Annual Report • Apr 7, 2022
Annual Report
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Relazioni e Bilancio Consolidato

RELAZIONE SULLA GESTIONE
INTRODUZIONE
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021
94
43
4
Prospetti Contabili Consolidati 96
Politiche contabili 106 Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 148 Informazioni sul Conto Economico Consolidato 178 Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di copertura 190 Informativa di settore 204 Operazioni di aggregazione riguardanti imprese 208
Operazioni con parti correlate 218
Allegati 225 Attestazioni e relazioni al Bilancio Consolidato 229
Dichiarazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione
Note illustrative
1
8
9 10 o rami d'azienda
DEL GRUPPO

Relazioni e Bilancio Consolidato
Sede sociale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato
Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239
INTRODUZIONE
| 1 | Prospetti Contabili Consolidati | 96 |
|---|---|---|
| Note illustrative | ||
| 2 | Politiche contabili | 106 |
| 3 | Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato | 148 |
| 4 | Informazioni sul Conto Economico Consolidato | 178 |
| 5 | Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di copertura | 190 |
| 6 | Informativa di settore | 204 |
| 7 | Operazioni di aggregazione riguardanti imprese | 208 |
| o rami d'azienda | ||
| 8 | Operazioni con parti correlate | 218 |
| 9 | Allegati | 225 |
| 10 | Attestazioni e relazioni al Bilancio Consolidato | 229 |
| Dichiarazione del Dirigente Preposto | ||
| Relazione della Società di Revisione |

nel 2021 il Gruppo doValue ha raggiunto risultati record, con circa €14,7 miliardi di nuovo Gross Book Value aggiudicati, Ricavi Lordi pari a €572,1 milioni, in crescita del 36% rispetto al 2020, ed un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari €200,9 milioni, in crescita del 58% rispetto al 2020. Inoltre, la profittabilità del Gruppo è migliorata di quasi 5 punti percentuali, con un margine EBITDA (esclusi gli elementi non ricorrenti) che è passato dal 30,3% nel 2020 al 35,1% nel 2021.
La crescita registrata è stata raggiunta prevalentemente tramite le acquisizioni di Altamira Asset Management e FPS rispettivamente nel 2019 e nel 2020, oggi completamente integrate.
Grazie alla progressiva accelerazione della campagna vaccinale durante il 2021 che ha portato alla graduale normalizzazione delle attività dei tribunali e del venir meno delle varie misure attuate dai diversi governi a supporto delle aziende e delle famiglie, l'operatività del Gruppo è tornata ai livelli precedenti la pandemia, in particolare con un tasso di recupero pari al 4,3%, superiore sia al livello ottenuto nel 2020 e pari a 3,1%, sia al livello raggiunto nel 2019 pari a 4,1%.
Tra le operazioni più significative del 2021 è da menzionare il Progetto Frontier, la prima cartolarizzazione di crediti deteriorati da parte di NBG, la più grande banca greca per totale attivo, sotto l'Hellenic Asset Protection Scheme, assegnato con successo dopo un processo competitivo dove doValue ha partecipato in consorzio con società affiliate a Bain Capital e Fortress. Di recente abbiamo presentato alla Comunità finanziaria il nuovo Piano Industriale 2022-2024 in cui prevediamo una significativa crescita organica, facendo leva su trend di mercato strutturali di lungo periodo e su una maggiore attività di cross-selling tra le regioni in cui già operiamo. Continueremo a guidare l'evoluzione del settore del credit servicing con investimenti in tecnologia e rafforzando le partnership strategiche di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio per creare valore per tutti gli Stakeholder.
Con particolare riguardo ai dividendi, la forte generazione di cassa attesa e l'orientamento verso una crescita maggiormente guidata dallo sviluppo organico, ci consente di rivisitare la politica dei dividendi slegata all'utile, volta ad aumentare la distribuzione agli azionisti ed una maggior visibilità sulle stesse.
Come presentato nel Piano Industriale, doValue si impegna ad erogare un dividendo per Azione in crescita, a un tasso pari ad almeno il 20% all'anno nel periodo 2021-2024, partendo da €0,50 per azione, ovvero di pagare dividendi totali di almeno €200 milioni.
La diversificazione, sia in termini di mercati geografici, sia di clienti e di prodotto è stata ricercata per ottenere un'offerta più completa per i clienti e un profilo di rischio più bilanciato per gli azionisti.
INTRODUZIONE
Parallelamente la strategia di innovazione si è focalizzata su nuove acquisizioni, come nel caso delle operazioni di minoranza sulla fintech QueroQuitar e sulla società proptech BidX1, nonché la creazione di JV con Debitos per la costituzione della piattaforma di trading NPL doLook.
La Sostenibilità costituisce uno dei pilastri del Piano Industriale della Società. Dall'ascolto dei propri Stakeholder e dalla volontà di contribuire attivamente a un futuro più inclusivo e sostenibile, a dicembre 2021 il Gruppo, unitamente alla Politica, ha pubblicato il suo primo Piano di Sostenibilità 2021-2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione. doValue ha un ruolo delicato nell'ecosistema finanziario e ciò implica la necessità di agire con trasparenza, indipendenza e integrità rispetto a clienti e debitori. Il business di do-Value è legato alle persone per cui sono importanti la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità, driver strategici per garantire innovazione e crescita sostenibile.
L'eccellenza operativa e l'impegno concreto alla sostenibilità di doValue sono dimostrati dalle recenti valutazioni ottenute dalle Agenzie di Servicing Rating e di ESG Rating: a febbraio 2022 in qualità di Special Servicer, Fitch Ratings ha confermato il rating "RSS1-/ CSS1-" e Standard & Poor's "Strong", che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore.
Ad ottobre 2021 MSCI ESG Ratings ha incrementato il rating ESG di doValue dal livello "A" al livello "AA", esempio tangibile che doValue adotta le migliori pratiche nell'interesse dei suoi Stakeholder, in particolare i clienti, i capital provider (azionisti e obbligazionisti), i dipendenti, ed il più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera.
Ringrazio i nostri dipendenti, il Consiglio di Amministrazione e gli Stakeholder con cui continueremo ad operare con il massimo impegno proseguendo verso la creazione di valore e il raggiungimento di risultati sempre più importanti.
Presidente del Consiglio di Amministrazione Giovanni Castellaneta

Gruppo leader nella gestione di asset non-performing in Sud Europa
Con circa 150 miliardi di asset in gestione e più di 20 anni di track record, doValue è il principale fornitore di servizi di asset non-performing (crediti e beni immobiliari) in Sud Europa.
La mission di doValue è creare valore per banche e investitori e contribuire alla crescita favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario.
EBITDA1
(esclusi gli elementi non ricorrenti)

Nel corso degli ultimi anni, doValue ha registrato una forte espansione dei principali indicatori economico-finanziari, grazie sia a un percorso di crescita organica, sia a operazioni di M&A che ne hanno accelerato la diversificazione geografica e di prodotto, pur nell'ambito di un'attenta disciplina finanziaria.
doValue è leader di mercato in Italia, Spagna, Grecia e Cipro, mercati caratterizzati da significative opportunità di crescita, in considerazione degli elevati livelli di asset non-performing in crescita post Covid e del forte interesse da parte di investitori internazionali.
doValue fornisce servizi di gestione lungo tutto il ciclo di vita di gestione dei crediti e degli asset real estate:
doValue fornisce inoltre ulteriori servizi ancillari a supporto di investitori in asset non-performing quali:
Il modello operativo di doValue prevede una capillare presenza territoriale e una profonda conoscenza delle peculiarità delle giurisdizioni nelle quali opera.
Il modello di business è indipendente, rivolto a tutte le Banche e agli Investitori nel mercato, e "asset light": non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.
Banche: attraverso contratti di lungo termine, che prevedono anche la gestione dei flussi futuri di NPE, doValue supporta alcuni dei principali istituti finanziari europei nell'ottimizzazione dei loro processi di gestione dei crediti problematici, migliorandone l'asset quality e accelerandone i percorsi di de-risking.
Investitori specializzati: doValue supporta i principali investitori internazionali specializzati in asset non-performing nel raggiungimento dei propri obiettivi, offrendo un portafoglio completo di servizi di gestione dei loro investimenti sin dalla fase di due diligence e strutturazione.
INTRODUZIONE

Piattaforma di servicing indipendente e capital light, modello di business basato su commissioni, limitato utilizzo del capitale, focus su attività ad alto valore aggiunto
doValue fornisce un insieme di servizi integrati per la gestione di asset non-performing (crediti e asset real estate) ai suoi clienti (banche e investitori), con l'obiettivo di supportarli nei loro obiettivi di recupero di valore.
| Special Servicing | Master Servicing | REO Servicing |
|---|---|---|
| Ristrutturazione e liquidazione del credito. |
Gestione amministrativa e strutturazione dei veicoli di cartolarizzazioni. |
Commercializzazione, lo sviluppo e la gestione di asset real estate. |
| Attività di due diligence |
Servizi Ancillari | |
| Gestione e fornitura di dati e altri servizi a supporto del Servicing. |

Banche e investitori affidano a doValue la gestione di crediti e beni immobili di loro proprietà sia attraverso partnership di lungo termine, sia attraverso contratti di più breve durata nell'ambito delle varie operazioni di investimento in portafogli di asset non performing. doValue viene scelta per alcune caratteristiche distintive quali: la propria esperienza ventennale, la tecnologia e l'efficienza di processo.
doValue è caratterizzata da un business model di servicer indipendente, aperto a tutte le banche e gli investitori specializzati del settore, che prevede una struttura semplice di remunerazione basata su commissione fisse e variabili senza contemplare investimenti diretti in portafogli di crediti o beni immobiliari - dunque "asset-light" e senza rischi diretti di bilancio.
Nell'ambito dei diversi asset non-performing, doValue si focalizza su quei segmenti in cui è possibile svolgere attività a più alto valore aggiunto quali: gestione di crediti bancari di dimensione medio-grande, di origine corporate e assistiti da garanzie immobiliari. In aggiunta, doValue è in grado di supportare le banche sin dalle prime fasi di gestione del credito performing (Early Arrears e UTP) e anche nella valorizzazione ottimale del portafoglio real estate di proprietà riveniente da azioni di recupero del credito (REO).

Il Piano Industriale 2022-2024 conferma doValue come operatore di riferimento nel settore del credit servicing nel Sud Europa con un modello di business efficiente, indipendente e capital light.
Tale modello è caratterizzato da diversi elementi di forza quali la sua semplicità, la visibilità di lungo termine di ricavi ed EBITDA, la capacità di offrire a tutte le banche ed investitori che operano nel settore dei crediti deteriorati un ampio grado di diversificazione in termini di prodotti e aree geografiche.
Il posizionamento competitivo di doValue è inoltre protetto da alte barriere all'ingresso, principalmente legate agli investimenti relativi ai sistemi IT ed al patrimonio di dati raccolti in molti decenni di attività.

Punti di Forza
• Nessuna acquisizione di portafogli di credito • Fabbisogno di investimenti limitato (solo IT) • Investimenti limitati in portafogli (co-investimenti)
• Protezione in caso di vendita di portafogli da parte dei clienti
• Nessun conflitto di interesse strutturale con i clienti • Capacità di collaborare con ogni banca/investitore
• Diversificazione di clienti, prodotti e mercati • Esposizione ai mercati post-COVID più interessanti
• Lo stock di NPE cresce durante le recessioni • Il recupero aumenta in periodi di ripresa economica
• Contratti a lungo termine (10+anni) • Ricavi ricorrenti e altamente prevedibili • Commissione fissa + commissione variabile
• Indennizzi contrattualizzati
• Dimensione, IT e dati • Termination fees elevate • Carenza di talenti specializzati
1
Capital light
Alta visibilità
Protezione
Indipendenza
Diversificazione
Alte barriere all'ingresso
Resiliente attraverso i cicli economici
2
3
4
5
6
7
Performing Loans
Early
Diversificazione (2019-2021)
Outsourcing
Banche Cessioni / Cartolarizzazioni Investitori
Business Model
Outsourcing
Development
Diversificazione (2019-2021)
Credit Servicing & Real Estate Management
Punti di Forza
• Nessuna acquisizione di portafogli di credito • Fabbisogno di investimenti limitato (solo IT) • Investimenti limitati in portafogli (co-investimenti)
Arrears UTPs NPLs REOs Real Estate
Prodotto Core
• Protezione in caso di vendita di portafogli da parte dei clienti
• Nessun conflitto di interesse strutturale con i clienti • Capacità di collaborare con ogni banca/investitore
• Diversificazione di clienti, prodotti e mercati • Esposizione ai mercati post-COVID più interessanti
• Lo stock di NPE cresce durante le recessioni • Il recupero aumenta in periodi di ripresa economica
• Contratti a lungo termine (10+anni) • Ricavi ricorrenti e altamente prevedibili • Commissione fissa + commissione variabile
• Indennizzi contrattualizzati
• Dimensione, IT e dati • Termination fees elevate • Carenza di talenti specializzati
1
Outsourcing
Performing Loans
Capital light
Early
Diversificazione (2019-2021)
Alta visibilità
Protezione
Indipendenza
Diversificazione
Alte barriere all'ingresso
Resiliente attraverso i cicli economici
2
3
4
5
6
7
Banche Cessioni / Cartolarizzazioni Investitori
Business Model
Credit Servicing & Real Estate Management
Arrears UTPs NPLs REOs Real Estate
Prodotto Core

Development
Diversificazione (2019-2021)
Outsourcing
INTRODUZIONE

Esposizione attraente al mercato degli asset non-performing in Sud Europa
L'attività di servicing di asset non-performing (crediti e real estate) in Europa beneficia di trend strutturali che spingono banche e investitori ad un maggior ricorso ad attività di outsourcing per la gestione dei propri attivi.
Nonostante le numerose cessioni effettuare dalle banche verso investitori professionali negli ultimi anni, lo stock di crediti non-performing in Europa delle banche, e le relative garanzie immobiliari, costituiscono un significativo mercato di riferimento per i servicer e continuano ad attrarre l'interesse degli investitori specializzati.
In particolare, vi è una significativa concentrazione di queste tipologie di asset in Sud Europa, mercato caratterizzato da NPL ratio superiori alla media e maggiore urgenza da parte delle istituzioni finanziarie a cedere portafogli di crediti o favorirne una gestione più efficiente, attraverso contratti di outsourcing con operatori specializzati, tra cui doValue.
Questi mercati sono inoltre caratterizzati da maggiore complessità di gestione, fattore che rende ancora più indispensabile l'attività dei servicer, e da buone prospettive di crescita e profittabilità per il servicing di asset immobiliari.

419
Più in generale, l'attività doValue è supportata da elementi esogeni favorevoli nel medio-lungo termine, come l'implementazione, da parte delle banche, di regole stringenti per la contabilizzazione del credito (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basel IV) che porteranno le banche ad una gestione molto proattiva del proprio bilancio, in aggiunta all'atteso proseguimento della consolidata tendenza all'esternalizzazione delle attività di credit servicing.

Southern Europe
EU Southern Europe Spagna Italia Grecia Portogallo Cipro Fonte: EBA, dati al 30 settembre 2021

Diversi i fattori a supporto del mercato di riferimento di doValue sia nel breve, medio e lungo termine
Il mercato del servicing nel Sud Europa continua a essere vivace, con gli istituti bancari particolarmente desiderosi di accelerare i progetti di miglioramento della qualità dei propri bilanci considerato l'aumento dei tassi di default previsto a valle all'esaurirsi nel 2021 del periodo di moratoria. Infatti, alcune fonti terze stimano una sostanziale creazione di nuovi NPE nel Sud Europa, pari a circa €200 miliardi nel 2022-2024 in termini di GBV.
In aggiunta, i progressi della campagna vaccinale e la fine delle principali limitazioni ad attività di foreclosure insieme alla fine delle limitazioni alla vendita di asset immobiliari sottostanti procedure concorsuali hanno supportato la normalizzazione generale delle condizioni operative del settore del credit servicing.
Più in generale, l'attività doValue è sostenuta da elementi esogeni favorevoli nel medio-lungo termine, come l'implementazione, da parte delle banche, di regole stringenti per la contabilizzazione del credito (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basel IV) che le porteranno ad una gestione molto proattiva del proprio bilancio, in aggiunta all'atteso proseguimento della consolidata tendenza all'esternalizzazione delle attività di credit servicing.

| Breve Termine | Fine delle Moratorie |
• Aumento dei flussi di nuovi NPE previsti dal 2022 in poi • Inflazione e potenziale aumento dei tassi di interesse peggiorano le situazioni di sofferenza • Aumento dei crediti Stage 2 e rilevanza degli UTP (non ancora attivamente gestiti dalle banche) |
|---|---|---|
| Attività dei tribunali |
• Ritorno a livelli normalizzati nonostante la pandemia da COVID-19 • Piattaforme informatiche potenziate per il Sistema giuridico nazionale italiano |
|
| Medio Termine | Consolidamento dei servicer |
• Aumentare le economie di scala e mantenere il pricing power • Investimenti in tecnologia, aggregazione di piattaforme • Aumento della produttività, performance e margini |
| Originators e investitori |
• Challenger banks e fintech già producono NPL • Gli investitori specializzati detengono quantità significative di capitale non ancora investito • doValue gode di una forte relazione con i principali investitori di NPL, tra cui Fortress e Bain |
|
| Lungo Termine | Regolamentazione bancaria |
• IFRS 9 (dal 2018), calendar provisioning (dal 2019), Basilea IV (dal 2023) • Aumento della pressione per migliorare i ratio patrimoniali • Accantonamenti più rapidi per i crediti non performing • Più costoso detenere e gestire internamente gli NPL |
| Outsourcing | • Comprovata efficienza dei servizi esterni di gestione del credito • La riduzione dei costi e la performance degli incassi rafforzano la tendenza all'outsourcing • Flight-to-quality verso i servicer più performanti |
INTRODUZIONE

Dall'IPO crescita significativa di tutte le metriche chiave
Dalla quotazione in Borsa doValue vanta una storia di valore e un considerevole track record.
Il Gruppo ha generato un aumento pari a 2x del GBV e pari a 3x dei Ricavi Lordi dell'EBITDA (con un miglioramento in termini di EBITDA margin dal 31% al 35%). La crescita ha portato doValue a conseguire un ampio grado di diversificazione, sia in termini di clienti e di prodotti che di aree geografiche. Diversificazione ricercata per ottenere un'offerta di prodotto più completa per i clienti e un profilo di rischio più bilanciato per gli azionisti.
La crescita registrata è stata raggiunta prevalentemente tramite le acquisizioni di Altamira Asset Management e FPS rispettivamente nel 2019 e nel 2020, oggi completamente integrate.
Parallelamente, la strategia di acquisizioni si è focalizzata anche sull'innovazione, come nel caso delle operazioni di minoranza sulla fintech QueroQuitar e sulla società proptech BidX1, nonché la creazione di JV con Debitos per la costituzione della piattaforma di trading NPL doLook oggi presente in Italia e Grecia.
Gli investimenti in progetti di innovazione tecnologica consentiranno un'ulteriore accelerazione della traiettoria di crescita di doValue.
2017 2018 2019 2020 2021
Tasso di Recupero LTM / GBV (%)
4,3%
3,1%
Impatto COVID
4,2%
2,5% 2,4%
2,0
Leva Finanziaria Tasso di Recupero
2,6
2,4 2,5 2,6

Jun-19 Dec-19 Jun-20 Dec-20 Jun-21 Dec-21
Net Debt / EBITDA PF (x)
2,4
Impatto COVID
2,0
1,4 1,3
Perfezionamento dell'acquisizione di FPS
Perfezionamento dell'acquisizione di Altamira
1,5
1 Free Cash Flow storico calcolato in base ai dati riesposti. Net Debt / EBITDA PF al dic-20 calcolato in base all'EBITDA riesposto
1,8
BB / Stable Credit Rating (Fitch / S&P)
96
87
Cash Flow
105
66
di Dividendi Pagati (post IPO nel 2017) €166m Debito Rimborsato (dic-19 / giu-21)
72
Nota:
€426m Generazione di Free Cash Flow (2017-2021) €88m
2017 2018 2019 2020 2021
Free Cash Flow (€mln)
Lorem ipsum
Raggiunta un notevole di diversificazione geografica e clienti, con la possibilità di operare attraverso l'intera catena del valore del credito
Il business di doValue è diventato sempre più diversificato dalla sua quotazione in Borsa: doValue da servicer NPL, focalizzato sul mercato italiano a servizio di tre principali clienti, si è evoluta in piattaforma di credit servicing leader nel Sud Europa, con un'offerta di prodotti molto completa su tutto lo spettro del credito, con un portafoglio di oltre 70 clienti diversi (che comprende banche commerciali, bad bank, investitori e veicoli di cartolarizzazione).

Note:
Dec - 16
1 Calcolato come il GBV di doValue diviso per il GBV aggregato dei servicer operanti nel sud Europa 2 I client storici sono UniCredit, Fortress e Intesa Sanpaolo
Diversificazione post-IPO
Ricavi Lordi (€mln) EBITDA ex NRIs (€mln)
2016 2021
201
margine EBITDA

149
64 206 31% margine EBITDA Generazione di cassa significativa e consistente, riduzione dell'indebitamento post M&A e resilienza operativa, solo marginalmente influenzata dal COVID
2016 2021
La storia di doValue dalla sua IPO dimostra l'attrattività e la resilienza del suo modello operativo, che ha costantemente prodotto un Free Cash Flow (pre-dividendi e pre-M&A) di oltre €60 milioni e ha consentito un sostanziale deleveraging post-M&A. Inoltre, il Gruppo ha saputo affrontare la pandemia di COVID con solidità, preservando un margine EBITDA superiore al 30% e un mantenendo un Tasso di Raccolta elevato.
572

Nota:
1 Free Cash Flow storico calcolato in base ai dati riesposti. Net Debt / EBITDA PF al dic-20 calcolato in base all'EBITDA riesposto
Lorem ipsum
dic-16 dic-21
Gross Book Value (€mld)
Guidare l'evoluzione dell'industria del credit servicing in un mercato di riferimento più ampio
Il percorso di doValue dalla sua quotazione in borsa ha già visto il raggiungimento di un forte grado di diversificazione e maggiori dimensioni sulla scia delle acquisizioni effettuate (Altamira Asset Management e FPS). Queste acquisizioni sono state completamente integrate ed è già stato avviato un'attività di cross fertilisation che si svilupperà ulteriormente nei prossimi tre anni.
GROW
ENHANCE

TRANSFORM
INNOVATE
CARE
INTRODUZIONE
di riferimento più ampio

diversificazione e dimensione critica/scala integrazione e cross fertilisation tra regioni e di lungo termine con banche e investitori in un mercato del credit servicing attraverso investimenti Il Piano Industriale 2022-2024 si basa su cinque pilastri: Grow, Enhance, Transform, Innovate and Care
La visione per "doValue 2024" gravita principalmente attorno alla capacità del Gruppo di guidare l'evoluzione del settore del credit servicing tramite investimenti in tecnologia e tramite la propria abilità nel rafforzare partnership strategiche e di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio. 2017-2020 2020-2021 2022-2024 … e oltre
in Tecnologia

INTRODUZIONE
Grow
Attesa una crescita dei Ricavi Lordi ed EBITDA nel periodo del Piano Industriale 2022- 2024, nonostante una sostanziale stabilità del livello complessivo di GBV. È inoltre previsto un miglioramento del vintage medio del GBV tramite un aumento del Collection Rate e l'assegnazione di nuovi mandati con volumi paragonabili agli ammontari vinti degli ultimi 3 anni. L' attività di rotazione delle masse in gestione, insieme ad un maggiore cross selling di prodotti e servizi tra paesi, consentirà quindi di estrarre maggiori ricavi a parità di GBV. Tali risultati verranno ottenuti con un uso molto limitato del capitale, in linea con il business model asset light di credit servicer. Ulteriore upside potrebbe derivare da una possibile accelerazione nella formazione di nuovi NPE nei mercati di riferimento.




Il Piano Industriale 2022-2024 prevede di aumentare il livello di fertilizzazione tra le regioni in termini di prodotti, capacità e adozione dei migliori modelli operativi. Il piano include uno sviluppo ulteriore delle piattaforme REO e Early Arrears create in Italia ed in Grecia e l'attivazione dei servizi UTP e Early Arrears in Spagna, insieme ad un'offerta più ricca di servizi ancillari in Spagna, Cipro e Portogallo.

| All'IPO | 2021 | 2024 | |
|---|---|---|---|
| NPL | |||
| REO | - | ||
| UTP | - | ||
| Early Arrears | - | ||
| Servizi | |||
| Allargamento del portafoglio prodotti rispetto allo status quo Sfruttare pienamente le piattaforme già predisposte nel 2020-2021 per generare ricavi nel 2022-2024 |
Il programma doTransformation che al centro del Piano Industriale 2022-2024 farà leva sulla struttura di Gruppo di recente creazione ed è orientato a supportare la crescita dei ricavi ed il controllo e riduzione dei costi, anche tramite un approccio migliorativo all'outsourcing. Trasformazione significa estrarre più ricavi per unità di GBV gestito, migliorare la produttività in modo da abbassare il costo per unità di GBV gestito, aggiornare il modello operativo per ridurre il punto di break-even di costo e rafforzare il capitale umano.



L'innovazione è stata da sempre al centro delle priorità di doValue, ed è stata realizzata sia internamente, sia esternamente tramite JV o acquisizioni. La spinta verso l'innovazione accelererà nel Piano Industriale 2022-2024, con particolare focus sulla gestione dei dati, sulla strutturazione dei processi e facendo leva sul know-how delle società di recente acquisizione nei settori fintech (QueroQuitar) e proptech (BidX1). Ulteriore innovazione riguarderà le aree dell'artificial intelligence, credit information, servizi legali, business process outsourcing, early delinquencies e UTP granulari, aree che saranno sviluppate anche tramite attività di M&A. Complessivamente, l'innovazione permetterà a doValue di aumentare la dimensione del proprio mercato di riferimento, diminuire la correlazione tra ricavi e andamento del GBV, nonché accelerare la transizione da un modello labour intensive verso un modello maggiormente tech-intensive.

Favorire una crescita sostenibile di lungo termine

Ampliare il perimetro del mercato di riferimento

Nuovi servizi e value proposition per clienti esistenti e nuovi
2020
2021
2021
Pipeline di acquisizioni (non inclusa nel Piano Industriale 2022-2024)
Diminuire la correlazione con il ciclo del credito
• Joint venture tra doValue e Debitos • Piattaforma di trading NPL online
• Società irlandese di proptech • Piattaforma di aste immobiliari online - Sia asset in bonis che deteriorati
la sua crescita con terze parti
• Prop-Tech e Fin-Tech • Big Data e Artificial Intelligence • Credit Info, Legal Services e BPO • Early delinquencies e Granular UTPs
Budget per l'innovazione pari al 10% del piano doTransformation (2022-2024)
• Azienda fintech brasiliana
• Partnership esclusiva per NPL italiani e greci (espansione in Spagna)
• Partnership per sviluppare BidX1 all'interno di doValue e supportare
• Ha generato €6 milioni di ricavi dalla sua creazione
• App per piattaforma di gestione del credito unsecured • Importare strategie di recupero innovative in Europa

Promuovere l'innovazione nell'ecosistema doValue

Passare da un modello labour intensive al modello basato sulla tecnologia
INTRODUZIONE




La sostenibilità è un focus primario di doValue e nel 2021 il Gruppo ha approvato il suo primo Piano di Sostenibilità. doValue ha un ruolo importante e delicato nell'ecosistema finanziario e ciò implica la necessità di agire professionalmente, responsabilmente e in modo sensibile rispetto a clienti, regolatori e debitori. In ultimo, il business di doValue è un business legato alle persone, ed è di importanza assoluta l'attenzione verso i dipendenti in termini di formazione, inclusione e ritenzione. L'approccio serio e concreto all'eccellenza operativa e alla sostenibilità è dimostrato dagli ottimi risultati ottenuti da doValue in termini sia di Servicing Rating che di ESG Rating.

| Servicer Ratings | Rating | Ambito |
|---|---|---|
| Fitch (Special Servicer) | Level 1 (feb-22) | Operating |
| S&P (Special Servicer) | Strong (feb-22) | Performance |
| Fitch (Primary Servicer) | Level 2 (feb-22) | Control Systems |
| S&P (Primary Servicer) | Strong (feb-22) | IT & Operations |
| Fitch (Master Servicer) | Level 2 (feb-22) | Human Resources |
| ESG Rating | Rating | Ambito |
| MSCI ESG Ratings | AA (Oct-21) migliorato da A | Environmental |
| Sustainalytics | Medium Risk (Apr-21) | Social |
| Vigeo Eiris | Limited Risk (Jan-21) | Governance |

INTRODUZIONE
fiscali 2021-2024
Dell'attuale capitalizzazione di mercato distribuita agli azionisti
Free Cash Flow atteso
Possibilità di aumentare le distribuzioni durante il piano 2022-2024 tramite dividendi aggiuntivi e/o riacquisto di azioni (in caso di attività di M&A limitata)

9% Dividend Yield
il 20% all'anno
2021 2022 2023 2024
Dividendo Per Azione (€)
7% Dividend Yield
0,50 per il 2022-2024 (pre-dividendi e pre-M&A) > €300mln L'anno 2021 è stato caratterizzato da flussi record, con quasi €15 miliardi di nuovo GBV aggiudicato
10% Dividend Yield
Il 2021 è stato caratterizzato da risultati record con circa €14,7 miliardi di nuovo Gross Book Value aggiudicati attraverso un mix di nuovi clienti e clienti esistenti. Circa €3,3 miliardi di nuovo Gross Book Value sono stati ricevuti da clienti esistenti tramite contratti flusso (livello ampiamente superiore al target di €2,0 miliardi) e circa €11,4 miliardi di nuovi mandati sono stati aggiudicati da doValue (livello ampiamente superiore al target di €7,0-9,0 miliardi). I dati menzionati includono Project Frontier (mandato da €5,7 miliardi in Grecia, firmato nell'ottobre 2021 e acquistato da doValue per €35 milioni). Dividend Yield calcolato sul prezzo di Borsa a fine 2021

Nota:
6% Dividend Yield
L'attività di doValue è molto diversificata in termini di clienti, aree geografiche e prodotti
Un GBV ben diversificato per regione e tipo di cliente
In particolare, in relazione ai contratti con Santander e Eurobank.

• Nota:
• 1 Ricavi Lordi includono solo i Ricavi di Servicing
INTRODUZIONE

Un GBV ben diversificato per prodotto e tipo di security

• Note:
• 1 Ricavi Lordi inlcudono solo i Ricavi di Servicing
• 2 Suddivizione ipotizzata in linea con il GBV
Un'esposizione regionale molto ben bilanciata
Il mercato italiano ha raggiunto un alto grado di maturità e la maggior parte delle banche ha ampiamente sfruttato lo schema delle cartolarizzazioni (anche nella fattispecie GACS) per deconsolidare portafogli. In questo contesto, doValue negli anni ha proattivamente adattato il proprio business ad un mercato con commissioni più basse e in particolare ha lavorato nell'assicurarsi mandati ampliando la propria base clienti. Il Piano Industriale 2022-2024 per l'Italia è basato su una crescita dei ricavi derivante da una forte attività di origination e da un miglioramento dei tassi di recupero, dall'aumento verso attività più profittevoli quali gli UTP e gli Early Arrears e da un attento controllo dei costi. Complessivamente, l'aspettativa in Italia è di un CAGR dei Ricavi Lordi low-single digit nel 2021-2024, e un CAGR dell'EBITDA high-single digit, raggiungendo un miglioramento del margine EBITDA.
Il mercato nella regione ellenica è ancora nella sua prima fase di sviluppo, con i principali credit servicer nati da pochi anni a seguito di spin off bancari e commissioni significativamente più alte rispetto agli altri mercati in Europa. Tale fase iniziale di sviluppo del settore, combinata con una struttura del mercato dei servicer relativamente concentrata, comporta che i livelli commissionali rimarranno relativamente alti da qui in avanti. In aggiunta, gli NPL ratio nella regione rimangono ampiamente al di sopra del target del 5% stabilito dalla BCE, il che lascia prevedere nel breve termine una vivace attività di cessione di portafogli da parte delle banche verso investitori specializzati. Tali fattori rendono la regione ellenica un mercato particolarmente attrattivo per doValue. In quest'area doValue ha un'offerta di prodotto molto completa (NPL, REO, UTP, Early Arrears, Servizi Ancillari). Ne deriva la centralità del mercato ellenico all'interno del Piano Industriale 2022-2024. L'attesa di una forte attività di origination in un contesto di mercato dinamico, porterà ad un CAGR dei ricavi lordi mid-single digit nel 2021-2024 e ad un CAGR dell'EBITDA mid to high single digit, con il margine EBITDA atteso migliorare al di sopra del livello del 50%.
La struttura del mercato del credit servicing e del real estate servicing in Iberia rimane molto frammentata e ci si attende che il processo di rinnovo del contratto Sareb stimolerà un cambiamento di mercato significativo. In data 24 febbraio 2022, Sareb ha comunicato di non aver aggiudicato il nuovo contratto a doValue (il contratto attuale scade a giugno 2022) così come a tutti i servicer attualmente attivi sul portafoglio. L'evento era già previsto come possibilità da doValue, come descritto nel Piano Industriale 2022-2024 presentato dal Gruppo il 26 gennaio 2022. Considerata la natura altamente competitiva del processo condotto da Sareb negli ultimi mesi (che si è concentrato sul livello di commissioni pagabili da parte di Sareb ai servicer), il nuovo contratto non avrebbe contribuito positivamente alla profittabilità di Gruppo, e quindi la decisione di Sareb non ha un imINTRODUZIONE

patto materiale sugli obiettivi finanziari del Piano Industriale 2022-2024 e sulla direzione strategica complessiva del Gruppo. Sareb è al momento un cliente rilevante di doValue in Spagna, e la decisione di Sareb comporterà una riorganizzazione delle attività di doValue in Spagna con l'obiettivo di operare con una scala adeguata e preservare la profittabilità del business nella penisola Iberica. In aggiunta, la crescita di doValue in Spagna nel 2023 e 2024, in particolare in termini di EBITDA, sarà guidata da una maggior estrazione di valore dal GBV in gestione (escluso Sareb), nuovi accordi di servicing e nuovi flussi di ricavi. Il Piano Industriale in Iberia ipotizza CAGR 2021-2024 dei Ricavi Lordi low single-digit, e un EBITDA stabile, portando quindi ad un margine EBITDA superiore al 20%. Un'area di ulteriore crescita in Iberia è rappresentata dalla possibilità da parte delle maggiori banche commerciali, di esternalizzare la gestione degli UTP e Early Arrears, un'opportunità rilevante per doValue che sarebbe quindi in grado di fare leva sul suo consolidato track record sia in Italia che in Grecia.
| doValue Group |
Italia | Regione Ellenica |
Iberia | |
|---|---|---|---|---|
| Collections | €5,7mld | €1,7mld (30% del totale) |
€1,3mld (23% del totale) |
€2,7mld (47% del totale) |
| Collection Rate | 4,3% | 2,4% | 6,0% | 6,6% |
| Ricavi Lordi | €572mln | €180mln (31% del totale) |
€220mln (38% del totale) |
€172mln (30% del totale) |
| EBITDA ex NRIs | €201mln | €40mln (20% del totale) |
€119mln (59% del totale) |
€42mln (21% del totale) |
| Margine EBITDA ex NRIs |
35% | 22% | 54% | 25% |
• Note:
• 1 Collections escludono il curing
• 3 Collections rate calcolato sulla base del GBV in stock per l'intero 2021
Un'attraente remunerazione degli azionisti basata su una nuova politica dei dividendi
Il Consiglio di Amministrazione di doValue ha deliberato di proporre agli azionisti un dividendo relativo all'esercizio 2021 pari a €0,50 per azione.
Come discusso in sede di presentazione del Piano Industriale 2022-2024, tenutasi il 26 gennaio 2022, la forte generazione di cassa attesa per i prossimi tre anni, e l'orientamento verso una crescita maggiormente guidata dallo sviluppo organico nell'arco del Piano Industriale permette a doValue di rivisitare la propria politica di dividendi verso una formulazione che consente maggiori distribuzioni agli azionisti e una maggior visibilità sulle stesse.
In particolare, doValue si impegna ad erogare un Dividendo per Azione in crescita, a un tasso pari ad almeno il 20% all'anno nel periodo 2021-2024, ovvero di pagare dividendi totali di almeno €200 milioni in riferimento agli esercizi 2021-2024. doValue si riserva la possibilità di incrementare ulteriormente le distribuzioni agli azionisti tramite dividendi e / o share buy-back nel caso l'attività di M&A fosse limitata.

