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De'Longhi

Annual Report Mar 29, 2024

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Annual Report

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Relazione Sommario finanziaria annuale al 31 dicembre

01 Il Gruppo De' Longhi 3

03 Bilancio consolidato 89 Prospetti contabili consolidati: 90 — Conto economico 90 — Conto economico complessivo 91 — Situazione patrimoniale - finanziaria 92 — Rendiconto finanziario 94 — Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 95 Note illustrative 96 Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato 148

02 Relazione sulla gestione 13

Relazione della Società di Revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 155

04 Relazione sulla gestione
al bilancio d'esercizio 159
05 Bilancio d'esercizio 176
Prospetti contabili di De' Longhi S.p.A.: 177
— Conto economico 177
— Conto economico complessivo 178
— Situazione patrimoniale - finanziaria 179
— Rendiconto finanziario 181
— Prospetto delle variazioni
di patrimonio netto 182
Note illustrative 183
Relazione della Società di Revisione
al bilancio d'esercizio 221
Relazione del Collegio Sindacale 226

Copia di cortesia.

Questa versione è stata preparata per comodità d'uso e non contiene le informazioni ESEF come specificato nelle norme tecniche di regolamentazione ESEF (Regolamento Delegato (UE) 2019/815).

La Relazione finanziaria annuale, redatta secondo le disposizioni del predetto Regolamento Delegato è pubblicata e depositata secondo le disposizioni di legge.

La nostra vision, Gruppo De' Longhi | 01Il Gruppo De' Longhi 4 la nostra mission, i nostri valori

Nel mondo, Ogni giorno, Al vostro fianco

Un oggetto, Un'emozione, Un'esperienza autentica,

Da vivere, da Raccontare. Heritage Passione Rispetto Competenza Ambizione Lavoro di squadra Coraggio

I nostri valori Il Gruppo ha le sue radici all'inizio del '900 quando la famiglia de' Longhi fonda un laboratorio di produzione di componentistica industriale; nel corso degli anni diventa un produttore di prodotti finiti per conto terzi; nel 1974 viene lanciato il primo elettrodomestico marchiato De' Longhi, segnando così l'inizio della storia del Gruppo.

Inizialmente nota come produttore di radiatori elettrici portatili e condizionatori d'aria, l'Azienda, negli anni, ha ampliato la propria gamma di prodotti.

Oggi, il Gruppo offre una gamma di piccoli elettrodomestici per la preparazione del caffè, la preparazione e cottura dei cibi, il comfort (climatizzazione e riscaldamento) e la cura della casa e opera nel mercato principalmente attraverso i tre brand De' Longhi, Kenwood e Braun.

Più recentemente la gamma dei prodotti è stata ampliata grazie all'acquisizione di Capital Brands Holding Inc., società americana che opera nel segmento dei personal blenders con i marchi Nutribullet e Magic Bullet, e del Gruppo Eversys attivo nel segmento delle macchine professionali per il caffè espresso.

Il Gruppo, il cui quartier generale ha sede a Treviso (Veneto, Italia), è presente in tutto il mondo grazie alle filiali commerciali dirette ed un network di distributori; inoltre, possiede sei stabilimenti produttivi e alcuni negozi.

Il Gruppo mira a rafforzare la propria leadership globale, raggiungendo i consumatori in tutto il mondo con soluzioni superiori per design, qualità e tecnologia.

I punti di forza su cui il Gruppo può contare per arrivare a questi obiettivi sono il suo portfolio composto da marchi forti, distintivi e diversificati, la capacità di ascolto dei nuovi trend di mercato, la presenza geografica estesa a livello globale, le diversità e il talento delle persone che lo compongono.

I valori del Gruppo riflettono chi siamo, il nostro carattere, il nostro modo di essere e di lavorare.

Sono degli ideali che guidano l'azione concreta del Gruppo, attraverso il lavoro quotidiano delle proprie persone e dei loro progetti.

di business

Disegniamo prodotti ed esperienze

Ogni prodotto nasce da attività di ricerca, di sviluppo e di progettazione che coinvolgono gli uffici tecnici e le funzioni di marketing e design. Una volta definita la soluzione, il Gruppo procede con l'acquisto delle materie prime e dei componenti semilavorati.

Dalle materie ai prodotti

Le materie prime e i componenti acquistati vengono inviati agli stabilimenti del Gruppo e ai partner selezionati per la produzione e l'assemblaggio. Il processo è organizzato secondo centri di competenza specializzati all'interno dei quali la produzione di un determinato prodotto avviene sempre all'interno dello stesso stabilimento.

Test dopo test, qualità e sicurezza

Al termine del processo produttivo tutti i prodotti, comprese le soluzioni realizzate nelle produzioni affidate ai fornitori partner di prodotto finito, vengono testati per assicurare i massimi livelli di sicurezza e qualità.

Raggiungere i clienti e consumatori

Dai centri di sourcing e dagli hub logistici i prodotti vengono trasportati ai diversi magazzini per essere poi distribuiti verso l'intero network commerciale del Gruppo.

Il Gruppo ha continuato, anche nel 2023, nel perseguire una progressiva integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, promuovendo un approccio sistemico e trasparente, rispettoso dei principi previsti dal Codice Etico.

Nel corso dell'anno sono stati sviluppati vari progetti, volti al raggiungimento dei targets definiti nel Manifesto di Sostenibilità pubblicato nel 2022, grazie ad una costante attività che trova fondamento nei tre pillars del percorso di Sostenibilità: Products, Processes, People.

In particolare, si evidenza che sono stati raggiunti i seguenti risultati:

  • è stato ultimato il "life cycle assessment (LCA)" su tre prodotti selezionati al fine di poter determinare l'impronta di carbonio degli stessi, in ottica di ottimizzazione delle performance energetiche, dell'impatto idrico e ambientale. Il target è stato raggiunto con un anno di anticipo.
  • È stata finalizzata l'adozione delle "Eco-Design Guidelines" a dieci prodotti, come previsto nel Manifesto di Sostenibilità nell'ambito degli obiettivi per il 2023.
  • Il Gruppo si è impegnato a gestire le risorse energetiche in modo responsabile ed è stato raggiunto il target che prevede che il 100% dell'elettricità utilizzata derivi da risorse rinnovabili autoprodotte o dalla rete con la copertura di certificati di Garanzie d'Origine (GO). Il target è stato raggiunto con due anni di anticipo.
  • Sono continuati anche gli audit finalizzati all'ottenimento delle certificazioni ISO 45001 relative alla gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, con l'ottenimento della certificazione di uno degli stabilimenti in Cina.
  • In ottica di Health & Safety, è stata lanciata la campagna di sensibilizzazione sui temi di salute e sicurezza, attraverso la pubblicazione di un Manifesto dedicato e avviando un programma nutrito per la prevenzione degli infortuni presso i siti produttivi, con l'ausilio anche della nomina di ambassadors.
  • È stata lanciata la campagna DEI (Diversity, Equity and Inclusion) che ha visto il top management e la funzione Risorse Umane coinvolti nella definizione di un programma destinato a rafforzare la presenza delle donne in posizioni manageriali, e a favorire la riduzione della "gender pay gap".
  • Il Sustainability learning journey è stato avviato con un grande impatto iniziale: è stato promosso il sito intranet "Switch on" finalizzato a condividere temi ed aggiornamenti legati al percorso di Sostenibilità del Gruppo. Inoltre il programma ha visto anche la concretizzazione di un "Sustainability Speach" con l'intervento, presso la sede di Treviso, del Premio Nobel Prof. Joseph Stiglitz che è stato fonte di ispirazione per la comunità aziendale.
  • Grazie alla nuova piattaforma PULSE, ed allo sviluppo della modalità di e-learning sono aumentate le ore medie di formazione per dipendente (da 23 nel 2022 a 24,3 nel 2023), come da obiettivo presente nel Manifesto di Sostenibilità.

A conferma della centralità del concetto di "Successo Sostenibile" per il Gruppo De' Longhi, si ricorda che la sostenibilità era stata identificata come uno dei key enablers fondamentali del Medium Term Plan 2021-2023.

Nel corso del 2023 il Gruppo è stato impegnato nelle attività di revisione e aggiornamento del Piano di Sostenibilità approvato nella sua versione originaria dal Consiglio di Amministrazione in data 28 luglio 2022.

Tale Piano di Sostenibilità è stato integrato nel Medium Term Plan 2024-2026 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nel corso della riunione del 18 gennaio 2024) continuando a rappresentarne uno dei key enablers.

Il Gruppo infine sta continuando con le attività legate alla partecipazione al bando del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che vede la creazione di almeno dodici partenariati estesi, tra cui Models for Sustainable Nutrition in collaborazione con l'Università di Parma. Tra i targets da raggiungere, ci sono la prevenzione degli sprechi, la sostenibilità e la circolarità della supply chain, il miglioramento della nutrizione e la sostenibilità alimentare in contesti ad alta densità abitativa.

Ricordiamo anche l'adesione all'Italian Green New Deal, un bando nazionale focalizzato su progetti di transizione ecologica e circolare.

Infine, nel corso del 2023 il Gruppo ha avviato la sponsorizzazione di due PhD in Design della Sostenibilità presso il dipartimento di design del politecnico di Milano.

Organi societari*

Consiglio di amministrazione

Giuseppe de' Longhi Presidente
Fabio de' Longhi Vice-Presidente e
Amministratore Delegato
Massimiliano Benedetti** Consigliere
Ferruccio Borsani** Consigliere
Luisa Maria Virginia Collina** Consigliere
Silvia de' Longhi Consigliere
Carlo Garavaglia Consigliere
Carlo Grossi ** Consigliere
Micaela Le Divelec Lemmi ** Consigliere
Maria Cristina Pagni Consigliere
Stefania Petruccioli Consigliere

Collegio Sindacale

Cesare Conti Presidente Alessandra Dalmonte Sindaco effettivo Alberto Villani Sindaco effettivo Raffaella Annamaria Pagani Sindaco supplente Alberta Gervasio Sindaco supplente

Società di revisione

PriceWaterhouseCoopers S.p.A. ***

Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità

Luisa Maria Virginia Collina ** Presidente

Micaela Le Divelec Lemmi **

Stefania Petruccioli

Comitato remunerazione e nomine

Carlo Grossi ** Presidente

Ferruccio Borsani **

Carlo Garavaglia

Comitato indipendenti

Luisa Maria Virginia Collina ** Presidente e

Lead Independent Director

Massimiliano Benedetti **

Micaela Le Divelec Lemmi **

* Gli organi societari attuali sono stati nominati dall'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2022 per il triennio 2022-2024.

In data 21 aprile 2023, a seguito delle dimissioni dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, dott. Massimo Garavaglia, con decorrenza dal 31 agosto 2022, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato, sulla base dell'unica proposta di deliberazione formulata dal socio di maggioranza De Longhi Industrial S.A., di ridurre da 12 (dodici) a 11 (undici) il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione per tutta la restante durata del mandato consiliare in corso e, dunque, fino all'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024.

Si ricorda altresì che, in data 28 luglio 2022, nell'ambito della Succession Plan Policy, adottata dalla Società De' Longhi S.p.A. in ossequio alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance e dalla stessa applicata a seguito delle dimissioni del dott. Massimo Garavaglia, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Vice-Presidente Fabio de' Longhi Amministratore Delegato con efficacia dal 1° settembre 2022, nelle more dell'individuazione del nuovo vertice aziendale. Sempre a far data dal 1° settembre 2022, il dott. Fabio de' Longhi è stato altresì identificato, ai sensi del Codice di Corporate Governance, quale Chief Executive Officer incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di De' Longhi S.p.A. e del Gruppo. In data 22 dicembre 2022 il Succession Plan si è concluso con la nomina dell'ing. Nicola Serafin quale nuovo Direttore Generale (con efficacia dal 1° gennaio 2023) e la conferma del dott. Fabio de' Longhi quale Amministratore Delegato.

** Amministratori indipendenti.

*** Incarico conferito dall'Assemblea degli azionisti del 24 aprile 2018 per gli esercizi 2019-2027.

Principali indicatori Gruppo De' Longhi | 01Il Gruppo De' Longhi 8 economici-patrimoniali

pari a Euro 3.075,9 milioni.

37,0%

Ricavi consolidati per linee di business

Altro (Importi in Euro milioni)

PFN

pari a Euro 662,6 milioni.

Flusso da gestione corrente e variazioni di CCN positivo per Euro 584,3 milioni.

(Importi in Euro milioni)

Dati economici

Valori in milioni di Euro 4° Trimestre 2023 % 4° Trimestre 2022 % Variazione Variazione %
Ricavi 1.078,1 100,0% 1.029,8 100,0% 48,3 4,7%
Ricavi a cambi costanti 1.110,4 100,0% 1.027,7 100,0% 82,6 8,0%
Margine industriale netto 518,1 48,1% 477,8 46,4% 40,3 8,4%
EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option 179,1 16,6% 150,0 14,6% 29,1 19,4%
EBITDA 176,9 16,4% 151,6 14,7% 25,3 16,7%
Risultato operativo 146,8 13,6% 122,4 11,9% 24,4 20,0%
Risultato netto di competenza del Gruppo 108,2 10,0% 78,0 7,6% 30,2 38,7%
Valori in milioni di Euro 2023 % 2022 % Variazione Variazione %
Ricavi 3.075,9 100,0% 3.158,4 100,0% (82,5) (2,6%)
Ricavi a cambi costanti 3.147,7 100,0% 3.153,8 100,0% (6,1) (0,2%)
Margine industriale netto 1.504,3 48,9% 1.493,3 47,3% 11,0 0,7%
EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option 444,2 14,4% 362,0 11,5% 82,2 22,7%
EBITDA 437,8 14,2% 369,4 11,7% 68,4 18,5%
Risultato operativo 329,6 10,7% 263,5 8,3% 66,1 25,1%
Risultato netto di competenza del Gruppo 250,4 8,1% 177,4 5,6% 72,9 41,1%

Gruppo De' Longhi | 01Il Gruppo De' Longhi 11

Dati patrimoniali e finanziari

Valori in milioni di Euro 31.12.2023 31.12.2022
Capitale circolante operativo netto 61,1 288,8
Capitale circolante operativo netto/Ricavi netti 2,0% 9,1%
Capitale circolante netto (82,8) 142,9
Capitale investito netto 1.148,5 1.364,6
Posizione finanziaria netta attiva 662,6 298,8
di cui:
- posizione finanziaria netta bancaria 761,7 389,5
- altre attività/(passività) non bancarie (99,1) (90,7)
Patrimonio netto 1.811,1 1.663,4

Premessa e definizioni Gruppo De' Longhi | 01Il Gruppo De' Longhi 12

Le dichiarazioni previsionali (forward - looking statements), contenute in particolare nella sezione "Evoluzione prevedibile della gestione", per loro natura, hanno una componente di rischiosità e di incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. Alla data della presente Relazione, visto il contesto in continua evoluzione, si registra un elevato livello di incertezza che impone un atteggiamento di cautela nella redazione delle previsioni economiche. I risultati effettivi potranno pertanto differire rispetto a quelli annunciati in relazione a diversi fattori.

I dati a cambi costanti sono stati calcolati escludendo gli effetti della conversione dei saldi in valuta e della contabilizzazione delle operazioni in derivati.

Relazione sulla Gestione

della gestione

Il 2023 è stato un anno positivo per il Gruppo De'Longhi con un graduale miglioramento del trend delle vendite, in accelerazione nel corso del quarto trimestre, e con una buona profittabilità e generazione di cassa.

A partire dalla seconda metà dell'anno, i ricavi sono tornati a segnare una traiettoria positiva che si è rafforzata progressivamente nei trimestri. La buona performance è stata sostenuta dall'espansione del segmento delle macchine per il caffè e dal ritorno alla crescita del comparto dei personal blender.

Un rigoroso controllo dei costi, il costante sviluppo dei brand e un'attenta strategia sugli investimenti hanno permesso, nel corso dell'anno, un recupero di profittabilità, mentre, la buona gestione del capitale circolante, insieme con il miglioramento della redditività, ha contribuito ad un'ottima generazione di cassa.

Nel quarto trimestre del 2023 i ricavi sono stati pari a Euro 1.078,1 milioni in aumento del 4,7% rispetto al valore del corrispondente periodo del 2022 (+8,0% a cambi costanti).

I ricavi dei dodici mesi, che si sono attestati a Euro 3.075,9 milioni, sono risultati, invece, in leggera flessione (-2,6%) rispetto al 2022 a causa di un effetto cambi negativo, al netto del quale, sarebbero stati registrati valori sostanzialmente in linea con l'anno precedente.

L'andamento nei dodici mesi è stato influenzato dalla debolezza registrata, nella prima parte dell'anno, a causa di alcuni fattori transitori e straordinari che si sono attenuati o normalizzati nel corso del secondo semestre permettendo un graduale e costante recupero delle vendite nei successivi trimestri.

L'andamento è stato, inoltre, condizionato dalla discontinuità derivante dalla decisione del Gruppo di uscire dal business del condizionamento mobile sul mercato americano.

Al netto di tale discontinuità, i ricavi dei dodici mesi sarebbero risultati sostanzialmente in linea ai valori del 2022.

Le dinamiche sopra descritte hanno condizionato i ricavi anche con riferimento alle aree geografiche. Nel quarto trimestre, si è osservata, infatti, un'accelerazione della crescita a cambi costanti in tutte le region, con la sola eccezione dell'area America.

In Europa, i ricavi sono stati pari a Euro 699,2 milioni nel quarto trimestre, in crescita dell'11,0% rispetto al corrispondente periodo del 2022; nei dodici mesi, i ricavi sono stati pari a Euro 1.907,1 milioni, di poco superiori al dato del 2022 (+1,7%).

I paesi dell'area Asia Pacific, nel quarto trimestre, hanno realizzato ricavi per Euro 150,7 milioni in leggero calo rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-1,5%) evidenziando una crescita a cambi costanti del 4,8%.

Nei dodici mesi i ricavi sono stati pari a Euro 447,4 milioni, in contrazione del 3,6% rispetto all'anno precedente.

L'area MEIA con Euro 44,4 milioni di ricavi ha chiuso il quarto trimestre evidenziando una crescita del 6,2% (+13,4% a cambi costanti) portando così il totale annuo a Euro 174,4 milioni (-11,3%, ovvero -7,9% a parità di cambi).

In America, nel quarto trimestre i ricavi sono stati pari a Euro 183,7 milioni (-10,3%, ovvero -5,7% a cambi costanti) mentre nei dodici mesi sono stati pari a Euro 547,0 milioni, in contrazione del 12,2% (-9,7% a cambi costanti). Al netto degli effetti della discontinuità nel segmento del condizionamento mobile, l'area avrebbe mostrato nei dodici mesi ricavi in calo del 2,9% a causa, soprattutto, di un effetto cambi negativo.

A livello di linee di business, il comparto dei prodotti per il caffè ad uso domestico ha evidenziato, nei dodici mesi, un fatturato in crescita e un'accelerazione nel quarto trimestre. I risultati positivi hanno riguardato, soprattutto, la famiglia delle macchine superautomatiche che ha beneficiato del lancio di nuovi modelli e della nuova campagna di comunicazione "Perfetto".

La categoria delle macchine per il caffè professionale, che ha mantenuto un trend di espansione sostenuto, ha ottenuto risultati molto positivi sia a livello di ricavi che di profittabilità.

Il comparto dei prodotti per la preparazione dei cibi, nonostante abbia chiuso l'anno in leggera contrazione rispetto al 2022, nella seconda parte dell'anno ha mostrato dinamiche favorevoli, con un ritorno alla crescita sostenuto principalmente dal segmento dei personal blender a marchio NutriBullet.

Le vendite del segmento del comfort sono state fortemente condizionate dalla discontinuità del condizionamento mobile sul mercato americano oltre che da azioni di de-stocking da parte del retail; in alcuni paesi, inoltre, ha risentito di condizioni metereologiche sfavorevoli e di una debole stagione del riscaldamento.

Il comparto home care, che include i prodotti per la pulizia della casa e lo stiro, ha registrato ricavi in progressione grazie al contributo dei prodotti per lo stiro a marchio Braun.

In termini di marginalità, si segnala un significativo miglioramento derivante, soprattutto, da minori costi produttivi e di supply chain, dovuti sia all'abbassamento dei costi unitari di trasporto che alla riduzione delle scorte, e dal contenimento dei costi operativi.

Il Gruppo ha confermato il proseguimento della strategia di investimento in attività di pubblicità e promozione a supporto dei principali marchi e prodotti, ma con particolare attenzione all'ottimizzazione dei costi. Sono, infatti, proseguite la campagna di comunicazione "Perfetto" e la collabo razione con l'ambassador del Gruppo che ha porta to alla realizzazione di un nuovo spot e allo sviluppo di nuove iniziative nell'ambito di una partnership triennale.

Il margine industriale netto nel quarto trimestre 2023 è stato pari a Euro 518,1 milioni, ovvero il 48,1% dei ricavi in miglioramento rispetto al dato del corrispondente periodo del 2022 (Euro 477,8 milioni, 46,4% sui ricavi). Nei dodici mesi il margine industriale è stato pari a Euro 1.504,3 milioni, pari al 48,9% sui ricavi (Euro 1.493,3 milioni, ovvero il 47,3% dei ricavi, nel 2022).

L'EBITDA ante proventi (oneri) non ricorrenti/stock option del quarto trimestre 2023 si è attestato a Euro 179,1 milioni (16,6% sui ricavi) in miglioramen to sia a valore che in termini di incidenza sui ricavi rispetto al dato del corrispondente periodo del 2022 (Euro 150,0 milioni, 14,6% dei ricavi). Un deciso miglioramento si è registrato anche nei dodici mesi con un EBITDA ante proventi (oneri) non ricorrenti/stock option di Euro 444,2 milioni (14,4% dei ricavi) che si confronta con il dato del 2022 pari a Euro 362,0 milioni (ovvero l'11,5% dei ricavi). Il trend positivo è stato possibile grazie ad una riduzione dei costi produttivi e logistici, deri vante anche dal contenimento del magazzino, nonchè da una razionalizzazione dei costi operativi.

Nel corso del 2023 sono stati evidenziati separata mente alcuni elementi aventi natura non ricorrente risultanti complessivamente in oneri netti pari a Euro 5,5 milioni (proventi netti per Euro 8,3 milioni nel 2022). Rientrano in questa voce i costi per servi zi di advisory e consulenza connessi all'operazione di aggregazione aziendale di La Marzocco/Eversys, e i costi connessi ad alcune riorganizzazioni azien dali in corso.

Il Gruppo ha, inoltre, accantonato costi associati al piano di stock option per Euro 0,9 milioni rappre sentativi degli oneri figurativi del periodo.

Il risultato operativo del quarto trimestre è stato pari a Euro 146,8 milioni (13,6% dei ricavi) contro Euro 122,4 milioni (11,9% sui ricavi) del corrispon dente periodo del 2022; nei dodici mesi è stato pari a Euro 329,6 milioni, ovvero il 10,7% sui ricavi.

Gli oneri finanziari, pari a Euro 2,3 milioni, sono ri sultati in diminuzione rispetto al dato del 2022 (Euro 25,3 milioni), grazie a proventi derivanti dalla gestione della liquidità e ad una efficace gestione valutaria.

Dopo aver rilevato imposte per Euro 76,9 milioni, l'utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a Euro 250,4 milioni (Euro 177,4 milioni nel 2022).

Sul fronte patrimoniale-finanziario, si segnala che il capitale circolante netto operativo, pari a Euro 61,1 milioni al 31 dicembre 2023, è risultato in forte ridu zione sia a valore (era pari a Euro 288,8 milioni al 31 dicembre 2022) che in termini di rotazione dei ricavi (2,0% al 31 dicembre 2023 contro 9,1% al 31 dicembre 2022). La variazione è dovuta alla buona gestione dei livelli di rimanenze e dei crediti, oltre che ad un aumento del saldo fornitori dovuto ai maggiori volumi di acquisto.

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2023 è stato negativo per Euro 82,8 milioni (-2,7% dei ricavi) contro un valore positivo per Euro 142,9 mi lioni (4,5% dei ricavi) alla stessa data del 2022.

Al 31 dicembre 2023 la posizione finanziaria netta è stata positiva per Euro 662,6 milioni (Euro 298,8 milioni al 31 dicembre 2022).

Al netto di alcune componenti finanziarie specifi che, tra cui principalmente la valutazione a fair value dei derivati e i debiti per leasing, la posizione finanziaria netta bancaria è stata attiva per Euro 761,7 milioni (Euro 389,5 milioni al 31 dicembre 2022).

Il flusso finanziario da gestione corrente e movi menti di CCN nel 2023 è stato positivo per Euro 584,3 milioni (positivo per Euro 151,9 milioni nel 2022) per effetto delle dinamiche già descritte sopra.

Il flusso finanziario complessivo nel 2023 è stato positivo per Euro 363,8 milioni in seguito ad investi menti per Euro 132,3 milioni e alla distribuzione di dividendi per Euro 72,1 milioni, negativo per Euro 126,3 milioni nel 2022.

Andamento Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 16 economico del Gruppo

Il conto economico consolidato riclassificato è riepilogato nella tabella di seguito:

Valori in milioni di Euro 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi
Ricavi netti 3.075,9 100,0% 3.158,4 100,0%
Variazioni (82,5) (2,6%)
Consumi e altri costi di natura industriale (servizi e
costo del lavoro industriale)
(1.571,6) (51,1%) (1.665,1) (52,7%)
Margine industriale netto 1.504,3 48,9% 1.493,3 47,3%
Costi per servizi ed altri oneri operativi (801,9) (26,1%) (889,1) (28,2%)
Costo del lavoro (non industriale) (258,2) (8,4%) (242,2) (7,7%)
EBITDA ante oneri non ricorrenti/stock option 444,2 14,4% 362,0 11,5%
Variazioni 82,2 22,7%
Oneri non ricorrenti/oneri stock option (6,4) (0,2%) 7,4 0,2%
EBITDA 437,8 14,2% 369,4 11,7%
Ammortamenti (108,2) (3,5%) (105,8) (3,4%)
Risultato operativo 329,6 10,7% 263,5 8,3%
Variazioni 66,1 25,1%
Proventi (Oneri) finanziari netti (2,3) (0,1%) (25,3) (0,8%)
Risultato ante imposte 327,3 10,6% 238,2 7,5%
Imposte (76,9) (2,5%) (58,4) (1,8%)
Risultato netto 250,4 8,1% 179,8 5,7%
Risultato di pertinenza di terzi - 0,0% 2,4 0,1%
Risultato netto di competenza del Gruppo 250,4 8,1% 177,4 5,6%

Il conto economico riclassificato sopra riportato differisce a livello di margine industriale per Euro 235,7 milioni nel 2023 (240,2 milioni nel 2022) rispetto allo schema di conto economico consolidato in quanto, al fine di garantire una migliore rappresentazione dell'andamento del periodo, sono stati riclassificati il costo del personale e i costi per servizi di natura industriale rispettivamente dal costo del lavoro e dai costi per servizi ed evidenziati separatamente gli oneri di natura non ricorrente.

Andamento dei ricavi

I ricavi del quarto trimestre sono stati pari a Euro 1.078,1 milioni, in aumento del 4,7%, ovvero dell'8,0% a cambi costanti.

Il buon andamento è il risultato di una progressiva inversione di tendenza iniziata a partire dalla seconda parte dell'anno, dopo la normalizzazione dei fattori transitori di natura straordinaria già descritti, che hanno influenzato le vendite nei primi mesi dell'anno.

Nel corso dei dodici mesi il Gruppo De'Longhi, penalizzato dalla debolezza della prima parte dell'anno, ha realizzato ricavi per Euro 3.075,9 milioni, che, a parità di cambi, sono risultati sostanzialmente in linea con i valori del 2022 (-0,2%), in leggera flessione (-2,6%) a cambi correnti.

Valori in milioni di Euro 4° Trimestre
2023
% 4° Trimestre
2022
% Variazione Variazione % Variazione a cambi
costanti %
Europa 699,2 64,9% 630,1 61,2% 69,1 11,0% 12,9%
America 183,7 17,0% 204,9 19,9% (21,1) (10,3%) (5,7%)
Asia Pacific 150,7 14,0% 153,0 14,9% (2,3) (1,5%) 4,8%
MEIA 44,4 4,1% 41,8 4,0% 2,6 6,2% 13,4%
Totale ricavi 1.078,1 100,0% 1.029,8 100,0% 48,3 4,7% 8,0%
Valori in milioni di Euro 2023 % 2022 % Variazione Variazione % Variazione a cambi
costanti %
Europa 1.907,1 62,0% 1.874,6 59,4% 32,5 1,7% 3,1%
America 547,0 17,8% 623,4 19,7% (76,3) (12,2%) (9,7%)
Asia Pacific 447,4 14,5% 463,9 14,7% (16,5) (3,6%) 2,4%
MEIA 174,4 5,7% 196,6 6,2% (22,2) (11,3%) (7,9%)

I mercati

L'andamento generale descritto sopra è riconoscibile anche a livello delle singole aree geografiche che, ad esclusione della sola America, hanno mostrato un quarto trimestre in crescita a cambi costanti e un graduale recupero sui dodici mesi.

L'andamento dei ricavi nelle aree commerciali è riepilogato nella seguente tabella.

In Europa il Gruppo ha registrato, nel quarto trimestre 2023, ricavi per Euro 699,2 milioni, in progressione dell'11,0% rispetto al corrispondente periodo del 2022. La buona performance della seconda parte dell'anno ha permesso di chiudere i dodici mesi con ricavi in crescita rispetto al 2022 (+1,7%) a Euro 1.907,1 milioni, in aumento del 3,1% a cambi costanti.

Nei principali paesi dell'area, soprattutto Germania e Italia, l'andamento dei ricavi è stato influenzato nei primi mesi dell'anno dalle azioni di de-stocking da parte di alcuni dei principali retailer, trend che si è normalizzato nei successivi trimestri.

In Francia, dopo un 2022 debole, le vendite hanno ripreso la traiettoria di crescita grazie ad un progressivo recupero sia sul segmento dei prodotti per la cucina, che ha beneficiato anche del contributo dei personal blender a marchio Nutribullet, che nel comparto delle macchine per il caffè.

La Germania, che nel 2022 aveva mostrato maggiore resilienza rispetto al resto dell'area, nel 2023 si è dovuta confrontare con un rallentamento generale dell'economia del paese connesso ad una crescente inflazione e ad una debolezza della fiducia dei consumatori. A partire dalla seconda parte dell'anno, i ricavi hanno mostrato una ripresa, in particolare, con riferimento alle principali categorie di prodotti per il caffè, supportate dalle iniziative legate alla nuova campagna pubblicitaria "Perfetto". In contrazione sono risultate, invece, le vendite di prodotti per il comfort penalizzate, per quanto riguarda il condizionamento, da azioni di de-stocking da parte dei distributori e da una stagione estiva dal clima mite.

In generale, il mercato italiano ha altrettanto risentito di fattori già elencati (riduzione dello stock presso la distribuzione, aumento dell'inflazione, calo della domanda) e questo ha comportato una generale debolezza sia nel segmento dei prodotti per la cottura e preparazione dei cibi che nel comparto delle macchine per il caffè.

Nel Regno Unito, dopo un debole 2022, nel 2023 le vendite hanno avuto un trend positivo. Hanno contribuito alla crescita il segmento delle macchine per il caffè e il comparto del comfort che, per quanto riguarda i prodotti per il condizionamento, ha beneficiato di una stagione estiva favorevole, mentre, per quanto riguarda il riscaldamento, ha goduto di un solido quarto trimestre che ha sostanzialmente recuperato la debolezza derivante dalla precedente stagione invernale. Il comparto dei prodotti per la cottura e la preparazione dei cibi, pur risentendo della debolezza delle vendite di kitchen machines, ha mostrato nei dodici mesi un andamento positivo grazie al contributo dei food processor e dei personal blender a marchio Nutribullet.

Nell'area America i ricavi hanno beneficiato del buon andamento delle vendite di macchine superautomatiche, grazie anche al lancio di un'innovativa macchina bean to cup per il drip coffee (True Brew), e di personal blender a marchio Nutribullet. Nel quarto trimestre del 2023, i ricavi sono stati pari a Euro 183,7 milioni, in contrazione del 10,3%, ovvero del 5,7% al netto di un effetto cambi negativo; tale andamento è stato influenzato da alcune difficoltà commerciali con un cliente attivo nel settore delle macchine per il caffè a capsule e da una debole stagione del riscaldamento. Nei dodici mesi i ricavi hanno risentito anche della discontinuità nel condizionamento mobile e si sono attestati a Euro 547,0 milioni con una riduzione del 12,2% (-9,7% a parità di cambi). Al netto della predetta discontinuità i ricavi nei dodici mesi sarebbero risultati in contrazione del 2,9% a causa, soprattutto, di un effetto cambi negativo.

L'area Asia Pacific, nel quarto trimestre del 2023, ha realizzato ricavi per Euro 150,7 milioni, in crescita del 4,8% rispetto al 2022 a cambi costanti, sostanzialmente stabili rispetto al corrispondente periodo del 2022 a cambi correnti (-1,5%). Nei dodici mesi i ricavi sono stati pari a Euro 447,4 milioni, in contrazione del 3,6% rispetto al 2022 per effetto di un effetto cambi negativo che ha riguardato tutte le principali valute dell'area; i ricavi sarebbero risultati in aumento del 2,4% a cambi costanti.

In Greater China, nonostante la debolezza della domanda, è stata registrata una solida crescita, in particolare, grazie ai buoni risultati dei prodotti per il caffè, anche con riferimento al segmento professional. Si segnala il lancio del nuovo modello di macchina superautomatica Rivelia, accolta positivamente dal mercato.

In Australia e Nuova Zelanda, dopo tre anni di forte espansione, il mercato del piccolo elettrodomestico ha subìto una sensibile contrazione nelle categorie di riferimento che ha penalizzato i risultati. Nella prima parte dell'anno, i ricavi hanno registrato una contrazione dovuta anche a condizioni meteorologiche sfavorevoli al comparto dei prodotti per la deumidificazione e il riscaldamento. Nella seconda parte dell'anno, e, in particolare, nel quarto trimestre, è stata registrata un'accelerazione della ripresa. I ricavi hanno risentito di un effetto cambi negativo sia nel quarto trimestre che nei dodici mesi.

In Giappone i ricavi sono risultati in contrazione, nonostante una buona performance del comparto del caffè, a causa di un clima mite nella stagione invernale che ha penalizzato le vendite di radiatori.

L'area MEIA, nel quarto trimestre, ha realizzato ricavi per Euro 44,4 milioni, in aumento del 6,2% rispetto al corrispondente periodo del 2022 (+13,4% a cambi costanti), nonostante le tensioni nei mercati del Medio Oriente conseguenti al conflitto scoppiato in ottobre a Gaza. L'esercizio si è chiuso con ricavi pari a Euro 174,4 milioni, in contrazione dell'11,3% (-7,9% a parità di cambi). La flessione ha riguardato l'area in maniera generalizzata con Arabia Saudita ed Emirati Arabi che hanno risentito di politiche di riduzione dello stock. In Turchia i ricavi hanno mostrato un trend positivo grazie ai buoni risultati dovuti al nuovo assetto distributivo. L'Egitto ha registrato una ripresa del business dopo due anni di stagnazione dovuta alle politiche monetarie e alle restrizioni all'import.

Le linee di business

Il comparto dei prodotti per il caffè ad uso domestico ha registrato nei dodici mesi ricavi in aumento mostrando, a partire dalla seconda metà dell'anno, un andamento di progressiva crescita. In generale, il segmento ha beneficiato della tendenza all'acquisto di macchine per il caffè espresso per uso domestico che ha mantenuto il suo trend positivo, seppur ad una velocità inferiore rispetto a quanto registrato durante la pandemia.

Gli investimenti in attività di comunicazione e, in particolare, la nuova campagna di comunicazione "Perfetto", hanno significativamente contribuito a rafforzare la riconoscibilità del brand e al successo della categoria.

La famiglia delle macchine superautomatiche ha confermato i risultati positivi. Tra i riconoscimenti ricevuti si segnala l'assegnazione del 1°, 2° e 3° posto assegnato da Stiftung Warentest, organizzazione tedesca indipendente ed impegnata nella valutazione della performance dei prodotti, a tre distinti modelli De'Longhi (Eletta Explore, Magnifica EVO e PrimaDonna Soul). Un importante contributo alle vendite è derivato dai prodotti di fascia alta che hanno mostrato buoni risultati, soprattutto nel terzo e quarto trimestre, grazie anche ai nuovi modelli destinati a nuovi gruppi target di consumatori come le macchine Eletta Explore e De'Longhi Rivelia. A completare la gamma, sono stati lanciati anche nuovi modelli nel segmento dei prodotti di fascia entry con cappuccino automatico (Magnifica Start Milk).

Un contributo importante è derivato dal lancio, avvenuto negli Stati Uniti nei primi mesi del 2023, di un'innovativa macchina superautomatica per il drip coffee (True Brew).

La gamma La Specialista ha avuto un ruolo importante nel supportare le vendite, soprattutto in alcuni paesi e, a livello globale, nel rinforzare il posizionamento del brand e le quote di mercato.

La famiglia dei prodotti della piattaforma Nespresso ha risentito, invece, soprattutto in alcuni paesi in Europa, della forte pressione da parte dei competitors.

La categoria delle macchine per il caffè professionale, che ha affiancato le tradizionali famiglie di prodotto, ha registrato una crescita a ritmi sostenuti.

Eversys, sfruttando una sempre crescente domanda, ha incrementato le proprie vendite con buoni risultati in tutti i tradizionali mercati di riferimento, in particolare in Cina, negli Stati Uniti e negli altri paesi dell'area Asia Pacific, nonostante un mercato influenzato dall'andamento valutario.

Il segmento della cottura e preparazione dei cibi ha chiuso l'esercizio mostrando una leggera flessione rispetto al 2022. A partire dalla seconda metà dell'anno, tuttavia, si sono registrate dinamiche favorevoli che hanno permesso un recupero della debolezza nel terzo e quarto trimestre.

Le vendite dei personal blender, dopo un 2022 debole, hanno mostrato nel 2023 una decisa ripresa negli Stati Uniti, mercato di riferimento per i prodotti a marchio Nutribullet, e notevoli progressi in nuove geografie in cui il Gruppo ha sfruttato la propria consolidata struttura di distribuzione.

Il nuovo personal blender Nutribullet Ultra è stato ben accolto dal mercato.

Inoltre, risultati positivi sono derivati dalla famiglia dei food processor che ha beneficiato dei nuovi modelli MultiPro Go e MultiPro Weigh XL.

Permane, invece, debole il segmento delle kitchen machine a marchio Kenwood, fortemente penaliz zato da una contrazione della domanda e da una forte pressione competitiva soprattutto con riferi mento ai modelli di fascia più bassa.

Nella prima parte dell'anno è stato lanciato in Europa un nuovo modello di handblender a mar chio Braun, il MultiQuick 2; inoltre, è stata introdotta in Europa una gamma completa di grill di fascia alta a marchio Braun, che ha nel MultiGrill 9 il suo modello di punta.

Il segmento del comfort ha risentito, principalmen te, di una debole stagione del riscaldamento e della discontinuità del condizionamento mobile sul mer cato americano. Inoltre, in Europa, nonostante un buon livello di sell-out il comparto ha risentito delle già citate azioni di de-stocking da parte dei distribu tori. Infine, in alcuni mercati le vendite sono state penalizzate da condizioni meteo non favorevoli al settore.

In Europa, la famiglia del condizionamento mobile, che ha beneficiato dell'introduzione del modello Pinguino A+++, si confronta con una crescente ten sione da parte della concorrenza e una conseguen te pressione sui prezzi.

Il comparto home care, che include i prodotti per la pulizia della casa e lo stiro, ha registrato ricavi in progressione grazie soprattutto al contributo dei prodotti per lo stiro a marchio Braun. Nel corso del 2023 sono stati lanciati quattro nuovi modelli, due per ciascuna delle famiglie di prodotto (ferri da stiro e sistemi stiranti) in modo da coprire sia il mercato di prodotti di fascia alta che quello di fascia bassa. Il nuovo TextStyle 9 è stato lanciato a settembre ed è destinato soprattutto al mercato europeo, in par ticolare con riferimento a Germania e Polonia. Nei sistemi stiranti, invece, è stata estesa la gamma CareStyle 7 con l'introduzione di un design ergono mico innovativo certificato da ErgoCert (Istituto di certificazione ergonomica).

Andamento della redditività

Nel corso dell'intero 2023 il Gruppo ha evidenziato un forte recupero della marginalità ottenuto grazie alla gestione e all'ottimizzazione sia dei costi indu striali, operativi e di supply chain derivanti dal con tenimento del magazzino e dalla riduzione delle ta riffe di trasporto via mare.

Il margine industriale netto nel quarto trimestre 2023 è stato pari a Euro 518,1 milioni, ovvero il 48,1% dei ricavi in miglioramento rispetto al dato del corrispondente periodo del 2022 (Euro 477,8 milioni, 46,4% sui ricavi). Nei dodici mesi il margine industriale è stato pari a Euro 1.504,3 milioni, pari al 48,9% sui ricavi (Euro 1.493,3 milioni, ovvero il 47,3% dei ricavi, nel 2022).

L'EBITDA ante proventi (oneri) non ricorrenti/stock option del quarto trimestre 2023 si è attestato a Euro 179,1 milioni (16,6% sui ricavi) in miglioramen to sia a valore che in termini di incidenza sui ricavi rispetto al dato del corrispondente periodo del 2022 (Euro 150,0 milioni, 14,6% dei ricavi). Un deciso miglioramento si è registrato anche nei dodici mesi con un EBITDA ante proventi (oneri) non ricorrenti/stock option di Euro 444,2 milioni (14,4% dei ricavi) che si confronta con il dato del 2022 pari a Euro 362,0 milioni (11,5% dei ricavi). L'andamento ha beneficiato della riduzione dei costi industriali e logistici e della razionalizzazione dei costi operativi. Il Gruppo ha, poi, proseguito nella strategia di investimento in attività di comuni cazione e promozione a supporto dei marchi, ma con un'attenzione particolare all'ottimizzazione dei costi.

Gli elementi aventi natura non ricorrente sono risul tati in oneri netti pari a Euro 5,5 milioni (proventi netti per Euro 8,3 milioni nel 2022). Rientrano in questa voce i costi per servizi di advisory e consu lenza connessi all'operazione di aggregazione aziendale di La Marzocco/Eversys, e i costi connes si ad alcune riorganizzazioni aziendali in corso.

Il Gruppo ha, inoltre, accantonato costi associati al piano di stock option per Euro 0,9 milioni rappre sentativi degli oneri figurativi del periodo.

Gli ammortamenti del quarto trimestre, pari a Euro 30,1 milioni, sono risultati sostanzialmente allineati al valore del corrispondente periodo del 2022 (Euro 29,3 milioni); nei dodici mesi, si osserva, invece un incremento rispetto all'anno precedente (da Euro 105,8 milioni a Euro 108,2 milioni) dovuto all'entra ta a regime di alcuni investimenti effettuati nella seconda parte del 2022.

Il risultato operativo del quarto trimestre è stato pari a Euro 146,8 milioni (13,6% dei ricavi) contro Euro 122,4 milioni (11,9% sui ricavi) del corrispon dente periodo del 2022; nei dodici mesi è stato pari a Euro 329,6 milioni, ovvero il 10,7% sui ricavi, in miglioramento rispetto al dato del 2022 (Euro 263,5 milioni, 8,3% dei ricavi).

Gli oneri finanziari, pari a Euro 2,3 milioni, sono ri sultati in diminuzione rispetto al dato del 2022 (Euro 25,3 milioni), grazie a proventi derivanti dalla gestione della liquidità e ad una efficace gestione valutaria.

Dopo aver rilevato imposte per Euro 76,9 milioni, l'utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a Euro 250,4 milioni (Euro 177,4 milioni nel 2022).

Risultati per settori Gruppo De' Longhi di attività

Il Gruppo De' Longhi ha identificato tre settori ope rativi, che coincidono con le tre principali aree geo grafiche in cui opera, sulla base dell'ubicazione ge ografica delle attività: Europa, MEIA (Middle East, India ed Africa) e APA (Asia, Pacific, Americhe). Ciascun settore ha competenze trasversali per tutti i marchi del Gruppo e serve diversi mercati.

Tale suddivisione è coerente con gli strumenti di analisi e di gestione utilizzati dal management del Gruppo per la valutazione dell'andamento azienda le e per le decisioni strategiche.

L'informativa per settore operativo è riportata nelle Note Illustrative.

Analisi Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 21 della situazione patrimoniale e finanziaria

La situazione patrimoniale e finanziaria consolidata riclassificata è riepilogata di seguito:

Valori in milioni di Euro 31.12.2023 31.12.2022
- Immobilizzazioni immateriali 878,3 891,2
- Immobilizzazioni materiali 478,0 448,1
- Immobilizzazioni finanziarie 9,7 11,7
- Attività per imposte anticipate 60,4 64,6
Attività non correnti 1.426,4 1.415,6
- Magazzino 504,7 550,7
- Crediti commerciali 272,7 278,8
- Debiti commerciali (716,2) (540,7)
- Altri debiti (al netto crediti) (143,9) (145,8)
Capitale circolante netto (82,8) 142,9
Totale passività a lungo termine e fondi (195,1) (194,0)
Capitale investito netto 1.148,5 1.364,6
(Posizione finanziaria netta attiva) (662,6) (298,8)
Totale patrimonio netto 1.811,1 1.663,4
Totale mezzi di terzi e mezzi propri 1.148,5 1.364,6

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 include passività finanziarie nette pari a Euro 99,1 milioni (passività nette per Euro 90,7 milioni al 31 dicembre 2022) relative alla valutazione a fair value di strumenti finanziari derivati, a debiti finanziari per aggregazioni aziendali, operazioni connesse a fondi pensione e passività finanziarie per leasing.

Nel corso del 2023, il Gruppo ha effettuato investimenti netti per complessivi Euro 132,3 milioni (Euro 156,2 milioni nel 2022, comprensivi dell'acquisto di un nuovo stabilimento in Romania); Euro 18,7 milioni si riferiscono ad investimenti in immobilizzazioni immateriali, principalmente relativi allo sviluppo di nuovi prodotti e a brevetti, Euro 40,1 milioni a nuovi contratti di leasing e Euro 74,7 milioni sono relativi a immobilizzazioni materiali e riferiscono principalmente agli interventi in ambito industriale per il potenziamento degli stabilimenti produttivi.

Il capitale circolante netto operativo, pari a Euro 61,1 milioni al 31 dicembre 2023, è risultato in forte riduzione sia a valore (era pari a Euro 288,8 milioni al 31 dicembre 2022) che in termini di rotazione dei ricavi (2,0% al 31 dicembre 2023 contro 9,1% al 31 dicembre 2022). Il magazzino, dopo le azioni di contenimento dell'anno precedente, durante l'intero esercizio è rimasto sostanzialmente stabile con un incremento funzionale alle vendite negli ultimi mesi dell'anno per chiudere l'esercizio ad un valore di Euro 504,7 milioni, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 (Euro 550,7 milioni). Nonostante la crescita delle vendite del quarto trimestre, i crediti commerciali hanno evidenziato una buona gestione dei termini di incasso, mentre i debiti verso fornitori sono risultati in aumento in conseguenza della ripresa e del timing degli approvvigionamenti.

Il capitale circolante netto è stato negativo per Euro 82,8 milioni, ovvero il -2,7% dei ricavi (positivo per Euro 142,9 milioni, 4,5% dei ricavi, al 31 dicembre 2022).

La posizione finanziaria netta è dettagliata come segue:

Valori in milioni di Euro 31.12.2023 31.12.2022
Liquidità 1.250,2 770,2
Attività finanziarie correnti 172,5 368,4
Indebitamento finanziario corrente (289,0) (190,5)
Totale posizione finanziaria netta attiva corrente 1.133,6 948,1
Attività finanziarie non correnti 122,0 124,6
Indebitamento finanziario non corrente (593,1) (774,0)
Indebitamento finanziario non corrente netto (471,0) (649,3)
Totale posizione finanziaria netta 662,6 298,8
di cui:
- posizione attiva netta verso banche e altri finanziatori 761,7 389,5
- debiti per leasing (98,4) (80,5)
- altre attività/(passività) nette non bancarie (valutazione a fair
value di strumenti finanziari derivati, debiti finanziari per
aggregazioni aziendali ed operazioni connesse a fondi pensione)
(0,7) (10,2)

Al 31 dicembre 2023 la posizione finanziaria netta è stata positiva per Euro 662,6 milioni (Euro 298,8 milioni al 31 dicembre 2022).

Sono incluse alcune componenti finanziarie specifiche, tra cui principalmente la valutazione a fair value dei derivati, aventi un saldo netto negativo pari a Euro 0,7 milioni al 31 dicembre 2023 (al 31 dicembre 2022 comprendevano anche debiti finanziari per aggregazioni aziendali e operazioni connesse a fondi pensione e avevano complessivamente un saldo negativo per Euro 10,2 milioni).

Inoltre, la voce include passività finanziarie per leasing derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 pari a Euro 98,4 milioni al 31 dicembre 2023 (pari a Euro 80,5 milioni al 31 dicembre 2022).

Al netto di tali componenti, la posizione finanziaria netta bancaria è stata attiva per Euro 761,7 milioni (Euro 389,5 milioni al 31 dicembre 2022).

Il rendiconto finanziario dell'esercizio è così riepilogato:

Valori in milioni di Euro 2023 2022
Flusso finanziario da gestione corrente 446,3 340,0
Flusso finanziario da movimenti di capitale circolante 138,0 (188,0)
Flusso finanziario da gestione corrente e movimenti di CCN 584,3 151,9
Flusso finanziario da attività di investimento (132,3) (156,2)
Flusso netto operativo 452,0 (4,3)
Distribuzione dividendi (72,1) (124,5)
Esercizio stock option 5,1 3,4
Flusso finanziario da altre variazioni di patrimonio netto (21,2) (0,9)
Flussi finanziari generati/(assorbiti) da movimenti di patrimonio
netto
(88,2) (122,0)
Flusso finanziario di periodo 363,8 (126,3)
Posizione finanziaria netta di inizio periodo 298,8 425,1
Posizione finanziaria netta finale 662,6 298,8

La buona generazione di cassa derivante dalla gestione corrente e il contenimento del capitale circolante hanno comportato nei dodici mesi un flusso finanziario positivo per Euro 584,3 milioni (positivo per Euro 151,9 milioni nel corrispondente periodo del 2022).

Il flusso finanziario complessivo nel 2023 è stato positivo per Euro 363,8 milioni in seguito ad investimenti per Euro 132,3 milioni e alla distribuzione di dividendi per Euro 72,1 milioni, negativo per Euro 126,3 milioni nel corrispondente periodo del 2022.

Operations, Gruppo De' Longhi supply chain e controllo della qualità

Nel corso del 2023 il Gruppo ha continuato ad inve stire su più fronti.

In ambito supply chain, è continuata l'implementa zione del programma globale di trasformazione (Customer Fulfillment Excellence) con l'obiettivo di migliorare il livello di servizio al cliente, tramite un ridisegno e una maggiore trasparenza dei processi integrati di pianificazione, l'automazione dei pro cessi produttivi e una maggiore efficacia dei flussi e processi distributivi.

Il Gruppo ha, inoltre, continuato a impostare le stra tegie di acquisto verso una relazione con i fornitori più evoluta ed estesa, avviando nuove sinergie, in particolare da un punto di vista della co-progetta zione e sviluppo delle piattaforme tecnologiche, coerentemente con il proprio impegno a diffondere gli ideali di sostenibilità lungo tutta la filiera, pro muovendo la responsabilità ambientale nei fornito ri stessi e incoraggiando comportamenti virtuosi nelle fasi produttive.

In ambito industriale, il Gruppo ha cercato di miglio rare la flessibilità per far fronte alla sempre maggio re volatilità della domanda. Inoltre, sono stati fatti investimenti per espandere la capacità produttiva in Romania e Cina. Infine, per quanto riguarda i siti produttivi europei, è continuato il percorso verso l'automazione e la digitalizzazione già iniziato negli anni scorsi.

È stato completato, infine, il processo di certifica zione ISO 45001 per la sede svizzera di Eversys.

e sviluppo

Nel 2023 il Gruppo ha proseguito nel suo impegno a sviluppare prodotti innovativi e sostenibili integrando criteri ambientali nel processo di progettazione per ridurre al minimo il loro impatto associato all'approvvigionamento, alla produzione, alla distribuzione, all'utilizzo e alla fine del ciclo di vita. Sono continuati i progetti finalizzati a mitigare l'impatto ambientale degli imballaggi nei processi produttivi e nei prodotti, a promuovere un modello basato sull'uso di materiali rinnovabili e sulla riduzione dei consumi nella catena del valore, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico, attraverso l'uso di prodotti a bassa emissione di carbonio e ad alta efficienza energetica.

Nel segmento delle macchine per il caffè superautomatiche, sono stati lanciati prodotti innovativi con caratteristiche uniche nel mercato (es. Rivelia) e sono proseguiti anche nel 2023 progetti riguardanti soluzioni che permettono un minor consumo di acqua, un sostanziale miglioramento dei tempi di decalcificazione e una maggiore efficienza.

Tutti gli imballi delle macchine a pompa, precedentemente in polistirene, sono stati sostituiti con carta, pasta di cellulosa e simili.

Nel comparto dei prodotti per la cottura e preparazione dei cibi gli sviluppi hanno riguardato soprattutto gli aspetti connessi a praticità, compattezza e ricerca di materiali innovativi e sostenibili da impiegare sia nel prodotto che negli imballaggi.

Per quanto riguarda il segmento del comfort, gli studi si sono concretizzati in un nuovo modello di condizionatore portatile in classe di efficienza A+++, costruito con un'alta percentuale di materiale riciclato.

In ambito home care, con riferimento al segmento dello stiro, il Gruppo ha lavorato sull'affidabilità prestazionale, sulla durabilità e sulla compattezza del prodotto, nonché sulla ricerca di elevati standard ergonomici, l'ottimizzazione dei consumi energetici e l'utilizzo di materiali sostenibili.

di comunicazione

Nel corso del 2023 il Gruppo ha continuato ad investire in attività promozionali e di comunicazione, proseguendo nella direzione segnata negli anni precedenti combinata con azioni di ottimizzazione ed efficientamento.

Con riferimento al marchio De' Longhi, gli investimenti in attività di comunicazione sono rimasti solidi, e hanno riguardato, in particolare, il comparto delle macchine per il caffè.

Nel mese di settembre, in alcuni selezionati mercati è stato presentato il nuovo modello di macchina superautomatica Rivelia, innovativa dal punto di vista del design, delle dimensioni e per il suo Bean Switch System che permette un facile utilizzo di diverse varietà di chicchi di caffè, oltre che per un display touch screen intuitivo.

Contemporaneamente ha avuto inizio la campagna "Perfetto 2.0" che vede ancora come protagonista Brad Pitt, nell'ambito di una collaborazione triennale. La campagna, focalizzata su quattro differenti modelli (Eletta Explore, Rivelia, La Specialista Arte e La Specialista Maestro), si prefigge lo scopo di rinforzare il posizionamento del marchio De'Longhi nel segmento dei prodotti premium.

Relativamente ai socialnetwork, a livello sia globale

che locale, è stata registrata una crescita significativa di follower, contatti e contenuti; a livello global, sono stati veicolati i messaggi chiave che, attraverso i canali locali, sono stati declinati in base al pubblico di riferimento.

La piattaforma web "Coffee Lounge" è stata lanciata in ulteriori cinque mercati, che si sono aggiunti agli esistenti, permettendo così di raggiungere un numero sempre più elevato di torrefazioni.

Infine, in tema di sostenibilità, il Gruppo ha supportato la World Coffe Research e la Slow Food Coffee Coalition; da questa collaborazione è nato il primo specialty coffee De'Longhi proveniente da una Slow Food Community che contribuisce allo sviluppo di pratiche sostenibili nell'ambito dell'industria del caffè.

Per quanto riguarda il marchio Kenwood, nel corso del 2023 il Gruppo ha continuato ad investire nella campagna "Kenwood Can" con un focus specifico su kitchen machines e food processor.

Con il lancio del food processor MultiPro Go, il Gruppo, con l'obiettivo di raggiungere le generazioni più giovani, ha introdotto un nuovo approccio nella comunicazione basato soprattutto su piattaforme come TikTok e Instagram. È continuato, inoltre, il successo del Kenwood Club che interessa oltre dieci mercati europei.

Infine, è proseguito l'impegno di Kenwood a ridurre gli sprechi alimentari tramite una campagna dedicata che intende contribuire a promuovere consumi sostenibili educando il consumatore attraverso ricette da realizzare con i prodotti del Gruppo.

Relativamente a Braun, nel corso dell'anno, tutti i lanci di nuovi modelli sono stati supportati da campagne di comunicazione dedicate. Per la gamma MultiGrill è stata sviluppata una campagna denominata "The Grillwhisperer". Inoltre, il Manifesto di sostenibilità è stato condiviso con il pubblico tramite il continuo sviluppo di contenuti nei quali si sottolineano qualità e durabilità dei prodotti Braun che permettono uno stile di vita improntato su un minor impatto ambientale.

Nel corso del 2023, sono continuati gli investimenti finalizzati ad aumentare la "brand awareness" a livello globale del marchio Nutribullet con un focus sulla core category dei personal blenders; le attività hanno contribuito ad un crescente impatto sui clienti target del prodotto.

e Organizzazione

Si riepiloga di seguito l'organico medio del Gruppo nel 2023:

2023 2022
Operai 6.437 5.928
Impiegati 3.185 3.226
Dirigenti/Funzionari 304 296
Totale 9.926 9.450

Nel 2023 il Gruppo ha impiegato una media di 9.926 persone; l'aumento di 476 unità rispetto all'anno precedente si riferisce principalmente a personale impiegato negli stabilimenti ed è connesso alla ripresa delle attività produttive dopo il temporaneo rallentamento del 2022 e allo sviluppo del segmento delle macchine per il caffè professionale.

In ambito di gestione delle Risorse Umane il Gruppo nel corso del 2023 si è impegnato su più fronti.

Innanzitutto, in tema di salute e incolumità dei lavoratori, è stata lanciata una campagna globale con lo scopo di rafforzare e diffondere una cultura della sicurezza. L'iniziativa ha coinvolto l'headquarter e le filiali commerciali oltre che gli stabilimenti produttivi all'interno dei quali alcuni dipendenti sono stati selezionati e formati come ambassador con lo scopo di incoraggiare e diffondere una sempre maggiore consapevolezza sul tema e di contribuire a prevenire possibili infortuni.

Sono, inoltre, proseguite le attività di Talent Attraction e Employer Branding. In Italia sono state consolidate le relazioni con le Università; ciò ha permesso l'attivazione di programmi di ricerca specifici, la possibilità di attrarre risorse con una solida formazione accademica e competenze in linea con le necessità del business e la progettazione e realizzazione di programmi formativi dedicati ai dipendenti.

Sono, infine continuate numerose iniziative in tema di Diversity, Equity & Inclusion. In particolare, è stata svolta un'analisi quantitativa e qualitativa dei dati della popolazione del Gruppo con lo scopo di individuare le aree di miglioramento.

Per maggiori informazioni relativamente alle iniziative che riguardano la gestione delle Risorse Umane si rimanda alla specifica sezione nella Dichiarazione Non Finanziaria.

Relazione Gruppo De' Longhi sul governo societario e gli assetti proprietari

La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di De' Longhi S.p.A. redatta ai sensi dell'art.123 - bis del Testo Unico della Finanza è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata contestualmente a quest'ultima e disponibile sul sito internet della so cietà www.delonghigroup.com (sezione Home > Governance > Organi sociali > Assemblea del 2024).

Ai sensi dell'art.16 comma 4 del Regolamento Mer cati si precisa che De' Longhi S.p.A. non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte della controllante De Longhi Industrial S.A., né di alcun altro soggetto, ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., in quanto (i) i piani industriali, strategici, finan ziari e di budget del Gruppo sono approvati autono mamente dal Consiglio di Amministrazione di De' Longhi S.p.A.; (ii) la politica finanziaria e creditizia è definita da De' Longhi S.p.A.; (iii) De' Longhi S.p.A. opera in piena autonomia imprenditoriale nella con duzione dei rapporti con la clientela e i fornitori; e (iv) in conformità con i principi del Codice di Autodisci plina le operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo sono riservate all'esame collegiale e all'approvazio ne esclusiva del Consiglio di Amministrazione.

Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 28 Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi relativo al processo di informativa finanziaria

Premessa

Il Sistema di Controllo Interno dell'Emittente e del Gruppo De' Longhi è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative avente lo scopo di monitorare il rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento delle seguenti finalità, sulla base dei principi di autodisciplina e del modello di riferimento COSO report (Committee of sponsoring organisations of the Treadway Commission):

  • a. efficacia ed efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi, ecc.);
  • b. attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informazione economica e finanziaria;
  • c. rispetto delle leggi e dei regolamenti, nonché dello Statuto Sociale, delle norme e delle procedure aziendali;
  • d. salvaguardia del valore delle attività aziendali e protezione, per quanto possibile, dalle perdite;
  • e. identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.

I controlli coinvolgono, con diversi ruoli e nell'ambito delle rispettive competenze, gli organi amministrativi di vertice della Capogruppo De' Longhi S.p.A. (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi), il Collegio Sindacale, il CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Direttore della funzione Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza e tutto il personale di De' Longhi nonché gli Amministratori e i Sindaci delle società controllate dall'Emittente: tutti si attengono alle indicazioni ed ai principi contenuti nelle Linee di Indirizzo.

Il Sistema di Controllo Interno, che è soggetto ad esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, consente di fronteggiare con ragionevole tempestività le diverse tipologie di rischio cui risultano esposti, nel tempo, l'Emittente ed il Gruppo, nonché di identificare, misurare e controllare il grado di esposizione dell'Emittente e di tutte le altre società del Gruppo De' Longhi - ed in particolare, tra le altre, delle società aventi rilevanza strategica - ai diversi fattori di rischio, e consente inoltre di gestire l'esposizione complessiva, tenendo conto:

  • i. delle possibili correlazioni esistenti tra i diversi fattori di rischio;
  • ii. della significativa probabilità che il rischio si verifichi;
  • iii. dell'impatto del rischio sull'operatività aziendale;
  • iv. dell'entità del rischio nel suo complesso.

Parte integrante ed essenziale del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei rischi del Gruppo De' Longhi è costituita dal sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di informativa finanziaria (procedure amministrative e contabili per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato e delle altre relazioni e comunicazioni di carattere economico, patrimoniale e/o finanziario predisposte ai sensi di legge e/o di regolamento, nonché per il monitoraggio sulla effettiva applicazione delle stesse), predisposto con il coordinamento del CFO/ Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Direttore della funzione Internal Audit - al quale è attribuita la responsabilità di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi operi in maniera efficiente ed efficace - redige un piano di lavoro annuale che viene presentato al Consiglio di Amministrazione, che lo approva previo parere del Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, sulla base anche delle indicazioni ricevute dal CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e di quanto previsto dal D. Lgs. 262/05. Relaziona, tra l'altro, il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, sui risultati dell'attività svolta con riferimento ai problemi rilevati, alle azioni di miglioramento concordate e sui risultati delle attività di testing. Fornisce, inoltre, una relazione di sintesi per consentire al CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e all'organo amministrativo delegato di valutare l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative per la redazione del bilancio consolidato.

Descrizione delle principali caratteristiche

Il Gruppo De' Longhi si avvale di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno relativo al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis comma 2 lett. b, TUF che è parte del più ampio sistema di controllo interno. Il Gruppo si è dotato di un sistema di procedure operative amministrative e contabili al fine di garantire un adeguato e affidabile sistema di reporting finanziario; tale sistema comprende l'aggiornamento delle novità normative e di principi contabili, le regole di consolidamento e di informativa finanziaria periodica, nonché il necessario coordinamento con le proprie controllate.

Le funzioni centrali Corporate del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo.

L'attività di valutazione, monitoraggio e di continuo aggiornamento del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria è svolta in coerenza con il modello COSO nell'ambito delle attività svolte secondo la L. 262/2005. In tale ambito sono stati individuati i processi e sottoprocessi che presentano aspetti di criticità innanzitutto mediante la rilevazione delle società rilevanti, sulla base di parametri quantitativi e qualitativi di rilevanza delle informazioni finanziarie (società rilevanti dal punto di vista dimensionale e società rilevanti limitatamente ad alcuni processi e rischi specifici).

Sulla base di detta rilevazione si è quindi proceduto alla mappatura, identificando i principali controlli,

manuali e automatici, e attribuendo una scala di priorità high-medium-low; detti controlli sono poi oggetto di attività di testing.

Il perimetro delle società rientranti all'interno della predetta mappatura ai fini della L. 262/2005 è stato modificato nel corso degli anni per adattarlo alle intervenute variazioni del Gruppo in termini sia quantitativi che qualitativi e tale perimetro è stato considerato anche per la definizione delle società considerate strategiche.

I direttori generali e i responsabili amministrativi di ogni società del Gruppo sono responsabili del mantenimento di un adeguato sistema di controllo interno e, in qualità di responsabili, devono rilasciare attestazione con la quale confermano la corretta operatività del sistema di controllo interno.

La Direzione Internal Audit provvede in aggiunta, all'interno del proprio piano di audit, ad effettuare verifiche attraverso check list di self assessment dei controlli interni.

In merito agli adempimenti ai sensi del Regolamento Consob 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche concernente la disciplina dei mercati ("Regolamento Mercati"), si precisa che De' Longhi S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, sette società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi dell'art. 151 del Regolamento Emittenti.

Tenuto conto degli adempimenti stabiliti dall'art. 15 del Regolamento Mercati, si precisa che:

le menzionate società dispongono, a parere dell'Emittente, di un sistema amministrativo-contabile e di reporting idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore di De' Longhi S.p.A. i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari rispettivamente per la redazione del bilancio consolidato e per le attività di revisione contabile;

  • le stesse forniscono al revisore di De' Longhi S.p.A. le informazioni necessarie allo stesso per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali della società controllante;
  • l'Emittente dispone dello Statuto e della composizione degli organi sociali, con i relativi poteri, delle società menzionate, ed è costantemente aggiornato delle eventuali modifiche apportate agli stessi;
  • le situazioni contabili delle menzionate società, predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi, sono state messe a disposizione con le modalità e nei termini stabiliti dalla normativa vigente. Si precisa al riguardo che l'individuazione e l'analisi dei fattori di rischio contenute nella presente relazione sono state condotte anche in considerazione della variazione delle società strategiche così come deliberata dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di identificare e gestire i principali rischi aziendali, con particolare attenzione alle aree di governance aziendale e di adeguamento agli standard normativi e regolamentari (tra i quali, in particolare, le raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate), il Gruppo De'Longhi ha previsto lo sviluppo e monitoraggio di un modello strutturato di Enterprise Risk Management.

L'attuazione ed implementazione di tale progetto ERM sono volte a rafforzare il sistema di controllo e di gestione dei rischi mediante la mappatura dei principali rischi aziendali sulla base della value chain del Gruppo, l'identificazione del rischio inerente e del relativo rischio residuo, nonché l'individuazione ed attuazione di proposte d'intervento per una loro eliminazione e/o mitigazione.

All'interno dell'ERM è stato, inoltre, integrato un elenco di rischi collegati al tema della sostenibilità. Tale attività è parte del processo di progressiva integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, volto a promuovere un approccio sistemico e trasparente, rispettoso dei principi previsti dal Codice Etico del Gruppo, che sia in grado di garantire anche il rispetto dei principi di pluralità, pari opportunità, equità e non discriminazione di alcun genere. Tra tali rischi, si evidenzia in particolare quello relativo al "cambiamento climatico".

Nel corso del 2023, è stato completato il processo di on-boarding per tutte le filiali acquisite entro l'anno precedente. In un contesto caratterizzato da incertezza e complessità nel panorama aziendale, sono state effettuate revisioni periodiche degli scenari di rischio con i principali mercati e stabilimenti produttivi. Inoltre, è stato coinvolto un ampio gruppo di manager della rete internazionale per rivedere e aggiornare gli elementi di rischio più imminenti e significativi. Parallelamente, il Management Team delle società coinvolte nell'attività è stato impegnato nella revisione delle esposizioni ai rischi e nella raccolta dei loro rischi percepiti come più critici.

