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Dovalue

Annual Report Aug 5, 2020

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Annual Report

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Relazioni e bilancio consolidato

31 Dicembre 2019

INDICE

Sede sociale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato

Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www doValue it

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO

LETTERA AGLI AZIONISTI 04
DOVALUE IN BREVE 06
BUSINESS MODEL 08
MERCATO DI RIFERIMENTO 10
APPROCCIO ALLA SOSTENIBILITÀ 14
CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE 16
STRUTTURA DEL GRUPPO 17
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO 21
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 63
1. SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 65
NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA 75
2. POLITICHE CONTABILI 77
INFORMAZIONI
3. STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 117
4. CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 137
5. RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 145
6. INFORMATIVA DI SETTORE 155
7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI
IMPRESE O RAMI D'AZIENDA 159
8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 167
9. ALLEGATI 171
10. ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO 176
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 178

9. ALLEGATI

Presidente del Consiglio di Amministrazione Giovanni Castellaneta

Cari azionisti e stakeholder,

è con piacere e orgoglio che presento il bilancio 2019, un'ulteriore tappa nel percorso di crescita e sviluppo del Gruppo, con significativi miglioramenti in tutti i principali indicatori economici e patrimoniali.

Nel breve arco degli ultimi 12 mesi, la vostra società ha portato a termine importanti progetti di natura straordinaria, che ne hanno trasformato il profilo e l'hanno resa ancora più pronta a interpretare il mutevole scenario macroeconomico e competitivo. Tutto ciò, salvaguardando al contempo lo sviluppo organico delle attività, con l'acquisizione di importanti nuovi mandati di gestione da primari investitori internazionali e banche di natura sistemica.

Innanzitutto, il completamento del complesso progetto di riorganizzazione che ci vede oggi una società di servicing regolata dall'articolo 115 del T.U.L.P.S., non più un Gruppo Bancario. L' attuale struttura del Gruppo è quindi maggiormente allineata al nostro core business e, l'offerta di servizi di gestione di crediti e asset real estate, ci permette un più ottimale impiego del capitale a supporto della crescita. La nuova denominazione sociale di doValue, non più doBank, riflette la rinnovata focalizzazione sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder. L'azionariato di doValue ha poi subito una profonda trasformazione, nel senso di una maggiore apertura al mercato evidenziata dall'aumento del free float, oggi a circa il 73% del capitale.

Nel 2019 si è inoltre perfezionata l'acquisizione di Altamira Asset Management, che ha aperto il Gruppo ai mercati di Spagna, Portogallo e Cipro e al servicing di asset real estate. Grazie a questa operazione, doValue non è oggi solo un Gruppo più grande, ma significativamente più diversificato e maggiormente esposto ai mercati in crescita, essendo il Sud Europa l'area con maggiori prospettive per i servicer, grazie a pressanti necessità di miglioramento della qualità dell'attivo delle banche e forte interesse degli investitori specializzati.

A rafforzare la strategia di crescita delineata dal Business Plan 2020-2022, presentato a novembre 2019, l'annuncio dell'acquisizione del servicer greco FPS, che ci si aspetta sarà perfezionata entro maggio 2020, permette a doValue di guadagnare la posizione di leadership di mercato anche in Grecia e di rafforzare il proprio posizionamento come principale servicer indipendente in Sud Europa.

Il business model di doValue è ulteriormente rafforzato da queste operazioni, potendo contare su una maggiore diversificazione in 5 mercati del Sud Europa e su diverse classi di attivo lungo tutta la catena del credito, performing, non performing e real estate. Pur mantenendo le caratteristiche di un'offerta indipendente, rivolta a tutte le banche e gli investitori sul mercato, e "asset-light", che non prevede investimenti in portafogli di crediti, doValue è oggi ancor più in grado di gestire l'avvicendarsi di diversi cicli economici e di prodotto e di rispondere efficacemente alle sfide del mercato. Queste caratteristiche sono ancora più preziose in momenti, come quello che stiamo vivendo mentre approviamo il bilancio 2019, di maggiore incertezza macroeconomica causata da variabili esogene.

Il 2019 ha poi confermato un chiaro trend da parte dei nostri clienti: banche e investitori fanno sempre più ricorso ai servizi di operatori specializzati nel servicing di crediti e asset real estate, estendendone l'attività lungo tutta la catena del valore del credito, a partire dai crediti UTP. Ciò è testimoniato dagli oltre 13 miliardi di euro di nuove masse in gestione nel 2019, in termini di valore contabile lordo, con l'aggiunta di nuovi clienti banche e investitori in tutti i nostri mercati, e con la leadership di doValue nelle cartolarizzazioni assistite da garanzia statale ("GACS" in Italia). Banche e investitori propendono per un modello industriale che ricorre strutturalmente ai servicer nel medio-lungo periodo, a garanzia di continue opportunità di sviluppo per il Gruppo. L'attività dei servicer tende inoltre ad evolversi verso servizi di erogazione e gestione di dati sempre più sofisticati, supportando i clienti con capacità analitiche e predittive avanzate.

Guardando ai principali saldi economici e patrimoniali, nel 2019 doValue ha registrato una crescita dei ricavi del 56% fino a 364 milioni di euro, profittabilità (EBITDA esclusi gli oneri non ricorrenti) in aumento del 49%, un margine EBITDA del 39% e utile a 69 milioni di euro (+32%). Il tutto mantenendo un profilo finanziario prudente, con una leva finanziaria a 1,3x in termini di indebitamento netto in rapporto all'EBITDA.

Con questi risultati il Gruppo affronta il 2020 con la consapevolezza di giocare un ruolo importante nello sviluppo dell'economia reale, supportando banche, investitori, aziende e individui nella gestione ottimale del credito. Le priorità indicate dal Business Plan sono chiare: completare l'integrazione di Altamira Asset Management, con importanti riflessi positivi sull'attività real estate del gruppo, continuare a giocare un ruolo primario nel mercato del servicing in Sud Europa, approfittando delle opportunità di crescita che presenta e continuare a lavorare su una sempre maggiore efficienza dei costi per assicurare un futuro sostenibile al Gruppo nel lungo termine.

Colgo l'occasione per ringraziare i dipendenti del Gruppo e tutti gli stakeholder, azionisti inclusi, per il supporto ricevuto nel corso dell'anno e nei primi mesi del 2020, caratterizzati da elementi straordinari di incertezza nello scenario esterno, e il contributo fondamentale al raggiungimento dei risultati di bilancio.

Con oltre 130 miliardi di asset in gestione e 20 anni di track record, doValue è il principale fornitore di servizi di gestione di crediti e beni immobiliari in sud Europa.

La mission di doValue è creare valore per banche e investitori e contribuire alla crescita favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario.

1° in Sud Europa presente in 5 mercati

doValue è leader di mercato in Italia, Penisola Iberica (Spagna e Portogallo), Grecia e Cipro, mercati caratterizzati da significative opportunità di crescita, in considerazione degli elevati livelli di crediti non performing e asset immobiliari e forte interesse da parte di investitori internazionali.

5 aree di attività

doValue fornisce servizi di gestione lungo tutto il ciclo di vita di gestione dei crediti e degli asset real estate

Servicing di crediti performing e early arrears Servicing di crediti UTP (unlikely-to-pay) Servicing di crediti NPL (non-performing-loans) Servicing di asset real estate Servizi di fornitura di dati e altri Servizi ancillari all'attività di servicing.

Il modello operativo di doValue prevede una capillare presenza territoriale e una profonda conoscenza delle peculiarità regionali dei territori nei quali operiamo.

Infrastruttura IT all'avanguardia

Le attività di doValue sono governate da un'infrastruttura IT proprietaria sviluppata in oltre 20 anni di esperienza.

Il patrimonio di dati che doValue mette a disposizione dei propri clienti permette di ottimizzare il processo di gestione del credito, migliorando le abilità predittive e la capacità di anticipare i trend di mercato.

Nel corso degli ultimi anni, doValue ha registrato una forte espansione di tutti i principali indicatori economico-finanziari, grazie al positivo andamento del mercato di riferimento e a operazioni di M&A che ne anno accelerato la diversificazione geografica e di prodotto.

2.350 Dipendenti ~

I clienti doValue

Banche Investitori specializzati

Attraverso contratti di lungo termine, doValue supporta i principali istituti finanziari nell'ottimizzazione del processo di gestione del credito, migliorando le performance e semplificando i processi. doValue supporta i principali investitori internazionali specializzati in crediti e real estate nel raggiungimento dei propri obiettivi, offrendo un portafoglio completo di servizi di gestione dei loro investimenti a partire dalla fase di due diligence e strutturazione fino alla fase di gestione.

NRI: Non Recurring Items

BUSINESS MODEL

Tra i servizi offerti dal Gruppo, vi sono la ristrutturazione e la liquidazione del credito ("Special Servicing"), le attività di due diligence, quelle di Master Servicing e strutturazione di cartolarizzazioni, la commercializzazione, lo sviluppo e la gestione di asset real estate, la gestione e la fornitura di dati e altri servizi a supporto del Servicing.

Banche e investitori affidano la gestione di crediti e beni immobili di loro proprietà a doValue attraverso partnership di lungo termine: doValue mette a disposizione la propria esperienza ventennale, tecnologia proprietaria e efficienza di processo in cambio di commissioni fisse e variabili.

doValue quindi è caratterizzata da un business model di Servicing indipendente, aperto a tutte le banche e agli investitori specializzati sul mercato, che non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti o beni immobiliari, dunque "asset-light".

All'interno della catena del valore della gestione degli asset, doValue si focalizza sulle attività a maggior valore aggiunto: gestione di crediti bancari di dimensione medio-grande, di origine corporate e assistiti da garanzia immobiliare. In aggiunta, doValue è in grado di assistere le banche sin dalle prime fasi di gestione del credito performing e anche nella valorizzazione ottimale del portafoglio real estate di proprietà.

doValue fornisce un insieme di servizi integrati di gestione di crediti e di asset real estate ai suoi clienti, banche e investitori proprietari degli asset, con l'obiettivo di supportarli nei loro obiettivi di creazione di valore ("Servicing").

L'attività di servicing di crediti e asset real estate in Europa beneficia di trend strutturali che spingono banche e investitori ad un maggior ricorso ad attività di outsourcing per la gestione dei propri attivi.

Nonostante la riduzione degli ultimi anni, lo stock di crediti non performing in Europa, e le relative garanzie immobiliari, costituiscono un significativo mercato di riferimento per i Servicer e continuano ad attrarre l'interesse degli investitori specializzati.

In particolare, vi è una significativa concentrazione di queste tipologie di asset in Sud Europa, mercato caratterizzato da NPL ratio superiori alla media e maggiore urgenza da parte delle istituzioni finanziarie a cedere portafogli di crediti o favorirne una gestione più efficiente, attraverso contratti di outsourcing con operatori specializzati, tra cui doValue. Questi mercati sono inoltre caratterizzati da maggiore complessità di gestione, fattore che rende ancora più indispensabile l'attività dei servicer, e da buone prospettive di crescita per il servicing di asset immobiliari. Un importante indicatore della dinamicità del mercato è costituito dal volume di transazioni attese: cessioni di portafogli di asset da banche a investitori (mercato primario) oppure tra diversi investitori (mercato secondario). Tali transazioni solitamente si traducono in un maggior coinvolgimento dei Servicer. Per il 2020 si prevede un significativo volume di attività, stimabile in oltre 20 miliardi di euro in Italia, oltre 25 miliardi di euro in Spagna e Portogallo e oltre 15 miliardi tra Grecia e Cipro.

Mercato di riferimento

Fonte: Deloitte, "Deleveraging Europe", October 2019

Il Gruppo doValue intende diffondere e condividere con tutti i gli stakeholder la propria cultura orientata ai valori di integrità e rispetto delle persone. doValue ha infatti intrapreso un percorso per includere sempre di più la sostenibilità nella propria strategia aziendale, promuovendo progetti innovativi e campagne di sensibilizzazione verso tutti gli stakeholder.

Sono tre i pilastri che declinano le iniziative di sostenibilità che il Gruppo promuove per costruire un futuro sostenibile e creare valore sociale, ambientale e per i propri dipendenti:

€131,5 miliardi Gross Book Value Portafoglio gestito

€ 69,1 milioni Utile netto (esclusi oneri non ricorrenti)

dipendenti di genere 56% femminile

contratti a tempo 99% indeterminato

VALORE PER I DIPENDENTI

VALORE DEL GRUPPO

VALORE AMBIENTALE

VALORE SOCIALE

rifiuti all'anno catturati dai mari grazie al progetto LifeGate Plas ticLess in Italia

aree boschive create nel Parco del Ticino, in Italia, equivalenti a 3.456 kg di CO2 compensate, grazie al Progetto Zero Impact® Web

energia rinnovabile sul totale di energia consumata

2.350 numero dei dipendenti ~

Numero di beneficiari dello Spazio Mamme di Save the Children in Italia

per sviluppare un reciproco rapporto di fiducia, che siano dipendenti, clienti o membri delle comunità locali.

Innovazione

intesa come costante ricerca e miglioramento dei propri servizi.

APPROCCIO ALLA SOSTENIBILITÀ

Etica

agire in modo responsabile perseguendo correttezza, collaborazione, lealtà, trasparenza e reciproco rispetto nello svolgimento di tutte le attività.

Attenzione

alle persone

Azionisti

Mercato

Collettività

Matrice di materialità

I nostri stakeholder

Per la redazione della Dichiarazione Consolidata non Finanziaria 2019, il Gruppo doValue ha aggiornato l'analisi di materialità per individuare i temi rilevanti per il Gruppo e gli stakeholder, ossia quegli aspetti che influiscono in modo significativo sulla capacità di creare valore nel breve, medio e lungo periodo.

In linea con lo scorso anno, doValue ha identificato le macro-categorie di interlocutori fondamentali, ovvero gli stakeholder con cui la società si interfaccia nello svolgimento delle proprie attività.

Il Gruppo doValue ha svolto un'analisi di materialità che ha portato all'identificazione di diciotto temi rilevanti, valutati poi attraverso una survey sottoposta a tutti i dipendenti del Gruppo, a un gruppo di fornitori rilevanti e all'Amministratore Delegato, quale espressione del Top Management.

La survey ha consentito di fotografare le priorità del Gruppo e degli stakeholder sulle tematiche di sostenibilità etica, sociale e ambientale. Dall'analisi delle survey doValue ha identificato dodici temi materiali inerenti alle diverse dimensioni della sostenibilità.

La matrice di materialità fornisce una visione complessiva delle tematiche risultate rilevanti dal processo di analisi condotto nel 2019.

Cariche sociali e società di revisione

(1) Presidente Comitato per le Nomine

(2) Membro Comitato per le Nomine

(3) Presidente Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate

(4) Membro Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate

(5) Presidente Comitato per la Remunerazione

(6) Membro Comitato per la Remunerazione

Struttura doValue è il principale operatore in Sud Europa nei servizi per la gestione di crediti e asset immobiliari ("Servicing"), a favore di clienti banche e investitori, con asset in gestione per oltre 130 miliardi di euro a fine 2019 (gross book value).

(7) Presidente Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

(8) Membro Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Giovanni Castellaneta (2) (4)
Amministratore Delegato Andrea Mangoni
Consiglieri Francesco Colasanti (6)
Emanuela Da Rin
Giovanni Battista Dagnino (3) (2)
Nunzio Guglielmino (4) (5)
Giovanni Lo Storto (1) (6)
Giuseppe Ranieri
Marella Idi Maria Villa
COLLEGIO SINDACALE
Presidente Chiara Molon (7)
Sindaci effettivi Francesco Mariano Bonifacio (8)
Nicola Lorito (8)
Sindaci supplenti Sonia Peron
Roberta Senni

COLLEGIO SINDACALE

SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.P.A.

Dirigente preposto alla redazione Elena Gottardo dei documenti contabili societari

La composizione del Gruppo al 31 dicembre 2019, esposta nel grafico precedente, riflette il percorso di crescita e diversificazione seguito da doValue in 20 anni di attività, in un percorso organico e per linee esterne.

La Capogruppo doValue SpA, società di Servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S.1 , svolge attività di Servicing di asset NPL, UTP e Real Estate, eroga servizi ancillari tramite doData per business information e ITF per Master Servicing e coordina le attività delle controllate, che operano su un'area di business o su un mercato geografico o sulla fornitura di servizzi tecnologici e back office (doSolutions).

doValue (già doBank) nasce dalla combinazione, nel 2016, dei due più grandi servicer italiani: UCCMB, originariamente parte del Gruppo UniCredit, e Italfondiario, attiva dal 2000 in partnership con primari investitori specializzati.

A luglio 2017 il titolo doValue debutta in Borsa, con un'offerta di collocamento conclusa in anticipo per il forte interesse dimostrato dagli investitori istituzionali, domestici e internazionali. Le azioni doValue sono identificate con codice ISIN IT0001044996 e codice alfanumerico DOV [Bloomberg: DOV IM].

Tra il 2018 e il 2019 doValue attraversa una fase di forte espansione e profonda diversificazione, con l'ingresso dapprima nel mercato greco con un mandato dalle quattro banche sistemiche locali, poi nel più ampio mercato del sud Europa, con l'acquisizione di Altamira Asset Management, Servicer attivo in Spagna, Portogallo e Cipro e leader nella gestione di asset real estate. Nel mercato italiano lo sviluppo di doValue è proseguito con l'acquisizione di nuovi mandati di gestione da parte di banche e investitori, in particolare con la leadership nel servicing di cartolarizzazioni assistite da garanzia statale "GACS".

A fine 2019 doValue annuncia l'acquisizione di FPS, Servicer greco con oltre 26 miliardi di asset in gestione, che permette al Gruppo di raggiungere la leadership anche nel promettente mercato ellenico. Il perfezionamento dell'acquisizione di FPS, atteso entro maggio 2020, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella realizzazione del business plan 2020-2022 del Gruppo, che punta al rafforzamento della leadership di doValue nel mercato del servicing in sud Europa, attraverso un modello di business "asset-light", che non prevede investimenti diretti in portafogli di asset e perseguendo una sempre maggiore diversificazione nella catena del valore del credito.

una storia di crescita e diversificazione doValue:

UniCredit acquisisce Mediovenezie Banca e Fortress entra in Italfondiario

Italfondiario acquisisce una partecipazione del 45% in BCC Gestione Crediti

Mediovenezie Banca è nominata UGC Banca

Fortress acquisisce il 100% di UCCMB da uniCredit

Fortress acquisisce il 100% di Italfondiario

doBank (già Uccmb) acquisisce Italfondiario

Italfondiario incorpora la società che ha in gestione i crediti non performing del Gruppo Intesa SanPaolo

doBank è quotata alla borsa di Milano 9€/azione

UGC Banca si fonde con Capitalia Service e viene creata UCCMB (Unicredit Credit Management Bank)

€ 3bn

€ 77bn

€ 85bn € 85bn € 81bn € 38bn € 58bn 2014 2015 2004 2016 2006 2008

2000

2003

2017

doBank entra nel mercato greco del servicing e annuncia l'acquisizione di Altamira Asset Management, attiva in Spagna, Portogallo e Cipro

€ 82bn 2018

Giugno: doBank rinuncia alla licenza bancaria e prende il nome di doValue, perfeziona l'acquisizione di Altamira e diventa leader di mercato in Sud Europa

Dicembre: doValue annuncia l'acquisizione del servicer greco FPS Loans and Credits Claim management (perfezionamento entro maggio 2020)

€ 131,5bn 2019

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO

I risultati di sintesi e gli indicatori econo mico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle per formance da parte del management.

Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

Le attività del Gruppo doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a banche e investitori attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing").

doValue è il principale servicer in sud Europa, con oltre 130 miliardi di asset in gestione (gross book value) e 20 anni di track record.

Il suo modello di business è indipendente, rivolto a tutte le banche e agli investitori sul mercato, e "asset light": non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.

Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altra, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti.

Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:

  • "NPL Servicing": attività relative all'amministrazione, alla gestione e al recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing;
    • ∙ Nell'ambito Servicing di NPL, doValue è focalizzata su crediti corporate di origine bancaria, caratterizzati da una dimensione medio-grande e da un'elevata incidenza di garanzie immobiliari;
  • "Real Estate Servicing": complesso di attività relative alla gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui:
    • ∙ "Gestione delle garanzie immobiliari": attività di valorizzazione e vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti, originariamente posti a garanzia di prestiti bancari;
    • ∙ "Sviluppo immobiliare": analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti;
    • ∙ "Property management": presidio, gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione;
  • "UTP Servicing": attività relative all'amministrazione, alla gestione e alla ristrutturazione di crediti classificati "unlikely-to-pay", per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di favorire la transizione degli stessi allo status di "performing"; tale attività è svolta primariamente dalla controllata Italfondiario regolata ai sensi dell'art. 106 T.U.B. (intermediario finanziario);
  • "Early Arrears e performing loans servicing": attività relative alla gestione di crediti performing o in arretrato inferiore ai 90 giorni, non ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di supportare il creditore e favorire una rapida rapida transizione allo status di "performing";
  • Dati e Servizi ancillari: raccolta, elaborazione e fornitura di informazioni commerciali, immobiliari (attraverso la controllata doData) e legali aventi ad oggetto i debitori e altri servizi strettamente connessi all'attività di recupero crediti, tra cui:
    • ∙ "Due Diligence": servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, nonché di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero;
    • ∙ "Master Servicing e Strutturazione": servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a

Attività del Gruppo

0.1

supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione;

∙ "Master legal": servizi preparatori e di coordinamento di attività a supporto del recupero del credito in via giudiziale, ivi incluse l'analisi documentale, la preparazione di opinioni legali e l'assistenza nella pre-

  • parazione di azioni legali;
  • 130/1999.

∙ "Co-investimento": attività di Co-investimento in portafogli di crediti con primari investitori finanziari, ove tale attività sia strumentale all'ottenimento di contratti di servicing. Tale attività viene svolta sottoscrivendo, in quote di minoranza, titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione disciplinati dalla legge

Sia doValue sia Italfondiario, in qualità di Special Servicer, hanno ricevuto i seguenti giudizi di rating: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's. I giudizi di Servicer Rating di doValue e di Italfondiario costituiscono i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore e sono stati attribuiti a doValue e a Italfondiario sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. Nel 2017 a doValue è stato assegnato anche il Master Servicer Rating di RMS2/CMS2/ABMS2 da Fitch Ratings, oltretutto migliorato nel corso del 2019 di un livello.

PRINCIPALI DATI DEL GRUPPO

(€/000)
Principali dati economici consolidati 31/12/2019 31/12/2018
RESTATED (1)
Variazione
Assoluta
Variazione
0/0
Ricavi I ordi 363.838 233.143 130.695 56%
Ricavi netti 323.680 209.587 114.093 54%
Costi operativi (195.914) (125.818) (70.096) 56%
FRITDA 127.766 83.769 43.997 53%
EBITDA margin 35% 36% (1)% (2)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA(2) (12.676) (2.712) (9.964) n.S.
EBITDA esclusi elementi non ricorrenti 140.442 86.481 53.961 62%
EBITDA marqin esclusi elementi non ricorrenti 39% 37% 2% 4%
FBT 71.205 79.682 (8.477) (11)%
EBT Margin 20% 34% (15)% (43)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
38.318 50.498 (12.180) (24)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti 69.062 52.282 16.780 32%

Contesto Macroeconomico Generale

0.2

(1) Al fine di rendere i dati del 2019 maggiormente confrontabili sono stati inclusi nei dati 2018 gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo standard IFRS 16 Leases applicato a partire dal 1 gennaio 2019. Si veda inoltre tabella di raccordo esposta separatamente. (2) Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati al progetto di acquisizione di Altamira Asset Management S.A. e costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo.

(€/000)
Principali dati patrimoniali consolidati 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Assoluta
Variazione
0/0
Cassa e titoli liquidabili 128.162 74.630 53.532 72%
Attivita' immateriali 340.879 6.847 334.032 n.s.
Attività finanziarie 48.609 36.139 12.470 35%
Crediti commerciali 176.991 99.774 77.767 78%
Attività fiscali 98.554 87.356 11.198 13%
Totale Attivo 830.687 317.036 513-651 n.s.
Passività finanziarie 456.663 294 456.369 n.s.
Debiti commerciali 46.969 21.848 25.121 115%
Passività fiscali 42.347 11.090 31.257 n.s.
Altre passivita 25.196 14.152 11.044 78%
Fondi rischi e oneri 25.669 20.754 4.915 24%
Totale Passivo 605.388 84.247 521.141 n.s.
Patrimonio netto 225.299 232.789 (7.490) (3)%

L'economia globale nel 2019 si è sviluppata a ritmi moderati, con un tasso di crescita del PIL previsto a circa il 3%, il più basso nel periodo post crisi finanziaria del 2008-2009 e in riduzione rispetto alle stime di aprile 2019 pari a circa il 3,3%2 . Limitata la crescita in area euro, in espansione di solo l'1,2% nel 2019, mentre l'andamento del PIL globale nel 2020 sarà fortemente influenzato dagli effetti negativi sull'economia reale del COVID-19, difficilmente prevedibili alla data di approvazione del presente bilancio.

Tra i fattori che limitano la crescita, continuano a pesare le tensioni sul fronte del commercio e della geopolitica internazionale, la debolezza del settore manifatturiero, la volatilità a causa di fattori idiosincratici in varie economie emergenti e i limiti strutturali dei paesi maturi, come la bassa crescita della produttività e l'invecchiamento della popolazione.

Il settore del servicing di crediti e asset real estate in Europa nel 2019 ha continuato a beneficiare del supporto di volumi elevati di cessioni di asset e di maggiore impiego di servizi di outsourcing da parte di banche e istituzioni finanziarie, supportate dal continuo e crescente interesse degli investitori internazionali.

Infatti, secondo l'EBA, le banche europee hanno ridotto l'esposizione agli asset non performing di circa 100 miliardi di euro nell'ultimo anno3 , fino a un valore di 636 miliardi che ha portato l'NPL ratio al valore medio del 3% rispetto al 3,6% dell'anno precedente. 12 paesi in Europa continuano tuttavia a registrare NPL ratio superiori alla media e a detenere il 54% del totale degli asset non performing, rispetto al 23% degli asset bancari complessivi. A conferma dell'elevata concentrazione degli asset non performing in un numero limitato di paesi, sud Europa in particolare, l'NPL ratio rimane al 39% in Grecia, al 21% a Cipro e al 9% in Italia e Portogallo. Un esempio della rilevanza del sud Europa per il settore del servicing, è il fatto che dal 2014 al 2019 si sono registrate cessioni di asset non performing pari a oltre 220 miliardi di euro in Italia, 160 miliardi in Spagna e oltre 50 miliardi in Portogallo, Grecia e Cipro.

Nel medio termine, è prevedibile che l'attività di servicing continui a beneficiare delle iniziative adottate a livello comunitario a supporto di una più proattiva gestione degli NPL da parte delle istituzioni finanziarie. Oltre alle misure introdotte dalla Commissione Europea nel 2018 e la proposta direttiva sul settore del servicing (2018/0063/ COD), il volume di transazioni aventi oggetto portafogli di crediti non performing continua infatti ad essere supportato, in Italia, dalla Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze ("GACS") e, in Grecia, dallo schema "Hercules", modellato sulla stessa falsa riga e in grado di facilitare un'accelerazione dell'attività del mercato già dal 2020.

