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CIR Group

Annual Report Apr 4, 2018

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO, BILANCIO DI ESERCIZIO E RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ESERCIZIO 2017

ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 03
AVVISO DI CONVOCAZIONE 04

RELAZIONE SULLA GESTIONE

1. ANDAMENTO DEL GRUPPO 10
2. ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO 14
3. PROSPETTO DI RACCORDO TRA I DATI DEL BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO
E I DATI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 15
4. ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE 17
5. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 23
6. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI COFIDE S.p.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI 23
7. ALTRE INFORMAZIONI 25

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017

1. PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE‐FINANZIARIA 29
2. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO 30
3. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 31
4. PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO 32
5. PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 33
6. NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 34
BILANCIO CONSOLIDATO DELLA SOCIETÀ CONTROLLATA DIRETTA AL 31 DICEMBRE 2017 136
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154‐BIS DEL D.LGS 58/98 139

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017

1.
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE‐FINANZIARIA 141
2.
PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO 142
3.
PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 143
4.
PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO 144
5.
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 145
6.
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 146
BILANCIO D'ESERCIZIO DELLA SOCIETÀ CONTROLLATA DIRETTA AL 31 DICEMBRE 2017 184
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154‐BIS DEL D.LGS 58/98 187
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2017 188
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 196
RELAZIONI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 204

La presente Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017 è redatta ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 e predisposta in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

COFIDE ‐ Gruppo De Benedetti S.p.A.

Capitale Sociale € 359.604.959 Registro Imprese e Codice Fiscale 01792930016 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di FRATELLI DE BENEDETTI S.p.A.

Sede legale e operativa Sede amministrativa 20121 Milano, Via Ciovassino 1 10129 Torino, Via Valeggio 41 Tel. (02) 72270.1 Telefax (02) 72270.270 Tel. e Telefax (011) 5517 +

ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Onorario CARLO DE BENEDETTI
Presidente RODOLFO DE BENEDETTI (*)
Consiglieri SILVIA CANDIANI
MASSIMO CREMONA (1) (2) (3)
EDOARDO DE BENEDETTI
MARCO DE BENEDETTI
PAOLA DUBINI (1) (2)
PIERLUIGI FERRERO
FRANCESCO GUASTI (1) (2)
MARIA SERENA PORCARI (2)

Segretario del Consiglio MASSIMO SEGRE

COLLEGIO SINDACALE

Presidente RICCARDO ZINGALES
Sindaci Effettivi TIZIANO BRACCO
ANTONELLA DELLATORRE
Sindaci Supplenti LUIGI NANI
LUIGI MACCHIORLATTI VIGNAT
PAOLA ZAMBON

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

Segnalazione ai sensi della raccomandazione di cui alla comunicazione Consob DAC/RM/97001574 del 20 febbraio 1997

(*) Poteri come da Corporate Governance

(1) Membro del Comitato Nomine e Remunerazione

(2) Membro del Comitato Controllo e Rischi

(3) Lead Independent Director

COFIDE – GRUPPO DE BENEDETTI S.p.A.

Milano – Via Ciovassino n. 1

Capitale Sociale: Euro 359.604.959,00 i.v. – Reg. Imp. e Cod. Fisc. N. 01792930016 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di F.lli De Benedetti S.p.A.

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede Ordinaria e Straordinaria, in prima convocazione per il giorno 26 aprile 2018 alle ore 16,00, presso il Centro Congressi - Palazzo delle Stelline, Corso Magenta n. 61, in Milano e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 27 aprile 2018, stessi ora e luogo, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

Parte Ordinaria

    1. Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017. Delibere relative. Presentazione bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.
    1. Proposta di revoca della delibera del 28 aprile 2017 relativa all'autorizzazione ad acquistare e disporre di azioni proprie e proposta di nuova autorizzazione.
    1. Relazione sulla Remunerazione.

Parte Straordinaria

    1. Modifica dell'art. 11 dello Statuto Sociale. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
    1. Deleghe al Consiglio di Amministrazione ai sensi degli artt. 2420-ter e 2443 del Codice Civile; conseguente modifica dell'art. 17 dello Statuto Sociale. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

INFORMAZIONI SUL CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale è di € 359.604.959,00 suddiviso in n. 719.209.918 azioni ordinarie del valore nominale di € 0,50 cadauna aventi tutte diritto di voto ad eccezione delle azioni proprie il cui diritto di voto è sospeso.

Ad ogni azione è attribuito un voto ovvero due voti ai sensi dell'art. 8 dello Statuto Sociale, nelle ipotesi di positivo accertamento di tale diritto effettuato dall'organo amministrativo.

PARTECIPAZIONE E RAPPRESENTANZA ALL'ASSEMBLEA

La legittimazione all'intervento in Assemblea ed all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione – effettuata da un intermediario abilitato ai sensi dell'art. 83-sexies del D.Lgs. n. 58/1998 e sue successive modifiche e integrazioni (TUF) – in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile di martedì 17 aprile 2018, settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione. Coloro che diventeranno titolari solo successivamente a tale data non avranno diritto di partecipare e di votare in Assemblea.

Per agevolare l'accertamento della loro legittimazione a prendere parte ai lavori assembleari, i partecipanti sono pregati di esibire la copia della comunicazione effettuata alla Società che l'intermediario abilitato, in conformità alla normativa vigente, è tenuto a mettere a loro disposizione. Gli Azionisti titolari di azioni eventualmente non ancora dematerializzate dovranno preventivamente consegnare le stesse ad un intermediario abilitato per la loro immissione nel sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione, ai sensi dell'art. 17 del Provvedimento congiunto Consob/Banca d'Italia del 22 febbraio 2008, e sue successive modifiche e integrazioni, e chiedere la trasmissione della comunicazione sopra citata.

