 (6) 11 - 4 34
619 337 (291) 105 - 4 774
Compensazione (118) - - - - 46 (72)
Cre d iti p e r imp o s te a n tic ip a te a l n e tto d e lla c o mp e n s a z io n e 501 337 (291) 105 - 50 702

12. Utile (perdita) per azione

Esercizio 2015 Esercizio 2014
(in milioni di euro) Azioni Ordinarie Azioni di
Risparmio (1)
Azioni Ordinarie Azioni di
Risparmio (1)
Risultato netto di competenza di Gruppo (980) (980) 40 40
Risultato attribuibile alle diverse categorie di azioni (A) (985) 5 36 4
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione
(ordinarie e di risparmio) ai fini del calcolo dell'utile per
azione:
- di base (B) 5.181.545.824 110.154.847 5.181.545.824 110.154.847
- diluito (C) (²) 5.181.545.824 110.154.847 5.181.545.824 110.154.847
Utile (perdita) per azione (in euro)
- di base (A/B) (0,1902) 0,0500 0,0070 0,0370
- diluito (A/C) (²) (0,1902) 0,0500 0,0070 0,0370

(1) 5% del valore nominale quale maggiorazione del dividendo corrisposto alle azioni di risparmio rispetto a quello corrisposto alle azioni ordinarie. Le azioni di risparmio sono considerate come azioni ordinarie in quanto è stata esclusa dal risultato netto di competenza di Gruppo la quota di utili privilegiati a esse spettante.

(2) Qualora si rilevi una perdita d'esercizio non viene conteggiato alcun effetto diluitivo per le azioni potenziali.

NOTE ALLE POSTE DELLO STATO PATRIMONIALE

Attività

13. Immobilizzazioni materiali - 3.678 milioni di euro

(in milioni di euro) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Beni
gratuitamente
devolvibili
Beni in
locazione
finanziaria
(*)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobiliz.
in corso e
acconti
Totale
Valori al 31.12.2014 (A) 428 3.467 84 4 3 6 356 4.348
Variazioni al 31 dicembre 2015:
- acquisizioni 1 135 2 - 1 2 191 332
- alienazioni (-) - (7) - - - - - (7)
- ammortamenti (-) (17) (391) (18) - (1) (1) - (428)
- svalutazioni (-) (25) (631) - - - - - (656)
- variazione perimetro di consolidamento 4 2 - - - - - 6
- riclassifica attivitàin dismissione (13) (38) (16) - - - (1) (68)
- decommissioning - 151 - - - - - 151
- altri movimenti 6 52 2 - - - (60) -
Totale variazioni (B) (44) (727) (30) - - 1 130 (670)
Valori al 31.12.2015 (A+B) 384 2.740 54 4 3 7 486 3.678
di cui:
- Costo storico 632 7.532 407 6 15 23 515 9.130
- ammortamenti (-) (177) (3.387) (349) (2) (12) (16) - (3.943)
- svalutazioni (-) (71) (1.405) (4) - - - (29) (1.509)
Valore netto 384 2.740 54 4 3 7 486 3.678

(*) Iscritti secondo lo IAS 17 revised; il relativo debito finanziario è esposto in "Debiti e altre passività finanziarie" (3 milioni di euro) e in "Debiti finanziari correnti" (inferiori al milione di euro).

Ripartizione per attività delle acquisizioni Esercizio 2015 Esercizio 2014
Filiera Energia Elettrica 43 43
di cui:
- comparto termoelettrico 28 17
- comparto idroelettrico 13 15
- comparto fonti rinnovabili 2 11
Filiera Idrocarburi 287 254
di cui:
- giacimenti Italia 82 129
- giacimenti Estero 186 98
- infrastrutture di trasporto e stoccaggio 19
2
27
Corporate e Altri Settori 2 3
Totale Gruppo 332 300

Nella Filiera Idrocarburi gli investimenti dell'esercizio hanno riguardato in particolare il settore Exploration & Production: in Italia, lo sviluppo di Clara NW e Ibleo e l'entrata in esercizio di work over nel campo Vega, all'estero il proseguo degli investimenti in Egitto, Norvegia e Algeria.

Nella Filiera Energia Elettrica invece gli investimenti hanno riguardato principalmente la sostituzione e manutenzione di parti di impianto di alcune centrali termoelettriche e idroelettriche.

L'importo degli oneri finanziari capitalizzati nell'esercizio tra le immobilizzazioni materiali in accordo con lo IAS 23 revised è immateriale.

La variazione perimetro di consolidamento si riferisce all'acquisizione di impianti idroelettrici.

La variazione della voce decommissioning, pari a 151 milioni di euro, include la nuova iscrizione conseguente all'acquisizione di un gruppo di attività nel Regno Unito relative al settore Exploration & Production, valore allineato a quanto iscritto nel correlato fondo rischi (vedi paragrafo "Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2014 - acquisizione e disposal di assets").

La riclassifica attività in dismissione si riferisce a Hydros, classificata come Disposal Group.

Le svalutazioni, pari a 656 milioni di euro (40 milioni di euro nel 2014), riflettono principalmente gli effetti dell'impairment test.

Per un'analisi di dettaglio di ammortamenti e svalutazioni si rimanda alla nota "Ammortamenti e svalutazioni" del conto economico e alla successiva disclosure "Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali" (nota 17).

Si segnala che su un valore di 37 milioni di euro risultano iscritte garanzie reali prestate a fronte di finanziamenti erogati da istituti finanziari.

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
-------------------------- ---------------------- -------------------

14. Immobili detenuti per investimento - 6 milioni di euro

Il valore, riferito a terreni e fabbricati non strumentali alla produzione, è invariato rispetto al 31 dicembre 2014.

15. Avviamento – 2.355 milioni di euro

L'avviamento registra una diminuzione di 715 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (3.070 milioni di euro) in conseguenza delle risultanze dell'impairment test (657 milioni di euro) e di una parziale allocazione alle attività in dismissione (circa 57 milioni di euro). A fine esercizio l'avviamento risulta allocato per 1.652 milioni di euro alla Filiera Energia Elettrica e per 703 milioni di euro alla Filiera Idrocarburi.

Per un'analisi di dettaglio delle motivazioni che hanno portato alla svalutazione si rimanda alla successiva disclosure "Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali" (nota 17).

Il valore residuo della voce avviamento rappresenta un'attività immateriale con vita utile indefinita e, pertanto, non soggetta ad ammortamento sistematico ma ad impairment test almeno annuale.

16. Concessioni idrocarburi - 480 milioni di euro

(in milioni di euro)
Valori al 31.12.2014 (A) 739
Variazioni al 31 dicembre 2015:
- acquisizioni 38
- ammortamenti (-) (76)
- svalutazioni (-) (219)
- altre variazioni (2)
Totale variazioni (B) (259)
Valori al 31.12.2015 (A+B) 480
Di cui:
- costo storico 1.493
- ammortamenti (-) (670)
- svalutazioni (-) (343)
Valore netto 480

La variazione rispetto al 31 dicembre 2014 (negativa per 259 milioni di euro), riflette principalmente l'acquisizione, per 38 milioni di euro, di un gruppo di attività nel Regno Unito (vedi paragrafo "Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2014 - acquisizione e disposal di assets"), ammortamenti dell'esercizio per 76 milioni di euro e svalutazioni da impairment per 219 milioni di euro. Il Gruppo detiene 115 titoli minerari (di cui 3 concessioni di stoccaggio) in Italia e all'estero.

Informativa relativa alle concessioni del Gruppo

Si riporta nel seguito l'informativa inerente alle concessioni detenute dal gruppo Edison, i cui valori sono inclusi nelle poste "Immobilizzazioni materiali", "Concessioni idrocarburi" e "Altre immobilizzazioni immateriali".

Vita residua in anni
Numero da a
Concessioni di Stoccaggio 3 9 24
Concessioni Idroelettriche (*) 39 1 30
Concessioni di Distribuzione 62 2 10
Concessioni di Idrocarburi 112 (**) "unit of production"

(*) Sono incluse n. 8 concessioni idroelettriche relative a Hydros e SelEdison classificate tra le attività in dismissione. (**) L'ammortamento e quindi la vita residua dei giacimenti sono calcolati in funzione della quota estratta rapportata alle riserve disponibili.

Nel 2015 è stata acquisita una nuova concessione idroelettrica a seguito dell'acquisizione della società Shen.

|--|

17. Altre immobilizzazioni immateriali - 118 milioni di euro

(in milioni di euro) Concessioni, Costi di Altre Immobilizzazioni Totale
licenze, brevetti e esplorazione immobilizzazioni in corso e acconti
diritti simili (*) immateriali
Valori iniziali al 31.12.2014 100 - 15 3 118
Variazioni al 31 dicembre 2015:
- acquisizioni 10 139 6 3 158
- ammortamenti (-) (14) (139) (3) - (156)
- svalutazioni (-) - - (2) - (2)
- altri movimenti - - 1 (1) -
Totale variazioni (B) (4) - 2 2 -
Valori al 31.12.2015 (A+B) 96 - 17 5 118
Di cui:
- costo storico 274 758 29 5 1.066
- ammortamenti (-) (177) (758) (8) - (943)
- svalutazioni (-) (1) - (4) - (5)
Valore netto 96 - 17 5 118

(*) Includono le infrastrutture della distribuzione gas naturale (62 concessioni) ai sensi dell'IFRIC 12.

I costi di esplorazione dell'esercizio, interamente ammortizzati quando sostenuti, sono pari a 139 milioni di euro (67 milioni di euro nel 2014) e principalmente riferiti ad attività in Norvegia e nelle Isole Falkland.

Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali

L'impairment test condotto ai sensi dello IAS 36 ha evidenziato nel corso dell'esercizio svalutazioni per complessivi 1.534 milioni di euro, riferite:

  • per 657 milioni di euro all'avviamento, attribuite alla Filiera Energia Elettrica;
  • per 412 milioni di euro agli assets della Filiera Energia Elettrica;
  • per 465 milioni di euro agli assets della Filiera Idrocarburi.

Come di consueto il test dell'impairment ha riguardato separatamente l'avviamento e le singole CGU degli asset. Per quanto specificamente riguarda l'avviamento, sulla base delle scelte strategiche e organizzative attuate dal gruppo Edison, ai fini del test si è fatto riferimento a due distinti gruppi di Cash Generating Unit (CGU) cui l'avviamento è stato attribuito: "Filiera Energia Elettrica" e "Filiera Idrocarburi". E' stato poi testato il Gruppo nel suo complesso per via della presenza di costi generali non allocati, né allocabili oggettivamente alle suddette CGU.

L'analisi in oggetto, come già nel passato, è stata condotta con il supporto di un esperto indipendente, sulla base dei flussi finanziari riflessi nel Budget 2016 approvato, e sulla base delle previsioni di lungo termine effettuate dalla direzione aziendale presentate al Consiglio di Amministrazione dell'8 dicembre 2015.

Tali documenti riflettono le migliori stime effettuabili dal Top Management in merito alle principali assunzioni alla base dell'operatività aziendale (andamenti macro-economici e dei prezzi delle commodities, ipotesi di funzionamento degli asset produttivi e di sviluppo del business). Le assunzioni in parola e i corrispondenti financial sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento dell'impairment test dal Consiglio di Amministrazione del 15 febbraio 2016 che ne ha approvato i risultati.

In continuità con quanto effettuato negli scorsi esercizi, il valore recuperabile è stato stimato con riferimento al valore d'uso, utilizzando il cosiddetto "metodo finanziario".

Per la determinazione del valore recuperabile nell'accezione di valore d'uso si è fatto riferimento a:

un orizzonte di previsione esplicita del piano a medio termine e pari a 4 anni e alle previsioni di lungo termine effettuate dalla direzione aziendale (2020-2023) per tener conto del ciclo di vita utilizzato dai principali asset, considerando i flussi al netto dei futuri sviluppi (cd. piano inerziale);

  • un flusso di cassa operativo opportunamente normalizzato per mantenere le condizioni di corrente operatività aziendale e considerando un tasso di crescita fra 0% e 2% e un terminal value;
  • simulazioni relativamente a diverse variabili come la valorizzazione del capacity payment per la Filiera Energia Elettrica, l'andamento del prezzo del Brent, i parametri dei tassi di attualizzazione, i tassi di crescita e gli investimenti non discrezionali per mantenere le normali condizioni di operatività aziendale - tramite l'applicazione di tecniche statistiche di simulazione (metodo Montecarlo).

I tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale (WACC). In particolare è stato stimato un tasso mediano al netto delle imposte determinato come segue:

Tassi di attualizzazione per filiera 31.12.2015 31.12.2014
2016 post 2016
Filiera Energia Elettrica 6,1% 6,2% 6,4%
Filiera Idrocarburi 7,9% 8,0% 8,1%

Si osserva una riduzione del tasso di attualizzazione Filiera Energia Elettrica per effetto della riduzione del "risk free". Tali tassi sono stati ulteriormente rettificati per tener conto del differenziale del rischio paese rispetto all'Italia; in particolare per le attività ubicate in Egitto, in Croazia ed in Gran Bretagna. Per le Attività Regolate Gas si è fatto riferimento ai tassi regolamentati propri dell'attività.

Rispetto all'esercizio precedente, si è in presenza di una discontinuità per effetto di impairment indicator legati alla forte volatilità dello scenario di riferimento (prezzo del Brent, prezzo delle commodities collegate, tassi di cambio) e alla crisi della domanda, accentuatasi nella seconda metà del 2015:

1) Filiera Idrocarburi:

  • a. Il crollo del Brent, iniziato nella seconda parte del 2014, si è manifestato completamente nel 2015, portando il Brent a valori medi circa dimezzati rispetto ai valori medi del 2014, con un impatto sulle altre commodities ed in particolare nel settore Exploration & Production. Il crollo del Brent è stato in parte mitigato dall'apprezzamento del dollaro sull'euro.
  • b. I prezzi del gas nel breve/medio termine sono stati influenzati da un'aspettativa di bassa crescita della domanda internazionale ed abbondanza di offerta sul mercato europeo, con una tendenza dei prezzi del mercato italiano ad allinearsi agli altri hub europei, portando le aspettative di rialzo dei prezzi a posticiparsi nel tempo.

2) Filiera Energia Elettrica:

  • a. Il mercato elettrico italiano continua anch'esso a risentire di una situazione di over capacity oltre che di un contributo sempre maggiore delle energie rinnovabili. Le quotazioni del prezzo dell'energia elettrica (PUN) nel breve/medio termine riflettono i diversi livelli di prezzo dei combustibili in forte riduzione con un impatto sui profili di produzione.
  • b. La diversa evoluzione del costo marginale nel settore termoelettrico fra lo scenario del 2014 e quello del 2015 ha comportato una riduzione dei margini derivanti dall'ottimizzazione che, con la previsione di contenimento sul capacity payment atteso, hanno contribuito ad una riduzione di marginalità nel comparto elettrico anche legata all'attività del mercato dei servizi.

Sono state inoltre condotte ulteriori analisi e sensitivity:

  • per la Filiera Energia Elettrica, sono state svolte sensitività di natura conservativa relative al capacity payment: nell'ipotesi peggiore, caso in cui il capacity payment sia nullo, l'impairment loss sarebbe pari all'11% del valore contabile residuo di filiera;

  • per la Filiera Idrocarburi, tenuto conto delle importanti oscillazioni del prezzo del Brent fra la fine del 2015 e l'inizio del 2016, è stata effettuata una sensitivity che riflette, sulla base delle previsioni forward rilevate ad inizio 2016, in riferimento al prezzo del Brent e dei tassi dei cambio, differenti assunzioni in merito all'andamento dello scenario rispetto al piano a medio termine.

Seguendo il processo precedentemente descritto, l'esperto ha determinato l'intervallo del valore recuperabile delle filiere (cd. impairment di primo livello) e successivamente del Gruppo nel suo complesso (cd. impairment di secondo livello). Il valore recuperabile mediano, per la Filiera Energia Elettrica e per il Gruppo nel suo complesso sono risultati inferiori ai rispettivi valori di carico, tenendo conto della suddetta sensitivity in merito alla previsioni forward sul prezzo del Brent e sui tassi di cambio che è stata pesata al 50% con lo scenario base.

Pertanto è stato necessario operare una svalutazione pari a 657 milioni di euro attribuita interamente alla Filiera Energia Elettrica.

Allocazione dell'avviamento (post svalutazione)
(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Filiera Energia Elettrica 1.652 2.367
Filiera Idrocarburi 703 703
Totale 2.355 3.070

Ai fini dell'impairment test delle immobilizzazioni materiali e immateriali, Edison ha sottoposto a verifica le immobilizzazioni inerenti al core business del Gruppo, identificate come unità generatrici di flussi di cassa. Tali immobilizzazioni fanno riferimento alle attività di produzione di energia elettrica e idrocarburi.

Le attività, come per gli esercizi precedenti, sono aggregate in 13 CGU, 7 attinenti alla Filiera Energia Elettrica e 6 alla Filiera Idrocarburi; le CGU seguono una duplice dimensione attinente da un lato a fonte di produzione e relativa tecnologia e dall'altro al mercato di sbocco attuale, distinguendo inoltre per paese di riferimento.

Com'è avvenuto in occasione dell'impairment test dell'avviamento, l'analisi è stata condotta identificando il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi di cassa nell'accezione di valore d'uso. A tal fine sono stati utilizzati:

  • piani economico-finanziari di ogni singola CGU con orizzonti temporali che riflettono le vite utili delle immobilizzazioni ad essa relative, i quali, fino al 2019, riflettono il piano a medio termine dell'azienda;
  • i flussi finanziari espressivi di specifici profili di produzione e di prezzi, ivi compresi, qualora identificabili, i costi di decommissioning e i valori residui;
  • i flussi di cassa netti d'imposta relativi a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa attualizzati a tassi coerenti con quelli applicati per l'impairment test dell'avviamento.

Con riferimento alle CGU relative all'Exploration & Production è stata effettuata una sensitivity che riflette, sulla base delle previsioni forward rilevate a inizio 2016 per il prezzo del Brent e i tassi di cambio, differenti assunzioni in merito all'andamento dello scenario; tale sensitivity è stata pesata al 50% con lo scenario base.

Si riportano qui di seguito i principali impairment indicators e le svalutazioni per gruppi di CGU.

Principali impairment indicators e svalutazioni per gruppi di CGU
Filiera/CGU Principali Impairment indicators Svalutazioni
(in milioni di euro)
Filiera Energia Elettrica
- CGU's Termoelettrico Scenario / Profili di produzione / Vite utili 410
- CGU Rinnovabili Tariffe incentivate 2
Totale Filiera Energia Elettrica 412
Filiera Idrocarburi
- CGU's E&P Estero Scenario / Profili di produzione 341
- CGU E&P Italia Scenario / Profili di produzione 124
Totale Filiera Idrocarburi 465
Totale svalutazioni immobilizzazioni 877

18. Partecipazioni e Partecipazioni disponibili per la vendita - 234 milioni di euro

(in milioni di euro) Partecipazioni Partecipazioni Totale
disponibili per la vendita
Valori iniziali al 31.12.2014 (A) 149 174 323
Variazioni al 31 dicembre 2015:
- variazioni di riserve di capitale - (6) (6)
- aumenti di capitale 6 - 6
- valutazioni ad equity (40) - (40)
- valutazioni a fair value - (2) (2)
- dividendi (-) (5) - (5)
- riclassifica attività in dismissione (38) - (38)
- altre variazioni (+/-) (5) 1 (4)
Totale variazioni (B) (82) (7) (89)
Valori al 31.12.2015 (A+B) 67 167 234

Si riferiscono per 67 milioni di euro a partecipazioni in imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate e per 167 milioni di euro a partecipazioni disponibili per la vendita che includono, fra le altre, Terminale GNL Adriatico Srl (159 milioni di euro) e RCS Mediagroup Spa (3 milioni di euro).

Le variazioni di riserve di capitale, negative per 6 milioni di euro, sono relative ai rimborsi di riserve versamento soci in conto capitale effettuati da Terminale GNL Adriatico Srl.

La riclassifica attività in dismissione si riferisce a SelEdison, classificata come Disposal Group.

Sono qui ricomprese le quote possedute in attività operanti in Grecia per le quali nell'esercizio è stato effettuato un adeguamento di valore, negativo per circa 34 milioni di euro, azzerandone quasi interamente il valore. Il Gruppo è esposto anche finanziariamente con società ubicate in Grecia, come commentato nella seguente nota 22.

19. Altre attività finanziarie - 31 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Depositi bancari vincolati 15 16 (1)
Altre attività finanziarie 16 31 (15)
Totale altre attività finanziarie 31 47 (16)

Includono i crediti finanziari con esigibilità superiore ai 12 mesi.

