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Dovalue

Annual Report Mar 29, 2024

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Annual Report

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Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2023

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE CONSOLIDATA

Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Tale documento rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format) e disponibile sul sito internet della Società, nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket STORAGE".

Sede legale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato

Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.dovalue.it

INDICE

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023

INTRODUZIONE 4
CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE 12
STRUTTURA DEL GRUPPO 13
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO 15
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023 67
1. PROSPETTI CONTABILI 69
NOTE ILLUSTRATIVE 75
2. POLITICHE CONTABILI 77
3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 117
4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 147
5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 159
6. INFORMATIVA DI SETTORE 171
7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA 175
8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 179
9. ALLEGATI 183
10. ATTESTAZIONI E RELAZIONI 185
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

Lettera agli azionisti

Cari Azionisti e Stakeholder,

4

il Bilancio 2023 che illustriamo riflette la resilienza e la capacità di adattamento di doValue, nonostante un contesto economico particolarmente impegnativo per il settore del credit servicing. La vostra società ha navigato attraverso tali avversità, mantenendo una solida redditività e un'equilibrata struttura finanziaria. Ciò è stato possibile anche di fronte a una contrazione nel volume delle transazioni di crediti non-performing e a performance di recupero meno favorevoli, effetti diretti di un clima caratterizzato da elevati tassi d'interesse e inflazione sostenuta.

Dall'inizio del 2023, doValue ha mantenuto la leadership di mercato in Italia, Grecia e Cipro, mentre in Spagna ha completato un complesso processo di ristrutturazione consentendo alla propria controllata spagnola di tornare alla profittabilità e porre le basi per una crescita sostenibile nel medio-lungo periodo.

L'efficacia del modello di business e la strategia di diversificazione (in termini di paesi, prodotti e clienti) hanno consentito al Gruppo doValue di registrare Ricavi Lordi pari a €486 milioni ed un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €179 milioni. In termini di nuove masse in gestione, nel 2023 la Società si è aggiudicata circa €9.7 miliardi di nuovo Gross Book Value, un livello che, sebbene in calo rispetto al precedente anno, ha consentito a doValue di mantenere stabili le proprie quote di mercato nonostante politiche concorrenziali molto aggressive da parte dei propri competitor.

Nel corso del 2023, abbiamo mantenuto un rapporto di leva finanziaria contenuto pari a 2,7 volte, allineandoci perfettamente agli obiettivi delineati nel nostro Piano Industriale e nella strategia finanziaria aziendale. Osserviamo con soddisfazione che, nel periodo compreso tra giugno e luglio, sia Fitch che Standard & Poor's hanno riconfermato il rating BB. Questo riconoscimento è particolarmente importante in un periodo in cui la sostenibilità finanziaria assume un ruolo cruciale per gli investitori. Ci posiziona favorevolmente nel panorama aziendale, distinguendoci come uno degli operatori con il livello di indebitamento più contenuto e con valutazioni creditizie tra le più elevate.

L'attenzione verso tutti gli Stakeholder, oltre che l'adozione di standard etici e professionali in linea con le migliori prassi di mercato, caratterizzano il nostro modello di business. In linea con i nostri principi, doValue ha definito la Carta dei Valori ed aggiornato il Codice Deontologico della Rete Esterna seguendo gli elevati standard qualitativi stabiliti nel Codice Etico di Gruppo.

L'eccellenza operativa di doValue è confermata anche dai Servicer Rating del mercato assegnati dalle agenzie internazionali S&P e Fitch Ratings: in qualità di Special Servicer Fitch Ratings ha confermato il rating "RSS1-/CSS1-" e Standard & Poor's "Strong", i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore.

Nel corso dell'anno, in considerazione del ruolo svolto da doValue per lo sviluppo sostenibile del sistema finanziario, il Gruppo ha definito la propria mission: contribuire a mantenere l'equilibrio del sistema economico, favorendo l'inclusione finanziaria. doValue, infatti, nella gestione dei crediti privilegia il ricorso a soluzioni stragiudiziali, e quindi più rapide, flessibili e meno onerose per tutte le parti in causa rispetto ai percorsi giudiziali. Tali soluzioni, oltre a lasciare maggior spazio all'ascolto del cliente debitore e all'identificazione delle sue necessità, contribuiscono anche ad un più rapido reinserimento del cliente debitore stesso nel circuito finanziario, garantendo un approccio più empatico, inclusivo e, in definitiva, sostenibile. Il ruolo di doValue sarà dunque fondamentale, nell'ambito della gestione degli UTP e degli stage 2, per supportare la crescita del Paese agevolando il rientro in bonis di creditori rientranti in quella categoria.

Da anni il Gruppo ha intrapreso un percorso volto ad integrare la Sostenibilità nei processi aziendali seguendo la direzione definita dai 17 SDGs - Sustainable Development Goals. Come nel 2022, anche quest'anno sono stati raggiunti tutti i target del Piano di Sostenibilità. Il percorso di crescita sostenibile del Gruppo è inoltre confermato dagli ottimi rating assegnati da parte delle Agenzie di Rating ESG; a ottobre 2023 Sustainalytics ha mantenuto l'ESG Risk Rating della Società a "Low Risk". Il Framework ESG di doValue è valutato anche da MSCI ESG Ratings e Moody's, che hanno assegnato un rating di "AAA" e "Robust" (entrambi in miglioramento rispetto all'anno precedente).

Nel 2024, intraprenderemo un nuovo capitolo strategico, delineato dal Piano Industriale 2024- 2026, recentemente introdotto dalla nostra CEO, nominata in agosto 2023. Questo piano propone una traiettoria di crescita sia prudente che mirata, adeguata alle evoluzioni del mercato. Si concentrerà su due assi principali: il rafforzamento del nostro core business nel settore dei crediti non performing e l'espansione in nuovi segmenti di mercato con livelli di domanda più sostenuti.

Vorrei anche riconoscere il ruolo fondamentale del settore del credit servicing nel sostenere la stabilità del sistema bancario europeo e italiano. Questa attività è stata indispensabile per il funzionamento efficiente del sistema di trasmissione monetaria e per la resilienza economica in tempi di crisi. Sebbene il sistema bancario benefici attualmente di un contesto favorevole, grazie agli sforzi di derisking intrapresi in passato e a un ambiente di tassi di interesse vantaggioso, la nostra società manterrà un ruolo di presidio importante per solidità del sistema economico.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Giovanni Castellaneta

La Sostenibilità per il Gruppo

Le linee strategiche di Sostenibilità di doValue sono il risultato di un lungo percorso avviato nel 2016 dal Gruppo, in collaborazione con i propri Stakeholder.

L'attenzione di doValue verso i temi ESG si concretizza in una strategia volta a favorire l'inclusione finanziaria e a contribuire allo sviluppo sostenibile del sistema economico.

IL PERCORSO DI CRESCITA SOSTENIBILE

2017 doValue pubblica la prima Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria (DCNF) e avvia il processo di integrazione della Sostenibilità nella strategia aziendale.

doValue redige una Policy per la redazione Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e definisce la governance del processo di redazione del documento.

A seguito del processo di internazionalizzazione, doValue integra Altamira Asset Management S.A. (oggi doValue Spain) con le sue controllate in Portogallo e Cipro nel perimetro di rendicontazione.

La quarta Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria include nel perimetro di rendicontazione doValue Greece. doValue avvia un dialogo costante con le principali Agenzie di Rating ESG: MSCI e Sustainalytics.

doValue pubblica la Politica e il Piano di Sostenibilità 2021-2023. MSCI ESG Ratings incrementa il Rating ESG del Gruppo dal livello "A" al livello "AA".

doValue amplia le categorie di Stakeholder coinvolte nelle attività di Engagement e raggiunge i target 2022 del Piano di Sostenibilità. Sustainalytics incrementa l'ESG Risk Rating da "Medium Risk" a "Low Risk". Viene definita la Carta dei Valori.

Il raggiungimento dei 21 targets del Piano di Sostenibilità 2021-2023 conferma l'impegno del Gruppo per contribuire attivamente ad un futuro più inclusivo e sostenibile, in linea con gli obiettivi SDGs – Sustainable Development Goals – dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Al 31 Dicembre 2023 sono stati raggiunti tutti i target previsti dal Piano di Sostenibilità 2021-23 a conferma dell'impegno del Gruppo a contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) individuati dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Dei 17 macro-obiettivi descritti dagli SDG il Gruppo contribuisce a:

  • SDG 4 istruzione di qualità;
  • SDG 7 energia pulita e accessibile;
  • SDG 8 lavoro dignitoso e crescita economica;
  • SDG 10 ridurre le diseguaglianze;
  • SDG 12 consumo e produzione responsabile.

IL NOSTRO CONTRIBUTO AGLI SDGS

ATTENZIONE ALL' AMBIENTE

Governance e integrità del business

Formazione ed inclusione sociale

Consumo e gestione sostenibile delle risorse naturali

Development Goals

8.10 Rafforzare la capacità delle istituzioni finanziarie nazionali per incoraggiare e ampliare l'accesso ai servizi bancari, assicurativi e finanziari per tutti

4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l'occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro

7.2 Entro il 2030, aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale

12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali

Al 31 Dicembre 2023 sono stati raggiunti i seguenti target.

Obiettivi Target raggiunti al 31 Dicembre 2021 SDGS
OPERARE RESPONSABILMENTE
Assicurare che le attività di business siano
condotte in conformità alla normativa vigente e
ai più alti standard etici e morali
Implementazione di un framework anticorruzione di
gruppo entro il 2021.
Integrare gli obiettivi ESG nella strategia di
business
Inclusione dell'Employee Engagement come variabile
dell'MBO per Manager con Responsabilità strategiche
entro il 2021.
ATTENZIONE ALLE PERSONE
Diffondere una cultura di inclusività e non
discriminazione
Creazione di un Group Diversity & Inclusion Council e
definizione di una strategia D&I a livello di Gruppo entro
il 2021.
Promuovere la soddisfazione, la salute e il
benessere di dipendenti e collaboratori
Partecipazione alla People Engagement Survey sempre
superiore al 70%.
ATTENZIONE ALL'AMBIENTE
Armonizzare la gestione degli impatti ambientali
a livello di Gruppo
Implementazione di linee guida finalizzate alla definizione
di un framework di riferimento per la gestione locale degli
aspetti ambientali entro il 2021.
Obiettivi Target 2022 - 2023 SDGS
OPERARE RESPONSABILMENTE
negli anni successivi. Ottenimento della certificazione ISO 37100 entro il 2022 per doValue S.p.A. e mantenimento della certificazione
75% dei dipendenti che hanno ricevuto formazione in tema di Codice Etico, anticorruzione entro il 2023.
100% dei dipendenti che hanno ricevuto formazione in tema di Cyber Security entro dicembre 2022.
75% dei dipendenti che hanno ricevuto formazione in tema di Privacy entro il 2023.
metodologia Net Promoter Score (NPS) entro il 2022. Implementazione a livello di Gruppo di un modello di misurazione e soddisfazione dei clienti secondo la
ATTENZIONE ALLE PERSONE
e dei singoli contesti locali. Promozione di piani di formazione annuali riguardanti sia le soft che le hard skill allineati alle esigenze anziendali
Integrazione dei valori di doValue all'interno del modello di valutazione delle performance entro il 2022.
delle diversità entro il 2022. Lancio di programmi e attività specifiche volti al rafforzamento della cultura dell'inclusione e alla valorizzazione
Lancio di una campagna di sensibilizzazione ed educazione in tema di D&I a livello di Gruppo entro il 2022.
Mappatura globale delle figure chiave e definizione di un piano di successione entro il 2022.
Partecipazione alla People Engagement Survey sempre superiore al 70%.
dipendenti e avvio di iniziative locali a sostegno dell'equilibrio tra vita-lavoro. A partire dal 2022, lancio di almeno 1-2 attività e programmi all'anno per sostenere la salute psico-fisica dei
realizzazione di attività a sostegno delle comunità locali entro il 2022. Implementazione di linee guida finalizzate ala definizione di un framework di riferimento a livello di Gruppo per la
ATTENZIONE ALL'AMBIENTE
(metodo market-based). Acquisto di energia elettrica 100% rinnovabile certficata entro il 2023, riducendo le relative emissioni di Scope 2
Adozione di soluzioni per aumentare l'efficienza energetica delle Sedi.
Acquisto di carta 100% con caratteristiche di sostenibilità (certificata FSC, PEFC o EcoLabel) entro il 2022.
contribuire allo sviluppo di un'economia più sostenibile. doValue proseguirà il proprio percorso di Sostenibilità con impegno e responsabilità, secondo le
linee strategiche del Business Plan 2024-26, per incontrare le aspettative degli Stakeholder e per

Rating ESG

L'eccellenza operativa e l'impegno concreto di doValue sul fronte della Sostenibilità sono dimostrati anche dai costanti upgrade riconosciuti dalle principali Agenzie di Rating ESG.

In linea con la continua traiettoria di miglioramento seguita dalla Società sin dal primo rating assegnato da Sustainalytics ad ottobre 2020, nell'ottobre 2023 Sustainalytics ha confermato il rating "Low Risk", valutando doValue come società a "basso rischio" con riferimento all'esposizione verso impatti finanziari rilevanti generati da fattori ESG.

Il riconoscimento ricevuto da Sustainalytics conferma il forte e costante impegno di doValue nell'adottare elevati standard di qualità e nell'agire in modo responsabile.

Il Framework ESG di doValue è valutato anche da MSCI ESG Ratings, che nel febbraio 2023 ha assegnato un rating "AAA", rispetto alla valutazione "AA" del 2022, riflettendo le prestazioni e il livello di crescita del Gruppo doValue.

doValue è attualmente valutata anche da Moody's che a luglio 2023 ha migliorato il rating ESG del Gruppo da "Limited" a "Robust".

Governance Sostenibile

Al fine di integrare sempre più la Sostenibilità nel business, doValue ha implementato una governance, riconosciuta come best practice dalle Agenzie di Rating ESG, che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di queste tematiche:

  • Il costante coinvolgimento e impegno del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Rischi Parti Correlate e Sostenibilità sono un chiaro indicatore di quanto le tematiche ESG rivestano un ruolo centrale nella Governance del Gruppo;
  • La funzione Communication & Sustainability sviluppa la strategia di sostenibilità in collaborazione con le funzioni preposte e individua aree e progetti di miglioramento, contribuendo così alla creazione di valore di lungo periodo;
  • L'Identity & Communication Committee ha l'obiettivo di sviluppare le strategie di Brand Identity, Comunicazione e Sostenibilità del Gruppo doValue.

e Società di revisione Cariche sociali

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Amministratore Delegato MANUELA FRANCHI

COLLEGIO SINDACALE

Sindaci supplenti SONIA PERON

SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari DAVIDE SOFFIETTI

Presidente GIOVANNI CASTELLANETA (2) Consiglieri FRANCESCO COLASANTI (2) GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4) CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3) NUNZIO GUGLIELMINO (1) GIUSEPPE RANIERI ROBERTA NERI (4) MARELLA IDI MARIA VILLA (2) ELENA LIESKOVSKA (2)

Presidente NICOLA LORITO (6)

Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)

MAURIZIO DE MAGISTRIS

Alla data di approvazione del presente documento

  • (1) Presidente Comitato per le Nomine e per la Remunerazione
  • (2) Membro Comitato per le Nomine e per la Remunerazione
  • (3) Presidente Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità
  • (4) Membro Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità
  • (5) Presidente dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (6) Membro dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

Struttura del Gruppo

Con più di 20 anni di esperienza e circa €116 miliardi di asset in gestione, il Gruppo doValue è il principale operatore in Sud Europa nella gestione di portafogli di credito e di immobili derivanti da crediti deteriorati.

Il Gruppo doValue offre ai propri clienti, sia Banche che Investitori, servizi di gestione di portafogli di crediti in sofferenza (Non-Performing Loans, NPL), crediti con inadempienze probabili (Unlikely to Pay, UTP), crediti scaduti (Early Arrears) e crediti in-bonis (Performing Loans). Il Gruppo doValue è inoltre attivo nella gestione e sviluppo di asset immobiliari escussi nell'ambito dall'attività di gestione di crediti deteriorati (Real Estate Owned, REO).

In aggiunta, il Gruppo doValue offre un'ampia gamma di servizi ancillari (servizi di Master Legal, due diligence, gestione di dati e attività di Master Servicing).

Le azioni del Gruppo doValue sono quotate su Euronext Milan dal 2017. doValue è stata inoltre ammessa al segmento STAR di Euronext Milan nel 2022.

Nel grafico seguente è esposta la composizione del Gruppo al 31 dicembre 2023 che riflette il percorso di crescita e di diversificazione realizzato in più di 20 anni di attività, attraverso uno sviluppo organico e per linee esterne.

doValue: una storia di crescita e diversificazione

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.

Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

Attività del Gruppo

RSS1- / CSS1- FITCH RATINGS STRONG STANDARD & POOR'S RATING

Il Gruppo doValue fornisce servizi a Banche e Investitori sull'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate.

Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti; nell'ambito della medesima attività possono essere poi offerti servizi ancillari la cui remunerazione è legata alla tipologia di servizio fornito.

Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:

NPL Servicing Attività di amministrazione, di gestione e recupero del credito in via giudiziale
e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti
prevalentemente non-performing. Nell'ambito Servicing di NPL, doValue
è focalizzata su crediti corporate di origine bancaria, caratterizzati da una
dimensione medio-grande e da un'elevata incidenza di garanzie immobiliari
Real Estate
Servicing
Attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra
cui: (1) Gestione delle garanzie immobiliari, ovvero attività di valorizzazione
e vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà
dei clienti, originariamente posti a garanzia di prestiti bancari, (2) Sviluppo
immobiliare,
ovvero
analisi,
realizzazione
e
commercializzazione
di
progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti
e (3) Property management, ovvero presidio, gestione e manutenzione
del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la
redditività attraverso la vendita o la locazione
UTP Servicing Attività di amministrazione, gestione e ristrutturazione di crediti classificati
"unlikely-to-pay", per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di favorire
la transizione degli stessi allo status di "performing"; tale attività è svolta
primariamente dalle controllate doNext, regolata ai sensi dell'art. 106 T.U.B.
(intermediario finanziario), e doValue Greece, regolata ai sensi della legge
greca 4354/2015 (NPL Servicer con licenza e supervisione di Bank of Greece)

Early Arrears e
performing loans
servicing
Attività di gestione di crediti performing o in arretrato inferiore ai 90 giorni,
non ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi
Servizi ancillari Servizi ancillari di varia natura, inclusi: (1) Due Diligence, ovvero servizi di
raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza
per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business
plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero, (2) Master Servicing e
Strutturazione, ovvero servizi amministrativi, contabili, di cash management
e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti, servizi di
strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, oltre all'esercizio del ruolo
di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione e (3)
Master Legal, ovvero attività di gestione delle procedure giudiziali di ogni
ordine e grado relativamente ai crediti, prevalentemente non performing, in
gestione di doValue su mandato di terzi

doValue, in qualità di Special Servicer, ha ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. doNext, in qualità di Master Servicer, a febbraio 2022 ha ricevuto il giudizio di MS2+ da Fitch Ratings che rappresenta un indicatore di alte performance nella capacità complessiva di gestione del Servicing.

Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook "Stabile" da Standard & Poor's e da Fitch. Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie relativamente alle obbligazioni senior di doValue di emissione originaria pari ad un nominale di €265,0 milioni e €300,0 milioni con scadenza, rispettivamente, nel 2025 e nel 2026. Il rating è stato confermato nel mese di giugno 2023 sia da Fitch, sia da Standard & Poor's, entrambe con outlook "Stabile".

Contesto macroeconomico generale

Le banche europee stanno attualmente godendo dei benefici di tassi di interesse eccezionalmente elevati, che hanno portato a un notevole aumento dei margini di interesse netti. Nonostante il continuo deterioramento del contesto macroeconomico e gli alti tassi di interesse che mettono sotto pressione famiglie e PMI, il costo del rischio per le banche europee è rimasto sorprendentemente ai minimi storici. Questo scenario, unito a un basso NPE ratio derivante da un ampio processo di de-risking in tutta l'Europa meridionale realizzato negli anni precedenti, ha creato un panorama difficile per i servicer del debito e gli acquirenti, caratterizzato da una pipeline di operazioni primarie in diminuzione.

Nonostante queste sfide, le previsioni economiche per l'Europa rimangono caute, con una crescita modesta del PIL, una crisi immobiliare commerciale incombente e un aumento dei fallimenti, in particolare tra le PMI. La Banca d'Italia prevede un calo della qualità del credito nei prossimi due anni. In questo contesto, il governatore della Banca d'Italia ha sottolineato il ruolo cruciale dei credit servicer nel mantenere un sistema bancario ed economico solido. Nel frattempo, le grandi banche spagnole gestiscono €71 miliardi di crediti in sofferenza (NPL) nei loro bilanci, con un aumento del 2,3% su base annua rispetto al 2022. La Grecia sta registrando una crescita positiva del PIL, ma le banche sono ancora nel pieno del loro processo di de-risking.

Alla luce di questa situazione, doValue stima che la pipeline di potenziali mandati di servizio per i prossimi 18 mesi in tutta l'Europa meridionale sia di circa 40 miliardi di euro, comprese le transazioni secondarie. Tuttavia, eventuali ulteriori ritardi nelle transazioni primarie previste potrebbero mettere in discussione il ritorno alla crescita nel 2024. Per far fronte a questo problema, la società ha adottato una struttura dei costi flessibile e prevede di apportare ulteriori modifiche per salvaguardare la redditività e la generazione di cassa.

Più in generale, le attività di doValue sono supportate da un sostanziale e contrattuale GBV a lungo termine e sono sostenute da tendenze esterne favorevoli a medio e lungo termine. Tra queste, l'applicazione di norme rigorose da parte delle banche per il riconoscimento dei crediti (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basilea IV), che incoraggiano un approccio proattivo alla gestione del bilancio.

Principali dati del Gruppo

(€/000)

Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2023.

Principali dati economici consolidati 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Ricavi lordi 485.731 558.249 (72.518) (13,0)%
Ricavi netti 443.157 500.420 (57.263) (11,4)%
Costi operativi (267.812) (301.712) 33.900 (11,2)%
EBITDA 175.345 198.708 (23.363) (11,8)%
EBITDA margin 36,1% 35,6% 0,5% 1,4%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.355) (2.979) (376) 12,6%
EBITDA esclusi elementi non ricorrenti 178.700 201.687 (22.987) (11,4)%
EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti 37,2% 36,1% 1,0% 2,8%
EBT 28.250 62.829 (34.579) (55,0)%
EBT margin 5,8% 11,3% (5,4%) (48,3)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
(17.830) 16.502 (34.332) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti
1.835 50.563 (48.728) (96,4)%
(€/000)
Principali dati patrimoniali consolidati 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 112.376 134.264 (21.888) (16,3%)
Attività immateriali 473.784 526.888 (53.104) (10,1%)
Attività finanziarie 46.167 57.984 (11.817) (20,4%)
Crediti commerciali 199.844 200.143 (299) (0,1%)
Attività fiscali 99.483 118.226 (18.743) (15,9%)
Passività finanziarie 684.570 684.984 (414) (0,1%)
Debiti commerciali 85.383 70.381 15.002 21,3%
Passività fiscali 65.096 67.797 (2.701) (4,0%)
Altre passività 57.056 75.754 (18.698) (24,7%)
Fondi rischi e oneri 26.356 37.655 (11.299) (30,0%)
Patrimonio netto del Gruppo 53.031 136.559 (83.528) (61,2%)

Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di Performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo.

(€/000)

KPIs 31/12/2023 31/12/2022
Gross Book Value (EoP) Gruppo 116.355.196 120.478.346
Incassi di periodo - Gruppo 4.947.493 5.494.503
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Gruppo 4,6% 4,1%
Gross Book Value (EoP) Italia 68.241.322 72.031.038
Incassi di periodo - Italia 1.661.168 1.707.403
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia 2,5% 2,5%
Gross Book Value (EoP) Iberia 10.861.946 11.650.908
Incassi di periodo - Iberia 1.136.157 1.965.314
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Iberia 11,0% 9,2%
Gross Book Value (EoP) Regione Ellenica 37.251.928 36.796.401
Incassi di periodo - Regione Ellenica 2.150.168 1.821.787
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Regione Ellenica 7,0% 6,1%
Staff FTE / Totale FTE Gruppo 42,0% 45,0%
EBITDA 175.345 198.708
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.355) (2.979)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 178.700 201.687
EBITDA margin 36,1% 35,6%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 37,2% 36,1%
Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo (17.830) 16.502
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
(19.665) (34.061)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non
ricorrenti
1.835 50.563
Utile per azione (Euro) (0,23) 0,21
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) 0,02 0,64
Capex 21.361 30.833
EBITDA - Capex 153.984 167.875
Capitale Circolante Netto 114.461 129.762
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) (475.654) (429.859)
Leverage (Debito netto / EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti LTM) 2,7x 2,1x

LEGENDA

Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.

Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.

Staff FTE/Totale FTE Gruppo: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.

Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti: sono definiti come l'EBITDA e il Risultato del periodo riconducibili alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.

Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.

Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali e immateriali, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche e delle obbligazioni emesse.

Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti degli ultimi dodici mesi (eventualmente aggiustato pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento). Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.

Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2023

Nelle pagine seguenti vengono riportati i risultati economici gestionali dell'esercizio, corredati da approfondimenti riguardo all'andamento del portafoglio gestito.

Al termine della presente Relazione sulla Gestione del Gruppo, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema economico gestionale di seguito riportato e il prospetto di conto economico esposto nella sezione dei prospetti contabili consolidati.

RISULTATI ECONOMICI

(€/000)
Conto Economico gestionale 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Ricavi di Servicing: 419.890 510.164 (90.274) (17,7)%
di cui: Ricavi NPE 366.697 433.538 (66.841) (15,4)%
di cui: Ricavi REO 53.193 76.626 (23.433) (30,6)%
Ricavi da co-investimento 1.290 1.507 (217) (14,4)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 64.551 46.578 17.973 38,6%
Ricavi lordi 485.731 558.249 (72.518) (13,0)%
Commissioni passive NPE (14.365) (20.913) 6.548 (31,3)%
Commissioni passive REO (9.684) (22.631) 12.947 (57,2)%
Commissioni passive Ancillari (18.525) (14.285) (4.240) 29,7%
Ricavi netti 443.157 500.420 (57.263) (11,4)%
Spese per il personale (196.312) (212.395) 16.083 (7,6)%
Spese amministrative (71.500) (89.317) 17.817 (19,9)%
di cui IT (30.662) (33.034) 2.372 (7,2)%
di cui Real Estate (5.084) (5.586) 502 (9,0)%
di cui SG&A (35.754) (50.697) 14.943 (29,5)%
Totale costi operativi (267.812) (301.712) 33.900 (11,2)%
EBITDA 175.345 198.708 (23.363) (11,8)%
EBITDA margin 36,1% 35,6% 0,5% 1,4%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.355) (2.979) (376) 12,6%
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 178.700 201.687 (22.987) (11,4)%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 37,2% 36,1% 1,0% 2,8%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (91.920) (71.021) (20.899) 29,4%
Accantonamenti netti (16.555) (13.963) (2.592) 18,6%
Saldo rettifiche/riprese di valore (906) 493 (1.399) n.s.
EBIT 65.964 114.217 (48.253) (42,2)%
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value (8.180) (22.520) 14.340 (63,7)%
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (29.534) (28.868) (666) 2,3%
EBT 28.250 62.829 (34.579) (55,0)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (19.674) (35.901) 16.227 (45,2)%
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 47.924 98.730 (50.806) (51,5)%
Imposte sul reddito (41.891) (36.354) (5.537) 15,2%
Risultato del periodo (13.641) 26.475 (40.116) n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (4.189) (9.973) 5.784 (58,0)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
(17.830) 16.502 (34.332) n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo (21.420) (35.494) 14.074 (39,7)%
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai
Terzi
(1.755) (1.433) (322) 22,5%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti
1.835 50.563 (48.728) (96,4)%
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti 5.944 11.406 (5.462) (47,9)%
Utile per azione (in euro) (0,23) 0,21 (0,43) n.s.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) 0,02 0,64 (0,62) (96,4)%

Portafoglio in gestione

Al 31 dicembre 2023 il Portafoglio Gestito dal Gruppo (GBV) nei 5 mercati di riferimento di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a €116,4 miliardi, con un decremento marginale pari a circa il 3,4% rispetto a €120,5 miliardi con i quali il Gruppo ha chiuso l'esercizio 2022. I nuovi flussi sono pari a circa €9,7 miliardi di cui circa il 18% riferibili al mercato italiano, il 22% alla penisola Iberica e il 60% alla Regione Ellenica.

Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica del GBV: in particolare per ciascun Paese è evidenziata la quota gestita al 31 dicembre.

L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo i portafogli onboarded, nel corso del 2023 è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per complessivi €6,3 miliardi di cui circa €4,5 miliardi nella Regione Ellenica, circa €0,8 miliardi nella Regione Iberica e circa €1,0 miliardi in Italia.

Ai su citati flussi, si aggiungono ulteriori €3,4 miliardi rivenienti da clienti esistenti onboarded tramite contratti flusso.

Con riferimento al decremento del GBV, nell'esercizio si registrano cessioni per complessivi €4,4 miliardi e write-off per complessivi €4,5 miliardi.

Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già sopra descritto, per effetto di nuovi mandati aggiudicati e attualmente in fase di onboarding, per un totale di circa €0,9 miliardi, relativi a portafogli da primarie istituzioni operanti in Italia e in Grecia.

