Annual Report • Aug 5, 2025
Annual Report
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Leading the evolution of the servicing industry

Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Tale documento rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format) e disponibile sul sito internet della Società, nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket STORAGE".
Sede legale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato
Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.dovalue.it

| CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE | 4 |
|---|---|
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | 6 |
| BILANCIO DELL'IMPRESA AL 31 DICEMBRE 2022 | 43 |
| 1. PROSPETTI CONTABILI | 44 |
| NOTE ILLUSTRATIVE | 51 |
| 2. POLITICHE CONTABILI | 52 |
| 3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE | 86 |
| 4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO | 114 |
| 5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA | 124 |
| 6. INFORMATIVA DI SETTORE | 134 |
| 7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA | 137 |
| 8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE | 139 |
| 9. ALLEGATI | 143 |
| 10. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL' ESERCIZIO | 145 |
| 11. ATTESTAZIONI E RELAZIONI | 147 |
| DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO | |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE |
RELAZIONE SULLA GESTIONE

| Presidente | GIOVANNI CASTELLANETA | |||
|---|---|---|---|---|
| Amministratore Delegato | ANDREA MANGONI | |||
| Consiglieri | FRANCESCO COLASANTI (2) | |||
| EMANUELA DA RIN | ||||
| GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4) | ||||
| NUNZIO GUGLIELMINO (1) | ||||
| ROBERTA NERI (4) | ||||
| GIUSEPPE RANIERI | ||||
| MARELLA IDI MARIA VILLA (2) | ||||
| CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3) | ||||
| COLLEGIO SINDACALE |
Sindaci supplenti SONIA PERON
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari DAVIDE SOFFIETTI
Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)
MAURIZIO DE MAGISTRIS
Alla data di approvazione del presente documento



I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.
Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.
€120 mld DI ASSET IN GESTIONE (GBV)
RSS1- / CSS1- FITCH RATINGS STRONG STANDARD & POOR'S RATING
doValue fornisce servizi a Banche e Investitori per l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate.
doValue è il primo servicer in sud Europa, con circa €120 miliardi di asset in gestione (Gross Book Value) e più di 20 anni di track record.
Il suo modello di business è rivolto a tutte le Banche e agli Investitori nel mercato, e "asset light", ovvero non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.
Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti o dalla numerosità dei servizi immobiliari e di business information forniti.
La Società, anche tramite le sue controllate, fornisce servizi nelle seguenti categorie:

doValue, in qualità di Special Servicer, ha ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. doNext, in qualità di Master Servicer, a febbraio 2022 ha ricevuto il giudizio di MS2+ da Fitch Ratings che rappresenta un indicatore di alte performance nella capacità complessiva di gestione del Servicing.
Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook "Stabile" da Standard & Poor's e da Fitch.
Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie relativamente alle obbligazioni senior di doValue da €265,0 milioni e €300,0 milioni con scadenza, rispettivamente, nel 2025 e nel 2026. A luglio 2022 Fitch ha confermato il rating BB e migliorato l'outlook portandolo a "Positivo".
Le varie misure di stimolo economico e monetario messe in piedi dai principali governi mondiali e dalle maggiori banche centrali, in combinazione con la discontinuità e i disequilibri creati dai periodi di lock down del 2020 e del 2021, hanno portato ad un aumento dell'inflazione nelle economie avanzate già alla fine del 2021 protrattasi durante tutto il 2022. L'aumento dell'inflazione ha modificato l'atteggiamento delle principali banche centrali, in particolare negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, e l'aumento dei tassi di interesse attuato da tali soggetti ha portato ad un aumento dei rendimenti obbligazionari durante il 2022. Questo elemento, insieme alle tensioni geopolitiche legate alla situazione in Ucraina, hanno determinato un innalzamento della volatilità nei mercati azionari e obbligazionari durante il 2022.
Nonostante tali elementi di discontinuità forte che hanno caratterizzato il 2022, dal punto di vista macro (aumento inflazione), dal punto di vista dei mercati finanziari (aumento dei tassi di interesse) e dal punto di vista geopolitico (invasione dell'Ucraina da parte della Russia, tuttora in corso), il 2022 ha visto un alto livello di resilienza da parte delle economie degli Stati Uniti e dell'Europa, dove i timori di una recessione ad inizio 2022, per il 2023 sono stati progressivamente sostituiti da uno scenario più moderato di semplice rallentamento dell'attività economica anche grazie a livelli occupazionali molto elevati ed alla solidità del sistema finanziario nel suo complesso.
Negli ultimi anni le banche Europee hanno infatti attuato un impressionante processo di riduzione della leva finanziaria, vendendo e cartolarizzando tra il 2014 e il 2022 circa €585 miliardi di esposizioni in sofferenza e raggiungendo NPE ratio attualmente ai minimi storici.
Detto questo, il livello dei prestiti Stage 2 nel Sud Europa è aumentato notevolmente rispetto al periodo pre-COVID e attualmente si attesta intorno al 9,4% (confrontato ad un NPE ratio medio ponderato per le banche in Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Cipro nell'ordine del 2,8%), con Italia, Grecia e Cipro che presentano livelli ancora più elevati di prestiti Stage 2 (rispettivamente 13,1%, 12,2% e 14,1%1 ).

La pipeline di potenziali mandati di servicing in tutta l'Europa meridionale è attualmente stimata da doValue in circa €52 miliardi (inclusiva di una stima pari a €18 miliardi di operazioni sul mercato secondario) ed è probabile che cresca ulteriormente nei prossimi trimestri, in particolare perché le condizioni macroeconomiche attualmente difficili e i fattori di stress (inflazione e tassi di interesse in primis) porteranno probabilmente ad un aumento della produzione di NPE. I dati pubblicati da istituti terzi mostrano già che i tassi di default delle imprese in Italia sono aumentati nella prima parte del 2022, soprattutto nel settore corporate, e si prevede che aumenteranno ulteriormente nel 2023 e nel 2024.
Più in generale, l'attività di doValue è sostenuta da fattori esogeni e favorevoli di medio-lungo termine, tra cui l'attuazione, da parte delle banche, di stringenti normative per il riconoscimento dei prestiti (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basilea IV) volte a promuovere un approccio proattivo nella gestione dei propri bilanci, oltre alla consolidata tendenza all'esternalizzazione da parte delle banche delle attività di servicing.

Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali di doValue estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati di doValue al 31 dicembre 2022.
| Principali dati economici | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi lordi | 167.705 | 168.746 | (1.041) | (1)% |
| Ricavi netti | 149.444 | 150.465 | (1.021) | (1)% |
| Costi operativi | (106.805) | (114.570) | 7.765 | (7)% |
| EBITDA | 42.639 | 35.895 | 6.744 | 19% |
| EBITDA margin | 25% | 21% | 4% | 20% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹⁾ | (2.563) | (909) | (1.654) | n.s. |
| EBITDA esclusi elementi non ricorrenti | 45.202 | 36.804 | 8.398 | 23% |
| EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti | 27% | 22% | 5% | 24% |
| EBT | 24.660 | 620 | 24.040 | n.s. |
| EBT margin | 15% | 0% | 14% | n.s. |
| Risultato del periodo | 19.471 | (535) | 20.006 | n.s. |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti |
24.436 | 12.308 | 12.128 | 99% |
Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati a consulenze su progetti legati allo sviluppo del business. 1
| Principali dati patrimoniali | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 114.358 | 124.861 | (10.503) | (8)% |
| Partecipazioni | 374.429 | 351.879 | 22.550 | 6% |
| Attivita' materiali | 17.969 | 7.549 | 10.420 | 138% |
| Attivita' immateriali | 17.907 | 13.372 | 4.535 | 34% |
| Attività finanziarie | 198.475 | 227.295 | (28.820) | (13)% |
| Crediti commerciali | 84.066 | 73.282 | 10.784 | 15% |
| Attività fiscali | 65.661 | 69.366 | (3.705) | (5)% |
| Passività finanziarie | 626.768 | 589.042 | 37.726 | 6% |
| Debiti commerciali | 20.459 | 23.627 | (3.168) | (13)% |
| Passività fiscali | 2.266 | 2.699 | (433) | (16)% |
| Altre passività | 19.712 | 31.217 | (11.505) | (37)% |
| Fondi rischi e oneri | 13.816 | 13.917 | (101) | (1)% |
| Patrimonio netto | 190.190 | 205.921 | (15.731) | (8)% |

Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di Performance" o "KPI") selezionati dalla Società.
| KPIs | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Gross Book Value (EoP) | 70.329.055 | 74.567.673 |
| Incassi di periodo | 1.634.745 | 1.662.096 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock | 2,4% | 2,4% |
| Staff FTE / Totale FTE | 31,3% | 28,1% |
| EBITDA | 42.639 | 35.895 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (2.563) | (909) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 45.202 | 36.804 |
| EBITDA Margin | 25,4% | 21,3% |
| EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 27,0% | 21,8% |
| Risultato del periodo | 19.471 | (535) |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (4.965) | (12.843) |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti | 24.436 | 12.308 |
| Capex | 8.233 | 8.539 |
| EBITDA - Capex | 34.406 | 27.356 |
| Capitale Circolante Netto | 63.607 | 49.655 |
| Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) | (305.698) | (264.026) |
Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Italia, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.
Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.
Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.
Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.
EBITDA e Risultato del periodo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica della Società. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.
Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA e Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti: sono definiti come l'EBITDA e il Risultato del periodo riconducibili alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.
Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.
EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali e immateriali, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità della Società di generare cassa.
Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.
Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche e delle obbligazioni emesse.

Nelle pagine seguenti vengono riportati i risultati economici gestionali dell'esercizio, corredati da approfondimenti riguardo all'andamento del portafoglio gestito.
Al termine della presente Relazione sulla Gestione, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema economico gestionale di seguito riportato e il prospetto di conto economico esposto nella sezione dei prospetti contabili.

(€/000)
| Conto Economico gestionale | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi di Servicing: | 138.015 | 140.720 | (2.705) | (2)% |
| di cui: Ricavi NPE | 138.015 | 140.720 | (2.705) | (2)% |
| Ricavi da co-investimento | 1.507 | 8.846 | (7.339) | (83)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 28.183 | 19.180 | 9.003 | 47% |
| Ricavi lordi | 167.705 | 168.746 | (1.041) | (1)% |
| Commissioni passive NPE | (7.629) | (9.949) | 2.320 | (23)% |
| Commissioni passive Ancillari | (10.632) | (8.332) | (2.300) | 28% |
| Ricavi netti | 149.444 | 150.465 | (1.021) | (1)% |
| Spese per il personale | (83.606) | (87.012) | 3.406 | (4)% |
| Spese amministrative | (23.199) | (27.558) | 4.359 | (16)% |
| Totale "di cui IT" | (9.733) | (11.467) | 1.734 | (15)% |
| Totale "di cui Real Estate" | (1.634) | (2.027) | 393 | (19)% |
| Totale "di cui SG&A" | (11.832) | (14.064) | 2.232 | (16)% |
| Totale costi operativi | (106.805) | (114.570) | 7.765 | (7)% |
| EBITDA | 42.639 | 35.895 | 6.744 | 19% |
| EBITDA margin | 25% | 21% | 4% | 20% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹⁾ | (2.563) | (909) | (1.654) | n.s. |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 45.202 | 36.804 | 8.398 | 23% |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 27% | 22% | 5% | 24% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali |
(11.777) | (11.311) | (466) | 4% |
| Accantonamenti netti | (4.925) | (11.977) | 7.052 | (59)% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 484 | 562 | (78) | (14)% |
| Utile/perdita da partecipazioni | - | 83 | (83) | (100)% |
| EBIT | 26.421 | 13.252 | 13.169 | 99% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
(915) | 1.335 | (2.250) | n.s. |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria |
(846) | (13.967) | 13.121 | (94)% |
| EBT | 24.660 | 620 | 24.040 | n.s. |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT²⁾ | (6.722) | (14.604) | 7.882 | (54)% |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 31.382 | 15.224 | 16.158 | 106% |
| Imposte sul reddito | (5.189) | (1.155) | (4.034) | n.s. |
| Risultato del periodo | 19.471 | (535) | 20.006 | n.s. |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo |
(4.965) | (12.843) | 7.878 | (61)% |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti |
24.436 | 12.308 | 12.128 | 99% |
Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati a consulenze su progetti legati allo sviluppo del business. 1
Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l'EBITDA si riferiscono prevalentemente a (i) piani di incentivi all'esodo, (ii) oneri per arbitrato in atto, con (iii) relativo effetto imposte. 2

A fine 2022 il Portafoglio Gestito (GBV) da doValue S.p.A. è pari a €70,3 miliardi in calo di circa il 6% rispetto al dato di fine 2021 (€74,6 miliardi).
Di seguito si rappresentano le principali variazioni positive intervenute nell'anno 2022:
In decremento del GBV, si registrano, nel periodo, tra gli altri elementi, cessioni da parte di un cliente per €3,5 miliardi.

Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento, nei prossimi mesi, rispetto a quanto già descritto per effetto di nuovi mandati pari €0,8 miliardi relativi a portafogli in gestione da primarie controparti.
I grafici di seguito rappresentano la composizione del portafoglio gestito e degli incassi di

Gli incassi di doValue S.p.A nel 2022 ammontano a €1,6 miliardi di euro (€1,7 miliardi di euro nel 2021) sostanzialmente in linea con quanto consuntivato nel precedente esercizio.
Il 2022 è stato un anno trascorso in un contesto internazionale influenzato soprattutto dai riflessi legati alla crisi politica internazionale sfociata, nel mese di febbraio, nell'inizio delle ostilità in territorio ucraino. Oltre a ciò è necessario segnalare che il quadro macroeconomico europeo è andato progressivamente deteriorandosi in virtù della spirale inflazionistica in atto che ha rallentato la ripresa economica generale. Il settore di riferimento ha risentito in maniera inequivocabile del contesto sebbene non abbia ancora visto gli effetti del post-pandemia e della crisi recente in termini di generazione di nuovi NPL. Tuttavia, recenti studi3 , hanno affermato come le masse di NPL, nel settore domestico, siano viste in crescita nel corso del 2023. Dopo circa 10 anni i crediti deteriorati tornano ad aumentare; sebbene ancora non ai livelli del 2012 (tasso di deterioramento pari al 7,5%). L'inversione di tendenza dopo un ciclo decennale rimane comunque un dato significativo. Dall'attuale tasso di default del 2,3%, è previsto in crescita al 3,8% nel 2023 eguagliando quindi il tasso del lontano 2017, pur tuttavia in un contesto in cui il mercato del credito è molto più preparato ora rispetto ad allora ed i bilanci delle banche italiane sono attualmente più solidi.
In questo complesso framework doValue ha fatto registrare ricavi lordi pari a €167,7 milioni, con una leggera diminuzione del 1% rispetto ai €168,7 milioni del 2021.
I ricavi di Servicing di asset NPE, pari ad €138,0 milioni, evidenziano un decremento del 2% rispetto al 2021.
In ambito NPL si segnala che gli incassi degli ultimi 12 mesi in rapporto al Gross Book Value di fine periodo, espressi dall'indicatore "Incassi LTM/GBV (EoP)"si attestano al 2,4%, in linea rispetto al risultato del 2021. L'indicatore assume lo stesso valore, pari al 2,4% anche escludendo i nuovi mandati in gestione, ("Incassi LTM Stock/GBV Stock (EoP)").
I ricavi da co-investimento includono l'apporto di €1,5 milioni (€8,8 milioni nel 2021) legati a proventi derivanti dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Romeo SPV, Mercuzio Securitisation e Mexico di cui doValue detiene il 5%. E' importante segnalare che nel periodo comparativo erano state registrate plusvalenze da realizzo legate alla cartolarizzazione Relais (€4,0 milioni), le cui notes mezzanine e junior erano state acquistate negli ultimi giorni del 2020 e rivendute nella prima metà di febbraio 2021, nonché alla cartolarizzazione greca Mexico (€4,6 milioni), le cui notes subordinate erano state sottoscritte nel quarto trimestre 2021 per il 95% con contestuale rivendita a terzo investitore per il 90%.
Il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori risulta invece più significativo, ed è pari a €28,2 milioni (€19,2 milioni a dicembre 2021), che si originano principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati, e altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence e servizi legali.
Questi ricavi rappresentano il 17% del totale dei ricavi lordi dell'anno ed evidenziano un incremento del 47% rispetto all'anno precedente.
3 Fonte ABI - Cerved

| 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi NPE | 138.015 | 140.720 | (2.705) | (2)% |
| Ricavi da co-investimento | 1.507 | 8.846 | (7.339) | (83)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 28.183 | 19.180 | 9.003 | 47% |
| Ricavi lordi | 167.705 | 168.746 | (1.041) | (1)% |
| Commissioni passive NPE | (7.629) | (9.949) | 2.320 | (23)% |
| Commissioni passive Ancillari | (10.632) | (8.332) | (2.300) | 28% |
| Ricavi netti | 149.444 | 150.465 | (1.021) | (1)% |
I Ricavi Netti, pari a €149,4 milioni, sono in diminuzione del 1% rispetto ai € 150,5 milioni del 2021.
Le commissioni passive NPE registrano una forte contrazione pari al 23% e si attestano a €7,6 milioni (€9,9 milioni nel 2021) evidenziando una diminuzione su tutti i perimetri di pertinenza, come risultante dei minori incassi effettuati tramite rete esterna.
Le commissioni passive Ancillari si attestano a €10,6 milioni rispetto a €8,3 milioni del 2021 con un incremento pari al 28% meno che proporzionale rispetto all'aumento dei ricavi relativi, evidenziando quindi una maggior marginalità globale.
I costi operativi, pari a €106,8 milioni, inclusivi di €2,6 milioni di elementi non ricorrenti, evidenziano un decremento complessivo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando si attestarono a €114,6 milioni.
| 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Spese per il personale | (83.606) | (87.012) | 3.406 | (4)% |
| Spese amministrative | (23.199) | (27.558) | 4.359 | (16)% |
| di cui: IT | (9.733) | (11.467) | 1.734 | (15)% |
| di cui: Real Estate | (1.634) | (2.027) | 393 | (19)% |
| di cui: SG&A | (11.832) | (14.064) | 2.232 | (16)% |
| Totale costi operativi | (106.805) | (114.570) | 7.765 | (7)% |
| EBITDA | 42.639 | 35.895 | 6.744 | 19% |
| di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (2.563) | (909) | (1.654) | n.s. |
| di cui: EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 45.202 | 36.804 | 8.398 | 23% |
(€/000)
Più in dettaglio, la diminuzione di €7,8 milioni è imputabile per €3,4 milioni alle spese per il personale e per €4,4 milioni a spese amministrative.
In particolare, le spese per il personale si attestano a €83,6 milioni registrando quindi una diminuzione del 4% circa rispetto a €87,0 milioni dell'esercizio precedente. Nel corso del 2022 è continuato il programma di efficientamento del personale dipendente previsto anche nel Business Plan approvato.
Le spese amministrative sono diminuite del 16% rispetto allo stesso periodo del 2021 per effetto dei minori costi generali e amministrativi (nella misura di € 2,2 milioni), dei minori costi IT (nella misura di € 1,7 milioni) e dei minori costi relativi al Real Estate (nella misura di € 0,4 milioni).
In continuità con gli esercizi precedenti, tra i costi operativi dell'esercizio sono dunque stati individuati alcuni elementi non ricorrenti ("Non Recurring Items" o "NRIs") che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale di doValue.
Tali elementi non ricorrenti, che nel precedente esercizio erano pari a € 0,9 milioni, ammontano a €2,6 milioni e si riferiscono principalmente ad oneri legati a consulenze connesse a operazioni straordinarie.
L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti ha registrato un incremento del 23% attestandosi a €45,2 milioni (€36,8 milioni nel 2021) e un margine del 27% sui ricavi (22% nel periodo di raffronto) con un incremento in valore assoluto pari a € 8,4 milioni.
Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA è pari a €42,6 milioni, superiore del 19% circa rispetto allo stesso dato del 2021 (€35,9 milioni).
L'EBIT della Società si attesta a €26,4 milioni che si raffronta con €13,3 milioni del periodo comparativo.
L'EBT è pari a €24,7 milioni contro €0,6 milioni fatto registrare nell'esercizio precedente.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA | 42.639 | 35.895 | 6.744 | 19% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali |
(11.777) | (11.311) | (466) | 4% |
| Accantonamenti netti | (4.925) | (11.977) | 7.052 | (59)% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 484 | 562 | (78) | (14)% |
| Utile/perdita da partecipazioni | - | 83 | (83) | (100)% |
| EBIT | 26.421 | 13.252 | 13.169 | 99% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
(915) | 1.335 | (2.250) | n.s. |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria |
(846) | (13.967) | 13.121 | (94)% |
| EBT | 24.660 | 620 | 24.040 | n.s. |

Oltre agli elementi non ricorrenti all'interno dell'EBITDA (€2,6 milioni), l'EBT include ulteriori oneri non ricorrenti per complessivi €6,7 milioni principalmente riferibili a costi per incentivi all'esodo (€2,3 milioni) e partite legate ad un arbitrato in atto per il claim fiscale in Spagna (€1,9 milioni).
Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a € 11,8 milioni, con un incremento di €0,5 milioni rispetto ai €11,3 milioni del 2021. Il saldo della voce include la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso, che derivano dalla contabilizzazione dei contratti di locazione ai sensi del principio IFRS 16 per un totale di €5,6 milioni (€6,3 milioni nel 2021). Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dalla Società nel periodo e finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.
Gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri risultano pari a €4,9 milioni, con un decremento rispetto ai €12,0 milioni del 2021 pari a €7,1 milioni. Si tratta principalmente di accantonamenti per incentivi all'esodo che - in linea con gli obiettivi del Business Plan - verranno erogati al personale dipendente che ha aderito al piano avviato dalla Società (€2,3 milioni in decremento di €3,1 milioni rispetto al periodo precedente), oltre che di accantonamenti prudenziali relativi ad alcune cause e controversie in corso parzialmente compensati da rilasci di accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti. La voce nel 2021 comprendeva costi legati al riconoscimento del net economic benefit alla controparte, all'interno dell'operazione di acquisizione della controllata greca doValue Greece per €3,3 milioni.
Il risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value risulta negativo per €0,9 milioni e rileva un costo incrementale rispetto al periodo precedente di circa €2,2 milioni, quando la voce era risultata positiva per €1,3 milioni. Tale variazione è riconducibile principalmente alla svalutazione delle notes delle cartolarizzazioni Cairo e delle quote del fondo di investimento Italian Recovery Fund (già Atlante II).
Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria, negativi per €0,8 milioni, rilevano una variazione positiva di €13,1 milioni rispetto a €-14,0 milioni del 2021 quando furono contabilizzati effetti economici pari a €4,6 milioni della chiusura della linea di finanziamento sostituita dalla seconda emissione obbligazionaria. La posta in esame include principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo ed i dividendi incassati dalle società controllate (in incremento di €10,3 milioni rispetto al 2021).
| 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| EBT | 24.660 | 620 | 24.040 | n.s. |
| Imposte sul reddito | (5.189) | (1.155) | (4.034) | n.s. |
| Risultato di periodo | 19.471 | (535) | 20.006 | n.s. |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo |
(4.965) | (12.843) | 7.878 | (61)% |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti |
24.436 | 12.308 | 12.128 | 99% |
(€/000)
Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €5,2 milioni contro €1,2 milioni del 2021, in virtù del maggior valore del risultato ante imposte e dell'effetto negativo della variazione delle imposte anticipate. Le imposte sul reddito includono, inoltre, la quota di competenza del canone DTA pari a € 1,6 milioni.
Il Risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €24,4 milioni, rispetto ai €12,3 milioni del 2021. Includendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato netto del periodo risulta pari a €19,5 milioni, rispetto ai €-0,5 milioni dell'esercizio precedente.
Per il Segment Reporting si rimanda a quanto rappresentato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2022, in quanto il Gruppo utilizza come dimensione di analisi la Region, per il presente Bilancio d'impresa, la rappresentazione corrisponde a quanto riportato nel consolidato per l'Italia.


