Annual Report • Aug 5, 2025
Annual Report
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Master Gardant S.p.A. si pone sul mercato con una struttura dedicata e verticalmente integrata quale partner strategico nella gestione di operazioni di cartolarizzazione, fornendo tutti i servizi necessari, dalla costituzione del veicolo alla gestione e monitoraggio delle operazioni. La struttura e il modello operativo di servizio sono valutati sia da Fitch Ratings sia da S&P.
Master Gardant S.p.A. è uno dei principali operatori sul mercato italiano, con oltre 40 veicoli in gestione, per oltre Euro 40 miliardi di valore nominale di crediti e oltre 1 milione di linee di credito.

Special Gardant S.p.A., dotata di licenza rilasciata ai sensi dell'ex articolo 115 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS), è la società del Gruppo Gardant specializzata nell'attività di special servicing, recupero giudiziale e stragiudiziale di crediti deteriorati garantiti da ipoteca e chirografari per conto di investitori istituzionali ovvero di banche originator.
Special Gardant S.p.A. fornisce l'intera gamma di servizi ad alto valore aggiunto per la gestione di tali crediti, di analisi, data optimisation, e real estate management.
Special Gardant S.p.A. gestisce al momento crediti per un valore nominale di oltre Euro 20 miliardi per conto di una varietà di clienti, sia investitori, sia banche originator e rappresenta un pioniere quale special servicer nel settore dei crediti corporate e PMI, classificati sia quali NPL sia quali UTP.

Gardant Investor SGR S.p.A. è la società di gestione del risparmio del Gruppo Gardant, specializzata in soluzioni di investimento, dedicate a investitori istituzionali e focalizzate sul settore dei crediti deteriorati e illiquidi.

Gardant Liberty Servicing S.p.A. è la joint-venture tra Gruppo Gardant e Banco BPM S.p.A., nata dalla partnership strategica perfezionatasi nel 2018.
Gardant Liberty Servicing S.p.A. di cui Special Gardant detiene il 70% e Banco BPM il 30% - è dotata di licenza ex art.115 TULPS e svolge l'attività di special servicer.



| 43,8 |
|---|
| miliardi |
40,4 miliardi
19,6 miliardi
955 milioni Asset under management
Asset under master administration
Asset under special servicing
Cash collections dell'anno 2022
| Patrimonio netto | 177 milioni |
|
|---|---|---|
| Ricavi totali (1) | 81,1 milioni |
|
| EBITDA (1) | 26,0 milioni |
|
| 341 # |
||
| 7 |
| 341 # |
Dipendenti (inclusivo dei distacchi totali da e presso altre società) |
|---|---|
| 7 | Sedi operative |
| # | e di co-working |
| 100 | Infrastrutture IT |
| % | in Private Cloud |
| 250 | Dati e informazioni |
| miliardi | sui crediti |
| 1,6 | Metri quadri real |
| milioni | estate in gestione |


Spiccata capacità transattiva


| CARICHE SOCIALI, DIREZIONE, ORGANISMO DI VIGILANZA E SOCIETÀ DI REVISIONE | 2 |
|---|---|
| CONTESTO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO | 3 |
| GRUPPO GARDANT | 6 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | 21 |
| DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO | 37 |
| SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATO | 38 |
| NOTE ILLUSTRATIVE CONSOLIDATE | 46 |
| ALLEGATI AL BILANCIO CONSOLIDATO D'ESERCIZIO | 79 |
| RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO D'ESERCIZIO | 82 |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO D'ESERCIZIO | 89 |
| SCHEMI DI BILANCIO D'ESERCIZIO INDIVIDUALE | 92 |
| NOTE ILLUSTRATIVE INDIVIDUALI | 98 |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE AL BILANCIO INDIVIDUALE D'ESERCIZIO | 128 |


| Flavio VALERI | Presidente |
|---|---|
| Mirko Gianluca BRIOZZO | Amministratore Delegato |
| Sergio ASCOLANI | Amministratore |
| Arabella CAPORELLO | Amministratore |
| Gioia Maria GHEZZI | Amministratore |
| Vittorio GRIMALDI | Amministratore |
| Massimo RUGGIERI | Amministratore |
| Collegio Sindacale2 | |
| Massimo CREMONA | Presidente |
| Corrado GATTI | Sindaco effettivo |
| Roberta BATTISTIN | Sindaco effettivo |
| Fabio FORTINI | Sindaco supplente |
| Pamela PETRUCCIOLI | Sindaco supplente |
| Massimo CREMONA | Presidente |
|---|---|
| Corrado GATTI | Membro |
| Roberta BATTISTIN | Membro |
KPMG S.p.A.
1 Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato nella sua attuale composizione con delibera dell'Assemblea del 3 maggio 2021 e con scadenza del mandato alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.
2 Il Collegio Sindacale è stato nominato nella sua attuale composizione con delibera dell'Assemblea del 3 maggio 2021 e con scadenza del mandato alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.
3 Con delibera del 28 luglio 2021 il Collegio Sindacale è stato, inoltre, nominato Organismo di Vigilanza ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001. L'efficacia della nomina era subordinata all'approvazione del MOG ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001, avvenuto in data 24 febbraio 2022. 4 La società di revisione è stata nominata con delibera dell'Assemblea del 29 giugno 2020.L'Assemblea del 23 dicembre 2021 ha esteso il mandato ai bilanci 2021 e 2022.

L'economia globale nel 2022 ha registrato un tasso di variazione del Prodotto Interno Lordo ("PIL") reale pari al 3,1% rispetto all'esercizio precedente, inferiore rispetto alla variazione registrata nel 2021, pari al 5,9%, anno di recupero successivo il decremento del 3,1% del 2020 legato alla pandemia di COVID-19. Nel 2022, nonostante uno scenario di forte tensione geopolitica e di incertezza macro-economica, la crescita del PIL reale mondiale si è riportata ai livelli sostanzialmente allineati al periodo antecedente l'emergenza pandemica, in cui erano stati registrati tassi di crescita pari al 2,6% del 2019 e 3,3% del 2018.
Uno dei fattori principali di attenzione nello scenario macroeconomico mondiale nel 2022 è stato il tasso di crescita dei prezzi. L'economia globale ha risentito della ripresa elevata dell'inflazione, che ha raggiunto il 9,4% nel 2022, contro una media dell'1,6% del periodo 2013-2019. La dinamica dei prezzi, in particolare in Europa, è anche conseguenza delle tensioni tra la Russia e l'Ucraina, sfociate a febbraio 2022 in un conflitto armato con impatti sociodemografici ed economici di portata mondiale sul mercato energetico con un aumento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, mentre restano parzialmente irrisolte anche problematiche lungo le catene di valore che hanno caratterizzato l'economia mondiale sin dalla fase acuta della pandemia nel 2020 in termini di approvvigionamenti.
Anche i tassi d'interesse, dopo anni sostanzialmente con tassi pari a zero o negativi, nella seconda parte del 2022 hanno iniziato a crescere, sia in Europa (2,5% a fine 2022), sia negli Stati Uniti (4,5%).
L'invasione russa in Ucraina e il conseguente conflitto, i nuovi equilibri geopolitici ed economici, l'aumento dei prezzi e l'orientamento restrittivo delle politiche monetarie con l'aumento dei tassi d'interesse sta contribuento ad un rallentamento della crescita del PIL reale mondiale, attesa nel 2023 dell'1,3%, a fronte, come evidenziato sopra, di una crescita del 3,1% nel 2022 e della media del 2,7% registrata negli ultimi 10 anni.
Il PIL dell'Area Euro è aumentato nel 2022 del 3,5% rispetto al 2021. Tuttavia, nel quarto trimestre 2022 l'attività economica è rimasta pressoché stazionaria rispetto al periodo precedente. Le stime del 2023 indicano un rallentamento del PIL allo 0,4%.
La crescita dell'inflazione ha continuato ad essere sostenuta dalla componente energetica, dall'accelerazione dei prezzi dei prodotti alimentari e, nel quarto trimestre del 2022, dall'aumento dei prezzi dei beni industriali non energetici e dei servizi, che risentono di una trasmissione graduale dei rincari energetici. Secondo le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale, l'inflazione dell'Area Euro si ridurrebbe dall'8,8% del 2022 al 6,6% nel 2023 e al 4,3% nel 2024; ancora al di sopra dei livelli pre-pandemia (2017-2019) di circa il 3,5%.
La Banca Centrale Europea ("BCE") ha inasprito la propria politica monetaria aumentando il tasso di interesse di riferimento della politica monetaria che, alla fine del 2022, era pari al 2,5% (l'8 febbraio 2023 è stato innalzato al 3%). All'aumento dei tassi di interesse la BCE ha accompagnato la modifica dell'uso degli strumenti di politica monetaria non convenzionale quale il quantitative tightening, ovvero una riduzione delle attività di bilancio (TLTRO3).
5 Fonte: Istat database – Istituto Nazionale di Statistica; «NADEF (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza – MEF)» November 2022


In Italia, il PIL 2022 è cresciuto del 3,9%, valore leggermente più alto della media europea. Le prospettive di variazione del PIL reale in Italia per il 2023 sono pari allo 0,3%, mentre dovrebbero salire nel 2024 all'1,8% ed attestarsi all'1,5% nel 2024.
L'inflazione in Italia è aumentata nel 2022 in media dell'11,6% trainata in larga parte dalla dinamica della componente energetica. Secondo gli economisti, l'inflazione dovrebbe scendere al 5,2% nel 2023 ed al 1,7% nel 2024, attestandosi attorno al 2,1% nel 2025.
Nel 2022 le banche italiane hanno registrato i livelli di tassi di default più bassi degli ultimi 15 anni (in media inferiori all'1%), con un non performing exposure ("NPE") ratio pari al 3,1%, più vicino a medie europee e significativamente inferiore rispetto ai livelli massimi raggiunti nel 2015 (17%). Si ricorda, peraltro, che uno degli strumenti più utilizzati in questa fase di derisking (la garanzia pubblica "GACS") è scaduta a giugno 2022 ed al momento non è stata rinnovata.
Gli stock di crediti non performing ("NPL") presenti nei bilanci bancari in Italia, nel 2022, hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi 15 anni con un valore complessivo a giugno 2022 di euro 21 miliardi, mentre il volume dei crediti unlikely to pay ("UtP") ancora nei bilanci delle banche è pari a euro 43 miliardi.6
Il volume dei crediti classificati in Stage 2 è salito a più di euro 250 miliardi a giugno 2022 ed è pari al 14% del valore dei finanziamenti in essere.
I crediti garantiti dallo Stato dalle numerose manovre di sostegno dell'economia negli ultimi due anni hanno raggiunto oltre euro 250 miliardi.
Il totale dei crediti sotto osservazione ancora nei bilanci bancari è stimato quindi, a fine 2022, essere pari a circa euro 500 miliardi.
Parallelamente, lo stock complessivo di crediti deteriorati che nel tempo sono stati trasferiti dalle banche a investitori istituzionali terzi ha raggiunto euro 266 miliardi a fine 2022.
Nel 2022 i volumi di transazioni di NPE avvenuti sul mercato sono stati pari a circa 40 miliardi, in aumento rispetto al 2021 in cui, anche a causa delle misure a sostegno dell'economica post pandemia, erano state pari a euro 33 miliardi, e sostanzialmente allineate ai livelli pre-COVID 19. Le attese per il 2023 sono, tuttavia, di volumi di transato più contenuti, tenuto conto dei livelli di NPE ai minimi storici nel 2022, mentre l'esacerbarsi di tassi d'interesse e d'inflazione, il rallentamento della crescita economica e gli effetti del calendar provisioning potrebbero portare gradualmente ad un peggioramento della qualità del credito e ad una ripresa del mercato degli NPE nel medio termine.
Tutti questi crediti, siano essi nei bilanci bancari o nelle mani di investitori istituzionali, sono in ogni caso ancora in ammortamento e sono gestiti spesso da operatori specializzati nella gestione e recupero dei crediti deteriorati, che stanno gradualmente evolvendo i propri modelli di gestione, soprattutto attraverso l'uso delle banche dati, le automazioni dei processi decisionali e l'uso di nuove tecnologie quali l'intelligenza artificiale ed il Machine Learning.
Dopo un primo semestre 2022 caratterizzato da una forte accelerazione nella dinamica espansiva del mercato immobiliare italiano, nella seconda parte dell'anno la tendenza rialzista è andata gradualmente ad esaurirsi. In tal senso, un brusco aumento dei costi energetici e il conseguente incremento dei prezzi hanno fornito un vigoroso incipit al rallentamento del mercato.
6 Fonte: IFIS Market Watch Febbraio 2023


Ad influenzare negativamente il mercato immobiliare è intervenuto anche l'accresciuto costo del debito, associato alla crescente preoccupazione del sistema bancario relativa alle insolvenze.
La tendenza di ridimensionamento del mercato risulta più marcata per gli immobili di imprese di piccole dimensioni, mentre la situazione si presenta inversa sul versante corporate dove la ripresa è stata alimentata dall'accresciuta attrattività dei settori alternativi (logistica e alberghiero).
Con riferimento al mercato immobiliare residenziale, gli analisti attestano che nel 2022 la domanda immobiliare si è concentrata sulla identificazione di un connubio tra vita professionale e vita privata, che sembra essere possibile nelle zone periferiche, le quali permettono la ricerca di soluzioni abitative maggiormente rispondenti a tali nuove esigenze.
Parallelamente, sul mercato delle locazioni si sta trasferendo un'ampia quota della domanda abitativa, esclusa dal mercato dell'acquisto per il crescente costo dei mutui.



Il Gruppo Gardant (di seguito anche il "Gruppo") è un primario gruppo di servizi attivo in Italia nel settore dell'asset management e debt purchasing, fornendo servizi nella gestione dei crediti, anche in logica di full servicing, a istituzioni bancarie e finanziarie e a investitori istituzionali specializzati nel settore del credito, sia nazionali sia internazionali.
Nato il 1° agosto 2021 dalle scissioni da Credito Fondiario S.p.A. (ora CF+ S.p.A., nel seguito anche "Credito Fondiario" o la "Banca"), da cui ha rilevato in continuità tutte le attività di asset management, debt purchasing e credit servicing sviluppate a partire dal novembre 2013, data di avvio del turnaround ad opera del management team che ne aveva rilevato il controllo da una primaria banca d'investimento internazionale.
Negli ultimi anni il management del Gruppo ha saputo valorizzare esperienza e know how, siglando alcune importanti partnership a lungo termine con alcuni primari gruppi bancari. In particolare il Gruppo, oltre alle partnership con il Gruppo Banco BPM, terzo gruppo bancario in Italia, ed il Gruppo Carige (oggi incorporato nel Gruppo BPER) per gestione degli NPL, siglate rispettivamente nel 2017 e 2018 e che prevedevano accordi di collaborazione decennali, il 30 novembre 2022 ha siglato un accordo quadro con il Gruppo BPER (quarto gruppo bancario italiano) per la realizzazione di un'importante joint venture operativa nella gestione degli NPL e degli UtP del Gruppo BPER, anche in questo caso con un contratto di servizio decennale.
Il Gruppo, attualmente, gestisce come special servicer circa euro 20 miliardi di attivi (circa euro 24 miliardi pro-forma se si considera l'operazione siglata con il Gruppo BPER), posizionandosi tra i primi dieci operatori sul mercato italiano per dimensione7 . Negli ultimi cinque anni la crescita media ponderata delle masse in gestione è stata di oltre il 30% all'anno (36% pro-forma), grazie sia alle summenzionate partnership a lungo termine sia a mandati specifici nell'ambito della gestione degli asset sottostanti a operazioni di cartolarizzazione (incluse operazioni assistite da GACS).
Sempre con riferimento all'attività di credit servicing, in corso d'anno il Gruppo Gardant ha completato un importante progresso nell'attività di strutturazione e implementazione dell'attività di fronting bank in accordo con la banca cedente di un portafoglio di crediti NPL e UtP, assumendo il ruolo di gestione dei contratti con fidi revolving in conto corrente. Il modello proposto, che si applica ai crediti UtP del portafoglio già in essere ma che può essere esteso alle medesime tipologie di credito che saranno gestiti in futuro, è innovativo e prevede l'intervento della banca cedente solo come entità che riceve il cliente presso i propri sportelli senza alcun aggravio operativo ulteriore, e permette alla banca stessa di deconsolidare totalmente il rischio sui contratti e crediti relativi a questi fidi rotativi. Lo sviluppo di più ampi servizi di gestione degli UtP ha consentito la crescita dei portafogli UtP in gestione nel 2022 (+16%, con oltre euro 1,3 miliardi in gestione) e soprattutto l'implementazione concreta di una operatività unica a supporto dello sviluppo del business di gestione di UtP e crediti classificati in Stage 2, considerati una delle più ampie opportunità di crescita nei prossimi anni nel settore del servicing dei crediti deteriorati e su cui storicamente il Gruppo ha già operato.
Il Gruppo Gardant ha saputo anche posizionarsi stabilmente anche quale master servicer e provider di altri servizi connessi alle cartolarizzazioni. Attualmente gestisce circa euro 44 miliardi di masse in amministrazione, posizionandosi ai primissimi posti tra i player del settore. Negli ultimi cinque anni le masse amministrate hanno avuto una solida tenuta (+2% circa), grazie alla continuità di nuovi mandati acquisiti che hanno più che compensato la fisiologica riduzione di volumi derivante dall'attività di recupero, sottolineando come il Gruppo sia considerato rigoroso e affidabile - anche rispetto al ruolo istituzionale affidato dalla normativa di vigilanza e regolamentare al master servicer - da molteplici player bancari che hanno fatto ricorso allo strumento delle cartolarizzazioni per esigenze di deleveraging.
7 Fonte PWC, The Italian NPE Market, Dicembre 2022 considerando che ci sono circa 40 player nel settore, con dimensione significativa 8 Considerando nei volumi del 2022 anche i volumi di masse in gestione rivenienti dalla partnership siglata con il Gruppo BPER (stima relativa al primo anno di operatività)


L'attività di gestione e recupero del credito, fin dall'inizio al centro della propria strategia e delle proprie priorità, ha consentito al Gruppo di realizzare dei risultati di eccellenza, con una crescita delle performance di incasso, che negli ultimi cinque anni sono cresciute ad un tasso medio ponderato di oltre il 40% annuo (+21% solo nell'ultimo anno), quasi raddoppiando nel periodo post-Covid, da euro 582 milioni di incassi nel 2020 a euro 955 milioni di incassi nel 2022.
Queste performance sono frutto di un sapiente coordinamento e valorizzazione di risorse informatiche e umane che rappresentano la componente unica e distintiva del business model del Gruppo Gardant.
Il Gruppo fa leva su una piattaforma di data valorisation, con dati e servizi informativi pienamente integrati all'interno di un framework di software proprietario. In particolare, il Gruppo ha sviluppato ed utilizza REC (per gli NPL) e REP (per gli UtP), due gestionali per il recupero del credito, REM e REAM per la valutazione e la gestione dei singoli asset immobiliari e Sharelock, per il processo automatico di attribuzione degli incassi.
Con un sistema informativo proprietario tra i più evoluti in Italia, centinaia di miliardi di datapoint raccolti nel Data Warehouse realizzato by-design ed elaborati quotidianamente per sviluppare modelli previsionali per le strategie di recupero, un laboratorio informatico interno (Data Gardant Lab), che sviluppa costantemente progetti innovativi con l'obiettivo di supportare il management nella definizione di strategie di innovazione tecnologica e nel valutare le iniziative di sviluppo, in particolare nell'ambito Data Science & Advanced Analytics, il Gruppo si è dotato di un potente enabler di business che consente di apportare uno straordinario valore aggiunto sia nell'ambito della gestione e del recupero, sia nell'ambito delle attività di pricing dei portafogli, per conto proprio o di terzi.
Proprio questo elemento distintivo ha consentito di sviluppare internamente e rafforzare un team di underwriting che, facendo leva sui modelli previsionali sulle strategie di recupero elaborate e testate internamente, ha affinato le capacità predittive con tecniche altamente avanzate e rappresenta oggi un fattore unico sul mercato a disposizione del Gruppo Gardant.
L'enabler di business rappresentato dalla componente informativa si coniuga, inoltre, con una componente umana di primario livello. Con oltre 340 professionisti di elevato standing, molti dei quali rivenienti da esperienze consolidate nel settore bancario, nella gestione del credito o in realtà internazionali, il Gruppo Gardant vanta un livello di competenze elevate e integrate. Ciascuna risorsa è selezionata e valutata con criteri oggettivi di capacità, conoscenza, efficienza e efficacia con riferimento allo specifico ambito di operatività, ma viene posta particolare attenzione anche alla capacità di integrazione ed interrelazione in un'organizzazione più ampia, che deve, essa stessa, contribuire alla creazione di valore proprio grazie alla collaborazione tra le risorse coinvolte. Ed è proprio tale tipo di approccio ai collaboratori che ha consentito negli anni al Gruppo Gardant di crescere, integrando sinergicamente risorse esistenti con team rivenienti dai gruppi bancari con cui sono state siglate delle partnership.
Il Gruppo è, peraltro, dotato nativamente di una cultura aziendale che vede nella sostenibilità, nell'integrazione, nell'assunzione di responsabilità, nell'attenzione alle persone e a tutti i soggetti con cui opera, nel rispetto del contesto di riferimento elementi fondanti da trasporre naturalmente in regole di comportamento interno a beneficio di tutti gli stakeholders. Questo ha fatto sì che fin dalla sua costituzione, il Gruppo si sia dotato di una strategia ESG finalizzata a promuovere e integrare nel processo decisionale e nella operatività le tematiche ambientali, sociali e di governance connesse al business e all'attività del Gruppo, con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di un futuro sostenibile, interno ed esterno.
Al 31 dicembre 2022, il Gruppo Gardant è costituito dalle seguenti società:

alternativi, il Fondo Forward e il Fondo Italian Distressed & Special Situations Fund ("Fondo Master");

Figura 1: Struttura del Gruppo Gardant
8 Aurelia SPV S.r.l.; Bramito SPV Sr.l.; Celio SPV S.rl.; Cosmo SPV S.r.l.; Leviticus SPV S.r.l.; Lucullo SPC S.r.l.; New Levante SPV S.r.l.; Piave SPV S.r.l.; Ponente SPV S.r.l.; POP NPLs 2020 S.r.l.; Tiberina SPV S.r.l.; Vette SPV S.r.l.; Viminale SPV S.r.l.; LeaseCo One S.r.l.; LeaseCo Europa S.r.l.; LeaseCo Piave S.r.l.


Per quanto attiene alla localizzazione geografica, il Gruppo è attualmente presente in sette principali città italiane. La sede legale ed operativa è a Roma, vi è un ufficio di rappresentanza e altra primaria sede operativa a Milano, ed altri 5 uffici nelle città ove vi è la maggiore concentrazione dei portafogli gestiti: Genova, Verona, Bergamo, Lodi, Napoli.

In sede costituzione del nuovo Gruppo, è stata adottata una strategia Environmental, Social, Governance ("ESG") a livello consolidato finalizzata a promuovere e integrare nel processo decisionale e nella operatività le tematiche ambientali, sociali e di governance connesse al business e all'attività del Gruppo, con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di un futuro sostenibile.
Nello specifico il Gruppo si è dotato di:
Il Gruppo è dotato fin dall'origine di una cultura aziendale basata sulla sostenibilità, sull'assunzione di responsabilità sociale, sull'attenzione alle persone e all'ambiente e su regole di comportamento interno che declinano tali principi fondanti in azioni concrete.
Il Gruppo si pone peraltro l'obiettivo di integrare il rispetto per i principi ESG e di investimento responsabile (Sustainable and Responsible Investment - "SRI") nelle diverse attività del Gruppo.
Questa sensibilità del Gruppo ha si è estesa anche all'attività di charity, volta a trasferire al territorio parte del valore creato attraverso il core business del Gruppo.

Il Gruppo produce annualmente il Report di Sostenibilità, redatto su base volontaria, a testimonianza della convinzione del Gruppo di includere la sostenibilità già dall'avvio della nuova forma organizzativa. Il report è predisposto sulla base delle linee guida del "Global Reporting Initiative" (GRI), secondo l'opzione "Referenced".
L'ESG Master Plan del Gruppo è disegnato in un percorso triennale 2021-2023 e pone come tematiche:
In particolare, delle diciotto azioni definite nel Master Plan, al 31 dicembre 2022, dieci sono state concluse o messe a regime e altre quattro sono in corso di svolgimento; le restanti saranno avviate nel corso del 2023.
Ulteriori approfondimenti sono contenuti nel Report di Sostenibilità che, alla sua seconda edizione, è redatto su base volontaria come strumento scelto dal Gruppo Gardant proprio per raccontare l'impegno e l'attenzione dedicata a tale tematica, nelle sue diverse dimensioni: economica, ambientale e sociale.
Il Gruppo Gardant sviluppa la propria operatività caratteristica sulla base di un modello di business integrato, unico e innovativo in Italia, che garantisce un vantaggio competitivo rispetto ad altri operatori del settore.
Il Gruppo Gardant ha una struttura snella e chiaramente delineata, in cui si ripartiscono in modo distinto e perfettamente integrato, le diverse aree di attività del Gruppo, a beneficio di univocità di ruoli, organizzazione, risultati e reporting.
Grazie al know-how, all'esperienza del team di loan manager e di asset manager e all'infrastruttura tecnologica di nuova generazione, il Gruppo Gardant si posiziona come partner di riferimento sia per le banche interessate a gestire in maniera più efficiente le proprie attività creditizie deteriorate, sia per gli investitori interessati a opportunità in questo settore.
Il Gruppo può gestire in maniera integrata operazioni di cessione di qualsiasi distressed asset class, interagendo con società di rating, banche finanziatrici, autorità di vigilanza, studi legali e società di consulenza e revisione e assicurando la migrazione - attraverso processi e procedure consolidate ma flessibili - di milioni di file di dati e informazioni relative ai portafogli di crediti, dai soggetti cedenti ai veicoli di cartolarizzazione, grazie a sistemi IT integrati ed avanzati e a processi di gestione reingegnerizzati e innovativi.
Grazie al lavoro di due diligence svolto su molteplici portafogli bancari ed a personale specializzato con consolidata esperienza, anche su specifiche asset class, il Gruppo ha maturato una conoscenza dettagliata del mercato del credito distressed e illiquid italiano, conoscenza che è stata cristallizzata tramite l'utilizzo di sistemi evoluti e di tecnologie big data, che consentono di valutare crediti e assets in tempi rapidissimi, con costante aggiornamento dei database in funzione dell'evoluzione del mercato dei crediti, dei mercato immobiliare, dei prezzi delle transazioni, dei valori di dismissione registrati in asta.


| Fund Management |
Master servicing e altri servizi alle cartolarizzazioni |
Special servicing | Altri servizi (advisory, due diligence, ecc.) |
Data Valorisation |
|---|---|---|---|---|
Figura 4: Attività e servizi
Nel Gruppo Gardant, conoscenze, esperienze e attività del team di business (debt purchasing) sono stati indirizzati alla creazione e lancio di Gardant Investor SGR, la società di gestione del risparmio del Gruppo focalizzata in primis nel settore del credito deteriorato e/o illiquido, che al 31 dicembre 2022 aveva masse gestite pari a circa Euro 563 milioni.
Una consolidata esperienza ed un significativo track record maturato negli anni dai professionisti che operano in Gardant Investor SGR, si uniscono in modo integrato ad una infrastruttura di origination, underwriting e portfolio management delle altre società del Gruppo, tramite i propri professionisti che si occupano delle attività di due diligence, deal execution, structuring e pricing, al fine di offrire soluzioni specializzate dedicate a investitori istituzionali che vogliano investire in FIA alternativi.
Le specifiche competenze presenti all'interno di Gardant Investor SGR hanno consentito di ampliare la focalizzazione originaria sul settore dei crediti deteriorati e illiquidi - volta anche a consentire alle banche nell'implementazione delle proprie strategie di deleveraging di crediti classificati come UtP o NPL - ad altre specifiche asset class tematiche, sulle quali le competenze e professionalità presenti nella società e nel Gruppo, possono contribuire significativamente alla valorizzazione nel tempo.
Il rapporto con una pluralità di investitori istituzionali consente alla SGR di studiare e perseguire ipotesi di raccolta ed investimento ad hoc, costruendo nel tempo un rapporto di partnership di lungo termine.
Coerentemente alla propria mission di asset manager all'interno del Gruppo Gardant, al 31 dicembre 2022, Gardant Investor SGR gestisce due Fondi di investimento alternativi:
Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2022 è stato avviato il nuovo fondo denominato "Terre Agricole Italiane", con focus su investimenti diretti in terreni con annessi fabbricati e in società immobiliari del settore agricolo.


