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Dovalue

Annual Report Aug 5, 2025

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Annual Report

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RELAZIONI E BILANCIO DELL'IMPRESA

Leading the evolution of the servicing industry

RELAZIONI E BILANCIO DELL'IMPRESA

Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Tale documento rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format) e disponibile sul sito internet della Società, nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket STORAGE".

Sede legale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato

Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.dovalue.it

INDICE

CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE 4
RELAZIONE SULLA GESTIONE 6
BILANCIO DELL'IMPRESA AL 31 DICEMBRE 2022 43
1. PROSPETTI CONTABILI 44
NOTE ILLUSTRATIVE 51
2. POLITICHE CONTABILI 52
3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE 86
4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 114
5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 124
6. INFORMATIVA DI SETTORE 134
7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA 137
8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 139
9. ALLEGATI 143
10. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL' ESERCIZIO 145
11. ATTESTAZIONI E RELAZIONI 147
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

RELAZIONE SULLA GESTIONE

e Società di revisione Cariche sociali

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente GIOVANNI CASTELLANETA
Amministratore Delegato ANDREA MANGONI
Consiglieri FRANCESCO COLASANTI (2)
EMANUELA DA RIN
GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4)
NUNZIO GUGLIELMINO (1)
ROBERTA NERI (4)
GIUSEPPE RANIERI
MARELLA IDI MARIA VILLA (2)
CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3)
COLLEGIO SINDACALE

COLLEGIO SINDACALE

Sindaci supplenti SONIA PERON

SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari DAVIDE SOFFIETTI

Presidente NICOLA LORITO (6)

Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)

MAURIZIO DE MAGISTRIS

Alla data di approvazione del presente documento

  • (1) Presidente Comitato per le Nomine e per la Remunerazione
  • (2) Membro Comitato per le Nomine e per la Remunerazione
  • (3) Presidente Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità
  • (4) Membro Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità (5) Presidente dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
  • (6) Membro dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

doValue: una storia di crescita e diversificazione

Relazione sulla gestione

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.

Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

0.1Attività del società

€120 mld DI ASSET IN GESTIONE (GBV)

RSS1- / CSS1- FITCH RATINGS STRONG STANDARD & POOR'S RATING

doValue fornisce servizi a Banche e Investitori per l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate.

doValue è il primo servicer in sud Europa, con circa €120 miliardi di asset in gestione (Gross Book Value) e più di 20 anni di track record.

Il suo modello di business è rivolto a tutte le Banche e agli Investitori nel mercato, e "asset light", ovvero non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.

Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti o dalla numerosità dei servizi immobiliari e di business information forniti.

La Società, anche tramite le sue controllate, fornisce servizi nelle seguenti categorie:

  • NPL Servicing: attività di amministrazione, di gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing. Nell'ambito Servicing di NPL, doValue è focalizzata su crediti corporate di origine bancaria, caratterizzati da una dimensione medio-grande e da un'elevata incidenza di garanzie immobiliari;
  • Real Estate Servicing: attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui:
    • "Gestione delle garanzie immobiliari": attività di valorizzazione e vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti, originariamente posti a garanzia di prestiti bancari;
    • "Sviluppo immobiliare": analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti;
    • "Property management": presidio, gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione;

  • UTP Servicing: attività di amministrazione, gestione e ristrutturazione di crediti classificati "unlikely-to-pay", per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di favorire la transizione degli stessi allo status di "performing"; tale attività è svolta primariamente dalle controllate doNext, regolata ai sensi dell'art. 106 T.U.B. (intermediario finanziario), e doValue Greece, regolata ai sensi della legge greca 4354/2015 (NPL Servicer con licenza e supervisione di Bank of Greece);
  • Early Arrears e performing loans servicing: attività di gestione di crediti performing o in arretrato inferiore ai 90 giorni, non ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi;
  • Master Legal: attività di gestione delle procedure giudiziali di ogni ordine e grado relativamente ai crediti, prevalentemente non performing, in gestione di doValue su mandato di terzi;
  • Servizi ancillari: raccolta, elaborazione e fornitura di informazioni commerciali (attraverso la controllata doData), immobiliari e legali che hanno ad oggetto i debitori e altri servizi strettamente connessi all'attività di recupero crediti, tra cui:
    • "Due Diligence": servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero;
    • "Master Servicing e Strutturazione": servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione.

doValue, in qualità di Special Servicer, ha ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. doNext, in qualità di Master Servicer, a febbraio 2022 ha ricevuto il giudizio di MS2+ da Fitch Ratings che rappresenta un indicatore di alte performance nella capacità complessiva di gestione del Servicing.

Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook "Stabile" da Standard & Poor's e da Fitch.

Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie relativamente alle obbligazioni senior di doValue da €265,0 milioni e €300,0 milioni con scadenza, rispettivamente, nel 2025 e nel 2026. A luglio 2022 Fitch ha confermato il rating BB e migliorato l'outlook portandolo a "Positivo".

Contesto macroeconomico 0 generale .2

Le varie misure di stimolo economico e monetario messe in piedi dai principali governi mondiali e dalle maggiori banche centrali, in combinazione con la discontinuità e i disequilibri creati dai periodi di lock down del 2020 e del 2021, hanno portato ad un aumento dell'inflazione nelle economie avanzate già alla fine del 2021 protrattasi durante tutto il 2022. L'aumento dell'inflazione ha modificato l'atteggiamento delle principali banche centrali, in particolare negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, e l'aumento dei tassi di interesse attuato da tali soggetti ha portato ad un aumento dei rendimenti obbligazionari durante il 2022. Questo elemento, insieme alle tensioni geopolitiche legate alla situazione in Ucraina, hanno determinato un innalzamento della volatilità nei mercati azionari e obbligazionari durante il 2022.

Nonostante tali elementi di discontinuità forte che hanno caratterizzato il 2022, dal punto di vista macro (aumento inflazione), dal punto di vista dei mercati finanziari (aumento dei tassi di interesse) e dal punto di vista geopolitico (invasione dell'Ucraina da parte della Russia, tuttora in corso), il 2022 ha visto un alto livello di resilienza da parte delle economie degli Stati Uniti e dell'Europa, dove i timori di una recessione ad inizio 2022, per il 2023 sono stati progressivamente sostituiti da uno scenario più moderato di semplice rallentamento dell'attività economica anche grazie a livelli occupazionali molto elevati ed alla solidità del sistema finanziario nel suo complesso.

Negli ultimi anni le banche Europee hanno infatti attuato un impressionante processo di riduzione della leva finanziaria, vendendo e cartolarizzando tra il 2014 e il 2022 circa €585 miliardi di esposizioni in sofferenza e raggiungendo NPE ratio attualmente ai minimi storici.

Detto questo, il livello dei prestiti Stage 2 nel Sud Europa è aumentato notevolmente rispetto al periodo pre-COVID e attualmente si attesta intorno al 9,4% (confrontato ad un NPE ratio medio ponderato per le banche in Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Cipro nell'ordine del 2,8%), con Italia, Grecia e Cipro che presentano livelli ancora più elevati di prestiti Stage 2 (rispettivamente 13,1%, 12,2% e 14,1%1 ).

La pipeline di potenziali mandati di servicing in tutta l'Europa meridionale è attualmente stimata da doValue in circa €52 miliardi (inclusiva di una stima pari a €18 miliardi di operazioni sul mercato secondario) ed è probabile che cresca ulteriormente nei prossimi trimestri, in particolare perché le condizioni macroeconomiche attualmente difficili e i fattori di stress (inflazione e tassi di interesse in primis) porteranno probabilmente ad un aumento della produzione di NPE. I dati pubblicati da istituti terzi mostrano già che i tassi di default delle imprese in Italia sono aumentati nella prima parte del 2022, soprattutto nel settore corporate, e si prevede che aumenteranno ulteriormente nel 2023 e nel 2024.

Più in generale, l'attività di doValue è sostenuta da fattori esogeni e favorevoli di medio-lungo termine, tra cui l'attuazione, da parte delle banche, di stringenti normative per il riconoscimento dei prestiti (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basilea IV) volte a promuovere un approccio proattivo nella gestione dei propri bilanci, oltre alla consolidata tendenza all'esternalizzazione da parte delle banche delle attività di servicing.

0.3 Principali dati

Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali di doValue estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati di doValue al 31 dicembre 2022.

Principali dati economici 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Ricavi lordi 167.705 168.746 (1.041) (1)%
Ricavi netti 149.444 150.465 (1.021) (1)%
Costi operativi (106.805) (114.570) 7.765 (7)%
EBITDA 42.639 35.895 6.744 19%
EBITDA margin 25% 21% 4% 20%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹⁾ (2.563) (909) (1.654) n.s.
EBITDA esclusi elementi non ricorrenti 45.202 36.804 8.398 23%
EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti 27% 22% 5% 24%
EBT 24.660 620 24.040 n.s.
EBT margin 15% 0% 14% n.s.
Risultato del periodo 19.471 (535) 20.006 n.s.
Risultato del periodo esclusi gli elementi non
ricorrenti
24.436 12.308 12.128 99%

Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati a consulenze su progetti legati allo sviluppo del business. 1

Principali dati patrimoniali 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 114.358 124.861 (10.503) (8)%
Partecipazioni 374.429 351.879 22.550 6%
Attivita' materiali 17.969 7.549 10.420 138%
Attivita' immateriali 17.907 13.372 4.535 34%
Attività finanziarie 198.475 227.295 (28.820) (13)%
Crediti commerciali 84.066 73.282 10.784 15%
Attività fiscali 65.661 69.366 (3.705) (5)%
Passività finanziarie 626.768 589.042 37.726 6%
Debiti commerciali 20.459 23.627 (3.168) (13)%
Passività fiscali 2.266 2.699 (433) (16)%
Altre passività 19.712 31.217 (11.505) (37)%
Fondi rischi e oneri 13.816 13.917 (101) (1)%
Patrimonio netto 190.190 205.921 (15.731) (8)%

Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di Performance" o "KPI") selezionati dalla Società.

(€/000)

KPIs 31/12/2022 31/12/2021
Gross Book Value (EoP) 70.329.055 74.567.673
Incassi di periodo 1.634.745 1.662.096
Incassi LTM / GBV EoP Stock 2,4% 2,4%
Staff FTE / Totale FTE 31,3% 28,1%
EBITDA 42.639 35.895
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (2.563) (909)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 45.202 36.804
EBITDA Margin 25,4% 21,3%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 27,0% 21,8%
Risultato del periodo 19.471 (535)
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo (4.965) (12.843)
Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti 24.436 12.308
Capex 8.233 8.539
EBITDA - Capex 34.406 27.356
Capitale Circolante Netto 63.607 49.655
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) (305.698) (264.026)

LEGENDA

Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Italia, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.

Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.

Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

EBITDA e Risultato del periodo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica della Società. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.

Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA e Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti: sono definiti come l'EBITDA e il Risultato del periodo riconducibili alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.

Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.

Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali e immateriali, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità della Società di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche e delle obbligazioni emesse.

0.4 Risultati al 31 dicembre 2022

Nelle pagine seguenti vengono riportati i risultati economici gestionali dell'esercizio, corredati da approfondimenti riguardo all'andamento del portafoglio gestito.

Al termine della presente Relazione sulla Gestione, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema economico gestionale di seguito riportato e il prospetto di conto economico esposto nella sezione dei prospetti contabili.

RISULTATI ECONOMICI

(€/000)

Conto Economico gestionale 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Ricavi di Servicing: 138.015 140.720 (2.705) (2)%
di cui: Ricavi NPE 138.015 140.720 (2.705) (2)%
Ricavi da co-investimento 1.507 8.846 (7.339) (83)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 28.183 19.180 9.003 47%
Ricavi lordi 167.705 168.746 (1.041) (1)%
Commissioni passive NPE (7.629) (9.949) 2.320 (23)%
Commissioni passive Ancillari (10.632) (8.332) (2.300) 28%
Ricavi netti 149.444 150.465 (1.021) (1)%
Spese per il personale (83.606) (87.012) 3.406 (4)%
Spese amministrative (23.199) (27.558) 4.359 (16)%
Totale "di cui IT" (9.733) (11.467) 1.734 (15)%
Totale "di cui Real Estate" (1.634) (2.027) 393 (19)%
Totale "di cui SG&A" (11.832) (14.064) 2.232 (16)%
Totale costi operativi (106.805) (114.570) 7.765 (7)%
EBITDA 42.639 35.895 6.744 19%
EBITDA margin 25% 21% 4% 20%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹⁾ (2.563) (909) (1.654) n.s.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 45.202 36.804 8.398 23%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 27% 22% 5% 24%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e
immateriali
(11.777) (11.311) (466) 4%
Accantonamenti netti (4.925) (11.977) 7.052 (59)%
Saldo rettifiche/riprese di valore 484 562 (78) (14)%
Utile/perdita da partecipazioni - 83 (83) (100)%
EBIT 26.421 13.252 13.169 99%
Risultato netto di attività e passività finanziarie
valutate al fair value
(915) 1.335 (2.250) n.s.
Interessi e commissioni derivanti da attività
finanziaria
(846) (13.967) 13.121 (94)%
EBT 24.660 620 24.040 n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT²⁾ (6.722) (14.604) 7.882 (54)%
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 31.382 15.224 16.158 106%
Imposte sul reddito (5.189) (1.155) (4.034) n.s.
Risultato del periodo 19.471 (535) 20.006 n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del
periodo
(4.965) (12.843) 7.878 (61)%
Risultato del periodo esclusi gli elementi non
ricorrenti
24.436 12.308 12.128 99%

Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati a consulenze su progetti legati allo sviluppo del business. 1

Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l'EBITDA si riferiscono prevalentemente a (i) piani di incentivi all'esodo, (ii) oneri per arbitrato in atto, con (iii) relativo effetto imposte. 2

Portafoglio in gestione

A fine 2022 il Portafoglio Gestito (GBV) da doValue S.p.A. è pari a €70,3 miliardi in calo di circa il 6% rispetto al dato di fine 2021 (€74,6 miliardi).

Di seguito si rappresentano le principali variazioni positive intervenute nell'anno 2022:

  • nuovi mandati da clienti esistenti per €0,8 miliardi rinvenienti dai contratti flusso con UniCredit;
  • nuovi mandati per complessivi €1,2 miliardi riferiti a due operazioni effettuate con lo schema della GACS.

In decremento del GBV, si registrano, nel periodo, tra gli altri elementi, cessioni da parte di un cliente per €3,5 miliardi.

Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento, nei prossimi mesi, rispetto a quanto già descritto per effetto di nuovi mandati pari €0,8 miliardi relativi a portafogli in gestione da primarie controparti.

I grafici di seguito rappresentano la composizione del portafoglio gestito e degli incassi di

Gli incassi di doValue S.p.A nel 2022 ammontano a €1,6 miliardi di euro (€1,7 miliardi di euro nel 2021) sostanzialmente in linea con quanto consuntivato nel precedente esercizio.

Risultati economici

Il 2022 è stato un anno trascorso in un contesto internazionale influenzato soprattutto dai riflessi legati alla crisi politica internazionale sfociata, nel mese di febbraio, nell'inizio delle ostilità in territorio ucraino. Oltre a ciò è necessario segnalare che il quadro macroeconomico europeo è andato progressivamente deteriorandosi in virtù della spirale inflazionistica in atto che ha rallentato la ripresa economica generale. Il settore di riferimento ha risentito in maniera inequivocabile del contesto sebbene non abbia ancora visto gli effetti del post-pandemia e della crisi recente in termini di generazione di nuovi NPL. Tuttavia, recenti studi3 , hanno affermato come le masse di NPL, nel settore domestico, siano viste in crescita nel corso del 2023. Dopo circa 10 anni i crediti deteriorati tornano ad aumentare; sebbene ancora non ai livelli del 2012 (tasso di deterioramento pari al 7,5%). L'inversione di tendenza dopo un ciclo decennale rimane comunque un dato significativo. Dall'attuale tasso di default del 2,3%, è previsto in crescita al 3,8% nel 2023 eguagliando quindi il tasso del lontano 2017, pur tuttavia in un contesto in cui il mercato del credito è molto più preparato ora rispetto ad allora ed i bilanci delle banche italiane sono attualmente più solidi.

In questo complesso framework doValue ha fatto registrare ricavi lordi pari a €167,7 milioni, con una leggera diminuzione del 1% rispetto ai €168,7 milioni del 2021.

I ricavi di Servicing di asset NPE, pari ad €138,0 milioni, evidenziano un decremento del 2% rispetto al 2021.

In ambito NPL si segnala che gli incassi degli ultimi 12 mesi in rapporto al Gross Book Value di fine periodo, espressi dall'indicatore "Incassi LTM/GBV (EoP)"si attestano al 2,4%, in linea rispetto al risultato del 2021. L'indicatore assume lo stesso valore, pari al 2,4% anche escludendo i nuovi mandati in gestione, ("Incassi LTM Stock/GBV Stock (EoP)").

I ricavi da co-investimento includono l'apporto di €1,5 milioni (€8,8 milioni nel 2021) legati a proventi derivanti dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Romeo SPV, Mercuzio Securitisation e Mexico di cui doValue detiene il 5%. E' importante segnalare che nel periodo comparativo erano state registrate plusvalenze da realizzo legate alla cartolarizzazione Relais (€4,0 milioni), le cui notes mezzanine e junior erano state acquistate negli ultimi giorni del 2020 e rivendute nella prima metà di febbraio 2021, nonché alla cartolarizzazione greca Mexico (€4,6 milioni), le cui notes subordinate erano state sottoscritte nel quarto trimestre 2021 per il 95% con contestuale rivendita a terzo investitore per il 90%.

Il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori risulta invece più significativo, ed è pari a €28,2 milioni (€19,2 milioni a dicembre 2021), che si originano principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati, e altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence e servizi legali.

Questi ricavi rappresentano il 17% del totale dei ricavi lordi dell'anno ed evidenziano un incremento del 47% rispetto all'anno precedente.

3 Fonte ABI - Cerved

(€/000)

31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Ricavi NPE 138.015 140.720 (2.705) (2)%
Ricavi da co-investimento 1.507 8.846 (7.339) (83)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 28.183 19.180 9.003 47%
Ricavi lordi 167.705 168.746 (1.041) (1)%
Commissioni passive NPE (7.629) (9.949) 2.320 (23)%
Commissioni passive Ancillari (10.632) (8.332) (2.300) 28%
Ricavi netti 149.444 150.465 (1.021) (1)%

I Ricavi Netti, pari a €149,4 milioni, sono in diminuzione del 1% rispetto ai € 150,5 milioni del 2021.

Le commissioni passive NPE registrano una forte contrazione pari al 23% e si attestano a €7,6 milioni (€9,9 milioni nel 2021) evidenziando una diminuzione su tutti i perimetri di pertinenza, come risultante dei minori incassi effettuati tramite rete esterna.

Le commissioni passive Ancillari si attestano a €10,6 milioni rispetto a €8,3 milioni del 2021 con un incremento pari al 28% meno che proporzionale rispetto all'aumento dei ricavi relativi, evidenziando quindi una maggior marginalità globale.

I costi operativi, pari a €106,8 milioni, inclusivi di €2,6 milioni di elementi non ricorrenti, evidenziano un decremento complessivo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando si attestarono a €114,6 milioni.

31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Spese per il personale (83.606) (87.012) 3.406 (4)%
Spese amministrative (23.199) (27.558) 4.359 (16)%
di cui: IT (9.733) (11.467) 1.734 (15)%
di cui: Real Estate (1.634) (2.027) 393 (19)%
di cui: SG&A (11.832) (14.064) 2.232 (16)%
Totale costi operativi (106.805) (114.570) 7.765 (7)%
EBITDA 42.639 35.895 6.744 19%
di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (2.563) (909) (1.654) n.s.
di cui: EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 45.202 36.804 8.398 23%

(€/000)

Più in dettaglio, la diminuzione di €7,8 milioni è imputabile per €3,4 milioni alle spese per il personale e per €4,4 milioni a spese amministrative.

In particolare, le spese per il personale si attestano a €83,6 milioni registrando quindi una diminuzione del 4% circa rispetto a €87,0 milioni dell'esercizio precedente. Nel corso del 2022 è continuato il programma di efficientamento del personale dipendente previsto anche nel Business Plan approvato.

Le spese amministrative sono diminuite del 16% rispetto allo stesso periodo del 2021 per effetto dei minori costi generali e amministrativi (nella misura di € 2,2 milioni), dei minori costi IT (nella misura di € 1,7 milioni) e dei minori costi relativi al Real Estate (nella misura di € 0,4 milioni).

In continuità con gli esercizi precedenti, tra i costi operativi dell'esercizio sono dunque stati individuati alcuni elementi non ricorrenti ("Non Recurring Items" o "NRIs") che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale di doValue.

Tali elementi non ricorrenti, che nel precedente esercizio erano pari a € 0,9 milioni, ammontano a €2,6 milioni e si riferiscono principalmente ad oneri legati a consulenze connesse a operazioni straordinarie.

L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti ha registrato un incremento del 23% attestandosi a €45,2 milioni (€36,8 milioni nel 2021) e un margine del 27% sui ricavi (22% nel periodo di raffronto) con un incremento in valore assoluto pari a € 8,4 milioni.

Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA è pari a €42,6 milioni, superiore del 19% circa rispetto allo stesso dato del 2021 (€35,9 milioni).

L'EBIT della Società si attesta a €26,4 milioni che si raffronta con €13,3 milioni del periodo comparativo.

L'EBT è pari a €24,7 milioni contro €0,6 milioni fatto registrare nell'esercizio precedente.

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
EBITDA 42.639 35.895 6.744 19%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e
immateriali
(11.777) (11.311) (466) 4%
Accantonamenti netti (4.925) (11.977) 7.052 (59)%
Saldo rettifiche/riprese di valore 484 562 (78) (14)%
Utile/perdita da partecipazioni - 83 (83) (100)%
EBIT 26.421 13.252 13.169 99%
Risultato netto di attività e passività finanziarie
valutate al fair value
(915) 1.335 (2.250) n.s.
Interessi e commissioni derivanti da attività
finanziaria
(846) (13.967) 13.121 (94)%
EBT 24.660 620 24.040 n.s.

Oltre agli elementi non ricorrenti all'interno dell'EBITDA (€2,6 milioni), l'EBT include ulteriori oneri non ricorrenti per complessivi €6,7 milioni principalmente riferibili a costi per incentivi all'esodo (€2,3 milioni) e partite legate ad un arbitrato in atto per il claim fiscale in Spagna (€1,9 milioni).

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a € 11,8 milioni, con un incremento di €0,5 milioni rispetto ai €11,3 milioni del 2021. Il saldo della voce include la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso, che derivano dalla contabilizzazione dei contratti di locazione ai sensi del principio IFRS 16 per un totale di €5,6 milioni (€6,3 milioni nel 2021). Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dalla Società nel periodo e finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.

Gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri risultano pari a €4,9 milioni, con un decremento rispetto ai €12,0 milioni del 2021 pari a €7,1 milioni. Si tratta principalmente di accantonamenti per incentivi all'esodo che - in linea con gli obiettivi del Business Plan - verranno erogati al personale dipendente che ha aderito al piano avviato dalla Società (€2,3 milioni in decremento di €3,1 milioni rispetto al periodo precedente), oltre che di accantonamenti prudenziali relativi ad alcune cause e controversie in corso parzialmente compensati da rilasci di accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti. La voce nel 2021 comprendeva costi legati al riconoscimento del net economic benefit alla controparte, all'interno dell'operazione di acquisizione della controllata greca doValue Greece per €3,3 milioni.

Il risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value risulta negativo per €0,9 milioni e rileva un costo incrementale rispetto al periodo precedente di circa €2,2 milioni, quando la voce era risultata positiva per €1,3 milioni. Tale variazione è riconducibile principalmente alla svalutazione delle notes delle cartolarizzazioni Cairo e delle quote del fondo di investimento Italian Recovery Fund (già Atlante II).

Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria, negativi per €0,8 milioni, rilevano una variazione positiva di €13,1 milioni rispetto a €-14,0 milioni del 2021 quando furono contabilizzati effetti economici pari a €4,6 milioni della chiusura della linea di finanziamento sostituita dalla seconda emissione obbligazionaria. La posta in esame include principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo ed i dividendi incassati dalle società controllate (in incremento di €10,3 milioni rispetto al 2021).

31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
EBT 24.660 620 24.040 n.s.
Imposte sul reddito (5.189) (1.155) (4.034) n.s.
Risultato di periodo 19.471 (535) 20.006 n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del
periodo
(4.965) (12.843) 7.878 (61)%
Risultato del periodo esclusi gli elementi non
ricorrenti
24.436 12.308 12.128 99%

(€/000)

Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €5,2 milioni contro €1,2 milioni del 2021, in virtù del maggior valore del risultato ante imposte e dell'effetto negativo della variazione delle imposte anticipate. Le imposte sul reddito includono, inoltre, la quota di competenza del canone DTA pari a € 1,6 milioni.

Il Risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €24,4 milioni, rispetto ai €12,3 milioni del 2021. Includendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato netto del periodo risulta pari a €19,5 milioni, rispetto ai €-0,5 milioni dell'esercizio precedente.

SEGMENT REPORTING

Per il Segment Reporting si rimanda a quanto rappresentato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2022, in quanto il Gruppo utilizza come dimensione di analisi la Region, per il presente Bilancio d'impresa, la rappresentazione corrisponde a quanto riportato nel consolidato per l'Italia.

0.5 Situazione Patrimoniale e Finanziaria

PREMESSA

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta della Società.

Al termine della presente Relazione sulla Gestione, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi di bilancio.