I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta della Società.
Al termine della presente Relazione sulla Gestione, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi di bilancio.
| Stato patrimoniale gestionale | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 114.358 | 124.861 | (10.503) | (8)% |
| Attività finanziarie | 198.475 | 227.295 | (28.820) | (13)% |
| Partecipazioni | 374.429 | 351.879 | 22.550 | 6% |
| Attività materiali | 17.969 | 7.549 | 10.420 | 138% |
| Attività immateriali | 17.907 | 13.372 | 4.535 | 34% |
| Attività fiscali | 65.661 | 69.366 | (3.705) | (5)% |
| Crediti commerciali | 84.066 | 73.282 | 10.784 | 15% |
| Attività in via di dismissione | 10 | 30 | (20) | (67)% |
| Altre attività | 4.900 | 4.739 | 161 | 3% |
| Totale Attivo | 877.775 | 872.373 | 5.402 | 1% |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/ bondholders |
564.084 | 560.892 | 3.192 | 1% |
| Altre passività finanziarie | 62.684 | 28.150 | 34.534 | 123% |
| Debiti commerciali | 20.459 | 23.627 | (3.168) | (13)% |
| Passività fiscali | 2.266 | 2.699 | (433) | (16)% |
| TFR | 4.564 | 5.950 | (1.386) | (23)% |
| Fondi rischi e oneri | 13.816 | 13.917 | (101) | (1)% |
| Altre passività | 19.712 | 31.217 | (11.505) | (37)% |
| Totale Passivo | 687.585 | 666.452 | 21.133 | 3% |
| Capitale | 41.280 | 41.280 | - | n.s. |
| Riserve | 133.771 | 169.854 | (36.083) | (21)% |
| Azioni proprie | (4.332) | (4.678) | 346 | (7)% |
| Risultato del periodo | 19.471 | (535) | 20.006 | n.s. |
| Patrimonio Netto | 190.190 | 205.921 | (15.731) | (8)% |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 877.775 | 872.373 | 5.402 | 1% |
La cassa e titoli liquidabili accoglie la liquidità disponibile su conti correnti. Rispetto al 31 dicembre 2021, si segnala un decremento di €10,5 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, quale frutto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Le attività finanziarie passano da €227,3 milioni a €198,5 milioni con un decremento di €28,8 milioni.
Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.
| Attività finanziarie | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Al fair value con impatto a CE | 42.126 | 46.269 | (4.143) | (9)% |
| Titoli di debito | 18.145 | 18.881 | (736) | (4)% |
| OICR | 23.628 | 25.805 | (2.177) | (8)% |
| Derivati non di copertura | 353 | 1.583 | (1.230) | (78)% |
| Al fair value con impatto a OCI | 10.171 | 9.989 | 182 | 2% |
| Titoli di capitale | 10.171 | 9.989 | 182 | 2% |
| Al costo ammortizzato | 146.178 | 171.037 | (24.859) | (15)% |
| Crediti relativi al conto corrente intersocietario | 33.935 | - | 33.935 | n.s. |
| Crediti verso clientela | 112.243 | 171.037 | (58.794) | (34)% |
| Totale | 198.475 | 227.295 | (28.820) | (13)% |
La componente delle attività finanziarie "Al fair value con impatto a CE" registra una variazione in diminuzione complessiva di €4,1 milioni determinata principalmente da un decremento nella componente dei titoli di debito originato da effetti valutativi (€0,6 milioni), oltre che da una riduzione di €2,2 milioni nelle quote OICR relative al fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II), la quale è dovuta per €1,5 milioni all'annullamento e distribuzione delle quote e per €0,7 milioni dal relativo differenziale negativo di fair value.
La categoria "Al fair value con impatto a OCI", che accoglie investimenti di quote di minoranza nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. (11,6%) e nella società irlandese proptech BidX1 (17,7%), evidenzia un incremento complessivo di €0,2 milioni riferibile esclusivamente a quest'ultima. In merito a Bidx1 nel corso di dicembre 2022 doValue ha esercitato l'opzione di acquisto di ulteriori quote, incrementando così la propria quota partecipativa rispetto al 15,2% del 2021. L'esercizio di tale opzione ha comportato inoltre l'azzeramento del relativo derivato non di copertura, il cui valore residuo al 31 dicembre 2022 (€353 mila) è rappresentativo del valore della residua opzione di acquisto.

La componente di attività "Al costo ammortizzato" registra un decremento di €24,9 milioni determinato principalmente dai rimborsi avvenuti nell'anno dei finanziamenti attivi erogati in favore di doValue Spain e di doValue Greece parzialmente compensato dall'incremento dei crediti verso doValue Sapin e doValue Portugal a seguito dell'avvio nel 2022 dell'operatività di cash pooling.
Le partecipazioni sono pari a €374,4 milioni e sono state interessate nel periodo da:
Le attività materiali, pari a €18,0 milioni, evidenziano un incremento di €10,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 prevalentemente in seguito al rinnovo dei contratti di affitto di alcune sedi per un totale di €12,5 milioni nonché a fronte di acquisti dedicati alla nuova infrastruttura tecnologica per €4,4 milioni, compensati da ammortamenti dell'esercizio per €6,4 milioni.
Le attività immateriali passano da €13,4 milioni a €17,9 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €4,5 milioni. Tale differenziale è determinato dall'effetto combinato di riduzioni per €5,9 milioni a fronte di ammortamenti e di aumenti per €10,4 relativi ad acquisti di software (inclusa la parte classificata ad immobilizzazioni in corso e acconti).
Di seguito la composizione delle attività immateriali:
| Attività immateriali | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Software | 13.577 | 10.436 | 3.141 | 30% |
| Marchi | 56 | 60 | (4) | (7)% |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 4.274 | 2.876 | 1.398 | 49% |
| Totale | 17.907 | 13.372 | 4.535 | 34% |
(€/000)
Le attività fiscali di seguito dettagliate evidenziano un saldo di €65,7 milioni al 31 dicembre 2022, rispetto a €69,4 milioni al 31 dicembre 2021. La riduzione di €3,7 milioni è dovuta principalmente alla diminuzione delle attività per imposte correnti (€1,5 milioni), nonché ai reversal delle imposte anticipate per complessivi €2,2 milioni.
| 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|
| 4.025 | 5.512 | (1.487) | (27)% |
| 4.025 | 583 | 3.442 | n.s. |
| - | 5.476 | (5.476) | (100)% |
| - | (547) | 547 | (100)% |
| 59.975 | 62.177 | (2.202) | (4)% |
| 49.330 | 49.329 | 1 | 0% |
| 4.611 | 6.680 | (2.069) | (31)% |
| 326 | 205 | 121 | 59% |
| 1.886 | 1.986 | (100) | (5)% |
| 3.822 | 3.977 | (155) | (4)% |
| 1.661 | 1.677 | (16) | (1)% |
| 65.661 | 69.366 | (3.705) | (5)% |
Di seguito si riporta anche la composizione delle passività fiscali che evidenziano altresì un decremento rispetto ai saldi del 2021. Anche in questo caso la principale riduzione è da riferirsi ad un minor debito compreso nella voce "Altri debiti di natura fiscale".
| Passività fiscali | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 20 | 20 | - | n.s. |
| Altri debiti di natura fiscale | 2.246 | 2.679 | (433) | -16% |
| Totale | 2.266 | 2.699 | (433) | -16% |
Al 31 dicembre 2022 le passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €560,9 milioni a €564,1 milioni, con un incremento di €3,2 milioni, principalmente legato all'incremento del costo ammortizzato dei bond emessi.
Al 31 dicembre 2022 il debito residuo al costo ammortizzato per le due obbligazioni emesse è il seguente:
-bond 2020-2025 di nominale pari a €265,0 milioni, tasso del 5,0%: €263,6 milioni;
-bond 2021-2026 di nominale pari a €300,0 milioni, tasso del 3,4%: €300,4 milioni.
Le altre passività finanziarie alla fine dell'esercizio 2022 sono di seguito dettagliate:
(€/000)
| Altre passività finanziarie | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Passività per leasing | 16.443 | 5.106 | 11.337 | n.s. |
| Earn-out | 44.648 | 23.044 | 21.604 | 94% |
| Altre passività finanziarie | 1.593 | - | 1.593 | n.s. |
| Totale | 62.684 | 28.150 | 34.534 | 123% |

Le "Passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.
La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione in doValue Spain per € 17,5 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione e (ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €27,2 milioni (€5,7 al 31 dicembre 2021) la quale è legata al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. L'aumento di tale componente rispetto all'esercizio precedente è dovuto alla forte performance economica in Grecia nel 2022 che ha portato doValue a riconoscere un valore più elevato di tale passività.
I fondi rischi e oneri passano da un saldo di fine 2021 pari a €13,9 milioni a €13,8 milioni al 31 dicembre 2022 evidenziano una riduzione di €0,1 milioni a fronte dell'effetto combinato di nuovi accantonamenti e di utilizzi e rilasci su controversie sia giudiziali che stragiudiziali definite nel periodo.
| Fondi per rischi ed oneri | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Controversie legali | 4.621 | 6.391 | (1.770) | (28)% |
| Oneri del personale | 514 | 673 | (159) | (24)% |
| Altri | 8.681 | 6.853 | 1.828 | 27% |
| Totale | 13.816 | 13.917 | (101) | (1)% |
(€/000)
Le altre passività passano da €31,2 milioni a €19,7 milioni con un decremento di €11,5 milioni principalmente per effetto delle seguenti variazioni:
Il patrimonio Netto si attesta a €190,2 milioni, in decremento di € 15,7 milioni rispetto ai €205,9 milioni del 31 dicembre 2021; tale decremento deriva dall'effetto combinato della distribuzione dei dividendi (€39,5 milioni), del ripianamento della perdita dell'esercizio precedente (€0,5 milioni) dell'incremento netto della riserva di stock option contabilizzata ai sensi dell'IFRS 2 (€5,0 milioni) e della riserva di rivalutazione (€0,9 milioni) nonché dal risultato economico positivo di periodo (€19,5 milioni).
| (€/000) | |||
|---|---|---|---|
| Capitale Circolante Netto | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
| Crediti commerciali | 84.066 | 73.282 | |
| Debiti commerciali | (20.459) | (23.627) | |
| Totale | 63.607 | 49.655 |
Il dato di periodo si attesta a € 63,6 milioni in aumento del 28% rispetto a dicembre 2021 (€ 49,7 milioni).
Se rapportato ai ricavi, l'incidenza del capitale circolante si attesta al 38% verso il 29% dell'esercizio 2021.
| Posizione Finanziaria Netta | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa e disponibilità liquide di conto corrente | 114.358 | 124.861 |
| B | Liquidità (A) | 114.358 | 124.861 |
| C | Debiti bancari correnti | (125) | (41) |
| D | Obbligazioni emesse - correnti | (11.333) | (9.993) |
| E | Finanziamenti correnti | 74.692 | 60.401 |
| F | Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C )+(D)+(E) | 177.592 | 175.228 |
| G | Obbligazioni emesse - non correnti | (554.220) | (550.858) |
| H | Finanziamenti non correnti | 70.930 | 111.604 |
| I | Posizione finanziaria netta (F)+(G)+(H) | (305.698) | (264.026) |
La posizione finanziaria netta a fine 2022 si attesta a €(305,7) milioni contro €(264,0) milioni a fine 2021.
La voce "Cassa e disponibilità liquide di conto corrente" pari a €114,4 milioni permette l'elasticità di cui la Società necessita per sviluppare i propri piani operativi. Oltre a ciò, alla data del 31 dicembre 2022, la Società dispone di €73 milioni di linee committed interamente disponibili a supporto della liquidità totale.
La posizione finanziaria netta corrente si mantiene positiva per €177,6 milioni (€173,7 milioni a fine 2021) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva.
Rispetto alla propria struttura del debito si segnala che saltuariamente, doValue o una sua affiliata, a seconda delle condizioni di mercato e di altri fattori, potrebbe riacquistare o acquisire un interesse nei propri titoli di debito in circolazione, indipendentemente dal fatto che tali titoli siano scambiati o meno al di sopra o al di sotto del loro valore nominale, impiegando la propria liquidità o come scambio con altri titoli o altri corrispettivi, in ogni caso tramite acquisti nel mercato o tramite transazioni negoziate privatamente o altre operazioni.

Da inizio 2022, il Gruppo si è aggiudicato circa €7,4 miliardi di nuovi mandati (parzialmente non ancora on-boarded al 31 dicembre 2022), in particolare €3,0 miliardi in Italia, €3,9 miliardi nella Regione Ellenica e €540 milioni in Spagna.
I nuovi mandati, insieme ai €3,8 miliardi di forward flows ricevuti nel 2022, rappresentano €11,2 miliardi di GBV addizionale.
In aggiunta, tenendo conto dei €450 milioni di Project Virgo e dei €630 milioni di Project Souq in Grecia (cessioni di NPL sul mercato secondario rispettivamente dai portafoglio Frontier e Cairo, dove doValue ha mantenuto il contratto di servicing) il totale GBV aggiudicato nel 2022 è di €12,3 milioni.
Si tratta di un risultato notevole se si considera il rinvio al 2023 del progetto Ariadne (portafoglio GBV da €5,2 miliardi in Grecia).
Al 31 dicembre 2022, il Gross Book Value è pari a €120,5 miliardi, in calo del 19,4% rispetto al livello pari a €149,5 miliardi di fine 2021 (un calo del 5,1% escludendo il portafoglio Sareb da €20,7 miliardi).
Il livello di Gross Book Value di €120,5 miliardi è il risultato di un nuovo GBV on-boarded per €13,0 miliardi, Collection per €5,5 miliardi, write-offs per €8,7 miliardi, cessioni da clienti per €7,1 miliardi (per la maggior parte compensati da indennizzi) e dall'off-boarding del portafoglio NPL di Sareb pari a €20,7 miliardi.
Si ricorda che, al 31 dicembre 2022 circa €4,5 miliardi di nuovi mandati aggiudicati non è stato ancora on-boarded.
In data 25 gennaio 2022, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, che è stato presentato al mercato il 26 gennaio 2022 durante il Capital Markets Day della società. Il Piano Industriale 2022-2024 conferma il modello di business efficiente di doValue come operatore di riferimento indipendente e capital light nel settore del credit servicing nel Sud Europa. La visione per "doValue 2024" gravita principalmente attorno alla capacità della Società di guidare l'evoluzione del settore del credit servicing tramite investimenti in tecnologia e tramite la propria abilità nel rafforzare partnership strategiche e di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio.
Si menziona che in data 24 febbraio 2022 la Russia ha dato inizio ad una invasione militare del territorio ucraino che ha portato ad un aspro conflitto con la popolazione e l'apparato militare ucraino tuttora in corso. La reazione dei Paesi occidentali, in particolare USA ed Unione Europea è stata quella di attuare varie sanzioni finanziarie ed economiche nei confronti della Russia. Tali sanzioni, insieme ad un maggior rischio geopolitico, hanno causato un aumento considerevole della volatilità nei mercati finanziari.
L'esposizione diretta del Gruppo doValue verso la Russia e l'Ucraina è trascurabile.
In data 28 aprile 2022, si è tenuta l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di doValue (l'"Assemblea").
In particolare, l'Assemblea ha:
Nel mese di maggio 2022, doValue ha ricevuto l'ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sul segmento Euronext STAR Milan del mercato Euronext Milan.
Già ammesse a negoziazione sull'MTA di Borsa Italiana (ora Euronext Milan) dal 14 luglio 2017, le azioni ordinarie di doValue hanno iniziato a negoziare dal giorno 3 giugno 2022 sul segmento Euronext STAR Milan del mercato Euronext Milan, segmento dedicato alle imprese con requisiti di eccellenza in termini di trasparenza, comunicazione, liquidità e corporate governance (requisiti già ampiamente soddisfatti da doValue).
Come parte dell'ammissione al segmento Euronext STAR Milan, doValue ha ingaggiato Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. in qualità di Specialista, in conformità con quanto previsto dal Regolamento e dalle Istruzioni di Borsa Italiana.
Si rende noto che doValue ha ricevuto una verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione. In esito alla chiusura formale del controllo fiscale, sono stati sollevati due rilievi sostanziali per il 2016 e 2017 (con chiusura regolare della verifica per il periodo d'imposta 2015). A tale riguardo, doValue ha prontamente fornito le proprie osservazioni e chiarimenti all'Agenzia delle Entrate, per dimostrare in dettaglio la piena correttezza del comportamento adottato.
Nel 2022, doValue è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:

In data 17 marzo 2023, l'Amministratore Delegato Andrea Mangoni ha reso nota la sua intenzione di rassegnare le dimissioni dalla sua carica, con efficacia dal 27 aprile 2023 (data prevista per l'Assemblea degli Azionisti della Società), per cogliere nuove opportunità professionali.
Il Consiglio di Amministrazione ha attivato le procedure interne rilevanti volte ad avviare il processo di successione per il ruolo di Amministratore Delegato.
In linea con la politica di remunerazione adottata dalla Società, non sono previsti indennità o altri benefici in relazione alla cessazione della carica di Amministratore Delegato. Il numero di azioni della Società possedute da Andrea Mangoni sarà comunicato al momento dell'effettiva cessazione del suo ruolo come Amministratore Delegato.
Dall'inizio del 2023, doValue, è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:

Nel corso del 2023 la Società proseguirà nell'esecuzione del proprio Piano Industriale 2022- 2024, facendo leva sui risultati raggiunti nel 2022.
In particolare, si prevede che le attività in Italia proseguano in continuità con quanto visto nel 2022, con performance attese sostanzialmente stabili anno su anno.