(2) Fonte: Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook, October 2019 (3) Fonte: Deloitte, Deleveraging Europe 2019

Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, vengono riassunti nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo.

KPIS 31/12/2019 31/12/2018 (1)
Gross Book Value (EoP) - Gruppo 131.527.995 138.578.013
Gross Book Value (EoP) - Italia 78.796.103 82.179.013
Incassi - Italia 1.893.198 1.961.177
Incassi Italia - Stock 1.794.339 1.768.762
Incassi LTM / GBV EoP - Italia 2,40% 2,39%
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia 2,47% 2,50%
Staff FTE / Totale FTE 38% 37%
Incassi LTM / Servicing FTE - Italia 2,57 2,66
EBITDA 127.766 83.769
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (12.676) (2.712)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 140.442 86.481
EBITDA Margin 35% 36%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 39% 37%
Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della
Capogruppo
38.318 50.498
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo
attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
(31.135) (1.784)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti
69.062 52.282
Utile per azione (Euro) 0,48 0,63
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) 0,86 0,65
Capex 8.086 5.408
EBITDA - Capex 119.680 78.361
Capitale Circolante Netto 130.022 77.376
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) (236.465) 68.098
Leverage (Debito netto / EBITDA LTM PF) 1.3x n.a.

Legenda

Gross Book Value EoP Gruppo/Italia: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo/Italia, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi Italia: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione. A fine periodo questo indicatore coincide con i recuperi dei dodici mesi precedenti alla data di riferimento (noti come incassi LTM)

Incassi Italia - Stock: sono i recuperi dei dodici mesi precedenti alla data di riferimento riferiti al portafoglio di Stock gestito.

Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Italia: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi e il GBV di fine periodo del portafoglio complessivamente gestito. L'indicatore rappresenta una ulteriore metrica rispetto agli incassi di periodo e LTM in valore assoluto, relativa al tasso di efficacia dei recuperi, ovvero il rendimento del portafoglio in gestione in termini di incassi annui e di conseguenza di commissioni attive da gestione.

Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock Italia: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito. Rispetto alla precedente metrica Incassi LTM/GBV, tale indicatore rappresenta il tasso di efficacia dei recuperi "normalizzato" rispetto all'ingresso di nuovi portafogli nel corso dell'esercizio di riferimento.

Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

Incassi LTM/Servicing FTE Italia: rapporto tra il totale degli incassi LTM e il numero di dipendenti che svolgono attività di servicing. L'indicatore fornisce una indicazione relativa al tasso di efficienza dei recuperi, ovvero il rendimento di ogni singolo dipendente specializzato nell'attività di servicing in termini di incassi annui effettuati sul portafoglio conferito in gestione.

EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.

Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti: è definito come l'EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA Ordinario per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.

Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in capitale fisso, attività materiali, immateriali e finanziarie ("Capex"), congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche per finanziamenti e di debiti verso la clientela per i conti correnti aperti presso il Gruppo.

Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA degli ultimi dodici mesi pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento. Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.

(1) Al fine di rendere i dati del 2019 maggiormente confrontabili sono stati inclusi nei dati 2018 gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo standard IFRS 16 Leases applicato a partire dal 1 gennaio 2019. Si veda inoltre tabella di raccordo esposta separatamente

Risultati del Gruppo al 31 Dicembre 2019

0.3

Tabella

RISULTATI ECONOMICI

La tabella compara il conto economico consolidato gestionale al 31 dicembre 2019 con quello al 31 dicembre 2018 riesposto ("2018 Restated") per rendere comparabili i dati e quindi di riflettere retroattivamente l'impatto derivante dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 Lease.

Come evidenziato nel paragrafo Principi contabili, dal 1 gennaio 2019 l'applicazione del nuovo standard comporta un diverso calcolo nonché una diversa classificazione dei canoni di locazione rilevati fino al 31 dicembre 2018 tra le spese amministrative e pertanto inclusi nell'EBITDA: essi infatti vengono ora ripartiti tra gli ammortamenti di attività materiali e tra gli interessi e commissioni da attività finanziaria per la componente di oneri finanziari.

Al fine di consentire la comparabilità dei valori si è pertanto provveduto a determinare come segue l'esercizio 2018 "riesposto".

Si precisa che i risultati economici dell'esercizio 2019 includono Altamira Asset Management solo per il secondo semestre 2019: l'acquisizione è stata infatti perfezionata alla fine di giugno.

31/12/2019 31/12/2018
RESTATED (1)
Variazione
Assoluta
Variazione %
Ricavi NPL 268.034 205.538 62.496 30%
Ricavi REO 57.830 57.830 n.s.
Ricavi da co-investimento 564 911 (347) (38)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 37.410 26.694 10.716 40%
Ricavi lordi 363.838 233.143 130.695 56%
Commissioni passive NPL (19.855) (18.586) (1.269) 7%
Commissioni passive REO (12.675) (12.675) n.s.
Commissioni passive Ancillari (7.628) (4.970) (2.658) 53%
Ricavi netti 323.680 209.587 114.093 54%
Spese per il personale(3) (133.658) (94.054) (39.604) 42%
Spese amministrative (62.256) (31.764) (30.492) 96%
di cui: IT (20.297) (13.576) (6.721) 50%
di cui: Real Estate (5.192) (6.055) 863 (14)%
di cui: SG&A (36.767) (12.133) (24.634) n.s.
Totale costi operativi (195.914) (125.818) (70.096) 56%
EBITDA 127.766 83.769 43.997 53%
EBITDA margine 3200 36% (1)% (2)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA(2) (12.676) (2.712) (9.964) n.s.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 140.442 86.481 53.961 62%
EBITDA margine esclusi gli elementi non ricorrenti 39% 37% 2% 4%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (39.991) (5.536) (34.455) n.s.
Accantonamenti netti (10.732) (317) (10.415) n.s.
Saldo rettifiche/riprese di valore 815 861 (46) (5)%
Utile/perdita da partecipazioni 919 (919) (100)%
EBIT 77.858 79.696 (1.838) (2)%
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair
value
806 418 388 93%
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (7.459) (432) (7.027) n.s.
EBT 71.205 79.682 (8.477) (11)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (23.949) (23.949) n.s.
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 95.154 79.682 15.472 19%
Imposte sul reddito (29.826) (29.184) (642) 2%
RISULTATO DEL PERIODO 41.379 50.498 (9.119) (18)%
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (3.061) (3.061) n.s.
RISULTATO DEL PERIODO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI
DELLA CAPOGRUPPO
38.318 50.498 (12.180) (24)%
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile
agli Azionisti della Capogruppo (3)
(31.135) (1.784) (29.351) n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile
ai Terzi
(391) (391) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
esclusi gli elementi non ricorrenti
69.062 52.282 16.780 32%
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non
ricorrenti
3.452 3.452 n.S.
Utile per azione (in euro) 0,48 0,63 (0,15) (24)%
coluci ali alamanti non ricorranti (i n OF 270/

(1) Al fine di rendere i dati del 2019 maggiormente confrontabili sono stati inclusi nei dati 2018 gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo standard IFRS 16 Leases applicato a partire dal 1 gennaio 2019. Si veda inoltre tabella di raccordo esposta separatamente

(2) Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati al progetto di acquisizione di Altamira Asset Management S.A. e costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo

(3) Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l'EBITDA si riferiscono a (i) piani di incentivi all'esodo pertanto riclassificati dalle spese del personale, nonchè ad imposte (ii) prevalentemente derivanti dalla cancellazione di DTA a seguto del cambio aliquota conseguente al "debanking"

Riesposizione dell'esercizio 2018 con evidenza dell'impatto derivante dal principio IFRS 16 Leases

La tabella di seguito esposta si pone l'obiettivo di riesporre i dati di conto economico gestionale pubblicato nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018 evidenziando gli impatti dell'IFRS 16 come se questo fosse stato applicato retroattivamente dal 1° gennaio 2018.

La riesposizione non viene richiesta dallo Standard ed è volutamente effettuata solo sui dati economici gestionali per rendere confrontabili i dati del 2019 con quelli del periodo precedente. Il calcolo dell'impatto IFRS 16 è pertanto frutto di una stima basata sui contratti di locazione in essere nel 2018.

€/000)
Conto Economico Gestionale Consolidato 31/12/2018 IFRS 16 31/12/2018
RESTATED
Ricavi NPL 205.538 205.538
Ricavida co-investimento 911 911
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 26.694 26 694
Ricavi lordi 233.143 233.143
Commissioni passive NPL (48.586) (18.586)
Commissioni passive Ancillari (4.970) (4.970)
Ricavi netti 209.587 209.587
Spese per il personale (94.054) (94.054)
Spese amministrative (34.240) 2.476 (31.764)
Totale "di cui lT" (13.576) (13.576)
Totale "di cui Real Estate" (8.352) 2.297 (6.055)
Totale "di cui SG&A" (12.311) 178 (12.133)
Totale costi operativi (128.294) 2.476 (125.818)
EBITDA 81.293 2.476 83.769
EBITDA marqine 36% 36%
Bementi non nc orrenti inclusi nell'EBITDA (2.712) (2.712)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 84.005 2.476 86.481
EBITDA Margin e sclusi gli e le menti non rico rrenti 37% 37%
Rettifiche divalore nette su attività materiali e immate nali (2.755) (2.781) (5.536)
Accantonamenti netti (314) (3) (317)
Saldo rettifiche/riprese divalore 861 861
Utile/perdita da parte cipazioni 919 9 19
EBIT 80.004 (308) 79.696
Risultato netto di attività e passi ità finanziane valutate al fair value 4 18 4 18
Interessi e commissioni de rivanti da attività fin an ziaria (220) (212) (432)
EBT 80.202 (520) 79.682
Bementinon ncorrenti inclusine IFBT
BT esclusi qli e le menti non ricorrenti 80.202 (520) 79.682
Imposte sul reddito (29.362) 178 (29.184)
Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte
RISULTATO DEL PERIODO 50.840 (342) 50.498
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi
RISULTATO DEL PERIODO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA
CAPOGRUPPO 50.840 (342) 50.498

Portafoglio in gestione

A fine 2019 il Portafoglio Gestito (GBV) dal Gruppo nei 5 mercati di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a € 131,5 miliardi, in significativa crescita rispetto al Portafoglio Gestito (GBV) del perimetro Italia pari a € 82,2 miliardi a fine 2018 (€ 138,6 miliardi il dato 2018 di Gruppo, inclusivo dell'apporto di Altamira Asset Management). Includendo nel portafoglio gestito il mandato siglato con Alpha Bank a Cipro a ottobre 2019, pari a circa € 4,3 miliardi oltre alla previsione di flussi futuri, attualmente in fase di on-boarding, il GBV del Gruppo raggiungerebbe a € 135,8 miliardi.

I grafici di seguito rappresentano la composizione del portafoglio gestito in termini di diversificazione geografica, di tipologia di asset e principali clienti:

Risultati economici

Nel 2019, doValue ha registrato Ricavi Lordi pari a € 363,8 milioni, in aumento del +56% rispetto ai € 233,1 milioni del 2018, principalmente per la contribuzione di Altamira Asset Management, consolidata a partire dal secondo semestre.

I ricavi di Servicing di asset NPL e REO, pari ad € 325,9 milioni, evidenziano un incremento del 59% rispetto al 2018, per l'aumento di performance fees nonché per il maggior apporto di ricavi a fronte di indennità da cessioni e per la crescita del servicing di asset Real Estate. L'andamento positivo delle base fees, pur in un contesto di stabilità delle fee medie sul GBV gestito, è legato alla crescita del portafoglio in gestione e alla maggiore rilevanza di questa componente di ricavo nei mercati del Sud Europa rispetto all'Italia, elemento in grado di rafforzare ulteriormente la visibilità futura dei ricavi del Gruppo. In Italia si è registrata una riduzione delle base fees in linea all'andamento del portafoglio gestito, il quale rispetto al 2018 è inferiore del 4,1% a seguito dei recuperi effettuati e di cessioni di portafogli da parte di alcuni clienti, queste ultime concentrate in particolar modo nel primo trimestre dell'anno.

Nell'ambito dei ricavi da co-investimento l'apporto dei proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation è poco significativo, limitandosi ad € 564 mila (€ 911 mila nel 2018).

Più significativo invece risulta il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e attività minori, che originano principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati, e altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence, master e structuring services e servizi legali; essi rappresentano il 10% del totale dei ricavi lordi del periodo ed evidenziano un incremento del 40% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. La voce include i ricavi derivanti dalla gestione del contratto con le quattro banche sistemiche greche pari a circa € 5,3 milioni.

31/12/2019 31/12/2018
RESTATED
Variazione
Assoluta
Variazione
0/0
Ricavi NPI 268.034 205.538 62.496 30%
Ricavi REO 57.830 57.830 n.s.
Ricavi da co-investimento 564 911 (347) (38)%
Ricavi da prodotti ancillari e
altre attività minori 37.410 26.694 10.716 40%
Ricavi lordi 363.838 233.143 130.695 56%
Commissioni passive NPL (19.855) (18.586) (1.269) 7%
Commissioni passive REO (12.675) (12.675) n.s.
Commissioni passive Ancillari (7.628) (4.970) (2.658) 53%
Ricavi netti 323.680 209.587 114.093 54%

I Ricavi Netti, pari a € 323,7 milioni nel 2019, sono in aumento del 54% rispetto a € 209,6 milioni del 2018. Nel periodo si è registrato un incremento delle commissioni passive del servicing REO legato alle maggiori masse in gestione rinvenienti dall'acquisizione di Altamira Asset Management, coerenti con la crescita del business. Rispetto al dato 2018 le commissioni passive NPL 2019 registrano un incremento del 7%, anche in ragione dell'ingresso di Altamira nel secondo semestre dell'anno. A parità di perimetro con il 2018, invece, si rileva una flessione del 24% delle suddette commissioni, in linea con l'obiettivo di ridurre il ricorso a servizi di outsourcing e agli interventi di razionalizzazione messi in atto nel periodo.

31/12/2019 31/12/2018
RESTATED
Variazione
Assoluta
Variazione
0/0
Spese per il personale (133.658) (94.054) (39.604) 42%
Spese amministrative (62.256) (31.764) (30.492) 96%
di cui: IT (20.297) (13.576) (6.721) 50%
di cui: Real Estate (5.192) (6.055) 863 (14)%
di cui: SG&A (36.767) (12.133) (24.634) n.S.
Totale costi operativi (195.914) (125.818) (70.096) 56%
FRITDA 127.766 83.769 43.997 53%
di cui: Flementi non
ricorrenti inclusi nell'EBITDA
di cui: EBITDA esclusi gli
(12.676) (2.712) (9.964) n.S.
elementi non ricorrenti 140.442 86.481 53.961 62%

Nel corso dell'anno, il portafoglio gestito ha visto la presa in carico di oltre € 13 miliardi di nuovi mandati, siglati a partire dalla seconda metà del 2019, che includono nuovi clienti banche e investitori in tutti i principali mercati. Tra i principali nuovi mandati, si segnalano i flussi dai contratti esistenti con UniCredit e Santander e nuovi portafogli in Gestione da UBI, Carige e Iccrea in Italia, oltre a nuovi portafogli da investitori internazionali in Spagna e Portogallo.

Gli incassi di Gruppo nel 2019 ammontano a € 5,6 miliardi, in crescita del 26% rispetto a € 4,1 miliardi del dato 2018, a parità di perimetro. Gli incassi relativi ai crediti in gestione in Italia (Collections) ammontano a € 1,893 miliardi rispetto a € 1,962 miliardi del 2018. Il trend è legato al minore GBV in gestione (da € 82,2 miliardi a € 78,8 miliardi) e all'impatto dell'attività di strutturazione di una rilevante operazione di cartolarizzazione di crediti di proprietà di un cliente del Gruppo, che nel terzo trimestre dell'anno ha limitato significativamente l'attività su alcune posizioni.

Sono inclusi nell'EBT oneri non ricorrenti per € 23,9 milioni riferibili a costi per incentivi all'esodo, oltre ai costi non ricorrenti presenti nelle spese amministrative sopra menzionati.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a € 40,0 milioni, con un incremento significativo rispetto al 2018 (+ € 34,5 milioni). La voce include principalmente le rettifiche di valore sui contratti di servicing del perimetro Altamira, classificati nello stato patrimoniale come attività immateriali, in linea con le peculiarità

Tra i costi operativi, le maggiori spese del personale rispetto al 2018, pari a € 94,1 milioni sono legate, oltre all'impatto della quota di Altamira, al rafforzamento dello staff a presidio delle nuove iniziative di sviluppo in Grecia e Italia (UTP). Si ricorda che il Business Plan 2018-2020 presentato a giugno 2018 include progetti volti al raggiungimento di una maggiore efficienza nelle spese del personale che, in linea con le attese, avranno effetto in particolare a partire dall'anno 2020.

Le spese amministrative, pari a € 62,3 milioni contro € 31,8 milioni del 2018, registrano un aumento principalmente nell'ambito di altre spese generali dove si concentrano gli elementi non ricorrenti. Oltre all'impatto dell'acquisizione di Altamira, le maggiori spese IT a parità di perimetro sono legate ad attività di sviluppo di applicativi software.

In continuità con l'esercizio 2018, tra i costi operativi del 2019 sono dunque stati individuati alcuni elementi non ricorrenti che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale del Gruppo.

Tali elementi non ricorrenti, la cui fattispecie era già presente nell'esercizio 2018, ammontano a € 12,7 milioni relativi principalmente al progetto di acquisizione del servicer Altamira Asset Management e residualmente al progetto di riorganizzazione del Gruppo previsto nell'ambito del Business Plan 2018-2020 che include il processo di de-banking, una maggiore focalizzazione sul servicing di UTP e interventi di razionalizzazione sui processi di business del perimetro di Altamira.

L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti ha registrato una crescita del 62% raggiungendo € 140,4 milioni (€ 86,5 milioni nel 2018) e un margine del 39% sui ricavi, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al periodo di raffronto. La crescita dell'EBITDA, in linea con gli obiettivi del Business Plan presentato a novembre 2019, è riconducibile al trend positivo dei ricavi, all'espansione in mercati internazionali caratterizzati da profittabilità superiore alla media del Gruppo e alle iniziative di contenimento costi portate a termine nel corso dell'anno.

Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA raggiunge un importo di € 127,8 milioni (€ 83,8 milioni nel 2018 restated). Il restatement dell'EBITDA 2018, necessario per assicurare la comparabilità con i risultati 2019 in seguito alla transizione al principio contabile IFRS16, ha riguardato essenzialmente i costi di locazione del real estate.

L'EBIT del Gruppo è pari a € 77,9 milioni contro € 79,7 milioni del 2018 (-2%). Il trend riflette i maggiori ammortamenti di attività immateriali, principalmente il contratto con Santander e Sareb, rinvenienti dall'acquisizione di Altamira Asset Management. L'EBT ammonta a € 71,2 milioni contro € 79,7 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente (-11%), in linea con i maggiori oneri finanziari connessi con il finanziamento sottoscritto per l'acquisizione Altamira.

31/12/2019 31/12/2018
RESTATED
Variazione
Assoluta
Variazione
0/0
FRITDA 127.766 83.769 43.997 53%
Rettifiche di valore nette su
attività materiali e immateriali (39.991) (5.536) (34.455) n.s.
Accantonamenti netti (10.732) (317) (10.415) n.s.
Saldo rettifiche/riprese di 815 861 (46) (5)%
Utile/perdita da partecipazioni ਰੇ 19 (919) (100)%
EBT 77.858 79.696 (1.838) (2)%
Risultato netto di attività e
passività finanziarie valutate al
806 418 388 93%
Interessi e commissioni
derivanti da attività finanziaria (7.459) (432) (7.027) n.s.
EBT 71.205 79.682 (8.477) (11)%

del mercato del servicing spagnolo che, in passato, ha visto i principali operatori investire in contratti pluriennali di gestione di asset.

Il saldo, inoltre, include la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso derivanti dalla nuova contabilizzazione dei contratti di locazione a seguito dell'introduzione del principio IFRS 16. L'importo che influenza l'esercizio 2019 ammonta a € 5,7 milioni, mentre quello restated 2018 è pari a € 2,8 milioni. Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.

Gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri risultano pari a € 10,7 milioni, con un incremento significativo rispetto all'esercizio 2018 (+€ 10,4 milioni). Si tratta principalmente di accantonamenti per incentivi all'esodo erogati al personale dipendente (€ 6,5 milioni) che ha aderito al piano avviato dalla Società, in linea con gli obiettivi del Business Plan 2020-2022.

La voce utile/perdita da partecipazioni nel corso dell'esercizio non contribuisce al risultato del periodo a differenza del periodo precedente il cui ammontare rifletteva la valutazione ad equity della partecipazione in BCC Gestione Crediti S.p.A. ceduta nel terzo trimestre 2018.

31/12/2019 31/12/2018
RESTATIED
Variazione
Assoluta
Variazione
0/0
EBT 71.205 79.682 (8.477) (11)%
Imposte sul reddito (29.826) (29.184) (642) 2%
Risultato di periodo 41.379 50.498 (9.119) (18)%
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (3.061) (3.061) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
38.318 50.498 (12.180) (24)%
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del
periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato di periodo
attribuibile ai Terzi
(31.135)
(391)
(1.784) (29.351)
(391)
n.s.
n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo esclusi gli elementi non
ricorrenti
69.062 52.282 16.780 32%
Utile per azione (in Euro)
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in
0,48 0,63 (0,15) (24)%
euro) 0,86 0,65 0,21 32%

Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in € 29,8 milioni ed includono una componente non ricorrente legata alla riduzione del valore delle imposte differite attive per effetto del "debanking" di doValue che ha comportato la riduzione dell'aliquota fiscale applicata. Le imposte sul reddito includono inoltre la quota di competenza del canone DTA pari a € 1,8 milioni. Il tax rate calcolato escludendo l'importo delle componenti non ricorrenti e del canone DTA risulta pari al 27%, contro il 34% dello stesso periodo del 2018.

Al netto degli elementi non ricorrenti, tenendo conto del relativo effetto imposte, il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a € 69,1 milioni, con un incremento del 32% rispetto al 2018. Includendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo, ammonta a € 38,3 milioni.

L'espansione internazionale di doValue, dapprima in Grecia e successivamente nel più ampio mercato del sud Europa con l'acquisizione di Altamira, ha portato a rivedere la modalità in cui il Management valuta e analizza il proprio business passando da una segmentazione per clienti e linee di business ad una di tipo geografico.

Questa disaggregazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Grecia e Cipro e Iberia (Spagna e Portogallo).

Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA di periodo dei segmenti di business indicati.

Esercizio 2019
Conto Economico Riclassificato Consolidato Italia Grecia & Cipro Iberia (Spagna e
Portogallo)
Totale
Ricavidi Servicing 195.265 22.226 108.373 325.864
di cui NPL 195.265 16.125 56.644 268.034
di cui REO 6.101 51.729 57.830
Ricavida co-investimento 564 564
Ricavida prodotti ancillarie altre attività minori 23.732 5.858 7.820 37.410
Ricavillordi 2 19 .5 6 1 28.084 116 . 193 363.838
Commissioni passive NPL (14.2 16) (544) (5.095) (19.855
Commissioni passive REO (948) (11.727) (12.675)
Commissionipasswe ancillari (4.847) (194) (2.587 (7.628
Ricavi netti 200.498 26.398 96.784 323.680
Spe se per il personale (96.507) (9.033) (28.118) (133.658)
Spe se amministrative (38.079) (5.125) (19.052) (62.256)
di cui IT (13.484) (1.367) (5.446) (20.297)
di cui Real Estate (3.781) (1.020) (391) (5.192)
di cui SG&A (20.814) (2.738) (13.215) (36.767)
Totale costi operativi (13.4.586) (14.158) (47.170) (195.914)
EBITDA 65.912 12.240 49.614 127.766
EBITDA Margin 30% 4 4 % 4 3 % 3 5%
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 77.199 12.241 51.002 140.442
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ric orrenti 35% 4 4 % 4 4 % 39%
Contribuzione EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 5 % % 9% 36% 10 0 %
Esercizio 2019 vs 2018
Conto Economico Riclassificato Consolidato Italia Grecia & Cipro lberia (Spagna e
Portogallo)
Totale
Ricavi di Servicing
Esercizio 2019 195.265 22.226 108.3731 325.864
Esercizio 2018 205.538 205.538
Variazione (10.273) 22.226 108.373 120.326
Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività minori
Esercizio 2019 24.296 5.858 7.820 37.974
Esercizio 2018 27.605 27.605
Variazione (3.309) 5.858 7.820 10.369
Commissioni passive
Esercizio 2019 (19.063) (1.686) (19.409) (40.158)
Esercizio 2018 (23.556) (23.556)
Variazione 4.493 (1.686) (19.409) (16.602)
Spese per il personale
Esercizio 2019 (96.507) (9.033) (28.118)I (133.658)
Esercizio 2018 (94.054) (94.054)
Variazione (2.453) (9.033) (28.118) I (39.604)
Spese amministrative
Esercizio 2019 (38.079) (5.125) (19.052)[ (62.256)
Esercizio 2018 (31.764) (31.764).
Variazione (6.315) (5.125) (19.052) (30.492)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti
Esercizio 2019 77.199 12.241 51.002 140.442
Esercizio 2018 86.481 86.481
Variazione (9.282) 12.241 51.002 53.961
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti
Esercizio 2019 35% 44% 44% 39%
Esercizio 2018 37% 37%
Variazione (2%) 44% 44% - 2%

Nel corso del 2019 i ricavi lordi ammontano a € 363,8 milioni e l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti a € 140,4 milioni. Il segmento "Italia" contribuisce per il 55% all'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti totale di Gruppo, mentre l'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti è sostanzialmente simile tra i segmenti "Grecia e Cipro" e "Iberia" (pari al 44%) e pari al 35% sul segmento "Italia", in calo di 2pp rispetto al dato 2018 (37%).

SEGMENT REPORTING

PREMESSA

Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

0.4

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, maggiormente in linea con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.

Al termine della presente Relazione sulla Gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Assoluta
Variazione
0/0
Cassa e titoli liquidabili 128.162 74.630 53.532 72%
Attività finanziarie 48.609 36.139 12.470 35%
Attivita' materiali 23.904 4.290 19.614 n.s.
Attivita immateriali 340.879 6.847 334.032 n.s.
Attività fiscali 98.554 87.356 11.198 13%
Crediti commerciali 176.991 99.224 77.767 78%
Attività in via di dismissione 10 710 (700) (99)%
Altre attività 13.578 7.840 5.738 73%
TOTALE ATTIVO 830.687 317.036 513.651 n.s.
Passività finanziarie: debiti verso banche 364.627 364.627 n.s.
Altre passività finanziarie 92.036 294 91.742 n.s.
Debiti commerciali 46.969 21.848 25.121 115%
Passività fiscali 42.347 11.090 31.257 n.s.
TFR 8.544 9.577 (1.033) (11)%
Fondi rischi e oneri 25.669 20.754 4.915 24%
Passività in via di dismissione 6.532 (6.532) (100)%
Altre passivita 25.196 14.152 11.044 78%
TOTALE PASSIVO 605,388 84.247 521.141 n.s.
Capitale 41.280 41.280 n.s.
Riserve 145.885 140.915 4.970 4%
Azioni proprie (184) (246) 62 (25)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo 38.318 50.840 (12.522) (25)%
PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI
AZIONISTI DELLA CAPOGRUPPO 225,299 232.789 (7.490) (3)%
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA
830.687 317.036 513.651 n.S.
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 830.687 317.036 513.651 n.s.