20. Crediti per imposte anticipate - 702 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Crediti per imposte anticipate:
Perdite fiscali pregresse 33 71 (38)
Fondi rischi tassati 81 83 (2)
Applicazione del principio sugli strumenti finanziari (IAS 39):
- a Patrimonio netto 309 215 94
Differenze di valore delle immobilizzazioni 279 132 147
Totale Crediti per imposte anticipate 702 501 201
Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
----------------------------------------------------------------------- --

La valutazione delle imposte anticipate è stata effettuata nell'ipotesi di probabile realizzo e di recuperabilità fiscale tenuto conto dell'orizzonte temporale limitato sulla base dei piani industriali delle società.

La variazione rispetto all'esercizio precedente riflette l'aumento conseguente l'impairment test parzialmente compensato dagli effetti derivanti dalle modifiche alla regolamentazione fiscale; per maggiori informazioni si rimanda alla nota 11 "Imposte sul reddito".

21. Altre attività - 280 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 (*) Variazioni
Anticipi su contratti gas in take or pay - 144 (144)
Fair value su derivati portafoglio industriale (**) 225 137 88
Crediti tributari 36 9 27
Depositi cauzionali / altro 19 18 1
Totale altre attività 280 308 (28)

(*) I valori del 2014 sono stati rideterminati a seguito della nuova esposizione del 'Fair value su derivati portafoglio industriale'.

(**) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

I maggiori ritiri di volumi di gas naturale hanno consentito il recupero degli anticipi relativi ai contratti in take-or-pay che si sono pertanto azzerati.

22. Attività Correnti - 4.686 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 (*) Variazioni
Rimanenze 253 479 (226)
Crediti commerciali 2.367 2.848 (481)
Crediti per imposte correnti 20 45 (25)
Crediti diversi 1.654 1.497 157
Attività finanziarie correnti 113 132 (19)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 279 473 (194)
Totale attività correnti 4.686 5.474 (788)

(*) I valori del 2014 sono stati rideterminati a seguito della nuova esposizione del 'Fair value su derivati portafoglio industriale'

le rimanenze presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) Materiali
tecnici di
consumo
Gas naturale
stoccato
Combustibili Certificati
verdi
Diritti di
emissione
CO2
Altro Totale
31.12.2015
Totale
31.12.2014
Variazioni
Filiera Energia Elettrica 7 - - 49 1 14 71 157 (86)
Filiera Idrocarburi 32 139 11 - - - 182 322 (140)
Totale Gruppo 39 139 11 49 1 14 253 479 (226)

Il decremento netto dell'esercizio è riferito essenzialmente al destoccaggio di gas naturale e alla riduzione di certificati verdi inerenti principalmente all'attività di trading. Le rimanenze comprendono circa 69 milioni di euro riferiti a quantitativi di gas naturale stoccato su cui vi è un vincolo di utilizzo sia come riserva strategica sia come garanzia del regime di bilanciamento;

i crediti commerciali presentano la seguente ripartizione per attività :

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Filiera Energia Elettrica 854 1.916 (1.062)
Filiera Idrocarburi 1.525 946 579
Corporate e Altri Settori ed Elisioni (12) (14) 2
Totale crediti commerciali 2.367 2.848 (481)
di cui Fondo svalutazione crediti commerciali (327) (365) 38

Si riferiscono, in particolare, a contratti di somministrazione di energia elettrica e vapore, a contratti di fornitura di gas naturale e a cessioni di energia elettrica in borsa.

Di seguito si riporta la movimentazione del "Fondo svalutazione crediti commerciali":

(in milioni di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi 31.12.2015
Fondo svalutazione crediti commerciali (*) (365) (75) 113 (327)

(*) Include la quota relativa agli interessi di mora.

Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-----------------------------------------------------------------------

Gli accantonamenti derivano dalla valutazione, in applicazione della policy di Gruppo, dei diversi status creditizi tenendo in considerazione il segmento di clientela, il relativo scaduto e l'aging; gli utilizzi sono stati effettuati a fronte di perdite su crediti registrate nell'esercizio.

Si ricorda che il Gruppo effettua su base regolare smobilizzi di crediti "pro-soluto" a titolo definitivo; per maggiori dettagli si rimanda all'apposita disclosure contenuta nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo";

  • i crediti per imposte correnti, 20 milioni di euro, comprendono i crediti verso l'Erario per IRAP e per IRES di società del Gruppo non incluse nel consolidato fiscale della controllante Transalpina di Energia Spa;
  • i crediti diversi, sono dettagliati nella seguente tabella:
31.12.2015 31.12.2014 (*) Variazioni
1.140 983 157
75 118 (43)
11 13 (2)
9 174 (165)
141 14 127
278 195 83
1.654 1.497 157

(*) I valori del 2014 sono stati rideterminati a seguito della nuova esposizione del 'Fair value su derivati portafoglio industriale' (**) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

le attività finanziarie correnti concorrono alla determinazione dell'indebitamento finanziario netto e sono

così costituite:
(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Crediti finanziari 83 85 (2)
Strumenti derivati 28 45 (17)
Partecipazioni di trading 2 2 -
Totale attività finanziarie correnti 113 132 (19)

Nei crediti finanziari è principalmente incluso un credito finanziario vantato verso la società Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa) che a settembre 2015 è stato rinnovato fino a settembre 2016 prevedendo il rimborso del capitale in un'unica soluzione a scadenza. I rimborsi di capitale e il pagamento degli interessi dovuti per il 2015 sono stati effettuati regolarmente.

le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, 279 milioni di euro (473 milioni di euro al 31 dicembre 2014), sono costituite da depositi bancari e postali e disponibilità a breve termine.

23. Attività in dismissione- 212 milioni di euro

Comprendono le attività di Hydros e SelEdison per cui è prevista la dismissione in conseguenza dell'accordo sottoscritto il 29 dicembre 2015 tra Edison e SEL.

Per maggiori dettagli sull'operazione di rimanda a quanto commentato nel paragrafo "Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2014 - acquisizione e disposal di assets".

Passività

24. Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante - 5.439 milioni di euro - e Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza - 437 milioni di euro

Il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante è in diminuzione di 1.188 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (6.627 milioni di euro), principalmente per effetto della perdita dell'esercizio (980 milioni di euro) e della variazione negativa della riserva di Cash Flow Hedge (219 milioni di euro).

Il patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza è in diminuzione di 73 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (510 milioni di euro) principalmente per effetto del risultato netto dell'esercizio, positivo per 21 milioni di euro, e della distribuzione dei dividendi a soci terzi (93 milioni di euro).

La composizione e la movimentazione del patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante e ai soci di minoranza sono riportate nello specifico prospetto "Variazione del patrimonio netto consolidato".

Il capitale sociale suddiviso in azioni del valore nominale unitario di 1 euro, tutte con godimento regolare, è così composto:

Categoria di azioni Numero di azioni Milioni di euro
Ordinarie 5.181.545.824 5.182
Risparmio 110.154.847 110
Totale 5.291.700.671 5.292
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante per azione 31.12.2015 31.12.2014
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante (in milioni di euro) 5.439 6.627
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante per azione (in euro) 1,028 1,252

Nel seguito si riporta la variazione della riserva di Cash Flow Hedge correlata all'applicazione dello IAS 39 in tema di contratti derivati e riferibile alla sospensione a patrimonio netto della parte efficace dei contratti derivati stipulati per la copertura del rischio prezzo e cambio delle commodity energetiche. Gli importi rilevati direttamente a patrimonio netto vengono riflessi nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.

Riserva su operazioni di Cash Flow Hedge
(in milioni di euro) Riserva lorda Imposte Riserva netta
Valore iniziale al 31.12.2014 (673) 215 (458)
Variazione del periodo (313) 94 (219)
Valore al 31.12.2015 (986) 309 (677)

25. Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza - 31 milioni di euro

(in milio
ni di euro
)
To
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Va
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l 3
1.12
.2
0
14
(A
)
37
Variazio
ni al 31 dicembre 2015:
- Oneri finanziari 1
- (Utili) perdite da attualizzazio
ne (+/-)
(3)
- Riclas
s
ifica "P
as
s
ività in dis
mis
s
io
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(2)
- Utilizzi (-) / Altro (2)
To
tale
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a
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)
(6)
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tale
a
l 3
1.12.2
0
15
(A
+B
)
3
1

Il valore riflette le indennità di fine rapporto e altri benefici maturati a fine esercizio a favore del personale dipendente. Gli (utili) perdite da attualizzazione sono iscritti direttamente a Patrimonio netto. La valutazione ai fini dello IAS 19 è effettuata solo per la passività relativa al trattamento di fine rapporto maturato rimasto in azienda; i parametri utilizzati per la valutazione sono i seguenti:

tasso annuo tecnico di attualizzazione 2,40% (2,20% nel 2014)

tasso annuo di inflazione 0,60% (2,00% nel 2014)

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato

26. Fondo imposte differite - 32 milioni di euro

La tabella riporta la composizione in base alla natura delle differenze temporanee e i crediti per imposte anticipate portati a compensazione laddove ne ricorrono i requisiti previsti dallo IAS 12.

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Fondi per imposte differite:
Differenze di valore delle immobilizzazioni 61 113 (52)
Applicazione del principio sugli strumenti finanziari (IAS 39):
- a Conto economico - 10 (10)
Altre imposte differite 43 40 3
Totale (A) 104 163 (59)
Crediti per imposte anticipate portate a compensazione:
Fondi rischi tassati - 45 (45)
Perdite fiscali pregresse 14 12 2
Differenze di valore delle immobilizzazioni 24 39 (15)
Altre imposte anticipate 34 22 12
Totale (B) 72 118 (46)
Totale fondo imposte differite (A-B) 32 45 (13)

La riduzione è principalmente correlata agli effetti dell'impairment test.

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota 11 "Imposte sul reddito" e alla nota 20 "Crediti per imposte anticipate".

27. Fondi per rischi e oneri - 1.123 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi Altri movimenti 31.12.2015
Vertenze, liti e atti negoziali 139 4 (14) - 129
Oneri per garanzie contrattuali su cessioni
di partecipazioni 75 - - - 75
Rischi di natura ambientale 69 5 (5) - 69
Altri rischi giudiziari 10 - - - 10
Contenzioso fiscale 55 8 (7) (1) 55
Totale per vertenze giudiziarie e fiscali 348 17 (26) (1) 338
Fondi di smantellamento e ripristino siti 521 24 (10) 153 688
Fondo quote emissioni CO2 - - - - -
Altri rischi e oneri 54 54 (10) (1) 97
Totale Gruppo 923 95 (46) 151 1.123

I fondi per vertenze giudiziarie e fiscali, 338 milioni di euro, hanno registrato nell'esercizio un decremento netto di 10 milioni di euro principalmente per utilizzi a fronte di rischi legati ad attività non core business.

Per un approfondimento sui contenuti che hanno comportato l'attuale composizione di tali fondi si rimanda a quanto commentato al paragrafo "Rischi e passività potenziali legati a vertenze giudiziarie e fiscali".

I fondi di smantellamento e rispristino siti, 688 milioni di euro, recepiscono la valorizzazione attualizzata alla data di bilancio, dei costi di decommissioning che si prevede di dover sostenere con riferimento ai siti industriali e alle strutture di estrazione mineraria; nell'esercizio è stato registrato un incremento di 151 milioni di euro in conseguenza dell'acquisizione di attività ubicate nel Regno Unito operanti nel settore Exploration & Production (vedi paragrafo "Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2014 acquisizione e disposal di assets").

I fondi per altri rischi e oneri, 97 milioni di euro, hanno registrato un incremento netto di 43 milioni di euro, riferito tra l'altro a accantonamenti per possibili oneri futuri correlati a tematiche regolatorie.

28. Obbligazioni - 599 milioni di euro

Il saldo di 599 milioni di euro (598 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si riferisce alla quota non corrente del prestito obbligazionario di Edison Spa; la tabella seguente ne riepiloga il debito complessivo in essere al 31 dicembre 2015 e le condizioni.

Valore Valore di bilancio
(in milioni
di euro)
Quotazione Valuta nominale
in circola
zione
Cedola Tasso Scadenza Quota
non
corrente
Quota
corrente
Totale Fair
value
Edison Spa Borsa Valori Lussemburgo euro 600 Annuale posticipata 3,875% 10.11.2017 599 28 627 643
Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-------------------------------------------------- -------------------

L'emissione obbligazionaria, su cui sono stati stipulati derivati a copertura del rischio di variazione del fair value per effetto dell'oscillazione dei tassi d'interesse, è valutata al costo ammortizzato rettificato in applicazione dell'hedge accounting per tener conto della variazione del rischio coperto.

29. Debiti e altre passività finanziarie – 640 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Debiti verso banche 165 184 (19)
Debiti verso altri finanziatori 475 806 (331)
Totale Gruppo 640 990 (350)

I debiti verso altri finanziatori comprendono:

  • il finanziamento concesso, nel 2013 con durata di 7 anni, da EDF Investissement Group Sa a Edison Spa in origine di nominali 800 milioni di euro, rimborsato anticipatamente nel mese di dicembre 2015 per 400 milioni di euro;
  • l'utilizzo per 70 milioni di euro di una nuova linea di credito a medio-lungo termine (nominali 200 milioni di euro complessivi) concessa da EDF Sa a Edison Spa, legata a progetti di investimento e correlata a una linea di credito concessa da BEI a EDF Sa. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto commentato nel paragrafo 'Rischio di liquidità' contenuto nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

30. Altre passività - 315 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 (*) Variazioni
Fair value su derivati portafoglio industriale (**) 314 325 (11)
Altre passività 1 2 (1)
Totale altre passività 315 327 (12)

(*) I valori del 2014 sono stati rideterminati a seguito della nuova esposizione del 'Fair value su derivati portafoglio industriale'. (**) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

31. Passività correnti - 4.159 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 (*) Variazioni
Obbligazioni 28 553 (525)
Debiti finanziari correnti 306 230 76
Debiti verso fornitori 1.623 2.321 (698)
Debiti per imposte correnti 25 20 5
Debiti diversi 2.177 1.753 424
Totale passività correnti 4.159 4.877 (718)

(*) I valori del 2014 sono stati rideterminati a seguito della nuova esposizione del 'Fair value su derivati portafoglio industriale'.

  • le obbligazioni, 28 milioni di euro, includono il valore complessivo delle cedole in corso di maturazione al 31 dicembre 2015; la riduzione rispetto al 31 dicembre 2014 è conseguente al rimborso, effettuato a scadenza il 17 marzo 2015, del prestito obbligazionario di nominali 500 milioni di euro emesso a marzo 2010;
  • i debiti finanziari correnti comprendono:
(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Debiti verso banche 45 55 (10)
Debiti verso società EDF 59 17 42
Debiti verso società del Gruppo non consolidate 16 16 -
Debiti verso altri finanziatori 186 142 44
Totale debiti finanziari correnti 306 230 76

i debiti verso fornitori, presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Filiera Energia Elettrica 846 1.247 (401)
Filiera Idrocarburi 742 1.057 (315)
Corporate e Altri Settori ed Elisioni 35 17 18
Totale debiti verso fornitori 1.623 2.321 (698)
Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-----------------------------------------------------------------------

Sono principalmente inerenti agli acquisti di energia elettrica, gas naturale e altre utilities e a prestazioni ricevute nell'ambito degli interventi di manutenzione degli impianti.

  • i debiti per imposte correnti, 25 milioni di euro, si riferiscono ad imposte sul reddito la cui liquidazione viene effettuata autonomamente dalle società alle stesse assoggettate;
  • i debiti diversi sono dettagliati nella seguente tabella:
(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 (*) Variazioni
Fair value su derivati portafoglio industriale e attività di trading (**) 1.623 1.198 425
Debiti verso la controllante nell'ambito del consolidato fiscale 196 234 (38)
Debiti verso contitolari in ricerche di idrocarburi 131 161 (30)
Debiti tributari (escluso le imposte correnti) 8 12 (4)
Debiti verso personale dipendente 29 27 2
Debiti verso Istituti Previdenziali 21 21 -
Altri 169 100 69
Totale debiti diversi 2.177 1.753 424

(*) I valori del 2014 sono stati rideterminati a seguito della nuova esposizione del 'Fair value su derivati portafoglio industriale'. (**) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

32. Passività in dismissione- 7 milioni di euro

Comprendono le passività di Hydros per cui è prevista la dismissione in conseguenza dell'accordo sottoscritto il 29 dicembre 2015 tra Edison e SEL.

Per maggiori dettagli sull'operazione di rimanda a quanto commentato nel paragrafo "Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2014 - acquisizione e disposal di assets".

Relazione sulla Gestione
Bilancio Separato
Bilancio Consolidato
----------------------------------------------------------------------- --

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2015 è pari a 1.147 milioni di euro, in diminuzione di 619 milioni di euro rispetto ai 1.766 milioni di euro del 31 dicembre 2014.

La composizione dell'indebitamento finanziario netto è rappresentato in forma semplificata nel seguente prospetto, analogamente a quanto esposto al 31 dicembre 2014:

(in milioni di euro) Nota 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni
Obbligazioni - parte non corrente 28 599 598 1
Finanziamenti bancari non correnti 29 165 184 (19)
Debiti verso altri finanziatori non correnti 29 475 806 (331)
Indebitamento finanziario netto non corrente 1.239 1.588 (349)
Obbligazioni - parte corrente 31 28 553 (525)
Debiti finanziari correnti 31 306 230 76
Attività finanziarie correnti 22 (113) (132) 19
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 22 (279) (473) 194
Indebitamento finanziario netto corrente (58) 178 (236)
Debiti finanziari di attività in dismissione - -
Crediti finanziari di attività in dismissione 23 (34) - (34)
Totale indebitamento finanziario netto 1.147 1.766 (619)

L'indebitamento finanziario netto di fine esercizio ha beneficiato dell'incasso anticipato di parte del provento derivante dalla positiva conclusione dell'arbitrato sul contratto di acquisto di gas naturale di provenienza libica che ha anche reso possibile il rimborso anticipato, per una quota di 400 milioni di euro, del finanziamento in essere con EDF Investissement Groupe Sa. Il flusso di cassa operativo e la gestione del credito hanno più che compensato gli esborsi legati a investimenti (535 milioni di euro) e il pagamento di imposte (120 milioni di euro) e dividendi (93 milioni di euro).

L'indebitamento finanziario non corrente include finanziamenti in essere con società del gruppo EDF per un valore nominale di 470 milioni di euro.

Nei debiti finanziari correnti sono inoltre compresi:

  • il conto corrente di tesoreria in essere tra Edison Spa e EDF Sa utilizzato per 57 milioni di euro;
  • debiti verso società del gruppo Edison non consolidate per 16 milioni di euro.

IMPEGNI, RISCHI E ATTIVITA' POTENZIALI

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni Garanzie personali prestate 1.173 1.179 (6) Garanzie reali prestate 65 69 (4) Altri impegni e rischi 124 293 (169) Totale Gruppo 1.362 1.541 (179)

Impegni - 1.362 milioni di euro

Le garanzie personali prestate (1.173 milioni di euro) sono determinate sulla base dell'ammontare potenziale dell'impegno non attualizzato alla data di bilancio e comprendono essenzialmente le garanzie rilasciate dalla Capogruppo o da banche dalla stessa controgarantite nell'interesse di società controllate e collegate per adempimenti di natura contrattuale. Includono inoltre, per 71 milioni di euro, le garanzie rilasciate a favore dell'Agenzia delle Entrate nell'interesse di società controllate per la compensazione del credito IVA e per la cessione infragruppo di crediti d'imposta.

Le garanzie reali prestate (65 milioni di euro) rappresentano il valore alla data di bilancio del bene o del diritto dato a garanzia e comprendono essenzialmente ipoteche e privilegi iscritti su impianti della Filiera Energia Elettrica a fronte di finanziamenti erogati da istituti finanziari (37 milioni di euro).

Gli altri impegni e rischi (124 milioni di euro) comprendono per 72 milioni di euro gli impegni assunti per il completamento degli investimenti in corso in Italia e all'estero.

Con particolare riferimento ai contratti di importazione di gas naturale a lungo termine, per i quali le clausole di take or pay prevedono l'obbligo per il compratore di pagare il quantitativo non ritirato rispetto a una soglia prefissata, si segnala che al 31 dicembre 2015 non risultano iscritti impegni (116 milioni di euro al 31 dicembre 2014).

A commento di tale posta si segnala inoltre che in relazione all'approvvigionamento di certificati di CO2, Certified Emission Reduction (CERs) / Emission Reduction Unit (ERUs), per il periodo 2013-2020 risultano sottoscritti da Edison Spa, Amendment Agreement agli originari Emission Reductions Purchase Agreement (ERPA) per l'acquisto di CERs in Cina, pari a un impegno massimo di 26 milioni di euro. Si tratta dell'estensione dei contratti già in portafoglio e precedentemente siglati per il periodo 2008-2013.