La posizione finanziaria di doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.
La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità della Società, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.
I principali rischi e incertezze, considerato il business della Società, sono essenzialmente connessi alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e sulla produzione di esposizioni deteriorate. Il contesto macroeconomico mostra segnali e prospettive di ritorno alla normalità dopo le difficoltà registrate a causa della pandemia da COVID-19; permangono tuttavia elementi di incertezza legati all'effetto che avranno sull'economia le dinamiche inflattive e l'aumento dei tassi di interesse che potrebbero avere ripercussioni sulla capacità dei debitori di rientrare dalle loro esposizioni.
Va rilevato inoltre che l'evoluzione futura ed i relativi effetti, sulle prospettive macroeconomiche globali e sulla stabilità geopolitica globale, derivanti dal conflitto Russia-Ucraina sono ancora imprevedibili.
Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legato a tali circostanze straordinarie, non sono stimabili gli effettivi impatti, diretti e indiretti, sull'attività della Società.
Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stato redatto il presente Bilancio al 31 dicembre 2022, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:
Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (oggi Euronext Milan). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2022, in relazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni (FTSE Italia Mid Cap Index), con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12 per azione. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di Altamira Asset Management e di FPS. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.
Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di COVID-19 a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre-pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi del 2020 con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro COVID-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO. Da ottobre 2021, invece, il titolo ha sotto-performato il paniere dei titoli italiani Mid Cap, principalmente a causa di incertezze legate al potenziale rinnovo del contratto di doValue con il cliente Sareb in Spagna (il maggiore cliente del Gruppo in termini di Gross Book Value e Ricavi Lordi nel 2021), in scadenza a giugno 2022. In particolare, l'incertezza che ha interessato l'ultimo trimestre del 2021 è stata legata alle aspettative relative agli impatti economici di un eventuale rinnovo del contratto con Sareb in funzione di una profittabilità attesa minore delle aspettative iniziali.
In data 25 gennaio 2022, doValue ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, che prevedeva il rinnovo del contratto Sareb, sebbene ad una profittabilità molto limitata. In data 24 febbraio 2022, Sareb ha comunicato di aver ingaggiato per il nuovo contratto due servicer non facente parti del pool dei quattro servicer storici (di cui faceva parte anche doValue). La notizia ha pesato sul titolo nei giorni immediatamente successivi. Nonostante ciò, durante il 2022, il titolo doValue ha performato complessivamente in linea con l'indice FTSE Italy Mid Cap. In generale, la performance dei mercati azionari globali nel 2022 è stata negativa a causa dei timori recessivi e dell'aumento dei tassi di interesse.
Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:
| Dati di sintesi | Euro | Data |
|---|---|---|
| Prezzo di IPO | 9,00 | 14/07/2017 |
| Prezzo minimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) | 4,79 | 23/03/2020 |
| Prezzo massimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) |
12,85 | 18/10/2017 |
| Ultimo prezzo di chiusura | 7,16 | 30/12/2022 |
| Numero di azioni in circolazione | 80.000.000 | 30/12/2022 |
| di cui azioni proprie | 900.434 | 30/12/2022 |
| Capitalizzazione | 572.800.000 | 30/12/2022 |
| Capitalizzazione (escluse azioni proprie) | 566.352.893 | 30/12/2022 |
Fonte: Bloomberg

Al 31 dicembre 2022 le azioni di doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%.
Al 31 dicembre 2022, il residuo 71,73% delle azioni risulta collocato sul mercato e l'1,13% è costituito da n. 900.434 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €4,3 milioni detenute da doValue. L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione della Società. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali di doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio. doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.
Al 31 dicembre 2022 risultano in portafoglio n. 900.434 azioni proprie, pari all'1,13% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €4,3 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce Azioni proprie in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.
L'Assemblea ordinaria del 28 aprile 2022 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 29 aprile 2021. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare.
Nel corso dell'esercizio la Società ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.
Altre informazioni
Il business della Società è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. doValue continua ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale.
Alla fine del 2022 il numero dei dipendenti della Società è pari a 956 rispetto ai 976 a fine 2021. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto indicato all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.
In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it.
Con riferimento al comma 8 dell'art.5 – "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che nel corso del 2022 doValue non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza.

In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, il Gruppo doValue ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022 è disponibile sul sito internet del Gruppo www.doValue.it nella sezione "Valore sostenibile".
In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), viene annualmente redatta la Relazione sul governo societario, la quale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. Tale documento è consultabile nella Sezione "Governance" del sito internet www. doValue.it.
Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione anche la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6 e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Roma, lì 23 marzo 2023 Il Consiglio di Amministrazione

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Ricavi NPE | 138.015 | 140.720 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 138.015 | 140.720 |
| Ricavi da co-investimento | 1.507 | 8.846 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 1.507 | 8.846 |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 28.183 | 19.180 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 3 | 3 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 3.853 | 1.895 |
| di cui: Ricavi diversi | 24.248 | 17.276 |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 79 | 6 |
| Ricavi lordi | 167.705 | 168.746 |
| Commissioni passive NPE | (7.629) | (9.949) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (7.664) | (10.120) |
| di cui: Ricavi diversi | 35 | 171 |
| Commissioni passive Ancillari | (10.632) | (8.332) |
| di cui: Spese amministrative | (10.632) | (8.332) |
| Ricavi netti | 149.444 | 150.465 |
| Spese per il personale | (83.606) | (87.012) |
| di cui: Costo del personale | (83.799) | (87.219) |
| di cui: Ricavi diversi | 193 | 207 |
| Spese amministrative | (23.199) | (27.558) |
| di cui: Costo del personale | (652) | (563) |
| di cui: Costo del personale - di cui: SG&A | (652) | (563) |
| di cui: Spese amministrative | (29.500) | (36.012) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: IT | (13.749) | (15.131) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate | (1.634) | (2.027) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A | (14.117) | (18.854) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (17) | 707 |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A | (17) | 707 |
| di cui: Ricavi diversi | 7.001 | 8.352 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: IT | 4.016 | 3.664 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A | 2.985 | 4.688 |
| di cui: Costi dei servizi resi | (31) | (42) |
| di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A | (31) | (42) |
| Totale "di cui IT" | (9.733) | (11.467) |
| Totale "di cui Real Estate" | (1.634) | (2.027) |
| Totale "di cui SG&A" | (11.832) | (14.064) |
| Totale costi operativi | (106.805) | (114.570) |
Segue

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| EBITDA | 42.639 | 35.895 |
| EBITDA margine | 25% | 21% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (2.563) | (909) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 45.202 | 36.804 |
| EBITDA margine esclusi gli elementi non ricorrenti | 27% | 22% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (11.777) | (11.311) |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (12.291) | (11.476) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 514 | 165 |
| Accantonamenti netti | (4.925) | (11.977) |
| di cui: Costo del personale | (2.260) | (5.403) |
| di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (2.442) | (2.656) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (64) | (3.410) |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (159) | (508) |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 484 | 562 |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | 37 | 71 |
| di cui: Ricavi diversi | 447 | 491 |
| Utile/perdita da partecipazioni | - | 83 |
| di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni | - | 83 |
| EBIT | 26.421 | 13.252 |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
(915) | 1.335 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (915) | 1.335 |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (846) | (13.967) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (22.373) | (24.778) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (85) | (521) |
| Dividendi e proventi simili | 21.612 | 11.332 |
| EBT | 24.660 | 620 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (6.722) | (14.604) |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 31.382 | 15.224 |
| Imposte sul reddito | (5.189) | (1.155) |
| di cui: Spese amministrative | (1.612) | (1.619) |
| di cui: Imposte sul reddito | (3.577) | 464 |
| Risultato del periodo | 19.471 | (535) |
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 114.358 | 124.861 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 114.358 | 124.861 |
| Attività finanziarie | 198.475 | 227.295 |
| Attività finanziarie non correnti | 123.783 | 166.894 |
| Attività finanziarie correnti | 74.692 | 60.401 |
| Partecipazioni | 374.429 | 351.879 |
| Partecipazioni | 374.429 | 351.879 |
| Attività materiali | 17.969 | 7.549 |
| Immobili, impianti e macchinari | 17.914 | 7.494 |
| Rimanenze | 55 | 55 |
| Attività immateriali | 17.907 | 13.372 |
| Attività immateriali | 17.907 | 13.372 |
| Attività fiscali | 65.661 | 69.366 |
| Imposte differite attive | 59.975 | 62.177 |
| Altre attività correnti | 1.661 | 1.529 |
| Attività fiscali | 4.025 | 5.660 |
| Crediti commerciali | 84.066 | 73.282 |
| Crediti commerciali | 84.066 | 73.282 |
| Attività in via di dismissione | 10 | 30 |
| Attività destinate alla vendita | 10 | 30 |
| Altre attività | 4.900 | 4.739 |
| Altre attività correnti | 4.597 | 4.510 |
| Altre attività non correnti | 303 | 229 |
| Totale Attivo | 877.775 | 872.373 |
| Passività finanziarie: debiti verso banche | 564.084 | 560.892 |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 554.219 | 550.858 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 9.865 | 10.034 |
| Altre passività finanziarie | 62.684 | 28.150 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 1.593 | - |
| Altre passività finanziarie non correnti | 27.641 | 7.681 |
| Altre passività finanziarie correnti | 33.450 | 20.469 |
| Debiti commerciali | 20.459 | 23.627 |
| Debiti Commerciali | 20.459 | 23.627 |
| Passività fiscali | 2.266 | 2.699 |
| Debiti tributari | 2.246 | 2.679 |
| Imposte differite passive | 20 | 20 |
| TFR | 4.564 | 5.950 |
| Benefici a dipendenti | 4.564 | 5.950 |
| Fondi rischi e oneri | 13.816 | 13.917 |
| Fondi rischi e oneri | 13.816 | 13.917 |
| Altre passività | 19.712 | 31.217 |
| Altre passività correnti | 17.348 | 31.049 |
| Altre passività non correnti | 2.364 | 168 |
| Totale Passivo | 687.585 | 666.452 |
Segue

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Capitale | 41.280 | 41.280 |
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 |
| Riserve | 133.771 | 169.854 |
| Riserva da valutazione | (1.098) | (178) |
| Altre riserve | 134.869 | 170.032 |
| Azioni proprie | (4.332) | (4.678) |
| Azioni proprie | (4.332) | (4.678) |
| Risultato del periodo | 19.471 | (535) |
| Risultato del periodo | 19.471 | (535) |
| Patrimonio Netto | 190.190 | 205.921 |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 877.775 | 872.373 |




| (€) | NOTE | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti: | |||
| Attività immateriali | 1 | 17.907.436 | 13.372.378 |
| Immobili, impianti e macchinari | 2 | 17.914.435 | 7.494.340 |
| Partecipazioni | 3 | 374.429.019 | 351.878.923 |
| Attività finanziarie non correnti | 4 | 123.783.414 | 166.893.772 |
| Imposte differite attive | 5 | 59.974.631 | 62.177.306 |
| Altre attività non correnti | 6 | 302.739 | 229.090 |
| Totale attività non correnti | 594.311.674 | 602.045.809 | |
| Attività correnti: | |||
| Rimanenze | 7 | 54.701 | 54.701 |
| Attività finanziarie correnti | 4 | 74.692.032 | 60.401.259 |
| Crediti commerciali | 8 | 84.066.365 | 73.282.192 |
| Attività fiscali | 9 | 4.025.053 | 5.660.237 |
| Altre attività correnti | 6 | 6.258.360 | 6.039.080 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 10 | 114.358.453 | 124.860.577 |
| Totale attività correnti | 283.454.964 | 270.298.046 | |
| Attività destinate alla dismissione | 11 | 10.000 | 30.000 |
| Totale attività | 877.776.638 | 872.373.855 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 41.280.000 | 41.280.000 | |
| Riserva da valutazione | (1.097.662) | (177.745) | |
| Altre riserve | 134.868.962 | 170.032.045 | |
| Azioni proprie | (4.332.158) | (4.678.108) | |
| Risultato del periodo | 19.470.926 | (534.919) | |
| Patrimonio Netto | 12 | 190.190.068 | 205.921.273 |
| Totale Patrimonio Netto | 190.190.068 | 205.921.273 | |
| Passività non correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 13 | 554.219.913 | 550.859.046 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 14 | 27.641.371 | 7.680.799 |
| Benefici ai dipendenti | 15 | 4.564.347 | 5.950.357 |
| Fondi rischi e oneri | 16 | 13.815.818 | 13.916.831 |
| Imposte differite passive | 5 | 19.945 | 19.945 |
| Altre passività non correnti | 18 | 2.363.830 | 167.520 |
| Totale passività non correnti | 602.625.224 | 578.594.498 | |
| Passività correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti correnti | 13 | 11.458.064 | 10.033.670 |
| Altre passività finanziarie correnti | 14 | 33.450.100 | 20.469.115 |
| Debiti commerciali | 17 | 20.459.338 | 23.626.729 |
| Debiti tributari | 9 | 2.245.834 | 2.679.315 |
| Altre passività correnti | 18 | 17.348.010 | 31.049.255 |
| Totale passività correnti | 84.961.346 | 87.858.084 | |
| Totale passività | 687.586.570 | 666.452.582 | |
| Totale Patrimonio Netto e passività | 877.776.638 | 872.373.855 |

| (€) | NOTE | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 21 | 141.867.966 | 142.614.729 |
| Ricavi diversi | 22 | 31.924.560 | 26.496.423 |
| Totale ricavi | 173.792.526 | 169.111.152 | |
| Costi dei servizi resi | 23 | (7.780.356) | (10.683.246) |
| Costo del personale | 24 | (86.710.992) | (93.184.557) |
| Spese amministrative | 25 | (41.743.850) | (45.962.844) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 26 | 512.202 | (2.531.610) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 27 | (12.413.036) | (11.913.592) |
| Accantonamenti a fondo rischi e oneri | 28 | (2.442.136) | (2.655.794) |
| Totale costi | (150.578.168) | (166.931.643) | |
| Risultato operativo | 23.214.358 | 2.179.509 | |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 29 | (21.778.346) | (14.594.265) |
| Utili (Perdite) da partecipazioni | - | 83.489 | |
| Dividendi e proventi simili | 30 | 21.612.076 | 11.332.371 |
| Risultato ante imposte | 23.048.088 | (998.896) | |
| Imposte sul reddito | 31 | (3.577.162) | 463.977 |
| Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento | 19.470.926 | (534.919) | |
| Risultato del periodo | 19.470.926 | (534.919) |

| (€) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
| Risultato del periodo | 19.470.926 | (534.919) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico: |
||
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1.341.485) | - |
| Piani a benefici definiti | 421.568 | (141.103) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico: | ||
| Copertura dei flussi finanziari | - | 345.238 |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (919.917) | 204.135 |
| Redditività complessiva | 18.551.009 | (330.784) |

| (€) | Altre riserve | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale |
Riserve da valutazione |
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | Azioni proprie |
Risultato del periodo |
Totale Patrimonio Netto |
|
| Esistenze iniziali | 41.280.000 | (177.745) | 50.300.271 | 119.731.474 | (4.678.108) | (534.919) | 205.921.273 |
| Allocazione del risultato a riserve | - | - | (534.919) | - | - | 534.919 | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | (24.996.001) | (14.552.939) | - | - (39.548.940) | |
| Variazioni di riserve | - | - | - | - | - | - | - |
| Stock options | - | - | 441.419 | 4.479.357 | 345.950 | - | 5.266.726 |
| Redditività complessiva del periodo | - | (919.917) | - | - | - | 19.470.926 | 18.551.009 |
| Esistenze finali | 41.280.000 | (1.097.662) | 25.211.070 | 109.657.892 | (4.332.158) | 19.470.926 | 190.190.068 |
| (€) | Altre riserve | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserve da Capitale Riserve da utili e/o in sociale valutazione sospensione d'imposta |
Altre | Azioni proprie |
Risultato del periodo |
Totale Patrimonio Netto |
|||
| Esistenze iniziali | 41.280.000 | (381.880) | 60.781.818 | 121.227.932 | (103.192) | 7.830.689 | 230.635.367 |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | (12.975.958) | - | - | (7.830.689) (20.806.647) | |
| Stock options | - | - | 2.494.711 | (1.496.458) | (4.574.916) | - | (3.576.663) |
| Redditività complessiva del periodo | - | 204.135 | - | - | - | (534.919) | 330.784 |
| Esistenze finali | 41.280.000 | (177.745) | 50.300.571 | 119.731.474 | (4.678.108) | (534.919) | 205.921.273 |

| (€) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Attività operativa | ||
| Risultato di periodo ante imposte | 23.048.088 | (998.896) |
| Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi finanziari netti: | 19.822.585 | 16.693.377 |
| Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico |
915.231 | (1.307.834) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 12.440.715 | 11.913.592 |
| Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri (Oneri)/Proventi finanziari |
2.491.339 20.975.879 |
2.645.436 12.817.903 |
| Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti | (21.612.076) | (11.415.860) |
| Costi per pagamenti basati su azioni | 4.611.497 | 2.040.140 |
| Variazioni nel capitale circolante: | (14.110.872) | (1.809.509) |
| Variazione dei crediti commerciali | (10.943.481) | (10.422.948) |
| Variazione dei debiti commerciali | (3.167.391) | 8.613.439 |
| Variazioni nelle attività e passività finanziarie: Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.834.215 (6.548) |
14.611.192 (9.989.328) |
| Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 1.837.022 | 18.675.607 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.741 | 5.924.913 |
| Altre variazioni: | (37.000.617) | 2.394.478 |
| Interessi pagati | (23.628.548) | (18.194.667) |
| Interessi ricevuti | 4.900.887 | 15.613.674 |
| Altre variazioni altre attività /altre passività | (18.272.956) | 4.975.471 |
| Flussi finanziari netti da attivita' operativa | (6.406.601) | 30.890.642 |
| Attivita' di investimento | ||
| Vendita di partecipazioni | - | 440.338 |
| Dividendi incassati su partecipazioni | 21.612.076 | 11.332.371 |
| Acquisto di immobili, impianti e macchinari | (2.418.326) | (209.370) |
| Acquisto di attività immateriali | (7.992.795) | (8.329.145) |
| Flussi finanziari netti da attivita' di investimento | 11.200.955 | 3.234.194 |
| Attivita' di finanziamento | ||
| Emissione/acquisto di azioni proprie | - | (4.603.298) |
| Distribuzione dividendi e altre finalità | (39.548.940) | (20.806.647) |
| Finanziamenti ricevuti | - | 300.000.000 |
| Rimborsi di finanziamenti ricevuti | - | (290.500.000) |
| Incassi di finanziamenti erogati | 59.672.508 | 71.022.508 |
| Pagamenti del capitale di passività per leasing | (3.248.855) | (4.903.772) |
| Variazioni del conto corrente intersocietario | (32.171.191) | - |
| Flussi finanziari netti da attivita' di finanziamento | (15.296.478) | 50.208.791 |
| Flussi finanziari netti del periodo | (10.502.124) | 84.333.627 |
| Riconciliazione | ||
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 124.860.577 | 40.526.950 |
| Flussi finanziari netti del periodo | (10.502.124) | 84.333.627 |
| Cassa e disponibilita' liquide alla fine del periodo | 114.358.453 | 124.860.577 |

51

CERTIFIED
. 1


| Denominazione dell'entità che redige il bilancio o altro mezzo di identificazione: |
doValue S.p.A. |
|---|---|
| Sede dell'entità: | Italia |
| Forma giuridica dell'entità: | Società per Azioni |
| Paese di registrazione: | Italia |
| Indirizzo della sede legale dell'entità: | Viale dell'Agricoltura, 7 - 37135 Verona |
| Principale luogo di attività: | Italia |
| Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni: |
Le attività di doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a banche e investitori attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing") |
| Homepage dell'entità che redige il bilancio: | www.dovalue.it |
| Codice LEI dell'entità che redige il bilancio: | 8156007AF7DB5FE05555 |
Il presente Bilancio al 31 dicembre 2022 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).
A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:

Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2022.
Il Bilancio d'esercizio è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.
Il Bilancio è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:
ed è corredato dalle relative informazioni comparative al 31 dicembre 2021 e dalla Relazione sulla gestione.
Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società.
Il Conto economico presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, mentre per il prospetto della redditività complessiva, è stato predisposto un prospetto distinto.
Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento.
I valori ivi presenti sono espressi in euro, se non diversamente indicato.
Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.
Il Bilancio è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.
Attività e passività e costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale. Le informazioni comparative dell'esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili di confronto; modifiche ai dati comparativi sono effettuate solo quando ritenute di importo significativo.

I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio al 31 dicembre 2022 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.
Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio d'esercizio.
Si rinvia alla Relazione sulla gestione per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.
Una progressiva normalizzazione della situazione sanitaria, anche a seguito del successo della campagna vaccinale e sebbene con modalità e intensità geograficamente diversificate, ha consentito un parallelo rientro a modalità più ordinarie di svolgimento dell'attività di recupero da parte degli operatori del settore.
Nel corso del 2022, doValue ha mantenuto i presidi individuati per far fronte all'evoluzione della pandemia già dalle sue fasi iniziali nel rispetto di tutte le normative vigenti, seguendone il costante aggiornamento nel tempo (e.g. il Comitato di Business Continuity&Crisis Management, potenziamento dei canali digitali).
Ciò premesso, in conformità alle indicazioni emanate dall'ESMA contenute nei public statements, con particolare riferimento all'ultimo emanato ad ottobre 2022 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports", e dalla CONSOB, di cui ai Richiami di Attenzione n. 6/20 del 9 aprile 2020, n. 8/20 del 16 luglio 2020 e n. 1/21 del 16 febbraio 2021, la Società ha continuato a monitorare attentamente l'evoluzione della situazione riguardo alle principali aree di interesse e nei principali Paesi in cui opera, in continuità con quanto già indicato nel Bilancio al 31 dicembre 2021, al fine di valutare, in base alle specifiche circostanze aziendali e alla disponibilità di informazioni affidabili, la rilevanza degli impatti del COVID-19 sulle attività di business, sulla situazione patrimoniale e finanziaria nonchè sulla performance economica per l'esercizio 2022.
A tale riguardo, non si rilevano particolari impatti sull'operatività e sul business della Società e pertanto i dati consuntivati nel 2022 non risentono in modo significativo degli effetti della pandemia da COVID-19.