Stato patrimoniale gestionale 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 114.358 124.861 (10.503) (8)%
Attività finanziarie 198.475 227.295 (28.820) (13)%
Partecipazioni 374.429 351.879 22.550 6%
Attività materiali 17.969 7.549 10.420 138%
Attività immateriali 17.907 13.372 4.535 34%
Attività fiscali 65.661 69.366 (3.705) (5)%
Crediti commerciali 84.066 73.282 10.784 15%
Attività in via di dismissione 10 30 (20) (67)%
Altre attività 4.900 4.739 161 3%
Totale Attivo 877.775 872.373 5.402 1%
Passività finanziarie: debiti verso banche/
bondholders
564.084 560.892 3.192 1%
Altre passività finanziarie 62.684 28.150 34.534 123%
Debiti commerciali 20.459 23.627 (3.168) (13)%
Passività fiscali 2.266 2.699 (433) (16)%
TFR 4.564 5.950 (1.386) (23)%
Fondi rischi e oneri 13.816 13.917 (101) (1)%
Altre passività 19.712 31.217 (11.505) (37)%
Totale Passivo 687.585 666.452 21.133 3%
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserve 133.771 169.854 (36.083) (21)%
Azioni proprie (4.332) (4.678) 346 (7)%
Risultato del periodo 19.471 (535) 20.006 n.s.
Patrimonio Netto 190.190 205.921 (15.731) (8)%
Totale Passivo e Patrimonio Netto 877.775 872.373 5.402 1%

La cassa e titoli liquidabili accoglie la liquidità disponibile su conti correnti. Rispetto al 31 dicembre 2021, si segnala un decremento di €10,5 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, quale frutto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Le attività finanziarie passano da €227,3 milioni a €198,5 milioni con un decremento di €28,8 milioni.

Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.

Attività finanziarie 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Al fair value con impatto a CE 42.126 46.269 (4.143) (9)%
Titoli di debito 18.145 18.881 (736) (4)%
OICR 23.628 25.805 (2.177) (8)%
Derivati non di copertura 353 1.583 (1.230) (78)%
Al fair value con impatto a OCI 10.171 9.989 182 2%
Titoli di capitale 10.171 9.989 182 2%
Al costo ammortizzato 146.178 171.037 (24.859) (15)%
Crediti relativi al conto corrente intersocietario 33.935 - 33.935 n.s.
Crediti verso clientela 112.243 171.037 (58.794) (34)%
Totale 198.475 227.295 (28.820) (13)%

(€/000)

La componente delle attività finanziarie "Al fair value con impatto a CE" registra una variazione in diminuzione complessiva di €4,1 milioni determinata principalmente da un decremento nella componente dei titoli di debito originato da effetti valutativi (€0,6 milioni), oltre che da una riduzione di €2,2 milioni nelle quote OICR relative al fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II), la quale è dovuta per €1,5 milioni all'annullamento e distribuzione delle quote e per €0,7 milioni dal relativo differenziale negativo di fair value.

La categoria "Al fair value con impatto a OCI", che accoglie investimenti di quote di minoranza nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. (11,6%) e nella società irlandese proptech BidX1 (17,7%), evidenzia un incremento complessivo di €0,2 milioni riferibile esclusivamente a quest'ultima. In merito a Bidx1 nel corso di dicembre 2022 doValue ha esercitato l'opzione di acquisto di ulteriori quote, incrementando così la propria quota partecipativa rispetto al 15,2% del 2021. L'esercizio di tale opzione ha comportato inoltre l'azzeramento del relativo derivato non di copertura, il cui valore residuo al 31 dicembre 2022 (€353 mila) è rappresentativo del valore della residua opzione di acquisto.

La componente di attività "Al costo ammortizzato" registra un decremento di €24,9 milioni determinato principalmente dai rimborsi avvenuti nell'anno dei finanziamenti attivi erogati in favore di doValue Spain e di doValue Greece parzialmente compensato dall'incremento dei crediti verso doValue Sapin e doValue Portugal a seguito dell'avvio nel 2022 dell'operatività di cash pooling.

Le partecipazioni sono pari a €374,4 milioni e sono state interessate nel periodo da:

  • un aumento di €21,6 milioni del valore della partecipazione in doValue Greece per effetto dell'incremento del fair value della passività per Earn-out legata al prezzo di acquisto della società;
  • un aumento di €0,9 milioni del valore delle partecipazioni in doValue Spain, doValue Greece e doValue Greece Real Estate, rispettivamente nella misura di €0,4 milioni, €0,5 milioni e €0,03 milioni, per effetto della quota di competenza di compensi sotto forma di attribuzione di azioni della capogruppo, stanziati a favore di talune categorie di manager di tali partecipate, come previsto dalla politica di remunerazione.

Le attività materiali, pari a €18,0 milioni, evidenziano un incremento di €10,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 prevalentemente in seguito al rinnovo dei contratti di affitto di alcune sedi per un totale di €12,5 milioni nonché a fronte di acquisti dedicati alla nuova infrastruttura tecnologica per €4,4 milioni, compensati da ammortamenti dell'esercizio per €6,4 milioni.

Le attività immateriali passano da €13,4 milioni a €17,9 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €4,5 milioni. Tale differenziale è determinato dall'effetto combinato di riduzioni per €5,9 milioni a fronte di ammortamenti e di aumenti per €10,4 relativi ad acquisti di software (inclusa la parte classificata ad immobilizzazioni in corso e acconti).

Di seguito la composizione delle attività immateriali:

Attività immateriali 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Software 13.577 10.436 3.141 30%
Marchi 56 60 (4) (7)%
Immobilizzazioni in corso e acconti 4.274 2.876 1.398 49%
Totale 17.907 13.372 4.535 34%

(€/000)

Le attività fiscali di seguito dettagliate evidenziano un saldo di €65,7 milioni al 31 dicembre 2022, rispetto a €69,4 milioni al 31 dicembre 2021. La riduzione di €3,7 milioni è dovuta principalmente alla diminuzione delle attività per imposte correnti (€1,5 milioni), nonché ai reversal delle imposte anticipate per complessivi €2,2 milioni.

(€/000)

31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
4.025 5.512 (1.487) (27)%
4.025 583 3.442 n.s.
- 5.476 (5.476) (100)%
- (547) 547 (100)%
59.975 62.177 (2.202) (4)%
49.330 49.329 1 0%
4.611 6.680 (2.069) (31)%
326 205 121 59%
1.886 1.986 (100) (5)%
3.822 3.977 (155) (4)%
1.661 1.677 (16) (1)%
65.661 69.366 (3.705) (5)%

Di seguito si riporta anche la composizione delle passività fiscali che evidenziano altresì un decremento rispetto ai saldi del 2021. Anche in questo caso la principale riduzione è da riferirsi ad un minor debito compreso nella voce "Altri debiti di natura fiscale".

Passività fiscali 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Passività per imposte differite 20 20 - n.s.
Altri debiti di natura fiscale 2.246 2.679 (433) -16%
Totale 2.266 2.699 (433) -16%

Al 31 dicembre 2022 le passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €560,9 milioni a €564,1 milioni, con un incremento di €3,2 milioni, principalmente legato all'incremento del costo ammortizzato dei bond emessi.

Al 31 dicembre 2022 il debito residuo al costo ammortizzato per le due obbligazioni emesse è il seguente:

-bond 2020-2025 di nominale pari a €265,0 milioni, tasso del 5,0%: €263,6 milioni;

-bond 2021-2026 di nominale pari a €300,0 milioni, tasso del 3,4%: €300,4 milioni.

Le altre passività finanziarie alla fine dell'esercizio 2022 sono di seguito dettagliate:

(€/000)

Altre passività finanziarie 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Passività per leasing 16.443 5.106 11.337 n.s.
Earn-out 44.648 23.044 21.604 94%
Altre passività finanziarie 1.593 - 1.593 n.s.
Totale 62.684 28.150 34.534 123%

Le "Passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.

La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione in doValue Spain per € 17,5 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione e (ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €27,2 milioni (€5,7 al 31 dicembre 2021) la quale è legata al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. L'aumento di tale componente rispetto all'esercizio precedente è dovuto alla forte performance economica in Grecia nel 2022 che ha portato doValue a riconoscere un valore più elevato di tale passività.

I fondi rischi e oneri passano da un saldo di fine 2021 pari a €13,9 milioni a €13,8 milioni al 31 dicembre 2022 evidenziano una riduzione di €0,1 milioni a fronte dell'effetto combinato di nuovi accantonamenti e di utilizzi e rilasci su controversie sia giudiziali che stragiudiziali definite nel periodo.

Fondi per rischi ed oneri 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione %
Controversie legali 4.621 6.391 (1.770) (28)%
Oneri del personale 514 673 (159) (24)%
Altri 8.681 6.853 1.828 27%
Totale 13.816 13.917 (101) (1)%

(€/000)

Le altre passività passano da €31,2 milioni a €19,7 milioni con un decremento di €11,5 milioni principalmente per effetto delle seguenti variazioni:

  • decremento di € 8,6 milioni per il pagamento del debito verso Eurobank a seguito del ricalcolo del Net Economic Benefit previsto dallo Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento prezzo di acquisizione della controllata doValue Greece;
  • decremento di € 5,4 milioni dei debiti relativi al personale riconducibile alla liquidazione del sistema incentivante 2021 compensato dai nuovi debiti sorti nel periodo.

Il patrimonio Netto si attesta a €190,2 milioni, in decremento di € 15,7 milioni rispetto ai €205,9 milioni del 31 dicembre 2021; tale decremento deriva dall'effetto combinato della distribuzione dei dividendi (€39,5 milioni), del ripianamento della perdita dell'esercizio precedente (€0,5 milioni) dell'incremento netto della riserva di stock option contabilizzata ai sensi dell'IFRS 2 (€5,0 milioni) e della riserva di rivalutazione (€0,9 milioni) nonché dal risultato economico positivo di periodo (€19,5 milioni).

IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

(€/000)
Capitale Circolante Netto 31/12/2022 31/12/2021
Crediti commerciali 84.066 73.282
Debiti commerciali (20.459) (23.627)
Totale 63.607 49.655

Il dato di periodo si attesta a € 63,6 milioni in aumento del 28% rispetto a dicembre 2021 (€ 49,7 milioni).

Se rapportato ai ricavi, l'incidenza del capitale circolante si attesta al 38% verso il 29% dell'esercizio 2021.

LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

(€/000)

Posizione Finanziaria Netta 31/12/2022 31/12/2021
A Cassa e disponibilità liquide di conto corrente 114.358 124.861
B Liquidità (A) 114.358 124.861
C Debiti bancari correnti (125) (41)
D Obbligazioni emesse - correnti (11.333) (9.993)
E Finanziamenti correnti 74.692 60.401
F Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C )+(D)+(E) 177.592 175.228
G Obbligazioni emesse - non correnti (554.220) (550.858)
H Finanziamenti non correnti 70.930 111.604
I Posizione finanziaria netta (F)+(G)+(H) (305.698) (264.026)

La posizione finanziaria netta a fine 2022 si attesta a €(305,7) milioni contro €(264,0) milioni a fine 2021.

La voce "Cassa e disponibilità liquide di conto corrente" pari a €114,4 milioni permette l'elasticità di cui la Società necessita per sviluppare i propri piani operativi. Oltre a ciò, alla data del 31 dicembre 2022, la Società dispone di €73 milioni di linee committed interamente disponibili a supporto della liquidità totale.

La posizione finanziaria netta corrente si mantiene positiva per €177,6 milioni (€173,7 milioni a fine 2021) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva.

Rispetto alla propria struttura del debito si segnala che saltuariamente, doValue o una sua affiliata, a seconda delle condizioni di mercato e di altri fattori, potrebbe riacquistare o acquisire un interesse nei propri titoli di debito in circolazione, indipendentemente dal fatto che tali titoli siano scambiati o meno al di sopra o al di sotto del loro valore nominale, impiegando la propria liquidità o come scambio con altri titoli o altri corrispettivi, in ogni caso tramite acquisti nel mercato o tramite transazioni negoziate privatamente o altre operazioni.

Fatti di rilievo 0 intervenuti nel periodo .6

PORTAFOGLIO GESTITO E MANDATI

Da inizio 2022, il Gruppo si è aggiudicato circa €7,4 miliardi di nuovi mandati (parzialmente non ancora on-boarded al 31 dicembre 2022), in particolare €3,0 miliardi in Italia, €3,9 miliardi nella Regione Ellenica e €540 milioni in Spagna.

I nuovi mandati, insieme ai €3,8 miliardi di forward flows ricevuti nel 2022, rappresentano €11,2 miliardi di GBV addizionale.

In aggiunta, tenendo conto dei €450 milioni di Project Virgo e dei €630 milioni di Project Souq in Grecia (cessioni di NPL sul mercato secondario rispettivamente dai portafoglio Frontier e Cairo, dove doValue ha mantenuto il contratto di servicing) il totale GBV aggiudicato nel 2022 è di €12,3 milioni.

Si tratta di un risultato notevole se si considera il rinvio al 2023 del progetto Ariadne (portafoglio GBV da €5,2 miliardi in Grecia).

Al 31 dicembre 2022, il Gross Book Value è pari a €120,5 miliardi, in calo del 19,4% rispetto al livello pari a €149,5 miliardi di fine 2021 (un calo del 5,1% escludendo il portafoglio Sareb da €20,7 miliardi).

Il livello di Gross Book Value di €120,5 miliardi è il risultato di un nuovo GBV on-boarded per €13,0 miliardi, Collection per €5,5 miliardi, write-offs per €8,7 miliardi, cessioni da clienti per €7,1 miliardi (per la maggior parte compensati da indennizzi) e dall'off-boarding del portafoglio NPL di Sareb pari a €20,7 miliardi.

Si ricorda che, al 31 dicembre 2022 circa €4,5 miliardi di nuovi mandati aggiudicati non è stato ancora on-boarded.

PRESENTAZIONE PIANO INDUSTRIALE 2022-2024

In data 25 gennaio 2022, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, che è stato presentato al mercato il 26 gennaio 2022 durante il Capital Markets Day della società. Il Piano Industriale 2022-2024 conferma il modello di business efficiente di doValue come operatore di riferimento indipendente e capital light nel settore del credit servicing nel Sud Europa. La visione per "doValue 2024" gravita principalmente attorno alla capacità della Società di guidare l'evoluzione del settore del credit servicing tramite investimenti in tecnologia e tramite la propria abilità nel rafforzare partnership strategiche e di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio.

GUERRA RUSSO-UCRAINA

Si menziona che in data 24 febbraio 2022 la Russia ha dato inizio ad una invasione militare del territorio ucraino che ha portato ad un aspro conflitto con la popolazione e l'apparato militare ucraino tuttora in corso. La reazione dei Paesi occidentali, in particolare USA ed Unione Europea è stata quella di attuare varie sanzioni finanziarie ed economiche nei confronti della Russia. Tali sanzioni, insieme ad un maggior rischio geopolitico, hanno causato un aumento considerevole della volatilità nei mercati finanziari.

L'esposizione diretta del Gruppo doValue verso la Russia e l'Ucraina è trascurabile.

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

In data 28 aprile 2022, si è tenuta l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di doValue (l'"Assemblea").

In particolare, l'Assemblea ha:

  • approvato il Bilancio di esercizio di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2021;
  • approvato la distribuzione di dividendi per circa €39,5 milioni (corrispondenti ad un dividendo per azione pari a €0,50);
  • approvato la politica in materia di remunerazione relativa all'esercizio 2021;
  • approvato la proposta di deroga alla politica di remunerazione 2021, avente ad oggetto l'attribuzione della remunerazione variabile riferita all'anno 2021 in favore dell'Amministratore Delegato;
  • approvato il piano incentivante 2022-2024;
  • conferito una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie;
  • nominato Cristina Finocchi Mahne quale Amministratore della Società;
  • approvato l'integrazione dei corrispettivi per l'anno 2021 della società di revisione EY S.p.A..

AMMISSIONE AL SEGMENTO STAR

Nel mese di maggio 2022, doValue ha ricevuto l'ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sul segmento Euronext STAR Milan del mercato Euronext Milan.

Già ammesse a negoziazione sull'MTA di Borsa Italiana (ora Euronext Milan) dal 14 luglio 2017, le azioni ordinarie di doValue hanno iniziato a negoziare dal giorno 3 giugno 2022 sul segmento Euronext STAR Milan del mercato Euronext Milan, segmento dedicato alle imprese con requisiti di eccellenza in termini di trasparenza, comunicazione, liquidità e corporate governance (requisiti già ampiamente soddisfatti da doValue).

Come parte dell'ammissione al segmento Euronext STAR Milan, doValue ha ingaggiato Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. in qualità di Specialista, in conformità con quanto previsto dal Regolamento e dalle Istruzioni di Borsa Italiana.

VERIFICA FISCALE

Si rende noto che doValue ha ricevuto una verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione. In esito alla chiusura formale del controllo fiscale, sono stati sollevati due rilievi sostanziali per il 2016 e 2017 (con chiusura regolare della verifica per il periodo d'imposta 2015). A tale riguardo, doValue ha prontamente fornito le proprie osservazioni e chiarimenti all'Agenzia delle Entrate, per dimostrare in dettaglio la piena correttezza del comportamento adottato.

ALTRE ATTIVITÀ RILEVANTI

Nel 2022, doValue è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:

  • Fondo Efesto: tra dicembre 2022 e gennaio 2023, il Fondo Efesto ha ricevuto impegni per contributi UTP per un importo complessivo di €1,1 miliardi, tra cui impegni consistenti da parte di due banche di primaria importanza in Italia.
  • Project Nix: nell'ottobre 2022, doValue ha ottenuto la gestione di un portafoglio di €300 milioni di crediti deteriorati da Fortress in Spagna, che rappresenta il primo importante investimento di portafoglio di NPL di Fortress nel mercato spagnolo dopo aver aperto la sua sede locale a Madrid nel maggio 2022.

  • Project Virgo: in ottobre 2022, doValue ha completato la cessione sul mercato di un portafoglio da €450 milioni di GBV in Grecia al Gruppo EOS. Il portafoglio è stato ceduto dal veicolo di cartolarizzazione Frontier I HAPS che è gestito da doValue sin dall'inizio di febbraio 2022. La cessione consente a doValue di accelerare la sua attività di Collection in Grecia (per la quale ha ricevuto una commissione di Collection nel quarto trimestre 2022) mantenendo il mandato di servicing di lungo termine sul portafoglio.
  • Project Frontier II: nel luglio 2022 doValue ha firmato un accordo con la National Bank of Greece (NBG) in relazione alla gestione di un portafoglio greco costituito principalmente da crediti deteriorati garantiti per un GBV di €1,0 miliardo. L'accordo è subordinato al completamento del processo di cartolarizzazione di tale portafoglio da parte di NBG nell'ambito dell'Hellenic Asset Protection Scheme (HAPS) che dovrebbe essere finalizzato entro la prima metà del 2023.
  • Cartolarizzazioni GACS: tra maggio e giugno 2022 BCC Banca Iccrea e UniCredit hanno perfezionato due cartolarizzazioni di crediti deteriorati assistiti da garanzia GACS per un valore rispettivamente di €650 milioni e €1,1 miliardi. doValue ha assunto il ruolo di special servicer delle due cartolarizzazioni.
  • Project Sky: a maggio 2022 doValue ha firmato un protocollo d'intesa con Cerberus per la gestione esclusiva di un portafoglio di crediti deteriorati originato a Cipro con GBV di €2,2 miliardi. doValue assumerà la gestione del portafoglio dal closing atteso per il 2023 fino al run-off del portafoglio, assistendo al contempo nella gestione del portafoglio fino alla closing.
  • Project Neptune: ad aprile 2022 doValue si è aggiudicata un mandato di servicing in Grecia da Fortress per un portafoglio di €500 milioni. Si ricorda che, nel 2020 Fortress ha acquisito un portafoglio da Alpha Bank con un GBV di circa €1,1 miliardi ed ha assegnato il mandato di servicing transitorio al servicer greco CEPAL. Con Project Neptune, doValue assume come servicer di lungo termine la gestione di circa il 50% del portafoglio iniziale di €1,1 miliardi.
  • Lancio della business unit Legal Services in Spagna: a luglio 2022, doValue ha formalmente costituito una nuova business unit in Spagna dedicata all'offerta di servizi legali a banche e investitori istituzionali. L'iniziativa è in linea con il piano di ulteriore crescita e diversificazione del portafoglio di prodotti e soluzioni offerti da doValue ai suoi clienti attuali e potenziali in Spagna. In ottobre 2022 doValue ha firmato un importante contratto con Sareb per la fornitura di servizi legali.
  • Lancio della business unit PMI in Spagna: a giugno 2022, doValue ha formalmente costituito una business unit dedicata alla gestione delle esposizioni deteriorate (NPE) relative alle Piccole e Medie Imprese (PMI) in Spagna. La business unit PMI impiega circa 40 professionisti e gestisce attualmente circa €3 miliardi di GBV, un livello che dovrebbe crescere nei prossimi trimestri.
  • Mandato di servicing con Sareb: a fine febbraio 2022 Sareb ha deciso di nominare due nuovi servicer per il contratto 2022-2025 e quindi di non rinnovare il contratto con doValue e gli altri 3 servicer che gestivano il portafoglio Sareb. La decisione di Sareb ha innescato una riorganizzazione delle attività di doValue in Spagna volta ad operare su scala adeguata preservando la redditività del business in Iberia. Circa €8 milioni di costi di riorganizzazione sono stati spesi nel 2022 e si prevede che il costo complessivo stimato a €11 milioni sarà inferiore all'importo inizialmente previsto pari a circa €15 milioni.
  • Certificazione ISO 37001:16: a novembre 2022, doValue S.p.A. ha ricevuto la certificazione UNI ISO 37001:16 - Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione, primo standard internazionale relativo ai sistemi di gestione anticorruzione. La certificazione, rilasciata da Bureau Veritas – player tra i più importanti a livello internazionale nell'ambito della certificazione – testimonia la costante attenzione e l'impegno di doValue nel prevenire ogni forma di corruzione. La norma UNI ISO 3700 è nata per offrire ad aziende e organizzazioni avanzati standard di gestione e misure efficaci per prevenire e affrontare fenomeni di corruzione, istituendo una cultura di integrità, trasparenza e conformità.

Fatti di rilievo intervenuti 0 dopo la chiusura del periodo .7

DIMISSIONI DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO

In data 17 marzo 2023, l'Amministratore Delegato Andrea Mangoni ha reso nota la sua intenzione di rassegnare le dimissioni dalla sua carica, con efficacia dal 27 aprile 2023 (data prevista per l'Assemblea degli Azionisti della Società), per cogliere nuove opportunità professionali.

Il Consiglio di Amministrazione ha attivato le procedure interne rilevanti volte ad avviare il processo di successione per il ruolo di Amministratore Delegato.

In linea con la politica di remunerazione adottata dalla Società, non sono previsti indennità o altri benefici in relazione alla cessazione della carica di Amministratore Delegato. Il numero di azioni della Società possedute da Andrea Mangoni sarà comunicato al momento dell'effettiva cessazione del suo ruolo come Amministratore Delegato.

ALTRE ATTIVITÀ RILEVANTI

Dall'inizio del 2023, doValue, è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:

  • MSCI ESG Research: a marzo 2023, MSCI-ESG-Research ha migliorato il rating MSCI-ESG del Gruppo dal livello "AA" al livello "AAA". MSCI-ESG-Research misura la resilienza di un'azienda rispetto ai rischi ambientali, sociali e di governance ("ESG") su un orizzonte di lungo termine. L'aggiornamento di MSCI-ESG-Research è un esempio tangibile dell'impegno di doValue nell'adottare le migliori politiche nell'interesse dei suoi stakeholder, in particolare i clienti, i capital provider (azionisti e obbligazionisti), i dipendenti ed il più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera.
  • Project Souq: a febbraio 2023, doValue ha completato la cessione di un portafoglio secondario da €630 milioni di GBV in Grecia a Intrum. Il portafoglio è stato scorporato dai veicoli di cartolarizzazione HAPS Cairo I e Cairo II, gestiti da doValue fin dalla loro creazione. La cessione consente a doValue di accelerare l'attività di raccolta in Grecia (per la quale ha ricevuto una commissione di raccolta nel primo trimestre 2023), mantenendo il mandato di servicing a lungo termine sul portafoglio.
  • Cartolarizzazione Fino 1 GACS: a gennaio 2023, grazie alla forte performance di doValue nella gestione della cartolarizzazione Fino 1, nell'ambito della quale è stata concessa la garanzia GACS dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sono state rimborsate le senior notes di classe A di tale cartolarizzazione.

Evoluzione prevedibile 0 della gestione .8

Nel corso del 2023 la Società proseguirà nell'esecuzione del proprio Piano Industriale 2022- 2024, facendo leva sui risultati raggiunti nel 2022.

In particolare, si prevede che le attività in Italia proseguano in continuità con quanto visto nel 2022, con performance attese sostanzialmente stabili anno su anno.

Principali rischi 0 e incertezze .9

La posizione finanziaria di doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.

La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità della Società, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.

I principali rischi e incertezze, considerato il business della Società, sono essenzialmente connessi alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e sulla produzione di esposizioni deteriorate. Il contesto macroeconomico mostra segnali e prospettive di ritorno alla normalità dopo le difficoltà registrate a causa della pandemia da COVID-19; permangono tuttavia elementi di incertezza legati all'effetto che avranno sull'economia le dinamiche inflattive e l'aumento dei tassi di interesse che potrebbero avere ripercussioni sulla capacità dei debitori di rientrare dalle loro esposizioni.

Va rilevato inoltre che l'evoluzione futura ed i relativi effetti, sulle prospettive macroeconomiche globali e sulla stabilità geopolitica globale, derivanti dal conflitto Russia-Ucraina sono ancora imprevedibili.

Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legato a tali circostanze straordinarie, non sono stimabili gli effettivi impatti, diretti e indiretti, sull'attività della Società.