Come nell'anno precedente, le preoccupazioni riguardanti l'ambiente macroeconomico rimangono predominanti per vari mercati. Avanzando verso un periodo di normalizzazione dopo la pandemia, il Gruppo ha affrontato cambiamenti del contesto di business, inclusi la trasformazione delle preferenze dei consumatori, le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e le sfide poste dalle innovazioni tecnologiche.

Dal 2021 al 2023, i progressi operativi hanno generato vantaggi significativi, facilitando decisioni tempestive in risposta a incertezze globali. Iniziative fondamentali quali la digitalizzazione della supply chain, la diversificazione dei fornitori e l'accentramento a livello di headquarter di alcune attività hanno perfezionato l'attendibilità delle stime, reso più efficiente il processo di pianificazione integrata, migliorato la flessibilità di approvvigionamento e intensificato l'automazione delle operazioni. Tali misure hanno rafforzato notevolmente la resilienza operativa del Gruppo, evidenziata dalla pronta reazione ai rischi causati da recenti interruzioni logistiche, come i problemi nel Canale di Suez.

Per rafforzare ulteriormente il monitoraggio dei rischi, la Direzione Internal Audit manterrà una stretta vigilanza sui fattori di rischio esterni, approfondirà la comprensione dei principi dell'ERM e condurrà delle revisioni del rischio ad hoc con i dipartimenti della sede centrale e la gestione locale nel corso dell'anno. Questo obiettivo sarà raggiunto migliorando gli strumenti specifici e lanciando nuove iniziative destinate ad aumentare la sensibilizzazione sui rischi.

Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi

In relazione ai fattori di rischio a cui è esposto il Gruppo, si evidenzia di seguito una sintesi dei più rilevanti fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l'attività del Gruppo De' Longhi.

Tali fattori di rischio tengono inoltre conto dei risultati del sopramenzionato progetto ERM e delle analisi condotte nel corrente e precedenti esercizi, mediante anche approfondimenti condivisi tra l'altro con il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e con il Collegio Sindacale di De' Longhi S.p.A..

In relazione ai principali rischi, evidenziati di seguito, il Gruppo pone continua attenzione e monitoraggio delle situazioni e evoluzioni dell'andamento macroeconomico, di mercato e della domanda per poter porre in atto necessarie e tempestive eventuali azioni strategiche.

Si precisa altresì che oltre ai fattori di rischio e alle

incertezze evidenziati nel presente documento, rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l'attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive del Gruppo De' Longhi.

1 - Rischi connessi all'andamento macroeconomico e situazioni di crisi globali: i risultati economici e la situazione finanziaria del Gruppo De' Longhi sono influenzati anche dall'andamento macroeconomico.

I principali fattori fanno riferimento a:

  • l'andamento dei consumi;
  • il costo delle materie prime;
  • l'andamento dei tassi di interesse e dei mercati valutari;
  • gli eventuali cambiamenti nelle politiche introdotte in alcuni importanti mercati;
  • eventuali disordini, tumulti e scioperi o manifestazioni di altro tipo;
  • eventuali epidemie e/o gravi situazioni sanitarie (vedasi la recente situazione in relazione alla prolungata emergenza coronavirus).

La situazione corrente evidenzia un generale scenario di instabilità che si è venuto a creare contestualmente nelle principali potenze economiche mondiali, seppure con dinamiche differenziate e generate da motivazioni diverse: in Europa, il conflitto in Ucraina e le interruzioni logistiche dovute alla crisi nel Mar Rosso incidono sugli investimenti e sulla disponibilità di prodotti nei mercati, oltre a influenzare la puntualità nella consegna di componenti agli impianti produttivi in Europa; in Cina, si osserva un rallentamento della crescita economica unito a una crisi nel settore immobiliare; in USA, le intense pressioni inflazionistiche, dovute alle politiche fiscali, e il rischio di una recessione scatenato dagli aumenti significativi dei tassi di interesse. Il conflitto a Gaza ha, inoltre, contribuito a deteriorare una situazione di forte instabilità nei paesi del Middle East.

Il Gruppo effettua un periodico monitoraggio di tali andamenti economici, al fine di poter porre in atto le eventuali azioni strategiche con tempestività.

Il Gruppo è soggetto, inoltre, a rischi connessi a conflitti locali che possono determinare effetti allargati ai mercati principali, come avvenuto con la guerra in Ucraina.

Tali fenomeni non sono prevedibili, ma il Gruppo, sulle base delle esperienze acquisite, è in grado di reagire e porre in essere tutti gli accorgimenti necessari, provando a limitare le conseguenze di tali fenomeni come successo durante il 2020/2021, in presenza della crisi sanitaria globale che ha comportato la necessità di far fronte ad una situazione di incertezza sui mercati, come mai successo in precedenza.

Ciononostante, il perdurare di tali situazioni potrebbe portare all'interruzione e/o limitazione dell'attività del Gruppo con impatto sui risultati economici e patrimoniali.

2 - Rischi socio-politici, connessi all'andamento dei mercati e della domanda, nonché alla presenza del Gruppo in mercati emergenti: il Gruppo De' Longhi svolge la propria attività in numerosi mercati esteri prevalentemente in via diretta nonché attraverso accordi, in alcuni paesi emergenti quali la Cina.

Il Gruppo ha, quindi, acquisito da tempo le caratteristiche tipiche di una multinazionale e ciò lo espone inevitabilmente ad una serie di rischi connessi alle condizioni economiche e politiche locali dei singoli paesi in cui opera.

Tali rischi, oltre ad incidere sull'andamento dei con sumi nei diversi mercati interessati, possono assu mere rilevanza anche sotto il profilo della concen trazione dei siti produttivi del Gruppo nei mercati esteri che potrebbe conseguire all'introduzione di politiche limitative o restrittive degli investimenti stranieri, delle importazioni ed esportazioni nonché ad eventuali restrizioni al rimpatrio dei capitali.

Si tratta di rischi sistemici, comuni a tutte le azien de, per cui la capacità di produrre valore dipende in prima istanza dalla dinamica e dalla dimensione del mercato di riferimento e, solo in un secondo momento, dalle proprie capacità di competere per consolidare/acquisire la quota di mercato più ampia possibile.

Il Gruppo, nelle persone dell'Amministratore Delega to e dei responsabili di divisione e di mercato, effet tua un monitoraggio costante dell'andamento dei mercati per poter cogliere con tempestività le possi bilità di incremento delle attività e per valutare le possibilità di concretizzazione (e i relativi potenziali effetti sui risultati del Gruppo) degli eventuali rischi.

Il verificarsi di eventi politici ed economici avversi nei mercati in cui opera il Gruppo De' Longhi (e, in particolare, in quelli emergenti), potrebbe determi nare effetti economici e patrimoniali ad esso sfavorevoli.

3 - Rischi connessi all'alta competitività nei settori in cui il Gruppo De' Longhi opera: il business in cui opera il Gruppo De' Longhi è caratterizzato da un elevato livello concor renziale e con una tendenza alla concentra zione del business in alcuni importanti player con una conseguente forte pressione sulla redditività.

Il Gruppo concorre con altri gruppi industriali di rilie vo internazionale. I mercati di riferimento sono altamente concorrenziali in termini di qualità di pro dotti, innovazione, condizioni economiche, rispar mio dei consumi nonché di affidabilità e sicurezza e di assistenza; risentono, inoltre, dei cambiamenti nelle abitudini/preferenze dei consumatori.

Infine, il canale di riferimento delle vendite (il trade) si sta sempre di più concentrando in pochi player internazionali in alcuni dei principali mercati anche per effetto della crescita esponenziale dell'e-commerce.

Il Gruppo è quindi chiamato ad adottare strategie efficaci per contrastare tali fenomeni. In tale conte sto, la forza dei brand e la capacità di proporre un'offerta commerciale adeguata risultano fondamentali.

Qualora il Gruppo non fosse in grado di fronteggia re efficacemente il contesto esterno di riferimento, si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo stesso, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla situazione finanziaria.

4 - Rischi connessi ad accordi di fornitura e alleanze strategiche: il Gruppo opera anche attraverso accordi con partner strategici che prevedono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti, soprattutto macchine da caffè, venduti nei mercati inter nazionali.

Di conseguenza, ove il Gruppo non fosse più in grado di mantenere o rinnovare questi accordi, ci potrebbero essere impatti sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale consolidati. Tali ac cordi, che stanno comunque determinando risultati molto positivi in termini di crescita e sviluppo e piena soddisfazione sia per De' Longhi che per i partner strategici, sono gestiti e monitorati con at tenzione dal top management.

5 - Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazioni di prodotto: la capacità del Gruppo De' Longhi di produrre valore dipende anche dalla capacità delle sue società di proporre prodotti innovativi per tecnologia e in linea con i trend del mercato.

Sotto questo profilo, il Gruppo sta continuando a dimostrare di essere leader sia nell'innovazione tecnologica sia nella creazione di prodotti di tendenza e di design, anche grazie ad una politica di promozione delle risorse dedicate allo sviluppo dei propri prodotti e ai suoi designer che intende mantenere in futuro.

In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e continuare ad offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l'altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell'uscita sul mercato di modelli strategici per il proprio business, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle prospettive del proprio business, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

6 - Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi: tenuto conto dell'importanza della messa a punto di prodotti innovativi per tecnologia e per design (cfr. il precedente punto 5), il Gruppo persegue una politica di tutela delle proprie attività di ricerca e di sviluppo mediante il deposito di brevetti per invenzioni, modelli di utilità e disegni nei diversi mercati rilevanti; analoga tutela deve essere assicurata per i marchi del Gruppo.

L'attività legale di tutela dei diritti di privativa industriale (brevetti per invenzioni, per modelli di utilità e per disegni e modelli nonché marchi) è demandata agli uffici legali del Gruppo, che ne curano il costante monitoraggio e controllo a livello mondiale, avvalendosi di appositi consulenti nei diversi paesi interessati.

Non è possibile garantire in assoluto che le azioni intraprese possano impedire imitazioni dei prodotti del Gruppo da parte di terzi e, soprattutto, deve darsi atto che gli ordinamenti di diversi paesi stranieri (tra cui ad esempio Cina, Emirati Arabi Uniti) non proteggono i diritti di privativa con la stessa intensità delle legislazioni europee.

La politica del Gruppo è comunque diretta a sostenere i necessari costi al fine di assicurare il maggior grado di protezione possibile ai propri diritti di privativa a livello mondiale, nei mercati in cui il Gruppo è presente.

Non è possibile, inoltre, garantire che le privative industriali ancora allo stato di domanda (e, in particolare, i brevetti per invenzione ed i modelli di utilità) verranno effettivamente concesse così come depositate, essendo possibile una riduzione - talvolta anche sensibile - del relativo ambito di protezione sia in sede di esame tecnico da parte del competente ufficio, che a seguito di eventuali opposizioni alla registrazione e concessione delle privative che dovessero essere presentate da terzi.

Sebbene, infine, il Gruppo non ritenga che i propri prodotti violino diritti di privativa di terzi, non è possibile escludere che terzi asseriscano con successo, anche in via giudiziaria, la sussistenza di tali violazioni.

7 - Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio: il Gruppo De' Longhi opera su più mercati a livello mondiale ed è esposto ai rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.

Lo sfavorevole trend e la predetta esposizione al rischio valutario, specialmente in alcuni specifici mercati dove le filiali del gruppo operano, potrebbero generare inattese perdite di margine.

Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative. L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali. L'oggetto dell'attività di copertura è definito annualmente al momento dell'approvazione del budget annuale (o in occasione dell'approvazione del piano triennale) e aggiornato periodicamente sulla base delle esposizioni consolidate e della definizione di una frontiera efficiente di copertura, con l'obiettivo di minimizzare la volatilità di portafoglio delle divise e massimizzare il beneficio di copertura; è inoltre posta in essere una protezione per le poste di credito/debito commerciali e finanziarie. Per quanto riguarda la copertura del rischio economico relativo ai costi e ricavi, la determinazione del livello di copertura è definito anche sulla base dell'andamento del mercato e sulla base di valutazioni di costo/opportunità.

Le principali valute di esposizione netta del Gruppo sono il renminbi cinese, le valute di riferimento nei principali mercati di export (la sterlina inglese, lo yen giapponese, il dollaro australiano, lo zloty polacco, il dollaro canadese, etc.). Il dollaro americano è una valuta che gode di una situazione di sostanziale hedging naturale in quanto le vendite in USD sono aumentate negli ultimi anni così da permettere di compensare il livello degli acquisti nella medesima valuta.

Fluttuazioni significative delle principali valute potrebbero, inoltre, determinare un rischio di oneri aggiuntivi determinati dalla conversione delle poste di bilancio delle società estere del Gruppo (cosiddetto rischio di consolidamento).

Nonostante gli sforzi del Gruppo di minimizzare tali rischi, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un significativo impatto negativo sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo.

8 - Rischi connessi alla produzione, all'andamento dei costi delle materie prime e ai rapporti con fornitori.

La produzione è svolta presso i poli produttivi in Italia, Romania e Cina che determinano una piattaforma bilanciata tra le diverse aree geografiche con una conseguente riduzione del rischio di interruzione dell'attività.

I costi di produzione del Gruppo sono influenzati dall'andamento dei prezzi e dalla disponibilità delle principali materie prime, quali l'acciaio, la plastica e il rame. Anche i costi energetici possono influire in misura significativa sui costi di produzione, come è accaduto recentemente a fronte dei forti fenomeni inflattivi nel mercato dell'energia, aggravati - a livello europeo - dal conflitto in Ucraina.

Una quota significativa degli acquisti viene effettuata in Cina: i rischi sono connessi alle produzioni svolte dalle controllate cinesi che agiscono come fornitori del Gruppo, dal network dei fornitori chiave terzi, nonché da fornitori di componenti delle controllate produttive stesse del Gruppo (quanto ai rischi strategici connessi alla produzione in Cina, si rinvia a quanto esposto al precedente punto 2).

Il Gruppo gestisce tali rischi mediante:

  • a. un modello di valutazione permanente dei diversi fornitori utilizzato per le scelte gestionali e per individuare l'affidabilità di ciascun fornitore ricorrente, in termini sia di qualità sia di economicità dei prodotti fabbricati;
  • b. una valutazione del rischio di fluttuazione della divisa cinese rispetto al dollaro americano,

valuta di riferimento (protetto dalle politiche del Gruppo di copertura);

  • c. verifiche sulla valutazione economica dei fornitori e, conseguentemente, sul rispettivo affidamento a ciascun produttore di adeguati volumi di produzione;
  • d. valutazione dei servizi resi dai fornitori, in ragione delle loro prestazioni in termini logistici, di tempestività delle rispettive consegne e delle conseguenti decisioni di volta in volta adottate;
  • e. un network di fornitori chiave affidabili e di fiducia;
  • f. attività ispettiva, precedente la spedizione dei prodotti da parte dei fornitori, intesa a

contrastare eventuali difetti nella qualità delle produzioni acquistate;

g. una periodica valutazione della scelta strategica di buy/make per i principali prodotti del Gruppo, tenendo in considerazione i fattori macroeconomici che potrebbero determinare la necessità di un cambio di strategia.

Infine, il Gruppo si tutela per i profili reputazionali nei confronti dei fornitori, in ragione dei loro rapporti con il personale dipendente. Al riguardo, si evidenzia che tale cautela è puntualmente perseguita nei rapporti contrattuali e che, inoltre, ad ogni fornitore è consegnato il Codice Etico che presiede le attività De' Longhi. Nel corso del 2022, a livello di Gruppo, è stato inoltre finalizzato e comunicato ai fornitori il "Supplier Code of Conduct", che stabilisce i principi etici, ambientali e di salute e sicurezza a cui i fornitori del Gruppo devono attenersi. È stata, inoltre, rilasciata la "Group Responsible Sourcing Guideline", che viene periodicamente aggiornata e stabilisce i risk assessment principles per valutare correttamente e monitorare i fornitori del Gruppo sotto un profilo di rischio sociale.

Ciononostante, non si può escludere che l'inadempimento degli obblighi contrattuali, da parte di uno o più fornitori da cui si approvvigionano le società del Gruppo, possa avere effetti negativi sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.

Il prezzo delle materie prime e componentistica può fluttuare significativamente, in funzione di diversi fattori, tra cui la ciclicità economica dei mercati di riferimento, le condizioni di fornitura e altri fattori non controllabili da parte del Gruppo e difficilmente prevedibili.

L'andamento del prezzo delle suddette materie prime e componentistica è costantemente monitorato per poter intraprendere le necessarie azioni per mantenere competitivo il Gruppo. Alla data della presente relazione il Gruppo non ha in essere contratti di copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle materie prime.

Si segnala poi il possibile rischio di dipendenza da fornitore unico per alcune tipologie di componentistica per produzioni strategiche: a fronte di tale rischio il Gruppo si è attivato per la ricerca di fornitori secondari e per definire una strategia di alternative di acquisto/produzione.

Si segnala, infine, il rischio derivante da situazioni di mercato caratterizzate da andamenti anomali dell'offerta di materie prime e componenti e delle condizioni di mercato, a fronte delle quali il Gruppo intraprende le tempestive azioni al fine di preservare la continuità della supply chain e la marginalità.

9 - Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane: il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business e dalla professionalità delle risorse umane che lo stesso è stato in grado di attrarre e di sviluppare.

I principali rischi relativi all'area risorse umane sono legati alla capacità del Gruppo di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare personale dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o manageriali, in relazione all'evoluzione delle necessità del Gruppo.

La perdita delle prestazioni di tali soggetti o di altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Relativamente alla capacità di attrarre risorse di valore, si evidenzia come le principali società del Gruppo pianifichino iniziative volte a migliorare sia la qualità della vita professionale dei propri dipendenti e collaboratori, sia l'immagine esterna del Gruppo (comunicazione, rapporti con scuole e università, testimonianze, stage aziendali, ecc.), ricorrendo in alcuni casi all'ausilio di società di servizi specializzate di comprovata esperienza e professionalità.

Sul fronte dello sviluppo e motivazione delle risorse umane, alcune tra le azioni intraprese prevedono il rafforzamento delle competenze manageriali come pure di quelle più specialistiche, di business e normative, con iniziative che vedono coinvolti manager e collaboratori delle diverse aree aziendali.

Sono inoltre previsti sistemi premianti del personale ai più svariati livelli organizzativi, dal personale operaio degli stabilimenti produttivi fino al top management e alle figure chiave, legati al conseguimento di risultati di breve periodo e/o medio lungo termine attraverso un processo di salary review.

Per quanto riguarda il personale impiegato nei settori produttivi, il Gruppo opera in Cina, in Italia e in Romania. La produzione in Europa dell'Est ha comportato una diversificazione della piattaforma industriale, così da riequilibrare, almeno in parte, la struttura prevalentemente prima concentrata in Cina.

Per quanto riguarda la piattaforma cinese, esistono alcuni rischi connessi agli andamenti macroeconomici, all'elevato turnover del personale produttivo e alla difficoltà di reperire personale produttivo. Più in generale, sono molti i paesi in cui si segnala una criticità nel reperimento di risorse umane con le adeguate competenze professionali, nel caso di forte ripresa della domanda; in alcuni casi, il progressivo invecchiamento della popolazione e la conseguente uscita dal mondo del lavoro, in presenza dei requisiti per il pensionamento, hanno aggravato le difficoltà.

Tali rischi sono gestiti attraverso lo sviluppo di sistemi di incentivazione volti alla fidelizzazione del personale (premi di produzione e retention bonus dilazionati nel tempo rivolti al personale operaio, adeguamenti retributivi legati all'anzianità aziendale, sistemi di incentivazione rivolti al management), politiche di ricerca e gestione personale produttivo, investimenti nella formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate e un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno dei diversi stabilimenti (servizio mensa, attività ludico ricreative, spazi dedicati per il tempo libero, accesso ad internet).

Per quanto riguarda la Romania, ove negli ultimi anni il Gruppo ha aumentato la propria presenza, attualmente sono attivi due stabilimenti produttivi, dislocati in due aree anche per massimizzare la reperibilità della forza lavoro.

A fronte di un contesto di business caratterizzato da complessità e notevole incertezza, è aumentata la necessità di mantenere flessibilità nella gestione dei volumi di produzione e, di conseguenza, della manodopera necessaria. La mancanza di adattabilità a fattori esterni potrebbe comportare effetti negativi sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

10 - Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità da prodotto: i prodotti del Gruppo devono rispettare standard qualitativi differenti con riferimento alle diverse giurisdizioni in cui gli stessi vengono commercializzati.

Vi è anzitutto il rischio che i prodotti non rispettino gli standard qualitativi previsti dalle differenti normative vigenti nelle suddette giurisdizioni. Ciò potrebbe legittimare la restituzione di tali prodotti, con aggravio di costi di produzione ed impatti sull'immagine del Gruppo che potrebbero concretizzarsi in danni reputazionali dello stesso.

Ovviamente, va ricordato anche che l'attività del Gruppo De' Longhi comporta l'assunzione delle responsabilità tipiche del produttore per i danni derivanti da prodotti difettosi: una parte delle vendite ha luogo in ordinamenti giuridici (come gli USA) in cui i regimi di responsabilità per danni a cose o persone arrecati da prodotti sono particolarmente rigorosi.

Al riguardo, il Gruppo applica severi standard di controllo dei propri prodotti: è dotato di un protocollo di gestione del rischio qualità che prevede varie attività e procedure a tutela della qualità dei prodotti; esiste, inoltre, una struttura dedicata al controllo qualità, effettuato direttamente presso le unità produttive e presso i fornitori.

Oltre a ciò, il Gruppo dispone di coperture assicurative inerenti alla responsabilità da prodotto che si reputano adeguate ai rischi.

Ciononostante non si può escludere l'eventualità, con riferimento ad alcuni prodotti del Gruppo, della presenza di difetti di fabbricazione ovvero, in talune circostanze, l'inadeguatezza delle suddette coperture assicurative. L'istaurarsi di contenziosi di entità significativa in materia di responsabilità del produttore, ovvero il riscontro di difetti in prodotti del Gruppo, potrebbero arrecare un danno al Gruppo medesimo con conseguenze negative per la gestione e lo sviluppo delle sue attività.

11 - Rischi connessi alle dimensioni del magazzino e alla tempestività delle spedizioni: in considerazione dell'importanza che la gestione del magazzino e della supply chain ricoprono nell'ambito dell'organizzazione aziendale del Gruppo, si possono paventare alcuni rischi: il Gruppo risulta, infatti, esposto ad un rischio di dimensionamento del magazzino, connesso alla corretta previsione della quantità e dell'assortimento di prodotti per la successiva commercializzazione.

In particolare, nel caso in cui il Gruppo non disponesse di un'adeguata quantità di prodotti, potrebbe incorrere nel rischio di non soddisfare adeguatamente e tempestivamente la relativa domanda da parte della propria clientela; qualora, invece, la quantità di tali prodotti risultasse eccessiva rispetto agli ordinativi, il Gruppo potrebbe trovarsi a fronteggiare il relativo rischio di invenduto o di giacenze più alte rispetto al previsto con i conseguenti oneri correlati e con gli effetti sul livello del capitale circolante e il relativo assorbimento di cassa.

Ulteriore rischio è dato da possibili inefficienze nella gestione della supply chain che potrebbero incidere sull'adeguatezza del servizio reso ai clienti.

Il Gruppo dispone attualmente di una direzione supply chain e di procedure evolute per la gestione del forecast e del planning integrate nei sistemi informativi, che assicurano una programmazione e gestione di tutte le fasi lungo la catena di fornitura; recentemente, è stato avviato un importante programma per il miglioramento delle procedure di supply chain, in corso di implementazione.

Per quanto riguarda il livello di servizio da garantire alla clientela, le procedure del Gruppo prevedono un servizio che tiene conto delle singole esigenze di ciascun cliente.

Qualora il Gruppo non riuscisse a prevedere e/o fronteggiare gli aspetti che potrebbero determinare i suddetti rischi, potrebbero verificarsi effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

12 - Rischi relativi ai sistemi informativi: i sistemi informativi all'interno di un gruppo internazionale complesso sono una parte importante e delicata di tutti i processi aziendali.

I rischi sono relativi agli eventi che possono minacciare la continuità di erogazione dei servizi, l'integrità dei dati, di obsolescenza delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione.

Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia per qualsiasi settore e in generale si assiste ad un progressivo aumento dei cosiddetti cyber crime; in tale contesto, assume un crescente rilievo il Cyber Risk, ovvero qualsiasi rischio di perdita finanziaria, interruzione o danno alla reputazione di un'organizzazione, derivante da eventi accidentali (ad esempio: spegnimento del server) o dolosi (ad esempio: furto dei dati sensibili) ai danni del sistema informatico.

Il Gruppo ha posto in atto le necessarie azioni per limitare i sopramenzionati rischi, tra cui i consueti dispositivi di sicurezza a protezione delle linee e degli applicativi e diversi livelli di sicurezza fisica (dalle duplicazioni delle strumentazioni fino all'outsourcing presso società specializzate). L'aggiornamento tecnologico continuo è assicurato anche dall'utilizzo prevalente della piattaforma SAP. Sebbene il Gruppo abbia posto in essere tutte le necessarie azioni per minimizzare tali rischi, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali eventi catastrofali con gli annessi problemi ai sistemi informativi.

Il Gruppo ha avviato un progetto pluriennale di Cyber risk management che ha lo scopo di analizzare le relative criticità e porre in atto le necessarie azioni a protezione di tale rischio.

13 - Rischi connessi al credito: il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante da rapporti commerciali.

Si ritiene che, anche sotto tale profilo, possano assumere rilevanza i rischi socio politici (o rischi Paese) già evidenziati in precedenza (si veda il precedente punto 2) o di mercato, in relazione alla concentrazione in atto presso il retail ed al rafforzamento del canale e-commerce che può determinare la crisi di alcuni operatori commerciali (si veda il precedente punto 3).

Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero, e prevede la stipula di polizze assicurative con primarie controparti nonché, in alcuni casi, la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di garanzie bancarie.

Ciononostante, non vi è la certezza che dette procedure possano effettivamente limitare il rischio legato al credito ed evitare le perdite che potrebbero impattare negativamente i risultati del Gruppo.

14 - Rischi derivanti dalla stagionalità delle vendite: il Gruppo De' Longhi opera, tra l'altro, nelle vendite di condizionatori e radiatori portatili, prodotti tipicamente stagionali.

Tali prodotti, che rappresentano circa il 7% del totale ricavi sono tipicamente stagionali e caratterizzati da una concentrazione delle vendite in un periodo limitato dell'anno.

La stagionalità delle vendite potrebbe incidere negativamente sulle prospettive di business del Gruppo e sui dati economico-patrimoniali dello stesso.

15 - Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo, in particolare in materia di tutela ambientale: il Gruppo è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui opera, alle disposizioni di legge ed alle norme tecniche, nazionali ed internazionali, applicabili alle tipologie di prodotti commercializzati.

Rivestono particolare rilievo le norme in materia di sicurezza e consumo energetico degli apparecchi elettrici per uso domestico e le normative sui contratti con i consumatori, sui prodotti difettosi, sul periodo minimo di garanzia, sulla riciclabilità e sulla compatibilità ambientale.

Sebbene si ritenga che l'organizzazione e la produzione del Gruppo siano conformi alle normative vigenti ed il Gruppo abbia dimostrato nel tempo la capacità di anticipare le evoluzioni normative in fase di progettazione di nuovi prodotti, l'emanazione di ulteriori disposizioni normative applicabili al Gruppo o ai suoi prodotti ovvero modifiche alla normativa attualmente vigente nei settori in cui il Gruppo opera, anche a livello internazionale, potrebbero imporre allo stesso l'adozione di standard più severi o condizionarne la libertà di azione o di decisioni strategiche nelle varie aree di attività.

Ciò potrebbe comportare costi di adeguamento delle strutture produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con un conseguente effetto negativo sulla sua attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

In particolare, eventuali mutamenti degli standard o dei criteri normativi attualmente vigenti in materia ambientale, nonché il verificarsi di circostanze non prevedibili o eccezionali, potrebbero obbligare il Gruppo a sostenere costi non previsti. Tali costi potrebbero quindi avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

16 - Rischi relativi ad eventuali danni ambientali: la produzione industriale svolta dal Gruppo con i propri stabilimenti ed impianti potrebbe, in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a detti impianti, determinare danni a terzi, incidenti o danni ambientali.

Tali incidenti e danni potrebbero verificarsi anche in considerazione delle caratteristiche strutturali di alcuni stabilimenti produttivi per i quali sono in corso valutazioni e lavori volti all'adeguamento degli stessi alle normative di legge e di regolamento vigenti.

Benché il Gruppo abbia adottato le necessarie misure di sicurezza e rispetti le normative applicabili in materia di prevenzione di questi tipi di rischi, in caso si verificassero incidenti o danni ambientali il Gruppo potrebbe essere esposto a responsabilità, anche di natura penale, nei confronti dei soggetti danneggiati e delle autorità competenti, e potrebbe subire interruzioni dell'attività produttiva con conseguenti possibili effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e/o del Gruppo.

Sebbene le società del Gruppo abbiano stipulato polizze assicurative a copertura dei danni ambientali, i cui massimali sono ritenuti congrui dal Gruppo in relazione alla stima del rischio in oggetto, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali danni il cui risarcimento superi i massimali previsti dalle stesse polizze.

17 - Rischi connessi alla liquidità ed al fabbisogno di mezzi di finanziamento - rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse: il rischio di liquidità - in cui il Gruppo potrebbe incorrere - rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere le obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari. Il Gruppo detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d'interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.

In relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica del Gruppo mantenere un portafoglio di controparti di standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

Il Gruppo, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui la centralizzazione del cash management (gestione della liquidità, l'attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine, la dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari). In relazione al rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse il Gruppo al 31 dicembre 2023 ha una posizione finanziaria

netta attiva e una esposizione soprattutto a medio lungo termine messa in atto per sfruttare l'andamento dei mercati finanziari. Dispone, inoltre, di linee di credito bancarie a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate eventualmente alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative.

È, infine, operativa un'operazione revolving di cessione crediti pro soluto che permette un'ottimizzazione dei flussi di incasso.

Nel corso del 2023 si è assistito ad un repentino cambiamento delle politiche monetarie con il significativo aumento dei tassi di interesse.

La gestione di tale rischio viene comunque

effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione dei rischi di cambio.

Ciononostante, repentine fluttuazioni dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Alla data della presente relazione il Gruppo ha in essere un contratto di copertura per la fluttuazione dei tassi di interesse a fronte di un finanziamento a medio/lungo termine e ha posto in essere un hedging naturale attraverso una correlazione della durata tra investimenti finanziari e finanziamenti passivi.

18 - Rischi di compliance e di produzione delle informazioni aziendali.

A. Informativa finanziaria: i rischi connessi all'affidabilità dell'informativa finanziaria, ed in particolare all'eventualità che le informazioni contenute nel bilancio annuale e nelle relazioni periodiche risultino non corrette, costituiscono alcuni tra i rischi da considerare con maggiore attenzione, soprattutto in una società quotata in borsa.

Nell'esercizio 2023 il monitoraggio sull'effettiva applicazione del sistema di gestione dei rischi relativi all'informativa finanziaria, così come la sua periodica valutazione, sono stati svolti in modo continuativo con il coordinamento delle funzioni preposte.

Al fine di garantire un sistema di controllo interno affidabile relativamente all'informativa finanziaria, il Gruppo si è dotato di un sistema di procedure operative amministrative e contabili che comprendono istruzioni, principi e aggiornamento delle politiche contabili, nonché altre procedure per la predisposizione del bilancio consolidato e dell'informativa finanziaria periodica.

Le funzioni centrali corporate del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo.

Gli organi di controllo (interni ed esterni) effettuano la relativa attività di verifica nell'ambito delle proprie competenze.

Eventuali carenze nel mantenere adeguati processi e controlli amministrativo contabili e gestionali po trebbero comportare errori nell'informativa finan ziaria del Gruppo.

In aggiunta all'informativa finanziaria, il Gruppo pre dispone la Dichiarazione Non Finanziaria sulla base dei principi GRI-2021 ed invia, su base annuale, op portune istruzioni alle filiali e alle funzioni compe tenti per la consuntivazione degli indicatori non fi nanziari richiesti.

B. Rischi connessi alla responsabilità ammini strativa delle persone giuridiche: Il D. Lgs. 231/2001 ha introdotto nell'ordinamento giuridi co italiano, conformemente a quanto previsto in ambito comunitario, uno specifico regime di re sponsabilità a carico degli enti per alcune tipolo gie di reati, ove per "enti" si intendono le società commerciali, di capitali e di persone e le associa zioni, anche prive di personalità giuridica.

In applicazione di tale normativa e delle sue modifi che ed integrazioni, le principali società italiane del Gruppo hanno adottato, secondo quanto stabilito all'art. 6 del D. Lgs. 231/2001, il "Modello di organiz zazione, gestione e controllo" idoneo ad evitare l'in sorgere di tale responsabilità a proprio carico e il relativo "Codice etico", destinati a trovare applica zione sia con riguardo alle società italiane del Gruppo, sia, in quanto applicabile, con riferimento alle controllate estere, essendo De' Longhi S.p.A. chiamata a rispondere, ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 231/2001 anche per i reati commessi all'estero, onde evitare l'insorgere di tale responsabilità a pro prio carico.

Pertanto, la responsabilità amministrativa della so cietà ex D. Lgs. 231/2001 potrebbe sussistere, lad dove essa dovesse essere effettivamente accertata in esito ad un eventuale giudizio promos so nei confronti di una delle società del Gruppo, in cluse le controllate estere, non potendosi esclude re, in tale ipotesi, oltre alla conseguente applicazione delle relative sanzioni, ripercussioni negative sull'operatività e sulla situazione economi ca, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

19 - Parti correlate: il Gruppo ha intrattenu to, e intrattiene tuttora, rapporti di natura commerciale con parti correlate. Tali rapporti prevedono condizioni in linea con quelle di mercato.

La Società ha adottato una procedura diretta a di sciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Cor relate, conformemente ai principi stabiliti dall'Auto rità di Vigilanza con il Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

La procedura individua le operazioni soggette a speci fiche regole di istruzione e approvazione delle opera zioni con parti correlate, graduate in relazione alla loro maggiore (o minore) rilevanza. La procedura è carat terizzata da una forte valorizzazione del ruolo degli Amministratori Indipendenti, i quali devono sempre ri lasciare un parere preventivo rispetto all'operazione proposta (se l'operazione è di maggiore rilevanza, il parere è vincolante per il Consiglio); gli Amministratori Indipendenti, tra l'altro, devono essere coinvolti nella fase "istruttoria" precedente l'approvazione delle ope razioni di maggiore rilevanza.

Si ritiene che tale procedura costituisca un ulteriore presidio a garanzia della trasparenza dell'operativi tà del Gruppo De' Longhi.

Relazione annuale Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 38 sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per tutte le informazioni inerenti non riportate nel presente bilancio.

Prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato d'esercizio

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio della Capogruppo De' Longhi S.p.A. e il patrimonio netto e il risultato d'esercizio consolidati è riepilogato di seguito:

Patrimonio netto
31.12.2023
Utile d'esercizio
2023
Patrimonio netto
31.12.2022
Utile d'esercizio
2022
Bilancio della Capogruppo 557.569 36.578 588.531 100.808
Quota del patrimonio netto e del risultato di esercizio delle società controllate
attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle partecipazioni
834.186 218.905 649.687 59.442
Allocazione della differenza di consolidamento e relativi ammortamenti e
storno avviamenti civilistici
464.525 (444) 465.679 5.308
Eliminazione profitti infragruppo (45.425) (4.613) (40.820) 14.286
Altre rettifiche 284 (14) 314 (1)
Bilancio consolidato 1.811.139 250.412 1.663.391 179.843
Interessi di minoranza - 35 4.274 2.415
Bilancio consolidato di competenza del Gruppo 1.811.139 250.377 1.659.117 177.428

Azioni proprie Gruppo De' Longhi

Al 31 dicembre 2023 il Gruppo, tramite la control lante De' Longhi S.p.A., detiene complessivamente n. 595.000 azioni proprie per un controvalore di M/ Euro 9.658 acquistate negli esercizi precedenti; la variazione rispetto al 31 dicembre 2022 (De' Longhi S.p.A. deteneva n. 895.350 per un controvalore di M/Euro 14.534) è dovuta all'esercizio di n. 300.350 opzioni in relazione al "Piano di stock option 2020-2027".

In data 21 aprile 2023 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente delibera zione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un mas simo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Ca pogruppo ed eventualmente dalle sue controllate.

L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 21 ottobre 2024).

La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024.

Rapporti derivanti da operazioni con parti correlate

Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse rientrano nel corso della normale attività delle società del Gruppo.

Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nelle Note illustrative all'Allegato n. 3.

Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 41 Indicatori alternativi di performance

Nel presente documento, in aggiunta agli indicatori economici e patrimoniali previsti dagli IFRS, vengono presentati ulteriori indicatori di performance al fine di consentire una migliore analisi dell'andamento della gestione di Gruppo. Tali indicatori non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le Non-GAAP Measures utilizzate sono le seguenti:

Margine Industriale Netto ed EBITDA: tali grandezze economiche sono utilizzate dal Gruppo come financial targets nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori), e rappresentano un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo nel suo complesso e delle singole divisioni in aggiunta al Risultato operativo.

Il Margine industriale netto è determinato sottraendo al totale dei ricavi il costo per consumi e quello relativo ai servizi e al lavoro di natura industriale.

L'EBITDA è una grandezza economica intermedia che deriva dal Risultato operativo dal quale sono esclusi gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali. Viene riportato anche nella versione al netto delle componenti non ricorrenti, che sono esplicitate nello schema di conto economico.

  • Capitale circolante netto: tale grandezza è costituita dal valore delle rimanenze, dei crediti commerciali, crediti verso erario per imposte correnti e degli altri crediti, da cui viene sottratto il valore dei debiti commerciali, dei debiti tributari e della voce altri debiti.
  • Capitale circolante netto operativo: tale grandezza è costituita dal valore delle rimanenze e dei crediti commerciali, al netto dei debiti commerciali.
  • Capitale investito netto: tale grandezza è costituita dal valore del Capitale circolante netto a cui sono sommate il valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali, delle partecipazioni, degli

altri crediti immobilizzati, delle attività per imposte anticipate, a cui sono sottratte le passività fiscali differite, i benefici a dipendenti e i fondi per rischi ed oneri.

Indebitamento finanziario netto/ (Posizione finanziaria netta attiva): tale grandezza è rappresentata dai debiti finanziari, al netto della cassa ed altre disponibilità liquide equivalenti, nonché degli altri crediti finanziari; viene riportata anche nella versione "bancaria" al netto delle componenti di natura non bancaria. Nelle "Note illustrative" sono evidenziate le voci della situazione patrimoniale finanziaria utilizzate per la determinazione.

I dati riportati nel presente documento, inclusi alcuni valori percentuali, sono stati arrotondati rispetto al valore in unità di Euro. Conseguentemente alcuni totali, nelle tabelle, potrebbero non coincidere con la somma algebrica dei rispettivi addendi.

Dichiarazione Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 42 consolidata di carattere non finanziario 2023

Introduzione

La presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) del Gruppo De' Longhi è stata redatta in conformità con quanto sancito dagli articoli 3 e 4 del D. Lgs. n. 254/2016. Attraverso quest'ultimo, il legislatore italiano ha recepito nell'ordinamento statale le previsioni della Direttiva Barnier (direttiva 2014/95/UE), concernente l'obbligo per le grandi organizzazioni di interesse pubblico di comunicare le informazioni di carattere non finanziario.

In adempimento agli obblighi legislativi appena descritti, la DNF 2023 di De' Longhi individua e illustra un insieme di temi rilevanti per il Gruppo e per i suoi stakeholder. Le informazioni relative agli argomenti appena citati sono incluse nel presente documento, il cui intento consiste nel descrivere i rischi, le politiche, le pratiche, gli obiettivi, il formato organizzativo e i principali indicatori di performance inerenti ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. Tale modalità di rendicontazione garantisce la trasparenza da parte dell'azienda nei confronti dei propri stakeholder relativamente ai temi di carattere non finanziario più rilevanti. Inoltre, si segnala che il 30 dicembre 2018, con l'entrata in vigore della Legge di Bilancio n.145/2018 è stato introdotto il paragrafo 1073, che ha modificato il D. Lgs. 254/2016: in aggiunta ai rischi collegati all'attività aziendale, il legislatore ha previsto che le aziende coinvolte siano tenute a indicare anche le modalità di gestione di questi ultimi.

Il presente documento, giunto alla settima pubblicazione, si riferisce al periodo di rendicontazione che decorre dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023; al contempo il documento fornisce al lettore gli strumenti per un raffronto con i dati relativi agli esercizi 2021 e 2022. Infine, si segnala che il processo di identificazione degli impatti rilevanti e dei conseguenti temi materiali, introdotto dai GRI Standards 2021, è descritto in Nota Metodologica.

Inoltre, il presente documento recepisce le raccomandazioni che annualmente vengono fornite dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), che per il corrente anno di rendicontazione sono state pubblicate il 25 ottobre 2023. Per il reporting non-finanziario, tali raccomandazioni si concentrano su tre ambiti prioritari: Tassonomia europea; obiettivi, azioni e progressi relativi al cambiamento climatico; e informazioni relative alle emissioni Scope 3.

Per quanto riguarda la Tassonomia europea, si rimanda al paragrafo "La Tassonomia europea", all'interno del quale sono rendicontate in dettaglio le informative qualitative e quantitative riferite ai tre KPI e agli obiettivi ambientali di cui al Regolamento. All'interno del capitolo "Mitigazione degli impatti ambientali" è invece presente una disamina di dettaglio delle performance del Gruppo relativamente ai cambiamenti climatici: il testo riporta le azioni implementate e i progressi in quest'ambito. Infine, pur senza farne disclosure, la Società monitora le proprie emissioni Scope 3 relative alle attività lungo l'intera value chain: per i futuri periodi di rendicontazione, verrà valutata l'opportunità di estendere l'informativa sul cambiamento climatico alle emissioni indirette in linea con le prescrizioni della nuova direttiva di reporting.

Il 5 gennaio 2023 è entrata in vigore la nuova "Corporate Sustainability Reporting Directive" (CSRD): la norma - che sostituisce la "Non Financial Reporting Directive" (NFRD) recepita dal decreto legislativo 254/2016 nell'ordinamento italiano - richiederà, a partire dall'anno di rendicontazione 2024, a tutte le società quotate, di predisporre una rinnovata dichiarazione di sostenibilità. Tra le novità più rilevanti, la rendicontazione dovrà basarsi su un esercizio di "Doppia materialità" che individui gli impatti generati lungo le dimensioni ambientale e sociale della value chain, così come i rischi e le opportunità percepiti dal Gruppo. Il passaggio al nuovo quadro normativo comporterà la necessità di adottare i nuovi standard di rendicontazione "European Sustainability Reporting Standards" (ESRS), in sostituzione dei GRI Standards. Nel corso del 2023, De' Longhi ha avviato un percorso di adeguamento alle nuove richieste della Direttiva in vista del prossimo anno di reporting.

Descrizione del modello d'impresa

Si fornisce di seguito una breve descrizione riguardante il modello di business adottato dal Gruppo De' Longhi, al fine di fornire una panoramica generale che guidi il lettore nella comprensione delle informazioni riportate all'interno del documento e le relative tematiche inerenti all'ambito del Decreto Legislativo n.254/2016.

Il Gruppo De' Longhi, che verrà successivamente

identificato con i nomi di "Società" o "Gruppo", nasce nel 1974 ed è quotato dal 2001 sul mercato Euronext Milan, gestito dalla Borsa di Milano. La Società è tra i principali player globali nel settore dei piccoli elettrodomestici dedicati al mondo del caffè, della cucina, della climatizzazione e della cura della casa, distribuendo i suoi prodotti in più di 120 mercati nel mondo. Infine, è la holding di un portfolio di aziende sotto il cui controllo ricadono sette marchi: De' Longhi, Kenwood, Braun, Ariete, Eversys, Nutribullet, Magic Bullet (questi ultimi due appartenenti al Gruppo americano Capital Brands).

Il percorso di sostenibilità di De' Longhi

Il Gruppo De' Longhi ha costruito negli anni il proprio percorso di sostenibilità, con l'obiettivo di comprendere ed analizzare in modo sempre più approfondito il suo ruolo da un punto di vista economico, sociale ed ambientale, generando valore per l'azienda ed i propri stakeholder. Tale finalità è perseguita attraverso l'attuazione di azioni concrete, quali l'adozione di una strategia di sostenibilità, finalizzata a mitigare gli impatti generati e perfezionare le performance di sostenibilità, garantendo così una comunicazione trasparente, affidabile e costante.

Il 2023 si è rivelato per il Gruppo un anno di consolidamento rispetto ai cambiamenti attuati negli anni precedenti, in cui si era registrata una modifica nella composizione e gestione della propria governance di sostenibilità. Ad oggi gli organismi e le figure incaricati del perseguimento delle finalità di sostenibilità continuano ad essere:

  • 1. Comitato controllo e rischi, corporate governance e sostenibilità: operativo dal 2019, è un comitato endoconsiliare che svolge funzioni istruttorie, propositive e consultive in materia di sostenibilità;
  • 2. Sustainability Steering Comittee: fondato nel

2019, è composto da una rappresentanza della direzione aziendale e da managers appartenenti a diversi dipartimenti aziendali. Avvalla e sostiene la strategia del Gruppo riguardo le tematiche di sostenibilità.

3. Group Sustainability Director.

L'anno 2023 ha rappresentato un'ulteriore ed importante tappa del cammino di sostenibilità del Gruppo De' Longhi. Infatti, durante l'anno di rendicontazione in analisi, la Società ha avviato i lavori per l'aggiornamento del precedente Piano di Sostenibilità (approvato a luglio 2022 dal Consiglio di Amministrazione). Tale Piano di Sostenibilità, così aggiornato, è stato integrato nel Medium Term Plan 2024-2026 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nel corso della riunione del 18 gennaio 2024) continuando a rappresentarne uno dei key enablers.

La catena del valore

Design, qualità e funzionalità sono gli elementi comuni che caratterizzano i prodotti del Gruppo De' Longhi e che nel tempo lo hanno portato a essere riconosciuto in tutto il mondo come leader nei segmenti coffee, food preparation e comfort. La Società si impegna nel garantire ai propri consumatori standard elevati, applicando un approccio operativo che trae origine dalle attività di ricerca, sviluppo e progettazione condotte a livello di Gruppo. In coordinamento con le funzioni sopra citate, lavorano anche gli uffici del Marketing, Design e quelli tecnici di ciascuna linea di prodotto. In particolare, l'ufficio R&D opera in maniera trasversale, adottando un approccio focalizzato sulle business unit anziché sui singoli brand, al fine di garantire la coerenza nell'applicazione delle conoscenze in tutta la struttura aziendale. Infine, è attivo nella sede di Hong Kong un ufficio tecnico che si occupa sia di progetti di ricerca e sviluppo che di implementazione di partnership con fornitori locali.

Il Gruppo impiega un metodo operativo basato sul concetto "local for global", che si traduce nella creazione di hub di competenze specializzate nelle diverse linee di prodotti. Tale modalità operativa viene implementata all'interno dei sei stabilimenti produttivi localizzati in Italia, Svizzera, Romania e Cina,1 i quali si concentrano su specifici segmenti di mercato e forniscono circa il 60% dei prodotti venduti.

Con l'obiettivo di acquistare le materie prime e i componenti semilavorati necessari per sostenere la realizzazione dei propri prodotti, il Gruppo instaura e mantiene relazioni con partner qualificati seguendo gli standard qualitativi definiti all'interno delle proprie politiche di acquisto, ovvero gli "Original Equipment Manufacturer" (di seguito anche "OEM").

In seguito alla fase di produzione, ogni prodotto realizzato procede alla fase di collaudo, durante la quale il Gruppo garantisce l'applicazione dei più elevati standard di sicurezza per ogni soluzione destinata al mercato. Questo processo viene gestito da team tecnici specializzati appartenenti alla funzione Qualità; questi, attraverso audit interni, conducono controlli di qualità specifici sui prodotti e sui loro fornitori. In particolare, per quanto riguarda gli audit presso i fornitori, la Società utilizza un sistema di valutazione dei fornitori (vendor rating) mediante l'uso di parametri appositamente identificati. Tali aspetti verranno approfonditi successivamente nel capitolo "Gestione della catena di fornitura".

Una volta certificato come idoneo alla vendita, il prodotto viene trasferito in appositi magazzini dislocati globalmente e che fungono da poli logistici strategici. Tali centri sono di proprietà del Gruppo e facilitano l'organizzazione delle operazioni logistiche e la consegna del prodotto in tutti i mercati serviti, così come agli stakeholder coinvolti nella rete commerciale di De' Longhi.

1 Nel corso del 2023, sono state avviate le attività di messa in funzione di un nuovo stabilimento del Gruppo presso Satu Mare, in Romania. Pur essendo un asset già esistente, il sito al momento non svolge alcuna attività produttiva e pertanto non è stato inserito nel perimetro di rendicontazione, mentre diventerà rilevante a partire dal 2024.

In ultimo, la Società si impegna nel garantire il miglior servizio di vendita e assistenza post-vendita, offrendo supporto tecnico a coloro che acquistano un prodotto del Gruppo. Tale attività è svolta dal team Customer Care, che negli ultimi anni ha attuato azioni di miglioramento e ha adottato nuove tecnologie per rispondere alle esigenze riscontrate nel mercato.

Gli stakeholder del Gruppo

Il Gruppo De' Longhi riconosce che il successo di un'azienda si basa anche sulla capacità della stessa di generare valore per sé e per tutti i suoi stakeholder. La Società interagisce con questi ultimi secondo quanto descritto nel proprio Codice Etico, garantendo un ascolto attivo, una comunicazione trasparente e uno scambio di informazioni basato sui principi di correttezza, completezza e trasparenza. Al fine di armonizzare i propri processi decisionali e abbracciare al meglio i cambiamenti del mercato, De' Longhi si impegna ad ascoltare e comprendere i bisogni dei propri stakeholder, anticipando le aspettative di questi ultimi. In merito a ciò, il Gruppo continua a gestire e intrattenere le relazioni con i propri stakeholder, attivando i canali di comunicazione più efficaci e i coinvolgendo attivamente il management aziendale. Tali meccanismi nascono da un'analisi che ha preso in considerazione gli aspetti rilevanti ai temi della struttura aziendale, la catena del valore, le attività di business e quelle svolte oltre quest'ultimo, ma che comunque caratterizzano e si integrano nella realizzazione della mission aziendale. Di seguito vengono riportate le dieci categorie di stakeholder individuate, declinate sulla base delle relazioni in essere con il Gruppo e delle tipologie di interessi, aspettative ed esigenze che ne derivano:

Portatore di interesse Canale di ascolto/comunicazione Principali temi emersi
Associazioni di categoria Assemblee, riunioni periodiche Diritti dei consumatori, diritti dei lavoratori, performance
ambientali
Azionisti Documenti societari /Assemblee societarie/ Eventi Performance economica, strategie di business
Comunità e ONG Incontri periodici, sponsorship di iniziative specifiche Sponsorizzazioni, impatto sociale, contributo al territorio,
sensibilizzazione su problematiche specifiche
Consumatori Questionari di soddisfazione, panel test, Contact Centers
(canali voce, e-mail, chat e social), campagne pubblicitarie,
eventi culinari, canale Youtube "How to"
Assistenza al cliente, sicurezza e qualità di prodotto, disponibi
lità del prodotto, feedback su facilità di utilizzo e soddisfazione
del prodotto, privacy
Dipendenti Employee Engagement Survey, colloqui annuali di valutazione
delle performance, incontri periodici di condivisione dei
risultati, intranet aziendale per l'accesso a informazioni sul
Gruppo, houseorgan di Gruppo, nuovo HRMS
Chiarezza organizzativa, miglioramento gestione delle risorse
da parte dei manager, valorizzazione contributo individuale per
la società, miglioramento della comunicazione interna e di
accesso alle informazioni
Fornitori Contratti, qualifica e valutazione, incontri periodici Modalità di gestione del rapporto con i fornitori
Generazioni future - Riduzione delle emissioni e lotta al cambiamento climatico
Analisti finanziari e media Interviste, incontri, road show, conferenze stampa Performance economica, nuovi prodotti/servizi/modelli
organizzativi, iniziative specifiche a sfondo sociale
Partner commerciali Incontri commerciali, audit Sicurezza e qualità di prodotto, flessibilità e capacità di
adattamento rispetto alle richieste
Università/Centri di ricerca Incontri dedicati, collaborazioni per vari progetti di ricerca Ricerca ed acquisizione dei talenti, supporto alla ricerca

La Tassonomia dell'Unione Europea introdotta dal Regolamento (UE) 2020/852 (di seguito indicato come "Regolamento"), adottato dalla Commissione Europea il 12 luglio 2020, rientra all'interno della strategia dell'UE per realizzare gli obiettivi del Green Deal Europeo e rendere l'Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Il Regolamento, che si applica a tutte le società obbligate a redigere una Dichiarazione di carattere Non Finanziario secondo quanto previsto dalla Direttiva 2014/95/UE fornisce un sistema unico di classificazione attraverso il quale si possono definire le attività economiche che

rispettano determinati criteri di ecosostenibilità.

Nello specifico, il Regolamento distingue le attività economiche tra:

  • • Ammissibili (c.d. "eligible"): un'attività è ammissibile 2 se è elencata negli Atti Delegati del Regolamento in corrispondenza di uno o più dei sei obiettivi ambientali della Tassonomia. In particolare: mitigazione del cambiamento climatico, adattamento al cambiamento climatico, uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine, transizione verso un'economia circolare, prevenzione e controllo dell'inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli eco-sistemi. Se ammissibile, l'attività ha il potenziale di contribuire in modo sostanziale all'obiettivo di riferimento;
  • • Allineate (c.d. "aligned"): un'attività economica è allineata se, oltre ad essere ammissibile, è svolta nel rispetto:
    • dei criteri di vaglio tecnico definiti dalla Commissione Europea. In particolare, l'attività economica deve apportare un contributo

sostanziale a uno degli obiettivi ambientali definiti nell'art. 9 dello stesso Regolamento e non deve arrecare un danno significativo (Do No Significant Harm - DNSH) ad alcuno degli altri obiettivi ambientali sopraccitati;

è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia, cioè i presìdi implementati dal Gruppo per garantire il rispetto dei diritti umani e delle norme internazionali nella gestione della propria organizzazione e lungo la catena di fornitura.

Da quando è entrato in vigore nel 2020, il Regolamento ha subìto diverse integrazioni che hanno progressivamente incluso nuovi settori e attività.

Nel 2021, la Commissione Europea ha approvato il cosiddetto Climate Delegated Act, 3 che disciplina i primi due obiettivi in ambito climatico: mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici. Il Climate Delegated Act è già stato integrato due volte. Dapprima, il Complementary Delegated Act 4 ha incluso nel perimetro della Tassonomia anche i settori del gas e del nucleare. Successivamente, con la pubblicazione del Regolamento Delegato (UE) 2023/2485 nel 2023, sono stati apportate ulteriori integrazioni al Climate Delegated Act, sia in termini di nuove attività economiche, sia in termini di criteri di vaglio tecnico.

L'ultima estensione del Regolamento è rappresentata dall'Environmental Delegated Act, 5 approvato a giugno del 2023, il quale elenca le attività che contribuiscono agli obiettivi ambientali al di fuori del clima, ovvero: uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, transizione verso un'economia circolare, prevenzione e riduzione dell'inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Il 2024 segna il terzo anno di applicazione del Regolamento: per l'anno di rendicontazione 2023, in linea con quello precedente, le aziende soggette all'obbligo di pubblicazione di una Dichiarazione Non Finanziaria, come il Gruppo De' Longhi, sono tenute a comunicare la quota di attività ammissibili e allineate in termini di fatturato, spese in conto capitale (CapEx) e spese operative (OpEx) per quanto riguarda le attività relative ai primi due obiettivi in ambito climatico. Con riferimento all'Environmental Delegated Act, invece, per questo primo anno di applicazione, il Regolamento richiede alle imprese non finanziarie di comunicare solamente la quota ammissibile dei tre KPI sopra citati.

Nei successivi paragrafi viene riportato come il Gruppo ha valutato la conformità al Regolamento e il prospetto con i KPI quantitativi richiesti.

Trattandosi di una normativa in costante aggiornamento, tutti i criteri e le assunzioni effettuate e inserite in questo paragrafo sono basate sulle informazioni e sui requisiti attualmente disponibili, che potrebbero essere soggetti a future revisioni.

Le analisi svolte

Alla luce delle novità normative sopra elencate e legate principalmente alla pubblicazione dell'Environmental Delegated Act, il Gruppo De' Longhi ha aggiornato l'analisi delle proprie attività revenue-generating al fine di identificare quali, secondo la Tassonomia

  • 2 Attività economica ammissibile alla tassonomia: un'attività economica descritta negli atti delegati adottati a norma dell'articolo 10, paragrafo 3, dell'articolo 11, paragrafo 3, dell'articolo 12, paragrafo 2, dell'articolo 13, paragrafo 2, dell'articolo 14, paragrafo 2, e dell'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2020/852, indipendentemente dal fatto che tale attività economica soddisfi uno o tutti i criteri di vaglio tecnico stabiliti in tali atti delegati.
  • 3 Regolamento Delegato (UE) 2021/2139
  • 4 Regolamento Delegato (UE) 2022/1214
  • 5 Regolamento Delegato (UE) 2023/2486, adottato il 27 giugno 2023 ed entrato in vigore dal 1° gennaio 2024.

europea, possono essere classificate come ammissibili, ovvero potenzialmente in grado di contribuire in maniera sostanziale ai sei obiettivi ambientali. Tale analisi ha portato ad individuare l'attività economica "1.2 - Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche" dell'obiettivo "Transizione verso un'economia circolare" come affine a quella del proprio core business. La descrizione di tale attività fa peraltro esplicito riferimento al codice NACE (Nomenclature statistique des activités économiques dans la Communeauté européenne) "C27: Fabbricazione di apparecchiature elettriche", che coincide al codice NACE del Gruppo De' Longhi.

In aggiunta, sulla base dell'allegato 1 del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, par. 1.1.2.2 punto (c) e 1.1.3.2 punto (c),6 relativi a investimenti e spese legati all'acquisto di output da attività economiche ammissibili e a singole misure che consentono alle attività di mantenere basse emissioni di carbonio, con riferimento agli investimenti sostenuti per il rinnovo della flotta aziendale il Gruppo ha identificato come ammissibile l'attività "6.5 - Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri", legata all'obiettivo "Mitigazione del cambiamento climatico". Di seguito sono descritti i passaggi metodologici che sono stati effettuati per valutare l'allineamento di tale attività.

Come riportato sopra, per l'anno di rendicontazione 2023 l'analisi dell'allineamento riguarda solamente le attività elencate nel Climate Delegated Act e relative all'obiettivo climatico. L'analisi di allineamento delle attività presenti nell'Environmental Delegated Act verrà svolta a partire dal prossimo anno di rendicontazione.

Attività 6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri - Valutazione dell'allineamento

Per quanto riguarda gli investimenti effettuati dal Gruppo nell'anno di rendicontazione 2023, l'analisi ha riguardato il punto "6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri" del Climate Delegated Act:

  • • Criteri di contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici: la valutazione è stata effettuata per stabilire se la singola attività economica identificata contribuisca in modo sostanziale al raggiungimento dell'obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici sulla base di specifici parametri quantitativi e/o qualitativi, esplicitati nei punti a) e b) definiti dal Regolamento;
  • • Do Not Significant Harm (DNSH): per poter essere allineati ai DNSH la norma richiede la conformità ai seguenti criteri:
    • Adattamento ai cambiamenti climatici: secondo i criteri elencati nell'Allegato A, l'organizzazione deve svolgere un'analisi volta a identificare e valutare i rischi climatici fisici che impattano sull'attività, e basata su una specifica procedura definita nell'Atto Delegato;
    • Transizione verso un'economia circolare: i criteri enunciati richiedono che i veicoli siano riutilizzabili o riciclabili per almeno l'85% del peso e che siano in atto misure per la gestione dei rifiuti sia nella fase di utilizzo (manutenzione) che a fine vita della flotta;
    • Prevenzione e riduzione dell'inquinamento: i criteri enunciati richiedono che i veicoli:
      • siano conformi ai requisiti della più recente fase applicabile dell'omologazione Euro 6 per le emissioni dei veicoli leggeri stabilita in conformità del regolamento (CE) n. 715/2007;
    • rispettino le soglie di emissione per i veicoli leggeri di cui alla tabella 2 dell'allegato della direttiva 2009/33/CE 7 del Parlamento europeo e del Consiglio;
    • siano dotati di pneumatici conformi ai

requisiti relativi al rumore esterno di rotolamento della classe popolata più elevata e al coefficiente di resistenza al rotolamento nelle due classi popolate più elevate come stabilito dal Regolamento (UE) 2020/740 (per i veicoli stradali delle categorie M e N);

  • siano conformi al Regolamento (UE) 540/2014 8 del Parlamento europeo e del Consiglio;
  • • Garanzie minime di salvaguardia: i criteri dettagliati nel Regolamento si riferiscono alle pratiche delle organizzazioni volte ad assicurare la conformità alle linee guida OCSE per le imprese multinazionali e ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, nonché ai principi e ai diritti sanciti dalle otto convenzioni fondamentali citate nella dichiarazione dell'ILO sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e dalla Carta internazionale dei diritti dell'uomo.

Dall'analisi condotta è emerso che una quota parte degli investimenti operati dal Gruppo risulta allineata ai criteri di contributo sostanziale elencati dal Climate Delegated Act, in quanto una parte delle autovetture, classificate come M1 (Veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente) e N1 (Veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5t), riportano emissioni specifiche inferiori a 50 gCO2 /km.

Tuttavia, la granularità dei dati disponibili non raggiunge un livello di dettaglio sufficiente per permettere una completa valutazione della conformità ai criteri precedentemente delineati relativi ai DNSH. Per questi motivi, adottando un approccio conservativo e prudenziale, il Gruppo ritiene l'attività non allineata ai criteri DNSH nell'anno di rendicontazione 2023.

Per quanto riguarda le garanzie minime di salvaguardia, il Gruppo De' Longhi pone grande

  • 6 Sono relative all'acquisto di prodotti derivanti da attività economiche allineate alla tassonomia e a singole misure che consentono alle attività obiettivo di raggiungere basse emissioni di carbonio o di conseguire riduzioni dei gas a effetto serra, in particolare le attività elencate all'allegato I, punti da 7.3 a 7.6, dell'atto delegato sul clima, nonché altre attività economiche elencate negli atti delegati adottati in applicazione dell'articolo 10, paragrafo 3, dell'articolo 11, paragrafo 3, dell'articolo 12, paragrafo 2, dell'articolo 13, paragrafo 2, dell'articolo 14, paragrafo 2, e dell'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2020/852, purché tali misure siano attuate e rese operative entro 18 mesi.
  • 7 Direttiva 2009/33/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada.
  • 8 Regolamento (UE) 540/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo al livello sonoro dei veicoli a motore e i dispositivi silenziatori di sostituzione.

attenzione alle tematiche riguardanti gli interessi del consumatore, la corruzione, la concorrenza, la fiscalità e il rispetto dei diritti umani. In riferimento a questo ultimo aspetto, il Gruppo si impegna a garantire l'attuazione di un business etico e conforme alle diverse normative applicabili in tutti i paesi in cui opera, svolgendo le proprie attività secondo i principi contenuti nel Codice Etico di Gruppo, la cui adozione è stata estesa dal 2022 a tutti i propri fornitori. A tale documento si aggiungono le "Responsible sourcing guideline", che definiscono i criteri di valutazione del rischio associato a tutti i nuovi fornitori attivati, consentendone il monitoraggio nel tempo. Inoltre, il Gruppo De' Longhi esegue periodiche procedure di audit sui fornitori di prodotti finiti, che permettono di monitorare numerosi aspetti di carattere sociale, come la libertà di associazione e contrattazione collettiva, l'orario e le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza, il lavoro minorile o forzato, la discriminazione e la formazione del personale. Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai capitoli "Etica e compliance" e "Gestione della catena di fornitura".

Particolare attenzione viene posta dal Gruppo ai temi relativi all'uguaglianza di genere, testimoniata dal lancio di programmi e iniziative specifiche in ambito DE&I (Diversity Equity and Inclusion). All'interno della sezione "Politiche praticate e obiettivi" del capitolo "Gestione delle risorse umane" è possibile trovare ulteriori approfondimenti sulle iniziative in corso e le indicazioni relative alla forza lavoro (si faccia riferimento alle Tabelle "Composizione del personale" e "Composizione del CdA della Capogruppo").

Anche in ambito di tutela degli interessi del consumatore, concorrenza, anticorruzione e fiscalità, il Gruppo si impegna costantemente a prevenire e mitigare eventuali impatti negativi potenziali. Il Codice Etico del Gruppo ricopre un ruolo rilevante in tal senso, dedicando un'attenzione particolare al consumatore e ai clienti, ai valori della concorrenza leale, alla condanna degli episodi di corruzione e al rispetto di leggi, regolamenti e provvedimenti delle Autorità Competenti in materia fiscale e tributaria. Per ulteriori approfondimenti si rimanda al capitolo "Etica e compliance".

Nonostante quanto descritto sopra e in considerazione del fatto che, per quanto riguarda gli investimenti relativi all'attività in oggetto il perimetro di analisi deve prendere in considerazione le pratiche e procedure in essere presso il fornitore, il Gruppo, secondo un approccio conservativo e prudenziale, non ritiene sufficienti le attuali pratiche in essere per poter considerare l'attività allineata ai criteri di minimum safeguards.

Informazioni contestuali sul calcolo dei KPI

Come definito dagli Allegati del Disclosure Delegated Act, 9 di seguito vengono riportate assunzioni e metodologie che sottendono ai calcoli dei KPI sulla base delle attività ritenute ammissibili e, eventualmente, allineate. Per ogni KPI, vengono riportate le modalità di calcolo, la sua composizione in relazione alle diverse attività della Tassonomia UE e il processo relativo alla sua quantificazione. In conformità a quanto stabilito dal Regolamento, la presente analisi non considera nel calcolo dei KPI le voci di ricavo e di costo generate da transazioni intercompany.

Per l'elaborazione dei tre KPI sono state coinvolte le strutture amministrativo-contabili del Gruppo, sia a livello di Headquarter che di singoli stabilimenti produttivi. Queste, sulla base delle indicazioni riportate nell'Allegato I del Disclosure Delegated Act, hanno proceduto all'identificazione delle voci contabili da associare ai diversi KPI (numeratore e denominatore), a partire dalle voci di bilancio consolidato.

Inoltre, ad oggi non sono stati elaborati dei piani di investimento che soddisfino i requisiti stabiliti dal punto 1.1.2.2 dell'Allegato I del Disclosure Delegated Act per la loro inclusione all'interno delle voci di CapEx e di OpEx. Per questa ragione, i due KPI non comprendono alcun elemento riconducibile a un piano volto a espandere le attività economiche allineate alla Tassonomia o a consentire alle attività economiche ammissibili di allinearsi alla Tassonomia.

Si segnala infine che, dal momento che dall'analisi svolta non risultano attività ammissibili con riferimento al Complemetary Delegated Act, il presente documento non riporta le relative tabelle.