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare in Assemblea a norma dell'art. 2372 C.C. nonché delle altre disposizioni, anche regolamentari, applicabili. E' possibile utilizzare alternativamente la formula di delega inserita in calce alla comunicazione rilasciata

COFIDE - Gruppo De Benedetti S.p.A.

dall'intermediario abilitato oppure il modulo di delega pubblicato sul sito internet della Società www.cofide.it nella sezione Documenti. La delega può essere notificata mediante invio a mezzo raccomandata A.R. presso gli Uffici in Milano – Via Nervesa n° 21 o, in alternativa, elettronicamente mediante invio all'indirizzo di posta elettronica certificata [email protected]. Qualora il rappresentante consegni o trasmetta alla Società una copia della delega deve attestare, sotto la propria responsabilità, la conformità della delega all'originale e l'identità del delegante. In conformità alla normativa applicabile, gli Azionisti possono conferire delega, senza spese a loro carico, allo Studio Segre S.r.l. quale Rappresentante Designato dalla Società ai sensi dell'art. 135 undecies del TUF. La delega deve essere conferita mediante sottoscrizione di apposito modulo reperibile nella suddetta sezione del sito internet. Il modulo firmato deve essere consegnato al Rappresentante Designato mediante invio a mezzo raccomandata A.R. presso Studio Segre S.r.l. – Via Valeggio n. 41 – 10129 Torino, ovvero inviato tramite posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected], entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea anche in seconda convocazione (ossia entro martedì 24 aprile 2018 per la prima convocazione, ovvero entro mercoledì 25 aprile 2018 in relazione alla seconda). La delega non ha effetto per le proposte in relazione alle quali non siano state conferite istruzioni di voto. La delega e le istruzioni di voto sono revocabili entro i medesimi termini entro i quali possono essere conferite. La comunicazione alla Società effettuata dall'intermediario abilitato attestante la legittimazione all'intervento in Assemblea è necessaria anche in caso di conferimento della delega al Rappresentante Designato dalla Società; pertanto, in mancanza della predetta comunicazione, la delega dovrà considerarsi priva di effetto.

DIRITTO DI PORRE DOMANDE SULLE MATERIE ALL'ORDINE DEL GIORNO

Gli Azionisti che intendono porre domande sulle materie all'ordine del giorno dell'Assemblea possono inviarle a mezzo raccomandata A.R. presso gli Uffici in Milano, Via Nervesa n° 21 o mediante un messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] allegando, alternativamente, la certificazione, rilasciata da un intermediario abilitato, comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto, ovvero la comunicazione attestante la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto. Le domande devono pervenire entro la fine del terzo giorno precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, ovvero entro il 23 aprile 2018.

La Società fornirà una risposta al più tardi durante l'Assemblea. Le domande aventi lo stesso contenuto riceveranno una risposta unitaria.

INTEGRAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO E PRESENTAZIONE DI NUOVE PROPOSTE DI DELIBERAZIONE

Ai sensi dell'art. 126-bis del TUF, gli Azionisti che rappresentino, anche congiuntamente, almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso, l'integrazione delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno. Si ricorda, peraltro, che l'integrazione delle materie da trattare non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea, a norma di legge, delibera su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa da quelle di cui all'art. 125-ter, comma 1, del TUF.

Le domande devono essere presentate, a mezzo raccomandata A.R. presso gli Uffici in Milano, Via Nervesa n° 21 ovvero per posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] e devono essere corredate da una relazione sulle materie di cui viene proposta la trattazione, nonché dalla/e certificazione/i rilasciata/e da un intermediario abilitato comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto. Delle eventuali integrazioni all'ordine del giorno e presentazione di nuove proposte di deliberazione verrà data notizia, nelle stesse forme di cui al presente avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima della data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, termine entro il quale sarà messa a disposizione del pubblico la relazione predisposta dai soci proponenti.

DOCUMENTAZIONE

La documentazione relativa agli argomenti posti all'Ordine del Giorno, prevista dalla normativa vigente, comprendente, fra l'altro, il testo integrale delle proposte di deliberazione, sarà a

disposizione del pubblico nei termini di legge, presso gli Uffici di Milano, Via Nervesa n. 21 (la Sede Legale di Via Ciovassino n. 1 è in corso di ristrutturazione), presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE all'indirizzo e sul sito internet della Società www.cofide.it, sezione Documenti; gli Azionisti hanno facoltà di ottenerne copia.

Le relazioni finanziarie relative all'esercizio 2017 saranno messe a disposizione del pubblico con le medesime modalità.

Lo Statuto sociale è disponibile sul sito www.cofide.it, sezione Corporate Governance.

Milano, 26 marzo 2018

p. il Consiglio di Amministrazione Il Presidente – Dott. Rodolfo De Benedetti Signori Azionisti,

nell'esercizio 2017 il gruppo Cofide ha registrato una perdita netta consolidata di € 3,0 milioni rispetto a un utile di € 21,2 milioni dell'esercizio precedente.

Il risultato consolidato è stato determinato dalla contribuzione negativa della controllata CIR per € 3,3 milioni (+€ 18,4 milioni nel 2016) e dal contributo della Capogruppo Cofide, positivo per € 0,3 milioni (+€ 2,8 milioni nel 2016).