CONTINUITÀ AZIENDALE

Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stato redatto il presente Bilancio al 31 dicembre 2022, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:

  • in particolare si è tenuto conto delle previsioni in merito agli scenari macroeconomici impattati dalla combinazione dei rimanenti effetti della pandemia da Covid-19, dell'inflazione, dell'aumento dei tassi di interesse, del deterioramento del clima economico, dei rischi geopolitici e delle incertezze relative agli sviluppi futuri;
  • nella valutazione di sostenibilità degli attivi patrimoniali alla data del 31 dicembre 2022 sono stati considerati la solida dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria e la confermata capacità di generazione di flussi di cassa, come riflessa nel Piano Industriale di Gruppo 2022-2024, nonché le caratteristiche dello specifico business model di doValue che risulta in grado di rispondere con flessibilità alle diverse fasi del ciclo economico;
  • si è tenuto conto, infine, delle masse in gestione, nonché dell'apporto di nuovi contratti per gestione di portafogli registrati nel 2022.

Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

0.10 L'azione doValue

Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (oggi Euronext Milan). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2022, in relazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni (FTSE Italia Mid Cap Index), con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12 per azione. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di Altamira Asset Management e di FPS. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.

Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di COVID-19 a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre-pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi del 2020 con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro COVID-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO. Da ottobre 2021, invece, il titolo ha sotto-performato il paniere dei titoli italiani Mid Cap, principalmente a causa di incertezze legate al potenziale rinnovo del contratto di doValue con il cliente Sareb in Spagna (il maggiore cliente del Gruppo in termini di Gross Book Value e Ricavi Lordi nel 2021), in scadenza a giugno 2022. In particolare, l'incertezza che ha interessato l'ultimo trimestre del 2021 è stata legata alle aspettative relative agli impatti economici di un eventuale rinnovo del contratto con Sareb in funzione di una profittabilità attesa minore delle aspettative iniziali.

In data 25 gennaio 2022, doValue ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, che prevedeva il rinnovo del contratto Sareb, sebbene ad una profittabilità molto limitata. In data 24 febbraio 2022, Sareb ha comunicato di aver ingaggiato per il nuovo contratto due servicer non facente parti del pool dei quattro servicer storici (di cui faceva parte anche doValue). La notizia ha pesato sul titolo nei giorni immediatamente successivi. Nonostante ciò, durante il 2022, il titolo doValue ha performato complessivamente in linea con l'indice FTSE Italy Mid Cap. In generale, la performance dei mercati azionari globali nel 2022 è stata negativa a causa dei timori recessivi e dell'aumento dei tassi di interesse.

Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:

Dati di sintesi Euro Data
Prezzo di IPO 9,00 14/07/2017
Prezzo minimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) 4,79 23/03/2020
Prezzo massimo di chiusura (aggiustato per i dividendi
pagati)
12,85 18/10/2017
Ultimo prezzo di chiusura 7,16 30/12/2022
Numero di azioni in circolazione 80.000.000 30/12/2022
di cui azioni proprie 900.434 30/12/2022
Capitalizzazione 572.800.000 30/12/2022
Capitalizzazione (escluse azioni proprie) 566.352.893 30/12/2022

Fonte: Bloomberg

0.11Altre informazioni

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Al 31 dicembre 2022 le azioni di doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%.

Al 31 dicembre 2022, il residuo 71,73% delle azioni risulta collocato sul mercato e l'1,13% è costituito da n. 900.434 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €4,3 milioni detenute da doValue. L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione della Società. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali di doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio. doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

OPERAZIONI SU AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2022 risultano in portafoglio n. 900.434 azioni proprie, pari all'1,13% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €4,3 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce Azioni proprie in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.

L'Assemblea ordinaria del 28 aprile 2022 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 29 aprile 2021. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare.

LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Nel corso dell'esercizio la Società ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

RISORSE UMANE

Altre informazioni

Il business della Società è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. doValue continua ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale.

Alla fine del 2022 il numero dei dipendenti della Società è pari a 956 rispetto ai 976 a fine 2021. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto indicato all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it.

Con riferimento al comma 8 dell'art.5 – "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:

  • in base alla Policy in merito alle operazioni con parti correlate adottata dal Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A., nel corso del 2022 non è stata conclusa alcuna operazione di maggior rilevanza;
  • nel corso del 2022 non sono state effettuate operazioni con parti correlate a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato che hanno influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che nel corso del 2022 doValue non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza.

DICHIARAZIONE NON FINANZIARIA

In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, il Gruppo doValue ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022 è disponibile sul sito internet del Gruppo www.doValue.it nella sezione "Valore sostenibile".

CORPORATE GOVERNANCE

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), viene annualmente redatta la Relazione sul governo societario, la quale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. Tale documento è consultabile nella Sezione "Governance" del sito internet www. doValue.it.

Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione anche la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

INFORMAZIONE RELATIVA AL REGIME DI "OPT-OUT"

Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6 e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Roma, lì 23 marzo 2023 Il Consiglio di Amministrazione

RACCORDO TRA IL CONTO ECONOMICO GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Ricavi NPE 138.015 140.720
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 138.015 140.720
Ricavi da co-investimento 1.507 8.846
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 1.507 8.846
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 28.183 19.180
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 3 3
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 3.853 1.895
di cui: Ricavi diversi 24.248 17.276
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 79 6
Ricavi lordi 167.705 168.746
Commissioni passive NPE (7.629) (9.949)
di cui: Costi dei servizi resi (7.664) (10.120)
di cui: Ricavi diversi 35 171
Commissioni passive Ancillari (10.632) (8.332)
di cui: Spese amministrative (10.632) (8.332)
Ricavi netti 149.444 150.465
Spese per il personale (83.606) (87.012)
di cui: Costo del personale (83.799) (87.219)
di cui: Ricavi diversi 193 207
Spese amministrative (23.199) (27.558)
di cui: Costo del personale (652) (563)
di cui: Costo del personale - di cui: SG&A (652) (563)
di cui: Spese amministrative (29.500) (36.012)
di cui: Spese amministrative - di cui: IT (13.749) (15.131)
di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate (1.634) (2.027)
di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A (14.117) (18.854)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (17) 707
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A (17) 707
di cui: Ricavi diversi 7.001 8.352
di cui: Ricavi diversi - di cui: IT 4.016 3.664
di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A 2.985 4.688
di cui: Costi dei servizi resi (31) (42)
di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A (31) (42)
Totale "di cui IT" (9.733) (11.467)
Totale "di cui Real Estate" (1.634) (2.027)
Totale "di cui SG&A" (11.832) (14.064)
Totale costi operativi (106.805) (114.570)

Segue

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
EBITDA 42.639 35.895
EBITDA margine 25% 21%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (2.563) (909)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 45.202 36.804
EBITDA margine esclusi gli elementi non ricorrenti 27% 22%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (11.777) (11.311)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (12.291) (11.476)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 514 165
Accantonamenti netti (4.925) (11.977)
di cui: Costo del personale (2.260) (5.403)
di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri (2.442) (2.656)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (64) (3.410)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (159) (508)
Saldo rettifiche/riprese di valore 484 562
di cui: Ammortamenti e svalutazioni 37 71
di cui: Ricavi diversi 447 491
Utile/perdita da partecipazioni - 83
di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni - 83
EBIT 26.421 13.252
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al
fair value
(915) 1.335
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (915) 1.335
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (846) (13.967)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (22.373) (24.778)
di cui: Costi dei servizi resi (85) (521)
Dividendi e proventi simili 21.612 11.332
EBT 24.660 620
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (6.722) (14.604)
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 31.382 15.224
Imposte sul reddito (5.189) (1.155)
di cui: Spese amministrative (1.612) (1.619)
di cui: Imposte sul reddito (3.577) 464
Risultato del periodo 19.471 (535)

RACCORDO TRA LO STATO PATRIMONIALE GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Cassa e titoli liquidabili 114.358 124.861
Disponibilità liquide e depositi a breve 114.358 124.861
Attività finanziarie 198.475 227.295
Attività finanziarie non correnti 123.783 166.894
Attività finanziarie correnti 74.692 60.401
Partecipazioni 374.429 351.879
Partecipazioni 374.429 351.879
Attività materiali 17.969 7.549
Immobili, impianti e macchinari 17.914 7.494
Rimanenze 55 55
Attività immateriali 17.907 13.372
Attività immateriali 17.907 13.372
Attività fiscali 65.661 69.366
Imposte differite attive 59.975 62.177
Altre attività correnti 1.661 1.529
Attività fiscali 4.025 5.660
Crediti commerciali 84.066 73.282
Crediti commerciali 84.066 73.282
Attività in via di dismissione 10 30
Attività destinate alla vendita 10 30
Altre attività 4.900 4.739
Altre attività correnti 4.597 4.510
Altre attività non correnti 303 229
Totale Attivo 877.775 872.373
Passività finanziarie: debiti verso banche 564.084 560.892
Prestiti e finanziamenti non correnti 554.219 550.858
Prestiti e finanziamenti correnti 9.865 10.034
Altre passività finanziarie 62.684 28.150
Prestiti e finanziamenti correnti 1.593 -
Altre passività finanziarie non correnti 27.641 7.681
Altre passività finanziarie correnti 33.450 20.469
Debiti commerciali 20.459 23.627
Debiti Commerciali 20.459 23.627
Passività fiscali 2.266 2.699
Debiti tributari 2.246 2.679
Imposte differite passive 20 20
TFR 4.564 5.950
Benefici a dipendenti 4.564 5.950
Fondi rischi e oneri 13.816 13.917
Fondi rischi e oneri 13.816 13.917
Altre passività 19.712 31.217
Altre passività correnti 17.348 31.049
Altre passività non correnti 2.364 168
Totale Passivo 687.585 666.452

Segue

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Capitale 41.280 41.280
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserve 133.771 169.854
Riserva da valutazione (1.098) (178)
Altre riserve 134.869 170.032
Azioni proprie (4.332) (4.678)
Azioni proprie (4.332) (4.678)
Risultato del periodo 19.471 (535)
Risultato del periodo 19.471 (535)
Patrimonio Netto 190.190 205.921
Totale Passivo e Patrimonio Netto 877.775 872.373

Bilancio dell'Impresa al 31 dicembre 2022

Prospetti contabili

STATO PATRIMONIALE

(€) NOTE 31/12/2022 31/12/2021
Attività non correnti:
Attività immateriali 1 17.907.436 13.372.378
Immobili, impianti e macchinari 2 17.914.435 7.494.340
Partecipazioni 3 374.429.019 351.878.923
Attività finanziarie non correnti 4 123.783.414 166.893.772
Imposte differite attive 5 59.974.631 62.177.306
Altre attività non correnti 6 302.739 229.090
Totale attività non correnti 594.311.674 602.045.809
Attività correnti:
Rimanenze 7 54.701 54.701
Attività finanziarie correnti 4 74.692.032 60.401.259
Crediti commerciali 8 84.066.365 73.282.192
Attività fiscali 9 4.025.053 5.660.237
Altre attività correnti 6 6.258.360 6.039.080
Disponibilità liquide e depositi a breve 10 114.358.453 124.860.577
Totale attività correnti 283.454.964 270.298.046
Attività destinate alla dismissione 11 10.000 30.000
Totale attività 877.776.638 872.373.855
Patrimonio netto
Capitale sociale 41.280.000 41.280.000
Riserva da valutazione (1.097.662) (177.745)
Altre riserve 134.868.962 170.032.045
Azioni proprie (4.332.158) (4.678.108)
Risultato del periodo 19.470.926 (534.919)
Patrimonio Netto 12 190.190.068 205.921.273
Totale Patrimonio Netto 190.190.068 205.921.273
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 13 554.219.913 550.859.046
Altre passività finanziarie non correnti 14 27.641.371 7.680.799
Benefici ai dipendenti 15 4.564.347 5.950.357
Fondi rischi e oneri 16 13.815.818 13.916.831
Imposte differite passive 5 19.945 19.945
Altre passività non correnti 18 2.363.830 167.520
Totale passività non correnti 602.625.224 578.594.498
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti 13 11.458.064 10.033.670
Altre passività finanziarie correnti 14 33.450.100 20.469.115
Debiti commerciali 17 20.459.338 23.626.729
Debiti tributari 9 2.245.834 2.679.315
Altre passività correnti 18 17.348.010 31.049.255
Totale passività correnti 84.961.346 87.858.084
Totale passività 687.586.570 666.452.582
Totale Patrimonio Netto e passività 877.776.638 872.373.855

CONTO ECONOMICO

(€) NOTE 31/12/2022 31/12/2021
Ricavi da contratti con i clienti 21 141.867.966 142.614.729
Ricavi diversi 22 31.924.560 26.496.423
Totale ricavi 173.792.526 169.111.152
Costi dei servizi resi 23 (7.780.356) (10.683.246)
Costo del personale 24 (86.710.992) (93.184.557)
Spese amministrative 25 (41.743.850) (45.962.844)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 26 512.202 (2.531.610)
Ammortamenti e svalutazioni 27 (12.413.036) (11.913.592)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri 28 (2.442.136) (2.655.794)
Totale costi (150.578.168) (166.931.643)
Risultato operativo 23.214.358 2.179.509
(Oneri)/Proventi finanziari 29 (21.778.346) (14.594.265)
Utili (Perdite) da partecipazioni - 83.489
Dividendi e proventi simili 30 21.612.076 11.332.371
Risultato ante imposte 23.048.088 (998.896)
Imposte sul reddito 31 (3.577.162) 463.977
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento 19.470.926 (534.919)
Risultato del periodo 19.470.926 (534.919)

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

(€)
31/12/2022 31/12/2021
Risultato del periodo 19.470.926 (534.919)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro
a conto economico:
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1.341.485) -
Piani a benefici definiti 421.568 (141.103)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico:
Copertura dei flussi finanziari - 345.238
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (919.917) 204.135
Redditività complessiva 18.551.009 (330.784)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

AL 31/12/2022

(€) Altre riserve
Capitale
sociale
Riserve da
valutazione
Riserve da
utili e/o in
sospensione
d'imposta
Altre Azioni
proprie
Risultato del
periodo
Totale
Patrimonio
Netto
Esistenze iniziali 41.280.000 (177.745) 50.300.271 119.731.474 (4.678.108) (534.919) 205.921.273
Allocazione del risultato a riserve - - (534.919) - - 534.919 -
Dividendi e altre destinazioni - - (24.996.001) (14.552.939) - - (39.548.940)
Variazioni di riserve - - - - - - -
Stock options - - 441.419 4.479.357 345.950 - 5.266.726
Redditività complessiva del periodo - (919.917) - - - 19.470.926 18.551.009
Esistenze finali 41.280.000 (1.097.662) 25.211.070 109.657.892 (4.332.158) 19.470.926 190.190.068

AL 31/12/2021

(€) Altre riserve
Riserve da
Capitale
Riserve da
utili e/o in
sociale
valutazione
sospensione
d'imposta
Altre Azioni
proprie
Risultato
del periodo
Totale
Patrimonio
Netto
Esistenze iniziali 41.280.000 (381.880) 60.781.818 121.227.932 (103.192) 7.830.689 230.635.367
Dividendi e altre destinazioni - - (12.975.958) - - (7.830.689) (20.806.647)
Stock options - - 2.494.711 (1.496.458) (4.574.916) - (3.576.663)
Redditività complessiva del periodo - 204.135 - - - (534.919) 330.784
Esistenze finali 41.280.000 (177.745) 50.300.571 119.731.474 (4.678.108) (534.919) 205.921.273

RENDICONTO FINANZIARIO - METODO INDIRETTO

(€) 31/12/2022 31/12/2021
Attività operativa
Risultato di periodo ante imposte 23.048.088 (998.896)
Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi finanziari netti: 19.822.585 16.693.377
Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e
sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico
915.231 (1.307.834)
Ammortamenti e svalutazioni 12.440.715 11.913.592
Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri
(Oneri)/Proventi finanziari
2.491.339
20.975.879
2.645.436
12.817.903
Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti (21.612.076) (11.415.860)
Costi per pagamenti basati su azioni 4.611.497 2.040.140
Variazioni nel capitale circolante: (14.110.872) (1.809.509)
Variazione dei crediti commerciali (10.943.481) (10.422.948)
Variazione dei debiti commerciali (3.167.391) 8.613.439
Variazioni nelle attività e passività finanziarie:
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
1.834.215
(6.548)
14.611.192
(9.989.328)
Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 1.837.022 18.675.607
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.741 5.924.913
Altre variazioni: (37.000.617) 2.394.478
Interessi pagati (23.628.548) (18.194.667)
Interessi ricevuti 4.900.887 15.613.674
Altre variazioni altre attività /altre passività (18.272.956) 4.975.471
Flussi finanziari netti da attivita' operativa (6.406.601) 30.890.642
Attivita' di investimento
Vendita di partecipazioni - 440.338
Dividendi incassati su partecipazioni 21.612.076 11.332.371
Acquisto di immobili, impianti e macchinari (2.418.326) (209.370)
Acquisto di attività immateriali (7.992.795) (8.329.145)
Flussi finanziari netti da attivita' di investimento 11.200.955 3.234.194
Attivita' di finanziamento
Emissione/acquisto di azioni proprie - (4.603.298)
Distribuzione dividendi e altre finalità (39.548.940) (20.806.647)
Finanziamenti ricevuti - 300.000.000
Rimborsi di finanziamenti ricevuti - (290.500.000)
Incassi di finanziamenti erogati 59.672.508 71.022.508
Pagamenti del capitale di passività per leasing (3.248.855) (4.903.772)
Variazioni del conto corrente intersocietario (32.171.191) -
Flussi finanziari netti da attivita' di finanziamento (15.296.478) 50.208.791
Flussi finanziari netti del periodo (10.502.124) 84.333.627
Riconciliazione
Disponibilità liquide e depositi a breve 124.860.577 40.526.950
Flussi finanziari netti del periodo (10.502.124) 84.333.627
Cassa e disponibilita' liquide alla fine del periodo 114.358.453 124.860.577

51

Note illustrative

Politiche contabili

CERTIFIED

. 1

2 .1Parte generale

Denominazione dell'entità che redige il bilancio
o altro mezzo di identificazione:
doValue S.p.A.
Sede dell'entità: Italia
Forma giuridica dell'entità: Società per Azioni
Paese di registrazione: Italia
Indirizzo della sede legale dell'entità: Viale dell'Agricoltura, 7 - 37135 Verona
Principale luogo di attività: Italia
Descrizione della natura dell'attività dell'entità
e delle sue principali operazioni:
Le attività di doValue sono concentrate sulla
fornitura di servizi a banche e investitori
attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli
asset real estate ("Servicing")
Homepage dell'entità che redige il bilancio: www.dovalue.it
Codice LEI dell'entità che redige il bilancio: 8156007AF7DB5FE05555

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Bilancio al 31 dicembre 2022 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).

A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Application Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS.

Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2022.

Il Bilancio d'esercizio è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

  • gli schemi di Bilancio che includono lo Stato patrimoniale, il Conto economico, il Prospetto della redditività complessiva, il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto ed il Rendiconto finanziario (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • le Note Illustrative;

ed è corredato dalle relative informazioni comparative al 31 dicembre 2021 e dalla Relazione sulla gestione.

Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società.

Il Conto economico presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, mentre per il prospetto della redditività complessiva, è stato predisposto un prospetto distinto.

Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento.

I valori ivi presenti sono espressi in euro, se non diversamente indicato.

Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.

Il Bilancio è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.

Attività e passività e costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale. Le informazioni comparative dell'esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili di confronto; modifiche ai dati comparativi sono effettuate solo quando ritenute di importo significativo.

I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio al 31 dicembre 2022 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio d'esercizio.

Si rinvia alla Relazione sulla gestione per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

ALTRI ASPETTI

Impatti della pandemia da COVID-19 e del conflitto militare in Ucraina

Effetti COVID-19

Una progressiva normalizzazione della situazione sanitaria, anche a seguito del successo della campagna vaccinale e sebbene con modalità e intensità geograficamente diversificate, ha consentito un parallelo rientro a modalità più ordinarie di svolgimento dell'attività di recupero da parte degli operatori del settore.

Nel corso del 2022, doValue ha mantenuto i presidi individuati per far fronte all'evoluzione della pandemia già dalle sue fasi iniziali nel rispetto di tutte le normative vigenti, seguendone il costante aggiornamento nel tempo (e.g. il Comitato di Business Continuity&Crisis Management, potenziamento dei canali digitali).

Ciò premesso, in conformità alle indicazioni emanate dall'ESMA contenute nei public statements, con particolare riferimento all'ultimo emanato ad ottobre 2022 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports", e dalla CONSOB, di cui ai Richiami di Attenzione n. 6/20 del 9 aprile 2020, n. 8/20 del 16 luglio 2020 e n. 1/21 del 16 febbraio 2021, la Società ha continuato a monitorare attentamente l'evoluzione della situazione riguardo alle principali aree di interesse e nei principali Paesi in cui opera, in continuità con quanto già indicato nel Bilancio al 31 dicembre 2021, al fine di valutare, in base alle specifiche circostanze aziendali e alla disponibilità di informazioni affidabili, la rilevanza degli impatti del COVID-19 sulle attività di business, sulla situazione patrimoniale e finanziaria nonchè sulla performance economica per l'esercizio 2022.

A tale riguardo, non si rilevano particolari impatti sull'operatività e sul business della Società e pertanto i dati consuntivati nel 2022 non risentono in modo significativo degli effetti della pandemia da COVID-19.

In particolare, per quanto riguarda le attività non finanziarie ed eventuali adeguamenti di valore delle stesse (IAS 36) non sono emerse variazioni di rilievo per effetto della pandemia da COVID-19 meritevoli di approfondimento rispetto al 31 dicembre 2021.

Per quanto riguarda il personale dipendente è stata confermata l'applicazione dello smart working per tutti i dipendenti della Società, alternando il lavoro da remoto con quello in presenza presso le sedi della Società nel rispetto delle normative e prevedendo opportuni presidi per salvaguardare la salute dei dipendenti e della collettività. Particolare attenzione viene posta infine nei confronti dei soggetti con situazioni di fragilità.

Impatti conflitto in Ucraina

In considerazione del perdurare delle tensioni militari e politiche e delle relative conseguenze negative sull'economia mondiale, doValue ha posto in essere varie misure preventive per individuare, gestire e ove necessario mitigare gli effetti che si potranno eventualmente ripercuotere sull'attività e sui risultati della Società.

In conformità alle indicazioni emanate dall'ESMA nei public statements:

  • del 13 maggio 2022 "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports", afferente gli effetti dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia sulle rendicontazioni finanziarie semestrali;
  • del 28 ottobre 2022 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports", dove si evidenziano le priorità relative alla disclosure sulle relazioni annuali;
  • nonché al Richiamo di Attenzione Consob n.3/22 del 19 maggio 2022, la Società ha svolto un'analisi degli impatti diretti e indiretti in relazione al citato conflitto, il cui risultato porta a ritenere che, ad oggi, gli impatti su doValue potranno continuare a essere considerati contenuti.

Relativamente agli impatti diretti:

  • i flussi di transazioni su cui si basano i flussi di cassa della Società non sono posti in essere in valute monetarie dei Paesi coinvolti nel conflitto;
  • la Società non opera con Istituti di Credito destinatari di restrizioni/sanzioni emanate dall'Unione Europea e dalla Comunità Internazionale;
  • la Società non opera con clienti e fornitori direttamente localizzati nei paesi coinvolti nel conflitto;
  • non si rilevano significative posizioni gestite tramite i portafogli in mandato che siano impattate dalle conseguenze del conflitto.

Per quanto attiene agli impatti indiretti, legati principalmente al peggioramento dei principali indicatori economici generali, quali inflazione, tasso di crescita e andamento dei tassi di interesse, la Società, nell'assoggettare a test di impairment le Partecipazioni di controllo ai sensi dello IAS 36, non ha evidenziato variazioni di rilievo rispetto al 31 dicembre 2021.

L'evoluzione futura ed i relativi effetti derivanti dal conflitto Russia-Ucraina a distanza di un anno dall'inizio della guerra sono ancora imprevedibili e continueranno ad essere costantemente tenuti sotto controllo.

Continuità aziendale

Nella redazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022, gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur in presenza di un contesto impattato dalla combinazione dei rimanenti effetti della pandemia, dell'inflazione, dell'aumento dei tassi di interesse, del deterioramento del clima economico, dei rischi geopolitici e delle incertezze relative agli sviluppi futuri, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono state considerate la dotazione patrimoniale della Società, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione, pur nelle incertezze legate al contesto macroeconomico e di mercato; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità della Società, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie. Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione.

Rischi e incertezze legali all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2022, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2022. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.

In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Società si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Inoltre, le incertezze del quadro macroeconomico futuro in cui doValue si trova ad operare hanno imposto un'attenta analisi e ponderazione del nuovo contesto nei parametri e nelle informazioni utilizzati nei modelli di valutazione del valore recuperabile degli asset della Società. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima delle perdite presunte di valore a fronte di partecipazioni di controllo

Con frequenza almeno trimestrale viene verificata l'esistenza di perdite durevoli di valore per le partecipazioni in società controllate. Tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore recuperabile delle partecipazioni prese singolarmente e verificando che tale valore sia maggiore del valore di bilancio. Il metodo adottato assume che il valore recuperabile sia pari alla somma del:

  • valore attuale degli utili futuri generati nell'orizzonte temporale prescelto;
  • valore terminale, ovvero il valore della società al termine del periodo di previsione analitica dei flussi.

Attraverso il metodo DCF (c.d. Discounted Cash Flow) è possibile determinare il valore della partecipazione attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso.

Ai fini dell'esecuzione dei test, il valore d'uso è stato determinato considerando l'informativa prospettica coerente con il nuovo Budget 2023, approvato a dicembre 2022, ed il Piano Industriale triennale 2022-2024. Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle partecipazioni (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie società controllate, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili.

doValue, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".