Turnover

Per il calcolo del denominatore, si è proceduto all'analisi del fatturato netto riportato in bilancio consolidato di De' Longhi per l'esercizio 2023 per un totale di M/Euro 3.043.086. Le voci incluse nel computo del denominatore sono quelle specificamente riferite alla vendita di beni e di servizi, al netto di sconti, IVA o qualsiasi altra imposta diretta, isolando in tal modo i ricavi derivanti dalla gestione caratteristica del Gruppo: nello specifico, la voce inclusa è riferita ai "Ricavi da contratti con i clienti". Per il calcolo del numeratore, invece, si è proceduto scorporando dal totale dei ricavi inclusi al denominatore i ricavi ottenuti dalla vendita di servizi IT a terzi e vendita di accessori, al netto di sconti, abbuoni, IVA e tasse aggiunte. Il turnover ammissibile generato dal Gruppo è associato all'attività 1.2 Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

CapEx

Per il calcolo del denominatore sono stati inclusi gli incrementi di valore presentati durante l'esercizio 2023 per tangible, intangible e right of use of asset (secondo IFRS 16), individuando il valore di M/Euro 136.338.

L'individuazione del numeratore è passata dall'ana-9 Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 lisi delle addition di asset incorse durante l'esercizio: sono quindi stati identificati investimenti relativi ai punti (a) 10 e (c) 11 per come definiti dal punto 1.1.2.2 dell'Allegato I del Disclosure Delegated Act. Nello specifico, per l'attività 1.2 Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche riepilogativa delle attività del core business del Gruppo - gli investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali o diritti d'uso delle Società produttive sono stati ritenuti strumentali allo svolgimento delle attività di business, e quindi allocati interamente al numeratore, a eccezione della quota relativa a immobilizzazioni classificabili al punto (c) del Regolamento.

Con riferimento a tale punto, il Gruppo ha individuato investimenti relativi alla categoria "Diritto d'uso" e disciplinati dal principio contabile IFRS 16, con particolare riguardo all'attività 6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri. L'attività è riepilogativa degli investimenti in immobilizzazioni materiali (noleggio di automezzi) la cui quantificazione è stata ottenuta a partire da dati puntuali forniti dalle singole legal entity in perimetro di consolidamento.

Data l'assegnazione di tali voci al punto (c), per evitare double counting, le voci relative agli incrementi registrati per "Diritto d'uso" con riguardo a tale attività sono stati esclusi dal calcolo del numeratore di cui al punto (a), con riferimento all'attività 1.2 Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

OpEx

Per il calcolo del denominatore è stata eseguita un'analisi dei valori consolidati, individuando il valore di M/Euro 90.564 con riferimento alle categorie citate in normativa quali R&D non capitalizzata, Manutenzione e Leasing a breve termine, contabilizzate a conto economico.

Per l'individuazione del numeratore, è stata adottata una metodologia in linea con quella utilizzata per la derivazione del KPI di CapEx. In particolare, le categorie di R&D e Leasing sono state considerate strumentali allo svolgimento delle attività del core business, in quanto rappresentative degli sviluppi di prodotto e degli spazi logistici utilizzati dalle Società del Gruppo per la distribuzione. La quota parte di queste categorie è stata interamente allocata al numeratore a partire da valori consolidati di Gruppo.

Metodologia di calcolo dei KPI (Accounting Policy)

Il Gruppo, dopo aver individuato le proprie attività ammissibili e aver valutato quali di esse fossero in linea con i criteri di allineamento, ha quindi provveduto al calcolato i tre KPI.

I paragrafi successivi presentano in dettaglio quanto previsto dagli Allegati del Disclosure Delegated Act, in termini di voci contabili relative ai KPI rendicontati.

Turnover

Il KPI di Turnover è stato calcolato come il rapporto fra la quota parte del fatturato netto derivante dalla prestazione di servizi legati ad attività identificate come ammissibili (numeratore) e il fatturato netto (denominatore). Il fatturato netto è definito come l'importo derivante dalla prestazione di servizi previa deduzione degli sconti sulle vendite e delle imposte sul valore aggiunto direttamente connessi al fatturato. Al fine di evitare ogni possibile double counting, le partite intercompany sono state elise e non concorrono alla determinazione del KPI. Di conseguenza, il denominatore del KPI corrisponde alla voce "Ricavi da contratti con clienti" presentata nella Nota 1 "Ricavi del bilancio consolidato del Gruppo", in linea con le disposizioni previste dallo IAS 1, par. 82(a), menzionato dal punto 1.1.1 dell'Allegato I del Disclosure Delegated Act.

CapEx

Per il calcolo del denominatore del KPI di CapEx, sono state considerate le addition incorse nel periodo di riferimento relative ad asset materiali (Investimenti in immobilizzazioni materiali), ad asset immateriali (Investimenti in immobilizzazioni immateriali) e Right of Use Assets (Investimenti in beni in leasing).

L'approccio utilizzato per l'estrazione dei dati si è basato sull'analisi della reportistica a livello consolidato. In linea con i principi contabili internazionali e con le disposizioni dell'Allegato I del Disclosure Delegated Act, il Gruppo ha considerato gli asset materiali contabilizzati secondo il principio contabile IAS 16, gli asset immateriali - escludendo il goodwill - contabilizzati secondo il principio contabile IAS 38, e i leasing contabilizzati secondo il principio contabile IFRS 16 - come da relazione finanziaria annuale consolidata.

OpEx

Per il calcolo del denominatore del KPI di OpEx, è stata svolta un'analisi puntuale sui valori consolidati gestionali del Gruppo, considerando la quota di costi rientranti specificamente nelle categorie indicate all'Allegato I del Disclosure Delegated Act.:

  • Costi tecnici, che includono le spese non capitalizzate di R&D relative a progetti interni ed esterni;
  • Costi per godimento beni di terzi, per cui sono state considerate tutte le voci relative ai leasing contabilizzati in Conto Economico, in quanto relative a esenzione da contabilizzazione secondo IFRS 16;
  • Manutenzione di terzi, per cui sono considerati tutti i costi di manutenzione ordinaria a cespiti e misure di rinnovamento degli edifici.
  • 10 Spese in conto capitale incluse nel denominatore che sono relative ad attivi o processi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia.
  • 11 Spese in conto capitale relative all'acquisto di prodotti derivanti da attività economiche allineate alla tassonomia e a singole misure che consentono alle attività obiettivo di raggiungere basse emissioni di carbonio o di conseguire riduzioni dei gas a effetto serra.
Esercizio Finanziario 2023 Anno Criteri per il contributo sostanziale Criteri per "non arrecare un danno significativo"
Attività economiche (1) Codice/i (2) Fatturato assoluto (3) Quota di spese fatturato,
anno 2023 (4)
Mitigazione dei
cambiamenti climatici (5)
Adattamento ai
cambiamenti climatici (6)
Acque e risorse marine (7) Economia circolare (8) Inquinamento (9) Biodiversità ed ecosistemi
(10)
Mitigazione dei
cambiamenti climatici (11)
Adattamento ai
cambiamenti climatici (12)
Acque e risorse marine
(13)
Economia circolare (14) Inquinamento (15) Biodiversità ed ecosistemi
(16)
Garanzie minime di
salvaguardia (17)
Quota di fatturato allineata
(A.1.) o ammissibile (A.2.)
alla tassonomia, Anno
2022 (18)
Categoria (attività
abilitante) (19)
Categoria (attività di
transizione) (20)
k € % Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1 Attività ecosostenibili (allineati alla tassonomia)
Fatturato delle attività ecosostenibili
(allineate alla tassonomia) (A.1)
- 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% No No No No No No No 0,00%
di cui abilitanti 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% No No No No No No No 0% A
di cui di transizione 0% 0% No No No No No No No 0% T
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Fabbricazione di
apparecchiature elettriche ed
elettroniche
CE 1.2 2.957.175,00 97,18% N/AM N/AM N/AM AM N/AM N/AM 0,00%
Fabbricazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
degli edifici
CCM 3.5 - 0,00% N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 4,06%
Fatturato delle attività ammissibili alla
tassonomia ma non ecosostenibili
(attività non allineate alla tassonomia)
(A.2)
2.957.175,00 97,18% 0% 0% 0% 97,18% 0% 0% 4,06%
Totale (A.1 + A.2) 2.957.175,00 97,18% 0% 0% 0% 97,18% 0% 0% 4,06%
B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Fatturato delle attività non ammissibili
alla tassonomia (B)
85.911,00 2,82%
Totale (A + B) 3.043.086,00 100,00%

Quota di Fatturato/Fatturato totale

Allineamento alla tassonomia per obiettivo Ammissibilità alla tassonomia per obiettivo
CCM 0,00% 0,00%
CCA 0,00% 0,00%
WTR 0,00% 0,00%
CE 0,00% 97,18%
PPC 0,00% 0,00%
BIO 0,00% 0,00%
Criteri per il contributo sostanziale Criteri per "non arrecare un danno significativo"
Attività economiche (1) Codice/i (2) Spese in conto capitale
assolute (3)
Quota di spese in conto
capitale, anno 2023 (4)
Mitigazione dei cambiamenti
climatici (5)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (6)
Acque e risorse marine (7) Economia circolare (8) Inquinamento (9) Biodiversità ed ecosistemi
(10)
Mitigazione dei cambiamenti
climatici (11)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (12)
Acque e risorse marine (13) Economia circolare (14) Inquinamento (15) Biodiversità ed ecosistemi
(16)
Garanzie minime di
salvaguardia (17)
Quota di spese in conto
capitale allineata (A.1.) o
ammissibile (A.2.) alla
tassonomia, Anno 2022 (18)
Categoria (attività abilitante)
(19)
Categoria (attività di
transizione) (20)
k € % Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1 Attività ecosostenibili (allineati alla tassonomia)
Spese in conto capitale delle attività
ecosostenibili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
- 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% No No No No No No No 0%
di cui abilitanti 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% No No No No No No No 0% A
di cui di transizione 0% 0% No No No No No No No 0% T
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Fabbricazione di
apparecchiature elettriche ed
elettroniche
CE 1.2 85.626,39 62,80% N/AM N/AM N/AM AM N/AM N/AM 0,00%
Fabbricazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
degli edifici
CCM 3.5 - 0,00% N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,12%
Trasporto mediante moto,
autovetture e veicoli
commerciali
CCM 6.5 658,61 0,48% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,31%
Installazione, manutenzione e
riparazione di dispositivi per
l'efficienza energetica
7.3 CCM
/ 3.3 CE
- 0,00% N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,08%
Installazione, manutenzione e
riparazione di stazioni di
ricarica per i veicoli elettrici
negli edifici
CCM 7.4 - 0,00% N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,01%
Spese in conto capitale delle attività
ammissibili alla tassonomia ma non
ecosostenibili (attività non allineate alla
tassonomia) (A.2)
86.285,00 63,29% 0,48% 0% 0% 62,80% 0% 0% 0,52%
Totale (A.1 + A.2) 86.285,00 63,29% 0,48% 0% 0% 62,80% 0% 0% 0,52%
B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Spese in conto capitale delle attività non
ammissibili alla tassonomia (B)
50.053,00 36,71%
Totale (A + B) 136.338,00 100,00%

Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 51

Quota di CapEx/CapEx totali

Allineamento alla tassonomia per obiettivo Ammissibilità alla tassonomia per obiettivo
CCM 0,00% 0,48%
CCA 0,00% 0,00%
WTR 0,00% 0,00%
CE 0,00% 62,80%
PPC 0,00% 0,00%
BIO 0,00% 0,00%
Criteri per "non arrecare un danno significativo"
Attività economiche (1) Codice/i (2) Spese operative assolute
(3)
Quota di spese operative,
anno 2023 (4)
Mitigazione dei
cambiamenti climatici (5)
Adattamento ai
cambiamenti climatici (6)
Acque e risorse marine (7) Economia circolare (8) Inquinamento (9) Biodiversità ed ecosistemi
(10)
Mitigazione dei
cambiamenti climatici (11)
Adattamento ai
cambiamenti climatici (12)
Acque e risorse marine
(13)
Economia circolare (14) Inquinamento (15) Biodiversità ed ecosistemi
(16)
Garanzie minime di
salvaguardia (17)
Quota di spese operative
allineate (A1) o ammissibili
alla tassonomia (A2), Anno
2022 (18)
Categoria (attività
abilitante) (19)
Categoria (attività di
transizione) (20)
k € % Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì;No;N/AM Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1 Attività ecosostenibili (allineati alla tassonomia)
Spese operative delle attività
ecosostenibili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
- 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
di cui abilitanti 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% A
di cui di transizione 0% 0% 0% T
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Fabbricazione di
apparecchiature elettriche ed
elettroniche
CE 1.2 85.418,00 94,32% N/AM N/AM N/AM AM N/AM N/AM 0,00%
Fabbricazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
degli edifici
CCM 3.5 - 0,00% N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,81%
Installazione, manutenzione e
riparazione di dispositivi per
l'efficienza energetica
7.3 CCM
/ 3.3 CE
- 0,00% N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,03%
Spese operative delle attività
ammissibili alla tassonomia ma non
ecosostenibili (non allineate alla
tassonomia) (A.2)
85.418,00 94,32% 0% 0% 0% 94,32% 0% 0% 0,84%
TOTALE (A1+A2) 85.418,00 94,32% 0% 0% 0% 94,32% 0% 0% 0,84%
B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Spese operative delle attività non
ammissibili alla tassonomia (B)
5.146,00 5,68%

Quota di OpEx/OpEx totali

Totale (A+B) 90.564,00 100%

Allineamento alla tassonomia per obiettivo Ammissibilità alla tassonomia per obiettivo
CCM 0,00% 0,00%
CCA 0,00% 0,00%
WTR 0,00% 0,00%
CE 0,00% 94,32%
PPC 0,00% 0,00%
BIO 0,00% 0,00%

Scenario dei rischi

Si segnala che tutte le informazioni concernenti i rischi in tema di etica e compliance, nonché le relative modalità di gestione degli stessi sono trattate dalla Relazione sulla gestione, all'interno del paragrafo "Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi relativo al processo di informativa finanziaria".

Per approfondire le azioni intraprese per la mitigazione dei rischi e i metodi di gestione degli stessi correlati al tema "Etica e compliance", si rimanda a quanto indicato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

Il modello organizzativo e di management del Gruppo prevede la collaborazione tra le funzioni Legal e Internal Audit con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari. Tale cooperazione ha lo scopo di assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti vigenti; inoltre, entrambe le funzioni lavorano con l'ufficio Quality al fine di garantire un controllo adeguato dei prodotti e la qualifica e la valutazione dei fornitori (si faccia riferimento al capitolo "Qualità e innovazione di prodotto").

In aggiunta, il ruolo della funzione di Internal Audit, insieme al Dirigente Preposto, è quello di supervisionare e analizzare l'ambiente di controllo in tutte le società controllate del Gruppo, oltre a condurre specifiche procedure di verifica inerenti ai processi e le procedure contabili al fine di garantire il rispetto della Legge 262/2005, relativa al processo di informazione finanziaria. Tali attività periodiche, mirano a garantire che tutta la documentazione societaria sia veritiera, completa e puntuale in conformità con le disposizioni operative, amministrative e contabili definite dal Gruppo. La pianificazione del calendario di audit viene concordata e successivamente approvata dall'Amministratore incaricato e dal Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e ha l'obiettivo di coprire nel tempo tutte le società del Gruppo, prestando attenzione a quelle ritenute maggiormente rilevanti.

Inoltre, la funzione di Internal Audit, lavorando congiuntamente con il Dirigente Preposto, vigila sul modello di Enterprise Risk Management (ERM), un sistema di gestione sviluppato e perfezionato dal Gruppo nel corso degli anni, con un particolare focus sulle procedure di valutazione e monitoraggio dei rischi aziendali. In quest'ambito, sono state attuate una serie di iniziative nel corso degli ultimi anni, con lo scopo di integrare la matrice ERM con i rischi identificati ed inerenti alle singole aree di competenza del management del Gruppo; tra queste si evidenzia l'implementazione di una piattaforma dinamica per la gestione dei rischi. Il processo di lancio di questa piattaforma è stato avviato nei primi mesi del 2021, coinvolgendo le entità più rilevanti del Gruppo. Conformemente alle previsioni sviluppate in fase di pianificazione, nel 2022 è proseguita la fase di roll-out della piattaforma coinvolgendo un numero maggiore di società del Gruppo; nel corso del 2023, come da pianificazione, sono state incluse anche le società Capital Brands ed Eversys.

Nel 2022, i rischi legati al tema della sostenibilità presenti nella piattaforma sono stati oggetto di aggiornamento, aggiungendosi così a quello connesso al cambiamento climatico già individuato nel 2021. Tra i rischi individuati si possono riscontrare quelli legati ai seguenti temi: circolarità e sostenibilità dei prodotti, compliance in materia di salute e sicurezza, danni ambientali causati dalle operations, diritti umani, gestione dell'energia, impatto sugli interessi degli stakeholder in materia di sostenibilità, comunità locali, coinvolgimento delle comunità rispetto a iniziative in tema di sostenibilità e pratiche commerciali rispettose della concorrenza (fair trade). Nel 2023, questa mappatura è stata confermata e non ha quindi richiesto ulteriori integrazioni. Allo stesso tempo è altresì continuato il lavoro di monitoraggio dello stato attuale dei rischi in collaborazione con i responsabili delle funzioni incaricate.

Il sistema di funzionamento della piattaforma dinamica consente agli utenti selezionati di riportare aggiornamenti sulla selezione dei rischi in modalità autonoma e tempestiva, sempre sotto la rigorosa sorveglianza dei colleghi appartenenti alla funzione di Internal Audit e del Dirigente Preposto. Inoltre, la piattaforma fornisce la possibilità di apportare modifiche alla mappatura dei rischi a seconda dell'utente che compie tale azione, assicurando così la massima vigilanza e la necessaria suddivisione dei ruoli. Inoltre, nel 2022, è stata svolta un'integrazione delle funzionalità della piattaforma ERM con il sistema SAP Success Factor. Tale funzionalità ha reso possibile per tutte le persone soggette a valutazione l'accesso ad un'adeguata formazione nelle tempistiche richieste dalla legge, facilitata dall'implementazione di un modulo di e-learning appositamente creato.

Con l'obiettivo di garantire la conformità ai regolamenti interni e alla normativa vigente nei vari Paesi in cui il Gruppo è attivo, dal 2015 vengono adottate ulteriori misure di controllo al fine di identificare potenziali episodi di abuso d'ufficio e corruzione. È importante sottolineare che tali iniziative hanno un valore preventivo benché la Società non intrattenga relazioni commerciali con la Pubblica Amministrazione.

Il Gruppo, in aggiunta alla grande attenzione rivolta ai temi della trasparenza e rispetto della normativa, ha istituito standard comportamentali da seguire al fine di minimizzare i rischi legati a comportamenti illeciti e punibili dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Nel perseguire tale obiettivo, già a partire dal 2018, in tutte le società del Gruppo sono state implementate le "Corporate Governance Guidelines". Ne consegue che i responsabili amministrativi delle diverse filiali siano stati incaricati di garantire l'applicazione di tali linee guida, che prevedono non solo l'applicazione del Codice Etico del Gruppo, ma che delineano anche un sistema di deleghe per le decisioni inerenti ai poteri di spesa. Come provvedimento finale e nel rispetto di quanto delineato dal D. Lgs. 231/2001, le società italiane del Gruppo De' Longhi aderiscono al "Modello di organizzazione, gestione e controllo". In ottemperanza con quanto disposto dal suddetto Decreto, è stato istituito un Organismo di Vigilanza, il cui compito è di

assicurarsi in modo indipendente che le direttive e le procedure del Modello stesso siano correttamente applicate. Inoltre, a partire dal 2019, il Gruppo ha introdotto un particolare strumento di gestione interna, disegnato per assicurare un monitoraggio automatico dei processi e dei flussi che rientrano nel sistema di prevenzione dei reati previsti dal D. Lgs. 231.

Infine, per quanto riguarda la regolazione delle relazioni con le parti correlate e il controllo dei rischi connessi, la Capogruppo ha adottato una specifica procedura che permette di identificare le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione, in conformità con i principi stabiliti dall'Autorità di Vigilanza mediante il Regolamento Consob n.17221 del 12 marzo 2010.

Politiche pratiche e obiettivi

I principi etici che guidano sia il comportamento dei dipendenti che le relazioni con le parti terze sono esplicitati all'interno del Codice Etico del Gruppo De' Longhi. Queste relazioni devono riflettere valori quali legalità, lealtà, trasparenza, equità, diligenza, professionalità e tutela della riservatezza. Con l'intento di assicurare che tutti i nuovi membri del personale aderiscano a questi principi, a partire dal 2020 sono stati predisposti degli incontri di orientamento annuali nei quali vengono esposti gli aspetti chiave contenuti all'interno sia del Codice Etico che del Modello 231. Come ulteriore azione di potenziamento, ogni nuovo dipendente delle sedi italiane viene dotato di una copia del Codice, della quale deve attestare la presa visione attraverso un sistema di controfirma del documento stesso.

Per quanto riguarda l'attuazione del Programma Antifrode, il quale è stato redatto in base alle linee guida dell'Association of Certified Fraud Examiners (ACFE), si precisa che nel corso del 2023 il Gruppo ha proseguito con le attività relative ai punti di miglioramento identificati durante gli esercizi precedenti.

In relazione alla piattaforma progettata per le segnalazioni di whistleblowing, si riferisce che questa ha continuato a funzionare pienamente anche nel 2023; tale piattaforma assicura a tutti i dipendenti, fornitori e clienti la possibilità di effettuare segnalazioni mantenendo sempre l'anonimato. Quest'ultimo è assicurato dall'adozione di un dominio esterno rispetto a quello presente per sistemi aziendali, che veicola i dati in forma anonima direttamente al Comitato di Whistleblowing. Tale organo, composto da tre membri interni al Gruppo, ha il compito di esaminare le segnalazioni ricevute e procedere, qualora necessario, all'approfondimento delle richieste pervenute, svolgendo le necessarie verifiche. Risulta opportuno segnalare che, da quando il sistema è stato istituito, non si sono verificate segnalazioni di particolare rilevanza.

Per quanto concerne i temi inerenti alla cyber security, a partire dal 2020, il Gruppo ha sviluppato una master policy dedicata alla protezione dei dati. Durante l'anno di rendicontazione precedente sono stati implementati nuovi sistemi operativi per rafforzare la sicurezza ed è stato istituito un sistema di allerta che prevede, tramite automazione, il monitoraggio e l'identificazione degli avvisi in entrata consentendo di stabilire una scala di prioritizzazione rispetto a questi ultimi. Infine, il sistema prevede l'invio di notifiche personalizzate alle figure destinatarie.

Il gruppo di lavoro preposto alla gestione di tale sistema informatico è composto da personale IT e da membri del team Legal. Al fine di aumentare il livello di sicurezza delle informazioni, la Società ha condotto un'importante campagna di sensibilizzazione nell'ambito di tale materia, inserendo nel piano di formazione dei dipendenti informazioni relative alla prevenzione e gestione dei phishing. Tali attività sono continuate anche durante il 2023, confermando l'impegno del Gruppo nel contrastare possibili problematiche relative al tema della cyber security.

Numeri chiave

Si segnala che durante il triennio di riferimento (2021-23) non si sono verificati casi di non conformità secondo quanto stabilito dalla legge in tema corruzione.

Nella tabella riportata di seguito, vengono riportati i dati relativi alle persone che sono state informate delle politiche e delle procedure aziendali, nonché i dipendenti che sono stati coinvolti in sessioni di formazione inerenti al tema della corruzione. I numeri riportati hanno subìto una crescita considerevole grazie ai risultati raggiunti nel 2023 da parte del Gruppo; infatti, si è rilevato un aumento dei dipendenti e delle ore di formazione a loro dedicate. Si precisa che nel corso del 2023 il Consiglio di Amministrazione non ha ricevuto una formazione specifica in materia di anticorruzione né informazioni relative a politiche o procedure a tale riguardo.

Nel triennio 2021-23 non è stata intrapresa alcuna azione giudiziaria per condotte contrarie alla libera concorrenza, antitrust o pratiche monopolistiche. Si rende noto però che il 23 febbraio 2023, l'autorità per la concorrenza francese (la "FCA") ha notificato ad alcune società del Gruppo un atto col quale alla società francese (e ad altri operatori francesi del settore, citati nell'atto) si contestano alcuni comportamenti tenuti fra il 2009 e il 2014 che sarebbero stati in violazione delle regole della concorrenza.

Nello specifico, la contestazione nei confronti del Gruppo riporta l'asserita esistenza di intese orizzontali, consistenti nello scambio tra concorrenti di informazioni sensibili sotto il profilo della concorrenza, relative ai piccoli elettrodomestici in Francia nel periodo sopra citato.

L'autorità per la concorrenza francese conclude che

Europa* America & Asia-Pacific** MEIA 12 Gruppo De' Longhi
Tipologia 2021 2022 2023 2021 2022 2023 2021 2022 2023 2021 2022 2023
Numero di persone a cui sono state comunicate le procedure e le politiche aziendali in ambito anticorruzione
Manager 177 162 214 67 82 78 4 4 4 248 248 296
Impiegati 1.745 1.829 2.014 511 598 531 25 25 23 2.281 2.452 2.568
Operai 4.481 918 4.170 3.820 1.771 3.746 - - - 8.301 2.689 7.916
Totale dipendenti 6.646 2.909 6.398 4.398 2.451 4.355 29 29 27 11.073 5.389 10.780
Partner commerciali - - 285 - - - - - - - - 285
Dipendenti che hanno ricevuto formazione in ambito anticorruzione
Manager 22 44 22 9 7 10 - - - 31 51 32
Impiegati 326 340 121 114 108 135 - - - 440 448 256
Operai - 2 - 9.355 2.090 5.837 - - - 9.355 2.092 5.837
Totale dipendenti 348 386 143 9.478 2.205 5.982 - - - 9.826 2.591 6.125

12 L'acronimo MEIA corrisponde ai paesi siti nelle seguenti aree: Middle East, India, Africa.

* In questa tabella, l'area geografica Europa include anche i dati dell'Italia.

** Per quanto riguarda l'area America & Asia-Pacific sono state considerate le ore associate ai corsi di formazione per i nuovi assunti che includono anche aspetti di etica del business o di anti-corruption.

tale pratica di scambio di informazioni, nella misura in cui ha avuto l'effetto di restringere la concorrenza sul mercato, costituirebbe un accordo anticoncorrenziale vietato dagli articoli L. 420-1 del codice commerciale francese e 101, paragrafo 1, TFUE.

La contestazione è attualmente oggetto di un'attenta analisi da parte del Gruppo, che sta preparando la sua difesa avvalendosi di primari legali e consulenti di settore. Allo stato attuale non è possibile valutare la possibilità di una sanzione, né l'entità della stessa ed il Gruppo ritiene che sussistano fondati argomenti di difesa.

Inoltre, si segnala che, durante il triennio in analisi, nessun contributo economico o materiale è stato fornito a partiti politici, loro rappresentanti eletti o individui che aspirano a ricoprire incarichi politici.

Per quanto riguarda il numero di incidenti relativi a casi di discriminazione, si riporta che presso la Società De'Longhi Australia PTY LTD sono stati segnalati nell'esercizio due casi di sexual harrassment. Il Gruppo non tollera alcun episodio che possa compromettere il rispetto, la diversità, i diritti e la sicurezza dei propri dipendenti sul posto di lavoro. Per tale motivo la Società, a seguito di tempestive ed approfondite indagini interne, ha deciso di intervenire con il licenziamento dei dipendenti coinvolti.

Inoltre, nel 2023, presso De'Longhi Kenwood A.P.A. LTD, è stato segnalato un caso di possibile discriminazione; tuttavia, dopo lo svolgimento delle dovute indagini, non è stata confermata la natura discriminatoria di tale episodio.

Per concludere, in rispetto degli obblighi di trasparenza riguardanti la tassazione, si evidenzia che il Gruppo agisce nella piena trasparenza e in conformità con le leggi locali e internazionali in materia fiscale.

Gestione Gruppo De' Longhi delle risorse umane

Scenario e rischi

Tra gli elementi fondamentali alla base dell'identità e del successo del Gruppo De' Longhi vi sono le per sone. Consapevole della loro centralità e del conte sto multiculturale in cui opera, il Gruppo si impegna a garantire un ambiente lavorativo dinamico e coin volgente, che rispetti gli standard più elevati in tema di salute e sicurezza e che, allo stesso tempo, tenga in considerazione le esigenze personali e professionali di tutti i collaboratori. Affinché tale obiettivo sia raggiunto, è necessario che ogni indivi duo del Gruppo faccia propri i valori aziendali, con tribuendo in prima persona alla costruzione di un ambiente positivo. Ciò implica che ciascuna risorsa debba agire con ambizione, coraggio, passione, competenza e lavoro di squadra, garantendo il ri spetto reciproco sia all'interno del perimetro azien dale che nell'interazione con clienti, fornitori e altri stakeholder.

Per informazioni di dettaglio riguardanti i rischi connessi alla organizzazione delle risorse umane e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato in corrispondenza del punto 9 del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi" (si faccia riferimento al capitolo "Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle ri sorse umane").

Per quanto riguarda le misure di mitigazione e le modalità di gestione dei rischi legati alle tematiche delle risorse umane, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

A livello di Gruppo, la gestione e lo sviluppo delle risorse umane sono assegnati alla Direzione Risorse Umane, coordinata dal Chief People Officer. Su scala locale, invece, questa responsabilità è affidata a strutture dedicate, le quali si trovano sia nelle aree geografiche di maggiore rilevanza che nelle filiali più strutturate del Gruppo. A tali strutture sono demandate varie mansioni, focalizzate principalmente sulla gestione amministrativa della relazione lavorativa, sulla cura e sviluppo delle risorse interne, nonché sulle fasi di attraction, training e retention dei talenti. A tali attività si uniscono quelle inerenti alla comunicazione interna, alle relazioni con i sindacati, allo sviluppo di strategie per l'engagement dei dipendenti e all'organizzazione e messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.

La configurazione della funzione a livello Corporate è stata delineata in conformità ai mutamenti organizzativi avvenuti nel Gruppo nel corso degli anni e comprende una suddivisione in quattro cluster principali, dedicati a specifiche aree funzionali:

  • Brand Headquarters e organizzazioni commerciali Europa;
  • Corporate Staff, Servizi e Organizzazione Operations Europa;
  • Organizzazioni Commerciali Asia Pacific e Operations Cina;
  • Organizzazioni Commerciali America e MEIA.

Infine, il presidio delle rimanenti organizzazioni commerciali è assicurato dal Chief People Officer.

L'employee journey ha inizio con la fase di attraction, la quale è gestita globalmente dalla funzione Talent Acquisition ed Employer branding. Quest'ultima risulta di cruciale importanza per le attività del Gruppo e consente un approccio strutturato e integrato nel reclutamento di nuove risorse. Nell'ambito di una strategia di employer branding volta ad aumentare la riconoscibilità del Gruppo a livello globale, negli ultimi anni tale funzione ha implementato diverse iniziative, quali l'aggiornamento della sezione "Persone" del sito web aziendale e l'introduzione di una nuova pagina Linkedin globale che, sostituendo le pagine dei singoli Paesi, ha permesso di registrare una crescita significativa di follower e interazioni, anche nel 2023. Il numero di seguaci della pagina è infatti passato dai 58,3 mila di fine 2022 a 66 mila a fine 2023 (+14%). Tra le strategie social utilizzate si è rivelata vincente la pubblicazione di ben 107 post, 2 ogni settimana, su 5 filoni tematici: Sostenibilità, Formazione, Carriera, Business e Innovazione, in continuità con quanto accaduto nel 2022. In particolare, sono stati creati nuovi formati multimediali maggiormente orientati al contenuto video. Tale approccio ha permesso di raggiungere un numero totale di 752.882 mila visualizzazioni (+10% rispetto all'anno precedente). Tra i post che hanno riscosso particolare successo, spiccano quello relativo al progetto Smart Design, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, e quello sulla visita di alcuni studenti dell'Università di Oradea presso lo stabilimento di Salonta. Inoltre, nonostante il pubblico principale del Gruppo sia ancora prevalentemente italiano, nel corso del 2023 si è riscontrato un significativo aumento dell'audience europea (+83%) e del Nord America (+127%), un segnale positivo della crescente presenza internazionale del Gruppo.

Sempre nell'ambito dell'attrazione dei talenti, il Gruppo coltiva da anni collaborazioni strategiche con le migliori università italiane, quali ad esempio il Politecnico di Milano e l'Università Bocconi: al fine di rafforzare il legame con il mondo accademico, si è deciso di instaurare partnership strutturate, con l'obiettivo non solo di selezionare e richiamare i migliori talenti, ma anche di incrementare le attività di ricerca e formazione condotte in cooperazione con i due atenei. La collaborazione con il Politecnico, ad esempio, prevede la partecipazione del Gruppo a eventi e corsi di formazione legati a tematiche di innovazione e ricerca e sviluppo. Durante tali occasioni, figure manageriali del Gruppo si rendono disponibili per dedicare il proprio tempo e le proprie competenze al fine di interagire direttamente con i giovani, coinvolgendoli in progetti formativi e attività inerenti al business di De' Longhi. In questo senso, un evento rilevante è stato l'intervento del Direttore Generale dell'Azienda al Master in Trasformative Sustainability presso l'Università Bocconi, dove è stato presentato il percorso di sostenibilità intrapreso dal Gruppo e sono stati discussi gli impegni che le aziende dovranno assumere per diventare attori trainanti nella creazione di un futuro sostenibile.

Nel corso del 2023, ed in continuità con gli anni precedenti, una delle scelte strategiche operate dal Gruppo De' Longhi è stata quella di valorizzare e accrescere le competenze delle proprie risorse aziendali, investendo sul miglioramento di soft skills e di competenze tecniche, anche in virtù del notevole incremento dei dipendenti. Il risultato ha portato, non solo un aumento complessivo del numero di ore di formazione (+20%), ma anche del numero di partecipanti a tali attività.

Questo risultato è stato raggiunto anche e soprattutto grazie ai progetti e agli strumenti per la formazione implementati negli ultimi anni, in particolare quelli rivolti allo sviluppo dell'e-learning. In particolare, la piattaforma PULSE, già in uso da tempo dalla funzione Risorse Umane, permette ai dipendenti di beneficiare di un piano di formazione su misura, con accesso a un catalogo online e a corsi di e-learning. Durante l'anno di rendicontazione, così come nel 2022, il Gruppo ha continuato a utilizzare le piattaforme Speex e Of Course Me: la prima offre corsi di lingua, mentre la seconda mette a disposizione una vasta gamma di informazioni e materiali su diversi argomenti, all'interno di un'unica piattaforma digitale. Questo consente ai dipendenti di approfondire temi di loro interesse e rilevanti per il loro sviluppo professionale, creando così un percorso di formazione personalizzato. Nel 2023, inoltre, il Global Catalogue ha proposto 23 corsi concentrati sulle competenze manageriali, organizzative, comunicative e sul pensiero digitale. Tale iniziativa ha avuto un'ampia partecipazione, nonché un'accoglienza entusiastica: la valutazione media di soddisfazione di 4,3 su 5.

Inoltre, nel 2023 è proseguito il Digital Lab, un'iniziativa di formazione su misura ideata per migliorare le competenze digitali dei dipendenti delle funzioni Marketing e Commerciale e promuovere la crescita del canale e-commerce del Gruppo.

Sempre in ambito di formazione di competenze digitali, nell'aprile 2023, 117 dipendenti della funzione IT provenienti da Italia, Germania, Regno Unito e Romania hanno partecipato a un assessment organizzato dalla funzione Risorse Umane. L'obiettivo principale è consistito nel valutare le conoscenze digitali dei dipendenti del Dipartimento IT, concentrandosi in particolare sulle hard skills, le soft skills e sulla conoscenza dei principali temi in ambito innovazione. I risultati ottenuti dall'assessment hanno permesso al team responsabile del progetto di costruire un percorso formativo intitolato "Innovation Breakfast", una serie di webinar mattutini volti a esplorare le tendenze emergenti in materia di innovazione. Questi incontri, composti da 4 sessioni per una durata di circa un'ora ciascuno, sono stati avviati a novembre 2023 e conclusi a gennaio 2024.

Inoltre, nel 2023 il Gruppo ha lanciato un progetto denominato Sustainability Learning Journey, che rientra all'interno della più ampia strategia di sostenibilità e che prevede momenti di formazione su argomenti inerenti a tale tematica: l'obiettivo di De' Longhi è rendere i propri collaboratori più consapevoli del loro impatto e delle azioni positive che potrebbero svolgere per promuovere un futuro migliore. Il Gruppo ha pertanto strutturato un percorso formativo incentrato su questa tematica: il primo evento ha visto come ospite d'eccezione il Professor Joseph Stiglitz, noto economista e premio Nobel, che ha incentrato il proprio intervento sullo sviluppo sostenibile delle aziende. La presentazione si è tenuta presso la sede di Treviso, ed è stata garantita la possibilità ai colleghi delle sedi estere di collegarsi via streaming.

Successivamente, sulla piattaforma Pulse sono stati pubblicati corsi e contenuti per permettere ai dipendenti di approfondire le tematiche trattate. Nel 2024, il percorso appena descritto progredirà verso una fase di call to action, dove tutti i dipendenti saranno invitati a condividere le migliori pratiche di sostenibilità.

Negli ultimi anni il Gruppo ha poi attivamente sostenuto il progetto Diversity Equity and Inclusion (DE&I) volto a garantire il rispetto dei principi di pari opportunità e non discriminazione. Tale progetto si articola in quattro fasi:

  • 1. Diagnosi: l'obiettivo prefissato in questa fase consiste nell'orientare le decisioni nel campo della DE&I sulla base dell'analisi di dati raccolti appositamente dal Gruppo. In particolare, è stata condotta una mappatura della popolazione interna e sono state raccolte informazioni attraverso interviste e sondaggi;
  • 2. Impegno e coinvolgimento: la funzione Risorse Umane ha coinvolto il top management attraverso lo svolgimento di interviste dedicate, e successivamente è stato organizzato un workshop per condividere i risultati ottenuti e definire le priorità del Gruppo assieme a tutta la leadership aziendale;
  • 3. Azione: In questa fase, il Gruppo De' Longhi si impegna nello sviluppo di una roadmap che definisce gli obiettivi di lungo termine e le azioni necessarie al loro raggiungimento, attraverso progettualità, politiche e pratiche relative alla

DE&I. Mentre la stesura della roadmap è terminata nel 2023, a partire dal 2024 la Società procederà con la condivisione delle strategie e linee guida adottate con tutto il personale del Gruppo; e infine si procederà all'identificazione di piani di azione locali.

4. Monitoraggio e accountability: le azioni intraprese e gli obiettivi stabiliti nella roadmap saranno monitorati nel tempo dalla funzione Risorse Umane, allo scopo di valutare l'andamento del progetto, i risultati raggiunti e individuare eventuali strategie correttive.

Nell'ambito dello sviluppo dei dipendenti, l'area Risorse Umane coordina il processo di performance appraisal su scala globale, volto a stimolare la crescita e lo sviluppo dei collaboratori. Questo programma si basa su un sistema costruito ad hoc, ed è finalizzato a promuovere un dialogo trasparente e costruttivo tra manager e dipendenti. Il percorso, denominato FORWARD, è stato testato per la prima volta nel 2021 e implementato a livello di Gruppo definitivamente nel 2022. Nel 2023, rispetto all'anno precedente, si è osservata una maggiore familiarità dei dipendenti e dei manager con il processo: il tasso di completamento del percorso è infatti aumentato fino all'85% sul totale (+5%), e si è registrato anche un aumento del numero di feedback condivisi, passati da 2.500 a quasi 5.000.

Nello specifico, il ciclo di performance appraisal si articola in tre fasi principali:

  • 1. Set Up: si identificano gli obiettivi e si crea un piano di crescita in linea con la strategia aziendale e gli obiettivi del team;
  • 2. Sync: si organizzano momenti di confronto programmati e regolari sessioni di auto-riflessione e feedback, al fine di rendere la crescita del dipendente un processo continuo e interattivo.
  • 3. Wrap Up: si raccolgono osservazioni da parte dei dipendenti, consentendo così al manager di

fornire una valutazione completa, oggettiva e costruttiva del raggiungimento degli obiettivi preposti. Questi obiettivi solitamente includono la valorizzazione delle persone, la comprensione degli aspetti migliorabili e il riconoscimento dei talenti individuati.

Le azioni intraprese per la tutela delle persone del Gruppo

Per il Gruppo De' Longhi, la sostenibilità di un progetto industriale di successo si basa in gran parte sulla capacità di curare e salvaguardare gli aspetti di salute e sicurezza dei propri dipendenti: con lo scopo di raggiungere questo obiettivo, la funzione Risorse Umane si avvale di figure specifiche incaricate di promuovere tali aspetti tra i lavoratori. Queste figure includono il Responsabile del Servizio Prevenzione, Protezione e Ambiente e i Responsabili per l'Italia, la Svizzera, la Cina e la Romania, ovvero i Paesi in cui sono localizzati i siti produttivi della Società. Tra i loro compiti vi è l'analisi dei rischi inerenti alle attività svolte dai dipendenti del Gruppo e la definizione di possibili piani di miglioramento. Particolare attenzione è rivolta all'ergonomia delle postazioni di lavoro, sia negli stabilimenti che negli uffici, al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro e confortevole.

Nel 2022, il Gruppo aveva già avviato un progetto volto alla predisposizione di un piano per la mitigazione dei rischi e il miglioramento continuo della sicurezza del lavoro. Tale iniziativa è stata implementata da un team cross-functional HR-Operations, che si è concentrato nell'analisi dei rischi relativi all'organizzazione della attività produttiva e della supply chain. L'obiettivo del progetto consiste nel definire un percorso di miglioramento progressivo, strutturato su base pluriennale, puntando a rafforzare una cultura basata su un "Zero accident mindset". Il team di lavoro si è inoltre dotato di una struttura di monitoraggio che monitori l'andamento del processo verso l'obiettivo "zero incidenti". Sempre in tema di salute e sicurezza dei dipendenti, nell'arco del 2023 è stata lanciata la campagna globale "I am Safety": l'iniziativa, parte della strategia di sostenibilità, ha tre obiettivi principali: rafforzare e diffondere una cultura della sicurezza in tutto il Gruppo, coinvolgere e responsabilizzare i dipendenti sui temi legati alla sicurezza e migliorare al contempo l'efficacia e la produttività mediante iniziative rivolte alle "new ways of working", con particolare attenzione allo smart working.

Negli stabilimenti produttivi l'iniziativa è stata declinata attraverso la campagna "Safety Ambassadors", che ha determinato la selezione di alcuni dipendenti come ambassador della sicurezza. Il progetto, implementato per ora solo nei plant produttivi della Società, è stato strutturato seguendo tre fasi:

  • 1. Nomina degli ambassador: tali figure sono dipendenti i quali, all'interno di ciascun stabilimento produttivo, assumono il compito di tutelare gli aspetti di Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE). Al fine di individuare le persone più indicate per svolgere tale compito, il team di lavoro ha tracciato un identikit delle caratteristiche necessarie per ricoprire questo ruolo;
  • 2. Formazione degli ambassador: le figure selezionate hanno svolto un corso di formazione dedicato, al fine di inquadrare il ruolo e le responsabilità a esso associate;
  • 3. Identificazione delle attrezzature necessarie: in questa fase sono stati quantificati gli investimenti necessari al fine di migliorare gli aspetti di salute e sicurezza all'interno delle sedi produttive, indentificando inoltre i benefici attesi.

Considerato il successo della campagna Ambassador riscontrato da questo primo test all'interno dei plant, il Gruppo ha in programma l'estensione di questa iniziativa anche alle filiali.

Nella sede e nelle filiali la campagna ha invece as sunto la forma di contenuti rivolti agli impiegati su temi riguardanti le "new ways of working" e il be nessere sul posto di lavoro, a supporto della loro esperienza lavorativa.

Politiche praticate e obiettivi

L'attenzione che il Gruppo rivolge alle sue persone trova pienamente espressione nel Codice Etico di Gruppo, che dedica un'intera sezione a tale argo mento. Il Codice Etico condanna fermamente qual siasi forma di lavoro irregolare, sfruttamento (inclu sa l'occupazione minorile) e qualsiasi tentativo di ottenere vantaggi indebiti a scapito dei lavoratori. Inoltre, il principio delle pari opportunità è promos so in tutte le fasi del ciclo professionale, dalla sele zione sino all'avanzamento di carriera, con la pre clusione di qualsiasi forma di discriminazione.

Per quanto riguarda la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, il Codice Etico impone che tutti i di pendenti prestino la massima attenzione all'appli cazione delle misure di sicurezza e prevenzione, nonché alle istruzioni e direttive vigenti. In partico lare, gli aspetti della salute e sicurezza risultano particolarmente rilevanti presso gli stabilimenti produttivi dove le attività svolte espongono i colla boratori a rischi maggiori e, pertanto, sono state adottate procedure di prevenzione e mitigazione degli incidenti. A tale fine, i siti produttivi di Migna gola (Treviso), Cluj e Salonta (Romania) hanno svi luppato un sistema di gestione formalizzato prope deutico alla adozione della ISO 45001:2018, lo Standard internazionale maggiormente riconosciu to in materia salute e sicurezza. Tale certificazione è stata ottenuta negli stabilimenti di Sierre (Svizze ra) e Dongguan (Cina); inoltre, a partire da febbraio 2024 sarà attiva anche presso OnShiu (Cina).

Infine, la Società ha messo in atto una politica spe cifica per la gestione integrata dei temi HR, che comprende anche le regole che definiscono le pro cedure di remunerazione del Consiglio di Ammini strazione e dei dirigenti. Inoltre, nel 2019, è stata in trodotta una Policy MBO del Gruppo, allo scopo di creare un legame tra retribuzioni e risultati e per rafforzare il senso di appartenenza e l'identità di De' Longhi.

Numeri chiave

Al 31 dicembre 2023, il Gruppo è composto da 9.837 dipendenti, in aumento del 15% rispetto all'or ganico del precedente esercizio. L'anno di rendicon tazione in analisi è stato caratterizzato da un recu pero in termini operativi, portando così a un incremento del numero dei dipendenti del Gruppo.

La componente femminile all'interno del Gruppo De' Longhi costituisce il 50% del totale del persona le, in linea rispetto all'anno precedente. Questo dato riflette l'impegno nell'implementazione di strategie per promuovere la parità di genere da parte di De' Longhi. Infine, al 90% dei dipendenti è stato sommi nistrato un contratto a tempo indeterminato, con fermando in sostanza il dato registrato durante l'anno di rendicontazione precedente (93% nel 2022).

Dipendenti, per tipologia di Italia Europa America & Asia-Pacific MEIA Gruppo De' Longhi
contratto 2021 2022 2023 2021 2022 2023 2021 2022 2023 2021 2022 2023 2021 2022 2023
Numero di dipendenti per tipologia di contratto
Tempo indeterminato 1.708 1.710 1.658 4.624 3.837 4.477 2.710 2.387 2.637 58 52 54 9.100 7.987 8.826
di cui donne 676 684 676 2.776 2.271 2.573 1.273 1.110 1.201 23 21 22 4.748 4.086 4.472
di cui uomini 1.032 1.026 982 1.848 1.566 1.904 1.437 1.277 1.436 35 31 32 4.352 3.901 4.354
Tempo determinato 31 22 15 417 171 567 803 374 429 1 1 - 1.252 568 1.011
di cui donne 17 15 8 211 61 253 358 200 210 - 1 - 586 277 471
di cui uomini 14 7 7 206 110 314 445 174 219 1 - - 666 291 540
Totale 1.739 1.732 1.673 5.041 4.008 5.044 3.513 2.761 3.066 59 53 54 10.352 8.555 9.837
Numero di dipendenti per tipologia di contratto
Full-time 1.637 1.635 1.581 4.784 3.778 4.738 3.484 2.751 3.062 58 52 53 9.963 8.217 9.434
di cui donne 594 604 595 2.789 2.155 2.602 1.613 1.301 1.407 23 21 21 5.019 4.081 4.625
di cui uomini 1.043 1.031 986 1.995 1.623 2.136 1.871 1.450 1.655 35 31 32 4.944 4.136 4.809
Part-time 102 97 92 257 230 306 29 10 4 1 1 1 389 338 403
di cui donne 99 95 89 197 180 224 18 9 4 - 1 1 314 285 318
di cui uomini 3 2 3 60 50 82 11 1 - 1 - - 75 53 85
Totale 1.739 1.732 1.673 5.041 4.008 5.044 3.513 2.761 3.066 59 53 54 10.352 8.555 9.837
Numero di dipendenti per genere
Totale donne 693 699 684 2.987 2.332 2.826 1.631 1.310 1.411 23 22 22 5.334 4.363 4.943
Totale uomini 1.046 1.033 989 2.054 1.676 2.218 1.882 1.451 1.655 36 31 32 5.018 4.192 4.894

Nel corso dell'anno il Gruppo si è avvalso della collaborazione di circa 1.050 lavoratori operanti presso gli stabilimenti del Gruppo.

Composizione del personale - Dettaglio U.M. Gruppo
De' Longhi
2021
Gruppo
De' Longhi
2022
Gruppo
De' Longhi
2023
Manager
Meno di 30 anni % - - -
Uomini Da 30 a 50 anni % 2% 1,9% 1,5%
Oltre 50 anni % 1,2% 1,4% 1,2%
Totale uomini % 3,2% 3,3% 2,7%
Meno di 30 anni % - - -
Donne Da 30 a 50 anni % 0,7% 0,7% 0,6%
Oltre 50 anni % 0,1% 0,2% 0,2%
Totale donne % 0,9% 0,9% 0,8%
Totale % 4,1% 4,2% 3,5%
Impiegati
Uomini Meno di 30 anni % 2,3% 2,8% 2,4%
Da 30 a 50 anni % 10,2% 13,3% 11,6%
Oltre 50 anni % 3,4% 4,2% 3,9%
Totale uomini % 15,9% 20,3% 17,9%
Meno di 30 anni % 2,4% 3,0% 2,3%
Donne Da 30 a 50 anni % 9,1% 11,2% 9,8%
Oltre 50 anni % 2,1% 2,5% 2,5%
Totale donne % 13,5% 16,8% 14,6%
Totale % 29,4% 37% 32,4%
Operai
Meno di 30 anni % 7,7% 4,5% 6,9%
Uomini Da 30 a 50 anni % 15,5% 14,6% 15,6%
Oltre 50 anni % 6,2% 6,4% 6,7%
Totale uomini % 29,4% 25,5% 29,2%
Meno di 30 anni % 6,7% 4,6% 5,7%
Donne Da 30 a 50 anni % 22,5% 20,8% 20,6%
Oltre 50 anni % 7,9% 7,8% 8,6%
Totale donne % 37,1% 33,2% 34,9%
Totale % 66,5% 58,7% 64,1%

Nel 2023 il CdA del Gruppo De' Longhi risulta essere costituito da 6 uomini e 5 donne, di cui circa il 90% del totale ha un'età superiore ai 50 anni.

Composizione del CdA della
Capogruppo
U.M. 2021 2022 2023
Meno di 30 anni n - - -
Uomini Da 30 a 50 anni n - - -
Oltre 50 anni n 8 6 6
Totale uomini n 8 6 6
Meno di 30 anni n - - -
Donne Da 30 a 50 anni n 1 1 1
Oltre 50 anni n 3 4 4
Totale donne n 4 5 5
Totale n 12 11 11

Al fine di coltivare le loro conoscenze e competenze e assicurare un'adeguata formazione in tema di salute e sicurezza dei dipendenti, nel corso del 2023 il Gruppo De' Longhi ha erogato una media di 24 ore di formazione per dipendente (6% in più rispetto al 2022).

Gruppo De' Longhi
Formazione U.M. 2021 2022 2023
Ore medie per dipendente h. medie 21,7 23,0 24,3
Gruppo De' Longhi
Formazione U.M. 2021 2022 2023
Formazione per qualifica
Ore medie per manager h. medie 14,3 15,5 21,7
Ore medie per impiegati h. medie 17,6 19,9 22,9
Ore medie per operai h. medie 23,9 25,5 25,1
Formazione per genere
Ore medie per dipendenti donna h. medie 20,3 21,8 22,1
Ore medie per dipendenti uomini h. medie 23,1 24,3 26,4

In merito ai temi relativi alla salute e sicurezza sul lavoro, il Gruppo, a fronte di oltre 20 milioni di ore lavorate, ha registrato 56 infortuni complessivi nel corso del 2023. Questo dato, in diminuzione rispetto al trend del biennio precedente, evidenzia l'efficacia delle misure adottate dall'azienda ed è una chiara dimostrazione di come il livello di attenzione focalizzato su queste tematiche stia producendo risultati tangibili e positivi.

Infortuni e indici infortunistici dettaglio per area geografica Italia Europa America & Asia-Pacific MEIA
2021 2022 2023 2021 2022 2023 2021 2022 2023 2021 2022 2023
Ore lavorate totali h.000 2.887 2.799 2.820 8.285 7.356 8.073 9.935 8.595 9.410 119 121 117
Infortuni n. 13 16 8 20 10 31 49 26 17 - 2 -
Di cui in itinere per trasporti organizzati dal Gruppo n. - - - 4 - 4 - - - - - -
Di cui Infortuni con conseguenze gravi n. - - - - - - - - - - - -
Infortuni mortali n. - - - - - - - - - - - -
Malattie professionali n. 1 2 2 - - - 1 - - - - -
Indice di frequenza 13 - 4,5 5,7 2,8 2,4 1,3 3,8 4,9 3,0 1,8 - 16,4 -
Indice di frequenza di infortuni con conseguenze gravi 14 - - - 0,7 - - - - - - - - -
Indice di mortalità 15 - - - - - - - - - - - - -
Tasso di malattia professionale 16 - 0,3 0,7 0,7 - - - 0,1 - - - - -
  • 13 L'indice di frequenza degli infortuni è calcolato come rapporto tra il numero totale di infortuni sul lavoro registrabili, ad esclusione degli infortuni in itinere, e il numero di ore lavorate dai lavoratori dipendenti nello stesso periodo, moltiplicato per 1.000.000.
  • 14 L'indice di frequenza degli infortuni con gravi conseguenze è calcolato come il rapporto tra il totale degli infortuni con gravi conseguenze e il numero di ore lavorate dai lavoratori dipendenti nello stesso periodo, moltiplicato per 1.000.000.
  • 15 L'indice di mortalità è calcolato come il rapporto tra il totale degli infortuni mortali e il numero di ore lavorate dai lavoratori dipendenti nello stesso periodo, moltiplicato per 1.000.000.
  • 16 L'indice delle malattie professionali è calcolato come il rapporto tra il totale delle malattie professionali e il numero di ore lavorate dai lavoratori dipendenti nello stesso periodo, moltiplicato per 1.000.000.
Infortuni e indici infortunistici Gruppo De' Longhi
Aggregato di Gruppo 2021 2022 2023
Ore lavorate totali h.000 21.227 18.873 20.420
Infortuni n. 82 54 56
Di cui in itinere per trasporti organizzati dal Gruppo n. 4 - 4
Di cui Infortuni con conseguenze gravi n. - - -
Infortuni mortali n. - - -
Malattie professionali n. 2 2 2
Indice di frequenza - 3,9 2,9 2,7
Indice di frequenza di infortuni con conseguenze gravi - - - -
Indice di mortalità - - - -
Tasso di malattia professionale - 0,1 0,1 0,1
Infortuni e indici infortunistici dei contrattisti operanti presso gli Gruppo De' Longhi
stabilimenti produttivi 2021 2022 2023
Ore lavorate totali h.000 5.343 2.120 3.046
Infortuni n. 12 14 18
Di cui in itinere per trasporti organizzati dal Gruppo n. 7 5 7
Di cui Infortuni con conseguenze gravi n. - - -
Infortuni mortali n. - - -
Indice di frequenza - 2,2 6,6 5,9
Indice di frequenza di infortuni con conseguenze gravi - - - -
Indice di mortalità - - - -

Qualità Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 64 e innovazione di prodotto

Scenario e rischi

Il Gruppo De' Longhi opera attraverso l'applicazione di un modello di business che pone l'accento sulla realizzazione di prodotti di alta qualità, un requisito essenziale per consolidare la fiducia dei clienti e per mantenere una solida reputazione nel mercato, nonché per assicurare la redditività a lungo termine e la continuità del business stesso. Operando a livello internazionale, il Gruppo si confronta con un sistema normativo articolato e in costante evoluzione; pertanto, si impegna regolarmente nello stanziare risorse significative per assicurare l'adeguamento a tutti i requisiti richiesti dai vari sistemi legislativi con cui si trova a interagire. In quest'ottica, la Società adotta un approccio "local for global", che consente di assicurare che tutti i prodotti commercializzati siano allineati con gli standard prescritti in ciascun paese in cui opera. Tra le normative più note e rilevanti, si citano il Regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and restrictions of Chemicals, n. 1907/2006/CE) e la Direttiva RoHS (Restrictions of Hazardous Substances, n. 2002/95/CE), entrambi obbligatori per le società che operano nei mercati dell'Unione Europea: nonostante l'ambito di applicazione sia strettamente europeo, De' Longhi si assicura che essi vengano rispettati in tutte le geografie.

In aggiunta, la normativa richiede che la Società sia responsabile per eventuali danni cagionati da difettosità del prodotto: questa circostanza presuppone obblighi soprattutto in sistemi giuridici come quelli del Regno Unito, degli Stati Uniti e dell'Australia.

Infine, il produttore ha altresì l'onere di fornire

informazioni dettagliate sui prodotti, requisito che può variare in base alle specifiche leggi e normative locali. Un esempio si ha negli Stati Uniti, dove il Gruppo è vincolato dalla Proposition 65, una legge che impone ai produttori di segnalare, mediante etichette chiare e leggibili, l'eventuale presenza di sostanze nocive negli articoli in vendita.

A garantire l'efficacia delle pratiche precedentemente menzionate è la funzione Product Safety&Liability del Gruppo. Quest'ultima collabora sia con le divisioni tecniche che con le filiali, svolgendo un ruolo proattivo nel prevenire i rischi associati al prodotto e nella gestione di qualsiasi segnalazione emessa dal mercato o da entità interne. Nel corso del 2023, il Gruppo ha proseguito nelle sue attività di monitoraggio e nel miglioramento della gestione operativa delle segnalazioni ricevute.

Per informazioni più dettagliate sui rischi correlati alla qualità e all'innovazione del prodotto e sulle procedure adottate per la loro gestione, si prega di fare riferimento a quanto riportato nel paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi" e in particolar modo ai punti 5 ("Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazione di prodotto"), 6 ("Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi") e 10 ("Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità di prodotto").

Infine, per conoscere le misure adottate per mitigare e gestire i rischi associati alla qualità e all'innovazione dei prodotti, si invita a consultare la tabella inclusa nella Nota metodologica, intitolata "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione".

Modello di gestione e organizzazione

La funzione Qualità del Gruppo De' Longhi, formata da oltre 500 addetti specializzati, si dedica alla supervisione di tutto ciò che concerne la conformità alle normative e regolamenti vigenti in materia di sicurezza di prodotto e di sicurezza al contatto con gli alimenti. Tra i diversi team, il Regulatory Affairs monitora a livello internazionale l'evoluzione dello scenario normativo e legislativo relativo ai prodotti e contribuisce allo sviluppo di questi ultimi grazie alla cooperazione con le diverse divisioni tecniche del Gruppo. Inoltre, la funzione Qualità stabilisce le linee guida e i parametri per il controllo degli articoli. Le disposizioni stabilite a livello centrale da questa funzione vengono adottate e messe in pratica localmente da team specializzati, che lavorano su due livelli: in prima istanza, si occupano del controllo qualità dei prodotti, sia che questi siano realizzati internamente, sia che provengano dai fornitori di prodotto finito; in secondo luogo, monitorano la qualità in fase di sviluppo e in occasione di eventuali segnalazioni provenienti dal mercato. In entrambi i casi, al fine di prevenire eventuali cause di anomalie o malfunzionamenti e garantire i migliori standard qualitativi, il presidio è garantito già in fase di progettazione.

Per quanto riguarda i siti produttivi, si segnala che il Gruppo adotta un modello organizzativo certificato ISO 9001, che prevede un sistema di gestione della qualità dei prodotti.

Relativamente alla sicurezza alimentare, negli stabilimenti produttivi di Mignagola e Cluj è attivo un sistema di gestione certificato ISO 22000, specifico per l'igiene e la sicurezza alimentare. Tale norma, fondata sui principi dell'HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points 17) e sul Codex Alimentarius, 18 consente di identificare e gestire potenziali rischi, prevenire incidenti lungo la filiera e assicurare la conformità dei prodotti rispetto alle normative in vigore. In tutti gli altri siti, il Gruppo adotta un modello organizzativo che, oltre allo standard appena citato, si ispira alle Good Hygienic Practices (GHP) e allo standard ISO 1672-2. 19 La sua implementazione tiene in considerazione anche dei principi e dei requisiti di tracciabilità delineati dalla ISO 22005, 20 con l'obiettivo di mappare per ogni componente e articolo sul mercato le informazioni relative all'origine e al destinatario del prodotto.

Durante la fase di pre-produzione, attraverso un processo di verifica particolarmente minuzioso, tutti i prodotti del Gruppo vengono certificati da organismi indipendenti al fine di garantire scrupolosamente il rispetto di tutti i requisiti normativi applicabili. Inoltre, attraverso specifici audit (si veda il paragrafo "Gestione della catena di fornitura"), la funzione Qualità presidia e monitora il rispetto degli standard produttivi da parte dei fornitori.

Relativamente all'informativa di prodotto, la sinergia tra l'area tecnica e la Direzione Marketing consente la realizzazione e la costante supervisione dei manuali d'uso e delle etichette, in conformità con le normative in vigore nei paesi di commercializzazione dei prodotti. Il Gruppo dedica particolare attenzione ai dettagli sull'informativa e sull'etichettatura del prodotto, assicurandosi di rispettare tutte le prescrizioni normative, quali l'identificazione del paese di origine e la possibile presenza di gas refrigeranti all'interno degli elettrodomestici. È di fondamentale importanza, infine, che il manuale d'uso fornisca informazioni dettagliate sull'utilizzo e sul corretto smaltimento dell'articolo venduto, una volta che questo ha raggiunto la fine del suo ciclo di vita.

La funzione Operations and Technology ha il compito di promuovere l'innovazione e di presidiare la fase di progettazione dei prodotti. Il suo obiettivo principale è quello di realizzare articoli che uniscano facilità d'uso e versatilità, il tutto caratterizzato da un design distintivo, improntato a ergonomia, sicurezza e disassemblabilità. Centrale è anche l'impiego di materiali di alta qualità e di tecnologie rivolte all'efficienza energetica e alla promozione di uno stile alimentare salutare.

Sempre in tema progettazione, il Gruppo fa riferimento a specifiche procedure di NPD (New Product Development), le quali offrono linee guida trasversali per lo sviluppo di nuovi prodotti. Tali procedure sono seguite sia dalle funzioni Marketing e Design, sia da una parte del personale tecnico, che conta un team di persone distribuite negli uffici situati in Italia, Germania, Regno Unito e nel sito produttivo di Dongguan in Cina. Questi uffici, collaborando con il team Regulatory della Direzione Qualità, si dedicano alla progettazione di soluzioni in linea con le legislazioni vigenti. In aggiunta, l'approccio local for global, menzionato in precedenza, assicura che i prodotti siano sviluppati in conformità agli standard dei paesi in cui il Gruppo opera.

Il costante sviluppo di prodotti innovativi è anche il risultato dell'efficace collaborazione tra la funzione Operations and Technology, prestigiose università italiane ed estere, e alcuni partner commerciali per i quali il Gruppo De' Longhi realizza prodotti per il caffè. Nel 2022, proprio nell'ambito di partnership con il mondo accademico, sono state sviluppate le "Eco-Design Guidelines" specifiche per il parco prodotti De' Longhi in collaborazione con il Politecnico di Milano. In particolare, le linee strategiche individuate si propongono di sviluppare, all'interno della comunità di sviluppo prodotto, le competenze necessarie per ridurre l'impatto ambientale in tutto il ciclo di vita, in un contesto normativo in forte evoluzione. L'implementazione di queste buone pratiche si è focalizzata, nel 2023 su dieci prodotti pilota che verranno opportunamente analizzati per garantire una integrazione più organica e completa dei principi di Eco - design nel processo di sviluppo di tutti i prodotti De' Longhi. In aggiunta, sono state eseguite tre valutazioni del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) al fine di misurare e classificare i contributi più significativi all'impatto ambientale.

Politiche praticate e obiettivi

L'impegno del Gruppo per la realizzazione di prodotti di alta qualità è supportato da una costante attività di ricerca e sviluppo, mirata alla sicurezza e al benessere dei consumatori - un impegno formalizzato all'interno del Codice Etico della Società, che sottolinea l'obiettivo di mantenere standard qualitativi elevati nei confronti dei consumatori e dei clienti.

In ultimo, il Gruppo ha da tempo adottato una Politica di Qualità a livello aziendale.

Numeri chiave

Tra gli indicatori chiave di performance (KPI) che il Gruppo monitora in tema di qualità, il First Time Quality Indicator (FTQ) valuta l'efficienza qualitativa del processo produttivo. Questo indicatore è progettato per identificare eventuali difetti funzionali o estetici nei prodotti, e rappresenta la percentuale di questi che escono dal processo produttivo in perfetta qualità sul totale della produzione. Nel triennio 2021-2023, il valore aggregato dell'FTQ ha mantenuto un valore stabile (98% nel 2023), confermando le ottime performance a livello di Gruppo. Il Service Call Rate (SCR) calcola invece la percentuale di macchine riparate nel primo anno di garanzia: anche in questo caso il valore dell'SCR (2,2%) è rimasto invariato rispetto al precedente anno di rendicontazione.

  • 17 L'hazard analysis and critical control points o HACCP, è un approccio preventivo sistematico relativo alla sicurezza alimentare da rischi biologici, chimici e fisici nei processi di produzione.
  • 18 Il Codex Alimentarius, o "Codice alimentare", è una raccolta di standard, linee guida e codici di condotta adottati dalla Commissione del Codex Alimentarius. La Commissione, nota anche come CAC, è la parte centrale del Programma congiunto FAO/OMS sugli standard alimentari ed è stata istituita dalla FAO e dall'OMS per proteggere la salute dei consumatori e promuovere pratiche eque nel commercio alimentare.
  • 19 Tale norma stabilisce i requisiti di igiene comuni alle macchine utilizzate per la preparazione e la lavorazione degli alimenti destinati al consumo umano al fine di escludere o ridurre al minimo il rischio di contagio, infezione, malattia o danno originato da tali alimenti.
  • 20 Tale norma recepisce le regolamentazioni relative ai 'Sistemi di rintracciabilità prodotto alimentare' e le applica a tutto il settore agroalimentare. Adottando tale standard, l'azienda garantisce documentazione della storia del prodotto e della filiera alimentare corrispondente.

Durante il 2023, non si sono verificati casi di non compliance correlati alla sicurezza dei prodotti. Per quanto riguarda, invece, le tematiche legate all'informativa e all'etichettatura, nel 2023 l'autorità competente ha notificato un episodio di non conformità. In particolare, la CCIAA (Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura) di Trento ha individuato una non conformità legata alla mancanza di un'avvertenza di sicurezza nel manuale di istruzioni di un bollitore di Ariete, modello 2877. Il Gruppo ha quindi provveduto ad aggiornare l'etichettatura dei prodotti ancora in stock.

Infine, in coerenza con i precedenti esercizi, la Società ha proseguito il proprio piano di investimenti nell'ambito delle attività di ricerca e sviluppo (si faccia riferimento al paragrafo "Attività di ricerca e sviluppo - controllo della qualità" per approfondimenti). Di seguito si riportano alcuni prodotti la cui progettazione è esemplificativa delle caratteristiche dell'innovazione del Gruppo De' Longhi:

Prodotti durevoli e smontabili

Con l'obiettivo di assicurare la durabilità dei prodotti, nel corso del processo di sviluppo, il Gruppo effettua numerosi test di resistenza. Per esempio, quelli condotti sulle macchine da caffè si applicano tanto ai singoli componenti quanto al prodotto finito, simulando l'esecuzione di migliaia di erogazioni di bevande.

Simili iniziative sono in corso anche per le kitchen machines a marchio Kenwood.

De' Longhi si impegna a rendere i prodotti facilmente riparabili, grazie a interventi che riguardano la facilità di smontaggio e la standardizzazione di alcuni componenti meccanici chiave in comune tra più prodotti della stessa serie. La continua dedizione nell'elaborare prodotti con tali caratteristiche ha permesso a diversi articoli del marchio Braun, come il New TexStyle 7 Pro, il PowerBlend 9 e il MultiQuick MQ 7, di ricevere il prestigioso premio Red Dot - un chiaro riconoscimento dell'alta qualità di questi prodotti.

