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Annual Report Aug 5, 2020

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RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018

SERVICING | LENDING | SOLUTIONS

RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018

Sede sociale: Piazzetta Monte, 1 – 37121 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato Banca iscritta all'Albo delle Banche - codice ABI: 10639 Capogruppo del Gruppo bancario doBank iscritto all'Albo dei Gruppi bancari - codice 10639 Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

www.dobank.com

SOMMARIO

CARICHE SOCIALI E SOCIETA' DI REVISIONE ___________ 4
STRUTTURA DEL GRUPPO ___________ 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO _______ 6
SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO_________ 38
NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA ___________ 45
PARTE A - POLITICHE CONTABILI ________ 46
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ___ 78
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO ____ 105
PARTE D – REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA _____ 117
PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA _____ 119
PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO _______ 150
PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA ____ 154
PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE __________ 157
PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI ____ 160
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE __________ 163
ALLEGATO 1 – PROSPETTO DEI CORRISPETTIVI DI COMPETENZA DELL'ESERCIZIO A FRONTE DEI
SERVIZI FORNITI DALLA SOCIETÀ DI REVISIONE E DALLE ENTITÀ APPARTENENTI ALLA RETE DELLA
SOCIETÀ DI REVISIONE __________ 165
ALLEGATO 2 – INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO _____ 167
ALLEGATO 3 – EROGAZIONI PUBBLICHE AI SENSI DELLA L.124/2017 ______ 169
ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO _________ 171
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

CARICHE SOCIALI E SOCIETA' DI REVISIONE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Giovanni Castellaneta (2) (4)
Amministratore Delegato Andrea Mangoni
Consiglieri Francesco Colasanti (6)
Emanuela Da Rin
Giovanni Battista Dagnino (3) (2)
Nunzio Guglielmino (4) (5)
Giovanni Lo Storto (1) (6)
Giuseppe Ranieri
Marella Idi Maria Villa

COLLEGIO SINDACALE

SOCIETA' DI REVISIONE EY S.p.A.
Roberta Senni
Sindaci supplenti Sonia Peron
Nicola Lorito (8)
Sindaci effettivi Francesco Mariano Bonifacio (8)
Presidente Chiara Molon (7)

Dirigente preposto alla redazione Mauro Goatin dei documenti contabili societari

Alla data di approvazione delle Relazioni e bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Note

  • (1) Presidente Comitato per le Nomine
  • (2) Membro Comitato per le Nomine
  • (3) Presidente Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati
  • (4) Membro Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati
  • (5) Presidente Comitato per la Remunerazione
  • (6) Membro Comitato per la Remunerazione
  • (7) Presidente Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
  • (8) Membro Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

STRUTTURA DEL GRUPPO

Il seguente grafico mostra la composizione del Gruppo doBank alla data del 31 dicembre 2018:

doBank nasce dalla combinazione, sotto la leadership di Fortress, dei due più grandi Servicer italiani indipendenti: UCCMB, poi ridenominata doBank ed originariamente parte del Gruppo UniCredit, e Italfondiario.

Nel 2016 doBank acquisisce il 100% di Italfondiario, tra i principali operatori in Italia nella gestione in outsourcing di crediti performing e non-performing. In seguito all'acquisizione, viene a crearsi il Gruppo doBank leader di mercato che conta su oltre 18 anni di esperienza nel settore in Italia.

A luglio 2017 il titolo doBank debutta in Borsa, grazie ad un'offerta di collocamento riguardante le azioni ordinarie e rivolta a investitori istituzionali, italiani ed internazionali, conclusa in anticipo per il forte interesse dimostrato dagli investitori. Le azioni doBank sono identificate con codice ISIN IT0001044996 e codice alfanumerico DOB [Bloomberg: DOB IM].

Oltre alla conferma della posizione di leadership nel settore del credit management in Italia, il 2018 segna l'ingresso di doBank nei mercati internazionali, prima in Grecia attraverso un mandato per la gestione di un portafoglio di €1,8 miliardi affidato dalle quattro banche sistemiche locali in luglio, poi nel più ampio mercato del sud Europa, con l'accordo per l'acquisizione di Altamira Asset Management, società presente in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia, raggiunto il 31 dicembre 2018. L'espansione nel mercato Greco e l'accordo per l'acquisizione di Altamira rappresentano importanti passi in avanti nella realizzazione del Business Plan 2018-2020 presentato da doBank a giugno 2018.

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO

PREMESSA

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nell'ambito del monitoraggio delle performance da parte del management e nel reporting direzionale. Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

ATTIVITA' DEL GRUPPO

Il Gruppo doBank è leader in Italia e Grecia nell'attività di gestione di crediti prevalentemente non-performing a favore di banche, investitori e istituzioni finanziarie pubbliche e private (Servicing), con un portafoglio in gestione di oltre 82 miliardi di euro (Gross Book Value) a fine 2018. Il Gruppo doBank fornisce anche prodotti e servizi ancillari di natura commerciale, immobiliare e legale (Prodotti Ancillari) oltre ad altre attività minori di natura bancaria che riguardano principalmente la gestione, l'acquisto e la vendita di crediti non-performing.

All'interno del Gruppo, doBank è specializzata nelle attività di Special Servicing e Real Estate, la sua società controllata Italfondiario svolge invece primariamente attività di Master Servicing, mentre l'offerta di Prodotti Ancillari connessi con l'attività di recupero è completata da doData e dalla struttura interna di Judicial Management.

Nel 2018 è stato avviato un rilevante processo di riorganizzazione societaria che vedrà doBank, nel 2019, subordinatamente alle prescritte autorizzazioni di legge, prendere la forma di una società di servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S., cessando dunque di essere un Gruppo bancario. Il processo di riorganizzazione e di "debanking" avviato, ha la finalità di rendere la struttura del Gruppo più coerente con il business mix di doBank, che registra la quasi totalità dei suoi ricavi da attività di servicing e svolge in maniera residuale attività bancaria e permette un più ottimale e flessibile utilizzo delle sue risorse finanziarie, attualmente sottoposte ai vincoli patrimoniali previsti per i gruppi bancari.

Nell'ambito del Servicing, i servizi offerti dal Gruppo doBank includono, tra l'altro:

  • "Riscossione e Recupero": attività relative all'amministrazione, alla gestione e al recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti performing, UTP (unlikely-to-pay) e non-performing (NPL, Bad Loans);
  • "Due Diligence": servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, nonché di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero;
  • "Strutturazione": servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione;
  • "Co-investimento": attività di Co-investimento in portafogli di crediti con primari investitori finanziari, ove tale attività sia strumentale all'ottenimento di contratti di servicing. Tale attività viene svolta sottoscrivendo, in quote di minoranza, titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione disciplinati dalla legge 130/1999.

I Prodotti Ancillari connessi all'attività di recupero includono, tra l'altro, la raccolta, l'elaborazione e la fornitura di informazioni commerciali, immobiliari e legali aventi ad oggetto i debitori e la prestazione di servizi legali. Tra le attività minori, il Gruppo doBank si occupa anche dell'offerta di selezionati prodotti bancari, principalmente in relazione alla propria attività nel settore del Servicing, (quali ad esempio l'erogazione di mutui, prevalentemente in

fase di asta giudiziaria, e la gestione di conti depositi per clientela selezionata), insieme denominati Prodotti Ancillari e Altre Attività Minori. Tale offerta di prodotti bancari è attualmente in corso di dismissione a seguito del processo di riorganizzazione societaria sopra citato.

Sia doBank sia Italfondiario, in qualità di special servicer, hanno ricevuto i seguenti giudizi di rating: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's. I giudizi di Servicer Rating di doBank e di Italfondiario costituiscono i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore. Inoltre, tali giudizi sono stati attribuiti a doBank e a Italfondiario sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. Nel 2017 a doBank è stato assegnato anche il Master Servicer Rating di RMS2/CMS2/ABMS2 da Fitch Ratings.

Il Gruppo doBank è storicamente il principale partner di primari istituti finanziari e investitori istituzionali nazionali ed esteri. La base clienti del Gruppo, che nel 2018 si è ulteriormente diversificata, può essere suddivisa in due principali categorie di clienti anche in funzione del tipo di attività svolta: (i) Clienti Banche, per i quali il Gruppo svolge principalmente attività di "Riscossione e Recupero" e (ii) Clienti Investitori, per i quali doBank si occupa, oltre che della attività di "Riscossione e Recupero", anche dell'attività di "Due Diligence" e "Strutturazione"; ad entrambe le categorie di clienti doBank offre l'intera gamma di Prodotti Ancillari connessi all'attività di recupero.

CONTESTO MACRO ECONOMICO GENERALE

La crescita dell'economia globale nel 2018 è stata influenzata da significative tensioni sul fronte del commercio internazionale e dal riacutizzarsi di crisi finanziarie nei paesi emergenti. Dopo il +3,7% del 2018, le ultime previsioni fornite dall'OCSE1 vedono il PIL globale in rallentamento nel 2019 al +3,5% (stime di novembre 2018, riviste al ribasso rispetto al +3,7% previsto in maggio 2018). Le incertezze del quadro congiunturale hanno avuto ripercussioni sui mercati finanziari, causando anche una maggiore volatilità dei corsi azionari nel 2018 rispetto al recente passato.

Non immune da questo trend globale, è previsto che l'Unione Europea2 cresca al +1,9% nel 2019 dopo il +2,1% del 2018, con tassi di crescita disomogenei tra i 28 stati membri e segnali di debolezza sul fronte della produzione industriale e della minore inflazione, quest'ultima per effetto dell'andamento dei prezzi dei beni energetici. In tale contesto, la BCE ha ribadito di voler mantenere a lungo gli stimoli monetari.

La crescita limitata dei consumi privati e dei livelli occupazionali, insieme ai timori sulla tenuta della domanda esterna e degli investimenti, fanno prevedere per l'Italia, dopo il +1% del 2018, il protrarsi di un tasso di crescita del PIL inferiore alla media europea anche nel 2019. La moderata crescita del PIL dovrebbe però permettere un'ulteriore riduzione del tasso di disoccupazione, atteso al 10,4% nel 2019 dal 10,7% del 2018. Prosegue, inoltre, il trend positivo del settore immobiliare italiano, legato intrinsecamente alla gestione dei crediti assistiti da garanzia, che ha registrato una crescita dell'indice dei prezzi del +1,5%3 nel 2018 dopo il +1,4% dell'anno precedente.

Il settore bancario italiano nel 2018 ha proseguito nell'attività di rafforzamento degli indici patrimoniali e di miglioramento della qualità dell'attivo, riducendo le esposizioni nonperforming anche grazie ad un continuo interesse degli investitori internazionali, che hanno contribuito allo sviluppo del mercato del credit servicing nel quale doBank si conferma leader. Si prevede che tale interesse si protragga nel medio termine a partire dal 2019, accompagnando le principali banche italiane al percorso di avvicinamento agli standard europei. Tra le esposizioni non-performing, le sofferenze lorde si sono attestate a circa 120

1 OECD Economic Outlook, novembre 2018.

2 European Commission European Economic Forecast – Autumn 2018.

3 Bloomberg, Scenari Immobiliari SpA, dati a dicembre 2017.

miliardi di euro a fine 20184 , in riduzione da circa 165 miliardi a fine 2017. Un trend simile è stato registrato dalle inadempienze probabili, a circa 82 miliardi di euro a fine 2018 rispetto a 94 miliardi di euro a fine 2017, segnale che oltre alle sofferenze, il sistema bancario italiano e gli investitori internazionali si stiano concentrando anche su questa classe di attivo. Tra i punti di attenzione per il settore bancario italiano continuano ad esserci, tra gli altri, la redditività media inferiore ai benchmark europei e una elevata esposizione ai titoli di stato domestici, i cui rendimenti hanno subito un aumento sensibile nel 2018.

L'approccio sistematico alle esposizioni problematiche del sistema bancario italiano e il supporto di strumenti innovativi come la GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze) hanno continuato a sostenere lo sviluppo del mercato del credit servicing, stimato da PWC in oltre 260 miliardi a fine 20185 e atteso in crescita nel medio termine, rappresentando, insieme a quello spagnolo, uno dei principali mercati a livello europeo.

4 Banca d'Italia - Banche e istituzioni finanziarie: condizioni e rischiosità del credito per settori e territori – gennaio 2019.

5 PWC – Update on the Italian NPL servicing market – June 2018.

Principali dati del Gruppo

(€/000)

Esercizio Variazione
Principali dati economici consolidati 2018 2017 Assoluta %
Ricav i lordi 233.503 213.547 19.956 9%
Ricav i netti 209.593 193.406 16.187 8%
Costi operativ i (128.300) (123.304) (4.996) 4%
EBITDA 81.293 70.102 11.191 16%
EBITDA Margin 35% 33% 2% 6%
Elementi non ricorrenti ⁽¹⁾ (2.712) - (2.712) n.s.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 84.005 70.102 13.903 20%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 36% 33% 3% 10%
EBT 80.202 68.134 12.068 18%
EBT Margin 34% 32% 2% 8%
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 50.840 44.994 5.846 13%
Risultato netto di pertinenza del Gruppo esclusi gli elementi non ricorrenti 52.624 44.994 7.630 17%

(€/000)

Variazione
Principali dati patrimoniali consolidati 31/12/2018 31/12/2017 %
Cassa e titoli liquidabili 74.443 50.364 24.079 48%
Attiv ità finanziarie 36.312 25.960 10.352 40%
Crediti commerciali 99.224 99.337 (113) (0)%
Attiv ità fiscali 87.355 103.941 (16.586) (16)%
Totale Attiv o 317.036 297.500 19.536 7%
Passiv ità finanziarie - 11.759 (11.759) (100)%
Debiti commerciali 21.848 21.072 776 4%
Altre passiv ità 15.362 14.928 434 3%
Fondi rischi e oneri 20.754 26.579 (5.825) (22)%
Patrimonio netto 232.789 206.697 26.092 13%

(€/000)

________________________________

Indicatori regolamentari ex T.U.B. 31/12/2018 31/12/2017 Variazione 31/12/2018
% Gruppo CRR
Fondi Propri 155.658 141.535 14.123 10% 115.987
RWA 595.006 535.492 59.514 11% 598.544
CET 1 capital ratio 26,16% 26,43% (0,27)% (1)% 19,38%
Total capital ratio 26,16% 26,43% (0,27)% (1)% 19,38%

¹⁾ Gli elementi non ricorrenti includono costi di avvio della branch greca, costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo e alcuni oneri legati al progetto di acquisizione del controllo della società Altamira Asset Management S.A.

Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, vengono riassunti nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo.

(€/000)
Indicatori alternativi di performance 31/12/2018 31/12/2017
Gross Book Value (EoP) - in milioni di euro - 82.179 76.703
Incassi di periodo - in milioni di euro - 1.961 1.836
Incassi degli ultimi 12 mesi (LTM) - in milioni di euro - 1.961 1.836
Incassi LTM/GBV (EoP) 2,4% 2,4%
Incassi LTM Stock/GBV Stock (EoP) 2,5% 2,4%
Staff FTE/Totale FTE 37% 37%
Incassi LTM/Serv icing FTE 2.668 2.510
Cost/Income ratio 61% 64%
EBITDA 81.293 70.102
Elementi non ricorrenti (2.712) -
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 84.005 70.102
EBT 80.202 68.134
EBITDA Margin 35% 33%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 36% 33%
EBT Margin 34% 32%
Utile per azione (in euro) 0,65 0,58
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) 0,67 0,58
EBITDA – Capex 75.885 63.545
Capitale Circolante Netto 77.376 78.265
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) 67.911 38.605

Legenda

Gross Book Value (EoP): indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità del Gruppo di estrarre valore dal portafoglio in gestione.

Incassi degli ultimi 12 mesi (LTM): sono i recuperi dei dodici mesi precedenti alla data di riferimento e vengono utilizzati nei periodi infrannuali per consentire un confronto omogeneo con il dato annuale.

Incassi LTM/GBV (Gross Book Value): rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi e il GBV di fine periodo del portafoglio complessivamente gestito. L'indicatore rappresenta una ulteriore metrica rispetto agli incassi di periodo e LTM in valore assoluto, relativa al tasso di efficacia dei recuperi, ovvero il rendimento del portafoglio in gestione in termini di incassi annui e di conseguenza di commissioni attive da gestione.

Incassi LTM Stock/GBV Stock (Gross Book Value): rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito. Rispetto alla precedente metrica Incassi LTM/GBV, tale indicatore rappresenta il tasso di efficacia dei recuperi "normalizzato" rispetto all'ingresso di nuovi portafogli nel corso dell'esercizio di riferimento.

Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo fulltime. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

Incassi LTM/Servicing FTE: rapporto tra il totale degli incassi LTM e il numero di dipendenti che svolgono attività di servicing. L'indicatore fornisce una indicazione relativa al tasso di efficienza dei recuperi, ovvero il rendimento di ogni singolo dipendente specializzato nell'attività di servicing in termini di incassi annui effettuati sul portafoglio conferito in gestione.

Cost/Income ratio: calcolato come rapporto tra gli oneri operativi e il totale dei ricavi operativi riportati nel conto economico riclassificato gestionale. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale del Gruppo: minore è il valore espresso da tale indicatore maggiore è l'efficienza.

EBITDA ed EBT: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo.

Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti: è definito come l'EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA Margin ed EBT Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA e l'EBT per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.

Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale; quest'ultimo a sua volta viene calcolato utilizzando il tax rate di periodo normalizzato, ossia escludendo il canone DTA.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in capitale fisso, attività materiali, immateriali e finanziarie ("Capex"), congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche per finanziamenti e di debiti verso la clientela per i conti correnti aperti presso il Gruppo.

RISULTATI DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2018

Risultati Economici

La tabella che segue espone il conto economico consolidato riclassificato al 31 dicembre 2018 raffrontato con l'anno precedente.

(€/000)

Conto economico gestionale consolidato Esercizio
2018
Esercizio
2017
Variazione
Assoluta %
Ricav i di Serv icing 205.539 194.746 10.793 6%
Ricav i da co-inv estimento 911 665 246 37%
Ricav i da prodotti ancillari e altre attiv ità minori 27.053 18.136 8.917 49%
Ricavi lordi 233.503 213.547 19.956 9%
Commissioni passiv e (23.910) (20.141) (3.769) 19%
Ricavi netti 209.593 193.406 16.187 8%
Spese per il personale (94.054) (83.391) (10.663) 13%
Spese amministrativ e (34.246) (39.913) 5.667 (14)%
Totale costi operativi (128.300) (123.304) (4.996) 4%
EBITDA 81.293 70.102 11.191 16%
EBITDA Margin 35% 33% 2% 6%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA ⁽¹⁾ (2.712) - (2.712) n.s.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 84.005 70.102 13.903 20%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 36% 33% 3% 10%
Rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ità materiali e immateriali (2.750) (2.284) (466) 20%
Accantonamenti netti (318) (4.041) 3.723 (92)%
Saldo rettifiche/riprese di v alore 862 1.776 (914) (51)%
Utile/perdita da partecipazioni 917 2.765 (1.848) (67)%
EBIT 80.004 68.318 11.686 17%
Interessi e commissioni deriv anti da att. finanziaria 198 (184) 382 n.s.
EBT 80.202 68.134 12.068 18%
Imposte sul reddito (29.362) (22.750) (6.612) 29%
Utile/perdita delle attiv ità dismesse e in v ia di dismissione al netto delle imposte - (390) 390 (100)%
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 50.840 44.994 5.846 13%
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto di pertinenza del Gruppo (1.784) - (1.784) n.s.
Risultato netto di pertinenza del Gruppo esclusi gli elementi non ricorrenti 52.624 44.994 7.630 17%
Utile per azione (in Euro) 0,65 0,58 0,07 13%
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in Euro) 0,67 0,58 0,10 17%

________________________________

¹⁾ Gli elementi non ricorrenti includono costi di avvio della branch greca, costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo e alcuni oneri legati al progetto di acquisizione del controllo della società Altamira Asset Management S.A.

La formazione dell'EBITDA

Nel 2018 doBank ha registrato un significativo miglioramento della profittabilità, per effetto di incassi e ricavi in crescita e di una continua attenzione allo sviluppo della base costi.

Nel dettaglio, l'EBITDA dell'anno si attesta a € 81,3 milioni, evidenziando una crescita del 16% rispetto a € 70,1 milioni del 2017 che porta il margine sui ricavi oltre il 35%, in miglioramento di 2 punti percentuali rispetto al 33% del 2017. Escludendo gli oneri non ricorrenti, pari a circa € 2,7 milioni e specificati di seguito, l'EBITDA ha registrato una crescita di € 13,9 milioni (+20%) raggiungendo € 84 milioni e un margine del 36% dei ricavi, quest'ultimo in crescita di 3 punti percentuali rispetto al 2017, proseguendo il percorso di espansione previsto dal Business Plan 2018-2020.

Contribuisce a tale trend la crescita dei ricavi lordi, in aumento di quasi € 20 milioni (+9%) rispetto al 2017 fino a € 234 milioni, in linea al target di "oltre € 230 milioni" e interamente derivante da elementi organici, in primis l'aumento degli incassi conseguente alla positiva dinamica degli asset under management. (€/000)

Ricavi netti Esercizio Variazione
2018 2017 Assoluta %
Ricav i di Serv icing 205.539 194.746 10.793 6%
di cui v/Banche 131.806 159.763 (27.957) (17)%
di cui v/Investitori 73.733 34.983 38.750 111%
Ricav i da co-inv estimento 911 665 246 37%
Ricav i da prodotti ancillari e altre attiv ità minori 27.053 18.136 8.917 49%
Ricavi lordi 233.503 213.547 19.956 9%
Commissioni passiv e (23.910) (20.141) (3.769) 19%
Ricavi netti 209.593 193.406 16.187 8%

In termini di portafoglio gestito, il GBV alla fine del 2018 risulta pari a € 82,2 miliardi (€ 76,7 miliardi del 2017), in crescita per la progressiva presa in carico, da inizio 2018, di nuovi mandati di servicing per € 13,2 miliardi di GBV, a conferma del ruolo di leadership di doBank nel mercato italiano del servicing, oltre a € 1,2 miliardi di GBV derivanti dai contratti in essere con previsioni di nuovi flussi, il più importante dei quali con il Gruppo UniCredit. Tra i principali mandati presi in carico nel corso dell'anno, si evidenziano i portafogli affidati al Gruppo da REV Gestione Crediti S.p.A. e dall'Italian Recovery Fund (già Atlante II), il portafoglio di crediti in sofferenza originati dal Gruppo MPS e quello originato da Banca Popolare Agricola di Ragusa.

In aggiunta, il GBV gestito aumenta a € 86,4 miliardi, in aumento di circa € 10 miliardi rispetto al dato a fine 2017, includendo il mandato di € 1,8 miliardi affidato dalle quattro banche sistemiche greche e i mandati acquisiti nell'ultimo trimestre del 2018 il cui onboarding verrà completato nel primo trimestre 2019.

La citata dinamica del GBV ha sostenuto lo sviluppo del volume dei recuperi che nel 2018 si attesta a € 1.961 milioni, +7% rispetto a € 1.836 milioni al 31 dicembre 2017; l'incremento degli incassi riflette inoltre la crescita organica nella capacità di recupero, espressa come rapporto tra incassi e GBV di fine periodo, al 2,5% nel 2018 rispetto al 2,4% del 2017, escludendo l'impatto dei nuovi mandati non ancora pienamente riflessi negli incassi di periodo (stock collection rate). Il miglioramento di tale indicatore è principalmente funzione dei continui sviluppi nella piattaforma IT a supporto dell'attività di recupero e di un'allocazione dinamica degli asset manager volta ad ottimizzare i carichi di lavoro. Includendo i nuovi mandati progressivamente presi in carico nel corso del 2018, il rapporto tra incassi e GBV di fine periodo risulta stabile al 2,4%.

In linea con le attese, il volume dei recuperi nel corso del 2018 si è sviluppato con una significativa stagionalità, per il consueto andamento dell'attività del sistema giudiziario italiano che tende a concentrarsi in alcuni mesi dell'anno e per la tempistica di presa in carico dei nuovi portafogli gestiti. Più nel dettaglio, il tasso di crescita degli incassi è stato maggiore nella

seconda metà dell'anno e circa un terzo degli incassi (il 32% del totale) si è concentrato nel solo quarto trimestre.

I ricavi di Servicing, focus del gruppo e pari all'88% dei ricavi consolidati, ammontano a € 205,5 milioni, rispetto a € 194,7 milioni (+6%) del 2017, in crescita principalmente per le maggiori performance fee, correlate all'andamento di incassi e portafoglio gestito, e per la corresponsione di indennizzi da cessioni di portafogli da parte dei clienti mandatari. Il livello medio di base fee e performance fee risulta stabile nel 2018 rispetto all'anno precedente, a fronte di una politica di selezione dei nuovi mandati che ha favorito quelli a maggior potenziale commissionale. Si rileva, in particolare, come le base fee rappresentino oltre il 19% del totale dei ricavi di servicing, in linea con il 2017. Il significativo aumento del segmento Investitori (+111%) e la flessione del segmento Banche (-17%), si spiega con l'ingresso, a partire dal terzo trimestre 2017, dei ricavi sul mandato dei due portafogli Fino 1 e Fino 2 Securitisation originati dal perimetro UniCredit già in parte gestito dal Gruppo nel contesto del contratto MSA, da operazioni di cartolarizzazioni con e senza struttura GACS (es. MPS, Berenice, Banca Popolare di Ragusa, REV).

I ricavi da co-investimento e i ricavi da prodotti ancillari e attività minori, complessivamente pari a € 28,0 milioni, in aumento del 49% rispetto al 2017, raggiungono il 12% dei ricavi. Alla crescita contribuiscono i proventi dei titoli ABS delle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, i ricavi da Data Remediation, con l'attivazione di nuovi contratti con clienti noncaptive e legati ai recenti mandati di gestione di portafogli assistiti da GACS, per la Business Information, la crescita della divisione Judicial Management, le attività di Due Diligence e Master Servicing, nonché il rimborso dei costi incorsi dalla branch greca doBank Hellas in connessione alla gestione del contratto con le quattro banche sistemiche pari a € 3,2 milioni.

Rispetto all'esercizio precedente, le commissioni passive rilevano un incremento del 19%, dovuto sia al maggior volume di incassi (+€ 2,5 milioni), sia alla maggiore erogazione di servizi ancillari (+€ 1,2 milioni).

I ricavi netti, pari a € 209,6 milioni al 31 dicembre 2018, sono in crescita dell'8% rispetto al 2017 (€ 193,4 milioni).

Costi operativi Esercizio Variazione
2018 2017 Assoluta %
Spese per il personale (94.054) (83.391) (10.663) 13%
Spese amministrativ e (34.246) (39.913) 5.667 (14)%
di cui IT (13.529) (16.486) 2.957 (18)%
di cui Real Estate (8.459) (8.086) (373) 5%
di cui altre spese generali (12.258) (15.341) 3.083 (20)%
Totale costi operativi (128.300) (123.304) (4.996) 4%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (2.712) - (2.712) n.s.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 84.005 70.102 2.710 4%

(€/000)

I costi operativi, pari a € 128,3 milioni, risultano in aumento del 4% rispetto a € 123,3 milioni del 2017, nonostante la crescita dei ricavi del 9% e l'avvio di nuove iniziative in Grecia e Italia, a testimonianza della leva operativa di cui beneficia il Gruppo. Le maggiori spese del personale (da € 83,4 milioni al 31 dicembre 2017 a € 94,0 milioni del 2018) sono riconducibili al rafforzamento del Top Management e all'introduzione del nuovo sistema incentivante post quotazione che per la prima volta nel 2018 ha riguardato l'intero esercizio; tale incremento è mitigato dalla riduzione dei costi IT, per i minori costi running e per la non ripetizione di attività progettuali presenti nel 2017, e dalle efficienze di costo nelle spese generali.

Tra i costi operativi del 2018 sono stati individuati alcuni elementi non ricorrenti che vengono proposti a rettifica dell'indicatore EBITDA al fine di favorire la confrontabilità tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale del Gruppo. E' stato pertanto definito l'indicatore EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti che viene calcolato come differenza tra l'EBITDA e gli elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA.

Tali elementi non ricorrenti, la cui fattispecie non è presente nel 2017, ammontano a € 2,7 milioni e sono riferibili a:

  • (i) all'avvio delle attività in Grecia, con il set-up della branch doBank Hellas, operativa dal terzo trimestre del 2018 con un primo mandato di gestione di un portafoglio di € 1,8 miliardi,
  • (ii) al progetto di riorganizzazione del Gruppo previsto nell'ambito del Business Plan 2018-2020 che include, tra le principali direttive di crescita, una maggiore focalizzazione sul servicing di UTP e
  • (iii) una parte dei costi relativi al progetto di acquisizione del servicer Altamira Asset Management, società leader in Sud Europa nel mercato della gestione di crediti e di asset immobiliari, con attivi in gestione pari a circa € 55 miliardi e una presenza nei mercati spagnolo, cipriota, portoghese e greco, di cui all'accordo annunciato il 31 dicembre 2018.

La formazione dell'EBIT e dell'EBT

L'EBIT del Gruppo è pari a € 80,0 milioni contro € 68,3 milioni del 2017 (+17%) e l'EBT, ammonta a € 80,2 milioni contro € 68,1 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente (+18%) come dettagliato nella tabella che segue.

(€/000)
EBIT ed EBT Esercizio Variazione
2018 2017 Assoluta %
EBITDA 81.293 70.102 11.191 16%
Rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ità materiali e immateriali (2.750) (2.284) (466) 20%
Accantonamenti netti (318) (4.041) 3.723 (92)%
Saldo rettifiche/riprese di v alore 862 1.776 (914) (51)%
Utile/perdita da partecipazioni 917 2.765 (1.848) (67)%
EBIT 80.004 68.318 11.686 17%
Interessi e commissioni deriv anti da attiv ità finanziaria 198 (184) 382 n.s.
EBT 80.202 68.134 12.068 18%

Le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali si riferiscono prevalentemente agli ammortamenti di licenze software ed evidenziano un incremento del 20% rispetto al 2017 per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo finalizzati al miglioramento della piattaforma IT e all'uniformazione del sistema informativo nell'ambito di tutte le società del Gruppo.

Gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri risultano in netto miglioramento rispetto al 2017, con una variazione positiva di € 3,7 milioni principalmente per effetto della riattribuzione di eccedenze rispetto alla definizione di alcune posizioni.

Il saldo rettifiche/riprese di valore presenta un valore positivo di € 862 mila inferiore del 51% rispetto all'esercizio precedente per effetto della significativa componente positiva del 2017 per € 1,8 milioni legata ad incassi intervenuti su posizioni relative al portafoglio di proprietà nel tempo radiate.

L'utile/perdita da partecipazioni al 31 dicembre 2018 è pari a € 0,9 milioni, per un plusvalore economico conseguente alla cessione della partecipazione pari al 45% in BCC Gestione Crediti S.p.A., società appartenente al Gruppo bancario Iccrea.

Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria includono l'effetto economico complessivo derivante dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie (titoli ABS Romeo e Mercuzio Securitisation e quote O.I.C.R. del fondo IRF), oltre a oneri finanziari legati alla disponibilità di linee di credito.

La formazione del risultato di periodo

(€/000)

Risultato di periodo Esercizio Variazione
2018 2017 Assoluta %
EBT 80.202 68.134 12.068 18%
Imposte sul reddito (29.362) (22.750) (6.612) 29%
Utile/perdita delle attiv ità dismesse e in v ia di dismissione al netto delle imposte - (390) 390 (100)%
Risultato di periodo 50.840 44.994 5.846 13%
Utile per azione (in Euro) 0,65 0,58 0,07 13%
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto di pertinenza del Gruppo (1.784) - (1.784) n.s.
Risultato netto di pertinenza del Gruppo esclusi gli elementi non ricorrenti 52.624 44.994 4.062 9%
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in Euro) 0,67 0,58 0,10 17%

Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in € 29,4 milioni con un tax rate complessivo del 36,6%. Tale importo include la quota di competenza del canone DTA per l'esercizio pari a € 1,9 milioni, quota che nel 2017 non era presente in quanto già posta a carico dell'esercizio precedente, per effetto di un intervento legislativo (Legge di conversione del Decreto "Salva-banche" n. 15 del 17 febbraio 2017) che ne aveva posticipato la decorrenza. Il tax rate calcolato escludendo l'importo del canone DTA risulta pari al 34,2%. L'utile netto dell'esercizio, che in assenza di utili di terzi è interamente riferibile al Gruppo, ammonta a € 50,8 milioni in aumento dell'13% rispetto a quello del 2017. Al netto degli elementi non ricorrenti, tenendo conto del relativo effetto imposte calcolato ad un tax rate del 34,2%, il risultato consolidato risulta invece pari a € 52,6 milioni, con un incremento del 17% rispetto all'esercizio precedente.