Nota:
Dividend Yield calcolato sul prezzo di Borsa a fine 2021
2017 (onboarded)
Target per il 2021 Actual per il 2021
3,3 2,0
4,7
3,0
2018 (onboarded)
1,7 1,2
14,4
13,2
2019 (onboarded)
Panoramica dei flussi 2017-2021 (€ mld)
Forward Flows Nuovi Mandati
Forward Flows nel 2021 (€ mld) Nuovi Mandati nel 2021 (€ mld)
+1,6x +1,4x
2020 (onboarded)
7,0 - 9,0
3,3 4,8 4,4
11,4 8,6 8,7
13,0 13,5
2021 (aggiudicati)
11,4
Target per il 2021 Actual per il 2021
14,7
INTRODUZIONE

Negli ultimi anni doValue ha integrato la Sostenibilità economica, sociale e di governance nella propria strategia di business per generare valore sostenibile di lungo termine per azionisti, investitori, dipendenti, clienti e comunità.
Al fine di rafforzare il proprio percorso verso la creazione di valore condiviso, nel 2021 doValue ha definito la propria strategia sui temi ESG (Environment, Social, Governance) pubblicando il primo Piano di Sostenibilità per il triennio 2021-2023 che rappresenta una tappa fondamentale del percorso avviato nel 2016.

Il Piano di Sostenibilità 2021-2023, nato dall'ascolto dei propri Stakeholder e dalla volontà di contribuire attivamente a un futuro più inclusivo e sostenibile, ha coinvolto il Management e diverse funzioni di tutte le società del Gruppo.
Un percorso condiviso e approvato dal Comitato Rischi e dal CdA di doValue a dicembre 2021, che si focalizza su tre aree di impegno coerenti con la strategia di business e in linea con gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile SDGs - Sustainable Development Goals dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite:

La Sostenibilità del Gruppo è diventata una componente integrante delle attività, dei processi e della strategia aziendale e rappresenta un driver fondamentale nelle scelte strategiche e finanziarie del Gruppo.
Le aree di impegno del Piano di Sostenibilità sono state inserite nel Piano Industriale 2022-2024 di Gruppo presentato a gennaio 2022, con l'obiettivo di perseguire un miglioramento continuo del proprio business e allo stesso tempo contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sociale, ambientale e di governance.
Nella definizione dei driver strategici e dei relativi impegni sono state tenute in considerazione le priorità definite nell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG).
Gli obiettivi e i target specifici, sia quantitativi che qualitativi, che il Gruppo si è posto in un'ottica di miglioramento continuo delle proprie performance di sostenibilità e su cui misurarsi nel triennio 2021-2023 sono finalizzati a:

Il nostro business richiede di misurare le performance non solo dal punto di vista finanziario ma anche dal punto di vista delle tematiche ESG: la parte Sociale riveste un ruolo fondamentale per doValue.
Nell'interesse della collettività ricerchiamo soluzioni volte a perseguire la migliore strategia di gestione, prediligendo l'accordo stragiudiziale con il cliente debitore, evitandogli le vie giudiziarie, lunghe ed onerose e consentendogli di ristabilire un equilibrio finanziario per tornare a svolgere un ruolo economicamente attivo.
I principi di correttezza, responsabilità e integrità guidano le nostre attività e le relazioni secondo standard di condotta coerenti con quelli indicati nel Codice Etico di Gruppo e nel Codice Deontologico per la Rete Esterna.
Le attività vengono svolte nel pieno rispetto dei diritti e della dignità dei clienti debitori verso cui agiamo con trasparenza, sensibilità ed assoluta correttezza.
Tendiamo ad assumere un approccio conciliativo e conservativo che permetta al cliente debitore di risolvere le pendenze. Ogni soluzione viene parametrata alle delegation autority concesse, oppure sottoposta al comitato del cliente. Tutte le azioni poste in essere sono in linea con la normativa vigente in tema di tutela del consumatore (per i privati), nonché delle normative endofallimentari che tutelano le imprese in crisi.
doValue riconosce il valore delle persone che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono allo sviluppo delle attività del Gruppo e alla creazione di valore nel medio e lungo termine.
L'attenzione alle persone si traduce anche nel supporto alle comunità locali e ai territori in cui doValue opera. Con l'obiettivo di favorire l'inclusione sociale, sostenere le comunità che vivono in condizioni svantaggiate, doValue da anni sceglie di aderire a campagne di sensibilizzazione a favore di Onlus e Organizzazioni benefiche che operano per il benessere della collettività.
doValue considera inoltre la diversità e l'inclusione due elementi fondamentali della propria cultura aziendale ed al centro del proprio sistema valoriale e per questo si impegna a promuovere il valore di ogni persona e a creare un ambiente di lavoro che sia rispettoso, collaborativo ed inclusivo. Questo si traduce in un costante ascolto delle esigenze delle proprie persone ed in azioni concrete volte a favorire il benessere individuale e aziendale.
doValue è attenta alle tematiche relative alla sostenibilità ambientale e compie ogni giorno azioni concrete per affrontare in maniera proattiva la sfida dell'inquinamento, ridurre gli impatti sull'ambiente generati dalle proprie attività e fare in modo che le future generazioni possano contare su un pianeta più pulito, vivibile e sostenibile.
A conferma del proprio impegno per l'ambiente, sono state redatte delle "Guidelines sulle tematiche ambientali", con l'obiettivo di definire principi e buone prassi che orientino i comportamenti quotidiani e i progetti che il Gruppo decide di sostenere a favore dell'ambiente.
A conferma dell'impegno del Gruppo nell'adozione delle migliori pratiche nell'interesse dei suoi Stakeholder, MSCI ESG Ratings ha costantemente migliorato il Rating da BBB nel 2018, ad A nel 2020 e ad AA oggi, collocando doValue tra le aziende con le migliori prestazioni ESG nel settore Diversified Financials a livello globale. Il framework ESG di doValue è attualmente valutato anche da Sustainalytics (con una valutazione a "rischio medio") e da Vigeo Eiris (con una valutazione a "rischio limitato").
L'integrazione della sostenibilità all'interno del sistema normativo aziendale ha portato alla definizione della Politica di Sostenibilità del Gruppo doValue che fornisce i Princìpi Guida relativi agli ambiti sociali e ambientali individuati come prioritari e promuovere una cultura aziendale orientata allo sviluppo sostenibile.
La Politica di Sostenibilità si applica a tutte le realtà del Gruppo ed è stata redatta coerentemente con i principi e i valori definiti dal Codice Etico, i Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo che le Società del Gruppo hanno adottato ai sensi del D.Lgs.n. 231/2001 e le altre policy e procedure approvate dal Consiglio di Amministrazione.
Il costante coinvolgimento e impegno del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Rischi Parti Correlate e Sostenibilità sono un chiaro indicatore di quanto le tematiche ESG rivestano un ruolo centrale nella Governance del Gruppo.


Presidente GIOVANNI CASTELLANETA
Amministratore Delegato ANDREA MANGONI
Consiglieri FRANCESCO COLASANTI (2)
EMANUELA DA RIN GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4) NUNZIO GUGLIELMINO (1) ROBERTA NERI (4) GIUSEPPE RANIERI MARELLA IDI MARIA VILLA (2) CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3)
Sindaci supplenti SONIA PERON
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Presidente NICOLA LORITO (6)
Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)
MAURIZIO DE MAGISTRIS
ELENA GOTTARDO
(1) Presidente Comitato per le Nomine e per la Remunerazione (2) Membro Comitato per le Nomine e per la Remunerazione (3) Presidente Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità (4) Membro Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità (5) Presidente dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (6) Membro dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
doValue è uno dei principali operatori in Sud Europa nei servizi per la gestione di crediti e beni immobiliari (Servicing), per clienti Banche e Investitori, con asset in gestione pari a circa €150 miliardi a fine 2021 (gross book value).
Nel grafico seguente è esposta la composizione del Gruppo al 31 dicembre 2021 che riflette il percorso di crescita e di diversificazione realizzato in 21 anni di attività, attraverso uno sviluppo organico e per linee esterne.

INTRODUZIONE

La Capogruppo doValue S.p.A., società di Servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S.1 , e le sue controllate svolgono attività di Servicing di asset PL, Early Arrears, UTP, NPL e Real Estate, ed erogano servizi ancillari per business information e per Master Servicing operando su una specifica area di business o su uno specifico mercato geografico.
doValue nasce nel 2016, dei due più grandi servicer italiani: UCCMB, originariamente parte del Gruppo UniCredit, e doNext (già Italfondiario), attiva dal 2000 in partnership con primari investitori specializzati.
A luglio 2017 il titolo doValue debutta in Borsa, con collocamento presso investitori istituzionali. Le azioni doValue sono identificate con codice ISIN IT0001044996 e codice alfanumerico DOV [Bloomberg: DOV IM].
Tra il 2018 e il 2019 doValue attraversa una fase di forte espansione e profonda diversificazione, con l'ingresso dapprima nel mercato greco con un mandato dalle quattro banche sistemiche locali, poi nel più ampio mercato del Sud Europa, con l'acquisizione di Altamira Asset Management, servicer attivo in Spagna, Portogallo e Cipro e leader nella gestione di asset real estate. Lo sviluppo di doValue è proseguito nel mercato italiano con l'acquisizione di nuovi mandati di gestione da parte di banche e investitori, in particolare con la leadership nel servicing di cartolarizzazioni assistite da garanzia statale "GACS".
A fine 2019 doValue annuncia l'acquisizione di FPS (oggi doValue Greece), servicer greco con oltre €26 miliardi di asset in gestione, che ha permesso al Gruppo di raggiungere la leadership anche nel promettente mercato ellenico. Il perfezionamento dell'acquisizione di FPS, completato a giugno 2020, rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rafforzamento della leadership di doValue nel mercato del servicing in Sud Europa, attraverso un modello di business "asset-light" che non prevede investimenti diretti in portafogli di asset e mira a perseguire una sempre maggiore diversificazione nella catena del valore del credito.

INTRODUZIONE

I risultati di sintesi e gli indicatori
da parte del management.
dei valori presentati.
economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance
Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.
Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.


Il Gruppo doValue fornisce servizi a Banche e Investitori per l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing").
doValue è il primo servicer in Sud Europa, con circa €150 miliardi di asset in gestione (gross book value) e più di 20 anni di track record.
Il suo modello di business è indipendente, rivolto a tutte le Banche e agli Investitori nel mercato, e "asset light": non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.
Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti o dalla numerosità dei servizi immobiliari e di business information forniti.
Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:
"Gestione delle garanzie immobiliari": attività di valorizzazione e vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti, originariamente posti a garanzia di prestiti bancari;
"Sviluppo immobiliare": analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti;
"Property management": presidio, gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione;
"Due Diligence": servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero;
"Master Servicing e Strutturazione": servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione;
"Co-investimento": attività di Co-investimento in portafogli di crediti con primari investitori finanziari, dove l'attività sia strumentale all'ottenimento di contratti di servicing. L'attività viene svolta sottoscrivendo titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione.
doValue e doNext (già Italfondiario), in qualità di Special Servicer, hanno ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti alle due società sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. Nel 2017 è stato assegnato a doValue anche il Master Servicer Rating di RMS2/CMS2/ABMS2 da Fitch Ratings, oltretutto migliorato nel corso del 2019 di un livello.
Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook stabile da Standard & Poor's e da Fitch.
Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie nell'ambito di una nuova emissione obbligazionaria perfezionatasi il 22 luglio 2021.

L'economia globale nel 2021 è stata caratterizzata da una forte ripresa, che deve essere interpretata nel contesto della profonda recessione dell'anno precedente causata dalla pandemia COVID-19, dai relativi periodi di lockdown e delle varie misure di stimolo economico e monetario messe in piedi dai governi mondialie dalle banche centrali. La crescita del Prodotto Interno Lordo globale nel 2021 è stimata a circa +5,9% (rispetto ad una contrazione del -3,1% nel 2020) dal Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook, gennaio 2022), mentre per l'Unione Europea è stimata a +5,2% (rispetto ad una contrazione del -6,4% nel 2020).
Le varie misure di stimolo economico e monetario messe in piedi dai governi mondiali e dalle maggiori banche centrali, in combinazione con la discontinuità e i disequilibri creati dai periodi di lockdown del 2020 e del 2021, hanno portato ad un aumento dell'inflazione che nelle economie avanzate è stimata dal Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook, gennaio 2022) a +3,1% nel 2021 (rispetto ad un livello pari a +0,7% nel 2020). L'aumento dell'inflazione ha modificato l'atteggiamento delle principali banche centrali, in particolare negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, e le aspettative di un aumento dei tassi di interesse ha portato alla crescita dei rendimenti obbligazionari durante la seconda parte del 2021, in particolare nei primi due mesi del 2022. Questo elemento, insieme alle tensioni geopolitiche legate alla situazione in Ucraina, hanno generato un innalzamento della volatilità nei mercati azionari e obbligazionari nei primi mesi del 2022.
Durante il 2021 sono venute meno varie misure di sostegno alle società ed alle famiglie, messe insieme dai vari governi Europei, sia in termini di moratorie sui debiti che in termini di restrizioni all'attività di pignoramento dei beni a garanzia dei debiti. Inoltre, l'avanzamento della campagna vaccinale ha portato ad una progressiva normalizzazione dell'attività dei tribunali, con una conseguente accelerazione dell'attività di recupero da parte di operatori del settore rispetto a quanto registrato nel 2020.
Secondo i dati dell'EBA, le banche Europee hanno registrato al 30 settembre 2021, un livello di NPEs pari a €419 miliardi, di cui €185 miliardi nei bilanci delle banche del Sud Europa (Italia €71 miliardi, Spagna €82 miliardi, Grecia €21 miliardi, Portogallo €8 miliardi e Cipro €2 miliardi). Gli NPE ratio rimangono a livelli relativamente bassi rispetto alla storia recente, con un NPE Ratio pari a 2,1% per le banche Europee e pari a 3,6% per le banche del Sud Europa (Italia 3,6%, Spagna 3,1%, Grecia 10,5%, Portogallo 3,9% e Cipro 6,9%). Si ritiene che tali livelli di NPE Ratio non siano effettivamente rappresentativi del reale grado di deterioramento del credito perché non scontino ancora appieno la fine delle moratorie e delle varie forme di sostegno dei governi messe in atto durante la pandemia e che siano destinati ad aumentare durante il 2022. Infatti, alcune fonti terze stimano una sostanziale creazione di nuovi NPE nel Sud Europa, pari a circa €200 miliardi nel 2022-2024 in termini di GBV.
Il mercato del servicing nel Sud Europa continua a essere vivace, con gli istituti bancari particolarmente desiderosi di accelerare i propri progetti di miglioramento della qualità dei propri bilanci in vista del previsto aumento dei tassi di default a valle all'esaurirsi del periodo di moratoria in tutto il Sud Europa nel 2021.
Più in generale, l'attività di doValue è sostenuta da elementi esogeni favorevoli nel medio-lungo termine, come l'implementazione, da parte delle banche, di regole stringenti per la contabilizzazione del credito (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basel IV) che porteranno ad una gestione molto proattiva del proprio bilancio, in aggiunta all'atteso proseguimento della consolidata tendenza all'esternalizzazione delle attività di credit servicing.
Il 24 febbraio 2022, l'invasione militare del territorio ucraino da parte della Russia ha determinato l'inizio di una vera e propria guerra sul territorio. La crisi geopolitica, oltre ad innescare una crisi umanitaria per il popolo ucraino, continua ad avere gravi ripercussioni sui mercati finanziari e sulla crescita globale dell'economia. In particolare, la situazione di conflitto, le sanzioni economiche e finanziare imposte da diversi paesi alla Russia, e la rilevanza del territorio ucraino in termini di esportazioni di materie prime e beni agricoli primari, stanno già determinando un'accelerazione dell'inflazione ed un rallentamento della crescita globale, oltre che un innalzamento della volatilità dei mercati finanziari. Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legata a potenziali scenari evolutivi della crisi attualmente in atto, è difficile e prematuro stimare gli effettivi impatti di breve, medio e lungo termine sull'attività del Gruppo. In generale, scenari macroeconomici recessivi potrebbero portare ad una diminuzione del tasso di recuperabilità delle attuali masse in gestione da parte del Gruppo, ma al contempo portare alla creazione di nuove masse di crediti deteriorati da parte delle banche, la cui gestione, se esternalizzata, potrebbe comportare un aumento nel medio periodo delle masse in gestione da parte del Gruppo.

Le tabelle riportano i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo estratti dai relativi prospetti gestionali che sono rappresentati nella sezione dei Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2021.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Principali dati economici consolidati | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
| Ricavi lordi | 572.051 | 420.535 | 151.516 | 36% |
| Ricavi netti | 506.467 | 370.373 | 136.094 | 37% |
| Costi operativi | (307.120) | (253.724) | (53.396) | 21% |
| EBITDA | 199.347 | 116.649 | 82.698 | 71% |
| EBITDA margin | 35% | 28% | 7% | 26% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹ | (1.572) | (10.869) | 9.297 | (86)% |
| EBITDA esclusi elementi non ricorrenti | 200.919 | 127.518 | 73.401 | 58% |
| EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti | 35% | 30% | 5% | 16% |
| EBT | 48.289 | (658) | 48.947 | n.s. |
| EBT margin | 8% | (0%) | 9% | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
23.744 | (30.407) | 54.151 | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
50.721 | 12.033 | 38.688 | n.s. |
¹Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati alla fusione tra doValue Greece e doValue Hellas, il rimborso assicurativo legato al contenzioso fiscale di Altamira e altre consulenze legate a progetti di M&A
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Principali dati patrimoniali consolidati | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
| Cassa e titoli liquidabili | 166.668 | 132.486 | 34.182 | 26% |
| Attività immateriali | 545.225 | 564.136 | (18.911) | (3)% |
| Attività finanziarie | 61.961 | 70.859 | (8.898) | (13)% |
| Crediti commerciali | 206.326 | 175.155 | 31.171 | 18% |
| Attività fiscali | 152.996 | 126.157 | 26.839 | 21% |
| Passività finanziarie | 644.476 | 619.117 | 25.359 | 4% |
| Debiti commerciali | 73.710 | 51.824 | 21.886 | 42% |
| Passività fiscali | 113.060 | 91.814 | 21.246 | 23% |
| Altre passività | 104.888 | 71.164 | 33.724 | 47% |
| Fondi rischi e oneri | 44.235 | 87.346 | (43.111) | (49)% |
| Patrimonio Netto del Gruppo | 156.645 | 156.011 | 634 | 0% |
I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.



Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo. A partire dall'esercizio 2021 per rappresentare al meglio le performance del Gruppo si è deciso di inserire nella tabella seguente la ripartizione delle performance per Region. Pertanto sono stati aggiunti gli indicatori relativi al Gross Book Value, Incassi di Periodo e Incassi LTM / GBV EoP Stock per le tre Region (Italia, Iberia, Regione Ellenica). Tali dati vengono riportati, per omogeneità, anche per il periodo comparativo.
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| KPIs | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
| Gross Book Value (EoP) Gruppo | 149.486.889 | 157.686.703 |
| Incassi di periodo - Gruppo | 5.743.101 | 4.272.111 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Gruppo | 4,3% | 3,1% |
| Gross Book Value (EoP) Italia | 75.965.150 | 78.435.631 |
| Incassi di periodo - Italia | 1.698.356 | 1.386.817 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia | 2,4% | 1,9% |
| Gross Book Value (EoP) Iberia | 41.523.359 | 45.098.915 |
| Incassi di periodo - Iberia | 2.726.453 | 1.760.061 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Iberia | 6,6% | 3,9% |
| Gross Book Value (EoP) Regione Ellenica | 31.998.380 | 34.152.157 |
| Incassi di periodo - Regione Ellenica | 1.318.292 | 1.125.234 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Regione Ellenica | 6,0% | 9,5% |
| Staff FTE / Totale FTE Gruppo | 44% | 43% |
| EBITDA | 199.347 | 116.649 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (1.572) | (10.869) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 200.919 | 127.518 |
| EBITDA Margin | 35% | 28% |
| EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 35% | 30% |
| Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo | 23.744 | (30.407) |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(26.977) | (42.440) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
50.721 | 12.033 |
| Utile per azione (Euro) | 0,30 | (0,38) |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) | 0,64 | 0,15 |
| Capex | 29.640 | 19.735 |
| EBITDA - Capex | 169.707 | 96.914 |
| Capitale Circolante Netto | 132.616 | 123.331 |
| Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) | (401.791) | (410.556) |
| Leverage (Debito netto / EBITDA LTM PF) | 2,0x | 2,6x |
I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.
Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo/Italia, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.
Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.
Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi degli ultimi 12 mesi (LTM) riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.
Staff FTE/Totale FTE Gruppo: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.
EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.
Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti: è definito come l'EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA Ordinario per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.
Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.
EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali, immateriali e, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.
Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.
Posizione Finanziaria Netta di cassa: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche, delle obbligazioni emesse.
Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA degli ultimi dodici mesi pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento. Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.

La tabella che segue confronta il conto economico consolidato gestionale al 31 dicembre 2021 con lo stesso periodo dell'anno precedente. Si precisa che i valori al 31 dicembre 2021 includono la piena contribuzione relativa a doValue Greece il cui closing si è perfezionato in data 5 giugno 2020, mentre i dati comparativi comprendono sette mesi di apporto economico.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico gestionale | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
| Ricavi di Servicing: | 528.626 | 386.082 | 142.544 | 37% |
| di cui: Ricavi NPE | 446.097 | 318.442 | 127.655 | 40% |
| di cui: Ricavi REO | 82.529 | 67.640 | 14.889 | 22% |
| Ricavi da co-investimento | 8.846 | 429 | 8.417 | n.s. |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 34.579 | 34.024 | 555 | 2% |
| Ricavi lordi | 572.051 | 420.535 | 151.516 | 36% |
| Commissioni passive NPE | (29.998) | (22.147) | (7.851) | 35% |
| Commissioni passive REO | (24.217) | (17.407) | (6.810) | 39% |
| Commissioni passive Ancillari | (11.369) | (10.608) | (761) | 7% |
| Ricavi netti | 506.467 | 370.373 | 136.094 | 37% |
| Spese per il personale | (215.851) | (172.911) | (42.940) | 25% |
| Spese amministrative | (91.269) | (80.813) | (10.456) | 13% |
| Totale "di cui IT" | (30.183) | (26.440) | (3.743) | 14% |
| Totale "di cui Real Estate" | (6.159) | (5.484) | (675) | 12% |
| Totale "di cui SG&A" | (54.927) | (48.889) | (6.038) | 12% |
| Totale costi operativi | (307.120) | (253.724) | (53.396) | 21% |
| EBITDA | 199.347 | 116.649 | 82.698 | 71% |
| EBITDA margin | 35% | 28% | 7% | 26% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA1 | (1.572) | (10.869) | 9.297 | (86)% |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 200.919 | 127.518 | 73.401 | 58% |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 35% | 30% | 5% | 16% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali |
(94.371) | (79.313) | (15.058) | 19% |
| Accantonamenti netti | (25.547) | (11.272) | (14.275) | 127% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 545 | 162 | 383 | n.s. |
| Utile/perdita da partecipazioni | 83 | (2) | 85 | n.s. |
| EBIT | 80.057 | 26.224 | 53.833 | n.s. |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
1.071 | (3.466) | 4.537 | (131)% |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (32.839) | (23.416) | (9.423) | 40% |
| EBT | 48.289 | (658) | 48.947 | n.s. |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT2 | (33.350) | (25.139) | (8.211) | 33% |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 81.639 | 24.481 | 57.158 | n.s. |
| Imposte sul reddito | (15.116) | (33.132) | 18.016 | (54)% |
| Risultato del periodo | 33.173 | (33.790) | 66.963 | n.s. |
DEL GRUPPO

| Conto Economico gestionale | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (9.429) | 3.383 | (12.812) | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
23.744 | (30.407) | 54.151 | n.s. |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (29.481) | (47.550) | 18.069 | (38)% |
| Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi |
(2.504) | (5.110) | 2.606 | (51)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
50.721 | 12.033 | 38.688 | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti |
11.933 | 1.727 | 10.206 | n.s. |
| Utile per azione (in euro) | 0,30 | (0,38) | 0,68 | n.s. |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) |
0,64 | 0,15 | 0,49 | n.s. |
¹ Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati alla fusione tra doValue Greece e doValue Hellas, il rimborso assicurativo legato al contenzioso fiscale di Altamira e altre consulenze legate a progetti di M&A
² Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l'EBITDA si riferiscono prevalentemente a (i) piani di incentivi all'esodo pertanto riclassificati dalle spese del personale, (ii) effetto one-off dei transaction costs residui rilasciati a conto economico e legati alla chiusura del Senior Facility Loan per l'acquisizione di Altamira, (iii) poste one-off di accantonamento rischi, (iv) riconoscimento di un conguaglio prezzo nell'operazione di acquisizione di doValue Greece, (v) agli effetti del mancato rinnovo del contratto Sareb nonché a (vi) relative imposte
I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

Al 31 dicembre 2021 il Portafoglio Gestito dal Gruppo (GBV) nei 5 mercati di riferimento di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a €149,5 miliardi, rispetto al dato al 31 dicembre 2020 pari a €157,7 miliardi, grazie ai nuovi mandati ed ai flussi relativi a contratti di lungo termine, acquisiti nel corso dell'anno al netto degli incassi perfezionati nel medesimo nel periodo. Tali dati confermano, da una parte, la bontà della scelta strategica fatta nei precedenti esercizi tramite una adeguata diversificazione geografica e, dall'altra, l'elevata capacità attrattiva del Gruppo sui vari mercati di riferimento.
Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica del GBV: in particolare per ciascun Paese è evidenziata la quota gestita al 31 dicembre 2021.

L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo portafogli onboarded, nel 2021, è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per circa €8,5 miliardi di cui €2,8 miliardi riferiti a contratti firmati nel 2020 e €5,7 miliardi relativi a contratti firmati nel 2021:
Ai flussi su elencati se ne aggiungono ulteriori €3,3 miliardi provenienti da clienti esistenti onboarded tramite contratti flusso. Si segnala, inoltre, che per tale posta il target per l'anno risultava raggiunto già a partire dallo scorso mese di giugno, a testimonianza della particolare forza commerciale del Gruppo.
Con riferimento ai decrementi del GBV, si registrano nel periodo cessioni per complessivi €5,8 miliardi e write-off per complessivi €8,4 miliardi di cui €3,5 miliardi relativi al portafoglio NPL gestito a Cipro per conto di Alpha Bank che ha annunciato di volerlo cedere nel primo trimestre 2022 trasformando il contratto di gestione crediti in un contratto di consulenza al fine di permettere ad Alpha la preparazione della cessione del portafoglio.

Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già descritto grazie a nuovi mandati aggiudicati e attualmente in fase di on-boarding, per un totale di €8,3 miliardi di cui:


Gli incassi di Gruppo durante il periodo in esame ammontano a €5,7 miliardi, contro i €4,3 miliardi fatti registrare nel 2020. L'aumento è in parte attribuibile alle migliori performance complessive registrate in Italia e sul perimetro afferente alla controllata Altamira, e anche al contributo dei contratti di doValue Greece (presente nel 2020 per soli sette mesi). La ripartizione geografica degli incassi è la seguente: €1,7 miliardi in "Italia", €2,7 miliardi in "Iberia" (Spagna e Portogallo) e €1,3 miliardi nella "Regione Ellenica" (Grecia e Cipro).
Nel corso del 2021 le condizioni legate all'emergenza sanitaria sono progressivamente migliorate anche se alcune limitazioni che erano contenute nei vari dispositivi di legge erogati tempo per tempo, hanno rallentato le attività di importanti servizi necessari allo svolgimento delle attività di servicing di crediti e asset real-estate, tra cui principalmente i tribunali e i servizi a supporto delle operazioni immobiliari. Questi provvedimenti, insieme agli interventi normativi che hanno prorogato in quasi tutti i Paesi in cui il Gruppo opera gli effetti delle moratorie sui crediti, hanno influenzato le normali attività di recupero e le condizioni di accesso usuali al business.
Pur operando in un contesto complesso sia dal punto di vista macroeconomico che sanitario, il Gruppo doValue ha fatto registrare nel 2021 Ricavi Lordi pari a €572,1 milioni, con un aumento del 36% rispetto ai €420,5 milioni a cui si attestò nel 2020. Si segnala, che il periodo in esame comprende il pieno contributo di tutte le controllate del Gruppo, mentre nel periodo comparativo l'attività della controllata doValue Greece, acquisita nel mese di giugno, rientra nei conti di Gruppo per soli sette mesi.
In termini aggregati pro-forma, includendo quindi gli effetti delle acquisizioni di Altamira Asset Management e doValue Greece dall'inizio di ogni periodo di competenza, i Ricavi Lordi del 2020 sarebbero stati pari ad €478,2 milioni. Conseguentemente, gli attuali €572,1 milioni sopra riportati farebbero registrare un incremento, a parità di perimetro, pari ad €93,9 milioni equivalenti al 20%.


I Ricavi di Servicing di asset NPE e REO, pari ad €528,6 milioni, evidenziano un incremento del 37% rispetto all'anno precedente, quando erano stati registrati ricavi pari a €386,1 milioni. L'esercizio corrente, come detto, ha beneficiato del pieno contributo di doValue Greece, ma in generale il Gruppo è stato in grado di raggiungere migliori risultati su tutte le aree geografiche in cui si trova ad operare.
L'andamento positivo delle base fee in ambito NPE (in crescita di circa il 20% rispetto allo stesso periodo del 2020), pur in un contesto di sostanziale stabilità delle fee medie sul GBV gestito, è legato alla maggiore rilevanza di questa componente di ricavo, in termini assoluti e di fee media, nei mercati del Sud Europa dove operano Altamira e doValue Greece rispetto all'Italia, elemento in grado di rafforzare ulteriormente la visibilità futura dei ricavi del Gruppo.
I Ricavi da co-investimento includono l'apporto di €8,8 milioni (€429 mila nel 2020) legati a proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui doValue detiene il 5%, nonché alle plusvalenze da realizzo legate alla cartolarizzazione Relais (€4,0 milioni) le cui notes mezzanine e junior erano state acquistate negli ultimi giorni del 2020 e rivendute nella prima metà di febbraio 2021 e alla cartolarizzazione greca Mexico (€4,6 milioni) le cui notes subordinate sono state sottoscritte nel quarto trimestre 2021 per il 95% con contestuale rivendita a terzo investitore per il 90%.
Il contributo dei Ricavi da prodotti ancillari e attività minori risulta invece più significativo, ed è pari a €34,6 milioni sostanzialmente stabili rispetto agli €34,0 milioni di dicembre 2020 che trovano origine:
Questi ricavi rappresentano il 6% del totale dei ricavi lordi del periodo mentre nell'esercizio precedente la loro incidenza era stata pari all'8% circa. La ragione del decremento in termini percentuali, ma a sostanziale parità di valori assoluti, va ricercata nell'aumentata capacità di produrre reddito dalle attività di servicing rispetto al precedente esercizio.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi NPE | 446.097 | 318.442 | 127.655 | 40% |
| Ricavi REO | 82.529 | 67.640 | 14.889 | 22% |
| Ricavi da co-investimento | 8.846 | 429 | 8.417 | n.s. |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 34.579 | 34.024 | 555 | 2% |
| Ricavi lordi | 572.051 | 420.535 | 151.516 | 36% |
| Commissioni passive NPE | (29.998) | (22.147) | (7.851) | 35% |
| Commissioni passive REO | (24.217) | (17.407) | (6.810) | 39% |
| Commissioni passive Ancillari | (11.369) | (10.608) | (761) | 7% |
| Ricavi netti | 506.467 | 370.373 | 136.094 | 37% |
I Ricavi Netti, pari a €506,5 milioni, sono in aumento del 37% circa rispetto ai €370,4 milioni del precedente esercizio.
Le Commissioni passive NPE registrano un aumento complessivo del 35% (€30,0 milioni nel 2021 e €22,1 milioni nel 2020), legato al pieno contributo della controllata greca. L'aumento di tali commissioni risulta comunque meno che proporzionale rispetto all'aumento dei relativi ricavi registrando quindi un buon livello di efficienza globale.
Le Commissioni passive del servicing REO sono in aumento e pari a €24,2 milioni (€17,4 milioni nel 2020), legate essenzialmente alle maggiori masse in gestione da parte della controllata Altamira Asset Management, coerenti con l'andamento del business.
Le Commissioni passive su Business Ancillari si attestano a €11,4 milioni rispetto a €10,6 milioni del 2020 con un incremento pari al 7%.
I costi operativi, pari a €307,1 milioni, evidenziano un incremento complessivo del 21% rispetto al precedente esercizio (€253,7 milioni). Anche in questo caso l'incremento è interamente legato al più ampio perimetro di consolidamento per l'inclusione doValue Greece come detto in precedenza. L'aumento percentuale risulta quindi pari al 21% che si confronta con l'aumento pari al 37% dei ricavi da servicing NPE e REO.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Spese per il personale | (215.851) | (172.911) | (42.940) | 25% |
| Spese amministrative | (91.269) | (80.813) | (10.456) | 13% |
| di cui: IT | (30.183) | (26.440) | (3.743) | 14% |
| di cui: Real Estate | (6.159) | (5.484) | (675) | 12% |
| di cui: SG&A | (54.927) | (48.889) | (6.038) | 12% |
| Totale costi operativi | (307.120) | (253.724) | (53.396) | 21% |
| EBITDA | 199.347 | 116.649 | 82.698 | 71% |
| di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (1.572) | (10.869) | 9.297 | (86)% |
| di cui: EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 200.919 | 127.518 | 73.401 | 58% |
Più in dettaglio, la crescita di €53,4 milioni è legata per €42,9 milioni ai costi del personale e per €10,5 milioni ai costi amministrativi. A testimonianza dell'efficacia della strategia di contenimento costi in atto, si segnala che il peso percentuale dei costi operativi sui Ricavi Lordi passa da circa il 60% dell'esercizio 2020 al 54% dell'esercizio 2021.
In particolare, le Spese per il personale sono in crescita del 25% rispetto al 2020, per l'allargamento dell'area di consolidamento ed il maggior peso della componente variabile della retribuzione di periodo, che nel corso del 2020 risentì in maniera notevole dell'impatto del Coronavirus. Si evidenzia inoltre che nel corso del precedente esercizio doValue ha usufruito delle misure di sostegno poste in atto dai vari Governi nazionali per fronteggiare l'emergenza epidemiologica. Nel corso del 2021 è continuato il programma di efficientamento delle risorse previsto anche nel Business Plan di recente approvato. Si sottolinea come il peso dei costi del personale sul totale ricavi passi dal 41% del 2020 al 38% circa del 2021. Di seguito viene esposta la tabella del numero di FTE (Full Time Equivalent) per area geografica.
| Dipendenti per area geografica | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 994 | 1.020 | (26) | (3)% |
| Iberia | 807 | 852 | (45) | (5)% |
| Regione Ellenica | 1.296 | 1.342 | (46) | (3)% |
| Totale | 3.097 | 3.214 | (117) | (4)% |
Le Spese amministrative sono aumentate del 13% rispetto al 2020 attestandosi a €91,3 milioni contro €80,8 milioni nel corso del precedente esercizio. Per far fronte al manifestarsi dell'epidemia da COVID-19, il Gruppo ha messo in atto un piano organico di ulteriore razionalizzazione dei costi operativi, per creare delle maggiori economie a livello di Gruppo sfruttando le sinergie tra le diverse aree che lo compongono e che saranno ulteriormente efficientati nel periodo di attuazione del Business Plan. In questo piano è compresa anche la razionalizzazione delle varie sedi dislocate sul territorio nazionale.