Grazie ad una infrastruttura tecnologica all'avanguardia, il Gruppo Gardant è in grado di offrire la più ampia e integrata gamma di servizi di gestione dei crediti, in bonis o deteriorati, secured o unsecured, corporate o retail, con sottostanti garanzie real estate o di altri beni reali, in leasing.
Inolte, per le operazioni di cartolarizzazione, è in grado di offrire servizi integrati lungo l'intera filiera delle cartolarizzazioni ex Legge 130/99.
| Origination and Structuring |
Selezione e valutazione del portafoglio |
Gestione del portafoglio | ||
|---|---|---|---|---|
| Structuring | Due Diligence legale | Sponsor | Valutazione del credito | |
| Setup della SPV | Valutazione asset immobiliari |
Servicer & Master Servicer | Definizione della strategia di recupero |
|
| Setup della Reo.Co | Analisi del portafoglio & Data remediation |
Calculation Agent | Outsourcing delle attività di riscossione |
|
| Servizi di Capital Markets | Modelling | Corporate Servicer | Recupero crediti | |
| Rapresentative of Noteholders |
Servizi di gestione della cas sa (dell'attività di recupero) |
|||
| Monitoring Agent | Portafoglio Management & SS Oversight |
|||
| Back-up Servicer | Servizi di Loan Agency | |||
| Back-up Servicer Facili tator |
Amministrazione e contabilità |
|||
| Paying Agent / Cash Manager |
Incasso / gestione del leasing |
|||
| Reo.Co Management |
Figura 5: Servizi di credit servicing
L'attività di master servicing del Gruppo Gardant è svolta avendo riguardo a gestire, unitariamente ed in modo integrato, le operazioni di cartolarizzazione in cui il Gruppo è coinvolto.
L'attività è sviluppata attraverso assetti organizzativi e di controllo coerenti con il ruolo assegnato dal legislatore, anche con riferimento a tutti i compiti di natura regolamentare, promuovendo un modello di attività che garantisce una partecipazione consapevole e continua del Gruppo a tutte le dinamiche afferenti alla gestione dei crediti cartolarizzati.
L'attività di master servicing è svolta delegando la gestione operativa dei crediti a uno o più soggetti terzi, i sub servicer o special servicer, sia appartenenti al Gruppo Gardant, sia terzi. Tale attività viene monitorata e presidiata attentamente, attivandosi prontamente nei confronti degli special servicer in presenza di situazioni di anomalia e di andamenti negativi nei flussi di recupero rispetto alle previsioni dei business plan.
L'attività di master servicing dei crediti nel Gruppo Gardant è svolta dalla società Master Gardant. Master Gardant è in possesso dell'autorizzazione per lo svolgimento delle attività di servicing previste dalla Legge 130/99 e offre una soluzione integrata di servicer nell'ambito di operazioni di cartolarizzazioni di crediti, sia private sia pubbliche, relative a


differenti asset class, anche con garanzia dello Stato ("GACS"). Master Gardant offre anche servizi di back up servicer per le cartolarizzazioni in essere.
Nel 2022 si è intensificata l'operatività del Gruppo sugli UtP e, anche in risposta ad un crescente interesse delle banche a consentire la gestione o la cessione a terzi anche di UtP con linee di credito con ricorso rotativo pur assicurando la continuità dei rapporti con i debitori. Si è perfezionato ed implementato un framework di operatività della c.d. attività di fronting bank, integrando con la banca cedente i crediti e contratti comprensivi delle linee di credito con ricorso rotativo, al fine di minimizzare gli impatti operativi per la banca cedente stessa e garantire una gestione efficace nel tempo dei rapporti con i debitori.
In accordo con la banca cedente un portafoglio di crediti NPL e UtP, la società Master Gardant ha firmato un contratto di fronting bank tramite cui ha assunto il ruolo di gestione dei contratti con affidamento rotativo in conto corrente. Il modello proposto, che si applica ai crediti UtP del portafoglio ma che è estendibile a tutti gli UTP con linee rotative che saranno acquisiti in gestione in futuro, è innovativo e prevede l'intervento della banca cedente solo come entità che riceve il cliente presso i propri sportelli e permette alla banca stessa di deconsolidare totalmente il rischio sui contratti e crediti anche relativi ai fidi rotativi.
Master Gardant si è dotata dei necessari sviluppi tecnologici e di processo per assolvere al nuovo ruolo assunto nel rispetto anche di quanto previsto dalla normativa regolamentare e di vigilanza.
Il Gruppo Gardant, attraverso Special Gardant e la sua controllata Gardant Liberty Servicing, svolge l'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale dei crediti garantiti da ipoteca, chirografi, in bonis, deteriorati, di origine bancaria, istituzionale, in leasing.
L'attività è svolta grazie ad una organizzazione del lavoro strutturata in gruppi interni dedicati a determinati i cluster o portafogli, al fine di beneficiare di competenze specialistiche, e ad una infrastruttura tecnologica all'avanguardia a supporto di processi efficienti e dell'automatizzazione di fasi di lavorazione che consentano ai loan manager di focalizzarsi sulle attività a maggiore valore aggiunto.
Special Gardant e la sua controllata Gardant Liberty Servicing presentano fin dalla loro costituzione assetti organizzativi e di controllo coerenti con il ruolo assegnatogli, promuovendo un modello di attività che garantisce una interrelazione consapevole e continua a tutte le dinamiche afferenti alla gestione dei crediti gestiti, con il master servicer, nel caso di operazioni di cartolarizzazione, o con la banca affidataria in gestione di crediti. L'attività di special servicing nel Gruppo Gardant è improntata ad una proattività sia nella gestione dei crediti, sia nell'eventuale segnalazione di situazioni di anomalia e di andamenti negativi nei flussi di recupero rispetto alle previsioni dei business plan.
L'attività è svolta sia nei sette uffici operativi e di co-working dislocati in tutto il territorio nazionale, sia mediante il ricorso a forme di lavoro agile.
A supporto dell'attività di special servicing, Special Gardant gestisce anche LeaseCo fornendo attività di consulenza per l'individuazione delle opportunità di investimento e servizi di asset management sugli assets repossessed.
La struttura Real Estate Asset Management ("REAM") svolge attività di analisi, gestione, commercializzazione e vendita del patrimonio immobiliare derivante da:

Le attività svolte dalla struttura REAM possono essere sintetizzate come segue:
La struttura REAM di Gardant gestisce a fine 2022 n. 956 immobili (circa 1,6 milioni di metri quadri).
Nella logica di perseguire un full servicing per i propri clienti, il Gruppo è in grado di offrire ad investitori, banche e società finanziarie, servizi ad alto valore aggiunto di origination, structuring, due diligence e advisory di operazioni volte a valorizzare portafogli di crediti in bonis o deteriorati.
Il Gruppo Gardant può svolgere, oltre alle attività di master e special servicing, anche tutti gli altri ruoli e attività connesse ad una operazione di cartolarizzazione: dalla costituzione delle società veicolo (SPV) e relativa gestione amministrativa, contabile, regolamentare, di vigilanza e societaria, representative of noteholders, monitoring agent, calculation agent, payment agent, cash manager.
Attraverso i veicoli di cartolarizzazione oppure i fondi gestiti da Gardant Investor SGR, il Gruppo è in grado di offrire finanziamenti corporate e real estate alternativi a quelli bancari, in specifiche situazioni che richiedono processi di valutazione e strutturazione non tradizionali.
Caratteristiche di flessibilità, resilienza e velocità di implementazione rappresentano alcuni dei driver che guidano l'impostazione del progetto tecnologico del Gruppo Gardant, basato su un'impostazione architetturale nativamente flessibile e distribuita all'interno del Gruppo stesso, in grado di supportare l'adozione di modelli operativi innovativi anche in collaborazione con partner istituzionali, investitori e clienti.
Il track record delle iniziative di business e l'elevato ammontare delle masse in gestione hanno contribuito a consolidare un patrimonio informativo ampio, articolato e significativo che, congiuntamente ad una infrastruttura tecnologica di primario standing, sono stati i fattori abilitanti di un distintivo orientamento agli strumenti di data science.
Quello a disposizione del Gruppo è, infatti, uno dei più vasti data base proprietari relativi a crediti deteriorati italiani, con la conseguente possibilità di elaborare e monitorare nel dettaglio le strategie di recupero del credito, di segmentare con logiche multidimensionali le diverse asset class, di poter sviluppare modelli statistici predittivi con le relative attività di backtesting, di predisposizione di modelli predittivi evoluti di pricing.
L'insieme di tali strumenti e capacità può considerarsi una caratteristica unica sul mercato.
Con circa 250 miliardi di data-point, il Data Warehouse gestisce e valorizza un rilevante patrimonio informativo, basato sul significativo track record nelle attività di credit servicer ed investitore (fin dai primi anni dell'operatività nel business da parte di Credito Fondiario). In tale contesto, l'impostazione architetturale e l'intensa attività di razionalizzazione del data model complessivo, consente di tradurre la mole informativa in informazioni tempestivamente messe a disposizione dei decision maker.
La trasformazione di tale mole di dati in selezionate informazioni da fornire ai decision-maker consente di disporre di strumenti che aggiungono valore nell'analisi e gestione dei portafogli e nell'identificare soluzioni di investimento e di recupero più idonee, anche – a titolo di esempio in termini di continuità aziendale per quei creditori che ne hanno le


potenzialità. Allo stesso modo, essa può rappresentare, un servizio disponibile verso investitori e istituzioni indipendenti che ne siano interessate, in ultima analisi, contribuendo a ridurre asimmetrie informative dannose per il mercato.
Da sottolineare come tale strategia di data valorisation risulti pienamente integrata con l'IT Strategy del Gruppo, in quanto i dati ed i servizi informativi che da essi si originano, sono completamente integrati all'interno del framework di software proprietario; in particolare REC, gestionale per il recupero del credito, REM e REAM per la valutazione e la gestione dei singoli asset immobiliari, Sharelock, per il processo automatico di attribuzione degli incassi.
Infine, un perfetto allineamento tra le esigenze del business e tali attività di valorizzazione è garantito da accurati presidi organizzativi, primo fra tutti dal Data Gardant Lab (#DGLab), strumento di sintesi e di indirizzo strategico sul tema, tra le funzioni di business e quelle tecnico specialistiche di ambito, presenti nel Gruppo.
Il modello di business adottato nel Gruppo Gardant si basa su una specializzazione nelle diverse attività da parte delle diverse società operative, al fine di valorizzare le competenze all'interno delle stesse, beneficiare delle economie di scala e delle sinergie derivanti da un coordinamento complessivo a livello consolidato.
| IT Corporate Systems & Help Desk Support; ICT Security & Data Protection Support; HR & Organization Central Support; Portfolio Management; Capital Markets; |
|
|---|---|
| Underwriting, due Diligence; Deal Execution; Accounting & Finance Central Support; |
|
| Legal & Corporate A'airs; Internal Control System; Special Servicing Support (Servicing Operations; Legal Servicing; Special Servicing Monitoring |
|
| & Reporting); Real Estate & General A'airs (Real Estate; General A'airs; Marketing & Communication) |
In particolare, da un lato sono state accentrate le specifiche attività nelle società operative specializzate nell'asset management, debt purchasing e credit servicing, e dall'altro sono state accentrate nell'ambito della Capogruppo tutti i servizi di corporate center, in ottica sinergica e di efficienza, quali:
La gestione accentrata di tali attività per tutte le società del Gruppo consente di ottimizzare l'operatività delle funzioni e i costi delle stesse, con benefici per la redditività complessiva a livello Individuale e consolidato.
La regolazione dei servizi infragruppo è disciplinata da appositi contratti di servizi che definiscono i servizi prestati dalle diverse entità del Gruppo, i livelli di servizio, le condizioni economiche a condizioni di mercato.


Al 31 dicembre 2022 sono gestite in outsourcing al Gruppo le seguenti attività:
Al fine di prevenire la commissione dei reati dai quali possa derivare la responsabilità amministrativa degli enti ex D.lgs. n. 231/2001, la Capogruppo si è dotata di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2022. In ottemperanza alla già menzionata normativa, la Capogruppo ha altresì provveduto a nominare, quale Organismo di Vigilanza in composizione collegiale, il Collegio Sindacale, i cui membri sono dotati di comprovata esperienza nelle materie economiche, di organizzazione aziendale e giuridiche il cui mandato scadrà con l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023.
Al fine di sviluppare le attività di business, il Gruppo Gardant fonda la propria forza su:
Come anticipato, un primario fattore distintivo di successo del Gruppo Gardant è il sistema informativo, gestito a livello della Capogruppo Gardant e costruito intorno ai bisogni del Gruppo, tenuto conto delle specificità di ciascuna realtà e a supporto costante dello sviluppo e della crescita del Gruppo stesso.
L'ICT Strategy del Gruppo è basata sui seguenti pillar:
Nell'ambito dell'ICT Strategy di Gruppo è stato istituito il laboratorio tecnologico Data Gardant Lab (#DGLab) che studia e discute l'evoluzione del know-how nei settori di interesse, verifica gli strumenti disponibili sul mercato e analizza le iniziative funzionali nell'evoluzione del business.
Le attività del #DGLab comprendono:


Nel corso del 2022, il #DGLab ha consolidato il proprio ruolo guida nel percorso di evoluzione tecnologica del Gruppo Gardant. In linea con la sua missione, il #DGLab ha supportato il management nella definizione di strategie di innovazione tecnologica.
In seno a #DGLab sono state sintetizzate le esigenze espresse dalle funzioni aziendali, indirizzandole anche in termini di pianificazione. Per ogni iniziativa individuata, si è proceduto a stabilire priorità, costi e tempi, benefici attesi. Inoltre, il #DGLab ha attivamente promosso l'adozione di buone pratiche in materia di data quality, data assurance e data management, al fine di supportare l'evoluzione digitale del Gruppo.
Nel corso del 2022 il sistema informatico del Gruppo Gardant è stato gestito, manutenuto e potenziato in modo da evolvere ulteriormente la sua capacità di adattarsi ai bisogni specifici di ciascuna realtà del Gruppo Gardant.
In piena continuità con l'esercizio precedente, l'IT Strategy del Gruppo si è basata su un disegno strategico chiaro ed integrato con il business plan del Gruppo, incentrato su logiche data-driven. Soluzioni software proprietarie, sviluppate con metodologie innovative, supportano le attività a valore aggiunto che definiscono il modello di business. Sono impiegate soluzioni software di mercato, offerte da provider di primario standing, per le restanti attività, tra cui quelle del corporate center, compresi gli strumenti di reporting normativo, con caratteristiche di continuo aggiornamento. Da un punto di vista infrastrutturale, l'architettura è basata su data center private cloud con spiccate caratteristiche di sicurezza e scalabilità.
L'implementazione di significativi programmi di sviluppo dell'architettura e dei sistemi ha consentito un continuo miglioramento della piattaforma informatica del Gruppo, in strettissima collaborazione ed a supporto delle funzioni di business. Il Data Warehouse, elemento cardine nell'architettura IT del Gruppo Gardant, è stato ulteriormente sviluppato per supportare le attività di data intelligence e l'utilizzo di programmi di Data Science & Advanced Analytics. Tra i maggiori ambiti di attività che hanno caratterizzato l'esercizio appena concluso occorre sottolineare:
Da ultimo, sul fronte cyber security, attraverso le attività previste dal Gardant IT Security Program sono state realizzate tutte le iniziative necessarie a proteggere dati e sistemi del Gruppo, mantenendo i migliori standard di sicurezza applicabili.


Un ulteriore elemento fondamentale per il successo per il Gruppo Gardant è rappresentato dalle persone che ne fanno parte. Al 31 dicembre 2022 sono complessivamente pari a n. 341 con un adeguato livello di gender diversity e di distribuzione di gradi e responsabilità.

Grafico 7: breakdown del personale al 31 dicembre 2022
Circa il 65% dei dipendenti del Gruppo Gardant è dedicato alle attività di special e master servicing e la percentuale sale al 75% ove si considerino anche gli altri servizi offerti dal Gruppo, relativamente alle attività di investimento ed alle altre attività direttamente legate alle operazioni di cartolarizzazione. Tale aspetto sottolinea l'efficienza del modello di business scelto, nel quale si massimizza la centralizzazione di attività e funzioni di supporto al business, al fine di ridurre l'incidenza dei costi indiretti sull'operatività core del Gruppo e di riflesso sui costi caricati agli investitori o alle banche originator per la gestione dei portafogli in servicing e per gli altri servizi erogati.


Il Gruppo Gardant nasce iI 1° Agosto 2021 dalla separazione delle attività di asset management, debt purchasing e credit servicing di Credito Fondiario S.p.A., sviluppate a partire dal 2013 a seguito del cambio di proprietà della banca stessa da un importante gruppo internazionale americano che l'aveva acquistata nel 2000 per operare nel business dei mutui ipotecari e servicing di cartolarizzazioni, con il nome Credito Fondiario – FonspaBank.

A seguito delle scissioni, il Gruppo Gardant presenta un azionariato di riferimento che coniuga un respiro internazionale alla condivisione di obiettivi ed interessi del top management direttamente coinvolto nella direzione e gestione della Società. In particolare, al 31 dicembre 2022 gli azionisti di riferimento della Capogruppo Gardant sono:
Nel management team del Gruppo vi sono Mirko Briozzo, attuale Amministratore Delegato di Gardant, e Guido Lombardo, attuale Amministratore Delegato di Gardant Investor SGR con delega su raccolta e investimenti, che sono stati parte del gruppo di imprenditori e investitori che hanno lavorato allo sviluppo del business, del modello e dell'organizzazione dal 2013 al lancio del Gruppo Gardant ed ancora oggi sono i capisaldi del Gruppo.
Il management team del Gruppo è stato anche successivamente arricchito con numerose nuove professionalità, a sostegno nel progetto di crescita e evoluzione del business, avendo specifica attenzione alla complementarità ed alla integrazione.
Tra gli eventi maggiormente significativi degli ultimi anni che hanno impatto sul Gruppo, oltre alle scissioni da Credito Fondiario vi sono gli accordi di partnership siglati con:
• il Gruppo Banco-BPM nel 2018, costituendo una partnership per la gestione delle posizioni di crediti classificati a NPL del Gruppo Banco-BPM e l'acquisizione della piattaforma di gestione di tali crediti dal gruppo bancario stesso, dando origine a Gardant Liberty Servicing S.p.A. Gardant Liberty Servicing – di cui Special Gardant detiene il 70% e Banco BPM

il 30% – è dotata di licenza ex art. 115 TULPS e svolge l'attività di special servicer con focus su crediti originati dal partner;
• l'ex Gruppo Carige nel 2017, costituendo una partnership per la gestione delle posizioni di crediti classificati a NPL e l'acquisizione della piattaforma di gestione di tali crediti dal gruppo bancario stesso, integrata in Special Gardant S.p.A. Tale accordo è attualmente confluito nel Gruppo BPER a seguito dell'operazione di fusione di Carige S.p.A. in BPER Banca S.p.A. di dicembre 2022.
Da segnalare inoltre che il 30 novembre 2022 Gardant S.p.A. ha raggiunto un accordo con il Gruppo BPER per la costituzione di una partnership strategica per la gestione di crediti deteriorati originati dal Gruppo BPER Banca.
La partnership strategica sarà realizzata mediante la creazione di una joint venture tra il Gruppo BPER e il Gruppo Gardant, di cui il Gruppo Gardant controllerà il 70% e che coniugherà competenze professionali, industriali, informatiche e relazionali dei due partner.
La joint venture sarà dedicata alla gestione e recupero dei crediti classificati sia a UtP sia a NPL. Questa società gestirà come credit manager parte dei portafogli oggetto di cessione nell'ambito dell'accordo stesso, parte dello stock residuo di UtP e NPL di proprietà del Gruppo BPER e, nei prossimi 10 anni, il 50% dei nuovi flussi di UtP ed il 90% dei nuovi flussi di NPL.
Nell'ambito dell'offerta è prevista la cessione fino a €2,5 miliardi di crediti deteriorati da parte del Gruppo BPER, in parte a AMCO ed in parte a società controllate da fondi di Elliott.
Da evidenziare, infine, che negli ultimi anni il Gruppo Gardant ha conseguito il ruolo di servicer su 6 operazioni assistite da GACS, per un ammontare complessivo di crediti gestiti pari a euro 31,1 miliardi di gross book value ("GBV"), con una quota di mercato dell'11% in questo ambito.
Le straordinarie performance realizzate nell'attività di gestione e recupero di crediti in bonis, UtP e NPL, merito anche di una piattaforma di gestione dei crediti deteriorati, sviluppata da professionisti del settore, di strumenti informatici e organizzativi all'avanguardia e di un approccio costruttivo e strutturato, sono state valutate da due primarie agenzie di rating, Fitch Ratings e S&P con un giudizio di eccellenza che riflette:
In data 22 febbraio 2022, Gardant ha ottenuto da Fitch Ratings la conferma del rating a 'CSS2+' e 'RSS2+' rispettivamente per le attività di Commercial e Residential Special Servicer. E' stato inoltre confermato anche il rating a 'MS2+' per l'attività di master servicer di crediti garantiti da ipoteca e unsecured in Italia. L'agenzia ha inoltre rimosso il Rating Watch Evolving dalle attività del Gruppo.
In data 7 febbraio 2023 l'agenzia di rating S&P ha confermato il rating Above Average complessivo master servicer e special servicer del Gruppo nella gestione di mutui ipotecari residenziali, prestiti ipotecari commerciali e titoli garantiti da attività. L'Outlook è confermato Stabile. La conferma riflette la costante crescita del portafoglio in master servicing in termini di gross book value (GBV), trainata dall'acquisizione di diversi nuovi portafogli di crediti NPL e UtP, ancorché sul fine 2022 il portafoglio complessivo in master servicing sia diminuito per effetto della fisiologica attività di gestione e recupero delle posizioni.
| Rating Agency | Special Servicer Rating | Master Servicer Rating |
|---|---|---|
| S&P | Above Average | Above Average |
| Fitch Ratings | RSS2+ / CSS2+ | MS2+ |
Tabella 9: Rating


I risultati raggiunti nel 2022 relativamente all'attività "core" di gestione dei crediti in servicing sono stati i più alti di sempre, raggiungendo euro 955 milioni e registrando un +21% rispetto all'anno precedente, pur in un contesto di sostanziale stabilità di perimetro di masse in gestione e di risorse dedicate all'attività di servicing. L'aumento degli incassi ha presentato una crescita importante, segnando un +64% su base 2020 (con incrementi su base annua del 36% nel 2021 e del 21% nel 2022), a testimonianza della crescente efficacia della strategia adottata e dell'efficientamento della organizzazione interna.

Figura 9: Incassi e recuperi realizzati nel 2022 del Gruppo Gardant confrontati con il 2021
A fine anno 2022 le masse gestite con incarichi di special servicing sono state pari a circa 19,6 miliardi, sostanzialmente stabili rispetto alla fine del 2021 per effetto degli importanti risultati dell'attività di incasso e di recupero, compensati nell'anno da nuovi mandati di gestione. Gli effetti della partnership con il Gruppo BPER, su cui le strutture centrali del Gruppo hanno lavorato per buona parte dell'anno, ed il relativo incremento dei volumi in gestione e della connessa operatività, non sono ancora visibili sul bilancio 2022 e saranno riflessi a partire dall'esercizio 2023.
Le capacità di gestione di crediti in servicing del Gruppo Gardant hanno portato a una crescita esponenziale delle masse in gestione negli ultimi sei anni e sono oggi ben riconosciute dal mercato. Esse, da un lato, hanno consentito al Gruppo di mantenere una base solida e stabile di operatività negli anni dalla pandemia da Covid-19 e, nel corso del 2022, hanno dato al Gruppo l'opportunità di poter concorrere, accanto agli altri primari player di settore, a importanti processi di acquisizione di nuovi mandati di gestione, siglando importanti partnership strategiche di lungo periodo (i.e. con il Gruppo BPER) e di poter proseguire fattivamente nel percorso di collaborazione con i partner attuali del Gruppo (i.e. con l'operazione "Argo" realizzata con il Gruppo Banco BPM).
Infatti, in data 30 novembre, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Gardant ha approvato la costituzione di una partnership strategica con il Gruppo BPER Banca per la gestione dei crediti deteriorati del Gruppo BPER Banca e la vendita di un portafoglio di crediti deteriorati a società controllate da fondi di Elliott, controllante di Gardant S.p.A.
La partnership strategica sarà realizzata mediante la creazione di una joint venture tra i due Gruppi che coniugherà competenze professionali, industriali, informatiche e relazionali dei due partner. La joint venture sarà partecipata per il 70% dal Gruppo Gardant e per il 30% da BPER.
La joint venture sarà dedicata alla gestione e al recupero dei crediti classificati sia UtP, sia NPL, e gestirà parte dei portafogli di crediti deteriorati oggetto di cessione nell'ambito dell'accordo quadro, parte dei portafogli residui della pro-


prietà del Gruppo BPER e il 90% dei possibili futuri nuovi flussi di crediti NPL e il 50% dei possibili nuovi flussi di crediti UtP del Gruppo BPER Banca, nell'ambito di un contratto di servicing decennale.
Nel corso del 2022, il Gruppo Gardant inoltre, ha lavorato nel contesto di un'operazione di cartolarizzazione le cui note mezzanine e junior sono state sottoscritte da un primario investitore internazionale, con sottostante un portafoglio di circa euro 700 milioni di nominale di crediti NPL e UtP. In tale operazione il Gruppo Gardant ricopre il ruolo di master servicer e special servicer.
Sempre con riferimento all'attività di credit servicing, in corso d'anno il Gruppo Gardant ha completato un importante progresso nell'attività di strutturazione e implementazione dell'attività di fronting bank in accordo con la banca cedente di un portafoglio di crediti NPL e UtP. Infatti, Master Gardant ha firmato un contratto tramite il quale ha assunto il ruolo di gestione dei contratti con affidamento rotativo in conto corrente. Il modello proposto che si applica ai crediti UtP del portafoglio è innovativo e prevede l'intervento della banca cedente solo come entità che riceve il cliente presso i propri sportelli senza alcun aggravio operativo ulteriore, e permette alla banca stessa di deconsolidare totalmente il rischio sui contratti/crediti relativi a questi fidi rotativi. Master Gardant si è dotata dei necessari sviluppi tecnologici e di processo per assolvere al nuovo ruolo assunto e si pone quale interlocutore innovativo per le realtà bancarie che intendono sviluppare tale operatività con un soggetto terzo.