Edison Spa ha inoltre concesso:

  • a Cartiere Burgo Spa una call option sul 51% di Gever Spa esercitabile alla scadenza del contratto di somministrazione di energia elettrica e vapore da Gever stessa a Cartiere Burgo (entro il 2017), a un prezzo pari al pro-quota di patrimonio netto contabile della società;
  • a Petrobras un'opzione a comprare la partecipazione detenuta in Ibiritermo esercitabile nel 2022 ad un prezzo determinato.

Impegni e rischi non valorizzati

I principali impegni e rischi non riflessi in quanto sopra esposto sono evidenziati nel seguito:

1) nella Filiera Idrocarburi, sono in essere contratti di lungo termine per le importazioni di idrocarburi da Russia, Libia, Algeria e Qatar per una fornitura complessiva nominale massima di 14,4 miliardi di mc/anno. Tali contratti hanno una durata compresa tra 4 e 19 anni. La seguente tabella fornisce il dettaglio temporale delle forniture del gas naturale in base ai ritiri minimi contrattuali:

entro 1 anno da 2 a 5 anni oltre 5 anni Totale
Gas naturale Miliardi di mc 12,9 50,4 117,0 180,3
I valori economici sono in funzione delle formule di prezzo prospettiche.

Con riferimento all'importazione di gas naturale, si segnala anche l'accordo di importazione dall'Algeria sottoscritto con Sonatrach a novembre 2006 ("Protocole d'accord") per il futuro approvvigionamento di gas naturale attraverso il progetto del gasdotto promosso dalla partecipata Galsi Spa.

2) con riferimento alla partecipazione Terminale GNL Adriatico Srl, società di rigassificazione del gas naturale, di cui Edison Spa possiede circa il 7,3% del capitale, gli accordi con i soci prevedono il diritto per gli altri azionisti di acquisire la quota di Edison nel caso la stessa interrompa il contratto di fornitura con RasGas, a un valore pari alla somma dei versamenti in conto capitale effettuati fino alla data dell'esercizio dell'opzione.

Grazie al contratto di rigassificazione in essere Edison beneficia dell'80% della capacità di rigassificazione del terminale per un periodo di 21 anni; la stima della fee annuale per la rigassificazione è di circa 100 milioni di euro. Relativamente alla quota da pagare per la rigassificazione, il rischio di Edison è limitato alle seguenti situazioni:

  • per causa di forza maggiore relativamente alla catena (upstream e midstream) del Terminale GNL Adriatico, Edison ha il diritto di recedere dal contratto di rigassificazione corrispondendo un ammontare che non ecceda la quota di rigassificazione dovuta per tre anni;
  • per causa di forza maggiore del Terminale GNL Adriatico, Edison non è più tenuta a corrispondere la quota di rigassificazione e può chiudere il contratto di rigassificazione dopo 36 mesi senza effettuare alcun pagamento;
  • in caso di guasto del terminale e non dovuto a cause di forza maggiore, Edison non corrisponderà alcuna quota di rigassificazione.

Inoltre Edison riceverà per i danni subiti un'indennità dal fornitore RasGas, che comprende anche la quota di rigassificazione, secondo le circostanze previste dal contratto.

Rischi e passività potenziali legati a vertenze giudiziarie e fiscali

In questo paragrafo vengono commentate le evoluzioni intercorse nel 2015 delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in essere sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, separatamente per Edison Spa e per le altre società del Gruppo, suddividendole tra:

  • passività probabili, per cui è stato possibile effettuare una stima attendibile della corrispondente obbligazione attesa, con conseguente stanziamento di un fondo rischi a bilancio, ancorché non sia oggettivamente possibile prevedere il timing degli eventuali esborsi monetari ad esse correlati, e
  • passività potenziali, in dipendenza di eventi possibili, ma non probabili, ovvero probabili ma non quantificabili in modo attendibile e per i quali gli esborsi monetari non sono ragionevolmente stimabili, per cui viene esclusivamente fornita un'informativa nelle note di commento.

Passività probabili legate a vertenze giudiziarie

A) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi rischi relativi a vertenze, liti e atti negoziali:

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Crollo della diga di Stava
25 ottobre 2000 Si tratta dell'ultimo contenzioso civile tuttora pendente per risarcimento Pende il termine
Tribunale di danni, relativo ai fatti occorsi in Val di Stava nel 1985, quando due bacini per la
Milano / Corte di decantazione di fanghi di miniera, gestiti da una società di Montedison, proposizione
d'Appello di ruppero gli argini e causarono il noto disastro. La sentenza di primo grado dell'eventuale
Milano ha riconosciuto la prescrizione dell'azione rivolta contro Edison e con ricorso per
sentenza pubblicata nel mese di novembre 2015 la Corte d'Appello di Cassazione
Milano ha confermato tale decisione.

Cause per danni e procedimenti amministrativi dipendenti dall'esercizio di impianti apportati in Enimont Edison ne è parte quale successore a titolo universale di Montedison Spa

Porto Marghera – procedimenti civili
25 ottobre 2000 I contenziosi di cui trattasi sono l'ultima coda del cd. "Maxiprocesso I procedimenti
Tribunale di Marghera", che riguardava, come è noto, presunti fatti di i) omicidio risultano
Venezia / Corte colposo per esposizione a cloruro di vinile monomero e ii) disastro variamente
d'Appello di ambientale per inquinamento, di cui si sarebbero resi responsabili, tra gli pendenti in primo
Venezia altri, ex-dirigenti e dipendenti di Montedison. o secondo grado.
Si tratta dei contenziosi promossi dalle difese di alcune delle parti civili
costituite nel processo (eredi di ex-dipendenti, associazioni ambientaliste,
nonché enti territoriali, quali il Comune e la Provincia di Venezia e la
Regione Veneto) per la liquidazione delle spese legali sostenute in tale
sede.
Mantova – procedimento penale
25 ottobre 2000 La vicenda processuale riguarda il sito petrolchimico di Mantova esercito Si attende il
Tribunale
di
per svariati decenni prima da società del Gruppo Montedison e, deposito delle
Mantova / Corte successivamente, da società del Gruppo Eni. I fatti oggetto del processo motivazioni della
d'Appello
di
pendente riguardano l'accertamento della causalità di una serie di decessi sentenza
Brescia da tumore, riscontrati dalla Procura della Repubblica e relativi a dipendenti d'Appello.
dello stabilimento.
Dopo che in primo grado il Tribunale di Mantova aveva di dieci dei dodici
imputati il reato di omicidio colposo di undici persone, la Corte d'Appello
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
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di Brescia in data 5 febbraio 2016 ha confermato nove condanne, riducendo
largamente le pene. Anche la Corte d'Appello ha comunque ritenuto non
sussistente l'ipotesi di reato, aggravata dal disastro, di "rimozione od
omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro".
Mantova – procedimenti amministrativi
2012 – 2015
TAR Lombardia,
sede di Brescia
Tutti i provvedimenti di "diffida" ai sensi dell'art. 244 del Decreto
Legislativo n. 152/2006 (cd. "Codice dell'Ambiente"), notificati tra il 2012
e il 2015 alla società Edison dalla Provincia di Mantova e che riguardano la
bonifica di differenti aree all'interno e all'esterno dello stabilimento
petrolchimico ex-Montedison di Mantova, oggi gestito dal Gruppo Eni
(aree rispettivamente denominate " Versalis, ex-impianto Cloro-Soda",
"Discariche fanghi di mercurio area L", "Canale di presa dello stabilimento
Versalis e il fornice di Formigosa", "Basso Mincio", "Canale Sisma", "N"
e "B+I"), sono stati impugnati dalla società e i relativi procedimenti
risultano pendenti in primo grado avanti il Tribunale Amministrativo
Regionale per la Lombardia – sede di Brescia.
Per tutti i giudizi
si è in attesa della
fissazione
dell'udienza di
discussione.
Brindisi – procedimento amministrativo
25 febbraio 2013
TAR Puglia –
sede di Lecce
La vertenza di cui trattasi riguarda l'area industriale del porto di Brindisi,
in cui il Gruppo Montedison ha esercito attività petrolchimica per oltre 60
anni.
In data 25 febbraio 2013, la Provincia di Brindisi ha notificato a Edison,
Eni, Syndial e Versalis un'ordinanza ai sensi dell'art. 244, comma 2°, del
Decreto Legislativo n. 152/2006 (cd. Codice dell'Ambiente), inerente una
presunta discarica adiacente lo stabilimento petrolchimico di Brindisi.
La diffida è stata impugnata dalla società e, dopo che il ricorso è stato
respinto in primo grado, si è in attesa della decisione in appello del
Consiglio di Stato.
In attesa della
fissazione
dell'udienza di
discussione.
Crotone – contenziosi penali
2005
Tribunale di
Crotone
I contenziosi di cui trattasi sono tre.
Il primo riguarda presunte malattie professionali che sarebbero state
determinate
dall'esposizione
all'amianto
di
lavoratori
dell'impianto
chimico di Crotone, gestito da Montecatini Spa (società del Gruppo
Montedison), per fatti occorsi fino al 1989. Il processo è nella fase
conclusiva.
Il secondo è relativo ad una contestazione di avvelenamento della falda e,
di conseguenza, delle acque destinate alla alimentazione ed è in corso un
incidente probatorio.
Il terzo è ancora relativo a malattie professionali e anche qui si sta
svolgendo un incedente probatorio.
Come da
descrizione delle
liti
Belvedere di Spinello – procedimento civile
31 ottobre 1986
Tribunale di
Catanzaro /
Corte d'Appello
di Catanzaro
La vicenda relativa alla concessione mineraria di Belvedere di Spinello
deriva dalle attività di coltivazione di salgemma svolte nel sito da
Montedipe Spa per oltre 20 anni. Il procedimento in commento riguarda il
risarcimento dei danni patiti dalle due amministrazioni provinciali con
riferimento ad una strada provinciale distrutta a seguito del crollo della
miniera occorso nel 1984.
Il procedimento è pendente in grado di appello ed è stata disposta una
perizia tecnica.
Si attende il
deposito della
CTU.

Richieste di risarcimento danni per esposizione ad amianto

Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un importante aumento del numero delle richieste di risarcimento danni in relazione alla morte o malattia di lavoratori asseritamente causate dall'esposizione degli stessi a diverse forme di amianto presso stabilimenti già di proprietà di Montedison Spa (ora Edison) o relative a posizioni giuridiche acquisite da Edison a seguito di operazioni societarie. Impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità di tali richieste, considerati i tempi di latenza delle malattie connesse all'esposizione a diverse forme di amianto e le attività industriali, anche pregresse, esercite dalla Società e dal Gruppo, specie nel settore chimico, l'ampia diffusione territoriale di esse e le tecnologie impiantistiche impiegate, avuto riguardo al tempo in cui tali attività vennero svolte e al relativo stato dell'arte, pur nel pieno rispetto della normativa allora vigente, non si può escludere

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che emergano nuove legittime richieste di risarcimento, in aggiunta a quelle per cui sono già in corso vari procedimenti civili e penali.

Altre società del Gruppo

Insediamento Pizzo Sella e sequestro dei beni in Sicilia

L'azione di accertamento negativo spiegata da Finimeg (ora Nuova Cisa), già controllante di Poggio Mondello, avanti l'autorità giudiziaria amministrativa per sentire dichiarare non opponibile a sé e alla Poggio Mondello la confisca per lottizzazione abusiva dell'insediamento edilizio di Pizzo Sella, disposta dalla Corte d'Appello di Palermo e poi confermata dalla Corte di Cassazione nel dicembre 2001 (confisca comprendente anche gli immobili di proprietà della Poggio Mondello) è proseguita senza novità di rilievo. Allo stesso modo per il giudizio di appello di pari oggetto contro la sentenza del Tribunale di Palermo, che ha dichiarato il difetto di competenza del giudice adito (per essere questa del giudice penale) e ha rigettato le domande risarcitorie proposte da Finimeg (ora Nuova Cisa) nei confronti del Comune di Palermo, non vi sono sviluppi da segnalare.

B) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi rischi per garanzie contrattuali rilasciate su cessioni di partecipazioni:

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Cause civili, penali e procedimenti amministrativi relativi correlati alla cessione della società Agorà Spa,
che deteneva il 100% delle azioni di Ausimont Spa
Edison ne è parte quale successore a titolo universale di Montedison Spa
Ausimont – Bussi sul Tirino – procedimenti amministrativi
Giugno 2011
TAR Lazio, sede
di Roma e TAR
Abruzzo, sede di
Pescara
Il contenzioso in esame riguarda gli interventi di bonifica e messa in
sicurezza imposti a Solvay Solexis (oggi Solvay Specialty Polymers) e
Solvay Chimica Bussi, relativamente ad aree interne allo stabilimento
chimico di Bussi sul Tirino, gestito, sino al 2002, dalla società del Gruppo
Montedison denominata Ausimont Spa, poi ceduta al Gruppo Solvay.
Edison è stata evocata in giudizio dalle società del Gruppo Solvay come
controinteressato e quale ex-controllante di Ausimont.
Il procedimento è tuttora pendente avanti il Consiglio di Stato dopo che il
TAR Lazio, con sentenze del marzo 2011 aveva dichiarato in parte
inammissibili ed in parte aveva respinto i ricorsi proposti da Solvay
Chimica Bussi e Solvay Solexis.
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Sempre con riferimento al sito di Bussi, si rammenta inoltre che alla fine
del mese di settembre 2013 Edison aveva ricevuto una nota del Ministero
dell'Ambiente contenente una diffida volta alla rimozione di tutti i rifiuti
contenuti nelle discariche site in aree interne ed esterne allo stabilimento,
ripristinando lo stato dei luoghi e procedendo, ove contaminate, alla
bonifica delle matrici ambientali interessate. Edison aveva impugnato tale
provvedimento prima avanti il TAR Abruzzo – sede Pescara e poi avanti il
Consiglio di Stato. Quest'ultimo, definitivamente pronunciando, con
sentenza del 5 marzo 2015 ha annullato il provvedimento del Ministero.
Come da
descrizione delle
liti
Ausimont – Bussi sul Tirino – procedimento penale
2008 La vicenda, relativa a presunti fatti di avvelenamento doloso di acque Come da
Tribunale di destinate all'uso umano e di disastro ambientale di cui si sarebbero resi descrizione della
Pescara / Corte responsabili, tra gli altri, tre ex dirigenti del Gruppo Montedison, è oggi lite
d'Assise di pendente aventi la Corte di Cassazione.
Chieti / Corte di Come notato nelle note a bilancio precedenti, nel dicembre 2014 la Corte di
Cassazione Assise di Chieti aveva disposto l'assoluzione di tutti gli imputati.
Tale sentenza era stata poi stata impugnata direttamente presso la Corte di
Cassazione sia dalla Procura, sia dalle difese degli imputati, per profili
differenti e l'udienza di discussione avanti la Corte è stata fissata per il 18
marzo 2016.
Si rammenta però che Edison, a seguito dell'adesione di tutti gli imputati al
cd. rito abbreviato, è stata esclusa ex lege da questo processo, dove era
stata citata quale responsabile civile. Per Edison, quindi, continuano a
prospettarsi i seguenti scenari alternativi: i) ove si addivenisse ad
un'assoluzione in via definitiva, dei tre imputati ex-Montedison, la
sentenza esplicherebbe effetti diretti nei confronti delle parti civili
costituite, con ciò escludendo qualsivoglia diritto risarcitorio in danno al
responsabile civile citato Edison; ii) qualora, per contro, in riforma della
sentenza di assoluzione di primo grado, si giungesse ad una decisione
definitiva di condanna dei tre imputati ex-dipendenti del Gruppo
Montedison, tale sentenza avrebbe comunque effetti diretti soltanto nei
confronti degli imputati, ma non nei confronti di Edison Spa. Chi ne avesse
interesse dovrebbe perciò procedere ad un nuovo accertamento in sede
civile che ricostruisca la responsabilità di Edison Spa per il fatto dei propri
ex-dipendenti.
Ausimont – Spinetta Marengo – procedimenti amministrativi
Febbraio 2012
TAR Piemonte
La vicenda riguarda gli interventi di bonifica e messa in sicurezza imposti,
a vario titolo, a Solvay Specialty Polymers, relativamente alle aree interne
dello stabilimento chimico di Spinetta Marengo (AL). Tale stabilimento è
stato gestito, sino al 2002, dalla società del Gruppo Montedison
denominata Ausimont Spa, società ceduta al Gruppo Solvay, nel maggio
2002.
Edison si è limitata ad intervenire in tale procedimento allo scopo di
tutelare i propri diritti e legittimi interessi a seguito delle impugnazioni
degli atti amministrativi assunti dalla Conferenza di Servizi competente e
proposte da Solvay Specialty Polymers, che ha contestato, in particolare, la
mancata
identificazione
di
Edison
medesima
come
obbligato
(o
coobbligato) nel procedimento.
Come da
descrizione del
procedimento
Ausimont – Spinetta Marengo – procedimento penale
Ottobre 2009
Corte d'Assise di
Alessandria
Anche in relazione al sito industriale ex Ausimont di Spinetta Marengo, la
Procura della Repubblica presso il locale Tribunale ha avviato un'indagine
a carico di svariate persone, tra le quali tre ex dirigenti di Montedison (oggi
Edison), ipotizzando a loro carico reati in materia ambientale. Edison è
coinvolta quale responsabile civile citato da talune parti civili.
In data 14 dicembre 2015 la Corte d'Assise ha disposto la condanna di 4
degli 8 imputati per il reato di disastro ambientale colposo e imposto a
questi, in solido con la sola Solvay Specialty Polymers, il risarcimento dei
danni civili a favore delle parti civili costituite.
Si è in attesa del deposito delle motivazioni, previsto entro 90 giorni dalla
lettura del dispositivo.
Come da
descrizione della
lite
Ausimont – arbitrato Solvay
Maggio 2012
ICC - Ginevra
Il procedimento arbitrale è quello avviato da Solvay Sa e Solvay Specialty
Polymers Italy Spa nel 2012 nei confronti di Edison, per asserita violazione
di talune rappresentazioni e garanzie in materia ambientale relative ai siti
industriali di Bussi sul Tirino e Spinetta Marengo contenute nel contratto di
cessione della società Agorà Spa (controllante di Ausimont Spa)
sottoscritto tra Montedison Spa e Longside International Sa da una parte e
da Solvay Solexis Spa (oggi Solvay Specialty Polymers) dall'altra nel
dicembre 2001.
Dopo la conclusione di una prima fase che ha visto l'esame delle questioni
preliminari e pregiudiziali proposte dalle parti, il procedimento è
attualmente sospeso a seguito della pubblicazione della sentenza della
Corte d'Assise di Chieti per le vicende del sito di Bussi e nelle more della
pubblicazione delle motivazioni della sentenza di primo grado del
procedimento penale pendente per il sito di Spinetta Marengo.
Come da
descrizione della
lite
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato

C) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi relativi a rischi di natura ambientale:

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Montedison - Area ex-Montedison denominata "ex Officine del Gas" di Milano - Bovisa
Giugno 2013 Il contenzioso è relativo all'area Montedison denominata "ex Officine del Come da
Tribunale di Gas" di Milano, nel quartiere della Bovisa ed ha ad oggetto la richiesta di descrizione della
Milano risarcimento dei danni promossa dal Comune di Milano nei confronti di lite
Edison in relazione ai presunti costi di bonifica per tale (nell'area
Montedison Spa aveva esercito direttamente l'attività di produzione e
distribuzione del gas tra il 1966 e il 1981). La richiesta di risarcimento
riguarda altresì il presunto danno derivante al Comune per la diminuzione
del valore dei beni di proprietà dello stesso.
L'udienza di trattazione è fissata per il giorno 24 febbraio 2016.
Montedison – Impianto industriale di Melegnano – Chimica Saronio – procedimento amministrativo
18 dicembre La vicenda si inserisce in un ampio contesto di procedimenti amministrativi In attesa che
2007 e contenziosi fra Edison e i Comuni di Melegnano e Cerro al Lambro, venga fissata
TAR Lombardia afferenti le presunte conseguenze di lavorazioni che Industrie Chimiche l'udienza di
- Milano e Saronio Spa ("Saronio") condusse in Cerro al Lambro sino ai primi anni '40 discussione.
Consiglio di e in Melegnano sino ai primi anni '60 del '900.
Stato Le controparti affermano che Edison sarebbe – a seguito di una serie di
passaggi societari – avente causa di Saronio con la conseguenza che la
stessa dovrebbe oggi rispondere di pretese problematiche ambientali nella
zona de qua, asseritamente frutto dell'attività svolta da Saronio.
Le diverse ordinanze di bonifica e messa in sicurezza emesse dai Comuni
per i due siti sono state oggetto di impugnazione da parte di Edison e il
contenzioso, dopo un'articolata fase cautelare è tuttora pendente avanti il
Consiglio di Stato dopo che il TAR Lombardia nel 2009 pur non
addebitando ad Edison alcuna responsabilità per l'inquinamento delle aree,
ha imposto alla stessa di procedere alla messa in sicurezza temporanea
della falda (i.e. attraverso la realizzazione di una barriera idraulica).
Sito di Interesse Nazionale di Bussi sul Tirino – area "ex-Montedison srl" e sito di Bolognano
2011 e 2015 Area "ex-Montedison srl": il sito di cui trattasi è la cd. area "Tre Monti", Per entrambi i
TAR Abruzzo, oggi di proprietà di Edison Spa (già Montedison Srl, società fusa in Edison procedimenti si è
sede di Pescara a decorrere dal 1° luglio 2012), limitrofa al sito industriale in Bussi sul in attesa della
Tirino oggi del Gruppo Solvay e dove nel corso degli anni settanta sono fissazione
stati abbancati rifiuti anche di natura industriale. Il sito, sotto sequestro dell'udienza di
giudiziario dal 2007, è oggi gestito da un Commissario Delegato, nominato discussione
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. In accordo con il Commissario,
Edison ha già contribuito economicamente ad interventi di messa in
sicurezza dell'area tra il 2010 e il 2011. Tuttavia, a seguito della richiesta,
formulata dal medesimo Commissario, di ulteriori interventi, Edison, nel
mese di novembre 2012, ha proposto ricorso avanti il TAR Abruzzo –
Pescara, per contestare la legittimità dei provvedimenti commissariali.
Sito di Bolognano: sempre con riferimento al SIN di Bussi sul Tirino in
data 24 settembre 2015 la Provincia di Pescara ha notificato a Edison Spa
un'ordinanza di bonifica e ripristino ambientale, ai sensi dell'art. 244 del
D.lgs. 152/2006, con riferimento all'area cd. "ex-Montecatini" di Piano
d'Orta, sita in Comune di Bolognano (PE), dove la medesima società
Montecatini aveva esercito un impianto chimico dismesso negli anni '60
del secolo scorso. Edison ha impugnato tale provvedimento innanzi il TAR
Pescara.
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato

D) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi relativi ad altri rischi giudiziari:

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Contenzioso tra Axpo Italia ed Edison - contratto somministrazione di gas naturale
23 dicembre L'azione promossa contro Edison Spa da Axpo Italia Spa è finalizzata ad Il procedimento è
2013 ottenere il risarcimento dei danni derivanti dal presunto inadempimento di tuttora pendente
Tribunale di Edison a quanto previsto dal contratto di somministrazione di gas naturale in primo grado in
Milano in essere tra le parti, sottoscritto in data 26 ottobre 2012. In particolare, fase istruttoria.
Axpo Italia richiede il risarcimento dei presunti danni derivanti dall'asserita
mancata fornitura di volumi di gas pattuiti. Edison si è costituita in
giudizio,
contestando
recisamente
l'inadempimento
e
promuovendo
domanda riconvenzionale per inadempimento della stessa Axpo Italia al
contratto.