Segment Reporting

Il modello di business del Gruppo doBank è declinabile secondo due principali dimensioni di analisi:

  • Clienti;
  • Linee di Business.

La base clienti del Gruppo è stata suddivisa in due principali categorie: Banche ed Investitori. Le linee di business rappresentano l'aggregazione dei prodotti/servizi offerti dal Gruppo, e sono rappresentate da due categorie: Servicing e Prodotti Ancillari e altre attività minori.

Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA di periodo dei segmenti di business indicati.

(€/000)

Esercizio 2018
Conto economico riclassificato consolidato Banche Investitori Totale
Servicing
% prodotti
ancillari e
altre attività
minori
% Totale
Ricav i di Serv icing 131.806 73.733 205.539 - 205.539
di cui v/Banche 131.806 - 131.806 - 131.806
di cui v/Investitori - 73.733 73.733 - 73.733
Ricav i da co-inv estimento - - - 911 911
Ricav i da prodotti ancillari e altre attiv ità minori - - - 27.053 27.053
Ricavi lordi 131.806 73.733 205.539 88% 27.964 12% 233.503
Commissioni passiv e (13.278) (4.864) (18.141) (5.769) (23.910)
Ricavi netti 118.528 68.869 187.398 89% 22.195 11% 209.593
Spese per il personale (54.683) (30.590) (85.273) (8.781) (94.054)
Spese amministrativ e (19.748) (11.048) (30.794) (3.452) (34.246)
di cui IT (7.637) (4.272) (11.908) (1.621) (13.529)
di cui Real Estate (4.747) (2.656) (7.402) (1.057) (8.459)
di cui altre spese generali (7.364) (4.120) (11.484) (774) (12.258)
Totale costi operativi (74.431) (41.638) (116.067) (12.233) (128.300)
EBITDA 44.097 27.231 71.331 88% 9.962 12% 81.293
EBITDA Margin 33% 37% 35% 36% 35%
Contribuzione EBITDA 54% 33% 88% 12% 100%

Nel corso del 2018 i ricavi lordi (€ 205,5 milioni) e l'EBITDA (€ 71,3 milioni) del segmento Servicing rappresentano l'88% dei rispettivi totali. Il portafoglio FINO, a partire dal terzo trimestre 2017, è stato riclassificato dal segmento Banche al segmento Investitori in corrispondenza della variazione della maggioranza della proprietà del portafoglio. Sia per tale riclassifica che per l'apporto del new business di Italfondiario (MPS, Berenice e REV), il segmento Investitori è cresciuto in termini di ricavi dai € 35,0 milioni dello scorso anno ai € 73,7 milioni di quest'anno. I prodotti ancillari e altre attività minori presentano un EBITDA Margin pari al 36%, superiore di 5 punti percentuali rispetto allo scorso esercizio.

Banche Investitori Totale
Servicing
prodotti
ancillari e
altre attività
minori
Totale
Ricavi di Servicing
Esercizio 2018 131.806 73.733 205.539 - 205.539
Esercizio 2017 159.763 34.983 194.746 - 194.746
Variazione (27.957) 38.750 10.793 - 10.793
Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività minori
Esercizio 2018 - - - 27.964 27.964
Esercizio 2017 - - - 18.801 18.801
Variazione - - - 9.163 9.163
Spese per il personale
Esercizio 2018 (54.683) (30.590) (85.273) (8.781) (94.054)
Esercizio 2017 (63.082) (13.822) (76.904) (6.487) (83.391)
Variazione 8.399 (16.768) (8.369) (2.294) (10.663)
Spese amministrative
Esercizio 2018 (19.748) (11.048) (30.796) (3.452) (34.248)
Esercizio 2017 (29.222) (6.399) (35.621) (4.292) (39.913)
Variazione 9.474 (4.649) 4.825 840 5.665
EBITDA
Esercizio 2018 44.097 27.231 71.328 9.962 81.290
Esercizio 2017 52.843 11.563 64.406 5.696 70.102
Variazione (8.746) 15.668 6.922 4.266 11.188
EBITDA Margin
Esercizio 2018 33% 37% 35% 36% 35%
Esercizio 2017 33% 33% 33% 30% 33%
Variazione 0% 4% 2% 5% 2%

Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo

A partire dall'ultimo Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2018, i valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, maggiormente in linea con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo, anche in considerazione del processo di riorganizzazione in atto alla conclusione del quale il Gruppo cesserà di essere considerato un Gruppo Bancario.

Al termine della presente Relazione sulla Gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e lo schema regolamentare previsto dalla Circolare di Banca d'Italia 262/2005 vigente.

Variazione
Stato patrimoniale gestionale 31/12/2018 31/12/2017 %
Cassa e titoli liquidabili 74.443 50.364 24.079 48%
Attiv ità finanziarie 36.312 25.960 10.352 40%
Partecipazioni - 2.879 (2.879) (100)%
Attiv ita' materiali 2.810 2.772 38 1%
Attiv ita' immateriali 8.327 6.041 2.286 38%
Attiv ità fiscali 87.355 103.941 (16.586) (16)%
Crediti commerciali 99.224 99.337 (113) (0)%
Attiv ità in dismissione 710 10 700 n.s.
Altre attiv ità 7.855 6.196 1.659 27%
Totale attivo 317.036 297.500 19.536 7%
Passiv ità finanziarie: depositi della clientela - 11.759 (11.759) (100)%
Debiti commerciali 21.848 21.072 776 4%
Passiv ità fiscali 10.174 6.105 4.069 67%
TFR 9.577 10.360 (783) (8)%
Fondi rischi e oneri 20.754 26.579 (5.825) (22)%
Passiv ità associate a gruppi di attiv ità in v ia di dismissione 6.532 - 6.532 n.s.
Altre passiv ità 15.362 14.928 434 3%
Totale passivo 84.247 90.803 (6.556) (7)%
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserv e 140.915 120.700 20.215 17%
Azioni proprie (246) (277) 31 (11)%
Risultato di periodo 50.840 44.994 5.846 13%
Totale patrimonio netto 232.789 206.697 26.092 13%
Totale passivo e patrimonio netto 317.036 297.500 19.536 7%

La cassa e i titoli liquidabili, la cui composizione viene esposta nella tabella sotto, si attestano a € 74,4 milioni, rispetto a € 50,4 milioni al 31 dicembre 2017 con un miglioramento di tale posta (+48%) in termini significativi, nonostante nel periodo siano intervenuti l'esborso di € 30,9 milioni a fronte del pagamento dei dividendi e l'esborso netto di circa € 13 milioni derivante dall'investimento nel fondo Italian Recovery Fund.

Variazione
Cassa e titoli liquidabili 31/12/2018 31/12/2017 %
Cassa 15 21 (6) (29)%
Attiv ità finanziarie al costo ammortizzato - crediti v erso banche:
conti correnti e depositi a v ista 73.429 49.340 24.089 49%
Attiv ità finanziarie al fair v alue con impatto a PN:
titoli liquidabili 999 1.003 (4) (0)%
Totale 74.443 50.364 24.079 48%

La componente delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a patrimonio netto, ossia sulla redditività complessiva, include esclusivamente l'investimento in titoli di Stato (BOT) per un importo di € 1,0 milioni, finalizzato a garantire il rispetto del requisito regolamentare Liquidity Coverage Ratio (LCR) in termini di copertura di liquidità a breve termine.

Un trend in aumento viene evidenziato anche nella voce delle attività finanziarie (+40%) passando da € 26,0 milioni ad € 36,3 milioni. (€/000)

Variazione
Attività finanziarie 31/12/2018 31/12/2017 %
Al fair value con impatto a CE
Titoli di debito 5.240 7.734 (2.494) (32)%
OICR 28.963 15.222 13.741 90%
Titoli di capitale 47 42 5 12%
Totale 34.250 22.998 11.252 49%
Al costo ammortizzato
Crediti v erso banche div ersi da conti correnti e depositi a v ista 98 109 (11) (10)%
Crediti v erso clientela 1.964 2.853 (889) (31)%
Totale 2.062 2.962 (900) (30)%

La componente valutata al fair value con impatto a conto economico si è incrementata dell'importo versato a fronte delle quote O.I.C.R. sottoscritte di Italian Recovery Fund (ex Atlante II). Al 31 dicembre 2018 residua inoltre un impegno pari a circa € 1,5 milioni da versare a fronte di un ulteriore "richiamo" delle quote da parte di Quaestio SGR S.p.A.

La voce include inoltre il fair value di € 5,2 milioni, a fronte dell'importo residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitization. La riduzione del valore rispetto all'anno precedente è dovuta all'incasso delle notes intervenuto in occasione delle payment date previste nonché agli effetti dell'adeguamento del modello di valutazione e all'adozione di un nuovo tasso interno di rendimento atteso che ha recepito anche le variazioni intervenute in corso d'anno nelle curve degli spread degli ABS di NPL.

La componente dei crediti verso la clientela delle attività finanziarie al costo ammortizzato risulta in riduzione di € 889 mila rispetto allo scorso dicembre principalmente per effetto della riclassifica, ad Attività in dismissione, delle attività relative a conti correnti alla clientela, in conformità agli steps realizzativi previsti nel progetto di riorganizzazione del Gruppo doBank esposto nel Business Plan 2018-2020 pubblicato a giugno 2018. Parallelamente è stata classificata tra le passività in via di dismissione anche la voce passività finanziarie: depositi della clientela che include conti correnti e depositi liberi riferiti a professionisti e legali convenzionati.

Le Partecipazioni risultano nulle a seguito della vendita intervenuta nel corso del terzo trimestre dell'esercizio della partecipazione al 45% di BCC Gestione Crediti la quale ha portato a realizzare un plusvalore economico di € 0,9 milioni.

Le attività materiali e immateriali registrano un incremento rispettivamente dell'1% e del 38% a fronte di investimenti tecnologici prevalentemente sul fronte degli applicativi in uso per la gestione dei portafogli, per il set-up della filiale greca nonché per l'infrastruttura software e per la business

intelligence di Gruppo.

(€/000)

Le attività fiscali subiscono un decremento complessivo di € 16,6 milioni (-16%) derivante principalmente dal reversal sulle perdite fiscali pregresse a fronte dell'imponibile fiscale di periodo, nonché dal rilascio di alcuni accantonamenti a fondi rischi.

La componente degli altri crediti di natura fiscale include prevalentemente la posizione IVA verso l'Erario.

Variazione
Attivita' fiscali 31/12/2018 31/12/2017 %
Attivita' per imposte correnti
Acconti 192 165 27 16%
Passiv ità fiscali (159) - (159) n.s.
Totale 33 165 (132) (80)%
Attivita' per imposte anticipate
Sv alutazioni su crediti 55.407 55.582 (175) (0)%
Perdite fiscali riportabili in futuro 19.397 29.933 (10.536) (35)%
Altre attiv ità / Altre passiv ità 205 286 (81) (28)%
Accantonamenti 6.395 8.218 (1.823) (22)%
Altre poste 2 3 (1) (33)%
Totale 81.406 94.022 (12.616) (13)%
Altri crediti di natura fiscale 5.916 9.754 (3.838) (39)%
Totale attività fiscali 87.355 103.941 (16.586) (16)%

I crediti commerciali, così come i debiti commerciali, vengono successivamente esposti nell'ambito della tabella dedicata al Capitale Circolante Netto.

Le attività in dismissione, come rilevato sopra, comprendono € 710 mila di conti correnti alla clientela.

La componente residuale delle altre attività pari a € 7,9 milioni, include principalmente risconti attivi e anticipi a fornitori.

Come si evince dalla tabella sotto, le passività fiscali si riferiscono prevalentemente ai debiti per imposte correnti. L'impatto fiscale sulla riserva da valutazione dei titoli ABS pari a € 427 mila iscritto tra le imposte differite al 31 dicembre 2017, a seguito dell'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9, è stato oggetto di rigiro a fondo imposte correnti. A partire dal 1 gennaio 2018 le variazioni di fair value hanno infatti impatto sul conto economico e non più sulla redditività complessiva.

Gli altri debiti di natura fiscale includono prevalentemente i debiti per ritenute d'acconto e la posizione IVA a debito.

Variazione
Passività fiscali 31/12/2018 31/12/2017 %
Passività fiscali correnti
Imposte dell'esercizio 19.936 15.232 4.704 31%
Al netto acconti v ersati (11.768) (11.827) 59 (0)%
Totale 8.168 3.405 4.763 140%
Passività per imposte differite 21 447 (426) (95)%
Altri debiti di natura fiscale 1.985 2.253 (268) (12)%
Totale passività fiscali 10.174 6.105 4.069 67%

I fondi per rischi e oneri registrano una complessiva riduzione del 22% rispetto ai saldi di fine 2017 per effetto di riattribuzioni di eccedenze su contenziosi definiti e per minori accantonamenti sulla componente degli oneri del personale che include gli stanziamenti necessari a finanziare i premi MBO da erogare nei futuri esercizi sulla base delle politiche di remunerazione vigenti.

L'ultima componente residuale del fondo rischi accoglie stanziamenti su controversie per le quali non sono attivate al momento azioni legali.

(€/000)
Fondi rischi e oneri 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
%
Controv ersie legali 7.420 10.313 (2.893) (28)%
Oneri del personale 9.627 8.839 788 9%
Altri 3.707 7.427 (3.720) (50)%
Totale 20.754 26.579 (5.825) (22)%

Le altre passività sono sostanzialmente stabili rispetto al 2017, con un incremento del 3%. Esse sono costituite principalmente dai debiti verso il personale e da partite di transito legate all'attività di recupero.

Il Capitale Circolante Netto

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione del capitale circolante netto al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017.

(€/000)
Capitale circolante netto 31/12/2018 31/12/2017
Crediti commerciali 99.224 99.337
Debiti commerciali (21.848) (21.072)
Totale 77.376 78.265

L'aggregato ammonta a € 77,4 milioni, in miglioramento rispetto a € 78,3 milioni al 31 dicembre 2017 nonostante i maggiori ricavi. L'andamento positivo del capitale circolante, in linea con le attese, è legato alla maggiore presenza nel portafoglio di clienti Investitori, caratterizzati da un ciclo del circolante più favorevole.

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della posizione finanziaria netta positiva al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017.

(€/000)

Posizione finanziaria netta 31/12/2018 31/12/2017
A Cassa 15 21
B Disponibilità liquide di conto corrente 73.429 49.340
C Titoli liquidabili 999 1.003
D Liquidità (A)+(B)+(C ) 74.443 50.364
E Debiti bancari correnti - -
F Depositi della clientela (6.532) (11.759)
G Altri debiti finanziari correnti - -
H Posizione finanziaria netta corrente (D)+(E)+(F)+(G) 67.911 38.605
I Debiti bancari non correnti - -
J Altri debiti finanziari non correnti - -
K Posizione finanziaria netta (H)+(I)+(J) 67.911 38.605

La Posizione Finanziaria Netta è positiva (cassa) per € 67,9 milioni a fine 2018, in significativo miglioramento rispetto a € 38,6 milioni a fine 2017 e caratterizzata dall'assenza di indebitamento bancario. La posizione finanziaria netta risulta particolarmente elevata anche in considerazione del pagamento dei dividendi per € 30,9 milioni e dell'incremento dell'investimento nelle quote O.I.C.R. di Italian Recovery Fund (ex Atlante II) per € 13 milioni.

Il Cash Flow gestionale

La capacità di generazione di cassa viene meglio evidenziata nella tabella sottostante che espone un cash flow gestionale dell'esercizio confrontato con l'anno precedente.

(€/000)

Cash Flow 31/12/2018 31/12/2017
EBITDA 81.293 70.102
Inv estimenti (5.408) (6.557)
EBITDA-Capex 75.885 63.545
% di EBITDA 93% 91%
Aggiustamento accrual per sistema incentiv ante basato su azioni 5.814 2.195
Variazione del CCN 889 1.055
Variazione di altre attiv ità/passiv ità (6.454) 6.666
Cash Flow Operativo 76.134 73.461
Imposte pagate (IRES/IRAP) (10.480) (1.170)
Free Cash Flow 65.654 72.291
(Inv estimenti)/disinv estimenti in attiv ità finanziarie (8.051) (12.509)
(Inv estimenti)/disinv estimenti partecipativ i 2.610 1.694
Div idendi liquidati (30.907) (52.330)
Cash Flow netto del periodo 29.306 9.146
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo 38.605 29.459
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo 67.911 38.605
Variazione della posizione finanziaria netta 29.306 9.146

Il 2018 evidenzia un miglioramento nella generazione di Cash Flow Operativo, superiore allo stesso periodo del 2017 per circa € 2,7 milioni (€ 76,1 milioni verso € 73,5 milioni). Ciò è stato reso possibile dalla citata dinamica di spostamento del mix clienti a favore dei clienti Investitori, nonché dalla progressiva ottimizzazione della gestione finanziaria legata anche al pagamento dei fornitori.

La capacità di generare cassa, evidenziata da un Free Cash Flow di € 65,6 milioni e pari all'80% dell'EBITDA, ha consentito al Gruppo di erogare dividendi per € 30,9 milioni e di finalizzare l'investimento finanziario nelle quote O.I.C.R di Italian Recovery Fund (ex Atlante II) risultando in un cash flow netto di periodo superiore di € 20,2 milioni rispetto al 2017 e pari a € 29,3 milioni.

Il Patrimonio e i coefficienti patrimoniali

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2018 si attesta a € 232,8 milioni, contro € 206,7 milioni al 31 dicembre 2017. La composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente sono di seguito rappresentate.

(€/000)

Variazione
Composizione del patrimonio netto consolidato 31/12/2018 31/12/2017 %
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserv e da v alutazione 591 1.350 (759) (56)%
Riserv e 140.324 119.350 20.974 18%
Azioni proprie (246) (277) 31 (11)%
Risultato netto di periodo 50.840 44.994 5.846 13%
Patrimonio netto 232.789 206.697 26.092 13%

(€/000)

Variazioni del patrimonio netto consolidato
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 206.697
Modifica saldi di apertura (IFRS 9) (21)
Aumenti: 57.020
Utile del periodo 50.840
Variazioni delle riserv e da v alutazione (+) 366
Attribuzione di propri strumenti 5.814
Diminuzioni: (30.907)
Div idendi pagati (30.907)
Variazioni delle riserv e da v alutazione (-) -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2018 232.789
(€/000)
Fondi propri e coefficienti patrimoniali ex CRR 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
%
Capitale primario di classe 1 (CET 1) 115.987 169.066 (53.079) (31)%
Fondi Propri 115.987 169.066 (53.079) (31)%
Attività ponderate per il rischio (RWA) 598.544 566.518 32.026 6%
CET 1 capital ratio 19,38% 29,84% (10,5)% (35)%
Total capital ratio 19,38% 29,84% (10,5)% (35)%

La tabella sopra esposta riepiloga i valori di fondi propri, attività ponderate per il rischio e metriche patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 che sono stati calcolati con riferimento ai principi regolamentari dettati dalla Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) recepiti nelle Circolari di Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013.

Si ricorda che a partire dal primo trimestre 2018, con effetto anche sui dati al 31 dicembre 2017, il perimetro di consolidamento prudenziale del Gruppo include anche la casa madre di partecipazione Avio S.à r.l. non consolidata nel patrimonio netto contabile.

Al 31 dicembre 2018 i Fondi Propri consolidati ammontano a € 116,0 milioni, a fronte di un attivo ponderato di € 598,5 milioni, derivante in misura prevalente (64%) dai rischi operativi e in misura minore dai rischi di credito.

La diminuzione del Capitale primario di Classe 1 rispetto al 31 dicembre 2017 (-31%), è conseguente in misura prevalente ad una riduzione di capitale in capo ad Avio pari ad € 30 milioni; contribuiscono inoltre a tale riduzione anche la minore computabilità degli interessi di minoranza e gli importi legati al processo di consolidamento in capo ad Avio.

Come risulta dalla tabella esposta, il Gruppo doBank, al 31 dicembre 2018, presenta un Total Capital Ratio pari a 19,4%, che, nonostante la riduzione di 10,5 punti percentuali rispetto al 2017, continua ad attestarsi al di sopra dei requisiti minimi regolamentari valevoli per il periodo in oggetto pari al 10,125% per il medesimo indicatore.

Tali requisiti minimi sono esposti nella tabella che segue6 e tengono conto della comunicazione dell'11 luglio 2018 ricevuta da Banca d'Italia in merito all'esito del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP) svolto da Banca d'Italia con riferimento ai requisiti minimi patrimoniali del Gruppo doBank.

Indicatori di adeguatezza
patrimoniale
Requisiti minimi
regolamentari
(art. 92 CRR)
Riserva di
conservazione
del capitale
per il 2018
Requisiti minimi
inclusivi della
Riserva di
conservazione del
capitale
Requisiti SREP Requisiti minimi inclusivi
dello SREP e della
Riserva di
conservazione del
capitale
Riserva di
capitale
anticiclica
Requisiti minimi
complessivi
Common Equity Tier 1 Ratio 4,50% 1,875% 6,38% 0,14% 6,52% 0,00% 6,52%
Tier 1 Capital Ratio 6,00% 1,875% 7,88% 0,19% 8,06% 0,00% 8,06%
Total Capital Ratio 8,00% 1,875% 9,88% 0,25% 10,13% 0,00% 10,13%

Ai soli fini gestionali e di collegamento con i dati contabili esposti nella presente Relazione, si espongono di seguito anche i fondi propri e coefficienti patrimoniali del Gruppo ex T.U.B. che evidenziano un CET1 ratio sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2017 attestandosi al 26,2% (-1%).

(€/000)
31/12/2017 Variazione
Fondi propri e coefficienti patrimoniali ex T.U.B. 31/12/2018 %
Capitale primario di classe 1 (CET 1) 155.658 141.535 14.123 10%
Fondi Propri 155.658 141.535 14.123 10%
Attività ponderate per il rischio (RWA) 595.006 535.492 59.514 11%
CET 1 capital ratio 26,16% 26,43% (0,27)% (1)%
Total capital ratio 26,16% 26,43% (0,27)% (1)%

6 Ai sensi della Comunicazione Consob n.6 del 15 marzo 2019

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI NEL PERIODO

Presentazione del Business Plan 2018-2020

In un evento tenutosi a Londra e trasmesso in live webcast sul sito internet della società, il 19 giugno 2018 il top management di doBank ha illustrato agli stakeholder del Gruppo, tra cui analisti, investitori, giornalisti, clienti e dipendenti, il Business Plan 2018-2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella stessa data.

Tra le principali linee guida del Business Plan vi sono il rafforzamento della leadership di mercato nel Servicing di bad loans e UTP in Italia, la crescita nel servicing di NPL in Grecia, un significativo piano di investimenti ICT e di riduzione dei costi e la valutazione di opportunità di crescita attraverso M&A con un focus sull'Europa meridionale.

I target del Business Plan prevedono ricavi lordi di Gruppo in crescita tra l'8% ed il 9% in media all'anno tra il 2017 ed il 2020 (CAGR), EBITDA di Gruppo in crescita di oltre il 15% in media all'anno tra il 2017 ed il 2020 (CAGR), utile per azione in aumento a tassi superiori alla crescita dell'EBITDA, nello stesso periodo, un'elevata generazione di cassa e un dividend payout pari almeno al 65% dell'utile consolidato ordinario.

Il comunicato stampa e la presentazione del Business Plan 2018-2020 sono disponibili sul sito internet della società, www.dobank.com, alla sezione "Investor Relations".

Acquisizione di nuovi mandati di servicing e avvio della gestione di nuovi portafogli

Nella prima parte del 2018 il Gruppo doBank ha progressivamente avviato la presa in carico e la gestione di nuovi portafogli di crediti di ammontare significativo, pari a oltre 13 miliardi di euro.

Nel dettaglio, sono stati presi in carico:

  • il portafoglio affidato al Gruppo da REV Gestione Crediti S.p.A., crediti in sofferenza originati da Banca delle Marche, Banca dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti;
  • il portafoglio affidato al Gruppo dall'Italian Recovery Fund (già Atlante II), crediti in sofferenza originati dalla Cassa di Risparmio di Rimini, Cassa di Risparmio di Cesena e Cassa di Risparmio di San Miniato (operazione Berenice);
  • il portafoglio di crediti in sofferenza originati dal Gruppo MPS, il cui mandato è stato acquisito dall'Italian Recovery Fund;
  • il portafoglio di crediti originati da Banca Popolare Agricola di Ragusa, oggetto di un'operazione di cartolarizzazione assistita da garanzia GACS;
  • il portafoglio di crediti originati dal Gruppo UniCredit e riferiti al "Progetto Milano", insieme ad altri portafogli di minore entità.

Nella seconda parte del 2018 il Gruppo ha inoltre raggiunto accordi con il Gruppo bancario Iccrea e con Banca Carige per la gestione di portafogli di crediti di valore complessivamente pari a circa 2,4 miliardi di euro il cui on-boarding avverrà nel primo trimestre del 2019.

Costituzione della branch doBank Hellas

A seguito del completamento della procedura di passporting della licenza bancaria, nel mese di aprile 2018 presso la Camera di Commercio di Atene (Grecia) è stata registrata doBank Hellas, prima succursale estera del Gruppo doBank. La branch ha avviato la propria operatività nel mercato locale, tra i più rilevanti in Europa per il settore del servicing di crediti non-performing, conseguendo un primo mandato di gestione con le quattro principali banche greche (cfr. paragrafo seguente) e continuando a perseguire opportunità di sviluppo con clienti banche e investitori.

Mandato di servicing con le quattro principali banche greche

In data 31 luglio 2018 doBank ha siglato un accordo con le quattro banche sistemiche greche, Alpha Bank, National Bank of Greece, Eurobank e Piraeus Bank, alla luce del quale il Gruppo doBank riceverà l'incarico per la gestione di un portafoglio di crediti non-performing di valore pari a circa 1,8 miliardi di euro (in termini di gross book value).

L'accordo, ottenuto in seguito alla positiva conclusione di una procedura competitiva che ha visto la partecipazione di 30 tra i principali servicer in Europa, rappresenta il primo contratto di gestione ottenuto dal Gruppo nel promettente mercato greco e sarà gestito dalla branch locale doBank Hellas. Come previsto, nel corso del terzo trimestre dell'anno doBank Hellas ha avviato l'attività di on-boarding delle pratiche oggetto dell'accordo, fase propedeutica alla definizione dei business plan, avvenuta nel quarto trimestre, e alla gestione attiva dei crediti iniziata a gennaio 2019.

Cessione della partecipazione BCC Gecre

Nel corso del terzo trimestre Italfondiario S.p.A. ha ceduto al Gruppo bancario Iccrea la partecipazione al 45% in BCC Gestione Crediti S.p.A. ("BCC GeCre"), società appartenente al Gruppo bancario Iccrea, per un corrispettivo di € 2,6 milioni e con la rilevazione di un plusvalore economico di € 0,9 milioni.

La cessione della partecipazione in BCC GeCre è in linea con quanto previsto nel Business Plan 2018-2020 presentato in giugno 2018 da doBank. doBank continua a collaborare proficuamente con il Gruppo bancario Iccrea in qualità di Special e Master Servicer e prevede di ampliare l'ambito di tale collaborazione con l'assegnazione di nuovi mandati di gestione di crediti.

Nuova struttura societaria del Gruppo

Nel corso del 2018 doBank ha delineato una nuova struttura societaria del Gruppo, con la finalità di renderla più coerente con il business mix di doBank, che registra la quasi totalità dei suoi ricavi da attività di servicing, per permettere al Gruppo di rafforzare la propria competitività rispetto agli altri players del mercato di riferimento.

Per effetto delle operazioni di riorganizzazione e, nello specifico, dell'operazione di fusione in doBank della società doRe, dell'operazione di trasferimento a Italfondiario del ramo master servicing di doBank, nonché del ramo special servicing di Italfondiario in favore di doBank, a mezzo, rispettivamente, di una operazione di apporto e scissione sotto descritte, la capogruppo doBank si distingue oggi per una maggiore specializzazione in attività di special servicing e servizi di real estate.

In parallelo, doBank ha avviato il processo di "debanking" volto a consentire l'ulteriore potenziamento dell'attività di Servicing, che rappresenta il core business della società, ed il consolidamento della posizione della società e del gruppo sul mercato di riferimento. In tale logica è stato quindi predisposto il Business Plan 2018-2020, che si basa su una strategica ridefinizione societaria del Gruppo tesa a far sì che, dal 2019, lo stesso prenderà la forma di una società di servizi di servicing quotata (ex. Art. 115 del T.U.L.P.S. che regola il settore del recupero crediti). La nuova struttura che il Gruppo andrà ad implementare, da un lato allinea doBank ai peers europei, dall'altro rimuove rilevanti limiti all'utilizzo del capitale e all'ottimizzazione della struttura finanziaria di Gruppo, fornendo dunque un'ulteriore leva di crescita e permettendo importanti efficienze di costo, anche in termini di oneri fiscali.

A fronte delle istanze presentate, la Banca d'Italia ha quindi autorizzato le seguenti operazioni che sono state finalizzate il 24 dicembre 2018:

  • (i) la fusione per incorporazione di doRealEstate S.p.A. in doBank S.p.A. (efficacia dal 1° gennaio 2018);
  • (ii) la scissione parziale di Italfondiario S.p.A. in favore di doBank S.p.A. con la finalità di accorpare le attività di Special Servicing in un'unica società – doBank – (efficacia dal 1° gennaio 2019);
  • (iii) l'apporto a Italfondiario S.p.A. del ramo di doBank relativo all'attività di Master Servicing e di supporto dei veicoli di cartolarizzazione per attività di cash management e di corporate servicer (efficacia dal 1° gennaio 2019).

Accordo per l'acquisizione di Altamira Asset Management

Il 31 dicembre 2018 doBank ha sottoscritto con Altamira Asset Management Holdings, S.l. un accordo per l'acquisizione dell'85% di Altamira Asset Management S.A., società leader in Sud Europa nel mercato della gestione di crediti e di asset immobiliari, con attivi in gestione pari a circa € 55 miliardi e una presenza nei mercati spagnolo, cipriota, portoghese e greco. La quota oggetto di compravendita potrà essere incrementata al 100% qualora Banco Santander S.A., detentore del residuo 15% del capitale di Altamira, esercitasse il diritto di co-vendita previsto da accordi preesistenti. E' previsto che Altamira nel 2018 consegua ricavi pari a circa € 255 milioni e un'EBITDA pari a circa € 95 milioni.

L'accordo permetterà a doBank di diventare leader nel mercato europeo dei servizi di credit management, raggiungendo asset in gestione per oltre € 140 miliardi (Gross Book Value) e oltre 2.200 dipendenti; la combinazione di doBank e Altamira creerà una piattaforma indipendente di pure servicing, asset-light, in grado di offrire ai clienti investitori l'accesso ai principali mercati del sud Europa, caratterizzati da oltre € 650 miliardi di Non-Performing Assets.

L'acquisizione del 100% del capitale di Altamira è stata valutata € 412 milioni in termini di Enterprise Value, oltre alla previsione di un earn-out di massimi € 48 milioni legato allo sviluppo delle attività nei mercati internazionali.

Il perfezionamento dell'operazione è subordinato al verificarsi di alcune condizioni in linea con la prassi di mercato ed è previsto entro maggio 2019, anche a seguito del completamento della nuova struttura societaria di doBank per effetto della quale doBank cesserà di essere considerato Gruppo bancario.

E' previsto che l'operazione venga finanziata con le disponibilità di cassa di doBank e con l'utilizzo di una linea di credito bancario della durata di 5 anni e di ammontare fino a € 450 milioni da parte di un pool di banche domestiche ed internazionali, da utilizzarsi sia per l'acquisizione del capitale azionario di Altamira che per il rifinanziamento dell'indebitamento pre-esistente di Altamira.

Tale linea di credito maturerà interessi pari al tasso Euribor a 6 mesi, oltre ad uno spread iniziale di 250 bps legato alla leva finanziaria consolidata. Considerando l'intero capitale azionario di Altamira, si prevede che per effetto dell'operazione la leva finanziaria consolidata di doBank, rapporto tra indebitamento netto ed EBITDA, rimanga al di sotto di 3x, per poi ridursi rapidamente in conseguenza dell'elevata generazione di cassa prevista.

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Nuova struttura societaria del Gruppo: aggiornamento

Come evidenziato sopra, il processo di riorganizzazione posto in essere da doBank ha visto alcuni effetti a cavallo degli esercizi 2018 e 2019. Nello specifico, la scissione operata da Italfondiario a favore di doBank e l'atto di apporto da doBank a Italfondiario, vedono gli effetti a decorrere dal 1° gennaio 2019.