L'ingresso di Altamira nel Gruppo doValue ha inciso significativamente sui saldi di fine periodo: il totale attivo passa da € 317,0 milioni a € 830,7 milioni mentre il passivo alla fine del 2018 era pari a € 84,2 milioni per crescere fino a € 605,4 milioni al termine del 2019.

Come illustrato nella specifica sezione della Nota Integrativa dedicata alle operazioni di aggregazione aziendale, i va-

L'aumento delle attività materiali pari a € 19,6 milioni risente sia dell'acquisizione di Altamira per un importo di circa € 7,6 milioni, sia dell'ingresso dei Diritti d'Uso derivanti dalla prima applicazione del principio IFRS 16, come descritto nella sezione Politiche contabili.

Le attività fiscali al 31 dicembre 2019 sono sintetizzate di seguito:

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Assoluta
Variazione
0/0
Attivita' per imposte correnti 1.141 33 1.108 m.s.
Acconti 1.812 192 1.620 n.s.
Passività fiscali (671) (159) (512) 0%
Attivita' per imposte anticipate 90.740 81.406 9.334 11%
Svalutazioni su crediti 49.329 55.407 (6.078) 0%
Perdite fiscali riportabili in futuro 13.082 19.397 (6.315) 0%
Immobili, impianti e macchinari / attività
immateriali
22.637 168 22.469 0%
Altre attività / Altre passività 112 39 73 n.s.
Accantonamenti 5.580 6.395 (815) 0%
Altri crediti di natura fiscale 6.673 5.917 756 13%
TOTALE 98.554 87.356 11.198 13%

lori conferiti dalle società del gruppo Altamira alla data di ingresso in consolidamento ammontano a € 400,7 milioni di totale attività e € 261,1 milioni di totale passività, a cui si deve aggiungere per un quadro complessivo, l'ammontare di finanziamento ottenuto dagli istituti di credito per l'acquisizione della stessa e per il rifinanziamento del suo debito esistente, per un totale cash-out di € 356,4 milioni.

In dettaglio, le voci maggiormente impattate dall'apporto di Altamira nei saldi al 31 dicembre 2019 e che spiegano nella sostanza la variazione rispetto all'esercizio precedente, sono:

  • cassa e i titoli liquidabili per € 45,7 milioni;
  • attività immateriali che includono software, marchi e contratti di servicing per € 221,9 milioni, a cui si va ad aggiungere un avviamento di € 137,5 milioni;
  • crediti e debiti commerciali rispettivamente per € 82,4 milioni e € 24,2 milioni.

Le Attività finanziarie passano da € 36,1 milioni a € 48,6 milioni con un incremento di € 12,5 milioni giustificato nella quasi totalità dall'investimento a breve termine, di natura opportunistica e non ricorrente, effettuato su un portafoglio di crediti non-performing. La voce "Titoli di debito" comprende la limitata attività di co-investimento di doValue in notes emesse da veicoli di cartolarizzazione aventi oggetto portafogli di NPL gestiti in via esclusiva dalla Capogruppo in qualità di special servicer.

Di seguito si espone la tabella che dettaglia la composizione delle attività finanziarie.

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Assoluta
Variazione
0/0
Al fair value con impatto a CE 33.588 34.346 (758) (2)%
Titoli di debito 4.619 5.337 (718) (13)%
OICR 28.973 28.963 (40) (0)%
Titoli di capitale 46 46 n.s.
Al costo ammortizzato 15.021 1.793 13.228 n.s.
Crediti verso banche diversi da conti
correnti e depositi a vista 86 1 85 n.s.
Crediti verso clientela 14.935 1.792 13.143 n.s.
TOTALF 48.609 36.139 12.470 35%

Le attività per imposte anticipate subiscono un incremento complessivo di € 9,3 milioni, le cui variazioni più significative derivano dalla combinazione dei seguenti effetti:

  • cancellazione di complessivi € 9,2 milioni dei crediti legati principalmente a svalutazione crediti e perdite fiscali riportabili in futuro originati nella Capogruppo doValue, principalmente a seguito del cambio di aliquota
  • determinato dal "debanking". Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 4 di Nota Integrativa;
  • € 29,6 milioni di nuove DTA contribuite dalla nuova controllata Altamira derivanti da differenze temporanee sulla deducibilità degli ammortamenti di attività immobilizzate nonché da svalutazioni di asset intangibili effettuate dalla società prima dell'acquisizione;
  • diminuzione di € 10,8 milioni dal reversal della DTA riveniente da perdite fiscali pregresse a fronte dell'imponibile fiscale di periodo della Capogruppo.

Di seguito la composizione delle passività fiscali:

31/12/2019 31/12/2018 Variazione Assoluta Variazione %
Imposte dell'esercizio 7.853 8.168 (315) (4)%
Passività per imposte differite 24.886 21 24.865 n.s.
Altri debiti di natura fiscale 9.608 2.901 6.707 n.s.
TOTALE 42.347 11.090 31.257 n.s.

L'importo delle imposte differite passive indicato nella tabella che segue, si riferisce all'effetto derivante dall'operazione di aggregazione aziendale Altamira e in particolare esso risulta dalla Purchase Price Allocation come effetto fiscale degli aggiustamenti apportati ai valori di ingresso in consolidamento della società acquisita.

Tra le passività finanziarie – debiti verso banche, pari a € 364,6 milioni al 31 dicembre 2019, risulta iscritto il debito residuo del finanziamento a 5 anni (Facility Loan) sottoscritto per l'acquisizione di Altamira. L'importo nominale iniziale della linea di credito è di € 415 milioni, ad un tasso del 1,75% al 31 dicembre 2019, variabile in funzione dell'Euribor a 6 mesi e di alcuni covenants finanziari.

Le altre passività finanziarie alla fine del 2019 sono di seguito dettagliate:

31/12/2019 31/12/2018 Variazione Assoluta Variazione %
Passività per leasing 18.027 18.027 n.s.
Earn-out 39.811 39.811 n.s.
Put option su minority 33.194 33.194 n.s.
Derivati di copertura 367 367 n.s.
Altre passività finanziarie 637 294 343 117%
TOTALE 92.036 294 91.742 n.s.

La voce Altre passività al 31 dicembre al 2019 si attesta a € 25,2 milioni: l'incremento di € 11 milioni è dovuto principalmente anche in questo caso all'ingresso di Altamira nel perimetro di consolidamento e ad altre partite debitorie verso il personale dipendente, tra le quali € 1,7 milioni non ricorrenti relative ad esodi incentivati.

Il dato di periodo pari a € 130,0 milioni è influenzato dall'ingresso di Altamira, che contribuisce significativamente a questo saldo per € 58,2 milioni (€ 82,4 milioni di crediti commerciali e € 24,2 milioni di debiti commerciali). Escludendo Altamira il capitale circolante netto ammonterebbe a € 71,8 milioni con una riduzione del 7% rispetto al 31 dicembre 2018.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019, come mostra il dettaglio, riflette l'effetto dell'esborso legato al finanziamento per l'acquisizione di Altamira (€ 415 milioni) e al pagamento dei dividendi per € 36,3 milioni.

Le passività per leasing accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16 in vigore dal 1° gennaio 2019.

La passività per Earn-out è legata all'operazione su Altamira ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione che verrà definita entro due anni dall'accordo siglato per l'operazione, fine dicembre 2020.

La passività "Put option su minority" è legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze con scadenza in esercizi futuri.

Tutte le passività indicate sono state attualizzate al 31 dicembre 2019.

IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Crediti commerciali 176.991 99.224
Debiti commerciali (46.969) (21.848)
TOTALE 130.022 77.376

LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

31/12/2019 31/12/2018
A Cassa e disponibilità liquide di conto corrente 128.162 73.631
Titoli liquidabili ggg
Liquidità (A)+(B) 128.162 74.630
Debiti bancari correnti (79.683)
Depositi della clientela (6.532)
F Posizione finanziaria netta corrente (C )+(D)+(E) 48.479 68.098
Debiti bancari non correnti (284.944)
H Posizione finanziaria netta (F)+(G) (236.465) 68.098

I fondi rischi e oneri evidenziano un incremento di € 4,9 milioni rispetto ai saldi di fine 2018: questo dipende prevalentemente del contributo di Altamira per nuovi accantonamenti, a fronte di una recente controversia sorta con un proprio cliente sull'interpretazione di alcune clausole contrattuali, oltre ad accantonamenti netti per complessivi € 1,7 milioni effettuati dalla Capogruppo doValue.

31/12/2019 31/12/2018 Variazione Assoluta Variazione %
Controversie legali 14.035 7.421 6.614 89%
Oneri del personale 7.359 9.627 (2.268) (24)%
Altri 4.275 3.706 569 15%
TOTALE 25.669 20.754 4.915 24%

Il Cash Flow Operativo, evidenzia un notevole miglioramento passando da € 76,1 milioni del 2018 a € 130,2 milioni del 2019, grazie alla crescita dell'EBITDA, al positivo andamento del Capitale Circolante Netto e nonostante i maggiori investimenti.

In significativa crescita anche il Free Cash Flow, a € 117,8 milioni nel 2019 (il 99% dell'EBITDA) rispetto a € 65,7 milioni nel 2018 (l'87% dell'EBITDA), per il limitato esborso relativo alle imposte grazie all'utilizzo delle DTA.

Gli investimenti partecipativi includono l'effetto di cash-out relativo all'acquisizione di Altamira come evidenziato anche nella specifica sezione della Nota Integrativa dedicata ad operazioni di aggregazione riguardanti imprese e rami d'azienda.

Nuova struttura societaria e denominazione del Gruppo

A giugno 2019 si è concluso positivamente l'articolato processo di riorganizzazione societaria che ha visto doValue assumere la forma di una società di Servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S., cessando dunque di essere un Gruppo bancario.

doValue ha scelto quindi di realizzare una maggior razionalizzazione ed efficienza del Gruppo: il progetto mira infatti a rendere la sua struttura societaria coerente con il core business della gestione e recupero di asset non performing, unlikely-to-pay e Real Estate. La nuova struttura del Gruppo è allineata alle best practice del settore e permette un più ottimale utilizzo delle sue risorse finanziarie.

La riorganizzazione ha altresì comportato dal 1° gennaio 2019 la scissione parziale operata da Italfondiario a favore di doValue (già doBank S.p.A.) del ramo "Servicing", nonché l'apporto da doValue (già doBank S.p.A.) a Italfondiario del ramo "master servicing.

Infine, il processo di "debanking", ha visto l'Assemblea straordinaria dei Soci del giorno 5 marzo 2019 approvare la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione e, conseguentemente, modificare l'oggetto sociale della Società che ha adottato la denominazione di doValue S.p.A. (in precedenza doBank S.p.A.).

Acquisizione di Altamira Asset Management

Il 27 giugno 2019 il Consiglio di Amministrazione di doValue ha reso noto di aver perfezionato l'acquisizione di una partecipazione dell'85% nel capitale di Altamira Asset Management ("Altamira"). Il Gruppo Santander ha deciso di rimanere azionista di Altamira al 15% non esercitando il suo diritto di co-vendita.

Altamira è uno dei principali servicer di Non Performing Loans e Real Estate assets, con una presenza in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia. La combinazione di doValue e Altamira forma il leader del settore del credit servicing in Sud Europa, caratterizzato da oltre 650 miliardi di euro di non performing asset e da un forte interesse da parte degli investitori internazionali.

L'operazione è stata finanziata con le disponibilità di cassa di doValue e l'utilizzo di una linea di credito bancario della durata di 5 anni e ammontare fino a € 415 milioni. La struttura della transazione e i suoi termini principali sono invariati rispetto a quelli comunicati al mercato il 31 dicembre 2018, data dell'annuncio dell'acquisizione.

La tabella sottostante espone un cash flow gestionale di periodo confrontato con lo stesso dell'anno precedente. Fatti di rilievo intervenuti nel periodo

0.5

IL CASHFLOW GESTIONALE

31/12/2019 31/12/2018
EBITDA 127.766 81.293
Investimenti (8.352) (5.408)
EBITDA-Capex 119.414 75.885
% di EBITDA 93% 93%
Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni 5.926 5.814
Variazione del CNN (Capitale Circolante Netto) 22.397 890
Variazione di altre attività/passività (17.555) (6.268)
Cash Flow Operativo 130.182 76.321
Imposte pagate (IRES/IRAP) (12.370) (10.480)
Free Cash Flow 117.812 65.841
(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie (23.233) (8.051)
(Investimenti)/disinvestimenti partecipativi (356.878) 2.610
Dividendi liquidati (42.264) (30.907)
Flusso di cassa netto del periodo (304.563) 29.493
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo 68.098 38.605
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (236.465) 68.098
Variazione della posizione finanziaria netta (304.563) 29.493

Accordo per l'acquisizione dell'80% di Eurobank Financial Planning Services (FPS)

Il 19 dicembre 2019 doValue ha sottoscritto con Eurobank Ergasias SA un accordo per l'acquisizione dell'80% di Eurobank FPS Loans and Credits Claim Management Company, società di servicing operante nel mercato greco con un portafoglio in gestione di circa € 27 miliardi.

L'operazione prevede anche la gestione in esclusiva dei flussi futuri di Early Arrears e NPE (Non-Performing Exposures) originati da Eurobank in Grecia per un periodo di 10 anni, consolidando così il ruolo di doValue quale partner strategico di lungo termine di una banca sistemica.

Il closing dell'operazione, in seguito al quale doValue sarà il principale servicer nel promettente mercato greco, è previsto entro maggio 2020. Si prevede che l'operazione avrà un impatto positivo sin dal 2020 su tutti i principali obiettivi finanziari di doValue.

Avvio della gestione di nuovi portafogli di crediti e asset real estate

Nel corso del 2019 doValue ha preso in carico nuovi portafogli di crediti e asset real estate per oltre € 13 miliardi, i cui accordi di gestione erano stati siglati a partire dalla seconda parte del 2018. L'importo include circa € 5 miliardi di nuovi mandati, che provengono da contratti flusso con le principali banche clienti del Gruppo, Unicredit e Santander in particolare.

Più nel dettaglio, è stata avviata la gestione di portafogli derivanti da accordi con il Gruppo bancario Iccrea, Banca Carige, UBI banca, con le quattro banche sistemiche greche e con primari investitori internazionali, che hanno affidato a doValue nuovi mandati di gestione di portafogli di crediti e asset real estate soprattutto in Italia, Spagna e Portogallo.

Assemblea ordinaria degli azionisti

L' Assemblea degli Azionisti di doValue S.p.A. si è riunita in data 17 aprile 2019 in sede ordinaria ed ha approvato tutti i punti all'ordine del giorno, tra cui:

• Il Bilancio di esercizio 2018 di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2018, che chiude con un Risultato Netto pari a € 43.374.465. Nel corso della seduta è stato presentato il Bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018, che ha chiuso con un risultato netto esclusi oneri non ricorrenti pari a € 52,6 milioni, +17% rispetto a € 45,0 milioni

• La distribuzione di dividendi relativi all'esercizio 2018 per € 36.836.956, pari ad € 0,460, lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria, corrispondente al 70% dell'utile consolidato esclusi gli oneri non ricorrenti (70%

  • nel 2017 (risultato netto pari a € 50,9 milioni, +13% rispetto a € 45,0 nel 2017);
  • payout);
  • La Relazione annuale sulla Remunerazione e Incentivazione, il Piano Incentivante 2019 basato in strumenti finanziari e la Politica dei Pagamenti di Fine Rapporto.

Italfondiario autorizzato alla prestazione di servizi di pagamento ex Art. 114 novies comma 4 del D.Lgs. 385/1993 (TUB)

Il 29 ottobre 2019 Banca d'Italia si è espressa in favore della richiesta avviata a giugno 2019 da Italfondiario, autorizzandola ad estendere la sua operatività anche alla concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico e alla prestazione di servizi di pagamento mediante la costituzione di un Patrimonio Destinato.

Accordo di credit servicing con Alpha Bank a Cipro per circa €4,3 miliardi oltre ai flussi futuri

In data 14 ottobre 2019, doValue ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Alpha Bank per la gestione in esclusiva di un portafoglio cipriota di crediti non-performing ("NPEs") e asset Real Estate ("REOs") di importo lordo complessivo pari a circa € 4,3 miliardi, oltre ai flussi futuri di NPEs e REOs prodotti da Alpha a Cipro.

In dettaglio, l'accordo, include:

  • L'acquisizione da parte del Gruppo doValue del ramo di azienda della piattaforma locale di servicing di NPEs e REOs di Alpha, strumentale all'implementazione di una strategia di recupero efficace e al raggiungimento del livello appropriato di personale;
  • La firma di un contratto pluriennale di servicing ("Service Level Agreement") per la gestione in esclusiva da parte del Gruppo doValue, con termini in linea con la profittabilità della Società, di un portafoglio di REOs e NPEs assistiti da garanzia, di importo lordo complessivo pari a circa € 4,3 miliardi e composto da un mix di crediti corporate e retail originati da Alpha a Cipro;
  • La gestione in esclusiva da parte del Gruppo doValue di tutta la generazione futura di flussi di NPEs di Alpha Bank a Cipro.

L'accordo si aggiunge all'insieme di contratti di lungo termine con cui doValue gestisce la produzione futura di NPEs di primarie istituzioni finanziarie, che da oggi può contare su Alpha Bank a Cipro oltre a Santander in Spagna e UniCredit in Italia. La partnership, infine, testimonia l'importanza della diversificazione geografica nel mercato sud europeo del Servicing, una delle caratteristiche chiave del business model di doValue.

Dati economici riclassificati consolidati pro-forma dell'esercizio 2019 e del 2018

Di seguito un'informativa contabile pro-forma, per rappresentare gli effetti significativi dell'acquisizione del gruppo Altamira, sul conto economico riclassificato consolidato del Gruppo doValue, qualora l'operazione avesse avuto efficacia il 1° gennaio 2019 (per il proforma dell'esercizio 2019) e il 1° gennaio 2018 (per il proforma 2018), anziché da fine giugno 2019.

Per una corretta interpretazione dai dati economici consolidati proforma relativi all'esercizio 2019 e all'esercizio 2018 è necessario considerare che:

disposizione dei dati economici consolidati proforma, non necessariamente gli effetti contabili sarebbero stati

vanti dall'acquisizione e, pertanto, non tengono conto di potenziali effetti relativi a variazioni delle politiche della

modo una previsione dell'andamento della situazione economica futura del Gruppo doValue successivamente

  • a. trattandosi di ipotesi, qualora l'acquisizione fosse realmente stata realizzata alla data di riferimento per la preuguali ai dati pro-forma di seguito presentati;
  • b. le rettifiche pro-forma effettuate rappresentano gli effetti economici di entità significativa, connessi direttamente all'operazione di acquisizione;
  • c. i dati pro-forma sono predisposti in modo da rappresentare solamente gli effetti oggettivamente misurabili deridirezione aziendale e a decisioni operative conseguenti all'esecuzione delle predette politiche;
  • d. i dati economici consolidati pro-forma non riflettono dati prospettici e non intendono rappresentare in alcun all'acquisizione e, pertanto, non devono essere utilizzati in tal senso;
  • mon control" ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 3;
  • f. i valori calcolati per l'elaborazione delle "Rettifiche pro-forma" sono coerenti con la rappresentazione contabile prese o rami d'azienda;
  • g. i dati contabili delle società del gruppo Altamira utilizzati sono stati elaborati con principi contabili e criteri di presentazione dell'informativa finanziaria (GAAP analysis).

e. alla data presa a riferimento per la predisposizione dei dati economici consolidati pro-forma non sussistevano legami di partecipazione diretti tra le società partecipanti all'acquisizione, né le stesse risultavano "under com-

dell'operazione presentata in dettaglio nella sezione dedicata alle Operazioni di aggregazione riguardanti im-

valutazione per la predisposizione dei macro-aggregati del conto economico riclassificato uniformi a quelli applicati nel Gruppo doValue a seguito di una attività di omogeneizzazione dei criteri e principi di elaborazione e

Proforma dell'esercizio 2019

Il prospetto presenta:

    1. nella colonna "doValue conto economico consolidato esercizio 2019" i dati relativi all' esercizio 2019 del Gruppo doValue al netto dell'apporto del secondo semestre del gruppo Altamira, integrato nella colonna di cui al punto 2);
    1. nella colonna "Altamira conto economico consolidato esercizio 2019" i dati relativi all'esercizio 2019 provenienti dalla situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira al 31 dicembre 2019 predisposta in accordo con i principi contabili locali ossia gli spanish gaap e riclassificati per tener conto dello schema di conto economico riclassificato adottato dal Gruppo doValue;
    1. nella colonna "Effetti del rinnovo dei contratti con Santander e relativo effetto fiscale" gli impatti economici derivanti dalla rinegoziazione del contratto in oggetto, intervenuta nel mese di giugno 2018. Nello specifico per tali contratti la modalità di contabilizzazione dei ricavi differisce tra la situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira e il bilancio consolidato del Gruppo doValue;
    1. nella colonna "Rettifiche PPA e altre rettifiche minori e relativi impatti fiscali" sono inclusi principalmente le rettifiche delle attività immateriali, ammortamenti e impairment, del gruppo Altamira (€ 119,6milioni) derivanti dalla valorizzazione al fair value degli attivi e passivi della stessa a seguito della Purchase Price Allocation, come meglio descritto nella sezione dedicata alle Operazioni di aggregazione di imprese e rami d'azienda. Si segnala che la valorizzazione al fair value delle attività e delle passività di Altamira acquisite dal Gruppo doValue non è stata ancora resa definitiva in quanto, alla data di approvazione del presente documento, non sono ancora disponibili tutte le relative informazioni. A tale proposito, si precisa che questa impostazione è conforme a quanto previsto dal paragrafo 45 dell'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali che disciplina le modalità di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. In particolare, il principio contabile in oggetto prevede un "periodo di valutazione" durante il quale la società deve procedere a una preliminare contabilizzazione iniziale dell'acquisizione e completare la valutazione in un momento successivo e comunque entro 12 mesi dalla data di acquisizione. Pertanto, entro 12 mesi dalla data del closing dell'Acquisizione, il valore delle attività nette acquisite potrebbe modificarsi, rispetto all'allocazione provvisoria, attraverso una corrispondente riduzione o incremento del valore dell'avviamento. L'eventuale modifica del valore delle attività nette acquisite e dell'avviamento comporterebbe, di conseguenza, la rideterminazione degli ammortamenti rilevati nei periodi chiusi successivamente alla data del closing. La presente colonna, include, inoltre, rettifiche minori incluso (i) l'aggiustamento per i costi operativi sostenuti nel 2019 per il perfezionamento dell'operazione di acquisizione da parte di doValue (€ 9,1 milioni), (ii) le rettifiche legate all'adeguamento ai principi contabili internazionali IAS/IFRS della situazione contabile sub-consolidata del Gruppo Altamira per tener conto degli effetti della GAAP analysis di cui al precedente punto g) del paragrafo introduttivo (€ 9,8 milioni), e (iii) lo storno di taluni costi e proventi non ricorrenti connessi all'acquisizione;
    1. nella colonna "doValue conto economico consolidato esercizio 2019 proforma" i dati economici riclassificati consolidati pro-forma dell'esercizio 2019 a seguito dell'operazione di acquisizione.
Rettifiche Pro-forma
doValue - Conto
economico
consolidato
esercizio 2019
Altamira - Conto
economico
consolidato
esercizio 2019
Effetto del
rinnovo dei
contatti con
Santander e
relativo effetto
fiscale
Rettifiche PPA e
altre rettifiche
minori e relativi
effetti fiscali
doValue - Conto
economico
consolidato
esercizio 2019
pro-forma
(1) (2) (3) (4) (5)
Ricavi da Servicing 195.265 283.164 (40.275) 438.154
di cui NPL 195.265 151.599 (17.784) 329.080
di cui REO 131.565 (22.491) 109.074
Ricavi da co-investimento, da prodotti ancillari e altri ricavi 29.638 18.151 (601) 47.188
Ricavi lordi 224.903 301.315 (40.876) 485.342
Commissioni passive (19.063 (42.122) (61.185)
Ricavi netti 205.840 259.193 (40.876) 424.157
Spese per il personale (99.031) (79.263) 10.381 (167.913)
Spese amministrative (40.417) (47.386) 12.162 (75.641)
Totale costi operativi (139.448) (126.649) 22.543 (243.554)
EBITDA 66.392 132.544 (40.876) 22.543 180.603
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (11.291) (12.566) 19.498 (4.359)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 77.683 145.110 (40.876) 3.045 184.962
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (7.818) (162.866) 119.592 (51.092)
Accantonamenti netti (7.970) (10.932) 4.645 (14.257)
Saldo rettifiche/riprese di valore 815 815
Utile/perdita da partecipazioni
EBIT 51.419 (41.254) (40.876) 146.780 116.069
Risultato netto di attività e passività valutate al fair value (7.165) (20.854) 5.035 4.113 (18.871)
Interessi e commissioni derivanti da attivita finanziaria 806 806
EBT 45.060 (62.108) (35.841) 150.893 98.004
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (20.474) (72.538) 71.703 (21.309)
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 65.534 10.430 (35.841) 79.190 119.313
Imposte sul reddito
Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte
(24.820) 12.597 8.961 (35.444) (38.706)
Risultato del periodo 20.240 (49.511) (26.880) 115.449 59.298
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto (28.529) (54.403) 56.301 (26.631)
Risultato netto esclusi gli elementi non ricorrenti 48.769 4.892 (26.880) 59.148 85.929
Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo 20.240 (42.084) (22.848) 106.449 61.757
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (7.427) (4.032) 9.000 (2.459)

Proforma dell'esercizio 2018

Il prospetto presenta:

    1. nella colonna "doValue conto economico consolidato 2018" i dati relativi all'esercizio 2018 del Gruppo doValue;
    1. nella colonna "Altamira conto economico consolidato 2018" i dati relativi all'esercizio 2018 che provengono dalla situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira al 31 dicembre 2018 predisposta in accordo con i principi contabili locali ossia gli spanish gaap e riclassificati per tener conto dello schema di conto economico riclassificato adottato dal Gruppo doValue;
    1. nella colonna "Effetti del rinnovo dei contratti con Santander e relativo effetto fiscale" gli impatti economici derivanti dalla rinegoziazione del contratto in oggetto, intervenuta nel mese di giugno 2018. Nello specifico per tali contratti la modalità di contabilizzazione dei ricavi differisce tra la situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira e il bilancio consolidato del Gruppo doValue;
    1. nella colonna "Rettifiche PPA e altre rettifiche minori e relativi impatti fiscali" sono inclusi principalmente le rettifiche agli ammortamenti delle attività immateriali del gruppo Altamira (€54,0milioni) derivanti dalla valorizzazione al fair value degli attivi e passivi della stessa a seguito della Purchase Price Allocation. La presente colonna, include, inoltre, rettifiche minori incluso (i) le rettifiche legate all'adeguamento ai principi contabili internazionali IAS/IFRS della situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira per tener conto degli effetti della GAAP analysis di cui al precedente punto g) del paragrafo introduttivo (€ 11,6 milioni), e (ii) lo storno di taluni costi e proventi non ricorrenti connessi all'acquisizione;
    1. nella colonna "doValue conto economico consolidato 2018 proforma" i dati economici riclassificati consolidati pro-forma dell'esercizio 2018 a seguito dell'operazione di acquisizione.
Rettifiche Pro-forma
doValue - Conto
economico
consolidato
esercizio 2018
Altamira - Conto
economico
consolidato
esercizio 2018
Effetto del
rinnovo dei
contatti con
Santander e
relativo effetto
fiscale
Rettifiche PPA e
altre rettifiche
minori e relativi
effetti fiscali
doValue - Conto
economico
consolidato
esercizio 2018
pro-forma
(1) (2) (3) (4) (5)
Ricavi da Servicing 205.539 261.807 (36.600) 430.746
di cui NPL 205.539 150.616 (20.330) 335.825
di cui REO 111.191 (16.271) 94.920
Ricavi da co-investimento, da prodotti andllari e altri ricavi 27.964 156.804 (122.437) 62.331
Ricavi lordi 233.503 418.611 (159.037) 493.077
Commissioni passive (23.909) (93.652) 50.000 (67.561)
Ricavi netti 209.594 324.959 (109.037) 425.516
Spese per il personale (94.054) (76.143) 2.490 (167.707)
Spese amministrative (34.246) (44.025) (78.271)
Totale costi operativi (128.300) (120.168) 2.490 (245.978)
EBITDA 81.294 204.791 (109.037) 2.490 179.538
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (2.712) 67.153 (70.000) 2.490 (3.069)
EBITDA esclusi qli elementi non ricorrenti 84.006 137.638 (39.037) 182.606
Rettifiche di valore nette su attivita materiali e immateriali (2.750) (129.608) 53.969 (78.389)
Accantonamenti netti (318) (198) (819) (1.335)
Saldo rettifiche/riprese di valore 862 862
Utile/perdita da partecipazioni 917 12 929
EBIT 80.005 74.997 (109.037) 55.639 101.604
Risultato netto di attività e passività valutate al fair value 417 (185) 232
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziana (219) (26.494) 2.824 4.733 (19.156)
EBT 80.203 48.503 (106.213) 60.188 82.680
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (2.712) 67.153 (70.000) 2.490 (3.069)
EBT esclusi qli elementi non ricorrenti 82.915 (18.650) (36.213) 57.698 85.749
Imposte sul reddito (29.362) (9.858) 26.553 (14.424) (27.091)
Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte
Risultato del periodo 50.841 38.645 (79.660) 45.763 55.589
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto (1.784) 50.365 (52.500) (623) (4.541)
Risultato netto esclusi gli elementi non ricorrenti 52.625 (11.720) (27.160) 46.386 60.131
Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo 50.841 32.848
5.797
(67.711) 44.630
1.133
60.608
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (11.949) (5.019)

Segment Reporting su Proforma dell'esercizio 2019

Esercizio 2019
Italia Grecia & Cipro Iberia (Spagna e
Portogallo)
Totale
195.265 39 969 202.920 438.154
195.265 31543 102.272 329.080
8.426 100.648 109.074
24.296 5.995 16.897 47.188
219.561 45.964 219.817 485.342
(19.063) (2.642) (39.480) (61.185)
200.498 43.322 180.337 424.157
(96.507) (15.172) (56.234) (167.913)
(28.966) (7.801) (38.874) (75.641);
(125.473) (22.973) (95.108) (243.554)
75.025 20.349 85.229 180.603
34% 44% 39% 37%
77.199 20.350 87.413 184.962
35% 44% 40% 38%
42% 11% 47% 100%

Il Gruppo su base proforma ha generato nel periodo un EBITDA pari a € 180,6 milioni. Esclusi gli oneri non ricorrenti di periodo, pari a € 4,4 milioni, l'EBITDA è pari a € 185,0 milioni, generato per il 42% dal segmento "Italia", per l'11% dal segmento "Grecia e Cipro" e dal 47% dal segmento "Iberia". L'EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti è pari al 38%.

La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati

La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento. Per quanto attiene ai principali rischi e incertezze, le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del coronavirus, comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili. Il Gruppo ritiene che al momento non vi siano in ogni caso dubbi sulla continuità aziendale.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo

Evoluzione prevedibile della gestione

Principali rischi e incertezze

0.6 0.7

0.8

ESTERNALIZZAZIONE DI FUNZIONI

Nei primi mesi dell'anno è stato attivato ed è tuttora in fase di studio e analisi un progetto mirato a valutare l'opportunità di esternalizzare le funzioni Information Technology e le funzioni Operations di back office a favore di un operatore specializzato in Business Process Outsourcing, anche alla luce della progressiva espansione internazionale del Gruppo. Tale iniziativa si pone come obiettivo quello di migliorare le performance operative del Gruppo ai fini dell'esecuzione di progetti evolutivi principalmente in ambito Information Technology e ottenere risparmi finanziari che permettano di ridurre il perimetro dei costi operativi e degli investimenti del Gruppo a parità di servizi e progetti eseguiti così come renderli più flessibili anche ai fini di orientare le sinergie previste dal piano di integrazione con Altamira.

EPIDEMIA DI CORONAVIRUS

Il 30 gennaio 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale quale conseguenza della diffusione del coronavirus che sta causando il rallentamento o l'interruzione dell'attività economica e commerciale in molteplici settori. A causa di tale emergenza sanitaria internazionale si rilevano delle incertezze quali conseguenza degli eventuali impatti economici derivanti dalla diffusione del coronavirus, nel mondo, in Europa ed in Italia, che dipendono, in particolar modo, dalla durata del contagio e dalle misure poste in essere per il suo contenimento. Ci si attende pertanto che gli scenari macroeconomici di breve periodo saranno soggetti ad evoluzioni e dinamiche al momento non precisamente quantificabili.

Tuttavia, alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, considerati gli interventi già in atto volti a garantire la continuità operativa e tenuto conto della tipologia del business condotto dal Gruppo, strutturalmente flessibile rispetto alle diverse fasi del ciclo economico, come meglio illustrato nel successivo paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione", si ritiene che non sussista ad oggi un rischio rilevante di dar luogo a rettifiche dei valori contabili delle attività e passività esposte nel presente bilancio. Con particolare riferimento agli assets intangibles presenti in bilancio, conseguenti all'operazione di aggregazione aziendale esterna relativa all'acquisizione della società Altamira Asset Management, le correnti analisi interne di sensitivity confermano infatti, anche in caso di contrazione delle aspettative di redditività nel breve periodo, la sostenibilità dei valori iscritti in bilancio e non si rilevano pertanto ad oggi elementi tali da indicare una possibile perdita di valore.

L'aggiornamento del Business Plan 2020-2022, presentato in data 8 novembre 2019, delinea un percorso di crescita organica di medio-lungo termine basato sui trend strutturali del mercato del servicing di crediti e asset real estate in sud Europa, area nella quale doValue è leader di mercato.

L'attuale situazione congiunturale legata agli effetti del Coronavirus, che non si prevede possa tradursi in mutamenti strutturali delle dinamiche di settore, impone un approccio cauto sull'andamento di breve periodo, in un contesto di limitata visibilità. In particolare, nonostante la continuità operativa delle operations di doValue in tutti i suoi mercati, il Gruppo monitora con attenzione l'attività del sistema giudiziario e dei servizi di pubblica utilità in genere, insieme alle decisioni sulle moratorie bancarie e alle dinamiche del settore immobiliare, in grado di influenzare i tempi di gestione delle pratiche e degli incassi. La stagionalità degli incassi del Gruppo, concentrata sull'ultimo trimestre dell'anno, la significativa diversificazione geografica, di prodotto e di cliente e la flessibilità dei costi, in particolare i costi di outsourcing e il piano

  • incentivante dei dipendenti, rappresentano elementi che mitigano gli impatti negativi di breve termine in vista di una potenziale ripresa nel terzo e quarto trimestre. Si segnala, inoltre, che nei primi mesi del 2020 si è osservato un trend positivo di crescita dei flussi di NPL rinvenienti da contratti di lungo termine con i principali clienti bancari del Gruppo, in particolare in Italia, pari a circa il +17%, e in Spagna, pari al oltre il +100% considerando anche i flussi da Banco Popular.
  • Infine, si ritiene che il business model di doValue sia in grado di rispondere alle diverse fasi del ciclo economico con l'espansione degli asset in gestione o degli incassi, rispettivamente in fase di contrazione o espansione del ciclo stesso, in coerenza con la mission del Gruppo di supportare banche, investitori, aziende e privati in tutte le fasi della gestione del credito, favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario. Maggiori indicazioni sull'andamento del 2020 saranno fornite nel corso dell'anno.
Euro Data
9.00 14/07/2017
8.73 22/11/2018
14.27 18/10/2017
12.30 31/12/2019
80.000.000 31/12/2019
1,164,174 31/12/2019
984.000.000 31/12/2019
969,680,660 31/12/2019

Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (MTA). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2019, in relazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

L'azione doValue

0.9

Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di Coronavirus a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento.

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili, con un apprezzamento dal valore di IPO a € 9 per azione fino a € 12,3. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di Altamira Asset Management e di FPS, quest'ultima annunciata a dicembre 2019 (closing atteso entro maggio 2020). Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per € 0,394 e € 0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.

Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente.

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Al 31 dicembre 2019 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. Un ulteriore 1,83% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 26,88%.

Al 31 dicembre 2019, il residuo 71,67% delle azioni risulta collocato sul mercato e il 1,5% è costituito da n. 1.164.174 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di € 184 mila detenute dalla Capogruppo medesima.

Il socio di maggioranza non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.

La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

OPERAZIONI SU AZIONI PROPRIE

Nel corso dell'esercizio il numero delle azioni proprie è diminuito a fronte del pagamento in azioni previsto dalle politiche retributive.

Al 31 dicembre 2019 risultano in portafoglio n. 1.164.174 azioni proprie, pari al 1,5% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di € 184 mila e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce Azioni proprie e la voce Altre riserve è inclusa la prevista riserva patrimoniale di pari importo.

LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Nel corso del periodo il Gruppo ha investito in diversi progetti di innovazione tecnologica, in primis legati alla piattaforma di gestione dei crediti, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

INFORMAZIONE RELATIVA AL REGIME DI "OPT-OUT"

Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6 e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA NON FINANZIARIA

Il decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 e il D.Lgs. n. 32/2007 impone a doValue in quanto Ente di Interesse Pubblico (società con azioni quotate e dimensioni superiori alle soglie minime del decreto), la pubblicazione a cadenza annuale di informazioni in merito ai principali rischi ed incertezze ai quali la società è esposta, agli indicatori di risultato anche non finanziari, pertinenti all'attività specifica della società, e alle informazioni attinenti all'ambiente e al personale. Come per l'anno precedente, doValue si è avvalsa della facoltà prevista dal Decreto di predisporre un documento separato dalla presente relazione sulla gestione, che è approvato dal Consiglio di Amministrazione e pubblicato congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Tale documento viene messo a disposizione nella sezione "Investor Relations / Documenti finanziari e presentazioni" del sito Internet aziendale www dovalue it.

Altre informazioni

0.10

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 7 novembre 2019.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it. Con riferimento al perimetro delle parti correlate del Gruppo si rende noto che esso si è modificato in prossimità della chiusura del precedente esercizio per effetto dell'acquisizione da parte di SoftBank Group Corp. ("SoftBank" o "SBG") di Fortress Investment Group LLC ("Fortress"). Grazie al completamento dell'operazione, SBG e le sue società interamente controllate, detengono la titolarità delle azioni Fortress la quale a sua volta è riconducibile al socio con maggior diritto di voto di doValue, Avio S.à r.l.

Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate (adottato dalla Consob con delibera n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389 del 23 giugno 2010) si segnala che:

doValue S.p.A. in data 7 novembre 2019, nel corso del 2019 non è stata conclusa alcuna operazione di maggior

colo 2427, comma 22-bis, del codice civile, a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato che hanno

  • a. in base alla Policy in merito alle operazioni con parti correlate adottata dal Consiglio di Amministrazione di rilevanza;
  • b. nel corso del 2019 non sono state effettuate operazioni con parti correlate, così come definite ai sensi dell'artiinfluito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo;
  • del Gruppo nel periodo di riferimento.

c. nel corso del 2019 non vi sono state modifiche o sviluppi di singole operazioni con parti correlate già descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati

Per ulteriori informazioni relative alle operazioni con parti correlate si rimanda alla specifica sezione della Nota integrativa consolidata.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è stata predisposta una relazione distinta dalla presente relazione sulla gestione, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Governance" del sito internet aziendale www.doValue.it. Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

(133.658) (94.054)
(133.675) (94.054)
17
(62.256) (31.764)
(3.686) (803)
(3.686) (803)
(59.819) (33.295)
(20.297) (13.576)
(5.163) (6.014)
(34.359) (13.705)
(129) (76)
(29) (41)
(100) (35)
1.413 2.410
1.413 2.410
(35)
(35)
(20.297) (13.576)
(5.192) (6.055)
(36.767) (12.133)
(195.914) (125.818)
127.766 83.769
35% 36%
(12.676) (2.712)
140.442 86.481
39% 37%
(39.991) (5.536)
(39.991) (5.536)
(10.732) (317)
(7.193) (2.235)
(2.439) 2.044
(369) (126)
(731)
815 861
(64) (47)
879 908
ਰ 19
ਰੇ 1 ਰੇ
77.858 79.696
alue 806 418
806 418
(7.459) (432)
(7.371) (226)
(88) (206)
71.205 79.682
(23.949)
95.154 79.682
(29.826) (29.184)
(1.913)
(1.821)
(28.005)
41.379
(27.271)
50.498
(3.061)
CAPOGRUPPO 38.318 50.498

SEGUE

PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL CONTO ECONOMICO CON-SOLIDATO RICLASSIFICATO E IL CONTO ECONOMICO CONSO-LIDATO CIVILISTICO

31/12/2019 31/12/2018
RESTATED
Ricavi NPL 268.034 205.538
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 266.941 205.538
di cui: Ricavi diversi 1.093
Ricavi REO 57.830
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 57.299
di cui: Ricavi diversi 531
Ricavi da co-investimento 564 911
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 564 911
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 37.410 26.694
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 26 97
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 6.558 ರಿಕಲ
di cui: Ricavi diversi 31.133 25.667
di cui: Costi dei servizi resi (597) (354)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 290 288
Ricavi lordi 363.838 233.143
Commissioni passive NPL (19.855) (18.586)
di cui: Costi dei servizi resi (19.861) (18.090)
di cui: Spese amministrative (62)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (434)
di cui: Ricavi diversi e
Commissioni passive REO (12.675)
di cui: Costi dei servizi resi (12.675)
Commissioni passive Ancillari (7.628) (4.970)
di cui: Costi dei servizi resi (2.781)
di cui: Spese amministrative (4.438) (5.070)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (409) 100
Ricavi netti 323.680 209.587
364.627
284.944
79.683
92.036 294
637 165
129
43.923
47.476
46.969 21.848
46.969 21.848
42.347 11.090
17.461 11.069
24.886 21
8.544 9.577
8.544 9.577
25.669 20.754
25.669 20.754
6.532
6.532
25.196 14.152
25.196 14.152
605.388 84.247
41.280 41.280
41.280 41.280
145.885 140.915
(13) 593
145.898 140.322
(184) (246)
(184) (246)
ogruppo 38.318 50.840
ippo 38.318 50.840
ELLA
225.299 232.789
AGLI AZIONISTI
830.687 317.036
830 687 317 036

PROSPETTO DI RACCORDO TRA LO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO E LO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO CIVILISTICO

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Cassa e titoli liquidabili 128.162 74.630
Disponibilità liquide e depositi a breve 128 162 73.631
Attività finanziarie correnti ggg
Attività finanziarie 48.609 36.139
Attività finanziarie non correnti 48.609 36.139
Attivita materiali 23.904 4.290
Immobili, impianti e macchinari 23.767 3.726
Rimanenze 137 564
Attivita' immateriali 340.879 6.847
Attività immateriali 340.879 6.847
Attività fiscali 98.554 87.356
Imposte differite attive 90.740 81.407
Altre attività correnti 6.673 5.916
Attività fiscali 1.141 33
Crediti commerciali 176.991 99.224
Crediti commerciali 176.991 99.224
Attività in via di dismissione 10 710
Attività destinate alla vendita 10 710
Altre attività 13.578 7.840
Altre attività correnti 13.472 7.741
Altre attività non correnti 106 dd
TOTALE ATTIVO 830.687 317.036

SEGUE

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(€/000)
NOTE 31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITA' NON CORRENTI:
Attività immateriali 1 340.879 6.847
Immobili, impianti e macchinari 2 23.767 3.726
Attività finanziarie non correnti 3 48.609 36.139
Imposte differite attive 4 90.740 81.406
Altre attività non correnti 5 106 дд
Totale attività non correnti 504.101 128.217
ATTIVITA CORRENTI:
Rimanenze 6
137 564
Attività finanziarie correnti 3 ਰੇਰੇਰੇ
Crediti commerciali 7 176.991 99.224
Attività fiscali 8 1.141 33
Altre attività correnti 5 20.145 13.658
Disponibilità liquide e depositi a breve ਰੇ 128.162 73.631
Totale attività correnti 326.576 188.109
Attività destinate alla dismissione 10 10 710
TOTALE ATTIVITA 830.687 317.036
PATRIMONIO NETTO:
Capitale sociale 11 41.280 41.280
Riserva da valutazione (13) 591
Altre riserve 11 145.898 140.324
Azioni proprie 11 (184) (246)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 38.318 50.840
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 225.299 232.789
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO 225.299 232.789
PASSIVITA NON CORRENTI:
Prestiti e finanziamenti non correnti 12 285.581 165
Altre passività finanziarie non correnti 13 43.922
Benefici ai dipendenti 14 8.544 9.577
Fondi rischi e oneri 15 25.669 20.754
Imposte differite passive 4 24.886 21
Totale passività non correnti 388.602 30.517
PASSIVITA' CORRENTI:
Prestiti e finanziamenti correnti 12 79.683 129
Altre passività finanziarie correnti 13 47.477
Debiti commerciali 16 46.969 21.848
Debiti tributari 8 17.461 11.069
Altre passività correnti 17 25.196 14.152
Totale passività correnti 216.786 47.198
Passività associate ad attività destinate alla dismissione 10 6.532
TOTALE PASSIVITA' 605.388 84.247
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 830.687 317.036
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA
atrimonio
Netto
ttribuibile
agli
Azionisti
della
apogruppo
l periodo
Patrimonio
Netto
attribuibile
ai Terzi al
periodo
Totale
Patrimonio
Netto al
periodo
41.280 41.280
(13) (13)
18.606 18.606
127.292 127.292
(184) (184)
38.318 38.318
225.299 225.299
275 200 000 500

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

AL 31/12/2019

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

AL 31/12/2018

Allocazione risultato Variazioni
dell'esercizio
Patrimonio
Netto
Esistenze
al 31/12
anno
precedente
Modifica
saldi
apertura
Esistenze
al 1/1
esercizio precedente Variazioni Operazioni
sul
patrimonio
netto
Redditività
complessiva Capogruppo
attribuibile
agli
Azionisti
della
Patrimonio
Netto
attribuibile
ai Terzi al
periodo
Totale
Patrimonio
Netto al
periodo
Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
di riserve Emissione
nuove
azioni
Stock
options
Variazioni
interessenze
partecipative
al periodo al periodo
Capitale sociale 41.280 41.280 41.280 ' 41.280
Riserve da valutazione 1.350 (1.125) 225 - 366 591 291
Altre riserve
- Riserve da utili e/o in
sospensione d'imposta 10.476 1.140 11.616 (31) 2.408 13.993 13.993
- Altre 108.874 (36) 108.838 14.087 3.406 126.331 126.331
Azioni proprie (277) (277) 31 (246) (246)
Risultato del periodo 44.994 l 44.994 (14.087) (30.907) - 50.840 50.840 50.840
Patrimonio Netto attribuibile
agli Azionisti della Capogruppo
206.697 (21) 206.676 ı (30.907) 5.814 ' 51.206 232.789 - 232.789
Patrimonio Netto attribuibile ai
Terzi
TOTALE PARIMONIO NETO

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO METODO INDIRETTO

ി പ്രശ്വ 31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITA OPERATIVA
Risultato di periodo ante imposte 69.384 78.289
Aqqiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi
finanziari netti: 61.709 5.229
Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la
negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con (1.738) (418)
Ammortamenti e svalutazioni 40.459 2.796
Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 8.830 (2.046)
(Oneri)/Proventi finanziari 8.232
Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti (917)
Costi per pagamenti pasati su azioni 5.926 5.814
Variazioni nel capitale circolante: 22.398 889
Variazione dei crediti commerciali 11.364 113
Variazione dei debiti commerciali 11.034 776
Variazioni nelle attività e passività finanziarie:
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
(9.808) (21.689)
complessiva 999 4
Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 2.485 (10.832)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (13.292) 951
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (11.812)
Altre variazioni: (40.847) (6.261)
Interessi pagati (6.568)
Pagamento imposte sul reddito (10.549) (10.480)
Altre variazioni altre attività /altre passività (23.730) 4.219
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA OPERATIVA 102.836 56.457
ATTIVITA DI INVESTIMENTO
2.610
Vendita di partecipazioni
Dividendi incassati su partecipazioni
1.186
Vendita di rimanenze 408 333
Vendita di immobili, impianti e macchinari 12
Acquisto di immobili, impianti e macchinari (1.424) (1.235)
Acquisto di attività immateriali (6.929) (4.173)
Acquisto di società controllate e di rami d'azienda (356.878)
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (364.811) (1.279)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Distribuzione dividendi e altre finalità (42.264) (30.908)
Accensione finanziamenti 405.747
Rimborso finanziamenti (41.500)
Pagamenti del capitale di passività per leasing (5.477)
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA DI FINANZIAMENTO 316.506 (30.908)
FLUSSI FINANZIARI NETTI DEL PERIODO 54.581 24.270
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DEL PERIODO 128.162 78.631
FLUSSI FINANZIARI NETTI DEL PERIODO 54.531 24.270
Disponibilità liquide e depositi a breve 73.631 49.361
RICONCILIAZIONE

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

POLITICHE CONTABILI

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e vigenti al 31 dicembre 2019 recepiti nel nostro ordinamento dal D.Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l'opzione prevista dal regolamento comunitario n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali.

A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI);
  • i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che

Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

solidato, il Prospetto della redditività consolidata complessiva, il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

  • gli schemi di Bilancio consolidato che includono lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico conconsolidato ed il Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • la Nota Integrativa;

ed è corredato della Relazione sulla gestione del Gruppo.

I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

A seguito della conclusione del processo di debanking a giugno 2019 riportato nei fatti di rilievo della Relazione sulla gestione, il Gruppo ha abbandonato gli schemi utilizzati e le connesse regole di compilazione previste dalla Circolare Banca d'Italia n. 262/2005 ed è pertanto passato a prospetti in linea con il framework previsto dallo IAS 1. Il confronto con il periodo precedente relativamente ai dati di economici e patrimoniali al 31 dicembre 2018 viene esposto di seguito tramite un raccordo tra l'attuale nuova modalità di rappresentazione dei prospetti di bilancio con i corrispettivi schemi di stato patrimoniale consolidato e conto economico consolidato presentati nelle Relazioni e Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018.

Parte generale

2.1

41.280
41.280
291
591
140.324
140.324
(246)
ruppo (246)
50.840
50.840
8 232.789
232.789
165
tizzato b) debiti verso dientela 165
9.577
9.577
20.754
20.754
21
21
30.517
129
tizzato b) debiti verso dientela 129
21.848
e nœvute e da ricevere 21.848
11.069
8.168
2.901
tre partite residuali 14.152
14.152
47.198
6.532
di dismissione 6.532
84.247
317 036

RACCORDO TRA ATTUALE SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO E SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO EX CIRC.262/05 – DATI DI CONFRONTO AL 31 DICEMBRE 2018

ATTIVITA' 31/12/2018
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 6.847
Di qii: Attivita' immatenali
100A
6.847
Di ali: Avviamento
Immobili, impianti e macchinari 3.726
Di ai: Attivita' materiali
90A
2.246
130A
Di cui: Altre attivita' - di cui miglione su beni di terzi
1.480
Partecipazioni in società collegate e jount venture
70A
Di aii: Parteapazioni
Attività finanziarie non correnti 36.139
20A
Di cui: Attivita' finanziane valutate al fair value con impatto a conto economico
34.250
Di cui: Attivita' finanziane valutate al costo ammortizzato a) crediti verso bandhe
40Aa
98
40Ab
Di cui: Attivita finanziane valutate al costo ammortizzato b) crediti verso dientela
1.777
130A
Di cui: Altre attivita': ratei e risconti attivi e altre partite residuali
14
Imposte differite attive 81.406
110A
Di ali: Attivita fiscali
81.406
Altre attività non correnti ਰੇਰੇ
130A
Di cui: Altre attivita': ratei e risconti attivi e altre partite residuali
дд
Totale attività non correnti 128.217
ATTIVITA CORRENTI
Rimanenze 564
Di cui: Attività materiali ad uso funzionale: Altre rimanenze di attività matenali
90A
564
Attività finanziarie correnti ਰੇ ਰੇਰੇ
30A
Di cui: Attivita' finanziane valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
ggg
Crediti commerciali 99.224
130A
Di cui: Altre attivita': crediti commerciali per fatture emesse e da emettere
99.224
Attività fiscali 33
33
Di cui: Attivita fiscali
110A
Altre attività correnti
130A
Di cui: Altre attivita': partite fiscali
130A
Di cui: Altre attivita': ratei e risconti attivi e altre partite residuali 73.631
Disponibilità liquide e depositi a breve
10A
Di cui: Cassa e disponibilità liquide
40Aa
Di cui: Attivital finanziane valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche
40Ab
Di cui: Attivital finanziane valutate al costo ammortizzato b) crediti verso dientela
Totale attività correnti 13.658
5.916
7.742
15
187
188.109
Attività destinate alla dismissione 73.429
710
Di cui: Attivita' non correnti e gruppi di attivita' in via di dismissione
120A
710

SEGUE

RACCORDO TRA ATTUALE SCHEMA DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO EX CIRC.262/05 – DATI DI CONFRONTO AL 31 DICEMBRE 2018

(€/000)
CONTO ECONOMICO 31/12/2018
Ricavi da contratti con i clienti 206.535
40 Di cui: Commissioni attive 206.535
Ricavi diversi 28.983
230 Di cui: Altri oneri / proventi di gestione 28.983
Totale ricavi 235.518
Costi dei servizi resi (18.649)
50 Di cui: Commissioni passive (18.649)
Costo del personale (97.092)
190a Di cui: Spese amministrative: a) spese per il personale (97.092)
Spese amministrative (42.821)
190b Di cui: Spese amministrative: b) altre spese amministrative (42.821)
(Oneri) / Proventi diversi di gestione (247)
230 Di cui: Altri oneri / proventi di gestione (247)
Ammortamenti e svalutazioni (2.796)
210 Di cui: Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (696)
220 Di cui: Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (1.706)
230 Di cui: Altri oneri / proventi di gestione (348)
130 Di cui: Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito (46)
Accantonamenti a fondi rischi e oneri 2.046
200 Di cui: Accantonamenti netti ai fondi per rischi e onen 2.046
Totale costi (159.559)
RISULTATO OPERATIVO 75.959
(Oneri) / Proventi finanziari 1.411
10 Di cui: Interessi attivi e proventi assimilati 1.010
20
Di cui: Interessi passivi e onen assimilati (16)
110 Di cui: Risultato netto att. e pass fin. valutate al fv con impatto a CE 417
Utili (Perdite) da partecipazioni 919
10 Di cui: Interessi attivi e proventi assimilati 2
250 Di cui: Utili (perdite) delle partecipazioni 917
RISULTATO ANTE IMPOSTE 78.289
Imposte sul reddito (27.449)
300 Di cui: Imposte sul reddito dell'eserozio dell'operatività corrente (27.449)
RISULTATO NETTO DERIVANTE DALL'ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO 50.840
Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione
320 Di cui: Utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte
RISULTATO DEL PERIODO 50.840

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono state utilizzate le situazioni contabili al 31 dicembre 2019 delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.

Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2019 sono state opportunamente riclassificate e adeguate al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.

Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.

Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

Società controllate

Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità avviene attraverso la capacità della controllante di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui il Gruppo è esposto attraverso il suo rapporto con la stessa.

Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:

• lo scopo e la costituzione della partecipata per identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività rilevanti

nare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica

  • che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di goverdi governo;
  • l'esposizione detenuta nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti;
  • esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i

Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 a seguito dell'entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS 16 Leases.

Si rinvia a quanto esposto in dettaglio nel paragrafo "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 16" riportato di seguito.

fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.

I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel Conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della partecipata. La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel Conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione. Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.

Aggregazioni aziendali

In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni. L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio. Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito. I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39. Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite. Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico. L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico. La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Le contabilizzazioni di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazioni con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di Gruppo. Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano. Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:

– se l'operazione comporta il trasferimento del controllo di un'impresa, essa viene trattata come un'operazione di aggregazione ai sensi dell'IFRS 3;

– se l'operazione non comporta il trasferimento del controllo, viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:

  • detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure
  • è in grado, anche attraverso patti parasociali, di esercitare un'influenza significativa attraverso:
    • ∙ la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;
    • ∙ la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;
    • ∙ l'esistenza di transazioni significative;
    • ∙ lo scambio di personale manageriale;
    • ∙ la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).

Metodo del patrimonio netto

Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. La partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del patrimonio netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate con rilevazione a Conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti. L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.

Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.

Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate o a controllo congiunto, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.

Al 31 dicembre 2019 non risulta presente alcuna società valutata col metodo del patrimonio netto.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:

Sede Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
Denominazione imprese legale e
operativa
Paese rapporto
(1)
Impresa partecipante Quota % voti % (2)
Value S.p.A. (già doBank S.p.A.) Verona Italia Controllante
Ifondiario S.p.A. Roma Italia doValue S.p.A. 100% 100%
Data S.r.l. Roma Italia doValue S.p.A. 100% 100%
Solutions S.p.A. Roma Italia doValue S.p.A. 100% 100%
Value Hellas Credit and Loan Servicing S.A. Atene Grecia doValue S.p.A. 100% 100%
amira Asset Management S.A. Madrid Spagna doValue S.p.A. 85% 85%
teus Asset Management, Unipessoal LDA Lisbona Portogallo Altamira Asset Management S.A. 100% 100%
amira Asset Management Cyprus limited Nic osia Cipro Altamira Asset Management S.A. 51% 51%
amira Asset Management Hellas Single-Member Company Atene Grecia Altamira Asset Management S.A. 100% 100%
Value Cyprus Limited Nicosia Cipro doValue S.p.A. + Altamira AM S.A. 94%+6% 94%-6%

-

-

Variazioni nell'area di consolidamento

Come riportato nei fatti di rilievo del periodo nella Relazione sulla gestione, il 2019 ha visto l'ingresso nel perimetro di consolidamento di società estere dislocate nel sud Europa. In ordine cronologico, ad aprile 2019 è stato trasferito il business già avviato presso la Branch doValue Hellas ad un servicer di nuova acquisizione, determinando la nascita di doValue Hellas. Il 27 giugno 2019, a seguito del debanking, è stata perfezionata l'acquisizione del controllo (85%) della sub-holding Altamira Asset Management S.A., la quale a sua volta controlla società in Portogallo, Cipro e Grecia. Il 12 novembre 2019 è stata costituita la società doValue Cyprus Limited, con sede a Cipro, posseduta al 94% da doValue S.p.A. e per la restante percentuale del 6% da Altamira AM S.A., la quale però grazie ad un patto parasociale, detiene il diritto a ricevere il 100% dei dividendi dalla neocostituita. Nel periodo si rileva infine la chiusura della società non operativa New Bank SC S.p.A..

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia: • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;

  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale. L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 le società controllate elencate al precedente paragrafo.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel bilancio consolidato.

Si elencano di seguito gli eventi significativi intervenuti successivamente alla data di chiusura del bilancio d'esercizio che il Gruppo doValue considera non rettificativi (non-adjusting event) ai sensi dello IAS 10.

Esternalizzazione di funzioni

Nei primi mesi dell'anno è stato attivato ed è tuttora in fase di studio e analisi un progetto mirato a valutare l'opportunità di esternalizzare le funzioni Information Technology e le funzioni Operations di back office a favore di un operatore specializzato in Business Process Outsourcing, anche alla luce della progressiva espansione internazionale del Gruppo. Tale iniziativa si pone come obiettivo quello di migliorare le performance operative del Gruppo ai fini dell'esecuzione di progetti evolutivi principalmente in ambito Information Technology e ottenere risparmi finanziari che permettano di ridurre il perimetro dei costi operativi e degli investimenti del Gruppo a parità di servizi e progetti eseguiti, così come renderli più flessibili anche ai fini di orientare le sinergie previste dal piano di integrazione con Altamira.

Epidemia di Coronavirus

Il 30 gennaio 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale quale conseguenza della diffusione del coronavirus che sta causando il rallentamento o l'interruzione dell'attività economica e commerciale in molteplici settori. A causa di tale emergenza sanitaria internazionale si rilevano delle incertezze quali conseguenza degli eventuali impatti economici derivanti dalla diffusione del coronavirus, nel mondo, in Europa ed in Italia; che dipendono, in particolar modo, dalla durata del contagio e dalle misure poste in essere per il suo contenimento. Ci si attende pertanto che gli scenari macroeconomici di breve periodo saranno soggetti ad evoluzioni e dinamiche al momento non precisamente quantificabili.

Il Gruppo doValue considera tale accadimento un evento successivo alla chiusura di bilancio non rettificativo (non-adjusting event) ai sensi dello IAS 10.

Per quanto riguarda le informazioni previste dal paragrafo 125 dello IAS 1, che richiede all'impresa di esporre l'informativa sulle ipotesi riguardanti il futuro e sulle altre principali cause di incertezza nelle stime alla data di chiusura dell'esercizio che presentano un rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l'esercizio successivo, alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, considerati gli interventi già in atto volti a garantire la continuità operativa e tenuto conto della tipologia del business condotto dal Gruppo, strutturalmente flessibile rispetto alle diverse fasi del ciclo economico, si ritiene che non sussista ad oggi un rischio rilevante di dar luogo a rettifiche dei valori contabili delle attività e passività esposte nel presente bilancio. Con particolare riferimento agli assets intangibles presenti in bilancio, conseguenti all'operazione di aggregazione aziendale esterna relativa all'acquisizione della società Altamira Asset Management, le correnti analisi interne di sensitivity confermano infatti, anche in caso di contrazione delle aspettative di redditività nel breve periodo, la sostenibilità dei valori iscritti in bilancio e non si rilevano pertanto ad oggi elementi tali da indicare una possibile perdita di valore.

ALTRI ASPETTI

Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari. In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2019. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Stante l'attuale situazione di incertezza del quadro macroeconomico, in particolare a seguito del manifestarsi dell'epidemia da Covid-19, tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con le banche aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

Sono incluse nel prezzo dell'operazione in tutto o in parte l'importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo variabile non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati. Alla fine dell'esercizio vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione. Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 49% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2019 ed è pari al 14% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico consolidato. Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dal contratto di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

Determinazione del fair value di attività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella consePolitiche contabili Politiche contabili

guente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate nella misura in cui le stesse vengono ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto altresì conto della normativa fiscale, che consente la loro trasformazione in crediti di imposta, al ricorrere di determinate condizioni, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo delle presenti Note Illustrative dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.

Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali

Con frequenza annuale, in occasione della redazione del bilancio viene verificata l'inesistenza di perdite durevoli di valore relativamente alle attività immateriali. Tale test di impairment viene usualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.

Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari, alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita indefinita, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Dividend Discount Model (DDM), in base al quale il valore di un'azienda è funzione del flusso di dividendi che essa è in grado di generare in chiave prospettica. Nella fattispecie, il metodo utilizzato è il DDM nella variante Excess Capital, il quale assume che il valore economico di una società sia pari alla somma del valore attuale dei flussi di cassa futuri (Dividendi Attesi) generati nell'orizzonte temporale di pianificazione prescelto, e distribuibili agli azionisti mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e della capitalizzazione perpetua del dividendo normalizzato dell'ultimo anno di previsione, sulla base di un pay-out ratio funzione della redditività a regime. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.

Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili.

Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonche' le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.

Con riferimento alle attività immateriali iscritte a seguito dell'acquisizione di Altamira Asset Management S.A. (Altami-

ra) e delle sue controllate nel mese di giugno 2019, si precisa che tali attività risultano valorizzate in base alla Purchase Price Allocation provvisoria descritta nella sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda" della presente Nota Integrativa, cui si fa rimando. Tali valori di prima iscrizione in bilancio sono stati determinati in base all'aggiornamento, effettuato contestualmente alla redazione del presente bilancio, della stima del fair value delle attività nette di Altamira al fine di tener conto di informazioni utili a fini valutativi raccolte successivamente alla data di acquisizione e non note o non disponibili alla data di acquisizione e di ingresso in consolidamento. Il processo di raccolta e analisi delle informazioni utili ai fini valutativi è tuttora in corso e non si ritiene ancora completato. Solo al termine di tale processo, da concludersi entro un anno dalla data di acquisizione della società, risulterà possibile individuare l'adeguata allocazione del goodwill alle appropriate CGU generatrici dei flussi di cassa. Si rappresenta peraltro che, anche sulla base del nuovo piano industriale del Gruppo 2020-2022 approvato nel mese di novembre 2019, non si rilevano ad oggi elementi tali da indicare una possibile perdita di valore della società rispetto al valore determinato in sede di acquisizione. Alla data di redazione del presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, non risulta pertanto effettuabile un test di impairment sul valore provvisorio del goodwill. Tale test verrà effettuato in occasione della Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata del Gruppo doValue al 30 giugno 2020 sulla base dei valori di PPA definitivi.

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi. Con riferimento all'operazione di business combination rappresentata dell'acquisizione di Altamira e delle sue controllate nel mese di giugno 2019, il fair value delle attività e passività e il goodwill residuale risultano valorizzati in base alla Purchase Price Allocation provvisoria descritta nella sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda" della presente Nota Integrativa, cui si fa rimando (cfr. anche nota precedente).

Derivati di copertura

Gli interest rate swap, in quanto aventi finalità di copertura, sono valutati al fair value con contropartita alle riserve di patrimonio netto di cash flow hedge. Il predetto fair value, classificato nelle voci delle altre attività o passività correnti e non correnti, è determinato con adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato. I contratti derivati in esame sono classificati come strumenti di copertura in quanto la relazione tra i derivati e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata. In particolare, esiste una relazione economica tra i sottostanti coperti e gli strumenti di copertura poiché le condizioni degli IRS corrispondono alle condizioni dei prestiti al tasso variabile (i.e., importo nozionale, scadenze, date di pagamento). Tale efficacia, unitamente alla soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell'hedge accounting, viene verificata periodicamente. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Effetti della prima applicazione dell'IFRS 16 – Leases

Lo standard IFRS 16, applicabile agli esercizi con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2019, sostituisce lo IAS 17 e tutte le interpretazioni ad esso legate (IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, SIC 15 Leasing operativo – Incentivi, SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing).

Il principio IFRS 16 ha introdotto novità rilevanti nel trattamento dei contratti di locazione passivi, eliminando la classificazione dei contratti d'affitto tra finanziari ed operativi e presentando un solo modello di contabilità per l'affittuario. Da ciò ne consegue, quindi, che tutti i contratti di locazione vengono segnalati dall'entità nello stato patrimoniale, come attività e passività, e non più fuori bilancio come per lo IAS 17 in caso del leasing operativo. Per tutti i contratti di locazione passivi vengono iscritti nello stato patrimoniale:

  • i canoni di locazione futuri, rilevati in bilancio come una passività finanziaria (Lease Liability), che rappresenta l'obbligo di effettuare i pagamenti futuri, attualizzata al tasso marginale di sconto (la passività si riduce a seguito dei pagamenti effettuati e si incrementa degli interessi passivi maturati);
  • il diritto d'uso, così espresso nei contratti, rilevato in bilancio mostrando il valore dell'asset come attività di locazione in una linea separata del bilancio, tra le immobilizzazioni materiali (Rou Asset) calcolato come sommatoria del debito per leasing, dei costi diretti iniziali, dei pagamenti effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto (al netto degli eventuali incentivi al leasing ricevuti) e dei costi di smantellamento e/o ripristino.

A livello di conto economico non sono più contabilizzati i canoni di leasing operativo tra le spese amministrative come previsto dallo IAS 17, ma sono rilevati:

  • oneri relativi all'ammortamento dell'attività rilevata come diritto d'uso lungo il periodo di durata del leasing con quote di conteggio lineari (impatto sulla gestione operativa);
  • interessi passivi maturati sulla passività finanziaria (impatto sugli oneri finanziari e sulla gestione finanziaria).

Si precisa, inoltre, che in base ai requisiti del principio IFRS 16 e ai chiarimenti dell'IFRIC (documento "Cloud Computing Arrangements" del settembre 2018), i software sono esclusi dall'ambito di applicazione dell'IFRS 16; questi ultimi sono pertanto contabilizzati seguendo il principio IAS 38 ed i relativi requisiti.

Un'analisi di impatto preliminare sull'applicazione dell'IFRS 16 all'interno del Gruppo è stata realizzata nel corso del 2018 con il coinvolgimento di diverse funzioni del Gruppo.

Il Gruppo ha applicato il metodo retrospettivo modificato previsto dal par. C.5 b) del principio IFRS 16 contabilizzando l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del Principio alla data di transizione (1 gennaio 2019); di conseguenza non si rilevano impatti sul patrimonio netto del Gruppo.

Il Gruppo ha scelto di utilizzare le due esenzioni contabili previste per la prima applicazione dalla norma per i seguenti contratti:

  • Contratti di noleggio a breve termine (inferiore o uguale a 12 mesi);
  • Leasing per beni di basso valore (inferiore a € 5.000).

Sulla base di tale approccio, il Gruppo ha rilevato alla data del 1° gennaio 2019 un'obbligazione per leasing il cui saldo è stato determinato come attualizzazione dei canoni di locazione futuri residui alla data di prima applicazione e un'attività materiale (diritto d'uso) del medesimo importo della passività per locazione rettificato, se del caso, dell'ammontare del canone pagato in anticipo o da pagare che è stato rilevato nello stato patrimoniale immediatamente prima della data della prima applicazione.

Il tasso di sconto utilizzato per il calcolo del diritto di utilizzo e della passività di leasing è pari al 2% ed è il tasso di finanziamento marginale alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 16, applicato in base alla restante durata del contratto a

Nuovi principi contabili

Il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019 dei quali si riportano di seguito gli effetti di prima applicazione.

partire dal 1° gennaio 2019.

Il perimetro di applicazione dell'IFRS16 risulta riconducibile a tutti i contratti di locazione ossia immobiliare e noleggio autoveicoli.

Relativamente al lease term sia in sede di prima applicazione che a regime in conformità con quanto previsto dalla normativa, il Gruppo ha deciso di considerare quanto segue:

• per la locazione degli immobili ad uso funzionale e contratti non ancora rinnovati si considera solo un rinnovo (generalmente di sei anni) oltre al periodo residuo in essere; per i contratti già rinnovati almeno una volta si considera solo il periodo residuo del rinnovo in corso. Questo a meno che non vi siano altre clausole contrattuali che lo vietino, ovvero, fatti o circostanze che portino a considerare rinnovi aggiuntivi o a determinare la fine del

  • contratto di leasing;
  • per la locazione dei veicoli solo la durata residua al termine dei tre/quattro anni;
    • esclusione di contratti di leasing a breve termine ovvero con durata residua alla data di prima applicazione inferiore a 12 mesi.

L'adozione del nuovo principio contabile determina un incremento sia delle attività sia delle passività conseguenti alla rilevazione dei menzionati diritti di utilizzo e delle associate passività con evidenza dei valori al 1 gennaio 2019 nella tabella di dettaglio di seguito esposta. Tali valori tengono conto anche delle nuove società del gruppo Altamira entrate nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2019.

Categoria leasing IFRS 16 Passività Diritti d'Uso e Oneri Fondo Rischi Numero di cespiti
Immobili uso ufficio 15.466 15.617 151 50
Immobili a dipendenti 467 467 6
Auto aziendali 1.135 1.135 37
Totale 17.068 17.219 151 93

I fondi rischi e oneri includono esclusivamente l'attualizzazione degli oneri previsti per il ripristino dei locali uso ufficio che si stima verranno sostenuti al termine dei contratti di locazione.

Effetto patrimoniale della transizione al principio IFRS 16

ATTIVITA CONSISTENZE
31/12/2018
(A)
Effetto di transizione
a IFRS 16
(B)
CONSISTENZE
01/01/2019
(C) = (A) + (B)
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 6.847 6.847
Immobili, impianti e macchinari 3.726 11.769 15.495
Partecipazioni in società collegate e jount venture
Attività finanziarie non correnti 36.312 36.312
Imposte differite attive 81.406 81.406
128.291 11.769 140.060
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 564 564
Attività finanziarie correnti ggg ووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووو
Crediti commerciali 99.224 99.224
Attività fiscali 33 33
Altre attività correnti 13.771 13.771
Disponibilità liquide e depositi a breve 73.444 73.444
188.035 188.035
Attività destinate alla vendita 710 710
TOTALE ATTIVITA 317.036 11.769 328.805
CONSISTENZE Effetto di transizione CONSISTENZE
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA 31/12/2018
(A)
a IFRS 16
(B)
01/01/2019
(C) = (A) + (B)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserva da valutazione 591 591
Altre riserve 140.324 140.324
Azioni proprie (246) (246)
Risultato del periodo 50.840 50.840
Patrimonio attribuibile agli azionisti della Capogruppo 232.789 232.789
Interessi di minoranza
TOTALE PATRIMONIO NETTO 232.789 232.789
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 165 165
Altre passività finanziarie non correnti 11.618 11.618
Benefici a dipendenti 9.577 9.577
Fondi rischi e oneri 20.754 151 20.905
Imposte differite passive 21 21
30.517 11.769 42.286
PASSIVITA' CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 129 129
Altre passività finanziarie correnti
Debiti commerciali 21.848 21.848
Debiti per imposte 11.069 11.069
Altre passività correnti 14.152 14.152
47.198 47.198
Passività associate ad attività destinate alla vendita 6.532 6.532
TOTALE PASSIVITA 84.247 11.769 96.016
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 317.036 11.769 328.805

IFRS 9 – Strumenti finanziari

Nel corso dell'esercizio non si sono registrate variazioni di rilievo nel perimetro di attività e passività interessate da questo nuovo principio e oggetto di specifica disclosure in ordine agli effetti di prima applicazione registrati nel 2018, peraltro non materiali.

Risulta confermato il mantenimento nel corso dell'esercizio del trattamento contabile adottato in sede di prima applicazione, pur se, per effetto del debanking e della conseguente modifica degli schemi di bilancio adottati a partire dall'esercizio corrente dalla capogruppo doValue, risultano non più applicabili le previste specifiche voci di stato patrimoniale previste per i bilanci degli enti finanziari.

In particolare, con riferimento a quanto esposto nel precedente esercizio si rappresenta che:

deva esclusivamente i titoli di debito (BOT) detenuti con la finalità di rispettare requisiti regolamentari in precedenza richiesti all'ente bancario. Tali titoli sono giunti a scadenza nel corso dell'esercizio e l'investimento non è

mente le quote di O.I.C.R. in Italian Recovery Fund (ex Atlante II) e i titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. Tali strumenti finanziari risultano ora coerentemente allocati tra le "Attività finanziarie non correnti" e dettagliati nella Nota 3 tra "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti

  • Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva comprenstato rinnovato;
  • Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico includeva prevalentedi conto economico". Il criterio di valutazione è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2018;
  • Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato detenuto a scopo di investimento duraturo, valutate al costo ammortizzato". Il criterio di valutazione è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2018.

era costituito dai crediti verso banche e clientela. Con riferimento ai saldi del corrente esercizio i Crediti verso banche risultano allocati alla Voce "Disponibilità liquide e depositi a breve", mentre i Crediti verso la clientela risultano allocati tra le "Attività finanziarie non correnti" e dettagliati nella Nota 5 alla voce "Attività finanziarie

AGGIORNAMENTO CIRCA L'APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CON-TABILI IFRS 9 "STRUMENTI FINANZIARI" E IFRS 15 "RICAVI PROVE-NIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI" DOPO L'ESERCIZIO 2018 DI PRIMA APPLICAZIONE

L'impatto economico della transazione al principio IFRS 16 viene esposta nell'ambito dei Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2019: al fine di poter effettuare un confronto omogeneo è stato infatti predisposto un restatement economico gestionale del 2018 assumendo l'applicazione del principio IFRS 16 dal 1 gennaio 2018.

Politiche contabili Politiche contabili

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla Società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti e contratti attivi a lungo termine derivanti da operazioni di aggregazione aziendale esterne. L'avviamento è pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel paragrafo "Aggregazioni aziendali". Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:

• sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti

  • (cioè se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva);
  • sono imputate in un'unica soluzione al conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi conservarne le funzionalità originarie).

(ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.

Criteri di valutazione

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni. Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non è soggetto ad ammortamento, quindi è valutato al costo al netto delle

Attività immateriali

Parte relativa alle principali voci di bilancio

2.2

IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti

L'IFRS 15 ha stabilito a decorrere dal 2018 un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri IAS/IFRS come i leasing, i contratti di assicurazione e gli strumenti finanziari.

Come evidenziato lo scorso esercizio in occasione della prima applicazione di detto principio, stante la tipologia del business del gruppo e pur tenendo conto dell'ampliamento di perimetro del Gruppo in ambito internazionale intervenuto nel corso dell'esercizio corrente, si conferma la sostanziale assenza di impatti quantitativi e di processo derivanti dall'applicazione di tale nuovo principio.

Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato, oltre al principio IFRS 16 sopra indicato, il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni altri principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle il ciclo di miglioramenti è volto a chiarire alcune disposizioni relative ai seguenti principi contabili IFRS (applicazione dal 1° gennaio 2019):
    • ∙ IFRS 3 Business Combinations;
    • ∙ IFRS 11 Joint Arrangements;
    • ∙ IAS 12 Income Taxes;
    • ∙ IAS 23 Borrowing Costs.
  • Amendments to IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement (applicazione dal 1° gennaio 2019);
  • Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (applicazione dal 1° gennaio 2019).
  • IFRIC 23 Uncertainty over income tax treatment (applicazione dal 1° gennaio 2019);
  • Amendments to IFRS9: Prepayment Features with Negative Compensation (applicazione 1° gennaio 2019).

La Commissione Europea ha inoltre omologato i seguenti principi contabili che non trovano applicazione al 31 dicembre 2019 in quanto il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:

  • Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards (applicazione dal 1° gennaio 2020);
  • Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material (applicazione dal 1° gennaio 2020).

Al 31 dicembre 2019 si rilevano infine i seguenti nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • IFRS 17 Insurance contracts (applicazione dal 1° gennaio 2021, è consentita l'applicazione anticipata);
  • Amendment to IFRS 3 Business Combinations (applicazione dal 1° gennaio 2020);
  • Amendments to IAS 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current;
  • Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform (applicazione dal 1° gennaio 2020).

perdite di valore accumulate determinate da una verifica periodica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio. In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni durevoli di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari (cash generating unit – "CGU") cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'avviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.

Criteri di iscrizione e di classificazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.

La voce include:

  • terreni e fabbricati
  • mobili ed arredi
  • impianti e macchinari
  • altre macchine e attrezzature

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

  • attività ad uso funzionale;
  • attività detenute a scopo di investimento.

Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.

Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere at-

Immobili, impianti e macchinari

tendibilmente rilevato. Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:

• Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale; ovvero

• Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.

Spese per migliorie su beni di terzi

I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarne benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari e vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato -, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture - e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto -.

Tali principi sono esplicitati nella precedente sezione Area e metodi di consolidamento dove è anche fornita l'informativa sulle valutazioni e assunzioni svolte per stabilire l'esistenza di controllo o influenza notevole.

Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita– sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell"); Trovano, quindi, evidenza in questa voce:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Hold to Collect" o "Hold to Collect and Sell" ma i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (in altre parole, che non superano il test SPPI);

  • le quote di O.I.C.R.;

  • gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo non applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Partecipazioni

Attività finanziarie

1. ATTIVITÀ FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico. Per i criteri di la determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

2. ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

• l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la

  • vendita delle attività finanziarie ("Hold to Collect and Sell");
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentanti unisuperato il cd. SPPI test.

camente da pagamenti di capitale e dell'interesse sull'importo del capitale residuo da restituire e pertanto viene

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla reddittività complessiva, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato e degli effetti dell'impairment, mentre gli altri utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposte nella voce Riserva da valutazione del patrimonio netto che sarà oggetto

di rigiro nel conto economico al momento della cancellazione dell'attività finanziaria.

Tali strumenti sono oggetto di calcolo di perdite per riduzioni durevoli di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".

Tali perdite durevoli di valore sono registrate a conto economico con in contropartita il prospetto della redditività complessiva ed anch'esse esposte nella voce Riserva da valutazione del patrimonio netto.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico.

3. ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("Hold to Collect");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;

  • gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;

  • i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito. Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione (impairment) e si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.

Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute da oltre novanta giorni, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti: - ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario; - ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi.

Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che comprendono: prestiti, crediti commerciali, attivi patrimoniali derivanti da contratto, titoli di debito, garanzie finanziarie, impegni irrevocabili ad erogare. Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

Crediti commerciali e Altre attività correnti

Fiscalità corrente e differita

Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria (ad esempio, connesse con l'attività di sostituto di imposta), e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

Criteri di iscrizione

Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Debiti tributari del passivo.

