Annual Report • Mar 29, 2018
Annual Report
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Approvata dal Consiglio di Amministrazione il 20 marzo 2018
$\label{eq:2.1} \frac{1}{\sqrt{2\pi}}\int_{0}^{\infty}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\left(\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\right)^{2\alpha} \frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\int_{0}^{\infty}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{1}{\sqrt{2\pi}}\frac{$
$\sim$
$\sim$ 100 $^{\prime\prime}$
| Messaggio dell'Amministratore Delegato | ||
|---|---|---|
| Nota metodologica | ||
| I temi rilevanti | ||
| Il perimetro di rendicontazione | ||
| 1. | Modello di business | |
| Struttura del Gruppo | ||
| 2. | Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi | |
| Governance | ||
| Il modello di gestione aziendale | ||
| La gestione del rischio | ||
| 3. | Rispetto delle norme e integrità della condotta aziendale | |
| Integrità della condotta aziendale | ||
| Prevenzione e contrasto della corruzione | ||
| 4. | Prodotti e clienti | |
| Innovazione | ||
| Qualità e sicurezza a servizio dei clienti | ||
| Sicurezza dei dati e informatica | ||
| 5. | Le persone in Datalogic | |
| La fotografia delle persone nel Gruppo | ||
| La gestione delle Risorse Umane nel Gruppo | ||
| Salute e sicurezza dei lavoratori | ||
| Focus: La gestione della salute e sicurezza in Italia | ||
| 6. | La catena di fornitura | |
| La fotografia della catena di fornitura | ||
| La gestione della catena di fornitura | ||
| 7. | La tutela dell'ambiente | |
| La gestione degli impatti ambientali | ||
| I consumi e le emissioni | ||
| Focus: Il sito di Monte San Pietro | ||
| Appendice: GRI Content Index | ||
| Relazione della società di revisione |
Nel 2017 Datalogic ha raggiunto il traguardo dei 45 anni di attività. Tale traguardo ha coinciso con la definizione di una nuova strategia che ha comportato il passaggio da un'organizzazione incentrata sul prodotto ad una sul cliente.
L'obbligo di redigere la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, introdotto dal Decreto Legislativo 254/2016, è stato colto da Datalogic come uno stimolo e un'opportunità per portare a sintesi e rappresentare in modo organico le iniziative sui temi sociali, ambientali, attinenti al personale e i risultati ottenuti dal Gruppo in questi ambiti.
Il cuore della Missione di Datalogic è la capacità di rispondere in modo eccellente ai bisogni in continua evoluzione dei propri clienti, e di anticiparli, grazie ai crescenti investimenti in ricerca e sviluppo per la realizzazione di prodotti e soluzioni ad alto contenuto tecnologico. La relazione con i clienti e l'innovazione rappresentano quindi i temi centrali della presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, così come le nostre persone, il loro percorso di crescita e la loro formazione. Approfondimenti puntuali sono dedicati alla rendicontazione di come le scelte del Gruppo nei diversi ambiti gestionali e nelle diverse realtà internazionali concorrano al raggiungimento della Missione, attraverso la valorizzazione delle persone, la responsabilità nelle relazioni con i fornitori, l'attenta gestione degli impatti ambientali, l'integrità della condotta aziendale verso gli stakeholder.
Nel corso del prossimo anno consolideremo i processi interni al fine di ampliare il patrimonio informativo da condividere con tutti i nostri stakeholder. Ci auguriamo però che questa prima Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario possa già darvi un'idea di quanto facciamo nel mondo per i nostri clienti, le nostre persone, il progresso innovativo in ambito high-tech e per tutti i nostri stakeholder.
Il Decreto Legislativo 254/2016 (di seguito: il Decreto) ha recepito nell'ordinamento italiano la Direttiva 2014/95/UE, recante modifica alla Direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni.
Tale normativa ha introdotto in Italia l'obbligo, per le società o gruppi di grandi dimensioni che costituiscono enti di interesse pubblico, di rendicontare su temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva rilevanti per ciascuna impresa alla luce delle proprie attività e caratteristiche.
Il Gruppo Datalogic, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la presente dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito: Dichiarazione o DNF), per l'esercizio 2017, che costituisce una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione.
Per il Gruppo Datalogic si tratta della prima esperienza di rendicontazione e comunicazione esterna delle performance non finanziarie, in occasione della quale è stato strutturato un processo che ha permesso di portare a sistema il patrimonio informativo esistente in azienda in relazione ai temi rilevanti, arricchendo anche le modalità di rappresentazione e diffusione delle performance più significative. La selezione dei temi rilevanti da rendicontare è avvenuta attraverso un processo descritto in dettaglio nel seguito della presente Nota metodologica.
La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017 riguarda il periodo 1 gennaio - 31 dicembre 2017 e comprende Datalogic S.p.A. e tutte le società consolidate integralmente nel perimetro del Bilancio Consolidato (nel documento, i termini "Datalogic S.p.A." o "Capogruppo" indicano la sola società Datalogic S.p.A., mentre i termini "Gruppo Datalogic", "Gruppo" e "Datalogic" identificano l'intero perimetro di consolidamento), con le eccezioni di cui al successivo § "Il perimetro di rendicontazione".
Lo standard di rendicontazione adottato da Datalogic per la redazione della presente DNF sono i GRI Sustainability Reporting Standards (di seguito anche "GRI Standards") pubblicati nel 2016 dalla Global Reporting Initiative (GRI); in particolare, secondo quanto previsto dallo Standard GRI 101: Foundation, paragrafo 3, all'interno di questo documento si è fatto riferimento ai GRI Reporting Standards elencati nel seguito della presente Nota Metodologica ("GRI-referenced").
Gli indicatori di performance sono stati selezionati, tra quelli proposti dagli standard presi in considerazione, in base a criteri di rilevanza e rappresentatività rispetto alla realtà e ai business del Gruppo.
Il processo è stato coordinato a livello di Gruppo dal Group Corporate Governance Counsel; le funzioni aziendali, sia a livello centrale che locale, sono state coinvolte nella raccolta di politiche, rischi generati e subiti, modello di gestione ed organizzazione, informazioni e dati necessari alla redazione della Dichiarazione.
La predisposizione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ha periodicità annuale e prevede un raffronto con le informazioni fornite negli esercizi precedenti. Poiché il 2017 è il primo esercizio di pubblicazione della DNF ex. D.Lgs. 254/16, nel documento è disponibile la piena comparabilità con l'esercizio 2016 per una parte dei dati; per i restanti dati, il raffronto con gli esercizi precedenti sarà possibile a partire dalla prossima Dichiarazione.
I dati sono calcolati in modo puntuale sulla base delle risultanze contabili, extracontabili e degli altri sistemi informativi in uso presso le funzioni competenti, e validati dai relativi responsabili. In caso di dati determinati attraverso l'utilizzo di stime è esplicitato il relativo metodo di calcolo all'interno del documento.
Il presente documento è approvato dal Consiglio di Amministrazione di Datalogic S.p.A. in data 20 marzO 2018.
La Dichiarazione Non Finanziaria è sottoposta a verifica da parte di una società indipendente, EY S.p.A. (incaricata anche della revisione della Relazione Finanziaria del Gruppo Datalogic), secondo le modalità previste dalla normativa attualmente in vigore.
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La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017 è disponibile sul sito internet del Gruppo.
La DNF mira a fornire informazioni sui temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle sue attività, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto da questa prodotto (art. 3, c. 1 del D.Lgs. 254/2016).
Datalogic, avendo come riferimento i GRI Standards, ha pertanto realizzato, nel 2017, un processo di analisi di materialità così come previsto dallo Standard GRI 101 - Foundation, per individuare i temi rilevanti in base all'importanza degli impatti economici, ambientali e sociali generati dalle proprie attività e alla loro influenza sulle valutazioni e le decisioni degli stakeholder del Gruppo, sui quali focalizzare la DNF 2017.
Il processo di analisi di materialità è stato condotto seguendo tre fasi principali: l'identificazione preliminare delle possibili tematiche, la valutazione e definizione puntuale delle tematiche e la prioritizzazione delle stesse.
L'identificazione dei temi è avvenuta con un'analisi di fonti documentali interne ed esterne, che ha permesso di identificare i temi centrali per l'azienda in termini di obiettivi, strategie, politiche, approcci e sistemi di gestione, nonché le questioni inerenti al contesto e al settore di operatività.
A partire dagli esiti delle analisi condotte, e considerando le indicazioni fornite dal D.Lgs. 254/2016, è stata elaborata una lista di temi potenzialmente rilevanti, rispetto ai quali sono stati coinvolti attori interni ed esterni all'azienda per definire un ordine di priorità.
Per quanto riguarda la dimensione interna, sono stati intervistate 13 persone che rappresentano i primi livelli aziendali, chiedendo loro di definire il grado di rilevanza per l'azienda (in termini di impatti economici, sociali e ambientali del business) dei temi individuati.
Per quanto riguarda la dimensione esterna, sono stati intervistati i rappresentanti di 10 stakeholder (clienti, partner, fornitori, mondo accademico e associazioni), chiedendo loro di definire il grado di rilevanza dei temi secondo il loro punto di vista, per quanto possono avere impatti sulle loro scelte e sui loro interessi.
Portando a sintesi le due dimensioni, considerate alla luce di una lettura complessiva del modello di business e delle strategie aziendali, si è ricavata una graduatoria dei temi in base alla loro rilevanza complessiva, che individua alcuni temi come "material" per Datalogic, e in particolare:
Condotta aziendale: la definizione di un insieme organico di valori e principi da rispettare, supportata dall'adozione di strumenti che ne facilitino la messa in pratica, supporta la diffusione in azienda di una cultura comune orientata ai risultati, all'efficienza e al senso di appartenenza al Gruppo.
I risultati dell'analisi di materialità sono stati validati e approvati dall'Amministratore Delegato del Gruppo.
Dall'analisi di materialità è emerso che il tema dei Diritti Umani sia solo limitatamente rilevante per il Gruppo (a fronte di un livello di rischio non significativo connesso alle attività di Datalogic, e considerato molto basso anche in relazione ai fornitori diretti della Società), e sarà quindi oggetto di trattazione molto sintetica all'interno della DNF, ai fini di completezza dell'informazione. Inoltre, la presente Dichiarazione non riporta le emissioni inquinanti in atmosfera di Gruppo, in quanto non rilevanti per assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta: il business del Gruppo Datalogic è infatti caratterizzato da uffici e sedi produttive che non generano emissioni inquinanti rilevanti.
I temi rilevanti sono quindi stati ricondotti agli ambiti previsti dal D.Lgs. 254/2016:
| Aspetto rilevante | Ambito D.Lgs 254/2016 |
Perimetro dell'aspetto | Disclosure GRI Standards rendicontate | |
|---|---|---|---|---|
| Interno | Esterno | |||
| Relazioni con i clienti | Aspetti sociali | Gruppo | ÷ | 416-1 "Valutazione dell'impatto sulla salute e sulla sicurezza delle categorie di prodotti e servizi" (v. 2016) 416-2 "Incidenti di non conformità riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza di prodotti e servizi" (v. 2016) 418-1 "Reclami fondati relativi a violazioni della privacy dei clienti e perdite dei dati dei clienti" (v. 2016) |
| Innovazione | Gruppo | ÷, | Altra disclosure: persone impiegate in R&D | |
| Relazione con i fornitori | Gruppo | $\overline{\phantom{a}}$ | 102-9 "Catena di fornitura" (v. 2016) | |
| Persone in azienda | Gestione del personale |
Gruppo | $\sim$ | 102-8 "Numero di dipendenti per tipo di contratto, regione e genere" (v. 2016) 404-2 "Programmi per aggiornare le competenze dei dipendenti e i programmi di assistenza alla transizione" (v. 2016) |
| Sicurezza sul lavoro | Gruppo | Fornitori | 403-3 "Lavoratori con alta incidenza o alto rischio di malattia connessi alla loro occupazione" (v. 2016) |
|
| Gestione degli impatti ambientali |
Ambiente | Siti produttivi |
302-1 "Consumi di energia all'interno dell'organizzazione"(v. 2016) 302-3 "Intensità energetica" (v. 2016) 303-1 "Acqua" (v. 2016) 305-1 "Emissioni dirette di gas a effetto serra" (v. 2016) 305-2 "Emissioni indirette di gas a effetto serra" (v. 2016) 307-1 "Mancata compliance con leggi e regolamentazione ambientale" (v. 2016) |
|
| Condotta aziendale | Lotta alla corruzione attiva e passiva |
Gruppo | $\bar{a}$ | 205-3 "Episodi confermati di corruzione e azioni prese" (v. 2016) |
Il perimetro di rendicontazione, come l'ambito di copertura delle Disclosure GRI adottate, è l'intero Gruppo Datalogic (Datalogic S.p.A. e società consolidate integralmente), con l'unica eccezione delle tematiche ambientali (Disclosure GRI 302-1, 302-3, 303-1, 305-1, 305-2). La rendicontazione in materia ambientale è infatti focalizzata sulle sole sedi che svolgono, anche o prevalentemente, produzione diretta, che è identificata come l'area di attività più significativa in merito agli impatti ambientali prodotti, sia per il tipo di attività svolte che per il numero di persone che vi operano. Le sedi del Gruppo, al di fuori di quelle che svolgono attività di produzione, infatti, ospitano funzioni di staff e commerciali in strutture dedicate a uffici. Per maggiore completezza sono comunque comprese nel perimetro di rendicontazione dei dati ambientali tutte le sedi del Gruppo in Italia, dove ha sede in particolare l'headquarter che ospita le funzioni corporate e impiega 346 persone.