Del pari, il processo di "debanking" avviato da doBank nel corso del 2018, e volto a consentire l'ulteriore potenziamento dell'Attività di Servicing (che rappresenta il core business della Società, ed il consolidamento della posizione della Società e del Gruppo sul mercato di riferimento) ha visto l'Assemblea straordinaria dei Soci del giorno 5 marzo 2019 approvare la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione e, conseguentemente, modificare l'oggetto sociale della Società. Si ricorda che con l'attuazione di tale progetto, peraltro in attesa delle previste autorizzazione da parte del regulator, doBank ha inteso realizzare una maggior razionalizzazione ed efficienza del Gruppo in quanto il progetto mira a rendere la sua struttura societaria coerente con il core business della gestione e recupero di crediti nonperforming.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

I risultati 2018 confermano gli obiettivi del Business Plan 2018-2020, presentato a giugno 2018, che prevede il rafforzamento della leadership di doBank nel mercato europeo del credit servicing.

In particolare, si prevede una crescita dei ricavi di Gruppo tra l'8% e il 9% in media tra il 2017 e il 2020 (CAGR), un'EBITDA di Gruppo in crescita oltre il 15% all'anno in media nello stesso periodo, un aumento dell'Utile per azione a tassi superiori di quelli previsti per l'EBITDA e un dividend payout ratio pari almeno al 65% dell'utile consolidato.

In considerazione della rilevanza dell'accordo per l'acquisizione di Altamira Asset

Management (comunicato stampa del 31 dicembre 2018), il Gruppo prevede di aggiornare gli obiettivi di Business Plan successivamente al completamento dell'acquisizione, atteso entro maggio 2019.

PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE

In considerazione dell'attività svolta e dei risultati conseguiti, la posizione finanziaria del Gruppo doBank risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze.

La politica finanziaria perseguita è infatti volta a privilegiare la stabilità del Gruppo, il quale in ragione della propria operatività non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.

I principali rischi e incertezze originati dalle attuali condizioni dei mercati finanziari non presentano elementi di particolare criticità per l'equilibrio finanziario del Gruppo e come tali, non si ritiene possano generare dubbi sulla continuità aziendale.

Si rinvia a quanto esposto nella parte E della Nota Integrativa per l'informativa relativa ai rischi finanziari ed operativi.

L'AZIONE DOBANK

L'andamento del titolo doBank dall'IPO di luglio 2017 a fine febbraio 2019 è rappresentato nel grafico di seguito, in comparazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della borsa di Milano.

Le azioni doBank sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (MTA), in seguito ad un'offerta di collocamento che ha riscontrato molto interesse da investitori istituzionali italiani ed internazionali.

Dal prezzo di IPO a € 9 per azione, il titolo, nonostante l'andamento volatile della seconda parte del 2018, ha segnato un progresso significativo fino agli attuali € 13 ad azione (valore a fine febbraio 2019). A tale trend hanno contribuito sia la crescita dei risultati del Gruppo sia l'apprezzamento degli investitori per il Business Plan 2018-2020 con le iniziative di crescita organica e attraverso M&A in esso contenute.

Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, è stato distribuito un dividendo di € 0,394 per azione.

Le principali statistiche dell'andamento del titolo doBank sono riportate nella tabella seguente.

Dati di sintesi Euro Data
Prezzo di IPO 9,00 14/07/2017
Prezzo minimo di chiusura 8,73 22/11/2018
Prezzo massimo di chiusura 14,27 18/10/2017
Ultimo prezzo di chiusura 2018 9,25 31/12/2018
Ultimo prezzo di chiusura a febbraio 2019 12,90 28/02/2019
Numero di azioni in circolazione 80.000.000 31/12/2018
di cui azioni proprie 1.554.353 31/12/2018
Capitalizzazione 739.600.000 31/12/2018
Capitalizzazione (escluse azioni proprie) 725.230.00
7
31/12/2018

doBank presidia l'attività di comunicazione e di gestione delle relazioni con il mercato finanziario attraverso la direzione Investor Relations, il cui obiettivo è facilitare la comprensione, da parte della comunità finanziaria della strategia e degli obiettivi del Gruppo, in modo che possano essere apprezzati appieno.

Per assicurare una comunicazione trasparente, tempestiva e completa, il team Investor Relations e il top management aziendale hanno partecipano a numerosi momenti di incontro con analisti e investitori, principalmente attraverso conferenze settoriali, road shows nei principali centri finanziari internazionali, incontri ad hoc e frequenti conference calls.

Per ulteriori informazioni sull'andamento del titolo doBank e per approfondimenti circa la strategia ed i risultati del Gruppo, si invita a visitare il sito web istituzionale www.dobank.com, sezione Investor Relations.

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Al 31 dicembre 2018 le azioni della Capogruppo doBank sono possedute per il 50,1% da Avio S.à r.l., società di diritto lussemburghese, affiliata pariteticamente al Gruppo Fortress (da dicembre 2017 acquisito da Softbank Group Corporation) e a Eurocastle Investment Limited che rileva quale azionista di maggioranza.

Dopo la quotazione alla Borsa di Milano e dopo l'assegnazione di azioni nell'ambito delle politiche retributive 2017, il 48,0% delle azioni risulta collocato sul mercato e il residuo 1,9% è costituito da n. 1.554.353 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di € 246 mila detenute dalla Capogruppo medesima.

Il socio di maggioranza non esercita nei confronti di doBank alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doBank e, più in generale, non si ingerisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doBank e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano eterodirezione da parte di Avio.

La Capogruppo doBank esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

Operazioni su azioni proprie

Nel corso dell'esercizio il numero delle azioni proprie è diminuito a fronte del pagamento in azioni previsto dalle politiche retributive 2017.

Al 31 dicembre 2018 risultano in portafoglio n. 1.554.353 azioni proprie, pari al 1,9% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di € 246 mila e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce 180. Azioni proprie. La voce 150. Riserve include la prevista riserva patrimoniale di pari importo.

Le attività di ricerca e sviluppo

Nel corso del 2018 il Gruppo ha avviato alcuni progetti di innovazione tecnologica, in primis legati alla piattaforma di gestione dei crediti, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è stata predisposta una relazione distinta dalla presente relazione sulla gestione, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Governance" del sito internet aziendale www.dobank.com.

Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria

Il decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 e il D.Lgs. n. 32/2007 impone a doBank in quanto Ente di Interesse Pubblico (Banca con azioni quotate e dimensioni superiori alle soglie minime del decreto) la pubblicazione a cadenza annuale di informazioni in merito ai principali rischi ed incertezze ai quali la società è esposta, agli indicatori di risultato anche non finanziari, pertinenti all'attività specifica della società, e alle informazioni attinenti all'ambiente e al personale. La prima data di riferimento per tale documento è stata il 31 dicembre 2017.

Come per l'anno precedente, doBank si è avvalsa della facoltà prevista dal Decreto di predisporre un documento separato dalla presente relazione sulla gestione, che è approvato dal Consiglio di Amministrazione e pubblicato congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Tale documento viene messo a disposizione nella sezione "Investor Relations / Documenti finanziari e presentazioni" del sito Internet aziendale www.dobank.com.

Informativa al Pubblico da parte degli Enti

In conformità alla Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, è stata predisposta l'Informativa al pubblico da parte degli Enti al 31 dicembre 2018, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Il documento viene messo a disposizione nella sezione "Investor Relations / Documenti finanziari e presentazioni" sul sito Internet aziendale www.dobank.com.

Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successive modifiche, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo V, Capitolo V in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati" emanate dalla Banca d'Italia, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 ottobre 2018.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito internet aziendale www.dobank.com.

Con riferimento al perimetro delle parti correlate del Gruppo si rende noto che esso si è modificato in prossimità della chiusura del precedente esercizio per effetto dell'acquisizione da parte di SoftBank Group Corp. ("SoftBank" o "SBG") di Fortress Investment Group LLC ("Fortress"). Grazie al completamento dell'operazione, SBG e le sue società interamente controllate, sono venute a detenere la titolarità delle azioni Fortress la quale a sua volta è riconducibile al socio di maggioranza di doBank, Avio S.à r.l..

Ai sensi del Regolamento Consob sopra citato, sono di seguito riportate le informazioni sulle operazioni con parti correlate effettuate nel corso dell'esercizio.

Operazioni di maggiore rilevanza

ANGERA SECURITISATION

Nel corso dell'ultimo trimestre del 2018 il Gruppo doBank ha stipulato contratti di Special Servicer, Master Servicer nonché contratti ancillari di Administrative Services Provider e Cash management con la controparte Angera Securitisation SPV, veicolo di cartolarizzazione ai sensi della legge 130/1999 i cui titoli sono stati in parte sottoscritti da affiliati del Gruppo Fortress. L'operazione è stata conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato e, come tale, beneficia dell'esclusione dall'applicazione degli obblighi di pubblicazione del Documento Informativo previsto dal Regolamento CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti.

Si rinvia inoltre a quanto descritto nella Parte H della Nota Integrativa per l'informativa ai sensi dello IAS 24 in merito alle operazioni con parti correlate.

Informazione relativa al regime di "opt-out"

Si comunica che doBank S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6 e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Roma, lì 12 marzo 2019 Il Consiglio di Amministrazione

Prospetto di raccordo tra il conto economico consolidato riclassificato e il conto economico consolidato civilistico

(€/000) Esercizio
Raccordo tra conto economico gestionale e civilistico 2018 2017
Ricavi di Servicing 205.539 194.746
40 di cui: commissioni attiv e 205.539 194.746
di cui v/Banche 131.806 159.763
di cui v/Investitori 73.733 34.983
Ricavi da co-investimento 911 665
10 di cui: interessi attiv i e prov enti assimilati 911 665
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 27.053 18.136
10 di cui: interessi attiv i e prov enti assimilati 101 75
20 di cui: interessi passiv i e prov enti assimilati (2) (135)
40 di cui: commissioni attiv e 996 689
230 di cui: altri oneri/prov enti di gestione 25.958 17.507
Ricavi lordi 233.503 213.547
Commissioni passive (23.910) (20.141)
50 di cui: commissioni passiv e (18.445) (18.088)
190b di cui spese amministrativ e: b) altre spese amministrativ e (5.132) (1.873)
230 di cui: altri oneri/prov enti di gestione (333) (180)
Ricavi netti 209.593 193.406
Spese per il personale (94.054) (83.391)
190a di cui spese amministrativ e: a) spese per il personale (94.054) (83.391)
Spese amministrative (34.246) (39.913)
190a di cui spese amministrativ e: a) spese per il personale (802) -
di cui altre spese generali (802) -
190b di cui spese amministrativ e: b) altre spese amministrativ e (35.777) (41.742)
di cui IT (13.529) (16.486)
di cui Real Estate (8.420) (8.074)
di cui altre spese generali (13.828) (17.182)
230 di cui: altri oneri/prov enti di gestione 2.333 1.829
di cui Real Estate (39) (11)
di cui altre spese generali 2.372 1.840
Totale costi operativi (128.300) (123.304)
EBITDA 81.293 70.102
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (2.750) (2.284)
210 rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ità materiali (696) (364)
220 rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ità immateriali (1.706) (1.651)
230 di cui: altri oneri/prov enti di gestione (348) (269)
Accantonamenti netti (318) (4.041)
190a di cui spese amministrativ e: a) spese per il personale (2.235) (780)
200 accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 2.046 (3.243)
230 di cui: altri oneri/prov enti di gestione (129) (18)
Saldo rettifiche/riprese di valore 862 1.776
130 rettifiche/riprese di v alore nette per rischio di credito (46) 1.601
230 di cui: altri oneri/prov enti di gestione 908 175
Utile/perdita da partecipazioni 917 2.765
250 utili (perdite) delle partecipazioni 917 1.271
280 utili (perdite) da cessione di inv estimenti - 1.494
EBIT 80.004 68.318
Interessi e commissioni derivanti da att. finanziaria 198 (184)
20 di cui: interessi passiv i e prov enti assimilati (14) (139)
50 di cui: commissioni passiv e (205) (44)
100 utili (perdite) da cessione o riacquisto - 3
110 risultato netto attiv ità e passiv ità finanziarie v alutate al fv con impatto a CE 417 (4)
EBT 80.202 68.134
Imposte sul reddito (29.362) (22.750)
190b di cui spese amministrativ e: b) altre spese amministrativ e (1.913) (24)
300 imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativ ità corrente (27.449) (22.726)
Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte - (390)
320 utile (perdita) delle attiv ità cessate al netto delle imposte - (390)
Risultato di periodo 50.840 44.994
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 50.840 44.994

Prospetto di raccordo tra lo stato patrimoniale consolidato riclassificato e lo stato patrimoniale consolidato civilistico

(€/000)

Raccordo tra stato patrimoniale gestionale e civilistico consolidato 31/12/2017
Cassa e titoli liquidabili 74.443 50.364
10
Cassa e disponibilità liquide
15 21
30
Attiv ita' finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a
999 1.003
40a Attiv ita' finanziarie v alutate al costo ammortizzato a) crediti v erso banche 73.429 49.340
Attività finanziarie 36.312 25.960
20
Attiv ita' finanziarie v alutate al fair v alue con impatto a conto economico
34.250 22.998
40a Attiv ita' finanziarie v alutate al costo ammortizzato a) crediti v erso banche 98 109
40b Attiv ita' finanziarie v alutate al costo ammortizzato b) crediti v erso clientela 1.964 2.853
Partecipazioni - 2.879
70
Partecipazioni
- 2.879
Attivita' materiali 2.810 2.772
90
Attiv ita' materiali
2.810 2.772
Attivita' immateriali 8.327 6.041
100
Attiv ita' immateriali
6.847 4.506
130
di cui: Altre attiv ita' - migliorie su beni di terzi
1.480 1.535
Attività fiscali 87.355 103.941
110
Attiv ita' fiscali
81.439 94.187
130
di cui: Altre attiv ita' - partite fiscali
5.916 9.754
Crediti commerciali 99.224 99.337
130
di cui: Altre attiv ita' - crediti commerciali per fatture emesse e da emettere
99.224 99.337
Attività in dismissione 710 10
120
Attiv ita' non correnti e gruppi di attiv ita' in v ia di dismissione
710 10
Altre attività 7.855 6.196
130
di cui: Altre attiv ita' - ratei e risconti attiv i e altre partite residuali
7.855 6.196
TOTALE ATTIVO 317.036 297.500
Passività finanziarie: depositi della clientela 11.759
10b Passiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato b) debiti v erso clientela -
-
11.759
Debiti commerciali 21.848 21.072
80
di cui: Altre passiv ita' - debiti commerciali per fatture ricev ute e da ricev ere
21.848 21.072
Passività fiscali 10.174 6.105
60
Passiv ita' fiscali
8.189 3.852
80
di cui: Altre passiv ita' - partite fiscali
1.985 2.253
TFR 9.577 10.360
90
Trattamento di fine rapporto del personale
9.577 10.360
Fondi rischi e oneri 20.754 26.579
100
Fondi rischi e oneri
20.754 26.579
Passività in dismissione 6.532 -
70
Passiv ità associate a gruppi di attiv ità in v ia di dismissione
6.532 -
Altre passività 15.362 14.928
80
di cui: Altre passiv ita' - debiti v erso il personale e altre partite residuali
15.068 14.581
10b di cui: Passiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato b) debiti v erso clientela 294 347
TOTALE PASSIVO 84.247 90.803
Capitale 41.280 41.280
170
Capitale
41.280 41.280
Riserve 140.915 120.700
120
Riserv e da v alutazione
591 1.350
150
Riserv e
140.324 119.350
Azioni proprie (246) (277)
180
Azioni proprie (-)
(246) (277)
Risultato di periodo 50.840 44.994
200
Utile (perdita) di periodo (+/-)
50.840 44.994
TOTALE PATRIMONIO NETTO 232.789 206.697
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 297.500

SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Stato patrimoniale consolidato

(€/000)

Voci dell'attivo 31/12/2018 31/12/2017
10 Cassa e disponibilità liquide 15 21
20 Attiv ita' finanziarie v alutate al fair v alue con impatto a conto economico 34.250 22.998
c) Altre attiv ità finanziarie obbligatoriamente v alutate al fair v alue 34.250 22.998
30 Attiv ita' finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a 999 1.003
40 Attiv ita' finanziarie v alutate al costo ammortizzato 75.491 52.302
a) Crediti v erso banche 73.527 49.449
b) Crediti v erso clientela 1.964 2.853
70 Partecipazioni - 2.879
90 Attiv ita' materiali 2.810 2.772
100 Attiv ita' immateriali 6.847 4.506
di cui: - avviamento - -
110 Attiv ita' fiscali 81.439 94.187
a) Correnti 33 165
b) Anticipate 81.406 94.022
120 Attiv ita' non correnti e gruppi di attiv ita' in v ia di dismissione 710 10
130 Altre attiv ita' 114.475 116.822
Totale dell'attivo 317.036 297.500
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2018 31/12/2017
10 Passiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato 294 12.106
b) Debiti v erso clientela 294 12.106
60 Passiv ita' fiscali 8.189 3.852
a) Correnti 8.168 3.405
b) Differite 21 447
70 Passiv ita' associate ad attiv ita' in v ia di dismissione 6.532 -
80 Altre passiv ita' 38.901 37.906
90 Trattamento di fine rapporto del personale 9.577 10.360
100 Fondi rischi e oneri 20.754 26.579
a) Impegni e garanzie rilasciate 3 -
c) Altri fondi per rischi e oneri 20.751 26.579
120 Riserv e da v alutazione 591 1.350
150 Riserv e 140.324 119.350
170 Capitale 41.280 41.280
180 Azioni proprie (-) (246) (277)
200 Utile (perdita) di periodo (+/-) 50.840 44.994
Totale del passivo e del patrimonio netto 317.036 297.500

Conto economico consolidato

(€/000)
Voci 31/12/2018 31/12/2017
10 Interessi attiv i e prov enti assimilati 1.012 740
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo - -
20 Interessi passiv i e oneri assimilati (16) (274)
30 Margine di interesse 996 466
40 Commissioni attiv e 206.535 195.435
50 Commissioni passiv e (18.650) (18.132)
60 Commissioni nette 187.885 177.303
100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: - 3
b) Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a - 3
110 Risultato netto delle attiv ità e passiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto a conto economico 417 (4)
b) altre attiv ità finanziarie obbligatoriamente v alutate al fair v alue 417 (4)
120 Margine di intermediazione 189.298 177.768
130 Rettifiche/riprese di v alore nette per rischio di credito relativ o a: (46) 1.601
a) Attiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato (46) 1.601
150 Risultato netto della gestione finanziaria 189.252 179.369
180 Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 189.252 179.369
190 Spese amministrativ e: (139.913) (127.810)
a) Spese per il personale (97.091) (84.171)
b) Altre spese amministrativ e (42.822) (43.639)
200 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 2.046 (3.243)
b) Altri accantonamenti netti 2.046 (3.243)
210 Rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ita' materiali (696) (364)
220 Rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ita' immateriali (1.706) (1.651)
230 Altri oneri/prov enti di gestione 28.389 19.044
240 Costi operativi (111.880) (114.024)
250 Utili (Perdite) delle partecipazioni 917 1.271
280 Utili (Perdite) da cessione di inv estimenti - 1.494
290 Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 78.289 68.110
300 Imposte sul reddito dell' esercizio dell' operativ ità corrente (27.449) (22.726)
310 Utile (perdita) della operativita' corrente al netto delle imposte 50.840 45.384
320 Utile (Perdita) dei gruppi di attiv ità in v ia di dismissione al netto delle imposte - (390)
330 Utile (Perdita) di periodo 50.840 44.994
350 Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 50.840 44.994

Prospetto della redditività consolidata complessiva

(€/000)
Voci 31/12/2018 31/12/2017
10. Utile (perdita) di periodo 50.840 44.994
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 364 (31)
70. Piani a benefici definiti 364 (31)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 2 1.125
140. Attiv ità finanziarie (div erse dai titoli di capitale) v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a 2 1.125
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 366 1.094
180. Redditività complessiva (voce 10 + 170) 51.206 46.088
190. Redditiv ità consolidata complessiv a di pertinenza di terzi - -
200. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 51.206 46.088

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Al 31/12/2018

(€/000)

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Rendiconto finanziario consolidato - metodo indiretto-

(€/000)
Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto) 31/12/2018 31/12/2017 ⁽¹⁾
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 73.989 71.826
- Risultato di periodo (+/-) 50.840 44.994
Plus/minusv alenze su attiv ità finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
-
(417) -
attiv ità/passiv ità v alutate al fair v alue con impatto a conto economico (-/+)
- Rettifiche/riprese di v alore nette per rischio di credito (+/-) 46 (1.601)
- Rettifiche/riprese di v alore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 2.750 2.279
- Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricav i (+/-) (2.046) 3.243
- Imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 17.085 22.125
- Altri aggiustamenti (+/-) 5.731 786
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (32.409) 36.674
- Altre attiv ità finanziarie obbligatoriamente v alutate al fair v alue
- Attiv ità finanziaria v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a
(10.832)
4
(22.998)
44
- Attiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato (23.138) 12.755
- Altre attiv ità 1.557 46.873
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (8.482) (51.308)
- Passiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato (11.812) (12.176)
- Altre passiv ità 3.330 (39.132)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa - A (+/-) 33.098 57.192
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 3.212 1.698
- Vendite di partecipazioni 1.693 1.694
- Div idendi incassati su partecipazioni 1.186 -
- Vendite di attiv ità materiali 333 4
2. Liquidità assorbita da (5.408) (6.557)
- Acquisti di attiv ità materiali (1.235) (2.439)
- Acquisti di attiv ità immateriali (4.173) (4.118)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento - B (+/-) (2.196) (4.859)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- Distribuzione div idendi e altre finalità (30.908) (52.330)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista - C (+/-) (30.908) (52.330)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO - D=A+/-B+/-C (6) 3
RICONCILIAZIONE
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DEL PERIODO - E 21 18
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO - D (6) 3
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLE VARIAZIONI DEI CAMBI - F - -
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DEL PERIODO - G=E+/-D+/-F 15 21

(1) Al fine di agevolare la comparazione degli aggregati finanziari dei due periodi di riferimento, gli accrual di fatture da emettere e fatture da ricevere non vengono più rilevati. Tale nuova logica espositiva consente una migliore riconducibilità dei dati con quelli presenti nel "Cash-flow gestionale" incluso nella Relazione sulla gestione del Gruppo.

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

PARTE A - POLITICHE CONTABILI

A.1 - Parte generale

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e vigenti al 31 dicembre 2018 recepiti nel nostro ordinamento dal D.Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l'opzione prevista dal regolamento comunitario n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali.

A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI);
  • i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS.

Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

  • gli schemi di Bilancio consolidato che includono lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico consolidato, il Prospetto della redditività consolidata complessiva, il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato ed il Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • la Nota Integrativa;

ed è corredato della Relazione sulla gestione del Gruppo.

I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Gli schemi utilizzati e le connesse regole di compilazione sono coerenti con quanto previsto dalla Circolare n. 262 emanata dalla Banca d'Italia con provvedimento del 22 dicembre 2005 (5° aggiornamento del 22 dicembre 2017). Detti schemi presentano, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2018, l'analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2017. Tali dati comparativi sono stati riclassificati e riesposti secondo le nuove voci degli schemi del 5° aggiornamento della Circolare n. 262 sopra citata.

Si precisa inoltre che non vengono indicate le voci e le sezioni della Nota Integrativa non applicabili per il Gruppo.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 a seguito dell'entrata in vigore a partire dall'1 gennaio 2018 dei nuovi principi contabile IFRS 9 "strumenti finanziari" e IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti".

Si rinvia a quanto esposto in dettaglio nei paragrafi "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9" ed "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 15" riportati di seguito.

SEZIONE 3 – AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono state utilizzate le risultanze contabili al 31 dicembre 2018 delle società incluse nell'area di consolidamento, la quale è rimasta invariata rispetto alla fine del precedente esercizio, ad eccezione dell'ingresso nel perimetro di consolidamento della società New Bank SC S.p.A., costituita dalla Capogruppo doBank e non ancora operativa.

Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2018 sono state opportunamente riclassificate e adeguate al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.

Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.

Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

Società controllate

Sono controllate le entità nelle quali doBank dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso la capacità della controllante di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui il Gruppo è esposto attraverso il suo rapporto con la stessa.

Al fine di verificare l'esistenza di controllo vengono considerati i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione detenuta nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.

I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel Conto

economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della partecipata. La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette alla stessa data è rilevata nel Conto economico alla voce 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale.

Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, inclusivo degli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.

Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:

  • detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure
  • è in grado, anche attraverso patti parasociali, di esercitare un'influenza significativa attraverso:
    • o la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;
    • o la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;
    • o l'esistenza di transazioni significative;
    • o lo scambio di personale manageriale;
    • o la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).

Metodo del patrimonio netto

La partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del patrimonio netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in Conto economico alla voce 250. Utili (Perdite) delle partecipazioni. L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.

Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.

Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate o a controllo congiunto, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.

Al 31 dicembre 2017 risultava valutata col metodo del patrimonio netto la partecipazione in BCC Gestione Crediti la quale è stata oggetto di cessione a terzi nel corso del terzo trimestre 2018.

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:

Sede Sede Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
voti % (2)
Denominazione imprese operativa legale rapporto (1) Impresa partecipante Quota %
1. doBank S.p.A. Verona Verona Controllante
2. Italfondiario S.p.A. Roma Roma 1 doBank S.p.A. 100% 100%
3. doData S.r.l. Roma Roma 1 doBank S.p.A. 100% 100%
4. doSolutions S.p.A. Roma Roma 1 doBank S.p.A. 100% 100%
5. New Bank SC S.p.A. n.d. Milano 1 doBank S.p.A. 100% 100%

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

  • 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria.
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria.
  • 3 = accordi con altri soci.
  • 4 = altre forme di controllo.
  • 5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015".
  • 6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015".

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi.

Variazioni nell'area di consolidamento

Le variazioni intervenute nell'area di consolidamento nel corso dell'esercizio sono di seguito elencate:

  • nel corso del 2018, in linea con le previsioni della nuova struttura del Gruppo e del piano industriale 2018-2020 descritto nella Relazione sulla gestione del Gruppo, è stata avviata nel la nuova riorganizzazione del Gruppo tramite la costituzione della società New Bank SC S.p.A., non ancora operativa essendo in attesa di approvazione della licenza bancaria da parte del Regulator;
  • Il 24 dicembre 2018 è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione della società controllata integralmente doRealEstate S.p.A. in doBank S.p.A. con data di efficacia contabile e fiscale 1 gennaio 2018.

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Gruppo doBank determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.

L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2018 le società controllate elencate al precedente paragrafo.

SEZIONE 4 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di

chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel bilancio consolidato.

Si rinvia allo specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo più significativi intervenuti dopo la chiusura del periodo.

SEZIONE 5 – ALTRI ASPETTI

1. Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2018. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.

In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doBank nei rapporti con le banche aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

Alla fine dell'esercizio vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 46% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2018 ed è pari al 18% della voce 40. Commissioni attive dello schema di conto economico consolidato. Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dal contratto di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

Determinazione del fair value di attività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.

Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione A.4 – Informativa sul fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate nella misura in cui le stesse vengono ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto altresì conto della normativa fiscale, che consente la loro trasformazione in crediti di imposta, al ricorrere di determinate condizioni, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella Sezione 11 – Le attività fiscali e le passività fiscali contenuta nell'Attivo della presente Nota Integrativa viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) si fa rinvio alla Sezione 10 – Fondi per rischi ed oneri contenuta nel Passivo della presente Nota Integrativa.

2. Nuovi principi contabili

Il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2018 dei quali si riportano di seguito gli effetti di prima applicazione.

Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari

Il 29 novembre 2016 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento UE 2016/2067, che ha introdotto il nuovo standard internazionale IFRS 9 Strumenti finanziari. Questo principio sostituisce, a partire dal 1° gennaio 2018, lo IAS 39 che, per i bilanci chiusi fino al 31 dicembre 2017, disciplinava la classificazione e misurazione degli strumenti finanziari.

Il nuovo standard introduce un modello per cui la classificazione delle attività finanziarie è guidata, da un lato, dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento medesimo (criterio SPPI – Solely Payments of Principal and Interests) e, dall'altro dall'intento gestionale (Business Model) col quale lo strumento è detenuto.

Le nuove disposizioni sulle attività finanziarie sostituiscono le 4 classi previste dallo IAS 39 con le seguenti categorie determinate sulla base dei due driver sopra indicati:

• Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico;

  • Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Le attività finanziarie possono essere iscritte al costo ammortizzato o al fair value con imputazione a patrimonio netto solo se è "superato" il test sulle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento (Test SPPI).

I titoli di capitale sono sempre misurati al fair value con imputazione a conto economico a meno che l'entità scelga irrevocabilmente, in sede di iscrizione iniziale, per le azioni non detenute per la negoziazione, di presentare le variazioni di valore in una riserva di patrimonio netto che non verrà mai trasferita a conto economico, nemmeno in caso di cessione dello strumento finanziario (no recycling).

Con riferimento alle disposizioni sull'impairment, viene sostituito il criterio delle perdite subite (incurred losses) con quello delle perdite attese (expected losses), anticipando il riconoscimento delle svalutazioni a conto economico dal momento del deterioramento a quello che lo precede, ovvero del significativo incremento del rischio di credito e richiedendo comunque una rettifica di valore corrispondente alla perdita attesa a 12 mesi su tutto il portafoglio in bonis privo di segnali di significativo incremento del rischio. In particolare, l'IFRS 9 richiede di contabilizzare le perdite attese secondo un metodo di riduzione di valore articolato in tre stage di deterioramento:

  • perdita attesa a 12 mesi (stage 1): si applica a tutte le esposizioni in assenza di un incremento significativo del rischio di credito;
  • perdita attesa sulla vita residua (stage 2 e stage 3): si applica alle attività finanziarie performing quando si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito (stage 2) e alle attività finanziarie deteriorate (stage 3), a prescindere che esso sia rilevato su base collettiva o analitica.

Il Gruppo ha intrapreso nel corso del 2017 un apposito progetto con una fase di assessment iniziale per l'identificazione dei principali gap, una fase di design finalizzata ad individuare gli step necessari alla conversione a tale nuovo principio contabile ed infine una fase implementativa conclusasi nel primo trimestre del 2018.

L'intero progetto è stato sviluppato con il diretto coinvolgimento delle Funzioni di Amministrazione, Finanza e Controllo e Risk Management per la definizione delle linee guida e le policy propedeutiche all'implementazione dell'IFRS 9 le quali sono state sottoposte all'approvazione del Consiglio di Amministrazione. Considerati gli impatti pervasivi dell'IFRS 9, sono state inoltre coinvolte nel progetto altre strutture del Gruppo nell'ambito di gruppi di lavoro tematici, prevalentemente di business (Funzione Banking) e di matrice organizzativa e IT.

Di seguito viene fornita la sintesi sia degli effetti di riesposizione dei saldi comparativi economici e patrimoniali al 31 dicembre 2017, sia degli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 9 sul patrimonio netto consolidato del Gruppo doBank al 1° gennaio 2018.

Riesposizione dei dati comparativi

In linea con le norme di transizione dell'IFRS 9, il Gruppo non ha rideterminato i valori comparativi al 31 dicembre 2017 e pertanto tutti i valori comparativi periodici sono misurati e valutati in linea con i principi contabili utilizzati per la predisposizione del Bilancio consolidato 2017.

Ai soli fini di consentire un confronto omogeneo dei dati di periodo, gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono stati quindi riclassificati e riesposti nelle nuove voci in coerenza alla composizione delle stesse per l'esercizio 2018 ed in linea con gli schemi di stato patrimoniale e conto economico previsti dal 5° aggiornamento della Circolare Banca d'Italia n. 262, come di seguito dettagliato.

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva comprende i titoli di debito (BOT) per € 1 milione i quali sono caratterizzati da flussi di cassa costituiti solo da rimborso di capitale e interessi e sono detenuti esclusivamente con la finalità di rispettare il requisito regolamentare Liquidity Coverage Ratio (LCR). Tali titoli erano precedentemente classificati tra le Attività Disponibili per la vendita (AFS).

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico include i restanti e più cospicui attivi in precedenza allocati tra le AFS. Si tratta infatti (i) delle quote di O.I.C.R. in Italian Recovery Fund (ex Atlante II) per € 15,2 milioni, i cui i flussi di cassa determinati dalla cessione della quota non sono rappresentativi solamente del rimborso del capitale investito e degli interessi, (ii) dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation per € 7,7 milioni, i quali non hanno superato il Test SPPI e (iii) il titolo di capitale rappresentato dallo strumento finanziario partecipativo in Nomisma S.p.A. di € 43 mila, per il quale il Gruppo non ha esercitato la c.d. "OCI option".

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato corrisponde al portafoglio IFRS 9 denominato "Hold to collect (HTC)", detenuto a scopo di investimento duraturo, ed è costituito dalla totalità degli assets precedentemente classificati tra i crediti verso banche (€ 49,4 milioni) e clientela (€ 2,9 milioni) i quali sono detenuti a scopo di investimento duraturo ed hanno superato il Test SPPI.

