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De'Longhi

Annual Report Mar 30, 2021

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Annual Report

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Relazione finanziaria annuale 2020

Sommario

Lettera dell'Amministratore Delegato 4
Il Gruppo De' Longhi 6
Relazione sulla gestione 22
Bilancio consolidato
Prospetti contabili consolidati: 109
— Conto economico 110
— Conto economico complessivo 111
— Situazione patrimoniale — finanziaria 112
— Rendiconto finanziario 114
— Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 115
Note illustrative 116
Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato 194
Relazione della Società di Revisione indipendente sulla dichiarazione
consolidata di carattere non finanziario 202
Relazione sulla gestione al bilancio d'esercizio 208
Bilancio d'esercizio
Prospetti contabili di De' Longhi S.p.A.: 227
— Conto economico 228
— Conto economico complessivo 229
— Situazione patrimoniale — finanziaria 230
— Rendiconto finanziario 232
— Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 233
Note illustrative 234
Relazione della Società di Revisione al bilancio d'esercizio 286
Relazione del Collegio Sindacale 292

Lettera dell'Amministratore Delegato

4 DE' LONGHI S.P.A. - RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

L'esercizio 2020 si è chiuso con risultati importanti per il Gruppo De'Longhi, nonostante le sfide complesse causate dalla crisi sanitaria globale, che hanno richiesto sforzo straordinario da parte di tutti i dipendenti del Gruppo e in generale da parte di tutti gli stakeholder coinvolti nello sviluppo del business.

I risultati ottenuti dal Gruppo sono frutto innanzitutto di uno straordinario impegno profuso dai nostri dipendenti, a cui va il mio ringraziamento per la dedizione e l'impegno nell'aver gestito una fase particolarmente critica dal punto di vista sia lavorativo che personale, dimostrando flessibilità, resilienza e dedizione.

Il Gruppo De' Longhi è stato in grado di rispondere con grande reattività ai cambiamenti nel mercato, sia sul fronte produttivo che commerciale, grazie alla forza dei nostri brand, agli investimenti nel mondo digitale e al continuo processo di innovazione che da sempre caratterizza il nostro Gruppo.

Dal punto di vista industriale, la citata flessibilità ha consentito ai lavoratori di operare in sicurezza e alle strutture produttive e di supply-chain di fornire ai clienti continuità di servizio. Al riguardo, sono proseguiti gli investimenti industriali di ampliamento della capacità produttiva in entrambe le piattaforme cinese ed europea. Sul fronte commerciale, i continui investimenti in attività di comunicazione e il lancio di nuovi prodotti, hanno notevolmente contribuito alla crescita; le restrizioni imposte dalla gestione della pandemia hanno inevitabilmente modificato la presenza distributiva, portando ad una accelerazione dello sviluppo del mondo on-line sia come luogo di acquisto che come veicolo di comunicazione.

Le azioni intraprese, nel loro complesso, hanno permesso al Gruppo di cogliere i trend in atto nel mercato, che hanno evidenziato un'accresciuta attenzione dei consumatori nei confronti dell'ambito domestico, favorendo le scelte di acquisto verso i prodotti legati alla "home experience", in particolare nell'ambito del caffè e della preparazione dei cibi.

In tale contesto, la recente acquisizione di Capital Brands, società americana leader mondiale nel segmento dei personal blenders con i marchi Nutribullet e Magic Bullet, ha permesso al Gruppo di rafforzare ulteriormente la propria leadership nel settore della preparazione dei cibi, arricchendo il portafoglio esistente con un marchio giovane e dinamico, ampliando contestualmente la gamma dei prodotti ed aumentando la penetrazione in un mercato in espansione e strategicamente importante come gli Stati Uniti.

La strategia di investimento in marketing e comunicazione sui brand, le attività di sostegno all'innovazione di prodotto ed il rafforzamento della strategia sul digitale, unitamente alla forte solidità finanziaria e alla flessibilità produttiva, pongono le basi per uno sviluppo sostenibile, con una continuazione della crescita del nostro Gruppo nei prossimi anni.

Il Gruppo De' Longhi

6 DE' LONGHI S.P.A. - RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

La nostra vision, la nostra mission, i nostri valori

Nel mondo, Ogni giorno, Al vostro fianco Un oggetto, Un'emozione, Un'esperienza autentica, Da vivere, da Raccontare.

Il Gruppo ha le sue radici all'inizio del '900 quando la famiglia de' Longhi fonda un laboratorio di produzione di componentistica industriale; nel corso degli anni diventa un produttore di prodotti finiti per conto terzi; nel 1974 viene lanciato il primo elettrodomestico marchiato De' Longhi, segnando così l'inizio della storia del Gruppo.

Inizialmente nota come produttore di radiatori elettrici portatili e condizionatori d'aria, l'Azienda, negli anni, ha ampliato la propria gamma di prodotti.

Oggi, il Gruppo offre una gamma di piccoli elettrodomestici per la preparazione del caffè, la preparazione e cottura dei cibi, il comfort (climatizzazione e riscaldamento) e la cura della casa e opera nel mercato principalmente attraverso i tre brand De' Longhi, Kenwood e Braun.

Recentemente la gamma dei prodotti è stata ampliata grazie all'acquisizione di Capital Brands Holding Inc., società americana che opera nel segmento dei personal blenders con i marchi Nutribullet e Magic Bullet.

Il Gruppo, il cui quartier generale ha sede a Treviso (Veneto, Italia), è presente in tutto il mondo grazie alle filiali commerciali dirette ed un network di distributori; inoltre, possiede cinque stabilimenti e alcuni negozi.

Il Gruppo mira a rafforzare la propria leadership globale, raggiungendo i consumatori in tutto il mondo con soluzioni superiori per design, qualità e tecnologia.

I punti di forza su cui il Gruppo può contare per arrivare a questi obiettivi sono il suo portfolio composto da marchi forti, distintivi e diversificati, la capacità di ascolto dei nuovi trend di mercato, la presenza geografica estesa a livello globale, le diversità e il talento delle persone che lo compongono.

I valori del Gruppo riflettono chi siamo, il nostro carattere, il nostro modo di essere e di lavorare. Sono degli ideali che guidano l'azione concreta del Gruppo, attraverso il lavoro quotidiano delle proprie persone e dei loro progetti.

Il modello di business

Disegnamo prodotti ed esperienze

Ogni prodotto nasce da attività di ricerca, di sviluppo e di progettazione che coinvolgono gli uffici tecnici e le funzioni di marketing e design. Una volta definita la soluzione, il Gruppo procede con l'acquisto delle materie prime e dei componenti semilavorati.

Dalle materie ai prodotti

Le materie prime e i componenti acquistati vengono inviati agli stabilimenti del Gruppo e ai partner selezionati per la produzione e l'assemblaggio. Il processo è organizzato secondo centri di competenza specializzati all'interno dei quali la produzione di un determinato prodotto avviene sempre all'interno dello stesso stabilimento.

Test dopo test, qualità e sicurezza

Al termine del processo produttivo tutti i prodotti, comprese le soluzioni realizzate nelle produzioni affidate ai fornitori partner di prodotto finito, vengono testati per assicurare i massimi livelli di sicurezza e qualità.

Raggiungere i clienti e consumatori

Dai centri di sourcing e dagli hub logistici i prodotti vengono trasportati ai diversi magazzini per essere poi distribuiti verso l'intero network commerciale del Gruppo.

La sostenibilità

Negli ultimi anni, i temi etici e ambientali stanno acquisendo sempre più influenza nelle scelte dei consumatori e delle persone in genere, soprattutto nel segmento più giovane. La sostenibilità oggi è diventata un fattore competitivo cruciale per le aziende: sostenibilità significa pensare al futuro, avere una strategia aziendale che integri la responsabilità economica, sociale e ambientale.

Il Gruppo De' Longhi ha intrapreso un percorso che, a partire dalla prima Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario pubblicata nel 2017, a cui sono seguite le edizioni degli anni successivi, ha portato ad una crescente consapevolezza riguardo ai propri impatti non finanziari e alla volontà di definire degli obiettivi futuri in ambito di sostenibilità.

Il Report di Sostenibilità ha permesso a tutto il Gruppo di comprendere che sostenibilità significa guardare al futuro, in forza di un impegno che si rinnova di anno in anno e di capire che il proprio ruolo nel mondo, al centro di una fitta rete di relazioni sociali, economiche e ambientali, impone la definizione di una strategia per mitigare e migliorare i propri impatti e generare valore per l'azienda e i propri stakeholder nel lungo termine.

Per meglio integrare la sostenibilità all'interno della propria strategia, il Gruppo si è dotato di una struttura specifica. All'interno del Consiglio di Amministrazione, è stato nominato il "Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità", a dimostrazione dell'impegno dell'azienda, espresso ai massimi livelli, ad integrare i temi di sostenibilità nel proprio modello di business e di governance.

A tale Comitato, fa riferimento il Sustainability Steering Committee, l'organo di governo aziendale, costituito dal top management, con lo scopo di definire la linea strategica del Gruppo riguardo le tematiche di sostenibilità. Infine, sono stati individuati i Sustainability Ambassadors, riporti diretti dei membri del Sustainability Steering Committee, che hanno il compito di tradurre nella pratica la strategia e le direzioni definite da quest'ultimo.

Il modello di sostenibilità è stato definito a partire da tre pilastri di seguito descritti.

Valuing our people, the Everyday Makers

I luoghi di lavoro devono essere stimolanti, capaci di attrarre, motivare e favorire la crescita delle persone, luoghi sicuri e salubri, dove ogni individuo possa sentirsi valorizzato e sviluppare il proprio potenziale.

Integrating sustainability in product design and innovation

Il Gruppo intende innovare i propri prodotti lavorando su materiali, durabilità, efficienza energetica e tecnologie capaci di abilitare e favorire stili alimentari salutari per i consumatori.

Running sustainable supply chain and operation

Il Gruppo pone particolare attenzione agli impatti ambientali e sociali lungo la catena del valore. In particolare, l'impegno è volto a gestire in maniera responsabile ed efficiente le risorse energetiche contribuendo attivamente alla lotta al cambiamento climatico.

Inoltre, si vuole garantire il rispetto dei diritti umani e delle condizioni di lavoro lungo tutta la filiera produttiva e contribuire alla crescita delle comunità presso cui il Gruppo opera.

Principali traguardi raggiunti

  • Continua riduzione degli infortuni (indice di frequenza infortuni in calo del 29% rispetto al 2019 e del 40% rispetto al 2018).
  • Incremento costante delle ore medie di formazione erogate per dipendente (+15% rispetto al 2019, +30% rispetto al 2018).
  • Aumento del 19% del personale del Gruppo rispetto al 2019 e presenza femminile pari al 52% dell'organico totale.
  • Distribuzione di un bonus monetario di fine anno ai dipendenti per gli straordinari risultati raggiunti dal Gruppo in un anno particolarmente sfidante.
  • Introduzione dell'iniziativa di comunicazione interna "Stay Safe, Stay Active, Stay Together", volta a mantenere aggiornate le persone rispetto all'evolversi della pandemia, e attivazione di uno sportello di supporto psicologico per fronteggiare le difficoltà poste dal nuovo scenario lavorativo.
  • Implementazione di numerose iniziative volte a tutelare la salute e la sicurezza dei dipendenti a fronte della diffusione della pandemia, sia negli uffici che negli stabilimenti, come la distribuzione dei DPI e, l'installazione di distributori di gel disinfettanti e di pannelli in plexiglass per la separazione delle postazioni lavorative in fabbrica.

  • Costante miglioramento dell'indicatore SCR (Service Call Rate), che misura le difettosità riscontrate nei prodotti.
  • Certificazione del sistema di gestione qualità per il 100% degli stabilimenti europei e cinesi del Gruppo in base alla nuova norma ISO 9001:2015.
  • Proseguimento delle collaborazioni con i maggiori atenei italiani, tra cui una conferenza in tema di innovation management tenuta presso l'Università LIUC e un premio ricevuto dall'Università di Padova come riconoscimento della collaborazione basata sul valore dell'open innovation.

  • Diminuzione del 7% delle emissioni di CO2 Scopo 2 per pezzo prodotto rispetto al 2019 (2,8 kg di CO2 per pezzo prodotto nel 2020 rispetto ai 3,0 del 2019).
  • Redazione del Supplier Code of Conduct, sottoscritto nel 2019 da parte dei fornitori di prodotto finito ubicati in Cina.
  • Totalità dei nuovi fornitori qualificati durante il 2020 sulla base di criteri ambientali e sociali.
  • Elevato controllo e garanzia di efficienza operativa e logistica, grazie alla gestione local for global degli HUB logistici, dislocati in aree centralizzate a presidio dei paesi in cui commercializza il Gruppo.

Organi Societari

Consiglio di amministrazione

Giuseppe de' Longhi Presidente
Fabio de' Longhi Vice-Presidente
Massimo Garavaglia Amministratore Delegato
Silvia de' Longhi Consigliere
Massimiliano Benedetti** Consigliere
Ferruccio Borsani** Consigliere
Luisa Maria Virginia Collina** Consigliere
Renato Corrada Consigliere
Carlo Garavaglia Consigliere
Maria Cristina Pagni ** Consigliere
Stefania Petruccioli** Consigliere
Giorgio Sandri Consigliere

Collegio sindacale

Cesare Conti Presidente
Paola Mignani Sindaco effettivo
Alberto Villani Sindaco effettivo
Laura Braga Sindaco supplente
Alberta Gervasio Sindaco supplente

Società di revisione

PriceWaterhouseCoopers S.p.A. ***

Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità

Stefania Petruccioli** Maria Cristina Pagni ** Renato Corrada

Comitato Remunerazione e Nomine

Maria Cristina Pagni** Stefania Petruccioli** Carlo Garavaglia

Comitato Indipendenti

Maria Cristina Pagni** Massimiliano Benedetti** Ferruccio Borsani** Luisa Maria Virginia Collina** Stefania Petruccioli**

** Amministratori indipendenti.

* Gli organi societari attuali sono stati nominati dall'Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2019 per il periodo 2019-2021. Il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione è stato ampliato a dodici con la nomina da parte dell'Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2020 del dott. Massimo Garavaglia quale membro del Consiglio di Amministrazione con deleghe di Amministratore Delegato, in carica fino a scadenza del Consiglio medesimo.

*** Incarico conferito dall'Assemblea degli azionisti del 24 aprile 2018 per gli esercizi 2019-2027.

Principali indicatori economici—patrimoniali

Ricavi consolidati normalizzati pari a Euro 2.368,1 milioni, in crescita del 12,4% (+14,3% in termini organici).

Ricavi consolidati per area geografica

Ricavi consolidati per linee di business

EBITDA ante oneri non ricorrenti/stock option normalizzato pari a Euro 383,3 milioni.

CCN a perimetro omogeneo pari a Euro 91,3 milioni.

PFN bancaria positiva per Euro 630,6 milioni ante acquisizione di Capital Brands (Euro 303,8 milioni dopo il closing). Flusso di cassa operativo pari a Euro 377,9 milioni.

Dati economici

Valori in milioni di Euro 31.12.2020 % 31.12.2019 % Variazione Variazione %
Ricavi 2.351,3 100,0% 2.101,1 100,0% 250,1 11,9%
Ricavi a cambi costanti 2.391,6 100,0% 2.101,5 100,0% 290,1 13,8%
Margine industriale netto 1.157,1 49,2% 990,2 47,1% 166,8 16,8%
EBITDA ante oneri non ricorrenti/
oneri stock option
366,5 15,6% 295,3 14,1% 71,2 24,1%
EBITDA 343,0 14,6% 289,2 13,8% 53,8 18,6%
Risultato operativo 262,0 11,1% 210,9 10,0% 51,1 24,2%
Risultato netto
di competenza del Gruppo
200,1 8,5% 161,0 7,7% 39,1 24,3%
Risultato netto adjusted 218,0 9,3% 165,7 7,9% 52,3 31,6%
Valori in milioni di Euro 31.12.2020
normalizzato
% 31.12.2019
normalizzato
% Variazione
normalizzata
Variazione
normalizzata %
Ricavi 2.368,1 100,0% 2.106,1 100,0% 261,9 12,4%
Ricavi a cambi costanti 2.408,4 100,0% 2.106,5 100,0% 301,9 14,3%
Margine industriale netto 1.173,9 49,6% 995,2 47,3% 178,7 18,0%
EBITDA ante oneri non ricorrenti/
oneri stock option
383,3 16,2% 300,3 14,3% 83,0 27,6%
EBITDA 359,8 15,2% 294,2 14,0% 65,6 22,3%
Risultato operativo 278,8 11,8% 215,9 10,3% 62,9 29,1%
Risultato netto
di competenza del Gruppo
200,1 8,5% 161,0 7,6% 39,1 24,3%
Risultato netto adjusted 218,0 9,2% 165,7 7,9% 52,3 31,6%

Dati patrimoniali e finanziari

Valori in milioni di Euro 31.12.2020 31.12.2020
a perimetro omogeneo
31.12.2019
Capitale circolante netto 96,2 91,3 318,8
Capitale circolante netto/Ricavi netti 4,1% 3,9% 15,2%
Capitale investito netto 1.035,4 706,1 912,6
Posizione finanziaria netta attiva 232,0 561,3 277,8
di cui:
— Posizione finanziaria netta attiva bancaria 303,8 630,6 357,4
— Altre attività / (passività) non bancarie (71,8) (69,2) (79,6)
Patrimonio netto 1.267,4 1.267,4 1.190,5

Definizioni

Con il termine "normalizzato" si fa riferimento, relativamente ai saldi economici, ai dati depurati dagli effetti derivanti dalla riclassifica di alcune categorie di contribuzioni commerciali in seguito all'adozione, a partire dal quarto trimestre del 2019, di una nuova Commercial Policy.

Il Risultato netto di competenza del Gruppo è riportato anche nella configurazione adjusted, ossia depurato dai costi figurativi delle stock option e dagli oneri operativi non ricorrenti al netto dei relativi effetti fiscali.

I dati a cambi costanti (definiti anche organici) sono stati calcolati escludendo gli effetti della conversione dei saldi in valuta e della contabilizzazione delle operazioni in derivati.

Con riferimento ai saldi patrimoniali, sono riportati anche i dati a perimetro omogeneo, ossia ante acquisizione di Capital Brands.

Relazione sulla gestione

22 DE' LONGHI S.P.A. - RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

Premessa

Il corso del 2020 è stato influenzato dalla diffusione su scala mondiale dell'epidemia di Coronavirus che ha causato una crisi globale, senza precedenti, con gravi conseguenze dal punto di vista sanitario, sociale, economico e finanziario.

Durante l'anno, con l'obiettivo di limitare il contagio, seppur con tempistiche e modalità differenti, la maggioranza dei Governi ha imposto misure di contenimento che hanno previsto restrizioni alla mobilità delle persone e l'interruzione delle attività in molti settori.

L'economia ha, dunque, risentito delle diverse fasi della crisi sanitaria e ha registrato pesanti crolli seguiti da timide riprese coerentemente con l'inasprimento o l'attenuazione delle misure messe in atto per la gestione della pandemia. Il perdurare della crisi ha compromesso le attività economiche, in particolare quelle connesse al settore dei servizi che hanno subìto una contrazione significativa.

Recentemente, l'inizio della campagna vaccinale ha segnato un importante passo per la mitigazione e la risoluzione dell'emergenza. Tuttavia, la pandemia ancora oggi continua a rappresentare un serio pericolo per la salute pubblica e l'economia globale.

Il Gruppo De' Longhi, di fronte ad una situazione in continua evoluzione, ha posto in essere piani per la salvaguardia della salute e sicurezza del personale secondo una policy interna e in accordo con le normative locali, massimizzando l'adozione di soluzioni di smart working.

Inoltre, nel corso dell'anno, sono stati utilizzati, ove possibile, in Italia e nei paesi in cui il Gruppo è presente, gli ammortizzatori sociali messi a disposizione dai singoli governi.

Contemporaneamente, con l'obiettivo di garantire la continuità del business, sono state poste in essere azioni per accertare e risolvere tempestivamente le possibili criticità nella produzione e commercializzazione dei prodotti in relazione alla loro disponibilità e alla fornitura nei principali mercati. Considerando la propria presenza sul territorio, il Gruppo ha, inoltre, contribuito allo sviluppo di iniziative sanitarie per il contenimento del contagio con una donazione di Euro 3,1 milioni.

I buoni risultati conseguiti nel corso del 2020, hanno dimostrato che De' Longhi ha saputo gestire una situazione di crisi senza precedenti grazie ad un approccio strategico e manageriale e alla capacità di adattamento, alla reattività, alla dedizione e alla determinazione di tutti i suoi dipendenti ai quali, a fine anno, è stato riconosciuto un bonus straordinario, pari a complessivamente Euro 9,5 milioni, per l'impegno mostrato in un periodo senza precedenti.

La presente Relazione si colloca, quindi, in un contesto in cui permane un elevato livello di incertezza che impone un atteggiamento di cautela, anche nella redazione delle previsioni economiche.

Ciò nonostante, pur considerando l'imprevedibilità dei potenziali impatti dell'epidemia, il Gruppo, tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business e a fronte dei buoni risultati ottenuti nel corso del 2020 che hanno confermato l'efficacia della strategia messa in atto per fronteggiare la crisi sanitaria, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale.

Analisi della gestione

Il 2020 è stato un anno complesso sotto molti punti di vista, caratterizzato dall'incertezza dovuta alla crisi sanitaria globale, che ha richiesto uno sforzo straordinario da parte del management, di tutti i dipendenti e dei business partners del Gruppo.

Nonostante le difficoltà congiunturali, l'esercizio 2020 ha evidenziato risultati molto positivi con una crescita a doppia cifra dei ricavi e con un forte miglioramento della marginalità e della generazione di cassa. I buoni risultati hanno permesso a De' Longhi di riaffermare la propria leadership nei principali mercati e segmenti di prodotto ponendo le basi per proseguire in un percorso di espansione anche nell'anno a venire.

In tale contesto, il Gruppo De' Longhi ha dimostrato di saper reagire alle difficoltà facendo leva sulla forza dei propri brand, dei propri prodotti e sulla propria presenza globale, a cui si è aggiunta la forte capacità di reazione delle persone del gruppo. Inoltre, la natura di player internazionale, con ricavi distribuiti nei molteplici mercati, e la concentrazione sui prodotti home experience, nonché la capacità di adeguare tempestivamente la strategia commerciale, i continui investimenti in attività di comunicazione e il lancio di nuovi prodotti, hanno notevolmente contribuito alla crescita.

Nel corso dell'anno, si è vista un'accelerazione di alcuni processi che porteranno a mutamenti strutturali sia nel modello distributivo, che sarà caratterizzato da una crescente presenza nel mondo digitale, sia nei consumi e nello stile di vita dei consumatori.

Il 2020 si è concluso con un quarto trimestre con ricavi pari a Euro 878,0 milioni, ovvero Euro 883,4 milioni in termini normalizzati, in crescita del +10,1% rispetto allo stesso periodo del 2019 (+13,6% a livello organico).

Confermando il trend positivo dei precedenti periodi, i buoni risultati del quarto trimestre hanno permesso il raggiungimento di ricavi pari a Euro 2.351,3 milioni nei dodici mesi, ovvero Euro 2.368,1 milioni in termini normalizzati (+12,4% a cambi correnti, +14,3% a livello organico).

L'andamento dei ricavi nel 2020 ha beneficiato dei cambiamenti dei mercati con una maggiore esposizione verso i prodotti home experience; d'altro canto, però, la pandemia ha comportato dei cambiamenti anche nelle modalità di acquisto accelerando, di fatto, la transizione verso un modello multi-channel.

Fondamentale per la crescita del Gruppo è stata, dunque, la capacità di adeguare tempestivamente il proprio modello di business indirizzando le vendite su piattaforme e-commerce o tramite canali misti, i cosiddetti Brick&Click store, in modo da garantire la continuità dell'operatività anche durante i periodi di lockdown, permettendo, così, di guadagnare quote di mercato.

A conferma della crescente importanza riconosciuta al mondo digitale, il Gruppo ha accelerato gli investimenti per il lancio di una propria piattaforma e-commerce nei principali mercati europei (Germania, Polonia, Spagna, Francia e Belgio), in aggiunta al modello già esistente in altri paesi, in particolare dell'area APA.

Tutti i principali mercati hanno evidenziato un andamento positivo; unica eccezione è stata rappresentata dall'area MEIA che, però, a partire dal terzo trimestre ha mostrato segnali di crescita a livello organico.

In Europa i ricavi normalizzati sono stati pari a Euro 1.644,3 milioni, in aumento del 15,4% rispetto ai dodici mesi del 2019 (+17,0% in termini organici).

All'interno dell'area, i paesi hanno risentito in misura differente della crisi sanitaria, in relazione alle diverse misure di contenimento messe in atto dai singoli governi, pur mostrando comunque un andamento generalmente positivo.

Si è osservato, comunque, a partire dal secondo semestre 2020, un generale slancio del retail di cui hanno beneficiato le principali categorie di prodotto; nello specifico, le vendite di macchine per il caffè superautomatiche, di kitchen machines sono risultate particolarmente forti, soprattutto in Germania e in Francia.

Il mercato tedesco, attualmente il primo per importanza per il Gruppo, ha registrato una crescita del 25,5% mentre quello francese ha mostrato un'ulteriore accelerazione nel quarto trimestre (oltre il 43%) che ha permesso una crescita del 37,7% rispetto al 2019.

I paesi scandinavi, che non hanno subìto particolari restrizioni in conseguenza alla crisi sanitaria, hanno realizzato un fatturato in crescita di oltre il 40% sia a cambi correnti che in termini organici grazie ad un elevato successo di vendita di macchine per il caffè e di kitchen machines.

In Polonia, il fatturato ha registrato una crescita organica del 23,1% nei dodici mesi, grazie all'andamento positivo, mostrato nel terzo e nel quarto trimestre, che ha permesso il recupero della debolezza della prima parte dell'anno.

Nel Regno Unito, dove il canale on line è stato particolarmente forte, le vendite del quarto trimestre hanno confermato il trend di crescita iniziato nel terzo, permettendo di chiudere l'anno con una crescita organica del 15,6%. Oltre al comparto dei prodotti per il caffè, i buoni risultati sono stati possibili grazie alla crescita del fatturato delle kitchen machines.

Le vendite in Russia, Ucraina e negli altri paesi CIS sono state influenzate da un effetto cambi negativo che ha ridotto al +4,0% una crescita rispetto al 2019 che, in termini organici, è stata pari al +14,6%; il mercato ha beneficiato della buona performance del comparto delle macchine per il caffè e dei prodotti per la cura della casa.

Benelux, Svizzera, Paesi Iberici e Austria hanno realizzato vendite in crescita a doppia cifra.

In Italia il fatturato ha evidenziato una crescita del 2,7% grazie ad un secondo semestre positivo che ha permesso di compensare la contrazione sofferta nei primi mesi dell'anno notevolmente influenzati dalla crisi sanitaria.

L'area APA ha realizzato ricavi per Euro 601,0 milioni, in crescita dell'11,0% rispetto al 2019 nonostante un effetto cambi negativo; in termini organici la crescita è stata del 13,5%.

In Australia e Nuova Zelanda, le vendite sono aumentate a cambi costanti del 23,2% grazie al contributo positivo del comparto delle macchine per il caffè, che ha beneficiato del lancio del modello La Specialista Maestro, delle kitchen machines a marchio Kenwood, del segmento del comfort e degli elettrodomestici per la cottura.

La Greater China ha registrato un fatturato in crescita organica del 25,1%; ai buoni risultati ha contribuito il comparto dei prodotti per il caffè che ha mostrato un andamento positivo di tutte le categorie, in particolare dei modelli superautomatici e a pompa. Hanno mostrato un trend positivo anche le vendite di handblender a marchio Braun.

Stati Uniti e Canada hanno chiuso l'anno con ricavi in crescita organica del 9,1% grazie alle vendite di macchine per il caffè, in particolare dei modelli della piattaforma Nespresso e a pompa, e dei prodotti per il condizionamento mobile.

In Giappone la buona performance delle vendite di prodotti per il caffè e di handblender ha consentito di recuperare l'andamento non brillante del comparto del riscaldamento penalizzato da condizioni climatiche sfavorevoli e ha portato ad una crescita dell'8,3% a livello organico.

L'area MEIA ha chiuso l'esercizio con ricavi pari a Euro 122,8 milioni, in diminuzione del 12,0% (-9,4% in termini organici). Segnali positivi di recupero sono stati mostrati nel terzo e nel quarto trimestre che hanno registrato un fatturato in crescita, in termini organici, per gli effetti delle azioni di riorganizzazione poste in essere.

A livello di segmenti, il 2020 ha confermato l'importanza del comparto dei prodotti per il caffè che ha realizzato ricavi pari a oltre la metà del totale del Gruppo, in crescita del 18,3% a livello organico. Al suo interno, tutte le famiglie di prodotto hanno mostrato un andamento positivo. In particolare, il fatturato delle macchine superautomatiche ha evidenziato una forte crescita grazie alla buona performance sia dei prodotti di fascia media sia dei modelli di alta gamma. In forte crescita anche le vendite di macchine a pompa che hanno beneficiato del successo de La Specialista, sul mercato dal 2019, la cui gamma è stata ulteriormente arricchita nel 2020 con il lancio del nuovo modello La Specialista Maestro, che ha ricevuto un'ottima accoglienza sul mercato.

Il comparto dei prodotti per la cottura e la preparazione dei cibi ha realizzato ricavi in crescita organica del 10,2%.

La famiglia delle kitchen machines a marchio Kenwood ha chiuso l'anno con vendite in forte aumento, grazie al sempre crescente interesse per la cucina e la sana alimentazione.

Per quanto riguarda il segmento del comfort, che ha realizzato ricavi complessivamente in aumento del 13,6% a cambi costanti, si è osservato un trend positivo delle vendite di prodotti per il condizionamento mobile, in particolare in Europa centrale, mentre è stata registrata una contrazione del fatturato dei prodotti per il riscaldamento a causa di condizioni meteorologiche non favorevoli. Inoltre, per quanto riguarda il mercato statunitense, il confronto risente dell'imposizione di dazi che hanno influenzato le vendite del Gruppo.

I prodotti del comparto home care hanno realizzato una crescita organica del fatturato pari al 9,5% nonostante una generale sofferenza del settore dovuta alla diffusione della pandemia.

In termini di marginalità, l'esercizio 2020 ha beneficiato di maggiori volumi di vendita, di un mix favorevole e di un effetto prezzi positivo; inoltre, hanno contribuito a sostenere la redditività anche il contenimento di alcuni costi conseguente alle azioni intraprese tempestivamente dal Gruppo a fronte della crisi sanitaria, nonché il ricorso agli ammortizzatori sociali, laddove previsti.

Il margine industriale netto è stato pari a Euro 1.157,1 milioni, ossia il 49,2% dei ricavi.

In termini normalizzati, il margine industriale netto è stato pari a Euro 1.173,9 milioni, in crescita sia a valore (+Euro 178,7 milioni) che in termini di incidenza sui ricavi rispetto al 2019 (dal 47,3% del 2019 al 49,6% del 2020). A parità di cambi, il margine industriale netto avrebbe evidenziato una crescita del 20,4%.

Nonostante il contesto difficile, il Gruppo ha deciso di mantenere elevati gli investimenti in attività di comunicazione e promozionali a supporto dei propri prodotti e dei brand. Nel corso del 2020 i costi per pubblicità e le spese promozionali sono stati complessivamente pari a Euro 292,8 milioni, in aumento di Euro 47,4 milioni rispetto al 2019.

L'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option è stato pari a Euro 366,5 milioni pari al 15,6% dei ricavi.

A livello normalizzato, l'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option, pari a Euro 383,3 milioni, ha mostrato una crescita del 27,6% rispetto all'anno precedente.

L'andamento ha risentito di un effetto cambi negativo per circa Euro 15 milioni, al netto del quale l'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option risulta pari a Euro 397,1 milioni, in crescita del 32,6% rispetto al 2019.

Nel corso del 2020 il Gruppo ha rilevato oneri figurativi relativi a piani di stock option per Euro 2,5 milioni e oneri non ricorrenti per complessivi Euro 21,0 milioni che includono i costi sostenuti in relazione all'emergenza sanitaria, comprensivi della donazione a favore di iniziative per il contenimento del contagio per Euro 3,1 milioni, il bonus straordinario di Euro 9,5 milioni riconosciuto ai dipendenti e collaboratori per l'impegno mostrato in un periodo di crisi senza precedenti, gli oneri per l'acquisizione di Capital Brands e gli oneri connessi alla ristrutturazione di alcune filiali estere.

Dopo aver rilevato ammortamenti per Euro 81,0 milioni, il risultato operativo è stato pari a Euro 262,0 milioni, ossia l'11,1% dei ricavi.

In termini normalizzati, il risultato operativo è stato pari a Euro 278,8 milioni (Euro 215,9 milioni nel 2019), pari all'11,8% sui ricavi.

Gli oneri finanziari, pari a Euro 22,5 milioni a livello normalizzato, sono risultati in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2019 (Euro 20,1 milioni) per effetto di maggiori sconti finanziari, classificati, conseguentemente all'adozione della nuova commercial policy, a riduzione dei ricavi nell'attuale configurazione reported; i minori proventi netti derivanti dagli investimenti sono stati compensati da maggiori proventi relativi alla valutazione con il metodo del patrimonio netto di alcune partecipazioni.

Nel 2020 sono state rilevate imposte per Euro 56,2 milioni inclusivi di alcune poste di natura non ricorrente.

L'utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a Euro 200,1 milioni dopo aver rilevato oneri non ricorrenti operativi al netto del relativo effetto fiscale per Euro 17,9 milioni.

Escludendo il costo figurativo delle stock option, gli oneri non ricorrenti operativi e i relativi effetti fiscali, l'utile netto adjusted è stato pari a Euro 218,0 milioni, in aumento di oltre Euro 52 milioni rispetto al dato del 2019.

Al 31 dicembre 2020, la posizione finanziaria netta è risultata positiva per Euro 232,0 milioni, nonostante un impatto negativo di Euro 329,3 milioni derivante dall'acquisizione, perfezionata a fine anno, di Capital Brands inclusa nel perimetro di consolidamento limitatamente ai soli saldi patrimoniali.

Al netto di tale acquisizione, la posizione finanziaria netta sarebbe stata pari a Euro 561,3 milioni con una generazione di cassa di Euro 283,5 milioni che ha risentito della distribuzione di dividendi per Euro 80,8 milioni, in aumento rispetto all'importo distribuito nel 2019 (Euro 55,3 milioni).

Il flusso netto operativo, normalizzato della predetta acquisizione, è stato positivo per Euro 377,9 milioni, in miglioramento rispetto al dato del 2019 (Euro 179,1 milioni) per effetto della accresciuta redditività e di un miglioramento della gestione del capitale circolante.

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2020 è risultato pari a Euro 96,2 milioni (Euro 318,8 milioni al 31 dicembre 2019), ovvero Euro 91,3 milioni a perimetro omogeneo con un notevole miglioramento sia a valore che in termini di rotazione sui ricavi (3,9% al 31 dicembre 2020 che si confronta con il 15,2% di fine 2019).

Le attente azioni nella gestione dei crediti, insieme con le positive dinamiche nella gestione dei debiti commerciali, connesse soprattutto al timing e all'accelerazione degli acquisti nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio, hanno più che compensato l'aumento delle scorte.

Al netto di alcune voci di natura non bancaria, la posizione finanziaria netta è stata positiva per Euro 303,8 milioni (Euro 357,4 milioni al 31 dicembre 2019).

Nonostante la buona e solida situazione finanziaria, durante le prime fasi dell'epidemia sanitaria, in considerazione di una situazione di incertezza economica, il Gruppo ha ritenuto di incrementare la propria disponibilità al fine di aggiungere risorse finanziarie a supporto del business e della crescita e di allungare la vita media del debito, attraverso l'accensione di nuovi finanziamenti a medio-lungo termine per un totale di Euro 200 milioni e attraverso un accordo per la sottoscrizione di una ulteriore tranche per Euro 150 milioni di un prestito obbligazionario (USPP), che sarà emesso e sottoscritto da un primario gruppo finanziario statunitense nel 2021, con scadenza nel 2041.

Eventi significativi

A seguito delle deliberazioni assunte al riguardo dall'Assemblea degli Azionisti in data 22 aprile, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il nuovo consigliere, dott. Massimo Garavaglia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di De' Longhi S.p.A., conferendo al medesimo i poteri delegati. A partire dal 1° maggio 2020 il dott. Massimo Garavaglia è subentrato dunque nel ruolo di Amministratore Delegato al dott. Fabio de' Longhi, che ha mantenuto la carica di Vice Presidente con le medesime deleghe di cui era precedentemente titolare; ciò allo scopo di fornire pieno supporto all'azione operativa del nuovo Amministratore Delegato durante questo importante passaggio organizzativo e di continuare a porre la sua profonda esperienza a servizio delle strategie di sviluppo del Gruppo.

Negli anni sono state poste le basi per un'evoluzione sostenibile del Gruppo, accelerando gli investimenti in pubblicità per rafforzarne la leadership nel mercato. Rimane intatta l'ambizione condivisa di raggiungere i target sul fatturato e l'ottenimento di questi risultati sarà possibile grazie ad una ulteriore internazionalizzazione, allo sviluppo di nuove categorie di prodotto, al potenziamento della struttura organizzativa e alla crescita esterna.

L'assegnazione dell'incarico al dott. Garavaglia nasce in questo contesto di costante espansione delle attività del Gruppo De' Longhi e della conseguente volontà di rafforzamento della sua struttura manageriale, al fine di proseguire il percorso di grande successo degli anni passati ed affrontare le nuove sfide di mercati in rapida evoluzione a livello globale, cogliendone ogni favorevole opportunità.

L'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile ha, inoltre, espresso voto contrario relativamente alla proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo ordinario lordo di Euro 0,54 per ciascuna azione in circolazione (al netto delle eventuali azioni proprie in portafoglio) motivando la deliberazione con l'intenzione di sostenere finanziariamente il Gruppo con mezzi adeguati a fronteggiare i potenziali effetti negativi della crisi globale la cui evoluzione e i conseguenti impatti risultavano incerti.

Successivamente, alla luce dei buoni risultati conseguiti nel corso dell'anno ed essendo venuti meno i motivi di cautela alla base della decisione assunta in precedenza, in data 15 dicembre 2020 l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario lordo di Euro 0,54 per ciascuna azione in circolazione per un totale di Euro 80,8 milioni.

L'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile ha, infine, approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di adozione del "Piano Stock Options 2020-2027" riservato all'Amministratore Delegato e ad un ristretto numero di top manager del Gruppo.

Il Piano prevede l'assegnazione gratuita ai beneficiari fino ad un massimo di 3.000.000 di opzioni per l'acquisto o la sottoscrizione di un numero pari di azioni rivenienti: (i) dagli acquisti di azioni proprie effettuati dalla Capogruppo De' Longhi S.p.A. sul mercato, a servizio del Piano, sulla base delle autorizzazioni dell'Assemblea degli Azionisti ovvero, qualora alla data in cui il beneficiario eserciterà le opzioni le azioni proprie non fossero capienti, (ii) dall'aumento di capitale a pagamento e in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione approvato dall'Assemblea a servizio del Piano. Ciascuna opzione darà diritto a sottoscrivere un'azione De' Longhi alle condizioni stabilite dal regolamento del Piano che è stato approvato dall'Assemblea.

A copertura del Piano, è stato avviato un programma di riacquisto di azioni proprie nei termini autorizzati dall'Assemblea fino ad un numero massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, in ogni caso, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni eventualmente detenute dalla Capogruppo De' Longhi S.p.A. e dalle sue controllate.

Nel periodo compreso tra il 16 marzo e il 16 dicembre 2020, il Gruppo, tramite un intermediario qualificato, ha acquistato complessive n. 895.350 azioni proprie.

In data 23 novembre 2020, De' Longhi ha ufficializzato un accordo preliminare per l'acquisizione di Capital Brands Holding Inc., società americana leader mondiale nel segmento dei personal blenders con i marchi Nutribullet e Magic Bullet. A seguito del completamento dell'iter autorizzativo da parte degli organi competenti, in particolare degli organi di Antitrust, e del verificarsi delle condizioni sospensive, in data 29 dicembre 2020, è stato sottoscritto il contratto che ha dato piena attuazione agli accordi preliminari. L'acquisizione di Capital Brands è stata finalizzata nell'ambito degli obiettivi del Gruppo di espansione geografica e di crescita per linee esterne e ha avuto un importante valore strategico sotto diversi punti di vista in quanto ha permesso di arricchire il portafoglio esistente di un marchio giovane e dinamico, di ampliare la gamma dei prodotti con una presenza importante nel segmento dei blender, di aumentare la penetrazione in un mercato in espansione e strategicamente importante come gli Stati Uniti e ha dato modo al Gruppo di rafforzare la propria leadership nel settore della preparazione dei cibi. Il corrispettivo netto iniziale è stato interamente regolato alla data del closing sulla base di un bilancio provvisorio di Capital Brands; il prezzo pattuito, Enterprise Value, su base "cash-free, debt-free", è stato di USD 421 milioni. L'acquisizione ha avuto un impatto complessivo sulla posizione finanziaria netta del Gruppo di Euro 329,3 milioni.

L'accordo prevede una revisione del corrispettivo sulla base del bilancio finale da concordare entro 90 giorni dall'acquisizione; alla data della presente Relazione, pertanto, il saldo finale non è ancora stato determinato.

Conseguentemente alla data della presente Relazione, si è proceduto ad un'allocazione del corrispettivo dell'operazione alle attività e passività acquisite in via provvisoria, in attesa delle informazioni definitive che consentiranno il perfezionamento dei valori.

I valori di Capital Brands sono stati inclusi nel perimetro di consolidamento limitatamente ai saldi patrimoniali.

Andamento economico del Gruppo

Il conto economico consolidato riclassificato è riepilogato nella tabella di seguito:

Valori in milioni di Euro 31.12.2020 % sui
ricavi
31.12.2019 % sui
ricavi
31.12.2020
normalizzato
% sui
ricavi
31.12.2019
normalizzato
% sui
ricavi
Ricavi netti 2.351,3 100,0% 2.101,1 100,0% 2.368,1 100,0% 2.106,1 100,0%
Variazioni 2020/2019 250,1 11,9% 261,9 12,4%
Consumi e altri costi di natura industriale
(servizi e costo del lavoro industriale)
(1.194,2) (50,8%) (1.110,9) (52,9%) (1.194,2) (50,4%) (1.110,9) (52,7%)
Margine industriale netto 1.157,1 49,2% 990,2 47,1% 1.173,9 49,6% 995,2 47,3%
Costi per servizi ed altri oneri operativi (597,2) (25,4%) (513,0) (513,0) (597,2) (25,2%) (513,0) (513,0)
Costo del lavoro (non industriale) (193,4) (8,2%) (181,9) (8,7%) (193,4) (8,2%) (181,9) (8,6%)
EBITDA ante oneri non ricorrenti/
stock option
366,5 15,6% 295,3 14,1% 383,3 16,2% 300,3 14,3%
Variazioni 2020/2019 71,2 24,1% 83,0 27,6%
Oneri non ricorrenti/Stock option (23,5) (1,0%) (6,1) (0,3%) (23,5) (1,0%) (6,1) (0,3%)
EBITDA 343,0 14,6% 289,2 13,8% 359,8 15,2% 294,2 14,0%
Ammortamenti (81,0) (3,4%) (78,3) (3,7%) (81,0) (3,4%) (78,3) (3,7%)
Risultato operativo 262,0 11,1% 210,9 10,0% 278,8 11,8% 215,9 10,3%
Variazioni 2020/2019 51,1 24,2% 62,9 29,1%
Proventi (Oneri) finanziari netti (5,7) (0,2%) (15,1) (0,7%) (22,5) (1,0%) (20,1) (1,0%)
Risultato ante imposte 256,3 10,9% 195,8 9,3% 256,3 10,8% 195,8 9,3%
Imposte (56,2) (2,4%) (34,8) (1,7%) (56,2) (2,4%) (34,8) (1,7%)
Risultato netto
di competenza del Gruppo
200,1 8,5% 161,0 7,7% 200,1 8,5% 161,0 7,6%

Il conto economico riclassificato sopra riportato differisce a livello di margine industriale per Euro 183,2 milioni nel 2020 (Euro 163,5 milioni nel 2019) rispetto allo schema di conto economico consolidato in quanto, al fine di garantire una migliore rappresentazione dell'andamento del periodo, sono stati riclassificati il costo del personale e i costi per servizi di natura industriale rispettivamente dal costo del lavoro e dai costi per servizi ed evidenziati separatamente gli oneri di natura non ricorrente.

Con il termine "normalizzato" si fa riferimento ai dati depurati dagli effetti derivanti dalla riclassifica di alcune categorie di contribuzioni commerciali in seguito all'implementazione, a partire dal quarto trimestre del 2019, nei principali mercati europei di una nuova Commercial Policy.

Andamento dei ricavi

Il Gruppo De' Longhi, pur nel difficile contesto dovuto alla crisi sanitaria, nel corso del 2020, ha realizzato ricavi pari a Euro 2.351,3 milioni, ovvero Euro 2.368,1 milioni nella configurazione normalizzata, registrando una crescita del +12,4% in termini normalizzati; +14,3% a livello organico.

Il quarto trimestre ha confermato il buon andamento già evidenziato nei periodi precedenti con ricavi pari a Euro 878,0 milioni, ovvero Euro 883,4 milioni in termini normalizzati (+10,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; +13,6% a livello organico).

I buoni risultati rappresentano un segnale forte dell'efficacia delle azioni poste in essere dal Gruppo per far fronte alla crisi che ha caratterizzato il 2020.

Il potenziamento dei canali on line e la spinta delle vendite alla ripresa delle aperture dei negozi fisici nella fase successiva al lockdown, unitamente alla capacità delle reti tradizionali di ampliare l'offerta a un modello multicanale hanno posto, anche per il futuro, le basi per un modello di business basato su forme di distribuzione ibride con un maggior servizio al cliente finale.

Contestualmente, il Gruppo ha beneficiato della maggior attenzione verso prodotti home experience.

La decisione di promuovere gli investimenti in attività promozionali e pubblicitarie è stato un altro importante fattore di spinta alle vendite che ha dato slancio ai mercati.

I mercati

L'andamento nelle aree commerciali in cui il Gruppo opera (Europa, APA e MEIA) è riepilogato nella seguente tabella in cui, ai fini di permettere una maggiore comparabilità, si riportano i ricavi normalizzati:

Valori in milioni di Euro 2020 % 2019 % Variazione Variazione % Variazione
organica %
EUROPA 1.644,3 69,4% 1.424,9 67,7% 219,4 15,4% 17,0%
APA 601,0 25,4% 541,6 25,7% 59,4 11,0% 13,5%
MEIA 122,8 5,2% 139,6 6,6% (16,8) (12,0%) (9,4%)
Totale ricavi 2.368,1 100,0% 2.106,1 100,0% 261,9 12,4% 14,3%
Valori in milioni di Euro IV Trimestre
2020
% IV Trimestre
2019
% Variazione Variazione % Variazione
organica %
EUROPA 623,1 70,5% 554,4 69,1% 68,8 12,4% 15,3%
APA 216,0 24,5% 202,1 25,2% 13,9 6,9% 11,3%
MEIA 44,3 5,0% 46,0 5,7% (1,7) (3,6%) 2,0%
Totale ricavi 883,4 100,0% 802,4 100,0% 81,0 10,1% 13,6%

In Europa i ricavi sono stati pari a Euro 1.644,3 milioni, in aumento del 15,4% rispetto ai dodici mesi del 2019 (+17,0% in termini organici).

All'interno dell'area, i mercati hanno risentito in misura differente della crisi sanitaria pur mostrando comunque un andamento generalmente positivo.

Il mercato tedesco, attualmente il primo per importanza per il Gruppo, ha registrato una crescita del 25,5% grazie alla buona performance di tutte le categorie prodotto, in particolare, del comparto delle macchine per il caffè, delle kitchen machines e dei prodotti per il condizionamento mobile. Un contributo significativo alla crescita è stato apportato dalle vendite on line.

In Francia, le vendite, il cui andamento è stato positivo durante tutti i periodi precedenti, hanno mostrato una ulteriore accelerazione nel quarto trimestre (oltre il 43%) che ha permesso una crescita del 37,7% rispetto al 2019.

Grazie ai buoni risultati nel comparto dei prodotti per il caffè, sia con riferimento alle macchine superautomatiche che alla piattaforma DolceGusto/Nespresso, e delle kitchen machines a marchio Kenwood, i paesi scandinavi, che non hanno subìto impatti da misure restrittive, hanno realizzato un fatturato in crescita di oltre il 40% sia a cambi correnti che in termini organici.

In Polonia, il fatturato ha registrato una crescita organica del 23,1% nei dodici mesi, grazie all'andamento positivo, mostrato nel terzo e nel quarto trimestre, che ha permesso il recupero della debolezza della prima parte dell'anno.

Nel Regno Unito, le vendite del quarto trimestre hanno confermato il trend di crescita iniziato nel terzo, permettendo di chiudere l'anno con una crescita organica del 15,6%, grazie anche al contributo positivo delle vendite on line. Oltre al comparto dei prodotti per il caffè, i buoni risultati sono stati possibili grazie alla crescita del fatturato delle kitchen machines.

Le vendite in Russia, Ucraina e negli altri paesi CIS sono state influenzate da un effetto cambi negativo che ha ridotto al +4,0% una crescita rispetto al 2019 che in termini organici è stata pari al +14,6%; il mercato ha beneficiato della buona performance del comparto delle macchine per il caffè e dei prodotti per la cura della casa.

Benelux, Svizzera, paesi Iberici e Austria hanno realizzato vendite in crescita a doppia cifra.

In Italia il fatturato è rimasto sostanzialmente in linea con l'anno precedente grazie ad un secondo semestre positivo che ha permesso di compensare la contrazione sofferta nei primi mesi dell'anno notevolmente influenzati dalla crisi sanitaria.

L'area APA ha realizzato ricavi per Euro 601,0 milioni, in crescita dell'11,0% rispetto al 2019 nonostante un effetto cambi negativo; in termini organici la crescita è stata del 13,5%.

In Australia e Nuova Zelanda, le vendite sono aumentate a cambi costanti del 23,2% grazie al contributo positivo del comparto delle macchine per il caffè, che ha beneficiato del lancio della macchina a pompa La Specialista Maestro, delle kitchen machines a marchio Kenwood, del segmento del comfort e degli elettrodomestici per la cottura.

La Greater China ha registrato un fatturato in crescita organica del 25,1%; ai buoni risultati ha contribuito il comparto dei prodotti per il caffè che ha mostrato un andamento positivo di tutte le categorie, in particolare dei modelli superautomatici e a pompa. Hanno mostrato un trend positivo anche le vendite di handblender a marchio Braun. È risultato, invece, in leggera contrazione il settore dei prodotti per il comfort.

Stati Uniti e Canada hanno chiuso l'anno con ricavi in crescita organica del 9,1% grazie alle vendite di macchine per il caffè, in particolare modelli della piattaforma Nespresso e a pompa, e dei prodotti per il condizionamento mobile.

In Giappone la buona performance delle vendite di prodotti per il caffè e di handblender ha consentito di recuperare la debolezza del comparto del riscaldamento penalizzato da condizioni climatiche sfavorevoli e ha portato ad una crescita dell'8,3% a livello organico.

L'area MEIA ha chiuso l'esercizio con ricavi pari a Euro 122,8 milioni, in diminuzione del 12,0% (-9,4% in termini organici). Segnali positivi di recupero sono stati mostrati nel terzo e nel quarto trimestre che hanno registrato un fatturato in crescita, in termini organici, rispettivamente del 7,7% e 2,0% a conferma della bontà delle azioni di riorganizzazione poste in essere.

Le linee di business

Il 2020 è stato un anno positivo per tutte le linee di business.

Il comparto dei prodotti per il caffè, che ha confermato il ruolo di core business con vendite pari al 51,7% del totale, ha evidenziato una crescita organica del 18,3% grazie al contributo positivo di tutte le linee di prodotto.

La famiglia delle macchine superautomatiche ha realizzato una forte crescita resa possibile dalla buona performance sia dei modelli di fascia media che di quelli di alta gamma. Al positivo andamento hanno contribuito, nei rispettivi segmenti di mercato, i prodotti della piattaforma Dinamica, i modelli Magnifica S e Magnifica S Smart, quest'ultimo lanciato nel 2019, e, relativamente alla fascia premium, la macchina Primadonna Class. Con l'obiettivo di arricchire ulteriormente la gamma, sono stati introdotti, nel corso del 2020, la macchina Perfecta Evo e il modello di alta gamma, Maestosa.

Buoni risultati sono stati registrati anche nel comparto delle macchine a pompa che ha beneficiato della positiva accoglienza del modello di fascia alta, La Specialista, presente sul mercato da marzo 2019, a cui si è affiancata la nuova macchina, La Specialista Maestro, lanciata nel 2020.

Sono stati registrati, infine, buoni risultati anche in relazione ai prodotti della piattaforma Nespresso/ DolceGusto, in particolare in nord America e nei paesi scandinavi, grazie anche al lancio del nuovo modello Vertuo Next.

I prodotti per la preparazione dei cibi hanno evidenziato un fatturato in crescita in termini organici del 10,2%.

La famiglia delle kitchen machines ha chiuso l'anno con vendite in forte aumento, grazie al sempre crescente interesse per la cucina e la sana alimentazione. I buoni risultati hanno permesso di confermare la leadership del marchio Kenwood, che ha ulteriormente incrementato le proprie quote di mercato nel settore. Nel corso dell'anno sono stati introdotti due nuovi modelli: il Cooking Chef XL e il Titanium Chef Patissier XL.

La gamma degli handblender a marchio Braun è stata potenziata grazie al modello MultiQuick 5 Vario e al nuovo MultiQuick 9 System, che è stato lanciato nei mercati europei a settembre e ha ricevuto feedback positivi. Inoltre, sono stati lanciati il nuovo modello di frullatore PowerBlend 3 e il food processor PureEase, sviluppati per i mercati dell'area APA e MEIA.

Per quanto riguarda il segmento del comfort, che ha realizzato ricavi complessivamente in aumento del 13,6% a cambi costanti, si è osservato un trend positivo delle vendite di prodotti per il condizionamento mobile, in particolare in Europa centrale, mentre è stata registrata una contrazione del fatturato dei prodotti per il riscaldamento a causa di condizioni meteorologiche non favorevoli. Inoltre, per quanto riguarda il mercato statunitense, il confronto risente dell'imposizione di dazi che hanno influenzato le vendite del Gruppo.

I prodotti del comparto home care hanno realizzato una crescita organica del fatturato pari al 9,5%. Il Gruppo ha lanciato il modello CareStyle 1, con cui intende accedere nella fascia dei prodotti a basso costo, e il nuovo TexStyle 5, introdotto in ottobre in Europa.

Andamento della redditività

La marginalità ha beneficiato nel corso del 2020 di maggiori volumi di vendita, di un mix favorevole e di un effetto prezzi positivo; inoltre, hanno contribuito a sostenere la redditività anche il contenimento di alcuni costi di natura industriale e il risparmio su altre tipologie di spese conseguentemente alle azioni intraprese tempestivamente dal Gruppo a fronte della crisi sanitaria, nonché il ricorso agli ammortizzatori sociali, laddove previsti. Ha, invece, influito negativamente l'effetto cambi connesso alla fluttuazione delle principali valute.

Il margine industriale netto è stato pari a Euro 1.157,1 milioni, ossia il 49,2% dei ricavi.

In termini normalizzati, il margine industriale netto è stato pari a Euro 1.173,9 milioni, in crescita sia a valore (+Euro 178,7 milioni, +18,0%) che in termini di incidenza sui ricavi rispetto al 2019 (dal 47,3% del 2019 al 49,6% del 2020). A parità di cambi, il margine industriale netto avrebbe evidenziato una crescita del 20,4%.

Nonostante il contesto difficile, il Gruppo ha deciso di mantenere elevati gli investimenti in attività di comunicazione e promozionali a supporto dei propri prodotti e dei brand; i costi di pubblicità e le spese promozionali nel 2020 sono stati pari a Euro 292,8 milioni, in aumento di Euro 47,4 milioni rispetto all'anno precedente.

L'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option è stato pari a Euro 366,5 milioni pari al 15,6% dei ricavi.

A livello normalizzato, l'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option, pari a Euro 383,3 milioni, ha mostrato una crescita del 27,6% rispetto all'anno precedente.

L'andamento ha risentito di un effetto cambi negativo per circa Euro 15 milioni, al netto del quale l'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option risulta pari a Euro 397,1 milioni, in crescita del 32,6% rispetto al 2019.

Nel corso del 2020 il Gruppo ha rilevato oneri figurativi relativi a piani di stock option per Euro 2,5 milioni e oneri non ricorrenti per complessivi Euro 21,0 milioni che includono i costi sostenuti in relazione all'emergenza sanitaria, comprensivi della donazione a favore di iniziative per il contenimento del contagio per Euro 3,1 milioni, il bonus straordinario riconosciuto ai dipendenti e collaboratori per l'impegno e la dedizione mostrati in un periodo di crisi senza precedenti, gli oneri per l'acquisizione di Capital Brands e gli oneri connessi alla ristrutturazione di alcune filiali estere.

Dopo aver rilevato ammortamenti per Euro 81,0 milioni, il risultato operativo è stato pari a Euro 262,0 milioni, ossia l'11,1% dei ricavi.

In termini normalizzati, il risultato operativo è stato pari a Euro 278,8 milioni (Euro 215,9 milioni nel 2019), pari all'11,8% sui ricavi.

Gli oneri finanziari, pari a Euro 22,5 milioni a livello normalizzato, sono risultati in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2019 (Euro 20,1 milioni) per effetto di maggiori sconti finanziari, classificati, conseguentemente all'adozione della nuova commercial policy, a riduzione dei ricavi nell'attuale configurazione reported; i minori proventi netti derivanti dagli investimenti sono stati compensati da maggiori proventi relativi alla valutazione con il metodo del patrimonio netto di alcune partecipazioni.

Nel 2020 sono state rilevate imposte per Euro 56,2 milioni inclusivi di alcune poste di natura non ricorrente.

L'utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a Euro 200,1 milioni dopo aver rilevato oneri non ricorrenti netti operativi al netto del relativo effetto fiscale per Euro 17,9 milioni.

Escludendo il costo figurativo delle stock option, gli oneri non ricorrenti operativi e i relativi effetti fiscali, l'utile netto adjusted è stato pari a Euro 218,0 milioni, in aumento di oltre Euro 52 milioni rispetto al dato del 2019.

Risultati per settori di attività

Il Gruppo De' Longhi ha identificato tre settori operativi, che coincidono con le tre principali aree geografiche in cui opera, sulla base dell'ubicazione geografica delle attività: Europa, MEIA (Middle East, India ed Africa) e APA (Asia, Pacific, Americhe). Ciascun settore ha competenze trasversali per tutti i marchi del Gruppo e serve diversi mercati.

Tale suddivisione è coerente con gli strumenti di analisi e di gestione utilizzati dal management del Gruppo per la valutazione dell'andamento aziendale e per le decisioni strategiche.

L'informativa per settore operativo è riportata nelle Note Illustrative.

Analisi della situazione patrimoniale e finanziaria

La situazione patrimoniale e finanziaria consolidata riclassificata è riepilogata di seguito:

Valori in milioni di Euro 31.12.2020 31.12.2020
a perimetro
omogeneo
31.12.2019
- Immobilizzazioni immateriali 631,9 312,7 314,8
- Immobilizzazioni materiali 324,6 318,2 315,1
- Immobilizzazioni finanziarie 34,6 33,7 30,2
- Attività per imposte anticipate 57,0 52,9 47,3
Attività non correnti 1.048,1 717,6 707,4
- Magazzino 424,0 398,3 343,5
- Crediti commerciali 398,1 362,4 437,4
- Debiti commerciali (581,9) (534,8) (365,8)
- Altri debiti (al netto crediti) (144,0) (134,6) (96,3)
Capitale circolante netto 96,2 91,3 318,8
Totale passività a lungo termine e fondi (108,9) (102,8) (113,5)
Capitale investito netto 1.035,4 706,1 912,6
(Posizione finanziaria netta attiva) (232,0) (561,3) (277,8)
Totale patrimonio netto 1.267,4 1.267,4 1.190,5
Totale mezzi propri e di terzi 1.035,4 706,1 912,6

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 include passività finanziarie nette pari a Euro 71,8 milioni (passività nette per Euro 79,6 milioni al 31 dicembre 2019) relative alla valutazione a fair value di strumenti finanziari derivati, a debiti finanziari per aggregazioni aziendali, operazioni connesse a fondi pensione e passività finanziarie per leasing. A perimetro omogeneo le componenti non bancarie sono pari a Euro 69,3 milioni.

Nel corso del 2020, il Gruppo ha effettuato investimenti per complessivi Euro 89,5 milioni, di cui Euro 10,3 milioni relativi a nuovi contratti di leasing e Euro 66,6 milioni relativi a immobilizzazioni materiali che includono l'acquisizione di un nuovo stabilimento in Romania.

Il capitale circolante netto a perimetro omogeneo è stato pari a Euro 91,3 milioni (3,9% dei ricavi) in decisivo miglioramento sia a valore che in termini di rotazione rispetto al dato del 31 dicembre 2019 (era pari a Euro 318,8 milioni, 15,2% sui ricavi) per effetto di una attenta gestione dei crediti e delle positive dinamiche nella gestione dei debiti commerciali, connesse soprattutto al timing e all'accelerazione degli acquisti nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio, che hanno permesso di compensare l'aumento delle scorte di magazzino coerente con il trend del business.

La posizione finanziaria netta è dettagliata come segue:

Valori in milioni di Euro 31.12.2020 31.12.2020
a perimetro
omogeneo
31.12.2019
Liquidità 662,9 930,3 731,5
Attività finanziarie correnti 243,0 302,5 102,4
Indebitamento finanziario corrente (236,6) (235,7) (138,2)
Totale posizione finanziaria netta attiva corrente 669,3 997,1 695,7
Attività finanziarie non correnti 70,0 70,0 10,7
Indebitamento finanziario non corrente (507,3) (505,8) (428,6)
Indebitamento finanziario non corrente (437,3) (435,8) (417,9)
Totale posizione finanziaria netta 232,0 561,3 277,8
di cui:
- posizione attiva netta verso banche e altri finanziatori 303,8 630,6 357,4
- debiti per leasing (65,8) (63,2) (74,0)
- altre attività/(passività) nette non bancarie (valutazione a fair value
di strumenti finanziari derivati, debiti finanziari per aggregazioni
aziendali ed operazioni connesse a fondi pensione)
(6,0) (6,0) (5,5)

La posizione finanziaria netta è stata positiva per Euro 232,0 milioni al 31 dicembre 2020 (Euro 277,8 milioni al 31 dicembre 2019) dopo l'acquisizione e il consolidamento, limitatamente ai saldi patrimoniali, di Capital Brands. Sono incluse alcune componenti finanziarie specifiche, tra cui principalmente la valutazione a fair value dei derivati, il debito residuo a fronte di aggregazioni aziendali e operazioni connesse ai fondi pensione, aventi un saldo netto negativo pari a Euro 6,0 milioni al 31 dicembre 2020 (negativo per Euro 5,5 milioni al 31 dicembre 2019).

Inoltre, la voce include passività finanziarie per leasing derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 pari a Euro 65,8 milioni al 31 dicembre 2020 (pari a Euro 74,0 milioni al 31 dicembre 2019).

Al netto di tali componenti, la posizione finanziaria netta "bancaria" è stata attiva per Euro 303,8 milioni (Euro 357,4 milioni al 31 dicembre 2019).

Nonostante la buona e solida situazione finanziaria, durante le prime fasi dell'epidemia sanitaria, in considerazione di una situazione di incertezza economica, il Gruppo ha ritenuto di incrementare la propria disponibilità per aggiungere risorse finanziarie a supporto del business e della crescita, per far fronte a possibili situazioni di carenza di liquidità e per allungare la vita media del debito, attraverso l'accensione di nuovi finanziamenti a medio-lungo termine per un totale di Euro 200,0 milioni e attraverso un accordo per la sottoscrizione di una ulteriore tranche per Euro 150 milioni di un prestito obbligazionario che sarà emesso e sottoscritto da un primario gruppo finanziario statunitense nel 2021, con scadenza nel 2041.

Il rendiconto finanziario dell'esercizio è così riepilogato:

Valori in milioni di Euro 2020 2019
Flusso finanziario da gestione corrente 352,9 277,3
Flusso finanziario da movimenti di capitale circolante 114,5 (22,3)
Flusso finanziario da attività di investimento (89,5) (75,8)
Flusso netto operativo 377,9 179,1
Effetto prima applicazione IFRS 16 - (77,0)
Acquisizione Capital Brands (329,3) -
Distribuzione dividendi (80,8) (55,3)
Flusso finanziario da acquisto di azioni proprie (14,5) -
Esercizio stock option 21,5 -
Flusso finanziario da altre variazioni di patrimonio netto (20,5) 2,8
Flussi finanziari assorbiti da movimenti di patrimonio netto (94,4) (52,5)
Flusso finanziario di periodo (45,8) 49,7
Posizione finanziaria netta di inizio periodo 277,8 228,1
Posizione finanziaria netta finale 232,0 277,8

Il flusso netto operativo, pari a Euro 377,9 milioni nel 2020 (Euro 179,1 milioni nel 2019), è risultato da una maggiore redditività, da una positiva gestione del capitale circolante netto e da investimenti ordinari per complessivi Euro 89,5 milioni (Euro 75,8 milioni nel 2019).

Al netto degli impatti derivanti dall'acquisizione di Capital Brands il flusso netto operativo è stato pari a Euro 48,6 milioni.

