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CIR Group

Annual Report Apr 9, 2021

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Annual Report

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Indice

  • Organi sociali
  • Avviso di convocazione
  • Lettera agli azionisti

Relazione sulla gestione

    1. Sintesi dei principali risultati
    1. Andamento del Gruppo
    1. Andamento della Capogruppo
    1. Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo e i dati del bilancio consolidato
    1. Andamento dei settori
    1. Investimenti finanziari
    1. Impatti del Covid-19 sull'attività
    1. Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2020
    1. Prevedibile evoluzione della gestione
    1. Altre informazioni

Bilancio consolidato

  • Prospetti contabili
  • Note esplicative al bilancio consolidato

Attestazione del bilancio consolidato

Attestazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 ai sensi dell'art. 154-bis, commi 3 e 4, D.lgs. n. 58/1998

Bilancio d'esercizio

  • Prospetti contabili
  • Note esplicative al bilancio d'esercizio

7 Attestazione del bilancio d'esercizio

Attestazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 ai sensi dell'art. 154-bis, commi 3 e 4, D.lgs. n. 58/1998

  • 8 Elenco delle partecipazioni al 31 dicembre 2020
  • Relazione del collegio sindacale
  • Relazioni della società di revisione

CIR S.p.A.

Via Ciovassino, 1 – 20121 Milano – T + 39 02 722701 Capitale sociale € 638.603.657 – R.E.A. n 1950090 Iscrizione R.I. di Milano Monza Brianza Lodi / C.F. / P.I. n. 01792930016 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento della F.LLI DE BENEDETTI S.p.A.

Organi sociali

al 31 dicembre 2020

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Onorario CARLO DE BENEDETTI
Presidente RODOLFO DE BENEDETTI (*)
Amministratore Delegato
e Direttore Generale
MONICA MONDARDINI (*)
Consiglieri PHILIPPE BERTHERAT (1)
MARISTELLA BOTTICINI (2)
EDOARDO DE BENEDETTI
FRANCO DEBENEDETTI
MARCO DE BENEDETTI
PAOLA DUBINI (2)
SILVIA GIANNINI (1) (2)
PIA HAHN MAROCCO (2)
FRANCESCA PASINELLI (1) (2)
MARIA SERENA PORCARI (1) (2) (3)

Segretario del Consiglio MASSIMO SEGRE

COLLEGIO SINDACALE

Presidente
FRANCESCO MANTEGAZZA
------------------------------------
Sindaci Effettivi MARIA MADDALENA GNUDI
GAETANO REBECCHINI

Sindaci Supplenti ANTONELLA DELLATORRE LUIGI MACCHIORLATTI VIGNAT GIANLUCA MARINI

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

Segnalazione ai sensi della raccomandazione di cui alla comunicazione Consob DAC/RM/97001574 del 20 febbraio 1997

(*) Poteri come da Corporate Governance

  • (1) Membro del Comitato Nomine e Remunerazione
  • (2) Membro del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità
  • (3) Lead Independent Director

CIR S.p.A. – COMPAGNIE INDUSTRIALI RIUNITE

Milano – Via Ciovassino n. 1

Capitale Sociale: Euro 638.603.657,00 i.v. – Reg. Imp. e Cod. Fisc. N. 01792930016 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di F.lli De Benedetti S.p.A.

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede Straordinaria e Ordinaria, in unica convocazione per il giorno 30 aprile 2021 alle ore 11,00, presso la Sede Legale, Via Ciovassino n. 1, in Milano per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

Parte Straordinaria

  1. Proposta in merito all'eliminazione dell'indicazione del valore nominale delle azioni e conseguente modifica dell'art. 4, comma 1, dello Statuto Sociale.

Parte Ordinaria

    1. Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 e destinazione del risultato di esercizio. Presentazione bilancio consolidato al 31 dicembre 2020:
    2. a. Approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020;
    3. b. Destinazione del risultato di esercizio.
    1. Proposta di autorizzazione ad acquistare e disporre di azioni proprie.
    1. Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti di cui all'art.123 – ter del TUF:
    2. a. Voto vincolante sulla Sez. I;
    3. b. Voto consultivo sulla Sez. II.
    1. Proposta in merito all'approvazione del Piano di Stock Grant 2021.
    1. Riduzione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione da 12 a 11.

INFORMAZIONI SUL CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale è di € 638.603.657,00 suddiviso in n. 1.277.207.314 azioni ordinarie del valore nominale di € 0,50 cadauna aventi tutte diritto di voto ad eccezione delle azioni proprie il cui diritto di voto è sospeso.

Ad ogni azione è attribuito un voto ovvero due voti ai sensi dell'art. 8 dello Statuto Sociale, nelle ipotesi di positivo accertamento di tale diritto effettuato dall'organo amministrativo.

INTERVENTO E RAPPRESENTANZA ALL'ASSEMBLEA

In considerazione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e in conformità alle disposizioni contenute nell'art. 106 del Decreto Legge del 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni nella Legge 24 aprile 2020, n. 27 e come prorogato per effetto del comma 6 dell'art. 3 del Decreto Legge n. 183 del 31 dicembre 2020, convertito con modificazioni nella Legge 26 febbraio 2021, n. 21, recante disposizioni connesse a tale emergenza:

  • l'intervento in Assemblea degli Azionisti potrà avvenire esclusivamente tramite il Rappresentante Designato Studio Segre S.r.l., con le modalità e termini previsti nel prosieguo del presente avviso;

  • l'intervento in Assemblea dei componenti degli organi sociali, del segretario e/o del notaio e del Rappresentante Designato, nonché di eventuali altri soggetti a ciò autorizzati dal Presidente del Consiglio di Amministrazione potrà avvenire anche, ovvero esclusivamente, mediante mezzi di telecomunicazione che ne garantiscano l'identificazione, nel rispetto delle misure di contenimento dell'epidemia COVID-19 previste dalle disposizioni di legge applicabili, con modalità che lo stesso Presidente provvederà a definire e a comunicare a ciascuno dei suddetti soggetti, in conformità alle norme applicabili per tale evenienza, senza che sia in ogni caso necessario che il presidente, il segretario e il notaio si trovino nel medesimo luogo;

  • non sono previste procedure di voto per corrispondenza o con mezzi elettronici.

Si precisa infine che la data e/o il luogo e/o l'intervento e/o le modalità di voto e/o lo svolgimento dell'Assemblea indicati nel presente avviso di convocazione restano subordinati alla compatibilità degli stessi con la normativa vigente e/o con i provvedimenti di tempo in tempo emanati dalle Autorità competenti in ragione dell'emergenza epidemiologica in atto, oltre che ai princìpi di tutela della salute.

Le eventuali variazioni saranno tempestivamente rese note con le stesse modalità previste per la pubblicazione dell'avviso e/o comunque attraverso i canali informativi previsti dalla normativa tempo per tempo vigente.

La legittimazione all'intervento in Assemblea ed all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione – effettuata da un intermediario abilitato ai sensi dell'art. 83-sexies del D. Lgs. n. 58/1998 e sue successive modifiche e integrazioni (TUF) – in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile di mercoledì 21 aprile 2021, settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in unica convocazione. Coloro che diventeranno titolari solo successivamente a tale data non avranno diritto di intervenire e di votare in Assemblea.

Gli Azionisti titolari di azioni eventualmente non ancora dematerializzate dovranno preventivamente consegnare le stesse ad un intermediario abilitato per la loro immissione nel sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione, ai sensi dell'art. 36 del Provvedimento unico sul post-trading della Consob e della Banca d'Italia del 13 agosto 2018, e chiedere la trasmissione della comunicazione sopra citata.

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare in Assemblea a norma dell'art. 2372 C.C. nonché delle altre disposizioni, anche regolamentari, applicabili. È possibile utilizzare alternativamente la formula di delega inserita in calce alla comunicazione rilasciata dall'intermediario abilitato oppure il modulo di delega pubblicato sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance. Come previsto dal comma 4 dell'art. 106 del Decreto Cura Italia, ed ai sensi dell'art. 135-novies del TUF, la delega o subdelega dev'essere conferita esclusivamente al Rappresentante Designato Studio Segre S.r.l. elettronicamente mediante invio all'indirizzo di posta elettronica certificata [email protected] unitamente alle istruzioni di voto ed a copia di un documento in corso di validità del delegante oppure, ai sensi dell'art. 135-undecies del TUF, la delega può essere conferita al medesimo Rappresentante Designato, mediante sottoscrizione di apposito modulo reperibile nella suddetta sezione del sito internet. In tal ultimo caso, il modulo firmato deve essere consegnato al Rappresentante Designato mediante invio a mezzo posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected], entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in unica convocazione (ossia entro mercoledì 28 aprile 2021). La delega non ha effetto per le proposte in relazione alle quali non siano state conferite istruzioni di voto. La delega e le istruzioni di voto sono revocabili entro i medesimi termini entro i quali possono essere conferite.

La comunicazione alla Società effettuata dall'intermediario abilitato attestante la legittimazione all'intervento in Assemblea è necessaria anche in caso di conferimento della delega al Rappresentante Designato dalla Società; pertanto, in mancanza della predetta comunicazione, la delega dovrà considerarsi priva di effetto.

DIRITTO DI PORRE DOMANDE SULLE MATERIE ALL'ORDINE DEL GIORNO

Ai sensi dell'art. 127-ter del TUF, gli Azionisti che intendono porre domande sulle materie all'ordine del giorno dell'Assemblea possono inviarle a mezzo raccomandata A.R. presso la Sede Legale della Società o mediante un messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] allegando, alternativamente, la certificazione, rilasciata da un intermediario abilitato, comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto, ovvero la comunicazione attestante la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto. Le domande devono pervenire entro la fine del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in unica convocazione, ovvero entro mercoledì 21 aprile 2021.

La Società fornirà una risposta scritta entro le ore 12,00 di mercoledì 28 aprile 2021 mediante la pubblicazione sul sito internet della Società nella sezione Governance. Le domande aventi lo stesso contenuto riceveranno una risposta unitaria.

INTEGRAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO E PRESENTAZIONE DI NUOVE PROPOSTE DI DELIBERAZIONE

Ai sensi dell'art. 126-bis del TUF, gli Azionisti che rappresentino, anche congiuntamente, almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso, l'integrazione delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno. Si ricorda, peraltro, che l'integrazione delle materie da trattare non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea, a norma di legge, delibera su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa da quelle di cui all'art. 125-ter, comma 1, del TUF.

Le domande devono essere presentate, a mezzo raccomandata A.R. presso la Sede Legale della Società ovvero per posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] e devono essere corredate da una relazione sulle materie di cui viene proposta la trattazione, nonché dalla/e certificazione/i rilasciata/e da un intermediario abilitato comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto. Delle eventuali integrazioni all'ordine del giorno e presentazione di nuove proposte di deliberazione verrà data notizia, nelle stesse forme di cui al presente avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima della data fissata per l'Assemblea in unica convocazione, termine entro il quale sarà messa a disposizione del pubblico la relazione predisposta dai soci proponenti.

Ai sensi dell'art. 126-bis, comma 1, terzo paragrafo, del TUF, tenuto conto delle modalità di intervento in Assemblea, coloro ai quali spetta il diritto di voto possono presentare individualmente proposte di delibera sulle materie all'ordine del giorno entro il 15 aprile 2021. Tali proposte devono essere presentate a mezzo raccomandata A.R. presso la Sede Legale della Società ovvero per posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] e devono essere corredate da un testo di delibera sulla materia posta all'ordine del giorno, nonché dalla/e certificazione/i rilasciata/e da un intermediario abilitato comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto.

Le proposte presentate saranno pubblicate sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance entro il 23 aprile 2021 cosicché i titolari del diritto di voto possano prenderne visione al fine del conferimento delle deleghe o subdeleghe al Rappresentante Designato.

In caso di proposte di delibera sulle materie all'ordine del giorno alternative rispetto a quelle formulate dal Consiglio, verrà prima posta in votazione la proposta dell'organo amministrativo (salvo che non venga ritirata) e solo nel caso in cui tale proposta fosse respinta, verranno poste in votazione le proposte degli Azionisti. Tali proposte, qualora alternative tra loro, verranno sottoposte all'Assemblea a partire dalla proposta presentata dagli Azionisti che rappresentano la percentuale maggiore del capitale sociale. Solo nel caso in cui la proposta posta per prima in votazione fosse respinta, sarà posta in votazione la successiva proposta in ordine di capitale rappresentato e così a seguire.

ULTERIORI INFORMAZIONI

Si precisa che le informazioni contenute nel presente avviso di convocazione – e, in particolare, la data, il luogo e/o l'orario dell'adunanza assembleare, i termini per l'esercizio da parte degli

Azionisti dei diritti, le modalità di partecipazione alla seduta assembleare e/o le modalità di tenuta della stessa – potranno subire modifiche, aggiornamenti o precisazioni in considerazione dell'attuale situazione di emergenza legata al COVID19 e dei conseguenti provvedimenti tempo per tempo adottati dalle competenti Autorità, oltre che al fine di consentire il rigoroso rispetto dei fondamentali principi di salvaguardia della sicurezza e della salute degli Azionisti, dei dipendenti, degli esponenti e dei consulenti della Società. Eventuali modifiche, aggiornamenti o precisazioni delle informazioni riportate nel presente avviso verranno rese tempestivamente disponibili tramite il sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance e con le altre modalità previste dalla legge.

DOCUMENTAZIONE

La documentazione relativa agli argomenti posti all'Ordine del Giorno, prevista dalla normativa vigente, comprendente, fra l'altro, il testo integrale delle proposte di deliberazione, sarà a disposizione del pubblico nei termini di legge, presso la Sede Legale (in Milano, Via Ciovassino n. 1), presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE all'indirizzo e sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance; gli Azionisti hanno facoltà di ottenerne copia.

Le relazioni finanziarie relative all'esercizio 2020 saranno messe a disposizione del pubblico con le medesime modalità.

Lo Statuto sociale è disponibile sul sito www.cirgroup.it nella sezione Governance/sistema di Governance.

Milano, 30 marzo 2021

p. il Consiglio di Amministrazione Il Presidente – Dott. Rodolfo De Benedetti

Lettera agli Azionisti

Signori Azionisti,

ci rivolgiamo a voi con questa lettera annuale per darvi conto dell'evoluzione del Gruppo nel corso del 2020, mentre siamo ancora impegnati nella gestione degli impatti e delle complessità che le nostre aziende devono affrontare in seguito alla pandemia Covid-19, una sfida non prevedibile e difficile, iniziata ormai più di un anno fa e proseguita senza soluzione di continuità. Coglieremo quindi questa opportunità per informarvi anche sulla situazione attuale delle nostre imprese.

Nel 2020, abbiamo concluso la fusione tra CIR e COFIDE, che ha permesso di accorciare e semplificare la catena di controllo rispetto alle partecipate, ridurre i costi operativi legati al mantenimento di due holding quotate e rendere il titolo più liquido grazie al maggiore flottante.

Abbiamo inoltre perfezionato la cessione a EXOR N.V. della partecipazione di controllo in GEDI Gruppo Editoriale, mantenendo una quota pari al 5% della società. La cessione del controllo di GEDI si inquadra nella nostra strategia volta a concentrare l'impegno manageriale e le risorse finanziarie sui settori con maggiore potenziale di creazione di valore nei quali siamo già presenti.

KOS ha ceduto la controllata Medipass, attiva nei settori della diagnostica per immagini e delle cure oncologiche, al fine di concentrare il proprio sviluppo sulle attività di long term care, anche all'estero, dopo aver acquisito a fine 2019 il Gruppo Charleston in Germania, una realtà che conta 47 strutture e oltre 4.000 posti letto.

Nel 2020, i ricavi consolidati sono ammontati a € 1,8 miliardi, in calo del 8,3% rispetto al 2019 a causa degli effetti della pandemia, il margine operativo lordo è stato pari a € 227 milioni, rispetto a € 275 milioni del 2019, e il risultato netto è stato positivo per € 16,3 milioni, grazie alle operazioni straordinarie realizzate.

L'indebitamento netto consolidato (senza tener conto dei debiti IFRS16) è sceso a € 100 milioni, rispetto a € 328 milioni a fine 2019. La struttura patrimoniale della nostra holding è solida, con una posizione finanziaria netta positiva per € 392 milioni a fine 2020.

Per quanto riguarda le nostre controllate, KOS, azienda creata e sviluppata da CIR, ha consolidato nel corso degli anni una posizione di leadership in Italia e una presenza significativa in Germania nel settore long term care, assistendo più di 12.500 pazienti grazie al lavoro di oltre 11.500 dipendenti, tra medici, infermieri, operatori sociosanitari e tecnici, e di circa 2.000 liberi professionisti.

Il settore di attività di KOS è stato tra i più colpiti dagli effetti della pandemia e tutte le strutture hanno affrontato una dura prova. Nonostante il contesto straordinariamente impegnativo, KOS ha comunque proseguito il proprio percorso di sviluppo organico e avviato diverse nuove iniziative.

Ha collaborato con i Servizi Sanitari Regionali di Lombardia, Marche ed Emilia-Romagna, curando pazienti contagiati, in parte con le sue due strutture ospedaliere e in parte con strutture convertite alla cura del Covid-19 sulla base delle esigenze territoriali; ha inoltre donato una piattaforma analitica per l'estrazione di acidi nucleici a supporto dell'analisi dei tamponi alla Regione Veneto e ventilatori di ultima generazione alla Regione Campania.

Relazione sulla gestione

1. Sintesi dei principali risultati

I risultati del Gruppo nell'esercizio 2020 sono stati influenzati dagli impatti della pandemia COVID-19 sulle controllate, che operano in settori fortemente colpiti.

KOS, attiva nei servizi socio-sanitari, ha dovuto affrontare le note conseguenze della pandemia sulle RSA e la diminuzione delle prestazioni di Riabilitazione, anche a causa dello stress cui è stato sottoposto il sistema sanitario, che ha determinato la sensibile riduzione delle attività ospedaliere programmate; nel secondo semestre le prestazioni di riabilitazione sono riprese, mentre l'attività delle RSA è rimasta in sofferenza, a causa della seconda ondata di pandemia, registrando tuttora presenze significativamente al di sotto delle medie storiche.

Sogefi, attiva nella produzione di componentistica per il settore automotive, nel primo semestre 2020 ha subito, come tutto il settore, una riduzione senza precedenti dei volumi, a causa della generalizzata sospensione delle attività produttive e del crollo della domanda; nel secondo semestre la produzione ha registrato una notevole ripresa raggiungendo volumi prossimi al 2019.

La gestione finanziaria ha registrato risultati positivi, grazie alla ripresa di tutti i principali mercati finanziari nel secondo semestre.

Nel corso dell'esercizio sono state concluse operazioni straordinarie significative.

In aprile 2020, CIR ha perfezionato la cessione della propria partecipazione di controllo in GEDI, di cui attualmente detiene il 5%, a seguito della decisione strategica maturata nel corso del 2019 di uscire dal settore in cui opera il gruppo e dell'accordo raggiunto in dicembre 2019 con EXOR.

In novembre 2020 KOS ha ceduto la controllata Medipass, realizzando una significativa plusvalenza; l'operazione si inquadra nella strategia di focalizzare e potenziare lo sviluppo sulle attività di long term care (RSA e Riabilitazione), anche all'estero, dopo aver acquisito a fine 2019 una realtà significativa in Germania.

Infine, Sogefi ha avviato un piano di razionalizzazione della propria presenza geografica e del proprio footprint industriale, volto a incrementare la redditività del gruppo, in particolare nella Filtrazione, cedendo le filiali in Brasile e Spagna.

Le operazioni straordinarie hanno avuto un impatto positivo sui risultati del Gruppo e hanno determinato una significativa riduzione dell'indebitamento netto consolidato.

I ricavi consolidati del Gruppo sono ammontati a € 1.834,8 milioni, in calo del 8,3% rispetto al 2019, a causa della riduzione di attività in entrambi i settori in cui il Gruppo opera per le circostanze determinate dalla pandemia.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è ammontato a € 227,0 milioni, 12,4% del fatturato a fronte del 13,7% nel 2019 (€ 274,8 milioni).

Il risultato netto è stato positivo per € 16,3 milioni.

L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2020, ante IFRS 16, ammontava a € 100,0 milioni, in forte riduzione rispetto al 31 dicembre 2019 (€ 327,6 milioni). I debiti finanziari per diritti d'uso IFRS 16, al 31 dicembre 2020, ammontavano complessivamente a € 796,8 milioni e pertanto l'indebitamento finanziario netto consolidato complessivo ammontava a € 896,8 milioni. I debiti ex IFRS16 riguardano principalmente la controllata KOS (€ 730,3 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione.

L'indebitamento netto delle controllate è diminuito a € 491,7 milioni (€ 623,8 milioni al 31 dicembre 2019) per il decremento registrato da KOS, riconducibile all'operazione di cessione di Medipass.

La posizione finanziaria netta della Capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 31 dicembre 2020, ante IFRS 16, era positiva per € 391,7 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2019 (€ 296,2 milioni).

Il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2020 era pari a € 771,0 milioni (€ 770,7 milioni al 31 dicembre 2019).

KOS

Nel 2020, i ricavi sono ammontati a € 631,6 milioni, in crescita del 17,4% rispetto al 2019, grazie al costante sviluppo realizzato nel corso degli ultimi esercizi e in particolare all'acquisizione a fine 2019 di Charleston, che opera in Germania nel settore delle RSA. I ricavi in Italia sono scesi del 9,5%.

Nelle RSA in Italia, l'attività si è concentrata sulla difficile gestione dell'emergenza sanitaria. Nel corso dell'esercizio i nuovi ingressi sono stati bloccati o comunque fortemente rallentati e pertanto le presenze si sono ridotte e permangono, anche attualmente, significativamente inferiori al 2019.

Nelle RSA in Germania l'impatto della pandemia è stato decisamente minore dal punto di vista sanitario e pertanto anche la riduzione del numero degli ospiti è stata meno pronunciata rispetto all' Italia; inoltre, il sostegno pubblico prestato alle RSA ha permesso di contenere l'impatto economico.

Nelle strutture di riabilitazione e per acuti in Italia, ove nel corso del primo semestre si è registrata una diminuzione dei pazienti a seguito del rallentamento della normale attività ospedaliera, vi è stato un vigoroso recupero nella seconda metà dell'anno, con prestazioni in linea rispetto al corrispondente periodo del 2019.

L'EBIT è stato pari ad € 15,4 milioni, rispetto a € 57,9 milioni nel 2019, e la riduzione deriva, oltre che dal calo degli ospiti e delle prestazioni a causa dell'emergenza sanitaria,

anche dai maggiori costi sostenuti in misure di protezione per far fronte e contenere gli effetti della pandemia.

KOS ha registrato un utile netto pari a € 46,7 milioni (€ 30,3 milioni nel 2019), grazie al risultato della cessione di Medipass.

In novembre 2020 KOS ha infatti ceduto a DWS Alternatives Global Limited ("DWS") l'attività Medipass in Italia e UK, mantenendo la filiale indiana. L'enterprise value riconosciuto è pari a € 169,2 milioni, con un equity value di € 105,6 milioni, una plusvalenza per KOS pari a € 54,4 milioni, al netto dei costi sostenuti per la transazione, e un impatto positivo sulla posizione finanziaria netta complessiva di € 162,8 milioni.

Il free cash flow è stato positivo per € 167,2 milioni, pressoché interamente generati dall'operazione Medipass. Il Gruppo ha effettuato investimenti in nuove strutture per circa € 30 milioni e ha dismesso immobili per un importo equivalente.

L' indebitamento netto a fine 2020 ammontava a € 200,7 milioni, a fronte di € 368,0 milioni al 31 dicembre 2019.

Sogefi

Nel 2020 la produzione mondiale di automobili è scesa del 16,2% rispetto al 2019:-23,3% in UE, -20,1% in Nord America, -4,2 % in Cina e -30,7% in Sud America, per effetto di una contrazione senza precedenti nel primo semestre. Il secondo semestre è stato caratterizzato dalla ripresa dell'attività in tutte le aree geografiche, con la produzione mondiale del periodo pressoché in linea con il 2019.

Sogefi ha registrato ricavi in flessione del 17,8% a cambi correnti (-14,2% a cambi costanti) ed una performance migliore di quella del mercato in Europa, in NAFTA e in Cina.

Il risultato netto normalizzato, escludendo gli oneri non ricorrenti di ristrutturazione, si è collocato intorno al break-even, grazie alle misure adottate per far fronte alla crisi del mercato, che hanno comportato un leggero incremento del margine di contribuzione (al 30,8%, rispetto al 30,2% del 2019) e una riduzione dei costi fissi di circa 20%, con un'incidenza sui ricavi stabile al 17% rispetto al 2019, malgrado il minore fatturato, e in riduzione al 15,8% nel quarto trimestre (17,1% nell'ultimo trimestre 2019).

Il risultato netto ha risentito degli oneri sostenuti per il piano di ristrutturazione avviato nel 2020 e in parte già implementato, il cui importo netto ammonta complessivamente a circa € 16 milioni. Inoltre, a fine 2020, il gruppo ha ceduto la filiale brasiliana della Filtrazione, registrando sull'esercizio una perdita di circa € 15 milioni, in buona parte dovuta ad effetti contabili legati al deconsolidamento.

Il Free Cash Flow è stato negativo per € 38,2 milioni (a fronte di una generazione di cassa di € 8,4 milioni nel 2019), a causa principalmente dall'evoluzione sfavorevole del capitale circolante causata dalle particolari circostanze intervenute nel corso dell'anno.

L'indebitamento finanziario netto ante IFRS16 al 31 dicembre 2020 era pari a € 291,3 milioni (€ 256,2 milioni a fine 2019).

Nel 2020 Sogefi ha conseguito nuovi contratti per un valore in linea con gli esercizi precedenti e coerente con gli obiettivi di mantenimento/accrescimento delle quote di mercato, con una componente significativa di nuovi ordini destinata a veicoli ibridi o full electric, posizionandosi nei mercati del futuro.

Gestione finanziaria

Con riferimento alla gestione finanziaria, grazie alla ripresa dei mercati nella seconda metà dell'anno per tutte le categorie di asset, sono stati registrati proventi finanziari netti complessivi di € 17,3 milioni, con un rendimento pari al 4,0%. In particolare, il rendimento complessivo degli attivi "prontamente liquidabili", ovvero il portafoglio azionario, obbligazionario ed hedge funds, si è elevato al 5,3% (€19,1 milioni), mentre il portafoglio di Private Equity e partecipazioni di minoranza ha registrato una riduzione di fair value di € 1,8 milioni, con un rendimento del -2,3%.

Le tabelle delle pagine seguenti forniscono, oltre all'analisi per settore delle risultanze economico patrimoniali del Gruppo, l'analisi relativa alla contribuzione delle principali società controllate ed i risultati aggregati della "holding" CIR e delle altre controllate non industriali.

Conto economico per settore di attività e contribuzione ai risultati del Gruppo

(in milioni di euro) 2020 2019 (*)
CONSOLIDATO
AGGREGATO
Ricavi Costi della
produzione
Altri proventi e
costi operativi
Ammortamenti
e svalutazioni
EBIT Oneri e
proventi
finanziari netti
Dividendi,
proventi e oneri
da negoziazione
e valutazione
titoli
Rettifiche di
valore delle
partecipazioni
contabilizzate con
il metodo del
patrimonio netto
Imposte
sul reddito
Utile (Perdita)
derivante da
attività
destinate alla
dismissione
Risultato
di terzi
Risultato
netto di
Gruppo
Risultato netto
di Gruppo
(1) (2) (3) (4)
Gruppo KOS - Sanità 631,6 (516,7) (11,7) (87,6) 15,6 (32,2) (0,1) (0,2) (6,7) 71,4 (19,9) 27,9 18,0
Gruppo Sogefi - Componentistica per autoveicoli 1.203,2 (1.027,8) (37,9) (130,3) 7,2 (22,8) -- -- (3,5) (15,5) 14,8 (19,8) 1,8
Gruppo GEDI - Media -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (58,6)
Totale principali controllate 1.834,8 (1.544,5) (49,6) (217,9) 22,8 (55,0) (0,1) (0,2) (10,2) 55,9 (5,1) 8,1 (38,8)
Altre controllate -- (0,1) 0,1 -- -- -- -- -- -- -- -- -- (0,3)
Totale controllate industriali 1.834,8 (1.544,6) (49,5) (217,9) 22,8 (55,0) (0,1) (0,2) (10,2) 55,9 (5,1) 8,1 (39,1)
CIR e altre controllate non industriali
Ricavi -- -- --
Costi di gestione (13,6) (13,6) (17,3)
Altri proventi e costi operativi (0,1) (0,1) (3,2)
Ammortamenti e svalutazioni (1,1) (1,1) (1,0)
EBIT (14,8)
Oneri e proventi finanziari netti (4,3) (4,3) 1,0
Dividendi, proventi e oneri da negoziazione titoli 21,2 21,2 10,8
Rettifiche di valore delle partecipazioni
contabilizzate con il metodo del patrimonio netto -- -- --
Imposte sul reddito 1,0 1,0 4,4
Utile (Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione -- -- --
Totale CIR e altre controllate non industriali
prima dei componenti non ricorrenti -- (13,6) (0,1) (1,1) (14,8) (4,3) 21,2 -- 1,0 -- -- 3,1 (5,3)
Componenti non ricorrenti -- -- -- -- -- -- -- -- -- 5,1 -- 5,1 (78,1)
Totale consolidato di Gruppo 1.834,8 (1.558,2) (49,6) (219,0) 8,0 (59,3) 21,1 (0,2) (9,2) 61,0 (5,1) 16,3 (122,5)

(*) Dati pro-forma: i dati comparativi relativi al 2019 includono gli effetti dell'operazione di fusione di CIR S.p.A. in CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.) sul Risultato netto di Gruppo

(1) La voce corrisponde alla somma delle linee "variazione delle rimanenze", "costi per acquisto di beni, "costi per servizi", "costi del personale" del conto economico consolidato.

Tale voce non considera l'effetto di € (0,9) milioni di elisioni intercompany.

(2) La voce corrisponde alla somma delle linee "altri proventi operativi" e altri costi operativi" del conto economico consolidato.Tale voce non considera l'effetto dell'elisione di € 0,9 milioni di elisioni intercompany.

(3) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari" e "oneri finanziari" del conto economico consolidato.

(4) La voce corrisponde alla somma delle linee "dividendi", "proventi da negoziazione titoli", "oneri da negoziazione titoli" e "rettifiche di varlore di attività finanziarie" del conto economico consolidato .

Struttura patrimoniale consolidata per settore di attività

(in milioni di euro) 31.12.2020 31.12.2019 (*)
CONSOLIDATO
AGGREGATO
Immobilizzazioni Altre attività e
passività non
correnti nette
Attività e
passività
destinate alla
dismissione
Capitale
circolante
netto
Posizione
finanziaria
netta
Patrimonio
netto totale
Patrimonio
netto di
terzi
Patrimonio
netto di
Gruppo
Patrimonio
netto di
Gruppo
(1) (2) (3) (4)
Gruppo KOS - Sanità 1.398,4 (25,4) -- (98,4) (931,0) 343,6 142,7 200,9 170,2
Gruppo Sogefi - Componentistica per autoveicoli 699,6 (112,2) 1,3 (81,4) (357,9) 149,4 74,1 75,3 107,0
Gruppo GEDI - Media -- -- -- -- -- -- -- -- 102,4
Altre controllate -- (0,7) -- 0,7 0,4 0,4 0,4 0,4
Totale controllate industriali 2.098,0 (138,3) 1,3 (179,1) (1.288,5) 493,4 216,8 276,6 380,0
CIR e altre controllate non industriali
Immobilizzazioni 33,4 33,4 -- 33,4 22,6
Altre attività e passività non correnti nette 68,6 68,6 -- 68,6 75,0
Attività e passività destinate alla dismissione -- -- -- -- --
Capitale circolante netto 0,7 0,7 -- 0,7 (2,6)
Posizione finanziaria netta 391,7 391,7 -- 391,7 295,7
Totale consolidato di Gruppo 2.131,4 (69,7) 1,3 (178,4) (896,8) 987,8 216,8 771,0 770,7

(*) Dati pro-forma: i dati comparativi relativi al 2019 includono gli effetti dell'operazione di fusione di CIR S.p.A. in CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.) sul Risultato netto di Gruppo

1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "immobilizzazioni immateriali", "immobilizzazioni materiali", "diritti d'uso", "investimenti immobiliari", "partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "altre partecipazioni" dello stato patrimoniale consolidato.

2) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "altri crediti", "altre attività finanziarie" e "attività per imposte differite" delle attività non correnti e delle linee "altri debiti", "passività per imposte differite", "fondi per il personale" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività non correnti dello stato patrimoniale consolidato.

  • 3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "rimanenze", "crediti commerciali" e "altri crediti" delle attività correnti e delle linee "debiti commerciali", "altri debiti" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.
  • 4) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "crediti finanziari", " titoli", "altre attività finanziarie" e "disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle attività correnti, delle linee "prestiti obbligazionari", "altri debiti finanziari" e "debiti finanziari per diritti d'uso" delle passività non correnti e delle linee "debiti verso banche", "prestiti obbligazionari", "altri debiti finanziari" e "debiti finanziari per diritti d'uso" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.

2. Andamento del Gruppo

I ricavi consolidati del 2020 sono stati pari a € 1.834,8 milioni, in contrazione del 8,3% rispetto a quelli del 2019 (€ 2.001,6 milioni). KOS ha registrato ricavi in crescita del 17,4% e Sogefi in riduzione del 17,8%.

(in milioni di euro) Variazione
2020 % 2019 (1) % assoluta %
Sanità
Gruppo KOS 631,6 34,4 537,8 26,9 93,8 17,4
Componentistica
per
autoveicoli
Gruppo Sogefi 1.203,2 65,6 1.463,8 73,1 (260,6) (17,8)
Totale ricavi consolidati 1.834,8 100,0 2.001,6 100,0 (166,8) (8,3)
di cui: ITALIA 498,6 27,2 562,9 28,1 (64,3) (11,4)
ESTERO 1.336,2 72,8 1.438,7 71,9 (102,5) (7,1)

(1) I valori dell'esercizio 2019, relativi alle "Attività destinate alla dismissione" nell'ambito dei gruppi KOS e Sogefi, sono stati riclassificati a seguito dell'applicazione del principio IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" alla linea "Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate".

Si riporta qui di seguito il conto economico consolidato del 2020 comparato con quello del 2019, ricordando che nel 2020 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di CIR in COFIDE e pertanto il conto economico del 2019 è presentato anche nella versione pro-forma, come se la fusione fosse già stata realizzata all'epoca. Le rettifiche pro-forma riguardano la rideterminazione dell'utile di pertinenza dei terzi effettuato per effetto della fusione.

01/01 - 31/12
2020 % 2019 (1) % 2019 (*) %
(in milioni di euro) (pro
forma)
Ricavi 1.834,8 100,0 2.001.6 100,0 2.001,6 100,0
Margine operativo lordo (EBITDA) consolidato
(2)
227,0 12,4 274,8 13,7 274,8 13,7
Risultato operativo (EBIT) consolidato 8,0 0,4 84,4 4,2 84,4 4,2
Risultato gestione finanziaria (3) (38,4) (2,1) (30,7) (1,5) (30,7) (1,5)
Imposte sul reddito (9,2) (0,5) (22,1) (1,1) (22,1) (1,1)
Utile (perdita) da attività destinate alla dismissione 61,0 3,4 (298,4) (14,9) (298,4) (14,9)
Risultato netto inclusa la quota di terzi 21,4 1,2 (266,8) (13,3) (266,8) (13,3)
Risultato di terzi (5,1) 0,3 144,3 7,2 197,0 9,8
Risultato netto del Gruppo 16,3 0,9 (122,5) (6,1) (69,8) (3,5)

(1) I valori dell'esercizio 2019, relativi alle "Attività destinate alla dismissione" nell'ambito dei gruppi KOS e Sogefi, sono stati riclassificati a seguito dell'applicazione del principio IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" alla linea "Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate".

(2) La voce corrisponde alla somma delle linee "risultato operativo" e "ammortamenti e svalutazioni" del conto economico consolidato.

(3) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari", "oneri finanziari", "dividendi", "proventi da negoziazione titoli"," oneri da negoziazione titoli", "quota dell'utile (perdita) delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico consolidato.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato del 2020 è ammontato a € 227,0 milioni (12,4% dei ricavi), rispetto a € 274,8 milioni del 2019 (13,7% dei ricavi).

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 8 milioni, rispetto a € 84,4 milioni nel 2019.

Gli interessi passivi netti sui debiti delle controllate, che ammontano ad € 30,7 milioni nel 2020, sono aumentati di € 3,4 milioni principalmente per il maggior debito legato all'acquisizione di Charleston.

I proventi netti del portafoglio di investimenti finanziari della holding sono ammontati a € 17,4 milioni, a fronte di € 13,0 milioni nel 2019.

Gli oneri IFRS16 sono aumentati di € 8,4 milioni, a € 17,2 milioni, principalmente per il consolidamento di Charleston (che ha registrato nel periodo oneri da IFRS16 per € 10,5 milioni).

Tenuto conto di quanto precede, Il saldo della gestione finanziaria è stato negativo per € 38,4 milioni (€ -30,7 milioni nel 2019).

Il risultato delle attività destinate alla dismissione è stato positivo per € 61,0 milioni e comprende i risultati 2020 e gli effetti della cessione di Medipass da parte di KOS e delle filiali brasiliana e spagnola della divisione Filtrazione da parte di Sogefi.

Il risultato netto consolidato è stato positivo per € 16,3 milioni (nel 2019 perdita proforma di € 122,5 milioni interamente dovuta a GEDI, partecipazione dismessa).

Si riporta di seguito la struttura patrimoniale consolidata sintetica del Gruppo CIR al 31 dicembre 2020, confrontata con l'analoga situazione al 31 dicembre 2019; ai fini del confronto, si include anche una situazione pro-forma al 31 dicembre 2019, ossia come se la fusione fosse già avvenuta al 31 dicembre 2019.

Le rettifiche pro-forma riflettono gli effetti dell'acquisizione delle quote di minoranza come uno spostamento dal patrimonio netto di pertinenza dei terzi al patrimonio netto di Gruppo della quota di patrimonio di terzi acquisita attraverso la fusione.

(in milioni di euro) (1) 31.12.2020 31.12.2019
(pro-forma)
31.12.2019
Immobilizzazioni 2.131,4 2.256,7 2.256,7
Altre attività e passività non correnti nette (69,7) (52,3) (52,3)
Attività e passività destinate alla dismissione 1,3 225,9 225,9
Capitale circolante netto (178,4) (185,6) (185,6)
Capitale investito netto 1.884,6 2.244,7 2.244,7
Indebitamento finanziario netto (896,8) (1.127,7) (1.127,7)
Patrimonio netto totale 987,8 1.117,0 1.117,0
Patrimonio netto di Gruppo 771,0 770,7 432,4
Patrimonio netto di terzi 216,8 346,3 684,6

( 1) I dati in oggetto sono il risultato di una diversa aggregazione degli schemi di bilancio. Per la definizione si rimanda alle note riportate in calce alla tabella "Struttura patrimoniale consolidata per settori di attività" precedentemente esposta.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2020 si attestava a € 1.884,6 milioni, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2019 (€ 2.244,7 milioni) in virtù della cessione del gruppo GEDI e di Medipass.

In relazione alla posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2020, prima dell'applicazione del principio IFRS16, l'indebitamento netto ammontava a € 100,0 milioni (rispetto a € 327,6 milioni al 31 dicembre 2019) articolato in:

  • un'eccedenza finanziaria di CIR e controllate non industriali di € 391,7 milioni (€ 296,2 milioni al 31 dicembre 2019), in crescita di circa € 96 milioni grazie all'incasso netto derivante dalla cessione di GEDI;
  • un indebitamento complessivo netto delle controllate industriali di € 491,7 milioni, in diminuzione di circa € 132 milioni rispetto a € 623,8 milioni al 31 dicembre 2019, riconducibile al decremento del debito della controllata KOS (€ 167,2 milioni), per effetto, oltre che della già citata operazione Medipass, anche della vendita di alcuni immobili; Sogefi ha registrato un incremento dell'indebitamento netto di € 35,1 milioni, derivante in buona parte dall'evoluzione del capitale circolante causato dalle particolari circostanze dell'esercizio appena chiuso.

I debiti finanziari per diritti d'uso, in base al principio IFRS 16, al 31 dicembre 2020 ammontavano a € 796,8 milioni, dando luogo ad un indebitamento finanziario netto consolidato complessivo pari a € 896,8 milioni.

È qui di seguito riportato il rendiconto finanziario consolidato, redatto secondo uno schema "gestionale" che evidenzia le variazioni della posizione finanziaria netta.

2019
(in milioni di euro) 2020 (pro-forma) 2019 (1)
FONTI DI FINANZIAMENTO
Risultato derivante dalle attività operative in esercizio (39,6) 31,7 28,0
Ammortamenti, svalutazioni ed altre variazioni non monetarie 134,3 146,3 172,3
Autofinanziamento 94,7 178,0 200,3
Variazione del capitale circolante e altre attività
e passività non correnti (1,1) (2,7) (4,4)
FLUSSO GENERATO DALLA GESTIONE 93,6 175,3 195,9
Aumenti di capitale 0,1 0,1 0,1
TOTALE FONTI 93,7 175,4 196,0
IMPIEGHI
Investimenti netti in immobilizzazioni (95,0) (148,5) (166,7)
Corrispettivo pagato per aggregazioni aziendali (11,0) (98,4) (98,4)
Posizione finanziaria netta delle società acquisite (4,0) 3,3 3,3
Pagamento di dividendi - (40,9) (40,9)
Acquisto azioni proprie - (4,7) (4,7)
Altre variazioni (10,8) (9,5) (2,7)
TOTALE IMPIEGHI (120,8) (298,7) (310,1)
AVANZO (DISAVANZO) FINANZIARIO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (27,1) (123,4) (114,1)
FLUSSO/POSIZIONE FINANZIARIA DA ATTIVITA'
DESTINATE ALLA DISMISSIONE 254,7 15,6 6,3
AVANZO/(DISAVANZO) FINANZIARIO 227,6 (107,8) (107,8)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DI INIZIO PERIODO ANTE IFRS16 (327,6) (219,8) (219,8)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DI FINE PERIODO
ANTE IFRS 16 (100,0) (327,6) (327,6)
DEBITO RESIDUO EX IFRS 16 (796,8) (800,1) (800,1)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DI FINE PERIODO (896,8) (1.127,7) (1.127,7)

( 1) I valori dell'esercizio 2019, relativi alle "Attività destinate alla dismissione" nell'ambito dei gruppi KOS e Sogefi, sono stati riclassificati a seguito dell'applicazione del principio IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" alla linea "Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate".

Nel corso del 2020 è stato registrato un avanzo finanziario pari a € 227,6 milioni, rispetto al disavanzo di € 107,8 milioni del corrispondente periodo del 2019, le cui cause sono già state illustrate in precedenza, commentando l'evoluzione dell'indebitamento netto.

Il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2020 era pari a € 771,0 milioni rispetto a € 770,7 milioni su base pro-forma al 31 dicembre 2019. Si ricorda che le rettifiche proforma riflettono gli effetti dell'acquisizione delle quote di minoranza come uno spostamento dal patrimonio netto di pertinenza dei terzi al patrimonio netto di Gruppo della quota di patrimonio di terzi acquisita attraverso la fusione.

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo CIR impiegava 17.668 dipendenti rispetto ai 18.648 del 31 dicembre 2019.

3. Andamento della capogruppo

La capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2020 con un utile di € 2,6 milioni rispetto a € 13,4 milioni nel 2019. La riduzione è dovuta al fatto che CIR non ha incassato dividendi dalle controllate, in considerazione dell'andamento economico dell'esercizio appena chiuso.

Si riporta qui di seguito il conto economico sintetico di CIR S.p.A. per il 2020, confrontato con quello del 2019, ricordando che nel 2020 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di CIR in COFIDE e pertanto il conto economico del 2019 è presentato anche nella versione pro-forma, come se la fusione fosse già stata realizzata all'epoca.

(in milioni di euro) 2020 2019
pro-forma
2019
Costi netti di gestione
(1)
(10,0) (13,1) (1,6)
Altri costi operativi e ammortamenti
(2)
(2,9) (4,6) (0,7)
Risultato della gestione finanziaria
(3)
8,8 24,6 15,8
Risultato prima delle imposte (4,1) 6,9 13,5
Imposte sul reddito 1,6 3,8 (0,1)
Risultato attività destinate alla dismissione 5,1 (172,9) --
Risultato netto 2,6 (162,2) 13,4

(1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "ricavi e proventi diversi", "costi per servizi" e "costi del personale" del conto economico della capogruppo CIR S.p.A.

(2) La voce corrisponde alla somma delle linee "altri costi operativi" e "ammortamenti e svalutazioni" del conto economico della capogruppo CIR S.p.A.

(3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "proventi finanziari", "oneri finanziari", "dividendi", "proventi da negoziazione titoli"," oneri da negoziazione titoli" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico della capogruppo CIR S.p.A.

Si riporta qui di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria di CIR S.p.A. al 31 dicembre 2020, confrontato con la situazione al 31 dicembre 2019; per facilità di confronto, si include anche una situazione pro-forma al 31 dicembre 2019, ossia come se la fusione fosse già in essere al 31 dicembre 2019.

(in milioni di euro) 31.12.2020 31.12.2019
pro-forma
31.12.2019
Immobilizzazioni (1) 618,2 598,2 574,9
Altre attività e passività non correnti nette (2) 28,4 87,7 13,1
Attività destinate alla dismissione -- 102,4 --
Capitale circolante netto (3) 72,5 (0,6) (1,5)
Capitale investito netto 719,1 787,7 586,5
Posizione finanziaria netta (4) 51,8 (20,9) (23,6)
Patrimonio netto 770,9 766,8 562,9

(1) La voce corrisponde alla somma delle linee "immobilizzazioni immateriali", "immobilizzazioni materiali", "investimenti immobiliari", "diritti d'uso" e "partecipazioni" dello stato patrimoniale della capogruppo CIR S.p.A.

(2) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "crediti diversi", "altre attività finanziarie" e "attività per imposte differite" delle attività non correnti e delle linee "passività per imposte differite" e "fondi per il personale" delle passività non correnti dello stato patrimoniale della capogruppo CIR S.p.A.

(3) La voce corrisponde alla somma algebrica della linea "crediti diversi" delle attività correnti e delle linee "altri debiti" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività correnti dello stato patrimoniale della capogruppo CIR S.p.A.

(4) La voce corrisponde alla somma algebrica della linea "disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle attività correnti e della linea "debiti verso banche" delle passività correnti dello stato patrimoniale della capogruppo CIR S.p.A.

Il patrimonio netto è passato da € 562,9 milioni al 31 dicembre 2019 a € 770,9 milioni al 31 dicembre 2020.

4. Prospetto di raccordo dei dati del bilancio della capogruppo e i dati del bilancio consolidato

Di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori di bilancio della capogruppo.

(in migliaia di euro) Patrimonio
netto
31.12.2020
Risultato netto
2020
Bilancio della capogruppo CIR S.p.A. 770.920 2.631
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate (587.783) --
Rilevazione del patrimonio netto e del risultato di periodo delle partecipazioni
controllate
584.889 19.522
Avviamenti 2.941 --
Dividendi da società incluse nel consolidamento -- (6.000)
Eliminazione rettifiche di valore delle partecipazioni consolidate -- 160
Altre rettifiche di consolidamento 10 --
Bilancio consolidato, quota del Gruppo 770.977 16.313

5. Andamento dei settori

5.1 Settore della sanità

Il gruppo KOS fornisce servizi sociosanitari, gestendo complessivamente 136 strutture (residenze sanitarie per anziani e centri per la riabilitazione) per un totale di 12.500 posti letto, in Italia e Germania. E' in dettaglio articolato come segue:

  • Long Term Care in Italia: gestione di residenze per anziani, principalmente con il marchio Anni Azzurri (52 residenze), e di strutture di riabilitazione funzionale e psichiatrica, di comunità terapeutiche psichiatriche e centri ambulatoriali, principalmente con i marchi Santo Stefano -riabilitazione- e Neomesia -psichiatria- (37 strutture); in totale 89 strutture e circa 8.500 posti letto;
  • Long term care in Germania: gestione di residenze per anziani, attraverso la controllata Charleston (47 strutture e circa 4.000 posti letto);
  • Acuti: gestione in concessione dell'ospedale pubblico di Suzzara, per un totale di 123 posti letto;
  • Diagnostica e cure oncologiche (ClearMedi): gestione in appalto di servizi ad alta tecnologia di diagnostica e radioterapia presso 14 centri operativi in India.

Di seguito sono illustrati i principali indicatori sull'andamento del gruppo KOS nell'esercizio in corso, confrontati con quelli del corrispondente periodo dell'anno precedente.

01/01 -31/12 01/01 -31/12 Variazione
(in milioni di euro) 2020 2019 assoluta %
Ricavi 631,6 537,8 93,8 17,4
Risultato netto 46,7 30,3 16,4 n.a.
31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Posizione finanziaria netta ante IFRS 16 (200,7) (368,0) 167,3

Posizione finanziaria netta post IFRS 16 (931,0) (1.105,3) 174,3 N. dipendenti 11.581 11.804 (223)

Nel corso del 2020 il gruppo KOS ha realizzato ricavi per € 631,6 milioni, in aumento del 17,4% rispetto a € 537,8 milioni del 2019. I ricavi a perimetro costante presentano una riduzione del 10,2% rispetto al 2019, dovuta al calo delle presenze nelle strutture residenziali e riabilitative in conseguenza delle particolari circostanze determinate dalla pandemia. Il contributo del gruppo Charleston, acquisito a fine 2019, è stato pari a € 172,9 milioni nel 2020 e non ha significativamente risentito della pandemia.

L'EBITDA consolidato è stato pari a € 111,7 milioni, in riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2019 (€ 121,7 milioni); l'EBITDA delle attività italiane è sceso da € 117,1 milioni del 2019 a € 73,9 mlioni; l'apporto del gruppo Charleston è stato pari ad € 34,2 milioni.

L'EBIT consolidato è stato di € 15,4 milioni, rispetto a € 57,9 milioni registrati nel 2019. Il decremento è dovuto ai maggiori ammortamenti, e in particolari agli ammortamenti di Charleston (€ 24,3 milioni nel 2020 a fronte di € 4 milioni nel 2019).

Il risultato netto è stato positivo per € 46,7 milioni (rispetto ad un utile di € 30,3 milioni nel 2019) di cui € 54,4 milioni di plusvalenza realizzata su Medipass.