Gli incassi di Gruppo durante l'esercizio ammontano a €4,9 miliardi, in calo di circa il 10% rispetto allo stesso dato del precedente esercizio (€5,5 miliardi) per motivi ascrivibili sostanzialmente all'uscita del portafoglio Sareb in Spagna. Isolando l'effetto legato all'uscita di tale portafoglio, il dato del 2023 si confronterebbe con €4,7 miliardi del 2022, denotando quindi un miglioramento del 5% della performance. La ripartizione geografica degli incassi 2023 è la seguente: €1,7 miliardi in Italia, €1,1 miliardi in Iberia e €2,2 miliardi nella Regione Ellenica.

Risultati economici

Nel 2023, l'economia europea ha mostrato segni di ripresa dopo la pandemia, sostenuta da politiche di stimolo ed investimenti pubblici, come quello intrapreso in Italia relativo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tuttavia, persistono sfide come l'inflazione elevata, la volatilità dei mercati finanziari e l'incertezza legata alla politica monetaria della BCE. La transizione verso un'economia verde e digitale continua ad essere un punto focale, mentre le tensioni commerciali e geopolitiche influenzano il panorama economico.

In questo complesso framework il Gruppo ha fatto registrare ricavi lordi pari a €485,7 milioni, in diminuzione del 13% rispetto a €558,2 milioni del 2022. Il confronto con il periodo comparativo risulta particolarmente penalizzante, ma si ricorda che il dato di confronto includeva ancora il contributo del portafoglio Sareb (a parità di perimetro, escludendo quest'ultimo, i ricavi del 2022 risulterebbero pari a €509,4 milioni denotando un calo decisamente inferiore e pari a circa il 4,6%).

È da segnalare la buona performance trimestrale dei ricavi che si attestano a €150,5 milioni contro €132,7 milioni dell'ultimo trimestre 2022 registrando quindi una forte crescita pari al 13,5%. Questo risultato riflette l'efficacia delle strategie di Gruppo e la capacità di adattamento alle dinamiche di mercato, mantenendo un focus sulla relazione con i clienti e sull'innovazione. A livello geografico si evidenzia, rispetto all'esercizio precedente, un minor contributo in Italia (minori incassi NPL parzialmente compensati dalla miglior performance nel settore UTP e dai business ancillari) e una diminuzione registrata in Iberia (soprattutto legata all'uscita del portafoglio Sareb), mentre si registra una sostanziale costanza nel contributo della Regione Ellenica.

I ricavi di Servicing di asset NPE e REO, pari ad €419,9 milioni (€510,2 milioni nel 2022), evidenziano un decremento pari al 18%. In termini di prodotto, i ricavi da NPE si attestano a €366,7 milioni (€433,5 milioni a dicembre 2022) con un decremento, quindi, pari a circa il 15%; mentre i ricavi da REO si attestano a €53,2 milioni e, se comparati a €76,6 milioni del periodo comparativo, registrano un decremento del 31%. Tali dinamiche, come detto, sono influenzate dall'apporto nel periodo comparativo del portafoglio Sareb, che è stato oggetto di offboarding tra luglio e ottobre del 2022.

I ricavi da co-investimento includono l'apporto di €1,3 milioni (€1,5 milioni nel 2022) di proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui doValue detiene il 5%.

Il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori risulta invece più significativo, pari a €64,6 milioni, in deciso aumento rispetto ai €46,6 milioni del 2022 e trova origine principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati ed altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence, master e structuring services e servizi legali, nonché a servizi offerti in ambito Rental, Real Estate Development e da attività diversificate in ambito Advisory e Portfolio Management.

Questi ricavi rappresentano il 13% del totale dei ricavi lordi del periodo corrente mentre nel periodo comparativo la loro incidenza era dell'8%.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Ricavi NPE 366.697 433.538 (66.841) (15,4)%
Ricavi REO 53.193 76.626 (23.433) (30,6)%
Ricavi da co-investimento 1.290 1.507 (217) (14,4)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 64.551 46.578 17.973 38,6%
Ricavi lordi 485.731 558.249 (72.518) (13,0)%
Commissioni passive NPE (14.365) (20.913) 6.548 (31,3)%
Commissioni passive REO (9.684) (22.631) 12.947 (57,2)%
Commissioni passive Ancillari (18.525) (14.285) (4.240) 29,7%
Ricavi netti 443.157 500.420 (57.263) (11,4)%

I ricavi netti, pari a €443,2 milioni, risultano in diminuzione dell'11% rispetto ai €500,4 milioni del precedente esercizio.

Le commissioni passive NPE registrano una forte contrazione pari al 31% e si attestano a €14,4 milioni (€20,9 milioni nel 2022) evidenziando una diminuzione su tutti i perimetri di pertinenza, come risultante dei minori incassi effettuati tramite rete esterna.

Le commissioni passive REO sono in diminuzione e pari a €9,7 milioni (€22,6 milioni nel 2022), legata principalmente alla diminuzione fatta registrare in Spagna per effetto della contrazione in atto nel settore Real Estate.

Le commissioni passive Ancillari si attestano a €18,5 milioni rispetto a €14,3 milioni del 2022 con un incremento pari al 30% meno che proporzionale rispetto all'aumento dei relativi ricavi, evidenziando quindi una maggior marginalità complessiva.

I costi operativi, pari a €267,8 milioni, evidenziano un decremento complessivo dell'11% rispetto al precedente esercizio (€301,7 milioni). In questo caso si evidenzia come l'attenta politica di contenimento dei costi, in un mercato caratterizzato da turbolenze, abbia permesso al Gruppo di recuperare marginalità.

Più in dettaglio, le spese del personale, pari al 40% dei ricavi lordi, si attestano a €196,3 milioni registrando quindi una diminuzione dell'8% rispetto a €212,4 milioni dell'esercizio precedente. Nel corso del 2023 è continuato il programma di efficientamento delle risorse previsto anche nel Piano Industriale triennale vigente.

Le spese amministrative sono diminuite del 20% rispetto al 2022 attestandosi a €71,5 milioni contro €89,3 milioni fatti registrare nel corso del precedente esercizio. Il trend di questi costi ha permesso di far scendere al 15% il loro rapporto in base ai ricavi lordi, grazie ad una razionalizzazione del ricorso a consulenze esterne nonché al pieno beneficio ottenuto dall'applicazione continuativa dello smart-working. Queste azioni hanno consentito di sterilizzare quasi totalmente i rincari connessi alle spinte inflazionistiche registrate nell'esercizio.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Spese per il personale (196.312) (212.395) 16.083 (7,6)%
Spese amministrative (71.500) (89.317) 17.817 (19,9)%
di cui: IT (30.662) (33.034) 2.372 (7,2)%
di cui: Real Estate (5.084) (5.586) 502 (9,0)%
di cui: SG&A (35.754) (50.697) 14.943 (29,5)%
Totale costi operativi (267.812) (301.712) 33.900 (11,2)%
EBITDA 175.345 198.708 (23.363) (11,8)%
di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.355) (2.979) (376) 12,6%
di cui: EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 178.700 201.687 (22.987) (11,4)%

Di seguito viene esposta la tabella del numero di FTEs (Full Time Equivalents) per area geografica.

FTEs PER AREA GEOGRAFICA 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Variazione %
Italia 949 986 (37) (3,8)%
Iberia 569 677 (108) (16,0)%
Regione Ellenica 1.573 1.531 42 2,7%
Totale 3.091 3.194 (103) (3,2)%

Come risultante delle dinamiche su esposte, l'EBITDA si attesta a €175,3 milioni contro €198,7 milioni del 2022 con una incidenza sui ricavi pari al 36,1% contro il 35,6% di dicembre 2022 il cui ammontare era stato influenzato dal contributo del portafoglio Sareb, assente nel 2023.

Si segnala che nel corso del 2023 sono stati registrati negli elementi non ricorrenti circa €3,4 milioni relativi a costi di consulenza strategica e legale inerenti specifiche aree di sviluppo del Gruppo. Inoltre, per il solo esercizio 2023 e per ragioni legate a nuove scelte operative e di business, tra gli elementi non ricorrenti è stata inclusa la contribuzione economica del Portogallo che pertanto è stato espunto dalle analisi ordinarie del business.

Poiché trattasi di costi non connessi al core business del Gruppo si ritiene che la capacità organica di generazione di utile operativo sia meglio espressa dall'EBITDA rettificato escludendo tali oneri. Pertanto, l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti si attesta a €178,7 milioni che si raffronta con €201,7 milioni consuntivati a dicembre 2022 quando tali poste non direttamente connesse al corso del business ammontavano a €3,0 milioni.

L'EBIT del Gruppo si attesta a €66,0 milioni che si raffronta con €114,2 milioni del periodo comparativo.

L'EBT è pari a €28,3 milioni contro €62,8 milioni fatti registrare al 31 dicembre 2022. In tale posta sono ricompresi i costi finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie, quelli relativi agli Earn-out rilevati a seguito delle operazioni di acquisizione in Spagna e Grecia, il delta fair value relativo ai coinvestimenti di minoranza in veicoli di cartolarizzazione in cui il Gruppo è il Servicer ed altre poste minori legate alla contabilizzazione secondo il principio contabile IFRS 16.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
EBITDA 175.345 198.708 (23.363) (11,8)%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (91.920) (71.021) (20.899) 29,4%
Accantonamenti netti (16.555) (13.963) (2.592) 18,6%
Saldo rettifiche/riprese di valore (906) 493 (1.399) n.s.
EBIT 65.964 114.217 (48.253) (42,2)%
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al
fair value
(8.180) (22.520) 14.340 (63,7)%
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (29.534) (28.868) (666) 2,3%
EBT 28.250 62.829 (34.579) (55,0)%

L'EBT include ulteriori poste non ricorrenti per complessivi €19,7 milioni (€35,9 milioni nel 2022), riferibili principalmente ai costi per l'incentivo all'esodo che hanno interessato tutte le Regioni (in particolar modo in Spagna legate all'uscita del portafoglio Sareb), ai valori economici contribuiti dal Portogallo e al costo per l'arbitrato in Spagna.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €91,9 milioni (€71,0 milioni nel 2022), di cui €26,1 milioni di svalutazioni effettuate nell'ambito della Regione Iberia, in coerenza con quanto già rilevato nel Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023 "Restated", €31,6 milioni di ammortamenti dei contratti di servicing e del marchio del perimetro doValue Spain e doValue Greece.

Il saldo della voce include inoltre la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso che derivano dalla contabilizzazione dei contratti di locazione ai sensi del principio IFRS 16 per un totale di €14,3 milioni. Il resto degli ammortamenti pari a €19,9 milioni si riferisce prevalentemente a licenze software per investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nell'anno e finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.

Gli accantonamenti netti risultano pari a €16,6 milioni, rispetto a €14,0 milioni consuntivati a dicembre 2022 e sono legati essenzialmente ad accantonamenti per incentivi all'esodo, dispute legali e accantonamenti prudenziali su crediti.

Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria ammontano a €29,5 milioni sostanzialmente invariati rispetto a €28,9 milioni del 31 dicembre 2022. La posta in esame riflette principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo nonché gli interessi legati al tiraggio di una linea revolving effettuato nel corso dell'anno dalla controllata greca.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
EBT 28.250 62.829 (34.579) (55,0)%
Imposte sul reddito (41.891) (36.354) (5.537) 15,2%
Risultato di periodo (13.641) 26.475 (40.116) n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (4.189) (9.973) 5.784 (58,0)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
(17.830) 16.502 (34.332) n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo (21.420) (35.494) 14.074 (39,7)%
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo
attribuibile ai Terzi
(1.755) (1.433) (322) 22,5%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti
1.835 50.563 (48.728) (96,4)%
Utile per azione (in Euro) (0,23) 0,21 (0,43) n.s.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in Euro) 0,02 0,64 (0,62) (96,4)%

Le imposte sul reddito del periodo risultano pari a €41,9 milioni contro €36,4 milioni di dicembre 2022, in virtù del mix di reddito sviluppato nell'esercizio e degli effetti delle svalutazioni sulle imposte differite italiane e della regione Iberica (€17,8 milioni).

Il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €1,8 milioni, rispetto a €50,6 milioni del 31 dicembre 2022. Includendo gli elementi non ricorrenti, il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo è negativo per €17,8 milioni, rispetto ad un valore positivo di €16,5 milioni di fine 2022.

SEGMENT REPORTING

L'espansione internazionale di doValue nell'ampio mercato del Sud Europa con l'acquisizione dapprima di doValue Spain, e successivamente di doValue Greece, ha portato il Management a ritenere opportuno valutare e analizzare il proprio business con una segmentazione di tipo geografico.

Questa classificazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Regione Ellenica e Iberia (si segnala che al fine di escludere gli elementi non ricorrenti, tale area per il solo anno 2023, risulta composta solo dalla Spagna). Si segnala che all'interno del segmento Italia sono ricompresi €7,7 milioni legati al costo delle risorse allocate al Gruppo.

Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA (esclusi gli elementi non ricorrenti) dell'esercizio dei segmenti di business indicati.

I ricavi lordi registrati nell'esercizio ammontano a €480,9 milioni (€558,2 milioni a dicembre 2022) e con un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €178,7 milioni (€201,7 milioni a dicembre 2022). Il segmento Italia contribuisce per il 34% ai ricavi lordi del Gruppo, il segmento Regione Ellenica contribuisce per il 52%, mentre il segmento Iberia con il 14%.

L'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti sul segmento Italia risulta pari al 20% (24% se si escludessero gli oneri di €7,7 milioni sopra citati), nella Regione Ellenica è pari al 57%, mentre nell'Area Iberica è del 3%.

(€/000) Esercizio 2023
Conto Economico Gestionale
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Regione
Ellenica
Iberia Totale
Ricavi di Servicing 120.040 235.013 60.091 415.144
di cui NPE 120.040 207.189 38.284 365.513
di cui REO - 27.824 21.807 49.631
Ricavi da co-investimento 1.290 - - 1.290
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 42.257 16.128 6.122 64.507
Ricavi lordi 163.587 251.141 66.213 480.941
Commissioni passive NPE (6.675) (4.609) (2.950) (14.234)
Commissioni passive REO - (4.522) (4.073) (8.595)
Commissioni passive Ancillari (17.474) - (1.029) (18.503)
Ricavi netti 139.438 242.010 58.161 439.609
Spese per il personale (80.042) (75.065) (37.032) (192.139)
Spese amministrative (27.361) (22.545) (18.864) (68.770)
di cui IT (12.395) (10.641) (6.765) (29.801)
di cui Real Estate (1.320) (2.606) (1.104) (5.030)
di cui SG&A (13.646) (9.298) (10.995) (33.939)
Totale costi operativi (107.403) (97.610) (55.896) (260.909)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 32.035 144.400 2.265 178.700
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 19,6% 57,5% 3,4% 37,2%
Contribuzione EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 17,9% 80,8% 1,3% 100,0%

(€/000) Esercizio 2023 vs 2022
Conto Economico Gestionale
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Regione
Ellenica
Iberia Totale
Ricavi di Servicing
Esercizio 2023 120.040 235.013 60.091 415.144
Esercizio 2022 145.093 249.394 115.677 510.164
Variazione (25.053) (14.381) (55.586) (95.020)
Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività minori
Esercizio 2023 43.547 16.128 6.122 65.797
Esercizio 2022 37.417 3.854 6.814 48.085
Variazione 6.130 12.274 (692) 17.712
Commissioni passive
Esercizio 2023 (24.149) (9.131) (8.052) (41.332)
Esercizio 2022 (20.489) (8.247) (29.093) (57.829)
Variazione (3.660) (884) 21.041 16.497
Spese per il personale
Esercizio 2023 (80.042) (75.065) (37.032) (192.139)
Esercizio 2022 (84.610) (73.073) (54.712) (212.395)
Variazione 4.568 (1.992) 17.680 20.256
Spese amministrative
Esercizio 2023 (27.361) (22.545) (18.864) (68.770)
Esercizio 2022 (29.333) (22.745) (34.260) (86.338)
Variazione 1.972 200 15.396 17.568
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti
Esercizio 2023 32.035 144.400 2.265 178.700
Esercizio 2022 48.078 149.183 4.426 201.687
Variazione (16.043) (4.783) (2.161) (22.987)
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti
Esercizio 2023 19,6% 57,5% 3,4% 37,2%
Esercizio 2022 26,3% 58,9% 3,6% 36,1%
Variazione (7)p.p. (1)p.p. (0)p.p. 1p.p.

Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo

PREMESSA

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.

Al termine della presente Relazione sulla gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.

(€/000)

Stato Patrimoniale gestionale 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 112.376 134.264 (21.888) (16,3)%
Attività finanziarie 46.167 57.984 (11.817) (20,4)%
Attività materiali 48.678 59.191 (10.513) (17,8)%
Attività immateriali 473.784 526.888 (53.104) (10,1)%
Attività fiscali 99.483 118.226 (18.743) (15,9)%
Crediti commerciali 199.844 200.143 (299) (0,1)%
Attività in via di dismissione 16 13 3 23,1%
Altre attività 51.216 29.889 21.327 71,4%
Totale Attivo 1.031.564 1.126.598 (95.034) (8,4)%
Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders 588.030 564.123 23.907 4,2%
Altre passività finanziarie 96.540 120.861 (24.321) (20,1)%
Debiti commerciali 85.383 70.381 15.002 21,3%
Passività fiscali 65.096 67.797 (2.701) (4,0)%
Benefici a dipendenti 8.412 9.107 (695) (7,6)%
Fondi rischi e oneri 26.356 37.655 (11.299) (30,0)%
Altre passività 57.056 75.754 (18.698) (24,7)%
Totale Passivo 926.873 945.678 (18.805) (2,0)%
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserve 35.676 83.109 (47.433) (57,1)%
Azioni proprie (6.095) (4.332) (1.763) 40,7%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
(17.830) 16.502 (34.332) n.s.
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
53.031 136.559 (83.528) (61,2)%
Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
979.904 1.082.237 (102.333) (9,5)%
Patrimonio Netto attribuibile a Terzi 51.660 44.361 7.299 16,5%
Totale Passivo e Patrimonio Netto 1.031.564 1.126.598 (95.034) (8,4)%

La voce cassa e titoli liquidabili evidenzia una riduzione di €21,9 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, per effetto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Le attività finanziarie indicano un saldo pari a €46,2 milioni, in ribasso di €11,8 milioni rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2022 e pari a €58,0 milioni.

Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.

Attività finanziarie 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Al fair value con impatto a CE 37.360 42.323 (4.963) (11,7)%
Titoli di debito 16.610 18.145 (1.535) (8,5)%
OICR 20.499 23.628 (3.129) (13,2)%
Titoli di capitale 197 197 - n.s.
Derivati non di copertura 54 353 (299) (84,7)%
Al fair value con impatto a OCI 8.165 10.171 (2.006) (19,7)%
Titoli di capitale 8.165 10.171 (2.006) (19,7)%
Al costo ammortizzato 642 5.490 (4.848) (88,3)%
Crediti verso banche diversi da conti correnti e depositi a
vista
40 4.433 (4.393) (99,1)%
Crediti verso clientela 602 1.057 (455) (43,0)%
Totale 46.167 57.984 (11.817) (20,4)%

La componente delle attività finanziarie "Al fair value con impatto a CE" registra una riduzione complessiva di €5,0 milioni. In dettaglio, i titoli di debito evidenziano un decremento di €1,5 milioni, quasi interamente riferibile ad effetti valutativi. Anche le quote OICR relative al fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II), subiscono una riduzione di €3,1 milioni dovuta in prevalenza all'annullamento e distribuzione di alcune quote per €2,2 milioni a cui si aggiungono effetti valutativi negativi per €0,9 milioni. La categoria in questione accoglie infine il fair value attribuito al derivato non di copertura su BidX1 e rappresentativo del valore dell'opzione di acquisto in essere, il quale evidenzia nell'esercizio un decremento valutativo di €0,3 milioni.

La categoria "Al fair value con impatto a OCI", che accoglie investimenti di quote di minoranza nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. (11,46%) e nella società irlandese proptech BidX1 (17,7%), riporta una riduzione valutativa di €2,0 milioni riferibile esclusivamente a quest'ultima.

La componente di attività finanziarie "Al costo ammortizzato" registra una riduzione di €4,8 milioni riconducibile principalmente alla cessione a terzi, perfezionatasi a gennaio 2023, del finanziamento attivo destinato ad uno specifico affare, a seguito della risoluzione di quest'ultimo per mutuo consenso.

Le attività materiali, pari a €48,7 milioni, registrano una riduzione di €10,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 prevalentemente riconducibile ad ammortamenti dell'esercizio (€17,3 milioni),

parzialmente compensati da nuovi acquisti per €6,7 milioni relativi in gran parte a leasing su immobili e auto (€4,7 milioni).

Le attività immateriali passano da €526,9 milioni a €473,8 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €53,1 milioni. Tale differenziale è principalmente determinato dall'effetto combinato di riduzioni per €75,0 milioni (di cui €48,9 milioni a fronte di ammortamenti e €26,1 milioni a fronte di svalutazioni) e di aumenti per €21,7 milioni per la maggior parte relativi ad acquisti di software, inclusa la parte classificata ad immobilizzazioni in corso e acconti.

Le svalutazioni di complessivi €26,1 milioni di attività immateriali derivano principalmente dall'esito del test di impairment, in cui è stata considerata l'informativa prospettica inclusa nel Piano Industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 20 marzo 2024.

Il test, che mette a confronto i valori d'uso stimati con i relativi valori contabili al netto dell'ammortamento dell'esercizio, ha fatto evidenziare la necessità di svalutare la categoria "contratti di servicing a lungo termine" per €13,4 milioni riferiti al contratto Santander di doValue Spain. Relativamente all'avviamento della CGU "Iberia", è stata rilevata una svalutazione di €12,5 milioni quale risultante del test di impairment svolto sui saldi al 30 settembre 2023 sulla base dei flussi preliminari del Piano Industriale della regione Iberia, approvati dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024, e che avevano portato a rideterminare il valore dell'avviamento al 30 settembre 2023. Il test successivamente condotto sul valore contabile così rettificato al 31 dicembre 2023 non ha poi fatto emergere ulteriori necessità di svalutazione.

Di seguito la composizione delle attività immateriali:

Attività immateriali 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Software 51.413 44.441 6.972 15,7%
Marchi 20.671 24.581 (3.910) (15,9)%
Immobilizzazioni in corso e acconti 7.953 10.791 (2.838) (26,3)%
Avviamento 224.367 236.897 (12.530) (5,3)%
Contratti di servicing a lungo termine 169.380 210.178 (40.798) (19,4)%
Totale 473.784 526.888 (53.104) (10,1)%

(€/000)

In particolare, la quota maggiormente significativa delle attività immateriali deriva dalle due acquisizioni effettuate dal Gruppo, rispettivamente riferibili a doValue Spain e alle sue controllate intervenuta alla fine di giugno 2019 e all'aggregazione aziendale di doValue Greece conclutasi a giugno 2020, così come riepilogato nella tabella che segue:

31/12/2023

Attività immateriali doValue Spain
Business
Combination
doValue Greece
Business
Combination
Totale
Software e relative immobilizzazioni in corso 13.274 27.326 40.600
Marchi 20.603 - 20.603
Avviamento 111.534 112.391 223.925
Contratti di servicing a lungo termine 17.823 151.557 169.380
Totale 163.234 291.274 454.508

31/12/2022 Attività immateriali doValue Spain Business Combination doValue Greece Business Combination Totale Software e relative immobilizzazioni in corso 13.073 22.532 35.605 Marchi 24.508 - 24.508 Avviamento 124.064 112.391 236.455 Contratti di servicing a lungo termine 35.404 174.776 210.180 Totale 197.049 309.699 506.748

Le attività fiscali, di seguito dettagliate evidenziano un saldo di €99,5 milioni al 31 dicembre 2023, rispetto a €118,2 milioni al 31 dicembre 2022. La riduzione di €18,7 milioni si riferisce prevalentemente a rilasci e svalutazioni di "Attività per imposte anticipate", di cui €12,6 milioni derivano dalla cancellazione per sopravvenuta irrecuperabilità di DTA per perdita fiscale e differenze temporanee della regione Iberia e €5,2 milioni dalla cancellazione di DTA della Capogruppo doValue.

(€/000)

Attività fiscali 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Attività per imposte correnti 4.556 5.407 (851) (15,7)%
Acconti - 1.006 (1.006) (100,0)%
Crediti d'imposta 4.556 4.401 155 3,5%
Attività per imposte anticipate 78.351 101.758 (23.407) (23,0)%
Svalutazioni su crediti 40.239 49.391 (9.152) (18,5)%
Perdite fiscali riportabili in futuro 18.230 19.300 (1.070) (5,5)%
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 12.021 18.241 (6.220) (34,1)%
Altre attività / Altre passività 3.380 5.243 (1.863) (35,5)%
Accantonamenti 4.481 9.583 (5.102) (53,2)%
Altri crediti di natura fiscale 16.576 11.061 5.515 49,9%
Totale 99.483 118.226 (18.743) (15,9)%

Di seguito si riporta anche la composizione delle passività fiscali, pari a €65,1 milioni, le quali evidenziano una riduzione di €2,7 milioni rispetto al saldo del 2022 pari a €67,8 milioni. La movimentazione dell'esercizio è principalmente relativa al decremento di €8,4 milioni delle passività per imposte differite connesse in parte alla svalutazione delle attività immateriali della regione Iberia sopra descritte (€3,4 milioni) e, per la rimanente parte, al run-off dei valori derivanti dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) di doValue Spain e doValue Greece.

(€/000)

Passività fiscali 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Imposte dell'esercizio 10.536 10.478 58 0,6%
Passività per imposte differite 42.623 51.003 (8.380) (16,4)%
Altri debiti di natura fiscale 11.937 6.316 5.621 89,0%
Totale 65.096 67.797 (2.701) (4,0)%

Al 31 dicembre 2023 le passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €564,1 milioni a €588,0 milioni, con un aumento complessivo di €23,9 milioni.

Tale risultato è frutto dell'utilizzo temporaneo di una linea di credito revolving a 12 mesi di €25 milioni e della riduzione di €5,0 milioni grazie a due operazioni di buy-back delle obbligazioni in essere le quali sono state concluse riacquistando parte del proprio debito sul mercato sotto la pari così da ridurre l'ammontare complessivo delle passività in misura superiore rispetto all'esborso finanziario richiesto, con la conseguente rilevazione di un provento pari a €0,5 milioni.

Al 31 dicembre 2023 il debito residuo al costo ammortizzato per le due obbligazioni emesse è il seguente:

  • bond 2020-2025 di nominale pari a €264,0 milioni, tasso del 5,0%: €265,1 milioni;
  • bond 2021-2026 di nominale pari a €296,0 milioni, tasso del 3,4%: €297,4 milioni.

Le altre passività finanziarie al 31 dicembre 2023 sono di seguito dettagliate:

Altre passività finanziarie 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Passività per leasing 41.499 49.938 (8.439) (16,9)%
Earn-out 54.668 44.649 10.019 22,4%
Put option su minority - 21.894 (21.894) (100,0)%
Altre passività finanziarie 373 4.380 (4.007) (91,5)%
Totale 96.540 120.861 (24.321) (20,1)%

Le "Passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.

La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione di acquisto di doValue Spain per €22,2 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione, integrata della componente interessi e (ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €32,5 milioni legata al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti saranno dovuti dal 2024.

Il 24 ottobre 2023 è stata perfezionato l'esercizio dell'opzione di vendita della residua quota di minoranza (pari al 15%) di doValue Spain tramite il trasferimento di tali quote alla Capogruppo; la passività "Put option su minority", pari a €21,9 milioni esistente al 31 dicembre 2022, risulta pertanto azzerata nel periodo di riferimento in quanto liquidata alla controparte.

La componente delle "Altre passività finanziarie" che al 31 dicembre 2022 era pari a €4,4 milioni, risulta azzerata alla data di riferimento a seguito della risoluzione a gennaio 2023 del finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare, come conseguenza della cessione del relativo credito iscritto tra le attività finanziarie. Tale componente al 31 dicembre 2023 accoglie esclusivamente il prezzo differito (€373 mila) derivante dall'acquisizione della società spagnola Team 4 Collection and Consulting, il quale è stato liquidato alla controparte venditrice a febbraio 2024. Per maggiori dettagli in merito all'operazione si rimanda ai Fatti di rilievo intervenuti nell'esercizio.

(€/000)

I fondi rischi e oneri ammontano a €26,4 milioni (€37,7 milioni a fine 2022), con una riduzione di €11,3 milioni riconducibile alla categoria "Altri" per €7,4 milioni e principalmente dovuta al rilascio del fondo "Curing fees" in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS 15 relativamente ai corrispettivi variabili, nonché, relativamente alla categoria "Controversie legali e fiscali", al rilascio di €3,6 milioni di fondi rischi da parte della controllata doValue Spain a fronte di contenziosi risolti positivamente con il fisco e con taluni clienti.

(€/000)

Fondi per rischi e oneri 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Controversie legali e fiscali 15.827 19.867 (4.040) (20,3)%
Oneri del personale 722 535 187 35,0%
Altri 9.807 17.253 (7.446) (43,2)%
Totale 26.356 37.655 (11.299) (30,0)%

Le altre passività passano da €75,8 milioni a €57,1 milioni con un decremento pari a €18,7 milioni, dovuto principalmente al rilascio della quota riferita al periodo del risconto passivo sul pagamento anticipato di commissioni di servicing di competenza del 2023 (€4,3 milioni), al rimborso di €6,0 milioni riconducibile alla controllata doValue Spain per un anticipo connesso alla gestione di un portafoglio, alla liquidazione di passività contrattuali legate allo SLA Frontier (€5,8 milioni), nonché al pagamento di debiti verso il personale per premi di rendimento e incentivi all'esodo.