In continuità con gli esercizi precedenti, tra i costi operativi di periodo sono stati individuati alcuni elementi non ricorrenti ("Non Recurring Items" o "NRIs") che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale del Gruppo.
Tali elementi non ricorrenti, che nel precedente esercizio erano pari a €10,9 milioni, ammontano a €1,6 milioni e si riferiscono principalmente a costi relativi:
L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti ha evidenziato una forte accelerazione attestandosi a €200,9 milioni (€127,5 milioni nel 2020) e un margine del 35% sui ricavi in crescita rispetto al 30% del periodo di raffronto.
Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA è pari a €199,3 milioni, registrando quindi una crescita ragguardevole rispetto allo stesso dato del 2020 (€116,6 milioni). Tale risultato, pur beneficiando della maggior contribuzione della già citata controllata greca, risulta ancora più apprezzabile se si considera il quadro macroeconomico attuale.
L'EBIT del Gruppo si attesta a €80,1 milioni contro il risultato del 2020 restated pari a €26,2 come segno evidente di una maggiore marginalità complessiva.
L'EBT è pari a €48,3 milioni contro il risultato sostanzialmente in pareggio e pari a -€658 mila fatto registrare nell'esercizio precedente. In tale posta sono ricompresi i costi finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie, il reversal dei costi in precedenza trattati al costo ammortizzato legati al finanziamento sottoscritto per l'acquisizione di Altamira ed altre poste minori legate alla contabilizzazione secondo il principio contabile IFRS-16.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA | 199.347 | 116.649 | 82.698 | 71% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali |
(94.371) | (79.313) | (15.058) | 19% |
| Accantonamenti netti | (25.547) | (11.272) | (14.275) | 127% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 545 | 162 | 383 | n.s. |
| Utile/perdita da partecipazioni | 83 | (2) | 85 | n.s. |
| EBIT | 80.057 | 26.224 | 53.833 | n.s. |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
1.071 | (3.466) | 4.537 | (131)% |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (32.839) | (23.416) | (9.423) | 40% |
| EBT | 48.289 | (658) | 48.947 | n.s. |
Sono inclusi nell'EBT oneri non ricorrenti per €33,3 milioni principalmente riferibili a:
Le Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €94,4 milioni, in crescita del 19% circa rispetto a €79,3 milioni fatti registrare nel precedente esercizio. La voce include principalmente l'ammortamento dei contratti di servicing del perimetro Altamira e doValue Greece per un totale di €70,1 milioni e che sono classificati nello stato patrimoniale come attività immateriali.
Il saldo della voce, inoltre, include la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso, che derivano dalla nuova contabilizzazione dei contratti di locazione per l'introduzione dal 1° gennaio 2019 del principio IFRS 16 per un totale di €11,9 milioni. Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.
Gli Accantonamenti netti risultano pari a €25,5 milioni, con un marcato incremento rispetto all'esercizio precedente pari a circa €14,3 milioni. Si tratta principalmente di accantonamenti per incentivi all'esodo, che - in linea con gli obiettivi del Business Plan - verranno erogati al personale dipendente (€10,2 milioni riconosciuti a dipendenti in Italia, nel perimetro Altamira e doValue Greece) che ha aderito al piano avviato dalla Società, parzialmente compensato da rilasci di accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e da accantonamenti prudenziali per cause minori in corso. Altri accantonamenti sono riferiti ad un contenzioso verso il cliente Sareb per €6,1 milioni, alla definizione del Net Economic Benefit da riconoscere alla controparte all'interno dell'operazione di acquisizione della controllata greca doValue Greece per €3,3 e all'accantonamento delle subordination fee legate all'andamento di alcuni contratti di servicing sia in Italia che all'estero per €0,8 milioni, oltre ad altri accantonamenti residuali a fronte di controversie e svalutazioni di crediti commerciali non più esigibili.
Gli Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria ammontano a €32,8 milioni in aumento rispetto a €23,2 milioni del 2020 e riflettono principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo, nonché l'onerosità legata all'utilizzo di una revolving facility da parte della controllata spagnola.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBT | 48.289 | (658) | 48.947 | n.s. |
| Imposte sul reddito | (15.116) | (33.132) | 18.016 | (54)% |
| Risultato di periodo | 33.173 | (33.790) | 66.963 | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (9.429) | 3.383 | (12.812) | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
23.744 | (30.407) | 54.151 | n.s. |
Le Imposte sul reddito del periodo risultano pari a €15,1 milioni contro €33,1 milioni del precedente esercizio.
Tale posta risulta influenzata dal cambio di aliquota fiscale in Grecia che è diminuita di due punti percentuali determinando dei reversal positivi a conto economico soprattutto in relazione agli attivi iscritti in sede di PPA. Il tax-rate calcolato si attesta al 24,2% come effetto del maggior contributo delle controllate estere nella composizione del risultato ante imposte, se si esclude l'importo delle componenti non ricorrenti e/o indeducibili, e si normalizzano gli effetti delle imposte anticipate di Altamira S.A., del su citato cambio di aliquota in Grecia e quello dei canoni DTA.

Il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €50,7 milioni, rispetto al risultato di €12,0 milioni del periodo precedente. Includendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo è pari a €23,7 milioni, rispetto al risultato negativo pari a -€30,4 milioni del medesimo periodo dell'esercizio precedente.
L'espansione internazionale di doValue nell'ampio mercato del Sud Europa con l'acquisizione dapprima di Altamira, e successivamente di doValue Greece, ha portato a rivedere la modalità in cui il Management valuta e analizza il proprio business passando da una segmentazione per clienti e linee di business ad una di tipo geografico.
Questa classificazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Regione Ellenica (Grecia e Cipro) e Iberia (Spagna e Portogallo).
Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA (esclusi gli oneri non ricorrenti) di periodo dei segmenti di business indicati.
I ricavi lordi registrati nell'esercizio 2021 ammontano a €572,1 milioni (€420,5 milioni nel 2020) ed un EBITDA esclusi gli oneri ricorrenti pari a €200,9 milioni (€127,5 milioni nel 2020). Il segmento Italia contribuisce per il 20% all'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti totale di Gruppo, il segmento Iberia contribuisce per il 21%, mentre il segmento Regione Ellenica con il 59%.
L'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti sui segmenti Italia e Iberia risulta rispettivamente pari al 22% e al 25%, inferiori quindi rispetto alla Regione Ellenica che registra un risultato pari al 54%.
| (€/000) | Esercizio 2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico Gestionale Consolidato (esclusi gli elementi non ricorrenti) |
Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Totale |
| Ricavi di Servicing | 146.674 | 217.135 | 164.817 | 528.626 |
| di cui NPE | 146.674 | 204.442 | 94.981 | 446.097 |
| di cui REO | - | 12.693 | 69.836 | 82.529 |
| Ricavi da co-investimento | 8.846 | - | - | 8.846 |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 24.484 | 3.084 | 7.011 | 34.579 |
| Ricavi lordi | 180.004 | 220.219 | 171.828 | 572.051 |
| Commissioni passive NPE | (9.949) | (6.147) | (13.902) | (29.998) |
| Commissioni passive REO | - | (1.844) | (22.373) | (24.217) |
| Commissioni passive ancillari | (9.756) | - | (1.613) | (11.369) |
| Ricavi netti | 160.299 | 212.228 | 133.940 | 506.467 |
| Spese per il personale | (87.858) | (69.201) | (58.792) | (215.851) |
| Spese amministrative | (32.506) | (24.311) | (32.880) | (89.697) |
| di cui IT | (14.130) | (7.029) | (9.024) | (30.183) |
| di cui Real Estate | (2.053) | (2.744) | (1.362) | (6.159) |
| di cui SG&A | (16.323) | (14.538) | (22.494) | (53.355) |
| Totale costi operativi | (120.364) | (93.512) | (91.672) | (305.548) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 39.935 | 118.716 | 42.268 | 200.919 |
| EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 22% | 54% | 25% | 35% |
| Contribuzione EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti |
20% | 59% | 21% | 100% |
| (€/000) | Esercizio 2021 vs 2020 Restated | |||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico Gestionale Consolidato (esclusi gli elementi non ricorrenti) |
Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Totale |
| Ricavi di Servicing | ||||
| Esercizio 2021 | 146.674 | 217.135 | 164.817 | 528.626 |
| Esercizio 2020 Restated | 127.550 | 113.178 | 145.354 | 386.082 |
| Variazione | 19.124 | 103.957 | 19.463 | 142.544 |
| Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività minori |
||||
| Esercizio 2021 | 33.330 | 3.084 | 7.011 | 43.425 |
| Esercizio 2020 Restated | 19.515 | 1.614 | 13.324 | 34.453 |
| Variazione | 13.815 | 1.470 | (6.313) | 8.972 |
| Commissioni passive | ||||
| Esercizio 2021 | (19.705) | (7.991) | (37.888) | (65.584) |
| Esercizio 2020 Restated | (13.188) | (4.153) | (32.821) | (50.162) |
| Variazione | (6.517) | (3.838) | (5.067) | (15.422) |
| Spese per il personale | ||||
| Esercizio 2021 | (87.858) | (69.201) | (58.792) | (215.851) |
| Esercizio 2020 Restated | (76.690) | (42.864) | (52.440) | (171.994) |
| Variazione | (11.168) | (26.337) | (6.352) | (43.857) |
| Spese amministrative | ||||
| Esercizio 2021 | (32.506) | (24.311) | (32.880) | (89.697) |
| Esercizio 2020 Restated | (23.559) | (19.769) | (27.532) | (70.860) |
| Variazione | (8.947) | (4.542) | (5.348) | (18.837) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | ||||
| Esercizio 2021 | 39.935 | 118.716 | 42.268 | 200.919 |
| Esercizio 2020 Restated | 33.627 | 48.006 | 45.885 | 127.518 |
| Variazione | 6.308 | 70.710 | (3.617) | 73.401 |
| EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti | ||||
| Esercizio 2021 | 22% | 54% | 25% | 35% |
| Esercizio 2020 Restated | 23% | 42% | 29% | 30% |
| Variazione | (1%) | 12% | (4%) | 5% |
I dati RESTATED del 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.
Al termine della presente Relazione sulla gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.
| Stato Patrimoniale gestionale | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 166.668 | 132.486 | 34.182 | 26% |
| Attività finanziarie | 61.961 | 70.859 | (8.898) | (13)% |
| Attività materiali | 34.204 | 36.176 | (1.972) | (5)% |
| Attività immateriali | 545.225 | 564.136 | (18.911) | (3)% |
| Attività fiscali | 152.996 | 126.157 | 26.839 | 21% |
| Crediti commerciali | 206.326 | 175.155 | 31.171 | 18% |
| Attività in via di dismissione | 30 | 30 | - | n.s. |
| Altre attività | 17.226 | 16.485 | 741 | 4% |
| Totale Attivo | 1.184.636 | 1.121.484 | 63.152 | 6% |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders | 568.459 | 543.042 | 25.417 | 5% |
| Altre passività finanziarie | 76.017 | 76.075 | (58) | (0)% |
| Debiti commerciali | 73.710 | 51.824 | 21.886 | 42% |
| Passività fiscali | 113.060 | 91.814 | 21.246 | 23% |
| Benefici a dipendenti | 10.264 | 16.465 | (6.201) | (38)% |
| Fondi rischi e oneri | 44.235 | 87.346 | (43.111) | (49)% |
| Altre passività | 104.888 | 71.164 | 33.724 | 47% |
| Totale Passivo | 990.633 | 937.730 | 52.903 | 6% |
| Capitale | 41.280 | 41.280 | - | n.s. |
| Riserve | 96.299 | 145.241 | (48.942) | (34)% |
| Azioni proprie | (4.678) | (103) | (4.575) | n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
23.744 | (30.407) | 54.151 | n.s. |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
156.645 | 156.011 | 634 | 0% |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
1.147.278 | 1.093.741 | 53.537 | 5% |
| Patrimonio Netto attribuibile a Terzi | 37.358 | 27.743 | 9.615 | 35% |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 1.184.636 | 1.121.484 | 63.152 | 6% |
I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.
La voce Cassa e titoli liquidabili registra un incremento di €34,2 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, quale frutto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Le Attività finanziarie passano da €70,9 milioni a €62,0 milioni con una diminuzione complessiva di €8,9 milioni.
Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
| Al fair value con impatto a CE | 46.465 | 63.644 | (17.179) | (27)% |
| Titoli di debito | 18.881 | 36.741 | (17.860) | (49)% |
| OICR | 25.805 | 26.857 | (1.052) | (4)% |
| Titoli di capitale | 197 | 46 | 151 | n.s. |
| Derivati non di copertura | 1.582 | - | 1.582 | n.s. |
| Al fair value con impatto a OCI | 9.989 | - | 9.989 | n.s. |
| Titoli di capitale | 9.989 | - | 9.989 | n.s. |
| Al costo ammortizzato | 5.507 | 7.215 | (1.708) | (24)% |
| Crediti verso banche diversi da conti correnti e depositi a vista |
66 | 75 | (9) | (12)% |
| Crediti verso clientela | 5.441 | 7.140 | (1.699) | (24)% |
| Totale | 61.961 | 70.859 | (8.898) | (13)% |
La componente delle "attività finanziarie al fair value con impatto a CE" si riduce per €17,2 milioni, principalmente nell'ambito dei titoli di debito a seguito della cessione dei titoli mezzanine e junior riferiti alla cartolarizzazione Relais per €20,6 milioni, evento questo parzialmente compensato dalla sottoscrizione di nuove notes per €2,4 milioni relative all'operazione Mexico descritta anche nei fatti di rilievo di periodo della Relazione sulla Gestione di Gruppo.
A partire dallo scorso semestre le attività finanziarie hanno visto l'ingresso della categoria "al fair value con impatto a OCI" che accoglie per €1,5 milioni titoli di capitale riferiti all'acquisizione dell'11,46% della società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. che opera nel campo delle digital collection e per €8,5 milioni, una quota pari al 15,2% di BidX1, società irlandese proptech specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale. I derivati non di copertura, con fair value positivo per €1,6 milioni, sono frutto di opzioni di acquisto call incluse nel contratto di acquisizione della quota partecipativa in BidX1 sopra descritta.
Tra le componenti di attività finanziarie "al costo ammortizzato", i crediti verso clientela registrano una diminuzione pari a €1,7 milioni che deriva principalmente dall'effetto combinato dello smobilizzo di un portafoglio crediti non performing (€5,8 milioni al 31 dicembre 2020) nonché dall'incremento di €4,3 milioni riconducibile alla controllata doNext (già Italfondiario) e derivante dall'impiego di una parte delle risorse finanziarie originate da un finanziamento limited recourse, riferibile ad un finanziamento destinato ad uno specifico affare e classificato nelle altre passività finanziarie.
Le Attività materiali passano da €36,2 milioni a €34,2 milioni, con una riduzione di €2,0 milioni dovuta ad ammortamenti di periodo pari a €14,7 milioni e ad acquisti del periodo per €11,9 milioni, di cui €9,2 milioni relativi a nuovi diritti d'uso in applicazione del principio IFRS 16 - Leasing.

Le Attività immateriali passano da un dato restated di €564,1 milioni a €545,2 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €18,9 milioni determinata dall'effetto combinato di riduzioni di €79,8 milioni a fronte di ammortamenti e svalutazioni del periodo e da aumenti relativi a software per €25,3 (che includono le immobilizzazioni in corso e acconti), e per €35,5 milioni relativi al nuovo contratto di servicing pluriennale (SLA) per il portafoglio Frontier, descritto tra i fatti di rilievo del periodo e compreso nella categoria delle "altre attività immateriali".
Di seguito la composizione delle attività immateriali:
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
| Software | 26.399 | 20.259 | 6.140 | 30% |
| Marchi | 28.506 | 37.502 | (8.996) | (24)% |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 12.571 | 2.807 | 9.764 | n.s. |
| Avviamento | 236.897 | 236.897 | - | n.s. |
| Altre attività immateriali | 240.852 | 266.671 | (25.819) | (10)% |
| Totale | 545.225 | 564.136 | (18.911) | (3)% |
In particolare, la quota maggiormente significativa delle attività immateriali deriva dalle ultime due acquisizioni effettuate dal Gruppo, rispettivamente riferibili ad Altamira Asset Management e delle sue controllate intervenuta alla fine di giugno 2019 e alla business combination di doValue Greece conclusa a giugno 2020 ed i cui valori al 31 dicembre 2021 derivano dal calcolo definitivo effettuato in sede di Purchase Price Allocation (PPA).
Relativamente all'acquisizione Altamira le attività immateriali risultano così composte:
Per quanto concerne l'acquisizione di doValue Greece, al 31 dicembre 2021 le attività immateriali risultano composte da:
A tali valori si aggiunge il citato nuovo contratto di servicing pluriennale (SLA) per il portafoglio Frontier.
Le Attività fiscali al 31 dicembre 2021 sono di seguito dettagliate:
| (€/000) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività fiscali | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % | |
| Attività per imposte correnti | 6.392 | 6.977 | (585) | (8)% | |
| Acconti | 1.118 | 8.085 | (6.967) | (86)% | |
| Crediti d'imposta | 6.311 | - | 6.311 | n.s. | |
| Passività fiscali | (1.037) | (1.108) | 71 | (6)% | |
| Attività per imposte anticipate | 112.640 | 102.950 | 9.690 | 9% | |
| Svalutazioni su crediti | 49.370 | 49.344 | 26 | 0% | |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 17.598 | 16.821 | 777 | 5% | |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | 25.135 | 21.369 | 3.766 | 18% | |
| Altre attività / Altre passività | 9.182 | 556 | 8.626 | n.s. | |
| Accantonamenti | 11.355 | 14.860 | (3.505) | (24)% | |
| Altri crediti di natura fiscale | 33.964 | 16.230 | 17.734 | 109% | |
| Totale | 152.996 | 126.157 | 26.839 | 21% |
Le attività fiscali per imposte correnti sono sostanzialmente in linea rispetto ai saldi del 31 dicembre 2020, mentre le attività per imposte anticipate subiscono un incremento di €9,7 milioni che include l'effetto diminutivo di €1,0 milione derivante dalla riduzione dell'aliquota fiscale in Grecia di due punti percentuali. Anche gli altri crediti di natura fiscale, costituiti sostanzialmente dal credito IVA, registrano un aumento di €17,7 milioni riconducibile principalmente al perimetro della Regione Ellenica.
Di seguito, invece, si riporta la composizione delle Passività fiscali che evidenziano un incremento rispetto ai saldi del 2020 sostanzialmente per maggiori debiti IVA, maggiori imposte correnti legate agli imponibili positivi del periodo e altresì per effetto della riduzione dell'aliquota fiscale in Grecia di due punti percentuali, con un impatto positivo nelle passività per imposte differite di €3,9 milioni:
(€/000) Passività fiscali 31/12/2021 31/12/2020 RESTATED Variazione € Variazione % Imposte dell'esercizio 26.553 6.538 20.015 n.s. Passività per imposte differite 54.350 63.731 (9.381) (15)% Altri debiti di natura fiscale 32.157 21.545 10.612 49% Totale 113.060 91.814 21.246 23%
Al 31 dicembre 2021 le Passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €543,0 milioni a €568,5 milioni, con un incremento di €25,4 milioni, principalmente legato alla modifica strutturale che la voce ha subito nell'esercizio: è stato infatti sostituito il residuo saldo del Senior Facility Loan sorto per l'acquisizione di Altamira nel 2019 (€244,3 milioni a giugno 2021), con un nuovo prestito obbligazionario senior garantito emesso il 22 luglio 2021 avente scadenza 2026, per un importo in linea capitale pari a €300,0 milioni ad un tasso fisso annuo del 3,375%.
Al 31 dicembre 2021 il debito residuo al costo ammortizzato inclusivo del rateo interessi per i due bond emessi è il seguente:
bond 2020-2025 di €265,0 milioni, tasso del 5,0%: €261,2 milioni;
bond 2021-2026 di €300,0 milioni, tasso del 3,375%: €299,7 milioni.
In tale voce trova inoltre allocazione anche una residua revolving facility della controllata spagnola.

| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Altre passività finanziarie | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
| Passività per leasing | 26.366 | 28.793 | (2.427) | (8)% |
| Earn-out | 23.043 | 22.807 | 236 | 1% |
| Put option su minority | 22.239 | 24.011 | (1.772) | (7)% |
| Derivati di copertura | - | 454 | (454) | (100)% |
| Altre passività finanziarie | 4.369 | 10 | 4.359 | n.s. |
| Totale | 76.017 | 76.075 | (58) | (0)% |
Le "passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.
La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione su Altamira per €17,5 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione e (ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €5,6 milioni il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024.
La passività "Put option su minority" è legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze di Altamira. L'importo iscritto al 31 dicembre 2021 si riferisce al fair value dell'opzione rinegoziata il 6 luglio con una proroga di due anni rispetto alla put option precedente scaduta a luglio 2021 e con diritto di esercizio solo al termine del biennio.
Le "altre passività finanziarie" al 31 dicembre 2021 accolgono l'importo di €4,4 milioni di un finanziamento limited recourse riferito al sopraccitato finanziamento destinato ad uno specifico affare.
I Fondi rischi e oneri passano da un saldo di fine 2020 pari a €87,3 milioni a €44,2 milioni al 31 dicembre 2021. La riduzione di €43,1 milioni è in prevalenza riconducibile alla componente "Controversie legali e fiscali" per effetto della chiusura del Tax Claim Altamira avvenuta lo scorso 5 luglio con il pagamento di €33,0 milioni e con la contestuale presentazione delle dichiarazioni integrative per gli anni 2016-2017-2018 (si vedano a tal proposito anche i Fatti di rilievo del periodo).
Anche la componente "Oneri del personale" subisce un decremento di €5,4 milioni che è riconducibile principalmente all'utilizzo degli accantonamenti stanziati nell'esercizio precedente e al nuovo processo interno di determinazione dei compensi variabili per il personale dipendente, come previsti dalla nuova Politica di Remunerazione per il 2021 approvata dall'Assemblea dei Soci nella seduta del 29 aprile 2021, che ne comporta la rilevazione tra le Altre passività.
La componente "Altri", in riduzione di €6,4 milioni, include una provision emersa con la definizione della PPA connessa all'acquisizione di doValue Greece e determinata in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15 relativamente ai corrispettivi variabili.

| (€/000) Fondi per rischi e oneri |
31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Controversie legali e fiscali | 17.659 | 48.998 | (31.339) | (64)% |
| Oneri del personale | 730 | 6.112 | (5.382) | (88)% |
| Altri | 25.846 | 32.236 | (6.390) | (20)% |
| Totale | 44.235 | 87.346 | (43.111) | (49)% |
Le Altre passività passano dal dato restated di €71,2 milioni a €104,9 milioni con un incremento pari a €33,7 milioni dovuto all'effetto combinato di diverse componenti, come sintetizzate nella tabella di seguito esposta. In aumento di €26,1 milioni dei debiti relativi al personale per compensi variabili (accantonati a fondi rischi e oneri nel 2020), incentivi all'esodo, ferie maturate e tredicesima da liquidare, così come la componente dei debiti relativi a contratti di servicing che vede l'ingresso di una passività nei confronti di Eurobank legata alla "commissione di indennizzo anticipato", sottoposta a determinate condizioni di performance, ricevuta dal Gruppo a fronte della cartolarizzazione del portafoglio Mexico. In riduzione di €20,0 milioni la categoria dei risconti passivi e altre partite che include principalmente il rilascio della quota riferita al periodo del risconto passivo registrato a fine 2020 pari a €31 milioni, in applicazione del principio contabile IFRS15 e riferibile alla contabilizzazione del pagamento anticipato di commissioni di servicing fisse di competenza dell'esercizio 2021.
| (€/000) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Altre passività | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
Variazione € | Variazione % | |
| Debiti relativi al personale | 38.314 | 12.225 | 26.089 | n.s. | |
| Debiti relativi a contratti di servicing | 31.068 | 3.488 | 27.580 | n.s. | |
| Risconti passivi e altri debiti | 35.506 | 55.451 | (19.945) | (36)% | |
| Totale | 104.888 | 71.164 | 33.724 | 47% |
Il Patrimonio Netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo si attesta a €156,6 milioni, sostanzialmente stabile contro €156,0 milioni al 31 dicembre 2020, a fronte del positivo impatto economico del risultato economico conseguito dalle società del Gruppo che ha più che compensato la riduzione di riserve dovuta principalmente al pagamento di dividendi e al risultato negativo conseguito nell'esercizio precedente.

| (€/000) | |||
|---|---|---|---|
| Capitale Circolante Netto | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| Crediti commerciali | 206.326 | 175.155 | |
| Debiti commerciali | (73.710) | (51.824) | |
| Totale | 132.616 | 123.331 |
Il dato di periodo si attesta a €132,6 milioni rispetto a €123,3 milioni di dicembre 2020 con un andamento favorevole nell'ultimo trimestre del 2021, considerato che infatti a fine settembre tale indicatore si attestava a circa €144,3 milioni. Se rapportato ai ricavi, l'incidenza del capitale circolante si attesta al 23% verso il 29% dell'esercizio 2020 ed il 37% di settembre 2021. Nella determinazione di questo indicatore si deve anche tenere conto del contesto macroeconomico all'interno del quale le attività sono state svolte: in un quadro finanziario europeo instabile, ma in ripresa e soggetto a numerose iniziative di supporto all'economia, il Gruppo è riuscito a gestire in maniera ottimale tale posta cruciale per la creazione di cassa. Questi aspetti positivi sono anche frutto della scelta strategica di diversificazione geografica del business che ha permesso al Gruppo di poter usufruire di migliorativi flussi di cassa rivenienti dalle aree estere.
| (€/000) |
|---|
| Posizione Finanziaria Netta | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa e disponibilità liquide di conto corrente | 166.668 | 132.486 |
| B | Liquidità (A) | 166.668 | 132.486 |
| C | Debiti bancari correnti | (7.607) | (80.998) |
| D | Obbligazioni emesse - correnti | (9.993) | (5.374) |
| E | Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C)+(D) | 149.068 | 46.114 |
| F | Debiti bancari non correnti | - | (203.198) |
| G | Obbligazioni emesse - non correnti | (550.859) | (253.472) |
| H | Posizione finanziaria netta (E)+(F)+(G) | (401.791) | (410.556) |
La Posizione finanziaria netta a fine dicembre 2021 si attesta a €401,8 milioni contro €410,6 milioni a fine 2020 (e €432,0 milioni a settembre 2021).
Il valore in esame è la risultante della vendita dei titoli ABS riconducibili alla cartolarizzazione Relais avvenuta nel mese di febbraio, alla cartolarizzazione greca Mexico le cui notes subordinate sono state sottoscritte nel quarto trimestre 2021 per il 95% con contestuale rivendita a terzo investitore per il 90%, degli investimenti di periodo, dei dividendi erogati (pari a €20,7 milioni, rispetto ai totali €20,8 milioni deliberati agli Azionisti della Società oltre ad €2,5 milioni erogati agli azionisti terzi della controllata doValue Greece) e dei flussi di cassa operativi. Nel periodo in questione, inoltre, si è dato seguito al pagamento del Tax Claim da parte della controllata spagnola Altamira per circa €33,0 milioni. Nel mese di luglio il Gruppo ha completato con successo un'emissione obbligazionaria pari a €300,0 milioni con lo scopo di allungare il profilo temporale delle proprie scadenze. Tale emissione ha scadenza nel 2026 ed un tasso fisso pari al 3,375%. Con i proventi della suddetta operazione è stato contestualmente chiuso anticipatamente il contratto di finanziamento senior stipulato nel 2019 per l'acquisizione del gruppo spagnolo Altamira. Nel corso del mese di luglio, inoltre, si è dato seguito all'acquisto di azioni proprie al servizio del piano di incentivazione per un controvalore totale di circa €4,6 milioni. Nel corso del 2021 si è dato seguito anche a due investimenti in società high-tech per un totale complessivo pari a €11,5 milioni (per maggiori dettagli si rinvia alla sezione "Fatti di rilievo intervenuti nel periodo").
La cassa e le disponibilità liquide risultano pari a €166,7 milioni rispetto a €132,5 milioni di fine 2020 permettendo quindi l'elasticità necessaria di cui il Gruppo necessita per sviluppare i propri piani operativi. Oltre a ciò, a fine dicembre 2021, il Gruppo dispone di €78 milioni di linee disponibili a supporto della liquidità totale. La Posizione finanziaria netta corrente è positiva per €149,1 milioni (€46,1 milioni a fine 2020) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva soprattutto grazie alla succitata emissione obbligazionaria che permetterà al Gruppo, qualora ci fossero, di poter cogliere future possibilità di investimento.
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| Cash Flow gestionale | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
| EBITDA | 199.347 | 116.649 |
| Investimenti | (29.640) | (19.735) |
| EBITDA-Capex | 169.707 | 96.914 |
| % di EBITDA | 85% | 83% |
| Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni | 1.027 | 3.098 |
| Variazione del CCN (Capitale Circolante Netto) | (9.285) | 15.645 |
| Variazione di altre attività/passività | (21.340) | 4.253 |
| Cash Flow Operativo | 140.109 | 119.910 |
| Imposte pagate (IRES/IRAP) | (12.827) | (15.324) |
| Oneri finanziari | (31.220) | (17.807) |
| Free Cash Flow | 96.062 | 86.779 |
| (Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie | (26.489) | (24.938) |
| (Investimenti)/disinvestimenti partecipativi | - | (234.057) |
| Pagamento del contenzioso fiscale | (32.981) | - |
| Acquisto azioni proprie | (4.603) | - |
| Dividendi liquidati ad azionisti di minoranza | (2.502) | (1.875) |
| Dividendi liquidati agli azionisti del Gruppo | (20.722) | - |
| Flusso di cassa netto del periodo | 8.765 | (174.091) |
| Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo | (410.556) | (236.465) |
| Posizione finanziaria netta alla fine del periodo | (401.791) | (410.556) |
| Variazione della posizione finanziaria netta | 8.765 | (174.091) |
I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