Figura 11: Masse gestite con mandati di special servicing


Il Gruppo Gardant gestisce molteplici tipologie di crediti, con originator e garanzie differenti, strategie di recupero personalizzate, tipologie di contratti diversi.
Caratteristiche delle masse gestite

Figura 11: Composizione delle masse gestite con mandati di special servicing al 31 dicembre 2022 dal Gruppo Gardant
in Euro
Dati consolidati al 31 Dicembre 2021


I crediti gestiti dal Gruppo Gardant sono prevalentemente di origine bancaria (94%), ma il Gruppo gestisce anche crediti originati da attività di leasing (6%), solitamente immobiliare.
Il Gruppo, fin dal suo avvio, ha posto come core business la gestione di tutti i tipi di crediti deteriorati (NPL e UtP) e in bonis. il Gruppo gestisce circa euro 1,3 miliardi in termini di gross book value (GBV), ammontare destinato a crescere nei prossimi anni sia in valore assoluto, sia in termini di incidenza percentuale sul totale, anche grazie alla partnership con il Gruppo BPER e ad un'aspettativa di mercato maggiormente orientata verso tale asset class. Peraltro, il Gruppo nel 2022 ha completato il set up di un modello unico di gestione delle attività di fronting bank, che consente una gestione efficiente delle posizioni UtP con linee di credito rotative in collaborazione con la banca originator, riducendo gli impatti operativi per questa. Il modello realizzato si presenta innovativo e funzionale alla banca cedente per realizzare il pieno trasferimento del rischio sulle posizioni cedute, lasciando il rapporto con il cliente, comunque, alla banca originaria.
Sebbene i crediti in gestione siano prevalentemente secured (60%), assistiti con garanzie real estate su cui il Gruppo ha storicamente una forte specializzazione, il Gruppo gestisce anche una consistente porzione di portafogli rappresentato da posizioni chirografarie (40%).
I portafogli in gestione derivano per il 61% da due partner stabili con cui il Gruppo opera dal 20218 sulla gestione delle posizioni di credito in sofferenza, ovvero il Gruppo Banco-BPM ed il Gruppo Carige (ora incorporato nel Gruppo BPER a seguito della fusione avvenuta sul finire del 2022) e per il restante 39% da una molteplicità frammentata di originator per il cui Gruppo lavora da molti anni.
I crediti gestiti sono costituiti per l'81% da posizioni corporate e per il 19% da posizioni verso persone fisiche.
La dinamicità di gestione e la consolidata esperienza dei loan manager hanno portato a contenere le strategie di recupero basate su approcci giudiziali al 44% dei casi, prediligendo forme alternative che, proprio tenuto conto del fattore-tempo e dei costi, massimizzano il valore attuale del recupero essendo generalmente più rapide..
Le masse complessivamente in gestione e amministrazione, sia per attività di special servicing, master servicing o attività ancillari, sono pari a euro 43,8 miliardi, sostanzialmente stabili rispetto all'esercizio precedente, nonostante la fisiologica riduzione derivante dallo straordinario livello di incassi realizzati nell'anno ed ai connessi write off, compensata da nuovi mandati di gestione acquisiti nel 2022 e con efficacia già dall'esercizio.

Figura 12: Masse in servicing
La presenza costante sul mercato che Gardant Investor SGR ha avuto nel corso del 2022, e l'incontro con una pluralità di investitori italiani ed esteri hanno consentito l'individuazione di nuove opportunità di investimento e di raccolta e lo studio di altri FIA che potrebbero essere strutturati e gestiti dalla SGR.
Sulla base dell'andamento del mercato e delle opportunità che la Società ha analizzato, a giugno 2022 Gardant Investor


SGR ha approvato un nuovo business plan triennale ed ha successivamente chiesto a Banca d'Italia l'autorizzazione ad estendere la propria operatività attraverso l'istituzione e gestione di FIA chiusi riservati che investano il proprio patrimonio in beni immobili, diritti reali immobiliari, ivi inclusi quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare con natura traslativa e da rapporti concessori, partecipazioni in società immobiliari e parti di altri FIA immobiliari, anche esteri.
Il ricevimento dell'autorizzazione, avvenuto in data 24 agosto 2022, ha consentito l'avvio delle attività propedeutiche e preliminari alla strutturazione ed al lancio di quattro altri nuovi FIA, che si stima saranno posti sul mercato tra il 2023 ed il 2024.
Tali fondi saranno destinati a investitori istituzionali e saranno relativi sia a crediti deteriorati sia ad altri asset illiquidi, sulla cui gestione i professionisti della SGR e del Gruppo Gardant hanno maturato una significativa esperienza.
Nella presentazione dell'andamento economico e patrimoniale consolidato del Gruppo Gardant, a fini informativi i risultati relativi all'esercizio 2022 sono comparati con quelli relativi all'esercizio 2021, caratterizzato dalle scissioni da Credito Fondiario S.p.A. avvenute in data 1° agosto 2021 con efficacia giuridica e contabile in pari data. Pertanto i dati del 2021 si riferiscono a solo cinque mesi di operatività e il confronto tra i risultati economici dei due esercizi è solo parzialmente significativo.
Il risultato operativo del Gruppo Gardant nel 2022 registra un livello di EBITDA operativo (escluse le componenti straordinarie) di circa euro 26 milioni, con un EBITDA margin del 29,8%, in crescita di circa 6,6 p.p. rispetto all'esercizio precedente.
La performance dell'esercizio è ascrivibile principalmente a un totale di ricavi operativi pari a euro 81,1 milioni, in gran parte riconducibili alle commissioni di incasso percepite per l'attività core del Gruppo, di gestione e incasso dei crediti e di asset management. In particolare:
Gli altri ricavi e proventi ammontano a euro 5,3 milioni e si riferiscono ai recuperi di spese di due diligence per euro 2,4 milioni, ai ricavi rilevati da SPV del Gruppo per euro 1,5 milioni e a recuperi di oneri previdenziali e di spese anticipate dalle società del Gruppo per conto delle società veicolo gestite.
I costi operativi ammontano complessivamente a euro 55 milioni (euro 23,9 milioni nel 2021) ed evidenziano i primi effetti del modello scalabile del business, con un incremento meno che proporzionale rispetto ai ricavi ed un'incidenza che scende al 67,9% nel 2022, contro il 75,2% nel 2021.
Le spese del personale, pari a euro 38,3 milioni, sono anche esse percentualmente più basse nel 2022 se raffrontate al totale dei ricavi (47,2%) rispetto all'esercizio precedente, cui evidenziavano un rapporto del 49,6%, riflesso sia di alcune scelte legate all'esternalizzazione di talune attività al fine di variabilizzare i costi, sia di un progressivo adeguamento dell'attività delle strutture centrali a pieno servizio.
Gli altri costi amministrativi, pari a complessivi 16,7 milioni nel 2022 (euro 8,2 milioni nel 2021) risultano anche essi con un'incidenza decrescente rispetto al precedente esercizio (20,7% nel 2022 contro il 25,7% nel 2021).
Gli ammortamenti e le svalutazioni sono complessivamente pari ad euro 12,4 milioni e riguardano prevalentemente gli ammortamenti degli intangible delle due piattaforme di recupero crediti relative all'ex-Gruppo Carige ed al Gruppo Banco


BPM per euro 8,3 milioni e, per la restante parte, in prevalenza gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali del Gruppo.
Gli oneri finanziari ammontano a euro 1,7 milioni e afferiscono, per euro 1,1 milioni, agli interessi passivi su linee di credito ricevute da banche e, per la restante parte, prevalentemente agli interessi passivi iscritti ai sensi dell'IFRS 16 per le locazioni degli immobili del Gruppo.
Gli oneri fiscali a carico del 2022 ammontano a euro 3,6 milioni. Il carico fiscale del Gruppo è ottimizzato grazie al contratto di consolidato fiscale posto in essere tra le società del Gruppo.
Il risultato ordinario lordo, al netto delle componenti non ricorrenti, è pari a euro 8,3 milioni. Considerando anche la componente di terzi, il risultato sarebbe pari a euro 5,7 milioni.
migliaia di euro
| Conto economico | ACT 2022 EX NRI |
ACT 2022 NRI |
ACT 2022 | ACT 2021 EX NRI |
ACT 2021 NRI |
ACT 2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi per servizi | 834 | - | 834 | - | - | - |
| Commissioni lorde da Special Servicing | 64.412 | - | 64.412 | 25.502 | - | 25.502 |
| Outsourcing Fees | (6.491) | - | (6.491) | (2.099) | - | (2.099) |
| Commissioni nette da Special Servicing | 57.922 | - | 57.922 | 23.403 | - | 23.403 |
| Altre commissioni | 13.574 | - | 13.574 | 5.759 | - | 5.759 |
| Commissioni nette | 71.495 | - | 71.495 | 29.162 | - | 29.162 |
| Interessi attivi da investimenti | 4.233 | - | 4.233 | 773 | 10.895 | 11.669 |
| Utili (Perdite) da Fair Value | - | (13.593) | (13.593) | - | - | - |
| Utili e perdite da Fair Value (BP review) | - | (11.548) | (11.548) | - | - | - |
| Utili e perdite da Fair Value (Interest rate) |
- | (2.045) | (2.045) | - | - | - |
| Ricavi delle vendite e prestazioni | 76.562 | (13.593) | 62.969 | 29.936 | 10.895 | 40.831 |
| Altri proventi | 4.499 | - | 4.499 | 1.871 | - | 1.871 |
| Ricavi Totali | 81.061 | (13.593) | 67.468 | 31.807 | 10.895 | 42.702 |
| Costi del personale | (38.268) | - | (38.268) | (15.763) | - | (15.763) |
| Altre spese amministrative | (15.784) | (4.315) | (20.099) | (8.057) | - | (8.057) |
| Altri oneri | (961) | - | (961) | (112) | - | (112) |
| Costi operativi | (55.014) | (4.315) | (59.329) | (23.931) | - | (23.931) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (12.479) | - | (12.479) | (5.243) | (54.856) | (60.099) |
| Proventi e oneri finanziari | (1.664) | - | (1.664) | (824) | - | (824) |
| Risultato ante imposte | 11.905 | (17.908) | (6.003) | 1.809 | (43.961) | (42.152) |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (3.577) | - | (3.577) | (1.895) | - | (1.895) |
| Risultato del periodo | 8.328 | (17.908) | (9.580) | (86) | (43.961) | (44.047) |
| Risultato di terzi | 2.592 | - | 2.592 | 1.381 | - | 1.381 |
| Risultato di competenza della capogruppo |
5.736 | (17.908) | (12.172) | (1.467) | (43.961) | (45.428) |
| EBITDA | 26.048 | (15.862) | 10.185 | 7.876 | 10.895 | 18.771 |
| Ebitda Margin % | 29,8% | n.s. | 13,4% | 23,2% | 100,0% | 41,9% |
Tabella 15: Conto economico consolidato riclassificato, con evidenza dei non-recurring items (NRI)


A fronte di questi risultati positivi legati alla performance operativa del Gruppo, le specificità macroeconomiche (con un significativo incremento dei tassi d'interesse e del tasso di inflazione, nonché il peggioramento delle stime di crescita per gli esercizi futuri rispetto alle previsioni di fine 2021) che hanno caratterizzato il contesto in cui il Gruppo ha operato nel 2022 e le iniziative straordinarie perseguite in corso d'anno (i.e. la strutturazione della partnership con il Gruppo BPER, la riorganizzazione logistica con lo spostamento della sede principale di Roma) hanno avuto alcuni riflessi di natura non ordinaria, sui risultati complessivi del Gruppo. In particolare:
Considerando tali componenti straordinarie e non ripetibili, il risultato d'esercizio negativo è pari a euro 9,6 milioni, euro 12,2 milioni considerando anche il risultato di competenza di terzi.
A fini informativi e di comparazione, si evidenzia che anche il 2021 era stato influenzato da elementi non ricorrenti, coincidenti con:
Il precedente esercizio, al netto di tali componenti, si è chiuso con un risultato d'esercizio negativo al netto delle componenti non ricorrenti, pari a di 0,1 milioni.

migliaia di euro
La situazione patrimoniale riclassificata del Gruppo al 31 dicembre 2022 è di seguito rappresentata.
| Stato Patrimoniale | 2022 | 2021 | Δ vs. 2021 | Δ % |
|---|---|---|---|---|
| Attività Correnti | 79.884 | 78.294 | 1.590 | +2% |
| Cassa e disponibilità liquide | 29.460 | 29.046 | 414 | +1% |
| Crediti commerciali | 40.451 | 35.840 | 4.611 | +13% |
| Crediti tributari correnti | 1.529 | 5.770 | (4.241) | -73% |
| Altre attività correnti | 8.445 | 7.638 | 807 | +11% |
| Attività non correnti | 196.323 | 206.178 | (9.855) | -5% |
| Immobilizzazioni Materiali e Immateriali | 135.626 | 136.252 | (626) | -0% |
| Immobilizzazioni materiali | 13.804 | 6.089 | 7.714 | >100% |
| Immobilizzazioni immateriali | 121.823 | 130.163 | (8.340) | -6% |
| Partecipazioni | 12 | 12 | - | +0% |
| Attività per imposte anticipate | 24.572 | 29.128 | (4.556) | -16% |
| Altre attività finanziarie | 33.772 | 38.310 | (4.538) | -12% |
| Altre attività non correnti | 2.341 | 2.476 | (135) | -5% |
| Totale Attivo | 276.207 | 284.472 | (8.265) | -3% |
| Passività correnti | 35.614 | 27.293 | 8.321 | +30% |
| Debiti commerciali | 12.364 | 10.551 | 1.813 | +17% |
| Finanziamenti a breve termine | 933 | 595 | 338 | +57% |
| Debiti per imposte | 1.861 | 1.052 | 809 | +77% |
| Altre passività correnti | 20.457 | 15.095 | 5.362 | +36% |
| Passività non correnti | 63.376 | 71.539 | (8.163) | -11% |
| Finanziamenti a lungo termine | 43.426 | 49.281 | (5.856) | -12% |
| Fondo TFR | 2.688 | 2.991 | (303) | -10% |
| Fondo rischi ed oneri | 51 | 72 | (21) | -30% |
| Passività per imposte anticipate | 17.212 | 19.195 | (1.984) | -10% |
| Patrimonio netto | 177.217 | 185.640 | (8.422) | -5% |
| Capitale | 210 | 210 | - | +0% |
| Riserve | 168.297 | 210.782 | (42.485) | -20% |
| Utile/perdita di esercizio | (12.172) | (45.428) | 33.256 | -73% |
| Patrimonio netto di terzi | 20.882 | 20.076 | 806 | +4% |
| Totale Passivo | 276.207 | 284.472 | (8.265) | -3% |
Tabella 16: Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata riclassificata al 31 dicembre 2022 e principali indicatori


La struttura patrimoniale del Gruppo riflette la volontà di rifocalizzazione sulle attività di servicing con un approccio asset light.
La principale componente della situazione patrimoniale è rappresentata dalle immobilizzazioni immateriali, che ammontano a complessivi euro 121,8 milioni, di cui euro 54,4 milioni relativi agli avviamenti iscritti sulle piattaforme di recupero crediti del Gruppo Banco BPM e Carige ed euro 66,2 milioni relative al valore residuo degli intangible asset iscritti in bilancio stesse piattaforme. Tali componenti immateriali sono più che ampiamente coperte dalla dotazione patrimoniale del Gruppo.
La restante parte delle immobilizzazioni immateriali si riferisce ai prodotti software del Gruppo.
Le immobilizzazioni materiali del Gruppo sono pari a euro 13,8 milioni, prevalentemente relative al valore del diritto d'uso degli immobili presso cui sono ubicati gli uffici del Gruppo, iscritti in bilancio in conformità a quanto disposto dall'IFRS 16.
Le imposte anticipate iscritte nell'attivo patrimoniale si riferiscono alle Deferred Tax Assets ("DTA") di cui il Gruppo è stato beneficiario in sede di scissione da Credito Fondiario.
Le attività finanziarie e le attività non correnti riguardano, per euro 23,9 milioni, gli investimenti in titoli mezzanine e junior di cartolarizzazioni di crediti in sofferenza detenute dalla Capogruppo e complementari rispetto al Fondo Master, nonché la quota di partecipazione nel Fondo Forward per euro 9,9 milioni.
L'attivo circolante è composto da euro 42,2 milioni di crediti commerciali relativi alle commissioni di credit servicing (master e special) maturate al 31 dicembre 2022, da crediti per imposte correnti pari a euro 6,2 milioni e da altre attività correnti per complessivi euro 4,4 milioni.
Le disponibilità liquide sono pari a euro 29,5 milioni.
Il Gruppo si è finanziato attraverso una linea di credito ottenuto da una primaria banca italiana per euro 33,1 milioni. I restanti 1,2 milioni di euro di finanziamenti a lungo termine sono relativi ai futuri canoni da pagare sulle locazioni degli immobili delle sedi sociali e degli altri contratti di leasing in essere.
Gli altri debiti non correnti sono composti essenzialmente da imposte differite pari a euro 17,2 milioni, che si riferiscono alle Deferred Tax Liabilities ("DTL") ricevute in sede di scissione da Credito Fondiario e iscritte a fronte dell'affrancamento del plusvalore contabilizzato nella banca, a seguito dell'acquisto della partecipazione del 70% di Gardant Liberty Servicing.
Le altre poste del passivo si riferiscono, per euro 12,4 milioni, ai debiti di natura commerciale verso fornitori di beni e servizi, per euro 2,7 milioni a benefici per i dipendenti (Trattamento di fine rapporto di lavoro) e per euro 20,6 milioni prevalentemente ai debiti verso il personale e relativi contributi, nonché a ritenute e imposte da versare.
Il patrimonio netto del Gruppo ammonta, al 31 dicembre 2022, a euro 177,2 milioni, garantendo la copertura totale di tutte le attività immateriali del Gruppo e una solida e stabile base di patrimonializzazione dell'operatività del Gruppo.
Nella presentazione dell'andamento economico e patrimoniale di Gardant S.p.A., a fini informativi i risultati relativi all'esercizio 2022 sono comparati con quelli relativi all'esercizio 2021, caratterizzato dalle scissioni da Credito Fondiario avvenuta in data 1° agosto 2021, con efficacia giuridica e contabile in pari data. Pertanto, i dati del 2021 si riferiscono a solo cinque mesi di operatività e il confronto tra i risultati economici dei due esercizi è solo parzialmente significativo.
Il risultato operativo della Capogruppo Gardant nel 2022 registra un livello di EBITDA operativo negativo di 2,6 milioni,


in miglioramento rispetto all'esercizio precedente in cui era negativo e pari a euro 4,1 milioni, riflesso di una operatività di soli cinque mesi e dell'aggravio dei costi di set up del nuovo Gruppo.
Il livello ancora non di break even della Capogruppo nel 2022 è conseguenza, da un lato, della necessità di completare il set up operativo del Gruppo con costi ancora di competenza della Capogruppo e non addebitabili alle controllate per servizi resi e, dall'altro, dell'assenza in questa fase di flussi di dividendi dalle controllate a supporto della redditività della Società.
I principali risultati economici individuali riclassificati sono sono di seguito rappresentati.
migliaia di euro
| Conto economico | ACT 2022 EX NRI |
ACT 2022 NRI |
ACT 2022 | ACT 2021 EX NRI |
ACT 2021 NRI |
ACT 2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi per servizi | 11.715 | - | 11.715 | 3.875 | - | 3.875 |
| Interessi attivi da investimenti | 4.111 | - | 4.111 | 773 | 10.895 | 11.669 |
| Utili (Perdite) da Fair Value | - | (14.979) | (14.979) | - | - | - |
| Utili e perdite da Fair Value (BP review) | - | (12.507) | (12.507) | - | - | - |
| Utili e perdite da Fair Value (Interest rate) |
- | (2.472) | (2.472) | - | - | - |
| Ricavi delle vendite e prestazioni | 15.826 | (14.979) | 847 | 4.648 | 10.895 | 15.543 |
| Altri proventi | 3.076 | - | 3.076 | 621 | - | 621 |
| Ricavi Totali | 18.902 | (14.979) | 3.923 | 5.269 | 10.895 | 16.164 |
| Costi del personale | (12.067) | - | (12.067) | (4.950) | - | (4.950) |
| Altre spese amministrative | (9.149) | (4.095) | (13.244) | (4.434) | - | (4.434) |
| Altri oneri | (318) | - | (318) | - | - | - |
| Costi operativi | (21.534) | (4.095) | (25.629) | (9.384) | - | (9.384) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (2.439) | - | (2.439) | (1.335) | (42.756) | (44.091) |
| Proventi e oneri finanziari | (516) | - | (516) | (60) | - | (60) |
| Risultato ante imposte | (5.587) | (19.073) | (24.660) | (5.510) | (31.861) | (37.371) |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 3.039 | - | 3.039 | 2.835 | - | 2.835 |
| Risultato del periodo | (2.548) | (19.073) | (21.621) | (2.676) | (31.861) | (34.537) |
| EBITDA | (2.633) | (16.602) | (19.234) | (4.115) | 10.895 | 6.780 |
| Ebitda Margin % | n.s. | n.s. | n.s. | n.s. | 100,0% | 41,9% |
Tabella 23: Conto economico individuale riclassificato al 31 dicembre 2022 e principali indicatori
I ricavi delle vendite e delle prestazioni ricorrenti sono pari a euro 15,8 milioni e riguardano prevalentemente le commissioni per l'attività di corporate center svolta per conto delle società partecipate, per complessivi euro 8,4 milioni, recupero di costi di gestione immobiliare delle sedi resi alle società consolidate per euro 2,4 milioni e commissioni per il ruolo di arranger e consulenze varie nell'ambito dei deal del Gruppo nel 2022 per euro 0,9 milioni. Includono inoltre anche gli interessi netti sugli investimenti in titoli ABS, per complessivi euro 4,1 milioni.


Gli altri proventi dell'esercizio sono relativi al recupero di spese di due diligence condotte per terzi nell'esercizio per euro 2,4 milioni e da fitti attivi per euro 0,7 milioni.
I costi operativi sono rappresentati prevalentemente da:
L'EBITDA della Società, al netto di componenti straordinarie e non ricorrenti, registra con una perdita di euro 2,6 milioni.
Gli ammortamenti e le svalutazioni, pari complessivamente a euro 2,4 milioni, hanno riguardato in prevalenza le quote di ammortamento ai sensi dell'IFRS 16 calcolate sui diritti d'uso delle sedi del Gruppo (euro 1,2 milioni), gli ammortamenti dei beni materiali, per euro 0,3 milioni, e gli ammortamenti sui software in bilancio, per euro 0,9 milioni.
Gli oneri finanziari, complessivamente pari a euro 0,5 milioni, sono relativi principalmente agli interessi passivi rilevati ai sensi dell'IFRS 16.
Le imposte dell'esercizio presentano un ammontare positivo per euro 3 milioni, derivanti in larga parte dal compenso spettante alla società per aver messo a disposizione nel consolidato fiscale la perdita fiscale generata nel 2022 a beneficio della partecipata Gardant Liberty Servicing, che presenta, invece, una base imponibile fiscale positiva.
Come già evidenziato nell'analisi dell'andamento del Gruppo, nel 2022 vi sono stati fattore esogeni ed endogeni che hanno impattato in modo negativo sulla redditività complessiva. Tali fattori si rilevano in modo particolare a livello della Capogruppo, e sono costituiti da:
Il risultato individuale di Gardant per il 2022, considerando tali poste non ricorrenti, risulta pertanto negativo per euro 21,6 milioni.
A fini comparativi, si ricorda che anche il 2021 era stato influenzato da elementi non ricorrenti coincidenti con la perdita su titoli peer euro 42,8 milioni e la rilevazione degli intreressi attivi maturati per euro 10,9 milioni sugli ABS, come già descritto in commento al conto economico consolidato. Il precedente esercizio, al netto di tali componenti, si è chiuso con una perdita di euro 2,7 milioni.


migliaia di euro
La situazione patrimoniale riclassificata di Gardant S.p.A. al 31 dicembre 2022 è di seguito rappresentata.
| Stato Patrimoniale | ACT 2022 | ACT 2021 | Δ vs. ACT 2021 |
Δ % |
|---|---|---|---|---|
| Attività Correnti | 18.792 | 24.337 | (5.544) | -23% |
| Cassa e disponibilità liquide | 9.680 | 13.825 | (4.145) | -30% |
| Crediti commerciali | 3.785 | 2.895 | 890 | +31% |
| Crediti tributari correnti | 1.070 | 3.180 | (2.110) | -66% |
| Altre attività correnti | 4.256 | 4.436 | (179) | -4% |
| Attività non correnti | 179.653 | 176.229 | 3.424 | +2% |
| Immobilizzazioni Materiali e Immateriali | 14.206 | 5.829 | 8.377 | >100% |
| Immobilizzazioni materiali | 13.019 | 5.149 | 7.871 | >100% |
| o.w. IFRS 16 | 11.473 | 4.617 | 6.856 | >100% |
| Immobilizzazioni immateriali | 1.187 | 680 | 507 | +74% |
| Partecipazioni | 131.711 | 131.711 | - | - |
| Attività per imposte anticipate | 350 | 358 | (8) | -2% |
| Altre attività finanziarie | 33.386 | 38.330 | (4.945) | -13% |
| Totale Attivo | 198.445 | 200.566 | (2.120) | -1% |
| Passività correnti | 37.758 | 26.750 | 11.009 | +41% |
| Debiti commerciali | 7.809 | 3.828 | 3.981 | >100% |
| Finanziamenti a breve termine | - | - | - | n.s. |
| Debiti per imposte | - | - | - | n.s. |
| Altre passività correnti | 29.950 | 22.922 | 7.028 | +31% |
| Passività non correnti | 13.261 | 5.683 | 7.578 | >100% |
| Finanziamenti a lungo termine | 12.685 | 5.021 | 7.664 | >100% |
| o.w. IFRS 16 | 12.684 | 5.021 | 7.664 | >100% |
| Fondo TFR | 554 | 662 | (108) | -16% |
| Altri debiti non correnti | 22 | - | 22 | n.s. |
| Patrimonio netto | 147.426 | 168.132 | (20.707) | -12% |
| Totale Passivo | 198.445 | 200.566 | (2.120) | -1% |
Tabella 11: Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria individuale riclassificata al 31 dicembre 2022
La struttura patrimoniale riflette la scelta del Gruppo di porsi come una struttura asset light.
Il totale dell'attivo è pari a euro 198,4 milioni. La principale componente è data dal valore delle partecipazioni nelle società del Gruppo: Master Gardant, Special Gardant e Gardant Investor SGR, che presentano un importo complessivo di euro 131,7 milioni.
Le immobilizzazioni materiali, pari a euro 13 milioni, riguardano i valori d'uso calcolati ai sensi dell'IFRS 16 sulle sedi ove si svolge l'attività del Gruppo, per euro 11,5 milioni, nonché i mobili e le apparecchiature elettroniche e di telecomunicazione del Gruppo, per euro 2,5 milioni.