Per la controllata CIR l'esercizio 2017 è stato caratterizzato da andamenti positivi sia delle proprie controllate industriali che della gestione finanziaria; ciononostante CIR ha registrato una perdita netta consolidata di € 5,9 milioni rispetto ad un utile di € 33,8 milioni dell'esercizio precedente a causa dell'onere fiscale di natura straordinaria sostenuto dalla controllata GEDI per la definizione di un contenzioso pendente in Cassazione per fatti risalenti al 1991, il cui impatto pro quota sul risultato netto consolidato CIR è stato negativo per € 65,5 milioni. Escludendo tale onere straordinario, il risultato netto consolidato CIR sarebbe stato positivo per € 59,6 milioni, in netta progressione rispetto al 2016.

Il contributo delle controllate industriali al risultato consolidato CIR, prima del citato onere fiscale, è ammontato a € 41,5 milioni, in consistente aumento rispetto a € 25,1 milioni del 2016.

Passando all'analisi delle singole partecipate, per quanto riguarda il gruppo editoriale GEDI, l'esercizio 2017 è stato caratterizzato da significativi eventi ed operazioni di natura straordinaria.

Il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l'integrazione in GEDI del Gruppo ITEDI, editore dei quotidiani La Stampa ed il Secolo XIX, dando vita al principale gruppo editoriale del Paese nel settore della stampa quotidiana. Per effetto di tale operazione, GEDI ha acquisito il controllo totalitario del gruppo ITEDI, consolidandone i risultati economici a partire dal 1° luglio 2017. Quale operazione propedeutica a tale integrazione, nel corso del quarto trimestre del 2016, al fine di rientrare nei limiti di concentrazione previsti dalla legislazione vigente per il settore dei quotidiani, il gruppo aveva proceduto al deconsolidamento di 5 testate locali, mediante la vendita di quattro di esse (Alto Adige, Il Trentino, Il Centro e La città di Salerno) e la cessione in affitto della restante (La Nuova Sardegna). Pertanto il perimetro di attività del 2017 è stato sensibilmente diverso da quello del 2016.

Il 29 settembre 2017, come anticipato, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di avvalersi della facoltà di definire, ex art. 11 Dl n.50/2017, un contenzioso fiscale per fatti risalenti al 1991. L'adesione comporta per la società il pagamento di un importo pari a € 175,3 milioni, di cui € 140,2 milioni pagati nel 2017 e i restanti € 35,1 milioni da versare entro il 30 giugno 2018. Nel considerare che la Società disponga dei requisiti e dei mezzi per rendere tale esborso finanziariamente ed economicamente sostenibile, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che tale definizione rispondesse all'interesse sociale in ragione dei vantaggi derivanti dalla rimozione di un possibile rischio fiscale dalle potenziali conseguenze economico‐finanziarie di medio/lungo termine rilevanti e certamente di assai maggiore gravità rispetto alla scelta deliberata.

Nel 2017, in presenza di un contesto nuovamente difficile per il settore editoriale, GEDI ha registrato ricavi in crescita del 8,2% e sostanzialmente stabili a perimetro equivalente; l'EBITDA è ammontato a € 53,3 milioni, in significativo miglioramento rispetto all'esercizio precedente, anche a perimetro equivalente.

COFIDE | BILANCIO 2017 | RELAZIONE SULLA GESTIONE

Il gruppo, a causa dell'onere fiscale, ha registrato una perdita di € 123,3 milioni (a fronte di un utile di € 10,4 milioni nel 2016), che trova integrale copertura nelle riserve disponibili di patrimonio netto, senza intaccare il capitale sociale. Il risultato netto, ante onere fiscale straordinario, sarebbe stato positivo per € 19,9 milioni.

Sogefi ha conseguito una crescita dei ricavi del 6,2%, con un andamento migliore rispetto al mercato in Europa, Nord America e Asia. L'EBITDA è aumentato del 8,6% a € 165,8 milioni e l'utile netto è passato da € 9,3 milioni del 2016 a € 26,6 milioni nel 2017. Tali risultati confermano l'efficacia delle azioni intraprese dalla società per migliorare la redditività e la generazione di cassa.

Infine KOS ha registrato un incremento dei ricavi del 6,4%, dovuto alla crescita organica in tutte le aree di attività e alle acquisizioni di cinque strutture perfezionate nel corso dell'esercizio. L'EBITDA è aumentato da € 82,6 milioni nel 2016 a € 87,9 milioni e l'utile netto da € 23,4 milioni a € 29,0 milioni.

Il contributo di CIR S.p.A. (incluse le controllate non industriali) è stato positivo per € 18,1 milioni rispetto a € 8,7 milioni del 2016.

L'indebitamento finanziario netto della Capogruppo COFIDE al 31 dicembre 2017 era pari a € 31,1 milioni rispetto a € 23,3 milioni al 31 dicembre 2016. La variazione è principalmente dovuta, in aumento, agli esborsi per l'acquisto di azioni proprie per € 11,4 milioni e, in diminuzione, all'incasso di dividendi, al netto di quelli pagati, per € 3,8 milioni.

Il patrimonio netto consolidato del gruppo COFIDE al 31 dicembre 2017 era pari a € 524,7 milioni, rispetto a € 563,4 milioni al 31 dicembre 2016. La variazione è sostanzialmente dovuta alla perdita del periodo, alla diluizione conseguente all'integrazione del gruppo ITEDI in GEDI, alla distribuzione di dividendi e all'acquisto di azioni proprie.

Si ricorda che la capogruppo Cofide, in conformità e in esecuzione dell'autorizzazione rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2016, in data 16 febbraio 2017 ha avviato un piano di acquisto di azioni proprie. Al 31 dicembre 2017 la Società possedeva n. 19.188.559 azioni proprie (2,67% del capitale) per un valore di € 11,4 milioni.