* * * * *

Passività potenziali legate a vicende giudiziarie

Normativa in materia ambientale

Oltre alle passività probabili per rischi ambientali già coperte da fondi e precedentemente descritte, si segnala come negli anni recenti, si è assistito ad un'espansione ed evoluzione della normativa in materia ambientale (da ultimo con il D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 "Norme in materia ambientale" e successive modifiche e integrazioni) e, per quanto qui interessa, più specificamente in tema di responsabilità per danni all'ambiente. In particolare, la circolazione e l'applicazione in vari ordinamenti del principio di internalizzazione dei costi ambientali (meglio noto con la locuzione "chi inquina paga") hanno provocato l'introduzione di nuove ipotesi di responsabilità da inquinamento di tipo oggettivo (che prescinde dall'elemento soggettivo della colpa) e indiretto (dipendente da fatto altrui), rispetto alle quali pare assumere rilevanza anche un fatto precedente che faccia superare i limiti di accettabilità della contaminazione stabiliti nel presente. Pertanto, considerate le attività industriali, anche pregresse, esercite dalla Società e dal Gruppo, specie nel settore chimico, pur nel pieno rispetto della normativa allora vigente, non si può escludere che emergano, alla stregua del diritto attuale, nuove ipotesi di contaminazione, oltre a quelle che sono oggetto dei procedimenti amministrativi e giudiziari in essere.

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
ACEA – Citazione per concorrenza sleale in relazione all'acquisto di Edipower Spa
7 agosto 2006 La lite di cui trattasi è la citazione formulata dalla società ACEA Spa Con atto
Tribunale di contro, tra gli altri, AEM Spa (ora A2A Spa), EdF Sa, Edipower Spa ed notificato il 29
Roma Edison per un presunto atto di concorrenza sleale ai sensi dell'art. 2598, n. settembre 2014
3, cod. civ., legato alla violazione del limite del 30% alla partecipazione da Acea ha proposto
parte di imprese pubbliche nel capitale sociale di Edipower Spa, previsto appello avverso la
dal d.p.c.m. 8 novembre 2000. Tale violazione si sarebbe realizzata a sentenza del
seguito dell'acquisizione del controllo congiunto di Edison, da parte di EdF Tribunale di
e AEM avvenuto nel 2005. Secondo ACEA, da tale modifica dell'assetto di Roma e l'udienza
controllo di Edison, e conseguentemente di Edipower, sarebbero conseguiti per la
per la stessa ACEA dei danni di cui è richiesto il risarcimento a AEM (oggi precisazione delle
A2A) ed EdF. ACEA inoltre ha richiesto al Tribunale l'adozione di conclusioni è
provvedimenti volti a eliminare gli effetti dell'acquisizione. stata fissata per il
Con riferimento a tale ultima richiesta di ACEA, si rileva come a decorrere giorno 21 marzo
dal 24 maggio 2012 la partecipazione in Edipower, detenuta da Edison, sia 2016
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
stata ceduta da questa a Delmi Spa. Con riferimento a Edison il processo di
primo grado si è chiuso con sentenza che ha dichiarato la carenza di
legittimazione passiva della stessa Edison.
Montedison – Procedimento civile relativo ai presunti danni derivanti dall'esercizio di attività
industriale in località Malcontenta
7 agosto 2006
Tribunale di
Venezia / Corte
d'Appello di
Venezia
di Venezia. La vicenda, da cui deriva il contenzioso avviato da 3V CPM Chimica,
attiene alla attività industriale svolta dal Gruppo Montedison nell'ambito
del Petrolchimico di Marghera e, in particolare, ad un presunto danno
ambientale cagionato nell'area della Darsena Canale sud in località
Malcontenta, ubicata nella zona industriale di Porto Marghera.
Con sentenza depositata il 4 febbraio 2010, il Tribunale di Venezia ha
rigettato la domanda presentata contro Edison.
Tale sentenza è stata poi confermata il 14 aprile 2015 dalla Corte d'Appello
Come da
descrizione della
lite.
Acquisizione Rizzoli Editore
25 settembre
2009
Tribunale di
Milano / Corte
d'Appello di
Milano
di detti contratti.
milioni di euro).
Milano.
Il contenzioso concerne l'azione promossa dal dott. Angelo Rizzoli contro
Edison (quale avente causa di Iniziativa Meta Spa), RCS Media Group,
Mittel, il signor Giovanni Arvedi, nonché Intesa San Paolo (quale avente
causa del Banco Ambrosiano) in relazione all'acquisto nel 1984 da parte di
detti soggetti del controllo della Rizzoli Editore (titolare della testata
giornalistica Corriere della Sera). L'azione era finalizzata all'accertamento
e alla dichiarazione di nullità dei contratti che portarono al predetto
acquisto, con condanna dei convenuti alla restituzione mediante pagamento
dell'equivalente economico dei diritti e delle partecipazioni sociali oggetto
Con sentenza in data 11 gennaio 2012 il Tribunale ha integralmente
respinto le domande condannando l'attore al pagamento delle spese legali
ed al risarcimento del danno per lite temeraria (quantificati in circa 1,3
Il processo è oggi pendente in grado di appello avanti la Corte d'Appello di
Sono state
precisate le
conclusioni;
pendono i termini
per il deposito
delle
conclusionali
Montecatini Spa – Montefibre Spa – Verbania –procedimenti penali
2002- 2015
Tribunale di
Verbania / Corte
d'Appello di
Torino
al 1989) di Montefibre.
giudizio degli imputati.
Le vertenze processuali di cui trattasi si riferiscono tutte alla presunta
responsabilità di ex-amministratori e dirigenti della società Montefibre Spa,
già parte del gruppo Montedison, relativamente a reati di omicidio colposo
e lesioni personali colpose, commesse in violazione delle norme sulla
prevenzione degli infortuni sul lavoro, determinati da esposizione ad
amianto e correlati a morti o malattie di dipendenti occupati presso l'ex
stabilimento Montefibre di Pallanza (VB).
Edison è coinvolta esclusivamente nella sua veste di ex-controllante (fino
Un primo procedimento avviato nel 2002 si è chiuso nel 2012 con
l'assoluzione degli imputati, confermata dalla Corte di Cassazione.
Un secondo procedimento avviato nel 2007 è ora pendente in grado di
appello dopo l'assoluzione in primo grado degli imputati.
Per un terzo procedimento nel 2015 si è conclusa l'udienza preliminare ed
il Giudice dell'Udienza Preliminare di Verbania ha disposto il rinvio a
Come da
descrizione delle
liti.
Campo minerario offshore "Vega" – Unità galleggiante "Vega Oil"
Agosto 2007
Tribunale di
Modica/
Tribunale di
Ragusa
Il procedimento penale riguarda un dipendente di Edison Spa e altri due
soggetti per la presunta violazione degli articoli 104 (scarichi nel sottosuolo
e nelle acque sotterranee) e 260 (attività organizzate per il traffico illecito
di rifiuti) del DLGS 152/2006 (Testo Unico Ambiente) con riferimento
all'esercizio dell'unità galleggiante Vega Oil.
L'azione è iniziata nel 2007 e le indagini si sono concluse con un primo
rinvio a giudizio avanti il Tribunale di Modica. Tuttavia nel corso
dell'udienza dibattimentale il Tribunale, con decisione del 22 ottobre 2012,
Come da
descrizione della
lite

ha accolto le eccezioni formulate dalle difese e così annullato il decreto con

Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-----------------------------------------------------------------------
cui si era disposto il giudizio, rinviando nuovamente gli atti al Giudice
dell'Udienza Preliminare.
La soppressione del Tribunale di Modica agli inizi del 2013 ha comportato
il trasferimento del processo a Ragusa, dove l'udienza preliminare è iniziata
e a breve si avrà la sentenza di primo grado.
Partecipazione di Ausimont ad un cartello nel mercato dei perossidi e perborati – Risarcimento del
danno
Aprile 2010 Nel mese di aprile 2010, sono stati notificati ad Edison quattro atti di Il procedimento
Tribunale di integrazione del contraddittorio da parte delle società Akzo Nobel Nv, di merito
Düsseldorf – Kemira Oyi, Arkema Sa e FMC Foret Sa chiamate in giudizio dalla società continua con lo
Corte di Cartel Damage Claims Hydrogen Peroxide Sa – una società di diritto belga scambio di
Giustizia specializzata in class actions – davanti al Tribunale di Düsseldorf per il memorie tra le
dell'Unione risarcimento del presunto danno concorrenziale causato dai partecipanti al parti in attesa che
Europea cartello nel settore della produzione e commercializzazione dei perossidi e il giudice decida
perborati sanzionato dalla Commissione Europea nel 2006. Edison è stata se trattenere la
chiamata in giudizio visto il coinvolgimento di Ausimont nella procedura causa in
antitrust avviata dalla Commissione. Il processo è tuttora nella sua fase decisione.
preliminare. Infatti, nel 2013 il giudice competente aveva rimesso alcune
questioni pregiudiziali alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea che si è
pronunciata in data 21 maggio 2015, con la sentenza C-352/13.

* * * * *

Vertenze riportate a Bilancio a titolo informativo

Carlo Tassara Spa – causa civile in relazione al riassetto del gruppo Edison
Marzo 2015 Il 18 marzo 2015 la Carlo Tassara Spa ha notificato a EDF Sa, A2A Spa ed La prima udienza
Tribunale di Edison Spa un atto di citazione per il risarcimento dei presunti danni dalla si è tenuta il
Milano stessa patiti a seguito del riassetto azionario del gruppo Edison, avvenuto giorno 1
nel 2012, con l'OPA totalitaria lanciata da Transalpina di Energia (100% dicembre 2015 e
EDF) su Edison e la contemporanea cessione da parte di Edison a Delmi il giudice ha
del 50% delle azioni di Edipower. fissato al 26
Il procedimento civile è rivolto, in particolare, contro A2A ed EDF. Edison gennaio 2016 la
è evocata in giudizio solo affinché la stessa, ove lo ritenesse opportuno, precisazione delle
possa partecipare al processo per tutelare i propri interessi. In tale veste, conclusioni. In
Edison non è destinataria di alcuna domanda di danno formulata da quell' udienza ha
Tassara. dato i termini di
La Società si è costituita comunque nel giudizio entro i termini di rito legge per
contestando le richieste di Tassara. conclusionali e
repliche.

* * * * *

Passività probabili legate a vertenze fiscali

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Ufficio procedimento
accertatore
Accertamenti imposte dirette esercizi 1995 – 1997 (Incorporata Edison Spa)
Accertamenti Il contenzioso, pendente avanti alla Corte di Cassazione ed articolato in In attesa del
notificati nel vari procedimenti avanti alla Commissioni Tributaria, è relativo agli deposito delle
2001 e nel 2002 accertamenti emessi ai fini IRPEG ed ILOR per gli esercizi 1995, 1996 e decisioni della
dall'Agenzia 1997 nei confronti dell'incorporata Edison Spa. A fine 2015 e inizio 2016 Suprema Corte di
delle Entrate di si sono tenute le trattazioni avanti alla Corte per il riesame di sentenze Cassazione.
Milano (ex Uff. favorevoli alla Società e si è in attesa del deposito delle relative sentenze.
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
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Imposte Dirette Gli oneri che potrebbero derivare dalle controversie trovano copertura in
di Milano) un apposito fondo rischi.
Accertamenti imposte dirette esercizi 1991 e 1992 (Ex Calcestruzzi Spa)
Accertamenti
notificati nel
1997-1998
dall'Ufficio
Le controversie riguardano recuperi operati, a seguito di verifica generale,
per i redditi dichiarati con riferimento agli esercizi 1991 e 1992 in
relazione principalmente ad operazioni di usufrutto di azioni effettuate
dalla società Calcestruzzi Spa (attuale avente causa Edison Spa), per le
La controversia è
pendente avanti
alla Suprema
Corte in attesa di
Imposte Dirette quali in sede giudiziale è stata anche invocata la sussistenza di fattispecie trattazione.
di Ravenna di "abuso del diritto".
Nel 2012 la Società ha proposto nuovo ricorso avanti alla Corte di
Cassazione al fine di ottenere il riesame delle sentenze della Commissione
Regionale, emesse in sede di riassunzione dopo un primo giudizio della
Suprema Corte. La data della nuova trattazione non è ancora stata fissata.
A seguito di iscrizione a ruolo la Società ha anche provveduto nel 2012 al
pagamento, in pendenza di giudizio, delle imposte, sanzioni ed interessi
derivanti
dalle
sentenze
emesse
dalla
Commissione
Regionale.
Il
pagamento effettuato ha trovato totale copertura nel fondo rischi esistente,
mentre il fondo oggi residuo è riferibile ai recuperi minori, oggetto di
ricorso in Cassazione da parte dell'Amministrazione Finanziaria.
Accertamenti IRES ed IRAP – esercizi 2005-2009
Accertamenti
notificati negli
anni 2011 – 2014
dalla Direzione
Regionale della
Lombardia –
Agenzia delle
Entrate
A seguito degli esiti della verifica generale conclusa dalla Guardia di
Finanza nel 2011 ai fini delle imposte dirette, dell'IRAP e dell'IVA per gli
anni d'imposta dal 2005 al 2009, la Società ha ricevuto una serie di avvisi
di accertamento ai fini IRES ed IRAP per gli esercizi 2005-2008, nei quali
veniva contestata in particolare la deducibilità di costi sostenuti con
fornitori considerati black list, oltre ad alcuni costi considerati "non di
competenza" nell'esercizio in cui erano stati dedotti, ma comunque
deducibili in altro periodo di imposta.
A seguito dei ricorsi proposti dalla Società e in pendenza dei relativi
giudizi avanti alle Commissioni Tributarie ed alla Corte di Cassazione,
l'Agenzia delle Entrate ha riconsiderato le proprie conclusioni in merito
alla asserita indeducibilità della quasi totalità dei costi con fornitori cd.
black list e, nel corso del 2015, ha provveduto in via di autotutela ad
annullare buona parte degli accertamenti in contenzioso per gli esercizi dal
2005 al 2008. I contenziosi pertanto proseguono per la parte non oggetto di
annullamento, in gran parte riferibile a questioni di "competenza".
L'annualità 2009 è invece stata definita mediante accertamento con
adesione nel corso del 2015, con un onere che ha trovato totale copertura
nel fondo rischi già esistente in bilancio.
Con riferimento invece all'accertamento ai fini IVA relativo all'anno 2006,
il giudizio è attualmente pendente avanti alla Suprema Corte di Cassazione
a seguito di ricorso proposto dalla Società.
Nel settembre 2014 si è proceduto pertanto al pagamento, in pendenza di
giudizio, di quanto dovuto per maggiore imposta, sanzioni ed interessi in
Accertamenti non
oggetto di
annullamento in
autotutela
pendenti in vari
gradi di giudizio,
avanti alle Corti
di merito e di
legittimità.
base alla sentenza emessa dalla Commissione Regionale.
Il fondo rischi esistente copre i possibili oneri derivanti dai contenziosi
ancora pendenti.
Contenziosi ICI ed IMU, nonché per Rendite Catastali per centrali idro e termo
Accertamenti La Società, analogamente ad altre società del settore, ha in essere alcuni Accertamenti
vari a rettifica contenziosi relativi ad accertamenti per le imposte locali sugli immobili pendenti in vari
delle rendite (dapprima ICI e successivamente IMU) emessi da alcuni dei Comuni su cui gradi di giudizio
catastali insistono le centrali o parte di esse. Gli esiti dei contenziosi non sono avanti alle Corti
notificati negli uniformi. di merito e di
anni La Società negli anni ha definito in via conciliativa le controversie legittimità.
dall'Agenzia pendenti o potenziali.
delle Entrate - Il fondo rischi esistente in bilancio, periodicamente aggiornato, tiene conto
Territorio. dei possibili oneri derivanti dal contenzioso ovvero dalle definizioni
Accertamenti ICI extragiudiziali con i Comuni.
ed IMU notificati
negli anni da vari
La Società ha inoltre in essere alcuni contenziosi relativi alla contestazione,
da parte dell'Agenzia delle Entrate – Territorio, delle Rendite Catastali
comuni nel cui proposte in sede di accatastamento degli impianti. Anche in questo caso gli
territorio sono esiti del contenzioso non sono stati uniformi e, ove possibile, sono stati
ubicati in tutto o raggiunti accordi in via di conciliazione.
in parte gli
impianti Si segnala peraltro che la Legge di Stabilità 2016 ha previsto, per gli
impianti industriali di Categoria catastale D, la modifica degli elementi
rilevanti ai fini della determinazione della rendita catastale e quindi, nel
corso del 2016 la Società procederà ad aggiornare le rendite catastali,
escludendo dal valore rilevante ai fini catastali la parte di impianti
funzionali allo specifico processo produttivo (cd. "imbullonati").