Con riferimento a questa prima annualità di rendicontazione, quindi, la raccolta e l'analisi dei dati ambientali è focalizzata su:
1) Sedi del Gruppo in Italia nel loro complesso; queste comprendono le attività svolte:
2) Stabilimenti del Gruppo in Europa dell'Est, si tratta di:
3) Stabilimento presso Ho Chi Min City in Vietnam, dove lavorano 554 dipendenti, per il 60% diretti di produzione.
4) Stabilimenti Datalogic in America, e in particolare:
Riguardo il perimetro esterno di rendicontazione, si segnala che, ad oggi, la rendicontazione non è estesa ai fornitori.
Il Gruppo Datalogic è leader tecnologico a livello mondiale nei mercati dell'acquisizione automatica dei dati e di automazione dei processi. Il Gruppo è specializzato nella progettazione e produzione di lettori di codici a barre, mobile computer, sensori per la rilevazione, misurazione e sicurezza, sistemi di visione e marcatura laser e lettori di radiofreguenza (RFID). Le sue soluzioni all'avanguardia contribuiscono ad aumentare l'efficienza e la qualità dei processi, lungo l'intera catena del valore, nei settori Retail, Manufacturing, Transportation & Logistics e Healthcare.
L'impegno del Gruppo si esprime in una Visione chiara: "Un mondo identificato, rilevato, ispezionato, marcato e verificato da Datalogic".
La Missione di Datalogic è "fornire ai clienti nei settori della distribuzione organizzata e al dettaglio (Retail), del manifatturiero (Manufacturing), dei trasporti e della logistica (Transportation & Logistics) e della sanità (Healthcare) la migliore qualità ed efficienza nella collezione di dati e nei processi di automazione grazie a tecnologia avanzata, prodotti innovativi, soluzioni di eccellenza e ad un team di persone di grande talento."
Il seguente prospetto riassume i principali risultati economico-finanziari del Gruppo Datalogic del 2017 ed il confronto rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente:
| 2017 | % sui Ricavi |
2016 | % sui Ricavi variazione |
var % | $\text{var } \%$ a cambio Euro/Dollaro costante |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi totali | 606.022 100,0% | 576.482 100,0% | 29.540 5.1% | 6,0% | |||||
| Margine | operativo | lordo | 103.299 | 17,0% | 90.366 | 15,7% | 12.933 14,3% | 14,5% | |
| Risultato operativo (EBIT) | 82.879 | 13,7% | 70.245 | 12,2% | 12.634 18,0% | 18,1% | |||
| Utile/Perdita netto di Gruppo | 60.080 | 9.9% | 45.846 | 8.0% | 14.234 31,0% | ||||
| Posizione | Finanziaria | Netta | 30.137 | 3.503 | 26.634 |
I risultati dell'esercizio 2017 evidenziano una crescita di tutti gli indicatori economici. Grazie all'incremento dei ricavi di vendita, alle efficienze sul costo del venduto e al contenimento dei costi operativi, l'EBITDA sale del 14,3% a 103,3 milioni di Euro portando l'EBITDA margin al 17%, l'EBIT cresce del 18% a 82,9 milioni di Euro e l'utile netto migliora del 31% a 60,1 milioni di Euro.
La Posizione Finanziaria Netta, positiva per 30,1 milioni di Euro, evidenzia un miglioramento pari a 26,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2016.
Datalogic nasce a Bologna nel 1972 e focalizza ben presto l'attività sulla progettazione e produzione di controlli fotoelettrici per l'industria del tessile, delle ceramiche e dell'imballaggio. Nel 1974 comincia l'espansione in campo internazionale con l'apertura di un piccolo ufficio in Germania per la distribuzione dei prodotti Datalogic, e nel 1978 viene costituita la prima filiale commerciale negli Stati Uniti. Negli anni '80 Data logic si espande rapidamente, anche attraverso le prime acquisizioni, e arriva ad essere presente con stabilimenti, filiali e distributori nei cinque continenti. L'espansione, sia geografica che in termini di soluzioni proposte e di mercati serviti, prosegue negli anni '90, quando la società di rafforza anche dal punto di vista organizzativo e manageriale. Nel 2001 Datalogic si quota nel segmento STAR di Borsa Italiana. Negli anni 2000 proseguono le acquisizioni; quella dell'americana PSC, con sede a Eugene, Oregon, fa di Datalogic la terza società al mondo nel mercato dei lettori di codici a barre, determinando il raddoppio del fatturato. Negli stessi anni vengono costruiti anche gli stabilimenti in Slovacchia e in Vietnam e, successivamente, in Ungheria.
Il 2017 è stato il primo anno in cui si è operato in base alla nuova organizzazione definita e predisposta nel corso del 2016, con un approccio caratterizzato da quattro fattori chiave:
Tale strategia ha determinato una riorganizzazione societaria che ha portato, con efficacia dal 1º gennaio 2017, le attività delle Divisioni ADC (Automatic Data Capture) e IA (Industrial Automation) a confluire in un'unica entità legale in ciascuna Paese in cui il Gruppo opera.
La struttura del Gruppo, volta a supportare un modello di business "customer centric", si articola in quattro Industry Units, corrispondenti ai settori in cui il Gruppo opera sul mercato in Europa, nelle Americhe, Asia e Oceania:
Nell'ambito di tale struttura, Datalogic S.p.A. ha mantenuto la responsabilità di definire la visione, la strategia, i valori e le politiche di Gruppo.
La Struttura Organizzativa del Gruppo prevede le seguenti società, direttamente e interamente controllate da Datalogic S.p.A.:
La società Datalogic S.r.l. svolge attività di ricerca, progettazione, fabbricazione (anche su licenza), commercializzazione, vendita e distribuzione (ivi inclusi i relativi servizi di installazione, riparazione e manutenzione) dei prodotti - servizi del Gruppo Datalogic.
Datalogic S.r.l. si avvale di una pluralità di centri di Ricerca e Sviluppo distribuiti in diversi Paesi quali Italia, USA Vietnam e Cina, nonché di diversi poli produttivi (dislocati in Italia, Slovacchia, Vietnam e Ungheria e con dimensioni più ridotte, in USA e in Brasile), operando in oltre 30 paesi con presenza diretta, attraverso le proprie filiali e/o le proprie società (in Europa, nelle Americhe, in Asia e in Oceania).
La Società IP TECH S.r.l. svolge attività relative allo sviluppo, coordinamento ed organizzazione della ricerca avanzata nell'ambito del Gruppo Datalogic.
Datalogic IP TECH S.r.l. incorpora un gruppo di Ricerca e Sviluppo denominato DLLABs, focalizzato sulle tecnologie nuove ed emergenti e su quelle chiave (core) del Gruppo, oltre a un dipartimento brevetti che si occupa della gestione delle proprietà intellettuali generate dalle aziende del Gruppo.
La società SOREDI Touch Systems GmbH (acquisita nel 2017) leader in tecnologie per i terminali e più specificatamente per quelli per carrelli elevatori fondata nel 2009 e con sede a Olching (Monaco), ha realizzato nel 2016 un fatturato di 6,9 milioni di Euro ed ha 16 dipendenti.
Datalogic rivolge costantemente attenzione all'adeguatezza ed al funzionamento del proprio sistema di governo societario, procedendo nell'evoluzione delle strutture decisionali e di controllo in conformità alle best practices nazionali e internazionali in materia di corporate governance.
Il sistema tradizionale di corporate governance adottato da Datalogic S.p.A., come delineato nella rappresentazione seguente, è ispirato ai principi di correttezza e trasparenza nella gestione e nell'informazione, realizzati anche attraverso un continuo processo di verifica della loro effettiva implementazione ed efficacia.
La guotazione sul segmento STAR di Borsa Italiana, rappresentativo delle eccellenze italiane guotate, richiede al Gruppo di rispettare requisiti più stringenti sia in relazione alla Governance (ad esempio, presenza di amministratori indipendenti e di comitati interni al Consiglio di Amministrazione) che alla trasparenza e tempestività delle comunicazioni al mercato.
Datalogic S.p.A. aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate di Borsa; con deliberazione assunta dal Consiglio di Amministrazione in data 5 novembre 2015, Datalogic ha aderito alla versione del citato Codice del luglio 2015.
Immagine 2.1 - Governance del Gruppo
Alla data della Dichiarazione il Consiglio di Amministrazione di Datalogic S.p.A. è composto da 7 membri1, di cui due indipendenti:
L'età media dei Consiglieri in carica alla data della Dichiarazione è di 53 anni, con 2 Consiglieri nella fascia di età 30 - 50 anni e 5 Consiglieri nella fascia di età oltre 50 anni. Le donne rappresentano più del 25% dei componenti del Consiglio di Amministrazione, tra cui l'Amministratore Delegato.
Per ulteriori informazioni sulla composizione e i compiti degli organi sociali e sulle politiche relative si rimanda alla Relazione sul Governo Societario 2017.
Datalogic, in quanto Gruppo a carattere multinazionale, adotta un approccio gestionale alle attività chiave aziendali volto a bilanciare centralizzazione del presidio e valorizzazione delle responsabilità e competenze diffuse. Il 2017 è stato un anno particolarmente significativo dal punto di vista dell'organizzazione aziendale; da inizio anno infatti, con l'unione di Datalogic ADC e Datalogic IA in un'unica società, si è intensificato un percorso di armonizzazione degli approcci gestionali, di rafforzamento dei presidi centrali sui temi chiave, di definizione di strumenti comuni.
Datalogic S.p.A., con la volontà di assicurare condizioni di trasparenza e correttezza nella conduzione dell'attività aziendale, a tutela del proprio ruolo, delle aspettative degli azionisti e di coloro che lavorano per e con il Gruppo, ha deciso di adottare un Modello Organizzativo e di Gestione (di seguito "MOG") in linea con quanto previsto dal Decreto Legislativo 231/2001. Il Modello Organizzativo di Datalogic S.p.A. è un complesso di principi, regole, disposizioni, schemi organizzativi e connessi compiti e responsabilità, funzionale alla realizzazione e alla diligente gestione di un sistema di controllo e monitoraggio delle attività sensibili al fine della prevenzione della commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001.
Quale Holding del Gruppo, Datalogic S.p.A. ha inteso costruire un "sistema 231" che, attraverso i suoi principi, sia il punto di riferimento per le altre società facenti parte del Gruppo.
Il sistema è così sintetizzabile:
<sup>1 In data 23 novembre 2017 il rag. Pier Paolo Caruso ha comunicato le sue dimissioni dalla carica di consigliere di Datalogic S.p.A.
Il MOG ricomprende, tra le fattispecie di illecito previste, tipologie di reato strettamente connesse a temi non finanziari, come i reati ambientali e quelli connessi alla violazione delle norme sulla tutela della salute sul lavoro.
Il MOG, insieme al Codice di Condotta, viene consegnato a tutti i nuovi entrati delle aziende del Gruppo in Italia.
Per accrescere la consapevolezza sui contenuti del Modello viene svolta periodicamente un'attività di formazione rivolta a tutti i dipendenti e al personale apicale delle società italiane titolari del MOG, mediante invio periodico di newsletters, sia su temi di carattere generale (ad esempi, Normativa D.Lgs. 231/01 e relative implicazioni, Struttura dei Modelli Organizzativi, Responsabilità dell'Ente, ecc.), sia di natura specifica (relative ai reati a presupposto che compongono le parti speciali del MOG).
Inoltre, al termine di ciascun ciclo di formazione, ai dipendenti vengono sottoposti questionari riepilogativi degli argomenti trattati, per verificare la conoscenza acquisita in merito alle tematiche 231. I risultati del test sono presentanti all'Organismo di Vigilanza e Comitato Controllo, Rischi, Remunerazioni e Nomine, che in base a questi decide eventuali azioni da compiere.