Il flusso finanziario dell'esercizio, negativo per Euro 45,8 milioni nel 2020 (positivo per Euro 49,7 milioni nel 2019) è risultato dalla distribuzione di dividendi per Euro 80,8 milioni, in seguito al venir meno dei motivi di cautela che inizialmente avevano fatto decidere per una sospensione, dall'acquisto di azioni proprie per Euro 14,5 milioni e dall'esercizio di stock option per Euro 21,5 milioni.

Operations e supply chain

In ambito industriale, il 2020 è stato fortemente caratterizzato dalla gestione dell'emergenza sanitaria che, dapprima in Cina e poi in Europa, ha riguardato non solo i siti produttivi del Gruppo, ma anche la gestione di tutta la catena di fornitura.

Le priorità sono state gestite con attenzione, con azioni straordinarie ed avviando attenti e tempestivi investimenti a supporto della produzione.

Presso gli stabilimenti, si sono alternate fasi di lockdown con conseguente riduzione di capacità produttiva a successivi momenti di ripresa con forti incrementi della stessa. La difficile situazione non ha compromesso la realizzazione di un output complessivo in crescita nonostante la perdita considerevole di capacità produttiva sofferta nella prima parte dell'anno.

Nonostante le urgenze determinate dalla pandemia e l'impegno che la loro gestione ha rappresentato, il Gruppo ha comunque proseguito le attività che erano state pianificate a supporto di un importante sviluppo e rafforzamento del footprint industriale, iniziato con l'acquisizione, finalizzata a fine gennaio 2020, di un secondo sito industriale in Romania e proseguito con l'avviamento di un piano di espansione del principale stabilimento in Cina, il cui completamento è previsto entro il 2022.

La disponibilità di nuovi spazi, combinata ad un intensivo programma di investimenti in automazione e ad un ampliamento degli assetti produttivi, sono destinati a sostenere la crescita del segmento dei prodotti per il caffè, soprattutto con riferimento alla famiglia delle macchine superautomatiche, dei modelli a pompa e della piattaforma Nespresso, e del core range del comparto dei prodotti per la cottura e preparazione dei cibi, sia in Europa che in Asia.

Con riferimento alla supply chain, il nuovo contesto e il repentino cambio di abitudini dei consumatori hanno stimolato un'importante accelerazione del canale di vendita digitale, pertanto è stata necessaria un'agile trasformazione distributiva per assicurare adeguata risposta al nuovo modello di business basato sulla multicanalità.

Parallelamente, ha richiesto notevole impegno l'espansione ed il rafforzamento della piattaforma e-commerce del Gruppo per cui è stato strutturato, in tempi ridottissimi, un flusso distributivo dedicato.

In ambito distributivo è stato finalizzato, inoltre, il trasferimento e avviamento, presso un primario provider logistico, del nuovo European North Distribution hub che ha permesso il consolidamento del network logistico Europeo.

Infine, è stato lanciato nell'ultimo trimestre un importante programma di Supply Chain Excellence che si svilupperà nel biennio 2021-22, volto al miglioramento del livello di servizio al cliente.

Attività di ricerca e sviluppo – controllo della qualità

La versatilità e le elevate prestazioni, unite a interfacce digitali e connettività presenti nei modelli del segmento premium, hanno permesso ai prodotti del Gruppo di rispondere sempre meglio alle esigenze dei consumatori anche nei recenti cambi di stile di vita.

La tecnologia digitale si è confermata il comune denominatore di molte nuove proposte del 2020 in abbinamento ad un design attento all'ergonomia e all'interazione prodotto-utente.

In aggiunta, un crescente impiego di sensoristica, ha consentito non solo un miglior controllo delle prestazioni, ma ha anche arricchito i prodotti con nuove funzionalità.

Il trend di integrazione di tecnologie di interfaccia e controllo è fortemente presente anche in molte gamme di prodotto attualmente in fase di sviluppo, consentendo un deciso miglioramento sia sotto il profilo delle prestazioni specifiche che della versatilità d'uso.

La connettività è alla base delle innovazioni di prodotto delle macchine superautomatiche e delle nuove kitchen machines di alta gamma.

Nel comparto comfort, sono stati sviluppati sia deumidificatori con interfaccia WI-FI che condizionatori portatili con controllo da remoto (dotati di Cool Surround Technology), che sono in grado di regolare temperatura e umidità in prossimità della postazione dell'utente.

Inoltre, con riferimento alla famiglia delle macchine tradizionali a pompa in segmento premium, la serie La Specialista si è arricchita di un modello di alta gamma, Maestro, che combina eccellenti performance sia nelle ricette a base di caffè sia in quelle a base di latte/cappuccino.

La gamma degli handblender a marchio Braun è stata ampliata con lo sviluppo della nuova Serie 9, che si pone nella fascia di alta gamma della propria categoria, mentre i nuovi sistemi stiranti Carestyle 3 e 1 e la nuova Serie 1 Breakfast intendono ampliare l'offerta nel segmento entry level.

Sul fronte del controllo qualità, il Gruppo ha completato la Corporate Quality Certification con l'integrazione degli stabilimenti cinesi. Inoltre, sul fronte della sostenibilità, è stato implementato un piano di audit coerentemente con il Code of Conduct destinato ai fornitori cinesi di prodotti OEM.

Attività di comunicazione

Nonostante il difficile contesto, nel 2020 il Gruppo ha deciso di mantenere elevati gli investimenti in comunicazione a supporto dei tre principali brand.

Per il marchio De'Longhi, il 2020 è stato un anno importante in cui sono state intraprese numerose iniziative.

Innanzitutto, è stata inaugurata la nuova visual identity e, conseguentemente, sono stati rivisti il logo del brand e il materiale per la comunicazione, in un percorso di cambiamento che continuerà anche nel 2021.

Inoltre, con riferimento ai prodotti per il caffè, per la prima volta nella storia del brand, sono state condotte simultaneamente tre diverse campagne pensate per raggiungere diverse categorie di consumatori, in paesi diversi.

La prima, Unleash coffee beans pleasure, basata sul modello Dinamica Plus, è stata disegnata per attrarre consumatori in paesi in cui le macchine superautomatiche hanno una scarsa penetrazione sul mercato. È stata trasmessa in tutta Europa e in alcuni selezionati mercati asiatici, nel periodo da settembre a dicembre, mediante i canali televisivi, digitali e in store.

Una seconda campagna, Straight to the soul of coffee, è stata pensata per supportare il lancio del nuovo modello PrimaDonna Soul, la cui novità è rappresentata dalla capacità della macchina di adattare automaticamente le impostazioni in base alla diversa qualità dei chicchi di caffè utilizzati. La campagna è stata trasmessa in Germania, Austria, Belgio e Svizzera con l'obiettivo di potenziare il mercato delle macchine superautomatiche di alta gamma.

Infine, una terza campagna, Coffee symphony crafted in science, è stata creata per il lancio del modello di macchina a pompa La Specialista Maestro nel mercato australiano.

Un'altra importante iniziativa per promuovere il marchio De'Longhi nell'ambito dei prodotti per il caffè è stata l'introduzione di DeLonghi Coffee Lounge in Francia. Si tratta di una piattaforma online in cui i consumatori possono acquistare caffè e, con l'occasione, trovare informazioni sulle macchine del Gruppo.

Infine, a sostegno del segmento del comfort e del comparto della preparazione dei cibi, sono state condotte attività di comunicazione BTL con l'obiettivo di trasmettere l'unicità dei prodotti del Gruppo.

Con riferimento al marchio Kenwood, il contesto di un crescente interesse per la preparazione dei cibi è stato un fattore chiave per lo sviluppo del business. Nel corso del 2020, con l'obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più ampio, è stata lanciata una nuova campagna pubblicitaria, Kenwood CAN, incentrata sul modello Titanium Chef Patissier.

Inoltre, seppur con modalità diverse per adattarsi alle nuove circostanze, è continuata la collaborazione con opinion leader e chef professionisti per la creazione di dimostrazioni live con l'obiettivo di massimizzare il coinvolgimento dei consumatori sempre più interessati al mondo della cucina e della sana alimentazione.

Infine, a supporto di una crescente importanza delle vendite on line è stata sviluppata una nuova gamma di materiali digitali che sono stati, tra l'altro, utilizzati nel nuovo sito disponibile a partire dal 2021.

In relazione al marchio Braun, le attività di comunicazione sono state indirizzate principalmente a supporto del lancio di nuovi prodotti, avvenuto nel corso dell'anno, mediante la creazione di un ricco portafoglio comprensivo di key visual, contenuti per i social media, video per dimostrazioni e materiale per i punti vendita.

In generale, la comunicazione, trasformata in relazione al nuovo contesto, è stata spinta verso il mondo digitale e, a fronte delle nuove abitudini dei consumatori, è stata arricchita mediante la creazione di contenuti how to nella preparazione dei cibi, di ricette per pasti veloci in situazioni di smart working e di iniziative per il wellness e il tempo libero, anche in compagnia di bambini.

Inoltre, è stata creata la campagna Back to school a supporto sia dei prodotti per lo stiro che degli handblender, lanciata in ambiente digital e nei punti vendita.

In ambito digital, il 2020 è stato caratterizzato dalla trasformazione del modello di business conseguentemente alla diffusione della crisi sanitaria che ha accelerato un processo già in atto inducendo il Gruppo a raddoppiare in pochi mesi la propria presenza e-commerce mediante l'attivazione della piattaforma corporate in nuovi paesi.

Inoltre, sono proseguiti gli investimenti per la realizzazione dei nuovi siti dedicati ai brand, che arriveranno a completamento entro la fine del 2021, pensati per potenziare l'esperienza di acquisto del consumatore similmente a quanto già fatto tramite la piattaforma francese DeLonghi Coffee Lounge.

La diffusione della pandemia ha amplificato il ruolo dei social media rivelandone le potenzialità su diversi aspetti della vita quotidiana a partire dalla possibilità di connettere le persone, fino ad arrivare al supporto negli acquisti o alla guida delle vendite. Questo filone è stato intercettato dal Gruppo che si è dotato di un team dedicato e ha investito su specifici progetti.

Innanzitutto, per potenziare la propria presenza e renderla più efficace coerentemente con gli obiettivi del Gruppo, è stata sottoscritta a livello globale una partnership con Facebook.

De' Longhi ha, inoltre, lanciato una nuova pagina su Linkedin con lo scopo di trasmettere contenuti istituzionali, oltre che di amplificare e comunicare notizie riguardanti i singoli brand dando un'immagine unica e consistente nel rispetto delle specificità dei singoli paesi.

A livello Corporate la comunicazione ha rappresentato un tema di sviluppo su cui sono stati fatti importanti investimenti; tra i progetti a cui è stato dato corso, si segnala il lancio avvenuto a fine febbraio del nuovo sito www.delonghigroup.com che intende trasmettere i valori condivisi del Gruppo.

Risorse Umane e Organizzazione

Si riepiloga di seguito l'organico medio del Gruppo nel 2020:

2020 2019
Operai 5.746 5.081
Impiegati 2.753 2.855
Dirigenti/Funzionari 279 255
Totale 8.778 8.191

Nel 2020 il numero medio di dipendenti del Gruppo è stato 8.778 con un incremento di 587 unità rispetto al 2019. La variazione ha risentito dell'acquisizione del nuovo sito produttivo in Romania che a fine anno occupava oltre 560 dipendenti.

Anche per quanto riguarda le risorse umane, l'emergenza sanitaria ha rappresentato un fattore critico che ha determinato il corso del 2020.

A fronte dell'emergenza iniziata a gennaio in Cina e successivamente diffusa nel resto del mondo, il Gruppo ha definito ed implementato, in tutte le sue sedi, un'importante serie di azioni volte ad assicurare la massima sicurezza ed incolumità dei propri dipendenti, assicurando nel contempo la continuità del business.

Fin da subito, sono state disposte tutte le misure di prevenzione previste dai protocolli sanitari quali, a titolo di esempio, l'obbligo di utilizzo di mascherine e gel igienizzante per le mani, la misurazione della temperatura corporea ai dipendenti e visitatori mediante termoscanner, il distanziamento del personale sia nell'orario di lavoro che durante la fruizione di pasti o ristori, l'igienizzazione e la sanificazione dei locali aziendali e la drastica riduzione delle trasferte del personale nell'ambito del territorio nazionale e all'estero.

Per le posizioni compatibili, è stato fatto ricorso a modalità di smart working con percentuali di utilizzo che sono variate nel corso dei mesi arrivando fino al 100% in occasione dei periodi di lockdown imposti dalle autorità nei diversi Paesi in cui il Gruppo ha una presenza.

In ambito produttivo, è stata rivista profondamente l'organizzazione del lavoro di fabbrica, intervenendo sugli orari di lavoro ed adottando azioni idonee ad assicurare il distanziamento sociale e la sicurezza dei dipendenti. In Italia, in particolare, in virtù di accordi sindacali sottoscritti con le RSU e le OO.SS.LL., è stato possibile distribuire la presenza del personale addetto alla produzione sul doppio dei nastri orari, assicurando una presenza simultanea di non più del 50% degli addetti.

Inoltre, in collaborazione con i medici competenti sono state definite le procedure per la gestione di casi di positività all'interno dei siti aziendali con un sistema di tracciamento volto a ridurre o eliminare la possibilità dell'insorgere di focolai interni. Per quanto riguarda la sede di Treviso e lo stabilimento in Romania, il Gruppo si è dotato di una strumentazione per l'effettuazione di test rapidi antigenici, così da accelerare il tracciamento dei possibili contatti di dipendenti risultati positivi.

Oltre alle attività di natura emergenziale, nel 2020 il Gruppo ha lavorato su alcuni importanti progetti, in particolare, in ambito di sviluppo professionale dei dipendenti e di talent acquisition.

Tra le attività formative che erano state pianificate prima della crisi sanitaria, in un contesto improvvisamente mutato, è stato dato corso alle iniziative che sono state reputate maggiormente significative per il periodo contingente e che permettevano una fruizione in modalità virtuale.

Il progetto di sviluppo globale WEMAKE è stato erogato a partire da settembre 2020 in modalità virtuale su tutti i paesi, sfruttando al massimo le potenzialità e gli strumenti di interazione che la tecnologia offre, rendendo le sessioni coinvolgenti e interattive con l'obiettivo di supportare i manager del Gruppo nelle nuove sfide di business.

Con riferimento alle iniziative di talent acquisition, nel corso del 2020 il Gruppo ha lavorato sullo sviluppo di una strategia di Employer Branding con la definizione di un approccio strutturato verso il mondo delle Università.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di De' Longhi S.p.A. redatta ai sensi dell'art.123 - bis del Testo Unico della Finanza è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata contestualmente a quest'ultima e disponibile sul sito internet della società www.delonghigroup.com (sezione Home > Governance > Organi sociali > Assemblea del 2021).

Ai sensi dell'art.16 comma 4 del Regolamento Mercati si precisa che De' Longhi S.p.A. non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte della controllante De Longhi Industrial S.A., né di alcun altro soggetto, ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., in quanto (i) i piani industriali, strategici, finanziari e di budget del Gruppo sono approvati autonomamente dal Consiglio di Amministrazione di De' Longhi S.p.A.; (ii) la politica finanziaria e creditizia è definita da De' Longhi S.p.A.; (iii) De' Longhi S.p.A. opera in piena autonomia imprenditoriale nella conduzione dei rapporti con la clientela e i fornitori; e (iv) in conformità con i principi del Codice di Autodisciplina le operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo sono riservate all'esame collegiale e all'approvazione esclusiva del Consiglio di Amministrazione.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi relativo al processo di informativa finanziaria

Premessa

Il Sistema di Controllo Interno dell'Emittente e del Gruppo De' Longhi è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative avente lo scopo di monitorare il rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento delle seguenti finalità, sulla base dei principi di autodisciplina e del modello di riferimento COSO report (Committee of sponsoring organisations of the Treadway Commission): a) efficacia ed efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi, ecc.);

  • b) attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informazione economica e finanziaria;
  • c) rispetto delle leggi e dei regolamenti, nonché dello Statuto Sociale, delle norme e delle procedure aziendali;
  • d) salvaguardia del valore delle attività aziendali e protezione, per quanto possibile, dalle perdite;
  • e) identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.

I controlli coinvolgono, con diversi ruoli e nell'ambito delle rispettive competenze, gli organi amministrativi di vertice della Capogruppo De' Longhi S.p.A. (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi), il Collegio Sindacale, il CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Direttore della funzione Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza e tutto il personale di De' Longhi nonché gli Amministratori e i Sindaci delle società controllate dall'Emittente: tutti si attengono alle indicazioni ed ai principi contenuti nelle Linee di Indirizzo.

Il Sistema di Controllo Interno, che è soggetto ad esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, consente di fronteggiare con ragionevole tempestività le diverse tipologie di rischio cui risultano esposti, nel tempo, l'Emittente ed il Gruppo, nonché di identificare, misurare e controllare il grado di esposizione dell'Emittente e di tutte le altre società del Gruppo De' Longhi – ed in particolare, tra le altre, delle società aventi rilevanza strategica – ai diversi fattori di rischio, e consente inoltre di gestire l'esposizione complessiva, tenendo conto:

  • (I) delle possibili correlazioni esistenti tra i diversi fattori di rischio;
  • (II) della significativa probabilità che il rischio si verifichi;
  • (III) dell'impatto del rischio sull'operatività aziendale;
  • (IV) dell'entità del rischio nel suo complesso.

Parte integrante ed essenziale del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei rischi del Gruppo De' Longhi è costituita dal sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di informativa finanziaria (procedure amministrative e contabili per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato e delle altre relazioni e comunicazioni di carattere economico, patrimoniale e/o finanziario predisposte ai sensi di legge e/o di regolamento, nonché per il monitoraggio sulla effettiva applicazione delle stesse), predisposto con il coordinamento del CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Direttore della funzione Internal Audit – al quale è attribuita la responsabilità di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi operi in maniera efficiente ed efficace – redige un piano di lavoro annuale che viene presentato al Consiglio di Amministrazione, che lo approva previo parere del Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, sulla base anche delle indicazioni ricevute dal CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e di quanto previsto dal D. Lgs. 262/05. Relaziona, tra l'altro, il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, sui risultati dell'attività svolta con riferimento ai problemi rilevati, alle azioni di miglioramento concordate e sui risultati delle attività di testing. Fornisce, inoltre, una relazione di sintesi per consentire al CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e all'organo amministrativo delegato di valutare l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative per la redazione del bilancio consolidato.

Descrizione delle principali caratteristiche

Il Gruppo De' Longhi si avvale di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno relativo al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis comma 2 lett. b, TUF che è parte del più ampio sistema di controllo interno. Il Gruppo si è dotato di un sistema di procedure operative amministrative e contabili al fine di garantire un adeguato e affidabile sistema di reporting finanziario; tale sistema comprende il manuale dei principi contabili, l'aggiornamento delle novità normative e di principi contabili, le regole di consolidamento e di informativa finanziaria periodica, nonché il necessario coordinamento con le proprie controllate.

Le funzioni centrali Corporate del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo.

L'attività di valutazione, monitoraggio e di continuo aggiornamento del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria è svolta in coerenza con il modello COSO nell'ambito delle attività svolte secondo la L. 262/2005. In tale ambito sono stati individuati i processi e sottoprocessi che presentano aspetti di criticità innanzitutto mediante la rilevazione delle società rilevanti, sulla base di parametri quantitativi e qualitativi di rilevanza delle informazioni finanziarie (società rilevanti dal punto di vista dimensionale e società rilevanti limitatamente ad alcuni processi e rischi specifici).

Sulla base di detta rilevazione si è quindi proceduto alla mappatura, identificando i principali controlli, manuali e automatici, e attribuendo una scala di priorità high-medium-low; detti controlli sono poi oggetto di attività di testing.

Il perimetro delle società rientranti all'interno della predetta mappatura ai fini della L. 262/2005 è stato modificato nel corso degli anni per adattarlo alle intervenute variazioni del Gruppo in termini sia quantitativi che qualitativi e tale perimetro è stato considerato anche per la definizione delle società considerate strategiche.

I direttori generali e i responsabili amministrativi di ogni società del Gruppo sono responsabili del mantenimento di un adeguato sistema di controllo interno e, in qualità di responsabili, devono rilasciare attestazione con la quale confermano la corretta operatività del sistema di controllo interno.

La Direzione Internal Audit provvede in aggiunta, all'interno del proprio piano di audit, ad effettuare verifiche attraverso check list di self assessment dei controlli interni.

In merito agli adempimenti ai sensi del Regolamento Consob 20249 del 28 dicembre 2017 concernente la disciplina dei mercati ("Regolamento Mercati"), si precisa che De' Longhi S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, sette società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi dell'art. 151 del Regolamento Emittenti.

Tenuto conto degli adempimenti stabiliti dall'art. 15 del Regolamento Mercati, si precisa che:

  • le menzionate società dispongono, a parere dell'Emittente, di un sistema amministrativo-contabile e di reporting idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore di De' Longhi S.p.A. i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari rispettivamente per la redazione del bilancio consolidato e per le attività di revisione contabile;
  • le stesse forniscono al revisore di De' Longhi S.p.A. le informazioni necessarie allo stesso per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali della società controllante;
  • l'Emittente dispone dello Statuto e della composizione degli organi sociali, con i relativi poteri, delle società menzionate, ed è costantemente aggiornato delle eventuali modifiche apportate agli stessi;
  • le situazioni contabili delle menzionate società, predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi, sono state messe a disposizione con le modalità e nei termini stabiliti dalla normativa vigente. Si precisa al riguardo che l'individuazione e l'analisi dei fattori di rischio contenute nella presente relazione sono state condotte anche in considerazione della variazione delle società strategiche così come deliberata dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di identificare e gestire i principali rischi aziendali, con particolare attenzione alle aree di governance aziendale e di adeguamento agli standard normativi e regolamentari (tra i quali, in particolare, le raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate), il Gruppo De' Longhi ha previsto lo sviluppo e monitoraggio di un modello strutturato di ERM.

Nel corso dell'esercizio 2020 è proseguita l'attività per l'attuazione ed implementazione di tale progetto Enterprise Risk Management (ERM), volto a rafforzare il sistema di controllo e di gestione dei rischi mediante la mappatura dei principali rischi aziendali sulla base della value chain del Gruppo, l'identificazione del rischio inerente e del relativo rischio residuo e l'individuazione ed attuazione di proposte d'intervento per una loro eliminazione e/o mitigazione.

Sono proseguite, poi, le attività relative alla gestione particolare ed analitica del sistema di gestione dei rischi ERM attraverso alcune attività aggiuntive, da parte del Responsabile Internal Audit e del Dirigente Preposto.

Nel corso del 2020 l'attività è continuata attraverso l'aggiornamento della situazione rischi, l'evidenza dei principali rischi strategici indicati dall'Amministratore Delegato, l'analisi effettuata nell'ambito delle società estere del Gruppo qualificate quali "società aventi rilevanza strategica", nonché attraverso l'iniziativa di mappatura dei rischi percepiti dai Managers delle filiali sottoposte ad audit.

Da rilevare inoltre l'attività propedeutica di roll out della nuova piattaforma ERM che costituirà la base per una gestione dell'ERM nei prossimi anni in maniera più strutturata ed efficiente.

Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi

In relazione ai fattori di rischio a cui è esposto il Gruppo, si evidenzia di seguito una sintesi dei più rilevanti fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l'attività del Gruppo De' Longhi.

Tali fattori di rischio tengono inoltre conto dei risultati del sopramenzionato progetto ERM e delle analisi condotte nel corrente e precedenti esercizi, mediante anche approfondimenti condivisi tra l'altro con il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e con il Collegio Sindacale di De' Longhi S.p.A. (si rimanda all'ERM per l'analisi completa del sistema dei rischi).

In relazione ai principali rischi, evidenziati di seguito, il Gruppo pone continua attenzione e monitoraggio delle situazioni e evoluzioni dell'andamento macroeconomico, di mercato e della domanda per poter porre in atto necessarie e tempestive eventuali azioni strategiche.

Si precisa altresì che oltre ai fattori di rischio e alle incertezze evidenziati nel presente documento, rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l'attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive del Gruppo De' Longhi.

1 - Rischi connessi all'andamento macroeconomico e situazioni di crisi globali: i risultati economici e la situazione finanziaria del Gruppo De' Longhi sono influenzati anche dall'andamento macroeconomico.

I principali fattori fanno riferimento a:

  • l'andamento dei consumi;
  • il costo delle materie prime;
  • l'andamento dei tassi di interesse e dei mercati valutari;
  • gli eventuali cambiamenti nelle politiche introdotte in alcuni importanti mercati (vedasi le recenti novità regolamentari negli Stati Uniti in relazione agli accordi commerciali, di economia, ambiente e fiscali e la cosiddetta "Brexit" in Gran Bretagna);
  • eventuali disordini, tumulti e scioperi o manifestazioni di altro tipo (vedasi quanto successo nel corso del 2019/2020 a Hong Kong);
  • eventuali epidemie e/o gravi situazioni sanitarie (vedasi la situazione corrente in relazione all'emergenza coronavirus).

La crisi sanitaria globale, lo scenario economico e le difficoltà di prevenire i cicli economici, l'andamento dei prezzi dell'energia (il petrolio soprattutto), l'andamento dei prezzi delle materie prime (acciaio, plastiche e rame), le crisi politiche o situazioni di conflitti (in primis la situazione in Medio Oriente), le novità politiche ed economiche negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna (Brexit) potrebbero, inoltre, comportare, congiuntamente con gli altri fattori sopra elencati, un impatto significativo sui risultati e sulla situazione finanziaria del Gruppo.

De' Longhi effettua un periodico monitoraggio di tali andamenti economici al fine di poter porre in atto le eventuali azioni strategiche con tempestività.

Inoltre, il Gruppo è soggetto a rischi connessi all'avverarsi di eventuali epidemie o gravi situazioni sanitarie nei principali mercati di riferimento che potrebbero comportare l'interruzione o limitazione dell'attività in tali mercati (con riferimento alle operations, produzione, alla supply chain e/o alla vendita dei prodotti nonché a tutte le attività di back office).

Tali fenomeni non sono prevedibili, ma il Gruppo, sulle base delle esperienze acquisite, è in grado di reagire e porre in essere tutti gli accorgimenti necessari provando a limitarne le conseguenze (come successo durante il 2020 in presenza della crisi sanitaria globale che ha comportato la necessità di far fronte ad una situazione di incertezza sui mercati senza precedenti).

Ciononostante il perdurare di tali situazioni potrebbe portare all'interruzione e/o limitazione dell'attività del Gruppo con impatto sui risultati economici e patrimoniali.

2 - Rischi socio-politici, connessi all'andamento dei mercati e della domanda, nonché alla presenza del Gruppo in mercati emergenti: il Gruppo De' Longhi svolge la propria attività in numerosi mercati esteri prevalentemente in via diretta nonché attraverso accordi, in alcuni paesi emergenti quali la Cina.

Il Gruppo ha, quindi, acquisito da tempo le caratteristiche tipiche di una multinazionale e ciò lo espone inevitabilmente ad una serie di rischi connessi alle condizioni economiche e politiche locali dei singoli paesi in cui opera.

Tali rischi, oltre ad incidere sull'andamento dei consumi nei diversi mercati interessati, possono assumere rilevanza anche sotto il profilo della concentrazione dei siti produttivi del Gruppo nei mercati esteri che potrebbe conseguire all'introduzione di politiche limitative o restrittive degli investimenti stranieri, delle importazioni ed esportazioni nonché ad eventuali restrizioni al rimpatrio dei capitali.

Si tratta di rischi sistemici, comuni a tutte le aziende, per cui la capacità di produrre valore dipende in prima istanza dalla dinamica e dalla dimensione del mercato di riferimento e, solo in un secondo momento, dalle proprie capacità di competere per consolidare/acquisire la quota di mercato più ampia possibile.

Il Gruppo, nelle persone dell'Amministratore Delegato e dei responsabili di divisione e di mercato, effettua un monitoraggio costante dell'andamento dei mercati per poter cogliere con tempestività le possibilità di incremento delle attività e per valutare le possibilità di concretizzazione (e i relativi potenziali effetti sui risultati del Gruppo) degli eventuali rischi.

Il verificarsi di eventi politici ed economici sfavorevoli nei mercati in cui opera il Gruppo De' Longhi (e, in particolare, in quelli emergenti), potrebbe determinare effetti economici e patrimoniali ad esso sfavorevoli.

3 - Rischi connessi all'alta competitività nei settori in cui il Gruppo De' Longhi opera: il business in cui opera il Gruppo De' Longhi è caratterizzato da un elevato livello concorrenziale e con una tendenza alla concentrazione del business in alcuni importanti player con una conseguente forte pressione sulla redditività.

Il mercato è inoltre caratterizzato dai cambiamenti delle attività dei consumatori nei segmenti in cui il Gruppo opera con la conseguenza di limitare le possibilità di crescita.

Il Gruppo concorre con altri gruppi industriali di rilievo internazionale. I mercati di riferimento sono altamente concorrenziali in termini di qualità di prodotti, innovazione, condizioni economiche, risparmio dei consumi nonché di affidabilità e sicurezza e di assistenza.

Inoltre, il canale di riferimento delle vendite (il trade) si sta sempre di più concentrando in pochi player internazionali in alcuni dei principali mercati anche per effetto della crescita esponenziale dell'ecommerce e dei relativi principali player; per contrastare detta concentrazione risulta molto importante la forza dei brand del Gruppo e la capacità di proporre un'offerta commerciale adeguata.

Il Gruppo è quindi chiamato ad adottare strategie efficaci per contrastare tale fenomeno.

Qualora il Gruppo non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento, si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo stesso, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla situazione finanziaria.

4 - Rischi connessi ad accordi di fornitura e alleanze strategiche: il Gruppo opera anche attraverso accordi con partner strategici che prevedono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti, soprattutto macchine da caffè, venduti nei mercati internazionali.

Di conseguenza, ove il Gruppo non fosse più in grado di mantenere o rinnovare questi accordi, ci potrebbero essere impatti sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale consolidati. Tali accordi che stanno comunque determinando risultati molto positivi in termini di crescita e sviluppo e piena soddisfazione sia per De' Longhi che per i partner strategici, sono gestiti e monitorati con attenzione dal top management.

5 - Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazioni di prodotto: la capacità del Gruppo De' Longhi di produrre valore dipende anche dalla capacità delle sue società di proporre prodotti innovativi per tecnologia e in linea con i trend del mercato.

Sotto questo profilo, il Gruppo sta continuando a dimostrare di essere leader sia nell'innovazione tecnologica sia nella creazione di prodotti di tendenza e di design, anche grazie ad una politica di promozione delle risorse dedicate allo sviluppo dei propri prodotti e ai suoi designer che intende mantenere in futuro. A conferma di ciò, l'andamento delle quote di mercato è in crescita nei principali mercati e linee di prodotto in cui il Gruppo opera.

In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e continuare ad offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l'altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell'uscita sul mercato di modelli strategici per il proprio business, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle prospettive del proprio business, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

6 - Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi: tenuto conto dell'importanza della messa a punto di prodotti innovativi per tecnologia e per design (cfr. il precedente punto 5), il Gruppo persegue una politica di tutela delle proprie attività di ricerca e di sviluppo mediante il deposito di brevetti per invenzioni, modelli di utilità e disegni nei diversi mercati rilevanti; analoga tutela deve essere assicurata per i marchi del Gruppo.

L'attività legale di tutela dei diritti di privativa industriale (brevetti per invenzioni, per modelli di utilità e per disegni e modelli nonché marchi) è demandata agli uffici legali del Gruppo, che ne curano il costante monitoraggio e controllo a livello mondiale, avvalendosi di appositi consulenti nei diversi paesi interessati.

Non è possibile garantire in assoluto che le azioni intraprese possano impedire imitazioni dei prodotti del Gruppo da parte di terzi e, soprattutto, deve darsi atto che gli ordinamenti di diversi paesi stranieri (tra cui ad esempio Cina, Emirati Arabi Uniti) non proteggono i diritti di privativa con la stessa intensità delle legislazioni europee.

La politica del Gruppo è comunque diretta a sostenere i necessari costi al fine di assicurare il maggior grado di protezione possibile ai propri diritti di privativa a livello mondiale, nei mercati in cui il Gruppo è presente.

Non è possibile, inoltre, garantire che le privative industriali ancora allo stato di domanda (e, in particolare, i brevetti per invenzione ed i modelli di utilità) verranno effettivamente concesse così come depositate, essendo possibile una riduzione – talvolta anche sensibile – del relativo ambito di protezione sia in sede di esame tecnico da parte del competente ufficio, che a seguito di eventuali opposizioni alla registrazione e concessione delle privative che dovessero essere presentate da terzi.

Sebbene, infine, il Gruppo non ritenga che i propri prodotti violino diritti di privativa di terzi, non è possibile escludere che terzi asseriscano con successo, anche in via giudiziaria, la sussistenza di tali violazioni.

7 - Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio: il Gruppo De' Longhi opera su più mercati a livello mondiale ed è esposto ai rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.

Lo sfavorevole trend e la predetta esposizione al rischio valutario, specialmente in alcuni specifici mercati dove le filiali del gruppo operano, potrebbero generare inattese perdite di margine.

Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.

L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali. L'oggetto dell'attività di copertura è definito annualmente al momento dell'approvazione del budget annuale (o in occasione dell'approvazione del piano triennale) e prevede la protezione – a livello di ogni singola società – dei ricavi/costi futuri; è inoltre posta in essere una protezione per le poste di credito/debito commerciali e finanziarie. Per quanto riguarda la copertura del rischio economico relativo ai costi e ricavi, la determinazione del livello di copertura è definito anche sulla base dell'andamento del mercato e sulla base di valutazioni di costo/opportunità.

Le principali valute di esposizione del Gruppo sono il Dollaro USA (valuta in cui è espressa una parte dei costi di acquisto di materie prime, componenti e prodotti finiti), il renminbi cinese e le valute di riferimento nei principali mercati di export (la sterlina inglese, il dollaro statunitense, lo yen giapponese, il dollaro australiano, il rublo, etc.).

Fluttuazioni significative delle principali valute potrebbero poi determinare un rischio di oneri aggiuntivi determinati dal consolidamento delle poste di bilancio delle società estere del Gruppo (cosiddetto rischio di consolidamento).

Nonostante gli sforzi del Gruppo di minimizzare tali rischi, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un significativo impatto negativo sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo.

8 - Rischi connessi alla produzione, all'andamento dei costi delle materie prime e ai rapporti con fornitori.

La produzione è svolta presso i poli produttivi in Italia, Romania e Cina che determinano una piattaforma bilanciata tra le diverse aree geografiche con una conseguente riduzione del rischio di interruzione dell'attività.

I costi di produzione del Gruppo sono influenzati dall'andamento dei prezzi e dalla disponibilità delle principali materie prime, quali l'acciaio, la plastica e il rame.

Una quota significativa degli acquisti viene effettuata in Cina; i rischi sono connessi alle produzioni svolte dalle controllate cinesi che agiscono come fornitori del Gruppo, dal network dei fornitori terzi chiave nonché da fornitori di componenti delle controllate produttive stesse del Gruppo (quanto ai rischi strategici connessi alla produzione in Cina si rinvia a quanto esposto al precedente punto 2).

Il Gruppo gestisce tali rischi mediante:

  • (a) un modello di valutazione permanente dei diversi fornitori utilizzato per le scelte gestionali e per individuare l'affidabilità di ciascun fornitore ricorrente in termini sia di qualità sia di economicità dei prodotti fabbricati;
  • (b) una valutazione del rischio di fluttuazione della divisa cinese rispetto al dollaro americano, valuta di riferimento (protetto dalle politiche del Gruppo di copertura);
  • (c) verifiche sulla valutazione economica dei fornitori e, conseguentemente, sul rispettivo affidamento a ciascun produttore di adeguati volumi di produzione;
  • (d) valutazione dei servizi resi dai fornitori in ragione delle loro prestazioni in termini logistici e di tempestività delle rispettive consegne e sulle conseguenti decisioni di volta in volta adottate;
  • (e) un network di fornitori chiave affidabili e di fiducia;
  • (f) attività ispettiva, precedente la spedizione dei prodotti da parte dei fornitori, intesa a contrastare eventuali difetti nella qualità delle produzioni acquistate;
  • (g) una periodica valutazione della scelta strategica di buy/make per i principali prodotti del Gruppo tenendo in considerazione i fattori macroeconomici che potrebbero determinare la necessità di un cambio di strategia.

Infine il Gruppo si tutela per i profili reputazionali nei confronti dei fornitori in ragione dei loro rapporti con il personale dipendente. Al riguardo si evidenzia che tale cautela è puntualmente perseguita nei rapporti contrattuali e che, inoltre, ad ogni fornitore è consegnato il Codice Etico che presiede le attività De' Longhi.

Ciononostante non si può escludere che l'inadempimento degli obblighi contrattuali da parte di uno o più fornitori da cui si approvvigionano le società del Gruppo possa avere effetti negativi sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Il prezzo delle suddette materie prime e componentistica può fluttuare significativamente, in funzione di diversi fattori, tra cui la ciclicità economica dei mercati di riferimento, le condizioni di fornitura e altri fattori non controllabili da parte del Gruppo e difficilmente prevedibili. L'andamento del prezzo delle suddette materie prime e componentistica è costantemente monitorato per poter intraprendere le necessarie azioni per mantenere competitivo il Gruppo.

Alla data della presente relazione il Gruppo non ha in essere contratti di copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle materie prime. Si segnala, inoltre, il possibile rischio di dipendenza da fornitore unico per alcune tipologie di componentistica per produzioni strategiche; a fronte di tale rischio il Gruppo si è attivato per la ricerca di fornitori secondari e per definire una strategia di alternative di acquisto/produzione.

Infine, si evidenzia il rischio derivante da situazioni di mercato caratterizzate da andamenti anomali dell'offerta di materie prime e componenti, a fronte delle quali il Gruppo intraprende tempestive azioni correttive al fine di garantire la supply chain e la propria marginalità.

9 - Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane: il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business e dalla professionalità delle risorse umane che lo stesso è stato in grado di attrarre e di sviluppare.

I principali rischi relativi all'area risorse umane sono legati alla capacità del Gruppo di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare personale dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o manageriali, in relazione all'evoluzione delle necessità del Gruppo.

La perdita delle prestazioni di tali soggetti o di altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Relativamente alla capacità di attrarre risorse di valore, si evidenzia come le principali società del Gruppo pianifichino iniziative volte a migliorare sia la qualità della vita professionale dei propri dipendenti e collaboratori, sia l'immagine esterna del Gruppo (comunicazione, rapporti con scuole e università, testimonianze, stage aziendali, ecc.), ricorrendo in alcuni casi all'ausilio di società di servizi specializzate di comprovata esperienza e professionalità.

Sul fronte dello sviluppo e motivazione delle risorse umane, alcune tra le azioni intraprese prevedono il rafforzamento delle competenze manageriali come pure di quelle più specialistiche, di business e normative, con iniziative che vedono coinvolti manager e collaboratori delle diverse aree aziendali.

Sono inoltre previsti sistemi premianti del personale ai più svariati livelli organizzativi - dal personale operaio degli stabilimenti produttivi fino al top management e alle figure chiave - legati al conseguimento di risultati di breve periodo e/o medio lungo termine attraverso un processo di salary review activity.

Per quanto riguarda il personale impiegato nei settori produttivi, il Gruppo opera in Cina, in Italia e in Romania. La produzione in Europa dell'Est ha comportato una diversificazione della piattaforma industriale così da riequilibrare, almeno in parte, la struttura prevalentemente prima concentrata in Cina. Per quanto riguarda la piattaforma cinese esistono alcuni rischi connessi all'elevato turnover del personale produttivo cinese, la difficoltà di reperire personale produttivo unitamente all'incremento del costo del lavoro in relazione ai significativi adeguamenti dei minimi salariali decisi dal governo cinese. Tali rischi sono gestiti attraverso lo sviluppo di sistemi di incentivazione volti alla fidelizzazione del personale (premi di produzione e retention bonus dilazionati nel tempo rivolti al personale operaio, adeguamenti retributivi legati all'anzianità aziendale, sistemi di incentivazione rivolti al management), politiche di ricerca e gestione del personale produttivo, investimenti nella formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate ed un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno dei diversi stabilimenti (servizio mensa, attività ludico ricreative, spazi dedicati per il tempo libero, accesso ad internet).

Per quanto riguarda la Romania, ove negli ultimi anni il Gruppo ha aumentato la propria presenza (attualmente sono due gli stabilimenti produttivi operativi in due aree distinte anche per massimizzare la reperibilità del personale) si assiste da un paio di anni ad un forte aumento della domanda di forza lavoro e di conseguenza del costo del lavoro; a fronte di tale complessità il Gruppo si è attivato, anche con la collaborazione di società esterne, per reperire e per mantenere le risorse lavorative.

Ciononostante eventuali problemi nel reperimento della manodopera necessaria potrebbero comportare rallentamenti nella produzione ed effetti negativi sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Anche per quanto riguarda le risorse umane, l'emergenza sanitaria ha rappresentato un fattore critico che ha determinato il corso del 2020.

A fronte di una emergenza sanitaria (similmente a quanto successo con la crisi attualmente in corso, iniziata a gennaio in Cina e successivamente diffusa nel resto del mondo come già descritto in precedenza), il Gruppo definisce e implementa, in tutte le sue sedi, un'importante serie di azioni volte ad assicurare la massima sicurezza ed incolumità dei propri dipendenti, assicurando nel contempo la continuità del business.

10 - Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità da prodotto: i prodotti del Gruppo devono rispettare standard qualitativi differenti con riferimento alle diverse giurisdizioni in cui gli stessi vengono commercializzati.

Vi è anzitutto il rischio che i prodotti non rispettino gli standard qualitativi previsti dalle differenti normative vigenti nelle suddette giurisdizioni. Ciò potrebbe legittimare la restituzione di tali prodotti, con aggravio di costi di produzione ed impatti sull'immagine del Gruppo che potrebbero concretizzarsi in danni reputazionali dello stesso.

Ovviamente, va ricordato anche che l'attività del Gruppo De' Longhi comporta l'assunzione delle responsabilità tipiche del produttore per i danni derivanti da prodotti difettosi: una parte delle vendite ha luogo in ordinamenti giuridici (come gli USA) in cui i regimi di responsabilità per danni a cose o persone arrecati da prodotti sono particolarmente rigorosi.

Al riguardo, il Gruppo applica severi standard di controllo dei propri prodotti: è dotato di un protocollo di gestione del rischio qualità che prevede varie attività e procedure a tutela della qualità dei prodotti; esiste, inoltre, una struttura dedicata al controllo qualità, effettuato direttamente presso le unità produttive e presso i fornitori.

Oltre a ciò, il Gruppo dispone di coperture assicurative inerenti alla responsabilità da prodotto che si reputano adeguate ai rischi.

Ciononostante non si può escludere l'eventualità, con riferimento ad alcuni prodotti del Gruppo, della presenza di difetti di fabbricazione ovvero, in talune circostanze, l'inadeguatezza delle suddette coperture assicurative. L'istaurarsi di contenziosi di entità significativa in materia di responsabilità del produttore, ovvero il riscontro di difetti in prodotti del Gruppo, potrebbero arrecare un danno al Gruppo medesimo con conseguenze negative per la gestione e lo sviluppo delle sue attività.

11 - Rischi connessi alle dimensioni del magazzino e alla tempestività delle spedizioni: in considerazione dell'importanza che la gestione del magazzino e della supply chain ricoprono nell'ambito dell'organizzazione aziendale del Gruppo, si possono paventare alcuni rischi: il Gruppo risulta, infatti, esposto ad un rischio di dimensionamento del magazzino, connesso alla corretta previsione della quantità e dell'assortimento di prodotti per la successiva commercializzazione.

In particolare, nel caso in cui il Gruppo non disponesse di un'adeguata quantità di prodotti potrebbe incorrere nel rischio di non soddisfare adeguatamente e tempestivamente la relativa domanda da parte della propria clientela; qualora, invece, la quantità di tali prodotti risultasse eccessiva rispetto agli ordinativi, il Gruppo potrebbe trovarsi a fronteggiare il relativo rischio di invenduto o di giacenze più alte rispetto al previsto con i conseguenti oneri correlati.

Ulteriore rischio è dato da possibili inefficienze nella gestione della supply chain che potrebbero incidere sull'adeguatezza del servizio reso ai clienti.

Il Gruppo dispone attualmente di una direzione logistica centrale e di procedure evolute per la gestione del forecast e del planning integrate nei sistemi informativi, che assicurano e garantiscono una programmazione e gestione di tutte le fasi della supply chain ed ha attivato un importante programma per il miglioramento delle procedure di supply chain.

Per quanto riguarda il livello di servizio da garantire alla clientela, le procedure del Gruppo prevedono un servizio che tiene conto delle singole esigenze di ciascun cliente.

Qualora il Gruppo non riuscisse a prevedere e/o fronteggiare gli aspetti che potrebbero determinare i suddetti rischi, potrebbero verificarsi effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

12 - Rischi relativi ai sistemi informativi: i sistemi informativi all'interno di un gruppo internazionale complesso sono una parte importante e delicata di tutti i processi aziendali.

I rischi sono relativi agli eventi che possono minacciare la continuità di erogazione dei servizi, l'integrità dei dati, di obsolescenza dell'uso delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione.

Il Gruppo ha posto in atto le necessarie azioni per limitare i sopramenzionati rischi, tra cui i consueti dispositivi di sicurezza a protezione delle linee e degli applicativi e diversi livelli di sicurezza fisica (dalle duplicazioni delle strumentazioni fino all'outsourcing presso società specializzate). L'aggiornamento tecnologico continuo è assicurato anche dall'utilizzo prevalente della piattaforma SAP. Sebbene il Gruppo abbia posto in essere tutte le necessarie azioni per minimizzare tali rischi, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali eventi catastrofali con gli annessi problemi ai sistemi informativi.

13 - Rischi connessi al credito: il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante da rapporti commerciali.

Si ritiene che, anche sotto tale profilo, possano assumere rilevanza i rischi socio-politici (o rischi Paese) già evidenziati in precedenza (cfr. il precedente punto 2) o di mercato in relazione alla concentrazione in atto presso il retail ed al rafforzamento del canale e-commerce che può determinare la crisi di alcuni operatori commerciali (cfr. il precedente punto 3).

Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero, e prevede la stipula di polizze assicurative con primarie controparti nonché, in alcuni casi, la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di fideiussioni.

Ciononostante non vi è la certezza che dette procedure possano effettivamente limitare il rischio legato al credito ed evitare le perdite che potrebbero impattare negativamente i risultati del Gruppo.

14 - Rischi derivanti dalla stagionalità delle vendite: il Gruppo De' Longhi opera, tra l'altro, nelle vendite di condizionatori e radiatori portatili, prodotti tipicamente stagionali.

Tali prodotti, che rappresentano circa il 11% del totale ricavi sono tipicamente stagionali e caratterizzati da una concentrazione delle vendite in un periodo limitato dell'anno.

La stagionalità delle vendite potrebbe incidere negativamente sulle prospettive di business del Gruppo e sui dati economico-patrimoniali dello stesso.

15 - Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo, in particolare in materia di tutela ambientale: il Gruppo è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui opera, alle disposizioni di legge ed alle norme tecniche, nazionali ed internazionali, applicabili alle tipologie di prodotti commercializzati.

Rivestono particolare rilievo le norme in materia di sicurezza e consumo energetico degli apparecchi elettrici per uso domestico e le normative sui contratti con i consumatori, sui prodotti difettosi, sul periodo minimo di garanzia, sulla riciclabilità e sulla compatibilità ambientale.

Sebbene si ritenga che l'organizzazione e la produzione del Gruppo siano conformi alle normative vigenti ed il Gruppo abbia dimostrato nel tempo la capacità di anticipare le evoluzioni normative in fase di progettazione di nuovi prodotti, l'emanazione di ulteriori disposizioni normative applicabili al Gruppo o ai suoi prodotti ovvero modifiche alla normativa attualmente vigente nei settori in cui il Gruppo opera, anche a livello internazionale, potrebbero imporre allo stesso l'adozione di standard più severi o condizionarne la libertà di azione o di decisioni strategiche nelle varie aree di attività.

Ciò potrebbe comportare costi di adeguamento delle strutture produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con un conseguente effetto negativo sulla sua attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

In particolare, eventuali mutamenti degli standard o dei criteri normativi attualmente vigenti in materia ambientale, nonché il verificarsi di circostanze non prevedibili o eccezionali, potrebbero obbligare il Gruppo a sostenere costi non previsti. Tali costi potrebbero quindi avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

16 - Rischi relativi ad eventuali danni ambientali: la produzione industriale svolta dal Gruppo con i propri stabilimenti ed impianti potrebbe, in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a detti impianti, determinare danni a terzi, incidenti o danni ambientali.

Tali incidenti e danni potrebbero verificarsi anche in considerazione delle caratteristiche strutturali di alcuni stabilimenti produttivi per i quali sono in corso valutazioni e lavori volti all'adeguamento degli stessi alle normative di legge e di regolamento vigenti.

Benché il Gruppo abbia adottato le necessarie misure di sicurezza e rispetti le normative applicabili in materia di prevenzione di questi tipi di rischi, in caso si verificassero incidenti o danni ambientali il Gruppo potrebbe essere esposto a responsabilità, anche di natura penale, nei confronti dei soggetti danneggiati e delle autorità competenti, e potrebbe subire interruzioni dell'attività produttiva con conseguenti possibili effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e/o del Gruppo.

Sebbene le società del Gruppo abbiano stipulato polizze assicurative a copertura dei danni ambientali, i cui massimali sono ritenuti congrui dal Gruppo in relazione alla stima del rischio in oggetto, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali danni il cui risarcimento superi i massimali previsti dalle stesse polizze.

17 - Rischi connessi alla liquidità ed al fabbisogno di mezzi di finanziamento - rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse: il rischio di liquidità – in cui il Gruppo potrebbe incorrere – rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere le obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari. Il Gruppo detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d'interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.

In relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica del Gruppo mantenere un portafoglio di controparti di standing internazionale e in numero sufficientemente ampio. Il Gruppo, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui la centralizzazione del cash management (gestione della liquidità, l'attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine, la dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari). Il Gruppo ha comunque ad oggi una posizione finanziaria netta molto positiva e dispone di linee di credito bancarie a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate eventualmente alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative.

È inoltre operativa un'operazione revolving di cessione crediti pro soluto che permette un'ottimizzazione dei flussi di incasso.

In relazione al rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse il Gruppo al 31 dicembre 2020 ha, come detto in precedenza, una posizione finanziaria netta attiva e una esposizione soprattutto a medio lungo termine messa in atto per sfruttare il positivo momento del mercato finanziario caratterizzato da tassi di interesse molto bassi. La gestione di tale rischio viene comunque effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione dei rischi di cambio. Ciononostante, repentine fluttuazioni dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Alla data della presente relazione il Gruppo ha in essere cinque contratti di copertura per la fluttuazione dei tassi di interesse a fronte di cinque finanziamenti a medio/lungo termine.

18 - Rischi di compliance e di produzione delle informazioni aziendali.

A. Informativa finanziaria: i rischi connessi all'affidabilità dell'informativa finanziaria, ed in particolare all'eventualità che le informazioni contenute nel bilancio annuale e nelle relazioni periodiche risultino non corrette, costituiscono alcuni tra i rischi da considerare con maggiore attenzione, soprattutto in una società quotata in borsa.

Nell'esercizio 2020, il monitoraggio sull'effettiva applicazione del sistema di gestione dei rischi relativi all'informativa finanziaria, così come la sua periodica valutazione, sono stati svolti in modo continuativo con il coordinamento delle funzioni preposte.

Al fine di garantire un sistema di controllo interno affidabile relativamente all'informativa finanziaria, il Gruppo si è dotato di un sistema di procedure operative amministrative e contabili che comprendono:

  • manuale principi contabili;

  • istruzioni e aggiornamento politiche contabili;

  • altre procedure per la predisposizione del bilancio consolidato e dell'informativa finanziaria periodica.

Le funzioni centrali "corporate" del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo. Gli organi di controllo (interni ed esterni) effettuano la relativa attività di verifica nell'ambito delle proprie competenze. Eventuali carenze nel mantenere adeguati processi e controlli amministrativo contabili e gestionali potrebbero comportare errori nell'informativa finanziaria del Gruppo.

B. Rischi connessi alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche: Il D. Lgs. 231/2001 ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano, conformemente a quanto previsto in ambito comunitario, uno specifico regime di responsabilità a carico degli enti per alcune tipologie di reati, ove per "enti" si intendono le società commerciali, di capitali e di persone e le associazioni, anche prive di personalità giuridica.

In applicazione di tale normativa e delle sue modifiche ed integrazioni, le principali società italiane del Gruppo hanno adottato, secondo quanto stabilito all'art. 6 del D. Lgs. 231/2001, il "Modello di organizzazione, gestione e controllo" idoneo ad evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico e il relativo "Codice etico", destinati a trovare applicazione sia con riguardo alle società italiane del Gruppo, sia, in quanto applicabile, con riferimento alle controllate estere, essendo De' Longhi S.p.A. chiamata a rispondere, ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 231/2001 anche per i reati commessi all'estero, onde evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico.

Pertanto, la responsabilità amministrativa della società ex D. Lgs. 231/2001 potrebbe sussistere, laddove essa dovesse essere effettivamente accertata in esito ad un eventuale giudizio promosso nei confronti di una delle società del Gruppo, incluse le controllate estere, non potendosi escludere, in tale ipotesi, oltre alla conseguente applicazione delle relative sanzioni, ripercussioni negative sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

19 - Parti correlate: il Gruppo ha intrattenuto, e intrattiene tuttora, rapporti di natura commerciale con parti correlate. Tali rapporti prevedono condizioni in linea con quelle di mercato.

La Società ha adottato una procedura diretta a disciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Correlate, conformemente ai principi stabiliti dall'Autorità di Vigilanza con il Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

La procedura individua le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione delle operazioni con parti correlate, graduate in relazione alla loro maggiore (o minore) rilevanza. La procedura è caratterizzata da una forte valorizzazione del ruolo degli Amministratori Indipendenti, i quali devono sempre rilasciare un parere preventivo rispetto all'operazione proposta (se l'operazione è di maggiore rilevanza, il parere è vincolante per il Consiglio); gli Amministratori Indipendenti, tra l'altro, devono essere coinvolti nella fase "istruttoria" precedente l'approvazione delle operazioni di maggiore rilevanza. Si ritiene che tale procedura costituisca un ulteriore presidio a garanzia della trasparenza dell'operatività

del Gruppo De' Longhi.

Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per tutte le informazioni inerenti non riportate nel presente bilancio.

Prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato d'esercizio

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio della Capogruppo De' Longhi S.p.A. e il patrimonio netto e il risultato d'esercizio consolidati è riepilogato di seguito:

Valori in migliaia di Euro Patrimonio
netto
31.12.2020
Utile
d'esercizio
2020
Patrimonio
netto
31.12.2019
Utile
d'esercizio
2019
Bilancio della Capogruppo 567.417 88.710 551.146 119.094
Quota del patrimonio netto e del risultato di esercizio delle
società controllate attribuibile al Gruppo, al netto del valore di
carico delle partecipazioni
465.275 121.064 655.966 32.776
Allocazione della differenza di consolidamento e relativi
ammortamenti e storno avviamenti civilistici
274.522 (1.948) 15.765 (1.875)
Eliminazione profitti infragruppo (40.128) (8.227) (32.180) 10.364
Altre rettifiche 268 534 (243) 646
Bilancio consolidato di competenza del Gruppo 1.267.354 200.133 1.190.454 161.005

Azioni proprie

Il 13 marzo 2020 il Gruppo ha annunciato l'avvio di un programma di riacquisto di azioni proprie nei termini autorizzati dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2019 per un numero massimo di n. 3.000.000 di azioni a partire dal 16 marzo 2020 e fino al 16 dicembre 2020.

Nel periodo compreso tra il 16 marzo e il 16 dicembre 2020, il Gruppo, tramite un intermediario qualificato, ha acquistato complessive n. 895.350 azioni proprie.

L'Assemblea del 22 aprile 2020 ha successivamente deliberato il rinnovo – previa revoca della deliberazione assembleare adottata in data 30 aprile 2019, per la parte non eseguita – dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, in ogni caso, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni eventualmente detenute dalla Capogruppo De' Longhi S.p.A. e dalle sue controllate. L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 22 ottobre 2021).

Consolidato fiscale

La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 9 giugno 2004, per il triennio 2019-2021.

Rapporti derivanti da operazioni con parti correlate

Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse rientrano nel corso della normale attività delle società del Gruppo.

Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nelle Note illustrative all'Allegato n. 3.

Indicatori alternativi di performance

Nel presente documento, in aggiunta agli indicatori economici e patrimoniali previsti dagli IFRS, vengono presentati ulteriori indicatori di performance al fine di consentire una migliore analisi dell'andamento della gestione di Gruppo. Tali indicatori non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le Non-GAAP Measures utilizzate sono le seguenti:

  • Margine Industriale Netto ed EBITDA: tali grandezze economiche sono utilizzate dal Gruppo come financial targets nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori), e rappresentano un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo nel suo complesso e delle singole divisioni in aggiunta al Risultato operativo. Il Margine industriale netto è determinato sottraendo al totale dei ricavi il costo per consumi e quello relativo ai servizi e al lavoro di natura industriale.

L'EBITDA è una grandezza economica intermedia che deriva dal Risultato operativo dal quale sono esclusi gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali. Viene riportato anche nella versione al netto delle componenti non ricorrenti, che sono esplicitate nello schema di conto economico.

  • Capitale circolante netto: tale grandezza è costituita dal valore delle rimanenze, dei crediti commerciali, crediti verso erario per imposte correnti e degli altri crediti, da cui viene sottratto il valore dei debiti commerciali, dei debiti tributari e della voce altri debiti.
  • Capitale circolante netto operativo: tale grandezza è costituita dal valore delle rimanenze e dei crediti commerciali, al netto dei debiti commerciali.
  • Capitale investito netto: tale grandezza è costituita dal valore del Capitale circolante netto a cui sono sommate il valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali, delle partecipazioni, degli altri crediti immobilizzati, delle attività per imposte anticipate, a cui sono sottratte le passività fiscali differite, i benefici a dipendenti e i fondi per rischi ed oneri.
  • Indebitamento finanziario netto/ (Posizione finanziaria netta attiva):tale grandezza è rappresentata dai debiti finanziari, al netto della cassa ed altre disponibilità liquide equivalenti, nonché degli altri crediti finanziari; viene riportata anche nella versione "bancaria" al netto delle componenti di natura non bancaria. Nelle "Note illustrative" sono evidenziate le voci della situazione patrimoniale finanziaria utilizzate per la determinazione.

I dati riportati nel presente documento, inclusi alcuni valori percentuali, sono stati arrotondati rispetto al valore in unità di Euro. Conseguentemente alcuni totali, nelle tabelle, potrebbero non coincidere con la somma algebrica dei rispettivi addendi.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020

Introduzione

Il Decreto Legislativo n.254/2016 e s.m.i., di attuazione della Direttiva 95/2014 - cosiddetta "Direttiva Barnier" - prevede l'obbligo di pubblicazione di una Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) per gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni a partire dall'esercizio fiscale 2017. Tale Dichiarazione deve rendicontare un insieme di temi nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle attività aziendali, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta. Nello specifico, il D. Lgs. 254 prevede la rendicontazione dei temi non finanziari correlati a cinque ambiti: ambientale, sociale, attinente al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. Per ciascuno di questi ambiti è richiesta la descrizione dei principali rischi, generati e/o subiti, le politiche praticate dall'impresa, i relativi indicatori di prestazione ed il modello aziendale di gestione ed organizzazione. Il paragrafo 1073 della Legge di Bilancio n.145/2018, entrata in vigore a partire dal 30 dicembre 2018, inoltre, ha modificato il Decreto Legislativo 254, prevedendo la comunicazione, oltre che dei principali rischi, anche delle modalità di gestione degli stessi.

Coerentemente con le richieste del D. Lgs. 254, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020 descrive le performance quali-quantitative di carattere non-finanziario del Gruppo De' Longhi per un insieme di temi rilevanti per il Gruppo e per i suoi stakeholder.

All'interno del presente documento vengono riportate le informazioni relative ai temi rilevanti tra cui: scenario e rischi, politiche pratiche e obiettivi, modello di organizzazione e gestione, indicatori di performance. Per le informazioni di dettaglio in merito al processo di identificazione dei temi rilevanti si faccia riferimento a quanto riportato in Nota Metodologica.

Descrizione del modello aziendale d'impresa

Si fornisce nel seguito una breve descrizione del modello aziendale adottato dal Gruppo De' Longhi, funzionale alla comprensione di quanto indicato nelle pagine successive in relazione ai temi individuati come rilevanti per i cinque ambiti del Decreto.

De' Longhi S.p.A. (di seguito anche "Società" o "Gruppo"), società quotata nel Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana, è la holding di un gruppo di società attivo nel settore della produzione e distribuzione di prodotti per la preparazione del caffè, la preparazione e cottura dei cibi, la climatizzazione e la cura della casa.

In particolare, il Gruppo opera sui mercati internazionali con 4 principali brand (De' Longhi, Kenwood, Braun ed Ariete) e attraverso strutture commerciali dedicate per area.

Alla fine di dicembre 2020 la gamma dei prodotti è stata ampliata grazie all'acquisizione di Capital Brands Holding Inc., società americana che opera nel segmento dei personal blenders con i marchi Nutribullet e Magic Bullet.

L'impatto del Covid-19 e la gestione da parte del Gruppo

Il 2020 è stato senza dubbio un anno caratterizzato da uno scenario macroeconomico di grande instabilità, risultato dell'emergenza sanitaria ed economica (ancora in corso ad inizio 2021), che ha influito sulle modalità di gestione delle attività del Gruppo.

In questo scenario di imprevedibilità, le priorità del Gruppo De' Longhi sono sempre state duplici, da un lato la massima tutela e sicurezza delle proprie persone e, dall'altro, la continuità del proprio business. Per quanto riguarda il primo aspetto, è stata di significativa importanza l'esperienza acquisita nella gestione della pandemia presso gli stabilimenti cinesi, i primi che, ad inizio 2020, hanno dovuto affrontare e mettere in atto misure preventive e di gestione del Covid-19; tali misure, applicate successivamente anche nelle altre sedi del Gruppo, hanno permesso a De'Longhi di reagire in maniera tempestiva ad uno scenario globale straordinario. L'obbligo di utilizzare dispositivi di protezione individuale e di rilevare la temperatura corporea, l'installazione di distributori di gel disinfettante e la sanificazione degli ambienti di lavoro, l'introduzione di misure volte ad assicurare il distanziamento sociale, una comunicazione e vigilanza continue, unitamente a restrizioni sia ai viaggi che agli ingressi in azienda da parte di personale esterno, sono state alcune delle misure introdotte sia per gli uffici che per gli stabilimenti produttivi. Relativamente a questi ultimi sono stati presi ulteriori provvedimenti, che verranno descritti nelle sezioni seguenti della presente Dichiarazione Non Finanziaria, mentre per tutte le mansioni compatibili, è stato adottato il lavoro da remoto.

L'insieme di tali misure atte a garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti ha rappresentato la base per poter assicurare la continuità delle operazioni del Gruppo, il quale a livello globale non ha registrato significative interruzioni delle proprie attività. I brevi periodi di lockdown nazionale occorsi in particolare in alcuni Paesi europei (tra cui l'Italia) sono stati compensati dalla continuità delle operazioni in altre zone del mondo. Tale reazione alle difficoltà ha permesso al Gruppo di rispondere alle crescenti richieste del mercato, portando ad un aumento a doppia cifra dei ricavi e confermando la leadership nei principali mercati e segmenti di prodotto. Alla luce dei risultati, a fine anno le Persone del Gruppo hanno ricevuto un bonus straordinario come riconoscimento dell'impegno e della dedizione dimostrati. Il Gruppo, inoltre, ha dimostrato attenzione anche verso la comunità, donando 3,1 milioni di Euro per le iniziative di lotta contro il Covid-19. Di questo importo, circa 2 milioni di Euro sono stati destinati a favore della Regione Veneto, a sostegno di tutte le sue attività e strutture impegnate in prima linea nella lotta al coronavirus, e circa 1 milione di Euro a favore dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso.

Il Gruppo è riuscito a reagire con flessibilità ad un anno eccezionale nel suo insieme, dimostrando di possedere un modello di business resiliente, capace di tutelare la salute e la sicurezza delle sue persone e garantire continuità delle operazioni: di tutto ciò, ne sono testimonianza i ridotti casi di positività al virus registrati tra il personale del Gruppo durante l'anno e i risultati di produzione e vendita a livello mondiale.

Il percorso di sostenibilità di De' Longhi

Il Gruppo De' Longhi ha intrapreso un percorso caratterizzato da una crescente consapevolezza riguardo alle tematiche di sostenibilità a partire dalla prima Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario pubblicata nel 2017. Tale percorso ha portato a strutturare un modello di gestione delle tematiche non finanziarie e definire propri obiettivi futuri in ambito di Sostenibilità. Coerentemente con la strategia aziendale adottata, il Gruppo si è posto l'obiettivo di definire delle azioni concrete e coerenti con il fine di mitigare e migliorare i propri impatti e generare valore per l'azienda e i propri stakeholder nel lungo termine.

A partire dal 2019, il Comitato Controllo, Rischi e per la Corporate Governance ha incluso tra le proprie competenze anche le tematiche di Sostenibilità, prendendo il nome di Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità. A tale Comitato, fa riferimento il Sustainability Steering Committee, un organo di governo aziendale costituito dal top management. Lo Steering Committee definisce la linea strategica del Gruppo riguardo le tematiche di sostenibilità svolgendo ruoli di indirizzo in tali ambiti. Lungo il 2019, inoltre, sono stati individuati i "Sustainability Ambassadors", riporti diretti dei membri del Sustainability Steering Committee, che hanno il compito di tradurre nella pratica la strategia e le direzioni definite da quest'ultimo.