Le società controllate operative di COFIDE sono attive nei seguenti settori: media (stampa, radio, internet e pubblicità), componentistica per autoveicoli (sospensioni, filtrazione, aria e raffreddamento) e sanità (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, cure oncologiche, diagnostica e gestioni ospedaliere).

Allo scopo di fornire ulteriori informazioni sull'andamento economico‐patrimoniale nel corso del 2017, vengono presentati il conto economico e la struttura patrimoniale che evidenziano la contribuzione delle società controllate al risultato netto ed al patrimonio netto di COFIDE.

Il conto economico si presenta come segue:

(in milioni di euro) 2017 2016
Contribuzioni delle partecipazioni in società controllate:
‐ CIR S.p.A. (3,3) 18,4
TOTALE CONTRIBUZIONI (3,3) 18,4
Proventi ed oneri netti da negoziazione e valutazione titoli 2,7 5,9
Proventi ed oneri finanziari netti (0,9) (1,1)
Costi netti di gestione (1,4) (1,7)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (2,9) 21,5
Imposte sul reddito (0,1) (0,3)
RISULTATO NETTO (3,0) 21,2

La struttura patrimoniale al 31 dicembre 2017 presenta, a fronte di un patrimonio netto di € 524,7 milioni, un indebitamento finanziario netto della Capogruppo di € 31,1 milioni e immobilizzazioni finanziarie per € 557,0 milioni.

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016
CIR S.p.A. 536,3 575,0
PARTECIPAZIONI IMMOBILIZZATE 536,3 575,0
Altre immobilizzazioni finanziarie 20,7 12,9
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 557,0 587,9
Immobilizzazioni materiali 1,2 1,2
Saldo crediti e debiti d'esercizio (2,4) (2,4)
CAPITALE INVESTITO NETTO 555,8 586,7
Finanziato da:
Patrimonio netto 524,7 563,4
Indebitamento finanziario netto (31,1) (23,3)

Le "Altre immobilizzazioni finanziarie", pari a € 20,7 milioni, sono principalmente costituite per € 3,6 milioni dall'investimento effettuato da Cofide nel fondo di investimento immobiliare Jargonnant, per € 6,6 milioni dall'investimento nel fondo Three Hills Decalia, dedicato a investimenti in piccole e medie imprese europee, e da altri investimenti in partecipazioni non strategiche per complessivi € 10,5 milioni. La variazione di € 7,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 è dovuta, in diminuzione, a rimborsi di capitale del fondo Jargonnant per complessivi € 2,7 milioni e, in aumento, a investimenti netti per € 2,9 milioni e a rettifiche di valore per adeguamento a fair value per € 7,6 milioni.

1. Andamento del Gruppo

I ricavi consolidati del 2017 sono stati pari a € 2.796,7 milioni rispetto a € 2.620,7 milioni del 2016, con un incremento del 6,7% (+7,3% a parità di cambi). GEDI ha registrato un aumento dei ricavi dell'8,2% (stabile a perimetro equivalente), Sogefi del 6,2% e KOS del 6,4%. I ricavi conseguiti all'estero rappresentano il 56,7% del totale, grazie allo sviluppo internazionale di Sogefi.

I ricavi consolidati possono essere così analizzati:

Variazione
(in milioni di euro) 2017 % 2016 % assoluta %
Media
GEDI Gruppo Editoriale 633,7 22,7 585,5 22,3 48,2 8,2
Componentistica per autoveicoli
Gruppo Sogefi 1.672,4 59,8 1.574,1 60,1 98,3 6,2
Sanità
Gruppo KOS 490,6 17,5 461,1 17,6 29,5 6,4
Totale ricavi consolidati 2.796,7 100,0 2.620 ,7 100,0 176,0 6,7
di cui: ITALIA 1.211,5 43,3 1.136,9 43,4 74,6 6,6
ESTERO 1.585,2 56,7 1.483,8 56,6 101,4 6,8

Il conto economico consolidato sintetico è il seguente:

(in milioni di euro) 2017 % 2016 %
Ricavi 2.796,7 100,0 2.620,7 100,0
Margine operativo lordo (EBITDA) consolidato (1) 289,0 10,3 257,1 9,8
Risultato operativo (EBIT) consolidato 152,8 5,5 127,8 4,9
Risultato gestione finanziaria (2) (23,1) (0,8) (16,1) (0,7)
Imposte sul reddito (180,7) (6,5) (53,2) (2,0)
Utile (perdita) da attività destinate alla dismissione 7,6 0,3 2,0 0,1
Risultato netto inclusa la quota di terzi (43,4) (1,5) 60,5 2,3
Risultato di terzi 40,4 1,4 (39,3) (1,5)
Risultato netto del Gruppo (3,0) (0,1) 21,2 0,8

1) La voce corrisponde alla somma delle linee "risultato operativo" e "ammortamenti e svalutazioni" del conto economico consolidato.

2) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari", "oneri finanziari", "dividendi", "proventi da negoziazione titoli"," oneri da negoziazione titoli", "quota dell'utile (perdita) delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico consolidato.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato nel 2017 è ammontato a € 289,0 milioni (10,3% dei ricavi) rispetto a € 257,1 milioni (9,8% dei ricavi) nel 2016, in aumento di € 31,9 milioni (+12,4%), grazie soprattutto all'incremento dell'EBITDA di Sogefi.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato nel 2017 è stato di € 152,8 milioni rispetto a € 127,8 milioni nel 2016; l'incremento riflette la positiva evoluzione dell'EBITDA e proviene essenzialmente da Sogefi.