Infine, come già rilevato negli anni precedenti, si segnala che le macchine da caffè superautomatiche sono dotate di sistemi brevettati che ne facilitano la pulizia con acqua corrente, senza la necessità di ricorrere a detersivi e lubrificanti. Inoltre, il sistema latte viene pulito sfruttando il vapore e l'acqua calda al termine di ciascuna erogazione, così da poter riporre in frigorifero il latte rimanente e riutilizzarlo successivamente.

Prodotti energeticamente efficienti e a ridotte emissioni GHG

L'efficientamento energetico dei prodotti rappresenta un impegno fondamentale per il Gruppo De' Longhi.

A dimostrazione di ciò, l'intero catalogo delle macchine superautomatiche, così come le Lattissima e le macchine manuali con controllo elettronico, possono vantare almeno la classe energetica A.21 Lo sviluppo di sistemi volti a ridurre i tempi di autospegnimento, l'ottimizzazione dei consumi attraverso la funzione stand-by (riducendoli fino alla metà rispetto ai requisiti minimi stabiliti dalla legge) e lo sviluppo di un sistema di riscaldamento innovativo per la coppa portafiltro, sono solo alcuni esempi di intervento in questo ambito.

Inoltre, da diversi anni, tutte le macchine superautomatiche offrono la modalità "Eco-mode", in grado di assicurare un risparmio energetico ottimale durante la fase di riscaldamento.

Nell'ambito comfort, da qualche anno è stata ultimata la transizione di tutta la gamma europea di condizionatori portatili al propano, un gas refrigerante naturale che offre notevoli benefici ambientali grazie al suo basso potenziale di riscaldamento globale (Global Warming Potential - GWP). Nel mercato statunitense, dove l'uso di questo gas non è permesso dalle attuali leggi, il Gruppo nel 2021 ha completato la transizione di tutti i condizionatori al gas refrigerante sintetico R32, il quale è caratterizzato da un GWP di impatto minore rispetto ai gas utilizzati in precedenza; sebbene non sia efficiente quanto il propano, tale gas è attualmente la soluzione migliore e permessa dalle normative statunitensi. Si rende noto che attualmente la normativa di riferimento sta subendo evoluzioni continue e il Gruppo si sta già impegnando nello sviluppo di tecnologie che permettano di rimanere al passo con il contesto legislativo di riferimento.

Prodotti abilitanti stili di vita salutari

Le strategie di sviluppo di nuovi prodotti del Gruppo De' Longhi perseguono altresì l'obiettivo di contribuire a promuovere stili di vita salutari. Il Gruppo punta a preservare le qualità nutritive degli alimenti attraverso i propri prodotti: in questa direzione, il marchio Kenwood ha realizzato la linea di estrattori Pure Juice. Grazie alla tecnologia "Scrolling", questa permette di limitare surriscaldamento e ossidazione degli ingredienti, preservando le proprietà nutritive di frutta e verdura. Inoltre, le friggitrici Multifry garantiscono una cottura con aria calda che limita l'uso di oli vegetali.

Inoltre, tutte le macchine da caffè De' Longhi, dai modelli superautomatici a quelli manuali, sono dotati di controllo elettronico della temperatura della caldaia, funzione che permette di mantenere le condizioni ideali del caffè macinato, salvaguardando le sue proprietà organolettiche e risaltando il suo aroma.

21 A partire dal 2009, la FEA (Associazione Svizzera dell'industria degli elettrodomestici) in accordo con le autorità svizzere, ha introdotto il marchio energetico per le macchine da caffè espresso, diventato obbligatorio nel 2014 per tutte le macchine commercializzate nel mercato svizzero. In questo contesto, il Gruppo De' Longhi ha deciso di estendere la certificazione in conformità con lo standard EN 60661/2014 "Metodi per misurare le prestazioni delle macchine da caffè domestiche" a tutte le macchine per il caffè, indipendentemente dal mercato di commercializzazione. Il marchio energetico proposto nell'accordo svizzero classifica le macchine da caffè espresso sulla base del loro rendimento energetico su una scala che va dalla classe D a quella A+++.

con i consumatori

Scenario e rischi

La brand reputation del Gruppo De' Longhi si fonda sugli elevati standard di qualità dei suoi prodotti e su una relazione di fiducia con i clienti, consolidata nel corso degli anni. Diversi fattori e attività contribuiscono a promuovere la reputazione della Società, quali una comunicazione chiara che anticipa e guida l'acquisto, un servizio di assistenza post-vendita che mette i consumatori al centro, nonché un costante impegno nella protezione dei dati. Infatti, il Gruppo si adopera nel salvaguardare i dati dei suoi clienti nel rispetto delle disposizioni di legge, impegnandosi a gestire e mitigare i rischi identificati e relativi all'obsolescenza delle tecnologie di telecomunicazione e all'elaborazione delle informazioni. A tal proposito, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione delle normative, ponendo una particolare attenzione all'Artificial Intelligence Act, una proposta di Regolamento dell'Unione Europea sull'intelligenza artificiale, che potrebbe avere presto un impatto in materia di responsabilità estesa del produttore.

Sempre da un punto di vista normativo, i principali regolamenti che guidano l'azione del Gruppo nel suo sforzo di soddisfare le esigenze del consumatore riguardano, in particolare, le direttive relative alla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell'informazione, la garanzia dei prodotti ed il diritto alla riparazione.

Per un'analisi più approfondita in merito alla gestione dei rischi correlati alla relazione coi consumatori, si faccia riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", in particolare alla voce "Relazione con i consumatori", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

La gestione della comunicazione esterna del Gruppo De' Longhi è affidata alla Direzione Marketing e Comunicazione, che si occupa di coordinare le attività non solo a livello centrale, ma anche presso gli uffici Marketing delle filiali locali, al fine di valorizzare l'identità di ciascun brand del Gruppo. I processi di supporto ai consumatori finali sono invece demandati alla Direzione Customer Care, la quale definisce una strategia di servizio che accompagni il consumatore lungo tutta la customer journey. Infine, il supporto ai clienti viene assicurato anche attraverso contact center e centri di assistenza tecnica dislocati presso tutti i mercati in cui il Gruppo opera. Queste organizzazioni, prevalentemente in outsourcing, forniscono un servizio essenziale, perseguendo da un lato l'obiettivo di accrescere la customer satisfaction e dall'altro di massimizzare la durata dei prodotti.

Una delle principali attività a cui si dedica la funzione Customer Care è lo sviluppo di processi che garantiscano l'allineamento del Gruppo con le aspettative dei clienti. In particolare, negli ultimi anni, una delle principali tendenze che ha interessato le operazioni della funzione è stata l'incremento dei volumi sui canali di vendita e-commerce. La disintermediazione sta, infatti, producendo effetti significativi sul rapporto tra la Società e i consumatori, determinando un incremento delle vendite dirette (B2C) che, a loro volta, portano alla necessità di concentrarsi sempre più sul rapporto diretto con i clienti.

Visto il continuo mutamento del contesto, e considerate le opportunità comunicative offerte dagli strumenti digitali, già nel 2022 la funzione Customer Care ha deciso di rinnovare la propria strategia a partire da due elementi fondanti: da un lato, il coinvolgimento degli stakeholder per intercettare le diverse aspettative, dall'altro lo studio delle best practice in materia di assistenza clienti. Tali analisi hanno determinato direttamente le linee guida di ridisegno della strategia del Gruppo, rinnovata nel 2023.

Da un punto di vista operativo, il principale strumento CRM (Customer Relations Management) del Gruppo si basa su un sistema gestionale - SAP C4C (Cloud For Customer) - le cui funzionalità permettono di monitorare le interazioni con gli utenti finali, garantendo la qualità del servizio offerto e uniformando la tracciabilità delle relazioni. Inoltre, una dashboard di controllo di alcuni parametri chiave, sviluppata grazie all'utilizzo di SAP Analytic Cloud, restituisce in veste grafica un'ampia quantità di dati, permettendo così agli operatori di acquisire informazioni cruciali per migliorare continuamente la tempestività e la qualità degli interventi di riparazione, con riflessi positivi sul tempo medio di intervento.

Un altro strumento centrale per le attività della funzione è Wonderflow, il sistema aziendale di VoC

management (Voice of Customer) - a oggi, il principale mezzo che permette al Gruppo di analizzare il sentiment dei propri clienti e, di conseguenza, migliorare il proprio servizio. Nello specifico, il sistema non solo permette di raccogliere ed esaminare in modo strutturato le recensioni sui prodotti rilasciate dai consumatori su oltre settanta canali di rivendita online, ma anche di incrociare il contenuto di tali recensioni con i feedback rilasciati dai clienti direttamente sui canali De' Longhi. Così, sfruttando la Big Data Analysis, anno dopo anno il Gruppo è in grado di perfezionare le proprie capacità di ascolto e di rilevazione delle esigenze dei consumatori, nonché di coinvolgere tutti gli stakeholder interessati e di monitorare l'andamento dei prodotti nei diversi mercati in cui opera. La precisione di queste analisi e l'attenzione con cui queste vengono esaminate rende possibile lo sviluppo di cluster geografici e l'identificazione di obiettivi di miglioramento che aumentino l'efficienza organizzativa, la qualità di prodotti e servizi e, di conseguenza, la soddisfazione dei clienti.

Insieme, SAP C4C e Wonderflow permettono di elaborare indicatori di monitoraggio chiave e sviluppare soluzioni basate su dati oggettivi. Inoltre, tali sistemi consentono al Gruppo di raccogliere informazioni relative ai propri prodotti e a quelli di altre aziende di settore, attraverso strumenti di text analysis, text mining, sentiment analysis e rating breakdown - ottenendo così una visione complessiva e dettagliata delle molteplici sfaccettature delle esigenze dei mercati in cui il Gruppo opera.

Nell'ambito dei servizi di assistenza clienti, e in particolare di web self-service,22 il Gruppo impiega un sistema che sfrutta l'intelligenza artificiale per fornire ai clienti risposte e soluzioni in modo rapido e funzionale. Nello specifico, il web self-service è in grado di analizzare le richieste degli utenti ed elaborare in autonomia una risposta esaustiva che proponga una soluzione ai problemi riscontati. Dopodiché, un gruppo di specialisti si occupa di validare la risposta fornita dall'Intelligenza Artificiale (IA) e di contattare il cliente, al fine di garantire un livello di assistenza che sia allo stesso tempo efficiente e di qualità. Il servizio, già attivo nei paesi anglofoni e in Italia, è stato esteso nel 2023 anche a Germania, Belgio, Francia e Olanda. Questa estensione è stata facilitata dall'implementazione di sofisticati sistemi di traduzione simultanea, che utilizzano l'intelligenza artificiale per tradurre i contenuti di e-mail e web-chat, permettendo agli operatori di rispondere in modo efficiente alle esigenze dei clienti, indipendentemente dalla loro lingua madre.

Per quanto riguarda invece l'area dell'assistenza tecnica, il Gruppo si appoggia su circa 1.800 centri in tutto il mondo, di cui 300 solo in Italia. Negli ultimi anni, nonostante le difficoltà geopolitiche e dei mercati internazionali, il servizio ha sempre dimostrato una forte resilienza, mantenendo standard di alta qualità e riducendo costantemente il tempo di medio di riparazione. Tale successo è frutto degli investimenti messi in atto dalla Società nel corso degli ultimi anni, come l'ampliamento del principale centro di riparazione del Gruppo; con sede in Germania, il centro vanta ora una capacità di riparazione di circa 60 mila macchine all'anno,

22 Il web self-service è un modello di assistenza che consente agli utenti di accedere a informazioni utili senza necessariamente interagire con un operatore. Questo può includere strumenti quali la sezione delle FAQs (Frequently Asked Questions), manuali utente digitali, guide video, chatbot o forum di supporto.

superiore del 50% rispetto alla struttura precedente.

La Direzione Customer Care si occupa sia della condivisione di direttive e standard comuni di intervento, sia del monitoraggio costante della qualità del servizio offerto dai contact center e dai centri di riparazione, attraverso sopralluoghi e analisi di KPI. In aggiunta, al fine di migliorare la qualità dei servizi, vengono periodicamente effettuate sessioni di formazione ad hoc per i dipendenti e i partner specializzati. Queste sono condotte prevalentemente online attraverso piattaforme di e-learning, ma vengono altresì organizzate in presenza. In particolare, nel 2023 si sono svolti corsi di formazione in aula per addetti alle relazioni con i clienti: le attività sono state progettate internamente, in collaborazione con un'agenzia esterna che ha poi erogato il servizio a cinquanta addetti dei centri di assistenza tecnica e a cinque dipendenti responsabili della rete di assistenza. La modalità di erogazione è stata teorico-pratica: in aggiunta ad alcune sessioni di didattica frontale in aula, è stato svolto anche un esercizio pratico presso i centri, dove sono state valutate le capacità di interazione e le competenze commerciali acquisite.

Infine, un ulteriore aspetto importante nel rapporto con il consumatore riguarda la gestione dei dati. Questa tematica è divenuta sempre più rilevante, sia alla luce di aggiornamenti normativi, sia per la mole di dati gestita dal Gruppo. In questo ambito, la Società opera da anni mediante un sistema che registra le informazioni all'interno di server Google Cloud Platform, una piattaforma in grado di garantire la tutela dei dati, il rispetto della normativa vigente in materia (in particolare, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati - GDPR 2016/679) e dei principali standard internazionali sulla sicurezza delle informazioni (ISO 27001) e dei servizi cloud

23 Si specifica che tale procedura avviata dalla Camera di (ISO 27017 e ISO 27018). Commercio di Trento non ha portato ad alcuna sanzione pecuniaria.

Politiche praticate e obiettivi

L'azione del Gruppo De' Longhi è orientata al miglioramento dell'offerta dei servizi di assistenza ai clienti e della longevità dei propri prodotti. Pur non avendo una policy formalizzata che delinei tali aspetti, la strategia del Gruppo è mossa dall'obiettivo di andare incontro alle richieste dei propri consumatori e incentrata prevalentemente sulla fornitura di una corretta informativa di prodotto e di un'adeguata assistenza in fase post-vendita.

Il Codice Etico del Gruppo ricopre un ruolo rilevante in tema di comunicazione interna ed esterna. All'interno del documento vi è, infatti, una sezione apposita nella quale sono descritte le modalità di interazione con i consumatori. Il Gruppo, per offrire la più alta qualità di servizio, si impegna infatti a garantire ai propri clienti competenza, puntualità, attenzione, apertura al dialogo, cortesia, collaborazione e passione.

Inoltre, il Codice Etico richiama l'attenzione sul rispetto di leggi, regole e pratiche di condotta professionale nel momento di scambio e gestione - interni ed esterni - di informazioni: le prassi sono quindi improntate ai criteri di chiarezza, trasparenza, tempestività e accuratezza.

Numeri chiave

Gli sforzi messi in atto dalla Direzione Customer Care hanno portato a un incremento delle prestazioni di assistenza ai clienti, le quali sono monitorate attraverso due indicatori: il First Time Fix e il Turnaround Time. A dimostrazione della qualità del servizio di riparazione, il primo nel 2023 si attesta su un valore prossimo al 100%: questo valuta la percentuale di prodotti che - una volta aggiustati e restituiti al consumatore - non necessitano di un nuovo intervento. Il secondo, invece, misura il tempo medio di gestione delle problematiche riscontrate dagli utenti a partire dall'insorgenza fino alla definitiva risoluzione, ed è in costante diminuzione nel triennio.

Da ultimo, per quanto riguarda le non conformità in ambito di marketing ed etichettatura, nel 2023 si è verificato un solo caso, notificato al Gruppo dalla Camera di Commercio di Trento che, a fronte di una segnalazione di un cliente, ha contestato l'assenza di un manuale di sicurezza all'interno della confezione di un prodotto Ariete.23

Oltre a quello sopraccitato, non si sono verificati ulteriori casi di non conformità che riguardassero il rapporto con gli utenti, neppure in relazione alla gestione e alla protezione dei dati. Con riguardo a tale aspetto, si segnala infatti che per tutto il biennio 2022-2023 non si è verificato alcun caso di data breach.

Gestione Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 70 della catena di fornitura

Scenario e rischi

Il presidio efficace sulla catena di fornitura rappresenta un elemento cruciale per assicurare la continuità delle operazioni aziendali. Il Gruppo De' Longhi non si limita semplicemente ad assicurare una distribuzione tempestiva di prodotti e componenti di alta qualità, ma si impegna anche affinché i propri fornitori adottino le migliori pratiche in termini di garanzia delle condizioni del lavoro, tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, rispetto dei diritti umani e responsabilità ambientale.

Mentre il 2022 è stato un anno di notevole complessità per quanto riguarda la gestione della catena di fornitura, causata da un lato dalle persistenti restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 e dall'altro dalle interruzioni di alcuni segmenti di mercato dovute all'insorgere del conflitto russo-ucraino, il 2023 da questo punto di vista è stato invece un momento di transizione, caratterizzato sì da alcuni elementi di incertezza, ma anche da risultati positivi.

Nel corso dell'anno, il contesto macroeconomico e geopolitico instabile ha richiesto al Gruppo una continua vigilanza sui tassi di inflazione, sui tassi di cambio e sulle tensioni nell'area EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa). Nonostante ciò, in un anno che ha visto un generale incremento dei volumi produttivi, il Gruppo è stato in grado di garantire la continuità della propria catena di fornitura e di minimizzare i costi ad essa associati, grazie anche a un'efficace gestione del magazzino e traendo vantaggio dell'abbassamento del costo unitario di trasporto.

Per quanto riguarda le modalità di amministrazione e misure di mitigazione dei rischi legati alla catena di fornitura, si faccia riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

Il presidio della catena di fornitura è garantito da tre diverse funzioni - Acquisti, Quality e la Direzione Supply Chain - le quali collaborano al fine di assicurare i più elevati standard di qualità, la continuità del business e il rispetto dei requisiti sociali e ambientali del Gruppo stesso e dei propri fornitori.

Il Gruppo dispone di tre uffici dedicati all'attività di valutazione, monitoraggio e supporto dei fornitori di prodotto finito, in grado di rispondere in modo rapido ed efficiente alle diverse esigenze e peculiarità dei mercati in cui esso opera. L'organizzazione di tali uffici segue un criterio di competenza e di vicinanza geografica. Di conseguenza, sono state istituite tre sedi distinte, ognuna dedicata a specifiche categorie di prodotto: una in Italia, focalizzata sulle attività relative alle aree caffè e stiro; una nel Regno Unito, responsabile della gestione dei prodotti "motor-driven"; e infine, una sede a Hong Kong, incaricata dei prodotti nell'ambito dell'area comfort.

In Europa, la Direzione Supply Chain è responsabile della gestione dei volumi e della logistica dei materiali, nonché dei semilavorati destinati alla produzione; tale processo viene svolto mediante due differenti sedi operative, situate in Italia e in Romania e che collaborano con gli uffici sopra citati. Per quanto riguarda il mercato asiatico, i responsabili di entrambi gli stabilimenti cinesi si adoperano nella gestione dei componenti in ingresso, con il supporto di tre uffici acquisti suddivisi in base a specifiche categorie di prodotto.

La funzione Quality si occupa dell'esecuzione di audit periodici presso i fornitori di prodotti finiti, con l'obiettivo di valutarne le performance qualitative, sociali e ambientali. Più precisamente, gli audit sono eseguiti con una cadenza biennale: questi permettono da un lato di assicurare che i livelli di qualità dei prodotti e dei materiali siano allineati alle esigenze del Gruppo, dall'altro di garantire il rispetto di criteri sociali, quali la tutela dei diritti umani, e la conformità alle principali norme ambientali.

Gli audit sociali vengono condotti secondo quanto previsto dallo standard internazionale SA 8000 (Social Accountability), che valuta aspetti quali la contrattazione collettiva, l'orario e le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza, il lavoro minorile o forzato, la discriminazione e la formazione del personale. In aggiunta, tali criteri di valutazione dei fornitori prendono in considerazione i livelli di rischio sociale associati a differenti paesi; per questa ragione, la maggior parte delle attività di verifica viene condotta in Cina, il cui rischio sociale è generalmente più elevato rispetto ad altri Paesi nei quali si concentrano i fornitori del Gruppo. A tali criteri di valutazione sociale, quindi, sono stati affiancati criteri di valutazione ambientale che consentono l'ottenimento di un miglior presidio su indicatori di performance specifici, quali emissioni, scarichi idrici e rifiuti, nonché per verificare la presenza di un sistema di gestione conforme allo Standard ISO 14001.

Un ulteriore strumento di supporto al monitoraggio dell'attività dei fornitori è rappresentato dal Codice Etico. Questo documento viene condiviso con tutti i partner commerciali del Gruppo attraverso l'apposito vendor portal, dove il testo originale del Codice è disponibile in lingua italiana, inglese e cinese. Ciò consente ai fornitori di comprenderne appieno il significato, osservarne obblighi e principi, e adeguare la propria attività in conformità a quanto richiesto in sede di audit. All'interno del medesimo portale, sono pubblicate anche le "Responsible sourcing guidelines", che definiscono i criteri di rischio associato e determinano un regime di controllo differenziato per tutti i fornitori del Gruppo, basato su tre fattori: tipologia di fornitore, area geopolitica di origine e rilevanza di business. Grazie al costante aggiornamento dei criteri di valutazione, il Gruppo è in grado di svolgere una verifica completa della situazione di ciascun fornitore e di garantire un efficace monitoraggio dei rischi.

L'intero processo di valutazione e monitoraggio è formalizzato all'interno di una procedura che prevede che tutti i fornitori di prodotti finiti siano soggetti alla qualifica SCoC (Social Accountability Code of Conduct). Tale processo si articola in diverse fasi, che iniziano con la raccolta dati e proseguono con la segnalazione e il monitoraggio di azioni correttive, seguite da specifici follow-up. Tutte queste attività vengono registrate in un apposito sistema, permettendo così di tracciare gli impegni presi dai fornitori nel tempo.

Con il termine delle misure di restrizione dovute alla pandemia di Covid-19, le attività di audit sono tor nate a essere svolte interamente in presenza, in modo tale da assicurare un'attività di verifica più accurata. Gli strumenti digitali sono invece utilizzati esclusivamente per attività complementari, quali la ricezione e l'invio di eventuali follow-up che non ri chiedono una verifica on-site e il controllo di infor mazioni documentali che possono essere condivi se via e-mail. Tale meccanismo è valido sia per gli audit svolti nei confronti di fornitori con un rapporto consolidato, sia per i più recenti.

La qualità dei prodotti viene invece valutata secon do un insieme di indicatori specifici:

1. Technical Factory Audit (TFA): misura l'efficacia del sistema qualità e dei processi dei fornitori.

Questa tipologia di audit viene effettuata an nualmente, sia per la qualifica iniziale che per la successiva sorveglianza periodica dei fornitori. All'interno della checklist utilizzata per questa tipologia di audit è inclusa una sezione dedicata ai criteri ambientali.

  • 2. Quality Evaluation (QE): misura la qualità di prodotto attraverso un campionamento su base statistica di ogni singolo lotto.
  • 3. On Time Delivery (OTD): misura il tempo di spe dizione impiegato dal fornitore e, in particolare, la differenza tra la data di consegna stabilita e quella effettiva.
  • 4. Order Fill Rate (OFR): misura la capacità del fornitore di rifornire l'intera quantità di merce ri chiesta dal Gruppo.

I risultati derivanti dalle valutazioni di qualità deter minano il vendor rate, un indicatore utilizzato per classificare i partner in quattro categorie - pre ferred, approved, probation ed exit plan - e definire con maggiore precisione le modalità e l'intensità delle collaborazioni future, nonché monitorare i rap porti in un'ottica di miglioramento continuo.

Politiche praticate e obiettivi

Il Codice Etico regola le relazioni del Gruppo con i propri fornitori, elencando in una sezione specifica i criteri a cui entrambe le parti devono attenersi: da un lato il rispetto delle Leggi e Regolamenti applica bili, e dall'altro il rispetto dei Principi Generali definiti nel Codice stesso. Inoltre, il processo di selezione dei fornitori si basa su un confronto oggettivo di qualità, prezzo, garanzia di esecuzione e assisten za, evitando pertanto qualsiasi forma di favoriti smo o discriminazione. Ai fornitori viene anche ri chiesto di garantire il rispetto delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti, sulla base di quanto previsto dalle Convenzioni internazionali e delle leggi in materia di rispetto dei diritti umani fonda mentali. Infine, con l'obiettivo di estendere il presi dio del Gruppo a tutta la catena del valore, e non solo verso i propri fornitori, a questi viene richiesto di trasmettere ai propri subfornitori il Codice Etico aggiornato e tradotto.

La Direzione Supply Chain e la funzione Quality, oltre a gestire la valutazione e il monitoraggio dei nuovi fornitori, si impegnano attivamente nello svi luppo di relazioni durature con gli stessi. In partico lare, le funzioni operano al fine di costruire un network diretto e semplificato, che privilegia le con segne dirette, in linea con le aspettative del Gruppo. Tale approccio consente al Gruppo di assicurare una risposta tempestiva alle richieste provenienti non solo dal mercato, che è in continua evoluzione e richiede flessibilità, ma anche alle esigenze detta te dai processi produttivi.

Numeri chiave

Nel corso del 2023, la totalità dei nuovi fornitori di prodotto finito è stata sottoposta a una valutazione secondo criteri sociali, in linea con quanto previsto dallo standard SA 8000. Inoltre, si segnala che nessun audit SCoC (Social Accountability Code of Conduct) ha portato ad un risultato "zero tolerance", esito che avrebbe comportato un'interruzione del rapporto di approvvigionamento. Per quanto riguar da gli aspetti ambientali, nel 2023 sono stati svolti audit presso 15 nuovi fornitori di prodotto finito, pari al 100% del totale dei nuovi fornitori, in continuità con il valore registrato nel biennio precedente.

Nel corso del 2023, sono stati eseguiti complessi vamente 49 audit al fine di verificare il rispetto dei diritti umani presso 45 fornitori di prodotto finito e 4 presso asset del Gruppo. Questo dato coinvolge circa il 44% delle Operations del Gruppo e, pur regi strando una diminuzione rispetto al 2022, si inseri sce perfettamente nelle fluttuazioni e nelle tempi stiche dettate dalla cadenza biennale con cui tali audit vengono effettuati, mantenendosi quindi in linea con i dati del 2021.

Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 72

Nuovi fornitori di prodotto finito valutati secondo criteri sociali e ambientali

Mitigazione Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 73 degli impatti ambientali

Scenario e rischi

Il Gruppo De' Longhi opera quotidianamente in un contesto internazionale in costante evoluzione, e pone pertanto grande attenzione alla gestione consapevole e attenta dei propri processi produttivi, coerentemente con quanto richiesto dalle legislazioni di riferimento. Inoltre, in linea con i continui mutamenti del contesto regolamentare e di mercato, il Gruppo aggiorna regolarmente le proprie politiche di gestione ambientale, che rappresentano un elemento cruciale per garantire una condotta di business responsabile e minimizzare i propri impatti.

Maggiori dettagli sui rischi ambientali e sulle modalità di gestione adottate dal Gruppo sono disponibili ai punti 15 e 16 (Rischi relativi ad eventuali danni ambientali) del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi". Inoltre, le misure di mitigazione e la modalità di gestione dei rischi legati alle tematiche ambientali sono descritte nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

La Direzione Operation & Technology e la Direzione Quality si occupano di gestire gli aspetti ambientali a livello centrale. A questo riguardo, negli ultimi anni, il Gruppo De' Longhi si è impegnato in questa direzione, fino ad ottenere, nel 2022, la certificazione ISO 14001:2015 per tutti i sistemi di gestione ambientale adottati nei suoi stabilimenti produttivi. Tale certificazione assicura la presenza di un sistema in grado di monitorare gli impatti ambientali delle attività, nonché di implementare eventuali azioni di miglioramento e mitigazione. Il Gruppo, su questa scorta, ha effettuato nel corso degli anni molteplici investimenti volti, tra le altre cose, alla produzione di energia pulita, a rendere più moderni ed efficienti gli stabilimenti e a ottimizzare i processi produttivi.

Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, da diversi anni presso lo stabilimento di Mignagola è presente un impianto fotovoltaico: nel corso del 2023, è stato generato un totale di 862.318 kWh, dei quali una parte residuale è stata immessa nella rete elettrica e venduta - contribuendo così alla riduzione del mix energetico nazionale. L'autoproduzione nel sito consente di soddisfare circa il 6% del fabbisogno di energia elettrica, riducendo così la dipendenza dalla rete nazionale. L'installazione di pannelli fotovoltaici è altresì estesa ad alcune filiali commerciali, e un progetto è stato recentemente avviato per la predisposizione di un impianto per la produzione di energia solare presso lo stabilimento di Cluj in Romania. Con una potenza installata di circa 3 MW, l'impianto coprirà una porzione non indifferente del fabbisogno energetico del sito e sarà il più grande del Gruppo. In totale, nel presente anno di rendicontazione, sono stati prodotti e consumati 882.058 kWh, tramite l'impiego di energia rinnovabile.

In un'ottica di miglioramento dell'efficienza energetica, sono stati installati sensori di movimento presso gli stabilimenti di Mignagola, Cluj, Salonta e Dongguan; questi strumenti permettono al sistema di illuminazione di attivarsi solo in presenza di utenti all'interno delle aree interessate. Negli stessi stabilimenti, così come nella sede centrale di Treviso, sono inoltre presenti sistemi di monitoraggio dei consumi e dell'efficienza energetica. Parallelamente, al fine di ottimizzare i consumi, è in corso un processo di relamping LED: se negli ultimi anni il rinnovamento dei sistemi di illuminazione era stato portato avanti principalmente presso gli stabilimenti europei, nel biennio 2022-2023 si è registrato un significativo progresso anche nei siti cinesi, dove attualmente sono presenti solamente lampade a basso consumo. In particolare, nel 2023, grazie all'installazione di oltre 1.500 lampade a LED è stato possibile generare un risparmio di 1.759.241 MJ, nel solo sito di Dongguan.24

Sempre presso lo stabilimento di Dongguan, dal 2021 è stata avviata un'ulteriore iniziativa di efficientamento volta alla sostituzione delle macchine tradizionali per lo stampaggio della plastica a iniezione idraulica con nuovi macchinari che contano su un servomotore elettrico in grado di mantenere alti livelli produttivi, con un minor dispendio energetico, un intervento che nel 2023 ha portato a un risparmio di energia pari a 3.801.600 MJ.25

Infine, nello stabilimento di Mignagola è proseguita l'attività di analisi e progettazione di un nuovo processo di collaudo delle macchine da caffè, basato su un sistema ad aria. Questa innovazione non solo consentirebbe di risparmiare circa mezzo litro d'acqua per ogni test, ma anche di ridurne le tempistiche e i consumi energetici associati.

Un'altra funzione, il cui contributo in ottica di mitigazione degli impatti ambientali è fondamentale, è la Ricerca e Sviluppo, la quale si occupa di progettare

24 Tale stima di riduzione dei consumi è stata condotta utilizzato come anno di riferimento il 2021.

25 Tale stima di riduzione dei consumi è stata condotta utilizzato come anno di riferimento il 2021.

prodotti ecosostenibili a partire dalla scelta dei materiali, passando per il confezionamento, fino ad arrivare alla fase d'uso e al fine vita. In particolare, tale funzione, sia a livello Corporate che locale, adotta un approccio scientifico orientato alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni che incrementino l'efficienza energetica, la durabilità e la riparabilità dei prodotti, oltre a diminuire il consumo di risorse e la produzione di rifiuti nelle operation aziendali. Per ulteriori informazioni, si può fare riferimento al capitolo "Qualità ed innovazione di prodotto".

Rispetto a quest'ultimo tema, il Gruppo ha sviluppato diverse strategie per gestire responsabilmente i rifiuti prodotti nei propri processi produttivi, puntando ad allinearsi ai princìpi dell'economia circolare. Per questo, negli stabilimenti di Mignagola e Dongguan sono stati implementati progetti di recupero degli scarti di produzione derivanti dallo stampaggio della plastica, che vengono riutilizzati nel ciclo produttivo riducendo i rifiuti generati. A partire dalla seconda metà del 2022, un'iniziativa analoga è stata portata avanti anche presso gli stabilimenti di Cluj e Salonta, dove nel 2023 il 100% dei rifiuti prodotti dallo stampaggio della plastica è stato riciclato.

La valorizzazione dei rifiuti non si limita alla plastica: scarti derivanti dalla lavorazione del ferro sono rivenduti come materia prima, mentre quelli di carta, cartone e nylon vengono avviati ad attività di recupero e affidati a smaltitori terzi specializzati.

Una gestione oculata dei beni acquistati riguarda anche e soprattutto il caffè. A tal proposito, vengono portate avanti iniziative sia per minimizzarne il consumo sia per valorizzarne il riutilizzo. In particolare, presso lo stabilimento di Mignagola sono proseguiti i test per la modifica della taratura del macinino durante la fase di collaudo delle macchine da caffè: tale iniziativa, una volta portata a termine, porterà al risparmio di oltre 150 tonnellate di caffè all'anno e alla riduzione del dispendio energetico associato di circa l'80%, senza intaccare la qualità del processo.

La gestione responsabile dei rifiuti si declina anche in una particolare attenzione verso le attività di riciclo, sia presso gli uffici che presso gli stabilimenti produttivi: apposite segnaletiche e una formazione attenta indirizzata a come smaltire correttamente i rifiuti mira ad aumentare la qualità del sistema di raccolta differenziata. Proprio riguardo a questo tema, nel 2023 presso lo stabilimento di Dongguan è stata svolta un'attività di formazione apposita, mentre in OnShiu è stata implementata un'iniziativa per la riduzione dei rifiuti pericolosi, tramite l'installazione di nuovi filtri a pressione.

L'utilizzo di un packaging con caratteristiche di sostenibilità rappresenta un altro ambito di impegno da parte della Società, che già a partire dal 2020 ha svolto analisi LCA (Life Cycle Assessment) sulle diverse tipologie di imballaggi esistenti, con lo scopo di individuare le alternative a maggiore riduzione dell'impatto ambientale. A partire dai risultati ottenuti, il Gruppo ha deciso, tra le altre cose, di concentrarsi sulla riduzione della quantità di EPS (Expanded Polystyrene) presente negli imballi dei propri prodotti. Rispetto a quest'ultimo punto, negli ultimi anni la percentuale di prodotti privi di polistirolo nell'imballaggio è aumentata costantemente: nel 2023, il 69% dei prodotti commercializzati dal Gruppo rientravano all'interno di questa fattispecie e, in particolare, nell'ultimo anno vi è stato un incremento di dieci punti percentuali rispetto al precedente.

Le iniziative di efficientamento del packaging hanno interessato anche la logistica interna e le operations del Gruppo: negli stabilimenti cinesi e in quello di Cluj l'obiettivo è quello di riutilizzare gli imballi di plastica e cartone delle componenti in entrata, altrimenti smaltiti al loro ingresso. In particolare, nel 2023 presso gli stabilimenti rumeni sono state sostituite alcune pellicole plastiche utilizzate per l'imballaggio con nastri riutilizzabili in Polietilene (PET) che hanno portato a una riduzione di circa 5 tonnellate di rifiuti plastici.

Consapevole dell'importanza di ridurre gli impatti ambientali lungo tutta la catena di fornitura, il Gruppo ha cominciato a implementare iniziative di riutilizzo del packaging che coinvolgano anche i fornitori. In particolare, nel 2023 presso lo stabilimento di Dongguan, dove transita la maggior parte dei prodotti acquistati tra tutti gli stabilimenti del Gruppo, è stato avviato un progetto di collaborazione con i principali supplier, che nel 2024 porterà all'impiego di scatole in plastica riutilizzabili a rendere.

Un discorso a parte meritano i pallet in legno che negli ultimi anni sono stati sostituiti da bancali in plastica riciclata, più leggeri e durevoli, presso gli stabilimenti di Mignagola, Dongguan, OnShiu e, in larga parte, anche presso i siti di Cluj e Salonta.

Al fine di migliorare le proprie prestazioni in termini di qualità dell'aria, presso gli stabilimenti di Cluj, Salonta, Mignagola e, a partire dal 2023, anche di Dongguan, sono installati sistemi di monitoraggio delle emissioni inquinanti provenienti dai camini. Tali sistemi permettono una rilevazione puntuale della quantità di sostanze dannose immesse nell'aria, in questo caso, sia un'ottica di monitoraggio sia di riduzione.

Politiche praticate e obiettivi

Attualmente, a livello di Gruppo, non è presente una politica ambientale formalizzata ed estesa a tutti gli stabilimenti, sebbene all'interno del Codice Etico, il quale si applica a tutte le società di De' Longhi, sia esplicito il principio della salvaguardia dell'ambiente, così come della salute pubblica, nel rispetto delle normative in vigore. Tale principio si concretizza nello sviluppo di progettualità e processi che vengono implementati prendendo in esame la letteratura scientifica e le migliori prassi in materia ambientale, al fine di prevenire l'inquinamento, rispettare il territorio e tutelare l'ambiente e il paesaggio. Così il Gruppo, nel perseguire i suoi obiettivi di sviluppo produttivo, finanziario e sociale, opera nella ricerca di un equilibrio tra le iniziative economiche e le esigenze ambientali, anche e soprattutto nel rispetto delle generazioni future.

All'interno del quadro delineato, per ciascuno degli stabilimenti del Gruppo, dai requisiti stabiliti dai sistemi di gestione certificati secondo ISO 14001:2015, le politiche ambientali in vigore e le procedure che ne discendono non solo assicurano il rispetto delle normative vigenti, ma anche l'impegno ad operare in un'ottica migliorativa, riguardo a diversi aspetti ambientali tra i quali: l'ottimizzazione dei consumi di risorse ed energia, la riduzione o, ove possibile, l'abbattimento di ogni forma di inquinamento e l'implementazione di tecnologie e processi per minimizzare i rischi legati all'ambiente.

Numeri chiave

Nel 2023, l'incremento dei volumi produttivi ha determinato un aumento dei consumi totali di energia, che si sono assestati su un totale di 437.701 GJ (+18% rispetto all'anno precedente).

I consumi del Gruppo possono essere divisi in diretti e indiretti: i primi sono legati soprattutto all'utilizzo del trigeneratore di Mignagola, della flotta aziendale, dei sistemi a gas per il riscaldamento e la produzione; i secondi sono invece connessi perlopiù al consumo di energia elettrica per le attività produttive, l'illuminazione, il teleriscaldamento e il raffrescamento. I consumi diretti rappresentano il 37% del totale, un dato in aumento rispetto all'anno precedente (+41%) e dovuto principalmente all'incremento di gas naturale consumato per il funzionamento del trigeneratore nello stabilimento di Mignagola, il cui impiego equivale a quasi l'80% del consumo totale di gas naturale complessivo del Gruppo. D'altra parte, questo impianto permette di produrre contemporaneamente energia termica, frigorifera ed elettrica, diminuendone la dispersione durante la fase di trasporto e risultando maggiormente efficiente rispetto ad un tradizionale impianto di riscaldamento a gas affiancato da un impianto elettrico che si approvvigioni dalla rete nazionale.

Dal punto di vista dell'indicatore di intensità energetica, nel 2023, il rapporto tra elettricità consumata nei plant produttivi e pezzi prodotti mostra una decrescita, attestandosi su un valore di 5,8 kWh/pezzi prodotti.

Siti produttivi Altre tipologie di sede 26 Gruppo De' Longhi
Consumi energetici U.M. 2021 2022 2023 2021 2022 2023 2021 2022 2023
Consumi diretti da fonti non rinnovabili
Benzina GJ 3.948 4.945 3.015 7.181 8.883 12.253 11.129 13.828 15.268
Gasolio GJ 6.991 5.696 6.063 18.274 18.759 18.008 25.265 24.455 24.071
Gas naturale GJ 42.869 66.777 114.228 5.115 5.934 3.932 47.984 72.711 118.160
GPL GJ 518 347 304 712 707 607 1.231 1.054 911
Altro (olio combustibile) GJ - - - 61 1 - 61 1 -
Totale GJ 54.327 77.765 123.610 31.343 34.284 34.800 85.670 112.049 158.410
Consumi diretti da fonti rinnovabili
En. elettrica prodotta da
rinnovabili e consumata
GJ 3.423 3.338 3.104 - - 69 3.423 3.338 3.173
Totale consumi diretti GJ 57.750 81.103 3.104 31.343 34.284 69 89.093 115.387 3.173
Consumi indiretti
Energia elettrica
acquistata
GJ 296.557 218.380 240.890 34.291 35.398 33.812 330.848 253.778 274.702
Teleriscaldamento GJ - - - 2.322 2.599 1.059 2.322 2.599 1.059
Raffrescamento GJ - - - - 367 358 - 367 358
Totale consumi indiretti GJ 296.557 218.380 240.890 36.613 38.364 35.229 333.170 256.744 276.119
Consumi totali GJ 354.307 299.483 367.604 67.956 72.648 70.098 422.263 372.130 437.702

26 La voce "Altre tipologie di sede" include gli uffici, le filiali distributive, i magazzini e, in generale, tutte le realtà non produttive del Gruppo De' Longhi.

Il totale delle emissioni Scope 1 e Scope 2 (calcolate con il metodo "Location Based") prodotte nel 2023 ammonta a 42.863 tonnellate di CO2 , un dato in crescita rispetto al 2022 (+24%) e coerente con l'incremento delle attività produttive. Le emissioni dirette rappresentano una quota residuale rispetto al totale di Gruppo (pari al 12%), mentre le emissioni indirette location based valgono circa l'88%. In particolare, se le prime sono generate principalmente dall'impiego della flotta auto (57% delle emissioni Scope 1), le seconde dipendono principalmente dal consumo di energia elettrica (86% delle emissioni Scope 2 location based) 27 e dall'attività del trigeneratore di Mignagola (14%).

Da ultimo, le emissioni indirette market based nel 2023 siano diminuite del 55% rispetto all'anno precedente e del 64% rispetto al 2021. Tale tendenza è imputabile principalmente all'incremento nell'acquisto di certificati di garanzie di origine (GO), i quali garantiscono la provenienza da fonti rinnovabili dell'elettricità consumata e che oggi coprono i consumi di tutti gli stabilimenti produttivi, oltre che delle filiali commerciali dislocate in Regno Unito e Irlanda, ovvero l'89% del totale dei consumi di energia elettrica del Gruppo.

Siti produttivi Altre tipologie di sede 28 Gruppo De' Longhi
Emissioni [ton CO2] 2021 2022 2023 2021 2022 2023 2021 2022 2023
Dirette 3.249 3.067 2.166 2.215 2.416 2.947 5.464 5.483 5.113
Indirette - Location Based 35.523 25.544 34.376 3.460 3.608 3.374 38.983 29.152 37.750
Indirette - Market Based 23.452 16.417 5.128 1.974 4.259 4.133 25.426 20.496 9.261
TOT (Dirette + Indirette - Location Based) 38.772 28.611 36.542 5.675 6.024 6.321 44.447 34.635 42.863
TOT (Dirette + Indirette - Market Based) 26.701 19.484 7.294 4.189 6.675 7.080 30.890 25.979 14.374

  • 27 Si segnala che, a partire dal 2023, vengono considerate nel calcolo delle emissioni Scope 1 anche le perdite di gas refrigeranti, impiegati sia negli stabilimenti produttivi che nelle filiali. Il valore delle emissioni prodotte da tali composti equivale a 606,5 tonnellate di CO2eq.
  • 28 La voce "Altre tipologie di sede" include gli uffici, le filiali distributive, i magazzini e, in generale, tutte le realtà non produttive del Gruppo De' Longhi.

Durante il 2023, il volume totale di rifiuti prodotti dal Gruppo è pari a 12.345 tonnellate, un dato in aumento del 33% rispetto all'anno precedente, e dovuto all'incremento dell'attività produttiva, mentre resta costante la distribuzione tra rifiuti pericolosi (2%) e non pericolosi (98%). La percentuale di rifiuti conferiti a riciclo, recupero e/o riuso è pari all'89% del totale, un dato in leggero aumento rispetto all'anno precedente e che testimonia il sempre più concreto impegno del Gruppo nell'adozione di pratiche di economia circolare, attente alla sostenibilità.

2021 2022 2023
Rifiuti prodotti 29 U.M. Pericolosi Non pericolosi Pericolosi Non pericolosi Pericolosi Non pericolosi
Riuso ton 1 - 1 - - 220
Recupero ton 21 2.396 19 2.055 34 1.907
Riciclo ton 10 8.572 35 5.989 18 8.859
Compostaggio ton - 198 - 50 - 18
Incenerimento (con recupero di energia) ton 33 904 46 500 54 428
Incenerimento ton 48 - 28 18 82 -
Discarica ton 67 215 11 190 2 406
Stoccaggio ton 51 23 7 14 - -
Altro ton 59 71 44 289 36 281
Totale ton 290 12.379 190 9.104 226 12.119

I rifiuti generati presso gli stabilimenti produttivi nel triennio di rendicontazione (tonnellate)

29 Si segnala che il 78% dei rifiuti prodotti nel 2023 dal Gruppo De' Longhi è stato trattato offsite.

Rifiuti pericolosi prodotti nel 2023 per tipologia di smaltimento Rifiuti non pericolosi prodotti nel 2023 per tipologia di smaltimento

Il perimetro e lo standard di rendicontazione

Il perimetro di rendicontazione, coerentemente con quanto richiesto dal Decreto, coincide con quello del Bilancio Consolidato, ovvero include le società consolidate integralmente per la reportistica finanziaria, se non diversamente specificato.

Nel corso del 2023 è stata aggiunta al perimetro una nuova società, "De' Longhi LLP", con sede in Kazakistan. La data di inclusione nel perimetro di consolidamento è coerente con quanto già previsto per i dati finanziari.

L'anno solare di rendicontazione cui si riferiscono le informazioni e i dati inseriti nella presente sezione è il 2023.

Lo standard di rendicontazione adottato dal Gruppo per la redazione della propria DNF sono i GRI Sustainability Reporting Standards 2021 (di seguito anche GRI Standards), pubblicati dal GRI - Global Reporting Initiative, secondo l'opzione "with reference". In particolare, nella predisposizione della DNF, si è fatto riferimento a quanto previsto dallo Standard GRI 1: Foundation, ai reporting principle e alle informative riportate nel GRI Content Index.

Il processo di individuazione dei temi materiali

L'analisi di materialità guida De' Longhi nella scelta dei temi da rendicontare allo scopo di dare piena e chiara rappresentazione della rilevanza degli impatti economici, ambientali e sociali delle attività del Gruppo.

Nel corso del 2022, l'analisi di materialità è stata aggiornata in conformità con le nuove richieste dello Standard GRI 2021; nel 2023 tale analisi è stata confermata.

L'identificazione dei temi materiali per l'azienda si lega, secondo le prescrizioni dello Standard, all'identificazione degli impatti, attuali e potenziali, significativi generati o verosimilmente generabili dalla stessa sull'economia, l'ambiente e le persone, compresi anche gli impatti sui diritti umani, attraverso le attività e le relazioni commerciali dell'organizzazione. Questi impatti comprendono impatti negativi e positivi, impatti a breve e a lungo termine, impatti intenzionali e involontari, impatti reversibili e irreversibili.

Il Gruppo struttura il processo di analisi di materialità in quattro diverse fasi:

1. Comprensione del contesto in cui opera il Gruppo: viene svolta un'analisi documentale, prendendo in considerazione diverse categorie di fonti, sia interne che esterne all'azienda, tra cui documenti pubblici di un panel di aziende operanti in settori affini, le tendenze del settore, identificate tramite l'analisi delle pubblicazioni delle principali associazioni e organizzazioni internazionali, e gli articoli di giornale riferiti ad avvenimenti di rilievo che riguardano l'azienda durante l'anno.

  • 2. Identificazione degli impatti effettivi e potenziali di De' Longhi: In questa fase l'organizzazione individua i suoi impatti effettivi e potenziali sull'economia, sull'ambiente e sulle persone, compresi quelli sui diritti umani di queste ultime, nell'ambito delle attività e dei rapporti di business dell'organizzazione stessa. Gli impatti effettivi sono quelli che si stanno attualmente verificando o si sono verificati nel tempo mentre gli impatti potenziali, quelli che potrebbero verificarsi in futuro.
  • 3. Valutazione della significatività e della rilevanza degli impatti: tutti gli impatti vengono valutati attraverso un processo di valutazione del grado di significatività sviluppato in linea con i criteri indicati dallo Standard.
  • 4. Prioritizzazione degli impatti più significativi per la rendicontazione: viene stabilita la priorità degli impatti più significativi del Gruppo e gli impatti ritenuti più rilevanti guidano

l'identificazione dei temi materiali inseriti nella presente Dichiarazione Non Finanziaria.

Il Gruppo, inoltre, valuta e classifica i propri impatti sulla base di due parametri, gravità e probabilità. La gravità di un impatto negativo reale o potenziale è determinata dalla sua scala (cioè quanto grave è l'impatto), dalla portata (cioè quanto è diffuso l'impatto) e dalle caratteristiche irrimediabili (quanto è difficile mitigare o sanare il danno risultante). La probabilità può essere definita come la possibilità che l'impatto si manifesti, tenendo conto delle azioni che l'azienda adotta per prevenire lo stesso. Pertanto, gli impatti generati dal Gruppo De' Longhi vengono classificati in base al loro grado di gravità e di probabilità, ovvero sulla base della loro significatività. In seguito alle analisi svolte, il Gruppo approva una lista di 13 temi materiali, dei quali tre inerenti alla sfera ambientale, due relativi alla sfera di governance e otto relativi alla sfera sociale. Infine, dopo aver identificato gli impatti significativi e aver definito i temi materiali, vengono individuati gli indicatori GRI corrispondenti, da rendicontare all'interno del documento.

Di seguito si riporta la lista dei temi risultati materiali a seguito dell'identificazione e aggregazione degli impatti rilevanti. A ogni tema materiale sono stati associati i relativi Topic-Specific GRI Disclosure.

Ambiti D. Lgs. 254 Temi materiali Descrizione degli impatti GRI Topic-Specific Disclosure
Aspetti ambientali Gestione delle emissioni GHG e
lotta al cambiamento climatico
Il consumo di combustibili fossili e di energia elettrica genera emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra che
contribuiscono al cambiamento climatico. Con l'obiettivo di mitigare e contrastare il proprio impatto, il Gruppo si
impegna a implementare soluzioni finalizzate al risparmio energetico e all'utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
GRI 302-1, 302,2
GRI 305-1, 305-2
Gestione delle
risorse umane
Inclusione e pari opportunità Una gestione non adeguatamente strutturata di aspetti relativi a inclusione e pari opportunità potrebbe condurre al
verificarsi di episodi di discriminazione. Attraverso policy, procedure e iniziative coordinate dal dipartimento HR, il Gruppo
si impegna a ridurre il rischio del verificarsi di tali episodi.
GRI 405-1
GRI 406-1
Aspetti ambientali Gestione dei rifiuti ed economia
circolare
L'utilizzo di materiali non riciclabili e una non adeguata gestione dei rifiuti generati durante la produzione potrebbero
contribuire a dar luogo a un impatto negativo sull'ecosistema. Con lo scopo di mitigare l'impatto, il Gruppo mette in
campo prassi di waste management all'avanguardia e nel pieno rispetto delle normative vigenti.
GRI 306-3, 306-4, 306-5
Gestione delle
risorse umane
Salute e sicurezza dei lavoratori La salute e la sicurezza dei lavoratori è una tematica di prioritaria rilevanza per il Gruppo. Infatti, al fine di contrastare i
potenziali rischi correlati alle attività produttive, l'azienda adotta prassi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, e si
impegna a implementare azioni di monitoraggio e miglioramento continuo.
GRI 403-9
Diritti umani Rispetto dei diritti umani Il Gruppo è impegnato nella tutela dei diritti umani. Al fine di mitigare la probabilità di avvenimento di una violazione, sia
nelle operations che lungo l'intera value chain, De' Longhi ha implementato iniziative specifiche mirate al monitoraggio
delle pratiche adottate dai fornitori. Inoltre, il Gruppo eroga corsi di formazione su tematiche e procedure relative al
rispetto dei diritti umani.
KPI non GRI: operazioni
valutate in ambito diritti umani
Aspetti sociali Promozione di stili di vita sostenibili Conscio del proprio ruolo di abilitatore nei confronti dei propri clienti e stakeholder, il Gruppo promuove l'adozione di stili
di vita salutari, favorendo l'uso di prodotti alimentari sostenibili e diffondendo le buone pratiche per un'alimentazione
sana ed equilibrata.
-
Aspetti sociali e
aspetti ambientali
Gestione responsabile della supply
chain
Una gestione della catena di fornitura non responsabile potrebbe contribuire a determinare impatti negativi di carattere
ambientale e sociale. Pertanto, il Gruppo De' Longhi ha adottato strumenti e meccanismi che concretizzano il suo
impegno verso la mitigazione del rischio che l'impatto si realizzi.
GRI 414-1
GRI 308-1
Aspetti ambientali Innovazione ed eco-design L'impiego non responsabile dei materiali, compresa la loro scelta in fase di approvvigionamento, potrebbe causare dei
danni all'ecosistema. Per questo motivo, il Gruppo ha implementato delle linee guida con l'obiettivo di promuovere
soluzioni innovative e sostenibili nella scelta dei materiali.
-
Aspetti sociali Sicurezza del prodotto ed
etichettatura
Un'etichettatura non trasparente e completa potrebbe contribuire a determinare un uso incorretto del prodotto e causare
danni alla sicurezza del consumatore. Allo stesso tempo, anche il mancato presidio delle tematiche di qualità nella fase
di approvvigionamento e produzione potrebbe generare delle ricadute in tal senso. Pertanto, il Gruppo si impegna a
garantire controlli costanti sulla qualità e sulla sicurezza del prodotto, così come sulla trasparenza nell'etichettatura.
GRI 417-2
GRI 417-3
GRI 416-1
Aspetti sociali Soddisfazione del consumatore De' Longhi attribuisce massima importanza alla soddisfazione dei propri consumatori. Per questo, promuove attività di
indagine sulle necessità e preferenze dei propri clienti, al fine di instaurare con essi un rapporto duraturo e di fiducia.
-
Lotta alla corruzione Etica e integrità del business De' Longhi si impegna a svolgere il proprio business ispirandosi ai principi di integrità, trasparenza, legalità, imparzialità,
prudenza, e nel rispetto delle leggi.
GRI 205-2 (b, c, e)
205-3
Gestione delle
risorse umane
Attrazione e sviluppo di talenti Insieme alla soddisfazione dei propri dipendenti, un aspetto fondamentale per il Gruppo è lo sviluppo dei talenti, leva che
permette di garantire stabilità, attrattività e creazione di posti di lavoro, investendo costantemente sul capitale umano.
GRI 404-1
Aspetti sociali Utilizzo dei dati dei consumatori Attraverso la promozione di campagne di sensibilizzazione riguardanti i rischi legati alla diffusione dei dati personali, il
Gruppo si impegna a garantire la tutela della privacy dei consumatori.
GRI 418-1

mento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno dei diversi stabilimenti.

I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione

In riferimento ai possibili rischi, subiti e generati, connessi ai temi che il Gruppo De' Longhi ha identificato come "materiali", in tabella si riportano, per ogni area del D. Lgs. 254, i principali rischi associati e le relative modalità di gestione.

Ambito
D.Lgs. 254
Principali rischi Strumenti di gestione dei rischi
Lotta alla
corruzione

Rischi connessi alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, in particolare in rife
rimento al D. Lgs. 231/2001 che ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano uno specifico
regime di responsabilità a carico degli enti per alcune tipologie di reati.

Rischi legati ai rapporti di natura commerciale che il Gruppo ha intrattenuto, e intrattiene tuttora,
con parti correlate.

Rischio reputazionale.
• Codice Etico di Gruppo.

Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001.

Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa.

Corporate Governance Guidelines.

Procedura diretta a disciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Correlate.
Gestione delle
risorse umane
Diritti umani

Rischi connessi al management e alla gestione delle risorse umane, in particolare in relazione
alla capacità del Gruppo di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare persona
le dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o mana
geriali, in relazione all'evoluzione delle necessità del Gruppo.

Per quanto riguarda la piattaforma cinese, inoltre, esistono alcuni rischi connessi all'elevato tur
nover del personale produttivo cinese.

Rischi legati a possibili casi di discriminazione.

Codice Etico di Gruppo.

Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001.

Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa.

Modello organizzativo affine alla OHSAS 18001.

In relazione agli stabilimenti europei Politica per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Politica di remunerazione del CDA e dei dirigenti con responsabilità strategiche.

Processo di valutazione delle performance.

Procedura di gestione degli MBO.

Survey rivolta ai dipendenti.

In relazione agli stabilimenti cinesi: sistemi di incentivazione volti alla fidelizzazione del persona
le, investimenti nella formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate ed un migliora
Ambito
D.Lgs. 254
Principali rischi Strumenti di gestione dei rischi
Qualità e innovazione di prodotto
Aspetti sociali
Aspetti
ambientali

Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazioni di

Codice Etico di Gruppo.
prodotto.
Sistema di Qualità certificato secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015.

Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi.

Modello di gestione della sicurezza alimentare.

Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità da prodotto in particolare in relazio

Politica di Qualità.
ne al rispetto degli standard qualitativi previsti dalle differenti normative vigenti nelle diverse
giurisdizioni in cui il Gruppo opera.

Procedure NPD.

Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo, in particolare in materia di tutela ambienta

Presidio sulla qualità attraverso audit.
le con particolare rilievo alle norme in materia di sicurezza e consumo energetico degli apparec
Monitoraggio costante dell'evoluzione normative.
chi elettrici per uso domestico, sui prodotti difettosi, sul periodo minimo di garanzia, sulla ricicla
bilità e sulla compatibilità ambientale.

Registrazione di marchi e brevetti relativi a prodotti.
Relazione con i consumatori
Codice Etico di Gruppo.

Rischi connessi alle dimensioni del magazzino e alla tempestività delle spedizioni; in particolare,

Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001.
Aspetti sociali nel caso in cui il Gruppo non disponesse di un'adeguata quantità di prodotti potrebbe incorrere
nel rischio di non soddisfare adeguatamente e tempestivamente la relativa domanda da parte

Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa e legislazione
vigente.
della propria clientela. Ulteriore rischio è dato da possibili inefficienze nella gestione della supply
chain che potrebbero incidere sull'adeguatezza del servizio reso ai clienti.

Policy GDPR (include politica di conservazione dei dati e procedura gestione data breach).

Rischi relativi ai sistemi informativi: in particolare in relazione agli eventi che possono minaccia

Formazione ai dipendenti in merito ai temi di sicurezza informatica e privacy.
re la continuità di erogazione dei servizi e l'integrità dei dati.
Presenza di strutture dedicate al monitoraggio continuo del livello di soddisfazione dei clienti.
Gestione della catena di fornitura

Rischi connessi ai rapporti con fornitori in particolare in relazione all'affidabilità degli stessi in

Codice Etico di Gruppo.
Aspetti sociali termini di qualità dei prodotti fabbricati, delle loro prestazioni in termini logistici e di tempestività
Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001.
Diritti umani delle rispettive consegne e in relazione dei loro rapporti con il personale dipendente.
Procedura diretta a disciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Correlate.

Rischio di dipendenza da fornitore unico per alcune tipologie di componentistica per produzioni
strategiche.

Presidio sulle tematiche sociali attraverso audit.

Codice Etico di Gruppo.
Aspetti
ambientali

Rischi relativi ad eventuali danni ambientali: la produzione industriale svolta dal Gruppo con i
propri stabilimenti ed impianti potrebbe, in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a detti impianti,
determinare danni a terzi, incidenti o danni ambientali.

In relazione agli stabilimenti europei: sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma UNI
EN ISO 14001:2015.

Rischi relativi al cambiamento climatico: eventi atmosferici estremi (come inondazioni, elevate

Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa.
precipitazioni, uragani) potrebbero minare la capacità del Gruppo di operare.
Politica ambientale estesa ai siti produttivi di Mignagola e Cluj e al sito di Kenwood.

Rischi relativi a pratiche di energy management non appropriate: scarse pratiche di sostenibilità
nella gestione dell'energia potrebbero non contribuire a ridurre l'impronta energetica del Gruppo
e/o accelerano il cambiamento climatico.

Con riferimento ai rischi relativi al cambiamento climatico, il Gruppo si attiene a principi e moda
lità di gestione ispirati al sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001:2015. Inoltre, nel
corso del biennio 2021-2022 è stata mappata la percezione del rischio relativo al possibile im
patto sul business aziendale derivante dal cambiamento climatico.

Il processo di reporting e le metodolo gie di calcolo

La definizione dei contenuti della DNF 2023 ha coinvolto tutte le funzioni aziendali rilevanti e re sponsabili per gli aspetti trattati nella sezione.

Di seguito sono riportate le principali metodologie di calcolo utilizzate e relativi aggiornamenti:

  • per quanto riguarda la Disclosure GRI 403 (Occu pational Health and Safety), il numero di infortuni registrabili include gli infortuni in itinere per cui il trasporto è stato organizzato da De' Longhi ed esclude quindi le altre casistiche;
  • l'indice di frequenza degli infortuni è il rapporto fra numero totale di infortuni e il numero totale di ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000 e sono esclusi dal calcolo del tasso di infortunio gli in fortuni in itinere;
  • l'indice di frequenza degli infortuni con conse guenze gravi è il rapporto fra numero totale di infortuni con conseguenze gravi (ovvero che hanno comportato assenze superiori a 6 mesi) e il numero totale di ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000;
  • il first time quality (FTQ) indicator è il rapporto percentuale tra i prodotti che non hanno mostra to difettosità funzionali o estetiche sul totale della produzione dell'anno;
  • il service call rate (SCR) è il rapporto percentua le tra le macchine riparate nel primo anno di ga ranzia e il totale dei prodotti venduti nell'anno. Tale indicatore viene calcolato trimestralmente su una base mobile di 12 mesi;
  • il first time fix (FTF) indicator è il rapporto per centuale tra i prodotti riparati che non hanno avuto necessità di nuovi interventi di assistenza nei sei mesi successivi e il totale dei prodotti riparati;

le emissioni di gas serra sono state calcolate secondo i principi richiamati all'interno standard e linee guida internazionalmente riconosciuti, come il GHG Protocol e la ISO 14064-1:2018. In particolare, i dati relativi al cambiamento climati co considerandola sola anidride carbonica (CO 2 ). L'energia autoprodotta da fonti rinnovabili non è rientrata all'interno del calcolo di emissioni di gas a effetto serra in quanto considerate a emis sioni di gas serra nulle.

I fattori di emissione utilizzati per il calcolo delle emissioni di CO 2 sono stati determinati nel seguen te modo:

  • • Emissioni dirette (Scopo 1): le emissioni legate al consumo di gas naturale e diesel per il riscal damento e alla benzina, diesel e GPL per la flotta aziendale sono state determinate utilizzando come fattori di emissione quelli riportati nella Ta bella dei parametri standard nazionali, pubblicata dal Ministero Italiano per l'Ambiente, per gli anni 2021, 2022 e 2023. Inoltre, le emissioni legate ai gas refrigeranti sono state calcolate utilizzando i Global Warming Potential (GWP) presenti all'in terno del Sesto Assessment Report del Intergo vernmental Panel on Climate Change (IPCC).
  • • Emissioni indirette (Scopo 2): le emissioni indi rette corrispondono ai consumi di energia elettri ca e ai consumi legati al teleriscaldamento; le emissioni legate ai consumi di energia elettrica sono state calcolate secondo l'approccio loca tion based e market based. Per il calcolo delle emissioni location based sono stati utilizzati i fattori, per ciascun Paese, presenti nella Tabella 49 - Principali indicatori socio-economici ed ener getici, pubblicata da Terna nella sezione Con fronti Internazionali, che hanno come fonte Ener data e disponibili nella loro versione più recente in riferimento all'anno 2019. Nel caso in cui un paese non fosse presente nella lista all'interno della Tabella di cui sopra, si è proceduto ad

associare il fattore di emissione del continente. Nel caso di sedi riferite a più paesi è stato utiliz zato, in maniera conservativa, il fattore di emis sione più alto tra quelli dei paesi rappresentati.

Per il calcolo delle emissioni market based sono stati utilizzati, dove disponibili, i residual mix ri portati nel documento "European Residual Mixes", pubblicato da AIB e disponibile per gli anni 2020-2022. Per gli Stati Uniti d'America, per il calcolo delle emissioni del 2021, è stato utiliz zato un residual mix medio per eGrid Subregion calcolato sulla base dei residual mix riportati all'interno del documento 2020 Green-e Residual Mix Emissions Rates; invece, per il 2022 e 2023 è stata utilizzata la versione più aggiornata Green-e ® Residual Mix Emission Rates nella quale i dati sono riferiti al 2022 e 2023. Per i paesi per i quali non è risultato disponibile alcun residual mix si è utilizzato il fattore di emissione location based riportato nella Tabella di Terna di cui sopra.

Le emissioni legate al teleriscaldamento sono state calcolate utilizzando i fattori di emissione riportati nelle tabelle del documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubbli cato dal Department for Environment Food & Rural Affairs (DEFRA) disponibili per il triennio 2021-2022-2023.

Dichiarazione d'uso Il Gruppo De' Longhi S.p.A. ha riportato le seguenti informative nel GRI Content Index per il periodo di rendicontazione 01/01/2023 - 31/12/2023, secondo la
modalità with reference to GRI Standard
GRI 1 utilizzati GRI 1: Principi Fondamentali 2021
GRI Standard Informativa Location
2-1 Dettagli organizzativi 42-43
2-2 Entità incluse nella rendicontazione di sostenibilità dell'organizzazione 42-43
2-3 Periodo di rendicontazione, frequenza e punto di contatto 84
2-4 Revisione delle informazioni (*)
2-5 Assurance esterna 156
GRI 2: Informative Generali 2021 2-6 Attività, catena del valore e altri rapporti di business 42-43
2-7 Dipendenti 60
2-8 Lavoratori non dipendenti 60
2-9 Struttura e composizione della governance 61
2-29 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder 44
3-1 Processo di determinazione dei temi materiali 79-80
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-2 Elenco di temi materiali 79-80
3-3 Gestione dei temi materiali 79-80
Etica e integrità del business
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 79-80
205-2 Comunicazione e formazione su normative e procedure anticorruzione 55
GRI 205: Anticorruzione 2016 205-3 Incidenti confermati di corruzione e misure adottate 54
Gestione delle emissioni GHG e lotta al cambiamento climatico
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 79-80
302-1 Consumo di energia interno all'organizzazione 75
GRI 302: Energia 2016 302-3 Intensità energetica 75
305-1 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) dirette (Scope 1) 76
GRI 305: Emissioni 2016 305-2 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) indirette da consumi energetici (Scope 2) 76
GRI Standard Informativa Location
Gestione dei rifiuti ed economia circolare
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 79-80
306-3 Rifiuti generati 77-78
GRI 306: Rifiuti 2020 306-4 Rifiuti non conferiti in discarica 77-78
306-5 Rifiuti conferiti in discarica 77-78
Gestione responsabile della supply chain
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 79-80
GRI 308: Valutazione ambientale dei fornitori 2016 308-1 Nuovi fornitori che sono stati selezionati utilizzando criteri ambientali 72
GRI 414: Valutazione sociale dei fornitori 2016 414-1 Nuovi fornitori che sono stati selezionati utilizzando criteri sociali 72
Salute e sicurezza dei lavoratori
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 78-79
GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro 2018 403-9 Infortuni sul lavoro 62-63
Attrazione e sviluppo di talenti
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 78-79
GRI 404: Formazione e istruzione 2016 404-1 Numero medio di ore di formazione all'anno per dipendente 57, 61
Inclusione e pari opportunità
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 78-79
GRI 405: Diversità e pari opportunità 2016 405-1 Diversità negli organi di governance e tra i dipendenti 61
GRI 406: Non discriminazione 2016 406-1 Episodi di discriminazione e misure correttive adottate 55
Sicurezza del prodotto ed etichettatura
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 78-79
GRI 416: Salute e sicurezza dei clienti 2016 416-1 Valutazione degli impatti sulla salute e la sicurezza di categorie di prodotti e servizi 64
417-2 Episodi di non conformità concernenti l'etichettatura e informazioni su prodotti e servizi 66
GRI 417: Marketing ed etichettatura 2016 417-3 Episodi di non conformità concernenti comunicazioni di marketing 69
Utilizzo dei dati dei consumatori
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 78-79
GRI 418: Privacy dei clienti 2016 418-1 Fondati reclami riguardanti violazioni della privacy dei clienti e perdita di loro dati 69
GRI Standard Informativa Location
Tematiche materiali non GRI
Rispetto dei diritti umani
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 70-71, 78-80
Innovazione ed eco-design
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 74-75, 79-80
Promozione di stili di vita sostenibili
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 66, 79-80
Soddisfazione del consumatore
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-3 Gestione dei temi materiali 6-69, 80

Successivamente al 31 dicembre 2023 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.