Altre passività 31/12/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Debiti relativi al personale 28.186 31.495 (3.309) (10,5)%
Debiti relativi a contratti di servicing 13.223 16.895 (3.672) (21,7)%
Risconti passivi e altri debiti 15.647 27.364 (11.717) (42,8)%
Totale 57.056 75.754 (18.698) (24,7)%

Il Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo si attesta a €53,0 milioni, rispetto ai €136,6 milioni del 31 dicembre 2022.

IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

(€/000)
Capitale Circolante Netto 31/12/2023 31/12/2022
Crediti commerciali 199.844 200.143
Debiti commerciali (85.383) (70.381)
Totale 114.461 129.762

Il dato di periodo si attesta a €114,5 milioni in netto miglioramento rispetto a €129,8 milioni di fine 2022: tale decremento è il risultato della diminuzione evidenziata in Italia e in Iberia, parzialmente compensato da un aumento nell'area Ellenica. Si segnala poi che quasi tutte le operazioni GACS in corso di svolgimento in Italia e talune in corso di svolgimento in Grecia prevedono date di pagamento nei mesi di gennaio e febbraio 2024 per eventi occorsi nell'ultimo trimestre 2023. Il valore, rapportato ai ricavi degli ultimi 12 mesi, si attesta quindi al 24% in linea rispetto al 23% relativo alla chiusura dell'esercizio 2022. Tale trend è particolarmente apprezzabile se inserito all'interno dell'attuale complesso quadro macroeconomico.

LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

(€/000)

Posizione Finanziaria Netta 31/12/2023 31/12/2022
A Cassa e disponibilità liquide di conto corrente 112.376 134.264
B Liquidità (A) 112.376 134.264
C Debiti bancari correnti (25.506) (163)
D Obbligazioni emesse - correnti (9.663) (9.740)
E Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C )+(D) 77.207 124.361
G Obbligazioni emesse - non correnti (552.861) (554.220)
H Posizione finanziaria netta (E)+(F)+(G) (475.654) (429.859)

La posizione finanziaria netta a fine 2023 si attesta a €475,7 milioni contro €429,9 milioni a fine 2022.

La dinamica dell'esercizio è stata caratterizzata dagli investimenti pianificati per circa €21,4 milioni a valere soprattutto in Italia e nella Regione Ellenica, dalle dinamiche del capitale circolante sopra esposte, oltre che dal pagamento di imposte per €27,6 milioni (riferibili in larga parte alla Regione Ellenica) e di oneri finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie per €23,3 milioni. Si segnala che nel corso dell'esercizio sono stati erogati dividendi per circa €53,0 milioni (di cui €5,0 milioni ai soci di minoranza della controllata greca doValue Greece), si è inoltre dato seguito all'acquisto delle interessenze di minoranza di doValue Spain per €21,5 milioni grazie all'esercizio dell'opzione di vendita perfezionatasi nell'ultimo trimestre dell'anno ed infine è stata portata avanti una prima parte delle operazioni di buy-back sulle azioni proprie per €2,1 milioni.

Quale risultante delle dinamiche sopra esposte, la voce "Cassa e le disponibilità liquide di conto corrente" risulta pari a €112,4 milioni, contro €134,3 milioni di fine 2022.

Oltre agli attuali livelli di cassa, il Gruppo dispone di €112,5 milioni di linee di credito, che pertanto portano la liquidità disponibile a circa €225 milioni.

La posizione finanziaria netta corrente si mantiene positiva per €77,2 milioni (€124,4 milioni a fine 2022) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva che prevede i rimborsi delle emissioni obbligazionarie a partire dal secondo semestre del 2025.

IL CASH FLOW GESTIONALE

(€/000)

Cash Flow gestionale 31/12/2023 31/12/2022
EBITDA 175.345 198.708
Investimenti (21.361) (30.833)
EBITDA-Capex 153.984 167.875
% di EBITDA 88% 84%
Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni (5.853) 5.557
Variazione del Capitale Circolante Netto (CCN) (10.673) (15.137)
Variazione di altre attività/passività (58.301) (74.697)
Cash Flow Operativo 79.157 83.598
Imposte dirette pagate (27.595) (44.042)
Oneri finanziari (23.329) (27.146)
Free Cash Flow 28.233 12.410
(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie 2.599 3.664
(Investimenti)/disinvestimenti partecipativi (21.520) -
Acquisto azioni proprie (2.115) -
Dividendi liquidati ad azionisti di minoranza (5.000) (5.002)
Dividendi liquidati agli azionisti del Gruppo (47.992) (39.140)
Flusso di cassa netto del periodo (45.795) (28.068)
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (429.859) (401.791)
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (475.654) (429.859)
Variazione della posizione finanziaria netta (45.795) (28.068)

Si segnala che, al solo fine di meglio rappresentare le dinamiche che hanno coinvolto il capitale circolante, è stata effettuata una riclassifica dei movimenti legati all'"Anticipo a Fornitori" e all'"Anticipo Contrattuale da ERB" dalla voce "Variazione di altre attività/passività" alla voce "Variazione del Capitale Circolante Netto (CCN)" per totali €25,9m a Dic-23 e €17,9m a Dic-22.

Il Cash Flow Operativo dell'esercizio è risultato positivo per €79,2 milioni (€83,6 milioni a dicembre 2022) ed è la risultante della marginalità espressa nel periodo, con EBITDA pari a €175,3 milioni e con investimenti pari a €21,4 milioni grazie alla prosecuzione del programma di trasformazione tecnologica messo in atto dal Gruppo. La cash-conversion rispetto all'EBITDA è pari all'88% ed è superiore rispetto all'84% di dicembre 2022, a testimonianza dell'elevata capacità del Gruppo di convertire in cassa la propria marginalità operativa anche in presenza dei su citati livelli di investimento e di un livello inferiore di marginalità assoluta se rapportata a quella registrata nel precedente esercizio.

La variazione del capitale circolante netto risulta essere negativa per €10,7 milioni (che si confronta con un assorbimento di cassa pari a €15,1 milioni di dicembre 2022). La variazione nel periodo corrente è legata all'incasso differito nei primi mesi del 2024 di alcune prestazioni effettuate a fine anno in particolare nei perimetri di Grecia e Italia. Si segnala inoltre che nel quarto trimestre l'EBITDA prodotto risulta essere pari a €60,0 milioni con una variazione negativa del capitale circolante di soli €0,4 milioni.

La "Variazione di altre attività/passività", pari a -€58,3 milioni contiene principalmente pagamenti connessi alle uscite di personale e a poste legate ai canoni periodici trattati secondo la metodologia dell'IFRS 16.

Le imposte liquidate risultano pari a €27,6 milioni e sono essenzialmente riferibili alle imposte dirette versate nella Regione Ellenica e in Italia (€44,0 milioni a dicembre 2022).

Gli oneri finanziari pagati ammontano a €23,3 milioni (€27,1 milioni a dicembre 2022), i quali riflettono il costo medio (a tasso fisso) registrato a seguito delle emissioni obbligazionarie a supporto del processo di crescita internazionale del Gruppo. Tali operazioni hanno permesso al Gruppo di sostituire linee di credito con piano di ammortamento prestabilito di quota interessi e quota capitale, con strumenti a rimborso bullet per la quota capitale e a pagamento semestrale delle cedole. Questo ha consentito un maggiore equilibrio delle fonti con relativo allungamento delle scadenze ed un minor esborso per interessi vista l'attuale curva dei tassi.

Le dinamiche sopra esposte determinano quindi un Free Cash Flow pari a €28,2 milioni contro €12,4 milioni del 2022, soprattutto in virtù del minor livello di EBITDA sviluppato nel 2023 come descritto nella sezione dedicata al commento dei risultati economici.

La voce "(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie" è positiva per €2,6 milioni ed include principalmente un incasso delle quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund.

Si segnala che nel periodo in questione si è dato seguito al pagamento di circa €48,0 milioni di dividendi composto quasi totalmente dagli importi deliberati dall'ultima Assemblea dei Soci e di ulteriori €5,0 milioni ai soci di minoranza della controllata greca doValue Greece oltre che al pagamento dell'acquisto delle interessenze di minoranza di doValue Spain per €21,5 milioni ed infine è stata portata avanti la prima parte del buy-back program di azioni proprie per totali €2,1 milioni.

Il flusso di cassa netto del periodo risulta pertanto negativo per €45,8 milioni, quando nel 2022 il valore risultava negativo per €28,1 milioni. Si segnala che, al netto dell'erogazione di dividendi il flusso di cassa generato sarebbe stato positivo e pari a €7,2 milioni.

Si sottolinea infine la buona performance finanziaria del quarto trimestre del 2023 che, pur includendo esborsi significativi per la put-option (€21,5 milioni) e buy-back azioni (€2,1 milioni), ha chiuso con una generazione positiva di cassa pari a €9,9 milioni ed un Free Cash-Flow positivo pari a €33,6 milioni.

Fatti di rilievo intervenuti nell'esercizio

DIMISSIONI DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO E NOMINA DI MANUELA FRANCHI COME NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

In data 17 marzo 2023, l'Amministratore Delegato Andrea Mangoni ha reso nota la sua intenzione di rassegnare le dimissioni dalla sua carica – efficaci dal 27 aprile - per cogliere nuove opportunità professionali.

Il Consiglio di Amministrazione ha attivato le procedure interne rilevanti volte ad avviare il processo di successione per il ruolo di Amministratore Delegato. In linea con la politica di remunerazione adottata dalla Società, non sono state erogate indennità o altri benefici in relazione alla cessazione dalla carica di Amministratore Delegato.

Il 27 aprile 2023, il Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A. ha cooptato Manuela Franchi come Amministratore Delegato ad interim del Gruppo con l'obiettivo di garantire piena continuità e stabilità nella gestione del Gruppo. Manuela Franchi è nel Top Management di doValue dal 2016, ha seguito la quotazione della società in borsa ed ha nel tempo ricoperto i ruoli di gruppo di Responsabile M&A e IR, CFO, General Manager delle funzioni corporate, COO di doNext, membro del CdA di doValue Greece e doValue Spain.

In seguito ad un processo di valutazione di candidati interni ed esterni attivato dal Consiglio di Amministrazione di doValue, in data 3 agosto 2023 è stata infine confermata con decisione unanime Manuela Franchi nel suo ruolo di Amministratore Delegato per il Gruppo.

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

In data 27 aprile 2023 si è tenuta l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di doValue che ha:

  • approvato il bilancio individuale dell'esercizio 2022, la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 e la distribuzione del dividendo;
  • esaminato la seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti avente ad oggetto i compensi corrisposti nell'esercizio 2022 o ad esso relativi, ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF e dell'art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/1999 (il "Regolamento Emittenti") esprimendosi in senso favorevole;
  • conferito una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie;
  • approvato le modifiche allo Statuto Sociale.

PAGAMENTO DEL DIVIDENDO

Il Consiglio di Amministrazione di doValue ha deliberato in data 23 marzo 2023 di proporre agli Azionisti un dividendo relativo all'esercizio 2022 pari ad €0,60 per azione (per circa complessivi €47,5 milioni, considerando il numero di azioni proprie possedute dalla Società alla data). Il dividendo, approvato successivamente dell'Assemblea degli Azionisti in data 27 aprile 2023, è stato pagato in data 10 maggio 2023 (con stacco cedola l'8 maggio 2023 e record date il 9 maggio 2023).

ARBITRATO IN SPAGNA

In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain"), in data 11 maggio 2023 l'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce ha emesso il lodo arbitrale che condanna Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") alla restituzione di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, al pagamento da parte di doValue S.p.A. (di seguito "doValue") dell'Earn Out, integrato degli interessi passivi. Gli importi connessi al tax claim spagnolo erano stati corrisposti nel 2021 da doValue Spain all'autorità fiscale spagnola ad esito di un accertamento condotto per fatti ed eventi occorsi antecedentemente all'acquisizione da parte di doValue avvenuta nel 2019. Rispetto a tale lodo AAMH ha promosso, presso le competenti corti spagnole, azione tesa al parziale annullamento del lodo arbitrale relativamente alla propria condanna al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale ad oggi ancora pendente. La sentenza dell'Alta Corte di Giustizia di Madrid sull'azione di annullamento proposta da AAMH dovrebbe essere resa nota al più tardi entro l'inizio del mese di maggio 2024.

In merito all'azione esecutiva promossa dalla Capogruppo doValue e dalla controllata doValue Spain nel luglio 2023 per richiedere l'esecuzione e il connesso pagamento delle somme a carico di AAMH, in data 21 dicembre 2023, il Tribunale competente di Madrid ha emesso un titolo esecutivo condannando AAMH a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset di AAMH; rispetto a tale procedura esecutiva AAMH ha depositato opposizione.

In considerazione di quanto precede il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni. Tale incasso è ritenuto ad alta probabilità anche in considerazione del fatto che per sospendere l'esecuzione AAMH dovrebbe ricorrere al deposito a garanzia dell'intera somma dovuta in favore del Gruppo doValue ai sensi del lodo arbitrale. Tale ultima evenienza si considera remota.

VERIFICA FISCALE IN ITALIA

In merito alla chiusura formale della verifica fiscale che la Capogruppo ha ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, a fine aprile 2023 è stato ricevuto un avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al 2016 e per il quale ha depositato istanza di accertamento con adesione per attivare gli opportuni strumenti deflattivi e dimostrare, assistita da un pool di professionisti, le ragioni della correttezza della propria posizione. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione, che era stata percorsa al fine di raggiungere un accordo stragiudiziale in tempi rapidi e con un minimo esborso in considerazione della correttezza della propria posizione, in data 16 dicembre 2023 è stato chiuso formalmente il procedimento in adesione ed è stato depositato il ricorso giudiziale.

In data 19 dicembre 2023 è stato inoltre ricevuto anche l'avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al periodo di imposta 2017.

Si rimanda inoltre alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" delle Note Illustrative.

RELAZIONE SULLA

GESTIONE DEL GRUPPO

ACCORDO TRANSATTIVO DOVALUE SPAIN

In data 27 dicembre 2023 è stato firmato un accordo transattivo con un cliente della controllata doValue Spain. Nello specifico tale accordo prevede la liquidazione definitiva di eventuali passività passate, presenti o future derivanti da tale contratto dietro un pagamento da parte del cliente al Gruppo. Tale importo è stato incassato dalla controllata doValue Spain a fine dicembre 2023.

ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE

Il 9 ottobre 2023 doValue S.p.A. ha annunciato l'avvio, a decorrere dal 10 ottobre 2023, del programma di acquisto di azioni proprie (c.d. "Buy-back") per un limite massimo di 2.000.000 di azioni, volto a ricostituire la riserva di azioni proprie a servizio del Piano di Incentivazione basato su azioni in essere per il management del Gruppo.

Considerando le azioni proprie già detenute e gli acquisti derivanti dall'operazione di buy-back, al 31 dicembre 2023 la società detiene 1.494.630 azioni.

A fronte di una durata autorizzata di 18 mesi, il programma di riacquisto si è concluso il 2 febbraio 2024. Si veda a questo proposito la sezione "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio".

AVVIO DEL PROCESSO DI VENDITA DI DOVALUE PORTUGAL

Nel mese di novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di doValue Spain, in quanto azionista unico della controllata doValue Portugal Unipessoal Limitada, ne ha deliberato l'avvio del processo di vendita, in considerazione delle prospettive economico-finanziare negative della società, nonostante le iniziative intraprese per ridurne le perdite economiche.

DOVALUE INTEGRA TEAM 4 COLLECTION & CONSULTING S.L.U.

Il 29 dicembre 2023 doValue Spain ha siglato l'acquisizione totalitaria di Team 4 Collection & Consulting S.L.U. (in seguito anche "Team4"), una controllata del Gruppo Arvato (Bertelsmann). Questa integrazione accelera la strategia di doValue Spain di espandere le proprie attività nella gestione di piccoli crediti non garantiti, un segmento di mercato in rapida crescita nella regione e in Europa, ed è coerente con la strategia volta a sviluppare il proprio business attraverso una maggiore diversificazione e una base più ampia di clienti. L'acquisizione avrà un impatto neutro sulla leva finanziaria netta e sulla posizione finanziaria netta di doValue. Team4 ha registrato €3,5 milioni di ricavi netti nel 2022 con €2,5 miliardi di asset under management (GBV) e si prevede che raggiunga €4,2 milioni di ricavi netti nel 2023. Grazie alla sua infrastruttura tecnica e un team di professionisti di alto profilo, Team4 è in grado di servire efficacemente un'ampia ed eterogenea gamma di clienti di alto livello nel mercato spagnolo, sia nel settore finanziario che in quello consumer. Team4 ha sviluppato una piattaforma unica, in grado di gestire in modo efficiente i servizi di recupero crediti, sia in via bonaria sia giudiziale. Il suo software proprietario e la sua solida infrastruttura informatica forniscono una solida base per la gestione e l'ottimizzazione dei processi di riscossione. Si prevede che l'acquisizione genererà sinergie immediate attraverso l'internalizzazione dei servizi di outsourcing che attualmente doValue Spain gestisce avvalendosi di società esterne specializzate nella gestione di crediti non garantiti. L'integrazione consentirà a doValue di espandere la propria base clienti anche verso quelli non bancari, che rappresentano quasi il 25% degli asset gestiti da Team4. In base all'accordo, Team4 continuerà a servire i clienti del Gruppo Arvato e delle multinazionali del Gruppo Arvato che operano in Spagna.

ALTRE ATTIVITA' RILEVANTI

Dall'inizio del 2023, doValue è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:

  • • Fondo Efesto: tra dicembre 2022 e gennaio 2023, il Fondo Efesto ha ricevuto impegni per contributi UTP per un importo complessivo di 1,1 miliardi di euro, tra cui impegni consistenti da parte di due primarie banche italiane. In particolare, il 18 gennaio doValue ha annunciato che il Fondo Efesto, ha ricevuto ulteriori conferimenti per oltre €400 milioni da una primaria banca italiana. Creato nel 2020, il Fondo Efesto è focalizzato sul rilancio di PMI, asset immobiliari, nonchè esposizioni consumer e leasing. doNext è servicer del fondo.
  • • Project Frontier II: doValue ha completato nel 2023 il processo di cartolarizzazione di un portafoglio di €1 miliardo originato da NBG nell'ambito dell'Hellenic Asset Protection Scheme (HAPS). Il portafoglio di crediti in sofferenza, per lo più garantiti, è stato completamente preso in gestione nel febbraio 2024.
  • • Cartolarizzazione Fino 1 GACS: a gennaio 2023, grazie alla forte performance di doValue nella gestione della cartolarizzazione Fino 1, nell'ambito della quale è stata concessa la garanzia GACS dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sono state rimborsate le senior notes di classe A di tale cartolarizzazione, come annunciato ai mercati in data 1° febbraio. La cartolarizzazione Fino 1 - €5.4 miliardi GBV di masse creditizie provenienti da UniCredit - era stata completata nel 2017 nell'ambito del programma GACS ed aveva visto come investitori fondi gestiti da Fortress Investment Group, King Street Capital Management ed UniCredit, mentre doValue ha assunto i ruoli di master e special servicer.
  • • Project Souq: il 22 febbraio 2023, doValue ha annunciato il completamento della cessione di un portafoglio secondario da €630 milioni di GBV in Grecia a Intrum. Il portafoglio è stato scorporato dai veicoli di cartolarizzazione HAPS Cairo I e Cairo II, gestiti da doValue fin dalla loro creazione. La cessione consente a doValue di accelerare l'attività di incassi in Grecia (per la quale ha ricevuto una commissione di incasso nel primo trimestre 2023), acquisendo il mandato di servicing a lungo termine sul portafoglio ceduto.
  • • MSCI ESG Research: a marzo 2023, MSCI ESG Research ha migliorato il rating MSCI ESG del Gruppo dal livello "AA" al livello "AAA". MSCI ESG Research misura la resilienza di un'azienda rispetto ai rischi ambientali, sociali e di governance ("ESG") su un orizzonte di lungo termine. L'aggiornamento di MSCI ESG Research è un esempio tangibile dell'impegno di doValue nell'adottare le migliori pratiche nell'interesse dei suoi stakeholder, in particolare i clienti, i capital provider (azionisti e obbligazionisti), i dipendenti, ed il più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera. Il framework ESG del gruppo doValue è valutato da MSCI ESG sin dal 2018, segnando un costante miglioramento del rating negli anni.
  • • Moody's Analytics rating: in data 25 luglio 2023 Moody's Analytics ha migliorato il rating ESG portandolo a "Robust" da "Limited", con punteggio complessivo di 50 punti. Nella sua valutazione

di doValue, Moody's Analytics ha preso in considerazione temi ESG quali prevenzione del cambiamento climatico, protezione dell'ambiente, prevenzione delle discriminazioni. Sono stati particolarmente apprezzati i conseguimenti della società in tema di governance aziendale ed etica nello svolgimento del business.

  • • Riacquisto Bond: nell'ambito di un esercizio di ottimizzazione delle sue passività e migliore utilizzo della cassa disponibile, sono stati acquistati e successivamente cancellati bond doValue per un valore nominale di circa €5,0 milioni.
  • • Onboarding portafoglio SKY a Cipro: il 28 settembre 2023 doValue ha annunciato il perfezionamento dell'operazione di acquisizione del portafoglio Sky, che include l'onboarding da parte di doValue Cipro del portafoglio Sky assegnato da Cerberus Capital Management per un valore complessivo di circa €2,3 miliardi di Non-Performing Exposures originati da Alpha Bank Cipro, di cui €2,1 miliardi rappresentano nuovi asset in gestione.
  • • Acquisizione di nuovi contratti di servicing in Spagna per €689 milioni da principali banche ed investitori locali: nel 2023 doValue Spain ha acquisito nuovi contratti di servicing da importanti banche spagnole come Banco Sabadell, Caixabank ed altri investitori per un valore di €689 milioni, di cui €250 milioni già presi in carico entro settembre. I portafogli acquisiti comprendono un mix di crediti NPL e REO e presentano anche posizioni "early arrears".
  • • Conferma rating S&P "BB", outlook "Stabile": a fine novembre 2023 S&P ha confermato l'issuer credit rating "BB" e outlook "Stabile" per doValue. Il rating si applicherà, quindi, alle obbligazioni garantite senior attualmente quotate sulla borsa del Lussemburgo per complessivi €560 milioni ed in scadenza tra 2025 e 2026. L'outlook, inoltre, riflette l'aspettativa da parte del mercato che doValue mantenga il suo rapporto di indebitamento finanziario netto sotto un multiplo del 3.0x e che la società continui a generare uno stabile e congruo flusso di cassa operativo.
  • • Contratto di servicing per €500m GBV in Spagna: a dicembre 2023 doValue Spain ha ottenuto da un investitore un contratto di servicing per complessivi €500 milioni di GBV di masse NPL garantite in Spagna. Di questi, €170 milioni erano già in gestione. La gestione del portafoglio è programmata in avvio per il primo trimestre del 2024.
  • • Nuovi contratti di master e special servicing per €313 milioni relativi a cartolarizzazione multioriginator dal consorzio Luzzatti: a fine dicembre 2023 doValue ha ricevuto dal veicolo di cartolarizzazione consortile Luzzatti un mandato per le attività di master e special servicing relative ad un portafoglio di NPL con GBV pari a €313 milioni, originato da primari intermediari finanziari nazionali. Il 51% delle masse corrispondono a mutui ipotecari garantiti da ipoteche di primo grado. doValue aveva assistito Luzzatti dalla fase di due diligence sul portafoglio.
  • • Put Option doValue Spain: è stata esercitata la put option sulla minority del 15% in doValue Spain da parte di Santander. A seguito di tale esercizio, doValue ha acquistato la minority da Santander detenendo ora il 100% di doValue Spain.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Si elencano di seguito i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio che il Gruppo doValue considera non rettificativi (non adjusting event) ai sensi dello IAS 10.

CHIUSURA ADSOLUM

Il Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024 ha deliberato di avviare il processo di chiusura di Adsolum Real Estate S.L., la società nata dalla scissione del ramo d'azienda REO di doValue Spain avvenuta con efficacia dal 1° gennaio 2021. Tale processo prevede l'offboarding del cliente rimanente, la liquidazione delle opzioni fondiarie e il licenziamento collettivo del personale.

Una volta completato l'iter di cui sopra, la società verrà fusa direttamente in doValue Spain, in quanto ad oggi unico azionista, tramite il trasferimento di tutte le attività e passività.

La liquidazione è conseguenza del difficile contesto dei tassi di interesse e delle prospettive normative sugli affitti in Spagna, che includono limiti di aumento degli affitti e restrizioni nei processi di sfratto che non hanno permesso di raggiungere le aspettative di business della società.

APPORTI DI PATRIMONIO ALLA REGIONE IBERIA

Successivamente al 31 dicembre 2023 sono stati deliberati apporti di patrimonio per entrambe le controllate della regione Iberia, rispettivamente per doValue Spain Servicing S.A. e doValue Portugal Unipessoal Limitada, in quanto i rispettivi patrimoni netti risultavano al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge.

ARBITRATO IN SPAGNA

In data 26 febbraio 2024 il tribunale competente di Madrid ha respinto l'opposizione presenta da Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") nei confronti della procedura esecutiva che la condannava a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset. AAMH poteva presentare ricorso contro l'ordinanza respingendo l'opposizione entro 20 giorni lavorativi. Tale ricorso non sospende il corso dell'esecuzione, a meno che AAMH non fornisca garanzia per l'intero importo escusso (debito fiscale, interessi e potenziali danni).

Il 16 gennaio 2024 doValue S.p.A. (di seguito "doValue") ha depositato presso il Tribunale competente la somma di circa €22 milioni, in esecuzione ad una sua stessa mozione (ossia il sequestro del credito per l'Earn-out che AAMH ha nei confronti di doValue ai sensi del lodo). Relativamente a tali somme, riconducibili all'Earn Out, il Tribunale ha acconsentito che siano utilizzate per soddisfare una quota-parte del credito che doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain") vanta verso AAMH. Il Tribunale sta attualmente processando il fascicolo. Entro fine marzo 2024 o nel corso del mese di aprile 2024 è attesa una decisione sulla richiesta di rilascio a doValue Spain di questi fondi depositati giudizialmente nell'ambito della procedura esecutiva.

In considerazione di quanto precede, come già detto nei "Fatti di rilievo intervenuti nell'esercizio", il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni. Tale incasso è ritenuto ad alta probabilità anche in considerazione del fatto che per sospendere l'esecuzione AAMH dovrebbe ricorrere al deposito a garanzia dell'intera somma dovuta in favore del Gruppo doValue ai sensi del lodo arbitrale. Tale ultima evenienza si considera remota.

VERIFICA FISCALE IN ITALIA

Con riferimento all'avviso di accertamento sul rilievo relativo al periodo di imposta 2017, la Capogruppo ha depositato istanza di accertamento con adesione in data 16 febbraio 2024 per dimostrare la correttezza del proprio operato sulla base di una molteplicità di fondati elementi dal punto di vista giuridico tributario.

Si rimanda inoltre alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" delle Note Illustrative.

PIANO INDUSTRIALE 2024-2026

In data 20 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha approvato il Piano Industriale 2024-2026 di Gruppo che, tra le altre cose, è alla base dei processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Il nuovo Piano Industriale mira a migliorare la redditività e i flussi di cassa, anche attraverso la diversificazione, l'innovazione e l'efficienza.

L'elemento di forza del nuovo Piano è un approccio orientato al cliente che si basa sul mantenimento della leadership del Gruppo nell'Europa meridionale, con un forte sviluppo del business nella Regione Ellenica, in Italia e in Spagna. L'obiettivo è quello di diventare il miglior partner dei nostri clienti in tutta la catena del valore del credito, compresa l'integrazione dei servizi immobiliari con la gestione del credito per aumentare i ricavi dei servizi e l'espansione dei servizi a valore.

Il Piano Industriale prevede – tra le altre cose – il mantenimento della propria quota di mercato di rilievo nel Sud Europa (15-20%), una maggiore diversificazione dei ricavi con l'obiettivo di generare il 35-40% dei ricavi da business diversi da NPL, una maggiore efficienza di processo e il mantenimento di una solida struttura di capitale con una leva finanziaria nella parte bassa della forchetta 2,1-2,3x.

Il nuovo Piano Industriale tiene altresì conto del mutato contesto di settore, assumendo flussi di nuovo business più bassi rispetto alla media dell'ultimo triennio, che era a sua volta già impattata da uno scenario macroeconomico poco favorevole.

DOVALUE AVVIA UNA NEGOZIAZIONE ESCLUSIVA PER UNA POTENZIALE AGGREGAZIONE CON GARDANT

Il 21 marzo 2024 doValue, Elliott Advisors (UK) Limited ("EAUK") e Tiber Investments S.à r.l. ("Tiber"), una società collegata a fondi gestiti da EAUK, hanno stipulato un accordo non vincolante che identifica i termini chiave per una potenziale aggregazione con Gardant S.p.A. ("Gardant") sulla base del quale le negoziazioni procederanno in esclusiva, con l'obiettivo di finalizzare un accordo vincolante per la potenziale transazione con Gardant.

La transazione prevede potenzialmente l'acquisizione del 100% di Gardant da parte di doValue, anche attraverso un aumento di capitale riservato al venditore, e consentirebbe a doValue di rafforzare la propria posizione patrimoniale e incrementare la propria quota di mercato in Italia insieme a forti partner strategici.