Tabelle di raccordo tra Prospetti Contabili come da Bilancio 2017 e Prospetti Contabili IFRS 9 (5° aggiornamento Circolare 262) al 31 dicembre 2017 per lo stato patrimoniale e per il conto economico (riclassifica dei saldi IAS 39)

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Effetti di prima applicazione (First Time Adoption – FTA)

Si rappresentano di seguito gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 9 derivanti dal nuovo modello di calcolo dell'impairment e dalla misurazione delle attività finanziarie in conseguenza dell'effettuazione del Test SPPI e dell'individuazione del Modello di Business.

Tali effetti, che impattano sia l'ammontare sia la composizione del patrimonio netto, derivano principalmente:

  • dall'obbligo di rideterminare le rettifiche di valore sulle attività finanziarie in portafoglio utilizzando il modello delle "expected credit losses" in sostituzione del previgente modello delle "incurred credit losses". In particolare, relativamente alle esposizioni performing, l'incremento/decremento delle rettifiche di valore deriva da:
    • o la classificazione in Stage 2 di una quota di portafoglio con conseguente rettifica "lifetime";
    • o l'applicazione di rettifiche anche a portafogli precedentemente non assoggettati ad impairment (crediti verso banche, titoli di Stato);
  • dall'esigenza di riclassificare alcune attività finanziarie in portafoglio sulla base del risultato combinato dei due driver di classificazione previsti dal principio, ossia il Modello di business sulla base del quale tali strumenti sono gestiti e le caratteristiche contrattuali dei relativi flussi di cassa (Test SPPI).

L'effetto complessivo di quanto sopra ha determinato un impatto negativo sul patrimonio netto consolidato del Gruppo pari a € 21 mila, al netto del relativo impatto fiscale che risulta essere inferiore al migliaio di euro.

L'impatto fiscale più significativo, pari a € 427 mila, è relativo al rigiro a fondo imposte correnti della fiscalità sulla riserva da valutazione dei titoli ABS la cui variazione di fair value, dal 1° gennaio 2018 ha impatto a conto economico e non più sulla redditività complessiva.

Riconciliazione tra stato patrimoniale al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) e stato patrimoniale al 1° gennaio 2018 (IFRS 9)

(€/000)

IFRS 9 - 5° Agg.to Circolare 262 CONSISTENZE Effetto di CONSISTENZE
Voci dell'attivo 31/12/2017
RIESPOSTO
(A)
transizione
a IFRS 9
(B)
01/01/2018
(C) = (A) +
(B)
10 Cassa e disponibilità liquide 21 -
21
20 c) Altre attiv ità finanziarie obbligatoriamente v alutate al fair v alue con impatto a conto economico 22.998 2 23.000
30 Attiv ita' finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a 1.003 -
1.003
40 Attiv ita' finanziarie v alutate al costo ammortizzato a) Crediti v erso banche 49.449 (1) 49.448
40 Attiv ita' finanziarie v alutate al costo ammortizzato b) Crediti v erso clientela 2.853 16 2.869
70 Partecipazioni 2.879 -
2.879
90 Attiv ita' materiali 2.772 -
2.772
100 Attiv ita' immateriali 4.506 -
4.506
110 Attiv ita' fiscali 94.187 -
94.187
120 Attiv ita' non correnti e gruppi di attiv ita' in v ia di dismissione 10 -
10
130 Altre attiv ita' 116.822 (35) 116.787
Totale dell'attivo 297.500 (18) 297.482
IFRS 9 - 5° Agg.to Circolare 262 CONSISTENZE Effetto di CONSISTENZE
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2017
RIESPOSTO
(A)
transizione
a IFRS 9
(B)
01/01/2018
(C) = (A) +
(B)
10 Passiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato b) Debiti v erso clientela 12.106 - 12.106
60 Passiv ita' fiscali 3.852 - 3.852
a) correnti 3.405 427 3.832
b) differite 447 (427) 20
80 Altre passiv ita' 37.906 - 37.906
90 Trattamento di fine rapporto del personale 10.360 - 10.360
100 Fondi rischi e oneri a) Impegni e garanzie rilasciate - 3 3
100 Fondi rischi e oneri b) Altri fondi per rischi e oneri 26.579 - 26.579
120 Riserv e da v alutazione 1.350 (1.125) 225
150 Riserv e 119.350 1.104 120.454
170 Capitale 41.280 - 41.280
180 Azioni proprie (-) (277) - (277)
200 Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 44.994 - 44.994
Totale del passivo e del patrimonio netto 297.500 (18) 297.482

Riconciliazione tra patrimonio netto IAS 39 e patrimonio netto IFRS 9

(€/000)
01/01/2018
Effetto di
transizione
a IFRS 9
Patrimonio Netto IAS 39 206.697
CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE 2
Adeguamento del valore di carico delle attività finanziarie derivante dalla modifica del "Business Model" 2
Adeguamento al fair value delle attività finanziarie a seguito del fallimento del test SPPI -
Riclassifica da riserve di valutazione a riserve di utili:
- v ariazione netta riserv e di v alutazione per applicazione nuov e regole di classificazione e misurazione (1.125)
- v ariazione netta riserv e di utili per applicazione nuov e regole di classificazione e misurazione 1.125
IMPAIRMENT (23)
Applicazione del nuovo modello di impairment (ECL) ai crediti valutati al costo ammortizzato (19)
- performing (Stage 1 e stage 2) (19)
- non performing (Stage 3) -
Applicazione del nuovo modello di impairment (ECL) alle garanzie concesse ed mpegni (irrevocabili e revocabili) ad erogare
fondi (3)
Applicazione del nuovo modello di impairment (ECL) ai titoli di debito al costo ammortizzato (1)
Riclassifica da riserve di valutazione a riserve di utili:
- v ariazione netta riserv e di v alutazione per impairment su attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla
redditiv ità complessiv a -
- v ariazione netta riserv e di utili per impairment su attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità
complessiv a -
Effetto fiscale -
- v ariazione imposte differite per applicazione nuov e regole di classificazione e misurazione (427)
- v ariazione imposte correnti per applicazione nuov e regole di classificazione e misurazione 427
Attribuzione al patrimonio di terzi degli effetti di transizione IFRS 9 -
Totale effetti transizione IFRS 9 (21)
Patrimonio Netto IFRS 9 206.676

Effetti della prima applicazione dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti

L'IFRS 15 stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri IAS/IFRS come i leasing, i contratti di assicurazione e gli strumenti finanziari.

Dall'assessment svolto a livello di Gruppo è stata rilevata la sostanziale assenza di impatti quantitativi e di processo derivanti dall'applicazione del nuovo principio.

Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato, oltre ai principi IFRS 9 e IFRS 15 sopra indicati, il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni altri principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2018 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration;
  • Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property;
  • Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions;
  • Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle, il ciclo di miglioramenti è volto a chiarire alcune disposizioni relative ai seguenti principi contabili IFRS:
    • IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
      • IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures;
  • Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts;

Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customer.

La Commissione Europea ha inoltre omologato i seguenti principi contabili che non trovano applicazione al 31 dicembre 2018 in quanto il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:

  • IFRS 16 Leases (applicazione dal 1° gennaio 2019, non è consentita l'applicazione anticipata);
  • Amendments to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation (applicazione dal 1° gennaio 2019);
  • IFRIC 23 Uncertainty over income tax treatment (applicazione dal 1° gennaio 2019);

Lo standard IFRS 16, applicabile agli esercizi con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2019, sostituirà lo IAS 17 e tutte le interpretazioni ad esso legate (IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, SIC 15 Leasing operativo – Incentivi, SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing).

La norma prevede che la rilevazione e la presentazione delle voci venga effettuata tenendo conto della sostanza dell'operazione o del contratto.

Si prevede, quindi, che tutti i contratti di locazione vengano segnalati dall'entità nello stato patrimoniale, come attività e passività, e non più fuori bilancio come oggi il caso del leasing operativo. Al momento dell'iscrizione iniziale detta attività è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing, comprensivi, oltre che del valore attuale dei canoni di leasing, dei costi iniziali diretti associati al leasing e degli eventuali costi necessari per procedere al ripristino dell'attività al termine del contratto. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività sarà valutata in base a quanto previsto per le immobilizzazioni materiali. A livello di conto economico, il principio richiede la registrazione dell'ammortamento del bene e lo scorporo della componente di interessi presente nel canone che verrà contabilizzata a voce propria.

Un'analisi di impatto preliminare sull'applicazione dell'IFRS 16 all'interno del Gruppo è stata realizzata nel corso del 2018 con il coinvolgimento di diverse funzioni del Gruppo.

Il Gruppo applicherà il metodo retrospettivo modificato previsto dal par. C.5 b) del principio IFRS 16 contabilizzando l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del Principio alla data di transizione (1 gennaio 2019); di conseguenza non si attendono impatti significativi sul patrimonio netto del Gruppo.

Il Gruppo ha scelto di utilizzare le due esenzioni contabili previste per la prima applicazione dalla norma per i seguenti contratti:

  • Contratti di noleggio a breve termine (inferiore o uguale a 12 mesi);

  • Leasing per beni di basso valore (inferiore a € 5.000).

Tenuto conto del grado di utilizzo da parte del Gruppo di contratti di locazione ci si attende che l'adozione del nuovo principio contabile determinerà un incremento sia delle attività sia delle passività conseguenti alla rilevazione dei menzionati diritti di utilizzo e delle associate passività per un importo complessivo stimato pari ad € 22,3 milioni a fronte di 17 immobili ad uso funzionale e € 947 mila relativi a immobili ed auto in dotazione ai dipendenti e in pool.

Il 6° aggiornamento della Circolare di Banca d'Italia 262/2005, pubblicato il 30 ottobre 2018, recepisce, a partire dai bilanci 2019 le novità introdotte dallo standard IFRS 16.

Al 31 dicembre 2018 si rilevano infine i seguenti nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (applicazione dal 1° gennaio 2019).
  • IFRS 17 Insurance contracts (applicazione dal 1° gennaio 2021, è consentita l'applicazione anticipata);
  • Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle il ciclo di miglioramenti è volto a chiarire alcune disposizioni relative ai seguenti principi contabili IFRS (applicazione dal 1° gennaio 2019):
    • IFRS 3 Business Combinations;
    • IFRS 11 Joint Arrangements;

  • IAS 12 Income Taxes;
  • IAS 23 Borrowing Costs.
  • Amendments to IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement (applicazione dal 1° gennaio 2019);
  • Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards (applicazione dal 1° gennaio 2020);
  • Amendment to IFRS 3 Business Combinations (applicazione dal 1° gennaio 2020);
  • Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material (applicazione dal 1° gennaio 2020).

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

1- Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - Voce 20.c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito, per i titoli di capitale e di quote di O.I.C.R., alla data di erogazione per i finanziamenti.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell").

Trovano, quindi, evidenza in questa voce:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Hold to Collect" o "Hold to Collect and Sell" ma i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (in altre parole, che non superano il test SPPI);

  • le quote di O.I.C.R.;

  • gli strumenti di capitale non detenuti per la negoziazione - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo non applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il principio contabile IFRS 9 consente riclassifiche tra le diverse categorie solo in caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie (IFRS9 par. 4.4. e 5.6). In tali casi, che si presume siano infrequenti, la riclassifica deve essere applicata prospetticamente dalla data di riclassifica e non si deve procedere alla rideterminazione di utili, perdite e interessi rilevati in precedenza.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.

Per i criteri di la determinazione del fair value, si rinvia alla Sezione "A.4 Informativa sul Fair Value".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie sono oggetto di cancellazione nel caso si verifichi una delle seguenti casistiche:

•i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle medesime sono scaduti;

•l'attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà della stessa. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte prevalente di rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse;

•l'entità mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l'obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.

2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente rilevate al fair value alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di finanziamenti. Il fair value normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

• l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie ("Hold to Collect and Sell");

• i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

In questa categoria pertanto sono iscritti titoli di debito e finanziamenti per i quali il business model definito è "Hold to Collect and Sell" e che hanno superato il test SPPI. Sono inoltre iscritte gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, non detenuti ai fini di negoziazione, per i quali è stata esercitata, al momento di prima iscrizione, l'opzione irrevocabile per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il principio contabile IFRS 9 consente riclassifiche tra le diverse categorie solo in caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie (IFRS9 par. 4.4. e 5.6). In tali casi, che si presume siano infrequenti, la riclassifica deve essere applicata prospetticamente dalla data di riclassifica e non si deve procedere alla rideterminazione di utili, perdite e interessi rilevati in precedenza.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, per quanto concerne gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico secondo il criterio del costo ammortizzato.

Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposte nella voce 120. Riserve da valutazione del patrimonio netto. Tali strumenti sono oggetto di calcolo di perdite per riduzioni durevoli di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione.

Tali perdite durevoli di valore sono registrate a conto economico con in contropartita il prospetto della redditività complessiva ed anch'esse esposte nella voce 120. Riserve da valutazione del patrimonio netto.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie sono oggetto di cancellazione nel caso si verifichi una delle seguenti casistiche:

•i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle medesime sono scaduti;

•l'attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà della stessa. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte prevalente di rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse;

•l'entità mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l'obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.

3 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

• l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("Hold to Collect");

• i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;

  • gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;

  • i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Il principio contabile IFRS 9 consente riclassifiche tra le diverse categorie solo in caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie (IFRS9 par. 4.4. e 5.6). In tali casi, che si presume siano infrequenti, la riclassifica deve essere applicata prospetticamente dalla data di riclassifica e non si deve procedere alla rideterminazione di utili, perdite e interessi rilevati in precedenza.

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.

Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione meglio specificato nel paragrafo "Perdite di valore delle attività finanziarie".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie sono oggetto di cancellazione nel caso si verifichi una delle seguenti casistiche:

•i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle medesime sono scaduti;

essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse;

•l'entità mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l'obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.

5 – Partecipazioni

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato -, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture - e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto -.

Tali principi sono esplicitati nella precedente Sezione 3. Area e metodi di consolidamento dove è anche fornita l'informativa sulle valutazioni e assunzioni svolte per stabilire l'esistenza di controllo o influenza notevole.

Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci 120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e 70. Passività associate ad attività in via di dismissione – sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza (si vedano i precedenti paragrafi 1 e 2).

6 – Attività materiali

Criteri di iscrizione e di classificazione

La voce include:

  • terreni e fabbricati
  • mobili ed arredi
  • impianti e macchinari
  • altre macchine e attrezzature

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

  • attività ad uso funzionale;
  • attività detenute a scopo di investimento.

Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Le migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e non separabili sono invece incluse nella voce 130. Altre attività.

La voce accoglie anche attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare del Gruppo, detenuto in un'ottica di dismissione.

Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:

  • 190.b) Altre spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale; ovvero
    1. Altri oneri/proventi di gestione, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata.

La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti.

7 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla Società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti. Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto: • sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri

  • delle attività sottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva);
  • sono imputate in un'unica soluzione al conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a conservarne le funzionalità originarie).

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.

Criteri di valutazione

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali di conto economico consolidato.

Per le attività immateriali aventi durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali di conto economico consolidato una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti.

8 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Vengono classificate nella voce dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione" attività non correnti o gruppi di attività/passività per i quali è stato avviato un processo di dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile (IFRS 5).

Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci 120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e 70. Passività associate ad attività in via di dismissione al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.

Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, qualora significativo, è rilevato alla voce 320. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte di conto economico.

9 – Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci 110. Attività fiscali dell'attivo e 60. Passività fiscali del passivo.

In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri come conseguenza di:
    • differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa);
    • riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
    • riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;
  • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate

principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa).

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES la nuova aliquota al 24% e per doBank e Italfondiario l'addizionale di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.

Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.

Criteri di valutazione

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.

Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce 300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente, ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

10 – Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono

adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento è rilevato a conto economico nella voce "200. Accantonamenti netti per fondi rischi ed oneri" ed include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo.

Nella voce sono inclusi anche i benefici a lungo termine ai dipendenti, i cui oneri vengono determinati mediante criteri attuariali. Gli utili e le perdite attuariali vengono rilevati per intero immediatamente nel conto economico.

Criteri di valutazione

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

Criteri di cancellazione

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.

L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.

11 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione e di classificazione

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da Debiti verso banche, i Debiti verso clientela e i Titoli in circolazione, comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing finanziario.

Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione.

Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrata a Conto Economico.

16 – Altre informazioni

Altre attività

Le altre attività accolgono essenzialmente partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria (ad esempio, connesse con l'attività di sostituto di imposta), e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.

Sono inoltre comprese le migliorie e le spese incrementative sostenute sui beni di terzi in affitto, diverse da quelle riconducibili alla voce "90. Attività materiali", in quanto non separabili dai beni cui si riferiscono e quindi non utilizzabili in modo autonomo.

Azioni proprie

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.

Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

Ratei e risconti

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

Spese per migliorie su beni di terzi

I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra le Altre attività come previsto dalle Istruzioni della Banca d'Italia, vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.

La contropartita economica di tali accantonamenti viene iscritta tra gli altri oneri di gestione.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse.

La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007 – nel caso di destinazione del proprio TFR al forme di previdenza complementare) rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.

Le quote maturate dal 1° gennaio 2007 (o dalla data di scelta – compresa tra il 1° gennaio

2007 e il 30 giugno 2007), destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a "contribuzione definita".

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a patrimonio netto nell'ambito della voce 120. Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi.

Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa ed è rilevato come costo a conto economico alla voce 190.a) Spese per il personale in contropartita della voce 150. Riserve del patrimonio netto, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.

Valutazione degli immobili

Gli immobili considerati Rimanenze vengono classificati all'interno della voce 90. Attività materiali, come previsto dalle Istruzioni della Banca d'Italia. Tali rimanenze sono costituite principalmente da immobili da ristrutturare e/o in ristrutturazione e immobili di trading.

Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese incrementative del loro valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.

Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo che di norma è rappresentato dal valore di mercato, desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).

Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.

Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEI COSTI

I ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso,

o

  • nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso.

Il bene è trasferito quando, o nel corso del periodo in cui, il cliente ne acquisisce il controllo.

Commissioni di servicing e ricavi da prodotti ancillari

Tali ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati. I ricavi contabilizzati a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell'operazione e sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall'operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia, quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato a rettifica del ricavo originariamente rilevato.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Costi

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.

Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS

Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.

Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate – ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia – nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute da oltre novanta giorni, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:

  • ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario;

  • ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di

perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi.

Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che comprendono: prestiti, crediti commerciali, attivi patrimoniali derivanti da contratto, titoli di debito, garanzie finanziarie, impegni irrevocabili ad erogare.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

A.4 Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (exit price).

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato sulla base di prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, quali ad esempio:
    • o prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;
    • o parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;
    • o parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.

A.4.1 – Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS13 con riguardo i portafogli contabili sia valutati al fair value su base ricorrente, sia non valutati al fair value o valutati al fair value su base non ricorrente.

Attività e passività misurate al fair value su base ricorrente

Asset Backed Securities

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.

Titoli di capitale

I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto. Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

Fondi di Investimento

I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti verso la clientela e verso banche non sono gestiti sulla base del fair value.

Cassa e disponibilità liquide

Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.

Crediti verso banche e clientela

Il fair value dei crediti verso banche e clientela, contabilizzati al costo ammortizzato, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio e pertanto il valore contabile dei crediti verso banche e clientela è ritenuto un'adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.

Discounted cash flow

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

Market Approach

Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generate da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.

A.4.2 – Processi e sensibilità delle valutazioni

Come richiesto dall'IFRS 13, il Gruppo verifica che il valore assegnato ad ogni posizione rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui (ma non solo) modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutte le misurazioni sono classificate come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value.

Con riferimento agli strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value (titoli ABS Romeo SPV e Mercuzio Securitisation), viene prodotta l'analisi di sensitività perché la modalità di quantificazione del fair value – il modello discounted cash flow – non consente di sviluppare alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione.

Con riferimento alla quota O.I.C.R. in Italian Resolution Fund (già Atlante II), non è stata prodotta alcuna analisi di sensitività in quanto la valutazione del fair value è stata effettuata tramite l'applicazione del valore unitario delle quote al 31 dicembre 2018 comunicato da Quaestio SGR.

A.4.3 – Gerarchia del fair value

Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.

Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.

Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.

Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di (i) attività e passività finanziarie valutati al fair value nonché di (ii) attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente, in base ai menzionati livelli.

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

All'interno del Livello 1 sono classificati, nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", i titoli di Stato (BOT) acquisiti al fine di garantire il presidio sul requisito regolamentare europeo in termini di copertura di liquidità a breve termine, il Liquidity Coverage Ratio (LCR).

Il Livello 3 della voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico" include principalmente (i) il valore residuo delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli, per un importo complessivo di € 5,2 milioni e (ii) per € 29,0 milioni, il controvalore dell'importo versato nel 2017 e a giugno 2018 a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II).

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie al fair value
- -
- -
- -
34.250
-
-
-
-
-
-
-
-
22.998
-
-
c) attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - 34.250 - - 22.998
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
3. Derivati di copertura
999 -
- -
-
-
1.003
-
-
-
-
-
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
- -
- -
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale 999 - 34.250 1.003 - 22.998
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
Totale - - - - - -

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(€/000)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
Totale di cui: a)
attività
finanziarie
detenute per
la
negoziazione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate al
fair value
di cui: c) altre
attività
finanziarie
obbligatoriame
nte valutate al
fair value
finanziarie
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 23.000 - - 23.000 - - -
-
2. Aumenti 14.349 - - 14.349 - - -
-
2.1. Acquisti 13.170 - - 13.170 - - -
-
2.2. Profitti imputati a: 1.179 - - 1.179 - - -
-
2.2.1. Conto economico 1.179 - - 1.179 - - -
-
di cui: plusvalenze 1.179 - - 1.179 - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - X X X - - -
-
2.3. Trasferimenti da altri livelli -
-
- - - - -
-
2.4. Altre variazioni in aumento -
-
- - - - -
-
3. Diminuzioni (3.099) - - (3.099) - - -
-
3.1. Vendite - - - - - - -
-
3.2. Rimborsi (2.286) - - (2.286) - - -
-
3.3. Perdite imputate a: (759) - - (759) - - -
-
3.3.1 Conto economico (759) - - (759) - - -
-
di cui: minusvalenze (759) - - (759) - - - -
3.3.2 Patrimonio netto - X X X - - -
-
3.4. Trasferimenti ad altri livelli -
-
- - - - -
-
3.5. Altre variazioni in diminuzione (54) - - (54) - - -
-
4. Rimanenze finali 34.250 - - 34.250 - - -
-

34.250 - - 34.250 - - - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
Attività e passività non valutate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
Valore di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore di
bilancio
Livello1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 75.491 - - 75.491 52.302 - - 52.302
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - -
-
-
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 710 - - 710 10 -
-
10
Totale 76.201 - - 76.201 52.312 - - 52.312
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 294 - - 294 12.106 - - 12.106
2. Passività associate ad attività in via di dismissione 6.532 - - 6.532 - - - -
Totale 6.826 - - 6.826 12.106 - - 12.106

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE – VOCE 10

1.1 - Cassa e disponibilità liquide: composizione

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
a) Cassa 15 21
b) Depositi a v ista presso Banche Centrali - -
Totale 15 21

SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO – VOCE 20

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(€/000)
Voci / Valori 31/12/2018 31/12/2017
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito - - 5.240 - - 7.734
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - 5.240 - - 7.734
2. Titoli di capitale - - 47 - - 42
3. Quote di O.I.C.R. - - 28.963 - - 15.222
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale - - 34.250 - - 22.998

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

(€/000)
Voci / Valori 31/12/2018 31/12/2017
1. Titoli di capitale 47 42
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie - -
di cui: società non finanziarie 47 42
2. Titoli di debito 5.240 7.734
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 5.240 7.734
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. 28.963 15.222
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 34.250 22.998

L'ammontare dei titoli di debito è rappresentato dal controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. L'ammontare sottoscritto da doBank corrisponde al 5% del totale delle notes emesse dai due veicoli. La riduzione del valore rispetto all'anno precedente è dovuta all'incasso delle notes intervenuto in occasione delle payment date previste nonché agli effetti dell'adeguamento del modello di valutazione e all'adozione di un tasso interno di rendimento atteso che ha recepito anche le variazioni intervenute in corso d'anno nelle curve degli spread degli ABS di NPL.

I titoli di capitale sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione concessa dal nuovo principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta della partecipazione in Nomisma S.p.A. e, per un importo inferiore al migliaio di euro, della quota di adesione al Fondo Interbancario di Tutela dei depositi.

Le quote di O.I.C.R. si riferiscono all'importo versato in parte a fine 2017 e in parte nel mese di giugno 2018 a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). A fronte dei due versamenti effettuati, al 31 dicembre 2018 residua una quota minima iscritta tra gli impegni pari ad € 1,5 milioni.

SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA – VOCE 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica (€/000)

31/12/2018 31/12/2017
Voci / Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 999 - - 1.003 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 999 - - 1.003 - -
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 999 - - 1.003 - -

La voce è costituita esclusivamente dai titoli di Stato (BOT) detenuti ai fini del presidio sul requisito regolamentare in termini di copertura della liquidità a breve termine, il Liquidity Coverage Ratio (LCR).

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
1. Titoli di debito 999 1.003
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 999 1.003
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale - -
a) Banche - -
b) Altri emittenti: - -
- altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie - -
- altri - -
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 999 1.003

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive (€/000)

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Write-off
parziali
complessivi*
Titoli di debito 999 - - - - - - -
Finanziamenti - - - - - - - -
Totale 31/12/2018 999 - - - - - - -
Totale 31/12/2017 1.003 - - - - - - -
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate X X - - X - - -

* Valore da esporre a fini informativi

SEZIONE 4 – ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite
o originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali 1 - - - - 1 - - - - - -
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
2. Riserv a obbligatoria - 1 - X X X - - - X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X - - - X X X
B. Crediti verso banche 73.526 - - - - 73.526 49.449 - - - - 49.449
1. Finanziamenti - 73.429 - - - 73.429 49.340 - - - - 49.340
1.1 Conti correnti e depositi a v ista 73.429 - - X X X 49.340 - - X X X
1.2 Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
1.3 Altri Finanziamenti - - - X X X - - - X X X
- Pronti contro termine attiv i - - - X X X - - - X X X
- Leasing finanziario - - - X X X - - - X X X
- Altri - - - X X X - - - X X X
2.Titoli di debito - 97 - - - 97 109 - - - - 109
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito 97 - - - - 97 109 - - - - 109
Totale - 73.527 - - - 73.527 49.449 - - - - 49.449

I Crediti verso banche, che totalizzano € 73,5 milioni, accolgono la liquidità disponibile sui conti correnti aperti prevalentemente presso UniCredit S.p.A e Banca Intesa.

Un'attenta gestione della liquidità e l'effetto di una maggiore clientela Investitori rispetto a quella del segmento Banche, hanno comportato un significativo incremento del saldo di questa voce rispetto al periodo precedente (+49%), nonostante nel periodo siano intervenuti l'esborso di € 30,9 milioni a fronte del pagamento dei dividendi e l'esborso netto di circa € 13 milioni derivante dall'investimento nel fondo Italian Recovery Fund.

In considerazione della durata a breve termine delle esposizioni, nonché del tasso variabile a cui fanno riferimento, è ragionevole ritenere che il fair value di tali voci corrisponda al relativo valore di bilancio.

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
Tipologia
operazioni/Valori
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 1.698 266 266 - - - 2.588 265 265 - - -
1. Conti correnti 266 129 129 X X X 1.204 134 134 X X X
2. Pronti contro termini attiv i - - - X X X - - - X X X
3. Mutui 1.121 122 122 X X X 1.092 117 117 X X X
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto - - - X X X - - - X X X
5. Leasing finanziario - - - X X X - - - X X X
6. Factoring - - - X X X - - - X X X
7. Altri finanziamenti 311 15 15 X X X 292 14 14 X X X
2. Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di debito di - - - - - - - - - - - -
Totale 1.698 266 266 - - - 2.588 265 265 - - -

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Al 31 dicembre 2018 la voce include conti correnti e mutui verso la clientela prevalentemente classificati al primo e secondo stadio. In particolare, un importo pari a € 700 mila relativo a conti correnti performing originati da attività bancaria, è stato oggetto di riclassifica all'interno della voce 120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione, in conformità agli steps realizzativi previsti nel progetto di riorganizzazione del Gruppo doBank esposto nel Business Plan 2018-2020 pubblicato a giugno 2018.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
Tipologia operazioni / Valori secondo stadio
Primo e
Terzo stadio di cui: impaired
acquisite o
originate
secondo stadio
Primo e
Terzo stadio di cui: impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito - - - - - -
a) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
b) Altre società finanziarie - - - - - -
di cui: imprese di assicurazione - - - - - -
c) Società non finanziarie - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 1.698 266 266 2.588 265 265
a) Amministrazioni pubbliche - 311 - - 293 -
b) Altre società finanziarie - 79 - - - -
di cui: imprese di assicurazione - - - - - -
c) Società non finanziarie 187 200 200 1.202 201 201
d) Famiglie 1.121 66 66 1.093 64 64
Totale
1.698
266 266 2.588 265 265

4.5 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore
complessive
Primo
stadio
di cui:
strumenti
con
basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Write-off
parziali
complessivi
*
97 - - - - - - -
75.132 - - 718 (4) - (452) -
75.229 - - 718 (4) - (452) -
52.044 32.012 15 725 (15) (7) (460) -
X X 718 718 X - (452) -

* Valore da esporre a fini informativi

SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Al 31 dicembre 2018 la voce Partecipazioni risulta azzerata a seguito della vendita della partecipazione al 45% di BCC Gestione Crediti intervenuta nel corso del terzo trimestre dell'esercizio.

7.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

(€/000)
Denominazioni Valore di
bilancio
Fair value Dividendi
percepiti
A. Imprese controllate in modo congiunto - - -
B. Imprese sottoposte ad influenza notevole
1. BCC Gestione Crediti S.p.A. - - 1.186
Totale - - 1.186

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
A. Esistenze inziali 2.879 1.608
B. Aumenti - 1.271
B.1 Acquisti - -
B.2 Riprese di v alore - -
B.3 Riv alutazioni - -
B.4 Altre v ariazioni - 1.271
C. Diminuzioni 2.879 -
C.1 Vendite 1.693 -
C.2 Rettifiche di v alore - -
C.3 Sv alutazioni - -
C.4 Altre v ariazioni 1.186 -
D. Rimanenze finali - 2.879
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

La voce C.1 Vendite si riferisce alla cessione della partecipazione nella società collegata BCC Gestione Crediti detenuta al 45% ed include un utile derivante dalla vendita di € 917 mila (vedere anche la Sezione 17 di conto economico).

La voce C.4 Altre variazioni rappresenta la diminuzione della stessa partecipazione a fronte del dividendo erogato nel 2018.

SEZIONE 9 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 90

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(€/000)
Totale Totale
Attività/valori 31/12/2018 31/12/2017
1. Attività di proprietà 1.897 1.354
a) Terreni - -
b) Fabbricati - -
c) Mobili 772 727
d) Impianti elettronici 1.113 605
e) Altre 12 22
2. Attività acquisite in leasing finanziario 349 465
a) Terreni - -
b) Fabbricati - -
c) Mobili - -
d) Impianti elettronici 349 465
e) Altre - -
Totale 2.246 1.819
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

(€/000)
Attività/Valori Totale
31/12/2018 31/12/2017
1. Rimanenze di attività materiali ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili - -
d) impianti elettrici - -
e) altre - -
2. Altre rimanenze di attività materiali 564 953
Totale 564 953
di cui: valutate al fair value al netto dei costi di vendita - -

La voce include il valore di 19 immobili. Nel corso dell'esercizio sono stati ceduti 6 immobili con una riduzione delle rimanenze dal 31 dicembre 2017 di € 333 mila. L'ulteriore decremento della voce (di € 55 mila), è dovuto alle svalutazioni effettuate sugli immobili, sulla base delle perizie fornite da società di valutazione indipendenti esterne.

9.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

(€/000)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde - - 3.160 4.897 704 8.761
A.1 Riduzioni di v alore totali nette - - (2.433) (3.826) (683) (6.942)
A.2 Esistenze iniziali nette - - 727 1.071 21 1.819
B. Aumenti: - - 1.259 882 232 2.373
B.1 Acquisti - - 185 756 - 941
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di v alore - - - - - -
B.4 Variazioni positiv e di fair v alue imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positiv e di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di inv estimento - - X X X -
B.7 Altre v ariazioni - - 1.074 126 232 1.432
C. Diminuzioni: - - 1.212 492 242 1.946
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Ammortamenti - - 140 492 8 640
C.3 Rettifiche di v alore da deterioramento imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negativ e di fair v alue imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negativ e di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attiv ità materiali detenute a scopo di inv estimento - - X X X -
b) attiv ità in v ia di dismissione - - - - - -
C.7 Altre v ariazioni - - 1.072 - 234 1.306
D. Rimanenze finali nette - - 774 1.461 11 2.246
D.1 Riduzioni di v alore totali nette - - (1.500) (4.317) (461) (6.278)
D.2 Rimanenze finali lorde - - 2.274 5.778 472 8.524
E. Valutazione al costo - - - - - -

Gli acquisti dell'esercizio sono prevalentemente legati al set-up della branch greca doBank Hellas.