La gestione finanziaria ha comportato un onere di € 23,1 milioni a fronte di € 16,1 milioni nel 2016; in dettaglio:

  • gli oneri finanziari netti sono stati pari a € 50,2 milioni, rispetto a € 48,3 milioni nel 2016;
  • i proventi netti da negoziazione titoli, realizzi di partecipazioni non strategiche e rettifiche di valore delle attività finanziarie sono stati pari a € 27,6 milioni rispetto a € 31,4 milioni;
  • la valutazione delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto ha determinato una variazione di € ‐0,5 milioni rispetto a € +0,8 milioni nel 2016.

Si riporta qui di seguito la struttura patrimoniale consolidata sintetica del gruppo COFIDE al 31 dicembre 2017, confrontata con l'analoga situazione al 31 dicembre 2016.

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Immobilizzazioni (1) 1.986,3 1.814,6
Altre attività e passività non correnti nette (2) (149,3) (120,5)
Capitale circolante netto (3) (52,6) (20,3)
Capitale investito netto 1.784,4 1.673,8
Indebitamento finanziario netto (4) (303,6) (166,9)
Patrimonio netto totale 1.480,8 1.506,9
Patrimonio netto di Gruppo 524,7 563,4
Patrimonio netto di terzi 956,1 943,5

1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "immobilizzazioni immateriali", "immobilizzazioni materiali", "investimenti immobiliari","partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "altre partecipazioni" dello stato patrimoniale consolidato.

  • 2) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "altri crediti", "attività finanziarie disponibili per la vendita" e "attività per imposte differite" delle attività non correnti e delle linee "altri debiti", "passività per imposte differite", "fondi per il personale" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività non correnti dello stato patrimoniale consolidato. La voce include inoltre le linee "attività destinate alla dismissione" e "passività destinate alla dismissione" dello stato patrimoniale consolidato.
  • 3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "rimanenze", "lavori in corso su ordinazione", "crediti commerciali", "altri crediti" delle attività correnti e delle linee "debiti commerciali", "altri debiti" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.
  • 4) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "crediti finanziari", "titoli", "attività finanziarie disponibili per la vendita" e "disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle attività correnti, delle linee "prestiti obbligazionari" e "altri debiti finanziari" delle passività non correnti e delle linee "debiti verso banche", "prestiti obbligazionari" e "altri debiti finanziari" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2017 si attestava a € 1.784,4 milioni rispetto a € 1.673,8 milioni al 31 dicembre 2016.

La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2017 presentava un indebitamento di € 303,6 milioni (rispetto a € 166,9 milioni al 31 dicembre 2016) determinato da:

  • un indebitamento di € 31,1 milioni relativi alla Capogruppo Cofide rispetto a € 23,3 milioni al 31 dicembre 2016;
  • un'eccedenza finanziaria relativa a CIR e controllate non industriali di € 343,0 milioni, a fronte di € 334,3 milioni al 31 dicembre 2016; la variazione di € 8,7 milioni è principalmente determinata in diminuzione dagli esborsi per la distribuzione di dividendi (€ 25,1 milioni) e dagli acquisti di azioni proprie (€ 14,0 milioni) e in aumento dal flusso positivo della gestione (€ 47,8 milioni);
  • un indebitamento complessivo netto delle controllate industriali di € 615,5 milioni rispetto a € 477,9 milioni al 31 dicembre 2016. L'aumento di € 137,6 milioni è attribuibile agli esborsi sostenuti da GEDI per la definizione del contenzioso fiscale (€ 140,2 milioni), all'operazione di integrazione di ITEDI (€ 7,8 milioni) e agli investimenti in nuove strutture (€ 42,9 milioni) e dividendi (€ 13 milioni) di KOS. La generazione di cassa del gruppo Sogefi è stata significativamente positiva (+ € 35,0 milioni).

Il patrimonio netto totale al 31 dicembre 2016 si attestava a € 1.480,8 milioni rispetto a € 1.506,9 milioni al 31 dicembre 2016, con un decremento netto di € 26,1 milioni.

Il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2016 era pari a € 524,7 milioni rispetto a € 563,4 milioni al 31 dicembre 2016, con un decremento netto di € 38,7 milioni. La variazione è sostanzialmente dovuta alla perdita d'esercizio (€ 3,0 milioni), alla diluizione in GEDI (€ 14,5 milioni), conseguente all'integrazione del gruppo ITEDI, alla distribuzione di dividendi (€ 10,1 milioni) e all'acquisto di azioni proprie (€ 11,4 milioni).

Il patrimonio netto di terzi al 31 dicembre 2016 ammontava a € 956,1 milioni rispetto a € 943,5 milioni al 31 dicembre 2016, con un decremento netto di € 12,6 milioni.

L'evoluzione del patrimonio netto consolidato è riportata nelle note esplicative ai prospetti contabili.