In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri come conseguenza di:
    • ∙ differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa);
    • ∙ riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;

• l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato

• nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che

  • ∙ riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati; ∙ eccetto i casi in cui:
    • fiscale;
    • consentano il recupero di tali differenze temporanee;
  • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa) ∙ eccetto i casi in cui:
    -
    • nel prevedibile futuro.

di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o

• le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;

• il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24% e per Italfondiario l'addizionale di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208). In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile. Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto. Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.

Criteri di valutazione

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative. Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

Rimanenze

La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare del Gruppo, detenuto in un'ottica di dismissione.

Criteri di valutazione

Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese incrementative del loro valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.

Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo, desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/ catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).

Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.

Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.

Attività destinate alla vendita

Prestiti e finanziamenti e altre passività finanziarie

Rientrano in questa categoria le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.

Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.

Per le attività operative cessate, il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.), al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce Proventi (oneri) netti di attività destinate alla dismissione di conto economico.

Criteri di iscrizione e di classificazione

Le voci indicate accolgono passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i Titoli in circolazione, comprendono anche gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrata a Conto Economico.

Benefici a dipendenti

La voce è rappresentata dal fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale che è da intendersi come una prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007 – nel caso di destinazione del proprio TFR al forme di previdenza complementare) rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono

Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando: • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbliga-

  • zione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione. Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente, principalmente il compenso variabile. Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento è rilevato a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo.

Criteri di valutazione

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

Criteri di cancellazione

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.

Riconoscimento dei ricavi e dei costi

I ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati al conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa. Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto.

Ricavi da contratti con i clienti e ricavi diversi

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").

Criteri di iscrizione

Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.

In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:

  • se le commissioni vengono pagate una tantum al fine di remunerare la fornitura di un servizio che si è verificato "in un determinato momento", saranno riconosciute come ricavi quando sono ricevute;
  • se la commissione viene pagata nel corso del tempo al fine di remunerare un servizio che viene fornito nel corso del tempo, essa sarà riconosciuta come ricavo al momento della ricezione.

Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali

pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.

Le quote maturate dal 1° gennaio 2007 (o dalla data di scelta – compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007), destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a "contribuzione definita".

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a patrimonio netto nell'ambito della voce Riserva da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.

e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con i clienti aderenti.

In occasione della predisposizione del bilancio annuale o infrannuale, vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

Criteri di valutazione

Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti: a) corrispettivo variabile;

  • b) limitazione delle stime del corrispettivo variabile;
  • c) esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa;
  • d) corrispettivo non monetario;
  • e) corrispettivo da pagare al cliente.

Relativamente al corrispettivo variabile, esso è rappresentato ad esempio da: sconti, rimborsi, rimborsi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi simili. Un importo di corrispettivo è considerato variabile se il diritto dell'entità al corrispettivo dipende dal verificarsi o dal non verificarsi di un evento futuro. Ad esempio, se un prodotto è stato venduto con un diritto di restituzione o un importo fisso è promesso a titolo di premio di rendimento per il raggiungimento di un obiettivo specifico.

Nell'ambito dei principali contratti di servicing del Gruppo, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili in quanto incerte:

  • Commissione extra-performance: legata al raggiungimento di target;
  • screzionalità del cliente.

• Indennità di cessione e indennità del personale: legate al verificarsi dell'evento di cessione di portafogli e a di-

Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro (ad esempio la commissione extra-performance e le indennità di cessione e del personale) non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto. Relativamente ai punti c), d) ed e), il Gruppo non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Costi

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti saranno soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi e ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Azioni proprie

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

Ratei e risconti

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi.

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS

Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che

Altre informazioni svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (exit price).

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato sulla base di prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, quali ad esempio:
    • ∙ prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;
    • ∙ parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;
    • ∙ parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo i portafogli contabili sia valutati al fair value su base ricorrente, sia non valutati al fair value o valutati al fair value su base non ricorrente.

Attività e passività misurate al fair value su base ricorrente

Asset Backed Securities

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.

Informativa sul fair value

2.3

Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per

la valutazione.

Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione. Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili. Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.

Gerarchia del fair value

Titoli di capitale

I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.

Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

Fondi di Investimento

I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.

Discounted cash flow

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

Market Approach

Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generate da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.

Politiche contabili Politiche contabili

La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

All'interno del Livello 1 sono classificati, nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", i titoli di Stato (BOT).

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente (i) il valore residuo delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli, e (ii) nelle Quote O.I.C.R., il controvalore dell'importo versato nel 2017 e a giugno 2018 a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) al netto dei rimborsi.

Le passività finanziarie accolgono, al Livello 3, (i) l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira che verrà definita entro due anni dall'accordo siglato per l'operazione, ossia a fine dicembre 2020 e (ii) il fair value della passività legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze con scadenza in esercizi futuri.

Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

(১/৩৩৩)
31/12/2019 31/12/2018
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Live o 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie rilevate al
fair value tra le componenti
di conto economico
(33.588) (34.346)
Quote OICR (28.923) (28.963)
Titoli di debito (4.619) (5.337)
Titoli di capitale (46) (46)
Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
Titoli di Stato
(999)
(999)
TOTALE (33.588) (999) (34.346)
Altre passività finanziarie 368 73.005
Farn-out 39.811
Derivati di copertura 368
Put option su minority 33.194
TOTALF 368 73.005

Gerarchia del fair value: attività e passività valutate al fair value su base ricorrente - ripartizione per livelli di fair value

INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Con l'acquisizione di Altamira Asset Management il valore delle Attività immateriali vede un incremento significativo passando da € 6,8 milioni a € 340,9 milioni.

In sede di calcolo provvisorio della Purchase Price Allocation (PPA) dell'acquisizione è stato determinato il valore allocabile alle seguenti attività immateriali:

  • € 14,5 milioni relativi a Software
  • € 40,1 milioni relativi al marchio di Altamira
  • € 167,3 relativi ad altre attività immateriali che includono per € 157,9 milioni la valutazione di contratti di servicing attivi di lungo periodo con importanti banche e società, tra le quali l'istituto di credito Santander e Sareb, attiva nel mercato immobiliare e per € 9,3 milioni la componente di backlog & database.

La voce residuale relativa all'Avviamento è stata valorizzata per Altamira in € 137,5 milioni. Una ulteriore minima quota di Avviamento pari ad € 0,4 milioni si riferisce all'acquisizione del servicer greco a cui nel corso del primo semestre 2019 è stata trasferita la branch operativa ad Atene insieme al contratto di servicing concluso con le quattro principali banche elleniche.

Ulteriori dettagli relativi all'acquisizione di Altamira vengono esposti nella specifica sezione dedicata a Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

Le rettifiche dei saldi iniziali si riferiscono all'impatto dell'IFRS 16 in base al quale, a decorrere dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha iscritto nella voce in oggetto i diritti d'uso derivanti prevalentemente da contratti di locazione di immobili con durata pluriennale.

Per maggiori informazioni si veda anche lo specifico paragrafo presente nelle Politiche Contabili.

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha rilevato incrementi di attività per € 5,7 milioni prevalentemente derivanti da diritti d'uso conseguenti alla sottoscrizione di nuovi contratti di locazione per immobili strumentali nella categoria Fabbricati; in particolare si segnala il contratto di 6 anni per la nuova sede di Verona con decorrenza 1° novembre 2019. Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 19.

Nell'ambito degli aumenti ricade nella riga "Altre variazioni", la proroga del contratto di locazione con la parte correlata Torre SGR S.p.A. per la sede di Roma – Carucci (€ 2,2 milioni), il quale essendo scaduto al 1° gennaio 2019 non è stato pertanto incluso nelle esistenze iniziali.

L'incremento legato alle operazioni di aggregazione aziendale esterne si riferisce agli immobili, impianti e macchinari di Altamira pari a € 7,6 milioni.

Attivo 3.1

Software Marchi Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Altre attività
immateriali
Totale
31/12/2019
Esistenze iniziali lorde 16.284 76 1.335 412 18.107
Riduzioni di valore iniziali (10.919) (g) (332) (11.260)
Esistenze iniziali nette 5.365 67 1.335 80 6.847
Rettifiche esistenze iniziali 1 (1)
Aumenti 20.098 40.075 958 137,969 167.582 366.682
Acquisti 4.632 8 1.975 313 6.928
Operazioni di aggregazione aziendale 14.457 40.067 137.969 167.269 359.762
Riprese di valore
Altre variazioni 1.009 (1.017) (8)
Diminuzioni (6.923) (1.783) (23.944) (32.650)
Vendite
Operazioni di aggregazione aziendale
Ammortamenti (6.923) (1.783) (23.944) (32.650)
Perdita di valore
Altre variazioni
ESISTENZE FINALI LORDE 36.383 40.151 2.293 137.969 167.993 384.789
Riduzioni di valore finali (17.842) (1.792) (24.276) (43.910)
ESISTENZE FINALI NETTE 18.541 38.359 2.293 137.969 143.717 340.879

NOTA 1 - ATTIVITÀ IMMATERIALI NOTA 2 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

(€/000)
Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
Esistenze iniziali lorde 2.837 2.271 5.933 317 11.358
Riduzioni di valore iniziali (1.357) (1.499) (4.462) (314) (7.632)
Esistenze iniziali nette 1.480 772 1.471 3 3.726
Rettifiche esistenze iniziali 11.277 472 11.749
Aumenti 10.794 18 1.955 2.832 15.599
Acquisti 4.192 21 918 567 5.698
Operazioni di aggregazione aziendale 4.358 1.037 2.241 7.636
Altre variazioni 2.244 (3) 24 2.265
Diminuzioni (5.720) (150) (941) (496) (7.307)
Vendite (12) (12)
Ammortamenti (5.748) (152) (935) (494) (7.329)
Altre variazioni 28 2 6 (2) 34
ESISTENZE FINALI LORDE 24.908 2.289 7.876 3.621 38.694
Riduzioni di valore finali (7.077) (1.649) (5.391) (810) (14.927)
ESISTENZE FINALI NETTE 17.831 640 2.485 2.811 23.767

Tra le Attività finanziarie non correnti vengono incluse le quote di O.I.C.R. che si riferiscono all'importo versato negli anni precedenti a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). A fronte dei due versamenti effettuati, al 31 dicembre 2019 residua una quota minima iscritta tra gli impegni pari ad € 1,2 milioni.

L'ammontare dei titoli di debito è rappresentato dal controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. L'ammontare sottoscritto da doValue corrisponde al 5% del totale delle notes emesse dai due veicoli. La variazione negativa del valore rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuta principalmente alla diminuzione del nozionale outstanding registrato nel periodo per effetto dell'incasso delle notes, cui si contrappone un effetto positivo pari a € 688 mila derivante dall'adeguamento della valutazione al fair value.

I titoli di capitale sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione concessa dal nuovo principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza riciclo a conto economico.

L'incremento dell'esercizio dei crediti verso clientela è riferibile ad un investimento a breve termine di € 13,0 milioni, di natura opportunistica e non ricorrente, effettuato su un portafoglio di crediti non-performing.

La voce Attività finanziarie correnti risulta azzerata in dipendenza del mancato rinnovo a scadenza del precedente investimento in titoli di Stato che risultava funzionale lo scorso esercizio alla Capogruppo bancaria per il rispetto dei requisiti prudenziali sulla liquidità a breve.

Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie, diverse dalle disponibilità liquide, possedute dal Gruppo al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018.

(E/U0U)
31/12/2019 31/12/2018
Attività finanziarie non correnti 48.609 36.139
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto
economico
33.588 34.346
Quote OICR 28.923 28.963
Titoli di debito 4.619 5.337
Titoli di capitale 46 46
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.021 1.793
Crediti verso clientela 14.935 1.792
Crediti verso banche 86 1
Attività finanziarie correnti ووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووو
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
ووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووو
Titoli di Stato ddd
TOTALE 48.609 37.138

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi. La voce Imposte differite attive ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (cause, stanziamenti sul personale).

A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.

La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018. Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dellostockdi svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.

Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" a partire dal 2023, invece che dal 2022, come previsto dalla precedente proroga intervenuta con la legge di bilancio 2019.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte a probability test tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime. In particolare, per i dati al 31 dicembre 2019 il test eseguito, che ha tenuto conto del Piano industriale 2020-2022 presentato il 7 novembre scorso, ha evidenziato una base imponibile capiente e in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

• le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi

• presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del

  • futuri riferibili a differenze temporanee;
  • quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES la nuova aliquota al 24% e applicando solo ad Italfondiario l'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208). Per effetto del "debanking", per la Capogruppo doValue non trova più applicazione la citata addizionale IRES del 3,5%. Pertanto si è reso necessario procedere all'adeguamento della consistenza dei residui delle DTA in essere al 1° gennaio 2019 alla nuova aliquota propria delle società commerciali utilizzata per il calcolo delle imposte correnti IRES del 24%. Per quanto riguarda invece la determinazione della nuova aliquota IRAP, diversamente da quanto applicato in sede di

NOTA 3 - ATTIVITÀ FINANZIARIE NOTA 4 – IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE

31/12/2019 31/12/2018
24.866 20
20
24.886 21

Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2019, si precisa che l'articolo 162-bis del Tuir, introdotto dall'articolo 12 del Dlgs n. 142/2018, di recepimento della Direttiva ATAD (Anti Tax Avoidance Directive), definisce "società di partecipazione non finanziaria" quelle che esercitano in via esclusiva o prevalente l'attività di assunzione di partecipazioni in soggetti diversi dagli intermediari finanziari.

Con riferimento ai dati contabili al 31 dicembre 2019 e, per effetto dell'acquisizione di Altamira e dell'erogazione alla stessa di un finanziamento intercompany, la Capogruppo doValue è classificata come holding di partecipazioni non finanziaria in quanto gli elementi riferibili alle partecipazioni in società non finanziarie superano il 50% del totale attivo di bilancio. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57%), come applicata agli enti creditizi e finanziari. L'effetto netto del "write-off" delle DTA al 31 dicembre 2019 risulta pari ad € 9,2 milioni.

Un ulteriore effetto sul saldo delle imposte differite attive al 31 dicembre 2019 è costituito dall'importo in aumento di € 32,7 milioni di DTA contribuite dalla nuova controllata Altamira derivanti da differenze temporanee sulla deducibilità di svalutazioni e ammortamenti di attività immobilizzate, nonché sulla componente di perdita fiscale derivante dalle svalutazioni apportate ad attività immateriali in occasione dell'acquisizione del controllo da parte di doValue.

L'importo delle imposte differite passive riferito ad operazioni di aggregazione aziendale deriva dall'esercizio provvisorio della Purchase Price Allocation e, in particolare, all'effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento della società acquisita. Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione dedicata ad operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

Imposte differite attive Composizione

(€/UUU)
31/12/2019 31/12/2018
Svalutazioni su crediti (C.E.) 49.329 55.421
Perdite fiscali riportabili in futuro (C.E.) 13.082 19.397
Accantonamenti in contropartita P.N. 502 315
Accantonamenti fondo rischi e oneri (C.E.) 4.979 5.791
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali (C.E.) 22.637 168
Spese amministrative (C.E.) 149 148
Altre attività / passività (C.E.) 112 166
TOTALE 90.740 81.406

Imposte differite passive Composizione

Variazione

Contropartita C.E. Contropartita P.N. Totale
Esistenze iniziali 81.091 315 81.406
Aumenti 35.562 187 35.749
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 2.822 ರಿ8 2.920
Altre 2.822 98 2.920
Altre variazioni 88 88
Operazioni di aggregazione aziendale 32.740 1 32.741
Diminuzioni (26.415) (26.415)
Imposte anticipate annullate nell'esercizio (26.415) (26.415)
Rigiri (13.753) (13.753)
Altre (12.662) (12.662)
TOTALE 90.238 502 90.740

Variazione

/000)
Contropartita C.E. Contropartita P.N. Totale
Esistenze iniziali nette 20 1 21
Aumenti 25.631 19 25.650
Imposte differite rilevate nell'esercizio 1 1
Altre 1 1
Altre variazioni 19 19
Operazioni di aggregazione aziendale 25.630 25.630
Diminuzioni (785) (785)
[mposte differite annullate nell'esercizio (765) (765)
Rigiri (765) (765)
Altre variazioni (20) (20)
TOTALE 24.866 20 24.886

Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

L'incremento dei debiti tributari rispetto al 31 dicembre 2018 è sostanzialmente da riferirsi all'ingresso di Altamira nel perimetro di consolidamento, il cui ammontare per questa voce incide per € 12,8 milioni. L'importo include, tra i debiti per imposte correnti, un ammontare di € 4,6 milioni riferito ad un contenzioso fiscale su dichiarazioni di imposta riferite ad esercizi precedenti l'acquisizione da parte di doValue. La quota prevalente di tale importo (€ 4,1 milioni), verrà rimborsata dal venditore di Altamira in base alle clausole previste nello Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento di prezzo dell'acquisizione. La restante quota di € 0,5 milioni verrà coperta dall'attivazione della polizza assicurativa stipulata contestualmente all'acquisizione. La richiesta di indennizzo farà seguito alla liquidazione dell'importo alla Tax Autority spagnola che è previsto nel corso del secondo trimestre del 2020.

ATTIVITÀ FISCALI
DEBITI TRIBUTARI

NOTA 6 - ALTRE RIMANENZE

La voce al 31 dicembre 2019 ammonta a € 137 mila (€ 564 mila al 31 dicembre 2018) e si riferisce al portafoglio immobiliare del Gruppo, rappresentato dal valore di 5 immobili. Nel corso dell'esercizio sono stati ceduti 14 immobili con una riduzione delle rimanenze dal 31 dicembre 2018 di € 408 mila. L'ulteriore decremento della voce (di € 20 mila), è dovuto alle svalutazioni effettuate sugli immobili, sulla base delle perizie fornite da società di valutazione indipendenti esterne.

NOTA 9 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

Il saldo di € 128,2 milioni, con un incremento di € 54,5 milioni rispetto al saldo di € 73,6 milioni al 31 dicembre 2018, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Altamira incide per € 45,7 milioni sul saldo di fine periodo, il quale è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al saldo alla data di ingresso in consolidamento (€ 45,3 milioni). Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario consolidato.

NOTA 10 - ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE E PASSIVITA' ASSOCIATE

Al 31 dicembre 2019 il saldo delle attività destinante alla vendita e passività associate risulta significativamente ridotto per effetto del "debanking" che si è definito nel corso del primo semestre 2019, comportando la dismissione dei conti correnti performing verso la clientela rispettivamente con saldo a credito e a debito, originati da attività bancaria. Il saldo residuale pari a € 10 mila si riferisce alla partecipazione al costo della controllata non operativa Opportunity, la quale data anche la non significatività dei valori, viene esclusa dal perimetro di consolidamento integrale.

NOTA 5 - ALTRE ATTIVITÀ

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018.

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Altre attività non correnti 106 gg
Altre attività correnti 20.145 13.658
Ratei / Risconti attivi 2.779 2.698
Partite relative al personale dipendente 1.453 869
Crediti per anticipi 6.115 3.796
Crediti tributari 6.673 5.900
Altre partite 3.125 395
TOTALE 20.251 13.757

NOTA 8 - ATTIVITÀ FISCALI E DEBITI TRIBUTARI

Si riporta di seguito la composizione dei debiti tributari al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018.

I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato.

L'acquisizione di Altamira e delle sue controllate incide sul saldo al 31 dicembre 2019 per € 82,4 milioni, con impatto positivo sul Capitale Circolante Netto di Gruppo pari a € 7,1 milioni rappresentato dalla variazione subita dalla voce nel secondo semestre dell'anno, a a partire dalla data di ingresso in consolidamento (€ 89,5 milioni).

NOTA 7 - CREDITI COMMERCIALI

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Crediti 188.228 99.281
Crediti in maturazione (Fatture da emettere) 108.566 82.463
Crediti per fatture emesse non ancora incassate 79.662 16.818
Accantonamenti (11.237) (57)
Accantonamenti per perdite future attese sui crediti (11.237) (57)
TOTALE 176.991 99.274
(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITA' NON CORRENTI:
Attività finanziarie non correnti 10 710
Totale attività non correnti 10 710
ATTIVITA' CORRENTI:
TOTALE ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE 10 710
PASSIVITA' NON CORRENTI:
PASSIVITA' CORRENTI:
Altre passività finanziarie correnti 6.532
Totale passività correnti 6.532
TOTALE PASSIVITA' ASSOCIATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA
DISMISSIONE
6.532

Passivo e patrimonio netto

3.2

Le Altre riserve al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 risultano così composte:

Le Altre riserve evidenziano nel periodo un incremento complessivo pari a € 5,6 milioni dovuto principalmente: • per € 6,7 milioni all'incremento della Riserva straordinaria a fronte del recepimento di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 17 aprile 2019 che ha destinato quota parte dell'utile dello scorso esercizio; • per € 7,5 milioni all'incremento della riserva di consolidamento per effetti di utili non distribuiti delle control-

  • late;
31/12/2019 31/12/2018
41.280 41.280
80.000.000 80.000.000
0,52 0,52
184 246
1.164.174 1.554.353
31/12/2019 31/12/2018
18.607 13.993
8.256 8.256
2.304 2.305
2 3
8.780 8.780
1.140 1.140
(9.145) (9.145)
184 246
7.086 2.408
127.291 126.331
102.970 95.860
6.103 6.103
বাব র ব
4.179 4.179
579 578
6.849 5.602
21.354 13.965
(14.787)
145.898 140.324

NOTA 11 - PATRIMONIO NETTO

  • per -€ 14,8 milioni alla riserva negativa legata all'iscrizione della passività finanziaria per l'opzione di acquisto di interessenze di minoranza ai sensi dello IAS 32, per la quota che eccede l'importo del patrimonio di pertinenza di terzi così come risulta dalla PPA di Altamira pari a € 20,9 milioni, per la quota che eccede l'importo del patrimonio di pertinenza di terzi. Si rimanda anche alla specifica sezione operazioni di aggregazione riguardanti imprese e rami d'azienda.
  • per € 5,9 milioni all'incremento netto delle riserve Share Based Payments contabilizzate ai sensi dell'IFRS 2 a seguito della politica di remunerazione post IPO che prevede l'attribuzione, a talune categorie di manager, di compensi sotto forma di azioni;

Oltre a ciò, la politica di remunerazione citata ha comportato una riduzione delle azioni proprie che sono state utilizzate per far fronte ai compensi in azione consuntivati. La riduzione del periodo ammonta a € 62 mila.

Le Riserve da valutazione al 31 dicembre 2019 si attestano a € -13 mila, in significativa riduzione rispetto al saldo di € 591 mila alla fine del periodo precedente. Il decremento si riferisce per € 322 mila alla valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e per € 279 mila dalla valutazione al fair value del contratto derivato (Interest rate swap) posto a copertura dei flussi finanziari relativi al Facility Loan legato all'acquisizione di Altamira.

Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2019 accoglie prevalentemente il debito verso istituti di credito acceso per finanziare l'acquisizione di Altamira al termine del primo semestre 2019.

Tale finanziamento (Facility Loan) ha una durata di 5 anni e prevede un rimborso su base semestrale. Il tasso è variabile (Euribor a 6 mesi) a cui va aggiunto un margine legato ad alcuni covenants finanziari il cui monitoraggio è previsto su base trimestrale.

Al fine di coprire la variabilità del tasso è altresì prevista una copertura tramite uno strumento di cash-flow hedge che è stato attivato nel corso del terzo trimestre 2019.

Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento.

Le altre passività finanziarie sono costituite dagli elementi indicati nella tabella sopra esposta. La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione dell'attualizzazione dei canoni di leasing a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16, così come spiegato nell'ambito della sezione dedicata alle politiche contabili. Si rimanda alla Nota 19 per la movimentazione dell'esercizio delle passività per leasing.

La passività per Earn-out è legata all'acquisizione Altamira ed è relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira che verrà definita entro due anni dall'accordo siglato per l'operazione, ossia a fine dicembre 2020.

La put-option su minority rappresenta la passività legata all'opzione per l'acquisto della residua quota di minoranza di Altamira con scadenza a fine giugno 2021.

La voce derivati di copertura è costituita da Interest Rate Swap (IRS) che la società ha sottoscritto con primari istituti di credito, con decorrenza dal 28 giugno 2019 e scadenza in data 22 marzo 2024. Tali contratti si riferiscono alla copertura del rischio di oscillazione del tasso di interesse sui contratti di finanziamento rappresentati in Nota 12 "Prestiti e Finanziamenti". Gli IRS in questione sono in ammortamento, con un valore nozionale iniziale complessivo pari a € 311 milioni e residuo al 31 dicembre 2019 pari a € 280 milioni. Il fair value di tali contratti derivati è negativo e pari complessivamente ad € 0,4 milioni. Essendo state soddisfatte le condizioni di copertura dei contratti derivati con i finanziamenti sottostanti, gli stessi sono stati contabilizzati con la metodologia dell'hedging accounting con rilevazioni delle variazioni del fair value in contropartita alle riserve di patrimonio netto di cash flow hedge. Tale valore rappresenta la rilevazione iniziale nella riserva di patrimonio netto, decorrendo il derivato dall'esercizio 2019 ed essendo sempre stata rispettata la finalità di copertura.

31/12/2018 31/12/2019
43.922
10.671
33.194
57
47.477
7.356
39.811
310
91.399

NOTA 12 - PRESTITI E FINANZIAMENTI

Tasso Interesse % Scadenza 31/12/2019 31/112/2018
Prestiti e finanziamenti non correnti 285.581 165
Finanziamento bancario 2,50% 22/03/2024 284.944
Debiti versi altri finanziatori 637 165
Prestiti e finanziamenti correnti 79.683 129
Finanziamento bancario 2,50% 31/12/2020 79.683
Debiti verso altri finanziatori 129
TOTALF 365.264 294

NOTA 13 - ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

31/12/2019 31/12/2018
9.577 10.360
3.900 170
150 147
3.750 23
(4.933) (953)
(1.604) (430)
(3.329) (523)
8.544 9.577

Rispetto alla Posizione finanziaria netta esposta nella Relazione sulla Gestione del Gruppo pari a € 236,5 milioni, in questo prospetto sono incluse le voci debitorie di cui alle lettere H e M per un totale di € 92,0 milioni. Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
A Indebitamento finanziario netto (328.501) 74.336
B Altri debiti finanziari correnti 47.477 129
C Altri debiti non correnti 44.559 165
Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta 92.036 294
E Depositi della clientela (6.532)
Elementi inclusi nella Posizione finanziaria netta ed esclusi
dall'Indebitamento finanziario netto
(6.532)
G Posizione finanziaria netta (A)+(D)+(F) (236.465) 68-008

La riduzione del saldo di € 1,0 milioni è giustificata da alcune azioni di incentivazione all'esodo messe in pratica dal Gruppo in coerenza con le previsioni incluse nel piano industriale.

NOTA 14 - BENEFICI AI DIPENDENTI

Di seguito viene esposta la movimentazione del fondo TFR al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018.