Datalogic, nel suo rapido percorso di crescita che ha portato il Gruppo a evolversi e ampliare con grande frequenza il suo perimetro, ha posto attenzione nel definire procedure strutturate che presidiano a livello globale aspetti chiave quali il processo di sviluppo prodotti e l'innovazione, e la gestione della catena di fornitura, descritte nel presente documento nei capitoli dedicati ai diversi temi, in modo da garantire un approccio comune e rispondente agli obiettivi del Gruppo in tutte le sue articolazioni. Le società del Gruppo certificate ISO 9001 (Datalogic Srl, Datalogic USA Inc., Datalogic Vietnam LLC, Datalogic Slovakia SRO, Datalogic Hungary KFT, Datalogic Do Brazil) sono dotate di una Politica della Qualità uniforme tra le diverse società. I principali siti produttivi, certificati ISO 14001, sono dotati di una Politica Ambientale. Gli elementi fondamentali delle ulteriori politiche praticate dal Gruppo sono descritti all'interno dei rispettivi paragrafi di pertinenza.
Il modello di gestione e organizzazione rispetto a ciascuno dei temi rilevanti per il Gruppo Datalogic, così come presentati nella Nota Metodologica, è descritto all'interno dei capitoli dedicati ai temi stessi.
Dal punto di vista operativo, la gestione dei rischi in azienda è un processo diffuso, che viene presidiato dai responsabili della gestione delle diverse aree e nei diversi territori. In particolare, la gestione dei rischi afferenti alla realizzazione delle strategie aziendali e dei rischi operativi è affidata ai Responsabili di funzione; ciascuno di essi, in coerenza con le responsabilità di esecuzione affidate, valuta la presenza di rischi e individua i presidi necessari alla loro gestione.
Nel presidio dei rischi aziendali in ottica globale e complessiva un ruolo chiave è svolto anche dal Comitato Controllo, Rischi, Remunerazioni e Nomine, composto da tre membri del Consiglio di Amministrazione di cui due indipendenti e uno non esecutivo.
Il Comitato ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. In particolare, il Comitato coadiuva il Consiglio di Amministrazione:
nella definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando, inoltre, il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
nella valutazione, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di $\bullet$ gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché della sua efficacia.
La Relazione alla Gestione riporta annualmente una valutazione sulla esposizione del Gruppo alle varie tipologie di rischio, con riguardo sia ai rischi di natura puramente finanziaria che ai rischi aziendali che possono impattare sulla situazione economico - finanziaria del Gruppo.
Tra i rischi attuali e/o potenziali a cui il Gruppo è o potrebbe essere esposto (presenti nei diversi documenti di identificazione e valutazione dei rischi interni al Gruppo2) è possibile identificare alcuni rischi, subiti e generati, connessi ai temi che Datalogic ha identificato come "material" per il Gruppo e per i suoi stakeholder, oggetto della presente dichiarazione consolidata di carattere non finanziario.
Questa prima mappatura, operata a partire dai possibili fattori di rischio connessi ai temi più rilevanti già identificati dal Gruppo attraverso l'Analisi di materialità, rappresenta un primo passo nella comprensione di come i temi sociali, ambientali, attinenti alla gestione del personale, dei diritti umani o della lotta alla corruzione possono incidere sull'efficacia e la sostenibilità del modello di business di Datalogic nel breve, medio e lungo termine, e potrà essere integrata nei prossimi anni con approfondimenti su specifici ambiti di rischio o con attività di valutazione.
I principali rischi – generati e subiti – identificati in relazione gi temi rilevanti, così come presentati nella Nota Metodologica, sono descritti all'interno dei capitoli dedicati ai temi stessi.
<sup>2 Sono stati esaminati, in particolare, i seguenti documenti: attività a rischio censite nell'ambito del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex. D. Lgs. 231/2001; analisi dei rischi connessi alla gestione degli impatti ambientali individuati nei Sistemi di Gestione ISO 14001 ove presenti; analisi dei rischi connessi alla salute e sicurezza sul lavoro individuati nel Sistema di Gestione OHSAS 18001 ove presente, e in report gestionali compilati in osservanza di normative nazionali dei Paesi esteri di presenza dei siti produttivi.
Tutti gli aspetti legati al presidio della compliance determinano un rischio di non conformità, che può a sua volta comportare l'incorrere in sanzioni giudiziarie e amministrative in conseguenza alla violazione di norme imperative o di autoregolamentazione.
Con riferimento al contesto italiano, il MOG, nelle sue parti speciali, identifica i principali ambiti di rischio connessi al business e all'operatività aziendale, al fine di prevenire il rischio di commissione dei c.d. reati a presupposto 231, ivi comprese alcune tipologie di reato che sono strettamente connesse a temi non finanziari, oggetto della presente dichiarazione.
A presidio dell'integrità nei comportamenti all'interno del Gruppo c'è il Codice di Condotta, un documento ufficiale della società Datalogic S.p.A., adottato anche dalle controllate sia italiane che estere, che rappresenta un elemento complementare del modello di organizzazione, gestione e controllo; si tratta, infatti, di un documento voluto e approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ed è destinato ad avere efficacia anche per ciascuna società del Gruppo.
Il Codice contiene l'insieme dei principi a cui la Società e il Gruppo si attengono nella conduzione dei propri affari, nell'esercizio delle proprie attività e nella gestione dei rapporti con i soggetti che operano, a qualsiasi titolo, per suo conto.
Il Codice sancisce principi etici e regole di condotta, rilevanti anche ai fini della prevenzione dei reati che possono essere commessi dalla Capogruppo o dalle altre società del Gruppo, e mira a raccomandare, promuovere o vietare, in ciascuna giurisdizione rilevante, determinati comportamenti, al di là e indipendentemente da quanto previsto a livello normativo.
Il Codice di Condotta viene consegnato a tutti i dipendenti all'ingresso in Datalogic ed è disponibile sul sito web aziendale.
A disposizione dei dipendenti (e di altri stakeholder eventualmente interessati) sono state attivate caselle di posta elettronica e cassette fisiche per la raccolta di segnalazioni relative a violazioni del Codice di Condotta, così come sono disponibili canali diretti e potenzialmente anonimi per contattare l'Organismo di Vigilanza.
La corruzione, intesa come "l'abuso di un potere delegato per guadagno privato", può essere perpetrata dagli individui nei settori privati e pubblici; questa fattispecie comprende pratiche quali corruzione, frode, estorsione, collusione, conflitto di interessi e riciclaggio di denaro. In questo contesto, il Gruppo Datalogic comprende l'offerta o l'accettazione di qualsiasi regalo, finanziamento, risarcimento, ricompensa o altro beneficio da o verso qualsiasi persona, per indirizzarla a compiere azioni disoneste, illegali o confuse nello svolgimento delle attività di business.
Il rischio di commissione del reato in oggetto afferisce alla totalità delle funzioni aziendali del Gruppo, in virtù dei processi che queste governano e gestiscono nell'ambito dell'espletamento proprie attività.
I principali ambiti potenzialmente a rischio di corruzione sia attiva che passiva, in relazione alle caratteristiche del business svolto da Gruppo Datalogic, sono considerati quelli tra privati e con le pubbliche amministrazioni in relazione a:
$\mathbf{1}$ vendita e acquisto di beni e servizi;
Tra le principali attività a rischio vi sono ad esempio, in relazione al primo punto, la distribuzione di regali, denaro o altri vantaggi anche non monetari ai clienti del Gruppo (sia pubblici che privati) o, viceversa, la loro accettazione da parte dei fornitori, al di fuori del campo di applicazione delle pratiche aziendali, oppure l'intrattenere relazioni di business con clienti o fornitori sospettati di appartenere a organizzazioni criminali o di operare altrimenti al di fuori della legalità. Per quanto riguarda i rapporti con la Pubblica Amministrazione, esempi di attività a rischio sono la presentazione di dichiarazioni non veritiere a istituzioni pubbliche nazionali o locali per ottenere contributi pubblici o assegnazione di commesse, o l'utilizzo di finanziamenti pubblici per scopi diversi da quelli per i quali sono stati concessi.
Rispetto ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, nello specifico, il rischio del verificarsi di episodi di corruzione è limitato principalmente alla partecipazione a bandi di gara per l'assegnazione di finanziamenti, diretti o indiretti, per attività di Ricerca e Sviluppo. Tali finanziamenti sono ad oggi di ammontare non rilevante rispetto al volume di business del Gruppo.
Ambiti potenzialmente a rischio di corruzione tra privati sono considerati quelli nei quali si verifica transito di denaro (ad esempio i processi di tesoreria) e i processi di acquisto.
L'ambiente di controllo interno del Gruppo Datalogic ed i presidi che lo compongono garantiscono la compliance alle principali normative di riferimento con riguardo alle fattispecie di reato di corruzione e concussione. Tali presidi sono, nello specifico:
In particolare, ai fini di prevenzione degli eventi di corruzione è strutturato un sistema di procedure che veicolano i flussi operativi connessi ai processi potenzialmente a rischio, guidando gli utenti coinvolti nell'effettuare le transazioni in modo corretto, e definendo una serie di controlli che rafforzano il presidio, garantendo il rispetto di regole di buona condotta nei processi interessati.
A supporto di questo impianto ci sono gli strumenti informativi, impostati secondo una rigorosa logica di segregation of duty: per quanto riguarda i processi di acquisto, il perimetro societario è interamente coperto da un unico strumento, all'interno del quale ogni attore può operare in funzione del suo job title; per quanto riguarda i processi di tesoreria, un apposito software fa da interlocutore tra l'applicativo gestionale e l'homebanking per circa il 70% del valore delle transazioni, e nei casi restanti è il gestionale a interloquire direttamente con il sistema di homebanking. I processi in merito, recentemente rivisti, prevedono doppi e tripli livelli di approvazione.
Nel 2017 non si sono registrati nel Gruppo episodi confermati di corruzione.
Datalogic opera in un mercato estremamente dinamico e potenzialmente appetibile per nuovi operatori stranieri con capacità finanziarie superiori rispetto a quelle della società; in questo contesto, la capacità di generare e realizzare prodotti e soluzioni innovativi rappresenta uno dei principali fattori competitivi per il Gruppo, e la mancata efficacia dei processi di innovazione uno dei fondamentali rischi a livello strategico. Per mitigare il rischio associato a questi eventi, presidi chiave sono i processi e gli investimenti connessi alle attività di Ricerca e Sviluppo.
Il processo di innovazione è governato da un'apposita procedura ("New Product Development") e guidato dalla "Roadmap prodotti", che rappresenta il mandato dell'Amministratore Delegato alla funzione Ricerca e Sviluppo e viene aggiornata annualmente.
Il presidio dell'innovazione "disruptive" (rivoluzionaria) è fatto attraverso i "DLLABS", un gruppo di ricerca che opera in una pluralità di sedi all'interno della entità societaria Datalogic Ip Tech.
L'attività dei DLLABS ha come scopo principale lo sviluppo delle tecnologie core utilizzate nei prodotti, tra queste gli scan engine e le librerie di decodifica. Negli anni passati i moduli scan engine erano acquistati dalla concorrenza: l'attività dei DLLABS ha portato nel 2015 alla sostanziale indipendenza ed autonomia di Datalogic per questo tipo di forniture, e nel 2017 l'indipendenza è diventata pressoché completa. Se l'attività legata ai moduli scan engine è preponderante, a questa si aggiunge lo sviluppo di Piattaforme, cioè di componenti hardware e software riusabili e comuni a più gruppi di prodotti.
I componenti sviluppati dai DLLABS e dal team delle Piattaforme vengono utilizzati dai Product hub, gruppi di sviluppo prodotto organizzati per similitudine tecnologica che si occupano di "mettere a terra" l'innovazione rendendola disponibile sul mercato.
Datalogic mantiene un elevato livello d'investimento nelle attività di Ricerca e Sviluppo (pari a circa il 9,1% dei Ricavi al 31 dicembre 2017).
La Funzione Ricerca & Sviluppo impiega in Datalogic oltre 400 persone, per la maggior parte in Italia e Stati Uniti.
| Paese | Numero dipendenti Ricerca e Sviluppo (2017) |
|---|---|
| Italia | 233 |
| Stati Uniti | 110 |
| Vietnam | 54 |
| Cina | |
| Ungheria | $\overline{2}$ |
| TOTALE |
Tabella 4.1 - Numero dipendenti Ricerca e Sviluppo per Paese - 2017
I risultati dei processi di innovazione vengono protetti tramite brevetti; il Gruppo dispone di circa 1.200 brevetti in diverse giurisdizioni (come somma di brevetti di invenzione e brevetti di design e comprensivo sia dei brevetti concessi che di quelli in fase di esame).
Ogni anno Datalogic assegna il Premio Leonardo da Vinci ai migliori inventori del Gruppo, che hanno consentito il deposito dei brevetti a più alto contenuto innovativo, valorizzando così verso tutta la struttura l'impegno e i risultati in questo ambito chiave.
Sono di seguito riportate le "pietre miliari" dell'innovazione realizzate dal Gruppo nei suoi 45 anni di storia.
Immagine 4.1 - Timeline delle principali innovazioni realizzate dal Gruppo
L'approccio alla relazione con i clienti è strutturato al fine di presidiare costantemente il livello di soddisfazione e di valorizzare le interazioni a fini di miglioramento dei processi interni e dei prodotti realizzati, a partire dal processo di sviluppo dei prodotti.