Risultato dell'attività e punto di partenza per le azioni future è la definizione di tre "Pilastri" di Sostenibilità, sui quali è fondata la strategia di sostenibilità. I tre Pillar sono: "Valuing our people, the everyday makers", "Integrating sustainability in product design and innovation" e "Running sustainable supply chain and operations". Per maggiori informazioni si rimanda alla sezione relativa alla sostenibilità nel sito Corporate De' Longhi.

La catena del valore

L'operato di De' Longhi inizia con l'attività di ricerca, sviluppo e progettazione dei prodotti. Tali attività sono integrate a livello di Gruppo e sono condotte dagli uffici tecnici di ogni linea di prodotto, in coordinamento con le funzioni di Marketing e Design. Le strutture R&D operano pertanto prevalentemente per competenze trasversali (ovvero per business unit) e non soltanto per brand. Presso la sede di Hong Kong è inoltre attivo un ufficio tecnico responsabile dei progetti di ricerca sviluppati in partnership con i fornitori locali.

Dopo la definizione della soluzione da lanciare sul mercato, le attività proseguono con l'acquisto delle materie prime e dei componenti semilavorati. Il business model del Gruppo De' Longhi si ramifica a partire dai quattro stabilimenti situati in Italia, Romania e Cina per la produzione e assemblaggio del prodotto finito, la cui attività copre oltre il 60% del venduto. Durante il 2020, il Gruppo ha acquisito un quinto sito produttivo presso Salonta, in Romania. Infine, il Gruppo si avvale di partner qualificati e selezionati su attenti criteri di qualità, gli "Original Equipment Manufacturer" (di seguito anche "OEM").

L'approccio distintivo local for global prevede la presenza di dedicati poli di competenza specializzati nella produzione di una determinata linea di prodotti.

Una volta completata la produzione, è imprescindibile il collaudo sulle macchine: tale attività viene gestita a livello di fabbrica da team dedicati ed è finalizzata prevalentemente alla verifica dei migliori standard di sicurezza applicati dal Gruppo sui prodotti. Il processo di verifica viene effettuato dalla funzione Qualità, attraverso specifici audit interni, che conduce, inoltre, controlli di qualità sulla produzione dei fornitori di prodotto finito (OEM).

Una volta superato il controllo qualità, i nuovi prodotti vengono trasferiti e stoccati all'interno dei magazzini degli hub logistici del Gruppo, presenti in strategiche regioni in tutto il mondo. Successivamente, i prodotti finiti vengono distribuiti all'interno del network commerciale del Gruppo tramite i fornitori di servizi logistici.

Di notevole rilevanza è, infine, la funzione Customer Care che offre un servizio di informazioni e assistenza tecnica a tutti i consumatori finali sia in fase di acquisto che post-vendita.

Gli stakeholder del Gruppo

Gli stakeholder del Gruppo De' Longhi sono stati mappati attraverso il coinvolgimento diretto del management aziendale. L'attività si basa sull'analisi della struttura aziendale, della catena del valore, delle attività di business e di quelle non strettamente legate ad esso, ma che risultano comunque parte integrante della realtà del Gruppo.

La mappatura ha permesso di individuare circa quaranta stakeholder principali, successivamente clusterizzati in categorie omogenee, raggruppate sulla base delle tipologie di interessi, aspettative, esigenze e relazioni in atto con il Gruppo.

Il Gruppo si relaziona con ciascuna di queste categorie attraverso diverse modalità di coinvolgimento e di ascolto, coerentemente con i principi di trasparenza e correttezza, nonché chiarezza e completezza delle informazioni, dettati dal Codice Etico di gruppo col fine di intraprendere sempre decisioni consapevoli. Si riportano nella tabella seguente i diversi canali di ascolto e comunicazione, e i principali temi emersi dall'attività di business:

Portatore di interesse Canale di ascolto/comunicazione Principali temi emersi
Agenti Incontri periodici Gestione del cliente
Associazioni di categoria Assemblee, riunioni periodiche Diritti dei consumatori, diritti dei lavoratori,
performance ambientali
Azionisti Documenti societari /Assemblee
societarie/ Eventi
Performance economica, strategie di
business
Centri di assistenza Corsi di formazione Conoscenza delle specifiche del prodotto,
nuovi prodotti
Clienti della GDO Incontri commerciali Innovazione, sicurezza e qualità di prodotto,
efficienza del network distributivo
Comunità locali e beneficiari delle
sponsorizzazioni
Incontri periodici Sponsorizzazioni, impatto sociale, contributo
al territorio
Consumatori Questionari di soddisfazione, panel test,
Contact Centers (canali voce, e-mail,
chat e social), campagne pubblicitarie,
eventi culinari, canale Youtube "How to"
Assistenza al cliente, sicurezza e qualità di
prodotto, disponibilità del prodotto,
feedback su facilità di utilizzo e
soddisfazione del prodotto, privacy
Dipendenti Employee Engagement Survey, colloqui
annuali di valutazione delle
performance, incontri periodici di
condivisione dei risultati, intranet
aziendale per l'accesso a informazioni
sul Gruppo, houseorgan di Gruppo,
nuovo HRMS
Chiarezza organizzativa, miglioramento
gestione delle risorse da parte dei manager,
valorizzazione contributo individuale per la
società, miglioramento della comunicazione
interna e di accesso alle informazioni
Fornitori Contratti, qualifica e valutazione,
incontri periodici
Modalità di gestione del rapporto con i
fornitori
Generazioni future/ambiente - Riduzione delle emissioni e lotta al
cambiamento climatico
Investitori, analisti finanziari, media Interviste, incontri, road show,
conferenze stampa
Performance economica, nuovi prodotti/
servizi/modelli organizzativi, iniziative
specifiche a sfondo sociale
Organizzazioni no profit Sponsorship di iniziative specifiche Sensibilizzazione su problematiche
specifiche
Partner commerciali Incontri commerciali, audit Sicurezza e qualità di prodotto, flessibilità e
capacità di adattamento rispetto alle
richieste
Portali E-commerce Incontri commerciali Innovazione, sicurezza e qualità di prodotto,
efficienza del network distributivo
Università/Centri ricerca/Laboratori Incontri dedicati, collaborazioni per vari
progetti di ricerca
Ricerca ed acquisizione dei talenti, supporto
alla ricerca

Etica e compliance

Scenario e rischi

Le informazioni legate ai rischi legati a tematiche di etica e compliance e le relative modalità di gestione sono riportate in corrispondenza dei punti 18 (Rischi di compliance e di produzione delle informazioni aziendali) e 19 (Parti correlate) del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi". Per quanto riguarda le misure di mitigazione dei rischi e le relative modalità di gestione in ambito di etica e compliance, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

Il rispetto della compliance è presidiato dalle funzioni Legal e Internal Audit e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari a livello di Gruppo per quanto di propria competenza, nonché dalla funzione Quality per quanto riguarda il prodotto e la qualifica e valutazione dei fornitori (§ Qualità e innovazione di prodotto).

In particolare, la funzione Internal Audit ed il Dirigente Preposto svolgono annualmente, in tutte le filiali del Gruppo, attività di monitoraggio e valutazione dell'ambiente di controllo, e audit sui processi e procedure contabili, con il fine di valutare la conformità rispetto alla Legge 262, relativa al processo di informazione finanziaria. Tali controlli hanno come scopo quello di assicurare l'attendibilità, la completezza, la correttezza e la tempestività di tutta la documentazione societaria, coerentemente con quanto riportato nelle procedure operative amministrative e contabili definite a livello di Gruppo. Il programma di audit ha l'obiettivo di coprire progressivamente la totalità delle società, ponendo un focus particolare su quelle maggiormente rilevanti e seguendo un programma di verifiche concordato con l'Amministratore incaricato e con il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità.

Inoltre, in continuità con gli anni passati il Gruppo pone particolare attenzione alle attività di valutazione e monitoraggio dei rischi aziendali attraverso l'implementazione del modello di Enterprise Risk Management (ERM), presidiato dalla funzione Internal Audit e dal Dirigente Preposto. Nell'ambito di tale programma nel corso del 2020 sono state effettuate numerose attività, con lo scopo di integrare la matrice ERM con i rischi percepiti rispetto alle specificità delle singole aree di competenza del management locale e internazionale e, più in generale, del paese di operatività. Sempre nel 2020 sono state intraprese le attività che hanno portato alla creazione di una piattaforma dinamica di Risk Management che verrà utilizzata da tutte le legal entities presenti nel Gruppo. Tale piattaforma, per la quale è stato predisposto ed approvato un piano di roll-out che avrà inizio nei primi mesi del 2021, permetterà a tutte le figure selezionate di aggiornare la propria identificazione dei rischi in maniera autonoma e tempestiva, sempre sotto la stretta supervisione della funzione internal audit e del Dirigente Preposto, e consentirà di apportare modifiche alla mappatura dei rischi in relazione ai profili degli utenti, garantendo quindi il massimo presidio e la necessaria divisione dei ruoli. La nuova piattaforma rischi è stata inoltre integrata, per quanto riguarda la struttura organizzativa, direttamente con SAP Success Factor. È stato inoltre creato un apposito modulo di e-learning, pensato in modo tale che tutti gli individui che devono essere sottoposti ad assessment ricevano in precedenza un'adeguata formazione.

Infine, nonostante non abbia in essere relazioni commerciali con la Pubblica Amministrazione, dal 2015 il Gruppo conduce ulteriori verifiche per gli episodi di abuso d'ufficio e corruzione, con lo scopo di aumentare il presidio sulla compliance verso i regolamenti interni e la normativa cogente dei vari Paesi in cui opera.

Il Gruppo intende inoltre accertare che, oltre alla trasparenza e alla compliance, siano definiti ed implementati modelli comportamentali che mirino a minimizzare i rischi connessi a comportamenti illeciti e sanzionabili secondo le norme applicabili. In questo senso, dal 2018 sono state adottate le "Corporate Governance Guidelines" per uniformare le pratiche di Governance tra tutte le società del Gruppo, le quali prevedono l'adozione del Codice Etico di Gruppo e definiscono il sistema di deleghe per i poteri di spesa. L'applicazione di tali linee guida è stata data in capo ai responsabili amministrativi locali attraverso un documento interno, liberamente consultabile da tutti i dipendenti.

Infine, le società italiane del Gruppo De' Longhi hanno adottato il "Modello di organizzazione, gestione e controllo" in conformità con quanto stabilito dal D. Lgs. 231/2001, che prevede un Organismo di Vigilanza incaricato di vigilare in maniera indipendente sul corretto funzionamento e sull'osservanza del Modello stesso, il cui aggiornamento e adeguamento più recente risale al 2018. Nel corso del 2019, il Gruppo si è dotato di un sistema gestionale interno, utilizzato per monitorare in maniera automatica i flussi e i processi presidiati all'interno del sistema di prevenzione dei reati previsti dal D. Lgs. 231.

Per disciplinare le relazioni che il Gruppo intrattiene con le parti correlate e presidiarne il relativo rischio, in conformità con i principi stabiliti dall'Autorità di Vigilanza mediante il Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, la Capogruppo dispone altresì di una specifica procedura il cui scopo è quello di individuare le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione delle operazioni con le parti correlate, graduate in relazione alla loro maggiore (o minore) rilevanza.

Politiche praticate e obiettivi

Il Codice Etico del Gruppo De' Longhi, aggiornato il 31 luglio 2018, delinea i principi Etici cui devono fare riferimento tutti i comportamenti tenuti dai dipendenti e tutte le relazioni intrattenute tra l'azienda e i soggetti terzi, le quali devono caratterizzarsi per principi e valori quali legalità, lealtà, trasparenza, equità, diligenza, professionalità e tutela della riservatezza. Nel corso del 2020, le attività di formazione relative al Codice Etico e al Modello 231 hanno subito un rallentamento a causa del diffondersi della pandemia; tuttavia, sono state tenute delle brevi induction a tutti i nuovi assunti nel corso dell'anno, ai quali sono stati sottoposti tali documenti. Si segnala che è in corso di studio un progetto che faccia in modo che ogni dipendente del Gruppo nel mondo dia prova di aver ricevuto e letto (controfirmandolo) il Codice Etico.

Nell'ambito del Programma Antifrode, definito sulla base delle linee guida dell'Association of Certified Fraud Examiners (ACFE), già nel corso del 2019 il Gruppo si era concentrato sulla prosecuzione delle attività rispetto ai punti di miglioramento emersi durante i precedenti esercizi, focalizzandosi sulle tematiche inerenti alla gestione dei promotori di merchandising all'interno del Gruppo attraverso un'indagine cross-company sui processi di acquisto.

Per quanto riguarda il 2020, la novità più importante è legata all'adozione di una piattaforma esterna dedicata alle segnalazioni in tema di whistleblowing, che alla fine del 2019 era stata sottoposta alla fase preventiva di testing. Tale piattaforma è stata finalizzata ed è ufficialmente operativa, e ciascun dipendente, fornitore e cliente può sfruttarla per inviare una segnalazione. Al fine di tutelare l'identità del segnalante, tutte le informazioni presenti su di essa vengono trattate in forma anonima; per poterlo fare, è stato adottato un dominio esterno ai sistemi aziendali, che trasmette le informazioni criptate direttamente al Comitato di Whistleblowing, un organo composto da quattro membri del Gruppo e il cui compito è quello di analizzare e svolgere eventuali investigazioni in merito alle segnalazioni ricevute. Relativamente all'implementazione di tale sistema di segnalazione, è stata inviata una comunicazione a tutti i dipendenti da parte dell'AD contestualmente alla pubblicazione della piattaforma sul sito Corporate del Gruppo1. Ad oggi non si registrano segnalazioni di rilievo.

Tra le ulteriori attività portate avanti nel 2020, si segnalano quelle condotte dall'Organismo di Vigilanza in tema di attuazione dei presidi sanitari e la definizione di una master policy sulla protezione dei dati predisposta dalla funzione Legale.

1 Per consultazione alla pagina Whistleblowing del sito De' Longhi, si faccia riferimento al presente link: https://www.delonghigroup.com/it/governance/whistleblowing

Numeri chiave

Nel corso del triennio di rendicontazione (2018-20) non si sono registrati casi di non conformità rispetto alla legge in materia di corruzione.

Di seguito si riportano i dati relativi alle persone a cui sono state comunicate le policy e le procedure aziendali e i dipendenti che hanno ricevuto una formazione in ambito anticorruzione nel triennio 2018- 2020.

Europa* APA2** MEIA3 Gruppo De' Longhi
Tipologia 2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
Numero di persone a cui sono state comunicate le procedure e le politiche aziendali in ambito anticorruzione
Manager 93 56 187 26 31 75 5 4 8 124 91 270
Impiegati 424 229 1.805 220 259 821 23 26 51 667 514 2.677
Operai 3 - 4.034 282 1.768 3.819 3 - - 288 1.768 7.853
Totale
dipendenti
520 285 6.026 528 2.058 4.715 31 30 59 1.079 2.373 10.800
Partner
commerciali
2 1 - 7 8 - - - - 9 8 -
Dipendenti che hanno ricevuto formazione in ambito anticorruzione
Manager 19 51 35 5 6 8 5 - - 29 57 43
Impiegati 174 209 282 103 76 26 23 - - 300 285 308
Operai 1 - - 5.416 5.280 7.560 3 - - 5.420 5.280 7.560
Totale
dipendenti
194 260 317 5.524 5.362 7.594 31 - - 5.749 5.622 7.911

*In questa tabella, l'area geografica Europa include anche i dati dell'Italia.

**Per quanto riguarda l'area APA sono state considerate le ore associate ai corsi di formazione per i nuovi assunti che includono anche aspetti di etica del business o di anticorruption. Per il biennio 2018-19, i dati riportati non risultano disponibili per gli uffici con sede in Canada.

2 L'acronimo APA corrisponde ai paesi siti nelle seguenti aree: Asia, Pacific, Americhe.

3 L'acronimo MEIA corrisponde ai paesi siti nelle seguenti aree: Middle East, India, Africa.

Si specifica inoltre che lungo il 2020 il Consiglio di Amministrazione non ha ricevuto formazione in ambito anticorruzione e informativa in merito a politiche o procedure in merito a tale ambito.

Nel triennio 2018-20 non è stata attivata alcuna azione legale per comportamenti anticompetitivi, antitrust e pratiche monopolistiche.

Così come nel biennio 2018-19, anche nel corso del 2020 non sono stati registrati casi confermati di discriminazione.

Nel corso del 2018, presso lo stabilimento di OnShiu in Cina, si è registrato un caso di lavoro minorile, emerso in seguito ad attività di audit condotta da parte di un cliente. In particolare, il caso era legato alla presenza di un lavoratore di età inferiore ai 18 anni, figlio di dipendenti, che, in fase di assunzione, aveva presentato dei documenti contraffatti da cui risultava essere maggiorenne. A valle delle opportune verifiche, il minore e i genitori sono stati allontanati, e ulteriori accertamenti sono stati eseguiti per accertarsi della regolarità di tutti i dipendenti dello stabilimento. A fronte dell'accaduto, sono state messe in atto varie iniziative e verifiche in fase di assunzione, in accordo anche con le autorità locali, per evitare il ripetersi di tali fatti. A conferma del presidio sul tema, sia nel 2019 che nel 2020 non si sono registrati casi di non compliance in ambito Diritti Umani all'interno del Gruppo.

Infine, in linea con gli obblighi di trasparenza in materia di tassazione, si rileva che il Gruppo opera in piena trasparenza ed in conformità con le norme locali e internazionali in ambito fiscale.

Gestione delle risorse umane

Scenario e rischi

Attivo in un contesto internazionale caratterizzato da molteplici culture e tradizioni, il Gruppo De' Longhi opera attraverso differenti modalità per alimentare il senso di appartenenza e la soddisfazione delle proprie persone e salvaguardare la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.

I valori fondamentali che guidano le persone del Gruppo sono l'ambizione, il coraggio, la passione, la competenza, la tradizione, il lavoro di squadra e il rispetto reciproco: tutti questi capisaldi contribuiscono quotidianamente ad incoraggiare i dipendenti a tenere comportamenti leali, corretti, di fiducia reciproca, facenti leva sul valore portato dalle diversità ed evitando di conseguenza qualsiasi tipo di discriminazione. Anche la valorizzazione e la crescita professionale delle persone sono guidate da tali principi, insieme con la promozione di un luogo di lavoro sicuro e salubre, adatto a mantenere i propri talenti e ad attrarne di nuovi, garantendo inoltre la continuità del business. Un'importante testimonianza di ciò è rappresentata dall'eccezionalità dell'anno appena trascorso, quando l'applicazione di misure volte a salvaguardare la salute dei lavoratori in risposta alla diffusione del COVID, ha contribuito a garantire continuità nelle attività del Gruppo, permettendo di non subire significativi fermi aziendali per la diffusione della pandemia.

Per informazioni di dettaglio riguardanti i rischi connessi alla gestione delle risorse umane e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato in corrispondenza del punto 9 del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi" (Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane).

Per quanto riguarda le misure di mitigazione e le modalità di gestione dei rischi legati alle tematiche delle risorse umane, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

La Direzione Risorse Umane e Organizzazione, coordinata dal Chief Corporate Services Officer, è responsabile a livello di Gruppo della gestione delle risorse umane, che a livello locale è presidiata da strutture dedicate presenti sia nelle principali aree geografiche che nelle filiali più strutturate del Gruppo. Le loro mansioni sono molteplici e comprendono principalmente tutti gli aspetti relativi alla gestione amministrativa del rapporto di lavoro, alla gestione e allo sviluppo delle risorse interne e alle attività di Talent acquisition development and retention. Ulteriori aspetti di cui si occupano le funzioni locali sono rappresentati dalle attività di comunicazione interna, dalle relazioni sindacali, dallo sviluppo di iniziative legate all'engagement del personale e dall'organizzazione e dalla messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.

La struttura HR a livello corporate è stata definita in linea con i cambiamenti organizzativi realizzati dal Gruppo negli ultimi anni. Essa prevede un'articolazione dei ruoli gestionali in tre macro-cluster, focalizzati sul presidio di aree funzionali nonché aventi competenze specifiche:

  • ° Brand Headquarters e organizzazioni commerciali Europa
  • ° Corporate Staff, Servizi e Organizzazione Operations Europa
  • ° Organizzazioni Commerciali Asia Pacific e Operations Cina

Il presidio delle rimanenti organizzazioni commerciali è assicurato dal Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Gruppo.

Un'importante novità organizzativa è rappresentata dalla funzione globale di Talent Acquisition and Employer branding, introdotta già nel 2019 ma diventata di fatto pienamente operativa nel 2020, che ha consentito al Gruppo di strutturare il processo di recruiting in maniera più integrata. All'interno di una strategia di employer branding volta ad accrescere la riconoscibilità del Gruppo a livello globale, tale funzione ha già sviluppato numerose iniziative: tra queste, l'aggiornamento delle sezioni People e Careers del sito web corporate e l'introduzione di una nuova pagina globale Linkedin, gestita a livello centrale, che è andata a sostituire le pagine dei singoli Paesi. In questa direzione vanno anche i progetti in partnership con le migliori università italiane, quali ad esempio il Politecnico di Milano e l'Università Bocconi, volti ad incrementare le attività di ricerca e formazione nonché a selezionare ed attrarre i migliori talenti.

Nel 2020 sono stati inoltre condivisi con tutte le persone del Gruppo De' Longhi i risultati della terza edizione dell'indagine aziendale "Your voice: to make a difference", condotta nel 2019 per misurare il grado di soddisfazione e l'employee engagement dei dipendenti del Gruppo stesso. La survey, che ha registrato un grado di adesione molto alto, pari a circa il 91% degli impiegati e l'85% degli operai, ha fatto rilevare un livello di engagement complessivo in leggera crescita rispetto a quello dell'edizione precedente: i fattori chiave che hanno mostrato una crescita più marcata sono rappresentati dalle aree "Giving Something Back", "My Team" e "Wellbeing", frutto delle numerose iniziative poste in essere in tali campi.

Anche nel 2020 è continuato il processo di digitalizzazione delle attività HR, che già nel 2019 aveva previsto l'implementazione del modulo relativo alla variable pay all'interno del sistema gestionale SuccessFactors di SAP. La piattaforma PULSE, attiva già dal 2018, permette inoltre ai dipendenti del Gruppo di predisporre un piano di formazione personalizzato, con la possibilità di accedere ad un catalogo formativo on-line e svolgere corsi in e-learning: tale modalità di apprendimento si è rivelata particolarmente preziosa durante un anno in cui le attività di formazione in presenza hanno necessariamente subito una significativa interruzione. Anche il programma weMake, lanciato nel 2019 e la cui fase centrale di erogazione era prevista per il 2020, è stato ridisegnato in formato digitale in modo tale da poter proseguire nonostante la chiusura prolungata degli spazi lavorativi. Nei mesi finali del 2020, in Italia sono riprese in presenza le attività formative relative alle tematiche della salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

La funzione Risorse Umane guida anche, a livello globale, il processo di valutazione delle performance (performance appraisal): ideato per favorire la crescita personale e professionale dei dipendenti, fino al livello di middle management, attraverso l'applicazione di un apposito sistema che ha l'obiettivo di stimolare un dialogo aperto e costruttivo tra capo e collaboratore. L'analisi dei risultati delle schede compilate consente di individuare il punteggio medio per ogni competenza chiave e definire di conseguenza le priorità formative, gestite poi a livello locale. Nel secondo semestre del 2020, tale processo è stato ridisegnato e diventerà operativo a partire dal 2021, quando sarà gestito tramite il sistema SuccessFactors. In continuità con il 2019 è stato utilizzato il sistema di gestione degli MBO, la cui politica non ha subito aggiornamenti (previsti per il 2021) e il cui obiettivo è di monitorare le compensazioni variabili dei dipendenti del Gruppo.

Inoltre, gli eccezionali accadimenti del 2020 hanno spinto il Gruppo ad introdurre importanti iniziative globali di comunicazione interna, volte in special modo a tenere le persone aggiornate rispetto all'evolversi della pandemia e alle scelte aziendali. Di particolare rilievo sono l'iniziativa "Stay Safe, Stay Active, Stay Together" e l'attivazione di uno sportello di supporto psicologico a disposizione dei dipendenti (inizialmente in Italia e, successivamente esteso a tutte le altre filiali nel Mondo).

Per favorire ulteriormente il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, la funzione Risorse Umane viene affiancata da figure specifiche delegate all'adempimento degli obblighi in materia di salute e sicurezza, quali ad esempio il Responsabile e gli Addetti del Servizio di Prevenzione, Protezione e Ambiente per l'Italia, la Cina e la Romania. Tra i ruoli principali di tali figure compaiono la valutazione dei rischi correlati alle attività svolte dai dipendenti del Gruppo e la definizione di eventuali piani di miglioramento, con un focus particolare sull'ergonomia delle postazioni di lavoro presso gli stabilimenti e gli uffici. A livello di Gruppo, responsabilità e procedure in materia di salute e sicurezza sono definite nell'ambito del modello organizzativo, affine allo standard internazionale OHSAS 18001 "Occupational Health and Safety Assessment Series".

Dal punto di vista del comfort degli ambienti lavorativi, in continuità con il 2019 e nel contesto dell'ampliamento dell'headquarter di Treviso, sono proseguite le iniziative legate all'ergonomia delle postazioni, introducendo scrivanie di nuova concezione con piano elevabile. Anche nello stabilimento di Mignagola sono continuati gli investimenti in macchinari che automatizzano alcuni processi lungo le linee produttive, permettendo di diminuire notevolmente l'impiego di forza dei dipendenti.

Si segnala inoltre che il sistema di gestione della sicurezza ha subito un audit di validazione nel mese di dicembre 2020 e che la gestione delle segnalazioni avviene su base locale da parte dei referenti delle risorse umane e della funzione legale, che coinvolgono per specifici casi anche l'Organismo di Vigilanza.

Focus Covid-19: le azioni intraprese per la tutela delle persone del Gruppo

La salvaguardia della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro ha giocato un ruolo cruciale all'interno del 2020, ed è stata resa ancor più complessa dal dover garantire allo stesso tempo la continuità del business. La presenza di stabilimenti ed uffici in Cina, dove la pandemia si è diffusa in anticipo rispetto al resto del mondo, ha permesso al Gruppo di implementare e sperimentare con successo iniziative di tutela della salute dei dipendenti che sono state successivamente adottate in tutti gli altri Paesi in cui esso opera, spesso anticipando le disposizioni dei governi locali.

Per quanto riguarda la parte impiegatizia, la sfida principale è stata rappresentata dalla migrazione quasi totale delle attività d'ufficio alle modalità di lavoro da remoto, che ha necessitato del reperimento di computer portatili in tempi ristretti in modo da consentire alle persone di lavorare in sicurezza dalle proprie abitazioni, al 100% del tempo durante i perdiodi di lockdown e parzialmente negli altri momenti dell'anno. Contemporaneamente, è stata implementata una politica che regolasse tale modalità lavorativa durante i mesi di emergenza sanitaria; il lavoro da remoto è stato quindi attivato a livello globale in base alla tipologia di mansione ed è proseguito per diversi mesi: tuttora, nella maggior parte degli uffici del Gruppo permane un'alternanza tra il lavoro in presenza e da remoto.

Relativamente agli stabilimenti, le fabbriche cinesi, italiane e romene hanno subito un breve periodo di chiusura in concomitanza con i lockdown nazionali e le restrizioni stabilite a livello locale. Per tutti gli impianti è stata rivista profondamente l'organizzazione, con l'installazione di pannelli di plexiglass per dividere le postazioni, l'obbligo di utilizzare i dispositivi di protezione individuale (mascherina e ove previsto guanti), l'installazione di distributori di gel disinfettanti, l'istituzione (in accordo con i sindacati) di turni che permettessero lo scaglionamento maggiore delle presenze nell'arco della giornata e la riorganizzazione delle mense, il tutto congiunto con la necessità di garantire la continuità delle attività. Inoltre, se nelle prime fasi dell'emergenza era stata disposta la misura della temperatura corporea con l'aiuto di personale interno, nella seconda fase nei siti italiani sono stati installati dei termoscanner automatici e sono state acquistate attrezzature per l'effettuazione di tamponi rapidi di terza generazione per la diagnosi di positività al COVID dei dipendenti. I test venivano effettuati in modo mirato dal personale infermieristico specializzato, cioè solo su casi sospetti e su persone venute a contatto con positivi accertati, un'iniziativa che ha consentito di ridurre drasticamente le tempistiche per verificare la contrazione del virus, limitando anche il rischio di esposizione del personale. A testimonianza dell'efficacia delle misure di prevenzione poste in essere dal Gruppo, non sono stati riscontrati significativi casi di trasmissione del contagio tra colleghi negli ambienti di lavoro. Fanno eccezione un paio di situazioni, con un numero limitato di trasmissioni, in Francia e Romania.

A fronte della straordinarietà dell'anno appena trascorso e degli ottimi risultati raggiunti, a tutti i dipendenti è stato elargito un bonus complessivamente pari a 9,5 milioni di Euro, un segno di quanto il Gruppo abbia apprezzato i loro sforzi e la loro professionalità durante mesi così complicati.

Sempre con riferimento alla tutela della salute e della sicurezza, durante il 2020 sono proseguiti gli investimenti all'interno di tutti gli uffici e dei siti produttivi in Italia, Cina e Romania, volti a migliorare il comfort dei luoghi di lavoro e la loro ergonomia. In relazione alla diffusione della pandemia sono state altresì incrementate le attività di pulizia e sanificazione degli ambienti (nelle principali sedi in Italia anche grazie all'acquisto di atomizzatori a perossido di idrogeno).

Politiche praticate e obiettivi

Il Codice Etico del Gruppo dedica un'intera sezione alla gestione delle risorse umane, a dimostrazione della grande attenzione posta sulle persone, considerate, in virtù del contributo professionale e personale che esse portano, un fattore primario per il conseguimento degli obiettivi aziendali. Nell'ambito di un rapporto basato su lealtà, correttezza e fiducia reciproca, particolare attenzione è posta nei riguardi della selezione del personale, che deve essere effettuata rispettando il principio delle pari opportunità per tutti i soggetti coinvolti. Il Codice Etico condanna inoltre il rapporto lavorativo irregolare, qualsiasi forma di sfruttamento (tra cui il lavoro minorile) e l'indebito vantaggio a fronte di uno stato di bisogno dei lavoratori. Il Gruppo evita inoltre qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori, offrendo pari opportunità nel lavoro e nell'avanzamento professionale.

Relativamente agli aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori, il Codice Etico richiede che ciascun dipendente ponga la massima attenzione nello svolgimento della propria attività: essi devono osservare attentamente tutte le misure di sicurezza e di prevenzione stabilite, così come le istruzioni e le direttive dettate per adempiere agli obblighi in tale ambito. Inoltre, presso gli stabilimenti produttivi di Mignagola (Treviso) e Cluj e Salonta (Romania) è formalizzata una politica di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, in funzione dell'adozione di un sistema di gestione affine allo standard internazionale OHSAS 18001.

Per quanto concerne la gestione integrata per tutte le Società dei temi legati alle risorse umane, quali ad esempio la remunerazione del Consiglio di Amministrazione e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, il Gruppo ha formalizzato una politica dedicata. Inoltre, in continuità con il processo di omogeneizzazione delle pratiche a livello di Gruppo, già nel 2019 è stata adottata una nuova MBO Policy di Gruppo che, attraverso strumenti dedicati, mira a stimolare ulteriormente la Group Identity. Tale policy, come anticipato nei paragrafi precedenti, sarà rivista nel corso del 2021.

Infine, è in elaborazione una policy per la definizione di uno schema di riferimento per il lavoro da remoto, prevista per il 2021 e avente l'obiettivo di regolare le modalità di lavoro della parte impiegatizia per la fase post-Covid.

Numeri chiave

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo è composto da 9.378 dipendenti, registrando un aumento del 19% rispetto all'organico del precedente esercizio. Tale variazione è riconducibile a diversi fattori, tra cui l'apertura del nuovo stabilimento di Salonta e il fatto che i processi di recruiting siano ripresi con regolarità nella seconda metà dell'anno. In aggiunta, si segnala che considerando il numero medio di dipendenti nel 2020, la differenza risulta meno significativa rispetto al 2019. Le donne del Gruppo De' Longhi rappresentano il 52% della popolazione aziendale. Il 92% dei dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato, in lieve riduzione rispetto all'esercizio precedente (93%).

Dipendenti, Italia Europa APA MEIA Gruppo De' Longhi
per tipologia
di contratto
2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
Numero di dipendenti per tipologia di contratto
Tempo
indeterminato
1.551 1.577 1.651 3.270 3.084 4.284 2.712 2.551 2.621 62 61 51 7.595 7.273 8.607
di cui donne 602 611 646 1.860 1.765 2.617 1.270 1.209 1.250 23 25 22 3.755 3.612 4.535
di cui uomini 949 966 1.005 1.410 1.319 1.667 1.442 1.342 1.371 39 36 29 3.840 3.661 4.072
Tempo
determinato
84 14 34 33 26 131 697 536 605 - 1 1 814 577 771
di cui donne 48 11 17 21 16 76 302 241 273 - 1 1 371 269 367
di cui uomini 36 3 17 12 10 55 395 295 332 - - - 443 308 404
Totale 1.635 1.591 1.685 3.303 3.110 4.415 3.409 3.087 3.226 62 62 52 8.409 7.850 9.378
Numero di dipendenti per tipologia di contratto
Full-time 1.519 1.472 1.567 3.220 3.028 4.302 3.397 3.074 3.214 62 61 51 8.198 7.635 9.134
di cui donne 537 506 549 1.811 1.715 2.601 1.562 1.438 1.512 23 25 22 3.933 3.686 4.684
di cui uomini 982 966 1.018 1.409 1.313 1.701 1.835 1.636 1.702 39 36 29 4.265 3.949 4.450
Part-time 116 119 118 83 82 113 12 13 12 - 1 1 211 215 244
di cui donne 113 116 114 70 66 92 10 12 11 - 1 1 193 195 218
di cui uomini 3 3 4 13 16 21 2 1 1 - - - 18 20 26
Totale 1.635 1.591 1.685 3.303 3.110 4.415 3.409 3.087 3.226 62 62 52 8.409 7.850 9.378
Numero di dipendenti per genere
Totale donne 650 622 663 1.881 1.781 2.693 1.572 1.450 1.523 23 26 23 4.126 3.879 4.902
Totale uomini 985 969 1.022 1.422 1.329 1.722 1.837 1.637 1.703 39 36 29 4.283 3.971 4.476

Nel corso dell'anno il Gruppo si è avvalso della collaborazione di circa 1.523 contrattisti operanti presso gli stabilimenti produttivi.

Composizione del personale – Dettaglio Unità di misura Gruppo
De' Longhi 2018
Gruppo
De' Longhi 2019
Gruppo
De' Longhi 2020
Manager
Uomini Meno di 30 anni % - - -
Da 30 a 50 anni % 2,1% 1,7% 1,4%
Oltre 50 anni % 1,0% 1,3% 1,1%
Totale uomini % 3,1% 3,0% 2,5%
Meno di 30 anni % - 0,1% -
Donne Da 30 a 50 anni % 0,8% 0,7% 0,5%
Oltre 50 anni % 0,1% 0,2% 0,1%
Totale donne % 0,9% 0,9% 0,7%
TOTALE % 4,2% 3,9% 3,2%
Impiegati
Meno di 30 anni % 2,4% 2,1% 1,5%
Uomini Da 30 a 50 anni % 12,9% 13,3% 10,8%
Oltre 50 anni % 3,1% 3,8% 3,4%
Totale uomini % 18,4% 19,2% 15,8%
Meno di 30 anni % 2,9% 2,6% 2,1%
Donne Da 30 a 50 anni % 10,0% 10,8% 9,1%
Oltre 50 anni % 1,6% 2,3% 2,1%
Totale donne % 14,5% 15,6% 13,2%
TOTALE % 32,9% 34,9% 29,0%
Operai
Meno di 30 anni % 8,9% 6,4% 7,4%
Uomini Da 30 a 50 anni % 16,2% 15,8% 15,5%
Oltre 50 anni % 4,4% 6,0% 6,5%
Totale uomini % 29,5% 28,3% 29,5%
Donne Meno di 30 anni % 7,3% 5,7% 7,3%
Da 30 a 50 anni % 22,7% 21,9% 23,7%
Oltre 50 anni % 3,6% 5,3% 7,4%
Totale donne % 33,6% 32,9% 38,4%
TOTALE % 63,1% 61,2% 67,8%

Nel 2020, il CdA del Gruppo De' Longhi è costituito da 8 uomini e 4 donne; di questi, circa l'83% ha un'età superiore ai 50 anni.

Composizione del CdA della Capogruppo Italia
Unità di misura 2018 2019 2020
Meno di 30 anni n - - -
Uomini Da 30 a 50 anni n 1 1 1
Oltre 50 anni n 7 5 7
Totale uomini n 8 6 8
Donne Meno di 30 anni n - - -
Da 30 a 50 anni n 2 1 1
Oltre 50 anni n 2 3 3
Totale donne n 4 4 4
TOTALE n 12 10 12

Alla base del successo dei prodotti del Gruppo De' Longhi si trovano le persone. Per coltivare le loro conoscenze e competenze e assicurare un'adeguata formazione in tema di salute e sicurezza, nel corso del 2020 il Gruppo De' Longhi ha erogato una media di 23,7 ore di formazione per dipendente (+ 15% rispetto al 2019) per un totale di 221.847 ore, circa il 36% in più rispetto all'anno precedente. Tale incremento è dovuto al fatto che i corsi di formazione in aula, non praticabili per alcune settimane a causa della diffusione della pandemia, sono stati riprogettati per poterli erogare in forma digitale, offrendo così a tutti i dipendenti moduli di formazione in modalità e-learning.

Gruppo De' Longhi
Formazione Unità di misura 2018 2019 2020
Ore medie per dipendente h 18,2 20,6 23,7
Formazione Unità di misura Gruppo De' Longhi
2019 2020
Formazione per qualifica
Ore medie per manager h 14,8 19,9 15,2
Ore medie per impiegati h 17,7 23,2 10,3
Ore medie per operai h 18,6 19,2 29,8
Formazione per genere
Ore medie per dipendenti donna h 13,3 18,1 25,9
Ore medie per dipendenti uomini h 23,0 23,1 21,2

Per quanto riguarda la salute e sicurezza, si segnalano 50 infortuni totali nel Gruppo a fronte di oltre 20 milioni di ore lavorate nel 2020. Tra questi, 4 sono infortuni in itinere avvenuti tramite trasporti organizzati dall'azienda e 16 nello spostamento casa-lavoro con mezzi autonomi.

L'indice di frequenza di Gruppo relativo agli infortuni risulta in netta diminuzione con un valore di 2,5 nel 2020 rispetto a 3,5 nel 2019, a seguito della riduzione del numero di infortuni durante l'anno.

Infortuni e indici infortunistici Italia Europa APA MEIA
Dettaglio per area geografica 2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
Ore lavorate totali h.000 2.702 2.657 2.527 5.457 5.218 6.256 11.006 10.255 11.125 51 116 109
Infortuni n. 20 12 10 19 28 6 40 23 34 1 - -
Di cui in itinere per
trasporti organizzati
dal Gruppo
n. - - - - 15 4 - 2 - - - -
Infortuni con conseguenze
gravi
n. - - - - - - - - - - - -
Infortuni mortali n. - - - - - - - - - - - -
Malattie professionali n. 2 2 4 1 1 - - - - - - -
Indice di frequenza - 7,4 4,5 4,0 3,5 5,4 1,0 3,6 2,2 3,1 19,5 - -
Indice di frequenza di
infortuni con
conseguenze gravi
- - - - - - - - - - - - -
Indice di mortalità - - - - - - - - - - - - -
Tasso di malattia
professionale
- 0,7 0,8 1,6 0,2 0,2 - - - - - - -
Infortuni e indici infortunistici Gruppo De' Longhi
Aggregato di Gruppo 2018 2019 2020
Ore lavorate totali h.000 19.216 18.246 20.017
Infortuni n. 80 63 50
Di cui in itinere per trasporti
organizzati dal Gruppo
n. - 17 4
Infortuni con conseguenze gravi n. - - -
Infortuni mortali n. - - -
Malattie professionali n. 3 3 4
Indice di frequenza - 4,2 3,5 2,5
Indice di frequenza di infortuni con
conseguenze gravi
- - - -
Indice di mortalità - - - -
Tasso di malattia professionale - 0,2 0,2 0,2
Infortuni e indici infortunistici dei contrattisti
operanti presso gli stabilimenti produttivi
Gruppo De' Longhi
2018 2019 2020
Ore lavorate totali h.000 2.234 1.377 2.644
Infortuni n. 4 2 4
Di cui in itinere per trasporti
organizzati dal Gruppo
n. - - -
Infortuni con conseguenze gravi n. - - -
Infortuni mortali n. - - -
Indice di frequenza - 1,8 1,5 1,5
Indice di frequenza di infortuni con
conseguenze gravi
- - - -
Indice di mortalità - - - -

Qualità e innovazione di prodotto

Scenario e rischi

Per tenere costantemente alta la fiducia dei consumatori e la reputazione in tutti i mercati in cui opera, il Gruppo De' Longhi si impegna costantemente a garantire la massima qualità dei propri prodotti. Tale presupposto è essenziale per assicurare la profittabilità nel lungo termine e la continuità del business: quest'ultima, in un anno segnato profondamente dalla pandemia da Covid-19, va inoltre di pari passo con il rispetto delle norme sulla sicurezza e sull'informativa di prodotto. Il Gruppo, infatti, operando in diverse realtà in tutto il mondo, deve continuamente fronteggiare un contesto normativo complesso ed eterogeneo, ponendo una costante attenzione al rispetto degli standard previsti dalle diverse giurisdizioni. A tal proposito, il caratteristico approccio local for global utilizzato da De' Longhi prevede che tutti i prodotti sviluppati siano in accordo con gli standard più stringenti disponibili tra i numerosi paesi in cui essi vengono commercializzati. Tra le norme più conosciute si citano ad esempio il regolamento n. 1907/2007, detto REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and restrictions of Chemicals), e la direttiva RoHS (Restrictions of Hazardous Substances) 2002/95/CE, presenti nell'Unione Europea ed entrambi rispettati da tutte le Società del Gruppo, nonostante l'ambito di applicazione sia, per l'appunto, strettamente europeo.

Inoltre, l'attività del Gruppo prevede l'assunzione delle responsabilità del produttore per qualsiasi danno derivante da prodotti difettosi, una circostanza che comporta regimi di responsabilità particolarmente rigorosi, specie in alcuni ordinamenti giuridici come sono gli Stati Uniti d'America e l'Australia. Un esempio molto recente a tal proposito è relativo all'adeguamento delle normative energetiche dei due Paesi sopra citati, dove l'introduzione di nuove norme in tema di efficienza energetica che il segmento dei condizionatori portatili deve rispettare ha comportato l'adeguamento dell'intera gamma commercializzata dal Gruppo nei due mercati ad un livello minimo di efficienza energetica.

Al produttore, inoltre, spettano determinate responsabilità relative alla corretta informativa di prodotto, le quali possono variare in funzione delle normative locali. A titolo di esempio, sempre negli Stati Uniti il Gruppo De' Longhi è soggetto alla Proposition 65, che implica che il produttore riporti l'eventuale presenza di sostanze pericolose all'interno dei prodotti mediante l'apposizione, sugli stessi, di segnali di allarme.

Per il dettaglio sui rischi legati a qualità e innovazione del prodotto e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi" e in particolar modo ai punti 5 (Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazione di prodotto), 6 (Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi) e 10 (Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità di prodotto).

Relativamente alle misure di mitigazione e alle modalità di gestione dei rischi legati alla qualità e all'innovazione del prodotto, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella presente in Nota metodologica e intitolata "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione".

Modello di gestione e organizzazione

La funzione Qualità, che comprende più di 500 persone in tutto il Gruppo, presiede la qualità di prodotto attraverso il team Regulatory Affair, avente il compito di supervisionare tutto ciò che è legato al rispetto di normative e regolamenti vigenti in materia di sicurezza di prodotto e alimentare; tra gli altri compiti in capo a tale team vi è la definizione di linee guida dedicate e di criteri di controllo dei prodotti che possano essere applicabili per tutte le Società del Gruppo. Il rispetto delle disposizioni definite centralmente è inoltre garantito dalla strutturazione dei team su 2 livelli: il primo livello si occupa del controllo qualità dei prodotti realizzati sia dal Gruppo che dai fornitori di prodotti finiti, mentre il secondo è responsabile della gestione della qualità in fase di sviluppo del prodotto e in occasione di eventuali segnalazioni provenienti dal mercato. Per ridurre al massimo le cause alla base della rottura o del malfunzionamento dei prodotti, è infatti essenziale porre attenzione alla loro qualità fin dalle prime fasi di progettazione.

Un ulteriore strumento utile a monitorare la qualità di prodotto è rappresentato dal modello organizzativo certificato ISO 9001, adottato sia negli stabilimenti europei che nei siti produttivi cinesi del Gruppo. Per quanto concerne la sicurezza alimentare, tale modello organizzativo si ispira alle Good Hygienic Practices (GHP) e agli standard per la sicurezza alimentare ISO 22000 e ISO 1672-2, specifici in termini di requisiti per la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti e dei prodotti con cui questi vengono a contatto. In particolare, basandosi sui principi dell'HACCP e sul Codex Alimentarius, la norma 22000 permette di identificare e gestire i possibili rischi, di prevenire il verificarsi di incidenti lungo tutta la filiera produttiva e di valutare la conformità dei prodotti in campo normativo. Anche i principi e i requisiti di rintracciabilità del prodotto espressi dalla ISO 22005 sono stati presi ad esempio per sviluppare il modello organizzativo, in modo tale da rendere disponibili per ogni componente e prodotto finito tutte le informazioni relative al fornitore ed al cliente destinatario del prodotto stesso.

Inoltre, tutti i prodotti del Gruppo vengono qualificati, in fase di pre-produzione, da un ente terzo, il quale ne valida la conformità rispetto agli standard più elevati di sicurezza alimentare ed elettrica. Quest'ultima viene testata su tutti i prodotti una volta avviata la produzione, mentre le analisi per stabilire la sicurezza alimentare vengono svolte periodicamente su base campionaria. Un ulteriore compito della funzione Quality, svolto attraverso audit specifici (§ Gestione della catena di fornitura), è quello di presidiare la qualità delle produzioni dei propri fornitori.

In ultimo, relativamente all'informativa di prodotto, il team Regulatory Affair fornisce supporto agli uffici Ricerca e Sviluppo e Direzione Marketing nella creazione di etichette e libretti che siano coerenti con quanto previsto dal quadro normativo del Paese in cui verrà commercializzato il prodotto, mantenendo monitorata costantemente l'evoluzione delle normative in vigore. Le informazioni sul paese di origine e l'eventuale contenuto di gas refrigeranti costituiscono alcune delle prescrizioni a cui sono sottoposti gli elettrodomestici commercializzati dal Gruppo. All'interno del manuale di utilizzo, invece, sono sempre riportate le indicazioni relative alla modalità di utilizzo in piena sicurezza e allo smaltimento del prodotto quando questo raggiunge il proprio fine vita.

L'innovazione e la progettazione di prodotto sono presidiate principalmente dalla funzione Operations and Technology, che ha il compito di sviluppare prodotti che garantiscano allo stesso tempo facilità di utilizzo e un elevato grado di multifunzionalità, abbinati ad un design caratteristico. Quest'ultimo deve coniugare diversi aspetti, garantendo prodotti che siano ergonomici, silenziosi, affidabili, realizzati con materiali ricercati e che assicurino un prodotto duraturo nel tempo ed efficiente energeticamente, basato su tecnologie che favoriscano stili alimentari salutari. Oltre a ciò, il Gruppo ha sempre investito nella ricerca e nello sviluppo di prodotti che assicurino prestazioni di lunga durata, con componenti di facile smontaggio e pulizia. A tal proposito, nel 2020 il marchio Kenwood ha avviato un progetto biennale che porterà le proprie kitchen machines a ridurre drasticamente il numero e la complessità delle componenti a favore di un miglioramento nella riparabilità e nella manutenzione del prodotto.

In tema di innovazione, invece, i recenti trend di mercato hanno contribuito a dare una notevole spinta verso la digitalizzazione dei prodotti, portando il Gruppo ad investire su soluzioni innovative (si veda paragrafo "Prodotti connessi").

Più in generale, le linee guida per la progettazione di nuovi prodotti sono fornite trasversalmente in tutto il Gruppo da specifiche procedure NPD (New Project Development), seguite dalle funzioni di Marketing e Design e da una parte degli uffici tecnici: questi ultimi sono composti da oltre 350 persone, dislocate negli uffici italiani, tedeschi e del Regno Unito e presso lo stabilimento di Dongguan in Cina. In sinergia con il team Regulatory della Direzione Qualità, tali uffici si dedicano alla progettazione di soluzioni che siano conformi con le legislazioni vigenti; in aggiunta, il già citato approccio local for global adottato dal Gruppo impone che i prodotti siano sviluppati in accordo agli standard più stringenti disponibili tra gli oltre cento Paesi nei quali il Gruppo commercializza i propri prodotti.

Lo sviluppo di soluzioni e prodotti innovativi viene promosso anche attraverso la collaborazione tra la funzione Operations and Technology e alcuni partner commerciali, per i quali il Gruppo De' Longhi progetta e produce prodotti per il caffè, nonché con diversi prestigiosi atenei universitari italiani ed esteri in tema di design di prodotto e miglioramento dell'esperienza di utilizzo. A tal proposito, nonostante le ovvie limitazioni imposte dall'eccezionalità dell'anno appena trascorso, nel 2020 il Gruppo ha tenuto una conferenza alla LIUC - Università Cattaneo in tema di innovation management ed è stata premiata dall'Università di Padova in riconoscimento della collaborazione basata sul valore dell'open innovation. Infine, la progettazione di nuovi prodotti e soluzioni viene tutelata da specifici brevetti gestiti a livello corporate, mentre presso la sede di Hong Kong è presente un ufficio tecnico responsabile specificatamente dei progetti di ricerca sviluppati in partnership con i fornitori locali.

Politiche praticate e obiettivi

La costante attenzione a realizzare prodotti di eccellenza è sicuramente uno dei valori fondanti del Gruppo, che si dedica al loro concepimento e alla loro continua innovazione grazie alle attività di ricerca e sviluppo orientate, tra le altre cose, alla sicurezza ed al benessere del consumatore. All'interno del Codice Etico, approvato dal CdA nel 2018, il Gruppo si impegna a garantire ai propri consumatori e clienti elevati standard qualitativi; la produzione e la progettazione di prodotti d'eccellenza devono tenere conto in particolar modo dell'economia e della durabilità del prodotto, nonché dei più alti livelli possibili di compatibilità ambientale. Inoltre, il Gruppo vuole rappresentare per i propri clienti un partner affidabile e sicuro, continuando a sviluppare i propri mercati attenendosi a questo principio e fornendo prodotti e servizi di ottimo livello e di elevata qualità.

A ulteriore supporto, il Gruppo De' Longhi ha adottato una Politica di Qualità a livello di Gruppo che rinforza l'impegno nello sviluppare e commercializzare prodotti e soluzioni sicuri e conformi a tutte le leggi e regolamenti vigenti, nonché capaci di soddisfare le più alte aspettative dei consumatori finali.

Numeri chiave

L'efficienza qualitativa di processo è monitorata da un indicatore denominato FTQ (First Time Quality Indicator), atto a verificare le tipologie di difettosità, funzionali o estetiche, legate ai singoli prodotti. Nello specifico, l'indicatore esprime la percentuale di prodotti che escono dal processo produttivo in perfetta qualità sul totale della produzione. Nel triennio 2018-2020 di riferimento, il valore complessivo dell'FTQ ha evidenziato un andamento stabile, confermando le ottime performance a livello di Gruppo. Un secondo indicatore utilizzato per monitorare la qualità dei prodotti, denominato Service Call Rate, serve invece a fornire una misura delle difettosità riscontrate in quei prodotti che, entro due anni dal loro acquisto, hanno presentato malfunzionamenti o rotture, monitorando la percentuale di macchine riparate nel primo anno di garanzia. Anche in questo caso, il calo nel valore complessivo dell'SCR registrato nel 2020 e il suo costante miglioramento nel triennio di rendicontazione confermano l'impegno del Gruppo De' Longhi nella progettazione e realizzazione di prodotti di elevata qualità.

Nel corso del 2020 (così come già nel 2018) non si sono verificati casi significativi di non compliance correlati alla salute e sicurezza dei prodotti, a differenza di quanto accaduto nel 2019, quando si è riscontrato un caso di non conformità rispetto alla Direttiva Europea 2014/35/UE, cosiddetta "Direttiva Bassa Tensione", che ha comportato una sanzione amministrativa comunque non significativa. In merito all'informativa e all'etichettatura dei prodotti, nel 2020 si è registrato in Italia un caso di non compliance, scaturito in un avviso e dovuto a un prodotto del marchio Ariete, la cui etichetta non recava il nome e l'indirizzo del produttore. Nel corso del 2019 i casi di non compliance erano invece stati 2, mentre nel 2018 se ne era verificato uno soltanto (in tutti e tre i casi la non conformità si è registrata rispetto alla Direttiva Europea sopracitata). Nel 2018, inoltre, si era riscontrata una segnalazione da parte del Dipartimento delle dogane e delle accise di Hong Kong rispetto all'"Ordinanza commerciale" in relazione all'etichettatura di un modello di deumidificatore.

Infine, in continuità con gli esercizi precedenti, il Gruppo ha proseguito il proprio piano di investimenti in attività di ricerca e sviluppo, con l'obiettivo di potenziare la propria capacità innovativa (si faccia riferimento al paragrafo "Attività di ricerca e sviluppo – controllo della qualità" per approfondimenti).

Si riportano di seguito alcuni prodotti la cui progettazione è esemplificativa delle caratteristiche dell'innovazione del Gruppo De' Longhi:

Prodotti connessi

In continuità con gli anni precedenti, anche nel 2020 il Gruppo De' Longhi ha proseguito la propria strategia di investimenti nello sviluppo di soluzioni che garantiscano connettività e facilità d'utilizzo: tra queste spiccano le tecnologie digitali, quali ad esempio sistemi Wi-Fi, Bluetooth e schermate touch. Tali potenzialità permettono di migliorare ogni anno di più sia la possibilità di personalizzare i prodotti offerti all'utente che il monitoraggio e la prevenzione di eventuali anomalie di funzionamento, con un conseguente aumento di efficacia e di tempestività nell'assistenza. Nello specifico, nel 2020 è stata commercializzata Primadonna Soul, la prima macchina superautomatica del Gruppo dotata di connessione Wi-Fi e gestibile attraverso un'applicazione installata sullo smartphone dell'utente, così come una linea di condizionatori portatili monitorabili da remoto grazie alla tecnologia Bluetooth.

Già dal 2018, inoltre, vengono offerte diverse gamme di prodotti per la cottura dei cibi e per il comfort che sono caratterizzate da interfacce utente innovative e soluzioni connesse: tra queste, una serie dei prodotti Apple Homekit per il riscaldamento, commercializzati sul mercato giapponese, e un deumidificatore connesso al Wi-Fi, venduto invece sul mercato Europeo.

Prodotti durevoli e smontabili

Durante la fase di sviluppo delle macchine da caffè vengono effettuati numerosi test di durabilità, relativi sia alle singole componenti che ai prodotti finiti. Per verificare l'affidabilità e la durabilità dei prodotti vengono eseguite diverse migliaia di erogazioni di bevande in condizioni di utilizzo standard: per alcuni modelli, come la Maestosa e La Specialista, sono continuate diverse iniziative atte a migliorarne ulteriormente la longevità, che già ad oggi garantisce performance ottimali. Ad esempio, nel corso del 2020 è stato avviato un progetto volto a modificare i telai della macchina da caffè La Specialista, in modo tale da venire incontro ad esigenze di riparabilità e ridurre il tempo di sostituzione delle componenti; più in generale, la riparabilità di tutte le macchine da caffè a marchio Nespresso è monitorata già in fase di progetto. Progetti simili sono stati avviati anche per le kitchen machines del marchio Kenwood, per le quali, nell'ambito del processo di standardizzazione delle componenti interne, si punta a una drastica riduzione delle componenti a vantaggio di una riparabilità più semplice ed efficace, agendo in particolar modo sulla semplificazione di alcuni elementi chiave del prodotto e aumentandone la condivisione tra più modelli differenti. Un'iniziativa simile era già stata implementata nel corso del 2019, quando per i set Kenwood Chef sono state ridotte le tipologie di fruste, che da 13 sono passate a 2 soltanto, agevolando in tal modo la riparabilità dei prodotti e prediligendo materiali più resistenti nel tempo.

Risulta quindi evidente come, oltre alle prerogative imprescindibili della qualità e della durabilità della propria offerta, il Gruppo De' Longhi si prefigga anche l'obiettivo di facilitare la riparabilità dei propri prodotti, rendendoli non solo più facilmente smontabili, ma anche accrescendo la condivisione di medesimi elementi meccanici tra più prodotti della stessa linea.

Infine, come già rilevato negli anni precedenti, si segnala come le macchine da caffè superautomatiche siano dotate di sistemi brevettati che ne facilitano il lavaggio con acqua corrente, senza la necessità di ricorrere a detersivi e lubrificanti, mentre il sistema latte viene pulito sfruttando vapore e acqua calda al termine di ciascuna erogazione, così da poter riporre in frigorifero il latte rimanente e riutilizzarlo successivamente.

Prodotti energeticamente efficienti

Le attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione di prodotti sempre più efficienti energicamente, oltre a rappresentare una prerogativa del Gruppo De' Longhi, costituiscono un tema spesso discusso e in continua evoluzione nell'ambito normativo.

Relativamente all'area Caffè, così come nel 2019 anche nel 2020 si rileva come la quasi totalità delle macchine da caffè superautomatiche De' Longhi risulti appartenere almeno alla classe energetica A4, così come tutte le macchine Lattissima e le macchine manuali con controllo elettronico (come, ad esempio, la Dedica). La novità più importante del 2020 è rappresentata dal passaggio in classe A+ delle macchine da caffè della piattaforma Nespresso, reso possibile dalla riduzione del contenuto di alluminio che ha permesso di realizzare una caldaia più leggera e meno energivora. Inoltre, su tutte le macchine superautomatiche è disponibile già dal 2018 la modalità "Eco-mode", che garantisce il massimo risparmio energetico durante la fase di riscaldamento; tale funzione, affiancata dalla funzione stand-by disponibile per tutte le gamme di prodotti, garantisce livelli di consumo energetico che sono addirittura più bassi rispetto ai requisiti normativi. Queste modalità, sulla scia di quanto già fatto lungo il 2019, sono state ulteriormente migliorate, mantenendo prestazioni dello stesso livello.

Inoltre, tutte le macchine manuali per il caffè, che sono comunemente più energivore rispetto a quelle superautomatiche, montano un sistema brevettato De' Longhi che ne permette, dopo un lasso di tempo di inutilizzo, lo sgancio automatico o l'autospegnimento, garantendo così il risparmio energetico.

Infine, relativamente all'area comfort, nel 2020 è stata completata e consolidata la migrazione di tutta la gamma europea di condizionatori portatili sul gas refrigerante propano, che ha rilevanti vantaggi ambientali essendo un gas refrigerante naturale caratterizzato da un ridotto potenziale di riscaldamento globale. Tale attività si inserisce sulla scia di quanto già iniziato nel 2018, quando per i prodotti con circuito frigo, destinati al mercato europeo, si è affermata l'iniziativa di sostituire i gas refrigeranti proprio con il gas propano, in accordo con il regolamento UE n. 517/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 sui gas fluorurati a effetto serra.

Prodotti abilitanti stili di vita salutari

In linea con i recenti trend salutisti e le abitudini alimentari sempre più sane, il Gruppo De' Longhi è in grado di abilitare, attraverso i suoi prodotti, stili di vita salutari: ad esempio tale approccio si riflette nel tentativo di mantenere inalterati i principi nutritivi degli alimenti.

A questo proposito, tutte le macchine da caffè De' Longhi, sia superautomatiche che manuali, sono perfettamente allineate con tali esigenze: le caldaie a controllo elettronico della temperatura permettono di mantenere condizioni ottimali del caffè macinato, senza alternarne le proprietà organolettiche ed esaltandone l'aroma, in linea con i più severi limiti consigliati dagli standard internazionali di settore. Negli ultimi anni, inoltre, il Gruppo ha instaurato una collaborazione duratura con l'Università di Padova, che ha portato allo sviluppo di diverse iniziative innovative. Tra queste, due progetti risultano avere particolare rilevanza: una macchina per il caffè che sia in grado di ottimizzare l'erogazione di latte vegetale per la preparazione delle bevande, così da rispondere alle nuove esigenze alimentari dei consumatori, e un sistema che utilizza i concetti di "vibro-chimica" al fine di rendere la fase di erogazione più efficiente, ottenendo come conseguenza un'infusione ottimale dal punto di vista del gusto e dell'aroma.

4 A partire dal 2009, la FEA (Associazione Svizzera dell'industria degli elettrodomestici) in accordo con le autorità svizzere, ha introdotto il marchio energetico per le macchine da caffè espresso, diventato obbligatorio nel 2014 per tutte le macchine commercializzate nel mercato svizzero. In questo contesto, il Gruppo De' Longhi ha deciso di estendere la certificazione in conformità con lo standard EN 60661/2014 "Metodi per misurare le prestazioni delle macchine da caffè domestiche" a tutte le macchine per il caffè, indipendentemente dal mercato di commercializzazione. Il marchio energetico proposto nell'accordo svizzero classifica le macchine da caffè espresso sulla base del loro rendimento energetico su una scala che va dalla classe D a quella A+++.

Anche lo sviluppo dei prodotti a marchio Kenwood è stato guidato dalla volontà di rispondere alla richiesta di alimenti sani da parte dei consumatori. Ad esempio, la linea di estrattori Pure Juice, grazie alla cosiddetta Scrolling Technology, consente di ridurre il surriscaldamento e l'ossidazione degli ingredienti, evitando che la frutta e la verdura, quando spremute, vedano ridursi le proprietà nutritive che le caratterizzano. Tali funzionalità innovative sono rese possibili anche grazie alla proficua collaborazione avviata con l'Università di Reading, che ha portato il Gruppo a finanziare l'attività di ricerca sugli aspetti nutrizionali dei cibi. In tema di salute per i prodotti del Gruppo sono poi numerose le iniziative in essere già dall'inizio del triennio di rendicontazione: tra queste, la gamma di friggitrici Multifry consente di cuocere gli alimenti con aria calda, garantendo quindi un utilizzo ridotto di oli vegetali (e quindi grassi), e riducendo inoltre l'impatto ambientale generato dallo smaltimento dell'olio di frittura.

Relazione con i consumatori

Scenario e rischi

Il Gruppo De' Longhi fonda la propria brand reputation sul rapporto di fiducia instaurato con i consumatori finali e sull'imprescindibile requisito di qualità dei prodotti commercializzati. Entrambi questi aspetti vengono gestiti e curati attraverso molteplici fattori e attività, che vanno da una comunicazione chiara e onesta che precede l'acquisto fino a un servizio di assistenza post-acquisto in grado di ascoltare le esigenze e rispondere velocemente ed in maniera completa alle richieste dei consumatori finali, con particolare attenzione alla protezione dei dati dei clienti.

Numerosi sono poi gli aspetti legati alle esigenze dei consumatori finali che rientrano nelle disposizioni di legge in materia di tutela dei consumatori, con riferimento ad esempio al periodo minimo di garanzia dei prodotti, alla gestione degli stessi in caso di difettosità e alla loro compatibilità ambientale in termini di riciclabilità dei materiali che li compongono. Anche la protezione dei dati e della privacy dei consumatori rappresenta un aspetto di fondamentale importanza per il Gruppo: i maggiori rischi in tal senso sono dovuti ad elementi quali l'obsolescenza delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione delle informazioni.

Per un'analisi più approfondita in merito alla gestione dei rischi correlati alla relazione coi consumatori, si faccia riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione" in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

Il Gruppo De' Longhi gestisce la comunicazione esterna attraverso la Direzione Marketing e Comunicazione che opera sia a livello centrale che a livello di brand all'interno degli uffici Marketing delle filiali. Nel corso del 2019, con l'intenzione di integrare sempre più il servizio di supporto ai consumatori lungo l'intera fase del processo di acquisto e post-vendita, la Direzione After Sales, che già si occupava della gestione delle richieste dei consumatori finali pre e post-vendita, è stata rinominata Direzione Customer Care. Per questa ragione, i contact center e i centri di assistenza tecnica rimangono uno strumento imprescindibile di relazione con i consumatori per la funzione, che definisce gli standard di riferimento validi per tutto il Gruppo.

La rete di contact center, che opera in outsourcing coprendo la quasi totalità delle filiali del Gruppo, prende in carico le richieste di assistenza dei consumatori finali, fornendo informazioni di prodotto e un supporto continuativo necessario per un'ottimale customer journey. A causa dell'epidemia da Covid-19 e delle sue implicazioni in termini di mobilità e accesso alle sedi lavorative, con le chiusure temporanee degli uffici e la loro successiva riorganizzazione per consentire la conformità alle disposizioni sanitarie, il 2020 ha rappresentato un anno di sfide per i contact center, che hanno registrato un notevole aumento nella frequenza dei contatti con i consumatori (in alcuni momenti con picchi del 100% in più rispetto agli anni precedenti). Per far fronte a questo contesto, durante l'anno è stato incrementato sia il personale in outsourcing dei contact center che quello interno dedicato alle attività di pick and packing.