Gli ammortamenti sono stati calcolati in quote costanti sulla base della residua possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni materiali.

9.8 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: variazioni annue

(€/000)
Rimanenze di attività materiali ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute Altre
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre rimanenze di
attività
materiali
Totale
A. Esistenze iniziali - - - - - 953 953
B. Aumenti: - - - - - - -
B.1 Acquisti - - - - - - -
B.2 Riprese di v alore - - - - - - -
B.3 Differenze positiv e di cambio - - - - - - -
B.4 Altre v ariazioni - - - - - - -
C. Diminuzioni: - - - - - 389 389
C.1 Vendite - - - - - 333 333
C.2 Rettifiche di v alore da deterioramento - - - - - 56 56
C.3 Differenze negativ e di cambio - - - - - - -
C.4 Altre v ariazioni - - - - - - -
D. Rimanenze finali - - - - - 564 564

SEZIONE 10 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 100

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(€/000)

Totale Totale
31/12/2018 31/12/2017
Attività/Valori Durata
Durata
definita
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento X - X -
A.1.1 di pertinenza del gruppo X - X -
A.1.2 di pertinenza di terzi X - X -
A.2 Altre attività immateriali 6.847 - 4.506 -
A.2.1 Attiv ità v alutate al costo: 6.847 - 4.506 -
a) Attiv ità immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attiv ità 6.847 - 4.506 -
A.2.2 Attiv ità v alutate al fair v alue: - - - -
a) Attiv ità immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attiv ità - - - -
Totale 6.847 - 4.506 -

La voce si riferisce principalmente ad applicativi software.

10.2 Attività immateriali: variazioni annue

(€/000)
Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali:
altre
Avviamento Durata Durata Durata Durata Totale
Definita Indefinita Definita Indefinita
A. Esistenze iniziali - - - 14.754 - 14.754
A.1 Riduzioni di v alore totali nette - - - (10.248) - (10.248)
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 4.506 - 4.506
B. Aumenti - - - 4.173 - 4.173
B.1 Acquisti - - - 4.173 - 4.173
B.2 Incrementi di attiv ità immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di v alore X - - - - -
B.4 Variazioni positiv e di fair v alue - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positiv e - - - - - -
B.6 Altre v ariazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - 1.832 - 1.832
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di v alore - - - 1.706 - 1.706
- Ammortamenti X - - 1.706 - 1.706
- Sv alutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negativ e di fair v alue X - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attiv ità non correnti in v ia di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negativ e - - - - - -
C.6 Altre v ariazioni - - - 126 - 126
D. Rimanenze finali nette - - - 6.847 - 6.847
D.1 Rettifiche di v alore totali nette - - - 11.261 - 11.261
E. Rimanenze finali lorde - - - 18.108 - 18.108
F. Valutazione al costo - - - - - -

Gli investimenti del periodo si riferiscono prevalentemente allo sviluppo degli applicativi per la

gestione dei portafogli, al set-up informatico della filiale greca nonché per l'infrastruttura software e per la business intelligence di Gruppo.

Gli ammortamenti sono stati calcolati in quote costanti sulla base della residua possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni immateriali.

SEZIONE 11 – ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 110 DELL'ATTIVO E VOCE 60 DEL PASSIVO

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Attività fiscali anticipate relative a:
Immobili, impianti e macchinari / attiv ità immateriali 168 - 168 238 48 286
Accantonamenti in contropartita C.E. - spese amministrativ e 288 - 288 - 308 308
Accantonamenti in contropartita C.E. - fondo rischi e oneri 5.792 - 5.792 7.450 13 7.463
Accantonamenti in contropartita P.N. 315 - 315 447 - 447
Sv alutazioni su crediti 47.747 7.660 55.407 47.922 7.660 55.582
Altre attiv ità/passiv ità 37 - 37 - - -
Perdite fiscali riportabili in futuro 19.397 - 19.397 29.933 - 29.933
Altre poste - 2 2 2 1 3
Totale 73.744 7.662 81.406 86.299 7.723 94.022

La voce evidenzia la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi.

La voce Attività fiscali anticipate ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (cause, stanziamenti sul personale).

Si rappresenta in argomento che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

La Legge di conversione del Decreto "Salva-banche" n. 15 del 17 febbraio 2017 ha modificato la decorrenza di tale canone posticipandola dal 2015 al 2016 con conseguente proroga dell'impegno alla corresponsione di una quota annua fino all'esercizio 2030. L'esercizio dell'opzione consente di mantenere sia la possibilità di trasformare tali DTA qualificate (nel caso specifico le DTA rivenienti da rettifiche di valore su crediti) in crediti d'imposta, proporzionalmente all'eventuale perdita civilistica risultante dal bilancio approvato, sia la possibilità di non procedere alla detrazione di tali importi dai Fondi propri ai fini prudenziali, in quanto rimangono soddisfatti i requisiti richiesti dall'art. 39 della CRR 575/2013 che ne prevede l'assoggettamento al calcolo del rischio di credito con la ponderazione del 100%.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate. Per effetto della disposizione di legge di cui sopra, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" soltanto a partire dal 2021.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte a probability test tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.

In particolare, per i dati al 31 dicembre 2018 il test eseguito, che ha tenuto conto del Piano industriale 2018-2020 presentato il 19 giugno scorso, ha evidenziato una base imponibile capiente e in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

• le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;

• presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES la nuova aliquota al 24% e per doBank e Italfondiario l'addizionale di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

11.2 Passività per imposte differite: composizione

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Passiv ità fiscali differite relativ e a:
Altri strumenti finanziari / attiv ità / passiv ità 1 - 1 427 - 427
Altre poste 20 - 20 20 - 20
Totale 21 - 21 447 - 447

La voce nel 2018 non comprende più la componente relativa alla riserva di valutazione sui titoli ABS la quale il 1 gennaio 2018 (FTA) è stata girata a imposte correnti per effetto della classificazione di tali titoli tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, secondo quanto previsto dal nuovo principio IFRS 9.

11.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
1. Importo iniziale 93.574 105.227
2. Aumenti 3.661 3.682
2.1 Imposte anticipate rilev ate nell'esercizio 3.618 3.572
a) relativ e a precedenti esercizi 205 275
b) dov ute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di v alore - -
d) altre 3.413 3.297
2.2 Nuov e imposte o incrementi di aliquote fiscali 43 -
2.3 Altri aumenti - 110
3. Diminuzioni 16.145 15.335
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 16.145 15.225
a) rigiri 15.875 14.705
b) sv alutazioni per soprav v enuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre 270 520
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - 110
a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011 - -
b) altre - 110
4. Importo finale 81.090 93.574

La voce 2.1 degli Aumenti – d) altre, riguarda principalmente la componente di fiscalità anticipata inerente agli accantonamenti a Fondi Rischi.

La voce 3.1 delle Diminuzioni – a) rigiri comprende principalmente il recupero della componente di fiscalità anticipata relativa alle perdite fiscali pregresse per € 12,7 milioni, nonché il recupero della fiscalità a seguito della riduzione di valore delle differenze temporanee per stanziamenti di fondi rischi a fronte di cause passive e a fronte di oneri per il personale.

11.4 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

(€/000)
Totale Totale
31/12/2018 31/12/2017
1. Importo iniziale 55.406 55.406
2. Aumenti - -
3. Diminuzioni - -
3.1 Rigiri - -
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - -
a) deriv ante da perdite di esercizio - -
b) deriv ante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 55.406 55.406

Le imposte anticipate di cui alla legge n. 214/2011 si riferiscono a svalutazioni di crediti non ancora dedotte ai sensi dell'art. 106, comma 3, del T.U.I.R., i cui componenti negativi sono deducibili ai fini delle imposte sui redditi in più periodi di imposta: l'art. 16 del D.Lgs. 27/06/2015 n. 83 ha introdotto una nuova forma di deducibilità delle rettifiche di valore su crediti di carattere valutativo che riformula di conseguenza il reversal delle attività fiscali anticipate pregresse. Il valore esposto rappresenta la quota che può essere considerata trasformabile in credito d'imposta secondo la richiamata legge, qualora ne sussistano i presupposti previsti

dalla stessa.

La voce 3.3 Altre diminuzioni – a) comprendeva nel 2016 la componente di imposte anticipate relativa alla trasformazione in credito di imposta sulla base delle condizioni rilevate con riferimento alle risultanze del Bilancio 2015 della Capogruppo doBank.

11.5 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

(€/000)
Totale Totale
31/12/2018 31/12/2017
1. Importo iniziale 20 20
2. Aumenti - -
2.1 Imposte differite rilev ate nell'esercizio - -
a) relativ e a precedenti esercizi - -
b) dov ute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
2.2 Nuov e imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni - -
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - -
a) rigiri - -
b) dov ute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 20 20

11.6 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

(€/000)

Totale Totale
31/12/2018 31/12/2017
1. Importo iniziale 448 81
2. Aumenti (1) 367
2.1 Imposte anticipate rilev ate nell'esercizio - 367
a) relativ e a precedenti esercizi - -
b) dov ute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre - 367
2.2 Nuov e imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti (1) -
3. Diminuzioni 131 -
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 128 -
a) rigiri 105 -
b) sv alutazioni per soprav v enuta irrecuperabilità - -
c) dov ute al mutamento dei criteri contabili - -
d) altre 23 -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni 3 -
4. Importo finale 316 448

11.7 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

(€/000)

Totale Totale
31/12/2018 31/12/2017
1. Importo iniziale 427 -
2. Aumenti 1 447
2.1 Imposte differite rilev ate nell'esercizio 1 447
a) relativ e a precedenti esercizi - -
b) dov ute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre 1 447
2.2 Nuov e imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 427 20
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - 20
a) rigiri - 20
b) dov ute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni 427 -
4. Importo finale 1 427

La voce 3. Diminuzioni è interamente riconducibile al rilascio della fiscalità anticipata sulla riserva titoli ABS la cui variazione di fair value, dal 1° gennaio 2018 con l'introduzione del nuovo principio contabile IFRS 9, ha impatto a conto economico e non più sulla redditività complessiva.

11.8 Altre informazioni

Attività per imposte correnti: composizione

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Acconti dell'esercizio 121 71 192 84 81 165
Passiv ità fiscali (98) (61) (159) - - -
Totale 23 10 33 84 81 165

Passività per imposte correnti: composizione

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte dell'esercizio 14.500 5.436 19.936 11.086 4.146 15.232
Al netto acconti v ersati (7.858) (3.910) (11.768) (7.820) (4.007) (11.827)
Totale 6.642 1.526 8.168 3.266 139 3.405

SEZIONE 12 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE - VOCE 120 DELL'ATTIVO E VOCE 70 DEL PASSIVO

12.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

31/12/2018 31/12/2017
A. Attività possedute per la vendita - -
A.1 Attiv ità finanziarie 710 10
A.2 Partecipazioni - -
A.3 Attiv ità materiali - -
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
A.4 Attiv ità immateriali - -
A.5 Altre attiv ità non correnti - -
Totale A 710 10
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 710 10
B. Attività operative cessate - -
B.1 Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto a conto economico - -
- attiv ità finanziarie detenute per la negoziazione - -
- attiv ità finanziarie designate al fair v alue - -
- altre attiv ità finanziarie obbligatoriamente v alutate al fair v alue - -
B.2 Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a - -
B.3 Attiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato - -
B.4 Partecipazioni - -
B.5 Attiv ità materiali - -
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
B.6 Attiv ità immateriali - -
B.7 Altre attiv ità - -
Totale B - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
C. Passività associate ad attività possedute per la vendita - -
C.1 Debiti (6.532) -
C.2 Titoli - -
C.3 Altre Passiv ità - -
Totale C (6.532) -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 (6.532) -
D. Passività associate ad attività operative cessate - -
D.1 Passiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato - -
D.2 Passiv ità finanziarie di negoziazione - -
D.3 Passiv ità finanziarie designate al fair v alue - -
D.4 Fondi - -
D.5 Altre Passiv ità - -
Totale D - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -

Al 31 dicembre 2018 le voci A.1 Attività finanziarie e C.1 Debiti includono i conti correnti verso la clientela rispettivamente con saldo a credito e a debito, originati da attività bancaria in via di dismissione in conformità con gli steps realizzativi previsti nel progetto di riorganizzazione del Gruppo doBank.

SEZIONE 13 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 130

13.1 Altre attività: composizione

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
Altre attività da dettagliare
Ratei attiv i div ersi da quelli che v anno capitalizzati sulle relativ e attiv ità finanziarie - 15
Risconti attiv i 2.699 1.686
Partite in corso di lav orazione 17 52
Partite definitiv e ma non imputabili ad altre v oci 104.081 103.773
- Crediti in maturazione relativ i all'attiv ità di gestione e recupero crediti (Fatture da emettere) 82.
465
65.815
- Crediti per fatture emesse non ancora incassate, relativ e all'attiv ità di gestione e recupero 15.029 31.068
- Crediti per fatture emesse non ancora incassate, div erse dall'attiv ità di gestione e recupero 1.730 2.455
- Anticipi a fornitori 85 14
- Altre operazioni 4.843 4.350
Partite fiscali div erse da quelle imputate alla v oce 140 5.916 9.754
Altre partite 1.712 1.592
- Migliorie su beni di terzi (attiv ità non scindibili) 1.480 1.534
- Altre partite - Altre 232 58
Totale 114.475 116.822

La voce Partite definitive ma non imputabili ad altre voci comprende crediti derivanti dall'attività core verso UniCredit, Banca Intesa e altri clienti per servizi di recupero resi in mandato e altre attività di servicing.

Si fa presente che tali servizi non si reputano ricompresi nella definizione "Servizi Finanziari" come evidenziato nella Circolare Banca d'Italia 262/2005 e pertanto non sono classificati all'interno della voce 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

PASSIVO

SEZIONE 1 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO - VOCE 10

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(€/000)
31/12/2018
Fair value
31/12/2017
Fair value
Tipologia operazioni / Valori Valore di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Conti correnti e depositi a v ista - X X X 11.759 X X X
2. Depositi a scadenza - X X X - X X X
3. Finanziamenti - X X X 1 X X X
3.1 Pronti contro termine passiv i - X X X - X X X
3.2 Altri - X X X 1 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
5. Altri debiti 294 X X X 346 X X X
Totale 294 - - 294 12.106 - - 12.106

Alla fine dell'esercizio precedente, la voce Conti correnti e depositi a vista verso clientela ordinaria è costituita da rapporti nei confronti dei legali convenzionati, i quali al 31 dicembre 2018, per un importo pari ad € 6,5 milioni sono stati classificati nella voce 70. Passività associate ad Attività in via di dismissione a seguito degli steps realizzativi previsti nel progetto di riorganizzazione del Gruppo doBank; per ulteriori informazioni si rimanda anche alla Sezione 12 dell'Attivo.

SEZIONE 6 – PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 60

Si rimanda alla Sezione 11 dell'Attivo.

SEZIONE 7 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 70

Si rimanda alla Sezione 12 dell'Attivo.

SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 80

8.1 Altre passività: composizione

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
Partite definitiv e ma non imputabili ad altre v oci: 30.106 28.475
- debiti v erso fornitori 21.848 21.072
- ritenute fiscali 916 852
- debiti v erso terzi per oneri del personale 3.643 3.271
- altre partite 3.699 3.280
Somme a disposizione da riconoscere a terzi 219 923
Partite in corso di lav orazione 2.363 1.241
Partite fiscali div erse da quelle imputate a v oce 60 1.985 2.252
Altri debiti relativ i al personale dipendente 3.562 4.452
Altri debiti relativ i ad Amministratori 257 257
Altri debiti relativ i ad altro personale 9 256
Ratei passiv i div ersi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passiv ità finanziarie 400 50
Totale 38.901 37.906

Le Altre passività complessivamente registrano un lieve incremento (+3%) rispetto al 31 dicembre 2017.

La voce Partite definitive ma non imputabili ad altre voci – debiti verso fornitori include essenzialmente debiti verso fornitori per fatture da ricevere e per fornitori da liquidare. Nella voce Partite definitive ma non imputabili ad altre voci – altre partite sono ricompresi i debiti verso l'INPS per contributi del personale dipendente e altre partite debitorie in attesa d'imputazione definitiva.

La voce Altri debiti relativi al personale dipendente include stanziamenti a fronte di ferie non fruite e premi di redditività oltre a debiti per incentivi all'esodo.

La voce Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 60 si riferisce principalmente al debito verso l'Erario per ritenute d'acconto sulle spese del personale.

SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
A. Esistenze iniziali 10.360 10.240
B. Aumenti 164 455
B.1 Accantonamento dell'esercizio 146 130
B.2 Altre v ariazioni 18 325
C. Diminuzioni (947) (335)
C.1 Liquidazioni effettuate (431) (300)
C.2 Altre v ariazioni (516) (35)
D. Rimanenze finali 9.577 10.360
Totale 9.577 10.360

SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI − VOCE 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(€/000)

Voci/Componenti 31/12/2018 31/12/2017
1. Fondi per rischio di credito relativ o a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate
3
-
-
-
4. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi rischi ed oneri 20.751 26.579
4.1 Controv ersie legali 7.421 10.313
4.2 Oneri per il personale 9.627 8.839
4.3 Altri 3.703 7.427
Totale 20.754 26.579

La voce Controversie legali contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo.

La voce Oneri per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili e premi MBO. Il dimensionamento di questa componente al 31 dicembre 2018 risente anche delle nuove politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale.

La voce 2.3 Altri comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.

Rischi connessi ai contenziosi legali in essere

Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative ovvero alle liti giuslavoristiche.

I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.

Con riferimento al contraddittorio tuttora in corso circa l'interpretazione puntuale di talune clausole contrattuali, riferite ad obblighi reciproci di comunicazione e condivisione, nell'ambito di contratti di servicing, si rende noto che nel corso dell'esercizio sono proseguite tra le parti la discussione e la valutazione delle argomentazioni presentate. In tale contesto, quale alternativa al ricorso presso la camera arbitrale, risultano in corso di definizione accordi transattivi mirati a rinegoziare per il futuro alcuni aspetti della struttura di istituti contrattuali che coinvolgono le parti. Alla data di redazione del presente bilancio si valuta non probabile l'emersione di passività a carico del Gruppo derivanti da tali accordi transattivi.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(€/000)
Voci/Componenti Fondi su altri
impegni e altre
garanzie rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi ed oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 3 - 26.579 26.582
B. Aumenti - - 12.714 12.714
B.1 Accantonamento dell'esercizio - - 12.226 12.226
B.2 Variazioni dov ute al passare del tempo - - - -
B.3 Variazioni dov ute a modifiche del tasso di sconto - - - -
B.4 Altre v ariazioni - - 488 488
C. Diminuzioni - - 18.542 18.542
C.1 Utilizzo nell'esercizio - - 18.510 18.510
C.2 Variazioni dov ute a modifiche del tasso di sconto - - - -
C.3 Altre v ariazioni - - 32 32
D. Rimanenze finali 3 - 20.751 20.754

Al 31 dicembre 2018 il Fondo rischi ed oneri si attesta a un valore pari a 20,8 milioni evidenziando una riduzione complessiva di € 5,8 milioni in dipendenza di:

  • aumenti per € 12,7 milioni legati ad accantonamenti su contenziosi e cause e per le nuove politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale;

  • diminuzioni per € 18,5 milioni derivanti dall'utilizzo di fondi del personale a fronte dell'erogazione dei premi riferiti al sistema incentivante dell'anno precedente e per il rilascio di stanziamenti su controversie effettuati in esercizi precedenti, divenuti insussistenti.

L'importo iniziale di € 3 mila è relativo alle rettifiche di valore complessive sulle esposizioni fuori bilancio iscritte in questa voce a seguito dell'applicazione dell'IFRS9 e della nuova circolare di Banca d'Italia.

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(€/000)
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e
garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale
Impegni a erogare fondi - - - -
Garanzie finanziarie rilasciate 3 - - 3
Totale 3 - - 3

10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

(€/000)
Voci/Componenti 31/12/2018 31/12/2017
Rischi sugli immobili 79 111
Controv ersie v erso fornitori - 1.305
Controv ersie stragiudiziali 3.624 6.011
Totale 3.703 7.427

La voce Controversie stragiudiziali pari a € 3,6 milioni, include stanziamenti a fronte di rischi connessi a prevedibili esborsi su posizioni in mandato per le quali vi è una pretesa di controparte al momento non sfociata in un contenzioso legale e per eventuali contestazioni su crediti commerciali verso le mandanti.

SEZIONE 13 – PATRIMONIO DEL GRUPPO – VOCI 120, 150, 170 E 180

13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

31/12/2018 31/12/2017
Voce 170. Capitale (in migliaia di euro) 41.280 41.280
Numero di azioni ordinarie 80.000.000 80.000.000
Valore nominale azioni ordinarie 0,516 0,516
Voce 180. Azioni proprie (in migliaia di euro) 246 277
Numero di azioni proprie 1.554.353 1.750.000

13.2 Capitale – Numero di azioni della capogruppo: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 78.250.000 -
- interamente liberate 80.000.000 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (1.750.000) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 78.250.000 -
B. Aumenti 195.647 -
B.1 Nuov e emissioni - -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conv ersione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: - -
- a fav ore dei dipendenti - -
- a fav ore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre v ariazioni 195.647 -
C. Diminuzioni - -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie - -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre v ariazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 78.445.647 -
D.1 Azioni proprie (+) 1.554.353 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 80.000.000 -
- interamente liberate 80.000.000 -
- non interamente liberate - -

La voce B.3 Altre variazioni rappresenta il numero di azioni attribuite nel corso del 2018 a talune categorie di manager, a seguito della nuova politica di remunerazione post IPO che prevede l'attribuzione di compensi sotto forma di azioni.

13.3 Capitale: altre informazioni

Il capitale sociale è composto da n. 80.000.000 azioni ordinarie di nominali 0,516 euro cadauna per le quali non sono previsti diritti, privilegi e vincoli, inclusi i vincoli nella distribuzione dei dividendi e nel rimborso del capitale.

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta 31/12/2018 31/12/2017
Riserv a legale 8.256 8.256
Riserv a art. 7 L. 218/90 2.305 2.305
Riserv a in sosp. d'imposta da aggreg. aziendali (UniCredit Credit Management Serv ice S.p.A.) 3 3
Riserv a da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780 8.780
Riserv a da FTA IAS IFRS 9 1.140 -
Riserv a utili riportati a nuov o - Share Based Payments 2.408 -
Riserv a statutaria acquisto azioni proprie 246 277
Riserv a da utili a nuov o IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005 (9.145) (9.145)
Totale 13.993 10.476
Altre riserve 31/12/2018 31/12/2017
Riserv a straordinaria 95.860 92.837
Riserv a D.Lgs. 153/99 6.103 6.103
Riserv a legale a fronte di utili distibuiti 44 44
Riserv a art. 7 L. 218/90 4.179 4.179
Riserv a da aggregazioni aziendali 578 4
Riserv a connessa a Share Based Payments 5.602 2.195
Riserv a di consolidamento 13.965 3.512
Totale 126.331 108.874

Le Riserve da Utili si sono incrementate nell'esercizio per effetto dell'impatto FTA IFRS 9, descritto in dettaglio nella parte relativa alle politiche contabili (€ 1,1 milioni) e per l'importo relativo al pagamento basato in azioni assegnate nel periodo a seguito della consuntivazione delle politiche retributive 2017 (€ 2,4 milioni) al 31 dicembre 2017 incluse nella specifica posta Riserva connessa a Share Based Payments classificata tra le Altre riserve. Si rileva inoltre un contestuale impatto negativo sulla Riserva statutaria acquisto azioni proprie per € 31 mila.

Per quanto attiene alle Altre riserve, si rileva un incremento di € 3 milioni della Riserva straordinaria a fronte della destinazione di quota parte del risultato 2017 deliberato in sede assembleare.

E' stata inoltre adeguata per € 3,4 milioni la Riserva connessa a Share Based Payments per la quota di competenza dell'anno riferita a pagamenti basati in azioni e contabilizzati ai sensi dell'IFRS 2.

ALTRE INFORMAZIONI

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(€/000)

(€/000)

Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie
rilasciate
Totale
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio 31/12/2018 31/12/2017
1. Impegni a erogare fondi 595 - - 595 1.851
a) Banche Centrali - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - -
c) Banche - - - - -
d) Altre società finanziarie - - - - -
e) Società non finanziarie - - - - 1.851
f) Famiglie 595 - - 595 -
2. Garanzie finanziarie rilasciate - - - - -
a) Banche Centrali - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - -
c) Banche - - - - -
d) Altre società finanziarie - - - - -
e) Società non finanziarie - - - - -
f) Famiglie - - - - -

2. Altri impegni e garanzie rilasciate

Valore nominale
31/12/2018 31/12/2017
1. Altre garanzie rilasciate - -
di cui: esposizioni creditizie deteriorate - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
2. Altri impegni 1.536 14.706
di cui: esposizioni creditizie deteriorate - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 1.536 14.706
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -

6. Gestione e intermediazione per conto terzi

(€/000)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzioni di ordini per conto della clientela -
a) Acquisti -
1. regolati -
2. non regolati -
b) Vendite -
1. regolate -
2. non regolate -
2. Gestioni di portafogli -
a) indiv iduali -
b) collettiv e -
3. Custodia e amministrazione di titoli 55.116
a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo sv olgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. Titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento -
2. Altri titoli -
b) Titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni di portafogli): altri -
1. Titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento -
2. Altri titoli -
c) Titoli di terzi depositati presso terzi -
d) Titoli di proprietà depositati presso terzi 55.116
4. Altre operazioni -

PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

SEZIONE 1 – INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(€/000)
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre
operazioni
31/12/2018 31/12/2017
1. Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto a conto economico: 911 - - 911 665
1.1 Attiv ità finanziarie detenute per la negoziazione - - - - -
1.2 Attiv ità finanziarie designate al fair v alue - - - - -
1.3 Altre attiv ità finanziarie obbligatoriamente v alutate al fair v alue 911 - - 911 665
2. Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiva - - X - -
3. Attiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato: 3 98 X 101 75
3.1 Crediti v erso banche 3 50 X 53 23
3.2 Crediti v erso clientela - 48 X 48 52
4. Deriv ati di copertura X X - - -
5. Altre attiv ità X X - - -
6. Passiv ità finanziarie X X X - -
Totale 914 98 - 1.012 740
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - - -
-
-

La voce 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value accoglie la remunerazione dei titoli ABS delle società di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. e Mercuzio Securitisation costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999 ("Legge sulla cartolarizzazione") di cui il Gruppo detiene il 5% del totale dei titoli emessi.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(€/000)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
31/12/2018 31/12/2017
1. Passiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato (16) - - (16) (146)
1.1 Debiti v erso banche centrali - X X - -
1.2. Debiti v erso banche (1) X X (1) (139)
1.3. Debiti v erso clientela (15) X X (15) (7)
1.4. Titoli in circolazione X - X - -
2. Passiv ità finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passiv ità finanziarie designate al fair v alue - - - - -
4. Altre passiv ità e fondi X X - - (128)
5. Deriv ati di copertura X X - - -
6. Attiv ità finanziarie X X X - -
Totale (16) - - (16) (274)

SEZIONE 2 – COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(€/000)

Tipologia servizi / Valori 31/12/2018 31/12/2017
a) Garanzie rilasciate - -
b) Deriv ati su crediti - -
c) Serv izi di gestione, intermediazione e consulenza: - -
1. Negoziazione di strumenti finanziari - -
2. Negoziazione di v alute - -
3. Gestioni di portafogli - -
3.1. Indiv iduali - -
3.2. Collettiv e - -
4. Custodia e amministrazione di titoli - -
5. Banca depositaria - -
6. Collocamento di titoli - -
7. Attiv ità di ricezione e trasmissione di ordini - -
8. Attiv ità di consulenza - -
8.1. In materia di inv estimenti - -
8.2. In materia di struttura finanziaria - -
9. Distribuzione di serv izi di terzi - -
9.1. Gestioni di portafogli - -
9.1.1. Indiv iduali - -
9.1.2. Collettiv e - -
9.2. Prodotti assicurativ i - -
9.3. Altri prodotti - -
d) Serv izi di incasso e pagamento 40 47
e) Serv izi di serv icing per operazioni di cartolarizzazione 78.922 36.955
f) Serv izi per operazioni di factoring - -
g) Esercizio di esattorie e ricev itorie - -
h) Attiv ità di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
i) Tenuta e gestione di conti correnti 39 42
j) Altri serv izi: operazioni su mandato 127.534 158.391
Totale 206.535 195.435

Complessivamente la voce delle commissioni attive rileva un incremento del 6% rispetto al 2017. Tale risultato è il frutto di un miglioramento nelle performance fees trainate da un maggior volume di recuperi (+7%), nonché da un significativo apporto delle indennità di cessione (+€ 4,2 milioni rispetto al 2017). In tendenza inversa incidono negativamente minori base fees (-0,9%) nonostante si rilevi un incremento in termini di portafoglio gestito (+6,8%) giustificato dallo sfasamento nelle tempistiche dei flussi di portafoglio in entrata e in uscita durante l'anno.

Dal punto di vista della composizione delle commissioni, si segnala una modifica rispetto al 2017 dovuta principalmente ai mandati delle cartolarizzazioni Fino 1 e Fino 2 acquisiti nel corso del 2017, con la conseguenza di una riduzione nella componente j) altri servizi – operazioni su mandato nella quale trovano iscrizione le commissioni attive maturate per la gestione e il recupero dei crediti in mandato da clienti non cartolarizzazioni; tale riduzione risulta quindi più che compensata dall'incremento della componente e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione.

2.2 Commissioni passive: composizione

(€/000)
Servizi/Valori 31/12/2018 31/12/2017
a) Garanzie ricev ute (3) (24)
b) Deriv ati su crediti - -
c) Serv izi di gestione e intermediazione: (21) (7)
1. Negoziazione di strumenti finanziari - -
2. Negoziazione di v alute - -
3. Gestioni di portafogli: - -
3.1 Proprie - -
3.2 Delegate a terzi - -
4. Custodia e amministrazione di titoli (21) (7)
5. Collocamento di strumenti finanziari - -
6. Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e serv izi - -
d) Serv izi di incasso e pagamento (212) (259)
e) Altri serv izi: su mandati e intermediazioni div erse (18.414) (17.842)
Totale (18.650) (18.132)

La voce e) Altri servizi – su mandati ed intermediazioni diverse, che accoglie le competenze riconoscibili al network dedicato al recupero, evidenzia un incremento del 3% legato principalmente al maggior volume di incassi.

SEZIONE 6 – UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
Netto
Utili Perdite Risultato
Netto
Attività finanziarie
1. Attiv ità finanziarie v alutate al costo ammortizzato - - - - - -
1.1 Crediti v erso banche - - - - - -
1.2 Crediti v erso clientela - - - - - -
2. Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a - - - 3 - 3
2.1 Titoli di debito - - - 3 - 3
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) - - - 3 - 3
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1. Debiti v erso banche - - - - - -
2. Debiti v erso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività (B) - - - - - -

SEZIONE 7 – RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO – VOCE 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
Risultato
netto
31/12/2018
[(A+B)
-(C+D)]
1. Attività finanziarie 1.179 - (759) (3) 417
1.1 Titoli di debito - - (759) (3) (762)
1.2 Titoli di capitale 2 - - - 2
1.3 Quote di O.I.C.R. 1.177 - - - 1.177
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie: differenze di cambio X X X X -
Totale 1.179 - (759) (3) 417

La valutazione di fair value al 31 dicembre 2018 dei titoli di debito ABS delle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation ha determinato un minor fair value di € 759 mila. Ciò è dipeso dall'adeguamento del tasso di attualizzazione utilizzato che tiene conto della modifica del tasso medio di mercato per operazioni similari rispetto al 2017.

Positivo invece il fair value legato alle quote di O.I.C.R. Italian Recovery Fund (€ 1,2 milioni) per effetto dell'adeguamento al NAV dell'operazione al 31 dicembre 2018.

SEZIONE 8 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO – VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(€/000)
Operazioni / Rettifiche di valore (1)
Terzo stadio
Riprese di valore (2) Totale
31/12/2018
Totale
31/12/2017
Componenti reddituali Primo e secondo
stadio
Write-off
Altre
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio
A. Crediti verso banche - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - -
di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - -
B. Crediti verso clientela (10) (84) - 44 4 (46) 1.601
- Finanziamenti (10) (84) - 44 4 (46) 1.601
- Titoli di debito - - - - - - -
di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - 18 18 -
Totale (84) (10) - 44 4 (46) 1.601

Nel complesso la voce registra un saldo netto positivo per effetto prevalentemente di incassi intervenuti su posizioni relative al portafoglio non-performing di proprietà nel tempo radiate.