Le immobilizzazioni immateriali sono pari a euro 1,2 milioni e rappresentano il valore dei software in uso nell'ambito del Gruppo.
Le attività per imposte riguardano le DTA ricevute in scissione, al netto di quelle rigirate a conto economico a seguito del probability test condotto a fine anno 2021.
Le attività finanziarie rappresentano gli investimenti riguardano i titoli ABS relativi a portafogli banking e leasing in sofferenza per euro 23,3 milioni e le quote del Fondo Foward gestito dalla Gardant Investor SGR per euro 9,9 milioni.
Tra le attività correnti si evidenziano:
Le passività non correnti si riferiscono a:
Le passività correnti comprendono:
Il patrimonio netto individuale ammonta a euro 147,4 milioni comprensivo della perdita netta di esercizio di euro 21,6 milioni.
| Patrimonio Netto | Utile dell'esercizio | |
|---|---|---|
| Capogruppo Gardant | 147.426 | (21.621) |
| Gardant Liberty Servicing S.p.A. | 27.262 | 13.956 |
| Master Gardant S.p.A. | 8.902 | 341 |
| Special Gardant S.p.A. | 121.766 | 7.102 |
| Gardant Investor SGR S.p.A. | 3.274 | (755) |
| Veicoli Consolidati | 358 | (5) |
| Variazioni/elisioni consolidamento Gardant Liberty Servicing S.p.A. | (4.262) | (9.597) |
| Variazioni/elisioni consolidamento Master Gardant S.p.A. | (8.925) | (727) |
| Variazioni/elisioni consolidamento Special Gardant S.p.A. | (113.259) | 900 |
| Variazioni/elisioni consolidamento Gardant Investor SGR S.p.A. | (5.017) | 34 |
| Variazioni/elisioni consolidamento veicoli consolidati | (308) | 792 |
| Bilancio consolidato Totale | 177.217 | (9.580) |
| Bilancio consolidato (Quota di pertinenza di Terzi) | 20.882 | 2.592 |
| Bilancio consolidato (Quota di pertinenza della Capogruppo) | 156.335 | (12.172) |
Tabella 12: Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e utile della Capogruppo e patrimonio netto e utile consolidato
migliaia di euro

Non vi sono stati eventi successivi alla chiusura dell'esercizio che comportino degli effetti sui valori patrimoniali, finanziari ed economici esposti nel presente bilancio relativo all'esercizio 2022.
Si segnalano tuttavia alcuni eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio.
In data 20 gennaio 2023 Master Gardant S.p.A. ha acquistato dei rapporti giuridici a carattere revolving nell'ambito della cartolarizzazione Tevere SPV S.r.l. In pari data la Società ha formalizzato con la banca cedente un contratto di c.d. fronting bank ai sensi del quale la Società ha conferito alla stessa banca cedente un mandato per la gestione dei contratti di conto corrente collegati ai rapporti giuridici acquistati e la messa a disposizione degli importi accordati a favore dei correntisti/prenditori ed erogati dalla Società in qualità di financial intermediary.
A febbraio 2023 l'agenzia di rating S&P ha confermato il rating Above Average complessivo come special servicer di mutui ipotecari residenziali e mutui ipotecari commerciali, e come master servicer di mutui ipotecari residenziali, prestiti ipotecari commerciali e titoli garantiti da attività. L'Outlook è confermato Stabile.
La conferma riflette la costante crescita del portafoglio in special servicing in termini di gross book value (GBV), trainata dall'acquisizione di diversi nuovi portafogli di crediti NPL e UtP, ancorché il portafoglio complessivo in master servicing sia diminuito per effetto della fisiologica attività di gestione e recupero delle posizioni.
Dopo la costituzione del Gruppo Gardant, a novembre 2021 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo il Business Plan 2022-2024 consolidato, focalizzato sulla crescita organica del core business, sul continuo sviluppo dell'attività di gestione di crediti con una progressiva crescita della gestione di posizioni UtP e in bonis e sul consolidamento dell'attività di asset e fund management di investimenti alternativi.
Nel corso dei primi mesi del 2023 il management di Gardant S.p.A. ha ritenuto necessario e opportuno procedere ad un aggiornamento del Business Plan 2022-2024, tenuto conto del mutato scenario macroeconomico, delle variate prospettive di sviluppo del settore bancario italiano rispetto a quelle considerate a fine 2021, della già citata partnership con il Gruppo BPER e dei risultati per il 2022. Il nuovo Business Plan 2023-2025 conferma le linee guida di sviluppo del precedente piano, aggiornandone gli effetti finanziari e il piano di migliorie operative.
Il Gruppo ha prodotto il suo secondo Report di Sostenibilità, redatto su base volontaria sulla base delle linee guida del "Global Reporting Initiative" (GRI) , secondo l'opzione "Referenced".
Nelle fasi di crisi economica il modello di business del Gruppo si presenta anticiclico e pertanto resistente.


La ricchezza dei dati raccolti e gestiti sui portafogli gestiti in passato permette, anche attraverso l'utilizzo di specifici algoritmi di calcolo, la gestione e lo sviluppo della capacità del Gruppo di svolgere efficacemente la propria missione di recupero dei crediti e di massimizzazione degli investimenti operati da terzi e dal Gruppo stesso.
Sulla base del quadro economico complessivo e dei business plan pluriennali approvati dai Consigli di Amministrazione delle società del Gruppo non si riscontrano rischi relativi alla continuità aziendale.
Oltre alle indicazioni già fornite in precedenza, stante l'assenza di indicatori patrimoniali, finanziari o gestionali che possano compromettere la capacità operativa del Gruppo, non si ritiene sussistano elementi tali da mettere in dubbio la capacità di operare nella prospettiva di continuità aziendale. Il presente bilancio di esercizio è stato, pertanto, redatto in ipotesi di continuità aziendale.
Il Gruppo è esposto a rischi di mercato (rischio tasso e rischio prezzo), al rischio di liquidità ed al rischio di credito.
Le principali incertezze, dato il business del Gruppo, sono essenzialmente connesse alla congiuntura macroeconomica, che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e quindi sulla capacità dei debitori di rimborsare le proprie esposizioni.
A tal proposito, ad oggi i maggiori rischi di mercato a cui il Gruppo è soggetto riguardano:
Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano prevedibili. Eventuali misure di sostegno disposte dalle autorità potrebbero avere impatti sui recuperi futuri e, di riflesso, sulla sua redditività.
Il rischio di liquidità è gestito attraverso una attenta analisi dei flussi finanziari futuri e l'inserimento di un buffer di liquidità che assicuri al Gruppo la capacità di far fronte ai propri impegni anche in uno scenario di stress.
Il rischio di credito si riferisce ai crediti commerciali e agli investimenti della Capogruppo in attività finanziarie.
Maggiori informazioni sui rischi e la loro gestione sono esposte nell'ambito delle Note Illustrative del bilancio.
Il Gruppo Gardant non è soggetto a attività di direzione e coordinamento svolta da terzi.
La Capogruppo svolge l'attività di direzione e coordinamento nei confronti delle società controllate.
Per le operazioni con parti correlate si rimanda all'apposita parte di Note Illustrative.


Le società del Gruppo non detengono azioni proprie o azioni delle società controllanti al 31 dicembre 2022.
Il Gruppo Gardant svolge attività di ricerca e sviluppo nell'ambito della propria attività caratteristica. In particolare, il Gruppo sta sviluppando numerose attività di sviluppo in ambito IT attraverso il #DGLab, tra cui la definizione degli algoritmi di calcolo per ottimizzare le proprie strategie di recupero di crediti in gestione.
I costi di sviluppo, per i quali sussistano i requisiti previsti dallo IAS 38, vengono iscritti tra le immobilizzazioni immateriali.
Ai sensi degli artt. 13 e 17 del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010, in data 29 giugno 2020 l'Assemblea di Gardant in convocazione ordinaria, su proposta motivata del Collegio Sindacale, ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2020-2023 alla società KPMG S.p.A., con efficacia dalla data di approvazione del Bilancio di esercizio 2020.
L'Assemblea del 23 dicembre 2021 ha esteso il mandato anche al bilancio consolidato 2021 e 2022.

Il risultato dell'esercizio 2021 di Gardant S.p.A. è negativo per euro 21.620.990,46.
Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionistidi di coprire la perdita di esercizio con l'utilizzo della riserva capitale per euro 4.469.226,54 e della riserva sovrapprezzo azioni per euro 17.151.763,92.


(migliaia di euro)
| ATTIVITÀ | Note | 31 dicembre 2022 | 31 dicembre 2021 |
|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Immobilizzazioni materiali | 1 | 13.804 | 6.089 |
| Immobilizzazioni immateriali | 2 | 121.823 | 130.163 |
| Attività per imposte anticipate | 3 | 24.572 | 29.128 |
| Partecipazioni | 12 | 12 | |
| Altre attività finanziarie non correnti | 4 | 33.772 | 38.310 |
| Altre attività non correnti | 5 | 2.341 | 2.476 |
| Totale attività non correnti | 196.323 | 206.178 | |
| ATTIVITÀ CORRENTI | |||
| Crediti commerciali | 6 | 40.451 | 35.840 |
| Crediti tributari | 7 | 1.529 | 5.770 |
| Altre attività correnti | 8 | 8.445 | 7.638 |
| Disponibilità liquide | 29.046 | 29.046 | |
| Totale attività correnti | 79.884 | 78.294 | |
| Totale attivo | 276.207 | 284.472 |


(migliaia di euro)
| PASSIVITÀ | Note | 31 dicembre 2022 | 31 dicembre 2021 |
|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale | 9 | 210 | 210 |
| Sovrapprezzo di emissione | 157.446 | 157.658 | |
| Riserva da valutazione | 10 | 2.437 | (69) |
| Riserve | 10 | 8.393 | 53.193 |
| Utile (perdita) dell'esercizio del Gruppo | (12.172) | (45.428) | |
| Patrimonio netto di terzi | 20.882 | 20.076 | |
| Totale patrimonio netto | 177.217 | 185.640 | |
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Finanziamenti non correnti | 11 | 43.426 | 49.281 |
| Passività per imposte anticipate | 17.212 | 19.195 | |
| Benefici a dipendenti | 12 | 2.688 | 2.991 |
| Fondi per Rischi e Oneri | 12 | 51 | 72 |
| Totale passività non correnti | 63.376 | 71.539 | |
| PASSIVITÀ CORRENTI | |||
| Debiti commerciali | 13 | 12.364 | 10.551 |
| Finanziamenti correnti | 933 | 595 | |
| Altri debiti | 14 | 20.457 | 15.095 |
| Debiti per imposte | 1.861 | 1.052 | |
| Totale passività correnti | 35.614 | 27.293 | |
| Totale Passivo | 276.207 | 284.472 |

(migliaia di euro)
| CONTO ECONOMICO | Note | 31 dicembre 2022 | 31 dicembre 2021 |
|---|---|---|---|
| Ricavi | 15 | 69.486 | 3.310 |
| Altri proventi | 16 | 6.139 | 2.406 |
| Totale ricavi e altri proventi | 75.625 | 5.716 | |
| Costi per servizi | 17 | (25.555) | (9.633) |
| Spese per godimento beni di terzi | 18 | (3.476) | (920) |
| Spese del personale | 19 | (37.116) | (14.969) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 20 | (12.479) | (17.343) |
| di cui non ricorrenti | 0 | (12.100) | |
| Altri oneri di gestione | (1.353) | (626) | |
| Risultato operativo | (4.354) | (37.775) | |
| Oneri finanziari | 21 | (1.649) | (4.378) |
| di cui non ricorrenti | 0 | 0 | |
| Risultato ante imposte | (6.003) | (42.153) | |
| Imposte | 22 | (3.577) | (1.894) |
| Risultato dell'esercizio di competenza di terzi | 2.592 | 1.381 | |
| Risultato dell'esercizio di gruppo | (12.172) | (45.428) |
Si evidenzia che nella rappresentazione dei dati relativi all'esercizio 2021 è stata riclassificata la perdita da cessione attività finanziarie per euro 42.756 mila dalla voce "Oneri finanziari" dalla voce "Ricavi". La detenzione e compravendita di tali attività finanziarie rientra, infatti, nella attività tipica della società.


(migliaia di euro)
| 31 dicembre 2022 | 31 dicembre 2021 | |
|---|---|---|
| Utile d'Esercizio | (9.580) | (44.047) |
| Altre Componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto Economico |
- | - |
| Piani a benefici definiti | 600 | (29) |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 600 | (29) |
| Redditività Complessiva | (8.980) | (44.076) |
| Redditività Complessiva di pertinenza dei terzi | 2.641 | 1.368 |
| Redditività Complessiva di pertinenza della Capogruppo | (11.621) | (45.444) |


| Va ria |
zio ni de ll'e se |
rc izi o |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Vo di ne tto Pa ce tri mo nio |
Esistenze Patrimonio netto totale 31.12.2021 |
Esistenze Patrimonio netto Gruppo 31.12.2021 |
Esistenze Patrimonio netto terzi 31.12.2021 |
Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazione Riserve |
Redditività complessiva |
Patrimonio netto totale 31.12.2022 |
Patrimonio netto Gruppo 31.12.2022 |
Patrimonio netto terzi 31.12.2022 |
| Ca pit ale so cia le |
25 5.0 00 |
21 0.0 00 |
45 .00 0 |
- | - | - | 25 5.0 00 |
21 0.0 00 |
45 .00 0 |
| Ris er ve |
71 .85 6.8 01 |
53 .19 3.4 19 |
18 .66 3.3 82 |
(44 .04 6.9 25 ) |
(1.1 79 .66 5) |
- | 26 .60 2.9 38 |
8.3 93 .40 1 |
18 .20 9.5 37 |
| Ris er va so vr ap pr ez zo |
157 .65 7.7 33 |
157 .65 7.7 33 |
- | - | (19 1.3 52 ) |
- | 157 .46 6.3 80 |
157 .46 6.3 80 |
- |
| Ris er va da va lut az ion e |
(82 .43 2) |
(6 8.9 59 ) |
(13 .47 3) |
- | 1.9 55 .30 5 |
59 9.6 72 |
2.4 72 .54 5 |
2.4 36 .86 2 |
35 .68 3 |
| Ris ult ato d' es er ciz io |
(44 .04 6.9 25 ) |
(45 .42 8.1 84 ) |
1.3 81 .25 9 |
44 .04 6.9 25 |
- | (9. 57 9.6 07 ) |
(9. 57 9.6 07 ) |
(12 .17 1.8 61) |
2.5 92 .25 3 |
| Pa tri mo nio ne tto to ta le |
18 5.6 40 .17 7 |
16 5.5 64 .01 0 |
20 .07 6.1 67 |
- | 58 4. 28 8 |
(8 .97 9.9 35 ) |
17 7.2 17. 25 6 |
156 .33 4. 78 3 |
20 .88 2.4 73 |
| Pa tri mo nio ne tto de l G ru pp o |
16 5.5 64 .01 0 |
16 5.5 64 .01 0 |
- | - | 2.4 19. 39 1 |
(11 .62 1.3 44 ) |
156 .33 4. 78 3 |
156 .33 4. 78 3 |
- |
| Pa tri mo nio ne tto de i t er zi |
20 .07 6.1 67 |
- | 20 .07 6.1 67 |
- | (1. 83 5.1 03 ) |
2.6 41 .40 9 |
20 .88 2.4 73 |
- | 20 .88 2.4 73 |

(unità di euro) (unità di euro)
| Voce | al | ento | ento PN | Variazioni dell'esercizio e |
iva tà |
ale io |
ppo io |
zi io |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| monio di Patri netto |
31.07.2021 Esistenze |
scissione riserve in Conferim |
terzi Conferim |
Riserve Variazion |
compless Redditivi |
31.12.2021 netto tot Patrimon |
31.12.2021 netto Gru Patrimon |
31.12.2021 netto ter Patrimon |
| Capitale sociale | 210.000 | - | 45.000 | - | - | 255.000 | 210.000 | 45.000 |
| Riserve | (21.443) | 64.678.166 | 20.739.560 | (13.539.482) | - | 71.856.801 | 53.193.419 | 18.663.382 |
| Riserva sovrapprezzo | - | 192.639.440 | - | (34.981.707) | - | 157.657.733 | 157.657.733 | - |
| Riserva da valutazione | - | (31.447) | (22.298) | - | (28.687) | (82.432) | (68.959) | (13.473) |
| Risultato d'esercizio | - | - | - | - | (44.046.925) | (44.046.925) | (45.428.184) | 1.381.259 |
| monio netto totale Patri |
188.557 | 257.286.159 | 20.762.262 | (48.521.189) | (44.075.612) | 185.640.177 | 165.564.010 | 20.076.167 |
| monio netto del Gruppo Patri |
188.557 | 257.286.159 | - | (47.290.326) | (45.443.397) | 165.564.010 | 165.564.010 | - |
| monio netto dei terzi Patri |
- | - | 20.762.262 | (1.230.863) | 1.367.785 | 20.076.167 | - | 20.076.167 |



43

migliaia di euro
| A. ATTIVITÀ OPERATIVA | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| 1. Gestione | 6.683.456 | (15.184.423) |
| - risultato d'esercizio (+/-) | (9.579.607) | (44.047.000) |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 11.455.534 | 6.088.692 |
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 1.023.176 | 15.507.678 |
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 3.576.554 | 7.017.130 |
| - altri aggiustamenti (+/-) | 207.799 | 249.078 |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 8.051.978 | 321.598.552 |
| - crediti commerciali | (4.610.768) | (11.681.739) |
| - altre attività | 12.662.746 | 333.280.291 |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (1.793.660) | (265.258.392) |
| - debiti commerciali | 1.812.323 | 348.819 |
| - finanziamenti | (7.469.903) | (289.195.307) |
| - altre passività | 3.863.920 | 23.588.096 |
| 12.941.775 | 41.155.737 | |
| - Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | ||
| B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO | Importo | Importo |
| 1. Liquidità generata da | 151.117 | 4.844.417 |
| - vendite di partecipazioni | - | - |
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | 4.844.417 |
| - vendite di attività materiali | 151.117 | - |
| - vendite di attività immateriali | - | - |
| - vendite di rami d'azienda | - | - |
| 2. Liquidità assorbita da | (10.843.968) | (56.690.068) |
| - acquisti di partecipazioni | - | - |
| - distribuzione straordinaria riserve | - | (56.676.179) |
| - acquisti di attività materiali | (9.536.445) | (13.889) |
| - acquisti di attività immateriali | (1.307.523) | - |
| - acquisti di rami d'azienda | - | - |


| C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | Importo | Importo |
|---|---|---|
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | - | - |
| - emissione/acquisti di strumenti di capitale | - | - |
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (1.835.103) | - |
| - liquidità da scissione | - | 39.735.611 |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (1.835.103) | 39.735.611 |
| LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 413.821 | 29.045.698 |
| Voci di bilancio | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| - Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 29.045.698 | - |
| - Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | 413.821 | 29.045.698 |
| - Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 29.459.519 | 29.045.698 |



Il bilancio d'esercizio consolidato del Gruppo (il "Bilancio Consolidato") è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale.
Il bilancio d'esercizio consolidato e i bilanci d'esercizio della società ad esso appartenenti sono stati redatti in conformità al D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, sono redatti secondo gli International Financial Reporting Standard e gli International Accounting Standard emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e i relativi documenti interpretativi dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Commissione europea (nel seguito congiuntamente "IFRS" o "IAS") secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Nel presente Bilancio Consolidato è fornita l'analisi delle principali voci di bilancio.
I prospetti contabili riportano la comparazione con l'anno precedente.
Il Bilancio Consolidato è redatto in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.
Il Bilancio Consolidato è composto da:
sono inoltre corredati dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione del Gruppo, così come previsto dagli IFRS.
Qualora presenti, all'interno del conto economico sono distintamente indicati i proventi e gli oneri derivanti da operazioni non ricorrenti e gli oneri derivanti da operazioni straordinarie.
I bilanci di tutte le società consolidate hanno data di chiusura 31 dicembre.
Laddove i bilanci delle società consolidate siano redatti in ottemperanza con schemi imposti dalle Circolari di Banca d'Italia (Master Gardant S.p.A. e Gardant Investor SGR S.p.A.), le poste di bilancio sono state opportunamente riclassificate per adeguarle agli schemi della Capogruppo.
I bilanci sono redatti nel presupposto della continuità aziendale del Gruppo e delle realtà consolidate in esso, in quanto gli Amministratori della Capogruppo hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo e delle società ad esso appartenenti, di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi.


Le attività e le passività ricevute dalle società del Gruppo quali beneficiarie delle operazioni di scissione di Banca CF+ S.p.A., avvenute in data 1° agosto 2021, sono state iscritte in continuità di rappresentazione e di valore, in ragione delle caratteristiche proprie della scissione che è stata di tipo parziale proporzionale ed è avvenuta sotto il comune controllo.
Si evidenzia che nella rappresentazione dei dati relativi all'esercizio 2021 è stata riclassificata la perdita da cessione attività finanziarie per euro 42.756 mila dalla voce "Oneri finanziari" dalla voce "Ricavi". La detenzione e compravendita di tali attività finanziarie rientra, infatti, nella attività tipica della società.
Il Bilancio Consolidato include il bilancio della Capogruppo Gardant e quelli delle società nelle quali la stessa controlla, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria.
L'area di consolidamento tiene conto dei criteri imposti dall'IFRS 10 "Bilancio Consolidato" e, pertanto, ricomprende le società per le quali esiste il presupposto del controllo che ricorre allorché siano verificati tutti e tre i seguenti elementi:
Le società controllate sono consolidate con il metodo integrale a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito e cesano di essere consolidate dalla data in cui il controllo si trasferisce a terzi. I criteri adottati per il consolidamento integrale sono:
Le società rientranti nel perimetro di consolidamento sono:
| Società | Sede Legale | Capitale sociale (Euro /000) |
% di possesso (diretto e indiretto) |
Metodo di consolidamento |
|---|---|---|---|---|
| Gardant S.p.A. (Capogruppo) | Via Curtatone, 3 - Roma | 210.000 | - | Metodo Integrale |
| Master Gardant S.p.A. | Via Curtatone, 3 - Roma | 2.160.000 | 100 | Metodo Integrale |
| Special Gardant S.p.A. | Via Curtatone, 3 - Roma | 210.000 | 100 | Metodo Integrale |
| Gardant Investor SGR S.p.A. | Via Curtatone, 3 - Roma | 690.000 | 100 | Metodo Integrale |
| Gardant Liberty Servicing | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 70 | Metodo Integrale |
| Aurelia SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| Bramito SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| Celio SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| Cosmo SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| Leviticus SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| Lucullo SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| New Levante SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| Piave SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |

| emarket sdir storage |
|---|
| CERTIFIED |
| Ponente SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
|---|---|---|---|---|
| POP NPLs 2020 S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| Tiberina SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| Vette SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| Viminale SPV S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 60 | Metodo Integrale |
| LeaseCo One S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 50.000 | 100 | Metodo Integrale |
| LeaseCo Europa S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 50.000 | 100 | Metodo Integrale |
| LeaseCo Simeto S.r.l. | Via Curtatone, 3 - Roma | 10.000 | 100 | Metodo Integrale |
Tabella: Società incluse nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2022
Il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2022 risulta variato rispetto al termine del precedente esercizio, a causa della avvenuta messa in liquidazione nel mese di luglio 2022, e successova chiusura nel mese di dicembre 2022, delle società Artemide SPV S.r.l., Emo SPV S.r.l., Lutezia SPV S.r.l., Novus Italia 1 S.r.l., Sallustio S.r.l. e Sesto SPV S.r.l., le quali erano tutte consolidate con metodo integrale in quanto detenute al 60% da Special Gardant S.p.A. e presentavano un capitale sociale complessivamente pari a Euro 62.000.
L'ulteriore variazione del perimetro di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2021 ha riguardato la società Lucullo SPV S.r.l., per la quale il relativo patrimonio gestito risulta essere stato integralmente consolidato come conseguenza dell'acquisto della totalità delle notes di cartolarizzazione da parte della CapoGruppo Gardant S.p.A. dal precedente noteholder nonché entità consolidante (Banca CF+), avvenuto nel mese di giugno 2022.
Si precisa infine che la società "LeaseCo Simeto S.r.l." risulta essere la nuova denominazione della società "LeaseCo Piave S.r.l.", a decorrere dal 24 marzo 2022: quest'ultima risultava essere già stata consolidata al 31 dicembre 2021 in quanto già costituita in data 12 maggio 2021.
Tenuto conto del Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio (Framework) e dei concetti ivi richiamati di "significatività" e "rilevanza", si precisa che si è ritenuta priva di sostanziale utilità l'inclusione nel bilancio consolidato della società interamente controllata di diritto lussemburghese Gardant GP, in ragione:
I bilanci d'esercizio consolidato e individuali delle società del Gruppo sono sottoposti alla revisione legale da parte della società KPMG S.p.A.
L'applicazione degli IFRS per la redazione del bilancio comporta che le società effettuino, su alcune poste patrimoniali, delle stime contabili considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima, che influenzano il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento.


Le modifiche delle condizioni alla base di giudizi, assunzioni e stime adottati, inoltre, possono determinare un impatto sui risultati successivi.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni utilizzate nella redazione del bilancio.
Si riportano di seguito i nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022:
Le sopraindicate modifiche non hanno comportato effetti sulla situazione patrimoniale ed economica delle società del Gruppo al 31 dicembre 2022.
Si riportano di seguito i nuovi IAS/IFRS, e relative interpretazioni IFRIC, applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2023:
Si riportano di seguito i nuovi documenti emessi dallo IASB Board non ancora omologati dall'UE (si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE):


Di seguito si illustrano i criteri di valutazione adottati per la predisposizione dei prospetti contabili in applicazione dei principi contabili IAS/IFRS vigenti.
Di seguito si riportano i principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato.
Le attività materiali sono contabilizzate al costo di acquisizione, comprensivo del prezzo di acquisto, i relativi sconti commerciali ed abbuoni, le tasse di acquisto non recuperabili (ad esempio imposta sul valore aggiunto indetraibile ed imposte di registro) e tutti i costi direttamente imputabili alla messa in funzione del bene per l'uso ai fini del quale è stato acquistato.
Gli immobili, gli impianti e i macchinari e le altre attività materiali a uso funzionale, sono disciplinate dallo IAS 16, mentre gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati) sono disciplinati dallo IAS 40. Sono incluse le attività oggetto di operazioni di locazione finanziaria (per i locatari) e di leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi.
Al fine di determinare se un contratto contiene un leasing si fa riferimento all'interpretazione IFRS 16. Immobili, impianti e macchinari sono rilevati come attività quando:
Le spese successive, relative ad un elemento delle attività materiali già rilevato, sono aggiunte al valore contabile del bene quando è probabile che si godrà di benefici economici futuri eccedenti le prestazioni normali del bene stesso originariamente accertate. Tutte le altre spese sostenute sono rilevate al costo nell'esercizio di competenza.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali, peraltro tutte di natura strumentale, sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e di qualsiasi perdita durevole di valore intervenuta nel tempo.
La stima dell'impairment avviene con frequenza annuale.
Un elemento delle attività materiali è eliminato dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

L'ammortamento delle attività materiali è ripartito sistematicamente, in quote costanti, lungo la vita utile del bene. La vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa per l'impresa. Qualora la vita utile di un bene si presentasse, in sede di revisione periodica, notevolmente difforme dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi è rettificata.
Le eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni materiali sono registrate se un elemento ha subito delle perdite di valore ai sensi dello IAS 36. Il valore svalutato è ripristinato totalmente o parzialmente, se i motivi della svalutazione vengono meno in un esercizio successivo, iscrivendo il ripristino di valore fra i proventi straordinari.
Alla data di stipula del contratto, la società verifica se tale contratto contiene o rappresenta un leasing, ossia se conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un asset identificato per un periodo di tempo stabilito in cambio di un corrispettivo. Tale diritto sussiste se si detiene lungo il periodo di utilizzo sia il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'asset, che il diritto di dirigerne l'uso.
Alla data di inizio del contratto di leasing (ossia alla data in cui il bene è reso disponibile per l'uso) la società rileva, nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, un'attività rappresentativa del diritto di utilizzo del bene e una passività rappresentativa dell'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. In particolare, la passività è rilevata inizialmente ad un ammontare pari al valore attuale dei pagamenti dovuti in base al contratto.
Dopo la rilevazione iniziale, la passività per leasing è valutata al costo ammortizzato.
Il diritto di utilizzo di un bene in leasing è, inizialmente, rilevato al costo. Successivamente alla rilevazione inziale, il diritto di utilizzo è rettificato per tenere conto delle quote di ammortamento cumulate e delle eventuali perdite di valore cumulate.
La determinazione della ragionevole certezza di esercitare o meno l'opzione di estensione e/o risoluzione prevista dal contratto di leasing è frutto di un processo che comporta giudizi complessi da parte della Direzione Aziendale. Al riguardo, la ragionevole certezza di esercitare tali opzioni è verificata alla data di inizio, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico ad esercitarle, nonché quando si verificano eventi o modifiche significativi nelle circostanze che sono sotto il controllo del locatario e che influenzano la valutazione precedentemente effettuata.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.
Le "Attività immateriali" ai fini IAS comprendono l'avviamento, regolato dall' IFRS 3 e le altre attività immateriali disciplinate dallo IAS 38.