L'organizzazione ha strutturati dei processi finalizzati a raccogliere i bisogni, la percezione e le proposte dei clienti in una pluralità di momenti nel corso della relazione, e con molteplici obiettivi:
Definizione dei Requisiti del prodotto. I Market Requirement Document validati dalla Voice Of the $\bullet$ Customer vengono analizzati insieme al Marketing di Prodotto per passare dai "Requisiti del Cliente" ai "Requisiti del prodotto" da sviluppare. I requisiti di prodotto vengono sintetizzati nel Product Requirement Document (PRD), sulla base del quale viene sviluppato il Business Case (BC) che include la stima delle risorse necessarie, i costi di sviluppo e l'analisi del ritorno dell'investimento.
Definizione della Roadmap. I Product Requirement Document e i Business Case per i vari prodotti vengono confrontati tra loro, messi in priorità, verificati rispetto alla capacità di sviluppo disponibile e in fine selezionati per entrare nella Roadmap, il piano di sviluppo progetti della Funzione Ricerca e Sviluppo. La definizione della Roadmap è infatti un processo iterativo che prevede il continuo confronto con le Industries per garantire che le richieste e le priorità dei Clienti (sintetizzate nei Market Requirement Document) vengano rispecchiate nel piano dei progetti di ricerca e sviluppo. La Roadmap, una volta condivisa da tutti gli enti interessati, viene approvata in un incontro dedicato dell'Executive Board (Comitato Esecutivo). Questo rappresenta il "Check Point 1" del processo di sviluppo.
Datalogic crea valore per i suoi clienti proponendo loro "la migliore qualità ed efficienza nella raccolta dati e nell'automazione dei processi", come esplicitato nella Mission del Gruppo.
L'obiettivo principale dell'organizzazione è soddisfare i clienti attraverso prodotti di qualità e con il miglioramento continuo del servizio offerto, garantendo una consulenza qualificata prima della vendita, consegne puntuali, un'assistenza tecnica tempestiva ed efficace nella fase post vendita.
Alla base dell'operare dell'Azienda vi è la consapevolezza che il cliente e il suo interesse siano il perno attorno cui ruota il business. La stessa modifica del modello di business, che ha portato Datalogic a ridefinire nel 2016 la propria organizzazione in ottica di customer centricity, è stata finalizzata ad aumentare la vicinanza ai clienti e con essa la capacità di soddisfare e anticipare i loro bisogni attraverso un'organizzazione dedicata, con un conseguente atteso miglioramento dell'efficienza e della qualità delle soluzioni e dei servizi offerti.
Le soluzioni Datalogic supportano l'efficienza e la qualità dei processi, lungo l'intera catena del valore, nei settori Retail, Manufacturing, Transportation & Logistics e Healthcare.
Per quanto riguarda la relazione con i clienti, i principali rischi generati attengono all'ambito della qualità dei prodotti, con possibili impatti sul livello di soddisfazione dei clienti e quindi sulla loro fidelizzazione, e alla sicurezza dei prodotti stessi. I prodotti Datalogic, come meglio dettagliato a seguire, sono coperti da certificazioni di prodotto, in parte obbligatorie (necessarie per la commercializzazione dei prodotti nei diversi contesti Paese), in parte volontarie, a maggiore presidio degli aspetti di potenziale rischio.
Operando Datalogic in un mercato dinamico e potenzialmente appetibile per nuovi competitor interna zionali, il Gruppo presta particolare attenzione alla relazione con i clienti, essendosi per questo dotato di una forte struttura commerciale (presenza diretta nei principali Paesi in cui il Gruppo opera) e di una consolidata rete di partners commerciali, che consente di garantire un elevato livello di servizio ai clienti, e quindi un elevato tasso di fidelizzazione, riducendo così i rischi inerenti la relazione con i clienti derivanti dal contesto competitivo.
Il processo di sviluppo prodotto è governato da un'apposita procedura ("New Product Development") all'interno delle quale sono contenuti principi di risk assessment; una specifica funzione aziendale (Regulatory) è preposta al presidio di procedure e standard di prodotto e definisce per ognuno di essi le normative e le specifiche di riferimento.
Questo fa sì che il 100% dei prodotti siano oggetto di verifica per quanto riguarda gli impatti su salute e sicurezza, e, dove applicabile, venga definita la "classe di rischio" in cui il prodotto si trova (questo vale ad esempio per i marcatori laser). La procedura definisce le attività di monitoraggio da svolgere nelle diverse fasi dello sviluppo, al fine di individuare le misure necessarie per garantire un utilizzo sicuro.
I prodotti Datalogic sono oggetto di specifiche certificazioni; una parte di queste sono richieste dalle normative dei Paesi in cui avviene la commercializzazione (ad esempio la certificazione CE, relativa all'Unione Europea).
In ambito comunitario i prodotti sono conformi alle Direttive Europee che regolano la materia al fine di garantire la sicurezza dei prodotti (ad esempio, la LVD Low Voltage Directive 2014/35/EU, EMC Electro Magnetic Directive 2014/30/EU, Machinery Directive 2006/42/EC, RoHs Directive 2011/65/EC) e Datalogic, come costruttore, emette le Dichiarazioni di Conformità CE per la libera circolazione in Europa.
Alcune di queste Direttive (quelle del 2014 in particolare) prevedono la realizzazione di una Risk Analysis sul prodotto, da rendere eventualmente disponibile alle Autorità competenti. Per prodotti quali barcode, vision, sensors, laser marking, dimensionatori, che non sono specificamente destinati alla sicurezza degli operatori, le Dichiarazioni di Conformità CE sono emesse da Datalogic come autocertificazione consentita, con un Fascicolo Tecnico e risultanze di requisiti e prove per come previsto dalle Direttive.
Altra categoria è quella dei prodotti "Safety" quali le barriere fotoelettriche di sicurezza ed i safety laser scanner. Questi prodotti sono destinati alla sicurezza degli operatori e la loro produzione è regolamentata da una apposita normativa, la Direttiva Macchine 2006/42/EC, che obbliga i produttori a realizzare un'analisi del rischio in base alle norme specifiche EN ISO 13849-1, EN 62061, EN 61508, e alla validazione da parte di un Ente esterno notificato dalla Comunità Europea. L'Ente esterno (TÜV Germania per Datalogic) redige il Fascicolo Tecnico che attesta la conformità a requisiti, prove e include l'analisi del rischio. Le Dichiarazioni di Conformità CE sono emesse ancora da Datalogic ma, in questi casi, non sono autocertificate ma basate sul fascicolo tecnico dell'Ente Notificato, non come pura autocertificazione.
Nella fase di installazione finale dei prodotti i rischi devono essere considerati dall'integratore di sistema, che è responsabile della valutazione del rischio della macchina completa in cui il prodotto Datalogic è inserito come componente, e dal datore di lavoro, che è responsabile della sicurezza dei lavoratori, inclusa la formazione necessaria a garantire un corretto utilizzo di strumenti e macchinari.
Per la diffusione nei contesti extra-europei i prodotti Datalogic sono dotati di un numero significativo di certificazioni locali, una parte dei quali prende in considerazione specifici aspetti e rischi per la sicurezza, mentre altri sono focalizzati su aspetti burocratici.
Oltre alle certificazioni obbligatorie, ci sono certificazioni volontarie che il Gruppo si impegna a conseguire per garantire al mercato l'affidabilità dei prodotti Datalogic; in questi casi le attestazioni sono rilasciate da primarie società multinazionali con specifica competenza nella valutazione degli impatti su salute e sicurezza di apparecchiature elettroniche.
La procedura di sviluppo di nuovi prodotti prevede che il lancio di un nuovo prodotto possa essere comunicato soltanto dopo il superamento di un "checkpoint" che verifica l'ottenimento di tutte le certificazioni necessarie.
Un nuovo prodotto viene monitorato per un periodo di 18 mesi dalla comunicazione di disponibilità sul mercato, al fine di verificare la rispondenza ai requisiti di qualità e sicurezza definiti.
Sono di seguito presentati i certificati relativi ai prodotti Datalogic, per un totale di 996.
I prodotti Datalogic in vendita a fine 2017 (intesi come "Part Number", ossia come codici articolo ordina bili dai clienti) sono 10.363; un singolo certificato può essere riferito a una famiglia di prodotti, comprensiva di più Part Number.
| Tabella 4.2 – Certificati attivi per tipologia di certificazione | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | -- | -- | ------------------------------------------------------------------ |
| Tipo di certificazione | Descrizione | Numero di certificati attivi (2017) |
|---|---|---|
| CSA | Safety approval | 49 |
| UL | Safety approval | 39 |
| TUV | Safety approval | 25 |
| CE | European approval | 4173 |
| FCC | American approval | 62 |
| IC | Canadian approval | 62 |
| CCC | Chinese approval | 5 |
| RCM | Australian approval | 55 |
| EAC | Belarus, Kazakistan and Russia approval | 65 |
| ANATEL | Brazilian approval | 19 |
| BSMI | Taiwanese approval | 25 |
| KCC | South Korean approval | 91 |
| NOM NYCE | Safety Mexican approval | 28 |
| IFETEL | Radio Mexican approval | $\overline{7}$ |
| BIS | Indian approval | 30 |
| SUBTEL | Chilean approval | $\mathbf{1}$ |
| CNC | Argentinean approval | $\overline{2}$ |
| NTC | Philippines approval | 11 |
| POSTEL | Indonesian approval | 3 |
| TOTALE | 996 |
Nel 2017, a livello globale, non si sono verificati casi di mancata compliance relativi agli impatti su salute e sicurezza di prodotti e servizi.
La gestione dei dati attraverso sistemi informativi rappresenta un ambito potenzialmente esposto a rischi, legati ad esempio alla vulnerabilità delle reti rispetto ad accessi esterni non consentiti, o alla perdita di dati, e per Datalogic questo vale sia in relazione alle reti interne che in relazione ai servizi forniti ai clienti.
Per garantire un presidio continuo e adeguato alle evoluzioni in materia, Datalogic ha adottato la Certificazione ISO 27001, il cui obiettivo è proprio quello di proteggere i dati e le informazioni da minacce di ogni tipo, al fine di assicurarne l'integrità, la riservatezza e la disponibilità, e fornire i requisiti per adottare un adeguato sistema
<sup>3 Tra questi certificati, 229 sono relativi a installazioni sul campo di DM3610, dimensionatori "legal for trade", prodotti soggetti a una normativa europea denominata MID (Directive 2014/32/EU) che richiede l'emissione di un certificato CE per ogni prodotto installato.
di gestione della sicurezza delle informazioni (SGSI) finalizzato ad una corretta gestione dei dati sensibili dell'azienda.
La certificazione ha una durata di tre anni e, dopo il primo triennio, ne è stato confermato il mantenimento per il periodo 2018-2020.
Per Datalogic, la certificazione riguarda due differenti aree:
Nel 2017, a livello globale, non si sono verificati episodi di perdita o furto di dati dei clienti né reclami in tal senso.
$(GRI 102-8)$
I dati relativi alle persone che lavorano nel Gruppo sono forniti con una suddivisione per le tre Regioni in cui il Datalogic opera (EMEA, Americas e APAC4); uno specifico approfondimento è riservato ai dati relativi all'Italia, dove Datalogic è nata e dove ha sede Datalogic S.p.A, che vengono rendicontati anche in modo separato oltre che all'interno della Regione EMEA. Per una parte significativa dei dati è fornito un confronto puntuale con il dato 2016; ove non disponibile, si provvede a un confronto qualitativo.
I dipendenti del Gruppo Datalogic, alla fine del 2017, sono 2.912, in crescita dell'8% rispetto ai 2.696 del 2016.
La presenza del Gruppo si rafforza in particolare nella Regione EMEA (+15,3%), mentre rimane sostanzialmente stabile nelle altre aree (-0,3% in Americas, +0,7% in APAC).
| 2016 | 2017 | ||
|---|---|---|---|
| TOTALE DIPENDENTI | N. | 2.696 | 2.912 |
| N. | 1.389 | 1.602 | |
| - EMEA | % | 51,5% | 55% |
| - Americas | N. | 623 | 621 |
| % | 23,1% | 21,3% | |
| - APAC | N. | 684 | 689 |
| % | 25,4% | 23,7% |
Tabella 5.1 - Dipendenti in totale e suddivisi per area geografica - 2016 e 2017
Grafico 5.1 - Dipendenti per genere - 2017
L'Italia rappresenta il 26,9% della popolazione totale, con una crescita del 7,4% rispetto al 2016.
<sup>4 | Paesi compresi nelle tre Regioni sono:
| Tabella 5.2 – Dipendenti Italia – 2016 e 2017 | |||
|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | ||
| Italia | N. | 729 | 783 |
| N. | 488 | 529 | |
| Di cui Uomini | % | 66,9% | 67,6% |
| Di cui donne | N. | 241 | 254 |
| % | 33,1% | 32,4% |
Il personale diretto, ossia quello impiegato direttamente nella produzione, è composto da 888 unità; tutti gli altri lavoratori sono considerati indiretti.