È qui di seguito riportato il rendiconto finanziario consolidato dell'esercizio 2017, redatto secondo uno schema "gestionale" che, a differenza dello schema di rendiconto incluso fra i prospetti contabili, evidenzia le variazioni della posizione finanziaria netta anziché le variazioni delle disponibilità liquide, è sintetizzato nel seguito:

(in milioni di euro) 2017 2016
FONTI DI FINANZIAMENTO
Risultato derivante dalle attività operative in esercizio (51,0) 58,5
Ammortamenti, svalutazioni ed altre variazioni non monetarie 88,7 112,8
Autofinanziamento 37,7 171,3
Variazione del capitale circolante e altre attività e passività non correnti 41,0 46,4
FLUSSO GENERATO DALLA GESTIONE 78,7 217,7
Aumenti di capitale 1,5 11,5
TOTALE FONTI 80,2 229,2
IMPIEGHI
Investimenti netti in immobilizzazioni (121,9) (100,3)
Corrispettivo pagato per aggregazioni aziendali (43,9) (9,9)
Posizione finanziaria netta delle società acquisite (6,8) 0,1
Acquisto quote minoritarie ‐‐ (64,3)
Acquisto di azioni proprie (25,3) (19,4)
Pagamento di dividendi (29,9) (44,7)
Altre variazioni di patrimonio netto (0,5) (0,2)
TOTALE IMPIEGHI (228,3) (238,7)
AVANZO (DISAVANZO) FINANZIARIO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN
ESERCIZIO
(148,1) (9,5)
FLUSSO/POSIZIONE FINANZIARIA DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA
DISMISSIONE
11,4 2,0
AVANZO (DISAVANZO) FINANZIARIO (136,7) (7,5)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI INIZIO ESERCIZIO (166,9) (159,4)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI FINE ESERCIZIO (303,6) (166,9)

L'analisi della posizione finanziaria netta è riportata nelle Note esplicative ai prospetti contabili.

Nel 2017 il Gruppo ha registrato un disavanzo finanziario di € 136,7 milioni (disavanzo di € 7,5 milioni nel 2016):

  • le fonti di finanziamento si sono ridotte da € 229,2 milioni a € 80,2 milioni a causa del già citato esborso straordinario di € 140,2 milioni da parte di GEDI;
  • gli impieghi (pari a € 228,3 milioni) comprendono il pagamento di dividendi per complessivi € 29,9 milioni, l'acquisto di azioni proprie per € 25,3 milioni, impieghi in aggregazioni aziendali per complessivi € 50,7 milioni (di cui € 42,9 milioni del gruppo KOS e € 7,8 milioni di ITEDI) e investimenti netti in immobilizzazioni per € 121,9 milioni, riferiti principalmente ai gruppi Sogefi e KOS.

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo CIR impiegava 15.839 dipendenti rispetto ai 14.329 del 31 dicembre 2016.

2. Andamento della Capogruppo

La Capogruppo Cofide S.p.A. ha chiuso il 2017 con un utile netto di € 14,2 milioni rispetto a un utile netto di € 18,8 milioni nel 2016.

Il conto economico sintetico di Cofide S.p.A., confrontato con l'analogo conto economico del 2016, si presenta come segue:

(in milioni di euro) 2017 2016
Costi netti di gestione (1) (0,9) (1,1)
Altri costi operativi e ammortamenti (2) (0,5) (0,6)
Risultato della gestione finanziaria (3) 15,7 20,8
Risultato prima delle imposte 14,3 19,1
Imposte sul reddito (0,1) (0,3)
Risultato netto 14,2 18,8

1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "ricavi e proventi diversi", "costi per acquisto di beni", "costi per servizi" e "costi del personale" del conto economico della Capogruppo Cofide S.p.A..

2) La voce corrisponde alla somma delle linee "altri costi operativi" e "ammortamenti e svalutazioni" del conto economico della Capogruppo Cofide S.p.A.

3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "proventi finanziari", "oneri finanziari", "dividendi", "proventi da negoziazione titoli"," oneri da negoziazione titoli" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico della Capogruppo Cofide S.p.A..

Il risultato della gestione finanziaria è stato positivo per € 15,7 milioni (rispetto a un valore positivo di € 20,8 milioni del precedente esercizio) e deriva dai dividendi della controllata CIR per € 13,8 milioni, da proventi netti da negoziazione titoli per € 3,1 milioni, da rettifiche di valore negative di attività finanziarie per € 0,3 milioni e da oneri finanziari per € 0,9 milioni.

Lo stato patrimoniale sintetico di Cofide S.p.A. al 31 dicembre 2017, confrontato con la situazione al 31 dicembre 2016, è il seguente:

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Immobilizzazioni (1) 575,0 575,0
Altre attività e passività non correnti nette (2) 20,2 12,9
Capitale circolante netto (3) (1,9) (2,4)
Capitale investito netto 593,3 585,5
Posizione finanziaria netta (4) (31,1) (23,3)
Patrimonio netto 562,2 562,2

1) La voce corrisponde alla somma delle linee, "immobilizzazioni materiali", "investimenti immobiliari" e "partecipazioni in imprese controllate" dello stato patrimoniale della Capogruppo Cofide S.p.A..

2) La voce corrisponde alla somma algebrica della linea "attività finanziarie disponibili per la vendita" e "altri crediti" delle attività non correnti e delle linee "altri debiti" e "passività per imposte differite" delle passività non correnti dello stato patrimoniale della Capogruppo Cofide S.p.A..

3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "altri crediti" delle attività correnti e delle linee "debiti commerciali" e "altri debiti" delle passività correnti dello stato patrimoniale della Capogruppo Cofide S.p.A..

4) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "titoli" e "disponibilità liquide" delle attività correnti, della linea "altri debiti finanziari" delle passività non correnti e della linea "altri debiti finanziari" delle passività correnti dello stato patrimoniale della Capogruppo Cofide S.p.A..