SEZIONE 12 – SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 190

12.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spesa / Settori 31/12/2018 31/12/2017
1) Personale dipendente (90.037) (80.952)
a) Salari e stipendi (61.855) (57.841)
b) Oneri sociali (16.708) (14.715)
c) Indennità di fine rapporto (24) (352)
d) Spese prev idenziali - -
e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 59 32
f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) Versamenti ai fondi di prev idenza complementare esterni: (4.931) (4.713)
- a contribuzione definita (4.931) (4.713)
- a benefici definiti - -
h) Costi deriv anti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (1.018) (473)
i) Altri benefici a fav ore dei dipendenti (5.560) (2.890)
2) Altro personale in attiv ità (223) (80)
3) Amministratori e sindaci (6.831) (3.139)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (97.091) (84.171)

Le spese del personale evidenziano un incremento del 15% rispetto al 2017 derivante dall'aumento del costo medio dovuto al rafforzamento del top management e dalle nuove politiche retributive attivate post IPO.

12.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

31/12/2018 31/12/2017
Personale dipendente 1.264 1.177
a) Dirigenti 39 30
b) Quadri direttiv i 519 468
c) Restante personale dipendente 706 679
Altro personale 11 11
Totale 1.274 1.188

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
Incentiv azione all'esodo (2.235) (781)
Premi di anzianità (324) 167
Spese serv izio sostitutiv o mensa dipendenti (1.211) (917)
Assistenza sanitaria integrativ a (1.110) (1.072)
Erogazioni liberali a fav ore del personale (30) (48)
Altre spese (650) (239)
Totale (5.560) (2.890)

12.5 Altre spese amministrative: composizione

(€/000)

Tipologia di spesa / Settori 31/12/2018 31/12/2017
1) Imposte indirette e tasse
Imposte indirette e tasse
(2.678) (405)
Liquidate (766) (405)
Non liquidate (1.912) -
2) Costi e spese diversi
Costi e spese diversi
(40.144) (43.234)
Spese pubblicita' marketing e comunicazione (429) (528)
- Spese di Pubblicità - comunicazione su mass media (27) (191)
- Marketing e promozioni (272) (320)
- Sponsorizzazioni (85) -
- Conv ention e comunicazione interna (45) (17)
Spese relativ e al rischio creditizio (1.239) (335)
- Spese recupero crediti (529) (141)
- Informazioni commerciali e v isure (710) (194)
Spese indirette relativ e al personale (1.433) (2.004)
- Formazione del personale (22) (114)
- Noleggio auto e altre spese personale e PFA (379) (557)
- Spese di v iaggio (905) (1.154)
- Fitti passiv i per locazioni immobili ad uso del personale (127) (179)
Spese relativ e all'information communication technology (16.085) (18.150)
- Spese hardware: affitto e manutenzione (2.494) (3.230)
- Spese software: affitto e manutenzione (7.474) (3.867)
- Serv ice ICT (2.391) (9.334)
- Infoprov ider finanziari (2.473) (1.353)
- Altre spese ICT (1.253) (366)
Consulenze e serv izi professionali (8.031) (7.667)
- Consulenza relativ a ad attiv ità ordinarie (no progetti) (4.505) (4.207)
- Consulenze per progetti one-off di ageguamento normativ o (38) (284)
- Consulenze per strategia; Ev oluzione del business; Ottimizzazione organizzativ a (358) (1.350)
- Spese legali (3.130) (1.826)
Spese relativ e agli immobili (7.370) (7.145)
- Service area immobiliare (114) (93)
- Manutenzione mobili, macchine, impianti - (11)
- Manutenzione locali (383) (443)
- Fitti passiv i per locazioni immobili (5.302) (5.047)
- Pulizia locali (469) (598)
- Utenze (1.102) (953)
Altre spese di funzionamento (5.557) (7.405)
- Serv izi di sicurezza e sorv eglianza (446) (355)
- Spese postali e trasporto di documenti (1.144) (1.027)
- Serv izi amministrativ i e logistici (2.421) (4.224)
- Assicurazioni (1.142) (1.365)
- Stampati e cancelleria (106) (108)
- Diritti, quote e contributi ad associaz. di categoria e Fondi di tutela (216) (154)
- Contributi al Fondo di Risoluzione Unico - (54)
- Altre spese amministrativ e - Altre
Totale
(82)
(42.822)
(118)
(43.639)

Nel dettaglio si evidenzia che la voce Imposte indirette e tasse accoglie solo per il 2018 la rilevazione del canone DTA per € 1,9 milioni. La Legge di conversione del Decreto "Salvabanche" n. 15 del 17 febbraio 2017 ha infatti modificato la decorrenza di tale canone posticipandola dal 2015 al 2016, con la conseguenza che l'importo accantonato nel 2016 e pagato nel primo semestre 2017 esauriva quanto dovuto per il 2017, senza incidere sul conto economico. La voce Costi e spese diversi registra nel complesso una riduzione del 7% legata sia ad elementi one-off sul 2017, quali le spese IT per la migrazione dei sistemi informativi e i costi legati alla quotazione alla Borsa di Milano, sia ad azioni mirate al contenimento dei costi, quali l'insourcing di alcune attività di back-office e la rinegoziazione di alcuni contratti di fornitura.

SEZIONE 13 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 200

13.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
Accanto
namenti
Riattribuzioni
di
eccedenze
Totale Accanto
namenti
Riattribuzioni
di
eccedenze
Totale
Altri accantonamenti netti
1.1 Controv ersie legali (2.754) 2.080 (674) (3.751) 1.763 (1.988)
- Cause in corso (2.382) 1.096 (1.286) (3.416) 1.646 (1.770)
- Cause inerenti il personale (372) 984 612 (335) 117 (218)
1.2 Oneri per il personale - - - - - -
1.3 Altri (424) 3.144 2.720 (1.846) 591 (1.255)
Totale (3.178) 5.224 2.046 (5.597) 2.354 (3.243)

La voce evidenzia un saldo positivo di € 2,0 milioni verso un saldo negativo del 2017. Tale miglioramento è influenzato dalla riattribuzione di eccedenze su controversie inerenti il personale nonché su contenziosi non attivati giudizialmente e classificati nella voce 1.3 Altri, i quali sono stati solo parzialmente compensati da nuovi accantonamenti su controversie legali.

SEZIONE 14 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 210

14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(€/000)
Attività / Componenti reddituali Rettifiche di
Ammortamento
valore per
Riprese di valore
deterioramento
Risultato netto
31/12/2018
(a) (b) (c) (a + b - c)
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà (523) (56) - (579)
- Ad uso funzionale (523) - - (523)
- Per inv estimento - - - -
- Rimanenze X (56) - (56)
A.2 Acquisite in leasing finanziario (117) - - (117)
- Ad uso funzionale (117) - - (117)
- Per inv estimento - - - -
Totale
(640)
(56) - (696)

Le quote di ammortamento sono state determinate pro-rata temporis in base alla stima della vita utile dei cespiti.

SEZIONE 15 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 220

15.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

(€/000)

Ammortamento Risultato netto
31/12/2018
Attività / Componente reddituale valore per
deterioramento
Riprese di valore
(a) (b) (c) (a + b - c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà (1.706) - - (1.706)
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre (1.706) - - (1.706)
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
Totale
(1.706)
- - (1.706)

Le quote di ammortamento sono state determinate pro-rata temporis in base alla stima della vita utile.

SEZIONE 16 – ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 230

16.1 Altri oneri di gestione: composizione

(€/000)

31/12/2018 31/12/2017
Rettifiche di v alore e ammortamenti su migliorie su beni di terzi (348) (264)
Esborsi su oneri v ari di esercizi precedenti (150) (280)
Altri oneri dell'esercizio corrente (451) (414)
Totale (949) (958)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
Recupero di spese 9.235 3.104
Ricav i di serv izi amministrativ i contrattualizzati e ripetitiv i 18.591 15.775
Rimborsi v ari su oneri sostenuti in esercizi precedenti 677 472
Ricav i da indennizzi - -
Insussistenza di passiv ità - -
Altri prov enti dell'esercizio corrente 835 651
Totale 29.338 20.002

Gli altri proventi di gestione nel complesso registrano un incremento del 47% rispetto al 31 dicembre 2017.

In particolare, il miglioramento si evidenzia nella componente Recupero di spese per effetto dei maggiori servizi informativi e commerciali recuperati sui clienti, nonché per il recupero dalle Banche Greche mandanti, delle spese sostenute in fase di avviamento dell'operatività da parte della filiale estera doBank Hellas.

La voce Ricavi di servizi contrattualizzati e ripetitivi include principalmente i ricavi per servizi di servicing amministrativi e corporate services provider e l'incremento dell'esercizio è legato anche allo sviluppo dell'attività giudiziale svolta nei confronti delle mandanti ("judicial") e dai servizi di data quality (+€ 1,3 milioni).

SEZIONE 17 – UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 250

17.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

(€/000)
Componenti reddituali / Settori 31/12/2018 31/12/2017
1) Imprese a controllo congiunto
A. Prov enti - -
1. Riv alutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di v alore - -
4. Altri Prov enti - -
B. Oneri - -
1. Sv alutazioni - -
2. Rettifiche di v alore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto - -
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Prov enti 917 1.271
1. Riv alutazioni - 1.271
2. Utili da cessione 917 -
3. Riprese di v alore - -
4. Altri Prov enti - -
B. Oneri - -
1. Sv alutazioni - -
2. Rettifiche di v alore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto 917 1.271
Totale 917 1.271

La voce Utili da cessione include il guadagno ricavato dalla vendita della partecipazione BCC Gestione Crediti S.p.A. intervenuta nel terzo trimestre del 2018. Tale partecipazione, detenuta con una quota del 45%, era classificata tra le partecipazioni ad influenza notevole e pertanto valutata con il metodo del patrimonio netto, il cui impatto economico nel 2017 è rappresentato dall'importo rilevato l'anno precedente nella voce Rivalutazioni.

SEZIONE 20 – UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 280

20.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione

(€/000)
Componenti reddituali / Settori 31/12/2018 31/12/2017
A. Immobili - -
- Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attiv ità - 1.494
- Utili da cessione - 1.494
- Perdite da cessione - -
Risultato netto - 1.494

La voce nell'esercizio è pari a zero, mentre al 31 dicembre 2017 accoglieva l'utile derivante dalla cessione della partecipazione in Gextra S.r.l..

SEZIONE 21 – IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 300

21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(€/000)

Componenti reddituali/Settori 31/12/2018 31/12/2017
1. Imposte correnti (-) (14.971) (10.839)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 6 (235)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (12.483) (11.652)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) - -
6. Imposte di competenza del periodo (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (27.449) (22.726)

21.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(€/000)
Componenti reddittuali/Valori 31/12/2018 31/12/2017
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (voce 290) 78.289 68.110
Tasso teorico applicabile 27,50% 27,50%
Imposte teoriche (21.529) (18.730)
1. Aliquote fiscali differenti 104 136
2. Ricav i non tassabili - differenze permanenti 234 377
3. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti (525) (814)
4. IRAP (5.557) (4.276)
5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota (156) -
a) Effetto sulle imposte correnti (156) -
- perdite portate a nuov o - -
- altri effetti di anni precedenti (156) -
b) Effetto sulle imposte differite - -
- cambiamenti del tax rate - -
- riprese fiscali da anni precedenti costi deducibili (-) - -
- rettifiche fiscali temporanee costi indeducibili (+) - -
- imposizione di nuov e tasse (-) rev oca di precedenti (+) - -
6. Rettifiche nella v alutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita - -
- Sv alutazione di attiv ità per imposte anticipate - -
- Iscrizione di attiv ità per imposte anticipate - -
- Mancata iscrizione di attiv ità per imposte anticipate - -
- Mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44 - -
7. Valutazione delle società collegate - 349
8. Altre differenze (20) 232
Imposte sul reddito registrate in conto economico (27.449) (22.726)

SEZIONE 22 – UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 320

22.1 Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte: composizione

(€/000)
Componenti reddituali/Settori 31/12/2018 31/12/2017
1. Prov enti - 800
2. Oneri - (1.153)
3. Risultato delle v alutazioni del gruppo di attiv ità e delle passiv ità associate - -
4. Utili (perdite) da realizzo - -
5. Imposte e tasse - (37)
Utile (Perdita) - (390)

Al 31 dicembre 2017 la voce accoglieva i proventi e gli oneri riferiti alla partecipazione Gextra S.r.l. ceduta l'anno precedente.

22.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative alle attività operative cessate

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
1. Fiscalità corrente (-) - (37)
2. Variazione delle imposte anticipate (+/-) - -
3. Variazione delle imposte differite (+/-) - -
4. Imposte sul reddito di esercizio (-1+/-2+/-3) - (37)

SEZIONE 25 – UTILE PER AZIONE

25.1 e 25.2 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito e altre informazioni

31/12/2018 31/12/2017
Utile netto consolidato (in migliaia di euro) 50.840 44.994
Numero medio azioni in circolazione 78.375.698 78.250.000
Numero medio azioni potenzialmente diluitiv e 319.655 337.102
Numero medio azioni diluite 78.695.353 78.418.551
Utile per azione (in euro) 0,6487 0,5750
Utile per azione diluito (in euro) 0,6460 0,5738

Il numero medio di azioni in circolazione è da intendersi al netto del numero medio delle azioni proprie.

PARTE D – REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

(€/000)

Voci Totale
31/12/2018
Totale
31/12/2017
10. Utile (Perdita) d'esercizio 50.840 44.994
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 364 (31)
20. Titoli di capitale designati al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a: - -
a) v ariazione di fair v alue - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
30. Passiv ità finanziarie designate al fair v alue con impatto a conto economico (v ariazioni del proprio merito creditizio): - -
a) v ariazione di fair v alue - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
40. Copertura di titoli di capitale designate al fair value - -
a) v ariazione di fair v alue (strumento coperto) - -
b) v ariazione di fair v alue (strumento di copertura) - -
50. Attiv ità materiali - -
60. Attiv ità immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 472 (31)
80. Attiv ità non correnti in v ia di dismissione - -
90. Quota delle riserv e da v alutazione delle partecipazioni v alutate a patrimonio netto - -
100. Imposte sul reddito relativ e alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (108) -
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 2 1.125
110. Copertura di inv estimenti esteri: - -
a) v ariazioni di fair v alue - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre v ariazioni - -
120. Differenze di cambio: - -
a) v ariazioni di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre v ariazioni - -
130. Copertura dei flussi finanziari: - -
a) v ariazioni di fair v alue - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre v ariazioni - -
di cui: risultato delle posizioni nette - -
140. Strumenti dui copertura (elementi non designati): - -
a) v ariazioni di fair v alue - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre v ariazioni
150. Attiv ità finanziarie (div erse dai titoli di capitale) v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a:
-
2
-
1.552
a) v ariazioni di fair v alue 2 1.552
b) rigiro a conto economico - -
- rettifiche per rischio di credito - -
- utili/perdite da realizzo - -
c) altre v ariazioni - -
160. Attiv ità non correnti e gruppi di attiv ità in v ia di dismissione: - -
a) v ariazioni di fair v alue - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre v ariazioni - -
170. Quota delle riserv e da v alutazione delle partecipazioni v alutate a patrimonio netto: - -
a) v ariazioni di fair v alue - -
b) rigiro a conto economico - -
- rettifiche da deterioramento - -
- utili/perdite da realizzo - -
c) altre v ariazioni - -
180. Imposte sul reddito relativ e alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico - (427)
190. Totale altre componenti reddituali 366 1.094
200. Redditività complessiva (Voce 10 + 190) 51.206 46.088
210. Redditiv ità consolidata complessiv a di pertinenza di terzi - -
220. Redditività consolidata complessiva dI pertinenza della Capogruppo 51.206 46.088

PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

Il Sistema dei Controlli Interni e della gestione dei rischi è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione e il monitoraggio dei principali rischi. Coerentemente con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, il Gruppo Bancario doBank attribuisce un rilievo strategico al Sistema dei Controlli Interni, considerandolo non solo un elemento fondamentale per garantire un efficace presidio dei rischi e per assicurare l'allineamento delle strategie e delle politiche aziendali ai principi di sana e prudente gestione, ma anche quale presupposto per la creazione di valore nel medio lungo termine, per la salvaguardia della qualità, nonché per un'appropriata allocazione del capitale.

L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana cui la Capogruppo doBank ha ritenuto di aderire successivamente alla sua quotazione presso il Mercato Regolamentato Italiano (MTA), nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.

Il Gruppo doBank ha strutturato il Sistema dei Controlli Interni perseguendo l'esigenza di garantire un elevato livello di integrazione e coordinamento tra gli attori dello stesso, nel rispetto dei principi di proporzionalità ed economicità. Le linee guida del sistema sono definite in apposita normativa interna, mentre le disposizioni operative e informative di dettaglio circa i controlli posti in essere ai vari livelli sui processi aziendali sono contenute in specifiche policy, regolamenti e procedure interne. Tale documentazione è oggetto di costante monitoraggio in punto di aggiornamento e/o revisione al fine di recepire efficacemente le novità regolamentari in materia e le migliori best pratice.

I ruoli dei diversi attori protagonisti del sistema dei controlli interni (Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati, Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno, Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, Funzione Internal Audit, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Funzione di Risk Management, Funzione di Compliance e Antiriciclaggio) sono dettagliatamente descritti nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" predisposta in conformità al 3° comma dell'art. 123 bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) e successivi aggiornamenti, la cui ultima versione è approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2018 e pubblicata sul sito internet di doBank nella sezione Governance – Assemblea degli Azionisti – Documenti e Relazioni.

Con riferimento all'assetto organizzativo delle Funzioni di Controllo, è stato adottato un modello organizzativo che prevede l'accentramento presso la Capogruppo doBank. Tale scelta è originata dall'esigenza di attuare un forte ed incisivo coordinamento strategico complessivo ed in particolare del Sistema dei Controlli Interni del Gruppo, assicurando una complessiva razionalizzazione operativa e una maggiore efficienza dello stesso. Nell'impostazione del modello si è in ogni caso salvaguardata la specificità operativa di ciascuna delle Società del Gruppo, secondo un principio di proporzionalità che ha tenuto conto sia caratteristiche dell'attività svolta sia delle relative dimensioni aziendali.

Con riferimento al governo dei rischi, in linea con le disposizioni di vigilanza tempo per tempo vigenti, il Gruppo doBank ne rivede almeno annualmente le direttrici strategiche nel "Risk Appetite Framework" oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nonché nelle policy di gestione dei rischi.

È parte integrante del più ampio sistema di gestione dei rischi anche il processo di controllo prudenziale che il Gruppo doBank effettua in autonomia mediante attività di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità (ILAAP), coerentemente con quanto disposto dal Regolatore e formalizzate in uno specifico documento annuale (Resoconto ICAAP/ILAAP).

SEZIONE 1 – RISCHI DEL CONSOLIDATO CONTABILE

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(€/000)
Portafogli/Qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
deteriorate
scadute
Altre esposizioni
deteriorate
Esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attiv ità finanziariev alutate al costo ammortizzato - 265 - - 75.226 75.491
2. Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a - - - - 999 999
3. Attiv ità finanziarie designate al fair v alue - - - - - -
4. Attiv ità finanziarie obbligatoriamente v alutate al fair v alue - - - - 5.240 5.240
5. Attiv ità finanziare in corso di dismissione - 3 - - 697 700
Totale 31/12/2018 265 3 - - 82.162 82.430
Totale 31/12/2017 265 - - 45 60.729 61.039

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(€/000)
Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/Qualità Esposizione
lorda
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
complessivi
Write-off*
parziali
Esposizione
lorda
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
(esposizione
Totale
netta)
1.
Attiv ità finanziariev alutate al costo ammortizzato
718 452 266 - 75.229 4 75.225 75.491
2.
Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità
- - - - 999 - 999 999
3.
Attiv ità finanziarie designate al fair v alue
- - - - X X - -
4.
Altre attiv ità finanziarie obbligatoriamente v alutate al fair v alue
- - - - X X 5.240 5.240
5.
Attiv ità finanziare in corso di dismissione
13 11 2 - 701 3 698 700
Totale 31/12/2018 731 463 268 - 76.929 7 82.162 82.430
Totale 31/12/2017 725 460 265 53.072 - (16) 60.774 61.039
* Valore da esporre a fini informativ i
(€/000)
Portafogli/Qualità Attività di evidente scarsa
qualità creditizia
Altre attività
Minusvalenze Esposizione Esposizione
cumulate netta netta
Portafogli/Qualità
Minusvalenze Esposizione Esposizione
cumulate netta netta
1 Attiv ità finanziarie disponibili per la negoziazione - - -
2 Deriv ati di copertura - - -
Totale 31/12/2018 - - -
Totale 31/12/2017 - - -

SEZIONE 2 – RISCHI DEL CONSOLIDATO PRUDENZIALE

1.1 RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

La Capogruppo doBank durante il 2018 ha proseguito, seppur con conferma di volumi limitati, nell'esercizio dell'attività creditizia7 . Previa regolare attività di istruttoria, proposta e delibera nel rispetto del principio della valutazione del merito creditizio della controparte e in conformità agli indirizzi dell'Autorità di Vigilanza, sono proseguite le attività di concessione e revisione degli affidamenti, sia sotto forma di fidi a revoca in bianco sia sotto forma di finanziamenti fondiari a medio-lungo termine finalizzati all'acquisto tramite aggiudicazione in asta di compendi immobiliari di natura residenziale ed oggetto di procedure esecutive e/o concorsuali radicate presso tribunali italiani.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Si definisce rischio di credito l'eventualità per il creditore che un'obbligazione finanziaria non venga assolta né alla scadenza né successivamente. A fronte di tale rischio, la Capogruppo doBank si è dotata di processi interni di gestione (misurazione del rischio, istruttoria, erogazione, controllo andamentale e monitoraggio delle esposizioni, revisione delle linee di credito, classificazione delle posizioni di rischio, interventi in caso di anomalia, criteri di classificazione, valutazione e gestione delle esposizioni deteriorate) adeguati e definiti considerando il principio di proporzionalità nonché sottoposti periodicamente a verifica.

L'operatività creditizia di cui sopra, residuale rispetto al core business, può esporre il Gruppo al rischio di default, ossia al rischio di sostenere eventuali perdite a causa dell'inadempienza di una controparte ai propri obblighi contrattuali o alla riduzione della qualità del credito concessa alla controparte stessa. Tale tipologia di rischio è funzione quindi sia della solvibilità intrinseca del debitore sia delle condizioni economiche del mercato di riferimento all'interno del quale il debitore opera.

Il Gruppo doBank è inoltre esposto al rischio di credito derivante dalla sottoscrizione di contratti di servicing ai sensi dei quali le società del Gruppo maturano dei crediti di natura commerciale verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

La Capogruppo si è dotata di strutture organizzative funzionali alla gestione e controllo del rischio di credito garantendo la separazione delle funzioni e strutture che, in linea con la sana e prudente gestione bancaria, sono deputate alla concessione/erogazione del credito da quelle incaricate invece di svolgere i relativi controlli. L'Unità Organizzativa Presidio Crediti, integrata nella Funzione di Risk Management e indipendente dalle strutture di business proponenti, riveste un ruolo fondamentale nell'attività di valutazione del merito creditizio delle controparti, intervenendo attivamente nelle fasi che caratterizzano il processo del credito attraverso il rilascio di una "Non-Binding Opinion" che accompagna le proposte di concessione e/o modifica/revisione di un affidamento bancario prima che la stessa sia sottoposta al vaglio della valutazione decisionale del competente Organo deliberante della Banca. L'Unità interviene, inoltre, anche nelle fasi del monitoraggio del credito e soprattutto nella fase di eventuale deterioramento del merito creditizio della controparte delineando la situazione complessiva del cliente e coordinandosi con la funzione commerciale. A sua volta, la Funzione di Risk Management, nell'ambito della propria attività, garantisce che siano effettuati i dovuti controlli di secondo livello volti a monitorare le esposizioni creditizie, la loro classificazione, la misura dei relativi accantonamenti determinati coerentemente con quanto disposto dalla "Policy Impairment delle attività finanziarie", che recepisce al suo interno

7 In relazione al processo di trasformazione societaria previsto dal Piano Strategico 2018-2020, doBank prenderà la forma di una società di servicing - ex art.115 T.U.L.P.S, cessando di svolgere l'attività bancaria.

quanto definito dal nuovo principio contabile IFRS 9 in materia di impairment.

Il rischio di credito trova inoltre la sua collocazione anche all'interno del Risk Appetite Statement di Gruppo attraverso la declinazione di un sistema di valori soglia (Target, Trigger e Tolerance) il cui presidio e rispetto vengono garantiti dalle attività di monitoraggio e controllo svolte dalla Funzione medesima.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Ai fini della determinazione del requisito prudenziale per il rischio di credito, il Gruppo doBank adotta il metodo standardizzato secondo le regole della disciplina prudenziale (Regolamento UE N. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, CRR) suddividendo le proprie esposizioni in portafogli e applicando a ciascuno di essi dei trattamenti prudenziali differenziati, coerenti con le Disposizioni di Vigilanza in materia. In punto, il Gruppo non fruisce, per la valutazione del merito creditizio, di rating esterni attribuiti da agenzie esterne di valutazione (ECAI) riconosciute ai fini prudenziali sulla base di quanto previsto dalla specifica regolamentazione.

Per quanto riguarda la concessione di affidamenti – attività minore e marginale rispetto al core business della Banca e del Gruppo incentrato principalmente sull'attività di servicing - la Capogruppo ha eseguito le attività di controllo sull'intero perimetro di riferimento in relazione ancora ad una numerosità non elevata. Tale metodologia consente, quindi, di intercettare tempestivamente eventuali situazioni di possibile deterioramento del merito creditizio di controparte, attuando conseguentemente tutte le attività ritenute opportune o necessarie al fine di assicurare il rispetto del principio di sana e prudente gestione dell'attivo bancario.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Il nuovo Standard contabile IFRS 9 Financial Instruments, entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2018 in sostituzione del previgente IAS 39 ha generato impatti sulle metodologie di classificazione e misurazione degli strumenti finanziari e sulle logiche e modalità di calcolo delle rettifiche di valore.

L'IFRS 9 ha introdotto un modello per cui la classificazione delle attività finanziarie è guidata, da un lato, dalle caratteristiche contrattuali dei flussi finanziari degli strumenti e, dall'altro, dall'intento gestionale con il quale tali strumenti sono detenuti (modello di business del Gruppo).

Il Gruppo doBank, a seguito degli approfondimenti eseguiti volti ad individuare le principali aree di impatto, ha posto in essere interventi applicativi ed organizzativi che assicurano un'adozione coerente, organica ed efficace delle disposizioni previste all'interno del principio stesso formalizzate all'interno della "Policy sull'impairment delle attività finanziarie".

Il nuovo processo di impairment del Gruppo doBank si applica alle attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato e al Fair Value (rilevato attraverso le altre componenti di conto economico complessivo) che comprendono: prestiti, crediti commerciali, attivi patrimoniali derivanti da contratto, titoli di debito, garanzie finanziarie, impegni irrevocabili ad erogare, inclusi saldi intercompany. Restano escluse le partecipazioni azionarie.

Le rimanenti categorie di attività finanziarie non menzionate vengono valutate al Fair Value Through Profit or Loss e pertanto sono escluse dal processo di impairment.

Coerentemente con quanto definito dal nuovo standard contabile, il modello di impairment adottato dal Gruppo doBank, prevede la classificazione delle attività finanziarie in tre livelli (o "stage") cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare.

Nel primo stage (stage 1) rientrano le attività "performing"; la perdita attesa è misurata entro un orizzonte temporale di un anno.

Nel secondo stage (stage 2) rientrano le attività ancora "performing" ma che evidenziano un significativo incremento della rischiosità creditizia rispetto alla rilevazione iniziale. La perdita attesa è misurata in questo caso life time, ossia che copre un orizzonte temporale sino a scadenza dello strumento.

Infine, nel terzo stage (stage 3) sono riconducibili le attività "non performing" (scaduti deteriorati, inadempienze probabili e sofferenze) che presentano un aumento della rischiosità dal momento della rilevazione iniziale così alto da far considerare attività "impaired", cioè per le quali si sono verificati eventi tali da incidere negativamente sui flussi di cassa stimati futuri, come un mancato o ritardato pagamento. Anche in questo caso, la perdita attesa è misurata life time.

In tale ambito, ai fini della determinazione dell'impairment, le esposizioni performing sono valutate utilizzando un approccio che prevede l'applicazione di parametri di rischio, differenziati in relazione alla tipologia di controparte e al tipo di esposizione, definiti dalla Funzione Risk Management e riportati all'interno dell'apposita Policy.

Ai fini della corretta allocazione delle esposizioni performing nello stage 1 o nello stage 2, e al fine di identificare il significativo deterioramento del merito creditizio della controparte, il Gruppo doBank ha definito i trigger events di natura qualitativa e quantitativa differenziati in relazione al tipo di controparte e della tipologia di portafoglio nella quale è allocata l'esposizione.

I trigger events definiti dal Gruppo doBank, sono associati ad elementi oggettivi intercettabili nell'ambito dell'attività di monitoraggio della posizione quali:

  • concessione di una misura di forbearance a fronte di una effettiva difficoltà finanziaria della controparte;

  • aggravio della rischiosità della controparte a seguito di aspetti non direttamente associati ad inadempimenti verso il Gruppo (ad esempio, classificazione a Sofferenza di Sistema di una controparte pluriaffidata, classificazione a no investment grade nel caso di titoli, ecc.);

  • qualsiasi informazione disponibile acquisita nell'ambito della gestione dell'attività di riferimento, utile ad intercettare una significativa variazione del merito creditizio della controparte;

  • ritardo nei pagamenti maggiore o uguale a 30 giorni ovvero presenza di sconfinamenti per un periodo uguale o maggiore di 30 giorni (Rebuttable presumption).

In relazione a questo ultimo aspetto, coerentemente con quanto definito dal principio contabile, il Gruppo doBank conferisce alle strutture owner la facoltà di confutare tale presunzione, funzionale al passaggio di stage, qualora abbiano informazioni ragionevoli che dimostrino l'assenza di correlazione tra lo sconfino di detti 30 giorni e il deterioramento significativo della qualità creditizia della controparte.

Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni classificate a sofferenza e allocate in stage 3 (riconducibili ad un numero marginale anche in termini di valori contabili e non originate dall'attività bancaria propria di doBank ma acquistate nel corso del tempo), le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

In considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 e della scarsa significatività della componente finanziaria dei crediti commerciali e delle attività derivanti da contratto che rientrano nell'IFRS 15, il Gruppo doBank per tali tipologie di attività finanziarie ha provveduto ad optare per l'Approccio Semplificato.

L'applicazione di tale approccio prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che per i crediti commerciali la relativa vita residua è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time tendono a coincidere.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Gli interventi creditizi sotto forma di finanziamenti a medio-lungo termine, rivolti principalmente alle famiglie consumatrici ed aventi come destinazione finale l'aggiudicazione in asta/vendita di beni oggetto di procedure esecutive e/o concorsuali, sono tutti assistiti da idonee garanzie reali acquisite sotto forma di ipoteche volontarie di primo grado sostanziale che colpiscono i suddetti beni tutti classificabili in immobili ad uso residenziale.

Tali garanzie vengono acquisite, sulla base di valutazioni peritali coerenti al modello adottato e nel rispetto della regolamentazione di vigilanza in materia.

La Capogruppo doBank ha adeguato le proprie politiche in materia di concessione di finanziamenti garantiti da ipoteca su immobili alla normativa regolamentare vigente garantendo che l'acquisizione e la gestione dell'ipoteca avvenga con modalità atte a garantirne nello stesso tempo l'opponibilità e l'escutibilità in tempi ragionevoli.

Al fine di garantire l'ammissibilità delle garanzie ipotecarie su immobili residenziali e non, coerentemente con quanto previsto dalla normativa di vigilanza prudenziale, la Banca verifica l'assenza di correlazione tra il valore dell'immobile e il merito creditizio del mutuatario accertando dunque che la capacità di rimborso del debitore non dipenda in misura rilevante dai flussi finanziari generati dall'immobile che funge da garanzia, ma dalla propria capacità di rimborsare il debito attingendo ad altre fonti documentate.

Al fine di assicurare una valutazione coerente, con l'effettivo rischio insito nell'attività oggetto di garanzia, la Banca sorveglia il valore del bene immobile ipotecato almeno una volta all'anno in caso di immobili "non residenziali" e una volta ogni tre anni per gli immobili "residenziali", salvo realizzare verifiche più frequenti laddove le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative, provvedendo a rivisitare la valutazione dell'immobile offerto in garanzia quando le informazioni disponibili, indicano che il suo valore potrebbe essere diminuito in misura rilevante in relazione ai prezzi generali del mercato di riferimento.