Anche nel 2020 è stato utilizzato il sistema gestionale CRM (Customer Relation Management), estensivo di SAP, per garantire la gestione integrata ed efficiente dei dati relativi ai consumatori, con una copertura di circa l'80% del fatturato di Gruppo e per generare feedback ed effettuare analisi delle informazioni raccolte. Tale sistema è stato rinnovato nel corso dell'anno di rendicontazione; un importante progetto di customer care e customer semplicity si è infatti concluso nel 2020 e ad oggi consente al CRM di offrire un sistema integrato di servizio pre-vendita e post-vendita e un nuovo sistema di comunicazione con il cliente in cloud.

Durante l'anno, si è inoltre ricorso a strumenti di VoC management (Voice of Customer), attraverso l'implementazione di Wonderflow, un software che consente la raccolta e l'analisi strutturata delle recensioni dai siti dei principali retailers che vendono prodotti del Gruppo, in 14 paesi nel mondo, e che permette di combinare tali recensioni con il feedback diretto dei clienti, raccolto attraverso il CRM interno. Questa implementazione, che sfrutta la Big Data Analysis, ha permesso di migliorare ulteriormente la forza di ascolto; la funzione dispone pertanto di un "Actionable feedback" basato su centinaia di migliaia di interazioni comunicative, per diverse categorie di prodotti del Gruppo.

Il 2020 ha dato origine a nuove sfide anche per il servizio di assistenza tecnica, costituito da circa 1.800 centri in tutto il mondo (di cui circa 300 in Italia), la maggior parte dei quali in outsourcing: la pandemia da Covid-19 ha infatti portato alla chiusura temporanea di un numero significativo di questi centri (fatta eccezione per la Germania, dove si è continuato a lavorare senza interruzioni) e ad una riduzione dell'operatività, portando il tempo medio di assistenza ad aumentare, complice anche un consistente aumento delle vendite del Gruppo nel medesimo periodo. Nonostante ciò, il sistema ha mostrato grande resilienza appoggiandosi all'hub tedesco senza mai interrompere il servizio di riparazione, provando ancora una volta la propria flessibilità e adattabilità alla realtà che lo circonda.

La Direzione Customer Care, oltre a condividere linee e standard comuni di intervento, monitora costantemente la qualità del servizio dei team di assistenza tecnica e dei contact center attraverso sopralluoghi e indicatori specifici, erogando periodicamente una formazione dedicata. Nel corso del 2020, i sopralluoghi sono stati interrotti durante i mesi di lockdown nazionale per poi riprendere non appena consentito. La formazione in aula per dipendenti e partner esterni specializzati nell'assistenza tecnica è sostituita in maniera molto efficace dalla sinergia tra e-learning e training online, la cui piattaforma è stata aggiornata e modificata in modo tale da renderla più veloce, fruibile e affidabile.

Infine, in relazione alla gestione dei dati sensibili dei consumatori, le informazioni sono registrate all'interno dei webserver localizzati nella Google Cloud Platform, la cui sicurezza viene garantita sfruttando le moderne tecnologie dei servizi Google e attraverso l'impegno in tema di compliance che Google stesso assicura nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati e in relazione ai principali standard internazionali sulla sicurezza delle informazioni (ISO 27001) e dei servizi cloud (ISO 27017 e ISO 27018).

Politiche praticate e obiettivi

Con l'obiettivo di migliorare la longevità dei prodotti e la customer experience, il Gruppo De' Longhi, in linea con i codici di consumo definiti all'interno dei Paesi in cui opera, è costantemente impegnato nel miglioramento dell'offerta dei servizi di assistenza ai clienti.

Nonostante non sia stata formalizzata una politica specifica in merito a tali aspetti, il Gruppo si pone come obiettivo il miglioramento delle proprie attività di analisi e di approfondimento delle richieste più comuni da parte dei consumatori, ponendo particolare attenzione sia all'informativa di prodotto che alle richieste di assistenza a valle dell'acquisto. In aggiunta alle attività di analisi di big data e di Business Intelligence già condotte negli anni precedenti, nel corso del 2020 si è concluso un importante progetto di analisi dei feedback dei clienti: la realizzazione di una nuova piattaforma interna data driven consente infatti di effettuare in maniera intuitiva operazioni di text analytics, text mining, sentiment analysis e rating breakdown, analizzando i canali online di review dei principali retailer europei e mondiali e raccogliendo informazioni sia su prodotti del Gruppo sia su prodotti della concorrenza. In questo modo, il Gruppo può investigare diversi aspetti competitivi raggiungendo un profondo livello di dettaglio.

Un ruolo importante in tale ambito è ricoperto inoltre dal Codice Etico del Gruppo, che in tema di comunicazione interna ed esterna dedica particolare attenzione al consumatore e ai clienti, ritenendo l'ascolto delle loro differenti esperienze una fonte d'ispirazione fondamentale per poter offrire soluzioni sempre migliori, in grado di anticipare o addirittura influenzare nuovi trend di mercato. Il Gruppo si impegna pertanto a garantire ai propri consumatori e clienti competenza, puntualità, attenzione, apertura al dialogo, cortesia, collaborazione e passione nell'assicurare elevati standard qualitativi, offrendo il massimo livello di servizio.

Relativamente alla comunicazione con l'ambiente esterno, il Codice Etico prevede che le informazioni rilasciate sia internamente che esternamente al Gruppo debbano essere condivise nel rispetto di leggi, regole e pratiche di condotta professionale, e debbano inoltre essere comunicate con chiarezza, trasparenza, tempestività e accuratezza. Infine, in linea con il principio di riservatezza presente nel Codice Etico, il Gruppo è costantemente impegnato nella tutela della riservatezza delle informazioni e dei dati in proprio possesso, operando nel rispetto delle Leggi e dei Regolamenti vigenti in materia e relativi a clienti e consumatori. Per entrambi gli ambiti non sono attualmente presenti politiche formalizzate dedicate.

Numeri chiave

In relazione alla gestione e alla protezione dei dati, nel corso del 2020 si segnala che non sono stati registrati casi in tale ambito. Nel 2019, invece, a causa di un potenziale rischio di data breach, si è riscontrato un caso di non conformità presso una società del Gruppo in Germania. Il caso però era stato notificato tempestivamente alle autorità competenti, in ottemperanza alla normativa vigente, e quindi risolto all'insorgere della criticità. Infine, nel corso del 2018 era stato registrato un caso di perdita delle informazioni limitato a tre consumatori.

Con riferimento al servizio dedicato ai consumatori finali, come accennato nei paragrafi precedenti, a causa degli effetti della diffusione della pandemia di Covid-19, nel 2020 il tempo di assistenza medio ha registrato un incremento rispetto agli anni passati, in cui era stato registrato un calo costante fino al 2019, compreso. La qualità delle riparazioni effettuate dall'assistenza tecnica viene invece monitorata attraverso l'indicatore First Time Fix (FTF), che indica la percentuale di prodotti riparati che non hanno avuto necessità di nuovi interventi di assistenza nei sei mesi successivi. Il valore del FTF nel 2020 non ha subito variazioni, e risulta superiore al 95%, in linea con quanto registrato nel 2019; questo perchè l'indicatore è slegato dalle tempistiche di riparazione, e pertanto non ha risentito dell'effetto-COVID, confermando come la quasi totalità dei prodotti abbia ricevuto una riparazione adeguata e di qualità.

Riguardo i casi di non compliance in ambito di marketing e comunicazione, si segnala che nel corso del 2020 non sono stati registrati casi in tale ambito, mentre nel 2019 se ne sono verificati e risolti due, che non hanno comportato sanzioni ma solo avvisi. Nel 2018 sono state registrate quattro contestazioni: in particolare, due segnalazioni erano correlate a domande di marchio e le restanti, invece, erano riconducibili alla comunicazione promozionale. Nel corso del 2017, infine, erano state registrate due contestazioni nell'ambito della comunicazione promozionale che si sono concluse con la modifica o rimozione del messaggio.

Gestione della catena di fornitura

Scenario e rischi

Per garantire la continuità del business, un tema di primaria importanza specialmente durante l'anno appena trascorso, il Gruppo De' Longhi pone forte attenzione alla prevenzione e all'eventuale gestione dei rischi legati alla catena di fornitura. Il Gruppo agisce infatti indirizzando i propri fornitori ad adottare le migliori pratiche disponibili in termini di qualità del prodotto, di condizioni di lavoro, di diritti umani, di salute e sicurezza e di responsabilità ambientale.

La value chain del Gruppo De' Longhi si imposta su cinque stabilimenti situati in Italia, Romania e Cina per quanto concerne la produzione e l'assemblaggio dei prodotti finiti. Tale attività copre oltre il 60% del venduto ed è coadiuvata dall'insieme degli OEM, i partner qualificati ai quali, tra le altre cose, vengono demandati lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione dei prodotti (principalmente macchine da caffè).

L'emergenza Covid-19 ha inevitabilmente influito sulla definizione e la gestione dei rischi connessi alla supply chain, portando il Gruppo a fronteggiare emergenze logistiche dovute alle restrizioni locali e alla chiusura delle frontiere che sono state gestite in ottemperanza delle leggi e cercando di garantire la continuità delle attività. Per ulteriori dettagli nell'ambito dei rischi legati alla catena di fornitura e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato in corrispondenza del punto 8 (Rischi connessi alla produzione, all'andamento dei costi delle materie prime e ai rapporti con i fornitori) del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi".

Relativamente alle misure di mitigazione e alle modalità di gestione dei rischi legati alla gestione della catena di fornitura, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

Al fine di garantire i più alti standard qualitativi, la continuità del business e i requisiti di carattere ambientale e sociale, la catena di fornitura viene gestita in maniera sinergica dalla Direzione Supply Chain, dalla funzione Quality e dalla funzione Acquisti.

Relativamente al monitoraggio e al supporto dei fornitori di prodotti finiti, l'attività di valutazione viene condotta da tre uffici, le cui competenze sono ripartite in base alla categoria di prodotto e alla vicinanza geografica della produzione: in Italia operano gli uffici dedicati all'area caffè e stiro, in Regno Unito vengono gestiti i prodotti "motor-driven", mentre ad Hong Kong si concentra l'area comfort. Tale suddivisione per aree di competenza permette di rispondere in modo rapido ed efficace alle peculiarità dei diversi mercati in cui il Gruppo opera.

La gestione dei materiali funzionali alle componenti destinate alla produzione europea – in termini di quantità e logistica - è affidata a due team della Direzione Supply Chain, che operano in Italia e in Romania. Per quanto riguarda gli stabilimenti cinesi, invece, la gestione dei materiali è presidiata direttamente dai responsabili degli stabilimenti, supportati dai tre uffici acquisti divisi per categoria di prodotto.

Con lo scopo di valutare la qualità della fornitura, la funzione Quality conduce periodicamente audit sui fornitori di prodotti finiti e audit per assicurare il rispetto dei diritti umani, dei valori e dei principi guida del Codice Etico relativi alle pratiche di lavoro e, a partire dal 2019, anche delle principali norme ambientali. In particolare, gli audit sociali e ambientali vengono perlopiù condotti presso i fornitori degli stabilimenti cinesi, in linea con lo standard internazionale SA 8000 (Social Accountability). Nello specifico, gli audit consentono di indagare diversi aspetti di carattere sociale, come la libertà di associazione e contrattazione collettiva, l'orario di lavoro, le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza, il lavoro minorile, il lavoro forzato, la discriminazione e la formazione del personale; essi vengono effettuati di norma con cadenza biennale, sia per la fase di qualifica iniziale che per il successivo monitoraggio periodico. A partire dal 2020 inoltre, contestualmente ai criteri sociali di valutazione già in uso, sono entrati a regime gli audit con criteri ambientali. La checklist degli audit di Social Accountability è stata pertanto integrata con aspetti legati all'ambiente, i cui requisiti individuano: la verifica della compliance che il fornitore deve raggiungere e la presenza di un sistema in linea con lo standard ISO 14001, che individua le migliori pratiche del fornitore, con un focus particolare su temi quali emissioni, scarichi e rifiuti. In tal modo, ogni volta che il fornitore viene sottoposto ad audit secondo criteri socioeconomici, esso viene verificato anche secondo criteri ambientali.

A partire dalle informazioni raccolte in fase di valutazione, le azioni correttive e i relativi follow-up vengono registrati in un apposito sistema che permette il monitoraggio degli aggiornamenti e degli impegni da parte dei fornitori. Tale processo di valutazione è formalizzato e monitorato da una procedura dedicata che, a partire dal 2019, implica ufficialmente che tutti i nuovi fornitori siano soggetti a qualifica SCOC (Social Accountability Code of Conduct).

La qualità dei prodotti viene invece valutata secondo un insieme di altri indicatori specifici:

1.Technical Factory Audit (TFA): misura l'efficacia del sistema qualità e dei processi dei fornitori.

Questa tipologia di audit viene effettuata annualmente, sia per la qualifica iniziale che per la successiva sorveglianza periodica dei fornitori. Come già rilevato, all'interno della checklist utilizzata per questa tipologia di audit è presente una sezione dedicata agli aspetti ambientali. 2.Quality Evaluation (QE): misura la qualità di prodotto attraverso un campionamento su base statistica di ogni singolo lotto.

3.On Time Delivery (OTD): misura il tempo di spedizione impiegato dal fornitore e, in particolare, la differenza tra la data di consegna stabilita e quella effettiva.

4.Order Fill Rate (OFR): misura la capacità del fornitore di rifornire l'intera quantità di merce richiesta dal Gruppo.

I risultati delle valutazioni di qualità compongono infine un vendor rate, un indicatore utilizzato per classificare i partner in quattro categorie - preferred, approved, probation ed exit plan - e valutare conseguentemente le modalità e l'intensità delle collaborazioni future, nonché monitorare i rapporti in un'ottica di continuous improvement.

Politiche praticate e obiettivi

Sebbene non sia presente una politica formalizzata a livello di Gruppo, i rapporti con i fornitori sono regolati dal Codice Etico, il quale dedica a questo tema una sezione specifica e stabilisce che tutti i rapporti devono essere condotti nel rispetto delle Leggi e dei Regolamenti applicabili, nonché dei Principi Generali definiti nel Codice stesso. Inoltre, i processi di selezione dei fornitori sono basati su un confronto competitivo in termini di qualità, prezzo, garanzie di esecuzione e di assistenza, evitando ogni forma di favoritismo o di discriminazione. Si sottolinea inoltre come gli stessi fornitori, nell'intrattenere qualsiasi tipo di rapporto con il Gruppo, siano chiamati al pieno rispetto delle disposizioni di legge e del suddetto Codice. I fornitori devono poi assicurare ai propri dipendenti condizioni di lavoro che si basino sul rispetto dei diritti umani fondamentali, delle Convenzioni internazionali e delle leggi vigenti in materia. Infine, i fornitori sono tenuti a trasmettere ai propri subfornitori il Codice Etico aggiornato.

Per rafforzare ulteriormente l'impegno del Gruppo nella gestione responsabile della catena di fornitura, già a partire dal 2019 i fornitori cinesi di prodotti finiti sono tenuti a sottoscrivere anche il Code of Conduct di Gruppo, che viene condiviso in lingua inglese e cinese.

Per assicurare una risposta tempestiva alle richieste di mercato e della produzione, la Direzione Supply Chain e la funzione Qualità sono impegnate di continuo nello sviluppo di rapporti duraturi con i fornitori: in quest'ottica, l'attività logistica mira alla costruzione di un network diretto e semplificato, privilegiando le consegne dirette, in linea con le aspettative del Gruppo. Infine, il Gruppo sta lavorando anche alla definizione di una "Responsible sourcing guideline" da applicare nella gestione della propria catena di fornitura.

Le azioni intraprese per la continuità delle attività

Il 2020 ha visto l'accelerazione delle attività dirette di e-commerce, votate alla consegna al cliente evitando il passaggio dal magazzino del retailer. In questo modo, il Gruppo punta a migliorare ulteriormente l'efficienza delle proprie consegne, con una riduzione del numero di operazioni e conseguenti benefici anche in termini di impatto ambientale. Nel 2020 è stata data infatti priorità massima al garantire la continuità nella gestione della catena di fornitura, in risposta alle diverse disposizioni dei governi nazionali che hanno introdotto limitazioni negli spostamenti e, in alcuni casi, blocchi delle frontiere tra i Paesi. Nonostante ciò, la continuità distributiva ha subito solo alcuni rallentamenti e non è stata quasi mai interrotta, grazie anche all'istituzione di una task force per la pianificazione delle attività nel periodo di emergenza, che ha aiutato nella ricerca di soluzioni alternative in termini di approvvigionamento di materiali e componentistica.

Dal punto di vista degli audit ai fornitori, alla luce del contesto emergenziale, tali attività hanno subito delle interruzioni durante i mesi più critici e le ispezioni sui prodotti finiti sono state demandate al fornitore stesso con delle checklist di autovalutazione.

Numeri chiave

Nel corso del 2020, la totalità dei nuovi fornitori di prodotto finito è stata sottoposta a una valutazione secondo criteri sociali, in linea con quanto previsto dallo standard SA 8000 (100%). Ad oggi, si segnala che nessun audit SCOC (Social Accountability Code of Conduct) ha portato ad un risultato "zero tolerance", e quindi ad un'interruzione del rapporto col fornitore in questione. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, nel 2020 sono stati svolti audit presso 15 nuovi fornitori di prodotto finito, pari al 100% del totale dei nuovi fornitori, in aumento rispetto al valore registrato nel 2019 (81,8%), poichè gli audit ambientali erano stati avviati solamente nella seconda parte dell'anno.

Infine, nel 2020 sono stati condotti complessivamente 53 audit per verificare il rispetto dei diritti umani presso 51 fornitori di prodotto finito e 2 siti del Gruppo, quasi il 60% delle Operations del Gruppo, dato in netto aumento rispetto all'anno precedente (49%).

Numero e percentuale di Operations oggetto di valutazione sui diritti umani

Nuovi fornitori di prodotto finito valutati secondo criteri sociali

Mitigazione degli impatti ambientali

Scenario e rischi

Il Gruppo De' Longhi, operando quotidianamente in un contesto internazionale in continua evoluzione, pone una costante ed assidua attenzione alla corretta gestione dei propri processi produttivi. In coerenza con l'incessante evoluzione di tale ambito operativo, la normativa ambientale del Gruppo viene costantemente aggiornata ed adeguata, costituendo un elemento cruciale nel quadro di una corretta gestione del business e degli impatti che essa può comportare su quest'ultimo.

Per ulteriori dettagli legati ai rischi di natura ambientale e alle modalità di gestione adottate dal Gruppo per fronteggiarli, si rimanda a quanto riportato in corrispondenza dei punti 15 (Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo, in particolare in materia di tutela ambientale) e 16 (Rischi relativi ad eventuali danni ambientali) del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi". Relativamente alle misure di mitigazione e alle modalità di gestione dei rischi correlati a tematiche ambientali, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

La Direzione Operations & Technology e la Direzione Qualità gestiscono, a livello di Gruppo, tutti gli aspetti legati all'ambiente. Nello specifico, il sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001, operativo per i siti produttivi di Mignagola e Cluj, permette di condurre un'analisi ambientale che, adottando una prospettiva integrata sull'intera value chain, consente di definire azioni di miglioramento volte a mitigare gli impatti ambientali di tutte le attività del Gruppo. I siti produttivi di Salonta (Romania), OnShiu e Dongguan (Cina) invece si ispirano alle migliori pratiche di gestione dei temi ambientali, in linea con le procedure interne e con le normative attualmente in vigore.

Già da diversi anni, presso lo stabilimento di Mignagola sono stati installati dei pannelli fotovoltaici grazie ai quali il Gruppo De' Longhi produce un quantitativo di energia elettrica che nel 2020 è risultato pari a 990.794 kWh, corrispondenti a circa il 7% del totale consumato dal sito, consentendo pertanto una notevole riduzione degli impatti ambientali legati alla produzione energetica. Il recente ampliamento dell'headquarter di Treviso ha invece comportato l'installazione di ampie superfici vetrate per le quali è tuttora in corso una diagnosi energetica i cui studi preliminari hanno già evidenziato una dispersione di calore molto ridotta. Inoltre, anche durante il 2020 sono proseguite le operazioni di rinnovamento dei sistemi di illuminazione negli stabilimenti italiani e in quello di Cluj: in quest'ultimo, la sostituzione delle lampade tradizionali con quelle a tecnologia led ha permesso, a parità di prestazione, di ridurre i consumi energetici di circa 288 MJ annuali. Nello stabilimento di Mignagola, invece, l'eccezionalità dell'anno appena trascorso ha fatto sì che venisse posticipata al 2021 l'installazione di un cogeneratore, un passaggio molto importante nell'ambito del piano di energy saving perseguito dal Gruppo. Nel medesimo stabilimento, verso la fine del 2020 è stato riprogettato l'impianto di distribuzione dell'aria compressa, che ha previsto la sostituzione dei compressori presenti con modelli più performanti e vantaggiosi dal punto di vista della riduzione dei consumi e del risparmio energetico.

In ambito di recupero energetico, presso lo stabilimento di Cluj già nel 2019 è stato installato un sistema di riscaldamento dei magazzini che sfrutta il calore generato dalle aree di essicazione dello stesso stabilimento, riducendo l'utilizzo di gas naturale per l'alimentazione di una caldaia tradizionale. In Cina, dove già negli anni precedenti si era provveduto al rinnovamento di parte del parco macchine per lo stampaggio della plastica, nel 2020 sono proseguite le attività di efficientamento degli asset produttivi, apportando specifiche migliorie sui macchinari per aumentarne l'efficienza energetica e la produttività. È inoltre proseguita la collaborazione con il governo locale in tema di risparmio energetico: sono stati infatti installati i misuratori di consumo previsti dal piano di energy saving, i cui rilievi consentono di tenere monitorati in maniera puntuale e continua i consumi di energia elettrica e di individuare così aree e mansioni maggiormente energivore. Grazie a tale attività, il Gruppo è in grado ormai da diverso tempo di mappare periodicamente i consumi nelle varie aree di produzione e, sulla base dei dati ricavati, ideare azioni di mitigazione ed efficientamento energetico presso i siti cinesi. Si segnala in aggiunta che, in continuità con gli anni passati, sono state promosse numerose iniziative puntuali a livello Corporate e locale dalle funzioni di R&D, il cui scopo è quello di ridurre l'impatto ambientale dei prodotti del Gruppo durante l'utilizzo da parte dei consumatori. Tali iniziative, i cui focus principali sono quelli dell'efficientamento energetico, della durabilità e della riparabilità di prodotto, sono coerenti con l'approccio utilizzato dal Gruppo in ambito di sostenibilità. Per ulteriori approfondimenti in tal senso si rimanda al capitolo "Qualità ed innovazione di prodotto".

Il 2020 ha dato inoltre continuità ai progetti già in essere per il recupero dei sottoprodotti dei processi produttivi, in coerenza con una prospettiva di economia circolare. Ad esempio, dal 2018 presso gli stabilimenti di Mignagola e Dongguan, parte degli scarti di produzione derivanti dallo stampaggio della plastica viene reimmessa nel ciclo produttivo, garantendo un risparmio delle materie prime in ingresso e una riduzione dei rifiuti prodotti. Tale attività ha portato ottimi risultati in termini di processo, ed è stata promossa nel 2019 anche all'interno dello stabilimento di Cluj. Gli scarti derivanti dalla lavorazione dei materiali ferrosi, invece, vengono rivenduti come materia prima mentre gli scarti di carta, cartone e nylon vengono avviati ad attività di recupero.

In continuità con gli anni passati, anche nel 2020 il Gruppo ha portato avanti alcune attività di analisi, efficientamento e riduzione dei materiali utilizzati per il packaging dei prodotti, che hanno consentito di ottenere ottimi risultati sia dal punto di vista economico, grazie alla riduzione dei costi per l'approvvigionamento di materie prime, che dal punto di vista degli impatti ambientali. Il marchio Braun, oltre ad aver attuato già nel 2019 soluzioni di riduzione del materiale plastico all'interno del packaging utilizzato per i propri handblender, nel 2020 ha condotto un'attività di LCA (Life Cycle Assessment) sulle diverse tipologie di packaging esistenti al fine di individuare possibili soluzioni e alternative a più ridotto impatto dal punto di vista delle emissioni di CO2. Sono stati inoltre portati avanti degli studi per la ricerca di: materiali alternativi e provenienti da fonti rinnovabili per sostituire il packaging in plastica, materiali biodegradabili per la realizzazione dei nastri adesivi e fonti energetiche alternative per la realizzazione dell'EPS (Polistirene Espanso Sintetizzato). Le iniziative di efficientamento del packaging hanno interessato anche la logistica interna e le operations del Gruppo, proseguendo sulla scia di quanto svolto negli anni precedenti, seppur con rallentamenti imputabili alla diffusione della pandemia. In particolare, negli stabilimenti cinesi e in quello di Cluj l'obiettivo è stato quello di riutilizzare gli imballi di plastica e cartone delle componenti in entrata, altrimenti smaltiti al loro ingresso.

Un discorso a parte meritano i pallet, utilizzati in larga misura nelle attività del Gruppo. In Romania, invece che acquistarne di nuovi si predilige l'utilizzo di pallet riparati, con una riduzione complessiva di legno vergine che, nel 2019, ha permesso di risparmiare oltre 5.500 pallet, circa 1.300 alberi5. Nello stabilimento italiano di Mignagola invece, nell'ambito delle attività per il recupero e il riciclo della plastica, si è provveduto alla sostituzione dei pallet in legno con pallet in plastica riciclata.

5 Per fonte di calcolo si veda: https://www.palletconsultants.com/blog/pallet-recycling-saves-trees

Politiche praticate e obiettivi

Alcuni siti del Gruppo, tra cui quelli di Mignagola e Cluj e quelli dedicati ai prodotti a marchio Kenwood, hanno adottato una Politica ambientale con molteplici obiettivi: tra questi, il rispetto delle normative vigenti in ogni Paese in cui il Gruppo opera, l'impegno progressivo per il miglioramento delle prestazioni ambientali, l'ottimizzazione dei consumi di risorse ed energia, la riduzione o, qualora possibile, l'abbattimento di ogni forma di inquinamento e l'implementazione di tecnologie e processi per minimizzare i rischi legati all'ambiente.

Non risulta attualmente formalizzata una politica ambientale a livello di Gruppo, sebbene all'interno del Codice Etico sia esplicitato chiaramente che ogni attività è ispirata al principio della salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica nel rispetto delle specifiche normative. Il Gruppo infatti, consapevole degli impatti delle proprie operazioni sullo sviluppo economico e sociale e sul benessere generale della collettività, programma le proprie attività cercando un equilibrio tra iniziative economiche ed esigenze ambientali, anche e soprattutto nel rispetto delle generazioni future. Tale impegno fa sì che progetti, processi, metodologie e materiali tengano conto dello sviluppo della ricerca scientifica e della miglior esperienza in materia ambientale, allo scopo di rispettare il territorio, prevenire l'inquinamento e tutelare ambiente e paesaggio.

Numeri chiave

Nel 2020, si registra un aumento dei consumi pari al 6% rispetto all'anno precedente (376.062 GJ nel 2020 rispetto a 353.782 GJ nel 2019). Tale incremento è riconducibile sia al maggior numero di pezzi prodotti rispetto al 2019 sia all'acquisizione da parte del Gruppo De' Longhi dello stabilimento romeno di Salonta. Il rapporto tra consumi diretti, per il riscaldamento e il trasporto, e quelli indiretti, ossia i consumi di energia elettrica, legati al teleriscaldamento e al raffrescamento, è pressoché costante nel triennio di rendicontazione.

u.m. Siti produttivi Altre tipologie di sede6 Gruppo De' Longhi
Consumi energetici 2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
Consumi diretti da fonti non rinnovabili
Benzina GJ 2.801 3.017 2.824 14.664 9.605 6.646 17.465 12.623 9.470
Gasolio GJ 6.885 6.170 5.180 23.374 22.847 16.010 30.259 29.112 21.189
Gas naturale GJ 45.230 36.298 46.388 5.498 5.145 5.034 50.728 41.443 51.422
GPL GJ 523 568 587 133 - 667 657 568 1.2547
Olio combustibile GJ - - - 205 203 142 205 203 142
Totale GJ 55.440 46.053 54.979 43.875 37.801 28.498 99.314 83.949 83.477
Consumi diretti da fonti rinnovabili
En. elettrica prodotta
da rinnovabili e consumata
GJ 3.709 3.548 3.567 37 39 40 3.746 3.587 3.607
Totale consumi diretti GJ 59.148 49.601 58.546 43.911 37.840 28.538 103.060 87.536 87.084
Consumi indiretti
Energia elettrica acquistata GJ 245.173 232.701 257.881 29.082 31.206 28.984 274.256 263.887 286.865
Teleriscaldamento GJ - - - 2.718 2.359 2.113 2.718 2.359 2.113
Raffrescamento GJ - - - 398 - - 398 - -
Totale consumi indiretti GJ 245.173 232.701 257.881 32.198 33.565 31.097 277.372 266.246 288.978
Consumi totali GJ 304.322 282.301 316.427 76.110 71.405 59.635 380.431 353.782 376.062

Nel corso del triennio 2018 - 2020, presso gli stabilimenti del Gruppo sono stati prodotti rispettivamente 5,5, 6,5 e 57,6 GJ di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, poi ceduti alla rete nazionale. Si segnala che in relazione ai consumi di energia elettrica degli uffici di Campi Bisenzio durante l'anno 2018 è avvenuto un cambio di metodologia di misurazione.

6 La voce "Altre tipologie di sede" include gli uffici, le filiali distributive, i magazzini e, in generale, tutte le realtà non produttive del Gruppo De' Longhi.

7 Il dato relativo all'utilizzo di GPL per il 2020 è comprensivo del consumo da parte di un asset fisico del Gruppo De' Longhi il cui quantitativo non risultava disponibile per il 2019.

Si conferma invece il trend dei consumi indiretti di energia elettrica per pezzo prodotto, pari a 6,2 kWh sia nel 2020 che nel 2019.

Nel 2020, le emissioni complessive di CO2 ammontano a 40.030 tonnellate, in lieve aumento (1%) rispetto al 2019, anno in cui il valore registrato è stato pari a 39.679 tonnellate (considerando le emissioni di CO2 indirette calcolate con il metodo "Location Based"). Coerentemente con l'andamento dei consumi di energia, si può constatare come le emissioni di CO2 siano dovute principalmente ai consumi di energia elettrica, che incidono per circa l'86% sul valore complessivo di emissioni di CO2 a livello di Gruppo.

Siti produttivi Altre tipologie di sede8 Gruppo De' Longhi
Emissioni [ton CO2] 2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
Dirette 3.276 2.743 3.235 3.127 2.689 2.003 6.403 5.439 5.238
Indirette – Location Based 31.564 30.549 31.567 3.514 3.692 3.225 35.078 34.240 34.792
Indirette – Market Based 36.057 33.852 33.854 4.322 4.616 3.980 40.379 38.465 37.833
TOT (Dirette + Indirette – Location Based) 34.840 33.293 34.802 6.642 6.381 5.228 41.482 39.679 40.030
TOT (Dirette + Indirette – Market Based) 39.333 36.596 37.089 7.449 7.305 5.983 46.783 43.905 43.072

8 La voce "Altre tipologie di sede" include gli uffici, le filiali distributive, i magazzini e, in generale, tutte le realtà non produttive del Gruppo De' Longhi.

Confrontando le emissioni di CO2 Scopo 2 per pezzo prodotto, si può notare un trend sostanzialmente costante nel triennio, caratterizzato da una lieve diminuzione di circa il 7% rispetto al precedente esercizio, passando da a 3,0 kg di CO2 per pezzo prodotto nel 2019 a 2,8 kg di CO2 per pezzo prodotto nel 2020.

Nota metodologica

Il perimetro e lo standard di rendicontazione

Il perimetro di rendicontazione, coerentemente con quanto richiesto dal Decreto, coincide con quello del Bilancio Consolidato, ovvero include le società consolidate integralmente per la reportistica finanziaria con riferimento alle Continuing Operations, se non diversamente specificato. Per quanto riguarda l'esercizio 2020, si segnalano le seguenti eccezioni al perimetro di rendicontazione:

  • le società del Gruppo Capital Brands non sono state incluse in considerazione del fatto che l'acquisizione si è perfezionata alla fine dell'esercizio 2020;
  • la società De'Longhi Brasil Comércio e Importação Ltda è stata esclusa in quanto attualmente in liquidazione e nessun dipendente registrato al 31.12;
  • la società De'Longhi Bosphorus Ev Aletleri Ticaret Anonim Sirketi è stata inclusa per i soli dati relativi alle risorse umane e salute e sicurezza in quanto attualmente in liquidazione.

L'anno di rendicontazione cui si riferiscono le informazioni e i dati inseriti nella presente sezione è il 2020.

Lo standard di rendicontazione adottato dal Gruppo per la redazione della propria DNF sono i GRI Sustainability Reporting Standards (di seguito anche GRI Standards), pubblicati dal GRI – Global Reporting Initiative. In particolare, secondo quanto previsto dallo Standard GRI 101: Foundation, paragrafo 3, all'interno della presente Dichiarazione Non Finanziaria si è fatto riferimento ai Reporting Standard e relativi Topic-Specific Disclosure elencati nella "Tabella di raccordo tra i temi materiali De' Longhi e i GRI Standards", sotto riportata ("GRI-referenced" claim). In aggiunta a quanto riportato nella tabella menzionata, la presente DNF fa riferimento alle seguenti Informative: GRI 102 - General Disclosures 2016 (102-1, 102-2, 102-3, 102-4, 102-5, 102-6, 102-7, 102-8, 102-9, 102-10, 102-11, 102-13, 102- 18, 102-40, 102-42, 102-43, 102-44, 102-45, 102-46, 102-47, 102-48, 102-49, 102-50, 102-52, 102-53, 102- 56) e GRI 103 - Management Approach 2016 (103-1, 103-2).

Il processo di individuazione dei temi rilevanti

In coerenza con le richieste del D.Lgs. 254/2016 e s.m.i., il presente documento, pubblicato annualmente, fornisce una descrizione delle performance quali-quantitative di carattere non-finanziario del Gruppo De' Longhi per un insieme di temi rilevanti per il Gruppo e per i suoi stakeholder.

Il Gruppo De' Longhi ha realizzato nel 2017 un processo di analisi di materialità così come previsto dallo Standard GRI 101 – Foundation e dalle Disclosure GRI 102-46 e 102-47 per individuare i temi rilevanti in base all'importanza degli impatti economici, ambientali e sociali generati dalle proprie attività e alla loro influenza sulle valutazioni e le decisioni degli stakeholder del Gruppo, sui quali focalizzare la rendicontazione. Tale processo non ha subito aggiornamenti nel corso del 2020.

Le analisi realizzate per individuare i temi rilevanti per il Gruppo sono le seguenti:

  • analisi dei trend di sostenibilità per il settore: mappatura dei principali aspetti non finanziari rendicontati dai principali peers del Gruppo;
  • analisi delle pressioni di settore: mappatura degli aspetti non finanziari evidenziati come rilevanti per il settore retail attraverso un'analisi delle pubblicazioni di alcune organizzazioni internazionali, quali ad esempio GRI, RobecoSam, SASB, Dow Jones Sustainability Indexes;
  • analisi delle priorità aziendali: attraverso interviste al management e l'analisi dei principali documenti aziendali, quali ad esempio Codice Etico, Codice di comportamento, Modello 231.

L'insieme dei risultati di queste analisi ha condotto alla definizione degli aspetti non finanziari maggiormente rilevanti e necessari ad assicurare la comprensione delle attività aziendali, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto da essa prodotta e, pertanto, oggetto di rendicontazione all'interno della Dichiarazione non finanziaria del Gruppo De' Longhi. Nello specifico, sono stati maggiormente valorizzati quei temi che meglio esprimono le aspettative degli stakeholder con un significativo grado di dipendenza nei confronti del Gruppo e con un'elevata capacità di influenzare le strategie aziendali. Le tematiche così identificate sono state, successivamente, valutate e integrate dal management aziendale in funzione delle priorità e degli obiettivi strategici.

Di seguito, per ogni area del D. Lgs. 254, si riportano i temi rilevanti oggetto di rendicontazione nella presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario. Per una maggiore chiarezza espositiva e per facilitare il confronto tra gli aspetti dei GRI Standards, i temi materiali e gli ambiti di intervento del Decreto si riporta di seguito la matrice di correlazione, integrata con il perimetro dell'aspetto ed eventuali limitazioni.

Ambito
D.Lgs. 254
Macro Aree Temi Materiali Aspetti GRI Topic
Specific
Disclosure
GRI
Perimetro dell'aspetto
Interno
Esterno Limitazioni di
perimetro
Interno
rendicontazione sul
Esterno
Lotta alla
Etica e
corruzione
compliance
GRI 205 -
Anticorruzione
(2016)
GRI 205-2
(punti b,c,e);
GRI 205-3
Gruppo Partner
commerciali
- -
Compliance GRI 206 -
Comportamento
anticoncorrenziale
(2016)
GRI 206-1 Gruppo - - -
Gruppo - - -
Gestione
Gestione
delle risorse
del
umane Diritti
personale
umani
Attrazione e
mantenimento
dei talenti
Salute e
sicurezza dei
lavoratori
Diritti umani
GRI 404 -
Formazione e
istruzione (2016)
GRI 404-1 Gruppo - - -
GRI 405 –
Diversità e pari
opportunità (2016)
GRI 405-1 Gruppo - - -
GRI 403 - Salute e
sicurezza sul
lavoro (2016)
GRI 403-2 Gruppo Fornitori,
Contact
Center
- Rendicontazione
non estesa ai
Contact Center
GRI 406 - Non
discriminazione
(2016)
GRI 406-1 Gruppo Fornitori - Rendicontazione
non estesa ai
fornitori
Aspetti
Qualità e
sociali
Aspetti
di prodotto
ambientali
Sicurezza di
prodotto
GRI 416 - Salute e
sicurezza dei
consumatori (2016)
GRI 416-1 Gruppo Fornitori
OEM
- -
innovazione Etichettatura
di prodotto
GRI 417 –
Marketing ed
etichettatura dei
prodotti (2016)
GRI 412-1;
GRI 417-2;
GRI 417-3
Gruppo Fornitori
OEM
- -
Innovazione di
prodotto
- Gruppo - - -
Design eco
- friendly
- Gruppo - - -

Tabella di raccordo tra i temi materiali De' Longhi e i GRI Standards9

9 Oltre ai 13 temi riportati in matrice, sono state oggetto di analisi anche le seguenti tematiche non risultate materiali: Diversità del Board, Sicurezza delle informazioni e protezione dei brevetti, Tassazione responsabile, Investimenti locali, Creazione di posti di lavoro a livello locale, Gestione dei rifiuti, Welfare, Formazione e sviluppo delle soft skill, Promozione di stili di vita sostenibili, Riciclabilità di prodotto e gestione del fine vita, Durabilità di prodotto, Packaging.

Ambito
D.Lgs. 254
Macro Aree Temi Materiali Aspetti GRI Topic
Specific
Disclosure
GRI
Perimetro dell'aspetto
Interno
Esterno Limitazioni di
perimetro
Interno
rendicontazione sul
Esterno
Relazione
Aspetti
con i
sociali
consumatori
Utilizzo dei
dati dei
consumatori
GRI 418 – Privacy
del cliente (2016)
GRI 418-1 Gruppo Contact
Center
- -
Efficienza di
distribuzione
del network
- Gruppo - - -
Servizi post
vendita
- [INDICATORE
NON GRI]
First time fix
(FTF)
indicator
Tempo medio
di assistenza
tecnica
Gruppo Contact
Center
- -
Aspetti
sociali Diritti
umani
Gestione dei
rischi lungo la
catena di
fornitura
GRI 412 -
Valutazioni sui
diritti umani (2016)
GRI 412-1 Gruppo Fornitori - -
Gestione
della catena
di fornitura
GRI 414 -
Valutazione dei
fornitori su aspetti
sociali (2016)
GRI 414-1 Gruppo Fornitori - -
GRI 308 -
Valutazione dei
fornitori su aspetti
ambientali (2016)
GRI 308-1 Gruppo Fornitori
Aspetti
ambientali
Mitigazione
degli impatti
ambientali
Gestione delle
emissioni e
lotta al
cambiamento
climatico
GRI 302 – Energia
(2016)
GRI 302-1;
GRI 302-3
Gruppo - - -
GRI 305 - Emissioni
(2016)
GRI 305-1;
GRI 305-2;
GRI 305-4
Gruppo Fornitori,
Contact
Center
- Rendicontazione
non estesa ai
fornitori e ai
Contact Center

Con riferimento ai temi esplicitamente indicati nel D. Lgs. 254/2016, si segnala che non sono risultati rilevanti dall'analisi di materialità i consumi idrici, il dialogo con le parti sociali e le convenzioni di organizzazioni internazionali e sovranazionali. Pertanto, tali temi non sono oggetto di rendicontazione nel presente documento.

I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione

In riferimento ai possibili rischi, subiti e generati, connessi ai temi che il Gruppo De' Longhi ha identificato come "materiali", in tabella si riportano, per ogni area del D. Lgs. 254, i principali rischi associati e le relative modalità di gestione.

Ambito D.Lgs. 254 Principali rischi Strumenti di gestione dei rischi
Lotta alla corruzione • Rischi connessi alla responsabilità
amministrativa delle persone giuridiche, in
particolare in riferimento al D. Lgs. 231/2001
che ha introdotto nell'ordinamento giuridico
italiano uno specifico regime di responsabilità
a carico degli enti per alcune tipologie di reati.
• Rischi legati ai rapporti di natura
commerciale che il Gruppo ha intrattenuto, e
intrattiene tuttora, con parti correlate.
• Rischio reputazionale
• Codice Etico di Gruppo
• Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi
del Decreto Legislativo 231/2001
• Ambiente di controllo interno del Gruppo a
presidio della compliance normativa
• Corporate Governance Guidelines
• Procedura diretta a disciplinare l'operatività
del Gruppo con le Parti Correlate
Gestione delle risorse umane
Diritti umani
• Rischi connessi al management e alla
gestione delle risorse umane, in particolare in
relazione alla capacità del Gruppo di attirare,
sviluppare, motivare, trattenere e
responsabilizzare personale dotato delle
necessarie attitudini, valori, competenze
professionali specialistiche e/o manageriali, in
relazione all'evoluzione delle necessità del
Gruppo.
• Per quanto riguarda la piattaforma cinese,
inoltre, esistono alcuni rischi connessi
all'elevato turnover del personale produttivo
cinese.
• Rischi legati a possibili casi di
discriminazione
• Codice Etico di Gruppo
• Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi
del Decreto Legislativo 231/2001
• Ambiente di controllo interno del Gruppo a
presidio della compliance normativa
• Modello organizzativo affine alla OHSAS
18001
• In relazione agli stabilimenti europei Politica
per la sicurezza e la salute dei lavoratori
• Politica di remunerazione del CDA e dei
dirigenti con responsabilità strategiche
• Processo di valutazione delle performance
• Procedura di gestione degli MBO
• Survey con i dipendenti
• In relazione agli stabilimenti cinesi: sistemi di
incentivazione volti alla fidelizzazione del
personale, investimenti nella formazione e
sviluppo delle risorse interne più qualificate
ed un miglioramento delle condizioni di vita e
di lavoro all'interno dei diversi stabilimenti
Aspetti sociali Aspetti ambientali Qualità e innovazione di prodotto
• Rischi connessi alla capacità del Gruppo De'
Longhi di continuare a realizzare innovazioni
di prodotto
• Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi
• Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla
responsabilità da prodotto in particolare in
relazione al rispetto degli standard qualitativi
previsti dalle differenti normative vigenti nelle
diverse giurisdizioni in cui il Gruppo opera
• Rischi connessi all'evoluzione del quadro
normativo, in particolare in materia di tutela
ambientale con particolare rilievo alle norme
in materia di sicurezza e consumo energetico
degli apparecchi elettrici per uso domestico,
sui prodotti difettosi, sul periodo minimo di
garanzia, sulla riciclabilità e sulla compatibilità
ambientale.
• Codice Etico di Gruppo
• Sistema di Qualità certificato secondo lo
standard UNI EN ISO 9001:2015
• Modello di gestione della sicurezza
alimentare
• Politica di Qualità
• Procedure NPD
• Presidio sulla qualità attraverso audit
• Monitoraggio costante dell'evoluzione
normativa
• Registrazione di marchi e brevetti relativi a
prodotti
Ambito D.Lgs. 254 Principali rischi Strumenti di gestione dei rischi
Relazione con i consumatori
Aspetti sociali • Rischi connessi alle dimensioni del
magazzino e alla tempestività delle spedizioni;
in particolare, nel caso in cui il Gruppo non
disponesse di un'adeguata quantità di
prodotti potrebbe incorrere nel rischio di non
soddisfare adeguatamente e
tempestivamente la relativa domanda da
parte della propria clientela. Ulteriore rischio
è dato da possibili inefficienze nella gestione
della supply chain che potrebbero incidere
sull'adeguatezza del servizio reso ai clienti.
• Rischi relativi ai sistemi informativi: in
particolare in relazione agli eventi che
possono minacciare la continuità di
erogazione dei servizi e l'integrità dei dati
• Codice Etico di Gruppo
• Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi
del Decreto Legislativo 231/2001
• Ambiente di controllo interno del Gruppo a
presidio della compliance normativa e
legislazione vigente
• Policy GDPR (include politica di
conservazione dei dati e procedura gestione
data breach)
• Formazione ai dipendenti in merito ai temi di
sicurezza informatica e privacy
• Presenza di strutture dedicate al
monitoraggio continuo del livello di
soddisfazione dei clienti
Aspetti sociali Diritti umani Gestione della catena di fornitura
• Rischi connessi ai rapporti con fornitori in
particolare in relazione all'affidabilità degli
stessi in termini di qualità dei prodotti
fabbricati, delle loro prestazioni in termini
logistici e di tempestività delle rispettive
consegne e in relazione dei loro rapporti con
il personale dipendente
• Rischio di dipendenza da fornitore unico per
alcune tipologie di componentistica per
produzioni strategiche
• Codice Etico di Gruppo
• Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi
del Decreto Legislativo 231/2001
• Procedura diretta a disciplinare l'operatività
del Gruppo con le Parti Correlate
• Presidio sulle tematiche sociali attraverso
audit
Aspetti ambientali • Rischi relativi ad eventuali danni ambientali:
la produzione industriale svolta dal Gruppo
con i propri stabilimenti ed impianti potrebbe,
in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a
detti impianti, determinare danni a terzi,
incidenti o danni ambientali.
• Rischi relativi al cambiamento climatico.
• Codice Etico di Gruppo
• In relazione agli stabilimenti europei: sistema
di Gestione Ambientale ai sensi della norma
UNI EN ISO 14001:2015
• Ambiente di controllo interno del Gruppo a
presidio della compliance normativa
• Politica ambientale estesa ai siti produttivi di
Mignagola e Cluj e al sito di Kenwood
• Con riferimento ai rischi relativi al
cambiamento climatico, al momento il Gruppo
non ha svolto un'analisi specifica, ma si
attiene a principi e modalità di gestione
ispirati al sistema di gestione ambientale UNI
EN ISO 14001:2015.

Il processo di reporting e le metodologie di calcolo

La definizione dei contenuti della DNF 2020 ha coinvolto tutte le funzioni aziendali rilevanti e responsabili per gli aspetti trattati nella sezione.

Di seguito sono riportate le principali metodologie di calcolo utilizzate e relativi aggiornamenti:

• Rispetto a quanto rendicontato nei precedenti esercizi (2017, 2018 e 2019), si segnala che, per quanto riguarda la Disclosure GRI 403 (Occupational Health and Safety), il Gruppo ha adottato la versione più aggiornata rilasciata nel 2018 dal GRI e pertanto i dati storici relativi agli esercizi 2018 e 2019 sono stati allineati alla nuova metodologia di calcolo.

In particolare, come richiesto dai GRI Standards, il numero di infortuni registrabili include gli infortuni in itinere per cui il trasporto è stato organizzato da De'Longhi ed esclude quindi le altre casistiche. I dati storici riportano inoltre un aggiornamento collegato all'affinamento del metodo di stima delle ore lavorate per una società produttiva del Gruppo e l'inserimento di alcuni infortuni avvenuti a fine 2019 e non precedentemente conteggiati in quanto erano ancora in corso di approfondimento alla data di pubblicazione della DNF 2019.

  • l'indice di frequenza degli infortuni è il rapporto fra numero totale di infortuni e il numero totale di ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000 e sono esclusi dal calcolo del tasso di infortunio gli infortuni in itinere;
  • l'indice di frequenza degli infortuni con conseguenze gravi è il rapporto fra numero totale di infortuni con conseguenze gravi e il numero totale di ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000;
  • il first time quality (FTQ) indicator è il rapporto percentuale tra i prodotti che non hanno mostrato difettosità funzionali o estetiche sul totale della produzione dell'anno;
  • il service call rate (SCR) è il rapporto percentuale tra le macchine riparate nel primo anno di garanzia e il totale dei prodotti venduti nell'anno. Tale indicatore viene calcolato trimestralmente su una base mobile di 12 mesi;
  • il first time fix (FTF) indicator è il rapporto percentuale tra i prodotti riparati che non hanno avuto necessità di nuovi interventi di assistenza nei sei mesi successivi e il totale dei prodotti riparati;
  • le emissioni di gas serra sono state calcolate secondo i principi indicati negli standard internazionali ISO 14064-1. In particolare, si noti che l'unico gas serra considerato è stato l'anidride carbonica (CO2). L'energia autoprodotta da fonti rinnovabili non è rientrata all'interno del calcolo di emissioni di gas a effetto serra in quanto considerate ad emissioni di gas serra nulle.

I fattori di emissione utilizzati per il calcolo delle emissioni di CO2 sono stati determinati nel seguente modo:

Emissioni dirette (Scopo 1): le emissioni legate al consumo di gas naturale e diesel per il riscaldamento e alla benzina, diesel e GPL per la flotta aziendale sono state determinate utilizzando come fattori di emissione quelli riportati nella Tabella dei parametri standard nazionali, pubblicata dal Ministero Italiano per l'Ambiente, per gli anni 2018, 2019 e 2020.

Emissioni indirette (Scopo 2): le emissioni indirette corrispondono ai consumi di energia elettrica e ai consumi legati al teleriscaldamento; le emissioni legate ai consumi di energia elettrica sono state calcolate secondo l'approccio location based e market based. Per il calcolo delle emissioni location based sono stati utilizzati i fattori, per ciascun Paese, presenti nella Tabella 49 - Principali indicatori socio-economici ed energetici, pubblicata da Terna nella sezione Confronti Internazionali, che hanno come fonte Enerdata e disponibili nella loro versione più recente in riferimento all'anno 2018 per i dati delle emissioni indirette 2020, nella versione 2017 per i dati del 2019 e nella versione 2016 per i dati 2018. Nel caso in cui un paese non fosse presente nella lista all'interno della Tabella di cui sopra, si è proceduto ad associare il fattore di emissione del continente. Nel caso di sedi riferite a più paesi è stato utilizzato, in maniera conservativa, il fattore di emissione più alto tra quelli dei paesi rappresentati.

Per il calcolo delle emissioni market based sono stati utilizzati, dove disponibili, i residual mix riportati nel documento "European Residual Mixes", pubblicato da AIB e disponibile per gli anni 2017-2019. Per gli Stati Uniti d'America, le emissioni 2018 e 2019, sono state calcolate utilizzando un residual mix medio per NERC Region calcolato sulla base dei residual mix riportati all'interno del documento Green-e Energy Residual Mix Emissions Rates disponibile per l'anno 2018, mentre per le emissioni 2020 è stato utilizzato un residual mix medio per eGrid Subregion calcolato sulla base dei residual mix riportati all'interno del documento 2020 Green-e Residual Mix Emissions Rates disponibile per l'anno 2020. Per il Canada è stato utilizzato un residual mix medio per NERC Region calcolato sulla base dei residual mix riportati all'interno del documento Green-e Energy Residual Mix Emissions Rates disponibile per l'anno 2018. Per i paesi per i quali non è risultato disponibile alcun residual mix si è utilizzato, in maniera conservativa, il fattore di emissione location based riportato nella Tabella di Terna di cui sopra.

Le emissioni legate al teleriscaldamento sono state calcolate utilizzando i fattori di emissione riportati nelle tabelle del documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubblicato dal Department for Environment Food & Rural Affairs (DEFRA) disponibili per il triennio 2018-2019-2020.

Eventi successivi

Non si rilevano eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio.

Evoluzione prevedibile della gestione

Alla luce dell'andamento delle vendite nelle prime settimane del 2021, che lascia intravedere una forte crescita per il primo trimestre, il management stima per l'anno in corso ricavi organici in progressione a doppia cifra. Inoltre, sul fronte della marginalità, il Gruppo proseguirà nella sua strategia di reinvestire una quota del margine operativo in attività di sostegno all'innovazione di prodotto alla comunicazione sui brand e al rafforzamento della strategia sul digitale finalizzati ad una crescita sostenibile, riuscendo al contempo a conseguire un EBITDA ante oneri non ricorrenti/stock option per il nuovo perimetro sostanzialmente in linea con il 2020 in termini percentuali sui ricavi.

Treviso, 11 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Massimo Garavaglia

Bilancio Consolidato

108 DE' LONGHI S.P.A. - RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

Prospetti contabili consolidati

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Conto economico consolidato

(Valori in migliaia di Euro) Nota 2020 di cui non
ricorrenti
2019 di cui non
ricorrenti
Ricavi da contratti con i clienti 1 2.332.567 2.081.150
Altri proventi 1 18.690 19.988
Totale ricavi netti consolidati 2.351.257 2.101.138
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2-8 (1.078.397) (713) (880.629)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione 3 41.191 (61.371) (209)
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo
e merci
3 26.180 (5.382)
Consumi (1.011.026) (947.382)
Costo del lavoro 4-8 (301.042) (8.529) (268.018) (1.630)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 5-8-15 (674.140) (11.758) (582.590) (1.790)
Accantonamenti 6 (22.050) (13.968) (362)
Ammortamenti 7-15 (80.993) (78.257)
RISULTATO OPERATIVO 262.006 210.923
Proventi (oneri) finanziari netti 9-15 (5.692) (15.132)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 256.314 195.791
Imposte 10 (56.181) (34.786)
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEI SOCI
DELLA CONTROLLANTE
200.133 161.005
UTILE PER AZIONE (in Euro) 31
- di base € 1,34 € 1,08
- diluito € 1,31 € 1,06

L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti economici con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Conto economico consolidato complessivo

(Valori in migliaia di Euro) 2020 2019
Risultato netto consolidato 200.133 161.005
Altre componenti dell'utile complessivo:
-
Variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge e del fair value
dei titoli destinati alla vendita
(4.031) (1.657)
-
Effetto fiscale sulla variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge
e sulla variazione del fair value dei titoli destinati alla vendita
1.054 437
-
Differenze risultanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere
(47.491) 20.837
Totale altre componenti dell'utile complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
(50.468) 19.617
-
Valutazione attuariale fondi
(1.911) (4.050)
-
Effetto fiscale valutazione attuariale fondi
538 1.126
Totale altre componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente
riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
(1.373) (2.924)
Totale componenti dell'utile complessivo (51.841) 16.693
Totale Utile complessivo al netto delle imposte 148.292 177.698

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

Attivo

(Valori in migliaia di Euro) Nota 31.12.2020 31.12.2019
ATTIVITÀ NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 631.866 314.829
- Avviamento 11 398.514 92.400
- Altre immobilizzazioni immateriali 12 233.352 222.429
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 323.658 313.807
- Terreni, immobili, impianti e macchinari 13 138.517 134.247
- Altre immobilizzazioni materiali 14 121.539 107.169
- Diritto d'uso beni in leasing 15 63.602 72.391
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE 104.539 40.873
- Partecipazioni 16 30.073 26.724
- Crediti 17 4.480 3.486
- Altre attività finanziarie non correnti 18 69.986 10.663
ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE 19 57.032 47.253
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 1.117.095 716.762
ATTIVITÀ CORRENTI
RIMANENZE 20 423.977 343.535
CREDITI COMMERCIALI 21 398.054 437.360
CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI 22 6.541 8.872
ALTRI CREDITI 23 30.155 23.212
CREDITI E ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI 24-15 243.005 102.419
DISPONIBILITÀ LIQUIDE 25 662.947 731.491
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 1.764.679 1.646.889
Attività non correnti possedute per la vendita 26 977 1.277
TOTALE ATTIVO 2.882.751 2.364.928

L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

Passivo e patrimonio netto

(Valori in migliaia di Euro) Nota 31.12.2020 31.12.2019
PATRIMONIO NETTO
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 1.267.354 1.190.454
- Capitale sociale 29 225.823 224.250
- Riserve 30 841.398 805.199
- Risultato netto di competenza del Gruppo 200.133 161.005
TOTALE PATRMONIO NETTO 1.267.354 1.190.454
PASSIVITÀ NON CORRENTI
DEBITI FINANZIARI 507.335 428.562
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 32 330.012 218.746
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) 33 129.330 153.976
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 15 47.993 55.840
PASSIVITÀ FISCALI DIFFERITE 19 9.235 35.838
FONDI PER RISCHI E ONERI NON CORRENTI 99.646 77.689
- Benefici ai dipendenti 34 51.288 41.114
- Altri fondi 35 48.358 36.575
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 616.216 542.089
PASSIVITÀ CORRENTI
DEBITI COMMERCIALI 36 581.860 365.778
DEBITI FINANZIARI 236.612 138.200
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 32 132.867 66.651
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) 33 85.567 53.093
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 15 18.178 18.456
DEBITI TRIBUTARI 37 66.498 35.567
ALTRI DEBITI 38 114.211 92.840
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 999.181 632.385
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.882.751 2.364.928

L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Rendiconto finanziario consolidato

(Valori in migliaia di Euro) Nota 2020 2019
Risultato netto di competenza del Gruppo 200.133 161.005
Imposte sul reddito del periodo 56.181 34.786
Ammortamenti 80.992 78.257
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie 15.603 3.211
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente (A) 352.909 277.259
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali 45.087 5.864
Rimanenze finali (67.370) 66.752
Debiti commerciali 184.877 (57.170)
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto (6.785) (7.207)
Pagamento imposte sul reddito (41.290) (30.573)
Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) 114.519 (22.334)
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) 467.428 254.925
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (14.652) (12.265)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali 793 202
Investimenti in immobilizzazioni materiali (66.609) (50.552)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 15 535
Investimenti in beni in leasing (10.347) (15.017)
Altri flussi relativi a beni in leasing 1.548 1.255
Investimenti netti in attività finanziarie e quote di minoranza (264) 29
Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento ordinaria (C) (89.516) (75.813)
Flusso netto operativo (A+B+C) 377.912 179.112
Effetti derivanti dall'acquisizione di Capital Brands (D) (329.303) -
Variazioni nella riserva di conversione sulle disponibilità liquide (18.066) 6.712
Acquisto di azioni proprie (14.534) -
Esercizio stock option 21.452 -
Distribuzione dividendi (80.477) (55.315)
Accensione finanziamenti 200.000 200.000
Pagamento interessi su finanziamenti (3.750) (2.690)
Rimborso finanziamenti e altre variazioni nette delle fonti di finanziamento (221.778) (165.655)
Flussi di cassa assorbiti dalla variazione di voci di patrimonio netto e attività (117.153) (16.948)
di finanziamento (E)
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D+E) (68.544) 162.164
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 25 731.491 569.327
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D+E) (68.544) 162.164
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 25 662.947 731.491

Al fine di garantire la comparabilità dei dati, il Rendiconto finanziario relativo al 2019 è stato rettificato rispetto a quanto pubblicato in precedenza riclassificando gli effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16.

L'Allegato n.2 riporta il rendiconto finanziario in termini di posizione finanziaria netta.

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Pr
(Valori in migliaia di Euro) CAPITALE
SOCIALE
RISERVA DA
SOVRAPREZZO
DELLE AZIONI
RISERVA
LEGALE
RISERVA
STRAORDINARIA
RISERVA
AZIONI
PROPRIE
RISERVE
FAIR VALUE e
CASH FLOW
HEDGE
RISERVA
OPZIONE
STOCK
DIFFERENZE DI
CONVERSIONE
RISERVE DI
RISULTATO
RISULTATO
NETTO DI
COMPETENZA
DEL GRUPPO
PATRIMONIO
NETTO DI
GRUPPO
Saldi al 31 dicembre 2018 224.250 162 33.960 36.201 - 735 7.932 11.596 566.387 184.702 1.065.925
Ripartizione del risultato d'esercizio 2018
come da assemblea del 30 aprile 2019
- distribuzione dividendi (55.315) (55.315)
- destinazione a riserve 8.613 108.337 67.752 (184.702) -
Costo figurativo (Fair Value) stock option 2.146 2.146
Totale movimenti da operazioni con gli
azionisti
- - 8.613 108.337 - - 2.146 - 12.437 (184.702) (53.169)
Utile netto del periodo 161.005 161.005
Altre componenti dell'utile complessivo (1.220) 20.837 (2.924) 16.693
Utile complessivo - - - - - (1.220) - 20.837 (2.924) 161.005 177.698
Saldi al 31 dicembre 2019 224.250 162 42.573 144.538 - (485) 10.078 32.433 575.900 161.005 1.190.454
Saldi al 31 dicembre 2019 224.250 162 42.573 144.538 - (485) 10.078 32.433 575.900 161.005 1.190.454
Ripartizione del risultato d'esercizio 2019
come da assemblea del 22 aprile 2020 e
assemblea del 15 dicembre 2020
- distribuzione dividendi (80.813) (80.813)
- destinazione a riserve 2.277 116.817 41.911 (161.005) -
Costo figurativo (Fair Value) stock option 2.502 2.502
Esercizio stock option 1.573 25.676 (5.796) 21.453
Acquisto azioni proprie (14.534) (14.534)
Totale movimenti da operazioni con gli
azionisti
1.573 25.676 2.277 36.004 (14.534) - (3.294) - 41.911 (161.005) (71.392)
Utile netto del periodo 200.133 200.133
Altre componenti dell'utile complessivo (2.977) (47.491) (1.373) (51.841)
Utile complessivo - - - - - (2.977) - (47.491) (1.373) 200.133 148.292
Saldi al 31 dicembre 2020 225.823 25.838 44.850 180.542 (14.534) (3.462) 6.784 (15.058) 616.438 200.133 1.267.354

Note illustrative

116 DE' LONGHI S.P.A. - RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

Attività del gruppo

Il Gruppo De'Longhi fa capo alla controllante De' Longhi S.p.A., società con sede legale a Treviso le cui azioni sono quotate nel Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.

Il Gruppo opera nella produzione e commercializzazione di piccoli elettrodomestici per il caffè, per la preparazione dei cibi e la loro cottura, la pulizia della casa e stiro, il condizionamento ed il riscaldamento portatile; le società incluse nell'area di consolidamento sono riportate nell'Allegato n.1 alle Note illustrative.

Premessa

L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dalla diffusione dell'epidemia di Coronavirus.

In un contesto di incertezza e preoccupazione, il Gruppo De' Longhi ha posto in essere piani per la salvaguardia e la sicurezza delle persone e, contestualmente, ha lavorato per garantire la continuità del business. Le azioni intraprese hanno permesso il raggiungimento di buoni risultati in termini di crescita dei ricavi, di marginalità e di generazione di cassa; si ritiene, pertanto, che non ci siano elementi da segnalare che abbiano influenzato direttamente ed in misura significativa i valori di bilancio.

Principi contabili di riferimento

Il bilancio consolidato del Gruppo De'Longhi al 31 dicembre 2020 è stato redatto sulla base dei principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB"), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea (fino al 31 dicembre 2020), ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

A livello interpretativo e di supporto applicativo sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:

  • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell'International Accounting Standards Board (emanato dallo IASB nel 2001);
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC e eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • Documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità.

I principi contabili e i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2020 sono conformi a quelli adottati per il bilancio consolidato alla data del 31 dicembre 2019; i nuovi emendamenti e principi contabili, descritti in seguito, non hanno avuto impatti rilevanti sul presente bilancio.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.

La situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta secondo il criterio della distinzione tra poste correnti e non correnti.

Il conto economico è presentato per natura di spesa, struttura ritenuta idonea a rappresentare più fedelmente la situazione economica del Gruppo.

Il rendiconto finanziario è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto" come consentito dallo IAS 7.

Il presente bilancio è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro (M/Euro), se non altrimenti indicato.

Il presente bilancio è stato oggetto di approvazione da parte degli organi competenti in data 11 marzo 2021 che ne ha altresì autorizzato la pubblicazione. I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli d'esercizio chiusi al 31 dicembre 2020, redatti dai Consigli di Amministrazione delle singole società, rettificati ove necessario per adeguarli a principi e criteri contabili adottati dal Gruppo.

Il bilancio è predisposto secondo il principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Pur in un contesto caratterizzato da notevole incertezza derivante dall'imprevedibilità dei potenziali impatti dell'epidemia, il Gruppo, tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business, e in considerazione dei buoni risultati ottenuti nel corso del 2020 che hanno confermato l'efficacia della strategia messa in atto per fronteggiare la crisi sanitaria, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal paragrafo 25 dello IAS 1.

I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla gestione.

La descrizione delle modalità attraverso le quali il Gruppo gestisce i rischi finanziari, è contenuta nella nota 42. Gestione dei rischi delle presenti Note illustrative.