Un'attività immateriale viene rappresentata nell'attivo del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria esclusivamente se viene accertato che sia una risorsa:
Per le attività a vita utile definita, il costo è ammortizzato in quote costanti o in quote decrescenti determinate in funzione dell'afflusso dei benefici economici attesi dall'attività. Le attività a vita utile indefinita non sono invece soggette ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio.
Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa avere subìto una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.
In particolare, tra le attività immateriali sono incluse:
Infine, tra le attività immateriali è incluso l'avviamento.
L'avviamento può essere iscritto, nell'ambito di operazioni di aggregazione, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l'eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza ed il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill).
Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.


Con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell'adeguatezza del valore dell'avviamento. A tal fine viene identificata l'Unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari o Cash Generating Unit (CGU), al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico.
Un'attività immateriale è eliminata dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al momento della dismissione o qualora non siano più attesi benefici economici futuri
L'ammortamento delle attività immateriali è ripartito sistematicamente, in quote costanti, lungo la vita utile del bene. La vita utile di un bene viene definita in termini di utilizzo atteso del bene da parte dell'impresa. Qualora la vita utile di un bene si presentasse, in sede di revisione periodica, notevolmente difforme dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi è rettificata.
Le eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali sono registrate se un elemento ha subito delle perdite di valore ai sensi dello IAS 36. Il valore svalutato è ripristinato totalmente o parzialmente, se i motivi della svalutazione vengono meno in un esercizio successivo, iscrivendo il ripristino di valore fra i proventi straordinari.
La voce include le interessenze detenute in società controllate, controllate congiuntamente e collegate.
Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali la Società dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso:
Al fine di verificare l'esistenza di controllo, la Società considera i seguenti fattori:
Laddove le attività rilevanti siano governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.
Tra le controllate possono essere comprese anche le cosiddette "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entity") e fondi di investimento.


Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti dell'entità (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione della Società ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.
Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint venture), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra la società e uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Sono considerate società sottoposte ad una influenza notevole (collegate), le entità in cui la società possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato. Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20%, nelle quali la società detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali.
Le partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente e collegate sono valutate al costo ridotto per eventuali perdite durevoli di valore.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento.
Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato, le attività finanziarie, che rappresentano strumenti di debito, sono classificate nelle seguenti tre categorie:
La rilevazione iniziale di tali attività avviene al fair value.
Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di


incassarne i flussi di cassa contrattuali (modello di business "Held to Collect"). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento delle differenze tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale.
L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale.
I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al netto del relativo fondo svalutazione.
Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali, sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (modello di business "Held to collect and sale"), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'risultato complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'risultato complessivo, è soggetto di reversal a conto economico all'atto della eliminazione contabile dello strumento. Sono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le eventuali differenze di cambio e le svalutazioni.
Le attività finanziarie che sono detenute per la vendita o i loro flussi di cassa contrattuali non sono composti esclusivamente da capitale e interesse, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected credit loss model".
Le perdite attese sono determinate sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (Exposure at default); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione (Probability of default); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (Loss given default), definita sulla base delle esperienze pregresse e delle possibili azioni di recupero esperibili.
Le svalutazioni dei crediti commerciali e degli altri crediti sono rilevate nel conto economico, al netto delle eventuali riprese di valore, nella voce "Svalutazione crediti e altri accantonamenti".
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi.
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio. In applicazione del "balance sheet liability method" comprendono:


Le attività e passività fiscali correnti accolgono i saldi delle posizioni fiscali nei confronti dell'amministrazione finanziaria. In particolare, le passività fiscali correnti rappresentano l'onere tributario dovuto per l'esercizio; le attività fiscali correnti accolgono gli acconti e gli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite od altri crediti d'imposta di esercizi precedenti per i quali è stata richiesta la compensazione con imposte di esercizi successivi.
Le attività/passività per imposte differite sono classificate come attività/passività non correnti, ai sensi dello IAS 1.56.
Le imposte differite, pertanto, sono rappresentate contabilmente nelle passività non correnti alla voce "Passività fiscali differite", laddove le stesse siano rappresentative di passività, ovvero siano correlate a poste economiche che diverranno imponibili in periodi d'imposta futuri, mentre sono iscritte nell'attivo del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra le attività non correnti, nella voce "Attività fiscali anticipate", nel caso si riferiscano a poste che saranno deducibili in periodi di imposta futuri.
La fiscalità "differita", se attiene a operazioni che hanno interessato il patrimonio netto, è rilevata contabilmente nelle voci di patrimonio netto.
L'imposta sul reddito delle società e quella regionale sulle attività produttive sono rilevate sulla base di una realistica stima delle componenti negative e positive di competenza dell'esercizio e sono determinate sulla base delle vigenti aliquote per l'IRES e l'IRAP.
Le attività fiscali differite sono contabilizzate soltanto nel caso in cui sussiste la probabilità elevata e concreta di una piena capienza di assorbimento delle differenze temporanee deducibili da parte dei futuri redditi imponibili attesi. Le passività fiscali differite sono di regola sempre contabilizzate.
Le attività e le passività della fiscalità corrente e quelle della fiscalità differita sono compensate tra loro unicamente quando il soggetto passivo ha diritto, in base al vigente ordinamento tributario, di compensarle e ha deciso di utilizzare tale possibilità.
La contropartita contabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita di regola dal conto economico (voce "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"). Quando invece la fiscalità (corrente o differita) da contabilizzare attiene a operazioni i cui risultati devono essere attribuiti direttamente al patrimonio netto, le conseguenti attività e passività fiscali sono imputate al patrimonio netto.
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
La rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se:

Un accantonamento, se rispetta i requisiti di iscrizione, viene rilevato tra i "Fondi per rischi e oneri" (voce 120).
I fondi includono in particolare gli accantonamenti destinati a fronteggiare:
L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
I fondi che fronteggiano passività il cui regolamento è atteso a distanza di oltre un anno sono rilevati a valori attuali.
L'accantonamento viene stornato, tramite riattribuzione al conto economico, quando diviene improbabile l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione oppure quando la stessa si estingue.
Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto Economico.
L'accantonamento ai fondi rischi ed oneri per ristrutturazione aziendale fronteggia significative riorganizzazioni che hanno effetto rilevante sulla natura e sugli indirizzi strategici delle attività d'impresa. L'accantonamento include prevalentemente i costi di consulenza per il piano di ristrutturazione.
Gli accantonamenti effettuati a fronte dei fondi per rischi e oneri sono inseriti nella voce del conto economico "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri".
La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito.
La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.


I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela e i Titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela, le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto a termine e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari ed altri strumenti di raccolta in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing finanziario.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrato a conto economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.
Gli interessi passivi, computati in base al tasso di interesse nominale sono registrati nella voce del conto economico "interessi passivi e oneri assimilati".
Gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli impliciti, sono attività e passività valutate a fair value.
La qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura tale da operare la compensazione delle relative variazioni di valore e che tale capacità di compensazione non sia inficiata dal livello del rischio di credito di controparte; (ii) la definizione di un hedge ratio coerente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Quando i derivati coprono i rischi di variazione dei rischi di cassa degli strumenti oggetto di copertura, le variazioni di fair value dei derivati considerati efficaci sono inizialmente rilevate nella riserva patrimoniale afferente le altre componenti dell'risultato complessivo e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa e sono rilevati nel momento in cui viene trasferito il controllo dei beni o servizi al cliente, ad un ammontare che rappresenta l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto. In particolare, la rilevazione dei ricavi avviene tramite l'applicazione di un modello che deve soddisfare i seguenti criteri:
I ricavi possono essere riconosciuti in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso, o nel corso del tempo, a mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso. In particolare:
I costi sono rilevati a Conto Economico secondo il principio di competenza; i costi relativi all'ottenimento e l'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.
Il trattamento di fine rapporto si configura come un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come:
• "piano a contribuzione definita" per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (ovvero successivamente al 1° gennaio 2007, data di entrata in vigore della riforma della previdenza


complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote è contabilizzato tra i costi del personale ed è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
• "piano a benefici definiti" per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006. Le quote in oggetto sono iscritte sulla base del loro valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", senza applicazione del pro-rata del servizio prestato in quanto il costo previdenziale ("current service cost") del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.
Ai fini dell'attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende primarie, tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all'estinzione finale dell'intera obbligazione. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva secondo quanto prescritto dallo IAS 19.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono la cassa e i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine, con scadenza inferiore a tre mesi.
La Società Capogruppo e le altre società del Gruppo non detengono azioni proprie.
Il patrimonio netto ricomprende:
La redazione del presente bilancio consolidato richiede agli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, per alcune voci, si fondano su valutazioni soggettive e su stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono ritenute ragionevoli in determinate circostanze.
Le aree che hanno richiesto una maggiore soggettività sono:


Aggregazioni aziendali: la rilevazione delle operazioni di aggregazione aziendale implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa/piattaforma acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la parte non attribuita agli elementi dell'attivo e del passivo la differenza è iscritta alla voce "Avviamento".
Nel corso dell'esercizio non sono stati effettuati trasferimenti tra diversi portafogli di attività detenuti.
Il valore equo o fair value rappresenta il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione regolare tra operatori di mercato alla data di valutazione. Si ipotizza di fare riferimento a una ordinaria transazione tra controparti indipendenti in possesso di un ragionevole grado di conoscenza delle condizioni di mercato e dei fatti rilevanti connessi all'oggetto della negoziazione. Nella definizione di fair value è fondamentale l'ipotesi che un'entità sia in condizioni di normale operatività e non abbia urgenza di liquidare o ridurre significativamente una posizione. Il fair value di uno strumento riflette, tra gli altri fattori, la qualità creditizia dello stesso in quanto incorpora il rischio di default della controparte o dell'emittente.
Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato secondo una gerarchia di criteri basata sull'origine, la tipologia e la qualità delle informazioni utilizzate. In dettaglio, tale gerarchia assegna massima priorità ai prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi e minore importanza a input non osservabili. Vengono identificati tre diversi livelli di input:
I suddetti approcci valutativi devono essere applicati in ordine gerarchico. Pertanto, qualora sia disponibile un prezzo quotato in un mercato attivo, non si possono seguire approcci valutativi differenti da quello di Livello 1. Inoltre, la tecnica valutativa adottata deve massimizzare l'utilizzo di fattori osservabili sul mercato e, quindi, affidarsi il meno possibile a parametri soggettivi o "informativa privata".
Nel caso di strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, la collocazione all'interno della gerarchia di fair value deve essere definita considerando tra gli input significativi utilizzati per la determinazione del fair value quello che assume il livello più basso nella gerarchia. A tale fine la significatività degli input deve essere valutata rispetto alla determinazione del fair value nella sua interezza. Tale valutazione richiede un giudizio che deve tener conto dei fattori specifici dell'attività o della passività.
Le tecniche di valutazione utilizzate per la determinazione del fair value sono periodicamente calibrate e validate utilizzando variabili osservabili sul mercato, per assicurare che queste rappresentino le reali condizioni di mercato e per identificare eventuali punti di debolezza delle stesse.
La gerarchia di fair value è stata introdotta nell'IFRS 7 esclusivamente ai fini di informativa e non anche per le valutazioni di bilancio. Queste ultime, quindi, sono effettuate sulla base di quanto previsto in materia dall'IFRS 13.


Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo quando il relativo prezzo è:
Per essere considerato di Livello 1 il prezzo, inoltre, deve essere unadjusted e, quindi, non rettificato attraverso l'applicazione di un fattore di aggiustamento (valuation adjustment). Nel caso contrario il fair value measurement dello strumento finanziario sarà di Livello 2.
Uno strumento finanziario è incluso nel Livello 2 quando tutti gli input significativi - differenti dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 - utilizzati per la valutazione dello stesso siano osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.
Gli input di Livello 2 sono i seguenti:
Un input è definito osservabile quando riflette le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nel prezzare un'attività o passività finanziaria sulla base di dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto a chi effettua la valutazione.
Se una valutazione del fair value utilizza dati osservabili, che richiedono una rettifica significativa basata su input non osservabili, tale valutazione è ricompresa nel Livello 3.
È incluso nel Livello 3 della gerarchia di fair value lo strumento finanziario il cui fair value è stimato attraverso una tecnica valutativa che utilizza input non osservabili sul mercato, neanche indirettamente. Più precisamente, per essere incluso nel Livello 3 è sufficiente che almeno uno degli input significativi utilizzati per la valutazione dello strumento non sia osservabile sul mercato.
Tale classificazione, in particolare, deve essere effettuata nel caso in cui gli input utilizzati riflettano assunzioni proprie del valutatore, sviluppate sulla base delle informazioni disponibili.
Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato attraverso l'utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, o mediante l'utilizzo di modelli valutativi interni per gli altri strumenti finanziari.
In assenza di quotazione di un mercato attivo o in assenza di un regolare funzionamento del mercato la determinazione del fair value è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di tecniche di valutazione aventi l'obiettivo di stabilire il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, motivata da normali considerazioni di mercato. Tali valutazioni includono:

Le valutazioni di fair value classificate come Livello 3 hanno riguardato, per le posizioni diverse da quelle a breve: i titoli ABS classificati tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
La valutazione dei titoli ABS è avvenuta tramite il metodo reddituale con la tecnica del valore attuale, per la quale sono necessari sia una stima dei flussi finanziari futuri sia un adeguato tasso di sconto che incorpori il valore temporale del denaro e il premio al rischio. I flussi finanziari sono desunti dai business plan delle cartolarizzazioni di riferimento opportunamente rettificati per tener conto dei rischi di una mancata performance del portafoglio rispetto alle previsioni di base. Il tasso di attualizzazione è parametrato ad un tasso di interesse "risk-free" maggiorato del premio per il rischio.
La valutazione del fair value dei mutui fondiari residenziali è avvenuta anch'essa attualizzando il flusso atteso di cassa dei crediti adottando un tasso "risk free" maggiorato
La Società non si avvale dell'eccezione prevista dal paragrafo 48 dell'IFRS 13 (fair value sulla base della posizione netta) in relazione ad attività e passività finanziarie con posizioni che si compensano con riferimento al rischio di mercato o al rischio di controparte.


Le immobilizzazioni materiali sono composte da:
(migliaia di euro)
| Immobilizzazioni materiali | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Macchine elettroniche e computer | 839 | 499 |
| Mobili e arredi | 823 | 326 |
| Telefonia e impianti di telecomunicazione | 32 | 42 |
| Immobili iscritti ai sensi dell'IFRS 16 | 11.769 | 5.111 |
| Autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 | 228 | 111 |
| Stampanti iscritte ai sensi dell'IFRS 16 | 113 | - |
| Totale | 13.804 | 6.089 |
Le immobilizzazioni immateriali sono composte da:
(migliaia di euro)
| Immobilizzazioni immateriali | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Avviamento | 54.402 | 54.402 |
| Intangible | 66.234 | 75.081 |
| Software | 1.187 | 680 |
| Totale | 121.823 | 130.163 |
Sia gli avviamenti che gli intangible riguardano le due piattaforme di gestione dei crediti NPL del Gruppo Banco-BPM e del Gruppo Carige, acquistate negli anni precedenti da Banca CF+.
Al 31 dicembre 2022 i valori delle due piattaforme sono i seguenti:
Gli intangible sono ammortizzati in base alla vita utile dei contratti di servicing negoziati in sede di acquisto delle due piattaforme.

Gli avviamenti sono sottoposti a impairment test. Al 31 dicembre2022 il test di non ha evidenziato l'esigenza di procedere a impairment
| (migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 2022 | 2021 |
| Imposte anticipate da affrancamento del maggior valore di Liberty Servicing |
23.268 | 27.797 |
| Imposte anticipate Legge 214/2011 | 767 | 767 |
| Imposte anticipate su perdite pregresse | 532 | 532 |
| Imposte anticipate su valutazione attuariale TFR | 5 | 32 |
| Totale | 24.572 | 29.128 |
Tutte le imposte anticipate sono pervenute al Gruppo in sede di scissione da Banca CF+. In particolare, le imposte anticipate da affrancamento del maggior valore di Liberty Servicing deriva dal riscatto fiscale dei valori di avviamento e intangibile iscritti a livello di bilancio consolidato di Banca CF+ al momento dell'acquisto del 70% della partecipazione nella società. La diminuzione evidenziata è conseguenza del loro utilizzo nell'anno.
Le attività finanziarie del Gruppo sono tutte detenute dalla Capogruppo e riguardano:
(migliaia di euro)
| Altre attività finanziarie | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Titoli ABS | 23.897 | 28.310 |
| Quote del Fondo Forward | 9.876 | 10.000 |
| Totale | 33.772 | 38.310 |
Il valore residuo dei titoli ABS in portafoglio rispecchia il fair value degli investimenti.
Le altre attività non correnti ammontano a euro 2.341 mila e si riferiscono per euro 2.127 alle spese di avvio della attività di Gardant Liberty Servicing che la società sta riscontando negli anni. La restante parte sono depositi cauzionali costituiti a vario titolo.


I crediti commerciali ammontano, al 31 dicembre 2022, a euro 40.451 mila e riguardano le fees maturate alla fine del 2022 fatturate o da fatturare per le prestazioni eseguite dalle società del Gruppo.
I crediti tributari correnti riguardano:
| 2022 | 2021 | |
|---|---|---|
| Credito d'imposta "Cura Italia" | - | 5.371 |
| Acconto IRES | 7 | - |
| IVA a credito | 1.425 | 399 |
| Credito IRAP | 96 | - |
| Credito IRES | 1 | - |
| Totale | 1.529 | 5.770 |
Le altre attività sono composte da:
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
| Altre attività correnti | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Anticipi al personale | 10 | 13 |
| Carte prepagate | 2 | - |
| Crediti verso SPV | - | 22 |
| Partite in corso di regolamento | 272 | - |
| Risconti attivi | 656 | 509 |
| Altre attività SPV | 781 | 1.267 |
| Acconti d'imposta | 4.332 | 4.026 |
| Crediti verso patrimoni destinati per spese anticipate e fondi di costituzione |
200 | 338 |
| Note di credito da ricevere | 3 | 58 |
| Altre attività | 474 | 165 |
| Credito verso BPER (Ex Carige) | 1.715 | 1.240 |
| Totale | 8.445 | 7.638 |

Alla data del 31 dicembre 2022 il capitale sociale della Capogruppo è pari a euro 210.000, suddiviso in 210.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,00 euro cadauna, ed è interamente versato e sottoscritto.
La società non ha in portafoglio azioni proprie.
La movimentazione delle riserve di patrimonio netto nel corso dell'esercizio è riportata negli schemi del presente bilancio.
I finanziamenti riguardano per la parte non ricorrente:
(migliaia di euro)
| Finanziamenti a lungo termine | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Debito finanziario da applicazione IFRS 16 | 12.246 | 5.045 |
| Linea di credito da banche | 33.132 | 44.234 |
| Valore dei derivati di copertura di fair value | (1.953) | 2 |
| Totale | 43.426 | 49.281 |
Al 31 dicembre 2022 la voce Benefici per i dipendenti include il Fondo Trattamento di Fine Rapporto per complessivi euro 2.688. Tale fondo è calcolato su basi attuariali secondo quanto richiesto dallo IAS 19.
Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali:
| Tasso di attualizzazione/sconto | 4,00% |
|---|---|
| Tasso di inflazione | 2,40% |
| Tasso di crescita salariale | N/A |
| Tasso di mortalità atteso | IPS55 |
| Tasso di disabilità atteso | Modello INPS |
Il Fondo rischi esistente pari a euro 51 mila riguarda i premi di fedeltà previsti per i dipendenti di Gardant Liberty Servicing anche essi calcolati con il metodo attuariale richiesto dallo IAS 19.


I debiti commerciali ammontano a euro 12.364 mila e si riferiscono alle fatture ricevute o da ricevere per l'acquisto di beni e servizi.
Le altre passività ammontano a euro 20.457 mila e si riferiscono a:
(migliaia di euro)
| Altre passività | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Contributi da versare | 1.152 | 1.078 |
| Imposte e ritenute da versare | 1.182 | 3.041 |
| Compensi a organi sociali | 214 | 257 |
| Somme da corrispondere al personale e relativi contributi | 9.463 | 9.796 |
| Altre Passività SPV | 182 | 142 |
| Debiti verso Banca CF+ | 8.200 | - |
| Altri | 64 | 781 |
| Totale | 20.457 | 15.095 |

(migliaia di euro)
La voce ricavi risulta dettagliata nella seguente tabella:
| Ricavi | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Proventi netti su investimenti in titoli ABS | (9.363) | 15.244 |
| Fees di special servicing | 63.838 | 26.742 |
| Fees di master servicig e gestione amministrativa | 6.772 | 3.278 |
| Proventi da gestione di Fondi FIA | 4.150 | 802 |
| Altri ricavi | 4.089 | - |
| Perdita da negoziazione titoli | - | (42.756) |
| Totale | 69.486 | 3.310 |
Tutti i ricavi sono realizzati nel territorio nazionale.
Si evidenzia che nella rappresentazione dei dati relativi all'esercizio 2021 è stata riclassificata la perdita da cessione attività finanziarie per euro 42.756.086 dalla voce "Oneri finanziari" alla voce "Ricavi". La detenzione e compravendita di tali attività finanziarie rientra, infatti, nella attività tipica della società.
La voce altri ricavi risulta dettagliata nella seguente tabella:
(migliaia di euro)
| Altri ricavi e proventi | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Recupero contributi sul personale | 396 | 112 |
| Fitti attivi | 84 | 179 |
| Liberazione Fondo imposte IRAP | - | 112 |
| Plusvalenza cessione beni strumentali | 25 | - |
| Recupero spese Due Diligence | 2.386 | - |
| Altri ricavi SPV | 1.393 | 1.679 |
| Altro | 1.856 | 324 |
| Totale | 6.139 | 2.406 |
Nella voce "Altro" sono ricompresi minori costi di esercizio precedenti.


(migliaia di euro)
Nella tabella che segue sono dettagliati i costi per servizi:
| Costi per servizi | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Agenzie di rating | 150 | 34 |
| Consulenze | 6.025 | 1.483 |
| Costi IT | 1.597 | 558 |
| Costo per sviluppo business | 2.959 | 304 |
| Manutenzioni | 477 | 283 |
| Organi sociali | 1.355 | 750 |
| Polizze | 198 | 185 |
| Postali | 337 | - |
| Pulizia | 263 | 114 |
| Rappresentanza | 248 | 143 |
| Retainer fees su operazioni straordinarie | 220 | - |
| Revisione contabile | 807 | 194 |
| Servizi ricevuti per selezione personale e elaborazione paghe | 417 | 225 |
| Spese notarili | 65 | 106 |
| Supporti esterni all'attività | 2.372 | 695 |
| Supporto amministrativo all'attività di recupero crediti | 6.493 | 2.018 |
| Spese outsourcing | 115 | 72 |
| Telefoniche | 263 | 191 |
| Visure catastali e annotazioni ipotecarie | 171 | 108 |
| Altre | 1.023 | 2.170 |
| Totale | 25.555 | 9.633 |
Di seguito il dettaglio delle spese per godimento beni di terzi:
(migliaia di euro)
| Spese per godimento beni di terzi | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Canoni annuali prodotti IT | 2.321 | 901 |
| Fitti passivi e oneri condominiali | 1.118 | - |
| Noleggio apparecchiature | 37 | 17 |
| Noleggio autovetture | - | 2 |
| Totale | 3.476 | 920 |

Di seguito il dettaglio delle spese del personale:
(migliaia di euro)
| Costi del personale | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 26.200 | 11.228 |
| Oneri sociali | 7.945 | 3.079 |
| Trattamento di Fine Rapporto | 1.659 | 452 |
| Ricavo netto dal distacco di personale | 42 | ( 64) |
| Altri costi del personale | 1.269 | 274 |
| Totale | 37.116 | 14.969 |
Di seguito è dettagliata la voce ammortamenti e svalutazioni:
(migliaia di euro)
| Natura delle svalutazioni e degli ammortamenti | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Ammortamento beni materiali | 400 | 254 |
| Ammortamento applicazione IFRS 16 | 1.316 | 775 |
| Ammortamento software | 1.428 | 356 |
| Ammortamento intangibili | 8.311 | 3.705 |
| Svalutazione crediti | 1.023 | 153 |
| Svalutazione valore avviamento | - | 12.100 |
| Totale | 12.479 | 17.343 |


La voce accoglie le seguenti grandezze:
| Oneri e proventi finanziari | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Interessi passivi su passività fittizie (attività cedute e non cancellate) | - | 3.575 |
| Oneri derivanti da adozione IFRS 16 | 330 | 60 |
| Interessi da finanziamenti bancari | 1.107 | 667 |
| Differenziali negativi su derivati | (3) | 70 |
| Costi bancari | 10 | 6 |
| Interessi attivi su conti correnti | (8) | - |
| Altri interessi e oneri finanziari | 214 | - |
| Totale | 1.649 | 4.378 |
Le imposte risultano così composte:
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
| Imposte | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Rigiro a conto economico di imposte anticipate | - | 1.654 |
| Rigiro a conto economico di imposte differite | 4.786 | - |
| Imposte differite affluite a conto economico | - | 24 |
| Effetti fiscali delle scritture di consolidamento | (2.070) | (868) |
| IRES sul reddito dell'esercizio | - | 550 |
| IRAP sul reddito dell'esercizio | 862 | 534 |
| Totale | 3.577 | 1.894 |
Le imposte correnti sono state determinate sulla base delle aliquote fiscali vigenti.
Il Gruppo riesce ad ottimizzare le imposte IRES da pagare sul reddito usufruendo della possibilità di compensare, nell'ambito del contratto di consolidato fiscale, i redditi imponibili generati da alcune società con le perdite fiscali generate da altre.
Le imposte IRAP dovute ammontano complessivamente a euro 862 mila.