Gardant vanta un'offerta completa di servizi per la gestione del credito lungo l'intero ciclo del valore, concentrata in Italia, con circa 40 miliardi di euro di attivi in gestione (di cui circa 20 miliardi di euro di attivi gestiti tramite special servicing) e circa 500 milioni di euro di fondi in gestione attraverso la sua società di gestione del risparmio dedicata ad alternative assets, Gardant Investor SGR.

La transazione è condizionata al raggiungimento di accordi vincolanti soddisfacenti tra le parti, oltre a tutte le autorizzazioni societarie e regolamentari necessarie.

ALTRE ATTIVITA' RILEVANTI

Si riportano di seguito i principali eventi societari occorsi dopo il 31 dicembre 2023:

  • • Conclusione del programma di acquisto di azioni proprie: in data 2 febbraio 2024 la società ha completato il programma di acquisto di 2.000.000 di azioni al fine di ricostituire una congrua riserva per sostenere i piani di incentivazione e remunerazione del management. L'esborso totale è stato pari ad €5.506.096. Al termine del programma la società deteneva quindi 2.827.230 azioni, pari al 3,53% del capitale sociale. La conclusione del programma è stata annunciata al pubblico il giorno 5 febbraio.
  • • Nuovo mandato in Grecia per €500 milioni: è stato sottoscritto un nuovo contratto di servicing con Attica Bank S.A. da parte di doValue Greece. L'accordo riguarda la gestione di un portafoglio di NPE del valore di circa €0,5 miliardi di GBV, parte a sua volta di un portafoglio decartolarizzato noto come Progetto Omega che era stato ritrasferito ad Attica Bank nel febbraio 2024.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 20 marzo 2024 il nuovo Piano Industriale per il periodo 2024-2026, il quale prevede specifici target finanziari relativi a variabili chiave per il triennio in questione (per maggiori dettagli si rimanda ai "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio").

In particolare, per proteggere la redditività, il Gruppo ha continuato e continuerà a investire in modo significativo. Il progetto doTrasformation di doValue, lanciato nel 2022, è stato ampiamente realizzato, con 18 milioni di euro di risparmi sui costi nel 2023, e sarà accompagnato da ulteriori iniziative di trasformazione lanciate nel 2024. Un elemento chiave dell'ulteriore trasformazione riguarda le iniziative per contenere il previsto aumento della base dei costi, e a questo proposito doValue ha pianificato una riduzione totale netta dell'organico di circa 500 FTE, con 650-700 uscite e 150-200 nuove posizioni per rafforzare le capacità in aree chiave.

Il 2024 è identificato pertanto come un anno di trasformazione e investimenti, finalizzati alla preparazione delle basi per la crescita nei bienni successivi, 2025 e 2026; per cui, i risultati attesi per il 2024 sono da considerare nel contesto dell'esecuzione del programma di trasformazione, con iniziative previste in tutte le aree geografiche di operatività. Si anticipa che l'impatto pieno delle azioni di ottimizzazione dei costi non sarà percepibile nella prima metà dell'anno.

Proseguirà l'impegno verso la diversificazione delle fonti di ricavo, estendendosi oltre il tradizionale segmento degli NPL. Questo approccio rientra nella strategia di ampliamento del portafoglio attività e nel consolidamento della posizione di mercato di doValue.

Circa l'attuale contesto di mercato, la Società prevede quanto segue:

  • le attività in Italia proseguiranno in continuità con quanto visto nel 2023, con ricavi in leggera contrazione a causa di un ingresso di nuovi business ancora non sufficiente a compensare il tasso di collection;
  • le attività nella Regione Ellenica saranno supportate da un'accelerazione delle collection anche guidate da potenziali cessioni di portafogli sul mercato secondario per conto dei clienti, che dovrebbero portare ad un margine stabile anno su anno;
  • le attività in Iberia riflettano appieno l'offboarding del portafoglio di Sareb a seguito della scadenza del contratto, in parte compensato dalla riduzione dei costi derivante dalla riorganizzazione delle attività spagnole che ha già interessato la seconda parte del 2022 ed il 2023.

RELAZIONE SULLA

GESTIONE DEL GRUPPO

Principali rischi e incertezze

La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.

La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.

I principali rischi e incertezze, considerato il business del Gruppo, sono essenzialmente connessi alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e sulla produzione di esposizioni deteriorate. Permangono inoltre elementi di incertezza legati al perdurare di un contesto di tassi d'interesse elevati che sta avendo un impatto negativo sulle transazioni immobiliari.

Il perdurare di tassi d'interesse elevati e l'accentuata volatilità sul mercato dei capitali potrebbe determinare un significativo incremento degli oneri finanziari per il Gruppo con una conseguente riduzione dei flussi di cassa disponibili per gli azionisti.

CONTINUITA' AZIENDALE

Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stata redatta la presente Relazione Finanziaria Annuale Consolidata, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:

  • in particolare, si è tenuto conto delle previsioni in merito agli scenari macroeconomici impattati dalla combinazione dell'inflazione, dell'aumento dei tassi di interesse, del deterioramento del clima economico, come valori esogeni da considerare in termini andamentali tra le assumptions del Piano Industriale 2024-2026, oltre che nelle analisi di sensitività relative ai test di impairment delle attività immateriali al 31 dicembre 2023;
  • nella valutazione di sostenibilità degli attivi patrimoniali alla data del 31 dicembre 2023 sono stati considerati la dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria e la capacità di generazione di flussi di cassa, come riflessa nel nuovo Piano Industriale di Gruppo 2024-2026, nonché le caratteristiche dello specifico business model di doValue che risulta in grado di rispondere con flessibilità alle diverse fasi del ciclo economico;
  • si è tenuto conto della redditività, dipendente principalmente dalle masse in gestione, nonché dell'apporto di nuovi contratti per gestione di portafogli registrati nell'esercizio 2023 e dei conseguenti incassi;
  • si è infine tenuto conto del giudizio delle agenzie di rating sugli strumenti di debito quotati emessi dal Gruppo e del livello di prezzi registrati da tali strumenti sul mercato secondario.

Con esclusivo riferimento al rifinanziamento dei prestiti obbligazionari in essere, di cui uno in scadenza ad agosto 2025 e il secondo a metà 2026, il Gruppo ha iniziato le opportune attività per il rimborso del prestito in scadenza ad agosto 2025 valutando le migliori opzioni a disposizione (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" delle Note Illustrative). La scadenza di agosto 2025 è comunque superiore a 12 mesi rispetto al 31 dicembre 2023; inoltre, si segnala, come già evidenziato nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta, la liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2023 pari a €112,4 milioni e le linee di credito per €112,5 milioni, a cui si deve aggiungere la cassa che verrà generata entro la scadenza dell'obbligazione di cui sopra.

Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

L'azione doValue

Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (oggi Euronext Milan). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2023, in relazione all'indice Ftse Small Cap della Borsa di Milano.

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni, con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12 per azione. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di doValue Spain e doValue Greece. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.

Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di Covid-19 a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre-pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi del 2020 con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro Covid-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO. Da ottobre 2021, invece, il titolo ha sotto-performato il paniere dei titoli italiani Small Cap, principalmente a causa di incertezze legate al potenziale rinnovo del contratto di doValue con il cliente Sareb in Spagna (il maggiore cliente del Gruppo in termini di Gross Book Value e Ricavi Lordi nel 2021), in scadenza a giugno 2022. In particolare, l'incertezza che ha interessato l'ultimo trimestre del 2021 è stata legata alle aspettative relative agli impatti economici di un eventuale rinnovo del contratto con Sareb in funzione di una profittabilità attesa minore delle aspettative iniziali.

In data 25 gennaio 2022, doValue ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, che prevedeva il rinnovo del contratto Sareb, sebbene ad una profittabilità molto limitata. In data 24 febbraio 2022, Sareb ha comunicato di aver ingaggiato per il nuovo contratto due servicer non facente parti del pool dei quattro servicer storici (di cui faceva parte anche doValue). La notizia ha pesato sul titolo nei giorni immediatamente successivi. Nonostante ciò, durante il 2022, il titolo doValue ha performato complessivamente in linea con l'indice FTSE Italy Small Cap. In generale, la performance dei mercati azionari globali nel 2022 è stata negativa a causa dei timori recessivi e dell'aumento dei tassi di interesse.

Il linea generale, la performance del titolo nel 2023, negativa sin da febbraio, ha risentito principalmente delle prospettive degli analisti circa il settore del credit management services, in un contesto macroeconomico in cui la formazione di NPL nei bilanci degli intermediari finanziari è rallentata – complici il rafforzamento della solidità patrimoniale e delle politiche di risk management nel settore del credito - minando la fiducia nella crescita attuale e futura dei ricavi e di profittabilità degli operatori. In questo contesto il titolo è stato altresì influenzato negativamente dalle vicissitudini negative di alcuni dei suoi competitor che hanno subito forti penalizzazione a causa di una struttura finanziaria particolarmente sbilanciata sul debito. Ulteriori pressioni negative sul prezzo azionario sono derivate dall'incremento dei tassi d'interesse, che hanno lasciato presagire un rifinanziamento dei bond in scadenza più oneroso ed indiscrezioni e dichiarazioni sulla paventata riforma sugli stralci dei crediti deteriorati nel

Nello specifico, gli eventi che hanno maggiormente influito su una flessione del prezzo sono stati la pubblicazione dei risultati per l'esercizio 2022 a febbraio, il pagamento del dividendo

terzo trimestre del 2023.

RELAZIONE SULLA

GESTIONE DEL GRUPPO

a maggio, la pubblicazione dei risultati di settembre 2023 a novembre dello stesso anno e dei risultati restated di settembre 2023 in applicazione dello IAS34 a gennaio 2024.

Modesti rialzi del prezzo si sono invece registrati in concomitanza della comunicazione dell'esito dell'arbitrato in Spagna a maggio, la sottoscrizione del patto parasociale tra Fortress e Bain Capital a giugno, l'avanzamento del progetto doTransformation a luglio, la presa in carico del portafoglio "Sky" e di nuovi flussi in Spagna tra settembre ed ottobre, l'avvio del programma di riacquisto di azioni proprie ad ottobre, la stipula di un nuovo contratto di servicing in Spagna a dicembre, l'acquisizione di Team4 a fine dicembre, nonché il mandato di servicing legata alla cartolarizzazione del portafoglio "Luzzatti".

Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:

Dati di sintesi Euro Data
Prezzo di IPO 9,00 14/07/2017
Prezzo di IPO (aggiustato per i dividendi pagati) 6,99 14/07/2017
Prezzo minimo di chiusura 2,93 30/11/2023
Prezzo massimo di chiusura 14,27 18/10/2017
Ultimo prezzo di chiusura del 2023 3,42 29/12/2023
Numero di azioni in circolazione al 31 dicembre 2023 80.000.000 29/12/2023
di cui azioni proprie al 31 dicembre 2023 1.494.630 29/12/2023
Capitalizzazione al 31 dicembre 2023 274.000.000 29/12/2023
Capitalizzazione (escluse azioni proprie) al 31 dicembre 2023 268.880.892 29/12/2023

Altre informazioni

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Al 31 dicembre 2023 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.

Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%.

Al 31 dicembre 2023, il residuo 71,73% delle azioni risulta collocato sul mercato e l'1,87% è costituito da n. 1.494.630 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €6,1 milioni detenute dalla Capogruppo medesima.

L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.

La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

OPERAZIONI SU AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2023 risultano in portafoglio n. 1.494.630 azioni proprie, pari all'1,87% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €6,1 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce "Azioni proprie" in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.

L'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2023 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 28 aprile 2022. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare.

Durante l'esercizio sono state acquistate un totale di 667.400 azioni per un controvalore di €2,1 milioni.

LE ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

RISORSE UMANE

Il business del Gruppo doValue è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. doValue continua ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale. Al 31 dicembre 2023 il numero dei dipendenti del Gruppo è pari a 3.109 rispetto ai 3.212 a fine 2022. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto indicato all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it.

Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:

  • in base alla Policy in merito alle operazioni con parti correlate adottata dal Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A., nel corso del 2023 non è stata conclusa alcuna operazione di maggior rilevanza; A.
  • nel corso del 2023 non sono state effettuate operazioni con parti correlate a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato che hanno influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo; B.
  • nel corso del 2023 non vi sono state modifiche o sviluppi di singole operazioni con parti correlate già descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo nel periodo di riferimento. C.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che nel corso del 2023 il Gruppo doValue non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza.

DICHIARAZIONE NON FINANZIARIA

In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, il Gruppo doValue ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023 è disponibile sul sito internet del Gruppo www.doValue.it nella sezione "Valore sostenibile".

CORPORATE GOVERNANCE

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), viene annualmente redatta la Relazione sul governo societario, la quale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. Tale documento è consultabile nella Sezione "Governance" del sito internet www.doValue.it.

Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione anche la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

INFORMAZIONE RELATIVA AL REGIME DI "OPT-OUT"

Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6, e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI VALORI DEL GRUPPO

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Patrimonio
Netto
Risultato
del periodo
Patrimonio
Netto
Risultato
del periodo
Bilancio separato doValue S.p.A. 132.149 (2.936) 170.719 19.471
- differenza tra il valore di carico e valore del PN contabile
delle partecipate
(53.772) - (51.224) -
- risultati conseguiti dalle partecipate al netto delle quote di
minoranza
- 1.561 - 43.386
Storno dei dividendi - (28.329) - (31.612)
Altre rettifiche di consolidamento (7.516) 11.874 562 (14.743)
Bilancio consolidato attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo
70.861 (17.830) 120.057 16.502

Roma, lì 21 marzo 2024 Il Consiglio di Amministrazione

RACCORDO TRA IL CONTO ECONOMICO GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000)
31/12/2023 31/12/2022
Ricavi NPE 366.697 433.538
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 357.697 433.502
di cui: Ricavi diversi 9.000 36
Ricavi REO 53.193 76.626
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 53.191 72.698
di cui: Ricavi diversi 2 3.928
Ricavi da co-investimento 1.290 1.507
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 1.290 1.507
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 64.551 46.578
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 62 13
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 10.622 9.734
di cui: Ricavi diversi 49.090 37.359
di cui: Costi dei servizi resi - (605)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 4.777 77
Ricavi lordi 485.731 558.249
Commissioni passive NPE (14.365) (20.913)
di cui: Costi dei servizi resi (14.225) (20.869)
di cui: Spese amministrative (140) (44)
Commissioni passive REO (9.684) (22.631)
di cui: Costi dei servizi resi (9.684) (22.631)
Commissioni passive Ancillari (18.525) (14.285)
di cui: Costi dei servizi resi (1.085) (1.469)
di cui: Spese amministrative (17.383) (12.815)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (57)
443.157
(1)
500.420
Ricavi netti 443.157 500.420
Spese per il personale (196.312) (212.395)
di cui: Costo del personale (196.336) (212.588)
di cui: Ricavi diversi 24 193
Spese amministrative (71.500) (89.317)
di cui: Costo del personale (1.907) (5.192)
di cui: Costo del personale - di cui: SG&A (1.907) (5.192)
di cui: Spese amministrative (71.536) (85.940)
di cui: Spese amministrative - di cui: IT (31.076) (33.990)
di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate (5.216) (5.586)
di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A (35.244) (46.364)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (20) (37)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A (20) (37)
di cui: Ricavi diversi 1.963 1.883
di cui: Ricavi diversi - di cui: IT 414 956
di cui: Ricavi diversi - di cui: Real Estate 132 -
di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A 1.417 927
di cui: Costi dei servizi resi - (31)
di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A - (31)
Totale "di cui IT" (30.662) (33.034)
Totale "di cui Real Estate" (5.084) (5.586)
Totale "di cui SG&A" (35.754)
(267.812)
(50.697)
(301.712)

Segue

(€/000)

31/12/2023 31/12/2022
EBITDA 175.345 198.708
EBITDA margin 36,1% 35,6%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.355) (2.979)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 178.700 201.687
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 37,2% 36,1%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (91.920) (71.021)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (92.246) (71.535)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 326 514
Accantonamenti netti (16.555) (13.963)
di cui: Costo del personale (14.854) (13.368)
di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri (2.289) (4.446)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 63 3.516
di cui: Ammortamenti e svalutazioni 525 336
di cui: Spese amministrative - (1)
Saldo rettifiche/riprese di valore (906) 493
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (1.021) 46
di cui: Ricavi diversi 115 447
EBIT 65.964 114.217
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value (8.180) (22.520)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (8.180) (22.520)
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (29.534) (28.868)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (30.302) (28.757)
di cui: Costi dei servizi resi - (111)
di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni 768 -
EBT 28.250 62.829
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (19.674) (35.901)
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 47.924 98.730
Imposte sul reddito (41.891) (36.354)
di cui: Spese amministrative (1.600) (1.612)
di cui: Imposte sul reddito (40.291) (34.742)
Risultato del periodo (13.641) 26.475
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (4.189) (9.973)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (17.830) 16.502
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo (21.420) (35.494)
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi (1.755) (1.433)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non
ricorrenti
1.835 50.563
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti 5.944 11.406
Utile per azione (in euro) (0,23) 0,21
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) 0,02 0,64

RACCORDO TRA LO STATO PATRIMONIALE GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000)

31/12/2023 31/12/2022
Cassa e titoli liquidabili 112.376 134.264
Disponibilità liquide e depositi a breve 112.376 134.264
Attività finanziarie 46.167 57.984
Attività finanziarie non correnti 46.167 53.604
Attività finanziarie correnti - 4.380
Attività materiali 48.678 59.191
Immobili, impianti e macchinari 48.677 59.136
Rimanenze 1 55
Attività immateriali 473.784 526.888
Attività immateriali 473.784 526.888
Attività fiscali 99.483 118.226
Imposte differite attive 78.351 101.758
Altre attività correnti 16.576 4.027
Attività fiscali 4.556 12.441
Crediti commerciali 199.844 200.143
Crediti commerciali 199.844 200.143
Attività in via di dismissione 16 13
Attività destinate alla vendita 16 13
Altre attività 51.216 29.889
Altre attività correnti 47.500 27.813
Altre attività non correnti 3.716 2.076
Totale Attivo 1.031.564 1.126.598
Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders 588.030 564.123
Prestiti e finanziamenti non correnti 552.861 554.220
Prestiti e finanziamenti correnti 35.169 9.903
Altre passività finanziarie 96.540 120.861
Prestiti e finanziamenti correnti - 4.380
Altre passività finanziarie non correnti 50.301 54.158
Altre passività finanziarie correnti 46.239 62.323
Debiti commerciali 85.383 70.381
Debiti Commerciali 85.383 70.381
Passività fiscali 65.096 67.797
Debiti tributari 10.536 16.794
Imposte differite passive 42.623 51.003
Altre passività correnti 11.937 -
Benefici a dipendenti 8.412 9.107
Benefici a dipendenti 8.412 9.107
Fondi rischi e oneri 26.356 37.655
Fondi rischi e oneri 26.356 37.655
Altre passività 57.056 75.754
Altre passività correnti 47.969 66.553
Altre passività non correnti 9.087 9.201
Totale Passivo 926.873 945.678

Segue

RELAZIONE SULLA

GESTIONE DEL GRUPPO

(€/000)

31/12/2023 31/12/2022
Capitale 41.280 41.280
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserve 35.676 83.109
Riserva da valutazione (2.830) (906)
Altre riserve 38.506 84.015
Azioni proprie (6.095) (4.332)
Azioni proprie (6.095) (4.332)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (17.830) 16.502
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (17.830) 16.502
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 53.031 136.559
Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 979.904 1.082.237
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 51.660 44.361
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 51.660 44.361
Totale Passivo e Patrimonio Netto 1.031.564 1.126.598

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023

PROSPETTI CONTABILI

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(€/000) NOTE 31/12/2023 31/12/2022
Attività non correnti:
Attività immateriali 1 473.784 526.888
Immobili, impianti e macchinari 2 48.677 59.136
Attività finanziarie non correnti 3 46.167 53.604
Imposte differite attive 4 78.351 101.758
Altre attività non correnti 5 3.716 2.076
Totale attività non correnti 650.695 743.462
Attività correnti:
Rimanenze 6 1 55
Attività finanziarie correnti 3 - 4.380
Crediti commerciali 7 199.844 200.143
Attività fiscali 8 4.556 12.441
Altre attività correnti 5 64.076 31.840
Disponibilità liquide e depositi a breve 9 112.376 134.264
Totale attività correnti 380.853 383.123
Attività destinate alla dismissione 10 16 13
Totale attività 1.031.564 1.126.598
Patrimonio netto
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserva da valutazione (2.830) (906)
Altre riserve 38.506 84.015
Azioni proprie (6.095) (4.332)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (17.830) 16.502
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 53.031 136.559
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 51.660 44.361
Totale Patrimonio Netto 11 104.691 180.920
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 12 552.861 554.220
Altre passività finanziarie non correnti 13 50.301 54.158
Benefici ai dipendenti 14 8.412 9.107
Fondi rischi e oneri 15 26.356 37.655
Imposte differite passive 4 42.623 51.003
Altre passività non correnti 17 9.087 9.201
Totale passività non correnti 689.640 715.344
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti 12 35.169 14.283
Altre passività finanziarie correnti 13 46.239 62.323
Debiti commerciali 16 85.383 70.381
Passività fiscali 8 10.536 16.794
Altre passività correnti 17 59.906 66.553
Totale passività correnti 237.233 230.334
Totale passività 926.873 945.678
Totale Patrimonio Netto e passività 1.031.564 1.126.598

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(€/000) NOTE 31/12/2023 31/12/2022
Ricavi da contratti con i clienti 20 421.510 515.934
Ricavi diversi 21 60.195 43.846
Totale ricavi 481.705 559.780
Costi dei servizi resi 22 (24.993) (45.716)
Costo del personale 23 (213.097) (231.149)
Spese amministrative 24 (90.661) (100.412)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 25 5.089 4.070
Ammortamenti e svalutazioni 26 (92.742) (71.153)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri 27 (2.289) (4.446)
Totale costi (418.693) (448.806)
Risultato operativo 63.012 110.974
(Oneri)/Proventi finanziari 28 (37.130) (49.757)
Utili (Perdite) da partecipazioni 768 -
Risultato ante imposte 26.650 61.217
Imposte sul reddito 29 (40.291) (34.742)
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento (13.641) 26.475
Risultato del periodo (13.641) 26.475
di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (17.830) 16.502
di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 4.189 9.973
Utile per azione 30
di base (0,23) 0,21
diluito (0,23) 0,21

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA CONSOLIDATA

(€/000)
NOTE 31/12/2023 31/12/2022
Risultato del periodo (13.641) 26.475
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
3
14
(2.006)
113
(1.341)
436
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.893) (905)
Redditività complessiva 11 (15.534) 25.570
di cui: Redditività complessiva attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (19.754) 15.597
di cui: Redditività complessiva attribuibile ai Terzi 4.220 9.973

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (Nota 11)

AL 31/12/2023

(€/000)

Altre riserve Patrimonio
Capitale
sociale
Riserve da
valutazione
Riserve da
utili e/o in
sospensione
d'imposta
Altre Azioni
proprie
Risultato
del periodo
Netto
attribuibile
agli
Azionisti
della
Capogruppo
Patrimonio
Netto
attribuibile
ai Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Esistenze iniziali 41.280 (906) 25.774 58.241 (4.332) 16.502 136.559 44.361 180.920
Allocazione del risultato a riserve - - 19.471 145 - (19.616) - - -
Dividendi e altre destinazioni - - (19.471) (28.030) - (8.078) (55.579) (5.000) (60.579)
Variazioni di riserve - - - (10.570) - 11.192 622 7.757 8.379
Acquisto azioni proprie - - - - (2.115) - (2.115) - (2.115)
Stock options - - 302 (7.034) 352 - (6.380) - (6.380)
Variazioni interessenze
partecipative
- - - (322) - - (322) 322 -
Redditività complessiva del periodo - (1.924) - - - (17.830) (19.754) 4.220 (15.534)
Esistenze finali 41.280 (2.830) 26.076 12.430 (6.095) (17.830) 53.031 51.660 104.691

AL 31/12/2022

(€/000)

Altre riserve Patrimonio
Capitale
sociale
Riserve da
valutazione
Riserve da
utili e/o in
sospensione
d'imposta
Altre Azioni
proprie
Risultato
del periodo
Netto
attribuibile
agli
Azionisti
della
Capogruppo
Patrimonio
Netto
attribuibile
ai Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Esistenze iniziali 41.280 (1) 50.864 45.436 (4.678) 23.744 156.645 37.358 194.003
Allocazione del risultato a riserve - - (535) 24.279 - (23.744) - - -
Dividendi e altre destinazioni - - (24.996) (14.553) - - (39.549) (5.002) (44.551)
Variazioni di riserve - - (346) (1.400) - - (1.746) 2.032 286
Stock options - - 787 4.479 346 - 5.612 - 5.612
Redditività complessiva del periodo - (905) - - - 16.502 15.597 9.973 25.570
Esistenze finali 41.280 (906) 25.774 58.241 (4.332) 16.502 136.559 44.361 180.920

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO - METODO INDIRETTO

(€/000) NOTE 31/12/2023 31/12/2022
Attività operativa
Risultato di periodo ante imposte 26.650 61.217
Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi finanziari netti: 126.519 131.554
Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e
sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico
3 2.832 915
Ammortamenti e svalutazioni 26 92.742 71.153
Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 15 2.289 4.446
(Oneri)/Proventi finanziari 28 35.277 49.483
Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti (768) -
Costi per pagamenti basati su azioni 11 (5.853) 5.557
Variazioni nel capitale circolante: 15.826 3.183
Variazione dei crediti commerciali 7 824 6.512
Variazione dei debiti commerciali 16 15.002 (3.329)
Variazioni nelle attività e passività finanziarie: 8.674 2.323
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3 - (7)
Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 3 2.293 1.849
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3 6.381 481
Altre variazioni: (106.161) (135.975)
Interessi pagati 28 (23.858) (24.001)
Pagamento imposte sul reddito 29 (26.002) (42.477)
Altre variazioni altre attività /altre passività (56.301) (69.497)
Flussi finanziari netti da attività operativa 71.508 62.302
Attività di investimento
Acquisto di immobili, impianti e macchinari 2 (1.994) (3.947)
Acquisto di attività immateriali 1 (19.367) (27.110)
Flussi finanziari netti da attività di investimento (21.361) (31.057)
Attività di finanziamento
Emissione/acquisto di azioni proprie 11 (2.115) -
Dividendi pagati 11 (52.992) (44.142)
Accensione finanziamenti 12 25.000 87.000
Rimborso finanziamenti 12 (4.480) (94.566)
Pagamenti del capitale di passività per leasing 19 (15.928) (11.941)
Acquisizione di interessi di minoranza (21.520) -
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento (72.035) (63.649)
Flussi finanziari netti del periodo (21.888) (32.404)
Riconciliazione
Disponibilità liquide e depositi a breve all'inizio del periodo 9 134.264 166.668
Flussi finanziari netti del periodo (21.888) (32.404)
Disponibilità liquide e depositi a breve alla fine del periodo 9 112.376 134.264

NOTE ILLUSTRATIVE

Parte generale

Denominazione dell'entità che redige il bilancio
o altro mezzo di identificazione:
doValue S.p.A.
Sede dell'entità: Italia
Forma giuridica dell'entità: Società per Azioni
Paese di registrazione: Italia
Indirizzo della sede legale dell'entità: Viale dell'Agricoltura, 7 - 37135 Verona
Principale luogo di attività: Italia, Spagna, Grecia, Cipro, Portogallo
Descrizione della natura dell'attività dell'entità
e delle sue principali operazioni:
Le attività del Gruppo doValue sono concentrate
sulla fornitura di servizi a banche e investitori
attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli
asset real estate ("Servicing")
Nome della società Capogruppo: doValue S.p.A.
Homepage dell'entità che redige il bilancio: www.dovalue.it
Codice LEI dell'entità: 8156007AF7DB5FE05555

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).

A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Application Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS.

Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2023.

Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

  • gli schemi di Bilancio consolidato che includono lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico consolidato, il Prospetto della redditività consolidata complessiva, il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato ed il Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • le Note Illustrative;

ed è corredato dalle relative informazioni comparative al 31 dicembre 2022 e dalla Relazione sulla gestione del Gruppo.

Nello Stato patrimoniale consolidato la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo.

Il Conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, mentre per il prospetto della redditività complessiva, è stato predisposto un prospetto distinto.

Il Rendiconto finanziario consolidato è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento.

I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni. Attività e passività e costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale. Le informazioni comparative dell'esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili di confronto; modifiche ai dati comparativi sono effettuate solo quando ritenute di importo significativo.

I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

Il Bilancio consolidato è altresì predisposto in conformità al Regolamento Delegato (UE) n. 2019/815 del 17 dicembre 2018 della Commissione (in breve "Regolamento ESEF").

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono state utilizzate le situazioni contabili alla medesima data delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.

Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2023 sono state opportunamente riclassificate e adeguate, al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.

Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.

Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Al 31 dicembre 2023 non risultano presenti società collegate e nemmeno società valutate col metodo del patrimonio netto.

Società controllate

Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata per identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività rilevanti che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente i diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione o i diritti detenuti nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti;
  • l'esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo.

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.

Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.

Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.

Aggregazioni aziendali

In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e, nel contempo, ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni.

L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività

sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. L'acquirente deve classificare come passività finanziaria o come patrimonio netto, in base alle definizioni di strumento rappresentativo di capitale e di passività finanziaria di cui allo IAS 32, un'obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale che soddisfa la definizione di strumento finanziario. L'acquirente deve classificare come attività un diritto alla restituzione di un corrispettivo trasferito in precedenza se vengono soddisfatte particolari condizioni. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre, per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.

Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.

L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. La contabilizzazione di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate è considerata, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazione con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del Patrimonio Netto di Gruppo.

Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/ IFRS e in aderenza alle presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.

Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:

  • se l'operazione comporta il trasferimento del controllo di un'impresa, essa viene trattata come un'operazione di aggregazione ai sensi dell'IFRS 3;
  • se l'operazione non comporta il trasferimento del controllo, viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:

Rapporto di partecipazione

Denominazione imprese Sede
legale e
operativa
Paese Tipo di
rapporto
(1)
Impresa partecipante Quota % Disponibilità
voti % (2)
1. doValue S.p.A. Verona Italia Controllante
2. doNext S.p.A. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
3. doData S.r.l. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
4. doValue Spain Servicing S.A. Madrid Spagna 1 doValue S.p.A. 100% 100%
5. doValue Portugal, Unipessoal Limitada Lisbona Portogallo 1 doValue Spain Servicing S.A. 100% 100%
6. doValue Cyprus Limited (già Altamira
Asset Management Cyprus Limited)
Nicosia Cipro 1 doValue Spain Servicing S.A. 100% 100%
7. doValue Special Projects Cyprus Limited
(già doValue Cyprus Limited)
Nicosia Cipro 1 doValue S.p.A. + doValue
Spain Servicing S.A.
94%+6% 94%+6%
8. doValue Greece Loans and Credits Claim
Management Société Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 80% 80%
9. doValue Greece Real Estate Services
single member Société Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
10. Zarco STC, S.A. Lisbona Portogallo 1 doValue Portugal,
Unipessoal Limitada
100% 100%
11. Adsolum Real Estate S.L. Madrid Spagna 1 doValue Spain Servicing S.A. 100% 100%
12. TEAM 4 Collection and Consulting S.L.U. Madrid Spagna 1 doValue Spain Servicing S.A. 100% 100%

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci

4 = altre forme di controllo

5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"

6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi

Variazioni nell'area di consolidamento

Nell'esercizio 2023 è entrata nell'area di consolidamento la società Team 4 Collection and Consluting S.L.U., a seguito dell'acquisizione in via totalitaria da parte della controllata spagnola doValue Spain Servicing S.A., la quale a inizio anno ha così modificato denominazione dalla precedente Altamira Asset Management S.A..

Nel corso del quarto trimestre 2023 inoltre è stato definito l'acquisto delle interessenze di minoranza pari al 15% di doValue Spain Servicing S.A., in seguito al ricevimento della notifica per l'esercizio dell'opzione di vendita su tale quota residua.

Infine, si segnala il cambio di denominazione delle due società cipriote: da Altamira Asset Management Cyprus Limited a doValue Cyprus Limited e da doValue Cyprus limited a doValue Special Projects Cyprus Limited.

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.

L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2023 le società controllate elencate al precedente paragrafo.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio consolidato.

Si rinvia alla Relazione sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

ALTRI ASPETTI

Contesto macroeconomico e questioni legate al clima

Il perdurare di una situazione di significativa incertezza connessa al quadro macroeconomico, indotta principalmente dalla persistente spinta inflattiva e dal conseguente rialzo dei tassi di interesse di mercato, a cui si aggiunge la consapevolezza a livello internazionale del rischio climatico e delle relative misure di contrasto, con impatti non prevedibili sul sistema economico e produttivo, ha imposto al Gruppo doValue un'attenta analisi e un continuo monitoraggio di tali variabili.

Nello specifico, l'aumento dell'inflazione può avere diversi effetti sul mercato del recupero crediti, di debiti inadempienti o scaduti:

  • valore dei debiti inadempienti: se l'inflazione aumenta, il valore reale del debito inadempiente diminuisce nel tempo. Di conseguenza, i creditori potrebbero essere disposti a cedere i debiti inadempienti a prezzi scontati, poiché il valore futuro atteso del denaro diminuisce;
  • capacità di riscossione dei debitori: l'inflazione può anche influenzare la capacità dei debitori di ripagare i loro debiti. Se l'inflazione è elevata, i debitori potrebbero avere difficoltà a far fronte ai loro pagamenti a causa dell'aumento dei costi dei beni e dei servizi. Ciò potrebbe portare a un aumento dei debiti inadempienti nel mercato del recupero crediti;
  • tassi di interesse: se l'inflazione aumenta, in genere le autorità monetarie sono inclini ad aumentare i tassi di interesse per contrastare la crescita dei prezzi. Questo potrebbe influenzare i rendimenti degli investimenti nel mercato del recupero crediti e determinare la redditività delle attività di recupero;
  • strategie di recupero: l'inflazione potrebbe influenzare le strategie di recupero utilizzate dalle agenzie di recupero crediti. Ad esempio, se i debitori sono più inclini a evitare i pagamenti a causa dei crescenti costi di vita, le agenzie potrebbero essere costrette a intensificare i loro sforzi di recupero per garantire il recupero dei debiti.

Anche i tassi di interesse influenzano fortemente il mercato del recupero crediti:

  • volume dei debiti inadempienti: i tassi di interesse possono influenzare la capacità dei debitori di ripagare i propri debiti. Quando i tassi sono bassi, i debitori possono essere più inclini a rimborsare i loro prestiti, poiché i costi del debito sono inferiori. Al contrario, tassi più alti possono aumentare la pressione finanziaria sui debitori, portando a un aumento dei debiti inadempienti;
  • valore dei debiti inadempienti: quando i tassi sono bassi, i debiti inadempienti possono avere un valore inferiore poiché è più economico per i debitori trovare alternative per ripagare il debito. Tuttavia, quando i tassi sono alti, il valore dei debiti inadempienti può aumentare poiché i debitori potrebbero avere difficoltà a ripagare il debito e potrebbero essere disposti a cedere i loro debiti a prezzi scontati;
  • attività di riscossione: quando i tassi sono bassi, le agenzie di recupero crediti potrebbero essere meno aggressive nel recuperare i debiti, poiché i debitori possono essere più in grado di rimborsare i loro debiti. Tuttavia, quando i tassi sono alti e i debitori hanno difficoltà finanziarie, le agenzie di recupero crediti potrebbero intensificare i loro sforzi di riscossione;
  • tassi di rendimento degli investimenti in debiti inadempienti: quando i tassi sono bassi, gli investitori potrebbero cercare rendimenti migliori investendo in debiti inadempienti, poiché altre

forme di investimento possono offrire rendimenti inferiori. Al contrario, quando i tassi sono alti, gli investitori potrebbero preferire altre opportunità di investimento più sicure e redditizie.

In generale, entrambe le grandezze sopra riportate possono influenzare i mercati di riferimento del Gruppo in ottica prospettica e di questo si è tenuto conto inserendone gli andamenti tra le assumptions del Piano Industriale 2024-2026. In particolare, i trend ipotizzati di tasso di interesse e di inflazione prospettica sono stati incorporati a vari livelli:

  • nel volume delle collection in ogni singolo Paese; a)
  • nella capacità di poter effettuare operazioni di restructuring delle posizioni in gestione; b)
  • tenendo conto dei livelli di inflazione sui prezzi degli asset a garanzia delle posizioni debitorie in gestione; c)
  • sugli aumenti della base costi (come, ad esempio, i prezzi delle utilities); d)
  • incorporando l'aumento dei tassi di interesse sulle ipotetiche operazioni di raccolta di risorse finanziarie sia sul mercato dei capitali che sul mercato bancario. e)

Nel processo di chiusura al 31 dicembre 2023, tali grandezze hanno influenzato a vario titolo i seguenti punti:

  • impairment test: si è tenuto conto, nella costruzione del tasso di attualizzazione, WACC, delle attuali condizioni di mercato che scontano un tasso "risk-free" mediamente più alto degli altri esercizi precedenti. Sono state inoltre applicate delle condizioni di stress alla curva dei tassi fino ad un massimo di 200Bps; a)
  • valutazione del fair-value dei titoli: i flussi futuri sono stati attualizzati aggiornando la curva dei tassi Euribor in base alle singole scadenze; b)
  • come detto in precedenza poi, il tasso di inflazione è stato già incorporato quale evento influenzante la capacità dei debitori di ripagare il proprio debito e quindi insito nel livello di incassi alla base del calcolo dei ricavi lordi del Gruppo; c)
  • il tasso di inflazione è stato utilizzato nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani a benefici definiti del perimetro Italia e Grecia. d)

In riferimento ai rischi legati al cambiamento climatico, le società del Gruppo stanno approfondendo le valutazioni sui risvolti potenziali sul business con un obiettivo di monitoraggio continuo.

La funzione di Group Enterprise Risk Management garantisce una gestione integrata dei rischi, agendo da facilitatore della crescita e dello sviluppo del Gruppo grazie all'individuazione e alla mitigazione dei potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo.

Per quanto attiene le operazioni, pertanto, il Gruppo valuta la possibilità di impatto dei rischi climatici in relazione, ad esempio, agli immobili in gestione (business REO) e ad oggi ritiene che tale tematica non possa impattare il Gruppo in maniera significativa in quanto il suo business model non include la proprietà degli asset bensì la loro funzione di garanzia collaterale al debito gestito.

Tanto premesso, il Gruppo continuerà a monitorare l'evoluzione dei rischi legati al cambiamento climatico con un approccio che terrà in considerazione la normativa applicabile ed emergente, nonché il proprio ruolo di operatore a servizio del sistema finanziario.

Continuità aziendale

Nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur nelle incertezze legate all'attuale contesto macroeconomico, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono state considerate la dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità del Gruppo, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie.

Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo.

RISCHI E INCERTEZZE LEGATI ALL'UTILIZZO DI STIME

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2023. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.

Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte solo nella misura

in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o esplicita comunicazione.

Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 25% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2023 ed è pari all'8% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico consolidato.

Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

Determinazione del fair value di attività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.

Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Con particolare riferimento alle metodologie valutative e agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente – al ricorrere di determinate condizioni – la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo si fa rinvio alle "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura", sezione "Rischi Operativi – Rischi legali e fiscali".

Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali

Con frequenza almeno annuale, ad ogni chiusura di bilancio, o di situazione infra-annuale, in presenza di evidenze di perdite di valore, viene confrontato il valore contabile con il valore recuperabile relativamente alle attività immateriali. Nello specifico tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.

Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari (CGU), alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita definita e l'avviamento, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Discounted Cash Flow (DCF), in base al quale il valore di una CGU è determinato attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.

Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati), sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. Pertanto, il Gruppo valuta se i rischi del generale contesto macroeconomico nonché i rischi climatici potrebbero avere un impatto significativo (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Altri Aspetti - Contesto macroeconomico e questioni legate al clima).

Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonché le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.

Con riferimento alle attività immateriali iscritte, si precisa che tali attività risultano prevalentemente valorizzate in base alla Purchase Price Allocation (PPA) delle due operazioni di aggregazione aziendale concluse negli scorsi anni: si tratta dell'acquisizione del controllo di doValue Spain e delle sue controllate avvenuta a giugno 2019 e quella di doValue Greece conclusasi nel mese di giugno 2020. Risulta valorizzata anche l'attività immateriale derivante dalla corresponsione da parte di doValue Greece di un corrispettivo a fronte dell'acquisizione del diritto alla nomina a Servicer del contratto denominato "Frontier".

Il Gruppo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia doValue Spain e le sue controllate che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile

internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".

Il test è stato condotto sui valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile definita e sul goodwill come risultanti alla data contabile del 31 dicembre 2023 e dell'aggiornamento degli ammortamenti di competenza del periodo.

A tal fine, a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale, sono state identificate le c.d. "Unità generatrice di flussi finanziari" (Cash Generating Unit - CGU) nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di doValue Spain e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero Iberia (Spagna e Portogallo) e Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento alle due distinte CGU.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il Piano Industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 20 marzo 2024 che accolgono le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate che considerano l'andamento delle principali variabili di mercato e macroeconomiche, stimandone gli effetti in ottica prospettica.

Rispetto all'approccio metodologico si evidenzia che, ai fini della stima del valore recuperabile di attività immateriali acquisite tramite aggregazione di aziende, doValue adotta per coerenza i modelli di valutazione utilizzati in sede di PPA.

Pertanto, per quanto riguarda il test di impairment sui valori delle singole attività immateriali a vita utile definita, sono stati utilizzati:

  • per la stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni immateriali relative ai contratti di Servicing:
    • il Multi-Period Excess Earnings Method in base al quale è possibile stimare i benefici economici dell'attività immateriale nell'arco di più esercizi identificando il margine operativo generato dall'uso di tale attività e deducendo, da questo, un onere periodico corrispondente alla remunerazione per l'utilizzo di beni complementari che concorrono a generare i suddetti redditi (contributory asset charge o CAC); °
    • il Discounted Cash Flow Method in base al quale è possibile stimare i benefici economici dell'attività immateriale nell'arco di più esercizi identificando i flussi di cassa generati dall'uso di tale attività e deducendo, da questi, un onere periodico (contributory asset charge o CAC) come definito al punto precedente; °
  • per la stima del valore recuperabile del marchio connesso all'operazione doValue Spain: il Relief-from- royalty method in base al quale è possibile determinare il valore di una attività immateriale attraverso la somma dei flussi netti relativi alle royalties che la società prevede di ottenere per un determinato periodo di tempo a fronte della cessione in licenza del marchio.

Il tasso di attualizzazione utilizzato nelle analisi di impairment condotte da doValue esprime il costo delle fonti di finanziamento dell'attività oggetto di analisi: il costo dell'equity e il costo del debito. Nella prassi professionale il tasso di attualizzazione normalmente utilizzato è il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.

Di seguito si riporta la formula di calcolo del costo medio ponderato del capitale (WACC):

$$\begin{array}{cccc} \text{F} & \text{A} & \text{A} & \text{D} \ \hline \text{E} \text{+D} & \text{A} & \text{D} \ \end{array} \quad \begin{array}{cccc} \text{D} & \text{D} & \text{C} & \text{(J-1)} \ \hline \text{E+D} & \text{(J-1)} & \text{N} \text{=\text{CCW}} \end{array}$$

dove

  • Kd , costo del debito; •
  • Ke , costo dell'equity; •
  • t d , aliquota fiscale; •
  • , peso della componente debito sulla struttura finanziaria; D D+E •
  • , peso della componente equity sulla struttura finanziaria. E D+E •

Il costo del capitale proprio, calcolato attraverso l'utilizzo del Capital Asset Pricing Model (CAPM) misura il costo dell'equity, Ke , per un certo titolo come maggiorazione del tasso privo di rischio, sulla base della sensibilità del rendimento dell'azione, c.d. β, al rendimento atteso del mercato azionario d'appartenenza al netto dello stesso tasso privo di rischio (equity risk premium – ERP).

In base a quanto appena enunciato, si può scrivere la seguente formula:

dove

$$\mathsf{E}(\mathsf{R}_{\mathsf{j}}) = \mathsf{R}_{\mathsf{f}} \mathsf{+} \mathsf{B}_{\mathsf{j}} \mathsf{+} [\mathsf{E}(\mathsf{R}_{\mathsf{m}}) \mathsf{-} \mathsf{R}_{\mathsf{f}}]$$

  • E(Rm), rendimento atteso dell'indice di mercato azionario; •
  • Rf , tasso di rendimento risk-free; •
  • βj ,coefficiente beta. •

In forma sintetica, l'equazione di cui sopra può essere scritta nel modo seguente:a:

$$\mathsf{K}_{\mathsf{e}} = \mathsf{B}_{\mathsf{f}} + \mathsf{B} \star \mathsf{ERP}$$

dove

  • Ke ,costo dell'equity; •
  • Rf ,tasso di rendimento risk-free; •
  • β, coefficiente beta (misura del c.d. rischio sistematico); •
  • ERP, equity risk premium, premio per il rischio di mercato azionario, E(Rm )- Rf . •

Ai fini del calcolo del WACC delle predette specifiche attività immateriali, in considerazione del fatto che il relativo business è attribuibile solamente a uno specifico Paese, si è provveduto a:

  • stimare il tasso di rendimento risk-free, calcolato come rendimento annuo del Treasury decennale americano, misurato al 31 dicembre 2023;
  • stimare il beta "unlevered" (al netto dell'effetto leva finanziaria) medio di un gruppo di società comparabili, a partire dai dati forniti dagli analisti finanziari di riferimento, e, successivamente, a ricalcolarlo in forma "levered";

  • stimare l'equity risk premium, confrontando la volatilità del mercato azionario del Paese specifico con quella, corrispondente allo stesso periodo, del mercato azionario americano;
  • utilizzare i valori stimati per calcolare il cost of equity, Ke =Rf +β∙ERP;
  • imputare un costo del debito (Kd ) pari alla media dei due tassi di mercato dei prestiti obbligazionari senior garantiti emessi rispettivamente ad agosto 2020 e luglio 2021 (media degli ultimi 12 mesi) ponderata per l'ammontare nominale degli stessi.

Il test condotto mediante i suddetti modelli, ha fatto emergere perdite di valore per €13,4 milioni dal confronto con il valore netto contabile delle attività (per il risultato del test si fa rimando a quanto indicato in Nota 1 "Attività immateriali" - Sezione Informazioni sullo Stato Patrimoniale).

Per quanto riguarda l'impairment test sull'avviamento, per effettuare il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle due CGU alla data del 31 dicembre 2023, è stata utilizzata la procedura di seguito descritta.

Il valore recuperabile di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il fair value (valore equo) dedotti i costi di vendita e il valore d'uso della stessa.

Il metodo adottato assume che il valore recuperabile di una CGU sia pari alla somma del:

  • valore attuale degli utili futuri generati nell'orizzonte temporale prescelto;
  • valore terminale, ovvero il valore della società al termine del periodo di previsione analitica dei flussi.

Il flusso di cassa operativo è a base della stima dell'"enterprise value"; questa metodologia si basa sui flussi operativi generati dalla gestione caratteristica della CGU, basandosi sul reddito operativo disponibile per la remunerazione dei mezzi propri e dei terzi. Attraverso il metodo DCF (c.d. Discounted Cash Flow) è possibile determinare il valore di una CGU attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso.

Il tasso utilizzato per l'attualizzazione risulta anche in questo caso il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.

Ai fini del calcolo del WACC dell'avviamento, nel caso in cui il relativo business sia attribuibile solamente a uno specifico Paese, si è provveduto a:

  • stimare il tasso di rendimento risk-free, calcolato come rendimento annuo del Treasury decennale americano, misurato al 31 dicembre 2023;
  • stimare il beta "unlevered" (al netto dell'effetto leva finanziaria) medio di un gruppo di società comparabili, a partire dai dati forniti dagli analisti finanziari di riferimento e, successivamente, a ricalcolarlo in forma "levered";
  • stimare l'equity risk premium, confrontando la volatilità del mercato azionario del Paese specifico con quella, corrispondente allo stesso periodo, del mercato azionario americano;
  • utilizzare i valori stimati per calcolare il cost of equity, Ke =Rf +β∙ERP;
  • imputare un costo del debito (Kd ) pari alla media dei due tassi di mercato dei prestiti obbligazionari senior garantiti emessi rispettivamente ad agosto 2020 e luglio 2021 (media degli ultimi 12 mesi) ponderata per l'ammontare nominale degli stessi.

Oppure, nel caso in cui il relativo business sia attribuibile a più di uno specifico Paese:

  • stimare il tasso di rendimento risk-free, come media dei tassi di rendimento risk-free dei singoli Paesi di riferimento (cfr. primo punto dell'elenco precedente) ponderata per la contribuzione di ogni singolo Paese ai ricavi del Gruppo;
  • stimare il beta in forma "levered" come media dei beta dei singoli Paesi di riferimento (cfr. secondo punto dell'elenco precedente) ponderata per la contribuzione di ogni singolo Paese ai ricavi del Gruppo;
  • stimare l'equity risk premium;
  • utilizzare i valori stimati per calcolare il cost of equity, Ke =Rf +β∙ERP;
  • imputare un costo del debito (Kd ) pari alla media dei due tassi di mercato dei prestiti obbligazionari senior garantiti emessi rispettivamente ad agosto 2020 e luglio 2021 (media degli ultimi 12 mesi) ponderata per l'ammontare nominale degli stessi.

Il valore contabile della CGU da utilizzarsi per confronto con il valore recuperabile nel test di impairment include il valore contabile delle sole attività (non correnti) che possono essere attribuite direttamente, o ripartite secondo un criterio ragionevole e uniforme, alla singola CGU, considerando, oltre all'avviamento, anche tutte le attività immateriali rientranti nel perimetro di valutazione della CGU e le imposte differite. Tale valore contabile è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile della CGU in base quindi ai i flussi finanziari utilizzati nell'informativa prospettica.

Per quanto riguarda il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2023, il modello ha confermato la capienza del valore recuperabile e pertanto l'assenza di perdite di valore per la CGU Grecia-Cipro, mentre per la CGU "Iberia" (Spagna – Portogallo) è stata rilevata una svalutazione pari a €12,5 milioni (per maggiori dettagli informativi si rimanda alle Note illustrative, paragrafi Politiche contabili e Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Nota 1 Attività immateriali).

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi.

Per l'informativa sulle operazioni di business combination del Gruppo si fa rinvio alla specifica sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

NUOVI PRINCIPI CONTABILI

Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform Pillar Two Model Rules (issued on 23 May 2023);
  • Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative Information (issued on 9 December 2021);
  • Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction (issued on 7 May 2021);
  • Emendamenti emessi dallo IASB in data 12 febbraio 2021:
    • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies; °
    • Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates; °
  • IFRS 17 Insurance Contracts (issued on 18 May 2017); including Amendments to IFRS 17 (issued on 25 June 2020).

Relativamente all'Amendment dello IAS 1, al fine di migliorare la disclosure sulle accounting policy e l'informativa sui principi contabili ritenuti rilevanti per la comprensione dei dati di bilancio, è stata effettuata un'analisi in tal senso che ha portato ad una revisione della sezione "Informazioni sulle politiche contabili rilevanti", che fino al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 veniva denominata "Parte relativa alle principali voci di bilancio".

In data 25 ottobre 2023 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati devono focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2023, con particolare attenzione in merito alle questioni legate al clima e al contesto macroeconomico.

Di seguito sono riportate le principali norme ed interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea, ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2023 (in quanto l'entrata in vigore è prevista a partire dal 1° gennaio 2024) e per i quali il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:

  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements:
    • Classification of Liabilities as Current or Non-current (issued on 23 January 2020); °
    • Classification of Liabilities as Current or Non-current Deferral of Effective Date (issued on 15 July 2020); °
    • Non-current Liabilities with Covenants (issued on 31 October 2022). °
  • Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback (issued on 22 September 2022).

Infine, di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability (issued on 15 August 2023);
  • Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements (issued on 25 May 2023).

Informazioni sulle politiche contabili rilevanti

ATTIVITÀ IMMATERIALI

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti e contratti attivi a lungo termine derivanti prevalentemente da operazioni di aggregazione aziendale esterne.

L'avviamento è pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel paragrafo "Aggregazioni aziendali".

Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate. Per gli accordi di cloud computing rientranti nell'applicazione dello IAS 38 il costo di acquisto corrisponde al valore attuale dei pagamenti dovuti.

Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:

  • sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti (cioè, se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva);
  • sono imputate in un'unica soluzione al conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a conservarne le funzionalità originarie).

Criteri di valutazione

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.

Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.

Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico

Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non è soggetto ad ammortamento, quindi è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate determinate da una verifica periodica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio.

In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni durevoli di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari (cash generating unit – "CGU") cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'avviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Il Gruppo ha definito nel "Manuale Impairment Test ai sensi del Principio contabile internazionale IAS 36" una serie di indicatori di perdita o di impairment, cosiddetti triggering events, in presenza dei quali la verifica per riduzione di valore, delle attività immateriali a vita utile definita e delle CGU a cui l'avviamento è stato attribuito, deve essere svolta anche nel corso dell'anno.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.

IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Criteri di iscrizione e di classificazione

La voce include:

  • terreni e fabbricati
  • mobili ed arredi
  • impianti e macchinari
  • altre macchine e attrezzature

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

  • attività ad uso funzionale;
  • attività detenute a scopo di investimento.

Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.

Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.

Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:

  • Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale; ovvero
  • Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata.

La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione e della obsolescenza attesa, nonché considerando l'impatto della legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari

al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato. Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.

ATTIVITÀ FINANZIARIE Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.

In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto

economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce include:

  • le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell");
  • le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie,

un'entità può designare irrevocabilmente al momento dell'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa;

• le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione.

Trovano, quindi, evidenza in questa voce:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Hold to Collect" o "Hold to Collect and Sell" ma i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (in altre parole, che non superano il test SPPI);
  • le quote di O.I.C.R.;
  • gli strumenti di capitale non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto per cui il Gruppo non applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • i derivati non di copertura.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.

Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie, per i titoli di capitale, avviene alla data di regolamento. In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato.

Trovano, quindi, evidenza in questa voce gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti tra le Riserve da valutazione nel patrimonio netto.

Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

2

Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:

  • ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifestata, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario;
  • ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifestata, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi.

Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, titoli di debito e alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva che comprendono i titoli di capitale non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

Crediti commerciali e Altre attività correnti

Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.

Relativamente all'impairment dei crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui sopra.

Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Passività fiscali del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.

In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri come conseguenza di:
    • differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa); °
    • riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate; °
    • riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati; °
    • eccetto i casi in cui: °
      • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
      • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee;
    • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa) eccetto i casi in cui: °
      • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di

un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;

• il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.

Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.

Criteri di valutazione

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese. Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.

Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

Prestiti e Finanziamenti e altre passività finanziarie

Criteri di iscrizione e di classificazione

Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing. Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse

economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.

Criteri di valutazione

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

Criteri di cancellazione

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.

Benefici a dipendenti

Criteri di classificazione

I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:

  • benefici successivi al rapporto di lavoro;
  • altri benefici a lungo termine.

I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:

  • i programmi a contribuzione definita sono piani di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, in base ai quali sono versati dei contributi fissi, senza che vi sia un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi, se non sussistono attività sufficienti ad onorare tutti i benefici;
  • i programmi a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita.

In tale contesto, in Italia in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):

• il TFR maturando dal 1° gennaio 2007 si configura come un piano a contribuzione definita, che

non necessita di calcolo attuariale. Le quote maturate possono essere destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria dell'INPS;

• il TFR maturato alla data indicata al punto precedente permane invece come piano a prestazione definita, ancorché la prestazione sia già completamente maturata. In conseguenza di ciò, si rende necessario un ricalcolo attuariale del valore del debito ad ogni data successiva al 31 dicembre 2006.

Relativamente alle società con sede in Grecia, la politica di remunerazione si basa sui requisiti della Legge 2112/1920. In particolare:

  • in caso di pensionamento ordinario, il beneficio è pari al 40% della retribuzione;
  • in caso di dimissioni volontarie, pensionamento anticipato, decesso o in caso di invalidità, non è previsto alcun compenso.

Nell'ambito di tali società inoltre non viene prevista alcuna integrazione di post-pensionamento per piani a benefici definiti, diversi da quelli derivanti dalla citata normativa.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.

Criteri di iscrizione e valutazione

Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.

Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente, tenuto conto di quanto disposto della legislazione nazionale di ogni Paese.

I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".

I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).

I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di patrimonio netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.

I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.

Ricavi da contratti con i clienti e ricavi diversi

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").

Criteri di iscrizione

Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.

In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:

  • se le commissioni vengono pagate una tantum al fine di remunerare la fornitura di un servizio che si è verificato "in un determinato momento", saranno riconosciute come ricavi quando sono ricevute;
  • se la commissione viene pagata nel corso del tempo al fine di remunerare un servizio che viene fornito nel corso del tempo, essa sarà riconosciuta come ricavo al momento della ricezione.

Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti.

Nell'ambito delle consuntivazioni, vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

Criteri di valutazione

Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:

  • a) corrispettivo variabile;
  • b) limitazione delle stime del corrispettivo variabile;
  • c) esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa;
  • d) corrispettivo non monetario; e
  • e) corrispettivo da pagare al cliente.

Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e

può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.

Nell'ambito dei principali contratti di servicing del Gruppo, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:

  • Commissione base, di perfomance e di extra-performance: legata rispettivamente agli asset in gestione ed al raggiungimento di target di incasso;
  • Indennità di cessione e indennità del personale: legate al verificarsi dell'evento di cessione di portafogli e a discrezionalità del cliente.

Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.

In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato. Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra il Gruppo ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto.

Il Gruppo applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.

Relativamente al punto d), il Gruppo non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.

Altre informazioni

Azioni proprie

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.

Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quantiqualitativi. Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

Informativa sul fair value

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".

La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato sulla base di prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, quali ad esempio:
    • prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari; °
    • parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità; °
    • parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato; °
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.

Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value il Gruppo ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.

Non sono presenti alla data di redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

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Attività e passività misurate al fair value su base ricorrente

ASSET BACKED SECURITIES

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.

TITOLI DI CAPITALE

I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.

Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

FONDI DI INVESTIMENTO

I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.

ALTRI STRUMENTI DERIVATI

Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.

DISCOUNTED CASH FLOW

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

MARKET APPROACH

Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.

Gerarchia del fair value

Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.

Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.

Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.

Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.