In data 27 febbraio 2024 il Gruppo ha perfezionato gli accordi di un'operazione di business combination tra la controllata Eversys, leader nella produzione e distribuzione di macchine per il caffè automatiche, e La Marzocco, leader nella produzione e distribuzione di macchine per il caffè semi-automatiche e macinacaffè.

Con questa operazione, La Marzocco ed Eversys, potranno sfruttare sinergie ed opportunità di cross-selling, per rafforzare ulteriormente la propria posizione lungo l'intera catena del valore, dalla ricerca e progettazione alla produzione e allo sviluppo del mercato, creando nel contempo un operatore globale in grado di competere efficacemente in posizione di leadership in diversi segmenti di mercato, come quello delle macchine automatiche, delle macchine tradizionali e del luxury household, offrendo una varietà e complementarità di prodotti, tecnologie e marchi.

L'operazione risulta in linea con le indicazioni strategiche del Gruppo, che vedono tra i principali fattori chiave di sviluppo nel medio termine l'ulteriore consolidamento della propria leadership nel mondo del caffè e l'ampliamento della propria presenza nel canale professionale.

L'operazione si configura come "operazione tra parti correlate di maggiore rilevanza", in ragione del fatto che De' Longhi S.p.A. e La Marzocco International LLC sono soggette al comune controllo di De Longhi Industrial S.A.. Come tale, l'operazione ha ricevuto il preventivo parere favorevole del Comitato Indipendenti, competente per le operazioni di maggiore rilevanza e il voto unanime del Consiglio di Amministrazione di De' Longhi S.p.A., con l'astensione del Presidente Giuseppe de' Longhi e dei Consiglieri Fabio de' Longhi e Silvia de' Longhi in conformità a quanto previsto dalla normativa, anche regolamentare, in materia di parti correlate.

L'operazione ha comportato la creazione di una nuova struttura societaria controllata da De' Longhi S.p.A., con relativo conferimento di Eversys e l'acquisizione da parte del Gruppo di quote (detenute direttamente e/o indirettamente) de La Marzocco International LLC (circa il 41,2% del capitale) da De Longhi Industrial S.A. e dai soci di minoranza. Le restanti quote de La Marzocco sono state conferite anch'esse nella nuova struttura societaria da parte dei soci.

A seguito del perfezionamento dell'operazione, avvenuto in data 27 febbraio 2024 sulla base di dati finanziari di Eversys e La Marzocco non ancora sottoposti a revisione contabile, il Gruppo controlla circa il 61,6% della nuova entità, mentre quote minoritarie sono detenute da De Longhi Industrial S.A. (circa il 26,5%) e dai precedenti azionisti di minoranza di La Marzocco (complessivamente per il 12%).

L'esborso in denaro complessivo netto è stato pari a circa US\$ 373 milioni, ovvero US\$ 200 milioni a De Longhi Industrial S.A. (per la quota del 22% di La Marzocco) e US\$ 173 milioni per l'acquisto delle quote dai soci di minoranza di La Marzocco (per la quota del 19,1% di La Marzocco).

Tale somma è stata interamente coperta mediante mezzi propri del Gruppo.

Alla data della presente Relazione finanziaria annuale, l'operazione non ha ancora prodotto alcun effetto sul bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi salva la contabilizzazione di alcuni costi per servizi di advisory e consulenza connessi all'aggregazione.

Evoluzione Gruppo De' Longhi | 02 Relazione sulla gestione 88 prevedibile della gestione

Il miglioramento delle dinamiche di crescita e profittabilità ottenute dal Gruppo negli ultimi trimestri, portano a stimare per il 2024 un'espansione dei ricavi, includendo l'allargamento del perimetro con la business combination tra La Marzocco ed Eversys. A livello di marginalità, è atteso nell'anno un miglioramento dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti per il nuovo perimetro.

Treviso, 12 marzo 2024

Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi

Bilancio consolidato

Prospetti contabili consolidati:

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale - finanziaria Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Conto economico consolidato

(Valori in migliaia di Euro) Nota 2023 di cui non ricorrenti
operativi
2022 di cui non ricorrenti
operativi
Ricavi da contratti con i clienti 1 3.043.086 3.126.940
Altri proventi 1 32.818 31.493
Totale ricavi netti consolidati 3.075.904 3.158.433
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2 (1.301.454) (1.194.715)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione 3-8 (23.588) 753 (235.736) 1.924
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 3 (10.800) 5.519
Consumi (1.335.842) 753 (1.424.932) 1.924
Costo del lavoro 4-8 (393.246) (1.036) (356.710) 500
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 5-8-15 (885.207) (4.727) (987.496) (1.432)
Accantonamenti 6-8 (23.790) (492) (19.919) 7.258
Ammortamenti 7-15 (108.191) (105.838)
Risultato operativo 329.628 (5.502) 263.538 8.250
Proventi (oneri) finanziari netti 9-15 (2.330) (25.341)
Risultato prima delle imposte 327.298 238.197
Imposte 10 (76.886) (58.354)
Risultato netto consolidato 250.412 179.843
Risultato netto di pertinenza di terzi 31 35 2.415
Risultato netto di pertinenza dei soci della controllante 250.377 177.428
Utile per azione (in Euro) 32
- di base € 1,67 € 1,18
- diluito € 1,65 € 1,16

L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti economici con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Conto economico consolidato complessivo

(Valori in migliaia di Euro) 2023 2022
Risultato netto consolidato 250.412 179.843
Altre componenti dell'utile complessivo:
Variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge (614) (3.893)
Effetto fiscale sulla variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge 376 525
Differenze risultanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere (33.384) 28.483
Totale altre componenti dell'utile complessivo che saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
(33.622) 25.115
Valutazione attuariale fondi (3.801) 11.087
Effetto fiscale valutazione attuariale fondi 830 (2.970)
Totale altre componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
(2.971) 8.117
Totale componenti dell'utile complessivo (36.593) 33.232
Totale Utile complessivo al netto delle imposte 213.819 213.075
Totale utile complessivo attribuibile a:
Soci della controllante 213.755 210.819
Interessi di pertinenza di terzi 64 2.256

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

ATTIVO
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 31.12.2023 31.12.2022
Attività non correnti
Immobilizzazioni immateriali 878.330 891.181
- Avviamento 11 371.686 373.754
- Altre immobilizzazioni immateriali 12 506.644 517.427
Immobilizzazioni materiali 477.981 446.899
- Terreni, immobili, impianti e macchinari 13 226.757 210.818
- Altre immobilizzazioni materiali 14 154.799 158.071
- Diritto d'uso beni in leasing 15 96.425 78.010
Partecipazioni e altre attività finanziarie 131.725 136.336
- Partecipazioni 16 4.294 6.103
- Crediti 17 5.400 5.609
- Altre attività finanziarie non correnti 18 122.031 124.624
Attività per imposte anticipate 19 60.413 64.634
Totale attività non correnti 1.548.449 1.539.050
Attività correnti
Rimanenze 20 504.678 550.659
Crediti commerciali 21 272.692 278.811
Crediti verso erario per imposte correnti 22 20.244 15.512
Altri crediti 23 43.695 29.884
Crediti e altre attività finanziarie correnti 24-15 172.472 368.354
Disponibilità liquide 25 1.250.198 770.247
Totale attività correnti 2.263.979 2.013.467
Attività non correnti possedute per la vendita 26 - 1.189
Totale attivo 3.812.428 3.553.706

L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Situazione patrimoniale-finanziaria Gruppo De' Longhi | 03Bilancio Consolidato 93 consolidata

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 31.12.2023 31.12.2022
Patrimonio netto
Patrimonio netto di gruppo 1.811.139 1.659.117
- Capitale sociale 29 226.590 226.590
- Riserve 30 1.334.172 1.255.099
- Risultato netto di competenza del Gruppo 250.377 177.428
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 31 - 4.274
Totale patrimonio netto 1.811.139 1.663.391
Passività non correnti
Debiti finanziari 593.079 773.968
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 33 300.844 477.582
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) 34 214.617 236.026
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 15 77.618 60.360
Passività fiscali differite 19 72.164 83.254
Fondi per rischi e oneri non correnti 122.918 110.699
- Benefici ai dipendenti 35 51.041 38.532
- Altri fondi 36 71.877 72.167
Totale passività non correnti 788.161 967.921
Passività correnti
Debiti commerciali 37 716.238 540.687
Debiti finanziari 289.022 190.476
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 33 196.005 91.510
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) 34 72.012 78.502
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 15 21.005 20.464
Debiti tributari 38 70.571 76.264
Altri debiti 39 137.297 114.967
Totale passività correnti 1.213.128 922.394
Totale passivo e patrimonio netto 3.812.428 3.553.706

L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Rendiconto finanziario consolidato Gruppo De' Longhi

(Valori in migliaia di Euro) Nota 2023 2022
Risultato netto di competenza del Gruppo 250.377 177.428
Imposte sul reddito del periodo 76.886 58.354
Ammortamenti 108.191 105.838
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie 10.851 (1.661)
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente (A) 446.305 339.959
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali 2.369 103.352
Rimanenze finali 34.553 230.225
Debiti commerciali 186.920 (417.726)
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto 11.740 203
Pagamento imposte sul reddito (97.555) (104.086)
Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) 138.027 (188.032)
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) 584.332 151.927
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (18.670) (15.282)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali - -
Investimenti in immobilizzazioni materiali (76.632) (113.638)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 1.933 522
Investimenti netti in attività finanziarie e quote di minoranza 1.147 (890)
Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento ordinaria (C) (92.222) (129.288)
Flusso netto operativo (A+B+C) 492.110 22.639
Effetto della variazione dei cambi sulle disponibilità liquide (15.473) 26.428
Esercizio stock option 5.101 3.355
Distribuzione dividendi (72.429) (124.637)
Accensione finanziamenti - 200.000
Pagamento interessi su finanziamenti (22.327) (6.334)
Rimborso finanziamenti e altre variazioni nette delle fonti di finanziamento 92.934 (379.700)
Incremento interessi di terzi 35 2.415
Flussi di cassa generati (assorbiti) dalla variazione di voci di PN o/e attività di finanziamento (D) (12.159) (278.473)
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) 479.951 (255.834)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 25 770.247 1.026.081
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) 479.951 (255.834)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 25 1.250.198 770.247

L'Allegato n.2 riporta il rendiconto finanziario in termini di posizione finanziaria netta.

Prospetto delle variazioni Gruppo De' Longhi | 03Bilancio Consolidato 95 di patrimonio netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale
Sociale
Riserva da
sovraprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva
straordinaria
Riserva
azioni
proprie
Riserve
Fair value e
Cash flow
hedge
Riserva
stock
option
Differenze di
conversione
Riserve di
risultato
Risultato
netto di
competenza
del gruppo
Patrimonio
netto di
gruppo
Patrimonio
netto di
pertinenza
di terzi
Totale
patrimonio
netto
Saldi al 31 dicembre 2021 226.344 34.300 45.168 188.113 (14.534) 3.865 8.488 45.638 720.097 311.098 1.568.577 2.018 1.570.595
Ripartizione del risultato d'esercizio 2021
come da assemblea del 20 aprile 2022
- distribuzione dividendi (17.503) (106.998) (124.501) (124.501)
- destinazione a riserve 101 310.997 (311.098) - -
Costo figurativo (Fair Value) stock option 867 867 867
Esercizio/Annullamento stock option 246 3.968 2.123 (2.982) 3.355 3.355
Totale movimenti da operazioni con gli
azionisti
246 3.968 101 (15.380) - - (2.115) - 203.999 (311.098) (120.279) - (120.279)
Utile netto del periodo 177.428 177.428 2.415 179.843
Altre componenti dell'utile complessivo (3.368) 28.642 8.117 33.391 (159) 33.232
Utile complessivo - - - - - (3.368) - 28.642 8.117 177.428 210.819 2.256 213.075
Saldi al 31 dicembre 2022 226.590 38.268 45.269 172.733 (14.534) 497 6.373 74.280 932.213 177.428 1.659.117 4.274 1.663.391
Saldi al 31 dicembre 2022 226.590 38.268 45.269 172.733 (14.534) 497 6.373 74.280 932.213 177.428 1.659.117 4.274 1.663.391
Ripartizione del risultato d'esercizio 2022
come da assemblea del 21 aprile 2023
- distribuzione dividendi (72.079) (72.079) (72.079)
- destinazione a riserve 49 28.680 148.699 (177.428) - -
Costo figurativo (Fair Value) stock option 907 907 907
Esercizio stock option 1.810 4.876 (1.585) 5.101 5.101
Altre operazioni con gli azionisti 4.338 4.338 (4.338) -
Totale movimenti da operazioni con gli
azionisti
- 1.810 49 28.680 4.876 - (678) - 80.958 (177.428) (61.733) (4.338) (66.071)
Utile netto del periodo 250.377 250.377 35 250.412
Altre componenti dell'utile complessivo (238) (33.413) (2.971) (36.622) 29 (36.593)
Utile complessivo - - - - - (238) - (33.413) (2.971) 250.377 213.755 64 213.819
Saldi al 31 dicembre 2023 226.590 40.078 45.318 201.413 (9.658) 259 5.695 40.867 1.010.200 250.377 1.811.139 - 1.811.139

Bilancio consolidato

Note illustrative

Attività del Gruppo

Il presente documento rappresenta il bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi.

La capogruppo De' Longhi S.p.A., è una società per azioni, costituita in Italia, i cui titoli sono quotati sul mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana.

La sede legale è situata a Treviso (Italia) in via Lodovico Seitz, 47.

Il Gruppo opera in Europa, in America e nei paesi dell'area Asia Pacific e MEIA.

È attivo nella produzione e commercializzazione di elettrodomestici per il caffè per uso domestico e professionale, per la preparazione dei cibi e la loro cottura, per la pulizia della casa e lo stiro, per il condizionamento e per il riscaldamento portatile.

Le società incluse nell'area di consolidamento sono riportate nell'Allegato n.1 alle Note illustrative.

Principi contabili di riferimento

Il bilancio consolidato del Gruppo De'Longhi al 31 dicembre 2023 è stato redatto sulla base dei principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB"), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea (fino al 31 dicembre 2023), ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

A livello interpretativo e di supporto applicativo sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:

  • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell'International Accounting Standards Board (emanato dallo IASB nel 2001);
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC e eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • Documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità.

I principi contabili e i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2023 sono conformi a quelli adottati per il bilancio consolidato alla data del 31 dicembre 2022; i nuovi emendamenti e principi contabili, descritti in seguito, non hanno avuto impatti rilevanti sul presente bilancio.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.

La situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta secondo il criterio della distinzione tra poste correnti e non correnti.

Il conto economico è presentato per natura, struttura ritenuta idonea a rappresentare più fedelmente la situazione economica del Gruppo.

Il rendiconto finanziario è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto" come consentito dallo IAS 7.

Il presente bilancio è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro (M/ Euro), se non altrimenti indicato.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli d'esercizio chiusi al 31 dicembre 2023, redatti dai Consigli di Amministrazione o altri organi competenti delle singole società, rettificati ove necessario per adeguarli a principi e criteri contabili adottati dal Gruppo.

Il bilancio è predisposto secondo il principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari.

Si basa, inoltre, sul presupposto della continuità aziendale; pur in un contesto caratterizzato da notevole incertezza, il Gruppo, tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal paragrafo 25 dello IAS 1.

I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla gestione.

La descrizione delle modalità attraverso le quali il Gruppo gestisce i rischi finanziari, è contenuta nella nota 43. Gestione dei rischi delle presenti Note illustrative.

Il presente bilancio, redatto in formato ESEF (European Single Electronic Format), è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2024 che ne ha altresì autorizzato la pubblicazione.

Principi contabili internazionali adottati per la prima volta dal Gruppo

Con Regolamento 2036/2021 del 19 novembre 2021 (e con i successivi Regolamenti 1491/2022 dell'8 settembre 2022 e 1083/2023 del 13 agosto 2023), la Commissione Europea ha adottato l'IFRS 17 - Insurance contracts in sostituzione dell'IFRS 4. Il nuovo principio, che si applica a tutti i contratti assicurativi emessi da un'entità (con esclusioni di portata limitata), stabilisce le regole per il loro riconoscimento, misurazione e rappresentazione e definisce i requisiti di informativa. Si segnala che le nuove disposizioni non hanno avuto impatti sul presente bilancio consolidato.

Il Regolamento 357/2022 del 2 marzo 2022 ha introdotto delle modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement e allo IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors con lo scopo di migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Tali modifiche non hanno avuto alcun effetto sulla valutazione o presentazione degli elementi del presente bilancio.

Infine, con Regolamento 1392/2022 dell'11 agosto 2022 la Commissione Europea ha introdotto degli emendamenti Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction - Amendments to IAS 12 con l'obiettivo di specificare la contabilizzazione delle imposte differite su fenomeni connessi a casi particolari come, ad esempio, leasing e obblighi di smantellamento. Gli emendamenti chiariscono che una differenza temporanea derivante dal riconoscimento di attività e passività non è soggetta all'esenzione dall'applicazione dello IAS 12 qualora la transazione faccia emergere simultaneamente differenze imponibili e deducibili per lo stesso importo. L'applicazione degli Amendments to IAS 12 ha comportato, nel presente bilancio consolidato, soltanto un maggiore obbligo di informativa in relazione all'esplicitazione del valore di attività e passività per fiscalità differita derivanti da casi particolari come il leasing; per ulteriori informazioni si faccia riferimento alla nota 19. Attività per imposte anticipate e passività fiscali differite delle presenti Note illustrative.

Principi contabili internazionali e/o interpretazioni non ancora applicabili

In data 22 dicembre 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la "Direttiva (UE) 2022/2523 intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione". La Direttiva è stata recepita da parte degli stati membri entro la fine del 2023, in maniera coordinata, nell'ambito dei diversi regimi fiscali nazionali.

A latere, lo IASB ha dato avvio ad un progetto di revisione dello IAS 12 culminato nella pubblicazione di un amendment dal titolo "International Tax Reform - Pillar two Model Rules".

I due documenti si collocano all'interno del dibattito circa la riforma del sistema tributario internazionale elaborato dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). La riforma prevede una soluzione basta su due pilastri (Two-Pillar solution). Il Pillar 1 punta alla predisposizione di un modello impositivo che introduce elementi di novità rispetto al tradizionale assetto fondato sui principi di "residenza" e "territorialità". Il Pillar 2 è finalizzato ad arginare gli arbitraggi nell'allocazione dei redditi attraverso l'applicazione alle multinazionali di un'aliquota minima effettiva del 15% (Global anti-Base Erosion Rules, GloBE).

L'Amendment allo IAS12 introduce un'eccezione temporanea alla rilevazione delle imposte differite connesse all'applicazione delle disposizioni del Pillar 2.

In particolare, la modifica introduce:

  • l'eccezione temporanea alla contabilizzazione delle imposte differite derivanti da giurisdizioni che già hanno implementato le norme fiscali globali. Ciò contribuisce a garantire la coerenza dei bilanci stessi facilitando contemporaneamente l'attuazione delle regole; e
  • obblighi di divulgazione mirati per aiutare gli investitori a comprendere meglio l'esposizione di una entità alle imposte sul reddito derivanti dalla riforma, in particolare in una fase antecedente all'entrata in vigore della legislazione di attuazione delle norme stesse.

La modifica si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio a partire dal 1° gennaio 2023 (ma non per eventuali periodi intermedi che terminano entro il 31 dicembre 2023).

Il Gruppo ha applicato l'eccezione temporanea ai requisiti contabili per le imposte differite nello IAS 12; di conseguenza, non rileva né fornisce informazioni sulle attività e passività fiscali differite relative a imposte sul reddito relative al Pillar 2.

Il Gruppo ha, inoltre, effettuato una valutazione preliminare sulla base delle disposizioni tecniche previste nel Transitional CbCR Safe Harbour (TSH), e delle altre linee guida attualmente disponibili.

A questo proposito, si evidenzia come tale valutazione preliminare dovrà essere confermata alla luce delle interpretazioni e chiarimenti che OCSE, legislatore Comunitario e/o nazionale provvederà a emanare e/o pubblicare in futuro.

Avendo la valutazione preliminare mero scopo orientativo, l'impatto concreto che la normativa del Pillar 2 avrebbe comportato sui risultati del Gruppo, se fosse stata in vigore per l'anno in chiusura al 31 dicembre 2023, potrebbe essere stato significativamente diverso.

Il Gruppo continua a valutare l'impatto della legislazione sulle imposte sul reddito del Pillar 2 sui propri risultati futuri.

Con Regolamento 2579/2023 del 20 novembre 2023 la Commissione Europea ha adottato alcune modifiche all'IFRS 16 - Leases che chiariscono gli aspetti contabili relativi ad operazioni di sale and leaseback.

Il Regolamento 2822/2023 del 19 dicembre 2023 ha, invece, introdotto alcune modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement con lo scopo di migliorare l'informativa qualora il diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi sia soggetto a covenant.

In entrambi i casi, le nuove disposizioni sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2024.

Infine, tra i principi contabili e/o interpretazioni non ancora omologati dagli organi competenti dell'Unione Europea si segnalano le modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement che hanno lo scopo di chiarire i criteri per la classificazione delle passività in correnti o non correnti e gli amendments allo IAS 7 e all'IFRS 7 che estendono l'informativa relativamente ai supplier finance agreements.

Principi di consolidamento

L'area di consolidamento include la Capogruppo De' Longhi S.p.A. e le società controllate al 31 dicembre 2023 nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza del capitale sociale o delle azioni aventi il diritto di voto, ovvero ha il potere di determinare, anche tramite accordi contrattuali, le politiche finanziarie ed operative.

Imprese controllate

Trattasi di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi, con il metodo dell'integrazione globale, nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo.

Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico.

Il Gruppo stabilisce che un'operazione rientra nella definizione di aggregazione aziendale se le attività acquisite e le passività assunte costituiscono un'attività aziendale, ossia un insieme integrato di attività e beni che può essere condotto e gestito allo scopo di fornire beni o servizi ai clienti e che genera proventi da investimento (quali dividendi o interessi) o altri proventi da attività ordinarie. Un'attività aziendale include almeno un fattore di produzione e un processo che insieme contribuiscono in maniera sostanziale alla generazione di un output.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono rilevate, conformemente all'IFRS 3 - Business combination, applicando il purchase method. Tale metodo prescrive che le attività acquisite e le passività assunte siano valutate al fair value alla data di acquisizione, fatta eccezione per le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento: i) imposte differite attive e passive, ii) attività e passività per benefici ai dipendenti e iii) attività destinate alla vendita. Nel caso in cui il fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoria mente, l'aggregazione di imprese è rilevata utiliz zando tali valori provvisori. Entro dodici mesi dalla data di acquisizione sono rilevate eventuali rettifi che derivanti dal completamento del processo di valutazione. La stima del fair value include eventua li componenti di prezzo legate alla realizzazione di eventi futuri. Nel caso di aggregazioni aziendali rea lizzate in più fasi, il valore della quota di minoranza viene rideterminato tenendo conto del fair value delle attività acquisite alla data dell'operazione e l'utile o la perdita eventualmente risultanti sono rile vati nell'utile (perdita) d'esercizio. L'acquisto di ulte riori quote di partecipazione in società controllate e la vendita di quote di partecipazione che non impli cano la perdita del controllo sono considerati tran sazioni tra azionisti; in quanto tali, gli effetti conta bili delle predette operazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio del Gruppo.

Imprese collegate

Trattasi di imprese nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il con trollo congiunto, sulle politiche finanziarie ed opera tive. Il bilancio consolidato include la quota di perti nenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia l'influenza notevole.

Imprese a controllo congiunto

Trattasi di imprese sulle cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto, stabilito da accordi contrattuali. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo con giunto, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto come prescritto dallo IAS 28 - Investment in associates and joint ventures emendato.

Transazioni eliminate nel processo di consolidamento

Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Consolidamento di imprese estere

Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bi lancio (metodo dei cambi correnti). Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'ap plicazione di questo metodo sono classificate come voce di patrimonio netto in una riserva deno minata "Differenze di conversione".

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate ini zialmente nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rile vate a conto economico le differenze cambio gene rate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

Le differenze di cambio derivanti da elementi mo netari che, nella sostanza, sono parte dell'investi mento netto del Gruppo in entità estere sono clas sificate nel patrimonio netto fino alla dismissione dell'investimento stesso, momento dal quale sono rilevate a conto economico come provento o come costo.

Conversione dei saldi in valuta

I tassi di cambio applicati per la conversione delle valute non facenti parte dell'area Euro sono i seguenti:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione %
Cambio finale (*) Cambio medio (*) Cambio finale (*) Cambio medio (*) Cambio finale (*) Cambio medio (*)
Dollaro Statunitense USD 1,1050 1,0813 1,0666 1,0530 3,60% 2,69%
Sterlina Inglese GBP 0,8691 0,8698 0,8869 0,8528 (2,02%) 2,00%
Dollaro Hong Kong HKD 8,6314 8,4650 8,3163 8,2451 3,79% 2,67%
Renminbi (Yuan) Cinese CNY 7,8509 7,6600 7,3582 7,0788 6,70% 8,21%
Dollaro Australiano AUD 1,6263 1,6288 1,5693 1,5167 3,63% 7,39%
Dollaro Canadese CAD 1,4642 1,4595 1,4440 1,3695 1,40% 6,57%
Yen Giapponese JPY 156,3300 151,9903 140,6600 138,0274 11,14% 10,12%
Ringgit Malese MYR 5,0775 4,9320 4,6984 4,6279 8,07% 6,57%
Dollaro Neozelandese NZD 1,7504 1,7622 1,6798 1,6582 4,20% 6,27%
Zloty Polacco PLN 4,3395 4,5420 4,6808 4,6861 (7,29%) (3,08%)
Rand Sudafrica ZAR 20,3477 19,9551 18,0986 17,2086 12,43% 15,96%
Dollaro Singapore SGD 1,4591 1,4523 1,4300 1,4512 2,03% 0,08%
Rublo Russo RUB 99,1919 92,2731 75,6553 72,3709 31,11% 27,50%
Lira Turca TRY 32,6531 25,7597 19,9649 17,4088 63,55% 47,97%
Corona Ceca CZK 24,7240 24,0043 24,1160 24,5659 2,52% (2,29%)
Franco Svizzero CHF 0,9260 0,9718 0,9847 1,0047 (5,96%) (3,27%)
Real Brasiliano BRL 5,3618 5,4010 5,6386 5,4399 (4,91%) (0,72%)
Kuna Croata HRK 7,5345 7,5345 7,5365 7,5349 (0,03%) (0,01%)
Hryvnia Ucraina UAH 41,9960 39,5400 39,0370 34,0249 7,58% 16,21%
Leu Rumeno RON 4,9756 4,9467 4,9495 4,9313 0,53% 0,31%
South Corean won KRW 1.433,6600 1.412,8800 1.344,0900 1.358,0700 6,66% 4,04%
Peso Cileno CLP 977,0700 908,2000 913,8200 917,8300 6,92% (1,05%)
Fiorino Ungherese HUF 382,8000 381,8527 400,8700 391,2865 (4,51%) (2,41%)
Corona Svedese SEK 11,0960 11,4788 11,1218 10,6296 (0,23%) 7,99%
Peso Messicano MXN 18,7231 19,1830 20,8560 21,1869 (10,23%) (9,46%)
Tenge Kazakistan KZT 502,4800 493,5700 492,9000 485,5900 1,94% 1,64%

(*) Fonte: Banca d'Italia. Fonte per RUB finale e medio 2023 e 2022: Banca centrale della Federazione Russa.

Principali criteri di valutazione

Attività immateriali

Avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto ("purchase method") in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. La differenza tra il costo d'acquisto e la quota del patrimonio di competenza del Gruppo è attribuita a specifiche poste patrimoniali fino a concorrenza del loro valore corrente a tale data; l'eventuale residua eccedenza, se positiva, viene allocata ad avviamento, se negativa, è rilevata a conto economico. Il costo dell'acquisizione è determinato in base al fair value, alla data di acquisto, delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro genere accessorio.

L'avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di sviluppo su progetti per la produzione di nuovi prodotti o componenti sono iscritti all'attivo solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, il Gruppo ha l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare detta attività, esiste la possibilità tecnica di realizzare il progetto in modo da renderlo disponibile per l'uso e i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo potranno generare benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo.

I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall'inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto o processo, generalmente compreso tra tre e cinque anni. Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Marchi

La voce include gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi del Gruppo. Tali oneri sono iscritti all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente compresa tra 10 e 20 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.

I marchi con vita utile indefinita non sono ammortizzati ma sono sottoposti annualmente, o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente compresa tra 10 e 20 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.

Attività materiali

Terreni, immobili, impianti e macchinari

I fabbricati, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzati in modo sistematico sulla base della vita utile residua; i terreni di pertinenza dei fabbricati non sono ammortizzati. Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del "component approach", secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente.

Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

La vita utile indicativa, stimata dal Gruppo per le varie categorie di immobilizzazioni materiali, è la seguente:

Fabbricati industriali 10 - 33 anni
Impianti e macchinari 5 - 18 anni
Attrezzature industriali e
commerciali
3 - 5 anni
Altri beni 3 -10 anni

Diritto d'uso beni in leasing

L'attività consistente nel diritto di utilizzo dei beni in leasing, conformemente all'IFRS 16, è valutata al costo comprensivo del valore attuale dei pagamenti futuri (attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili), dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario, dei canoni leasing pagati anticipatamente e della stima dei costi per lo smantellamento, la rimozione e il ripristino. Il valore del bene è sistematicamente ammortizzato.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il Gruppo verifica, almeno una volta l'anno, se i valori contabili delle attività immateriali e materiali iscritti in bilancio hanno subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdite di valore, il valore contabile è ridotto al relativo valore recuperabile.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo valuta eventuali perdite di valore delle unità generatrici di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Nel caso dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, l'impairment test viene effettuato almeno annualmente, e comunque ogni qualvolta emergano segnali di possibili perdite di valore.

Attività non correnti possedute per la vendita - Discontinued Operations

Le attività e passività relative a Discontinued Operations sono classificate come destinate alla vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo. Tali condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del gruppo di attività in dismissione sono considerati altamente probabili e le attività e passività sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si trovano.

Quando il Gruppo è coinvolto in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita quando le condizioni sopra descritte sono avverate, anche nel caso in cui, dopo la dismissione, il Gruppo continui a detenere una partecipazione di minoranza nella controllata.

Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo e valore di mercato, applicando il criterio del costo medio ponderato nella determinazione del costo. La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti (variabili e fissi). Sono calcolati dei fondi svalutazione per materiali e prodotti finiti, considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo.

Strumenti finanziari

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione in una delle tre categorie individuate dall'IFRS 9. La classificazione dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali e dal modello di business che il Gruppo adotta per la loro gestione.

Il modello di business si riferisce al modo in cui sono generati i flussi finanziari che può risultare dalla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività o da entrambi.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al costo ammortizzato se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari previsti da contratto, rappresentati unicamente da pagamenti, previsti a date predeterminate, del capitale e degli interessi. La valutazione prevede l'utilizzo del criterio dell'interesse effettivo.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico complessivo se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle stesse e sono previsti contrattualmente, a date predeterminate, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e di interessi. Per le attività incluse in questa categoria, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite per riduzione di valore sono rilevati a conto economico nel risultato di periodo; le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata nel conto economico complessivo viene rilasciata in conto economico.

In fase di rilevazione iniziale gli strumenti rappresentativi di capitale possono essere inclusi nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate nel conto economico complessivo.

La categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprende le attività detenute per la negoziazione, ossia acquisite per la vendite nel breve periodo, e le attività designate come tali.

Al momento della rilevazione iniziale, un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading può essere designato tra gli strumenti finanziari le cui variazioni successive di fair value sono rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività ed è irrevocabile.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono rappresentate principalmente da finanziamenti valutati sulla base del criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante è estinta, annullata, ovvero adempiuta.

Debiti per leasing

I debiti per leasing sono pari al valore attuale dei pagamenti dovuti e non ancora versati alla data di bilancio attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili. In caso di rideterminazione della durata del leasing, dell'opzione di acquisto e del valore residuo garantito o di rideterminazione dei pagamenti variabili basati su indici o tassi, la passività del leasing viene rideterminata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, sono rispettate le seguenti condizioni:

  • esiste la designazione formale a strumento di copertura;
  • si dispone di documentazione atta a dimostrare la relazione di copertura e l'elevata efficacia della stessa;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

In base all'IFRS 9 tutti gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel conto economico complessivo. La porzione efficace degli utili o perdite cumulati è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura, o a quella parte di essa diventata inefficace, sono iscritti a conto economico. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel conto economico complessivo, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Net investment hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura di un investimento netto in una gestione estera, incluse le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, la contabilizzazione è simile alle coperture di cash flow hedge. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alla dismissione dell'attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cessione di crediti commerciali

Il Gruppo ha posto in essere operazioni di cessione di crediti commerciali. I crediti commerciali ceduti pro soluto a società di factor per i quali la cessione comporta il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti sono eliminati dal bilancio al momento della cessione. I crediti ceduti per i quali il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici non si realizza, sono mantenuti iscritti nell'attivo patrimoniale.

Il Gruppo ha realizzato un'operazione di smobilizzo di crediti commerciali che prevede la cessione pro soluto revolving su base mensile di un portafoglio di crediti commerciali.

I crediti sono ceduti pro soluto ad un istituto bancario, che provvede poi a trasferirli ad una società veicolo che finanzia l'acquisto dei crediti mediante un deposito garantito dai crediti stessi; il rimborso di detti titoli, collocati sul mercato e sottoscritti da investitori istituzionali, nonché i relativi flussi di interessi, dipendono dai flussi finanziari generati dal portafoglio dei crediti cartolarizzati. Il Gruppo sottoscrive una quantità limitata di titoli senza, tuttavia, pregiudicare i requisiti per la derecognition dei crediti. Il prezzo di cessione dei crediti è pari al valore nominale dei crediti, al netto di uno sconto che tiene conto del rischio di credito e della componente finanziaria connessa all'operazione. Il Gruppo svolge il ruolo di servicer per conto della società veicolo.

Le condizioni contrattuali di tale operazione comportano il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti, che sono stati quindi esclusi dai crediti commerciali.

Benefici ai dipendenti

Piani pensionistici e altri piani di incentivazione

Le obbligazioni nette relative a piani a favore di dipendenti, principalmente il fondo di trattamento di fine rapporto (per la quota mantenuta nelle aziende del Gruppo) e i fondi pensione, sono iscritti al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno e che hanno maturato alla data di bilancio. L'obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad un ristretto numero di dirigenti e risorse chiave attraverso piani di partecipazione al capitale sotto forma di stock option. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 - Share-Based Payment, il valore corrente delle stock option determinato alla data di assegnazione è rilevato a conto economico tra i costi del personale in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione dell'opzione e quella in cui i dipendenti interessati, amministratori e soggetti che rendono abitualmente prestazioni d'opera a favore di una o più società del Gruppo, maturano pienamente il diritto a ricevere il compenso, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.

Ad ogni data di bilancio il Gruppo rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, indipendentemente dal valore di mercato delle azioni. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico consolidato con contropartita nel patrimonio netto.

Al momento dell'esercizio delle stock option le somme ricevute dal dipendente, al netto dei costi direttamente attribuibili alla transazione, sono accreditate alla riserva azioni proprie per un valore pari al prezzo medio delle azioni in portafoglio ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte, ovvero a capitale sociale per un ammontare pari al valore nominale delle azioni emesse, ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte, qualora non siano disponibili azioni proprie.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando anche le non-vesting condition.

Il fair value delle stock option è rilevato con contropartita alla voce Riserva per stock option.

L'effetto di diluizione delle opzioni non ancora esercitate è riflesso nel calcolo della diluizione dell'utile per azione.

Fondi per rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi per rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta (si rinvia anche a quanto riportato di seguito in merito all'uso di stime).

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato come interesse passivo. Per i rischi per i quali il manifestarsi di una passività è meno che probabile, ma non remoto, viene data apposita sezione informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Riconoscimento dei ricavi

La voce "Ricavi" comprende i corrispettivi per vendite di beni a clienti e per prestazioni di servizi.

I ricavi rappresentano il corrispettivo a cui si ha diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni e/o servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto di terzi. Il Gruppo rileva i ricavi quando adempie l'obbligazione prevista dal contratto, ossia quando trasferisce al cliente il controllo dei beni o dei servizi.

Sulla base del modello a cinque step introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi nel momento in cui risultino soddisfatti i seguenti criteri:

a. le parti hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;

  • b. i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire sono individuati;
  • c. le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire sono identificate;
  • d. il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • e. è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.

Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, il Gruppo stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei beni al cliente.

Il Gruppo fornisce tipicamente delle garanzie per le riparazioni dei difetti esistenti al momento della vendita, così come richiesto dalla legge. Queste garanzie di tipo standard sulla qualità sono contabilizzate secondo lo IAS 37 - Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets.

Costi e oneri

I costi e le spese sono contabilizzati per competenza.

Dividendi

I dividendi distribuiti costituiscono movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli Azionisti.

I dividendi ricevuti sono rilevati quando sorge il diritto del Gruppo a riceverne il pagamento.

Imposte

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto tra le componenti del conto economico complessivo.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte differite a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate sono rilevate solo nel caso in cui sia probabile la loro distribuzione.

Eventuali incertezze relativamente ai trattamenti fiscali sono considerate nel calcolo delle imposte coerentemente con le predisposizioni dell'IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

L'utile per azione diluito è calcolato dividendo l'utile attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno e di quelle potenzialmente derivanti dalla conversione delle stock option assegnate.

Uso di stime

Il presente bilancio, redatto in conformità agli IFRS, contiene stime ed ipotesi effettuate dal Gruppo relative ad attività e passività, costi, ricavi e passività potenziali alla data del bilancio. Tali stime si fondano su esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche, sulla base delle informazioni disponibili al momento della stima.

Le assunzioni derivanti da tali stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nel periodo in cui si manifestano: i risultati effettivi potrebbero pertanto differire da tali stime.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività; si rinvia alle note esplicative delle singole voci per i riferimenti al valore contabile.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da assicurazione. Le perdite rappresentano la differenza tra i flussi finanziari a cui il Gruppo ha diritto in virtù dei contratti con i clienti e i flussi finanziari attesi.

Il variare dello scenario economico potrebbe dete riorare le condizioni economiche di alcuni clienti del Gruppo, con un impatto sulla recuperabilità dei cre diti commerciali, per la parte non coperta da assicurazione.

Valore recuperabile di attività non correnti

Il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie.

L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a veri fica per identificare eventuali riduzioni di valore.

Il valore recuperabile delle attività non correnti è nor malmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanzia ri attesi dall'uso continuativo dell'attività. I flussi fi nanziari attesi sono quantificati alla luce delle infor mazioni disponibili al momento della stima sulla base del giudizio degli amministratori sull'andamen to di variabili future - quali i prezzi e i conseguenti ricavi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività inte ressata. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Benefici a dipendenti

Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali, che richiedono l'assunzione di ipotesi statistiche circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali ed i tassi di mortalità.

Il Gruppo ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli at tuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'e sercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Le imposte differite attive includono quelle relative a perdite fiscali riportate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate.

Una valutazione discrezionale è richiesta agli am ministratori per determinare l'ammontare delle im poste differite attive che possono essere iscritte a bilancio. Essi devono stimare la probabile manife stazione temporale e l'ammontare degli utili futuri fiscalmente imponibili, nonché una strategia di pia nificazione delle imposte future.

Fondi rischi e passività potenziali

Il Gruppo effettua diversi accantonamenti relativi a contenziosi o rischi di varia natura, riguardanti di verse problematiche e soggetti alla giurisdizione di diversi paesi. La determinazione della passività, il grado di probabilità della stessa e la quantificazio ne richiedono dei processi di stima a volte molto complessi, per i quali gli amministratori utilizzano tutte le informazioni disponibili alla data di redazio ne del bilancio, anche attraverso il supporto di con sulenti legali e fiscali.

Fondi garanzia

Il Gruppo effettua accantonamenti al fondo per i costi stimati per garanzia prodotti. Il management stabilisce la congruità di tali fondi sulla base delle informazioni storiche con riferimento alla frequen za e al costo medio degli interventi in garanzia.

Variazione area di consolidamento

In data 18 dicembre 2023 il Gruppo ha acquisito, con efficacia a partire dal 1° gennaio 2023, la totali tà della partecipazione nella società svizzera Ellitec Gmbh detentrice di alcuni brevetti già impiegati dal Gruppo Eversys. L'insieme delle attività acquisite e delle passività assunte non costituiscono un'attivi tà aziendale, pertanto l'operazione, che non si confi gura come una aggregazione aziendale, è stata trattata dal punto di vista contabile come un'acqui sizione di asset.

Informativa per settori operativi

Si rinvia alla nota 46. Informativa per settore operativo .

Si rinvia alla Relazione sulla gestione per un com mento ai dati economici per area geografica.

Commenti alle principali Gruppo De' Longhi | 03Bilancio Consolidato 106 voci del conto economico

1. Ricavi

2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi Variazione Variazione % Europa 1.907.052 62,0% 1.874.594 59,4% 32.458 1,7% America 547.046 17,8% 623.381 19,7% (76.335) (12,2%) Asia Pacific 447.374 14,5% 463.867 14,7% (16.493) (3,6%) MEIA (Medio Oriente/India/ Africa) 174.432 5,7% 196.591 6,2% (22.159) (11,3%) Totale 3.075.904 100,0% 3.158.433 100,0% (82.529) (2,6%)

La voce, comprensiva dei ricavi derivanti da contratti con i clienti e degli altri ricavi, risulta pari a M/Euro

3.075.904 (M/Euro 3.158.433 al 31 dicembre 2022), ed è ripartita per mercato come segue:

Si rinvia al paragrafo "I mercati" della Relazione sulla gestione per un commento delle variazioni più significative.

Il dettaglio della voce "Altri ricavi" è il seguente:

2023 2022 Variazione
Rimborsi trasporti 5.101 5.425 (324)
Diritti commerciali 2.128 2.727 (599)
Contributi in conto esercizio 1.086 1.213 (127)
Rimborsi danni 1.313 836 477
Altri ricavi diversi 23.190 21.292 1.898
Totale 32.818 31.493 1.325

Con riferimento alla Legge n. 124 del 4 agosto 2017 in tema di disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche si segnala che la voce "Contributi in conto esercizio" include M/Euro 352 relativi a proventi contabilizzati per competenza per l'incentivazione alla produzione di energia da impianti fotovoltaici connessi alla rete e relativi all'impianto sito presso lo stabilimento produttivo di Mignagola (TV). Il soggetto erogatore è il Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A.

2. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Il dettaglio è il seguente:

2023 2022 Variazione
Acquisti componentistica 647.925 553.168 94.757
Acquisti prodotti finiti 529.618 522.825 6.793
Acquisti materie prime 102.411 95.906 6.505
Altri acquisti diversi 21.500 22.816 (1.316)
Totale 1.301.454 1.194.715 106.739

3. Variazione delle rimanenze

La differenza tra la variazione complessiva delle rimanenze riportata nel conto economico e la variazione dei saldi patrimoniali è dovuta all'effetto delle differenze di conversione dei bilanci delle società controllate estere. Nel 2023 la voce include proventi non ricorrenti per M/Euro 753 derivanti da una revisione della valutazione delle rimanenze in Ucraina in seguito all'utilizzo di merci a magazzino precedentemente svalutate.

4. Costo del lavoro

La voce include il costo del lavoro di natura industriale per M/Euro 133.139 (M/Euro 114.136 al 31 dicembre 2022).

2023 2022 Variazione
Costo personale dipendente 368.842 329.987 38.855
Lavoro interinale 24.404 26.723 (2.319)
Totale 393.246 356.710 36.536

Nel 2023, la voce include oneri non ricorrenti netti per M/Euro 1.036 (proventi per M/Euro 500 nel 2022) che si riferiscono principalmente a riorganizzazioni del personale e ad effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle acquisizioni.

I dati relativi agli accantonamenti per benefici a dipendenti stanziati da alcune società del Gruppo italiane ed estere sono riepilogati nella nota 35. Benefici ai dipendenti.

La voce include M/Euro 907 relativi al costo figurativo (fair value) di competenza del periodo a fronte del piano di stock option 2020-2027 (M/Euro 867 al 31 dicembre 2022; per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 28. Piani di stock option.

La ripartizione numerica dell'organico medio del Gruppo per categoria è riepilogata nella seguente tabella:

2023 2022
Operai 6.437 5.928
Impiegati 3.185 3.226
Dirigenti/Funzionari 304 296
Totale 9.926 9.450

5. Costi per servizi e oneri diversi di gestione

La voce è così dettagliata:

2023 2022 Variazione
Spese promozionali 253.340 262.855 (9.515)
Pubblicità 140.456 163.013 (22.557)
Trasporti (su acquisti e vendite) 133.748 191.023 (57.275)
Lavorazioni esterne 45.491 40.278 5.213
Consulenze 41.951 40.241 1.710
Assistenza tecnica 28.461 25.413 3.048
Spese e contributi depositi 25.390 40.422 (15.032)
Costi per godimento beni di terzi 23.618 31.820 (8.202)
Provvigioni 16.031 17.227 (1.196)
Forza motrice 14.582 13.951 631
Spese viaggio 12.816 10.766 2.050
Spese assicurative 10.747 10.503 244
Spese tecniche di omologazione 6.498 7.347 (849)
Altre utenze e costi di pulizia,
vigilanza, asporto rifiuti
5.788 5.495 293
Manutenzioni di terzi 5.146 5.078 68
Postelegrafoniche 4.747 4.948 (201)
Compensi amministratori 3.201 4.714 (1.513)
Compensi sindaci 295 301 (6)
Altri servizi diversi 55.482 51.220 4.262
Totale costi per servizi 827.788 926.615 (98.827)
Imposte e tasse diverse 47.950 50.450 (2.500)
Perdite su crediti 364 236 128
Sopravvenienze passive 212 29 183
Altri oneri diversi 8.893 10.166 (1.273)
Totale oneri diversi di gestione 57.419 60.881 (3.462)
Totale 885.207 987.496 (102.289)

Nel 2023, la voce include oneri netti non ricorrenti per M/Euro 4.727 (oneri netti non ricorrenti per M/Euro 1.432 nel 2022).

Nel 2023 la voce "Costi per godimento beni di terzi" include diritti commerciali per M/Euro 427 (M/Euro 2.115 nel 2022).

Include, inoltre, i costi operativi relativi a contratti che non sono o non contengono un leasing (M/Euro 20.897, M/Euro 26.779 nel 2022), nonché i costi relativi a leasing di durata inferiore ai dodici mesi (M/Euro 1.846, M/Euro 2.424 nel 2022) o riferiti a beni di valore modico (M/Euro 448, M/Euro 502 nel 2022); per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 15. Leasing.

6. Accantonamenti

La voce include gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri per M/Euro 23.320 e un accantonamento netto al fondo svalutazione crediti per complessivi M/Euro 470. Nel 2023 sono inclusi oneri non ricorrenti per M/Euro 492 relativi a riorganizzazione aziendale. Le principali variazioni intervenute nell'esercizio in relazione agli accantonamenti sono commentate di seguito nella nota 36. Altri fondi per rischi e oneri non correnti.

7. Ammortamenti

La voce risulta dettagliata come segue:

2023 2022 Variazione
Ammortamenti beni
immateriali
27.550 24.267 3.283
Ammortamenti beni materiali 57.343 59.047 (1.704)
Ammortamenti beni in leasing 23.298 22.524 774
Totale 108.191 105.838 2.353

Per ulteriori dettagli sugli ammortamenti si rinvia alle tabelle di movimentazione delle attività materiali ed immateriali.

8. Proventi e oneri non ricorrenti

Nel presente bilancio sono stati evidenziati separatamente alcuni elementi aventi natura non ricorrente risultanti complessivamente in oneri netti pari a M/Euro 5.502. Rientrano in questa voce i costi per servizi di advisory e consulenza connessi all'operazione di aggregazione aziendale di La Marzocco/Eversys, e i costi connessi a alcune riorganizzazioni aziendali in corso. Sono inclusi, inoltre, i proventi derivanti da una revisione della valutazione delle rimanenze in Ucraina in seguito all'utilizzo di merci a magazzino precedentemente svalutate e gli effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle acquisizioni di Capital Brands e del gruppo Eversys.

Le componenti non ricorrenti sono rappresentate nel conto economico, nelle voci indicate nel relativo schema di bilancio.

9. Proventi (oneri) finanziari netti

La classificazione per natura dei proventi (oneri) finanziari netti è riepilogata di seguito:

2023 2022 Variazione
Differenze cambio e utili
(perdite) su coperture cambi (*)
1.970 (3.250) 5.220
Quota del risultato delle
partecipazioni valutate con il
metodo del patrimonio netto
(589) (1.134) 545
Altri oneri da partecipazioni - (2.800) 2.800
Interessi attivi (passivi) netti e
valutazione FV
4.056 (12.411) 16.467
Interessi per leasing (1.896) (1.573) (323)
Altri proventi (oneri) finanziari (5.871) (4.173) (1.698)
Altri proventi (oneri)
finanziari netti
(3.711) (18.157) 14.446
Proventi (oneri) finanziari
netti
(2.330) (25.341) 20.211

(*) La voce include M/Euro 56 relativi a perdite su cambi derivanti da contratti di leasing contabilizzati in conformità all'IFRS 16 - Leases.

La voce "Differenze cambio e utili (perdite) su coperture cambi" include i differenziali nei tassi su contratti derivati a copertura del rischio cambio, nonché le differenze cambio derivanti da scritture di consolidamento.

La voce "Quota del risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto" include i proventi relativi alla partecipazione detenuta nella joint venture TCL/DL, dedicata alla produzione di condizionatori portatili e al netto delle perdite relative alla partecipazione in NPE S.r.l., fornitore di componenti elettronici.

La voce "Interessi attivi (passivi) netti e valutazione FV" include gli interessi relativi al debito finanziario del Gruppo (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost, per effetto del quale sono stati rilevati interessi passivi in via anticipata rispetto all'effettivo pagamento), l'onere finanziario relativo ad altri strumenti di finanziamento, al netto degli interessi attivi sugli investimenti del Gruppo e temporanee perdite di valore derivanti dalla valutazione al fair value di alcuni investimenti.

Gli interessi per leasing rappresentano la quota di oneri finanziari maturati nel periodo di riferimento a fronte di una passività, iscritta conformemente all'applicazione dell'IFRS 16 - Leases, che genera interessi passivi. Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 15. Leasing.

La voce "Altri proventi (oneri) finanziari" include gli oneri bancari, gli oneri finanziari derivanti dall'attualizzazione dei benefici a dipendenti e di altre obbligazioni.

10. Imposte

La voce è così composta:

2023 2022 Variazione
Imposte correnti:
- Imposte sul reddito 78.135 37.975 40.160
- IRAP 5.923 2.796 3.127
Imposte differite (anticipate) (7.172) 17.583 (24.755)
Totale 76.886 58.354 18.532

La voce include i crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo, di cui alla L. 160/2019, come modificata dalla L. 178/2020 e dalla L. 234/2021, e per investimenti in nuovi beni strumentali di cui alla L. 178/2020, riferibili alla stima per l'esercizio in corso.

La voce "Imposte differite (anticipate)" include le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali (soprattutto per fondi tassati, stanziati dalle società del Gruppo) e sugli utili distribuibili da parte di società controllate. Include, inoltre, il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro.

Nel 2022 la voce comprendeva lo stanziamento di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.

Con efficacia dal 1 gennaio 2024, il Gruppo De' Longhi quale gruppo multinazionale di imprese che, unitamente al suo azionista diretto De Longhi Industrial S.A. supera la soglia annuale di almeno Euro 750 milioni di ricavi consolidati per due dei quattro esercizi precedenti, rientra nel campo di applicazione delle imposte sul reddito del Pillar 2 previste dalla Direttiva 2022/2523, adottata in Italia con Decreto legislativo 209/2023, e intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione Europea.

In base al paragrafo 4.A del principio contabile IAS 12, che prevede una temporanea deroga alle disposizioni di tale Principio sulla rilevazione e sulla comunicazione di informazioni sulle attività e passività fiscali differite derivanti dall'attuazione delle norme sul Pillar 2, nel presente bilancio non si rilevano attività o passività per imposte differite relative alle imposte sul reddito derivanti dall'attuazione delle norme sul Pillar 2.

Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione dell'onere fiscale.

Dal momento che le norme del Pillar 2 non sono efficaci alla data di chiusura del bilancio, non sono state rilevate imposte correnti ad esse connesse.

2023 % 2022 %
Reddito ante imposte 327.298 100,0% 238.197 100,0%
Imposte teoriche 78.552 24,0% 57.167 24,0%
Altro (*) (7.589) (2,3%) (1.609) (0,7%)
Totale imposte 70.963 21,7% 55.558 23,3%
IRAP 5.923 1,8% 2.796 1,2%
Imposte Effettive 76.886 23,5% 58.354 24,5%

(*) Trattasi prevalentemente dell'effetto fiscale netto di differenze permanenti, di aliquote fiscali estere diverse dalle aliquote fiscali teoriche italiane e di rettifiche relative ad imposte di esercizi precedenti.

Commenti alle principali voci Gruppo De' Longhi | 03Bilancio Consolidato 110 dell'attivo della situazione patrimoniale - finanziaria

Attività non correnti

11. Avviamento

31.12.2023 31.12.2022
Lordo Netto Lordo Netto
Avviamento 378.433 371.686 380.501 373.754

La variazione della voce "Avviamento" si riferisce all'effetto della conversione al tasso di cambio al 31 dicembre 2023 degli avviamenti rilevati in valuta in occasione di acquisizioni di gestioni estere e alla dismissione di un'attività inclusa nella unità generatrice di flussi a cui l'avviamento stesso era stato allocato in fase di aggregazione aziendale.

L'avviamento non è ammortizzato in quanto a vita utile indefinita, ma è oggetto di impairment test almeno su base annuale ai fini dell'identificazione di un'eventuale perdita di valore.

Ai fini dello svolgimento dell'impairment test, l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit (CGU) rappresentate dalle tradizionali divisioni De'Longhi, Kenwood, Braun a cui si sono aggiunte Capital Brands e Eversys in seguito alle recenti acquisizioni, secondo la suddivisione sotto riportata:

Unità generatrice di cassa 31.12.2023
De'Longhi 25.162
Kenwood 17.120
Braun 48.836
Capital Brands 183.141
Eversys 97.427
Totale 371.686

Il test di impairment ha per obiettivo la determinazione del valore in uso delle cash-generating units (CGU) ovvero del valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati derivanti da un uso continuativo delle attività, confrontato con il capitale investito allocato alle stesse; non sono considerati eventuali flussi finanziari connessi ad operazioni straordinarie.

In particolare, il valore in uso è determinato applicando il metodo del "discounted cash flows", applicato sui flussi di cassa risultanti da piani elaborati considerando gli scenari di crescita previsti sulla base delle informazioni disponibili alla data di bilancio, anche sulla base del piano triennale 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione e integrato, limitatamente a situazioni specifiche, con considerazioni aggiornate che tengono conto di azioni condivise con i mercati.

I dati dei piani sono stati proiettati oltre l'orizzonte esplicito, non superiore a cinque anni, determinato in linea con le prassi valutative, secondo il metodo della rendita perpetua, utilizzando tassi di crescita non superiori rispetto a quelli previsti per i mercati nei quali le singole CGU operano. Il tasso di crescita, utilizzato per elaborare le proiezioni oltre il periodo di piano, è stato determinato distintamente per le diverse CGU in un range dal 2,2% al 2,6%, ritenuto rappresentativo di un tasso cautelativo di crescita dei valori terminali.

I flussi di cassa ed il tasso di attualizzazione sono stati determinati al netto dell'effetto fiscale.

I tassi di sconto sono stati calcolati usando il costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital, WACC) ricavato dai dati di un campione di società comparabili. I tassi di sconto utilizzati, che variano dal 5,5% al 8,4% per le diverse cash-generating unit, riflettono pertanto alla data di riferimento delle stime le valutazioni del mercato e il costo del denaro e tengono conto dei rischi di settore.

I test di impairment effettuati a fine esercizio 2023 non hanno evidenziato alcuna perdita di valore.

Per tutte le CGU i valori recuperabili evidenziati dai test appaiono ampiamente superiori rispetto ai valori iscritti a bilancio.

Il risultato ottenuto con l'applicazione del criterio finanziario è stato sottoposto ad analisi di sensitività, volte a verificare la sensibilità dei risultati anche al variare di alcuni principali parametri della stima, all'interno di intervalli ragionevoli e con ipotesi non tra loro incoerenti. Le variabili modificate sono il tasso di sconto (tra 5,3% e l'8,6%) ed il tasso di crescita dei valori terminali (nell'intervallo 2,0% e 2,8%).

Per tutte le CGU la stima del valore recuperabile è superiore ai valori contabili e l'analisi di sensitività evidenzia una relativa stabilità dei risultati; invero, i valori minimo e massimo, al variare contestuale dei due parametri, si discostano nell'intorno del 10% dal punto centrale.

Gli assunti e i criteri utilizzati nella predisposizione dei test di impairment sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione.

In generale, la stima del valore recuperabile delle cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore degli avviamenti. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal Gruppo.

12. Altre immobilizzazioni immateriali

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Lordo Netto Lordo Netto
Costi di sviluppo nuovi
prodotti
152.825 22.681 136.347 19.407
Diritti di brevetto 85.162 35.705 77.196 32.152
Marchi e diritti simili 441.475 334.484 443.346 336.579
Immobilizzazioni in corso e
acconti
22.772 21.552 26.742 25.522
Altre 135.881 92.222 139.002 103.767
Totale 838.115 506.644 822.633 517.427

Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel corso del 2023 nelle principali voci:

Costi di
sviluppo di
nuovi
prodotti
Diritti di
brevetto
Marchi e
diritti simili
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Altre Totale
Saldo iniziale netto 19.407 32.152 336.579 25.522 103.767 517.427
Incrementi 2.068 6.057 122 10.204 219 18.670
Ammortamenti (13.204) (4.413) (225) - (8.425) (26.267)
Differenze di conversione
e altri movimenti (*)
14.410 1.909 (1.992) (14.174) (3.339) (3.186)
Saldo netto finale 22.681 35.705 334.484 21.552 92.222 506.644

(*) Gli importi relativi ad "Altri movimenti" si riferiscono principalmente a riclassifiche di alcune immobilizzazioni immateriali.

La voce "Costi di sviluppo di nuovi prodotti" si riferisce alla capitalizzazione dei costi relativi a progetti di sviluppo di nuovi prodotti, che è avvenuta sulla base di una puntuale rendicontazione ed analisi delle spese sostenute, in considerazione della stimata utilità futura.

Complessivamente il Gruppo ha capitalizzato nel 2023 tra le attività immateriali costi per M/Euro 12.272 ripartiti tra "Costi di sviluppo di nuovi prodotti" (pari a M/Euro 2.068) qualora si riferiscano a progetti già conclusi alla data di bilancio e "Immobilizzazioni in corso e acconti" (pari a M/Euro 10.204) qualora si riferiscano a progetti ancora in corso.

La voce "Diritti di brevetto" include principalmente il valore dei diritti di brevetto industriale e agli oneri relativi

allo sviluppo ed integrazione dei sistemi di elaborazione dati. L'incremento si riferisce principalmente all'acquisizione di brevetti utilizzati nel comparto delle macchine da caffè professionale.

La voce "Marchi e diritti simili" include, tra gli altri, alcuni marchi considerati a vita utile indefinita sulla base di quanto previsto dal principio contabile IAS 38, tenuto conto soprattutto della notorietà, delle performance economiche, delle caratteristiche del mercato di riferimento, delle strategie specifiche di marca e del livello degli investimenti a supporto dei marchi: il marchio "De'Longhi" per Euro 79,8 milioni, la licenza perpetua sul marchio "Braun" per Euro 95,0 milioni, il marchio Nutribullet/MagicBullet per Euro 120,0 milioni e il marchio Eversys per Euro 39,2 milioni.

Il test di impairment, effettuato a fine esercizio 2023 per i marchi ritenuti a vita utile indefinita, ad ulteriore convalida del impairment test già effettuato a verifica del capitale investito per CGU (già descritto alla nota 11. Avviamento), non ha rilevato alcun elemento significativo che possa far ritenere che tali attività possano aver subito una perdita di valore.

Il criterio metodologico prescelto per il test di impairment sui marchi fa riferimento al metodo di attualizzazione delle royalties che il Gruppo sarebbe in grado di ottenere a fronte della cessione permanente a terzi dei diritti di sfruttamento del marchio in esame.

Tale metodo, che si basa sui flussi di royalties e sui volumi di fatturato ragionevolmente attendibili, è normalmente il più utilizzato dalla prassi seguita in materia di valutazioni aziendali, essendo in grado di esprimere in modo appropriato la relazione tra forza del marchio e redditività di impresa.

I tassi di sconto utilizzati, che variano dal 6,3% al 9,2% al netto delle imposte, riflettono alla data di riferimento delle stime le valutazioni del mercato e il costo del denaro. Il tasso di crescita, utilizzato per elaborare le proiezioni oltre il periodo di piano, è stato determinato distintamente per le diverse CGU in un range dal 2,2% al 2,6%, ritenuto rappresentativo di un tasso cautelativo di crescita dei valori terminali.

L'attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata al netto delle imposte (coerentemente con la scelta del tasso di attualizzazione).

Il risultato ottenuto dal test di impairment è stato sottoposto ad analisi di sensitività, volta a verificare la sensibilità dei risultati al variare di alcuni principali parametri della stima, all'interno di intervalli ragionevoli e con ipotesi non tra loro incoerenti. Le variabili modificate sono il tasso di sconto (tra 6,1% e 9,4%) ed il tasso di crescita dei valori terminali (nell'intervallo 2,0% e 2,8%).

L'analisi di sensitività, realizzata con riferimento alle ipotesi attuariali (variando contestualmente i tassi di sconto e di crescita) evidenzia una relativa stabilità dei risultati; invero, i valori minimo e massimo, si discostano nell'intorno del 10% dal punto centrale.

Tuttavia, gli scenari elaborati ai fini di sensitività, determinerebbero una riduzione del valore attuale dei flussi nel periodo di piano e del valore terminale, che potrebbero determinare una perdita di valore per i marchi Braun e Capital Brands, comunque contenuta nell'intorno del 5% rispetto al valore contabile aggregato dei due marchi.

La voce "Altre immobilizzazioni immateriali" include principalmente il valore riconosciuto in sede di allocazione del prezzo di acquisto relativo a Capital Brands al portafoglio clienti, soggetto ad ammortamento in base alla vita utile stimata.

13. Terreni, immobili, impianti e macchinari

La voce è così dettagliata:

31.12.2023 31.12.2022
Lordo Netto Lordo Netto
Terreni e fabbricati 219.496 156.781 204.008 147.834
Impianti e macchinari 186.474 69.976 169.842 62.984
Totale 405.970 226.757 373.850 210.818

Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2023:

Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Totale
Saldo iniziale netto 147.834 62.984 210.818
Incrementi 12.273 7.092 19.365
Decrementi (1.267) (177) (1.444)
Ammortamenti (8.597) (11.566) (20.163)
Differenze di conversione e
altri movimenti
6.538 11.643 18.181
Saldo netto finale 156.781 69.976 226.757

Gli incrementi e gli altri movimenti della voce "Terreni e fabbricati" sono principalmente relativi agli investimenti effettuati per la prosecuzione della realizzazione del nuovo edificio presso la sede dell'headquarter a Treviso e presso lo stabilimento produttivo in Cina.

Gli investimenti in "Impianti e macchinari" si riferiscono principalmente agli incrementi di impianti in Romania e alle linee di produzione delle macchine per il caffè in Italia; mentre gli altri movimenti si riferiscono, principalmente, alla riclassifica dell'importo relativo agli investimenti effettuati negli anni scorsi negli stabilimenti produttivi precedentemente classificato tra le immobilizzazioni materiali in corso.

14. Altre immobilizzazioni materiali

Le altre attività materiali sono così dettagliate:

31.12.2023 31.12.2022
Lordo Netto Lordo Netto
Attrezzature industriali e
commerciali
394.534 70.580 383.603 76.200
Altri beni 95.252 21.789 101.575 27.882
Immobilizzazioni in corso e
acconti
62.430 62.430 53.989 53.989
Totale 552.216 154.799 539.167 158.071

Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2023:

Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobilizzazio
ni in corso e
acconti
Totale
Saldo iniziale netto 76.200 27.882 53.989 158.071
Incrementi 14.248 7.597 35.422 57.267
Decrementi (22) (124) - (146)
Ammortamenti (27.395) (9.785) - (37.180)
Differenze di conversione e
altri movimenti
7.549 (3.781) (26.981) (23.213)
Saldo netto finale 70.580 21.789 62.430 154.799

Gli incrementi nella categoria "Attrezzature industriali e commerciali" sono principalmente relativi all'acquisto di stampi per la realizzazione di nuovi prodotti.

L'incremento della voce "Immobilizzazioni in corso" si riferisce principalmente agli investimenti connessi al potenziamento degli stabilimenti in Svizzera, Romania e Cina e al piano di sviluppo della sede dell'headquarter.

15. Leasing

I contratti di leasing in essere sono funzionali all'operatività del Gruppo e si riferiscono principalmente alla locazione di immobili, automobili e altri beni strumentali.

Il diritto d'uso dei beni in leasing e i relativi movimenti intervenuti nel corso del 2023 sono dettagliati come segue:

Terreni e
fabbricati
Attrezzature
industriali e
commerciali
Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Saldo iniziale netto 68.629 2.760 2.339 4.282 78.010
Incrementi 35.984 10 3 5.040 41.037
Decrementi (808) - (1) (141) (950)
Ammortamenti (19.692) (578) (204) (2.824) (23.298)
Differenze di conversione e
altri movimenti
1.690 (49) - (15) 1.626
Saldo netto finale 85.803 2.143 2.137 6.342 96.425

Nel corso del 2023, nel conto economico del periodo sono stati rilevati ammortamenti per beni in leasing pari a M/Euro 23.298, interessi passivi per leasing per M/Euro 1.896 e oneri su cambi per M/Euro 56 a fronte dello storno di costi per godimento di beni di terzi per M/Euro 24.234.

Al 31 dicembre 2023 sono iscritte a bilancio passività finanziarie per leasing pari a M/Euro 98.623 (di cui M/ Euro 77.618 con scadenza oltre i 12 mesi), e attività finanziarie per anticipi pari a M/Euro 220 incluse nella voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" (si rinvia alla nota 24).

La seguente tabella riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie relative a contratti di leasing sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati:

Flussi non
attualizzati al
31.12.2023
Entro un anno Da uno a cinque Oltre cinque
Debiti per leasing 105.857 23.195 63.601 19.061

L'impatto dell'applicazione dell'IFRS 16 - Leases sul patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2023 è negativo e stimato pari a M/Euro 2.771.