Conversione dei saldi in valuta

I tassi di cambio applicati per la conversione delle valute non facenti parte dell'area Euro sono i seguenti:

31.12.2020 31.12.2019 Variazione %
Valuta Cambio
finale (*)
Cambio
medio (*)
Cambio
finale (*)
Cambio
medio (*)
Cambio
finale (*)
Cambio
medio (*)
Dollaro Statunitense USD 1,2271 1,1422 1,1234 1,1195 9,23% 2,03%
Sterlina Inglese GBP 0,8990 0,8897 0,8508 0,8778 5,67% 1,36%
Dollaro Hong Kong HKD 9,5142 8,8587 8,7473 8,7715 8,77% 0,99%
Renminbi (Yuan) Cinese CNY 8,0225 7,8747 7,8205 7,7355 2,58% 1,80%
Dollaro Australiano AUD 1,5896 1,6549 1,5995 1,6109 (0,62%) 2,73%
Dollaro Canadese CAD 1,5633 1,5300 1,4598 1,4855 7,09% 3,00%
Yen Giapponese JPY 126,4900 121,8458 121,9400 122,0058 3,73% (0,13%)
Ringgit Malese MYR 4,9340 4,7959 4,5953 4,6374 7,37% 3,42%
Dollaro Neozelandese NZD 1,6984 1,7561 1,6653 1,6998 1,99% 3,31%
Zloty Polacco PLN 4,5597 4,4430 4,2568 4,2976 7,12% 3,38%
Rand Sudafrica ZAR 18,0219 18,7655 15,7773 16,1757 14,23% 16,01%
Dollaro Singapore SGD 1,6218 1,5742 1,5111 1,5273 7,33% 3,07%
Rublo russo RUB 91,4671 82,7248 69,9563 72,4553 30,75% 14,17%
Lira Turca TRY 9,1131 8,0547 6,6843 6,3578 36,34% 26,69%
Corona Ceca CZK 26,2420 26,4551 25,4080 25,6705 3,28% 3,06%
Franco svizzero CHF 1,0802 1,0705 1,0854 1,1124 (0,48%) (3,77%)
Real Brasiliano BRL 6,3735 5,8943 4,5157 4,4134 41,14% 33,55%
Kuna Croata HRK 7,5519 7,5384 7,4395 7,4180 1,51% 1,62%
Hryvnia Ucraina UAH 34,7689 30,8506 26,7195 28,9220 30,13% 6,67%
Leu rumeno RON 4,8683 4,8383 4,7830 4,7453 1,78% 1,96%
South Corean Won KRW 1.336,0000 1.345,5800 1.296,2800 1.305,3200 3,06% 3,08%
Peso cileno CLP 872,5200 903,1400 844,8600 786,8900 3,27% 14,77%
Fiorino Ungherese HUF 363,8900 351,2494 330,5300 325,2967 10,09% 7,98%
Corona Svedese SEK 10,0343 10,4848 10,4468 10,5891 (3,95%) (0,98%)
Peso messicano MXN 24,4160 24,5194 21,2202 21,5565 15,06% 13,74%

(*) fonte: Banca d'Italia

Principi contabili internazionali adottati per la prima volta dal Gruppo

A partire dal 1° gennaio 2020 sono entrati in vigore gli Amendment to references to the conceptual framework in IFRS Standards omologati in data 29 novembre 2019 dalla Commissione Europea con Regolamento 2019/2075; tali modifiche hanno avuto lo scopo di aggiornare, in diversi Principi contabili e in diverse interpretazioni, i riferimenti esistenti ai quadri precedenti, sostituendoli con riferimenti al framework concettuale rivisto.

Lo stesso Regolamento 2019/2075 del 29 novembre 2019 ha, inoltre, omologato gli Amendments to IAS 1 and IAS 8 - Definition of material, che hanno chiarito la definizione di materialità e le modalità con cui la stessa deve essere applicata. Secondo la nuova formulazione un'informazione è rilevante se ci si aspetta che la sua omissione, errata misurazione o il suo occultamento potrebbe ragionevolmente influenzare le decisioni degli utenti primari dei bilanci che forniscono informazioni finanziarie. Rispetto alla precedente definizione è stato eliminato il riferimento alla rilevanza di un'informazione in relazione alla dimensione e alla natura della stessa; inoltre, i soggetti a cui sono destinate le informazioni di bilancio sono limitate ai soli utenti primari, ossia gli investitori esistenti e potenziali, i finanziatori e gli altri creditori.

In data 15 gennaio 2020 si è concluso il processo di endorsment per gli Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS17 - Interest Rate Benchmark Reform. Tali modifiche rientrano nella "fase 1" di un progetto più ampio che ha l'obiettivo di minimizzare i potenziali effetti sul bilancio dell'incertezza derivante dalla Interest Rate Benchmark Reform. In particolare, gli amendments riguardano gli aspetti connessi (i) alla componente di rischio, (ii) al requisito di elevata probabilità richiesto all'elemento coperto, (iii) alle valutazioni prospettiche, (iv) al test di efficacia e (v) ai movimenti della riserva di cash flow. E' stato introdotto, inoltre, l'obbligo di fornire agli investitori ulteriori informazioni in merito alle relazioni di copertura che sono direttamente interessate da tali incertezze.

Con Regolamento 2020/551 del 21 aprile 2020 la Commissione Europea ha omologato gli Amendments to IFRS 3 - Business combinations. Le principali modifiche al principio fanno riferimento all'aggiornamento della definizione di business con l'obiettivo di definire se un'operazione societaria debba essere considerata come un'acquisizione di impresa o, in alternativa, di un gruppo di attività. In aggiunta è stato introdotto un (facoltativo) concentration test sulla concentrazione del fair value e viene fornita una guida supplementare, inclusiva di nuovi esempi illustrativi. La nuova definizione deve essere applicata alle acquisizioni che si verificano a partire dal 1° gennaio 2020.

Infine, la Commissione Europea con Regolamento 1424/2020 del 9 ottobre 2020 ha omologato un amendment all'IFRS 16 pubblicato dallo IASB il 28 maggio 2020 conseguentemente alla diffusione dell'emergenza sanitaria. Le modifiche al principio hanno introdotto un espediente pratico per semplificare la contabilizzazione di eventuali agevolazioni sui contratti di leasing, quali la temporanea riduzione o sospensione delle rate, ricevute dai locatari durante la pandemia. Le autorità hanno stabilito che qualora le concessioni siano conseguenza diretta dell'emergenza sanitaria, il loro importo sia inferiore o uguale a quanto dovuto nel periodo immediatamente precedente, la riduzione dei pagamenti riguardi solo le rate dovute prima del 30 giugno 2021 e non ci siano cambiamenti sostanziali nei termini e nelle condizioni del contratto, il locatario può decidere di non considerare le variazioni come lease modifications bensì di trattare i minori canoni come componente variabile del leasing. Il Gruppo De' Longhi si è avvalso della facoltà di applicare l'espediente pratico ai casi previsti.

Si precisa che l'applicazione delle modifiche ai principi descritte sopra non ha dato luogo ad impatti

rilevanti sul risultato economico e sul patrimonio del Gruppo.

Principi contabili internazionali e/o interpretazioni non ancora applicabili

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato delle modifiche, valide a partire dal 1° gennaio 2022, relativamente ad alcuni principi, ovvero gli Amendments to IFRS 3 Business Combinations, gli Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment, gli Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets. Inoltre nell'ambito degli Annual Improvements sono state apportate modifiche all'IFRS 1 - First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 - Financial Instruments, allo IAS 41 - Agriculture e agli Illustrative Examples che accompagnano l'IFRS 16 - Leases.

In data 15 dicembre 2020 si è concluso il processo di endorsement per gli Amendments to IFRS 4 - Insurance contracts - deferral of IFRS 9; tali modifiche, applicabili a partire dal 1° gennaio 2021, riguardano la possibilità di differire l'applicazione dell'IFRS 9 per le società assicurative.

Analogamente, in data 13 gennaio 2021 sono arrivati ad approvazione gli Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2; tali modifiche, in vigore a partire dal 1° gennaio 2021 salvo applicazione anticipata, affrontano questioni che potrebbero influire sull'informativa finanziaria dopo la riforma di un benchmark di tasso di interesse, inclusa la sua sostituzione con tassi di riferimento alternativi.

Tra le principali novità introdotte dallo IASB che, invece, non hanno ancora concluso il relativo processo di endorsement si evidenzia, innanzitutto l'IFRS 17 - Insurance contracts che sostituirà l'esistente IFRS 4. Il nuovo principio stabilisce le regole per il riconoscimento, la misurazione, la rappresentazione e l'informativa relativamente ai contratti assicurativi; si applicherà a tutti i contratti assicurativi attraverso un modello contabile di riferimento basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa attesi, l'esplicitazione di un risk adjustment e di un Contractual Service Margin (CSM). Inizialmente era stato stabilito che, una volta omologato dalla Commissione Europea, il nuovo principio dovesse essere applicabile a partire dal primo esercizio finanziario avente inizio il 1° gennaio 2021, successivamente la data di prima applicazione è stata posticipata di un anno al 1° gennaio 2022.

Inoltre, non è ancora stata definita una data di prima applicazione per gli Amendments to IFRS 10 and IAS 28 - Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire il trattamento contabile, sia nel caso di perdita del controllo di una controllata (regolata dall'IFRS 10) che nel caso di downstream transactions regolato dallo IAS 28, a seconda che l'oggetto della transazione sia (o non sia) un business, come definito dall'IFRS 3.

Principi di consolidamento

L'area di consolidamento include la Capogruppo De' Longhi S.p.A. e le società controllate al 31 dicembre 2020 nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza del capitale sociale o delle azioni aventi il diritto di voto, ovvero ha il potere di determinare, anche tramite accordi contrattuali, le politiche finanziarie ed operative.

Imprese controllate

Trattasi di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi, con il metodo dell'integrazione globale, nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo.

Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico.

Il Gruppo stabilisce che un'operazione rientra nella definizione di aggregazione aziendale se le attività acquisite e le passività assunte costituiscono un'attività aziendale, ossia un insieme integrato di attività e beni che può essere condotto e gestito allo scopo di fornire beni o servizi ai clienti e che genera proventi da investimento (quali dividendi o interessi) o altri proventi da attività ordinarie. Un'attività aziendale include almeno un fattore di produzione e un processo che insieme contribuiscono in maniera sostanziale alla generazione di un output.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono rilevate, conformemente all'IFRS 3 Business combination, applicando il purchase method. Tale metodo prescrive che le attività acquisite e le passività assunte siano valutate al fair value alla data di acquisizione, fatta eccezione per le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento: i) imposte differite attive e passive, ii) attività e passività per benefici ai dipendenti e iii) attività destinate alla vendita. Nel caso in cui il fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione di imprese è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Entro dodici mesi dalla data di acquisizione sono rilevate eventuali rettifiche derivanti dal completamento del processo di valutazione. La stima del fair value include eventuali componenti di prezzo legate alla realizzazione di eventi futuri. L'acquisto di ulteriori quote di partecipazione in società controllate e la vendita di quote di partecipazione che non implicano la perdita del controllo sono considerati transazioni tra azionisti; in quanto tali, gli effetti contabili delle predette operazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio del Gruppo.

Imprese collegate

Trattasi di imprese nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie ed operative. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia l'influenza notevole.

Imprese a controllo congiunto

Trattasi di imprese sulle cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto, stabilito da accordi contrattuali. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo congiunto, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto come prescritto dallo IAS 28 - Investment in associates and joint ventures emendato.

Consolidamento di imprese estere

Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio (metodo dei cambi correnti). Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo sono classificate come voce di patrimonio netto in una riserva denominata "Differenze di conversione".

Transazioni eliminate nel processo di consolidamento

Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate inizialmente nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

Le differenze di cambio derivanti da elementi monetari che, nella sostanza, sono parte dell'investimento netto del Gruppo in entità estere sono classificate nel patrimonio netto fino alla dismissione dell'investimento stesso, momento dal quale sono rilevate a conto economico come provento o come costo.

Variazione area di consolidamento - Aggregazioni aziendali

In data 23 novembre 2020 il Gruppo De' Longhi ha annunciato di aver siglato un accordo per l'acquisizione di Capital Brands Holding Inc., società americana leader mondiale nel segmento dei personal blenders con i marchi Nutribullet e Magic Bullet.

L'accordo è stato finalizzato in data 29 dicembre 2020 a seguito del completamento dell'iter autorizzativo da parte degli organi competenti, in particolare degli organi antitrust, e del verificarsi delle condizioni sospensive.

La transazione è stata condotta nel rispetto degli obiettivi di espansione geografica e crescita per linee esterne del Gruppo e ha avuto un valore strategico sotto diversi punti di vista.

Con l'acquisizione di Capital Brands è stato aggiunto un marchio giovane e dinamico al portafoglio esistente, è stata arricchita la gamma di prodotti iconici con una presenza importante nel segmento dei blender, è aumentata la penetrazione in un mercato in espansione e strategicamente importante come gli Stati Uniti e, infine, è stata rafforzata la leadership del Gruppo nel settore della preparazione dei cibi.

Poiché le attività acquisite e le passività assunte costituiscono un'attività aziendale, la transazione si configura come aggregazione ai sensi dell'IFRS 3.

Il corrispettivo netto iniziale è stato interamente regolato alla data del closing sulla base di un bilancio provvisorio di Capital Brands; il prezzo pattuito, Enterprise Value, su base "cash-free, debt-free", è stato di USD 421 milioni. L'acquisizione ha avuto un impatto complessivo sulla posizione finanziaria netta del Gruppo di Euro 329,3 milioni.

L'accordo prevede una revisione del corrispettivo sulla base del bilancio finale da concordare entro 90 giorni dall'acquisizione; alla data della presente Relazione finanziaria annuale, pertanto, il saldo finale non è ancora stato determinato.

Conseguentemente, si è proceduto ad un'allocazione del corrispettivo dell'operazione alle attività e passività acquisite in via provvisoria, in attesa delle informazioni definitive che consentiranno il perfezionamento dei valori. L'allocazione definitiva del prezzo di acquisto sarà determinata entro dodici mesi dall'acquisizione.

Il Gruppo Capital Brands include la holding, Capital Brands Holding Inc., e alcune società controllate, operative principalmente negli Stati Uniti.

I valori di Capital Brands sono stati inclusi nel perimetro di consolidamento limitatamente ai saldi patrimoniali.

Goodwill 306.114
Fair value provvisorio passività nette acquisite (20.715)
Valore complessivo della transazione 285.399

Si riporta di seguito la sintesi dell'allocazione del corrispettivo dell'operazione alle attività e passività acquisite.

Tale allocazione è provvisoria, in attesa delle informazioni definitive che consentiranno il perfezionamento dei valori.

Fair value
provvisorio riconosciuto
in sede di acquisizione
Immobilizzazioni immateriali 13.028
Immobilizzazioni materiali 6.432
Immobilizzazioni finanziarie 818
Attività per imposte anticipate 4.102
Crediti commerciali 35.629
Rimanenze 25.665
Altre attività correnti 871
Disponibilità liquide 18.082
Totale attivo 104.627
Debiti commerciali (47.066)
Altre passività correnti (10.242)
Debiti finanziari (61.986)
Fondo rischi (6.048)
Totale passivo (125.342)
Attività (passività) nette (20.715)
Quota acquisita dal Gruppo (100%) (20.715)
----------------------------------- ----------

Informativa per settori operativi

Si rinvia alla nota 45. Informativa per settore operativo. Si rinvia alla Relazione sulla gestione per un commento ai dati economici per area geografica.

Principali criteri di valutazione

Attività immateriali

Avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/ entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto ("purchase method") in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. La differenza tra il costo d'acquisto e la quota del patrimonio di competenza del Gruppo è attribuita a specifiche poste patrimoniali fino a concorrenza del loro valore corrente a tale data; l'eventuale residua eccedenza, se positiva, viene allocata ad avviamento, se negativa, è rilevata a conto economico. Il costo dell'acquisizione è determinato in base al fair value, alla data di acquisto, delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro genere accessorio.

L'avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di sviluppo su progetti per la produzione di nuovi prodotti o componenti sono iscritti all'attivo solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, il Gruppo ha l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare detta attività, esiste la possibilità tecnica di realizzare il progetto in modo da renderlo disponibile per l'uso e i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo potranno generare benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo.

I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall'inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto o processo, generalmente compreso tra tre e cinque anni. Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Marchi

La voce include gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi del Gruppo. Tali oneri sono iscritti all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente compresa tra 10 e 20 anni, se le stesse hanno una vita utile finita. I marchi con vita utile indefinita non sono ammortizzati ma sono sottoposti annualmente, o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente compresa tra 10 e 20 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.

Attività materiali

Terreni, immobili, impianti e macchinari

I fabbricati, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzati in modo sistematico sulla base della vita utile residua; i terreni di pertinenza dei fabbricati non sono ammortizzati. Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso. I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del "component approach", secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente.

Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

La vita utile indicativa, stimata dal Gruppo per le varie categorie di immobilizzazioni materiali, è la seguente:

Fabbricati industriali 10 - 33 anni
Impianti e macchinari 5 - 18 anni
Attrezzature industriali e commerciali 3 - 5 anni
Altri beni 3 - 10 anni

Diritto d'uso beni in leasing

L'attività consistente nel diritto di utilizzo dei beni in leasing, conformemente all'IFRS 16, è valutata al costo comprensivo del valore attuale dei pagamenti futuri (attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili), dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario, dei canoni leasing pagati anticipatamente e della stima dei costi per lo smantellamento, la rimozione e il ripristino. Il valore del bene è sistematicamente ammortizzato.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il Gruppo verifica, almeno una volta l'anno, se i valori contabili delle attività immateriali e materiali iscritti in bilancio hanno subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdite di valore, il valore contabile è ridotto al relativo valore recuperabile.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo valuta eventuali perdite di valore delle unità generatrici di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Nel caso dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, l'impairment test viene effettuato almeno annualmente, e comunque ogni qualvolta emergano segnali di possibili perdite di valore.

Attività non correnti possedute per la vendita - Discontinued Operations

Le Attività e Passività relative a Discontinued Operations sono classificate come destinate alla vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo. Tali condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del gruppo di attività in dismissione sono considerati altamente probabili e le attività e passività sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si trovano.

Quando il Gruppo è coinvolto in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita quando le condizioni sopra descritte sono avverate, anche nel caso in cui, dopo la dismissione, il Gruppo continui a detenere una partecipazione di minoranza nella controllata.

Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo e valore di mercato, applicando il criterio del costo medio ponderato nella determinazione del costo. La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti (variabili e fissi). Sono calcolati dei fondi svalutazione per materiali e prodotti finiti, considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo.

Strumenti finanziari

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione in una delle tre categorie individuate dall'IFRS 9. La classificazione dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali e dal modello di business che il Gruppo adotta per la loro gestione.

Il modello di business si riferisce al modo in cui sono generati i flussi finanziari che può risultare dalla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività o da entrambi.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al costo ammortizzato se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari previsti da contratto, rappresentati unicamente da pagamenti, previsti a date predeterminate, del capitale e degli interessi. La valutazione prevede l'utilizzo del criterio dell'interesse effettivo.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico complessivo se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle stesse e sono previsti contrattualmente, a date predeterminate, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e di interessi. Per le attività incluse in questa categoria, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite per riduzione di valore sono rilevati a conto economico nel risultato di periodo; le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene rilasciata in conto economico. In fase di rilevazione iniziale gli strumenti rappresentativi di capitale possono essere inclusi nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate nel conto economico complessivo.

La categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprende le attività detenute per la negoziazione, ossia acquisite per la vendite nel breve periodo, e le attività designate come tali.

Al momento della rilevazione iniziale, un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading può essere designato tra gli strumenti finanziari le cui variazioni successive di fair value sono rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività ed è irrevocabile.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono rappresentate principalmente da finanziamenti valutati sulla base del criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante è estinta, annullata, ovvero adempiuta.

Debiti per leasing

I debiti per leasing sono pari al valore attuale dei pagamenti dovuti e non ancora versati alla data di bilancio attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili. In caso di rideterminazione della durata del leasing, dell'opzione di acquisto e del valore residuo garantito o di rideterminazione dei pagamenti variabili basati su indici o tassi, la passività del leasing viene rideterminata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, sono rispettate le seguenti condizioni:

  • esiste la designazione formale a strumento di copertura;
  • si dispone di documentazione atta a dimostrare la relazione di copertura e l'elevata efficacia della stessa;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
  • In base all'IFRS 9 tutti gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel conto economico complessivo. La porzione efficace degli utili o perdite cumulati è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura, o a quella parte di essa diventata inefficace, sono iscritti a conto economico. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel conto economico complessivo, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Net investment hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura di un investimento netto in una gestione estera, incluse le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, la contabilizzazione è simile alle coperture di cash flow hedge. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alla dismissione dell'attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cessione di crediti commerciali

Il Gruppo ha posto in essere operazioni di cessione di crediti commerciali. I crediti commerciali ceduti pro soluto a società di factor per i quali la cessione comporta il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti sono eliminati dal bilancio al momento della cessione. I crediti ceduti per i quali il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici non si realizza, sono mantenuti iscritti nell'attivo patrimoniale.

Il Gruppo ha realizzato un'operazione di smobilizzo di crediti commerciali della durata di cinque anni che prevede la cessione pro soluto revolving su base mensile di un portafoglio di crediti commerciali.

I crediti sono ceduti pro soluto ad un istituto bancario, che provvede poi a trasferirli ad una società veicolo che finanzia l'acquisto dei crediti mediante l'emissione di titoli mobiliari garantiti dai crediti stessi (asset-backed securities); il rimborso di detti titoli, collocati sul mercato e interamente sottoscritti da investitori istituzionali, nonché i relativi flussi di interessi, dipendono dai flussi finanziari generati dal portafoglio dei crediti cartolarizzati. Il prezzo di cessione dei crediti è pari al valore nominale dei crediti, al netto di uno sconto che tiene conto del rischio di credito e della componente finanziaria connessa all'operazione. Il Gruppo svolge il ruolo di servicer per conto della società veicolo.

Le condizioni contrattuali di tale operazione comportano il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti, che sono stati quindi esclusi dall'attivo patrimoniale.

Benefici ai dipendenti

Piani pensionistici e altri piani di incentivazione

Le obbligazioni nette relative a piani a favore di dipendenti, principalmente il fondo di trattamento di fine rapporto (per la quota mantenuta nelle aziende del Gruppo) e i fondi pensione, sono iscritti al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno e che hanno maturato alla data di bilancio. L'obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale

Il Gruppo riconosce benefici addizionali all'Amministratore Delegato e ad un ristretto numero di dirigenti e risorse chiave attraverso piani di partecipazione al capitale sotto forma di stock option. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 Share-Based Payment, il valore corrente delle stock option determinato alla data di assegnazione è rilevato a conto economico tra i costi del personale in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione dell'opzione e quella in cui i dipendenti interessati, amministratori e soggetti che rendono abitualmente prestazioni d'opera a favore di una o più società del Gruppo, maturano pienamente il diritto a ricevere il compenso, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.

Ad ogni data di bilancio il Gruppo rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, indipendentemente dal valore di mercato delle azioni. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico consolidato con contropartita nel patrimonio netto.

Al momento dell'esercizio delle stock option le somme ricevute dal dipendente, al netto dei costi direttamente attribuibili alla transazione, sono accreditate a capitale sociale per un ammontare pari al valore nominale delle azioni emesse ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando anche le non-vesting condition.

Il fair value delle stock option è rilevato con contropartita alla voce Riserva per stock option.

L'effetto di diluizione delle opzioni non ancora esercitate è riflesso nel calcolo della diluizione dell'utile per azione.

Fondi per rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi per rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta (si rinvia anche a quanto riportato di seguito in merito all'uso di stime).

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato come interesse passivo. Per i rischi per i quali il manifestarsi di una passività è meno che probabile, ma non remoto, viene data apposita sezione informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Riconoscimento dei ricavi

La voce "Ricavi" comprende i corrispettivi per vendite di beni a clienti e per prestazioni di servizi. I ricavi rappresentano il corrispettivo a cui si ha diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni e/o servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto di terzi. Il Gruppo rileva i ricavi quando adempie l'obbligazione prevista dal contratto, ossia quando trasferisce al cliente il controllo dei beni o dei servizi.

Sulla base del modello a cinque step introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi nel momento in cui risultino soddisfatti i seguenti criteri:

  • a) le parti hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
  • b) i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire sono individuati;
  • c) le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire sono identificate;
  • d) il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • e) è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.

Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, il Gruppo stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei beni al cliente.

Il Gruppo fornisce tipicamente delle garanzie per le riparazioni dei difetti esistenti al momento della vendita, così come richiesto dalla legge. Queste garanzie di tipo standard sulla qualità sono contabilizzate secondo lo IAS 37 - Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets.

Costi e oneri

I costi e le spese sono contabilizzati per competenza.

Dividendi

I dividendi distribuiti costituiscono movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli Azionisti.

I dividendi ricevuti sono rilevati quando sorge il diritto del Gruppo a riceverne il pagamento.

Imposte

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte differite a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate sono rilevate solo nel caso in cui sia probabile la loro distribuzione.

Eventuali incertezze relativamente ai trattamenti fiscali sono considerate nel calcolo delle imposte coerentemente con le predisposizioni dell'IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno. L'utile per azione diluito è calcolato dividendo l'utile attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno e di quelle potenzialmente derivanti dalla conversione delle stock option assegnate.

Uso di stime

Il presente bilancio, redatto in conformità agli IFRS, contiene stime ed ipotesi effettuate dal Gruppo relative ad attività e passività, costi, ricavi e passività potenziali alla data del bilancio. Tali stime si fondano su esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche, sulla base delle informazioni disponibili al momento della stima.

Le assunzioni derivanti da tali stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nel periodo in cui si manifestano: i risultati effettivi potrebbero pertanto differire da tali stime.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività; si rinvia alle note esplicative delle singole voci per i riferimenti al valore contabile.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da assicurazione. Le perdite rappresentano la differenza tra i flussi finanziari a cui il Gruppo ha diritto in virtù dei contratti con i clienti e i flussi finanziari attesi.

Il variare dello scenario economico potrebbe deteriorare le condizioni economiche di alcuni clienti del Gruppo, con un impatto sulla recuperabilità dei crediti commerciali, per la parte non coperta da assicurazione.

Valore recuperabile di attività non correnti

Il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie.

L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.

Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. I flussi finanziari attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base del giudizio degli amministratori sull'andamento di variabili future – quali i prezzi e i conseguenti ricavi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Benefici a dipendenti

Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali, che richiedono l'assunzione di ipotesi statistiche circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali ed i tassi di mortalità.

Il Gruppo ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Le imposte differite attive includono quelle relative a perdite fiscali riportate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate.

Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive che possono essere iscritte a bilancio. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l'ammontare degli utili futuri fiscalmente imponibili, nonché una strategia di pianificazione delle imposte future.

Fondi rischi e passività potenziali

Il Gruppo effettua diversi accantonamenti relativi a contenziosi o rischi di varia natura, riguardanti diverse problematiche e soggetti alla giurisdizione di diversi paesi. La determinazione della passività, il grado di probabilità della stessa e la quantificazione richiedono dei processi di stima a volte molto complessi, per i quali gli amministratori utilizzano tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, anche attraverso il supporto di consulenti legali e fiscali.

Fondi garanzia

Il Gruppo effettua accantonamenti al fondo per i costi stimati per garanzia prodotti. Il management stabilisce la congruità di tali fondi sulla base delle informazioni storiche con riferimento alla frequenza e al costo medio degli interventi in garanzia.

Commenti alle principali voci del conto economico

1. Ricavi

La voce, comprensiva dei ricavi derivanti da contratti con i clienti e degli altri ricavi, risulta pari a M/Euro 2.351.257 (M/Euro 2.101.138 al 31 dicembre 2019), ed è ripartita per mercato come segue:

2020 % sui ricavi 2019 % sui ricavi Variazione Variazione %
Europa 1.628.449 69,3% 1.419.944 67,6% 208.505 14,7%
APA (Asia/Pacific/Americhe) 600.340 25,5% 541.627 25,8% 58.713 10,8%
MEIA (Medio Oriente/India/Africa) 122.468 5,2% 139.567 6,6% (17.099) (12,3%)
Totale 2.351.257 100,0% 2.101.138 100,0% 250.119 11,9%

Si rinvia al paragrafo "I mercati" della Relazione sulla gestione per un commento delle variazioni più significative.

Il dettaglio della voce "Altri ricavi" è il seguente:

2020 2019 Variazione
Rimborsi trasporti 3.335 3.602 (267)
Diritti commerciali 1.534 2.372 (838)
Contributi in conto esercizio 1.312 1.308 4
Rimborsi danni 472 764 (292)
Sopravvenienze attive 99 56 43
Altri ricavi diversi 11.938 11.886 52
Totale 18.690 19.988 (1.298)

Con riferimento alla Legge n. 124 del 4 agosto 2017 in tema di disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche si segnala che la voce "Contributi in conto esercizio" include M/Euro 349 relativi a proventi contabilizzati per competenza per l'incentivazione alla produzione di energia da impianti fotovoltaici connessi alla rete e relativi all'impianto sito presso lo stabilimento produttivo di Mignagola (TV). Il soggetto erogatore è il Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A.

2. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Il dettaglio è il seguente:

2020 2019 Variazione
Acquisti componentistica 535.213 424.482 110.731
Acquisti prodotti finiti 439.474 365.958 73.516
Acquisti materie prime 85.765 71.239 14.526
Altri acquisti diversi 17.945 18.950 (1.005)
Totale 1.078.397 880.629 197.768

Nel 2020, la voce include oneri non ricorrenti per M/Euro 713.

3. Variazione delle rimanenze

La differenza tra la variazione complessiva delle rimanenze riportata nel conto economico e la variazione dei saldi patrimoniali è dovuta all'effetto delle differenze di conversione dei bilanci delle società controllate estere e alla variazione del perimetro di consolidamento conseguente l'acquisizione di Capital Brands.

4. Costo del lavoro

La voce include il costo del lavoro di natura industriale per M/Euro 98.909 (M/Euro 82.349 al 31 dicembre 2019).

2020 2019 Variazione
Costo personale dipendente 276.337 252.665 23.672
Lavoro interinale 24.705 15.353 9.352
Totale 301.042 268.018 33.024

I dati relativi agli accantonamenti per benefici a dipendenti stanziati da alcune società del Gruppo italiane ed estere sono riepilogati nella nota 34. Benefici ai dipendenti.

Nel 2020, la voce include oneri netti non ricorrenti per M/Euro 8.529. Tale importo include M/Euro 9.479 relativo ad un bonus straordinario a beneficio di tutti i dipendenti e collaboratori, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo De'Longhi S.p.A. che, a fronte delle ottime performance raggiunte dal Gruppo in un contesto macro-economico caratterizzato da sfide senza precedenti, ha voluto riconoscere l'impegno e la dedizione dei dipendenti nel raggiungimento di importanti obiettivi.

Nel corso del 2020, inoltre, sono stati rilevati oneri non ricorrenti per la riorganizzazione commerciale in corso in alcune filiali controllate estere per M/Euro 689 e proventi netti derivanti da contribuzioni a sostegno dell'occupazione per l'attuale emergenza sanitaria per M/Euro 1.639.

La voce include M/Euro 2.502 relativi al costo figurativo (fair value) di competenza del periodo a fronte dei due piani di stock option in essere (M/Euro 2.146 al 31 dicembre 2019); si rinvia alla nota 28. Piani di stock option per ulteriori dettagli.

La ripartizione numerica dell'organico medio del Gruppo per categoria è riepilogata nella seguente tabella:

2020 2019
Operai 5.746 5.081
Impiegati 2.753 2.855
Dirigenti/Funzionari 279 255
Totale 8.778 8.191

5. Costi per servizi e oneri diversi di gestione

La voce è così dettagliata:

2020 2019 Variazione
Spese promozionali 208.164 179.719 28.445
Pubblicità 84.608 65.647 18.961
Trasporti (su acquisti e vendite) 103.486 84.001 19.485
Lavorazioni esterne 46.939 44.108 2.831
Consulenze 27.457 22.581 4.876
Assistenza tecnica 20.110 16.230 3.880
Spese e contributi depositi 19.564 16.079 3.485
Costi per godimento beni di terzi 13.519 15.907 (2.388)
Forza motrice 9.613 8.815 798
Provvigioni 9.184 7.172 2.012
Spese assicurative 6.672 5.395 1.277
Spese tecniche di omologazione 6.108 6.094 14
Spese viaggio 5.690 13.688 (7.998)
Compensi amministratori 4.847 3.064 1.783
Compensi sindaci 235 310 (75)
Manutenzioni di terzi 4.099 4.310 (211)
Assicurazione crediti 4.037 3.271 766
Postelegrafoniche 3.638 3.706 (68)
Altre utenze e costi di pulizia, vigilanza, asporto rifiuti 3.465 3.212 253
Altri servizi diversi 30.683 29.931 752
Totale costi per servizi 612.118 533.240 78.878
Imposte e tasse diverse 48.468 42.309 6.159
Perdite su crediti 148 88 60
Sopravvenienze passive 62 532 (470)
Altri oneri diversi 13.344 6.421 6.923
Totale oneri diversi di gestione 62.022 49.350 12.672
Totale 674.140 582.590 91.550

Nel 2020, la voce include oneri non ricorrenti per complessivi M/Euro 11.758 (M/Euro 1.790 al 31 dicembre 2019), di cui M/Euro 4.451, comprensivi della donazione a favore di iniziative per il contenimento del contagio e di oneri connessi alle ristrutturazioni in corso, classificati tra gli "Altri oneri diversi", M/Euro 4.258 e M/Euro 1.276 relativi rispettivamente a consulenze e assicurazioni sostenute nell'ambito dell'acquisizione di Capital Brands, M/Euro 1.080 di costi per trasporto e M/Euro 693 di altri costi di varia natura principalmente relativi alle azioni poste in essere per contrastare l'emergenza sanitaria.

Nel 2020 la voce "Costi per godimento beni di terzi" include, oltre a diritti commerciali per M/Euro 825 (M/Euro 846 nel 2019), i costi operativi relativi a contratti che non sono o non contengono un leasing (M/Euro 10.810, M/Euro 12.404 nel 2019), nonché i costi relativi a leasing di durata inferiore ai dodici mesi (M/Euro 1.832, M/Euro 2.540 nel 2019) o riferiti a beni di valore modico (M/Euro 52, M/Euro 117 nel 2019); per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 15. Leasing.

6. Accantonamenti

La voce include gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri per M/Euro 18.720 e al fondo svalutazione crediti per complessivi M/Euro 3.330. Le principali variazioni intervenute nell'esercizio in relazione agli accantonamenti sono commentate di seguito nella nota 35. Altri fondi per rischi e oneri non correnti.

7. Ammortamenti

La voce risulta dettagliata come segue:

2020 2019 Variazione
Ammortamenti beni immateriali 15.650 14.300 1.350
Ammortamenti beni materiali 46.226 44.935 1.291
Ammortamenti beni in leasing 19.117 19.022 95
Totale 80.993 78.257 2.736

Per ulteriori dettagli sugli ammortamenti si rinvia alle tabelle di movimentazione delle attività materiali ed immateriali.

8. Proventi e oneri non ricorrenti

Le componenti non ricorrenti nel 2020 sono pari a M/Euro 21.000 e sono dettagliate nelle rispettive voci di conto economico (oneri per M/Euro 11.758 nei costi per servizi, M/Euro 8.529 nel costo del lavoro, M/Euro 713 nei costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci).

L'importo include il bonus straordinario pari a M/Euro 9.479 riconosciuto a dipendenti e collaboratori del Gruppo a fronte dell'impegno dimostrato nel raggiungimento degli obiettivi aziendali in un contesto difficile dovuto alla crisi sanitaria in corso.

Include, inoltre, oneri per M/Euro 4.189 sostenuti in relazione alla pandemia, comprensivi della donazione a favore di iniziative per il contenimento del contagio per M/Euro 3.100, al netto di contributi ricevuti da alcune filiali estere a supporto dell'occupazione.

Infine, sono evidenziati tra le componenti non ricorrenti gli oneri relativi all'operazione di acquisizione di Capital Brands per M/Euro 5.534 e gli oneri relativi alla ristrutturazione e alla riorganizzazione della struttura commerciale e di alcune filiali estere per M/Euro 1.798.

9. Proventi (oneri) finanziari netti

La classificazione per natura dei proventi (oneri) finanziari netti è riepilogata di seguito:

2020 2019 Variazione
Differenze cambio e utili (perdite) su coperture cambi (*) (1.437) (848) (589)
Quota del risultato delle partecipazioni valutate con il metodo
del patrimonio netto
3.465 922 2.543
Interessi netti (3.699) (2.309) (1.390)
Interessi per leasing (1.550) (1.809) 259
Sconti finanziari e altri proventi (oneri) finanziari (2.471) (11.088) 8.617
Altri proventi (oneri) finanziari netti (7.720) (15.206) 7.486
Proventi (oneri) finanziari netti (5.692) (15.132) 9.440

(*) La voce include M/Euro 7 relativi a perdite su cambi derivanti da contratti di leasing contabilizzati in conformità all'IFRS 16 Leases.

La voce "Differenze cambio e utili (perdite) su coperture cambi" include i differenziali nei tassi su contratti derivati a copertura del rischio cambio, nonché le differenze cambio derivanti da scritture di consolidamento.

La voce "Quota del risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto" include i proventi relativi alla partecipazione detenuta nella joint venture TCL/DL, dedicata alla produzione di condizionatori portatili, alla partecipazione nel Gruppo Eversys che opera nel settore delle macchine professionali per il caffè espresso e alla partecipazione in NPE S.r.l., fornitore di componenti elettronici.

La voce "Interessi netti" include gli interessi relativi al debito finanziario del Gruppo (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost) e l'onere finanziario relativo alle operazioni di cessione di crediti pro soluto, al netto degli interessi attivi sugli investimenti del Gruppo.

Gli interessi per leasing rappresentano la quota di oneri finanziari maturati nel periodo di riferimento a fronte di una passività, iscritta conformemente all'applicazione dell'IFRS 16 Leases, che genera interessi passivi. Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 15. Leasing.

10. Imposte

La voce è così composta:

2020 2019 Variazione
Imposte correnti:
- Imposte sul reddito 83.401 39.195 44.206
- IRAP 5.118 2.625 2.493
Imposte differite (anticipate) (32.338) (7.034) (25.304)
Totale 56.181 34.786 21.395

La voce include inoltre il credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo di cui alla L. 190/2014 riferibile alla stima per l'esercizio in corso.

La voce "Imposte differite (anticipate)" include le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali (soprattutto per fondi tassati, stanziati dalla Capogruppo e dalle società controllate) e sugli utili distribuibili da parte di società controllate. Include inoltre il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro.

Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione dell'onere fiscale:

2020 % 2019 %
Reddito ante imposte 256.314 100,0% 195.791 100,0%
Imposte teoriche 61.515 24,0% 46.990 24,0%
Altro (*) (10.452) (4,1%) (14.829) (7,6%)
Totale imposte 51.063 19,9% 32.161 16,4%
IRAP 5.118 2,0% 2.625 1,3%
Imposte Effettive 56.181 21,9% 34.786 17,8%

(*) Trattasi prevalentemente dell'effetto fiscale netto di differenze permanenti, di aliquote fiscali estere diverse dalle aliquote fiscali teoriche italiane, di rettifiche relative ad imposte di esercizi precedenti e dell'effetto netto di componenti non ordinarie. Il dato relativo al 2019 include, inoltre, il beneficio dell'agevolazione patent box.

Commenti alle principali voci dell'attivo della situazione patrimoniale - finanziaria

Attività non correnti

11. Avviamento

31.12.2020 31.12.2019
Lordo Netto Lordo Netto
Avviamento 405.261 398.514 99.147 92.400

La variazione della voce "Avviamento", pari a M/Euro 306.114 si riferisce totalmente alla recente acquisizione di Capital Brands per cui si è proceduto ad un'allocazione del corrispettivo dell'operazione alle attività e passività acquisite in via provvisoria, in attesa delle informazioni definitive che consentiranno il perfezionamento dei valori (per ulteriori informazioni si rinvia al paragrafo "Variazione area di consolidamento - Aggregazioni aziendali").

L'avviamento non è ammortizzato in quanto a vita utile indefinita, ma è oggetto di impairment test almeno su base annuale ai fini dell'identificazione di un'eventuale perdita di valore.

Ai fini dello svolgimento dell'impairment test, l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit (CGU) rappresentate dalle divisioni De'Longhi, Kenwood e Braun secondo la suddivisione sotto riportata:

Unità generatrice di cassa 31.12.2020
De'Longhi 26.444
Kenwood 17.120
Braun 48.836
Totale 92.400
Allocazione provvisoria (Capital Brands) 306.114
Totale 398.514

Il test di impairment ha per obiettivo la determinazione del valore in uso delle cash-generating units (CGU) ovvero del valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati derivanti da un uso continuativo delle attività, confrontato con il capitale investito allocato alle stesse; non sono considerati eventuali flussi finanziari connessi ad operazioni straordinarie.

In particolare, il valore in uso è determinato applicando il metodo del "discounted cash flows", applicato sui flussi di cassa risultanti da piani elaborati considerando degli scenari realistici sulla base delle informazioni disponibili alla data di bilancio, anche sulla base del piano triennale e del budget 2021 approvati dal Consiglio di Amministrazione.

I dati dei piani sono stati proiettati oltre l'orizzonte esplicito, determinato in linea con le prassi valutative, secondo il metodo della rendita perpetua, utilizzando tassi di crescita non superiori rispetto a quelli previsti per i mercati nei quali le singole CGU operano. Il tasso di crescita, comune a tutte le CGU, utilizzato per elaborare le proiezioni oltre il periodo di piano è pertanto pari al 2%, ritenuto rappresentativo di un tasso cautelativo di crescita dei valori terminali.

I flussi di cassa ed il tasso di attualizzazione sono stati determinati al netto dell'effetto fiscale.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital, WACC) ricavato dai dati di un campione di società comparabili. Il tasso di sconto utilizzato, pari al 5,8% per tutte le cash-generating unit, riflette pertanto alla data di riferimento delle stime le valutazioni del mercato e il costo del denaro e tiene conto dei rischi di settore.

I test di impairment effettuati a fine esercizio 2020 non hanno evidenziato alcuna perdita di valore.

In relazione alle CGU De'Longhi e Kenwood, che rappresentano le attività tradizionali del Gruppo, i valori recuperabili evidenziati dai test di impairment e dalle analisi di sensitività sono di molte volte superiori rispetto ai valori delle attività nette iscritte a bilancio.

Anche per la CGU Braun, nonostante il marchio sia stato acquisito in tempi più recenti, il valore recuperabile evidenziato dal test appare ampiamente superiore rispetto al valore iscritto a bilancio.

Per quanto riguarda l'acquisizione di Capital Brands, avvenuta a fine dicembre 2020, non essendovi state variazioni significative nel fair value complessivo dei valori acquisiti fra la data di acquisizione e la data di chiusura di bilancio, non si è ritenuto necessario procedere all'elaborazione di impairment test. Ai fini del bilancio 2020, che consolida il gruppo acquisito limitatamente allo stato patrimoniale, sono stati recepiti i valori contabili delle attività e delle passività nette, allocando, in via provvisoria come consentito dagli IFRS, il differenziale rispetto al prezzo di acquisto alla voce differenza di consolidamento (per un importo pari a M/Euro 306.114).

L'allocazione definitiva del prezzo di acquisto al fair value delle attività e passività acquisite sarà effettuata entro 12 mesi dall'acquisizione, quindi nel corso dell'esercizio 2021, in tale occasione si procederà anche alla verifica dell'impairment test.

Il risultato ottenuto con l'applicazione del criterio finanziario è stato sottoposto ad analisi di sensitività, volte a verificare la sensibilità dei risultati anche al variare di alcuni principali parametri della stima, all'interno di intervalli ragionevoli e con ipotesi non tra loro incoerenti. Le variabili modificate sono il tasso di sconto (tra 5,6% e 6,0%) ed il tasso di crescita dei valori terminali (nell'intervallo 1,8%-2,2%).

Per tutte le CGU la stima del valore recuperabile è superiore ai valori contabili e l'analisi di sensitività evidenzia una relativa stabilità dei risultati; invero, i valori minimo e massimo, al variare contestuale dei due parametri, si discostano nell'intorno del 10% dal punto centrale.

Gli assunti e i criteri utilizzati nella predisposizione dei test di impairment sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione.

L'attuale contesto di incertezza conseguente all'emergenza sanitaria da Coronavirus impone un atteggiamento di cautela anche nella redazione delle previsioni economiche.

In generale, la stima del valore recuperabile delle cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore degli avviamenti. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal Gruppo.

12. Altre immobilizzazioni immateriali

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2020 31.12.2019
Lordo Netto Lordo Netto
Costi di sviluppo nuovi prodotti 117.711 21.780 103.900 17.490
Diritti di brevetto 41.433 3.082 40.106 3.217
Marchi e diritti simili 293.384 187.222 281.617 178.834
Immobilizzazioni in corso e acconti 23.062 16.085 24.307 17.810
Altre 23.791 5.183 22.878 5.078
Totale 499.381 233.352 472.808 222.429
Costi di
sviluppo di
nuovi
prodotti
Diritti di
brevetto
Marchi e
diritti simili
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Altre Totale
Saldo iniziale netto 17.490 3.217 178.834 17.810 5.078 222.429
Incrementi 1.101 1.343 160 10.949 321 13.874
Ammortamenti (9.521) (1.462) (3.379) (480) (808) (15.650)
Acquisizione Capital Brands 802 - 11.609 - 617 13.028
Differenze di conversione e altri movimenti (*) 11.908 (16) (2) (12.194) (25) (329)
Saldo netto finale 21.780 3.082 187.222 16.085 5.183 233.352

Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel corso del 2020 nelle principali voci:

(*) Gli importi relativi ad "Altri movimenti" si riferiscono principalmente a riclassifiche di alcune immobilizzazioni immateriali.

I principali incrementi si riferiscono alla capitalizzazione di progetti di sviluppo di nuovi prodotti, che è avvenuta sulla base di una puntuale rendicontazione ed analisi delle spese sostenute, in considerazione della stimata utilità futura.

Complessivamente il Gruppo ha capitalizzato nel 2020 tra le attività immateriali costi per M/Euro 12.050 ripartiti tra "Costi di sviluppo di nuovi prodotti" (pari a M/Euro 1.101) qualora si riferiscano a progetti già conclusi alla data di bilancio e "Immobilizzazioni in corso e acconti" (pari a M/Euro 10.949) qualora si riferiscano a progetti ancora in corso.

La voce "Diritti di brevetto" si riferisce soprattutto ai costi di sviluppo interno e al successivo deposito dei diritti di brevetto industriale e agli oneri relativi allo sviluppo ed integrazione dei sistemi di elaborazione dati.

La voce "Marchi e diritti simili" include, tra gli altri, il marchio "De'Longhi" per Euro 79,8 milioni e la licenza perpetua sul marchio "Braun" per Euro 95,0 milioni, considerati a vita utile indefinita sulla base di quanto previsto dal principio contabile IAS 38, tenuto conto soprattutto della notorietà, delle performance economiche, delle caratteristiche del mercato di riferimento, delle strategie specifiche di marca e del livello degli investimenti a supporto dei marchi.

Il test di impairment, effettuato a fine esercizio 2020 per entrambi i marchi ritenuti a vita utile indefinita, non ha rilevato alcun elemento significativo che possa far ritenere che tali attività possano aver subito una perdita di valore.

Il criterio metodologico prescelto per il test di impairment fa riferimento al metodo di attualizzazione delle royalties che il Gruppo sarebbe in grado di ottenere a fronte della cessione permanente a terzi dei diritti di sfruttamento del marchio in esame.

Tale metodo, che si basa sui flussi di royalties e sui volumi di fatturato ragionevolmente attendibili, è normalmente il più utilizzato dalla prassi seguita in materia di valutazioni aziendali, essendo in grado di esprimere in modo appropriato la relazione tra forza del marchio e redditività di impresa.

Il tasso di sconto utilizzato, pari al 6,8% al netto delle imposte, riflette alla data di riferimento delle stime le valutazioni del mercato e il costo del denaro. Il tasso di crescita, comune a tutte le CGU, utilizzato per elaborare le proiezioni oltre il periodo di piano è pertanto pari al 2%, ritenuto rappresentativo di un tasso cautelativo di crescita dei valori terminali.

L'attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata al netto delle imposte (coerentemente con la scelta del tasso di attualizzazione).

Il risultato ottenuto dal test di impairment è stato sottoposto ad analisi di sensitività, volta a verificare la sensibilità dei risultati al variare di alcuni principali parametri della stima, all'interno di intervalli ragionevoli e con ipotesi non tra loro incoerenti. Le variabili modificate sono il tasso di sconto (tra 6,6% e 7,0%) ed il tasso di crescita dei valori terminali (nell'intervallo 1,8%-2,2%).

L'analisi di sensitività evidenzia una relativa stabilità dei risultati; invero, i valori minimo e massimo, al variare contestuale dei due parametri, si discostano nell'intorno del 10% dal punto centrale.

13. Terreni, immobili, impianti e macchinari

La voce è così dettagliata:

31.12.2020 31.12.2019
Lordo Netto Lordo Netto
Terreni e fabbricati 129.262 88.153 118.344 82.316
Impianti e macchinari 152.121 50.364 151.306 51.931
Totale 281.383 138.517 269.650 134.247

Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2020:

Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Totale
Saldo iniziale netto 82.316 51.931 134.247
Incrementi 12.182 4.793 16.975
Decrementi - (115) (115)
Ammortamenti (5.438) (9.725) (15.163)
Acquisizione Capital Brands 1.245 1.621 2.866
Differenze di conversione e altri movimenti (2.152) 1.859 (293)
Saldo netto finale 88.153 50.364 138.517

Con riferimento alla voce "Terreni e fabbricati", gli incrementi si riferiscono principalmente all'acquisizione del nuovo stabilimento produttivo in Romania e alla prosecuzione della realizzazione del nuovo edificio presso la sede dell'headquarter a Treviso.

Gli investimenti in "Impianti e macchinari" si riferiscono principalmente all'acquisto di impianti in Romania e agli incrementi delle linee di produzione delle macchine per il caffè in Italia, mentre gli altri movimenti si riferiscono, principalmente, alla riclassifica dell'importo relativo agli investimenti effettuati negli anni scorsi negli stabilimenti produttivi (in Cina, Romania e Italia) precedentemente classificato tra le immobilizzazioni materiali in corso.

14. Altre immobilizzazioni materiali

Le altre attività materiali sono così dettagliate:

31.12.2020 31.12.2019
Lordo Netto Lordo Netto
Attrezzature industriali e commerciali 320.600 49.881 318.088 55.564
Altri beni 90.028 23.012 88.471 23.149
Immobilizzazioni in corso e acconti 48.647 48.646 28.456 28.456
Totale 459.275 121.539 435.015 107.169

Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2020:

Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
Saldo iniziale netto 55.564 23.149 28.456 107.169
Incrementi 14.795 6.867 27.686 49.348
Decrementi (56) (650) - (706)
Ammortamenti (23.644) (7.419) - (31.063)
Acquisizione Capital Brands 20 1.040 - 1.060
Differenze di conversione e altri movimenti 3.202 25 (7.496) (4.269)
Saldo netto finale 49.881 23.012 48.646 121.539

Gli incrementi nella categoria "Attrezzature industriali e commerciali" sono principalmente relativi all'acquisto di stampi per la realizzazione di nuovi prodotti.

L'incremento della voce "Immobilizzazioni in corso" si riferisce principalmente agli investimenti connessi al piano di sviluppo della sede dell'headquarter e al potenziamento degli stabilimenti in Romania.

15. Leasing

I contratti di leasing in essere sono funzionali all'operatività del Gruppo e si riferiscono principalmente alla locazione di immobili, automobili e altri beni strumentali.

Il diritto d'uso dei beni in leasing e i relativi movimenti intervenuti nel corso del 2020 sono dettagliati come segue:

Terreni e
fabbricati
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Totale
Saldo iniziale netto 66.768 1.254 4.369 72.391
Incrementi 6.849 1.504 2.082 10.435
Decrementi (1.328) (137) (53) (1.518)
Ammortamenti (16.352) (372) (2.393) (19.117)
Acquisizione Capital Brands 2.506 - - 2.506
Differenze di conversione e altri movimenti (972) - (123) (1.095)
Saldo netto finale 57.471 2.249 3.882 63.602

Nel corso del 2020, nel conto economico del periodo sono stati rilevati ammortamenti per beni in leasing pari a M/Euro 19.117, interessi passivi per leasing per M/Euro 1.550 e perdite su cambi per M/Euro 7 a fronte dello storno di costi per godimento di beni di terzi per M/Euro 20.230.

Al 31 dicembre 2020 sono iscritte a bilancio passività finanziarie per leasing pari a M/Euro 66.171 (di cui M/Euro 47.993 con scadenza oltre i 12 mesi), inclusivi di M/Euro 2.532 riferiti al Gruppo Capital Brands recentemente acquisito (di cui M/Euro 1.583 con scadenza oltre i 12 mesi), e attività finanziarie per anticipi pari a M/Euro 391 incluse nella voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" (si rinvia alla nota 24).

La seguente tabella riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie relative a contratti di leasing sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati:

Flussi non
attualizzati al
31.12.2020
Entro un anno Da uno a
cinque
Oltre cinque
Debiti per leasing 69.351 19.322 36.551 13.478

L'impatto dell'applicazione dell'IFRS 16 Lease sul patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2020 è stimato pari a M/Euro 1.011.

16. Partecipazioni

La voce è così dettagliata:

31.12.2020 31.12.2019
Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto 30.022 26.672
Partecipazioni valutate al fair value 51 52
Totale 30.073 26.724

Il consolidamento di Capital Brands non ha avuto alcun impatto sulla voce in esame.

La voce "Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto" si riferisce a partecipazioni in imprese a controllo congiunto stabilito da accordi contrattuali e a società collegate, valutate secondo il metodo del patrimonio netto come prescritto dallo IAS 28 Investment in associates and joint venture. Nel corso del 2020 la variazione è dettagliata come segue:

31.12.2020
Saldo iniziale netto 26.672
Quota di risultato netto 3.465
Differenze cambi (115)
Distribuzione dividendi -
Saldo netto finale 30.022

17. Crediti non correnti

La voce si riferisce a depositi cauzionali per M/Euro 4.478 (M/Euro 3.482 al 31 dicembre 2019) e ad altri crediti finanziari non correnti per M/Euro 2.

18. Altre attività finanziarie non correnti

La voce si riferisce ad investimenti, con primarie controparti, finalizzati alla gestione della liquidità generata dal Gruppo. Si tratta di attività finanziarie che si intendono mantenere fino a scadenza nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati da pagamenti di capitale e interessi a determinate scadenze, e, pertanto, valutate secondo il criterio del costo ammortizzato. La voce include M/Euro 20.014 relativi a due prestiti obbligazionari del valore nominale complessivo di M/Euro 20.000, scadenti rispettivamente nel 2026 e 2027, e M/Euro 49.972 relativi a due titoli con cedola semestrale dal valore capitale complessivo pari a M/Euro 50.000, scadenti nel 2022.

Non si rilevano indicatori che possano far ritenere che i valori a bilancio abbiano subìto una riduzione durevole di valore.

19. Attività per imposte anticipate e passività fiscali differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono così dettagliate:

31.12.2020 31.12.2020
a perimetro
omogeneo
31.12.2019
Attività per imposte anticipate 57.032 52.930 47.253
Passività per imposte differite (9.235) (9.235) (35.838)
Saldo attivo netto 47.797 43.695 11.415

Le voci "Attività per imposte anticipate" e "Passività per imposte differite" includono le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali (soprattutto per fondi tassati, stanziati dalla Capogruppo e dalle società controllate), gli effetti fiscali connessi all'attribuzione dei plusvalori alle voci dell'attivo immobilizzato nell'ambito dell'allocazione delle differenze di consolidamento utilizzando l'aliquota fiscale di riferimento e le imposte differite a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate. Le attività per imposte anticipate sono calcolate principalmente sui fondi e rettifiche di consolidamento. Includono inoltre il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro.

Il dettaglio del saldo è il seguente:

31.12.2020 31.12.2020
a perimetro
omogeneo
31.12.2019
Differenze temporanee 44.834 40.732 8.507
Perdite fiscali 2.963 2.963 2.908
Saldo attivo netto 47.797 43.695 11.415

La variazione del saldo attivo netto ha risentito degli effetti del riallineamento fiscale (per maggiori informazioni si rimanda alla nota 43. Situazione fiscale) e di un incremento transitato a patrimonio netto per M/Euro 1.054, iscritto nella "Riserva fair value e cash flow hedge" conseguentemente alla valutazione al fair value dei titoli e dei derivati di copertura cash flow hedge, e per M/Euro 538 iscritto nella voce "Riserve di risultato" in relazione al riconoscimento nel conto economico complessivo di utili e (perdite) attuariali in base allo IAS 19 Employee Benefits.

Attività correnti

20. Rimanenze

La voce "Rimanenze", esposta al netto del fondo svalutazione magazzino, è così dettagliata:

31.12.2020 31.12.2020
a perimetro
omogeneo
31.12.2019
Prodotti finiti e merci 343.605 317.675 288.603
Materie prime, sussidiarie e di consumo 87.538 87.538 59.700
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 32.098 32.098 24.162
Fondo svalutazione magazzino (39.264) (38.999) (28.930)
Totale 423.977 398.312 343.535

L'importo delle rimanenze è rettificato da un fondo svalutazione magazzino di M/Euro 39.264, ovvero M/Euro 38.999 a perimetro omogeneo, (M/Euro 28.930 al 31 dicembre 2019) per i prodotti e le materie prime che presentano bassa rotazione od obsolescenza e considerati non più strategici per il Gruppo.

21. Crediti commerciali

Il saldo è così composto:

31.12.2020 31.12.2020
a perimetro
omogeneo
31.12.2019
Crediti verso clienti:
- entro 12 mesi 408.601 372.696 446.048
- oltre 12 mesi 14 14 142
Fondo svalutazione crediti (10.561) (10.285) (8.830)
Totale 398.054 362.425 437.360

I crediti verso clienti sono esposti al netto di un fondo svalutazione pari a M/Euro 10.561 che rappresenta la stima ragionevole alla data del bilancio delle perdite attese lungo tutta la vita del credito, tenendo conto che una parte significativa dell'importo a bilancio è coperta da polizze assicurative sottoscritte con primarie compagnie.

Si segnala (come richiesto dalla comunicazione Consob n. 3369 del 9 aprile 1997) che i crediti ceduti pro soluto non ancora scaduti alla data di bilancio (outstanding) ammontano a M/Euro 165.250 al 31 dicembre 2020 (M/Euro 163.354 al 31 dicembre 2019). L'importo complessivo dei crediti ceduti dal Gruppo ai sensi della L. 52/1991 (Legge sul factoring) nel corso dell'esercizio 2020 (turnover) ammonta a M/Euro 924.029 (M/Euro 791.632 nel corso del 2019).

I movimenti del fondo svalutazione crediti sono riepilogati nella tabella che segue:

31.12.2019 Accantonamenti Utilizzo Diff. di
conv. e altri
movimenti
Variazione di
perimetro
31.12.2020
Fondo svalutazione crediti 8.830 3.330 (1.235) (640) 276 10.561

La variazione del fondo è dovuta, oltre che alla differenza di conversione e alla variazione del perimetro di consolidamento, agli accantonamenti per le perdite attese e all'utilizzo avvenuto nel corso dell'anno a fronte di crediti divenuti inesigibili per i quali in precedenza era già stato effettuato uno stanziamento.

Il Gruppo ha ricevuto garanzie da clienti a copertura di transazioni commerciali; una parte significativa dei crediti è inoltre coperta da assicurazioni sottoscritte con primarie controparti. Per un'analisi più dettagliata si rinvia alla nota 42. Gestione dei rischi.

22. Crediti verso erario per imposte correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2020 31.12.2019
Crediti per imposte dirette 2.175 5.512
Crediti per acconti di imposta 3.460 2.182
Crediti per imposte a rimborso 906 1.178
Totale 6.541 8.872

Il consolidamento di Capital Brands non ha avuto alcun impatto sulla voce in esame.

Non ci sono crediti tributari esigibili oltre dodici mesi.

23. Altri crediti

Il dettaglio della voce "Altri crediti" è il seguente:

31.12.2020 31.12.2020
a perimetro
omogeneo
31.12.2019
Crediti per IVA 14.207 14.176 8.464
Anticipi a fornitori 3.047 2.847 2.915
Risconto costi assicurativi 1.649 1.649 1.765
Altri crediti tributari 1.468 1.468 2.204
Crediti verso personale 132 132 358
Crediti diversi 9.652 9.012 7.506
Totale 30.155 29.284 23.212

La voce non include importi esigibili oltre 12 mesi.

24. Crediti e altre attività finanziarie correnti

Il dettaglio della voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" è il seguente:

31.12.2020 31.12.2019
Valutazione fair value degli strumenti finanziari derivati 10.847 3.563
Crediti verso società di leasing (anticipi) 391 267
Attività finanziarie correnti valutate al fair value 39.766 55.272
Altre attività finanziarie correnti 192.001 43.317
Totale 243.005 102.419

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 42. Gestione dei rischi.

Al 31 dicembre 2020, la voce altre attività finanziarie correnti include l'importo relativo al ramo primo di polizze assicurative, ad un titolo con cedola semestrale dal valore capitale di M/Euro 50.000 e ad investimenti a capitale garantito, detenuti nell'ambito della gestione della liquidità, nonché un prestito verso parti correlate (si rinvia all'Allegato n.3 per ulteriori dettagli) valutati al costo ammortizzato.

Le "Attività finanziarie correnti valutate al fair value" si riferiscono al ramo terzo delle suddette polizze assicurative.

25. Disponibilità liquide

La voce è costituita da liquidità presso conti correnti bancari e da strumenti equivalenti, relativi prevalentemente ad incassi da clienti ricevuti a fine periodo e temporanee eccedenze di cassa. Alcune società estere del Gruppo, inoltre, detengono disponibilità liquide su conti correnti presso un unico istituto bancario per Euro 648,5 milioni. Tali disponibilità rientrano all'interno del sistema di cash pooling internazionale e trovano compensazione in posizioni di debito finanziario, pari a Euro 633,6 milioni, che altre società estere del Gruppo hanno nei confronti del medesimo istituto bancario. Quest'ultimo svolge quindi le funzioni di "cassa di compensazione" degli importi a credito/debito del sistema. Considerando la sostanza delle transazioni e le modalità tecniche del sistema di cash pooling internazionale, i saldi attivi e passivi sono stati compensati all'interno della situazione patrimonialefinanziaria consolidata, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 32. A servizio del sistema di cash pooling internazionale, su tutti i saldi di liquidità presenti all'interno del sistema è iscritto un pegno a favore dell'istituto bancario in questione.

Al 31 dicembre 2020 alcuni conti correnti di società controllate risultano essere vincolati a titolo di garanzia per l'importo di M/Euro 79.

26. Attività non correnti possedute per la vendita

La voce si riferisce al valore dell'immobile di proprietà di una filiale che è stato classificato tra le attività non correnti disponibili per la vendita, come richiesto dall'IFRS 5 Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, in quanto il Gruppo ha dato avvio ad un programma finalizzato alla dismissione. L'importo corrisponde al valore contabile netto in quanto non risulta essere inferiore al fair value delle attività destinate alla vendita al netto dei costi per la vendita stessa.

31.12.2019 Differenza di
conversione
31.12.2020
Attività non correnti possedute per la vendita 1.277 (300) 977

Commenti alle principali voci del patrimonio netto e del passivo della situazione patrimoniale - finanziaria

Patrimonio netto

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

In data 22 aprile 2020 l'Assemblea degli Azionisti ha espresso voto contrario relativamente alla proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire dividendi motivando la deliberazione con l'intenzione di sostenere finanziariamente il Gruppo con mezzi adeguati a fronteggiare i potenziali effetti negativi della crisi sanitaria globale.

Successivamente, alla luce del buon andamento del Gruppo ed essendo venuti meno i motivi di cautela, l'Assemblea degli Azionisti del 15 dicembre 2020 ha approvato all'unanimità dei presenti (ossia l'89,46% dell'ammontare complessivo dei diritti di voto) la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di distribuzione di un dividendo dello stesso importo di quello proposto in sede di approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 (pari ad Euro 0,54 per ogni azioni in circolazione avente diritto). Sono stati, pertanto, distribuiti dividendi per l'importo complessivo di M/Euro 80.813, di cui M/Euro 80.477 pagati nell'esercizio.

La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto è stata fornita negli schemi di bilancio; di seguito vengono commentate le principali voci e le variazioni.

27. Azioni proprie

Il 13 marzo 2020 il Gruppo ha annunciato l'avvio di un programma di riacquisto di azioni proprie nei termini autorizzati dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2019 per un numero massimo di n. 3.000.000 di azioni a partire dal 16 marzo 2020 e fino al 16 dicembre 2020.

Nel periodo compreso tra il 16 marzo e il 16 dicembre 2020, il Gruppo, tramite un intermediario qualificato, ha acquistato complessive n. 895.350 azioni proprie.

L'Assemblea del 22 aprile 2020 ha successivamente deliberato il rinnovo - previa revoca della deliberazione assembleare adottata in data 30 aprile 2019, per la parte non eseguita - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, fino ad un numero massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, in ogni caso, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni eventualmente detenute dalla Capogruppo De' Longhi S.p.A. e dalle sue controllate. L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 22 ottobre 2021).

28. Piani di stock option

Il piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2016-2022" è stato approvato dall'Assemblea del 14 aprile 2016.

A fronte del piano, l'Assemblea ha deliberato l'aumento del capitale sociale a pagamento per massimi nominali Euro 3.000.000, da eseguirsi entro e non oltre il 31 dicembre 2022, mediante l'emissione, anche in più tranche, di massime n. 2.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare.

Scopo del piano è la fidelizzazione dei beneficiari attraverso il riconoscimento del contributo che i medesimi apportano all'incremento del valore del Gruppo.

La durata complessiva del piano è di sette anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2022.

L'individuazione dei singoli beneficiari è stata demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato della Capogruppo De' Longhi S.p.A., sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.

L'assegnazione è avvenuta a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i beneficiari non hanno pagato alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.

Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere una azione, alle condizioni stabilite dal relativo regolamento. Il prezzo di esercizio è pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 60 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti.