Gerarchia del fair value: attività e passività valutate al fair value su base ricorrente - ripartizione per livelli di fair value

La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:

  • il valore delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione: 1.
    • Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli; -
    • Cairo, le cui notes mezzanine sono state acquistate il 5 giugno 2020 in concomitanza con l'acquisizione della controllata doValue Greece; -
    • Mexico, acquistate nel mese di dicembre 2021 e residuanti nel 5% del totale dei titoli subordinati emessi dal veicolo; -
    • doRes Securitisation S.r.l., le cui notes untranched sono state emesse nell'ambito di un'operazione di nuova finanza e sottoscritte per il 20% da doNext. -
  • le Quote O.I.C.R.: il controvalore dell'importo versato a fronte della sottoscrizione delle residue 23,3 quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) al netto dei rimborsi; 2.

il fair value dell'opzione call su strumenti di capitale della partecipata BidX1, sottoscritta insieme all'acquisto della partecipazione di minoranza, la quale al 31 dicembre 2023 è pari al 17,7% del capitale della società. 3.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alle partecipazioni di minoranza nella sopraccitata società BidX1 e nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. per l'11,46%, per le quali il Gruppo applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:

  • l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di doValue Spain; 1.
  • l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività legata ad una quota del prezzo di acquisizione di doValue Greece, il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte temporale di dieci anni; 2.
  • il prezzo differito della società neo acquisita Team 4 Collection and Consulting, il quale è stato pagato nel corso di febbraio 2024. 3.

Si ricorda inoltre che il fair value della passività legata all'opzione put per l'acquisto di residue quote di minoranza della controllata doValue Spain è stato azzerato in seguito al perfezionamento dell'esercizio dell'opzione di vendita nell'ultimo trimestre 2023.

Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

(€/000)

31/12/2023 31/12/2022
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti
di conto economico
- - 37.360 - - 42.323
Quote OICR - - 20.499 - - 23.628
Titoli di debito - - 16.610 - - 18.145
Titoli di capitale - - 197 - - 197
Derivati non di copertura - - 54 - - 353
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - 8.165 - - 10.171
Titoli di capitale - - 8.165 - - 10.171
Totale - - 45.525 - - 52.494
Altre passività finanziarie - - 55.041 - - 66.543
Earn-out - - 54.668 - - 44.649
Put option su minority - - - - - 21.894
Altre - - 373 -
Totale - - 55.041 - - 66.543

INFORMAZIONI SULLO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attivo

NOTA 1 – ATTIVITÀ IMMATERIALI

(€/000)
Software Marchi Immobilizza
zioni in corso
e acconti
Avviamento Altre attività
immateriali
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Esistenze iniziali lorde 175.010 46.885 10.791 236.897 436.418 906.001 872.403
Riduzioni di valore iniziali (130.569) (22.304) - - (226.240) (379.113) (327.178)
Esistenze iniziali nette 44.441 24.581 10.791 236.897 210.178 526.888 545.225
Variazioni delle esistenze lorde 23.494 (17.187) (2.838) - (13.077) (9.608) 33.598
Acquisti 18.345 - 2.995 - 326 21.666 36.566
Vendite e dismissioni (1.267) - (165) - - (1.432) -
Opeazioni di aggregazione aziendale 565 - - - - 565 -
Perdite di valore (48) - (130) - (13.403) (13.581) (1.344)
Altre variazioni 5.899 (17.187) (5.538) - - (16.826) (1.624)
Variazioni delle riduzioni di valore (16.522) 13.277 - (12.530) (27.721) (43.496) (51.935)
Ammortamenti (17.221) (3.912) - - (27.721) (48.854) (53.559)
Operazioni di aggregazione aziendale (454) - - - - (454) -
Perdite di valore dell'avviamento - - - (12.530) - (12.530) -
Altre variazioni 1.153 17.189 - - - 18.342 -
Esistenze finali lorde 198.504 29.698 7.953 236.897 423.341 896.393 906.001
Riduzioni di valore finali (147.091) (9.027) - (12.530) (253.961) (422.609) (379.113)
Esistenze finali nette 51.413 20.671 7.953 224.367 169.380 473.784 526.888

Le esistenze iniziali sono principalmente rappresentate dal valore dei contratti di servicing pluriennali incluso nella voce "Altre attività immateriali" e dall'avviamento derivanti dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo: a giugno 2019, l'acquisizione di doValue Spain Servicing (di seguito anche "doValue Spain") e delle sue controllate e, a giugno 2020, la business combination di doValue Greece.

Grazie all'acquisizione di doValue Greece, al 31 dicembre 2023 risultano iscritti i seguenti valori netti:

  • €27,3 milioni relativi a software e a connesse immobilizzazioni in corso;
  • €151,6 milioni relativi a contratti di servicing pluriennali ("SLA"), di cui €35,5 milioni relativi al portafoglio Frontier;
  • €112,4 milioni relativi all'avviamento.

Relativamente all'acquisizione di doValue Spain e delle sue controllate, i valori netti al 31 dicembre 2023 risultano essere i seguenti:

  • €13,3 milioni relativi a software e a connesse immobilizzazioni in corso;
  • €20,6 milioni relativi al marchio;
  • €17,8 milioni relativi ad altre attività immateriali che includono la valutazione di contratti di servicing attivi di lungo periodo ("SLA");
  • €111,5 milioni relativi all'avviamento.

Le variazioni delle esistenze lorde includono gli "acquisti" che nel corso dell'esercizio si sono concentrati nello sviluppo della piattaforma informatica, con un incremento delle categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti" per complessivi €21,3 milioni, e le "perdite di valore" relative alla regione Iberia per un totale di €13,6 milioni principalmente a seguito dell'esecuzione del test di impairment, come di seguito dettagliato.

Si evidenzia inoltre la presenza di un incremento legato ad "operazioni di aggregazione aziendale" per €0,6 milioni relativa all'ingresso della società spagnola Team4.

Le "altre variazioni" che impattano principalmente le categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti", sono relative alla movimentazione di riclassifica degli asset tra le due categorie legata all'entrata in uso dei software.

Le variazioni delle riduzioni di valore comprendono principalmente "perdite di valore dell'avviamento" per €12,5 milioni a seguito dell'esecuzione del test di impairment come sotto descritto, nonché le quote di ammortamento dell'esercizio per €48,9 milioni. Con particolare riferimento alla componente "altre attività immateriali" che incorpora i valori dei contratti pluriennali di servicing, derivanti dalla valutazione delle operazioni di acquisizione di doValue Spain e doValue Greece, ed il contratto "Frontier", si precisa che gli stessi vengono sistematicamente ammortizzati in base alla curva di marginalità diretta di ogni contratto nel corso della sua intera vita utile, in coerenza con la migliore stima dei flussi finanziari relativi ad ogni singolo contratto. La quota di ammortamento di ciascun contratto è stata calcolata in misura corrispondente al margine diretto consuntivato nell'esercizio.

Ai fini della predisposizione del test di impairment sui valori al 31 dicembre 2023, in continuità con l'esercizio svolto nelle precedenti situazioni contabili, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di doValue Spain e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU "Iberia" (Spagna e Portogallo) e la CGU "Regione Ellenica" (Grecia e Cipro), e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica inclusa nel Piano Industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 20 marzo 2024.

Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.

Relativamente al test eseguito sulle altre attività immateriali, l'analisi ha fatto emergere evidenze di perdita di valore quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento dell'esercizio, per complessivi €13,4 milioni riferiti al contratto Santander di doValue Spain.

Relativamente all'avviamento della CGU "Iberia", si ricorda che è stata rilevata una svalutazione di €12,5 milioni quale risultante del test di impairment svolto sui saldi al 30 settembre 2023 sulla base dei flussi preliminari del Piano Industriale della regione Iberia, approvati dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024, e che avevano portato a rideterminare il valore dell'avviamento al 30 settembre 2023, così come già riportato all'interno del Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo doValue al 30 settembre 2023 "restated", predisposto in conformità allo IAS 34, ed approvato nella medesima data. Il valore dell'avviamento, rettificato della svalutazione consuntivata al 30 settembre 2023, è stato sottoposto a nuovo test di impairment al 31 dicembre 2023 non facendo emergere ulteriore necessità di riduzione di valore.

Per quanto riguarda l'avviamento della CGU "Regione Ellenica", il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile della stessa al 31 dicembre 2023, ha confermato la capienza del valore recuperabile, senza pertanto far emergere perdite di valore sia con riferimento all'acquisizione doValue Greece che per la componente Cipro derivante dall'acquisizione doValue Spain e sue controllate.

Il tasso di attualizzazione (WACC - Weighted Average Cost of Capital) utilizzato nell'analisi di impairment condotta sul goodwill e sulle altre attività immateriali è pari al 7,2% per la CGU Spagna e Portogallo, all'8,2% per la componente Cipro della CGU Grecia e Cipro e al 7,8% per la sola componente Grecia relativamente al test sulla PPA di doValue Greece e sul contratto "Frontier".

La tabella seguente riassume il risultato del test di impairment sulle attività immateriali di doValue Spain:

(€/000)

Net present value Net book value Impairment
Software 9.865 9.865 -
Marchi 20.665 20.603 -
Altre attività immateriali - SLAs 8.387 21.790 (13.403)
Attività Immateriali - Iberia 38.917 52.258 (13.403)
Software 2.513 2.513 -
Altre attività immateriali - SLAs 17.640 9.120 -
Attività Immateriali - Regione Ellenica 20.153 11.633 -
Totale 59.070 63.891 (13.403)

Similmente, di seguito si espone la tabella di sintesi del test di impairment eseguito sul valore attribuito agli asset intangibili di doValue Greece, che ricomprendono anche il contratto "Frontier".

(€/000) Net present value Net book value Impairment
Attività Immateriali - SLAs- Regione Ellenica 344.350 151.557 -
Totale 344.350 151.557 -

Per quanto attiene alle metodologie utilizzate per l'esecuzione del test si fa rimando a quanto illustrato nella sezione "Politiche Contabili – Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime" al paragrafo dedicato alla Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali.

NOTA 2 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

(€/000) Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Immobilizza
zioni in corso
e acconti
Altre Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Esistenze iniziali lorde 69.971 3.566 29.139 1.455 15.692 119.823 88.088
Riduzioni di valore iniziali (33.408) (3.086) (13.428) - (10.765) (60.687) (53.939)
Esistenze iniziali nette 36.563 480 15.711 1.455 4.927 59.136 34.149
Variazioni delle esistenze lorde 2.327 935 (506) (1.064) 1.130 2.822 31.735
Acquisti 3.289 418 943 307 1.762 6.719 41.973
di cui: Diritto d'uso 3.012 - 50 - 1.663 4.725 38.027
Vendite e dismissioni (820) (19) - - (248) (1.087) -
Operazioni di aggregazione aziendale 215 32 65 - 123 435 -
Altre variazioni (357) 504 (1.514) (1.371) (507) (3.245) (10.238)
Variazioni delle riduzioni di valore (7.180) (708) (3.613) - (1.780) (13.281) (6.748)
Ammortamenti (9.805) (323) (5.067) - (2.084) (17.279) (16.626)
di cui: Diritto d'uso (8.750) - (4.207) - (1.366) (14.323) (13.061)
Operazioni di aggregazione aziendale (191) (17) (20) - (94) (322) -
Altre variazioni 2.816 (368) 1.474 - 398 4.320 9.878
Esistenze finali lorde 72.298 4.501 28.633 391 16.822 122.645 119.823
Riduzioni di valore finali (40.588) (3.794) (17.041) - (12.545) (73.968) (60.687)
Esistenze finali nette 31.710 707 11.592 391 4.277 48.677 59.136

Nel corso del 2023 la voce registra una riduzione complessiva di €10,5 milioni attestandosi a €48,7 milioni.

Le variazioni delle esistenze lorde includono principalmente "acquisti" che nell'esercizio risultano complessivamente pari a €6,7 milioni (di cui €4,7 milioni di diritti d'uso) e sono costituiti da rinnovi, ampliamenti e migliorie eseguiti per alcune sedi in Italia e a Cipro nonché da rinnovi e integrazioni relative alle auto aziendali nella categoria "Altre".

Le "altre variazioni" delle esistenze lorde vanno lette insieme alla medesima componente inclusa tra le variazioni delle riduzioni di valore e sono legate in gran parte alla dismissione di asset ammortizzati.

Come indicato per le immobilizzazioni immateriali, anche per la voce in oggetto si segnala l'impatto dell'ingresso di Team4 nelle "operazioni di aggregazione aziendale", con un apporto lordo di €0,4 milioni.

Tra le variazioni delle riduzioni di valore si registrano ammortamenti per €17,3 milioni di cui €14,3 milioni riferiti a diritti d'uso.

Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 19.

3

NOTA 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Attività finanziarie non correnti 46.167 53.604
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico 37.360 42.323
Quote OICR 20.499 23.628
Titoli di debito 16.610 18.145
Titoli di capitale 197 197
Derivati non di copertura 54 353
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 642 1.110
Crediti verso clientela 602 1.057
Crediti verso banche 40 53
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 8.165 10.171
Titoli di capitale 8.165 10.171
Attività finanziarie correnti - 4.380
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - 4.380
Crediti verso clientela - 4.380
Totale 46.167 57.984

Le attività finanziarie non correnti rilevate al fair value tra le componenti di conto economico includono quote OICR, titoli di debito, titoli di capitale e derivati non di copertura.

Le quote di OICR sono relative a 23,3 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). Durante l'esercizio sono stati registrati rimborsi parziali di quote pari a €2,2 milioni a cui si aggiungono effetti valutativi in riduzione per €0,9 milioni, mentre tra gli impegni risultano iscritte ulteriori quote da sottoscrivere pari a €1,1 milioni.

I titoli di debito registrano un ribasso di €1,5 milioni, quasi interamente riferibile ad effetti valutativi. La composizione dei titoli di debito è rappresentata per €12,3 milioni dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di doValue Greece, per €2,1 milioni dal controvalore dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, per €2,1 milioni dal co-investimento nelle notes della cartolarizzazione Mexico e per €0,1 milioni dal fair value di nuovi titoli ABS sottoscritti da doNext ed emessi dalla cartolarizzazione doRes Securitisation S.r.l. nell'ambito di un'operazione di nuova finanza.

I titoli di capitale classificati al fair value tra le componenti di conto economico sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" a conto economico.

I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

La categoria delle attività finanziarie al costo ammortizzato include solo una quota non corrente di €0,6 milioni principalmente riferibile ai crediti verso la clientela il cui saldo risulta in diminuzione

rispetto al precedente esercizio. La quota corrente invece risulta azzerata per effetto della cessione a terzi del finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare.

La categoria delle attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie il valore dei titoli di capitale riferiti a due società per le quali il Gruppo ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" a conto economico:

  • €1,5 milioni pari all'11,46% della società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. che opera nel campo delle digital collection;
  • €6,7 milioni pari al 17,7% di BidX1, società irlandese proptech specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale.

La riduzione della voce per €2,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 trae origine dal processo valutativo di fair value ed è riconducibile esclusivamente all'investimento in BidX1.

Focus sulle operazioni di cartolarizzazione

Nel corso degli anni il Gruppo ha originato operazioni di cartolarizzazione oppure ha investito nelle stesse tramite la sottoscrizione dei relativi titoli di debito, assumendo anche il ruolo di Servicer. Di seguito si riporta una breve descrizione di tali operazioni.

Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).

In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

Contestualmente all'operazione di acquisizione di doValue Greece, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.

Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).

Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico, la Capogruppo doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è Servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.

Nel corso del 1° trimestre del 2023 la controllata doNext ha erogato un finanziamento che è stato oggetto di cessione nello stesso periodo alla società di cartolarizzazione crediti doRes Securitisation S.r.l.. Nell'ambito di tale operazione, la doNext ha sottoscritto il 20% delle notes untranched emesse dalla SPV, corrispondenti a un importo di nominali €0,4 milioni, e ha assunto i ruoli di Master e Special Servicer.

3

NOTA 4 – IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi. La voce Imposte differite attive (in seguito anche "DTA") ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti, le perdite fiscali riportabili in futuro e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (e.g. cause, stanziamenti sul personale).

A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del D.L. n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.

La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del D.L. 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018. Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.

L'art. 42 del D.L. n. 17/2022 interviene per la terza volta sul piano di deduzione originario con una tecnica di rinvio sostanzialmente analoga a quella effettuata dalla Legge n. 160/2019.

La legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) ha modificato per la quarta volta il piano di deduzione originario. La quota deducibile precedente prevista per il 2024 si riduce dal 18% al 17%, differendo l'1% in quote costanti nei periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2027 e al 31 dicembre 2028; inoltre, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2026 la quota deducibile si riduce dal 7,7% al 4,7%, differendo il 3% in quote costanti nei periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2027 e al 31 dicembre 2028.

A seguito della modifica il piano di recupero risulta oggi il seguente: 5% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016; 8% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021;

8,3% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022; 18% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023; 17% (-1%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2024; 11% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025; 4,7% (-3%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026; 2% (+2%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2027; 2% (+2%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2028.

Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate relative alla Capogruppo inizia a "movimentarsi" a partire dal corrente esercizio tramite annulli con impatto economico. Per effetto del pagamento del canone per la conversione delle DTA in credito di imposta, l'ammontare delle svalutazioni di competenza del 2023 che concorreranno alla perdita fiscale, saranno oggetto di trasformazione in credito di imposta a partire dalla data di invio della dichiarazione dei redditi (IRES e IRAP), entro il 30 settembre 2024. Una parte dello stock delle DTA delle svalutazioni e delle perdite su crediti iscritte al 31 dicembre 2023 per effetto della perdita civilistica verranno trasformate in credito di imposta successivamente all'approvazione del Bilancio 2023.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate iscritte sono sottoposte ad un test di sostenibilità tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.

Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2023 ha quindi tenuto conto del Piano industriale 2024-2026, approvato nel Consiglio di Amministrazione del 20 marzo 2024, e in generale di stime basate sui più recenti parametri sia endogeni che esogeni.

Al 31 dicembre 2023 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €11,1 milioni prevalentemente relative a perdite fiscali riportabili in futuro derivanti dal reversal delle svalutazioni crediti di cui alla Legge 214/2011. Tale incremento è stato più che compensato da minori imposte differite attive relative agli annulli di imposte anticipate del periodo per €34,5 milioni riconducibili principalmente a:

  • "svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità" per complessivi €17,8 milioni a seguito dell'esecuzione del test di sostenibilità sulla base del Piano Industriale 2024-2026, di cui €12,6 milioni riconducibili alla Regione Iberia e €5,2 milioni alla Capogruppo doValue; e
  • movimentazione delle DTA di cui alla Legge 214/2011 sopra descritta per €10,7 milioni.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

  • le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;
  • presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

Risultano inoltre €43,0 milioni di DTA cumulate non iscritte (€10,9 milioni sorte nell'esercizio), di cui €19,1 milioni a fronte di perdite fiscali relative alla Regione iberica e, in misura minore relative alla Capogruppo, €17,8 milioni per DTA svalutate a seguito del test di sostenibilità come sopra indicato 3

ed infine €6,2 milioni di potenziali DTA riferite alla Capogruppo doValue che trovano origine nella quota di interessi passivi che subiscono la limitazione di deducibilità al 30% del Reddito Operativo Lordo fiscale e per le quali potrà esserne valutata l'iscrizione in esercizi successivi.

La fiscalità è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, con applicazione, solo a doNext dell'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari italiani (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP italiana, al 31 dicembre 2023 doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.

Imposte differite attive

Composizione

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Accantonamenti in contropartita a Conto Economico 78.032 101.408
Svalutazioni su crediti 40.239 49.391
Perdite fiscali riportabili in futuro 18.230 19.300
Accantonamenti fondo rischi e oneri 2.658 7.729
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 12.021 18.241
Spese amministrative 1.504 1.504
Altre attività / passività 3.380 5.243
Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto 319 350
Piani a benefici definiti 319 350
Totale 78.351 101.758

Variazione

(€/000) Contropartita C.E. Contropartita P.N. Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Esistenze iniziali 101.408 350 101.758 112.640
Aumenti 11.049 13 11.062 4.093
Imposte anticipate rilevate nel periodo 11.049 13 11.062 4.008
- Relative a precedenti periodi 366 - 366 1.005
- Sorte 10.683 13 10.696 3.003
Altre variazioni - - - 85
Diminuzioni (34.425) (44) (34.469) (14.975)
Imposte anticipate annullate nel periodo (34.297) - (34.297) (14.836)
- Rigiri (16.531) - (16.531) (12.927)
- Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità (17.766) - (17.766) (1.909)
Altre variazioni (128) (44) (172) (139)
Esistenze finali 78.032 319 78.351 101.758

Imposte differite passive

Composizione

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Accantonamenti in contropartita a Conto Economico 42.602 50.982
Altre attività / passività 43.155 50.809
Altre poste (553) 173
Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto 21 21
Piani a benefici definiti 21 21
Totale 42.623 51.003

Variazione

(€/000) Contropartita C.E. Contropartita P.N. Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Esistenze iniziali 50.982 21 51.003 54.350
Aumenti 1.429 - 1.429 2.621
Imposte differite rilevate nel periodo 1.429 - 1.429 2.620
- Sorte 1.429 - 1.429 2.620
Altre variazioni - - - 1
Diminuzioni (9.809) - (9.809) (5.968)
Imposte differite annullate nel periodo (9.809) - (9.809) (5.968)
- Rigiri (4.900) - (4.900) -
- Altre (4.909) - (4.909) (5.968)
Esistenze finali 42.602 21 42.623 51.003

Le imposte differite passive derivano principalmente da operazioni di aggregazione aziendale ed in particolare risultano dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) come effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento delle società acquisite doValue Spain e doValue Greece entrambe determinate sulla base della PPA definitiva.

Si segnala che in seguito alle perdite di valore connesse alle attività immateriali, si rimanda alla Nota 1 – Attività immateriali, il 31 dicembre 2023 è stato caratterizzato da annulli di imposte differite per €3,4 milioni iscritti nella voce "Altre".

NOTA 5 – ALTRE ATTIVITÀ

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.

(€/000)
31/12/2023
31/12/2022
Altre attività non correnti
3.716
2.076
Altre attività correnti
64.076
31.840
Ratei / Risconti attivi
2.268
2.152
Partite relative al personale dipendente
696
823
Crediti per anticipi
43.130
21.966
Crediti tributari diversi da imposte sul reddito
16.576
4.032
Altre partite
1.406
2.867
Totale
67.792
33.916

La voce complessivamente presenta un incremento rispetto al 31 dicembre 2022 di €33,9 milioni principalmente dovuta a maggiori crediti per anticipi verso clienti nell'ambito della Regione Ellenica, in particolare per effetto di azioni di rafforzamento delle attività legali di recupero iniziate già nel corso dell'ultimo trimestre del 2022.

Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

NOTA 6 – RIMANENZE

La voce al 31 dicembre 2023 risulta sostanzialmente azzerata rispetto al saldo del 31 dicembre 2022 che ammontava a €55 mila a seguito della vendita dei due immobili presenti alla fine dell'esercizio precedente.

NOTA 7 – CREDITI COMMERCIALI

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Crediti
200.948
201.828
Crediti in maturazione (Fatture da emettere)
151.452
127.643
Crediti per fatture emesse non ancora incassate
49.496
74.185
Accantonamenti
(1.104)
Accantonamenti per perdite future attese sui crediti
(1.104)
(1.685)
(1.685)
Totale
199.844
200.143

I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".

La voce evidenzia una sostanziale stabilità rispetto al saldo del 31 dicembre 2022, determinato dalla totale compensazione dell'incremento di fatture da emettere con la diminuzione di fatture da incassare.

Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti incidono per lo 0,6% dei crediti (0,8% nel 2022).

NOTA 8 – ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI

Al 31 dicembre 2023 le attività fiscali si attestano a €4,6 milioni ed includono crediti d'imposta originati da società italiane e spagnole.

Le passività fiscali ammontano a €10,5 milioni e rappresentano il debito verso l'erario per imposte al netto delle liquidazioni effettuate nell'esercizio.

NOTA 9 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

Il saldo di €112,4 milioni, con un decremento di €21,9 milioni rispetto al saldo di €134,3 milioni al 31 dicembre 2022, rappresenta le disponibilità liquide alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla gestione del Gruppo al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto Finanziario consolidato.

NOTA 10 – ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE

La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di Special Purpose Vehicles (SPV) che il Gruppo sta liquidando o intende cedere a terze parti.

Nel periodo è stato costituito un veicolo in Spagna, simile a quello acquisito a fine 2022, con l'obiettivo di cederne il controllo.

Il valore al 31 dicembre 2023 corrisponde quindi a tre SPV, una con sede in Italia e due con sede in Spagna.

Si segnala inoltre che, come indicato nei Fatti di rilievo intervenuti nell'esercizio della Relazione sulla Gestione del Gruppo, nel mese di novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di doValue Spain, in quanto azionista unico della controllata doValue Portugal, ha deliberato l'avvio del processo di vendita, in considerazione delle prospettive economico-finanziare negative della società, nonostante le iniziative fino a quel momento intraprese per ridurne le perdite economiche.

Al 31 dicembre 2023 lo status delle attività relative a tale vendita era appena iniziato e pertanto non sussistevano i presupposti per l'iscrizione dei relativi valori ai sensi dell'IFRS 5. Tuttavia, alla data del presente documento, è ragionevole prevedere un'elevata probabilità di vendita di doValue Portugal nel corso dei prossimi 12 mesi.

doValue Portugal, insieme alla sua controllata Zarco, attualmente gestiscono prevalentemente il servicing di un contratto di lungo periodo, il cui valore intangibile risulta completamente ammortizzato.

Al 31 dicembre 2023 la contribuzione delle due società appartenenti alla Regione Iberia, ammonta complessivamente a €7,8 milioni di risultato economico negativo, mentre il totale attivo risulta pari a €4,3 milioni.

(€/000)

31/12/2023 31/12/2022

Attività non correnti:
Attività immateriali - -
Immobili, impianti e macchinari - -
Partecipazioni in società collegate e joint venture - -
Attività finanziarie non correnti 16 13
Imposte differite attive - -
Altre attività non correnti - -
Totale attività non correnti 16 13
Attività correnti:
Rimanenze - -
Attività finanziarie correnti - -
Crediti commerciali - -
Attività fiscali - -
Altre attività correnti - -
Disponibilità liquide e depositi a breve - -
Totale attività correnti - -
Totale attività destinate alla dismissione 16 13
Passività non correnti:
Prestiti e finanziamenti non correnti - -
Altre passività finanziarie non correnti - -
Benefici a dipendenti - -
Fondi rischi e oneri - -
Imposte differite passive - -
Altre passività non correnti - -
Totale passività non correnti - -
Passività correnti:
Prestiti e finanziamenti correnti - -
Altre passività finanziarie correnti - -
Debiti commerciali - -
Passività fiscali - -
Altre passività correnti - -
Totale passività correnti - -
Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione - -

Passivo e Patrimonio Netto

NOTA 11 – PATRIMONIO NETTO

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 53.031 136.559
Capitale sociale 41.280 41.280
Azioni proprie (6.095) (4.332)
Riserva da valutazione (2.830) (906)
Altre riserve 38.506 84.015
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (17.830) 16.502
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 51.660 44.361
Totale 104.691 180.920

Il capitale sociale sottoscritto e versato della Capogruppo al 31 dicembre 2023 ammonta a €41,3 milioni diviso in 80.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

La tabella che segue indica le azioni in circolazione alla data di riferimento.

(n.di azioni) 31/12/2023 31/12/2022
Azioni ordinarie emesse 80.000.000 80.000.000
Azioni proprie (1.494.630) (900.434)
Totale azioni in circolazione 78.505.370 79.099.566

Le azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, si attestano a €6,1 milioni rispetto a €4,3 milioni dell'esercizio precedente, con un aumento di €1,8 milioni.

Di seguito sono riportate le informazioni relative alla movimentazione del numero delle azioni proprie in portafoglio, che evidenziano un incremento dovuto ad acquisizioni sul mercato pari a 667.400 azioni per un controvalore di €2,1 milioni, a cui si aggiunge una diminuzione derivante dall'esercizio di 73.204 diritti di performance stock grants (per un controvalore di €352 mila), assegnate da parte di doValue ai beneficiari in sede di consuntivazione del sistema incentivante, in conformità alla Politica in Materia di Remunerazione.

Al 31 dicembre 2023 il numero di azioni proprie è pari al 1,87% del numero delle azioni ordinarie emesse.

(n.di azioni proprie) 31/12/2023 31/12/2022
Esistenze iniziali 900.434 972.339
Acquisti 667.400 -
Cessioni per esercizio di performance stock grants (73.204) (71.905)
Esistenze finali 1.494.630 900.434

La riserva da valutazione al 31 dicembre 2023 si attesta ad un valore negativo di €2,8 milioni, (-€0,9 milioni al 31 dicembre 2022) ed include l'effetto combinato della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e quello derivante dalla valutazione del titolo di capitale BidX1.

Le altre riserve risultano così composte:

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta 26.076 25.774
Riserva legale 8.256 8.256
Riserva art. 7 L. 218/90 2.304 2.304
Riserva da aggregazioni aziendali 2 2
Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780 8.780
Riserva da FTA IAS IFRS 9 1.140 1.140
Riserva da utili a nuovo (8.597) (8.597)
Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments 14.191 13.889
Altre riserve 12.430 58.241
Riserva straordinaria 60.388 88.417
Riserva D.Lgs. n. 153/99 6.103 6.103
Riserva legale a fronte di utili distribuiti 44 44
Riserva art. 7 L. 218/90 4.179 4.179
Riserva da aggregazioni aziendali 1.746 1.746
Riserva connessa a Share Based Payments 2.134 9.168
Riserva di consolidamento (62.164) (33.132)
Riserva negativa per iscrizione put option su minority - (18.284)
Totale 38.506 84.015

Nel complesso la voce evidenzia un decremento di €45,5 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:

  • €47,5 milioni di diminuzione connessa ai dividendi che l'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 ha deliberato di distribuire utilizzando per intero l'utile dell'esercizio 2022 pari a €19,5 milioni e per €28,0 milioni la riserva straordinaria;
  • €29,0 milioni di aumento della riserva negativa di consolidamento dovuta ai risultati 2022 delle controllate (€3,0 milioni) a cui si è aggiunto l'effetto dell'acquisizione degli interessi di minoranza (15%) di doValue Spain (€26,0 milioni di cui €8,1 milioni relativi al risultato dei terzi al 30 settembre 2023) a seguito dell'esercizio della put option avvenuto lo scorso 24 ottobre 2023, il quale ha comportato parallelamente anche l'azzeramento della relativa riserva negativa ai sensi dello IAS 32 che al 31 dicembre 2022 ammontava a €18,3 milioni;
  • €6,7 milioni di riduzione netta delle riserve Share-Based Payments contabilizzate ai sensi dell'IFRS 2 per effetto della politica di remunerazione post IPO che prevede l'attribuzione, a talune categorie di manager, di compensi sotto forma di azioni ed a seguito delle dimissioni dell'ex Amministratore Delegato (si rimanda alla Nota 18 – Pagamenti basati su azioni per maggiori dettagli).