16. Partecipazioni

La voce è così dettagliata:

31.12.2023 31.12.2022
Partecipazioni valutate secondo il metodo del
patrimonio netto
4.243 6.052
Partecipazioni valutate al fair value 51 51
Totale 4.294 6.103

La voce "Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto" si riferisce a partecipazioni in imprese a controllo congiunto stabilito da accordi contrattuali e a società collegate, valutate secondo il metodo del patrimonio netto come prescritto dallo IAS 28 - Investment in associates and joint venture.

Nel corso del 2023 la variazione è dettagliata come segue:

31.12.2023
Saldo iniziale netto 6.052
Quota di risultato netto (589)
Differenze cambi (253)
Cessione 25% partecipazione in NPE S.r.l. (967)
Saldo netto finale 4.243

17. Crediti non correnti

La voce, pari a M/Euro 5.400 si riferisce a depositi cauzionali (M/Euro 5.609 al 31 dicembre 2022).

18. Altre attività finanziarie non correnti

La voce si riferisce ad investimenti, con primarie controparti, finalizzati alla gestione della liquidità generata dal Gruppo. Si tratta di attività finanziarie che si intendono mantenere fino a scadenza nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati da pagamenti di capitale e interessi a determinate scadenze, e, pertanto, valutate secondo il criterio del costo ammortizzato.

La voce include principalmente M/Euro 20.353 relativi a due prestiti obbligazionari del valore nominale complessivo di M/Euro 20.000, scadenti rispettivamente nel 2026 e 2027, M/Euro 101.678 relativi a quattro titoli con cedola trimestrale e semestrale variabile, dal valore capitale complessivo pari a M/Euro 100.200, scadenti nel 2026 e 2027.

Non si rilevano indicatori che possano far ritenere che i valori a bilancio abbiano subìto una riduzione durevole di valore.

19. Attività per imposte anticipate e passività fiscali differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono così dettagliate:

31.12.2023 31.12.2022
Attività per imposte anticipate 60.413 64.634
Passività per imposte differite (72.164) (83.254)
Totale (11.751) (18.620)

Le voci "Attività per imposte anticipate" e "Passività per imposte differite" includono le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali (soprattutto per fondi tassati, stanziati dalla Capogruppo e dalle società controllate), gli effetti fiscali connessi all'attribuzione dei plusvalori alle voci dell'attivo immobilizzato nell'ambito dell'allocazione delle differenze di consolidamento utilizzando l'aliquota fiscale di riferimento e le imposte differite a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate. Le attività per imposte anticipate sono calcolate principalmente sui fondi e rettifiche di consolidamento. Includono inoltre il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro.

Con riferimento ai leasing e alle altre transazioni che al momento della rilevazione fanno emergere simultaneamente differenze imponibili e deducibili per lo stesso importo, la voce include attività per imposte anticipate per M/Euro 9.006 riportate al netto di passività per imposte differite per M/Euro 8.734.

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Differenze temporanee (16.536) (27.247)
Perdite fiscali 4.785 8.627
Saldo netto (11.751) (18.620)

La variazione del saldo netto ha risentito di un incremento transitato a patrimonio netto per M/Euro 376, iscritto nella "Riserva fair value e cash flow hedge" conseguentemente alla valutazione al fair value dei titoli e dei derivati di copertura cash flow hedge, e di un incremento per M/Euro 830 iscritto nella voce "Riserve di risultato" in relazione al riconoscimento nel conto economico complessivo di utili e (perdite) attuariali in base allo IAS 19 - Employee Benefits.

L'esposizione alle imposte sul reddito del Pillar 2 discende dal livello di imposizione effettiva che si realizza in ciascuna giurisdizione in cui sono presenti le entità del Gruppo Multinazionale (e le eventuali entità a controllo congiunto); tale livello di imposizione effettiva dipende da vari fattori, anche tra loro interconnessi, quali principalmente il reddito ivi prodotto, il livello dell'aliquota nominale, le regole fiscali di determinazione della base imponibile, la previsione, la forma ed il godimento di incentivi o altri benefici fiscali applicabili nella specifica giurisdizione.

Peraltro, considerata la novità e la complessità sottesa alla determinazione del livello di imposizione effettiva, la legislazione del Pillar 2 prevede, per i primi periodi di efficacia (ovvero per i periodi che iniziano prima del 31 dicembre 2026 e terminano non oltre il 30 giugno 2028) la possibilità di applicare un regime semplificato basato principalmente su informazioni contabili disponibili per ogni giurisdizione rilevante (c.d. regime transitorio, con dei safe harbour legati alla rendicontazione paese per paese, o Country-by-Country Reporting - CbCR) e sulla base del quale - in caso di superamento di almeno uno dei tre test previsti - è prevista la riduzione degli oneri di adempimento e l'azzeramento delle imposte da Pillar 2.

Tenuto conto delle informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili alla data di chiusura dell'esercizio, sebbene tali informazioni ad oggi non rispecchino tutte le disposizioni specifiche della legislazione del Pillar 2 connesse alla localizzazione ed operatività di tutte le imprese del Gruppo in tutte le singole giurisdizioni in cui il medesimo opera, e considerando che alla data di chiusura dell'esercizio vi sono informazioni che non sono conosciute o non sono ragionevolmente stimabili, l'esposizione del Gruppo alle imposte sul reddito del Pillar 2 alla data di chiusura dell'esercizio, anche sulla base dei safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese, è valutata non significativa.

In particolare, sulla base delle informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili:

  • con riguardo alla maggior parte delle entità del Gruppo, che sono localizzate in giurisdizioni che soddisfano almeno uno dei tre test previsti dai safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese, ricorrono le condizioni per la non applicazione delle imposte da Pillar 2, e
  • per le restanti entità del Gruppo, che sono localizzate in giurisdizioni che non soddisfano nessuno dei tre test previsti dai safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese, l'esposizione non è significativa in quanto il livello di imposizione effettiva in tali giurisdizioni approssima quello minimo del 15% oppure l'eventuale impatto stimato sui profitti in tali giurisdizioni non è significativo rispetto ai profitti totali del Gruppo.

Il Gruppo, con il supporto di consulenti esterni, si sta organizzando e preparando agli adempimenti connessi alla legislazione del Pillar 2, anche al fine di gestirne l'esposizione per i periodi successivi, tramite la predisposizione di adeguati sistemi e procedure volte a:

  • identificare, localizzare e caratterizzare, anche nel continuo, ai fini della legislazione del Pillar2 tutte le imprese del Gruppo, e
  • computare i test semplificati (c.d. safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese) per ogni giurisdizione rilevante, al fine di godere dei relativi benefici in termini di riduzione degli oneri di adempimento e di azzeramento delle imposte da Pillar 2, e
  • effettuare i calcoli completi e di dettaglio delle grandezze rilevanti come richiesti dalla legislazione del Pillar 2 per le eventuali giurisdizioni che non dovessero superare nessuno dei suddetti test.

Attività correnti

20. Rimanenze

La voce "Rimanenze", esposta al netto del fondo svalutazione magazzino, è così dettagliata:

31.12.2023 31.12.2022
Prodotti finiti e merci 378.890 426.336
Materie prime, sussidiarie e di consumo 142.747 152.934
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 35.431 27.421
Fondo svalutazione magazzino (52.390) (56.032)
Totale 504.678 550.659

L'importo delle rimanenze è rettificato da un fondo svalutazione magazzino di M/Euro 52.390 (M/Euro 56.032 al 31 dicembre 2022) per i prodotti e le materie prime che presentano bassa rotazione od obsolescenza e considerati non più strategici per il Gruppo.

21. Crediti commerciali

Il saldo è così composto:

31.12.2023 31.12.2022
Crediti verso clienti:
- entro 12 mesi 283.483 289.402
- oltre 12 mesi - -
Fondo svalutazione crediti (10.791) (10.591)
Totale 272.692 278.811

I crediti verso clienti sono esposti al netto di un fondo svalutazione pari a M/Euro 10.791 che rappresenta la stima ragionevole alla data del bilancio delle perdite attese lungo tutta la vita del credito, tenendo conto che una parte significativa dell'importo a bilancio è coperta da polizze assicurative sottoscritte con primarie compagnie.

I movimenti del fondo svalutazione crediti sono riepilogati nella tabella che segue:

31.12.2022 Accantonamenti/
Rilasci
Diff. di conv. e altri
movimenti
31.12.2023
Fondo svalutazione
crediti
10.591 470 (270) 10.791

La variazione del fondo si riferisce agli accantonamenti per le perdite attese al netto dell'utilizzo avvenuto nel corso dell'anno a fronte di crediti divenuti inesigibili per i quali in precedenza era già stato effettuato uno stanziamento.

Il Gruppo ha ricevuto garanzie da clienti a copertura di transazioni commerciali; una parte significativa dei crediti è inoltre coperta da assicurazioni sottoscritte con primarie controparti. Per un'analisi più dettagliata si rinvia alla nota 43. Gestione dei rischi.

Si segnala (come richiesto dalla comunicazione Consob n. 3369 del 9 aprile 1997) che i crediti ceduti pro soluto non ancora scaduti alla data di bilancio (outstanding) ammontano a M/Euro 199.680 al 31 dicembre 2023 (M/Euro 186.814 al 31 dicembre 2022). L'importo complessivo dei crediti ceduti dal Gruppo ai sensi della L. 52/1991 (Legge sul factoring) nel corso dell'esercizio 2023 (turnover) ammonta a M/Euro 809.397 (M/Euro 797.712 nel corso del 2022).

22. Crediti verso erario per imposte correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Crediti per imposte dirette 14.125 10.240
Crediti per acconti di imposta 5.552 2.894
Crediti per imposte a rimborso 567 2.378
Totale 20.244 15.512

Non ci sono crediti tributari esigibili oltre dodici mesi.

23. Altri crediti

Il dettaglio della voce "Altri crediti" è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Crediti per IVA 16.708 6.282
Anticipi a fornitori 6.444 3.843
Altri crediti tributari 3.933 1.732
Risconto costi assicurativi 4.504 3.931
Crediti verso personale 207 308
Crediti diversi 11.899 13.788
Totale 43.695 29.884

La voce include importi esigibili oltre 12 mesi per M/Euro 1 (M/Euro 6 al 31 dicembre 2022).

24. Crediti e altre attività finanziarie correnti

Il dettaglio della voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Valutazione fair value degli strumenti finanziari
derivati
12.507 11.691
Crediti verso società di leasing (anticipi) 220 317
Attività finanziarie correnti valutate al fair value 68.163 87.666
Altre attività finanziarie correnti 91.582 268.680
Totale 172.472 368.354

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 43. Gestione dei rischi.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" include l'importo relativo ad investimenti sottoscritti nell'ambito della gestione finanziaria valutati con il criterio del costo ammortizzato.

25. Disponibilità liquide

La voce è costituita da liquidità presso conti correnti bancari e da strumenti equivalenti, nonché investimenti in liquidità e assimilati.

Alcune società estere del Gruppo, inoltre, detengono disponibilità liquide su conti correnti presso un unico istituto bancario per Euro 72,1 milioni. Tali disponibilità rientrano all'interno del sistema di cash pooling internazionale e trovano compensazione in posizioni di debito finanziario, pari a Euro 65,8 milioni, che altre società estere del Gruppo hanno nei confronti del medesimo istituto bancario. Quest'ultimo svolge quindi le funzioni di "cassa di compensazione" degli importi a credito/debito del sistema. Considerando la sostanza delle transazioni e le modalità tecniche del sistema di cash pooling internazionale, i saldi attivi e passivi sono stati compensati all'interno della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 32.

Al 31 dicembre 2023 alcuni conti correnti di società controllate risultano essere vincolati a titolo di garanzia per l'importo di M/Euro 4.

26. Attività non correnti possedute per la vendita

Al 31 dicembre 2022 la voce si riferiva al valore dell'immobile di proprietà di una filiale classificato tra le attività non correnti disponibili per la vendita, come richiesto dall'IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations in quanto era in corso un programma finalizzato alla dismissione che si è concluso nel mese di gennaio 2023 con la registrazione della vendita dell'immobile e delle sue pertinenze. Dalla vendita il Gruppo ha realizzato una plusvalenza patrimoniale per M/Euro 457 classificata nella voce "Altri ricavi".

Commenti alle principali voci Gruppo De' Longhi | 03Bilancio Consolidato 117 del patrimonio netto e del passivo della situazione patrimoniale - finanziaria

Patrimonio netto

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. in data 21 aprile 2023 ha deliberato la distribuzione di dividendi per l'importo complessivo di M/Euro 72.079, interamente pagati nel corso dell'esercizio.

La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto è stata fornita negli schemi di bilancio; di seguito vengono commentate le principali voci e le variazioni.

27. Azioni proprie

Al 31 dicembre 2023 il Gruppo, tramite la controllante De' Longhi S.p.A., detiene complessivamente n. 595.000 azioni proprie per un controvalore di M/ Euro 9.658 acquistate negli esercizi precedenti; la variazione rispetto al 31 dicembre 2022 (De' Longhi S.p.A. deteneva n. 895.350 per un controvalore di M/Euro 14.534) è dovuta all'esercizio di n. 300.350 opzioni in relazione al "Piano di stock option 2020-2027".

In data 21 aprile 2023 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Capogruppo ed eventualmente dalle sue controllate.

L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 21 ottobre 2024).

28. Piani di stock option

Al 31 dicembre 2023 è in essere un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" approvato dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 22 aprile 2020.

A copertura del piano, l'Assemblea ha deliberato un ulteriore aumento di capitale sociale di massimi nominali Euro 4.500.000 da eseguirsi mediante l'emissione di massime n. 3.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare, qualora le azioni in portafoglio non fossero capienti.

Scopo del piano è favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza nel Gruppo, collegando la loro retribuzione alla realizzazione della strategia aziendale nel medio-lungo termine.

La durata complessiva del piano è di circa 8 anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2027.

L'individuazione dei singoli beneficiari è stata demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato della Capogruppo De' Longhi S.p.A., sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.

L'assegnazione delle opzioni è a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i beneficiari non sono pertanto tenuti a pagare alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.

Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere una azione, alle condizioni stabilite dal Regolamento. Il prezzo di esercizio è pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 180 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano 2020-2027 e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti. Tale criterio consente di prendere a riferimento un periodo di tempo che, seppure non prossimo al momento di determinazione del prezzo di emissione delle azioni, risulta sufficientemente lungo per mitigare il dato dei corsi di borsa dai fenomeni di volatilità conseguenti alla crisi connessa alla diffusione del coronavirus.

L'esercizio delle opzioni può essere effettuato dai beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:

  • il 15 maggio 2023 e il 31 dicembre 2027, per un numero massimo pari al 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento;
  • il 15 maggio 2024 e il 31 dicembre 2027, per il

restante 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento.

Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.

Le azioni avranno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e saranno liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori informazioni.

Al 31 dicembre 2022 risultavano assegnate stock option relativamente a n. 1.560.000 azioni. Nel corso del 2023 il numero si è ridotto a n. 1.089.650 in conseguenza alle dimissioni di uno dei soggetti aventi diritto e per l'esercizio di complessive n. 300.350 opzioni.

Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni, sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano. Ne deriva un fair value unitario diverso per ogni singola tranche.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.

La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.

Il fair value delle opzioni assegnate e le ipotesi assunte per la sua valutazione sono le seguenti:

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Assegnazione del 04.05.2020 Assegnazione del 14.05.2020 Assegnazione del 15.05.2020 Assegnazione del 20.05.2020 Assegnazione del 05.11.2020
Fair Value prima tranche 4,4283 4,591 4,4598 4,4637 12,402
Fair Value seconda tranche 4,3798 4,536 4,4034 4,4049 12,0305
Dividendi attesi (Euro) 2,80% 2,80% 2,80% 2,80% 2,80%
Volatilità attesa (%) 35,00% 34,00% 33,00% 32,00% 28,00%
Volatilità storica (%) 37,00% 37,00% 37,00% 37,00% 37,00%
Tasso di interesse di mercato (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%)
Vita attesa opzioni (anni) 7,7 7,7 7,7 7,7 7,7
Prezzo di esercizio (Euro) 16,982 16,982 16,982 16,982 16,982

29. Capitale sociale

Al 31 dicembre 2023 in capitale sociale è rappresentato da n. 151.060.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.590.

30. Riserve

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 40.078 38.268 1.810
Riserva legale 45.318 45.269 49
Altre riserve:
- Riserva straordinaria 201.413 172.733 28.680
- Riserva fair value e copertura del flusso di
cassa
259 497 (238)
- Riserva stock option 5.695 6.373 (678)
- Riserva azioni proprie in portafoglio (9.658) (14.534) 4.876
- Differenze di conversione 40.867 74.280 (33.413)
- Riserve di risultato 1.010.200 932.213 77.987
Totale 1.334.172 1.255.099 79.073

A seguito dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione, avvenuta in occasione della quotazione sul mercato telematico di Milano, oggi Euronext Milan, del 23 luglio 2001, è stata costituita una Riserva da sovrapprezzo delle azioni, successivamente ridotta a seguito della scissione a favore di DeLclima S.p.A., il cui valore al 31 dicembre 2022 era pari a M/Euro 38.268 in conseguenza all'esercizio delle opzioni relativamente al "Piano di stock option 2016-2022". Nel corso del 2023 la riserva è stata incrementata a M/Euro 40.078 in relazione all'esercizio di n. 300.350 opzioni del "Piano di stock option 2020-2027" per un controvalore di M/Euro 1.810.

La voce "Riserva legale" al 31 dicembre 2022 risultava pari a M/Euro 45.269. L'incremento pari a M/Euro 49 è dovuto alla destinazione dell'utile d'esercizio del 2022 deliberata dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 21 aprile 2023.

La Riserva straordinaria è aumentata per M/Euro 28.680 in seguito alla destinazione dell'utile d'esercizio del 2022 deliberata dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 21 aprile 2023.

La Riserva fair value e cash flow hedge è iscritta per un valore positivo di M/Euro 259 al netto di un effetto fiscale pari a M/Euro 155.

La variazione della Riserva fair value e cash flow hedge nel corso del 2023, rilevata nel conto economico complessivo dell'esercizio, deriva dall'effetto negativo della valutazione al fair value degli strumenti finanziari di copertura (cash flow hedge) e di titoli destinati alla vendita per M/Euro 614 al netto dell'effetto fiscale per M/Euro 376.

Al 31 dicembre 2023 la Riserva stock option si riferisce al piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" già descritto nella nota 28. Piani di Stock option.

La riserva ha un valore positivo di M/Euro 5.695 che rappresenta il fair value delle opzioni determinato alla data di assegnazione, rilevato a quote costanti lungo il periodo che intercorre tra la data di assegnazione e quella di maturazione. Nel corso dell'esercizio sono stati stanziati M/Euro 907 come risultante della valutazione al fair value delle opzioni in essere al netto degli esercizi avvenuti nel corso dell'anno e dell'annullamento delle opzioni conseguente alla variazione del numero degli aventi diritto.

La "Riserva azioni proprie in portafoglio" negativa per M/Euro 9.658 rappresenta il controvalore titoli di n. 595.000 azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di buy back. La variazione rispetto al 31 dicembre 2022 si riferisce all'utilizzo del portafoglio azioni proprie a copertura dell'esercizio di n. 300.350 opzioni nell'ambito del "Piano di stock option 2020-2027".

La voce "Riserve di risultato" include gli utili riportati delle società consolidate e gli effetti delle rettifiche di adeguamento ai principi contabili di Gruppo e di consolidamento.

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e risultato del periodo della Capogruppo De' Longhi S.p.A. ed il patrimonio netto ed il risultato del periodo consolidati è riepilogato di seguito:

Patrimonio
netto
31.12.2023
Utile
d'esercizio
2023
Patrimonio
netto
31.12.2022
Utile
d'esercizio
2022
Bilancio della Capogruppo 557.569 36.578 588.531 100.808
Quota del patrimonio netto e del
risultato di esercizio delle società
controllate attribuibile al Gruppo, al
netto del valore di carico delle
partecipazioni
834.186 218.905 649.687 59.442
Allocazione della differenza di
consolidamento e relativi ammorta
menti e storno avviamenti civilistici
464.525 (444) 465.679 5.308
Eliminazione profitti infragruppo (45.425) (4.613) (40.820) 14.286
Altre rettifiche 284 (14) 314 (1)
Bilancio consolidato 1.811.139 250.412 1.663.391 179.843
Interessi di minoranza - 35 4.274 2.415
Bilancio consolidato di competenza
del Gruppo
1.811.139 250.377 1.659.117 177.428

31. Patrimonio netto di pertinenza di terzi

Il patrimonio netto di terzi, pari a M/Euro 4.274 al 31 dicembre 2022, si riferiva alla quota di minoranza (49%) della società Eversys UK Ltd. e della sua controllata Eversys Ireland Ltd., entrate a far parte del Gruppo in seguito all'acquisizione di Eversys. La variazione si riferisce alla finalizzazione dell'acquisto della quota di minoranza avvenuta nel corso del 2023.

32. Utile per azione

Il risultato per azione è stato calcolato dividendo il risultato dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni della Società in circolazione nel periodo.

31.12.2023
Numero medio ponderato di azioni in circolazione 150.248.220
Numero medio ponderato di azioni in circolazione diluite 151.568.623

Non vi sono effetti diluitivi rilevanti al 31 dicembre 2023 e, pertanto, il risultato netto per azione diluito (Euro 1,65) non si discosta significativamente dal risultato netto di base (Euro 1,67).

Passività

33. Debiti verso banche

La voce "Debiti verso banche" è così analizzata:

Entro un anno Da uno a cinque Saldo 31.12.2023 Entro un anno Da uno a cinque Saldo 31.12.2022
Conti correnti 16.394 - 16.394 3.592 - 3.592
Debiti bancari correnti - - - 4 - 4
Finanziamenti a lungo termine, quota a breve 179.611 - 179.611 87.914 - 87.914
Debiti verso banche (quota a breve termine) 196.005 - 196.005 91.510 - 91.510
Finanziamenti a lungo termine - 300.844 300.844 - 477.582 477.582
Totale debiti verso banche e finanziamenti 196.005 300.844 496.849 91.510 477.582 569.092

La voce non include importi con scadenza oltre i 5 anni.

Nel corso dell'esercizio 2023 non sono stati accesi nuovi finanziamenti.

In relazione ai contratti di finanziamento in essere (già descritti nelle Relazioni finanziarie annuali degli anni precedenti) si rileva che tutti i financial covenants previsti da tali contratti, basati sul rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option, risultano rispettati al 31 dicembre 2023.

Tutti i principali debiti verso banche sono a tasso variabile; su uno di questi finanziamenti a medio/lungo è stato negoziato un derivato di copertura che ha consentito di trasformare i finanziamenti da tasso variabile a tasso fisso. Il fair value dei finanziamenti, ottenuto attualizzando ai tassi correnti di mercato il previsto flusso futuro di interessi, non si discosta significativamente dal valore del debito iscritto in bilancio.

34. Debiti verso altri finanziatori

L'importo, comprensivo della quota corrente, è così dettagliato:

31.12.2023 31.12.2022
Prestito obbligazionario (quota entro dodici mesi) 21.397 21.409
Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati 13.170 12.206
Altri debiti finanziari a breve termine 37.445 44.887
Totale debiti a breve termine 72.012 78.502
Prestito obbligazionario (quota da uno a cinque anni) 64.259 85.709
Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati - -
Altri debiti finanziari (da uno a cinque anni) - -
Totale debiti a medio-lungo termine (da uno a cinque anni) 64.259 85.709
Prestito obbligazionario (quota oltre cinque anni) 150.358 150.317
Totale debiti a medio-lungo termine (oltre cinque anni) 150.358 150.317
Totale debiti verso altri finanziatori 286.629 314.528

Il debito per prestito obbligazionario si riferisce all'emissione e collocamento di titoli obbligazionari unsecured e non convertibili presso investitori istituzionali statunitensi (cosiddetto "US Private Placement"), realizzata nel corso del 2017, per un valore pari ad Euro 150 milioni e nel corso del 2021 per ulteriori Euro 150 milioni.

In entrambi i casi i titoli sono stati emessi da De' Longhi S.p.A. in un'unica tranche.

In relazione alla prima emissione, i titoli hanno una durata di 10 anni, con scadenza giugno 2027 e una vita media (average life) di 7 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione a un tasso fisso pari al 1,65% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali pagata a giugno 2021 e l'ultima prevista a giugno 2027, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.

In relazione alla seconda emissione, i titoli hanno una durata di 20 anni, con scadenza aprile 2041 e una vita media (average life) di 15 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione ad un tasso fisso pari al 1,18% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali sarà dovuta ad aprile 2031 e l'ultima ad aprile 2041, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.

I titoli obbligazionari emessi in entrambi i casi non hanno rating e non sono destinati alla quotazione di mercati regolamentati.

Per entrambe le emissioni è prevista una verifica su base semestrale dei parametri di natura finanziaria (financial covenants), coerenti con quelli già previsti in altre operazioni di finanziamento in essere. Tali parametri risultano essere rispettati al 31 dicembre 2023. Entrambe le emissioni non sono assistite da garanzie né reali né personali.

Il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati si riferisce a contratti a termine a copertura del rischio di tasso di interesse e di cambio, sia su crediti e debiti in valuta sia su flussi commerciali futuri (coperture anticipatorie).

La voce "Altri debiti finanziari a breve termine" si riferisce principalmente a rapporti sorti nell'ambito di operazioni di cessione crediti pro soluto.

Riepilogo della posizione finanziaria netta

Il dettaglio della posizione finanziaria netta è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
A. Disponibilità liquide 1.250.198 770.247
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti 159.965 356.663
di cui anticipi per leasing 220 317
D. Liquidità e altre attività finanziarie correnti (A + B + C) 1.410.163 1.126.910
E. Debito finanziario corrente (96.241) (78.682)
di cui debiti per leasing (21.005) (20.464)
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente (179.611) (87.914)
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) (275.852) (166.596)
H. Indebitamento finanziario corrente netto (D + G) 1.134.311 960.314
I.1. Altre attività finanziarie non correnti 122.031 122.604
I. Debito finanziario non corrente (378.462) (537.942)
di cui debiti per leasing (77.618) (60.360)
J. Strumenti di debito (214.617) (236.026)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario netto non corrente (I + I.1+ J + K) (471.048) (651.364)
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 663.263 308.950
Valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati e
altre componenti non bancarie
(663) (10.169)
Totale posizione finanziaria netta 662.600 298.781

La posizione finanziaria netta è dettagliata secondo le indicazioni ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28.07.2006. Per una migliore rappresentazione, sono stati indicati separatamente alla lettera I.1 le "Altre attività finanziarie non correnti"; per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 18.

Per una migliore comprensione delle variazioni intervenute nella posizione finanziaria netta di Gruppo si rimanda al rendiconto finanziario consolidato in allegato alle presenti note illustrative e al prospetto riepilogativo riportato nella Relazione sulla gestione.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 43. Gestione dei rischi.

Il dettaglio dei crediti e debiti finanziari verso parti correlate è riportato nell'Allegato n.3.

35. Benefici ai dipendenti

La voce è così composta:

31.12.2023 31.12.2022
Fondo di trattamento di fine rapporto 7.988 8.040
Piani a benefici definiti 21.659 17.768
Altri benefici a medio/lungo termine 21.394 12.724
Totale benefici ai dipendenti 51.041 38.532

Il fondo di trattamento di fine rapporto include quanto spettante ai dipendenti delle società italiane del Gruppo e non trasferito a forme pensionistiche complementari o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. Tale fondo è identificato nella tipologia dei piani a benefici definiti nell'ambito dello IAS 19 - Employee benefits.

In alcune società estere del Gruppo sono previsti, inoltre, dei piani a benefici definiti a favore dei propri dipendenti.

Alcuni di questi piani beneficiano di attività a loro servizio, mentre il TFR, in quanto obbligazione autofinanziata, non ha attività al proprio servizio.

Tali piani sono soggetti a valutazioni di natura attuariale per esprimere il valore attuale del beneficio erogabile al termine del rapporto di lavoro che i dipendenti hanno maturato alla data del bilancio.

Di seguito sono riportati i valori delle obbligazioni e delle attività che ad esse si riferiscono:

Fondo trattamento di fine rapporto:

La movimentazione intervenuta nel periodo è così riassunta:

Costo netto a conto economico 2023 2022 Variazione
Costo per prestazioni di lavoro corrente 378 186 192
Oneri finanziari sulle obbligazioni a benefici
definiti
66 86 (20)
Totale 444 272 172
Variazioni del valore attuale delle obbligazioni 31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Valore attuale al 1° gennaio 8.040 9.901 (1.861)
Costo per prestazioni di lavoro corrente 378 186 192
Utilizzo fondo (643) (1.032) 389
Oneri finanziari sulle obbligazioni 66 86 (20)
Utili e perdite attuariali rilevati a conto economi
co complessivo
147 (1.101) 1.248
Valore attuale alla data di riferimento 7.988 8.040 (52)

Piani a benefici definiti:

La movimentazione nel periodo è la seguente:

Costo netto a conto economico 2023 2022 Variazione
Costo per prestazioni di lavoro 1.435 1.389 46
Rendimento delle attività a servizio del piano (285) - (285)
Oneri finanziari sulle obbligazioni 766 256 510
Totale 1.916 1.645 271
Variazioni del valore attuale delle obbligazioni 31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Valore attuale al 1° gennaio 17.768 27.103 (9.335)
Costo netto a conto economico 1.916 1.645 271
Benefici pagati (1.501) (1.140) (361)
Differenza di conversione (178) 146 (324)
Utili e perdite attuariali rilevati a conto economi
co complessivo
3.654 (9.986) 13.640
Valore attuale alla data di riferimento 21.659 17.768 3.891

La passività in essere al 31 dicembre 2023, pari a M/Euro 21.659 (M/Euro 17.768 al 31 dicembre 2022), è relativa ad alcune società controllate (principalmente in Germania, Giappone e Svizzera).

Le ipotesi utilizzate nel determinare le obbligazioni derivanti dai piani descritti sono di seguito illustrate:

Ipotesi utilizzate TFR 2023 TFR 2022 Altri piani 2023 Altri piani 2022
Tasso di sconto 3,20% 3,70% 1,25%-3,6% 0,5% - 3,7%
Futuri incrementi salariali 2,0%-3,0% 2,3%-3,3% 0,0%-3% 0,0% - 3%
Tasso di inflazione 2,00% 2,30% 0,0% - 2,1% 0,0% - 2,2%

L'importo relativo agli "Altri benefici a medio/lungo termine" per M/Euro 21.394 è relativo un piano di incentivazione 2021-2023 per il quale è stato effettuato il relativo accantonamento per il periodo di competenza. Tale piano è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione, a favore di numero ristretto risorse chiave del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.

36. Altri fondi per rischi e oneri non correnti

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Fondo indennità suppletiva di clientela 2.121 2.022
Fondo garanzia prodotti 43.512 42.744
Fondo rischi e altri oneri 26.244 27.401
Totale 71.877 72.167

La movimentazione è la seguente:

31.12.2022 Utilizzo Accantona
mento netto
Differenza di
conversione e
altri movimenti
31.12.2023
Fondo indennità
suppletiva di
clientela
2.022 (242) 341 2.121
Fondo garanzia
prodotti
42.744 (21.105) 21.814 59 43.512
Fondo rischi e
altri oneri
27.401 (2.343) 1.165 21 26.244
Totale 72.167 (23.690) 23.320 80 71.877

Il fondo indennità suppletiva di clientela accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte di potenziali rischi per il pagamento delle indennità di fine rapporto che, al ricorrere delle condizioni di cui all'art. 1751 C.C., così come applicato dagli Accordi Economici Collettivi in vigore, debbono essere corrisposte agli agenti.

Il fondo garanzia prodotti è stato stanziato, per alcune società inserite nell'area di consolidamento, sulla base di una stima dei costi per interventi in garanzia sulle vendite effettuate al 31 dicembre 2023 e tiene conto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 24/2002, dalla normativa comunitaria e/o da altre disposizioni locali, laddove presenti.

La voce "Fondo rischi e altri oneri" include il fondo relativo a passività che potrebbero sorgere in seguito a contenziosi legali ed alcuni reclami sui prodotti (limitatamente alla franchigia assicurativa a carico del Gruppo) per M/Euro 15.965 (M/Euro 15.730 al 31 dicembre 2022), e per M/Euro 10.278 (M/Euro 11.761 al 31 dicembre 2022) lo stanziamento in alcune società controllate per rischi di natura commerciale ed altri oneri.

Il 23 febbraio 2023 l'autorità per la concorrenza francese (la "FCA") ha notificato ad alcune società del Gruppo un atto col quale alla società francese (e ad altri operatori francesi del settore, citati nell'atto) si contestano alcuni comportamenti tenuti fra il 2009 e il 2014 che sarebbero stati in violazione delle regole della concorrenza.

Nello specifico, la contestazione nei confronti del Gruppo riporta l'asserita esistenza di intese orizzontali, consistenti nello scambio tra concorrenti di informazioni sensibili sotto il profilo della concorrenza, relative ai piccoli elettrodomestici in Francia nel periodo sopra citato.

L'autorità per la concorrenza francese conclude che tale pratica di scambio di informazioni, nella misura in cui ha avuto l'effetto di restringere la concorrenza sul mercato, costituirebbe un accordo anticoncorrenziale vietato dagli articoli L. 420-1 del codice commerciale francese e 101, paragrafo 1, TFUE.

La contestazione è attualmente oggetto di un'attenta analisi da parte del Gruppo, che sta preparando la sua difesa avvalendosi di primari legali e consulenti di settore. Allo stato attuale non è possibile valutare la possibilità di una sanzione, né l'entità della stessa ed il Gruppo ritiene che sussistano fondati argomenti di difesa.

37. Debiti commerciali

Il saldo rappresenta il debito del Gruppo, nei confronti di terzi, per forniture di beni e servizi. La voce non include importi con scadenza oltre i 12 mesi.

38. Debiti tributari

La voce "Debiti tributari" rappresenta il debito del Gruppo per imposte dirette nei confronti dell'erario e, per quanto riguarda le società controllate italiane che hanno aderito al regime di Consolidato fiscale nazionale, include il debito netto verso la controllante, De Longhi Industrial S.A..

La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con

la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024.

Per ulteriori informazioni si rimanda all'allegato n.3.

39. Altri debiti

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Debiti verso il personale 58.644 52.704
Debiti per imposte indirette 40.192 27.638
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza
sociale
9.179 7.172
Debiti per ritenute da versare 7.906 6.519
Acconti 7.515 8.860
Debiti per altre imposte 697 1.164
Altro 13.164 10.910
Totale 137.297 114.967

Al 31 dicembre 2023 non ci sono importi rilevanti con scadenza oltre 12 mesi.

40. Impegni

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Fidejussioni prestate a favore di terzi 652 773
Altri impegni 3.836 11.191
Totale 4.487 11.964

La voce "Altri impegni" si riferisce principalmente a impegni contrattuali di alcune società controllate.

41. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria

Si riporta di seguito la classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, sulla base delle categorie individuate dall'IFRS 9, in ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 7.

al 31 dicembre 2023 Attività
Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato a conto
economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Attività non correnti (*)
Partecipazioni 51 - 51 -
Crediti 5.400 5.400 - -
Altre attività finanziarie non correnti 122.031 122.031 - -
Attività correnti (**)
Crediti commerciali 272.692 272.692
Crediti verso Erario per imposte correnti 20.244 20.244
Altri crediti 43.695 43.695
Crediti e altre attività finanziarie correnti 172.252 91.582 76.066 4.604
Disponibilità liquide 1.250.198 1.250.198
Passività
al 31 dicembre 2023 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Passività non correnti (***)
Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
300.844 300.844 - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine)
214.617 214.617 - -
Passività correnti (****)
Debiti commerciali 716.238 716.238
Debiti verso banche (quota a breve termine) 196.005 196.005
Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine)
72.012 58.842 9.544 3.626
Debiti tributari 70.571 70.571 - -
Altri debiti 137.297 137.297 - -

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).

(**) Sono esclusi i crediti relativi ad anticipi per leasing a cui si applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

(***) Sono esclusi i saldi relativi per leasing a cui si applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

(****) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

Il valore delle attività e delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato non si discosta significativamente dal loro fair value

Attività
al 31 dicembre 2022 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Attività non correnti (*)
Partecipazioni 51 - 51 -
Crediti 5.609 5.609 - -
Altre attività finanziarie non correnti 124.624 122.604 2.020
Attività correnti (**)
Crediti commerciali 278.811 278.811
Crediti verso Erario per imposte correnti 15.512 15.512
Altri crediti 29.884 29.884
Crediti e altre attività finanziarie correnti 368.037 268.680 90.870 8.487
Disponibilità liquide 770.247 770.247
Passività
al 31 dicembre 2022 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Passività non correnti (***)
Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
477.582 477.582 - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine)
236.026 236.026 - -
Passività correnti (****)
Debiti commerciali 540.687 540.687
Debiti verso banche (quota a breve termine) 91.510 91.510
Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine)
66.902 54.696 6.533 5.673
Debiti tributari 76.264 76.264 - -
Altri debiti 114.967 114.967 - -

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).

(**) Sono esclusi i crediti relativi ad anticipi per leasing a cui si applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

(***) Sono esclusi i saldi relativi per leasing a cui si applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b) e gli importi relativi a contratti forward che daranno luogo a acquisizioni future rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali (IFRS 9 - 2.1 f).

(****) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

Il valore delle attività e delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato non si discosta significativamente dal loro fair value

42. Livelli gerarchici degli strumenti finanziari valutati al fair value

La seguente tabella riporta il livello gerarchico in cui sono state classificate le valutazioni del fair value degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2023. Così come previsto dal principio contabile IFRS 13, la scala gerarchica utilizzata è composta dai seguenti livelli:

  • livello 1: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività identiche;
  • livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente, sia indirettamente;
  • livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Strumenti finanziari valutati al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati con fair value positivo - 12.507 -
Derivati con fair value negativo - (13.170) -
Altri strumenti finanziari 51 68.163 -

Non ci sono stati, nel corso del periodo, trasferimenti tra i livelli.

43. Gestione dei rischi

Il Gruppo, in connessione con l'operatività caratteristica, è esposto a rischi finanziari:

  • rischio di credito, derivante sia dai rapporti commerciali che dall'attività di impiego della liquidità;
  • rischio di liquidità, derivante dalla necessità di disporre di un adeguato accesso ai mercati dei capitali e alle fonti di finanziamento per coprire i fabbisogni originati dalla gestione corrente, dall'attività di investimento e dalle scadenze dei debiti finanziari;
  • rischio di cambio, in connessione alla rilevanza dell'attività commerciale di acquisto e di vendita intrattenuta dal Gruppo in valute diverse dalla valuta di conto;
  • rischio di tasso d'interesse, relativo al costo della posizione di indebitamento.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.

Il rischio di credito commerciale è connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali ed è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero.

Il rischio di credito è attenuato tramite la stipula di polizze assicurative con primarie controparti, con l'obiettivo di prevenire il rischio di mancato pagamento attraverso una puntuale selezione del portafoglio clienti operata congiuntamente con la compagnia assicurativa, che poi si impegna a garantire l'indennizzo in caso di insolvenza.

In alcuni casi, inevitabilmente la concentrazione del rischio è legata alle dimensioni di alcuni principali gruppi d'acquisto, ma è bilanciata dal fatto che l'esposizione è ripartita in varie controparti attive in aree geografiche diverse.

Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni per le quali vi sono oggettive evidenze di inesigibilità, parziale o totale, sulla base dei dati storici e delle informazioni disponibili sulla solvibilità della controparte, tenendo conto delle assicurazioni e delle altre garanzie sopra descritte.

L'esposizione massima al rischio di credito del Gruppo è pari al valore contabile iscritto a bilancio, al lordo del fondo svalutazione crediti, pari complessivamente a M/Euro 283.483 al 31 dicembre 2023 e a M/Euro M/Euro 289.402 al 31 dicembre 2022.

Tale valore corrisponde ai saldi attivi in essere verso clienti, pari complessivamente a M/Euro 348.374 al 31 dicembre 2023 (M/Euro 351.540 al 31 dicembre 2022), al netto di deduzioni e rettifiche contabili portati in compensazione, che mitigano sostanzialmente il rischio di credito complessivo, principalmente relative a note di accredito e documenti ancora non emessi nei confronti dei clienti.

L'analisi del rischio di credito riportata a seguire, effettuata sulla base dell'ageing e dei report utilizzati per la gestione dei crediti, si riferisce ai saldi commerciali, al lordo di tali deduzioni, in quanto relative a documenti da emettere non specificamente allocati alle fasce di scaduto.

I saldi commerciali al 31 dicembre 2023, pari complessivamente a M/Euro 348.374, includono crediti correnti per M/Euro 306.507 e crediti scaduti per M/Euro 41.867, di cui M/Euro 38.381 entro 90 giorni e M/Euro 3.846 oltre 90 giorni.

L'importo dei crediti assicurati o garantiti al 31 dicembre 2023 è pari a M/Euro 249.284.

A fronte dell'importo non garantito, che ammonta complessivamente a M/Euro 99.090, il Gruppo ha stanziato un fondo svalutazione crediti pari a M/Euro 10.791.

I saldi commerciali al 31 dicembre 2022, pari complessivamente a M/Euro 351.540, includono crediti correnti per M/Euro 316.286 e crediti scaduti per M/Euro 35.254, di cui M/Euro 31.757 entro 90 giorni e M/Euro 3.497 oltre 90 giorni.

L'importo dei crediti assicurati o garantiti al 31 dicembre 2022 è pari a M/Euro 280.439.

A fronte dell'importo non garantito, che ammonta complessivamente a M/Euro 71.101, il Gruppo ha stanziato un fondo svalutazione crediti pari a M/Euro 10.591.

Per quanto riguarda il rischio finanziario, in relazione alle attività di gestione di risorse temporaneamente in eccesso o per la negoziazione di strumenti derivati, è politica del Gruppo mantenere un portafoglio di controparti di elevato standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, la cui classificazione è riportata nella

nota 41. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di questa attività in caso di insolvenza della controparte.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere alle obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari.

Il Gruppo, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui:

  • centralizzazione della gestione dei debiti finanziari e della liquidità, supportati anche da sistemi di reportistica, da strumenti informatici e, ove possibile, da strutture di cash-pooling;
  • attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine;
  • diversificazione del portafoglio di strumenti di finanziamento utilizzati;
  • dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari;
  • monitoraggio, anche prospettico, delle necessità di finanziamento e loro distribuzione all'interno del Gruppo.

Il Gruppo dispone di linee di credito bancarie sia a medio termine, relative alle operazioni di finanziamento attualmente in essere ed evidenziate nel presente bilancio, sia a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative (emissione di fideiussioni, operazioni in cambi ecc.).

Si ritiene che tali linee di credito, unitamente ai fondi che saranno generati dall'attività operativa, consentiranno al Gruppo di soddisfare i fabbisogni annuali derivanti dalle attività di gestione del capitale circolante, di investimento e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

La nota 41. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria riepiloga il valore contabile delle attività e passività finanziarie, secondo l'IFRS 9 e la loro classificazione sulla base delle categorie individuate dal predetto principio.

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività finanziarie complessive del Gruppo al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati.

Flussi non
attualizzati al
31.12.2023
Entro un anno Da uno a
cinque
Oltre cinque Flussi non
attualizzati al
31.12.2022
Entro un anno Da uno a
cinque
Oltre cinque
Debiti vs. banche (*) 533.142 212.458 320.684 - 611.898 104.922 506.976 -
Debiti vs. altri finanziatori (**) 311.281 75.049 72.957 163.275 342.061 81.393 95.623 165.045
Debiti commerciali 716.238 716.238 - - 540.513 540.513 - -
Debiti tributari e altri debiti 207.868 207.860 9 - 191.131 190.953 178 -

(*) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 496.849 al 31 dicembre 2023 e M/Euro 569.091 al 31 dicembre 2022 e si riferisce ai debiti verso banche a breve e a medio lungo termine.

(**) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 286.629 al 31 dicembre 2023 e M/Euro 314.528 al 31 dicembre 2022 e si riferisce ai debiti a medio/lungo termine comprensivi della quota a breve del prestito obbligazionario.

Relativamente alle passività per leasing rilevate secondo l'IFRS 16 - Leases si rinvia alla nota 15. Leasing.

Rischio di cambio

Il Gruppo, in connessione all'attività caratteristica, è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute (diverse da quella di conto) in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.

Politiche di copertura

L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali. L'oggetto dell'attività di copertura è la protezione - a livello di ogni singola società - dei ricavi/costi futuri previsti a budget e/o nei piani pluriennali, delle poste di credito/debito commerciali e finanziarie e di alcuni investimenti netti in gestioni estere.

Oggetto della copertura

L'attività di copertura si esplica con le seguenti finalità:

  • a. la copertura prospettica e anticipatoria (cash flow hedging) dei valori economici di budget e/o di piano fino al momento della manifestazione delle fatture, con un orizzonte temporale che non oltrepassa i 24 mesi;
  • b. la copertura dei valori monetari dei crediti e dei debiti, originati dalla fatturazione e dall'accensione di operazioni di finanziamento;
  • c. la copertura del rischio di cambio derivante da investimenti netti in gestioni estere.

Le principali valute di esposizione del Gruppo sono:

  • il Dollaro USA (principalmente i rapporti EUR/ USD, GBP/USD), valuta in cui è espressa una parte significativa dei costi di acquisto di materie prime, componenti e prodotti finiti;
  • lo Yen (rapporto JPY/HKD), a fronte dei flussi di vendita sul mercato giapponese;
  • il Dollaro Australiano (rapporto AUD/HKD), a fronte dei flussi di vendita sul mercato australiano;
  • la Corona Ceca e Zloty Polacco, a fronte dei flussi di vendita sui mercati dell'Est Europa;
  • la Sterlina Inglese (rapporto EUR/GBP), a fronte dei flussi di vendita sul mercato UK;
  • il Renminbi (rapporto CNY/HKD) a fronte dei flussi di acquisto di materie prime, componenti e prodotti finiti.

Strumenti di copertura utilizzati

Vengono utilizzati strumenti derivati altamente liquidi e conformi ad un'attività non speculativa, principalmente operazioni di acquisto/vendita a termine.

L'attività viene svolta con controparti primarie e di standing internazionale riconosciuto e tramite modalità operative che permettono la best execution sulle condizioni di ogni operazione.

Struttura operativa

L'attività di copertura del rischio di cambio viene centralizzata (fatta eccezione per casi isolati e trascurabili) su una società del Gruppo, De'Longhi Capital Services S.r.l., che opera con il mercato sulla base delle indicazioni ricevute dalle singole società operative. Le condizioni ottenute dal mercato vengono poi ribaltate appieno sulle società del Gruppo, cosicché De'Longhi Capital Services S.r.l. non assume in proprio operazioni in derivati per rischi non propri.

Sensitivity analysis

Nel valutare il potenziale impatto, in termini di variazione di fair value, di un'ipotetica ed immediata variazione nei tassi di cambio di fine anno in una misura ritenuta significativa (+/- 5%), occorre distinguere tra rischio connesso a futuri ricavi/costi attesi e rischio connesso a poste patrimoniali in valuta in essere al 31 dicembre 2023:

  • a. per quanto concerne il rischio connesso a flussi futuri (ricavi/costi attesi come stimati nei budget e/o piani pluriennali), al 31 dicembre 2023 vengono rilevate le relative coperture, il cui fair value, in accordo con i principi IAS, viene sospeso a patrimonio netto, come descritto nel paragrafo Principi contabili - Strumenti finanziari delle presenti Note illustrative; si stima che una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno nelle valute di esposizione generi una variazione compresa tra Euro +/- 2,1 milioni al lordo delle imposte (Euro +/- 3,2 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022). Questo valore avrebbe impatto sul conto economico solo nell'esercizio in cui avrebbero manifestazione i ricavi/ costi oggetto della copertura;
  • b. per quanto concerne il rischio connesso a poste patrimoniali in valuta, ai fini della presente stima si considerano solo quei crediti/debiti in valute diverse da quelle funzionali delle singole società che non hanno ricevuto copertura, in quanto si ritiene che per quest'ultimi la copertura sia in grado di produrre effetti economici uguali e contrapposti a quelli generati dai crediti/debiti stessi. Una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno delle principali valute di esposizione (principalmente Dollaro USA e Renminbi) nei confronti delle principali valute funzionali produrrebbe una variazione di fair value pari a circa +/- 1,2 milioni al lordo delle imposte (+/- Euro 1,9 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022).

Le operazioni di copertura in essere al 31 dicembre 2023 sono descritte nel paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2023".

Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse su operazioni di finanziamento, qualora queste siano a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione del rischio di cambio.

Al 31 dicembre 2023, il debito finanziario di Gruppo è a tasso fisso per quanto riguarda i prestiti obbligazionari e una parte del finanziamento acceso nel 2019 che beneficia di una copertura IRS (Interest Rate Swap), mentre la restante parte è a tasso variabile.

Lo scopo della gestione del rischio di tasso è di valutare il disallineamento tra attività e passività finanziarie e verificare che non ci siano differenziali rilevanti tra queste, che potrebbero portare ad un impatto sul costo dei finanziamenti in caso di aumento della curva dei tassi di interesse.

Sensitivity analysis

Si è stimato quale sarebbe l'impatto potenziale di un'ipotetica ed istantanea variazione dei tassi di interesse di entità rilevante (+/- 1% nei tassi di mercato) sul costo del debito del Gruppo, ricomprendendo solo quelle poste di posizione finanziaria netta che generano interessi attivi/passivi a tasso variabile ed escludendo le altre (quindi su un montante di Euro 636,4 milioni di attività nette sul totale di Euro 662,6 milioni al 31 dicembre 2023 e, per il 2022, Euro 169,3 milioni di attività nette sul totale di Euro 298,8 milioni).

Si stima che una variazione di +/- 1% dei tassi porterebbe a una variazione interamente contabilizzabile a conto economico pari a +/- Euro 6,4 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2023 (+/- Euro 1,7 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022).

Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2023

Il Gruppo ha in essere al 31 dicembre 2023 diversi strumenti derivati, sia a copertura del fair value degli strumenti sottostanti sia dei flussi di cassa.

Ai fini del trattamento contabile, i derivati a copertura del rischio su flussi attesi vengono contabilizzati in hedge accounting (cash flow hedge), in quanto viene rispettato ciò che prevede l'IFRS 9.

I derivati a copertura di debiti e crediti in valuta, invece, vengono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti compensano il rischio oggetto di copertura (già iscritto in bilancio).

Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in essere al 31 dicembre 2023 valutate al fair value:

Fair Value al 31/12/2023
Contratti a termine su cambi (2.236)
Derivati a copertura di crediti/debiti (2.236)
Contratti a termine su cambi (621)
IRS su finanziamenti della Capogruppo 2.194
Derivati a copertura di flussi di cassa attesi 1.573
Totale fair value derivati (663)

Contratti a termine a copertura del rischio di cambio su flussi commerciali per il 2023 - coperture anticipatorie:

Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in tassi di cambio in essere al 31 dicembre 2023, per coperture anticipatorie relative a flussi commerciali per il 2024:

Valore nozionale divisa di rischio (valori in
migliaia)
Fair value (in M/Euro)
Valuta Acquisti Vendite Totale Attività
correnti
Passività
correnti
EUR/CHF* - 26.300 26.300 - (1.035)
EUR*/RON - 75.500 75.500 743 (13)
EUR/USD* (9.438) - (9.438) 22 (14)
EUR/PLN* - 55.000 55.000 - (129)
EUR/GBP* - 16.550 16.550 27 (74)
USD/CAD* - 66.000 66.000 103 (203)
HKD/CNY* (1.030.000) - (1.030.000) 1.065 (1.930)
AUD*/HKD - 59.000 59.000 377 (150)
HKD/JPY* - 3.250.000 3.250.000 489 -
HKD/KRW* - 14.900.000 14.900.000 120 (79)
USD*/GBP (15.000) - (15.000) 59 -
3.005 (3.626)

* Divisa di rischio

Con riferimento ai suddetti contratti per coperture anticipatorie a copertura del rischio di cambio su flussi commerciali, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di Cash flow hedge, il cui importo al 31 dicembre 2023 è negativo per M/Euro 956, al netto di un effetto fiscale di M/Euro 228 (al 31 dicembre 2022 la stessa riserva era negativa per M/Euro 2.180, al netto dell'effetto fiscale per M/Euro 314).

Nel corso dell'esercizio 2023 il Gruppo ha stornato dal patrimonio netto e imputato a conto economico un ammontare netto pari a M/Euro 2.180 iscritto come riserva negativa di cash flow hedge nel bilancio al 31 dicembre 2022.

Tale valore è stato rilevato nelle seguenti linee di conto economico:

2023 2022
Aumento (riduzione) dei ricavi netti (1.267) 187
(Aumento) riduzione dei consumi (1.229) 4.723
Proventi (oneri) finanziari - (112)
Imposte 315 (1.026)
Totale rilevato a conto economico (2.181) 3.772
Valore nozionale divisa di rischio (valori in migliaia) Fair value (in M/Euro)
Valuta Acquisti Vendite Totale Attività correnti Passività correnti
AUD*/HKD (25.348) 51.685 26.337 528 (1.034)
AUD/NZD* - 5.528 5.528 10 -
EUR*/CHF (1.000) 4.090 3.090 84 (16)
EUR/AUD* (100) 1.550 1.450 - (12)
EUR/CHF* (17.100) 21.200 4.100 334 (402)
EUR/CZK* (107.300) 262.200 154.900 71 (21)
EUR/GBP* (62.040) 20.700 (41.340) 138 (415)
EUR*/GBP (120) 2.912 2.792 - (41)
EUR/HKD* (7.800) 125.160 117.360 - (56)
EUR*/HKD (7.186) - (7.186) 168 (1)
EUR/HUF* (1.550.000) 2.105.000 555.000 8 (7)
EUR/JPY* (8.000) - (8.000) - -
EUR/PLN* (269.450) 247.800 (21.650) 52 (75)
EUR/RON* (307.000) 617.640 310.640 - (119)
EUR*/RON - 20.000 20.000 - (19)
EUR/SEK* (10.900) 3.700 (7.200) 16 (3)
EUR/USD* (722.114) 122.430 (599.685) 2.520 (4.969)
EUR*/USD (280.000) - (280.000) 2.145 -
GBP/USD* (3.305) 6.450 3.145 26 (25)
HKD/CLP* - 4.364.000 4.364.000 - (2)
HKD/CNH* (542.162) 69.400 (472.762) 707 (78)
HKD/JPY* - 4.445.711 4.445.711 - (800)
HKD/KRW* (1.000.000) 8.057.200 7.057.200 5 (61)
HKD/MXN* (26.400) 57.422 31.022 2 (88)
USD/MXN* - 252.900 252.900 - (384)
SGD*/HKD (10.246) 130 (10.116) 112 -
USD/CAD* (5.520) 36.910 31.390 53 (613)
USD*/CHF (400) 7.530 7.130 327 (7)
USD*/RON (18.000) - (18.000) - (179)
USD/ZAR* (20.800) 61.470 40.670 - (114)
7.306 (9.542)

* Divisa di rischio

IRS (Interest Rate Swap) a copertura del rischio di tasso di interesse sui finanziamenti:

La valutazione del derivato è effettuata a fair value, utilizzando il metodo dell'attualizzazione dei flussi futuri, scontati sulla base delle curve dei tassi base swap non comprensivi dello spread; al 31 dicembre 2023 il fair value del derivato, ai sensi dell'IFRS 13 - Fair Value measurement, è positivo per M/Euro 2.194 ed è esposto tra i crediti finanziari.

Considerato che la copertura anticipatoria sui futuri flussi di interessi ha soddisfatto i requisiti di efficacia, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di cash flow hedge per un importo positivo di M/Euro 1.924, dal quale poi è stato dedotto il relativo effetto fiscale per M/Euro 462.

Il dettaglio è il seguente (i valori sono al lordo del relativo effetto fiscale):

31/12/2023
Valore nozionale
(in M/Euro)
Fair value (in M/Euro)
IRS su finanziamento 56.000 2.194
Totale fair value derivati 2.194
di cui:
fair value positivo a breve termine 2.194

44. Situazione fiscale

In merito alla situazione fiscale si segnalano le seguenti posizioni a seguito di verifiche nell'ambito di programmi di controllo periodici messi in atto dalle autorità fiscali competenti:

De' Longhi Appliances S.r.l.

Nel corso del 2023, accesso mirato avente ad oggetto le politiche di determinazione dei prezzi di trasferimento relativi alle transazioni infragruppo e il trattamento contabile e fiscale dei dividendi incassati, per gli anni dal 2017 al 2021, e il credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo (L. 190/2014), per gli anni dal 2015 al 2019.

L'accesso è stato effettuato dall'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Veneto ed il Processo verbale di constatazione è stato consegnato in data 27 giugno 2023.

Tra il 23 novembre 2023 e il 5 dicembre 2023, sono stati notificati alla società gli inviti a comparire, emessi ai fini IRES ed IRAP in relazione ai periodi d'imposta 2017, 2018 e 2019, cui sono seguiti degli incontri interlocutori con la Direzione Regionale del Veneto.

Il Gruppo, nella predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato i rischi del procedimento descritto come non probabili.

45. Rapporti patrimoniali ed economici derivanti da operazioni con parti correlate

L'Allegato n.3 riporta le informazioni richieste dalle Comunicazioni CONSOB n. 97001574 del 20/02/97, n. 98015375 del 27/02/98 e n. DEM/2064231 del 30/09/2002, aventi per oggetto i rapporti intrattenuti con le parti correlate; si segnala che tutte le operazioni poste in essere rientrano nell'ordinaria gestione del Gruppo e sono regolate a condizioni di mercato.

Non vengono riportati gli effetti derivanti dai rapporti patrimoniali ed economici tra la Capogruppo e le società controllate in quanto eliminati ai fini della redazione del bilancio consolidato.

46. Informativa per settore operativo

Come richiesto dall'IFRS 8, le attività del Gruppo sono state ripartite per settore di attività individuando tre settori operativi (Europa, America/APA, MEIA) in base all'ubicazione geografica delle attività del Gruppo.

Ciascun settore ha competenze trasversali per tutti i marchi del Gruppo e serve diversi mercati; pertanto i ricavi ed i margini di ciascun settore operativo (per area geografica di attività) non coincidono con i ricavi ed i margini dei relativi mercati (per area geografica di destinazione) in relazione alle vendite effettuate da alcune società del Gruppo al di fuori della propria area geografica e di transazioni infragruppo non allocate al mercato di destinazione.

Si riporta di seguito l'informativa per settore operativo:

Dati economici

2023
Europa America/APA MEIA Elisioni (**) Consolidato
Totale ricavi (*) 2.278.490 1.506.963 159.126 (868.675) 3.075.904
EBITDA 280.966 142.360 14.820 (327) 437.819
Ammortamenti (76.029) (31.921) (241) - (108.191)
Risultato operativo 204.937 110.439 14.579 (327) 329.628
Proventi (oneri) finanziari
netti
(2.330)
Risultato ante imposte 327.298
Imposte (76.886)
Utile (Perdita) del periodo 250.412
Utile (Perdita) del periodo
di pertinenza di terzi
35
Utile (Perdita) del periodo
di pertinenza dei soci
della controllante
250.377

(*) I ricavi dei singoli settori includono sia i ricavi realizzati verso terzi sia i ricavi realizzati verso altri settori operativi del Gruppo. (**) Le elisioni si riferiscono ai ricavi intrasegmento realizzati tra i settori operativi ed eliminati a livello consolidato.

Dati patrimoniali

31 dicembre 2023
Europa America/APA MEIA Elisioni Consolidato
Totale attività 3.256.416 1.440.959 85.952 (970.899) 3.812.428
Totale passività (2.190.713) (744.695) (36.782) 970.901 (2.001.289)

Dati economici

2022
Europa America/APA MEIA Elisioni (**) Consolidato
Totale ricavi (*) 2.206.388 1.512.722 181.317 (741.994) 3.158.433
EBITDA 236.931 119.979 16.089 (3.623) 369.376
Ammortamenti (72.408) (33.157) (273) - (105.838)
Risultato operativo 164.523 86.822 15.816 (3.623) 263.538
Proventi (oneri) finanziari
netti
(25.341)
Risultato ante imposte 238.197
Imposte (58.354)
Utile (Perdita) del periodo 179.843
Utile (Perdita) del periodo
di pertinenza di terzi
2.415
Utile (Perdita) del periodo
di pertinenza dei soci
della controllante
177.428

(*) I ricavi dei singoli settori includono sia i ricavi realizzati verso terzi sia i ricavi realizzati verso altri settori operativi del Gruppo. (**) Le elisioni si riferiscono ai ricavi intrasegmento realizzati tra i settori operativi ed eliminati a livello consolidato.

Dati patrimoniali

31 dicembre 2022
Europa America/APA MEIA Elisioni Consolidato
Totale attività 3.017.178 1.451.094 101.113 (1.015.679) 3.553.706
Totale passività (2.080.068) (787.491) (38.433) 1.015.677 (1.890.315)

47. Eventi successivi

Successivamente al 31 dicembre 2023 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.

In data 27 febbraio 2024 il Gruppo ha perfezionato gli accordi di un'operazione di business combination tra la controllata Eversys, leader nella produzione e distribuzione di macchine per il caffè automatiche, e La Marzocco, leader nella produzione e distribuzione di macchine per il caffè semi-automatiche e macinacaffè.

Con questa operazione, La Marzocco ed Eversys, potranno sfruttare sinergie ed opportunità di cross-selling, per rafforzare ulteriormente la propria posizione lungo l'intera catena del valore, dalla ricerca e progettazione alla produzione e allo sviluppo del mercato, creando nel contempo un operatore globale in grado di competere efficacemente in posizione di leadership in diversi segmenti di mercato, come quello delle macchine automatiche, delle macchine tradizionali e del luxury household, offrendo una varietà e complementarità di prodotti, tecnologie e marchi.

L'operazione risulta in linea con le indicazioni strategiche del Gruppo, che vedono tra i principali fattori chiave di sviluppo nel medio termine l'ulteriore consolidamento della propria leadership nel mondo del caffè e l'ampliamento della propria presenza nel canale professionale.

L'operazione si configura come "operazione tra parti correlate di maggiore rilevanza", in ragione del fatto che De' Longhi S.p.A. e La Marzocco International LLC sono soggette al comune controllo di De Longhi Industrial S.A.. Come tale, l'operazione ha ricevuto il preventivo parere favorevole del Comitato Indipendenti, competente per le operazioni di maggiore rilevanza e il voto unanime del Consiglio di Amministrazione di De' Longhi S.p.A., con l'astensione del Presidente Giuseppe de' Longhi e dei Consiglieri Fabio de' Longhi e Silvia de' Longhi in conformità a quanto previsto dalla normativa, anche regolamentare, in materia di parti correlate.

L'operazione ha comportato la creazione di una nuova struttura societaria controllata da De' Longhi S.p.A., con relativo conferimento di Eversys e l'acquisizione da parte del Gruppo di quote (detenute direttamente e/o indirettamente) di La Marzocco International LLC (circa il 41,2% del capitale) da De Longhi Industrial S.A. e dai soci di minoranza. Le restanti quote di La Marzocco sono state conferite anch'esse nella nuova struttura societaria da parte dei soci.

A seguito del perfezionamento dell'operazione, avvenuto in data 27 febbraio 2024 sulla base di dati finanziari di Eversys e La Marzocco non ancora sottoposti a revisione contabile, il Gruppo controlla circa il 61,6% della nuova entità, mentre quote minoritarie sono detenute da De Longhi Industrial S.A. (circa il 26,5%) e dai precedenti azionisti di minoranza di La Marzocco (complessivamente per il 12%).

L'esborso in denaro complessivo netto è stato pari a circa US\$ 373 milioni, ovvero US\$ 200 milioni a De Longhi Industrial S.A. (per la quota del 22% di La Marzocco) e US\$ 173 milioni per l'acquisto delle quote dai soci di minoranza di La Marzocco (per la quota del 19,1% di La Marzocco).

Tale somma è stata interamente coperta mediante mezzi propri del Gruppo.

Alla data della presente Relazione finanziaria annuale, l'operazione non ha ancora prodotto alcun effetto sul bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi salva la contabilizzazione di alcuni costi per servizi di advisory e consulenza connessi all'aggregazione.

Treviso, 12 marzo 2024

De' Longhi S.p.A.

Il Vice Presidente e Amministratore Delegato

Fabio de' Longhi

Bilancio consolidato

Allegati alle note illustrative

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note illustrative, delle quali costituiscono parte integrante.

Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:

  • 1. Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento
  • 2. Rendiconto finanziario consolidato in termini di posizione finanziaria netta
  • 3. Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate:
    • a. Conto economico e situazione patrimoniale-finanziaria
    • b. Riepilogo per società
  • 4. Compensi corrisposti alla società di revisione
  • 5. Attestazione al bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

ALLEGATO N. 1 Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento

Denominazione Sede
Valuta
Capitale Sociale (1) Quota posseduta al 31/12/2023
Direttamente Indirettamente
DE'LONGHI APPLIANCES S.R.L. Treviso EUR 200.000.000 100%
DE'LONGHI AMERICA INC. Upper Saddle River USD 600.000 100%
DE'LONGHI FRANCE SAS Clichy EUR 2.737.500 100%
DE'LONGHI CANADA INC. Brampton CAD 1 100%
DE'LONGHI DEUTSCHLAND GMBH Neu-Isenburg EUR 2.100.000 100%
DE'LONGHI BRAUN HOUSEHOLD GMBH Neu-Isenburg EUR 100.000 100%
DE'LONGHI ELECTRODOMESTICOS ESPANA S.L. Barcellona EUR 3.066 100%
DE'LONGHI CAPITAL SERVICES S.R.L. (2) Treviso EUR 53.000.000 11% 89%
E- SERVICES S.R.L. Treviso EUR 50.000 100%
DE'LONGHI KENWOOD A.P.A. LTD Hong Kong HKD 73.010.000 100%
TRICOM INDUSTRIAL COMPANY LIMITED Hong Kong HKD 171.500.000 100%
PROMISED SUCCESS LIMITED Hong Kong HKD 28.000.000 100%
ON SHIU (ZHONGSHAN) ELECTRICAL APPLIANCE CO.LTD. Zhongshan City CNY USD 21.200.000 100%
DE'LONGHI-KENWOOD APPLIANCES (DONG GUAN) CO.LTD. Qing Xi Town CNY HKD 285.000.000 100%
DE LONGHI BENELUX S.A. Luxembourg EUR 181.730.990 100%
DE'LONGHI JAPAN CORPORATION Tokyo JPY 450.000.000 100%
DE'LONGHI AUSTRALIA PTY LTD. Prestons AUD 28.800.001 100%
DE'LONGHI NEW ZEALAND LTD. Auckland NZD 16.007.143 100%
DE'LONGHI LLC Mosca RUB 3.944.820.000 100%
KENWOOD APPLIANCES LTD. Havant GBP 30.586.001 100%
KENWOOD LIMITED Havant GBP 26.550.000 100%
KENWOOD INTERNATIONAL LTD. Havant GBP 20.000.000 100%
KENWOOD APPL. (SINGAPORE) PTE LTD. Singapore SGD 500.000 100%
KENWOOD APPL. (MALAYSIA) SDN.BHD. Subang Jaya MYR 1.000.000 100%
DE'LONGHI-KENWOOD GMBH Wr Neudorf EUR 36.336 100%
DELONGHI SOUTH AFRICA PTY.LTD. Constantia Kloof ZAR 100.332.501 100%
DE'LONGHI KENWOOD HELLAS SINGLE MEMBER S.A. Atene EUR 452.520 100%
DE'LONGHI PORTUGAL UNIPESSOAL LDA Matosinhos EUR 5.000 100%
ARIETE DEUTSCHLAND GMBH Dusseldorf EUR 25.000 100%
Denominazione Sede Valuta Capitale Sociale (1) Quota posseduta al 31/12/2023
Direttamente Indirettamente
CLIM.RE. S.A. Luxembourg EUR 1.239.468 4% 96%
ELLE S.R.L. Treviso EUR 10.000 100%
TASFIYE HALINDE DE'LONGHI BOSPHORUS EV ALETLERI TICARET ANONIM
SIRKETI
Istanbul TRY 3.500.000 100%
DE'LONGHI PRAGA S.R.O. Praga CZK 200.000 100%
DE'LONGHI SWITZERLAND AG Baar CHF 1.000.000 100%
DL HRVATSKA D.O.O. Zagabria EUR HRK 20.000 100%
DE'LONGHI BRASIL - COMÉRCIO E IMPORTAÇÃO Ltda São Paulo BRL 43.857.581 100%
DE'LONGHI POLSKA SP. Z.O.O. Varsavia PLN 50.000 0% 100%
DE'LONGHI APPLIANCES TECHNOLOGY SERVICES (Shenzen) Co. Ltd Shenzen CNY USD 175.000 100%
DE'LONGHI UKRAINE LLC Kiev UAH 549.843 100%
DE'LONGHI KENWOOD MEIA F.ZE Dubai USD AED 2.000.000 100%
DE'LONGHI ROMANIA S.R.L. Cluj-Napoca RON 140.000.000 10% 90%
DE'LONGHI KOREA LTD Seoul KRW 900.000.000 100%
DL CHILE S.A. Santiago del Cile CLP 3.079.065.844 100%
DE'LONGHI SCANDINAVIA AB Stockholm SEK 5.000.000 100%
DELONGHI MEXICO SA DE CV Bosques de las Lomas MXN 53.076.000 100%
DE'LONGHI APPLIANCES (SHANGHAI) CO. LTD Shanghai CNY USD 12.745.000 100%
DE' LONGHI MAGYARORSZÁG KFT. Budapest HUF 34.615.000 100%
DE' LONGHI US HOLDING LLC Wilmington USD 50.100.000 100%
DE LONGHI LLP Almaty KZT 500.000 100%
BRUNO INTERNATIONAL HoldCo LLC Wilmington USD 1 100%
BRUNO U.S. HoldCo LLC Wilmington USD 1 100%

Si riporta di seguito l'elenco delle società appartenenti al Gruppo Capital Brands; tutte le società sono controllate indirettamente al 100% da De' Longhi S.p.a.:

Si riporta di seguito l'elenco delle società appartenenti al Gruppo Eversys; tutte le società sono controllate indirettamente al 100% da De' Longhi S.p.a:

Denominazione Sede Valuta
CAPITAL BRANDS HOLDINGS, INC. Wilmington USD
CAPITAL BAY, LIMITED (3) Hong Kong USD
CAPBRAN HOLDINGS, LLC Los Angeles USD
CAPITAL BRANDS, LLC Los Angeles USD
CAPITAL BRANDS DISTRIBUTION, LLC Los Angeles USD
BULLET BRANDS, LLC Los Angeles USD
HOMELAND HOUSEWARES, LLC Los Angeles USD
BABY BULLET, LLC Los Angeles USD
NUTRIBULLET, LLC Los Angeles USD
NUTRILIVING, LLC Los Angeles USD
Denominazione Sede Valuta
EVERSYS S.A. Sierre CHF
EVERSYS INC Toronto USD
EVERSYS INC DELAWARE Wilmington USD
EVERSYS UK LIMITED Crawley GBP
EVERSYS IRELAND LIMITED Dublin EUR
EVERSYS DIGITRONICS AG Münsingen CHF
ELLITEC GMBH Stans CHF

Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto

Denominazione Sede Valuta Capitale Sociale (1) Quota posseduta al 31/12/2023
Direttamente Indirettamente
DL-TCL HOLDINGS (HK) LTD. Hong Kong HKD USD 5.000.000 50%
TCL-DE'LONGHI HOME APPLIANCES (ZHONGSHAN) CO.LTD. Zhongshan City CNY USD 5.000.000 50%
NPE S.R.L. Treviso EUR 1.000.000 20%
H&T-NPE EAST EUROPE S.R.L. Madaras RON 14.707.600 20%

(1) I dati sono relativi al 31 dicembre 2023, se non specificato diversamente.

(2) Lo Statuto approvato con assemblea straordinaria del 29 dicembre 2004, prevede diritti particolari a De'Longhi S.p.A. (pari all'89% dei diritti di voto) per le delibere ordinarie (approvazione di bilanci, delibera distribuzione dividendi, nomina amministratori e sindaci, acquisto e vendita di aziende, concessione di finanziamenti a favore di terzi); per le altre delibere i diritti di voto sono proporzionali ad eccezione del diritto di percepire dividendi che spetta al socio Kenwood Appliances Ltd. in maniera privilegiata.

(3) Dormant.

ALLEGATO N. 2 Gruppo De' Longhi

Rendiconto finanziario consolidato in termini di posizione finanziaria netta

(Valori in migliaia di Euro) 2023 2022
Risultato netto di competenza del Gruppo 250.377 177.428
Imposte sul reddito del periodo 76.886 58.354
Ammortamenti 108.191 105.838
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie 10.851 (1.661)
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente (A) 446.305 339.959
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali 2.369 103.352
Rimanenze finali 34.553 230.225
Debiti commerciali 186.920 (417.726)
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto 11.740 203
Pagamento imposte sul reddito (97.555) (104.086)
Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) 138.027 (188.032)
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) 584.332 151.927
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (18.670) (15.282)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali - -
Investimenti in immobilizzazioni materiali (76.632) (113.638)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 1.933 522
Investimenti in beni in leasing (41.036) (28.139)
Altri flussi relativi a beni in leasing 950 1.225
Investimenti netti in attività finanziarie e quote di minoranza 1.147 (890)
Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento ordinaria (C) (132.308) (156.202)
Flusso netto operativo (A+B+C) 452.024 (4.275)
Riserva Fair value e Cash flow hedge (614) (3.893)
Differenza di conversione (20.648) 592
Esercizio stock option 5.101 3.355
Distribuzione dividendi (72.079) (124.501)
Incremento interessi di terzi 35 2.415
Flussi di cassa assorbiti dalla variazione di voci di patrimonio netto (D) (88.205) (122.032)
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D) 363.819 (126.307)
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo 298.781 425.088
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D) 363.819 (126.307)
Posizione finanziaria netta finale 662.600 298.781

Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) 2023 di cui parti correlate 2022 di cui parti correlate
Ricavi da contratti con i clienti 3.043.086 691 3.126.940 1.445
Altri proventi 32.818 722 31.493 2.269
Totale ricavi netti consolidati 3.075.904 3.158.433
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (1.301.454) (34.455) (1.194.715) (29.846)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione (23.588) (235.736)
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci
(10.800) 5.519
Consumi (1.335.842) (1.424.932)
Costo del lavoro (393.246) (356.710)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione (885.207) (694) (987.496) (779)
Accantonamenti (23.790) (19.919)
Ammortamenti (108.191) (105.838)
Risultato operativo 329.628 263.538
Proventi (oneri) finanziari netti (2.330) (286) (25.341) (289)
Risultato prima delle imposte 327.298 238.197
Imposte (76.886) (58.354)
Risultato netto consolidato 250.412 179.843
Risultato netto di pertinenza di terzi 35 2.415
Risultato netto di pertinenza dei soci della controllante 250.377 177.428
ATTIVO
(Valori in migliaia di Euro)
31.12.2023 di cui parti
correlate
31.12.2022 di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobilizzazioni immateriali 878.330 891.181
- Avviamento 371.686 373.754
- Altre immobilizzazioni immateriali 506.644 517.427
Immobilizzazioni materiali 477.981 446.899
- Terreni, immobili, impianti e macchinari 226.757 210.818
- Altre immobilizzazioni materiali 154.799 158.071
- Diritto d'uso beni in leasing 96.425 78.010
Partecipazioni e altre attività finanziarie 131.725 136.336
- Partecipazioni 4.294 6.103
- Crediti 5.400 5.609
- Altre attività finanziarie non correnti 122.031 124.624
Attività per imposte anticipate 60.413 64.634
Totale attività non correnti 1.548.449 1.539.050
Attività correnti
Rimanenze 504.678 550.659
Crediti commerciali 272.692 1.032 278.811 1.417
Crediti verso erario per imposte correnti 20.244 15.512
Altri crediti 43.695 29.884
Crediti e altre attività finanziarie correnti 172.472 368.354
Disponibilità liquide 1.250.198 770.247
Totale attività correnti 2.263.979 2.013.467
Attività non correnti possedute per la vendita - 1.189
Totale attivo 3.812.428 3.553.706
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
(Valori in migliaia di Euro)
31.12.2023 di cui parti
correlate
31.12.2022 di cui parti
correlate
Patrimonio netto
Patrimonio netto di gruppo 1.811.139 1.659.117
- Capitale sociale 226.590 226.590
- Riserve 1.334.172 1.255.099
- Risultato netto di competenza del gruppo 250.377 177.428
Patrimonio netto di pertinenza di terzi - 4.274
Totale patrimonio netto 1.811.139 1.663.391
Passività non correnti
Debiti finanziari 593.079 773.968
- Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
300.844 477.582
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine)
214.617 236.026
- Debiti per leasing
(quota a medio-lungo termine)
77.618 19.008 60.360 18.070
Passività fiscali differite 72.164 83.254
Fondi per rischi e oneri non correnti 122.918 110.699
- Benefici ai dipendenti 51.041 38.532
- Altri fondi 71.877 72.167
Totale passività non correnti 788.161 967.921
Passività correnti
Debiti commerciali 716.238 7.473 540.687 13.392
Debiti finanziari 289.022 190.476
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 196.005 91.510
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine)
72.012 78.502
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 21.005 4.076 20.464 3.513
Debiti tributari 70.571 26.115 76.264 47.984
Altri debiti 137.297 114.967
Totale passività correnti 1.213.128 922.394
Totale passivo e patrimonio netto 3.812.428 3.553.706

Riepilogo per società

In ottemperanza a quanto previsto dalle linee guida e criteri di identificazione delle operazioni significative ed in particolare delle operazioni con parti correlate previste da De' Longhi S.p.A. in materia di Corporate Governance, riepiloghiamo di seguito i principali valori economici relativi alle operazioni tra parti correlate intercorse nel 2023 e i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2023 relativi a tali rapporti, che, se non diversamente specificato, hanno prevalentemente natura commerciale:

Valori in milioni di Euro Ricavi e altri proventi Costi materie prime
ed altro
Proventi e (oneri)
finanziari
Crediti commerciali,
altri crediti
Debiti commerciali,
altri debiti
Debiti finanziari -
IFRS 16
Società correlate:
HeT-NPE EAST EUROPE SRL - 0,1 - - 0,2 -
TCL-De'Longhi Home Appliances (Zhongshan) Co.Ltd. - 2,3 - - 0,4 -
NPE S.r.l. 0,2 32,1 - 0,5 6,9 -
Gamma S.r.l. 0,7 0,6 (0,3) 0,4 - 23,1
De Longhi Industrial S.A. - - - - 26,1 -
Altre parti correlate 0,5 - - 0,1 - -
Totale parti correlate 1,4 35,1 (0,3) 1,0 33,6 23,1

In seguito all'applicazione dell'IFRS 16 - Leases sono stati rilevati debiti finanziari verso la società Gamma S.r.l. e le corrispondenti attività per diritto d'uso, relativamente ai contratti di locazione di due siti italiani; sono rilevati, inoltre, oneri finanziari corrispondenti agli interessi passivi di competenza del periodo.

La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024. L'importo di Euro 26,1 milioni incluso nei debiti tributari rappresenta i debiti di natura fiscale che le società aderenti al Consolidato nazionale regoleranno attraverso De Longhi Industrial S.A..

Si rinvia alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" per le informazioni relative ai compensi ad amministratori e sindaci.

Compensi corrisposti alla società di revisione Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Corrispettivi di competenza dell'esercizio
Revisione contabile PwC S.p.A. Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. 400
PwC S.p.A. Società controllate italiane 267
Rete del revisore della Capogruppo Società controllate estere 1.401
Altri revisori Società controllate estere 96
Altri servizi PwC S.p.A. Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. 30
Rete del revisore della Capogruppo Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. 27
PwC S.p.A. Società controllate italiane 74
Rete del revisore della Capogruppo Società controllate estere 551

(Importi in migliaia di Euro)

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Fabio de' Longhi, Amministratore Delegato, e Stefano Biella, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della De' Longhi S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 2, 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2023.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023:

  • è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Fabio de' Longhi

Amministratore delegato

Stefano Biella

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Bilancio consolidato

Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato

-

-

-

-

Bilancio consolidato

Relazione della Società di Revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

  • -

-

-

Relazione sulla gestione al bilancio d'esercizio

Valori in milioni di Euro 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi
Ricavi netti 15,2 100,0% 12,7 100,0%
Variazioni 2023/2022 2,5 19,7%
Consumi (0,1) (0,4%) (0,1) (0,5%)
Costi per servizi ed altri oneri operativi (18,9) (124,4%) (18,8) (148,7%)
Costo del lavoro (12,6) (83,0%) (7,0) (55,1%)
EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option (16,3) (107,8%) (13,2) (104,4%)
Variazioni 2023/2022 (3,1) 23,6%
Oneri non ricorrenti/stock option (6,0) (39,3%) (0,9) (6,8%)
EBITDA (22,3) (147,1%) (14,1) (111,2%)
Ammortamenti (0,4) (2,8%) (0,4) (3,1%)
Risultato operativo (22,7) (149,9%) (14,5) (114,3%)
Variazioni 2023/2022 (8,2) 56,9%
Dividendi 51,9 342,6% 132,9 1.049,5%
Proventi (Oneri) finanziari netti 4,0 26,7% (11,9) (93,6%)
Risultato ante imposte 33,2 219,3% 106,6 841,6%
Imposte 3,3 22,0% (5,8) (45,8%)
Risultato netto 36,6 241,3% 100,8 795,8%

De' Longhi S.p.A, società Capogruppo del Gruppo De' Longhi, svolge attività di Holding di partecipazioni e di gestione e fornitura di servizi centralizzati a società controllate. Il conto economico è quindi rappresentato dai proventi derivanti dai dividendi deliberati dalle società controllate, dai riaddebiti per i servizi forniti e dai costi operativi (costo del lavoro e costi per servizi) e finanziari.

Nel corso del 2023 l'importo dei dividendi è stato pari ad Euro 51,9 milioni (Euro 132,9 milioni nel 2022), mentre i proventi finanziari netti sono stati pari ad Euro 4,0 milioni (oneri per Euro 11,9 milioni nel 2022). I proventi finanziari netti includono gli interessi attivi relativi al saldo del cash pooling di Gruppo e gli interessi passivi relativi al debito finanziario della Società (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost).

Il risultato netto è stato pari ad Euro 36,6 milioni (Euro 100,8 milioni nel 2022).

patrimoniale e finanziaria

La situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata è riepilogata di seguito:

Valori in milioni di Euro 31.12.2023 31.12.2022 Variazione Variazione %
- Immobilizzazioni materiali e immateriali 1,0 1,2 (0,1) (12,4%)
- Immobilizzazioni finanziarie 615,5 567,5 48,0 8,5%
Attività non correnti 616,5 568,7 47,9 8,4%
- Crediti commerciali 12,5 1,2 11,3 925,1%
- Debiti commerciali (11,7) (7,6) (4,1) 53,6%
- Altri crediti (al netto debiti) 4,6 1,0 3,6 350,8%
Capitale circolante netto 5,4 (5,4) 10,8 (201,0%)
Totale passività a lungo termine e fondi (9,5) (16,9) 7,4 (43,8%)
Capitale investito netto 612,5 546,4 66,0 12,1%
Posizione finanziaria netta 54,9 (42,1) 97,0 (230,4%)
Totale patrimonio netto 557,6 588,5 (31,0) (5,3%)
Totale mezzi propri e di terzi 612,5 546,4 66,0 12,1%

La posizione finanziaria netta passiva al 31 dicembre 2023 si è attestata ad Euro 54,9 milioni (attiva per Euro 42,1 milioni al 31 dicembre 2022), ed è dettagliata come segue:

Valori in milioni di Euro 31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Liquidità 1,6 2,5 (0,9)
Altri crediti finanziari 661,5 861,9 (200,4)
Indebitamento finanziario corrente (202,1) (110,1) (92,0)
Totale posizione finanziaria netta attiva corrente 461,0 754,3 (293,3)
Indebitamento finanziario non corrente netto (515,9) (712,2) 196,3
Totale posizione finanziaria netta (54,9) 42,1 (97,0)
di cui:
- posizioni verso banche ed altri finanziatori (56,1) 39,2 (95,3)
- debiti per leasing (1,0) (1,0) -
- altre attività/(passività) nette (valutazione al
fair value di strumenti finanziari derivati)
2,2 3,9 (1,7)

La posizione finanziaria netta include alcune componenti finanziarie specifiche come la valutazione a fair value dei derivati aventi un saldo netto positivo pari ad Euro 2,2 milioni al 31 dicembre 2023 (positivo per Euro 3,9 milioni al 31 dicembre 2022).

Inoltre, al 31 dicembre 2023 la voce include passività finanziarie per leasing derivanti dall'applicazione dell'I-FRS 16 - Leases pari a Euro 1,0 milioni (Euro 1,0 milioni al 31 dicembre 2022).

Al netto di tali componenti, l'indebitamento finanziario netto è pari ad Euro 56,1 milioni al 31 dicembre 2023.

Il rendiconto finanziario riclassificato in base alla posizione finanziaria netta è così riepilogato:

Valori in milioni di Euro 2023 2022
Flusso finanziario da gestione corrente (14,2) (27,3)
Flusso finanziario da movimenti di capitale
circolante
(17,6) 6,5
Flusso finanziario da attività di investimento 3,6 132,7
Flusso netto operativo (28,1) 111,9
Distribuzione dividendi (72,1) (124,5)
Flussi finanziari da variazione riserve cash flow
hedge
(1,9) 3,4
Esercizio stock option 5,1 3,3
Flussi finanziari assorbiti da movimenti di
patrimonio netto
(68,9) (117,8)
Flusso finanziario di periodo (97,0) (5,9)
Posizione finanziaria netta di inizio periodo 42,1 48,0
Posizione finanziaria netta finale (54,9) 42,1

Il flusso netto operativo è stato negativo per Euro 28,1 milioni (positivo per Euro 111,9 milioni nel 2022) con una variazione negativa di Euro 140,0 milioni rispetto al precedente esercizio. Tale variazione risente princi palmente di un versamento pagato nell'esercizio per ricapitalizzare una società controllata e di minori divi dendi ricevuti dalle società controllate, che saranno distribuiti nei prossimi mesi.

I flussi finanziari delle voci di patrimonio netto sono stati negativi per Euro 68,9 milioni (negativi per Euro 117,8 milioni nel 2022), per effetto della distribuzione di dividendi per Euro 72,1 milioni, dell'esercizio di stock option per Euro 5,1 milioni e della variazione negativa della riserva di cash flow hedge per Euro 1,9 milioni, relativa alla valutazione a fair value dei contratti derivati di copertura.

del patrimonio netto e del risultato d'esercizio

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio della Capogruppo De' Longhi S.p.A. e il patrimonio netto e il risultato d'esercizio consolidati è riepilogato di seguito:

Valori in migliaia di Euro Patrimonio
netto
31.12.2023
Risultato
netto
2023
Patrimonio
netto
31.12.2022
Risultato
netto
2022
Bilancio della Capogruppo 557.569 36.578 588.531 100.808
Quota del patrimonio netto e del risultato
d'esercizio delle società controllate attribuibili al
Grupppo, al netto del valore di carico delle
partecipazioni
835.561 218.905 649.687 59.442
Allocazione della differenza di consolidamento e
relativi ammortamenti e storno avviamenti
civilistici
463.150 (444) 465.679 5.308
Eliminazione profitti infragruppo (45.425) (4.613) (40.820) 14.286
Altre rettifiche 284 (14) 314 (1)
Bilancio consolidato 1.811.139 250.412 1.663.391 179.843
Patrimonio di pertinenza di terzi - 35 4.274 2.415
Bilancio consolidato di competenza del Gruppo 1.811.139 250.377 1.659.117 177.428

Prospetto di raccordo Gruppo De' Longhi | 04Relazione sulla gestione al bilancio d'esercizio 163

Relazione annuale sulla Gruppo De' Longhi | 04Relazione sulla gestione al bilancio d'esercizio 164

politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per tutte le informazioni inerenti non riportate nel presente bilancio.

Risorse Umane e Organizzazione

Al 31 dicembre 2023 i dipendenti della Società erano 55 (55 al 31 dicembre 2022).

Si riepiloga di seguito l'organico medio nel 2023 rispetto al 2022:

2023 % 2022 % Variazione
Impiegati 38 68% 41 71% (3)
Dirigenti e funzionari 18 32% 17 29% 1
Totale 56 100% 58 100% (2)

e sviluppo

La Società, nell'ambito della propria attività di Holding, non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo. Le attività inerenti sono svolte dal personale dipendente delle singole società controllate. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Attività di ricerca e sviluppo - controllo della qualità" della Relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società redatta ai sensi dell'art. 123 - bis del Testo Unico della Finanza è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata contestualmente a quest'ultima e disponibile sul sito internet della società www.delonghigroup.com (sezione Governance > Organi Sociali > Assemblea del 2024).

Ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Regolamento Mercati si precisa che la Società non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte della controllante De Longhi Industrial S.A., né di alcun altro soggetto, ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., in quanto (i) i piani industriali, strategici, finanziari e di budget sono approvati autonomamente dal Consiglio di Amministrazione della Società; (ii) la politica finanziaria e creditizia è definita dalla Società; (iii) la Società opera in piena autonomia imprenditoriale nella conduzione dei rapporti con la clientela e i fornitori; e (iv) in conformità con i principi del Codice di Autodisciplina le operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario sono riservate all'esame collegiale e all'approvazione esclusiva del Consiglio di Amministrazione.

Gruppo De' Longhi | 04Relazione sulla gestione al bilancio d'esercizio 166 Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi relativo al processo di informativa finanziaria

Premessa

Il Sistema di Controllo Interno della Società è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative avente lo scopo di monitorare il rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento delle seguenti finalità, sulla base dei principi di autodisciplina e del modello di riferimento COSO report (Committee of sponsoring organisations of the Treadway Commission):

  • a. efficacia ed efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi, ecc.);
  • b. attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informazione economica e finanziaria;
  • c. rispetto delle leggi e dei regolamenti, nonché dello Statuto Sociale, delle norme e delle procedure aziendali;
  • d. salvaguardia del valore delle attività aziendali e protezione, per quanto possibile, dalle perdite;
  • e. identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.

I controlli coinvolgono, con diversi ruoli e nell'ambito delle rispettive competenze, gli organi amministrativi di vertice della Società (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi), il Collegio Sindacale, il CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Direttore della funzione Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza e tutto il personale della Società, nonché gli Amministratori e i Sindaci delle società controllate: tutti si attengono alle indicazioni ed ai principi contenuti nelle Linee di Indirizzo.

Il Sistema di Controllo Interno, che è soggetto ad esame e verifica periodica, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, consente di fronteggiare con ragionevole tempestività le diverse tipologie di rischio cui risultano esposti, nel tempo, la Società ed il Gruppo, nonché di identificare, misurare e controllare il grado di esposizione della Società e di tutte le altre società del Gruppo - ed in particolare, tra le altre, delle società aventi rilevanza strategica - ai diversi fattori di rischio, e consente inoltre di gestire l'esposizione complessiva, tenendo conto:

  • i. delle possibili correlazioni esistenti tra i diversi fattori di rischio;
  • ii. della significativa probabilità che il rischio si verifichi;
  • iii. dell'impatto del rischio sull'operatività aziendale;
  • iv. dell'entità del rischio nel suo complesso.

Parte integrante ed essenziale del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei rischi della Società è costituita dal sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di informativa finanziaria (procedure amministrative e contabili per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato e delle altre relazioni e comunicazioni di carattere economico, patrimoniale e/o finanziario predisposte ai sensi di legge e/o di regolamento, nonché per il monitoraggio sulla effettiva applicazione delle stesse), predisposto con il coordinamento del CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Direttore della funzione Internal Audit - al quale è attribuita la responsabilità di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi operi in maniera efficiente ed efficace - redige un piano di lavoro annuale che viene presentato al Consiglio di Amministrazione che lo approva previo parere del Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, sulla base anche delle indicazioni ricevute dal CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e di quanto previsto dal D. Lgs. 262/05. Relaziona, tra l'altro, il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, sui risultati dell'attività svolta con riferimento ai problemi rilevati, alle azioni di miglioramento concordate e sui risultati delle attività di testing. Fornisce, inoltre, una relazione di sintesi per consentire al CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e all'organo amministrativo delegato di valutare l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative per la redazione del bilancio.

Descrizione delle principali caratteristiche

La Società si avvale di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno relativo al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis comma 2 lett. b, TUF che è parte del più ampio sistema di controllo interno. La Società si è dotata di un sistema di procedure operative amministrative e contabili al fine di garantire un adeguato e affidabile sistema di reporting finanziario; tale sistema comprende l'aggiornamento delle novità normative e dei principi contabili, le regole di consolidamento e di informativa finanziaria periodica, nonché il necessario coordinamento con le proprie controllate.

Le funzioni centrali Corporate del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo.

L'attività di valutazione, monitoraggio e di continuo aggiornamento del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria è svolta in coerenza con il modello COSO nell'ambito delle attività svolte secondo la L. 262/2005. In tale ambito sono stati individuati i processi e i sottoprocessi che presentano aspetti di criticità innanzitutto mediante la rilevazione delle società rilevanti, sulla base di parametri quantitativi e qualitativi di rilevanza delle informazioni finanziarie (società rilevanti dal punto di vista dimensionale e società rilevanti limitatamente ad alcuni processi e rischi specifici).

Sulla base di detta rilevazione si è quindi proceduto alla mappatura, identificando i principali controlli, manuali e automatici, e attribuendo una scala di priorità high-medium-low; detti controlli sono poi oggetto di attività di testing.

Il perimetro delle società rientranti all'interno della predetta mappatura ai fini della L. 262/2005 è stato modificato nel corso degli anni per adattarlo alle intervenute variazioni del Gruppo in termini sia quantitativi che qualitativi e tale perimetro è stato considerato anche per la definizione delle società considerate strategiche.

I direttori generali e i responsabili amministrativi di ogni società del Gruppo sono responsabili del mantenimento di un adeguato sistema di controllo interno e, in qualità di responsabili, devono rilasciare attestazione con la quale confermano la corretta operatività del sistema di controllo interno.

La Direzione Internal Audit provvede in aggiunta, all'interno del proprio piano di audit, ad effettuare verifiche attraverso check list di self assessment dei controlli interni.

In merito agli adempimenti ai sensi del Regolamento Consob 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche concernente la disciplina dei mercati ("Regolamento Mercati"), si precisa che De' Longhi S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, sette società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi dell'art. 151 del Regolamento Emittenti.

Tenuto conto degli adempimenti stabiliti dall'art. 15 del Regolamento Mercati, si precisa che:

  • le menzionate società dispongono, a parere dell'Emittente, di un sistema amministrativo-contabile e di reporting idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore di De' Longhi S.p.A. i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari rispettivamente per la redazione del bilancio consolidato e per le attività di revisione contabile;
  • le stesse forniscono al revisore di De' Longhi S.p.A. le informazioni necessarie allo stesso per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali della società controllante;
  • l'Emittente dispone dello Statuto e della composizione degli organi sociali, con i relativi poteri, delle società menzionate, ed è costantemente

aggiornato delle eventuali modifiche apportate agli stessi;

le situazioni contabili delle menzionate società, predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi, sono state messe a disposizione con le modalità e nei termini stabiliti dalla normativa vigente. Si precisa al riguardo che l'individuazione e l'analisi dei fattori di rischio contenute nella presente relazione sono state condotte anche in considerazione della variazione delle società strategiche così come deliberata dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di identificare e gestire i principali rischi aziendali, con particolare attenzione alle aree di governance aziendale e di adeguamento agli standard normativi e regolamentari (tra i quali, in particolare, le raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate), la Società ha previsto lo sviluppo e monitoraggio di un modello strutturato di Enterprise Risk Management.

L'attuazione ed implementazione di tale progetto ERM sono volte a rafforzare il sistema di controllo e di gestione dei rischi mediante la mappatura dei principali rischi aziendali sulla base della value chain del Gruppo, l'identificazione del rischio inerente e del relativo rischio residuo e l'individuazione ed attuazione di proposte d'intervento per una loro eliminazione e/o mitigazione.

All'interno dell'ERM è stato, inoltre, integrato un elenco di rischi collegati al tema della sostenibilità.

Tale attività è parte del processo di progressiva integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, volto a promuovere un approccio sistemico e trasparente, rispettoso dei principi previsti dal Codice Etico del Gruppo, che sia in grado di garantire anche il rispetto dei principi di pluralità, pari opportunità, equità e non discriminazione di alcun genere. Tra tali rischi, si evidenzia in particolare quello relativo al "cambiamento climatico".

Nel corso del 2023, è stato completato il processo di on-boarding per tutte le filiali acquisite entro l'anno precedente. In un contesto caratterizzato da incertezza e complessità nel panorama aziendale, sono state effettuate revisioni periodiche degli scenari di rischio con i principali mercati e stabilimenti produttivi. Inoltre, è stato coinvolto un ampio gruppo di manager della rete internazionale per rivedere e aggiornare gli elementi di rischio più imminenti e significativi. Parallelamente a questa attività, il Management Team delle società coinvolte nell'attività è stato impegnato nella revisione delle esposizioni ai rischi e nella raccolta dei loro rischi percepiti come più critici.

Come nell'anno precedente, le preoccupazioni riguardanti l'ambiente macroeconomico rimangono predominanti per vari mercati. Avanzando verso un periodo di normalizzazione dopo la pandemia, la Società ha affrontato cambiamenti del contesto di business, inclusi la trasformazione delle preferenze dei consumatori, le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e le sfide poste dalle innovazioni tecnologiche.

Dal 2021 al 2023, i progressi operativi hanno generato vantaggi significativi, facilitando decisioni tempestive in risposta a incertezze globali. Iniziative fondamentali quali la digitalizzazione della supply chain, l'ampliamento dei fornitori e l'accentramento a livello di headquarter di alcune attività hanno perfezionato l'attendibilità delle stime, reso più efficiente il processo di pianificazione integrata, migliorato la flessibilità di approvvigionamento e intensificato l'automazione delle operazioni. Tali misure hanno rafforzato notevolmente la resilienza operativa della Società, evidenziata dalla pronta reazione ai rischi causati da recenti interruzioni logistiche, come i problemi nel Canale di Suez.

Per rafforzare ulteriormente il monitoraggio dei rischi, la Direzione Internal Audit manterrà una stretta vigilanza sui fattori di rischio esterni, approfondirà la comprensione dei principi dell'ERM e condurrà delle revisioni del rischio ad hoc con i dipartimenti della sede centrale e la gestione locale nel corso dell'anno. Questo obiettivo sarà raggiunto migliorando gli strumenti specifici e lanciando nuove iniziative destinate ad aumentare la sensibilizzazione sui rischi.

Fattori di rischio

In relazione ai fattori di rischio a cui è esposta la Società, si evidenzia di seguito una sintesi dei più rilevanti fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l'attività della Società.

Tali fattori di rischio tengono inoltre conto dei risultati del sopramenzionato progetto ERM e delle analisi condotte nel corrente e nei precedenti esercizi, mediante anche approfondimenti condivisi tra l'altro con il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e con il Collegio Sindacale della Società.

In relazione ai principali rischi, evidenziati di seguito, la Società pone continua attenzione e monitoraggio delle situazioni e delle evoluzioni dell'andamento macroeconomico, di mercato e della domanda per poter porre in atto necessarie e tempestive eventuali azioni strategiche.

Si precisa altresì che oltre ai fattori di rischio e alle incertezze evidenziati nel presente documento, rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l'attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive della Società.

1 - Rischi connessi all'andamento macroeconomico: i risultati economici e la situazione finanziaria della Società sono influenzati anche dall'andamento macroeconomico.

La situazione corrente evidenzia un generale scenario di instabilità che si è venuto a creare contestualmente nelle principali potenze economiche mondiali, seppure con dinamiche differenziate e generate da motivazioni diverse: in Europa, il conflitto in Ucraina e le interruzioni logistiche dovute alla crisi nel Mar Rosso incidono sugli investimenti e sulla disponibilità di prodotti nei mercati, oltre a influenzare la puntualità nella consegna di componenti agli impianti produttivi in Europa; in Cina, si osserva un rallentamento della crescita economica unito a una crisi nel settore immobiliare; in USA, le intense pressioni inflazionistiche, dovute alle politiche fiscali, e il rischio di una recessione scatenato dagli aumenti significativi dei tassi di interesse. Il conflitto a Gaza ha inoltre contribuito a determinare una situazione di forte instabilità nei paesi del Middle East.

La Società effettua un periodico monitoraggio di tali andamenti economici, al fine di poter porre in atto le eventuali azioni strategiche con tempestività.

Il Gruppo è soggetto, inoltre, a rischi connessi a conflitti locali che possono determinare effetti allargati ai mercati principali, come avvenuto con la guerra in Ucraina.

Tali fenomeni non sono prevedibili, ma la Società, sulle base delle esperienze acquisite, è in grado di reagire e porre in essere tutti gli accorgimenti necessari, provando a limitare le conseguenze di tali fenomeni come successo durante il 2020/2021, in presenza della crisi sanitaria globale che ha comportato la necessità di far fronte ad una situazione di incertezza sui mercati, come mai successo in precedenza.

Ciononostante, il perdurare di tali situazioni potrebbe portare all'interruzione e/o limitazione dell'attività del Gruppo con impatto sui risultati economici e patrimoniali.

2 - Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio: la Società opera su più mercati a livello mondiale ed è esposta ai rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.

Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, la Società adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative. L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali.

Le principali valute di esposizione della Società sono il Dollaro USA, il Dollaro Hong Kong e la Sterlina.

Nonostante gli sforzi della Società di minimizzare tali rischi, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un significativo impatto negativo sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della Società.

3 - Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane: il successo della Società dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente la Società e le singole aree di business e dalla professionalità delle risorse umane che lo stesso è stato in grado di attrarre e di sviluppare.

I principali rischi relativi all'area risorse umane sono legati alla capacità della Società di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare personale dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o manageriali, in relazione all'evoluzione delle necessità della Società.

La perdita delle prestazioni di tali soggetti o di altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business della Società, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Relativamente alla capacità di attrarre risorse di valore, si evidenzia come la Società pianifichi iniziative volte a migliorare sia la qualità della vita professionale dei propri dipendenti e collaboratori, sia l'immagine esterna della Società (comunicazione, rapporti con scuole e università, testimonianze, stage aziendali, ecc.), ricorrendo in alcuni casi all'ausilio di società di servizi specializzate di comprovata esperienza e professionalità.

Sul fronte dello sviluppo e motivazione delle risorse umane, alcune tra le azioni intraprese prevedono il rafforzamento delle competenze manageriali come pure di quelle più specialistiche, di business e normative, con iniziative che vedono coinvolti manager e collaboratori delle diverse aree aziendali.

Sono inoltre previsti sistemi premianti del personale ai più svariati livelli organizzativi - dal personale impiegatizio fino al top management e alle figure chiave - legati al conseguimento di risultati di breve periodo e/o medio lungo termine attraverso un processo di salary review.

Specifici investimenti sono diretti alla formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno della sede (servizio mensa, attività ludico ricreative, spazi dedicati per il tempo libero, accesso ad internet).

4 - Rischi relativi ai sistemi informativi: i sistemi informativi all'interno di un gruppo internazionale complesso sono una parte importante e delicata di tutti i processi aziendali.

I rischi sono relativi agli eventi che possono minacciare la continuità di erogazione dei servizi, l'integrità dei dati, di obsolescenza dell'uso delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione.

Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia per qualsiasi settore e in generale si assiste ad un progressivo aumento dei cosiddetti cyber crime; in tale contesto, assume un crescente rilievo il Cyber Risk, ovvero qualsiasi rischio di perdita finanziaria, interruzione o danno alla reputazione di un'organizzazione, derivante da eventi accidentali (ad esempio: spegnimento del server) o dolosi (ad esempio: furto dei danni sensibili) ai danni del sistema informatico.

La Società ha posto in atto le necessarie azioni per limitare i sopramenzionati rischi, tra cui i consueti dispositivi di sicurezza a protezione delle linee e degli applicativi ai diversi livelli di sicurezza fisica (dalle duplicazioni delle strumentazioni fino all'outsourcing presso società specializzate). L'aggiornamento tecnologico continuo è assicurato anche dall'utilizzo prevalente della piattaforma SAP. Sebbene la Società abbia posto in essere tutte le necessarie azioni per minimizzare tali rischi, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali eventi catastrofali con gli annessi problemi ai sistemi informativi.

La Società ha avviato un progetto pluriennale di Cyber risk management che ha lo scopo di analizzare le relative criticità e porre in atto le necessarie azioni a protezione di tale rischio.

5 - Rischi connessi alla liquidità ed al fabbisogno di mezzi di finanziamento - rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse: il rischio di liquidità - in cui la Società potrebbe incorrere - rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere le obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari. La Società detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d'interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.

In relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica della Società mantenere un portafoglio di controparti di standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

La Società, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui la centralizzazione del cash management (gestione della liquidità, l'attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine, la dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari).

In relazione al rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse la Società al 31 dicembre 2023 ha un'esposizione soprattutto a medio lungo termine messa in atto per sfruttare l'andamento dei mercati finanziari. Dispone inoltre, di linee di credito bancarie a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate eventualmente alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative.

Nel corso del 2023 si è assistito ad un repentino cambiamento delle politiche monetarie con il significativo aumento dei tassi di interesse.

La gestione di tale rischio viene comunque effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione dei rischi di cambio. Ciononostante, repentine fluttuazioni dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business della Società, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Alla data della presente relazione la Società ha in essere un contratto di copertura per la fluttuazione dei tassi di interesse a fronte di finanziamenti a medio/lungo termine.

6 - Rischi di compliance e di produzione delle informazioni aziendali

A. Informativa finanziaria: i rischi connessi all'affidabilità dell'informativa finanziaria, ed in particolare all'eventualità che le informazioni contenute nel bilancio annuale e nelle relazioni periodiche risultino non corrette, costituiscono alcuni tra i rischi da considerare con maggiore attenzione, soprattutto in una Società quotata in borsa.

Nell'esercizio 2023, il monitoraggio sull'effettiva applicazione del sistema di gestione dei rischi relativi all'informativa finanziaria, così come la sua periodica valutazione, sono stati svolti in modo continuativo con il coordinamento delle funzioni preposte.

Al fine di garantire un sistema di controllo interno affidabile relativamente all'informativa finanziaria, la Società si è dotata di un sistema di procedure operative amministrative e contabili che comprendono istruzioni, principi e aggiornamento delle politiche contabili, nonché altre procedure per la predisposizione del bilancio consolidato e dell'informativa finanziaria periodica.

Le funzioni centrali corporate della Società sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo. Gli organi di controllo (interni ed esterni) effettuano la relativa attività di verifica nell'ambito delle proprie compe tenze. Eventuali carenze nel mantenere adeguati processi e controlli amministrativo contabili e ge stionali potrebbero comportare errori nell'informa tiva finanziaria della Società.

In aggiunta all'informativa finanziaria, la Società predispone la Dichiarazione Non Finanziaria sulla base dei principi GRI-2021 ed invia, su base annua le, opportune istruzioni alle filiali per la consuntiva zione degli indicatori non finanziari richiesti.

B. Rischi connessi alla responsabilità ammini strativa delle persone giuridiche: il D. Lgs. 231/2001 ha introdotto nell'ordinamento giuridi co italiano, conformemente a quanto previsto in ambito comunitario, uno specifico regime di re sponsabilità a carico degli enti per alcune tipolo gie di reati, ove per "enti" si intendono le società commerciali, di capitali e di persone e le associa zioni, anche prive di personalità giuridica.

In applicazione di tale normativa e delle sue modifi che ed integrazioni, la Società ha adottato, secondo quanto stabilito all'art. 6 del D. Lgs. 231/2001, il "Modello di organizzazione, gestione e controllo" idoneo ad evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico e il relativo "Codice etico", destinati a trovare applicazione sia con riguardo alle società italiane del Gruppo, sia, in quanto applicabile, con riferimento alle controllate estere, essendo la So cietà chiamata a rispondere, ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 231/2001 anche per i reati commessi all'e stero onde evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico.

Pertanto, la responsabilità amministrativa della So cietà ex D. Lgs. 231/2001 potrebbe sussistere, lad dove essa dovesse essere effettivamente accerta ta in esito ad un eventuale giudizio promosso nei confronti di una delle società del Gruppo, incluse le controllate estere, non potendosi escludere, in tale ipotesi, oltre alla conseguente applicazione delle relative sanzioni, ripercussioni negative sull'operati vità e sulla situazione economica, patrimoniale e fi nanziaria della Società.

7 - Parti correlate: la Società ha intrattenuto, e intrattiene tuttora, rapporti di natura com merciale con parti correlate. Tali rapporti prevedono condizioni in linea con quelle di mercato.

La Società ha adottato una procedura diretta a di sciplinare l'operatività con le parti correlate, confor memente ai principi stabiliti dall'Autorità di Vigilan za con il Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

La procedura individua le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione delle operazioni con parti correlate, graduate in relazione alla loro maggiore (o minore) rilevanza. La procedu ra è caratterizzata da una forte valorizzazione del ruolo degli Amministratori Indipendenti, i quali devono sempre rilasciare un parere preventivo ri spetto all'operazione proposta (se l'operazione è di maggiore rilevanza, il parere è vincolante per il Con siglio); gli Amministratori Indipendenti, tra l'altro, devono essere coinvolti nella fase "istruttoria" pre cedente l'approvazione delle operazioni di maggio re rilevanza.

Si ritiene che tale procedura costituisca un ulteriore presidio a garanzia della trasparenza dell'operativi tà della Società.

Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nell'allegato n. 4 alle Note illustrative.

Per ulteriori dettagli relativi alla gestione dei rischi da parte della Società si rinvia alle Note illustrative.

delle azioni

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale è rappresentato da n. 151.060.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.590.

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2023 la Società detiene complessivamente n. 595.000 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 9.658 acquistate negli esercizi precedenti; la variazione rispetto al 31 dicembre 2022 (n. 895.350 per un controvalore di M/Euro 14.534) è dovuta all'esercizio di n. 300.350 opzioni in relazione al "Piano di stock option 2020-2027".

In data 21 aprile 2023 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Società ed eventualmente dalle sue controllate.

L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 21 ottobre 2024).

La Società ha esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024.

Rapporti derivanti da operazioni con parti correlate

Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse rientrano nel corso della normale attività delle Società.

Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nelle Note illustrative all'Allegato n. 4.

di performance

Nel presente documento, in aggiunta agli indicatori economici e patrimoniali previsti dagli IFRS, vengo no presentati ulteriori indicatori di performance al fine di consentire una migliore analisi dell'anda mento della gestione della Società. Tali indicatori non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le Non-GAAP Measures utilizzate sono le seguenti:

• EBITDA: tale grandezza economica è utilizzata dalla Società come financial targets nelle pre sentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori), e rappre senta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative della Società in ag giunta al Risultato operativo.

L'EBITDA è una grandezza economica interme dia che deriva dal Risultato operativo dal quale sono esclusi gli ammortamenti delle immobiliz zazioni materiali e immateriali. Viene riportato anche nella versione al netto delle componenti non ricorrenti, che sono esplicitate nello schema di conto economico.

• Capitale circolante netto: tale grandezza è co stituita dal valore delle rimanenze, dei crediti commerciali, dei crediti verso erario per imposte correnti e degli altri crediti, da cui viene sottratto il valore dei debiti commerciali, dei debiti tributari e della voce altri debiti.

  • • Capitale investito netto: tale grandezza è costi tuita dal valore del Capitale circolante netto a cui sono sommate il valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali, delle partecipazioni, degli altri crediti immobilizzati, delle attività per impo ste anticipate, a cui sono sottratte le passività fi scali differite, i benefici a dipendenti e i fondi per rischi ed oneri.
  • • Indebitamento finanziario netto / (Posizione fi nanziaria netta attiva): tale grandezza è rappre sentata dai debiti finanziari al netto della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti, nonché degli altri crediti finanziari; viene riporta ta anche nella versione "bancaria" al netto delle componenti di natura non bancaria. Nelle "Note illustrative" sono evidenziate le voci della situa zione patrimoniale - finanziaria utilizzate per la determinazione.

I dati riportati nel presente documento, inclusi alcuni valori percentuali, sono stati arrotondati ri spetto al valore in unità di Euro. Conseguentemen te alcuni totali, nelle tabelle, potrebbero non coinci dere con la somma algebrica dei rispettivi addendi.

non finanziaria

Il Decreto Legislativo n.254/2016, di attuazione della Direttiva 95/2014 - cosiddetta "Direttiva Barnier" - prevede l'obbligo di pubblicazione di una Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) per gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni a partire dall'esercizio fiscale 2017.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

Eventi successivi

In data 27 febbraio 2024 il Gruppo ha perfezionato gli accordi di un'operazione di business combination tra Eversys, leader nella produzione e distribuzione di macchine per il caffè automatiche, e La Marzocco, leader nella produzione e distribuzione di macchine per il caffè semi-automatiche e macinacaffè. Per ulteriori dettagli sulle finalità e sulla struttura dell'operazione si rinvia alla relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

L'esborso in denaro complessivo netto per De'Longhi S.p.A. è stato pari a circa US\$ 373 milioni, ovvero US\$ 200 milioni a De' Longhi Industrial S.A. (per la quota del 22% di La Marzocco) e US\$ 173 milioni per l'acquisto delle quote dai soci di minoranza di La Marzocco (per la quota del 19,1% di La Marzocco).

Tale somma è stata interamente coperta mediante mezzi propri.

Salvo quanto già descritto, successivamente al 31 dicembre 2023 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.

1) Proposta di deliberazione in relazione al punto 1 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 19 Aprile 2024 ("Approvazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione della Società di Revisione. Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. Presentazione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex D. Lgs. n. 254/16. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

nel sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2023 di De' Longhi S.p.A., Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., presa visione del progetto di Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2023 di De' Longhi S.p.A., della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'ulteriore documentazione prevista dalla legge

delibera

di approvare la Relazione degli Amministratori sulla gestione e il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 di De' Longhi S.p.A.".

2) Proposta di deliberazione in relazione al punto 2 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 19 Aprile 2024 ("Proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione del dividendo. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

in relazione alla destinazione dell'utile netto dell'Esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, pari ad Euro 36.578.046, Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., tenuto conto dell'utile d'esercizio risultante dal Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, preso atto della Relazione degli Amministratori sulla gestione

delibera

  • 1. di distribuire un dividendo ordinario lordo di Euro 0,67 per ciascuna azione avente diritto alla record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. N. 58/98;
  • 2. di utilizzare allo scopo di cui al precedente punto 1 l'utile risultante dal Bilancio d'esercizio 2023 e per la differenza gli importi rivenienti dalla distribuzione della "Riserva Straordinaria";
  • 3. di stabilire che il pagamento del dividendo avvenga, per ciascuna azione avente diritto, il 22 maggio 2024, con data stacco della cedola il 20

maggio 2024, in conformità al calendario di Borsa Italiana, e record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. n. 58/98, il 21 maggio 2024".

Treviso, 12 marzo 2024

Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi

Bilancio d'esercizio

Prospetti contabili di De' Longhi S.p.A.

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale - finanziaria Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(Valori in Euro) Nota 2023 di cui non ricorrenti 2022 di cui non ricorrenti
Altri proventi 1 15.156.740 12.667.489
Totale ricavi netti 15.156.740 12.667.489
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2 (60.896) (67.480)
Consumi (60.896) (67.480)
Costo del lavoro 3 (13.486.860) (7.846.428)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 4 (23.411.747) (4.551.768) (18.842.222)
Accantonamenti 5 (492.323) (492.323) -
Ammortamenti 6 (424.843) (392.120)
Risultato operativo (22.719.929) (14.480.761)
Proventi (oneri) finanziari netti 7 55.962.847 121.092.914
Risultato prima delle imposte 33.242.918 106.612.153
Imposte 8 3.335.128 (5.804.087)
Risultato netto 36.578.046 100.808.066

L'allegato n.4 riporta l'effetto dei rapporti economici con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

complessivo

(Valori in Euro) 2023 2022
Risultato netto 36.578.046 100.808.066
Altre componenti dell'utile complessivo:
Variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge 1.924.040 3.399.806
Effetto fiscale sulla variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge e sulla variazione
del fair value dei titoli destinati alla vendita
(461.770) (815.953)
Totale altre componenti dell'utile complessivo che saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
1.462.270 2.583.853
Valutazione attuariale fondi (7.010) 51.366
Effetto fiscale valutazione attuariale fondi 1.682 (12.328)
Totale altre componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
(5.328) 39.038
Totale componenti dell'utile complessivo 1.456.943 2.622.891
Totale Utile complessivo al netto delle imposte 38.034.989 103.430.957

Situazione Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 179 patrimoniale-finanziaria

ATTIVO
(Valori in Euro)
Nota 31.12.2023 31.12.2022
Attività non correnti
Immobilizzazioni immateriali 31.107 64.753
- Altre immobilizzazioni immateriali 9 31.107 64.753
Immobilizzazioni materiali 995.481 1.107.229
- Altre immobilizzazioni materiali 10 60.828 111.275
- Diritto d'uso beni in leasing 11 934.653 995.954
Partecipazioni e altre attività finanziarie 615.636.775 569.636.587
- Partecipazioni 12 615.516.129 567.516.127
- Crediti 13 120.646 100.372
- Altre attività finanziarie non correnti 14 - 2.020.088
Totale attività non correnti 616.663.363 570.808.569
Attività correnti
Crediti commerciali 15 12.499.455 1.219.377
Crediti verso erario per imposte correnti 16 205 483.234
Altri crediti 17 14.534.902 7.613.333
Crediti e altre attività finanziarie correnti 18 661.487.232 861.910.713
Disponibilità liquide 19 1.631.063 2.470.208
Totale attività correnti 690.152.857 873.696.865
Totale attivo 1.306.816.220 1.444.505.434

L'allegato n.4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
(Valori in Euro)
Nota 31.12.2023 31.12.2022
Patrimonio netto
- Capitale sociale 22 226.590.000 226.590.000
- Riserve 23 294.401.087 261.132.529
- Risultato netto 36.578.046 100.808.066
Totale patrimonio netto 557.569.133 588.530.595
Passività non correnti
Debiti finanziari 516.039.747 714.301.106
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 24 300.843.641 477.581.507
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) 25 214.616.898 236.026.199
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 11 579.208 693.400
Passività fiscali differite 26 2.712.168 13.300.309
Fondi per rischi e oneri non correnti 6.795.215 3.604.485
- Benefici ai dipendenti 27 6.302.892 3.604.485
- Altri fondi 28 492.323 -
Totale passività non correnti 525.547.130 731.205.900
Passività correnti
Debiti commerciali 29 11.677.258 7.600.488
Debiti finanziari 202.080.685 110.090.798
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 24 180.236.756 87.916.257
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) 25 21.491.244 21.870.165
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 11 352.685 304.376
Debiti tributari 30 35.242 -
Altri debiti 31 9.906.772 7.077.653
Totale passività correnti 223.699.957 124.768.939
Totale passivo e patrimonio netto 1.306.816.220 1.444.505.434

L'allegato n.4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Rendiconto finanziario Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 181

(Valori in Euro) Nota 2023 2022
Risultato netto 36.578.045 100.808.066
Imposte sul reddito del periodo (3.335.128) 5.804.087
Proventi per dividendi (51.922.552) (132.947.008)
Ammortamenti 424.843 392.120
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie 4.089.124 (1.355.653)
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente (A) (14.165.668) (27.298.388)
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali (11.280.078) 51.726
Debiti commerciali 4.076.770 1.735.663
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto (392.804) 4.708.928
Pagamento imposte sul reddito (9.972.483) -
Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) (17.568.595) 6.496.317
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) (31.734.263) (20.802.071)
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni materiali (21.803) -
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 27.462 -
Investimenti netti in partecipazioni e altre attività finanziarie (48.000.000) -
Incasso dividendi 51.922.552 132.947.008
Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento (C) 3.928.211 132.947.008
Flusso netto operativo (A+B+C) (27.806.052) 112.144.937
Esercizio stock option 5.100.544 3.353.361
Distribuzione dividendi (72.429.271) (124.636.775)
Accensione finanziamenti - 200.000.000
Pagamento interessi su finanziamenti (22.327.436) (6.333.818)
Rimborso finanziamenti e altre variazioni nette delle fonti di finanziamento 116.623.070 (202.524.493)
Flussi di cassa generati (assorbiti) dalla variazione di voci di PN o/e attività di
finanziamento (D)
26.966.907 (130.141.725)
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) (839.145) (17.996.788)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 19 2.470.208 20.466.996
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) (839.145) (17.996.788)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 19 1.631.063 2.470.208

L'Allegato n.2 riporta il rendiconto finanziario in termini di posizione finanziaria netta.

Prospetto delle variazioni Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 182 nei conti di patrimonio netto

(Valori in unità di Euro) Capitale
Sociale
Riserva da
sovraprezzo
Riserva
legale
Riserva
straordinaria
Riserva
azioni
proprie
Riserve
Cash flow
hedge
Riserva
stock option
Riserva
valutazione
attuariale
fondi
Riserve di
risultato
Risultato
netto
Totale
patrimonio
netto
Saldi al 31 dicembre 2021 226.344.138 34.299.938 45.167.569 188.113.630 (14.533.855) 93.510 8.488.867 (134.419) 10.441.324 107.098.783 605.379.485
Ripartizione del risultato d'esercizio
2021 come da assemblea del 20
aprile 2022
- destinazione a riserve 101.259 (101.259) -
- distribuzione dividendi (17.503.092) (106.997.524) (124.500.616)
Costo figurativo (Fair Value) stock
option
867.408 867.408
Esercizio/Annullamento stock option 245.862 3.967.819 2.122.890 (2.983.210) 3.353.361
Totale movimenti da operazioni con
gli azionisti
245.862 3.967.819 101.259 (15.380.202) - - (2.115.802) - - (107.098.783) (120.279.847)
Utile netto del periodo 100.808.066 100.808.066
Altre componenti dell'utile
complessivo
2.583.853 39.038 2.622.891
Utile complessivo - - - - - 2.583.853 - 39.038 - 100.808.066 103.430.957
Saldi al 31 dicembre 2022 226.590.000 38.267.757 45.268.828 172.733.428 (14.533.855) 2.677.363 6.373.065 (95.381) 10.441.324 100.808.066 588.530.595
Saldi al 31 dicembre 2022 226.590.000 38.267.757 45.268.828 172.733.428 (14.533.855) 2.677.363 6.373.065 (95.381) 10.441.324 100.808.066 588.530.595
Ripartizione del risultato d'esercizio
2022 come da assemblea del 21
aprile 2023
- destinazione a riserve 49.172 28.679.862 (28.729.034) -
- distribuzione dividendi (72.079.032) (72.079.032)
Costo figurativo (Fair Value) stock
option
906.578 906.578
Esercizio/Annullamento stock option 1.810.126 4.875.461 (1.585.044) 5.100.543
Totale movimenti da operazioni con
gli azionisti
- 1.810.126 49.172 28.679.862 4.875.461 - (678.466) - - (100.808.066) (66.071.911)
Utile netto del periodo 36.578.046 36.578.046
Altre componenti dell'utile
complessivo
(1.462.269) (5.328) (1.467.597)
Utile complessivo - - - - - (1.462.269) - (5.328) - 36.578.046 35.110.449
Saldi al 31 dicembre 2023 226.590.000 40.077.883 45.318.000 201.413.290 (9.658.394) 1.215.094 5.694.599 (100.709) 10.441.324 36.578.046 557.569.133

Attività della società

De' Longhi S.p.A., società con sede legale a Treviso le cui azioni sono quotate sul Mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana, è la società controllante del Gruppo De' Longhi e svolge attività di Holding con la gestione e fornitura di servizi centralizzati a società controllate ed attività relativa alla gestione di partecipazioni del Gruppo.

Principi contabili di riferimento

Il bilancio d'esercizio di De' Longhi S.p.A. al 31 dicembre 2023 è stato redatto sulla base dei principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB"), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea (fino al 31 dicembre 2023), ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. A livello interpretativo e di supporto applicativo sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:

  • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell'International Accounting Standards Board (emanato dallo IASB nel 2001);
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC e eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • Documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità.

I principi contabili e i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2023 sono conformi a quelli adottati per il bilancio alla data del 31 dicembre 2022; i nuovi emendamenti e principi contabili, descritti in seguito, non hanno avuto impatti rilevanti sul presente bilancio.

Il bilancio al 31 dicembre 2023 è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.

La situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta secondo il criterio della distinzione tra poste correnti e non correnti.

Il conto economico è presentato per natura di spesa, struttura ritenuta idonea a rappresentare più fedelmente la situazione economica della Società.

Il rendiconto finanziario è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7.

Il presente bilancio è presentato in Euro (valuta funzionale della Società) e tutti i valori delle Note illustrative sono arrotondati alle migliaia di Euro (M/ Euro), se non altrimenti indicato, mentre gli schemi sono stati redatti all'unità di Euro, come previsto dalla normativa civilistica.

Il bilancio è predisposto secondo il principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari. Si basa, inoltre, sul presupposto della continuità aziendale; pur in un contesto caratterizzato ancora da notevole incertezza, la Società, tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal paragrafo 25 dello IAS 1.

I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla gestione. La descrizione delle modalità attraverso le quali la Società gestisce i rischi finanziari, è contenuta nella nota 35. Gestione dei rischi delle presenti Note illustrative.

Principi contabili internazionali adottati per la prima volta dalla Società

Con Regolamento 2036/2021 del 19 novembre 2021 (e con i successivi Regolamenti 1491/2022 dell'8 settembre 2022 e 1083/2023 del 13 agosto 2023), la Commissione Europea ha adottato l'IFRS 17 - Insurance contracts in sostituzione dell'IFRS 4. Il nuovo principio, che si applica a tutti i contratti assicurativi emessi da un'entità (con esclusioni di portata limitata), stabilisce le regole per il loro riconoscimento, misurazione e rappresentazione e definisce i requisiti di informativa. Si segnala che le nuove disposizioni non hanno avuto impatti sul presente bilancio.

Il Regolamento 357/2022 del 2 marzo 2022 ha introdotto delle modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement e allo IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors con lo scopo di migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Tali modifiche non hanno avuto alcun effetto sulla valutazione o presentazione degli elementi del presente bilancio.

Infine, con Regolamento 1392/2022 dell'11 agosto 2022 la Commissione Europea ha introdotto degli emendamenti Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction - Amendments to IAS 12 con l'obiettivo di specificare la contabilizzazione delle imposte differite su fenomeni connessi a casi particolari come, ad esempio, leasing e obblighi di smantellamento. Gli emendamenti chiariscono che una differenza temporanea derivante dal riconoscimento di attività e passività non è soggetta all'esenzione dall'applicazione dello IAS 12 qualora la transazione faccia emergere simultaneamente differenze imponibili e deducibili per lo stesso importo. L'applicazione degli Amendments to IAS 12 ha comportato, nel presente bilancio, soltanto un maggiore obbligo di informativa in relazione all'esplicitazione del valore di attività e passività per fiscalità differita derivanti da casi particolari come il leasing; per ulteriori informazioni si faccia riferimento alla nota 26. Passività fiscali differite delle presenti Note illustrative.

Principi contabili internazionali e/o interpretazioni non ancora applicabili

In data 22 dicembre 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la "Direttiva (UE) 2022/2523 intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione". La Direttiva è stata recepita da parte degli stati membri entro la fine del 2023, in maniera coordinata, nell'ambito dei diversi regimi fiscali nazionali.

A latere, lo IASB ha dato avvio ad un progetto di revisione dello IAS 12 culminato nella pubblicazione di un amendment dal titolo "International Tax Reform - Pillar two Model Rules".

I due documenti si collocano all'interno del dibattito circa la riforma del sistema tributario internazionale elaborato dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). La riforma prevede una soluzione basta su due pilastri (Two-Pillar solution). Il Pillar 1 punta alla predisposizione di un modello impositivo che introduce elementi di novità rispetto al tradizionale assetto fondato sui principi di "residenza" e "territorialità". Il Pillar 2 è finalizzato ad arginare gli arbitraggi nell'allocazione dei redditi attraverso l'applicazione alle multinazionali di un'aliquota minima effettiva del 15% (Global anti-Base Erosion Rules, GloBE).

L'Amendment allo IAS12 introduce un'eccezione temporanea alla rilevazione delle imposte differite connesse all'applicazione delle disposizioni del Pillar 2.

In particolare, la modifica introduce:

l'eccezione temporanea alla contabilizzazione delle imposte differite derivanti da giurisdizioni che già hanno implementato le norme fiscali globali. Ciò contribuisce a garantire la coerenza dei bilanci stessi facilitando contemporaneamente l'attuazione delle regole; e

obblighi di divulgazione mirati - per aiutare gli investitori a comprendere meglio l'esposizione di una entità alle imposte sul reddito derivanti dalla riforma, in particolare in una fase antecedente all'entrata in vigore della legislazione di attuazione delle norme stesse.

La modifica si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio a partire dal 1° gennaio 2023 (ma non per eventuali periodi intermedi che terminano entro il 31 dicembre 2023).

La Società ha applicato l'eccezione temporanea ai requisiti contabili per le imposte differite nello IAS 12; di conseguenza, non rileva né fornisce informazioni sulle attività e passività fiscali differite relative a imposte sul reddito relative al Pillar 2.

La Società ha, inoltre, effettuato una valutazione preliminare sulla base delle disposizioni tecniche previste nel Transitional CbCR Safe Harbour (TSH), e delle altre linee guida attualmente disponibili.

A questo proposito, si evidenzia come tale valutazione preliminare dovrà essere confermata alla luce delle interpretazioni e chiarimenti che OCSE, legislatore Comunitario e/o nazionale provvederà a emanare e/o pubblicare in futuro.

Avendo la valutazione preliminare mero scopo orientativo, l'impatto concreto che la normativa del Pillar 2 avrebbe comportato sui risultati della Società, se fosse stata in vigore per l'anno in chiusura al 31 dicembre 2023, potrebbe essere stato significativamente diverso.

La Società continua a valutare l'impatto della legislazione sulle imposte sul reddito del Pillar 2 sui propri risultati futuri.

Con Regolamento 2579/2023 del 20 novembre 2023 la Commissione Europea ha adottato alcune modifiche all'IFRS 16 - Leases che chiariscono gli aspetti contabili relativi ad operazioni di sale and leaseback.

Il Regolamento 2822/2023 del 19 dicembre 2023 ha, invece, introdotto alcune modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement con lo scopo di migliorare l'informativa qualora il diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi sia soggetto a covenant.

In entrambi i casi, le nuove disposizioni sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2024.

Infine, tra i principi contabili e/o interpretazioni non ancora omologati dagli organi competenti dell'Unione Europea si segnalano le modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement che hanno lo scopo di chiarire i criteri per la classificazione delle passività in correnti o non correnti e gli amendments allo IAS 7 e all'IFRS 7 che estendono l'informativa relativamente ai supplier finance agreements.

Informativa per settori operativi

L'informativa per settore è esposta solo con riferimento al bilancio consolidato come previsto dall'I-FRS 8.

Principali criteri di valutazione Attività immateriali

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente di 4 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.

Attività materiali

Terreni, immobili, impianti e macchinari

Le attività materiali di proprietà sono iscritte al costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzate in modo sistematico sulla base della vita utile residua.

Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del "component approach", secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

La vita utile indicativa, stimata dalla Società per le varie categorie di immobilizzazioni materiali, è la seguente:

Altri beni 4 - 8 anni

Diritto d'uso beni in leasing

L'attività consistente nel diritto di utilizzo dei beni in

leasing, conformemente all'IFRS 16, è valutata al costo comprensivo del valore attuale dei pagamenti futuri (attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili), dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario, dei canoni leasing pagati anticipatamente e della stima dei costi per lo smantellamento, la rimozione e il ripristino. Il valore del bene è sistematicamente ammortizzato.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

La Società verifica, almeno una volta l'anno, se i valori contabili delle attività immateriali e materiali iscritti in bilancio hanno subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdite di valore, il valore contabile è ridotto al relativo valore recuperabile.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società valuta eventuali perdite di valore delle unità generatrici di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Strumenti finanziari

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione in una delle tre categorie individuate dall'IFRS 9. La classificazione dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali e dal modello di business che la Società adotta per la loro gestione.

Il modello di business si riferisce al modo in cui sono generati i flussi finanziari che può risultare dalla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività o da entrambi.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al costo ammortizzato se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari previsti da contratto, rappresentati unicamente da pagamenti, previsti a date predeterminate, del capitale e degli interessi. La valutazione prevede l'utilizzo del criterio dell'interesse effettivo.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico complessivo se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle stesse e sono previsti contrattualmente, a date predeterminate, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e di interessi. Per le attività incluse in questa categoria, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite per riduzione di valore sono rilevati a conto economico nel risultato di periodo; le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene rilasciata in conto economico.

In fase di rilevazione iniziale gli strumenti rappresentativi di capitale possono essere inclusi nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate nel conto economico complessivo.

La categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprende le attività detenute per la negoziazione, ossia acquisite per la vendita nel breve periodo, e le attività designate come tali.

Al momento della rilevazione iniziale, un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading può essere designato tra gli strumenti finanziari le cui variazioni successive di fair value sono rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività ed è irrevocabile.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono rappresentate principalmente da finanziamenti valutati sulla base del criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante è estinta, annullata, ovvero adempiuta.

Debiti per leasing

I debiti per leasing sono pari al valore attuale dei pagamenti dovuti e non ancora versati alla data di bilancio attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili. In caso di rideterminazione della durata del leasing, dell'opzione di acquisto e del valore residuo garantito o di rideterminazione dei pagamenti variabili basati su indici o tassi, la passività del leasing viene rideterminata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, sono rispettate le seguenti condizioni:

  • esiste la designazione formale a strumento di copertura;
  • si dispone di documentazione atta a dimostrare la relazione di copertura e l'elevata efficacia della stessa;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

In base all'IFRS 9 tutti gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel conto economico complessivo. La porzione efficace degli utili o perdite cumulati è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte di essa, diventata inefficace, sono iscritti a conto economico.

Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel conto economico complessivo, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Benefici ai dipendenti

Piani pensionistici e altri piani di incentivazione

Le obbligazioni nette relative a piani a favore di dipendenti, principalmente il fondo di trattamento di fine rapporto (per la quota mantenuta in azienda) e i fondi pensione, sono iscritti al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno e che hanno maturato alla data di bilancio. L'obbligazione della Società di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale

La Società riconosce benefici addizionali ad un ristretto numero di dirigenti e risorse chiave attraverso piani di partecipazione al capitale sotto forma di stock option. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 - Share-Based Payment, il valore corrente delle stock option determinato alla data di assegnazione è rilevato a conto economico tra i costi del personale in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione dell'opzione e quella in cui i dipendenti interessati, amministratori e soggetti che rendono abitualmente prestazioni d'opera a favore di una o più società del Gruppo, maturano pienamente il diritto a ricevere il compenso, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.

Ad ogni data di bilancio la Società rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, indipendentemente dal valore di mercato delle azioni. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico con contropartita nel patrimonio netto.

Al momento dell'esercizio delle stock option le somme ricevute dal dipendente, al netto dei costi direttamente attribuibili alla transazione, sono accreditate alla riserva azioni proprie per un valore pari al prezzo medio delle azioni in portafoglio ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte, ovvero a capitale sociale per un ammontare pari al valore nominale delle azioni emesse, ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte, qualora non siano disponibili azioni proprie.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando anche le non-vesting condition.

Il fair value delle stock option è rilevato con contropartita alla voce Riserva per stock option.

L'effetto di diluizione delle opzioni non ancora esercitate è riflesso nel calcolo della diluizione dell'utile per azione.

Fondi per rischi ed oneri

La Società rileva fondi per rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse della Società per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta (si rinvia anche a quanto riportato di seguito in merito all'uso di stime).