Altre società del Gruppo

Edison Trading Spa – Accertamenti IRES ed IRAP esercizio 2005
Accertamenti Gli accertamenti IRES di I livello ed IRAP per l'esercizio 2005, relativi Pendenti avanti
notificati nel essenzialmente a costi considerati "non di competenza" dell'esercizio in cui alla Corte di
2010 e 2011 sono stati imputati e dedotti, sono stati oggetto di ricorso avanti alle Cassazione.
dalla Direzione Commissioni Tributarie con esiti non favorevoli. La società presenterà
Regionale della ricorso alla Corte di Cassazione nei termini.
Lombardia – Gli accertamenti IRES di II livello, con i quali veniva liquidata la maggiore
Agenzia delle imposta IRES, sono stati invece annullati con decisione della Commissione
Entrate Tributaria Provinciale e attualmente pende giudizio in Cassazione a seguito
di ricorso da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Anche l'avviso di irrogazione sanzioni correlato all'accertamento IRES è
stato oggetto di ricorso. Anche per questo giudizio l'Agenzia delle Entrate
ha proposto ricorso avanti alla Suprema Corte di Cassazione, a seguito di
decisioni favorevoli alla società nei gradi di merito.
In bilancio è stato accantonato un fondo che tiene conto degli oneri
derivanti dal contenzioso, utilizzato parzialmente per i minori importi
pagati in pendenza di giudizio.
Edison Trading Spa – Verifica generale della Guardia di Finanza esercizi 2006 -2009
Processo verbale Il Processo Verbale di Constatazione aveva evidenziato segnalazioni ai fini Fase pre
di constatazione IRES ed IRAP per gli anni 2006 – 2009 di costi sostenuti con fornitori contenziosa per
concluso nel considerati black list. definizione
2011 da parte del Gli avvisi di accertamento notificati negli anni sono stati oggetto di accertamenti in
Nucleo di Polizia definizione in sede pre-contenziosa con accertamenti in adesione. Gli sede di adesione.
Tributaria della importi pagati negli anni – tutti di importi minimi rispetto agli originari
Guardia di rilievi - hanno trovato totale copertura nel fondo rischi appostato nel 2012
Finanza di ed adeguato negli anni.
Milano In aprile 2015 sono stati definiti, al termine della procedura di
accertamento con adesione, anche gli accertamenti IRES, Robin Hood tax
ed IRAP riferiti al 2009, con il pagamento di quanto dovuto, utilizzando il
fondo rischi esistente in bilancio. Il fondo residuo è stato proventizzato nel
2015 in quanto il 2009 era l'ultima annualità oggetto di rilievi in sede di
verifica fiscale del 2011.
In dicembre 2015 la Direzione Regionale delle Entrate della Lombardia ha
notificato avvisi di accertamento ai fini IRES, Robin Hood tax ed IRAP
recuperando una minima parte dei costi (di poco superiore a 1 milione di
euro) con fornitori cd. black list dichiarati per l'esercizio 2010. Poiché tali
recuperi non si sono ritenuti fondati, la società presenterà richiesta di
accertamento per adesione al fine di ottenere una revisione degli stessi.

* * * * *

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
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Passività potenziali legate a vertenze fiscali

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Ufficio procedimento
Accertatore
Accertamenti IRPEG ed IRAP esercizio 2002
Accertamenti Il contenzioso è relativo agli accertamenti ai fini IRPEG ed IRAP per In attesa
notificati nel l'esercizio 2002 con cui è stata rettificata la perdita dichiarata e contestata decisione della
2005 da parte principalmente la deducibilità fiscale di costi connessi alle operazioni di Cassazione
dell'Agenzia dismissione effettuate nell'esercizio accertato.
delle Entrate di Le decisioni dei gradi di merito sono state sostanzialmente favorevoli e
Milano 1 l'Agenzia delle Entrate, tramite l'Avvocatura dello Stato, ha proposto
ricorso per Cassazione.
La trattazione della causa avanti alla Suprema Corte è avvenuta nel corso
del mese di dicembre 2015 e si è in attesa del deposito della decisione.
La Società non ha mai ritenuto di appostare un fondo rischi sia in ragione
dell'oggetto della controversia sia in relazione all'ammontare dei possibili
oneri.
Contenzioso per imposte di registro su operazioni riqualificate come cessioni di azienda relativo a
centrali di Taranto
Avviso di L'Agenzia delle Entrate di Rho nel 2012 ha ritenuto di riqualificare ai fini In attesa di
liquidazione dell'imposta di registro l'operazione di conferimento di azienda (costituita udienza avanti
notificato nel dalle attività e passività connesse alle centrali termoelettriche di Taranto – alla Suprema
2012 da parte CET2 e CET3) in Taranto Energia Srl e della successiva cessione della Corte di
dell'Agenzia partecipazione ad ILVA Spa in mera operazione di cessione di azienda. Cassazione
delle Entrate di Conseguentemente ha richiesto con avviso di liquidazione l'imposta
Rho proporzionale di registro per un ammontare di oltre 17 milioni di euro.
Attualmente il giudizio è pendente avanti la Corte di Cassazione a seguito
di ricorso della Società avverso la decisone della Commissione Tributaria
Regionale (la decisione di primo grado invece era stata favorevole). Ad
oggi non risulta ancora fissata la data per la trattazione della causa.
La Società ritiene di aver operato legittimamente e nel pieno rispetto delle
norme, per ragioni non di esclusivo carattere fiscale. Si ritiene che l'onere
eventualmente derivante dal contenzioso sia da valutare nell'ambito dei
possibili rischi contrattuali, derivanti dal contratto stipulato con ILVA e
che trovano idonea copertura in bilancio.
Contenziosi ICI su piattaforme a mare per estrazione idrocarburi
Vari Nei confronti di Edison Spa negli anni sono stati notificati avvisi di Accertamenti
accertamenti per accertamento ai fini ICI (e successivamente IMU) con i quali alcuni pendenti in vari
ICI e IMU con Comuni del litorale adriatico (Termoli, Porto Sant'Elpidio e Torino di gradi di giudizio
vari comuni dal Sangro) hanno richiesto il pagamento dell'ICI/IMU che assumono dovuta avanti alle Corti
2005 ad oggi su alcune piattaforme di estrazione di idrocarburi situate nel Mare di merito e di
Adriatico. legittimità.
Le sentenze sino al 2012 sono state tutte favorevoli. Nel 2012 la
Commissione Tributaria Regionale di Campobasso, in relazione all'avviso
di accertamento per le annualità 1999-2004, ha accolto in parte l'appello
del
Comune
di
Termoli,
riconoscendo
come
dovuta
l'imposta
e
disapplicando totalmente le sanzioni. Attualmente il giudizio è pendente
avanti la Corte di Cassazione. In pendenza di giudizio la Società ha pagato
provvisoriamente le imposte dovute.
Successivamente a tale sentenza parzialmente sfavorevole, vi sono state
altre sentenze, sia di Commissione Provinciale che di Commissione
Regionale, totalmente favorevoli alla Società, mentre alcune parzialmente
sfavorevoli.
Nel dicembre 2015 sono stati notificati avvisi di accertamento ICI per gli
anni 2009-2011 emessi dal Comune di Scicli (Sicilia) con i quali, a seguito
di rilievi contenuti in un Verbale di Constatazione redatto nell'estate dalla
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
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Guardia di Finanzia di Ragusa e Siracusa, si richiede il pagamento
dell'imposta, oltre a relative sanzioni, per la piattaforma offshore Vega
situata nel Canale di Sicilia. Analoghi accertamenti, per la quota di
competenza, sono stati notificati anche ad ENI Spa, titolare del 40% della
concessione a cui Vega fa riferimento. Sono in corso di finalizzazione i
ricorsi avverso gli avvisi ricevuti.
La Società intende portare avanti il contenzioso in tutte le sedi giudiziali al
fine di veder riconosciuta in ogni caso la validità e legittimità del proprio
operato, non ritenendo in alcun modo fondate in via di diritto le pretese dei
Comuni.
In attesa del giudizio della Cassazione al momento non si ritiene comunque
probabile
il
rischio
connesso
alle
controversie
in
oggetto
e
conseguentemente non è stato previsto un fondo rischi.

Altre società del Gruppo

Edison Energia Spa – Accertamento IVA Doganale anni 2001-2003 (incorporata EDF Energia Italia Srl)
Avviso di La controversia è relativa alla richiesta di IVA doganale per gli anni 2001 – Pendente avanti
accertamento 2003 all'importazione accertata dalla Dogana di Milano in relazione ad alla Commissione
notificato nel alcune operazioni di acquisti di energia elettrica da soggetti esteri, Tributaria
2006 da Agenzia assoggettate dalla società (l'incorporata EDF Energia Italia) al regime del Regionale in sede
delle Dogane di reverse charge. di riassunzione a
Milano La Suprema Corte nel 2014 ha cassato con rinvio la sentenza, sfavorevole seguito di
alla società, emessa dalla Commissione Tributaria Regionale nel 2011. La cassazione con
Suprema Corte ha quindi rinviato ad altra sezione della Commissione rinvio della
Regionale affinché accerti se le operazioni contestate sono state precedente
assoggettate al meccanismo del reverse charge – come in effetti sono state sentenza.
– e se quindi si determini una duplicazione di imposta in caso di
applicazione
anche
dell'IVA
doganale,
in
violazione
dei
principi
comunitari.
La causa è stata debitamente riassunta avanti alla Commissione Regionale
e si è in attesa della fissazione dell'udienza.
Si ricorda comunque che, qualora l'IVA (doganale) versata in pendenza di
giudizio venisse rimborsata dall'Amministrazione Finanziaria, quanto
ricevuto dovrà essere refuso ad EDF International, che ha sostenuto tutti gli
oneri relativi alla controversia in virtù delle garanzie contrattuali rilasciate
al momento dell'acquisizione della partecipazione.
Edison International Spa – Verifica generale dell'Agenzia delle Entrate per gli esercizi 2010-2013
Processo Verbale Nel corso del 2015, la Direzione Regionale delle Entrate della Lombardia – Fase pre
di Constatazione Ufficio Grandi Contribuenti ha effettuato una verifica generale per gli contenziosa per
concluso esercizi 2010-2013 a carico della società Edison International Spa, società eventuale
nell'ottobre 2015 attraverso cui il Gruppo effettua, attraverso branch estere, le principali definizione dei
da parte della attività estere di E&P. rilievi
Direzione I principali rilievi sono relativi ad alcuni costi ritenuti non di competenza e
Regionale delle
Entrate della
al trattamento contabile e fiscale attribuito al tax refund riconosciuto dal
fisco norvegese in relazione al valore fiscale dei costi esplorativi, derivante
Lombardia dalla dichiarazione dei redditi presentata in Norvegia dalla stabile
organizzazione norvegese della società.
Alla fine di dicembre 2015 è stato notificato avviso di accertamento IRES
per l'esercizio 2010, con cui è stato contestato come unico rilievo il
trattamento contabile del suddetto tax refund. La società ritiene di aver
operato nel pieno rispetto delle regole di bilancio e fiscali e quindi proporrà
istanza di accertamento con adesione per ottenere la revisione dei rilievi,
confidando di poter illustrare più diffusamente e chiaramente le proprie
ragioni. In considerazione delle fondate argomentazioni che si intendono
portare avanti, nessun fondo è stato stanziato.
Edison Trading Spa – Avviso di accertamento IVA anno 2010
Accertamento A seguito di questionario notificato nel corso del 2015 dalla DRE, con il In fase di
IVA notificato quale venivano richieste informazioni e documentazione relative ad alcune finalizzazione
nel dicembre transazioni per l'acquisto di certificati verdi effettuate nel corso del 2010, ricorso avanti alle
2015 dalla l'Agenzia delle Entrate ha notificato a fine 2015 avviso di accertamento Commissioni
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
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Direzione IVA con cui ha contestato ad Edison Trading la deduzione dell'IVA riferita Tributarie.
Regionale delle alle suddette transazioni, irrogando le relative sanzioni.
Entrate della La società intende contestare tale accertamento ritenendo pienamente
Lombardia legittimo e fondato il proprio comportamento, tenuto anche conto che gli
acquisti dei certificati verdi contestati sono stati effettuati sulla piattaforma
del GME – Gestore Mercati Energetici - con controparte abilitata alle
transazioni dallo stesso GME.
In considerazione del corretto e legittimo comportamento tenuto dalla
società, non si ritiene di dover appostare alcun fondo rischi.

* * * * *

Attività potenziali

In ambito fiscale, con riferimento ad attività potenziali il cui beneficio, ai sensi dello IAS 37, non risulta iscritto in bilancio in quanto non virtualmente certo, si segnala quanto segue:

Edison Spa – Contenzioso per imposte di registro su operazioni riqualificate come cessioni di azienda
relativo a centrali CIP 6/92
Avviso di L'Agenzia delle Entrate di Rho nel 2010 ha ritenuto di riqualificare ai fini In attesa di
liquidazione dell'imposta di registro l'operazione di conferimento di azienda (costituita udienza avanti
notificato nel dalle attività e passività connesse alle centrali termoelettriche CIP 6/92) in alla Suprema
2010 una newco e della successiva cessione della partecipazione a Cofatech Spa Corte di
dall'Agenzia in una mera operazione di cessione di azienda. Conseguentemente ha Cassazione
delle Entrate di richiesto con avviso di liquidazione l'imposta proporzionale di registro per
Rho un ammontare di oltre 11 milioni di euro, che la Società ha provveduto a
pagare per evitare sanzioni e/o riscossioni coattive.
La controversia è attualmente pendente in Cassazione a seguito del ricorso
proposto dalla Società avverso la decisione sfavorevole della Commissione
Tributaria Regionale di Milano (la Commissione Provinciale aveva invece
emesso decisione favorevole).
Quanto versato in pendenza di giudizio potrà essere ottenuto a rimborso
dalla Società all'esito finale del contenzioso, che la Società ritiene possa
concludersi favorevolmente con il riconoscimento delle ragioni economiche
e giuridiche che hanno portato a scegliere lo strumento giuridico del
conferimento d'azienda.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI DEL GRUPPO

In questo capitolo vengono sinteticamente descritte le politiche e i principi del gruppo Edison per la gestione e il controllo del rischio prezzo commodity, legato alla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche e dei titoli ambientali (diritti di emissione CO2, certificati verdi, certificati bianchi) e degli altri rischi derivanti da strumenti finanziari (rischio tasso di cambio, rischio tasso di interesse, rischio di credito, rischio di liquidità). In accordo con l'IFRS 7, coerentemente con quanto esposto nella Relazione sulla Gestione, i paragrafi che seguono presentano informazioni sulla natura dei rischi risultanti da strumenti finanziari basate su analisi di carattere contabile o di gestione.

1. Rischio prezzo delle commodity e tasso di cambio connesso all'attività in commodity

Il Gruppo Edison è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi di tutte le commodity energetiche trattate (energia elettrica, gas naturale, prodotti petroliferi, titoli ambientali) poiché questi influiscono, direttamente tramite formule di prezzo ovvero indirettamente tramite correlazioni statistiche e relazioni economiche, sui ricavi e costi delle attività di produzione, stoccaggio e compravendita. Inoltre, poiché alcuni contratti sono regolati in valute diverse dall'euro e/o contengono il cambio con altre valute all'interno delle formule di indicizzazione del prezzo, il Gruppo è anche esposto al rischio cambio.

Le attività di gestione e controllo di tali rischi sono disciplinati dalle Energy Risk Policy, che prevedono l'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto.

Dal punto di vista organizzativo, il modello di governance adottato dal Gruppo prevede la separazione delle funzioni di controllo e gestione del rischio in oggetto dall'operatività in derivati.

Dal punto di vista operativo, sull'intero portafoglio di asset e contratti del Gruppo (cd. Portafoglio Industriale), con l'esclusione di quelli relativi all'attività di trading commentati in seguito (cd. Portafogli di Trading), viene calcolata l'esposizione netta, cioè l'esposizione che residua dopo aver sfruttato le possibilità di integrazione verticale e orizzontale delle diverse filiere di business. Sulla base dell'esposizione netta viene calcolato un livello complessivo di Capitale Economico di rischio associato (espresso in milioni di euro), misurato tramite il Profit at Risk (PaR1), con intervallo di confidenza pari al 97,5% e orizzonte temporale annuale.

Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il limite massimo di Capitale Economico, in concomitanza con l'approvazione del budget annuale. Mensilmente, il Comitato Rischi, presieduto dal Vertice Aziendale, verifica l'esposizione netta del Gruppo e, nel caso in cui il Profit at Risk superi il limite stabilito, definisce adeguate politiche di Hedging Strategico a copertura del rischio attraverso l'utilizzo di idonei strumenti derivati. Tale attività viene svolta in coerenza con la politica del Gruppo orientata a minimizzare il ricorso ai mercati finanziari per coperture, mediante la valorizzazione dell'integrazione verticale e orizzontale delle varie filiere di business e l'omogeneizzazione delle formule e indicizzazioni tra le fonti e gli impieghi fisici. Inoltre, la gradualità dell'Hedging Strategico assicura la minimizzazione del rischio di esecuzione, legato alla concentrazione di tutte le coperture in una fase di mercato sfavorevole, del rischio volume, legato alla variabilità del sottostante da coprire in funzione delle migliori previsioni di volume, e del rischio operativo, legato a errori d'implementazione.

1 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine atteso in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza.

Il gruppo Edison attiva anche, previo parere positivo della Direzione Risk Office che ne valuta la coerenza con gli obiettivi di risk management di Gruppo e con l'esposizione netta complessiva di Gruppo, altre forme di coperture, definite di Hedging Operativo, sulla base delle richieste originate dalle singole Business Unit con la finalità di bloccare il margine relativo ad una singola transazione o ad un insieme limitato di transazioni tra loro correlate.

Gli strumenti derivati utilizzati al 31 dicembre 2015 sono valutati a fair value rispetto alla curva forward di mercato rilevata alla data di bilancio, qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano quotazioni di prezzo forward ufficiali e liquide. Nel caso in cui il mercato non presenti quotazioni forward, vengono utilizzate curve di prezzo previsionali basate su modelli di simulazione sviluppati internamente al gruppo Edison.

Il mercato forward dell'energia elettrica in Italia non soddisfa ancora i requisiti previsti dagli IFRS per essere qualificato come un mercato attivo. Infatti, sia i mercati Over The Counter (OTC) gestiti da società di brokeraggio (es. TFS), sia i mercati gestiti da Borsa Italiana (IDEX) e dal Gestore dei Mercati Energetici (MTE) sono caratterizzati da un insufficiente grado di liquidità in particolare per i prodotti peak e off-peak, nonché più in generale per scadenze superiori all'anno.

Le informazioni sui prezzi di mercato fornite da tali mercati sono quindi considerate quale input del modello di valutazione interno utilizzato per valorizzare il fair value dei suddetti prodotti.

Per i contratti derivati di copertura del Portafoglio Industriale, in parte qualificati come tali ai sensi dello IAS 39 (Cash Flow Hedge) e in parte secondo una prospettiva di Economic Hedge, viene effettuata una simulazione ai fini di misurare il potenziale impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sul fair value dei derivati in essere, ai sensi dell'IFRS 7. La simulazione è svolta con riferimento all'arco temporale della vita residua dei contratti derivati in essere, il cui termine massimo è a oggi il 2017. Per i contratti derivati in scadenza entro il 2016, la metodologia prevede la simulazione di diecimila scenari relativamente ad ogni driver di prezzo rilevante tenendo conto della volatilità e delle correlazioni dei mercati spot. Per i contratti derivati in scadenza oltre il 2016 la metodologia prevede l'utilizzo delle volatilità e delle correlazioni dei mercati forward. Come livello di riferimento si utilizzano le curve forward di mercato alla data di bilancio, ove disponibili.

Ottenuta, in questo modo, una distribuzione di probabilità delle variazioni di fair value, è possibile estrapolare il massimo scostamento negativo atteso sul fair value dei contratti derivati in essere, nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile, per un dato livello di probabilità, fissato convenzionalmente al 97,5%.

La tabella che segue mostra, in base alla metodologia illustrata, il massimo scostamento negativo atteso di fair value dei contratti derivati di copertura in essere entro la fine dell'esercizio 2016 con una probabilità del 97,5% rispetto al fair value determinato al 31 dicembre 2015.

Profit at Risk (PaR) (in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Massimo scostamento negative atteso sul fair value (*) 653,6 452,8

(*) Con un livello di probabilità del 97,5%.

In altri termini, rispetto al fair value determinato al 31 dicembre 2015 sui contratti derivati di copertura in essere, la probabilità di scostamento negativo maggiore di 653,6 milioni di euro entro la fine dell'esercizio 2016 è limitata al 2,5% degli scenari.

L'aumento rispetto al livello misurato al 31 dicembre 2014 è attribuibile essenzialmente a un maggiore volume netto di contratti finanziari e all'aumento delle volatilità dei prezzi del mercato petrolifero.

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
-------------------------- ---------------------- -------------------

L'attività di hedging effettuata nel corso dell'esercizio ha permesso di rispettare gli obiettivi di risk management di Gruppo; il profilo di rischio prezzo commodity del Portafoglio Industriale all'interno del limite di Capitale Economico approvato in termini di assorbimento di capitale economico è il seguente:

Portafoglio Industriale Esercizio 2015 Esercizio 2014
Assorbimento di Capitale Economico senza derivati con derivati senza derivati con derivati
Assorbimento medio del limite approvato di Capitale Economico 75% 55% 105% 53%
Assorbimento massimo 175% - Dic. '15 100% - Dic. '15 165% - Ott. ' 14 94% - Mar. ' 14

All'interno delle attività caratteristiche del gruppo Edison sono state approvate anche attività di trading fisico e finanziario su commodity; tali attività sono consentite nel rispetto delle apposite procedure e devono essere segregate ex ante in appositi Portafogli di Trading, separati rispetto al Portafoglio Industriale. I Portafogli di Trading sono monitorati tramite stringenti limiti di rischio il cui rispetto viene verificato da una struttura organizzativa indipendente da chi esegue le operazioni.