NOTA 15 - FONDI RISCHI E ONERI

Totale Fondi in contropartita a "Accantonamenti a FRO" Fondi in
contropartita
ad altre voci
Controversie
legali e
fiscali
- di cui:
Controversie
del
personale
Controversie
stragiudiziali
e altri fondi
rischi
- di cui:
Controversie
del
personale
Fondi su
altri
impegni
e altre
garanzie
rilasciate
Totale Fondi in
contropartita a
Accantonamenti
a FRO"
Passività
potenziali
per il
personale
Totale
Esistenze iniziali 7.421 236 3.703 3 11.127 9.627 20.754
Rettifica saldi iniziali 151 151 151
Aumenti 7.839 655 2.659 10.498 9.117 19.616
Accantonamento dell'esercizio 2.380 407 2.230 4.610 6.850 11.460
Variazioni dovute al passare del tempo e a
modifiche del tasso di sconto
(22) 9 (13) 7 (e)
Operazioni di aggregazione aziendale 4.979 4.979 445 5.424
Altre variazioni 502 248 420 922 1.815 2.737
Diminuzioni (1.225) (310) (2.241) (3.466) (11.386) (14.852)
Rilascio eccedenze dell'esercizio (266) (53) (1.909) (2.175) (455) (2.630)
Utilizzo nell'esercizio per pagamenti (625) (184) (52) (677) (8.237) (8.914)
Altre variazioni (334) (73) (280) (614) (2.694) (3.308)
ESISTENZE FINALI 14.035 581 4.272 0 18.310 7.359 25.669

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2019.

(€/000)
Note 31/12/2019 31/12/2018
ರಿ A Cassa 8 15
9 B Conti correnti e depositi a breve 128,154 73.616
C Titoli detenuti per la negoziazione
D Liquidità (A)+(B)+(C ) 128.162 73.631
3 E Attività finanziarie correnti ggg
12 F Debiti bancari correnti
12 G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (79.683)
12, 13 H Altri debiti finanziari correnti (47.477) (129)
I Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(G)+(H) (127.160) (129)
J Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) 1.002 74.501
12 K Finanziamento bancario, non corrente (284.944)
Obbligazioni emesse
12, 13 M Altri debiti non correnti (44.559) (165)
N Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (329.503) (165)
O Indebitamento finanziario netto (J)+(N) (328.501) 74.336
31/12/2019 31/12/2018
2.841 219
11.472 3.409
11.380 3.152
92 257
4.902 4.064
3.288 3.431
2.245 2.629
448 400
25.196 14.152

La voce Controversie legali e fiscali contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo in aumento di € 6,6 milioni in dipendenza prevalentemente del contributo di Altamira per nuovi accantonamenti a fronte di una recente controversia sorta con un proprio cliente circa l'interpretazione di alcune clausole contrattuali. Tale passività è emersa nel corso dell'ultimo trimestre ed essendo in gran parte riferita ad elementi contrattuali esistenti alla data di acquisizione ancorché allora non rilevati, è stata inclusa nelle operazioni di aggregazione aziendale per € 5,0 milioni.

La voce Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.

All'interno di tale voce, tra gli accantonamenti trovano copertura, per € 2,2 milioni le passività stimate a fronte dei rischi conseguenti ad obblighi di indennizzo rinvenienti da specifico Settlement Agreement; l'importo netto complessivo di tale categoria risulta mitigato in seguito alla liberazione di residui pregressi accantonamenti a fronte di possibili rischi conseguenti allo svolgimento dell'attività, in assenza di azioni giudiziali, che ora risultano venuti meno.

La voce Passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili e premi MBO. Il dimensionamento di questa componente risente anche delle politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale.

Si segnala infine che il saldo al 1 gennaio 2019 include l'importo di € 151 mila relativo al fondo per gli oneri per il ripristino dei locali uso ufficio secondo l'applicazione dell'IFRS 16. Per maggiori informazioni si veda anche lo specifico paragrafo presente nelle Politiche Contabili.

Rischi connessi ai contenziosi legali in essere

Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative, alle liti giuslavoristiche.

I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.

Come per i crediti commerciali, anche il saldo al 31 dicembre 2019 dei debiti commerciali è impattato dall'ingresso in consolidamento di Altamira la quale incide per € 24,2 milioni contro € 14,1 milioni presenti alla data di ingresso in consolidamento. La variazione di € 10,1 milioni contribuisce ad incidere positivamente sul saldo del Capitale Circolante Netto di Gruppo.

NOTA 16 - DEBITI COMMERCIALI

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere 31.392 14.998
Debiti verso fornitori per fatture da liquidare 15.577 6.850
TOTALE 46.969 21.848

NOTA 17 - ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Si riporta di seguito la composizione delle altre passività correnti che includono prevalentemente debiti verso il personale e connessa contribuzione previdenziale. Lo scostamento di € 11,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 è da riferirsi prevalentemente alla contribuzione di Altamira che vede includere all'interno di questa voce i debiti per incentivi al personale maturati nell'esercizio (bonus e

incentivi all'esodo).

NOTA 18 - PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

L'Assemblea dei Soci di doValue, in precedenza doBank, del 17 aprile 2019 ha approvato le "Politiche di remunerazione e incentivazione 2019", che includono sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.

In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:

• Una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile derivante dal Sistema di incentivazione annuale di tipo Management By Objectives (MBO) dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni; • Una parte della remunerazione variabile, derivante dal Sistema MBO delle Risorse Chiave (individuate tra il Personale Rilevante) e delle Risorse Selezionate (responsabilizzate rispetto alle iniziative progettuali e di pianificazione in corso) viene erogata in azioni. Ciò nel presupposto che sia stata conseguita un'over performance

  • nell'ambito del sistema MBO, con il conseguente riconoscimento di una remunerazione variabile fino al limite del 200% della remunerazione fissa.

La componente variabile della remunerazione sopra indicata viene corrisposta in parte a pronti (up-front) e in parte in via differita. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese di luglio. La quota variabile differita è soggetta ad una dilazione temporale che varia da 3 a 5 anni a seconda del soggetto destinatario.

Per assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare redditività corretta per il rischio, in coerenza con gli obiettivi strategici di lungo termine del Gruppo, le quote differite vengono erogate a condizione che siano raggiunti i gate relativi alla solidità finanziaria e alla liquidità, misurati con riferimento all'anno precedente alla loro maturazione (vesting period).

Per le azioni attribuite up-front è previsto un periodo di retention di due anni, mentre per le restanti quote differite è previsto un anno di retention che decorre dal momento della loro maturazione. Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio. Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione varia-

Passività per leasing
16.560
7.034
3.967
716
2.351
(5.566)
(5.477)
(89)
18.028
10.672
7.355
31/12/2019
(5.741)
(716)
(6.457)

bile in oggetto è determinato utilizzando la media dei prezzi di borsa nei 3 mesi precedenti la data di assegnazione. Per la remunerazione fissa in azioni dell'Amministratore Delegato, il prezzo di riferimento è invece determinato utilizzando la media dei prezzi di borsa nei 30 giorni precedenti la data di assegnazione.

Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, il Gruppo prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.dovalue.it (sezione "Governance / Remunerazione").

La quota imputata a conto economico per la parte di competenza dell'esercizio 2019 è pari a € 5,9 milioni ed è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

NOTA 19 - LEASING

Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto immobili ed autovetture che sono usati nelle attività operative o assegnati ai dipendenti. I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria di 6 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni. Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati. Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.

Il Gruppo inoltre ha taluni leasing aventi ad oggetto impianti elettronici, immobili ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. Il Gruppo ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previstedall'IFRS16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:

Fabbricati Altre attività
materiali
Totale
Esistenze iniziali 15.640 1.045 16.685
Aumenti 6.542 438 6.980
Acquisti 4.185 419 4.604
Altre variazioni 2.357 19 2.376
Diminuzioni (5.496) (329) (5.825)
Ammortamenti (5.412) (329) (5.741)
Altre variazioni (84) (84)
ESTSTENZE FINALI 16.686 1.154 17.840

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:

Di seguito gli importi iscritti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio:

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Complessivamente la voce registra un incremento del 60% rispetto al 2018 e, a parità di perimetro, ossia escludendo l'apporto di Altamira, si registra una lieve flessione del 2%.

In particolare, il contributo della nuova acquisita ammonta a € 71,7 milioni con riferimento alla voce Servizi di servicing su mandato che registra complessivamente un incremento del 40% rispetto al 2018.

Inoltre Altamira contribuisce totalmente alla nuova linea di ricavi riferita ai Servizi immobiliari su mandato per € 57,3 milioni.

In incremento del 20% anche i ricavi da Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione che si attestano a € 95,0 milioni.

La voce Ricavi Diversi rileva una variazione in aumento del 21% rispetto al periodo precedente. Anche in questo caso l'apporto di Altamira incide in maniera significativa, ossia per € 9,8 milioni distribuiti tra le voci Due diligence & Advisory (€ 7,7 milioni), Servizi immobiliari ancillari per la totalità dell'importo esposto e Altri ricavi per € 0,6 milioni.

La voce, che accoglie le competenze riconoscibili al network dedicato al recupero, evidenzia un sostanziale raddoppio rispetto all'esercizio precedente. Tuttavia, escludendo il contributo di Altamira riferito prevalentemente a costi per gestone pratiche in mandato (€ 8,1 milioni) e a spese di brokeraggio (€ 12,7 milioni), il costo per i servizi resi del perimetro Italia evidenzia una riduzione del 20% rispetto al 31 dicembre 2018 in linea con le aspettative rispetto all'obiettivo di ridurre il ricorso ai servizi di outsourcing.

Le spese del personale evidenziano un incremento del 49% rispetto al 31 dicembre 2018 e dell'8% a parità di perimetro, ossia escludendo Altamira, che in questa voce incide per € 40,0 milioni e contribuisce con circa 560 dipendenti sulla numerosità media del personale nel periodo.

L'incremento rilevato a parità di perimetro è dovuto alla crescita della forza lavoro dedicata ai nuovi business in Grecia e allo sviluppo del servicing UTP in Italia. Si rileva inoltre un incremento nei costi per incentivi all'esodo che nell'esercizio 2019 ammontano a € 7,2 milioni (€ 5,1 milioni escludendo Altamira), contro € 2,2 milioni del 2018.

NOTA 20 - RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Servizi di servicing su mandato 178.533 127.613
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 95.009 78.922
Servizi immobiliari su mandato 57.254
TOTALE 330.796 206.535

NOTA 21 - RICAVI DIVERSI

(£/೧೧೧)
31/12/2019 31/12/2018
Servizi amministrativi / Corporate Services Provider 10.336 11.327
Servizi informativi 5.416 4.736
Recupero spese 7.032 9.195
Due diligence & Advisory 8.063 2.530
Servizi immobiliari ancillari 1.673
Altri ricavi 2.551 1.195
TOTALE 35.071 28.983

NOTA 22 - COSTI DI SERVIZI RESI

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Costi per gestione pratiche in mandato (22.900) (18.413)
Spese di brokeraggio (12.673)
Costi per servizi vari (464) (236)
TOTALE (36.037) (18.649)

NOTA 23 - COSTO DEL PERSONALE

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Personale dipendente (136.895) (90.039)
Amministratori e sindaci (7.148) (6.831)
Altro personale (511) (222)
TOTALE (144.554) (97.092)
31/12/2019 31/12/2018
Personale dipendente 1.812 1.239
a) Dirigenti 83 38
b) Quadri direttivi 709 515
c) Restante personale dipendente 1.024 686
Altro personale 12 11
TOTALE 1.828 1.250

La voce Spese Amministrative rileva, rispetto al periodo precedente un incremento del 54%, mentre, escludendo Altamira, l'aumento dei costi passa all'11% da ascriversi prevalentemente all'aumento delle consulenze esterne one-off riferite all'acquisizione di Altamira e a costi IT per l'attività di sviluppo su applicativi software.

L'incremento registrato nel 2019 risente del contributo di Altamira per € 32,6 milioni la cui composizione è principalmente riferita ad ammortamenti su attività immateriali (contratti di servicing, marchi, backlog & database e software). A parità di perimetro, l'incremento di € 7,9 milioni rispetto al 2018, è giustificato soprattutto dall'applicazione del nuovo principio IFRS 16, in correlazione all'iscrizione dal 1° gennaio 2019, dei diritti d'uso rinvenienti da contratti di locazione di immobili e di auto. Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 19 nonché alla sezione Politiche Contabili.

La voce è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, ad esclusione di quelli per benefici per dipendenti (classificate nel costo per il personale), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi. Al 31 dicembre 2019 la voce evidenzia un saldo negativo di € 2,4 milioni verso un saldo positivo di € 2,0 milioni del 2018. Tale trend è influenzato dal rilascio di eccedenze dell'esercizio precedente su alcune controversie non attivate giudizialmente la cui casistica non si è ripetuta nel periodo di riferimento. Gli accantonamenti del 2019 relativi a controversie stragiudiziali (€ 2,2 milioni) coprono i rischi conseguenti agli obblighi di indennizzo rinvenienti da uno specifico Settlement Agreement commerciale stipulato nell'esercizio, mentre i

NOTA 24 - SPESE AMMINISTRATIVE

(0000)
31/12/2019 31/12/2018
Consulenze esterne (19.137) (8.028)
Information Technology (23.882) (16.084)
Servizi Amministrativi e logistici (3.543) (2.421)
Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza (5.453) (6.600)
Assicurazioni (1.439) (1.142)
Imposte indirette e tasse (2.074) (2.677)
Servizi postali, cancelleria (1.839) (1.251)
Spese indirette relative al personale (2.391) (1.432)
Recupero crediti (1.306) (1.241)
Utenze (1.065) (1.102)
Pubblicità e marketing (2.092) (429)
Altre spese (1.854) (414)
TOTALE (66.075) (42.821)

NOTA 25 - ONERI/PROVENTI DIVERSI DI GESTIONE

(€/000)
Insussistenza di attività
Insussistenza di attività (308) 146)
Altri oneri (309) (101)
TOTALE (617) (247)

NOTA 26 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Attività immateriali (32.629) (1.706)
Ammortamenti (32.629) (1.706)
Immobili, impianti e macchinari (7.344) (989)
Ammortamenti (7.344) (989)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (63) (45)
Rettifiche di valore (78) (94)
Riprese di valore 15 49
Rimanenze (20) (56)
Perdita di valore (20) (56)
Crediti commerciali (730)
Rettifiche di valore (730)
TOTALE (40.786) (2.796)

NOTA 27 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale
Controversie legali e fiscali (2.358) 266 (2.092) (2.754) 2.079 (675)
di cui: Controversie del
personale
(407) 38 (369) (166) 984 818
Controversie stragiudiziali e altri
fondi rischi
(2.239) 1.909 (330) (423) 3.144 2.721
Accantonamenti su altri impegni
e altre garanzie rilasciate
(17) (17)
TOTALE (4.614) 2.175 (2.439) (3.177) 5.223 2.046

31/12/2019 31/12/2018
(10.431) (14.971)
5.254 C
1
(23.593) (12.484)
764
(28.005) (27.449)
31/12/2019 31/12/2018
IONAMENTO 69.384 78.289
24% 27,5%
(16.652) (21.529)
(1.253) 104
(387) 234
(2.841) (525)
(4.390) (5.557)
(2.377) (156)
(8)
(97) (20)
(28.005) (27.449)

rilasci di poco inferiori (€ 1,9 milioni) emergono a seguito della liberazione di residui pregressi accantonamenti a fronte di possibili rischi conseguenti allo svolgimento dell'attività, in assenza di azioni giudiziali, che risultano venuti meno alla data di fine esercizio.

I proventi finanziari includono prevalentemente i ricavi derivanti dai titoli Romeo e Mercuzio, in diminuzione in dipendenza del progressivo rimborso del valore outstanding, la cui valutazione al fair value ai sensi dell'IFRS 9 ha determinato complessivamente una valutazione positiva di € 688 mila inclusa tra le componenti della variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

All'interno di questa categoria rientra anche l'effetto positivo legato alla valutazione delle quote O.I.C.R. Italian Recovery Fund basata sulla valorizzazione dell'operazione al 31 dicembre 2019.

Gli oneri finanziari (€ 6,9 milioni) sono interamente legati al finanziamento acceso a fine giugno per l'acquisizione di Altamira, cui si riferiscono anche gli oneri da derivati di copertura, relativi ad un Interest Rate Swap (IRS) sul medesimo finanziamento.

Gli altri oneri finanziari accolgono invece la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16 la cui applicazione decorre dal 1° gennaio 2019. Per un maggior dettaglio di questa voce si rimanda alla Nota 19.

Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in € 28,0 milioni, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente. Tale importo risente principalmente:

  • dell'adeguamento netto pari a € 9,2 milioni della consistenza DTA della Capogruppo doValue alla nuova aliquota fiscale;
  • dell'annullo di DTA per effetto di perdite fiscali pregresse computabili a fronte del carico fiscale di competenza del periodo (pari ad € 10,8 milioni per la Capogruppo doValue)
  • del rilascio a conto economico di eccedenze pari a € 5,1 milioni di stanziamenti al fondo imposte correnti effettuate negli anni passati;
  • della contribuzione di Altamira per € 5,0 milioni.

Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:

-

-

-

Ai fini di tale riconciliazione, non si tiene conto dell'IRAP in quanto trattasi di imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l'aliquota fiscale IRES vigente in Italia pari al 24,0% all'utile ante imposte delle attività in funzionamento.

NOTA 28 - (ONERI) / PROVENTI FINANZIARI

(E/UUU)
31/12/2019 31/12/2018
Proventi finanziari 720 1.012
Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE 567 912
Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 44 100
Altri proventi finanziari 109
Oneri finanziari (8.432) (15)
Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (6.948) (14)
Oneri da derivati di copertura (193)
Altri oneri finanziari (1.291) (1)
Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al
fair value con impatto a CE
1.737 414
Titoli di debito 688 414
Quote O.I.C.R. 1.049
TOTALF (5.975) 1.411

NOTA 29 - UTILI / (PERDITE) DA PARTECIPAZIONI E INVESTIMENTI

La voce alla fine del 2019 non contribuisce al risultato del periodo, a differenza del periodo precedente quando, l'ammontare di € 0,9 milioni rifletteva la valutazione ad equity della partecipazione in BCC Gestione Crediti S.p.A. ceduta nel terzo trimestre 2018.

(€/000)
31/12/2019 31/12/2018
Proventi 919
- Rivalutazioni 2
- Utili da cessione (58)
- Riprese di valore 975
TOTALE 1 919

NOTA 30 - IMPOSTE SUL REDDITO

INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

PREMESSA

Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni per presidiare costantemente i principali rischi connessi alle attività di Gruppo, e poter garantire una sana e prudente gestione d'impresa coerente con gli obiettivi prefissati.

Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità. Come più dettagliatamente rappresentato nella Relazione sul Governo Societario cui si fa rimando, nel primo semestre del 2019 l'assetto del sistema dei controlli interni è stato interessato da un'attività di revisione volta a riflettere gli impatti derivanti dal progetto di riorganizzazione del Gruppo doValue e dal mutato contesto normativo di riferimento. In particolare gli elementi essenziali di tale progetto che hanno impatto sul sistema dei controlli del Gruppo sono rappresentati da:

  • trasformazione della Capogruppo bancaria doValue in società di gestione dei crediti autorizzata ai sensi dell'art. 115 TULPS;
  • scioglimento del preesistente Gruppo bancario;
  • permanere della controllata Italfondiario, intermediario finanziario iscritto all'albo 106 TUB, quale destinatario della normativa di Vigilanza ex Circ. 288 del 3 aprile 2015 di Banca d'Italia.

Tali elementi hanno guidato l'attività di revisione dell'assetto del sistema dei controlli interni che ha comportato queste principali modifiche:

  • ridefinizione del modello di direzione, coordinamento e controllo di Gruppo e del ruolo ricoperto in tale modello dalla Capogruppo, attraverso il superamento dell'impostazione principalmente fondata sui requisiti delle disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e la sua declinazione nei termini previsti dal codice civile per i gruppi economici;
  • introduzione nell'ambito del sistema dei controlli interni della neo-costituita "Direzione Controlli Interni" (cui riportano le Funzioni Internal Audit e Antiriciclaggio) con il ruolo di assicurare il coordinamento a livello unitario del governo dei rischi e garantire nel continuo una valutazione di sintesi della sua adeguatezza;
  • revisione della mission della Funzione Internal Audit del Gruppo doValue. Mentre è stato confermato l'accentramento presso tale Funzione delle attività di revisione interna su tutto il perimetro del Gruppo, a far data dal completamento del processo di de-banking e con esclusivo riferimento alla Capogruppo ed alle controllate non vigilate, a tale compito si è aggiunta l'esecuzione di campagne di controlli periodici di conformità negli ambiti normativi rilevanti per tali legal entities;
  • pur nell'ambito di un modello di governance accentrato del framework normativo volto alla prevenzione del fenomeno del riciclaggio, in linea con il dettato della IV Direttiva Comunitaria in materia, riconduzione del perimetro di operatività della Funzione Antiriciclaggio di doValue alla Capogruppo ed alle Controllate non vigilate, ed istituzione nell'ambito delle strutture organizzative delle controllate Italfondiario e doValue Hellas di autonome Funzioni Antiriciclaggio;

• revisione del perimetro delle Funzioni Aziendali di Controllo a seguito del venir meno degli obblighi di cui alla Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia. Pertanto, le Funzioni Aziendali di Controllo sono attualmente costituite dalle Funzioni Internal Audit, Antiriciclaggio e Dirigente Preposto collocate in Capogruppo, la Funzione Risk Management, Compliance e AML di Italfondiario (in ottemperanza al dettato della Circolare n. 288/2015 di Banca

• revisione della definizione e del perimetro delle ulteriori Funzioni Aziendali coinvolte nella gestione del sistema dei controlli interni, a presidio di specifici ambiti normativi/di rischio, con la riconduzione a tale perimetro delle

  • d'Italia) e la Funzione Antiriciclaggio di doValue Hellas;
  • U.O. Operational Risk Management e Compliance & DPO di Capogruppo;
  • revisione e aggiornamento dei flussi informativi relativi al sistema dei controlli interni, al fine di rendere il moriflettere gli effetti del de-banking.

dello coerente il nuovo assetto organizzativo della Capogruppo, nonché quelli verso l'Autorità di vigilanza per

Al netto delle suddette modifiche organizzative il Sistema dei Controlli Interni continua ad essere così strutturato:

governo, ed in particolare al Consiglio di Amministrazione, cui spettano compiti di pianificazione strategica, gestione, valutazione e monitoraggio del complessivo Sistema dei Controlli Interni. In tale ambito, in particolare, l'Amministratore Delegato riveste altresì il ruolo di Amministratore incaricato a sovrintendere alle funzionalità del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, ai sensi del Codice di Autodisciplina. È compito invece del Collegio Sindacale vigilare sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni accertandosi dell'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato

• i controlli di terzo livello, affidati alla funzione Internal Audit, sono mirati a valutare periodicamente la completezza, la funzionalità, l'adeguatezza e l'affidabilità in termini di efficienza ed efficacia del Sistema dei Controlli Interni in relazione alla natura e all'intensità dei rischi delle esigenze aziendali, individuando, altresì, eventuali

  • la responsabilità primaria della completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità è rimessa agli organi di coordinamento delle medesime nonché promovendo eventuali interventi correttivi;
  • violazioni delle misure organizzative adottate dal Gruppo;
  • conformità dell'operatività aziendale alle norme, incluse quelle di autoregolamentazione.
  • i controlli di primo livello sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e sono in capo alle dale in conformità con il processo di gestione dei rischi e le procedure interne applicabili.

• i controlli di secondo livello hanno l'obiettivo di assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, di controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati nonché di garantire la

funzioni aziendali cui competono le attività di business/operative le quali sono chiamate, nell'ambito dell'operatività giornaliera, ad identificare, misurare, monitorare ed attenuare i rischi derivanti dall'ordinaria attività azien-

L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana cui la Capogruppo doValue ha ritenuto di aderire successivamente alla sua quotazione presso il Mercato Regolamentato Italiano (MTA), nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.

Consiglio di Amministrazione e Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati

Le linee di indirizzo del Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi sono definite dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in coerenza con gli indirizzi strategici e la propensione al rischio dal medesimo stabiliti. In tal modo il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.1. lett. a), del Codice di Autodisciplina, assicura che i principali rischi siano correttamente identificati, misurati e monitorati in modo adeguato anche tenuto conto della loro evoluzione ed interazione.

Il Consiglio di Amministrazione effettua le valutazioni ed assume le decisioni in materia di sistema dei controlli interni e gestione dei rischi avvalendosi del supporto del Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati.

Il Consiglio di Amministrazione promuove infine la diffusione di una cultura aziendale dei controlli interni che valorizzi le funzioni aziendali di controllo, affinché tutto il personale aziendale sia consapevole del ruolo ad esse attribuito. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione ha approvato un Codice Etico, allegato al Modello Organizzativo e di Gestione ex D. Lgs. 231/2001, all'interno del quale sono formalizzati i principi che i componenti degli organi aziendali e i dipendenti sono tenuti a rispettare nell'espletamento delle materie attribuite.

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale vigila sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni nonché dei processi di gestione e controllo dei rischi, accertando l'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato coordinamento delle medesime nonché promuovendo gli eventuali interventi correttivi delle carenze e irregolarità rilevate.

Secondo il modello di governance adottato dal Gruppo al Collegio Sindacale della Capogruppo sono attribuite anche le funzioni di organismo di vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.

Funzioni Aziendali di Controllo

Ad esito del perfezionamento del riassetto del sistema dei controlli interni del Gruppo di cui si è dato conto all'inizio del presente capitolo, rientrano tra le funzioni aziendali di controllo di doValue le funzioni Internal Audit e Antiriciclaggio a riporto diretto della Direzione Controlli Interni, ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili ai sensi della L. 262/05. Tali funzioni sono tra loro separate nonché gerarchicamente indipendenti dalle funzioni aziendali che svolgono le attività assoggettate ai loro controlli.

Direzione Controlli Interni

La Direzione Controlli Interni assicura il coordinamento a livello unitario del governo dei rischi – in coerenza con le linee di sviluppo strategico della Capogruppo – e garantisce nel continuo una valutazione di sintesi ed al tempo stesso prospettica dell'adeguatezza dei controlli implementati nei processi e nei sistemi aziendali.

Nell'ottica di assicurare il presidio accentrato ed il coordinamento delle attività di controllo nonché della pianificazione ed esecuzione delle verifiche, oltre che di fornire linee di indirizzo per il governo dei rischi, sono poste a diretto riporto del Responsabile della Direzione Controlli la Funzione Internal Audit e la Funzione Antiriciclaggio, volte a presidiare rispettivamente:

  • l'adeguatezza, funzionalità, affidabilità e conformità dei processi aziendali di business e di supporto e l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile;
  • il rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Funzione Internal Audit

Nel contesto del modello organizzativo accentrato adottato dal Gruppo in materia di sistema dei controlli interni, la funzione Internal Audit istituita presso la Capogruppo assolve il ruolo di funzione di revisione interna per conto sia della Capogruppo sia delle società da essa controllate e provvede ad assicurare una costante, indipendente ed obiettiva valutazione del complessivo sistema dei controlli interni, affinché ne siano garantite le relative finalità e sia perseguito il miglioramento dell'efficacia ed efficienza dell'organizzazione. La Funzione comunica in via diretta alle strutture interessate i risultati degli accertamenti e delle valutazioni effettuate. Viene comunque assicurato il raccordo tra la stessa e l'Amministratore Delegato della Capogruppo attraverso adeguati flussi informativi ed il Comitato manageriale di Coordinamento del Sistema dei Controlli Interni che ha il compito di affrontate in maniera coordinata e strutturata le tematiche inerenti al corretto funzionamento del Sistema dei Controlli Interni ed ai piani di rimedio ad essi collegati nonché quelle relative alla gestione e al monitoraggio dei rischi. La Funzione ha inoltre accesso diretto al Collegio Sindacale e comunica con esso senza restrizioni o intermediazioni. In termini generali, la funzione si attiva per garantire un supporto ai vertici aziendali nel promuovere e diffondere un'adeguata e solida cultura dei controlli all'interno del Gruppo.