Per assicurare la verifica nel continuo della qualità ed adeguatezza degli immobili posti a garanzia, la Capogruppo ha adottato un'apposita procedura in materia di "Assegnazione Periti e valutazione, monitoraggio immobili" che contiene le linee guida da adottare in tale ambito per i mutui in asta offerti alla clientela di doBank.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

3.1 Strategie e politiche di gestione

Il monitoraggio delle posizioni e la proposta della classificazione a maggior rischio è nella responsabilità delle strutture che hanno in carico la gestione della posizione, mentre la Funzione di Risk Management ha la responsabilità di verificare la correttezza e coerenza delle classificazioni e la congruità degli accantonamenti determinati coerentemente con quanto disposto dalla "Policy Impairment delle attività finanziarie", che recepisce al suo interno quanto definito dal nuovo principio contabile IFRS 9 in materia di impairment. In tale contesto, la Capogruppo doBank è organizzata con strutture e procedure informatiche per la gestione, la classificazione e il controllo dei crediti, in funzione della natura e composizione del proprio portafoglio crediti.

La Capogruppo doBank è orientata verso una metodologia di valutazione delle proprie posizioni classificate a stage 3, secondo quanto disposto dal principio contabile IFRS 9, che segue il c.d. approccio analitico in funzione delle risultanze che emergono dal processo di monitoraggio delle stesse.

Quando un debitore appartiene ad un gruppo economico, viene valutata la necessità di considerare deteriorate anche le esposizioni delle altre entità del gruppo, qualora quest'ultime non siano già considerate in default, ad eccezione delle esposizioni interessate da dispute isolate non correlate alla solvibilità della controparte stessa.

Restano fermi i principi per la determinazione delle valutazioni analitiche, con cadenza periodica e ad ogni occasione in presenza di fatti nuovi significativi, nonché in relazione all'evolversi delle prospettive di recupero e alle strategie messe in atto.

Gli elementi principali considerati per una corretta valutazione della previsione di perdita, per le posizioni classificate a stage 3, sono i seguenti:

  • consistenza patrimoniale del cliente e degli eventuali garanti (al netto di eventuali gravami);
  • situazione patrimoniale ed economico finanziaria attuale e prospettica dell'obbligato principale;
  • esistenza di eventuali piani di rientro, debitamente sottoscritti anche da tutti i garanti, e del loro regolare andamento;
  • consistenza ed escutibilità delle garanzie accessorie in essere;
  • garanzie reali (più spesso) o personali accessorie ottenute volontariamente o acquisite attraverso attività giudiziali.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi per l'intera vita utile della posizione (Perdita attesa life time); ai fini della determinazione del valore attuale, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione

da applicare. Per la stima degli incassi dei crediti problematici si fa riferimento alle previsioni analitiche; per quanto riguarda la componente tempo, si fa riferimento ai piani analitici o, in mancanza, si utilizzano valori stimati, se disponibili.

3.2 Write-off

Il write-off costituisce un evento che dà luogo all'eliminazione del credito ed è effettuato quando non si hanno più ragionevoli aspettative di recupero, considerando lo stesso credito irrecuperabile. Tale casistica può verificarsi prima del termine delle azioni legali intraprese per il recupero dell'attività finanziaria.

Il write-off può riguardare l'intero ammontare dell'attività finanziaria o una porzione della stessa.

Al fine di individuare gli estremi per la configurazione del write-off, considerando l'attuale composizione del portafoglio a sofferenza del Gruppo, residuale in termini di volumi e di numero di posizioni, il Gruppo doBank non definisce ulteriori procedure rispetto a quelle sopra citate per la valutazione delle previsioni di perdita.

Il Gruppo doBank, nel corso del presente esercizio non ha effettuato alcuna attività di writeoff.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

Le attività finanziarie che si qualificano come attività finanziarie impaired acquistate o originate consistono in esposizioni creditizie acquisite o originate in una situazione in cui la controparte soddisfa già i requisiti per essere classificata come impaired.

Per il Gruppo doBank, al termine del presente esercizio, tali attività sono riconducibili interamente a posizioni che presentano un'anzianità ultra decennale, acquistate nel corso del tempo e classificate a sofferenza, il cui prezzo di acquisto originario ammonta a € 907 mila. Al 31 dicembre 2018 l'esposizione associata a tali posizioni risulta pari a € 718 mila (al lordo delle svalutazioni analitiche di ammontare pari a €452 mila).

Gli accantonamenti corrispondono sempre alla perdita attesa sui crediti (lifetime) rilevata a ogni data di riferimento del bilancio, con accantonamenti pari a zero al momento della rilevazione iniziale nel caso di attività acquistate impaired. Per le attività finanziarie impaired originate la valutazione avviene analiticamente già al momento della rilevazione iniziale.

Le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi documentati e/o conosciuti e sono in ogni caso effettuate dai referenti della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione e della normativa tempo per tempo vigente.

L'attività di incasso, associata ai portafogli acquisiti, evidenzia un andamento coerente con i piani di rientro in essere. La distribuzione dei previsti incassi futuri, ipotizzati nella forbice temporale quinquennale 2019-2023, evidenzia una concentrazione maggiore di importi al termine dell'orizzonte temporale di riferimento.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Le condizioni contrattuali, originariamente definite, possono essere oggetto di modifica durante l'arco di vita del rapporto contrattuale.

Sulla base del quadro regolamentare attualmente vigente, le attività finanziarie deteriorate sono classificate in funzione del loro stato di criticità, in tre categorie: "sofferenze", "inadempienze probabili" ed "esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate". È inoltre prevista la tipologia delle "esposizioni oggetto di concessioni – forbearance", riferita alle esposizioni oggetto di rinegoziazione e/o di rifinanziamento per difficoltà finanziaria del cliente che, di fatto, costituisce un di cui sia dei crediti deteriorati (Esposizioni oggetto di concessioni deteriorate) che di quelli in bonis (Altre esposizioni oggetto di concessioni). Le Esposizioni oggetto di concessioni deteriorate costituiscono un attributo delle precedenti categorie di attività deteriorate. Nel Gruppo doBank, la gestione di tali esposizioni, seppur di carattere estremamente residuale in termini di volume, avviene in stretta aderenza con le previsioni regolamentari in materia, rispetto a tempi e modalità di classificazione e alle tempistiche di permanenza nei singoli stadi.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A – Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(€/000)
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Portafogli/Stadi di rischio Da 1 giorno a 30 giorni Da oltre 30 giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30
giorni
Da oltre 30 giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30
giorni
Da oltre 30 giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90 giorni
1. Attiv ità finanziariev alutate al costo ammortizzato - - - - - - - - 265
2. Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a - - - - - - - - -
Totale 31/12/2018 - - - - - - - - 265
Totale 31/12/2017 - - - - 55 - - - 265

A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel secondo stadio
Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
Attività finanziarie
complessiva
di cui: svalutazioni
individuali
di cui: svalutazioni
collettive
Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
Attività finanziarie
complessiva
di cui: svalutazioni
individuali
di cui: svalutazioni
collettive
21 - - 21 1 - - 1
- - - - - - - -
- - - - - - - -
(14) - - (14) - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
(3) - - (3) (1) - - (1)
4 - - 4 - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
Attività rientranti nel primo stadio
(€/000)
Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi su
Attività rientranti nel terzo stadio di cui: attività
impegni a erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
Causali/stadi di rischio Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
Attività finanziarie
complessiva
di cui: svalutazioni
individuali
di cui: svalutazioni
collettive
impaired
acquisite o
originate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale
Esistenze iniziali 460 - 460 - 460 3 - - 485
Variazioni in aumento da attiv ità finanziarie acquisite o originate - - - - - - - - -
Cancellazioni div erse dai write-off - - - - - - - - -
Rettifiche/riprese di v alore nette per rischio di credito (48) - (48) - (48) - - - (62)
Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - - - - -
Cambiamenti della metodologia di stima - - - - - - - - -
Write-off - - - - - - - - -
Altre v ariazioni 40 - 40 - 40 - - - 36
Rimanenze finali 452 - 452 - 452 3 - - 459
Recuperi da incasso su attiv ità finanziarie oggetto di write-off - - - - - - - - -
Write-off rilev ati direttamente a conto economico - - - - - - - - -

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(€/000)
Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/Valori Deteriorate Non deteriorate Rettifiche di valore
complessive e
accantonamenti
complessivi
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
b) Inadempienze probabili - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 73.527 - 73.527 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -
Totale A 73.527 - - 73.527 -
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate - X - - -
b) Non deteriorate X - - - -
Totale B - - - - -
Totale A+B 73.527 - - 73.527 -

*Valore da esporre a fini informativi

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(€/000)
Esposizione lorda Rettifiche di valore
Tipologie esposizioni/Valori Deteriorate deteriorate
Non
complessive e
accantonamenti
complessivi
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. Esposizioni per cassa
f) Sofferenze 718 X 452 266 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
g) Inadempienze probabili 13 X 10 3 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
h) Esposizioni scadute deteriorate - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
i) Esposizioni scadute non deteriorate X - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -
j) Altre esposizioni non deteriorate X 8.642 8 8.634 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -
Totale A 8.642 731 470 8.903 -
B. Esposizioni fuori bilancio
c) Deteriorate - X - - -
d) Non deteriorate X 595 - 595 -
Totale B 595 - - 595 -
Totale A+B 9.237 731 470 9.498 -

*Valore da esporre a fini informativi

A.1.7 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(€/000)
Causali / Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale - 725 -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 10 13 -
B.1 Ingressi da esposizioni non deteriorate - 13 -
B.2 Ingressi da attiv ità finanziarie impaired acquisite o originate - - -
B.3 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - -
B.4 Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
B.5 Altre v ariazioni in aumento - 10 -
C. Variazioni in diminuzione - 17 -
C.1 Uscite v erso esposizioni non deteriorate - - -
C.2 Write-off - - -
C.3 Incassi - 17 -
C.4 Realizzi per cessioni - - -
C.5 Perdite da cessioni - - -
C.6 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - -
C.7 Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
C.8 Altre v ariazioni in diminuzione - - -
D. Esposizione lorda finale 718 13 -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

A.1.9 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(€/000)
Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
Causali/Categorie Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 460 - - - - -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -
B. Variazioni in aumento - - 10
-
- -
B.1. Rettifiche di v alore da attiv ità finanziarie impaired acquisite o originate - X - X - X
B.2 Altre rettifiche di v alore - - 10 - - -
B.3 Perdite da cessione - - - - - -
B.4 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - - -
B.5 Modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X
B.6 Altre v ariazioni in aumento - - - - - -
C. Variazioni in diminuzione 8 - - - - -
C.1 Riprese di v alore da v alutazione - - - - - -
C.2 Riprese di v alore da incasso - - - - - -
C.3 Utili da cessione - - - - - -
C.4 Write-off - - - - - -
C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - - -
C.6 Modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X
C.7 Altre v ariazioni in diminuzione 8
-
- - - -
D. Rettifiche complessive finali 452 - 10
-
- -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

Per la valutazione del merito creditizio il Gruppo non utilizza rating interni e non fruisce di rating esterni attribuiti da agenzie esterne di valutazione (ECAI) riconosciute; pertanto non si rileva alcuna classificazione.

A.2.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)

Per quanto riguarda la distribuzione delle esposizioni in base ai rating esterni, questa risulta poco significativa per il Gruppo, dato che la sua clientela è principalmente composta da soggetti "unrated" e pertanto si ritiene di non esporre alcun dato.

A.2.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating interni (valori lordi)

Il Gruppo non utilizza rating interni nella gestione del rischio di credito.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(€/000)
---------
Garanzie personali (2)
Garanzie reali (1) Derivati su crediti
Esposizione lorda
Esposizione netta
Altri derivati
Immobili - Ipoteche immobili - leasing
finanziario
Titoli Altre garanzie reali CLN Controparti centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.768 1.321 1.178 - - - - -
1.1 totalmente garantite 1.768 1.321 1.178 - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
1.2. parzialmente garantite - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: - - - - - - - -
2.1. totalmente garantite - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2.2. parzialmente garantite - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -

(€/000)

Garanzie personali (2)
Derivati su crediti
Altri derivati Crediti di firma
Banche Altre società finanziarie Altri soggetti Amministrazioni pubbliche Banche Altre società finanziarie Altri soggetti Totale (1) + (2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: - -
144
- - - - 1.322
1.1 totalmente garantite - -
144
-
-
- - 1.322
- di cui deteriorate - - -
-
- - - -
1.2. parzialmente garantite - - - -
-
- - -
- di cui deteriorate - - -
-
- - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: - - -
-
- - - -
2.1. totalmente garantite - - - -
-
- - -
- di cui deteriorate - - -
-
- - - -
2.2. parzialmente garantite - - -
-
- - - -
- di cui deteriorate - - -
-
- - - -

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

Amministrazioni
pubbliche
Società finanziarie Società finanziarie (di cui: imprese
di assicurazione)
Esposizioni/Controparti Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 311 3 7.015 - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - -
Totale A 311 3 7.015 - - -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - - - - -
Totale B - - - - - -
Totale 31/12/2018 (A+B) 311 3 7.015 - - -
Totale 31/12/2017 (A+B) 1.297 12 7.734 - - -

(€/000)

Società non
finanziarie
Famiglie
Esposizioni/Controparti Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
specifiche
Rettifiche
valore
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 200 388 66 64
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - 3 10
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 187 3 1.121 2
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - -
Totale A 387 391 1.190 76
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - 595 -
Totale B - - 595 -
Totale 31/12/2018 (A+B) 387 391 1.785 76
Totale 31/12/2017 (A+B) 16.099 459 1.166 12

B.2 Consolidato prudenziale – Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(€/000)
Italia Altri Paesi Europei America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 266 (452) - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili (10) 3 - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 8.634 (8) - - - - - - - -
Totale A 8.903 (470) - - - - - - - -
B. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - 595 - - - - - - - -
Totale B - 595 - - - - - - - -
Totale 31/12/2018 (A+B) 9.498 (470) - - - - - - - -
Totale 31/12/2017 (A+B) 11.590 (483) 14.706 - - - - - - -

B.3 Consolidato prudenziale – Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

Italia Altri Paesi Europei
America Asia Resto del mondo
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione netta complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione netta complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione netta complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione netta complessive
Rettifiche di
valore
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- 2.372 - - - - - - -
- 2.372 - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- 2.372 - - - - - - -
- - - - - - - - -
Esposizione netta
Totale A
Totale B
Totale 31/12/2018 (A+B)
Totale 31/12/2017 (A+B)
- -
- -
- -
71.145
71.145
- -
- -
- -
71.145
49.449

B.4 Grandi esposizioni

(€/000)
31/12/2018 31/12/2017
a) Ammontare (v alore di bilancio) 213.621 231.577
b) Ammontare (v alore ponderato) 148.499 157.278
c) Numero 15 13

C. Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

In data 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doBank al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

doBank, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).

In entrambe le operazioni doBank svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

Informazioni sulle cartolarizzazioni

Di seguito si espongono le tabelle di sintesi relative alle operazioni di cartolarizzazione originate dalla Banca i cui titoli sono stati successivamente ceduti.

NOME CARTOLARIZZAZIONE: ROMEO SPV
Tipologia di operazione: Tradizionale
Originator: doBank S.p.A.
Emittente: Romeo SPV S.r.l.
Serv icer: doBank S.p.A.
Arranger: -
Obiettiv i dell'operazione: Funding
Tipologia delle attiv ità cartolarizzate: crediti ordinari - mutui - finanziamenti (secured)
Qualità delle attiv ità cartolarizzate: Sofferenze
Data del closing: 30/09/2016
Data di cessione a Mercuzio Securitisation: 07/04/2017
Valore nominale del portafoglio: 1.305.684.292 €
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di v alore: 90.166.017 €
Ricav i o perdite di cessione realizzate: 0 €
Prezzo di cessione del portafoglio: 90.166.017 €
Garanzie rilasciate dalla banca: -
Garanzie rilasciate da terzi: -
Linee di Credito rilasciate dalla banca: -
Linee di Credito rilasciate da terzi: -
Altre forme di Credit Enhancements: Nessuna
Altre Informazioni rilev anti: Nessuna
Agenzie di Rating: Nessuna
Ammontare del rischi trasferiti tramite deriv ati su crediti o altra forma: -
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN IT0005248981
. Tipologia Tranche unica
. Classe A
. Rating n.d.
. Borsa di quotazione non quotato
. Data di emissione 18/05/2017
. Scadenza legale 27/04/2037
. Call option nessuna
. Vita media attesa 11 anni
. Tasso 16,25%
. Grado di subordinazione nessuno
. Valore nominale emesso 128.000.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio 50.839.515 €
. Sottoscrittore dei titoli Romeo S.C.S; doBank S.p.A.

NOME CARTOLARIZZAZIONE: MERCUZIO SECURITISATION
Tipologia di operazione: Tradizionale
Originator: Romeo SPV S.r.l.
Emittente: Mercuzio Securitisation S.r.l.
Serv icer: doBank S.p.A.
Arranger: -
Obiettiv i dell'operazione: Funding
Tipologia delle attiv ità cartolarizzate: crediti ordinari - mutui - finanziamenti (unsecured)
Qualità delle attiv ità cartolarizzate: Sofferenze
Data del closing: 07/04/2017
Valore nominale del portafoglio: 1.871.733.955 €
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di v alore: 77.136.699 €
Ricav i o perdite di cessione realizzate: -10.409.726 €
Prezzo di cessione del portafoglio: 66.726.973 €
Garanzie rilasciate dalla banca: -
Garanzie rilasciate da terzi: -
Linee di Credito rilasciate dalla banca: -
Linee di Credito rilasciate da terzi: -
Altre forme di Credit Enhancements: Nessuna
Altre Informazioni rilev anti: Nessuna
Agenzie di Rating: Nessuna
Ammontare del rischi trasferiti tramite deriv ati su crediti o altra forma: -
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN IT0005251126
. Tipologia Tranche unica
. Classe A
. Rating n.d.
. Borsa di quotazione non quotato
. Data di emissione 30/05/2017
. Scadenza legale 26/07/2037
. Call option nessuna
. Vita media attesa 10 anni
. Tasso 16,25%
. Grado di subordinazione nessuno
. Valore nominale emesso 40.000.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio 34.009.574 €
. Sottoscrittore dei titoli Fortress Italian NPL
Opportunities Series Fund LLC -
Series 7; doBank S.p.A.

Informazioni di natura quantitativa

C.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

(€/000)
Esposizioni per cassa Garanzie finanziarie
rilasciate
Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanin Junior Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività cartolarizzate/Esposizioni Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore
A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio
Attiv ità deteriorate
- A.1 Crediti in sofferenza - - - - 5.240 (759) - - - - - - - - - - - -
Romeo SPV S.r.l. - - - - 3.351 (460) - - - - - - - - - - - -
Mercuzio Securitisation S.r.l. - - - - 1.889 (299) - - - - - - - - - - - -
B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio
Tipologia di attiv ità - - - - - - - - - - - - - - - - - -
B. Non cancellate dal bilancio
Tipologia di attiv ità - - - - - - - - - - - - - - - - - -

C.3 Consolidato prudenziale – Interessenze in società veicolo per la cartolarizzazione

(€/000)
Attività Passività
Nome cartolarizzazione/ società veicolo Sede legale Consolida
mento
Crediti Titoli di
debito
Altre Senior Mezzanine Junior
Romeo SPV S.r.l.
Mercuzio Securitisation S.r.l.
Verona
Verona
NO
NO
-
-
3.351
1.8
89
-
-
-
-
-
-
-
-

C.4 Consolidato prudenziale – Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate

(€/000) Voci di bilancio/ tipologia di entità strutturata Portafogli contabili dell'attivo Totale Attività (A) Portafogli contabili del passivo Totale Passività (B) Valore contabile netto (C=A-B) Esposizione massima al rischio di perdita (D) Differenza fra esposizione al rischio di perdita e valore contabile (E=D-C) Società Veicolo di proprie cartolarizzazioni (Originator) Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue con impatto a conto economico: c) altre 5.240 - - 5.240 5.240 - Consistenze al 31/12/2018

C.5 Consolidato prudenziale – Attività di servicer – cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione

(€/000)
Attività cartolarizzate (dato di fine
periodo)
Incassi crediti realizzati
nell'anno
Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)
Servicer Società veicolo Non Non Senior Mezzanine Junior
Deteriorate deteriorate Deteriorate deteriorate Attività
deteriorate
Attività non
deteriorate
Attività
deteriorate
Attività non
deteriorate
Attività
deteriorate
Attività non
deteriorate
doBank S.p.A. Romeo SPV S.r.l. 1.225.085 - 50.560 - - - - - 60% -
doBank S.p.A. Mercuzio Securitisation S.r.l. 1.741.162 - 7.746 - - - - - 15% -

E. Consolidato prudenziale – modelli per la misurazione del rischio di credito

Il Gruppo doBank utilizza la metodologia standardizzata nell'ambito della quale è prevista la suddivisione delle esposizioni in diverse classi ("portafogli"), a seconda della natura della controparte ovvero delle caratteristiche tecniche del rapporto o delle modalità di svolgimento di quest'ultimo e l'applicazione a ciascun portafoglio di coefficienti di ponderazione diversificati.

In tale contesto, il Gruppo doBank non ha inteso avvalersi delle valutazioni delle agenzie di rating riconosciute.

Con riferimento quindi al calcolo dei Requisiti Patrimoniali e con particolare riferimento al Requisito Prudenziale sul Rischio di Credito, di seguito viene riportata la tabella degli importi segnalati con evidenza dei valori nominali e della relativa ponderazione (dati in Euro):

31/12/18
Sottovoce Valore
dell'esposizione (€)
Esposizione ponderata per il
rischio dopo l'applicazione del
fattore di supporto PMI (€)
Amministrazioni centrali e banche centrali 69.025.353 68.321.103
Enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico 273.961 75.317
Intermediari vigilati 123.044.785 24.608.957
Imprese ed altri soggetti 59.649.426 62.693.871
Esposizioni al dettaglio 680.267 510.200
Esposizioni garantite da immobili 1.120.727 397.846
Esposizioni scadute 268.333 351.310
Esposizioni a breve verso intermediari vigilati e imprese - -
Esposizioni verso organismi di investimento collettivo del risparmio 31.019.871 46.269.259
Esposizioni in strumenti di capitale 52.865 52.866
Altre esposizioni 13.894.892 13.880.260
Rischio di Credito - Metodologia Standard 299.030.480 217.160.989

Si evidenzia che tra le attività di rischio rilevanti valutate secondo la metodologia standardizzata sono incluse anche le attività fiscali differite così suddivise:

  • quelle che non si basano sulla redditività futura e per le quali sono soddisfatti i requisiti richiesti dall'art. 39 della CRR 575/2013. Come sopra citato, per tali componenti, che ammontano a € 55,4 milioni, la normativa prevede l'applicazione di un fattore di ponderazione del rischio del 100%;

  • quelle che si basano sulla redditività futura e originano da differenze temporanee e per le quali si applica il fattore di ponderazione del 250% previsto dall'art. 48 della CRR 575/2013 in quanto contenute entro la soglia del 10% dei Fondi Propri, pari a € 5,2 milioni.

1.2 RISCHI DI MERCATO

1.2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

I rischi finanziari consistono nelle fluttuazioni di valore delle posizioni conseguenti a variazioni nei prezzi / fattori di mercato. Il Gruppo doBank non evidenzia esposizioni interessate da tale rischio. Il Gruppo non risulta operativo nel trading e non detiene portafogli di negoziazione di titoli azionari o di quote di O.I.C.R.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

In considerazione del fatto che il Gruppo doBank non risulta operativo nel trading e non detiene portafogli di negoziazione titoli, lo stesso non ha attivato specifici processi di gestione o metodi avanzati di misurazione del rischio di tasso d'interesse e del rischio di prezzo. Viene periodicamente monitorato il rischio di tasso calcolato con le metodologie standard stabilite dalle vigenti istruzioni di vigilanza della Banca d'Italia.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da esporre.

1.2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

La particolare natura delle poste patrimoniali del Gruppo doBank rende poco significativa la valutazione del bilanciamento delle scadenze temporali di riprezzamento. Tale situazione giustifica l'assenza di specifici processi e metodi di misurazione del rischio di tasso.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

(€/000)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino
a 10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 74.973 857 3 1.017 117 103 5.359 -
1.1 Titoli di debito 122 - - 1.010 60 26 5.118 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 122 - - 1.010 60 26 5.118 -
1.2 Finanziamenti a banche 73.429 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 1.422 857 3 7 57 77 241 -
- c/c 395 - - - - - - -
- altri finanziamenti 1.027 857 3 7 57 77 241 -
- con opzione di rimborso anticipato 1 857 3 7 57 77 241 -
- altri 1.026 - - - - - - -
2. Passività per cassa 98 32 32 65 67 - - -
2.1 Debiti v erso clientela 98 32 32 65 67 - - -
- c/c 98 - - - - - - -
- altri debiti - 32 32 65 67 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 32 32 65 67 - - -
2.2 Debiti v erso banche - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passiv ità - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri deriv ati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri deriv ati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio - - 1.536 1.536 - - - -
+ Posizioni lunghe - - - 1.536 - - - -
+ Posizioni corte - - 1.536 - - - - -

La voce titoli di debito include, oltre al titolo di Stato per € 1,0 milioni, il controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation.

La voce altre operazioni fuori bilancio accoglie la quota ancora da versare riferita alla sottoscrizione di n. 30 quote relative al Fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso Italian Recovery Fund (già Atlante II).

1.2.3 RISCHIO DI CAMBIO

doBank e le sue controllate non sono soggette a rischio di cambio in quanto non vi sono attività e passività in valuta.

1.4 RISCHIO DI LIQUIDITA'

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è definito come il rischio per il quale la banca non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza, a causa dell'incapacità di reperire fondi o per la presenza di limiti nello smobilizzo delle attività. La liquidità è la capacità di una banca di finanziare la crescita dei propri asset e di far fronte ai propri impegni di pagamento, senza incorrere in perdite o costi inaccettabili.

Facendo riferimento a definizioni condivise in ambito internazionale, si distingue tra Funding Liquidity Risk e Market Liquidity Risk.

Per Funding Liquidity Risk viene inteso il rischio che la banca non sia in grado di reperire fondi per far fronte, in maniera economicamente efficiente, alle proprie uscite di cassa sia attese sia inattese, correnti e future, senza pregiudicare l'operatività quotidiana della banca stessa.

Per Market Liquidity Risk si intende il rischio che la banca non sia in grado di liquidare un'attività finanziaria senza incorrere in perdite in conto capitale a causa della scarsa liquidità del mercato di riferimento o di disordini nello stesso. Le due forme di rischio di liquidità sono spesso correlate e possono manifestarsi a fronte dei medesimi fattori scatenanti.

Considerata l'attuale operatività del Gruppo, i processi volti a controllare e mitigare il rischio di liquidità, si focalizzano esclusivamente sull'aspetto del Funding Liquidity Risk.

Nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento, la Capogruppo doBank è responsabile dell'adozione di un sistema di gestione del rischio di liquidità a livello consolidato conforme ai principi normativi di vigilanza prudenziale. In tale ambito, è rimessa agli organi aziendali della Capogruppo la responsabilità delle decisioni strategiche sul governo e gestione del rischio di liquidità, della fissazione della soglia di tolleranza al rischio di liquidità e la verifica dell'affidabilità complessiva del sistema di gestione del rischio di liquidità.

Il Gruppo doBank, in considerazione della sua struttura organizzativa, ha adottato un approccio unitario e accentrato nella gestione del rischio di liquidità, prevedendo che l'Unità Organizzativa Tesoreria della Capogruppo gestisca la liquidità del Gruppo e faccia fronte a tutte le esigenze delle Società controllate coerentemente alle procedure interne, mentre è demandato alla Funzione Risk Management il monitoraggio dell'esposizione al rischio e la verifica del rispetto dei limiti definiti.

Il framework di gestione del rischio di liquidità prevede strategie e procedure idonee al presidio di tale rischio ed è volto ad assicurare, nel breve termine, il mantenimento di un ammontare sufficiente di strumenti liquidi idonei a fronteggiare gli impegni del Gruppo anche in presenza di scenari di stress, mentre nel medio-lungo termine è mirato a mantenere un adeguato equilibrio nella composizione delle attività e delle passività di bilancio del Gruppo.

Tale framework si articola nelle seguenti fasi principali:

  • identificazione del rischio di liquidità;
  • monitoraggio dell'esposizione al rischio anche in condizioni di stress;
  • definizione del piano di intervento al verificarsi di situazioni di crisi
  • reporting e flussi informativi.

La Capogruppo doBank identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.

Ai fini di tale valutazione, la Funzione Risk Management effettua settimanalmente una ricognizione dei flussi finanziari mediante la predisposizione della Maturity Ladder (saldi cumulati per fasce di scadenze), basata sui flussi informativi messi a disposizione tempestivamente dall'Unità Organizzativa Tesoreria. In particolare, tutti i flussi e deflussi di cassa attesi vengono suddivisi in fasce temporali: sia quelli che si avranno con ragionevole certezza, sia quelli stimati in ottica previsionale. Per ogni fascia temporale vengono calcolate le eccedenze/gli sbilanci, i quali successivamente vengono sommati per ottenere l'eccedenza/sbilancio complessivo su tutte le fasce.

Tale modello consente di monitorare la gestione della liquidità operativa ed in particolare gli eventi che possono impattare la posizione di liquidità del Gruppo nell'orizzonte temporale fino a 12 mesi con l'obiettivo primario di mantenere la capacità di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari, minimizzando i costi. Per quanto concerne l'orizzonte temporale oltre l'anno, il monitoraggio avviene attraverso la rilevazione dell'indicatore NSFR (Net Stable Funding Ratio) al fine di verificare l'equilibrio finanziario a medio lungo termine della struttura del Gruppo.

In aggiunta alla ricognizione dei flussi di cassa attesi, il gruppo doBank monitora la sostenibilità dell'equilibrio finanziario di breve termine mediante un sistema di early warning indicator, definito in coerenza con la natura, gli obiettivi e la complessità operativa del Gruppo che serve ad anticipare l'eventuale stato di crisi, in modo da permettere alle strutture organizzative di attivare adeguate misure gestionali al fine di mitigare al meglio il rischio. Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.

Allo stato attuale, il valore della riserva di liquidità di Gruppo è rappresentato sostanzialmente da un Titolo di Stato, detenuto dalla capogruppo doBank, caratterizzato da un elevato profilo di liquidabilità (Buono Ordinario del Tesoro) e con un fair value costante nel tempo, in ipotesi mantenimento delle condizioni macroeconomiche attuali e previsionali, di importo pari a circa 1 milione di euro.

La Funzione di Risk Management monitora la condizione di adeguatezza della riserva di liquidità attraverso uno stretto monitoraggio dell'ammontare atteso dei flussi di cassa su diversi orizzonti temporali al fine di garantire un livello minimo adeguato della riserva che sia relazionato alle necessità di funding del Gruppo e/o alla soglia di tolleranza al rischio prescelta.

La metodologia di identificazione e monitoraggio del rischio di liquidità descritta, in particolare la Maturity Ladder, incorpora già situazioni di stress nei valori prudenziali adottati; tuttavia, il Gruppo rimane comunque esposto al rischio di eventi straordinari, derivanti da problemi informativi/procedurali (ad esempio la non corretta misurazione o previsione di flussi di cassa), di mancato regolamento di un flusso di cassa significativo da parte di una controparte ovvero di un maggior deflusso di liquidità. La Funzione Risk Management effettua, pertanto, delle prove di stress al fine di valutare in maniera prospettica l'impatto di eventi negativi sull'esposizione al rischio sotto il profilo quantitativo e qualitativo. I risultati delle prove di stress sono utilizzati per verificare la capacità del Gruppo di far fronte autonomamente a crisi di liquidità impreviste nel primo periodo in cui queste si verifichino e prima di avviare interventi strutturali volti a modificare la struttura dell'attivo/passivo nonché la coerenza dei livelli delle soglie di warning e alert degli indicatori definiti.

Tale processo è formalizzato all'interno della "Liquidity Risk Policy", oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 17 ottobre 2017. Il documento contiene l'insieme dei principi, delle metodologie, delle norme e dei processi necessari a prevenire l'insorgere di situazioni di crisi di liquidità nonché le regole da adottare al verificarsi di tali crisi (Contingency Funding e Recovery Plan).