Value at Risk (VaR) (*) 31.12.2015 31.12.2014
Limite VaR giornaliero (**) 2,7 milioni di euro 3,4 milioni di euro
Limite di Stop Loss 13,9 milioni di euro 17,7 milioni di euro
Limite di VaR utilizzato a fine periodo 24% 15%
Limite di VaR utilizzato mediamente nel periodo 18% 29%

(*) Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value del portafoglio in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza.

(**) Con un livello di probabilità del 95%.

In analogia a quanto avviene per il Portafoglio Industriale, anche al complesso dei Portafogli di Trading è allocato un Capitale Economico, che rappresenta il capitale di rischio totale a supporto dei rischi di mercato per le attività di trading. In questo caso, il limite di Capitale Economico tiene conto del capitale di rischio associato al VaR dei portafogli e del capitale di rischio stimato tramite stress test per eventuali posizioni non liquide.

Portafogli di Trading
Assorbimento di Capitale Economico
Esercizio 2015 Esercizio 2014
Limite di Capitale Economico 42,0 milioni di euro 52,9 milioni di euro
Utilizzo a fine periodo 27% 18%
Utilizzo medio nel periodo 24% 33%

2. Rischio di tasso di cambio

Il rischio di tasso di cambio deriva dalle attività del gruppo Edison parzialmente condotte in valute diverse dall'euro o legate alle variazioni di tasso di cambio attraverso componenti contrattuali indicizzate a una valuta estera. Ricavi e costi denominati in valuta possono essere influenzati dalle fluttuazioni del tasso di cambio con impatto sui margini commerciali (rischio economico), così come i debiti e i crediti commerciali e finanziari denominati in valuta possono essere impattati dai tassi di conversione utilizzati, con effetto sul risultato economico (rischio transattivo). Infine, le fluttuazione dei tassi di cambio si riflettono anche sui risultati consolidati e sul patrimonio netto attribuibile ai soci della capogruppo, poiché i bilanci di alcune società partecipate sono redatti in valuta diversa dall'euro e successivamente convertiti in euro (rischio traslativo).

Gli obiettivi di gestione del rischio tasso di cambio sono delineati all'interno di specifiche Policy di Rischio Cambio. L'esposizione al rischio cambio economico e transattivo, legato all'attività in commodity, è gestita in accordo a limiti e strategie specifiche (al riguardo si veda il paragrafo precedente).

3. Rischio di tasso d'interesse

Il gruppo Edison, esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento, valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e la gestisce principalmente attraverso la negoziazione dei finanziamenti. Fanno eccezione gli

Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-----------------------------------------------------------------------
Indebitamento Finanziario Lordo 31.12.2015 31.12.2014
Composizione tasso fisso e tasso variabile: senza con % con senza con % con
(in milioni di euro) derivati derivati derivati derivati derivati derivati
- a tasso fisso (incluso strutture con CAP) 1.009 409 26% 1.904 1.304 55%
- a tasso variabile 564 1.164 74% 467 1.067 45%
Totale indebitamento finanziario lordo (*) 1.573 1.573 100% 2.371 2.371 100%

strumenti finanziari di copertura associati alle emissioni obbligazionarie, in parte qualificati come tali ai sensi dello IAS 39 (Fair Value Hedge), in parte secondo una prospettiva di Economic Hedge.

(*) Per la composizione dell'indebitamento finanziario lordo si veda il successivo paragrafo "Rischio liquidità".

Il 17 marzo 2015 è terminata la copertura relativa all'emissione obbligazionaria di 500 milioni di euro, contestualmente al rimborso del prestito, giunto alla sua scadenza naturale.

Rimangono quindi in essere gli Interest Rate Swap, negoziati con parametro Euribor a 6 mesi, qualificati di Fair Value Hedge, a copertura del prestito obbligazionario di 600 milioni di euro a tasso fisso con scadenza 10 novembre 2017.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis che illustra gli effetti determinati, rispettivamente sul conto economico e sul patrimonio netto, da un'ipotetica traslazione delle curve di +50 o di -50 basis point rispetto ai tassi effettivamente applicati nel 2015, confrontata con i corrispondenti dati comparativi del 2014.

Sensitivity analysis Esercizio 2015 31.12.2015
(in milioni di euro) effetto sugli oneri finanziari (C.E.) effetto sulla riserva di Cash Flow Hedge (P.N.)
+50 bps base -50 bps +50 bps base -50 bps
Gruppo Edison 42 36 30 - - -
Sensitivity analysis Esercizio 2014 31.12.2014
(in milioni di euro) effetto sugli oneri finanziari (C.E.) effetto sulla riserva di Cash Flow Hedge (P.N.)
Gruppo Edison +50 bps
64
base
60
-50 bps
55
+50 bps
-
base
-
-50 bps
-

4. Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del gruppo Edison a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali che finanziarie.

Al fine di controllare tale rischio il Gruppo ha implementato procedure e azioni per la valutazione del credit standing della clientela, anche attraverso opportune griglie di scoring, per il monitoraggio dei relativi flussi di incassi attesi e le eventuali azioni di recupero.

Il gruppo Edison ha in corso operazioni di smobilizzo di crediti commerciali "pro-soluto" su base revolving mensile e tramite il trasferimento su base "pro-soluto" del rischio credito. Nel 2015 tali operazioni sono state effettuate per un valore complessivo di 6.208 milioni di euro (6.340 milioni di euro nel 2014). Tali crediti al 31 dicembre 2015 sono ancora assoggettati ad un rischio di recourse per un valore inferiore al milione di euro.

Nella scelta delle controparti per la gestione di risorse finanziarie temporaneamente in eccesso e nella stipula di contratti di copertura finanziaria (strumenti derivati) il Gruppo ricorre solo a interlocutori di elevato standing creditizio. Al riguardo si segnala che al 31 dicembre 2015 non si evidenziano significative esposizioni a rischi connessi ad un eventuale deterioramento del quadro finanziario complessivo né livelli significativi di concentrazione in capo a singole controparti non istituzionali. Di seguito si riporta un quadro di sintesi dei crediti commerciali lordi, del relativo fondo svalutazione e delle garanzie in portafoglio a fronte degli stessi.

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
-------------------------- ---------------------- -------------------
(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti commerciali lordi 2.694 3.213
Fondo svalutazione crediti commerciali (-) (327) (365)
Crediti commerciali 2.367 2.848
Garanzie in portafoglio (*) 428 530
Crediti scaduti entro 6 mesi 163 241
Crediti scaduti da 6 a 12 mesi 116 128
Crediti scaduti oltre i 12 mesi 402 441

(*) Di cui a copertura di crediti in essere al 31 dicembre 2015 per 144 milioni di euro.

La diminuzione dei crediti scaduti rispetto al 31 dicembre 2014 è legata principalmente al prosieguo nel corso dell'esercizio di una gestione del credito differenziata sui tre segmenti di mercato (Retail, Business e Pubblica Amministrazione) volta, tramite azioni strutturali, a prevenire la formazione di nuovo credito e ad aggredire rapidamente i crediti in bonis e in sofferenza. Si segnalano in particolare:

  • nel segmento Retail il focus sulla qualità della customer base e sull'efficacia dei processi di gestione del credito, nonché il Credit Check più stringente per il segmento PMI e il controllo qualità sui contratti acquisiti;
  • nel segmento Business l'attenzione posta al contenimento dello scaduto entro 60 giorni e la gestione di casi specifici attraverso una forte sinergia con le strutture di vendita;
  • nel segmento Pubblica Amministrazione il ricorso a operazioni di smobilizzo di crediti "pro-soluto" su base revolving e spot.

Con riferimento alle attività estere si segnala in particolare che in Egitto i crediti scaduti rilevati al 31 dicembre 2015 verso Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC) (184 milioni di euro) risultano incrementati di 66 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014.

Il dimensionamento del fondo svalutazione crediti commerciali è determinato in via prudenziale in funzione dei diversi status creditizi sottostanti, ovvero – in particolare per il credito verso la clientela retail – tenuto conto dell'anzianità relativa dell'impagato.

5. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. La tabella che segue rappresenta il worst case scenario; le uscite di cassa future riferite alle passività comprendono, oltre alla quota capitale ed ai ratei maturati, anche tutti gli interessi futuri stimati per l'intera durata del debito sottostante nonché l'effetto dei contratti derivati sui tassi di interesse. Pertanto le passività complessive così calcolate sono maggiori rispetto al dato dell'indebitamento finanziario lordo utilizzato per definire l'indebitamento finanziario netto di Gruppo. Inoltre le attività (siano esse la liquidità, i crediti commerciali, ecc.) non sono prese in considerazione, e i finanziamenti sono fatti scadere a vista, se si tratta di linee a revoca, ed in caso contrario sulla base della prima scadenza in cui possono essere chiesti a rimborso.

Worst case scenario 31.12.2015 31.12.2014
(in milioni di euro) da 1 a 3 mesi oltre 3 mesi e oltre 1 anno da 1 a 3 mesi oltre 3 mesi e oltre 1 anno
fino a 1 anno fino a 1 anno
Obbligazioni - 23 623 516 23 647
Debiti e altre passività finanziarie 172 14 673 29 37 1.070
Debiti verso fornitori 1.594 29 - 2.291 30 -
Totale 1.766 66 1.296 2.836 90 1.717
Garanzie personali prestate a terzi (*) 683 211 279 683 185 311

(*) Tali garanzie, essenzialmente di natura commerciale collegate all'attività caratteristica, sono state indicate in base alla residua scadenza contrattuale. Per un'analisi di dettaglio di tali garanzie si rimanda al capitolo "Impegni, rischi e attività potenziali".

L'indebitamento finanziario in scadenza entro l'anno (209 milioni di euro) deriva principalmente dal ricorso a forme flessibili di provvista finanziaria, prontamente riutilizzabili a discrezione di Edison, come il fido sul conto corrente di tesoreria con EDF Sa per 57 milioni di euro e la liquidità che Transalpina di Energia, in ottica di ottimizzazione delle risorse finanziarie, ha messo a disposizione di Edison Spa nella forma di deposito a breve termine per 95 milioni di euro. La parte residuale riguarda gli interessi e le quote di ammortamento sui finanziamenti in essere.

A garantire la copertura del fabbisogno per i prossimi mesi e la necessaria flessibilità concorrono due linee di credito su base rotativa:

  • la linea concessa da EDF Sa, con scadenza in aprile 2017, per complessivi 600 milioni di euro e interamente disponibile al 31 dicembre 2015; e
  • in subordine, la linea di credito revolving, con scadenza in novembre 2016, sottoscritta con un gruppo di banche su base Club deal per un ammontare di 500 milioni di euro, anch'essa interamente disponibile.

Si segnala che a fine dicembre 2015 Edison Spa ha ridotto l'indebitamento a lungo termine rimborsando anticipatamente per 400 milioni di euro il finanziamento di EDF Investissements Groupe Sa. Tale operazione è stata resa possibile grazie all'incasso anticipato di parte del provento derivante dalla conclusione dell'arbitrato relativo al contratto di acquisto di gas di provenienza libica.

I debiti finanziari con scadenza oltre l'anno (1.296 milioni di euro) comprendono quindi il finanziamento di EDF Investissements Groupe Sa, con scadenza 9 aprile 2020, per soli 400 milioni di euro, rispetto agli 800 milioni di euro originari, il prestito obbligazionario di nominali 600 milioni di euro con scadenza 10 novembre 2017, e gli utilizzi (135 milioni di euro al 31 dicembre 2015) della linea diretta a medio-lungo termine della Banca Europea degli Investimenti (BEI) destinata al finanziamento dei progetti di stoccaggio. A questi si aggiunge per 70 milioni di euro il ricorso parziale ad una nuova linea (di complessivi 200 milioni di euro) sottoscritta il 9 dicembre 2015 con EDF Sa. Si tratta di un'apertura di credito concessa da BEI a EDF Sa, e da quest'ultima riallocata a Edison, in quanto destinata a supportare alcuni suoi progetti di investimento nell'attività di Exploration&Production in Italia. E' dunque una linea di scopo (utilizzabile fino a dicembre 2017 e in cui ogni utilizzo ha una durata massima di dieci anni) che garantisce ad Edison sostanzialmente le stesse condizioni favorevoli praticate da BEI ad una società in possesso del merito di credito di EDF.

Nella tabella che segue è fornita la suddivisione per scadenza dell'indebitamento finanziario lordo alla data di bilancio. Si precisa che tali valori non sono esattamente rappresentativi dell'esposizione al rischio di liquidità in quanto non esprimono flussi di cassa nominali attesi bensì valutazioni a costo ammortizzato o a fair value.

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2018 31.12.2019 31.12.2020 Oltre 5 anni Totale
Obbligazioni 28 599 - - - - 627
Debiti e altre passività finanziarie:
- debiti bancari 45 24 23 17 12 89 210
- debiti verso leasing - - 1 1 1 - 3
- debiti verso altri 261 4 - 8 410 50 733
Indebitamento finanziario lordo 334 627 24 26 423 139 1.573

6. Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio in esame attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, di cui le società del Gruppo sono parti, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità (si veda anche il paragrafo precedente "Rischio di liquidità").

Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha in essere il seguente prestito obbligazionario (Euro Medium Term Notes) per complessivi 600 milioni di euro nominali.

Descrizione Emittente Mercato di
quotazione
Codice ISIN Durata
(anni)
Scadenza Valore
nominale
(in milioni di euro)
Cedola Tasso
Attuale
EMTN 11/2010 Edison Spa Borsa Valori XS0557897203 7 10.11.2017 600 Fissa, 3,875%
Lussemburgo annuale

Inoltre, il Gruppo ha in essere contratti di finanziamento non sindacati per complessivi 1.260 milioni di euro, di cui 605 milioni di euro non utilizzati al 31 dicembre 2015, e finanziamenti sindacati su base Club Deal per complessivi 500 milioni di euro, interamente non utilizzati al 31dicembre 2015.

Sia i contratti di finanziamento, sia il programma di emissioni obbligazionarie (EMTN), in linea con la prassi internazionale per operazioni analoghe, prevedono in generale il diritto del finanziatore/dell'obbligazionista di chiedere il rimborso del proprio credito risolvendo anticipatamente il rapporto con il debitore in tutti i casi in cui quest'ultimo sia dichiarato insolvente e/o sia oggetto di procedure concorsuali (quali l'amministrazione controllata o il concordato preventivo), oppure abbia avviato una procedura di liquidazione o un'altra procedura con simili effetti.

In particolare, i regolamenti che disciplinano i prestiti obbligazionari, come avviene normalmente sul mercato, contengono una serie di clausole tipiche la cui violazione comporta il sorgere in capo all'emittente dell'obbligo di immediato rimborso delle obbligazioni emesse. Tra queste, le principali: (i) clausole di negative pledge, per effetto delle quali l'emittente si impegna a non costituire garanzie reali sui beni del gruppo Edison a favore di nuovi obbligazionisti, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default / cross acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato dei titoli obbligazionari al verificarsi di gravi inadempienze che trovano ragione o titolo in altri contratti di finanziamento, avuto riguardo a una parte cospicua del debito complessivo delle società del gruppo Edison; e (iii) clausole che prevedono l'obbligo di rimborso immediato anche nel caso di insolvenza dichiarata di alcune altre società del gruppo Edison.

Per quel che concerne, poi, i contratti di apertura di credito e i contratti di finanziamento di cui Edison è parte, si segnala in particolare che sia la linea di credito su base Club Deal (500 milioni di euro), sia i finanziamenti con EDF Investissements Groupe Sa (al 31 dicembre 2015 400 milioni di euro) e con EDF Sa (600 milioni di euro e 200 milioni di euro) obbligano Edison a rispettare alcuni impegni: tra essi, quello di riservare ai finanziatori un trattamento analogo a quello spettante agli altri creditori non garantiti (pari passu), così come sono contemplate limitazioni alla facoltà di concedere garanzie reali a nuovi finanziatori (negative pledge).

Non è prevista, né nei contratti di finanziamento, né nei regolamenti delle emissioni obbligazionarie, alcuna clausola che determini ipso facto la risoluzione anticipata del prestito come effetto del declassamento (o del venir meno) del rating creditizio che le società di rating assegnano ad Edison Spa. Inoltre, Edison Spa non è sottoposta, in alcuna linea di credito, al rispetto di particolari rapporti di bilancio che limitino l'indebitamento in funzione dei risultati economici (financial covenants).

Infine si ricorda che la linea diretta a medio-lungo termine della Banca Europea degli Investimenti (BEI) (135 milioni di euro interamente utilizzati), destinata al finanziamento dei progetti di stoccaggio è soggetta, oltre alle clausole usuali nei finanziamenti diretti a lungo termine, anche alle limitazioni nell'utilizzo che la BEI prevede per i finanziamenti di scopo alle imprese industriali. Clausole analoghe, sia pure mitigate, sono contenute nella nuova linea (200 milioni di euro) concessa da EDF Sa su fondi BEI per il finanziamento di alcuni progetti di investimento italiani nel campo degli idrocarburi.

Con riferimento alle altre società del Gruppo, si rileva che i finanziamenti in capo ad alcune di esse, oltre a quanto sopra esposto, contemplano obblighi di rispetto e/o mantenimento di certi indici finanziari: questi si sostanziano tipicamente nell'obbligo di mantenere l'indebitamento finanziario, in sé o in rapporto al margine operativo lordo, al di sotto di un certo livello massimo, e/o ad assicurare che il patrimonio netto, in sé o in relazione all'indebitamento finanziario, non scenda sotto un predeterminato valore minimo.

Allo stato attuale, il Gruppo non è a conoscenza dell'esistenza di alcuna situazione di default o mancato rispetto dei covenants.

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Operazioni a termine e strumenti derivati

Il gruppo Edison svolge un'Attività di trading proprietario fisico e finanziario su commodity energetiche, attività disciplinata da apposite Energy Risk Policy. Per tale attività sono state definite la struttura di controllo dei rischi associati e le linee guida con procedure specifiche; questa attività è considerata dal Gruppo attività caratteristica e i risultati che ne derivano sono iscritti a conto economico nel risultato operativo. Si ricorda che il Gruppo, ove possibile, applica l'hedge accounting, verificandone la rispondenza ai requisiti di compliance con il principio IAS 39.

Le operazioni a termine e gli strumenti derivati sono così classificabili:

  • 1) strumenti derivati definibili di copertura ai sensi dello IAS 39: in tale fattispecie sono incluse sia le operazioni poste in essere a copertura dell'oscillazione di flussi finanziari (Cash Flow Hedge - CFH) sia quelle a copertura del fair value dell'elemento coperto (Fair Value Hedge - FVH);
  • 2) operazioni a termine e strumenti derivati non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, si dividono fra:
  • a. gestione del rischio su tassi d'interesse e di cambio e su commodity energetiche: per tutti gli strumenti derivati rispondenti ai requisiti di compliance con le politiche aziendali di gestione del rischio, il risultato maturato e il valore prospettico sono stati ricompresi nel risultato operativo se relativi all'attività inerente il Portafoglio Industriale, tra i proventi e oneri finanziari se relativi a operazioni di natura finanziaria;
  • b. Portafogli di Trading: come indicato in precedenza includono contratti sia fisici che finanziari su commodity energetiche; per queste operazioni sia il risultato maturato sia il valore prospettico sono iscritti nel margine operativo lordo.

Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 13

La classificazione degli strumenti finanziari al fair value prevista dall'IFRS 13, determinata in base alla qualità delle fonti degli input utilizzati nella valutazione, comporta la seguente gerarchia:

  • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati (unadjusted) in mercati attivi per identici assets o liabilities. Rientrano in questa categoria gli strumenti con cui il gruppo Edison opera direttamente in mercati attivi (es. future);
  • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "Livello 1" ma che sono osservabili direttamente o indirettamente (es. forward o swap riferiti a mercati future);
  • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili (unobservable inputs). Al momento, analogamente al 31 dicembre 2014, risulta presente una categoria di strumenti che rientra in questo livello.

Si precisa che la valutazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità ancorché Edison utilizzi, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

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Strumenti in essere al 31 dicembre 2015

Nelle tabelle sottostanti sono illustrate le seguenti informazioni:

  • la gerarchia del fair value applicata;
  • l'outstanding dei contratti derivati in essere, analizzato per scadenza;
  • il valore di stato patrimoniale di tali contratti, rappresentato dal loro fair value;
  • la quota parte del fair value di cui al punto precedente recepita a conto economico dalla data di sottoscrizione.

Si segnala, infine, che l'eventuale differenza tra il valore di stato patrimoniale e il fair value iscritto a conto economico rappresenta il fair value dei contratti definibili di Cash Flow Hedge, che in conformità ai principi di riferimento, viene iscritto direttamente tra le riserve del patrimonio netto.