Funzione Antiriciclaggio

Pur nell'ambito di un modello di governance accentrato del framework normativo volto alla prevenzione del fenomeno del riciclaggio, in linea con il dettato della IV Direttiva Comunitaria in materia, a seguito del processo di debanking è venuto meno il modello organizzativo che prevedeva l'accentramento presso la Capogruppo della Funzione Antiriciclaggio per tutte le società destinatarie di tale normativa. In tale contesto dunque il perimetro di responsabilità diretta della Funzione Antiriciclaggio di doValue nella gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo è stato ricondotto alla sola Capogruppo ed alle Controllate non vigilate. Nell'ambito delle strutture organizzative delle controllate Italfondiario e doValue Hellas sono state dunque istituite autonome Funzioni Antiriciclaggio. Le decisioni strategiche a livello di Gruppo in materia di gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo sono rimesse agli Organi Aziendali della Capogruppo. Gli organi aziendali delle altre società appartenenti al Gruppo sono responsabili ciascuno secondo le proprie competenze, dell'attuazione nell'ambito della propria realtà aziendale delle strategie e politiche di gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo definite dalla Capogruppo.

Dirigente Preposto

Coerentemente con quanto disposto dalle normative di riferimento, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha nominato il Dirigente Preposto, assegnandogli le responsabilità, previste dalla normativa esterna, di definire ed implementare un idoneo sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria nell'ambito del Gruppo e di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario. Il Dirigente Preposto rilascia inoltre, unitamente all'Amministratore Delegato, un'attestazione in merito al bilancio di esercizio della Capogruppo, al bilancio consolidato ed alla relazione finanziaria semestrale consolidata concernente l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili sopra indicate nel corso del periodo cui si riferiscono tali documenti contabili, nonché l'attendibilità dei dati ivi contenuti e la loro conformità con i principi contabili di riferimento.

Infine, tale Funzione verifica e attesta, tramite apposita dichiarazione, la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale della stessa.

Altre Funzioni Aziendali con compiti di controllo

Rientrano nel perimetro delle Funzioni Aziendali di Capogruppo coinvolte nella gestione del sistema dei controlli interni a presidio di specifici ambiti normativi/di rischio, e in quest'ottica di seguito rappresentate, le U.O. Operational Risk Management e Compliance & DPO di Capogruppo.

UO Compliance &DPO

Nell'ambito del nuovo Sistema Dei Controlli Interni delineato in seguito al debanking, all'interno della U.O. Compliance & DPO sono individuati i seguenti presidi con compiti di controllo:

  • Responsabile della Protezione Dati (Data Protection Officer o DPO) della Capogruppo;
  • Responsabile Anticorruzione.

Il DPO di Capogruppo assolve a funzioni di supporto e controllo, consultive, formative e informative relativamente all'applicazione del GDPR e della normativa nazionale in materia di trattamento dei dati personali, coopera con l'Autorità e costituisce il punto di contatto, anche rispetto agli interessati, per le questioni connesse al trattamento dei dati personali.

Il Responsabile dell'U.O. Compliance & DPO riveste inoltre il ruolo di Responsabile Anticorruzione.

U.O. Operational Risk Management

L'U.O. Operational Risk Management è collocata a diretto riporto della Direzione Operations con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione della mission complessiva di tale Direzione, rappresentata dal governo dei costi e dei principali processi che ne generano le diverse componenti, garantendo un monitoraggio costante ed una gestione proattiva dei rischi riconducibili ai processi di business e di supporto e dei loro possibili impatti in termini di accantonamenti e perdite operative.

La Funzione ha dunque il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali.

RISCHIO DI CREDITO

Si definisce rischio di credito l'eventualità per il creditore che un'obbligazione finanziaria non venga assolta né alla scadenza né successivamente generando una perdita finanziaria. L'attivo della società evidenzia che tale tipologia di rischio risulta principalmente ascrivibile a crediti di natura commerciale nonché a sofferenze di proprietà e depositi presso primarie banche e istituti finanziari.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Per le posizioni per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale, si procede ad una svalutazione tenendo conto dei flussi recuperabili e della relativa data d'incasso. Al 31 dicembre 2019, le principali controparti commerciali si riferiscono a banche caratterizzate da un elevato standing creditizio e da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.

Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali. Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato. Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.

La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo. Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita. Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

Rischi finanziari

5.1

RISCHIO DI MERCATO - RISCHIO DI TASSO D'INTERESSE

Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano l'onerosità della raccolta e la remunerazione degli impieghi.

Al fine di neutralizzare l'esposizione al rischio di variazione dei tassi d'interesse il Gruppo ha fatto ricorso alla sottoscrizione di un Interest Rate Swap (IRS), esclusivamente per finalità di copertura. I fair value degli strumenti derivati al 31 dicembre 2019, pari a € 0,4 milioni, sono stati rilevati direttamente nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Il tasso di interesse oggetto di copertura è l'Euribor 6M ed il dettaglio degli strumenti finanziari oggetto di copertura è riportato in Nota 12 "Prestiti e Finanziamenti", mentre il dettaglio degli strumenti di copertura è riportato in Nota 13 "Altre passività finanziarie".

Nella sezione dedicata alle politiche contabili, al paragrafo "Gerarchia del fair value: attività e passività valutate al fair value su base ricorrente - ripartizione per livelli di fair value", in Tabella occorre includere nel Passivo anche i contratti derivati in questione, e il Livello di Fair Value è il "2".

OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR). In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo (inclusa la sua componente informatica) è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, all'interno della Direzione Operations della Capogruppo è istituita l'U.O. Operational Risk Management, con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione della mission complessiva di tale Direzione, garantendo un monitoraggio costante ed una gestione proattiva dei rischi riconducibili ai processi di business e di supporto e dei loro possibili impatti in termini di accantonamenti e perdite operative. La Funzione ha dunque il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei, e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali, coerentemente con l'approccio delineato nell'ambito del più ampio Sistema dei Controlli di doValue. La struttura di Governance, in tema di rischi operativi, prevede oltre al diretto coinvolgimento dell'Alta Direzione anche il Comitato Rischi Operativi, che ha la responsabilità sul perimetro doValue di proporre interventi sui rischi rilevati, di esaminare i report sui rischi operativi, di proporre procedure di controllo e limiti sui rischi operativi e di monitorare le azioni di mitigazione dei rischi.

Per quanto concerne la gestione dei rischi, doValue si è dotata di un insieme strutturato di processi, di funzioni e di risorse dedicate:

• alla raccolta, registrazione e monitoraggio delle segnalazioni di rischio operativo provenienti dalle strutture di

  • workout e da altre strutture aziendali;
  • alla raccolta di dati interni di perdita operativa
  • alla definizione ed implementazione di indicatori di rischio operativo sulle aree di maggior rilievo per l'attività aziendale.

Con riferimento a tal ultimo processo, gli indicatori sono una componente prospettica che riflette con tempestività il miglioramento o il peggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività, nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni. A tale riguardo, sono stati creati appositi indici che vengono monitorati mensilmente e confrontati con il mese precedente per giustificare le principali variazioni in positivo o negativo, allo scopo di evidenziare eventuali fenomeni di rischio nei processi aziendali nonché un piano di azione per gli indicatori che non rientrano tra i range stabiliti. Infine, la Capogruppo doValue ha predisposto un sistema di reporting, con cadenze e livelli di sintesi diversificati, che assicura informazioni tempestive in materia di rischi operativi agli Organi Aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate.

Similarmente, nella controllata Italfondiario, iscritta all'Albo degli intermediari finanziari di cui all'art. 106 del TUB nonché all'Albo degli istituti di pagamento di cui all'art. 114 – septies TUB, è in essere un framework di risk management compliant con la Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 di banca d'Italia, che prevede per la gestione del rischio operativo processi di rilevazione non dissimili da quelli della Capogruppo.

Rischi operativi

5.2

INFORMATIVA DI SETTORE

PREMESSA

L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Region, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.

A seguito dell'acquisizione di Altamira perfezionata a metà esercizio, si è delineata una suddivisione del business per area geografica all'interno della zona sud europea.

ESERCIZIO 2019 Italia Grecia &
Cipro
Spagna &
Portogallo
Consolidato
Ricavi da contratti con i clienti
Ricavi diversi
201.096
19.880
22.952
5.746
106.748
9.445
330.796
35.071
Totale ricavi 220.976 28.698 116.193 365.867
Costi dei servizi resi
Costo del personale
(14.341)
(102.032)
(2.286)
(9.072)
(19.410)
(33.450)
(36.037)
(144.554)
Spese amministrative (46.081) (4.044) (15.950) (66.075)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione (528) (89) (617)
Ammortamenti e svalutazioni (7.992) (4.923) (27.871) (40.786)
Accantonamenti a fondi rischi e oneri (2.194) (17) (228) (2.439)
Totale costi (173.168) (20.431) (96.909) (290.508)
RISULTATO OPERATIVO 47.808 8.267 19.284 75.359
(Oneri)/Proventi finanziari (2.426) (10) (3.539) (5.975)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 45.382 8.257 15.745 69.384
Imposte sul reddito (22.944) (375) (4.686) (28.005)
RISULTATO NETTO DERIVANTE
DALL'ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO 22.438 7.882 11.059 41.379
RISULTATO DEL PERIODO 22.438 7.882 11.059 41.379
TOTALE ATTIVITA 375 358 48.597 456.802 830.687
TOTALE PASSIVITA' 520.740 22.792 61.856 605,388
(€/000)
ESERCIZIO 2018 Italia Grecia &
Cipro
Spagna &
Portogallo
Consolidato
Ricavi da contratti con i clienti 206.535 206.535
Ricavi diversi 28.983 28.983
Totale ricavi 235.518 235.518
Costi dei servizi resi (18.649) (18.649)
Costo del personale (97.092) (97.092)
Spese amministrative (42.821) (42.821)
(Oneri)/Proventi diversi di (247) (247)
Ammortamenti e svalutazioni (2.796) (2.796)
Accantonamenti a fondi rischi e 2.046 2.046
Totale costi (159.559) (159.559)
RISULTATO OPERATIVO 75.959 75.959
(Oneri)/Proventi finanziari 1.411 1.411
Utili (Perdite) da partecipazioni 919 ਰੇ 19
RISULTATO ANTE IMPOSTE 78.289 78.289
Imposte sul reddito (27.449) (27.449)
RISULTATO NETTO
DERIVANTE DALL'ATTIVITA'
DI FUNZIONAMENTO 50.840 50.840
RISULTATO DEL PERIODO 50.840 50.840
TOTALE ATTIVITA 317.036 317.036
TOTALE PASSIVITA' 84.247 84.247

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".

Si considerano quindi anche le operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.

Operazioni realizzate durante il periodo

7.1

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE ESTERNE

Altamira

Il 27 giugno 2019 il Gruppo ha acquisito l'85% delle azioni con diritto di voto di Altamira Asset Management S.A. (Altamira), uno dei principali servicer di Non Performing Loans e Real Estate assets, con una presenza in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia. Si rimanda alla Relazione sulla Gestione per maggiori dettagli sulla natura strategica dell'operazione.

Di seguito si espone il fair value provvisorio delle attività nette di Altamira alla data di acquisizione.

221.793
167.268
157.933
9.335
14.457
40.068
7.638
32.739
262.170
89.530
2.121
1.595
45.315
138.561
400.731
144.708
1.885
4.979
25.631
177.203
40.155
3.075
14.088
16.578
10.024
83.920
261.123
139.608
(20.941)
137.534
256.201
(39.307)

Nonostante venga mantenuta la provvisorietà della valutazione di PPA fino al termine di un anno dall'operazione (entro il 27 giugno 2020), rispetto ai valori esposti nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2019, si è ritenuto di aggiornare la valutazione al fair value delle attività nette di Altamira al fine di tener conto di informazioni utili a fini valutativi raccolte nel corso del secondo semestre 2019, non note o non disponibili alla data di acquisizione e di ingresso in consolidamento.

Il processo di raccolta e analisi delle informazioni utili ai fini valutativi è tuttora in corso e non si ritiene ancora completato. Solo al termine di tale processo, da concludersi entro un anno dalla data di acquisizione della società, risulterà possibile individuare l'adeguata allocazione del goodwill alle appropriate CGU generatrici dei flussi di cassa.

La quota di Earn-out è iscritta al fair value tra le altre passività finanziarie come descritto nella Nota 13.

Alla data di acquisizione, il fair value provvisorio delle attività immateriali legate ai contratti di servicing e a backlog & database di Altamira ammonta rispettivamente a € 157,9 milioni ed € 9,3 milioni. La differenza tra il fair value provvisorio e il valore di iscrizione di questi due elementi è il risultato della valorizzazione tramite il metodo "Multi-Period Excess Earnings Method (MEEM)" che prevede l'attualizzazione del valore dei flussi di cassa netti attribuibili specificatamente a tali contratti attivi.

Relativamente al marchio Altamira esso risulta iscritto nel bilancio della società ad un valore di carico pari a € 38,8 milioni e, tramite la valutazione effettuata applicando il metodo Income approach – Relief-from-royalty method, il fair value ed esso attribuito ammonta a € 40,1 milioni.

I costi della transazione pari a € 9,1 milioni sono stati spesati nel conto economico consolidato nella voce spese amministrative.

Di seguito si espone una tabella di confronto tra i valori provvisori esposti al 30 giugno 2019 e i valori aggiornati nel secondo semestre 2019 e rendicontati nella tabella precedente.

A fronte di tale passività risulta attivabile la clausola dello SPA che prevede l'intervento a copertura del venditore a titolo
di price adjustment, a saturazione della franchigia prevista nel contratto di assicurazione sottoscritto a tale scopo al

di price adjustment, a saturazione della franchigia prevista nel contratto di assicurazione sottoscritto a tale scopo al momento dell'acquisizione.

Fair value di
acquisizione esposto
al 30 giugno 2019
Nuova
valutazione
Nota Fair value di
acquisizione esposto al
31 dicembre 2019
TTIVITA' NON CORRENTI
ttività immateriali 305.926 (84.133) 1 221.793
di cui Altre attività immateriali 251.863 (84.595) 167.268
> contratti di servicing (SLA) 242.584 (84.651) 157.933
> backlog & database 9.279 56 9.335
di cui Software 13.696 761 14.457
di cui Marchi 40.367 (299) 40.068
mmobili, impianti e macchinari 7.638 7.638
mposte differite attive 11.822 20.917 2 32.739
325,386 (63.216) 262.170
TTIVITÀ CORRENTI
Crediti commerciali 92.528 (2.998) 3 89.530
ttività fiscali 2.121 4 2.121
ltre attività correnti 1.917 (322) 1.595
Disponibilità liquide e depositi a 45.315 45.315
139.760 (1.199) 138.561
OTALE ATTIVITÀ 465.146 (64.415) 400.731
ASSIVITÀ NON CORRENTI
restiti e finanziamenti 144.708 144.708
ltre passività finanziarie non 1.885 1.885
ondi rischi e oneri 4.979 5 4.979
mposte differite passive 46.664 (21.033) 3 25.631
193.257 (16.054) 177.203
ASSIVITA CORRENTI
restiti e finanziamenti 40.155 40.155
ltre passività finanziarie correnti 3.075 3.075
ebiti commerciali 14.088 14.088
Debiti tributari 11.853 4.725 6 16.578
ltre passività correnti 10.024 10.024
79.195 4.725 83.920
OTALE PASSIVITA' 272.452 (11.329) 261.123
OTALE ATTIVITA' NETTE
DENTIFICABILI AL FAIR
192.694 (53.086) 139.608
nteressenze di minoranza (28.904) 7.963 (20.941)
vviamento derivante
lall'acquisizione 96.532 41.002 137.534
CORRISPETTIVO 260.322 (4.121) 1 256.201
arn-out (39.307) (39.307)
CORRISPETTIVO PAGATO 221.015 (4.121) 216.894
Prestiti e finanziamenti 144.708 144.708
Altre passività finanziarie non 1.885 1.885
Fondi rischi e oneri 4.979 5 4.979
Imposte differite passive 46.664 (21.033) 3 25.631
193.257 (16.054) 177.203
PASSIVITA' CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 40.155 40.155
Altre passività finanziarie correnti 3.075 3.075
Debiti commerciali 14.088 14.088
Debiti tributari 11.853 4.775 6 16.578
Altre passività correnti 10.024 10.024
79.195 4.725 83.920
TOTALE PASSIVITA' 272.452 (11.329) 261.123
TOTALE ATTIVITA' NETTE
IDENTIFICABILI AL FAIR 192.694 (53.086) 139.608
Interessenze di minoranza (28.904) 7.963 (20.941)
Avviamento derivante
dall'acquisizione 96.532 41.002 137.534
CORRISPETTIVO 260.322 (4.121) 7 256.201
Earn-out (39.307) (39.307)
CORRISPETTIVO PAGATO 221.015 (4.121) 216.894

Nota 1 Sulla base del piano industriale 2020-2022 presentato lo scorso novembre è stata aggiornata la previsione dei flussi di cassa relativi ai contratti di servicing esistenti alla data di acquisizione, con una conseguente riduzione della relativa valutazione di fair value;

Nota 2 Le imposte differite attive sono state aggiornate al fine di tener conto degli effetti derivanti dalle cospicue

La tabella che segue espone i flussi di cassa dell'acquisizione ed evidenzia pertanto l'inclusione dell'importo citato come price adjustment, non presente in occasione della scorsa Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2019.

(€/000)
Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione
Disponibilità nette acquisite con la controllata 45.315
Corrispettivo pagato (221.015)
Price adjustment 4.121
Flusso di cassa netto dell'acquisizione (171.579)
Rifinanziamento del debito della controllata (184.863)
Flusso di cassa complessivo dell'acquisizione (356.447)

In considerazione del fatto che l'acquisizione di Altamira è avvenuta alla fine di giugno 2019, la società ha contribuito all'utile netto del Gruppo solo con il secondo semestre. Al fine di apprezzare gli effetti economici dell'acquisizione come se questa fosse intervenuta all'inizio dell'anno, si rimanda a quanto esposto nella presente Relazione sulla Gestione in merito al conto economico gestionale proforma 2019.

doValue Hellas

Il 19 aprile 2019 si è perfezionata la societarizzazione della nuova subsidiary in Grecia. Ciò è avvenuto tramite alcuni passaggi successivi: in primis l'acquisizione del 100% delle azioni di un servicer locale non operativo ma in possesso di licenza al prezzo di € 488 mila e successivamente il trasferimento a quest'ultimo di tutte le attività, passività e contratti attivi e passivi fino allora riferibili alla branch doValue Hellas la quale ha contestualmente cessato di esistere.

L'acquisizione della società si configura come operazione di aggregazione aziendale esterna ed ha comportato l'emergere di un avviamento pari a € 435 mila.

Dopo il 31 dicembre 2019 il Gruppo doValue non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale.

Nel corso del 2019 non sono state applicate rettifiche retrospettive ad operazioni di aggregazione aziendale condotte in esercizi precedenti.

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE INTERNE

Oltre alla sopra citata operazione di trasferimento di attività e passività tra la branch doValue Hellas e la società doValue Hellas, nel corso dell'esercizio non sono state perfezionate ulteriori operazioni di aggregazione interne. Tuttavia, a partire dal 1 gennaio 2019 decorrono gli effetti delle seguenti operazioni citate già nel Bilancio Consolidato 2018:

• la scissione parziale mediante il trasferimento a doValue degli elementi patrimoniali del compendio aziendale di Italfondiario, costituito dal ramo d'azienda riferibile alle attività di special servicing che

  • hanno ad oggetto l'intero portafoglio crediti in gestione a Italfondiario;
  • e corporate servicer.

• l'apporto a Italfondiario del ramo d'azienda di doValue che comprende, fra l'altro, le attività Master e le attività a supporto dei veicoli di cartolarizzazione e, in particolare, le attività di cash management

Tali operazioni sopramenzionate non hanno impatto sul bilancio consolidato.

Operazioni realizzate dopo la chiusura del periodo

Rettifiche retrospettive

7.2

7.3

Il trasferimento di attività e passività a quest'ultima si configura invece come un'operazione di aggregazione aziendale interna e pertanto tutti i relativi effetti sono stati annullati nell'ambito del processo di consolidamento. In particolare, il trasferimento in questione è stato valorizzato tramite una valutazione al fair value delle attività oggetto dell'operazione da parte di un terzo indipendente ed ha fatto emergere la valorizzazione del contratto Solar stipulato con le 4 banche greche per un importo di € 1,1 milioni il cui ammontare è stato eliminato ai fini del consolidamento.

svalutazioni di attività immateriali e della conseguente perdita fiscale di Altamira registrate in corrispondenza della data di ingresso in consolidamento;

Nota 3 I crediti commerciali sono stati ridotti al fine di tener conto dell'aggiustamento contabile riveniente da più accurata stima dei ricavi in corso di maturazione al 30 giugno 2019;

Nota 4 È stato incluso un credito d'imposta relativo alla dichiarazione fiscale 2018, contabilizzato dall'acquisita nel secondo semestre 2019;

Nota 5 Il fondo rischi e oneri è stato adeguato per riflettere l'importo di prevedibile esborso a fronte di un contraddittorio attivato nel secondo semestre dell'anno da uno dei principali clienti della società, sull'applicabilità di previsioni contrattuali preesistenti alla data di acquisizione. Tale importo risulta dimensionato a quanto riferibile a competenze maturate fino alla data di acquisizione;

Nota 6 Le imposte differite passive sono calcolate come conseguenza dell'aggiornamento della valutazione al fair value delle attività nette di Altamira;

Nota 7 I debiti tributari sono stati incrementati per tener conto dell'esito di una verifica fiscale intervenuta nel secondo semestre e riferita ad esercizi pregressi.

e
e
Società
collegate
loint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre
parti
correlate
Totale
764 764
786 786
(1.158) (1.158)
(23) (23)
(786) (786)
(1) (1)
(418) (418)

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate significative per il Gruppo doValue, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società collegate e le joint venture nonché le loro controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;
  • i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.

Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.

INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2019. La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".

31/12/2019
Benefici a breve termine per i dipendenti 4.109
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 150
Pagamenti basati su azioni 7.094
Totale 11.353

INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE

Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza relative, principalmente a contratti di prestazione di servizi.

Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2019 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2019, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Voci di Stato Patrimoniale Società
controllante
Società
controllate
non
consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre
parti
correlate
Totale
Crediti commerciali 1.065 1.065
(mmobili, impianti e macchinari 1.571 1.571
TOTALE ATTIVITA' 2.636 2.636
Debiti commerciali 123 123
Fondi rischi e oneri ರ್ಕ 96
Altre passività finanziarie correnti 1.517 1.517
TOTALE PASSIVITA' 1.736 1.736

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

• Torre SGR S.p.A.: la società offre al Gruppo il servizio di affitto di alcuni immobili per una delle principali sedi territoriali presenti a Roma. Tale contratto, scaduto a gennaio 2019 è stato prorogato in corso d'anno e contabilizzato ai sensi dell'IFRS 16; tale fattispecie ha fatto rilevare una competenza 2019 in parte tra le spese amministrative (€ 1,2 milioni) e in parte tra ammortamenti (€ 786 mila) e oneri finanziari (€ 23 mila). Le contropartite patrimoniali sono rilevate tra gli immobili, impianti e macchinari (€ 1,6 milioni), tra le altre passività finanziarie (€ 1,5 milioni) e tra i debiti commerciali (€ 50 mila); il Gruppo inoltre svolge per Torre SGR servizi IT registrati tra i

• Fortress Investment Fund III LP: Altamira Proteus, con sede in Portogallo, ha effettuato servizi di due diligence

• FIG LLC: doValue svolge attività di due diligence nei confronti della società e nell'esercizio ha maturato ricavi per

• Stresa Securitisation: il Gruppo offre servizi di master servicing alla SPV con ricavi da contratti con i clienti per

  • ricavi diversi per € 90 mila e vanta crediti commerciali per € 125 mila;
  • alla società per un totale di ricavi diversi e crediti commerciali di € 139 mila;
  • € 494 mila, oltre ad avere crediti commerciali per € 541 mila a fine periodo;
  • € 237 mila e con crediti commerciali per € 25 mila;
  • € 50 mila e con crediti commerciali per € 13 mila;
  • commerciali per € 42 mila;
  • tratti con i clienti e ricavi diversi nell'anno per € 149 mila e crediti commerciali per € 129 mila.

• Verbania Securitisation: il Gruppo offre servizi di master servicing alla SPV con ricavi da contratti con i clienti per

• SPV leffe: il Gruppo svolge attività di recupero e di servizi informativi per un totale ricavi di € 239 mila e crediti

• Reoco: doValue svolge attività di gestione del patrimonio immobiliare per alcune Reoco rilevando ricavi da con-

ALLEGATI

Compensi corrisposti alla società di revisione: informazioni ai sensi dell'art. 149-DUODECIES del regolamento emittenti Consob

Tipologia di servizi Corrispettivo
dell'esercizio
Corrispettivo
dell'esercizio
Corrispettivi in Euro (IVA e spese
escluse)
Soggetto che
ha erogato il
servizio
doValue
S.p.A.
Soggetto che
ha erogato il
servizio
Societa
controllate
Revisione contabile EY S.p.A. 176.000 BDO, Network
EY (*)
187.125
Servizi di attestazione: 24.000 42.510
Verifiche per sottoscrizione dichiarazioni
fiscali
EY S.p.A. 4.000 Network EY 42.510
Dichiarazione Non Finanziaria EY S.p.A. 20.000
Altri servizi Network EY 269.400 BDO Network 299.129
Totale 469.400 528.764

Erogazioni pubbliche ai sensi della L.124/2017

La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.

Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime 5 Attività d'impresa e concorrenza, pubblicata in data 22 febbraio 2019, che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.

Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. e dalle proprie società controllate con sede in Italia in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata.

Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019. Tali benefici sono stati rilevati a conto economico a seguito della verifica del rispetto delle condizioni di erogazione, pertanto il Gruppo prevede di non essere chiamato a restituire alcun importo.

Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti nel Gruppo.

(€)
Tipologia di contributo Importo
Fondo occupazione 151.763
Sgravi contributivi per conciliazione vita lavoro 212.715
TOTALE 364.478

ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO

Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n.11971/99 e successive modifiche e integrazioni

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Attestazioni e relazioni al Bilancio Consolidato Attestazioni e relazioni al Bilancio Consolidato

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