L'esercizio delle opzioni può essere effettuato dai beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:

  • 1) il 15 maggio 2019 e il 31 dicembre 2022 (e più precisamente all'interno di uno o più dei seguenti intervalli: 15 maggio - 15 luglio; 1° settembre-15 ottobre; 15 novembre-15 gennaio), per un numero massimo pari al 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario;
  • 2) il 15 maggio 2020 e il 31 dicembre 2022 (e più precisamente all'interno di uno o più dei seguenti intervalli: 15 maggio - 15 luglio; 1° settembre-15 ottobre; 15 novembre-15 gennaio), per il restante 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario.

Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.

Le azioni hanno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e sono liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori dettagli relativi al Piano.

Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni, per ciascuna assegnazione sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.

La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.

Il fair value delle opzioni assegnate relativamente a tale piano e le ipotesi assunte per la sua valutazione sono le seguenti:

Assegnazione 2017 Assegnazione 2016
Fair Value prima tranche 7,6608 5,3072
Fair Value seconda tranche 7,4442 5,2488
Dividendi attesi (Euro) 0,8 0,43
Volatilità attesa (%) 28,09% 33,23%
Volatilità storica (%) 31,12% 36,07%
Tasso di interesse di mercato Euribor 6M Euribor 6M
Vita attesa opzioni (anni) 2,142/3,158 2,51 / 3,53
Prezzo di esercizio (Euro) 20,4588 20,4588

Nel corso del 2020 sono state esercitate n. 1.048.564 opzioni.

Il piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" è stato approvato dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 22 aprile 2020.

A copertura del piano, l'Assemblea ha deliberato un ulteriore aumento di capitale sociale di massimi nominali Euro 4.500.000 da eseguirsi mediante l'emissione di massime n. 3.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare, qualora le azioni in portafoglio non fossero capienti.

Scopo del piano è favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza nel Gruppo, collegando la loro retribuzione alla realizzazione della strategia aziendale nel medio-lungo termine.

La durata complessiva del piano è di circa 8 anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2027.

L'individuazione dei singoli beneficiari è demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato della Capogruppo De' Longhi S.p.A., sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.

L'assegnazione delle opzioni è a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i beneficiari non sono pertanto tenuti a pagare alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.

Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere una azione, alle condizioni stabilite dal Regolamento. Il prezzo di esercizio sarà pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 180 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano 2020-2027 e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti. Tale criterio consente di prendere a riferimento un periodo di tempo che, seppure non prossimo al momento di determinazione del prezzo di emissione delle azioni, risulta sufficientemente lungo per mitigare il dato dei corsi di borsa dai fenomeni di volatilità conseguenti alla crisi connessa alla diffusione del coronavirus.

L'esercizio delle opzioni potrà essere effettuato dai beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:

  • il 15 maggio 2023 e il 31 dicembre 2027, per un numero massimo pari al 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento;
  • il 15 maggio 2024 e il 31 dicembre 2027, per il restante 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento.

Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.

Le azioni avranno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e saranno liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori informazioni.

Nel corso del 2020 sono state assegnate stock option relativamente a n. 2.360.000 azioni.

Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni, sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano. Ne deriva un fair value unitario diverso per ogni singola tranche. Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.

La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.

Assegnazione
del 04.05.2020
Assegnazione
del 14.05.2020
Assegnazione
del 15.05.2020
Assegnazione
del 20.05.2020
Assegnazione
del 05.11.2020
Fair Value prima tranche 4,4283 4,591 4,4598 4,4637 12,402
Fair Value seconda tranche 4,3798 4,536 4,4034 4,4049 12,0305
Dividendi attesi (Euro) 2,80% 2,80% 2,80% 2,80% 2,80%
Volatilità attesa (%) 35,00% 34,00% 33,00% 32,00% 28,00%
Volatilità storica (%) 37,00% 37,00% 37,00% 37,00% 37,00%
Tasso di interesse di mercato (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%)
Vita attesa opzioni (anni) 7,7 7,7 7,7 7,7 7,7
Prezzo di esercizio (Euro) 16,982 16,982 16,982 16,982 16,982

Il fair value delle opzioni assegnate e le ipotesi assunte per la sua valutazione sono le seguenti:

29. Capitale sociale

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale era rappresentato da n. 149.500.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 224.250.

Nel corso del 2020 sono state esercitate n. 1.048.564 opzioni relative al "Piano di stock option 2016- 2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni.

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è pertanto rappresentato da n. 150.548.564 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 225.823.

Nel periodo tra il 1° e il 15 di gennaio 2021 sono state esercitate ulteriori n. 10.000 opzioni relative al "Piano di stock option 2016-2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro.

In osservanza delle vigenti disposizioni e coerentemente con i termini di legge, l'attestazione della variazione del capitale sociale è stata depositata presso il Registro delle Imprese di Treviso-Belluno in data 1° febbraio 2021.

Il capitale sociale registrato alla data di approvazione della presente Relazione risulta pari a M/Euro 225.838.

30. Riserve

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 25.838 162 25.676
Riserva legale 44.850 42.573 2.277
Altre riserve:
- Riserva straordinaria 180.542 144.538 36.004
- Riserva fair value e copertura del flusso di cassa (3.462) (485) (2.977)
- Riserva stock option 6.784 10.078 (3.294)
- Riserva azioni proprie in portafoglio (14.534) - (14.534)
- Differenze di conversione (15.058) 32.433 (47.491)
- Riserve di risultato 616.438 575.900 40.538
Totale 841.398 805.199 36.199

A seguito dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione, avvenuta in occasione della quotazione sul mercato telematico di Milano del 23 luglio 2001, è stata costituita una Riserva da sovrapprezzo delle azioni, successivamente ridotta a seguito della scissione a favore di DeLclima S.p.A., il cui valore al 31 dicembre 2019 era pari a M/Euro 162. La variazione registrata nel corso del 2020 è conseguente all'esercizio delle opzioni relativamente al "Piano di stock option 2016-2022".

La voce "Riserva legale" al 31 dicembre 2019 risultava pari a M/Euro 42.573. L'incremento pari a M/Euro 2.277 è dovuto alla destinazione dell'utile d'esercizio del 2019 deliberata dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 22 aprile 2020.

La Riserva straordinaria è aumentata per M/Euro 36.004 per effetto della destinazione dell'utile d'esercizio deliberata dalla predetta Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. al netto della distribuzione di dividendi deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 15 dicembre 2020.

La Riserva fair value e cash flow hedge è iscritta per un valore negativo di M/Euro 3.462 al netto di un effetto fiscale pari a M/Euro 1.222.

La variazione della Riserva fair value e cash flow hedge nel corso del 2020, rilevata nel conto economico complessivo dell'esercizio, deriva dall'effetto negativo della valutazione al fair value degli strumenti finanziari di copertura (cash flow hedge) e di titoli destinati alla vendita per M/Euro 2.977 al netto dell'effetto fiscale per M/Euro 1.054.

La "Riserva stock option" si riferisce ai due piani di incentivazione azionaria già descritti nel paragrafo 28. Piani di Stock option.

Al 31 dicembre 2020 è iscritta una riserva per un valore positivo di M/Euro 6.784 che rappresenta il fair value delle opzioni determinato alla data di assegnazione, rilevato a quote costanti lungo il periodo che intercorre tra la data di assegnazione e quella di maturazione.

Relativamente al "Piano di stock option 2016-2022" la riserva è iscritta per un valore positivo di M/Euro 4.857; la variazione rispetto al saldo al 31 dicembre 2019 è dovuta allo stanziamento per competenza del costo figurativo del piano per M/Euro 575 al netto del valore relativo all'esercizio di n. 1.048.564 opzioni per complessivi M/Euro 5.796.

A fronte del "Piano di stock option 2020-2027" il valore della riserva è pari a M/Euro 1.927 interamente stanziati nel corso dell'esercizio.

La "Riserva azioni proprie in portafoglio" negativa per M/Euro 14.534 rappresenta il controvalore titoli delle azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di buy back.

La voce "Riserve di risultato" include gli utili riportati delle società consolidate e gli effetti delle rettifiche di adeguamento ai principi contabili di Gruppo e di consolidamento.

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e risultato del periodo della Capogruppo De' Longhi S.p.A. ed il patrimonio netto ed il risultato del periodo consolidati è riepilogato di seguito:

Patrimonio
netto
31.12.2020
Utile
d'esercizio
2020
Patrimonio
netto
31.12.2019
Utile
d'esercizio
2019
Bilancio della Capogruppo 567.417 88.710 551.146 119.094
Quota del patrimonio netto e del risultato di esercizio delle
società controllate attribuibile al Gruppo, al netto del valore di
carico delle partecipazioni
465.275 121.064 655.966 32.776
Allocazione della differenza di consolidamento e relativi
ammortamenti e storno avviamenti civilistici
274.522 (1.948) 15.765 (1.875)
Eliminazione profitti infragruppo (40.128) (8.227) (32.180) 10.364
Altre rettifiche 268 534 (243) 646
Bilancio consolidato di competenza del Gruppo 1.267.354 200.133 1.190.454 161.005

31. Utile per azione

Il risultato per azione è stato calcolato dividendo il risultato dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni della Società in circolazione nel periodo.

31.12.2020
Numero medio ponderato di azioni in circolazione 149.211.849
Numero medio ponderato di azioni in circolazione diluite 152.230.678

Non vi sono effetti diluitivi rilevanti al 31 dicembre 2020 e, pertanto, il risultato netto per azione diluito (Euro 1,31) non si discosta significativamente dal risultato netto di base (Euro 1,34).

Passività

32. Debiti verso banche

La voce "Debiti verso banche" è così analizzata:

31.12.2020 31.12.2019
Conti correnti 1.311 581
Debiti bancari correnti 45.003 260
Finanziamenti (quota a breve termine) 86.553 65.810
Finanziamenti (quota a medio termine) 330.012 218.746
Totale debiti verso banche 462.879 285.397

Il consolidamento di Capital Brands non ha avuto alcun impatto sulla voce in esame.

Nel corso dell'esercizio 2020 il Gruppo, nonostante la buona e solida situazione finanziaria, ha ritenuto di incrementare la propria disponibilità di liquidità al fine di aggiungere risorse finanziarie, con ulteriore prudenza, a supporto del business, in considerazione della situazione di incertezza durante il primo semestre del 2020 circa l'evoluzione dell'emergenza, attraverso l'accensione di tre nuovi finanziamenti a medio lungo termine.

Ad aprile 2020 è stato sottoscritto un finanziamento di M/Euro 50.000 della durata di 4 anni rimborsabile interamente a scadenza.

A maggio 2020 sono stati accesi due finanziamenti. Il primo per M/Euro 100.000 della durata di 2 anni è rimborsabile in due rate, la prima di M/Euro 25.000 a novembre 2021, e la seconda a scadenza; il secondo per M/Euro 50.000 della durata di 4 anni è rimborsabile in rate trimestrali a partire da settembre 2020.

In relazione ai contratti di finanziamento in essere si rileva che tutti i financial covenants previsti da tali contratti, basati sul rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option, risultano rispettati al 31 dicembre 2020.

Tutti i principali debiti verso banche sono a tasso variabile; i derivati di copertura sui finanziamenti a medio/lungo termine in essere hanno consentito di trasformare i finanziamenti da tasso variabile a tasso fisso. Il fair value dei finanziamenti, ottenuto attualizzando ai tassi correnti di mercato il previsto flusso futuro di interessi, non si discosta significativamente dal valore del debito iscritto in bilancio.

33. Debiti verso altri finanziatori

L'importo, comprensivo della quota corrente, è così dettagliato:

31.12.2020 31.12.2019
Prestito obbligazionario (quota entro dodici mesi) 21.430 -
Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati 12.347 5.615
Altri debiti finanziari a breve termine 51.790 47.478
Totale debiti a breve termine 85.567 53.093
Prestito obbligazionario (quota da uno a cinque anni) 85.672 85.621
Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati 611 140
Altri debiti finanziari (da uno a cinque anni) 170 3.907
Totale debiti a medio-lungo termine (da uno a cinque anni) 86.453 89.668
Prestito obbligazionario (quota oltre cinque anni) 42.877 64.308
Altri debiti finanziari (oltre cinque anni) - -
Totale debiti a medio-lungo termine (oltre cinque anni) 42.877 64.308
Totale debiti verso altri finanziatori 214.897 207.069

Il consolidamento di Capital Brands non ha avuto alcun impatto sulla voce in esame.

Il debito per prestito obbligazionario si riferisce all'emissione e collocamento di titoli obbligazionari unsecured e non convertibili presso investitori istituzionali statunitensi (cosiddetto "US Private Placement"), realizzata nel corso del 2017, di valore pari ad Euro 150 milioni.

I titoli sono stati emessi da De' Longhi S.p.A. in un'unica tranche e hanno una durata di 10 anni, con scadenza giugno 2027, e una vita media (average life) di 7 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione ad un tasso fisso pari al 1,65% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali sarà dovuta a giugno 2021 e l'ultima a giugno 2027, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.

I titoli obbligazionari emessi non hanno rating e non sono destinati alla quotazione di mercati regolamentati.

Per tale prestito è prevista una verifica su base semestrale dei parametri di natura finanziaria (financial covenants), coerenti con quelli già previsti in altre operazioni di finanziamento in essere. Tali parametri (rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option e rapporto tra EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option e oneri finanziari) risultano essere rispettati al 31 dicembre 2020. L'emissione non è assistita da garanzie né reali né personali.

Il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati si riferisce a contratti a termine a copertura del rischio di tasso di interesse e di cambio, sia su crediti e debiti in valuta sia su flussi commerciali futuri (coperture anticipatorie). Si rinvia alla nota 42. Gestione dei rischi per il dettaglio del fair value degli strumenti finanziari (contratti derivati di copertura) in essere al 31 dicembre 2020.

La voce "Altri debiti finanziari a breve termine" si riferisce principalmente a rapporti sorti nell'ambito di operazioni di cessione crediti pro soluto. Include, inoltre l'importo residuo relativo al debito finanziario a breve termine a fronte del trasferimento all'esterno dei rischi connessi al fondo pensione di una società controllata estera, nonché il fair value delle opzioni put & call relative all'acquisizione del Gruppo Eversys, il corrispettivo variabile connesso all'acquisto di partecipazioni di minoranza e il debito verso soci per la quota residuale dei dividendi distribuiti ma non ancora pagati.

Gli "Altri debiti finanziari (da uno a cinque anni)" includono principalmente il debito finanziario residuo derivante da operazioni su fondi pensione di una società estera, per la parte con scadenza a lungo termine.

Riepilogo della posizione finanziaria netta

Il dettaglio della posizione finanziaria netta è il seguente:

31.12.2020 31.12.2019
A. Cassa 87 98
B. Altre disponibilità liquide 662.860 731.393
C. Titoli - -
D. Liquidità (A+B+C) 662.947 731.491
E. Crediti finanziari correnti e altre attività finanziarie correnti 243.005 102.419
Di cui:
valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, anticipi su contratti di leasing
11.238 3.830
F. Debiti bancari correnti (46.314) (841)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (86.553) (65.810)
G1. Obbligazioni (quota a breve termine) (21.430) -
H. Altri debiti finanziari correnti (82.315) (71.549)
Di cui:
valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, debiti per leasing ed operazioni
connesse a fondi pensione
(34.257) (24.162)
I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+G1+H) (236.612) (138.200)
J. Crediti (debiti) finanziari correnti netti (D+E+I) 669.340 695.710
K1. Altre attività finanziarie non correnti 69.988 10.667
Di cui:
valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati
- 653
K2. Debiti bancari non correnti (330.012) (218.746)
L. Obbligazioni (128.549) (149.929)
M. Altri debiti finanziari non correnti (48.774) (59.887)
Di cui:
valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, debiti finanziari per aggregazioni
aziendali, debiti per leasing ed operazioni connesse a fondi pensione (48.774) (59.887)
N. Indebitamento finanziario netto non corrente (K1+K2+L+M) (437.347) (417.895)
Totale 231.993 277.815

La posizione finanziaria netta è dettagliata secondo le indicazioni ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28.07.2006; per una migliore rappresentazione, sono stati indicati separatamente gli importi relativi alla quota a breve termine del prestito obbligazionario (voce G1) e il saldo delle altre attività finanziarie non correnti (voce K1).

Per una migliore comprensione delle variazioni intervenute nella posizione finanziaria netta di Gruppo si rimanda al rendiconto finanziario consolidato in allegato alle presenti note illustrative e al prospetto riepilogativo riportato nella Relazione sulla gestione.

Si segnala che il Gruppo ha siglato un accordo per la sottoscrizione di una ulteriore tranche per Euro 150 milioni di un prestito obbligazionario USPP, che sarà emesso e sottoscritto da un primario gruppo finanziario statunitense nei primi mesi del 2021, con scadenza aprile 2041.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 42. Gestione dei rischi.

Il dettaglio dei crediti e debiti finanziari verso parti correlate è riportato nell'Allegato n.3.

34. Benefici ai dipendenti

La voce è così composta:

31.12.2020 31.12.2019
Fondo di trattamento di fine rapporto 9.761 10.108
Piani a benefici definiti 28.125 25.004
Altri benefici a medio/lungo termine 13.402 6.002
Totale benefici ai dipendenti 51.288 41.114

Il consolidamento di Capital Brands non ha avuto alcun impatto sulla voce in esame.

Il fondo di trattamento di fine rapporto include quanto spettante ai dipendenti delle società italiane del Gruppo e non trasferito a forme pensionistiche complementari o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. Tale fondo è identificato nella tipologia dei piani a benefici definiti nell'ambito dello IAS 19 Employee benefits.

In alcune società estere del Gruppo sono previsti, inoltre, dei piani a benefici definiti a favore dei propri dipendenti.

Alcuni di questi piani beneficiano di attività a loro servizio, mentre il TFR, in quanto obbligazione autofinanziata, non ha attività al proprio servizio.

Tali piani sono soggetti a valutazioni di natura attuariale per esprimere il valore attuale del beneficio erogabile al termine del rapporto di lavoro che i dipendenti hanno maturato alla data del bilancio.

Di seguito sono riportati i valori delle obbligazioni e delle attività che ad esse si riferiscono.

Fondo trattamento di fine rapporto:

La movimentazione intervenuta nel periodo è così riassunta:

Costo netto a conto economico 2020 2019 Variazione
Costo per prestazioni di lavoro corrente 164 156 8
Oneri finanziari sulle obbligazioni a benefici definiti 79 157 (78)
Totale 243 313 (70)
Variazioni del valore attuale delle obbligazioni 31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Valore attuale al 1° gennaio 10.108 10.086 22
Costo per prestazioni di lavoro corrente 164 156 8
Utilizzo fondo (436) (676) 240
Oneri finanziari sulle obbligazioni 79 157 (78)
Utili e perdite attuariali rilevati a conto economico complessivo (154) 385 (539)

Piani a benefici definiti:

La movimentazione nel periodo è la seguente:

Costo netto a conto economico 2020 2019 Variazione
Costo per prestazioni di lavoro 1.177 1.158 19
Rendimento delle attività a servizio del piano 6 8 (2)
Oneri finanziari sulle obbligazioni 236 332 (96)
Totale 1.419 1.498 (79)
Variazioni del valore attuale delle obbligazioni 31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Valore attuale al 1° gennaio 25.004 20.005 4.999
Costo netto a conto economico 1.419 1.498 (79)
Benefici pagati (242) (208) (34)
Differenza di conversione (121) 44 (165)
Utili e perdite attuariali rilevati a conto economico complessivo 2.065 3.665 (1.600)
Valore attuale alla data di riferimento 28.125 25.004 3.121

La passività in essere al 31 dicembre 2020, pari a M/Euro 28.125 (M/Euro 25.004 al 31 dicembre 2019), è relativa ad alcune società controllate (principalmente in Germania e Giappone).

Le ipotesi utilizzate nel determinare le obbligazioni derivanti dai piani descritti sono di seguito illustrate:

Ipotesi utilizzate TFR 2020 TFR 2019 Altri piani 2020 Altri piani 2019
Tasso di sconto 0,50% 0,80% 0,6% -0,75% 0,5% - 1,15%
Futuri incrementi salariali 0,5%-1,5% 1,3%-2,3% 0,0% - 3% 0,0% - 3%
Tasso di inflazione 0,50% 0,80% 0,0% - 1,5% 0,0% - 1,5%

L'importo relativo agli "Altri benefici a medio/lungo termine" si riferisce ad un piano di incentivazione 2018-2020 per il quale è stato effettuato il relativo accantonamento per il periodo di competenza. Tale piano è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 31 luglio 2018, a favore dell'Amministratore Delegato della Capogruppo De' Longhi S.p.A. e di numero ristretto di dirigenti e risorse chiave del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.

35. Altri fondi per rischi e oneri non correnti

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2020 31.12.2020
a perimetro
omogeneo
31.12.2019
Fondo indennità suppletiva di clientela 1.577 1.577 1.657
Fondo garanzia prodotti 33.916 33.798 29.255
Fondo rischi e altri oneri 12.865 6.936 5.663
Totale 48.358 42.311 36.575

La movimentazione è la seguente:

31.12.2019 Utilizzo Accantonamento
netto
Differenza di
conversione
e altri
movimenti
Variazione
di perimetro
31.12.2020
Fondo indennità suppletiva di clientela 1.657 (115) 35 - - 1.577
Fondo garanzia prodotti 29.255 (11.863) 17.054 (648) 118 33.916
Fondo rischi e altri oneri 5.663 (466) 1.631 108 5.929 12.865
Totale 36.575 (12.444) 18.720 (540) 6.047 48.358

Il fondo indennità suppletiva di clientela accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte di potenziali rischi per il pagamento delle indennità di fine rapporto che, al ricorrere delle condizioni di cui all'art. 1751 C.C., così come applicato dagli Accordi Economici Collettivi in vigore, debbono essere corrisposte agli agenti.

Il fondo garanzia prodotti è stato stanziato, per alcune società inserite nell'area di consolidamento, sulla base di una stima dei costi per interventi in garanzia sulle vendite effettuate al 31 dicembre 2020 e tiene conto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 24/2002 e dalla normativa comunitaria.

La voce "Fondo rischi e altri oneri" include il fondo relativo a passività che potrebbero sorgere in seguito a contenziosi legali ed alcuni reclami sui prodotti (limitatamente alla franchigia assicurativa a carico del Gruppo) per M/Euro 6.851 (M/Euro 3.260 al 31 dicembre 2019), il fondo ristrutturazione e riorganizzazione per M/Euro 1.646 (M/Euro 382 al 31 dicembre 2019) e lo stanziamento in alcune società controllate per rischi di natura commerciale ed altri oneri.

36. Debiti commerciali

Il saldo rappresenta il debito del Gruppo, nei confronti di terzi, per forniture di beni e servizi. La voce non include importi con scadenza oltre i 12 mesi.

37. Debiti tributari

La voce "Debiti tributari" rappresenta il debito del Gruppo per imposte dirette nei confronti dell'erario e, per quanto riguarda le società controllate italiane che hanno aderito al regime di Consolidato fiscale nazionale, include il debito netto verso la controllante, De Longhi Industrial S.A..

La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 9 giugno 2004, per il triennio 2019 - 2021.

Per ulteriori informazioni si rimanda all'allegato n.3.

La voce non include importi con scadenza oltre i 12 mesi.

38. Altri debiti

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2020 31.12.2020
a perimetro
omogeneo
31.12.2019
Debiti verso il personale 50.307 43.811 35.662
Debiti per imposte indirette 29.692 29.106 28.121
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale 9.761 9.761 8.193
Debiti per ritenute da versare 7.733 7.733 5.916
Acconti 4.143 3.000 1.840
Debiti per altre imposte 946 946 246
Altro 11.629 11.395 12.862
Totale 114.211 105.752 92.840

Al 31 dicembre 2020, nella configurazione a perimetro omogeneo, gli importi con scadenza oltre 12 mesi sono inclusi nella voce "Debiti per altre imposte" per M/Euro 9 (M/Euro 7 al 31 dicembre 2019) e nella voce "Altro" per M/Euro 1 (M/Euro 1 al 31 dicembre 2019).

39. Impegni

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2020 31.12.2019
Fidejussioni prestate a favore di terzi 1.670 1.724
Altri impegni 4.229 2.873
Totale 5.899 4.597

La voce "Altri impegni" si riferisce principalmente a impegni contrattuali di alcune società controllate.

In aggiunta a quanto sopra riportato, il Gruppo ha prestato garanzie, per complessivi Euro 12 milioni, a favore della parte correlata NPE S.r.l. di valore proporzionale agli impegni di ciascuna delle parti.

40. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria

Si riporta di seguito la classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, sulla base delle categorie individuate dall'IFRS 9, in ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 7.

al 31 dicembre 2020 Attività
Valore
totale
Costo
ammortizzato
Fair value
rilevato a conto
economico
Fair value rilevato a
conto economico
complessivo
Attività non correnti (*)
Partecipazioni 51 - 51 -
Crediti 4.480 4.480 - -
Altre attività finanziarie non correnti 69.986 69.986 - -
Attività correnti
Crediti commerciali 398.054 398.054 - -
Crediti verso Erario per imposte correnti 6.541 6.541 - -
Altri crediti 30.155 30.155 - -
Crediti e altre attività finanziarie correnti 242.614 192.001 44.463 6.150
Disponibilità liquide 662.947 662.947 - -
al 31 dicembre 2020 Passività
Valore
totale
Costo
ammortizzato
Fair value
rilevato a conto
economico
Fair value rilevato a
conto economico
complessivo
Passività non correnti (**)
Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 330.012 330.012 - -
Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo
termine)
129.330 128.719 - 611
Passività correnti (***)
Debiti commerciali 581.860 581.860 - -
Debiti verso banche (quota a breve termine) 132.867 132.867 - -
Debiti verso altri finanziatori (quota a breve
termine)
81.921 69.574 3.754 8.593
Debiti tributari 66.498 66.498 - -
Altri debiti 114.211 114.211 - -

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).

(**) Sono esclusi i saldi relativi per leasing a cui si applica l'IFRS 16 Leases (IFRS 9 - 2.1 b) e gli importi relativi a contratti forward che daranno luogo a acquisizioni future rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali (IFRS 9 - 2.1 f).

(***) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica applica l'IFRS 16 Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

al 31 dicembre 2019 Attività
Valore
totale
Costo
ammortizzato
Fair value
rilevato a conto
economico
Fair value rilevato a
conto economico
complessivo
Attività non correnti (*)
Partecipazioni 52 - 52 -
Crediti 3.486 3.486 - -
Altre attività finanziarie non correnti 10.663 10.010 653 -
Attività correnti
Crediti commerciali 437.360 437.360 - -
Crediti verso Erario per imposte correnti 8.872 8.872 - -
Altri crediti 23.212 23.212 - -
Crediti e altre attività finanziarie correnti 102.152 43.317 56.590 2.245
Disponibilità liquide 731.491 731.491 - -
al 31 dicembre 2019 Attività
Valore
totale
Costo
ammortizzato
Fair value
rilevato a conto
economico
Fair value rilevato a
conto economico
complessivo
Passività non correnti (**)
Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 218.746 218.746 - -
Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo
termine)
150.340 150.200 - 140
Passività correnti (***)
Debiti commerciali 365.778 365.778 - -
Debiti verso banche (quota a breve termine) 66.651 66.651 - -
Debiti verso altri finanziatori (quota a breve
termine)
53.093 47.478 2.971 2.644
Debiti tributari 35.567 35.567 - -
Altri debiti 92.840 92.840 - -

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).

(**) Sono esclusi gli importi relativi a contratti forward che daranno luogo a acquisizioni future rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali (IFRS 9 - 2.1 f).

(***) Sono esclusi i saldi relativi a leasing a cui si applica lo IAS 17/IFRS 16 Leasing (IFRS 9 - 2.1 b) e gli importi relativi a contratti forward che daranno luogo a acquisizioni future rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali (IFRS 9 - 2.1 f).

41. Livelli gerarchici degli strumenti finanziari valutati al fair value

La seguente tabella riporta il livello gerarchico in cui sono state classificate le valutazioni del fair value degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2020. Così come previsto dal principio contabile IFRS 13, la scala gerarchica utilizzata è composta dai seguenti livelli:

  • livello 1: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività identiche;
  • livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente, sia indirettamente;
  • livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Strumenti finanziari valutati al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati con fair value positivo - 10.847 -
Derivati con fair value negativo - (12.958) -
Altri strumenti finanziari 51 39.766 -

Non ci sono stati, nel corso del periodo, trasferimenti tra i livelli.

42. Gestione dei rischi

Il Gruppo, in connessione con l'operatività caratteristica, è esposto a rischi finanziari:

  • rischio di credito, derivante sia dai rapporti commerciali che dall'attività di impiego della liquidità;
  • rischio di liquidità, derivante dalla necessità di disporre di un adeguato accesso ai mercati dei capitali e alle fonti di finanziamento per coprire i fabbisogni originati dalla gestione corrente, dall'attività di investimento e dalle scadenze dei debiti finanziari;
  • rischio di cambio, in connessione alla rilevanza dell'attività commerciale di acquisto e di vendita intrattenuta dal Gruppo in valute diverse dalla valuta di conto;
  • rischio di tasso d'interesse, relativo al costo della posizione di indebitamento.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.

Il rischio di credito commerciale è connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali ed è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero.

Il rischio di credito è attenuato tramite la stipula di polizze assicurative con primarie controparti, con l'obiettivo di prevenire il rischio di mancato pagamento attraverso una puntuale selezione del portafoglio clienti operata congiuntamente con la compagnia assicurativa, che poi si impegna a garantire l'indennizzo in caso di insolvenza.

In alcuni casi, inevitabilmente la concentrazione del rischio è legata alle dimensioni di alcuni principali gruppi d'acquisto, ma è bilanciata dal fatto che l'esposizione è ripartita in varie controparti attive in aree geografiche diverse.

Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni per le quali vi sono oggettive evidenze di inesigibilità, parziale o totale, sulla base dei dati storici e delle informazioni disponibili sulla solvibilità della controparte, tenendo conto delle assicurazioni e delle altre garanzie sopra descritte.

L'esposizione massima al rischio di credito del Gruppo è pari al valore contabile iscritto a bilancio, al lordo del fondo svalutazione crediti, pari complessivamente a M/Euro 408.615 al 31 dicembre 2020 e a M/Euro 446.190 al 31 dicembre 2019.

Tale valore corrisponde ai saldi attivi in essere verso clienti, pari complessivamente a M/Euro 461.960 al 31 dicembre 2020 (M/Euro 495.477 al 31 dicembre 2019), al netto di deduzioni e rettifiche contabili portati in compensazione, che mitigano sostanzialmente il rischio di credito complessivo, principalmente relative a note di accredito e documenti ancora non emessi nei confronti dei clienti.

L'analisi del rischio di credito riportata a seguire, effettuata sulla base dell'ageing e dei report utilizzati per la gestione dei crediti, si riferisce ai saldi commerciali, al lordo di tali deduzioni, in quanto relative a documenti da emettere non specificamente allocati alle fasce di scaduto.

I saldi commerciali al 31 dicembre 2020, pari complessivamente a M/Euro 461.960, includono crediti correnti per M/Euro 429.700 e crediti scaduti per M/Euro 32.260, di cui M/Euro 31.873 entro 90 giorni e M/Euro 387 oltre 90 giorni.

L'importo dei crediti assicurati o garantiti al 31 dicembre 2020 è pari a M/Euro 317.994.

A fronte dell'importo non garantito, che ammonta complessivamente a M/Euro 143.966, il Gruppo ha stanziato un fondo svalutazione crediti pari a M/Euro 10.561.

I saldi commerciali al 31 dicembre 2019, pari complessivamente a M/Euro 495.477, includono crediti correnti per M/Euro 461.065 e crediti scaduti per M/Euro 34.412, di cui M/Euro 29.035 entro 90 giorni e M/Euro 5.377 oltre 90 giorni.

L'importo dei crediti assicurati o garantiti al 31 dicembre 2019 è pari a M/Euro 378.501.

A fronte dell'importo non garantito, che ammonta complessivamente a M/Euro 116.976, il Gruppo ha stanziato un fondo svalutazione crediti pari a M/Euro 8.830.

Per quanto riguarda il rischio finanziario, in relazione alle attività di gestione di risorse temporaneamente in eccesso o per la negoziazione di strumenti derivati, è politica del Gruppo mantenere un portafoglio di controparti di elevato standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, la cui classificazione è riportata nella nota 40. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di questa attività in caso di insolvenza della controparte.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere alle obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari.

Il Gruppo, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui:

  • centralizzazione della gestione dei debiti finanziari e della liquidità, supportati anche da sistemi di reportistica, da strumenti informatici e, ove possibile, da strutture di cash-pooling;
  • attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine;
  • diversificazione del portafoglio di strumenti di finanziamento utilizzati;
  • dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari;
  • monitoraggio, anche prospettico, delle necessità di finanziamento e loro distribuzione all'interno del Gruppo.

Il Gruppo dispone di linee di credito bancarie sia a medio termine, relative alle operazioni di finanziamento attualmente in essere ed evidenziate nel presente bilancio, sia a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative (emissione di fideiussioni, operazioni in cambi ecc.).

Si ritiene che tali linee di credito, unitamente ai fondi che saranno generati dall'attività operativa, consentiranno al Gruppo di soddisfare i fabbisogni annuali derivanti dalle attività di gestione del capitale circolante, di investimento e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

La nota 40. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria riepiloga il valore contabile delle attività e passività finanziarie, secondo l'IFRS 9 e la loro classificazione sulla base delle categorie individuate dal predetto principio.

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività finanziarie complessive del Gruppo al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019 sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati.

Flussi non
attualizzati al
31.12.2020
Entro un
anno
Da uno a
cinque
Oltre
cinque
Flussi non
attualizzati al
31.12.2019
Entro un
anno
Da uno a
cinque
Oltre
cinque
Debiti vs. banche (*) 466.523 134.092 332.431 - 288.069 67.475 220.594 -
Debiti vs. altri finanziatori (**) 219.934 84.218 92.153 43.563 215.485 56.411 93.197 65.877
Debiti commerciali 581.860 581.860 - - 365.778 365.778 - -
Debiti tributari e altri debiti 180.709 180.465 244 - 128.407 128.399 8 -

(*) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 462.879 al 31 dicembre 2020 e 285.397 al 31 dicembre 2019 e si riferisce ai debiti verso banche a breve e a medio lungo termine.

(**) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 211.251 al 31 dicembre 2020 e 203.433 al 31 dicembre 2019 e si riferisce ai debiti a medio/lungo termine comprensivi della quota a breve del prestito obbligazionario e, con riferimento soltanto al 31 dicembre 2019, dei finanziamenti del Ministero dell'Industria.

Relativamente alle passività per leasing rilevate secondo l'IFRS 16 Leases si rinvia alla nota 15. Leasing.

Rischio di cambio

Il Gruppo, in connessione all'attività caratteristica, è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute (diverse da quella di conto) in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.

Politiche di copertura

L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali. L'oggetto dell'attività di copertura è la protezione - a livello di ogni singola società - dei ricavi/costi futuri previsti a budget e/o nei piani pluriennali, delle poste di credito/debito commerciali e finanziarie e di alcuni investimenti netti in gestioni estere.

Oggetto della copertura

L'attività di copertura si esplica con le seguenti finalità:

  • a) la copertura prospettica e anticipatoria (cash flow hedging) dei valori economici di budget e/o di piano fino al momento della manifestazione delle fatture, con un orizzonte temporale che non oltrepassa i 24 mesi;
  • b) la copertura dei valori monetari dei crediti e dei debiti, originati dalla fatturazione e dall'accensione di operazioni di finanziamento;
  • c) la copertura del rischio di cambio derivante da investimenti netti in gestioni estere.

Le principali valute di esposizione del Gruppo sono:

  • il Dollaro USA (principalmente i rapporti EUR/USD, GBP/USD), valuta in cui è espressa una parte significativa dei costi di acquisto di materie prime, componenti e prodotti finiti;
  • lo Yen (rapporto JPY/HKD), a fronte dei flussi di vendita sul mercato giapponese;
  • il Dollaro Australiano (rapporto AUD/HKD), a fronte dei flussi di vendita sul mercato australiano;
  • il Rublo Russo, Corona Ceca e Zloty Polacco, a fronte dei flussi di vendita sui mercati dell'Est Europa;
  • la Sterlina Inglese (rapporto EUR/GBP), a fronte dei flussi di vendita sul mercato UK;
  • il Renminbi (rapporto CNY/HKD) a fronte dei flussi di acquisto di materie prime, componenti e prodotti finiti.

Strumenti di copertura utilizzati

Vengono utilizzati strumenti derivati altamente liquidi e conformi ad un'attività non speculativa, principalmente operazioni di acquisto/vendita a termine.

L'attività viene svolta con controparti primarie e di standing internazionale riconosciuto e tramite modalità operative che permettono la best execution sulle condizioni di ogni operazione.

Struttura operativa

L'attività di copertura del rischio di cambio viene centralizzata (fatta eccezione per casi isolati e trascurabili) su una società del Gruppo, De'Longhi Capital Services S.r.l., che opera con il mercato sulla base delle indicazioni ricevute dalle singole società operative. Le condizioni ottenute dal mercato vengono poi ribaltate appieno sulle società del Gruppo, cosicché De'Longhi Capital Services S.r.l. non assume in proprio operazioni in derivati per rischi non propri.

Sensitivity analysis

Nel valutare il potenziale impatto, in termini di variazione di fair value, di un'ipotetica ed immediata variazione nei tassi di cambio di fine anno in una misura ritenuta significativa (+/- 5%), occorre distinguere tra rischio connesso a futuri ricavi/costi attesi e rischio connesso a poste patrimoniali in valuta in essere al 31 dicembre 2020:

  • (a) per quanto concerne il rischio connesso a flussi futuri (ricavi/costi attesi come stimati nei budget e/o piani pluriennali), al 31 dicembre 2020 vengono rilevate le relative coperture, il cui fair value, in accordo con i principi IAS, viene sospeso a patrimonio netto, come descritto nel paragrafo Principi contabili – Strumenti finanziari delle presenti Note illustrative; si stima che una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno nelle valute di esposizione generi una variazione compresa tra Euro +/- 2,8 milioni al lordo delle imposte (Euro +/- 5,6 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2019). Questo valore avrebbe impatto sul conto economico solo nell'esercizio in cui avrebbero manifestazione i ricavi/costi oggetto della copertura;
  • (b) per quanto concerne il rischio connesso a poste patrimoniali in valuta, ai fini della presente stima si considerano solo quei crediti/debiti in valute diverse da quelle funzionali delle singole società che non hanno ricevuto copertura, in quanto si ritiene che per quest'ultimi la copertura sia in grado di produrre effetti economici uguali e contrapposti a quelli generati dai crediti/debiti stessi. Una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno delle principali valute di esposizione (principalmente Dollaro USA e Renminbi) nei confronti delle principali valute funzionali produrrebbe una variazione di fair value pari a circa +/- 1,1 milioni al lordo delle imposte (+/- Euro 0,7 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2019).

Le operazioni di copertura in essere al 31 dicembre 2020 sono descritte nel paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2020".

Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse su operazioni di finanziamento, qualora queste siano a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione del rischio di cambio.

Al 31 dicembre 2020, tutto il debito finanziario di Gruppo è sostanzialmente a tassi fissi, fatta eccezione per una parte del finanziamento bilaterale acceso nel corso del 2019 e un finanziamento bilaterale acceso nel 2020.

Lo scopo della gestione del rischio di tasso è di fissare anticipatamente il costo massimo (in termini di tasso interbancario, che costituisce il benchmark di riferimento per l'indebitamento) per una parte dell'indebitamento finanziario.

Al 31 dicembre 2020 sono in essere cinque coperture sui tassi IRS (Interest Rate Swap) correlate ai finanziamenti accesi dalla Capogruppo.

Sensitivity analysis

Si è stimato quale sarebbe l'impatto potenziale di un'ipotetica ed istantanea variazione dei tassi di interesse di entità rilevante (+/- 1% nei tassi di mercato) sul costo del debito del Gruppo, ricomprendendo solo quelle poste di posizione finanziaria netta che generano interessi attivi/passivi a tasso variabile ed escludendo le altre (quindi su un montante di Euro 279,2 milioni di attività nette sul totale di Euro 232,0 milioni al 31 dicembre 2020 e, per il 2019, Euro 479,8 milioni di attività nette sul totale di Euro 277,8 milioni).

Si stima che una variazione di +/- 1% dei tassi porterebbe a una variazione interamente contabilizzabile a conto economico pari a +/- Euro 2,8 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2020 (+/- Euro 4,8 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2019).

Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2020

Il Gruppo ha in essere al 31 dicembre 2020 diversi strumenti derivati, sia a copertura del fair value degli strumenti sottostanti sia dei flussi di cassa.

Ai fini del trattamento contabile, i derivati a copertura del rischio su flussi attesi vengono contabilizzati in hedge accounting (cash flow hedge), in quanto viene rispettato ciò che prevede l'IFRS 9.

I derivati a copertura di debiti e crediti in valuta, invece, vengono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti compensano il rischio oggetto di copertura (già iscritto in bilancio).

Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in essere al 31 dicembre 2020 valutate al fair value:

Fair Value al 31/12/2020
Contratti a termine su cambi 943
Derivati a copertura di crediti/debiti 943
Contratti a termine su cambi (1.738)
IRS su finanziamenti della Capogruppo (1.316)
Derivati a copertura di flussi di cassa attesi (3.054)
Totale fair value derivati (2.111)

Contratti a termine a copertura del rischio di cambio su flussi commerciali per il 2020 - coperture anticipatorie:

Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in tassi di cambio in essere al 31 dicembre 2020, per coperture anticipatorie relative a flussi commerciali per il 2021:

Valore nozionale divisa di rischio (valori in migliaia) Fair value (in M/Euro)
Valuta Acquisti Vendite Totale Attività correnti Passività correnti
EUR/CHF* - 19.500 19.500 167 (20)
EUR*/RON - 69.800 69.800 743 -
EUR/USD* (112.241) - (112.241) - (4.913)
EUR/CZK* - 111.000 111.000 15 -
EUR/PLN* - 34.000 34.000 197 -
GBP/USD* (25.500) - (25.500) - (844)
USD/CAD* - 19.500 19.500 3 (144)
HKD/CNY* (910.000) - (910.000) 5.025 (107)
AUD*/HKD - 51.000 51.000 - (1.494)
HKD/JPY* - 2.930.000 2.930.000 - (366)
6.150 (7.888)

*divisa di rischio

Con riferimento ai suddetti contratti per coperture anticipatorie, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di Cash flow hedge, il cui importo al 31 dicembre 2020 è negativo per M/Euro 2.537, al netto di un effetto fiscale di M/Euro 930 (al 31 dicembre 2019 la stessa riserva era negativa per M/Euro 609, al netto dell'effetto fiscale per M/Euro 207).

Nel corso dell'esercizio 2020 il Gruppo ha stornato dal patrimonio netto e imputato a conto economico un ammontare netto pari a M/Euro 609 iscritto come riserva positiva di cash flow hedge nel bilancio al 31 dicembre 2019.

Tale valore è stato rilevato nelle seguenti linee di conto economico:

2020 2019
Aumento (riduzione) dei ricavi netti (725) 968
(Aumento) riduzione dei consumi (82) 727
Proventi (oneri) finanziari (9) (74)
Imposte 207 (417)
Totale rilevato a conto economico (609) 1.204
Valore nozionale divisa di rischio (valori in migliaia) Fair value (in M/Euro)
Valuta Acquisti Vendite Totale Attività correnti Passività correnti
AUD*/HKD (25.000) 57.000 32.000 469 (1.087)
AUD/NZD* - 7.561 7.561 23 (10)
BRL*/HKD - 5.000 5.000 13 -
EUR/AUD* - 1.960 1.960 - (17)
EUR*/AUD (3) - (3) - 0
EUR/CHF* (1.545) 20.992 19.447 237 (4)
EUR/CZK* - 376.300 376.300 21 (3)
EUR/DKK* - 31.300 31.300 - (1)
EUR/GBP* (10.300) 7.700 (2.600) 130 (55)
EUR*/GBP (500) 4.550 4.050 21 (4)
EUR/HKD* (22.700) 185.000 162.300 141 (16)
EUR*/HKD (2.100) 5.200 3.100 12 (55)
EUR/HUF* (832.200) 2.616.775 1.784.575 98 (22)
EUR/JPY* - 15.500 15.500 0 -
EUR/PLN* (16.200) 112.600 96.400 677 (58)
EUR/RON* - 26.900 26.900 - (9)
EUR*/RON (8.779) 4.986 (3.793) - (21)
EUR/RUB* (931.000) 3.272.760 2.341.760 614 (126)
EUR/SEK* (1.800) 31.600 29.800 2 (41)
EUR/USD* (327.857) 3.250 (324.607) 9 (1.083)
EUR*/USD (338.035) 17.050 (320.985) 1.483 -
GBP/USD* (16.500) 17.000 500 328 (205)
HKD/CLP* - 4.364.000 4.364.000 - (191)
HKD/CNH* (617.380) 12.000 (605.380) 9 (212)
HKD/JPY* (2.050.000) 3.088.000 1.038.000 209 (212)
HKD/KRW* (1.400.000) 6.060.000 4.660.000 18 (5)
HKD/MXN* - 74.600 74.600 22 -
USD/MXN* - 72.900 72.900 22 -
SGD*/HKD (290) 910 620 2 (6)
USD/CAD* (1.400) 28.080 26.680 3 (54)
USD*/RON (21.889) 14.100 (7.789) 130 (240)
USD/ZAR* (5.400) 27.270 21.870 4 (17)
4.697 (3.754)

Contratti a termine a coperture del rischio di cambio su crediti e debiti in valuta:

* divisa di rischio

IRS (Interest Rate Swap) a copertura del rischio di tasso di interesse sui finanziamenti:

La valutazione dei derivati è effettuata a fair value, utilizzando il metodo dell'attualizzazione dei flussi futuri, scontati sulla base delle curve dei tassi base swap non comprensivi dello spread; al 31 dicembre 2020 il fair value dei derivati, che tiene conto anche del cosiddetto "rischio controparte", ai sensi dell'IFRS 13 - Fair Value measurement, è negativo per M/Euro 1.316 ed è esposto tra i debiti verso altri finanziatori.

Considerato che la copertura anticipatoria sui futuri flussi di interessi ha soddisfatto i requisiti di efficacia, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di cash flow hedge per un importo negativo di M/Euro 1.217, dal quale poi è stato dedotto il relativo effetto fiscale per M/Euro 292.

Il dettaglio è il seguente (i valori sono al lordo del relativo effetto fiscale):

31/12/2020
Fair value (in M/Euro)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 100.000 (294)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 89.000 (335)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 50.000 (477)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 28.500 (177)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 12.500 (33)
Totale fair value derivati (1.316)
di cui:
fair value negativo a breve termine (705)
fair value negativo a m/l termine (611)

43. Situazione fiscale

In merito alla situazione fiscale si segnalano le seguenti posizioni a seguito di verifiche nell'ambito di programmi di controllo periodici messi in atto dalle autorità fiscali competenti:

De' Longhi Appliances S.r.l.

Nel corso del 2019, accesso mirato avente ad oggetto le principali variazioni fiscali ai fini Ires ed Irap e le transazioni infragruppo per l'anno d'imposta 2016, effettuato dall'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Veneto. L'attività è poi stata estesa anche agli anni d'imposta 2014 e 2015, limitatamente alle transazioni infragruppo.

Il Processo verbale di constatazione, relativo all'anno 2014, era stato consegnato in data 28 ottobre 2019 e, in riferimento allo stesso, l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Veneto – Ufficio Grandi contribuenti aveva notificato in data 30 dicembre 2019 un avviso di accertamento ai fini Ires e uno ai fini Irap. A seguito della presentazione di istanza di accertamento con adesione e di alcuni incontri con l'Amministrazione Finanziaria che non avevano portato ad un accordo, la Società ha impugnato i predetti avvisi di accertamento.

Nel frattempo, in data 13 febbraio 2020 è stato consegnato anche il Processo verbale di constatazione, relativo agli anni 2015 e 2016 e, in riferimento allo stesso, l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Veneto – Ufficio Grandi contribuenti ha notificato in data 23 dicembre 2020 un avviso di accertamento ai fini Ires e uno ai fini Irap.

Anche per tali avvisi riferiti agli anni 2015 e 2016 la Società ha presentato, in data 16 febbraio 2021, istanza di accertamento con adesione.

Il Gruppo, nella predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato i possibili esiti del procedimento descritto che, data anche la complessità della materia, rimangono ancora incerti.

La società controllata De' Longhi Appliances S.r.l. ha deciso di avvalersi della facoltà di riallineamento fiscale del minor valore fiscalmente riconosciuto al maggior valore iscritto in bilancio di alcuni beni detenuti al 31 dicembre 2019, così come previsto dall'art. 110 del D.L. 104/2020 e dalla Legge 178/2020. La norma prevede la possibilità di effettuare il riallineamento fiscale tramite il versamento di un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive pari al 3% dei valori oggetto di riallineamento.

Tale operazione ha comportato il rilascio delle imposte differite passive stanziate sulle attività oggetto di riallineamento a la contestuale iscrizione di un onere per imposte sostitutive da versare.

44. Rapporti patrimoniali ed economici derivanti da operazioni con parti correlate

L'Allegato n.3 riporta le informazioni richieste dalle Comunicazioni CONSOB n. 97001574 del 20/02/97, n. 98015375 del 27/02/98 e n. DEM/2064231 del 30/09/2002, aventi per oggetto i rapporti intrattenuti con le parti correlate; si segnala che tutte le operazioni poste in essere rientrano nell'ordinaria gestione del Gruppo e sono regolate a condizioni di mercato.

Non vengono riportati gli effetti derivanti dai rapporti patrimoniali ed economici tra la Capogruppo e le società controllate in quanto eliminati ai fini della redazione del bilancio consolidato.

45. Informativa per settore operativo

Come richiesto dall'IFRS 8, le attività del Gruppo sono state ripartite per settore di attività individuando tre settori operativi (Europa, APA, MEIA) in base all'ubicazione geografica delle attività del Gruppo. Ciascun settore ha competenze trasversali per tutti i marchi del Gruppo e serve diversi mercati; pertanto i ricavi ed i margini di ciascun settore operativo (per area geografica di attività) non coincidono con i ricavi ed i margini dei relativi mercati (per area geografica di destinazione) in relazione alle vendite effettuate da alcune società del Gruppo al di fuori della propria area geografica e di transazioni infragruppo non allocate al mercato di destinazione.

Si riporta di seguito l'informativa per settore operativo:

Dati economici

2020
Europa APA MEIA Elisioni (**) Consolidato
Totale ricavi (*) 1.847.472 1.167.225 102.788 (766.228) 2.351.257
EBITDA 232.834 101.397 8.227 541 342.999
Ammortamenti (60.381) (20.237) (375) - (80.993)
Risultato operativo 172.453 81.160 7.852 541 262.006
Proventi (oneri) finanziari netti (5.692)
Risultato ante imposte 256.314
Imposte (56.181)
Utile (Perdita) del periodo 200.133

(*) I ricavi dei singoli settori includono sia i ricavi realizzati verso terzi sia i ricavi realizzati verso altri settori operativi del Gruppo. (**) Le elisioni si riferiscono ai ricavi intrasegmento realizzati tra i settori operativi ed eliminati a livello consolidato.

Dati patrimoniali

31 dicembre 2020
Europa APA MEIA Elisioni Consolidato
Totale attività 2.086.853 1.248.655 49.005 (501.762) 2.882.751
Totale passività (1.352.737) (754.330) (10.090) 501.760 (1.615.397)

Dati economici

2019
Europa APA MEIA Elisioni (**) Consolidato
Totale ricavi (*) 1.622.292 1.019.233 117.208 (657.595) 2.101.138
EBITDA 211.966 64.961 12.360 (107) 289.180
Ammortamenti (57.241) (20.523) (493) - (78.257)
Risultato operativo 154.725 44.438 11.867 (107) 210.923
Proventi (oneri) finanziari netti (15.132)
Risultato ante imposte 195.791
Imposte (34.786)
Utile (Perdita) del periodo 161.005

(*) I ricavi dei singoli settori includono sia i ricavi realizzati verso terzi sia i ricavi realizzati verso altri settori operativi del Gruppo; il dato è al netto delle altre componenti non ricorrenti.

(**) Le elisioni si riferiscono ai ricavi intrasegmento realizzati tra i settori operativi ed eliminati a livello consolidato.

Dati patrimoniali

31 dicembre 2019
Europa APA MEIA Elisioni Consolidato
Totale attività 1.753.182 685.053 56.032 (129.339) 2.364.928
Totale passività (1.016.736) (275.826) (11.256) 129.344 (1.174.474)

46. Eventi successivi

Non si rilevano eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio.

Treviso, 11 marzo 2021

De' Longhi S.p.A. L'Amministratore Delegato Massimo Garavaglia

Allegati

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note illustrative, delle quali costituiscono parte integrante.

Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:

    1. Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento
    1. Rendiconto finanziario consolidato in termini di posizione finanziaria netta
    1. Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate:
    2. a) Conto economico e situazione patrimoniale-finanziaria b) Riepilogo per società
    1. Compensi corrisposti alla società di revisione
    1. Attestazione al bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento

(Allegato n.1 alle Note Illustrative)

Partecipazioni consolidate con il metodo integrale

Sede Valuta Capitale
Sociale (1)
Quota posseduta al 31/12/2020
Denominazione Direttamente Indirettamente
DE'LONGHI APPLIANCES S.R.L. Treviso EUR 200.000.000 100%
DE'LONGHI AMERICA INC. Upper Saddle
River
USD 600.000 100%
DE'LONGHI FRANCE Clichy EUR 2.737.500 100%
DE'LONGHI CANADA INC. Brampton CAD 1 100%
DE'LONGHI DEUTSCHLAND GMBH Neu-Isenburg EUR 2.100.000 100%
DE'LONGHI BRAUN HOUSEHOLD GMBH Neu-Isenburg EUR 100.000 100%
DE'LONGHI ELECTRODOMESTICOS
ESPANA S.L.
Barcellona EUR 3.066 100%
DE'LONGHI CAPITAL SERVICES S.R.L. (2) Treviso EUR 53.000.000 11% 89%
E- SERVICES S.R.L. Treviso EUR 50.000 100%
DE'LONGHI KENWOOD A.P.A. LTD Hong Kong HKD 73.010.000 100%
TRICOM INDUSTRIAL COMPANY LIMITED Hong Kong HKD 171.500.000 100%
PROMISED SUCCESS LIMITED Hong Kong HKD 28.000.000 100%
ON SHIU (ZHONGSHAN) ELECTRICAL
APPLIANCE CO.LTD.
Zhongshan City CNY USD 21.200.000 100%
DE'LONGHI-KENWOOD APPLIANCES (DONG
GUAN) CO.LTD.
Qing Xi Town CNY HKD 285.000.000 100%
DE LONGHI BENELUX S.A. Luxembourg EUR 181.730.990 100%
DE'LONGHI JAPAN CORPORATION Tokyo JPY 450.000.000 100%
DE'LONGHI AUSTRALIA PTY LTD. Prestons AUD 28.800.001 100%
DE'LONGHI NEW ZEALAND LTD. Auckland NZD 16.007.143 100%
ZASS ALABUGA LLC Elabuga RUB 95.242.767 100%
DE'LONGHI LLC Mosca RUB 3.944.820.000 100%
KENWOOD APPLIANCES LTD. Havant GBP 30.586.001 100%
KENWOOD LIMITED Havant GBP 26.550.000 100%
KENWOOD INTERNATIONAL LTD. Havant GBP 20.000.000 100%
KENWOOD APPL. (SINGAPORE) PTE LTD. Singapore SGD 500.000 100%
KENWOOD APPL. (MALAYSIA) SDN.BHD. Subang Jaya MYR 1.000.000 100%
DE'LONGHI-KENWOOD GMBH Wr Neudorf EUR 36.336 100%
DELONGHI SOUTH AFRICA PTY.LTD. Constantia Kloof ZAR 100.332.501 100%
DE'LONGHI KENWOOD HELLAS SINGLE
MEMBER S.A.
Atene EUR 452.520 100%
DE'LONGHI PORTUGAL UNIPESSOAL LDA Matosinhos EUR 5.000 100%
ARIETE DEUTSCHLAND GMBH Dusseldorf EUR 25.000 100%
CLIM.RE. S.A. Luxembourg EUR 1.239.468 4% 96%
ELLE S.R.L. Treviso EUR 10.000 100%
DE'LONGHI BOSPHORUS EV ALETLERI
TICARET ANONIM SIRKETI
Istanbul TRY 3.500.000 100%
DE'LONGHI PRAGA S.R.O. Praga CZK 200.000 100%
KENWOOD SWISS AG Baar CHF 1.000.000 100%
Denominazione Sede Valuta Capitale
Sociale (1)
Quota posseduta al 31/12/2020
Direttamente
Indirettamente
DL HRVATSKA D.O.O. Zagabria HRK 20.000 100%
DE'LONGHI BRASIL - COMÉRCIO E
IMPORTAÇÃO Ltda
São Paulo BRL 43.857.581 100%
DE'LONGHI POLSKA SP. Z.O.O. Varsavia PLN 50.000 0,1%
99,9%
DE'LONGHI APPLIANCES TECHNOLOGY
SERVICES (Shenzen) Co. Ltd
Shenzen CNY USD 175.000 100%
DE'LONGHI UKRAINE LLC Kiev UAH 549.843 100%
DE'LONGHI KENWOOD MEIA F.ZE Dubai USD AED 2.000.000 100%
DE'LONGHI ROMANIA S.R.L. Cluj-Napoca RON 140.000.000 10%
90%
DE'LONGHI KOREA LTD Seoul KRW 900.000.000 100%
DL CHILE S.A. Santiago del Cile CLP 3.079.065.844 100%
DE'LONGHI SCANDINAVIA AB Stockholm SEK 5.000.000 100%
DELONGHI MEXICO SA DE CV Bosques de las
Lomas
MXN 53.076.000 100%
TWIST LLC Mosca RUB 10.000 100%
DE'LONGHI APPLIANCES (SHANGHAI) CO. LTD Shanghai CNY USD 200.000 100%
DE' LONGHI MAGYARORSZÁG KFT. Budapest HUF 34.615.000 100%
DE' LONGHI US HOLDING LLC Wilmington USD 50.100.000 100%

Si riporta di seguito l'elenco delle società appartenenti al Gruppo Capital Brands acquisito in data 29 dicembre 2020; tutte le società sono controllate indirettamente al 100% da De' Longhi S.p.a.:

Denominazione Sede Valuta
CAPITAL BRANDS HOLDINGS, INC. Wilmington USD
CAPITAL BAY, LIMITED Hong Kong USD
CAPBRAN HOLDINGS, LLC Los Angeles USD
CAPITAL BRANDS, LLC Los Angeles USD
CAPITAL BRANDS DISTRIBUTION, LLC Los Angeles USD
BULLET BRANDS, LLC Los Angeles USD
HOMELAND HOUSEWARES, LLC Los Angeles USD
BACK IN FIVE, LLC Los Angeles USD
BULLET EXPRESS, LLC Los Angeles USD
YOUTHOLOGY RESEARCH INSTITUTE, LLC Los Angeles USD
BABY BULLET, LLC Los Angeles USD
NUTRIBULLET, LLC Los Angeles USD
NUTRILIVING, LLC Los Angeles USD
DESSERT BULLET, LLC Los Angeles USD
VEGGIE BULLET, LLC Los Angeles USD
NUTRIBULLET LEAN, LLC Los Angeles USD
NUTRIBLAST, LLC Los Angeles USD

Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto

Capitale Quota posseduta al 31/12/2020
Denominazione Sede
Valuta
Sociale (1) Direttamente Indirettamente
DL-TCL HOLDINGS (HK) LTD. Hong Kong HKD USD 5.000.000 50%
TCL-DE'LONGHI HOME APPLIANCES
(ZHONGSHAN) CO.LTD.
Zhongshan City CNY USD 5.000.000 50%
EVERSYS HOLDING S.A. Ardon CHF 4.100.000 40%
EVERSYS S.A. Ardon CHF 2.500.000 40%
EVERSYS INC Toronto CAD 100 40%
EVERSYS INC DELAWARE Wilmington USD 200.000 40%
EVERSYS UK LIMITED Wallington GBP 70.000 20,40%
EVERSYS IRELAND LIMITED Dublin EUR 100 20,40%
DELISYS AG Münsingen CHF 100.000 40,00%
NPE S.R.L. Treviso EUR 1.000.000 45%

(1) I dati sono relativi al 31 dicembre 2020, se non specificato diversamente.

(2) Lo Statuto approvato con assemblea straordinaria del 29 dicembre 2004, prevede diritti particolari a De'Longhi S.p.A. (pari all'89% dei diritti di voto) per le delibere ordinarie (approvazione di bilanci, delibera distribuzione dividendi, nomina amministratori e sindaci, acquisto e vendita di aziende, concessione di finanziamenti a favore di terzi); per le altre delibere i diritti di voto sono proporzionali ad eccezione del diritto di percepire dividendi che spetta al socio Kenwood Appliances Ltd. in maniera privilegiata.

Rendiconto finanziario consolidato in termini di posizione finanziaria netta

(Allegato n.2 alle Note Illustrative)

(Valori in migliaia di Euro) 2020 2019
Risultato netto di competenza del Gruppo 200.133 161.005
Imposte sul reddito del periodo 56.181 34.786
Ammortamenti 80.992 78.257
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie 15.603 3.211
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente (A) 352.909 277.259
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali 45.087 5.864
Rimanenze finali (67.370) 66.752
Debiti commerciali 184.877 (57.170)
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto (6.785) (7.207)
Pagamento imposte sul reddito (41.290) (30.573)
Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) 114.519 (22.334)
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) 467.428 254.925
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (14.652) (12.265)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali 793 202
Investimenti in immobilizzazioni materiali (66.609) (50.552)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 15 535
Investimenti in beni in leasing (10.347) (15.017)
Altri flussi relativi a beni in leasing 1.548 1.255
Investimenti netti in attività finanziarie e quote di minoranza (264) 29
Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento ordinaria (C) (89.516) (75.813)
Flusso netto operativo (A+B+C) 377.912 179.112
Effetti derivanti dall'acquisizione di Capital Brands (D) (329.303) -
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 (E) - (76.952)
Riserva Fair value e Cash flow hedge (4.032) (1.656)
Differenza di conversione (16.505) 4.505
Acquisto di azioni proprie (14.534) -
Esercizio stock option 21.452 -
Distribuzione dividendi (80.812) (55.315)
Flussi di cassa assorbiti dalla variazione di voci di patrimonio netto (F) (94.431) (52.466)
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E+F) (45.822) 49.694
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo 277.815 228.121
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E+F) (45.822) 49.694
Posizione finanziaria netta finale 231.993 277.815

(Allegato n.3 alle Note Illustrative)

Conto economico consolidato

ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 Luglio 2006

(Valori in migliaia di Euro) 2020 di cui parti
correlate
2019 di cui parti
correlate
Ricavi da contratti con i clienti 2.332.567 2.310 2.081.150 1.588
Altri proventi 18.690 2.444 19.988 2.566
Totale ricavi netti consolidati 2.351.257 2.101.138
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (1.078.397) (35.514) (880.629) (26.748)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione 41.191 (61.371)
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 26.180 (5.382) -
Consumi (1.011.026) (947.382)
Costo del lavoro (301.042) (268.018)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione (674.140) (941) (582.590) (777)
Accantonamenti (22.050) (13.968)
Ammortamenti (80.993) (78.257) -
RISULTATO OPERATIVO 262.006 210.923
Proventi (oneri) finanziari netti (5.692) (178) (15.132) (265)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 256.314 195.791
Imposte (56.181) (34.786)
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEI SOCI DELLA CONTROLLANTE 200.133 161.005

Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata

ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 Luglio 2006

Attivo

(Valori in migliaia di Euro) 31.12.2020 di cui parti
correlate
31.12.2019 di cui parti
correlate
ATTIVITÀ NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 631.866 314.829
- Avviamento 398.514 92.400
- Altre immobilizzazioni immateriali 233.352 222.429
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 323.658 313.807
- Terreni, immobili, impianti e macchinari 138.517 134.247
- Altre immobilizzazioni materiali 121.539 107.169
- Diritto d'uso beni in leasing 63.602 72.391
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE 104.539 40.873
- Partecipazioni 30.073 26.724
- Crediti 4.480 3.486
- Altre attività finanziarie non correnti 69.986 10.663
ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE 57.032 47.253
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 1.117.095 716.762
ATTIVITÀ CORRENTI
RIMANENZE 423.977 343.535
CREDITI COMMERCIALI 398.054 2.458 437.360 2.785
CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI 6.541 8.872
ALTRI CREDITI 30.155 281 23.212 228
CREDITI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 243.005 15.814 102.419 8.123
DISPONIBILITÀ LIQUIDE 662.947 731.491
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 1.764.679 1.646.889
Attività non correnti possedute per la vendita 977 1.277
TOTALE ATTIVO 2.882.751 2.364.928

Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata

ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 Luglio 2006

Passivo e patrimonio netto
---------------------------- --
(Valori in migliaia di Euro) 31.12.2020 di cui parti
correlate
31.12.2019 di cui parti
correlate
PATRIMONIO NETTO
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 1.267.354 1.190.454
- Capitale sociale 225.823 224.250
- Riserve 841.398 805.199
- Risultato netto di competenza del Gruppo 200.133 161.005
TOTALE PATRMONIO NETTO 1.267.354 1.190.454
PASSIVITÀ NON CORRENTI
DEBITI FINANZIARI 507.335 428.562
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 330.012 218.746
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) 129.330 153.976
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 47.993 23.938 55.840 27.493
PASSIVITÀ FISCALI DIFFERITE 9.235 35.838
FONDI PER RISCHI E ONERI NON CORRENTI 99.646 77.689
- Benefici ai dipendenti 51.288 41.114
- Altri fondi 48.358 36.575
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 616.216 542.089
PASSIVITÀ CORRENTI
DEBITI COMMERCIALI 581.860 8.408 365.778 7.500
DEBITI FINANZIARI 236.612 138.200
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 132.867 66.651
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) 85.567 53.093
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 18.178 3.555 18.456 3.509
DEBITI TRIBUTARI 66.498 24.850 35.567 17.119
ALTRI DEBITI 114.211 92.840
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 999.181 632.385
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.882.751 2.364.928

Rapporti patrimoniali ed economici derivanti da operazioni con parti correlate

Riepilogo per società

In ottemperanza a quanto previsto dalle linee guida e criteri di identificazione delle operazioni significative ed in particolare delle operazioni con parti correlate previste da De' Longhi S.p.A. in materia di Corporate Governance, riepiloghiamo di seguito i principali valori economici relativi alle operazioni tra parti correlate intercorse nel 2020 e i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2020 relativi a tali rapporti, che, se non diversamente specificato, hanno prevalentemente natura commerciale:

Valori in milioni di Euro Ricavi
e altri
proventi
Costi materie
prime ed
altro
Proventi
e (oneri)
finanziari
Crediti
commerciali,
altri crediti
Crediti
finanziari
Debiti
commerciali,
altri debiti
Debiti
finanziari -
IFRS 16
Società correlate:
DL Radiators S.r.l. 3,0 - (0,1) 1,4 - 0,1 -
TCL-De'Longhi Home
Appliances (Zhongshan) Co.Ltd.
- 15,4 - - - 0,5 -
NPE S.r.l. 0,8 20,4 - 0,7 - 6,7 -
Gamma S.r.l. 0,5 0,5 (0,4) 0,5 - 1,1 27,5
Eversys Holding S.A. - - 0,2 - 8,1 - -
Eversys S.A. 0,5 0,2 0,1 0,1 7,7 - -
De Longhi Industrial S.A. - - - - - 24,9 -
TOTALE PARTI CORRELATE 4,8 36,5 (0,2) 2,7 15,8 33,3 27,5

In seguito all'applicazione dell'IFRS 16 Leasing sono stati rilevati debiti finanziari verso la società Gamma S.r.l. e le corrispondenti attività per diritto d'uso, relativamente ai contratti di locazione di due siti italiani; sono rilevati, inoltre, oneri finanziari corrispondenti agli interessi passivi di competenza del periodo.