La gestione delle Risorse Umane è articolata a livello di macro-Regioni; il Global Chief Human Resources Officer (GCHRO) è supportato da tre Direttori regionali (EMEA, APAC e Americas) che sovrintendono tutti i processi gestionali e a cui riferiscono i "business partner", manager che curano la gestione operativa del personale a livello locale.
La Mission di Datalogic evidenzia come gli obiettivi del Gruppo in termini di valore creato per i clienti possono essere raggiunti grazie a "extremely talented people".
Le competenze, in primo luogo tecniche, delle persone, in tutti i comparti e con particolare evidenza nella Funzione di Ricerca e Sviluppo, sono un fattore competitivo chiave per Datalogic. In relazione all'ambito Risorse Umane, quindi, il principale rischio per il Gruppo è rappresentato dal non riuscire a coinvolgere personale con adeguate competenze. Per contenere questo rischio Datalogic pone in essere azioni volte ad accrescere la propria la capacità di attrarre e mantenere il personale altamente qualificato, quali, a titolo di esempio. l'adozione di strumenti evoluti di gestione delle risorse umane (come i piani di formazione manageriali), nonché di un clima lavorativo fondato sul rispetto e la valorizzazione delle persone in tutti i contesti in cui opera.
L'etica e la cultura imprenditoriale proprie del Gruppo, messe in pratica attraverso strumenti (a partire dal Codice di Condotta) e procedure, contribuiscono alla definizione di un contesto professionale rispettoso delle norme e delle persone, nel quale non sono ravvisabili potenziali rischi di violazione dei diritti umani, che non sono quindi presidiati da apposita policy.
Il Gruppo predilige un'occupazione stabile; a livello globale sono 78,7% i dipendenti con contratto a tempo indeterminato, con punte oltre il 98% nelle Americhe e in Italia.
| EMEA Americas |
APAC | Totale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | ||
| TOTALE DIPENDENTI | N. | 1.389 | 1.602 | 623 | 621 | 684 | 689 | 2.696 | 2.912 |
| A tempo indeterminato |
N. | 1.196 | 1.256 | 618 | 617 | 455 | 419 | 2.269 | 2.292 |
| Percentuale di lavoratori a tempo indeterminato |
% | 86,1% | 78,4% | 99,2% | 99,4% | 66,5% | 60,8% | 84,2% | 78,7% |
| A tempo determinato | N. | 193 | 346 | 229 | 270 | 427 | 620 | ||
| Percentuale di lavoratori a tempo determinato |
% | 13,9% | 21,6% | 0,8% | 0,6% | 33,5% | 39,2% | 15,8% | 21,3% |
Tabella 5.3 - Dipendenti totali per tipologia di contratto (tempo indeterminato e tempo determinato) - 2016 e 2017
Tabella 5.4 - Dipendenti Italia per tipologia di contratto (tempo indeterminato e tempo determinato) - 2016 e 2017
| Italia | |||
|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | ||
| TOTALE DIPENDENTI | N. | 729 | 783 |
| A tempo indeterminato | N. | 723 | 772 |
| Percentuale di lavoratori a tempo indeterminato | % | 99,2% | 98,6% |
| A tempo determinato | N. | 6 | 11 |
| Percentuale di lavoratori a tempo determinato | % | 0.8% | 1.4% |
Grafico 5.3 - Dipendenti globali impiegati a tempo indeterminato suddivisi per genere - 2017
Grafico 5.4 - Dipendenti globali impiegati a tempo determinato suddivisi per genere - 2017
Il 96,8% dei lavoratori ha un contratto a tempo pieno; l'Italia è il contesto in cui il part time è più diffuso.
| EMEA | Americas | APAC | Totale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | |||
| N. TOTALE DIPENDENTI |
1.389 | 1.602 | 623 | 621 | 684 | 689 | 2.696 | 2.912 | ||
| Full Time | N. | 1.314 | 1.514 | 612 | 617 | 682 | 689 | 2.608 | 2.820 | |
| Percentuale di lavoratori full time |
% | 94.6% | 94,5% | 98,2% | 99,4% | 99,7% | 100% | 96,7% | 96,8% | |
| Part time | N. | 75 | 88 | 11 | 4 | 0 | 88 | 92 | ||
| Percentuale di lavoratori part time |
% | 5.4% | 5,5% | 1,8% | 0.6% | 0,3% | 0% | 3,3% | 3,2% |
Tabella 5.5 - Dipendenti totali per tipologia di contratto (tempo pieno e tempo parziale) - 2016 e 2017
Tabella 5.6 - Dipendenti Italia per tipologia di contratto (tempo pieno e tempo parziale) - 2016 e 2017
| Italia | |||
|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | ||
| TOTALE DIPENDENTI | N. | 729 | 783 |
| Full Time | N. | 675 | 728 |
| Percentuale di lavoratori full time | % | 92,6% | 93% |
| Part time | N. | 54 | 55 |
| Percentuale di lavoratori part time | % | 7,4% | 7% |
Grafico 5.5 - Dipendenti globali impiegati a tempo pieno suddivisi per genere - 2017
Grafico 5.6 - Dipendenti globali impiegati a tempo parziale suddivisi per genere - 2017
Tabella 5.7 - Dipendenti coperti da accordi di contrattazione collettiva - 2016 e 2017
| EMEA | Americas | APAC | Totale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | ||
| TOTALE DIPENDENTI COPERTI DA ACCORDI DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA |
N. | 766 | 822 | 40 | 46 | 553 | 554 | 1.359 | 1.422 |
| Percentuale di lavoratori coperti da accordi di contrattazione collettiva |
% | 55.1% | 51.3% | 6.4% | 7.4% | 80,8% | 80,4% | 50,4% | 48,8% |
Datalogic fa parte del "Club dell'Alternanza scuola - lavoro" promosso da Confindustria Emilia, che riunisce imprese impegnate nell'applicare in modo efficace la normativa in merito e nel creare le condizioni per offrire agli studenti esperienze che amplino la loro consapevolezza sul mondo delle imprese. Datalogic accoglie quindi circa 10 studenti ogni anno, provenienti da istituti tecnici bolognesi.
Tenendo conto degli obiettivi e delle esigenze di Datalogic, processi chiave per la gestione del personale sono considerati il recruiting e onboarding, che supporta l'ingresso in azienda delle professionalità adeguate, il training, che consente di accrescere e aggiornare costantemente il livello delle competenze presenti in azienda, la performance review, finalizzata a mantenere puntualmente allineate le aspettative dell'azienda e dei lavoratori e a valorizzare l'impegno dei singoli. Tutti questi processi sono oggetto di procedure valide per tutto il Gruppo, che vengono periodicamente manutenute e aggiornate da Change Management, funzione che opera a livello globale alle dipendenze dirette del CHRO.
Dal punto di vista del recruiting, nel corso del 2017 è stato lanciato un ambizioso piano di assunzioni, che riguarda soprattutto l'area di ricerca e sviluppo dove sono previste più di 80 assunzioni sull'area italiana. Per raggiungere questo obiettivo l'azienda ha messo in campo diverse strategie ed iniziative volte ad attirare talenti e a far conoscere le molteplici opportunità che l'azienda offre. L'azienda ha infatti partecipato ai principali career day italiani con giornate dedicate alla presentazione dell'azienda e delle sue posizioni disponibili, oltre ad aprire le porte del suo headquarter agli studenti per un'intera giornata di orientamento e colloqui con i manager.
Nel 2017 l'azienda ha inoltre implementato la figura interna dell'"Ambassador", un referente Ricerca & Sviluppo che si occupa di tenere vivo il canale diretto con i principali atenei italiani per entrare in contatto con i migliori talenti con background tecnico-scientifico ancor prima che concludano il loro percorso accademico.
Per essere competitiva sul mercato del lavoro, l'azienda ha predisposto un pacchetto retributivo ad hoc per i profili della Ricerca & Sviluppo, superiore al benchmark di mercato italiano, oltre a fornire una serie di benefit (supporto alla relocation per 6 mesi, mentoring per tutti i neolaureati, periodi all'estero, etc.) che completano l'offerta economica e professionale che viene presentata ai candidati.
La formazione è un processo chiave per mantenere elevato il livello delle competenze a tutti i livelli; per meglio presidiare il tema e rafforzare l'efficacia degli investimenti che si realizzano in questo ambito, nel 2017 è stato avviato un percorso di centralizzazione del processo.
Per la prima volta Datalogic ha infatti definito un processo e degli strumenti per rilevare i fabbisogni formativi in ottica globale, e ha avviato la predisposizione di un catalogo di opportunità formative unificato, cui le persone potranno accedere su richiesta dei diretti responsabili e approvazione della struttura di HR globale.
Lo strumento per rilevare i "Training needs" è articolato per cogliere una molteplicità di bisogni; prevede di poter esprimere esigenze formative negli ambiti:
Programmi a supporto dell'aggiornamento delle competenze dei dipendenti realizzati nel 2017 sono, ad esempio:
Corsi in gestione del tempo: Obiettivi prioritari dei corsi sono l'acquisizione di consapevolezza rispetto $\bullet$ all'esistenza di modelli di gestione del tempo, l'aumento delle capacità di pianificazione e gestione del tempo, l'acquisizione di strumenti necessari a effettuare una corretta gestione del tempo, integrando i propri strumenti con quelli dei colleghi e dello staff.
I manager, sulla base della loro valutazione sul livello di competenze possedute dalle persone, compilano la scheda per ogni dipendente che è sotto la loro diretta responsabilità.
In relazione al 2017 è di seguito presentato il dato della formazione realizzata in Italia.
Tabella 5.8 - Ore totali di formazione per genere - Italia - 2017
| 2017 | ||
|---|---|---|
| TOTALE ORE DI FORMAZIONE | n. | 6.945 |
| - Uomini | h. | 4.903 |
| - Donne | h. | 2.042 |
| ZUI7 | ||
|---|---|---|
| ORE MEDIE DI FORMAZIONE | n. | 8.9 |
| ' - Uomini | h. | ດ 2 ں ر |
| ' - Donne | h. |
College College
Tabella 5.10 - Ore totali di formazione per tipologia di formazione - Italia - 2017
| 2017 | ||
|---|---|---|
| TOTALE ORE DI FORMAZIONE | n. | 6.945 |
| Formazione tecnica | h. | 2.116 |
| Formazione manageriale | h. | 1.880 |
| Formazione linguistica | h. | 2.949 |
La performance review è un processo ampiamente diffuso nel Gruppo; a livello globale, tutto il personale è coinvolto nella valutazione annuale delle performance, con maggior rilievo per quei dipendenti a cui è assegnato un importo variabile legato ad obiettivi aziendali ed individuali.
Il processo si avvia quando, annualmente, vengono definiti degli obiettivi per il dipendente attraverso un confronto con il proprio responsabile. Al termine del periodo il dipendente procede a fare una autovalutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi, che viene poi discussa con il responsabile che inserisce la valutazione finale e, infine, invia alle Risorse Umane. Una valutazione positiva delle performance è condizione necessaria per accedere all'annuale processo di salary review.
Il Gruppo sta strutturando un sistema di welfare aziendale, che testimonia l'attenzione per le risorse e costituisce un ulteriore elemento di fidelizzazione.
Il primo contesto in cui si è adottato un approccio strutturato è quello italiano; oggi, per tutti i dipendenti del Gruppo in Italia, è previsto un insieme di opportunità a tutela della salute, a supporto della gestione familiare, volte a contribuire al benessere delle persone.
A partire dal 2017 l'azienda ha introdotto una piattaforma Welfare a disposizione dei dipendenti che hanno potuto scegliere e usufruire di tutta la gamma dei flexibile benefit previsti dalla normativa, per utilizzare l'importo convertito da premio di risultato e l'importo Welfare a loro disposizione da CCNL Metalmeccanica industria oltre a quote di premio variabile convertite per alcune categorie di dipendenti. All'interno del medesimo portale sono state messe a disposizione di tutti i dipendenti anche diverse convenzioni, che hanno aumentato il potere di spesa su alcuni beni e servizi per il tempo libero.
Da anni è inoltre attiva a livello aziendale una polizza sanitaria integrativa dedicata alla popolazione dei Quadri, che supporta le esigenze mediche dei dipendenti e delle loro famiglie; al termine del 2017 una simile polizza è stata estesa a tutto il personale italiano e sarà quindi disponibile per tutti a partire dal 1º gennaio 2018. I dipendenti hanno a disposizione inoltre un monte ore di permessi aggiuntivo dedicato alle visite mediche proprie o dei propri familiari.
Inoltre tutte le dipendenti con figli in età 0-3 anni possono accedere a un bonus nido annuale che viene suddiviso equamente sul numero di richieste pervenute, messo a disposizione per supportare le spese dell'iscrizione agli asili nido; questo contributo favorisce un efficace ed effettivo reinserimento al lavoro per le lavoratrici rientranti dal congedo di maternità, oltre a migliorarne il bilanciamento tra vita personale e lavoro.