Il Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi è pari ad €51,7 milioni, comprensivo del risultato del periodo attribuibile ai Terzi pari a €12,3 milioni, e fa riferimento alla quota del 20% in doValue Greece detenuta da Eurobank.

NOTA 12 – PRESTITI E FINANZIAMENTI

Tasso Interesse % Scadenza 31/12/2023 31/12/2022
552.861 554.220
5% 04/08/2025 259.601 258.056
3,375% 31/07/2026 293.260 296.164
35.169 14.283
Euribor3m+1,8% 12 mesi 25.506 126
Euribor3m+1,9% a vista - 37
- 4.380
5% 01/02/2024 5.500 5.521
3,375% 31/01/2024 4.163 4.219
588.030 568.503

Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2023 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato delle obbligazioni (quota corrente e non corrente) così suddivise:

  • €265,1milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 4 agosto 2020 con scadenza 2025 ad un tasso fisso annuo del 5% per una linea capitale di €264,0 milioni (€265,0 milioni all'emissione), ridottasi nel periodo di €1,0 milione per effetto di un'operazione di parziale riacquisto ("bond buyback") da parte della Capogruppo di propri titoli di debito. La liquidità derivante dal prestito obbligazionario in oggetto era stata utilizzata per rimborsare il finanziamento ponte nel contesto dell'acquisizione di doValue Greece;
  • €297,4 milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 22 luglio 2021 con scadenza 2026 ad un tasso fisso annuo del 3,375%, per un importo in linea capitale di €296,0 milioni (€300,0 milioni all'emissione), il quale nel periodo è stato ridotto di €4,0 milioni per effetto di due operazioni di riacquisto da parte della Capogruppo di propri titoli di debito. Tale prestito obbligazionario è stato utilizzato per rimborsare il Facility Loan concluso per finanziare l'acquisto della partecipazione in doValue Spain e per il rifinanziamento dell'indebitamento preesistente della medesima partecipata.

Le obbligazioni sono state riservate a investitori qualificati e sono quotate sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF dalla Borsa del Lussemburgo.

Le operazioni di bond buyback sopra citate per complessivi €5,0 milioni sono state concluse riacquistando parte del proprio debito sul mercato sotto la pari così da ridurre l'ammontare complessivo delle passività in misura superiore rispetto all'esborso finanziario richiesto. Questo ha determinato quindi la rilevazione di un provento pari a €0,5 milioni.

La componente finanziamenti bancari include €25,5 milioni relativi quasi esclusivamente all'utilizzo di una linea di credito revolving con scadenza 12 mesi finalizzata ad esigenze temporanee di liquidità nella Regione Ellenica.

La componente debiti verso altri finanziatori al 31 dicembre 2023 risulta azzerata a seguito della risoluzione a gennaio 2023 del finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare, come conseguenza della cessione del relativo credito iscritto tra le attività finanziarie.

NOTA 13 – ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Altre passività finanziarie non correnti 50.301 54.158
Passività per leasing 29.795 38.109
Earn-out 20.506 16.049
Altre passività finanziarie correnti 46.239 62.323
Passività per leasing 11.704 11.829
Earn-out 34.162 28.600
Put option su minority - 21.894
Altre 373 -
Totale 96.540 116.481

La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attuale dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 19 per la movimentazione dell'esercizio delle passività per leasing.

La passività per Earn-out iscritta per €20,5 milioni tra le altre passività finanziare non correnti nonché per €12,0 milioni nella quota corrente, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024.

La restante quota di Earn-out iscritta tra le passività finanziarie correnti ammonta a €22,2 milioni ed è legata alla quota del prezzo di acquisizione di doValue Spain che è stata integrata della componente di interessi passivi per ritardato pagamento pari a €4,0 milioni.

Il 24 ottobre 2023 è stata perfezionato l'esercizio dell'opzione di vendita della residua quota di minoranza (pari al 15%) di doValue Spain tramite il trasferimento di tali quote alla Capogruppo; la passività put option su minority, pari a €21,9 milioni esistente al 31 dicembre 2022, risulta pertanto azzerata nel periodo di riferimento in quanto liquidata alla controparte.

A tal proposito si ricorda che la scadenza della put option era stata prorogata a fine settembre 2023 tramite l'agreement siglato il 26 giugno 2023 con il quale era stato anche definito il prezzo di esercizio dell'opzione. La formalizzazione e l'esecuzione del trasferimento della quota di minoranza di doValue Spain hanno avuto effetto dal 24 ottobre 2023 ("Transfer date").

Tra le altre passività finanziarie risulta iscritto il prezzo differito (€373 mila) derivante dall'acquisizione della società spagnola Team 4 Collection and Consulting, il quale è stato liquidato alla controparte venditrice a febbraio 2024. Per maggiori dettagli, si rimanda alla sezione 7 – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2023.

(€/000)

Note 31/12/2023 31/12/2022
9 A Cassa 5 5
9 B Conti correnti e depositi a breve 112.371 134.259
D Liquidità (A)+(B)+(C) 112.376 134.264
3 E Attività finanziarie correnti - 4.380
12 F Debiti bancari correnti (25.506) (37)
12 G Parte corrente dell'indebitamento non corrente - (126)
12,13 H Altri debiti finanziari correnti (46.239) (66.703)
I Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (71.745) (66.866)
J Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) 40.631 71.778
12 L Obbligazioni emesse (562.524) (563.960)
12,13 M Altri debiti non correnti (50.301) (54.158)
N Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (612.825) (618.118)
O Indebitamento finanziario netto (J)+(N) (572.194) (546.340)

Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €475,7 milioni, esposta nella Relazione sulla gestione del Gruppo, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere E, H e M per un totale di €96,5 milioni. Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
A Indebitamento finanziario netto (572.194) (546.340)
Altri debiti finanziari correnti 46.239 66.703
Altri debiti non correnti 50.301 54.158
Attività finanziarie correnti - (4.380)
B Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta 96.540 116.481
C Posizione finanziaria netta (A)+(B) (475.654) (429.859)

NOTA 14 – BENEFICI AI DIPENDENTI

All'interno del Gruppo, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.

I piani a benefici definiti delle società italiane includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale. Per la Grecia esiste invece un piano a benefici definiti su base obbligatoria.

In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.

Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:

Tasso di sconto 1 anno 3,67% - 5 anni 2,96% - 15 anni 3,34%
Tasso di incremento salariale 2,60%
Tasso di inflazione 1 anno 1,58% - 10 anni 2,13% - 30 anni 2,44%
Mortalità IPS55
Invalidità INPS2000
Anticipazione del TFR 1,50%
Percentuale media annua di uscita del personale 3,78%
Requisiti minimi per il collocamento a riposo Secondo le ultime disposizioni legislative

Per le società con sede in Grecia invece di seguito le principali ipotesi demografiche applicate:

Tasso di sconto 3,11% - 3,14%
Tasso di incremento salariale 3,50%
Tasso di inflazione 2,60%

I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell'esercizio.

(€/000)

31/12/2023 31/12/2022

Esistenze iniziali 9.107 10.264
Aumenti 2.693 3.008
Accantonamento del periodo 2.636 3.000
Altre variazioni 57 8
Decrementi (3.388) (4.165)
Liquidazioni effettuate (3.188) (3.577)
Altre variazioni (200) (588)
Esistenze finali 8.412 9.107

Complessivamente la voce evidenzia una diminuzione di circa €0,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2022.

Da un'analisi di sensitività circa le ipotesi relative ai parametri coinvolti nel calcolo una:

  • Variazione del tasso di sconto dello 0,5%;
  • Variazione del tasso di incremento salariale dello 0,5%;
  • Variazione del tasso di mortalità del 10%;

non avrebbero prodotto effetti significativi sulla determinazione del debito in un range che va dallo 0,02% al 4% del totale saldo al 31 dicembre 2023.

3

NOTA 15 – FONDI RISCHI E ONERI

(€/000) Fondi in contropartita alla voce
"Accantonamenti a FRO" di conto economico
Fondi in contropartita ad altre
voci di conto economico
Controversie
legali
Controversie
stragiudiziali
e altri fondi
rischi
Totale fondi in
contropartita
alla voce
"Accantonamenti
a FRO" di conto
economico
Passività
potenziali per
il personale
Altre Totale fondi
in
contropartita
ad altre voci
di conto
economico
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Esistenze iniziali 5.701 12.262 17.963 535 19.157 19.692 37.655 44.235
Aumenti 4.073 2.688 6.761 216 - 216 6.977 16.519
Accantonamento del periodo 3.902 2.138 6.040 147 - 147 6.187 15.829
Variazioni dovute al
passare del tempo e a
modifiche del tasso di sconto
151 191 342 67 - 67 409 106
Altre variazioni 20 359 379 2 - 2 381 584
Diminuzioni (2.759) (6.291) (9.050) (29) (9.197) (9.226) (18.276) (23.099)
Rilascio eccedenze del periodo (752) (3.341) (4.093) - (4.126) (4.126) (8.219) (12.286)
Utilizzo nel periodo per pagamenti (1.648) (1.619) (3.267) (29) (5.071) (5.100) (8.367) (10.591)
Altre variazioni (359) (1.331) (1.690) - - - (1.690) (222)
Esistenze finali 7.015 8.659 15.674 722 9.960 10.682 26.356 37.655

La voce controversie legali, con contropartita economica nella voce "accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo in aumento di €1,3 milioni a fronte del minor impatto della definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti per nuove controversie.

La voce controversie stragiudiziali e altri fondi rischi diminuisce di €3,6 milioni passando da €12,3 milioni del 31 dicembre 2022 a €8,7 milioni al 31 dicembre 2023 e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.

La voce passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili.

La componente altre, rientrante tra i fondi in contropartita ad altre voci, si dimezza passando da €19,2 milioni a €10,0 milioni per l'effetto congiunto del rilascio di €1,8 milioni conseguente alla definizione del contenzioso fiscale in Spagna, nonché al rilascio a conto economico delle quote di competenza dell'esercizio dei corrispettivi variabili connessi ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee"), in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15 per un totale di €7,4 milioni.

NOTA 16 – DEBITI COMMERCIALI

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere
Debiti verso fornitori per fatture da liquidare
48.245
37.138
48.799
21.582
Totale 85.383 70.381

Il dato al 31 dicembre 2023 rileva un aumento del 21% pari a €15,0 milioni rispetto al saldo rilevato al 31 dicembre 2022, il quale è riconducibile ad entrambe le categorie di debiti verso fornitori evidenziate.

NOTA 17 – ALTRE PASSIVITÀ

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Altre passività non correnti 9.087 9.201
Somme da riconoscere a terzi 8.812 8.845
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 275 356
Altre passività correnti 59.906 66.553
Somme da riconoscere a terzi 4.411 8.050
Debiti relativi al personale 22.139 25.874
di cui dipendenti 21.780 24.874
di cui Amministratori e Sindaci 359 1.000
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 6.047 5.621
Debiti tributari diversi da imposte sul reddito 11.938 -
Partite in corso di lavorazione 1.484 8.900
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 426 352
Altri ratei / risconti passivi 13.313 16.088
Altre partite 148 1.668
Totale 68.993 75.754

Al 31 dicembre la voce si attesta a €69,0 milioni contro €75,8 milioni del 2022, con una diminuzione complessiva di €6,8 milioni.

Relativamente alle altre passività non correnti, la principale componente "somme da riconoscere a terzi" include €5,1 milioni relativi alla passività nei confronti di Eurobank legata alla "commissione di indennizzo anticipato" e sottoposta a determinate condizioni di performance, ricevuta dal Gruppo a fronte della cartolarizzazione del portafoglio Mexico. La voce include inoltre €3,8 milioni di passività relativa all'acquisizione di software con contratti a medio-lungo termine in Italia e in Grecia.

La componente altre passività correnti evidenzia un decremento complessivo di €6,6 milioni che trova origine prevalentemente nella categoria "somme da riconoscere a terzi", grazie alla liquidazione di €5,8 milioni riferiti a passività contrattuali legate allo SLA Frontier, nella categoria "debiti relativi al personale" a seguito della liquidazione dei premi di rendimento e di incentivi all'esodo, nonché nella categoria "altri ratei / risconti passivi", in riduzione a seguito del progressivo rilascio della quota del risconto passivo sul pagamento anticipato di commissioni di servicing della Regione Ellenica. A ciò si aggiunge inoltre il rimborso nel corso dell'esercizio di "partite in corso di lavorazione" per €6,0 milioni riconducibili alla controllata doValue Spain per un anticipo connesso alla gestione di un portafoglio.

NOTA 18 – PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

L'Assemblea degli Azionisti di doValue il 27 aprile 2023 ha approvato la Relazione sulla Politica in materia di retribuzione 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022, mantenendo inalterata la Politica di remunerazione 2022-2024 (di seguito "La Politica"), la quale era stata approvata dall'Assemblea del 28 aprile 2022 e che è applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo.

La Politica in materia di remunerazione è basata sull'orizzonte temporale 2022-2024, in linea con il Piano industriale e in grado di garantire pertanto un'elevata coerenza all'intero sistema di Governance, di favorire la copertura dei ruoli chiave e garantire altresì un'offerta retributiva interessante per le persone fondamentali per la strategia a lungo termine del Gruppo.

La Politica triennale ha confermato le principali caratteristiche della precedente politica in materia di remunerazione, pur introducendo i seguenti elementi:

  • mantenimento della strategia di compensi variabili per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, articolata come segue:
    • un piano di incentivi a breve termine Management By Objectives (MBO) per incoraggiare le performance annuali, sia finanziarie che non finanziarie, che prevede un'attenzione particolare alle competenze e alla condotta, volto a migliorare l'allineamento ai valori di doValue dell'intero Gruppo; °
    • un piano di incentivi a lungo termine (LTI) per favorire l'allineamento dei partecipanti agli interessi di lungo termine degli Stakeholder, attrarre e trattenere gli individui che sono di importanza chiave per il successo del Gruppo nel lungo termine e promuovere la "One-Group culture"; °
    • una maggiore attenzione alle metriche ESG, come elemento fondamentale per rafforzare il piano di sostenibilità di doValue; °
    • una revisione del Peer Group ai fini dell'individuazione del "Total Shareholders Return" (TSR) relativo, per tenere conto del nuovo assetto del Gruppo doValue. °

La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.

In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:

• una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni;

• una parte della remunerazione variabile dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche (di seguito, "DIRS") ossia quella derivante dal piano di incentivazione a lungo termine (LTI) viene corrisposta in azioni. Il Piano LTI prevede un premio annuale (Piano "rotativo") interamente basato sulle azioni di doValue ("Azioni di performance") ed è basato su un periodo di vesting di tre anni. L'obiettivo del ciclo 2022-2024 è allineato al Piano industriale 2022-2024, mentre all'inizio del 2023 e del 2024 vengono stabiliti gli obiettivi per i cicli 2023-2025 e 2024-2026. Il piano conferisce ai beneficiari il diritto a ricevere, su base rotativa, azioni gratuite della società se risulta rispettato un determinato insieme di condizioni di rendimento al termine del periodo di vesting.

La componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita su 3 anni. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione della quota variabile up-front.

L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un gate di accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.

Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.

Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.

Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 3 mesi precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.

Fermo restando il diritto al risarcimento dell'eventuale maggior danno, dopo il pagamento del compenso variabile, doValue si riserva il diritto, entro 5 anni dalla data di assegnazione del compenso variabile, di chiedere al beneficiario la restituzione del bonus ("clawback"), in specifici casi di comportamento fraudolento o colpa grave, violazione di leggi o del Codice Etico e delle regole aziendali, ovvero l'attribuzione di un bonus sulla base di dati che successivamente risultino essere manifestamente errati o alterati intenzionalmente. Le condizioni di malus sono applicabili anche nel caso in cui una delle clausole di clawback si verifichi durante il periodo di performance.

Data di
assegnazione
delle azioni
Performance
period
Verifica
raggiungimento
obiettivi
Erogazione
dell'incentivo
Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) 17/02/2022 2021-2023 2024 2024
Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) 09/11/2022 2022-2024 2025 2025
Piano 2023 (Assemblea del 27/4/2023) 13/07/2023 2023-2025 2026 2026
Numero azioni
assegnate alla
data di
assegnazione
Fair value per
azione alla
data di
assegnazione
Numero di
azioni
potenzialmente
erogabili
Numero dei
beneficiari
Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) 194.371 €10,23 10.242 21
Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) 297.953 €7,66 297.953 26
Piano 2023 (Assemblea del 27/4/2023) 357.108 €6,80 357.108 28

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.doValue.it (sezione "Governance/Remunerazione").

Effetti delle dimissioni volontarie dell'ex Amministratore Delegato del Gruppo

L'ex Amministratore Delegato del Gruppo, avendo comunicato la sua intenzione di dimettersi volontariamente a partire dal 28 aprile 2023, un anno prima rispetto alla naturale scadenza del suo mandato, in base alla Politica di remunerazione vigente non ha avuto diritto ad alcuna forma di remunerazione, fatta eccezione per la remunerazione fissa maturata fino alla data delle dimissioni. Considerando quanto sopra, qualsiasi altro diritto a quote di retribuzione non ancora pagate o assegnate o per le quali il periodo di maturazione non era completato, è stato pertanto annullato. Coerentemente con la Politica e le disposizioni del contratto, la quota upfront del MBO 2022 aggiudicato è stata pagata dopo l'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 che ha approvato il bilancio di esercizio 2022, mentre qualsiasi quota differita del MBO 2022 è stata annullata.

Complessivamente, la quota imputata a conto economico dell'esercizio 2023 che va a ridurre la relativa riserva di patrimonio netto, ammonta a €5,9 milioni.

NOTA 19 – LEASING

Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto fabbricati, impianti elettronici (hardware) ed autovetture classificate nella categoria "altre attività materiali", i quali sono destinati all'utilizzo nelle attività operative o assegnati ai dipendenti.

I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria che va da un minimo di 4 ad un massimo di 7 anni, quelli riferiti agli hardware 8 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni.

Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati.

Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nell'esercizio:

(€/000) Fabbricati Impianti
elettronici
Altre
attività
materiali
Totale
31/12/2023
Totale
31/12/2022
Esistenze iniziali 33.886 14.219 2.545 50.650 26.024
Aumenti 4.201 50 1.695 5.946 27.907
Acquisti 3.012 50 1.663 4.725 38.027
Altre variazioni 1.189 - 32 1.221 (10.120)
Diminuzioni (9.279) (4.207) (1.548) (15.034) (3.281)
Ammortamenti (8.750) (4.207) (1.366) (14.323) (13.061)
Altre variazioni (529) - (182) (711) 9.780
Esistenze finali 28.808 10.062 2.692 41.562 50.650

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nell'esercizio:

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Esistenze iniziali 49.938 26.366
Aumenti 7.788 35.908
Nuove passività 3.361 34.936
Oneri finanziari 1.298 963
Altre variazioni 3.129 9
Decrementi (16.227) (12.336)
Pagamenti (15.928) (11.941)
Altre variazioni (299) (395)
Esistenze finali 41.499 49.938
di cui: Passività per leasing non correnti 29.795 38.109
di cui: Passività per leasing correnti 11.704 11.829

Gli aumenti, pari a €7,8 milioni si riferiscono principalmente alla categoria fabbricati a seguito del rinnovo del contratto di affitto di alcune sedi in Italia e a Cipro.

Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Ammortamenti dei diritti d'uso
Oneri finanziari sulle passività per leasing
(14.323)
(1.298)
(13.061)
(963)
Totale (15.621) (14.024)

Il Gruppo inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware), immobili ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. Il Gruppo ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi)
Costi per leasing di attività di modesto valore
(5)
-
(25)
-
Totale (5) (25)

INFORMAZIONI SUL

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

NOTA 20 – RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Servizi di servicing su mandato 189.768 243.448
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 194.408 201.616
Servizi immobiliari su mandato 37.334 70.870
Totale 421.510 515.934

La voce, complessivamente, registra una flessione del 18% rispetto all'esercizio precedente.

Tale risultato è legato a minori ricavi registrati in tutte le componenti: servizi di servicing su mandato (-22%), servizi immobiliari su mandato (-47%) e servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione (-4%).

Tale contrazione, in linea con le aspettative del Gruppo, è la risultante delle peggiorate condizioni macroeconomiche che stanno influenzando tutto il settore di riferimento a cui si deve aggiungere l'effetto dell'offboarding del portafoglio Sareb in Spagna intervenuto tra luglio e ottobre 2022.

A livello geografico si evidenzia uno scostamento negativo tra i due esercizi a confronto su tutte le aree.

Obbligazioni di fare

Servizi di servicing su mandato e per operazioni di cartolarizzazione

I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.

Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo: il cliente, infatti, riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

Il Gruppo, in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS 15 relativamente ai corrispettivi variabili, ha allineato la relativa modalità di rilevazione dei ricavi, che vede in contropartita la costituzione di uno specifico fondo rischi e oneri a fronte delle possibili penalties sui portafogli ristrutturati di stock e flusso.

Servizi immobiliari su mandato

Si tratta del complesso di attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui la gestione delle garanzie immobiliari, lo sviluppo e la gestione degli immobili oggetto di mandato.

Come per i servizi di servicing sopra citati, vi è un'obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo perché il cliente riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di gestione e/o vendita dell'immobile.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output delle attività di gestione degli immobili e dalle vendite su ciascuna posizione gestita, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

Di seguito è riportata la suddivisione dei ricavi da contratti con i clienti del Gruppo:

(€/000) Esercizio 2023 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su mandato 26.178 124.122 51.351 (11.883) 189.768
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 103.176 91.232 - - 194.408
Servizi immobiliari su mandato - 10.691 31.603 (4.960) 37.334
Totale ricavi 129.354 226.045 82.954 (16.843) 421.510
(€/000) Esercizio 2022 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su mandato 32.735 152.067 68.670 (10.024) 243.448
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 122.092 79.524 - - 201.616
Servizi immobiliari su mandato - 17.803 59.124 (6.057) 70.870
Totale ricavi 154.827 249.394 127.794 (16.081) 515.934

NOTA 21 – RICAVI DIVERSI

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Servizi amministrativi/Corporate Services Provider 21.491 18.274
Servizi informativi 7.282 4.647
Recupero spese 2.072 2.088
Due diligence & Advisory 2.390 3.146
Servizi immobiliari ancillari 647 11.611
Altri ricavi 26.313 4.080
Totale 60.195 43.846

La voce rileva una variazione positiva del 37% rispetto al 2022 e trova origine nella componente altri ricavi, che accoglie proventi della Regione Ellenica riferiti a servizi ancillari svolti a clienti SPV, nonché da un maggior introito da servizi amministrativi/Corporate Services Provider, svolti prevalentemente dalla Capogruppo doValue, e da servizi informativi. Tali maggiori proventi sono stati prevalentemente compensati da minori ricavi connessi a servizi immobiliari ancillari, che nel periodo di confronto accoglievano principalmente i ricavi del portafoglio Sareb, terminato nell'ultima parte del 2022.

31/12/2023 31/12/2022

NOTA 22 – COSTI DI SERVIZI RESI

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Costi per gestione pratiche in mandato (14.731) (25.014)
Spese di brokeraggio (9.832) (19.211)
Costi per servizi vari (430) (1.491)
Totale (24.993) (45.716)

La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, risulta complessivamente quasi dimezzata rispetto all'esercizio precedente (-45%) a seguito della diminuzione dei portafogli gestiti in Iberia e in Italia che ha generato anche la riduzione dei ricavi di cui sopra.

Il meccanismo di remunerazione della rete esterna, in diretta correlazione ai ricavi unito alla flessibilità degli accordi di collaborazione, consente al Gruppo di ridurre tali costi diretti per tutelare la propria marginalità in fasi cicliche di rallentamento del business.

NOTA 23 – COSTO DEL PERSONALE

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Personale dipendente (208.208) (219.639)
Amministratori e sindaci 3.541 (6.995)
Altro personale (8.430) (4.515)
Totale (213.097) (231.149)

Numero medio dei dipendenti per categoria

Personale dipendente 2.880 3.048
a) Dirigenti 107 129
b) Quadri direttivi 920 942
c) Restante personale dipendente 1.853 1.977
Altro personale 306 180
Totale 3.186 3.228

La voce presenta una riduzione complessiva dell'8% rispetto al 31 dicembre 2022: in dettaglio, si denota una riduzione del 5% del costo per il "personale dipendente", mentre la componente "amministratori e sindaci" evidenzia un ammontare di segno positivo dovuto all'effetto del rilascio di accantonamenti per compensi variabili differiti a favore del precedente Amministratore Delegato dimessosi il 27 aprile 2023. La componente residuale "altro personale", che include prevalentemente il lavoro temporaneo in somministrazione, registra invece un significativo incremento prevalentemente su Spagna e Grecia.

In linea con gli obiettivi del Piano Industriale 2022-2024, il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo complessivamente pari a €14,1 milioni, di cui €6,8 milioni solo in Iberia a seguito del programma di ristrutturazione già iniziato nel corso del 2022.

Rispetto al dettaglio del costo per i benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 14 – Benefici a dipendenti.

NOTA 24 – SPESE AMMINISTRATIVE

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Consulenze esterne (23.828) (32.779)
Information Technology (31.944) (38.569)
Servizi amministrativi e logistici (12.844) (8.724)
Manutenzione immobili e sorveglianza (2.584) (2.571)
Assicurazioni (2.165) (1.971)
Imposte indirette e tasse (2.147) (2.275)
Servizi postali, cancelleria (467) (963)
Spese indirette relative al personale (2.005) (3.206)
Recupero crediti (5.242) (356)
Utenze (2.479) (2.603)
Pubblicità e marketing (4.257) (4.897)
Altre spese (699) (1.498)
Totale (90.661) (100.412)

La voce complessivamente rileva una riduzione del 10% rispetto all'esercizio precedente. Tale andamento è principalmente generato da minori costi per consulenze esterne, per servizi IT connessi agli sviluppi tecnologici e per spese indirette relative al personale, quali sono compensati da maggiori costi per servizi amministrativi e logistici e per recupero crediti.

NOTA 25 – ONERI/PROVENTI DIVERSI DI GESTIONE

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Contributi pubblici 647 514
Insussistenza di attività (379) (33)
Altri oneri (139) (704)
Altri proventi 4.960 4.293
Totale 5.089 4.070

La voce, pari a €5,1 milioni contro €4,1 milioni del 2022, include principalmente l'effetto di un provento legato ad un accordo transattivo con un cliente in Spagna, nonché a proventi registrati nel perimetro nazionale, connessi alla gestione delle posizioni. Nel 2022 la voce era caratterizzata principalmente da un provento relativo ad un indennizzo assicurativo per €4,1 milioni.

NOTA 26 – AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Attività immateriali (74.965) (54.903)
Ammortamenti (48.854) (53.559)
Perdita di valore (26.111) (1.344)
di cui Perdita di valore su Avviamento (12.530) -
Immobili, impianti e macchinari (17.279) (16.626)
Ammortamenti (17.279) (16.626)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (235) 47
Rettifiche di valore (252) -
Riprese di valore 17 47
Crediti commerciali 525 329
Rettifiche di valore (37) (680)
Riprese di valore 562 1.009
Altre attività (788) -
Rettifiche di valore (1.050) -
Riprese di valore 262 -
Totale (92.742) (71.153)

La voce rileva un incremento del 30% rispetto all'esercizio precedente.

Nel dettaglio, la componente delle attività immateriali include nell'esercizio perdite di valore pari a €26,1 milioni contro €1,3 milioni del periodo precedente, oltre alla quota di ammortamenti che riflettono l'andamento delle curve di ammortamento sui contratti a lungo termine basate sui relativi business plan.

Le perdite di valore registrate nel periodo derivano prevalentemente dalle risultanze del test di impairment. Nell'ambito della predetta analisi sono infatti emerse evidenze di perdita di valore dei contratti di servicing attivi, per complessivi €13,4 milioni riferiti al contratto Santander di doValue Spain e a €12,5 milioni relativi all'avviamento della CGU "Iberia". Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 1 - Attività immateriali.

La categoria immobili, impianti e macchinari comprende gli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che, per il 2023 incidono per un importo pari a €14,3 milioni contro €13,1 milioni al 31 dicembre 2022.

La componente legata alle altre attività include rettifiche di valore per €1,1 milioni legate alla stima del valore recuperabile di anticipi versati a fronte di business in corso di dismissione nella Regione Iberia.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale
Controversie legali (4.053) 752 (3.301) (2.662) 2.344 (318)
di cui: Controversie del personale (274) 48 (226) (27) 160 133
Controversie stragiudiziali e altri
fondi rischi
(2.329) 3.341 1.012 (6.071) 1.940 (4.131)
Accantonamenti su altri impegni e
altre garanzie rilasciate
- - - - 3 3
Totale (6.382) 4.093 (2.289) (8.733) 4.287 (4.446)

NOTA 27 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI

La voce, il cui saldo netto evidenzia una riduzione di €2,2 milioni rispetto a quello dello stesso periodo del 2022, è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti per controversie legali, stragiudiziali e altri fondi rischi, stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali, che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.