Il cash flow è stato positivo per € 167,2 milioni, pressoché interamente generati dalla cessione di Medipass (€ 105,5 milioni); il Gruppo ha effettuato investimenti in nuove strutture per circa € 30 milioni e ha dismesso immobili per un importo equivalente.

Al 31 dicembre 2020 il gruppo KOS presentava un indebitamento finanziario netto ante IFRS16 di € 200,7 milioni rispetto a €368,0 milioni al 31 dicembre 2019.

Al 31 dicembre 2020 i covenants contemplati dai contratti di finanziamento sono stati rispettati, le linee di credito in essere eccedono ampiamente le necessità e il Gruppo è attualmente impegnato nella negoziazione di nuovi contratti per coprire i fabbisogni in un orizzonte di medio lungo termine

Al 31 dicembre 2020 il patrimonio netto consolidato ammontava a € 336,2 milioni, rispetto a € 285,9 milioni al 31 dicembre 2019; l'aumento riflette il risultato dell'esercizio.

I dipendenti del gruppo al 31 dicembre 2020 erano 11.581 rispetto a 11.804 al 31 dicembre 2019.

5.2 Settore della componentistica per autoveicoli

Dopo il primo semestre 2020 in cui la produzione mondiale di automobili ha subito un crollo senza precedenti (-33,2%) per gli effetti della diffusione della pandemia Covid-19, nella seconda parte dell'anno il mercato ha registrato una decisa ripresa rispetto al semestre precedente (+44%), con volumi sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2019 grazie alla crescita registrata nell'ultimo trimestre del 2020 (+2,5%). La ripresa del quarto trimestre ha interessato tutti i mercati: la Cina, dove la produzione è stata superiore del 5,9% rispetto a quella del quarto trimestre dell'esercizio precedente, NAFTA, UE e Sud America, con volumi sostanzialmente equivalenti rispetto a quelli del quarto trimestre 2019 (+0,5%, +1,4% e +1,3% rispettivamente).

Malgrado la ripresa nel secondo semestre, nell'intero esercizio 2020 sono state registrate flessioni straordinariamente significative rispetto al 2019: -16,2% per la produzione automobilistica mondiale, -23,3% in UE, -20,1% in Nord America, -4,2 % in Cina e -30,7% in Sud America.

Di seguito sono illustrati i principali indicatori sull'andamento del gruppo Sogefi nell'esercizio in corso, confrontati con quelli del corrispondente periodo dell'anno precedente.

01/01-31/12 01/01-31/12 Variazione
(in milioni di euro) 2020 2019 assoluta %
Ricavi 1.203,2 1.463,8 (260,6) (17,8)
Risultato netto (35,1) 3,2 (38,3) n.a.
31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Posizione finanziaria netta ante IFRS 16 (291,3) (256,2) (35,1)
Posizione finanziaria netta post IFRS 16 (358,1) (318,9) (39,2)
N. dipendenti 6.067 6.818 (751)

Nel 2020, i ricavi di Sogefi sono ammontati a € 1.203,2 milioni, in flessione, rispetto al 2019, del 17,8% a cambi storici e del 14,2% a cambi costanti.

Ripercorrendo l'andamento del fatturato nel corso dell'esercizio, nel primo trimestre il fatturato è sceso del 9,6%, a causa della diffusione nel mondo della pandemia dal mese di marzo; nel secondo trimestre il calo è stato del 55,6%, in una fase di sostanziale lock down nei principali mercati; nel corso del terzo trimestre si è registrato un progressivo recupero (-6,6% rispetto al 2019), che ha condotto ad un quarto trimestre in crescita del 2% (+8,9% a cambi costanti) rispetto al corrispondente periodo del 2019.

L'andamento dei ricavi a cambi costanti è stato migliore del mercato in tutte le principali aree geografiche: il calo in Europa è stato del 18,1% rispetto al -23,3% del mercato, e in Nord America del 9,8% rispetto al -20,1%; in Asia il fatturato è cresciuto, rispetto al -7% del mercato, grazie al buon andamento della Cina (+15,8% rispetto al -4,2% del mercato).

Per settore di attività, Filtrazione (con un calo dei ricavi dell'8,1% a cambi costanti) e Aria e Raffreddamento (-10,7% a cambi costanti) hanno registrato un andamento decisamente meno sfavorevole del mercato grazie, per Filtrazione, alla maggiore tenuta dei canali OES

e Aftermarket e per Aria e Raffreddamento allo sviluppo del portafoglio di contratti in particolare in Cina e Nord America. L'impatto della crisi è stato maggiore per Sospensioni, con un calo dei ricavi del 22,7% a cambi costanti, che riflette la maggiore concentrazione dell'attività in Europa e in Sud America e gli andamenti particolarmente sfavorevoli del settore in tali aree.

I risultati del gruppo hanno risentito della riduzione del fatturato e degli oneri non ricorrenti legati all'avvio di piani per la riduzione dei costi fissi, in particolare in Europa, e per la razionalizzazione del footprint (cessione e chiusura di due siti produttivi in Europa) e della presenza geografica (cessione dell'attività filtrazioni in Brasile).

L'EBITDA è ammontato a € 137,6 milioni rispetto a € 177,4 milioni del 2019. Escludendo gli oneri non ricorrenti di cui sopra, l'EBITDA è passato da € 177,4 milioni a € 156,9 milioni con una redditività (EBITDA / Ricavi %) pari a 13%, superiore rispetto a quella del 2019 (12,1%).

Il margine di contribuzione del 2020 ha registrato un leggero miglioramento rispetto al 2019, dal 30,2% al 30,8%, e l'incidenza dei costi fissi sulle vendite è rimasta costante, nonostante il calo del fatturato, grazie alle misure di contenimento adottate, in parte temporanee ed in parte destinate a divenire strutturali.

L'EBIT è ammontato a € 7,2 milioni, a fronte di € 48,4 milioni nel 2019. La riduzione dell'EBIT riflette la riduzione dei ricavi, gli oneri lordi non ricorrenti pari ad € 20 milioni (€ 4,3 milioni nel 2019) e ulteriori svalutazioni di immobilizzazioni per € 12,9 milioni (€ 4,9 milioni nel 2019), derivanti dalle azioni della società in risposta alla crisi.

Il Gruppo ha registrato un risultato netto delle attività destinate a continuare negativo per € 19,6 milioni, principalmente a causa di € 16,2 milioni di oneri non ricorrenti per razionalizzazioni (rispetto a un utile di € 11,1 milioni nel 2019). Le attività cedute tra la fine del 2020 e l'inizio dell'esercizio in corso (le controllate brasiliana e spagnola della business unit Filtrazione) hanno dato luogo ad una perdita di € 15,5 milioni, che si confronta con una perdita delle stesse di € 7,9 milioni nel 2019.

Con riferimento al Free Cash Flow, nel 2020 è stato registrato un consumo di cassa di € 38,2 milioni (a fronte di una generazione di cassa di € 8,4 milioni nel 2019), derivante principalmente dall'evoluzione del capitale circolante causato dalle particolari circostanze intervenute nel corso dell'anno.

L'indebitamento finanziario netto ante IFRS16 al 31 dicembre 2020 era pari a € 291,3 milioni (€ 256,2 milioni a fine 2019).

Includendo i debiti finanziari per diritti d'uso, secondo il principio IFRS 16, l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 ammontava a € 358,1 milioni rispetto a € 318,9 milioni al 31 dicembre 2019. Nel corso del 2020, il Gruppo ha investito nella realizzazione di un nuovo stabilimento per la produzione di sospensioni in Romania, destinato a incrementare la competitività di Sogefi nel settore, e ha sottoscritto il contratto di affitto del nuovo stabilimento, che ha comportato l'iscrizione di un debito IFRS 16 pari a circa € 19 milioni.

Al 31 dicembre 2020 i covenants contemplati dai contratti di finanziamento sono stati rispettati e il Gruppo ha linee di credito committed in eccesso rispetto al fabbisogno per € 340,1 milioni (di cui € 100 milioni destinati al rimborso del prestito obbligazionario convertibile in scadenza a maggio 2021); nel 2020 sono stati sottoscritti nuovi contratti di finanziamento a medio termine di importo complessivo di € 134,5 milioni, tra cui un prestito di € 80 milioni (sottoscritto in ottobre 2020) concesso da primari istituti italiani e garantito da SACE, e nuove linee di finanziamento con banche francesi per un ammontare pari a € 54,5 milioni, anch'esse in buona parte assistite da garanzia dello stato francese.

Al 31 dicembre 2020 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 133,0 milioni (€ 188,7 milioni al 31 dicembre 2019).

I dipendenti del Gruppo Sogefi al 30 settembre 2020 erano 6.284, rispetto a 6.818 al 31 dicembre 2019.

6. Investimenti finanziari

Il gruppo gestisce un portafoglio diversificato di investimenti finanziari che al 31 dicembre 2020 ammontava a € 442,0 milioni, comprendente assets finanziari tradizionali prontamente liquidabili, fondi di private equity e partecipazioni non strategiche. La strategia di impiego è improntata ad una prudente gestione del rischio-rendimento.

Al 31 dicembre 2020, gli assets prontamente liquidabili, che includono obbligazioni, azioni, depositi bancari ed hedge funds, ammontavano a € 363,5 milioni (€ 337,2 milioni al 31 dicembre 2019) e hanno registrato nell'esercizio un rendimento del 5,3% pari a € 19,1 milioni (4,5% nel 2019, corrispondenti a €15,2 milioni).

I restanti attivi, comprendenti investimenti in fondi di private equity, partecipazioni non strategiche e non-performing loans, ammontavano ad € 78,5 milioni al 31 dicembre 2020 e il loro rendimento è stato negativo per € 1,8 milioni; tale perdita deriva principalmente dagli adeguamenti a fair value di alcune partecipazioni finanziarie, la cui valutazione è stata ridotta nel 2020.

7. Impatti del Covid-19 sull'attività

7.1 Impatti sul gruppo KOS

In febbraio 2020 sono emersi i primi casi in Italia di infezione da Covid-19 (Coronavirus), che ha avuto nei mesi successivi ed in particolare nei mesi di marzo e aprile una rapida ed ampia diffusione.

KOS ha immediatamente adottato tutte le misure previste per la messa in sicurezza di operatori e pazienti. Nel corso dell'esercizio, ed in particolare nel mese di marzo e aprile, sono stati ridotti o sospesi gli interventi negli ospedali per acuti, sono stati contingentati gli ingressi presso le strutture RSA e presso le strutture di riabilitazione e sono stati inoltre sospesi i servizi erogati presso gli ambulatori. Solo a partire dal mese di giugno sono gradualmente ripartite le attività di ricovero presso le strutture di riabilitazione, i due ospedali per acuti ed i centri ambulatoriali, nonché gli ingressi presso le strutture RSA, sebbene fortemente rallentati. La seconda ondata della pandemia in autunno ha

avuto un impatto più contenuto sulle attività di riabilitazione, mentre nelle RSA ha determinato un'ulteriore progressiva riduzione delle presenze.

A fronte dell'emergenza sanitaria sono stati sostenuti maggiori costi per le forniture di presidi di protezione individuale, per i materiali di sanificazione e per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro; anche i costi del personale in rapporto al numero di ospiti hanno subito un incremento, per effetto del maggiore livello di assistenza richiesto durante la fase pandemica.

A partire dal mese di gennaio 2021 è iniziata, in tutte le strutture del gruppo in Italia e Germania, la campagna di vaccinazione e alla data della presente relazione sono stati vaccinati circa il 75% degli ospiti e circa il 60% degli operatori. Il buon andamento di tale campagna è ritenuto un presupposto fondamentale per il ritorno alla normale operatività, specialmente nelle RSA.

Si segnala infine che in Italia sono in corso di svolgimento indagini da parte delle Autorità giudiziarie sulla gestione dell'emergenza sanitaria da parte di alcune strutture, alle quali la società sta rispondendo senza indugio e con la massima trasparenza.

L'insieme delle circostanze descritte ha prodotto rilevanti impatti sul livello di attività, sul fatturato (circa -10% a perimetro costante) e sui risultati del gruppo KOS, comportando una riduzione di EBIT stimabile in circa Euro 50 milioni.

Alla luce di quanto sopra, nel mese di giugno 2020 KOS ha formulato un nuovo piano 2020-2024 tenendo conto degli effetti economico-patrimoniali della pandemia in corso, nonché delle aspettative sulla ripresa del livello di attività e sull'evoluzione dei costi nel corso dei prossimi esercizi.

Il piano è stato successivamente aggiornato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di KOS nel mese di Febbraio 2021, alla luce dei risultati del 2020 ed assumendo ipotesi prudenziali sulla velocità della ripresa dell'attività e sull'incremento dei costi del personale legati ai rinnovi tariffari in corso, ed ipotizzando un solo parziale recupero di questi aumenti di costo attraverso la struttura tariffaria. In base al piano, l'esercizio 2021 riproporrebbe una situazione economica significativamente deteriorata rispetto alla situazione pre-Covid, non dissimile dal 2020, per poi gradualmente recuperare nel 2023 corretti parametri di redditività.

In base agli andamenti attesi dei flussi di cassa ed alle scadenze dei finanziamenti in essere, il gruppo KOS dispone delle risorse necessarie per far fronte alle esigenze dei prossimi diciotto - ventiquattro mesi; la direzione aziendale ha avviato trattative con le banche di relazione per l'ottenimento di nuove linee di credito, anche nel quadro della normativa in vigore in Italia sui finanziamenti assistiti da garanzie statali.

Quanto al rischio di breach dei covenant previsti dai contratti di finanziamento in essere, al 31 dicembre 2020 i covenants sono stati rispettati; tuttavia, alla luce delle prospettive per il 2021, non può escludersi il rischio di violazione alle prossime due scadenze, giugno e dicembre 2021. La direzione aziendale ha individuato e avviato azioni sia di carattere ordinario che straordinario, volte a minimizzare il rischio in questione alle prossime scadenze, tra cui la possibile dismissione di alcuni assets immobiliari e il rifinanziamento

di altri immobili, con una struttura finanziaria migliorativa al fine del rispetto dei covenant.

In virtù di tutto quanto precede, tenuto conto:

  • del piano che mostra la sostenibilità del debito previsto nel periodo considerato;
  • del fatto che la società dispone delle risorse finanziarie necessarie per altri dodici mesi;
  • del rispetto delle clausole dei contratti di finanziamento, con particolare riguardo ai covenant al 31 dicembre 2020 e delle azioni individuate dal management per permetterne il rispetto alle prossime scadenze;

il consiglio di amministrazione di KOS ha ritenuto che non siano venuti meno i presupposti della continuità aziendale.

7.2 Impatti sul gruppo Sogefi

A seguito della diffusione della pandemia Covid-19, Sogefi ha sospeso la produzione in Cina e successivamente, nella seconda parte del mese di marzo, pressoché in tutti gli stabilimenti. L'attività è ripartita dapprima in Cina e, dal mese di maggio, anche negli altri paesi di operatività del gruppo, con volumi di produzione inizialmente significativamente inferiori all'anno precedente e successivamente in progressivo recupero nel terzo trimestre e in linea con il 2019 nel quarto trimestre.

Tali circostanze hanno comportato rilevanti impatti sulle vendite e sui risultati di Sogefi: a fronte di previsioni ante Covid-19 che prevedevano un andamento del fatturato 2020 sostanzialmente in linea con il 2019, la società ha registrato ricavi in flessione rispetto al 2019 del 17,8%. La contrazione dei volumi, anche se in parte compensata dalla riduzione dei costi fissi, ha comunque comportato un impatto negativo stimabile in Euro 34 milioni sull'EBIT ed Euro 21 milioni sul Risultato Netto, nonché un significativo incremento del debito.

Alla luce di quanto sopra, nel mese di luglio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Sogefi ha approvato un nuovo piano 2020-2024 che tenesse conto degli effetti economico/patrimoniali della crisi in corso, nonché delle aspettative formulabili sulla ripresa del mercato nel corso dei prossimi esercizi. Il piano è stato riesaminato dal Consiglio nel mese di Febbraio 2021 e, anche alla luce dei risultati del 2020, sostanzialmente confermato. Il piano, pur assumendo ipotesi prudenziali sulla velocità e sull'entità della ripresa del mercato, pone in evidenza come le misure di protezione dei margini e riduzione dei costi fissi ivi contemplate, permetterebbero di salvaguardare la reddittività dell'impresa e il suo equilibrio finanziario nel medio termine.

Per l'esercizio 2021, a fronte di volumi di mercato attesi in crescita rispetto al 2020, ma pur sempre inferiori rispetto al 2019, ed in presenza di incertezze nell'evoluzione dei prezzi delle materie prime (principalmente l'acciaio), la Società ha incorporato nelle proprie aspettative gli effetti delle azioni messe in atto nel 2020 per ridurre l'incidenza dei costi fissi e per migliorare strutturalmente la redditività, e prevede quindi di poter conseguire per l'intero esercizio 2021 un risultato positivo.

Al fine di garantire al Gruppo i mezzi finanziari a supporto del piano formulato, ivi inclusa una riserva di liquidità che consenta di affrontare anche le possibili fluttuazioni in una

fase così incerta, nel mese di ottobre 2020 sono stati sottoscritti nuovi contratti di finanziamento per complessivi Euro 134,5 milioni di cui un prestito di Euro 80 milioni concesso da primari istituti italiani e garantito da SACE e nuove linee di finanziamento con banche francesi per un ammontare pari a Euro 54,5 milioni.

In virtù di quanto precede e tenuto conto:

  • del piano che mostra la sostenibilità del debito previsto nel periodo considerato;
  • del rispetto delle clausole dei contratti di finanziamento, con particolare riguardo ai covenant, registrato al 31 dicembre 2020 e previsto, in base alle proiezioni, alle successive scadenze;
  • dei nuovi contratti di finanziamento sottoscritti;

il Consiglio di Amministrazione di Sogefi ha ritenuto che non siano venuti meno i presupposti della continuità aziendale.

7.3 Impatti sulla capogruppo

L'impatto della pandemia sulla capogruppo si è riflesso in particolare sul fair value degli attivi finanziari. I mercati azionari ed obbligazionari hanno subito forti correzioni nel corso del mese di marzo, recuperando tuttavia nei mesi successivi e chiudendo il 2020 in territorio positivo. Il portafoglio di investimenti di CIR e delle holding finanziarie, pur essendo investito secondo una strategia conservativa, ha subito di conseguenza una correzione nel primo trimestre; grazie al recupero dei mercati finanziari nel corso dei trimestri successivi, la performance di fine anno è stata invece positiva e superiore alle attese.

7.4 Impatti sulle stime e le valutazioni contabili

Per quanto riguarda gli impatti del Covid-19 sulle stime e le valutazioni contabili, si precisa che le valutazioni, sia nel bilancio separato di CIR S.p.A. che nel bilancio consolidato del Gruppo CIR, risultano pienamente supportate dai valori calcolati sulla base dei nuovi piani aziendali approvati dalle controllate KOS e Sogefi. La Società ha infatti tenuto conto degli impatti del Covid-19 nella determinazione delle principali voci di bilancio con particolare riguardo:

  • alla eventuale perdita di valore dell'avviamento, delle attività immateriali e materiali e delle partecipazioni nel bilancio separato, a causa del deterioramento delle prospettive economiche. In particolare, per l' Impairment Test, la Società (i) ha utilizzato piani aggiornati, approvati dai Consigli di Amministrazione di KOS e Sogefi in Febbraio 2021, (ii) ha rivisto la determinazione di alcuni paramenti del tasso di attualizzazione al fine di neutralizzare gli effetti sui tassi di mercato delle misure adottate dalle banche centrali europea e americana per fronteggiare gli effetti economici derivanti dalla pandemia da Covid-19 (ad esempio utilizzando medie per i tassi risk-free fondate su orizzonti temporali allungati rispetto a precedenti esercizi), (iii) ha elaborato analisi di sensitività, anche combinate, sui principali parametri di calcolo;
  • ai rischi connessi alle attività e passività finanziarie, con particolare attenzione al rischio di liquidità e alla misurazione delle perdite attese su crediti;
  • all'applicazione del principio IFRS 16 "Leasing", in relazione alle specifiche problematiche connesse alle conseguenze del Covid-19).

Per maggiori dettagli riguardo alle stime e valutazioni contabili si rimanda alle "Note di commento ai prospetti contabili consolidati".

8. Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2020

Non sono intervenuti eventi di rilievo successivamente alla chiusura dell'esercizio 2020.

9. Prevedibile evoluzione della gestione

Tenuto conto della persistente incertezza circa l'evoluzione della pandemia, la visibilità sull'andamento delle attività del Gruppo nei prossimi mesi rimane ridotta.

Per quanto concerne KOS, per effetto dei vaccini, si prevede che il ritorno al livello di attività pre-Covid possa verificarsi per le prestazioni di Riabilitazione nel corso del 2021 e per le RSA in Italia nel corso del 2022. In Germania, tenuto conto del minore impatto della pandemia e del maggiore sostegno pubblico, i risultati dovrebbero continuare ad essere in linea con le aspettative di crescita formulate al momento dell'acquisizione, nel 2019.

Per quanto concerne Sogefi, IHS prevede una ripresa della produzione mondiale del 13,7% rispetto al 2020, rimanendo tuttavia inferiore al 2019 (-4,8%). In questo scenario Sogefi prevede di tornare ad un risultato positivo sull'intero esercizio 2021, grazie al recupero dei volumi e alle azioni realizzate e programmate sui costi.

10. Altre informazioni

Azioni Proprie

Al 31 dicembre 2020 la Capogruppo possedeva n. 26.957.393 azioni proprie (2,111% del capitale).

Per informazioni di maggior dettaglio in merito alle azioni proprie possedute, si rimanda a quanto riportato a commento del patrimonio netto nelle note esplicative al bilancio.

Rapporti infragruppo e con parti correlate

In data 28 ottobre 2010 la Società ha adottato la Disciplina delle operazioni con parti correlate prevista dal Regolamento Consob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 così come successivamente modificata e integrata dalla Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, pubblicata sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione "Governance".

La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta a adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine:

  • 1) determina i criteri e le modalità per l'identificazione delle parti correlate della Società;
  • 2) detta i principi per l'individuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 3) disciplina le procedure per l'effettuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 4) stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con parti correlate stabilendo che i relativi membri coincidano con i componenti del Comitato per il controllo interno, fatto salvo il sistema di supplenze previsto nelle procedure.

Sono state identificate come parti correlate:

  • l'entità controllante diretta di CIR S.p.A., le sue controllate, anche in via congiunta e le sue collegate;
  • le entità controllate (i cui rapporti sono eliminati nel processo di consolidamento), a controllo congiunto nonché le entità collegate di CIR S.p.A.;
  • figure con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole;

Si segnala inoltre che CIR S.p.A ha stipulato un contratto di locazione con la società ROMED S.p.A.

I rapporti con parti correlate del Gruppo sono regolati da normali condizioni di mercato tenuto conto della qualità e della specificità dei servizi prestati.

Per l'analisi dei rapporti economici e patrimoniali si rimanda a quanto descritto nelle Note esplicative al bilancio.

Corporate Governance

Il modello di Corporate Governance del Gruppo nel corso del 2020 si è basato sulle linee guida contenute nel codice di autodisciplina redatto dal comitato per la Corporate Governance della Borsa Italiana e pubblicato nel luglio 2014 con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo.

In data 29 gennaio 2021 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il nuovo "Codice di Corporate Governance"

In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la "Relazione sulla Corporate Governance" che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

Si segnala che il testo integrale della "Relazione annuale sulla Corporate Governance" per l'esercizio 2020 sarà sottoposto ad approvazione - nella sua interezza - dal Consiglio di Amministrazione in data 29 marzo 2021.

La Relazione annuale sulla Corporate Governance sarà disponibile per chiunque ne farà richiesta, secondo le modalità previste da Borsa Italiana per la messa a disposizione del pubblico della stessa. La Relazione sarà inoltre disponibile sul sito internet della Società (www.cirgroup.it) nella sezione "Governance".

In relazione al D.Lgs. 231/01, emanato al fine di adeguare la normativa in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche alle convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'adozione di un Codice Etico del Gruppo che definisce l'insieme dei valori ai quali il Gruppo si ispira per raggiungere i propri obiettivi e stabilisce principi vincolanti di comportamento per gli Amministratori, i dipendenti e coloro che intrattengono rapporti con il Gruppo.

Inoltre il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il "Modello organizzativo - Modello di Organizzazione e di Gestione ex D.Lgs. n. 231/01", in linea con le prescrizioni del decreto stesso, finalizzato ad assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali.

Il Modello di Organizzazione e di Gestione ex dlgs 231/01 è aggiornato in via continuativa dal Consiglio di Amministrazione per tener conto dell'ampliamento dell'ambito della normativa.

Attestazioni ex artt. 15 e 16 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 20249 del 28 dicembre 2017)

In relazione agli obblighi richiamati dall'art. 2.6.2, del Regolamento di Borsa Italiana, tenuto conto dei disposti degli artt. 15 e 16 della Delibera Consob 20249 del 28 dicembre 2017, si attesta che non sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni CIR sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. in quanto le società estere controllate non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza per la Società, rendono pubblici i propri statuti, la composizione e i poteri dei propri organi sociali, secondo la legislazione ad esse applicabile o volontariamente, forniscono al revisore della Società le informazioni necessarie per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali della Società e dispongono di un sistema amministrativo contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore della Società i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.

Inoltre - relativamente alla soggezione all'attività di direzione e coordinamento della controllante Fratelli De Benedetti S.p.A. - la Società ha adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall'articolo 2497-bis del codice civile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori, non ha in essere con Fratelli De Benedetti S.p.A. un rapporto di tesoreria accentrata, nel Consiglio di Amministrazione della Società su un totale di 12 membri, 7 consiglieri posseggono i requisiti di indipendenza e pertanto gli stessi sono in numero tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari.

Si segnala infine che le società del Gruppo hanno provveduto agli adempimenti previsti dall'art. 2497-bis c.c.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (D.Lgs. 254/2016)

Il Gruppo, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" e sottoposta ad esame limitato da parte di KPMG S.p.A., è disponibile sul sito internet della Società (www.cirgroup.it).

Redazione del "Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS)"

In ordine alla conformità dei trattamenti di dati personali al D.Lgs. 196/03 – Codice in materia di protezione dei dati personali, il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5, noto come "Decreto Semplificazioni", ha abrogato l'obbligo di redigere il Documento Programmatico sulla Sicurezza. Rimangono vigenti tutti gli altri obblighi.

Il venir meno di tale documento non riduce tuttavia il livello di presidio sulla conformità alla normativa citata.

La conformità dei trattamenti aziendali al Codice in materia di protezione dei dati personali è verificata attraverso il documento di analisi dei rischi che viene annualmente prodotto e di un separato documento di mappatura dei trattamenti, aggiornato in caso intervengano variazioni.

Attività di ricerca e sviluppo

Nel corso del 2020, l'attività di ricerca e sviluppo a livello di Gruppo è stata principalmente concentrata nel settore della componentistica. Nel gruppo Sogefi le spese di ricerca e sviluppo dell'esercizio sono state pari a € 133,4 milioni (€ 137,2 milioni nell'esercizio precedente), principalmente orientate all'incremento di capacità produttiva, all'industrializzazione di nuovi prodotti, al miglioramento di processi industriali e alla crescita della produttività.

Deroga all'obbligo di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli articoli 70, comma 8 e 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti

Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 70, comma 8, e dell'art. 71, comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99, così come modificati dalla Delibera n. 18079 del 20 gennaio 2012, ha deliberato di avvalersi della facoltà di derogare all'obbligo di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Altro

La società CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite ha sede legale in Via Ciovassino n. 1, 20121 Milano, Italia. Il titolo CIR dal 1985 è quotato presso la Borsa Italiana, segmento MTA.

La presente relazione, relativa al periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2020, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2021.

La società è soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Fratelli De Benedetti S.p.A.

Prospetti contabili consolidati

    1. Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria
    1. Prospetto del conto economico
    1. Prospetto del conto economico complessivo
    1. Prospetto del rendiconto finanziario
    1. Prospetto della variazione del patrimonio netto

1. Prospetto della situazione patrimoniale - finanziaria

(in migliaia di euro)

ATTIVITA' Note 31.12.2020 31.12.2019
ATTIVITA' NON CORRENTI 2.310.573 2.436.085
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (7.a.) 625.128 670.368
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (7.b.) 640.347 701.188
DIRITTI D'USO (7.c.) 835.988 865.988
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (7.d.) 15.770 16.481
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (7.e.) 596 851
ALTRE PARTECIPAZIONI (7.f.) 13.572 1.863
ALTRI CREDITI (7.g.) 45.284 45.982
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE (7.h.) 64.146 67.866
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (7.i.) 69.742 65.498
ATTIVITA' CORRENTI 1.150.810 1.074.058
RIMANENZE (8.a.) 107.066 119.985
CREDITI COMMERCIALI (8.b.) 196.928 260.813
di cui verso parti correlate (*) -- 611
ALTRI CREDITI (8.c.) 66.904 61.029
di cui verso parti correlate (*) 133 105
CREDITI FINANZIARI (8.d.) 10.940 23.135
TITOLI (8.e.) 48.992 35.482
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE (8.f.) 295.434 264.278
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (8.g.) 424.546 309.336
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (8.h.) 6.548 722.587
TOTALE ATTIVITA' 3.467.931 4.232.730
PASSIVITA' Note 31.12.2020 31.12.2019
PATRIMONIO NETTO 987.820 1.116.971
CAPITALE SOCIALE (9.a.) 625.125 345.998
RISERVE (9.b.) 91.225 43.355
UTILI (PERDITE) ACCUMULATI (9.c.) 38.314 112.885
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO 16.313 (69.807)
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 770.977 432.431
PATRIMONIO NETTO DI TERZI 216.843 684.540
PASSIVITA' NON CORRENTI 1.669.210 1.801.985
PRESTITI OBBLIGAZIONARI (10.a.) 192.843 310.671
ALTRI DEBITI FINANZIARI (10.b.) 463.857 472.677
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO (10.c.) 763.725 786.980
ALTRI DEBITI 59.430 60.112
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (7.i.) 56.699 56.852
FONDI PER IL PERSONALE (10.d.) 93.812 85.906
FONDI PER RISCHI ED ONERI (10.e) 38.844 28.787
PASSIVITA' CORRENTI 805.649 817.131
DEBITI VERSO BANCHE (8.g.) 4.561 8.455
PRESTITI OBBLIGAZIONARI (11.a.) 119.747 40.180
ALTRI DEBITI FINANZIARI (11.b.) 60.873 68.946
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO (11.c.) 71.126 72.065
DEBITI COMMERCIALI (11.d.) 341.218 396.391
ALTRI DEBITI (11.e.) 161.796 173.043
FONDI PER RISCHI ED ONERI (10.e.) 46.328 58.051
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (8.h.) 5.252 496.643
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 3.467.931 4.232.730

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

2. Prospetto del conto economico

(in migliaia di euro)

Note 2020 2019 (*)
RICAVI (12) 1.834.776 2.001.637
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE (8.785) (1.108)
COSTI PER ACQUISTO DI BENI (13.a.) (711.602) (858.547)
COSTI PER SERVIZI (13.b.) (273.049) (291.115)
di cui verso parti correlate (**) -- (228)
COSTI DEL PERSONALE (13.c.) (563.862) (532.373)
ALTRI PROVENTI OPERATIVI (13.d.) 45.451 26.563
di cui verso parti correlate (**) 90 688
ALTRI COSTI OPERATIVI (13.e.) (95.953) (70.238)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (218.972) (190.393)
RISULTATO OPERATIVO 8.004 84.426
PROVENTI FINANZIARI (14.a.) 5.815 7.062
ONERI FINANZIARI (14.b.) (65.073) (48.713)
DIVIDENDI 56 42
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (14.c.) 1.312 2.326
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (14.d.) (368) (2.949)
QUOTA DELL'UTILE (PERDITA) DELLE PARTECIPAZIONI
CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (7.e.) (255) 43
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (14.e.) 20.144 11.460
RISULTATO ANTE IMPOSTE (30.365) 53.697
IMPOSTE SUL REDDITO (15) (9.269) (22.041)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (39.634) 31.656
UTILE (PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE (16) 61.067 (298.404)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI 21.433 (266.748)
- (UTILE) PERDITA DI TERZI (5.120) 196.941
- UTILE (PERDITA) DI GRUPPO 16.313 (69.807)
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) (17) 0,0139 (0,1008)
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (in euro) (17) 0,0138 (0,1008)
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (in euro) (17) (0,0338) 0,0457
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (in euro) (17) (0,0338) 0,0457

(*) I valori dell'esercizio 2019, relativi alle "Attività destinate alla dismissione", sono stati riclassificati a seguito dell'applicazione del principio IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" alla linea "Utile (perdita) derivante da attività operative cessate"

(**) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

3. Prospetto del conto economico complessivo

(in migliaia di euro)

Note 2020 2019
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI 21.433 (266.748)
ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE A CONTO ECONOMICO
- UTILI (PERDITE) ATTUARIALI (14.135) (6.699)
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE
A CONTO ECONOMICO 1.073 1.410
SUBTOTALE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE A CONTO ECONOMICO (13.062) (5.289)
COMPONENTI CHE POTREBBERO ESSERE RICLASSIFICATE A CONTO ECONOMICO
- DIFFERENZE DI CAMBIO DA CONVERSIONE DELLE GESTIONI ESTERE (10.568) (3.474)
- VARIAZIONE NETTA DELLA RISERVA DI CASH FLOW HEDGE (67) 957
- ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO -- --
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE POTREBBERO ESSERE
RICLASSIFICATE A CONTO ECONOMICO 16 (230)
SUBTOTALE COMPONENTI CHE POTREBBERO ESSERE RICLASSIFICATE A CONTO ECONOMICO (10.619) (2.747)
TOTALE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (23.681) (8.036)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (2.248) (274.784)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO ATTRIBUIBILE A:
SOCI DELLA CONTROLLANTE 2.987 (72.373)
INTERESSENZE DI PERTINENZA DI TERZI (5.235) (202.411)

(in migliaia di euro)

2020 2019
ATTIVITÀ OPERATIVA
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (39.634) 27.968
RETTIFICHE:
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 218.972 204.845
ADEGUAMENTO PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO 255 (43)
VALUTAZIONE PIANI DI STOCK OPTION/STOCK GRANT 2.031 2.358
VARIAZIONE FONDI PER IL PERSONALE, FONDI RISCHI ED ONERI (1.331) 10.113
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (20.272) (7.394)
PERDITE (PROVENTI) DA CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO (53) (2.839)
ALTRE VARIAZIONI NON MONETARIE (2.215) (2.938)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DEI CREDITI/DEBITI NON CORRENTI 14.556 (5.193)
(AUMENTO) DIMINUZIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (1.457) (4.362)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 170.852 222.515
di cui:
- interessi incassati (pagati) (29.480) (27.783)
- pagamenti per imposte sul reddito
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
(17.842) (31.230)
CORRISPETTIVO PAGATO PER AGGREGAZIONI AZIENDALI (9.395) (98.384)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLE SOCIETA' ACQUISITE (182) 4.615
VARIAZIONE ALTRI CREDITI FINANZIARI 11.845 1.824
(ACQUISTO) CESSIONE DI TITOLI (24.285) 25.207
CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO -- 6.668
ACQUISTO ATTIVO IMMOBILIZZATO (128.792) (180.555)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (150.809) (240.625)
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
INCASSI PER AUMENTI DI CAPITALE 82 79
ALTRE VARIAZIONI -- (163)
ACCENSIONE/(ESTINZIONE) DI ALTRI DEBITI FINANZIARI (75.399) 250.038
RIMBORSO DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO (66.904) (49.247)
ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE DEL GRUPPO -- (4.686)
DIVIDENDI PAGATI -- (40.919)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (142.221) 155.102
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (122.178) 136.992
FLUSSO/DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO PERIODO DERIVANTI
DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 241.282 6.334
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO PERIODO 300.881 157.555
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE PERIODO 419.985 300.881

5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Attribuibile agli azionisti della controllante
(in migliaia di euro) Capitale
emesso
meno azioni
proprie
Capitale
sociale
Riserva da
sovraprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva da
fair value
Riserva da
conversione
Riserva per
azioni prorie in
portafoglio
Riserva stock
option e stock
grant
Altre riserve Utili (Perdite)
accumulati
Utile (Perdita) del
periodo
Totale Terzi Totale
SALDO AL 31 DICEMBRE 2018 359.605 (12.082) 347.523 5.044 24.292 (988) (19.227) 12.082 -- 30.287 112.263 4.535 515.811 920.226 1.436.037
Rettifiche alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 16 (al netto delle imposte) -- -- -- -- -- -- -- -- -- 385 (2.472) -- (2.087) (4.392) (6.479)
SALDO RIDETERMINATO AL 1° GENNAIO 2019 359.605 (12.082) 347.523 5.044 24.292 (988) (19.227) 12.082 -- 30.672 109.791 4.535 513.724 915.834 1.429.558
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 79 79
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- (10.034) -- -- (10.034) (30.885) (40.919)
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente -- -- -- -- 554 -- -- -- -- 887 3.094 (4.535) -- -- --
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- (1.525) (1.525) -- -- -- -- 1.525 -- (1.505) -- -- (1.505) -- (1.505)
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate -- -- -- -- -- 53 (50) -- -- 2.616 -- -- 2.619 1.923 4.542
Risultato complessivo dell'esercizio
Valutazione a fair value degli strumenti di copertura -- -- -- -- -- 235 -- -- -- -- -- -- 235 492 727
Differenze cambio da conversione -- -- -- -- -- -- (1.086) -- -- -- -- -- (1.086) (2.388) (3.474)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- -- -- -- (1.715) -- -- (1.715) (3.574) (5.289)
Risultato del periodo -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (69.807) (69.807) (196.941) (266.748)
Totale risultato complessivo dell'esercizio -- -- -- -- -- 235 (1.086) -- -- (1.715) -- (69.807) (72.373) (202.411) (274.784)
SALDO AL 31 DICEMBRE 2019 359.605 (13.607) 345.998 5.044 24.846 (700) (20.363) 13.607 -- 20.921 112.885 (69.807) 432.431 684.540 1.116.971
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 82 82
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (3.000) (3.000)
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente -- -- -- -- 670 -- -- -- -- 1.274 (71.751) 69.807 -- -- --
Effetti della fusione 278.999 -- 278.999 -- -- (535) (15.535) -- -- 75.333 (10) -- 338.252 (338.252) --
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- 128 128 -- -- -- -- (128) -- 145 (145) -- -- -- --
Costo figurativo piani basati su azioni -- -- -- -- -- -- -- -- 1.515 -- -- -- 1.515 -- 1.515
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- -- -- -- (34) 487 (453) -- -- -- --
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate -- -- -- -- -- 1 42 -- -- (2.039) (2.212) -- (4.208) (121.292) (125.500)
Risultato complessivo del periodo
Valutazione a fair value degli strumenti di copertura -- -- -- -- -- (24) -- -- -- -- -- -- (24) (27) (51)
Differenze cambio da conversione -- -- -- -- -- -- (5.907) -- -- -- -- -- (5.907) (4.661) (10.568)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- -- -- -- (7.395) -- -- (7.395) (5.667) (13.062)
Risultato del periodo -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 16.313 16.313 5.120 21.433
Totale risultato complessivo del periodo -- -- -- -- -- (24) (5.907) -- -- (7.395) -- 16.313 2.987 (5.235) (2.248)
SALDO AL 31 DICEMBRE 2020 638.604 (13.479) 625.125 5.044 25.516 (1.258) (41.763) 13.479 1.481 88.726 38.314 16.313 770.977 216.843 987.820

Note esplicative al bilancio consolidato

1. Struttura e contenuto del bilancio

Il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lsg. 38/05 ed è stato predisposto sulla base del principio di continuità aziendale. A tale proposito, va osservato che i Gruppi in cui CIR detiene partecipazioni di maggioranza e controllo hanno attraversato una fase di crisi del tutto imprevedibile e di intensità del tutto straordinaria, a causa della pandemia COVID-19 e delle sue conseguenze in termini di sospensione delle attività produttive e crollo della domanda. Ciò ha generato alcuni fattori d'incertezza che sono stati e continuano ad essere oggetto di monitoraggio da parte della direzione aziendale dei due gruppi industriali nonché di CIR, i quali hanno inoltre avviato delle attività volte proprio a mitigare, per quanto possibile, tali incertezze.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 include la capogruppo CIR S.p.A. e le società da essa controllate ed è stato predisposto utilizzando le situazioni delle singole società incluse nell'area di consolidamento, corrispondenti ai relativi bilanci individuali ("separati" nella terminologia IAS/IFRS), ovvero consolidati per i sottogruppi, esaminati e approvati dagli organi sociali e opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di seguito elencati e compatibilmente con la normativa italiana.

Gli schemi di classificazione adottati sono i seguenti:

  • la situazione patrimoniale finanziaria è strutturata a sezioni contrapposte in base alle attività e passività correnti e non correnti;
  • il conto economico è presentato per natura di spesa;
  • il conto economico complessivo evidenzia le componenti del risultato sospese a patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto con il metodo indiretto;
  • lo schema di variazione del patrimonio netto riporta in analisi le variazioni intervenute nell'esercizio e nell'esercizio precedente.

Si precisa che la classificazione, la forma, l'ordine e la natura delle voci di bilancio non sono cambiati rispetto al bilancio consolidato approvato al 31 dicembre 2019.

Si segnala che, nell'ambito del gruppo Sogefi per una migliore rappresentazione, si è provveduto a riclassificare, nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, l'importo di € 19.051 migliaia dalla voce "Crediti commerciali" delle attività correnti alla voce "Altri debiti" delle passività correnti.

L'importo oggetto di riclassifica è relativo alle note credito da emettere verso clienti per riduzione prezzi e per sconti concessi ai clienti Aftermarket al raggiungimento di determinati livelli di fatturato.

I bilanci di ciascuna società all'interno dell'area di consolidamento vengono preparati nella valuta dell'area geografica primaria in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini della presentazione del bilancio consolidato le attività e le passività delle società estere consolidate con valute funzionali diverse dall'euro, incluso l'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione di un'impresa estera, sono convertite ai cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio. I ricavi e proventi e i costi e oneri sono convertiti ai cambi medi dell'esercizio che approssimano quelli di

svolgimento delle relative operazioni. Le differenze cambio sono rilevate tra le componenti di Conto economico complessivo e presentate nel prospetto delle variazioni del Patrimonio netto nella "Riserva di conversione". Gli utili e le perdite su cambi derivanti da crediti o debiti monetari verso gestioni estere, il cui incasso o pagamento non è né pianificato né probabile nel prevedibile futuro, vengono considerati parte dell'investimento netto in gestioni estere e sono contabilizzati tra le altre componenti di Conto economico complessivo e presentati nel prospetto delle variazioni del Patrimonio netto nella "Riserva di conversione".

In conformità a quanto previsto dal paragrafo 17 dello IAS 10, si rende noto che il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 marzo 2021.

Fusione

In data 19 febbraio 2020 si è perfezionata la fusione per incorporazione tra CIR S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite (Società incorporata) e CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (già Cofide – Gruppo De Benedetti S.p.A. – Società incorporante). Tutte le azioni della Società incorporata sono state annullate e concambiate con azioni ordinarie della Società incorporante emesse in esecuzione dell'aumento di capitale per € 278.998.698,00 (n. 557.997.396 azioni) sulla base del rapporto di cambio in ragione di n. 2,01 azioni ordinarie dell'incorporante per ogni azione dell'incorporata, tutte da nominali € 0,50 cadauna.

La Fusione si configura come una aggregazione aziendale realizzata fra soggetti sottoposti a controllo comune. La fusione per incorporazione tra Emittente e una propria controllata è un'operazione mediante la quale gli elementi dell'attivo e del passivo della controllata confluiscono nel bilancio della controllante a fronte dell'eliminazione della partecipazione in essa detenuta. Tale situazione era già riflessa nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 della Società incorporante, bilancio che includeva quindi già i valori contabili della Società incorporata come conseguenza del consolidamento integrale della incorporata nella incorporante, ad eccezione dell'attribuzione alle interessenze di pertinenza di terzi nel seguito commentate.

Per una miglior lettura del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, nel seguito sono fornite le informazioni degli effetti dell'Operazione sul patrimonio netto consolidato e sul conto economico consolidato al 31 dicembre 2019.

Nel bilancio consolidato della incorporante la Fusione si configura come un acquisto di quote di minoranza, mediante emissione di nuove azioni della Capogruppo, realizzato alla Data di Efficacia della Fusione.

La seguente tabella illustra gli effetti dell'Operazione sul patrimonio netto consolidato di CIR S.p.A. (Società incorporante):

(in migliaia di euro) Bilancio consolidato al
31.12.2019
Effetti della
fusione
Bilancio consolidato al
31.12.2019
(pro-forma)
i ii i+ii
PATRIMONIO NETTO 1.116.971 -- 1.116.971
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 432.431 338.252 770.683
PATRIMONIO NETTO DI TERZI 684.540 (338.252) 346.288

Le rettifiche pro-forma riflettono l'aumento del capitale sociale non a pagamento per € 278.999 migliaia e gli effetti dell'acquisizione delle quote di minoranza come uno spostamento dal

La seguente tabella illustra gli effetti dell'Operazione sul conto economico consolidato al 31 dicembre 2019 di CIR S.p.A. (Società incorporante):

(in migliaia di euro) Bilancio consolidato al
31.12.2019
Effetti della
fusione
Bilancio consolidato al
31.12.2019
(pro-forma)
i ii i+ii
UTILE (PERDITA) INCLUSA
LA QUOTA DI TERZI (266.748) -- (266.748)
UTILE (PERDITA) DI TERZI (196.941) 52.656 144.285
UTILE (PERDITA) DI GRUPPO (69.807) (52.656) (122.463)

Le rettifiche pro-forma riguardano la rideterminazione dell'utile di pertinenza dei terzi effettuato per effetto della Fusione. Si rileva quindi una maggior perdita di pertinenza della incorporante per € 52.656 migliaia.

1.a. Informazioni IFRS 5

Gruppo KOS

In data 27 novembre 2020 KOS S.p.A. ha perfezionato la cessione del 100% delle quote di Medipass S.r.l. (riacquistando le società operative in India) a Inframedica S.p.A., società indirettamente e interamente controllata da DWS Alternatives Global Limited, investment manager delegato alla gestione del fondo Pan-European Infrastructure III,SCSp.

Il prezzo di cessione è stato pari a € 105,6 milioni.

Pertanto, al 31 dicembre 2020 nel bilancio consolidato si registra quanto segue:

  • il conto economico e il conto economico complessivo al 31 ottobre 2020 e, ai fini comparativi al 31 dicembre 2019, le voci di ricavi e proventi e di costi e oneri, meno i costi di vendita, delle attività del gruppo Medipass, che costituiscono le Attività operative cessate, sono state riclassificate nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate";
  • nel rendiconto finanziario per il periodo chiuso al 31 dicembre 2020 i singoli flussi generati dalle attività che costituiscono le Attività operative cessate sono stati riclassificati nella voce "Flusso generato da attivitò destinate alla dismissione" escludendo dai flussi di cassa delle Attività operative in esercizio gli effetti dei flussi del gruppo Medipass.

Nel seguito sono presentati nel dettaglio il conto economico e il conto economico complessivo del gruppo Medipass (con esclusione delle società operative in India, che non sono state cedute) al 31 ottobre 2020 (data di ultimo consolidamento) e al 31 dicembre 2019.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO – GRUPPO MEDIPASS

(in migliaia di euro)
31/10/2020 2019
RICAVI 46.833 57.394
RISULTATO OPERATIVO 8.854 10.878
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (667) (726)
IMPOSTE (1.250) (903)
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO 6.937 9.249

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO – GRUPPO MEDIPASS

(in migliaia di euro)

31/10/2020 2019
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO 6.937 9.249
VARIAZIONI CHE NON SI RIVERSERANNO A CONTO ECONOMICO:
UTILI/(PERDITE) ATTUARIALI
EFFETTO FISCALE SU VARIAZIONI UTILI (PERDITE) ATTUARIALI
--
--
(127)
4
VARIAZIONI CHE NON SI RIVERSERANNO A CONTO ECONOMICO:
VARIAZIONE DELLA RISERVA DI TRADUZIONE DEI BILANCI (282) 215
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO 6.655 9.344

La seguente tabella riepiloga gli importi riclassificati nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate" nel conto economico consolidato del Gruppo CIR al 31 dicembre 2020 relativamente al gruppo Medipass.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Utile del periodo inclusa la quota di terzi A 6.937 9.249
Adeguamento dei valori di bilancio al fair value B -- --
Costi sostenuti per la cessione al netto dell'effetto fiscale C (2.754) (1.017)
Utile derivante dalla vendita dell'attività operativa cessata D 67.257 --
Utile derivante da attività operative cessate E=A+B+C+D 71.440 8.232

Gruppo Sogefi

Nell'ambito del gruppo Sogefi la controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda è stata ceduta nel mese di dicembre 2020 mentre la controllata Sogefi Filtration Spain S.A.U. è stata ceduta nel mese di gennaio 2021.

Pertanto, al 31 dicembre 2020 nel bilancio consolidato si registra quanto segue:

  • il conto economico e il conto economico complessivo al 31 dicembre 2020 e, ai fini comparativi al 31 dicembre 2019, le voci di ricavi e proventi e di costi e oneri, meno i costi di vendita, delle attività delle due società controllate cedute, che costituiscono le Attività operative cessate, sono state riclassificate nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate";
  • nel rendiconto finanziario per il periodo chiuso al 31 dicembre 2020, i singoli flussi generati dalle attività che costituiscono le Attività operative cessate sono stati riclassificati nella voce "Flusso generato da attività destinate alla dismissione" escludendo dai flussi di cassa delle Attività operative in esercizio gli effetti dei flussi delle due società controllate.

Nel seguito sono presentati nel dettaglio il conto economico e il conto economico complessivo delle due società controllate.