In particolare, per quanto riguarda le attività non finanziarie ed eventuali adeguamenti di valore delle stesse (IAS 36) non sono emerse variazioni di rilievo per effetto della pandemia da COVID-19 meritevoli di approfondimento rispetto al 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda il personale dipendente è stata confermata l'applicazione dello smart working per tutti i dipendenti della Società, alternando il lavoro da remoto con quello in presenza presso le sedi della Società nel rispetto delle normative e prevedendo opportuni presidi per salvaguardare la salute dei dipendenti e della collettività. Particolare attenzione viene posta infine nei confronti dei soggetti con situazioni di fragilità.
In considerazione del perdurare delle tensioni militari e politiche e delle relative conseguenze negative sull'economia mondiale, doValue ha posto in essere varie misure preventive per individuare, gestire e ove necessario mitigare gli effetti che si potranno eventualmente ripercuotere sull'attività e sui risultati della Società.
In conformità alle indicazioni emanate dall'ESMA nei public statements:
Relativamente agli impatti diretti:
Per quanto attiene agli impatti indiretti, legati principalmente al peggioramento dei principali indicatori economici generali, quali inflazione, tasso di crescita e andamento dei tassi di interesse, la Società, nell'assoggettare a test di impairment le Partecipazioni di controllo ai sensi dello IAS 36, non ha evidenziato variazioni di rilievo rispetto al 31 dicembre 2021.
L'evoluzione futura ed i relativi effetti derivanti dal conflitto Russia-Ucraina a distanza di un anno dall'inizio della guerra sono ancora imprevedibili e continueranno ad essere costantemente tenuti sotto controllo.

Nella redazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022, gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur in presenza di un contesto impattato dalla combinazione dei rimanenti effetti della pandemia, dell'inflazione, dell'aumento dei tassi di interesse, del deterioramento del clima economico, dei rischi geopolitici e delle incertezze relative agli sviluppi futuri, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono state considerate la dotazione patrimoniale della Società, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione, pur nelle incertezze legate al contesto macroeconomico e di mercato; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità della Società, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie. Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2022, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2022. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.
In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Società si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Inoltre, le incertezze del quadro macroeconomico futuro in cui doValue si trova ad operare hanno imposto un'attenta analisi e ponderazione del nuovo contesto nei parametri e nelle informazioni utilizzati nei modelli di valutazione del valore recuperabile degli asset della Società. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.
Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.
Con frequenza almeno trimestrale viene verificata l'esistenza di perdite durevoli di valore per le partecipazioni in società controllate. Tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore recuperabile delle partecipazioni prese singolarmente e verificando che tale valore sia maggiore del valore di bilancio. Il metodo adottato assume che il valore recuperabile sia pari alla somma del:

Attraverso il metodo DCF (c.d. Discounted Cash Flow) è possibile determinare il valore della partecipazione attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso.
Ai fini dell'esecuzione dei test, il valore d'uso è stato determinato considerando l'informativa prospettica coerente con il nuovo Budget 2023, approvato a dicembre 2022, ed il Piano Industriale triennale 2022-2024. Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle partecipazioni (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie società controllate, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili.
doValue, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".
Il test è stato condotto a valere sul valore contabile al 31.12.2022 sulle partecipazioni rinvenienti delle controllate doValue Spain e doValue Greece e non ha fatto emergere perdite di valore.
Nello specifico, il tasso utilizzato per l'attualizzazione è il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), nella misura del 6,7% per Altamira e dell'8,0% per doValue Greece.
Per completezza, si è provveduto anche a realizzare un'analisi di sensitività dei valori ottenuti con il metodo DCF al variare del costo medio ponderato del capitale (WACC), del tasso di crescita sostenibile di lungo periodo oltre che dell'EBITDA e dei flussi di cassa. Tale analisi ha confermato che anche in ipotesi di stress non emergono riduzioni di valore relativamente alla partecipazione in doValue Greece mentre per quella in Altamira la sensitivity deve essere performata con parametri estremizzati e negativi completamente slegati dal contesto macroeconomico prima di registrare una riduzione di valore.
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dalla Società tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.
L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.
Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o esplicita comunicazione.
Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 33% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2022 ed è pari al 13% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico.
Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.
Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative e agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione - Informativa sul fair value.
La Società presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente - al ricorrere di determinate condizioni - la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità della Società di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.
La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.
Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio della Società relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) e fiscali si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo delle presenti Note Illustrative dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.
Per la predisposizione del presente Bilancio la Società ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

In data 28 ottobre 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati devono focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2022, con particolare attenzione in merito alle questioni legate al clima, all'invasione della Russia in Ucraina e in generale al contesto macroeconomico.
La Consob in data 19 maggio 2022 ha pubblicato il Richiamo di attenzione (n. 3/22): Conflitto in Ucraina - Richiamo di attenzione degli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione europea nei confronti della Russia.
Di seguito sono riportate le principali norme ed interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea, ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2022 (in quanto l'entrata in vigore è prevista a partire dal 1 gennaio 2023) e per i quali il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:
Infine, di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative a software, marchi e brevetti.
Le attività immateriali sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate. Per gli accordi di cloud computing rientranti nell'applicazione dello IAS 38 il costo di acquisto corrisponde al valore attuale dei pagamenti dovuti.
Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.
Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.
La voce include:
Parte relativa alle principali
voci di bilancio
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.

Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:
■ Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero
■ Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata.
La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione e della obsolescenza attesa, nonché considerando l'impatto della legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.
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I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarne benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari, vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.
I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IAS 27 - Bilancio separato, IAS 28 - Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto.
Le restanti interessenze azionarie - diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita - sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.
In particolare, essi si distinguono in:
Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando la Società è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), La Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
La Società riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando la Società ne ottiene il controllo e cessa quando la Società perde il controllo.

Una joint venture è un'entità relativamente alla quale si dispone:
In particolare il controllo congiunto esiste qualora le decisioni relative alle attività rilevanti richiedano il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:
■ detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società,
oppure
Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto.
Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).
La partecipazione nelle società collegate include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in conto economico alla voce "Utili (Perdite) delle partecipazioni". L'eventuale distribuzione di dividendi viene portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.
Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera il valore di iscrizione della partecipata, non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.
Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazioni di valore di attività e passività per i fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures, sono inizialmente iscritte al fair value al momento dell'acquisizione che corrisponde sostanzialmente al costo di acquisto.

Il costo di acquisto di una partecipazione è determinato come somma:
■ dei fair value alla data di acquisizione (coincidente con il prezzo pagato), delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;
più
■ qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa.
Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico alla voce "Utili (perdite) delle partecipazioni".
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, quando viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi oppure quando, non avendo trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici, si sia perso il controllo della partecipazione medesima.
I profitti e le perdite da cessione di partecipazioni sono iscritti a conto economico nella voce "Utili (perdite) delle partecipazioni".
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.
In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce include:
■ le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono

esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell");
Trovano, quindi, evidenza in questa voce:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie, per i titoli di capitale, avviene alla data di regolamento. In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato.
Trovano, quindi, evidenza in questa voce gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui la Società applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti tra le Riserve da valutazione nel patrimonio netto.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di erogazione per i crediti.
Il valore iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario, pari normalmente per i crediti all'ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione (impairment) e si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.
Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione - coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale.
Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:
Il processo di impairment della Società si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, titoli di debito e alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva che comprendo i titoli di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui la Società applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, la Società ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.
La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare la Società detenuto in un'ottica di dismissione.

Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese che ne incrementano il valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.
Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).
Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.
Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.
Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale tra cui, si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.
Relativamente all'impairment dei crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, la Società ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui sopra.
Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Passività fiscali del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.
In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

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In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24%.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti

l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.
Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.
La Società classifica, in conformità con l'IFRS 5, le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.
La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.
L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita.
Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel conto economico in un'unica riga come Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione.
Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing. Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente.
Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.
I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:
I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:
In tale contesto, in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.

Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.
Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente.
I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".
I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di patrimonio netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.
I ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).
I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati nel conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni di fare previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione.
I ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.
Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto. Nel caso in cui l'entità riceva il pagamento o il pagamento è dovuto dal cliente prima che gli sia stato trasferito il controllo dei beni o servizi viene rilevata una passività contrattuale. Le passività derivanti da contratto sono rilevate come ricavi quando vengono soddisfatte le obbligazioni di fare nel relativo contratto (i.e. il controllo dei beni o servizi è stato trasferito al cliente).

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").
Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.
In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:
Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con i clienti aderenti.
Nell'ambito delle consuntivazioni vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.
Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.
Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:
Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.

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Nell'ambito dei principali contratti di servicing della Società, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:
Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.
In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato.
Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra la Società ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto.
La Società applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.
Relativamente al punto d) la Società non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.
I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti saranno soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi e ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.
Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi. Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.
Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.
Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.
Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di

assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.
Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti. Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".
La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.
Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:
Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value la Società ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.
Non sono presenti alla data di redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.
Informativa sul fair value
I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.
I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.
Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.
Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.
Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.
Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.
Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.
I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.
La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alla sopraccitata partecipazione di minoranza nella società BidX1 e quelli relativi alla partecipazione di minoranza nella società QueroQuitar, per le quali doValue applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:
Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico |
- | - | 42.126 | - | - | 46.269 |
| Quote OICR | - | - | 23.628 | - | - | 25.805 |
| Titoli di debito | - | - | 18.145 | - | - | 18.881 |
| Derivati non di copertura | 353 | - | - | 1.583 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | 10.171 | - | - | 9.989 |
| Titoli di Capitale | - | - | 10.171 | - | - | 9.989 |
| Totale | - | - | 52.297 | - | - | 56.258 |
| Altre passività finanziarie | - | - | 44.648 | - | - | 23.044 |
| Earn-out | - | - | 44.648 | - | - | 23.044 |
| Totale | - | - | 44.648 | - | - | 23.044 |



I movimenti del periodo sono riportati nella tabella che segue.
| (€/000) | Software | Marchi | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Altre attività immateriali |
Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 31.192 | 72 | 2.876 | - | - | 34.140 | 25.989 |
| Riduzioni di valore iniziali | (20.756) | (12) | - | - | - | (20.768) | (16.435) |
| Esistenze iniziali nette | 10.436 | 60 | 2.876 | - | - | 13.372 | 9.554 |
| Variazioni delle esistenze lorde | 9.011 | - | 1.398 | - | - | 10.409 | 8.151 |
| Acquisti | 7.105 | - | 3.304 | - | - | 10.409 | 8.329 |
| Altre variazioni | 1.906 | - | (1.906) | - | - | - | (178) |
| Variazioni delle riduzioni di valore | (5.870) | (4) | - | - | - | (5.874) | (4.333) |
| Ammortamenti | (5.870) | (4) | - | - | - | (5.874) | (4.406) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | 73 |
| Esistenze finali lorde | 40.203 | 72 | 4.274 | - | - | 44.549 | 34.140 |
| Riduzioni di valore finali | (26.626) | (16) | - | - | - | (26.642) | (20.768) |
| Esistenze finali nette | 13.577 | 56 | 4.274 | - | - | 17.907 | 13.372 |
Le variazioni delle esistenze lorde dell'esercizio sono dovute essenzialmente a nuovi sviluppi software, prevalentemente riferibili agli applicativi di business e gestionali delle posizioni nonperforming nonché per l'implementazione di applicativi gestionali e contabili.
Le variazioni delle riduzioni di valore dell'esercizio sono essenzialmente ascrivibili alle quote di ammortamento di periodo.

Attivo
| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Altre | Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 19.427 | 2.036 | 6.362 | - | 4.658 | 32.483 | 33.408 |
| Riduzioni di valore iniziali | (14.229) | (1.768) | (1.577) | - | (7.415) | (24.989) | (18.788) |
| Esistenze iniziali nette | 5.198 | 268 | 4.785 | - | (2.757) | 7.494 | 14.620 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazioni delle esistenze lorde | 6.688 | (15) | 4.394 | - | (4.105) | 6.962 | (925) |
| Acquisti | 12.521 | 7 | 4.445 | - | 215 | 17.188 | 527 |
| di cui: Diritto d'uso | 12.519 | - | 4.437 | - | 115 | 17.071 | 318 |
| Vendite | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - | - |
| Spese per migliorie capitalizzate | - | - | - | - | - | - | - |
| Perdite di valore | - | - | - | - | - | - | - |
| Riprese di valore | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | (5.833) | (22) | (51) | - | (4.320) | (10.226) | (1.452) |
| Variazioni delle riduzioni di valore | 2.312 | (99) | (1.747) | - | 2.992 | 3.458 | (6.201) |
| Ammortamenti | (3.227) | (114) | (1.798) | - | (1.276) | (6.415) | (7.071) |
| di cui: Diritto d'uso | (2.891) | - | (1.676) | - | (1.041) | (5.608) | (6.142) |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | 5.539 | 15 | 51 | - | 4.268 | 9.873 | 870 |
| Esistenze finali lorde | 26.115 | 2.021 | 10.756 | - | 553 | 39.445 | 32.483 |
| Riduzioni di valore finali | (11.917) | (1.867) | (3.324) | - | (4.423) | (21.531) | (24.989) |
| Esistenze finali nette | 14.198 | 154 | 7.432 | - | (3.870) | 17.914 | 7.494 |
Nel corso dell'esercizio la voce registra un incremento complessivo di €10,4 milioni passando da €7,5 milioni a €17,9 milioni.
Le variazioni delle esistenze lorde, complessivamente pari a €7,0 milioni, sono costituite da nuovi acquisti per €17,2 milioni per lo più dedicati ai fabbricati e alla nuova infrastruttura tecnologica, con impatto sulla categoria degli impianti elettronici.
Le "Altre variazioni" delle esistenze lorde vanno lette insieme alla correlata componente inclusa tra le variazioni delle riduzioni di valore. Per la categoria "Fabbricati" queste due componenti rappresentano il write-off del diritto d'uso e del relativo fondo ammortamento di due immobili in uso a Roma e Milano, cosa che è stata resa possibile grazie all'efficientamento logistico e all'organizzazione del lavoro tramite l'utilizzo dello smart-working.
Tra le variazioni delle riduzioni di valore del periodo si registrano inoltre ammortamenti per €6,4 milioni tra cui €5,6 milioni riferiti a diritti d'uso.
Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 20.

| Denominazione imprese | Sede legale e operativa |
Paese | Tipo di rapporto (1) |
Impresa partecipante | Quota % | Disponibilità voti % (2) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | doValue S.p.A. | Verona | Italia | Controllante | |||
| 2. | doNext S.p.A. (già Italfondiario S.p.A.) | Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 3. | doData S.r.l. | Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 4. | doValue Spain Servicing S.A. (già Altamira Asset Management S.A.) |
Madrid | Spagna | 1 | doValue S.p.A. | 85% | 85% |
| 5. | doValue Portugal, Unipessoal Limitada | Lisbona | Portogallo | 1 | Altamira Asset Management S.A. | 100% | 100% |
| 6. | Altamira Asset Management Cyprus Limited |
Nicosia | Cipro | 1 | Altamira Asset Management S.A. | 100% | 100% |
| 7. | doValue Cyprus Limited | Nicosia | Cipro | 1 | doValue S.p.A. + Altamira AM S.A. | 94%+6% | 94%+6% |
| 8. | doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 80% | 80% |
| 9. | doValue Greece Real Estate Services single member Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 10. | Zarco STC, S.A. | Lisbona | Portogallo | 1 | doValue Portugal, Unipessoal Limitada |
100% | 100% |
| 11. | Adsolum Real Estate S.L. | Madrid | Spagna | 1 | Altamira Asset Management S.A. | 100% | 100% |

| Descrizione | Esistenze iniziali |
Operazioni di aggre gazione aziendale |
Altre variazioni (Esistenze Lorde) (+/-) |
Vendite | Decrementi di capitale |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| doNext S.p.A. (già Italfondiario S.p.A.) | 3.671 | - | - | - | - | 3.671 |
| doData S.r.l. | 539 | - | - | - | - | 539 |
| doValue Cyprus Limited | 1 | - | - | - | - | 1 |
| doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme |
137.081 | - | 22.140 | - | - | 159.221 |
| doValue Spain Servicing S.A. (già Altamira Asset Management S.A.) |
208.587 | - | 384 | - | - | 208.971 |
| doValue Greece Real Estate Services single member Société Anonyme |
2.000 | - | 26 | - | - | 2.026 |
| Esistenze finali | 351.879 | - | 22.550 | - | - | 374.429 |
La voce accoglie esclusivamente Partecipazioni in società controllate.
Nel periodo si rileva un aumento di €22,5 milioni dovuto all'effetto delle variazioni connesse ai seguenti fenomeni:


Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie, diverse dalle disponibilità liquide, possedute dalla Società.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | 123.783 | 166.894 |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico | 42.126 | 44.753 |
| Quote OICR | 23.628 | 25.805 |
| Titoli di debito | 18.145 | 18.881 |
| Derivati non di copertura | 353 | 67 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 71.486 | 112.152 |
| Crediti verso clientela | 71.486 | 112.152 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Titoli di capitale |
10.171 10.171 |
9.989 9.989 |
| Attività finanziarie correnti | 74.692 | 60.401 |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico | - | 1.516 |
| Derivati non di copertura | - | 1.516 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 74.692 | 58.885 |
| Crediti verso clientela | 40.757 | 58.885 |
| Crediti relativi al conto corrente intersocietario | 33.935 | - |
| Totale | 198.475 | 227.295 |
Le attività finanziarie non correnti rilevate al fair value tra le componenti di conto economico includono quote OICR, titoli di debito e derivati non di copertura.
Le quote di OICR. sono relative a 26 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). Durante l'esercizio sono stati registrati rimborsi parziali pari a €1,5 milioni, mentre tra gli impegni risultano iscritte ulteriori quote da sottoscrivere pari a €1,1 milioni. Il fair value delle quote OICR, determinato attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche comunicate dal Fondo ha fatto rilevare un differenziale negativo di €0,7 milioni rispetto all'esercizio precedente.
I titoli di debito registrano una riduzione di €0,7 milioni di cui €0,6 milioni di origine valutativa derivante dall'applicazione della metodologia Discounted Cash Flow, così come descritta nella sezione delle Politiche Contabili – Informativa sul fair value. Il saldo residuo dei titoli di debito è rappresentato per €13,5 dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece), per €2,3 milioni dal controvalore dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation e per €2,3 milioni dal co-investimento nelle notes della cartolarizzazione Mexico.
I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Nelle attività finanziarie non correnti valutate al costo ammortizzato il decremento di €40,7 milioni della voce Crediti verso clientela è riferibile all'effetto combinato della classificazione

3
nella componente corrente della quota dei finanziamenti attivi di natura intercompany erogati alle controllate doValue Greece (per €22,7 milioni) e doValue Spain (per €18,5 milioni) e dell'incremento del costo ammortizzato di quest'ultimo finanziamento (per €0,5 milioni).
La categoria delle attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie il valore dei titoli di capitale riferiti a due società per le quali doValue ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" (recycling) a conto economico:
Per quanto riguarda le attività finanziarie correnti, si registra un incremento di €14,3 milioni per l'effetto combinato delle seguenti variazioni:
Nel corso degli anni doValue ha originato operazioni di cartolarizzazione oppure ha investito nelle stesse tramite la sottoscrizione dei relativi titoli di debito, assumendo anche il ruolo di servicer. Di seguito si riporta una breve descrizione di tali operazioni.
Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing di doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.
doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).
In entrambe le operazioni doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

Contestualmente all'operazione di acquisizione di Eurobank FPS, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.
Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).
Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico, doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.
Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi. La voce Imposte differite attive (in seguito anche "DTA") ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (e.g. cause, stanziamenti sul personale).
A tal proposito si rappresenta che doValue ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art.11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.
Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.
La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018. Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L.160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto

3
il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.
L'art. 42 del D.L. n. 17/2022 interviene per la terza volta sul piano di deduzione originario con una tecnica di rinvio sostanzialmente analoga a quella effettuata dalla Legge n. 160/2019.
Tale legge prevede quanto segue: la quota che si sarebbe dovuta dedurre nell'esercizio 2022 viene rinviata al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023 e ai tre successivi. Va evidenziato, in proposito, che il rinvio colpisce solo la deduzione del 12% originariamente prevista dal D.L. 83/2015, ma non anche quella del 3% prevista dall'art. 1, comma 712, della Legge n. 160/2019 che resta invece deducibile secondo le tempistiche "ordinarie". Inoltre, ad attenuare parzialmente gli effetti derivanti da tale rinvio, il comma 1-bis dell'art. 42 modifica il comma 1056 della Legge n. 145/2018, stabilendo che la quota del 10% di competenza del 2019 e rinviata ai fini IRES ed IRAP al 2026 venga anticipata al 31 dicembre 2022 per il 53% del suo ammontare; per la restante parte (47%) la deducibilità della quota stessa resta fissata al 2026.
Il piano di recupero delle rettifiche ante 2015 risulta oggi il seguente a seguito del D.L. n. 17/2022: 5% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016; 8% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021; 8,3% (3% +5,3%) nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022; 18% (12% +3% +3%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2023; 18% (12% +3% +3%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2024; 11% (5% +3%+3%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025; 7,7% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026. In sede di conversione la norma originaria del D.L. n. 17/2022 (che prevedeva il rinvio della quota oggetto di reversal nel 2021) è stata modificata sotto un duplice punto di vista: i) da un lato è stato previsto il rinvio alla quota del 2022 anziché di quella del 2021; ii) dall'altro è stata parzialmente anticipata al 2022 la deduzione della quota 2019 rinviata al 2026.
Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" a partire dal 2023, invece che dal 2022.
Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte ad un test di sostenibilità tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.
Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2022 ha tenuto conto del Piano industriale 2022-2024 e del budget 2023, il quale ha evidenziato una base imponibile capiente che si conferma in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta.
Al 31 dicembre 2022 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €2,4 milioni. Tale incremento è stato più che compensato da minori imposte differite attive relative agli annulli di imposte anticipate del periodo per €4,5 milioni.
I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

Risultano inoltre €3,0 milioni di DTA non iscritte principalmente a fronte della quota di interessi passivi che subiscono la limitazione di deducibilità al 30% del Reddito Operativo Lordo fiscale e per le quali si potrà valutarne l'iscrizione in esercizi successivi.
La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24%.
Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP, al 31 dicembre 2022 doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita a Conto Economico | 59.659 | 61.728 |
| Svalutazioni su crediti | 49.330 | 49.329 |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 4.611 | 6.680 |
| Accantonamenti fondo rischi e oneri | 3.500 | 3.485 |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | 326 | 205 |
| Spese amministrative | 6 | 43 |
| Altre attività / passività | 1.886 | 1.986 |
| Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto | 316 | 449 |
| Piani a benefici definiti | 316 | 449 |
| Totale | 59.975 | 62.177 |

| (€/000) | |
|---|---|
| Contropartita C.E. | Contropartita P.N. | Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 61.728 | 449 | 62.177 | 61.238 |
| Aumenti | 2.432 | - | 2.432 | 3.722 |
| Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 2.432 | - | 2.432 | 3.401 |
| - Relative a precedenti esercizi | 1.005 | - | 1.005 | - |
| - Altre | 1.427 | - | 1.427 | 3.401 |
| Altre variazioni | - | - | - | 321 |
| Diminuzioni | (4.501) | (133) | (4.634) | (2.783) |
| Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (4.502) | - | (4.502) | (2.708) |
| - Rigiri | (4.502) | - | (4.502) | (2.708) |
| Altre variazioni | 1 | (133) | (132) | (75) |
| Totale | 59.659 | 316 | 59.975 | 62.177 |
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita P.N. | 20 | 20 |
| Totale | 20 | 20 |

| (€/000) | Contropartita C.E. | Contropartita P.N. | Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali nette | - | 20 | 20 | 20 |
| Rettifica saldi iniziali | - | - | - | - |
| Aumenti | - | - | - | - |
| Imposte differite rilevate nell'esercizio | - | - | - | - |
| - Relative a precedenti esercizi | - | - | - | - |
| - Dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - |
| - Altre | - | - | - | - |
| Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - | - | - |
| Altre variazioni | - | - | - | - |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - |
| Diminuzioni | - | - | - | - |
| Imposte differite annullate nell'esercizio | - | - | - | - |
| - Rigiri | - | - | - | - |
| - Dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - |
| - Altre | - | - | - | - |
| Riduzioni di aliquote fiscali | - | - | - | - |
| Altre variazioni | - | - | - | - |
| Totale | - | 20 | 20 | 20 |
Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Altre attività non correnti | 303 | 229 |
| Altre attività correnti | 6.258 | 6.039 |
| Ratei / Risconti attivi | 1.491 | 1.703 |
| Partite relative al personale dipendente | 750 | 867 |
| Crediti per anticipi | 2.069 | 1.528 |
| Crediti tributari | 1.661 | 1.529 |
| Altre partite | 287 | 412 |
| Totale | 6.561 | 6.268 |
La voce complessivamente presenta un incremento rispetto al 31 dicembre 2021 di €0,3 milioni principalmente dovuto all'effetto combinato di un aumento dei crediti per anticipi (per €0,5 milioni) e dei crediti tributari (per €0,1 milioni) e una riduzione dei risconti attivi su spese generali (per €0,2 milioni), delle partite relative al personale dipendente (per €0,1 milioni) e delle altre partite (€0,1 milioni).
Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

La voce al 31 dicembre 2022 ammonta a €55 mila e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2021. Essa si riferisce al portafoglio immobiliare della Società costituito dal valore di due immobili.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Crediti | 84.793 | 73.955 |
| Crediti in maturazione (Fatture da emettere) | 68.168 | 62.950 |
| Crediti per fatture emesse non ancora incassate | 16.625 | 11.005 |
| Accantonamenti | (727) | (673) |
| Accantonamenti per perdite future attese sui crediti | (727) | (673) |
| Totale | 84.066 | 73.282 |
I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".
La voce evidenzia un incremento netto di €10,8 milioni rispetto al saldo al 31 dicembre 2021 riconducibile principalmente all'effetto dei maggiori stanziamenti effettuati a fatture da emettere a fine periodo e dell'aumento dei crediti per fatture emesse e non ancora incassate.
In percentuale sul totale dei ricavi, l'incidenza dei crediti si attesta al 48%, in incremento con il 43% dell'esercizio precedente.
Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti si attestano intorno all'1% dei crediti.
Si riporta di seguito la composizione delle attività fiscali e dei debiti tributari.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Crediti per imposte correnti | 4.025 | 5.512 |
| Iva a credito | - | 148 |
| Totale | 4.025 | 5.660 |
La riduzione della voce, il cui totale passa da €5,7 milioni a €4,0 milioni del 31 dicembre 2022, è riconducibile principalmente alla diminuzione dei Crediti per imposte correnti per €1,5 milioni.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Iva a debito | 313 | - |
| Ritenute d'acconto da versare e altri | 1.933 | 2.679 |
| Totale | 2.246 | 2.679 |

Il decremento della voce è dovuto principalmente alla diminuzione dei debiti v/erario per ritenute su lavoratori dipendenti da versare, nella misura di €0,7 milioni parzialmente compensata dall'aumento dell'Iva a debito per €0,3 milioni.
Il saldo di €114,4 milioni, in decremento di €10,5 milioni rispetto al saldo di €124,9 milioni al 31 dicembre 2021, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario.
La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di Special Purpose Vehicles (SPV) che la Società sta liquidando o intende cedere a terze parti.
Nell'esercizio è stata definita la liquidazione di due delle tre SPV con sede in Italia presenti al 31 dicembre 2021. Il valore al 31 dicembre 2022 corrisponde quindi a una sola SPV con sede in Italia.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| --------- | ------------ | ------------ |
| Attività non correnti: | ||
|---|---|---|
| Attività immateriali | - | - |
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Partecipazioni in società collegate e joint venture | - | - |
| Attività finanziarie non correnti | 10 | 30 |
| Imposte differite attive | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | 10 | 30 |
| Attività correnti: | ||
| Rimanenze | - | - |
| Attività finanziarie correnti | - | - |
| Crediti commerciali | - | - |
| Attività fiscali | - | - |
| Altre attività correnti | - | - |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | - | - |
| Totale attività correnti | - | - |
| Totale attività destinate alla dismissione | 10 | 30 |
| Passività non correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie non correnti | - | - |
| Benefici a dipendenti | - | - |
| Fondi rischi e oneri | - | - |
| Imposte differite passive | - | - |
| Altre passività non correnti | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| Passività correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie correnti | - | - |
| Debiti commerciali | - | - |
| Passività fiscali | - | - |
| Altre passività correnti | - | - |
| Totale passività correnti | - | - |
| Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione | - | - |

Il capitale sociale sottoscritto e versato da doValue ammonta al 31 dicembre 2022 a €41,3 milioni diviso in 80.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La tabella che segue indica le azioni in circolazione alla data di riferimento.
| (n.di azioni) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | 80.000.000 | 80.000.000 |
| Azioni proprie | (900.434) | (972.339) |
| Totale azioni in circolazione | 79.099.566 | 79.027.661 |
Le azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, si attestano a €4,3 milioni rispetto a €4,7 milioni dell'esercizio precedente.
Di seguito sono riportate le informazioni relative alla movimentazione del numero delle azioni proprie in portafoglio, che evidenziano una diminuzione derivante dall'esercizio di 71.905 diritti di performance stock grants (per un controvalore di €346 mila), assegnate da parte di doValue ai beneficiari in sede di consuntivazione del sistema incentivante 2021, in conformità alla Politica in Materia di Remunerazione 2021.
Al 31 dicembre 2022 il numero di azioni proprie è pari al 1,13% del numero delle azioni ordinarie emesse.
| (n.di azioni proprie) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 972.339 | 651.542 |
| Acquisti | - | 500.000 |
| Cessioni per esercizio di performance stock grants | (71.905) | (179.203) |
| Esistenze finali | 900.434 | 972.339 |
La riserva da valutazione al 31 dicembre 2022 si attesta ad un valore negativo di -€1,0 milione, (-€178 mila al 31 dicembre 2021) ed include l'effetto combinato della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e quello derivante dalla valutatazione del titolo di capitale Bidx1.

| (€/000) | |
|---|---|
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta | 25.211 | 50.301 |
| Riserva legale | 8.256 | 8.256 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 2.304 | 2.304 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 2 | 2 |
| Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 | 8.780 | 8.780 |
| Riserva da FTA IAS IFRS 9 | 1.128 | 1.128 |
| Riserva da utili a nuovo IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005 | (9.145) | (9.145) |
| Riserva da utili a nuovo | - | 25.531 |
| Riserva statutaria acquisto azioni proprie | - | 75 |
| Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments | 13.886 | 13.370 |
| Altre riserve | 109.658 | 119.731 |
| Riserva straordinaria | 88.417 | 102.970 |
| Riserva D.Lgs. n. 153/99 | 6.103 | 6.103 |
| Riserva legale a fronte di utili distibuiti | 44 | 44 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 4.179 | 4.179 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 1.746 | 1.746 |
| Riserva connessa a Share Based Payments | 9.169 | 4.689 |
| Totale | 134.869 | 170.032 |
Nel complesso la voce evidenzia un decremento di circa €35,2 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:

| (€) | Importo | Possibilità di Quota Utilizzazione Disponibile (*) |
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate negli ultimi tre esercizi |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Per copertura perdite |
Per altre cause | ||||||
| Capitale sociale | 41.280.000 | ||||||
| Altre riserve | 134.868.962 | 106.720.688 | (534.919) | (78.233.823) | |||
| Riserva legale | 8.256.000 | B | 8.256.000 | - | - | ||
| Riserva legale a fronte di utili distibuiti | 43.862 | A, B, C | 43.862 | - | - | ||
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 6.483.557 | A, B, C | (1) | 6.483.557 | - | - | |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 1.748.727 | A, B, C | 1.748.727 | - | - | ||
| Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 | 8.780.082 | - | - | - | |||
| Riserva da FTA IAS IFRS 9 | 1.126.135 | - | - | - | |||
| Riserva da utili a nuovo IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005 |
(9.145.318) | - | - | - | |||
| Riserva da utili a nuovo | 1 | A, B, C | 1 | (534.919) | (63.502.882) | (2) | |
| Riserva statutaria acquisto azioni proprie | - | - | - | (178.002) | (3) | ||
| Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments |
13.887.302 | - | - | - | |||
| Riserva straordinaria | 88.417.468 | A, B, C | 84.085.310 | - | (14.552.939) | (2) | |
| Riserva D.Lgs. n. 153/99 | 6.103.231 | A, B, C | 6.103.231 | - | - | ||
| Riserva connessa a Share Based Payments | 9.167.915 | - | - | - | |||
| Riserva da valutazione | (1.097.662) | 429.146 | - | - | |||
| Riserva da rivalutazione monetaria L.413/91 | 429.146 | A, B, C | (1) | 429.146 | - | - | |
| Riserva da Utili (Perdite) attuariali relative ai piani previdenziali a benefici def. |
(185.323) | - | - | - | |||
| Riserva da rivalutazione attività finanziarie al FVOCI |
(1.341.485) | - | - | - | |||
| Totale | 175.051.300 | 107.149.834 | (534.919) | (78.233.823) | |||
| Quota non distribuibile | - | 8.256.000 | - | - | |||
| Residuo quota distribuibile | - | 98.893.834 | - | (14.552.939) |
(*): A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci
(1) In caso di utilizzo di tali riserve per ripianamento di perdite d'esercizio non si può dar luogo a distribuzione di utili fino a quando le stesse non siano state reintegrate o ridotte in misura corrispondente; la riduzione deve avvenire con deliberazione dell'Assemblea straordinaria senza l'osservanza dei commi 2 e 3 dell'Art. 2445 c.c. La riserva qualora non venga imputata al capitale, può essere ridotta soltanto con l'osservanza delle disposizioni 2 e 3 dell'art. 2445 c.c..
(2) Riserva utilizzata per la distribuzione dei dividendi.
(3) Riserva utilizzata per l'assegnazione di azioni proprie relative ai piani remunerativi in azioni.

(€/000)
| Tasso Interesse % | Scadenza | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 554.219 | 550.858 | ||
| Obbligazione 2020 | 5% | 04/08/2025 | 258.055 | 255.674 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/07/2026 | 296.164 | 295.184 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 11.458 | 10.034 | ||
| Finanziamenti bancari | a vista | 125 | 41 | |
| Debiti relativi al conto corrente intersocietario | a vista | 1.593 | - | |
| Obbligazione 2020 | 5% | 01/02/2023 | 5.521 | 5.521 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/01/2023 | 4.219 | 4.472 |
| Totale | 565.677 | 560.892 | ||
Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2022 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato dei seguenti finanziamenti (quota corrente e non corrente):
Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento nonché del rateo interessi in corso di maturazione.
La voce prestiti e finanziamenti correnti, oltre alla quota corrente dei bond sopra indicata, include €1,6 milioni di debiti relativi al conto corrente intersocietario verso le controllate doNext e doData.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Altre passività finanziarie non correnti | 27.641 | 7.681 |
| Passività per leasing | 11.593 | 2.126 |
| Earn-out | 16.048 | 5.555 |
| Altre passività finanziarie correnti | 33.450 | 20.469 |
| Passività per leasing | 4.850 | 2.980 |
| Earn-out | 28.600 | 17.489 |
| Totale | 61.091 | 28.150 |

La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attule dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 20 per la movimentazione dell'esercizio delle passività per leasing.
La passività per Earn-out iscritta per €16,0 milioni tra le altre passività finanziare non correnti nonché per €11,1 milioni nella quota corrente, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. Questa componente evidenzia un aumento nel suo complesso di €21,6 milioni rispetto all'esercizio precedente in seguito alla forte performance economica in Grecia nel 2022 che ha portato doValue a riconoscere un valore più elevato di tale passività.
La restante quota di Earn-out iscritta tra le passività finanziarie correnti (€17,5 milioni) è legata alla quota del prezzo di acquisizione di doValue Spain.
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2022.
(€/000)
| Note | 31/12/2022 | 31/12/2021 | ||
|---|---|---|---|---|
| 10 | A | Cassa | 4 | 3 |
| 10 | B | Conti correnti e depositi a breve | 114.354 | 124.858 |
| - | C | Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D | Liquidità (A)+(B)+(C) | 114.358 | 124.861 | |
| 4 | E | Attività finanziarie correnti | 74.692 | 60.401 |
| 13 | F | Debiti bancari correnti | - | - |
| 13 | G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (9.865) | (10.034) |
| 13 | H | Debiti relativi al conto corrente intersocietario | (1.593) | |
| 14 | I | Altri debiti finanziari correnti | (33.450) | (20.469) |
| J | Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H)+(I) | (44.908) | (30.503) | |
| K | Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) | 144.142 | 154.759 | |
| 13 | L | Finanziamento bancario, non corrente | - | - |
| 13 | M | Obbligazioni emesse | (554.220) | (550.859) |
| 14 | N | Altri debiti non correnti | (27.640) | (7.680) |
| 4 | O | Finanziamenti non correnti | 70.930 | 111.605 |
| P | Indebitamento finanziario non corrente (L)+(M)+(N)+(O) | (510.930) | (446.934) | |
| Q | Indebitamento finanziario netto (K)+(P) | (366.788) | (292.175) |
Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €305,7 milioni, esposta nella Relazione sulla Gestione della Società, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere I e N per un totale di €61,1 milioni.

Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:
(€/000)
| 31/12/2022 | 31/12/2021 | ||
|---|---|---|---|
| A | Indebitamento finanziario netto | (366.788) | (292.175) |
| B | Altri debiti finanziari correnti | 33.450 | 20.469 |
| C | Altri debiti non correnti | 27.640 | 7.680 |
| D | Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta | 61.090 | 28.149 |
| E | Depositi della clientela | - | - |
| F | Elementi inclusi nella Posizione finanziaria netta ed esclusi dall'Indebitamento finanziario netto |
- | - |
| G | Posizione finanziaria netta (A)+(D)+(F) | (305.698) | (264.026) |
All'interno della Società, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.
I piani a benefici definiti della Società includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale e piani denominati "Premi di anzianità", questi ultimi classificati tra i Fondi rischi e oneri.
In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.
Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:
| Tasso di sconto | 1 anno 3,0% - 5 anni 3,5% - 15 anni 3,9% | |||
|---|---|---|---|---|
| Tasso di incremento salariale | 2,60% | |||
| Tasso di inflazione | 1 anno 4,5% - 10 anni 2,6% - 30 anni 2,6% | |||
| Mortalità | IPS55 | |||
| Anticipazione del TFR | 1,50% | |||
| Percentuale media annua di uscita del personale | 3,62% | |||
| Requisiti minimi per il collocamento a riposo | Secondo le ultime disposizioni legislative |

I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS19, risultano così movimentati nel corso dell'esercizio.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 5.950 | 6.017 |
| Aumenti | 43 | 205 |
| Accantonamento dell'esercizio | 43 | 30 |
| Altre variazioni | - | 175 |
| Decrementi | (1.429) | (272) |
| Liquidazioni effettuate | (870) | (264) |
| Altre variazioni | (559) | (8) |
| Esistenze finali | 4.564 | 5.950 |
Complessivamente la voce evidenzia una diminuzione di circa €1,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2021.
Da un'analisi di sensitività circa le ipotesi relative ai parametri coinvolti nel calcolo, una variazione del tasso di sconto dello 0,5% non avrebbe prodotto effetti significativi sulla determinazione del debito.


| (€/000) | Fondi in contropartita ad Fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di altre voci di conto conto economico economico |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Controversie legali |
Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
Fondi su altri impegni e altre garanzie rila sciate |
Totale fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di conto economico |
Passività potenziali per il personale |
Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|
| Esistenze iniziali | 6.391 | 6.853 | - | 13.244 | 673 | 13.917 | 17.390 |
| Aumenti | 1.666 | 3.930 | - | 5.596 | 49 | 5.645 | 5.627 |
| Accantonamento dell'esercizio | 1.638 | 3.828 | - | 5.466 | 44 | 5.510 | 5.485 |
| Variazioni dovute al passare del tempo e a modifiche del tasso di sconto |
25 | 76 | - | 101 | 5 | 106 | - |
| Altre variazioni | 3 | 26 | - | 29 | - | 29 | 142 |
| Diminuzioni | (3.436) | (2.102) | - | (5.538) | (208) | (5.746) | (9.100) |
| Rilascio eccedenze dell'esercizio | (1.722) | (1.403) | - | (3.125) | - | (3.125) | (2.839) |
| Utilizzo nell'esercizio per pagamenti | (1.714) | (696) | - | (2.410) | (19) | (2.429) | (6.119) |
| Altre variazioni | - | (3) | - | (3) | (189) | (192) | (142) |
| Esistenze finali | 4.621 | 8.681 | - | 13.302 | 514 | 13.816 | 13.917 |
La voce controversie legali, con contropartita economica nella voce "Accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core della Società in diminuzione di €1,8 milioni a fronte del maggior impatto della definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti per nuove controversie.
La voce controversie stragiudiziali e altri fondi rischi incrementa di €1,8 milioni passando da €6,9 milioni del 31 dicembre 2021 a €8,7 milioni al 31 dicembre 2022 e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.
La voce passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati a fronte dei premi di anzianità.

| Totale 20.459 |
23.627 |
|---|---|
| Debiti verso fornitori per fatture da liquidare 2.469 |
3.505 |
| Debiti verso fornitori per fatture da ricevere 17.990 |
20.122 |
| (€/000) 31/12/2022 |
31/12/2021 |
La voce, che include debiti verso fornitori per fatture da ricevere e per quelle ricevute ma non ancora liquidate, risulta in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 per €3,2 milioni (-13%).
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Altre passività non correnti | 2.364 | 168 |
| Somme da riconoscere a terzi | 2.008 | - |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 356 | 168 |
| Altre passività correnti | 17.348 | 31.049 |
| Somme da riconoscere a terzi | 849 | 644 |
| Debiti relativi al personale | 9.856 | 15.254 |
| di cui dipendenti | 8.856 | 13.904 |
| di cui Amministratori e Sindaci | 1.000 | 1.350 |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 2.656 | 2.779 |
| Partite in corso di lavorazione | 1.381 | 10.040 |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 352 | 121 |
| Altri ratei / risconti passivi | 357 | 275 |
| Altre partite | 1.897 | 1.936 |
| Totale | 19.712 | 31.217 |
Al 31 dicembre 2022 la voce si attesta a €19,7 milioni contro €31,2 milioni del 2021, con una diminuzione complessiva di €11,5 milioni.
Relativamente alle altre passività non correnti, in aumento di €2,2 milioni, la principale componente "Somme da riconoscere a terzi" si riferisce all'iscrizione di €2,0 milioni di passività relativa all'acquisizione di software con contratti a medio-lungo termine.
La voce altre passività correnti evidenzia un decremento complessivo di €13,7 milioni essenzialmente per l'effetto delle variazioni subite dalle seguenti principali componenti.
I "Debiti relativi al personale" subiscono una riduzione di €5,4 milioni principalmente legata alla liquidazione dei premi MBO relativi al sistema incentivante 2021 e degli incentivi all'esodo.
Le "Partite in corso di lavorazione" diminuiscono di €8,6 milioni per effetto del pagamento del debito verso Eurobank iscritto nel 2021 a seguito del ricalcolo del Net Economic Benefit previsto dallo Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento prezzo di acquisizione della controllata doValue Greece.