Nella medesima ottica al personale non produttivo è concessa flessibilità di ingresso e quindi di uscita dal lavoro (dalle 8 alle 9.30) oltre all'attivazione su richiesta di contratti di telelavoro, ove compatibili con la mansione lavorativa.
Nel 2017 è stato definito e parzialmente implementato un software (Success Factors) per la reportistica relativa alle Risorse Umane, al fine di poter disporre in maniera veloce ed efficace delle informazioni puntuali su numero di dipendenti, Full Time Equivalent, assunzioni, turnover, ecc., relative all'intera forza Datalogic in Italia e all'estero"
La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori è oggetto di presidio diffuso; nella presente relazione il tema è trattato avendo particolare riferimento agli impianti produttivi, che rispetto alle funzioni commerciali prevedono lo svolgimento di attività che richiedono maggiori attenzioni da questo punto di vista.
Presso gli stabilimenti produttivi la gestione del tema salute e sicurezza è nella responsabilità del HSE (Health, Safety and environmental) Manager di plant.
I rischi connessi alla salute e sicurezza dei lavoratori, con particolare riferimento ai contesti produttivi, sono analizzati attraverso procedure attivate dai singoli contesti territoriali, in ottemperanza alle normative locali (e, per il caso dell'Italia, anche secondo quanto previsto dal Sistema di Gestione OHSAS 18001:2007). Tutti gli assessment evidenziano l'esistenza di rischi molto contenuti per la salute e la sicurezza dei lavoratori, anche in relazione alle caratteristiche dell'attività produttiva focalizzata sull'assemblaggio automatico e manuale di apparecchiature elettroniche.
Il percorso di miglioramento continuo connesso al mantenimento della certificazione, e l'adeguamento costante alle normative nazionali nei Paesi esteri di operatività, rappresentano il presidio mantenuto su questo tema. Le analisi del rischio condotte nei diversi contesti e i sistematici monitoraggi dei dati relativi agli infortuni e malattie professionali evidenziano che non ci sono lavoratori impegnati in attività con alta incidenza o alto rischio di specifiche malattie. Trimestralmente a livello di Gruppo viene prodotto un "Injuries and Disci plinary Actions Audit Report", dove sono registrati puntualmente tutti gli infortuni sul lavoro, che viene esaminato dall'Alta Direzione.
Nel 2017 in una parte significativa dei contesti produttivi e delle sedi commerciali non si sono verificati infortuni. Il contesto in cui si è verificato il maggior numero di episodi è l'Ungheria, che ha registrato 10 infortuni, 7 dei quali non hanno originato nessun giorno di assenza dal lavoro vista la lievissima entità. In Italia non si sono verificati infortuni sul lavoro.
Tabella 5.12 - Infortuni avvenuti a livello globale e indice di frequenza - 2017
| REGIONE | Numero infortuni | Indice di frequenza 5 |
|---|---|---|
| EMEA | 3,9 | |
| Americas | ||
| APAC | ||
| TOTALE | 13 |
Degli infortuni registrati, 4 sono occorsi a uomini e 9 a donne.
La responsabilità a livello italiano del tema salute e sicurezza è in carico al HSE (Health, Safety and Environmental) Manager che ha la sede presso l'headquarter. Il Servizio di Prevenzione e Protezione sul territorio italiano è coordinato dal RSPP di Gruppo che si avvale della collaborazione di referenti su ogni plant e di consulenti esterni. Il sistema gestionale a supporto delle attività inerenti la Salute e la Sicurezza è centralizzato.
Il sistema di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori certificato OHSAS18001 copre tutte le sedi italiane di Datalogic (con l'estensione prevista anche alla sede di Donnas entro il 2018).
La politica per la sicurezza prevede che l'azienda si impegni:
Nel 2017 l'obiettivo "zero infortuni" è stato raggiunto, poiché gli unici episodi rilevati sono infortuni in itinere.
Tabella 5.13 e 5.14 - Infortuni avvenuti in Italia e indice di frequenza -2016 e 2017
| Anno 2016 | Numero complessivo infortuni |
Indice di frequenza |
Indice di gravità 6 |
|---|---|---|---|
| Numero complessivo infortuni | 5.14 | 0.19 | |
| di cui in itinere | 4.28 | 0,17 |
<sup>5 (Totale infortuni/totale ore lavorate)*1000000
<sup>6 (Totale giorni di inabilità/totale ore lavorate)*1000
| $\sim$ di cui NON in itinere |
$\sim$ |
|---|---|
| --------------------------------- | -------- |
| Anno 2017 | Numero complessivo infortuni |
Indice di frequenza |
Indice di gravità |
|---|---|---|---|
| Numero complessivo infortuni | 4.86 | 0.19 | |
| di cui in itinere | 4.86 | 0,19 | |
| di cui NON in itinere | 0,00 | 0.00 |
Per tutti i lavoratori è definito un livello di rischio connesso alla salute e sicurezza sul lavoro in funzione delle mansioni specifiche, e in funzione di questo sono pianificate le attività di formazione su salute e sicurezza, realizzate all'ingresso in azienda e con aggiornamenti periodici come previsto dalla normativa cogente (D.Lgs. 81/08 e Accordo Stato Regioni).
Per un'organizzazione come Datalogic, che ha come obiettivo principale la soddisfazione dei clienti e che mira a realizzare sistemi "a zero difetti", il coinvolgimento, la crescita e la collaborazione costante con i fornitori rappresentano gli elementi fondamentali per rafforzare la competitività.7
I fornitori del Gruppo sono suddivisi in due categorie:
I fornitori di tale segmento sono oggetto di specifica attenzione in tutti i processi che caratterizzano l'attività di acquisto, sia per il maggiore rilievo strategico delle forniture, sia perché per le attività che svolgono sono maggiormente esposti a potenziali rischi dal punto di vista della qualità delle forniture e del presidio degli aspetti sociali e ambientali. L'approfondimento successivo, sia per quanto riguarda i dati numerici che in relazione alla descrizione dell'approccio gestionale, fa quindi riferimento ai soli fornitori di materiali diretti per la produzione.
I materiali diretti sono suddivisi in quattro gruppi che rappresentano le "commodity" acquistate, e riuniscono a loro volta diverse categorie merceologiche ("segmenti"); si tratta nello specifico di:
Le aziende da cui il Gruppo si fornisce sono oltre 850; nel 2017 si sono visti i primi risultati di un progetto in corso volto alla razionalizzazione del parco fornitori.
| Fornitori di materiali diretti per la produzione, suddivisi per | ||
|---|---|---|
| commodity (numero) | 2016 | 2017 |
| Totale | 977 | 857 |
| Contract Manufacturing & Order Design Manufacturing | 83 | 78 |
| Custom Mechanical | 498 | 407 |
| Custom Optoelectronics | 239 | 226 |
| Electronics | 157 | 146 |
Di frequente, in questi settori, i fornitori di Datalogic sono dei rivenditori; svolgono quindi a loro volta attività di acquisto e vendita, e sono loro che si rapportano direttamente con i produttori dei componenti.
Dal punto di vista della localizzazione geografica, circa il 42% degli acquisti di materiali diretti è realizzato con fornitori che hanno sede legale in Europa e Nord America. Hong Kong, Taiwan e Singapore, geografie che pesano per circa il 35% del totale a valore, sono di frequente individuate come sedi legali dai rivenditori con cui Datalogic si rapporta.
Tabella 6.2 - Acquistato (in euro) per localizzazione geografica della sede legale dei fornitori - 2016 e 2017
7 "Mission" delle procedure "Search and Select Suppliers" e "Suppliers Qualification"
| 2016 | % su tot. | 2017 | % su tot. | diff. 2017 vs. 2016 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 52.607.800 | 24,0% | 56.474.643 | 25,5% | 7,4% |
| Europa Occidentale | 20.698.825 | 9,5% | 20.433.827 | 9,2% | $-1,3%$ |
| Europa Orientale | 2.231.525 | 1% | 3.153.995 | 1,4% | 41,3% |
| Medio Oriente e Africa | 578.105 | 0,3% | 1.023.045 | 0,5% | 77% |
| EMEA | 76.116.255 | 34,8% | 81.085.510 | 36,6% | 6,5% |
| America | 15.061.182 | 6,9% | 13.244.425 | 6,0% | $-12,1%$ |
| Hong Kong, Taiwan, Singapore |
76.008.113 | 34,7% | 78.379.244 | 35,4% | 3,1% |
| Cina | 22.405.136 | 10,2% | 26.667.415 | 12,1% | 19% |
| Malesia | 15.953.788 | 7,3% | 11.583.052 | 5,2% | $-27,4%$ |
| Altri APAC | 8.716.491 | 4% | 6.677.460 | 3% | $-23,4%$ |
| Vietnam | 4.699.941 | 2,1% | 3.645.886 | 1,6% | $-22,4%$ |
| APAC | 127.783.469 | 58,4% | 126.953.057 | 57,4% | $-0,6%$ |
| TOTALE | 218.960.906 | 100% | 221.282.992 | 100% | 1,1% |
L'acquistato da parte dei diversi plant rispecchia i volumi necessari alla produzione propria del Gruppo e a quella affidata a terzisti.
| 2016 | % su tot. | 2017 | % su tot. | diff. 2017 vs. 2016 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 39.402.847 | 18% | 40.284.070 | 18,2% | 2,2% |
| Slovacchia | 33.630.549 | 15,4% | 40.956.862 | 18,5% | 21,8% |
| Ungheria | 5.710.113 | 2.6% | 11.968.241 | 5.4% | 109.6% |
| Vietnam | 131.285.308 | 60% | 120.977.972 | 54,7% | $-7.9%$ |
| Stati Uniti | 8.273.906 | 3,8% | 6.133.319 | 2.8% | $-25.9%$ |
| Brasile | 658.183 | 0.3% | 962.527 | 0,4% | 46,2% |
| TOTALE | 218.960.906 | 100.% | 221.282.992 | 100% | 1,1% |
Con riferimento alla fornitura di materiali diretti, i principali rischi potenziali connessi ai processi di acquisto sono:
Al fine di gestire la catena di fornitura in modo da supportare il raggiungimento degli obiettivi aziendali e presidiare gli ambiti di rischio descritti, Datalogic si è dotata di una organizzazione definita in modo co erente alla suddivisione dei fornitori in due grandi categorie. La Funzione Procurement è quindi articolata in due strutture che si occupano di acquisti, una che si occupa di acquisti diretti, composta da 17 persone, che gestisce un insieme di commodity come descritto nella Tabella 6.1, e un team di 12 persone che gestisce tutti gli acquisti legati ai prodotti (e questo dall'inizio dello sviluppo del prodotto fino al fine vita dello stesso prodotto), e l'altra che segue gli acquisti indiretti, che è stata costituita nel 2016 e impiega 8 persone, principal mente basata in Europa (Italia) ma presente anche negli Stati Uniti e in Asia per rispondere alle necessita dei clienti locali.
Datalogic non ha attualmente definito una politica dedicata alla relazione con i fornitori, ma le modalità di gestione della relazione, in tutte le sue fasi, sono puntualmente orientate da procedure dettate centralmente e applicate in tutto il Gruppo. Un particolare approfondimento è dedicato, per ragioni di rilevanza, ai fornitori di materiali diretti che rappresentano il focus di questa rendicontazione.
La Funzione Procurement presidia a livello globale la definizione e applicazione delle regole e delle procedure che governano la relazione con i fornitori di materiali diretti, per quanto riguarda la ricerca, la selezione, la gestione del rapporto; la responsabilità del processo di qualifica dei fornitori è in capo a una specifica divisione, Supplier Quality, che opera all'interno della Funzione stessa.
Datalogic presidia con attenzione in fase di qualificazione, e con successive verifiche in corso di rapporto, il possesso da parte di fornitori dei requisiti in grado di assicurare il livello qualitativo richiesto nelle operazioni di fornitura.
Le modalità di avvio della relazione con un nuovo fornitore diretto sono definite dalla procedura "Search and Select Suppliers". Una volta identificato, ogni nuovo potenziale fornitore è soggetto a un processo di qualifica, anch'esso descritto da apposita procedura ("Supplier Qualification"), che descrive il processo standard attraverso il quale un fornitore di componenti, prodotti, sistemi può essere qualificato per fornire Datalogic. Un elemento chiave del processo di qualificazione è la compilazione, da parte dell'aspirante fornitore, di una articolata check list ("Supplier Evaluation Questionnaire"), sulla base della quale viene identificato un profilo complessivo del fornitore che ne definisce anche il suo livello di rischio.