Il Gruppo si è dotato di un articolato Sistema dei Controlli Interni ("SCI"), che opera all'interno del modello organizzativo di riferimento, al fine di supportare l'esecuzione sistematica di tutte le attività operative e di business attuate coerentemente alla mission assegnata, alle strategie e agli obiettivi perseguiti. Il Sistema di Controlli Interni si configura, quindi, come strumento di presidio rispetto all'assunzione e alla gestione nel continuo dei rischi, con l'obiettivo di definire e vigilare sull'applicazione di una cultura risk-based, che consenta di contribuire ad un processo di creazione di valore sostenibile, assicurando allo stesso tempo la conformità regolamentare e prevedendo un impiego integrato di risorse umane, tecnologie e metodologie.
Il SCI non riguarda solo le Funzioni deputate ai controlli, ma coinvolge tutte le Strutture aziendali delle Società del Gruppo, attraverso la definizione, applicazione ed evoluzione di meccanismi, metodologie e strumenti in grado di identificare, misurare/valutare, gestire/mitigare i rischi e assicurare un'adeguata informativa agli Organi aziendali.
La Capogruppo, per il tramite di Group Controls, garantisce il coordinamento dell'intero Sistema dei Controlli Interni del Gruppo, ferme restando l'autonomia e l'indipendenza delle Funzioni di Controllo delle Società vigilate.
All'interno del Gruppo Gardant, il Sistema dei Controlli Interni è composto da:
Le seguenti sezioni riportano informazioni sintetiche sulla gestione del presidio dei diversi rischi all'interno del Gruppo, per i dettagli sul processo di gestione dei rischi delle singole società del Gruppo si rinvia alle Note Integrative dei rispettivi bilanci individuali.


Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.
Il Gruppo Gardant è principalmente esposto al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari.
Ad ogni data di bilancio, tali crediti sono inoltre sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.
Al 31 dicembre 2022, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Fondi di investimento caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.
Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.
Per quanto concerne il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituzioni finanziari, il Gruppo Gardant ricorre solo ad interlocutori di elevato standing creditizio. Al 31 dicembre 2022 la liquidità di Gardant è investita in depositi bancari intrattenuti con primari istituti di credito.
Con riferimento alla operatività di Master Gardant Spa, intermediario ex 106 TUB e soggetto a vigilanza, il rischio di credito è prevalentemente riconducibile ai crediti di natura commerciale derivanti dal core business della Società e da crediti verso primari istituti bancari derivanti dalle giacenze in conto corrente. Data quindi la natura del portafoglio, con specifico riferimento ai crediti di natura commerciale, la principale attività di mitigazione del rischio di credito, viene effettuata prevalentemente attraverso gli accordi contrattuali con la Società Veicolo, che pongono Master Gardant, in una posizione privilegiata all'interno della waterfall dei cash flow generati dall'attività di servicing. In considerazione dell'ipotetico avvio di nuove iniziative di business, derivante dall'assunzione del ruolo di risk retainer mediante sottoscrizione di una quota delle emissioni obbligazionarie o del finanziamento erogato dalle SPV, attività ad oggi non presenti all'interno del bilancio della Società, Master Gardant risulta potenzialmente esposta ad una particolare fattispecie del rischio di credito ovvero il rischio di cartolarizzazione, ovvero il rischio di incorrere in perdite dovute al fatto che la sostanza economica dell'operazione di cartolarizzazione non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di valutazione e di gestione del rischio., il rischio di cartolarizzazione si configura quando MG acquista parte delle note emesse da veicoli di cartolarizzazione con sottostanti portafogli di crediti (in tal caso MG non si pone come unico acquirente di tutte le note emesse dal veicolo).
Con riferimento a Gardant Investor SGR, la Società risulta esposta al rischio di credito principalmente per effetto dei propri depositi presso altri intermediari e delle provvigioni di gestione e spese incassate dai Fondi gestiti. La Funzione Risk Management valuta e gestisce il rischio di credito della SGR secondo le linee guida definite nella policy di risk management.
Il rischio di liquidità è il rischio di non essere in grado di fare fronte ai propri impegni di pagamento per l'incapacità sia di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk) sia di smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk). Le fonti di rischio sono dunque principalmente classificabili in:
La costituzione del Gruppo ha consentito di attivare una gestione centralizzata della liquidità a livello consolidato al fine di ottimizzare l'equilibrio di liquidità complessivo, preservando le peculiarità del business di ciascuna Società controllata.


Obiettivo del Gruppo è il mantenimento nel tempo di una gestione equilibrata della propria esposizione finanziaria, al fine di garantire la coerenza della struttura del passivo con la composizione dell'attivo di bilancio assicurando allo stesso tempo la necessaria flessibilità operativa attraverso l'utilizzo della liquidità generata dalle attività operative correnti e il ricorso a finanziamenti bancari.
La capacità di generare liquidità dalla gestione caratteristica, unitamente alla capacità di indebitamento, consente pertanto al Gruppo di soddisfare in maniera adeguata le necessità operative, di finanziamento del capitale circolante operativo e di investimento, nonché il rispetto dei propri obblighi finanziari.
La gestione della Tesoreria del Gruppo Gardant (il "Gruppo") è effettuata su un modello frazionato sulle seguenti cinque società:
Al fine di replicare i vantaggi della gestione accentrata della Tesoreria di Gruppo e per far fronte alla necessità di formalizzare il rapporto finanziario sottostante tra le suddette società è stato attivato un meccanismo di un cash pooling di Gruppo.
La politica finanziaria del Gruppo e la gestione dei relativi rischi finanziari sono guidate e monitorate a livello centrale. A tal riguardo la Capogruppo, tramite la struttura Group Controls e con il supporto di Planning&Control e Treasury, effettua un monitoraggio trimestrale del livello di liquidità consolidato del Gruppo con l'obiettivo di verificare l'equilibrio di cassa operativa di breve/medio termine e suggerire l'adozione di adeguati presidi al fine di prevenire situazioni di deficit di liquidità.
Nello specifico l'analisi del livello consuntivo e prospettico della liquidità avviene rispetto ad un buffer minimo di liquidità da detenere a livello di Gruppo per garantire il funzionamento operativo ordinario.
In presenza di uno scostamento negativo rispetto Liquidity Buffer di riferimento, è stato definito un processo di attivazione di specifici meccanismi di escalation verso gli Organi aziendali e sono state individuate le potenziali remedial action da implementare in base alla gravità e persistenza dello scostamento stesso.
Il Gruppo Gardant, in considerazione della sua struttura organizzativa, prevede che la Struttura Treasury, nell'ambito delle attività di Tesoreria, gestisca la liquidità anche per conto di Master Gardant. Al fine di ottimizzare la gestione della liquidità all'interno del gruppo, è stata ravvisata l'opportunità di attuare, attraverso lo strumento tecnico di un cash pooling di Gruppo, un modello idoneo a replicare i vantaggi della gestione accentrata della Tesoreria di Gruppo e assicurare allo stesso tempo adeguata formalizzazione del rapporto finanziario sottostante tra le varie Società del Gruppo.
Con riferimento a Gardant Investor SGR, il rischio di liquidità attiene al rischio connesso al fatto che gli investimenti effettuati dalla SGR, in conto proprio, non si tramutino in disponibilità liquide in un tempo sufficientemente congruo per far fronte alle necessità di carattere ordinario e/o straordinario alle quali la SGR potrebbe trovarsi a fronteggiare. La Funzione Risk Management valuta e gestisce il rischio di liquidità della SGR secondo le linee guida definite nella policy di risk management.
Il rischio di tasso d'interesse sul conto economico è il rischio causato dalla differenza nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle passività (variazione del valore di mercato delle poste di bilancio a seguito di una variazione della curva dei rendimenti).
Il Gruppo Gardant utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello degli oneri e dei proventi finanziari del Gruppo. Il Gruppo valuta e monitora regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse.
Per quanto riguarda Master Gardant Spa, coerentemente con quanto definito dalla normativa di vigilanza applicabile


agli intermediari finanziari di classe 3, la gestione del rischio di tasso d'interesse sul banking book è condotta dalla Funzione Risk Management che misura trimestralmente l'esposizione della Società al rischio tasso, secondo la metodologia semplificata prevista dalla Circolare 288 del 2015 di Banca d'Italia (Capitolo 14, Sezione IV, Allegato C) verificando il rispetto del limite massimo previsto dalla normativa.
Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Non rientrano in questo ambito i rischi strategici e di reputazione, mentre è compreso il rischio legale, (ossia il rischio derivante da violazioni o dalla mancanza di conformità a leggi o norme oppure dalla poca trasparenza in merito ai diritti e ai doveri delle controparti in una transazione) e il rischio di condotta (ossia il rischio di subire perdite conseguenti un'offerta inappropriata di servizi finanziari ed i derivanti costi processuali, inclusi casi di condotta intenzionalmente inadeguata o negligente).
I controlli di primo livello a fronte di tale rischio sono espletati dalle funzioni operative. Le verifiche di secondo e terzo livello sono a carico della Struttura Group Controls.
Il Gruppo Gardant ha inoltre sviluppato una strategia di Business Continuity che prevede l'analisi degli impatti sulla operatività e l'individuazione di alcuni scenari di crisi/disastro, al fine di identificare le soluzioni di continuità più opportune per indirizzare il ripristino dei processi essenziali dal punto di vista organizzativo, logistico e informatico.
La continuità operativa (o Business Continuity) fa riferimento alla disponibilità delle risorse critiche, quali ad esempio informazioni, persone, infrastrutture, tecnologie, reti di comunicazione, locali, che sono necessarie a garantire il funzionamento dei processi aziendali più critici in situazioni di emergenza/crisi. L'improvvisa indisponibilità di queste risorse può provocare l'interruzione dell'operatività, con conseguenti impatti economici, normativi e d'immagine.
Nel Business Continuity Plan (BCP) sono previsti ruoli e/o Comitati per la gestione della continuità operativa che operano sia in situazione di "normalità", al fine di garantire il mantenimento del BCP, sia in situazione di crisi per garantire l'adeguato presidio, coordinamento e controllo delle attività di ripristino e di ritorno alla normalità dei processi impattati.
Per quanto riguarda le società vigilate Master Gardant Spa e Gardant Investor SGR, l'analisi del rischio avviene con un approccio focalizzato sulla tecnica di auto valutazione (Risk self-assessment) dell'esposizione ai rischi operativi integrato da opportune interviste con le varie unità organizzative e le funzioni aziendali al fine di far emergere sia i rischi potenziali sia i sistemi di controllo adottati al fine della loro mitigazione.
Con riferimento a Master Gardant Spa, coerentemente con le Disposizioni di Vigilanza applicabili agli intermediari finanziari di classe 3, la Società utilizza il metodo BIA (Basic Indicator Approach) per la determinazione del requisito patrimoniale regolamentare.
Il rischio di concentrazione è il rischio derivante da esposizioni verso controparti, incluse le controparti centrali, gruppi di controparti connesse e controparti operanti nel medesimo settore economico, nella medesima regione geografica o che esercitano la stessa attività o trattano la stessa merce, nonché dall'applicazione di tecniche di attenuazione del rischio di credito, compresi, in particolare, i rischi derivanti da esposizioni indirette, come, ad esempio, nei confronti di singoli fornitori di garanzie.
Nello specifico, il rischio di concentrazione si distingue nelle seguenti sottocategorie:
• rischio di concentrazione single name, ovvero rischio derivante da una eccessiva esposizione verso controparti sin-


gole o gruppi di controparti connesse. La possibilità di insolvenza di una controparte o di controparti tra loro collegate può determinare perdite tali da compromettere la stabilità della Società;
• rischio di concentrazione geo-settoriale, ovvero il rischio derivante da una eccessiva esposizione verso controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartenenti alla medesima area geografica. La relativa possibilità di insolvenza può determinare perdite tali da compromettere la stabilità della Società.
Con riferimento alla operatività di Master Gardant Spa, intermediario ex 106 TUB e soggetto a vigilanza, si ritiene che tale rischio possa essere declinato nella sola componente della concentrazione single name, connesso alle previsioni di recupero verso singoli debitori o gruppi di debitori connessi. Si precisa, inoltre, che le Disposizioni di Vigilanza9 prestano particolare attenzione alla concentrazione delle esposizioni prevedendo uno specifico framework che stabilisce, tra l'altro:
Particolare fattispecie del rischio di credito è il rischio di cartolarizzazione ovvero il rischio di incorrere in perdite dovute al fatto che la sostanza economica dell'operazione di cartolarizzazione non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di valutazione e di gestione del rischio. Il rischio di cartolarizzazione si configura quando una società del Gruppo acquista parte delle note emesse da veicoli di cartolarizzazione con sottostanti portafogli di crediti.
| Parte correlata | Crediti | Debiti | Costi | Ricavi |
|---|---|---|---|---|
| Banca CF+ | 349 | 8.253 | 183 | 905 |
| Totale 2022 | 349 | 8.253 | 183 | 905 |
(migliaia di euro)
| Parte correlata | Crediti | Debiti | Costi | Ricavi |
|---|---|---|---|---|
| Banca CF+ | 268 | 573 | 884 | 478 |
| Totale 2021 | 268 | 573 | 884 | 478 |
Nel corso dell'esercizio 2022 i rapporti con parti correlate riguardano principalmente i rapporti con Banca CF+.
Di seguito si riepilogano le principali transazioni:
9 Cfr. Circolare 288/2015 della Banca d'Italia, Titolo IV, Capitolo 12 "Grandi esposizioni"


Il totale dei compensi a amministratori e sindaci delle diverse società del Gruppo ammontano a euro 859 mila ; quelle dei Collegi sindacali a euro 291 mila.
Nessuna società del Gruppo ha erogato anticipazioni o crediti ai componenti degli organi sociali.
Il numero medio dei dipendenti del Gruppo può essere così dettagliato:


In data 26 aprile 2017 Credito Fondiario ha costituito il Patrimonio Destinato "Cube Gardenia" ai sensi degli articoli 2447 – bis e seguenti del Codice civile. Lo specifico affare di riferimento del patrimonio in oggetto è l'acquisto in blocco ex articolo 58 del Testo Unico bancario dei rapporti giuridici derivanti da contratti di leasing verso debitori classificati a inadempienza probabile ("Leasing UTP") e dei beni rivenienti da detti contratti, nonché determinati rapporti giuridici residui in relazione a contratti di leasing finanziari già risolti ("Leasing in Sofferenza") e i beni rivenienti dai suddetti Leasing in Sofferenza. Tale acquisto è a supporto della cartolarizzazione di crediti leasing operata dal veicolo Gardenia SPV S.r.l. ("Gardenia") nell'ambito della operazione Cube. La gestione e la liquidazione degli attivi acquistati nell'interesse in particolare di Gardenia è allo scopo di valorizzare e ottenere il realizzo dei beni acquistati che costituiscono sotto il profilo economico/sostanziale la "garanzia" sottostante i crediti del veicolo. Detta attività, oltre a poter essere considerata per certi versi quale attività "strumentale", costituisce attività strettamente connessa con il ruolo di servicer che Credito Fondiario ha assunto nella cartolarizzazione Gardenia e, pertanto, riconducibile a tale ruolo.
In sede di costituzione il Patrimonio Destinato è stato dotato di un fondo di dotazione di euro 100.000 al fine di consentire allo stesso di coprire i costi per la sua costituzione.
In data 1° agosto 2021 il Patrimonio Destinato è stato trasferito a Master Gardant nell'ambito della scissione di Credito Fondiario.
L'acquisto degli attivi è stato stipulato in data 28 aprile 2017 e ha prodotto i suoi effetti all'avveramento delle condizioni sospensive ivi previste in data 10 maggio 2017
Il prezzo di acquisto dei contratti e dei beni è stato fissato in euro 29.463.429,17. Il prezzo di acquisto è stato interamente finanziato da un Finanziamento Destinato a ricorso limitato concesso - ai sensi dell'articolo 2447 – decies del Codice civile - dalle banche cedenti (Nuova Banca delle Marche S.p.A. e Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio S.p.A.); tale finanziamento è stato poi ceduto, nella stessa data di erogazione, al veicolo Gardenia. Sul Finanziamento Destinato maturano interessi, anche essi a ricorso limitato, al tasso del 5,25%.
L'IVA calcolata sul prezzo di acquisto è stata anticipata a suo tempo da Credito Fondiario con il proprio patrimonio generale; il credito d'imposta che ne deriva sarà di volta in volta recuperato quale compensazione dell'imposta a debito ovvero a seguito di rimborso da parte dell'Erario. Per tale anticipazione finanziaria il Patrimonio Destinato ha riconosciuto una commissione forfettaria annuale di euro 200.000 da corrispondersi in via anticipata al 31 luglio 2017. Tale commissione era prevista per i periodi 31 luglio 2017 e 31 luglio 2018.
I contratti e i beni sono a servizio della cartolarizzazione Gardenia. Tutti i proventi derivanti dalla vendita o da altra ricollocazione dei beni del Patrimonio Destinato sono utilizzati o per la copertura dei costi del patrimonio stesso oppure sono utilizzati per il rimborso del Finanziamento Destinato.
Il Patrimonio Destinato è coperto da eventuali rischi in virtù di una serie di previsioni contrattuali previste nell'ambito della struttura della cartolarizzazione che prevedono una serie di meccanismi assicurativi e di copertura dei rischi, nonché delle riserve di cassa messe a disposizione del Patrimonio Destinato.
Tutti i costi di gestione, manutenzione, e commercializzazione dei beni sono a carico della cartolarizzazione.


I crediti impliciti al 31 dicembre 2022 ammontano a euro 24.947 mila mentre il Finanziamento Destinato ancora da rimborsare ammonta a euro 29.352 mila.
In data 16 giugno 2017 Credito Fondiario ha costituito il Patrimonio Destinato "Este Restart" ai sensi degli articoli 2447 – bis e seguenti del Codice civile. Lo specifico affare di riferimento del patrimonio in oggetto è rappresentato dalla specifica attività di acquisto dei rapporti giuridici e dei beni connessi ai crediti ceduti da Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A. nell'ambito dell'operazione Este (descritta nella Relazione Intermedia sulla Gestione) alla società ex Legge 130/99 Restart S.r.l. ("Restart") e dalla gestione e liquidazione degli stessi nell'interesse, in particolare, di Restart allo scopo di consentire in ultima analisi la valorizzazione e il realizzo dei beni acquistati che costituiscono sotto il profilo economico/sostanziale la "garanzia" sottostante i crediti del veicolo. Detta attività, oltre a poter essere considerata per certi versi quale attività "strumentale" costituisce attività strettamente connessa, in particolare, con il ruolo di servicer che Credito Fondiario prima, ora Gardant, ha assunto nella cartolarizzazione Restart e, pertanto, riconducibile a tale ruolo.
In sede di costituzione il Patrimonio Destinato è stato dotato di un fondo di dotazione di euro 50.000 al fine di consentire allo stesso di coprire i costi per la sua costituzione.
In data 1° agosto 2021 il Patrimonio Destinato è stato trasferito a Master Gardant nell'ambito della scissione di Credito Fondiario.
Il portafoglio dei crediti leasing è stato suddiviso in tre gruppi, in ragione dell'esistenza di impedimenti di varia natura alla cedibilità degli immobili compresi nel portafoglio. È previsto, pertanto, che il Patrimonio Destinato proceda all'acquisto dei rapporti giuridici e dei beni in tre momenti diversi, in corrispondenza della cessione di ciascun gruppo di crediti a Restart.
L'acquisto del primo gruppo è stato stipulato in data 20 giugno 2017 e ha prodotto i suoi effetti all'avveramento delle condizioni sospensive previste in data 28 giugno 2017. Nel mese di giugno 2018 è stato acquistato un secondo insieme di crediti per un valore complessivo di euro 84 mila. L'acquisto del terzo gruppo è stato finalizzato nel mese di marzo 2019. Il prezzo di acquisto è stato pari a euro 2.592 mila ed è stato interamente finanziato da un Finanziamento Destinato a ricorso limitato concesso - ai sensi dell'articolo 2447 – decies del Codice civile - dalla banca cedente (Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara); tale finanziamento è stato poi ceduto, nella stessa data di erogazione, al veicolo Restart. Sul Finanziamento Destinato maturano interessi, anche essi a ricorso limitato, al tasso del 5%.
L'IVA calcolata sul prezzo di acquisto è stata anticipata dal Credito Fondiario con il suo patrimonio generale; il credito d'imposta che ne deriva sarà di volta in volta recuperata dalla banca quale compensazione dell'imposta a debito ovvero a seguito di rimborso da parte dell'Erario.
I contratti e i beni sono, come detto, a servizio della cartolarizzazione Restart. Tutti i proventi derivanti dalla vendita o da altra ricollocazione dei beni del Patrimonio Destinato sono utilizzati o per la copertura dei costi del patrimonio stesso oppure sono utilizzati per il rimborso del Finanziamento Destinato.
Il Patrimonio Destinato è coperto da eventuali rischi in virtù di una serie di previsioni contrattuali previste nell'ambito della struttura della cartolarizzazione che prevedono una serie di meccanismi assicurativi e di copertura dei rischi, nonché delle riserve di cassa messe a disposizione del Patrimonio Destinato.
Tutti i costi di gestione, manutenzione, e commercializzazione dei beni sono a carico della cartolarizzazione.
I crediti impliciti al 31 dicembre 2022 ammontano a euro 1.158 mila mentre il Finanziamento Destinato ancora da rimborsare ammonta a euro 1.898 mila.

In data 19 settembre 2018 Credito Fondiario ha costituito il Patrimonio Destinato "Gimli New Levante" ai sensi degli articoli 2447 – bis e seguenti del Codice civile. Lo specifico affare di riferimento del patrimonio in oggetto è rappresentato dalla specifica attività di acquisto dei rapporti giuridici e dei beni connessi ai crediti ceduti da Banca Piccolo Credito Valtellinese S.p.A. ("Creval") nell'ambito dell'operazione Gimli (descritta sulla Gestione) al veicolo ex Legge 130/99 New Levante S.r.l. ("Levante") e dalla gestione e liquidazione degli stessi nell'interesse in particolare di levante allo scopo di consentire in ultima analisi la valorizzazione e il realizzo dei beni acquistati che costituiscono sotto il profilo economico/sostanziale la "garanzia" sottostante i crediti del veicolo. Detta attività oltre a poter essere considerata per certi versi quale attività "strumentale" costituisce attività strettamente connessa, in particolare, con il ruolo di servicer che Credito Fondiario ha assunto nella cartolarizzazione Levante e, pertanto, riconducibile a tale ruolo.
In sede di costituzione il Patrimonio Destinato è stato deliberato di dotare lo stesso di un fondo di dotazione di euro 50.000 al fine di consentire allo stesso di coprire i costi per la sua costituzione.
In data 1° agosto 2021 il Patrimonio Destinato è stato trasferito a Master Gardant nell'ambito della scissione di Credito Fondiario.
L'acquisto dei contratti e beni è stato stipulato in data 28 settembre 2018 e produce effetti economici dal 1° gennaio 2018.
Il prezzo di acquisto dei contratti e dei beni è stato fissato in euro 150.000. Il prezzo di acquisto è stato interamente finanziato da un Finanziamento Destinato a ricorso limitato concesso - ai sensi dell'articolo 2447 – decies del Codice civile - dalla banca cedente; tale finanziamento è stato poi ceduto, nella stessa data di erogazione, al veicolo Levante. Sul Finanziamento Destinato maturano interessi, anche essi a ricorso limitato, al tasso del 5%.
L'IVA calcolata sul prezzo di acquisto è stata anticipata dal Credito Fondiario con il suo patrimonio generale; il credito d'imposta che ne deriva è stato di volta in volta recuperato quale compensazione dell'imposta a debito ovvero a seguito di rimborso da parte dell'Erario.
I beni sottostanti i contratti sono tutti immobili.
I contratti e i beni sono, come detto, a servizio della cartolarizzazione Levante. Tutti i proventi derivanti dalla vendita o da altra ricollocazione dei beni del Patrimonio Destinato sono utilizzati o per la copertura dei costi del patrimonio stesso oppure sono utilizzati per il rimborso del Finanziamento Destinato.
Il Patrimonio Destinato è coperto da eventuali rischi in virtù di una serie di previsioni contrattuali previste nell'ambito della struttura della cartolarizzazione che prevedono una serie di meccanismi assicurativi e di copertura dei rischi, nonché delle riserve di cassa messe a disposizione del Patrimonio Destinato.
Tutti i costi di gestione, manutenzione, e commercializzazione dei beni sono a carico della cartolarizzazione.
I crediti impliciti al 31 dicembre 2022 ammontano a euro 71 mila mentre il Finanziamento Destinato ancora da rimborsare ammonta a euro 150 mila.