Il test è stato condotto a valere sul valore contabile al 31.12.2022 sulle partecipazioni rinvenienti delle controllate doValue Spain e doValue Greece e non ha fatto emergere perdite di valore.

Nello specifico, il tasso utilizzato per l'attualizzazione è il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), nella misura del 6,7% per Altamira e dell'8,0% per doValue Greece.

Per completezza, si è provveduto anche a realizzare un'analisi di sensitività dei valori ottenuti con il metodo DCF al variare del costo medio ponderato del capitale (WACC), del tasso di crescita sostenibile di lungo periodo oltre che dell'EBITDA e dei flussi di cassa. Tale analisi ha confermato che anche in ipotesi di stress non emergono riduzioni di valore relativamente alla partecipazione in doValue Greece mentre per quella in Altamira la sensitivity deve essere performata con parametri estremizzati e negativi completamente slegati dal contesto macroeconomico prima di registrare una riduzione di valore.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dalla Società tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o esplicita comunicazione.

Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 33% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2022 ed è pari al 13% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico.

Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

Determinazione del fair value di attività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.

Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Con particolare riferimento alle metodologie valutative e agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione - Informativa sul fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

La Società presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente - al ricorrere di determinate condizioni - la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità della Società di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio della Società relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) e fiscali si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo delle presenti Note Illustrative dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.

Nuovi principi contabili

Per la predisposizione del presente Bilancio la Società ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • Emendamenti emessi dallo IASB il 14 maggio 2020 a:
  • IFRS 3 Business Combinations: aggiorna il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni dello standard;
  • IAS 16 Property, Plant and Equipment: non consente di dedurre dal costo dell'immobilizzazione l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti prima che l'asset fosse pronto per l'uso. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno rilevati a conto economico;
  • IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: chiarisce quali voci di costo si devono considerare per valutare se un contratto sarà in perdita;

  • Annual Improvements 2018-2020: sono apportate modifiche ai seguenti principi contabili: Amendments to IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards– Subsidiary as a first-time adopter, Amendment to IFRS 9 Financial Instruments – "Fees in the "10 per cent" test for derecognition of financial liabilities", allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples che accompagnano l'IFRS 16 Leases.

In data 28 ottobre 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati devono focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2022, con particolare attenzione in merito alle questioni legate al clima, all'invasione della Russia in Ucraina e in generale al contesto macroeconomico.

La Consob in data 19 maggio 2022 ha pubblicato il Richiamo di attenzione (n. 3/22): Conflitto in Ucraina - Richiamo di attenzione degli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione europea nei confronti della Russia.

Di seguito sono riportate le principali norme ed interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea, ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2022 (in quanto l'entrata in vigore è prevista a partire dal 1 gennaio 2023) e per i quali il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:

  • Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative Information (issued on 9 December 2021);
  • Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction (issued on 7 May 2021);
  • Emendamenti emessi dallo IASB in data 12 febbraio 2021:
    • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies;
    • Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates;
  • IFRS 17 Insurance Contracts (issued on 18 May 2017); including Amendments to IFRS 17 (issued on 25 June 2020).

Infine, di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current and Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of Effective Date (issued on 23 January 2020 and 15 July 2020 respectively);
  • Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback (issued on 22 September 2022).

Parte relativa alle principali 2 voci di bilancio .2

ATTIVITÀ IMMATERIALI

CRITERI DI ISCRIZIONE

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono principalmente relative a software, marchi e brevetti.

Le attività immateriali sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate. Per gli accordi di cloud computing rientranti nell'applicazione dello IAS 38 il costo di acquisto corrisponde al valore attuale dei pagamenti dovuti.

Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:

  • sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva);
  • sono imputate in un'unica soluzione al conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a conservarne le funzionalità originarie).

CRITERI DI VALUTAZIONE

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.

Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.

Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.

IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

CRITERI DI ISCRIZIONE E DI CLASSIFICAZIONE

La voce include:

Parte relativa alle principali

voci di bilancio

  • terreni e fabbricati
  • mobili ed arredi
  • impianti e macchinari
  • altre macchine e attrezzature

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

  • attività ad uso funzionale;
  • attività detenute a scopo di investimento.

Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.

Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.

Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:

■ Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale;

ovvero

■ Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata.

La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione e della obsolescenza attesa, nonché considerando l'impatto della legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.

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SPESE PER MIGLIORIE SU BENI DI TERZI

I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarne benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari, vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.

PARTECIPAZIONI

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IAS 27 - Bilancio separato, IAS 28 - Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto.

Le restanti interessenze azionarie - diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita - sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.

In particolare, essi si distinguono in:

Società Controllate

Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando la Società è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata per identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività rilevanti che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione o i diritti detenuti nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti;
  • esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), La Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali della Società.

La Società riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando la Società ne ottiene il controllo e cessa quando la Società perde il controllo.

Joint Ventures

Una joint venture è un'entità relativamente alla quale si dispone:

  • di un accordo a controllo congiunto;
  • di diritti sulle attività nette dell'entità.

In particolare il controllo congiunto esiste qualora le decisioni relative alle attività rilevanti richiedano il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Società Collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:

■ detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società,

oppure

  • è in grado di esercitare un'influenza significativa attraverso:
    • la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;
    • la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;
    • l'esistenza di transazioni significative;
    • lo scambio di personale manageriale;
    • la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto.

Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).

La partecipazione nelle società collegate include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in conto economico alla voce "Utili (Perdite) delle partecipazioni". L'eventuale distribuzione di dividendi viene portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.

Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera il valore di iscrizione della partecipata, non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazioni di valore di attività e passività per i fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.

CRITERI DI ISCRIZIONE

Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures, sono inizialmente iscritte al fair value al momento dell'acquisizione che corrisponde sostanzialmente al costo di acquisto.

Il costo di acquisto di una partecipazione è determinato come somma:

■ dei fair value alla data di acquisizione (coincidente con il prezzo pagato), delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;

più

■ qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa.

Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico alla voce "Utili (perdite) delle partecipazioni".

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, quando viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi oppure quando, non avendo trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici, si sia perso il controllo della partecipazione medesima.

I profitti e le perdite da cessione di partecipazioni sono iscritti a conto economico nella voce "Utili (perdite) delle partecipazioni".

ATTIVITÀ FINANZIARIE Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

CRITERI DI ISCRIZIONE

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.

In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce include:

■ le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono

esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell");

  • le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un'entità può designare irrevocabilmente al momento dell'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa;
  • le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione.

Trovano, quindi, evidenza in questa voce:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Hold to Collect" o "Hold to Collect and Sell" ma i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (in altre parole, che non superano il test SPPI);
  • le quote di OICR;
  • gli strumenti di capitale non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto per cui la Società non applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • i derivati non di copertura.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.

Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

CRITERI DI ISCRIZIONE

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie, per i titoli di capitale, avviene alla data di regolamento. In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato.

Trovano, quindi, evidenza in questa voce gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui la Società applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti tra le Riserve da valutazione nel patrimonio netto.

Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

CRITERI DI ISCRIZIONE

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di erogazione per i crediti.

Il valore iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario, pari normalmente per i crediti all'ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento.

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("Hold to Collect");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.

Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione (impairment) e si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

RIDUZIONE DI VALORE (IMPAIRMENT) DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.

Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione - coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale.

Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:

  • ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifestata, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario;
  • ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifestata, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi.

Il processo di impairment della Società si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, titoli di debito e alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva che comprendo i titoli di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui la Società applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, la Società ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

RIMANENZE

La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare la Società detenuto in un'ottica di dismissione.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese che ne incrementano il valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.

Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).

Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.

Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale tra cui, si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.

Relativamente all'impairment dei crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, la Società ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui sopra.

FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

CRITERI DI ISCRIZIONE

Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Passività fiscali del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.

In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri come conseguenza di:
    • differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa);
    • riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
    • riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;
    • eccetto i casi in cui:

2

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee;
  • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa) eccetto i casi in cui:
    • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
    • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.

Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24%.

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.

Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti

l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA

La Società classifica, in conformità con l'IFRS 5, le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel conto economico in un'unica riga come Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione.

PRESTITI E FINANZIAMENTI E ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE CRITERI DI ISCRIZIONE E DI CLASSIFICAZIONE

Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing. Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

FONDI PER RISCHI ED ONERI

CRITERI DI ISCRIZIONE

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.

BENEFICI A DIPENDENTI

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:

  • benefici successivi al rapporto di lavoro;
  • altri benefici a lungo termine.

I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:

  • i programmi a contribuzione definita sono piani di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, in base ai quali sono versati dei contributi fissi, senza che vi sia un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi, se non sussistono attività sufficienti ad onorare tutti i benefici;
  • i programmi a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita.

In tale contesto, in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):

  • il TFR maturando dal 1° gennaio 2007 si configura come un piano a contribuzione definita, che non necessita di calcolo attuariale. Le quote maturate possono essere destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria dell'INPS;
  • il TFR maturato alla data indicata al punto precedente permane invece come piano a prestazione definita, ancorché la prestazione sia già completamente maturata. In conseguenza di ciò, si rende necessario un ricalcolo attuariale del valore del debito ad ogni data successiva al 31 dicembre 2006.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.

CRITERI DI ISCRIZIONE E VALUTAZIONE

Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.

Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente.

I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".

I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).

I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di patrimonio netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.

I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

I ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati nel conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni di fare previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione.

I ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto. Nel caso in cui l'entità riceva il pagamento o il pagamento è dovuto dal cliente prima che gli sia stato trasferito il controllo dei beni o servizi viene rilevata una passività contrattuale. Le passività derivanti da contratto sono rilevate come ricavi quando vengono soddisfatte le obbligazioni di fare nel relativo contratto (i.e. il controllo dei beni o servizi è stato trasferito al cliente).

RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI E RICAVI DIVERSI

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").

CRITERI DI ISCRIZIONE

Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.

In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:

  • se le commissioni vengono pagate una tantum al fine di remunerare la fornitura di un servizio che si è verificato "in un determinato momento", saranno riconosciute come ricavi quando sono ricevute;
  • se la commissione viene pagata nel corso del tempo al fine di remunerare un servizio che viene fornito nel corso del tempo, essa sarà riconosciuta come ricavo al momento della ricezione.

Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con i clienti aderenti.

Nell'ambito delle consuntivazioni vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:

  • a) corrispettivo variabile;
  • b) limitazione delle stime del corrispettivo variabile;
  • c) esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa;
  • d) corrispettivo non monetario; e
  • e) corrispettivo da pagare al cliente.

Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.

2

Nell'ambito dei principali contratti di servicing della Società, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:

  • Commissione base, di perfomance e di extra-performance: legata rispettivamente agli asset in gestione ed al raggiungimento di target di incasso;
  • Indennità di cessione e indennità del personale: legate al verificarsi dell'evento di cessione di portafogli e a discrezionalità del cliente.

Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.

In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato.

Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra la Società ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto.

La Società applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.

Relativamente al punto d) la Società non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.

DIVIDENDI

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

COSTI

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.

Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

CONTRIBUTI PUBBLICI

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti saranno soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi e ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

ALTRE INFORMAZIONI

AZIONI PROPRIE

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.

Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

RATEI E RISCONTI

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi. Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di

assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS

Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.

COSTO AMMORTIZZATO

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti. Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

2 .2 Informativa sul fair value

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".

La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato sulla base di prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, quali ad esempio:
    • prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;
    • parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;
    • parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.

LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value la Società ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.

Non sono presenti alla data di redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Attività e passività misurate al fair value su base ricorrente

ASSET BACKED SECURITIES

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.

TITOLI DI CAPITALE

Informativa sul fair value

I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.

Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

FONDI DI INVESTIMENTO

I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.

ALTRI STRUMENTI DERIVATI

Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.

DISCOUNTED CASH FLOW

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

MARKET APPROACH

Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.

GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.

Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.

Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.

Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.

GERARCHIA DEL FAIR VALUE: ATTIVITÀ E PASSIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE SU BASE RICORRENTE - RIPARTIZIONE PER LIVELLI DI FAIR VALUE

La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:

  • il valore delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione:
    • Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli;
    • Cairo, le cui notes mezzanine sono state acquistate il 5 giugno 2020 in concomitanza con l'acquisizione della controllata doValue Greece;
    • Mexico, acquistate nel mese di dicembre 2021 e residuanti nel 5% del totale dei titoli subordinati emessi dal veicolo;
  • le Quote OICR: il controvalore dell'importo versato a fronte della sottoscrizione delle residue 26 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) al netto dei rimborsi;
  • il fair value dell'opzione call su strumenti di capitale della partecipata BidX1, sottoscritta insieme all'acquisto della partecipazione di minoranza, la quale al 31 dicembre 2022 è pari al 17,7% del capitale della società.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alla sopraccitata partecipazione di minoranza nella società BidX1 e quelli relativi alla partecipazione di minoranza nella società QueroQuitar, per le quali doValue applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:

  • l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira, ora doValue Spain;
  • l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività legata ad una quota del prezzo di acquisizione di Eurobank FPS (ora doValue Greece), il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte temporale di dieci anni.

Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le
componenti di conto economico
- - 42.126 - - 46.269
Quote OICR - - 23.628 - - 25.805
Titoli di debito - - 18.145 - - 18.881
Derivati non di copertura 353 - - 1.583
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - 10.171 - - 9.989
Titoli di Capitale - - 10.171 - - 9.989
Totale - - 52.297 - - 56.258
Altre passività finanziarie - - 44.648 - - 23.044
Earn-out - - 44.648 - - 23.044
Totale - - 44.648 - - 23.044

Informazioni sullo Stato Patrimoniale

3 .1 Attivo

NOTA 1 – ATTIVITÀ IMMATERIALI

I movimenti del periodo sono riportati nella tabella che segue.

(€/000) Software Marchi Immobilizzazioni
in corso e acconti
Avviamento Altre attività
immateriali
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Esistenze iniziali lorde 31.192 72 2.876 - - 34.140 25.989
Riduzioni di valore iniziali (20.756) (12) - - - (20.768) (16.435)
Esistenze iniziali nette 10.436 60 2.876 - - 13.372 9.554
Variazioni delle esistenze lorde 9.011 - 1.398 - - 10.409 8.151
Acquisti 7.105 - 3.304 - - 10.409 8.329
Altre variazioni 1.906 - (1.906) - - - (178)
Variazioni delle riduzioni di valore (5.870) (4) - - - (5.874) (4.333)
Ammortamenti (5.870) (4) - - - (5.874) (4.406)
Altre variazioni - - - - - - 73
Esistenze finali lorde 40.203 72 4.274 - - 44.549 34.140
Riduzioni di valore finali (26.626) (16) - - - (26.642) (20.768)
Esistenze finali nette 13.577 56 4.274 - - 17.907 13.372

Le variazioni delle esistenze lorde dell'esercizio sono dovute essenzialmente a nuovi sviluppi software, prevalentemente riferibili agli applicativi di business e gestionali delle posizioni nonperforming nonché per l'implementazione di applicativi gestionali e contabili.

Le variazioni delle riduzioni di valore dell'esercizio sono essenzialmente ascrivibili alle quote di ammortamento di periodo.

NOTA 2 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Attivo

(€/000) Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Altre Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Esistenze iniziali lorde 19.427 2.036 6.362 - 4.658 32.483 33.408
Riduzioni di valore iniziali (14.229) (1.768) (1.577) - (7.415) (24.989) (18.788)
Esistenze iniziali nette 5.198 268 4.785 - (2.757) 7.494 14.620
Rettifiche esistenze iniziali - - - - - - -
Variazioni delle esistenze lorde 6.688 (15) 4.394 - (4.105) 6.962 (925)
Acquisti 12.521 7 4.445 - 215 17.188 527
di cui: Diritto d'uso 12.519 - 4.437 - 115 17.071 318
Vendite - - - - - - -
Operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - -
Spese per migliorie capitalizzate - - - - - - -
Perdite di valore - - - - - - -
Riprese di valore - - - - - - -
Altre variazioni (5.833) (22) (51) - (4.320) (10.226) (1.452)
Variazioni delle riduzioni di valore 2.312 (99) (1.747) - 2.992 3.458 (6.201)
Ammortamenti (3.227) (114) (1.798) - (1.276) (6.415) (7.071)
di cui: Diritto d'uso (2.891) - (1.676) - (1.041) (5.608) (6.142)
Operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - -
Altre variazioni 5.539 15 51 - 4.268 9.873 870
Esistenze finali lorde 26.115 2.021 10.756 - 553 39.445 32.483
Riduzioni di valore finali (11.917) (1.867) (3.324) - (4.423) (21.531) (24.989)
Esistenze finali nette 14.198 154 7.432 - (3.870) 17.914 7.494

Nel corso dell'esercizio la voce registra un incremento complessivo di €10,4 milioni passando da €7,5 milioni a €17,9 milioni.

Le variazioni delle esistenze lorde, complessivamente pari a €7,0 milioni, sono costituite da nuovi acquisti per €17,2 milioni per lo più dedicati ai fabbricati e alla nuova infrastruttura tecnologica, con impatto sulla categoria degli impianti elettronici.

Le "Altre variazioni" delle esistenze lorde vanno lette insieme alla correlata componente inclusa tra le variazioni delle riduzioni di valore. Per la categoria "Fabbricati" queste due componenti rappresentano il write-off del diritto d'uso e del relativo fondo ammortamento di due immobili in uso a Roma e Milano, cosa che è stata resa possibile grazie all'efficientamento logistico e all'organizzazione del lavoro tramite l'utilizzo dello smart-working.

Tra le variazioni delle riduzioni di valore del periodo si registrano inoltre ammortamenti per €6,4 milioni tra cui €5,6 milioni riferiti a diritti d'uso.

Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 20.

NOTA 3 – PARTECIPAZIONI

Denominazione imprese Sede
legale e
operativa
Paese Tipo di
rapporto (1)
Impresa partecipante Quota % Disponibilità
voti % (2)
1. doValue S.p.A. Verona Italia Controllante
2. doNext S.p.A. (già Italfondiario S.p.A.) Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
3. doData S.r.l. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
4. doValue Spain Servicing S.A.
(già Altamira Asset Management S.A.)
Madrid Spagna 1 doValue S.p.A. 85% 85%
5. doValue Portugal, Unipessoal Limitada Lisbona Portogallo 1 Altamira Asset Management S.A. 100% 100%
6. Altamira Asset Management Cyprus
Limited
Nicosia Cipro 1 Altamira Asset Management S.A. 100% 100%
7. doValue Cyprus Limited Nicosia Cipro 1 doValue S.p.A. + Altamira AM S.A. 94%+6% 94%+6%
8. doValue Greece Loans and Credits Claim
Management Société Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 80% 80%
9. doValue Greece Real Estate Services
single member Société Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
10. Zarco STC, S.A. Lisbona Portogallo 1 doValue Portugal, Unipessoal
Limitada
100% 100%
11. Adsolum Real Estate S.L. Madrid Spagna 1 Altamira Asset Management S.A. 100% 100%

Legenda

Tipo di rapporto: (1)

  • 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo
  • 5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"
  • 6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"
  • Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi (2)

Variazione

Descrizione Esistenze
iniziali
Operazioni
di aggre
gazione
aziendale
Altre variazioni
(Esistenze Lorde)
(+/-)
Vendite Decrementi
di capitale
Totale
doNext S.p.A. (già Italfondiario S.p.A.) 3.671 - - - - 3.671
doData S.r.l. 539 - - - - 539
doValue Cyprus Limited 1 - - - - 1
doValue Greece Loans and Credits Claim
Management Société Anonyme
137.081 - 22.140 - - 159.221
doValue Spain Servicing S.A.
(già Altamira Asset Management S.A.)
208.587 - 384 - - 208.971
doValue Greece Real Estate Services single member
Société Anonyme
2.000 - 26 - - 2.026
Esistenze finali 351.879 - 22.550 - - 374.429

La voce accoglie esclusivamente Partecipazioni in società controllate.

Nel periodo si rileva un aumento di €22,5 milioni dovuto all'effetto delle variazioni connesse ai seguenti fenomeni:

  • aumento di €21,6 milioni del valore della partecipazione in doValue Greece Loans and Credits Claim Management per effetto dell'incremento del fair value della passività per Earn-out;
  • aumento di €0,9 milioni del valore delle partecipazioni in doValue Spain Servicing e doValue Greece Loans and Credits Claim Management e doValue Cyprus, rispettivamente nella misura di €0,4 milioni, €0,5 e €0,03 milioni, per effetto della quota di competenza di compensi sotto forma di attribuzione di azioni di doValue, stanziati a favore di talune categorie di manager di tali partecipate, come previsto dalla politica di remunerazione.

NOTA 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE

Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie, diverse dalle disponibilità liquide, possedute dalla Società.

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Attività finanziarie non correnti 123.783 166.894
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico 42.126 44.753
Quote OICR 23.628 25.805
Titoli di debito 18.145 18.881
Derivati non di copertura 353 67
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 71.486 112.152
Crediti verso clientela 71.486 112.152
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Titoli di capitale
10.171
10.171
9.989
9.989
Attività finanziarie correnti 74.692 60.401
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico - 1.516
Derivati non di copertura - 1.516
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 74.692 58.885
Crediti verso clientela 40.757 58.885
Crediti relativi al conto corrente intersocietario 33.935 -
Totale 198.475 227.295

Le attività finanziarie non correnti rilevate al fair value tra le componenti di conto economico includono quote OICR, titoli di debito e derivati non di copertura.

Le quote di OICR. sono relative a 26 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). Durante l'esercizio sono stati registrati rimborsi parziali pari a €1,5 milioni, mentre tra gli impegni risultano iscritte ulteriori quote da sottoscrivere pari a €1,1 milioni. Il fair value delle quote OICR, determinato attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche comunicate dal Fondo ha fatto rilevare un differenziale negativo di €0,7 milioni rispetto all'esercizio precedente.

I titoli di debito registrano una riduzione di €0,7 milioni di cui €0,6 milioni di origine valutativa derivante dall'applicazione della metodologia Discounted Cash Flow, così come descritta nella sezione delle Politiche Contabili – Informativa sul fair value. Il saldo residuo dei titoli di debito è rappresentato per €13,5 dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece), per €2,3 milioni dal controvalore dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation e per €2,3 milioni dal co-investimento nelle notes della cartolarizzazione Mexico.

I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Nelle attività finanziarie non correnti valutate al costo ammortizzato il decremento di €40,7 milioni della voce Crediti verso clientela è riferibile all'effetto combinato della classificazione

3

nella componente corrente della quota dei finanziamenti attivi di natura intercompany erogati alle controllate doValue Greece (per €22,7 milioni) e doValue Spain (per €18,5 milioni) e dell'incremento del costo ammortizzato di quest'ultimo finanziamento (per €0,5 milioni).

La categoria delle attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie il valore dei titoli di capitale riferiti a due società per le quali doValue ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" (recycling) a conto economico:

  • €1,5 milioni pari all'11,46% della società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. che opera nel campo delle digital collection;
  • €8,7 milioni pari al 17,7% di BidX1, società irlandese proptech specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale. Nel corso del mese di dicembre 2022 doValue ha esercitato l'opzione di acquisto di n.5.635 azioni al prezzo di £1 per un controvalore di €6.548,30, incrementando così la propria quota partecipativa rispetto al 15,2% del 2021. Tale operazione, insieme alla relativa valutazione al fair value aggiornata al 31 dicembre 2022, ha portato a rilevare un incremento complessivo di €0,2 milioni sul titolo di capitale BidX1.

Per quanto riguarda le attività finanziarie correnti, si registra un incremento di €14,3 milioni per l'effetto combinato delle seguenti variazioni:

  • l'azzeramento per €1,5 milioni della voce Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto a conto economico a seguito dell'esercizio dell'opzione di acquisto in BidX1 sopra descritta;
  • il decremento per €18,1 milioni della voce Crediti verso clientela che accoglie la quota corrente dei finanziamenti attivi di natura intercompany erogati alle controllate doValue Spain e doValue Greece. La variazione è ascrivibile all'effetto combinato dei rimborsi dei due finanziamenti avvenuti nell'esercizio (per €59,7 milioni), alla riclassifica nelle poste correnti (per €41,2 milioni) e all'incremento del costo ammortizzato (per €0,4 milioni);
  • l'incremento di €33,9 milioni dei crediti relativi al conto corrente intersocietario verso le controllate doValue Greece e doValue Portugal.

Focus sulle operazioni di cartolarizzazione

Nel corso degli anni doValue ha originato operazioni di cartolarizzazione oppure ha investito nelle stesse tramite la sottoscrizione dei relativi titoli di debito, assumendo anche il ruolo di servicer. Di seguito si riporta una breve descrizione di tali operazioni.

Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing di doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).

In entrambe le operazioni doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

Contestualmente all'operazione di acquisizione di Eurobank FPS, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.

Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).

Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico, doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.

NOTA 5 – IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi. La voce Imposte differite attive (in seguito anche "DTA") ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (e.g. cause, stanziamenti sul personale).

A tal proposito si rappresenta che doValue ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art.11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.

La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018. Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L.160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto

3

il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.

L'art. 42 del D.L. n. 17/2022 interviene per la terza volta sul piano di deduzione originario con una tecnica di rinvio sostanzialmente analoga a quella effettuata dalla Legge n. 160/2019.