Tale sistema è integrato con il complessivo framework di gestione dei rischi del Gruppo ed è coerente con la propensione al rischio di Gruppo, definita dal Risk Appetite Framework.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

(€/000)
Voci/Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a
15 giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino a
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeter
minata
Attività per cassa 74.818 - - 7 20 20,00 1.115 503 34.909 -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - 999 - - -
A.2 Altri Titoli di debito - 122,00 - - - - 11,00 60 5.144 -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - 28.963 -
A.4 Finanziamenti - 74.696 - 7 20 20 105 443 802 -
- Banche - 73.429 - - - - - - - -
- Clientela - 1.267 - 7 20 20 105 443 802 -
Passività per cassa 32 6.630 - - - 32 65 67 - -
B.1 Depositi e conti correnti - 6.532 - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - -
- Clientela - 6.532 - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passiv ità 32 98 - - - 32 65 67 - -
Operazioni fuori bilancio - - - - - - - - - -
C.1 Deriv ati finanziari con scambio di capitale - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.2 Deriv ati finanziari senza scambio di capitale - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricev ere - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrev ocabili a erogare fondi - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - 1.536 - - -
- Posizioni corte - - - - - 1.536 - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricev ute - - - - - - - - - -
C.7 Deriv ati creditizi con scambio di capitale - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Deriv ati creditizi senza scambio di capitale - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

1.5 RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Il Gruppo doBank presta particolare attenzione ai nessi esistenti tra le diverse tipologie di rischio, individuando le possibili ricadute in termini di rischi operativi. In particolare, un puntuale rispetto delle disposizioni in tema di conformità alle norme (compliance) e ai dettati contrattuali, assume rilievo anche per la prevenzione e il contenimento dei rischi operativi.

In conformità a quanto definito dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (documento Sound Practices for the Management and Supervision of Operational Risk), per "appropriata gestione del Rischio Operativo" si intende: individuazione, valutazione, monitoraggio e controllo/mitigazione del rischio stesso.

Allo scopo di dotare il Gruppo di un complesso esaustivo di principi e di regole finalizzati al raggiungimento di tale appropriata gestione, la metodologia adottata dal Gruppo prevede:

  • l'individuazione e la valutazione del rischio operativo insito in ogni prodotto, attività, processo e sistema;

  • un processo periodico di monitoraggio dei profili di Rischio Operativo e delle esposizioni a perdite rilevanti;

  • apposite strategie, politiche, processi e procedure per controllare e/o mitigare i rischi operativi rilevanti.

Con riferimento agli aspetti organizzativi, il Gruppo doBank ha definito il sistema di gestione di rischi operativi l'insieme di politiche e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi. Le politiche di rischio operativo sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo.

Il Gruppo doBank ha impostato la propria struttura di controllo dei rischi nel rispetto della normativa di Vigilanza e le relative attività ed i livelli di responsabilità sono stati definiti e formalizzati in modo appropriato nel Regolamento Interno aziendale e nella normativa aziendale.

La struttura di Governance, in tema di rischi operativi, prevede oltre al diretto coinvolgimento dell'Alta Direzione anche il Comitato Rischi Operativi, che è stato costituito per:

  • proporre interventi sui rischi rilevati o segnalati dalla struttura di Risk Management o da altre strutture;

  • esaminare i report sui rischi operativi anche delle altre società del Gruppo;

  • proporre procedure di controllo e limiti sui rischi operativi

  • monitorare le azioni di mitigazione dei rischi.

Il Comitato rischi Operativi istituito sia nella Capogruppo doBank sia nella controllata vigilata Italfondiario si riunisce trimestralmente in base ad un calendario fissato ad inizio anno oppur su richiesta di uno dei membri.

Per il controllo dei rischi operativi del Gruppo doBank, l'attività è accentrata nell'apposita Unità Organizzativa Rischi Operativi e Reputazionali all'interno della più ampia Funzione di Risk Management di Capogruppo.

Infine, con riferimento al rischio informatico definito come il rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione e di quote di mercato in relazione alla perdita di riservatezza, integrità, disponibilità, esecuzione di operazioni non autorizzate e tracciabilità delle informazioni, in linea con quanto indicato dalle Disposizioni di Vigilanza in materia, il Gruppo doBank adotta una rappresentazione integrata dei rischi aziendali in cui il rischio informatico è considerato come componente dei rischi operativi.

A seguito dei rilevanti cambiamenti aziendali via via intervenuti, la Capogruppo doBank, nel corso del 2017, ha ritenuto opportuno rivedere la metodologia già adottata per il processo di valutazione e monitoraggio dei rischi IT al fine di renderla maggiormente adeguata al nuovo

contesto organizzativo. Nel corso del 2018, è stato, pertanto, implementato il nuovo framework del processo di gestione dei rischi ICT per tutto il Gruppo doBank che risulta formalizzato nel documento "Policy per la Gestione dei Rischi Informatici", approvato dal Consiglio di Amministrazione di doBank in data 19 dicembre 2017. All'interno di tale documento vengono definiti i ruoli e le responsabilità delle diverse funzioni coinvolte e le fasi del processo di valutazione, con indicazione dei dati utilizzati e delle attività necessarie per determinare il rischio IT e gli impatti di business ad esso collegati.

Nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento, alla Funzione Risk Management di Capogruppo è demandata l'attività di analisi e monitoraggio del rischio informatico per le controllate.

Il processo di analisi adottato prevede la valutazione del rischio informatico come combinazione del livello di esposizione delle risorse informatiche a determinati scenari di rischio e degli impatti che potrebbero verificarsi sul business al concretizzarsi degli stessi. Viene, nel dettaglio, individuato il rischio informatico potenziale, cioè il rischio a cui il servizio è potenzialmente esposto, e il rischio informatico residuo, cioè il rischio a cui il servizio è esposto una volta applicate le misure di sicurezza in essere. Come risultato del processo di analisi del rischio informatico vengono prodotti appositi report.

Il framework adottato, in linea con quanto previsto dalla Circolare n. 285 del 2013 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, prevede lo svolgimento del processo di analisi del rischio con periodicità adeguata alla tipologia delle risorse ICT e dei rischi e in presenza di situazioni che possono modificare il complessivo livello di rischio informatico (ad esempio, Operazioni di Maggior Rilievo, progetti riconducibili a Change Rilevanti, gravi incidenti).

A tal riguardo, nel corso dell'anno è stata effettuata l'attività di assessment sui rischi informatici che ha determinato la definizione in un piano di azioni correttive volto a mitigare i rischi rilevati.

Informazioni di natura quantitativa

Per la gestione dei rischi operativi, il Gruppo doBank si è dotato di un insieme strutturato di processi, di funzioni e di risorse dedicate:

  • alla raccolta di dati interni di perdita operativa per le entità appartenenti al Gruppo;

  • alla determinazione e calcolo indicatori di rischio per le entità più significative del Gruppo predisposizione reporting aziendale;

  • al controllo del capitale a rischio.

Nel corso del 2018, la Capogruppo doBank ha implementato uno strumento informatico di mercato multi-azienda, finalizzato alla gestione, in un unico ambiente, dell'analisi di processo del rischio, e delle attività legate anche alle altre funzioni di controllo. In particolare, ai fini delle attività caratterizzanti la Funzione Risk Management di Capogruppo, l'applicativo consente di effettuare la registrazione nel medesimo ambiente delle perdite operative e la rilevazione dei rischi operativi anche per tutte le società del Gruppo.

Con riferimento ai dati di perdita, l'Unità Organizzativa Rischi Operativi e Reputazionali di Capogruppo effettua annualmente un'analisi del piano dei conti al fine di individuare e aggiornare un elenco di conti che potenzialmente potrebbero includere perdite operative. L'analisi della movimentazione di questi conti viene effettuata trimestralmente e porta alla determinazione delle perdite operative da censire in apposito database per ciascuna società del Gruppo.

Il Gruppo doBank provvede a classificare gli eventi nelle seguenti classi di riferimento secondo quanto definito dal Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 CRR:

  • Frode interna;
  • Frode esterna;
  • Contratto e sicurezza sul posto di lavoro;
  • Clienti, prodotti e pratiche di business;
  • Danni ai beni materiali;
  • Avarie e guasti dei sistemi;
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi.

Trimestralmente viene predisposta una rendicontazione di monitoraggio agli organi aziendali - Consiglio d'Amministrazione e Collegio Sindacale - contenente l'analisi delle perdite operative e del capitale a rischio operativo.

Nell'ambito degli strumenti utilizzati dal Gruppo doBank per l'identificazione dei rischi operativi, gli indicatori di rischio sono una componente prospettica che riflette con tempestività il miglioramento o il peggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività, nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni.

Sono stati creati appositi indicatori di rischio che vengono monitorati mensilmente per doBank e per le principali società del Gruppo. Attualmente vengono monitorati:

  • Circa 70 indicatori raggruppati in diverse aree di rischio, per la capogruppo doBank;
  • Circa 24 indicatori raggruppati in diverse aree di rischio, per la controllata doSolutions;
  • Circa 26 indicatori per la controllata Italfondiario.

Mensilmente vengono analizzati i dati relativi agli indicatori di rischio e confrontati con il mese precedente per giustificare tutte le variazioni in positivo o negativo allo scopo di evidenziare eventuali fenomeni di rischio nei processi aziendali. Vengono quindi prodotti appositi report di dettaglio dell'analisi effettuata per ogni società. Trimestralmente viene predisposta una rendicontazione apposita per il Comitato Rischi ed Operazioni con soggetti (relativamente agli indicatori in soglie critiche) collegati oltre al Comitato Rischi Operativi.

Con riguardo alla Capogruppo doBank, inoltre, almeno trimestralmente viene predisposto un piano di azione per gli indicatori che non rientrano tra i range stabiliti dal Comitato Rischi Operativi, mentre per le controllate con particolare riguardo a Italfondiario e doSolutions gli indicatori che superano le soglie di tolleranza vengono condivisi con i relativi process owner per la comprensione dei fenomeni sottostanti e l'avvio delle eventuali attività correttive.

Infine, la Capogruppo doBank ha predisposto un sistema di reporting che assicura informazioni tempestive in materia di rischi operativi agli organi aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate. La frequenza e il contenuto del reporting è coerente con il livello di rischio e varia in base al destinatario ed all'utilizzo dell'informazione.

Ai fini del calcolo del capitale a fronte del rischio operativo il Gruppo adotta il metodo BIA (Basic Indicator Approach - BIA), coerentemente alle disposizioni di Vigilanza in materia. Nell'ambito del metodo base, il requisito in materia di fondi propri per il rischio operativo è pari al 15 % della media triennale dell'indicatore economico rilevante come stabilito all'articolo 316 della CRR 575/2013 sulla base delle tre ultime osservazioni su base annuale effettuate alla fine dell'esercizio.

Al 31 dicembre 2018 il capitale a rischio del Gruppo doBank calcolato con il metodo BIA risulta essere pari a € 30,5 milioni.

PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO

SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO CONSOLIDATO

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il patrimonio netto del Gruppo è costituito dalla sommatoria dei saldi delle seguenti voci del passivo patrimoniale consolidato:

  • Capitale al netto delle azioni proprie;
  • Sovrapprezzi di emissione;
  • Riserve;
  • Riserve da valutazione;
  • Strumenti di capitale;
  • Risultato del periodo.

Il dimensionamento del patrimonio è il risultato di politiche e scelte aziendali finalizzate ad assicurare che esso sia coerente con le attività ed i rischi ai quali il Gruppo è esposto, nel rispetto della regolamentazione prudenziale di vigilanza e della propensione al rischio definita dal Risk Appetite Framework (RAF).

Il RAF rappresenta il quadro di riferimento che consente di identificare la propensione al rischio, fissando ex ante gli obiettivi di rischio/rendimento che il Gruppo intende raggiungere e i conseguenti limiti operativi, tenendo conto delle interconnessioni tra le società facenti parte del Gruppo, sia in condizioni di normale operatività che tenendo conto di eventuali, ma possibili, scenari avversi.

Ai fini di vigilanza l'aggregato patrimoniale rilevante a tale scopo è determinato in base alle vigenti disposizioni di Banca d'Italia nonché dal framework "Basilea III" contenuto nella Direttiva (UE) 2013/36 (CRD IV) e nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR).

L'attività di monitoraggio del rispetto dell'adeguatezza del patrimonio regolamentare e dei requisiti minimi di vigilanza, nonché dei limiti stabiliti dal RAF, viene svolta costantemente dalle funzioni di controllo preposte e rendicontata periodicamente al Consiglio di Amministrazione.

Un'ulteriore attività di analisi e di verifica preventiva dell'adeguatezza patrimoniale del Gruppo avviene con riferimento alla valutazione delle "Operazioni di Maggior Rilievo", le quali per dimensione unitaria, tipologia o complessità possono determinare un impatto significativo sull'operatività del Gruppo, sulla sua stabilità finanziaria e patrimoniale, in termini di valore prospettico delle attività e di perdite potenziali.

Il Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2018 si attesta a € 232,8 milioni, contro € 206,7 milioni al 31 dicembre 2017.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2018 doBank deteneva n. 1.554.353 azioni proprie per un controvalore di € 246 mila pari al valore nominale.

Rispetto al numero di azioni detenute alla fine del 2017, si rileva una diminuzione di n. 195.647 azioni proprie a seguito del pagamento in azioni effettuato con riferimento alla consuntivazione delle politiche retributive 2017, per IPO e MBO Bonus.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

B.1 Patrimonio contabile consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(€/000)
Voci del patrimonio netto Consolidato
prudenziale
assicurazione
Imprese di
Altre imprese aggiustamenti da
consolidamento
Elisioni e
Totale
1. Capitale 61.600 - 15.000 (35.320) 41.280
2. Sovrapprezzi di emissione - - - - -
3. Riserve 135.193 - - 5.131 140.324
4. Srumenti di capitale - - - - -
5. (Azioni proprie) (246) - - - (246)
6. Riserve da valutazione: - (395) - 986 591
- Titoli di capitale designati al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a - - - - -
- Copertura di titoli di capitale designati al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a - - - - -
- Attiv ità finanziarie (div erse dai titoli di capitale) v alutate al fair v alue con impatto sulla redditiv ità complessiv a 2 - - - 2
- Attiv ità materiali - - - - -
- Attiv ità immateriali - - - - -
- Copertura di inv estimenti esteri - - - - -
- Copertura dei flussi finanziari - - - - -
- Strumenti di copertura [elementi non designati] - - - - -
- Differenze di cambio - - - - -
- Attiv ità non correnti e gruppi di attiv ità in v ia di dismissione - - - - -
- Passiv ità finanziarie designate al fair v alue con impatto a conto economico (v ariazioni del proprio merito creditizio) - - - - -
- Utili (perdite)attuariali relativ i a piani prev idenziali a benefici definiti - (826) - 986 160
- Quote delle riserv e da v autazione relativ e alle partecipazioni v alutate al patrimonio netto - - - - -
- Leggi speciali di riv alutazione - 429 - - 429
7. Utili (perdite) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi 62.299 - - (11.459) 50.840
Totale 258.451 - 15.000 (40.662) 232.789

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(€/000)
Attività / Valori Consolidato prudenziale Imprese di assicurazione Altre imprese Elisione e aggiustamenti da
consolidamento
Totale 31/12/2018
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva negativa Riserva
positiva
Riserva
negativa
1 Titoli di debito - - - - - - 2 - - 2
2 Titoli di capitale - - - - - - - - - -
3 Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale al 31/12/2018 - - - - - - 2 - 2 -
Totale al 31/12/2017 1.179 (54) - - - - - - 1.179 (54)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(€/000)
Titoli di Titoli di
debito capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali - - -
2. Variazioni positive 2 - -
2.1 Incrementi di fair v alue 2 - -
2.2 Rettifiche di v alore per rischio di credito - X -
2.3 Rigiro a conto economico di riserv e negativ e da realizzo - X -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre v ariazioni - - -
3. Variazioni negative - - -
3.1 Riduzioni di fair v alue - - -
3.2 Riprese di v alore per rischio di credito - - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserv e positiv e:da realizzo - X -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
3.5 Altre v ariazioni - - -
4. Rimanenze finali 2 - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(€/000)
Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre
imprese
Elisione e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
31/12/2018
1. Esistenze iniziali (1.189) - - 986 (203)
2. Variazioni positive 378 - - - 378
2.1 Utili attuariali 378 - - - 378
2.2 Altre v ariazioni - - - - -
3. Variazioni negative (15) - - - (15)
3.1 Perdite attuariali (13) - - - (13)
3.2 Altre v ariazioni (2) - - - (2)
4. Rimanenze finali (826) - - 986 160

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA BANCARI

Si rinvia all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nell'informativa al pubblico ("Terzo Pilastro") fornita a livello consolidato con riferimento ai dati al 31 dicembre 2018. Il documento viene messo a disposizione nella sezione "Investor Relations / Documenti finanziari e presentazioni" sul sito Internet aziendale www.dobank.com.

PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

SEZIONE 1 - OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L'ESERCIZIO

Nella presente sezione vengono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda realizzate con controparti esterne al Gruppo, le quali vengono contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".

Vengono quindi riportate anche le operazioni di aggregazione aziendale aventi ad oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doBank, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.

Operazioni di aggregazione esterne

Nel corso del 2018 non si sono perfezionate operazioni di aggregazione aziendale con società esterne al Gruppo. Tuttavia, come già indicato nella Relazione sulla gestione del Gruppo, il 31 dicembre 2018 doBank ha sottoscritto con Altamira Asset Management Holdings, S.l. un accordo per l'acquisizione dell'85% di Altamira Asset Management S.A., società leader in Sud Europa nel mercato della gestione di crediti e di asset immobiliari, con attivi in gestione pari a circa € 55 miliardi e una presenza nei mercati spagnolo, cipriota, portoghese e greco. La quota oggetto di compravendita potrà essere incrementata al 100% qualora Banco Santander S.A., detentore del residuo 15% del capitale di Altamira, esercitasse il diritto di covendita previsto da accordi preesistenti. E' previsto che Altamira nel 2018 consegua ricavi pari a circa € 255 milioni e un'EBITDA pari a circa € 95 milioni.

Il perfezionamento dell'operazione è subordinato al verificarsi di alcune condizioni in linea con la prassi di mercato ed è previsto entro maggio 2019, anche a seguito del completamento della nuova struttura societaria di doBank per effetto della quale doBank cesserà di essere considerato Gruppo bancario.

E' previsto che l'operazione venga finanziata con le disponibilità di cassa di doBank e con l'utilizzo di una linea di credito bancario della durata di 5 anni e di ammontare fino a € 450 milioni da parte di un pool di banche domestiche ed internazionali, da utilizzarsi sia per l'acquisizione del capitale azionario di Altamira che per il rifinanziamento dell'indebitamento pre-esistente di Altamira.

Tale linea di credito maturerà interessi pari al tasso Euribor a 6 mesi, oltre ad uno spread iniziale di 250 bps legato alla leva finanziaria consolidata. Considerando l'intero capitale azionario di Altamira, si prevede che per effetto dell'operazione la leva finanziaria consolidata di doBank, rapporto tra indebitamento netto ed EBITDA, rimanga al di sotto di 3x, per poi ridursi rapidamente in conseguenza dell'elevata generazione di cassa prevista.

Operazioni di aggregazione interne

Nell'ambito del Gruppo nel corso dell'esercizio 2018 sono state realizzate alcune operazioni di aggregazione aziendale aventi ad oggetto cessione o acquisizioni di rami con società sottoposte a comune controllo (Business Combination Under Common Control) in coerenza con le linee strategiche del Gruppo esposte nel contesto del processo di riorganizzazione societaria annunciato lo scorso 19 giugno che mira, tra l'altro, a rendere la struttura del Gruppo più coerente con il business mix di doBank. Tali operazioni, perfezionate in data 24 dicembre 2018, sono prive di sostanza economica e sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio della continuità dei valori. Esse sono di seguito riportate:

• la fusione per incorporazione della controllata doRealEstate S.p.A. (efficacia dal 1° gennaio 2018);

• la scissione parziale mediante il trasferimento a doBank degli elementi patrimoniali del compendio aziendale di Italfondiario, costituito dal ramo d'azienda riferibile alle attività di special servicing che hanno ad oggetto l'intero portafoglio crediti in gestione a Italfondiario (efficacia dal 1° gennaio 2019).

• l'apporto a Italfondiario del ramo d'azienda di doBank che comprende, fra l'altro, le attività

Master e le attività a supporto dei veicoli di cartolarizzazione e, in particolare, le attività di cash management e corporate servicer (efficacia dal 1° gennaio 2019).

SEZIONE 2 - OPERAZIONI REALIZZATE DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Operazioni di aggregazione esterne

Il Gruppo doBank non ha effettuato operazioni di aggregazioni aziendali dopo la chiusura dell'esercizio e fino alla redazione del presente Bilancio consolidato.

Come sopra riportato, si prevede che l'acquisizione del controllo di Altamira Asset Management S.A. verrà perfezionata entro il termine del secondo trimestre del 2019.

Operazioni di aggregazione interne

Come sopra indicato, dopo la chiusura dell'esercizio inizia a decorrere l'efficacia delle due operazioni sopra citate di scissione parziale e apporto tra Italfondiario S.p.A. e doBank S.p.A..

SEZIONE 3 - RETTIFICHE RETROSPETTIVE

Nel corso del 2018 non sono state applicate rettifiche retrospettive ad operazioni di aggregazione aziendale condotte in esercizi precedenti.

PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate significative per il Gruppo doBank, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società collegate e le joint venture nonché le loro controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;

• i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari.

Altresì ai fini della gestione delle operazioni con parti correlate si richiamano le disposizioni di Banca d'Italia con la Circolare n. 263/2006 (Titolo V, Capitolo 5) nonché quanto prescritto dall'art. 136 del D.Lgs. 385/1993, in forza delle quali gli esponenti aziendali possono assumere obbligazioni nei confronti della banca che amministrano, dirigono o controllano soltanto previa unanime deliberazione dell'organo di amministrazione della banca.

In ottemperanza alle norme sopra indicate nonché alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, doBank ha adottato la "Procedura del Gruppo doBank per la gestione delle Operazioni con Soggetti Collegati, con Parti Correlate e delle Operazioni in Conflitto di Interessi", pubblicata sul sito istituzionale di doBank (www.dobank.com), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.

Per la gestione delle operazioni con soggetti collegati doBank ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati - composto da tre amministratori indipendenti e da un amministratore non esecutivo - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con soggetti collegati.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2018. La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante" ai sensi della Circolare Banca d'Italia n. 285.

(€/000)

31/12/2018
Benefici a brev e termine per i dipendenti 5.038
Benefici successiv i alla fine del rapporto di lav oro 204
Altri benefici a lungo termine -
Indennità per la cessazione del rapporto di lav oro 670
Pagamenti basati su azioni 6.947
Totale 12.859

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Si riportano di seguito le informazioni sulle operazioni poste in essere con le parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Nel corso del periodo sono state poste in essere operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza ascrivibili principalmente a contratti di prestazione di servizi.

Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2018 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2018, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

(€/000)
31/12/2018
Voci di Stato Patrimoniale Società
controllante
Società controllate
non consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
Attiv ità finanziarie - - - - - - -
Altre attiv ità - 82 - - - 2.171 2.253
Totale attività - 82 - - - 2.171 2.253
Altre passiv ità - - - - - 2 2
Totale passività - - - - - 2 2

(€/000)

-

31/12/2018
Voci di Conto Economico Società
controllante
Società controllate
non consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
Commissioni attiv e/(passiv e) - - - - - 134 134
Altri prov enti/(oneri) - - - - - (946) (946)
Totale - - - - - (812) (812)

Con il 50,1% delle quote, la società controllante, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata pariteticamente al Gruppo Fortress (da dicembre 2017 acquisito da Softbank Group Corp.) e a Eurocastle Investment. Dopo la quotazione alla Borsa di Milano e dopo l'assegnazione di azioni nell'ambito delle politiche retributive, il 48,0% delle azioni risulta collocato sul mercato e il residuo 1,9% è costituito da n. 1.554.353 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di € 246 mila detenute dalla Capogruppo medesima.

Il socio di maggioranza Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doBank l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

  • FIG LLC: per crediti relativi ad attività di Due Diligence pari a € 1,2 milioni inclusi nelle Altre attività;

  • Torre SGR S.p.A.: la società offre al Gruppo il servizio di affitto di alcuni immobili per una delle principali sedi territoriali presenti a Roma per una competenza al 31 dicembre 2018 di € 2,8 milioni inclusi negli altri oneri; doBank inoltre subaffitta alcuni locali alla società registrando proventi per € 260 mila,

  • Reoco: doBank svolge attività di gestione del patrimonio immobiliare per alcune Reoco rilevando commissioni attive nell'anno per € 131 mila.

PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

L'Assemblea dei soci, nella seduta del 19 aprile 2018, ha approvato le politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo doBank che includono sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.

In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:

  • Una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile derivante dal Sistema di incentivazione annuale di tipo Management By Objectives (MBO) dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni;
  • Una parte della remunerazione variabile, derivante dal Sistema MBO delle Risorse Chiave (individuate tra il Personale Rilevante) e delle Risorse Selezionate (responsabilizzate rispetto alle iniziative progettuali e di pianificazione in corso) viene erogata in azioni. Ciò nel presupposto che sia stata conseguita un'over performance nell'ambito del sistema MBO, con il conseguente riconoscimento di una remunerazione variabile fino al limite del 200% della remunerazione fissa.

La componente variabile della remunerazione sopra indicata viene corrisposta in parte a pronti (up-front) e in parte in via differita. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese di luglio.

La quota variabile differita è soggetta ad una dilazione temporale che varia da 3 a 5 anni a seconda del soggetto destinatario.

Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare redditività corretta per il rischio, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine del Gruppo, le quote differite vengono erogate a condizione che siano raggiunti i gate relativi alla solidità finanziaria e alla liquidità, misurati con riferimento all'anno precedente alla loro maturazione (vesting period).

Per le azioni attribuite up-front è previsto un periodo di retention di due anni, mentre per le restanti quote differite è previsto un anno di retention che decorre dal momento della loro maturazione.

Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.

Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile in oggetto è determinato utilizzando la media dei prezzi di borsa nei 3 mesi precedenti la data di assegnazione. Per la remunerazione fissa in azioni dell'Amministratore Delegato, il prezzo di riferimento è invece determinato utilizzando la media dei prezzi di borsa nei 30 giorni precedenti la data di assegnazione.

Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, il Gruppo prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doBank www.dobank.com (sezione "Governance / Remunerazione").

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Variazioni annue

La tabella delle variazioni annue non viene avvalorata in quanto per il Gruppo gli accordi di

pagamento basati su propri strumenti patrimoniali non rientrano nella fattispecie richiesta dalla tabella stessa.

2. Altre Informazioni

La stima del costo complessivo delle remunerazioni sopra indicate attivate nel 2018 che prevedono un pagamento in azioni è pari a € 7,4 milioni ed è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dalle relative politiche di remunerazione. La quota imputata conto economico per la parte di competenza dell'esercizio 2018 è pari a € 5,8 milioni (di cui € 1,5 milioni per il Piano 2017 e € 4,3 milioni per il Piano 2018) ed è riflessa in una specifica riserva di patrimonio netto.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

Il Gruppo doBank nel 2018 ha operato nell'ambito di un unico settore di business, ossia la gestione in mandato di crediti non-performing.

Dal punto di vista della suddivisione geografica il Gruppo, nell'esercizio, ha svolto la propria attività prevalentemente sul territorio nazionale in quanto l'attività di servicing della nuova filiale greca doBank Hellas avrà impatto dal 2019.

Si rimanda tuttavia a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione per ciò che concerne i risultati e l'informativa sui vari ambiti di operatività del Gruppo doBank.

ALLEGATO 1 – PROSPETTO DEI CORRISPETTIVI DI COMPETENZA DELL'ESERCIZIO A FRONTE DEI SERVIZI FORNITI DALLA SOCIETÀ DI REVISIONE E DALLE ENTITÀ APPARTENENTI ALLA RETE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

(€)

Tipologia di servizi Ernst & Young S.p.A. Ria Grant Thornton
Corrispettivi in Euro (IVA e spese escluse) doBank S.p.A. Società controllate (*) doBank S.p.A.
Rev isione legale del Bilancio 105.383 105.514 -
Altri serv izi 18.621 - -
Verifiche per sottoscrizione dichiarazioni fiscali 3
.581
- -
Dichiarazione Non Finanziaria - 9.850
Totale 127.585 105.514 9.850

(*) società del Gruppo Bancario e altre società controllate consolidate integralmente

ALLEGATO 2 – INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO

In relazione agli obblighi previsti dalla Circolare n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche" del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti in materia di informativa al pubblico Stato per Stato introdotta con l'art. 89 della direttiva 2013/36/UE ("CRD IV"), si riportano di seguito le informazioni contraddistinte dalle lettere a), b), c), d), e), e f) dell'Allegato A della Parte Prima, Titolo III, Capitolo 2, con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2018.

a) Denominazione della Società e natura dell'attività

Denominazione: Gruppo doBank - Capogruppo: doBank S.p.A.

Attività: il Gruppo doBank è specializzato nella gestione dei crediti insoluti, è operativo in tutta Italia i cui servizi possono essere sintetizzati nei concetti di "Servicing, Lending, Solutions".

Servicing: esso consiste nella gestione, ai fini del recupero, dei crediti insoluti in mandato o nella regolarizzazione dei crediti che presentano ritardi nei pagamenti. Il servizio viene svolto nei confronti di una vasta clientela, principalmente localizzata in territorio nazionale e costituita da banche, aziende commerciali e industriali, tribunali per la liquidazione degli attivi fallimentari, consorzi fidi, società finanziarie e assicurative, società di leasing, di factoring e SPV attive in operazioni di cartolarizzazione. Per garantire la massima efficienza del recupero senza compromettere i rapporti con la controparte, i processi attivati da doBank sono orientati a favorire il raggiungimento di accordi stragiudiziali con l'obbligato.

Lending: vengono offerti alla clientela dei servizi bancari specializzati quali conti correnti dedicati ai professionisti per il pagamento delle spese di giustizia online, o conti correnti rivolti ai Uffici Giudiziari, Organi delegati e altri operatori abilitati a gestire le somme derivanti da procedure giudiziarie civili e penali, da attività di custodia di beni e vendite coattive. Al fine di ampliare la partecipazione alle aste giudiziarie vengono inoltre forniti prodotti quali il "mutuo in asta" che consentono alla clientela di aggiudicarsi un immobile all'asta senza ricorrere all'utilizzo della liquidità immediata.

Solutions: il Gruppo doBank svolge una gamma di servizi e di consulenze, per il tramite delle società strumentali volti alla business information e ad individuare soluzioni concrete per il recupero del credito tramite la vendita degli immobili a garanzia dello stesso.

b) Fatturato8

€ 189.298.435

c) Numero dipendenti su base equivalente a tempo pieno9

1.030

d) Utile o perdita prima delle imposte10

€ 78.289.383

e) Imposte sull'utile o sulla perdita11

€ -27.448.983

f) Contributi pubblici ricevuti12

€ 1.064.609

8 Espresso come il valore del margine di intermediazione di cui alla voce 120 del Conto Economico consolidato di Bilancio al 31 dicembre 2018.

9 Il "numero dei dipendenti su base equivalente a tempo pieno" è determinato come il rapporto tra il monte ore lavorato complessivamente da tutti i dipendenti (esclusi gli straordinari) e il totale annuo previsto per un dipendente assunto a tempo pieno.

10L'"utile o la perdita prima delle imposte" è da intendersi la somma delle voci 290 e 320 (quest'ultima al lordo delle imposte) del conto economico consolidato di cui alla Circolare n. 262.

11Le "imposte sull'utile o sulla perdita" sono da intendersi la somma delle imposte di cui alla voce 300 del conto economico consolidato di cui alla Circolare n. 262 e delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività in via di dismissione.

12Nella voce "Contributi pubblici ricevuti" devono essere indicati i contributi ricevuti direttamente dalle amministrazioni pubbliche. Tale voce non include le operazioni poste in essere dalle banche centrali per finalità di stabilità finanziaria oppure le operazioni aventi l'obiettivo di facilitare il meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Analogamente, non devono essere prese in considerazione eventuali operazioni che rientrino negli schemi in materia di aiuti di Stato approvati dalla Commissione europea.

ALLEGATO 3 – EROGAZIONI PUBBLICHE AI SENSI DELLA L.124/2017

(€)

Importo del contributo
Descrizione della tipologia di contributo doBank
S.p.A. ⁽¹⁾
Italfondiario
S.p.A.
doSolutions
S.p.A.
Fondo occupazione 45.839 147.000 -
contributi formazione Fondo Banche - 31.826 -
sgravi contributivi per conciliazione vita lavoro 117.762 74.883 36.127
sgravi esonero contributivo per assunzioni o stabilizzazioni a tempo indeterminato (L.190/2014) 97.570 455.158 58.444
Totale 261.171 708.867 94.571

⁽¹⁾ L'importo include quanto ricevuto da doRealEstate S.p.A. nel 2018 pari a € 54.806

ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO

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Aspetto chiave Risposte di revisione
Stima della quota in maturazione dei ricavi
relativi ai contratti di servicing e dei connessi
obblighi contrattuali

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