I crediti finanziari verso le società del Gruppo Eversys sono relativi al prestito soci fruttifero previsto dagli accordi sottoscritti.

La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno aderito al regime di tassazione denominato Consolidato nazionale (D.P.R. n. 917/1986 - "T.U.I.R." - artt. da 117 a 129, e Decreto del 9.6.2004) effettuato in capo a De Longhi Industrial S.A.; il regime sarà applicato nel triennio 2019-2021 con possibilità di rinnovo. L'importo di Euro 24,9 milioni incluso nei debiti tributari rappresenta i debiti di natura fiscale che le società aderenti al Consolidato nazionale regoleranno attraverso De Longhi Industrial S.A..

Si rinvia alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" per le informazioni relative ai compensi ad amministratori e sindaci.

Compensi corrisposti alla società di revisione Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

(Allegato n. 4 alle Note Illustrative - in Euro migliaia)

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2020
Revisione contabile PwC S.p.A. Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. 159
PwC S.p.A. Società controllate italiane 212
Rete del revisore della Capogruppo Società controllate estere 921
Altri revisori Società controllate estere 52
Altri servizi PwC S.p.A. Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. 86
Rete del revisore della Capogruppo Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. 17
PwC S.p.A. Società controllate italiane 37
Rete del revisore della Capogruppo Società controllate estere 306

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

(Allegato n. 5 alle Note Illustrative)

I sottoscritti Massimo Garavaglia, Amministratore Delegato e Stefano Biella, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della De' Longhi S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 2, 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2020.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020:

  • è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Massimo Garavaglia Stefano Biella

Amministratore delegato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato

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Relazione della Società di Revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

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  • -
    -

  • -
    -

Relazione sulla gestione al bilancio d'esercizio

Premessa

Il corso del 2020 è stato influenzato dalla diffusione su scala mondiale dell'epidemia di coronavirus che ha causato una crisi globale, senza precedenti, con gravi conseguenze dal punto di vista sanitario, sociale, economico e finanziario.

La Società, di fronte ad una situazione in continua evoluzione, ha posto in essere piani per la salvaguardia della salute e sicurezza del personale secondo una policy interna e in accordo con le normative locali, massimizzando l'adozione di soluzioni di smart working.

Contemporaneamente, con l'obiettivo di garantire la continuità del business, sono state poste in essere azioni per accertare e risolvere tempestivamente le possibili criticità.

I buoni risultati conseguiti nel corso del 2020, hanno dimostrato che la Società ha saputo gestire una situazione di crisi senza precedenti grazie ad un approccio strategico e manageriale e alla capacità di adattamento, alla reattività, alla dedizione e alla determinazione di tutti i suoi dipendenti ai quali, a fine anno, è stato riconosciuto un bonus straordinario per l'impegno mostrato in un periodo senza precedenti.

La presente Relazione si colloca, quindi, in un contesto in cui permane un elevato livello di incertezza che impone un atteggiamento di cautela, anche nella redazione delle previsioni economiche.

Ciò nonostante, pur considerando l'imprevedibilità dei potenziali impatti dell'epidemia, la Società, tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business e a fronte dei buoni risultati ottenuti nel corso del 2020 che hanno confermato l'efficacia della strategia messa in atto per fronteggiare la crisi sanitaria, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale.

Andamento economico

Valori in milioni di Euro 2020 % sui ricavi 2019 % sui ricavi
Ricavi netti 8,8 100,0% 9,4 100,0%
Variazioni 2020/2019 (0,6) (6,0%)
Consumi (0,1) (0,5%) (0,1) (0,7%)
Costi per servizi ed altri oneri operativi (16,0) (180,9%) (12,9) (137,2%)
Costo del lavoro (11,9) (134,6%) (8,4) (89,7%)
EBITDA ante oneri non ricorrenti / stock option (19,1) (216,1%) (12,0) (127,6%)
Variazioni 2020/2019 (7,1) 59,2%
Oneri non ricorrenti / stock option (2,8) (31,3%) (3,9) (41,3%)
EBITDA (21,9) (247,3%) (15,9) (168,9%)
Ammortamenti (0,8) (8,8%) (0,8) (8,9%)
Risultato operativo (22,7) (256,1%) (16,7) (177,8%)
Variazioni 2020/2019 (5,9) 35,4%
Dividendi 110,9 1.254,1% 135,6 1.440,8%
Proventi (oneri) finanziari netti (4,2) (47,9%) (2,8) (30,2%)
Risultato ante imposte 84,1 950,1% 116,1 1.232,8%
Imposte 4,7 52,6% 3,0 32,3%
Risultato netto 88,7 1.002,7% 119,1 1.265,1%

De' Longhi S.p.A, società Capogruppo del Gruppo De' Longhi, svolge attività di Holding di partecipazioni e di gestione e fornitura di servizi centralizzati a società controllate. Il conto economico è quindi rappresentato dai proventi derivanti dai dividendi deliberati dalle società controllate, dai riaddebiti per i servizi forniti e dai costi operativi (costo del lavoro e costi per servizi) e finanziari.

De' Longhi S.p.A., nella sua veste di Holding del Gruppo, gestisce centralmente alcune attività (principalmente costi di global marketing relativi ai marchi del Gruppo) comuni a più società del Gruppo con una conseguente imputazione dei relativi costi e riaddebiti a carico delle stesse.

Sia i ricavi netti, sia i costi operativi, sono stati influenzati da tale attività per Euro 2,6 milioni (Euro 3,2 milioni nel 2019).

Nel corso del 2020 l'importo dei dividendi è stato pari ad Euro 110,9 milioni (Euro 135,6 milioni nel 2019), mentre gli oneri finanziari netti sono stati pari ad Euro 4,2 milioni (Euro 2,8 milioni nel 2019).

Il risultato netto è stato pari ad Euro 88,7 milioni (Euro 119,1 milioni nel 2019).

Analisi della situazione patrimoniale e finanziaria

La situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata è riepilogata di seguito:

Valori in milioni di Euro 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione Variazione %
- Immobilizzazioni materiali e immateriali 1,5 2,0 (0,5) (25,1%)
- Immobilizzazioni finanziarie 567,5 567,5 - -
Attività non correnti 569,0 569,5 (0,5) (0,1%)
- Crediti commerciali 3,4 3,0 0,4 14,3%
- Debiti commerciali (4,3) (6,4) 2,0 (31,6%)
- Altri crediti (al netto debiti) (1,2) (2,2) 1,0 (45,5%)
Capitale circolante netto (2,1) (5,5) 3,4 (61,9%)
Totale passività a lungo termine e fondi (7,1) (4,6) (2,4) 52,4%
Capitale investito netto 559,8 559,3 0,5 0,1%
Indebitamento finanziario netto
(Posizione finanziaria netta attiva)
(7,6) 8,2 (15,8) (192,4%)
Totale patrimonio netto 567,4 551,1 16,3 3,0%
Totale mezzi propri e di terzi 559,8 559,3 0,5 0,1%

La posizione finanziaria netta attiva al 31 dicembre 2020 si è attestata ad Euro 7,6 milioni (passiva per Euro 8,2 milioni al 31 dicembre 2019), ed è dettagliata come segue:

Valori in milioni di Euro 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Liquidità - 0,1 (0,1)
Altri crediti finanziari 577,6 427,9 149,7
Indebitamento finanziario corrente (110,0) (66,5) (43,5)
Totale posizione finanziaria netta attiva corrente 467,6 361,5 106,1
Indebitamento finanziario non corrente netto (460,0) (369,7) (90,3)
Totale posizione finanziaria netta attiva
(Indebitamento finanziario netto)
7,6 (8,2) 15,8
Di cui:
- Posizione netta verso banche e altri finanziatori 10,8 (6,4) 17,2
- Debiti per leasing (1,2) (1,3) 0,1
- Altre attività/(passività) nette (valutazione a fair value di strumenti
finanziari derivati, debiti finanziari per acquisto di partecipazioni)
(2,0) (0,5) (1,5)

La posizione finanziaria netta include alcune componenti finanziarie specifiche come la valutazione a fair value dei derivati ed il debito residuo a fronte di acquisto di partecipazioni, aventi un saldo netto negativo pari ad Euro 2,0 milioni al 31 dicembre 2020 (negativo per Euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2019). Inoltre, al 31 dicembre 2020 la voce include passività finanziarie per leasing derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 - Leases pari a Euro 1,2 milioni (Euro 1,3 milioni al 31 dicembre 2019).

Al netto di tali componenti, la posizione finanziaria netta "bancaria" è attiva per Euro 10,8 milioni al 31 dicembre 2020, con un flusso positivo pari a Euro 17,2 milioni nei dodici mesi.

Nonostante la buona e solida situazione finanziaria, durante le prime fasi dell'epidemia sanitaria, in considerazione di una situazione di incertezza economica, la Società ha ritenuto di incrementare la propria disponibilità al fine di aggiungere risorse finanziarie a supporto del business e della crescita e di allungare la vita media del debito, attraverso l'accensione di nuovi finanziamenti a medio-lungo termine per un totale di Euro 200,0 milioni e attraverso un accordo per la sottoscrizione di una ulteriore tranche per Euro 150 milioni di un prestito obbligazionario (USPP), che sarà emesso e sottoscritto da un primario gruppo finanziario statunitense nei primi mesi del 2021, con scadenza aprile 2041.

Il rendiconto finanziario riclassificato in base alla posizione finanziaria netta è così riepilogato:

Valori in milioni di Euro 2020 2019
Flusso finanziario da gestione corrente (20,3) (16,0)
Flusso finanziario da movimenti di capitale circolante 0,7 14,1
Flusso finanziario da attività di investimento 110,7 135,6
Flusso netto operativo 91,1 133,7
Effetto applicazione IFRS 16 - (1,5)
Distribuzione dividendi (80,8) (55,3)
Flusso finanziario da variazioni riserve Cash flow hedge (1,4) 0,8
Flusso finanziario da acquisto di azioni proprie (14,5) -
Esercizio stock option 21,4 -
Flussi finanziari assorbiti da movimenti di patrimonio netto (75,3) (54,5)
Flusso finanziario di periodo 15,8 77,7
Indebitamento finanziario netto di inizio periodo (8,2) (85,9)
Posizione finanziaria netta attiva finale (Indebitamento finanziario netto finale) 7,6 (8,2)

Il flusso netto operativo è stato pari a Euro 91,1 milioni (Euro 133,7 milioni nel 2019) con una variazione negativa di Euro 41,1 milioni rispetto al precedente esercizio. Tale variazione risente principalmente dei minori dividendi ricevuti dalle società controllate.

I flussi finanziari delle voci di patrimonio netto sono stati negativi per Euro 75,3 milioni (negativi per Euro 54,5 milioni nel 2019), per effetto della distribuzione di dividendi per Euro 80,8 milioni, in seguito al venir meno dei motivi di cautela che inizialmente avevano fatto decidere per una sospensione, dell'acquisto di azioni proprie per Euro 14,5 milioni, dell'esercizio di stock option per Euro 21,4 milioni e della variazione della riserva di cash flow hedge per Euro 1,4 milioni, relativa alla valutazione a fair value dei contratti derivati di copertura.

Prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato d'esercizio

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio della Capogruppo De' Longhi S.p.A. ed il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio consolidati è riepilogato di seguito:

Valori in migliaia di Euro Patrimonio netto
31.12.2020
Risultato netto
2020
Patrimonio netto
31.12.2019
Risultato netto
2019
Bilancio della Capogruppo 567.417 88.710 551.146 119.094
Quota del patrimonio netto e del risultato di esercizio
delle società controllate attribuibile al Gruppo, al
netto del valore di carico delle partecipazioni
465.275 121.064 655.966 32.776
Allocazione della differenza di consolidamento e
relativi ammortamenti e storno avviamenti civilistici
274.522 (1.948) 15.765 (1.875)
Eliminazione profitti infragruppo (40.128) (8.227) (32.180) 10.364
Altre rettifiche 268 534 (243) 646
Bilancio consolidato di competenza del Gruppo 1.267.354 200.133 1.190.454 161.005

Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per tutte le informazioni inerenti non riportate nel presente bilancio.

Risorse Umane e Organizzazione

Al 31 dicembre 2020 i dipendenti della Società erano 52 (51 al 31 dicembre 2019).

Si riepiloga di seguito l'organico medio nel 2020 rispetto al 2019:

2020 % 2019 % Differenza
Impiegati 33 65% 34 68% (1)
Dirigenti e funzionari 18 35% 16 32% 2
Totale 51 100% 50 100% 1

Attività di ricerca e sviluppo

La Società, nell'ambito della propria attività di Holding, non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo. Le attività inerenti sono svolte dal personale dipendente delle singole società controllate. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Attività di ricerca e sviluppo – controllo della qualità" della Relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società redatta ai sensi dell'art. 123 - bis del Testo Unico della Finanza è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata contestualmente a quest'ultima e disponibile sul sito internet della società www.delonghigroup.com (sezione Governance > Organi Sociali > Assemblea del 2021).

Ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Regolamento Mercati si precisa che la Società non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte della controllante De Longhi Industrial S.A., né di alcun altro soggetto, ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., in quanto (i) i piani industriali, strategici, finanziari e di budget sono approvati autonomamente dal Consiglio di Amministrazione della Società; (ii) la politica finanziaria e creditizia è definita dalla Società; (iii) la Società opera in piena autonomia imprenditoriale nella conduzione dei rapporti con la clientela e i fornitori; e (iv) in conformità con i principi del Codice di Autodisciplina le operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario sono riservate all'esame collegiale e all'approvazione esclusiva del Consiglio di Amministrazione.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi relativo al processo di informativa finanziaria

Premessa

Il Sistema di Controllo Interno della Società è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative avente lo scopo di monitorare il rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento delle seguenti finalità, sulla base dei principi di autodisciplina e del modello di riferimento COSO report (Committee of sponsoring organisations of the Treadway Commission):

a) efficacia ed efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi, ecc.);

  • b) attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informazione economica e finanziaria;
  • c) rispetto delle leggi e dei regolamenti, nonché dello Statuto Sociale, delle norme e delle procedure aziendali;
  • d) salvaguardia del valore delle attività aziendali e protezione, per quanto possibile, dalle perdite;
  • e) identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.

I controlli coinvolgono, con diversi ruoli e nell'ambito delle rispettive competenze, gli organi amministrativi di vertice della Società (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi), il Collegio Sindacale, il CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Direttore della funzione Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza e tutto il personale della Società, nonché gli Amministratori e i Sindaci delle società controllate: tutti si attengono alle indicazioni ed ai principi contenuti nelle Linee di Indirizzo.

Il Sistema di Controllo Interno, che è soggetto ad esame e verifica periodica, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, consente di fronteggiare con ragionevole tempestività le diverse tipologie di rischio cui risultano esposti, nel tempo, la Società ed il Gruppo, nonché di identificare, misurare e controllare il grado di esposizione della Società e di tutte le altre società del Gruppo – ed in particolare, tra le altre, delle società aventi rilevanza strategica – ai diversi fattori di rischio, e consente inoltre di gestire l'esposizione complessiva, tenendo conto:

  • (i) delle possibili correlazioni esistenti tra i diversi fattori di rischio;
  • (ii) della significativa probabilità che il rischio si verifichi;
  • (iii) dell'impatto del rischio sull'operatività aziendale;
  • (iv) dell'entità del rischio nel suo complesso.

Parte integrante ed essenziale del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei rischi della Società è costituita dal sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di informativa finanziaria (procedure amministrative e contabili per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato e delle altre relazioni e comunicazioni di carattere economico, patrimoniale e/o finanziario predisposte ai sensi di legge e/o di regolamento, nonché per il monitoraggio sulla effettiva applicazione delle stesse), predisposto con il coordinamento del CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Direttore della funzione Internal Audit – al quale è attribuita la responsabilità di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi operi in maniera efficiente ed efficace – redige un piano di lavoro annuale che viene presentato al Consiglio di Amministrazione che lo approva previo parere del Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, sulla base anche delle indicazioni ricevute dal CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e di quanto previsto dal D. Lgs. 262/05.

Relaziona, tra l'altro, il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, sui risultati dell'attività svolta con riferimento ai problemi rilevati, alle azioni di miglioramento concordate e sui risultati delle attività di testing. Fornisce, inoltre, una relazione di sintesi per consentire al CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e all'organo amministrativo delegato di valutare l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative per la redazione del bilancio.

Descrizione delle principali caratteristiche

La Società si avvale di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno relativo al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis comma 2 lett. b, TUF che è parte del più ampio sistema di controllo interno. La Società si è dotata di un sistema di procedure operative amministrative e contabili al fine di garantire un adeguato e affidabile sistema di reporting finanziario; tale sistema comprende il manuale dei principi contabili, l'aggiornamento delle novità normative e dei principi contabili, le regole di consolidamento e di informativa finanziaria periodica, nonché il necessario coordinamento con le proprie controllate.

Le funzioni centrali Corporate del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo.

L'attività di valutazione, monitoraggio e di continuo aggiornamento del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria è svolta in coerenza con il modello COSO nell'ambito delle attività svolte secondo la L. 262/2005. In tale ambito sono stati individuati i processi e i sottoprocessi che presentano aspetti di criticità innanzitutto mediante la rilevazione delle società rilevanti, sulla base di parametri quantitativi e qualitativi di rilevanza delle informazioni finanziarie (società rilevanti dal punto di vista dimensionale e società rilevanti limitatamente ad alcuni processi e rischi specifici).

Sulla base di detta rilevazione si è quindi proceduto alla mappatura, identificando i principali controlli, manuali e automatici, e attribuendo una scala di priorità high-medium-low; detti controlli sono poi oggetto di attività di testing.

Il perimetro delle società rientranti all'interno della predetta mappatura ai fini della L. 262/2005 è stato modificato nel corso degli anni per adattarlo alle intervenute variazioni del Gruppo in termini sia quantitativi che qualitativi e tale perimetro è stato considerato anche per la definizione delle società considerate strategiche.

I direttori generali e i responsabili amministrativi di ogni società del Gruppo sono responsabili del mantenimento di un adeguato sistema di controllo interno e, in qualità di responsabili, devono rilasciare attestazione con la quale confermano la corretta operatività del sistema di controllo interno.

La Direzione Internal Audit provvede in aggiunta, all'interno del proprio piano di audit, ad effettuare verifiche attraverso check list di self assessment dei controlli interni.

In merito agli adempimenti ai sensi del Regolamento Consob 20249 del 28 dicembre 2017 concernente la disciplina dei mercati ("Regolamento Mercati"), si precisa che De' Longhi S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, sette società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi dell'art. 151 del Regolamento Emittenti.

Tenuto conto degli adempimenti stabiliti dall'art. 15 del Regolamento Mercati, si precisa che:

  • le menzionate società dispongono, a parere dell'Emittente, di un sistema amministrativo-contabile e di reporting idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore di De' Longhi S.p.A. i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari rispettivamente per la redazione del bilancio consolidato e per le attività di revisione contabile;
  • le stesse forniscono al revisore di De' Longhi S.p.A. le informazioni necessarie allo stesso per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali della società controllante;
  • l'Emittente dispone dello Statuto e della composizione degli organi sociali, con i relativi poteri, delle società menzionate, ed è costantemente aggiornato delle eventuali modifiche apportate agli stessi;
  • le situazioni contabili delle menzionate società, predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi, sono state messe a disposizione con le modalità e nei termini stabiliti dalla normativa vigente. Si precisa al riguardo che l'individuazione e l'analisi dei fattori di rischio contenute nella presente relazione sono state condotte anche in considerazione della variazione delle società strategiche così come deliberata dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di identificare e gestire i principali rischi aziendali, con particolare attenzione alle aree di governance aziendale e di adeguamento agli standard normativi e regolamentari (tra i quali, in particolare, le raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate), la Società ha previsto lo sviluppo e monitoraggio di un modello strutturato di ERM.

Nel corso dell'esercizio 2020 è proseguita l'attività per l'attuazione ed implementazione di tale progetto Enterprise Risk Management (ERM), volto a rafforzare il sistema di controllo e di gestione dei rischi mediante la mappatura dei principali rischi aziendali sulla base della value chain del Gruppo, l'identificazione del rischio inerente e del relativo rischio residuo e l'individuazione ed attuazione di proposte d'intervento per una loro eliminazione e/o mitigazione. Sono proseguite, poi, le attività relative alla gestione particolare ed analitica del sistema di gestione dei rischi ERM attraverso alcune attività aggiuntive, da parte del Responsabile Internal Audit e del Dirigente Preposto.

Nel corso del 2020 l'attività è continuata attraverso l'aggiornamento della situazione rischi, l'evidenza dei principali rischi strategici indicati dall'Amministratore Delegato, l'analisi considerando il perimetro delle società estere del Gruppo qualificate quali "società aventi rilevanza strategica", nonché attraverso l'iniziativa di mappatura dei rischi percepiti dai Managers delle filiali sottoposte ad audit.

Da rilevare inoltre l'attività propedeutica di roll out della nuova piattaforma ERM che costituirà la base per una gestione dell'ERM nei prossimi anni in maniera più strutturata ed efficiente.

Fattori di rischio

In relazione ai fattori di rischio a cui è esposta la Società, si evidenzia di seguito una sintesi dei più rilevanti fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l'attività della Società.

Tali fattori di rischio tengono inoltre conto dei risultati del sopramenzionato progetto ERM e delle analisi condotte nel corrente e nei precedenti esercizi, mediante anche approfondimenti condivisi tra l'altro con il Comitato Controllo e Rischi e con il Collegio Sindacale della Società (si rimanda all'ERM per l'analisi completa del sistema dei rischi).

In relazione ai principali rischi, evidenziati di seguito, la Società pone continua attenzione e monitoraggio delle situazioni e delle evoluzioni dell'andamento macroeconomico, di mercato e della domanda per poter porre in atto necessarie e tempestive eventuali azioni strategiche.

Si precisa altresì che oltre ai fattori di rischio e alle incertezze evidenziati nel presente documento, rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l'attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive della Società.

1 - Rischi connessi all'andamento macroeconomico: i risultati economici e la situazione finanziaria della Società sono influenzati anche dall'andamento macroeconomico.

Lo scenario economico e le difficoltà di prevenire i cicli economici, l'andamento dei prezzi dell'energia (il petrolio soprattutto), l'andamento dei prezzi delle materie prime (acciaio, plastiche e rame), le crisi politiche o situazioni di conflitti (in primis la situazione in Medio Oriente), le novità politiche ed economiche negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna (Brexit) potrebbero inoltre comportare, congiuntamente con altri fattori elencati in questo paragrafo, un impatto significativo sui risultati e sulla situazione finanziaria della Società.

La Società effettua un periodico monitoraggio di tali andamenti economici al fine di poter porre in atto le eventuali azioni strategiche con tempestività.

Inoltre, il Gruppo è soggetto a rischi connessi all'avverarsi di eventuali epidemie o gravi situazioni sanitarie nei principali mercati di riferimento che potrebbero comportare l'interruzione o limitazione dell'attività in tali mercati (con riferimento alla produzione, alla supply chain e/o alla vendita dei prodotti). Tali fenomeni non sono prevedibili, ma la Società, sulle base delle esperienze acquisite, è in grado di reagire e porre in essere tutti gli accorgimenti necessari provando a limitarne le conseguenze (come successo durante il 2020 in presenza della crisi sanitaria globale che ha comportato la necessità di far fronte ad una situazione di incertezza sui mercati senza precedenti).

Ciononostante il perdurare di tali situazioni potrebbe portare all'interruzione e/o limitazione dell'attività del Gruppo con impatto sui risultati economici e patrimoniali.

2 - Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio: la Società opera su più mercati a livello mondiale ed è esposta ai rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.

Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, la Società adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative. L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali.

Le principali valute di esposizione della Società sono il Dollaro USA, il Dollaro Hong Kong e la Sterlina. Nonostante gli sforzi della Società di minimizzare tali rischi, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un significativo impatto negativo sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della Società.

3 - Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane: il successo della Società dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente la Società e le singole aree di business e dalla professionalità delle risorse umane che lo stesso è stato in grado di attrarre e di sviluppare.

I principali rischi relativi all'area risorse umane sono legati alla capacità della Società di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare personale dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o manageriali, in relazione all'evoluzione delle necessità della Società.

La perdita delle prestazioni di tali soggetti o di altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business della Società, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Relativamente alla capacità di attrarre risorse di valore, si evidenzia come la Società pianifichi iniziative volte a migliorare sia la qualità della vita professionale dei propri dipendenti e collaboratori, sia l'immagine esterna della Società (comunicazione, rapporti con scuole e università, testimonianze, stage aziendali, ecc.), ricorrendo in alcuni casi all'ausilio di società di servizi specializzate di comprovata esperienza e professionalità.

Sul fronte dello sviluppo e motivazione delle risorse umane, alcune tra le azioni intraprese prevedono il rafforzamento delle competenze manageriali come pure di quelle più specialistiche, di business e normative, con iniziative che vedono coinvolti manager e collaboratori delle diverse aree aziendali.

Sono inoltre previsti sistemi premianti del personale ai più svariati livelli organizzativi - dal personale impiegatizio fino al top management e alle figure chiave - legati al conseguimento di risultati di breve periodo e/o medio lungo termine attraverso un processo di salary review activity. Anche per quanto riguarda le risorse umane, l'emergenza sanitaria ha rappresentato un fattore critico che ha determinato il corso del 2020.

A fronte di una emergenza sanitaria (similmente a quanto successo con la crisi attualmente in corso, iniziata a gennaio in Cina e successivamente diffusa nel resto del mondo), la Società definisce e implementa un'importante serie di azioni volte ad assicurare la massima sicurezza ed incolumità dei propri dipendenti, assicurando nel contempo la continuità del business.

4 - Rischi relativi ai sistemi informativi: i sistemi informativi all'interno di un Gruppo internazionale complesso sono una parte importante e delicata di tutti i processi aziendali.

I rischi sono relativi agli eventi che possono minacciare la continuità di erogazione dei servizi, l'integrità dei dati, di obsolescenza dell'uso delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione. La Società ha posto in atto le necessarie azioni per limitare i sopramenzionati rischi, tra cui i consueti dispositivi di sicurezza a protezione delle linee e degli applicativi ai diversi livelli di sicurezza fisica (dalle duplicazioni delle strumentazioni fino all'outsourcing presso società specializzate). L'aggiornamento tecnologico continuo è assicurato anche dall'utilizzo prevalente della piattaforma SAP. Sebbene la Società abbia posto in essere tutte le necessarie azioni per minimizzare tali rischi, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali eventi catastrofali con gli annessi problemi ai sistemi informativi.

5 - Rischi connessi alla liquidità ed al fabbisogno di mezzi di finanziamento – rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse: il rischio di liquidità – in cui la Società potrebbe incorrere – rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere le obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari. La Società detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d'interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.

In relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica della Società mantenere un portafoglio di controparti di standing internazionale e in numero sufficientemente ampio. La Società, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui la centralizzazione del cash management (gestione della liquidità, l'attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine, la dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari).

La Società ha comunque ad oggi una posizione finanziaria netta positiva e dispone di linee di credito bancarie a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate eventualmente alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative.

In relazione al rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse la Società al 31 dicembre 2020 ha una posizione finanziaria netta attiva ed una esposizione soprattutto a medio lungo termine messa in atto per sfruttare il positivo momento del mercato finanziario caratterizzato da tassi di interesse molto bassi. La gestione di tale rischio viene comunque effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione dei rischi di cambio. Ciononostante, repentine fluttuazioni dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business della Società, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Alla data della presente relazione la Società ha in essere cinque contratti di copertura per la fluttuazione dei tassi di interesse a fronte di cinque finanziamenti a medio/lungo termine.

6 - Rischi di compliance e di produzione delle informazioni aziendali

A. Informativa finanziaria: i rischi connessi all'affidabilità dell'informativa finanziaria, ed in particolare all'eventualità che le informazioni contenute nel bilancio annuale e nelle relazioni periodiche risultino non corrette, costituiscono alcuni tra i rischi da considerare con maggiore attenzione, soprattutto in una Società quotata in borsa.

Nell'esercizio 2020, il monitoraggio sull'effettiva applicazione del sistema di gestione dei rischi relativi all'informativa finanziaria, così come la sua periodica valutazione, sono stati svolti in modo continuativo con il coordinamento delle funzioni preposte.

Al fine di garantire un sistema di controllo interno affidabile relativamente all'informativa finanziaria, la Società si è dotata di un sistema di procedure operative amministrative e contabili che comprendono:

  • manuale principi contabili;
  • istruzioni e aggiornamento politiche contabili;
  • altre procedure per la predisposizione del bilancio e dell'informativa finanziaria periodica.

Le funzioni centrali "Corporate" della Società sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo. Gli organi di controllo (interni ed esterni) effettuano la relativa attività di verifica nell'ambito delle proprie competenze. Eventuali carenze nel mantenere adeguati processi e controlli amministrativo contabili e gestionali potrebbero comportare errori nell'informativa finanziaria della Società.

B. Rischi connessi alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche: il D. Lgs. 231/2001 ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano, conformemente a quanto previsto in ambito comunitario, uno specifico regime di responsabilità a carico degli enti per alcune tipologie di reati, ove per "enti" si intendono le società commerciali, di capitali e di persone e le associazioni, anche prive di personalità giuridica.

In applicazione di tale normativa e delle sue modifiche ed integrazioni, la Società ha adottato, secondo quanto stabilito all'art. 6 del D. Lgs. 231/2001, il "Modello di organizzazione, gestione e controllo" idoneo ad evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico e il relativo "Codice etico", destinati a trovare applicazione sia con riguardo alle società italiane del Gruppo, sia, in quanto applicabile, con riferimento alle controllate estere, essendo la Società chiamata a rispondere, ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 231/2001 anche per i reati commessi all'estero onde evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico.

Pertanto, la responsabilità amministrativa della Società ex D. Lgs. 231/2001 potrebbe sussistere, laddove essa dovesse essere effettivamente accertata in esito ad un eventuale giudizio promosso nei confronti di una delle società del Gruppo, incluse le controllate estere, non potendosi escludere, in tale ipotesi, oltre alla conseguente applicazione delle relative sanzioni, ripercussioni negative sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

7 - Parti correlate: la Società ha intrattenuto, e intrattiene tuttora, rapporti di natura commerciale con parti correlate. Tali rapporti prevedono condizioni in linea con quelle di mercato.

La Società ha adottato una nuova procedura diretta a disciplinare l'operatività con le parti correlate, conformemente ai principi stabiliti dall'Autorità di Vigilanza con il Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

La procedura individua le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione delle operazioni con parti correlate, graduate in relazione alla loro maggiore (o minore) rilevanza. La procedura è caratterizzata da una forte valorizzazione del ruolo degli Amministratori Indipendenti, i quali devono sempre rilasciare un parere preventivo rispetto all'operazione proposta (se l'operazione è di maggiore rilevanza, il parere è vincolante per il Consiglio); gli Amministratori Indipendenti, tra l'altro, devono essere coinvolti nella fase "istruttoria" precedente l'approvazione delle operazioni di maggiore rilevanza.

Si ritiene che tale procedura costituisca un ulteriore presidio a garanzia della trasparenza dell'operatività della Società.

Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nell'allegato n. 4 alle Note illustrative.

Si precisa che il presente bilancio è redatto con il presupposto della continuità aziendale. Le incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico e le problematiche inerenti ai rischi sopra esposti sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi significativi sulla continuità aziendale.

Per ulteriori dettagli relativi alla gestione dei rischi da parte della Società si rinvia alle Note illustrative.

Numero e valore delle azioni

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale era rappresentato da n. 149.500.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 224.250.

Nel corso del 2020 sono state esercitate n. 1.048.564 opzioni relative al "Piano di stock option 2016- 2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni.

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è pertanto rappresentato da n. 150.548.564 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 225.823.

Nel periodo tra il 1° e il 15 di gennaio 2021 sono state esercitate ulteriori n. 10.000 opzioni relative al "Piano di stock option 2016-2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro.

In osservanza delle vigenti disposizioni e coerentemente con i termini di legge, l'attestazione della variazione del capitale sociale è stata depositata presso il Registro delle Imprese di Treviso-Belluno in data 1° febbraio 2021.

Il capitale sociale registrato alla data di approvazione del presente Bilancio risulta pari a M/Euro 225.838.

Azioni proprie

Il 13 marzo 2020 la Società ha annunciato l'avvio di un programma di riacquisto di azioni proprie nei termini autorizzati dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2019 per un numero massimo di n. 3.000.000 di azioni a partire dal 16 marzo 2020 e fino al 16 dicembre 2020.

Nel periodo compreso tra il 16 marzo e il 16 dicembre 2020, la Società, tramite un intermediario qualificato, ha acquistato complessive n. 895.350 azioni proprie.

L'Assemblea del 22 aprile 2020 ha successivamente deliberato il rinnovo – previa revoca della deliberazione assembleare adottata in data 30 aprile 2019, per la parte non eseguita – dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, in ogni caso, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni eventualmente detenute dalla Società e dalle sue controllate. L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 22 ottobre 2021).

Consolidato fiscale

La Società ha esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 9 giugno 2004, per il triennio 2019 - 2021.

Rapporti derivanti da operazioni con parti correlate

Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse rientrano nel corso della normale attività delle Società.

Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nelle Note illustrative all'Allegato n. 4.

Indicatori alternativi di performance

Nel presente documento, in aggiunta agli indicatori economici e patrimoniali previsti dagli IFRS, vengono presentati ulteriori indicatori di performance al fine di consentire una migliore analisi dell'andamento della gestione della Società. Tali indicatori non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le Non-GAAP Measures utilizzate sono le seguenti:

  • EBITDA: tale grandezza economica è utilizzata dalla Società come financial targets nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori), e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative della Società in aggiunta al Risultato operativo. L'EBITDA è una grandezza economica intermedia che deriva dal Risultato operativo dal quale sono esclusi gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali. Viene riportato anche nella versione al netto delle componenti non ricorrenti, che sono esplicitate nello schema di conto economico.
  • Capitale circolante netto: tale grandezza è costituita dal valore delle rimanenze, dei crediti commerciali, dei crediti verso erario per imposte correnti e degli altri crediti, da cui viene sottratto il valore dei debiti commerciali, dei debiti tributari e della voce altri debiti.
  • Capitale investito netto: tale grandezza è costituita dal valore del Capitale circolante netto a cui sono sommate il valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali, delle partecipazioni, degli altri crediti immobilizzati, delle attività per imposte anticipate, a cui sono sottratte le passività fiscali differite, i benefici a dipendenti e i fondi per rischi ed oneri.
  • Indebitamento finanziario netto/ (Posizione finanziaria netta attiva): tale grandezza è rappresentata dai debiti finanziari al netto della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti, nonché degli altri crediti finanziari; viene riportata anche nella versione "bancaria" al netto delle componenti di natura non bancaria. Nelle "Note illustrative" sono evidenziate le voci della situazione patrimoniale - finanziaria utilizzate per la determinazione.

I dati riportati nel presente documento, inclusi alcuni valori percentuali, sono stati arrotondati rispetto al valore in unità di Euro. Conseguentemente alcuni totali, nelle tabelle, potrebbero non coincidere con la somma algebrica dei rispettivi addendi.

Dichiarazione non finanziaria

Il Decreto Legislativo n.254/2016, di attuazione della Direttiva 95/2014 – cosiddetta "Direttiva Barnier" – prevede l'obbligo di pubblicazione di una Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) per gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni a partire dall'esercizio fiscale 2017. Per maggiori dettagli si rinvia alla Relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

Eventi successivi

Non si rilevano eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio.

Proposte di deliberazione all'Assemblea

1) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.1 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 Aprile 2021 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2020: presentazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'Attestazione del Dirigente Preposto. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

nel sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2020 di De' Longhi S.p.A., Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A.,

presa visione del progetto di Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2020 di De' Longhi S.p.A., della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e della ulteriore documentazione prevista dalla legge

delibera

di approvare la Relazione degli Amministratori sulla gestione e il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di De' Longhi S.p.A.".

2) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.2 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 Aprile 2021 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2020: proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione del dividendo. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

in relazione alla destinazione dell'utile netto dell'Esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, pari ad Euro 88.710.388, Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A.,

tenuto conto dell'utile di esercizio risultante dal bilancio al 31 dicembre 2020, preso atto della Relazione degli Amministratori sulla gestione

delibera

  • 1. di accantonare a riserva legale, ai sensi dell'art. 2430 del codice civile, una parte dell'utile dell'esercizio 2020, pari ad Euro 317.569, in misura necessaria per raggiungere un quinto del capitale sociale sottoscritto alla data della presente Assemblea;
  • 2. di distribuire un dividendo ordinario lordo di Euro 0,54 per ciascuna azione avente diritto alla record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. N. 58/98, una volta dedotto l'accantonamento di cui al punto 1;
  • 3. di accantonare a riserva straordinaria l'importo dell'utile dell'esercizio 2020 che residua;
  • 4. di stabilire che il pagamento del dividendo avvenga, per ciascuna azione avente diritto, il 26 maggio 2021, con data stacco della cedola il 24 maggio 2021, in conformità al calendario di Borsa Italiana, e record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. n. 58/98, il 25 maggio 2021".

Treviso, 11 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Massimo Garavaglia

Bilancio d'Esercizio

Prospetti contabili di De' Longhi S.p.A.

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Conto economico

(Valori in Euro) Note 2020 di cui non
ricorrenti
2019 di cui non
ricorrenti
Ricavi 1 8.846.877 9.413.730
Totale ricavi netti 8.846.877 9.413.730
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo
e merci
2 (52.143) (7.600) (68.475)
Consumi (52.143) (68.475)
Costo del lavoro 3 (14.482.499) (71.588) (10.588.209)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 4 (16.194.925) (187.246) (15.191.961) (1.741.609)
Accantonamenti 5 - 539.348
Ammortamenti 6 (776.980) (839.455)
RISULTATO OPERATIVO (22.659.670) (16.735.022)
Proventi (oneri) finanziari netti 7 106.713.731 132.790.237
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 84.054.061 116.055.215
Imposte 8 4.656.327 3.038.867
RISULTATO NETTO 88.710.388 119.094.082

L'allegato n. 4 riporta l'effetto dei rapporti economici con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.

Conto economico complessivo

(Valori in Euro) 2020 2019
Risultato netto 88.710.388 119.094.082
Altre componenti dell'utile complessivo:
-
Variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge e del fair value dei titoli
destinati alla vendita
(1.379.568) 779.781
-
Effetto fiscale sulla variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge e sulla
variazione del fair value dei titoli destinati alla vendita
331.096 (187.147)
Totale altre componenti dell'utile complessivo che saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
(1.048.472) 592.634
-
Valutazione attuariale fondi
1.856 (18.768)
-
Effetto fiscale valutazione attuariale fondi
(445) 4.504
Totale altre componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
1.411 (14.264)
Totale altre componenti dell'utile complessivo (1.047.061) 578.370
Totale Utile complessivo al netto delle imposte 87.663.327 119.672.452

Situazione patrimoniale-finanziaria

Attivo

(Valori in Euro) Note 31.12.2020 31.12.2019
ATTIVITÀ NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 209.500 696.807
- Altre immobilizzazioni immateriali 9 209.500 696.807
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 1.284.781 1.297.157
- Altre immobilizzazioni materiali 10 59.579 3.429
- Diritto d'uso beni in leasing 11 1.225.202 1.293.728
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE 567.635.133 568.299.584
- Partecipazioni 12 567.516.127 567.516.127
- Crediti 13 119.006 130.850
- Altre attività finanziarie non correnti 14 - 652.607
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 569.129.414 570.293.548
ATTIVITÀ CORRENTI
CREDITI COMMERCIALI 15 3.418.293 2.989.370
CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI 16 - 2.642.499
ALTRI CREDITI 17 11.587.406 6.031.958
CREDITI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 18 577.570.404 427.949.977
DISPONIBILITÀ LIQUIDE 19 43.511 93.609
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 592.619.614 439.707.413

L'allegato n. 4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.

Situazione patrimoniale-finanziaria

Passivo e patrimonio netto

(Valori in Euro) Note 31.12.2020 31.12.2019
PATRIMONIO NETTO
PATRIMONIO NETTO 567.416.687 551.145.963
- Capitale Sociale 22 225.822.846 224.250.000
- Riserve 23 252.883.453 207.801.881
- Risultato netto 88.710.388 119.094.082
TOTALE PATRIMONIO NETTO 567.416.687 551.145.963
PASSIVITÀ NON CORRENTI
DEBITI FINANZIARI 460.126.144 370.502.277
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 24 330.012.179 218.746.283
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) 25 129.160.366 150.704.751
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 11 953.599 1.051.243
PASSIVITÀ FISCALI DIFFERITE 26 713.187 1.622.787
FONDI PER RISCHI E ONERI NON CORRENTI 6.348.036 3.011.799
- Benefici ai dipendenti 27 6.348.036 3.011.799
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 467.187.367 375.136.863
PASSIVITÀ CORRENTI
DEBITI COMMERCIALI 28 4.344.718 6.353.805
DEBITI FINANZIARI 110.030.772 66.522.514
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 24 86.554.815 65.810.654
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) 25 23.198.691 465.144
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 11 277.266 246.716
DEBITI TRIBUTARI 29 122.019 -
ALTRI DEBITI 30 12.647.465 10.841.816
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 127.144.974 83.718.135
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.161.749.028 1.010.000.961

L'allegato n. 4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.

Rendiconto finanziario

(Valori in Euro) Note 2020 2019
Risultato netto 88.710.388 119.094.082
Imposte sul reddito del periodo (4.656.327) (3.038.867)
Proventi per dividendi (110.949.329) (135.632.507)
Ammortamenti 776.980 839.455
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie 5.839.720 2.753.527
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente (A) (20.278.568) (15.984.310)
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali (428.924) 27.757.144
Debiti commerciali (2.009.087) (14.650.396)
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto 3.410.174 1.079.327
Pagamento imposte sul reddito (319.921) (70.300)
Flussi finanziari generati da movimenti di capitale circolante (B) 652.242 14.115.775
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) (19.626.326) (1.868.535)
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (10.155) (15.020)
Investimenti in immobilizzazioni materiali (64.926) (2.679)
Investimenti in beni in leasing (202.216) (73.151)
Incasso dividendi 104.549.329 135.632.507
Flussi finanziari generati da attività di investimento (C) 104.272.032 135.541.657
Flusso netto operativo (A+B+C) 84.645.706 133.673.122
Acquisto di azioni proprie (14.533.855) -
Esercizio stock option 21.452.361 -
Distribuzione dividendi (80.476.578) (55.315.000)
Accensione finanziamenti 200.000.000 200.000.000
Pagamento interessi su finanziamenti (3.749.587) (2.688.466)
Rimborso finanziamenti e altre variazioni nette delle fonti di finanziamento (207.388.145) (275.617.599)
Flusso di cassa assorbito dalla variazione di voci di patrimonio netto
e attività di finanziamento (D)
(84.695.804) (133.621.065)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) (50.098) 52.057
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 19 93.609 41.552
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) (50.098) 52.057
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 19 43.511 93.609

Al fine di garantire la comparabilità dei dati, il Rendiconto finanziario relativo al 2019 è stato rettificato rispetto a quanto pubblicato in precedenza riclassificando gli effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16.

L'allegato n.2 riporta il rendiconto finanziario in termini di posizione finanziaria netta.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(Valori in Euro)
CAPITALE
SOCIALE
RISERVA DA
SOVRAPREZZO
DELLE AZIONI
RISERVA
LEGALE
RISERVA
STRAORDINARIA
RISERVA
AZIONI
PROPRIE
RISERVE
E CASH
FLOW
FAIR VALUE
HEDGE
RISERVA
STOCK
OPTION
RISERVA
VALUTAZIONE
ATTUARIALE
FONDI
RISERVE DI
RISULTATO
RISULTATO
NETTO
TOTALE
Saldi al 31 dicembre 2018 224.250.000 162.545 33.959.879 36.201.104 - (469.157) 7.932.346 (100.457) 10.441.324 172.265.034 484.642.618
d'esercizio 2018 come da
Ripartizione del risultato
assemblea del 30 aprile
2019
- distribuzione dividendi (55.315.000) (55.315.000)
- destinazione a riserve 8.613.252 108.336.782 (116.950.034) -
Costo figurativo (Fair
Value) stock option
2.145.893 2.145.893
Totale movimenti da
operazioni con gli
azionisti
- - 8.613.252 108.336.782 - - 2.145.893 - - (172.265.034) (53.169.107)
Utile netto del periodo 119.094.082 119.094.082
Altre componenti dell'utile
complessivo
592.634 (14.264) 578.370
Utile complessivo - - - - - 592.634 - (14.264) - 119.094.082 119.672.452
Saldi al 31 dicembre 2019 224.250.000 162.545 42.573.131 144.537.886 - 123.477 10.078.239 (114.721) 10.441.324 119.094.082 551.145.963
Saldi al 31 dicembre 2019 224.250.000 162.545 42.573.131 144.537.886 123.477 10.078.239 10.441.324 119.094.082 551.145.963
- (114.721)
2020 ed assemblea del 15
d'esercizio 2019 come da
Ripartizione del risultato
assemblea del 22 aprile
dicembre 2020
- distribuzione dividendi (80.812.736) (80.812.736)
- destinazione a riserve 2.276.869 116.817.213 (119.094.082) -
Costo figurativo (Fair
Value) stock option
2.501.627 2.501.627
Esercizio stock option 1.572.846 25.674.980 (5.795.465) 21.452.361
Acquisto azioni proprie (14.533.855) (14.533.855)
Totale movimenti da
operazioni con gli
azionisti
1.572.846 25.674.980 2.276.869 36.004.477 (14.533.855) - (3.293.838) - - (119.094.082) (71.392.603)
Utile netto del periodo 88.710.388 88.710.388
Altre componenti dell'utile
complessivo
(1.048.472) 1.411 (1.047.061)
Utile complessivo - - - - - (1.048.472) - 1.411 - 88.710.388 87.663.327
Saldi al 31 dicembre 2020 225.822.846 25.837.525 44.850.000 180.542.363 (14.533.855) (924.995) 6.784.401 (113.310) 10.441.324 88.710.388 567.416.687

Attività della società

De' Longhi S.p.A., società con sede legale a Treviso le cui azioni sono quotate nel Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana, è la società controllante del Gruppo De' Longhi e svolge attività di Holding con la gestione e fornitura di servizi centralizzati a società controllate ed attività relativa alla gestione di partecipazioni del Gruppo.

Premessa

L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dalla diffusione dell'epidemia di Coronavirus.

In un contesto di incertezza e preoccupazione, la Società ha posto in essere piani per la salvaguardia e la sicurezza delle persone e, contestualmente, ha lavorato per garantire la continuità del business. Le azioni intraprese hanno permesso il raggiungimento di buoni risultati; si ritiene, pertanto, che non ci siano elementi da segnalare che abbiano influenzato direttamente ed in misura significativa i valori di bilancio.

Principi contabili di riferimento

Il bilancio d'esercizio di De' Longhi S.p.A. al 31 dicembre 2020 è stato redatto sulla base dei principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB"), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea (fino al 31 dicembre 2020), ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. A livello interpretativo e di supporto applicativo sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:

  • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell'International Accounting Standards Board (emanato dallo IASB nel 2001);
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC e eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • Documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità.

I principi contabili e i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2020 sono conformi a quelli adottati per il bilancio alla data del 31 dicembre 2019; i nuovi emendamenti e principi contabili, descritti in seguito, non hanno avuto impatti rilevanti sul presente bilancio.

Il bilancio al 31 dicembre 2020 è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.

La situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta secondo il criterio della distinzione tra poste correnti e non correnti.

Il conto economico è presentato per natura di spesa, struttura ritenuta idonea a rappresentare più fedelmente la situazione economica della Società.

Il rendiconto finanziario è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7.

Il presente bilancio è presentato in Euro (valuta funzionale della Società) e tutti i valori delle Note illustrative sono arrotondati alle migliaia di Euro (M/Euro), se non altrimenti indicato, mentre gli schemi sono stati redatti all'unità di Euro, come previsto dalla normativa civilistica.

Il bilancio è predisposto secondo il principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Pur in un contesto caratterizzato da notevole incertezza derivante dall'imprevedibilità dei potenziali impatti dell'epidemia, la Società tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business, e in considerazione dei buoni risultati ottenuti nel corso del 2020 che hanno confermato l'efficacia della strategia messa in atto per fronteggiare la crisi sanitaria, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal paragrafo 25 dello IAS 1.

I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla gestione. La descrizione delle modalità attraverso le quali la Società gestisce i rischi finanziari, è contenuta nella nota 34. Gestione dei rischi delle presenti Note illustrative.

Principi contabili internazionali adottati per la prima volta dalla Società

A partire dal 1° gennaio 2020 sono entrati in vigore gli Amendment to references to the conceptual framework in IFRS Standards omologati in data 29 novembre 2019 dalla Commissione Europea con Regolamento 2019/2075; tali modifiche hanno avuto lo scopo di aggiornare, in diversi Principi contabili e in diverse interpretazioni, i riferimenti esistenti ai quadri precedenti, sostituendoli con riferimenti al framework concettuale rivisto.

Lo stesso Regolamento 2019/2075 del 29 novembre 2019 ha, inoltre, omologato gli Amendments to IAS 1 and IAS 8 – Definition of material, che hanno chiarito la definizione di materialità e le modalità con cui la stessa deve essere applicata. Secondo la nuova formulazione un'informazione è rilevante se ci si aspetta che la sua omissione, errata misurazione o il suo occultamento potrebbe ragionevolmente influenzare le decisioni degli utenti primari dei bilanci che forniscono informazioni finanziarie. Rispetto alla precedente definizione è stato eliminato il riferimento alla rilevanza di un'informazione in relazione alla dimensione e alla natura della stessa; inoltre, i soggetti a cui sono destinate le informazioni di bilancio sono limitate ai soli utenti primari, ossia gli investitori esistenti e potenziali, i finanziatori e gli altri creditori.

In data 15 gennaio 2020 si è concluso il processo di endorsment per gli Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS17 – Interest Rate Benchmark Reform. Tali modifiche rientrano nella "fase 1" di un progetto più ampio che ha l'obiettivo di minimizzare i potenziali effetti sul bilancio dell'incertezza derivante dalla Interest Rate Benchmark Reform. In particolare, gli amendments riguardano gli aspetti connessi (i) alla componente di rischio, (ii) al requisito di elevata probabilità richiesto all'elemento coperto, (iii) alle valutazioni prospettiche, (iv) al test di efficacia e (v) ai movimenti della riserva di cash flow. È stato introdotto, inoltre, l'obbligo di fornire agli investitori ulteriori informazioni in merito alle relazioni di copertura che sono direttamente interessate da tali incertezze.

Con Regolamento 2020/551 del 21 aprile 2020 la Commissione Europea ha omologato gli Amendments to IFRS 3 – Business combinations. Le principali modifiche al principio fanno riferimento all'aggiornamento della definizione di business con l'obiettivo di definire se un'operazione societaria debba essere considerata come un'acquisizione di impresa o, in alternativa, di un gruppo di attività. In aggiunta è stato introdotto un (facoltativo) concentration test sulla concentrazione del fair value e viene fornita una guida supplementare, inclusiva di nuovi esempi illustrativi. La nuova definizione deve essere applicata alle acquisizioni che si verificano a partire dal 1° gennaio 2020.

Infine, la Commissione Europea con Regolamento 1424/2020 del 9 ottobre 2020 ha omologato un amendment all'IFRS 16 pubblicato dallo IASB il 28 maggio 2020 conseguentemente alla diffusione dell'emergenza sanitaria. Le modifiche al principio hanno introdotto un espediente pratico per semplificare la contabilizzazione di eventuali agevolazioni sui contratti di leasing, quali la temporanea riduzione o sospensione delle rate, ricevute dai locatari durante la pandemia.

Le autorità hanno stabilito che qualora le concessioni siano conseguenza diretta dell'emergenza sanitaria, il loro importo sia inferiore o uguale a quanto dovuto nel periodo immediatamente precedente, la riduzione dei pagamenti riguardi solo le rate dovute prima del 30 giugno 2021 e non ci siano cambiamenti sostanziali nei termini e nelle condizioni del contratto, il locatario può decidere di non considerare le variazioni come lease modifications bensì di trattare i minori canoni come componente variabile del leasing.

La Società si è avvalsa della facoltà di applicare l'espediente pratico ai casi previsti.

Si precisa che l'applicazione delle modifiche ai principi descritte sopra non ha dato luogo ad impatti rilevanti sul risultato economico e sul patrimonio della Società.

Principi contabili internazionali e/o interpretazioni non ancora applicabili

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato delle modifiche, valide a partire dal 1° gennaio 2022, relativamente ad alcuni principi, ovvero gli Amendments to IFRS 3 Business Combinations, gli Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment, gli Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets. Inoltre nell'ambito degli Annual Improvements sono state apportate modifiche all'IFRS 1 – First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 –Financial Instruments, allo IAS 41 – Agriculture e agli Illustrative Examples che accompagnano l'IFRS 16 – Leases.

In data 15 dicembre 2020 si è concluso il processo di endorsement per gli Amendments to IFRS4 – Insurance contracts – deferral of IFRS 9; tali modifiche, applicabili a partire dal 1° gennaio 2021, riguardano la possibilità di differire l'applicazione dell'IFRS 9 per le società assicurative. Analogamente, in data 13 gennaio 2021 sono arrivati ad approvazione gli Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 Interest Rate Benchmark Reform – Phase 2; tali modifiche, in vigore a partire dal 1° gennaio 2021 salvo applicazione anticipata, affrontano questioni che potrebbero influire sull'informativa finanziaria dopo la riforma di un benchmark di tasso di interesse, inclusa la sua sostituzione con tassi di riferimento alternativi.

Tra le principali novità introdotte dallo IASB che, invece, non hanno ancora concluso il relativo processo di endorsement si evidenzia, innanzitutto l'IFRS 17 – Insurance contracts che sostituirà l'esistente IFRS 4. Il nuovo principio stabilisce le regole per il riconoscimento, la misurazione, la rappresentazione e l'informativa relativamente ai contratti assicurativi; si applicherà a tutti i contratti assicurativi attraverso un modello contabile di riferimento basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa attesi, l'esplicitazione di un risk adjustment e di un Contractual Service Margin (CSM). Inizialmente era stato stabilito che, una volta omologato dalla Commissione Europea, il nuovo principio dovesse essere applicabile a partire dal primo esercizio finanziario avente inizio il 1° gennaio 2021, successivamente la data di prima applicazione è stata posticipata di un anno al 1° gennaio 2022.

Inoltre, non è ancora stata definita una data di prima applicazione per gli Amendments to IFRS 10 and IAS 28 – Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire il trattamento contabile, sia nel caso di perdita del controllo di una controllata (regolata dall'IFRS 10) che nel caso di downstream transactions regolato dallo IAS 28, a seconda che l'oggetto della transazione sia (o non sia) un business, come definito dall'IFRS 3.

Informativa per settori operativi

L'informativa per settore è esposta solo con riferimento al bilancio consolidato come previsto dall'IFRS 8.

Principali criteri di valutazione

Attività immateriali

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente di 4 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.

Attività materiali

Terreni, immobili, impianti e macchinari

Le attività materiali di proprietà sono iscritte al costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzate in modo sistematico sulla base della vita utile residua.

Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del "component approach", secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

La vita utile indicativa, stimata dalla Società per le varie categorie di immobilizzazioni materiali, è la seguente:

Attrezzature industriali e commerciali 1 anno
Altri beni 4 – 8 anni

Diritto d'uso beni in leasing

L'attività consistente nel diritto di utilizzo dei beni in leasing, conformemente all'IFRS 16, è valutata al costo comprensivo del valore attuale dei pagamenti futuri (attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili), dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario, dei canoni leasing pagati anticipatamente e della stima dei costi per lo smantellamento, la rimozione e il ripristino. Il valore del bene è sistematicamente ammortizzato.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

La Società verifica, almeno una volta l'anno, se i valori contabili delle attività immateriali e materiali iscritti in bilancio hanno subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdite di valore, il valore contabile è ridotto al relativo valore recuperabile.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società valuta eventuali perdite di valore delle unità generatrici di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Strumenti finanziari

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione in una delle tre categorie individuate dall'IFRS 9. La classificazione dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali e dal modello di business che la Società adotta per la loro gestione.

Il modello di business si riferisce al modo in cui sono generati i flussi finanziari che può risultare dalla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività o da entrambi.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al costo ammortizzato se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari previsti da contratto, rappresentati unicamente da pagamenti, previsti a date predeterminate, del capitale e degli interessi. La valutazione prevede l'utilizzo del criterio dell'interesse effettivo.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico complessivo se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle stesse e sono previsti contrattualmente, a date predeterminate, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e di interessi. Per le attività incluse in questa categoria, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite per riduzione di valore sono rilevati a conto economico nel risultato di periodo; le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene rilasciata in conto economico. In fase di rilevazione iniziale gli strumenti rappresentativi di capitale possono essere inclusi nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate nel conto economico complessivo.

La categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprende le attività detenute per la negoziazione, ossia acquisite per la vendite nel breve periodo, e le attività designate come tali.

Al momento della rilevazione iniziale, un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading può essere designato tra gli strumenti finanziari le cui variazioni successive di fair value sono rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività ed è irrevocabile.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono rappresentate principalmente da finanziamenti valutati sulla base del criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante è estinta, annullata, ovvero adempiuta.

Debiti per leasing

I debiti per leasing sono pari al valore attuale dei pagamenti dovuti e non ancora versati alla data di bilancio attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili. In caso di rideterminazione della durata del leasing, dell'opzione di acquisto e del valore residuo garantito o di rideterminazione dei pagamenti variabili basati su indici o tassi, la passività del leasing viene rideterminata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, sono rispettate le seguenti condizioni:

  • esiste la designazione formale a strumento di copertura;
  • si dispone di documentazione atta a dimostrare la relazione di copertura e l'elevata efficacia della stessa;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
  • In base all'IFRS 9 tutti gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel conto economico complessivo. La porzione efficace degli utili o perdite cumulati è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura, o a quella parte di essa diventata inefficace, sono iscritti a conto economico.

Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel conto economico complessivo, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Net investment hedge – Se uno strumento finanziario è designato come copertura di un investimento netto in una gestione estera, incluse le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, la contabilizzazione è simile alle coperture di cash flow hedge. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alla dismissione dell'attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Benefici ai dipendenti

Piani pensionistici e altri piani di incentivazione

Le obbligazioni nette relative a piani a favore di dipendenti, principalmente il fondo di trattamento di fine rapporto (per la quota mantenuta in azienda) e i fondi pensione, sono iscritti al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno e che hanno maturato alla data di bilancio. L'obbligazione della Società di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale

La Società riconosce benefici addizionali all'Amministratore Delegato e ad un ristretto numero di dirigenti e risorse chiave attraverso piani di partecipazione al capitale sotto forma di stock option. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 Share-Based Payment, il valore corrente delle stock option determinato alla data di assegnazione è rilevato a conto economico tra i costi del personale in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione dell'opzione e quella in cui i dipendenti interessati, amministratori e soggetti che rendono abitualmente prestazioni d'opera a favore di una o più società del Gruppo, maturano pienamente il diritto a ricevere il compenso, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.

Ad ogni data di bilancio la Società rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, indipendentemente dal valore di mercato delle azioni. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico con contropartita nel patrimonio netto.

Al momento dell'esercizio delle stock option le somme ricevute dal dipendente, al netto dei costi direttamente attribuibili alla transazione, sono accreditate a capitale sociale per un ammontare pari al valore nominale delle azioni emesse ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando anche le non-vesting condition.

Il fair value delle stock option è rilevato con contropartita alla voce Riserva per stock option.

Fondi per rischi ed oneri

La Società rileva fondi per rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse della Società per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta (si rinvia anche a quanto riportato di seguito in merito all'uso di stime).

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione.

L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato come interesse passivo. Per i rischi per i quali il manifestarsi di una passività è meno che probabile ma non remoto viene data apposita sezione informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Riconoscimento dei ricavi

La voce "Ricavi" comprende i corrispettivi per prestazioni di servizi.

I ricavi rappresentano il corrispettivo a cui si ha diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto di terzi. La Società rileva i ricavi quando adempie l'obbligazione prevista dal contratto, ossia quando trasferisce al cliente il controllo dei servizi.

Sulla base del modello a cinque step introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi nel momento in cui risultino soddisfatti i seguenti criteri:

  • a) le parti hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
  • b) i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i servizi da trasferire sono individuati;
  • c) le condizioni di pagamento dei servizi da trasferire sono identificate;
  • d) il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • e) è probabile che la Società riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei servizi che saranno trasferiti al cliente.

Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei servizi al cliente.

Costi ed oneri

I costi e le spese sono contabilizzati per competenza.

Dividendi

I dividendi distribuiti costituiscono movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli Azionisti.

I dividendi ricevuti sono rilevati quando sorge il diritto della Società a riceverne il pagamento.

Imposte

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile, ad eccezione delle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte differite, a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate, sono rilevate solo nel caso in cui sia probabile la loro distribuzione.

Eventuali incertezze relativamente ai trattamenti fiscali sono considerate nel calcolo delle imposte coerentemente con le predisposizioni dell'IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments.

Uso di stime

Il presente bilancio, redatto in conformità agli IFRS, contiene stime ed ipotesi effettuate dalla Società relative ad attività e passività, costi, ricavi e passività potenziali alla data del bilancio. Tali stime si fondano su esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche, sulla base delle informazioni disponibili al momento della stima.

Le assunzioni derivanti da tali stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nel periodo in cui si manifestano; i risultati effettivi potrebbero pertanto differire da tali stime.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività; si rinvia alle note esplicative delle singole voci per i riferimenti al valore contabile.

Benefici a dipendenti

Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali, che richiedono l'assunzione di ipotesi statistiche circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali ed i tassi di mortalità.

La Società ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Le imposte differite attive potrebbero includere quelle relative a perdite fiscali riportate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate.

Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive che possono essere iscritte a bilancio. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l'ammontare degli utili futuri fiscalmente imponibili, nonché una strategia di pianificazione delle imposte future.

Fondi rischi e passività potenziali

La Società effettua diversi accantonamenti relativi a contenziosi o rischi di varia natura, riguardanti diverse problematiche e soggetti alla giurisdizione di diversi paesi. La determinazione della passività, il grado di probabilità della stessa e la quantificazione richiedono dei processi di stima a volte molto complessi, per i quali gli amministratori utilizzano tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, anche attraverso il supporto di consulenti legali e fiscali.

Commenti alle principali voci del conto economico

1. Ricavi

Il dettaglio è il seguente:

2020 2019 Variazione
Rimborso danni 30 2 28
Sopravvenienze attive 23 21 2
Altri ricavi diversi 8.794 9.391 (597)
Totale 8.847 9.414 (567)

La voce "Altri ricavi diversi" include proventi verso società correlate per M/Euro 8.723, come evidenziato nell'allegato n. 4., principalmente relativi a riaddebiti di servizi resi a società controllate.

2. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Il dettaglio è il seguente:

2020 2019 Variazione
Altri acquisti diversi 52 68 (16)
Totale 52 68 (16)

La voce "Altri acquisti diversi" include oneri non ricorrenti per M/Euro 8 relativi a costi sostenuti in relazione alla gestione dell'emergenza sanitaria in corso.