Tale legge prevede quanto segue: la quota che si sarebbe dovuta dedurre nell'esercizio 2022 viene rinviata al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023 e ai tre successivi. Va evidenziato, in proposito, che il rinvio colpisce solo la deduzione del 12% originariamente prevista dal D.L. 83/2015, ma non anche quella del 3% prevista dall'art. 1, comma 712, della Legge n. 160/2019 che resta invece deducibile secondo le tempistiche "ordinarie". Inoltre, ad attenuare parzialmente gli effetti derivanti da tale rinvio, il comma 1-bis dell'art. 42 modifica il comma 1056 della Legge n. 145/2018, stabilendo che la quota del 10% di competenza del 2019 e rinviata ai fini IRES ed IRAP al 2026 venga anticipata al 31 dicembre 2022 per il 53% del suo ammontare; per la restante parte (47%) la deducibilità della quota stessa resta fissata al 2026.

Il piano di recupero delle rettifiche ante 2015 risulta oggi il seguente a seguito del D.L. n. 17/2022: 5% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016; 8% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021; 8,3% (3% +5,3%) nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022; 18% (12% +3% +3%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2023; 18% (12% +3% +3%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2024; 11% (5% +3%+3%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025; 7,7% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026. In sede di conversione la norma originaria del D.L. n. 17/2022 (che prevedeva il rinvio della quota oggetto di reversal nel 2021) è stata modificata sotto un duplice punto di vista: i) da un lato è stato previsto il rinvio alla quota del 2022 anziché di quella del 2021; ii) dall'altro è stata parzialmente anticipata al 2022 la deduzione della quota 2019 rinviata al 2026.

Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" a partire dal 2023, invece che dal 2022.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte ad un test di sostenibilità tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.

Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2022 ha tenuto conto del Piano industriale 2022-2024 e del budget 2023, il quale ha evidenziato una base imponibile capiente che si conferma in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta.

Al 31 dicembre 2022 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €2,4 milioni. Tale incremento è stato più che compensato da minori imposte differite attive relative agli annulli di imposte anticipate del periodo per €4,5 milioni.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

  • le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;
  • presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

Risultano inoltre €3,0 milioni di DTA non iscritte principalmente a fronte della quota di interessi passivi che subiscono la limitazione di deducibilità al 30% del Reddito Operativo Lordo fiscale e per le quali si potrà valutarne l'iscrizione in esercizi successivi.

La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24%.

Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP, al 31 dicembre 2022 doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.

Imposte differite attive Composizione

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Accantonamenti in contropartita a Conto Economico 59.659 61.728
Svalutazioni su crediti 49.330 49.329
Perdite fiscali riportabili in futuro 4.611 6.680
Accantonamenti fondo rischi e oneri 3.500 3.485
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 326 205
Spese amministrative 6 43
Altre attività / passività 1.886 1.986
Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto 316 449
Piani a benefici definiti 316 449
Totale 59.975 62.177

Variazione

(€/000)
Contropartita C.E. Contropartita P.N. Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Esistenze iniziali 61.728 449 62.177 61.238
Aumenti 2.432 - 2.432 3.722
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 2.432 - 2.432 3.401
- Relative a precedenti esercizi 1.005 - 1.005 -
- Altre 1.427 - 1.427 3.401
Altre variazioni - - - 321
Diminuzioni (4.501) (133) (4.634) (2.783)
Imposte anticipate annullate nell'esercizio (4.502) - (4.502) (2.708)
- Rigiri (4.502) - (4.502) (2.708)
Altre variazioni 1 (133) (132) (75)
Totale 59.659 316 59.975 62.177

Imposte differite passive Composizione

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Accantonamenti in contropartita P.N. 20 20
Totale 20 20

Variazione

(€/000) Contropartita C.E. Contropartita P.N. Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Esistenze iniziali nette - 20 20 20
Rettifica saldi iniziali - - - -
Aumenti - - - -
Imposte differite rilevate nell'esercizio - - - -
- Relative a precedenti esercizi - - - -
- Dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
- Altre - - - -
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - - -
Altre variazioni - - - -
Operazioni di aggregazione aziendale - - - -
Diminuzioni - - - -
Imposte differite annullate nell'esercizio - - - -
- Rigiri - - - -
- Dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
- Altre - - - -
Riduzioni di aliquote fiscali - - - -
Altre variazioni - - - -
Totale - 20 20 20

NOTA 6 – ALTRE ATTIVITÀ

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Altre attività non correnti 303 229
Altre attività correnti 6.258 6.039
Ratei / Risconti attivi 1.491 1.703
Partite relative al personale dipendente 750 867
Crediti per anticipi 2.069 1.528
Crediti tributari 1.661 1.529
Altre partite 287 412
Totale 6.561 6.268

La voce complessivamente presenta un incremento rispetto al 31 dicembre 2021 di €0,3 milioni principalmente dovuto all'effetto combinato di un aumento dei crediti per anticipi (per €0,5 milioni) e dei crediti tributari (per €0,1 milioni) e una riduzione dei risconti attivi su spese generali (per €0,2 milioni), delle partite relative al personale dipendente (per €0,1 milioni) e delle altre partite (€0,1 milioni).

Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

NOTA 7 – RIMANENZE

La voce al 31 dicembre 2022 ammonta a €55 mila e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2021. Essa si riferisce al portafoglio immobiliare della Società costituito dal valore di due immobili.

NOTA 8 – CREDITI COMMERCIALI

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Crediti 84.793 73.955
Crediti in maturazione (Fatture da emettere) 68.168 62.950
Crediti per fatture emesse non ancora incassate 16.625 11.005
Accantonamenti (727) (673)
Accantonamenti per perdite future attese sui crediti (727) (673)
Totale 84.066 73.282

I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".

La voce evidenzia un incremento netto di €10,8 milioni rispetto al saldo al 31 dicembre 2021 riconducibile principalmente all'effetto dei maggiori stanziamenti effettuati a fatture da emettere a fine periodo e dell'aumento dei crediti per fatture emesse e non ancora incassate.

In percentuale sul totale dei ricavi, l'incidenza dei crediti si attesta al 48%, in incremento con il 43% dell'esercizio precedente.

Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti si attestano intorno all'1% dei crediti.

NOTA 9 – ATTIVITÀ FISCALI E DEBITI TRIBUTARI

Si riporta di seguito la composizione delle attività fiscali e dei debiti tributari.

ATTIVITÀ FISCALI

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Crediti per imposte correnti 4.025 5.512
Iva a credito - 148
Totale 4.025 5.660

La riduzione della voce, il cui totale passa da €5,7 milioni a €4,0 milioni del 31 dicembre 2022, è riconducibile principalmente alla diminuzione dei Crediti per imposte correnti per €1,5 milioni.

DEBITI TRIBUTARI

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Iva a debito 313 -
Ritenute d'acconto da versare e altri 1.933 2.679
Totale 2.246 2.679

Il decremento della voce è dovuto principalmente alla diminuzione dei debiti v/erario per ritenute su lavoratori dipendenti da versare, nella misura di €0,7 milioni parzialmente compensata dall'aumento dell'Iva a debito per €0,3 milioni.

NOTA 10 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

Il saldo di €114,4 milioni, in decremento di €10,5 milioni rispetto al saldo di €124,9 milioni al 31 dicembre 2021, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario.

NOTA 11 – ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE

La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di Special Purpose Vehicles (SPV) che la Società sta liquidando o intende cedere a terze parti.

Nell'esercizio è stata definita la liquidazione di due delle tre SPV con sede in Italia presenti al 31 dicembre 2021. Il valore al 31 dicembre 2022 corrisponde quindi a una sola SPV con sede in Italia.

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
--------- ------------ ------------
Attività non correnti:
Attività immateriali - -
Immobili, impianti e macchinari - -
Partecipazioni in società collegate e joint venture - -
Attività finanziarie non correnti 10 30
Imposte differite attive - -
Altre attività non correnti - -
Totale attività non correnti 10 30
Attività correnti:
Rimanenze - -
Attività finanziarie correnti - -
Crediti commerciali - -
Attività fiscali - -
Altre attività correnti - -
Disponibilità liquide e depositi a breve - -
Totale attività correnti - -
Totale attività destinate alla dismissione 10 30
Passività non correnti:
Prestiti e finanziamenti non correnti - -
Altre passività finanziarie non correnti - -
Benefici a dipendenti - -
Fondi rischi e oneri - -
Imposte differite passive - -
Altre passività non correnti - -
Totale passività non correnti - -
Passività correnti:
Prestiti e finanziamenti correnti - -
Altre passività finanziarie correnti - -
Debiti commerciali - -
Passività fiscali - -
Altre passività correnti - -
Totale passività correnti - -
Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione - -

3 .2 Passivo e Patrimonio Netto

NOTA 12 – PATRIMONIO NETTO

Il capitale sociale sottoscritto e versato da doValue ammonta al 31 dicembre 2022 a €41,3 milioni diviso in 80.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

La tabella che segue indica le azioni in circolazione alla data di riferimento.

(n.di azioni) 31/12/2022 31/12/2021
Azioni ordinarie emesse 80.000.000 80.000.000
Azioni proprie (900.434) (972.339)
Totale azioni in circolazione 79.099.566 79.027.661

Le azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, si attestano a €4,3 milioni rispetto a €4,7 milioni dell'esercizio precedente.

Di seguito sono riportate le informazioni relative alla movimentazione del numero delle azioni proprie in portafoglio, che evidenziano una diminuzione derivante dall'esercizio di 71.905 diritti di performance stock grants (per un controvalore di €346 mila), assegnate da parte di doValue ai beneficiari in sede di consuntivazione del sistema incentivante 2021, in conformità alla Politica in Materia di Remunerazione 2021.

Al 31 dicembre 2022 il numero di azioni proprie è pari al 1,13% del numero delle azioni ordinarie emesse.

(n.di azioni proprie) 31/12/2022 31/12/2021
Esistenze iniziali 972.339 651.542
Acquisti - 500.000
Cessioni per esercizio di performance stock grants (71.905) (179.203)
Esistenze finali 900.434 972.339

La riserva da valutazione al 31 dicembre 2022 si attesta ad un valore negativo di -€1,0 milione, (-€178 mila al 31 dicembre 2021) ed include l'effetto combinato della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e quello derivante dalla valutatazione del titolo di capitale Bidx1.

Le altre riserve risultano così composte:

(€/000)
(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta 25.211 50.301
Riserva legale 8.256 8.256
Riserva art. 7 L. 218/90 2.304 2.304
Riserva da aggregazioni aziendali 2 2
Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780 8.780
Riserva da FTA IAS IFRS 9 1.128 1.128
Riserva da utili a nuovo IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005 (9.145) (9.145)
Riserva da utili a nuovo - 25.531
Riserva statutaria acquisto azioni proprie - 75
Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments 13.886 13.370
Altre riserve 109.658 119.731
Riserva straordinaria 88.417 102.970
Riserva D.Lgs. n. 153/99 6.103 6.103
Riserva legale a fronte di utili distibuiti 44 44
Riserva art. 7 L. 218/90 4.179 4.179
Riserva da aggregazioni aziendali 1.746 1.746
Riserva connessa a Share Based Payments 9.169 4.689
Totale 134.869 170.032

Nel complesso la voce evidenzia un decremento di circa €35,2 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:

  • € 39,5 milioni di diminuzione connessa principalmente ai dividendi che l'Assemblea degli Azionisti in data 28 aprile 2022 ha deliberato di distribuire (di cui €39,1 milioni pagati alla data del 31 dicembre 2022): utilizzando per €25,0 milioni la riserva da utili a nuovo e per €14,5 milioni la riserva straordinaria;
  • €5,0 milioni di incremento netto delle riserve Share Based Payments contabilizzate ai sensi dell'IFRS 2 a seguito della politica di remunerazione post IPO che prevede l'attribuzione, a talune categorie di manager, di compensi sotto forma di azioni.

PROSPETTO DELL'ORIGINE, UTILIZZABILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO

(€) Importo Possibilità di
Quota
Utilizzazione
Disponibile
(*)
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate negli ultimi tre esercizi
Per copertura
perdite
Per altre cause
Capitale sociale 41.280.000
Altre riserve 134.868.962 106.720.688 (534.919) (78.233.823)
Riserva legale 8.256.000 B 8.256.000 - -
Riserva legale a fronte di utili distibuiti 43.862 A, B, C 43.862 - -
Riserva art. 7 L. 218/90 6.483.557 A, B, C (1) 6.483.557 - -
Riserva da aggregazioni aziendali 1.748.727 A, B, C 1.748.727 - -
Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780.082 - - -
Riserva da FTA IAS IFRS 9 1.126.135 - - -
Riserva da utili a nuovo IAS art. 6 c2 D.Lgs.
38/2005
(9.145.318) - - -
Riserva da utili a nuovo 1 A, B, C 1 (534.919) (63.502.882) (2)
Riserva statutaria acquisto azioni proprie - - - (178.002) (3)
Riserva utili riportati a nuovo - Share Based
Payments
13.887.302 - - -
Riserva straordinaria 88.417.468 A, B, C 84.085.310 - (14.552.939) (2)
Riserva D.Lgs. n. 153/99 6.103.231 A, B, C 6.103.231 - -
Riserva connessa a Share Based Payments 9.167.915 - - -
Riserva da valutazione (1.097.662) 429.146 - -
Riserva da rivalutazione monetaria L.413/91 429.146 A, B, C (1) 429.146 - -
Riserva da Utili (Perdite) attuariali relative ai
piani previdenziali a benefici def.
(185.323) - - -
Riserva da rivalutazione attività finanziarie
al FVOCI
(1.341.485) - - -
Totale 175.051.300 107.149.834 (534.919) (78.233.823)
Quota non distribuibile - 8.256.000 - -
Residuo quota distribuibile - 98.893.834 - (14.552.939)

Legenda:

(*): A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci

(1) In caso di utilizzo di tali riserve per ripianamento di perdite d'esercizio non si può dar luogo a distribuzione di utili fino a quando le stesse non siano state reintegrate o ridotte in misura corrispondente; la riduzione deve avvenire con deliberazione dell'Assemblea straordinaria senza l'osservanza dei commi 2 e 3 dell'Art. 2445 c.c. La riserva qualora non venga imputata al capitale, può essere ridotta soltanto con l'osservanza delle disposizioni 2 e 3 dell'art. 2445 c.c..

(2) Riserva utilizzata per la distribuzione dei dividendi.

(3) Riserva utilizzata per l'assegnazione di azioni proprie relative ai piani remunerativi in azioni.

NOTA 13 – PRESTITI E FINANZIAMENTI

(€/000)

Tasso Interesse % Scadenza 31/12/2022 31/12/2021
Prestiti e finanziamenti non correnti 554.219 550.858
Obbligazione 2020 5% 04/08/2025 258.055 255.674
Obbligazione 2021 3,375% 31/07/2026 296.164 295.184
Prestiti e finanziamenti correnti 11.458 10.034
Finanziamenti bancari a vista 125 41
Debiti relativi al conto corrente intersocietario a vista 1.593 -
Obbligazione 2020 5% 01/02/2023 5.521 5.521
Obbligazione 2021 3,375% 31/01/2023 4.219 4.472
Totale 565.677 560.892

Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2022 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato dei seguenti finanziamenti (quota corrente e non corrente):

  • €263,6 milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 4 agosto 2020 al tasso annuo del 5% per una linea capitale di €265,0 milioni ed utilizzato per rimborsare il finanziamento ponte (bridge) nel contesto dell'acquisizione di doValue Greece. Le obbligazioni hanno scadenza al 4 agosto 2025, sono state riservate a investitori qualificati e sono quotate sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF dalla Borsa del Lussemburgo;
  • €300,4 milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 22 luglio 2021 con scadenza 2026 per un importo in linea capitale pari a €300,0 milioni ad un tasso fisso annuo del 3,375%, utilizzato per rimborsare il Facility Loan concluso per finanziare l'acquisto della partecipazione in doValue Spain e per il rifinanziamento dell'indebitamento preesistente della medesima partecipata.

Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento nonché del rateo interessi in corso di maturazione.

La voce prestiti e finanziamenti correnti, oltre alla quota corrente dei bond sopra indicata, include €1,6 milioni di debiti relativi al conto corrente intersocietario verso le controllate doNext e doData.

NOTA 14 – ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Altre passività finanziarie non correnti 27.641 7.681
Passività per leasing 11.593 2.126
Earn-out 16.048 5.555
Altre passività finanziarie correnti 33.450 20.469
Passività per leasing 4.850 2.980
Earn-out 28.600 17.489
Totale 61.091 28.150

La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attule dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 20 per la movimentazione dell'esercizio delle passività per leasing.

La passività per Earn-out iscritta per €16,0 milioni tra le altre passività finanziare non correnti nonché per €11,1 milioni nella quota corrente, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. Questa componente evidenzia un aumento nel suo complesso di €21,6 milioni rispetto all'esercizio precedente in seguito alla forte performance economica in Grecia nel 2022 che ha portato doValue a riconoscere un valore più elevato di tale passività.

La restante quota di Earn-out iscritta tra le passività finanziarie correnti (€17,5 milioni) è legata alla quota del prezzo di acquisizione di doValue Spain.

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2022.

(€/000)

Note 31/12/2022 31/12/2021
10 A Cassa 4 3
10 B Conti correnti e depositi a breve 114.354 124.858
- C Titoli detenuti per la negoziazione - -
D Liquidità (A)+(B)+(C) 114.358 124.861
4 E Attività finanziarie correnti 74.692 60.401
13 F Debiti bancari correnti - -
13 G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (9.865) (10.034)
13 H Debiti relativi al conto corrente intersocietario (1.593)
14 I Altri debiti finanziari correnti (33.450) (20.469)
J Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H)+(I) (44.908) (30.503)
K Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) 144.142 154.759
13 L Finanziamento bancario, non corrente - -
13 M Obbligazioni emesse (554.220) (550.859)
14 N Altri debiti non correnti (27.640) (7.680)
4 O Finanziamenti non correnti 70.930 111.605
P Indebitamento finanziario non corrente (L)+(M)+(N)+(O) (510.930) (446.934)
Q Indebitamento finanziario netto (K)+(P) (366.788) (292.175)

Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €305,7 milioni, esposta nella Relazione sulla Gestione della Società, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere I e N per un totale di €61,1 milioni.

Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:

(€/000)

31/12/2022 31/12/2021
A Indebitamento finanziario netto (366.788) (292.175)
B Altri debiti finanziari correnti 33.450 20.469
C Altri debiti non correnti 27.640 7.680
D Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta 61.090 28.149
E Depositi della clientela - -
F Elementi inclusi nella Posizione finanziaria netta ed esclusi
dall'Indebitamento finanziario netto
- -
G Posizione finanziaria netta (A)+(D)+(F) (305.698) (264.026)

NOTA 15 – BENEFICI AI DIPENDENTI

All'interno della Società, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.

I piani a benefici definiti della Società includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale e piani denominati "Premi di anzianità", questi ultimi classificati tra i Fondi rischi e oneri.

In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.

Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:

Tasso di sconto 1 anno 3,0% - 5 anni 3,5% - 15 anni 3,9%
Tasso di incremento salariale 2,60%
Tasso di inflazione 1 anno 4,5% - 10 anni 2,6% - 30 anni 2,6%
Mortalità IPS55
Anticipazione del TFR 1,50%
Percentuale media annua di uscita del personale 3,62%
Requisiti minimi per il collocamento a riposo Secondo le ultime disposizioni legislative

I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS19, risultano così movimentati nel corso dell'esercizio.

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Esistenze iniziali 5.950 6.017
Aumenti 43 205
Accantonamento dell'esercizio 43 30
Altre variazioni - 175
Decrementi (1.429) (272)
Liquidazioni effettuate (870) (264)
Altre variazioni (559) (8)
Esistenze finali 4.564 5.950

Complessivamente la voce evidenzia una diminuzione di circa €1,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2021.

Da un'analisi di sensitività circa le ipotesi relative ai parametri coinvolti nel calcolo, una variazione del tasso di sconto dello 0,5% non avrebbe prodotto effetti significativi sulla determinazione del debito.

NOTA 16 – FONDI RISCHI E ONERI

(€/000) Fondi in
contropartita ad
Fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di
altre voci di conto
conto economico
economico
Controversie
legali
Controversie
stragiudiziali
e altri fondi
rischi
Fondi su altri
impegni e altre
garanzie rila
sciate
Totale fondi in
contropartita
alla voce
"Accantonamenti a FRO" di
conto economico
Passività potenziali
per il personale
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Esistenze iniziali 6.391 6.853 - 13.244 673 13.917 17.390
Aumenti 1.666 3.930 - 5.596 49 5.645 5.627
Accantonamento dell'esercizio 1.638 3.828 - 5.466 44 5.510 5.485
Variazioni dovute al passare del tempo e a
modifiche del tasso di sconto
25 76 - 101 5 106 -
Altre variazioni 3 26 - 29 - 29 142
Diminuzioni (3.436) (2.102) - (5.538) (208) (5.746) (9.100)
Rilascio eccedenze dell'esercizio (1.722) (1.403) - (3.125) - (3.125) (2.839)
Utilizzo nell'esercizio per pagamenti (1.714) (696) - (2.410) (19) (2.429) (6.119)
Altre variazioni - (3) - (3) (189) (192) (142)
Esistenze finali 4.621 8.681 - 13.302 514 13.816 13.917

La voce controversie legali, con contropartita economica nella voce "Accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core della Società in diminuzione di €1,8 milioni a fronte del maggior impatto della definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti per nuove controversie.

La voce controversie stragiudiziali e altri fondi rischi incrementa di €1,8 milioni passando da €6,9 milioni del 31 dicembre 2021 a €8,7 milioni al 31 dicembre 2022 e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.

La voce passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati a fronte dei premi di anzianità.

NOTA 17 – DEBITI COMMERCIALI

Totale
20.459
23.627
Debiti verso fornitori per fatture da liquidare
2.469
3.505
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere
17.990
20.122
(€/000)
31/12/2022
31/12/2021

La voce, che include debiti verso fornitori per fatture da ricevere e per quelle ricevute ma non ancora liquidate, risulta in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 per €3,2 milioni (-13%).

NOTA 18 – ALTRE PASSIVITÀ

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Altre passività non correnti 2.364 168
Somme da riconoscere a terzi 2.008 -
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 356 168
Altre passività correnti 17.348 31.049
Somme da riconoscere a terzi 849 644
Debiti relativi al personale 9.856 15.254
di cui dipendenti 8.856 13.904
di cui Amministratori e Sindaci 1.000 1.350
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 2.656 2.779
Partite in corso di lavorazione 1.381 10.040
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 352 121
Altri ratei / risconti passivi 357 275
Altre partite 1.897 1.936
Totale 19.712 31.217

Al 31 dicembre 2022 la voce si attesta a €19,7 milioni contro €31,2 milioni del 2021, con una diminuzione complessiva di €11,5 milioni.

Relativamente alle altre passività non correnti, in aumento di €2,2 milioni, la principale componente "Somme da riconoscere a terzi" si riferisce all'iscrizione di €2,0 milioni di passività relativa all'acquisizione di software con contratti a medio-lungo termine.

La voce altre passività correnti evidenzia un decremento complessivo di €13,7 milioni essenzialmente per l'effetto delle variazioni subite dalle seguenti principali componenti.

I "Debiti relativi al personale" subiscono una riduzione di €5,4 milioni principalmente legata alla liquidazione dei premi MBO relativi al sistema incentivante 2021 e degli incentivi all'esodo.

Le "Partite in corso di lavorazione" diminuiscono di €8,6 milioni per effetto del pagamento del debito verso Eurobank iscritto nel 2021 a seguito del ricalcolo del Net Economic Benefit previsto dallo Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento prezzo di acquisizione della controllata doValue Greece.

NOTA 19 – PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

L'Assemblea degli Azionisti di doValue il 28 aprile 2022 ha approvato la Relazione sulla Politica in materia di remunerazione 2022-2024 (di seguito "La Politica") e sui compensi corrisposti 2021 di doValue S.p.A. applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo.

La nuova Politica in materia di remunerazione è basata sull'orizzonte temporale 2022-2024, in linea con il Piano industriale e in grado di garantire pertanto un'elevata coerenza all'intero sistema di Governance, di favorire la copertura dei ruoli chiave e garantire altresì un'offerta retributiva interessante per le persone fondamentali per la strategia a lungo termine del Gruppo.

Con la prospettiva di una politica triennale, vengono confermate le principali caratteristiche della Politica in materia di remunerazione del 2021, pur introducendo alcuni elementi:

  • mantenimento della strategia di compensi variabili per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, articolata come segue:
    • un piano di incentivi a breve termine Management By Objectives (MBO) per incoraggiare le performance annuali, sia finanziarie che non finanziarie, che prevede un'attenzione particolare alle competenze e alla condotta, volto a migliorare l'allineamento ai valori di doValue dell'intero Gruppo;
    • un piano di incentivi a lungo termine (LTI) per favorire l'allineamento dei partecipanti agli interessi di lungo termine degli Stakeholder, attrarre e trattenere gli individui che sono di importanza chiave per il successo del Gruppo nel lungo termine e promuovere la "One-Group culture";
    • una maggiore attenzione alle metriche ESG, come elemento fondamentale per rafforzare il piano di sostenibilità di doValue;
    • una revisione del Peer Group ai fini dell'individuazione del "Total Shareholders Return" (TSR) relativo, per tenere conto del nuovo assetto del Gruppo doValue.

La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.

In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:

  • una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni;
  • una parte della remunerazione variabile dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche (di seguito, "DIRS") ossia quella derivante dal piano di incentivazione a lungo termine (LTI) viene corrisposta in azioni. Il Piano LTI prevede un premio annuale (Piano "rotativo") interamente basato sul valore delle azioni di doValue ("Azioni di performance") ed è basato su un'assegnazione con un periodo di vesting di tre anni. L'obiettivo del ciclo 2022-2024 è allineato al Piano industriale 2022-2024, mentre all'inizio del 2023 e del 2024 verranno stabiliti gli obiettivi per i cicli 2023-2025 e 2024- 2026.Il piano conferisce ai beneficiari il diritto a ricevere, su base rotativa, azioni gratuite della società se risulta rispettato un determinato insieme di condizioni di rendimento al termine del periodo di vesting.

La componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita su 3 anni. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione

della quota variabile up-front.

L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un Gate di accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.

Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.

Per le citate tipologie di remunerazione doValue utilizza azioni proprie in portafoglio.

Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 3 mesi precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.

Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, la Società prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.

Data di
assegnazione
delle azioni
Performance
period
Verifica
raggiungimento
obiettivi
Erogazione
dell'incentivo
Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) 17/02/2022 2021-2023 2024 2024
Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) 09/11/2022 2022-2024 2025 2025
Numero azioni
assegnate alla
data di
assegnazione
Fair value per
azione alla
data di
assegnazione
Numero di
azioni
potenzialmente
erogabili
Numero dei
beneficiari
Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) 206.388 €10,23 268.812 29
Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) 289.794 €7,66 376.100 33

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet di doValue www.dovalue.it (sezione "Governance/Remunerazione").

La quota imputata a conto economico dell'esercizio 2022 è pari a €5,6 milioni ed è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto che accoglie anche la quota di azioni proprie destinata a controllate estere (€0,9 milioni) contabilizzata nella voce Partecipazioni.

NOTA 20 – LEASING

La Società ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto fabbricati, impianti elettronici (hardware) ed autovetture classificate nella categoria "altre attività materiali", i quali sono destinati all'utilizzo nelle attività operative o assegnati ai dipendenti.

I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria di 6 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni.

Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati.

Generalmente, la Società non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:

(€/000) Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre attività
materiali
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Esistenze iniziali 4.582 - - 1.210 5.792 12.199
Aumenti 6.686 - 4.437 (4.168) 6.955 318
Acquisti 12.519 - 4.437 115 17.071 318
Altre variazioni (5.833) - - (4.283) (10.116) -
Diminuzioni 2.648 - (1.676) 3.196 4.168 (6.725)
Ammortamenti (2.891) - (1.676) (1.041) (5.608) (6.142)
Altre variazioni 5.539 - - 4.237 9.776 (583)
Esistenze finali 13.916 - 2.761 238 16.915 5.792

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Esistenze iniziali 5.106 10.935
Aumenti 14.979 540
Nuove passività 14.745 318
Oneri finanziari 226 218
Altre variazioni 8 4
Decrementi (3.642) (6.369)
Pagamenti (3.248) (4.904)
Altre variazioni (394) (1.465)
Esistenze finali 16.443 5.106
di cui: Passività per leasing non correnti 11.593 2.126
di cui: Passività per leasing correnti 4.850 2.980

Gli aumenti, pari a €15,0 milioni si riferiscono principalmente alla categoria fabbricati a seguito del rinnovo del contratto di affitto di alcune sedi.

Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Ammortamenti dei diritti d'uso 5.608 6.143
Oneri finanziari sulle passività per leasing 226 218
Totale 5.834 6.361

La Società inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware) ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. La Società ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi)
Costi per leasing di attività di modesto valore
(25)
-
(11)
-
Totale (25) (11)

Informazioni sul conto economico

NOTA 21 – RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Servizi di servicing su mandato 23.430 38.295
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 118.438 104.320
Totale 141.868 142.615

Complessivamente la voce registra una lieve flessione rispetto al 31 dicembre 2021, pari al -1%. Tale risultato deriva da minori ricavi registrati nella componente dei servizi di servicing su mandato (-39%), sostanzialmente compensato dal positivo andamento dei servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione (+14%).

OBBLIGAZIONI DI FARE

SERVIZI DI SERVICING SU MANDATO E PER OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.

Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo in quanto il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.

Per la rilevazione dei ricavi, la Società applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi rilevati su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

NOTA 22 – RICAVI DIVERSI

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Servizi amministrativi / Corporate Services Provider 21.603 15.112
Recupero spese 7.239 8.860
Due diligence & Advisory 2.044 489
Altri ricavi 1.038 2.036
Totale 31.924 26.497

La voce rileva una variazione in aumento del 20% rispetto al 31 dicembre 2021 dovuta principalmente all'incremento dei ricavi relativi a Servizi amministrativi/Corporate Services Provider che includono la nuova linea di business "Master Legal", nonché da un maggior introito da attività di Due diligence & Advisory parzialmente compensato dal decremento dei ricavi da Recupero spese e da servizi ancillari inclusi nella categoria altri ricavi.

NOTA 23 - COSTI DI SERVIZI RESI

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Costi per gestione pratiche in mandato
Costi per servizi vari
(7.685)
(95)
(10.410)
(273)
Totale (7.780) (10.683)

La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, evidenzia un decremento del 27% rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente riferito alla categoria costi per gestione di pratiche in mandato e risulta giustificata da minori incassi effettuati tramite la rete esterna.

NOTA 24 – COSTO DEL PERSONALE

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Personale dipendente (75.755) (84.148)
Amministratori e sindaci (6.679) (4.968)
Altro personale (4.277) (4.069)
Totale (86.711) (93.185)

NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI PER CATEGORIA

31/12/2022 31/12/2021
Personale dipendente 929 954
a) Dirigenti 41 43
b) Quadri direttivi 381 396
c) Restante personale dipendente 507 515
Altro personale 12 11
Totale 941 965

La voce registra un decremento del 7% rispetto al 31 dicembre 2021, derivante dal decremento del costo per personale dipendente (-10%), in seguito al programma di efficientamento previsto nel Business Plan approvato, compensato dall'incremento dei costi per amministratori e sindaci ed altro personale.

In linea con gli obiettivi del Business Plan 2022-2024, il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo (€2,3 milioni) i quali sono stati quasi completamente erogati nel corso dell'anno al personale dipendente che ha aderito al piano avviato dalla Società.

Rispetto al dettaglio del costo relativo ai benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 15 – Benefici a dipendenti.

NOTA 25 – SPESE AMMINISTRATIVE

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Consulenze esterne (13.840) (11.645)
Information Technology (13.749) (15.131)
Servizi Amministrativi e logistici (6.212) (9.630)
Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza (821) (928)
Assicurazioni (1.860) (2.016)
Imposte indirette e tasse (1.893) (1.881)
Servizi postali, cancelleria (12) (116)
Spese indirette relative al personale (742) (420)
Recupero crediti (1.681) (3.056)
Utenze (589) (774)
Pubblicità e marketing (172) (159)
Altre spese (173) (207)
Totale (41.744) (45.963)

La voce nel suo complesso rileva un decremento del 9% rispetto all'esercizio precedente da ascriversi principalmente alla riduzione delle spese dei servizi amministrativi e logistici, delle spese IT e di quelle relative al recupero crediti compensate dall'aumento delle consulenze esterne, prevalentemente collegato all'attività di Master Legal.

NOTA 26 – ONERI/PROVENTI DIVERSI DI GESTIONE

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Recupero di spese (1) 725
Contributi pubblici 514 165
Insussistenza di attività (29) (3.409)
Altri oneri (75) (29)
Altri proventi 103 16
Totale 512 (2.532)

Nel 2022 la voce evidenzia un saldo positivo di €0,5 milioni contro quello negativo del 2021 pari a -€2,5 milioni.

La voce presentava nel 2021 un saldo negativo significativo che derivava sostanzialmente per €3,3 milioni da insussistenze di attività connesse al riconoscimento di un "Net Economic Benefit" alla controparte venditrice nell'ambito dell'operazione di acquisizione di doValue Greece.

I contributi pubblici, per € 514 mila, si riferiscono alla quota di competenza dell'esercizio derivante dal credito d'imposta per innovazione di cui alla L. 160/2019.

NOTA 27 – AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Attività immateriali (5.874) (4.406)
Ammortamenti (5.874) (4.406)
Immobili, impianti e macchinari (6.417) (7.070)
Ammortamenti (6.417) (7.070)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 37 71
Rettifiche di valore - (21)
Riprese di valore 37 92
Crediti commerciali (159) (508)
Rettifiche di valore (501) (508)
Riprese di valore 342 -
Totale (12.413) (11.913)

La voce registra un incremento del 4% rispetto al 31 dicembre 2021 determinato dai maggiori ammortamenti delle attività immateriali parzialmente compensato da minori ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari.

La voce è inoltre influenzata dagli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che per il 2022 incidono per un importo pari a €5,6 milioni.

NOTA 28 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale
Controversie legali e fiscali (1.663) 1.722 59 (2.601) 1.970 (631)
di cui: Controversie del personale (27) 98 71 (303) 171 (132)
Controversie stragiudiziali e altri
fondi rischi
(3.904) 1.403 (2.501) (2.814) 789 (2.025)
di cui: Controversie del personale - - - - - -
Accantonamenti su altri impegni e
altre garanzie rilasciate
- - - - - -
Totale (5.567) 3.125 (2.442) (5.415) 2.759 (2.656)

La voce è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, ad esclusione di quelli per benefici per dipendenti (classificate nel costo per il personale), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.

Al 31 dicembre 2022 la voce evidenzia un saldo negativo di €2,4 milioni in decremento rispetto all'esercizio precedente di €0,2 milioni per l'effetto combinato degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri e dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti.

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In particolare, gli accantonamenti del 2022 per controversie stragiudiziali e altri fondi rischi risultano principalmente riferibili a:

  • rischi legati ad arbitrati in corso per €2,1 milioni;
  • rischi conseguenti agli obblighi di indennizzo rivenienti da uno specifico Settlement Agreement commerciale stipulato nel corso del 2019 per €0,3 milioni;
  • altri rischi operativi per €1,0 milioni.

I rilasci (€1,4 milioni) emergono principalmente a seguito della liberazione di pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali.

NOTA 29 – (ONERI) / PROVENTI FINANZIARI

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Proventi finanziari 6.804 15.702
Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE 1.507 8.846
Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.087 6.856
Altri proventi finanziari 210 -
Oneri finanziari (27.667) (31.604)
Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (26.736) (30.908)
Oneri da derivati di copertura - (507)
Altri oneri finanziari (931) (189)
Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al
fair value con impatto a CE
(915) 1.308
Titoli di debito (550) 1.209
Quote OICR (652) 99
Derivati non di copertura 287 -
Totale (21.778) (14.594)

I proventi finanziari, in riduzione per €8,9 milioni rispetto al periodo precedente, includono essenzialmente:

  • i proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation (€0,7 milioni) e della cartolarizzazione Mexico (€0,8 milioni). Il confronto con l'esercizio precedente risente della realizzazione nel 2021 di proventi conseguenti alle cessioni dei titoli delle cartolarizzazioni Relais (€4,0 milioni) e Mexico (€ 4,6 milioni);
  • i ricavi maturati sul finanziamento concesso ad Altamira (€3,4 milioni) e sul finanziamento originariamente erogato alla controllata doValue Greece Holding per l'acquisto di FPS, ora doValue Greece (€1,5 milioni).

Gli oneri finanziari, in decremento per €3,9 milioni rispetto al periodo precedente, sono prevalentemente legati ai costi del prestito obbligazionario senior garantito emesso a luglio 2021 (€11,1 milioni) ed ai costi del prestito obbligazionario senior garantito emesso ad agosto 2020 connesso dell'acquisizione di FPS, ora doValue Greece (€15,6 milioni).

Gli altri oneri finanziari accolgono invece la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16.

La Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico include il delta fair value relativo ai titoli delle cartolarizzazioni Cairo, Romeo SPV, Mercuzio Securitisation e Mexico, la cui valutazione al fair value ai sensi dell'IFRS 9 risulta complessivamente negativa per €0,6 milioni, nonché quello relativo alle quote dell'Italian Recovery Fund, la cui valutazione basata sul NAV dell'operazione al 31 dicembre 2022 risulta negativa per €0,7 milioni, e la valutazione al fair value del contratto di opzione connesso all'investimento in Bidx1 positiva per €0,3 milioni.

NOTA 30 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI

La voce, pari a €21,6 milioni, accoglie i dividendi incassati dalle partecipate doData per €1,1 milioni, doValue Greece per €20,0 milioni e doValue Greece Real Estate per €0,5 milioni.

NOTA 31 – IMPOSTE SUL REDDITO

Le imposte sul reddito sono calcolate applicando l'aliquota standard dell'imposta sui redditi per le società (IRES) pari al 24%, e l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 31 dicembre 2022, per la determinazione della aliquota IRAP doValue, è stato verificato per doValue il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'aliquota prevista per gli enti creditizi e dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari; l'aliquota nominale per gli enti creditizi e finanziari è pari al 4,65% (alla quale ogni Regione può autonomamente aggiungere una maggiorazione dello 0,92% fino ad un'aliquota teorica del 5,57% più un ulteriore 0,15% per le Regioni con deficit sanitario).

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Imposte correnti (1.670) (547)
Variazione imposte esercizi precedenti 163 318
Variazione imposte anticipate (2.070) 693
Totale (3.577) 464

Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €3,6 milioni, in aumento rispetto al valore positivo di €0,5 milioni del 31 dicembre 2021, per effetto dell'incremento delle imposte correnti per €1,1 milioni e delle imposte anticipate per €2,8 milioni.

Di seguito viene esposta una tabella che dettaglia l'effetto imposte sulle componenti del conto economico complessivo.

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Piani a benefici definiti
Copertura dei flussi finanziari
(133)
-
37
(109)
Totale (133) (72)

Di seguito si riporta inoltre la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO 23.048 (999)
Tasso teorico applicabile 24% 24%
Imposte teoriche (5.532) 240
- Ricavi non tassabili - differenze permanenti 5.057 2.657
- Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti (3.367) (2.339)
- IRAP (900) (410)
- Altre differenze 1.165 316
Imposte sul reddito registrate in conto economico (3.577) 464

Ai fini di tale riconciliazione, non si tiene conto dell'IRAP in quanto trattasi di imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l'aliquota fiscale IRES vigente pari al 24,0% all'utile ante imposte delle attività in funzionamento.

Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

PREMESSA

doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.

Il Sistema dei Controlli Interni della Società si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance della Società. In particolare, la Società ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

5 .1 Rischi finanziari

RISCHIO DI CREDITO

Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.

La Società è esposta al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, la Società matura dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Al fine di limitare tale rischio la Società effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.

Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Al 31 dicembre 2022, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Investitori caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.

Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituti finanziari la Società ricorre solo ad interlocutori di primario standing creditizio.

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività della Società.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

La Società ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.

La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.

Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dalla Società e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.

Al fine di garantire un'efficiente gestione della liquidità, a partire dal secondo trimestre dell'esercizio in corso, l'attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Holding, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno alla Società di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

(€/000) A vista Meno di 3
mesi
Da 3 a 12
mesi
Da 1 a 5 anni > 5 anni 31/12/2022 31/12/2021
Prestiti e finanziamenti 1.585 9.874 - 554.218 - 565.677 560.892
Finanziamenti bancari - 125 - - - 125 41
Debiti versi altri finanziatori 1.585 9 - - - 1.594 -
Obbligazioni - 9.740 - 554.218 - 563.958 560.851
Altre passività finanziarie - - 33.451 19.040 8.600 61.091 28.150
Passività per leasing - - 4.851 9.518 2.074 16.443 5.106
Earn-out - - 28.600 9.522 6.526 44.648 23.044
Debiti commerciali 1.464 1.005 17.990 - - 20.459 23.627
Altre passività 3.733 3.400 10.215 1.561 803 19.712 31.217
Totale 6.782 14.279 61.656 574.819 9.403 666.939 643.886

La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente e non attualizzati.

5

RISCHIO DI MERCATO - RISCHIO DI TASSO D'INTERESSE

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.

La Società, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposta al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione della Società al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.

Grazie alle emissioni obbligazionarie del 2020 e del 2021 con tasso fisso, la struttura dell'attuale indebitamento a lungo termine della Società non risulta più influenzata dal rischio di tasso d'interesse.

5 .2 Rischi operativi

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.

Rientrano in tale tipologia i seguenti rischi identificati nell'ambito dell'attività e del business del Gruppo:

  • i rischi transazionali e di processo che includono:
    • i rischi legati all'operatività day by day in carico agli asset manager (e.g. tempestività nella assegnazione della pratica, prescrizioni, garanzie ipotecarie);
    • la gestione dei reclami da parte di debitori e/o altre terze parti;
    • il calcolo delle perdite potenziali legate ad eventi specifici ("risk event");
  • il rischio di condotta, con particolare riferimento a eventi di whistleblowing e violazione del codice etico aziendale;
  • rischi legali e fiscali;
  • le frodi esterne;
  • il rischio informatico, da intendersi come indisponibilità degli applicativi informatici in uso, vulnerabilità sugli applicativi stessi e incidenti di sicurezza nella rete informatica;
  • il rischio di concentrazione e performance dei fornitori terzi utilizzati dalla Società, con particolare riferimento ai servizi outsourcing.

L'obiettivo del monitoraggio di questi rischi è mitigarne l'impatto potenziale e/o la probabilità, in una prospettiva costi/benefici in linea con il Risk Appetite definito.

doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo.

In ambito organizzativo a luglio 2022 è stata costituita la Funzione Enterprise Risk Management (di seguito "ERM"), la cui mission è quella di garantire una gestione integrata dei rischi in tutto il Gruppo, agendo come facilitatore della crescita e dello sviluppo del business grazie all'individuazione, la misurazione e la gestione di potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo.

La funzione Enterprise Risk Management è stata collocata a livello di Gruppo all'interno dell'area "Group Organization & Enterprise Risk Management", con riporto gerarchico diretto al General Manager Corporate Functions.

Le principali responsabilità organizzative di ERM sono:

  • garantire un approccio Risk-Informed, ovvero fornire informazioni al Management di doValue e al Consiglio di Amministrazione con il fine di supportare il processo decisionale, basato non solo sulle performance attese ma anche sul profilo di rischio sottostante;
  • garantire il monitoraggio integrato per le categorie di rischio potenzialmente applicabili a livello di Gruppo, in linea con il modello dei controlli di secondo livello;
  • definire un Framework comune all'interno del Gruppo per l'individuazione, la valutazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi, collegando strategie, policy, processi e meccanismi operativi e ricevendo flussi informativi dalle funzioni locali di "Risk Management" e dalle altre funzioni laddove necessario;
  • garantire a livello di Gruppo il monitoraggio, l'analisi e la reportistica sull'evoluzione dei rischi, le relative azioni di mitigazione, il profilo di rischio complessivo e la conformità alle soglie di tolleranza del rischio identificate;
  • supportare il monitoraggio degli accantonamenti per il fondo Rischi e Oneri nel Bilancio Consolidato in collaborazione con Group Finance.

Per quanto concerne il monitoraggio e la gestione dei rischi nel Gruppo, è stato implementato un sistema di flussi informativi dalle funzioni di Gruppo e dai Risk Management Locali, relative alle diverse tipologie di rischio operativo che vengono accorpati in un "Tableau de Bord" (TdB) con il fine di creare una visione d'insieme dei rischi monitorati a livello di Gruppo.

Tale TdB, che viene condiviso trimestralmente con l'Amministratore Delegato e i Comitati e semestralmente con il Consiglio di Amministrazione di doValue, ricomprende in particolare una serie di Key Risk Indicators (KRI), elaborati mensilmente e/o trimestralmente, considerando le peculiarità locali e le normative in essere.

RISCHI LEGALI E FISCALI

Rischi operativi

RISCHI CONNESSI AI CONTENZIOSI LEGALI

La Società opera in un contesto legale e normativo che la espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche.

I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.

RISCHI CONNESSI AI CONTENZIOSI FISCALI

Si rende noto che la Società ha ricevuto una verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione. In esito alla chiusura formale del controllo fiscale, sono stati sollevati due rilievi sostanziali per il 2016 e 2017 (con chiusura regolare della verifica per il periodo d'imposta 2015). A tale riguardo, la Società ha prontamente fornito le proprie osservazioni e chiarimenti all'Agenzia delle Entrate, per dimostrare in dettaglio la piena correttezza del comportamento adottato.

Allo stato attuale, infatti, non è stato emesso alcun atto di accertamento di imposta da parte dell'Agenzia delle Entrate e gli eventuali riscontri finali dell'attività di controllo fiscale svolta sono attesi non prima del secondo trimestre del 2023.

La Società sta valutando, altresì, l'attivazione fin d'ora degli opportuni strumenti deflattivi previsti dalla normativa tributaria allo scopo prioritario di evitare l'emissione di uno o più avvisi di accertamento, che si ritengono comunque non fondati. Una possibile quantificazione potrebbe quindi rendersi stimabile solo in futuro, una volta conclusi gli esiti delle interlocuzioni condotte con l'Agenzia delle Entrate e le conclusioni che la Società vorrà ratificare in relazione alla possibile definizione in via deflattiva della vertenza ovvero all'avvio della successiva fase di contenzioso fiscale.

Alla luce di tali circostanze, la Società, assistita da un pool di professionisti, ha ritenuto il rischio di passività possibile. Tale possibilità, peraltro ritenuta bassa, non ha comportato alcun accantonamento a fondo rischi per imposta, sanzioni ed interessi, mentre è stato accantonato il costo afferente gli oneri legali.

5 .3 Gestione del capitale

Ai fini della gestione del capitale della Società, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.

doValue intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.

La Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.

Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Prestiti e finanziamenti (Nota 13) 565.677 560.892
Altre passività finanziarie (Nota 14) 61.091 28.150
Debiti commerciali (Nota 17) 20.459 23.627
Altre passività (Nota 18) 19.712 31.217
Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 10) (114.358) (124.861)
Debito netto (A) 552.581 519.025
Patrimonio netto 190.190 205.921
Capitale e debito netto (B) 742.771 724.946
Gearing ratio (A/B) 74% 72%

Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del debito netto esposto nella tabella precedente con l'indebitamento finanziario netto presentato in Nota 14 delle Informazioni sullo stato patrimoniale.

(€/000) 31/12/2022 31/12/2021
Indebitamento finanziario netto (Nota 14) 366.788 292.175
Debiti commerciali (Nota 17) 20.459 23.627
Altre passività (Nota 18) 19.712 31.217
Attività finanziarie correnti (Nota 4) 74.692 60.401
Finanziamenti non correnti (Nota 4) 70.930 111.605
Debito netto (A) 552.581 519.025

Impegni e garanzie rilasciate

Al 31 dicembre 2022 sussistono impegni per complessivi €1,1 milioni e si riferiscono alle quote OICR da sottoscrivere per il fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) (si veda anche Nota 3).

Informativa di settore

Per l'informativa di Settore si rimanda a quanto rappresentato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2022, poiché il Gruppo utilizza come dimensione di analisi la Region, per il presente Bilancio d'impresa, la rappresentazione corrisponde a quanto riportato nel consolidato per l'Italia.

Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE IL PERIODO

Per questa sezione si rimanda a quanto illustrato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2022.

Operazioni con parti correlate

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate sono suddivise nelle seguenti categorie:

  • la società controllante;
  • le società che controllano congiuntamente o esercitano un'influenza notevole sulla società stessa;
  • le società collegate;
  • le joint venture;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;
  • i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari;
  • le altre parti correlate.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www. doValue.it ), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali. Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.

INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITA' STRATEGICHE

Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2022.

La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".

(€/000)

Dettaglio dei compensi 31/12/2022
Benefici a breve termine per i dipendenti 5.098
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 111
Pagamenti basati su azioni 4.198
Totale 9.407

INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE

Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi. Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2022 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.

Nel prospetto che segue sono indicati i valori in essere 31 dicembre 2022 distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

(€/000)

Voci di Stato Patrimoniale Società controllate Importo relativo ad
"Altre parti correlate"
Totale Totale voce
di bilancio
Incidenza % sulla voce di
bilancio
Attività finanziarie non correnti 70.930 2.312 73.242 123.783 59,0%
Attività finanziarie correnti 74.692 - 74.692 74.692 100,0%
Crediti commerciali 7.850 7.361 15.211 84.066 18,0%
Altre attività correnti 1.679 - 1.679 6.258 27,0%
Totale Attività 155.151 9.673 164.824 288.799 57,0%
Debiti commerciali 2.390 37 2.427 20.459 12,0%
Prestiti e finanziamenti correnti 1.593 - 1.593 11.458 14,0%
Altre passività correnti 9 - 9 17.348 0,0%
Totale Passività 3.992 37 4.029 49.265 8,0%

(€/000)

Voci di Conto Economico Società controllate Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Importo relativo ad
"Altre parti correlate"
Totale Totale voce
di bilancio
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Ricavi da contratti con clienti - - 33.564 33.564 141.868 24,0%
Ricavi diversi 8.672 - 1.544 10.216 31.924 32,0%
Costo del personale (2.755) - 191 (2.564) (41.744) 6,0%
Spese amministrative (1.775) - (76) (1.851) (86.711) 2,0%
Ammortamenti e svalutazioni - - (90) (90) (21.778) 0,0%
Accantonamenti a fondi rischi e
oneri
- - - - (12.413) 0,0%
(Oneri)/Proventi finanziari 5.095 - 1.100 6.195 - -
Dividendi 21.612 - - 21.612 21.612 100,0%

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.

L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

I principali rapporti con le Società controllate sono relativi a:

  • doData: sono maturati costi per servizi di visure e altri servizi per €1,4 milioni, nonché ricavi netti del personale distaccato per €0,1 milioni. Inoltre sono stati incassati dividendi pari a €1,1 milioni. E' presente inoltre un debito relativo al conto corrente intersocietario per cash pooling di €1,0 milioni;
  • doNext: sono maturati ricavi netti del personale distaccato per €1,3 milioni. Inoltre è presente un debito relativo al conto corrente intersocietario per cash pooling di €0,5 milioni;
  • doValue Spain: sono maturati costi netti del personale distaccato per €2,8 milioni. Inoltre è in essere il finanziamento attivo erogato dalla Società, di residue €54,9 milioni a fine esercizio e che ha determinato la maturazione di proventi finanziari per €3,4 milioni e un credito relativo al conto corrente intersocietario per cash pooling di €31,4 milioni per il quale sono maturati interessi per €0,2 milioni;
  • doValue Greece: sono maturati costi netti del personale distaccato per €1,4 milioni e sono stati incassati dividendi pari a €20,0 milioni. Inoltre è in essere il finanziamento attivo erogato dalla Società, di residue €56,8 milioni a fine esercizio e che ha determinato la maturazione di proventi finanziari per €1,5 milioni;
  • doValue Greece RE: sono stati incassati dividendi per €0,5 milioni;
  • dovalue Portugal: è presente un credito relativo al conto corrente intersocietario per cash pooling per €2,5 milioni per il quale sono maturati interessi per €0,03 milioni.