CONTO ECONOMICO – Sogefi Filtration do Brasil Ltda

(in migliaia di euro)

2020 2019
RICAVI 24.544 50.190
RISULTATO OPERATIVO (9.276) (9.898)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (2.011) (2.903)
IMPOSTE 343 --
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (10.944) (12.801)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO – Sogefi Filtration do Brasil Ltda

(in migliaia di euro)

2020 2019
(10.944) (12.801)
-- --
(10.944) (12.801)

La seguente tabella riepiloga gli importi riclassificati nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate" nel conto economico consolidato del Gruppo CIR al 31 dicembre 2020 relativamente alla controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Perdita del periodo inclusa la quota di terzi A (10.944) (12.801)
Adeguamento dei valori di bilancio al fair value B -- --
Riclassifica differenze cambio dal patrimonio netto C (5.861) --
Utile derivante dalla vendita dell'attività operativa cessata D 3.631 --
Perdita derivante da attività operative cessate E=A+B+C+D (13.174) (12.801)

Di seguito si riporta l'analisi dell'utile derivante dalla vendita della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda:

(in migliaia di euro)
ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 31.12.2020
ATTIVITA' NON CORRENTI 6.765
ATTIVITA' CORRENTI 9.890
TOTALE ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 16.655
PASSIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 31.12.2020
PASSIVITA' NON CORRENTI 11.084
PASSIVITA' CORRENTI 6.346
TOTALE PASSIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 17.430
TOTALE PASSIVITA' NETTE DESTINATE ALLA DISMISSIONE 775
CORRISPETTIVO DELLA CESSIONE 2.856
UTILE DERIVANTE DALLA VENDITA DELL'ATTIVITA' OPERATIVA CESSATA 3.631

Si segnala che il corrispettivo verrà incassato in cinque quote annuali a partire dal 2021.

CONTO ECONOMICO – Sogefi Filtration Spain S.A.U.

(in migliaia di euro)

2020 2019
RICAVI 9.599 12.373
RISULTATO OPERATIVO (804) 1.084
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (4) (14)
IMPOSTE -- (189)
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO (808) 881

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO – Sogefi Filtration Spain S.A.U.

(in migliaia di euro)

2020 2019
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (808) 881
TOTALE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO -- --
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (808) 881

La seguente tabella riepiloga gli importi riclassificati nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate" nel conto economico consolidato del Gruppo CIR al 31 dicembre 2020 relativamente alla controllata Sogefi Filtration Spain S.A.U.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Perdita del periodo inclusa la quota di terzi A (808) 881
Adeguamento dei valori di bilancio al fair value B -- --
Riclassifica differenze cambio dal patrimonio netto C -- --
Perdita derivante dalla vendita dell'attività operativa cessata D (1.497) --
Perdita derivante da attività operative cessate E=A+B+C+D (2.305) 881

Di seguito si riporta l'effetto della cessione della controllata Sogefi Filtration Spain S.A.U. sulla posizione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e l'analisi della perdita derivante dalla vendita dell'attività operativa cessata:

(in migliaia di euro)
ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 31.12.2020
ATTIVITA' NON CORRENTI 4.251
ATTIVITA' CORRENTI 2.297
TOTALE ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 6.548
PASSIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 31.12.2020
PASSIVITA' NON CORRENTI 1.550
PASSIVITA' CORRENTI 2.205
TOTALE PASSIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 3.755
TOTALE ATTIVITA' NETTE DESTINATE ALLA DISMISSIONE (2.793)
CORRISPETTIVO DELLA CESSIONE 1.296
PERDITA DERIVANTE DALLA VENDITA DELL'ATTIVITA' OPERATIVA CESSATA (1.497)

Si segnala che l'importo di € 1.497 migliaia, relativo alla perdita derivante dalla vendita dell'attività operativa cessata, ha trovato contropartita nella voce di stato patrimoniale "Passività destinate alla dismissione" che pertanto ammonta a € 5.252 migliaia.

1.b. Impatti del Covid-19 sull'attività

Impatti sul gruppo KOS

In febbraio sono emersi i primi casi in Italia di infezione da Covid-19 (Coronavirus), che ha avuto nei mesi successivi ed in particolare nei mesi di marzo e aprile una rapida ed ampia diffusione.

KOS ha immediatamente adottato tutte le misure previste per la messa in sicurezza di operatori e pazienti. Nel corso dell'esercizio, ed in particolare nel mese di marzo e aprile, sono stati ridotti o sospesi gli interventi negli ospedali per acuti, sono stati contingentati gli ingressi presso le strutture RSA e presso le strutture di riabilitazione e sono stati inoltre sospesi i servizi erogati presso gli ambulatori. Solo a partire dal mese di giugno sono gradualmente ripartite le attività di ricovero presso le strutture di riabilitazione, i due ospedali per acuti ed i centri ambulatoriali, nonché gli ingressi presso le strutture RSA, sebbene fortemente rallentati. La seconda ondata della pandemia in autunno ha avuto un impatto più contenuto sulle attività di riabilitazione, mentre nelle RSA ha determinato un'ulteriore progressiva riduzione delle presenze.

A fronte dell'emergenza sanitaria sono stati sostenuti maggiori costi per le forniture di presidi di protezione individuale, per i materiali di sanificazione e per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro; anche i costi del personale in rapporto al numero di ospiti hanno subito un incremento, per effetto del maggiore livello di assistenza richiesto durante la fase pandemica.

A partire dal mese di gennaio 2021 è iniziata, in tutte le strutture del gruppo in Italia e Germania, la campagna di vaccinazione e a fine febbraio 2021 sono stati vaccinati circa il 75% degli ospiti e circa il 60% degli operatori. Il buon andamento di tale campagna è ritenuto un presupposto fondamentale per il ritorno alla normale operatività, specialmente nelle RSA.

Si segnala infine che in Italia sono in corso di svolgimento indagini da parte delle Autorità giudiziarie sulla gestione dell'emergenza sanitaria da parte di alcune strutture, alle quali la società sta rispondendo senza indugio e con la massima trasparenza.

L'insieme delle circostanze descritte ha prodotto rilevanti impatti sul livello di attività, sul fatturato (circa -10% a perimetro costante) e sui risultati del gruppo KOS, comportando una riduzione di EBIT stimabile in circa € 50 milioni.

Alla luce di quanto sopra, nel mese di giugno 2020 KOS ha formulato un nuovo piano 2020-2024 tenendo conto degli effetti economico-patrimoniali della pandemia in corso, nonché delle aspettative sulla ripresa del livello di attività e sull'evoluzione dei costi nel corso dei prossimi esercizi.

Il piano è stato successivamente aggiornato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di KOS nel mese di febbraio 2021, alla luce dei risultati del 2020 e assumendo ipotesi prudenziali sulla velocità della ripresa dell'attività, sull'incremento dei costi del personale legati ai rinnovi tariffari in corso, e ipotizzando un solo parziale recupero di questi aumenti di costo attraverso la struttura tariffaria. In base al piano, l'esercizio 2021 riproporrebbe una situazione economica significativamente deteriorata rispetto alla situazione pre-Covid, non dissimile dal 2020, per poi gradualmente recuperare nel 2023 adeguati parametri di redditività.

In base agli andamenti attesi dei flussi di cassa e alle scadenze dei finanziamenti in essere, il gruppo KOS dispone delle risorse necessarie per far fronte alle esigenze dei prossimi diciotto ventiquattro mesi; la direzione aziendale ha avviato trattative con le banche di relazione per l'ottenimento di nuove linee di credito, anche nel quadro della normativa in vigore in Italia sui finanziamenti assistiti da garanzie statali.

Quanto al rischio di breach dei covenant previsti dai contratti di finanziamento in essere, al 31 dicembre 2020 i covenants sono stati rispettati; tuttavia, alla luce delle prospettive per il 2021, non può escludersi il rischio di violazione alle prossime due scadenze, giugno e dicembre 2021. La direzione aziendale ha individuato e avviato azioni sia di carattere ordinario che straordinario, volte a minimizzare il rischio in questione alle prossime scadenze, tra cui la possibile dismissione di alcuni assets immobiliari e il rifinanziamento di altri immobili, con una struttura finanziaria migliorativa al fine del rispetto dei covenant.

In virtù di tutto quanto precede, tenuto conto:

  • del piano che mostra la sostenibilità del debito previsto nel periodo considerato;
  • del fatto che la società dispone delle risorse finanziarie necessarie per altri dodici mesi;
  • del rispetto delle clausole dei contratti di finanziamento, con particolare riguardo ai covenant al 31 dicembre 2020 e delle azioni individuate dal management per permetterne il rispetto alle prossime scadenze;

il consiglio di amministrazione di KOS ha ritenuto che non siano venuti meno i presupposti della continuità aziendale.

Impatti sul gruppo Sogefi

A seguito della diffusione della pandemia Covid-19, Sogefi ha sospeso la produzione in Cina e successivamente, nella seconda parte del mese di marzo, pressoché in tutti gli stabilimenti. L'attività è ripartita dapprima in Cina e, dal mese di maggio, anche negli altri paesi di operatività del gruppo, con volumi di produzione inizialmente significativamente inferiori all'anno precedente e successivamente in progressivo recupero nel terzo trimestre e in linea con il 2019 nel quarto trimestre.

Tali circostanze hanno comportato rilevanti impatti sulle vendite e sui risultati di Sogefi: a fronte di previsioni ante Covid-19 che prevedevano un andamento del fatturato 2020 sostanzialmente in linea con il 2019, la società ha registrato ricavi in flessione rispetto al 2019 del 17,8%. La contrazione dei volumi, anche se in parte compensata dalla riduzione dei costi fissi, ha comunque comportato un impatto negativo stimabile in € 34 milioni sull'EBIT ed € 21 milioni sul Risultato Netto, nonché un significativo incremento del debito.

Alla luce di quanto sopra, nel mese di luglio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Sogefi ha approvato un nuovo piano 2020-2024 che tenesse conto degli effetti economico/patrimoniali della crisi in corso, nonché delle aspettative formulabili sulla ripresa del mercato nel corso dei prossimi esercizi. Il piano è stato riesaminato dal Consiglio nel mese di febbraio 2021 e, anche alla luce dei risultati del 2020, sostanzialmente confermato. Il piano, pur assumendo ipotesi prudenziali sulla velocità e sull'entità della ripresa del mercato, pone in evidenza come le misure di protezione dei margini e riduzione dei costi fissi ivi contemplate, permetterebbero di salvaguardare la reddittività dell'impresa e il suo equilibrio finanziario nel medio termine.

Per l'esercizio 2021, a fronte di volumi di mercato attesi in crescita rispetto al 2020, ma pur sempre inferiori rispetto al 2019, ed in presenza di incertezze nell'evoluzione dei prezzi delle materie prime (principalmente l'acciaio), la Società ha incorporato nelle proprie aspettative gli effetti delle azioni messe in atto nel 2020 per ridurre l'incidenza dei costi fissi e per migliorare strutturalmente la redditività, e prevede quindi di poter conseguire per l'intero esercizio 2021 un risultato positivo.

Al fine di garantire al Gruppo i mezzi finanziari a supporto del piano formulato, ivi inclusa una riserva di liquidità che consenta di affrontare anche le possibili fluttuazioni in una fase così incerta, nel mese di ottobre 2020 sono stati sottoscritti nuovi contratti di finanziamento per complessivi € 134,5 milioni di cui un prestito di € 80 milioni concesso da primari istituti italiani e garantito da SACE e nuove linee di finanziamento con banche francesi per un ammontare pari a € 54,5 milioni.

In virtù di quanto precede e tenuto conto:

  • del piano che mostra la sostenibilità del debito previsto nel periodo considerato;
  • del rispetto delle clausole dei contratti di finanziamento, con particolare riguardo ai covenant, registrato al 31 dicembre 2020 e previsto, in base alle proiezioni, alle successive scadenze;
  • dei nuovi contratti di finanziamento sottoscritti;

il Consiglio di Amministrazione di Sogefi ha ritenuto che non siano venuti meno i presupposti della continuità aziendale.

Impatti sulla capogruppo e sulle holding finanziarie

L'impatto della pandemia sulla capogruppo e sulle holding finanziarie si è riflesso in particolare in termini di impatto sul fair value degli attivi finanziari. I mercati azionari e obbligazionari hanno subito forti correzioni nel corso del mese di marzo, recuperando tuttavia nei mesi successivi e chiudendo il 2020 in territorio positivo. Il portafoglio di investimenti di CIR e delle holding finanziarie, pur essendo investito secondo una strategia conservativa, ha subito di conseguenza una correzione nel primo trimestre; grazie al recupero dei mercati finanziari nel corso dei trimestri successivi, la performance di fine anno è stata invece positiva e superiore alle attese.

Impatti sulle stime e le valutazioni contabili

Per quanto riguarda gli impatti del Covid-19 sulle stime e le valutazioni contabili, si precisa che le valutazioni, sia nel bilancio separato di CIR S.p.A. che nel bilancio consolidato del Gruppo CIR risultano pienamente supportate dalle previsioni incluse nei nuovi piani aziendali approvati dalle controllate KOS e Sogefi.

Così come previsto dal Richiamo di attenzione n. 1/21 del 16-2-2021 della Consob, la Società ha infatti tenuto conto degli impatti del Covid-19 nella determinazione delle principali voci di bilancio con particolare riguardo:

• alla riduzione di valore delle attività, in relazione alle modalità di determinazione del valore recuperabile dell'avviamento e delle attività immateriali e materiali che possono essere impattate dal deterioramento delle prospettive economiche. In particolare, per l'Impairment Test, la Società (i) ha utilizzato piani aggiornati, approvati dai Consigli di Amministrazione di KOS e Sogefi in Febbraio 2021, (ii) ha rivisto la determinazione di alcuni paramenti del tasso di attualizzazione al fine di

neutralizzare gli effetti sui tassi di mercato delle misure adottate dalle banche centrali europea e americana per fronteggiare gli effetti economici derivanti dalla pandemia da Covid-19 (ad esempio utilizzando medie per i tassi risk-free fondate su orizzonti temporali allungati rispetto a precedenti esercizi), (iii) ha elaborato analisi di sensitività, anche combinate, sui principali parametri di calcolo;

  • ai rischi connessi alle attività e passività finanziarie, con particolare attenzione al rischio di liquidità e alla misurazione delle perdite attese su crediti;
  • all'applicazione del principio IFRS 16 "Leasing", in relazione alle specifiche problematiche connesse alle conseguenze del Covid-19. In particolare, è stato verificato che, in base ai più recenti piani approvati, non è emersa la necessità di dismettere strutture o unità produttive per le quali siano in essere contratti di leasing con associati diritti d'uso ex IFRS 16 di valore residuo significativo.

2. Principi di consolidamento

2.a. Metodologia di consolidamento

Sono incluse nel perimetro di consolidamento tutte le società nelle quali il Gruppo detiene il controllo secondo quanto stabilito dall'IFRS 10.

In base alla definizione di "controllo" un investitore controlla un'entità oggetto di investimento quando ha potere sulle attività rilevanti, è esposto a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento e ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data in cui ha avuto inizio il controllo da parte del Gruppo, mentre sono deconsolidate dal momento in cui tale controllo cessa. Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale.

I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del relativo patrimonio netto e la differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto delle società partecipate viene imputata, se ne sussistono le condizioni, agli elementi dell'attivo e del passivo inclusi nel consolidamento. L'eventuale differenziale negativo viene contabilizzato a conto economico, se positivo in una voce dell'attivo denominata "Avviamento". Quest'ultima viene assoggettata alla cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" (impairment test);
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come i debiti, i crediti e gli utili non ancora realizzati derivanti da operazioni fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote del patrimonio netto e del risultato del periodo di competenza di terzi sono evidenziate in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

Società Collegate

Sono considerate società collegate tutte le società nelle quali il Gruppo ha un'influenza significativa, senza averne il controllo, secondo quanto stabilito dallo IAS 28. Si presume l'esistenza di influenza significativa nel caso in cui il Gruppo possegga una percentuale di diritti di voto compresa tra il 20% e il 50% (esclusi i casi in cui vi sia controllo congiunto). Le società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto a partire dalla data in cui il Gruppo esercita l'influenza notevole sulla società collegata mentre sono deconsolidate dal momento in cui cessa di esistere tale influenza.

I criteri adottati per l'applicazione del metodo del patrimonio netto sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della relativa quota di patrimonio netto e dell'eventuale differenza positiva, identificata al momento dell'acquisizione, al netto di eventuali perdite di valore calcolate tramite la cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" (impairment test); la corrispondente quota di utili o di perdite del periodo è iscritta a conto economico. Quando la quota di perdite cumulate del Gruppo diventa pari o eccede il valore di iscrizione della società collegata, quest'ultimo è annullato e il Gruppo non iscrive ulteriori perdite a meno che non abbia delle obbligazioni contrattuali in tal senso;
  • gli utili e le perdite non realizzati originatisi per operazioni avvenute con società del Gruppo sono elisi ad eccezione delle perdite rappresentative di una perdita permanente di valore delle attività della società collegata;
  • i principi contabili della società collegata sono modificati, ove necessario, al fine di renderli omogenei con i principi contabili adottati dal Gruppo.

Società a controllo congiunto

Le società a controllo congiunto sono contabilizzate secondo il metodo del patrimonio netto in conformità a quanto stabilito dall'IFRS 11.

Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessa data e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

2.b. Conversione in euro dei bilanci di società estere

La conversione in euro dei bilanci delle società controllate con valuta funzionale diversa dall'euro viene effettuata adottando i cambi correnti in essere alla data di bilancio per lo stato patrimoniale, mentre il conto economico viene convertito utilizzando i cambi medi del periodo. Le differenze cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto ai cambi correnti di fine periodo e dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate nella voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

2020 2019
Cambio medio 31.12.2020 Cambio medio 31.12.2019
Dollaro USA 1,1413 1,2271 1,1196 1,1234
Sterlina Inglese 0,8892 0,8990 0,8773 0,8508
Real Brasiliano 5,8900 6,3735 4,4135 4,5157
Peso Argentino 103,2494 103,2494 53,7924 67,2749
Renminbi Cinese 7,8709 8,0225 7,7340 7,8205
Rupia indiana 84,6024 89,6605 78,8644 80,1870
Nuovo Leu Rumeno 4,8379 4,8683 4,7456 4,7830
Dollaro Canadese 1,5294 1,5633 1,4858 1,4598
Peso Messicano 24,5098 24,4160 21,5564 21,2202
Dirham marocchino 10,8249 10,9190 10,7666 10,7810
Dollaro Hong Kong 8,8519 9,5142 8,7727 8,7473

I principali cambi utilizzati sono i seguenti:

IAS 29 - Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate

I bilanci delle imprese consolidate argentine, nell'ambito del gruppo Sogefi, sono stati predisposti al 31 dicembre 2020 nella valuta funzionale tenendo conto degli effetti dell'applicazione dello IAS 29 "Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate" al fine di rappresentare i risultati operativi e la situazione patrimoniale e finanziaria al potere d'acquisto corrente alla fine del periodo di riferimento.

Il presente IFRS non stabilisce un valore assoluto del tasso d'inflazione al di sopra del quale si è in presenza di iperinflazione. La necessità di rideterminare i valori del bilancio, secondo quanto previsto dal presente IFRS, deve essere oggetto di valutazione. Fra le situazioni indicative di iperinflazione vi sono le seguenti:

a) la collettività preferisce impiegare la propria ricchezza in attività non monetarie o in una valuta estera relativamente stabile. La moneta locale posseduta viene investita immediatamente per conservare il potere di acquisto;

b) la collettività considera i valori monetari non tanto rispetto alla moneta locale, bensì rispetto a una valuta estera relativamente stabile. I prezzi possono essere espressi in tale valuta;

c) le vendite e gli acquisti a credito avvengono a prezzi che compensano le perdite attese di potere di acquisto durante il periodo della dilazione, anche se breve;

  • d) i tassi di interesse, i salari e i prezzi sono collegati a un indice dei prezzi;
  • e) il tasso cumulativo di inflazione nell'arco di un triennio si avvicina, o supera, il 100%.

I bilanci delle imprese consolidate argentine sono stati predisposti tenendo conto dell'applicazione dello IAS 29 poiché il tasso cumulativo di inflazione argentino negli ultimi tre anni risulta essere pari al 120% circa.

I valori non monetari del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria sono rideterminati applicando la variazione dell'indice generale dei prezzi intervenuta dalla data di iscrizione in bilancio alla data di chiusura dell'esercizio. Gli elementi monetari non sono rideterminati perché essi sono già espressi nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio. Tutte le voci del prospetto di conto economico sono espresse nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio, applicando la variazione dell'indice generale dei prezzi intervenuta dalla data alla quale i proventi e i costi furono registrati inizialmente nel bilancio.

2.c. Area di consolidamento

L'area di consolidamento del Gruppo al 31 dicembre 2020 include la capogruppo CIR e tutte le società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate. Le attività e le passività di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie.

L'elenco delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento, con l'indicazione della metodologia utilizzata, e di quelle escluse è riportato nell'apposita sezione del presente fascicolo.

Con riferimento alle disposizioni previste dall'IFRS 12 si riporta di seguito l'informativa in merito ai non-controlling interests presenti nelle partecipazioni di minoranza e alle collegate ritenute rilevanti per il Gruppo.

Il Gruppo ha definito come rilevanti a tali fini le società che rappresentano almeno il 2% del totale attivo, al netto delle attività in via di dismissione, o il 5% del totale dei ricavi del Gruppo.

Al 31 dicembre 2020 non vi sono società rilevanti aventi significativi non-controlling interests.

2.d. Variazioni dell'area di consolidamento

Le principali variazioni dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente riguardano:

SETTORE COMPONENTISTICA PER AUTOVEICOLI

Si segnalano nel seguito le variazioni del perimetro di consolidamento avvenute nel corso dell'esercizio relative al gruppo SOGEFI:

  • liquidazione della controllata Engine Systems Hong Kong Ltd;
  • liquidazione della controllata Systemes Moteurs China S.à.r.l.;
  • cessione della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda.

Si segnala inoltre che nel corso dell'esercizio è stata costituita la controllata Sogefi Aftermarket Spain S.L.U., tramite un'operazione di scorporo dalla controllata Sogefi Filtration Spain S.A.U. La controllata Sogefi Filtration Spain S.A.U. è stata ceduta nel mese di gennaio 2021 e pertanto, al 31 dicembre 2020, le attività e passività di Sogefi Filtration Spain S.A.U. sono state riclassificate come attività e passività disponibili per la vendita e le relative voci di conto economico sono state riclassificate nella voce "Utile (perdita) derivante da attività operative cessate".

Nel corso del periodo non sono intervenute ulteriori variazioni nell'area di consolidamento.

SETTORE SANITÀ

Nel corso dell'esercizio si segnalano le seguenti acquisizioni:

l'acquisizione del 95% di Finoro Immobiliare S.r.l., società proprietaria di GES.CA.S Villa Armonia Nuova S.r.l. Il prezzo pagato per l'operazione è stato pari a € 11.318 migliaia, dando origine ad un avviamento pari a € 5.038 migliaia;

l'acquisto di un ramo d'azienda avente come oggetto la gestione di una RSA di 110 posti letto ubicata nel comune di Genova. Il prezzo pagato è stato pari a € 1.350 miglia, l'avviamento generato dall'operazione è stato pari a € 877 migliaia.

Si ricorda inoltre che in data 27 novembre 2020 KOS S.p.A. ha perfezionato la cessione del 100% delle quote di Medipass S.r.l. (riacquistando le società operative in India) a Inframedica S.p.A., società indirettamente e interamente controllata da DWS Alternatives Global Limited, investment manager delegato alla gestione del fondo Pan-European Infrastructure III,SCSp.

ALTRE SOCIETÀ

Nel corso dell'esercizio non sono intervenute variazioni nell'area di consolidamento.

3. Principi contabili applicati

3.a. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate contabilmente solo se analiticamente identificabili, se è probabile che generino benefici economici futuri e se il loro costo può essere determinato attendibilmente.

Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.

Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l'attività e da ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

L'ammortamento è calcolato linearmente e parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati solo se il costo attribuibile all'attività durante il suo sviluppo può essere valutato attendibilmente, il prodotto o il processo è fattibile in termini tecnici e commerciali, sono probabili benefici economici futuri e il Gruppo intende e dispone delle risorse sufficienti a completarne lo sviluppo e ad usare o vendere l'attività. Gli altri costi di sviluppo sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio nel momento in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo capitalizzati sono iscritti al costo al netto dell'ammortamento cumulato e delle eventuali perdite per riduzione di valore cumulate.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili, inizialmente rilevati al costo, sono successivamente contabilizzati al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il periodo di ammortamento è definito dal minore tra l'eventuale durata contrattuale di utilizzo e la vita utile del bene.

Avviamento

Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro fair value alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel fair value di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L'eventuale differenza negativa è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.

Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate. L'avviamento è sempre riferito ad attività reddituali identificate la cui capacità di reddito e di generazione di flussi di cassa viene costantemente monitorata ai fini della sua valutazione (impairment test). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall'impairment test sono contabilizzate a conto economico nella voce "Ammortamenti e svalutazioni" e non sono ripristinate nei periodi successivi.

3.b. Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al prezzo di acquisto o al costo di produzione.

Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene. Gli oneri finanziari derivanti da specifici finanziamenti relativi ad investimenti di lungo periodo vengono capitalizzati fino alla data di entrata in funzione del bene.

La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.

In presenza di obbligazioni contrattuali inerenti allo smantellamento, la rimozione o la bonifica di siti ove siano installate immobilizzazioni, il valore rilevato include anche i costi stimati, ed attualizzati, da sostenere al momento della loro dismissione.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.

I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono oggetto di ammortamento.

Gli immobili ed i terreni non detenuti a fini strumentali nell'esercizio delle attività sociali sono classificati in un'apposita voce dell'attivo e registrati contabilmente in base a quanto previsto dallo IAS 40 "Investimenti immobiliari" (si veda il successivo paragrafo 3.d.).

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value ed il valore d'uso. Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera il Gruppo. In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività viene rivalutata. Svalutazioni e rivalutazioni sono imputate a conto economico.

3.c. Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste, indipendentemente dall'esistenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società beneficiaria rispetterà le condizioni previste per la concessione e che pertanto i contributi saranno ricevuti.

I contributi in conto capitale sono rilevati nello stato patrimoniale o come ricavo differito, che viene accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene in relazione al quale è stato concesso, in modo da rettificare in diminuzione le quote di ammortamento, oppure a diretta deduzione del bene cui si riferiscono.

I contributi pubblici ottenibili a rimborso di spese e costi già sostenuti, o con lo scopo di fornire un immediato aiuto finanziario alla società destinataria senza che vi siano costi futuri ad essi correlati, sono rilevati come provento nel periodo in cui diventano esigibili.

3.d. Diritti d'uso

Il principio IFRS 16 fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.

Il Gruppo espone le attività per il diritto d'uso che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce "diritti d'uso" e le passività del leasing nella voce "debiti finanziari per diritti d'uso" nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva l'attività per il diritto d'uso e la passività del leasing. L'attività per il diritto d'uso viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto. La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

3.e. Investimenti immobiliari

Un investimento immobiliare è una proprietà, terreno o fabbricato – o parte di fabbricato – o entrambi, posseduta dal proprietario o dal locatario, anche tramite un contratto di leasing finanziario, al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni, piuttosto che per l'uso diretto nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale o la vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale.

Il costo di un investimento immobiliare è rappresentato dal costo di acquisto, dai miglioramenti, dalle sostituzioni e manutenzioni straordinarie.

Per le costruzioni in economia si valutano tutti i costi sostenuti alla data in cui la costruzione o lo sviluppo è terminato. Fino a quella data si applicano le condizioni previste dallo IAS 16.

Il Gruppo ha optato per il metodo del costo, da applicare a tutti gli investimenti immobiliari detenuti. Secondo il metodo del costo, la valutazione è effettuata al netto degli ammortamenti e delle perdite accumulate per riduzione di valore.

3.f. Perdita di valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali e materiali, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso.

Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, applicando un tasso di sconto coerente con i flussi di cassa, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

3.g. Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto

Per joint venture (società a controllo congiunto) si intendono le società su cui il Gruppo detiene il controllo congiunto e vanta diritti sulle attività nette delle stesse. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Per società collegate si intendono le società su cui il Gruppo esercita un'influenza notevole. L'influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Le partecipazioni in imprese collegate e le joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto (equity method). Con l'applicazione di tale metodo, tali partecipazioni sono rilevate inizialmente al costo allocando nel valore contabile delle stesse il fair value delle attività acquisite e delle passività assunte, nonché l'eventuale avviamento emergente dalla differenza tra il costo della partecipazione e la quota di interessenza del Gruppo alla data di acquisizione; tale avviamento non viene sottoposto separatamente a verifica per riduzione di valore. Successivamente, il costo della partecipazione è rettificato per rilevare la quota di pertinenza del Gruppo dell'utile (perdita) complessivo della collegata o joint venture, realizzato a partire dalla data di acquisizione. Le componenti di Conto economico complessivo relative a tali partecipazioni sono presentate come specifiche voci delle altre componenti di Conto economico complessivo del Gruppo. I dividendi ricevuti da partecipazioni in imprese collegate e joint venture sono contabilizzati a rettifica del valore contabile della partecipazione. Gli utili e le perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e una società collegata o joint venture sono rilevati nel Bilancio consolidato soltanto limitatamente alla quota d'interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture. I bilanci delle società collegate e delle joint venture sono presentati per lo stesso periodo

contabile del Gruppo, apportando, se necessario, le eventuali rettifiche per garantire la conformità ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se è necessario rilevare una perdita per riduzione di valore relativa alla partecipazione nella collegata o joint venture. Se vi sono indicazioni che la partecipazione ha subito una perdita di valore, il Gruppo determina l'ammontare dell'impairment tramite un apposito test mediante il quale viene determinato il valore recuperabile delle partecipazioni.

3.h. Altre partecipazioni

Le partecipazioni in società dove la Capogruppo non esercita un'influenza significativa sono trattate secondo quanto previsto dal principio IFRS 9 e quindi sono classificate come altre partecipazioni e sono valutate al fair value.

3.i. Attività destinate alla dismissione

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificate come destinate alla dismissione e rappresentate separatamente dalle altre attività e passività della Situazione finanziaria-patrimoniale. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile entro un anno. Se tali criteri vengono soddisfatti dopo la data di chiusura dell'esercizio, l'attività non corrente (o gruppo in dismissione) non viene classificata come posseduta per la vendita. Tuttavia, se tali condizioni sono soddisfatte successivamente alla data di chiusura dell'esercizio ma prima della autorizzazione alla pubblicazione del bilancio, opportuna informativa viene fornita nelle note esplicative. Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, sono rilevate al minore tra il valore cantabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita; i corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati.

Un'attività operativa cessata ("discontinued operation") rappresenta una parte dell'impresa che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:

• rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;

• è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area geografica di attività; o

• è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.

I risultati delle attività operative cessate, siano esse dismesse oppure classificate come possedute per la vendita e in corso di dismissione, sono esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all'esercizio precedente, ove presenti, sono riclassificati ed esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effetti fiscali, e nel Rendiconto finanziario ai fini comparativi.

3.j. Imposte sul reddito

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali dello Stato in cui ha sede la società e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.

3.k. Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo.

3.l. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione delle riserve di patrimonio netto, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate in una apposita voce a riduzione delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto successivo al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

La riserva di copertura (hedging) si genera nel momento in cui si rilevano le variazioni di fair value dei derivati che, ai fini dello IAS 39, sono stati designati come "strumenti a copertura dei flussi di cassa" (Cash Flow Hedge) o come "strumenti di copertura degli investimenti netti in partecipate estere" (hedge of a net investment in a foreign operation).

La porzione di utile o perdita ritenuta "efficace" viene rilevata a patrimonio netto e viene contabilizzata a conto economico nei periodi, e con le modalità, in cui gli elementi coperti affluiscono al conto economico stesso, ovvero al momento della cessione della controllata.

Quando una società controllata redige il proprio bilancio in una moneta diversa da quella di presentazione utilizzata dal Gruppo, il bilancio d'esercizio della controllata è tradotto classificando le differenze derivanti da tali conversioni in una apposita riserva. Nel momento in cui la controllata viene venduta la riserva è trasferita al conto economico con esposizione degli utili o delle perdite derivanti dalla dismissione.

La voce "Utili (perdite) portati a nuovo" accoglie i risultati accumulati ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte.

Questa voce rileva inoltre l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili e/o eventuali correzioni di errori che vengono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 8.

3.m. Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni

data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico.

Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali (attività e passività possibili, o non iscritte perché di ammontare non attendibilmente determinabile) non sono contabilizzate. Al riguardo viene fornita tuttavia adeguata informativa.

3.n. Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Il Gruppo ha adottato l'IFRS 15 dal 1° gennaio 2018. Per informazioni sui criteri di valutazione applicati ai contratti con i clienti, si veda il paragrafo 6 che descrive anche gli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 15. Il principio stabilisce, quindi, un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti di assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi, secondo il nuovo modello, sono:

  • Identificazione del contratto con il cliente;
  • Identificazione delle performance obligations del contratto;
  • Determinazione del prezzo;
  • Allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • Criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

3.o. Benefici per i dipendenti

I benefici a dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine sono oggetto di valutazione attuariali.

Seguendo tale metodologia le passività iscritte risultano rappresentative del valore attuale dell'obbligazione rettificata per eventuali perdite od utili attuariali non contabilizzati.

La legge finanziaria n. 296/2006 ha apportato modifiche importanti alla disciplina del TFR introducendo la possibilità per il lavoratore di trasferire il TFR che matura a partire dal 1° gennaio 2007 a forme pensionistiche prescelte. Pertanto, il TFR maturato al 31 dicembre 2006 relativo ai dipendenti che hanno esercitato l'opzione prospettata, pur rimanendo nell'ambito dei piani a benefici definiti, è stato determinato con tecniche attuariali che, però, escludono le componenti attuariali / finanziarie relative alla dinamica delle retribuzioni future.

Il Gruppo, in accordo con il principio, procede alla valorizzazione ed alla rilevazione del costo figurativo rappresentato dalle stock option e dalle stock grant rilevato a conto economico tra i costi per il personale e ripartito lungo il periodo di maturazione del beneficio, con contropartita ad apposita riserva di patrimonio netto.

Il costo dell'opzione viene determinato al momento dell'assegnazione del piano utilizzando specifici modelli e moltiplicato per il numero di opzioni esercitabili nel periodo di riferimento, queste ultime determinate mediante l'ausilio di opportune variabili attuariali.

Analogamente, l'onere derivante dall'attribuzione delle c.d. phantom stock option viene determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato a conto economico tra i costi del personale in base al periodo di maturazione; la contropartita, a differenza delle stock option e delle stock grant, è costituita da una posta del passivo (fondi diversi del

personale) e non da una riserva di patrimonio netto. Fino a quando tale passività non viene estinta il fair value viene ricalcolato ad ogni rendicontazione e alla data di effettivo esborso rilevando tutte le variazioni di fair value a conto economico.

3.p. Strumenti derivati

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati per coprire la propria esposizione ai rischi di cambio e di tasso di interesse. I derivati incorporati sono separati dal contratto primario e contabilizzati separatamente quando vengono soddisfatti determinati criteri.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati principalmente al fine di coprire i rischi con particolare riferimento alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, delle valute estere e delle commodities. La classificazione di un derivato ai fini di copertura è formalmente documentata attestando l'"efficacia" della copertura stessa.

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati inizialmente al fair value; eventuali costi di transazione attribuibili sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio nel momento in cui sono sostenuti. Dopo la rilevazione iniziale, i derivati sono valutati al fair value.

Ai fini contabili le operazioni di copertura sono classificate come:

  • "fair value hedge" (copertura del rischio di variazione del fair value) in cui gli effetti della copertura sono imputati a conto economico;
  • "cash flow hedge" (copertura del rischio di variazione dei flussi di cassa) in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico;
  • "hedge of a net investment in a foreign operation" (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) – in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.

La contabilizzazione di copertura cessa prospetticamente se si prevede che l'operazione programmata non si verificherà più, la copertura non soddisfa più i criteri richiesti per tale contabilizzazione, lo strumento di copertura giunge a scadenza oppure è venduto, cessato o esercitato, o la designazione è revocata. Se ci si attende che l'operazione programmata non debba più accadere, il saldo cumulato nel patrimonio netto viene immediatamente riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

3.q. Conversione delle poste in valuta estera

La moneta di presentazione del Gruppo è l'euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio. Le società del Gruppo redigono il proprio bilancio nella moneta funzionale. Le transazioni effettuate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione.

Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

Le voci non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Le voci non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

Le attività e le passività delle società del Gruppo aventi valuta funzionale differente dall'euro sono valutate in base alle seguenti modalità:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando il cambio in essere alla data di chiusura del bilancio;
  • i costi e i ricavi sono convertiti utilizzando il cambio medio del periodo.

Le differenze di cambio sono rilevate direttamente a patrimonio netto in una specifica riserva. Al verificarsi dell'eventuale dismissione di una partecipazione estera, le differenze di cambio accumulate e contabilizzate a riserva di patrimonio netto sono imputate al conto economico.

3.r. Utile per azione

L'utile base per azione è determinato rapportando l'utile netto, il risultato derivante dalle attività operative in esercizio e l'utile/(perdita) derivante da attività operative cessate del periodo attribuibile agli Azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, derivanti ad esempio dalla possibilità di esercizio dei piani di stock option e stock grant assegnati, che possono determinare un effetto diluitivo. Dal calcolo delle azioni ordinarie in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio.

3.s. Aggregazioni aziendali

Le acquisizioni di imprese sono rilevate utilizzando i metodi del purchase ed acquisition method in ossequio a quanto previsto dall'IFRS 3, in base al quale il costo dell'acquisizione è pari al fair value alla data di scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte. Gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale sono rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

I corrispettivi sottoposti a condizione sono considerati parte del prezzo di trasferimento delle attività nette acquisite e sono valutati al fair value alla data di acquisizione. Analogamente, se il contratto di aggregazione prevede il diritto alla restituzione di alcune componenti del prezzo al verificarsi di alcune condizioni, tale diritto è classificato come attività dall'acquirente.

Eventuali successive variazioni di tale fair value sono rilevate a rettifica del trattamento contabile originario solo se esse sono determinate da maggiori o migliori informazioni circa tale fair value e se si verificano entro dodici mesi dalla data di acquisizione; tutte le altre variazioni devono sono rilevate a conto economico.

Nel caso di acquisizione per fasi di una società controllata, la partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, sino a quel momento contabilizzata secondo quanto indicato dall'IFRS 9 – Strumenti Finanziari: Rilevazione, oppure secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate o secondo l'IFRS 11 "Joint Arrangements – Accounting for acquisitions of interests in joint operations", è trattata come se fosse stata venduta e riacquisita alla data in cui si acquisisce il controllo. Tale partecipazione è pertanto valutata al suo fair value alla data di "cessione" e gli utili e le perdite conseguenti a tale valutazione sono rilevati nel conto economico. Inoltre, ogni valore precedentemente rilevato nel patrimonio netto come Altri utili e perdite complessive, è imputato a conto economico a seguito della cessione dell'attività cui si riferisce, è riclassificato nel conto economico. Il goodwill o il provento (in caso di badwill) derivanti dall'affare concluso con la successiva acquisizione è determinato come sommatoria tra il prezzo corrisposto per l'ottenimento del controllo, il valore delle interessenze di pertinenza di terzi (valutate secondo uno dei metodi consentiti dal principio), il fair value della partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, al netto del fair value delle attività nette identificabili acquisite.

Le attività, le passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita che rispettano le condizioni per l'iscrizione sono contabilizzate ai loro fair value alla data di acquisizione. L'eventuale eccedenza positiva del costo di acquisto rispetto al fair value della quota delle attività nette acquisite di pertinenza del Gruppo è contabilizzata come avviamento o, se negativa, rilevata a conto economico. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate. L'avviamento è sempre riferito ad attività reddituali identificate la cui capacità di reddito e di generazione di flussi di cassa viene costantemente monitorata ai fini della sua valutazione (impairment test).

La contabilizzazione dell'acquisizione di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate è considerata come transazione con i soci e, pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo. Parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di gruppo.

L'allocazione iniziale alle attività, passività di cui sopra, avvalendosi dell'opzione di cui all'IFRS3, può essere determinata provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'operazione è stata realizzata, ed è possibile rilevare la rettifica di valori provvisoriamente assegnati nella contabilizzazione iniziale entro dodici mesi dalla data di acquisizione del controllo.

3.t. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti.

I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

In riferimento alla valutazione degli impatti del COVID-19, si evidenzia tuttavia che le previsioni in merito alla futura evoluzione dell'attuale contesto macroeconomico e finanziario si caratterizzano, in ogni caso, per un elevato grado di incertezza, che potrebbe riflettersi sulle valutazioni e sulla stima dei valori contabili delle attività e delle passività interessate da una maggiore volatilità.

Conseguentemente, rispetto al Bilancio Consolidato chiuso al 31 dicembre 2019, sono state aggiornate le valutazioni e le stime alla luce degli eventi sopra descritti, dei nuovi piani industriali delle controllate Sogefi e KOS, per tenere conto degli effetti della pandemia COVID 19, nonché delle previsioni riguardanti il futuro.

Le voci di bilancio principalmente interessate da un processo valutativo sono:

• Attività non finanziarie assoggettate ad impairment test. Tale metodologia è caratterizzata da un elevato grado di complessità e dall'utilizzo di stime, per loro natura incerte e soggettive, con riferimento ai seguenti elementi: i flussi finanziari attesi, determinati tenendo conto dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, dei flussi finanziari consuntivati negli ultimi esercizi e dei tassi di crescita previsionali e i parametri finanziari utilizzati ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione;

• Rimanenze;

  • Crediti
  • Altre attività finanziarie e passività finanziarie valutate al fair value;
  • Derivati;
  • Imposte anticipate;
  • Accantonamenti e fondi rischi per passività, quali ad esempio contratti onerosi secondo il principio IAS 37.

Dalle valutazioni effettuate non sono emersi impatti significativi sul bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2020. I successivi paragrafi delle Note esplicative al bilancio includono le informazioni rilevanti inerenti alle stime sopra elencate.

4. Strumenti finanziari

Il Gruppo ha adottato l'IFRS 9 Strumenti finanziari a partire dal 1° gennaio 2018 (data di applicazione iniziale), ad eccezione delle nuove disposizioni sulle operazioni di copertura (hedging accounting) poiché continua a adottare le precedenti disposizioni previste dallo IAS 39 per tutte le coperture già designate in hedge accounting al 31 dicembre 2017.

Le perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie sono presentate in una voce distinta del prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico complessivo.

Rilevazione e valutazione

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui sono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Nella tabella che segue si riporta la suddivisione delle categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio e la loro classificazione:

Categoria di attività e passività finanziarie Classificazione
ATTIVITA' NON CORRENTI
ALTRE PARTECIPAZIONI FVTOCI
ALTRI CREDITI Costo ammortizzato
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL
ATTIVITA' CORRENTI
CREDITI COMMERCIALI Costo ammortizzato, expected loss rischio di
controparte
ALTRI CREDITI Costo ammortizzato, expected loss rischio di
controparte
CREDITI FINANZIARI Costo ammortizzato, expected loss rischio di
controparte
TITOLI FVTPL
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Costo ammortizzato, expected loss rischio di
controparte
PASSIVITA' NON CORRENTI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo ammortizzato
PASSIVITA' CORRENTI
DEBITI VERSO BANCHE Costo ammortizzato
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo ammortizzato
DEBITI COMMERCIALI Costo ammortizzato

Classificazione e valutazione successiva – Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

Il Gruppo valuta l'obiettivo del modello di business nell'ambito del quale l'attività finanziaria è detenuta a livello di portafoglio in quanto riflette al meglio la modalità con cui l'attività è gestita e le informazioni comunicate alla direzione aziendale. Tali informazioni comprendono:

  • i criteri enunciati e gli obiettivi del portafoglio e l'applicazione pratica di detti criteri, inclusi, tra gli altri, se la strategia della direzione aziendale si basa sull'ottenimento di interessi attivi dal contratto, sul mantenimento di un determinato profilo dei tassi di interesse, sull'allineamento della durata delle attività finanziarie a quella delle passività correlate o sui flussi finanziari attesi o sulla raccolta di flussi finanziari attraverso la vendita delle attività;

  • le modalità di valutazione della performance del portafoglio e le modalità della comunicazione della performance ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo;
  • i rischi che incidono sulla performance del modello di business (e delle attività finanziarie possedute nell'ambito del modello di business) e il modo in cui tali rischi sono gestiti;
  • le modalità di retribuzione dei dirigenti dell'impresa (per esempio, se la retribuzione è basata sul fair value delle attività gestite o sui flussi finanziari contrattuali raccolti);
  • la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite delle attività finanziarie negli esercizi precedenti, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future.

I trasferimenti di attività finanziarie a terzi nell'ambito di operazioni che non comportano l'eliminazione contabile non sono considerati delle vendite ai fini della valutazione del modello di business, in linea con il mantenimento in bilancio di tali attività da parte del Gruppo. Le attività finanziarie che soddisfano la definizione di attività finanziarie possedute per negoziazione o il cui andamento è valutato sulla base del fair value sono valutate al FVTPL.

Le attività finanziarie valutate al FVTPL sono valutate successivamente al fair value. Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono valutate successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.

I titoli di debito valutati al FVOCI sono valutati successivamente al fair value. Gli interessi attivi calcolati in conformità al metodo dell'interesse effettivo, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Gli altri utili e perdite netti sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione contabile, gli utili o le perdite accumulate nelle altre componenti del conto economico complessivo sono riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

I titoli di capitale valutato al FVOCI sono valutati successivamente al fair value. I dividendi sono rilevati nell'utile/(perdita) d'esercizio a meno che rappresentino chiaramente un recupero di parte del costo dell'investimento. Gli altri utili e perdite nette sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo e non sono mai riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Classificazione e valutazione successiva - Passività finanziarie:

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdite) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdite) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Eliminazione contabile – Attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Il Gruppo è coinvolto in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.

Il Gruppo procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. Il Gruppo elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Perdite per riduzione di valore

Il Gruppo rileva dei fondi svalutazione per le perdite attese su crediti relative a:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • titoli di debito valutati al FVOCI; e
  • attività derivanti da contratto.

Il Gruppo valuta i fondi svalutazione a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito, fatta eccezione per quanto indicato di seguito, per i dodici mesi successivi:

  • titoli di debito con un rischio di credito basso alla data di chiusura del bilancio; e
  • altri titoli di debito e conti correnti bancari il cui rischio di credito (ossia il rischio di inadempimento che si manifesta lungo la vita attesa dello strumento finanziario) non è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale.

I fondi svalutazione dei crediti commerciali e delle attività derivanti da contratto sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.

Per stabilire se il rischio di credito relativo a un'attività finanziaria è aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale al fine di stimare le perdite attese su crediti, il Gruppo considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili senza eccessivi costi o sforzi. Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull'esperienza storica del Gruppo, sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi ('forward-looking information').

Le perdite attese su crediti di lunga durata sono le perdite attese su crediti derivanti da tutte le possibili inadempienze lungo la vita attesa di uno strumento finanziario.

Le perdite attese su crediti a 12 mesi sono le perdite attese su crediti derivanti da possibili inadempienze nell'arco di dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio (o entro un periodo più breve se la vita attesa di uno strumento finanziario è inferiore a 12 mesi).

Il periodo massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo durante il quale il Gruppo è esposto al rischio di credito.

Ad ogni data di chiusura dell'esercizio, il Gruppo valuta se le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e i titoli di debito al FVOCI sono deteriorate. Un'attività finanziaria è 'deteriorata' quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria.

Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:

  • significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata da più di 90 giorni;
  • la ristrutturazione di un debito o un anticipo da parte del Gruppo a condizioni che il Gruppo non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie.

-

I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile lordo delle attività.

Per i titoli di debito al FVOCI, il fondo svalutazione viene accantonato nell'utile/(perdita) dell'esercizio e rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Fair value

Il fair value, come definito dall'IFRS 13, è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Il fair value delle passività finanziarie con esigibilità a richiesta (i.e. depositi a vista) non è inferiore all'importo esigibile a richiesta attualizzato a partire dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Per gli strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value è determinato sulla base dei prezzi ufficiali nel mercato principale al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario si considera quotato in un mercato attivo se i prezzi di quotazione sono prontamente e regolarmente disponibili presso un sistema di quotazione, dealer, broker, etc., e questi prezzi rappresentano operazioni di mercato reali e regolari. Se per uno strumento finanziario considerato nella sua totalità non esiste una quotazione di mercato in un mercato attivo ma esiste per alcune sue componenti, il fair value è determinato sulla base degli specifici prezzi di mercato per le sue componenti.

Se non sono disponibili prezzi osservabili in un mercato attivo per un identico elemento posseduto da un altro operatore come attività, o se i prezzi non sono disponibili, utilizzando altri input osservabili, quali il prezzo quotato in un mercato non attivo per l'elemento identico posseduto da un altro operatore come attività, il Gruppo valuterà il fair value utilizzando un'altra tecnica di valutazione, quale:

  • un metodo reddituale (per esempio una tecnica del valore attuale che tenga conto dei futuri flussi finanziari che un operatore di mercato si aspetterebbe di percepire dal possedere la passività finanziaria, uno strumento rappresentativo di capitale o un'attività);
  • un metodo basato sulla valutazione di mercato (per esempio, utilizzando i prezzi quotati per passività o strumenti rappresentativi di capitale similari posseduti da terzi come attività);

  • le valutazioni effettuate utilizzando, anche solo in parte, input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore (Mark to Model). Il Gruppo utilizza modelli di valutazione (Mark to Model) che sono generalmente accettati e usati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e stime sulla volatilità (se presente una componente opzionale), essi sono soggetti a revisione periodicamente al fine di assicurarne la coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Tali metodi usano input basati sui prezzi fissati in transazioni recenti e/o prezzi/quotazioni per strumenti che hanno simili caratteristiche in termini di profilo di rischio.

Il Gruppo come ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni derivate dai modelli di valutazione utilizza il fair value adjustments (FVAs), per tenere in considerazione i rischi principalmente associati con liquidità limitata delle posizioni, i modelli valutativi utilizzati e i rischi di controparte.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: se, in particolare, è disponibile un prezzo espresso da un mercato attivo non si potrà ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi.

Relativamente alla determinazione del fair value dei contratti derivati deve essere considerato il rischio di inadempimento, recepito attraverso credit value adjustment (CVA) e debit value adjustment (DVA).

Sono previsti in particolare tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base dei prezzi di quotazione (non rettificati) osservabili su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati attivi (diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili sia direttamente che indirettamente);
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi. Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comporta stime ed assunzioni da parte del valutatore.

5. Cambiamento di principi contabili, di stime ed errori

I criteri di stima e di valutazione sono riesaminati periodicamente e si basano sull'esperienza storica e su elementi quali le aspettative correlate alla ragionevole e concreta realizzazione di determinati eventi.