L'Assemblea degli Azionisti di doValue il 28 aprile 2022 ha approvato la Relazione sulla Politica in materia di remunerazione 2022-2024 (di seguito "La Politica") e sui compensi corrisposti 2021 di doValue S.p.A. applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo.
La nuova Politica in materia di remunerazione è basata sull'orizzonte temporale 2022-2024, in linea con il Piano industriale e in grado di garantire pertanto un'elevata coerenza all'intero sistema di Governance, di favorire la copertura dei ruoli chiave e garantire altresì un'offerta retributiva interessante per le persone fondamentali per la strategia a lungo termine del Gruppo.
Con la prospettiva di una politica triennale, vengono confermate le principali caratteristiche della Politica in materia di remunerazione del 2021, pur introducendo alcuni elementi:
La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.
In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:
La componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita su 3 anni. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione

L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un Gate di accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.
Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.
Per le citate tipologie di remunerazione doValue utilizza azioni proprie in portafoglio.
Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 3 mesi precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.
Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, la Società prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.
| Data di assegnazione delle azioni |
Performance period |
Verifica raggiungimento obiettivi |
Erogazione dell'incentivo |
|
|---|---|---|---|---|
| Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) | 17/02/2022 | 2021-2023 | 2024 | 2024 |
| Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) | 09/11/2022 | 2022-2024 | 2025 | 2025 |
| Numero azioni assegnate alla data di assegnazione |
Fair value per azione alla data di assegnazione |
Numero di azioni potenzialmente erogabili |
Numero dei beneficiari |
|
|---|---|---|---|---|
| Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) | 206.388 | €10,23 | 268.812 | 29 |
| Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) | 289.794 | €7,66 | 376.100 | 33 |
Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet di doValue www.dovalue.it (sezione "Governance/Remunerazione").
La quota imputata a conto economico dell'esercizio 2022 è pari a €5,6 milioni ed è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto che accoglie anche la quota di azioni proprie destinata a controllate estere (€0,9 milioni) contabilizzata nella voce Partecipazioni.

La Società ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto fabbricati, impianti elettronici (hardware) ed autovetture classificate nella categoria "altre attività materiali", i quali sono destinati all'utilizzo nelle attività operative o assegnati ai dipendenti.
I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria di 6 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni.
Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati.
Generalmente, la Società non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:
| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici | Altre attività materiali |
Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 4.582 | - | - | 1.210 | 5.792 | 12.199 |
| Aumenti | 6.686 | - | 4.437 | (4.168) | 6.955 | 318 |
| Acquisti | 12.519 | - | 4.437 | 115 | 17.071 | 318 |
| Altre variazioni | (5.833) | - | - | (4.283) | (10.116) | - |
| Diminuzioni | 2.648 | - | (1.676) | 3.196 | 4.168 | (6.725) |
| Ammortamenti | (2.891) | - | (1.676) | (1.041) | (5.608) | (6.142) |
| Altre variazioni | 5.539 | - | - | 4.237 | 9.776 | (583) |
| Esistenze finali | 13.916 | - | 2.761 | 238 | 16.915 | 5.792 |
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 5.106 | 10.935 |
| Aumenti | 14.979 | 540 |
| Nuove passività | 14.745 | 318 |
| Oneri finanziari | 226 | 218 |
| Altre variazioni | 8 | 4 |
| Decrementi | (3.642) | (6.369) |
| Pagamenti | (3.248) | (4.904) |
| Altre variazioni | (394) | (1.465) |
| Esistenze finali | 16.443 | 5.106 |
| di cui: Passività per leasing non correnti | 11.593 | 2.126 |
| di cui: Passività per leasing correnti | 4.850 | 2.980 |

Gli aumenti, pari a €15,0 milioni si riferiscono principalmente alla categoria fabbricati a seguito del rinnovo del contratto di affitto di alcune sedi.
Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Ammortamenti dei diritti d'uso | 5.608 | 6.143 |
| Oneri finanziari sulle passività per leasing | 226 | 218 |
| Totale | 5.834 | 6.361 |
La Società inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware) ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. La Società ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi) Costi per leasing di attività di modesto valore |
(25) - |
(11) - |
| Totale | (25) | (11) |




| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 23.430 | 38.295 |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 118.438 | 104.320 |
| Totale | 141.868 | 142.615 |
Complessivamente la voce registra una lieve flessione rispetto al 31 dicembre 2021, pari al -1%. Tale risultato deriva da minori ricavi registrati nella componente dei servizi di servicing su mandato (-39%), sostanzialmente compensato dal positivo andamento dei servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione (+14%).
I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.
Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo in quanto il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.
Per la rilevazione dei ricavi, la Società applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi rilevati su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Servizi amministrativi / Corporate Services Provider | 21.603 | 15.112 |
| Recupero spese | 7.239 | 8.860 |
| Due diligence & Advisory | 2.044 | 489 |
| Altri ricavi | 1.038 | 2.036 |
| Totale | 31.924 | 26.497 |
La voce rileva una variazione in aumento del 20% rispetto al 31 dicembre 2021 dovuta principalmente all'incremento dei ricavi relativi a Servizi amministrativi/Corporate Services Provider che includono la nuova linea di business "Master Legal", nonché da un maggior introito da attività di Due diligence & Advisory parzialmente compensato dal decremento dei ricavi da Recupero spese e da servizi ancillari inclusi nella categoria altri ricavi.

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Costi per gestione pratiche in mandato Costi per servizi vari |
(7.685) (95) |
(10.410) (273) |
| Totale | (7.780) | (10.683) |
La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, evidenzia un decremento del 27% rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente riferito alla categoria costi per gestione di pratiche in mandato e risulta giustificata da minori incassi effettuati tramite la rete esterna.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Personale dipendente | (75.755) | (84.148) |
| Amministratori e sindaci | (6.679) | (4.968) |
| Altro personale | (4.277) | (4.069) |
| Totale | (86.711) | (93.185) |
| 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 929 | 954 |
| a) Dirigenti | 41 | 43 |
| b) Quadri direttivi | 381 | 396 |
| c) Restante personale dipendente | 507 | 515 |
| Altro personale | 12 | 11 |
| Totale | 941 | 965 |
La voce registra un decremento del 7% rispetto al 31 dicembre 2021, derivante dal decremento del costo per personale dipendente (-10%), in seguito al programma di efficientamento previsto nel Business Plan approvato, compensato dall'incremento dei costi per amministratori e sindaci ed altro personale.
In linea con gli obiettivi del Business Plan 2022-2024, il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo (€2,3 milioni) i quali sono stati quasi completamente erogati nel corso dell'anno al personale dipendente che ha aderito al piano avviato dalla Società.
Rispetto al dettaglio del costo relativo ai benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 15 – Benefici a dipendenti.

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Consulenze esterne | (13.840) | (11.645) |
| Information Technology | (13.749) | (15.131) |
| Servizi Amministrativi e logistici | (6.212) | (9.630) |
| Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza | (821) | (928) |
| Assicurazioni | (1.860) | (2.016) |
| Imposte indirette e tasse | (1.893) | (1.881) |
| Servizi postali, cancelleria | (12) | (116) |
| Spese indirette relative al personale | (742) | (420) |
| Recupero crediti | (1.681) | (3.056) |
| Utenze | (589) | (774) |
| Pubblicità e marketing | (172) | (159) |
| Altre spese | (173) | (207) |
| Totale | (41.744) | (45.963) |
La voce nel suo complesso rileva un decremento del 9% rispetto all'esercizio precedente da ascriversi principalmente alla riduzione delle spese dei servizi amministrativi e logistici, delle spese IT e di quelle relative al recupero crediti compensate dall'aumento delle consulenze esterne, prevalentemente collegato all'attività di Master Legal.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Recupero di spese | (1) | 725 |
| Contributi pubblici | 514 | 165 |
| Insussistenza di attività | (29) | (3.409) |
| Altri oneri | (75) | (29) |
| Altri proventi | 103 | 16 |
| Totale | 512 | (2.532) |
Nel 2022 la voce evidenzia un saldo positivo di €0,5 milioni contro quello negativo del 2021 pari a -€2,5 milioni.
La voce presentava nel 2021 un saldo negativo significativo che derivava sostanzialmente per €3,3 milioni da insussistenze di attività connesse al riconoscimento di un "Net Economic Benefit" alla controparte venditrice nell'ambito dell'operazione di acquisizione di doValue Greece.
I contributi pubblici, per € 514 mila, si riferiscono alla quota di competenza dell'esercizio derivante dal credito d'imposta per innovazione di cui alla L. 160/2019.

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Attività immateriali | (5.874) | (4.406) |
| Ammortamenti | (5.874) | (4.406) |
| Immobili, impianti e macchinari | (6.417) | (7.070) |
| Ammortamenti | (6.417) | (7.070) |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 37 | 71 |
| Rettifiche di valore | - | (21) |
| Riprese di valore | 37 | 92 |
| Crediti commerciali | (159) | (508) |
| Rettifiche di valore | (501) | (508) |
| Riprese di valore | 342 | - |
| Totale | (12.413) | (11.913) |
La voce registra un incremento del 4% rispetto al 31 dicembre 2021 determinato dai maggiori ammortamenti delle attività immateriali parzialmente compensato da minori ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari.
La voce è inoltre influenzata dagli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che per il 2022 incidono per un importo pari a €5,6 milioni.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (1.663) | 1.722 | 59 | (2.601) | 1.970 | (631) |
| di cui: Controversie del personale | (27) | 98 | 71 | (303) | 171 | (132) |
| Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
(3.904) | 1.403 | (2.501) | (2.814) | 789 | (2.025) |
| di cui: Controversie del personale | - | - | - | - | - | - |
| Accantonamenti su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
- | - | - | - | - | - |
| Totale | (5.567) | 3.125 | (2.442) | (5.415) | 2.759 | (2.656) |
La voce è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, ad esclusione di quelli per benefici per dipendenti (classificate nel costo per il personale), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.
Al 31 dicembre 2022 la voce evidenzia un saldo negativo di €2,4 milioni in decremento rispetto all'esercizio precedente di €0,2 milioni per l'effetto combinato degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri e dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti.
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In particolare, gli accantonamenti del 2022 per controversie stragiudiziali e altri fondi rischi risultano principalmente riferibili a:
I rilasci (€1,4 milioni) emergono principalmente a seguito della liberazione di pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | 6.804 | 15.702 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE | 1.507 | 8.846 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.087 | 6.856 |
| Altri proventi finanziari | 210 | - |
| Oneri finanziari | (27.667) | (31.604) |
| Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (26.736) | (30.908) |
| Oneri da derivati di copertura | - | (507) |
| Altri oneri finanziari | (931) | (189) |
| Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a CE |
(915) | 1.308 |
| Titoli di debito | (550) | 1.209 |
| Quote OICR | (652) | 99 |
| Derivati non di copertura | 287 | - |
| Totale | (21.778) | (14.594) |
I proventi finanziari, in riduzione per €8,9 milioni rispetto al periodo precedente, includono essenzialmente:
Gli oneri finanziari, in decremento per €3,9 milioni rispetto al periodo precedente, sono prevalentemente legati ai costi del prestito obbligazionario senior garantito emesso a luglio 2021 (€11,1 milioni) ed ai costi del prestito obbligazionario senior garantito emesso ad agosto 2020 connesso dell'acquisizione di FPS, ora doValue Greece (€15,6 milioni).
Gli altri oneri finanziari accolgono invece la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16.

La Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico include il delta fair value relativo ai titoli delle cartolarizzazioni Cairo, Romeo SPV, Mercuzio Securitisation e Mexico, la cui valutazione al fair value ai sensi dell'IFRS 9 risulta complessivamente negativa per €0,6 milioni, nonché quello relativo alle quote dell'Italian Recovery Fund, la cui valutazione basata sul NAV dell'operazione al 31 dicembre 2022 risulta negativa per €0,7 milioni, e la valutazione al fair value del contratto di opzione connesso all'investimento in Bidx1 positiva per €0,3 milioni.
La voce, pari a €21,6 milioni, accoglie i dividendi incassati dalle partecipate doData per €1,1 milioni, doValue Greece per €20,0 milioni e doValue Greece Real Estate per €0,5 milioni.
Le imposte sul reddito sono calcolate applicando l'aliquota standard dell'imposta sui redditi per le società (IRES) pari al 24%, e l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 31 dicembre 2022, per la determinazione della aliquota IRAP doValue, è stato verificato per doValue il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'aliquota prevista per gli enti creditizi e dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari; l'aliquota nominale per gli enti creditizi e finanziari è pari al 4,65% (alla quale ogni Regione può autonomamente aggiungere una maggiorazione dello 0,92% fino ad un'aliquota teorica del 5,57% più un ulteriore 0,15% per le Regioni con deficit sanitario).
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | (1.670) | (547) |
| Variazione imposte esercizi precedenti | 163 | 318 |
| Variazione imposte anticipate | (2.070) | 693 |
| Totale | (3.577) | 464 |
Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €3,6 milioni, in aumento rispetto al valore positivo di €0,5 milioni del 31 dicembre 2021, per effetto dell'incremento delle imposte correnti per €1,1 milioni e delle imposte anticipate per €2,8 milioni.
Di seguito viene esposta una tabella che dettaglia l'effetto imposte sulle componenti del conto economico complessivo.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Piani a benefici definiti Copertura dei flussi finanziari |
(133) - |
37 (109) |
| Totale | (133) | (72) |

Di seguito si riporta inoltre la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO | 23.048 | (999) |
| Tasso teorico applicabile | 24% | 24% |
| Imposte teoriche | (5.532) | 240 |
| - Ricavi non tassabili - differenze permanenti | 5.057 | 2.657 |
| - Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti | (3.367) | (2.339) |
| - IRAP | (900) | (410) |
| - Altre differenze | 1.165 | 316 |
| Imposte sul reddito registrate in conto economico | (3.577) | 464 |
Ai fini di tale riconciliazione, non si tiene conto dell'IRAP in quanto trattasi di imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l'aliquota fiscale IRES vigente pari al 24,0% all'utile ante imposte delle attività in funzionamento.





doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.
Il Sistema dei Controlli Interni della Società si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance della Società. In particolare, la Società ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.


Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.
La Società è esposta al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.
Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, la Società matura dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.
Al fine di limitare tale rischio la Società effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.
Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.
Al 31 dicembre 2022, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Investitori caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.
Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.
Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.
Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituti finanziari la Società ricorre solo ad interlocutori di primario standing creditizio.

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività della Società.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.
La Società ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.
La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.
Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dalla Società e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.
Al fine di garantire un'efficiente gestione della liquidità, a partire dal secondo trimestre dell'esercizio in corso, l'attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Holding, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno alla Società di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
| (€/000) | A vista | Meno di 3 mesi |
Da 3 a 12 mesi |
Da 1 a 5 anni | > 5 anni | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti | 1.585 | 9.874 | - | 554.218 | - | 565.677 | 560.892 |
| Finanziamenti bancari | - | 125 | - | - | - | 125 | 41 |
| Debiti versi altri finanziatori | 1.585 | 9 | - | - | - | 1.594 | - |
| Obbligazioni | - | 9.740 | - | 554.218 | - | 563.958 | 560.851 |
| Altre passività finanziarie | - | - | 33.451 | 19.040 | 8.600 | 61.091 | 28.150 |
| Passività per leasing | - | - | 4.851 | 9.518 | 2.074 | 16.443 | 5.106 |
| Earn-out | - | - | 28.600 | 9.522 | 6.526 | 44.648 | 23.044 |
| Debiti commerciali | 1.464 | 1.005 | 17.990 | - | - | 20.459 | 23.627 |
| Altre passività | 3.733 | 3.400 | 10.215 | 1.561 | 803 | 19.712 | 31.217 |
| Totale | 6.782 | 14.279 | 61.656 | 574.819 | 9.403 | 666.939 | 643.886 |
La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente e non attualizzati.

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Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.
La Società, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposta al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione della Società al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.
Grazie alle emissioni obbligazionarie del 2020 e del 2021 con tasso fisso, la struttura dell'attuale indebitamento a lungo termine della Società non risulta più influenzata dal rischio di tasso d'interesse.


Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Rientrano in tale tipologia i seguenti rischi identificati nell'ambito dell'attività e del business del Gruppo:
L'obiettivo del monitoraggio di questi rischi è mitigarne l'impatto potenziale e/o la probabilità, in una prospettiva costi/benefici in linea con il Risk Appetite definito.
doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo.
In ambito organizzativo a luglio 2022 è stata costituita la Funzione Enterprise Risk Management (di seguito "ERM"), la cui mission è quella di garantire una gestione integrata dei rischi in tutto il Gruppo, agendo come facilitatore della crescita e dello sviluppo del business grazie all'individuazione, la misurazione e la gestione di potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo.
La funzione Enterprise Risk Management è stata collocata a livello di Gruppo all'interno dell'area "Group Organization & Enterprise Risk Management", con riporto gerarchico diretto al General Manager Corporate Functions.
Le principali responsabilità organizzative di ERM sono:

Per quanto concerne il monitoraggio e la gestione dei rischi nel Gruppo, è stato implementato un sistema di flussi informativi dalle funzioni di Gruppo e dai Risk Management Locali, relative alle diverse tipologie di rischio operativo che vengono accorpati in un "Tableau de Bord" (TdB) con il fine di creare una visione d'insieme dei rischi monitorati a livello di Gruppo.
Tale TdB, che viene condiviso trimestralmente con l'Amministratore Delegato e i Comitati e semestralmente con il Consiglio di Amministrazione di doValue, ricomprende in particolare una serie di Key Risk Indicators (KRI), elaborati mensilmente e/o trimestralmente, considerando le peculiarità locali e le normative in essere.
Rischi operativi
La Società opera in un contesto legale e normativo che la espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche.
I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.
Si rende noto che la Società ha ricevuto una verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione. In esito alla chiusura formale del controllo fiscale, sono stati sollevati due rilievi sostanziali per il 2016 e 2017 (con chiusura regolare della verifica per il periodo d'imposta 2015). A tale riguardo, la Società ha prontamente fornito le proprie osservazioni e chiarimenti all'Agenzia delle Entrate, per dimostrare in dettaglio la piena correttezza del comportamento adottato.
Allo stato attuale, infatti, non è stato emesso alcun atto di accertamento di imposta da parte dell'Agenzia delle Entrate e gli eventuali riscontri finali dell'attività di controllo fiscale svolta sono attesi non prima del secondo trimestre del 2023.
La Società sta valutando, altresì, l'attivazione fin d'ora degli opportuni strumenti deflattivi previsti dalla normativa tributaria allo scopo prioritario di evitare l'emissione di uno o più avvisi di accertamento, che si ritengono comunque non fondati. Una possibile quantificazione potrebbe quindi rendersi stimabile solo in futuro, una volta conclusi gli esiti delle interlocuzioni condotte con l'Agenzia delle Entrate e le conclusioni che la Società vorrà ratificare in relazione alla possibile definizione in via deflattiva della vertenza ovvero all'avvio della successiva fase di contenzioso fiscale.
Alla luce di tali circostanze, la Società, assistita da un pool di professionisti, ha ritenuto il rischio di passività possibile. Tale possibilità, peraltro ritenuta bassa, non ha comportato alcun accantonamento a fondo rischi per imposta, sanzioni ed interessi, mentre è stato accantonato il costo afferente gli oneri legali.