Con le predette società controllate vi sono rapporti di fornitura di servizi per attività corporate e per le funzioni di controllo svolte da doValue, sulla base delle quali sono maturati ricavi per €3,3 milioni e rifusione di spese generali e costi IT per €5,3 milioni.

I crediti e debiti commerciali rappresentati nella tabella di cui sopra sono essenzialmente riferibili ai predetti rapporti di prestazione di servizi.

I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

  • SPV di cartolarizzazione: la Società svolge attività di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione crediti e servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999. Alcuni di questi veicoli, in particolare quelli collegati a Softbank, rientrano nel perimetro delle parti correlate e per il 2022 l'ammontare dei ricavi da contratti con clienti verso questa categoria di clienti ammonta a €33,4 milioni, mentre i ricavi diversi sono pari a €0,8 milioni con corrispondenti crediti commerciali per €6,4 milioni al 31 dicembre 2022; per i veicoli Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui doValue possiede notes ABS, risultano inoltre iscritti €2,3 milioni di attività finanziarie e €1,1 milioni a fronte di proventi finanziari;
  • Torre SGR S.p.A.: la società ha offerto a doValue il servizio di affitto di un immobile per una delle principali sedi territoriali presenti a Roma che è stato dismesso nel primo trimestre 2022. Tale contratto è stato contabilizzato ai sensi dell'IFRS 16 con ammortamenti per €90 mila; nel periodo si sono registrate anche spese amministrative legate a tale immobile per €75 mila;
  • Società affiliate al gruppo Fortress (FIG Italia, FIG LLC, Fortress Investment Group LLC, Arx Asset Management S.r.l.): doValue svolge principalmente attività di due diligence nei confronti delle società indicate e nel 2022 ha maturato ricavi per €387 mila, oltre ad avere crediti commerciali per €551 mila a fine periodo; con una delle società sussiste inoltre un rapporto di distacco attivo di personale che ha generato proventi per €191 mila;
  • ReoCo: doValue svolge attività di gestione del patrimonio immobiliare per alcune Reoco rilevando ricavi da contratti con i clienti e ricavi diversi nell'anno per complessivi €419 mila e crediti commerciali per €437 mila.

143

Allegati

COMPENSI CORRISPOSTI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE: INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

doValue S.p.A.
(€)
Tipologia di servizi
Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivo
dell'esercizio in Euro (IVA e
spese escluse)
Revisione contabile EY S.p.A. 193.500
Servizi di attestazione EY S.p.A. 10.500
Altri servizi EY S.p.A. 35.000
di cui Dichiarazione Non Finanziaria 35.000
Totale 239.000

EROGAZIONI PUBBLICHE AI SENSI DELLA L.124/2017

La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.

Da segnalare, inoltre, la Circolare Assonime n.5/2019 "Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche: analisi della disciplina e orientamenti interpretativi", che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.

Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata.

Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.

Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti in doValue.

(€)

Tipo di contributo Importo
Fondo occupazione 66.240
Contributi formazione Fondo Banche 238.788
Credito d'imposta per innovazione tecnologica (L. 160/2019) 327.452
Totale 632.480

Proposta di destinazione del risultato dell'esercizio

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL'ESERCIZIO

"Signori Azionisti,

il progetto di Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 23 marzo.

Sono a vostra disposizione il giudizio della società di revisione e la relazione del Collegio Sindacale.

Il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 chiude con un utile dell'esercizio pari ad Euro 19.470.925,80.

Il Bilancio consolidato, sempre approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 marzo, chiude con un utile dell'esercizio attribuibile agli Azionisti della Capogruppo di Euro 16.502.481,00.

Con riferimento alla destinazione del risultato positivo dell'esercizio, si propone la distribuzione integrale a dividendo unitamente ad una quota della riserva straordinaria, distribuendo un dividendo pari a €0,60 per azione che, rapportato al numero di azioni ordinarie al 31 dicembre 2022 - escluse le azioni proprie corrispondenti all'1,126% del capitale sociale - risulta quantificato in complessivi € 47.459.739,60.

Allo scopo di detta distribuzione verrà utilizzato integralmente il risultato positivo dell'esercizio pari a € 19.470.925,80 e la Riserva Straordinaria nella misura di € 27.988.813,80, tenendo conto che non verrà peraltro effettuata alcuna distribuzione alle azioni proprie detenute da doValue alla record date.

Il dividendo sarà pagabile in data 10 maggio 2023 (con stacco cedola l'8 maggio 2023 e data di registrazione 9 maggio 2023).

Roma, lì 23 marzo 2023 Il Consiglio di Amministrazione

Attestazioni e Relazioni

doValue - Dichiarazione del Dirigente Preposto

Attestazione del Bilancio d'Esercizio ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971/99 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti:

  2. Sig. Andrea Mangoni in qualità di Amministratore Delegato;

  3. Sig. Davide Soffietti in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di doValue S.p.A .;

attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio d'Esercizio, nel corso dell'anno 2022.

  • La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 è basata su un modello definito da doValue S.p.A., in coerenza con I"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting, generalmente accettati a livello internazionale.

  • Si attesta, inoltre, che:

3.1 il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2022:

  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali riconosciuti nella Comunità a) europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; b)
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, c) economica e finanziaria dell'emittente;
  • 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Roma, 23 marzo 2023

Andrea Mangoni

Davide Soffiett Dirigente Preposto alla redazione dei

documenti contabili societari

doValue S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma

Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti di doValue S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di doValue S.p.A. (la "Società"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità aqli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e dell'art. 43 del D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 136.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

हिंदी है किसान VIA MICR REPRE MET Rema
Banks Science EUR S BES BREAK SERSEL COMA IN PERSON PART IS - NOTES BENES AND 2012 - ABS ARBAR ACT 2003
SENIOS SECURER CONSULAR CON

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetti chiave

Risposte di revisione

Stima della quota in maturazione dei ricavi relativi ai contratti di servicing e dei connessi obblighi contrattuali

La Società opera nella gestione e recupero di crediti, prevalentemente non performing, a favore di banche e istituzioni finanziarie ed i relativi ricavi vengono rilevati per competenza, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione dell'attività svolta, tenendo conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato.

Tali ricavi, iscritti nel conto economico alla voce Ricavi da contratti con i clienti, sono riconducibili per circa l'83% del totale all'attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione e per la porzione residua a servizi di gestione e recupero crediti su mandati. | suddetti contratti prevedono altresì articolate clausole di diritti e doveri in capo alla Società nei rapporti con le controparti, che possono generare anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

A fine esercizio, parte di tali ricavi è determinata dagli amministratori con un complesso procedimento di stima delle competenze maturate nel periodo, considerando le articolate pattuizioni contrattuali, la dinamica dei recuperi effettivamente operati, nonché le eventuali indennità contrattuali da riconoscere in relazione a particolari eventi o specifiche circostanze. Alla data di chiusura dell'esercizio, la quota di ricavi di servicing privi di una manifesta accettazione della controparte ammonta al 33% del totale fatture da emettere e al 13% del Totale Ricavi del conto economico.

Per tali ragioni, la stima dei ricavi relativi ai contratti di servicing e dei connessi obblighi contrattuali è stata da noi ritenuta un aspetto chiave ai fini dell'attività di revisione. L'informativa di bilancio relativa alle commissioni di gestione e recupero di crediti e alle modalità adottate per la loro stima è riportata nelle sezioni "Politiche contabili", "Informazioni sullo stato patrimoniale" e "Informazioni sul conto economico" della nota integrativa.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno incluso, tra l'altro:

  • la comprensione del processo di determinazione dei ricavi da contratti di servicing con i clienti e degli oneri previsti contrattualmente e dei relativi controlli chiave;
  • l'effettuazione di sondaggi di conformità sul processo di determinazione dei ricavi e conseguente fatturazione;
  • la verifica dell'appropriatezza della metodologia e della ragionevolezza delle assunzioni valutative utilizzate, nonché lo svolgimento di procedure di conformità sui controlli chiave della relativa stima contabile delle competenze maturate;
  • lo svolgimento di procedure di validità aventi per oggetto la corretta applicazione della metodologia di stima e delle relative assunzioni nel determinare i ricavi, sia per la componente fissa che variabile;
  • il confronto delle stime dell'esercizio precedente con i dati successivamente consuntivati e l'analisi degli scostamenti al fine di supportare l'attendibilità del processo di stima.

Infine, abbiamo esaminato l'adeguatezza dell'informativa fornita nella nota integrativa.

Valutazione delle partecipazioni

Le partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2022 ammontano a Euro 374,4 milioni e rappresentano il 42,7% del totale attivo.

La Società valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment per ciascuna partecipazione e, qualora si manifestino, le assoggetta ad impairment test.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basate su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione della loro redditività futura. In tale ambito, ai fini della stima dei flussi finanziari futuri, la direzione aziendale ha utilizzato il budget 2023 approvato dagli amministratori il 22 dicembre 2022, i dati del piano industriale del gruppo do Value 2022-2024 approvato dagli amministratori il 25 gennaio 2022 e i dati previsionali relativi ai contratti di servicing delle singole società partecipate.

In considerazione della significatività dell'ammontare di bilancio, del giudizio richiesto. e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle partecipazioni abbiamo ritenuto che la valutazione delle stesse rappresenti un aspetto chiave della revisione.

Nell'ambito delle politiche contabili riportate nella parte A della nota integrativa individuale sono descritti i criteri di iscrizione e valutazione delle partecipazioni, nonché i rischi e le incertezze legati all'utilizzo delle stime che sottendono al processo valutativo.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno incluso, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla Società in merito alla identificazione di eventuali perdite di valore e alla valutazione delle partecipazioni;
  • l'esame della valutazione effettuata dalla direzione in merito alle perdite di valore delle partecipazioni eventualmente identificate sulla base della stima dei flussi finanziari futuri previsti dal budget 2023 e dal piano industriale del gruppo do Value 2022-2024 e dei dati previsionali relativi ai contratti di servicing delle singole società partecipate e analisi dei principali scostamenti;
  • la valutazione, con l'ausilio di nostri esperti in valutazioni d'azienda, dell'appropriatezza della metodologia e della ragionevolezza delle assunzioni formulate dagli amministratori in relazione alla determinazione del valore recuperabile, nonché la verifica dell'accuratezza matematica dei calcoli e l'analisi di sensitività sulle assunzioni chiave.

Infine, abbiamo esaminato l'adeguatezza dell'informativa fornita nella nota integrativa.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità adii International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e dell'art. 43 del D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 136 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA ltalia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;

  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori . del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti di doValue S.p.A. ci ha conferito in data 17 giugno 2016 l'incarico di revisione legale dei bilanci d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli amministratori di doValue S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF -European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori di doValue S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Roma, 30 marzo 2023

EY S.p.A Wassim Abou Said (Revisore Legale)

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di doValue S.p.A. ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 58/1998 e dell'articolo 2429, comma 2, c.c.

Signori Azionisti,

con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del d. Igs. 58/1998 e dell'articolo 2429, comma 2, del Codice Civile, il Collegio Sindacale di doValue S.p.a. (di seguito anche la "Società" o la "Capogruppo") dà conto delle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio 2022 e sui relativi esiti, secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive integrazioni e modifiche.

ll Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti in data 29 aprile 2021 in conformità alle vigenti disposizioni legali, regolamentari nonché statutarie, tenuto conto anche delle previsioni in materia di equilibrio tra i generi, e rimarrà in carica all'assemblea di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023.

In coerenza con il modello di governance adottato dalla Società, nonché tenuto conto delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, in data 29 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Collegio Sindacale le funzioni dell'Organismo di Vigilanza ai sensi del d.lgs. 231/2001.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei Decreti Legislativi 58/1998 ("TUF") e 39/2010 e successive integrazioni e modifiche, e delle disposizioni emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e controllo. Il Collegio Sindacale si è altresì attenuto ai principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché alle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance per le società quotate.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha:

  • tenuto n. 27 riunioni collegiali, alle quali hanno partecipato tutti i membri in carica;
  • partecipato, di regola collegialmente, alle n. 18 riunioni tenute dal Consiglio di Amministrazione;
  • partecipato, mediante la presenza del Presidente del Collegio Sindacale e/o degli altri sindaci, alle n. 12 riunioni tenute dal Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità (di seguito anche "Comitato Rischi");
  • partecipato, mediante la presenza del Presidente del Collegio Sindacale e/o degli altri sindaci, alle n. 7 riunioni tenute dal Comitato per le Nomine e per la Remunerazione;
  • mantenuto un costante canale informativo e tenuto regolari riunioni con la Società di Revisione, al fine del tempestivo scambio dei dati e delle informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti;
  • mantenuto un costante canale informativo e tenuto regolari riunioni con le Funzioni Aziendali di Controllo;
  • partecipato al periodico scambio di informazioni con il Collegio Sindacale della Società controllata di diritto italiano doNext Spa, agevolato dalla presenza di due sindaci della Capogruppo nell'Organo di Controllo della predetta Società.

Nel corso delle riunioni di Consiglio, il Collegio è stato informato dagli Amministratori sull'attività svolta dalla Società e dal Gruppo cui la stessa è a capo, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla Società e dal Gruppo, anche in conformità all'articolo 150, comma 1, TUF. Il Collegio Sindacale dà atto altresì che gli Amministratori hanno previamente informato, ai sensi dell'articolo 2391 del Codice Civile laddove applicabile, sulle operazioni ritenute in potenziale conflitto di interessi che sono state deliberate con osservanza della specifica normativa.

L'acquisizione delle informazioni strumentali all'esercizio dei propri compiti istituzionali è avvenuta altresì mediante incontri con l'Amministratore Delegato della Società e con i Responsabili di Funzione, nonché mediante l'esame dei flussi informativi provenienti dalle strutture aziendali, dalla Società di Revisione e dal Collegio Sindacale della suddetta società controllata di diritto italiano.

ll costante collegamento con le Funzioni Aziendali di Controllo e le altre funzioni con compiti di controllo ha garantito un importante e continuo flusso di informazioni che, integrate da osservazioni dirette e da specifica attività di vigilanza, hanno consentito al Collegio Sindacale di esprimere adeguate valutazioni sulle diverse tematiche oggetto della vigilanza e dei controlli di competenza.

Quanto sopra premesso, di seguito si forniscono le informazioni, tra le altre, richiamate nella Comunicazione CONSOB n. DEM/1025664 del 6 aprile 2001 e successive modifiche ed integrazioni.

1. Considerazioni sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e sulla loro conformità alla Legge e all'Atto Costitutivo

Sulla base delle informazioni ricevute, anche per il tramite della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha monitorato le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dal Gruppo nell'esercizio 2022. In esito alle analisi condotte, il Collegio può ragionevolmente ritenere che le operazioni deliberate e poste in essere sono conformi alla Legge e allo Statuto ed ai principi di corretta amministrazione e non manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale ed assistite, ove necessario, da strutturati processi di analisi e valutazione anche con il supporto di esperti terzi.

Con particolare riferimento ai fatti di rilievo avvenuti nel periodo, nella Relazione sulla Gestione viene evidenziato quanto segue:

Piano industriale 2022 - 2024

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 25 gennaio 2022 ha approvato il piano industriale per il triennio 2022 - 2024, nel quale la visione per "doValue 2024" gravita principalmente attorno alla capacità del Gruppo di guidare l'evoluzione del credit servicing tramite investimenti in tecnologia e tramite la propria abilità nel rafforzare partnership strategiche e di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio.

Il Piano Industriale 2022-2024 si basa sui cinque pilastri grow, enhance, transform, innovate e care, per il cui dettaglio si rimanda al fascicolo di bilancio.

Avvio della gestione di nuovi portafogli crediti

L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo portafogli on-boarded, nel corso del 2022 è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per complessivi €9,2 miliardi di cui circa €7,3

miliardi nella Regione Ellenica, circa €0,3 miliardi nella Regione Iberica oltre ad ulteriori €1,6 miliardi essenzialmente riferibili a due cartolarizzazioni GACS in Italia.

Oltre i su citati flussi, si aggiungono ulteriori €3,8 miliardi rivenienti da clienti esistenti, on-boarded tramite contratti flusso.

Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già sopra descritto, per effetto di nuovi mandati aggiudicati e attualmente in fase di on-boarding, per un totale di circa €4,5 miliardi riferiti quanto a €0,8 miliardi ad iniziative in Italia, per €3,4 miliardi ad iniziative in Grecia e per i restanti €0,3 miliardi ad iniziative in Spagna.

Nel corso dell'esercizio l'intervenuta revoca del mandato conferito da Sareb alla controllata Altamira AM ha comportato il progressivo scorporo del portafoglio della mandante e di parte del portafoglio di LandCo, determinando l'esigenza di procedere ad una operazione di ristrutturazione aziendale, basata su un riallineamento dei costi dell'azienda ai minori ricavi determinati a seguito degli eventi sopracitati. Nelle more del processo di riorganizzazione, Altamira AM ha scorporato il ramo Real Estate conferendolo alla newco interamente partecipata Adsolum Real Estate S.L.

Sempre in relazione alla controllata Altamira AM, contestualmente è stato avviato il re-branding della medesima, che, a far tempo dalla data del 15 febbraio 2023 ha modificato la propria denominazione in doValue Spain Servicing S.A., al fine di riallineare la Brand Identity di Altamira al Brand do Value.

2. Indicazione dell'eventuale esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate

Il Collegio non ha riscontrato né ricevuto notizia dalla Società di Revisione, dal Responsabile Internal Audit, dal Responsabile della Direzione Controlli, dai vertici della Società, dal Collegio Sindacale della Società Controllata di diritto italiano di operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

3. Operazioni infragruppo o con parti correlate

Le operazioni con parti correlate sono regolate dalla "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue" ("Policy OPC"), predisposta ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010 ed approvata dal Consiglio di Amministrazione, nella sua versione più aggiornata, in data 17 giugno 2021.

ll Consiglio di Amministrazione, nella Relazione Finanziaria Annuale, ha fornito esaustiva illustrazione delle operazioni poste in essere con parti correlate esplicitandone gli effetti economici, patrimoniali e finanziari, nonché delle modalità di determinazione dell'ammontare dei corrispettivi ad esse afferenti, rappresentando che le stesse sono state compiute nell'interesse della Società ed a condizioni di mercato o standard.

Mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale dà atto che, in conformità alla suddetta policy, l'Amministratore Delegato ha fornito periodicamente l'informativa avente ad oggetto le operazioni compiute con parti correlate dalla Società e dalle società del Gruppo. Sotto il profilo della correttezza procedurale, gli Amministratori aventi un interesse (anche potenziale od indiretto) nell'operazione hanno informato il Consiglio di Amministrazione circa l'esistenza e la natura di tale interesse.

Per parte sua, il Collegio non ha rilevato violazioni di Legge e di statuto ovvero operazioni poste in essere dagli Amministratori che siano manifestamente imprudenti o azzardate, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o comunque tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.

Per quanto noto al Collegio Sindacale, dette operazioni sono state concluse nell'interesse della Società e non determinano osservazioni in merito alla loro congruità, rientrando nell'ordinaria operatività della Società.

4. Osservazioni e proposte sui rilievi e sui richiami di informativa contenuti nella Relazione della Società di Revisione

La Società di Revisione EY S.p.A. ("EY") ha rilasciato in data odierna le seguenti Relazioni:

  • le relazioni di revisione ai sensi dell'art. 14 del D.lgs. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento UE n. 537/2014, nelle quali si attesta che il Bilancio d'esercizio di doValue S.p.a. ed il Bilancio Consolidato del Gruppo doValue sono conformi agli International Financial Reporting Standards (IFRS), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 e dell'art. 43 del d.lgs. 136/2015, sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa della Società e del Gruppo;
  • la relazione aggiuntiva ai sensi dell'articolo 11 del Regolamento UE n. 537/2014, rilasciata al Collegio Sindacale in qualità di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, che illustra i risultati della revisione legale dei conti effettuata ed include la dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'articolo 6, paragrafo 2 lettera a) del citato Regolamento.

La Società di Revisione ha altresì attestato che la Relazione sulla gestione e le informazioni della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, TUF, sono coerenti con il Bilancio di esercizio ed il Bilancio Consolidato di Gruppo, e sono redatte in conformità alla Legge.

Con riferimento alla Relazione sulla gestione, EY ha dichiarato, per quanto concerne l'eventuale presenza di errori significativi, di non avere nulla da rilevare.

Le relazioni di revisione, che non evidenziano né richiami di informativa né rilievi, indicano gli "aspetti chiave" emersi nel corso dell'attività di revisione contabile ai sensi del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 701, già segnalati al Collegio in occasione degli incontri periodici.

Per quanto concerne la relazione di revisione del Bilancio d'Esercizio e gli aspetti chiave della revisione sono rappresentati dalla stima della quota in maturazione dei ricavi relativi ai contratti di servicing e dei connessi obblighi contrattuali e dall'impairment test dell'avviamento e delle altre attività immateriali relative ai contratti di servicing.

Con riferimento all'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format), EY ha espresso il giudizio che i bilanci di esercizio e consolidato sono stati predisposti nel formato XHTML ed il bilancio consolidato è stato altresì marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del citato Regolamento Delegato. La relazione del Bilancio Consolidato specifica che "Alcune informazioni contenute nella nota integrativa al bilancio consolidato, quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere

riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML".

Nel corso degli incontri e dei contatti intercorsi con la Società di Revisione non sono emersi fatti censurabili a carico degli Amministratori.

In aderenza a quanto previsto dal D.Lgs. 254/2016 attuativo della Direttiva 2014/95/UE, in data 23 marzo, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2022. La Società di Revisione ha rilasciato in data odierna la propria relazione rilevando come non siano emersi elementi tali da far ritenere che la suddetta Dichiarazione non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards. Il Collegio Sindacale ha vigilato sul predisposizione della Dichiarazione, in linea con le vigenti disposizioni normative.

5. Indicazione dell'eventuale presentazione di denunce ex art. 2408 c.c., delle eventuali iniziative intraprese e dei relativi esiti

Nel corso del 2022 e sino alla data della presente Relazione il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ex art. 2408 c.c.

6. Indicazione dell'eventuale presentazione di esposti, delle eventuali iniziative intraprese e dei relativi esiti

Nel corso del 2022 e sino alla data della presente Relazione non sono pervenuti esposti di cui riferire all'Assemblea.

7. Indicazione dell'eventuale conferimento di ulteriori incarichi alla Società di Revisione e a soggetti legati alla società incaricata della revisione e dei relativi costi

Il Collegio Sindacale segnala che, in allegato al Bilancio d'esercizio e al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022, gli Amministratori hanno fornito informazioni analitiche in ordine ai compensi attribuiti alla Società di Revisione e alle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione, come riportato nella tabella seguente:

COMPENSI CORRISPOSTI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE: INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149 DUODIECES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

(€) Tipologia di servizi doValue S.p.A. Società controllate Corrispettivo Corrispettivo dell'esercizio Soggetto che ha dell'esercizio in Soggetto che ha in Euro (IVA erogato il servizio erogato il servizio Euro (IVA e e spese spese escluse) escluse) Revisione contabile EY S.p.A. 193.500 Network EY 334.970 10.500 63.300 Servizi di attestazione EY S.p.A. Network EY Altri corvizi Network EY EY S.p.A. 35.000 17.030 di cui Dichiarazione Non Finanziaria 35.000 Totale 239.000 415.300

Alla luce delle modifiche introdotte dalla Direttiva 2014/56/UE, recepita in Italia con il D.Lgs. 135/2016 che ha modificato il D.Lgs. 39/2010, nonché dal Regolamento UE n. 537/2014, contenenti una serie di misure alla revisione legale dei conti ed alcune previsioni riguardanti il Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile negli Enti di interesse pubblico (EIP), il Consiglio di Amministrazione, su impulso del Collegio, nella seduta del 31 gennaio 2020 ha approvato una nuova procedura di Gruppo avente ad oggetto la disciplina della gestione dei rapporti contrattuali con la Società di Revisione e la sua rete nonché dell'affidamento degli incarichi audit e non audit ("NAS"). Nel corso dell'esercizio 2022, in ottemperanza alle richiamate disposizioni in materia di revisione legale, il Collegio Sindacale ha preventivamente approvato - previe le verifiche di competenza circa i potenziali rischi per l'indipendenza e le misure di salvaguardia adottate - gli incarichi diversi dalla revisione legale conferiti a EY ed alle società appartenenti al suo network.

Ai sensi dell'art. 19 D.Lgs. 39/2010, nel 2021 il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della Società di Revisione EY. A tal riguardo il Collegio evidenzia come non sia emerso alcun aspetto critico e conferma di avere ricevuto la dichiarazione di conferma della propria indipendenza dal Gruppo doValue.

8. Indicazione dell'esistenza di pareri rilasciati ai sensi di Legge nel corso dell'esercizio

Nel corso dell'esercizio 2022 il Collegio Sindacale ha provveduto a rilasciare il proprio parere quando obbligatorio - in ossequio a previsioni di Legge, della normativa di Vigilanza.