Se l'applicazione iniziale di un principio ha effetto sull'esercizio in corso o su quello precedente, tale effetto viene rilevato indicando il cambiamento derivante da eventuali disposizioni transitorie, la natura del cambiamento, la descrizione delle disposizioni transitorie, che possono avere effetto anche su esercizi futuri, nonché l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Se un cambiamento volontario di un principio ha effetto sull'esercizio corrente o precedente tale effetto viene rilevato indicando la natura del cambiamento, le ragioni per l'adozione del nuovo principio, l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Nel caso di un nuovo principio/interpretazione emesso ma non ancora in vigore vengono indicati il fatto, il possibile impatto, il titolo del principio/interpretazione, la data di entrata in vigore e la data di prima applicazione dello stesso.

Il cambiamento di stime contabili prevede l'indicazione della natura e dell'impatto del cambiamento. Le stime sono utilizzate principalmente per rilevare perdite di valore relativamente ad attività iscritte, accantonamenti per rischi, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni vengono riesaminate periodicamente e gli effetti delle eventuali variazioni sono riflessi a conto economico.

La rilevazione di errori contabili, infine, prevede l'indicazione della natura, dell'importo delle rettifiche e delle correzioni all'inizio del primo periodo di rendicontazione successivo alla rilevazione stessa.

6. Adozione di nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2020:

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2020:

  • Modifiche ai riferimenti al Conceptual Framework negli IFRS: Il Conceptual Framework fornisce una descrizione dei concetti che sono alla base della rendicontazione finanziaria redatta in conformità agli IFRS e ha la finalità di assistere lo IASB per lo sviluppo dei nuovi principi contabili, i redattori dei bilanci per definire un principio contabile in assenza di una specifica disposizione degli IFRS e tutti coloro che devono comprendere e interpretare gli IFRS. Le principali novità introdotte principali riguardano la descrizione di nuovi concetti, che non erano presenti nella precedente versione del documento come "valutazione" ("measurement"), "presentazione e informazioni integrative" ("presentation" e "disclosures") ed "eliminazione contabile" ("derecognition") nonché l'aggiornamento e chiarimento di alcuni concetti già esistenti nella precedente versione come "definizione di attività e di passività", "criteri per la rilevazione di attività e passività nel bilancio", "prudenza" ("prudence"), "incertezze nella valutazione" ("measurement uncertainty"), "sostanza sulla forma" ("substance over form"), "amministrazione" ("stewardship").
  • Emendamento all'IFRS 3 "Definizione di business": si chiarisce la definizione di business, fornendo delle specifiche linee guide per la sua corretta applicazione, distinguendo l'acquisizione di un "business" dall'acquisizione di un "gruppo".
  • Definizione di "rilevanza" (Emendamento allo IAS 1 e IAS 8): Nell'ambito del più ampio progetto denominato "Better Communication in Financial Reporting", con cui lo IASB mira a

migliorare il modo in cui le informazioni finanziarie sono comunicate agli utilizzatori dei bilanci, è stata modificata la definizione di "rilevante" ("material"), che è un concetto pervasivo degli IFRS ed è alla base non solo della rilevazione, valutazione e presentazione delle voci di bilancio, ma anche della selezione delle informazioni integrative da fornire nelle note.

• Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39 e all'IFRS 7: consentono alle entità di non interrompere le operazioni di copertura, fino a quando non sia stata completata la riforma degli indici di riferimento per il calcolo dei tassi di interesse. In particolare, sono state introdotte delle deroghe temporanee all'applicazione delle disposizioni specifiche in materia di contabilizzazione delle operazioni di copertura (hedge accounting) dell'IFRS 9 e dello IAS 39, da applicare obbligatoriamente a tutte le operazioni di copertura direttamente impattate dalla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse. Una relazione di copertura è direttamente interessata dalla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse solo se la riforma genera incertezze in merito all'indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse (definito contrattualmente o non contrattualmente) designato come rischio coperto e/o la tempistica o l'importo dei flussi finanziari correlati agli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse dell'elemento coperto o dello strumento di copertura.

Tali emendamenti/miglioramenti/interpretazioni non hanno comportato effetti rilevanti per le società del Gruppo.

• Emendamento all'IFRS 16 "Leases Covid 19-Related Rent Concessions" (pubblicato in data 28 maggio 2020). Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al COVID-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. La nuova disposizione al 31 dicembre 2020 ha comportato un impatto positivo nel conto economico consolidato, nell'ambito del gruppo Sogefi, per circa € 196 migliaia.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2020

Il Gruppo non ha applicato i seguenti Principi, nuovi ed emendati, emessi, ma non ancora in vigore:

  • Proroga dell'estensione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 (Modifiche all'IFRS 4); data di emissione: giugno 2020; data di entrata in vigore: 1° gennaio 2021; data del Regol. UE di omologazione: 15 dicembre 2020.
  • Riforma degli indici di riferimento dei tassi di interesse Fase 2 (Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16); data di emissione: agosto 2020; data di entrata in vigore: 1° gennaio 2021; data del Regol. UE di omologazione: 13 gennaio 2021.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea:

Alla data di riferimento del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato del Gruppo.

• Modifiche allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari con riferimento alla contabilizzazione relativa alla vendita di items prima che il cespite relativo a tali item sia disponibile per l'uso. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022.

  • Modifiche allo IAS 37 Contratti onerosi, Costi di adempimento del contratto: si chiarisce la tipologia di costi che devono essere considerati come quelli necessari a adempiere il contratto per la valutazione di un contratto oneroso. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022.
  • Miglioramenti annuali agli IFRS Standard 2018-2020. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022.
  • Riferimenti al "Conceptual Framework": Modifiche all'IFRS 3. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022.
  • IFRS 17 Contratti assicurativi. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023.
  • Modifiche allo IAS 1: si chiarisce la classificazione dei debiti correnti e non correnti. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023.

Situazione patrimoniale finanziaria

7. Attività non correnti

7.a. Immobilizzazioni immateriali

Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Aggregazioni Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi Saldo
originario ammortamento 31.12.2019 cessioni di imprese cambio movimenti netti svalutazioni originario ammortamento 31.12.2020
(in migliaia di euro) e svalutazioni incrementi decrementi costo e svalutazioni
Costi di impianto e ampliamento 36 (36) -- -- -- -- -- -- -- -- 36 (36) --
Costi di sviluppo capitalizzati
- acquistati
-- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
- prodotti internamente 282.512 (207.283) 75.229 11.665 -- (255) (2.798) 20.016 (335) (30.872) 272.642 (199.992) 72.650
Diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere dell'ingegno 50.945 (27.209) 23.736 115 -- (32) (1) 187 -- (5.031) 47.252 (28.278) 18.974
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 46.780 (32.087) 14.693 2.088 -- (13) (58) 1.526 (73) (4.114) 47.277 (33.228) 14.049
Avviamento 1.070.606 (551.747) 518.859 6.092 3.603 (35.843) -- (649) (72) -- 542.529 (50.539) 491.990
Immobilizzazioni in corso e acconti
- acquistati 4.778 -- 4.778 2.100 -- -- (49) (2.934) -- -- 3.895 -- 3.895
- prodotti internamente 24.963 (6.008) 18.955 8.939 -- (15) (718) (15.824) (26) (86) 15.703 (4.478) 11.225
Altre 26.516 (12.398) 14.118 196 -- -- (72) 166 -- (2.063) 25.308 (12.963) 12.345
Totale 1.507.136 (836.768) 670.368 31.195 3.603 (36.158) (3.696) 2.488 (506) (42.166) 954.642 (329.514) 625.128

Le immobilizzazioni immateriali passano da € 670.378 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 625.128 migliaia al 31 dicembre 2020.

Relativamente alla voce "Avviamento" si segnala che la diminuzione del "Costo originario" e dei "Fondi ammortamento e svalutazioni" si riferisce, per un importo pari a € 373.823 migliaia, agli effetti della fusione CIR/COFIDE.

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Costi di sviluppo capitalizzati 20-33%
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno 4-50%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 16-33,33%
Altre immobilizzazioni immateriali 16-33,33%

AVVIAMENTO

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Settore Automotive (Gruppo Sogefi) 128.637 128.637
Settore Sanità (Gruppo KOS) 363.353 390.222
Totale 491.990 518.859

La voce passa da € 518.859 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 491.990 migliaia al 31 dicembre 2020.

La variazione netta nel settore Sanità è riferibile in aumento per € 8.974 migliaia alle acquisizioni effettuate nel corso dell'esercizio e in diminuzione per € 35.843 migliaia alla cessione del gruppo Medipass.

L'avviamento è allocato alle cash-generating unit ("CGU") identificate, coerentemente con le modalità con le quali il management della Capogruppo opera e gestisce i suoi assets, vale a dire sulla base dei settori operativi del Gruppo. La precedente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per settore di operatività del Gruppo.

Ai fini della determinazione dell'impairment test dell'avviamento la stima del valore recuperabile di ciascuna cash generating unit, definita in conformità a quanto previsto dallo IAS 36, è stata effettuata sulla base del maggiore tra valore d'uso (value in use) e fair value less costs to dispose, anche considerando – ove applicabili alle singole fattispecie - le linee guida del documento "Impairment test dell'avviamento in contesti di crisi finanziaria e reale - linee guida" emesso dall'O.I.V.

Il valore recuperabile è stato stimato tramite il valore d'uso calcolato attualizzando, ad un appropriato tasso di sconto, i flussi finanziari futuri generati dall'unità (metodo del discounted cash flow). In particolare, in conformità a quanto richiesto dai principi contabili internazionali, ai fini della verifica del valore sono stati considerati i flussi di cassa senza tenere conto di quelli, in entrata e in uscita, generati dalla gestione finanziaria ("Free Cash Flow Operativo").

I flussi di cassa delle singole unità operative sono stati desunti dai budget e dai piani previsionali predisposti dal management delle rispettive unità operative ed approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Tali piani sono stati elaborati considerando le ipotesi di primari analisti sull'andamento dei mercati di riferimento e più in generale sull'evoluzione di ciascun settore.

Per stimare il valore d'uso di una Cash Generating Unit sono stati considerati, oltre ai flussi di cassa attesi dall'unità, il suo tasso di crescita atteso di lungo termine ("g") ed il tasso di attualizzazione corrispondente al costo medio ponderato del capitale investito ("WACC"), che incorpora i parametri di rendimento di mercato ed i fattori di rischiosità riconducibili al settore ed alla specifica unità.

In particolare, i valori utilizzati nel calcolo del WACC sono i seguenti:

  • rendimento delle attività prive di rischio: pari alla media a dieci anni dei tassi di rendimento relativi a titoli di debito sovrano con scadenza decennale per ogni paese in cui operano le società dei gruppi KOS e Sogefi;
  • premio per il rischio azionario di mercato: misurato quale differenziale di rendimento (storico di lungo periodo) tra i titoli azionari e obbligazionari sui mercati finanziari maturi;
  • coefficiente Beta unlevered: determinato con riferimento ai Beta di società comparabili dei settori sanità e automotive;
  • struttura finanziaria: la struttura delle fonti finanziarie utilizzata per la ponderazione del costo del capitale è stata determinata sulla base di un rapporto di indebitamento (D/D+E) di mercato, derivante da un campione di società comparabili di settore;
  • premio per il rischio dimensionale: basato su osservazioni di lungo periodo dei premi di rendimento connessi all'investimento nel capitale di rischio di società di media e piccola dimensione rispetto a quelle di grandi dimensioni (Fonte: Duff & Phelps).

Il fair value less costs to dispose di un'attività o di un gruppo di attività (ad esempio una Cash Generating Unit) trova la migliore espressione nel prezzo definito in un accordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissione del bene. Nei casi in cui tale evidenza non sia disponibile, il fair value al netto dei costi di cessione è stato determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scambio:

  • il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo;
  • il prezzo relativo a precedenti transazioni similari;
  • il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall'azienda.

Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to dispose e il valore d'uso, ove disponibili.

Sintesi delle risultanze degli impairment test

Gli impairment test effettuati sugli avviamenti allocati al Settore Sanità e al Settore Automotive hanno accertato che non sussistono perdite di valore.

Tuttavia, considerato che il valore recuperabile è determinato sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichino ulteriori perdite di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante l'attuale contesto di crisi del mercato, infatti, i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti al verificarsi di condizioni non in linea con quelle oggetto di previsione.

Di seguito si riporta una descrizione delle analisi effettuate con riferimento ad ogni Settore.

Settore automotive (Gruppo SOGEFI)

L'avviamento allocato al settore automotive, coincidente con il perimetro del Gruppo Sogefi, è pari a circa € 128,6 milioni. L'impairment test è stato effettuato su due livelli: prima nell'ambito del sub-consolidato Sogefi, con riferimento alle 3 CGU Sospensioni Automobili, Filtrazione ed Aria e Raffreddamento; successivamente si è proceduto ad effettuare un test di impairment di secondo livello, che ha riguardato il gruppo Sogefi considerato come una unica CGU, teso quindi a verificare la recuperabilità del valore contabile dell'impresa nel suo complesso includendo, oltre alle CGU considerate al primo livello, i flussi delle business unit "Sospensioni Veicoli Industriali" e "Molle di Precisione" (non testate al primo livello in quanto ad esse non è associato un avviamento), ed i flussi e valori contabili relativi alle strutture corporate.

La recuperabilità dei valori iscritti è stata verificata confrontando il valore netto contabile attribuito alle CGU, compreso l'avviamento (Carrying Amount), con il valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa operativi, e del valore terminale attribuibile ad ogni CGU (Discounted Cash Flow Unlevered).

I flussi di cassa operativi utilizzati derivano dalle proiezioni elaborate nel piano 2021-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A. in data 12 febbraio 2021 (rettificato al fine di escludere i benefici stimati rivenienti da progetti futuri e da future riorganizzazioni), che considera gli effetti sui volumi di attività e sulla redditività prospettica prodotti dalla pandemia Covid-19.

Il valore terminale è stato calcolato con la formula della "rendita perpetua", ipotizzando un tasso di crescita del 2% (sulla base delle stime di inflazione attesa nel lungo periodo per i paesi di riferimento, ponderate in base al fatturato) e considerando un flusso di cassa operativo basato sull'ultimo anno del piano pluriennale, rettificato al fine di proiettare "in perpetuo" una situazione stabile (bilanciamento tra investimenti ed ammortamenti e variazione di capitale circolante pari a zero).

Il tasso di attualizzazione (WACC) è pari al 8,72%, ed è stato calcolato a livello di gruppo Sogefi in base alle medie ponderate sul fatturato, per ogni paese in cui il gruppo Sogefi opera, dei singoli parametri che lo compongono.

In particolare, il costo del debito è stato elaborato considerando i tassi di riferimento più uno "spread", mentre per quanto riguarda il calcolo del costo del capitale proprio si è tenuto conto degli impatti del Covid-19 nella determinazione dei tassi risk free, utilizzando medie fondate su orizzonti temporali allungati rispetto ai precedenti esercizi, al fine di depurare il tasso dalle misure adottate dalle banche centrali europea e americana, mirate a fronteggiare gli effetti economici derivanti dalla pandemia; i parametri Beta e Leverage sono invece stati determinati con riferimento ad un gruppo di aziende operanti nel settore automotive, giudicate "peers" di Sogefi da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto.

La verifica effettuata con il calcolo del valore d'uso, sia al primo che al secondo livello, ha evidenziato valori d'uso adeguatamente superiori ai rispettivi valori contabili, anche a seguito di analisi di sensitività condotta al variare dei parametri WACC e g (ipotizzando come worst case un aumento dello 0,5% del WACC ed una diminuzione dello 0,5% del tasso di crescita g). In particolare, il test di primo livello ha evidenziato i seguenti differenziali positivi (coperture) tra valori d'uso e valori contabili: per la CGU Sospensioni Automobili € 55.298 migliaia nel caso base e € 52.343 migliaia nel worst case; per la CGU Filtrazione € 219.794 migliaia nel caso base e € 215.059 migliaia nel worst case; per la CGU Aria e Raffreddamento € 230.786 migliaia nel caso base e € 226.228 migliaia nel worst case. Il test di secondo livello ha evidenziato invece una copertura per l'intera CGU Sogefi di € 521.444 migliaia nel caso base e € 389.582 migliaia nel worst case.

Pertanto, non è stata effettuata alcuna svalutazione degli avviamenti relativi al gruppo Sogefi presenti nel bilancio consolidato del gruppo CIR. Si evidenzia peraltro che, essendo il valore recuperabile determinato sulla base di stime, il gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante il permanere del contesto di crisi del mercato, i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere infatti rivisti.

Settore sanità (Gruppo KOS)

L'avviamento allocato al settore sanità, coincidente con il perimetro del Gruppo KOS, è pari a circa € 363,4 milioni.

L'impairment test è stato effettuato su due livelli: prima nell'ambito del sub-consolidato KOS, con riferimento alle CGU Long Term Care Italia (una CGU per ogni regione Italiana di presenza), Long Term Care Germania, Acute Care Italia, Diagnostica e cure oncologiche (ristretta alla sola geografia Indiana dopo la cessione di Medipass Europa); successivamente si è proceduto ad effettuare un test di impairment di secondo livello, che ha riguardato il gruppo KOS considerato come una unica CGU, teso quindi a verificare la recuperabilità del valore contabile dell'impresa nel suo complesso includendo, oltre alle CGU considerate al primo livello, i flussi ed valori contabili relativi alle strutture corporate.

La recuperabilità dei valori iscritti è stata verificata confrontando il valore netto contabile attribuito alle CGU, compreso l'avviamento (Carrying Amount), con il valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa operativi, e del valore terminale attribuibile ad ogni CGU (Discounted Cash Flow Unlevered).

I flussi di cassa operativi utilizzati derivano dalle proiezioni elaborate nel piano 2021-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 2 febbraio 2021, che non contiene progetti di sviluppo o acquisizione, se non quelli già contrattualizzati, e considera gli effetti sui livelli di attività e sulla redditività prospettica prodotti dalla pandemia Covid-19.

Il valore terminale è stato calcolato con la formula della "rendita perpetua", ipotizzando un tasso di crescita pari all'1% della Germania, all'1,35% dell'Italia e al 4% dell'India (sulla base di stime di inflazione attesa nel lungo periodo nei rispettivi paesi) e considerando un flusso di cassa operativo basato sull'ultimo anno del piano pluriennale, rettificato al fine di proiettare "in perpetuo" una situazione stabile.

Il tasso di attualizzazione (WACC) è stato determinato in 5,5% per l'Italia, 4,3% per la Germania e 8,9% per l'India, come risultato della media ponderata del costo del debito (elaborato considerando per ogni geografia i tassi di riferimento più lo "spread" medio dei finanziamenti) e del costo del capitale proprio.

Per quanto riguarda il calcolo del costo del capitale proprio, si è tenuto conto degli impatti del Covid-19 nella determinazione dei tassi risk free, utilizzando medie fondate su orizzonti temporali allungati rispetto ai precedenti esercizi, al fine di depurare il tasso dalle misure adottate dalle banche centrali europea e americana, mirate a fronteggiare gli effetti economici derivanti dalla pandemia; i parametri Beta e Leverage sono invece stati determinati con riferimento ad un gruppo di aziende operanti nel settore della sanità, giudicate "peers" di KOS da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto.

La verifica effettuata con il calcolo del valore d'uso, sia al primo che al secondo livello, ha evidenziato valori d'uso superiori al loro valore contabile per tutte le CGU. Il gruppo ha provveduto inoltre ad elaborare una analisi di sensitività, considerando gli impatti sul valore recuperabile di variazioni dei parametri chiave del modello (tassi di attualizzazione WACC fino +0,5% e tassi di crescita g fino a -0,5% nel worst case). Anche in questi scenari di calcolo si conferma con buoni margini, ed anche nello scenario avverso considerato, la recuperabilità del valore contabile, al secondo livello di test, della CGU KOS nel suo complesso (con una copertura di € 529.061 migliaia nel caso base e di € 171.372 migliaia nel worst case) e, al primo livello di test, delle CGU Acute Care Italia (con una copertura di € 304 migliaia nel caso base e di € 273 migliaia nel worst case) e Diagnostica e cure oncologiche (con una copertura di € 35.666 migliaia nel caso

base e di € 27.454 migliaia nel worst case). Per le restanti CGU sottoposte a test di primo livello si evidenzia la recuperabilità del valore contabile nel caso base e nella maggioranza dei casi di sensitività considerati, con alcuni casi di potenziale impairment nel worst case. In particolare, per la CGU Long Term Care Germania si evidenzia nel caso base una copertura di € 103.971 migliaia, che rimane positiva in tutti gli scenari di sensitività considerati, ad eccezione del worst case, in cui si evidenzia un potenziale impairment per € 4.246 migliaia; il settore Long Term Care Italia evidenzia un copertura positiva in tutti i casi considerati, sia a livello aggregato (rispettivamente € 442.681 migliaia nel caso base e € 201.453 migliaia nel worst case) che con riferimento alle CGU Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Trentino; le restanti CGU (Piemonte, Veneto, Liguria, Lazio, Umbria, Campania) hanno copertura positiva nel caso base e nella maggioranza degli scenari di sensitività considerati, mentre nello scenario worst si evidenziano valori recuperabili inferiori ai valori contabili, che saranno oggetto di monitoraggio in occasione dei prossimi test di impairment di primo livello da parte della controllata KOS.

In considerazione dei risultati esposti, non è stata effettuata alcuna svalutazione degli avviamenti relativi al gruppo KOS presenti nel bilancio consolidato del gruppo CIR. Si evidenzia peraltro che, essendo il valore recuperabile determinato sulla base di stime, il gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante il permanere del contesto di crisi del mercato, i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero infatti essere rivisti.

7.b. Immobilizzazioni materiali

Nella pagina seguente viene riportata la movimentazione delle "Immobilizzazioni materiali" nel corso dell'esercizio.

7.b. Immobilizzazioni materiali

Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Aggregazioni Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi Saldo
originario ammortamento 31.12.2019 cessioni di imprese cambio movimenti netti svalutazioni originario ammortamento 31.12.2020
(in migliaia di euro) e svalutazioni incrementi decrementi costo e svalutazioni
Terreni 44.511 (673) 43.838 896 -- -- (245) (852) (3.238) (360) 40.483 (444) 40.039
Fabbricati strumentali 304.030 (149.967) 154.063 2.836 8.750 -- (2.232) 4.682 (13.132) (9.031) 299.263 (153.327) 145.936
Impianti e macchinari 763.854 (559.725) 204.129 10.120 -- (15.738) (8.388) 30.527 (650) (41.106) 706.034 (527.140) 178.894
Attrezzature industriali e commerciali 332.970 (233.714) 99.256 12.442 184 (9.661) (5.062) 32.573 (630) (42.833) 325.537 (239.268) 86.269
Altri beni 204.260 (139.152) 65.108 14.962 313 (3.305) (585) 873 (206) (11.996) 190.445 (125.281) 65.164
Immobilizzazioni in corso e acconti 136.231 (1.437) 134.794 81.752 -- (2.103) (3.153) (73.438) (12.885) (922) 126.318 (2.273) 124.045
Totale 1.785.856 (1.084.668) 701.188 123.008 9.247 (30.807) (19.665) (5.635) (30.741) (106.248) 1.688.080 (1.047.733) 640.347

Le immobilizzazioni materiali passano da € 701.188 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 640.347 migliaia al 31 dicembre 2020.

Si segnala che il saldo al 31 dicembre 2020 delle voci "Attrezzature industriali e commerciali" e "Immobilizzazzioni in corso e acconti" include gli investimenti, rispettivamente per € 45.524 migliaia e per € 49.291 migliaia, effettuati dal gruppo Sogefi nei "Tooling".

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Fabbricati strumentali 3%
Impianti e macchinari 10-25%

Altri beni:

- Macchine elettroniche d'ufficio 20%
- Mobili e dotazioni 12%
- Automezzi 25%

7.c. Diritti d'uso

Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi Saldo Incrementi Aggregazioni Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi Saldo
originario ammortamento 31.12.2019 cessioni di imprese cambio movimenti netti svalutazioni originario ammortamento 31.12.2020
(in migliaia di euro) e svalutazioni incrementi decrementi e svalutazioni
Terreni 1.923 -- 1.923 -- -- -- -- -- -- -- 1.923 -- 1.923
Fabbricati strumentali 906.063 (72.264) 833.799 69.152 -- (9.031) (3.882) 3.746 (3.388) (64.746) 946.741 (121.091) 825.650
Impianti e macchinari 49.014 (25.839) 23.175 41 -- (17.985) (159) (754) -- (1.759) 15.586 (13.027) 2.559
Attrezzature industriali e commerciali 1.767 (1.317) 450 227 -- (24) -- 1 -- (180) 1.453 (979) 474
Altri beni 9.607 (2.966) 6.641 2.219 -- (113) (152) (26) (25) (3.162) 10.454 (5.072) 5.382
Immobilizzazioni in corso e acconti -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale 968.374 (102.386) 865.988 71.639 -- (27.153) (4.193) 2.967 (3.413) (69.847) 976.157 (140.169) 835.988

I diritti d'uso ammontano a € 835.988 migliaia al 31 dicembre 2020 e si riferiscono per € 769.803 migliaia al gruppo KOS, per € 66.165 migliaia al gruppo Sogefi e per € 20 migliaia alla capogruppo CIR S.p.A..

7.d. Investimenti immobiliari

Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi Saldo netto Acquisizioni Aggregazioni Oneri Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi Saldo
originario ammortamenti 31.12.2019 cessioni di imprese finanziari cambio movimenti netti svalutazioni originario ammortamenti 31.12.2020
(in migliaia di euro) e svalutazioni incrementi decrementi capitalizzati costo e svalutazioni
Immobili 26.489 (10.008) 16.481 -- -- -- -- -- -- -- (711) 26.489 (10.719) 15.770
Totale 26.489 (10.008) 16.481 -- -- -- -- -- -- -- (711) 26.489 (10.719) 15.770

Gli investimenti immobiliari passano da € 16.481 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 15.770 migliaia al 31 dicembre 2020 per effetto degli ammortamenti del periodo. Il valore di mercato è significativamente superiore ai valori di bilancio.

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Fabbricati 3%

7.e. Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto

(in migliaia di euro)

Totale 851 -- -- -- (255) -- -- 596
Apokos Rehab PVT Ltd 851 -- -- -- (255) -- -- 596
Devil Peak S.r.l. -- -- -- -- -- -- -- --
Perdita Utile
31.12.2019 (Decrementi) del risultato movimenti 31.12.2020
2020 Saldo Incrementi Svalutazioni Dividendi Quota parte Altri Saldo

7.f. Altre partecipazioni

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. 11.700 --
Altre 1.872 1.863
Totale 13.572 1.863

In data 2 dicembre 2019, CIR S.p.A. ed EXOR N.V. avevano sottoscritto un contratto di compravendita della partecipazione detenuta da CIR in GEDI, pari al 43,78% del capitale sociale di quest'ultima. A seguito di tale operazione, perfezionata in data 23 aprile 2020, EXOR N.V. ha lanciato un'OPA sulla parte restante del capitale sociale. In data 13 luglio 2020, CIR ha reinvestito nella società, al valore corrispondente al prezzo dell'OPA, acquisendo una quota pari al 5% di GEDI per un corrispettivo di € 11.700 migliaia.

I valori di iscrizione in bilancio corrispondono al costo, ridotto, ove applicabile, per perdite di valore e sono considerati sostanzialmente corrispondenti al fair value delle medesime.

7.g. Altri crediti

Gli "Altri crediti" al 31 dicembre 2020 ammontavano a € 45.284 migliaia, rispetto a € 45.982 migliaia al 31 dicembre 2019, ed erano principalmente composti da:

  • € 6.257 migliaia (€ 6.257 migliaia al 31 dicembre 2019) di crediti (chirografari e ipotecari) detenuti da CIR International S.A.;
  • € 3.020 migliaia relativi a depositi cauzionali;
  • € 17.332 migliaia di crediti verso l'erario, nell'ambito del gruppo Sogefi, prevalentemente relativi a crediti fiscali per l'attività di ricerca e sviluppo delle controllate francesi.

7.h. Altre attività finanziarie

Le "Altre attività finanziarie" al 31 dicembre 2020 ammontavano a complessivi € 64.146 migliaia (€ 67.866 migliaia al 31 dicembre 2019) e si riferivano principalmente ad investimenti in fondi di "private equity" ed in partecipazioni minoritarie. La valutazione a fair value di tali investimenti ha comportato adeguamenti positivi netti a conto economico per € 2.106 migliaia iscritti nella voce 14.e "Rettifiche di valore di attività finanziarie".

Al 31 dicembre 2020 l'impegno residuo per investimenti in fondi di private equity era di € 20,5 milioni.

7.i. Attività e Passività per Imposte differite

Gli importi sono relativi alle imposte risultanti dalle differenze temporanee deducibili e dai benefici connessi alle perdite fiscali di esercizi precedenti, giudicate recuperabili in un orizzonte temporale ragionevole.

Il dettaglio delle "Imposte differite attive e passive" suddivise per tipologia di differenza temporanea, è il seguente:

(in migliaia di euro) 2020 2019
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Ammontare
delle
differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Differenza temporanea passiva da:
- svalutazione attività correnti 20.072 4.947 21.013 5.332
- svalutazione attività immobilizzate 67.413 16.421 66.358 16.231
- rivalutazione passività correnti 41.681 10.738 30.555 8.743
- rivalutazione fondi per il personale 66.846 15.188 69.617 15.223
- rivalutazione fondi per rischi ed oneri 38.744 9.153 26.691 7.198
- rivalutazione debiti a lungo -- -- -- --
- svalutazione strumenti finanziari 137 33 520 135
- perdite fiscali d'esercizi precedenti 54.035 13.262 51.500 12.636
Totale imposte differite attive 288.928 69.742 266.254 65.498
Differenza temporanea attiva da:
- rivalutazione attività correnti 18.342 4.552 19.548 5.165
- rivalutazione attività immobilizzate 194.271 48.644 164.881 40.927
- svalutazione passività correnti 18.556 3.677 49.924 11.092
- valutazione fondi per il personale (1.500) (360) (1.758) (466)
- svalutazione fondi per rischi ed oneri 619 186 448 134
- rivalutazione strumenti finanziari -- -- -- --
Totale imposte differite passive 230.288 56.699 233.043 56.852
Imposte differite nette 13.043 8.646

Relativamente alle imposte differite attive si rileva che le stesse sono state iscritte, a livello di subholding operative, valutandone la recuperabilità nell'ambito dei relativi piani aziendali.

Le perdite fiscali pregresse non utilizzate ai fini del calcolo delle imposte differite riguardano la società CIR International per circa € 356,8 milioni illimitatamente riportabili e per circa € 95,2 milioni le altre società del Gruppo. Si precisa che su tali perdite non sono state conteggiate imposte differite attive in quanto non sussistono al momento condizioni che possano confortare sulla probabilità della loro recuperabilità tramite futuri redditi imponibili.

2020 Saldo al
31.12.2019
Utilizzo
imposte
Imposte
differite
Differenze
cambio
Variazioni
perimetro di
Saldo al
31.12.2020
(in migliaia di euro) differite di
esercizi
precedenti
sorte
nell'esercizio
e altri
movimenti
consolidamento
Imposte differite attive:
- a conto economico 43.613 (5.108) 9.969 1.099 -- 49.573
- a patrimonio netto 21.885 (48) 1.118 (667) (2.119) 20.169
Imposte differite passive:
- a conto economico (36.004) 7.231 (4.972) (4.722) -- (38.467)
- a patrimonio netto (20.848) 56 -- 2.238 322 (18.232)
Imposte differite nette 8.646 2.131 6.115 (2.052) (1.797) 13.043

La movimentazione delle "Imposte differite attive e passive" nel corso dell'esercizio è la seguente:

La colonna "Variazioni perimetro di consolidamento" si riferisce essenzialmente alla cessione, nell'ambito del settore Sanità, del gruppo Medipass.

8. Attività correnti

8.a. Rimanenze

Le rimanenze sono così ripartite:

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Materie prime, sussidiarie e di consumo 58.038 58.624
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 13.817 14.915
Prodotti finiti e merci 35.211 46.276
Acconti -- 170
Totale 107.066 119.985

Il valore del magazzino è esposto al netto delle svalutazioni effettuate nei passati esercizi e nell'esercizio in corso, che tengono conto dell'obsolescenza dei prodotti finiti, merci e materie sussidiarie. Il valore del fondo svalutazioni al 31 dicembre 2020 ammonta a € 13.088 migliaia (€ 12.277 migliaia al 31 dicembre 2019).

8.b. Crediti commerciali

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti verso clienti 196.928 260.203
Crediti verso imprese controllate -- 610
Totale 196.928 260.813

I "Crediti verso clienti" sono infruttiferi e hanno una scadenza media in linea con le condizioni di mercato.

I crediti commerciali sono registrati al netto di svalutazioni che tengono conto del rischio di credito.

Nel corso del 2020 sono stati effettuati accantonamenti al fondo svalutazione crediti per un importo di € 12.894 migliaia.

La voce "Crediti verso imprese controllate" dello scorso esercizio si riferiva a crediti della controllata incorporata CIR S.p.A. vantati nei confronti di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. per l'addebito di prestazioni a fronte dell'attività di supporto strategico e gestionale.

8.c. Altri crediti

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti verso imprese collegate 133 105
Crediti tributari 31.585 36.421
Crediti verso altri 35.186 24.503
Totale 66.904 61.029

L'incremento della voce "Crediti verso altri" si riferisce principalmente al gruppo KOS per maggiori acconti versati ai fornitori, in particolare per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale non ancora consegnati alla data di chiusura del bilancio, oltre a crediti per rimborsi statali registrati dalle controllate tedesche.

8.d. Crediti finanziari

I "Crediti finanziari" passano da € 23.135 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 10.940 migliaia al 31 dicembre 2020. La voce include € 2.248 migliaia (€ 6.803 migliaia al 31 dicembre 2019) relativi alla valutazione a fair value dei contratti di Cross Currency Swap, sottoscritti dal gruppo Sogefi con la finalità di coprire il rischio di tasso e di cambio relativi al private placement obbligazionario di USD 115 milioni, € 3.952 migliaia (€ 3.244 migliaia al 31 dicembre 2019) relativi a strumenti finanziari emessi, nell'ambito del gruppo Sogefi, da primarie banche cinesi, su richiesta di alcuni clienti, come corrispettivo delle forniture eseguite dalle controllate cinesie € 4.117 migliaia (€ 9.175 migliaia al 31 dicembre 2019) di crediti vantati dal gruppo KOS nei confronti di società di factoring per cessioni pro-soluto.

8.e. Titoli

La voce è composta dalle seguenti categorie di titoli:

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Partecipazioni in altre imprese 4 32
Titoli obbligazionari 20.118 --
Fondi di investimento ed assimilati 28.870 24.956
Titoli diversi -- 10.494
Totale 48.992 35.482

Al 31 dicembre 2020 la voce ammontava a complessivi € 48.992 migliaia (€ 35.482 migliaia al 31 dicembre 2019) ed include titoli obbligazionari detenuti dalla società controllata CIR Investimenti S.p.A. acquistati nel corso dell'esercizio, quote detenute in fondi di investimento da parte della

società controllata CIR Investimenti S.p.A. per € 14.923 migliaia (€ 14.028 migliaia al 31 dicembre 2019) e dalla controllante CIR S.p.A. per € 13.947 migliaia (€ 10.928 migliaia al 31 dicembre 2019) e titoli azionari detenuti dalla controllante CIR S.p.A.

La voce "Titoli diversi" al 31 dicembre 2019 si riferiva a un titolo strutturato, detenuto dalla controllata CIR Investimenti S.p.A., giunto a scadenza e rimborsato nel corso dell'esercizio

La valutazione a fair value della voce "Titoli" ha comportato un adeguamento positivo a conto economico pari a € 5.119 migliaia.

8.f. Altre attività finanziarie

La voce pari a € 295.434 migliaia (€ 264.278 migliaia al 31 dicembre 2019) è costituita per € 58.220 migliaia (€ 43.075 migliaia al 31 dicembre 2019) da quote di "hedge funds" e azioni redimibili di società d'investimento detenute da CIR International S.A. La liquidità dell'investimento è funzione dei tempi di riscatto dai fondi che normalmente variano da uno a tre mesi.

La valutazione a fair value di tali fondi ha comportato un adeguamento positivo a conto economico per un importo pari a € 13.105 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono stati realizzati utili per un importo pari a € 1.291 migliaia (€ 1.541 migliaia nel 2019) iscritti alla voce 14.c "Proventi da negoziazione titoli".

La voce include inoltre € 237.214 migliaia (€ 221.203 migliaia al 31 dicembre 2019) relativi alla sottoscrizione, da parte della controllata CIR Investimenti S.p.A., di polizze assicurative a vita intera e polizze di capitalizzazione con rendimenti collegati a gestioni separate assicurative e, in alcuni casi, a fondi unit linked, con primari istituti assicurativi. Il rendimento netto nel corso dell'esercizio è stato pari a € 2.215 migliaia (€ 2.938 migliaia nel 2019). La valutazione a fair value, della parte relativa alle polizze con rendimenti collegati a fondi unit linked, ha comportato un adeguamento negativo a conto economico per un importo pari a € 58 migliaia.

8.g. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Debiti verso banche

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" passano da € 309.336 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 424.546 migliaia al 31 dicembre 2020.

I "Debiti verso banche" passano da € 8.455 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 4.561 migliaia al 31 dicembre 2020.

L'analisi della variazione dell'esercizio delle due voci è indicata nel prospetto del rendiconto finanziario.

8.h. Attività e passività destinate alla dismissione

La voce al 31 dicembre 2020 si riferisce alle attività e passività, nell'ambito del gruppo Sogefi, della controllata Sogefi Spain S.A.U. classificata come "Attività destinata alla dismissione". La cessione della controllata si è perfezionata nel mese di gennaio 2021. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo 1.a "Informazioni IFRS 5".

La voce al 31 dicembre 2019 si riferiva alle attività e passività del gruppo GEDI. A seguito dell'accordo datato 2 dicembre 2019 con il quale CIR ed EXOR avevano sottoscritto un contratto per l'acquisto da parte di EXOR della intera partecipazione in GEDI detenuta da CIR, pari al 43,78 % del capitale sociale di quest'ultima, ed essendosi riscontrate le condizioni previste dall'IFRS 5 "Non-current assets held for sale and discontinued operations", il gruppo GEDI era stato rappresentato come una Attività operativa cessata al 31 dicembre 2019. La vendita si è perfezionata in data 23 aprile 2020 per un corrispettivo di € 102.444 migliaia.

9. Patrimonio netto

9.a. Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 ammontava a € 638.603.657,00 e risulta composto da n. 1.277.207.314 azioni da nominali € 0,50 cadauna rispetto a € 359.604.959,00 al 31 dicembre 2019 composto da n. 719.209.918 azioni da nominali.

In data 19 febbraio 2020, a seguito dell'efficacia della fusione per incorporazione tra CIR S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite (Società incorporata) e CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (già Cofide – Gruppo De Benedetti S.p.A. – Società incorporante), tutte le azioni della Società incorporata sono state annullate e concambiate con azioni ordinarie della Società incorporante emesse in esecuzione dell'aumento di capitale per € 278.998.698,00 (n. 557.997.396 azioni) sulla base del rapporto di cambio in ragione di n. 2,01 azioni ordinarie dell'incorporante per ogni azione dell'incorporata, tutte da nominali € 0,50 cadauna.

Al 31 dicembre 2020 la Società possedeva n. 26.957.393 azioni proprie (2,111% del capitale) per un valore di € 15.200 migliaia, rispetto a n. 27.214.899 azioni proprie al 31 dicembre 2019 (3,784% del capitale) per un valore di € 15.345 migliaia. Il decremento è dovuto all'esercizio dei piani di stock grant per n. 257.506 azioni.

In applicazione dello IAS 32 le azioni proprie detenute dalla capogruppo sono portate in diminuzione del patrimonio netto.

Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato.

Si ricorda che in data 8 giugno 2020 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha deliberato di revocare, per la parte non utilizzata e per il periodo intercorrente dal giorno successivo alla data dell'Assemblea fino alla sua naturale scadenza, la delibera di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie assunta dall'Assemblea Ordinaria del 29 aprile 2019 e, conseguentemente, la correlata autorizzazione a disporne.

L'azionista di controllo della Società è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in via Valeggio n. 41 – Torino.

9.b. Riserve

Il dettaglio della voce "Riserve" è riportato di seguito:

(in migliaia di euro) Riserva da
sovrapprezzo
delle
azioni
Riserva
legale
Riserva da
fair value
Riserva da
conversione
Riserva per
azioni
proprie
in portafoglio
Riserva stock
option e stock
grant
Altre
riserve
Totale
riserve
Saldo al 31 dicembre 2018 5.044 24.292 (988) (19.227) 12.082 -- 30.287 51.490
Rettifiche alla data di
applicazione iniziale dell'IFRS 16
(al netto delle imposte)
Saldo rideterminato al 1°
-- -- -- -- -- -- 385 385
gennaio 2019
Utili portati a nuovo
5.044 24.292 (988) (19.227) 12.082 -- 30.672 51.875
-- 554 -- -- -- -- 887 1.441
Dividendi agli azionisti -- -- -- -- -- -- (10.034) (10.034)
Adeguamento per operazioni su
azioni proprie
-- -- -- -- 1.525 -- (1.505) 20
Valutazione al fair value degli
strumenti di copertura
Effetti derivanti da variazioni
-- -- 235 -- -- -- -- 235
patrimoniali delle società
controllate
-- -- 53 (50) -- -- 2.616 2.619
Differenze cambio da
conversione
-- -- -- (1.086) -- -- -- (1.086)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- (1.715) (1.715)
Saldo al 31 dicembre 2019 5.044 24.846 (700) (20.363) 13.607 -- 20.921 43.355
Effetti della fusione -- -- (535) (15.535) -- -- 75.333 59.263
Utili portati a nuovo -- 670 -- -- -- -- 1.274 1.944
Adeguamento per operazioni su
azioni proprie
-- -- -- -- (128) -- 145 17
Accredito figurativo stock grant -- -- -- -- -- 1.515 -- 1.515
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- (34) 487 453
Valutazione al fair value degli
strumenti di copertura
-- -- (24) -- -- -- -- (24)
Effetti derivanti da variazioni
patrimoniali delle società
controllate
-- -- 1 42 -- -- (2.039) (1.996)
Differenze cambio da
conversione
-- -- -- (5.907) -- -- (5.907)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- (7.395) (7.395)
Saldo al 31 dicembre 2020 5.044 25.516 (1.258) (41.763) 13.479 1.481 88.726 91.225

La "Riserva da fair value", al netto degli effetti fiscali, negativa per € 1.258 migliaia, si riferisce alla valutazione degli strumenti di copertura (€ 1.191 migliaia relativi al gruppo Sogefi e € 67 migliaia relativi al gruppo KOS).

La "Riserva da conversione" al 31 dicembre 2020, negativa per € 41.763 migliaia, era così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2019 Effetti della
fusione
Incrementi Decrementi 31.12.2020
Gruppo Sogefi (20.446) (15.599) -- (6.242) (42.287)
Gruppo KOS 83 64 377 -- 524
Totale (20.363) (15.535) 377 (6.242) 41.763

La voce "Altre riserve" al 31 dicembre 2020 risulta così composta

(in migliaia di euro)
Avanzo di fusione 55.396
Riserva art. 6 D.lgs. 38/2005 2.648
Altro 30.682
Totale 88.726

Il movimento delle azioni proprie nel corso dell'esercizio è stato il seguente:

(in migliaia di euro) Numero azioni Controvalore
Saldo al 31 dicembre 2019 27.214.899 15.345
Incrementi/decrementi (257.506) (145)
Saldo al 31 dicembre 2020 26.957.393 15.200

9.c. Utili (perdite) accumulati

Le variazioni degli Utili e (perdite) accumulati sono riportate nel "Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto".

10. Passività non correnti

10.a. Prestiti obbligazionari

Il dettaglio della voce "Prestiti Obbligazionari" è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2023 in USD 26.670 43.722
Prestito Obbligazionario convertibile Sogefi S.p.A. 2% 2014/2021 -- 93.739
Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2019/2025 67.173 74.610
Private Placement Kos S.p.A. 2017/2024 64.000 63.625
Private Placement Kos S.p.A. 2017/2025 35.000 34.975
Totale 192.843 310.671

Si precisa che il prestito obbligazionario Sogefi S.p.A. 2014/2021 è stato riclassificato nella voce 11.a "Prestiti obbligazionari" delle passività correnti.

10.b. Altri debiti finanziari

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 21.331 35.202
Altri finanziamenti da banche 439.483 435.145
Altri debiti 3.043 2.330
Totale 463.857 472.677

La voce è costituita da finanziamenti a società del gruppo KOS per € 205.979 migliaia, da finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 257.858 migliaia.

Si segnala che la controllata Sogefi S.p.A. nel corso dell'esercizio ha stipulato finanziamenti, per un ammontare complessivo di € 80 milioni, garantiti da SACE S.p.A. per un importo pari all'80% del valore nominale.

10.c. Debiti finanziari per diritti d'uso

La voce pari a € 763.725 migliaia (€ 786.980 al 31 dicembre 2019) si riferisce a debiti finanziari per diritti d'uso relativi a società del gruppo KOS, che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione, per € 711.697 migliaia, a società del gruppo Sogefi per € 52.016 migliaia e alla capogruppo CIR S.p.A. per € 12 migliaia.

10.d. Fondi per il personale

Il dettaglio dei fondi è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) 29.701 31.499
Fondi quiescenza e obbligazioni simili 64.111 54.407
Totale 93.812 85.906
(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Saldo iniziale 85.906 135.091
Accantonamento per prestazioni di lavoro dell'esercizio 11.338 12.571
Incrementi per interessi finanziari 1.587 1.459
Costi o ricavi attuariali 13.936 4.957
Benefici pagati (6.771) (6.936)
Incrementi o decrementi dovuti a variazioni perimetro di consolidamento (987) 887
Attività destinate alla dismissione -- (54.814)
Altre variazioni (11.197) (7.309)
Saldo finale 93.812 85.906

Le principali ipotesi utilizzate per la stima attuariale dei "Fondi per il personale" sono state le seguenti:

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 0,27% - 1,30%
Tasso annuo di inflazione 0,80% - 3,00%
Tasso annuo aumento retribuzioni 0,50% - 5,00%
Tasso annuo incremento TFR 2,10%

Il saldo della voce "Attività destinate alla dismissione" dello scorso esercizio si riferiva al cambiamento del metodo di consolidamento del gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5.

La voce "Fondi quiescenza e obbligazioni simili" si riferisce principalmente a quanto accantonato, nell'ambito del gruppo Sogefi, alla fine dell'esercizio dalle varie società estere del gruppo a fronte delle passività dei diversi fondi pensione.

Vengono di seguito riassunti i trattamenti previdenziali esistenti nelle aree geografiche di maggior impatto del gruppo:

Gran Bretagna

In Gran Bretagna i piani previdenziali hanno prevalentemente natura privatistica e sono stipulati con società di gestione e amministrati indipendentemente dalla società.

Vengono classificati come piani a prestazione definita, soggetti a valutazione attuariale e contabilizzati secondo quanto previsto e consentito dallo IAS 19.

In merito alla governance del piano, gli amministratori, costituiti da rappresentanti dei dipendenti, degli ex dipendenti e del datore di lavoro, per legge devono agire nell'interesse del fondo e di tutti i principali stakeholders e sono responsabili delle politiche di investimento con riferimento alle attività del piano.

Per quanto riguarda la natura dei benefici ai dipendenti, questi hanno diritto di ricevere, successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, un importo annuo calcolato moltiplicando una quota del salario percepito all'età di pensionamento per ogni anno di servizio prestato fino all'età di pensionamento.

Francia

In Francia le pensioni sono fondate su piani statali e la responsabilità della società è limitata al pagamento dei contributi stabiliti per legge.

In aggiunta a tale assistenza garantita dallo Stato i dipendenti che vanno in pensione hanno diritto ad ammontari aggiuntivi definiti dal contratto collettivo e determinati sulla base dell'anzianità di servizio e del livello salariale, da corrispondere solo se il dipendente raggiunge l'età pensionabile in azienda. Tali ammontari non vengono riconosciuti se il dipendente lascia la società prima del raggiungimento dell'età pensionabile.

I benefici aggiuntivi vengono riconosciuti come passività per l'azienda e, in accordo con lo IAS 19, vengono considerati come piani a prestazione definita e sono soggetti a valutazione attuariale.

In aggiunta all'indennità di pensionamento, viene riconosciuto, in base ad un accordo collettivo, un "Jubilee benefit" (calcolato con modalità differenti in ognuna delle controllate francesi) in occasione del raggiungimento dei 20, 30, 35 e 40 anni di lavoro prestati in azienda. Il "Jubilee benefit" è considerato, in accordo con lo IAS 19, nella categoria residuale degli "Altri benefici a lungo termine" ed è soggetto a valutazione attuariale; gli utili (perdite) attuariali devono essere riconosciute nel Conto Economico dell'esercizio. Tale premio maturato in occasione degli anniversari di permanenza in azienda non viene riconosciuto se il dipendente lascia la società prima del raggiungimento delle soglie sopra indicate.

10.e. Fondi per rischi ed oneri

La composizione e la movimentazione della parte non corrente di tali fondi è la seguente:

(in migliaia di euro) Fondo
vertenze in corso
Fondo oneri
ristrutturazione
Fondo
garanzia prodotti
Fondo
rischi diversi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2019 2.597 2.238 4.678 19.274 28.787
Accantonamenti dell'esercizio -- 19.220 1.505 5.270 25.995
Utilizzi (1.656) (1.767) (938) (3.118) (7.479)
Differenze cambio -- -- 10 (1.413) (1.403)
Variazione del perimetro di consolidamento -- -- -- -- --
Altri movimenti (680) (209) (1.295) (4.872) (7.056)
Saldo al 31 dicembre 2020 261 19.482 3.960 15.141 38.844

Fondo Fondo Fondo Totale
(in migliaia di euro) vertenze in corso oneri rischi diversi
ristrutturazione
Saldo al 31 dicembre 2019 -- -- 58.051 58.051
Accantonamenti dell'esercizio -- -- 5.879 5.879
Utilizzi -- -- (14.059) (14.059)
Differenze cambio -- -- -- --
Variazione del perimetro -- -- (4.223) (4.223)
di consolidamento
Altri movimenti -- -- 680 680
Saldo al 31 dicembre 2020 -- -- 46.328 46.328

La composizione e la movimentazione della parte corrente di tali fondi è la seguente:

Il "Fondo vertenze in corso" include i rischi legati a vertenze di natura commerciale e cause di lavoro.