Il fornitore da qualificare viene assegnato, sulla base del tipo di prodotto che deve fornire, a un determinato segmento o "tier": la procedura individua quattro tier, cui corrispondono differenti processi di qualificazione, più o meno impegnativi per il Gruppo e il fornitore stesso. Per qualificare i fornitori del "tier 1", quelli più strategici, occorre realizzare tre successive valutazioni:
Per i fornitori appartenenti al "tier 2" sono le funzioni responsabili del processo a valutare la necessità di realizzare un audit in fase di qualificazione, tenendo conto delle risultanze del questionario compilato; per quelli compresi nel "tier 3" non è previsto un audit, ma può essere richiesto l'esame dei campioni di prodotto. I fornitori del "tier 4" sono distributori di componenti "pronti per l'uso" utilizzati solo nello scenario in cui un fornitore non sia in grado di soddisfare le richieste di Datalogic, cui può essere richiesta, se ritenuta necessaria, la compilazione del questionario.
Le performance dei fornitori sono monitorate puntualmente attraverso un set di indicatori che, complessivamente considerati, restituiscono l'immagine del livello di servizio e dell'affidabilità delle imprese con cui Datalogic collabora.
All'interno della Funzione Procurement opera un team dedicato alla qualità dei fornitori, organizzato per Regioni in modo da essere il più vicino possibile ai fornitori.
Attraverso i KPI vengono monitorati la qualità delle forniture, i tempi di consegna, i costi complessivi connessi a una fornitura, e il team interviene secondo le necessita del Gruppo ma anche secondo le performance dei diversi fornitori.
Un cruscotto composto da questi indicatori viene presentato alla Quality Management Review, incontro trimestrale del top management di Datalogic nel quale vengono condivisi tutti i principali KPI, che consentono di avere una visione d'insieme dell'andamento dell'azienda dal punto di vista del rispetto dei parametri qualitativi.
La check list utilizzata in fase di qualificazione è impiegata anche per svolgere audit periodici di verifica della permanenza delle condizioni che sono state alla base dell'ingresso dell'azienda nel parco fornitori.
La check list è orientata a comprendere i processi e gli strumenti attraverso i quali i fornitori presidiano alcuni ambiti chiave dell'attività aziendale, ad esempio il product design, le operations, la qualità, i costi.
Nel 2017 il team ha realizzato secondo questo schema 30 audit presso i fornitori, individuati tenendo conto dei volumi di acquisto, delle performance di fornitori, la criticità dei componendi forniti, le performance dei fornitori, al fine di monitorare situazioni particolarmente rilevanti tenendo conto delle risorse a disposizione per questa attività.
I fornitori con cui Datalogic opera per l'acquisto di materiali diretti sono ritenuti dal Gruppo portatori di rischi molto limitati per quanto riguarda la mancata compliance di normative a tutela di ambiente, lavoratori, diritti umani, anche in forza dell'attento lavoro di approfondimento sulle caratteristiche dei fornitori fatto in fase di qualificazione.
La check list attualmente in utilizzo, nella sezione "Sustainability (Environment, Health & Safety)", contiene la richiesta di approfondimenti sull'approccio alla gestione degli impatti ambientali e della salute e sicurezza.
La versione attualmente in utilizzo non prevede invece verifiche in relazione al rispetto dei diritti umani e del lavoro da parte del fornitore; questi aspetti sono presidiati attraverso strumenti contrattuali.
Le Condizioni generali di contratto, che tutti i fornitori di materiali diretti sono chiamati a sottoscrivere, chiedono che per avviare e mantenere una relazione commerciale con Datalogic le aziende si impegnino al pieno rispetto delle normative; nelle clausole contrattuali in materia sono esplicitamente richiamate quelle connesse a:
Ai fornitori è inoltre richiesto di garantire il rispetto del Codice di Condotta di Datalogic, che richiama principi di correttezza, eticità, rispetto dei diritti delle persone.
Ai fornitori strategici, con i quali si realizzano le quote di acquisti più significative, è richiesta anche la sottoscrizione di un accordo quadro (Master Supply Agreement, generalmente chiamato MSA) che riprende le clausole suindicate e stabilisce che qualsiasi violazione di esse autorizzi Datalogic a interrompere immediatamente il rapporto di fornitura.
Nel 2017 non ci sono stati casi in cui si è reso necessario ricorrere a questa clausola.
Al fine di rafforzare progressivamente il presidio sui temi ambientali e sociali lungo la catena di fornitura, il Gruppo ha attivato un percorso che porterà entro il 2018 a integrare i processi e gli strumenti attualmente utilizzati con dei focus specifici sugli aspetti suddetti.
La gestione degli effetti sull'ambiente delle attività del Gruppo, a partire dall'individuazione dei principali rischi connessi alla gestione ambientale e dei relativi impatti, è focalizzata sugli stabilimenti produttivi, che sono identificati come le aree di attività più significative a questo fine, sia per il tipo di attività svolte che per il numero di persone che vi operano. I dati rendicontati a seguire fanno riferimento, come indicato nella nota metodologica, alla totalità delle sedi del Gruppo in Italia e agli stabilimenti di Slovacchia, Ungheria, Vietnam, Eugene (OR, US), Jundiai (Brasile).
Per il presidio degli aspetti ambientali connessi ai siti produttivi, presso ogni stabilimento è individuato un facility manager; la rete dei facility manager è coordinata da un Global Facility Manager.
Complessivamente, tenuto conto del tipo di attività svolte dal Gruppo, il livello di rischio ambientale è valutato come contenuto in tutte le analisi ambientali svolte sui siti, principalmente a fini dell'adozione e del mantenimento di un sistema di gestione ambientale certificato. Quattro dei sette plant produttivi del Gruppo (quelli che impiegano il 91,1% del personale diretto di produzione) hanno un sistema di gestione certificato secondo la norma ISO 14001, che determina un costante presidio degli aspetti ambientali e definisce un approccio orientato al miglioramento continuo delle performance. Si tratta dei plant di:
Dei rimanenti, soltanto a Teramo si svolge una attività produttiva significativa; il sito a Jundiai è di dimensioni contenute, mentre a Eugene si svolgono limitate attività di riparazione e assemblaggio.
Attualmente non è stata definita una Politica Ambientale unica per tutto il Gruppo, prediligendo una gestione puntuale degli aspetti ambientali nei contesti produttivi a maggiore impatto; i siti che hanno ottenuto la certificazione ISO14001 hanno definito una propria politica ambientale che delinea obiettivi e linee guida del sistema di gestione ambientale.
L'aspetto ambientale più significativo per il Gruppo è il consumo energetico per il funzionamento degli stabilimenti e delle sedi; le stesse attività produttive sono però prevalentemente volte all'assemblaggio di componenti e non comprendono operazioni ad alto utilizzo di energia.
Il principale ambito di rischio ambientale, nelle analisi di impatto svolte sui siti, è individuato nel verificarsi (valutato come poco probabile) di incidenti che determinino uno scarico di sostanze chimiche potenzialmente inquinare suolo e acque; per questo aspetto sono definiti, nei diversi stabilimenti, specifici presidi in conformità con quanto prevede un sistema di gestione certificato. In Vietnam il risk assessment segnala anche la necessità di un presidio specifico, legato ai comportamenti quotidiani e alla manutenzione ordinaria, per evitare incidenti connessi agli scarichi domestici.
Nel 2017, a livello globale, non si sono verificati casi di mancata compliance con leggi e regolamenti ambientali.
Per quanto riguarda l'energia, il consumo per elettricità8 rappresenta la quota prevalente a livello complessivo, e soltanto in Europa si utilizzano in modo significativo gas naturale e, in misura minore, GPL9.
Nel 2017 i consumi complessivi risultano in calo dell'1,3%; sul totale risulta in leggera crescita il peso di Slovacchia (da 7,6% a 8,1%) e Ungheria (da 8,9% a 9,2%), e in diminuzione quello del Vietnam (da 23,7% a 22,8%), mentre gli altri contesti rimangono sostanzialmente stabili.
| Italia | Slovacchia | Ungheria | Vietnam | USA (Eugene) | Brasile (Jundial) | Totale | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | |
| Consumi energetici diretti (GJ) da fonti non rinnovabili |
12.661 | 12.169 | 1.096 | 1.102 | 2.226 | 1.915 | 22 | 140 | 414 | 415 | $\Omega$ | $\mathbf 0$ | 16.419 | 15.741 |
| Percentuale consumi diretti |
47% | 46% | 23% | 22% | 41% | 34% | 0% | 1% | 4% | 4% | 0% | 0% | 27% | 26% |
| Gas naturale | 11.027 | 10.679 | 1.096 | 1.102 | 2.226 | 1.915 | 0 | $\circ$ | 363 | 358 | 0 | O | 14.713 | 14.054 |
| Diesel | 0 | O | $\circ$ | $\Omega$ | O | $\Omega$ | 22 | 22 | 51 | 57 | 0 | $\Omega$ | 73 | 79 |
| GPL | 1.634 | 1.490 | $\circ$ | $\Omega$ | 0 | 0 | 0 | 118 | O | 0 | 0 | $\Omega$ | 1.634 | 1.608 |
| Consumi energetici indiretti (GJ) |
14.299 | 14.396 | 3.591 | 3.832 | 3.264 | 3.680 | 14.610 | 13.805 | 9.245 | 9.143 | 423 | 440 | 45.432 | 45.296 |
| Percentuale consumi indiretti |
53% | 54% | 77% | 78% | 59% | 66% | 100% | 99% | 96% | 96% | 100% | 100% | 73% | 74% |
| Consumo di energia per l'elettricità |
14.299 | 14.396 | 3.591 | 3.832 | 3.264 | 3.680 | 14.610 | 13.805 | 9.245 | 9.143 | 423 | 440 | 45.432 | 45.296 |
| Consumi energetici totali (GJ) |
26.959 | 26.565 | 4.688 | 4.934 | 5.490 | 5.595 | 14.632 | 13.944 | 9.660 | 9.558 | 423 | 440 | 61.851 | 61.037 |
| Consumi nazionali sul totale |
43,6% | 43,5% | 7,6% | 8,1% | 8,9% | 9,2% | 23,7% | 22,8% | 15,6% | 15,7% | 0,7% | 0,7% | 100% | 100% |
Tabella 7.1 - Consumi energetici diretti e indiretti (GJ) - 2016 e 201710
L'intensità energetica, qui intesa come rapporto tra i consumi energetici totali e il totale delle ore lavorate, evidenzia nel complesso un leggero aumento (+2,2%), che nella pratica è riconducibile al solo plant vietnamita (+24,5%), mentre per tutti gli altri contesti si verifica una riduzione (Italia -6%, Slovacchia -8,4%, Ungheria -11,9%, USA -4,3%, Brasile -10,1%). L'aumento dell'intensità energetica del Vietnam è dovuto alla riduzione delle ore lavorate, cui corrisponde una riduzione meno che proporzionale dei consumi, trattandosi soltanto in parte di consumi variabili in relazione alle persone impiegate e al volume dell'attività produttiva.
| Italia | Slovacchia | Ungheria | Vietnam | USA (Eugene plant) |
Brasile (Jundiai) |
Totale | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | |
| Intensità energetica |
0,023 | 0.022 | 0.010 | 0,009 | 0,012 | 0.011 | 0,010 | 0,012 | 0,030 | 0,029 | 0,009 | 0,008 | 0,016 | 0,016 |
| Consumi energetici totali (GJ) |
26.959 | 26.565 | 4.688 | 4.934 | 5.490 | 5.595 | 14.632 | 13.944 | 9.660 | 9.558 | 423 | 440 | 61.851 | 61.037 |
| Totale ore lavorate |
1.150.044 | 1.206.212 | 455.797 | 523.653 | 439.901 | 508,957 | 1.481.627 | 1.134.507 | 323.472 | 334.499 | 48.768 | 56.448 | 3.899.608 | 3.764.276 |
<sup>8 La percentuale di elettricità prodotta da fonti rinnovabili dipende dai singoli mix elettrici nazionali.
<sup>9 Il dato per il 2016 e 2017 non comprende i consumi di energia legati alle flotte di auto aziendali.
10 La fonte dei fattori di conversione per il calcolo dei consumi energetici è "Tabella parametri standard nazio nali del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - 2016".
I consumi idrici sono interamente coperti dal prelievo di acqua da acquedotto e si mantengono stabili nel biennio, a fronte di un aumento significativo della popolazione aziendale; si è quindi passati da un consumo di 27,2 m3 pro capite nel 2016 ai 24,7 m3 pro capite del 2017.
| Italia (Tutte le sedi) |
Slovacchia | Ungheria | Vietnam | USA (Eugene plant) |
Brasile (Jundiai) |
Totale | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consumi idrici | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 |
| Acque fornite da acquedotti pubblici o da altre società di gestione dei servizi idrici (m3) |
14.655 | 16.921 | L.952 | 2.157 | L.546 | 1.375 | 14.089 | 14.647 | 22.940 | 19.953 | 159.76 | 174,16 | 55.342 | 55.227 |
Tabella 7.3 - Consumi idrici (m3) - 2016 e 2017
Le emissioni dirette (Scopo $1$ )11 e indirette energetiche (Scopo $2$ )12 sotto riportate sono quelle relative ai consumi energetici diretti e indiretti13.