Il Cash Flow Operativo si attesta a €140,1 milioni (€119,9 milioni nel 2020), il dato in esame è stato positivamente influenzato dalla buona marginalità espressa nel periodo, con EBITDA pari a €199,3 milioni nonostante gli ingenti investimenti effettuati pari a circa €29,6 milioni (superiori al 5% dei Ricavi Lordi). La cash-conversion del Cash Flow Operativo rispetto all'EBITDA è pari al 70% a testimonianza dell'elevata capacità del Gruppo di convertire in cassa la propria marginalità operativa anche in presenza dei su citati livelli di investimento. L'andamento del circolante risente dell'andamento macroeconomico generale ma il suo valore, parametrato ai ricavi, si attesta al 23% in netto miglioramento rispetto a quanto fatto registrare a fine 2020 (29%) ed a settembre 2021 (37%). La variazione di "Altre attività/passività" risente del reversal dell'incasso relativo alle fee intervenuto lo scorso esercizio per la controllata doValue Greece parzialmente bilanciato dall'incasso dell'indennità sulla cessione del portafoglio Mexico.
Le imposte pagate risultano pari a €12,8 milioni contro €15,3 milioni del precedente esercizio. Gli oneri finanziari pagati sono pari a €31,2 milioni (€17,8 milioni del 2020) e risentono del maggior costo medio registrato a seguito delle emissioni obbligazionarie a supporto del processo di crescita internazionale del Gruppo. Tali operazioni hanno permesso al Gruppo di sostituire linee con piano di ammortamento prestabilito comprensivi di quota interessi e quota capitale con strumenti con profili di ripagamento bullet per la quota capitale ed a ripagamento semestrale delle cedole. Questo ha consentito un maggiore equilibrio delle fonti con relativo allungamento delle scadenze.
Le dinamiche su esposte determinano quindi un Free Cash Flow pari a €96,1 milioni contro €86,8 milioni del 2020 con un andamento del quarto trimestre 2021 (pari a €78,4 milioni) molto migliore rispetto a quanto evidenziato nell'omologo periodo del 2020 (pari a €42,9 milioni).
Gli investimenti in attività finanziarie sono stati pari a circa €26,5 milioni e comprendono gli investimenti nelle due cartolarizzazioni greche Mexico e Frontier, l'investimento nel capitale della società fintech brasiliana QueroQuitar e quello nel capitale della società irlandese BidX1, parzialmente bilanciato dal disinvestimento legato alla cartolarizzazione relativa a NOE per €1,6 miliardi (il "Progetto Relais").
Nel periodo in esame sono stati deliberati in distribuzione €20,8 milioni di dividendi, dei quali al 31 dicembre 2021 risultano incassati dai percettori €20,7 milioni, mentre nel corso del 2020 in virtù della pandemia COVID-19 in atto, si decise di lasciare liquidità nel Gruppo in attesa di valutare al meglio le dinamiche di mercato. A tale importo si aggiungono anche €2,5 milioni di dividendi pagati ai soci di minoranza della controllata doValue Greece. La performance finanziaria di periodo è stata negativamente influenzata anche dal pagamento del Tax Claim da parte della controllata spagnola Altamira per un totale di €33,0 milioni e dall'acquisto di azioni proprie per circa €4,6 milioni. Tali poste essendo non ricorrenti sono state classificate al di sotto del Free cash Flow per meglio rappresentare la produzione di cassa del Gruppo.
Il Flusso di cassa netto del periodo risulta essere quindi positivo per €8,8 milioni, in netto miglioramento rispetto a quanto fatto registrare nel 2020 quando si registrò una variazione di posizione finanziaria netta negativa pari a €174,1 milioni in virtù dell'investimento nella partecipata doValue Greece.
Il 2021 è stato caratterizzato da risultati record con circa €14,7 miliardi di nuovo Gross Book Value aggiudicati attraverso un mix di nuovi clienti e clienti esistenti. Circa €3,3 miliardi di nuovo Gross Book Value sono stati ricevuti da clienti esistenti tramite contratti flusso (livello ampiamente superiore al target di €2,0 miliardi) e circa €11,4 miliardi di nuovi mandati sono stati aggiudicati da doValue (livello ampiamente superiore al target di €7,0-9,0 miliardi). I dati menzionati includono Project Frontier (mandato da €5,7 miliardi in Grecia, firmato nell'ottobre 2021 e acquistato da doValue per €35 milioni).
A fine 2021, il Portafoglio Gestito (Gross Book Value) è pari a €149,5 miliardi, rispetto al livello pari a €157,7 miliardi di fine 2020. Il livello di Gross Book Value a fine 2021, pro-forma per i mandati già aggiudicati ma non ancora onboarded al 31 dicembre 2021, è pari a €157,8 miliardi.
In data 15 ottobre 2021, doValue ha stipulato (attraverso la sua controllata doValue Greece) un nuovo mandato di servicing in relazione ad una importante cartolarizzazione da €5,7 miliardi di crediti deteriorati in Grecia effettuata da National Bank of Greece (Progetto Frontier). Il Progetto Frontier è la prima cartolarizzazione di crediti deteriorati da parte di NBG, la più grande banca greca per totale attivo, sotto l'Hellenic Asset Protection Scheme, ed è stato assegnato con successo dopo un processo competitivo dove doValue ha partecipato in consorzio con società affiliate a Bain Capital e Fortress. Fondi e veicoli gestiti da Bain Capital e Fortress rispettivamente hanno acquistato il 95% delle note mezzanine e junior emesse da uno Special Purpose Vehicle, che ha acquisito il Portafoglio Frontier, mentre doValue Greece è stata ingaggiata in qualità di servicer. Il prezzo per l'acquisizione del mandato di servicing da parte di doValue è pari a circa €35,5 milioni, ed è stato corrisposto nel quarto trimestre del 2021 al closing dell'operazione. L'onboarding del portafoglio relativo a Project Frontier è stato completato il 7 febbraio 2022.
Nella prima metà del 2021, Eurobank ha intrapreso il processo di cartolarizzazione del portafoglio Mexico. Il portafoglio Mexico, pari a circa €3,2 miliardi di Gross Book Value, era già in gestione da parte del Gruppo doValue in quanto appartenente al perimetro derivante dall'acquisizione di FPS da Eurobank nel 2020. Con l'intento di preservare il mandato di gestione del portafoglio, durante il terzo trimestre del 2021, doValue ha inviato ad Eurobank un'offerta vincolante (successivamente accettata da Eurobank) per l'acquisto di una quota pari al 95% delle note mezzanine e junior del portafoglio, con l'obiettivo di rivendere tali note sul mercato. Nel mese di ottobre 2021, doValue ha finalizzato l'accordo con Waterwheel Capital Management, un investitore istituzionale specializzato, per la cessione di una quota pari al 90% delle note mezzanine e junior relative alla cartolarizzazione del portafoglio Mexico (la cessione è stata perfezionata a dicembre 2021).

Con efficacia a partire dalla data del 4 agosto 2021 risulta perfezionata la fusione per incorporazione di doValue Hellas Credit and Loan Servicing Société Anonyme in doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme. Con questa operazione doValue razionalizza la propria presenza in Grecia con un unico marchio e realizzerà sinergie di costo legate all'eliminazione di alcuni costi corporate e all'onboarding del portafoglio in gestione di doValue Hellas sui sistemi di doValue Greece.
L'Assemblea degli Azionisti di doValue S.p.A. si è riunita in data 29 aprile 2021 in sede ordinaria ed ha approvato tutti i punti del seguente ordine del giorno:
Il 13 maggio 2021 doValue ha sottoscritto un accordo di investimento per la partecipazione a un aumento di capitale nella società fintech brasiliana QueroQuitar per un ammontare complessivo di circa €1,5 milioni. L'acquisizione è stata perfezionata il 20 maggio 2021. A fronte di tale investimento, doValue ha acquisito una partecipazione di circa il 10% in QueroQuitar, con cui collaborerà in futuro per lo sviluppo di modelli di recupero e tecnologia di collection innovativi nel segmento di crediti deteriorati di tipo unsecured in Europa. Con sede a San Paolo, QueroQuitar è una tra le più promettenti start-up fintech che opera nel campo delle digital collection con circa 15 milioni di debitori registrati e oltre 20 clienti tra primari istituti finanziari brasiliani.
Il 4 Novembre 2021, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha deliberato la sottoscrizione, da parte di doValue, di un aumento di capitale da €10 milioni in BidX1 per una quota di circa il 15%. L'operazione è stata perfezionata il 9 novembre 2021. BidX1 è una società proptech (controllata con quote paritetiche dal fondatore Stephen McCarthy e da Pollen Street Capital) specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale. A differenza dei tradizionali marketplace immobiliari (eg. Idealista, Immobiliare.it, etc), BidX1 si occupa dell'intero processo di vendita dell'immobile compresa la fornitura della documentazione contrattuale, le visite all'immobile e la finalizzazione dell'acquisto a seguito dell'asta. Basata in Irlanda, dove è stata fondata nel 2011 come casa d'aste tradizionale, BidX1 ha sviluppato a partire dal 2017 una piattaforma digitale per la vendita di asset immobiliari passando verso un business model completamente digitale e intraprendendo con successo un ambizioso processo di internazionalizzazione: in pochi anni BidX1 ha stabilito una presenza nei mercati UK, Spagna, Cipro e Sud Africa con proprie controllate e personale sul campo. L'investimento di doValue in BidX1 rientra nella strategia di crescita per linee esterne mediante operazioni che favoriscano lo sviluppo di un ecosistema di servizi a valore aggiunto a supporto delle attività NPL e REO e di diversificazione del business verso settori con alti tassi di crescita. È intenzione di doValue supportare la crescita di BidX1 quale operatore indipendente a servizio della più ampia platea di operatori del settore.
L'innovazione è stata da sempre al centro delle priorità di doValue, ed è stata realizzata sia internamente, sia esternamente tramite JV o acquisizioni. La spinta verso l'innovazione accelererà nel Piano Industriale 2022-2024, con particolare focus sulla gestione dei dati, sulla strutturazione dei processi e facendo leva sul know-how delle società di recente acquisizione nei settori fintech (QueroQuitar) e proptech (BidX1). Ulteriore innovazione riguarderà le aree dell'artificial intelligence, credit information, servizi legali, business process outsourcing, early delinquencies e UTP granulari, aree che saranno sviluppate anche tramite attività di M&A. Complessivamente, l'innovazione permetterà a doValue di aumentare la dimensione del proprio mercato di riferimento, diminuire la correlazione tra ricavi e andamento del GBV, nonché accelerare la transizione da un modello labour intensive verso un modello maggiormente tech-intensive.
Nel terzo trimestre 2021, doValue ha avviato e completato un programma di acquisto di azioni proprie a servizio dei piani di retribuzione e di incentivazione. Gli acquisti di azioni sul mercato sono iniziati il 1° luglio 2021 e si sono conclusi il 4 agosto 2021. doValue ha acquistato n. 500.000 azioni proprie (pari allo 0,625% del capitale sociale), per un controvalore complessivo di €4,6 milioni.
A valle del completamento del programma, e considerando le azioni proprie già in portafoglio antecedenti il programma, doValue detiene complessivamente n. 972.339 azioni proprie, pari all'1,22% del capitale sociale.

In data 22 luglio 2021, doValue ha completato l'emissione di obbligazioni senior garantite per un importo complessivo in linea capitale pari a €300 milioni con scadenza nel 2026 ad un tasso fisso pari al 3,375% annuo e con prezzo di emissione pari al 100,0%, riservato ad alcuni investitori istituzionali. I proventi derivanti dall'emissione delle obbligazioni sono stati utilizzati da doValue (i) per pagare anticipatamente e chiudere il contratto di finanziamento senior stipulato il 22 marzo 2019 (comprendendo gli interessi maturati e i relativi interest rate swap); (ii) per pagare le commissioni e le spese sostenute in relazione all'operazione, e (iii) per utilizzare la parte restante come liquidità per obiettivi d'impresa generali. Nell'ambito di tale emissione il rating di tali obbligazioni assegnato sia da Standard & Poor's che da Fitch è stato pari a BB/Stable Outlook, confermando quindi il corporate credit rating di doValue.
Nell'ambito di un'ispezione ("Tax Claim") riguardante gli esercizi 2014 e 2015 condotta dall'autorità fiscale spagnola ("Autorità") su Altamira Asset Management Holding ("AAMH"), veicolo riconducibile ai precedenti soci del gruppo Altamira e non rientrante nel Gruppo doValue, e Altamira Asset Management ("AAM"), AAM ha ritenuto nel proprio interesse il raggiungimento di un accordo con l'Autorità e, a luglio 2021, ha effettuato un pagamento pari a €33 milioni, risolvendo completamente le pendenze fiscali con l'Autorità. A seguito di tale pagamento, doValue ha ricevuto da AAMH un primo rimborso per €4,1 milioni a titolo di aggiustamento del prezzo di acquisizione di AAM e un secondo rimborso dall'assicurazione per €0,7 milioni. Si segnala che, a seguito della notifica da parte dell'Autorità, doValue ha prontamente attivato la copertura assicurativa accesa al momento dell'acquisizione di AAM avendo ricevuto pareri positivi in merito al diritto di indennizzo. Nonostante ciò, come accennato in occasione del Capital Markets Day del 26 gennaio 2022, doValue ha assunto una posizione prudente in materia, e l'eventuale rimborso del Tax Claim da parte della compagnia assicurativa non è stato inserito nel Piano Industriale 2022-2024.
Nel mese di ottobre 2021, MSCI ESG Ratings ha incrementato il rating ESG di doValue dal livello "A" al livello "AA". MSCI ESG Ratings misura la resilienza di un'azienda rispetto ai rischi ambientali, sociali e di governance ("ESG") su un orizzonte di lungo termine. L'aggiornamento di MSCI ESG Ratings è un esempio tangibile dell'impegno di doValue nell'adottare le migliori pratiche nell'interesse dei suoi stakeholder, in particolare i clienti, i capital provider (azionisti e obbligazionisti), i dipendenti, ed il più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera. Il framework ESG di doValue è stato valutato da MSCI ESG Ratings sin dal 2018, ed il rating della Società è costantemente migliorato da BBB nel 2018, ad A nel 2020 e ad AA oggi, collocando doValue tra le aziende con le migliori prestazioni ESG nel settore Diversified Financials a livello globale. Si ricorda che il framework ESG di doValue è attualmente valutato anche da Sustainalytics (con una valutazione a "rischio medio") e da Vigeo Eiris (con una valutazione a "rischio limitato").
In data 24 febbraio 2022, Sareb (l'entità creata dal Governo spagnolo e dalle banche Spagnole nel 2012 con l'obiettivo di gestire e cedere attivi problematici che erano stati trasferiti dalle quattro istituzioni finanziarie Spagnole nazionalizzate) ha comunicato l'esito della gara per l'aggiudicazione del contratto di gestione per il suo portafoglio di crediti deteriorati ed asset immobiliari. In particolare, doValue non è stata selezionata da Sareb per il nuovo contratto di gestione (il contratto attuale scade a giugno 2022).
L'evento era già previsto come possibilità da doValue, come descritto nel Piano Industriale 2022-2024 presentato dal Gruppo il 26 gennaio 2022. Considerata la natura altamente competitiva del processo condotto da Sareb negli ultimi mesi (che si è concentrato sul livello di commissioni pagabili da parte di Sareb ai servicer), il nuovo contratto non avrebbe contribuito positivamente alla profittabilità di Gruppo, e quindi la decisione di Sareb non ha un impatto materiale sugli obiettivi finanziari del Piano Industriale 2022-2024 e sulla direzione stategica complessiva del Gruppo. Si precisa infatti a tale proposito che il tender è stato esclusivamente basato sul livello commissionale richiesto senza tenere in adeguata considerazione la struttura organizzativa del Servicer e i livelli di servizio espressi, di modo che tale operazione sarebbe risultata comunque non coerente con il modello complessivo di business del Gruppo.
La decisione di Sareb comporterà una riorganizzazione delle attività di doValue in Spagna con l'obiettivo di operare con una scala adeguata e preservare la profittabilità del business nella penisola Iberica. In aggiunta, la crescita di doValue in Spagna nel 2023 e 2024, in particolare in termini di EBITDA, sarà guidata da una maggior estrazione di valore dal GBV in gestione (escluso Sareb), nuovi accordi di servicing e nuovi flussi di ricavi.

Tale evento ha comportato peraltro una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 con riferimento all'aggiornamento dell'impatto degli ammortamenti e alla quantificazione del fair value delle immobilizzazioni immateriali relative ai contratti di servicing rivenienti dall'acquisizione della controllata Altamira Asset Management. In particolare, si è provveduto ad adeguare gli ammortamenti e a rieseguire il test di impairment ai sensi del principio contabile IAS 36 per tener conto del mutato scenario prospettico, con la conseguente rilevazione di un incremento della componente di costo "rettifiche di valore nette delle attività materiali e immateriali" che influisce negativamente sul risultato netto dell'esercizio per complessivi €4,6 milioni al netto dell'effetto fiscale e delle minoranze.
In considerazione della natura atipica di tale evento, in ogni caso estraneo al business model del Gruppo, il valore complessivo di tale impatto è classificato gestionalmente tra le componenti di conto economico NRIs (Non Reccurring Items).
doValue riconferma peraltro i target per la penisola Iberica in termini di EBITDA per il 2024 (€35-40 milioni), ed i più ampi target finanziari del Gruppo presentati il 26 gennaio 2022.
Si menziona che in data 24 febbraio 2022 la Russia ha dato inizio ad una invasione militare del territorio Ucraino che ha portato ad un aspro conflitto con la popolazione ed l'apparato militare Ucraino. La reazione dei paesi occidentali, in particolare Stati Uniti ed Unione Europea è stata quella attuare varie sanzioni finanziarie ed economiche nei confronti della Russia. Tali sanzioni, insieme ad un maggior rischio geopolitico, hanno causato un aumento considerevole della volatilità nei mercati finanziari, tuttora in corso. L'esposizione diretta del Gruppo doValue alla Russia e all'Ucraina è trascurabile.

L'attuale situazione congiunturale legata agli effetti del COVID-19, che non si prevede possa tradursi in mutamenti strutturali delle dinamiche di settore, impone ancora un approccio cauto sull'andamento di breve periodo.
Nonostante la continuità operativa di doValue in tutti i suoi mercati e il trend di miglioramento progressivo delle condizioni di mercato, il Gruppo continua a monitorare con attenzione l'attività del sistema giudiziario e dei servizi di pubblica utilità in genere - che, grazie agli strumenti telematici, hanno ripreso le attività da remoto - insieme alle decisioni sulle moratorie bancarie e alle dinamiche del settore immobiliare, in grado di influenzare i tempi di gestione delle pratiche e degli incassi. Tuttavia, si osserva un progressivo miglioramento delle condizioni che si avviano verso una fase di stabilizzazione e normalizzazione che ha consentito di traguardare le previsioni di budget per il 2021.
La significativa diversificazione geografica, di prodotto e di cliente e la flessibilità dei costi, in particolare i costi di outsourcing e il piano incentivante dei dipendenti, rappresentano ulteriori elementi che hanno mitigato e tutt'ora potrebbero mitigare eventuali ulteriori impatti negativi legati alla pandemia da COVID-19, in vista di un graduale e progressivo rientro a condizioni di normalità nel corso del corrente esercizio, fino al ritorno ad una situazione pre-crisi COVID-19 negli anni successivi.
Per quanto riguarda l'attuale crisi geopolitica derivante dalla guerra che interessa il territorio ucraino, il Gruppo ne monitora con attenzione le conseguenze già in atto, in ordine alla accelerazione dell'inflazione, al rallentamento della crescita globale, nonché ad una maggiore volatilità dei mercati finanziari.
Alla data dell'approvazione del presente Bilancio, tuttavia, considerato l'elevato grado di incertezza legata a potenziali scenari evolutivi di tale crisi, è difficile e probabilmente prematuro stimarne gli effettivi impatti di breve, medio e lungo termine sull'attività del Gruppo. In generale, scenari macroeconomici recessivi potrebbero portare ad una diminuzione del tasso di recuperabilità delle attuali masse in gestione da parte del Gruppo ma al contempo portare alla creazione di nuove masse di crediti deteriorati da parte delle banche, la cui gestione, se esternalizzata, potrà portare ad un aumento nel medio periodo delle masse gestite da parte del Gruppo.
Si ritiene infatti che il business model di doValue si confermi in grado di rispondere alle diverse fasi del ciclo economico con l'espansione degli asset in gestione o degli incassi, rispettivamente in fase di contrazione o espansione del ciclo stesso, in coerenza con la missione del Gruppo di supportare banche, investitori, aziende e privati in tutte le fasi della gestione del credito, favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario.
Per quanto attiene alla politica di distribuzione dei dividendi agli azionisti, si rappresenta infine che il nuovo Piano Industriale del Gruppo 2022-2024 che contempla una forte generazione di cassa attesa per i prossimi tre anni, sostiene previsioni di crescita guidate da uno sviluppo organico nell'arco temporale considerato. Tali prospettive consentono alla Società di adottare una formulazione che consente maggiori distribuzioni e una maggior visibilità sulle stesse.
In particolare, doValue prevede di erogare un Dividendo per Azione in crescita, a un tasso pari ad almeno il 20% all'anno nel periodo 2021-2024.

La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.
La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.
Per quanto attiene ai principali rischi e incertezze, le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del Coronavirus, comportano ancora elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche più stabili rispetto a quanto accaduto nel corso del 2020. Va rilevato inoltre che l'attuale crisi geopolitica derivante dalla guerra che interessa il territorio ucraino, continua ad avere gravi ripercussioni sui mercati finanziari e sulla crescita globale dell'economia determinando già un'accelerazione dell'inflazione ed un rallentamento della crescita globale, oltre che un innalzamento della volatilità dei mercati finanziari. Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legata a potenziali scenari evolutivi della crisi attualmente in atto, è difficile e probabilmente prematuro stimare gli effettivi impatti di breve, medio e lungo termine sull'attività del Gruppo. Come già rappresentato nel precedente paragrafo al quale si rimanda, scenari macroeconomici recessivi potrebbero portare ad una diminuzione sia del tasso di recuperabilità sia ad un aumento nel medio periodo delle masse in gestione da parte del Gruppo.
Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stato redatto il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:
Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.
Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (MTA). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2021, in relazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

doValue FTSE Italia Mid Cap Indicizzato (ribassato)
Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni (FTSE Italia Mid Cap), con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12 per azione. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di Altamira Asset Management e di FPS. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.

Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di Coronavirus a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre-pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi del 2020 con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro COVID-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO. Da ottobre 2021, invece, il titolo ha sotto-performato il paniere dei titoli italiani mid cap, principalmente a causa di incertezze legate al potenziale rinnovo del contratto di doValue con il cliente Sareb in Spagna (il maggiore cliente del Gruppo in termini di Gross Book Value e Ricavi Lordi nel 2021), in scadenza a giugno 2022. In particolare, l'incertezza che ha interessato l'ultimo trimestre del 2021 è stata legata agli impatti economici di un eventuale rinnovo del contratto con Sareb in funzione di una profittabilità attesa minore delle aspettative iniziali.
Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:
| Dati di sintesi | Euro | Data |
|---|---|---|
| Prezzo di IPO | 9,00 | 14/07/2017 |
| Prezzo minimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) | 4,79 | 23/03/2020 |
| Prezzo massimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) | 12,85 | 18/10/2017 |
| Ultimo prezzo di chiusura | 8,39 | 30/12/2021 |
| Numero di azioni in circolazione | 80.000.000 | 30/12/2021 |
| di cui azioni proprie | 972.339 | 30/12/2021 |
| Capitalizzazione | 671.200.000 | 30/12/2021 |
| Capitalizzazione (escluse azioni proprie) | 663.042.076 | 30/12/2021 |

La ripresa dell'economia mondiale dalla crisi pandemica è proseguita con una forte accelerazione nel corso del 2021, sebbene con modalità e intensità geograficamente diversificate. I fattori discriminanti sono costituiti dalla velocità delle campagne vaccinali, dall'efficienza dei meccanismi di prevenzione dei contagi e, infine, dall'intensità del sostegno fiscale alla ripresa. Durante il 2021 sono venute meno varie misure di sostegno a famiglie e imprese in termini di moratorie sui debiti e si è registrata una progressiva normalizzazione dell'attività dei tribunali con una conseguente accelerazione dell'attività di recupero da parte di operatori del settore rispetto a quanto registrato nel 2020. Si ritiene peraltro che le moratorie e le varie forme di sostegno dei governi messe in atto durante la pandemia, sia pure in prevalenza cessate, non abbiano consentito di percepire il reale grado di deterioramento del credito, che viene previsto in incremento nel corso del 2022.
Il Gruppo doValue, a partire dalla fine di febbraio 2020, ha attivato prontamente il Comitato di Business Continuity & Crisis Management in sessione di crisi al fine di assumere le decisioni conseguenti all'evoluzione della situazione. Le principali misure tempo per tempo assunte e tuttora vigenti sono state mirate a sostenere i propri dipendenti e collaboratori, sia in Italia che all'estero, nella gestione dell'emergenza COVID-19, tutelandone in primis la salute e il benessere, consentendo al contempo di mantenere il contatto con l'organizzazione.
In particolare, anche nel corso del 2021 il Gruppo ha garantito:
Ciò premesso, in conformità alle indicazioni emanate da Consob in data 16 febbraio 2021 (Richiamo di attenzione Consob n. 1/21 - Oggetto: COVID-19 - misure di sostegno all'economia - Richiamo di attenzione sull'informativa da fornire), e alle linee guida dell'ESMA, si forniscono di seguito le principali informazioni finanziarie utili alla comprensione degli effetti della pandemia sul business della società.
Con riferimento agli assets intangibles presenti in bilancio, si rappresenta preliminarmente che la consistenza iniziale delle attività immateriali che rappresentano il valore dei contratti di servicing pluriennali e l'avviamento legati all'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece), conclusasi il 5 giugno 2020, sono stati oggetto di restatement rispetto alle consistenze risultanti al 31 dicembre 2020 quando era stata effettuata una allocazione provvisoria di Purchase Price Allocation (PPA) ai sensi dell'IFRS 3, per tener conto delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento (per ulteriori dettagli

si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda").
Per effetto di tale esercizio definitivo di PPA sono state identificate attività immateriali relative ai contratti di Special e Master Servicing, per la gestione di portafogli di esposizioni deteriorate, e conseguente avviamento. I relativi valori di prima iscrizione in bilancio sono stati rideterminati in base alla valutazione della stima del fair value delle attività nette di doValue Greece, che tiene conto delle informazioni utili a fini valutativi disponibili alla data di acquisizione e di ingresso in consolidamento, aggiornate alla luce di eventi e informazioni importanti non noti o non disponibili a tale data.
Il Gruppo ha effettuato il test di impairment sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill al 31 dicembre 2021, come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", e tenendo conto delle indicazioni emanate dall'ESMA in data 28 ottobre 2020 nel Public Statement "European common enforcement priorities for 2020 IFRS annual financial reports".
A tal fine, in continuità con l'esercizio svolto sui dati al 31 dicembre 2020, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU Iberia (Spagna e Portogallo) e la CGU Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento.
Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate e riflesse all'interno del piano industriale 2022-2024 approvato lo scorso 25 gennaio 2022 dal Consiglio di Amministrazione di doValue, che tengono conto dell'andamento della pandemia, della stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL.
Per quanto riguarda in particolare la controllata Altamira Asset Management, si è inoltre tenuto conto delle implicazioni conseguenti al mancato rinnovo di un contratto di Servicing, come illustrato nello specifico paragrafo "Fatti di Rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo" della Relazione sulla gestione del Gruppo, cui si fa rimando per maggiori dettagli. Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso
correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.
Tale analisi ha fatto emergere alcune evidenze di perdita di valore quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo, per complessivi €3,5 milioni, di cui €2,9 milioni con riferimento a contratti Altamira e €0,6 milioni relativi a due servicing di doValue Greece.
Per quanto riguarda Il goodwill, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2021, il modello ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore della voce "Avviamento".
Per maggiori dettagli informativi circa tale esercizio di impairment test si rimanda alle Note Illustrative, paragrafi Politiche contabili e Nota 1 - Attività immateriali.
Le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del COVID-19 comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.
Tuttavia, alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, considerati gli interventi organizzativi posti in atto a garanzia della continuità operativa, le molteplici iniziative di contenimento costi poste in essere, e tenuto conto della tipologia del business condotto dal Gruppo, strutturalmente flessibile rispetto alle diverse fasi del ciclo economico, si ritiene che non sussistano ad oggi rischi di dar luogo a rettifiche dei valori contabili delle attività e passività esposte nel presente Bilancio.
Si ritiene inoltre che non sussistano incertezze significative relative a eventi o condizioni che, se rilevanti oltre il periodo di 12 mesi dopo la data di riferimento, possano mettere in dubbio la capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.
Gli effetti diretti della pandemia COVID-19 e delle misure di contenimento attuate dai governi europei hanno provocato difficoltà operative per il settore in cui opera il Gruppo che si sono protratte per tutto il 2021 anche se sono andate mano mano allentandosi. Tuttavia, seppur in un clima di incertezza complessiva, si notano segnali positivi rappresentati dalla ripresa dell'attività giudiziaria dei tribunali che fa registrare volumi crescenti di transazioni e dall'incremento delle definizioni stragiudiziali, a dimostrazione della crescente liquidità disponibile nel mercato di riferimento. Il Gruppo ha conseguito nell'esercizio 2021 i seguenti risultati (rispetto al precedente esercizio):
Si segnala inoltre che dall'inizio della pandemia sono state sostenute spese non ricorrenti relative al COVID-19 per un ammontare di circa €1,1 milioni comprendenti:
In termini di Portafoglio Gestito (GBV) il Gruppo, nonostante l'attuale contesto, nel 2021 ha stipulato nuovi mandati di servicing con investitori per un GBV pari a €8,5 miliardi oltre ai flussi rivenienti dai contratti di gestione a lungo termine per €3,3 miliardi, a testimonianza della solidità dell'attuale pipeline del mercato del Servicing in Sud Europa.
Il Consiglio di Amministrazione della capogruppo doValue ha approvato, lo scorso 25 gennaio il Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 redatto sulla base delle più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate, tenendo conto dell'andamento della pandemia e della stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL.
Il Piano Industriale 2022-2024 di doValue si basa su una ipotesi in termini di nuovi flussi di crediti deteriorati aggiudicati dal Gruppo nei prossimi 3 anni sostanzialmente in linea con la storia recente del Gruppo. Tali ipotesi potrebbe rilevarsi conservativa se vista in un contesto di mercato in cui, con la normalizzazione post COVID dell'attività giudiziaria e la fine delle moratorie in tutte le regioni, ci si può attendere un'accelerazione nella formazione di nuovi NPE nei mercati di riferimento. La normalizzazione delle attività di Gruppo è anche evidente nei risultati raggiunti durante il 2021. In particolare, l'attività di Collection nel 2021 è stata pari a €5,7 miliardi (rispetto a €4,3 miliardi nel 2020). Tale aumento riflette in parte l'acquisizione di doValue Greece perfezionata a giugno 2020, ma anche il progressivo recupero post COVID delle attività dei tribunali e del venir meno delle varie restrizioni attuate dai diversi governi a supporto delle aziende e delle famiglie per far fronte alla pandemia. Il Collection Rate di Gruppo si attesta al 4,3%, in aumento di 120 bps rispetto al 2020 e maggiore del livello pre COVID pari a 4,2% raggiunto nel 2019.