Il "Fondo oneri di ristrutturazione" comprende importi accantonati per operazioni di ristrutturazione annunciate e comunicate alle controparti interessate e si riferisce in particolare a riorganizzazioni produttive riguardanti società del gruppo Sogefi.

Il "Fondo garanzia prodotti" è relativo all'attività del gruppo Sogefi. L'accantonamento si riferisce principalmente a rischi connessi a contenziosi relativi alle società controllate europee. Gli utilizzi si riferiscono principalmente alla controllata Sogefi U.S.A., Inc.

Il "Fondo per rischi diversi" è stato accantonato principalmente a fronte di contenziosi di varia natura in capo a diverse società del Gruppo.

In particolare, il gruppo KOS è parte in diversi procedimenti civili connessi alla pratica medica e chirurgica, da cui potrebbero scaturire obblighi risarcitori a carico della stessa. Sono state valutate le potenziali passività che potrebbero derivare dalle vertenze pendenti ed è stato pertanto stanziato in bilancio un fondo a copertura dei rischi di soccombenza nei già menzionati procedimenti. Le cause e i contenziosi possono derivare da problematiche complesse e difficili, soggette a un diverso grado di incertezza e connotate da diversi gradi di giudizio in un ampio arco temporale. La stima che ne deriva è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e medico che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione della società del gruppo. A fronte delle valutazioni fatte, risultano fondi stanziati a bilancio per vertenze nei confronti di terzi e del personale per un importo pari ad € 8.306 migliaia, di cui € 8.045 migliaia classificati nei fondi rischi diversi correnti.

Si segnala, al riguardo che i medici operanti presso le strutture del gruppo KOS hanno in essere polizze assicurative a parziale copertura dei rischi connessi alle richieste di risarcimento avanzate dai pazienti o dai loro parenti per danni subiti in occasione di incidenti avvenuti durante la permanenza presso la struttura dovuti sia alle asserite disfunzioni dei servizi sanitari resi dalla struttura sia dal personale operante presso le relative strutture.

Segnaliamo inoltre l'inclusione, nei fondi rischi diversi, di fondi per il personale, diversi dai fondi di ristrutturazione, per un importo pari ad € 19.501 migliaia.

11. Passività correnti

11.a. Prestiti obbligazionari

La voce pari a € 119.747 migliaia si riferisce per € 98.193 migliaia al prestito obbligazionario Sogefi S.p.A. 2014/2021, per € 7.500 migliaia alla parte corrente del Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2019/2025, per € 13.388 migliaia alla parte corrente del Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2023 in USD e per € 666 migliaia alla parte corrente dei Private Placement emessi da KOS S.p.A.

11.b. Altri debiti finanziari

(in migliaia di euro)
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale
31.12.2020
13.638
31.12.2019
8.762
Altri finanziamenti da banche 45.337 53.898
Altri debiti finanziari 1.898 6.286
Totale 60.873 68.946

La voce si riferisce a finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 29.743 migliaia e a finanziamenti a società del gruppo KOS per € 31.130 migliaia.

11.c. Debiti finanziari per diritti d'uso

La voce pari a € 71.126 migliaia (€ 72.065 migliaia al 31 dicembre 2019) si riferisce a debiti finanziari per diritti d'uso relativi a società del gruppo KOS per € 53.147 migliaia, a società del gruppo Sogefi per € 17.971 migliaia e alla Capogruppo CIR S.p.A. per € 8 migliaia.

11.d. Debiti commerciali

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti verso fornitori 306.936 357.690
Acconti 34.282 38.701
Totale 341.218 396.391

La voce "Debiti verso fornitori" si riferisce per € 225.638 migliaia al gruppo Sogefi e per € 80.724 migliaia al gruppo KOS.

La voce "Acconti" include principalmente le passività iscritte, nell'ambito del gruppo Sogefi, a seguito dell'adozione dell'IFRS 15. Tali passività rappresentano i corrispettivi ricevuti dai clienti per la vendita dei tooling e dei prototipi che verranno riconosciuti a conto economico lungo la vita del prodotto.

11.e. Altri debiti

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Verso personale dipendente 56.623 61.421
Debiti tributari 26.764 29.337
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 26.778 29.883
Altri debiti 51.631 52.402
Totale 161.796 173.043

La voce "Altri debiti" include € 18.812 migliaia (€ 19.051 migliaia al 31 dicembre 2019) relativi a note credito da emettere, nell'ambito del gruppo Sogefi, verso i clienti per riduzione prezzi e per sconti concessi ai clienti Aftermarket al raggiungimento di determinati livelli di fatturato. Tali importi nei precedenti esercizi erano classificati a riduzione dei crediti commerciali. A seguito di una miglior analisi delle clausole contrattuali si è proceduto a classificare tali importi nella presente voce. Ai fini comparativi si è proceduto a riclassificare anche i valori del 2019.

Note relative al Conto Economico

12. Ricavi

• RIPARTIZIONE PER SETTORE DI ATTIVITÀ

(in milioni di euro) 2020 2019 Variazione
importo % importo % %
Componentistica per autoveicoli 1.203,2 65,6 1.463,8 73,1 (17,8)
Sanità 631,6 34,4 537,8 26,9 17,4
Totale ricavi consolidati 1.834,8 100,0 2.001,6 100,0 (8,3)

• RIPARTIZIONE PER AREA GEOGRAFICA

(in milioni di euro)

2020 Totale
ricavi
Italia Altri Paesi
europei
Nord
America
Sud
America
Asia Altri
Paesi
Componentistica per autoveicoli 1.203,2 55,7 679,0 256,2 60,9 142,5 8,9
Sanità 631,6 442,9 172,9 -- -- 15,8 --
Totale ricavi consolidati 1.834,8 498,6 851,9 256,2 60,9 158,3 8,9
Percentuali 100,0% 27,2% 46,4% 14,0% 3,3% 8,6% 0,5%
(in milioni di euro)
2019 Totale
ricavi
Italia Altri Paesi
europei
Nord
America
Sud
America
Asia Altri
Paesi
Componentistica per autoveicoli 1.463,8 72,9 820,6 300,3 109,5 152,2 8,3
Sanità 537,8 490,0 27,1 -- -- 20,7 --
Totale ricavi consolidati 2.001,6 562,9 847,7 300,3 109,5 172,9 8,3
Percentuali 100,0% 28,1% 42,4% 15,0% 5,5% 8,6% 0,4%

La tipologia dei prodotti commercializzati e dei servizi prestati dal Gruppo e dei settori in cui esso opera fa sì che i ricavi seguano un andamento ragionevolmente lineare nel corso dell'anno e non soggetto a particolari fenomeni di ciclicità a parità di perimetro di business.

13. Costi e proventi operativi

13.a. Costi per acquisto di beni

La voce in oggetto passa da € 858.547 migliaia nel 2019 a € 711.602 migliaia nel 2020. Il decremento della voce è riconducibile prevalentemente al gruppo Sogefi e riflette il calo dell'attività conseguente alla pandemia da Covid-19.

13.b. Costi per servizi

La voce in oggetto passa da € 291.115 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 273.049 migliaia al 31 dicembre 2020, come risulta dalla seguente analisi:

(in migliaia di euro) 2020 2019
Prestazione di servizi da società controllate -- 228
Consulenze tecniche e professionali 82.180 93.701
Costi di distribuzione e trasporti 14.598 15.866
Lavorazioni esterne 20.067 20.716
Altre spese 156.204 160.604
Totale 273.049 291.115

La voce "Prestazione di servizi da controllate" del 2019 si riferiva al contratto di locazione stipulato con A. Manzoni & C. S.p.A., società del gruppo GEDI, dalla controllata incorporata CIR S.p.A. per l'affitto degli uffici della sede secondaria di Milano in via Nervesa 21. Il contratto è scaduto il 5 ottobre del 2019 e non è stato oggetto di rinnovo.

La diminuzione della voce è riconducibile essenzialmente al gruppo Sogefi e riflette le azioni di contenimento dei costi poste in atto per ridurre gli impatti negativi del calo di attività conseguente alla pandemia da Covid-19.

13.c. Costi del personale

I costi per il personale ammontano a € 563.862 migliaia nel 2020 (€ 532.373 migliaia nel 2019).

(in migliaia di euro) 2020 2019
Salari e stipendi 409.892 375.141
Oneri sociali 114.811 113.193
Trattamento di fine rapporto 11.109 10.560
Trattamento di quiescenza e simili 229 1.650
Valutazione piani di stock option e stock grant 2.031 2.297
Altri costi 25.790 29.532
Totale 563.862 532.373

La media del numero dei dipendenti del Gruppo nell'esercizio 2020 è stata di 18.273 unità (16.914 nell'esercizio 2019).

L'incremento netto della voce "Costi del personale" è riconducibile in aumento, per circa 92 milioni, al gruppo KOS a seguito delle acquisizioni effettuate dell'esercizio 2019 e 2020 e

all'utilizzo, per la gestione dell'emergenza sanitaria, di personale temporaneo, in particolare nelle controllate tedesche il cui effetto è stato solo parzialmente compensato da rimborsi statali inclusi nella voce "Altri proventi operativi", e in diminuzione, per circa € 60 milioni, al gruppo Sogefi dovuta principalmente all'utilizzo di ammortizzatori sociali, al maggior utilizzo delle ferie e alla riduzione del numero medio dei dipendenti al fine di ridurre gli impatti negativi del calo di attività.

13.d. Altri proventi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 2020 2019
Prestazione di servizi a società controllate 90 500
Contributi in conto esercizio 197 56
Plusvalenze da alienazioni beni 12.966 6.978
Altri proventi 32.198 19.029
Totale 45.451 26.563

I ricavi da servizi a controllate si riferiscono all'addebito di prestazioni a fronte dell'attività di supporto strategico e gestionale e della specifica assistenza amministrativa, finanziaria e fiscale prestata a favore di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

L'incremento della voce "Plusvalenze da alienazione beni" e "Altri proventi" è essenzialmente riconducibile al gruppo KOS.

13.e. Altri costi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 2020 2019
Svalutazioni e perdite su crediti 13.821 6.344
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 2.531 7.859
Imposte e tasse indirette 36.998 32.545
Oneri di ristrutturazione 19.288 --
Minusvalenze da alienazione beni 3.947 7.009
Altri oneri 19.368 16.481
Totale 95.953 70.238

L'incremento della voce è riconducibile essenzialmente al gruppo Sogefi per oneri di ristrutturazione e al gruppo KOS per effetto delle acquisizioni effettuate nel 2019 e nel 2020.

14. Proventi e oneri finanziari

14.a. Proventi finanziari

Tale voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 2020 2019
Interessi attivi su conti bancari 703 522
Interessi attivi su titoli 708 700
Altri interessi attivi 2.836 3.623
Derivati su tassi di interesse 1.554 2.187
Differenze cambio attive 14 30
Totale 5.815 7.062

14.b. Oneri finanziari

Tale voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 2020 2019
Interessi passivi su conti bancari 17.547 13.552
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 12.175 11.476
Interessi passivi su debiti finanziari per diritti d'uso 19.748 12.119
Altri interessi 2.673 4.366
Derivati su tassi di interesse 1.656 436
Differenze cambio passive 6.132 765
Altri oneri finanziari 5.142 5.999
Totale 65.073 48.713

14.c. Proventi da negoziazione titoli

Il dettaglio dei proventi da negoziazione titoli è il seguente:

Totale 1.312 2.326
Altri titoli e altri proventi 1.311 2.326
Titoli azionari altre imprese 1 --
(in migliaia di euro) 2020 2019

14.d. Oneri da negoziazione titoli

Il dettaglio degli "Oneri da negoziazione titoli" è il seguente:

(in migliaia di euro) 2020 2019
Titoli azionari altre imprese -- --
Altri titoli e altri oneri 368 2.949
Totale 368 2.949

14.f. Rettifiche di valore di attività finanziarie

La voce in oggetto positiva per € 20.144 migliaia, si riferisce per € 18.166 migliaia alla positiva valutazione a fair value dei "Titoli" e delle "Altre attività finanziarie" iscritti nelle attività correnti, per € 1.978 migliaia alla positiva valutazione delle "Altre attività finanziarie", delle "Altre partecipazioni" e degli "Altri crediti" iscritti nelle attività non correnti.

15. Imposte

Le imposte sul reddito sono così suddivise:

(in migliaia di euro) 2020 2019
Imposte correnti 16.389 25.164
Imposte differite (7.120) (3.123)
Totale 9.269 22.041

La seguente tabella presenta la riconciliazione delle aliquote di imposta ordinaria ed effettiva per l'esercizio 2020:

(in migliaia di euro) 2020
Utile (Perdita) prima delle imposte delle attività operative in esercizio risultante
dal bilancio (30.365)
Imposte sul reddito teoriche (7.288)
Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 6.532
Effetto fiscale correlato a perdite di esercizi precedenti che originano
imposte differite attive nell'esercizio 928
Effetto fiscale correlato a perdite esercizi precedenti che non avevano originato
imposte differite attive (2.018)
Effetto fiscale su differenziali di tasso di società estere 172
Contributi non tassabili --
Altro 9.472
Imposte sul reddito 7.798
Aliquota media effettiva -25,68%
Aliquota teorica 24,0
IRAP e altre imposte 1.471
Oneri fiscali di esercizi precedenti --
Totale imposte da bilancio 9.269

16. Utile/(Perdita) derivante da attività operative cessate

La voce pari a € 61.067 migliaia si riferisce per € 71.440 migliaia all'utile registrato dal gruppo KOS, per € 5.106 migliaia all'utile registrato dalla capogruppo CIR S.p.A. e per € 15.479 migliaia alla perdita registrata dal gruppo Sogefi.

Nell'ambito del gruppo KOS l'utile di € 71.440 migliaia si riferisce per € 67.257 migliaia alla plusvalenza realizzata a seguito della cessione del gruppo Medipass, per € 6.938 migliaia all'utile realizzato nel corso dell'esercizio, sino alla data di cessione, dal gruppo Medipass e, in diminuzione, ai costi di vendita dell'operazione per un importo pari a € 2.755 migliaia. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 1.a "Informazioni IFRS 5".

Nell'ambito del gruppo Sogefi la perdita di € 15.479 migliaia si riferisce per € 13.174 migliaia agli effetti della cessione, avvenuta nel corso del mese di dicembre 2020, della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda e per € 2.305 migliaia agli effetti della cessione, avvenuta nel corso del mese di gennaio 2021, della controllata Sogefi Filtration Spain S.A.U. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 1.a "Informazioni IFRS 5".

Con riferimento alla capogruppo CIR S.p.A. la voce include inoltre € 5,1 milioni relativi all'"Earn out" contrattuale nell'ambito dell'operazione di cessione del gruppo Sorgenia avvenuta nel corso del 2015.

La voce al 31 dicembre 2019, negativa per € 298.404 migliaia, si riferisce per € 128.985 migliaia alla perdita realizzata nel corso dello scorso esercizio dal gruppo Gedi e per € 167.945 migliaia alla svalutazione, a seguito della sottoscrizione dell'accordo tra CIR ed Exor per la cessione della partecipazione in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., effettuata al fine di adeguare il valore contabile al fair value secondo quanto previsto dal principio IFRS 5, incrementata di € 1.803 migliaia relativa ai costi di vendita.

Inoltre, il saldo al 31 dicembre 2019 include, nell'ambito del gruppo Sogefi, l'utile di € 4.017 migliaia relativo alla cessione del sito produttivo di Fraize della controllata francese Sogefi Air & Cooling S.A.S. dedicato a un non-core business e la riclassifica della perdita netta di € 11.920 migliaia, conseguente all'applicazione del principio IFRS 5 nel 2020, dei risultati 2019 delle controllate Sogefi Filtration do Brasil Ltda e Sogefi Filtration Spain S.A.U.

La voce include inoltre, nell'ambito del gruppo KOS, la riclassifica dell'utile di € 9.249 migliaia, conseguente all'applicazione del principio IFRS 5 nel 2020, del risultato 2019 del gruppo Medipass decrementato dei costi di vendita sostenuti nel periodo per un importo di € 1.017 migliaia.

17. Utile (perdita) per azione

L'utile (perdita) base per azione è calcolato dividendo il risultato netto dell'esercizio, il risultato derivante dalle attività operative in esercizio e l'utile/(perdita) derivante da attività operative cessate attribuibili agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione durante l'esercizio. L'utile (perdita) diluito per azione è calcolato dividendo il risultato netto dell'esercizio, il risultato derivante dalle attività operative in esercizio e l'utile/(perdita) derivante da attività operative cessate attribuibili agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in

circolazione durante l'esercizio, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere. Dal calcolo delle azioni in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio. La Società non ha opzioni in essere, pertanto l'utile diluito per azione corrisponde all'utile base per azione.

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell'utile per azione:

Utile base per azione

2020 2019
Utile (Perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in euro) 16.313 (69.807)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0139 (0,1008)
2020 2019
Utile (Perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in euro)
2.987 (72.373)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0025 (0,1045)
2020 2019
Risultato derivante dalle attività operative in esercizio
attribuibile agli Azionisti (in euro) (39.634) 31.656
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
Utile (perdita) per azione (euro) (0,0338) 0,0457
2020 2019
Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate attribuibile agli Azionisti (in euro) 61.067 (298.404)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0520 (0,4310)
Utile diluito per azione
2020 2019
Utile (Perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in euro) 16.313 (69.807)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
N° medio ponderato di opzioni 5.845.150 --
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value -- --
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 1.179.678.702 692.326.476
Utile (perdita) diluito per azione (euro) 0,0138 (0,1008)
2020 2019
Utile (Perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in euro)
2.987 (72.373)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
N° medio ponderato di opzioni 5.845.150 --
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value -- --
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 1.179.678.702 692.326.476
Utile (perdita) diluito per azione (euro) 0,0025 (0,1045)

CIR S.p.A. Relazione e Bilanci al 31 dicembre 2020

2020 2019
Risultato derivante dalle attività operative in esercizio
attribuibile agli Azionisti (in euro) (39.634) 31.656
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
N° medio ponderato di opzioni 5.845.150 --
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value -- --
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 1.179.678.702 692.326.476
Utile (perdita) diluito per azione (euro) (0,0338) 0,0457
2020 2019
Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate attribuibile agli Azionisti (in euro) 61.067 (298.404)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
N° medio ponderato di opzioni 5.845.150 --
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value -- --
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 1.179.678.702 692.326.476
Utile (perdita) diluito per azione (euro) 0,0518 (0,4310)

18. Dividendi pagati

Nel corso dell'esercizio non sono stati pagati dividendi.

19. Gestione rischi finanziari: informazioni integrative

Il Gruppo opera in differenti settori dell'industria e dei servizi sia in ambito nazionale sia internazionale e di conseguenza le sue attività sono esposte a diverse tipologie di rischi finanziari, tra i quali i rischi di mercato (rischio di cambio e rischio di prezzo), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed il rischio di tasso di interesse.

Al fine di minimizzare determinate tipologie di rischi il Gruppo fa ricorso a strumenti finanziari derivati di copertura.

La gestione del rischio è effettuata dalla funzione centrale di finanza e tesoreria sulla base di politiche approvate dalla Direzione e trasmesse alle società controllate in data 25 luglio 2003.

19.a. Rischio di mercato

Rischio di cambio (foreign currency risk)

Il Gruppo, operando a livello internazionale in particolare nell'ambito del gruppo Sogefi, potrebbe essere soggetto al rischio che variazioni nel tasso di cambio di valute estere impattino il fair value di talune sue attività o passività. Il gruppo Sogefi produce e vende principalmente nell'area dell'euro ma è soggetto a rischio valutario specialmente nei confronti delle valute sterlina inglese, Real brasiliano, dollaro statunitense, Peso argentino, Renminbi cinese e dollaro canadese.

Relativamente al rischio di cambio legato alla conversione dei bilanci delle controllate estere, generalmente le società operative hanno una sostanziale convergenza tra le valute di fatturazione attiva e quelle di fatturazione valuta locale, sono attive sia nel proprio mercato interno sia all'estero e, in caso di fabbisogno, i mezzi finanziari sono reperiti localmente.

Di seguito si riporta la tabella di analisi di sensitività relativa al rischio cambio:

Sensitivity Analisys cambio EUR/USD 31.12.2020 31.12.2019
Shift del tasso di cambio EUR/USD -5% +5% -5% +5%
Variazione a Conto Economico (EUR/migliaia) 2.203 (1.997) 1.195 (1.089)
Variazione a Patrimonio Netto (EUR/migliaia) 2.203 (1.997) 1.195 (1.089)

19.b. Rischio di credito

Il rischio di credito può essere valutato sia in termini commerciali correlati alla tipologia dei clienti, ai termini contrattuali ed alla concentrazione delle vendite, sia in termini finanziari connessi alla tipologia delle controparti utilizzate nelle transazioni finanziarie. All'interno del Gruppo non vi sono significative concentrazioni del rischio di credito.

Sono state da tempo attuate adeguate politiche per assicurare che le vendite siano effettuate a clienti con un'appropriata storia di credito. Le controparti per i prodotti derivati e le cash transaction sono esclusivamente istituzioni finanziarie con alto livello di credito. Il Gruppo attua inoltre politiche che limitano l'esposizione di credito con le singole istituzioni finanziarie.

Il rischio credito si presenta differenziato a seconda del settore di attività a cui si fa riferimento. Con riferimento al settore "Componentistica per autoveicoli" non si evidenziano eccessive concentrazioni di rischio di credito in quanto i canali distributivi di "Original Equipment" e "After market" con cui opera sono costituiti da case automobilistiche o da grandi Gruppi d'acquisto senza riscontrare particolari concentrazioni di rischio.

Il settore della "Sanità" presenta diverse concentrazioni dei crediti in funzione della natura delle attività svolte dalle società operative, nonché dai loro diversi clienti di riferimento, peraltro mitigate dal fatto che l'esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti. Ad esempio, la concentrazione dei crediti è inferiore nel caso della gestione di residenze sanitarie per anziani, i cui ricavi derivano per oltre la metà dalla pluralità degli ospiti presenti nella struttura e i cui crediti iscritti a bilancio nei confronti di enti pubblici (principalmente ASL e comuni) sono vantati verso una pluralità di soggetti. La concentrazione dei crediti è superiore nel caso delle gestioni ospedaliere (o dei reparti di diagnostica per immagini all'interno di ospedali) per il fatto che la quasi totalità dei ricavi deriva da un unico soggetto.

Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base della tipologia, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.

19.c. Rischio di liquidità

Una gestione prudente del rischio di liquidità implica il mantenimento di sufficienti liquidità e titoli negoziabili e la disponibilità di risorse ottenibili tramite un adeguato livello di linee di credito.

Il Gruppo rispetta sistematicamente le scadenze degli impegni, comportamento che consente di operare nel mercato con la necessaria flessibilità e affidabilità al fine di mantenere un corretto equilibrio fra approvvigionamento e impiego delle risorse finanziarie.

Le società che presiedono i tre più significativi settori di attività gestiscono direttamente ed autonomamente il rischio di liquidità. Viene assicurato uno stretto controllo sulla posizione finanziaria netta e sulla sua evoluzione di breve, medio e lungo periodo. In generale il Gruppo segue una politica di struttura finanziaria molto prudenziale con ricorso a strutture di finanziamento in gran parte a medio lungo termine. I gruppi operativi gestiscono la tesoreria in modo centralizzato.

19.d. Rischio di tasso di interesse (di fair value e di cash flow)

Il rischio di tasso di interesse dipende dalle variazioni dei tassi sul mercato che possono determinare variazioni del fair value dei flussi finanziari di un'attività o passività finanziaria. Il rischio di tasso di interesse riguarda principalmente i prestiti obbligazionari a lungo temine che essendo emessi a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di variazione del fair value dei prestiti stessi al variare dei tassi di interesse.

Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo e le società controllate hanno stipulato nel corso degli anni diversi contratti IRS con primarie istituzioni finanziarie per coprire il rischio tasso di interesse su proprie obbligazioni e su contratti di finanziamento.

Sensitivity analysis

La variazione in aumento o in diminuzione di un punto percentuale "Parallel shift" sulla curva Euribor 3 mesi relativa alle attività e passività a tasso variabile del Gruppo evidenzia i seguenti effetti:

(importi in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Variazioni -1% +1% -1% +1%
Variazione a Conto Economico 402 (1.901) 401 (2.120)
Variazione a Patrimonio Netto (1.961) 665 401 (2.120)

Si evidenzia che per il gruppo Kos, poiché sia nell'esercizio 2020 e sia nell'esercizio 2019 i tassi di interesse hanno raggiunto livelli bassi tendenti allo zero, si è deciso di valutare l'effetto sul Conto Economico e sullo Stato Patrimoniale della sola variazione positiva pari a + 1%.

19.e. Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono rilevati al loro fair value.

Ai fini contabili le operazioni di copertura vengono classificate come:

  • fair value hedge (copertura del valore di mercato) se sono soggette a rischio di variazione nel valore di mercato dell'attività o della passività sottostante;
  • cash flow hedge (copertura dei flussi finanziari) se vengono attuate a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti o da un'attività o passività esistente, o da una operazione futura;
  • hedge of a net investment in a foreign operation (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) se vengono attuate a fronte del rischio cambi connesso alla conversione del patrimonio di controllate con valuta funzionale diversa da quella del Gruppo.

Per gli strumenti derivati classificati come fair value hedge sia gli utili e le perdite derivanti dalla determinazione del loro valore di mercato sia gli utili e le perdite derivanti dall'adeguamento al fair value dell'elemento sottostante alla copertura vengono imputati a conto economico.

Per gli strumenti classificati come cash flow hedge (per esempio gli interest rate swap) gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state attuate, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Per gli strumenti classificati come hedge of a net investment in a foreign operation gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto

per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state attuate, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Gli strumenti derivati di copertura, in fase di prima rilevazione (hedge accounting), sono accompagnati da una relazione di efficacia (hedging relationship) con cui si designa il singolo strumento come di copertura e si esplicitano i parametri di efficacia della stessa rispetto allo strumento finanziario coperto.

Periodicamente viene valutato il livello di efficacia della copertura e la parte efficace è imputata a patrimonio netto mentre l'eventuale parte non efficace è imputata a conto economico.

Più in particolare, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata "quasi completamente" dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura ed i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo tra l'80% ed il 125%.

Al 31 dicembre 2020 in particolare, il Gruppo aveva in essere i seguenti contratti derivati contabilizzati come di copertura, espressi al valore nozionale:

  • a) copertura interessi:
  • copertura per finanziamenti bancari gruppo Sogefi, valore nozionale € 80 milioni.
  • copertura per finanziamenti bancari gruppo Kos, valore nozionale € 56 milioni.
  • b) copertura cambi:
  • vendite a termine per un valore totale di USD 68,3 milioni a copertura investimenti di CIR International S.A. in "hedge fund", con scadenza marzo 2021;

Nell'ambito del gruppo Sogefi sono state attuate le seguenti operazioni di copertura:

  • acquisto a termine di USD 0,15 milioni e vendita di BRL con scadenza 2021;
  • vendita a termine di USD 0,65 milioni e acquisto di BRL con scadenza 2021;
  • acquisto a termine di USD 0,5 milioni e vendita di ARS con scadenza 2021;
  • sottoscrizione di contratti di cross currency swap con scadenza 2023 a copertura del private placement obbligazionario per un nozionale di USD 49,3 milioni.

19.f. Parametri patrimoniali

Il management modula l'utilizzo del leverage per garantire solidità e flessibilità alla struttura patrimoniale misurando l'incidenza delle fonti di finanziamento sull'attività di investimento.

19.g. Clausole contrattuali dei debiti finanziari

Alcuni dei contratti di finanziamento a favore del Gruppo contengono specifiche pattuizioni che prevedono, nel caso di mancato rispetto di determinati covenants economico-finanziari, la possibilità delle banche finanziatrici di rendere i finanziamenti erogati suscettibili di rimborso, qualora la società interessata non ponga rimedio alla violazione dei covenants stessi, nei termini e con le modalità previste dai contratti di finanziamento.

Al 31 dicembre 2020 tutte le clausole contrattuali relative a passività finanziarie a medio e lungo termine sono state ampiamente rispettate dal Gruppo.

Di seguito si riporta una descrizione sintetica dei principali covenants relativi alle posizioni debitorie delle sub-holding operative esistenti alla fine dell'esercizio.

▪ Gruppo Sogefi

Di seguito si riporta la descrizione dei covenant relativi alle posizioni debitorie esistenti al 31 dicembre 2020:

  • prestito di € 25.000 migliaia Mediobanca S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 50.000 migliaia Unicredit S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 80.000 migliaia Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 55.000 migliaia Ing Bank N.V.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 50.000 migliaia Intesa Sanpaolo S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 25.000 migliaia Banco do Brasil S.A.; rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito obbligazionario di USD 115.000 migliaia: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito obbligazionario di € 75.000 migliaia: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 80.000 migliaia garantito da SACE; rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3.

Al 31 dicembre 2020 tali covenant risultano rispettati.

▪ Gruppo KOS

Il Gruppo KOS in relazione ad alcuni finanziamenti si è impegnata a rispettare una serie di covenants di seguito riassunti:

  • finanziamenti ottenuti dalla Capogruppo KOS: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 3,5, rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari maggiore o uguale di 3 e un Loan to value minore del 60%;
  • finanziamenti ottenuti da KOS Care: rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 3,5;
  • finanziamento ottenuto da KOS Care: rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 4;

• finanziamento ottenuto da Sanatrix Gestione S.r.l.: rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 4;

Si precisa che ai fini del calcolo dei covenants la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA non considerano gli impatti dell'IFRS 16.

Al 31 dicembre 2020 tali covenant risultano rispettati.

19.h. Valutazione delle attività e passività finanziarie e gerarchia del fair value

Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato come segue:

  • il fair value di attività e passività finanziarie con condizioni e termini standard e quotati in un mercato attivo è misurato con riferimento alle quotazioni di prezzo pubblicate nel mercato attivo;
  • il fair value delle altre attività e passività finanziarie (esclusi gli strumenti derivati) è misurato facendo uso di tecniche di valutazione comunemente accettate e basate su modelli di analisi tramite flussi di cassa attualizzati utilizzando quali variabili i prezzi osservabili derivanti da transazioni di mercato recenti e da quotazioni di broker per strumenti simili;
  • il fair value degli strumenti derivati se quotati in un mercato attivo è determinato sulla base di prezzi di mercato; se tali prezzi non sono pubblicati, si fa uso di tecniche valutative diverse a seconda della tipologia di strumento.

In particolare, per la valutazione di alcuni investimenti in strumenti obbligazionari in assenza di un regolare funzionamento del mercato, ovvero di un sufficiente e continuativo numero di transazioni e di uno spread denaro-lettera e volatilità sufficientemente contenuti, la determinazione del fair value di tali strumenti si è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di quotazioni fornite da primari broker internazionali su richiesta della Società, validate mediante confronto con le quotazioni presenti sul mercato, sebbene di numero contenuto, ovvero osservabili per strumenti aventi caratteristiche simili.

Nella valutazione degli investimenti in fondi di private equity il fair value viene determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fund administrator alla data di riferimento di bilancio. Nei casi in cui tale informazione non fosse disponibile alla data di predisposizione del bilancio, viene utilizzata l'ultima comunicazione ufficiale disponibile, comunque non oltre i tre mesi precedenti dalla data di chiusura del bilancio, eventualmente validata dalle informazioni successive rese disponibili agli investitori da parte dei gestori dei fondi.

Con riferimento alle polizze assicurative di capitalizzazione, tali strumenti non possono essere classificati come fair value di livello 1. Questo in quanto non risultano essere quotati e il prezzo non è desumibile da info provider pubblici. Si consideri inoltre che, considerando l'impossibilità da parte dell'investitore/assicurato di vendere a terzi tali strumenti (sono legati alla vita umana dell'assicurato), non sono presenti nemmeno transazioni che possono identificare lo strumento come "liquido".

Il fair value si configura invece come di livello 2 in quanto, pur non trattandosi di strumenti quotati, la modalità di determinazione del valore di tali strumenti risulta essere la medesima per tutti gli assicurati che investono nello stesso fondo, e basato su informazioni fornite dalla controparte o disponibili sui siti internet delle controparti assicurative.

La tabella che segue riporta la suddivisione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con l'indicazione se i fair value sono determinati, in tutto o in parte, facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("Livello 1") o sono stimati utilizzando prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di

valutazione per le quali tutti i fattori significativi sono desunti da dati osservabili di mercato ("Livello 2") oppure da tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su dati significativi non desumibili dal mercato che comportano, pertanto, stime ed assunzioni da parte del management ("Livello 3").

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO

Categoria di attività e passività finanziarie al 31
dicembre 2020
Classificazione Valore
contabile
Fair value
Livello 1
Fair value
Livello2
Fair value
Livello 3
ATTIVITA' NON CORRENTI
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 64.146 -- 63.755 391
ATTIVITA' CORRENTI
TITOLI FVTPL 48.992 35.041 13.951 --
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 295.434 -- 295.434 --

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli di gerarchia del fair value.

Nel dettaglio le attività finanziarie classificate come livello 3 si riferiscono per € 37 migliaia ad investimenti di venture capital, detenuti dalla controllata CIR International S.A., relativamente ad investimenti in società operative nel settore delle tecnologie informatiche e di comunicazione ed € 354 migliaia all'investimento effettuato da CIR S.p.A. nella società October S.A.

Categoria di attività e passività finanziarie al 31 dicembre 2020 Classificazione Valore contabile ATTIVITA' NON CORRENTI ALTRE PARTECIPAZIONI FVTOCI 13.572 ALTRI CREDITI Costo ammortizzato 45.284 ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 64.173 ATTIVITA' CORRENTI CREDITI COMMERCIALI Costo ammortizzato, expected loss rischio di controparte 196.928 ALTRI CREDITI Costo ammortizzato, expected loss rischio di controparte 66.904 CREDITI FINANZIARI Costo ammortizzato, expected loss rischio di controparte 10.940 TITOLI FVTPL 48.992 ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 295.434 DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Costo ammortizzato, expected loss rischio di controparte 424.546 PASSIVITA' NON CORRENTI PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato 192.843 ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato 463.857 DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo ammortizzato 763.725 PASSIVITA' CORRENTI DEBITI VERSO BANCHE Costo ammortizzato 4.561 PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato 119.747 ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato 60.873 DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo ammortizzato 71.126 DEBITI COMMERCIALI Costo ammortizzato 341.218

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO

RISCHIO CREDITO

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2020 Voci di Totale A scadere Scaduto da > 0 - 30 gg 30 - 60 gg 60 - 90 gg oltre 90 Scaduto Svalutazioni
bilancio negoziato
Altri crediti (attività non correnti) (*) 7.g. 27.833 21.576 6.257 -- -- -- 6.257 --
Credito lordo 36.794 21.576 15.218 -- -- -- 15.218 --
Fondo svalutazione (8.961) -- (8.961) -- -- -- (8.961) -- --
Crediti commerciali 8.b. 196.928 156.803 40.125 18.943 4.968 3.495 12.719 --
Credito lordo 237.096 158.846 78.250 19.439 5.596 3.925 49.290 --
Fondo svalutazione (40.168) (2.043) (38.125) (496) (628) (430) (36.571) -- (12.894)
Altri crediti (attività correnti) (**) 8.c. 35.319 35.319 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 36.169 35.319 850 -- -- -- 850 --
Fondo svalutazione (850) -- (850) -- -- -- (850) -- --
Totale 260.080 213.698 46.382 18.943 4.968 3.495 18.976 -- (12.894)

(*) Non inclusi € 17.451 migliaia relativi a crediti tributari

(**) Non inclusi € 31.585 migliaia relativi a crediti tributari

(in migliaia di euro)
Situazione al 31 dicembre 2019 Voci di Totale A scadere Scaduto da > 0 - 30 gg 30 - 60 gg 60 - 90 gg oltre 90 Scaduto Svalutazioni
bilancio negoziato
Altri crediti (attività non correnti) (*) 7.g. 24.861 18.604 6.257 -- -- -- 6.257 --
Credito lordo 34.108 18.890 15.218 -- -- -- 15.218 --
Fondo svalutazione (9.247) (286) (8.961) -- -- -- (8.961) -- (2.090)
Crediti commerciali 8.b. 260.813 190.164 70.649 24.718 9.000 3.173 33.758 --
Credito lordo 293.642 191.671 101.971 25.288 9.338 3.531 63.814 --
Fondo svalutazione (32.829) (1.507) (31.322) (570) (338) (358) (30.056) -- (4.558)
Altri crediti (attività correnti) (**) 8.c. 24.608 24.608 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 25.458 24.608 850 -- -- -- 850 --
Fondo svalutazione (850) -- (850) -- -- -- (850) -- --
Totale 310.282 233.376 76.906 24.718 9.000 3.173 40.015 -- (6.648)

(*) Non inclusi € 21.121 migliaia relativi a crediti tributari

(**) Non inclusi € 36.421 migliaia relativi a crediti tributari

FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2020 Saldo iniziale Svalutazioni Utilizzi Differenza Attvità destinate Aggregazioni Altri movimenti Saldo
cambio +/- alla dismissione aziendali +/- finale
Fondo svalutazione crediti (42.926) (12.894) 3.661 (246) -- 2.426 -- (49.979)

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2019 Saldo iniziale Svalutazioni Utilizzi Differenza Attvità destinate Aggregazioni Altri movimenti Saldo
cambio +/- alla dismissione aziendali +/- finale
Fondo svalutazione crediti (65.677) (6.648) 9.438 7 21.107 (1.153) -- (42.926)

Il saldo della colonna "Attività destinate alla dismissione" si riferisce al cambiamento del metodo di consolidamento del gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5.

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2020

Debiti commerciali 341.218 -- -- -- -- -- 341.218
Debiti verso banche 4.597 -- -- -- -- -- 4.597
- Debiti verso altri finanziatori 3.038 553 537 519 323 357 5.327
Altri debiti finanziari:
- Debiti verso banche per finanziamenti
70.168 132.098 138.183 125.651 27.808 84.409 578.317
Prestiti obbligazionari 122.322 24.076 24.076 74.237 80.592 -- 325.303
Passività finanziarie non derivate
(in migliaia di euro) anno anni anni anni anni anni
<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2019

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
(in migliaia di euro) anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie non derivate
Prestiti obbligazionari 42.860 119.054 25.315 25.315 74.237 80.529 367.310
Altri debiti finanziari:
- Debiti verso banche per finanziamenti 104.783 84.845 200.096 117.946 67.443 20.732 595.845
- Debiti verso altri finanziatori 1.223 239 477 483 482 681 3.585
Debiti verso banche 8.624 -- -- -- -- -- 8.624
Debiti commerciali 396.391 -- -- -- -- -- 396.391
Passività finanziarie derivate
Derivati di copertura (196) (663) (306) (90) -- (1.255)
Derivati non di copertura -- -- -- -- -- -- --
TOTALE 553.685 203.475 225.582 143.654 142.162 101.942 1.370.500

20. Garanzie e impegni

Al 31 dicembre 2020 la situazione delle garanzie e impegni era la seguente:

▪ CIR e holding finanziarie

Impegni per investimenti in fondi di private equity da parte di CIR International per € 20,5 milioni.

▪ Gruppo Sogefi

Impegni per investimenti

Al 31 dicembre 2020 esistono impegni vincolanti per investimenti relativi ad acquisti di immobilizzazioni materiali per € 1.316 migliaia.

Garanzie prestate

Il dettaglio delle garanzie è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Fidejussioni a favore di terzi 858 2.697
Altre garanzie personali a favore di terzi 3.271 2.813
Garanzie reali per debiti iscritti in bilancio 590 666

Le fidejussioni rilasciate a favore di terzi si riferiscono a garanzie concesse ad alcuni clienti da parte della controllata Sogefi Suspensions Heavy Duty Italy S.r.l. e a garanzie concesse alle autorità fiscali da parte della controllata Sogefi Filtration Ltd; le fidejussioni sono iscritte per un valore pari all'impegno in essere alla data di bilancio. Tali poste evidenziano i rischi, gli impegni e le garanzie prestate dalle società del gruppo a terzi.

La voce "Altre garanzie personali a favore di terzi" è relativa all'impegno della controllata Sogefi HD Suspensions Germany GmbH verso il fondo pensione dipendenti dei due rami di azienda al tempo dell'acquisizione avvenuta nel 1996; tale impegno è coperto dagli obblighi contrattuali della società venditrice che è un primario operatore economico tedesco.

Le "Garanzie reali prestate" si riferiscono alla controllata Allevard IAI Suspensions Pvt Ltd che, a fronte dei finanziamenti ottenuti, hanno concesso agli istituti finanziatori garanzie reali sulle immobilizzazioni materiali e crediti commerciali.

Altri rischi

Il gruppo Sogefi al 31 dicembre 2020 ha beni e materiali di terzi presso le proprie società per € 15.319 migliaia.

▪ Gruppo Kos

Di seguito la composizione delle fidejussioni bancarie e altre garanzie prestate da KOS S.p.A. e/o dalle società controllate a valere sui fidi di KOS S.p.A. pari a € 25.208 migliaia:

• fidejussione nell'interesse di KOS S.p.A. per la locazione degli uffici di via Durini per € 46 migliaia;

  • fidejussione nell'interesse di KOS Care S.r.l. per contratti di locazione per € 24.937 migliaia;
  • fidejussione a favore del Comune Sanremo per cauzione oneri urbanizzazione per € 225 migliaia.

Al 31 dicembre 2020 gli altri impegni e rischi ammontano a € 8.470 migliaia e riguardano prevalentemente:

  • beni in comodato d'uso per un importo pari a € 3.013 migliaia;
  • polizze fidejussorie rilasciate da Ospedale di Suzzara a favore di F.lli Montecchi, per € 953 migliaia;
  • gare di appalto per € 795 migliaia;
  • impegni contrattuali per circa € 3.709 migliaia.

Relativamente alle ulteriori garanzie presenti si ricorda che tutti i mutui ipotecari in essere nel gruppo sono garantiti da ipoteche iscritte sugli immobili ai quali si riferiscono i singoli debiti. Di contro i finanziamenti corporate e i bond, sono garanti dalla cessione dei crediti di KOS verso le controllate, crediti dovuti al fatto che la provvista di tali finanziamenti è stata prestata da KOS alle società del gruppo.

21. Informativa di settore

I settori di attività coincidono con i gruppi di società di cui CIR S.p.A. detiene il controllo. In particolare:

  • il gruppo Sogefi: componentistica per autoveicoli;
  • il gruppo KOS: sanità.

Sotto il profilo geografico l'attività viene svolta prevalentemente all'estero.

L'analisi reddituale e di composizione della struttura patrimoniale per il settore primario è illustrata nelle due pagine seguenti, mentre il dettaglio dei ricavi per area geografica (settore secondario) è fornito nelle note al bilancio riguardanti i ricavi (nota 12).

L'analisi per area geografica delle attività, degli investimenti e degli ammortamenti e svalutazioni è riportata nella tabella che segue.

(in migliaia di euro) Attività Investimenti Ammortamenti /
Svalutazioni
Italia 3.259.562 92.035 71.574
Altri Paesi Europei 1.326.057 68.050 121.323
Nord America 147.498 20.419 26.525
Sud America 42.996 2.126 5.248
Asia 188.300 18.340 23.363
Rettifiche di consolidamento (1.496.482) (623) (29.061)
Totale 3.467.931 200.347 218.972

22. Società a controllo congiunto

Il Gruppo non detiene partecipazioni dirette in società a controllo congiunto al 31 dicembre 2020.

23. Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
A. Cassa e depositi bancari 424.546 309.336
B. Altre disponibilità liquide 295.434 264.278
C. Titoli detenuti per la negoziazione 48.992 35.482
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 768.972 609.096
E. Crediti finanziari correnti 10.940 23.135
F. Debiti bancari correnti (*)
(63.536)
(71.115)
G. Obbligazioni emesse (119.747) (40.180)
H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (1.898) (6.286)
I. Debiti finanziari per diritti d'uso (71.126) (72.065)
J. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) + (I) (256.307) (189.646)
K. Posizione finanziaria corrente netta (J) + (E) + (D) 523.605 442.585
L. Debiti bancari non correnti (**)
(460.814)
(470.347)
M. Obbligazioni emesse (192.843) (310.671)
N. Altri debiti non correnti (**)
(3.043)
(2.330)
O. Debiti finanziari per diritti d'uso (763.725) (786.980)
P. Indebitamento finanziario non corrente (L) + (M) + (N) + (O) (1.420.425) (1.570.328)
Q. Posizione finanziaria netta (K) + (P) (896.820) (1.127.743)

(*) L'importo di € 58.975 migliaia (€ 63.536 - € 4.561) è classificato nello Stato patrimoniale alla voce

"Altri debiti finanziari".

(**) Classificati alla voce "Altri debiti finanziari" – Passività non correnti.

24. Informativa sui piani di incentivazione basati su strumenti finanziari

Nella tabella che segue si riportano i piani di stock option e stock grant della Capogruppo CIR S.p.A.

CIR - PIANI DI STOCK OPTION AL 31 DICEMBRE 2020

Opzioni in circolazione
all'inizio del periodo
Opzioni assegnate nel
Opzioni esercitate nel
corso del periodo
corso del periodo
Opzioni scadute nel periodo Opzioni in circolazione a fine periodo Opzioni esercitabili a fine
periodo
Numero opzioni Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero opzioni Prezzo medio di esercizio Scadenza media (anni) Numero opzioni Prezzo medio
ponderato di
esercizio
II tranche 2009 6.202.860 0,7686 -
-
- - 6.202.860 0,7686 - - - - -
I tranche 2010 6.323.460 0,8064 -
-
- - 6.323.460 0,8064 - - - - -
II tranche 2010 6.166.680 0,7454 -
-
- - - - 6.166.680 0,7454 0,16 6.166.680 0,7454
Totale 18.693.000 0,7737 - - - - 12.526.320 0,7877 6.166.680 0,7454 0,16 6.166.680 0,7454

CIR - PIANI DI STOCK GRANT AL 31 DICEMBRE 2020

Strumenti in circolazione
all'inizio del periodo
Strumenti assegnati nel
corso del periodo
Strumenti esercitati nel
corso del periodo
Strumenti scaduti nel periodo Strumenti in circolazione a fine periodo Strumenti esercitabili a fine
periodo
Numero Units Valore Iniziale Numero Units Valore Iniziale Numero Units Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero Units Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero Units Valore Iniziale Scadenza media (anni) Numero Units Valore Iniziale
Piano di Stock Grant 2015 1.226.192 0,5431 - - - - - - 1.226.192 0,5431 4,32 1.226.192 0,5431
Piano di Stock Grant 2015 per il direttore generale 2.158.039 0,5443 - - - - - - 2.158.039 0,5443 4,32 2.158.039 0,5443
Piano di Stock Grant 2016 2.962.270 0,5267 - - 113.755 0,5267 1.655.235 0,5267 1.193.280 0,5267 5,33 1.193.280 0,5267
Piano di Stock Grant 2017 2.828.942 0,7144 - - 196.625 0,7144 230.936 0,7144 2.401.381 0,7144 6,33 953.939 0,7144
Piano di Stock Grant 2018 4.107.406 0,4378 - - 161.997 0,4378 426.807 0,4378 3.518.602 0,4378 7,33 832.022 0,4378
Piano di Stock Grant 2019 4.106.550 0,4557 - - - - 577.778 0,4557 3.528.772 0,4557 8,33 - -
Piano di Stock Grant 2019 - - 3.640.311 0,3835 - - - - 3.640.311 0,3835 9,44 - -
Totale 17.389.399 0,5228 3.640.311 0,3835 472.377 0,5743 2.890.756 0,5144 17.666.577 0,4941 7,12 6.363.472 0,5523

CIR S.p.A. - piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione di una azione di CIR S.p.A. I Piani prevedono due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi di valore normale dell'azione (determinato ai sensi dell'art. 9, comma 4 lettera a, del TUIR) fissati nel regolamento.

I regolamenti prevedono una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da CIR S.p.A. I regolamenti prevedono come condizione essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti e la data di esercizio degli stessi.

Per i piani di Stock Grant riservati a dipendenti della Società il fair value dell'opzione viene determinato al momento dell'attribuzione calcolandolo sulla base del modello binomiale per la valutazione di opzioni americane denominato modello di Cox, Ross e Rubinstein per le Time based units e, e sulla base del modello denominato simulazione Montecarlo per le Performance Units di tipo A.

Con riferimento alle emissioni effettuate negli ultimi tre esercizi si segnala che:

  • In data 27 aprile 2018 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2018 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 4.422.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2020 sino al 31 gennaio 2022. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 2.083.853 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 2.083.853 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 0,5372.
  • In data 29 aprile 2019 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2019 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 4.422.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2021 sino al 31 gennaio 2023. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 2.053.275 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 2.053.275 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di

performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 0,5327.

• In data 8 giugno 2020 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2020 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 4.500.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2022 sino al 31 gennaio 2024. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 1.820.156 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 1.820.155 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 0,402.

Il costo figurativo di competenza dell'esercizio relativo ai suddetti piani è di € 1.515 migliaia, registrato a conto economico nella voce "Costi del personale".

Sogefi S.p.A.

Sogefi S.p.A. attua piani di incentivazione basati su azioni di Sogefi S.p.A. destinati a dipendenti della Società e di società controllate che ricoprono posizioni di rilievo all'interno del Gruppo, con la finalità di fidelizzare il loro rapporto con il Gruppo e di fornire un incentivo volto ad accrescerne l'impegno per il miglioramento delle performances aziendali e la generazione del valore nel lungo termine.

I piani di incentivazione basati su azioni di Sogefi S.p.A. sono approvati preliminarmente dall'Assemblea degli Azionisti.

Eccetto quanto evidenziato nei successivi paragrafi "Piani di stock grant", "Piani di stock option", il Gruppo non ha effettuato nessuna altra operazione che preveda l'acquisto di beni o servizi con pagamenti basati su azioni o su ogni altro strumento rappresentativo di quote di capitale e pertanto non è necessario presentare il fair value di tali beni o servizi.

Oltre a quello emesso nel 2020, il gruppo ha emesso piani dal 2009 al 2019 di cui si riportano nel seguito le caratteristiche principali.

Piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione gratuita di una azione di Sogefi S.p.A.

Sino al 2019 i piani prevedevano due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi fissati nel regolamento.

A partire dal piano di Stock Grant 2020 è stata aggiunta un'ulteriore categoria di diritti, le Performance Units di tipo B, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli Obiettivi Economico-Finanziari fissati nel regolamento.

Il regolamento prevede una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da Sogefi S.p.A. Il regolamento prevede come condizione essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti.