Tabella 7.4 – Emissioni connesse ai consumi energetici (tonCO2eq) – 2016 e 2017
| Italia | Slovacchia | Ungheria | Vietnam | USA (Eugene) | Brasile (Jundial) | Totale | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | |
| Emissioni di CO2 dirette (ton CO2eq) |
704 | 675 | 59 | 59 | 120 | 103 | $\overline{2}$ | 6 | 21 | 21 | $\mathbf 0$ | $\mathbf{o}$ | 905 | 865 |
| Percentuale emissioni dirette sul totale nazionale |
32% | 30% | 23% | 22% | 30% | 24% | 0% | 0% | 2% | 2% | 0% | 0% | 17% | 16% |
| di cui da Gas naturale |
592 | 574 | 59 | 59 | 120 | 103 | $\circ$ | $\circ$ | 17 | 17 | O | 0 | 788 | 753 |
| di cui da Diesel | $\circ$ | $\Omega$ | 0 | $\Omega$ | $\Omega$ | 0 | $\overline{2}$ | 2 | $\overline{4}$ | 4 | 0 | 0 | 5 | 6 |
| di cui da GPL | 112 | 102 | 0 | 0 | 0 | $\mathbf{O}$ | $\circ$ | 5 | 0 | 0 | O | $\circ$ | 112 | 106 |
| Emissioni di CO2 indirette energetiche (ton CO 2 eq) |
1.529 | 1.540 | 194 | 207 | 285 | 321 | 1.425 | 1.347 | 986 | 975 | 12 | 12 | 4.431 | 4.401 |
| Percentuale emissioni indirette sul totale nazionale |
68% | 70% | 77% | 78% | 70% | 76% | 100% | 100% | 98% | 98% | 100% | 100% | 83% | 84% |
| Emissioni totali (ton CO2eq) |
2.233 | 2.215 | 252 | 266 | 404 | 424 | 1.427 | 1.353 | 1.007 | 997 | 12 | 12 | 5.336 | 5.266 |
| Emissioni nazionali sul totale |
41,9% | 42,1% | 4,7% | 5% | 7,6% | 8,0% | 26,7% | 25,7% | 18,9% | 18,9% | 0,2% | 0,2% | 100% | 100% |
Nel 2017 non si sono rilevate multe né sanzioni non monetarie dovute a mancata compliance con leggi o regolamenti ambientali.
<sup>11 La fonte dei fattori di emissione e del potenziale di riscaldamento globale (GWP) è il "GHG Protocol tool for stationary com bustion" (Version 4.1, World Resources Institute (WRI), 2015), messo a disposizione dal GHG Protocol. I Gas inclusi nel calcolo - e specificati all'interno del "GHG Protocol tool for stationary combustion" - sono CO2, CH4, N2O.
<sup>12 La fonte dei fattori di emissione e del potenziale di riscaldamento globale (GWP) è il "GHG Protocol tool from purchased electricity" (Version 4.8, World Resources Institute (WRI), 2017), messo a disposizione dal GHG Protocol. I Gas inclusi nel calcolo - e specificati all'interno del "GHG Protocol tool from purchased electricity"- sono CO2, CH4, N2O.
13 Non sono comprese nel calcolo delle emissioni quelle relative ai consumi delle flotte di auto aziendali.
Il sito di Monte San Pietro (Bologna) è stato costruito nel 1986; nato come stabilimento produttivo, nel corso del tempo ha visto diventare sempre più rilevante la parte di uffici e di ricerca e sviluppo, e oggi i diretti di produzione rappresentano il 19% del personale impiegato in questa sede.
Le attività di produzione svolte sono, come per tutti i siti produttivi del Gruppo, quelle di assemblaggio automatico e manuale di apparecchiature elettroniche.
La gestione degli aspetti ambientali, nell'ambito del sistema di gestione certificato ISO14001, è improntata a un attento e continuo monitoraggio e alla realizzazione di interventi mirati per contenere gli impatti e prevenire i possibili rischi. L'analisi ambientale del sito individua come aspetto ambientale più significativo il consumo energetico, e non evidenzia rischi rilevanti (non si utilizzano materiali pericolosi per l'ambiente in quantità rilevanti, non si producono acque reflue da dilavamento a seguito di precipitazioni atmosferiche, l'unica situazione di rischio legata alla contaminazione del suolo potrebbe essere collegata ad incidenti durante la movimentazione dei fusti contenenti sostanze o rifiuti liquidi, ma la quantità utilizzata è in ogni modo molto bassa, di conseguenza le possibilità di contaminazione sono minime).
Per contenere i consumi energetici vengono svolti periodici interventi finalizzati a introdurre tecnologie migliorative (ad esempio, sostituzione della centrale termica con una di ultima generazione alimentata a metano, avvenuta nel 2016; sistematica sostituzione delle lampade a incandescenza con lampade a LED, che viene fatta in occasione delle ristrutturazioni dei diversi reparti). Per l'acquisto di energia elettrica e gas Datalogic in Italia fa parte di C.E.E., Consorzio Esperienza Energia, che si occupa dell'acquisto all'ingrosso.
Il sito ha tre punti di emissione soggetti all'Autorizzazione Unica Ambientale, che vengono periodicamente campionati per monitorare materiale particellare presente nei fumi e sostanze organiche volatili; l'azienda ha definito proprie soglie di attenzione, significativamente inferiori ai limiti massimi consentiti dalla legge, e anche queste non vengono mai raggiunte dalle emissioni effettivamente prodotte.
Nel 2017 è stata ultimata la costruzione di un nuovo stabile dedicato alla ricerca e sviluppo; per questo nuovo edificio sono state adottate tecnologie utili per il contenimento di consumi ed emissioni, ad esempio la parete vetrata è costruita con caratteristiche basso emissive (e che garantiscono una climatizzazione interna ottimale nelle diverse condizioni metereologiche) e le altre sono adeguatamente coibentate.
Il nuovo stabile inoltre è stato dotato di impianto di climatizzazione estate-inverno a pompa di calore (quindi privo di bruciatore a gas) e sul tetto di questo edificio è stato installato un impianto fotovoltaico da 30 kW.
| Disclosure | Descrizione dell'indicatore | Capitolo | Pagina | Omissioni |
|---|---|---|---|---|
| Profilo dell'organizzazione | ||||
| GRI 102-1 | Nome dell'organizzazione | 1. Modello di business | 8 | |
| 1. Modello di business | 8 | |||
| GRI 102-2 | Principali attività, marchi, prodotti e/o servizi | 4. Prodotti e clienti | $18 - 22$ | |
| GRI 102-3 | Sede principale | 1. Modello di business | 8 | |
| GRI 102-4 | Paesi di operatività | 1. Modello di business | $8 - 11$ | |
| GRI 102-8 | Numero di dipendenti suddiviso per contratto, regione e genere |
5. Le persone in Datalogic | $24 - 28$ | |
| GRI 102-9 | Descrizione della catena di fornitura | 6. La catena di fornitura | 34 | |
| Strategia | ||||
| GRI 102-15 | Impatti, rischi e opportunità chiave | 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi |
14-15 | |
| Governance | ||||
| GRI 102-18 | Struttura di governance | 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi |
$12 - 13$ | |
| Coinvolgimento degli stakeholder | ||||
| GRI 102-41 | Accordi di contrattazione collettiva | 5. Le persone in Datalogic | 28 | |
| Pratiche di reporting | ||||
| GRI 102-46 | Definizione dei contenuti del report e del perimetro di applicazione dei temi |
Nota metodologica | $5-8$ | |
| GRI 102-47 | Lista dei temi rilevanti | Nota metodologica | $6 - 7$ | |
| Appendice: Indice dei | ||||
| GRI 102-55 | GRI Content Index | contenuti GRI | 42-43 | |
| Performance economica | ||||
| Anticorruzione | ||||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Approccio gestionale | Nota metodologica 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi 3. Rispetto delle norme e identità della condotta aziendale |
$6 - 7$ $13 - 15$ $15 - 16$ |
|
| GRI 205-3 | Episodi confermati di corruzione e azioni intraprese | 3. Rispetto delle norme e identità della condotta aziendale |
16 | |
| Performance ambientale | ||||
| Energia | ||||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Approccio gestionale | Nota metodologica 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi 7. La tutela dell'ambiente |
$6 - 7$ $13 - 15$ 38 |
|
| GRI 302-1 | Consumi di energia all'interno dell'organizzazione | 7. La tutela dell'ambiente | 39 | |
| GRI 302-3 | Intensità energetica | 7. La tutela dell'ambiente | 39 | |
| Acqua | ||||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Approccio gestionale | Nota metodologica 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi 7. La tutela dell'ambiente |
$6-7$ $13 - 15$ 38 |
|
| GRI 303-1 | Acqua prelevata per fonte di approvvigionamento | 7. La tutela dell'ambiente | 40 | |
| Emissioni | ||||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Approccio gestionale | Nota metodologica 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi 7. La tutela dell'ambiente |
$6-7$ $13 - 15$ 38 |
|
| GRI 305-1 | Emissioni di gas serra dirette (Scope 1) | 7. La tutela dell'ambiente | 40 | |
| GRI 305-2 | Emissioni di gas serra indirette energetiche (Scope 2) | 7. La tutela dell'ambiente | 40 | |
| Compliance ambientale |
| Disclosure | Descrizione dell'indicatore | Capitolo | Pagina | Omissioni |
|---|---|---|---|---|
| Nota metodologica | $6 - 7$ | |||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Approccio gestionale | 2. Governance, modello di | $13 - 15$ | |
| gestione, politiche e presidio | ||||
| dei rischi | ||||
| 7. La tutela dell'ambiente | 38 | |||
| GRI 307-1 | Mancata compliance con leggi e regolamenti ambientali |
7. La tutela dell'ambiente | 38 |
| Performance sociale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Salute e sicurezza sul lavoro | |||||||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Management approach | Nota metodologica 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi 5. Le persone in Datalogic |
$6 - 7$ $13 - 15$ $31 - 32$ |
||||
| GRI 403-3 | Lavoratori con alta incidenza o alto rischio di malattia connessi alla loro occupazione |
5. Le persone in Datalogic | 31 | ||||
| Formazione e istruzione | |||||||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Approccio gestionale | Nota metodologica 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi 5. Le persone in Datalogic |
$6-7$ $13 - 15$ 29 |
||||
| GRI 404-2 | Programmi per aggiornare le competenze dei dipendenti e i programmi di assistenza alla transizione |
5. Le persone in Datalogic | 29-30 | Rendicontazione non estesa ai programmi di assistenza alla transizione. |
|||
| Salute e sicurezza del consumatore | |||||||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Approccio gestionale | Nota metodologica 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi 4. Prodotti e clienti |
$6 - 7$ $13 - 15$ $20 - 21$ |
||||
| GRI 416-1 | Valutazione dell'impatto sulla salute e sicurezza delle categorie di prodotti e servizi |
4. Prodotti e clienti | 21 | ||||
| GRI 416-2 | Incidenti di non conformità riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza di prodotti e servizi |
4. Prodotti e clienti | 22 | ||||
| Privacy dei clienti | |||||||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Approccio gestionale | Nota metodologica 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi 4. Prodotti e clienti |
$6 - 7$ $13 - 15$ $22 - 23$ |
||||
| GRI 418-1 | Reclami fondati relativi a violazioni della privacy dei clienti e a perdite dei dati dei clienti |
4. Prodotti e clienti | 23 | ||||
| Innovazione | |||||||
| GRI 103-1 GRI 103-2 |
Approccio gestionale | Nota metodologica 2. Governance, modello di gestione, politiche e presidio dei rischi 4. Prodotti e clienti |
$6 - 7$ $13 - 15$ 18-20 |
||||
| $\sim$ | Persone implegate in R&D | 4. Prodotti e clienti | 18 |
EY S.p.A. Via Massimo D'Azeglio, 34 40123 Bologna
Tel: +39 051 278311 ты, тээ өрт 276311
Fax: +39 051 236666 ev.com
Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del D.Lgs. 254/2016 e dell'articolo 5 del Regolamento Consob n. 20267
Al Consiglio di Amministrazione della Datalogic S.p.A.
Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di sequito "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento Consob n. 20267, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario della Datalogic S.p.A. e sue controllate (di seguito il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 predisposta ex articolo 4 del Decreto, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 marzo 2018 (di seguito "DNF").
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dal GRI - Global Reporting Initiative ("GRI Standards"), con riferimento alla selezione di GRI Standards indicati nel paragrafo "Nota Metodologica" della DNF, da essi individuato come standard di rendicontazione.
Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.
Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.
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È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards indicati nel paragrafo "Nota Metodologica" della DNF. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di sequito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, consequentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.
Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.
In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:
Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF e effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a).
Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Datalogic relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards indicati nel paragrafo "Nota metodologica" della DNF.
I dati comparativi presentati nella DNF in relazione all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2016 non sono stati sottoposti a verifica.
Bologna, 29 marzo 2018
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Gianluca Focaccia
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