L'indebitamento finanziario netto della Capogruppo Cofide al 31 dicembre 2017 era pari a € 31,1 milioni rispetto a € 23,3 milioni al 31 dicembre 2016.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 era pari a € 562,2 milioni invariato rispetto al 31 dicembre 2016. Il patrimonio netto si è movimentato, in aumento, per il risultato dell'esercizio di € 14,2 milioni e per la variazione della riserva di fair value di € 7,3 milioni, e, in diminuzione, per la distribuzione di dividendi di € 10,1 milioni e per l'acquisto di azioni proprie di € 11,4 milioni.

3. Prospetto di raccordo tra i dati del Bilancio della Capogruppo e i dati del Bilancio consolidato

Di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio ed il patrimonio netto di gruppo con i corrispondenti valori di bilancio della Capogruppo.

(in migliaia di euro)

Patrimonio netto Risultato netto
31.12.2017 2017
Bilancio della Capogruppo Cofide S.p.A. 562.182 14.155
Dividendi da società incluse nel consolidamento (13.823) (13.823)
Contribuzione netta delle società consolidate 66.852 (3.298)
Differenza fra valori di carico delle partecipate valutate con il metodo del
patrimonio netto e quote di patrimonio netto consolidate, al netto delle
contribuzioni (90.547) ‐‐
Altre rettifiche di consolidamento ‐‐ ‐‐
Bilancio consolidato, quota del gruppo 524.664 (2.966)

Principali partecipazioni del Gruppo al 31 dicembre 2017

(*) La percentuale è calcolata al netto delle azioni proprie in portafoglio

4. Andamento delle società controllate

GRUPPO CIR ‐ Nel 2017 il gruppo CIR ha registrato una perdita netta consolidata di € 5,9 milioni per effetto del significativo onere fiscale, già citato, di natura straordinaria sostenuto dalla controllata GEDI per la definizione agevolata di un contenzioso pendente in Cassazione per fatti risalenti al 1991. L'impatto di tale onere sul risultato netto consolidato del gruppo CIR è stato pari a € 65,5 milioni; escludendo il suddetto onere fiscale di natura non ricorrente, il risultato netto consolidato sarebbe stato positivo per € 59,6 milioni, in netta progressione rispetto al 2016 (€ 33,8 milioni).

Di seguito si riporta una sintesi della contribuzione al risultato ed al patrimonio netto consolidato di CIR distinta per settori di attività:

(in milioni di euro) 2017 2016
CONTRIBUZIONI AL RISULTATO NETTO
Gruppo GEDI (56,4) 5,9
Gruppo Sogefi 15,1 5,3
Gruppo KOS 17,3 13,9
Totale principali controllate (24,0) 25,1
Altre società controllate (0,3) (0,5)
CIR e altre controllate non industriali 18,4 9,2
Risultato netto del gruppo CIR (5,9) 33,8

Il contributo delle controllate industriali al risultato consolidato, prima del citato onere fiscale, è ammontato a € 41,5 milioni, in consistente aumento rispetto a € 25,1 milioni del 2016.

Il patrimonio netto consolidato passa da € 1.052,3 milioni al 31 dicembre 2016 a € 967,3 milioni al 31 dicembre 2017, con un decremento netto di € 85 milioni. La variazione è sostanzialmente dovuta alla perdita del periodo, alla diluizione conseguente all'integrazione del gruppo ITEDI in GEDI, alla distribuzione di dividendi e all'acquisto di azioni proprie.

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2016
CONTRIBUZIONI AL PATRIMONIO NETTO
Gruppo GEDI 254,8 337,9
Gruppo Sogefi 107,1 98,7
Gruppo KOS 170,9 161,0
Altre controllate 0,9 0,8
Totale controllate industriali 533,7 598,4
CIR e altre controllate non industriali 433,6 453,9
‐ capitale investito 90,6 119,6
‐ posizione finanziaria netta 343,0 334,3
Patrimonio netto del gruppo CIR 967,3 1.052,3

Di seguito si fornisce una analisi più approfondita sull'andamento dei settori di attività del gruppo CIR.

COFIDE | BILANCIO 2017 | RELAZIONE SULLA GESTIONE

SETTORE MEDIA

Con riferimento all'andamento generale del mercato, dopo la leggera ripresa del 2016, nel 2017 gli investimenti pubblicitari hanno mostrato una flessione del 2,1% rispetto all'esercizio precedente (dati Nielsen Media Research). Hanno registrato andamenti positivi solo la radio, che ha mostrato un incremento del 5,4% confermando il trend positivo in atto dal 2015, ed internet che, esclusi Search e Social, ha conseguito una raccolta in leggera crescita (+1,7%); la televisione ha registrato una flessione del 1,6% e la stampa ha subito un calo del 7,1%, con i quotidiani al ‐7,7% (‐9,0% la raccolta nazionale e ‐6,7% quella locale) ed i periodici al ‐6,2%. Quanto alla diffusione dei quotidiani nel 2017, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa) è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento dell'8,8%, dato sostanzialmente in linea con il precedente esercizio.

Nel 2017 il gruppo GEDI ha conseguito ricavi consolidati pari a € 633,7 milioni, in aumento del 8,2% e sostanzialmente stabile a perimetro equivalente (‐0,1%); si riporta qui di seguito la ripartizione dei ricavi del gruppo.

2017 2016 Variazione
(in milioni di euro) Valori % Valori % %
Diffusione e diversi 243,6 38,4 242,5 41,4 0,5
Pubblicità 390,1 61,6 343,0 58,6 13,7
TOTALE 633,7 100,0 585,5 100,0 8,2

I ricavi diffusionali, pari a € 201,7 milioni, sono in leggero aumento (+0,8%) rispetto a quelli dell'esercizio precedente e risultano in flessione del 7,1% a pari perimetro, in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (‐ 8,8%).