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione.

L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato come interesse passivo. Per i rischi per i quali il manifestarsi di una passività è meno che probabile ma non remoto viene data apposita sezione informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Riconoscimento dei ricavi

La voce "Ricavi" comprende i corrispettivi per prestazioni di servizi.

I ricavi rappresentano il corrispettivo a cui si ha

diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto di terzi. La Società rileva i ricavi quando adempie l'obbligazione prevista dal contratto, ossia quando trasferisce al cliente il controllo dei servizi.

Sulla base del modello a cinque step introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi nel momento in cui risultino soddisfatti i seguenti criteri:

  • a. le parti hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
  • b. i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i servizi da trasferire sono individuati;
  • c. le condizioni di pagamento dei servizi da trasferire sono identificate;
  • d. il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • e. è probabile che la Società riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei servizi che saranno trasferiti al cliente.

Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei servizi al cliente.

Costi ed oneri

I costi e le spese sono contabilizzati per competenza.

Dividendi

I dividendi distribuiti costituiscono movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli Azionisti.

I dividendi ricevuti sono rilevati quando sorge il diritto della Società a riceverne il pagamento.

Imposte

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile, ad eccezione delle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte differite, a fronte delle riserve di utili

distribuibili di società controllate, sono rilevate solo nel caso in cui sia probabile la loro distribuzione.

Eventuali incertezze relativamente ai trattamenti fiscali sono considerate nel calcolo delle imposte coerentemente con le predisposizioni dell'IFRIC 23 - Uncertainty over Income Tax Treatments.

Uso di stime

Il presente bilancio, redatto in conformità agli IFRS, contiene stime ed ipotesi effettuate dalla Società relative ad attività e passività, costi, ricavi e passività potenziali alla data del bilancio. Tali stime si fondano su esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche, sulla base delle informazioni disponibili al momento della stima.

Le assunzioni derivanti da tali stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nel periodo in cui si manifestano; i risultati effettivi potrebbero pertanto differire da tali stime.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività; si rinvia alle note esplicative delle singole voci per i riferimenti al valore contabile.

Benefici a dipendenti

Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali, che richiedono l'assunzione di ipotesi statistiche circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali ed i tassi di mortalità.

La Società ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Le imposte differite attive potrebbero includere quelle relative a perdite fiscali riportate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate.

Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive che possono essere iscritte a bilancio. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l'ammontare degli utili futuri fiscalmente imponibili, nonché una strategia di pianificazione delle imposte future.

Fondi rischi e passività potenziali

La Società effettua diversi accantonamenti relativi a contenziosi o rischi di varia natura, riguardanti diverse problematiche e soggetti alla giurisdizione di diversi paesi. La determinazione della passività, il grado di probabilità della stessa e la quantificazione richiedono dei processi di stima a volte molto complessi, per i quali gli amministratori utilizzano tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, anche attraverso il supporto di consulenti legali e fiscali.

Commenti alle principali voci Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 189 del conto economico

1. Ricavi

I ricavi sono riferiti principalmente a riaddebiti di costi operativi (costo del lavoro e costi per servizi) e finanziari sostenuti a favore delle società correlate per M/Euro 15.073 come evidenziato nell'allegato n. 4.

2. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Il dettaglio è il seguente:

2023 2022 Variazione
Altri acquisti diversi 61 67 (6)
Totale 61 67 (6)

3. Costo del lavoro

I dati relativi agli accantonamenti al fondo trattamento di fine rapporto e ai benefici a lungo termine stanziati dalla Società, sono riepilogati nella nota 27. Benefici ai dipendenti.

La voce è costituita per M/Euro 907 dal costo figurativo (fair value) di competenza del periodo a fronte del piano di stock option in essere (M/Euro 867 al 31 dicembre 2022), il cui calcolo è stato rivisto in seguito alla variazione del numero dei partecipanti; per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 21. Piani di stock option.

4. Costi per servizi e oneri diversi di gestione

La voce è così dettagliata:

2023 2022 Variazione
Consulenze 7.116 3.004 4.112
Spese assicurative 4.457 4.072 385
Compensi amministratori 2.602 3.523 (921)
Costi di global marketing 2.365 2.629 (264)
Spese viaggio e rappresentanza 533 216 317
Compensi sindaci 166 161 5
Costi per godimento beni di terzi 151 108 43
Costi telefonici 36 33 3
Pubblicità e spese promozionali 16 6 10
Altri servizi 5.145 4.628 517
Totale costi per servizi 22.587 18.380 4.207
Imposte e tasse diverse 635 275 360
Altri oneri diversi 190 187 3
Totale oneri diversi di gestione 825 462 363
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 23.412 18.842 4.570

I "Costi per servizi" includono costi sostenuti dalla Società per lo svolgimento della propria attività di Holding ed alcuni costi comuni a più società del Gruppo gestiti centralmente dalla Società e successivamente riaddebitati alle società controllate.

La voce include per M/Euro 4.552 oneri netti non ricorrenti per servizi di natura consulenziale connessi all'operazione di aggregazione aziendale di La Marzocco. Per ulteriori dettagli sulle finalità e sulla struttura dell'operazione si rinvia alla relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

Nel 2023 la voce "Costi per godimento beni di terzi" include i soli costi operativi relativi a contratti che non sono o non contengono un leasing (M/Euro 139; M/Euro 96 al 31 dicembre 2022), nonché i costi relativi a leasing di durata inferiore ai dodici mesi (M/Euro 12; M/Euro 12 al 31 dicembre 2022); per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 11. Leasing.

La voce "Costi per servizi e oneri diversi di gestione" include costi verso società correlate per M/Euro 2.769 come indicato nell'allegato n. 4.

5. Accantonamenti

La voce "Accantonamenti" include oneri di riorganizzazione, aventi natura non ricorrente.

6. Ammortamenti

La voce risulta dettagliata come segue:

2023 2022 Variazione
Ammortamenti beni immateriali 34 37 (3)
Ammortamenti beni materiali 50 51 (1)
Ammortamenti beni in leasing 341 304 37
Totale 425 392 33

Per ulteriori dettagli sugli ammortamenti si rinvia alle tabelle di movimentazione delle attività immateriali, materiali e leasing.

7. Proventi (oneri) finanziari netti

La classificazione per natura dei proventi (oneri) finanziari netti è riepilogata di seguito:

2023 2022 Variazione
Dividendi 51.923 132.947 (81.024)
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 51.923 132.947 (81.024)
Proventi (oneri) su operazioni di copertura
cambi
19 42 (23)
Utili (perdite) su cambi (48) (41) (7)
Utili (perdite) su cambi netti (29) 1 (30)
Interessi attivi su finanziamenti 26.087 3.517 22.570
Interessi attivi bancari 2 4 (2)
Proventi finanziari 26.089 3.521 22.568
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (17.979) (11.418) (6.561)
Interessi passivi su obbligazioni (3.392) (3.747) 355
Interessi passivi su finanziamenti a breve
termine e su c/c bancari
(1) (5) 4
Oneri finanziari (21.372) (15.170) (6.202)
Interessi per leasing (13) (11) (2)
Altri proventi (oneri) finanziari (635) (195) (440)
Altri proventi (oneri) finanziari netti (648) (206) (442)
Proventi (oneri) finanziari netti 55.963 121.093 (65.130)

La voce "Proventi (oneri) finanziari netti" include proventi verso società correlate per M/Euro 77.959, come indicato nell'allegato n. 4.

I dividendi sono relativi ad importi deliberati da parte delle società controllate De' Longhi Appliances S.r.l., E-Services S.r.l. e De' Longhi Kenwood GMBH.

Gli interessi passivi su finanziamenti includono gli interessi relativi al debito finanziario della Società (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost).

Per ulteriori informazioni relativamente ai contratti di leasing si rinvia alla nota 11. Leasing.

8. Imposte

La voce è così composta:

2023 2022 Variazione
Imposte correnti attive (passive) (6.790) 5.470 (12.260)
Imposte anticipate (differite) 10.125 (11.274) 21.399
Totale 3.335 (5.804) 9.139

La Società ha esercitato l'opzione per il regime del Consolidato Fiscale Nazionale (CNM), disciplinato dall'art. 117 e seguenti del DPR n. 917/86, in qualità di consolidata con la controllante De Longhi Industrial S.A., per il triennio 2022 - 2024.

La voce "Imposte anticipate (differite)" include le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali e sugli utili distribuibili da società controllate. Include, inoltre, il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro e il rilascio di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate all'affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022, per le quali nel 2023 si è proceduto al pagamento di detta imposta.

Per ulteriori dettagli relativi alle imposte differite si rinvia a quanto riportato alla nota 26. Passività fiscali differite.

Con efficacia dal 1 gennaio 2024, il Gruppo De' Longhi quale gruppo multinazionale di imprese che, unitamente al suo azionista diretto De Longhi Industrial S.A. supera la soglia annuale di almeno Euro 750 milioni di ricavi consolidati per due dei quattro esercizi precedenti, rientra nel campo di applicazione delle imposte sul reddito del Pillar 2 previste dalla Direttiva 2022/2523, adottata in Italia con Decreto legislativo 209/2023, e intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione Europea.

In base al paragrafo 4.A del principio contabile IAS 12, che prevede una temporanea deroga alle disposizioni di tale Principio sulla rilevazione e sulla comunicazione di informazioni sulle attività e passività fiscali differite derivanti dall'attuazione delle norme sul Pillar 2, nel presente bilancio non si rilevano attività o passività per imposte differite relative alle imposte sul reddito derivanti dall'attuazione delle norme sul Pillar 2.

Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione dell'onere fiscale.

Dal momento che le norme del Pillar 2 non sono efficaci alla data di chiusura del bilancio, non sono state rilevate imposte correnti ad esse connesse.

2023 % 2022 %
Reddito ante imposte 33.243 100,0% 106.612 100,0%
Imposte teoriche (7.978) 24,0% (25.587) 24,0%
Variazioni fiscali permanenti
(dividendi al netto di costi non
deducibili e altri effetti)
11.313 34,0% 19.782 18,6%
Imposte Effettive 3.335 10,0% (5.804) (5,4%)

Commenti alle principali voci Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 192 dell'attivo della situazione patrimoniale - finanziaria

Attività non correnti

9. Immobilizzazioni immateriali

Il dettaglio delle immobilizzazioni immateriali è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Lordo Netto Lordo Netto
Diritti di brevetto 2.244 31 2.244 65
Totale 2.244 31 2.244 65

Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel corso del 2023:

Diritti di brevetto
Saldo iniziale netto 65
Ammortamenti (34)
Saldo netto finale 31

10. Altre immobilizzazioni materiali

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Lordo Netto Lordo Netto
Attrezzature industriali e
commerciali
19 - 19 -
Altri beni 246 61 246 111
Totale 265 61 265 111

Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2023:

Altri beni
Saldo iniziale netto 111
Incrementi 22
Decrementi (22)
Ammortamenti (50)
Saldo netto finale 61

11. Leasing

I contratti di leasing in essere sono funzionali all'operatività della Società e si riferiscono principalmente alla locazione di immobili e automobili.

Il diritto d'uso dei beni in leasing e relativi movimenti intervenuti nel corso del 2023 è dettagliato come segue:

Terreni e fabbricati Altri beni Totale
Saldo iniziale netto 816 180 996
Incrementi 73 211 284
Decrementi (4) - (4)
Ammortamenti (240) (101) (341)
Saldo netto finale 645 290 935

Nel corso del 2023, in seguito all'applicazione dell'IFRS 16 Leases, nel conto economico del periodo sono stati rilevati ammortamenti pari a M/Euro 341 e interessi passivi per leasing per M/Euro 13 a fronte dello storno di costi per godimento di beni di terzi per M/Euro 359.

Al 31 dicembre 2023 sono iscritte a bilancio passività finanziarie per leasing pari a M/Euro 932 (di cui M/ Euro 579 con scadenza oltre i 12 mesi).

Le passività finanziarie per leasing includono debiti verso società correlate per M/Euro 546 (di cui M/Euro 329 con scadenza oltre i 12 mesi), come indicato nell'allegato 4.

La seguente tabella riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie relative a contratti di leasing sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati:

Flussi non
attualizzati al
31.12.2023
Entro un anno Da uno a cinque Oltre cinque
Debiti per leasing 960 367 593 -

12. Partecipazioni

Il dettaglio è il seguente:

Partecipazioni in società
controllate
31.12.2023 31.12.2022 Variazione
De Longhi Benelux S.A. 314.737 266.737 48.000
De' Longhi Appliances S.r.l. 242.678 242.678 -
De' Longhi Deutschland
GmbH
40.800 40.800 -
De' Longhi Capital Services
S.r.l.
6.005 6.005 -
E-Services S.r.l. 5.264 5.264 -
De' Longhi Romania S.r.l. 3.078 3.078 -
De' Longhi Kenwood GmbH 2.900 2.900 -
Clim.Re S.A. 54 54 -
Totale 615.516 567.516 48.000

L'incremento di valore delle partecipazioni per M/Euro 48.000 è correlato al versamento in conto capitale effettuato a favore della società controllata De Longhi Benelux S.A..

L'elenco delle partecipazioni è riepilogato nell'allegato n. 3.

Le partecipazioni detenute in società controllate sono valutate al costo di acquisizione o costituzione.

Non si sono ravvisati indicatori di impairment che possano far ritenere che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore.

13. Crediti non-correnti

L'importo si riferisce a:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Crediti verso imprese
controllate
113 95 18
Depositi cauzionali 7 5 2
Totale 120 100 20

L'allegato n. 4 riporta il dettaglio della voce "Crediti verso imprese controllate".

14. Altre attività finanziarie non correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Valutazione fair value degli
strumenti finanziari derivati
- 2.020 (2.020)
Totale - 2.020 (2.020)

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 35. Gestione dei rischi.

Attività correnti

15. Crediti commerciali

Il saldo è così composto:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Crediti verso clienti entro 12 mesi 12.499 1.219 11.280
Totale 12.499 1.219 11.280

La voce "Crediti commerciali" include crediti verso società correlate per M/Euro 12.499 come indicato nell'allegato n. 4.

La voce non include importi esigibili oltre i dodici mesi.

16. Crediti verso erario per imposte correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Crediti per imposte dirette - 483 (483)
Totale - 483 (483)

La Società, nel corso dell'esercizio 2023, si è avvalsa dell'Istituto del "Consolidato Fiscale Nazionale" come disciplinato dal Titolo II Sezione II del DPR n. 917/86, al fine di ottimizzare la gestione finanziaria dei rapporti con l'amministrazione fiscale.

17. Altri crediti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Cessione crediti IRES per
Consolidato Fiscale Nazionale
8.529 5.457 3.072
Crediti per IVA 3.737 547 3.190
Risconto costi assicurativi 1.294 1.218 76
Crediti diversi 975 391 584
Totale 14.535 7.613 6.922

La Società, nel corso dell'esercizio 2023, si è avvalsa dell'Istituto della "Liquidazione Iva di Gruppo" ai sensi del DM n. 13/12/1979; la voce "Crediti per IVA" accoglie il relativo credito.

La voce "Altri crediti" include crediti verso società correlate per M/Euro 9.039, come indicato nell'allegato n. 4. Non vi sono crediti verso altri con scadenza oltre 12 mesi.

18. Crediti e altre attività finanziarie correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Crediti finanziari 659.293 860.035 (200.742)
Valutazione fair value degli
strumenti finanziari derivati
2.194 1.876 318
Totale 661.487 861.911 (200.424)

La voce "Crediti finanziari" è costituita da crediti verso la società De' Longhi Capital Services S.r.l., relativi al contratto di tesoreria centralizzato.

La voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" include crediti verso società correlate per M/Euro 659.293, come indicato nell'allegato n. 4.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 35. Gestione dei rischi. La voce non include crediti con scadenza oltre 12 mesi.

19. Disponibilità liquide

La voce è costituita da eccedenze nei conti correnti di corrispondenza intrattenuti con gli Istituti di Credito.

Commenti alle principali Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 195 voci del patrimonio netto e del passivo della situazione patrimoniale - finanziaria

Patrimonio netto

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. in data 21 aprile 2023 ha deliberato la distribuzione di dividendi per l'importo complessivo di M/Euro 72.079, interamente pagati nel corso dell'esercizio.

La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto è stata fornita negli schemi di bilancio; di seguito vengono commentate le principali voci e le variazioni.

20. Azioni proprie

Al 31 dicembre 2023 la Società, detiene complessivamente n. 595.000 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 9.658 acquistate negli esercizi precedenti; la variazione rispetto al 31 dicembre 2022 (n. 895.350 per un controvalore di M/Euro 14.534) è dovuta all'esercizio di n. 300.350 opzioni in relazione al "Piano di stock option 2020-2027".

In data 21 aprile 2023 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute ed eventualmente dalle sue controllate.

L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 21 ottobre 2024).

21. Piani di stock option

Al 31 dicembre 2023 è in essere un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2020.

A copertura del piano, l'Assemblea ha deliberato un aumento di capitale sociale di massimi nominali Euro 4.500.000 da eseguirsi mediante l'emissione di massime n. 3.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare, qualora le azioni in portafoglio non fossero capienti.

Scopo del piano è favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza nel Gruppo, collegando la loro retribuzione alla realizzazione della strategia aziendale nel medio-lungo termine.

La durata complessiva del piano è di circa 8 anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2027.

L'individuazione dei singoli beneficiari è demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato, sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.

L'assegnazione delle opzioni è a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i beneficiari non sono pertanto tenuti a pagare alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.

Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere una azione, alle condizioni stabilite dal Regolamento. Il prezzo di esercizio è pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 180 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano 2020-2027 e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti. Tale criterio consente di prendere a riferimento un periodo di tempo che, seppure non prossimo al momento di determinazione del prezzo di emissione delle azioni, risulta sufficientemente lungo per mitigare il dato dei corsi di borsa dai fenomeni di volatilità conseguenti alla crisi connessa alla diffusione del coronavirus.

L'esercizio delle opzioni potrà essere effettuato dai beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:

  • il 15 maggio 2023 e il 31 dicembre 2027, per un numero massimo pari al 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento;
  • il 15 maggio 2024 e il 31 dicembre 2027, per il restante 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento.

Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.

Le azioni avranno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e saranno liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori informazioni.

Al 31 dicembre 2022 risultavano assegnate stock option relativamente a n. 1.560.000 azioni. Nel corso del 2023 il numero si è ridotto a n. 1.089.650 in conseguenza alle dimissioni di uno dei soggetti aventi diritto e per l'esercizio di complessive n. 300.350 opzioni.

Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'I-FRS 2 - Pagamenti basati su azioni, sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano. Ne deriva un fair value unitario diverso per ogni singola tranche.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.

La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.

Il fair value delle opzioni assegnate e le ipotesi assunte per la sua valutazione sono le seguenti:

Assegnazione del 04.05.2020 Assegnazione del 14.05.2020 Assegnazione del 15.05.2020 Assegnazione del 20.05.2020 Assegnazione del 05.11.2020
Fair Value prima tranche 4,43 4,59 4,46 4,46 12,40
Fair Value seconda tranche 4,38 4,54 4,40 4,40 12,03
Dividendi attesi (Euro) 2,80% 2,80% 2,80% 2,80% 2,80%
Volatilità attesa (%) 35,00% 34,00% 33,00% 32,00% 28,00%
Volatilità storica (%) 37,00% 37,00% 37,00% 37,00% 37,00%
Tasso di interesse di mercato (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%)
Vita attesa opzioni (anni) 7,70 7,70 7,70 7,70 7,70
Prezzo di esercizio (Euro) 16,98 16,98 16,98 16,98 16,98

22. Capitale sociale

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale è rappresentato, da n. 151.060.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.590.

23. Riserve

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Riserva da sovrapprezzo 40.078 38.268 1.810
Riserva legale 45.318 45.269 49
Altre riserve:
- Riserva straordinaria 201.413 172.734 28.679
- Riserva fair value e cash flow hedge 1.215 2.677 (1.462)
- Riserva stock option 5.695 6.373 (678)
- Riserva azioni proprie in portafoglio (9.658) (14.534) 4.876
- Riserva da valutazione attuariale fondi (101) (95) (6)
- Riserve di risultato 10.441 10.441 -
Totale 294.401 261.133 33.268

A seguito dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione, avvenuta in occasione della quotazione sul mercato telematico di Milano, oggi Euronext Milan, del 23 luglio 2001, è stata costituita una "Riserva da sovrapprezzo delle azioni", successivamente ridotta a seguito della scissione a favore di DeLclima S.p.A., il cui valore al 31 dicembre 2022 era pari a M/Euro 38.268 in conseguenza all'esercizio delle opzioni relativamente al "Piano di stock option 2016-2022". Nel corso del 2023 la riserva è stata incrementata a M/Euro 40.078 in relazione all'esercizio di n. 300.350 opzioni del "Piano di stock option 2020-2027" per un controvalore di M/Euro 1.810.

La voce "Riserva legale" al 31 dicembre 2022 risultava pari a M/Euro 45.269. L'incremento pari a M/Euro 49 è dovuto alla destinazione dell'utile d'esercizio del 2022 deliberata dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 21 aprile 2023.

La "Riserva straordinaria" è aumentata per complessivi M/Euro 28.679, l'incremento è correlato alla destinazione dell'utile d'esercizio del 2022 deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 21 aprile 2023.

La "Riserva fair value e cash flow hedge" è iscritta per un valore di M/Euro 1.215 al netto di un effetto fiscale pari a M/Euro 384. Tale riserva deriva dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di copertura. Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 35. Gestione dei rischi.

Al 31 dicembre 2023 la "Riserva stock option" si riferisce al piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" già descritto nella nota 21. Piani di Stock option.La riserva ha un valore positivo di M/Euro 5.695 che rappresenta il fair value delle opzioni determinato alla data di assegnazione, rilevato a conto economico a quote costanti lungo il periodo che intercorre tra la data di assegnazione e quella di maturazione.

Nel corso dell'esercizio sono stati stanziati M/Euro 907 come risultante della valutazione al fair value delle opzioni in essere al netto degli esercizi avvenuti nel corso dell'anno e dell'annullamento delle opzioni conseguente alla variazione del numero degli aventi diritto.

La "Riserva azioni proprie in portafoglio" negativa per M/Euro 9.658 rappresenta il controvalore titoli di n. 595.000 di azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di buy back.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2022 si riferisce all'utilizzo del portafoglio azioni proprie a copertura dell'esercizio di n. 300.350 opzioni nell'ambito del "Piano di stock option 2020-2027".

Riepiloghiamo di seguito la disponibilità delle poste del Patrimonio netto:

Importo Vincolo
fiscale
Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
226.590 56.884
40.078 A,B,C 40.078
(9.658)
45.318 1.257 B
201.413 18.722 A,B,C 191.654
1.215
5.695
(101)
10.441 A,B,C 1.866
520.991 76.863 233.598

Legenda:

A: per aumento capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione ai soci

Si segnala che gli importi indicati alla colonna "Vincolo fiscale" si riferiscono al vincolo apposto in seguito all'aumento gratuito mediante utilizzo di riserve in sospensione d'imposta avvenuto nel corso del 1997 e al vincolo apposto per operazioni di riallineamento ai maggiori valori civilistici effettuate nel 2000 e nel 2005. I vincoli sono aggiornati ai dati del modello Redditi Società di Capitali (SC) 2023.

Passività

24. Debiti verso banche

La voce debiti verso banche è così analizzata:

Entro un anno Da uno a cinque 31.12.2023 Entro un anno Da uno a cinque 31.12.2022
Debiti bancari correnti 627 - 627 10 - 10
Finanziamenti a lungo, quota a breve termine 179.610 - 179.610 87.906 - 87.906
Totale debiti verso banche a breve termine 180.237 - 180.237 87.916 - 87.916
Finanziamenti a medio-lungo termine - 300.844 300.844 - 477.582 477.582
Totale debiti verso banche e finanziamenti 180.237 300.844 481.081 87.916 477.582 565.498

Nel corso del 2023 non sono stati stipulati nuovi finanziamenti.

In relazione ai contratti di finanziamento in essere (già descritti nelle Relazioni finanziarie annuali degli anni precedenti) si rileva che tutti i financial covenants previsti da tali contratti, basati sul rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option, risultano rispettati al 31 dicembre 2023.

Tutti i principali debiti verso banche sono a tasso variabile; su uno di questi finanziamenti a medio/lungo è stato negoziato un derivato di copertura che ha consentito di trasformare il finanziamento da tasso variabile a tasso fisso. Il fair value dei finanziamenti, ottenuto attualizzando ai tassi correnti di mercato il previsto flusso futuro di interessi, non si discosta significativamente dal valore del debito iscritto in bilancio.

25. Debiti verso altri finanziatori

L'importo, comprensivo della quota corrente, comprende:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Prestito obbligazionario
(quota entro dodici mesi)
21.397 21.409 (12)
Altri debiti finanziari a breve
termine
94 461 (367)
Totale debiti a breve termine 21.491 21.870 (379)
Prestito obbligazionario
(quota da uno a cinque anni)
64.259 85.709 (21.450)
Totale debiti a medio-lungo
termine (da uno a cinque
anni)
64.259 85.709 (21.450)
Prestito obbligazionario
(quota oltre cinque anni)
150.358 150.317 41
Totale debiti a medio-lungo
termine (oltre cinque anni)
150.358 150.317 41
Totale 236.108 257.896 (21.788)

Il debito per prestito obbligazionario si riferisce all'emissione e collocamento di titoli obbligazionari unsecured e non convertibili presso investitori istituzionali statunitensi (cosiddetto "US Private Placement"), realizzata nel corso del 2017, per un valore pari ad Euro 150 milioni e nel corso del 2021 per ulteriori Euro 150 milioni.

In entrambi i casi i titoli sono stati emessi in un'unica tranche.

In relazione alla prima emissione, i titoli hanno una durata di 10 anni, con scadenza giugno 2027 e una vita media (average life) di 7 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione a un tasso fisso pari al 1,65% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali pagata a giugno 2021 e l'ultima prevista a giugno 2027, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.

In relazione alla seconda emissione, i titoli hanno una durata di 20 anni, con scadenza aprile 2041 e una vita media (average life) di 15 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione ad un tasso fisso pari al 1,18% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali sarà dovuta ad aprile 2031 e l'ultima ad aprile 2041, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.

I titoli obbligazionari emessi in entrambi i casi non hanno rating e non sono destinati alla quotazione di mercati regolamentati.

Per entrambe le emissioni è prevista una verifica su base semestrale dei parametri di natura finanziaria (financial covenants), coerenti con quelli già previsti in altre operazioni di finanziamento in essere. Tali parametri (rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option, con riferimento ai dati del bilancio consolidato) risultano essere rispettati al 31 dicembre 2023.

Entrambe le emissioni non sono assistite da garanzie né reali né personali.

La voce "Altri debiti finanziari a breve termine" è costituita da debiti verso la società consociata De' Longhi Capital Services S.r.l. per servizi ricevuti aventi natura finanziaria per M/Euro 94.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, si rinvia alla nota 35. Gestione dei rischi.

La voce include debiti verso società correlate per M/Euro 94 come indicato nell'allegato n. 4.

Riepilogo della posizione finanziaria netta

Il dettaglio della posizione finanziaria netta è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
A. Disponibilità liquide 1.631 2.470 (839)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
C. Altre attività finanziarie correnti 659.293 860.035 (200.742)
D. Liquidità e altre attività finanziarie correnti
(A+B+C)
660.924 862.505 (201.581)
E. Debito finanziario corrente (22.464) (22.185) (279)
di cui debiti per leasing (353) (304) (49)
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente (179.610) (87.906) (91.704)
G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) (202.074) (110.091) (91.983)
H. Indebitamento finanziario corrente netto (D+G) 458.850 752.414 (293.564)
I.1. Altre attività finanziarie non correnti 114 95 19
I. Debito finanziario non corrente (301.423) (478.275) 176.852
di cui debiti per leasing (579) (693) 114
J. Strumenti di debito (214.617) (236.026) 21.409
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - - -
L. Indebitamento finanziario netto non corrente
(I+I.1+J+K)
(515.926) (714.206) 198.280
M. Indebitamento finanziario Netto (H+L) (57.076) 38.208 (95.284)
Valutazione a fair value degli strumenti finanziari
derivati e altre componenti non bancarie
2.188 3.896 (1.708)
Totale posizione finanziaria netta (54.888) 42.104 (96.992)

La posizione finanziaria netta è dettagliata secondo le indicazioni ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28.07.2006. Per una migliore rappresentazione, sono stati indicati separatamente alla lettera I.1 le "Altre attività finanziarie non correnti"; per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 13. Crediti non correnti.

Il dettaglio dei crediti e debiti finanziari verso parti correlate è riportato nell'allegato n. 4.

Per una migliore comprensione delle variazioni intervenute nella posizione finanziaria netta si rimanda al rendiconto finanziario in allegato alle presenti Note illustrative e al prospetto riepilogativo riportato nella Relazione sulla gestione.

26. Passività fiscali differite

La voce "Passività fiscali differite" è riferita all'iscrizione delle imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali, e sugli utili distribuibili da società controllate.

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2023 31.12.2022
Imponibile Aliquota Totale imposte Imponibile Aliquota Totale imposte Variazione
Fondo rischi e altri oneri (431) 24% (103) 67 24% 16 (119)
Altre differenze temporanee (6.782) 24% (1.628) (4.089) 24% (981) (647)
Differenze temporanee rilevate a CE (7.213) (1.731) (4.022) (965) (766)
Riserve distribuibili da società controllate 17.042 4.090 178.552 13.449 (9.359)
Totale imposte anticipate/differite rilevate a CE 9.829 2.359 174.530 12.484 (10.125)
Variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge 1.599 24% 384 3.523 24% 846 (462)
Valutazione attuariale fondi (133) 24% (32) (126) 24% (30) (2)
Totale imposte anticipate/differite rilevate a PN 1.466 352 3.397 816 (464)
Totale netto complessivo 11.295 2.711 177.927 13.300 (10.589)

La voce "Riserve distribuibili da società controllate" si riferisce ad imposte differite calcolate su riserve accumulate da società controllate che sono potenzialmente distribuibili in esercizi futuri.

Non vi sono differenze temporanee o perdite fiscali riportabili su cui non sono state iscritte le attività per imposte anticipate.

L'esposizione alle imposte sul reddito del Pillar 2 discende dal livello di imposizione effettiva che si realizza in ciascuna giurisdizione in cui sono presenti le entità del Gruppo Multinazionale (e le eventuali entità a controllo congiunto); tale livello di imposizione effettiva dipende da vari fattori, anche tra loro interconnessi, quali principalmente il reddito ivi prodotto, il livello dell'aliquota nominale, le regole fiscali di determinazione della base imponibile, la previsione, la forma ed il godimento di incentivi o altri benefici fiscali applicabili nella specifica giurisdizione.

Peraltro, considerata la novità e la complessità sottesa alla determinazione del livello di imposizione effettiva, la legislazione del Pillar 2 prevede, per i primi periodi di efficacia (ovvero per i periodi che iniziano prima del 31 dicembre 2026 e terminano non oltre il 30 giugno 2028) la possibilità di applicare un regime semplificato basato principalmente su informazioni contabili disponibili per ogni giurisdizione rilevante (c.d. regime transitorio, con dei safe harbour legati alla rendicontazione paese per paese, o Country-by-Country Reporting - CbCR) e sulla base del quale - in caso di superamento di almeno uno dei tre test previsti - è prevista la riduzione degli oneri di adempimento e l'azzeramento delle imposte da Pillar 2.

Tenuto conto delle informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili alla data di chiusura dell'esercizio,

sebbene tali informazioni ad oggi non rispecchino tutte le disposizioni specifiche della legislazione del Pillar 2 connesse alla localizzazione ed operatività di tutte le imprese del Gruppo in tutte le singole giurisdizioni in cui il medesimo opera, e considerando che alla data di chiusura dell'esercizio vi sono informazioni che non sono conosciute o non sono ragionevolmente stimabili, l'esposizione della Società alle imposte sul reddito del Pillar 2 alla data di chiusura dell'esercizio, anche sulla base dei safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese, è valutata non significativa.

In particolare, sulla base delle informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili:

  • con riguardo alla maggior parte delle entità del Gruppo, che sono localizzate in giurisdizioni che soddisfano almeno uno dei tre test previsti dai safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese, ricorrono le condizioni per la non applicazione delle imposte da Pillar 2, e
  • per le restanti entità del Gruppo, che sono localizzate in giurisdizioni che non soddisfano nessuno dei tre test previsti dai safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese, l'esposizione non è significativa in quanto il livello di imposizione effettiva in tali giurisdizioni approssima quello minimo del 15% oppure l'eventuale impatto stimato sui profitti in tali giurisdizioni non è significativo.

Il Gruppo, con il supporto di consulenti esterni, si sta organizzando e preparando agli adempimenti connessi alla legislazione del Pillar 2, anche al fine di gestirne l'esposizione per i periodi successivi, tramite la predisposizione di adeguati sistemi e procedure volte a:

  • identificare, localizzare e caratterizzare, anche nel continuo, ai fini della legislazione del Pillar 2 tutte le imprese del Gruppo, e
  • computare i test semplificati (c.d. safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese) per ogni giurisdizione rilevante, al fine di godere dei relativi benefici in termini di riduzione degli oneri di adempimento e di azzeramento delle imposte da Pillar 2, e
  • effettuare i calcoli completi e di dettaglio delle grandezze rilevanti come richiesti dalla legislazione del Pillar 2 per le eventuali giurisdizioni che non dovessero superare nessuno dei suddetti test.

27. Benefici ai dipendenti

La voce è così composta:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Fondo di trattamento di fine rapporto 387 369 18
Altri benefici a medio/lungo termine 5.916 3.236 2.680
Totale benefici ai dipendenti 6.303 3.605 2.698

Fondo trattamento di fine rapporto

Il fondo di trattamento di fine rapporto include quanto spettante ai dipendenti della Società e non trasferito a forme pensionistiche complementari o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. Tale fondo è identificato nella tipologia dei piani a benefici definiti nell'ambito dello IAS 19 - Employee benefits. Il TFR, in quanto obbligazione autofinanziata, non ha attività al proprio servizio.

Tale piano è soggetto a valutazioni di natura attuariale per esprimere il valore attuale del beneficio erogabile al termine del rapporto di lavoro che i dipendenti hanno maturato alla data di chiusura del bilancio.

La movimentazione intervenuta nell'esercizio è così riassunta:

Costo netto a conto economico 31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Oneri finanziari sulle obbligazioni a benefici definiti 12 4 8
Totale 12 4 8
Variazioni del valore attuale delle obbligazioni 31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Valore attuale al 1° gennaio 369 513 (144)
Benefici pagati (1) (97) 96
Oneri finanziari sulle obbligazioni a benefici definiti 12 4 8
Utili e perdite attuariali rilevati a conto economico
complessivo
7 (51) 58
Valore attuale alla data di bilancio 387 369 18

Le principali ipotesi utilizzate nel determinare le obbligazioni derivanti dal piano descritto sono di seguito illustrate:

Ipotesi utilizzate TFR 2023 TFR 2022
Tasso di sconto 3,2% 3,7%
Futuri incrementi salariali 2,0% - 3,0% 2,3% - 3,3%
Tasso di inflazione 2,0% 2,3%

I "Benefici a medio-lungo termine", si riferiscono ad un piano di incentivazione 2021 - 2023 per il quale è stato effettuato il relativo accantonamento per il periodo di competenza. Tale piano è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione a favore di un numero ristretto di risorse chiave della Società.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.

La ripartizione numerica dell'organico per categoria è riepilogata nella seguente tabella:

31.12.2023 Media 2023 31.12.2022 Media 2022
Impiegati 37 38 38 41
Dirigenti e funzionari 18 18 17 17
Totale 55 56 55 58

28. Altri fondi

La voce "Altri fondi" include per M/Euro 492 lo stanziamento effettuato nel corso dell'esercizio e correlato agli oneri di riorganizzazione del personale.

Il 23 febbraio 2023 l'autorità per la concorrenza francese (la "FCA") ha notificato alla Società e ad alcune società del Gruppo un atto col quale alla società francese (e ad altri operatori francesi del settore, citati nell'atto) si contestano alcuni comportamenti tenuti fra il 2009 e il 2014 che sarebbero stati in violazione delle regole della concorrenza.

Allo stato attuale non è possibile valutare la possibilità di una sanzione, né l'entità della stessa e la Società ritiene che sussistano fondati argomenti di difesa.

Per ulteriori informazioni si rinvia alle note illustrative al bilancio consolidato.

29. Debiti commerciali

L'importo di M/Euro 11.677 rappresenta il debito (nei confronti di terzi e di società correlate) per forniture di servizi. Il dettaglio dei debiti verso società correlate è riportato nell'allegato n. 4.

La voce non include importi con scadenza oltre i dodici mesi.

30. Debiti tributari

La voce si riferisce ad imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e non include importi dovuti oltre i dodici mesi.

31. Altri debiti

La voce si compone nel seguente modo:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Debiti verso il personale 3.274 2.234 1.040
Debiti verso società correlate 2.853 1.684 1.169
Debiti per ritenute da versare 1.799 1.404 395
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale 516 577 (61)
Altro 1.465 1.179 286
Totale 9.907 7.078 2.829

I "Debiti verso società correlate" sono dovuti prevalentemente all'adozione, da parte della Società dell'istituto "liquidazione IVA di gruppo" ai sensi del DM 13/12/1979 come indicato nella nota 17. Altri Crediti.

I "Debiti per ritenute da versare" sono relativi alle ritenute operate e per le quali, alla data di bilancio, non erano scaduti i termini di versamento.

I "Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale" includono debiti verso INPS per l'importo di M/ Euro 272 e verso fondi previdenziali per M/Euro 244.

Il dettaglio dei debiti verso società correlate è riportato nell'allegato n. 4.

La voce non include importi con scadenza oltre i dodici mesi.

32. Impegni

La composizione e il raffronto con l'esercizio precedente sono i seguenti:

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Garanzie prestate a favore di:
De' Longhi Capital Services S.r.l. 133.000 245.210 (112.210)
De' Longhi Kenwood A.P.A. Ltd. 15.093 15.096 (3)
De' Longhi Appliances S.r.l. 5.000 5.133 (133)
De' Longhi Kenwood Korea Ltd. 1.484 1.564 (80)
De' Longhi Brasil Ltda. 782 759 23
De' Longhi Deutchland Gmbh 402 398 4
De' Longhi Kenwood MEIA FZE 370 383 (13)
De' Longhi South Africa Pty Ltd. 324 373 (49)
De' Longhi America Inc. 217 225 (8)
De' Longhi Japan Corp. 184 212 (28)
De Longhi Benelux S.A. 96 104 (8)
De' Longhi Canada Inc. 67 69 (2)
NPE S.r.l. (1) - 10.000 (10.000)
De' Longhi Romania S.r.l. - 9.445 (9.445)
Elle S.r.l. - 400 (400)
De' Longhi LLC - 34 (34)
De' Longhi Polska Sp.Zo.o. - 27 (27)
E-Services S.r.l. - 11 (11)
DL Chile S.A. - 7 (7)
Totale verso società del Gruppo e parti correlate 157.018 289.450 (132.432)

(1) Trattasi di una partecipazione collegata a seguito della cessione del'80% delle quote del capitale da parte di De' Longhi Appliances S.r.l. al Gruppo H&T. Tali garanzie sono state revocate nel corso del 2023 nell'ambito di un nuovo accordo sottoscritto con i soci di maggioranza.

Le garanzie prestate si riferiscono prevalentemente a linee di credito utilizzate solo parzialmente dalle società correlate ed a fronte di finanziamenti a breve termine.

In aggiunta a quanto sopra riportato evidenziamo che:

  • la Società, a fronte dell'operazione di cessione crediti pro-soluto, ha prestato una fidejussione ed un mandato di credito nell'interesse delle società correlate cedenti, la cui esposizione complessiva al 31 dicembre 2023 è pari a M/Euro 182.841 (M/Euro 176.957 al 31 dicembre 2022);
  • la Società ha prestato garanzia nell'interesse delle società correlate a fronte dei contratti di copertura del rischio di cambio, il cui fair value al 31 dicembre 2023 è negativo per M/Euro 2.857 (negativo per M/Euro 2.455 al 31 dicembre 2022).
  • la Società ha prestato una fidejussione a favore di terzi per M/Euro 31.

Ad oggi non si ravvisano comunque elementi di rischio ai sensi di quanto previsto dallo IAS 37.

33. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria

Si riporta di seguito la classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, sulla base delle categorie individuate dall'IFRS 9, in ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 7.

al 31 dicembre 2023 Attività
Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato a conto
economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Attività non correnti
Partecipazioni (*) - - - -
Crediti 120 120 - -
Altre attività finanziarie non correnti - - - -
Attività correnti
Crediti commerciali 12.499 12.499 - -
Crediti verso Erario per imposte correnti - - - -
Altri crediti 14.535 14.535 - -
Crediti e altre attività finanziarie correnti 661.487 659.293 595 1.599
Disponibilità liquide 1.631 1.631 - -
Passività
al 31 dicembre 2023 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato a conto
economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Passività non correnti
Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
(300.844) (300.844) - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine) (**)
(214.617) (214.617) - -
Passività correnti
Debiti commerciali (11.677) (11.677) - -
Debiti verso banche (quota a breve termine) (180.237) (180.237) - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine) (**)
(21.491) (21.485) (6) -
Debiti tributari (35) (35) - -
Altri debiti (9.907) (9.907) - -

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate e collegate (IFRS 9 2.1 a).

(**) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica l'IFRS 16 Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

Il valore delle attività e delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato non si discosta significativamente dal loro fair value.

Attività
al 31 dicembre 2022 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato a conto
economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Attività non correnti
Partecipazioni (*) - - - -
Crediti 100 100 - -
Altre attività finanziarie non correnti 2.020 - - 2.020
Attività correnti
Crediti commerciali 1.219 1.219 - -
Crediti verso Erario per imposte correnti 483 483 - -
Altri crediti 7.610 7.610 - -
Crediti e altre attività finanziarie correnti 861.911 860.035 - 1.876
Disponibilità liquide 2.470 2.470 - -
Passività
al 31 dicembre 2022 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato a conto
economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Passività non correnti
Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
(477.582) (477.582) - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine) (**)
(236.026) (236.026) - -
Passività correnti
Debiti commerciali (7.600) (7.600) - -
Debiti verso banche (quota a breve termine) (87.916) (87.916) - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine) (**)
(21.870) (21.870) - -
Debiti tributari - - - -
Altri debiti (7.078) (7.078) - -

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate e collegate (IFRS 9 2.1 a).

(**) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica l'IFRS 16 Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

Il valore delle attività e delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato non si discosta significativamente dal loro fair value.

34. Livelli gerarchici degli strumenti finanziari valutati al fair value

La seguente tabella riporta il livello gerarchico in cui sono state classificate le valutazioni del fair value degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2023. Così come previsto dal principio contabile IFRS 13, la scala gerarchica utilizzata è composta dai seguenti livelli:

  • livello 1: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività identiche;
  • livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente, sia indirettamente;
  • livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Strumenti finanziari valutati al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati con fair value positivo 2.194

Non ci sono stati, nel corso dell'esercizio, trasferimenti tra i livelli.

35. Gestione dei rischi

La Società in connessione con l'operatività caratteristica, è esposta a rischi finanziari:

  • • rischio di credito, derivante principalmente dall'attività di impiego della liquidità;
  • • rischio di liquidità, derivante dalla necessità di disporre di un adeguato accesso ai mercati dei capitali e alle fonti di finanziamento per coprire i fabbisogni originati dalla gestione corrente, dall'attività di investimento e dalle scadenze dei debiti finanziari;
  • • rischio di cambio, in connessione all'esposizione in valute diverse dalla valuta di conto;
  • • rischio di tasso d'interesse, relativo al costo della posizione di indebitamento.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.

Il rischio di credito commerciale è connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali ed è monitorato sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero.

Sono oggetto di svalutazione le posizioni per le quali vi sono oggettive evidenze di inesigibilità, parziale o totale, tenendo conto della parte dei crediti coperta da polizze assicurative sottoscritte con primarie compagnie.

Tale rischio non è significativo per la Società, in quanto risulta esposta principalmente verso società del Gruppo.

Per quanto riguarda il rischio di credito finanziario, in relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica della Società mantenere un portafoglio di controparti di elevato standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere alle obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari.

La Società, al fine di monitorare e gestire tale rischio, si attiene a politiche e procedure di Gruppo specifiche, tra cui:

  • centralizzazione della gestione dei debiti finanziari e della liquidità, supportati anche da sistemi di reportistica, da strumenti informatici e, ove possibile, da strutture di cash-pooling;
  • attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine;
  • diversificazione del portafoglio di strumenti di finanziamento utilizzati;
  • dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari;
  • monitoraggio, anche prospettico, delle necessità di finanziamento e loro distribuzione all'interno del Gruppo.

La Società dispone di linee di credito bancarie a breve e medio termine, destinate alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative (emissione di fideiussioni, operazioni in cambi ecc.) o relative alle operazioni di finanziamento attualmente in essere ed evidenziate nel presente bilancio.

Si ritiene che tali linee di credito, unitamente ai fondi che saranno generati dall'attività operativa, consentiranno alla Società di soddisfare i fabbisogni annuali derivanti dalle attività di gestione del capitale circolante, di investimento e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

La nota 33. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria riepiloga il valore contabile delle attività e passività finanziarie, secondo lo IFRS 9 e la loro classificazione sulla base delle categorie individuate dal predetto principio.

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività finanziarie della Società al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati.

Flussi non
attualizzati al
31.12.2023
Entro un anno Da uno a
cinque
Oltre cinque Flussi non
attualizzati al
31.12.2022
Entro un anno Da uno a
cinque
Oltre cinque
Debiti vs. banche (*) (517.374) (196.689) (320.684) - (608.305) (101.329) (506.976) -
Debiti vs. altri finanziatori (**) (260.762) (24.530) (72.957) (163.275) (285.919) (25.251) (95.623) (165.045)
Debiti commerciali (11.677) (11.677) - - (7.600) (7.600) - -
Debiti tributari e altri debiti (9.942) (9.942) - - (7.078) (7.078) - -
Totale (799.755) (242.839) (393.641) (163.275) (908.902) (141.258) (602.599) (165.045)

(*) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 481.080 al 31 dicembre 2023 e M/Euro 565.498 al 31 dicembre 2022. Per il dettaglio si rinvia alla nota 24. Debiti verso banche.

(**) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 236.108 al 31 dicembre 2023 e M/Euro 257.896 al 31 dicembre 2022. Per il dettaglio si rinvia alla nota 25. Debiti verso altri finanziatori.

Relativamente alle passività per leasing rilevate secondo l'IFRS 16 - Leases si rinvia alla nota 11. Leasing.

Rischio di cambio

La Società, in connessione all'attività caratteristica, è esposta al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute (diverse da quella di conto) in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, la Società adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.

Per le politiche, l'oggetto e gli strumenti di copertura, nonché per la struttura operativa adottati a livello di Gruppo, si rinvia ai commenti al bilancio consolidato.

Sensitivity analysis:

Si è stimato quale sarebbe il potenziale impatto, in termini di variazione di fair value, di un'ipotetica ed immediata variazione nei tassi di cambio di fine anno in una misura ritenuta significativa (+/- 5%) considerando solo quei crediti/debiti in valuta che non hanno ricevuto copertura, in quanto si ritiene che per i crediti/debiti coperti, la copertura sia in grado di produrre effetti economici uguali e contrapposti a quelli generati dai crediti/debiti stessi.

Una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno delle principali valute di esposizione (Dollaro USA, Dollaro Hong Kong e Sterlina) produrrebbe una variazione di fair value pari a circa +/- M/Euro 47 (+/- M/Euro 81 al 31 dicembre 2022). Essendo la maggior parte dei crediti/debiti in questione in scadenza entro l'esercizio successivo, tale variazione di fair value avrebbe impatto sul conto economico dell'esercizio successivo.

Le operazioni di copertura in essere al 31 dicembre 2023 sono descritte nel paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse al 31 dicembre 2023".

Rischio di tasso di interesse

La Società è esposta al rischio di tasso di interesse su operazioni di finanziamento, qualora queste siano a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione del rischio di cambio.

Al 31 dicembre 2023, il debito finanziario della Società è a tasso fisso per quanto riguarda i prestiti obbligazionari ed una parte del finanziamento acceso nel 2019 che beneficia di una copertura IRS (Interest Rate Swap), mentre la restante parte è a tasso variabile.

Lo scopo della gestione del rischio di tasso è di valutare il disallineamento tra attività e passività finanziarie e verificare che non ci siano differenziali rilevanti tra queste, che potrebbero portare ad un impatto sul costo dei finanziamenti in caso di aumento della curva dei tassi di interesse.

Sensitivity analysis:

Si è stimato quale sarebbe l'impatto potenziale di un'ipotetica ed istantanea variazione dei tassi di interesse di entità rilevante (+/-1% nei tassi di mercato) sul costo del debito della Società, ricomprendendo solo quelle poste di posizione finanziaria netta che generano interessi attivi/passivi a tasso variabile ed escludendo le altre (quindi su un montante di Euro 235,5 milioni di attività nette su un totale di Euro 54,9 milioni di passività nette al 31 dicembre 2023 e, per il 2022, su un montante di Euro 365,1 milioni di attività nette su un totale di Euro 42,1 milioni di attività nette). In assenza di coperture, ogni variazione nei tassi di interesse ha un impatto diretto e totale sul costo di tale quota dell'indebitamento, in termini di maggiori/minori oneri finanziari.

Di conseguenza, una variazione del +/- 1% dei tassi di interesse porterebbe a una variazione interamente contabilizzabile a conto economico per Euro 2,4 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2023 (Euro 3,7 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022).

Il contratto di copertura in essere ha consentito, sulla parte di finanziamento correlato, di trasformare il tasso di interesse variabile in tasso di interesse fisso. Pertanto, la variazione del tasso di interesse non avrebbe comunque nessun impatto sul conto economico. Tuttavia, in considerazione del fatto che i contratti di copertura vengono valutati a fair value, e che la componente relativa ai flussi futuri di interessi viene sospesa a patrimonio netto, una variazione di +/- 1% dei tassi porterebbe a una variazione della riserva di cash flow hedge pari a +/- Euro 0,25 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2023 (Euro 0,8 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022).

Si rinvia al paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse al 31 dicembre 2023" per ulteriori dettagli.

Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2023

Ai fini del trattamento contabile, i derivati a copertura del rischio su flussi attesi vengono contabilizzati in hedge accounting (cash flow hedge), in quanto viene rispettato ciò che prevede l'IFRS 9.

I derivati a copertura di debiti e crediti in valuta, invece, vengono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti compensano il rischio oggetto di copertura (già iscritto in bilancio).

IRS (Interest Rate Swap) a copertura del rischio di tasso di interesse sui finanziamenti:

La valutazione del derivato è effettuata a fair value, utilizzando il metodo dell'attualizzazione dei flussi futuri, scontati sulla base delle curve dei tassi base swap non comprensivi dello spread; al 31 dicembre 2023 il fair value del derivato, ai sensi dell'IFRS 13 - Fair Value measurement, è positivo per M/Euro 2.194 ed è esposto tra i crediti finanziari.

Considerato che la copertura anticipatoria sui futuri flussi di interessi ha soddisfatto i requisiti di efficacia, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di cash flow hedge per un importo positivo di M/Euro 1.599, dal quale poi è stato dedotto il relativo effetto fiscale per M/Euro 384.

Il dettaglio è il seguente (i valori sono al lordo del relativo effetto fiscale):

31.12.2023
Valore nozionale
(in M/Euro)
Fair value
(in M/Euro)
Contratti a copertura del rischio di tasso di
interesse - IRS su finanziamento
56.000 2.194
Totale fair value derivati
di cui:
fair value positivo a breve termine 2.194

Contratti a copertura del rischio di cambio su crediti e debiti

Al fine di proteggere le poste patrimoniali dalle fluttuazioni del tasso di cambio, la società adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.

Di seguito il dettaglio delle coperture su crediti e debiti in valuta:

Valore nozionale divisa di rischio (in M/Euro) Fair value (in M/Euro)
Valuta Acquisti Vendite Totale Attività
correnti
Passività
correnti
USD/EUR (115) 630 515 - (4)
HKD/EUR - 7.160 7.160 - (2)
Totale - (6)

I derivati a copertura di debiti e crediti in valuta, vengono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti compensano il rischio oggetto di copertura (già iscritto in bilancio).

36. Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate

L'allegato n. 4 riporta le informazioni richieste dalle Comunicazioni CONSOB n. 97001574 del 20/02/97, n. 98015375 del 27/02/98 e n. DEM/2064231 del 30/09/2002, aventi per oggetto i rapporti intrattenuti con le società del Gruppo e con le parti correlate; si segnala che tutte le operazioni poste in essere rientrano nell'ordinaria gestione del Gruppo, salvo quanto già specificato nella presente nota, e sono regolate a condizioni di mercato.

37. Eventi successivi

In data 27 febbraio 2024 il Gruppo ha perfezionato gli accordi di un'operazione di business combination tra Eversys, leader nella produzione e distribuzione di macchine per il caffè automatiche, e La Marzocco, leader nella produzione e distribuzione di macchine per il caffè semi-automatiche e macinacaffè. Per ulteriori dettagli sulle finalità e sulla struttura dell'operazione si rinvia alla relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

L'esborso in denaro complessivo netto per De' Longhi S.p.A. è stato pari a circa US\$ 373 milioni, ovvero US\$ 200 milioni a De Longhi Industrial S.A. (per la quota del 22% di La Marzocco) e US\$ 173 milioni per l'acquisto delle quote dai soci di minoranza di La Marzocco (per la quota del 19,1% di La Marzocco).

Tale somma è stata interamente coperta mediante mezzi propri.

Nella presente relazione sono stati contabilizzati alcuni costi per servizi di advisory e consulenza connessi all'aggregazione, per la quota di competenza.

Salvo quanto già descritto, successivamente al 31 dicembre 2023 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.

38. Proposte di deliberazione all'as semblea

1) Proposta di deliberazione in relazione al punto 1 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 19 Aprile 2024 ("Approvazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Re lazione della Società di Revisione. Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. Pre sentazione della dichiarazione consolidata di ca rattere non finanziario ex D. Lgs. n. 254/16. Deli berazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

nel sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il Bi lancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2023 di De' Longhi S.p.A., Vi invitiamo ad approvare la seguen te proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., presa visione del progetto di Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2023 di De' Longhi S.p.A., della Rela zione degli Amministratori sulla gestione, della Rela zione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'ulteriore documentazione prevista dalla legge

delibera

di approvare la Relazione degli Amministratori sulla gestione e il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 di De' Longhi S.p.A.".

2) Proposta di deliberazione in relazione al punto 2 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 19 Aprile 2024 ("Proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione del dividen do. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

in relazione alla destinazione dell'utile netto dell'E sercizio chiuso al 31 dicembre 2023, pari ad Euro 36.578.046, Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., tenuto conto dell'utile d'esercizio risultante dal Bilan cio d'esercizio al 31 dicembre 2023, preso atto della Relazione degli Amministratori sulla gestione

delibera

  • 1. di distribuire un dividendo ordinario lordo di Euro 0,67 per ciascuna azione avente diritto alla record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. N. 58/98;
  • 2. di utilizzare allo scopo di cui al precedente punto 1 l'utile risultante dal Bilancio d'esercizio 2023 e per la differenza gli importi rivenienti dalla distri buzione della "Riserva Straordinaria";
  • 3. di stabilire che il pagamento del dividendo avven ga, per ciascuna azione avente diritto, il 22 maggio 2024, con data stacco della cedola il 20 maggio 2024, in conformità al calendario di Borsa Italiana, e record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. n. 58/98, il 21 maggio 2024".

Treviso, 12 marzo 2024

De' Longhi S.p.A. Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note illustrative, delle quali costituiscono parte integrante.

Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:

  • 1. Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
  • 2. Rendiconto Finanziario in termini di Posizione Finanziaria Netta.
  • 3. Elenco delle società controllate e collegate e movimentazione delle partecipazioni.
  • 4. Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate:
    • a. Conto Economico e Situazione Patrimoniale-Finanziaria

b. Riepilogo per società

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifi- che e integrazioni

I sottoscritti, Fabio de' Longhi, Amministratore Delegato, e Stefano Biella, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della De' Longhi S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 2, 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio nel corso dell'esercizio 2023.

Si attesta, inoltre, che:

  • il bilancio al 31 dicembre 2023:
    • è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dalla Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Società, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Fabio de' Longhi Amministratore Delegato

Stefano Biella Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

ALLEGATO N. 2 Gruppo De' Longhi

Rendiconto Finanziario in termini di Posizione Finanziaria Netta

(Valori in migliaia di Euro) 2023 2022
Risultato netto 36.578 100.808
Imposte sul reddito del periodo (3.335) 5.804
Proventi per dividendi (51.923) (132.947)
Ammortamenti 425 392
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie 4.089 (1.356)
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente (A) (14.166) (27.299)
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali (11.280) 52
Debiti commerciali 4.077 1.736
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto (393) 4.709
Pagamento imposte sul reddito (9.972) -
Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) (17.568) 6.497
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) (31.734) (20.802)
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni materiali (22) -
Investimenti in beni in leasing (284) -
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 27 (266)
Investimenti netti in partecipazioni (48.000) -
Proventi per dividendi 51.923 132.947
Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento (C) 3.644 132.681
Flusso netto operativo (A+B+C) (28.090) 111.879
Esercizio stock option 5.101 3.353
Distribuzione dividendi (72.079) (124.501)
Riserva Cash flow hedge (1.924) 3.400
Flussi di cassa assorbiti dalla variazione di voci di patrimonio netto (D) (68.902) (117.748)
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D) (96.992) (5.869)
Posizione finanziaria netta iniziale 42.104 47.973
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D) (96.992) (5.869)
Posizione finanziaria netta finale (54.888) 42.104

ALLEGATO N. 3 (*) Elenco delle partecipazioni ex art. 2427 c.c.

Denominazione Sede Capitale Sociale Patrimonio netto Utile o (perdita)
ultimo esercizio
Quota detenuta
direttamente
Valore di bilancio
(M/Euro)
Imprese controllate:
De Longhi Benelux S.A. (1) Luxembourg Eur 181.730.990 Eur 316.321.530 Eur 10.545.503 100% 314.737
De' Longhi Appliances S.r.l. Treviso Eur 200.000.000 Eur 357.879.708 Eur 83.639.496 100% 242.678
De' Longhi Deutschland GmbH (2) Neu Isenburg Eur 2.100.000 Eur 63.418.661 Eur 10.801.542 100% 40.800
De' Longhi Capital Services S.r.l. (3) (4) Treviso Eur 53.000.000 Eur 66.957.579 Eur 2.330.745 11,32% 6.005
E-Services S.r.l. Treviso Eur 50.000 Eur 3.010.584 Eur 2.474.226 100% 5.264
De' Longhi Romania S.r.l. (2) (4) Cluj-Napoca Ron 140.000.000 Ron 701.614.812 Ron 95.112.578 10% 3.078
De' Longhi Kenwood GmbH (2) Wr. Neudorf Eur 36.336 Eur 4.109.843 Eur 1.311.593 100% 2.900
Clim.Re S.A. (1) (4) Luxembourg Eur 1.239.468 Eur 2.575.946 Eur 654.865 4% 54
De' Longhi Polska Sp.Zo.o. (2) (4) Warszawa Pln 50.000 Pln 96.334.630 Pln 19.025.807 0,1% -
Bruno International HoldCo LLC Wilmington Usd 1 Usd - Usd - 100% -
Bruno U.S. HoldCo LLC Wilmington Usd 1 Usd - Usd - 100% -
Totale 615.516

(*) Trattasi di dati relativi ai bilanci civilistici al 31 dicembre 2023, se non specificato diversamente.

(1) Trattasi di dati relativi al bilancio civilistico al 31 dicembre 2022.

(2) Trattasi di dati utilizzati ai fini del processo di consolidamento del 31 dicembre 2023.

(3) Lo statuto approvato con assemblea straordinaria del 29 dicembre 2004, prevede diritti particolari a De' Longhi S.p.A. (pari all'89% dei diritti di voto) per le delibere ordinarie (approvazione di bilanci, distribuzione dividendi, nomina amministratori e sindaci, acquisto e vendita di aziende, concessione di finanziamenti a favore di terzi); per le altre delibere i diritti di voto sono proporzionali.

(4) La quota residua è detenuta indirettamente.

ALLEGATO N. 3 - segue Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 216 Prospetto delle variazioni delle partecipazioni

Partecipazioni
(Valori in migliaia di Euro)
Valore di bilancio
al 31.12.2022
Acquisizioni,
sottoscrizioni e
ripianamenti
Cessioni Svalutazioni e
ripristini netti
Valore di bilancio
al 31.12.2023
Imprese controllate:
De Longhi Benelux S.A. 266.737 48.000 - - 314.737
De' Longhi Appliances S.r.l. 242.678 - - - 242.678
De' Longhi Deutschland GmbH 40.800 - - - 40.800
De' Longhi Capital Services S.r.l. 6.005 - - - 6.005
E-Services S.r.l. 5.264 - - - 5.264
De' Longhi Romania S.r.l. 3.078 - - - 3.078
De' Longhi Kenwood GmbH 2.900 - - - 2.900
Clim.Re S.A. 54 - - - 54
De' Longhi Polska Sp.Zo.o. - - - - -
Bruno International HoldCo LLC - - - - -
Bruno U.S. HoldCo LLC - - - - -
Totale 567.516 48.000 - - 615.516

ALLEGATO N. 4 Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 217

Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate

Conto economico

Conto economico ai sensi della delibera CONSOB
n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 2023 di cui parti
correlate
2022 di cui parti
correlate
Altri proventi 1 15.157 15.073 12.667 12.573
Totale ricavi netti 15.157 12.667
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2 (61) (67)
Consumi (61) (67)
Costo del lavoro 3 (13.487) (7.846)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 4 (23.412) (2.769) (18.842) (2.604)
Accantonamenti 5 (492) -
Ammortamenti 6 (425) (392)
Risultato operativo (22.720) (14.481)
Proventi (oneri) finanziari netti 7 55.963 77.959 121.093 136.452
Risultato prima delle imposte 33.243 106.612
Imposte 8 3.335 (5.804)
Risultato netto 36.578 100.808

Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 218

ALLEGATO N. 4 - segue

Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate

Stato patrimoniale

Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della delibera CONSOB
n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 31.12.2023 di cui parti
correlate
31.12.2022 di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobilizzazioni immateriali 31 65
- Altre immobilizzazioni immateriali 9 31 65
Immobilizzazioni materiali 995 1.107
- Altre immobilizzazioni materiali 10 61 111
- Diritto d'uso beni in leasing 935 996
Partecipazioni e altre attività finanziarie 615.637 569.637
- Partecipazioni 12 615.516 567.516
- Crediti 13 121 114 100 95
- Altre attività finanziarie non correnti 14 - 2.020
Totale attività non correnti 616.663 570.809
Attività correnti
Crediti commerciali 15 12.499 12.499 1.219 1.161
Crediti verso erario per imposte correnti 16 - 483
Altri crediti 17 14.535 9.039 7.613 5.457
Crediti e altre attività finanziarie correnti 18 661.487 659.294 861.911 860.035
Disponibilità liquide
19
1.631 2.470
Totale attività correnti 690.153 873.697
Totale attivo 1.306.816 1.444.505
Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della delibera CONSOB
n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 31.12.2023 di cui parti
correlate
31.12.2022 di cui parti
correlate
Patrimonio netto
- Capitale sociale 22 226.590 226.590
- Riserve 23 294.401 261.133
- Risultato netto 36.578 100.808
Patrimonio netto 557.569 588.531
Passività non correnti
Debiti finanziari 516.040 714.301
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 24 300.844 477.582
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) 25 214.617 236.026
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 11 579 329 693 518
Passività fiscali differite 26 2.712 13.300
Fondi per rischi e oneri non correnti 6.795 3.604
- Benefici ai dipendenti 27 6.303 3.604
- Altri fondi 28 492 -
Totale passività non correnti 525.547 731.206
Passività correnti
Debiti commerciali 29 11.677 373 7.600 25
Debiti finanziari 202.081 110.091
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 24 180.237 87.916
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) 25 21.491 94 21.870 111
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 11 353 216 304 202
Debiti tributari 30 35 -
Altri debiti 31 9.907 2.853 7.078 1.684
Totale passività correnti 223.700 124.769
Totale passivo e patrimonio netto 1.306.816 1.444.505

ALLEGATO N. 4 - segue Gruppo De' Longhi | 05 Bilancio d'esercizio 220

Rapporti patrimoniali ed economici derivanti da operazioni con parti correlate - Riepilogo per società

Valori in milioni di Euro Ricavi (1) Consumi e costi
per servizi (1)
Proventi e
(oneri) finanziari
Crediti finanziari
non correnti
Crediti finanziari
correnti
Altri crediti (2) Debiti finanziari
non correnti
Debiti finanziari
correnti (3)
Altri debiti (4)
Società controllanti:
DE LONGHI INDUSTRIAL S.A. - - - - - 8,5 - - -
Totale società controllanti (a) - - - - - 8,5 - - -
Società controllate e collegate:
DE' LONGHI APPLIANCES S.R.L. 9,2 (0,2) 48,9 - - 10,0 (0,3) (0,2) (3,1)
E-SERVICES S.R.L. 3,4 (0,7) 1,7 - - 0,3 - - (0,1)
DE' LONGHI KENWOOD A.P.A. LTD 1,6 - - 0,1 - 1,6 - - -
CAPITAL BRANDS HOLDINGS INC. 0,6 - - - - 0,6 - - -
DE' LONGHI S.R.L. - ROMANIA - - - - - - - - -
KENWOOD LIMITED 0,1 (0,1) - - - 0,1 - - -
DE' LONGHI HOUSEHOLD GMBH 0,1 - - - - 0,1 - - -
DE' LONGHI AMERICA INC - (1,8) - - - - - - -
DE' LONGHI CAPITAL SERVICES Srl - - 26,0 - 659,3 - - (0,1) -
DE' LONGHI-KENWOOD GMBH - AUSTRIA - - 1,3 - - - - - -
KENWOOD APPLIANCES (S) PTE LTD - SINGAPORE - - - - - 0,3 - - -
Totale società controllate e collegate (b) 15,0 (2,8) 77,9 0,1 659,3 13,0 (0,3) (0,3) (3,2)
Parti correlate:
GAMMA S.R.L. 0,1 - - - - - - - -
Totale parti correlate (c) 0,1 - - - - - - - -
Totale società controllanti, controllate,
collegate e correlate (a+b+c)
15,1 (2,8) 77,9 0,1 659,3 21,5 (0,3) (0,3) (3,2)

(1) Trattasi prevalentemente di rapporti di natura commerciale e di fornitura di servizi di natura amministrativa.

(2) La voce è costituita da "Crediti commerciali" per Euro 12,5 milioni e "Altri crediti" per Euro 9 milioni.

(3) La voce è costituita da "Debiti verso altri finanziatori" per Euro 0,1 milioni e "Debiti per leasing" per euro 0,2 milioni.

(4) La voce è costituita da "Debiti commerciali" per Euro 0,4 milioni e "Altri debiti" per euro 2,8 milioni.

Si rinvia alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" per le informazioni relative ai compensi ad amministratori e sindaci.

Bilancio d'esercizio

Relazione della Società di Revisione al bilancio d'esercizio

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-

Bilancio d'esercizio

Relazione del Collegio Sindacale

Gruppo De' Longhi

| 05 Bilancio d'esercizio 226

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De' Longhi S.p.A.

Sede sociale: Via L. Seitz, 47 - 31100 Treviso Capitale Sociale: Euro 226.590.000 (sottoscritto e versato) Codice Fiscale e N. iscrizione al Registro delle Imprese: 11570840154 Iscritta al R.E.A. di Treviso n. 224758 Partita I.V.A. 03162730265

Il presente fascicolo è disponibile su internet all'indirizzo:

www.delonghigroup.com

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