Ai fini della gestione del capitale della Società, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.
doValue intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.
La Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.
Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti (Nota 13) | 565.677 | 560.892 |
| Altre passività finanziarie (Nota 14) | 61.091 | 28.150 |
| Debiti commerciali (Nota 17) | 20.459 | 23.627 |
| Altre passività (Nota 18) | 19.712 | 31.217 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 10) | (114.358) | (124.861) |
| Debito netto (A) | 552.581 | 519.025 |
| Patrimonio netto | 190.190 | 205.921 |
| Capitale e debito netto (B) | 742.771 | 724.946 |
| Gearing ratio (A/B) | 74% | 72% |
Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del debito netto esposto nella tabella precedente con l'indebitamento finanziario netto presentato in Nota 14 delle Informazioni sullo stato patrimoniale.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (Nota 14) | 366.788 | 292.175 |
| Debiti commerciali (Nota 17) | 20.459 | 23.627 |
| Altre passività (Nota 18) | 19.712 | 31.217 |
| Attività finanziarie correnti (Nota 4) | 74.692 | 60.401 |
| Finanziamenti non correnti (Nota 4) | 70.930 | 111.605 |
| Debito netto (A) | 552.581 | 519.025 |
Al 31 dicembre 2022 sussistono impegni per complessivi €1,1 milioni e si riferiscono alle quote OICR da sottoscrivere per il fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) (si veda anche Nota 3).





Per l'informativa di Settore si rimanda a quanto rappresentato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2022, poiché il Gruppo utilizza come dimensione di analisi la Region, per il presente Bilancio d'impresa, la rappresentazione corrisponde a quanto riportato nel consolidato per l'Italia.



Per questa sezione si rimanda a quanto illustrato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2022.



Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.
Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate sono suddivise nelle seguenti categorie:
In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www. doValue.it ), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali. Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.
Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2022.
La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".

| Dettaglio dei compensi | 31/12/2022 |
|---|---|
| Benefici a breve termine per i dipendenti | 5.098 |
| Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro | 111 |
| Pagamenti basati su azioni | 4.198 |
| Totale | 9.407 |
Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi. Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2022 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.
Nel prospetto che segue sono indicati i valori in essere 31 dicembre 2022 distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
| Voci di Stato Patrimoniale | Società controllate | Importo relativo ad "Altre parti correlate" |
Totale | Totale voce di bilancio |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | 70.930 | 2.312 | 73.242 | 123.783 | 59,0% |
| Attività finanziarie correnti | 74.692 | - | 74.692 | 74.692 | 100,0% |
| Crediti commerciali | 7.850 | 7.361 | 15.211 | 84.066 | 18,0% |
| Altre attività correnti | 1.679 | - | 1.679 | 6.258 | 27,0% |
| Totale Attività | 155.151 | 9.673 | 164.824 | 288.799 | 57,0% |
| Debiti commerciali | 2.390 | 37 | 2.427 | 20.459 | 12,0% |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 1.593 | - | 1.593 | 11.458 | 14,0% |
| Altre passività correnti | 9 | - | 9 | 17.348 | 0,0% |
| Totale Passività | 3.992 | 37 | 4.029 | 49.265 | 8,0% |
| Voci di Conto Economico | Società controllate | Dirigenti con responsabilità strategiche |
Importo relativo ad "Altre parti correlate" |
Totale | Totale voce di bilancio |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | - | - | 33.564 | 33.564 | 141.868 | 24,0% |
| Ricavi diversi | 8.672 | - | 1.544 | 10.216 | 31.924 | 32,0% |
| Costo del personale | (2.755) | - | 191 | (2.564) | (41.744) | 6,0% |
| Spese amministrative | (1.775) | - | (76) | (1.851) | (86.711) | 2,0% |
| Ammortamenti e svalutazioni | - | - | (90) | (90) | (21.778) | 0,0% |
| Accantonamenti a fondi rischi e oneri |
- | - | - | - | (12.413) | 0,0% |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 5.095 | - | 1.100 | 6.195 | - | - |
| Dividendi | 21.612 | - | - | 21.612 | 21.612 | 100,0% |

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.
L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.
I principali rapporti con le Società controllate sono relativi a:
Con le predette società controllate vi sono rapporti di fornitura di servizi per attività corporate e per le funzioni di controllo svolte da doValue, sulla base delle quali sono maturati ricavi per €3,3 milioni e rifusione di spese generali e costi IT per €5,3 milioni.
I crediti e debiti commerciali rappresentati nella tabella di cui sopra sono essenzialmente riferibili ai predetti rapporti di prestazione di servizi.
I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

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| doValue S.p.A. | ||||
|---|---|---|---|---|
| (€) Tipologia di servizi |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
||
| Revisione contabile | EY S.p.A. | 193.500 | ||
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 10.500 | ||
| Altri servizi | EY S.p.A. | 35.000 | ||
| di cui Dichiarazione Non Finanziaria | 35.000 | |||
| Totale | 239.000 | |||
La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.
Da segnalare, inoltre, la Circolare Assonime n.5/2019 "Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche: analisi della disciplina e orientamenti interpretativi", che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.
Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata.
Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti in doValue.
| Tipo di contributo | Importo |
|---|---|
| Fondo occupazione | 66.240 |
| Contributi formazione Fondo Banche | 238.788 |
| Credito d'imposta per innovazione tecnologica (L. 160/2019) | 327.452 |
| Totale | 632.480 |


"Signori Azionisti,
il progetto di Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 23 marzo.
Sono a vostra disposizione il giudizio della società di revisione e la relazione del Collegio Sindacale.
Il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 chiude con un utile dell'esercizio pari ad Euro 19.470.925,80.
Il Bilancio consolidato, sempre approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 marzo, chiude con un utile dell'esercizio attribuibile agli Azionisti della Capogruppo di Euro 16.502.481,00.
Con riferimento alla destinazione del risultato positivo dell'esercizio, si propone la distribuzione integrale a dividendo unitamente ad una quota della riserva straordinaria, distribuendo un dividendo pari a €0,60 per azione che, rapportato al numero di azioni ordinarie al 31 dicembre 2022 - escluse le azioni proprie corrispondenti all'1,126% del capitale sociale - risulta quantificato in complessivi € 47.459.739,60.
Allo scopo di detta distribuzione verrà utilizzato integralmente il risultato positivo dell'esercizio pari a € 19.470.925,80 e la Riserva Straordinaria nella misura di € 27.988.813,80, tenendo conto che non verrà peraltro effettuata alcuna distribuzione alle azioni proprie detenute da doValue alla record date.
Il dividendo sarà pagabile in data 10 maggio 2023 (con stacco cedola l'8 maggio 2023 e data di registrazione 9 maggio 2023).
Roma, lì 23 marzo 2023 Il Consiglio di Amministrazione

doValue - Dichiarazione del Dirigente Preposto
I sottoscritti:
Sig. Andrea Mangoni in qualità di Amministratore Delegato;
attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio d'Esercizio, nel corso dell'anno 2022.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 è basata su un modello definito da doValue S.p.A., in coerenza con I"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting, generalmente accettati a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che:
3.1 il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2022:
Roma, 23 marzo 2023
Andrea Mangoni
Davide Soffiett Dirigente Preposto alla redazione dei
documenti contabili societari


Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014


EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma
Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Agli azionisti di doValue S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di doValue S.p.A. (la "Società"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità aqli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e dell'art. 43 del D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 136.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
हिंदी है किसान VIA MICR REPRE MET Rema
Banks Science EUR S BES BREAK SERSEL COMA IN PERSON PART IS - NOTES BENES AND 2012 - ABS ARBAR ACT 2003
SENIOS SECURER CONSULAR CON


Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:
Risposte di revisione
Stima della quota in maturazione dei ricavi relativi ai contratti di servicing e dei connessi obblighi contrattuali
La Società opera nella gestione e recupero di crediti, prevalentemente non performing, a favore di banche e istituzioni finanziarie ed i relativi ricavi vengono rilevati per competenza, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione dell'attività svolta, tenendo conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato.
Tali ricavi, iscritti nel conto economico alla voce Ricavi da contratti con i clienti, sono riconducibili per circa l'83% del totale all'attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione e per la porzione residua a servizi di gestione e recupero crediti su mandati. | suddetti contratti prevedono altresì articolate clausole di diritti e doveri in capo alla Società nei rapporti con le controparti, che possono generare anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.
A fine esercizio, parte di tali ricavi è determinata dagli amministratori con un complesso procedimento di stima delle competenze maturate nel periodo, considerando le articolate pattuizioni contrattuali, la dinamica dei recuperi effettivamente operati, nonché le eventuali indennità contrattuali da riconoscere in relazione a particolari eventi o specifiche circostanze. Alla data di chiusura dell'esercizio, la quota di ricavi di servicing privi di una manifesta accettazione della controparte ammonta al 33% del totale fatture da emettere e al 13% del Totale Ricavi del conto economico.
Per tali ragioni, la stima dei ricavi relativi ai contratti di servicing e dei connessi obblighi contrattuali è stata da noi ritenuta un aspetto chiave ai fini dell'attività di revisione. L'informativa di bilancio relativa alle commissioni di gestione e recupero di crediti e alle modalità adottate per la loro stima è riportata nelle sezioni "Politiche contabili", "Informazioni sullo stato patrimoniale" e "Informazioni sul conto economico" della nota integrativa.
Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno incluso, tra l'altro:
Infine, abbiamo esaminato l'adeguatezza dell'informativa fornita nella nota integrativa.


Le partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2022 ammontano a Euro 374,4 milioni e rappresentano il 42,7% del totale attivo.
La Società valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment per ciascuna partecipazione e, qualora si manifestino, le assoggetta ad impairment test.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basate su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione della loro redditività futura. In tale ambito, ai fini della stima dei flussi finanziari futuri, la direzione aziendale ha utilizzato il budget 2023 approvato dagli amministratori il 22 dicembre 2022, i dati del piano industriale del gruppo do Value 2022-2024 approvato dagli amministratori il 25 gennaio 2022 e i dati previsionali relativi ai contratti di servicing delle singole società partecipate.
In considerazione della significatività dell'ammontare di bilancio, del giudizio richiesto. e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle partecipazioni abbiamo ritenuto che la valutazione delle stesse rappresenti un aspetto chiave della revisione.
Nell'ambito delle politiche contabili riportate nella parte A della nota integrativa individuale sono descritti i criteri di iscrizione e valutazione delle partecipazioni, nonché i rischi e le incertezze legati all'utilizzo delle stime che sottendono al processo valutativo.
Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno incluso, tra l'altro:
Infine, abbiamo esaminato l'adeguatezza dell'informativa fornita nella nota integrativa.


Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità adii International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e dell'art. 43 del D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 136 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA ltalia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:


Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
L'assemblea degli azionisti di doValue S.p.A. ci ha conferito in data 17 giugno 2016 l'incarico di revisione legale dei bilanci d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.


Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815
Gli amministratori di doValue S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF -European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58
Gli amministratori di doValue S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Roma, 30 marzo 2023
EY S.p.A Wassim Abou Said (Revisore Legale)

con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del d. Igs. 58/1998 e dell'articolo 2429, comma 2, del Codice Civile, il Collegio Sindacale di doValue S.p.a. (di seguito anche la "Società" o la "Capogruppo") dà conto delle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio 2022 e sui relativi esiti, secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive integrazioni e modifiche.
ll Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti in data 29 aprile 2021 in conformità alle vigenti disposizioni legali, regolamentari nonché statutarie, tenuto conto anche delle previsioni in materia di equilibrio tra i generi, e rimarrà in carica all'assemblea di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023.
In coerenza con il modello di governance adottato dalla Società, nonché tenuto conto delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, in data 29 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Collegio Sindacale le funzioni dell'Organismo di Vigilanza ai sensi del d.lgs. 231/2001.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei Decreti Legislativi 58/1998 ("TUF") e 39/2010 e successive integrazioni e modifiche, e delle disposizioni emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e controllo. Il Collegio Sindacale si è altresì attenuto ai principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché alle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance per le società quotate.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha:

Nel corso delle riunioni di Consiglio, il Collegio è stato informato dagli Amministratori sull'attività svolta dalla Società e dal Gruppo cui la stessa è a capo, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla Società e dal Gruppo, anche in conformità all'articolo 150, comma 1, TUF. Il Collegio Sindacale dà atto altresì che gli Amministratori hanno previamente informato, ai sensi dell'articolo 2391 del Codice Civile laddove applicabile, sulle operazioni ritenute in potenziale conflitto di interessi che sono state deliberate con osservanza della specifica normativa.
L'acquisizione delle informazioni strumentali all'esercizio dei propri compiti istituzionali è avvenuta altresì mediante incontri con l'Amministratore Delegato della Società e con i Responsabili di Funzione, nonché mediante l'esame dei flussi informativi provenienti dalle strutture aziendali, dalla Società di Revisione e dal Collegio Sindacale della suddetta società controllata di diritto italiano.
ll costante collegamento con le Funzioni Aziendali di Controllo e le altre funzioni con compiti di controllo ha garantito un importante e continuo flusso di informazioni che, integrate da osservazioni dirette e da specifica attività di vigilanza, hanno consentito al Collegio Sindacale di esprimere adeguate valutazioni sulle diverse tematiche oggetto della vigilanza e dei controlli di competenza.
Quanto sopra premesso, di seguito si forniscono le informazioni, tra le altre, richiamate nella Comunicazione CONSOB n. DEM/1025664 del 6 aprile 2001 e successive modifiche ed integrazioni.
Sulla base delle informazioni ricevute, anche per il tramite della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha monitorato le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dal Gruppo nell'esercizio 2022. In esito alle analisi condotte, il Collegio può ragionevolmente ritenere che le operazioni deliberate e poste in essere sono conformi alla Legge e allo Statuto ed ai principi di corretta amministrazione e non manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale ed assistite, ove necessario, da strutturati processi di analisi e valutazione anche con il supporto di esperti terzi.
Con particolare riferimento ai fatti di rilievo avvenuti nel periodo, nella Relazione sulla Gestione viene evidenziato quanto segue:
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 25 gennaio 2022 ha approvato il piano industriale per il triennio 2022 - 2024, nel quale la visione per "doValue 2024" gravita principalmente attorno alla capacità del Gruppo di guidare l'evoluzione del credit servicing tramite investimenti in tecnologia e tramite la propria abilità nel rafforzare partnership strategiche e di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio.
Il Piano Industriale 2022-2024 si basa sui cinque pilastri grow, enhance, transform, innovate e care, per il cui dettaglio si rimanda al fascicolo di bilancio.
L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo portafogli on-boarded, nel corso del 2022 è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per complessivi €9,2 miliardi di cui circa €7,3

miliardi nella Regione Ellenica, circa €0,3 miliardi nella Regione Iberica oltre ad ulteriori €1,6 miliardi essenzialmente riferibili a due cartolarizzazioni GACS in Italia.
Oltre i su citati flussi, si aggiungono ulteriori €3,8 miliardi rivenienti da clienti esistenti, on-boarded tramite contratti flusso.
Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già sopra descritto, per effetto di nuovi mandati aggiudicati e attualmente in fase di on-boarding, per un totale di circa €4,5 miliardi riferiti quanto a €0,8 miliardi ad iniziative in Italia, per €3,4 miliardi ad iniziative in Grecia e per i restanti €0,3 miliardi ad iniziative in Spagna.
Nel corso dell'esercizio l'intervenuta revoca del mandato conferito da Sareb alla controllata Altamira AM ha comportato il progressivo scorporo del portafoglio della mandante e di parte del portafoglio di LandCo, determinando l'esigenza di procedere ad una operazione di ristrutturazione aziendale, basata su un riallineamento dei costi dell'azienda ai minori ricavi determinati a seguito degli eventi sopracitati. Nelle more del processo di riorganizzazione, Altamira AM ha scorporato il ramo Real Estate conferendolo alla newco interamente partecipata Adsolum Real Estate S.L.
Sempre in relazione alla controllata Altamira AM, contestualmente è stato avviato il re-branding della medesima, che, a far tempo dalla data del 15 febbraio 2023 ha modificato la propria denominazione in doValue Spain Servicing S.A., al fine di riallineare la Brand Identity di Altamira al Brand do Value.
Il Collegio non ha riscontrato né ricevuto notizia dalla Società di Revisione, dal Responsabile Internal Audit, dal Responsabile della Direzione Controlli, dai vertici della Società, dal Collegio Sindacale della Società Controllata di diritto italiano di operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Le operazioni con parti correlate sono regolate dalla "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue" ("Policy OPC"), predisposta ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010 ed approvata dal Consiglio di Amministrazione, nella sua versione più aggiornata, in data 17 giugno 2021.
ll Consiglio di Amministrazione, nella Relazione Finanziaria Annuale, ha fornito esaustiva illustrazione delle operazioni poste in essere con parti correlate esplicitandone gli effetti economici, patrimoniali e finanziari, nonché delle modalità di determinazione dell'ammontare dei corrispettivi ad esse afferenti, rappresentando che le stesse sono state compiute nell'interesse della Società ed a condizioni di mercato o standard.
Mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale dà atto che, in conformità alla suddetta policy, l'Amministratore Delegato ha fornito periodicamente l'informativa avente ad oggetto le operazioni compiute con parti correlate dalla Società e dalle società del Gruppo. Sotto il profilo della correttezza procedurale, gli Amministratori aventi un interesse (anche potenziale od indiretto) nell'operazione hanno informato il Consiglio di Amministrazione circa l'esistenza e la natura di tale interesse.

Per parte sua, il Collegio non ha rilevato violazioni di Legge e di statuto ovvero operazioni poste in essere dagli Amministratori che siano manifestamente imprudenti o azzardate, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o comunque tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.
Per quanto noto al Collegio Sindacale, dette operazioni sono state concluse nell'interesse della Società e non determinano osservazioni in merito alla loro congruità, rientrando nell'ordinaria operatività della Società.
La Società di Revisione EY S.p.A. ("EY") ha rilasciato in data odierna le seguenti Relazioni:
La Società di Revisione ha altresì attestato che la Relazione sulla gestione e le informazioni della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, TUF, sono coerenti con il Bilancio di esercizio ed il Bilancio Consolidato di Gruppo, e sono redatte in conformità alla Legge.
Con riferimento alla Relazione sulla gestione, EY ha dichiarato, per quanto concerne l'eventuale presenza di errori significativi, di non avere nulla da rilevare.
Le relazioni di revisione, che non evidenziano né richiami di informativa né rilievi, indicano gli "aspetti chiave" emersi nel corso dell'attività di revisione contabile ai sensi del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 701, già segnalati al Collegio in occasione degli incontri periodici.
Per quanto concerne la relazione di revisione del Bilancio d'Esercizio e gli aspetti chiave della revisione sono rappresentati dalla stima della quota in maturazione dei ricavi relativi ai contratti di servicing e dei connessi obblighi contrattuali e dall'impairment test dell'avviamento e delle altre attività immateriali relative ai contratti di servicing.
Con riferimento all'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format), EY ha espresso il giudizio che i bilanci di esercizio e consolidato sono stati predisposti nel formato XHTML ed il bilancio consolidato è stato altresì marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del citato Regolamento Delegato. La relazione del Bilancio Consolidato specifica che "Alcune informazioni contenute nella nota integrativa al bilancio consolidato, quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere

riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML".
Nel corso degli incontri e dei contatti intercorsi con la Società di Revisione non sono emersi fatti censurabili a carico degli Amministratori.
In aderenza a quanto previsto dal D.Lgs. 254/2016 attuativo della Direttiva 2014/95/UE, in data 23 marzo, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2022. La Società di Revisione ha rilasciato in data odierna la propria relazione rilevando come non siano emersi elementi tali da far ritenere che la suddetta Dichiarazione non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards. Il Collegio Sindacale ha vigilato sul predisposizione della Dichiarazione, in linea con le vigenti disposizioni normative.
Nel corso del 2022 e sino alla data della presente Relazione il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ex art. 2408 c.c.
Nel corso del 2022 e sino alla data della presente Relazione non sono pervenuti esposti di cui riferire all'Assemblea.
Il Collegio Sindacale segnala che, in allegato al Bilancio d'esercizio e al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022, gli Amministratori hanno fornito informazioni analitiche in ordine ai compensi attribuiti alla Società di Revisione e alle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione, come riportato nella tabella seguente:
COMPENSI CORRISPOSTI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE: INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149 DUODIECES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Alla luce delle modifiche introdotte dalla Direttiva 2014/56/UE, recepita in Italia con il D.Lgs. 135/2016 che ha modificato il D.Lgs. 39/2010, nonché dal Regolamento UE n. 537/2014, contenenti una serie di misure alla revisione legale dei conti ed alcune previsioni riguardanti il Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile negli Enti di interesse pubblico (EIP), il Consiglio di Amministrazione, su impulso del Collegio, nella seduta del 31 gennaio 2020 ha approvato una nuova procedura di Gruppo avente ad oggetto la disciplina della gestione dei rapporti contrattuali con la Società di Revisione e la sua rete nonché dell'affidamento degli incarichi audit e non audit ("NAS"). Nel corso dell'esercizio 2022, in ottemperanza alle richiamate disposizioni in materia di revisione legale, il Collegio Sindacale ha preventivamente approvato - previe le verifiche di competenza circa i potenziali rischi per l'indipendenza e le misure di salvaguardia adottate - gli incarichi diversi dalla revisione legale conferiti a EY ed alle società appartenenti al suo network.
Ai sensi dell'art. 19 D.Lgs. 39/2010, nel 2021 il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della Società di Revisione EY. A tal riguardo il Collegio evidenzia come non sia emerso alcun aspetto critico e conferma di avere ricevuto la dichiarazione di conferma della propria indipendenza dal Gruppo doValue.
Nel corso dell'esercizio 2022 il Collegio Sindacale ha provveduto a rilasciare il proprio parere quando obbligatorio - in ossequio a previsioni di Legge, della normativa di Vigilanza.
Tra i pareri espressi e le osservazioni formulate in ossequio a disposizioni o richieste di Vigilanza si segnalano:

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, incontri con i Responsabili delle Funzioni di Controllo, con l'Amministratore Delegato, nonché mediante le altre attività di vigilanza in precedenza citate.
Dall'attività di vigilanza e dalle informazioni assunte il Collegio Sindacale può ragionevolmente ritenere che l'attività dei predetti Comitati ed Organi sia stata improntata al rispetto dei principi della corretta amministrazione, avendo gli stessi consapevolezza dei rischi e degli effetti delle operazioni compiute. Per quanto riguarda in particolare ai rischi, si rinvia alla disclosure fornita dagli Amministratori nella Relazione sulla gestione e nelle Note esplicative al Bilancio, paragrafo Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.
Per quanto concerne i procedimenti deliberativi del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità degli stessi alla Legge e allo Statuto sociale ed ha verificato che le scelte di gestione fossero conformi alla disciplina applicabile, adottate nell'interesse della Società ed adeguatamente supportate da processi di informazione, analisi e verifica, anche con il ricorso, ove ritenuto necessario, dell'attività consultiva dei comitati e a professionisti esterni.
Come noto, nel mese di giugno 2019 doValue ha concluso un rilevante processo di riorganizzazione societaria che ha visto la Società assumere la forma di una società regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S., con il conseguente venir meno del gruppo bancario. In tale contesto la Società ha proseguito nel processo di internazionalizzazione del Gruppo, rappresentato dall'acquisizione, nel giugno 2019, dell'85% del capitale di Altamira Asset Management, nel novembre 2019, del 96% di doValue Cyprus Limited, e, infine, dal completamento, all'inizio di giugno 2020, dell'acquisizione dell'80% del capitale di FPS (ora "doValue Greece").
Nel corso del 2021 è stato completato il processo di revisione della struttura organizzativa del Gruppo avviato nell'esercizio 2020 al fine di supportare lo sviluppo internazionale del Gruppo stesso.
L'esercizio 2022 è stato caratterizzato dal completamento della "messa a terra" della nuova struttura organizzativa, attraverso approvazione di rilevanti policies di Gruppo. In particolare, è stato avviato nei vari paesi un processo di revisione e adeguamento del sistema normativo locale. L'attività si è focalizzata sull'arricchimento di normative rilevanti applicabili in tutti i paesi, con il coinvolgimento a livello metodologico sia di strutture locali che di Gruppo.
Il Collegio Sindacale ha preso atto del giudizio positivo sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della Società e del Gruppo espresso dal Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate in data 16 marzo 2023 nonché dal Consiglio di Amministrazione in data 23 marzo 2023.
Sulla base dell'attività di vigilanza svolta, il Collegio Sindacale ritiene che non vi siano criticità di particolare rilevanza da formulare in relazione alla struttura organizzativa della Società. Non sono state riscontrate particolari carenze ovvero situazioni da riferire in questa sede in ordine all'effettivo funzionamento di Organi, funzioni aziendali, sistemi e procedure.
Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri componenti. Il Collegio ha altresì verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in conformità con le disposizioni previste dall'articolo 148 comma 3 del TUF e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance.

In conformità alle "Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle società quotate" del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel corso del 2022 il Collegio Sindacale ha condotto il Processo di Autovalutazione mediante l'elaborazione, la compilazione e la discussione di un questionario avente ad oggetto l'analisi dei profili soggettivi dei suoi membri (composizione quantitativa e qualitativa) nonché il funzionamento dell'organo nel suo complesso (riunioni, attività svolta dal Presidente, flussì informativi, ruolo e compiti di controllo e sorveglianza). Al termine del processo, il Collegio ha redatto la Relazione di autovalutazione, presentata al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 gennaio 2023, come peraltro evidenziato nella Relazione sul Governo Societario, dalla quale non sono emerse criticità né in ordine ai singoli componenti effettivi né con riguardo alla composizione e al funzionamento del Collegio.
Per quanto concerne il Processo di Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha preso atto della scelta del Consiglio di Amministrazione che, sulla base della classificazione di PMI attribuita a doValue S.p.A., ha valutato non effettuare l'Autovalutazione per l'esercizio 2022, in linea con la Raccomandazione 22 del Codice di Corporate Governance.
Il Collegio ha esaminato la Relazione sulla Remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 30 marzo 2023 su proposta del Comitato per la Remunerazione e ne ha verificato la conformità alle prescrizioni di legge e regolamentari, la chiarezza e la completezza informativa con riguardo alla politica di remunerazione adottata dalla Società.
Come indicato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo doValue si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo.
Appare opportuno, a riguardo, richiamare l'assetto organizzativo di Gruppo quale risultante alla data del 1º gennaio 2022:

supervisionandone livello locale che ad essa riportano funzionalmente.
Nel corso dell'esercizio 2022 è intervenuta una significativa novità a seguito della istituzione della Funzione di Gruppo per l'attività di Enterprise Risk Management (di seguito ERM), avente la mission di assicurare una gestione integrata dei rischi, fungendo da supporto alla crescita ed allo sviluppo aziendale grazie alla individuazione ed alla mitigazione dei potenziali rischi che possono incidere sull'andamento del Gruppo, con particolare attenzione a quelli operativi, strategici e finanziari, reputazionali e legali.
Anche in relazione a tale significativa novità , si è reso necessario procedere, all'aggiornamento del Regolamento sul Sistema dei Controlli Interni del Gruppo in Italia, approvato dal Consiglio di amministrazione nel corso della seduta del 13 luglio 2022.
Ciò premesso, il Sistema dei Controlli Interni è così strutturato:

organizzativo, l'assetto delle funzioni che, nell'ambito del Gruppo sono preposte al presidio dei suddetti ambiti, è direttamente influenzato dalla struttura dei processi di business implementati nelle diverse realtà geografiche e dalla natura e rilevanza dei rischi ad essi associati nonché dalla presenza di specifici requisiti regolamentari in materia di governo dei rischi.
· i controlli di primo livello sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e sono in capo alle funzioni aziendali cui competono le attività di business/operative le quali sono chiamate, nell'ambito dell'operatività giornaliera, ad identificare, misurare, monitorare ed attenuare i rischi derivanti dall'ordinaria attività aziendale in conformità con il processo di gestione dei rischi e le procedure interne applicabili.
L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance cui la Capogruppo ha ritenuto di aderire, nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.
Sulla base delle informazioni acquisite e dell'esame dei Piani di Attività approvati dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale dà atto dell'avvenuta implementazione, nel corso del 2022, di un'architettura integrata dei controlli interni in linea con la nuova connotazione di Gruppo internazionale, che comprende tutte le legal entities. Il Collegio Sindacale dà altresì atto che il Piano di Audit 2023 e il piano triennale 2023 - 2025 riflettono gli esiti di un'attività di risk assessment sull'intero Audit Universe del Gruppo doValue, sviluppato sulla base di una mappatura dei processi nelle sue diverse componenti e che ha visto lo stretto coinvolgimento della funzione Internal Audit di Capogruppo e di quelle istituite presso le controllate estere e l'applicazione di una comune metodologia di valutazione dei rischi. Analogamente, anche i Piani di attività 2023 negli ambiti antiriciclaggio e DPO tengono conto in maniera organica di tutte le attività previste dalle rispettive funzioni di controllo così come articolate nell'intero perimetro di Gruppo, secondo logiche di priorità nella mitigazione dei rischi individuati.
Nel periodo di riferimento il Collegio Sindacale ha vigilato sul sistema dei controlli interni mediante regolari incontri con le funzioni di controllo e l'analisi dei flussi informativi provenienti dalle medesime e si è attivato per richiedere approfondimenti o stimolare interventi, con il coinvolgimento delle strutture aziendali impattate dagli interventi delle predette funzioni.
Come evidenziato in premessa, al Collegio Sindacale sono state attribuite anche le funzioni di Organismo di Vigilanza ai sensi al D.Lgs. 231/2001.
Nel corso dell'esercizio è giunta completamento, con l'ottenimento della relativa certificazione, la progettualità in ambito Anticorruzione, avente come obiettivo principale l'evoluzione del Sistema anticorruzione del Gruppo rispetto al perimetro geografico e al modello societario ed organizzativo del Gruppo, nonché l'adeguamento rispetto allo standard ISO37001:2016.
A valle del completamento di tale rilevante progettualità, è stato avviato il progetto 2022/2023 di aggiornamento del Modello 231/01 e di integrazione dello stesso con il framework anticorruzione.
Il Collegio Sindacale ha preso atto altresì della prosecuzione, nel corso del 2022, del processo di adeguamento e rafforzamento del framework di gestione a livello di Gruppo in ambito data protection, principalmente attraverso l'uniformazione delle metodologie di misurazione e rappresentazione del rischio privacy dei trattamenti, nonché al consolidamento del corpus procedurale di gruppo attraverso l'introduzione di un framework comune di gestione e valutazione dei data breach, trasferimenti infragruppo e trasferimenti extra UE. Infine il DPO ha garantito le attività di sorveglianza coerentemente con la pianificazione approvata dagli Organi anche attraverso

il monitoring delle implementazioni volte mitigare i rischi. Periodicamente è stato condiviso con il Collegio il report di monitoraggio dell'action plan GDPR e l'avanzamento del Piano DPO.
Il Collegio Sindacale ha esaminato la Relazione per l'anno 2022 del Responsabile della Funzione di Internal Audit che, sulla base della valutazione delle risultanze degli incarichi di audit e tenuto altresì conto del contesto evolutivo che ha ulteriormente interessato il Gruppo, ha complessivamente valutato il sistema dei controlli interni come adeguato a mitigare i rischi cui il Gruppo stesso è esposto in ragione del proprio modello di business e della propria articolazione geografica, pur in presenza di ambiti di miglioramento.
Nel complesso, dalle analisi svolte e dalle informazioni acquisito dell'attività di vigilanza, il Collegio dà atto che nella definizione e nell'applicazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, tenuto anche conto dell'attuale contesto evolutivo, non sono emersi elementi per non ritenere tale sistema complessivamente adeguato, efficace e dotato di effettiva operatività.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione, nonché per i compiti attribuiti al medesimo sul processo di informativa finanziaria, mediante: (i) periodici incontri con l'Amministratore Delegato, il CFO, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la Direzione della struttura Administration, Finance & Control; (ii) acquisizione delle informazioni dal management; (iii) periodici incontri ai fini dello scambio informativo con la Società di Revisione; (iv) analisi delle risultanze delle attività svolte dalla Società di Revisione.
A riguardo, si segnala che nel corso dell'esercizio è stato completato il progetto di trasformazione dell'assetto contabile di Gruppo attraverso l'introduzione in tutte le principali entità dell'applicativo SAP.
In conformità al principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali", nel fascicolo di bilancio la Società fornisce informazioni di dettaglio sulle operazioni di business combination. In particolare, nel corso del 2022 non si rilevano operazioni di aggregazione aziendale esterne e nemmeno riorganizzazioni interne al Gruppo,
Per quanto concerne gli asset intangibles presenti in bilancio, principalmente riconducibili alle immobilizzazioni immateriali e al goodwill derivanti dalle acquisizioni di doValue Spain Servicing, già Altamira e doValue Greece, il Gruppo ha condotto l'esercizio dell'impairment test. Tale verifica, inoltre, è stata predisposta anche per l'attività immateriale derivante dalla corresponsione da parte di doValue Greece di un corrispettivo a fronte dell'acquisizione del diritto alla nomina a servicer del contratto denominato "Frontier".
Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il Budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2022 e con il piano industriale di Gruppo 2022-2024 approvato in data 25 gennaio 2022 dal Consiglio di Amministrazione, che accolgono le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate che considerano l'andamento delle principali variabili di mercato e macroeconomiche, stimandone gli effetti in ottica prospettica
l calcoli effettuati hanno fatto emergere alcune evidenze di valore, quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato

dall'ammortamento di periodo, per complessivi i €0,6 milioni riferiti al contratto Sareb di doValue Spain Servicing che è terminato a giugno 2022.
Per quanto riguarda il goodwill, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2022 ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore della voce "Avviamento". Tale valore recuperabile si dimostra inoltre ampiamente capiente anche rispetto al valore di iscrizione delle rispettive partecipazioni nel bilancio separato della Capogruppo.
Le principali società del Gruppo sono soggette a revisione contabile ai fini del bilancio consolidato (di portata differenziata a seconda della singola specificità della singola società) da parte di Società di Revisione appartenenti alla rete EY, ad eccezione di doNext S.p.A., che nel corso dell'esercizio 2019 ha conferito a BDO Italia S.p.A. l'incarico di revisione legale del bilancio di esercizio per ciascuno dei nove esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027, essendo cessato il precedente incarico di revisione legale di EY.
Da ultimo, nella Relazione sulla Gestione e nelle Note Illustrative al Bilancio la Società ha riferito sui potenziali impatti a livello macroeconomico generale della pandemia da Covid-19 e della guerra fra Russia ed Ucraina, dando atto che gli effetti della pandemia non sono significativi e che l'esposizione diretta del Gruppo verso Russia ed Ucraina è trascurabile.
Con riferimento agli obblighi di cui alla L. 262/2005, il Collegio Sindacale dà conto del consolidamento del perimetro di copertura del sistema dei controlli interni nell'ambito dell'informativa finanziaria. In particolare, in considerazione dell'espansione internazionale del Gruppo, nel corso del 2022 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha ulteriormente aggiornato del corpus normativo di riferimento, con particolare riguardo al Manuale sulle regole e sui principi contabili di Gruppo, al Metodologico della Funzione di Controllo del Dirigente Preposto e alla Procedura per la predisposizione del Bilancio Consolidato Annuale e Intermedio, anche in formato elettronico ESEF - European Single Electronic Format.
In base al framework definito, il Gruppo doValue ha previsto che il Dirigente Preposto sia supportato da un team di risorse dedicato allo svolgimento dell'attività, al fine di coprire tutte le entità del gruppo, e così composto:
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto in relazione al Bilancio d'esercizio e al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 previste dall'art. 81-ter del Regolamento Emittenti, approvato dalla Consob con Deliberazione 11971/1999 e successive modifiche. Il Collegio Sindacale ha altresì esaminato la relazione annuale del Dirigente Preposto in ordine alla campagna di certificazione ai sensi della L. 262/05 del bilancio consolidato e individuale al 31 dicembre 2022, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 23

marzo 2023, dalla quale non sono emerse criticità tali da rendere inaffidabile l'informativa contabile e finanziaria.
Ad esito della campagna dei controlli 262 è stato definito un piano di azioni correttive sulla cui regolare esecuzione il Collegio Sindacale svolgerà attività di monitoraggio.
Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, TUF accertandone, sulla base delle informazioni rese dalla Società, l'idoneità a fornire le informazioni necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, senza eccezioni.
In conformità a quanto disposto dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile, ha vigilato sul processo di informativa finanziaria, sull'efficacia del sistema di controllo interno della qualità, di revisione interna e di gestione dei rischi, sulla revisione legale dei conti annuali e consolidati e sull'indipendenza della Società di Revisione.
Come già enunciato nella presente Relazione, il Collegio ha incontrato periodicamente la Società di Revisione, attivando un proficuo scambio di informazioni in conformità a quanto disposto dall'art. 150 TUF. Nel corso dell'incontro avvenuto nel mese di dicembre il Collegio Sindacale ha discusso con EY il piano di revisione per il Bilancio di esercizio ed il Bilancio Consolidato 2022, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative, e l'applicazione dei principi contabili. Il Collegio ha informato la Società di Revisione sulla propria attività e riferito sui fatti rilevanti a conoscenza.
Complessivamente dallo scambio informativo con la Società di Revisione non sono emerse anomalie, criticità od omissioni.
A seguito della quotazione, avvenuta nel mese di luglio 2017, la Società ha aderito al Codice di Autodisciplina, ed il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di effettiva applicazione delle relative regole di governo societario.
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle informazioni fornite nella Relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari, redatta secondo le istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati gestiti da Borsa Italiana e al TUF, e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2022.
In particolare, il Collegio ha preso atto che:

proiezione internazionale. Conseguentemente, la composizione del Consiglio di Amministrazione nominato in data 29 aprile 2021 risulta in linea con le previsioni della Legge n. 160/2019;
in data 16 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha adottato la "Engagement Policy" volta a formalizzare l'attività svolta in modo continuativo ed ordinario dalla Società con il mercato. La policy esplicita i principi generali, le modalità di gestione e i principali contenuti del dialogo tra la Società ed il Mercato al fine di favorire la creazione di valore sostenibile nel medio-lungo termine, la definizione della strategia che ispira l'operato della Società, le attività volte a garantire gli elevati standard di governance che la Società è impegnata a perseguire.
Infine, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 20 febbraio 2023, ha valutato le raccomandazioni pervenute dal Comitato per la Corporate Governance con la comunicazione del 25 gennaio 2023, ed ha ritenuto che doValue è compliant con quanto auspicato dal Comitato in relazione a gran parte delle raccomandazioni (in particolare, rispetto all'adozione della politica di dialogo degli azionisti, agli orizzonti di lungo periodo nelle politiche di remunerazione e ai parametri ESG per le remunerazioni degli amministratori); per quanto concerne la raccomandazione sul tema delle informazioni sui criteri e sulle modalità con cui l'organo di amministrazione ha promosso il dialogo con gli altri stakeholder rilevanti, sull'informativa preconsiliare, sulla partecipazione dei manager alle riunioni consiliari, ha già avviato le azioni più opportune per pervenire ad un sostanziale processo di allineamento.
Inoltre doValue ha proseguito il percorso di integrazione delle proprie strategie di sostenibilità rafforzando l'ESG Governance, i programmi di Diversity & Inclusion, Privacy e Cybersecurity e l'attenzione alle persone e all'ambiente. Il tema della sostenibilità è uno dei pilastri del Piano Industriale 2022-2024 di Gruppo su cui doValue continuerà ad impegnarsi in linea con i migliori standard internazionali. Nel 2023, infine, è stata costituita la funzione Group Communication & Sustainability inserita nella struttura - a riporto del General Manager - Group IR, Communication & Sustainability che include anche Group Investor Relations e definizione dei suoi riporti funzionali.
richiamando quanto esposto nella presente Relazione, a seguito dell'attività svolta e delle informazioni assunte, non sono emersi fatti censurabili, irregolarità od omissioni che richiedano menzione nella presente Relazione. Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni poste in essere non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione ovvero deliberate o poste in essere non in conformità alla Legge o allo Statuto Sociale, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.
Attraverso l'attività di vigilanza il Collegio Sindacale ha accertato l'osservanza delle norme di Legge inerenti alla formazione e all'impostazione del Bilancio d'esercizio e del Bilancio Consolidato di Gruppo e delle relative Relazioni degli Amministratori, inclusa la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario. Sia il Bilancio d'esercizio che il Bilancio Consolidato sono stati redatti nell'ottica della continuità aziendale e senza il ricorso a deroghe nell'applicazione dei principi contabili e criteri di valutazione.

La Società di Revisione, nelle proprie relazioni rilasciate ai sensi dell'art. 14 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39, ha espresso sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato di Gruppo giudizio positivo, senza rilievi, eccezioni e/o richiami di informativa, sia sul Bilancio d'esercizio che sul Bilancio Consolidato e, per quanto di competenza, ha espresso, in merito alla Relazione sulla Gestione, giudizio positivo relativamente alla coerenza della stessa con il Bilancio ed alla conformità alle norme di Legge.
Al Bilancio d'esercizio e al Bilancio consolidato risultano allegate le attestazioni del Dirigente Preposto e dell'Amministratore delegato previste dall'art. 154-bis TUF, senza osservazioni o esistenza di problematiche e/o anomalie.
Tenuto conto di tutto quanto precede, sulla base dell'attività svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale non ritiene che ricorrano i presupposti che rendano necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'articolo 153, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998 in merito all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2022 e alle materie di propria competenza, non rilevando motivi ostativi all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2022, ivi compresa la proposta di distribuzione di dividendi formulata dal Consiglio di Amministrazione.
Roma, 30 marzo 2023
Il Collegio Sindacale
Il Presidente
I sindaci effettivi
Dott. Francesco Mariano Bonifacio


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