3. Costo del lavoro

I dati relativi agli accantonamenti al fondo trattamento di fine rapporto e ai benefici a lungo termine stanziati dalla Società, sono riepilogati nella nota 27. Benefici ai dipendenti

La voce è costituita per M/Euro 2.502 dal costo figurativo (fair value) di competenza del periodo a fronte dei due piani di stock option in essere (M/Euro 2.146 al 31 dicembre 2019); si rinvia alla nota 23. Riserve per ulteriori dettagli.

Nel 2020, la voce include oneri non ricorrenti per M/Euro 72 relativi ad un bonus straordinario riconosciuto ai dipendenti a fronte dell'impegno dimostrato, nel raggiungimento degli obiettivi aziendali, in un contesto difficile dovuto alla crisi sanitaria in corso.

4. Costi per servizi e oneri diversi di gestione

La voce è così dettagliata:

2020 2019 Variazione
Compensi amministratori 4.290 2.504 1.786
Consulenze 3.919 5.060 (1.141)
Costi di global marketing 2.643 3.242 (599)
Spese assicurative 2.524 2.603 (79)
Spese viaggio e rappresentanza 158 618 (460)
Compensi sindaci 146 146 -
Costi per godimento beni di terzi 117 154 (37)
Costi telefonici 31 27 4
Pubblicità e attività promozionali 7 25 (18)
Altri servizi diversi 1.970 454 1.516
Totale costi per servizi 15.805 14.833 972
Imposte e tasse diverse 225 186 39
Altri oneri diversi 165 173 (8)
Totale oneri diversi di gestione 390 359 31
Totale costi per servizi e oneri diversi di gestione 16.195 15.192 1.003

I "Costi per servizi" includono costi sostenuti dalla Società per lo svolgimento della propria attività di Holding ed alcuni costi comuni a più società del Gruppo gestiti centralmente dalla Società (costi di global marketing) e successivamente riaddebitati alle società controllate.

Nel 2020 la voce "Costi per godimento beni di terzi" include i soli costi operativi relativi a contratti che non sono o non contengono un leasing (M/Euro 97; M/Euro 71 al 31 dicembre 2019), nonché i costi relativi a leasing di durata inferiore ai dodici mesi (M/Euro 20; M/Euro 83 al 31 dicembre 2019); per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 11. Leasing.

La voce "Costi per servizi e oneri diversi di gestione" include costi verso società correlate per M/Euro 2.030 come indicato nell'allegato n. 4 ed oneri non ricorrenti per M/Euro 187 relativi a costi sostenuti per la riorganizzazione della struttura del Gruppo (M/Euro 1.742 al 31 dicembre 2019).

5. Accantonamenti

Nel 2019 la voce includeva rilasci del fondo per rischi e oneri derivanti da contenziosi chiusi nel corso dell'esercizio.

6. Ammortamenti

La voce risulta dettagliata come segue:

2020 2019 Variazione
Ammortamento beni immateriali 497 495 2
Ammortamento beni materiali 9 87 (78)
Ammortamento beni in leasing 271 258 13
Totale 777 840 (63)

Per ulteriori dettagli sugli ammortamenti si rinvia alle tabelle di movimentazione delle attività immateriali, materiali e leasing.

7. Proventi (oneri) finanziari netti

La classificazione per natura dei proventi (oneri) finanziari netti è riepilogata di seguito:

2020 2019 Variazione
Dividendi 110.949 135.633 (24.684)
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 110.949 135.633 (24.684)
Proventi (oneri) su operazioni di copertura cambi (73) (217) 144
Utile (perdita) su cambi 74 153 (79)
Utili (perdite) su cambi netti 1 (64) 65
Interessi attivi su finanziamenti 514 237 277
Interessi attivi bancari 3 8 (5)
Proventi finanziari 517 245 272
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (1.562) (934) (628)
Interessi passivi su obbligazioni (2.527) (2.513) (14)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine e su c/c bancari (1) (2) 1
Oneri finanziari (4.090) (3.449) (641)
Interessi per leasing (15) (18) 3
Altri proventi (oneri) vari (648) 443 (1.091)
Altri proventi (oneri) finanziari netti (663) 425 (1.088)
Proventi (oneri) finanziari netti 106.714 132.790 (26.076)

La voce "Proventi (oneri) finanziari netti" include proventi verso società correlate per M/Euro 111.091, come indicato nell'allegato n. 4.

I dividendi sono relativi ad importi deliberati da parte delle società controllate De' Longhi Appliances S.r.l., De Longhi Benelux S.A., De'Longhi Deutschland Gmbh, E-Services S.r.l. e De' Longhi Capital Services S.r.l..

Per ulteriori informazioni relativamente ai contratti di leasing si rinvia alla nota 11. Leasing.

8. Imposte

La voce è così composta:

Totale 4.656 3.039 1.617
Imposte anticipate (differite) 579 (36) 615
Imposte correnti attive 4.077 3.075 1.002
2020 2019 Variazione

La Società ha esercitato l'opzione per il regime del Consolidato Fiscale Nazionale (CNM), disciplinato dall'art. 117 e seguenti del DPR n. 917/86, in qualità di consolidata con la controllante De Longhi Industrial S.A., per il triennio 2019 - 2021.

La voce "Imposte anticipate (differite)" include le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali e sugli utili distribuibili da società controllate.

Per ulteriori dettagli relativi alle imposte differite si rinvia a quanto riportato alla nota 26. Passività fiscali differite.

Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione dell'onere fiscale:

2020 % 2019 %
Reddito ante imposte 84.054 100,0% 116.055 100,0%
Imposte teoriche (20.173) (24,0%) (27.853) (24,0%)
Variazioni fiscali permanenti (dividendi al netto di costi non
deducibili) e altri effetti
24.829 29,5% 30.892 26,6%
Imposte Effettive 4.656 5,5% 3.039 2,6%

Commenti alle principali voci dell'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Attività non correnti

9. Immobilizzazioni immateriali

Il dettaglio è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Lordo Netto Lordo Netto Variazione
Diritti di brevetto 2.119 210 2.109 697 (487)
Totale 2.119 210 2.109 697 (487)

Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel corso del 2020:

Diritti di brevetto
Saldo iniziale netto 697
Incrementi 10
Ammortamenti (497)
Saldo finale netto 210

Gli incrementi si riferiscono all'acquisizione di software nel corso dell'esercizio.

10. Altre immobilizzazioni materiali

Il dettaglio è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Lordo Netto Lordo Netto Variazione
Attrezzature industriali e commerciali 19 - 19 - -
Altri beni 220 60 207 3 57
Totale 239 60 226 3 57

Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2020:

Altri beni
Saldo iniziale netto 3
Incrementi 66
Ammortamenti (9)
Saldo finale netto 60

11. Leasing

I contratti di leasing in essere sono funzionali all'operatività della Società e si riferiscono principalmente alla locazione di immobili e automobili.

Il diritto d'uso dei beni in leasing e relativi movimenti intervenuti nel corso del 2020 è dettagliato come segue:

Terreni e fabbricati Altri beni Totale
Saldo iniziale netto 1.150 144 1.294
Incrementi 98 110 208
Decrementi - (6) (6)
Ammortamenti (187) (84) (271)
Saldo finale netto 1.061 164 1.225

Nel corso del 2020, in seguito all'applicazione dell'IFRS 16 Leases, nel conto economico del periodo sono stati rilevati ammortamenti pari a M/Euro 271 e interessi passivi per leasing per M/Euro 15 a fronte dello storno di costi per godimento di beni di terzi per M/Euro 285.

Al 31 dicembre 2020 sono iscritte a bilancio passività finanziarie per leasing pari a M/Euro 1.231 (di cui M/Euro 954 con scadenza oltre i 12 mesi).

Le passività finanziarie per leasing includono debiti verso società correlate per M/Euro 974 (di cui M/Euro 802 con scadenza oltre i 12 mesi) come indicato nell'allegato n. 4.

La seguente tabella riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie relative a contratti di leasing sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati:

Flussi non attualizzati al 31.12.2020 Entro un anno Da uno a cinque Oltre cinque
Debiti per leasing 1.266 290 885 91

12. Partecipazioni

Il dettaglio è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
De Longhi Benelux S.A. 266.737 266.737 -
De' Longhi Appliances S.r.l. 242.678 242.678 -
De'Longhi Deutschland GmbH 40.800 40.800 -
De' Longhi Capital Services S.r.l. 6.005 6.005 -
E-Services S.r.l. 5.264 5.264 -
De'Longhi Romania S.r.l. 3.078 3.078 -
De'Longhi Kenwood GmbH 2.900 2.900 -
Clim.Re S.A. 54 54 -
De'Longhi Polska Sp.Zo.o. - - -
Totale 567.516 567.516 -

L'elenco delle partecipazioni e le relative movimentazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2020 sono riepilogati nell'allegato n. 3.

Le partecipazioni detenute in società controllate sono valutate al costo.

Non si sono ravvisati indicatori di impairment che possano far ritenere che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore.

13. Crediti non correnti

L'importo si riferisce a:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Crediti verso imprese controllate 116 130 (14)
Depositi cauzionali 3 1 2
Totale 119 131 (12)

L'allegato n. 4 riporta il dettaglio della voce "Crediti verso imprese controllate".

14. Altre attività finanziarie non correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Valutazione fair value degli strumenti finanziari derivati - 653 (653)
Totale - 653 (653)

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 34. Gestione dei rischi.

Attività correnti

15. Crediti commerciali

Il saldo è così composto:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Crediti verso clienti entro 12 mesi 3.418 2.989 429
Fondo svalutazione crediti - - -
Totale 3.418 2.989 429

La voce "Crediti commerciali" include crediti verso società correlate per M/Euro 1.847 come indicato nell'allegato n. 4.

Il fondo svalutazione crediti non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.

La voce non include importi esigibili oltre i dodici mesi.

16. Crediti verso erario per imposte correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Crediti per imposte dirette - 2.642 (2.642)
Totale - 2.642 (2.642)

La Società, nel corso dell'esercizio 2020, si è avvalsa sia dell'Istituto della "Liquidazione Iva di Gruppo" ai sensi del DM n. 13/12/1979, sia dell'Istituto del "Consolidato Fiscale Nazionale" come disciplinato dal Titolo II Sezione II del DPR n. 917/86, al fine di ottimizzare la gestione finanziaria dei rapporti con l'amministrazione fiscale.

Il credito iscritto nel 2019, riferito prevalentemente a crediti IRES richiesti a rimborso, maturati nel precedente "Consolidato Fiscale Nazionale", nel quale la Società era consolidante, è stata oggetto di rimborso nel corso dell'esercizio 2020.

17. Altri crediti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Crediti per IVA 6.119 1.089 5.030
Anticipi a fornitori 151 21 130
Costi anticipati 37 40 (3)
Crediti verso personale 2 31 (29)
Crediti per imposte a rimborso 2 2 -
Crediti diversi 5.276 4.849 427
Totale 11.587 6.032 5.555

La voce "Altri crediti" include crediti verso società correlate per M/Euro 4.583, come indicato nell'allegato n. 4, principalmente relativi ai rapporti di "Consolidato Fiscale Nazionale".

Non vi sono crediti verso altri con scadenza oltre 12 mesi.

18. Crediti e altre attività finanziarie correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Crediti finanziari 577.570 427.943 149.627
Valutazione fair value degli strumenti finanziari derivati - 7 (7)
Totale 577.570 427.950 149.620

La voce "Crediti finanziari" è costituita principalmente da crediti verso la società De' Longhi Capital Services S.r.l., relativi al contratto di tesoreria centralizzato.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 34. Gestione dei rischi.

La voce è interamente costituita da crediti verso società correlate, come indicato nell'allegato n. 4.

La voce non include crediti con scadenza oltre 12 mesi.

19. Disponibilità liquide

La voce è costituita da eccedenze nei conti correnti di corrispondenza intrattenuti con gli Istituti di Credito.

Commenti alle principali voci del passivo della situazione patrimoniale – finanziaria

Patrimonio netto

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

In data 22 aprile 2020 l'Assemblea degli Azionisti ha espresso voto contrario relativamente alla proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire dividendi motivando la deliberazione con l'intenzione di sostenere finanziariamente il Gruppo con mezzi adeguati a fronteggiare i potenziali effetti negativi della crisi sanitaria globale.

Successivamente, alla luce del buon andamento del Gruppo ed essendo venuti meno i motivi di cautela, l'Assemblea degli Azionisti del 15 dicembre 2020 ha approvato all'unanimità dei presenti (ossia l'89,46% dell'ammontare complessivo dei diritti di voto) la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di distribuzione di un dividendo dello stesso importo di quello proposto in sede di approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 (pari ad Euro 0,54 per ogni azioni in circolazione avente diritto). Sono stati, pertanto, distribuiti dividendi per l'importo complessivo di M/Euro 80.813, di cui M/Euro 80.477 pagati nell'esercizio.

La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto è stata fornita negli schemi di bilancio; di seguito vengono commentate le principali voci e le variazioni.

20. Azioni proprie

Il 13 marzo 2020 la Società ha annunciato l'avvio di un programma di riacquisto di azioni proprie nei termini autorizzati dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2019 per un numero massimo di n. 3.000.000 di azioni a partire dal 16 marzo 2020 e fino al 16 dicembre 2020.

Nel periodo compreso tra il 16 marzo e il 16 dicembre 2020, la Società, tramite un intermediario qualificato, ha acquistato complessive n. 895.350 azioni proprie.

L'Assemblea del 22 aprile 2020 ha successivamente deliberato il rinnovo – previa revoca della deliberazione assembleare adottata in data 30 aprile 2019, per la parte non eseguita – dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, in ogni caso, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni eventualmente detenute dalla Società e dalle sue controllate. L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 22 ottobre 2021).

21. Piani di stock option

Il piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2016-2022" è stato approvato dall'Assemblea del 14 aprile 2016.

A fronte del piano, l'Assemblea ha deliberato l'aumento del capitale sociale a pagamento per massimi nominali Euro 3.000.000, da eseguirsi entro e non oltre il 31 dicembre 2022, mediante l'emissione, anche in più tranche, di massime n. 2.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare.

Scopo del piano è la fidelizzazione dei beneficiari attraverso il riconoscimento del contributo che i medesimi apportano all'incremento del valore del Gruppo.

La durata complessiva del piano è di sette anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2022.

L'individuazione dei singoli beneficiari è stata demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato, sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.

L'assegnazione è avvenuta a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i Beneficiari non hanno pagato alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.

Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere un'azione, alle condizioni stabilite dal relativo regolamento.

Il prezzo di esercizio è pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 60 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti.

L'esercizio delle opzioni può essere effettuato dai Beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:

1) il 15 maggio 2019 e il 31 dicembre 2022 (e più precisamente all'interno di uno o più dei seguenti intervalli:

15 maggio - 15 luglio; 1° settembre - 15 ottobre; 15 novembre - 15 gennaio), per un numero massimo pari al 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario;

2) il 15 maggio 2020 e il 31 dicembre 2022 (e più precisamente all'interno di uno o più dei seguenti intervalli:

15 maggio - 15 luglio; 1° settembre - 15 ottobre; 15 novembre - 15 gennaio), per il restante 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario.

Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.

Le azioni hanno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e sono liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori dettagli relativi al Piano.

Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni, per ciascuna assegnazione sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.

La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.

Le ipotesi assunte per la valutazione del fair value delle opzioni assegnate relativamente a tale piano sono le seguenti:

Assegnazione 2017 Assegnazione 2016
Fair Value prima tranche 7,6608 5,3072
Fair Value seconda tranche 7,4442 5,2488
Dividendi attesi (Euro) 0,8 0,43
Volatilità attesa (%) 28,09% 33,23%
Volatilità storica (%) 31,12% 36,07%
Tasso di interesse di mercato Euribor 6M Euribor 6M
Vita attesa opzioni (anni) 2,142/3,158 2,51 / 3,53
Prezzo di esercizio (Euro) 20,4588 20,4588

Nel corso del 2020 sono state esercitate n. 1.048.564 opzioni.

Il piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" è stato approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2020.

A fronte del piano, l'Assemblea ha deliberato un ulteriore aumento di capitale sociale di massimi nominali Euro 4.500.000 da eseguirsi mediante l'emissione di massime n. 3.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare, destinate, qualora le azioni in portafoglio non fossero capienti.

Scopo del piano è favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza nel Gruppo, collegando la loro retribuzione alla realizzazione della strategia aziendale nel medio-lungo termine.

La durata complessiva del piano è di circa 8 anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2027.

L'individuazione dei singoli beneficiari è demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato, sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.

L'assegnazione delle opzioni è a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i beneficiari non sono pertanto tenuti a pagare alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.

Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere una azione, alle condizioni stabilite dal Regolamento. Il prezzo di esercizio sarà pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 180 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano 2020-2027 e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti. Tale criterio consente di prendere a riferimento un periodo di tempo che, seppure non prossimo al momento di determinazione del prezzo di emissione delle azioni, risulta sufficientemente lungo per mitigare il dato dei corsi di borsa dai fenomeni di volatilità conseguenti alla crisi connessa alla diffusione del Coronavirus.

L'esercizio delle opzioni potrà essere effettuato dai beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:

  • il 15 maggio 2023 e il 31 dicembre 2027, per un numero massimo pari al 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento;
  • il 15 maggio 2024 e il 31 dicembre 2027, per il restante 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento.

Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.

Le azioni avranno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e saranno liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori informazioni.

Nel corso del 2020 sono state assegnate stock option relativamente a n. 2.360.000 azioni.

Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni, sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano. Ne deriva un fair value unitario diverso per ogni singola tranche. Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.

La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.

Assegnazione
del 04.05.2020
Assegnazione
del 14.05.2020
Assegnazione
del 15.05.2020
Assegnazione
del 20.05.2020
Assegnazione
del 05.11.2020
Fair Value prima tranche 4,4283 4,591 4,4598 4,4637 12,402
Fair Value seconda tranche 4,3798 4,536 4,4034 4,4049 12,0305
Dividendi attesi (Euro) 2,80% 2,80% 2,80% 2,80% 2,80%
Volatilità attesa (%) 35,00% 34,00% 33,00% 32,00% 28,00%
Volatilità storica (%) 37,00% 37,00% 37,00% 37,00% 37,00%
Tasso di interesse di mercato (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%)
Vita attesa opzioni (anni) 7,7 7,7 7,7 7,7 7,7
Prezzo di esercizio (Euro) 16,982 16,982 16,982 16,982 16,982

Il fair value delle opzioni assegnate e le ipotesi assunte per la sua valutazione sono le seguenti:

22. Capitale sociale

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale era rappresentato da n. 149.500.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 224.250.

Nel corso del 2020 sono state esercitate n. 1.048.564 opzioni relative al "Piano di stock option 2016- 2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni.

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è pertanto rappresentato da n. 150.548.564 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 225.823.

Nel periodo tra il 1° e il 15 di gennaio 2021 sono state esercitate ulteriori n. 10.000 opzioni relative al "Piano di stock option 2016-2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro.

In osservanza delle vigenti disposizioni e coerentemente con i termini di legge, l'attestazione della variazione del capitale sociale è stata depositata presso il Registro delle Imprese di Treviso-Belluno in data 1° febbraio 2021.

Il capitale sociale registrato alla data di approvazione del presente Bilancio risulta pari a M/Euro 225.838.

23. Riserve

Il dettaglio è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 25.838 163 25.675
Riserva legale 44.850 42.573 2.277
Altre riserve:
- Riserva straordinaria 180.542 144.538 36.004
- Riserva fair value e cash flow hedge (925) 124 (1.049)
- Riserva stock option 6.784 10.078 (3.294)
- Riserva azioni proprie in portafoglio (14.534) - (14.534)
- Riserva da valutazione attuariale (113) (115) 2
- Riserve di risultato 10.441 10.441 -
Totale 252.883 207.802 45.081

A seguito dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione, avvenuta in occasione della quotazione sul mercato telematico di Milano del 23 luglio 2001, è stata costituita una Riserva da sovrapprezzo delle azioni, successivamente ridotta a seguito della scissione a favore di DeLclima S.p.A., il cui valore residuo è pari a M/Euro 163. La variazione registrata nel corso del 2020 è conseguente all'esercizio delle opzioni relativamente al "Piano di stock option 2016-2022".

La voce "Riserva legale" al 31 dicembre 2020 risulta pari a M/Euro 44.850. L'incremento di M/Euro 2.277 rispetto al 31 dicembre 2019 è dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio 2019, come da delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2020.

La "Riserva straordinaria" ammonta a M/Euro 180.542. L'incremento di M/Euro 36.004 rispetto al 31 dicembre 2019 è dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio 2019, come da delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2020 al netto della distribuzione di dividendi, come da delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 15 dicembre 2020.

La "Riserva fair value e cash flow hedge" è iscritta per un valore negativo di M/Euro 925 al netto di un effetto fiscale pari a M/Euro 292. Tale riserva deriva dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di copertura.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 34. Gestione dei rischi.

La "Riserva stock option" si riferisce ai due piani di incentivazione azionaria già descritti nel paragrafo 21. Piani di stock option.

Al 31 dicembre 2020 è iscritta per un valore pari ad M/Euro 6.784 che rappresenta il fair value delle opzioni determinato alla data di assegnazione, rilevato a quote costanti lungo il periodo che intercorre tra la data di assegnazione e quella di maturazione.

Relativamente al "Piano di stock option 2016-2022" la riserva è iscritta per un valore pari ad M/Euro 4.857; la variazione rispetto al saldo al 31 dicembre 2019 è dovuta allo stanziamento per competenza del costo figurativo del piano per M/Euro 574 al netto del valore relativo all'esercizio di n. 1.048.564 opzioni per complessivi M/Euro 5.795.

A fronte del "Piano di stock option 2020-2027" il valore della riserva è pari a M/Euro 1.927 interamente stanziati nel corso dell'esercizio.

La "Riserva azioni proprie in portafoglio" negativa per M/Euro 14.534 rappresenta il controvalore titoli delle azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di buy back.

Riepiloghiamo di seguito la disponibilità delle poste del Patrimonio netto:

Natura / Descrizione: Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Capitale sociale 225.823 (1)
Riserve di capitale:
- Riserva da sovrapprezzo delle azioni 25.838 (2) A, B
- Riserva azioni proprie in portafoglio (14.534)
Riserve di utili:
- Riserva legale 44.850 B
- Riserva straordinaria 180.542 A, B, C 164.970
- Riserva fair value e cash flow hedge (925)
- Riserva stock option 6.784
- Riserva da valutazione attuariale (113)
- Riserve di risultato 10.441 A, B, C 1.866
Totale 478.706 (3) 166.836

(1) Si segnala l'esistenza di un vincolo fiscale per M/Euro 2.853 in seguito ad aumento gratuito mediante utilizzo di riserve in sospensione d'imposta avvenuto nel corso del 1997. Il vincolo è aggiornato ai dati del Modello Unico 2020.

(2) Ai sensi dell'art. 2431 c.c., si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c.

(3) Si segnala l'esistenza di un vincolo fiscale per operazioni di riallineamento ai maggiori valori civilistici effettuate nel 2000 e nel 2005 per M/Euro 54.031 (capitale sociale), M/Euro 1.256 (riserva legale) e M/Euro 18.722 (riserva straordinaria). Il vincolo è aggiornato ai dati del Modello Unico 2020.

Legenda:

A: per aumento capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione ai soci

Passività

24. Debiti verso banche

La voce debiti verso banche è così analizzata:

Entro un
anno
Da uno
a cinque
Oltre
cinque
Saldo
31.12.2020
Entro un
anno
Da uno
a cinque
Oltre
cinque
Saldo
31.12.2019
Variazione
Debiti bancari correnti 2 - - 2 1 - - 1 1
Finanziamenti a lungo,
quota a breve
86.553 - - 86.553 65.810 - - 65.810 20.743
Totale debiti verso banche
a breve
86.555 - - 86.555 65.811 - - 65.811 20.744
Finanziamenti
a medio-lungo termine
- 330.012 - 330.012 - 218.746 - 218.746 111.266
Totale debiti verso banche 86.555 330.012 - 416.567 65.811 218.746 - 284.557 132.010

Nel corso dell'esercizio 2020 la Società, nonostante la buona e solida situazione finanziaria, ha ritenuto di incrementare la disponibilità di liquidità al fine di aggiungere risorse finanziarie, con ulteriore prudenza, a supporto del business, in considerazione della situazione di incertezza esistente nel primo semestre 2020 circa l'evoluzione dell'emergenza, attraverso l'accensione di tre nuovi finanziamenti a medio lungo termine.

Ad aprile 2020 è stato sottoscritto un finanziamento di M/Euro 50.000 della durata di 4 anni rimborsabile interamente a scadenza.

A maggio 2020 sono stati accesi due finanziamenti. Il primo per M/Euro 100.000 della durata di 2 anni è rimborsabile in due rate, la prima di M/Euro 25.000 a novembre 2021, e la seconda a scadenza; il secondo per M/Euro 50.000 della durata di 4 anni è rimborsabile in rate trimestrali a partire da settembre 2020.

In relazione ai contratti di finanziamento in essere si rileva che tutti i financial covenants previsti da tali contratti, basati sul rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option (con riferimento ai dati del bilancio consolidato), risultano rispettati al 31 dicembre 2020.

Tutti i principali debiti verso banche sono a tasso variabile; i derivati di copertura sui finanziamenti a medio/lungo termine in essere hanno consentito di trasformare i finanziamenti da tasso variabile a tasso fisso. Il fair value dei finanziamenti, ottenuto attualizzando ai tassi correnti di mercato il previsto flusso futuro di interessi, non si discosta significativamente dal valore del debito iscritto in bilancio.

25. Debiti verso altri finanziatori

L'importo, comprensivo della quota corrente, comprende:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati (quota a breve) 707 380 327
Prestito obbligazionario (quota a breve) 21.430 - 21.430
Altri debiti finanziari a breve termine 1.062 85 977
Totale debiti a breve termine 23.199 465 22.734
Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati
(da uno a cinque anni)
611 140 471
Prestito obbligazionario (da uno a cinque anni) 85.672 85.621 51
Altri debiti finanziari (da uno a cinque anni) - 636 (636)
Totale debiti a medio-lungo termine 86.283 86.397 (114)
Prestito obbligazionario (oltre cinque anni) 42.877 64.308 (21.431)
Totale debiti a lungo termine 42.877 64.308 (21.431)
Totale 152.359 151.170 1.189

Il debito per prestito obbligazionario si riferisce all'emissione e collocamento di titoli obbligazionari unsecured e non convertibili presso investitori istituzionali statunitensi (cosiddetto "US Private Placement"), realizzata nel corso del 2017, per un valore pari ad Euro 150 milioni.

I titoli sono stati emessi in un'unica tranche e hanno una durata di 10 anni, con scadenza giugno 2027, e una vita media (average life) di 7 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione a un tasso fisso pari al 1,65% annuo.

Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali sarà dovuta a giugno 2021 e l'ultima a giugno 2027, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato. I titoli obbligazionari emessi non hanno rating e non sono destinati alla quotazione su mercati regolamentati. Per tale prestito è prevista una verifica su base semestrale dei parametri di natura finanziaria (financial covenants), coerenti con quelli già previsti in altre operazioni di finanziamento in essere. Tali parametri (rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option e rapporto tra EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option e oneri finanziari, con riferimento ai dati del bilancio consolidato) risultano essere rispettati al 31 dicembre 2020. L'emissione non è assistita da garanzie né reali né personali.

La voce "Altri debiti finanziari a breve termine" è costituita da debiti verso la società consociata De' Longhi Capital Services S.r.l. per servizi ricevuti aventi natura finanziaria per M/Euro 79, dal corrispettivo variabile connesso all'acquisto di una partecipazione di minoranza per M/Euro 647 e dal debito verso soci per la quota residuale dei dividendi distribuiti, ma non pagati nell'esercizio, per M/Euro 336.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, sia a copertura del rischio di cambio che di tasso di interesse, si rinvia alla nota 34. Gestione dei rischi.

La voce include debiti verso società correlate per M/Euro 81 come indicato nell'allegato n. 4.

Riepilogo della posizione finanziaria netta

Il dettaglio della posizione finanziaria netta è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
A. Cassa 14 16 (2)
B. Altre disponibilità liquide 30 78 (48)
C. Titoli - - -
D. Liquidità (A+B+C) 44 94 (50)
E. Crediti finanziari correnti e altre attività finanziarie correnti 577.570 427.950 149.620
di cui:
Valutazione fair value degli strumenti finanziari derivati
- 7 (7)
F. Debiti bancari correnti (2) (1) (1)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (86.553) (65.810) (20.743)
G1. Obbligazioni (quota a breve termine) (21.430) - (21.430)
H. Altri debiti finanziari correnti (2.046) (712) (1.334)
di cui:
valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, debiti finanziari
per acquisto di partecipazioni e debiti per leasing
(1.631) (627) (1.004)
I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+G1+H) (110.031) (66.523) (43.508)
J. Crediti finanziari correnti netti (D + E + I) 467.583 361.521 106.062
K1. Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti 116 782 (666)
di cui:
valutazione fair value degli strumenti finanziari derivati
- 653 (653)
K2. Debiti bancari non correnti (330.012) (218.746) (111.266)
L. Obbligazioni (128.549) (149.929) (21.380)
M. Altri debiti non correnti (1.565) (1.827) 262
di cui:
valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, debiti finanziari
per acquisto di partecipazioni e debiti per leasing
(1.565) (1.827) 262
N. Indebitamento finanziario netto non corrente (K1+K2+L+M) (460.010) (369.720) (90.290)
Totale 7.573 (8.199) 15.772

La posizione finanziaria netta è dettagliata secondo le indicazioni ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28.07.2006; per una migliore rappresentazione, sono stati indicati separatamente gli importi relativi alla quota a breve termine del prestito obbligazionario (voce G1) e il saldo delle altre attività finanziarie non correnti (voce K1).

Il dettaglio dei crediti e debiti finanziari verso parti correlate è riportato nell'allegato n. 4.

Si segnala che la Società ha siglato un accordo per la sottoscrizione di una ulteriore tranche per Euro 150 milioni di un prestito obbligazionario (USPP), che sarà emesso e sottoscritto da un primario gruppo finanziario statunitense nei primi mesi del 2021, con scadenza aprile 2041.

Per una migliore comprensione delle variazioni intervenute nella posizione finanziaria netta si rimanda al rendiconto finanziario e al prospetto riepilogativo riportato nella Relazione sulla gestione.

26. Passività fiscali differite

La voce "Passività fiscali differite" è riferita all'iscrizione delle imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali, e sugli utili distribuibili da società controllate.

Il dettaglio è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Imponibile Aliquota Totale
imposte
Imponibile Aliquota Totale
imposte
Variazione
Fondi rischi e oneri 19 24,0% 5 17 24,0% 4 1
Altre differenze temporanee (7.313) 24,0% (1.755) (2.955) 24,0% (709) (1.046)
Differenze temporanee
rilevate a CE
(7.294) (1.750) (2.938) (705) (1.045)
Riserve distribuibili da società
controllate
11.631 24,0% 2.791 9.688 24,0% 2.325 466
Totale imposte anticipate / differite
rilevate a CE
4.337 1.041 6.750 1.620 (579)
Fair value derivati cash flow hedge (1.217) 24,0% (292) 163 24,0% 39 (331)
Valutazione attuariale fondi IAS 19 (149) 24,0% (36) (151) 24,0% (36) -
Totale differenze temporanee
rilevate a PN
(1.366) (328) 12 3 (331)
Totale netto complessivo 2.971 713 6.762 1.623 (910)

La voce "Riserve distribuibili da società controllate" si riferisce ad imposte differite calcolate su riserve accumulate da società controllate che sono potenzialmente distribuibili in esercizi futuri.

Non vi sono differenze temporanee o perdite fiscali riportabili su cui non sono state iscritte le attività per imposte anticipate.

27. Benefici ai dipendenti

La voce è così composta:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Fondo di trattamento di fine rapporto 476 486 (10)
Benefici a medio-lungo termine 5.872 2.526 3.346
Totale 6.348 3.012 3.336

La ripartizione numerica dell'organico per categoria è riepilogata nella seguente tabella:

31 dicembre 2020 Media 2020 31 dicembre 2019 Media 2019
Impiegati 34 33 35 34
Dirigenti e funzionari 18 18 16 16
Totale 52 51 51 50

Fondo trattamento di fine rapporto

Il fondo di trattamento di fine rapporto include quanto spettante ai dipendenti della Società e non trasferito a forme pensionistiche complementari o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. Tale fondo è identificato nella tipologia dei piani a benefici definiti nell'ambito dello IAS 19 Employee benefits. Il TFR, in quanto obbligazione autofinanziata, non ha attività al proprio servizio.

Tale piano è soggetto a valutazioni di natura attuariale per esprimere il valore attuale del beneficio erogabile al termine del rapporto di lavoro che i dipendenti hanno maturato alla data di chiusura del bilancio.

La movimentazione intervenuta nell'esercizio è così riassunta:

Obbligazioni per TFR 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Obbligazioni a benefici definiti 476 486 (10)
Costo netto a conto economico 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Oneri finanziari sulle obbligazioni 3 7 (4)
Totale 3 7 (4)
Variazioni del valore attuale delle obbligazioni 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Valore attuale al 1° gennaio 486 461 25
Utilizzo fondo (11) (1) (10)
Oneri finanziari sulle obbligazioni 3 7 (4)
Utili e perdite attuariali rilevati a conto economico complessivo (2) 19 (21)
Valore attuale alla data di riferimento 476 486 (10)

Le principali ipotesi utilizzate nel determinare le obbligazioni derivanti dal piano descritto sono di seguito illustrate:

Ipotesi utilizzate TFR 2020 TFR 2019
Tasso di sconto 0,5% 0,8%
Futuri incrementi salariali 0,5% – 1,5% 1,3% – 2,3%
Tasso di inflazione 0,5% 0,8%

I "Benefici a medio-lungo termine", si riferiscono ad un piano di incentivazione 2018 - 2020 per il quale è stato effettuato il relativo accantonamento per il periodo di competenza. Tale piano è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data 31 luglio 2018, a favore dell'Amministratore Delegato e di alcuni dirigenti della Società stessa; per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.

28. Debiti commerciali

L'importo di M/Euro 4.345 rappresenta il debito per forniture di servizi.

La voce non include importi con scadenza oltre i dodici mesi.

29. Debiti tributari

Il dettaglio è il seguente:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Debiti per imposte dirette 122 - 122
Totale 122 - 122

La voce si riferisce ad imposte sostitutive e non include importi dovuti oltre i dodici mesi.

30. Altri debiti

La voce si compone nel seguente modo:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Debiti verso società correlate 5.396 4.495 901
Debiti verso il personale 2.747 1.848 899
Debiti per ritenute da versare 1.592 1.298 294
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale 498 484 14
Altro 2.414 2.717 (303)
Totale 12.647 10.842 1.805

I "Debiti verso società correlate" sono dovuti prevalentemente all'adozione, da parte della Società dell'istituto "liquidazione IVA di gruppo" ai sensi del DM 13/12/1979 come indicato nella nota 16. Crediti verso erario per imposte correnti.

I "Debiti per ritenute da versare" sono relativi alle ritenute operate e per le quali, alla data di bilancio, non erano scaduti i termini di versamento.

I "Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale" includono debiti verso INPS per l'importo di M/Euro 287 e verso fondi previdenziali per M/Euro 211.

Il dettaglio dei debiti verso società correlate è riportato nell'allegato n. 4.

La voce non include importi con scadenza oltre i dodici mesi.

31. Impegni

La composizione e il raffronto con l'esercizio precedente sono i seguenti:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazione
Garanzie prestate a favore di:
De' Longhi Capital Services S.r.l. 339.250 329.250 10.000
De'Longhi Australia PTY Ltd. 19.891 20.268 (377)
De'Longhi Kenwood A.P.A. Ltd. 17.936 70.726 (52.790)
De'Longhi LLC 6.675 7.298 (623)
De'Longhi Romania S.r.l. 5.367 5.849 (482)
De' Longhi Appliances S.r.l. 5.238 5.306 (68)
NPE S.r.l. (1) 5.000 5.000 -
De'Longhi Brasil Ltda. 4.155 5.848 (1.693)
Kenwood Limited Ltd. 2.000 1.058 942
De'Longhi Kenwood Korea Ltd. 1.617 1.669 (52)
De'Longhi Mexico S.a. 1.222 1.335 (113)
Elle S.r.l. 446 446 -
DeLonghi South Africa Pty Ltd. 374 429 (55)
De'Longhi Kenwood MEIA FZE 333 363 (30)
De'Longhi Japan Corp. 237 246 (9)
De'Longhi America Inc. 196 214 (18)
De'Longhi Scandinavia A.B. 82 78 4
De'Longhi Ukraine LLC 81 89 (8)
De'Longhi Canada Inc. 64 69 (5)
De'Longhi Polska Sp.Zo.o. 27 29 (2)
E-Services S.r.l. 11 11 -
Dong Guan De'Longhi Kenwood Appliances Co. Ltd. 8 8.902 (8.894)
DL Chile S.A. 6 7 (1)
Totale verso società del Gruppo e parti correlate 410.216 464.490 (54.274)

(1) Trattasi di una partecipazione divenuta collegata a seguito della cessione del 55% delle quote del capitale da parte di De' Longhi Appliances S.r.l. al Gruppo H&T.

Le garanzie prestate si riferiscono prevalentemente a linee di credito utilizzate solo parzialmente dalle società correlate ed a fronte di finanziamenti a breve termine.

In aggiunta a quanto sopra riportato evidenziamo che:

  • la Società, a fronte dell'operazione di cessione crediti pro-soluto, ha prestato una fidejussione ed un mandato di credito nell'interesse delle società correlate cedenti, la cui esposizione complessiva al 31 dicembre 2020 è pari a M/Euro 152.754 (M/Euro 152.760 al 31 dicembre 2019);
  • la Società ha prestato garanzia nell'interesse delle società correlate a fronte dei contratti di copertura del rischio di cambio, il cui fair value al 31 dicembre 2020 è negativo per M/Euro 1.278 (negativo per M/Euro 1.749 al 31 dicembre 2019).
  • la Società ha prestato una fidejussione a favore di terzi per M/Euro 31.

Ad oggi non si ravvisano comunque elementi di rischio ai sensi di quanto previsto dallo IAS 37.

32. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria

Si riporta di seguito la classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, sulla base delle categorie individuate dall'IFRS 9, in ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 7.

31/12/2020 Attività
Valore
totale
Costo
ammortizzato
Fair value
rilevato a conto
economico
Fair value
rilevato a conto
complessivo
Attività non correnti
- Partecipazioni(*) -
- Crediti 119 119
- Altre attività finanziarie non correnti -
Attività correnti
- Crediti commerciali 3.418 3.418
- Crediti verso Erario per imposte correnti -
- Altri crediti 11.587 11.587
- Crediti ed altre attività finanziarie correnti 577.570 577.570
- Disponibilità liquide 44 44
31/12/2020 Passività
Valore
totale
Costo
ammortizzato
Fair value
rilevato a conto
economico
Fair value
rilevato a conto
complessivo
Passività non correnti
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) (330.012) (330.012)
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine)(**) (129.160) (128.549) (611)
Passività correnti
- Debiti commerciali (4.345) (4.345)
- Debiti verso banche (quota a breve termine) (86.555) (86.555)
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine)(**) (22.552) (21.845) (2) (705)
- Debiti tributari (122) (122)
- Altri debiti (12.647) (12.647)

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).

(**) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica lo IAS 17/IFRS 16 Leases (IFRS 9 - 2.1 b) e gli importi relativi a contratti forward che daranno luogo a acquisizioni future rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali (IFRS 9 - 2.1 f).

31/12/2019 Attività Attività
Valore
totale
Costo
ammortizzato
Fair value
rilevato a conto
economico
Fair value
rilevato a conto
complessivo
Attività non correnti
- Partecipazioni(*) -
- Crediti 131 131
- Altre attività finanziarie non correnti 653 653
Attività correnti
- Crediti commerciali 2.989 2.989
- Crediti verso Erario per imposte correnti 2.642 2.642
- Altri crediti 6.032 6.032
- Crediti ed altre attività finanziarie correnti 427.950 427.943 7
- Disponibilità liquide 94 94
Passività
Valore
totale
Costo
ammortizzato
Fair value
rilevato a conto
economico
Fair value
rilevato a conto
complessivo
(218.746) (218.746)
(150.069) (149.929) (140)
(6.354) (6.354)
(65.811) (65.811)
(465) (85) (17) (363)
-
(10.842) (10.842)

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).

(**) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica lo IAS 17/IFRS 16 Leases (IFRS 9 - 2.1 b) e gli importi relativi a contratti forward che daranno luogo a acquisizioni future rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali (IFRS 9 - 2.1 f).

33. Livelli gerarchici degli strumenti finanziari valutati al fair value

La seguente tabella riporta il livello gerarchico in cui sono state classificate le valutazioni del fair value degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2020. Così come previsto dal principio contabile IFRS 13, la scala gerarchica utilizzata è composta dai seguenti livelli:

  • livello 1: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività identiche;
  • livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente, sia indirettamente;
  • livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Strumenti finanziari valutati al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati:
- derivati con fair value negativo
(1.318)

Non ci sono stati, nel corso dell'esercizio, trasferimenti tra i livelli.

34. Gestione dei rischi

La Società in connessione con l'operatività caratteristica, è esposta a rischi finanziari:

  • • rischio di credito, derivante principalmente dall'attività di impiego della liquidità;
  • • rischio di liquidità, derivante dalla necessità di disporre di un adeguato accesso ai mercati dei capitali e alle fonti di finanziamento per coprire i fabbisogni originati dalla gestione corrente, dall'attività di investimento e dalle scadenze dei debiti finanziari;
  • • rischio di cambio, in connessione all'esposizione in valute diverse dalla valuta di conto;
  • • rischio di tasso d'interesse, relativo al costo della posizione di indebitamento.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.

Il rischio di credito commerciale è connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali ed è monitorato sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero.

Sono oggetto di svalutazione le posizioni per le quali vi sono oggettive evidenze di inesigibilità, parziale o totale, tenendo conto della parte dei crediti coperta da polizze assicurative sottoscritte con primarie compagnie.

Tale rischio non è significativo per la Società, in quanto risulta esposta principalmente verso società del Gruppo.

Per quanto riguarda il rischio di credito finanziario, in relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica della Società mantenere un portafoglio di controparti di elevato standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere alle obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari.

La Società, al fine di monitorare e gestire tale rischio, si attiene a politiche e procedure di Gruppo specifiche, tra cui:

  • centralizzazione della gestione dei debiti finanziari e della liquidità, supportati anche da sistemi di reportistica, da strumenti informatici e, ove possibile, da strutture di cash-pooling;
  • attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine;
  • diversificazione del portafoglio di strumenti di finanziamento utilizzati;
  • dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari;
  • monitoraggio, anche prospettico, delle necessità di finanziamento e loro distribuzione all'interno del Gruppo.

La Società dispone di linee di credito bancarie a medio termine, relative alle operazioni di finanziamento attualmente in essere ed evidenziate nel presente bilancio, e a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative (emissione di fideiussioni, operazioni in cambi ecc.).

Si ritiene che tali linee di credito, unitamente ai fondi che saranno generati dall'attività operativa, consentiranno alla Società di soddisfare i fabbisogni annuali derivanti dalle attività di gestione del capitale circolante, di investimento e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

La nota 32. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria riepiloga il valore contabile delle attività e passività finanziarie, secondo lo IFRS 9 e la loro classificazione sulla base delle categorie individuate dal predetto principio.

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività finanziarie della Società al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019 sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati.

Flussi non
attualizzati al
31.12.2020
Entro un
anno
Da uno
a cinque
anni
Oltre
cinque anni
Flussi non
attualizzati al
31.12.2019
Entro un
anno
Da uno
a cinque
anni
Oltre
cinque
anni
Debiti verso banche(*) (420.211) (87.780) (332.431) - (287.230) (66.635) (220.594) -
Debiti verso altri
finanziatori(**)
(159.077) (24.142) (91.371) (43.564) (161.223) (2.560) (92.786) (65.877)
Debiti commerciali (4.345) (4.345) - - (6.354) (6.354) - -
Debiti tributari e altri
debiti
(12.769) (12.769) - - (10.842) (10.842) - -
Totale (596.402) (129.036) (423.802) (43.564) (465.649) (86.391) (313.380) (65.877)

(*) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 416.567 al 31 dicembre 2020 e M/Euro 284.557 al 31 dicembre 2019. Per il dettaglio si rinvia alla nota 24. Debiti verso banche.

(**) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 150.394 al 31 dicembre 2020 (al netto della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati per M/Euro 1.318 e del corrispettivo variabile connesso all'acquisto di una partecipazione di minoranza per M/Euro 647) e M/Euro 150.014 al 31 dicembre 2019 (al netto della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati per M/Euro 520 e del corrispettivo variabile connesso all'acquisto di una partecipazione di minoranza per M/Euro 636). Per il dettaglio si rinvia alla nota 25. Debiti verso altri finanziatori.

Relativamente alle passività per leasing rilevate secondo l'IFRS 16 Leases si rinvia alla nota 11. Leasing.

Rischio di cambio

La Società, in connessione all'attività caratteristica, è esposta al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute (diverse da quella di conto) in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, la Società adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.

Per le politiche, l'oggetto e gli strumenti di copertura, nonché per la struttura operativa adottati a livello di Gruppo, si rinvia ai commenti al bilancio consolidato.

Sensitivity analysis:

Si è stimato quale sarebbe il potenziale impatto, in termini di variazione di fair value, di un'ipotetica ed immediata variazione nei tassi di cambio di fine anno in una misura ritenuta significativa (+/- 5%) considerando solo quei crediti/debiti in valuta che non hanno ricevuto copertura, in quanto si ritiene che per i crediti/debiti coperti, la copertura sia in grado di produrre effetti economici uguali e contrapposti a quelli generati dai crediti/debiti stessi.

Una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno delle principali valute di esposizione (Dollaro USA, Dollaro Hong Kong e Sterlina) produrrebbe una variazione di fair value pari a circa +/- M/Euro 4 (+/- M/Euro 40 al 31 dicembre 2019). Essendo la maggior parte dei crediti/debiti in questione in scadenza entro l'esercizio successivo, tale variazione di fair value avrebbe impatto sul conto economico dell'esercizio successivo.

Le operazioni di copertura in essere al 31 dicembre 2020 sono descritte nel paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse al 31 dicembre 2020".

Rischio di tasso di interesse

La Società è esposta al rischio di tasso di interesse su operazioni di finanziamento, qualora queste siano a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione dei rischi di cambio.

Lo scopo della gestione del rischio di tasso di interesse è di fissare anticipatamente il costo massimo (in termini di tasso interbancario, che costituisce il benchmark di riferimento per l'indebitamento) per una parte dell'indebitamento finanziario.

Al 31 dicembre 2020 in seguito alle coperture in essere su tassi, in particolare gli IRS - Interest Rate Swap correlati ai finanziamenti in essere, il debito finanziario della Società è prevalentemente a tasso fisso.

Sensitivity analysis:

Si è stimato quale sarebbe l'impatto potenziale di un'ipotetica ed istantanea variazione dei tassi di interesse di entità rilevante (+/-1% nei tassi di mercato) sul costo del debito della Società, ricomprendendo solo quelle poste di posizione finanziaria netta che generano interessi attivi/passivi a tasso variabile ed escludendo le altre (quindi su un montante di Euro 434,2 milioni di attività nette su un totale di Euro 7,6 milioni di attività nette al 31 dicembre 2020 e, per il 2019, su un montante di Euro 328,2 milioni di attività nette su un totale di Euro 8,2 milioni di passività nette). In assenza di coperture, ogni variazione nei tassi di interesse ha un impatto diretto e totale sul costo di tale quota dell'indebitamento, in termini di maggiori/ minori oneri finanziari.

Di conseguenza, una variazione del +/- 1% dei tassi di interesse porterebbe a una variazione interamente contabilizzabile a conto economico per Euro 4,3 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2020 (Euro 3,3 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2019).

Per quanto riguarda i finanziamenti i contratti di copertura hanno consentito di trasformare i tassi di interesse variabile in tassi di interesse fisso. Pertanto, la variazione dei tassi di interesse non avrebbe comunque nessun impatto sul conto economico. Tuttavia, in considerazione del fatto che i contratti di copertura vengono valutati a fair value, e che la componente relativa ai flussi futuri di interessi viene sospesa a patrimonio netto, una variazione di +/- 1% dei tassi porterebbe a una variazione della riserva di cash flow hedge pari a +/- Euro 1,4 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2020 (Euro 2,5 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2019).

Si rinvia al paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse al 31 dicembre 2020" per ulteriori dettagli.

Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2020

La Società ha in essere al 31 dicembre 2020 diversi strumenti derivati, sia a copertura del fair value degli strumenti sottostanti sia dei flussi di cassa.

Ai fini del trattamento contabile, i derivati a copertura del rischio su flussi attesi vengono contabilizzati in hedge accounting (cash flow hedge), in quanto viene rispettato ciò che prevede l'IFRS 9.

I derivati a copertura di debiti e crediti in valuta, invece, vengono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico, come attività e passività finanziarie detenute per negoziazione. Tali strumenti compensano il rischio oggetto di copertura (già iscritto in bilancio).

Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in essere al 31 dicembre 2020 valutate al fair value:

31 dicembre 2020
Fair value
Contratti a termine su cambi (2)
Derivati a copertura di crediti/debiti (2)
Contratti a copertura del rischio di tasso di interesse (1.316)
Derivati a copertura di flussi di cassa attesi (1.316)
Totale fair value derivati (1.318)

Contratti a termine a coperture del rischio di cambio su crediti e debiti in valuta:

Valore Nozionale (valori in migliaia) Fair value vs Gruppo
(in M/Euro)
Valuta Gruppo Terzi Attività
correnti
Passività
correnti
Acquisti Vendite Totale Acquisti Vendite Totale
USD/EUR (600) 600 - - - - - (2)
Totale Fair Value - (2)

IRS (Interest Rate Swap) a copertura del rischio di tasso di interesse sui finanziamenti:

La valutazione dei derivati è effettuata a fair value, utilizzando il metodo dell'attualizzazione dei flussi futuri, scontati sulla base delle curve dei tassi base swap non comprensivi dello spread; al 31 dicembre 2020 il fair value dei derivati, che tiene conto anche del cosiddetto "rischio controparte", ai sensi dell'IFRS 13 – Fair Value measurement, è negativo per M/Euro 1.316 ed è esposto tra i debiti verso altri finanziatori.

Considerato che la copertura anticipatoria sui futuri flussi di interessi ha soddisfatto i requisiti di efficacia, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di cash flow hedge per un importo negativo di M/Euro 1.217, dal quale poi è stato dedotto il relativo effetto fiscale per M/Euro 292.

Il dettaglio è il seguente (i valori sono al lordo del relativo effetto fiscale):

31/12/2020
Fair value (in M/Euro)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 100.000 (294)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 89.000 (335)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 50.000 (477)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 28.500 (177)
IRS su finanziamento con valore nozionale pari a M/Euro 12.500 (33)
Totale fair value derivati (1.316)
di cui:
fair value negativo a breve termine
fair value negativo a m/l termine
(705)
(611)

35. Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate

L'allegato n. 4 riporta le informazioni richieste dalle Comunicazioni CONSOB n. 97001574 del 20/02/97, n. 98015375 del 27/02/98 e n. DEM/2064231 del 30/09/2002, aventi per oggetto i rapporti intrattenuti con le società del Gruppo e con le parti correlate; si segnala che tutte le operazioni poste in essere rientrano nell'ordinaria gestione del Gruppo, salvo quanto già specificato nella presente nota, e sono regolate a condizioni di mercato.

36. Eventi successivi

Non si rilevano eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio.

37. Proposte di deliberazione all'assemblea

1) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.1 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 Aprile 2021 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2020: presentazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'Attestazione del Dirigente Preposto. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

nel sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2020 di De' Longhi S.p.A., Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A.,

presa visione del progetto di Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2020 di De' Longhi S.p.A., della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e della ulteriore documentazione prevista dalla legge

delibera

di approvare la Relazione degli Amministratori sulla gestione e il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di De' Longhi S.p.A.".

2) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.2 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 Aprile 2021 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2020: proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione del dividendo. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

in relazione alla destinazione dell'utile netto dell'Esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, pari ad Euro 88.710.388, Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A.,

tenuto conto dell'utile di esercizio risultante dal bilancio al 31 dicembre 2020, preso atto della Relazione degli Amministratori sulla gestione

delibera

1. di accantonare a riserva legale, ai sensi dell'art. 2430 del codice civile, una parte dell'utile dell'esercizio 2020, pari ad Euro 317.569, in misura necessaria per raggiungere un quinto del capitale sociale sottoscritto alla data della presente Assemblea;

2.di distribuire un dividendo ordinario lordo di Euro 0,54 per ciascuna azione avente diritto alla record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. N. 58/98, una volta dedotto l'accantonamento di cui al punto 1;

3.di accantonare a riserva straordinaria l'importo dell'utile dell'esercizio 2020 che residua;

4.di stabilire che il pagamento del dividendo avvenga, per ciascuna azione avente diritto, il 26 maggio 2021, con data stacco della cedola il 24 maggio 2021, in conformità al calendario di Borsa Italiana, e record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. n. 58/98, il 25 maggio 2021".

Treviso, 11 marzo 2021

De' Longhi S.p.A. L' Amministratore Delegato Massimo Garavaglia

Allegati

276 DE' LONGHI S.P.A. - RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note illustrative, delle quali costituiscono parte integrante.

Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:

    1. Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
    1. Rendiconto Finanziario in termini di Posizione Finanziaria Netta.
    1. Elenco delle società controllate e collegate e movimentazione delle partecipazioni.
    1. Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate: a) Conto Economico e Situazione Patrimoniale-Finanziaria b) Riepilogo per società

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

(Allegato n. 1 alle Note illustrative)

I sottoscritti, Massimo Garavaglia, Amministratore Delegato, e Stefano Biella, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della De' Longhi S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 2, 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio nel corso dell'esercizio 2020.

Si attesta, inoltre, che:

  • il bilancio al 31 dicembre 2020:
  • è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dalla Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Società, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Massimo Garavaglia Stefano Biella

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Rendiconto Finanziario in termini di Posizione Finanziaria Netta

(Allegato n. 2 alle Note illustrative)

(Valori in migliaia di Euro) 2020 2019
Risultato netto 88.710 119.094
Imposte sul reddito del periodo (4.656) (3.039)
Proventi per dividendi (110.949) (135.633)
Ammortamenti 777 839
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie 5.840 2.754
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente (A) (20.278) (15.985)
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali (429) 27.757
Debiti commerciali (2.009) (14.650)
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto 3.410 1.078
Pagamento imposte sul reddito (320) (70)
Flussi finanziari generati da movimenti di capitale circolante (B) 652 14.115
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) (19.626) (1.870)
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (10) (15)
Investimenti in immobilizzazioni materiali (65) (3)
Investimenti in beni in leasing (202) (73)
Proventi per dividendi 110.949 135.633
Flussi finanziari generati da attività di investimento (C) 110.672 135.542
Flusso netto operativo (A+B+C) 91.046 133.672
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 (D) - (1.478)
Acquisto di azioni proprie (14.534) -
Esercizio stock option 21.452 -
Distribuzione dividendi (80.813) (55.315)
Riserva Cash flow hedge (1.379) 780
Flusso di cassa assorbito dalla variazione di voci di patrimonio netto (E) (75.274) (54.535)
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) 15.772 77.659
Indebitamento finanziario netto all'inizio del periodo (8.199) (85.858)
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) 15.772 77.659
Posizione finanziaria netta attiva finale (Indebitamento finanziario netto finale) 7.573 (8.199)

Elenco delle partecipazioni ex art. 2427 c.c.

(Allegato n. 3 alle Note illustrative)(*)

Denominazione Sede Capitale
Sociale
Patrimonio
netto
Utile o
(perdita)
ultimo
esercizio
Quota
detenuta
direttamente
Valore di
bilancio
Imprese controllate M/Euro
De Longhi
Benelux S.A.(1)
Luxembourg Eur 181.730.990 Eur 293.608.096 Eur 46.792.213 100% 266.737
De' Longhi
Appliances S.r.l.
Treviso Eur 200.000.000 Eur 336.401.491 Eur 78.325.468 100% 242.678
De'Longhi
Deutschland GmbH (2)
Neu Isenburg Eur 2.100.000 Eur 31.713.505 Eur 6.500.178 100% 40.800
De' Longhi Capital
Services S.r.l.(3) (4)
Treviso Eur 53.000.000 Eur 59.148.945 Eur 3.626.490 11,32% 6.005
E-Services S.r.l. Treviso Eur 50.000 Eur 1.959.867 Eur 1.515.394 100% 5.264
De'Longhi
Romania S.r.l.(2) (4)
Cluj-Napoca Ron 140.000.000 Ron 458.640.476 Ron 92.089.763 10% 3.078
De'Longhi
Kenwood GmbH(2)
Wr. Neudorf Eur 36.336 Eur 5.349.982 Eur 1.155.701 100% 2.900
Clim.Re S.A.(1) (4) Luxembourg Eur 1.239.468 Eur 1.668.625 Eur - 4% 54
De'Longhi
Polska Sp.Zoo(2) (4)
Warszawa Pln 50.000 Pln 58.810.120 Pln 16.676.280 0,1% -
Totale 567.516

(*) Trattasi di dati relativi ai bilanci civilistici al 31 dicembre 2020, se non specificato diversamente.

(1) Trattasi di dati relativi ai bilanci civilistici al 31 dicembre 2019.

(2) Trattasi di dati utilizzati ai fini del processo di consolidamento del 31 dicembre 2020.

(3) Lo statuto approvato con assemblea straordinaria del 29 dicembre 2004, prevede diritti particolari a De' Longhi S.p.A. (pari all'89% dei diritti di voto) per le delibere ordinarie (approvazione di bilanci, distribuzione dividendi, nomina amministratori e sindaci, acquisto e vendita di aziende, concessione di finanziamenti a favore di terzi); per le altre delibere i diritti di voto sono proporzionali.

(4) La quota residua è detenuta indirettamente.

Prospetto delle variazioni delle partecipazioni

(Allegato n. 3 alle Note illustrative - segue)

(Valori in migliaia di Euro)
Partecipazioni Valore di bilancio
al 31 dicembre 2019
Acquisizioni,
sottoscrizioni e
ripianamenti
Cessioni Svalutazioni e
ripristini netti
Valore di bilancio
al 31 dicembre
2020
Controllate
De Longhi Benelux S.A. 266.737 - - - 266.737
De' Longhi Appliances S.r.l. 242.678 - - - 242.678
De'Longhi Deutschland GmbH 40.800 - - - 40.800
De' Longhi Capital Services S.r.l. 6.005 - - - 6.005
E-Services S.r.l. 5.264 - - - 5.264
De'Longhi Romania S.r.l. 3.078 - - - 3.078
De'Longhi Kenwood GmbH 2.900 - - 2.900
Clim.Re S.A. 54 - - - 54
De'Longhi Polka Sp.Zo.o. - - - - -
Totale partecipazioni 567.516 - - - 567.516

(Allegato n. 4 alle Note illustrative)

Conto economico

ai sensi della delibera consob n. 15519 Del 27 luglio 2006

(Valori in migliaia di Euro) Note 2020 di cui parti
correlate
2019 di cui parti
correlate
Ricavi 1 8.847 8.723 9.414 9.347
Totale ricavi netti 8.847 9.414
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2 (52) (69)
Consumi (52) (69)
Costo del lavoro 3 (14.483) (10.588)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 4 (16.195) (2.030) (15.192) (2.535)
Accantonamenti 5 - 539
Ammortamenti 6 (777) (839)
RISULTATO OPERATIVO (22.660) (16.735)
Proventi (oneri) finanziari netti 7 106.714 111.091 132.790 135.681
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 84.054 116.055
Imposte 8 4.656 3.039
RISULTATO NETTO 88.710 119.094

(Allegato n. 4 alle Note illustrative - segue)

Situazione patrimoniale-finanziaria

redatta ai sensi della delibera consob n. 15519 Del 27 luglio 2006

Attivo

(Valori in migliaia di Euro) Note 31.12.2020 di cui parti
correlate
31.12.2019 di cui parti
correlate
ATTIVITÀ NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 210 697
- Altre immobilizzazioni immateriali 9 210 697
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 1.285 1.297
- Altre immobilizzazioni materiali 10 60 3
- Diritto d'uso beni in leasing 11 1.225 1.294
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE 567.635 568.300
- Partecipazioni 12 567.516 567.516
- Crediti 13 119 116 131 130
- Altre attività finanziarie non correnti 14 - 653
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 569.130 570.294
ATTIVITÀ CORRENTI
CREDITI COMMERCIALI 15 3.418 1.847 2.989 1.418
CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI 16 - 2.642
ALTRI CREDITI 17 11.587 4.583 6.032 3.377
CREDITI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 18 577.570 577.570 427.950 427.950
DISPONIBILITÀ LIQUIDE 19 44 94
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 592.619 439.707
TOTALE ATTIVO 1.161.749 1.010.001

(Allegato n. 4 alle Note illustrative - segue)

Situazione patrimoniale-finanziaria

redatta ai sensi della delibera consob n. 15519 Del 27 luglio 2006

Passivo e patrimonio netto

(Valori in migliaia di Euro) Note 31.12.2020 di cui parti
correlate
31.12.2019 di cui parti
correlate
PATRIMONIO NETTO
PATRIMONIO NETTO 567.416 551.146
- Capitale Sociale 22 225.823 224.250
- Riserve 23 252.883 207.802
- Risultato netto 88.710 119.094
TOTALE PATRIMONIO NETTO 567.416 551.146
PASSIVITÀ NON CORRENTI
DEBITI FINANZIARI 460.127 370.502
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 24 330.012 218.746
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine)
25 129.161 150.705
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 11 954 802 1.051 969
PASSIVITÀ FISCALI DIFFERITE 26 713 1.623
FONDI PER RISCHI E ONERI NON CORRENTI 6.348 3.012
- Benefici ai dipendenti 27 6.348 3.012
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 467.188 375.137
PASSIVITÀ CORRENTI
DEBITI COMMERCIALI 28 4.345 6.354 1.414
DEBITI FINANZIARI 110.031 66.522
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 24 86.555 65.811
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine)
25 23.199 81 465 102
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 11 277 172 246 169
DEBITI TRIBUTARI 29 122 -
ALTRI DEBITI 30 12.647 5.396 10.842 4.495
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 127.145 83.718
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.161.749 1.010.001

Riepilogo per società

(Allegato n. 4 alle Note illustrative - segue)

(Valori in milioni di
Euro)
Ricavi(1) Consumi e
Costi per
Servizi(1)
Proventi
e oneri
finanziari
Crediti
finanziari
non correnti
Crediti
finanziari
correnti
Altri
crediti(2)
Debiti
finanziari
non correnti
Debiti
finanziari
correnti(3)
Altri
debiti
Società controllanti:
DE LONGHI
INDUSTRIAL S.A.
- - - - - 4,4 - - -
Totale società
controllanti (a)
0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,4 0,0 0,0 0,0
Società controllate
e collegate:
DE' LONGHI
APPLIANCES S.R.L.
6,3 (0,3) 64,5 - - 0,9 (0,8) (0,2) (5,2)
DE'LONGHI
KENWOOD A.P.A. LTD
1,4 - 0,1 0,1 - - - - -
E-SERVICES S.R.L. 0,5 (0,3) 1,8 - - 0,9 - - (0,2)
DE'LONGHI
HOUSEHOLD GMBH
0,1 - - - - 0,1 - - -
DE'LONGHI S.R.L. -
ROMANIA
0,1 - - - - - - - -
KENWOOD LIMITED 0,1 (0,4) - - - 0,1 - - -
DE'LONGHI
AMERICA INC.
- (1,0) - - - - - - -
DE LONGHI
BENELUX S.A.
- - 38,0 - - - - - -
DE'LONGHI
DEUTSCHLAND GMBH
- - 6,4 - 6,4 - - - -
DE' LONGHI
CAPITAL SERVICES Srl
- - 0,4 - 571,2 - - (0,1) -
Totale controllate
e collegate (b)
8,5 (2,0) 111,2 0,1 577,6 2,0 (0,8) (0,3) (5,4)
Parti correlate:
GAMMA S.R.L. 0,1 - - - - - - - -
DL RADIATORS S.R.L. 0,1 - (0,1) - - - - - -
Totale società
correlate (c)
0,2 0,0 (0,1) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Totale società
controllanti,
controllate, collegate
e correlate (a+b+c)
8,7 (2,0) 111,1 0,1 577,6 6,4 (0,8) (0,3) (5,4)

(1) Trattasi prevalentemente di rapporti di natura commerciale e di fornitura di servizi di natura amministrativa prestati dal personale dipendente.

(2) La voce è costituita da "Crediti commerciali" per Euro 1,8 milioni e "Altri crediti" per euro 4,6 milioni.

(3) La voce è costituita da "Debiti verso altri finanziatori" per Euro 0,1 milioni e "Debiti per leasing" per euro 0,2 milioni.

Si rinvia alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" per le informazioni relative ai compensi ad amministratori e sindaci.

286 DE' LONGHI S.P.A. - RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

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Relazione del Collegio Sindacale

292 DE' LONGHI S.P.A. - RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

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Cesare Conti (Presidente) Carone (Su
Paola Mignani
Alberto Villani

Il presente fascicolo è disponibile su internet all'indirizzo: www.delonghigroup.com

De' Longhi S.p.A.

Sede sociale: Via L. Seitz, 47 – 31100 Treviso Capitale Sociale: Euro 225.837.846 (sottoscritto e versato) Codice Fiscale e N. iscrizione al Registro delle Imprese: 11570840154 Iscritta al R.E.A. di Treviso n. 224758 Partita I.V.A. 03162730265

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