A) Gestione del rischio su tassi di interesse e su tassi di cambio

(in milioni di euro) Va lo re no zio nale ()
Gerarchia del
Fair Value (
***)
Valo re di s tato
patrimo niale al
31.12.2015 (**)
Effetto
pro gre s s ivo a
conto
e c o no mic o a l
31.12.2015 (***)
Valo re No zio nale
al 31.12.14 (*)
Valo re di s tato
patrimo niale al
31.12.14 (**)
anno s c adenza entro 1 s c adenza tra 2 e 5
anni
s c adenza
o ltre 5 a nni
To tale To tale
Gestione del rischio su tassi di interesse:
- a copertura del rischio di variazione del fair value
dell'elemento coperto ai sensi IAS 39 (Fair Value Hedge)
2 - 600 - 600 28 28 825 45
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 2 - - - 0 - - 225 (2)
Totale derivati sui tassi di interesse - 600 - 600 28 28 1.050 43
anno
Da
ricevere
s c adenza entro 1
Da
paga re
Da
ricevere
s c adenza tra 2 e 5
anni
Da
pagare
s c adenza
o ltre 5 a nni
Da
ricevere
To tale
Da
paga re
To tale
Da
ricevere
Da
paga re
Gestione del rischio su tassi di cambio:
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39:
. su operazioni commerciali 2 2.143 (548) 894 - - 3.037 (548) 197 18 4.415 (160) 315
. su operazioni finanziarie 2 - - - - - - - - - - - -
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39:
. su operazioni commerciali 2 742 (373) 159 - - 901 (373) 67 67 356 (148) 11
. su operazioni finanziarie 2 - - - - - - - - - - - -
Totale derivati su cambi 2.885 (921) 1.053 - - 3.938 (921) 264 85 4.771 (308) 326

(*) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale scomposizione

dei contratti complessi.

(**) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nello stato patrimoniale a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(***) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a conto economico dal momento

della stipula del contratto fino alla data attuale.

(****) Per le definizioni si veda il paragrafo precedente "Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 13".

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
-------------------------- ---------------------- -------------------

B) Gestione del rischio su commodity

Gerarchia
del Fair
Value (****)
Valo re No zio nale (*) Effetto
pro gre s s ivo a
conto
eco no mico al
31.12.15 (***)
Valo re
No zio nale al
31.12.14 (*)
Valo re di
stato
patrimo niale
al 31.12.14 (**)
Unità di mis ura Scadenza
entro un anno
Scadenza e ntro
due anni
Scadenza
o ltre due anni
To tale (in milio ni di
euro )
(in milio ni di
euro )
To tale (in milio ni di
euro )
Ge s tio ne de l ris c hio pre zzo di
pro do tti e ne rg e tic i
A . a c o pe rtura di flus s i di c a s s a
(C a s h F lo w He dg e ) a i s e ns i IA S 3 9
di c ui:
(1.19 0 ) (2 6 ) (9 7 6 )
- Gas naturale 2 Milio ni di Therm (1.264,20) (504,11) - (1.768,31) 333 28 (566,64) 52
- Gas liquido , petro lio 2 Barili 44.753.125 20.723.970 - 65.477.095 (1.529) (55) 46.142.510 (1.038)
- CO2 2 Milio ni di to nn. 3,70 2,57 - 6,27 6 1 7,60 10
B . a c o pe rtura de l fa ir v a lue (F a ir
Va lue He dg e ) a i s e ns i IA S 3 9
- - -
C . no n de finibili di c o pe rtura a i
s e ns i IA S 3 9 , a c o pe rtura de l
3 4 2 3 4 2 2 16
m a rg ine :
- Elettricità
3 TWh (5,49) - - (5,49) (14) (14) - -
- Gas naturale 2 Milio ni di Therm (442) (658,81) - (1.101,27) 292 292 (1.453) 188
- Gas liquido , petro lio 2 Barili (1.418) - - (1.418,00) 62 62 (692.250) 25
- CO2 2 Milio ni di to nn. (0,32) 0,91 - 0,59 2 2 1,75 3
TOTA LE (8 4 8 ) 3 16 (760)

(*) + per s aldo acquis ti, - per s aldo vendite.

(**) Rappres enta il credito (+) o il debito (-) netto is critto in s tato patrimo nia le a s eguito della valutazio ne a fair value dei derivati.

(***) Rappres enta l'ade guamento a fair value dei derivati is critto pro gres s ivamente a co nto eco no mico dal mo mento

de lla s tipula del co ntratto fino alla da ta attuale. (****) P er le definizio ni s i veda il paragrafo precedente "Gerarchia del Fair Value s e co ndo l'IFRS 13".

C) Portafogli di Trading

Gerarchia
del Fair
Value (****)
Valo re di
Valo re No zio nale ()
patrimo niale
al 31.12.15 (
*)
Effetto
pro gres s ivo a
conto
eco no m ico al
31.12.15 (***)
Valo re
No zio na le al
31.12.14 (*)
Valo re di
stato
patrimo niale
al 31.12.14 (**)
Unità di mis ura Scadenza
entro un anno
Scadenza
entro due anni
Scadenza
o ltre due anni
To tale (in milio ni di
euro )
(in milio ni di
euro )
To tale (in milio ni di
euro )
C o ntratti de riv ati (66) (66) (39)
- Elettricità 1/2 TWh (0,10) (0,16) (0,02) (0,28) (66) (66) 5,42 (39)
- Gas naturale 2 Milio ni di Therm (4,27) 2,74 - (1,53) - - - -
- Gas liquido , petro lio 2 Barili 72.400 - - 72.400 - - - -
- CO2 1/2 Milio ni di to nn. (0,32) 0,60 - 0,28 - - (0,14) -
C o ntratti fis ic i 7 8 7 8 70
- Elettricità 2/3 TWh 1,95 0,26 0,09 2,30 78 78 (1,49) 64
- Gas naturale 2 Milio ni di Therm 13 (21) - (8) - - - 2
- Altre co mmo dity 2 - - - - - - - 4
TOTA LE 12 12 3 1

(*) + per s aldo acquis ti, - per s aldo vendite.

(**) Rappres enta il credito (+) o il debito (-) netto is critto in s tato patrimo niale a s eguito della valutazio ne a fair value dei de rivati.

(***) Rappres enta l'adeguamento a fair value dei derivati is critto pro gres s ivamente a co nto eco no mico dal mo mento

della s tipula del co ntratto fino alla data attuale.

(****) P er le definizio ni s i veda il paragrafo precedente "Gerarchia del Fair Value s eco ndo l'IFRS 13".

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
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Effetti economici e patrimoniali delle attività in derivati e di trading dell'esercizio 2015

Effetti economici

(in milioni di euro) Realizzati Fair Value
stanziato sui
contratti in
essere al
31.12.2014
Fair Value
stanziato sui
contratti in
essere al
31.12.2015
Variazione di
Fair Value
Valori iscritti a
Conto
Economico al
31.12.2015
Valori iscritti a
Conto
Economico al
31.12.2014
(A) (B) (C) (D)=(C-B) (A+B)
Risultato da gestione rischio prezzo e cambio su commodity di cui:
Totale definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) (251) 11 (15) (27) (278) 141
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici (728) (15) (26) (12) (740) 125
Gestione del rischio cambio su commodity 477 26 11 (15) 462 16
Totale non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 193 222 409 188 381 310
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici 176 216 342 126 302 308
Gestione del rischio cambio su commodity 17 6 67 62 79 2
Totale gestione rischio prezzo e cambio su commodity (A) (58) 233 394 161 103 451
Margine attività di trading di cui:
Margine attività di trading fisico (**) 21 70 78 8 29 238
Margine attività di trading finanziario 2 (39) (66) (27) (25) (196)
Totale margine attività di trading (B) 23 31 12 (19) 4 42
TOTALE ISCRITTO NEL RISULTATO OPERATIVO (A+B) (35) 264 406 142 107 493
Risultato da gestione del rischio su tassi di interesse
definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) 20 45 28 (17) 3 18
Non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (2) (2) - 2 - (2)
Totale gestione del rischio su tassi di interesse (C) 18 43 28 (15) 3 16
Risultato da gestione del rischio su tassi di cambio:
definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) 92 - 7 7 99 12
Non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 28 5 - (5) 23 15
Totale del rischio su tassi di cambio (D) 120 5 7 2 122 27
TOTALE ISCRITTO NEI PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI
(C+D)
138 48 35 (13) 125 43

(*) Comprende la parte inefficace

(**) Comprende anche l'adeguamento a fair value del magazzino di trading, il cui valore al 31 dicembre 2015 è immateriale.

Fair value iscritto a stato patrimoniale e classificazione ai sensi dell'IFRS 13:

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti Debiti Crediti Debiti
Operazioni su cambi 274 (10) 342 (16)
Operazioni su tassi d'interesse 28 - 45 (2)
Operazioni di Trading fisico su commodity 216 (138) 317 (247)
Operazioni su altre commodity 875 (1.789) 461 (1.260)
Fair value iscritto nelle attività e passività (a) 1.393 (1.937) 1.165 (1.525)
di cui di (a) iscritto tra:
- i "Crediti e debiti diversi" 1.140 (1.623) 983 (1.198)
- le "Altre Attività e Altre passività" 225 (314) 137 (325)
- le "Attività finanz. correnti" e i "Debiti finanz. correnti" 28 - 45 (2)
di cui gerarchia del Fair Value:
- Livello 1 25 (16) 33 (21)
- Livello 2 1.368 (1.914) 1.129 (1.504)
- Livello 3 (*) - (7) 3 -
Compensazioni potenziali IFRS7 (b) (602) 602 (478) 478
Fair value netto potenziale (a + b) 791 (1.335) 687 (1.047)

(*) Il fair value classificato nel livello 3 è iscritto nei Consumi per materie e servizi.

Fair value su derivati portafoglio industriale e attività di trading:

(in milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Fair value su derivati portafoglio industriale e Crediti Debiti Saldo netto Crediti Debiti Saldo netto
attività di trading
di cui iscritto tra:
- i "Crediti e debiti diversi" 1.140 (1.623) (483) 983 (1.198) (215)
- le "Altre Attività e Altre passività" 225 (314) (89) 137 (325) (188)
Totale 1.365 (1.937) (572) 1.120 (1.523) (403)
di cui su:
- su portafoglio industriale 1.074 (1.658) (584) 741 (1.175) (434)
- su attività di trading (fisico e finanziario) 291 (279) 12 379 (348) 31
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato

Il fair value su derivati portafoglio industriale è attribuibile principalmente all'attività di copertura posta in essere al fine di mitigare l'esposizione dei contratti di importazione gas all'oscillazione dei prezzi del mercato petrolifero e dei tassi di cambio. La dinamica riflette l'effetto negativo indotto dall'andamento decrescente dei prezzi forward degli idrocarburi registrati al 31 dicembre 2015 rispetto a quelli registrati al momento di attivazione della copertura, fenomeno parzialmente mitigato dall'andamento positivo dei derivati su cambi. Si segnala che tale fair value, per un importo negativo di 986 milioni di euro, è iscritto a patrimonio netto

nell'apposita riserva di Cash Flow Hedge; tale importo risulta incrementato rispetto al 31 dicembre 2014 per 313 milioni di euro per le dinamiche di cui sopra.

Ad integrazione di quanto esposto precedentemente, con particolare riferimento alla gerarchia del Fair Value ai sensi dell'IFRS 13, si segnala che:

  • le partecipazioni disponibili per la vendita includono per 3 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2014) titoli quotati classificati al livello1e per 159 milioni di euro (165 milioni di euro al 31 dicembre 2014) titoli non quotati classificati al livello 3;
  • le attività finanziarie correnti includono per 2 milioni di euro (invariati rispetto al 31 dicembre 2014) partecipazioni di trading classificate al livello 1.

Si ricorda inoltre che il gruppo Edison non ha adottato la cd. fair value option e, dunque, né i debiti finanziari né i prestiti obbligazionari sono stati adeguati al rispettivo fair value.

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato

OPERAZIONI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Vengono di seguito riportati, in coerenza con le relative policy di Gruppo, i rapporti economici, patrimoniali e finanziari in essere al 31 dicembre 2015 con parti correlate in accordo con l'informativa richiesta dallo IAS 24. Si tratta di rapporti posti in essere nell'ambito della normale attività di gestione, regolati a condizioni contrattuali stabilite dalle parti in linea con le ordinarie prassi di mercato.

(in milioni di euro) Parti Correlate ai sensi dello IAS 24
verso società
del gruppo
Edison non
consolidate
verso
controllanti
verso altre
società del
gruppo EDF
Totale parti
correlate
Totale voce
di bilancio
Incidenza
%
Rapporti patrimoniali:
Partecipazioni 66 - 1 67 67 100,0%
Altre attività finanziarie 4 - - 4 31 12,9%
Crediti commerciali 2 - 48 50 2.367 2,1%
Crediti diversi 2 11 15 28 1.654 1,7%
Attività finanziarie correnti 83 - - 83 113 73,5%
Debiti e altre passività finanziarie - 70 397 467 640 73,0%
Debiti finanziari correnti 16 152 2 170 306 55,6%
Debiti verso fornitori 1 2 48 51 1.623 3,2%
Debiti diversi 1 197 4 202 2.177 9,3%
Rapporti economici:
Ricavi di vendita 2 3 487 492 11.313 4,3%
Altri ricavi e proventi 2 1 - 3 804 0,4%
Consumi di materie e servizi (30) (16) (328) (374) 10.624 (3,5% )
Proventi finanziari 6 - 4 10 81 12,3%
Oneri finanziari - (2) (40) (42) (149) 28,2%
Utili (perdite) su cambi - 110 - 110 39 n.s.

A) Rapporti verso società del gruppo Edison non consolidate

Tali rapporti rappresentano le transazioni in essere con società del Gruppo controllate non consolidate, joint venture e collegate; attengono prevalentemente a:

  • rapporti di natura finanziaria, rappresentati da finanziamenti;
  • rapporti commerciali connessi principalmente al settore elettrico.

Consolidato IVA

Si ricorda che Edison Spa ha in essere un consolidato IVA di gruppo (cd. pool IVA) al quale aderiscono le società del gruppo Edison che presentano i requisiti previsti dalle norme in materia (art.73, terzo comma D.P.R. 633/72). La liquidazione IVA di Gruppo relativa al mese di dicembre 2015 presenta un saldo a credito verso l'Erario pari a 85 milioni di euro. Tale valore non include il credito pari a 41 milioni di euro chiesto a rimborso in sede infrannuale.

B) Rapporti verso controllanti

Consolidato fiscale ai fini IRES in capo a Transalpina di Energia Spa

Le principali società del Gruppo partecipano al consolidato ai fini IRES facente capo a Transalpina di Energia Spa (TdE) in base all'opzione esercitata per il triennio 2013-2015.

Conseguentemente le società aderenti provvedono a determinare l'IRES dovuta in coordinamento con la controllante TdE.

Si segnala che la decisione della Corte Costituzionale che ha dichiarato dal febbraio 2015 illegittima la Robin Hood tax, addizionale IRES dovuta dalle società operanti nel settore dell'energia, non ha avuto impatto in questo ambito in quanto tale addizionale, ora non più dovuta, doveva essere liquidata autonomamente dalle singole società, ancorché aderenti al consolidato IRES.

Short term deposit

Ai fini di ottimizzare le risorse finanziarie disponibili Transalpina di Energia Spa ha messo a disposizione di Edison Spa fondi nella forma di short term deposit; tale deposito presenta al 31 dicembre 2015 un saldo di 95 milioni di euro.

Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Bilancio Separato
-----------------------------------------------------------------------

Gestione accentrata della tesoreria in capo a EDF Sa

Si segnala che al 31 dicembre 2015 il conto corrente in essere tra Edison Spa e EDF Sa presenta un saldo a debito per 57 milioni di euro.

Finanziamenti in essere con EDF Sa

La linea di credito concessa da EDF Sa a Edison Spa (600 milioni di euro nominali) è stata rinnovata a scadenza il 9 aprile 2015 con durata biennale. Le condizioni applicate su tale finanziamento sono in linea con quelle offerte sul mercato a una società con il merito di credito di Edison. Tale linea al 31 dicembre 2015 risulta non utilizzata.

Nel mese di dicembre 2015 inoltre EDF Sa ha concesso a Edison Spa una nuova linea di credito a medio-lungo termine di importo massimo pari a 200 milioni di euro, legata a progetti di investimento e correlata a una linea di credito concessa da BEI a EDF Sa; al 31 dicembre 2015 tale linea risulta utilizzata per 70 milioni di euro. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto commentato nel paragrafo 'Rischio di liquidità' contenuto nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

Altri rapporti con EDF Sa

Con riferimento ai contratti di prestazione di servizi resi da EDF Sa (essenzialmente finanziari e assicurativi) e ad altri riaddebiti di oneri, si segnala un costo di periodo pari a circa 16 milioni di euro. Si segnala che nell'ambito delle operazioni finanziarie Edison ha sottoscritto operazioni di copertura del rischio cambio che, influenzate dall'andamento delle valute, hanno registrato proventi netti realizzati per 110 milioni di euro.

C) Rapporti con altre società del gruppo EDF

I principali rapporti con altre società del gruppo EDF sono riportati in sintesi nel seguito:

1) Rapporti di natura operativa

(in milioni di euro) EDF Trading Ltd EDF EN Service Italia Citelum Gruppo Fenice Altre Totale
Rapporti patrimoniali:
Crediti Commerciali 47 - - 1 - 48
Crediti Diversi 14 - - - 1 15
Debiti verso fornitori 41 7 - - - 48
Debiti diversi 4 - - - - 4
Rapporti economici:
Ricavi di Vendita 466 1 12 6 2 487
Energia elettrica e Gas naturale 368 - 12 6 - 386
Derivati su commodity realizzati 99 - - - - 99
Margine di trading fisico 1 - - - - 1
Margine di trading finanziario (2) - - - - (2)
Altri - 1 - - 2 3
Consumi di materie e servizi (299) (29) - - - (328)
Energia elettrica e Gas naturale (224) - - - - (224)
Derivati su commodity realizzati (75) - - - - (75)
Manutenzione impianti - (29) - - - (29)

2) Rapporti di natura finanziaria

L'unica operazione di natura finanziaria in essere con altre società del gruppo EDF è commentata nel seguito:

Finanziamento in essere con EDF Investissement Groupe Sa

In dicembre 2015 il finanziamento a lungo termine concesso a Edison Spa (800 milioni di euro nominali in scadenza il 9 aprile 2020) è stato rimborsato anticipatamente per una quota di 400 milioni di euro comportando un costo one-off di 17 milioni di euro. Le condizioni applicate su tale finanziamento sono in linea con quelle offerte sul mercato a una società con il merito di credito di Edison. Gli oneri finanziari maturati nell'esercizio ammontano a 23 milioni di euro.

ALTRE INFORMAZIONI

Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si segnala che nel mese di novembre 2015 si è concluso positivamente l'arbitrato in essere con ENI per la revisione del prezzo del contratto long-term di acquisto del gas proveniente dalla Libia. Ciò ha determinato un effetto positivo di 855 milioni di euro (inclusa una componente significativa relativa agli esercizi precedenti) a livello di margine operativo lordo e di 500 milioni di dollari sull'indebitamento finanziario netto per l'incasso parziale del credito.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Si precisa che nel corso del 2015 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293.

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI SU GAS NATURALE E PETROLIO (non soggette a revisione contabile)

1) Riserve di gas naturale e di petrolio

Le riserve di gas e di petrolio "certe" (P1) sono i volumi stimati di gas naturale e di greggio che si ritiene, con ragionevole certezza ed in base alle risultanze dei dati geologici e ingegneristici disponibili, possano essere estratti negli anni futuri dai giacimenti noti alle condizioni economiche e operative esistenti, ai prezzi ed ai costi alla data in cui viene fatta la stima.

Le riserve "certe sviluppate" sono i volumi di idrocarburi che si stima di recuperare dai pozzi esistenti con le attrezzature e i metodi operativi esistenti.

Le riserve "certe non sviluppate" sono i volumi stimati di idrocarburi che potranno essere recuperati negli anni futuri da giacimenti noti con nuovi investimenti di sviluppo per la perforazione di nuovi pozzi e la realizzazione dei relativi impianti di produzione.

Le riserve di gas e di petrolio "probabili" (P2) sono i volumi stimati di gas naturale e di greggio che si stima possano essere recuperati attraverso la perforazione di nuovi pozzi, interventi su pozzi esistenti dedicati allo sviluppo di livelli non drenati, benefici dovuti all'abbassamento della pressione di esercizio. Tali riserve non sono classificate come "certe" per mancanza di prove e/o prove non conclusive e si basano su strutture note ipotizzando volumi in posto maggiori, estendendo la mineralizzazione ad ipotetici contatti non ancora confermati. Le riserve probabili devono essere considerate con un minor grado di certezza rispetto alle riserve provate o certe.