Tra i pareri espressi e le osservazioni formulate in ossequio a disposizioni o richieste di Vigilanza si segnalano:

  • osservazioni in merito alla pianificazione ed alla rendicontazione delle preposte funzioni ai sensi della delibera CONSOB 17297 del 28 aprile 2010;
  • osservazioni in merito alla pianificazione e rendicontazione delle attività del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • parere favorevole alla nomina del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, esprimendo parere favorevole alla nomina da parte del Consiglio di Amministrazione di un nuovo Dirigente Preposto della società doValue S.p.A. con efficacia a partire dal 1º maggio 2022 ai sensi dell'art. 154-bis TUF;
    1. Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, incontri con i Responsabili delle Funzioni di Controllo, con l'Amministratore Delegato, nonché mediante le altre attività di vigilanza in precedenza citate.

Dall'attività di vigilanza e dalle informazioni assunte il Collegio Sindacale può ragionevolmente ritenere che l'attività dei predetti Comitati ed Organi sia stata improntata al rispetto dei principi della corretta amministrazione, avendo gli stessi consapevolezza dei rischi e degli effetti delle operazioni compiute. Per quanto riguarda in particolare ai rischi, si rinvia alla disclosure fornita dagli Amministratori nella Relazione sulla gestione e nelle Note esplicative al Bilancio, paragrafo Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.

Per quanto concerne i procedimenti deliberativi del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità degli stessi alla Legge e allo Statuto sociale ed ha verificato che le scelte di gestione fossero conformi alla disciplina applicabile, adottate nell'interesse della Società ed adeguatamente supportate da processi di informazione, analisi e verifica, anche con il ricorso, ove ritenuto necessario, dell'attività consultiva dei comitati e a professionisti esterni.

10. Osservazioni sull'adeguatezza della struttura organizzativa

Come noto, nel mese di giugno 2019 doValue ha concluso un rilevante processo di riorganizzazione societaria che ha visto la Società assumere la forma di una società regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S., con il conseguente venir meno del gruppo bancario. In tale contesto la Società ha proseguito nel processo di internazionalizzazione del Gruppo, rappresentato dall'acquisizione, nel giugno 2019, dell'85% del capitale di Altamira Asset Management, nel novembre 2019, del 96% di doValue Cyprus Limited, e, infine, dal completamento, all'inizio di giugno 2020, dell'acquisizione dell'80% del capitale di FPS (ora "doValue Greece").

Nel corso del 2021 è stato completato il processo di revisione della struttura organizzativa del Gruppo avviato nell'esercizio 2020 al fine di supportare lo sviluppo internazionale del Gruppo stesso.

L'esercizio 2022 è stato caratterizzato dal completamento della "messa a terra" della nuova struttura organizzativa, attraverso approvazione di rilevanti policies di Gruppo. In particolare, è stato avviato nei vari paesi un processo di revisione e adeguamento del sistema normativo locale. L'attività si è focalizzata sull'arricchimento di normative rilevanti applicabili in tutti i paesi, con il coinvolgimento a livello metodologico sia di strutture locali che di Gruppo.

Il Collegio Sindacale ha preso atto del giudizio positivo sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della Società e del Gruppo espresso dal Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate in data 16 marzo 2023 nonché dal Consiglio di Amministrazione in data 23 marzo 2023.

Sulla base dell'attività di vigilanza svolta, il Collegio Sindacale ritiene che non vi siano criticità di particolare rilevanza da formulare in relazione alla struttura organizzativa della Società. Non sono state riscontrate particolari carenze ovvero situazioni da riferire in questa sede in ordine all'effettivo funzionamento di Organi, funzioni aziendali, sistemi e procedure.

Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri componenti. Il Collegio ha altresì verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in conformità con le disposizioni previste dall'articolo 148 comma 3 del TUF e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance.

In conformità alle "Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle società quotate" del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel corso del 2022 il Collegio Sindacale ha condotto il Processo di Autovalutazione mediante l'elaborazione, la compilazione e la discussione di un questionario avente ad oggetto l'analisi dei profili soggettivi dei suoi membri (composizione quantitativa e qualitativa) nonché il funzionamento dell'organo nel suo complesso (riunioni, attività svolta dal Presidente, flussì informativi, ruolo e compiti di controllo e sorveglianza). Al termine del processo, il Collegio ha redatto la Relazione di autovalutazione, presentata al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 gennaio 2023, come peraltro evidenziato nella Relazione sul Governo Societario, dalla quale non sono emerse criticità né in ordine ai singoli componenti effettivi né con riguardo alla composizione e al funzionamento del Collegio.

Per quanto concerne il Processo di Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha preso atto della scelta del Consiglio di Amministrazione che, sulla base della classificazione di PMI attribuita a doValue S.p.A., ha valutato non effettuare l'Autovalutazione per l'esercizio 2022, in linea con la Raccomandazione 22 del Codice di Corporate Governance.

Il Collegio ha esaminato la Relazione sulla Remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 30 marzo 2023 su proposta del Comitato per la Remunerazione e ne ha verificato la conformità alle prescrizioni di legge e regolamentari, la chiarezza e la completezza informativa con riguardo alla politica di remunerazione adottata dalla Società.

11. Osservazioni sull'adeguatezza del sistema di controllo interno, in particolare sull'attività svolta dai preposti al controllo interno, ed evidenziazione di eventuali azioni correttive intraprese e/o di quelle ancora da intraprendere

Come indicato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo doValue si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo.

Appare opportuno, a riguardo, richiamare l'assetto organizzativo di Gruppo quale risultante alla data del 1º gennaio 2022:

  • Group Control Office, con riporto gerarchico al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, responsabile di coordinare a livello di Gruppo, per gli ambiti di propria competenza, le attività di controllo volte a garantire una costante ed indipendente valutazione del complessivo sistema di controlli interni e di gestione dei rischi, dandone periodica informativa agli Organi Aziendali, nonché di assicurare l'adozione di omogenei approcci metodologici e modelli operativi da parte delle funzioni di Internal Audit ed Antiriciclaggio del Gruppo nel rispetto dei requisiti di indipendenza e autonomia previsti dalle normative locali;
  • Group Internal Audit, con riporto gerarchico al Chief Group Control Officer, responsabile di definire una comune metodologia di esecuzione delle attività di revisione interna, strumenti comuni per lo svolgimento dei controlli, una comune reportistica destinata agli Organi ed al Management delle diverse componenti del Gruppo e di assicurarne l'adozione da parte delle diverse funzioni di Internal Audit locali che ad essa riportano funzionalmente;
  • Group AML, con riporto gerarchico al Chief Group Control Officer, responsabile di emanare linee guida e policy di Gruppo in materia di prevenzione del rischio di riciclaggio, di sviluppare un comune approccio metodologico alla gestione di tale rischio ed una comune reportistica destinata agli Organi ed al Management delle diverse componenti del Gruppo,

supervisionandone livello locale che ad essa riportano funzionalmente.

  • Compliance & Global DPO, con riporto gerarchico al General Counsel di Gruppo, responsabile di sviluppare un framework uniforme di compliance a livello di Gruppo al fine di assicurare la conformità rispetto alle normative in perimetro (es. Market Abuse, Parti Correlate, Normative Consob, Anticorruzione, Privacy) attraverso la definizione di linee guida e policy comuni, il monitoraggio normativo e l'implementazione degli interventi necessari a assicurare la conformità alle normative applicabili nonché l'introduzione di appositi flussi informativi infragruppo. In ambito data protection, il Global DPO definisce il modello organizzativo di Gruppo e un framework comune di controlli DPO, ha principalmente compiti di coordinamento delle attività di protezione dei dati, di ricezione dei flussi informativi dai DPO locali e, conseguentemente, di reporting al Consiglio di Amministrazione di doValue.
  • Group Administration & Internal Control for Financial Report, con riporto gerarchico alla Funzione Group Finance, al cui interno la struttura Internal Control for Financial Report è responsabile di supportare il Dirigente Preposto ex. L.262/2005 nell'assolvimento delle proprie responsabilità con riferimento all'emittente ed all'insieme delle società del Gruppo incluse nel consolidamento.

Nel corso dell'esercizio 2022 è intervenuta una significativa novità a seguito della istituzione della Funzione di Gruppo per l'attività di Enterprise Risk Management (di seguito ERM), avente la mission di assicurare una gestione integrata dei rischi, fungendo da supporto alla crescita ed allo sviluppo aziendale grazie alla individuazione ed alla mitigazione dei potenziali rischi che possono incidere sull'andamento del Gruppo, con particolare attenzione a quelli operativi, strategici e finanziari, reputazionali e legali.

Anche in relazione a tale significativa novità , si è reso necessario procedere, all'aggiornamento del Regolamento sul Sistema dei Controlli Interni del Gruppo in Italia, approvato dal Consiglio di amministrazione nel corso della seduta del 13 luglio 2022.

Ciò premesso, il Sistema dei Controlli Interni è così strutturato:

  • · la responsabilità primaria della completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità è rimessa agli organi di governo, ed in particolare al Consiglio di Amministrazione, all'Amministratore Delegato che riveste altresì il ruolo di Amministratore incaricato a sovrintendere alle funzionalità del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, ai sensi del Codice di Corporate Governance, e al Collegio Sindacale;
  • · i controlli di terzo livello sono affidati alle Funzioni Internal Audit che, nell'ambito del rinnovato Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi, risultano istituite presso la Capogruppo e le principali società controllate (i.e. Altamira Asset Management e doValue Greece). Alle medesime è attribuita la gestione diretta delle attività di revisione interna, finalizzate a valutare periodicamente la completezza, la funzionalità, l'adeguatezza e l'affidabilità in termini di efficienza ed efficacia del Sistema dei Controlli Interni in relazione alla natura e all'intensità dei rischi delle esigenze aziendali, ferme restando le competenze e le responsabilità dei rispettivi Organi Aziendali.
  • · i controlli di secondo livello hanno l'obiettivo di assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, di controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati nonché di garantire la conformità dell'operatività aziendale alle norme, incluse quelle di autoregolamentazione. Nel nuovo modello

organizzativo, l'assetto delle funzioni che, nell'ambito del Gruppo sono preposte al presidio dei suddetti ambiti, è direttamente influenzato dalla struttura dei processi di business implementati nelle diverse realtà geografiche e dalla natura e rilevanza dei rischi ad essi associati nonché dalla presenza di specifici requisiti regolamentari in materia di governo dei rischi.

· i controlli di primo livello sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e sono in capo alle funzioni aziendali cui competono le attività di business/operative le quali sono chiamate, nell'ambito dell'operatività giornaliera, ad identificare, misurare, monitorare ed attenuare i rischi derivanti dall'ordinaria attività aziendale in conformità con il processo di gestione dei rischi e le procedure interne applicabili.

L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance cui la Capogruppo ha ritenuto di aderire, nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.

Sulla base delle informazioni acquisite e dell'esame dei Piani di Attività approvati dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale dà atto dell'avvenuta implementazione, nel corso del 2022, di un'architettura integrata dei controlli interni in linea con la nuova connotazione di Gruppo internazionale, che comprende tutte le legal entities. Il Collegio Sindacale dà altresì atto che il Piano di Audit 2023 e il piano triennale 2023 - 2025 riflettono gli esiti di un'attività di risk assessment sull'intero Audit Universe del Gruppo doValue, sviluppato sulla base di una mappatura dei processi nelle sue diverse componenti e che ha visto lo stretto coinvolgimento della funzione Internal Audit di Capogruppo e di quelle istituite presso le controllate estere e l'applicazione di una comune metodologia di valutazione dei rischi. Analogamente, anche i Piani di attività 2023 negli ambiti antiriciclaggio e DPO tengono conto in maniera organica di tutte le attività previste dalle rispettive funzioni di controllo così come articolate nell'intero perimetro di Gruppo, secondo logiche di priorità nella mitigazione dei rischi individuati.

Nel periodo di riferimento il Collegio Sindacale ha vigilato sul sistema dei controlli interni mediante regolari incontri con le funzioni di controllo e l'analisi dei flussi informativi provenienti dalle medesime e si è attivato per richiedere approfondimenti o stimolare interventi, con il coinvolgimento delle strutture aziendali impattate dagli interventi delle predette funzioni.

Come evidenziato in premessa, al Collegio Sindacale sono state attribuite anche le funzioni di Organismo di Vigilanza ai sensi al D.Lgs. 231/2001.

Nel corso dell'esercizio è giunta completamento, con l'ottenimento della relativa certificazione, la progettualità in ambito Anticorruzione, avente come obiettivo principale l'evoluzione del Sistema anticorruzione del Gruppo rispetto al perimetro geografico e al modello societario ed organizzativo del Gruppo, nonché l'adeguamento rispetto allo standard ISO37001:2016.

A valle del completamento di tale rilevante progettualità, è stato avviato il progetto 2022/2023 di aggiornamento del Modello 231/01 e di integrazione dello stesso con il framework anticorruzione.

Il Collegio Sindacale ha preso atto altresì della prosecuzione, nel corso del 2022, del processo di adeguamento e rafforzamento del framework di gestione a livello di Gruppo in ambito data protection, principalmente attraverso l'uniformazione delle metodologie di misurazione e rappresentazione del rischio privacy dei trattamenti, nonché al consolidamento del corpus procedurale di gruppo attraverso l'introduzione di un framework comune di gestione e valutazione dei data breach, trasferimenti infragruppo e trasferimenti extra UE. Infine il DPO ha garantito le attività di sorveglianza coerentemente con la pianificazione approvata dagli Organi anche attraverso

il monitoring delle implementazioni volte mitigare i rischi. Periodicamente è stato condiviso con il Collegio il report di monitoraggio dell'action plan GDPR e l'avanzamento del Piano DPO.

Il Collegio Sindacale ha esaminato la Relazione per l'anno 2022 del Responsabile della Funzione di Internal Audit che, sulla base della valutazione delle risultanze degli incarichi di audit e tenuto altresì conto del contesto evolutivo che ha ulteriormente interessato il Gruppo, ha complessivamente valutato il sistema dei controlli interni come adeguato a mitigare i rischi cui il Gruppo stesso è esposto in ragione del proprio modello di business e della propria articolazione geografica, pur in presenza di ambiti di miglioramento.

Nel complesso, dalle analisi svolte e dalle informazioni acquisito dell'attività di vigilanza, il Collegio dà atto che nella definizione e nell'applicazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, tenuto anche conto dell'attuale contesto evolutivo, non sono emersi elementi per non ritenere tale sistema complessivamente adeguato, efficace e dotato di effettiva operatività.

12. Osservazioni sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sull'affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione, nonché per i compiti attribuiti al medesimo sul processo di informativa finanziaria, mediante: (i) periodici incontri con l'Amministratore Delegato, il CFO, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la Direzione della struttura Administration, Finance & Control; (ii) acquisizione delle informazioni dal management; (iii) periodici incontri ai fini dello scambio informativo con la Società di Revisione; (iv) analisi delle risultanze delle attività svolte dalla Società di Revisione.

A riguardo, si segnala che nel corso dell'esercizio è stato completato il progetto di trasformazione dell'assetto contabile di Gruppo attraverso l'introduzione in tutte le principali entità dell'applicativo SAP.

In conformità al principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali", nel fascicolo di bilancio la Società fornisce informazioni di dettaglio sulle operazioni di business combination. In particolare, nel corso del 2022 non si rilevano operazioni di aggregazione aziendale esterne e nemmeno riorganizzazioni interne al Gruppo,

Per quanto concerne gli asset intangibles presenti in bilancio, principalmente riconducibili alle immobilizzazioni immateriali e al goodwill derivanti dalle acquisizioni di doValue Spain Servicing, già Altamira e doValue Greece, il Gruppo ha condotto l'esercizio dell'impairment test. Tale verifica, inoltre, è stata predisposta anche per l'attività immateriale derivante dalla corresponsione da parte di doValue Greece di un corrispettivo a fronte dell'acquisizione del diritto alla nomina a servicer del contratto denominato "Frontier".

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il Budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2022 e con il piano industriale di Gruppo 2022-2024 approvato in data 25 gennaio 2022 dal Consiglio di Amministrazione, che accolgono le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate che considerano l'andamento delle principali variabili di mercato e macroeconomiche, stimandone gli effetti in ottica prospettica

l calcoli effettuati hanno fatto emergere alcune evidenze di valore, quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato

dall'ammortamento di periodo, per complessivi i €0,6 milioni riferiti al contratto Sareb di doValue Spain Servicing che è terminato a giugno 2022.

Per quanto riguarda il goodwill, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2022 ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore della voce "Avviamento". Tale valore recuperabile si dimostra inoltre ampiamente capiente anche rispetto al valore di iscrizione delle rispettive partecipazioni nel bilancio separato della Capogruppo.

Le principali società del Gruppo sono soggette a revisione contabile ai fini del bilancio consolidato (di portata differenziata a seconda della singola specificità della singola società) da parte di Società di Revisione appartenenti alla rete EY, ad eccezione di doNext S.p.A., che nel corso dell'esercizio 2019 ha conferito a BDO Italia S.p.A. l'incarico di revisione legale del bilancio di esercizio per ciascuno dei nove esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027, essendo cessato il precedente incarico di revisione legale di EY.

Da ultimo, nella Relazione sulla Gestione e nelle Note Illustrative al Bilancio la Società ha riferito sui potenziali impatti a livello macroeconomico generale della pandemia da Covid-19 e della guerra fra Russia ed Ucraina, dando atto che gli effetti della pandemia non sono significativi e che l'esposizione diretta del Gruppo verso Russia ed Ucraina è trascurabile.

Con riferimento agli obblighi di cui alla L. 262/2005, il Collegio Sindacale dà conto del consolidamento del perimetro di copertura del sistema dei controlli interni nell'ambito dell'informativa finanziaria. In particolare, in considerazione dell'espansione internazionale del Gruppo, nel corso del 2022 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha ulteriormente aggiornato del corpus normativo di riferimento, con particolare riguardo al Manuale sulle regole e sui principi contabili di Gruppo, al Metodologico della Funzione di Controllo del Dirigente Preposto e alla Procedura per la predisposizione del Bilancio Consolidato Annuale e Intermedio, anche in formato elettronico ESEF - European Single Electronic Format.

In base al framework definito, il Gruppo doValue ha previsto che il Dirigente Preposto sia supportato da un team di risorse dedicato allo svolgimento dell'attività, al fine di coprire tutte le entità del gruppo, e così composto:

  • responsabile delle Attività presso la Controllata per il Dirigente Preposto (RACDP), ove nominato, di norma identificato, se presente, nello Chief Financial Officer (CFO) dell'entità rappresentata, che svolge a livello locale, per l'entità rappresentata ed eventuali ulteriori società controllate dirette ed indirette specificatamente selezionate, le attività di coordinamento e di attestazione previste in capo al Dirigente Preposto;
  • management 262 (Italia), che provvede a svolgere i controlli previsti per le attività 262 in Italia e per il consolidamento;
  • management 262 (territoriale), ove nominato, che provvede a svolgere i controlli previsti per le attività 262, in base al proprio perimento di competenza.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto in relazione al Bilancio d'esercizio e al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 previste dall'art. 81-ter del Regolamento Emittenti, approvato dalla Consob con Deliberazione 11971/1999 e successive modifiche. Il Collegio Sindacale ha altresì esaminato la relazione annuale del Dirigente Preposto in ordine alla campagna di certificazione ai sensi della L. 262/05 del bilancio consolidato e individuale al 31 dicembre 2022, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 23

marzo 2023, dalla quale non sono emerse criticità tali da rendere inaffidabile l'informativa contabile e finanziaria.

Ad esito della campagna dei controlli 262 è stato definito un piano di azioni correttive sulla cui regolare esecuzione il Collegio Sindacale svolgerà attività di monitoraggio.

13. Osservazioni sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle Società Controllate ai sensi dell'art. 114 del TUF

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, TUF accertandone, sulla base delle informazioni rese dalla Società, l'idoneità a fornire le informazioni necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, senza eccezioni.

14. Osservazioni in ordine agli aspetti rilevanti emersi nel corso delle riunioni tenute con i revisori ai sensi dell'art. 150, comma 3, del TUF

In conformità a quanto disposto dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile, ha vigilato sul processo di informativa finanziaria, sull'efficacia del sistema di controllo interno della qualità, di revisione interna e di gestione dei rischi, sulla revisione legale dei conti annuali e consolidati e sull'indipendenza della Società di Revisione.

Come già enunciato nella presente Relazione, il Collegio ha incontrato periodicamente la Società di Revisione, attivando un proficuo scambio di informazioni in conformità a quanto disposto dall'art. 150 TUF. Nel corso dell'incontro avvenuto nel mese di dicembre il Collegio Sindacale ha discusso con EY il piano di revisione per il Bilancio di esercizio ed il Bilancio Consolidato 2022, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative, e l'applicazione dei principi contabili. Il Collegio ha informato la Società di Revisione sulla propria attività e riferito sui fatti rilevanti a conoscenza.

Complessivamente dallo scambio informativo con la Società di Revisione non sono emerse anomalie, criticità od omissioni.

15. Adesione della Società al Codice di Corporate Governance

A seguito della quotazione, avvenuta nel mese di luglio 2017, la Società ha aderito al Codice di Autodisciplina, ed il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di effettiva applicazione delle relative regole di governo societario.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle informazioni fornite nella Relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari, redatta secondo le istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati gestiti da Borsa Italiana e al TUF, e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2022.

In particolare, il Collegio ha preso atto che:

  • in data 25 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la "Policy in materia e composizione degli Organi Aziendali del Gruppo doValue", che prevede che vi sia una adeguata diversificazione di competenze, esperienze, età, genere, provenienza geografica e

proiezione internazionale. Conseguentemente, la composizione del Consiglio di Amministrazione nominato in data 29 aprile 2021 risulta in linea con le previsioni della Legge n. 160/2019;

in data 16 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha adottato la "Engagement Policy" volta a formalizzare l'attività svolta in modo continuativo ed ordinario dalla Società con il mercato. La policy esplicita i principi generali, le modalità di gestione e i principali contenuti del dialogo tra la Società ed il Mercato al fine di favorire la creazione di valore sostenibile nel medio-lungo termine, la definizione della strategia che ispira l'operato della Società, le attività volte a garantire gli elevati standard di governance che la Società è impegnata a perseguire.

Infine, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 20 febbraio 2023, ha valutato le raccomandazioni pervenute dal Comitato per la Corporate Governance con la comunicazione del 25 gennaio 2023, ed ha ritenuto che doValue è compliant con quanto auspicato dal Comitato in relazione a gran parte delle raccomandazioni (in particolare, rispetto all'adozione della politica di dialogo degli azionisti, agli orizzonti di lungo periodo nelle politiche di remunerazione e ai parametri ESG per le remunerazioni degli amministratori); per quanto concerne la raccomandazione sul tema delle informazioni sui criteri e sulle modalità con cui l'organo di amministrazione ha promosso il dialogo con gli altri stakeholder rilevanti, sull'informativa preconsiliare, sulla partecipazione dei manager alle riunioni consiliari, ha già avviato le azioni più opportune per pervenire ad un sostanziale processo di allineamento.

Inoltre doValue ha proseguito il percorso di integrazione delle proprie strategie di sostenibilità rafforzando l'ESG Governance, i programmi di Diversity & Inclusion, Privacy e Cybersecurity e l'attenzione alle persone e all'ambiente. Il tema della sostenibilità è uno dei pilastri del Piano Industriale 2022-2024 di Gruppo su cui doValue continuerà ad impegnarsi in linea con i migliori standard internazionali. Nel 2023, infine, è stata costituita la funzione Group Communication & Sustainability inserita nella struttura - a riporto del General Manager - Group IR, Communication & Sustainability che include anche Group Investor Relations e definizione dei suoi riporti funzionali.

16. Valutazione conclusiva in ordine all'attività di vigilanza svolta nonché in ordine alle eventuali omissioni, fatti censurabili o irregolarità rilevate

Signori Azionisti,

richiamando quanto esposto nella presente Relazione, a seguito dell'attività svolta e delle informazioni assunte, non sono emersi fatti censurabili, irregolarità od omissioni che richiedano menzione nella presente Relazione. Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni poste in essere non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione ovvero deliberate o poste in essere non in conformità alla Legge o allo Statuto Sociale, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.

Attraverso l'attività di vigilanza il Collegio Sindacale ha accertato l'osservanza delle norme di Legge inerenti alla formazione e all'impostazione del Bilancio d'esercizio e del Bilancio Consolidato di Gruppo e delle relative Relazioni degli Amministratori, inclusa la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario. Sia il Bilancio d'esercizio che il Bilancio Consolidato sono stati redatti nell'ottica della continuità aziendale e senza il ricorso a deroghe nell'applicazione dei principi contabili e criteri di valutazione.

La Società di Revisione, nelle proprie relazioni rilasciate ai sensi dell'art. 14 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39, ha espresso sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato di Gruppo giudizio positivo, senza rilievi, eccezioni e/o richiami di informativa, sia sul Bilancio d'esercizio che sul Bilancio Consolidato e, per quanto di competenza, ha espresso, in merito alla Relazione sulla Gestione, giudizio positivo relativamente alla coerenza della stessa con il Bilancio ed alla conformità alle norme di Legge.

Al Bilancio d'esercizio e al Bilancio consolidato risultano allegate le attestazioni del Dirigente Preposto e dell'Amministratore delegato previste dall'art. 154-bis TUF, senza osservazioni o esistenza di problematiche e/o anomalie.

Tenuto conto di tutto quanto precede, sulla base dell'attività svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale non ritiene che ricorrano i presupposti che rendano necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'articolo 153, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998 in merito all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2022 e alle materie di propria competenza, non rilevando motivi ostativi all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2022, ivi compresa la proposta di distribuzione di dividendi formulata dal Consiglio di Amministrazione.

Roma, 30 marzo 2023

Il Collegio Sindacale

Il Presidente

I sindaci effettivi

Dott. Francesco Mariano Bonifacio

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