GARDANT S.p.A.
Società iscritta nel Registro delle Imprese di Roma al n° 15430061000
Iscritta nel locale R.E.A. al n° 1612341
******
Signori Azionisti,
abbiamo esaminato la Relazione Annuale Integrata al 31 dicembre 2022, composta da:
La presente relazione si ispira alle disposizioni di legge e alla Norma n. 7.1. delle "Norme di comportamento del collegio sindacale - Principi di comportamento del collegio sindacale di società non quotate", emanate dal CNDCEC e vigenti dal 12 gennaio 2022.
Ricordiamo che la funzione relativa alla revisione legale dei conti della Gardant S.p.A. è stata attribuita alla società KPMG S.p.A., la quale pertanto è tenuta ad esprimere il giudizio sul bilancio d'esercizio.
La relazione di revisione della Società di Revisione KPMG S.p.A. ex art. 14 D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 relativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 è stata predisposta in data odierna ed evidenzia come il bilancio d'esercizio individuale, fornisca una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità alle norme italiane che ne


disciplinano i criteri di redazione.
Il Collegio informa l'assemblea dei soci di avere svolto nel corso dell'esercizio le seguenti attività:
Il Consiglio di Amministrazione prende visione delle attività di controllo svolte sulla Società dalla funzione Group Controls, verificando in tal modo l'adeguatezza e l'efficacia del Sistema dei Controlli Interni. Il Collegio a sua volta ritiene complessivamente efficace e adeguato il Sistema dei Controlli
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Interni della Società. Inoltre, lo scrivente organo:
Inoltre, nel periodo a disposizione codesto organo di controllo ha focalizzato la propria attività nell'acquisire conoscenza della società con particolare riferimento a :
tenendo anche conto delle dimensioni e delle problematiche dell'azienda. Inoltre, nell'ambito dell'attività di vigilanza ci si è concentrati nel valutare i rischi intrinseci e le criticità rispetto ai due parametri sopra citati.
È stato, quindi, possibile confermare che:
Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l'ottenimento di informazioni dal responsabile della funzione, dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti e l'esame dei documenti aziendali e, a tale riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
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Nel corso dell'esercizio, nel rispetto delle previsioni statutarie, siamo stati periodicamente informati dagli Amministratori sull'andamento della gestione sociale e sulla sua prevedibile evoluzione. Possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni attuate sono conformi alla legge ed allo Statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o in contrasto con le delibere assunte dall'assemblea dei soci o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Dall'attività di vigilanza e controllo non sono emersi fatti significativi suscettibili di segnalazione o menzione nella presente relazione.
Inoltre, lo scrivente organo:
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Si dà atto che la Società si è dotata, tra l'altro, delle seguenti principali policy, procedure e regolamenti ed ha provveduto nel corso dell'esercizio al loro aggiornamento, ove necessario:
In ottemperanza al D.Lgs. 08/06/2001 n. 231, la Società ha adottato il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e ha nominato l'Organismo di Vigilanza, che coincide con lo scrivente collegio sindacale. L'Organismo di Vigilanza ha svolto la sua attività senza rilevare criticità.
Abbiamo esaminato il progetto di bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, che è stato messo a nostra disposizione nei termini di cui all'art. 2429 c.c., in merito al quale riferiamo quanto segue. Il Collegio sindacale ha preso atto che l'organo di amministrazione ha tenuto conto dell'obbligo di
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redazione della nota integrativa tramite l'utilizzo della cosiddetta "tassonomia XBRL", necessaria per standardizzare tale documento e renderlo disponibile al trattamento digitale: è questo, infatti, un adempimento richiesto dal Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio in esecuzione dell'art. 5, comma 4, del D.P.C.M. n. 304 del 10 dicembre 2008.
Non essendo a noi demandata la revisione legale dei conti, abbiamo vigilato sull'impostazione generale data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
È stato, quindi, esaminato il progetto di bilancio, in merito al quale sono fornite ancora le seguenti ulteriori informazioni:
Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, comma quattro, del c.c.
Inoltre, la Società adotta una procedura di impairment per la valutazione delle proprie controllate, dell'avviamento e dei beni immateriali. La procedura è stata illustrata dal Chief Financial Officer e in proposito il Collegio non ha osservazioni particolari da riferire nella presente relazione.
Considerando anche le risultanze dell'attività svolta dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti, il Collegio sindacale non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 né ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione presentata
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dall'Organo Amministrativo per la copertura della perdita dell'esercizio pari a euro 21.620.990,46 mediante integrale utilizzo della riserva capitale per euro 4.469.226,54 e per la differenza residua pari a euro 17.151.763,92 mediante utilizzo della riserva soprapprezzo azioni che quindi ridurrà a euro 140.505.968,79.
Milano, Roma, 12 aprile 2023
IL COLLEGIO SINDACALE
Il Presidente del Collegio Sindacale dott. Massimo Cremona
Sindaco Effettivo dott.ssa Roberta Battistin Sindaco Effettivo prof. Corrado Gatti ain



KPMG S.p.A.
Telefono +39 06 80961.1 Email [email protected] PEC [email protected]
Revisione e organizzazione contabile
KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Curtatone, 3 00185 ROMA RM Telefono +39 06 80961.1 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti della Gardant S.p.A.
Giudizio
Agli Azionisti della Gardant S.p.A. PEC [email protected]
Email [email protected]
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Gardant (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, del conto economico d'esercizio consolidato, del prospetto della redditività complessiva, delle variazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Gardant (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, del conto economico d'esercizio consolidato, del prospetto della redditività complessiva, delle variazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati. A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della Agli Azionisti della Gardant S.p.A. Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Gardant al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea. situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Gardant al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea. Elementi alla base del giudizio Giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Gardant (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, del conto economico d'esercizio consolidato, del prospetto della redditività complessiva, delle variazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a
KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International
dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International
Limited, società di diritto inglese.
bilancio consolidato
Limited, società di diritto inglese.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Gardant S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Gardant S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Gardant S.p.A. per il A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Gardant al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea. Elementi alla base del giudizio
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. adottati dall'Unione Europea e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Gardant S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Gardant S.p.A. per il
Ancona Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi
Ancona Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona
Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v.
Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v.
Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA
Limited, società di diritto inglese.
Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA
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Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le
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Gruppo Gardant Relazione della società di revisione 31 dicembre 2022
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Gardant S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:



Gruppo Gardant Relazione della società di revisione 31 dicembre 2022
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Gli Amministratori della Gardant S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione del Gruppo Gardant al 31 dicembre 2022, incluse la sua coerenza con il relativo bilancio consolidato e la sua conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio consolidato del Gruppo Gardant al 31 dicembre 2022 e sulla conformità della stessa alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio consolidato del Gruppo Gardant al 31 dicembre 2022 ed è redatta in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Roma, 12 aprile 2023
KPMG S.p.A.
Riccardo De Angelis Socio
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| ATTIVITÀ | Note | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Immobilizzazioni materiali | 1 | 13.019.339 | 5.148.710 |
| Immobilizzazioni immateriali | 2 | 1.186.898 | 680.381 |
| Partecipazioni | 3 | 131.711.173 | 131.711.173 |
| Attività per imposte anticipate | 4 | 349.867 | 358.291 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 5 | 33.207.265 | 38.310.311 |
| di cui con parti correlate | |||
| Altre attività non correnti | 5 | 178.458 | 20.000 |
| Totale attività non correnti | 179.653.000 | 176.228.866 | |
| ATTIVITÀ CORRENTI | |||
| Crediti commerciali | 6 | 3.785.220 | 2.895.069 |
| di cui con parti correlate | - | ||
| Crediti tributari | 7 | 1.070.441 | 3.180.431 |
| Altre attività correnti | 8 | 4.256.407 | 4.435.675 |
| di cui con parti correlate | - | ||
| Disponibilità liquide | 9 | 9.680.196 | 13.825.481 |
| Totale attività correnti | 18.792.265 | 24.336.655 | |
| Totale attività | 198.445.265 | 200.565.521 |
(unità di Euro)


(unità di Euro)
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | Note | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale | 10 | 210.000 | 210.000 |
| Riserva legale | 10 | 9.296.799 | 9.296.798 |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 10 | 157.657.733 | 157.657.733 |
| Altre riserve | 10 | 1.882.107 | 35.504.283 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (21.620.990) | (34.536.556) | |
| Totale patrimonio netto | 147.425.648 | 168.132.258 | |
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Finanziamenti non correnti | 11 | 11.865.024 | 4.553.384 |
| Benefici a dipendenti | 12 | 554.259 | 662.264 |
| Debiti tributari non correnti | 22.209 | - | |
| Totale passività non correnti | 12.441.491 | 5.215.648 | |
| PASSIVITÀ CORRENTI | |||
| Debiti commerciali | 13 | 7.808.826 | 3.828.261 |
| Finanziamenti correnti | 11 | 819.692 | 467.794 |
| Altri debiti | 14 | 29.949.609 | 22.921.560 |
| Totale passività correnti | 38.578.126 | 27.217.615 | |
| Totale passività e Patrimonio Netto | 198.445.265 | 200.565.521 |

(unità di Euro)
| CONTO ECONOMICO | Note | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|
| Ricavi | 15 | 1.022.224 | (23.637.462) |
| di cui con parti correlate | 10.881.283 | 3.874.708 | |
| Altri proventi | 16 | 4.586.710 | 620.993 |
| di cui con parti correlate | 727.633 | 598.282 | |
| Totale ricavi e altri proventi | 5.608.934 | (23.016.469) | |
| Costi per servizi | 17 | (12.095.744) | (3.749.898) |
| Spese per godimento beni di terzi | 18 | (3.171.150) | (963.730) |
| Spese del personale | 19 | (11.457.993) | (4.488.610) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 20 | (2.438.501) | (1.335.039) |
| Altri oneri di gestione | 21 | (590.199) | (182.220) |
| Risultato operativo | (24.144.654) | (33.735.967) | |
| Oneri finanziari | 22 | (515.595) | (3.635.389) |
| di cui non ricorrenti | 0 | (42.756.086) | |
| Risultato ante imposte | (24.660.249) | (37.371.356) | |
| Imposte | 23 | 3.039.258 | 2.834.800 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (21.620.990) | (34.536.556) | |
| Altre componenti del prospetto della redditività complessiva: |
|||
| (Utile (perdita) attuariale TFR | 191.224 | 17.546 | |
| Risultato complessivo dell'esercizio | (21.429.766) | (34.519.010) |
Si evidenzia che nella rappresentazione dei dati relativi all'esercizio 2021 è stata riclassificata la perdita da cessione attività finanziarie per euro 42.756.086 dalla voce "Oneri finanziari" dalla voce "Ricavi". La detenzione e compravendita di tali attività finanziarie rientra, infatti, nella attività tipica della società.


(unità di Euro)
| Voce di Patrimonio netto | al 31.12.2021 Saldo |
Attribuzione del risultato di esercizio |
Variazioni di riserve |
complessiva dell'esercizio Redditività |
31.12.2022 Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 210.000 | - | - | - | 210.000 |
| Riserva legale | 9.296.798 | - | - | - | 9.296.798 |
| Riserva sovrapprezzo | 157.657.733 | - | - | - | 157.657.733 |
| Altre riserve | 35.504.283 | (34.536.556) | 723.157 | 191.224 | 1.882.108 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (34.536.556) | 34.536.556 | - | (21.620.990) | (21.620.990) |
| Totale | 168.132.258 | - | 723.157 | (11.808.595) | 147.425.648 |
(unità di Euro)
| Voce di Patrimonio netto | al 31.12.2020 Saldo |
Attribuzione del risultato di esercizio |
menti in scissione Conferi |
Distribuzione ai soci |
Risultato netto | 31.12.2021 Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 210.000 | - | - | - | - | 210.000 |
| Riserva legale | - | - | 9.296.798 | - | - | 9.296.798 |
| Riserva sovrapprezzo | - | - | 192.639.440 | (34.981.707) | - | 157.657.733 |
| Altre riserve | - | (21.443) | 55.126.473 | (19.618.293) | 17.546 | 35.504.283 |
| Utile (perdita) dell'esercizio |
(21.443) | 21.443 | - | - | (34.536.556) | (34.536.556) |
| Totale | 188.557 | - | 257.062.711 | (54.600.000) | (34.519.010) | 168.132.258 |

(unità di Euro)
| A. ATTIVITÀ OPERATIVA | 2022 Importo |
2021 Importo |
|---|---|---|
| 1. Gestione | (18.501.910) | (32.731.710) |
| - risultato d'esercizio (+/-) | (21.620.990) | (34.536.556) |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) |
2.366.158 | 1.285.117 |
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 263.567 | 191.733 |
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | - | 1.151.246 |
| - altri aggiustamenti (+/-) | 489.355 | (823.250) |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 6.415.881 | 357.685.426 |
| - crediti commerciali | (826.387) | (1.559.203) |
| - altre attività | 7.242.269 | 359.244.629 |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 18.586.353 | (268.090.926) |
| - debiti commerciali | 3.980.564 | 2.606.236 |
| - finanziamenti | 7.663.537 | (288.950.695) |
| - altre passività | 6.942.252 | 18.253.533 |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 6.500.324 | 56.862.791 |
| B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO | Importo | Importo |
|---|---|---|
| 1. Liquidità generata da | 151.117 | - |
| - vendite di partecipazioni | - | - |
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - |
| - vendite di attività materiali | 151.117 | - |
| - vendite di attività immateriali | - | - |
| - vendite di rami d'azienda | - | - |
| 2. Liquidità assorbita da | (10.796.727) | (54.600.000) |
| - acquisti di partecipazioni | - | - |
| - distribuzione straordinaria riserve | - | (54.600.000) |
| - acquisti di attività materiali | (9.489.204) | - |
| - acquisti di attività immateriali | (1.307.523) | - |
| - acquisti di rami d'azienda | - | - |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento | (10.645.609) | (54.600.000) |


| C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | Importo | Importo |
|---|---|---|
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | - | - |
| - emissione/acquisti di strumenti di capitale | - | - |
| - distribuzione dividendi e altre finalità | - | - |
| - liquidità da scissione | - | 11.352.691 |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | - | 11.352.691 |
| LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (4.145.285) | 13.615.481 |
| Voci di bilancio | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| - Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 13.825.481 | 210.000 |
| - Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | (4.145.285) | 13.615.481 |
| - Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 9.680.196 | 13.825.481 |



Il Bilancio Individuale è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale.
Il bilancio della Società è stato redatto in conformità al D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, sono redatti secondo gli International Financial Reporting Standard e gli International Accounting Standard emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e i relativi documenti interpretativi dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Commissione europea (nel seguito congiuntamente "IFRS" o "IAS") secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Nel presente bilancio è fornita l'analisi delle principali voci di bilancio.
I prospetti contabili riportano la comparazione con l'anno precedente.
Il Bilancio Individuale è redatto in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.
Il Bilancio Individuale è composto da:
Qualora presenti, all'interno del conto economico sono distintamente indicati i proventi e gli oneri derivanti da operazioni non ricorrenti e gli oneri derivanti da operazioni straordinarie.
Il bilancio della Società ha data di chiusura 31 dicembre e sono tutti redatti in base ai principi contabili IAS/IFRS.
Il bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi.
Le attività e le passività ricevute dalla Società quale beneficiaria delle operazioni di scissione di Banca CF+ S.p.A. avvenute in data 1° agosto 2021 sono state iscritte in continuità di rappresentazione e di valore, in ragione delle caratteristiche proprie della scissione che è stata di tipo parziale proporzionale ed è avvenuta sotto controllo comune.
Si evidenzia che nella rappresentazione dei dati relativi all'esercizio 2021 è stata riclassificata la perdita da cessione attività finanziarie per euro 42.756.086 dalla voce "Oneri finanziari" dalla voce "Ricavi". La detenzione e compravendita di tali attività finanziarie rientra, infatti, nella attività tipica della società.
Il bilancio Individuale d'esercizio è sottoposti alla revisione legale da parte della società KPMG S.p.A.

L'applicazione degli IFRS per la redazione del bilancio comporta che la Società effettui su alcune poste patrimoniali delle stime contabili considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima che influenzano il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento.
Le modifiche delle condizioni alla base di giudizi, assunzioni e stime adottati, inoltre, possono determinare un impatto sui risultati successivi.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni utilizzate nella redazione del bilancio.
Si riportano di seguito i nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022:
Le sopraindicate modifiche non hanno comportato effetti sulla situazione patrimoniale ed economica della Società al 31 dicembre 2022.
Si riportano di seguito i nuovi IAS/IFRS, e relative interpretazioni IFRIC, applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2023:
Si riportano di seguito i nuovi documenti emessi dallo IASB Board non ancora omologati dall'UE (si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE):


cizio, influenzano la classificazione di una passività. Le modifiche si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2024 ma è consentita un'applicazione anticipata;
• modifiche all'IFRS16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback per chiarire le modalità di valutazioni successive, messe in atto dal locatario venditore, delle operazioni di vendita e retro-locazione che soddisfano i requisiti dell'I-FRS15 per essere contabilizzate come vendita. Le modifiche si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2024 ma è consentita un'applicazione anticipata.
Di seguito si illustrano i criteri di valutazione adottati per la predisposizione dei prospetti contabili in applicazione dei principi contabili IAS/IFRS vigenti.
Di seguito si riportano i principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio Individuale.
Le attività materiali sono contabilizzate al costo di acquisizione, comprensivo del prezzo di acquisto, i relativi sconti commerciali ed abbuoni, le tasse di acquisto non recuperabili (ad esempio IVA indetraibile ed imposte di registro) e tutti i costi direttamente imputabili alla messa in funzione del bene per l'uso ai fini del quale è stato acquistato.
Gli immobili, gli impianti e i macchinari e le altre attività materiali a uso funzionale, sono disciplinate dallo IAS 16, mentre gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati) sono disciplinati dallo IAS 40. Sono incluse le attività oggetto di operazioni di locazione finanziaria (per i locatari) e di leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi. Al fine di determinare se un contratto contiene un leasing si fa riferimento all'interpretazione IFRS 16. Immobili, impianti e macchinari sono rilevati come attività quando:
Le spese successive, relative ad un elemento delle attività materiali già rilevato, sono aggiunte al valore contabile del bene quando è probabile che si godrà di benefici economici futuri eccedenti le prestazioni normali del bene stesso originariamente accertate. Tutte le altre spese sostenute sono rilevate al costo nell'esercizio di competenza.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali, peraltro tutte di natura strumentale, sono iscritte al costo meno gli ammortamenti accumulati e qualsiasi perdita durevole di valore intervenuta nel tempo. La stima dell'impairment avviene con frequenza annuale.

Un elemento delle attività materiali è eliminato dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.
L'ammortamento delle attività materiali è ripartito sistematicamente, in quote costanti, lungo la vita utile del bene. La vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa per l'impresa. Qualora la vita utile di un bene si presentasse, in sede di revisione periodica, notevolmente difforme dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi è rettificata.
Le eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni materiali sono registrate se un elemento ha subito delle perdite di valore ai sensi dello IAS 36. Il valore svalutato è ripristinato totalmente o parzialmente, se i motivi della svalutazione vengono meno in un esercizio successivo, iscrivendo il ripristino di valore fra i proventi straordinari.
Alla data di stipula del contratto, la Società verifica se tale contratto contiene o rappresenta un leasing, ossia se conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un asset identificato per un periodo di tempo stabilito in cambio di un corrispettivo. Tale diritto sussiste se si detiene lungo il periodo di utilizzo sia il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'asset, che il diritto di dirigerne l'uso.
Alla data di inizio del contratto di leasing (ossia alla data in cui il bene è reso disponibile per l'uso) la Società rileva, nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, un'attività rappresentativa del diritto di utilizzo del bene e una passività rappresentativa dell'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. In particolare, la passività è rilevata inizialmente ad un ammontare pari al valore attuale dei pagamenti dovuti in base al contratto.
Dopo la rilevazione iniziale, la passività per leasing è valutata al costo ammortizzato.
Il diritto di utilizzo di un bene in leasing è, inizialmente, rilevato al costo. Successivamente alla rilevazione inziale, il diritto di utilizzo è rettificato per tenere conto delle quote di ammortamento cumulate e delle eventuali perdite di valore cumulate.
La determinazione della ragionevole certezza di esercitare o meno l'opzione di estensione e/o risoluzione prevista dal contratto di leasing è frutto di un processo che comporta giudizi complessi da parte della Direzione Aziendale. Al riguardo, la ragionevole certezza di esercitare tali opzioni è verificata alla data di inizio, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico ad esercitarle, nonché quando si verificano eventi o modifiche significativi nelle circostanze che sono sotto il controllo del locatario e che influenzano la valutazione precedentemente effettuata.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri


benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.
Le "Attività immateriali" ai fini IAS comprendono l'avviamento, regolato dall' IFRS 3, e le altre attività immateriali disciplinate dallo IAS 38.
Un'attività immateriale viene rappresentata nell'attivo dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria esclusivamente se viene accertato che sia una risorsa:
Per le attività a vita utile definita, il costo è ammortizzato in quote costanti o in quote decrescenti determinate in funzione dell'afflusso dei benefici economici attesi dall'attività. Le attività a vita utile indefinita non sono invece soggette ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio.
Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa avere subìto una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.
In particolare, tra le attività immateriali sono incluse:

Infine, tra le attività immateriali è incluso l'avviamento.
L'avviamento può essere iscritto, nell'ambito di operazioni di aggregazione, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l'eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza ed il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill).
Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.
Con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell'adeguatezza del valore dell'avviamento. A tal fine viene identificata l'Unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'Unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico.
Un'attività immateriale è eliminata dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al momento della dismissione o qualora non siano più attesi benefici economici futuri.
L'ammortamento delle attività immateriali è ripartito sistematicamente, in quote costanti, lungo la vita utile del bene. La vita utile di un bene viene definita in termini di utilizzo atteso del bene da parte dell'impresa. Qualora la vita utile di un bene si presentasse, in sede di revisione periodica, notevolmente difforme dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi è rettificata.
Le eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali sono registrate se un elemento ha subito delle perdite di valore ai sensi dello IAS 36. Il valore svalutato è ripristinato totalmente o parzialmente, se i motivi della svalutazione vengono meno in un esercizio successivo, iscrivendo il ripristino di valore fra i proventi straordinari.
La voce include le interessenze detenute in società controllate, controllate congiuntamente e collegate.
Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali la Società dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso:
Al fine di verificare l'esistenza di controllo, la Società considera i seguenti fattori:

Laddove le attività rilevanti siano governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.
Tra le controllate possono essere comprese anche le cosiddette "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.
Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti dell'entità (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione della Società ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.
Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto ( joint ventures), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra la società e uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Sono considerate società sottoposte ad una influenza notevole (collegate), le entità in cui la società possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato. Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20%, nelle quali la società detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali.
Le partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente e collegate sono valutate al costo ridotto per eventuali perdite durevoli di valore.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento.
Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato, le attività finanziarie, che rappresentano strumenti di debito, sono classificate nelle seguenti tre categorie:

sivo ("OCI") ("FVTOCI");
• attività finanziarie valutate al fair value con l'imputazione degli effetti a conto economico ("FVTPL").
La rilevazione iniziale di tali attività avviene al fair value.
Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (modello di business "Held to Collect"). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento delle differenze tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale.
L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale.
I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al netto del relativo fondo svalutazione.
Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (modello di business "Held to collect and sale"), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'risultato complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'risultato complessivo, è soggetto di reversal a conto economico all'atto della eliminazione contabile dello strumento. Sono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le eventuali differenze di cambio e le svalutazioni.
Le attività finanziarie che sono detenute per la vendita o i loro flussi di cassa contrattuali non sono composti esclusivamente da capitale e interesse, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected credit loss model".
Le perdite attese sono determinate sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (Exposure at default); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione (Probability of default); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (Loss given default), definita sulla base delle esperienze pregresse e delle possibili azioni di recupero esperibili.
Le svalutazioni dei crediti commerciali e degli altri crediti sono rilevate nel conto economico, al netto delle eventuali riprese di valore, nella voce "Svalutazione crediti e altri accantonamenti".
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi.


Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio. In applicazione del "balance sheet liability method" comprendono:
Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono i saldi delle posizioni fiscali della Società nei confronti dell'amministrazione finanziaria. In particolare, le passività fiscali correnti rappresentano l'onere tributario dovuto per l'esercizio; le attività fiscali correnti accolgono gli acconti e gli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite od altri crediti d'imposta di esercizi precedenti per i quali la Società ha richiesto la compensazione con imposte di esercizi successivi.
Le attività/passività per imposte differite sono classificate come attività/passività non correnti, ai sensi dello IAS 1.56.
Le imposte differite, pertanto, sono rappresentate contabilmente nelle Passività non correnti alla voce "Passività fiscali differite", laddove le stesse siano rappresentative di passività, ovvero siano correlate a poste economiche che diverranno imponibili in periodi d'imposta futuri, mentre sono iscritte nell'Attivo del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra le Attività non correnti, nella voce "Attività fiscali anticipate", nel caso si riferiscano a poste che saranno deducibili in periodi di imposta futuri.
La fiscalità "differita", se attiene a operazioni che hanno interessato il patrimonio netto, è rilevata contabilmente nelle voci di patrimonio netto.
L'imposta sul reddito delle società e quella regionale sulle attività produttive sono rilevate sulla base di una realistica stima delle componenti negative e positive di competenza dell'esercizio e sono determinate sulla base delle vigenti aliquote per l'IRES e l'IRAP.
Le attività fiscali differite sono contabilizzate soltanto nel caso in cui sussiste la probabilità elevata e concreta di una piena capienza di assorbimento delle differenze temporanee deducibili da parte dei futuri redditi imponibili attesi. Le passività fiscali differite sono di regola sempre contabilizzate.
Le attività e le passività della fiscalità corrente e quelle della fiscalità differita sono compensate tra loro unicamente quando la Società ha diritto, in base al vigente ordinamento tributario, di compensarle e ha deciso di utilizzare tale possibilità.
La contropartita contabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita di regola dal conto economico (voce "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"). Quando invece la fiscalità (corrente o


differita) da contabilizzare attiene a operazioni i cui risultati devono essere attribuiti direttamente al patrimonio netto, le conseguenti attività e passività fiscali sono imputate al patrimonio netto.
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
La rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se:
Un accantonamento, se rispetta i requisiti di iscrizione, viene rilevato tra i "Fondi per rischi e oneri" (voce 120).
I fondi includono in particolare gli accantonamenti destinati a fronteggiare:
L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
I fondi che fronteggiano passività il cui regolamento è atteso a distanza di oltre un anno sono rilevati a valori attuali.
L'accantonamento viene stornato, tramite riattribuzione al conto economico, quando diviene improbabile l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione oppure quando la stessa si estingue.
Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto Economico.
L'accantonamento ai fondi rischi ed oneri per ristrutturazione aziendale fronteggia significative riorganizzazioni che hanno effetto rilevante sulla natura e sugli indirizzi strategici delle attività d'impresa. L'accantonamento include prevalentemente i costi di consulenza per il piano di ristrutturazione.


Gli accantonamenti effettuati a fronte dei fondi per rischi e oneri sono inseriti nella voce del conto economico "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri".
La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito.
La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.
I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela e i Titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela, le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto a termine e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari ed altri strumenti di raccolta in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing finanziario.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrato a conto economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.
Gli interessi passivi, computati in base al tasso di interesse nominale sono registrati nella voce del conto economico "interessi passivi e oneri assimilati".

Gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli impliciti, sono attività e passività valutate a fair value.
La qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura tale da operare la compensazione delle relative variazioni di valore e che tale capacità di compensazione non sia inficiata dal livello del rischio di credito di controparte; (ii) la definizione di un hedge ratio coerente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Quando i derivati coprono i rischi di variazione dei rischi di cassa degli strumenti oggetto di copertura, le variazioni di fair value dei derivati considerati efficaci sono inizialmente rilevate nella riserva patrimoniale afferente le altre componenti dell'risultato complessivo e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa e sono rilevati nel momento in cui viene trasferito il controllo dei beni o servizi al cliente, ad un ammontare che rappresenta l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto. In particolare, la rilevazione dei ricavi avviene tramite l'applicazione di un modello che deve soddisfare i seguenti criteri:
I ricavi possono essere riconosciuti in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso, o nel corso del tempo, a mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso. In particolare:

I costi sono rilevati a Conto Economico secondo il principio di competenza; i costi relativi all'ottenimento e l'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.
Il trattamento di fine rapporto si configura come un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come:
Ai fini dell'attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende primarie, tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all'estinzione finale dell'intera obbligazione. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva secondo quanto prescritto dallo IAS 19.
Le disposizioni liquide e mezzi equivalenti comprendono la cassa e i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine, con scadenza inferiore a tre mesi.
La Società non detiene azioni proprie.
Il patrimonio netto ricomprende:

La redazione del presente bilancio consolidato richiede agli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, per alcune voci, si fondano su valutazioni soggettive e su stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono ritenute ragionevoli in determinate circostanze.
Le aree che hanno richiesto una maggiore soggettività sono:
Nel corso dell'esercizio non sono stati effettuati trasferimenti tra diversi portafogli di attività detenuti.
Il fair value (valore equo) rappresenta il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione regolare tra operatori di mercato alla data di valutazione. Si ipotizza di fare riferimento a una ordinaria transazione tra controparti indipendenti in possesso di un ragionevole grado di conoscenza delle condizioni di mercato e dei fatti rilevanti connessi all'oggetto della negoziazione. Nella definizione di fair value è fondamentale l'ipotesi che un'entità sia in condizioni di normale operatività e non abbia urgenza di liquidare o ridurre significativamente una posizione. Il fair value di uno strumento riflette, tra gli altri fattori, la qualità creditizia dello stesso in quanto incorpora il rischio di default della controparte o dell'emittente.
Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato secondo una gerarchia di criteri basata sull'origine, la tipologia e la qualità delle informazioni utilizzate. In dettaglio, tale gerarchia assegna massima priorità ai prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi e minore importanza a input non osservabili. Vengono identificati tre diversi livelli di input:
I suddetti approcci valutativi devono essere applicati in ordine gerarchico. Pertanto, qualora sia disponibile un prezzo quotato in un mercato attivo, non si possono seguire approcci valutativi differenti da quello di Livello 1. Inoltre, la tecnica valutativa adottata deve massimizzare l'utilizzo di fattori osservabili sul mercato e, quindi, affidarsi il meno possibile a parametri soggettivi o "informativa privata".
Nel caso di strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, la collocazione all'interno della gerarchia di fair value deve essere


definita considerando tra gli input significativi utilizzati per la determinazione del fair value quello che assume il livello più basso nella gerarchia. A tale fine la significatività degli input deve essere valutata rispetto alla determinazione del fair value nella sua interezza. Tale valutazione richiede un giudizio che deve tener conto dei fattori specifici dell'attività o della passività.
Le tecniche di valutazione utilizzate per la determinazione del fair value sono periodicamente calibrate e validate utilizzando variabili osservabili sul mercato, per assicurare che queste rappresentino le reali condizioni di mercato e per identificare eventuali punti di debolezza delle stesse.
La gerarchia di fair value è stata introdotta nell'IFRS 7 esclusivamente ai fini di informativa e non anche per le valutazioni di bilancio. Queste ultime, quindi, sono effettuate sulla base di quanto previsto in materia dall'IFRS 13.
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo quando il relativo prezzo è:
Per essere considerato di Livello 1 il prezzo, inoltre, deve essere unadjusted e, quindi, non rettificato attraverso l'applicazione di un fattore di aggiustamento (valuation adjustment). Nel caso contrario il fair value measurement dello strumento finanziario sarà di Livello 2.
Uno strumento finanziario è incluso nel Livello 2 quando tutti gli input significativi - differenti dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 - utilizzati per la valutazione dello stesso siano osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.
Gli input di Livello 2 sono i seguenti:
Un input è definito osservabile quando riflette le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nel prezzare un'attività o passività finanziaria sulla base di dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto a chi effettua la valutazione.
Se una valutazione del fair value utilizza dati osservabili, che richiedono una rettifica significativa basata su input non osservabili, tale valutazione è ricompresa nel Livello 3.
È incluso nel Livello 3 della gerarchia di fair value lo strumento finanziario il cui fair value è stimato attraverso una tecnica valutativa che utilizza input non osservabili sul mercato, neanche indirettamente. Più precisamente, per essere incluso nel Livello 3 è sufficiente che almeno uno degli input significativi utilizzati per la valutazione dello strumento non sia osservabile sul mercato.
Tale classificazione, in particolare, deve essere effettuata nel caso in cui gli input utilizzati riflettano assunzioni proprie del valutatore, sviluppate sulla base delle informazioni disponibili.