Al 31 dicembre 2023 la voce evidenzia un saldo negativo di €2,3 milioni (-€4,4 milioni al 31 dicembre 2022), per l'effetto congiunto dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri.

In particolare, gli accantonamenti del 2023 per controversie stragiudiziali e altri fondi rischi risultano principalmente riferibili a:

  • rischi legati ad arbitrati in corso e controversie stragiudiziali per €0,5 milioni;
  • rischi operativi per €0,4 milioni;
  • rischi diversi riferibili sostanzialmente a controversie con i clienti di contratti di servicing per €0,4 milioni;
  • subordination fees legate all'andamento di alcuni contratti di servicing per €0,8 milioni.

I rilasci (€3,3 milioni) emergono principalmente a seguito della liberazione di pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali, tra cui quello derivante da un accordo transattivo con un cliente in Spagna.

NOTA 28 – (ONERI) / PROVENTI FINANZIARI

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Proventi finanziari 4.616 1.955
Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE
Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Proventi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1.290
1.767
454
1.507
420
-
Altri proventi finanziari
Oneri finanziari
Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Altri oneri finanziari
1.105
(38.914)
(26.853)
(12.061)
28
(29.192)
(27.146)
(2.046)
Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate
al fair value con impatto a CE
Attività finanziarie - di cui: titoli di debito
Attività finanziarie - di cui: quote OICR
Attività finanziarie - di cui: derivati non di copertura
Passività finanziarie
(2.832)
(1.642)
(891)
(299)
-
(22.520)
(550)
(652)
287
(21.605)
Totale (37.130) (49.757)

I proventi finanziari si attestano a €4,6 milioni e derivano dai proventi maturati su titoli ABS in portafoglio (€1,3 milioni), da interessi attivi sui depositi vincolati (€1,8 milioni), dal provento (€0,5 milioni) realizzato dal parziale riacquisto da parte della Capogruppo di propri titoli di debito, ad un valore di mercato inferiore rispetto a quello di emissione (per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 12) e infine, nella categoria "altri proventi finanziari" a fronte del rilascio di un fondo svalutazione (€1,1 milioni) posto a presidio di un credito incassato nell'esercizio e vantato verso l'Agenzia delle Entrate per interessi su crediti di imposta di anni precedenti.

Gli oneri finanziari (€26,9 milioni) comprendono gli interessi passivi maturati sulle obbligazioni 2020 e 2021 in essere, mentre la componente degli "altri oneri finanziari" include principalmente la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16 (€1,3 milioni), €5,3 milioni di time value relativo all'Ear-out per l'acquisizione di doValue Greece, nonchè €3,3 milioni di interessi passivi per ritardato pagamento relativi al lodo arbitrale con Altamira Asset Management Holdings S.L. e connessi all'Earn-out per l'acquisizione di doValue Spain.

La variazione netta di valore delle attività e passività finanziare valutate al fair value con impatto a CE pari a complessivi €2,8 milioni, è attribuibile al delta fair value relativo alle notes in portafoglio.

NOTA 29 – IMPOSTE SUL REDDITO

Ogni Paese in cui opera il Gruppo doValue è dotato di un sistema fiscale autonomo nel quale la determinazione della base imponibile, il livello delle aliquote d'imposta, la natura, la tipologia e la tempistica degli adempimenti formali differiscono tra loro.

Attualmente, per l'esercizio 2023, in tema di aliquote fiscali e con riferimento ai Paesi in cui opera il Gruppo, l'imposta sul reddito delle società è stabilita nella misura nominale del 25% in Spagna, del 21% in Portogallo (a cui si deve aggiungere l'1,5% per la "Municipal Surtax" e una ulteriore "State Surtax" del 3%, 5% o 9% a seconda della fascia di reddito imponibile), del 22% in Grecia e del 12,5% a Cipro.

In Italia, l'aliquota standard dell'imposta sui redditi per le società (IRES) è pari al 24%, a cui va aggiunta un'addizionale del 3,5% applicabile esclusivamente agli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), tra cui rientra la controllata doNext.

Oltre all'IRES in Italia si deve aggiungere l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 31 dicembre 2023, per la determinazione della aliquota IRAP della Capogruppo doValue, è stato verificato il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari e dell'aliquota prevista per gli enti creditizi pari al 5,57%, salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Imposte correnti (25.175) (25.975)
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (1.999) (1.287)
(Oneri)/proventi legati a controversie fiscali 1.751 -
Variazione imposte anticipate (23.248) (10.827)
Variazione imposte differite 8.380 3.347
Totale (40.291) (34.742)

Le imposte sul reddito dell'esercizio risultano quantificate per competenza in €40,3 milioni, in aumento rispetto a €34,7 milioni del 31 dicembre 2022 principalmente per un effetto negativo della variazione delle imposte anticipate parzialmente compensato da quelle differite.

Di seguito viene esposta una tabella che dettaglia l'effetto imposte sulle componenti del conto economico complessivo.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Piani a benefici definiti (31) (137)
Totale (31) (137)

4

Di seguito si riporta inoltre la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO 26.650 61.217
Tasso teorico applicabile 24% 24%
Imposte teoriche (6.396) (14.692)
- Aliquote fiscali differenti dall'aliquota teorica 3.553 4.195
- Ricavi non tassabili - differenze permanenti 1.475 910
- Costi non deducibili - differenze permanenti (11.295) (12.341)
- IRAP (461) (1.026)
- Anni precedenti e cambiamenti di aliquota 13 (1.562)
- Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita (28.695) (10.473)
- Altre differenze 1.515 247
Imposte sul reddito registrate in conto economico (40.291) (34.742)

La riconciliazione tra onere fiscale teorico ed effettivo evidenzia come le imposte registrate nell'esercizio siano prevalentemente penalizzate dalla componente "Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita", la quale include €17,8 milioni di svalutazione di DTA per sopravvenuta irrecuperabilità a cui si aggiungono €10,9 milioni di DTA non iscritte nell'esercizio (si veda anche Nota 4 per maggiori dettagli).

NOTA 30 – UTILE PER AZIONE

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo [A] (17.830) 16.502
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per
azione
base [B] 79.033.812 79.091.053
diluito [C] 79.033.812 79.091.053
Utile (perdita) per azione (in euro)
base [A/B] (0,23) 0,21
diluito [A/C] (0,23) 0,21

L'utile base per azione è calcolato rapportando il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Capogruppo doValue al numero medio ponderato delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

L'utile diluito per azione è pari a quello base in quanto non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie e non esistono strumenti convertibili in azioni.

INFORMAZIONI SUI

RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

PREMESSA

Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.

Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Rischi finanziari

RISCHIO DI CREDITO

Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.

Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti, le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Al fine di limitare tale rischio il Gruppo effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.

Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Al 31 dicembre 2023, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Investitori caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.

Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituti finanziari il Gruppo ricorre solo ad interlocutori di primario standing creditizio.

5

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.

La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.

Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.

Al fine di garantire un'efficiente gestione della liquidità, l'attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Holding, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

Relativamente ai prestiti obbligazionari in essere, di cui uno in scadenza ad agosto 2025 e il secondo a metà 2026, il Gruppo ha iniziato le opportune attività per il rimborso del prestito in scadenza ad agosto 2025 valutando le migliori opzioni a disposizione, tra cui l'emissione di un nuovo bond con scadenza quinquennale o l'utilizzo di cassa assieme a un finanziamento a medio-lungo termine di natura bancaria. La scadenza 2026 verrà affrontata, come da prassi, con un anno di anticipo nel secondo trimestre del 2025.

A vista Meno di 3
mesi
Da 3 a 12
mesi
Da 1 a 5
anni
> 5 anni 31/12/2023 31/12/2022
Prestiti e finanziamenti - 9.768 25.402 552.860 - 588.030 568.503
Finanziamenti bancari - 105 25.402 - - 25.507 126
Scoperti bancari - - - - - - 37
Debiti verso altri finanziatori - - - - - - 4.380
Obbligazioni - 9.663 - 552.860 - 562.523 563.960
Altre passività finanziarie - 2.410 43.830 37.200 13.100 96.540 116.481
Passività per leasing - 2.037 9.668 26.878 2.916 41.499 49.938
Earn-out - - 34.162 10.322 10.184 54.668 44.649
Put option su minority - - - - - - 21.894
Altre - 373 - - - 373 -
Debiti commerciali 14.430 53.595 17.358 - - 85.383 70.381
Altre passività 8.039 35.217 16.650 8.439 648 68.993 75.754
Totale 22.469 100.990 103.240 598.499 13.748 838.946 831.119

RISCHIO DI MERCATO - RISCHIO DI TASSO D'INTERESSE

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.

Il Gruppo, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposto al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di medio periodo con tasso di interesse variabile.

La struttura finanziaria del Gruppo ha beneficiato negli ultimi 4-5 anni di tassi relativamente bassi grazie alle emissioni obbligazionarie del 2020 e del 2021 con tasso fisso riducendo al minimo l'esposizione al tasso di interesse. Tuttavia, data la prossima scadenza del prestito obbligazionario 2025, che sarà rifinanziato nel corso del 2024, nel breve termine la struttura finanziaria del Gruppo sarà impattata dalle condizioni sui tassi di interesse a cui verranno emessi gli strumenti con cui verranno rifinanziate le scadenze 2025 e 2026.

PATRIMONI DESTINATI

Patrimonio Destinato "Vitruvian"

In data 9 gennaio 2023 è stato perfezionato con l'investitore Vitruvian Investments SA il contratto di cessione dei finanziamenti attivi a favore di quest'ultimo e pertanto al 31 dicembre 2023 non sono più presenti valori rappresentativi del Patrimonio Destinato in oggetto, il quale era nato nel 2021 a fronte dell'incasso da parte della controllata doNext di fondi derivanti da un contratto passivo di finanziamento destinato ad uno specifico affare e disciplinato dagli articoli 2447 – bis, comma 1 lett. B e 2447 – decies del codice civile.

Rischi operativi

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia i seguenti rischi identificati nell'ambito dell'attività e del business del

Gruppo:

  • i rischi transazionali e di processo che includono:
    • i rischi legati all'operatività day-by-day in carico agli asset manager (e.g. tempestività nella assegnazione della pratica, prescrizioni, garanzie ipotecarie); °
    • la gestione dei reclami da parte di debitori e/o altre terze parti; °
    • il calcolo delle perdite potenziali legate ad eventi specifici ("risk event"); °
  • il rischio di condotta, con particolare riferimento a eventi di whistleblowing e violazione del codice etico aziendale;
  • rischi legali e fiscali;
  • le frodi esterne;
  • il rischio informatico, da intendersi come indisponibilità degli applicativi informatici in uso, vulnerabilità sugli applicativi stessi e incidenti di sicurezza nella rete informatica;
  • il rischio di concentrazione e performance dei fornitori terzi utilizzati dalle diverse società del Gruppo, con particolare riferimento ai servizi outsourcing.

L'obiettivo del monitoraggio di questi rischi è mitigarne l'impatto potenziale e/o la probabilità, in una prospettiva costi/benefici in linea con il Risk Appetite definito.

Il Gruppo doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, a luglio 2022 è stata costituita la Funzione Enterprise Risk Management (di seguito "ERM") la cui mission è quella di garantire una gestione integrata dei rischi in tutto il Gruppo, agendo come facilitatore della crescita e dello sviluppo del business grazie all'individuazione, la misurazione e la gestione di potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo.

Le principali responsabilità organizzative di ERM sono:

  • garantire un approccio Risk-Informed, ovvero fornire informazioni al Management di doValue e al Consiglio di Amministrazione con il fine di supportare il processo decisionale, basato non solo sulle performance attese ma anche sul profilo di rischio sottostante;
  • garantire il monitoraggio integrato per le categorie di rischio potenzialmente applicabili a livello di Gruppo, in linea con il modello dei controlli di secondo livello;
  • definire un Framework comune all'interno del Gruppo per l'individuazione, la valutazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi, collegando strategie, policy, processi e meccanismi operativi e ricevendo flussi informativi dalle funzioni locali di "Risk Management" e dalle altre funzioni laddove necessario;
  • garantire a livello di Gruppo il monitoraggio, l'analisi e la reportistica sull'evoluzione dei rischi, le relative azioni di mitigazione, il profilo di rischio complessivo e la conformità alle soglie di tolleranza del rischio identificate;

• supportare il monitoraggio degli accantonamenti per il fondo Rischi e Oneri nel Bilancio Consolidato in collaborazione con Group Finance.

Per quanto concerne il monitoraggio e la gestione dei rischi nel Gruppo, è stato implementato un sistema di flussi informativi dalle funzioni di Gruppo e dai Risk Management Locali, relative alle diverse tipologie di rischio operativo che vengono accorpati in un "Tableau de Bord" (TdB) con il fine di creare una visione d'insieme dei rischi monitorati a livello di Gruppo.

Tale TdB, che viene condiviso trimestralmente con l'Amministratore Delegato e i Comitati e semestralmente con il Consiglio di Amministrazione di doValue, ricomprende in particolare una serie di Key Risk Indicators (KRI), elaborati mensilmente e/o trimestralmente, considerando le peculiarità locali e le normative in essere.

RISCHI LEGALI E FISCALI

Rischi connessi ai contenziosi legali

Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche.

I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili.

Rischi connessi ai contenziosi fiscali

In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain"), in data 11 maggio 2023 l'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce ha emesso il lodo arbitrale che condanna Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") alla restituzione di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, al pagamento da parte di doValue S.p.A. (di seguito "doValue") dell'Earn Out, integrato degli interessi passivi. Gli importi connessi al tax claim spagnolo erano stati corrisposti nel 2021 da doValue Spain all'autorità fiscale spagnola ad esito di un accertamento condotto per fatti ed eventi occorsi antecedentemente all'acquisizione da parte di doValue avvenuta nel 2019. Rispetto a tale lodo AAMH ha promosso, presso le competenti corti spagnole, azione tesa al parziale annullamento del lodo arbitrale relativamente alla propria condanna al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale ad oggi ancora pendente. La sentenza dell'Alta Corte di Giustizia di Madrid sull'azione di annullamento proposta da AAMH dovrebbe essere resa nota al più tardi entro l'inizio del mese di maggio 2024.

In merito all'azione esecutiva promossa dalla Capogruppo doValue e dalla controllata doValue Spain nel luglio 2023 per richiedere l'esecuzione e il connesso pagamento delle somme a carico di AAMH, in data 21 dicembre 2023, il Tribunale competente di Madrid ha emesso un titolo esecutivo condannando AAMH a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset di AAMH; rispetto a tale procedura esecutiva AAMH ha depositato opposizione. L'opposizione di AAMH è stata respinta dal tribunale competente di Madrid il 26 febbraio 2024. AAMH poteva presentare ricorso contro l'ordinanza respingendo l'opposizione entro 20 giorni lavorativi. Tale ricorso non sospende il corso dell'esecuzione, a meno che AAMH non fornisca garanzia per l'intero importo escusso (debito fiscale, interessi e potenziali danni).

5

Il 16 gennaio 2024 doValue ha depositato presso il Tribunale competente la somma di circa €22 milioni, in esecuzione ad una sua stessa mozione (ossia il sequestro del credito per l'Earn-out che AAMH ha nei confronti di doValue ai sensi del lodo). Relativamente a tali somme, riconducibili all'Earn Out di cui sopra, il Tribunale ha acconsentito che siano utilizzate per soddisfare una quotaparte del credito che doValue Spain vanta verso AAMH. Il Tribunale sta attualmente processando il fascicolo. Entro fine marzo 2024 o nel corso del mese di aprile 2024 è attesa una decisione sulla richiesta di rilascio a doValue Spain di questi fondi depositati giudizialmente nell'ambito della procedura esecutiva.

In considerazione di quanto precede il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni. Tale incasso è ritenuto ad alta probabilità anche in considerazione del fatto che per sospendere l'esecuzione AAMH dovrebbe ricorrere al deposito a garanzia dell'intera somma dovuta in favore del Gruppo doValue ai sensi del lodo arbitrale. Tale ultima evenienza si considera remota.

Inoltre, in merito alla chiusura formale della verifica fiscale che la Capogruppo ha ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, a fine aprile 2023 è stato ricevuto un avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al 2016 e per il quale ha depositato istanza di accertamento con adesione per attivare gli opportuni strumenti deflattivi e dimostrare, assistita da un pool di professionisti, le ragioni della correttezza della propria posizione. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione, che era stata percorsa al fine di raggiungere un accordo stragiudiziale in tempi rapidi e con un minimo esborso in considerazione della correttezza della propria posizione, in data 16 dicembre 2023 è stato chiuso formalmente il procedimento in adesione ed è stato depositato il ricorso giudiziale.

In data 19 dicembre 2023 è stato inoltre ricevuto anche l'avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al periodo di imposta 2017; la Capogruppo ha depositato istanza di accertamento con adesione in data 16 febbraio 2024 per dimostrare la correttezza del proprio operato sulla base di una molteplicità di fondati elementi dal punto di vista giuridico tributario.

In considerazione di quanto sopra per entrambi i rilievi, la Società ritiene il rischio di passività possibile e ha ritenuto inoltre congruo rilasciare l'accantonamento che era stato stanziato in bilancio a partire dalla Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2023 al netto delle spese legali.

Gestione del capitale

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.

Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.

Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.

Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Prestiti e finanziamenti (Nota 12) 588.030 568.503
Altre passività finanziarie (Nota 13) 96.540 116.481
Debiti commerciali (Nota 16) 85.383 70.381
Altre passività (Nota 17) 68.992 75.754
Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 9) (112.376) (134.264)
Debito netto (A) 726.569 696.855
Patrimonio netto 53.031 136.559
Capitale e debito netto (B) 779.600 833.414
Gearing ratio (A/B) 93% 84%

Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del Debito netto esposto nella tabella precedente con l'Indebitamento finanziario netto presentato in Nota 13 delle Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato.

(€/000) 31/12/2023 31/12/2022
Indebitamento finanziario netto (Nota 13) 572.194 546.340
Debiti commerciali (Nota 16) 85.383 70.381
Altre passività (Nota 17) 68.992 75.754
Attività finanziarie correnti (Nota 3) - 4.380
Debito netto (A) 726.569 696.855

Impegni e garanzie rilasciate

Al 31 dicembre 2023 sussistono impegni per complessivi €1,1 milioni e si riferiscono alle quote OICR da sottoscrivere per il fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) (si veda anche Nota 3).

Le garanzie rilasciate al 31 dicembre 2023 ammontano a €0,9 milioni e sono relative ad immobili strumentali in affitto.

INFORMATIVA DI SETTORE

L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Regione, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.

Ai fini gestionali, il Gruppo è organizzato in business unit in base alle aree geografiche della zona sud-europea in cui opera a seguito delle acquisizioni societarie in ambito europeo (doValue Spain a fine giugno 2019 e doValue Greece a giugno 2020), illustrate di seguito:

  • • Italia: comprende le società che operano nel territorio italiano, ossia la Capogruppo doValue, doData e doNext;
  • • Regione Ellenica: comprende doValue Greece, doValue Greece RES, con sede in Grecia, e società partecipate da doValue Spain con sede a Cipro;
  • • Iberia: comprende le società con sede in Spagna e Portogallo, ossia rispettivamente doValue Spain con le controllate Adsolum e Team4 e doValue Portugal con la controllata Zarco.

(€/000)

Esercizio 2023 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Ricavi da contratti con i clienti 129.354 226.045 82.954 (16.843) 421.510
Ricavi diversi 36.753 25.112 3.442 (5.112) 60.195
Totale ricavi 166.107 251.157 86.396 (21.955) 481.705
Costi dei servizi resi (6.635) (9.131) (9.228) 1 (24.993)
Costo del personale (85.408) (78.837) (50.793) 1.941 (213.097)
Spese amministrative (52.270) (21.221) (22.324) 5.154 (90.661)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 2.306 2 2.198 583 5.089
Ammortamenti e svalutazioni (14.483) (36.629) (33.916) (7.714) (92.742)
Accantonamenti a fondi rischi e oneri (1.805) (1.371) 887 - (2.289)
Totale costi (158.295) (147.187) (113.176) (35) (418.693)
Risultato operativo 7.812 103.970 (26.780) (21.990) 63.012
(Oneri)/Proventi finanziari (22.000) (4.287) (7.113) (3.730) (37.130)
Utili (Perdite) da partecipazioni - - 768 - 768
Dividendi e proventi simili 21.299 - 5.876 (27.175) -
Risultato ante imposte 7.111 99.683 (27.249) (52.895) 26.650
Imposte sul reddito (7.685) (22.610) (12.992) 2.996 (40.291)
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento (574) 77.073 (40.241) (49.899) (13.641)
Risultato del periodo (574) 77.073 (40.241) (49.899) (13.641)
Totale attività (850.657) (512.243) (156.087) 487.423 (1.031.564)
di cui: Attività immateriali (18.834) (299.331) (66.956) (88.663) (473.784)
di cui: immobili, impianti e macchinari (13.661) (22.561) (12.455) - (48.677)
di cui: Altre attività non correnti (314) (2.024) (1.378) - (3.716)
Totale passività 708.042 223.319 199.890 (204.378) 926.873

I ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato e sono riflessi nella colonna "Elisioni infrasettore".

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE

RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L'ESERCIZIO

In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".

Laddove presente la casistica, viene altresì fornita un'informativa qualitativa delle operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.

Operazioni di aggregazione esterne

Il 29 dicembre 2023 la controllata doValue Spain ha siglato l'acquisizione totalitaria di Team 4 Collection & Consulting S.L.U. (di seguito anche "Team4"), una controllata del Gruppo Arvato (Bertelsmann), al fine di espandere le proprie attività nella gestione di piccoli crediti non garantiti. Il fair value provvisorio delle attività e passività identificabili di Team4 alla data di acquisizione viene di seguito esposto.

(€/000) Fair value riconosciuto in
sede di acquisizione
Attività non correnti:
Attività immateriali 112
Immobili, impianti e macchinari 113
Altre attività non correnti 366
Totale attività non correnti 591
Attività correnti:
Crediti commerciali 1.793
Altre attività correnti 107
Disponibilità liquide e depositi a breve 524
Totale attività correnti 2.424
Totale attività 3.015
Passività non correnti:
Altre passività finanziarie non correnti 10
Totale passività non correnti 10
Passività correnti:
Altre passività finanziarie correnti 43
Debiti commerciali 307
Altre passività correnti 1.514
Totale passività correnti 1.864
Totale passività 1.874
Totale attività nette identificabili al fair value 1.141
Avviamento/(Bargain) derivante dall'acquisizione (768)
Corrispettivo dell'acquisizione 373

La valutazione al fair value delle attività e passività identificate è stata effettuata secondo il metodo dell'acquisizione ("Purchase Price Allocation") e le relative risultanze non possono ancora considerarsi definitive; pertanto, potrebbero dover essere successivamente rettificate, con un adeguamento corrispondente del bargain, entro un anno dall'operazione, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 3.

L'attribuzione della differenza tra il corrispettivo per l'acquisizione e il valore netto contabile delle attività e passività è stata effettuata rilevando tali attività e passività al loro fair value al 31 dicembre 2023, in considerazione della vicinanza temporale del closing dell'operazione e al fatto che in questo breve lasso temporale non si sono rilevati eventi significativi che avrebbero modificato il fair value delle attività e passività della partecipata. Team4, pertanto, contribuisce al consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2023 solo con i valori patrimoniali.

In sede di allocazione del prezzo di acquisizione, non sono stati identificati aggiustamenti di fair value delle attività e passività identificate; pertanto, il bargain, seppur in sede provvisoria, si attesta a €768 mila.

I flussi di cassa netti dell'operazione sono di seguito rappresentati:

(€/000) Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione Disponibilità nette acquisite con la controllata 524 Corrispettivo pagato (373) Flusso di cassa netto dell'acquisizione 151

OPERAZIONI REALIZZATE DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Successivamente al 31 dicembre 2023 il Gruppo non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale esterne o interne.

RETTIFICHE RETROSPETTIVE

Al 31 dicembre 2023 non sono presenti rettifiche retrospettive legate alle precedenti operazioni di aggregazione aziendale.

7

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate sono suddivise nelle seguenti categorie:

  • la società controllante;
  • le società che controllano congiuntamente o esercitano un'influenza notevole sulla società stessa;
  • le società controllate;
  • le società collegate;
  • le joint venture;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;
  • i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari;
  • altre parti correlate.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www. doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali. Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.

INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITA' STRATEGICHE

Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2023.

La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".

(€/000)

Dettaglio dei compensi 31/12/2023
Benefici a breve termine per i dipendenti 6.009
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 205
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro 250
Pagamenti basati su azioni 708
Totale 7.172

INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE

Nel corso dell'esercizio sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi. Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2023 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard. Nel prospetto che segue sono indicati i valori delle transazioni consuntivati al 31 dicembre 2023.

(€/000)
Voci di Stato Patrimoniale Importo relativo ad
"Altre parti correlate"
Totale voce
di bilancio
Incidenza % sulla
voce di bilancio
Attività finanziarie non correnti 2.056 46.167 4,5%
Crediti commerciali 15.358 199.844 7,7%
Totale attività 17.414 246.011 7,1%
Debiti commerciali (193) 85.383 -0,2%
Totale passività (193) 85.383 -0,2%

(€/000)

Voci di Conto Economico Importo relativo ad
"Altre parti correlate"
Totale voce
di bilancio
Incidenza % sulla
voce di bilancio
Ricavi da contratti con clienti 54.199 421.510 12,9%
Ricavi diversi 5.184 60.195 8,6%
Costo del personale (2.009) (213.097) 0,9%
Spese amministrative 14 (90.661) 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni - (92.742) 0,0%
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 100 5.089 2,0%
(Oneri)/Proventi finanziari 443 (37.130) (1,2)%
Totale 57.931 53.164 109,0%

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

  • SPV di cartolarizzazione: il Gruppo svolge attività di "Master Servicing e Strutturazione", ossia servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione. Alcuni di questi veicoli, in particolare quelli collegati a Softbank, rientrano nel perimetro delle parti correlate e per il 2023 l'ammontare dei ricavi da contratti con clienti verso questa categoria di clienti ammonta a €54,1 milioni, mentre i ricavi diversi sono pari a €4,7 milioni con corrispondenti crediti commerciali per €14,5 milioni al 31 dicembre 2023; per i veicoli Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui il Gruppo possiede notes ABS, risultano inoltre iscritti €2,1 milioni di attività finanziarie e €402 mila a fronte di proventi finanziari;
  • Società affiliate al gruppo Fortress (FIG Italia, FIG LLC, Fortress Investment Group LLC, Arx Asset Management s.r.l.): il Gruppo svolge principalmente attività di due diligence nei confronti della società indicate e nel 2023 ha maturato ricavi diversi per €215 mila, oltre ad avere crediti commerciali per €493 mila a fine esercizio; con una delle società sussiste inoltre un rapporto di distacco attivo di personale che ha generato proventi per €677 mila;
  • Società affiliate al gruppo Bain Capital Credit (Beat Capital Partners Limited, Aptia Group Limited, Bain Capital Credit, Ltd): il Gruppo rileva crediti commerciali per €13 mila alla fine dell'esercizio;
  • Torre SGR S.p.A.: la società ha offerto al Gruppo il servizio di affitto di un immobile per una delle principali sedi territoriali presenti a Roma che è stato ora dismesso. Alla fine dell'esercizio rimane un debito commerciale di €9,0 mila;
  • Reoco: il Gruppo svolge attività di gestione del patrimonio immobiliare per alcune Reoco rilevando ricavi diversi e proventi nell'esercizio per complessivi €261 mila e crediti commerciali per €191 mila;
  • Eurolife FFH General Insurance Single Member Societé Anonyme: la società accoglie i fondi pensione e le assicurazioni mediche a favore dei dipendenti della controllata doValue Greece. Al 31 dicembre 2023 sono iscritti costi del personale per €2,7 milioni e debiti per €273 mila; con la società è contestualmente presente un contratto attivo per servizi ancillari che ha portato alla rilevazione di proventi diversi di gestione e crediti commerciali per €100 mila.

COMPENSI CORRISPOSTI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE: INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

doValue S.p.A. Società controllate
(€)
Tipologia di servizi
Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivo
dell'esercizio
in Euro (IVA e
spese escluse)
Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivo
dell'esercizio in
Euro (IVA e spese
escluse)
Revisione contabile EY S.p.A. 241.000 Network EY 385.345
Servizi di attestazione EY S.p.A. 9.000 Network EY 75.400
Altri servizi EY S.p.A. 33.000 Network EY -
di cui Dichiarazione Non Finanziaria 33.000 -
Totale 283.000 460.745

EROGAZIONI PUBBLICHE AI SENSI DELLA L.124/2017

La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.

Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime 5 Attività d'impresa e concorrenza, pubblicata in data 22 febbraio 2019, che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.

Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. e dalle proprie società controllate con sede in Italia in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata. Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.

Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti nel Gruppo.

(€)
Tipo di contributo Importo
Fondo occupazione 45.600
Contributi formazione Fondo Banche 364.334
Credito d'imposta per innovazione tecnologica (L. 160/2019) 1.252.110
Totale 1.662.044

ATTESTAZIONI E RELAZIONI

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Aspetti chiave Risposte di revisione
tima della quota in maturazione dei ricavi di
ervicing e deali effetti derivanti

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