Al 31 dicembre 2021 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%.
Al 31 dicembre 2021, il residuo 71,99% delle azioni risulta collocato sul mercato e l'1,22% è costituito da n. 972.339 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €4,7 milioni detenute dalla Capogruppo medesima.
L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.
La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.
Al 31 dicembre 2021 risultano in portafoglio n. 972.339 azioni proprie, pari all'1,22% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €4,7 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del Patrimonio Netto nella voce Azioni proprie in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.
L'Assemblea ordinaria del 29 aprile 2021 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 26 maggio 2020. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare. Nell'ambito di tale autorizzazione, in data 17 giugno 2021, il Consiglio di Amministrazione di doValue, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie unicamente a servizio dei piani di retribuzione e di incentivazione in essere, destinati al management di doValue e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del Codice Civile.
Nel corso dei mesi di luglio e agosto 2021 doValue ha dato seguito a tale programma tramite l'acquisto di un numero di azioni pari a 500.000 per un controvalore di €4,6 milioni.
Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.
Il business del Gruppo doValue è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. Nel 2021, doValue ha continuato ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale.
A fine 2021 i dipendenti del Gruppo sono 3.153 rispetto ai 3.230 del 2020.
Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto indicato all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.
In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.dovalue.it.
Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:

In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, il Gruppo doValue ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021 è disponibile sul sito internet del Gruppo www.doValue.it nella sezione "Valore sostenibile".
In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), viene annualmente redatta la Relazione sul governo societario, la quale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. Tale documento è consultabile nella Sezione "Governance" del sito internet www.doValue.it.
Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione anche la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6, e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del Patrimonio Netto e del risultato dell'esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED | ||
|---|---|---|---|---|
| Patrimonio Netto |
Risultato del periodo |
Patrimonio Netto |
Risultato del periodo |
|
| Bilancio separato doValue S.p.A. | 206.456 | (535) | 222.805 | 7.831 |
| - differenza tra il valore di carico e valore del PN contabile delle partecipate |
(74.118) | - | (36.765) | - |
| - risultati conseguiti dalle partecipate al netto delle quote di minoranza |
- | 58.001 | - | (12.570) |
| Storno dei dividendi | - | (23.214) | - | (20.429) |
| Altre rettifiche di consolidamento | 563 | (10.508) | 378 | (5.239) |
| Bilancio consolidato attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
132.901 | 23.744 | 186.418 | (30.407) |
I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.
Roma, lì 17 marzo 2022 Il Consiglio di Amministrazione


| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Ricavi NPE | 446.097 | 318.442 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 446.606 | 316.337 |
| di cui: Ricavi diversi | (509) | 2.105 |
| Ricavi REO | 82.529 | 67.640 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 70.835 | 56.682 |
| di cui: Ricavi diversi | 11.694 | 10.958 |
| Ricavi da co-investimento | 8.846 | 429 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 8.846 | 429 |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 34.579 | 34.024 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 13 | 15 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 6.924 | 6.573 |
| di cui: Ricavi diversi | 27.873 | 27.864 |
| di cui: Costi dei servizi resi | (244) | (388) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 13 | (40) |
| Ricavi lordi | 572.051 | 420.535 |
| Commissioni passive NPE | (29.998) | (22.147) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (30.023) | (22.146) |
| di cui: Ricavi diversi | 25 | (1) |
| Commissioni passive REO | (24.217) | (17.407) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (24.217) | (17.407) |
| Commissioni passive Ancillari | (11.369) | (10.608) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (1.612) | (5.349) |
| di cui: Spese amministrative | (9.757) | (5.177) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | - | (82) |
| Ricavi netti | 506.467 | 370.373 |
| Spese per il personale | (215.851) | (172.911) |
| di cui: Costo del personale | (216.058) | (172.925) |
| di cui: Ricavi diversi | 207 | 14 |
| Spese amministrative | (91.269) | (80.813) |
| di cui: Costo del personale | (5.026) | (3.899) |
| di cui: Costo del personale - di cui: SG&A | (5.026) | (3.899) |
| di cui: Spese amministrative | (87.855) | (77.779) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: IT | (29.995) | (26.493) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate | (6.159) | (5.482) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A | (51.701) | (45.804) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 661 | (6) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: Real Estate | - | (2) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A | 661 | (4) |
| di cui: Ricavi diversi | 993 | 930 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: IT | (188) | 53 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A | 1.181 | 877 |
| di cui: Costi dei servizi resi | (42) | (59) |
| di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A | (42) | (59) |
| Totale "di cui IT" | (30.183) | (26.440) |
| Totale "di cui Real Estate" | (6.159) | (5.484) |
| Totale "di cui SG&A" | (54.927) | (48.889) |
| Totale costi operativi | (307.120) | (253.724) |
RELAZIONE SULLA GESTIONE
DEL GRUPPO
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| EBITDA | 199.347 | 116.649 |
| EBITDA margine | 35% | 28% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (1.572) | (10.869) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 200.919 | 127.518 |
| EBITDA margine esclusi gli elementi non ricorrenti | 35% | 30% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (94.371) | (79.313) |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (94.536) | (79.313) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 165 | - |
| Accantonamenti netti | (25.547) | (11.272) |
| di cui: Costo del personale | (10.497) | (6.596) |
| di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (3.865) | (2.329) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (9.435) | 192 |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (1.751) | (1.039) |
| di cui: Spese amministrative | 1 | (1.500) |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 545 | 162 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 30 | - |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | 24 | 14 |
| di cui: Ricavi diversi | 491 | 148 |
| Utile/perdita da partecipazioni | 83 | (2) |
| di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni | 83 | (2) |
| EBIT | 80.057 | 26.224 |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value | 1.071 | (3.466) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 1.071 | (3.466) |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (32.839) | (23.416) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (32.297) | (23.186) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (542) | (232) |
| di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni | - | 2 |
| EBT | 48.289 | (658) |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (33.350) | (25.139) |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 81.639 | 24.481 |
| Imposte sul reddito | (15.116) | (33.132) |
| di cui: Spese amministrative | (1.620) | (1.719) |
| di cui: Imposte sul reddito | (13.496) | (31.413) |
| Risultato del periodo | 33.173 | (33.790) |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (9.429) | 3.383 |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 23.744 | (30.407) |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (29.481) | (47.550) |
| Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi |
(2.504) | (5.110) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
50.721 | 12.033 |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti |
11.933 | 1.727 |
| Utile per azione (in euro) | 0,30 | (0,38) |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) | 0,64 | 0,15 |
I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 166.668 | 132.486 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 166.668 | 132.486 |
| Attività finanziarie | 61.961 | 70.859 |
| Attività finanziarie non correnti | 60.445 | 64.961 |
| Attività finanziarie correnti | 1.516 | 5.898 |
| Attività materiali | 34.204 | 36.176 |
| Immobili, impianti e macchinari | 34.149 | 36.121 |
| Rimanenze | 55 | 55 |
| Attività immateriali | 545.225 | 564.136 |
| Attività immateriali | 545.225 | 564.136 |
| Attività fiscali | 152.996 | 126.157 |
| Imposte differite attive | 112.640 | 102.950 |
| Altre attività correnti | 1.894 | 1.333 |
| Attività fiscali | 38.462 | 21.874 |
| Crediti commerciali | 206.326 | 175.155 |
| Crediti commerciali | 206.326 | 175.155 |
| Attività in via di dismissione | 30 | 30 |
| Attività destinate alla vendita | 30 | 30 |
| Altre attività | 17.226 | 16.485 |
| Altre attività correnti | 15.212 | 14.840 |
| Altre attività non correnti | 2.014 | 1.645 |
| Totale Attivo | 1.184.636 | 1.121.484 |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders | 568.459 | 543.042 |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 550.859 | 456.670 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 17.600 | 86.372 |
| Altre passività finanziarie | 76.017 | 76.075 |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 4.365 | 6 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 4 | 4 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 46.048 | 24.293 |
| Altre passività finanziarie correnti | 25.600 | 51.772 |
| Debiti commerciali | 73.710 | 51.824 |
| Debiti Commerciali | 73.710 | 51.824 |
| Passività fiscali | 113.060 | 91.814 |
| Debiti tributari | 58.710 | 28.083 |
| Imposte differite passive | 54.350 | 63.731 |
| Benefici a dipendenti | 10.264 | 16.465 |
| Benefici a dipendenti | 10.264 | 16.465 |
| Fondi rischi e oneri | 44.235 | 87.346 |
| Fondi rischi e oneri | 44.235 | 87.346 |
| Altre passività | 104.888 | 71.164 |
| Altre passività correnti | 75.052 | 71.164 |
| Altre passività non correnti | 29.836 | - |
| Totale Passivo | 990.633 | 937.730 |
Segue
RELAZIONE SULLA GESTIONE
DEL GRUPPO
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Capitale | 41.280 | 41.280 |
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 |
| Riserve | 96.299 | 145.241 |
| Riserva da valutazione | (1) | (215) |
| Altre riserve | 96.300 | 145.456 |
| Azioni proprie | (4.678) | (103) |
| Azioni proprie | (4.678) | (103) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 23.744 | (30.407) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 23.744 | (30.407) |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 156.645 | 156.011 |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
1.147.278 | 1.093.741 |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 37.358 | 27.743 |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 37.358 | 27.743 |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 1.184.636 | 1.121.484 |
I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

Denominazione dell'entità che redige il bilancio o altro mezzo di identificazione:
Sede dell'entità: Italia
Forma giuridica dell'entità: Società per Azioni
Paese di registrazione: Italia
Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni:
Codice LEI dell'entità: 8156007AF7DB5FE05555
doValue S.p.A.
Indirizzo della sede legale dell'entità: Viale dell'Agricoltura, 7 - 37135 Verona
Principale luogo di attività: Lungotevere Flaminio, 18 - 00196 Roma
Le attività del Gruppo doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a banche e investitori attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing)
Ragione sociale della capogruppo: doValue S.p.A.
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO
NOTE ILLUSTRATIVE
POLITICHE CONTABILI
INFORMATIVA DI SETTORE
ALLEGATI
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

POLITICHE CONTABILI
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
INFORMATIVA DI SETTORE
OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
ALLEGATI
ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO
9
8
7
6
5
4
3
2
1


Prospetti
1.0
contabili
consolidati

| (€/000) | NOTE | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti: | |||
| Attività immateriali | 1 | 545.225 | 564.136 |
| Immobili, impianti e macchinari | 2 | 34.149 | 36.121 |
| Attività finanziarie non correnti | 3 | 60.445 | 64.961 |
| Imposte differite attive | 4 | 112.640 | 102.950 |
| Altre attività non correnti | 5 | 2.013 | 1.646 |
| Totale attività non correnti | 754.472 | 769.814 | |
| Attività correnti: | |||
| Rimanenze | 6 | 55 | 55 |
| Attività finanziarie correnti | 3 | 1.516 | 5.898 |
| Crediti commerciali | 7 | 206.326 | 175.155 |
| Attività fiscali | 8 | 38.462 | 21.874 |
| Altre attività correnti | 5 | 17.107 | 16.172 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 9 | 166.668 | 132.486 |
| Totale attività correnti | 430.134 | 351.640 | |
| Attività destinate alla dismissione | 10 | 30 | 30 |
| Totale attività | 1.184.636 | 1.121.484 | |
| Patrimonio Netto | |||
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 | |
| Riserva da valutazione | (1) | (215) | |
| Altre riserve | 96.300 | 145.456 | |
| Azioni proprie | (4.678) | (103) | |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti | 23.744 | (30.407) | |
| della Capogruppo | |||
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 156.645 | 156.011 | |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 37.358 | 27.743 | |
| Totale Patrimonio Netto | 11 | 194.003 | 183.754 |
| Passività non correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 12 | 555.224 | 456.676 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 13 | 46.048 | 24.293 |
| Benefici ai dipendenti | 14 | 10.264 | 16.465 |
| Fondi rischi e oneri | 15 | 44.235 | 87.346 |
| Imposte differite passive | 4 | 54.350 | 63.731 |
| Altre passività non correnti | 17 | 29.836 | - |
| Totale passività non correnti | 739.957 | 648.511 | |
| Passività correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti correnti | 12 | 17.604 | 86.376 |
| Altre passività finanziarie correnti | 13 | 25.600 | 51.772 |
| Debiti commerciali | 16 | 73.710 | 51.824 |
| Debiti tributari | 8 | 58.710 | 28.083 |
| Altre passività correnti | 17 | 75.052 | 71.164 |
| Totale passività correnti | 250.676 | 289.219 | |
| Totale passività | 990.633 | 937.730 | |
| Totale Patrimonio Netto e passività | 1.184.636 | 1.121.484 |
I dati patrimoniali RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.
| (€/000) | NOTE | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 20 | 524.365 | 379.592 |
| Ricavi diversi | 21 | 40.774 | 42.018 |
| Totale ricavi | 565.139 | 421.610 | |
| Costi dei servizi resi | 22 | (56.680) | (45.582) |
| Costo del personale | 23 | (231.581) | (183.420) |
| Spese amministrative | 24 | (99.231) | (86.175) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 25 | (8.596) | 64 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | (96.263) | (80.338) |
| Accantonamenti a fondo rischi e oneri | 27 | (3.865) | (2.329) |
| Totale costi | (496.216) | (397.780) | |
| Risultato operativo | 68.923 | 23.830 | |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 28 | (22.337) | (26.208) |
| Utili (Perdite) da partecipazioni | 83 | 1 | |
| Risultato ante imposte | 46.669 | (2.377) | |
| Imposte sul reddito | 29 | (13.496) | (31.413) |
| Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento | 33.173 | (33.790) | |
| Risultato del periodo | 33.173 | (33.790) | |
| di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
23.744 | (30.407) | |
| di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | 9.429 | (3.383) | |
| Utile per azione | 30 | ||
| di base | 0,30 | (0,38) | |
| diluito | 0,30 | (0,38) |
I dati economici RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Risultato del periodo | 33.173 | (33.790) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico: Piani a benefici definiti |
(161) | (82) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico: |
||
| Copertura dei flussi finanziari | 345 | (66) |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 184 | (148) |
| Redditività complessiva | 33.357 | (33.938) |
| di cui: Redditività complessiva attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
23.928 | (30.555) |
| di cui: Redditività complessiva attribuibile ai Terzi | 9.429 | (3.383) |
I dati economici complessivi RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.
| (€/000) | Capitale sociale |
Riserve da | Altre riserve | Azioni | Risultato | Patrimonio | Patrimonio | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| valutazione | Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | proprie | del periodo | Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
Netto attribuibile ai Terzi |
Patrimonio Netto |
||
| Esistenze iniziali | 41.280 | (215) | 61.082 | 84.295 | (103) | (21.943) | 164.396 | 41.264 | 205.660 |
| Allocazione del risultato a riserve |
- | - | 263 | (29.771) | - | 29.508 | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni |
- | - | (12.976) | - | - | (7.831) | (20.807) | (2.502) | (23.309) |
| Variazioni di riserve | - | 30 | (28) | (7.592) | - | 266 | (7.324) | (10.833) | (18.157) |
| Stock options | - | - | 2.523 | (1.496) | (4.575) | - | (3.548) | - | (3.548) |
| Redditività complessiva del periodo |
- | 184 | - | - | - | 23.744 | 23.928 | 9.429 | 33.357 |
| Esistenze finali | 41.280 | (1) | 50.864 | 45.436 | (4.678) | 23.744 | 156.645 | 37.358 | 194.003 |
| (€/000) | Capitale | Riserve da valutazione |
Altre riserve | Azioni | Risultato | Patrimonio | Patrimonio | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| sociale | Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | proprie | del periodo | Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
Netto attribuibile ai Terzi |
Patrimonio Netto |
||
| Esistenze iniziali | 41.280 | (13) | 18.606 | 127.292 | (184) | 38.318 | 225.299 | - | 225.299 |
| Allocazione del risultato a riserve |
- | - | 38.793 | (190) | - | (38.603) | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni |
- | (54) | 3 | (42.143) | - | 285 | (41.909) | 10.785 | (31.124) |
| Variazioni di riserve | - | - | 3.680 | (664) | 81 | - | 3.097 | - | 3.097 |
| Stock options | - | - | - | - | - | - | - | 31.680 | 31.680 |
| Redditività complessiva del periodo |
- | (148) | - | - | - | (21.943) | (22.091) | (1.201) | (23.292) |
| Esistenze finali | 41.280 | (215) | 61.082 | 84.295 | (103) | (21.943) | 164.396 | 41.264 | 205.660 |

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Attività operativa | ||
| Risultato di periodo ante imposte | 46.669 | (2.377) |
| Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi finanziari netti: |
123.549 | 113.897 |
| Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico |
(1.308) | 1.997 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 96.263 | 80.338 |
| Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri | 3.865 | 8.775 |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 23.785 | 19.689 |
| Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti | (83) | - |
| Costi per pagamenti basati su azioni | 1.027 | 3.098 |
| Variazioni nel capitale circolante: | (11.037) | 14.612 |
| Variazione dei crediti commerciali | (32.922) | 15.319 |
| Variazione dei debiti commerciali | 21.885 | (707) |
| Variazioni nelle attività e passività finanziarie: | 23.488 | (24.179) |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(9.989) | - |
| Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 27.331 | (31.998) |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.896 | 7.819 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.250 | - |
| Altre variazioni: | (59.065) | (3.000) |
| Interessi pagati | (18.135) | (9.316) |
| Pagamento imposte sul reddito | (12.143) | (13.356) |
| Altre variazioni altre attività /altre passività | (28.787) | 19.672 |
| Flussi finanziari netti da attività operativa | 123.604 | 98.953 |
| Attività di investimento | ||
| Vendita di rimanenze | - | 154 |
| Vendita di società controllate e di rami d'azienda | 440 | - |
| Acquisto di immobili, impianti e macchinari | (4.194) | (7.123) |
| Acquisto di attività immateriali | (61.012) | (12.874) |
| Acquisto di società controllate e di rami d'azienda | - | (234.599) |
| Flussi finanziari netti da attività di investimento | (64.766) | (254.442) |
| Attività di finanziamento | ||
| Emissione/acquisto di azioni proprie | (4.603) | - |
| Dividendi pagati | (23.224) | (1.875) |
| Accensione finanziamenti | 302.310 | 252.574 |
| Rimborso finanziamenti | (290.500) | (83.067) |
| Pagamenti del capitale di passività per leasing | (8.639) | (7.819) |
| Flussi finanziari netti da attività di finanziamento | (24.656) | 159.813 |
| Flussi finanziari netti del periodo | 34.182 | 4.324 |
| Riconciliazione | ||
| Disponibilità liquide e depositi a breve all'inizio del periodo | 132.486 | 128.162 |
| Flussi finanziari netti del periodo | 34.182 | 4.324 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve alla fine del periodo | 166.668 | 132.486 |
I dati finanziari RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.



Note illustrative



Politiche
2.0
contabili

Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).
A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:
Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2021.
Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.
Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:
ed è corredato della Relazione sulla gestione del Gruppo.
I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.
Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.
I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.
Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
La Direttiva 2013/50/UE - che modifica la Direttiva 2004/109/CE (cd. "Direttiva sulla trasparenza") stabilisce che a decorrere dal 1° gennaio 2020 tutte le Relazioni Finanziarie annuali consolidate di emittenti di titoli negoziati sui mercati regolamentati devono essere redatte in un formato elettronico unico di comunicazione. L'obiettivo è quello di predisporre i bilanci consolidati in un formato che fornisca i dati strutturati richiesti da regolatori e analisti, consentendo ai redattori di mantenere il pieno controllo sul layout e sulla relativa presentazione. Il compito di elaborare norme tecniche di regolamentazione per specificare tale formato è stato conferito all'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (European Securities and Markets Authority - ESMA), che ha pubblicato l'European Single Electronic Format (ESEF).
In data 29/05/2019 è stato pubblicato il Regolamento UE 2018/815 che ha introdotto l'obbligo del formato elettronico unico (ESEF) per le relazioni finanziarie annuali.
A livello nazionale, la legge di conversione del Decreto Milleproroghe (D.L. 31 dicembre 2020 n. 183), pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 1 marzo 2021, ha previsto, all'art. 3, comma 11-sexies, che le disposizioni del Regolamento ESEF trovino applicazione alle relazioni finanziarie relative agli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2021.
Il Gruppo doValue, in conformità a quanto precede, ha pertanto avviato la redazione del Bilancio consolidato nel formato elettronico unico (ESEF) con riferimento al presente Bilancio consolidato annuale 2021.
Per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sono state utilizzate le situazioni contabili al 31 dicembre 2021 delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.
Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2021 sono state opportunamente riclassificate e adeguate, al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.
Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.
Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.


Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo.
Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di Patrimonio Netto di pertinenza del Gruppo.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.
Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio Netto.
In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni.
L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.
Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo potenziale classificato come patrimonio non è oggetto di rimisurazione e il suo successivo pagamento è contabilizzato con contropartita il Patrimonio Netto. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39.
Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.
Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.
L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.
La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Le contabilizzazioni di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazioni con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al Patrimonio Netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del Patrimonio Netto di Gruppo.
Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.
Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:
detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure
la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;
la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;
l'esistenza di transazioni significative;
lo scambio di personale manageriale;
la fornitura di informazioni tecniche essenziali.
Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del Patrimonio Netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).
Con il metodo del Patrimonio Netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del Patrimonio Netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate con rilevazione a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti. L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.
Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.
Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate o a controllo congiunto, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
Al 31 dicembre 2021 non risulta presente alcuna società valutata col metodo del Patrimonio Netto.
Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:
| Denominazione imprese | Sede legale e |
Paese Tipo di rapporto |
Rapporto di partecipazione |
Disponibilità voti % (2) |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | (1) | Impresa partecipante | Quota % | ||||
| 1. | doValue S.p.A. | Verona | Italia | Controllante | |||
| 2. | doNext S.p.A. (già Italfondiario S.p.A.) |
Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 3. | doData S.r.l. | Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 4. | Altamira Asset Management S.A. |
Madrid | Spagna | 1 | doValue S.p.A. | 85% | 85% |
| 5. | doValue Portugal, Unipessoal Limitada |
Lisbona | Portogallo | 1 | Altamira Asset Management S.A. |
100% | 100% |
| 6. | Altamira Asset Management Cyprus Limited |
Nicosia | Cipro | 1 | Altamira Asset Management S.A. |
100% | 100% |
| 7. | doValue Cyprus Limited | Nicosia | Cipro | 1 | doValue S.p.A. + Altamira AM S.A. |
94%+6% | 94%+6% |
| 8. | doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 80% | 80% |
| 9. | doValue Greece Real Estate Services single member Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 10. | Zarco STC, S.A. | Lisbona | Portogallo | 1 | doValue Portugal, Unipessoal Limitada |
100% | 100% |
| 11. | Adsolum Real Estate S.L. | Madrid | Spagna | 1 | Altamira Asset Management S.A. |
100% | 100% |
Legenda
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015" 6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi
Le principali variazioni intervenute nell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2020 sono relative a:
Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:
I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.
L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2021 le società controllate elencate al precedente paragrafo.
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura del bilancio e fino all'approvazione del presente bilancio si è verificato un evento significativo tale da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel bilancio consolidato.
Si rinvia allo specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura del periodo.

Nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur in presenza del perdurare del complesso scenario economico e sanitario a seguito dell'evoluzione della pandemia da COVID-19 e delle relative sue varianti, nonché degli interventi governativi e comunitari e delle misure di contrasto adottate dai vari Paesi, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono stati considerati la dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione, pur nelle incertezze legate al permanere della situazione emergenziale; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità del Gruppo, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie.
Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2021. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.
In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Inoltre, gli effetti economici derivanti dalla pandemia da COVID-19 e le incertezze del quadro macroeconomico futuro in cui il Gruppo si troverà ad operare hanno imposto un'attenta analisi e ponderazione del nuovo contesto economico nei modelli di valutazione del valore recuperabile degli asset del Gruppo. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.
Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.
L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte l'importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.
Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.
Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 34% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2021 ed è pari al 8% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico consolidato.
Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.
In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.
Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente – al ricorrere di determinate condizioni – la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.
La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.
Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) e fiscali si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo delle presenti Note Illustrative dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.
Con frequenza almeno annuale, in occasione della redazione del bilancio viene verificata l'esistenza di perdite durevoli di valore relativamente alle attività immateriali. Tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.
Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari (CGU), alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita definita e l'avviamento, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Dividend Discount Model (DDM), in base al quale il valore di un'azienda è funzione del flusso di dividendi che essa è in grado di generare in chiave prospettica. Nella fattispecie, il metodo utilizzato è il DDM nella variante Excess Capital, il quale assume che il valore economico di una società sia pari alla somma del valore attuale dei flussi di cassa futuri (Dividendi Attesi) generati nell'orizzonte temporale di pianificazione prescelto, e distribuibili agli azionisti mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e della capitalizzazione perpetua del dividendo normalizzato dell'ultimo anno di previsione, sulla base di un pay-out ratio funzione della redditività a regime. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.
Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili.
Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonché le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.
Con riferimento alle attività immateriali iscritte, si precisa che tali attività risultano prevalentemente valorizzate in base alla Purchase Price Allocation (PPA) definitiva delle due operazioni di aggregazione aziendale concluse negli scorsi anni; ossia, l'acquisizione del controllo di Altamira Asset Management S.A. (Altamira) e delle sue controllate avvenuta a giugno 2019 e quella di Eurobank FPS (ora doValue Greece) conclusasi nel mese di giugno 2020.
Il Gruppo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia Altamira che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività" e tenendo conto delle indicazioni emanate dall'ESMA.
Il test è stato condotto sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill come risultanti alla data contabile del 31 dicembre 2021 in dipendenza dell'allocazione della PPA definitiva di Altamira e di doValue Greece e dell'aggiornamento degli ammortamenti di competenza del periodo.
A tal fine sono state preliminarmente identificate le c.d. "Unità generatrice di flussi finanziari" (Cash Generating Unit - CGU) nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero Iberia (Spagna e Portogallo) e Regione Ellenica (Grecia e Cipro), e si è provveduto a determinare l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento alle due distinte CGU.
Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 25 gennaio che accoglie le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate che considera l'andamento della pandemia e la stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL. Per quanto riguarda in particolare la controllata Altamira Asset Management, si è inoltre tenuto conto delle implicazioni conseguenti al mancato rinnovo di un contratto di Servicing, come illustrato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo, cui si fa rimando per maggiori dettagli. Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.
Tale analisi ha fatto emergere alcune evidenze di perdita di valore, per complessivi €3,5 milioni, quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo. Le perdite di valore sono state allocate alla pertinente voce di conto economico consolidato e le consistenze residue delle immobilizzazioni immateriali sono state adeguate in conseguenza.
Per quanto riguarda Il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2021, il modello ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore (per maggiori dettagli informativi si rimanda alle Note illustrative, paragrafi Politiche contabili e Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Nota 1 Attività immateriali).

Rispetto all'approccio metodologico si evidenzia che, ai fini della stima del valore recuperabile di attività immateriali acquisite tramite aggregazione di aziende, doValue adotta per coerenza i modelli di valutazione utilizzati in sede di PPA.
Pertanto, per quanto riguarda il test di impairment sui valori delle singole attività immateriali, sono stati utilizzati:
Il tasso di attualizzazione utilizzato nelle analisi di impairment condotte da doValue esprime il costo delle fonti di finanziamento dell'attività oggetto di analisi: il costo dell'equity e il costo del debito. Nella prassi professionale il tasso di attualizzazione normalmente utilizzato è il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.
Di seguito si riporta la formula di calcolo del costo medio ponderato del capitale (WACC):
$$\mathbf{^0\mathbf{M}}\mathbf{^0\mathbf{C}} = \mathbf{^0\mathbf{d}} \begin{pmatrix} \mathbf{1} \ \mathbf{-t} \end{pmatrix} \begin{array}{c} \mathbf{D} \mathbf{+E} \ \mathbf{D} \end{array} + \mathbf{^0\mathbf{d}} \begin{array}{c} \mathbf{D} \mathbf{+E} \ \mathbf{E} \end{array}$$
dove
Il costo del capitale proprio, calcolato attraverso l'utilizzo del Capital Asset Pricing Model (CAPM) misura il costo dell'equity, Ke , per un certo titolo come maggiorazione del tasso privo di rischio, sulla base della sensibilità del rendimento dell'azione, c.d. β, al rendimento atteso del mercato azionario d'appartenenza al netto dello stesso tasso privo di rischio (equity risk premium – ERP).
In base a quanto appena enunciato, si può scrivere la seguente formula:
$$\mathsf{E}(\mathsf{R}_{\mathsf{i}}) = \mathsf{R}_{\mathsf{i}} + \mathsf{B}_{\mathsf{i}} \star [\mathsf{E}(\mathsf{R}_{m}) \cdot \mathsf{R}_{\mathsf{i}}]^{\perp}$$
dove
In forma sintetica, l'equazione di cui sopra può essere scritta nel modo seguente:
$$\mathsf{K}^{\circ} = \mathsf{B}_{t} + \mathsf{B}^{\star} \mathsf{B} \mathsf{P} \mathsf{P}$$
dove
Ai fini del calcolo del WACC delle predette specifiche attività immateriali, in considerazione del fatto che il relativo business è attribuibile solamente a uno specifico paese, si è provveduto a:
Il test condotto mediante i suddetti modelli, ha fatto emergere perdite di valore per €3,5 milioni dal confronto con il valore netto contabile delle attività (per il risultato del test si fa rimando a quanto indicato in Nota 1 "Attività immateriali" - Sezione Informazioni sullo Stato Patrimoniale).
Per quanto riguarda l'impairment test sull'avviamento, per effettuare il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle due CGU alla data del 31 dicembre 2021, è stata utilizzata la procedura di seguito descritta.
Il valore recuperabile di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il fair value (valore equo) dedotti i costi di vendita e il valore d'uso della stessa.
Il metodo adottato assume che il valore recuperabile di una CGU sia pari alla somma del: valore attuale degli utili futuri generati nell'orizzonte temporale prescelto;
valore terminale, ovvero il valore della società al termine del periodo di previsione analitica dei flussi.
Il flusso di cassa operativo è a base della stima dell'"enterprise value"; questa metodologia si basa sui flussi operativi generati dalla gestione caratteristica della CGU, basandosi sul reddito operativo disponibile per la remunerazione dei mezzi propri e dei terzi. Attraverso il metodo DCF (c.d. Discounted Cash Flow) è possibile determinare il valore di una CGU attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso.
Il tasso utilizzato per l'attualizzazione risulta anche in questo caso il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.

Ai fini del calcolo del WACC dell'avviamento, in considerazione del fatto che il business attribuibile alle due CGU alle quali è stato allocato è attribuibile a più di uno specifico paese, si è provveduto a:
Il valore contabile della CGU da utilizzarsi per confronto con il valore recuperabile nel test di impairment include il valore contabile delle sole attività (non correnti) che possono essere attribuite direttamente, o ripartite secondo un criterio ragionevole e uniforme, alla singola CGU, considerando, oltre all'avviamento, anche tutte le attività immateriali rientranti nel perimetro di valutazione della CGU. Tale valore contabile è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile della CGU in base quindi ai i flussi finanziari utilizzati nell'informativa prospettica.
La metodologia sopra descritta ha evidenziato in entrambi i casi una differenza positiva tra il valore recuperabile e il valore netto contabile, che conferma l'assenza di perdite di valore (per il risultato del test si fa rimando a quanto indicato in Nota 1 "Attività immateriali" - Sezione Informazioni sullo Stato Patrimoniale).
La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi.
Per l'informativa sulle operazioni di business combination del Gruppo si fa rinvio alla specifica sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".
Gli interest rate swap, in quanto aventi finalità di copertura, sono valutati al fair value con contropartita alle riserve di Patrimonio Netto di cash flow hedge. Il predetto fair value, classificato nelle voci delle altre attività o passività finanziarie correnti e non correnti, è determinato con adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato. I contratti derivati in esame sono classificati come strumenti di copertura in quanto la relazione tra i derivati e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata. In particolare, esiste una relazione economica tra i sottostanti coperti e gli strumenti di copertura poiché le condizioni degli IRS corrispondono alle condizioni dei prestiti al tasso variabile (i.e., importo nozionale, scadenze, date di pagamento). Tale efficacia, unitamente alla soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell'hedge accounting, viene verificata periodicamente. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. Al 31 dicembre 2021 non risultano presenti derivati di copertura in conseguenza della chiusura nel corso dell'esercizio del finanziamento passivo a cui erano correlati.
Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2021 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:
La Consob in data 16 febbraio 2021 ha pubblicato il Richiamo di attenzione (n. 1/21): COVID-19 - misure di sostegno all'economia.
In data 29 ottobre 2021 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati dovranno focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2021, con particolare attenzione in merito agli impatti derivanti dal COVID-19 e alle questioni legate al clima.
Al 31 dicembre 2021 si rilevano infine i seguenti nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2022 o data successiva (nel caso in cui il bilancio non coincida con l'anno solare):
IFRS 3 Business Combinations;
IAS 16 Property, Plant and Equipment;
IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets;
Annual Improvements 2018-2020;
Infine di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti e contratti attivi a lungo termine derivanti prevalentemente da operazioni di aggregazione aziendale esterne.
L'avviamento è pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel paragrafo "Aggregazioni aziendali".
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate. Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.
Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non è soggetto ad ammortamento, quindi è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate determinate da una verifica periodica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio.
In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni durevoli di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari (cash generating unit – "CGU") cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'avviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.
Il Gruppo valuta se i rischi climatici potrebbero avere un impatto significativo, come l'introduzione di normative sulla riduzione dell'impatto ambientale legato agli immobili in gestione (business REO) che possono aumentare i costi diretti di gestione dei portafogli. Questi rischi in relazione a questioni legate al clima sono inclusi come assunzioni significative qualora abbiano un impatto significativo sulla stima del valore di recupero. Relativamente alle attività condotte dal Gruppo con riferimento ad interventi sugli immobili in gestione nell'ambito del business Real Estate, si esclude la rilevazione di impatti significativi sulle stime dei valori di recupero a causa di rischi climatici.

Il Gruppo, ha definito nel "Manuale Impairment Test ai sensi del Principio contabile internazionale IAS 36" una serie di indicatori di perdita o di impairment, cosiddetti triggering events, in presenza dei quali la verifica per riduzione di valore, delle attività immateriali a vita utile definita e delle CGU a cui l'avviamento è stato attribuito, deve essere svolta anche nel corso dell'anno.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:
Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero
Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento. Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante
la loro vita utile.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione e della obsolescenza attesa, nonché considerando l'impatto della legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarne benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari e vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto.
Tali principi sono esplicitati nella precedente sezione "Area e metodi di consolidamento" dove è anche fornita l'informativa sulle valutazioni e assunzioni svolte per stabilire l'esistenza di controllo o influenza notevole.
Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita – sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.
Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte alla data di regolamento al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al Portafoglio di negoziazione sono iscritti in conto economico, inclusi i profitti e le perdite relativi a contratti derivati gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value e alle altre attività finanziare obbligatoriamente valutate al fair value. Se il fair value di uno strumento finanziario diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce "Passività finanziarie di negoziazione".
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:
minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione di valore in risposta a cambiamenti di fattori di mercato;
è regolato a data futura.
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute e dalle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.
In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell").

Trovano, quindi, evidenza in questa voce:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie, per i titoli di capitale, avviene alla data di regolamento.
In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato.
Trovano, quindi, evidenza in questa voce gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti tra le Riserve da valutazione nel Patrimonio Netto.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti.
Il valore iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario, pari normalmente per i crediti all'ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento e, per i titoli di debito, al prezzo di sottoscrizione o di acquisto sul mercato.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione (impairment) e si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.
Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:
Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, attivi patrimoniali derivanti da contratto, titoli di debito e alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva che comprendo i titoli di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.
La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare del Gruppo, detenuto in un'ottica di dismissione.
Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese che ne incrementano il valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.
Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo, desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).
Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.
Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.
Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.
Relativamente all'impairment dei crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui al paragrafo "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".

Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Debiti tributari del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.
In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa);
riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;
eccetto i casi in cui:
passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa) eccetto i casi in cui:
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile. Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, recependo, in particolare per doNext (già Italfondiario) l'addizionale italiana di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative. Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a Patrimonio Netto, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.
Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.
Il Gruppo classifica, in conformità con l'IFRS 5, le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte. La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.
L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita. Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel conto economico in un'unica riga come Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione.

Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.
Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente.
Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.
L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.
I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:
I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:
In tale contesto, in Italia in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.
Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.
Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente, tenuto conto di quanto disposto della legislazione nazionale di ogni Paese. I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".
I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di Patrimonio Netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.
I ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation). I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati nel conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni di fare previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel
I ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.
conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione.
Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto.
Nel caso in cui l'entità riceva il pagamento o il pagamento è dovuto dal cliente prima che gli sia stato trasferito il controllo dei beni o servizi viene rilevata una passività contrattuale. Le passività derivanti da contratto sono rilevate come ricavi quando vengono soddisfatte le obbligazioni di fare nel relativo contratto (i.e. il controllo dei beni o servizi è stato trasferito al cliente).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").
Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.
In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:
Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti.
Nell'ambito delle consuntivazioni, vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.
Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:
Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.
Nell'ambito dei principali contratti di servicing del Gruppo, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:
Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.
In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato. Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra il Gruppo ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto. Il Gruppo applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.
Relativamente ai punto d), il Gruppo non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.
I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti saranno soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi e ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.
Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al Patrimonio Netto.
I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi.
Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di Patrimonio Netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.
Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value

del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.
Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.
Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.
Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment). Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumen-
to finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".
La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.
Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:
prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;
parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;
parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato;
Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value il Gruppo ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value. Non sono presenti alla data di redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.
I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.
I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.
Per la determinazione del fair value degli IRS è utilizzata la tecnica definita net discounted cash flow analysis a cui è assegnato il Livello 2.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.
Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente e lo sconto di liquidità.
Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.
Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.
Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.
Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.
I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.
La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:
il valore delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione:
Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli;
Cairo, le cui notes mezzanine sono state acquistate il 5 giugno 2020 in concomitanza con l'acquisizione della controllata doValue Greece;
Mexico, acquistate nel mese di dicembre 2021 e residuanti nel 5% del totale dei titoli subordinati emessi dal veicolo;
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alla sopraccitata partecipazione di minoranza nella società BidX1, per la quale il Gruppo applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel Livello 3.
Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:
Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel Livello 3.
Il Livello 2 delle "Altre passività finanziarie" accoglie per l'esercizio 2020 il fair value dei contratti derivati posti a copertura del Facility Loan stipulato per finanziare l'acquisto della partecipazione in Altamira e per il rifinanziamento dell'indebitamento pre-esistente della medesima partecipata ed estinti nel corso del 2021 in occasione dell'estinzione del Facility Loan.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico |
- | - | 46.465 | - | - | 63.644 |
| Quote OICR | - | - | 25.805 | - | - | 26.857 |
| Titoli di debito | - | - | 18.881 | - | - | 36.741 |
| Titoli di capitale | - | - | 197 | - | - | 46 |
| Derivati non di copertura | - | - | 1.582 | - | - | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | 9.989 | - | - | - |
| Titoli di capitale | - | - | 9.989 | - | - | - |
| Totale | - | - | 56.454 | - | - | 63.644 |
| Altre passività finanziarie | - | - | 45.282 | - | 454 | 53.905 |
| Earn-out | - | - | 23.043 | - | - | 22.807 |
| Derivati di copertura | - | - | - | - | 454 | - |
| Put option su minority | - | - | 22.239 | - | - | 24.011 |
| Totale | - | - | 45.282 | - | 454 | 53.905 |




Informazioni
3.0
sullo Stato
Patrimoniale
Consolidato

I movimenti del periodo sono riportati nella tabella che segue.
| (€/000) | Software | Marchi | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Altre attività immateriali |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 129.158 | 46.870 | 2.807 | 192.992 | 440.007 | 811.834 | 499.614 |
| Riduzioni di valore iniziali | (108.899) | (9.368) | - | - | (116.107) | (234.374) | (158.734) |
| Esistenze iniziali nette | 20.259 | 37.502 | 2.807 | 192.992 | 323.900 | 577.460 | 340.880 |
| Rettifiche esistenze iniziali |
- | - | - | 43.905 | (40.554) | 3.351 | (28.274) |
| Aumenti | 15.556 | 11 | 9.764 | - | 35.497 | 60.828 | 344.027 |
| Acquisti | 13.674 | 11 | 11.828 | - | 35.497 | 61.010 | 12.871 |
| Operazioni di aggregazione aziendale (esistenze lorde) |
- | - | - | - | - | - | 331.217 |
| Altre variazioni | 1.882 | - | (2.064) | - | - | (182) | (61) |
| Diminuzioni | (9.416) | (9.007) | - | - | (77.991) | (96.414) | (92.497) |
| Vendite | - | - | - | - | (86) | (86) | (182) |
| Operazioni di aggregazione aziendale (riduzioni di valore) |
- | - | - | - | - | - | (20.112) |
| Ammortamenti | (9.489) | (9.007) | - | - | (57.792) | (76.288) | (49.265) |
| Perdita di valore | - | - | - | - | (3.524) | (3.524) | - |
| Altre variazioni | 73 | - | - | - | (16.589) | (16.516) | (22.938) |
| Esistenze finali Lorde | 144.714 | 46.881 | 12.571 | 236.897 | 431.340 | 872.403 | 815.185 |
| Riduzioni di valore finali | (118.315) | (18.375) | - | - | (190.488) | (327.178) | (251.049) |
| Esistenze finali Nette | 26.399 | 28.506 | 12.571 | 236.897 | 240.852 | 545.225 | 564.136 |
Le Esistenze iniziali sono rappresentate principalmente dal valore dei contratti di servicing pluriennali incluso nella voce "Altre attività immateriali" e dall'avviamento derivanti dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo: a giugno 2019, l'acquisizione di Altamira Asset Management e delle sue controllate e, a giugno 2020, la business combination di Eurobank-FPS (ora doValue Greece). I valori relativi a quest'ultima operazione sono stati oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" e "Altre variazioni" della tabella sopra esposta; per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".
L'esercizio definitivo di PPA di doValue Greece ha portato all'identificazione di un avviamento di €112,4 milioni, attività immateriali relative ai contratti di Special e Master Servicing, per la gestione di portafogli di esposizioni deteriorate, il cui fair value ammonta a €215,2 milioni (€160,2 milioni al 31 dicembre 2021 al netto della quota di ammortamento di competenza del periodo pari a €26,4 milioni). La società greca contribuisce inoltre alla voce con software (€4,9 milioni) e immobilizzazioni in corso sempre legate a software per €8,1 milioni.
Relativamente all'acquisizione di Altamira Asset Management e delle sue controllate, la cui PPA è stata resa definitiva al 30 giugno 2020, i saldi al 31 dicembre 2021 relativi agli asset allocati in tale sede, inclusivi di nuovi capex dell'esercizio e al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni di competenza dell'esercizio sono i seguenti:
Tra gli Aumenti dell'esercizio si segnala il valore iscritto tra le "Altre attività immateriali" a fronte dei costi sostenuti per l'ottenimento del contratto di servicing del portafoglio Frontier pari a €35,5 milioni. Come indicato tra i fatti di rilievo del periodo nella Relazione sulla Gestione di Gruppo, doValue ha infatti stipulato, attraverso la sua controllata doValue Greece, un nuovo mandato di servicing in relazione ad una importante cartolarizzazione ("Progetto Frontier") di crediti deteriorati in Grecia effettuata da National Bank of Greece, la più grande Banca greca per totale attivo. Il portafoglio cartolarizzato è stato acquistato da uno Special Purpose Vehicle, le cui notes mezzanine e junior sono state sottoscritte da un consorzio composto da società affiliate a Bain Capital e Fortress Investment Group. Relativamente a tale portafoglio risultano inoltre in essere impegni per circa €6,4 milioni relativi all'adempimento di specifici obblighi contrattuali.
Altri aumenti significativi (€13,7 milioni) si registrano tra i "Software" per sviluppi legati agli applicativi di business delle posizioni non-performing nonché per l'implementazione di applicativi gestionali e contabili. Anche la voce "Immobilizzazioni in corso e acconti", risente di nuovi sviluppi software (complessivamente €11,9 milioni) a fronte di implementazioni volte al miglioramento degli applicativi dedicati al recupero crediti e al business nonché per nuovi portafogli acquisiti in gestione, soprattutto in Grecia, i quali richiedono investimenti tecnologici in software dedicati ai singoli mandati.
Gli sviluppi tecnologici resi operativi nel periodo sono stati classificati tra i Software per €1,9 milioni.
Le Diminuzioni con impatto economico del periodo sono ascrivibili per €76,3 milioni alle quote di ammortamento di competenza. Con particolare riferimento alla componente "altre attività immateriali" che incorpora i valori dei contratti pluriennali di servicing derivanti dalla valutazione delle operazioni di acquisizione di Altamira e doValue Greece, si precisa che gli stessi vengono sistematicamente ammortizzati in base alla curva di marginalità diretta di ogni contratto nel corso della sua intera vita utile, in coerenza con la migliore stima dei flussi finanziari relativi ad ogni singolo contratto. La quota di ammortamento di periodo di ciascun contratto è stata calcolata in misura corrispondente al margine diretto consuntivato nel periodo.

Altre diminuzioni con impatto economico per un totale di €3,5 milioni sono relative a Perdite di valore.
Queste ultime hanno tratto origine dall'esito del test di impairment effettuato sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill al 31 dicembre 2021, in coerenza con quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".
A tal fine, in continuità con l'esercizio svolto sui dati al 31 dicembre 2020 e al 30 giugno 2021, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU Iberia (Spagna e Portogallo) e la CGU Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento.
Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate e riflesse all'interno del piano industriale 2022-2024 approvato lo scorso 25 gennaio 2022 dal Consiglio di Amministrazione di doValue, che considera l'andamento della pandemia e la stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL. Per quanto riguarda in particolare la controllata Altamira Asset Management, si è inoltre tenuto conto delle implicazioni conseguenti al mancato rinnovo di un contratto di Servicing, come illustrato nello specifico paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo" della Relazione sulla gestione del Gruppo, cui si fa rimando per maggiori dettagli.
Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.
Per quanto riguarda il goodwill, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2021, il modello ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore della voce "Avviamento".
Relativamente invece al test eseguito sulle altre componenti intangibili della voce, l'analisi ha fatto emergere alcune evidenze di perdita di valore quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo, per complessivi €3,5 milioni, di cui €2,9 milioni con riferimento ad uno dei contratti Altamira (Sareb) e €0,6 milioni relativi a due servicing di doValue Greece.
La tabella seguente riassume il risultato del test di impairment sulle attività immateriali di Altamira:
| (€/000) | Net present value | Net book value | Impairment |
|---|---|---|---|
| Software | 8.755 | 8.755 | - |
| Marchi | 33.737 | 28.431 | - |
| Altre attività immateriali - SLAs | 38.188 | 28.926 | (2.905) |
| Altre attività immateriali - Database | 1.041 | 1.041 | - |
| Attività Immateriali - Iberia | 81.721 | 67.153 | (2.905) |
| Software | 1.145 | 1.145 | - |
| Altre attività immateriali - SLAs | 33.881 | 18.051 | - |
| Attività Immateriali - Regione Ellenica | 35.026 | 19.196 | - |
| Totale | 116.747 | 86.349 | (2.905) |
Si precisa inoltre che il citato evento relativo al mancato rinnovo di un contratto di servicing ha comportato una rettifica dei dati consuntivati per il bilancio 2021 in ordine alla necessità di aggiornamento delle quote di ammortamento dell'esercizio di tutti gli intangibili facenti capo alla CGU spagnola e ad una differente quantificazione del fair value alla data di riferimento, a seguito della riesecuzione del test di impairment sulle immobilizzazioni immateriali ai sensi del principio contabile IAS 36. Il valore complessivo di tale impatto risulta quantificato in €7,2 milioni in aumento della voce "ammortamenti e svalutazioni".
Similmente, di seguito si espone la tabella di sintesi del test di impairment eseguito sul valore definitivo attribuito agli asset intangibili di doValue Greece.
| (€/000) | Net present value | Net book value | Impairment |
|---|---|---|---|
| Attività Immateriali - Regione Ellenica | 367.060 | 196.359 | (618) |
| Totale | 367.060 | 196.359 | (618) |
Per quanto attiene alle metodologie utilizzate per l'esecuzione del test si fa rimando a quanto illustrato nella sezione "Politiche Contabili – Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime" al paragrafo dedicato alla stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali.


| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 45.898 | 2.909 | 10.500 | 17.175 | 76.482 | 44.474 |
| Riduzioni di valore iniziali | (20.290) | (2.399) | (8.323) | (9.349) | (40.361) | (20.707) |
| Esistenze iniziali nette | 25.608 | 510 | 2.177 | 7.826 | 36.121 | 23.767 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | - | - | 1 |
| Aumenti | 9.159 | 278 | 1.294 | 1.134 | 11.865 | 33.497 |
| Acquisti | 10.269 | 369 | 1.317 | 1.412 | 13.367 | 17.610 |
| di cui: Diritti d'uso | 8.362 | - | - | 811 | 9.173 | 14.569 |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | 16.404 |
| Spese per migliorie capitalizzate | - | - | - | - | - | 61 |
| Altre variazioni | (1.110) | (91) | (23) | (278) | (1.502) | (578) |
| Diminuzioni | (9.094) | (80) | (1.173) | (3.490) | (13.837) | (21.144) |
| Vendite | (168) | - | - | (61) | (229) | (1.490) |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | (7.324) |
| Ammortamenti | (9.641) | (171) | (1.196) | (3.717) | (14.725) | (13.373) |
| di cui: Diritti d'uso | (9.113) | - | - | (2.766) | (11.879) | (10.885) |
| Perdita di valore | - | - | - | (30) | (30) | - |
| Altre variazioni | 715 | 91 | 23 | 318 | 1.147 | 1.043 |
| Esistenze finali lorde | 54.889 | 3.187 | 11.794 | 18.218 | 88.088 | 76.482 |
| Riduzioni di valore finali | (29.216) | (2.479) | (9.496) | (12.748) | (53.939) | (40.361) |
| Esistenze finali nette | 25.673 | 708 | 2.298 | 5.470 | 34.149 | 36.121 |
Nel corso del 2021 il Gruppo ha rilevato un decremento complessivo di €2,0 milioni passando da € 36,1 milioni a € 34,1 milioni.
Gli Aumenti dell'esercizio sono stati pari a €11,9 milioni di cui €9,2 milioni relativi a nuovi diritti d'uso in applicazione del principio IFRS 16 - Leasing. In particolare, in questo ambito assume rilevanza il nuovo contratto di affitto per la sede di Atene di doValue Greece. Tali incrementi vengono più che compensati dalla quota degli ammortamenti di competenza del periodo pari a €14,7 milioni.
Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 19.
Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie diverse dalle disponibilità liquide possedute dal Gruppo.
| 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|
| 60.445 | 64.961 |
| 44.949 | 63.644 |
| 25.805 | 26.857 |
| 18.881 | 36.741 |
| 197 | 46 |
| 66 | - |
| 5.507 | 1.317 |
| 5.441 | 1.242 |
| 66 | 75 |
| 9.989 | - |
| 9.989 | - |
| 1.516 | 5.898 |
| 1.516 | - |
| 1.516 | - |
| - | 5.898 |
| - | 5.898 |
| 61.961 | 70.859 |
Le Attività finanziarie non correnti rilevate al fair value tra le componenti di conto economico, includono quote OICR, titoli di debito, titoli di capitale e derivati non di copertura. Le quote di O.I.C.R. sono relative all'importo versato negli anni precedenti a fronte della sottoscrizione di 27 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). A fronte dei due versamenti effettuati, al 31 dicembre 2021 residua una quota minima iscritta tra gli impegni pari ad €1,2 milioni. Il fair value di tali quote viene determinato attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche comunicate dal Fondo.
I titoli di debito registrano una diminuzione complessiva di €17,9 milioni dovuta alla combinazione di una cessione e di una nuova sottoscrizione. La prima, che comporta una riduzione della voce per €20,6 milioni, è relativa alla cessione dei titoli mezzanine e junior riferiti alla cartolarizzazione Relais; l'incremento dei titoli di debito, in aumento della voce per €2,4 milioni, si riferisce invece alle notes residue dall'operazione Mexico descritta anche nei fatti di rilievo di periodo della Relazione sulla Gestione di Gruppo. In tale contesto la Capogruppo doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse, con il realizzo di una plusvalenza economica pari a €4,6 milioni; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior).
Oltre alle nuove notes Mexico, il saldo residuo dei titoli di debito è pertanto rappresentato per €13,8 dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece) e per €2,7 milioni è rappresentato dal controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. L'ammontare sottoscritto da doValue corrisponde al 5% del totale delle notes emesse dai due veicoli Romeo SPV e Mercuzio Securitisation.

Ad eccezione delle notes Mexico, per le quali si è mantenuta la valorizzazione al costo in considerazione della sua realizzazione in prossimità del fine anno, la valorizzazione delle altre notes sopra citate è avvenuta tramite la metodologia del Discounted Cash Flow, così come descritta nella sezione delle Politiche Contabili – Informativa sul fair value.
I titoli di capitale classificati al fair value tra le componenti di conto economico sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza riciclo a conto economico.
I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto a conto economico.
La categoria delle Attività finanziarie non correnti al costo ammortizzato, accoglie i crediti verso la clientela che registrano un incremento complessivo pari ad €4,2 milioni principalmente riconducibile alla controllata doNext (già Italfondiario) e derivante dall'impiego delle risorse finanziarie originate da un finanziamento limited recourse, destinato ad uno specifico affare e classificato nelle altre passività finanziarie. Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione dei rischi finanziari nell'ambito del capitolo relativo alle Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.
La categoria delle Attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie da quest'anno il valore dei titoli di capitale riferiti a due società:
Per tali partecipazioni di minoranza il Gruppo ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" (recycling) a conto economico.
Per maggiori informazioni si rimanda a quanto esposto nei Fatti di rilievo del periodo della Relazione sulla gestione del Gruppo.
Le Attività finanziarie correnti accolgono la valorizzazione di un derivato non di copertura nella categoria al fair value tra le componenti di conto economico. Il derivato, con fair value positivo per €1,5 milioni, è frutto di un'opzione di acquisto call inclusa nel contratto di acquisizione della quota partecipativa in BidX1 sopra descritta.
Le Attività finanziarie correnti al costo ammortizzato invece registrano un azzeramento nel 2021 a seguito dello smobilizzo del portafoglio crediti non performing acquistato nel 2019 nell'ambito di operazioni opportunistiche e non ricorrenti.
Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi.
La voce Imposte differite attive ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (cause, stanziamenti sul personale). A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.
Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.
La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018.
Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.
Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" a partire dal 2023, invece che dal 2022, come previsto dalla precedente proroga intervenuta con la Legge di bilancio 2019.
Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte a probability test tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.
Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2021 ha tenuto conto del Piano industriale 2022- 2024, il quale ha evidenziato una base imponibile capiente che si conferma in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta. Al 31 dicembre 2021 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €13,7 milioni, di cui €3,8 milioni in relazione ad immobili, impianti e macchinari e €6,8 milioni riferiti ad un risconto passivo relativo a somme fatturate nel 2021 per l'indennizzo relativo al portafoglio Mexico (si veda anche la Nota 17 – Altre passività). Tale incremento è stato parzialmente compensato da minori imposte differite attive relative agli annulli di imposte anticipate del periodo per €4,0 milioni.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:
La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, con applicazione, solo a doNext (già Italfondiario) dell'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari italiani (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).
Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP italiana, doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria al 31 dicembre 2021. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita a Conto Economico | 112.152 | 102.325 |
| Svalutazioni su crediti | 49.370 | 49.344 |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 17.598 | 16.821 |
| Accantonamenti fondo rischi e oneri | 9.474 | 12.309 |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | 25.135 | 21.369 |
| Spese amministrative | 1.393 | 1.926 |
| Altre attività / passività | 9.182 | 556 |
| Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto | 488 | 625 |
| Piani a benefici definiti | 488 | 516 |
| Copertura dei flussi finanziari | - | 109 |
| Totale | 112.640 | 102.950 |
| (€/000) | Contropartita C.E. |
Contropartita P.N. |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 94.077 | 625 | 94.702 | 90.740 |
| Rettifiche esistenze iniziali | 8.248 | - | 8.248 | 157 |
| Esistenze iniziali rettificate | 102.325 | 625 | 102.950 | 90.897 |
| Aumenti | 13.686 | 7 | 13.693 | 14.612 |
| Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 11.534 | 6 | 11.540 | 3.351 |
| - Relative a precedenti esercizi | - | - | - | 35 |
| - Altre | 11.534 | 6 | 11.540 | 3.316 |
| Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - | - | 264 |
| Altre variazioni | 2.152 | 1 | 2.153 | 551 |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | 10.446 |
| Diminuzioni | (3.859) | (144) | (4.003) | (2.559) |
| Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (2.857) | - | (2.857) | (2.561) |
| - Rigiri | (2.766) | - | (2.766) | (2.548) |
| - Altre | (91) | - | (91) | (13) |
| Riduzioni di aliquote fiscali | (1.001) | (1) | (1.002) | - |
| Altre variazioni | (1) | (143) | (144) | 2 |
| Totale | 112.152 | 488 | 112.640 | 102.950 |
La consistenza iniziale delle imposte differite attive è stata oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" della tabella sopra esposta; per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".
Si segnala inoltre che l'esercizio è stato caratterizzato dalla riduzione dell'aliquota fiscale in Grecia dal 24% al 22% (€1,0 milioni).
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita C.E | 54.330 | 63.711 |
| Accantonamenti in contropartita P.N. | 20 | 20 |
| Totale | 54.350 | 63.731 |

| (€/000) | Contropartita C.E. |
Contropartita P.N. |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali nette | 77.446 | 20 | 77.466 | 24.886 |
| Rettifiche Esistenze iniziali | (13.735) | - | (13.735) | (9.541) |
| Esistenze iniziali rettificate | 63.711 | 20 | 63.731 | 15.345 |
| Aumenti | 99 | - | 99 | 66.918 |
| Imposte differite rilevate nell'esercizio | (1.720) | - | (1.720) | 5.540 |
| - Relative a precedenti esercizi | - | - | - | - |
| - Dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - |
| - Altre | (1.720) | - | (1.720) | 5.540 |
| Altre variazioni | 1.819 | - | 1.819 | - |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | 61.378 |
| Diminuzioni | (9.480) | - | (9.480) | (18.532) |
| Imposte differite annullate nell'esercizio | (5.579) | - | (5.579) | (18.532) |
| - Rigiri | - | - | - | - |
| - Dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - |
| - Altre | (5.579) | - | (5.579) | (18.532) |
| Riduzioni di aliquote fiscali | (3.900) | - | (3.900) | - |
| Altre variazioni | (1) | - | (1) | - |
| Totale | 54.330 | 20 | 54.350 | 63.731 |
Le imposte differite passive derivano principalmente da operazioni di aggregazione aziendale ed in particolare risultano dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) come effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento delle società acquisite negli ultimi due anni ossia Altamira e doValue Greece entrambe determinate sulla base della PPA definitiva.
La consistenza iniziale delle imposte differite attive è stata oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" della tabella sopra esposta; per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".
Si segnala inoltre che l'esercizio è stato caratterizzato da annulli di imposte differite (€5,6 milioni) e dalla riduzione dell'aliquota fiscale in Grecia dal 24% al 22% (€3,9 milioni).
Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Altre attività non correnti | 2.013 | 1.646 |
| Altre attività correnti | 17.107 | 16.172 |
| Ratei / Risconti attivi | 1.852 | 2.126 |
| Partite relative al personale dipendente | 1.274 | 2.171 |
| Crediti per anticipi | 10.797 | 9.154 |
| Crediti tributari | 1.898 | 1.335 |
| Altre partite | 1.286 | 1.386 |
| Totale | 19.120 | 17.818 |
La voce complessivamente presenta un incremento rispetto al 31 dicembre 2020 di €1,3 milioni principalmente dovuto a maggiori crediti per anticipi spese su portafogli in gestione. Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.
La voce al 31 dicembre 2021 ammonta a €55 mila e risulta invariata rispetto al saldo del 31 dicembre 2020. Essa si riferisce al portafoglio immobiliare del Gruppo costituito dal valore di 2 immobili.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Crediti | 209.123 | 176.857 |
| Crediti in maturazione (Fatture da emettere) | 139.201 | 96.712 |
| Crediti per fatture emesse non ancora incassate | 69.922 | 80.145 |
| Accantonamenti | (2.797) | (1.702) |
| Accantonamenti per perdite future attese sui crediti | (2.797) | (1.702) |
| Totale | 206.326 | 175.155 |
I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".
La voce evidenzia un incremento netto di €31,2 milioni rispetto al saldo del 31 dicembre 2020 riconducibile principalmente all'effetto congiunto di minori crediti per fatture emesse da incassare, e di maggiori stanziamenti effettuati a fatture da emettere a fine periodo. In percentuale sul totale dei ricavi, l'incidenza dei crediti passa dal 42% al 37% evidenziando il costante impegno del Gruppo a migliorare i processi di fatturazione e collection dei propri ricavi. L'andamento risulta inoltre particolarmente positivo poiché è stato conseguito nonostante gli impatti negativi derivanti dall'epidemia di Coronavirus, a conferma della resilienza del business model del Gruppo doValue.
Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti si attestano intorno all'1% dei crediti.

Si riporta di seguito la composizione dei debiti tributari.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Crediti per imposte correnti | 6.392 | 6.977 |
| Iva a credito | 32.070 | 14.897 |
| Totale | 38.462 | 21.874 |
L'incremento della voce, il cui totale ammonta a €38,5 milioni rispetto a €21,9 milioni del 31 dicembre 2020, è riconducibile principalmente ad un maggior saldo di credito IVA registrato dal segmento Regione Ellenica.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Debiti per imposte correnti | 26.553 | 6.538 |
| Iva a debito | 26.291 | 17.574 |
| Ritenute d'acconto da versare e altri | 5.866 | 3.971 |
| Totale | 58.710 | 28.083 |
Anche per i debiti tributari l'incremento della voce rispetto al 31 dicembre 2020 (€30,6 milioni) è prevalentemente da riferirsi al segmento Regione Ellenica, in particolare per maggiori debiti per imposte correnti strettamente correlate al positivo trend registrato da queste società nel risultato economico dell'esercizio.
Il saldo di €166,7 milioni, con un incremento di €34,2 milioni rispetto al saldo di €132,5 milioni al 31 dicembre 2020, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla gestione del Gruppo al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta. Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario consolidato.
La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di tre Special Purpose Vehicles (SPV) che il Gruppo sta liquidando o intende cedere a terze parti.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Attività Non Correnti: | ||
| Attività immateriali | - | - |
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Partecipazioni in società collegate e jount venture | - | - |
| Attività finanziarie non correnti | 30 | 10 |
| Imposte differite attive | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | 30 | 10 |
| Attività Correnti: | ||
| Rimanenze | - | - |
| Attività finanziarie correnti | - | - |
| Crediti commerciali | - | - |
| Attività fiscali | - | - |
| Altre attività correnti | - | - |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | - | - |
| Totale attività correnti | - | - |
| Totale attività destinate alla dismissione | 30 | 10 |
| Passività non correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie non correnti | - | - |
| Benefici a dipendenti | - | - |
| Fondi rischi e oneri | - | - |
| Imposte differite passive | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| Passività correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie correnti | - | - |
| Debiti commerciali | - | - |
| Debiti tributari | - | - |
| Altre passività correnti | - | - |
| Totale passività correnti | - | - |
| Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione | - | - |

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 156.645 | 156.011 |
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 |
| Riserva da valutazione | (1) | (215) |
| Altre riserve | 96.300 | 145.456 |
| Azioni proprie | (4.678) | (103) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 23.744 | (30.407) |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 37.358 | 27.743 |
| Totale | 194.003 | 183.754 |
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Capitale sociale (in migliaia di euro) | 41.280 | 41.280 |
| Numero di azioni ordinarie | 80.000.000 | 80.000.000 |
| Valore nominale azioni ordinarie | 0,52 | 0,52 |
| Azioni proprie (in migliaia di euro) | 4.678 | 103 |
| Numero di azioni proprie | 972.339 | 651.542 |
Le Riserve da valutazione al 31 dicembre 2021 si attestano ad un valore negativo di -€1 mila, (-€215 mila al 31 dicembre 2020) ed includono le componenti della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19. Al 31 dicembre 2020 la voce accoglieva anche la valutazione al fair value dei contratti derivati (Interest rate swap) posti a copertura dei flussi finanziari relativi al Facility Loan legato all'acquisizione di Altamira il quale è stato interamente rimborsato nel corso dell'esercizio.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta | 50.864 | 61.080 |
| Riserva legale | 8.256 | 8.256 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 2.304 | 2.304 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 2 | 2 |
| Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 | 8.780 | 8.780 |
| Riserva da FTA IAS IFRS 9 | 1.140 | 1.140 |
| Riserva da utili a nuovo | 16.935 | 29.647 |
| Riserva statutaria acquisto azioni proprie | 75 | 103 |
| Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments | 13.372 | 10.848 |
| Altre riserve | 45.436 | 84.376 |
| Riserva straordinaria | 102.970 | 102.970 |
| Riserva D.Lgs. n. 153/99 | 6.103 | 6.103 |
| Riserva legale a fronte di utili distibuiti | 44 | 44 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 4.179 | 4.179 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 1.746 | 1.746 |
| Riserva connessa a Share Based Payments | 4.689 | 6.185 |
| Riserva di consolidamento | (57.698) | (21.333) |
| Riserva negativa per iscrizione put option su minority | (16.597) | (15.518) |
| Totale | 96.300 | 145.456 |
Nel complesso la voce evidenzia un decremento di circa €49,0 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:
Le Azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, sono pari a €4,7 milioni, in incremento di €4,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto degli acquisti effettuati nel periodo.
Il Patrimonio Netto consolidato attribuibile ai Terzi è pari ad €37,4 milioni, comprensivo del risultato del periodo attribuibile ai Terzi pari a €11,3 milioni, e fa riferimento alla quota del 20% in doValue Greece detenuta da Eurobank. La quota di Patrimonio Netto attribuibile alle minorities di Altamira (€5,6 milioni) viene assorbita dall'iscrizione della passività per "Put option su minority", che include anche la relativa quota di risultato negativo del periodo attribuibile ai Terzi pari a -€1,9 milioni e che rappresenta l'opzione per l'acquisto della quota residua di minoranza di Altamira con scadenza prorogata a fine giugno 2023.

| (€/000) | Tasso Interesse % |
Scadenza | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 555.224 | 456.676 | ||
| Finanziamenti bancari | - | 203.198 | ||
| Debiti versi altri finanziatori | 3%-5% | 31/12/2024 | 4.365 | 6 |
| Obbligazione 2020 | 5% | 04/08/2025 | 255.675 | 253.472 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/07/2026 | 295.184 | - |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 17.604 | 86.376 | ||
| Finanziamenti bancari | a vista | 41 | 80.998 | |
| Scoperti bancari | Euribor3m+1,9% | a vista | 7.566 | - |
| Debiti verso altri finanziatori | a vista | 4 | 4 | |
| Obbligazione 2020 | 5% | 01/02/2022 | 5.521 | 5.374 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/01/2022 | 4.472 | - |
| Totale | 572.828 | 543.052 |
Il saldo dei Prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2021 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato dei seguenti finanziamenti (quota corrente e non corrente):
Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento nonché del rateo interessi in corso di maturazione.
La voce Prestiti e finanziamenti non correnti include Debiti verso altri finanziatori per un importo di €4,4 milioni relativo ad un finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare. Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione rischi finanziari nell'ambito del capitolo relativo alle Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.
La voce Prestiti e finanziamenti correnti accoglie infine gli Scoperti bancari relativi ad una residua linea di revolving facility della controllata spagnola.
| 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|
| 46.048 | 24.293 |
| 18.255 | 18.761 |
| 5.554 | 5.318 |
| 22.239 | - |
| - | 214 |
| 25.600 | 51.772 |
| 8.111 | 10.032 |
| 17.489 | 17.489 |
| - | 24.011 |
| - | 240 |
| 71.648 | 76.065 |
La Passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attuale dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 19 per la movimentazione del periodo delle passività per leasing.
La passività per Earn-out iscritta tra le altre passività finanziare correnti è legata alla quota del prezzo di acquisizione di Altamira (€17,5 milioni) mentre quella inscritta tra le non correnti, €5,6 milioni, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece ed è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. Il valore di tale passività al 31 dicembre 2020 è stato oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento.
La Put-option su minority rappresenta la passività legata all'opzione per l'acquisto della residua quota di minoranza di Altamira con scadenza prorogata alla fine di giugno 2023 tramite un accordo siglato il 6 luglio 2021 il quale prevede la definizione di alcuni parametri di calcolo nonché il diritto di esercizio dell'opzione solo al termine del biennio.
Per effetto di tale rinegoziazione e proroga, la valorizzazione della put-option al 31 dicembre 2021 rientra tra le altre passività finanziarie non correnti, mentre nell'esercizio precedente era rappresentata nella categoria corrente.
La valutazione dell'opzione include l'effetto attualizzazione ed è aggiornata rispetto alla situazione contabile di Altamira al 31 dicembre 2021 nonché tiene conto dei risultati previsionali del piano industriale 2022-2024.


Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2021.
(€/000)
| Note | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
||
|---|---|---|---|---|
| 9 | A | Cassa | 3 | 5 |
| 9 | B | Conti correnti e depositi a breve | 166.665 | 132.481 |
| D | Liquidità (A)+(B)+(C) | 166.668 | 132.486 | |
| 3 | E | Attività finanziarie correnti | 1.516 | 5.898 |
| 12 | F | Debiti bancari correnti | (7.566) | - |
| 12 | G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (41) | (80.998) |
| 12, 13 | H | Altri debiti finanziari correnti | (25.604) | (51.776) |
| I | Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | (33.211) | (132.774) | |
| J | Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) | 134.973 | 5.610 | |
| 12 | K | Finanziamento bancario, non corrente | - | (203.198) |
| 12 | L | Obbligazioni emesse | (560.852) | (258.846) |
| 12, 13 | M | Altri debiti non correnti | (50.413) | (24.299) |
| N | Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) | (611.265) | (486.343) | |
| O | Indebitamento finanziario netto (J)+(N) | (476.292) | (480.733) |
Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €401,8 milioni, esposta nella Relazione sulla gestione del Gruppo, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere E, H e M per un totale di €74,5 milioni.
Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:
| 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
||
|---|---|---|---|
| A | Indebitamento finanziario netto | (476.292) | (480.733) |
| Altri debiti finanziari correnti | 25.604 | 51.776 | |
| Altri debiti non correnti | 50.413 | 24.299 | |
| Attività finanziarie correnti | (1.516) | (5.898) | |
| B | Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta | 74.501 | 70.177 |
| C | Posizione finanziaria netta (A)+(B) | (401.791) | (410.556) |
All'interno del Gruppo, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.
I piani a benefici definiti delle società italiane includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale. Per la Grecia esiste invece un piano a benefici definiti su base obbligatoria. In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.
Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:
| Tasso di sconto | 0,80% |
|---|---|
| Tasso di incremento salariale | 2,60% |
| Tasso di inflazione | 1,80% |
| Mortalità | IPS55 |
| Invalidità | Social Security Rates (INPS) |
| Anticipazione del TFR | 1,5% annuo in aggiunta ai tassi di turnover utilizzati |
| Età di pensionamento | In accordo ai requisiti previsti dall'Assicurazione Generale Obbligatoria |
| Pensionamento anticipato | In accordo ai requisiti previsti dall'Assicurazione Generale Obbligatoria |
Per le società con sede in Grecia invece di seguito le principali ipotesi demografiche applicate:
| Tasso di sconto | 0,42% |
|---|---|
| Tasso di incremento salariale | 1,25% |
| Tasso di inflazione | 2,00% |

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020 RESTATED Esistenze iniziali 16.341 8.544 Rettifiche esistenze iniziali 124 - Esistenze iniziali rettificate 16.465 8.544 Aumenti 728 10.956 Accantonamento dell'esercizio 525 777 Altre variazioni 203 10.179 Decrementi (6.929) (3.035) Liquidazioni effettuate (842) (1.758) Altre variazioni (6.087) (1.277) Esistenze finali 10.264 16.465
I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell'esercizio.
La consistenza iniziale è stata oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA della controllata doValue Greece ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" della tabella sopra esposta; per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".
Complessivamente la voce evidenzia una diminuzione di circa €6,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2020; tale decremento è originato per €3,5 milioni da una diversa classificazione di alcune poste meglio riconducibili ai debiti verso il personale all'interno della voce "altre passività", mentre per €2,5 milioni la diminuzione deriva da una modifica della modalità di calcolo del trattamento di fine rapporto per la controllata doValue Greece.
| (€/000) | Fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di conto economico |
Fondi in contropartita ad altre voci di conto economico |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Controversie legali e fiscali |
Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Totale Fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di conto economico |
Passività potenziali per il personale |
Controversie fiscali |
Altre | Totale fondi in contropartita ad altre voci di conto economico |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 RESTATED |
|
| Esistenze iniziali | 8.852 | 6.159 | 3 | 15.014 | 6.112 | 33.984 | - | 40.096 | 55.110 | 25.669 |
| Rettifiche esistenze iniziali |
- | - | - | - | - | - | 32.236 | 32.236 | 32.236 | 4.636 |
| Esistenze iniziali rettificate |
8.852 | 6.159 | 3 | 15.014 | 6.112 | 33.984 | 32.236 | 72.332 | 87.346 | 30.305 |
| Aumenti | 2.892 | 4.371 | - | 7.263 | 258 | 898 | 12.422 | 13.578 | 20.841 | 73.964 |
| Accantonamento del periodo |
2.899 | 3.728 | - | 6.627 | 255 | 205 | 12.422 | 12.882 | 19.509 | 37.454 |
| Variazioni dovute al passare del tempo e a modifiche del tasso di sconto |
(7) | 4 | - | (3) | 3 | - | - | 3 | - | (48) |
| Operazioni di aggregazione aziendale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 36.319 |
| Altre variazioni | - | 639 | - | 639 | - | 693 | - | 693 | 1.332 | 239 |
| Diminuzioni | (4.280) | (2.239) | - | (6.519) | (5.640) | (32.981) | (18.812) | (57.433) | (63.952) | (16.923) |
| Rilascio eccedenze del periodo |
(1.970) | (789) | - | (2.759) | (135) | - | (18.812) | (18.947) | (21.706) | (3.384) |
| Utilizzo nell'esercizio per pagamenti |
(2.144) | (1.450) | - | (3.594) | (3.101) | (32.981) | - | (36.082) | (39.676) | (13.255) |
| Altre variazioni | (166) | - | - | (166) | (2.404) | - | - | (2.404) | (2.570) | (284) |
| Esistenze finali | 7.464 | 8.291 | 3 | 15.758 | 730 | 1.901 | 25.846 | 28.477 | 44.235 | 87.346 |

Le esistenze iniziali sono state oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA della controllata doValue Greece ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" della tabella sopra esposta; nello specifico, è stato stanziato il "Fondo in contropartita alle altre voci di conto economico - Altre" che al 31 dicembre 2021 è pari a residui €25,8 milioni e fa riferimento alla provision stimata in sede di PPA definitiva pari ad iniziali €34,5 milioni determinata in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15 relativamente ai corrispettivi variabili. Per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".
La voce Controversie legali e fiscali, con contropartita economica nella voce "accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo in diminuzione di €1,4 milioni a fronte del maggior impatto della definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti a fronte di nuove controversie.
La voce Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi incrementa di €2,1 milioni passando da €6,2 milioni del 31 dicembre 2020 a €8,3 milioni al 31 dicembre 2021 e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.
La voce Passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili. Il saldo iniziale di tale voce accoglie anche i premi MBO.
Il dimensionamento di questa componente risente anche delle politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale. Il decremento del periodo pari a complessivi €5,6 milioni è riconducibile principalmente all'utilizzo degli accantonamenti stanziati nell'esercizio precedente e al nuovo processo interno di determinazione dei sopraccitati compensi variabili per il personale dipendente, come previsi dalla nuova Politica di Remunerazione per il 2021 approvata dall'Assemblea dei Soci nella seduta del 29 aprile 2021, che ne comporta la rilevazione tra le Altre passività correnti.
La componente Controversie fiscali, rientrante tra i fondi in contropartita ad altre voci, si riduce di €33,0 milioni per effetto della chiusura del Tax Claim Altamira avvenuta lo scorso 5 luglio con il pagamento della cifra pattuita con l'Autorità fiscale spagnola e con la contestuale presentazione delle dichiarazioni integrative per gli anni 2016-2017-2018. La dinamica della voce Altre evidenzia l'accantonamento e il rilascio a conto economico delle rispettive quote di competenza dell'esercizio dei corrispettivi variabili connessi alle ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15.
specifiche policy interne in argomento.
Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche. I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da
Nell'ambito di un'ispezione fiscale condotta dall'amministrazione finanziaria spagnola sulla controllata Altamira Asset Management ("AAM") e sulla precedente controllante Asset Management Holding ("AAMH") per gli esercizi 2014 e 2015, in data 24 marzo 2021 AAM è stata informata dai Funzionari spagnoli circa un diverso approccio da parte delle autorità fiscali nel calcolo della base imponibile, rispetto a quello seguito a suo tempo dalla Società in base alla normativa vigente, principalmente per quanto riguarda la deducibilità fiscale delle spese e degli oneri finanziari sostenuti da Altamira e AAMH a seguito dell'acquisizione di Altamira da parte di AAMH da Banco Santander.
L'autorità fiscale spagnola, nel corso del mese di marzo 2021 ha dato disponibilità al raggiungimento di un accordo per la definizione completa delle pendenze fiscali (anche riferite alle annualità 2016-2017-2018 per le quali i medesimi oneri finanziari sono stati dedotti e che in caso di accordo si regolarizzeranno mediante presentazione delle dichiarazioni fiscali integrative entro il 5 luglio 2021) senza applicazione di sanzioni, il cui impatto in termini economico finanziari è stato quantificato complessivamente in circa €34 milioni. AAM ha ritenuto nel proprio interesse il raggiungimento di un accordo con l'Autorità in tali termini e ha provveduto all'adeguamento del fondo stanziato a fronte di tale verifica fiscale registrando un impatto sul conto economico 2020 di €29,2 milioni. Si ricorda che nel 2019 il fondo in questione era pari ad originari €4,6 milioni (aggiornato nel 2020 in €4,8 milioni per la capitalizzazione dei relativi interessi) e che la quota prevalente di tale importo, pari ad €4,1 milioni, rimane a carico del venditore di Altamira in base alle clausole previste nello Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento di prezzo dell'acquisizione.
Nel corso del mese di aprile 2021 l'autorità fiscale spagnola ha formalizzato ad AAMH e alla controllata AAM la proposta di accordo, quantificando puntualmente le somme dovute in misura sostanzialmente in linea con le stime precedentemente effettuate, confermando più che capiente lo specifico fondo stanziato. Le due società hanno provveduto, alla fine del mese di aprile, a sottoscrivere in accordo tale proposta.
Si precisa che gli oneri fiscali rilevati in base a tale accordo derivano dalla struttura originariamente posta in essere nel 2013 e 2014 per l'acquisizione di AAM da parte dei precedenti soci (Apollo, CCPIB e Adia) e che al momento dell'acquisizione di AAM da AAMH, doValue ha coperto il rischio di passività potenziali, comprese quelle fiscali, ottenendo dichiarazioni e garanzie dal venditore e integrandole con una specifica copertura assicurativa.
Alla fine del mese di giugno l'assicurazione ha provveduto al rimborso di €726 mila, relativi a parte del debito fiscale generato dall'accertamento riferito ad alcune spese riclassificate dall'Autorità come indeducibili, al netto della quota parte, pari a €4,1 milioni, a titolo di aggiustamento di prezzo dell'acquisizione, che è stata pagata ad inizio luglio dal venditore AAMH in base alle clausole previste nello Share Purchase Agreement.
In data 5 luglio è stato pagato il Tax Claim da parte di AAM e AAMH (in quanto nel periodo di accertamento le società appartenevano al medesimo Gruppo ed erano in regime di consolidato fiscale) e sono state presentate le dichiarazioni integrative per gli anni 2016- 2017-2018.
Per ulteriori informazioni si rimanda anche alla Relazione sulla gestione del Gruppo nella sezione dei Fatti di rilievo del periodo.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori per fatture da ricevere | 49.274 | 30.262 |
| Debiti verso fornitori per fatture da liquidare | 24.436 | 21.562 |
| Totale | 73.710 | 51.824 |
Il dato del 2021 rileva un incremento di €21,9 milioni rispetto a quello rilevato al 31 dicembre 2020 principalmente riconducibile ai debiti per fatture da ricevere (+63%) mentre i debiti per fatture da liquidare evidenziano un aumento meno significativo (+13%).
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Altre passività non correnti | 29.836 | - |
| Somme da riconoscere a terzi | 29.668 | - |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 168 | - |
| Altre passività correnti | 75.052 | 71.164 |
| Somme da riconoscere a terzi | 1.398 | 3.488 |
| Debiti relativi al personale | 32.484 | 7.959 |
| di cui dipendenti | 31.126 | 7.900 |
| di cui Amministratori e Sindaci | 1.358 | 59 |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 5.830 | 4.266 |
| Partite in corso di lavorazione | 19.412 | 20.096 |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 121 | - |
| Altri ratei / risconti passivi | 13.932 | 33.318 |
| Altre partite | 1.875 | 2.037 |
| Totale | 104.888 | 71.164 |
Al 31 dicembre 2021 la voce si attesta a €104,9 milioni contro €71,2 milioni del 2020, con un incremento complessivo di €33,7 milioni.
Relativamente alle Altre passività non correnti, l'incremento di €29,7 milioni della voce "Somme da riconoscere a terzi" include passività nei confronti di clienti connesse ad indennizzi ricevuti dal Gruppo a fronte di cessioni di portafoglio e subordinati a determinate condizioni di performance.
Per quanto concerne le Altre passività correnti, l'aumento complessivo di €3,9 milioni deriva principalmente dall'effetto combinato di un incremento di €24,5 milioni dei debiti relativi al personale per il compenso variabile (stanziato nella voce "fondi rischi e oneri" nel 2020), incentivi all'esodo, ferie maturate e tredicesima da liquidare e, dalla riduzione dei ratei/risconti passivi per €19,4 milioni sostanzialmente conseguente al rilascio della quota riferita al periodo del risconto passivo registrato a fine 2020 pari a €31 milioni, in applicazione del principio contabile IFRS15 e riferibile alla contabilizzazione del pagamento anticipato di commissioni di servicing fisse di competenza dell'esercizio 2021.
Al 31 dicembre 2021 si rileva inoltre la presenza di €289 mila, suddivisi tra le passività correnti e non correnti, legati al risconto passivo dei proventi iscritti a fronte dei contributi pubblici in conto capitale relativi credito di imposta innovazione Legge 160/2019 calcolato per gli investimenti sostenuti nell'anno 2020 e dichiarati nella dichiarazione IRES 2021 di doValue. Il credito in oggetto è utilizzabile in tre quote annuali nelle dichiarazioni dei redditi a partire da quella riferita all'esercizio 2021.
La Relazione sulla Politica in Materia di remunerazione 2021 (di seguito "La Politica") e sui compensi corrisposti 2020 di doValue S.p.A. applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo è stata approvata dall'Assemblea degli Azionisti di doValue il 29 aprile 2021.
La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.
In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:
La componente variabile della remunerazione dell'Amminstratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione della quota variabile up-front.
L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un Gate di accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.
Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.
Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.
Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 30 giorni precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.
Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, il Gruppo prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.
Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.doValue.it (sezione "Governance/Remunerazione").
La quota imputata a conto economico per la parte di competenza del 2021 è pari a €2,0 milioni ed è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di Patrimonio Netto.

Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto immobili ed autovetture che sono usati nelle attività operative o assegnati ai dipendenti. I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria di 6 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni. Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati. Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:
| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre attività materiali |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 24.238 | - | - | 5.092 | 29.330 | 17.840 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | - | - | - |
| Esistenze iniziali rettificate | 24.238 | 5.092 | 29.330 | 17.840 | ||
| Aumenti | 8.362 | - | - | 919 | 9.281 | 22.803 |
| Acquisti | 8.362 | - | - | 811 | 9.173 | 14.569 |
| Altre variazioni | - | - | - | 108 | 108 | 8.234 |
| Diminuzioni | (9.675) | - | - | (2.912) | (12.587) | (11.313) |
| Ammortamenti | (9.113) | - | - | (2.766) | (11.879) | (10.885) |
| Altre variazioni | (562) | - | - | (146) | (708) | (428) |
| Esistenze finali | 22.925 | - | - | 3.099 | 26.024 | 29.330 |

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 28.793 | 18.028 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - |
| Esistenze iniziali rettificate | 28.793 | 18.028 |
| Aumenti | 7.833 | 20.113 |
| Nuove passività | 1.369 | 11.142 |
| Oneri finanziari | 674 | 580 |
| Altre variazioni | 5.790 | 8.391 |
| Decrementi | (10.260) | (9.348) |
| Pagamenti | (8.639) | (7.819) |
| Altre variazioni | (1.621) | (1.529) |
| Esistenze finali | 26.366 | 28.793 |
| di cui: Passività per leasing non correnti | 18.255 | 18.761 |
| di cui: Passività per leasing correnti | 8.111 | 10.032 |
Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Ammortamenti dei diritti d'uso | (11.879) | (10.885) |
| Oneri finanziari sulle passività per leasing | (674) | (580) |
| Totale | (12.553) | (11.465) |
Il Gruppo inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware), immobili ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. Il Gruppo ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi) | (59) | (89) |
| Costi per leasing di attività di modesto valore | - | (249) |
| Totale | (59) | (338) |

Informazioni
4.0
sul Conto
Consolidato
Economico

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 270.050 | 209.489 |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 183.658 | 113.498 |
| Servizi immobiliari su mandato | 70.657 | 56.605 |
| Totale | 524.365 | 379.592 |
La voce, complessivamente, registra un incremento del 38% rispetto al "Restated" del 2020, grazie all'apporto di doValue Greece, acquisita a giugno 2020, mentre a parità di perimetro, ossia escludendo l'apporto della società sia nel 2021 che nel 2020, l'incremento registrato dalla voce è del 14,5%. Tal voce, nell'ambito dei Servizi di servicing su mandato, ricomprende, in linea con il passato e con l'ordinaria operatività, anche componenti di ricavo legate ad indennizzi, a fronte di cessioni di portafoglio gestito intervenute su alcune entità del Gruppo.
In particolare, il contributo di doValue Greece nel 2021 rispetto alla voce Servizi di servicing su mandato, ammonta a €99,1 milioni e la voce registra complessivamente un incremento del 29% rispetto al 2020, mentre con riferimento alla voce Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione il suo apporto è pari a €75,1 milioni.
I Servizi immobiliari su mandato derivano quasi esclusivamente dalle società del gruppo Altamira ed evidenziano un incremento di fatturato pari al 25% conseguente ad un maggior volume di masse gestite.
I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.
Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo: il cliente infatti riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.
Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente. Il Gruppo, in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15 relativamente ai corrispettivi variabili, ha allineato la relativa modalità di rilevazione dei ricavi, che vede in contropartita la costituzione di uno specifico fondo rischi e oneri a fronte delle possibili penalties sui portafogli ristrutturati di stock e flusso.
Si tratta del complesso di attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui la gestione delle garanzie immobiliari, lo sviluppo e la gestione degli immobili oggetto di mandato.
Come per i servizi di servicing sopra citati, vi è un'obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo perché il cliente riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di gestione e/o vendita dell'immobile.
Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output delle attività di gestione degli immobili e dalle vendite su ciascuna posizione gestita, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente. Di seguito è riportata la suddivisione dei ricavi da contratti con i clienti del Gruppo:
Di seguito è riportata la suddivisione dei ricavi da contratti con i clienti del Gruppo:
| Esercizio 2021 | Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Elisioni infrasettore |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 46.208 | 128.166 | 110.496 | (14.820) | 270.050 |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione |
107.078 | 76.580 | - | - | 183.658 |
| Servizi immobiliari su mandato | - | 12.693 | 68.679 | (10.715) | 70.657 |
| Totale ricavi | 153.286 | 217.439 | 179.175 | (25.535) | 524.365 |
| Esercizio 2020 RESTATED | Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Elisioni infrasettore |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 40.711 | 82.264 | 103.756 | (17.242) | 209.489 |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione |
92.249 | 21.249 | - | - | 113.498 |
| Servizi immobiliari su mandato | - | 10.076 | 56.281 | (9.752) | 56.605 |
| Totale ricavi | 132.960 | 113.589 | 160.037 | (26.994) | 379.592 |

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Servizi amministrativi / Corporate Services Provider | 10.299 | 5.254 |
| Servizi informativi | 4.655 | 4.733 |
| Recupero spese | 1.363 | 1.133 |
| Due diligence & Advisory | 2.618 | 8.810 |
| Servizi immobiliari ancillari | 18.990 | 18.375 |
| Altri ricavi | 2.849 | 3.713 |
| Totale | 40.774 | 42.018 |
La voce Ricavi Diversi rileva una variazione in diminuzione del 3% rispetto all'esercizio precedente in gran parte dovuto all'effetto di minori attività di due diligence & advisory parzialmente compensate da maggiori proventi su recupero spese, servizi immobiliari ancillari e soprattutto sulla categoria dei servizi amministrativi/CSP i quali sono principalmente svolti dalla Capogruppo doValue e includono la nuova linea di business "Master Legal" con proventi pari a €6,4 milioni contro €0,7 milioni del 2020 quando l'attività era appena iniziata.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Costi per gestione pratiche in mandato | (34.564) | (28.739) |
| Spese di brokeraggio | (21.176) | (15.875) |
| Costi per servizi vari | (940) | (968) |
| Totale | (56.680) | (45.582) |
La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, evidenzia un incremento del 24% rispetto all'esercizio precedente imputabile sia all'allargamento dell'area di consolidamento a doValue Greece (+17% a parità di perimetro), sia al maggior ricorso verso il network da parte di tutti i segmenti geografici per l'aumento delle masse gestite.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Personale dipendente | (224.481) | (177.555) |
| Amministratori e sindaci | (4.986) | (4.479) |
| Altro personale | (2.114) | (1.386) |
| Totale | (231.581) | (183.420) |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 3.156 | 2.863 |
| a) Dirigenti | 146 | 133 |
| b) Quadri direttivi | 1.043 | 995 |
| c) Restante personale dipendente | 1.967 | 1.735 |
| Altro personale | 82 | 56 |
| Totale | 3.238 | 2.919 |
La voce registra un incremento del 26%, mentre, a parità di perimetro, ossia escludendo doValue Greece, l'aumento è del 17%. Tale trend è principalmente giustificato dal fatto che nel 2020, a causa della pandemia in corso, il Gruppo ha scelto di non stanziare la quota variabile delle retribuzioni (MBO), ripristinata invece nel 2021, nonchè dal fatto che nel precedente esercizio il Gruppo ha beneficiato di misure di sostegno poste in atto dai vari Governi nazionali per fronteggiare l'emergenza epidemiologica.
In termini di forza lavoro il numero medio dei dipendenti sale dell'11% e, tenuto conto che doValue Greece contribuisce nell'esercizio per 1.046 unità, a parità di perimetro, il numero medio dei dipendenti diminuisce del 6% soprattutto per effetto della cessione a Dock Joined in tech (controllata da IBM) del ramo di azienda di doSolutions per la gestione dei sistemi IT e Back Office del Gruppo (circa 140 unità).
Il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo (complessivamente €10,2 milioni in Italia, nel perimetro Altamira e doValue Greece) che vengono erogati al personale dipendente che ha aderito ai piani avviati dal Gruppo, in linea con gli obiettivi del Business Plan 2022-2024.
Rispetto al dettaglio del costo per i benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 14 – Benefici a dipendenti.

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Consulenze esterne | (33.234) | (30.455) |
| Information Technology | (34.935) | (29.918) |
| Servizi Amministrativi e logistici | (5.386) | (6.279) |
| Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza | (8.806) | (3.622) |
| Assicurazioni | (2.410) | (2.067) |
| Imposte indirette e tasse | (2.467) | (2.564) |
| Servizi postali, cancelleria | (1.378) | (1.776) |
| Spese indirette relative al personale | (2.782) | (1.734) |
| Recupero crediti | (772) | (604) |
| Utenze | (1.924) | (1.760) |
| Pubblicità e marketing | (4.495) | (3.595) |
| Altre spese | (642) | (1.801) |
| Totale | (99.231) | (86.175) |
La voce rileva un incremento del 15% rispetto all'esercizio precedente, (12% escludendo doValue Greece), il quale è principalmente legato a servizi IT connessi agli sviluppi capitalizzati, nonché ad un maggiore impatto di servizi amministrativi e logistici per effetto dell'esternalizzazione alla società parte del gruppo IBM, Dock Joined in tech. Nell'ambito delle consulenze esterne incidono inoltre alcuni costi one-off legati all'acquisizione di doValue Greece nonché per due diligence a fronte di potenziali future operazioni di aggregazione aziendale.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Recupero di spese | 726 | - |
| Contributi pubblici | 165 | - |
| Insussistenza di attività | (3.378) | 205 |
| Altri oneri | (6.190) | (141) |
| Altri proventi | 81 | - |
| Totale | (8.596) | 64 |
La voce presenta nel 2021 un saldo negativo significativo che deriva sostanzialmente dalla voce Insussistenza di attività la quale include per €3,3 milioni il riconoscimento di un "Net Economic Benefit" alla controparte venditrice nell'ambito dell'operazione di acquisizione di doValue Greece e dalla voce Altri oneri che comprende per €6,1 milioni indennizzi corrisposti a clienti a seguito di controversie contrattuali.
I contributi pubblici, per €165 mila, si riferiscono alla quota di competenza dell'esercizio derivante dal credito d'imposta per innovazione di cui alla L. 160/2019.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Attività immateriali | (79.812) | (65.940) |
| Ammortamenti | (76.288) | (65.940) |
| Perdita di valore | (3.524) | - |
| Immobili, impianti e macchinari | (14.755) | (13.373) |
| Ammortamenti | (14.725) | (13.373) |
| Perdita di valore | (30) | - |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 54 | 13 |
| Rettifiche di valore | (43) | (13) |
| Riprese di valore | 97 | 26 |
| Crediti commerciali | (1.750) | (1.038) |
| Rettifiche di valore | (1.750) | (1.038) |
| Totale | (96.263) | (80.338) |
La voce registra un incremento dell'20% rispetto al dato "restated" del 2020, che include gli effetti economici dei valori delle attività immateriali determinati in sede di Purchase Price Allocation (PPA) definitiva di doValue Greece.
I dati del 2021 includono la quota di ammortamento di ciascun contratto di servicing, iscritto tra le "altre attività immateriali", e derivante sia dalla valutazione dell'operazione di acquisizione di Altamira, sia dalla valutazione, ora definitiva, dell'acquisizione di doValue Greece. La perdita di valore delle attività immateriali pari a €3,5 milioni deriva dagli effetti del test di impairment condotto sui saldi contabili al 31 dicembre 2021 e si riferisce per €2,9 milioni al perimetro Iberia, mentre per €0,6 milioni al segmento Regione Ellenica (per maggiori dettagli si rimanda anche alla Nota 1 – Attività immateriali).
La voce è inoltre influenzata dagli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che, per il 2021 incidono per un importo pari a €11,9 milioni.


| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (2.892) | 1.970 | (922) | (1.712) | 1.325 | (387) |
| di cui: Controversie del personale |
(318) | 171 | (147) | (340) | 31 | (309) |
| Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
(3.732) | 789 | (2.943) | (3.113) | 1.171 | (1.942) |
| Totale | (6.624) | 2.759 | (3.865) | (4.825) | 2.496 | (2.329) |
La voce è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, esclusi quelli per benefici per dipendenti (classificati nel costo per il personale) e quelli per i contenziosi fiscali (classificati nelle imposte sul reddito), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali, che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.
Al 31 dicembre 2021 la voce evidenzia un saldo negativo di €3,9 milioni (€2,3 milioni al 31 dicembre 2020), per l'effetto congiunto dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri.
In particolare gli accantonamenti del 2021 per controversie stragiudiziali e altri fondi rischi risultano principalmente riferibili a:
I rilasci (€2,8 milioni) emergono principalmente a seguito della liberazione di pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | 9.198 | 599 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE | 8.846 | 429 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 133 | 35 |
| Altri proventi finanziari | 219 | 135 |
| Oneri finanziari | (32.843) | (24.810) |
| Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (31.220) | (17.878) |
| Oneri da derivati di copertura | (507) | (323) |
| Altri oneri finanziari | (1.116) | (6.609) |
| Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a CE |
1.308 | (1.997) |
| Titoli di debito | 1.209 | (1.425) |
| Quote O.I.C.R. | 99 | (572) |
| Totale | (22.337) | (26.208) |
I Proventi finanziari da attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico includono prevalentemente l'utile di €4,0 milioni realizzato per la cessione dei titoli della cartolarizzazione Relais e quello pari a €4,6 milioni ricavato dalla vendita dei titoli Mexico; la restante parte è rappresentata dai proventi derivanti dai titoli ABS Romeo e Mercuzio, in diminuzione rispetto al 2020 in dipendenza del progressivo rimborso del valore outstanding.
Gli Oneri finanziari (€32,8 milioni) comprendono gli interessi passivi connessi al finanziamento Senior Facility Loan per l'acquisizione di Altamira (€10,5 milioni) che includono €4,7 milioni di costi inizialmente capitalizzati sul finanziamento e rilasciati a conto economico dell'esercizio per effetto della chiusura dello stesso e contestuale rifinanziamento tramite l'emissione del bond per €300,0 milioni a luglio 2021. Gli oneri finanziari includono inoltre, per complessivi €20,4 milioni, gli interessi passivi maturati sull'obbligazione citata nonché quelli derivanti dal bond emesso il 4 agosto 2020 per far fronte all'acquisizione di doValue Greece e quelli relativi all'utilizzo di una revolving facility da parte della controllata spagnola.
Gli "altri oneri finanziari" includono essenzialmente la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16, mentre nel 2020 la voce includeva anche un importo pari a €4,0 milioni relativamente agli oneri finanziari connessi al contenzioso fiscale della controllata Altamira, il quale è stato liquidato e definito nel corso dell'esercizio.
La Variazione netta di valore delle attività e passività finanziare valutate al fair value con impatto a CE è attribuibile al delta fair value positivo relativo alle notes delle cartolarizzazioni Cairo (€0,9 milioni), dei titoli Romeo SPV (€0,3 milioni) e, per la rimanente parte, delle quote O.I.C.R. di Italian Recovery Fund.

Ogni Paese in cui opera il Gruppo doValue è dotato di un sistema fiscale autonomo nel quale la determinazione della base imponibile, il livello delle aliquote d'imposta, la natura, la tipologia e la tempistica degli adempimenti formali differiscono tra loro.
Attualmente, per l'esercizio 2021, in tema di aliquote fiscali e con riferimento ai Paesi in cui opera il Gruppo, l'imposta sul reddito delle società è stabilita nella misura nominale del 25% in Spagna, del 21% in Portogallo (a cui si deve aggiungere l'1,5% per la "Municipal Surtax" e una ulteriore "State surtax" del 3%, 5% o 9% a seconda della fascia di reddito imponibile), del 22% in Grecia e del 12,5% a Cipro.
In Italia, l'aliquota standard dell'imposta sui redditi per le società (IRES) è pari al 24%, a cui va aggiunta un'addizionale del 3,5% applicabile esclusivamente agli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), tra cui rientra la controllata Italfondiario.
Oltre all'IRES in Italia si deve aggiungere l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 31 dicembre 2021, per la determinazione della aliquota IRAP della Capogruppo doValue, è stato verificato il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'aliquota prevista per gli enti creditizi e dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari; l'aliquota nominale per gli enti creditizi e finanziari è pari al 4,65% (alla quale ogni Regione può autonomamente aggiungere una maggiorazione dello 0,92% fino ad un'aliquota teorica del 5,57% più un ulteriore 0,15% per le Regioni con deficit sanitario).
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Imposte correnti | (31.255) | (10.633) |
| Variazione imposte esercizi precedenti | (1.116) | (24.906) |
| Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio | - | 394 |
| Variazione imposte anticipate | 7.676 | 4.473 |
| Variazione imposte differite | 11.199 | (741) |
| Totale | (13.496) | (31.413) |
Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €13,5 milioni, registrando una diminuzione di €17,9 milioni principalmente per effetto dell'impatto oneoff nel 2020 del contenzioso fiscale relativo alla controllata Altamira che incideva nella voce per €25,2 milioni.
Di seguito viene esposta una tabella che dettaglia l'effetto imposte sulle componenti del conto economico complessivo.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Piani a benefici definiti | 40 | 101 |
| Copertura dei flussi finanziari | (109) | 21 |
| Totale | (69) | 122 |
Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITÀ IN FUNZIONAMENTO | 46.669 | (2.377) |
| Tasso teorico applicabile | 24% | 24% |
| Imposte teoriche | (11.201) | 570 |
| - Aliquote fiscali differenti dall'aliquota teorica | 2.452 | 1.216 |
| - Ricavi non tassabili - differenze permanenti | (3.690) | (1.869) |
| - Costi non deducibili - differenze permanenti | (2.602) | (3.428) |
| - IRAP | (528) | (680) |
| - Anni precedenti e cambiamenti di aliquota | 1.511 | (25.420) |
| - Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita |
1.028 | (2.594) |
| - Altre differenze | (466) | 792 |
| Imposte sul reddito registrate in conto economico | (13.496) | (31.413) |
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo [A] | 23.744 | (30.407) |
| Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione |
||
| base [B] | 79.156.795 | 79.049.423 |
| diluito [C] | 79.156.795 | 79.049.423 |
| Utile (perdita) per azione (in euro) | ||
| base [A/B] | 0,30 | (0,38) |
| diluito [A/C] | 0,30 | (0,38) |
L'utile base per azione è calcolato rapportando il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Capogruppo doValue al numero medio ponderato delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
L'utile diluito per azione è pari a quello base in quanto non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie e non esistono strumenti convertibili in azioni.


Informazioni
sulle relative
politiche
5.0
sui Rischi e
di copertura

Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.
Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.
Nel corso degli ultimi due anni le attività di revisione del sistema dei controlli interni sono state volte ad accompagnare l'evoluzione organizzativa e la crescita internazionale del Gruppo. In particolare nel corso del 2021 si è pienamente attuata una revisione della struttura organizzativa che ha portato al complessivo riassetto delle attività in aree geografiche omogenee (i.e. regioni) ed alla costituzione di funzioni di Gruppo responsabili di garantire il coordinamento trasversale delle attività in taluni ambiti (e.g. definizione ed implementazione delle strategie di sviluppo del business, gestione di processi corporate, etc.) ed il loro costante allineamento con gli obiettivi strategici del Gruppo.
In tale contesto, i principali impatti sul sistema dei controlli interni del Gruppo hanno riguardato, in continuità con il modello operativo introdotto in Italia nel 2019, la costituzione, a decorrere dal Gennaio del 2021, delle seguenti Funzioni di Gruppo:
Correlate, Normative Consob, Anticorruzione, Privacy) attraverso la definizione di linee guida e policy comuni, il monitoraggio normativo e l'implementazione degli interventi necessari a assicurare la conformità alle normative applicabili nonché l'introduzione di appositi flussi informativi infragruppo;
Group Administration & Internal Control for Financial Report, con riporto gerarchico alla Funzione Group Finance, al cui interno la struttura Internal Control for Financial Report è responsabile di supportare il Dirigente Preposto ex. L.262/2005 nell'assolvimento delle proprie responsabilità con riferimento all'emittente ed all'insieme delle società del Gruppo incluse nel consolidamento.
Al netto delle suddette modifiche organizzative il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo doValue continua ad essere così strutturato:

In tale contesto le Funzioni Aziendali di Controllo di Gruppo (Funzione Internal Audit, Antiriciclaggio e Dirigente Preposto) sono indipendenti dal punto di vista organizzativo e nettamente separate dalle altre unità organizzative, dispongono dell'autorità, delle risorse economiche e fisiche, nonché delle competenze necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e riportano gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione o all'Amministratore Delegato della Capogruppo doValue S.p.A.
È previsto che le Funzioni Aziendali di Controllo includano nei rispettivi piani di attività, ciascuna per la propria mission, verifiche e/o attività di consulenza a livello consolidato volte ad accertare la rispondenza dei comportamenti delle Controllate in relazione agli indirizzi impartiti dalla Capogruppo nell'ambito della direzione e coordinamento nonché delle normative specifiche loro applicabili.
L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana cui la Capogruppo doValue ha ritenuto di aderire successivamente alla sua quotazione presso il Mercato Regolamentato Italiano (MTA), nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.
Le linee di indirizzo del Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi sono definiti dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in coerenza con gli indirizzi strategici e la propensione al rischio dal medesimo stabiliti. In tal modo il Consiglio assicura che i principali rischi siano correttamente identificati, misurati e monitorati in modo adeguato anche tenuto conto della loro evoluzione ed interazione.
Il Consiglio di Amministrazione effettua le valutazioni ed assume le decisioni in materia di sistema dei controlli interni e gestione dei rischi avvalendosi del supporto del Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità.
Nell'ambito delle proprie competenze, il Consiglio di Amministrazione approva la costituzione delle funzioni aziendali di controllo, i relativi compiti e responsabilità, le modalità di coordinamento e collaborazione, i flussi informativi tra le stesse e tra queste e gli organi aziendali, nominandone e revocandone i relativi responsabili, sentito il Collegio Sindacale, su proposta del Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità.
Il Collegio Sindacale vigila sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni nonché dei processi di gestione e controllo dei rischi, accertando l'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato coordinamento delle medesime nonché promuovendo gli eventuali interventi correttivi delle carenze e irregolarità rilevate.
Al medesimo scopo il Collegio Sindacale, avvalendosi delle funzioni aziendali di controllo, effettua verifiche, atte ad assicurare la regolarità e la legittimità della gestione, partecipando, tra l'altro, ai lavori del Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale della Capogruppo opera in stretto rapporto con i corrispondenti organi delle società da essa controllate e ha, altresì, il compito di informare senza indugio le Autorità di Vigilanza di tutti gli atti o fatti di cui venga a conoscenza nell'esercizio delle proprie attività, che possano costituire un'irregolarità nella gestione del Gruppo.
Secondo il modello di governance adottato dal Gruppo al Collegio Sindacale della Capogruppo sono attribuite anche le funzioni di Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001.
La Direzione Controlli Interni assicura il coordinamento a livello unitario del governo dei rischi – in coerenza con le linee di sviluppo strategico della Capogruppo – e garantisce nel continuo una valutazione di sintesi ed al tempo stesso prospettica dell'adeguatezza dei controlli implementati nei processi e nei sistemi aziendali sul perimetro del Gruppo doValue in Italia. Il Responsabile della Direzione Controlli Interni viene nominato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, cui riporta in via sia gerarchica che funzionale al fine di assicurarne la piena indipendenza. Nell'ottica di assicurare il presidio accentrato ed il coordinamento delle attività di controllo nonché della pianificazione ed esecuzione delle verifiche, oltre che di fornire linee di indirizzo per il governo dei rischi, sono poste a diretto riporto del Responsabile della Direzione Controlli la Funzione Internal Audit e la Funzione Antiriciclaggio, volte a presidiare rispettivamente:
Nel contesto del modello organizzativo accentrato adottato dal Gruppo in Italia, la funzione Internal Audit istituita presso la Capogruppo assolve il ruolo di funzione di revisione interna per conto sia della Capogruppo sia delle società controllate italiane e provvede ad assicurare una costante, indipendente ed obiettiva valutazione del complessivo sistema dei controlli interni, affinché ne siano garantite le relative finalità e sia perseguito il miglioramento dell'efficacia ed efficienza dell'organizzazione. La Funzione Internal Audit di Gruppo è incaricata di:
Nel contesto del complessivo Gruppo doValue, sono istituite Funzioni di Internal Audit anche presso le principali controllate estere (i.e. Altamira Asset Management, doValue Greece e Altamira Cyprus). Il loro coordinamento unitario, ivi compresa la medesima funzione di Capogruppo, è assicurato attraverso linee di riporto funzionale alla Funzione di Group Internal Audit che ha la responsabilità di supervisionare la puntuale applicazione dei principi metodologici comuni adottati a partire dal 2021.