Le valutazioni di fair value classificate come Livello 3 hanno riguardato, per le posizioni diverse da quelle a breve: i titoli ABS classificati tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
La valutazione dei titoli ABS è avvenuta tramite il metodo reddituale con la tecnica del valore attuale, per la quale sono necessari sia una stima dei flussi finanziari futuri sia un adeguato tasso di sconto che incorpori il valore temporale del denaro e il premio al rischio. I flussi finanziari sono desunti dai business plan delle cartolarizzazioni di riferimento opportunamente rettificati per tener conto dei rischi di una mancata performance del portafoglio rispetto alle previsioni di base. Il tasso di attualizzazione è parametrato ad un tasso di interesse "risk-free" maggiorato del premio per il rischio.
La valutazione del fair value dei mutui fondiari residenziali è avvenuta anch'essa attualizzando il flusso atteso di cassa dei crediti adottando un tasso "risk free" maggiorato
La Società non si avvale dell'eccezione prevista dal paragrafo 48 dell'IFRS 13 (fair value sulla base della posizione netta) in relazione ad attività e passività finanziarie con posizioni che si compensano con riferimento al rischio di mercato o al rischio di controparte.
Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato attraverso l'utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, o mediante l'utilizzo di modelli valutativi interni per gli altri strumenti finanziari.
In assenza di quotazione di un mercato attivo o in assenza di un regolare funzionamento del mercato la determinazione del fair value è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di tecniche di valutazione aventi l'obiettivo di stabilire il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, motivata da normali considerazioni di mercato. Tali valutazioni includono:


Le immobilizzazioni materiali sono costituite da beni ricevuti in sede di scissione da Banca CF+, oltre che da diritti d'uso su beni immobili e autovetture determinati ai sensi dell'IFRS 16 e da nuovi acquisti effettuati post 1° agosto 2021.
Il loro valore passa da euro 5.149 mila del 31 dicembre 2021 a euro 13.019 mila del 31 dicembre 2022.
Nel dettaglio, nel corso dell'anno 2022 si è assistito ad un incremento sia dei cespiti ad uso funzionale iscritti, sia dei diritti d'uso su locazioni in essere con terzi dovuto a nuovi contratti stipulati (effetto di euro 9.489 mila) che hanno più che compensato gli ammortamenti a Conto economico del periodo, pari a euro 1.473 mila.
(migliaia di euro)
| Immobilizzazioni materiali |
2021 | acquisti | vendite | ammortamenti | Altre variazioni f.do amm.to |
2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Macchine elettroniche e computer |
288 | 567 | (181) | 4 | 678 | |
| Mobili e arredi | 215 | 654 | (38) | (102) | 2 | 732 |
| Telefonia e impianti di telecomunicazione |
29 | 7 | (12) | 24 | ||
| Immobili iscritti ai sensi dell'IFRS 16 |
4.421 | 8.049 | (1.093) | 11.378 | ||
| Autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 |
78 | 60 | (3) | (40) | 95 | |
| Stampanti iscritte ai sensi dell'IFRS 16 |
118 | 151 | (110) | (45) | 113 | |
| Totale | 5.149 | 9.489 | (151) | (1.473) | 5 | 13.019 |

Le immobilizzazioni immateriali riguardano esclusivamente i software utilizzati dal Gruppo: al 31 dicembre 2022 sono valorizzati per euro 1.187 mila, mentre al 31 dicembre 2021, presentavano un valore residuo di euro 680 mila. La motivazione sottostante all'aumento registrato nel corso dell'anno è da ascriversi ai maggiori acquisti (euro 1.308 mila), meno che compensati dagli ammortamenti di periodo (euro 893 mila).
(migliaia di euro)
| Immobilizzazioni immateriali |
2021 | acquisti | vendite ammortamenti |
Altre variazioni f.do amm.to |
2022 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Software | 680 | 1.308 | - | (893) | 92 | 1.187 |
| Totale | 680 | 1.308 | - | (893) | 92 | 1.187 |
Le partecipazioni sono state tutte acquisite in sede di scissione e riguardano le società del Gruppo partecipate direttamente:
e la società di diritto lussemburghese Gardant GP S.a.r.l. per euro 12 mila.
Si riportano i dati relativi alle partecipazioni richieste dalla normativa:
| Denominazione | sede | capitale | patrimonio netto |
utile (perdita) d'esercizio |
valore di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|
| Special Gardant S.p.A. | Via Curtatone, 3 Roma |
210.000 | 121.765.915 | 7.102.442 | 118.449.448 |
| Master Gardant S.p.A. | Via Curtatone, 3 Roma |
2.160.000 | 8.902.462 | 341.293 | 8.198.410 |
| Gardant Investor SGR S.p.A. |
Via Curtatone, 3 Roma |
690.000 | 3.274.367 | (755.353) | 5.051.351 |
| Gardant GP S.a.r.l. | 42-44 Avenue de la Gare Luxembourg |
non disponibile | non disponibile | non disponibile | 12.000 |

Le imposte anticipate pari a complessivi euro 350 mila riguardano le DTA ex Legge 214/2011 per euro 350 mila.
(migliaia di euro)
| Imposte anticipate | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Imposte anticipate Legge 214/2011 | 350 | 350 |
| Imposte anticipate su valutazione attuariale | - | 8 |
| Totale | 350 | 358 |
Le attività finanziarie al 31 dicembre 2022 sono pari a euro 32.666 mila, rispetto a euro 38.310 al 31 dicembre 2021.
(migliaia di euro)
| Altre attività finanziarie | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Titoli ABS | 23.331 | 28.310 |
| Quote del Fondo Foward | 9.876 | 10.000 |
| Totale | 33.207 | 38.310 |
Le attività finanziarie della Società sono rappresentate da titoli ABS per euro 23.331 mila (euro 28.310 mila al 31 dicembre 2021) e dalle quote del Fondo Foward per euro 9.876 mila (euro 10.000 mila al 31 dicembre 2021).
Risultano altresì in essere depositi cauzionali per complessivi euro 178 mila, in aumento rispetto al 31 dicembre 2021, quando ammontavano a euro 20 mila, in ragione dei nuovi contratti di locazione stipulati nel corso del I semestre 2022 e, in particolare, di quello relativo alla nuova sede di Roma – Via Curtatone, 3.
I crediti commerciali, costituiti da crediti per fatture già emesse e da emettere per servizi resi, ammontano a euro 3.785 mila al 31 dicembre 2022, in aumento di euro 890 mila rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, quando erano pari a euro 2.895 mila.
I crediti d'imposta correnti presentano un valore pari a euro 1.070 mila al 31 dicembre 2022 e sono interamente rappresentati da crediti IVA verso l'Erario. La voce risulta in forte contrazione rispetto al termine del precedente esercizio, quando era pari a euro 3.180 mila, in ragione dell'avvenuto utilizzo nel corso del primo semestre, nella sua totalità, dei crediti fiscali di cui al Decreto Cura Italia (ricevuti in scissione da Banca CF+) che presentavano un valore residuo, al 31 dicembre 2021, pari a euro 2.854 mila.

| (migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Crediti tributari correnti | 2022 | 2021 |
| IVA a credito | 1.070 | 326 |
| Credito d'imposta "Cura Italia" | - | 2.854 |
| Totale | 1.070 | 3.180 |
Le altre attività correnti sono composte da:
Le disponibilità liquide ammontano a euro 9.680 mila e risultano in diminuzione di euro 4.145 mila rispetto al 31 dicembre 2021, quando erano pari a euro 13.825 mila. Esse comprendono pressochè esclusivamente giacenze di conto corrente presso banche, e la ragione della loro variazione è da ricercarsi nella fisiologica operatività della Società.
Alla data del 31 dicembre 2022 il capitale sociale è pari a 210.000 suddiviso in 210.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,00 euro cadauna, ed è interamente versato e sottoscritto.
La Società non ha in portafoglio azioni proprie.
La movimentazione delle riserve di patrimonio netto nel corso dell'esercizio è riportata negli schemi del presente bilancio.
I finanziamenti a lungo termine riguardano tutte le passività correlate alla rilevazione ai sensi dell'IFRS 16 dei beni e uffici in locazione. Ammontano per la parte non corrente a euro 11.865 mila e per la parte corrente a euro 820 mila, in forte aumento rispetto ai valori fatti registrare al 31 dicembre 2021 (euro 4.553 mila e 468 mila rispettivamente) in ragione del contratto di locazione dell'immobile in cui la società ha trasferito la propria sede in Roma, Via Curtatone, 3.


Al 31 dicembre 2022 la voce Benefici per i dipendenti include il Fondo Trattamento di Fine Rapporto per complessivi euro 554. Tale fondo è calcolato su basi attuariali secondo quanto richiesto dallo IAS 19.
Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali:
Nel corso dell'esercizio il TFR è passato da euro 662 mila a euro 554 mila in virtù di accantonamenti operati per euro 560 mila e di utilizzi per euro 668 mila.
I debiti commerciali si riferiscono alle fatture ricevute o da ricevere per acquisto di beni o prestazioni di servizi. Al 31 dicembre 2022 ammontano a euro 7.809 mila rispetto a euro 3.828 mila del 31 dicembre 2021.
Tra gli altri debiti si evidenziano principalmente:

I ricavi della Società riguardano:
a cui si contrappongono le svalutazioni nette sui titoli ABS detenuti e sulle del Fondo OICR per euro -14.979 mila.
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| -------------------- | -- |
| Ricavi | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Fees di corporate servicing per le società del Gruppo | 8.456 | 3.250 |
| Compensi per servizi resi alle società del Gruppo | 2.425 | 625 |
| Fees di arrangement - SPV e advisory | 374 | - |
| Fees Progetto Bridge | 175 | - |
| Fees per consulenze prestate | 440 | - |
| Altri ricavi | 20 | - |
| Interessi su investimenti in titoli ABS | 4.111 | 16.051 |
| Svalutazioni nette sui titoli ABS e sulle quote OICR | (14.979) | (807) |
| Perdita da negoziazione titoli | - | (42.756) |
| Totale | 1.022 | (23.637) |
La perdita da negoziazione titoli, che al 31 dicembre 2021 ammontava a euro 42.756 mila, è stata riclassificata dalla voce oneri finanziari alla voce Ricavi.
Tutti i ricavi sono realizzati nel territorio nazionale.
Gli "altri proventi" hanno riguardato i recuperi spese per attività di due diligence svolte da personale della Società per euro 2.386 mila, i fitti attivi percepiti per euro 728 mila (di cui euro 644 mila da società del Gruppo e euro 83 mila da Banca CF+), altre poste, principalmente rappresentate da sopravvenienze attive, per complessivi euro 1.292 mila e plusvalenze da cessione di beni strumentali per euro 25 mila.


| Altri proventi | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Recupero spese due diligence | 2.386 | - |
| Fitti attivi | 728 | 552 |
| Recupero contributi sul personale | 157 | 23 |
| Altri ricavi | 1.292 | 46 |
| Plusvalenza da cessione di beni strumentali | 25 | - |
| Totale | 4.587 | 621 |
Nella tabella che segue sono dettagliati i costi per servizi:
(migliaia di euro)
| Costi per servizi | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Costi IT | 1.496 | 410 |
| Costi per sviluppo business | 2.959 | 304 |
| Consulenze | 4.507 | 958 |
| Supporti esterni all'attività | 423 | 135 |
| Visure catastali e annotazioni ipotecarie | 10 | - |
| Servizi ricevuti per selezione del personale e elaborazione paghe | 417 | 227 |
| Revisione contabile | 63 | 66 |
| Agenzie di rating | 150 | 34 |
| Manutenzioni | 432 | 276 |
| Postali | 228 | 38 |
| Telefoniche | 231 | 111 |
| Rappresentanza | 121 | 77 |
| Organi sociali | 609 | 418 |
| Polizze | 88 | 185 |
| Pulizia | 219 | 92 |
| Spese notarili | 33 | 71 |
| Altre | 110 | 348 |
| Totale | 12.096 | 3.750 |


(migliaia di euro)
Di seguito il dettaglio delle spese per godimento beni di terzi:
| Spese per godimento beni di terzi | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Canoni annuali prodotti IT | 2.314 | 903 |
| Fitti e oneri condominiali sede | 827 | 43 |
| Noleggio apparecchiature | 30 | 16 |
| Noleggio autovetture | - | 2 |
| Locazione fotocopiatrici | 1 | - |
| Totale | 3.171 | 964 |
Di seguito il dettaglio delle spese del personale:
(migliaia di euro)
| Spese del personale | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 8.217 | 3.454 |
| Oneri sociali | 2.349 | 751 |
| Ricavo dal distacco del personale | (110) | (4) |
| Trattamento di Fine Rapporto | 511 | 142 |
| Altri costi del personale | 491 | 146 |
| Totale | 11.458 | 4.489 |
Di seguito è dettagliata la voce ammortamenti e svalutazioni:
(migliaia di euro)
| Ammortamenti e svalutazioni | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Ammortamento beni materiali | 295 | 211 |
| Ammortamento applicazione IFRS 16 | 1.178 | 720 |
| Ammortamento software | 893 | 354 |
| Svalutazione crediti commerciali | (64) | 50 |
| Svalutazione junior deposit | 136 | - |
| Totale | 2.439 | 1.335 |


Gli altri oneri di gestione, che ammontano al 31 dicembre 2022 a euro 590 mila hanno riguardato:
La voce accoglie le seguenti grandezze:
(migliaia di euro)
| Oneri finanziari | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Interessi passivi su passività fittizie (attività cedute e non cancellate) |
- | 3.575 |
| Oneri derivanti da adozione IFRS 16 | 316 | 54 |
| Costi bancari | 10 | 6 |
| Interessi da finanziamenti bancari | 190 | - |
| Totale | 516 | 3.635 |
La voce, che risulta pari a euro 516 mila al 31 dicembre 2022, fa quasi esclusivamente riferimento agli interessi passivi rilevati in ottemperanza all'IFRS 16 sulle passività finanziarie iscritte in bilancio a fronte dei contratti di locazione di immobili e autovetture sottoscritti dalla Società (complessivamente pari a euro 316 mila).
Il residuo della voce attiene invece a fees di custodia-titoli per euro 10 mila e fees riferite a crediti di firma concessi da banche per euro 190 mila.
Le imposte dell'esercizio presentano un saldo positivo pari a euro 3.039 mila.
La Società ha messo a disposzione, a llivello di consolidato fiscale, la proria perdita di eserczio a compensazione dell'imponibile della società Gardant Liberty Servicing, con un compenso spettante di euro 3.070 mila, pari al reddito imponibile moltiplicato per l'aliquota vigente.
Nell'esercizio sono state accantonate imposte differite derivanti dalla valutazione attuariale del TFR al 31 dicembre 2022 per complissivi euro 31 mila.

Il Gruppo si è dotato di un articolato Sistema dei Controlli Interni ("SCI"), che opera all'interno del modello organizzativo di riferimento, al fine di supportare l'esecuzione sistematica di tutte le attività operative e di business attuate coerentemente alla mission assegnata, alle strategie e agli obiettivi perseguiti. Il Sistema di Controlli Interni, in quanto strumento di presidio rispetto all'assunzione e alla gestione nel continuo dei rischi, riguarda non solo le Funzioni deputate ai controlli, ma coinvolge tutte le Strutture aziendali delle Società del Gruppo, attraverso la definizione, applicazione ed evoluzione di meccanismi, metodologie e strumenti in grado di identificare, misurare/valutare, gestire/mitigare i rischi e assicurare un'adeguata informativa agli Organi aziendali.
La struttura Group Controls, sotto la responsabilità del Chief Controls Officer (CCO), esegue le verifiche sulla Capogruppo, con particolare riferimento all'ambito investimenti, e presidia/effettua i controlli a livello accentrato sull'operatività di Special Gardant, ivi inclusa l'operatività della società controllata Gardant Liberty Servicing. La struttura supporta le Funzioni di controllo di Master Gardant e Gardant Investor SGR, curando l'armonizzazione dei modelli e dei processi di individuazione, misurazione e monitoraggio dei rischi e garantendo adeguato livello di indipendenza delle stesse nello svolgimento ed esecuzione delle attività di controllo.
La struttura, inoltre, provvede alla gestione accentrata dei controlli in ambito Data Protection & IT Risk, assicurando il presidio integrato dei dati personali trattati da Gardant, nonché di tutte le società del Gruppo, in conformità con quanto previsto dal GDPR "Regolamento Europeo di Protezione Dati Personali"; svolge inoltre i controlli di secondo livello sul rischio informatico per tutte le società del Gruppo.
Il supporto alle strutture e risorse dedicate alle attività di controllo interno di ciascuna Società controllata e la struttura dei controlli di Gardant, è assicurata tramite:
La struttura garantisce inoltre i controlli di secondo e terzo livello di Special Gardant e Gardant Liberty Servicing, tramite l'erogazione dei servizi definiti nel contratto di "Corporate Center".
Group Controls è collocata a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione; informa periodicamente il CdA e il Collegio Sindacale sulle iniziative intraprese, sulle disfunzioni accertate e sulle relative azioni correttive da intraprendere, nonché sulla reportistica integrata dei rischi.
La struttura Group Controls collabora inoltre con l'Organismo di Vigilanza ai fini dell'espletamento delle sue attività di controllo, portando, all'attenzione dello stesso eventuali criticità riscontrate nel corso delle proprie attività di verifica, con particolare riferimento a quelle potenzialmente connesse a profili di rischio di commissione di reati rilevanti ai sensi del Decreto e monitorando che le Strutture Aziendali competenti portino a termine le azioni di mitigazione individuate a fronte di tali criticità.
Le attività della Capogruppo sono esposte ai seguenti rischi:
Le seguenti sezioni forniscono indicazioni di riferimento sull'incidenza di tali rischi.


La costituzione del Gruppo ha consentito di attivare una gestione centralizzata della liquidità a livello consolidato al fine di ottimizzare l'equilibrio di liquidità complessivo, preservando le peculiarità del business di ciascuna Società controllata.
Obiettivo del Gruppo è il mantenimento nel tempo di una gestione equilibrata della propria esposizione finanziaria, al fine di garantire la coerenza della struttura del passivo con la composizione dell'attivo di bilancio assicurando allo stesso tempo la necessaria flessibilità operativa attraverso l'utilizzo della liquidità generata dalle attività operative correnti e il ricorso a finanziamenti bancari.
La capacità di generare liquidità dalla gestione caratteristica, unitamente alla capacità di indebitamento, consente pertanto al Gruppo di soddisfare in maniera adeguata le necessità operative, di finanziamento del capitale circolante operativo e di investimento, nonché il rispetto dei propri obblighi finanziari.
La gestione della Tesoreria del Gruppo Gardant (il "Gruppo") è effettuata su un modello frazionato sulle seguenti cinque società:
Al fine di replicare i vantaggi della gestione accentrata della Tesoreria di Gruppo e per far fronte alla necessità di formalizzare il rapporto finanziario sottostante tra le suddette società è stato attivato un meccanismo di un cash pooling di Gruppo.
La politica finanziaria del Gruppo e la gestione dei relativi rischi finanziari sono guidate e monitorate a livello centrale. A tal riguardo la Capogruppo, tramite la struttura Group Controls e con il supporto di Planning&Control e Treasury, effettua un monitoraggio trimestrale del livello di liquidità consolidato del Gruppo con l'obiettivo di verificare l'equilibrio di cassa operativa di breve/medio termine e suggerire l'adozione di adeguati presidi al fine di prevenire situazioni di deficit di liquidità.
Nello specifico l'analisi del livello consuntivo e prospettico della liquidità avviene rispetto ad un buffer minimo di liquidità da detenere a livello di Gruppo per garantire il funzionamento operativo ordinario.
In presenza di uno scostamento negativo rispetto Liquidity Buffer di riferimento, è stato definito un processo di attivazione di specifici meccanismi di escalation verso gli Organi aziendali e sono state individuate le potenziali remedial action da implementare in base alla gravità e persistenza dello scostamento stesso.
Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte. Gardant è esposta al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari.
Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita a breve termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano pari a 3,8 milioni principalmente riconducibili verso controparti appartenenti al gruppo (i.e. crediti intercompany).
Ad ogni data di bilancio, tali crediti sono inoltre sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.


Al 31 dicembre 2022, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Fondi di investimento caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.
Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituzioni finanziari, Gardant ricorre solo ad interlocutori di elevato standing creditizio. Al 31 dicembre 2022 la liquidità di Gardant è investita in depositi bancari intrattenuti con primari istituti di credito.
Il rischio di tasso d'interesse sul conto economico è il rischio causato dalla differenza nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle passività (variazione del valore di mercato delle poste di bilancio a seguito di una variazione della curva dei rendimenti).
Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello degli oneri e dei proventi finanziari di Gardant.
La Società valuta e monitora regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse.
Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Non rientrano in questo ambito i rischi strategici e di reputazione, mentre è compreso il rischio legale, (ossia il rischio derivante da violazioni o dalla mancanza di conformità a leggi o norme oppure dalla poca trasparenza in merito ai diritti e ai doveri delle controparti in una transazione) e il rischio di condotta (ossia il rischio di subire perdite conseguenti un'offerta inappropriata di servizi finanziari ed i derivanti costi processuali, inclusi casi di condotta intenzionalmente inadeguata o negligente).
I controlli di primo livello a fronte di tale rischio sono espletati dalle funzioni operative. Le verifiche di secondo e terzo livello sono a carico della Struttura Group Controls.
Gardant ha inoltre sviluppato una strategia di Business Continuity che prevede l'analisi degli impatti sulla operatività e l'individuazione di alcuni scenari di crisi/disastro, al fine di identificare le soluzioni di continuità più opportune per indirizzare il ripristino dei processi essenziali dal punto di vista organizzativo, logistico e informatico.
La continuità operativa (o Business Continuity) fa riferimento alla disponibilità delle risorse critiche, quali ad esempio informazioni, persone, infrastrutture, tecnologie, reti di comunicazione, locali, che sono necessarie a garantire il funzionamento dei processi aziendali più critici in situazioni di emergenza/crisi. L'improvvisa indisponibilità di queste risorse può provocare l'interruzione dell'operatività, con conseguenti impatti economici, normativi e d'immagine.
Nel Business Continuity Plan (BCP) sono previsti ruoli e/o Comitati per la gestione della continuità operativa che operano sia in situazione di "normalità", al fine di garantire il mantenimento del BCP, sia in situazione di crisi per garantire l'adeguato presidio, coordinamento e controllo delle attività di ripristino e di ritorno alla normalità dei processi impattati.

| Parte correlata | Crediti | Debiti | Costi | Ricavi |
|---|---|---|---|---|
| Gardant Liberty Servicing S.p.A. | 3.524 | 12.157 | 74 | 1.956 |
| Master Gardant S.p.A. | 873 | 1.588 | - | 2.682 |
| Special Gardant S.p.A. | 602 | 2.248 | 64 | 6.191 |
| Gardant Investor SGR S.p.A. | 312 | 2.880 | - | 941 |
| Banca CF+ | 1 | 8.206 | 183 | 84 |
| Totale 2022 | 5.313 | 27.078 | 322 | 11.854 |
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
| Parte correlata | Crediti | Debiti | Costi | Ricavi |
|---|---|---|---|---|
| Gardant Liberty Servicing S.p.A. | 4.033 | 165 | 54 | 757 |
| Master Gardant S.p.A. | 61 | 2.068 | - | 716 |
| Special Gardant S.p.A. | 0 | 11.857 | - | 2.406 |
| Gardant Investor SGR S.p.A. | 5 | 2.859 | - | 374 |
| Banca CF+ | 37 | 534 | - | 174 |
| Totale 2022 | 4.136 | 17.483 | 54 | 4.427 |
Nel corso dell'esercizio 2022 la Società ha posto in essere diverse transazioni con le altre società del Gruppo Gardant.
Di seguito si riepilogano le principali:

Inoltre, la Società ha debiti verso Banca CF+ per euro 8.200 mila relativi all'acquisto di titoli ABS ancora da saldare.
I compensi complessivi riconosciuti agli amministratori ammontano a euro 497 mila; quelli riconosciuti ai sindaci euro 77 mila.
Non sono stati erogati anticipi o crediti ai componenti degli organi sociali.
Il numero medio del personale dipendente nel 2022 è risultato il seguente:
| • | dirigenti | 11 | |
|---|---|---|---|
| • | quadri direttivi | 57 | |
• altro personale dipendente 32
Per la proposta di copertura dell'esercizio si rinvia alla apposita parte della Relazione sulla Gestione.



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Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v.
Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

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Revisione e organizzazione contabile
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Agli Azionisti della Gardant S.p.A.
Giudizio
Agli Azionisti della Gardant S.p.A. PEC [email protected]
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Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Gardant S.p.A. (nel seguito anche la "Società"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2022, del conto economico complessivo, delle variazioni di patrimonio netto e del rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Gardant (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, del conto economico d'esercizio consolidato, del prospetto della redditività complessiva, delle variazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati. Agli Azionisti della Gardant S.p.A. Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Gardant S.p.A. al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea. A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Gardant al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea. Giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Gardant (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, del conto economico d'esercizio consolidato, del prospetto della redditività complessiva, delle
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dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
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Limited, società di diritto inglese.
bilancio consolidato
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Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Gardant S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Gardant S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Gardant S.p.A. per il applicati. A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Gardant al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Gardant S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.
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Elementi alla base del giudizio



Gardant S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2022
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
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Gardant S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2022
• abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Gli Amministratori della Gardant S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione della Gardant S.p.A. al 31 dicembre 2022, incluse la sua coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la sua conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio della Gardant S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sulla conformità della stessa alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio della Gardant S.p.A. al 31 dicembre 2022 ed è redatta in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Roma, 12 aprile 2023
KPMG S.p.A.
Riccardo De Angelis Socio


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