In data 23 ottobre 2020, il Consiglio di Amministrazione, ha dato esecuzione al piano di stock grant 2020 (approvato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 20 aprile 2020 per un numero massimo di 1.000.000 di diritti condizionati), riservato a dipendenti della società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 790.000 Units (di cui n. 235.000 Timebased Units; n. 277.500 Performance Units di tipo A e n. 277.500 Performance Units di tipo B).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 31 gennaio 2023 al 31 ottobre 2024.

Le Performance Units di tipo A matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Le Performance Units di tipo B matureranno in tre tranches, pari ciascuna a massimo un terzo (1/3) del numero totale di Performance Units di tipo B attribuite, a decorrere dal 31 gennaio 2023, alle seguenti date di maturazione ed ai seguenti termini:

1) la prima tranche, a decorrere dal 31 gennaio 2023, in funzione del raggiungimento degli Obiettivi Economico-Finanziari relativi all'esercizio 2021, secondo quanto indicato nel Regolamento;

2) la seconda tranche, a decorrere dal 31 luglio 2023, in funzione del raggiungimento degli Obiettivi Economico-Finanziari relativi all'esercizio 2022, secondo quanto indicato nel Regolamento;

3) la terza tranche, a decorrere dal 31 luglio 2024, in funzione del raggiungimento degli Obiettivi Economico-Finanziari relativi all'esercizio 2023, secondo quanto indicato nel Regolamento.

Per i piani di Stock Grant riservati a dipendenti di Sogefi il fair value dell'opzione viene determinato al momento dell'attribuzione calcolandolo sulla base del modello binomiale per la valutazione di opzioni americane denominato modello di Cox, Ross e Rubinstein per le Time based units e le Performance Units di tipo B, introdotte con il Piano 2020, e sulla base del modello denominato simulazione Montecarlo per le Performance Units di tipo A

Si riportano di seguito le principali caratteristiche dei piani di stock grant deliberati in esercizi precedenti ed ancora in essere:

• piano di stock grant 2011 per un numero massimo di 1.250.000 diritti condizionati, riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato della Capogruppo alla data di emissione del relativo piano e a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 757.500 Units (di cui n. 320.400 Time-based Units e n. 437.100 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2013 al 20 gennaio 2015.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che il valore normale delle azioni a ciascuna data di maturazione fosse almeno pari alla percentuale di Valore iniziale indicata nel regolamento.

Alla data del 31 dicembre 2020 n. 29.837 Time-based Units e n. 134.866 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 291.325 Time-based Units e n. 298.333 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2012 per un numero massimo di 1.600.000 diritti condizionati, riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato della Capogruppo alla data di emissione del relativo piano e a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 1.152.436 Units (di cui n. 480.011 Time-based Units e n. 672.425 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2014 al 31 gennaio 2016.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione fosse superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2020 n. 82.374 Time-based Units e n. 596.630 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 392.252 Time-based Units e n. 74.852 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2013 per un numero massimo di 1.700.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 1.041.358 Units (di cui n. 432.434 Time-based Units e n. 608.924 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2015 al 31 gennaio 2017

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2020 n. 256.954 Time-based Units e n. 608.924 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 167.665 Time-based Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2014 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 378.567 Units (di cui n. 159.371 Time-based Units e n. 219.196 Performance Units).

Le Time-based Units maturano in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2016 al 20 gennaio 2018.

Le Performance Units maturano alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

• Alla data del 31 dicembre 2020 n. 109.543 Time-based Units e n. 219.196 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 48.472 Time-based Units sono state esercitate.

piano di stock grant 2015 per un numero massimo di 1.500.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 441.004 Units (di cui n. 190.335 Time-based Units e n. 250.669 Performance Units).

Le Time-based Units maturano in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 ottobre 2017 al 20 luglio 2019.

Le Performance Units maturano alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2020 n. 56.911 Time-based Units e n. 179.805 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 120.590 Time-based Units e n. 67.154 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2016 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 500.095 Units (di cui n. 217.036 Time-based Units e n. 283.059 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 27 luglio 2018 al 27 aprile 2020.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Timebased Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2020 n. 77.399 Time-based Units e n. 100.948 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 138.824 Time-based Units e n. 181.050 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2017 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 287.144 Units (di cui n. 117.295 Time-based Units e n. 169.849 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 26 luglio 2019 al 26 aprile 2021.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Timebased Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2020 n. 36.291 Time-based Units e n. 62.483 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 59.584 Time-based Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2018 per un numero massimo di 500.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 415.000 Units (di cui n. 171.580 Time-based Units e n. 243.420 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 23 luglio 2020 al 23 aprile 2022.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Timebased Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2020 n. 88.576 Time-based Units e n. 130.279 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 18.766 Time-based Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2019 per un numero massimo di 500.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 482.244 Units (di cui n. 219.635 Time-based Units e n. 262.609 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 22 ottobre 2021 al 22 luglio 2023.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Timebased Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2020 n. 57.000 Time-based Units e n. 68.155 Performance Units sono decadute a termine di regolamento.

Il costo figurativo di competenza dell'anno 2020 relativo ai piani di stock grant in essere è di € 339 migliaia.

Nella tabella seguente vengono riportati il numero complessivo di diritti esistenti con riferimento ai piani del periodo 2011 – 2020:

2020 2019
Non esercitati/non esercitabili all'inizio dell'anno 927.040 1.109.427
Concessi nell'anno 790.000 469.577
Annullati nell'anno (97.248) (425.999)
Esercitati durante l'anno (137.531) (225.965)
Non esercitati/non esercitabili alla fine dell'anno 1.482.261 927.040
Esercitabili alla fine dell'anno 46.719 50.113

La linea "Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni al netto di quelle esercitate o annullate nell'esercizio in corso e nei precedenti.

La linea "Esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni maturate alla fine dell'esercizio e non ancora sottoscritte.

Piani di stock option

I piani di stock option prevedono la facoltà per i beneficiari di esercitare ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito un'opzione per la sottoscrizione di azioni Sogefi di nuova emissione. Il regolamento prevede, inoltre, come condizione essenziale per l'esercizio dell'opzione, il permanere del rapporto di lavoro o di amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione.

Al 31 dicembre 2020 non risultano in essere piani di stock option deliberati in esercizi precedenti. Si segnala che il piano di stock option 2010 è cessato a termine di regolamento in data 30 settembre 2020.

Nella tabella seguente vengono riportati il numero complessivo di opzioni con riferimento al piano 2010 e il loro prezzo medio di esercizio:

2020 2019
N. Opzioni Prezzo medio
d'esercizio
N. Opzioni Prezzo medio
d'esercizio
Non esercitate/non esercitabili all'inizio dell'anno 20.000 2,30 75.000 1,88
Concesse nell'anno -- -- -- --
Annullate nell'anno (20.000) 2,30 (55.000) 1,73
Esercitate durante l'anno -- -- -- --
Scadute durante l'anno -- -- -- --
Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno -- -- 20.000 2,30
Esercitabili alla fine dell'anno -- -- 20.000 2,30

La linea "Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni al netto di quelle esercitate o annullate nell'esercizio in corso e nei precedenti. La linea "Esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni maturate alla fine dell'esercizio e non ancora sottoscritte.

Di seguito si riporta il dettaglio del numero di opzioni esercitabili al 31 dicembre 2020:

N. opzioni residue ed esercitabili al 31 dicembre 2019 20.000
Opzioni maturate nell'anno --
Opzioni annullate nell'anno (20.000)
Opzioni esercitate nell'anno --
Opzioni scadute nell'anno --
N. opzioni residue ed esercitabili al 31 dicembre 2020 --

KOS

KOS S.p.A. ha in essere alcuni piani di stock option, intesi a dotare il gruppo di uno strumento di incentivazione e di fidelizzazione di amministratori e dipendenti, che rafforzi per le risorse chiave, il senso di appartenenza all'azienda, favorendo nel tempo una costante tensione alla creazione di valore per la Società.

L'esercizio delle opzioni è subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto o del mandato.

La Società valuta le proprie stock option con metodologia Black-Scholes.

Di seguito si riportano le informazioni sui piani di stock option in essere nel gruppo KOS:

KOS - PIANI DI STOCK OPTION AL 31 DICEMBRE 2020

Opzioni in circolazione
all'inizio del periodo
Opzioni assegnate
nel corso del periodo
Opzioni esercitate
nel corso del periodo
Opzioni cessate
nel corso del periodo
Opzioni in circolazione
a fine periodo
Opzioni esercitabili
a fine periodo
Scadenze
opzioni
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo
medio
ponderato di
esercizio
Numero Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Scadenza
media (anni)
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Vesting date Expiry date
Piano Stock Option '10 rev 1.661.083 2,65 -- -- 246.500 2,65 -- -- 1.414.583 2,65 12,40 1.414.583 2,65 31/12/2014 17/05/2033
Piano Stock Option '16 1.495.000 7,25 -- -- 289.000 7,25 -- -- 1.206.000 7,25 12,40 482.400 7,25 17/05/2023 17/05/2033
Totale 3.156.083 4,83 -- -- 535.500 4,83 -- -- 2.620.583 4,77 12,40 1.896.983 3,82

25. Attività (Passività) potenziali

Passività potenziali

Si ricorda che presso alcune società del Gruppo esistono situazioni di contenzioso a fronte delle quali i rispettivi Amministratori hanno stanziato appositi fondi rischi nella misura ritenuta congrua, anche secondo l'opinione dei propri consulenti, rispetto al probabile verificarsi di passività potenziali significative.

Gruppo Sogefi

Nel mese di ottobre 2016 Sogefi S.p.A. ha ricevuto quattro avvisi di accertamento, relativi ai periodi d'imposta 2011 e 2012, a seguito di una verifica fiscale effettuata nel primo semestre 2016, contenente i seguenti due rilievi: i) indebita detrazione di € 0,6 milioni di Iva assolta su acquisti di beni e servizi, ii) indebita deducibilità ai fini IRES (e relativa indetraibilità IVA di € 0,2 milioni) dei costi per servizi resi dalla controllante CIR S.p.A. per l'importo imponibile complessivo di € 1,3 milioni, più interessi e sanzioni.

Gli avvisi sono stati impugnati di fronte alla Commissione Tributaria Provinciale di Mantova, la quale in data 14 luglio 2017 ha depositato la sentenza n. 119/02/2017 completamente favorevole alla Società. La sentenza è stata parzialmente appellata dall'Agenzia delle Entrate che ha chiesto la conferma dei soli avvisi di accertamento notificati ai fini IVA, rinunciando definitivamente agli avvisi di accertamento emessi ai fini IRES. La Società ha presentato controdeduzioni contro tale appello parziale. In data 19 novembre 2019 si è tenuta l'udienza presso la Commissione Tributaria regionale della Lombardia che ha accolto la tesi dell'Ufficio.

La sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, sezione distaccata di Brescia, è stata impugnata dalla società con ricorso per Cassazione in data 30 settembre 2020. La società è in attesa dell'udienza di trattazione. La società, in data 31 dicembre 2020, ha provveduto al pagamento di quanto intimato in base alla sentenza della C.T.R. n. 1/26/2020.

Gli Amministratori, anche sulla base del parere espresso dal consulente fiscale, ritengono che il rischio di soccombenza sia possibile, ma non probabile.

La società Sogefi Filtration Italy S.p.A. ha in essere un contenzioso con l'amministrazione Finanziaria per l'anno di imposta 2004. Il giudizio, sorto nel 2009, ha ad oggetto la contestazione di elusione/abuso dell'operazione di fusione per incorporazione mediante annullamento azioni della "vecchia" Sogefi Filtration S.p.A. in Filtrauto Italia S.r.l., che ha comportato il disconoscimento del disavanzo da annullamento (generato dalla fusione) imputato in parte ad avviamento e in parte a rivalutazione di un bene immobile, oltre agli interessi sul finanziamento erogato da Sogefi S.p.A. a Filtrauto S.r.l. nell'ambito dell'operazione.

La società ha impugnato gli avvisi di accertamento difendendo la piena legittimità del proprio operato. Nel 2012 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano annullava gli avvisi di accertamento per la parte relativa al rilievo di elusione/abuso. L'Ufficio impugnava le suddette sentenze dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale di Milano. Il 21 marzo 2014 la Commissione tributaria regionale di Milano depositava la sentenza con la quale confermava l'annullamento degli atti già disposto in primo grado. In data 16 giugno 2014 l'Agenzia delle Entrate, per il tramite dell'Avvocatura dello Stato, presentava ricorso per cassazione. La Società si costituiva con controricorso. Il 5 dicembre 2019 la Suprema Corte ha accolto uno dei motivi di ricorso proposti dall'Avvocatura di Stato e, per l'effetto, cassato la sentenza resa dal giudice di secondo grado. Nel mese di luglio del 2020, la società ha riassunto la causa davanti alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia; ad oggi la società è in attesa del giudizio di riassunzione.

La società, sulla base del parere espresso dal consulente fiscale che segue il contenzioso e considerata l'opinione quasi unanime della migliore dottrina favorevole alle argomentazione addotte dalla società in tema di elusione e abuso del diritto e condivise dalle sentenze di primo e secondo grado, ritiene che il rischio di soccombenza al 31 dicembre 2020, relativo a imposte contestate per circa € 3 milioni, sanzioni di pari importo e interessi stimati per circa € 2 milioni, per un totale stimato pari a € 8 milioni circa, sia possibile ma non probabile.

Conseguentemente, per le passività potenziali il gruppo Sogefi non ha stanziato oneri per rischi fiscali nel bilancio al 31 dicembre 2020.

26. Altre informazioni

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla società KPMG S.p.A. e da altre entità appartenenti alla sua rete:

(in migliaia di euro) 2020
Verso la Società Capogruppo:
a) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione 150
b) dalla società di revisione:
- per la prestazione di altri servizi 27
c) da entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di altri servizi -
Verso le società controllate:
a) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione 2.077
b) dalla società di revisione:
- per la prestazione di altri servizi 26
c) da entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di altri servizi 61

ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

CIR S.p.A. è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della controllante Fratelli De Benedetti S.p.A. (art. 2497-bis del Codice civile).

EVENTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti eventi di rilievo successivamente alla chiusura dell'esercizio 2020.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Tenuto conto della persistente incertezza circa l'evoluzione della pandemia, la visibilità sull'andamento delle attività del Gruppo nei prossimi mesi rimane ridotta.

Per quanto concerne KOS, per effetto dei vaccini, si prevede che il ritorno al livello di attività pre-Covid possa verificarsi per le prestazioni di Riabilitazione nel corso del 2021 e per le RSA in Italia nel corso del 2022. In Germania, tenuto conto del minore impatto

della pandemia e del maggiore sostegno pubblico, i risultati dovrebbero continuare ad essere in linea con le aspettative di crescita formulate al momento dell'acquisizione, nel 2019.

Per quanto concerne Sogefi, IHS prevede una ripresa della produzione mondiale del 13,7% rispetto al 2020, rimanendo tuttavia inferiore al 2019 (-4,8%). In questo scenario Sogefi prevede di tornare ad un risultato positivo sull'intero esercizio 2021, grazie al recupero dei volumi e alle azioni realizzate e programmate sui costi.

INFORMATIVA EX ART. 1, COMMA 125, DELLA LEGGE 4 AGOSTO 2017 N. 124

Nel corso dell'esercizio 2020 le società controllate che hanno dei contributi pubblici di cui all'oggetto hanno fornito informativa nei rispettivi bilanci d'esercizio.

INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART 2427, 22-QUINQUIES E DELL'ART 2427, 22-SEXIES

L'impresa che redige il bilancio consolidato nell'insieme più grande di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in Via Valeggio n. 41 – Torino, il cui bilancio è depositato presso la sede legale.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

In data 28 ottobre 2010 la Società ha adottato la Disciplina delle operazioni con parti correlate prevista dal Regolamento Consob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 così come successivamente modificata e integrata dalla Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010.

La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta a adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine:

  • 1) determina i criteri e le modalità per l'identificazione delle parti correlate della Società;
  • 2) detta i principi per l'individuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 3) disciplina le procedure per l'effettuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 4) stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con parti correlate stabilendo che i relativi membri coincidano con i componenti del Comitato per il controllo interno, fatto salvo il sistema di supplenze previsto nelle procedure.

Sono state identificate come parti correlate:

  • l'entità controllante diretta di CIR S.p.A., le sue controllate, anche in via congiunta e le sue collegate;
  • le entità controllate (i cui rapporti sono eliminati nel processo di consolidamento), a controllo congiunto nonché le entità collegate di CIR S.p.A.;
  • figure con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole;

Si segnala inoltre che CIR S.p.A ha stipulato un contratto di locazione con la società ROMED S.p.A.

I rapporti con parti correlate del Gruppo sono regolati da normali condizioni di mercato tenuto conto della qualità e della specificità dei servizi prestati.

Si precisa che il Gruppo non ha effettuato con parti correlate, secondo la definizione richiamata dalla Consob né con soggetti diversi da parti correlate, operazioni di carattere atipico o inusuale, estranee alla normale gestione d'impresa o tali da incidere significativamente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.

Di seguito viene riportato il prospetto riepilogativo dei rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate:

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi Costi per Costi per Altri costi Altri proventi Proventi Oneri Dividendi
(in migliaia di euro) commerciali acquisto di beni servizi operativi operativi finanziari finanziari
Imprese controllanti -- -- -- -- -- -- -- --
Imprese controllate -- -- -- -- 90 -- -- --
Imprese collegate -- -- -- -- -- -- -- --
Imprese a controllo congiunto -- -- -- -- -- -- -- --
Altre parti correlate -- -- -- -- -- -- -- --
Totale -- -- -- -- 90 -- -- --

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attivo non corrente Attivo corrente
Altri Crediti Altri Altri debiti Debiti Altri
(in migliaia di euro) crediti commerciali crediti finanziari commerciali debiti
Imprese controllanti -- -- -- -- --
Imprese controllate -- -- -- -- -- --
Imprese collegate -- -- 133 -- -- --
Imprese a controllo congiunto -- -- -- -- -- --
Altre parti correlate -- -- -- -- -- --
Totale -- -- 133 -- -- --

  • -
    -
  • -
    -
    -

Prospetti contabili bilancio d'esercizio

    1. Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria
    1. Prospetto del conto economico
    1. Prospetto del conto economico complessivo
    1. Prospetto del rendiconto finanziario
    1. Prospetto della variazione del patrimonio netto

1. Prospetto della situazione patrimoniale - finanziaria

(in euro)
ATTIVITA' Note 31.12.2020 31.12.2019
ATTIVITA' NON CORRENTI 648.842.657 588.135.050
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (3.a.) 42.527 --
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (3.b.) 5.687.000 219.931
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (3.c.) 12.993.560 851.763
DIRITTI D'USO (3.d.) 20.410 --
PARTECIPAZIONI (3.e.) 599.482.861 573.821.503
CREDITI DIVERSI (3.f.) 9.131.863 122.343
di cui: con parti correlate (*) 7.653.843 --
ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE (3.g.) 20.768.053 13.119.510
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (3.h.) 716.383 --
ATTIVITA' CORRENTI 138.159.026 12.322.105
CREDITI DIVERSI (4.a.) 86.296.351 126.200
di cui: con parti correlate (*) 72.857.966 5.425
TITOLI (4.b.) 13.950.562 10.959.354
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (4.c.) 37.912.113 1.236.551
TOTALE ATTIVITA' 787.001.683 600.457.155
PASSIVITA' 31.12.2020 31.12.2019
PATRIMONIO NETTO 770.919.909 562.850.855
CAPITALE SOCIALE (5.a.) 625.124.960 345.997.510
RISERVE (5.b.) 81.213.741 152.361.608
UTILI (PERDITE) ACCUMULATI (5.c.) 61.950.158 51.085.968
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 2.631.050 13.405.769
PASSIVITA' NON CORRENTI 2.259.702 35.910.130
ALTRI DEBITI FINANZIARI (6.a.) -- 35.787.786
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO (6.b.) 12.445 --
ALTRI DEBITI (6.c.) 316.582 34.582
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (3.h.) 70.786 87.762
FONDI PER IL PERSONALE (6.d.) 1.859.889 --
PASSIVITA' CORRENTI 13.822.072 1.696.170
DEBITI VERSO BANCHE (4.c.) -- --
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO (7.a.) 8.123 --
ALTRI DEBITI (7.b.) 8.862.850 1.696.170
di cui: con parti correlate (*) 4.560.379 --
FONDI PER RISCHI ED ONERI (7.c.) 4.951.099 --
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 787.001.683 600.457.155

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

2. Prospetto del conto economico

(in euro)
-- -----------
Note 2020 2019
RICAVI E PROVENTI DIVERSI (8) 2.282.643 394.475
di cui con parti correlate (*) 927.723 85.000
COSTI PER ACQUISTO DI BENI -- (1.375)
COSTI PER SERVIZI (9) (7.238.871) (2.042.868)
di cui con parti correlate (*) (5.548) (122.000)
COSTI DEL PERSONALE (10) (5.041.256) --
ALTRI COSTI OPERATIVI (11) (1.783.714) (607.381)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (1.155.908) (54.519)
RISULTATO OPERATIVO (12.937.106) (2.311.668)
PROVENTI FINANZIARI (12) 763.872 4.689
di cui con parti correlate (*) 697.016 --
ONERI FINANZIARI (13) (1.365.675) (821.850)
DIVIDENDI (14) 6.000.000 14.187.075
di cui con parti correlate (*) 6.000.000 14.187.075
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (15) -- 363.970
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (16) (23.641) (1.702.167)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (17) 3.470.292 3.738.912
RISULTATO ANTE IMPOSTE (4.092.258) 13.458.961
IMPOSTE SUL REDDITO (18) 1.617.051 (53.192)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (2.475.207) 13.405.769
UTILE (PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE (19) 5.106.257 --
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 2.631.050 13.405.769
UTILE BASE PER AZIONE (in euro) (20) 0,0022 0,0194
UTILE DILUITO PER AZIONE (in euro) (20) 0,0022 0,0194
PERDITA BASE PER AZIONE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (in euro) (20) (0,0021) 0,0194
PERDITA DILUITA PER AZIONE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (in euro) (20) (0,0021) 0,0194

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

3. Prospetto del conto economico complessivo

(in euro)
2020 2019
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 2.631.050 13.405.769
ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO -- --
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO 2.631.050 13.405.769

4. Prospetto del rendiconto finanziario

(in euro)
2020 2019
ATTIVITÀ OPERATIVA
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 2.631.050 13.405.769
ALTRE VARIAZIONI NON MONETARIE INERENTI LE ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE (5.106.257) --
RETTIFICHE:
IMPOSTE A CONTO ECONOMICO (1.617.051) 53.192
ONERI (PROVENTI) FINANZIARI NETTI (598.216) 699.562
DIVIDENDI (6.000.000) (14.187.075)
PERDITE (PROVENTI) DALLA CESSIONE DI TITOLI 23.641 1.690.703
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO PRIMA D'IMPOSTE SUL REDDITO, INTERESSI,
DIVIDENDI E PLUS/MINUSVALENZE DA CESSIONE
(10.666.833) 1.662.151
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 1.155.908 54.519
COSTO FIGURATIVO PAGAMENTO BASATO SU AZIONI 1.515.643 --
ACCANTONAMENTO AI FONDI PER IL PERSONALE 172.815 --
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE (2.499.392) (3.738.912)
ALTRE VARIAZIONI NON MONETARIE -- (77.801)
VARIAZIONI DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' OPERATIVE (511.247) 28.290
di cui con parti correlate 1.490.030 248.420
INCASSI(PAGAMENTI) PER IMPOSTE SUL REDDITO 2.611.366 --
di cui con parti correlate 2.611.366 --
INTERESSI PAGATI (11.648) (699.562)
DIVIDENDI INCASSATI
di cui con parti correlate
6.000.000 6.000.000 14.187.075 14.187.075
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA (2.233.388) 11.415.760
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
ACQUISTO DI TITOLI CORRENTI
-- (47.234)
EROGAZIONE FINANZIAMENTI A SOCIETA' CONTROLLATE (7.596.004) --
ACQUISTO ATTIVO IMMOBILIZZATO (23.018.844) (1.058)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (30.614.848) (48.292)
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
PAGAMENTO INDENNITA' DI FINE RAPPORTO (70.816) --
RIMBORSO ALTRI DEBITI FINANZIARI (35.866.938) (1.913.493)
PAGAMENTO DEBITI FINANZIARI PER DIRITTO D'USO (167.662) --
ACQUISTO AZIONI PROPRIE -- (1.504.650)
DIVIDENDI PAGATI -- (10.033.928)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DELLE ATTIVITA'
(36.105.416) (13.452.071)
OPERATIVE IN ESERCIZIO (68.953.652) (2.084.603)
FLUSSI DERIVANTI DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 102.444.408 --
EFFETTO DELLA FUSIONE SULLE DISPONIBILITA' LIQUIDE 3.184.806 --
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO 1.236.551 3.321.154
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE ESERCIZIO 37.912.113 1.236.551

5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

(in euro)
Capitale
emesso
meno azioni
proprie
Capitale
sociale
Riserva da
sovraprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva per
azioni proprie in
portafoglio
Riserva
stock grant
Riserva non
distribuibile art. 6
D.Lgs 38/2005
Altre Riserve Utili (perdite)
accumulati
Utile (perdita)
dell'esercizio
Totale
SALDO AL 31 DICEMBRE 2018 359.604.959 (12.082.027) 347.522.932 5.044.115 24.292.196 12.082.027 -- -- 119.515.473 41.447.662 11.079.259 560.983.664
Risultato dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 13.405.769 13.405.769
Altre componenti del conto economico complessivo -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale conto economico complessivo dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 13.405.769 13.405.769
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente -- -- -- -- 553.963 -- -- 886.990 -- 9.638.306 (11.079.259) --
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- (10.033.928) -- -- (10.033.928)
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- (1.525.422) (1.525.422) -- -- 1.525.422 -- -- (1.504.650) -- -- (1.504.650)
SALDO AL 31 DICEMBRE 2019 359.604.959 (13.607.449) 345.997.510 5.044.115 24.846.159 13.607.449 -- 886.990 107.976.895 51.085.968 13.405.769 562.850.855
Risultato dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 2.631.050 2.631.050
Altre componenti del conto economico complessivo -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale conto economico complessivo dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 2.631.050 2.631.050
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente -- -- -- -- 670.288 -- -- 1.273.508 -- 11.461.973 (13.405.769) --
Effetti della fusione 278.998.698 -- 278.998.698 -- -- -- -- -- (75.076.337) -- -- 203.922.361
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- 128.752 128.752 -- -- (128.752) -- -- 145.197 (145.197) -- --
Costo figurativo pagamento basato su azioni -- -- -- -- -- -- 1.515.643 -- -- -- -- 1.515.643
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- -- (34.994) 487.580 -- (452.586) -- --
SALDO AL 31 DICEMBRE 2020 638.603.657 (13.478.697) 625.124.960 5.044.115 25.516.447 13.478.697 1.480.649 2.648.078 33.045.755 61.950.158 2.631.050 770.919.909

Note esplicative al bilancio d'esercizio

1. Struttura del bilancio e principi contabili applicati

Il presente bilancio d'esercizio, predisposto sulla base del principio di continuità aziendale, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.lgs. 38/05. Si rimanda al paragrafo "Adozione di nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti" per una illustrazione dei nuovi principi in vigore a far data dal 1° gennaio 2020.

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, salvo che per la valutazione di alcune delle attività e passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti derivati nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value nonché sul presupposto della continuità aziendale. La Società, infatti, ha valutato che non sussistono significative incertezze, come definite dal paragrafo 24 del Principio IAS 1, sulla continuità aziendale.

Gli schemi di classificazione adottati sono i seguenti:

  • la situazione patrimoniale finanziaria è strutturata a sezioni contrapposte in base alle attività e passività correnti e non correnti;
  • il conto economico è presentato per natura di spesa;
  • il conto economico complessivo evidenzia le componenti del risultato sospese a patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto con il metodo indiretto;
  • lo schema di variazione del patrimonio netto riporta in analisi le variazioni intervenute nell'esercizio e nell'esercizio precedente.

Il bilancio d'esercizio della Società è corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla Gestione cui si fa rinvio come nel prosieguo della presente nota per ciò che concerne la natura dell'attività dell'impresa, i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio, i rapporti con controparti correlate e l'evoluzione prevedibile della gestione.

Nel corso dell'esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso alle deroghe di cui allo IAS 1. Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente fascicolo.

Il presente bilancio è redatto in euro per quanto riguarda gli schemi di bilancio, ed in migliaia di euro per quanto riguarda le note esplicative. L'euro rappresenta la moneta "funzionale" e "di presentazione" della Società secondo quanto previsto dallo IAS 21.

Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2020

Non sono intervenuti eventi di rilievo successivamente alla chiusura dell'esercizio 2020.

Evoluzione prevedibile della gestione

Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili non ci si attendono risultati significativamente diversi da quelli realizzati nel corso del 2020, pur tenendo in considerazione i rischi cui la Società è esposta meglio descritti al paragrafo 23. "Altre informazioni".

Fusione

In data 19 febbraio 2020, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CIR S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite (l'"incorporata") in COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A. (l'"incorporante"), con conseguente estinzione dell'Incorporata ("fusione").

Successivamente alla fusione COFIDE S.p.A. ha cambiato la propria denominazione sociale in "CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite".

A seguito dell'efficacia della fusione tutte le azioni della Società incorporata sono state annullate e concambiate con azioni ordinarie della Società incorporante emesse in esecuzione dell'aumento di capitale per € 278.998.698,00 (n. 557.997.396 azioni) sulla base del rapporto di cambio in ragione di n. 2,01 azioni ordinarie dell'incorporante per ogni azione dell'incorporata, tutte da nominali € 0,50 cadauna.

Da un punto di vista contabile, al momento di efficacia della fusione, la Società incorporante ha evidenziato una c.d. "differenza da annullamento" ed una c.d. "differenza da concambio".

La "differenza da annullamento" è stata calcolata al 1° gennaio 2020 per differenza tra il valore contabile della partecipazione nella Società incorporata detenuta dalla Società incorporante e la corrispondente frazione del Patrimonio Netto Contabile della Società incorporata, come evidenziato nella seguente tabella.

(in euro)
Differenza da annullamento Importo
Valore contabile della partecipazione nella Società incorporata (573.821.503)
Corrispondente frazione del Patrimonio Netto Contabile della Società incorporata 386.521.542
Avanzo/(Disavanzo) da annullamento (187.299.961)

La "differenza da annullamento" risultante rappresenta un disavanzo di importo pari a € 187.299.961.

La "differenza da concambio" è stata calcolata per differenza tra l'aumento di Capitale Sociale effettuato dalla Società incorporante al servizio del concambio delle azioni della Società incorporata non annullate e la corrispondente frazione del Patrimonio Netto Contabile della Società incorporata, come evidenziato nella seguente tabella.

(in euro)
Differenza da concambio Importo
Aumento di Capitale Sociale della Società incorporante (278.998.698)
Corrispondente frazione del Patrimonio Netto Contabile della Società incorporata 294.858.927
Avanzo/(Disavanzo) da concambio 15.860.229

La "differenza da concambio" risultante rappresenta un avanzo di importo pari a € 15.860.229.

Aspetti contabili

Stante la sua natura economica di riorganizzazione di imprese esistenti che non dà luogo a trasferimenti di controllo delle stesse e che ha comportato l'acquisizione delle quote detenute dagli azionisti di minoranza della società incorporata, la fusione è esclusa dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 – Business Combinations.

In assenza di riferimenti a principi o interpretazioni IFRS specifici, si è tenuto conto che lo IAS 1 al paragrafo 13 richiede in termini generali che il bilancio fornisca la rappresentazione attendibile e fedele degli effetti di operazioni, altri eventi e condizioni in accordo con le definizioni e i criteri

di iscrizione previsti dal Framework IFRS per attività, passività, costi e ricavi e che lo IAS 1 al paragrafo 15 stabilisce l'obbligo di selezione, in accordo con la gerarchia stabilita dallo IAS 8, dei principi contabili idonei al raggiungimento dell'obiettivo generale della rappresentazione attendibile e fedele. In questo contesto, si è tenuto altresì conto degli Orientamenti preliminari Assirevi in tema di IFRS ("OPI") N.2 (Revised) – Trattamento contabile delle fusioni nel bilancio d'esercizio.

Tenuto conto che l'operazione di fusione è (i) caratterizzata da assenza di scambio economico con economie terze e persistenza del controllo sull'entità acquisita e (ii) risulta naturalmente priva di significative influenze sui flussi di cassa delle imprese oggetto di fusione, la scelta dei criteri di contabilizzazione ha pertanto privilegiato principi idonei ad assicurare la continuità dei valori.

Applicare il principio della continuità dei valori dell'operazione di fusione ha significato dare rilevanza alla preesistenza del rapporto di controllo tra le società coinvolte nell'operazione. In altri termini, la fusione con natura di ristrutturazione ha determinato la convergenza tra il bilancio separato della Società incorporante e il bilancio consolidato della medesima post fusione, attuando il cosiddetto "consolidamento legale".

Pertanto, l'ingresso nel bilancio d'esercizio della Società incorporante delle attività e passività rivenienti dalla Società incorporata non ha comportato l'emersione di maggiori valori correnti di tali beni rispetto a quelli espressi nel bilancio consolidato, né di un maggiore avviamento. La differenza di annullamento tra il valore di carico contabile della partecipazione detenuta nella Società incorporata e la corrispondente quota di Patrimonio netto contabile è stata allocata ai beni dell'attivo nel limite dei valori espressi nel bilancio consolidato. L'eccedenza rispetto ai valori del bilancio consolidato è stata rilevata nel bilancio d'esercizio della Società incorporante a diretta riduzione del patrimonio netto.

Le attività che al 1° gennaio 2020 presentavano le più significative differenze tra i valori contabili risultanti dal bilancio separato della Società incorporata ed i valori contabili risultanti dal bilancio consolidato della Società incorporante erano le partecipazioni detenute dalla Società incorporata nelle società controllate operative evidenziate nella seguente tabella.

Società Valore contabile
partecipazione
Valore contabile
attività nette
Differenza
CIR International S.A. 21.112.000 98.133.000 77.021.000
CIR Investimenti S.p.A. 188.204.865 199.592.000 11.387.135
SOGEFI S.p.A. 109.106.607 108.957.000 (149.607)
KOS S.p.A. 163.021.133 171.126.000 8.104.867
TOTALE 481.444.605 577.808.000 96.363.395

(in euro)

Le differenze positive (e negative) tra i valori contabili delle partecipazioni risultanti dal bilancio separato della Società incorporata ed i corrispondenti valori contabili delle attività nette di ciascuna partecipata risultanti dal bilancio consolidato della Società incorporante sono dovute agli utili (e alle perdite) conseguiti dalle partecipate negli esercizi successivi al loro originario ingresso nel gruppo.

Nel seguito vengono riepilogati, in milioni di euro, gli effetti della "differenza da annullamento":

(in migliaia di euro)
Valore di carico della Società incorporata nella Società incorporante 573.822
Quota di patrimonio netto della Società incorporata detenuto dalla Società incorporante 386.522
Differenza da annullamento teorica (187.300)
Differenza da annullamento attribuita a "Partecipazioni" 96.363
Differenza non attribuita rilevata a Patrimonio netto -Avanzo di fusione (90.937)

La Società incorporante ha poi imputato la residua "differenza da annullamento", pari a un disavanzo di € 90.936.566, in diminuzione delle riserve disponibili del Patrimonio Netto Contabile risultante alla data di efficacia contabile della fusione e l'intera "differenza da concambio", pari a € 15.860.229, ad incremento delle riserve disponibili del Patrimonio Netto Contabile risultante alla medesima data.

La tabella seguente riepiloga i sopra citati effetti dell'operazione di fusione rilevati a Patrimonio netto:

(in migliaia di euro)
Azioni della Società incorporante emesse in concambio 278.999
Differenza da concambio 15.860
Differenza da annullamento non attribuita (90.937)
Totale 203.922

Relativamente alla lettura dell'informativa si segnala che i dati comparativi relativi alla situazione patrimoniale finanziaria, al conto economico, al conto economico complessivo e al rendiconto finanziario, sono quelli relativi al Bilancio d'esercizio della Società incorporante al 31 dicembre 2019.

Al fine di fornire un'informativa che, da un lato sia coerente con i criteri di redazione del bilancio disciplinati dagli IFRS, e dall'altro consenta un confronto omogeneo per un'adeguata analisi dell'andamento, all'interno delle singole Note Esplicative sono evidenziati, per le variazioni più significative, gli effetti della fusione in aggiunta a quelli intercorsi nell'esercizio.

Impatti del COVID-19 sulle attività

L'impatto della pandemia sulla Società si è riflesso in particolare in termini di impatto sul fair value degli attivi finanziari. I mercati azionari e obbligazionari hanno subito forti correzioni nel corso del mese di marzo, recuperando tuttavia nei mesi successivi e chiudendo il 2020 in territorio positivo. Il portafoglio di investimenti di CIR, pur essendo investito secondo una strategia conservativa, ha subito di conseguenza una correzione nel primo trimestre; grazie al recupero dei mercati finanziari nel corso dei trimestri successivi, la performance di fine anno è stata invece positiva e superiore alle attese.

Impatti sulle stime e le valutazioni contabili

Per quanto riguarda gli impatti del Covid-19 sulle stime e le valutazioni contabili, si precisa che le valutazioni risultano pienamente supportate dalle previsioni incluse nei nuovi piani aziendali approvati dalle controllate KOS e Sogefi. La Società ha infatti tenuto conto degli impatti del Covid-19 nella determinazione delle principali voci di bilancio con particolare riguardo alla eventuale perdita di valore delle partecipazioni nel bilancio separato, a causa del deterioramento delle prospettive economiche.

In particolare, per l'Impairment Test, la Società (i) ha utilizzato piani aggiornati, approvati dai Consigli di Amministrazione di KOS e Sogefi in Febbraio 2021, (ii) ha rivisto la determinazione di alcuni paramenti del tasso di attualizzazione al fine di neutralizzare gli effetti sui tassi di mercato delle misure adottate dalle banche centrali europea e americana per fronteggiare gli effetti economici derivanti dalla pandemia da Covid-19 (ad esempio utilizzando medie per i tassi riskfree fondate su orizzonti temporali allungati rispetto a precedenti esercizi), (iii) ha elaborato analisi di sensitività, anche combinate, sui principali parametri di calcolo. Tale metodologia è caratterizzata da un elevato grado di complessità e dall'utilizzo di stime, per loro natura incerte e soggettive, con riferimento ai seguenti elementi: i flussi finanziari attesi, determinati tenendo

conto dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, dei flussi finanziari consuntivati negli ultimi esercizi e dei tassi di crescita previsionali e i parametri finanziari utilizzati ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione

In conformità a quanto previsto dal paragrafo 17 dello IAS 10, si rende noto che il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 marzo 2021.

L'Assemblea ha facoltà di apportare modifiche al bilancio.

Di seguito sono descritti i principi contabili che sono stati adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 con riferimento alle principali voci patrimoniali ed economiche presenti negli schemi.

1.a. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate contabilmente solo se analiticamente identificabili, se è probabile che generino benefici economici futuri e se il loro costo può essere determinato attendibilmente.

Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.

Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l'attività e da ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione. L'ammortamento è calcolato linearmente e parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.

Le immobilizzazioni immateriali a durata indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento, ma sono costantemente monitorate al fine di evidenziare eventuali riduzioni di valore durevoli. Il valore contabile relativo è mantenuto nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore possa essere recuperato tramite l'uso; a questo fine viene effettuato almeno una volta all'anno l'impairment test con cui si verifica la capacità del bene immateriale di generare reddito in futuro.

I marchi e le licenze, inizialmente rilevati al costo, sono successivamente contabilizzati al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il periodo di ammortamento è definito dal minore tra l'eventuale durata contrattuale di utilizzo e la vita utile del bene.

Le licenze software, comprensive degli oneri accessori, sono rilevate al costo ed iscritte al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulate.

1.b. Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al prezzo di acquisto o al costo di produzione al netto dei relativi ammortamenti accumulati.

Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono oggetto di ammortamento.

Gli immobili ed i terreni non detenuti a fini strumentali nell'esercizio delle attività sociali sono classificati in un'apposita voce dell'attivo e registrati contabilmente in base a quanto previsto dallo IAS 40 "Investimenti immobiliari" (si veda il successivo paragrafo 1.c.).

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value ed il valore d'uso.

Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera la Società. Tale valutazione è effettuata a livello di singola attività o del più piccolo insieme identificabile di attività generatrici di flussi di cassa indipendenti (CGU).

In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività viene rivalutata. Svalutazioni e rivalutazioni sono imputate a conto economico.

1.c. Investimenti immobiliari

Un investimento immobiliare è una proprietà, terreno o fabbricato – o parte di fabbricato – o entrambi, posseduta dal proprietario o dal locatario, anche tramite un contratto di leasing finanziario, al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni, piuttosto che per l'uso diretto nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale o la vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale.

Il costo di un investimento immobiliare è rappresentato dal costo di acquisto, dai miglioramenti, dalle sostituzioni e manutenzioni straordinarie.

L'investimento immobiliare detenuto dal locatario come attività consistente nel diritto di utilizzo deve essere valutato inizialmente al costo coerentemente all'IFRS 16.

La Società ha optato per il metodo del costo, da applicare a tutti gli investimenti immobiliari detenuti.

Secondo il metodo del costo, la valutazione è effettuata al netto degli eventuali ammortamenti e delle perdite accumulate per riduzione di valore.

1.d. Diritti d'uso

Il principio IFRS 16 fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.

La Società espone le attività per il diritto d'uso che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce "diritti d'uso" e le passività del leasing nella voce "debiti finanziari per diritti d'uso" nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.

Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva l'attività per il diritto d'uso e la passività del leasing. L'attività per il diritto d'uso viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al

costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

La Società valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto. La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che la Società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando la Società modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

1.e. Partecipazioni in imprese controllate e collegate

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono sottoposte ogni anno, o se necessario più frequentemente in presenza di specifici indicatori di impairment, a verifica circa eventuali perdite di valore attraverso lo svolgimento di test di impairment, come dettagliato nel paragrafo successivo. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione.

Nel caso l'eventuale quota di svalutazione della partecipata di pertinenza della Società ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

1.f. Perdita di valore delle attività

La Società verifica, almeno annualmente, la recuperabilità del valore contabile iscritto delle attività immateriali, materiali e delle partecipazioni in società controllate e collegate, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione ed il suo valore d'uso.

Il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere quanto l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene. Il valore d'uso è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività sia superiore al valore recuperabile.

Quando, successivamente, una perdita su attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

1.g. Altre partecipazioni

Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading, sono classificate nella voce "altre attività finanziarie" e rilevate al fair value con contropartita a conto economico.

1.h. Imposte sul reddito

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.

A partire dall'esercizio 2004 e per un triennio, la Società e alcune delle sue controllate italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Tale opzione è stata rinnovata nel corso del 2019, per almeno la durata di un triennio.

La Società funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). La Società rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili, pari all'IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la Società iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.

1.i. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione delle riserve di patrimonio netto, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate in una apposita voce a riduzione delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto successivo al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

La voce "Utili (perdite) accumulati" accoglie i risultati progressivi degli esercizi precedenti ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte.

1.l. Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come

accantonamento rappresenta la migliore stima dell'esborso finanziario per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico.

Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Nelle note al bilancio sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili (ma non probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

1.m. Ricavi e proventi

I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione, avendo a riferimento lo stato di completamento dell'attività alla data di riferimento del bilancio.

I proventi per dividendi e interessi sono rilevati rispettivamente:

  • dividendi, nell'esercizio in cui è sorto il diritto ad essere incassati;
  • interessi, in applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

1.n. Benefici per i dipendenti

I benefici a dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine non sono oggetto di valutazione attuariali in quanto il debito residuo, con particolare riferimento al TFR, risulta di importo non significativo. Infatti, la legge finanziaria n. 296/2006 ha apportato modifiche importanti alla disciplina del TFR introducendo la possibilità per il lavoratore di trasferire il TFR che matura a partire dal 1° gennaio 2007 a forme pensionistiche prescelte.

Con riferimento al piano basato su azioni, si procede alla valorizzazione ed alla rilevazione del costo figurativo rappresentato dalle stock option rilevato a conto economico tra i costi per il personale e ripartito lungo il periodo di maturazione del beneficio, con contropartita ad apposita riserva di patrimonio netto.

Il costo dell'opzione viene determinato al momento dell'assegnazione del piano utilizzando specifici modelli e moltiplicato per il numero di opzioni esercitabili nel periodo di riferimento, queste ultime determinate mediante l'ausilio di opportune variabili attuariali.

Piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione di una azione di CIR S.p.A. I Piani in generale prevedono due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi di valore normale dell'azione (determinato ai sensi dell'art. 9, comma 4 lettera a, del TUIR) fissati nel regolamento di riferimento.

Il regolamento prevede una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da CIR S.p.A. Il regolamento prevede come condizione

essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o del ruolo di amministratore con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti e la data di esercizio degli stessi.

Il fair value dei diritti assegnati viene calcolato, al momento dell'assegnazione, con il modello basato sull'albero binomiale di Cox, Ross e Rubinstein per opzioni americane per quanto riguarda le Time-based Units, e tramite una simulazione statistica "Monte Carlo" per quanto riguarda le Performance Units. Il costo figurativo viene registrato a conto economico nella linea "Costi del personale", con una distribuzione temporale lineare tra la data dell'assegnazione e la data di ultima maturazione dei diritti.

1.o. Conversione delle poste in valuta estera

La moneta funzionale della Società è l'euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio.

Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione.

Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

Le partite non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Le partite non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

1.p. Utile per azione

L'utile base per azione è determinato rapportando l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli Azionisti al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo, escludendo le eventuali azioni proprie in portafoglio.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte quelle potenzialmente derivanti in caso di conversione di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

1.q. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

In particolare, la voce di bilancio principalmente interessata da questo processo estimativo è la valutazione delle imprese controllate.

A riguardo, solo in presenza di specifici indicatori (nel caso in cui il patrimonio netto contabile sia inferiore al valore di carico della partecipazione e nel caso in cui la distribuzione di dividendi sia stata maggiore rispetto all'utile dell'esercizio), le partecipazioni sono annualmente oggetto di test di impairment al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore, che è rilevata tramite una svalutazione. La verifica dell'esistenza dei suddetti indicatori richiede da parte degli

Amministratori l'esercizio di valutazioni basate sulle informazioni disponibili all'interno della Società e sul mercato, sull'esperienza e sulle aspettative future. Le valutazioni per la determinazione delle eventuali perdite di valore dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando sia positivamente che negativamente le stime effettuate dalla Società

Si rimanda alle specifiche aree per maggiori dettagli.

1.r. Adozione di nuovi Principi contabili, interpretazioni ed emendamenti

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2020:

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2020:

  • Modifiche ai riferimenti al Conceptual Framework negli IFRS: Il Conceptual Framework fornisce una descrizione dei concetti che sono alla base della rendicontazione finanziaria redatta in conformità agli IFRS e ha la finalità di assistere lo IASB per lo sviluppo dei nuovi principi contabili, i redattori dei bilanci per definire un principio contabile in assenza di una specifica disposizione degli IFRS e tutti coloro che devono comprendere e interpretare gli IFRS. Le principali novità introdotte principali riguardano la descrizione di nuovi concetti, che non erano presenti nella precedente versione del documento come "valutazione" ("measurement"), "presentazione e informazioni integrative" ("presentation" e "disclosures") ed "eliminazione contabile" ("derecognition") nonché l'aggiornamento e chiarimento di alcuni concetti già esistenti nella precedente versione come "definizione di attività e di passività", "criteri per la rilevazione di attività e passività nel bilancio", "prudenza" ("prudence"), "incertezze nella valutazione" ("measurement uncertainty"), "sostanza sulla forma" ("substance over form"), "amministrazione" ("stewardship").
  • Emendamento all'IFRS 3 "Definizione di business": si chiarisce la definizione di business, fornendo delle specifiche linee guide per la sua corretta applicazione, distinguendo l'acquisizione di un "business" dall'acquisizione di un "gruppo" di assets/beni.
  • Definizione di "rilevanza" (Emendamento allo IAS 1 e IAS 8): Nell'ambito del più ampio progetto denominato "Better Communication in Financial Reporting", con cui lo IASB mira a migliorare il modo in cui le informazioni finanziarie sono comunicate agli utilizzatori dei bilanci, è stata modificata la definizione di "rilevante" ("material"), che è un concetto pervasivo degli IFRS ed è alla base non solo della rilevazione, valutazione e presentazione delle voci di bilancio, ma anche della selezione delle informazioni integrative da fornire nelle note.
  • Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39 e all'IFRS 7: consentono alle entità di non interrompere le operazioni di copertura, fino a quando non sia stata completata la riforma degli indici di riferimento per il calcolo dei tassi di interesse. In particolare, sono state introdotte delle deroghe temporanee all'applicazione delle disposizioni specifiche in materia di contabilizzazione delle operazioni di copertura (hedge accounting) dell'IFRS 9 e dello IAS 39, da applicare obbligatoriamente a tutte le operazioni di copertura direttamente impattate dalla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse. Una relazione di copertura è direttamente interessata dalla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse solo se la riforma genera incertezze in merito all'indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse (definito contrattualmente o non contrattualmente) designato come rischio coperto e/o la tempistica o l'importo dei flussi finanziari correlati agli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse dell'elemento coperto o dello strumento di copertura.
  • Emendamento all'IFRS 16 "Leases Covid 19-Related Rent Concessions" (pubblicato in data 28 maggio 2020). Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei

canoni connesse al COVID-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16.

Tali emendamenti/miglioramenti/interpretazioni non hanno comportato effetti per la Società, in quanto non presenti le circostanze.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2020

La Società non ha applicato i seguenti Principi, nuovi ed emendati, emessi, ma non ancora in vigore:

  • Proroga dell'estensione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 (Modifiche all'IFRS 4); data di emissione: Giugno 2020; data di entrata in vigore: 1° gennaio 2021; data del Regol. UE di omologazione: 15 dicembre 2020.
  • Riforma degli indici di riferimento dei tassi di interesse Fase 2 (Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16); data di emissione: Agosto 2020; data di entrata in vigore: 1° gennaio 2021; data del Regol. UE di omologazione: 13 gennaio 2021.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea:

Alla data di riferimento del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio della società.

  • Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari con riferimento alla contabilizzazione relativa alla vendita di items prima che il cespite relativo a tali item sia disponibile per l'uso. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022.
  • Modifiche allo IAS 37 Contratti onerosi, Costi di adempimento del contratto: si chiarisce la tipologia di costi che devono essere considerati come quelli necessari a adempiere il contratto per la valutazione di un contratto oneroso. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022.
  • Miglioramenti annuali agli IFRS Standard 2018-2020. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022.
  • Riferimenti al "Conceptual Framework": Modifiche all'IFRS 3. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022.
  • IFRS 17 Contratti assicurativi. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023.
  • Modifiche allo IAS 1: si chiarisce la classificazione dei debiti correnti e non correnti. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023.

2. Strumenti finanziari

La Società ha adottato l'IFRS 9 Strumenti finanziari a partire dal 1° gennaio 2018 (data di applicazione iniziale), ad eccezione delle disposizioni sulle operazioni di copertura (hedging accounting) poiché continua a adottare le precedenti disposizioni previste dallo IAS 39 per tutte le coperture già designate in hedge accounting al 31 dicembre 2017.

Le perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie sono presentate in una voce distinta del prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico complessivo.

Rilevazione e valutazione

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui sono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

La tabella che segue riporta la suddivisione delle categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio e la loro classificazione:

Categoria di attività e passività finanziarie Classificazione
ATTIVITA' NON CORRENTI
CREDITI DIVERSI Costo ammortizzato
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL
ATTIVITA' CORRENTI
CREDITI DIVERSI Costo ammorizzato, expected loss rischio di
controparte
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Costo ammorizzato, expected loss rischio di
controparte
PASSIVITA' NON CORRENTI
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo ammortizzato
PASSIVITA' CORRENTI
DEBITI VERSO BANCHE Costo ammortizzato
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo ammortizzato
ALTRI DEBITI Costo ammortizzato

Classificazione e valutazione successiva – Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In

tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI. La Società ha optato di rilevare le variazioni del fair value al FVTPL.

La Società valuta l'obiettivo del modello di business nell'ambito del quale l'attività finanziaria è detenuta a livello di portafoglio in quanto riflette al meglio la modalità con cui l'attività è gestita e le informazioni comunicate alla direzione aziendale. Tali informazioni comprendono:

  • i criteri enunciati e gli obiettivi del portafoglio e l'applicazione pratica di detti criteri, inclusi, tra gli altri, se la strategia della direzione aziendale si basa sull'ottenimento di interessi attivi dal contratto, sul mantenimento di un determinato profilo dei tassi di interesse, sull'allineamento della durata delle attività finanziarie a quella delle passività correlate o sui flussi finanziari attesi o sulla raccolta di flussi finanziari attraverso la vendita delle attività;
  • le modalità di valutazione della performance del portafoglio e le modalità della comunicazione della performance ai dirigenti con responsabilità strategiche della Società;
  • i rischi che incidono sulla performance del modello di business (e delle attività finanziarie possedute nell'ambito del modello di business) e il modo in cui tali rischi sono gestiti;
  • le modalità di retribuzione dei dirigenti dell'impresa (per esempio, se la retribuzione è basata sul fair value delle attività gestite o sui flussi finanziari contrattuali raccolti);
  • la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite delle attività finanziarie negli esercizi precedenti, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future.

I trasferimenti di attività finanziarie a terzi nell'ambito di operazioni che non comportano l'eliminazione contabile non sono considerati delle vendite ai fini della valutazione del modello di business, in linea con il mantenimento in bilancio di tali attività da parte della Società.

Le attività finanziarie che soddisfano la definizione di attività finanziarie possedute per negoziazione o il cui andamento è valutato sulla base del fair value sono valutate al FVTPL.

Le attività finanziarie valutate al FVTPL sono valutate successivamente al fair value. Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono valutate successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.

Classificazione e valutazione successiva - Passività finanziarie:

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato.

Eliminazione contabile – Attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

La Società è coinvolta in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.

La Società procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. La Società elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Perdite per riduzione di valore

La Società rileva dei fondi svalutazione per le perdite attese su crediti relative a:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività derivanti da contratto.

La Società valuta i fondi svalutazione a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito, fatta eccezione per quanto indicato di seguito, per i dodici mesi successivi:

  • titoli di debito con un rischio di credito basso alla data di chiusura del bilancio; e

  • altri titoli di debito e conti correnti bancari il cui rischio di credito (ossia il rischio di inadempimento che si manifesta lungo la vita attesa dello strumento finanziario) non è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale.

I fondi svalutazione dei crediti commerciali e delle attività derivanti da contratto sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.

Per stabilire se il rischio di credito relativo a un'attività finanziaria è aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale al fine di stimare le perdite attese su crediti, la Società considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili senza eccessivi costi o sforzi. Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull'esperienza storica della Società, sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi ('forward-looking information').

Le perdite attese su crediti di lunga durata sono le perdite attese su crediti derivanti da tutte le possibili inadempienze lungo la vita attesa di uno strumento finanziario.

Le perdite attese su crediti a 12 mesi sono le perdite attese su crediti derivanti da possibili inadempienze nell'arco di dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio (o entro un periodo più breve se la vita attesa di uno strumento finanziario è inferiore a 12 mesi).

Il periodo massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo durante il quale la Società è esposta al rischio di credito.

Ad ogni data di chiusura dell'esercizio, la Società valuta se le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono deteriorate. Un'attività finanziaria è 'deteriorata' quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria.

Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:

  • significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata da più di 90 giorni;
  • la ristrutturazione di un debito o un anticipo da parte della Società a condizioni che la Società non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie.

I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile lordo delle attività.

Fair value

Il fair value, come definito dall'IFRS 13, è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Il fair value delle passività finanziarie con esigibilità a richiesta (i.e. depositi a vista) non è inferiore all'importo esigibile a richiesta attualizzato a partire dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Per gli strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value è determinato sulla base dei prezzi ufficiali nel mercato principale al quale la Società ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario si considera quotato in un mercato attivo se i prezzi di quotazione sono prontamente e regolarmente disponibili presso un sistema di quotazione, dealer, broker, etc., e questi prezzi rappresentano operazioni di mercato reali e regolari. Se per uno strumento finanziario considerato nella sua totalità non esiste una quotazione di mercato in un mercato attivo ma esiste per alcune sue componenti, il fair value è determinato sulla base degli specifici prezzi di mercato per le sue componenti.

Se non sono disponibili prezzi osservabili in un mercato attivo per un identico elemento posseduto da un altro operatore come attività, o se i prezzi non sono disponibili, utilizzando altri input osservabili, quali il prezzo quotato in un mercato non attivo per l'elemento identico posseduto da un altro operatore come attività, la Società valuterà il fair value utilizzando un'altra tecnica di valutazione, quale:

  • un metodo reddituale (per esempio una tecnica del valore attuale che tenga conto dei futuri flussi finanziari che un operatore di mercato si aspetterebbe di percepire dal possedere la passività finanziaria, uno strumento rappresentativo di capitale o un'attività);
  • un metodo basato sulla valutazione di mercato (per esempio, utilizzando i prezzi quotati per passività o strumenti rappresentativi di capitale similari posseduti da terzi come attività);
  • le valutazioni effettuate utilizzando, anche solo in parte, input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore (Mark to Model). La Società utilizza modelli di valutazione (Mark to Model) che sono generalmente accettati e usati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e stime sulla volatilità (se presente una componente opzionale), essi sono soggetti a revisione periodicamente al fine di assicurarne la coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Tali metodi usano input basati sui prezzi fissati in transazioni recenti e/o prezzi/quotazioni per strumenti che hanno simili caratteristiche in termini di profilo di rischio.

La Società come ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni derivate dai modelli di valutazione utilizza il fair value adjustments (FVAs), per tenere in considerazione i rischi principalmente associati con liquidità limitata delle posizioni, i modelli valutativi utilizzati e i rischi di controparte.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: se, in particolare, è disponibile un prezzo espresso da un mercato attivo non si potrà ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi.

Relativamente alla determinazione del fair value dei contratti derivati deve essere considerato il rischio di inadempimento, recepito attraverso credit value adjustment (CVA) e debit value adjustment (DVA).

Sono previsti in particolare tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base dei prezzi di quotazione (non rettificati) osservabili su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati attivi (diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili sia direttamente che indirettamente);
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi. Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comporta stime ed assunzioni da parte del valutatore.

Stato Patrimoniale

3. Attività non correnti

3.a. Immobilizzazioni immateriali

2019 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Riclassifiche Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi Saldo
Originario ammortamento 31.12.2018 svalutazioni originario ammortamento 31.12.2019
(in migliaia di euro) e svalutazioni costo fondo e svalutazioni
Marchi e software -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Immobilizzazioni in corso e
acconti
-- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
2020 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Fusione Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi Saldo
originario ammortamento 31.12.2019 svalutazioni originario ammortamento 31.12.2020
(in migliaia di euro) e svalutazioni costo fondo e svalutazioni
Marchi e software -- -- -- 17 72 -- -- (62) 1.035 (1.008) 27
Immobilizzazioni in corso e acconti -- -- -- 15 -- -- -- -- 15 -- 15
Totale -- -- -- 32 72 -- -- (62) 1.050 (1.008) 42

Si segnala che gli effetti della fusione hanno comportato un incremento della voce "Costo originario" per un importo di € 1.018 migliaia e della voce "Fondi ammortamento e svalutazioni" per un importo di € 946 migliaia.

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %

Marchi e software 5-30 %

3.b. Immobilizzazioni materiali

Situazione finale
Fondi Saldo
ammortamento 31.12.2019
e svalutazioni
-- --
(1.104) 212
--
8
-- --
(1.724) 220
Situazione finale
Fondi Saldo
ammortamento 31.12.2020
e svalutazioni
-- 723
(5.505) 4.285
(1.186) 141
(3.900) 520
(60)
(560)

Le immobilizzazioni materiali passano da € 220 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 5.687 migliaia al 31 dicembre 2020. L'incremento è essenzialmente dovuto agli effetti della fusione che hanno comportato un incremento della voce "Costo originario" per un importo di € 13.805 migliaia e della voce "Fondi ammortamento e svalutazioni" per un importo di € 8.525 migliaia.

Totale 1.944 (1.724) 220 538 5.280 (11) 5 (345) 16.278 (10.591) 5.687

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Fabbricati 3,00 %
Impianti e macchinari 10,00 –
25,00 %
Altri beni:
-
Macchine elettroniche d'ufficio
20,00 %
-
Mobili e dotazioni
12,00 %
-
Automezzi
25,00 %

3.c. investimenti immobiliari

2019 Situazione iniziale Situazione finale
(in migliaia di euro) Costo
originario
Fondi
ammortamento
Saldo
31.12.2018
Acquisizioni Riclassifiche Disinvestimenti Ammortamenti e
svalutazioni
Costo
originario
Fondi
ammortamento
Saldo
31.12.2019
854 e svalutazioni
(2)
852 -- -- costo
--
fondo
--
-- 854 e svalutazioni
(2)
852
2020 Situazione iniziale Situazione finale
Fondi Saldo Disinvestimenti Fondi Saldo
(in migliaia di euro) Costo ammortamento 31.12.2019 Acquisizioni Fusione Ammortamenti e Costo ammortamento 31.12.2020
originario e svalutazioni costo fondo Svalutazioni originario e svalutazioni
854 (2) 852 -- 12.725 -- -- (583) 21.528 (8.534) 12.994

Gli investimenti immobiliari passano da € 852 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 12.994 migliaia al 31 dicembre 2020. L'incremento è essenzialmente dovuto agli effetti della fusione che hanno comportato un incremento della voce "Costo originario" per un importo di € 20.673 migliaia e della voce "Fondi ammortamento e svalutazioni" per un importo di € 7.948 migliaia.

La voce include "Terreni" per un importo di € 1.238 migliaia.

Il valore di mercato, pari a circa € 30,6 milioni, risulta essere significativamente superiore al valore di bilancio.

ALIQUOTA DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Investimenti immobiliari 3,00 %

3.d. Diritti d'uso

2020 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Fusione Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi Saldo
originario ammortamento 31.12.2019 svalutazioni Originario ammortamento 31.12.2020
(in migliaia di euro) e svalutazioni costo fondo e svalutazioni
Fabbricati -- -- -- -- 381 (501) 192 (72) -- -- --
Altri beni -- -- -- 20 111 (32) 15 (94) 159 (139) 20
Totale -- -- -- 20 492 (533) 207 (166) 159 (139) 20

I diritti d'uso ammontano a € 20 migliaia al 31 dicembre 2020. Nel corso dell'esercizio si sono registrati incrementi per € 20 migliaia, disinvestimenti per € 326 migliaia e ammortamenti per € 166 migliaia. Si segnala che gli effetti della fusione hanno comportato un incremento della voce "Costo originario" per un importo di € 672 migliaia e della voce "Fondi ammortamento e svalutazioni" per un importo di € 180 migliaia.

3.e. Partecipazioni

L'elenco delle partecipazioni, comprensivo della movimentazione dei rispettivi valori di carico avvenuta nel corso dell'esercizio, è di seguito riportato:

SITUAZIONE INIZIALE MOVIMENTI DELL'ESERCIZIO SITUAZIONE FINALE
31.12.2019 Fusione Allocazione
differenza da
annullamento
Incrementi Svalutazioni/
Rivalutazioni
Ripristini
31.12.2020
n.
azioni
importo n.
azioni
importo n.
azioni
importo n. azioni importo importo n.
azioni
importo
Imprese controllate
CIR S.p.A. 363.771.164 573.821 (363.771.164) (573.821) -- -- -- -- -- -- --
SOGEFI S.p.A. -- -- 66.788.988 109.107 -- (150) -- -- -- 66.788.988 108.957
KOS S.p.A. -- -- 52.669.551 163.021 -- 8.105 535.500 4.661 -- 53.205.051 175.787
CIR INVESTIMENTI S.p.A. -- -- 19.426.162 188.205 -- 11.387 -- 4.701 -- 19.426.162 204.293
CIR INTERNATIONAL S.A. -- -- 1.500.000 21.112 -- 77.021 -- -- -- 1.500.000 98.133
NEXENTI ADVISORY S.r.l. -- -- 100.000 307 -- -- -- -- (20) 100.000 287
CIGA LUXEMBOURG
S.A.R.L.
-- -- 1.000 321 -- -- -- -- (121) 1.000 200
NEXENTI S.r.l. -- -- 50.000 145 -- -- -- -- (19) 50.000 126
Totale imprese
controllate
573.821 (91.603) 96.363 9.362 (160) 587.783
Altre imprese
C IDC S.p.A.
(In liquidazione e in
concordato preventivo)
1.231.319 -- 1.231.319 -- -- -- -- -- -- 2.462.638 --
KIWI.COM SERVICOS DE
CONSULTORIA S.A.
3.812.055 -- -- -- -- -- -- -- -- 3.812.055 --
FILIPPO FOCHI S.p.A.
(in amministrazione
straordinaria) -- -- 409.250 -- -- -- -- -- -- 409.250 --
IST. EDIL.
ECONOM.POPOLARE S.r.l.
-- -- 1.350 -- -- -- -- -- -- 1.350 --
GEDI GRUPPO
EDITORIALE S.p.A. (già
GIANO HOLDING S.p.A.)
-- -- -- -- -- -- 25.434.524 11.700 -- 25.434.524 11.700
Totale altre imprese -- -- -- 11.700 -- 11.700
Totale partecipazioni 573.821 (91.603) 96.363 21.062 (160) 599.483

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE AL 31 DICEMBRE 2020 (ART. 2427 n. 5 c.c.)

(in migliaia di euro)
Denominazione Sede Capitale Patrimonio netto Risultato Quota di Valore
sociale totale d'esercizio possesso di carico
SOGEFI S.p.A. Milano 62.461 205.591 (6.238) 55,60 (*) 108.957
CIR INVESTIMENTI S.p.A. Milano 19.426 201.458 4.434 100,00 204.293
CIR INTERNATIONAL S.A. Lussemburgo 15.000 71.460 5.630 100,00 98.133
KOS S.p.A. Milano 8.853 148.209 97.400 59,77 175.787
NEXENTI ADVISORY S.r.l Milano 100 287 (20) 100,00 287
CIGA LUXEMBOURG S.A.r.l. Lussemburgo 1.000 200 (121) 100,00 200
NEXENTI S.r.l. Milano 50 113 (15) 100,00 126

(*) 56,67% dei diritti di voto

Il saldo della voce "Partecipazioni" passa da € 573.821 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 599.483 migliaia al 31 dicembre 2020.

Per maggiori informazioni relativamente all'allocazione della differenza di annullamento si rimanda al paragrafo "Fusione".

Come richiesto dai principi IFRS le partecipazioni sono state sottoposte al test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Le singole partecipazioni detenute dalla Società, ciascuna considerata una Cash Generating Unit ai fini dell'effettuazione dell'impairment test nel bilancio separato, sono state suddivise tra le partecipazioni che assumono il ruolo di holding di settore (KOS e Sogefi) e le altre partecipazioni.

Ai fini della determinazione dell'impairment test, la stima del valore recuperabile di ciascuna cash generating unit, definita in conformità a quanto previsto dallo IAS 36, è stata effettuata sulla base del maggiore tra valore d'uso (value in use) e fair value less costs to dispose, anche considerando – ove applicabili alle singole fattispecie - le linee guida del documento "Impairment test dell'avviamento in contesti di crisi finanziaria e reale - linee guida" emesso dall'O.I.V..

Per KOS e Sogefi il valore recuperabile è stato stimato tramite il valore d'uso, calcolato attualizzando, ad un appropriato tasso di sconto, i flussi finanziari futuri generati dall'unità (metodo del discounted cash flow). In particolare, in conformità a quanto richiesto dai principi contabili internazionali, ai fini della verifica del valore sono stati considerati i flussi di cassa senza tenere conto di quelli, in entrata e in uscita, generati dalla gestione finanziaria ("Free Cash Flow Operativo")

I flussi di cassa delle singole unità operative sono stati desunti dai budget e dai piani previsionali predisposti dal management delle rispettive unità operative ed approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Tali piani sono stati elaborati considerando le ipotesi di primari analisti sull'andamento dei mercati di riferimento e più in generale sull'evoluzione di ciascun settore.

Per stimare il valore d'uso di una Cash Generating Unit, sono stati considerati, oltre ai flussi di cassa attesi dall'unità, il suo tasso di crescita atteso di lungo termine ("g") ed il tasso di attualizzazione corrispondente al costo medio ponderato del capitale investito ("WACC"), che incorpora i parametri di rendimento di mercato ed i fattori di rischiosità riconducibili al settore ed alla specifica unità.

In particolare, i valori utilizzati nel calcolo del WACC sono i seguenti:

  • rendimento delle attività prive di rischio: pari alla media a dieci anni dei tassi di rendimento relativi a titoli di debito sovrano con scadenza decennale, per ogni paese in cui operano le società dei gruppi KOS e Sogefi;
  • premio per il rischio azionario di mercato: misurato quale differenziale di rendimento (storico di lungo periodo) tra i titoli azionari e obbligazionari sui mercati finanziari maturi;
  • coefficiente Beta levered: determinato con riferimento ai Beta di società comparabili dei settori sanità e automotive;
  • struttura finanziaria: la struttura delle fonti finanziarie utilizzata per la ponderazione del costo del capitale è stata determinata sulla base di un rapporto di indebitamento (D/D+E) di mercato, derivante da un campione di società comparabili di settore;
  • premio per il rischio dimensionale: basato su osservazioni di lungo periodo dei premi di rendimento connessi all'investimento nel capitale di rischio di società di media e piccola dimensione rispetto a quelle di grandi dimensioni (Fonte: Duff & Phelps)

Per le altre partecipazioni, in particolare per le Holding finanziarie CIR Investimenti e CIR International, il valore recuperabile è stato stimato tramite il fair value less costs to dispose. Questa metodologia trova la migliore espressione nel prezzo definito in un accordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissione del bene. Nei casi in cui tale evidenza non sia disponibile, il fair value al netto dei costi di cessione viene determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti parametri:

  • il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo;
  • il prezzo relativo a precedenti transazioni similari;
  • il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall'azienda.

Sintesi delle risultanze degli impairment test

Gli impairment test effettuati sulle partecipazioni relative al Settore Sanità (KOS) e al Settore Automotive (Sogefi), nonchè sulle partecipazioni nelle Holding finanziarie CIR Investimenti e CIR International hanno accertato che non sussistono perdite di valore.

Con riferimento alle restanti partecipazioni minori detenute da CIR S.p.A., le verifiche circa la recuperabilità del valore delle partecipazioni hanno determinato la necessità di operare rettifiche di valore per totali € 160 migliaia.

Tuttavia, considerato che il valore recuperabile è determinato sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichino ulteriori perdite di valore in periodi futuri. Stante l'attuale contesto di crisi del mercato, infatti, i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti al verificarsi di condizioni non in linea con quelle oggetto di previsione. Di seguito si riporta una descrizione delle analisi effettuate con riferimento ad ogni partecipazione.

Settore automotive (Gruppo SOGEFI)

La recuperabilità del valore della partecipazione è stata verificata con la stima del valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri generati dal gruppo Sogefi e del suo valore terminale (Discounted Cash Flow Unlevered).

I cash flow considerati sono basati sul piano 2021-2025 (rettificati al fine di escludere i benefici stimati rivenienti da progetti futuri e da future riorganizzazioni), approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 febbraio 2021. Il valore terminale è stato calcolato con la formula della "rendita perpetua", ipotizzando un tasso di crescita del 2% (sulla base di stime di inflazione attesa nel lungo periodo per i paesi di riferimento, ponderate in base ai ricavi) e considerando un flusso di cassa operativo basato sull'ultimo anno del piano pluriennale, rettificato al fine di proiettare "in perpetuo" una situazione stabile, assumendo il bilanciamento tra investimenti ed ammortamenti e variazioni nulle del capitale circolante

Il tasso di attualizzazione sulla base del costo medio ponderato del capitale è pari al 8,72%, calcolato tramite la media ponderata dei parametri che compongono il WACC per ogni paese in cui il gruppo Sogefi opera.

Si è inoltre tenuto conto degli impatti del Covid-19 nella determinazione di alcuni parametri del tasso di attualizzazione (ad esempio utilizzando medie fondate su orizzonti temporali allungati rispetto ai precedenti esercizi) al fine di depurare il tasso (e i concetti in esso incorporati in termini di rischio e rendimento atteso) dalle misure adottate dalle banche centrali europea e americana mirate a fronteggiare gli effetti economici derivanti dalla pandemia da Covid.19. Tali misure hanno infatti comportato un abbassamento della curva dei tassi, un incremento della liquidità in circolazione con una conseguente crescita di valore degli asset finanziari e una riduzione del market risk premium stimato sul mercato.

I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 28,8%;
  • beta levered di settore: 1,21%;
  • tasso risk free: 3,5% (media annuale dei titoli risk free a 10 anni dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderata in base ai ricavi);
  • premio per il rischio: 5,2% (media del premio per il rischio, calcolato da una fonte indipendente, dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderato in base ai ricavi);
  • rischio specifico: 1,42% premio aggiunto, calcolato da una fonte indipendente, per il rischio collegato alle società small cap;
  • spread sul costo del debito: 2,3% (stimato sulla base del budget 2021).

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso della CGU Sogefi (considerato pro-quota in base alla partecipazione detenuta da CIR S.p.A. ed al netto dell'indebitamento finanziario) pari ad € 380,8 milioni, che risulta quindi superiore al suo valore contabile, pari ad € 109,0 milioni. Anche operando delle analisi di sensitività sui parametri di WACC e g (crescita di lungo periodo) la copertura del valore della partecipazione rimane positiva: in particolare, nel worst case scenario considerato, che prevede un aumento del tasso WACC di 0,5% ed una riduzione del tasso di crescita g di 0,5%, la copertura rimane positiva per € 197,2 milioni. In considerazione dei risultati del test non è stata effettuata alcuna svalutazione.

Settore sanità (Gruppo KOS)

La recuperabilità del valore della partecipazione è stata verificata con la stima del valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri generati dal gruppo KOS e del suo valore terminale (Discounted Cash Flow Unlevered).

I cash flow considerati sono basati sul piano 2021-2025 (che non contiene progetti futuri di sviluppo, se non quelli già contrattualizzati ed in corso), tiene conto degli impatti della pandemia Covid-19 sulla redditività nel breve e nel medio periodo, ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 2 febbraio 2021. Il valore terminale è stato calcolato con la formula della

"rendita perpetua", ipotizzando un tasso di crescita g dell'1,35% per le attività in Italia, dell'1% in Germania e del 4% in India (sulla base delle stime di inflazione attesa nel lungo periodo nei paesi di riferimento) e considerando un flusso di cassa operativo basato sull'ultimo anno del piano pluriennale, rettificato al fine di proiettare "in perpetuo" una situazione stabile, assumendo il bilanciamento tra investimenti ed ammortamenti e variazioni nulle del capitale circolante.

Il tasso di attualizzazione utilizzato (WACC) riflette le correnti valutazioni di mercato, tiene conto dei rischi specifici dell'attività nelle varie geografie in cui il gruppo KOS opera, ed è per le attività in Italia al 5,54%, per le attività in Germania al 4,31% e per le attività in India al 8,87%. Anche in questo caso si è tenuto conto degli impatti del Covid-19 nella determinazione di alcuni parametri del tasso di attualizzazione (es. tassi risk free).

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso della CGU KOS (considerato pro-quota in base alla partecipazione detenuta da CIR S.p.A. ed al netto dell'indebitamento finanziario) pari ad € 596,1 milioni, che risulta quindi superiore al suo valore contabile, pari ad € 175,5 milioni. Anche operando delle analisi di sensitività sui parametri di WACC e g (crescita di lungo periodo) la copertura del valore della partecipazione rimane positiva: in particolare, nel worst case scenario considerato, che prevede un aumento del tasso WACC di 0,5% ed una riduzione del tasso di crescita g di 0,5%, la copertura rimane positiva per € 206,6 milioni. In considerazione dei risultati del test non è stata effettuata alcuna svalutazione.

Holding Finanziarie (CIR Investimenti e CIR International)

Le partecipazioni del 100% in CIR Investimenti e CIR International, in considerazione della loro natura di Holding Finanziarie, non sono state valutate ai fini dell'impairment test con il metodo del Discounted Cash Flow (value in use), ma con il metodo del fair value less costs to dispose, stimato in base al valore di mercato delle attività da esse detenute (prevalentemente investimenti finanziari e partecipazioni di minoranza), al netto delle passività (prevalentemente debiti verso la controllante CIR S.p.A.).

Gli investimenti finanziari (titoli e fondi di investimento) detenuti dalle due società sono valorizzati nei rispettivi bilanci al fair value, in base alle quotazioni di mercato dei titoli o alle valutazioni espresse dai gestori di alcuni investimenti diretti; alcune partecipazioni di minoranza di minore entità sono invece valutate dal management in base al loro presunto valore di realizzo. Il valore del patrimonio netto delle due società è pertanto considerato una stima affidabile del fair value less costs to dispose delle stesse, ed è utilizzato ai fini dell'impairment test nel bilancio separato di CIR S.p.A.

Il valore del patrimonio netto della controllata CIR Investimenti alla data del presente bilancio, pari ad € 206,3 milioni, risultava superiore al suo valore contabile, pari ad € 204,3 milioni e pertanto non è stata effettuata alcuna svalutazione.

Il valore del patrimonio netto della controllata CIR International alla data del presente bilancio, pari ad € 101,7 milioni, risultava superiore al suo valore contabile, pari ad € 98,1 milioni e pertanto non è stata effettuata alcuna svalutazione.

Con riferimento alle altre partecipazioni minori di CIR S.p.A., le verifiche circa la recuperabilità del valore delle partecipazioni, effettuate con metodologia analoga a quella sopra descritta, hanno determinato la necessità di operare alcune rettifiche di valore, in particolare Nexenti Advisory S.r.l. per € 20 migliaia, Nexenti S.r.l. per € 19 migliaia e CIGA Luxembourg S.a.r.l. per € 121 migliaia, che sono state effettuate con contropartita alla voce 18 "Rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico.

3.f. Crediti diversi

(in migliaia di euro) 31.12.2019 Fusione 01.01.2020 31.12.2020
Crediti tributari 107 -- 107 107
Crediti verso parti correlate -- 68.784 68.784 7.654
Crediti verso altri 15 1.191 1.206 1.371
Totale 122 69.975 70.097 9.132

I "Crediti verso parti correlate" al 31 dicembre 2020 si riferiscono al finanziamento erogato a favore della controllata CIR International S.A. Il tasso applicato su tale finanziamento è il 1,477% (Euribor 6 mesi + spread). La voce al 01.01.2020 includeva € 61.236 migliaia relativi al finanziamento erogato nei confronti della controllata CIR Investimenti S.p.A. con scadenza aprile 2021. Tale finanziamento è stato riclassificato nella voce 5.a "Crediti diversi" delle attività correnti.

I "Crediti verso altri" al 31 dicembre 2020 includono € 1.320 migliaia (€ 1.155 migliaia al 1° gennaio 2020) relativi ai premi pagati per la stipula di una polizza assicurativa a garanzia del Trattamento di fine Mandato (TFM) degli amministratori della società.

3.g. Altre attività finanziarie

La voce "Fondi di investimento" è composta da:

  • € 2.309 migliaia (€ 2.309 migliaia al 1° gennaio 2020) relativi all'investimento nel fondo di investimento immobiliare Jargonnant. La valutazione a fair value di tale fondo nel 2019 aveva comportato una valutazione positiva, iscritta nel conto economico alla voce 17 "Rettifiche di valore di attività finanziarie", per un importo pari a € 486 migliaia.;
  • € 13.226 migliaia (€ 9.828 migliaia al 1° gennaio 2020) relativi all'investimento nel fondo Three Hills, dedicato a investimenti in piccole e medie imprese europee. La valutazione a fair value di tale fondo ha comportato una valutazione positiva, iscritta nel conto economico alla voce 17 "Rettifiche di valore di attività finanziarie", per un importo pari a € 1.874 migliaia (€ 2.565 migliaia nel 2019).

La voce "Partecipazioni non strategiche" è composta da:

  • € 4.287 migliaia (€ 4.329 migliaia al 1° gennaio 2020) relativi all'investimento nella società TH Aereo CO Invest S.C.A. La valutazione a fair value di tale investimento ha comportato una valutazione negativa, iscritta nel conto economico alla voce 17 "Rettifiche di valore di attività finanziarie", per un importo pari a € 42 migliaia.;
  • € 592 migliaia (€ 982 migliaia al 1° gennaio 2020) relativi all'investimento nella società Bow Street LLC. La valutazione a fair value di tale investimento ha comportato una valutazione negativa complessiva di € 518 migliaia (€ 1.292 migliaia nel 2019), di cui, € 471 migliaia iscritti nel conto economico alla voce 17 "Rettifiche di valore di attività finanziarie" e € 47 migliaia iscritti nel conto economico alla voce 13 "Oneri finanziari";
  • € 354 migliaia (€ 2.000 migliaia al 1° gennaio 2020) relativi all'investimento nella società October S.A. La valutazione a fair value ti tale investimento ha comportato una valutazione negativa, iscritta nel conto economico alla voce 17 "Rettifiche di valore di attività finanziarie", per un importo di € 1.646 migliaia.

Relativamente all'informativa richiesta dall'IFRS 13 si segnala che il fair value degli investimenti è stato determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati

attivi (Livello 2) ad eccezione dell'investimento in October S.A. che è stato determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi (Livello 3).

3.h. Attività e passività per imposte differite

Il dettaglio delle "Imposte differite attive e passive" suddivise per tipologia di differenza temporanea, è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Perdite fiscali -- -- 2.985 716
Totale imposte differite attive -- -- 2.985 716
Valutazione al fair value attivo immobilizzato 1.828 88 5.899 71
Totale imposte differite passive 1.828 88 5.899 71
Imposte differite nette 645

La movimentazione delle "Imposte differite" nel corso dell'esercizio è la seguente:

(in migliaia di euro) Saldo Fusione Utilizzo imposte Imposte differite Saldo
al 31.12.2019 differite di esercizi sorte al 31.12.2020
precedenti nell'esercizio
Imposte differite attive:
- a conto economico -- -- -- 716 716
- a patrimonio netto -- -- -- -- --
Imposte differite passive:
- a conto economico (88) (13) 30 -- (71)
- a patrimonio netto -- -- -- -- --
Imposte differite nette (88) (13) 30 716 645

4. Attività correnti

4.a. Crediti diversi

(in migliaia di euro) 31.12.2019 Fusione 01.01.2020 31.12.2020
Crediti tributari 32 3.833 3.865 4.219
Crediti verso parti correlate 5 9.816 9.821 72.858
Crediti verso clienti -- 58 58 118
Crediti verso altri 88 3.710 3.798 9.102
Totale 125 17.417 17.542 86.297

La voce "Crediti verso parti correlate" è composta da:

  • € 3.251 migliaia relativi al credito verso società che hanno aderito al consolidato fiscale (€ 662 migliaia a società del gruppo Kos, € 1.196 migliaia a società del gruppo Sogefi ed € 1.393 a Cir Investimenti S.p.A.);
  • € 50 migliaia al finanziamento erogato a favore di Nexenti S.r.l.;
  • € 69.423 migliaia al finanziamento erogato a favore di CIR Investimenti S.p.A. Si segnala che nel corso dell'esercizio sono state effettuate nuove erogazioni per € 7.596 migliaia. Il tasso applicato su tale finanziamento è l'1% (Euribor 3 mesi con floor zero + spread 1%);
  • € 130 migliaia verso società che riversano l'emolumento degli amministratori (€ 80 migliaia nei confronti di CIR Investimenti S.p.A., € 14 migliaia nei confronti di Sogefi S.p.A. ed € 36 migliaia nei confronti di KOS S.p.A.);
  • € 3 migliaia verso Sogefi S.p.A. per un contratto di locazione immobiliare;
  • € 1 migliaia verso CIR International S.A. per il riaddebito di costi assicurativi.

La voce "Crediti tributari" include l'importo di € 1.691 migliaia di imposta IRES riveniente dalla partecipazione al regime del Consolidato fiscale nazionale.

La voce "Crediti verso altri" include l'importo di € 5.049 migliaia relativi all'"Earn out" contrattuale nell'ambito dell'operazione di cessione del gruppo Sorgenia. L'importo è stato incassato in data 1° febbraio 2021.

4.b. Titoli

(in migliaia di euro) 31.12.2019 Fusione 01.01.2020 31.12.2020
Fondi di investimento 10.928 -- 10.928 13.947
Partecipazioni non strategiche 32 -- 32 4
Totale 10.960 -- 10.960 13.951

La valutazione a fair value a fine esercizio dei titoli ha comportato una valutazione netta positiva per € 2.991 migliaia (€ 2.466 migliaia nel 2019) di cui € 3.915 migliaia di valutazione netta positiva a fair value iscritta nel conto economico alla voce 17 "Rettifiche di valore di attività finanziarie" e € 924 migliaia di valutazione negativa per differenza cambio iscritta nel conto economico alla voce 13 "Oneri finanziari".

4.c. Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide aumentano di € 36.675 migliaia passando da € 1.237 migliaia al 31 dicembre 2019 a € 37.912 migliaia al 31 dicembre 2020. L'analisi dell'evoluzione è indicata nel rendiconto finanziario.

5. Patrimonio netto

5.a. Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 ammontava a € 638.603.657,00 e risulta composto da n. 1.277.207.314 azioni da nominali € 0,50 cadauna rispetto a € 359.604.959,00 al 31 dicembre 2019 composto da n. 719.209.918 azioni da nominali € 0,50 cadauna. La variazione è integralmente attribuibile agli effetti della fusione descritta nel precedente paragrafo 1 "Fusione".

In data 19 febbraio 2020, a seguito dell'efficacia della fusione per incorporazione tra CIR S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite (Società incorporata) e CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite

(già Cofide – Gruppo De Benedetti S.p.A. – Società incorporante), tutte le azioni della Società incorporata sono state annullate e concambiate con azioni ordinarie della Società incorporante emesse in esecuzione dell'aumento di capitale per € 278.998.698,00 (n. 557.997.396 azioni) sulla base del rapporto di cambio in ragione di n. 2,01 azioni ordinarie dell'incorporante per ogni azione dell'incorporata, tutte da nominali € 0,50 cadauna.

Al 31 dicembre 2020 la Società possedeva n. 26.957.393 azioni proprie (2,111% del capitale) per un valore di € 15.200 migliaia, rispetto a n. 27.214.899 azioni proprie al 31dicembre 2019 (3,784% del capitale) per un valore di € 15.345 migliaia. Il decremento è determinato per l'esercizio dei piani di stock grant per n. 257.506 azioni. Si segnala che la fusione non ha avuto effetti sulle azioni proprie.

In applicazione dello IAS32 le azioni proprie sono portate in diminuzione del patrimonio netto.

Il capitale sociale sottoscritto è interamente versato. Non esistono azioni gravate da diritti, privilegi e vincoli nella distribuzione di dividendi, fatta eccezione per le azioni proprie.

L'azionista di controllo della Società è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in via Valeggio n. 41 – Torino che detiene il 30,759% del capitale ordinario e il 45,489% del capitale votante.

5.b. Riserve

Il dettaglio della voce "Riserve" è il seguente:

(in migliaia di euro) Riserva da sovrapprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva
per azioni proprie in
portafoglio
Riserva
non distribuibile
art. 6 D.lgs 38/2005
Altre Riserve Riserva
stock grant
Totale riserve
Saldo al 31 dicembre 2018 5.044 24.292 12.082 -- 119.515 -- 160.933
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- --
Dividendi agli azionisti -- -- -- -- (10.034) -- (10.034)
Utili portati a nuovo -- 554 -- 887 -- 1.441
Adeguamento per operazioni su
azioni proprie
-- -- 1.525 -- (1.504) -- 21
Accredito costo figurativo di stock
option e stock grant
-- -- -- -- -- -- --
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- -- --
Saldo al 31 dicembre 2019 5.044 24.846 13.607 887 107.977 -- 152.361
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- --
Effetti della fusione -- -- -- -- (75.076) -- (75.076)
Dividendi agli azionisti -- -- -- -- -- -- --
Utili portati a nuovo -- 670 -- 1.274 -- 1.944
Adeguamento per operazioni su
azioni proprie
-- -- (128) -- 145 -- 17
Accredito costo figurativo di stock
option e stock grant
-- -- -- -- -- 1.516 1.516
Movimenti tra riserve -- -- -- 487 -- (35) 452
Saldo al 31 dicembre 2020 5.044 25.516 13.479 2.648 33.046 1.481 81.214

La voce "Altre riserve" al 31 dicembre 2020 risulta così composta

(in migliaia di euro)
Disavanzo di fusione (75.033)
Riserva "Prima adozione IFRS" 108.079
Totale 33.046

Si ricorda che in data 8 giugno 2020 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha deliberato di revocare, per la parte non utilizzata e per il periodo intercorrente dal giorno successivo alla data dell'Assemblea fino alla sua naturale scadenza, la delibera di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie assunta dall'Assemblea Ordinaria del 29 aprile 2019 e, conseguentemente, la correlata autorizzazione a disporne.

La "Riserva stock grant" si riferisce al valore del costo figurativo dei piani di incentivazione assegnati ai dipendenti e deliberati successivamente alla data del 7 novembre 2002.

5.c. Utili (Perdite) accumulati

La variazione degli Utili (perdite) accumulati è riportata nel "Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto".

INFORMATIVA DI CUI ALL'ART. 2427 – 7BIS – C.C.

L'analisi delle voci di patrimonio netto in base alla loro possibilità di utilizzazione è riportata nella tabella seguente:

Importo al
31.12.2020
Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate
nei tre precedenti esercizi (*)
(in migliaia di euro) Per copertura Per Altro
perdite distribuzione
dividendi
CAPITALE 638.604 -- -- -- -- --
Riserve di capitale:
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 5.044 AB -- -- -- --
Riserve di utili:
Riserva legale 25.516 B -- -- -- --
Altre riserve 33.046 ABC 33.046 -- (10.034) (3.982)
Riserva stock option e stock grant 1.481 ABC 1.481 -- -- --
Riserva art. 6 D.Lgs 38/2005 2.648 B -- -- -- --
Utili portati a nuovo 61.950 ABC 61.950 -- (9.800) --
TOTALE 768.289 96.477 -- (19.834) (3.982)

Legenda = A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci

(*) Le utilizzazioni evidenziate sono quelle che hanno determinato una riduzione del patrimonio netto

6. Passività non correnti

6.a. Altri debiti finanziari

La voce al 31 dicembre 2019 si riferiva al finanziamento revolving per massimi € 45 milioni con scadenza 30 giugno 2022 e regolato al tasso euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 195 basis point in ragione d'anno. Il finanziamento è stato estinto anticipatamente in data 20 febbraio 2020.

6.b. Debiti finanziari per diritti d'uso

La voce pari a € 12 migliaia si riferisce a debiti finanziari per diritti d'uso, con scadenze superiori ai 12 mesi, relativi a contratti di noleggio di autovetture.

6.c. Altri debiti

La voce pari a € 317 migliaia al 31 dicembre 2020 (€ 35 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019) si riferisce a debiti diversi esigibili oltre l'esercizio successivo. L'incremento della voce si riferisce al debito nei confronti dei sottoscrittori di piani di Stock option KOS per l'aggiustamento del corrispettivo pagato agli stessi per l'acquisto da parte di CIR delle azioni KOS S.p.A. al servizio dell'aumento di capitale di quest'ultima avvenuto nel corso dell'esercizio.

6.d. Fondi per il personale

Il dettaglio dei fondi è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2019 Fusione 01.01.2020 31.12.2020
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) -- 658 658 595
Fondi quiescenza e obbligazioni simili -- 1.100 1.100 1.265
Totale -- 1.758 1.758 1.860

Le variazioni nel fondo "Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato" sono di seguito riportate:

(in migliaia di euro)
31.12.2019
31.12.2020
Saldo iniziale -- --
Fusione -- 658
Quota maturata -- 173
Prestazioni corrisposte -- (236)
Altre variazioni -- --
Totale -- 595

La voce "Fondi di quiescenza e obbligazioni simili" si riferisce all'accantonamento del Trattamento di fine Mandato (TFM) degli amministratori della società.

7. Passività correnti

7.a. Debiti finanziari per diritti d'uso

La voce pari a € 8 migliaia si riferisce a debiti finanziari per diritti d'uso, con scadenze entro i 12 mesi, relativi a contratti di noleggio di autovetture.

7.b. Altri debiti

(in migliaia di euro) 31.12.2019 Fusione 01.01.2020 31.12.2020
Debiti tributari 1.360 548 1.908 1.726
Debiti verso parti correlate -- 6.845 6.845 4.560
Debiti verso fornitori 94 718 812 482
Altri debiti 242 3.437 3.679 2.095
Totale 1.696 11.548 13.244 8.863

La voce "Debiti verso parti correlate" si riferisce a debiti verso società che hanno aderito al consolidato fiscale (€ 3.598 migliaia verso società del gruppo Sogefi, € 947 migliaia verso società del gruppo Kos, € 1 migliaio verso Nexenti S.r.l., € 2 migliaia verso Nexenti Advisory S.r.l. ed € 12 migliaia verso CIR Investimenti S.p.A.).

7.c. Fondi per rischi ed oneri

La composizione e la movimentazione di tali fondi è la seguente:

(in migliaia di euro) Saldo al
31.12.2019
Fusione Accantonamenti Utilizzi Saldo al
31.12.2020
Altri -- 4.951 -- -- 4.951
Totale -- 4.951 -- -- 4.951

Conto Economico

8. Ricavi e proventi diversi

(in migliaia di euro) 2020 2019
Servizi a controllate 633 --
Emolumenti riversati da controllate 176 --
Proventi immobiliari 1.147 28
Proventi immobiliari da parti correlate 119 85
Altri proventi e recuperi di costi 208 281
Totale 2.283 394

I ricavi da servizi a controllate derivano dall'addebito di prestazioni a fronte dell'attività di supporto strategico e gestionale e della specifica assistenza amministrativa, finanziaria e fiscale prestata a loro favore.

Gli emolumenti riversati da società controllate si riferiscono per € 120 migliaia a Cir Investimenti S.p.A., per € 20 migliaia a Sogefi S.p.A. e per € 36 migliaia a KOS S.p.A...

I ricavi per proventi immobiliari da parti correlate si riferiscono al contratto di locazione stipulato con Sogefi S.p.A. I proventi immobiliari da parti correlate dell'esercizio 2019 si riferivano al contratto di locazione stipulato con GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

I ricavi da servizi verso società del Gruppo nell'esercizio 2020 sono così analizzabili:

(in migliaia di euro) 2020 2019
GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. 90 --
Sogefi S.p.A. 433 --
KOS S.p.A. 110 --
Totale 633 --

I ricavi da servizi verso GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. si riferiscono al periodo 1° gennaio 2020 – 23 aprile 2020, data di cessione della partecipazione.

9. Costi per servizi

(in migliaia di euro) 2020 2019
Consulenze amministrative, fiscali, legali e societarie 1.909 1.239
Prestazione di servizi da controllate 6 122
Emolumenti agli organi sociali 3.389 422
Altre spese 1.935 260
Totale 7.239 2.043

La voce "Prestazione di servizi da controllate" si riferisce all'attività di monitoraggio e reporting degli investimenti in "Fondi di investimento" e "Partecipazioni non strategiche" iscritti alla voce

3.g "Altre attività finanziarie", svolta a normali condizioni di mercato dalla controllata CIR International S.A.

La voce "Prestazione di servizi da controllate" dello scorso esercizio si riferiva all'attività di assistenza finanziaria, legale ed amministrativa svolta a normali condizioni di mercato dalla controllata incorporata CIR S.p.A.

La voce "Consulenze amministrative, fiscali, legali e societarie" include l'importo di € 562 migliaia (€ 1.069 migliaia nel 2019) di costi relativi alla fusione CIR/Cofide.

L'incremento della voce "Emolumenti agli organi sociali" riflette, a seguito della fusione, la differente governance societaria.

10. Costi per il personale

I costi per il personale ammontano a € 5.041 migliaia. La voce include il costo figurativo, pari a € 1.515 migliaia, della valutazione relativa alle stock grant per i piani in corso, approvati successivamente al 7 novembre 2002.

Si evidenzia, di seguito, la movimentazione nell'esercizio del numero dei dipendenti suddivisi per categoria:

31.12.2019 Fusione Entrate Uscite 31.12.2020 Media
dell'esercizio
Dirigenti -- 7 -- 3 4 6
Quadri e Impiegati -- 14 -- 3 11 12
Totale -- 21 -- 6 15 18

11. Altri costi operativi

(in migliaia di euro) 2020 2019
IVA indetraibile ed altre imposte e tasse 1.259 162
Altri oneri e sopravvenienze passive 525 445
Totale 1.784 607

12. Proventi finanziari

(in migliaia di euro) 2020 2019
Interessi attivi su depositi 67 3
Interessi attivi da società controllate 697 --
Differenze cambio attive -- 1
Altri proventi finanziari -- 1
Totale 764 5

L'analisi degli interessi attivi da società controllate è la seguente:

(in migliaia di euro) 2020 2019
CIR International S.A. 106 --
CIR Investimenti S.p.A. 591 --
Totale 697 --

13. Oneri finanziari

(in migliaia di euro) 2020 2019
Interessi su debiti finanziari per diritti d'uso 8 --
Interessi passivi e oneri finanziari su finanziamenti bancari 315 702
Differenze cambio passive 971 --
Altri interessi passivi e oneri finanziari 72 120
Totale 1.366 822

14. Dividendi

(in migliaia di euro) 2020 2019
Dividendi da parti correlate:
CIR S.p.A. -- 14.187
CIR International S.A. 6.000 --
Totale dividendi relativi a parti correlate 6.000 14.187
Dividendi da altre imprese -- --
Totale dividendi 6.000 14.187

15. Proventi da negoziazione titoli

(in migliaia di euro) 2020 2019
Proventi da negoziazione di partecipazioni in altre imprese -- 276
Proventi da negoziazione fondi d'investimento -- 88
Totale -- 364

16. Oneri da negoziazione titoli

(in migliaia di euro) 2020 2019
Oneri da negoziazione di partecipazioni in altre imprese -- --
Oneri da negoziazione fondi d'investimento 23 1.702
Totale 23 1.702

17. Rettifiche di attività finanziarie

(in migliaia di euro) 2020 2019
Svalutazione partecipazioni controllate (160) --
Svalutazione altre attività finanziarie (2.350) (1.292)
Svalutazione titoli (27) (101)
Rivalutazione altre attività finanziarie 2.065 2.565
Rivalutazione titoli 3.942 2.567
Totale 3.470 3.739

Per il dettaglio della voce "Svalutazione partecipazioni controllate" si rimanda alla voce 3.e "Partecipazioni".

Per il dettaglio della voce "Rivalutazioni altre attività finanziarie" e "Svalutazioni altre attività finanziarie" si rimanda alla voce 3.g "Altre attività finanziarie".

Per il dettaglio della voce "Rivalutazioni titoli" e "Svalutazioni titoli" si rimanda alla voce 4.b "Titoli".

18. Imposte sul reddito

(in migliaia di euro) 2020 2019
Imposte correnti 820 (131)
Imposte differite 746 78
Proventi/(Oneri) da consolidato fiscale 51 --
Totale 1.617 (53)

La voce "Proventi/(Oneri) da consolidato fiscale" si riferisce al provento per la cessione degli interessi attivi a società partecipanti al regime del Consolidato fiscale nazionale.

(in migliaia di euro) Imponibile Aliquota % Imposta
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (4.092) 24,0 (982)
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'aliquota ordinaria
- Dividendi (5.700) 24,0 (1.368)
- Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 420 24,0 101
- Differenze temporanee deducibili da esercizi precedenti (618) 24,0 (148)
- Costi indeducibili 5.779 24,0 1.387
- Costi deducibili contabilizzati alla voce "Utile/(Perdita) derivante da attività
destinate alla dismissione
(124) 24,0 (30)
Altre differenze permanenti varie (2.065) 24,0 (496)
SUB-TOTALE (6.400) 24,0 (1.536)
Perdita fiscale non assorbita dal consolidato fiscale 2.985 24,0 716
Reddito imponibile / Imposte sul reddito dell'esercizio (3.415) 24,0 (820)

RICONCILIAZIONE TRA IMPOSTE CORRENTI TEORICHE ED IMPOSTE EFFETTIVE

Note: In considerazione della sua particolare natura, non si è presa in considerazione l'IRAP in quanto la Società non presenta base imponibile IRAP al 31 dicembre 2020. La presente tabella è pertanto riferita alla sola IRES.

19. Utile derivante da attività operative cessate

La voce in oggetto, pari a € 5.106 migliaia, si riferisce principalmente, per € 5.049 migliaia, all'"Earn out" contrattuale nell'ambito dell'operazione di cessione del gruppo Sorgenia.

20. Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato netto dell'esercizio, il risultato derivante dalle attività operative in esercizio e l'utile/(perdita) derivante da attività destinate alla dismissione attribuibili agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato netto dell'esercizio, il risultato derivante dalle attività operative in esercizio e l'utile/(perdita) derivante da attività destinate alla dismissione attribuibili agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere. Dal calcolo delle azioni in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio.

La Società ha solo una categoria di azioni ordinarie potenziali, quelle derivanti dai piani di stock option e stock grant attribuiti a dipendenti.

Nella determinazione del numero medio di opzioni è stato utilizzato il fair value medio delle azioni riferito al singolo periodo di riferimento (esercizio). Il fair value medio dell'azione ordinaria CIR nell'esercizio 2020 è pari a € 0,4325.

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell'utile per azione base e diluito.

Utile base per azione

2020 2019
Utile (Perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in euro) 2.631.050 13.405.769
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
Utile per azione (euro) 0,0022 0,0194
2020 2019
Utile (Perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in euro) 2.631.050 13.405.769
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
Utile per azione (euro) 0,0022 0,0194
2020 2019
Risultato derivante dalle attività operative in esercizio
attribuibile agli Azionisti (in euro) (2.475.207) 13.405.769
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
Perdita per azione (euro) (0,0021) 0,0194
2020 2019
Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate
attribuibile agli Azionisti (in euro) 5.106.257 --
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
Utile per azione (euro) 0,0044 n.a.

Utile diluito per azione

2020 2019
Utile (Perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in euro) 2.631.050 13.405.769
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
N° medio ponderato di opzioni 5.845.150 --
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value -- --
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 1.179.678.702 692.326.476
Utile diluito per azione (euro) (*) 0,0022 0,0194
2020 2019
Utile (Perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in euro) 2.631.050 13.405.769
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
N° medio ponderato di opzioni 5.845.150 --
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value -- --
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 1.179.678.702 692.326.476
Utile diluito per azione (euro) (*) 0,0022 0,0194
2020 2019
Risultato derivante dalle attività operative in esercizio
attribuibile agli Azionisti (in euro)
(2.475.207) 13.405.769
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
N° medio ponderato di opzioni 5.845.150 ‐‐
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value ‐‐ ‐‐
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 1.179.678.702 692.326.476
Perdita diluita per azione (euro) (*) (0,0021) 0,0194
2020 2019
Utile (Perdita) derivante da attività operative cessate
attribuibile agli Azionisti (in euro)
5.106.257 ‐‐
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 1.173.833.552 692.326.476
N° medio ponderato di opzioni 5.845.150 ‐‐
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value ‐‐ ‐‐
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 1.179.678.702 692.326.476
Utile diluito per azione (euro) (*) 0,0043 n.a.

21. Operazioni con parti correlate

Le informazioni dell'incidenza che le operazioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato dell'esercizio, sono fornite nei commenti alle singole voci dei prospetti contabili.

Si segnala inoltre che nel corso del 2020 sono stati contabilizzati a conto economico, per competenza, i seguenti compensi a favore di:

  • Organi di amministrazione € 2.204 migliaia;
  • Organi di controllo € 158 migliaia;

  • Amministratore delegato e Direttore Generale € 2.763 migliaia (di cui € 1.088 migliaia relativi al costo figurativo dei compensi equity);

  • Dirigenti con responsabilità strategiche € 338 migliaia (di cui € 132 migliaia relativi al costo figurativo dei compensi equity).

I dati sopra esposti includono anche i compensi della Società incorporata CIR S.p.A. sino alla data di efficacia della fusione.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla "Relazione sulla remunerazione" reperibile nel sito internet della Società www.cirgroup.it sezione Governance.

22. Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
A. Cassa e depositi bancari 37.912 1.237
B. Altre disponibilità liquide -- --
C. Titoli detenuti per la negoziazione 13.951 10.960
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 51.863 12.197
E. Crediti finanziari correnti -- --
F. Debiti bancari correnti -- --
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente -- --
H. Debiti finanziari per diritti d'uso (12) --
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (12) --
J. Posizione finanziaria corrente netta (I) + (E) + (D) 51.851 12.197
K. Debiti bancari non correnti -- (35.788)
L. Debiti finanziari per diritti d'uso (8) --
M. Altri debiti non correnti -- --
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (8) (35.788)
O. Posizione finanziaria netta (J) + (N) 51.843 23.591

23. Altre informazioni

GESTIONE RISCHI FINANZIARI: INFORMAZIONI INTEGRATIVE

Nell'ambito dei rischi d'impresa, i principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti dalle società sono i seguenti:

  • a) il rischio tasso derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse;
  • b) il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • c) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve.

Rischio di tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività finanziarie e sul livello degli oneri finanziari netti.

Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione dell'impresa a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. In particolare, per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità e delle posizioni in contratti derivati, l'identificazione delle controparti fa riferimento ad apposite linee guida, in base

alle quali sono state definite le caratteristiche dei soggetti idonei ad essere controparte nelle transazioni finanziarie. La lista delle specifiche controparti comprende imprese nazionali ed estere contraddistinte da rating elevato.

La Società non ha avuto casi di mancato adempimento delle controparti.

Al 31 dicembre 2020 non vi sono concentrazioni significative di rischio di credito.

Valutazione delle attività e passività finanziarie

Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato come segue:

  • il fair value di attività e passività finanziarie con condizioni e termini standard e quotati in un mercato attivo è misurato con riferimento alle quotazioni di prezzo pubblicate nel mercato attivo;
  • il fair value delle altre attività e passività finanziarie (esclusi gli strumenti derivati) è misurato facendo uso di tecniche di valutazione comunemente accettate e basate su modelli di analisi tramite flussi di cassa attualizzati utilizzando quali variabili i prezzi osservabili derivanti da transazioni di mercato recenti e da quotazioni di broker per strumenti simili.

Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie possano non essere disponibili o essere disponibili solo a costo denaro. Allo stato attuale la Società ritiene in base alle disponibilità ed ai flussi di cassa in entrata attesi, di soddisfare le prevedibili necessità finanziarie. L'obiettivo della gestione del rischio di liquidità è comunque non solo quella di garantire risorse finanziarie disponibili che siano sufficienti a coprire gli impegni a breve, ma anche di assicurare ove necessario, la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo all'interno del Gruppo.

Per quanto riguarda gli strumenti finanziari rappresentati da crediti e debiti a breve termine e per cui il valore attuale dei flussi di cassa futuri non differisce in modo significativo dal loro valore contabile, si assume che tale valore sia una ragionevole approssimazione del fair value. In particolare, il valore contabile dei crediti e altre attività correnti e dei debiti commerciali e delle altre passività correnti approssima il fair value.

Si segnala che la Società non è esposta significativamente ai rischi sopra esposti.

RISCHIO CREDITO

(in migliaia di euro)

Voci di Totale A scadere Scaduto da > 0 -
30 gg
30 -
60 gg
60 -
90 gg
oltre 90 Scaduto Svalutazioni
Situazione al 31 dicembre 2020 bilancio credito negoziato
Altri crediti –
Attività non correnti
4.f.
Credito lordo 9.025 9.025 -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Crediti diversi –
Attività correnti
5.a.
Credito lordo 82.078 82.016 62 22 -- 21 19 --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale 91.103 91.041 62 22 -- 21 19 -- --

(in migliaia di euro)

Voci di Totale A scadere Scaduto da > 0 -
30 gg
30 -
60 gg
60 -
90 gg
oltre 90 Scaduto Svalutazioni
bilancio credito negoziato
Situazione al 31 dicembre 2019
Altri crediti –
Attività non correnti
4.f.
Credito lordo 15 15 -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Crediti diversi –
Attività correnti
5.a.
Credito lordo 94 94 -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale 109 109 -- -- -- -- -- -- --

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2020

(in migliaia di euro)

<1
anno
>1 <2
anni
>2 <3
anni
>3 <4
anni
>4 <5
anni
>5
anni
Totale
Passività finanziarie
non derivate
Passività non correnti
Debiti finanziari per diritti d'uso -- 5 5 2 -- -- 12
Altri debiti -- -- -- -- -- 35 35
Passività correnti
Debiti finanziari per diritti d'uso 8 -- -- -- -- -- 8
Debiti commerciali 5.042 -- -- -- -- -- 5.042
Totale 5.050 5 5 2 -- 35 5.097

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2019

(in migliaia di euro)

<1
anno
>1 <2
anni
>2 <3
anni
>3 <4
anni
>4 <5
anni
>5
anni
Totale
Passività finanziarie
non derivate
Passività non correnti
Altri debiti finanziari -- -- 35.788 -- -- -- 35.788
Altri debiti -- -- -- -- -- 35 35
Passività correnti
Debiti commerciali 94 -- -- -- -- -- 94
Totale 94 -- 35.788 -- -- 35 35.917

ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

La Società è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della F.lli De Bendetti S.p.A. Ai sensi dell'art. 2497-bis del Codice civile, si riporta al punto 26 un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della società che esercita l'attività di direzione e coordinamento.

PIANI DI STOCK OPTION E STOCK GRANT

Come richiesto dalla delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni si segnala che la Società ha in essere piani di stock option e stock grant destinati a dipendenti del Gruppo.

Al 31 dicembre 2020 erano ancora in essere piani di stock option e stock grant per un numero complessivo di opzioni pari a 23.833.257.

Con riferimento alle emissioni effettuate negli ultimi tre esercizi si segnala che:

  • In data 27 aprile 2018 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2018 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 4.422.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2020 sino al 31 gennaio 2022. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 2.083.853 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 2.083.853 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 0,5372.
  • In data 29 aprile 2019 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2019 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 4.422.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2021 sino al 31 gennaio 2023. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 2.053.275 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 2.053.275 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 0,5327.
  • In data 8 giugno 2020 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2020 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 4.500.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita

di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2022 sino al 31 gennaio 2024. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 1.820.156 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 1.820.155 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 0,402.

24. Proposta di destinazione del risultato dell'esercizio

Signori Azionisti,

il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, chiude con un utile netto di € 2.631.049,72 che Vi proponiamo di destinare alla voce "Utili (perdite) accumulati":

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Milano, 12 marzo 2021

25. Prospetto dati essenziali del bilancio 2019 della controllante F.lli De Benedetti S.p.A. (Art. 2497-bis comma 4 c.c.)

STATO PATRIMONIALE
(in euro)
ATTIVITA' 31.12.2019
ATTIVITA' NON CORRENTI 249.066.674
ATTIVITA' CORRENTI
TOTALE ATTIVITA'
380.381
249.447.055
PASSIVITA'
PATRIMONIO NETTO 199.325.881
PASSIVITA' NON CORRENTI 15.000.000
PASSIVITA' CORRENTI 35.121.174
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 249.447.055
CONTO ECONOMICO
(in euro)
2019
RICAVI E PROVENTI DIVERSI 145
COSTI PER ACQUISTO DI BENI (159)
COSTI PER SERVIZI (266.409)
COSTI PER IL PERSONALE --
ALTRI COSTI OPERATIVI (99.208)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI --
RISULTATO OPERATIVO (365.631)
PROVENTI FINANZIARI 25
ONERI FINANZIARI (484.396)
DIVIDENDI 5.419.013
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI --
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI --
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE --
UTILE / PERDITA PRIMA DELLE IMPOSTE 4.569.011
IMPOSTE SUL REDDITO --
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 4.569.011

I dati essenziali della controllante F.lli De Bendetti S.p.A. esposti nel prospetto riepilogativo di cui sopra, richiesto dall'articolo 2497-bis c.c., sono estratti dal relativo bilancio d'esercizio chiuso il 31 dicembre 2019.

  • -
    -
  • -
    -
    -

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI

AL 31 DICEMBRE 2020

ai sensi dell'Art. 38.2 del D. Lgs. n. 127/91

SOCIETÀ CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

(in euro o valuta)

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
GRUPPO CIR
CIR INTERNATIONAL S.A. Lussemburgo 15.000.000,00 CIR S.p.A. 100,00
CIGA LUXEMBOURG S.À.R.L. Lussemburgo 1.000.000,00 CIR S.p.A. 100,00
NEXENTI ADVISORY S.R.L. Italia 100.000,00 CIR S.p.A. 100,00
NEXENTI S.R.L. Italia 50.000,00 CIR S.p.A. 100,00
JUPITER MARKETPLACE S.R.L. Italia 100.000,00 NEXENTI S.r.l. 100,00
CIR INVESTIMENTI S.P.A. Italia 19.426.162,00 CIR S.p.A. 100,00

GRUPPO KOS

KOS S.P.A. Italia 8.848.103,70 CIR S.p.A. 59,77
OSPEDALE DI SUZZARA S.P.A. Italia 120.000,00 KOS S.p.A. 99,90
CLEARMEDI HEALTHCARE LTD India 58.464.060,00 INR KOS S.p.A. 95,07
CLEARVIEW HEALTHCARE LTD 4,93
100,00
KOS CARE S.R.L. Italia 2.550.000,00 KOS S.p.A. 100,00
CLEARVIEW HEALTHCARE LTD India 4.661.880,00 INR KOS S.p.A 85,19
ABITARE IL TEMPO S.R.L. Italia 100.826,00 KOS CARE S.r.l. 54,00
SANATRIX S.R.L. Italia 843.700,00 KOS CARE S.r.l. 91,27
SANATRIX GESTIONI S.R.L. Italia 300.000,00 SANATRIX S.r.l. 99,61
JESILAB S.R.L. Italia 80.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
FIDIA S.R.L. Italia 10.200,00 KOS CARE S.r.l. 60,00
VILLA MARGHERITA S.R.L. Italia 20.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
CASA DI CURA SANT'ALESSANDRO S.R.L. Italia 10.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
FINORO IMMOBILIARE S.R.L. Italia 52.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
GES.CA.S. VILLA ARMONIA NUOVA S.R.L. Italia 52.000,00 Finoro Immobiliare S.r.l. 100,00
KOS GERMANY GMBH Germania 25.000,00 KOS Care S.r.l. 100,00
CHARLESTON HOLDING GMBH Germania 1.025.000,00 KOS Germany GmbH 100,00
REGENTA BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH Germania 250.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
ELISABETHENHAUS BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH Germania 250.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT FÜR
SOZIALEINRICHTUNGEN MBH
Germania 25.600 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM FRIESENHOF GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- & PFLEGEZENTRUM GUT HANSING GMBH Germania 50.000 Charleston Holding GmbH 100,00
RDS RESIDENZPARK DIENSTLEISTUNG & SERVICE GMBH Germania 25.000 Wohn- & Pflegezentrum Gut Hansing
GmbH
100,00

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS TEICHBLICK GMBH Germania 128.150,00 Charleston Holding GmbH 100,00
DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT FÜR
SOZIALEINRICHTUNGEN - NORD MBH
Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Haus Teichblick
GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS AM BAHNHOF GMBH Germania 51.150,00 Charleston Holding GmbH 100,00
RSG ROTENBURGER SERVICEGESELLSCHAFT AM BAHNHOF
MBH
Germania 25.000,00 € Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS OTTERSBERG GMBH Germania 51.150,00 Charleston Holding GmbH 100,00
OSW OTTERSBERGER SERVICEGESELLSCHAFT WÜMMEBLICK
MBH
Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Haus Ottersberg
GmbH
100,00
WOHN- & PFLEGEZENTRUM SEEHOF GMBH Germania 51.200,00 Charleston Holding GmbH 100,00
DGS DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT SEEHOF MBH Germania 26.000,00 Wohn- & Pflegezentrum Seehof GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS SCHWANEWEDE
GMBH
Germania 27.500,00 Charleston Holding GmbH 100,00
PROGUSTO SCHWANEWEDER SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Haus
Schwanewede GmbH
100,00
ALTEN- UND PFLEGEZENTRUM ZU BAKUM GMBH Germania 51.129,00 Charleston Holding GmbH 100,00
APZ ZU BAKUM SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Alten- und Pflegezentrum zu Bakum GmbH 100,00
CURATUM BETEILIGUNGS- UND
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
SENIORENDOMIZIL HAUS AM PARK GMBH Germania 50.000,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
VSG VÖRDER SERVICE GESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Seniorendomizil Haus am Park GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM BURG AUF FEHMARN GMBH Germania 25.000,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
FFH FEHMARNSCHE FLINKE HÄNDE SERVICEGESELLSCHAFT
MBH
Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Burg auf Fehmarn
GmbH
100,00
LANDHAUS GLÜCKSTADT WOHN- & PFLEGEZENTRUM
GMBH
Germania 51.129,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
LH GLÜCKSTADT SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Landhaus Glückstadt Wohn- & Pflegezentrum
GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS AM GOLDBACH GMBH Germania 50.000,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
GBS GOLDBACH SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Haus am Goldbach
GmbH
100,00
WOHN- & PFLEGEZENTRUM UP'N KAMP GMBH Germania 26.000,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
BSG BÖRDE SERVICEGESELLSHCAFT MBH Germania 25.565,00 Wohn- & Pflegezentrum Up'n Kamp GmbH 100,00
CHARLESTON VOR GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
SSB SERVICEGESELLSCHAFT SELSINGER BÖRDE MBH Germania 25.000,00 Charleston VOR GmbH 100,00
CHARLESTON - AMBULANTE DIENSTE GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
SENOVUM GMBH Germania 226.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEHEIM LESMONA GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WPH LESMONA SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegeheim Lesmona GmbH 100,00
SENIOREN- UND PFLEGEHAUS "DRENDEL" BETRIEBS GMBH Germania 30.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEEINRICHTUNG BAD CAMBERG GMBH -
ANNA-MÜLLER-HAUS
Germania 100.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS KIKRA GMBH Germania 26.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
MPS CATERING GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
BAYERNSTIFT - GESELLSCHAFT FÜR SOZIALE DIENSTE UND
GESUNDHEIT MBH
Germania 250.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
BAYERNSTIFT SERVICE GMBH Germania 25.000,00 BayernStift - Gesellschaft für Soziale Dienste
und Gesundheit mbH
100,00
SLW ALTENHILFE LIEBFRAUENHAUS GMBH Germania 50.000,00 BayernStift - Gesellschaft für Soziale Dienste
und Gesundheit mbH
100,00

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
BAYERNSTIFT MOBIL GMBH Germania 25.000,00 BayernStift - Gesellschaft für Soziale Dienste
und Gesundheit mbH
100,00
DIE FRANKENSCHWESTERN GMBH Germania 25.000,00 Bayernstift Mobil GmbH 60,00
BRISA MANAGEMENT GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHNPARK DR. MURKEN GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
WOHNPARK KLOSTERGARTEN GMBH Germania 26.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
WOHNPARK SCHRIEWESHOF GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
WOHNPARK LUISENHOF GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
CHRISTOPHORUS SENIORENRESIDENZEN GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
CHRISTOPHORUS PFLEGE- UND BETREUUNGSDIENSTE
GMBH
Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
CHRISTOPHORUS INTENSIVPFLEGEDIENSTE GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM ESSEN GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM MÜLHEIM GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
CHARLESTON DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT RUHR MBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM NEUENSTEIN GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
SIG GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
GSA GP GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
GSA GMBH & CO. IMMOBILIEN VERWALTUNGS KG Germania 5.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
QLT.CARE GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM CRAILSHEIM GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM DURLANGEN GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
KOS SERVIZI SOCIETÀ CONSORTILE A R.L. Italia 115.000,00 KOS S.p.A. 6,42
KOS CARE S.r.l. 81,32
OSPEDALE DI SUZZARA S.p.A. 2,15
SANATRIX GESTIONI S.r.l. 3,02
ABITARE IL TEMPO S.r.l. 4,94
FIDIA S.r.l. 0,43
JESILAB S.r.l. 0,43
CASA DI CURA SANT'ALESSANDRO S.r.l. 0,43
GES.CA.S. VILLA ARMONIA NUOVA S.r.l. 0,43
VILLA MARGHERITA S.r.l. 0,43
100,00

(*) 56,60% al netto delle azioni proprie in portafoglio

Ragione sociale Sede Capitale Valuta Imprese % di
part. sul
legale sociale partecipanti cap.soc.
SOGEFI ENGINE SYSTEMS INDIA Pvt Ltd India 21.254.640,00 INR SOGEFI FILTRATION S.A. 64,29
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 35,71
100,00
ALLEVARD IAI SUSPENSIONS Pvt Ltd India 432.000.000,00 INR SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 74,23
SOGEFI AIR & COOLING CANADA CORP. Canada 9.393.000,00 CAD SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING USA Inc. Stati Uniti 100,00 USD SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI ENGINE SYSTEMS MEXICO S. de R.L. de C.V. Messico 126.246.760,00 MXN SOGEFI AIR & COOLING CANADA CORP. 99,9999992
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 0,0000008
100,00
S.C. SOGEFI AIR & COOLING S.r.l. Romania 7.087.610,00 RON SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI SUSPENSIONS HEAVY DUTY ITALY S.p.A. Italia 6.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88
SOGEFI SUSPENSIONS PASSENGER CAR ITALY S.p.A. Italia 8.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88
SOGEFI SUSPENSION EASTERN EUROPE S.R.L. Romania 31.395.890,00 RON SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul cap.
soc.
GRUPPO CIR
DEVIL PEAK S.R.L. Italia 69.659,00 NEXENTI S.r.l. 36,16
GRUPPO CIR INTERNATIONAL
KTP GLOBAL FINANCE S.C.A. Lussemburgo 566.573,75 CIR INTERNATIONAL S.A. 47,55
GRUPPO KOS
APOKOS REHAB PVT LTD India 169.500.000,00 INR KOS S.p.A. 50,00

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO (*)

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul cap.
soc.
GRUPPO KOS
OSIMO SALUTE S.P.A. Italia 750.000,00 ABITARE IL TEMPO S.r.l. 25,50
GRUPPO CIR INTERNATIONAL
KTP GLOBAL FINANCE MANAGEMENT S.A. Lussemburgo 31.000,00 CIR INTERNATIONAL S.A. 46,00

(*) Partecipazioni non significative, non operative o di recente acquisizione, se non diversamente indicato

PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETÀ VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

(in euro o valuta)

Ragione sociale Sede Capitale Imprese %di
legale sociale Valuta partecipanti part. sul cap.
soc.
GRUPPO CIR
GEDI GRUPPO EDITORIALE S.P.A. Italia 76.303.571,85 CIR S.p.A. 5,00
GRUPPO SOGEFI
AFICO FILTERS S.A.E. Egitto 14.000.000,00 EGP SOGEFI FILTRATION ITALY S.p.A. 17,77
GRUPPO KOS
FONDO SPAZIO SANITÀ Italia 107.103.000,00 KOS CARE S.r.l. 0,84

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE E IN ALTRE SOCIETÀ NON INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede Capitale Imprese % di
legale sociale Valuta partecipanti part. sul cap.
soc.
GRUPPO CIR
FINAL S.A. (in liquidazione) Francia 2.324.847,00 CIGA LUXEMBOURG S.à.r.l. 47,73

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

CIR S.p.A.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI AI SENSI DELL'ARTICOLO 153 D.LGS. N. 58/1998

Signori Azionisti,

la presente relazione (nel seguito anche solo la "Relazione") illustra le attività svolte dal Collegio Sindacale (nel seguito anche solo il "Collegio") di CIR S.p.A. (nel seguito anche solo la "Società") nel corso dell'esercizio 2020, secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive integrazioni e modifiche.

Il Collegio Sindacale ha svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, tenendo conto delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e delle comunicazioni Consob in materia di controlli societari e attività del collegio sindacale.

In particolare, il Collegio Sindacale ha vigilato: (i) sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo; (ii) sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; (iii) sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, per gli aspetti di competenza, del sistema del controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; (iv) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario adottate dalla Società in adesione al Codice di Autodisciplina del Comitato per la Corporate Governance delle società quotate; e (v) sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate ex art. 114, comma 2°, D.Lgs. n. 58/1998.

Inoltre, il Collegio Sindacale, nella sua qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha svolto tutte le funzioni previste dall'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, anche mediante periodici incontri con il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, con i responsabili delle Funzioni Internal Audit e Risk Management e con i responsabili della società incaricata della revisione legale dei conti KPMG S.p.A..

Si precisa che il Collegio Sindacale ha proceduto, con esito positivo, alla verifica dei requisiti di indipendenza, professionalità, onorabilità, diversità, competenza e limiti al cumulo degli incarichi dei propri componenti, con riferimento all'art. 148, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998

e quanto disposto dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, dandone informativa al Consiglio di Amministrazione della Società.

In data 19 febbraio 2020, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite in CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (già COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A., ora denominata CIR S.p.A.), con conseguente estinzione della società incorporata. Ai fini contabili e fiscali, le operazioni della società incorporata sono state imputate al bilancio della società incorporante a decorrere dall'1° gennaio 2020.

* * *

Lo scrivente Collegio Sindacale è stato nominato in data 8 giugno 2020. Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, il Collegio Sindacale ha svolto l'attività di vigilanza prevista dalla normativa anche regolamentare applicabile, nonché secondo i Principi di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e le indicazioni del Codice di Autodisciplina promosso dal Comitato per la corporate governance di Borsa Italiana S.p.A., e di cui riferiamo con la presente relazione, redatta tenuto anche conto delle raccomandazioni fornite dalla Consob con Comunicazione n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive integrazioni e modifiche.

Gli Amministratori hanno provveduto, nella Relazione sulla Gestione e nelle Note esplicative a corredo del bilancio, ad informarvi sulle operazioni di maggior rilievo che hanno caratterizzato l'esercizio sociale nonché sulle operazioni avvenute dopo la data di chiusura dello stesso.

Ciò premesso, il Collegio Sindacale, avuto riguardo alle modalità con cui si è svolta l'attività di propria competenza nel corso dell'esercizio in esame, da atto che lo stesso organo di controllo:

  • ha partecipato a tutte le riunioni dell'Assemblea degli azionisti e del Consiglio di Amministrazione tenutesi nel corso dell'esercizio in parola ed ottenuto dagli Amministratori tempestive ed esaustive informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate, secondo le disposizioni di legge e di statuto e ha sempre partecipato, tramite uno o più dei suoi componenti, alle riunioni del Comitato per il Controllo e Rischi e Sostenibilità, del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e del Comitato Nomine e Remunerazione;
  • acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di propria competenza sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta

amministrazione e sul grado di adeguatezza della struttura organizzativa della Società e dei sistemi di controllo interno e amministrativo-contabile, mediante indagini dirette, raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate, scambi di dati e di informazioni rilevanti dai responsabili delle principali funzioni aziendali interessate nonché dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dalla società incaricata della revisione legale dei conti KPMG S.p.A.;

  • ha ricevuto dalla società incaricata della revisione legale dei conti KPMG S.p.A. la Relazione prevista dall'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dall'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, emessa in data odierna, riguardante i bilanci d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2020;
  • ha ricevuto dalla società incaricata della revisione legale dei conti KPMG S.p.A. la Relazione Aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo n. 537/2014, emessa in data odierna, dalla quale non emergono aspetti significativi da segnalare, e di aver ricevuto in allegato alla Relazione Aggiuntiva la conferma annuale dell'indipendenza della Società di revisione ai sensi dell'art. 6, paragrafo 2), lett. a) del Regolamento UE e che di tale Relazione Aggiuntiva curerà la trasmissione al Consiglio di Amministrazione;
  • ha esercitato le funzioni di competenza del collegio sindacale, nel quale l'art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010 identifica il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile";
  • ha monitorato ai sensi dell'art. 149 comma 1 lett. d) del D.Lgs. n. 58/1998 la funzionalità del sistema di controllo sulle società partecipate e l'adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, comma 2 del D.Lgs. n. 58/1998;
  • ha monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina e, dal 1° gennaio 2021, dal nuovo Codice di Corporate Governance, al quale la Società aderisce;
  • ha vigilato sulla conformità della procedura in materia di operazioni con parti correlate adottata dalla Società ai principi di cui al Regolamento della Consob approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché sul rispetto della procedura medesima;
  • acquisito dagli organi di controllo controllate Sogefi S.p.A. e KOS S.p.A. adeguati elementi informativi sugli aspetti ritenuti più rilevanti nell'espletamento del loro incarico e ha verificato l'assenza di aspetti rilevanti che gli organi di controllo delle società controllate avessero da comunicare;
  • ha verificato l'osservanza delle norme di legge e regolamentari inerenti la formazione e l'impostazione degli schemi del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato nonché

dei relativi documenti di corredo, nei quali viene dato conto, fra l'altro, delle informazioni di cui alla regolamentazione emanata in via congiunta da Banca d'Italia, Consob e Isvap;

  • ha vigilato sull'adeguatezza delle metodologie e dei processi impiegati per la predisposizione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, oltre che sull'assolvimento degli obblighi di legge in merito alla sua redazione e pubblicazione, ivi compreso il rilascio da parte della società incaricata della revisione legale dei conti KPMG S.p.A. della relazione ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254/2016;
  • ha valutato positivamente l'adeguatezza di tutte le procedure, i processi e le strutture che hanno curato la produzione, la rendicontazione e rappresentazione dei risultati e delle informazioni consolidate di carattere non finanziario di cui al D.Lgs. n. 254/2016;
  • ha accertato l'adeguatezza, sotto il profilo del metodo, del processo di impairment test posto in essere per accertare l'esistenza di eventuali perdite di valore sugli attivi iscritti a bilancio assoggettabili a tale procedura;
  • ha verificato che la Relazione sulla Gestione predisposta dal Consiglio di Amministrazione risulti conforme alle leggi ed ai regolamenti vigenti e coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione.

All'esito dell'attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale secondo le modalità sopra descritte, non sono emersi fatti significativi tali da richiederne la segnalazione alle Autorità di Vigilanza, né abbiamo proposte da formulare in ordine al bilancio, alla sua approvazione e alle materie di nostra competenza.

Si precisa che, con riferimento alle vicende inerenti la pandemia da virus COVID-19, il Collegio Sindacale ha acquisito dal management della Società informazioni comprovanti l'attuazione di tutte le misure previste per la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori.

* * *

Nel seguito, sono elencate le specifiche indicazioni da fornire con la presente relazione secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e i suoi successivi aggiornamenti.

  1. Il Collegio Sindacale ha acquisito adeguate informazioni sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate, constatando la loro conformità alla legge ed allo statuto sociale. Abbiamo altresì ottenuto informazioni e ci siamo assicurati che le operazioni deliberate e/o poste in essere non fossero manifestamente imprudenti o azzardate, in contrasto con

le delibere assunte o in potenziale conflitto di interesse o, comunque, tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Di dette operazioni gli Amministratori forniscono adeguata informativa nella Relazione sulla Gestione, cui si fa rinvio.

    1. Non è emersa l'esistenza di operazioni poste in essere dalla Società con soggetti terzi, con società del gruppo o con parti correlate, che possano definirsi atipiche o inusuali da menzionare nella presente relazione. Ci sono state fornite adeguate informazioni sulle operazioni infragruppo e con parti correlate. In base alle informazioni acquisite, abbiamo accertato che tali operazioni sono conformi alla legge e allo statuto, sono rispondenti all'interesse sociale e non sono suscettibili di dar luogo a dubbi in ordine alla correttezza e alla completezza della relativa informativa di bilancio, alla sussistenza di situazioni di conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale ed alla tutela degli azionisti di minoranza. Di tali operazioni, sono forniti idonei dettagli patrimoniali ed economici nei documenti a corredo del bilancio. Le verifiche periodiche ed i controlli svolti presso la Società non hanno evidenziato l'effettuazione di operazioni atipiche e/o inusuali.
    1. Nella Relazione sulla Gestione e nelle Note esplicative ai prospetti contabili separato e consolidato, gli Amministratori forniscono adeguata informativa sulle principali operazioni poste in essere nel corso dell'esercizio sociale. Con riferimento alla fusione per incorporazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite in CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (già COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A., ora denominata CIR S.p.A.), gli Amministratori evidenziano, inoltre, che ai fini contabili e fiscali le operazioni della società incorporata sono state imputate al bilancio della società incorporante a decorrere dal 1° gennaio 2020. Stante la natura economica di riorganizzazione di imprese esistenti, la fusione non ha dato luogo a trasferimenti di controllo delle stesse ma ha comportato l'acquisizione delle quote detenute dagli azionisti di minoranza della società Incorporata. Nel bilancio della società incorporante, ha comportato l'iscrizione di un disavanzo da annullamento. In considerazione della rilevanza di tale operazione e del connesso aumento di capitale, è stato ritenuto dalla società incaricata della revisione KPMG S.p.A. che la fusione rappresenti un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società.

Gli Amministratori hanno predisposto il bilancio d'esercizio sulla base del presupposto della continuità aziendale avendo valutato che non sussistono

significative incertezze, come definite dal paragrafo 24 del Principio IAS 1, sulla continuità aziendale. Nella Relazione sulla Gestione e nelle Note esplicative ai prospetti contabili separato e consolidato, gli Amministratori illustrano gli impatti della situazione connessa al Covid-19 sull'attività della Società e delle controllate Sogefi S.p.A. e KOS S.p.A., nonché sulle stime e le valutazioni contabili, sia nel bilancio separato di CIR S.p.A. che nel bilancio consolidato del Gruppo CIR. Al riguardo, gli Amministratori evidenziano che tali stime risultano pienamente supportate dai valori calcolati sulla base dei nuovi piani aziendali approvati dalle controllate Sogefi S.p.A. e KOS S.p.A. e che la Società ha tenuto conto degli impatti del Covid-19 nella determinazione delle principali voci di bilancio con particolare riguardo (a) alla eventuale perdita di valore dell'avviamento, delle attività immateriali e materiali e delle partecipazioni nel bilancio separato, a causa del deterioramento delle prospettive economiche; (b) ai rischi connessi alle attività e passività finanziarie, con particolare attenzione al rischio di liquidità e alla misurazione delle perdite attese su crediti; (c) all'applicazione del principio IFRS 16 "Leasing", in relazione alle specifiche problematiche connesse alle conseguenze del Covid-19. In particolare, per l'Impairment Test, la Società (i) ha utilizzato piani aggiornati, approvati dai Consigli di Amministrazione di Sogefi S.p.A. e KOS S.p.A. in febbraio 2021, (ii) ha rivisto la determinazione di alcuni paramenti del tasso di attualizzazione al fine di neutralizzare gli effetti sui tassi di mercato delle misure adottate dalle banche centrali europea e americana per fronteggiare gli effetti economici derivanti dalla pandemia da Covid-19 (ad esempio utilizzando medie per i tassi risk-free fondate su orizzonti temporali allungati rispetto a precedenti esercizi), (iii) ha elaborato analisi di sensitività, anche combinate, sui principali parametri di calcolo.

  1. La società incaricata della revisione legale dei conti KPMG S.p.A. ha emesso, in data odierna, le relazioni in ordine alla revisione contabile di cui agli artt. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e 10 del Regolamento UE n. 537/2014 relative al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato chiusi al 31 dicembre 2020, comprendenti anche il giudizio di coerenza previsto dall'art. 14, comma 2, lett. e) del D. Lgs. n. 39/2010 e dall'art. 123 bis, comma 4, D.Lgs. n. 58/1998, senza rilievi o richiami di informativa, nonché le indicazioni e le attestazioni richieste dall'art. 14, comma 2, D.Lgs. n. 39/2010, dall'art. 10 del Regolamento UE n. 537/2014, nonché dall'art. 4 del Regolamento CONSOB di attuazione del D.Lgs. n. 254/16.

    1. In relazione alle previsioni introdotte dal D. Lgs. 135/2016 in adesione al regolamento UE 537/2014 sul tema, il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio ha provveduto alla preventiva analisi ed eventuale autorizzazione di ogni incarico conferito dalla Società e dalle sue controllate a KPMG S.p.A. oppure a società della sua rete professionale. I corrispettivi di tali incarichi risultano adeguati alla dimensione ed alla complessità dei lavori effettuati e non appaiono in ogni caso idonei ad incidere sull'indipendenza e sull'autonomia dei revisori nello svolgimento delle proprie funzioni di revisione legale dei conti.
    1. Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, la Società ha conferito incarichi alla società di revisione per la prestazione di servizi diversi dalla revisione per complessivi Euro 27mila. Le società controllate hanno conferito incarichi alla società di revisione per la prestazione di servizi diversi dalla revisione per complessivi Euro 26mila e a società appartenenti alla rete della società di revisione, sempre per la prestazione di servizi, per complessivi Euro 61mila.
    1. Inoltre, sin dal 2017, la Società ha conferito a KPMG S.p.A. un incarico ulteriore rispetto alla revisione legale dei conti relativo all'emissione per il periodo 2017-2025 della attestazione sulla conformità delle informazioni fornite nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016 a fronte di un corrispettivo annuale pari ad Euro 27mila. Analogo incarico è stato conferito a KPMG S.p.A. anche dalle società controllate, a fronte di un corrispettivo annuo complessivo di Euro 17mila. In relazione a quanto sopra, il Collegio Sindacale dà atto di aver verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione ritenendo che i corrispettivi richiesti risultino adeguati alla dimensione e alla complessità dei servizi resi e che non appaiano, in ogni caso, idonei ad incidere sull'indipendenza e sull'autonomia dei revisori nello svolgimento delle loro funzioni.
    1. Nel corso dell'esercizio 2020, abbiamo rilasciato pareri ai sensi dell'art. 2389 del Codice Civile.
    1. Nel corso dell'esercizio 2020, non sono pervenute denunce di cui all'art. 2408 del Codice Civile.
    1. Nel corso dell'esercizio 2019 il Collegio Sindacale ha rilasciato i pareri di legge e le attestazioni richieste. Il contenuto di tali pareri non è risultato in contrasto con le deliberazioni successivamente assunte dal Consiglio di Amministrazione.
    1. Il Collegio non ha conoscenza di esposti di cui riferire nella presente Relazione.

    1. Nel corso del 2020, il Consiglio di Amministrazione si è riunito 8 volte. Il Consiglio in carica sino all'Assemblea dell'8 giugno 2020 si è riunito in 5 occasioni. Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione, dall'8 giugno al 31 dicembre 2020, si è riunito in 3 occasioni, con la partecipazione di tutti i consiglieri. Nel corso del 2020, il Comitato Nomine e Remunerazioni si è riunito 4 volte. Dall'8 giugno al 31 dicembre 2020, il suddetto Comitato si è riunito 2 volte. Nel corso del 2020, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità si è riunito 6 volte. Dall'8 giugno al 31 dicembre 2020, il Comitato si è riunito 5 volte. Nel corso dell'anno 2020, il Collegio Sindacale in carica fino all'8 giugno 2020 si è riunito 6 volte. Il Collegio Sindacale nominato l'8 giugno 2020 ed attualmente in carica, si è riunito 6 volte.
    1. Il Collegio Sindacale non ha particolari osservazioni da formulare sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, che appaiono essere stati costantemente osservati, e sull'adeguatezza della struttura organizzativa, di cui è stata riscontrata l'idoneità al soddisfacimento delle esigenze gestionali e di controllo sull'operatività aziendale. Il Collegio Sindacale ritiene che gli strumenti, gli istituti e le prassi di governance adottati dalla Società costituiscano nel complesso un presidio idoneo al rispetto dei principi di corretta amministrazione nella prassi operativa. L'organo di controllo ha vigilato sui procedimenti deliberativi del Consiglio di Amministrazione e ha verificato che le scelte di gestione fossero conformi alla disciplina applicabile (legittimità sostanziale), adottate nell'interesse della Società, compatibili con le risorse e il patrimonio aziendale e adeguatamente supportate da processi di informazione, analisi e verifica.
    1. Il sistema di controllo interno è apparso adeguato alle caratteristiche dimensionali e gestionali della Società, come accertato anche nel corso delle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità alle quali almeno un membro del Collegio Sindacale ha partecipato. Il Responsabile della funzione di Internal Auditing, anche mediante la partecipazione alle riunioni del Collegio Sindacale, ha garantito il collegamento funzionale ed informativo sulle modalità di svolgimento dei propri compiti istituzionali di controllo e sugli esiti delle attività di verifica svolte in conformità al piano di audit. Il collegamento funzionale e informativo tra il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 è stato assicurato sia attraverso il periodico scambio di flussi informativi sia dal fatto che il responsabile

della funzione di Internal Auditing riveste anche il ruolo di componente dell'Organismo di Vigilanza.

    1. Il Collegio Sindacale non ha osservazioni da formulare sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sulla sua affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione. Con riferimento all'informativa contabile contenuta nei bilanci separato e consolidato al 31 dicembre 2020 sono state rese le attestazioni del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5 del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni, le quali non evidenziano aspetti di rilievo. Il Dirigente preposto non ha segnalato, nell'ambito degli scambi informativi con il Collegio Sindacale, carenze nei processi operativi e di controllo tali da poter incidere sulla adeguatezza delle procedure amministrativo contabili e sulla loro corretta applicazione ai fini dell'informativa finanziaria.
    1. Il Collegio Sindacale non ha osservazioni da formulare sull'adeguatezza dei flussi informativi resi dalle società controllate alla Società in qualità di Capogruppo volti ad assicurare il tempestivo adempimento degli obblighi di comunicazione previsti dalla legge.
    1. Nel corso dei periodici scambi di dati e di informazioni tra il Collegio Sindacale e la società di revisione KPMG S.p.A., non sono emersi ulteriori aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione.
    1. La Società ha aderito in maniera sostanziale alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina così come aggiornato e modificato nel corso del tempo dal Comitato per la Corporate Governance ed ha formulato un proprio codice di autodisciplina. La Società ha illustrato il proprio modello di governo societario nell'apposita Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, redatta ai sensi dell'art. 123-bis del D. Lgs. n. 58/1998 e delle vigenti disposizioni normative e regolamentari in tema di informativa sull'adesione a codici di comportamento. Per quanto di nostra competenza, abbiamo vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal sopra richiamato Codice di Autodisciplina, come adottate dalla Società, curando, fra l'altro, che nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari venissero esposti gli esiti della periodica verifica del Collegio Sindacale in merito alla sussistenza, in capo ai componenti dello stesso Collegio Sindacale, dei requisiti di indipendenza, determinati

in base ai medesimi criteri previsti con riferimento agli Amministratori. La Società ha adottato, implementato e tenuto aggiornato un "Modello Organizzativo" di comportamento e regolamentazione dell'attività ed ha provveduto alla costituzione dell'Organismo di Vigilanza previsto dal D. Lgs. n. 231/2001. La Società ha inoltre adottato un Codice Etico di comportamento. Si dà atto, inoltre, che la Società ha approvato un'adeguata Procedura per la gestione, il trattamento e la comunicazione delle informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni rilevanti e privilegiate e il Codice di Comportamento in materia di internal dealing, in conformità con la vigente normativa in materia di market abuse.

    1. L'attività di vigilanza del Collegio Sindacale si è svolta nel corso dell'esercizio 2020 con carattere di normalità e, da essa, non sono emerse omissioni, fatti censurabili o irregolarità da rilevare in questa sede.
    1. Al fine di consentire lo scambio di informazioni previsto dall'art. 151, 2° comma, del D.Lgs. n. 58/1998, il Collegio Sindacale si è riunito con i presidenti degli organi di controllo di Sogefi S.p.A. e di KOS S.p.A. per ottenere informazioni in merito all'attività di vigilanza dai medesimi svolta nel corso dell'esercizio 2020, ai sistemi di amministrazione e controllo adottati e all'andamento dell'attività sociale. Da detti scambi informativi non sono emerse segnalazioni, né sono emersi fatti, tali da dover essere menzionati nella presente relazione.
    1. A compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, non abbiamo proposte da formulare ai sensi dell'art. 153, comma 2 del D.Lgs. n. 58/1998 in ordine al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, alla sua approvazione e alle materie di nostra competenza, così come nulla abbiamo da osservare sulla proposta di destinazione dell'utile netto dell'esercizio, pari a Euro 2.631.049,72, nonché sulla proposta di destinazione dello stesso alla voce "Utili portati a nuovo" formulata dal Consiglio di Amministrazione.

Milano, 8 aprile 2021 Il Collegio Sindacale

RELAZIONI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020
include avviamento per €492,0 milioni.
La recuperabilità dell'avviamento iscritto in
bilancio è verificata dagli Amministratori della
Società almeno annualmente ed
ogniqualvolta vi sia un'indicazione che
l'attività possa aver subito una perdita di
valore, confrontando il valore contabile con
la stima del valore recuperabile attraverso
impairment test, tenuto conto delle analoghe
verifiche di recuperabilità svolte dagli
Amministratori delle società controllate.
Il Gruppo ha determinato il valore
recuperabile dell'avviamento stimando il
valore d'uso con la metodologia della
attualizzazione dei flussi finanziari futuri
attesi. Tale metodologia è caratterizzata da
un elevato grado di complessità e dall'utilizzo
di stime, per loro natura incerte e soggettive,
con riferimento ai seguenti elementi:
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, dei flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi e dei
tassi di crescita previsionali;
i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
recuperabilità dell'avviamento un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
Le procedure di revisione da noi svolte,
tenuto conto dell'attività svolta dai team di
revisione delle componenti nell'ambito dei
rispettivi incarichi conferiti dalle controllate
Sogefi S.p.A. e KOS S.p.A., hanno incluso:
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dell'impairment
test approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo;
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei dati previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanziari
attesi alla base dell'impairment test;
analisi della ragionevolezza delle ipotesi
adottate dal Gruppo nella
predisposizione dei dati previsionali;
esame degli scostamenti tra i dati
previsionali degli esercizi precedenti e i
dati consuntivati al fine di comprendere
l'accuratezza del processo di stima
adottato dal Gruppo;
confronto tra i flussi finanziari futuri attesi
alla base dell'impairment test e i flussi
previsti nei dati previsionali ed analisi
della ragionevolezza degli eventuali
scostamenti;
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
del modello dell'impairment test e delle
relative assunzioni;
esame dell'analisi di sensitività effettuata
dagli Amministratori, circa le assunzioni
chiave adottate nella predisposizione
dell'impairment test;
esame dell'adeguatezza dell'informativa
fornita dagli Amministratori nelle note
esplicative al bilancio consolidato con
riferimento alla recuperabilità
dell'avviamento.

-

-

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020
include partecipazioni in imprese controllate
per €587,8 milioni, riferite principalmente alle
società controllate CIR Investimenti S.p.A.
per €204,3 milioni, KOS S.p.A. per €175,8
milioni, Sogefi S.p.A. per €109,0 milioni e
CIR International S.A. per €98,1 millioni.
Almeno annualmente gli Amministratori
verificano la presenza di indicatori di
potenziale riduzione di valore di tali
partecipazioni e, qualora ve ne siano,
procedono all'analisi della recuperabilità del
valore di carico confrontandolo con il valore
recuperabile. Per KOS e Sogefi il valore
recuperabile è stato stimato tramite il valore
d'uso determinato mediante attualizzazione
dei flussi finanziari futuri attesi (impairment
test). Per CIR Investimenti e CIR
International, il valore recuperabile è stato
stimato tramite il fair value less costs to
dispose. Tale metodologia è caratterizzata
da un elevato grado di complessità e
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dell'impairment
test approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società;
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei dati previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanziari
attesi alla base dell'impairment test;
analisi della ragionevolezza delle ipotesi
adottate dalla Società nella
predisposizione dei dati previsionali;
esame degli scostamenti tra i dati
previsionali degli esercizi precedenti e i
dati consuntivati al fine di comprendere il
grado di accuratezza del processo di
stima adottato dalla Società:
confronto tra i flussi finanziari attesi alla
base dell'impairment test e i flussi
previsti nei dati previsionali ed analisi
dall'utilizzo di stime, per loro natura incerte e
soggettive, con riferimento ai seguenti
elementi:
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
della ragionevolezza degli eventuali
scostamenti;
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
economico generale e del settore di
appartenenza, dei flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi e dei
tassi di crescita previsionali;
del modello di impairment test e delle
relative assunzioni;
esame dell'analisi di sensitività effettuata
dagli Amministratori, circa le assunzioni
chiave adottate nella predisposizione
i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
dell'impairment test;
per le partecipazioni in CIR Investimenti
e CIR International: analisi del fair value
Per tali ragioni, abbiamo considerato la
valutazione delle partecipazioni in imprese
controllate un aspetto chiave dell'attività di
revisione.
less costs to dispose, anche con il
coinvolgimento degli esperti del network
KPMG, e confronto con il relativo valore
di carico:

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
- esame dell'adeguatezza dell'informativa
fornita dagli Amministratori nelle note
esplicative al bilancio d'esercizio con
riferimento alla valutazione delle
partecipazioni.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
In data 19 febbraio 2020, è divenuta efficace
la fusione per incorporazione ("la Fusione")
di CIR S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite
(I"Incorporata") in CIR S.p.A. - Compagnie
Industriali Riunite (già COFIDE - Gruppo De
Benedetti S.p.A. o l'"Incorporante"), con
conseguente estinzione dell'Incorporata.
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
analisi del progetto di Fusione e degli
ulteriori documenti e atti prescritti dalla
legge per il perfezionamento della
Fusione;
Ai fini contabili e fiscali le operazioni
dell'Incorporata sono state imputate al
bilancio dell'Incorporante a decorrere dal
1º gennaio 2020.
lettura dei verbali dei Consigli di
Amministrazione dell'Incorporata e
dell'Incorporante che hanno approvato il
progetto di Fusione;
Stante la natura economica di
riorganizzazione di imprese esistenti, la
Fusione non ha dato luogo a trasferimenti di
controllo delle stesse ma ha comportato
l'acquisizione delle quote detenute dagli
azionisti di minoranza della società
Incorporata.
Nel bilancio dell'Incorporante la Fusione ha
comportato l'iscrizione di un disavanzo da
annullamento pari a €187,3 milioni e ad un
avanzo da concambio, pari ad €15,9 milioni.
In considerazione della rilevanza di tale
operazione e del connesso aumento di
capitale, abbiamo ritenuto che la Fusione
rappresenti un aspetto chiave della revisione
contabile del bilancio d'esercizio di CIR
S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite.
- lettura dei verbali delle Assemblee degli
Azionisti inerenti l'approvazione della
Fusione:
- lettura della corrispondenza intercorsa
con gli organismi di vigilanza;
- analisi dei criteri applicati dagli
Amministratori nella contabilizzazione
della Fusione e dei pareri forniti da
esperti indipendenti interpellati dalla
Direzione;
verifica delle scritture contabili effettuate
dalla Società ed analisi della corretta
confluenza delle poste di bilancio della
Incorporata nella Incorporante;
- esame dell'adeguatezza dell'informativa
fornita dagli Amministratori nelle note
esplicative al bilancio d'esercizio con
riferimento alla Fusione

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