Il modello organizzativo adottato dal Gruppo doValue, prevede la presenza di Funzioni Antiriciclaggio presso la Capogruppo e le altre società controllate destinatarie della normativa di settore emanata dalle rispettive autorità di vigilanza nazionali. In tale contesto dunque, la Funzione Group AML collocata presso la Capogruppo, con il supporto della Funzione Antiriciclaggio di doValue, è responsabile della definizione di standard comuni per la gestione del rischio di riciclaggio a livello dell'intero Gruppo nonché della supervisione ed monitoraggio della coerente adozione di tali standard da parte delle sue diverse componenti.
Tali funzioni, in coordinamento con le Funzioni Antiriciclaggio collocate presso le controllate, individuano le soluzioni organizzative idonee ad assicurare il rispetto delle disposizioni applicabili in relazione ai diversi ambiti di operatività ed esercitano un'attività di supervisione affinché la gestione dei rischi tenga conto di tutti gli elementi di valutazione e misurazione in possesso delle singole Società. Esse assicurano inoltre che le procedure presso le controllate italiane e le società del Gruppo con sede in Paesi terzi siano allineate agli standard del Gruppo e consentano la condivisione delle informazioni al suo interno. La Funzione Antiriciclaggio (AML) sovraintende le attività di prevenzione e gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, verificando nel continuo l'idoneità delle procedure interne in materia anche per le finalità di cui al D.Lgs. 231/2001. La funzione Antiriciclaggio supporta direttamente l'attività di controllo dell'Organismo di Vigilanza, monitorando nel tempo l'efficacia delle regole e dei principi di comportamento indicati nel Sistema di Controllo Interno e collaborando, insieme alle altre funzioni per quanto di loro competenza, all'aggiornamento del Sistema di Controllo Interno, per quel che concerne in particolare la gestione dei rischi in materia di antiriciclaggio e di finanziamento al terrorismo. Porta altresì all'attenzione dell'Organismo di Vigilanza eventuali criticità riscontrate nel corso delle proprie attività di verifica di secondo livello, con particolare riferimento a quelle potenzialmente connesse a profili di rischio di commissione di reati rilevanti, nonché monitorando che le funzioni competenti portino a termine le azioni di mitigazione
individuate a fronte di tali criticità.
Il Dirigente Preposto ha la responsabilità, prevista dalla normativa esterna, di definire ed implementare un idoneo sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria nell'ambito del Gruppo e di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario.
Il Dirigente Preposto comunica periodicamente ai competenti Organi Aziendali delle Società del Gruppo le attività svolte con evidenza di eventuali punti di attenzione e delle azioni intraprese per il loro superamento.
Il Dirigente Preposto comunica – nell'ambito della propria relazione annuale – il perimetro delle società e dei processi sensibili oggetto di test svolti, specificando le eventuali valutazioni quantitative e qualitative che hanno portato ad una variazione degli stessi rispetto alla puntuale applicazione delle regole metodologiche.
Comunica inoltre gli esiti delle valutazioni di affidabilità ed adeguatezza del sistema dei controlli interni sull'informativa contabile e finanziaria, funzionali alle attestazioni richieste dalla normativa.
Il Dirigente Preposto rilascia inoltre, unitamente all'Amministratore Delegato, un'attestazione in merito al bilancio di esercizio della Capogruppo, al bilancio consolidato ed alla relazione finanziaria semestrale consolidata concernente l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili sopra indicate nel corso del periodo cui si riferiscono tali documenti contabili, nonché l'attendibilità dei dati ivi contenuti e la loro conformità con i principi contabili di riferimento.
Infine, tale Funzione verifica e attesta, tramite apposita dichiarazione, la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale.
A tal fine, il Gruppo doValue ha previsto che il Dirigente Preposto sia supportato da un team di risorse dedicato allo svolgimento dell'attività, al fine di coprire tutte le entità del gruppo. Il Team di lavoro è così composto:
Rientrano nel perimetro delle Funzioni Aziendali di Capogruppo coinvolte nella gestione del sistema dei controlli interni a presidio di specifici ambiti normativi/di rischio, e in quest'ottica di seguito rappresentate, le funzioni Operational Risk Management e Compliance & DPO di Capogruppo.
Compliance & DPO è responsabile del corretto presidio del rischio di non conformità del Gruppo nonché del coordinamento delle Compliance locali collocate nelle diverse legal entities del Gruppo,relativamente alle norme negli ambiti di propria competenza (e.g. protezione dei dati personali, anticorruzione), fornendo consulenza e supporto alle strutture operative e di business, nonché predisponendo la necessaria informativa periodica agli Organi Aziendali.
La Funzione ha il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali.
Per maggiori dettagli informativi sull'articolazione del Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo doValue si fa rimando allo specifico capitolo della Relazione sul Governo Societario.

Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.
Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.
Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.
Al fine di limitare tale rischio il Gruppo effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.
Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.
Al 31 dicembre 2021, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Fondi di investimento caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.
Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.
Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.
Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituzioni finanziari il Gruppo ricorre solo ad interlocutori di elevato standing creditizio.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.
Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.
La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.
Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
| (€/000) | A vista | Meno di 3 mesi |
Da 3 a 12 mesi |
Da 1 a 5 anni |
> 5 anni | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti | 7.566 | 10.034 | 4 | 555.224 | - | 572.828 | 543.052 |
| Finanziamenti bancari | 7.566 | 41 | - | - | - | 7.607 | 284.196 |
| Debiti versi altri finanziatori | - | - | 4 | 4.365 | - | 4.369 | 11 |
| Obbligazioni | - | 9.993 | - | 550.859 | - | 560.852 | 258.846 |
| Altre passività finanziarie | 22 | 783 | 24.823 | 41.687 | 4.333 | 71.648 | 76.065 |
| Passività per leasing | 22 | 783 | 7.334 | 14.938 | 3.289 | 26.366 | 28.793 |
| Earn-out | - | - | 17.489 | 4.510 | 1.044 | 23.043 | 22.807 |
| Put option su minority | - | - | - | 22.239 | - | 22.239 | 24.011 |
| Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - | 454 |
| Debiti commerciali | 2.778 | 42.522 | 28.410 | - | - | 73.710 | 51.824 |
| Altre passività | 4.043 | 17.682 | 20.836 | 62.327 | - | 104.888 | 71.164 |
| Totale | 14.409 | 71.021 | 74.073 | 659.238 | 4.333 | 823.074 | 742.105 |
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.
Il Gruppo, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposto al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.
Al fine di neutralizzare l'esposizione al rischio di variazione dei tassi d'interesse il Gruppo durante l'esercizio ha fatto ricorso alla sottoscrizione di Interest Rate Swaps (IRSs), dove il Gruppo concorda di scambiare, ad intervalli definiti, la differenza di ammontare tra il tasso fisso e il tasso variabile calcolata facendo riferimento a un importo concordato di capitale nozionale. Questi swap sono designati a copertura dell'indebitamento sottostante. I delta fair value degli strumenti derivati al 31 dicembre 2021, pari a positivi €345 mila, sono stati rilevati direttamente nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo ed includono l'effetto della chiusura del derivato a fronte del rimborso del

finanziamento a cui erano correlati a luglio 2021. Il tasso di interesse oggetto di copertura è l'Euribor 6M ed il dettaglio degli strumenti finanziari oggetto di copertura è riportato in Nota 12 "Prestiti e Finanziamenti", mentre il dettaglio degli strumenti di copertura è riportato in Nota 13 "Altre passività finanziarie".
Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.
La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).
In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.
Contestualmente all'operazione di acquisizione di Eurobank FPS, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.
Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).
Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico descritta anche nei fatti di rilievo di periodo della Relazione sulla Gestione di Gruppo, la Capogruppo doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse, con il realizzo di una plusvalenza economica pari a €4,6 milioni; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.
In data 16 marzo 2021 la controllata doNext (già Italfondiario) ha incassato i fondi derivanti da un contratto passivo di finanziamento destinato ad uno specifico affare, sottoscritto con la Vitruvian Investments SA e disciplinato dagli articoli 2447 – bis, comma 1 lett. B e 2447 – decies del codice civile.
In considerazione della caratteristica limited recourse di tale finanziamento, emerge che il rischio di credito assunto da doNext sia sostanzialmente nullo.
In particolare, lo specifico affare oggetto del finanziamento destinato, erogato da parte della Vitruvian a doNext e pari ad €4,4 milioni, è finalizzato a consentire l'intervento di erogazione di nuova finanza prededucibile ai sensi dell'art. 182quater Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 da parte di doNext nella procedura di ristrutturazione avviata ai sensi dell'art. 182bis Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 dal soggetto prenditore, e in particolare:
Sulla linea di credito a medio lungo termine maturano interessi attivi al tasso fisso pari a 500 bps (5%), mentre sull'apertura di credito per anticipo fatture maturano interessi attivi al tasso fisso pari a 300 bps (3%).
Sul finanziamento destinato maturano invece interessi corrispettivi per un importo corrispondente a quanto incassato da doNext relativamente all'affare a titolo di interesse a valere sulla nuova finanza.
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 2447decies c.c., copia del contratto di finanziamento destinato è stata pubblicata presso il Registro delle Imprese.
Per la strutturazione iniziale dell'operazione, doNext ha già incassato una commissione pari a €40 mila.
Al 31 dicembre 2021 risulta erogato il finanziamento a medio lungo termine di €1,7 milioni e completamente utilizzata l'apertura di credito.
Di seguito si espone il dettaglio delle voci di Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2021 riferite a tale finanziamento destinato, il cui riflesso a conto economico è pari a zero grazie alla completa compensazione di interessi attivi e passivi rilevati entrambe nella voce "(oneri)/ proventi finanziari".
| (€/000) | 31/12/2021 |
|---|---|
| Attività non correnti: | |
| Attività finanziarie non correnti | 4.365 |
| Totale attività non correnti | 4.365 |
| Attività correnti: | |
| Altre attività correnti | 1 |
| Totale attività correnti | 1 |
| Totale attività | 4.366 |
| Passività non correnti | |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 4.365 |
| Totale passività non correnti | 4.365 |
| Passività correnti | |
| Altre passività correnti | 1 |
| Totale passività correnti | 1 |
| Totale passività | 4.366 |
| Totale Patrimonio Netto e passività | 4.366 |

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo (inclusa la sua componente informatica) è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, all'interno della Direzione Operations Country Italy è istituita la struttura Operational Risk Management, con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione della mission complessiva di tale Direzione, garantendo un monitoraggio costante ed una gestione proattiva dei rischi riconducibili ai processi di business e di supporto e dei loro possibili impatti in termini di accantonamenti e perdite operative.
La Funzione ha dunque il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei, e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali, coerentemente con l'approccio delineato nell'ambito del più ampio Sistema dei Controlli di doValue.
La struttura di Governance, in tema di rischi operativi, prevede oltre al diretto coinvolgimento dell'Alta Direzione anche il Comitato Rischi Operativi, che ha la responsabilità sul perimetro doValue di proporre interventi sui rischi rilevati, di esaminare i report sui rischi operativi, di proporre procedure di controllo e limiti sui rischi operativi e di monitorare le azioni di mitigazione dei rischi.
Per quanto concerne la gestione dei rischi, doValue si è dotata di un insieme strutturato di processi, di funzioni e di risorse dedicate:
Con riferimento a tal ultimo processo, gli indicatori sono una componente prospettica che riflette con tempestività il miglioramento o il peggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività, nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni. A tale riguardo, sono stati creati appositi indici che vengono monitorati mensilmente e confrontati con il mese precedente per giustificare le principali variazioni in positivo o negativo, allo scopo di evidenziare eventuali fenomeni di rischio nei processi aziendali nonché un piano di azione per gli indicatori che non rientrano tra i range stabiliti.
Infine, la Capogruppo doValue ha predisposto un sistema di reporting, con cadenze e livelli di sintesi diversificati, che assicura informazioni tempestive in materia di rischi operativi agli Organi Aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate.
Similarmente, nella controllata doNext (già Italfondiario), iscritta all'Albo degli intermediari finanziari di cui all'art. 106 del TUB nonché all'Albo degli istituti di pagamento di cui all'art. 114 – septies TUB (pur non avendo ancora iniziato ad operare come Istituto di pagamento), è in essere un framework di risk management compliant con la Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 di Banca d'Italia, che prevede per la gestione del rischio operativo processi di rilevazione non dissimili da quelli della Capogruppo.
Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.
Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.
Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al Patrimonio Netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.
Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti (Nota 12) | 572.828 | 543.052 |
| Altre passività finanziarie (Nota 13) | 71.648 | 76.065 |
| Debiti commerciali (Nota 16) | 73.710 | 51.824 |
| Altre passività (Nota 17) | 104.888 | 71.164 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 9) | (166.668) | (132.486) |
| Debito netto (A) | 656.406 | 609.619 |
| Patrimonio Netto | 156.645 | 156.011 |
| Capitale e debito netto (B) | 813.051 | 765.630 |
| Gearing ratio (A/B) | 81% | 80% |
Il gearing ratio del 2021 è sostanzialmente stabile rispetto a quello del 2020. Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del Debito netto esposto nella tabella precedente con l'Indebitamento finanziario netto presentato in Nota 13 delle Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (Nota 13) | 476.292 | 480.733 |
| Debiti commerciali (Nota 16) | 73.710 | 51.824 |
| Altre passività (Nota 17) | 104.888 | 71.164 |
| Attività finanziarie correnti (Nota 3) | 1.516 | 5.898 |
| Debito netto (A) | 656.406 | 609.619 |

Informativa
6.0
di settore

L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Regione, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.
Ai fini gestionali, il Gruppo è organizzato in business unit in base alle aree geografiche della zona sud europea in cui opera a seguito delle ultime acquisizioni societarie in ambito europeo (Altamira a fine giugno 2019 e doValue Greece - già Eurobank FPS - a giugno 2020), illustrati di seguito:


| Esercizio 2021 | Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Elisioni infrasettore |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 153.287 | 217.438 | 179.175 | (25.535) | 524.365 |
| Ricavi diversi | 23.852 | 1.608 | 22.176 | (6.862) | 40.774 |
| Totale ricavi | 177.139 | 219.046 | 201.351 | (32.397) | 565.139 |
| Costi dei servizi resi | (10.703) | (8.235) | (37.888) | 146 | (56.680) |
| Costo del personale | (97.680) | (68.565) | (61.283) | (4.053) | (231.581) |
| Spese amministrative | (48.619) | (24.082) | (36.564) | 10.034 | (99.231) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (2.493) | 57 | (6.165) | 5 | (8.596) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (12.766) | (32.145) | (61.413) | 10.061 | (96.263) |
| Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (2.671) | - | (1.194) | - | (3.865) |
| Totale costi | (174.932) | (132.970) | (204.507) | 16.193 | (496.216) |
| Risultato operativo | 2.207 | 86.076 | (3.156) | (16.204) | 68.923 |
| (Oneri)/Proventi finanziari | (14.730) | (2.246) | (8.592) | 3.231 | (22.337) |
| Utili (Perdite) da partecipazioni | 83 | - | - | - | 83 |
| Dividendi e proventi simili | 10.008 | 521 | 11.739 | (22.268) | - |
| Risultato ante imposte | (2.432) | 84.351 | (9) | (35.241) | 46.669 |
| Imposte sul reddito | 356 | (17.338) | 377 | 3.109 | (13.496) |
| Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento |
(2.076) | 67.013 | 368 | (32.132) | 33.173 |
| Risultato del periodo | (2.076) | 67.013 | 368 | (32.132) | 33.173 |
| Totale attività | (890.918) | (505.993) | (261.656) | 473.931 | (1.184.636) |
| Totale passività | 672.771 | 308.158 | 239.785 | (230.081) | 990.633 |
I ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato e sono riflessi nella colonna "Elisioni infrasettore".


Operazioni di
7.0
aggregazione
riguardanti
impreseorami d'azienda

In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".
Si considerano quindi anche le operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.
Nel 2021 non si rilevano operazioni di aggregazione aziendale esterne, ma un'operazione interna di fusione tra due società incluse nel perimetro di consolidamento.
A seguito dell'approvazione di Bank of Greece, in data 4 agosto 2021 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di doValue Hellas Credit and Loan Servicing Société Anonyme in doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme. Con questa operazione doValue ha inteso razionalizzare la propria presenza in Grecia con un unico marchio e realizzare sinergie di costo legate all'eliminazione di alcuni costi corporate e all'onboarding del portafoglio in gestione di doValue Hellas sui sistemi di doValue Greece. Il totale attivo di doValue Hellas incorporato in doValue Greece ammonta a €4,3 milioni, mentre il totale passivo è pari a €3,2 milioni.
Il 12 novembre 2021, con efficacia 1° gennaio 2021, è stato perfezionato lo scorporo del ramo d'azienda REO dalla controllata spagnola Altamira Asset Management alla newco Adsolum Real Estate.
Lo spin-off è avvenuto con l'obiettivo di creare nuovi flussi di crescita e di sviluppare in maniera più strutturata e mirata il business dello sviluppo RE. In aggiunta a questo, l'applicazione del quadro giuridico spagnolo implica alcune responsabilità e rischi per gli sviluppatori RE, che richiedono un'organizzazione specializzata nella gestione del rischio e nella conformità.
Il totale attivo scorporato in Adsolum al 31 dicembre 2021 ammonta a €36,2 milioni e si compone principalmente di attività immateriali e crediti commerciali legate ai contratti di servicing REO. Il totale passivo scorporato ammonta a €22,4 milioni ed è sostanzialmente rappresentato da debiti per anticipi legati ai contratti di servicing REO.

Dopo il 31 dicembre 2021 il Gruppo doValue non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale.
Nel corso del 2021 sono state applicate rettifiche retrospettive ad operazioni di aggregazione aziendale condotte in esercizi precedenti.
In particolare, le rettifiche retrospettive hanno riguardato i valori relativi all'acquisizione perfezionatasi il 5 giugno 2020 dell'80% del capitale sociale di Eurobank Financial Planning Services (FPS), ora doValue Greece, il cui fair value è stato reso definitivo ad un anno dall'operazione di aggregazione aziendale.
Tali rettifiche retrospettive sono riflesse all'interno degli "aggiustamenti restatement" allo stato patrimoniale e al conto economico del 31 dicembre 2020, il cui raccordo con quanto pubblicato rispettivamente nel Bilancio Consolidato 2020 viene di seguito esposto.

| (€/000) | 31/12/2020 | AGGIUSTAMENTI RESTATEMENT |
31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 377.300 | 2.292 | 379.592 |
| Ricavi diversi | 42.018 | - | 42.018 |
| Totale ricavi | 419.318 | 2.292 | 421.610 |
| Costi dei servizi resi | (45.582) | - | (45.582) |
| Costo del personale | (183.430) | 10 | (183.420) |
| Spese amministrative | (86.175) | - | (86.175) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 64 | - | 64 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (63.663) | (16.675) | (80.338) |
| Accantonamenti a fondo rischi e oneri | (2.329) | - | (2.329) |
| Totale costi | (381.115) | (16.665) | (397.780) |
| Risultato operativo | 38.203 | (14.373) | 23.830 |
| (Oneri)/Proventi finanziari | (26.471) | 263 | (26.208) |
| Utili (Perdite) da partecipazioni | 1 | - | 1 |
| Risultato ante imposte | 11.733 | (14.110) | (2.377) |
| Imposte sul reddito | (34.877) | 3.464 | (31.413) |
| Risultato netto derivante dall'attività | (23.144) | (10.646) | (33.790) |
| di funzionamento | |||
| Risultato del periodo | (23.144) | (10.646) | (33.790) |
| di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(21.943) | (8.464) | (30.407) |
| di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi |
(1.201) | (2.182) | (3.383) |

| (€/000) | 31/12/2020 | AGGIUSTAMENTI RESTATEMENT |
31/12/2020 RESTATED |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti: | |||
| Attività immateriali | 577.460 | (13.324) | 564.136 |
| Immobili, impianti e macchinari | 36.121 | - | 36.121 |
| Attività finanziarie non correnti | 64.961 | - | 64.961 |
| Imposte differite attive | 94.702 | 8.248 | 102.950 |
| Altre attività non correnti | 1.646 | - | 1.646 |
| Totale attività non correnti | 774.890 | (5.076) | 769.814 |
| Attività correnti: | |||
| Rimanenze | 55 | - | 55 |
| Attività finanziarie correnti | 5.898 | - | 5.898 |
| Crediti commerciali | 175.155 | - | 175.155 |
| Attività fiscali | 21.874 | - | 21.874 |
| Altre attività correnti | 16.172 | - | 16.172 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 132.486 | - | 132.486 |
| Totale attività correnti | 351.640 | - | 351.640 |
| Attività destinate alla dismissione | 30 | - | 30 |
| Totale attività | 1.126.560 | (5.076) | 1.121.484 |
| Patrimonio Netto | |||
| Capitale sociale | 41.280 | - | 41.280 |
| Riserva da valutazione | (215) | - | (215) |
| Altre riserve | 145.377 | 79 | 145.456 |
| Azioni proprie | (103) | - | (103) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(21.943) | (8.464) | (30.407) |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
164.396 | (8.385) | 156.011 |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 41.264 | (13.521) | 27.743 |
| Totale Patrimonio Netto | 205.660 | (21.906) | 183.754 |
| Passività non correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 456.676 | - | 456.676 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 31.380 | (7.087) | 24.293 |
| Benefici ai dipendenti | 16.341 | 124 | 16.465 |
| Fondi rischi e oneri | 55.110 | 32.236 | 87.346 |
| Imposte differite passive | 77.466 | (13.735) | 63.731 |
| Totale passività non correnti | 636.973 | 11.538 | 648.511 |
| Passività correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti correnti | 86.376 | - | 86.376 |
| Altre passività finanziarie correnti | 51.772 | - | 51.772 |
| Debiti commerciali | 51.824 | - | 51.824 |
| Debiti tributari | 28.083 | - | 28.083 |
| Altre passività correnti | 65.872 | 5.292 | 71.164 |
| Totale passività correnti | 283.927 | 5.292 | 289.219 |
| Totale passività | 920.900 | 16.830 | 937.730 |
| Totale Patrimonio Netto e passività | 1.126.560 | (5.076) | 1.121.484 |

Il 5 giugno 2020 il Gruppo ha acquisito l'80% delle azioni con diritto di voto di Eurobank Financial Planning Services (FPS), ora doValue Greece. Tale acquisizione è avvenuta per il tramite di una società – doValue Greece Holding -partecipata al 100% da doValue S.p.A., la quale è stata successivamente incorporata nella partecipata nel mese di dicembre 2020, tramite un'operazione di fusione inversa.
Di seguito si espone il fair value definitivo, determinato al 30 giugno 2021 a distanza di un anno dalla data di acquisizione, delle attività nette di doValue Greece alla data di acquisizione.
| (€/000) | Fair value riconosciuto in sede di acquisizione | |
|---|---|---|
| Attività non correnti | ||
| Attività immateriali | 215.384 | |
| di cui Altre attività immateriali | 215.188 | |
| contratti di servicing (SLA) | 215.188 | |
| di cui Software | 196 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 9.080 | |
| Attività finanziarie non correnti | 175 | |
| Imposte differite attive | 12.892 | |
| Altre attività non correnti | 315 | |
| Totale attività non correnti | 237.846 | |
| Attività correnti | ||
| Crediti commerciali | 13.441 | |
| Attività fiscali | 5.039 | |
| Altre attività correnti | 523 | |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 3.518 | |
| Totale attività correnti | 22.521 | |
| Totale attività | 260.367 | |
| Passività non correnti | ||
| Altre passività finanziarie non correnti | 7.182 | |
| Benefici a dipendenti | 6.122 | |
| Fondi rischi e oneri | 35.083 | |
| Imposte differite passive | 53.579 | |
| Totale passività non correnti | 101.966 | |
| Passività correnti | ||
| Altre passività finanziarie correnti | 1.209 | |
| Debiti commerciali | 5.887 | |
| Debiti tributari | 3.672 | |
| Altre passività correnti | 11.384 | |
| Totale passività correnti | 22.152 | |
| Totale passività | 124.118 | |
| Totale attività nette identificabili al fair value | 136.249 | |
| Interessenze di minoranza valutate al fair value | (27.250) | |
| Avviamento derivante dall'acquisizione | 112.391 | |
| Corrispettivo dell'acquisizione | 221.390 | |
| Earn-out | (5.182) | |
| Corrispettivo pagato dell'acquisizione | 216.208 |

Il processo di raccolta e analisi delle informazioni utili ai fini valutativi è stato completato a giugno 2021, a distanza di un anno dall'operazione ed entro i termini previsti dai principi contabili internazionali.
La tabella di seguito riassume i risultati derivanti dell'esercizio definitivo di Purchase Price Allocation (PPA) secondo l'approccio del partial goodwill:
| Corrispettivo dell'acquisizione (80%) | 221.390 |
|---|---|
| (-) Patrimonio Netto (80%) | (425) |
| Eccedenza corrispettivo dell'acquisizione | 220.965 |
| Fair value attività immateriali identificabili | 215.188 |
| (-) DTL | (51.645) |
| (-) Aggiustamenti di fair value delle passività | (36.612) |
| DTA | 8.787 |
| Totale attività nette identificabili al fair value | 135.718 |
| Avviamento dopo PPA | 112.391 |
| Interessenza di minoranza | 27.144 |
Con l'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) definitivo sono state identificate:
Le altre attività immateriali, iscritte in bilancio della Società alla data di riferimento, fanno riferimento a licenze software per computer, a cui non è stato attribuito un fair value in quanto acquisite e non generate internamente.
Il fair value definitivo delle attività immateriali legate ai contratti di servicing ammonta a €215,2 milioni ed è riconducibile a 7 contratti.
La determinazione del fair value definitivo dei contratti è il risultato della valorizzazione tramite il metodo "Multi-Period Excess Earnings Method (MEEM)" che prevede l'attualizzazione del valore dei flussi di cassa netti attribuibili specificatamente a tali contratti attivi. Il tasso di attualizzazione, corrispondente al costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital "WACC"), che esprime il rendimento atteso delle risorse finanziarie impiegate nella Società (a titolo di capitale di rischio e debito) sulla base della struttura finanziaria presa a riferimento, è a pari al 10,6% dove il costo del debito è pari a 2,55% ed il costo dell'equity è pari a 8,04%.
(€/000) Fair value di acquisizione provvisorio esposto al 31 dicembre 2020 Nuova valutazione Fair value di acquisizione definitivo esposto al 30 giugno 2021 Attività non correnti Attività immateriali 255.937 (40.553) 215.384 di cui Altre attività immateriali 255.741 (40.553) 215.188 contratti di servicing (SLA) 255.741 (40.553) 215.188 di cui Software 196 - 196 Immobili, impianti e macchinari 9.080 - 9.080 Attività finanziarie non correnti 210 (35) 175 Imposte differite attive 2.199 10.693 12.892 Altre attività non correnti 315 - 315 Totale attività non correnti 267.741 (29.895) 237.846 Attività correnti Crediti commerciali 14.520 (1.079) 13.441 Attività fiscali 5.039 - 5.039 Altre attività correnti 537 (14) 523 Disponibilità liquide e depositi a breve 3.518 - 3.518 Totale attività correnti 23.614 (1.093) 22.521 Totale attività 291.355 (30.988) 260.367 Passività non correnti Altre passività finanziarie non correnti 8.391 (1.209) 7.182 Benefici a dipendenti 9.927 (3.805) 6.122 Fondi rischi e oneri 555 34.528 35.083 Imposte differite passive 61.378 (7.799) 53.579 Totale passività non correnti 80.251 21.715 101.966 Passività correnti Altre passività finanziarie correnti - 1.209 1.209 Debiti commerciali 5.561 326 5.887 Debiti tributari 4.053 (381) 3.672 Altre passività correnti 8.445 2.939 11.384 Totale passività correnti 18.059 4.093 22.152 Totale passività 98.310 25.808 124.118 Totale attività nette identificabili al fair value 193.045 (56.796) 136.249 Interessenze di minoranza valutate al fair value (38.609) 11.359 (27.250) Avviamento derivante dall'acquisizione 68.486 43.905 112.391 Corrispettivo dell'acquisizione 222.922 (1.532) 221.390 Earn-out (12.006) 6.824 (5.182)
Corrispettivo pagato dell'acquisizione 210.916 5.292 216.208
Di seguito si espone una tabella di confronto tra i valori provvisori esposti al 31 dicembre 2020 e i valori definitivi aggiornati al 30 giugno 2021 e rendicontati nella tabella precedente.
In sintesi, l'esercizio di PPA definitiva ha comportato, rispetto alla situazione rappresentata con riferimento alla data del 31 dicembre 2020 e riflessa nel bilancio consolidato a tale data:
I costi della transazione pari a €5,2 milioni sono stati spesati nel conto economico consolidato al 31 dicembre 2020 nella voce spese amministrative.
La tabella che segue espone i flussi di cassa definitivi dell'acquisizione.
Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione
| Disponibilità nette acquisite con la controllata | 3.518 |
|---|---|
| Corrispettivo pagato | (210.916) |
| Price adjustment | (5.291) |
| Flusso di cassa complessivo dell'acquisizione | (212.690) |
Il price adjustment di €5,3 milioni che incrementa il prezzo complessivo della doValue Greece è stato determinato in applicazione di quanto previsto dallo Share Purchase Agreement che prevede che qualsiasi Net Economic Benefit debba essere pagato da una parte all'altra sulla base delle modalità di calcolo previste dall'accordo stesso. Tale variazione, in sede di PPA definitiva, è stata calcolata sulla base della migliore stima del Net Economic Benefit. La successiva diversa definizione dell'importo avvenuta nel corso del secondo semestre 2021 ha portato al riconoscimento economico di un onere pari a €3,3 milioni (si veda anche la Nota 25 – Oneri/Proventi diversi di gestione).
È inoltre previsto il pagamento di un prezzo differito (Earn-out) legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte temporale di dieci anni. Gli eventuali pagamenti dell'Earn-out non saranno dovuti prima del 2024 e saranno legati al raggiungimento di performance superiori alle attuali aspettative di business plan.
La quota di Earn-out, che al 31 dicembre 2021 ammonta ad €5,6 milioni (di cui oneri finanziari per €0,2 milioni), è iscritta al fair value tra le altre passività finanziarie come descritto nella Nota 13; si segnala che anche tale valore è stato rivisto in occasione della definizione della PPA sulla base delle migliori stime dei risultati attesi per i periodi di osservazione.


Operazioni
8.0
con parti
correlate

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.
Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate significative per il Gruppo doValue, comprendono:
In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali. Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.
Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2021.
La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".
| Dettaglio dei compensi | 31/12/2021 |
|---|---|
| Benefici a breve termine per i dipendenti | 7.875 |
| Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro | 249 |
| Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | 350 |
| Pagamenti basati su azioni | 2.087 |
| Totale | 10.561 |


Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi.
Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2021 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2021 oltre che le voci di conto economico, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
| (€/000) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci di Stato Patrimoniale |
Società controllante |
Società controllate non consolidate |
Società collegate |
Joint ventures |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Altre parti correlate |
Totale |
| Immobili, impianti e macchinari |
- | - | - | - | - | 90 | 90 |
| Attività finanziarie non correnti |
2.755 | 2.755 | |||||
| Crediti commerciali | - | - | - | - | - | 11.249 | 11.249 |
| Totale attività | - | - | - | - | - | 14.094 | 14.094 |
| Debiti commerciali | - | - | - | - | - | 58 | 58 |
| Altre passività finanziarie correnti |
- | - | - | - | - | 117 | 117 |
| Totale passività | - | - | - | - | - | 175 | 175 |
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| Voci di Conto Economico |
Società controllante |
Società controllate non consolidate |
Società collegate |
Joint ventures |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Altre parti correlate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti |
- | - | - | - | - | 37.926 | 37.926 |
| Ricavi diversi | - | - | - | - | - | 5.209 | 5.209 |
| Spese amministrative | - | - | - | - | - | (321) | (321) |
| Spese del personale | - | - | - | - | - | 273 | 273 |
| (Oneri)/Proventi finanziari |
- | - | - | - | - | 482 | 482 |
| Ammortamenti e svalutazioni |
- | - | - | - | - | (1.082) | (1.082) |
| Totale | - | - | - | - | - | 42.487 | 42.487 |
Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.
L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.
I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

Allegati


(€)
| Tipologia di servizi | doValue S.p.A. | Società controllate | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
||
| Revisione contabile | EY S.p.A. | 216.000 | BDO, Network EY (*) | 341.586 | |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 9.000 | BDO, Network EY (**) | 46.300 | |
| Altri servizi | EY S.p.A. | 120.000 | - | ||
| di cui Dichiarazione Non Finanziaria |
30.000 | - | |||
| Totale | 345.000 | 387.886 | |||
(*) BDO per €25.500 (**) BDO per €4.000
La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.
Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime 5 Attività d'impresa e concorrenza, pubblicata in data 22 febbraio 2019, che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.
Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. e dalle proprie società controllate con sede in Italia in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata. Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti nel Gruppo.
| (€) | |
|---|---|
| Tipo di contributo | Importo |
| Fondo occupazione | 62.880 |
| Sgravi esonero contributivo per assunzioni o stabilizzazioni a tempo indeterminato (L.190/2014) | 103.513 |
| Credito d'imposta per innovazione tecnologica (L. 160/2019) | 202.058 |
| Totale | 368.451 |

Attestazioni e Relazioni al Bilancio Consolidato















doValue Relazioni e Bilancio Consolidato 2021
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