Le riserve di gas e di petrolio "possibili" (P3) sono i volumi stimati di gas naturale e di greggio che si stima possano essere prodotti da strutture note i cui volumi vengono stimati a spill point in assenza di contatti certi. L'ipotesi quindi è quella di estendere la mineralizzazione alla massima profondità consentita che di norma coincide con lo spill point strutturale. Naturalmente lo sviluppo di queste riserve presuppone la perforazione di pozzi appraisal ed è evidente una natura più incerta delle riserve probabili.

Le stime relative alle riserve certe e probabili al 31 dicembre 2015 di gas naturale e di petrolio grezzo sono state certificate a fine gennaio 2016 dallo studio SIM (Studio di Ingegneria Mineraria).

I metodi di stima delle riserve, delle previsioni di produzione e della tempistica degli investimenti per lo sviluppo hanno un margine di aleatorietà. L'accuratezza di ogni stima sulle riserve è funzione della qualità delle informazioni disponibili e delle valutazioni di tipo ingegneristico e geologico. Rispetto alla stima effettuata, successivi risultati delle perforazioni e delle verifiche della produzione possono richiedere degli aggiustamenti della stima iniziale in aumento o in diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi del gas naturale e del petrolio possono avere un effetto sulle quantità delle riserve, in quanto le stime delle riserve si basano sui prezzi e sui costi alla data in cui sono effettuate.

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato

La tabella che segue evidenzia la variazione avvenuta nell'anno 2015 delle riserve certe stimate, sviluppate e non sviluppate, di gas naturale e di petrolio.

Riserve certe di gas naturale e di petrolio Italia Egitto Altri Totale
sviluppate e non sviluppate (*) Gas Petrolio Gas Petrolio Gas Petrolio Gas Petrolio
Riserve al 31.12.2014 (A) 8,30 37,31 10,63 8,34 8,70 4,90 27,63 50,55
Variazioni al 31 dicembre 2015:
- revisione di precedenti stime (0,52) (0,07) (2,13) (0,09) 0,20 2,61 (2,45) 2,45
- acquisti o cessioni di diritti minerari - - - - 0,18 3,95 0,18 3,95
- estensioni, scoperte e altri incrementi - - - - - - - -
- produzione (0,39) (2,55) (1,38) (1,41) (0,32) (0,39) (2,09) (4,35)
Totale variazioni (B) (0,91) (2,62) (3,51) (1,50) 0,06 6,17 (4,36) 2,05
Riserve al 31.12.2015 (A+B) 7,39 34,69 7,12 6,84 8,76 11,07 23,27 52,60

(*) Le riserve di gas naturale sono espresse in miliardi di metri cubi, le riserve di petrolio sono espresse in milioni di barili.

Oltre alle sopra dettagliate riserve certe, il gruppo Edison detiene riserve probabili pari complessivamente a 20,1 miliardi di metri cubi equivalenti, di cui circa il 28% in Italia.

2) Costi capitalizzati relativi alle attività degli idrocarburi in produzione

I costi capitalizzati rappresentano gli importi complessivi delle immobilizzazioni materiali e delle concessioni relative alle riserve e delle altre immobilizzazioni di supporto utilizzate nelle attività di produzione di idrocarburi, con indicazione del fondo ammortamento e svalutazione.

Costi capitalizzati al 31 dicembre 2015 relativi alle attività di produzione idrocarburi

(in milioni di euro) Italia Egitto Altri Totale
Costi capitalizzati lordi 1.455 1.821 640 3.916
Fondi ammortamento e svalutazione (895) (1.135) (238) (2.268)
Totale costi capitalizzati netti 560 686 402 1.648

3) Costi sostenuti nell'anno per acquisizioni, esplorazione e sviluppo di giacimenti di gas naturale e di petrolio

I costi sostenuti rappresentano gli importi imputati all'attivo patrimoniale nel corso dell'esercizio in quanto sostenuti in connessione alle attività di acquisizione, di ricerca di idrocarburi e di sviluppo dei giacimenti.

(in milioni di euro) Italia Egitto Norvegia UK (*) Falkland Algeria Altri Totale
Acquisizioni - 4 - 40 - - - 44
Costi di esplorazione - 5 72 18 43 - 1 139
Costi di sviluppo 82 99 28 18 - 41 - 268
Totale costi sostenuti 82 108 100 76 43 41 1 451

Costi sostenuti nel 2015 per acquisizione, esplorazione e sviluppo

(*) Include per 38 milio ni di euro le acquis izio ni di un nuo vo gruppo di attività (s i veda paragrafo Variazio ne dell'area di co ns o lidamento ris petto al 31 dicembre2014 acquis izio ne e dis po s al di as s ets )

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2015

Conferimento di Fenice in Edison

Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi in data 15 febbraio 2015, ha approvato la proposta di conferimento in Edison Spa, da parte del suo azionista di controllo Transalpina di Energia Spa, del 100% della propria partecipazione in Fenice Spa, società del gruppo EDF specializzata in servizi energetici ed ambientali.

La società verrà consolidata integralmente in Edison a partire dalla data di efficacia del conferimento prevista per il primo aprile 2016.

Con questa operazione Edison punta a diventare un operatore chiave nel mercato italiano dei servizi energetici in coerenza con i propri obiettivi strategici, potenziando e diversificando la propria offerta.

L'operazione verrà attuata con un aumento di capitale in natura riservato a Transalpina di Energia che sarà deliberato dall'Assemblea degli azionisti di Edison. Il Consiglio di Amministrazione, nel determinare i termini del conferimento di Fenice, ha adottato le opportune procedure e cautele per tutelare l'integrità del capitale sociale di Edison e l'interesse degli azionisti di minoranza.

Milano, 15 febbraio 2016 Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Marc Benayoun

AREA DI CONSOLIDAMENTO al 31 Dicembre 2015

AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 31 DICEMBRE 2015 Elenco partecipazioni

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2015 31.12.2014
Quota di
partecipazione
sul capitale
% (b)
Azionista
Diritti Note
di voto
esercitabili
% (d)

A) Partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento

A.1) Imprese consolidate con il metodo integrale

Edison Spa
Milano (I)
EUR
5.291.700.671
Filiera Energia Elettrica
Compagnia Energetica Bellunese CEB Spa (Socio unico)
Milano (I)
EUR
1.200.000
86,12
86,12
100,00
Sistemi di Energia Spa
CO
(i)
Dolomiti Edison Energy Srl
Trento (I)
EUR
5.000.000
49,00
49,00
49,00
Edison Spa
CO
-
E2i Energie Speciali Srl ex Edison Energie Speciali Srl
Milano (I)
EUR
4.200.000
24,99
24,99
30,00
Edison Partecipazioni
CO
Energie Rinnovabili Srl
-
Edison Energia Spa (Socio unico) - Attività Energia Elettrica
Milano (I)
EUR
23.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
(i)
Edison Energy Solutions Spa (Socio unico) - Attività Energia Elettrica
Milano (I)
EUR
5.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison Energia Spa (Socio unico)
CO
(i)
Edison Engineering Sa
Atene (GR)
EUR
260.001
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
-
Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili Srl
Milano (I)
EUR
20.000.000
83,30
83,30
83,30
Edison Spa
CO
(i)
Edison Trading Spa (Socio unico)
Milano (I)
EUR
30.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
(i)
Gever Spa
Milano (I)
EUR
10.500.000
51,00
51,00
51,00
Edison Spa
CO
-
Jesi Energia Spa
Milano (I)
EUR
5.350.000
70,00
70,00
70,00
Edison Spa
CO
(i)
Shen Spa
Milano (I)
EUR
120.000
100,00
-
100,00
Edison Spa
CO
(i)
Sistemi di Energia Spa
Milano (I)
EUR
10.083.205
86,12
86,12
86,12
Edison Spa
CO
(i)
Società Idroelettrica Calabrese Srl (Socio unico)
Milano (I)
EUR
10.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
(i)
Termica Cologno Srl
Milano (I)
EUR
9.296.220
65,00
65,00
65,00
Edison Spa
CO
(i)
Termica Milazzo Srl
Milano (I)
EUR
23.241.000
60,00
60,00
60,00
Edison Spa
CO
(i)
Filiera Energia Elettrica - Gruppi destinati alla vendita
Hydros Srl - Hydros Gmbh
Bolzano (I)
EUR
30.018.000
40,00
40,00
40,00
Edison Spa
CO
-
Filiera Idrocarburi
Amg Gas Srl
Palermo (I)
EUR
100.000
80,00
80,00
80,00
Edison Spa
CO
(i)
Edison D.G. Spa (Socio unico)
Selvazzano Dentro (PD) (I) EUR
460.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
(i)
Edison E&P UK Ltd
Londra (GB)
GBP
81.867.411
100,00
100,00
100,00
Edison International Holding Nv
CO
-
Edison Energia Spa (Socio unico) - Attività Idrocarburi
Milano (I)
EUR
23.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
(i)
Edison Energy Solutions Spa (Socio unico) - Attività Idrocarburi
Milano (I)
EUR
5.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison Energia Spa (Socio unico)
CO
(i)
Edison Idrocarburi Sicilia Srl (Socio unico)
Ragusa (I)
EUR
1.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
(i)
Edison International Spa (Socio unico)
Milano (I)
EUR
75.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
(i)
Edison Norge As
Stavanger (N)
NOK
2.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison International Spa
CO
(Socio unico)
-
Edison North Sea Ltd
Londra (GB)
GBP
2
100,00
-
100,00
Edison E&P UK Ltd
CO
-
Edison Stoccaggio Spa (Socio unico)
Milano (I)
EUR
90.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
(i)
Euroil Exploration Ltd
Londra (GB)
GBP
9.250.000
100,00
100,00
100,00
Edison International Holding Nv
CO
0,00
Edison Spa
-
Infrastrutture Trasporto Gas Spa (Socio Unico)
Milano (I)
EUR
10.000.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
-
Corporate e Altri settori
Atema Limited
Dublino 2 (IRL)
EUR
1.500.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
-
Edison Hellas Sa
Atene (GR)
EUR
263.700
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
-
Edison International Development Bv
Amsterdam (NL)
EUR
18.018.000
100,00
100,00
100,00
Edison International Holding Nv
CO
-
Edison International Holding Nv
Amsterdam (NL)
EUR
123.500.000
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
-
Nuova Alba Srl (Socio unico)
Milano (I)
EUR
2.016.457
100,00
100,00
100,00
Edison Spa
CO
(i)

Elenco partecipazioni (segue)

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
Quota di
partecipazione
sul capitale
Valore di
carico
Rapporto Note
di
(in milioni partecipaz.
31.12.2014 % (b)
Azionista
di euro) (f) (e)

B) Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto

Abu Qir Petroleum Company Alexandria (ET) EGP 20.000 50,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- JV (iii)(iv)
Ed-Ina D.o.o. Zagabria (HR) HRK 20.000 50,00 Edison International Spa (Socio unico) - JV (iii)
Elpedison Bv Amsterdam (NL) EUR 1.000.000 50,00 Edison International Holding Nv - (
)
*
JV (iii)
Fayoum Petroleum Co - Petrofayoum Il Cairo (ET) EGP 20.000 30,00 Edison International Spa (Socio unico) - JV (iii)(iv)
Ibiritermo Sa Ibirité - Estado de
Minas Gerais (BR)
BRL 7.651.814 50,00 Edison Spa 25,0 JV (iii)
IGI Poseidon Sa-Nat. Gas Subm. Interc. Gre-Ita-Poseidon Herakleio Attiki (GR) EUR 33.150.000 50,00 Edison International Holding Nv 5,9 (
**)
JV (iii)
Parco Eolico Castelnuovo Srl Castelnuovo di Conza (SA) (I) EUR 10.200 50,00 Edison Spa 0,5 JV (iii)
Consorzio Barchetta Jesi (AN) (I) EUR 2.100 47,62 Jesi Energia Spa - CL -
Edf EN Services Italia Srl Bologna (I) EUR 10.000 30,00 Edison Spa 1,0 CL -
EL.IT.E Spa Milano (I) EUR 3.888.500 48,45 Edison Spa 2,8 CL -
Eta 3 Spa Arezzo (I) EUR 2.000.000 33,01 Edison Spa 2,9 CL -
Iniziativa Universitaria 1991 Spa Varese (I) EUR 16.120.000 32,26 Edison Spa 4,0 CL -
Kraftwerke Hinterrhein Ag Thusis (CH) CHF 100.000.000 20,00 Edison Spa 22,7 CL -
Soc. Svil. Rea. Gest. Gasdot.
Alg-ITA V. Sardeg. Galsi Spa
Milano (I) EUR 37.419.179 23,53 Edison Spa - CL -
Totale partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 64,8
Gruppi destinati alla vendita
Sel Edison Spa Castelbello (BZ) (I) EUR 84.798.000 42,00 Edison Spa 38 JV (iii)
Centrale Elettrica Winnebach Soc. Consortile Arl Terento (BZ) (I) EUR 100.000 30,00 Hydros Srl - Hydros Gmbh - CL -
Centrale Prati Società Consortile Arl Val di Vizze (BZ) (I) EUR 300.000 30,00 Hydros Srl - Hydros Gmbh 0,9 CL -
Energia Senales Scarl - Es Scarl Senales (BZ) (I) EUR 100.000 40,00 Hydros Srl - Hydros Gmbh - CL -

(*) Il valore di carico include la valutazione di Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa).

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2014
% (b) Quota di
partecipazione
sul capitale
Azionista
Rapporto Note
di
partecipaz.
(e)
Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa) Marousi Atene (GR) EUR 98.198.000 75,78 Elpedison Bv JV (iii)

(**) Il valore di carico include la valutazione di ICGB AD.

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2014
% (b) Quota di
partecipazione
sul capitale
Azionista
Rapporto Note
di
partecipaz.
(e)
ICGB AD Sofia (BG) BGL 33.053.560 50,00 IGI Poseidon Sa - Nat. Gas Subm. Interc.
Gre-Ita-Poseidon
JV (iii)

Elenco partecipazioni (segue)

% (b)
Azionista
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2014
Quota di
partecipazione
sul capitale
Valore di
carico
di euro) (f)
Rapporto Note
di
(in milioni partecipaz.
(e)
-------------------- ----------------------- ------ -------- --------------------- ----------------------------------------------------- -------------------------------------------- ------------------------------------- ------------------------------------------------------- --

C) Partecipazioni in imprese in liquidazione o soggette a restrizioni durevoli

Auto Gas Company S.A.E. (In liq.) Il Cairo (ET) EGP 1.700.000 30,00 Edison International Spa (Socio unico) - CL -
Nuova C.I.S.A. Spa (In liq.) (Socio unico) Milano (I) EUR 1.549.350 100,00 Edison Spa 2,4 CO (i)
Nuova I.S.I. Impianti Selez.
Inerti Srl (In fallimento)
Vazia (RI) (I) LIT
pari ad EUR
150.000.000
77.468,53
33,33 Edison Spa - CL -
Poggio Mondello Srl (Socio unico) Palermo (I) EUR 364.000 100,00 Nuova C.I.S.A. Spa
(In liq.) (Socio unico)
- CO (i)
Presenzano Energia Srl Milano (I) EUR 120.000 90,00 90,00 Edison Spa - CO (i)
Sistema Permanente di Servizi Spa (In fallimento) Roma (I) EUR 154.950 12,60 Edison Spa - TZ -
Soc. Gen. per Progr. Cons. e
Part. Spa (In amm. straord.)
Roma (I) LIT
pari ad EUR
300.000.000
154.937,07
59,33 Edison Spa - CO -
Totale partecipazioni in imprese in liquidazione o soggette a restrizioni durevoli 2,4

D) Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value

D.1) Trading

Acsm-Agam Spa Monza (I) EUR 76.619.105 1,94 Edison Spa 2,4 TZ -
Amsc-American Superconductor Devens (MA) (USA) USD 139.536 0,11 Edison Spa 0,1 TZ -

D.2) Disponibili per la vendita

169,3
Milano (I) EUR 200.000.000 7,30 Edison Spa 159,0 TZ -
Rose (CS) (I) EUR 1.550.000 19,35 Edison Spa - TZ (ii)
Milano (I) EUR 475.134.602,10 0,90 Edison Spa 2,9 TZ -
Il Cairo (ET) EGP 20.000 10,00 Edison International Spa (Socio unico) - TZ -
Osimo (AN) (I) EUR 2.818.277 14,45 Edison Spa 0,5 TZ -
Milano (I) EUR 80.579.007 4,28 Edison Spa 3,5 TZ -
Lipsia (D) EUR 40.050.000 0,76 Edison Spa 0,7 TZ -
Milano (I) EUR 4.264.000 3,89 Edison Spa 0,2 TZ -
Totale partecipazioni in altre imprese valutate al fair value

Elenco partecipazioni (segue)

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale
al 31.12.2015
Quota consolidata
di Gruppo
Imprese entrate nell'area di consolidamento durante l'esercizio chiuso al 31.12.2015
Imprese acquisite
Edison North Sea Ltd London (GB) GBP 2 100,00

Shen Spa Milano (I) EUR 120.000 100,00

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale
al 31.12.2014
Quota consolidata
di Gruppo al 2015
Quota consolidata
di Gruppo
al 31.12.2014

Imprese uscite dall'area di consolidamento durante l'esercizio chiuso al 31.12.2015

Imprese liquidate
Kinopraxia Thisvi N.kiffissia (GR) EUR 20.000 65,00 65,00
Imprese messe in liquidazione
Presenzano Energia Srl Milano (I) EUR 120.000 90,00 90,00

Note

  • (a) La quota consolidata di Gruppo è calcolata tenendo conto delle quote di capitale sociale possedute dalla Capogruppo o da imprese controllate consolidate con il criterio dell'integrazione globale e da imprese a controllo congiunto consolidate con il criterio dell'integrazione proporzionale.
  • (b) La quota di partecipazione sul capitale è data dal rapporto tra il valore nominale di tutti i titoli rappresentativi del capitale sociale posseduti direttamente ed il capitale sociale complessivo. Nel calcolo del rapporto il denominatore (capitale sociale complessivo) viene diminuito delle eventuali azioni proprie.
  • (c) La percentuale dei titoli posseduti con diritto di voto è data dal rapporto tra il numero totale di titoli rappresentativi del capitale con diritto di voto posseduti direttamente (a prescindere dalla titolarità del diritto di voto) e il capitale con diritto di voto (es. azioni ordinarie e privilegiate). Le percentuali sono indicate solo se differiscono dalla quota di partecipazione sul capitale.
  • (d) La percentuale dei diritti di voto esercitabili è data dal rapporto tra il numero dei diritti di voto spettanti in assemblea ordinaria di cui la società partecipante sia direttamente effettivamente titolare, e i diritti di voto complessivi in assemblea ordinaria esistenti. Le percentuali sono indicate solo se differiscono dalla quota di partecipazione sul capitale.
  • (e) CO = controllata; JO = joint operation; JV = joint venture; CL = collegata; TZ = terza.
  • (f) Il valore di carico è indicato solo per le imprese valutate al patrimonio netto o al costo, possedute direttamente dalla Capogruppo o da altre imprese consolidate integralmente o proporzionalmente e solo nel caso in cui tale valore sia uguale o superiore al milione di euro.
  • (i) Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Edison Spa.
  • (ii) Edison ha esercitato il 30/01/2007 l'opzione di vendita della partecipazione rispetto alla quale la controparte si è resa inadempiente.
  • (iii) Dall'1/1/2014 società valutata con il metodo del patrimonio netto ai sensi dell'IFRS 11.
  • (iv) Società operativa operante in qualità di Agent di Edison International Spa, i cui rapporti intrattenuti per conto della stessa società in esecuzione del Concession Agreement, continuano a essere consolidati proporzionalmente tramite il bilancio individuale di società.

I codici delle valute qui utilizzati sono conformi alla International Standard ISO 4217.

BGL lev bulgaro EGP sterlina egiziana HRK kuna croata RON leu della romania
BRL real brasiliano EUR euro NOK Corona Norvegese USD dollaro statunitense
CHF franco svizzero GBP sterlina inglese PTE escudo portoghese XAF franco centro africano
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
-------------------------- ---------------------- -------------------

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Marc Benayoun in qualità di "Amministratore Delegato", Didier Calvez e Roberto Buccelli in qualità di "Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili societari" della Edison Spa attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2015.

  1. Si attesta inoltre che:

2.1. il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 2.2. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 15 febbraio 2016

L'Amministratore Delegato I Dirigenti Preposti alla redazione

dei documenti contabili societari

Roberto Buccelli

Marc Benayoun Didier Calvez

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Bilancio Separato
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Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

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