I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 13,7% rispetto al 2016; la crescita a perimetro equivalente è stata del 5,7%, con una flessione del 3,3% sui mezzi del gruppo ed un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia e delle testate La Stampa e il Secolo XIX (la cui raccolta di pubblicità nazionale è passata al gruppo dall'inizio del 2017 e per il primo semestre dell'esercizio è stata classificata quale raccolta per terzi, posto che l'integrazione è avvenuta a metà anno).

Con riferimento ai mezzi del gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 5,0%, confermando l'evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio. La raccolta su internet ha mostrato una crescita del 9,9% (2,3% a perimetro equivalente), con un andamento migliore di quello del mercato. Infine, la raccolta su stampa ha registrato un aumento del 4,8% (‐7,3% a perimetro equivalente, in linea con l'andamento generale della raccolta dei quotidiani).

I costi, esclusi gli opzionali e le concessioni di terzi, sono cresciuti del 1,4% e sono scesi del 5,4% a perimetro equivalente; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali (‐12,8%), grazie al proseguimento delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del gruppo, i costi di logistica e distribuzione (‐11,0%), per la razionalizzazione operata sui trasporti, i costi redazionali ed i costi di gestione e amministrazione (complessivamente ‐3,3%), grazie alle misure adottate per il contenimento del costo del lavoro e delle spese generali.

L'EBITDA è ammontato a € 53,3 milioni, in significativo miglioramento rispetto al 2016 (€ 43,7 milioni), anche a perimetro equivalente (€ 46,1 milioni).

L'EBIT è stato pari a € 28,7 milioni, in crescita rispetto al risultato del 2016 (€ 22,4 milioni), anche a perimetro equivalente (€ 22,5 milioni).

Gli oneri fiscali sono ammontati a € 150,5 milioni a causa del costo sostenuto per la definizione del contenzioso sopra illustrato, pari a € 143,2 milioni.

Il risultato delle attività cessate e destinate alla dismissione include € 8,2 milioni, a titolo di corrispettivo differito per la cessione di All Music a Discovery avvenuta a gennaio 2015.

Il risultato netto consolidato, per effetto dell'onere fiscale sopra menzionato, è negativo per € 123,3 milioni, a fronte di un utile di € 10,4 milioni nel 2016.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 presentava un indebitamento di € 115,1 milioni, dopo l'esborso fiscale di € 140,2 milioni per la definizione del contenzioso fiscale.

L'organico del gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine 2017 a 2.445 dipendenti, di cui 532 provenienti dal Gruppo ITEDI.

Il Consiglio di Amministrazione della capogruppo GEDI, riunitosi il 5 marzo 2018, ha proposto all'Assemblea degli Azionisti di non deliberare la distribuzione di un dividendo per l'esercizio 2017.

Per quanto riguarda l'andamento dei primi mesi del 2018, le evidenze ad oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2017.

In tale contesto, il gruppo si impegnerà nel conseguimento di tutti i vantaggi derivanti dall'operazione di integrazione con ITEDI, nello sviluppo delle attività digitali e nella permanente implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile.

Successivamente alla chiusura dell'esercizio, GEDI ha ricevuto un'offerta vincolante per l'acquisto di Persidera, di cui detiene il 30%. L'offerta non è stata considerata in linea con le aspettative e pertanto è stata rifiutata. Sono attualmente in corso contatti con altri investitori, le cui eventuali offerte saranno valutate dalla società.

SETTORE DELLA COMPONENTISTICA PER AUTOVEICOLI

Nel 2017 il mercato automobilistico mondiale ha registrato un incremento della produzione del 2,1%, con una crescita in Europa dell'1,1%, grazie al buon andamento del quarto trimestre (+6,0%), del 2,7% in Asia, nonostante il rallentamento in Cina, e del 20,9% in Sud America. In Nord America il mercato è calato del 4,0%, confermando le previsioni.

In tale contesto, nel 2017, i ricavi del gruppo Sogefi sono aumentati del 6,2% a € 1.672,4 milioni rispetto a € 1.574,1 milioni nel 2016 (+7,3% a cambi costanti). Dopo la sostenuta crescita del primo trimestre (+12,6%) e quella più moderata del secondo (+4,5%) e terzo (+2,0%), nell'ultimo trimestre si è registrato un incremento del 6%, in linea con le attese. A parità di cambi la crescita trimestrale è stata pari a +11%, +4,6%, +4,2% e +9,4%.

(in milioni di euro) 2017 2016 Variazione
Valori % Valori % %
Sospensioni 606,8 36,3 562,8 35,8 7,8
Filtrazione 565,7 33,8 535,1 34,0 5,7
Aria e raffreddamento 504,0 30,1 480,2 30,5 5,0
Eliminazioni infragruppo (4,1) (0,2) (4,0) (0,3) n.a.
TOTALE 1.672,4 100,0 1.574,1 100,0 6,2

Si riporta qui di seguito la ripartizione dei ricavi consolidati del gruppo per area di attività.

COFIDE | BILANCIO 2017 | RELAZIONE SULLA GESTIONE

Allo sviluppo del gruppo hanno contribuito tutte le business unit. Le Sospensioni hanno registrato un incremento del 7,8% (+8,9% a cambi costanti), la Filtrazione del 5,7% (+7,1% a cambi costanti) e il settore Aria e Raffreddamento del 5,0% (+5,6% a cambi costanti).

Per aree geografiche, in Europa i ricavi sono cresciuti del 4,3%, con un andamento migliore del mercato di riferimento (+1,1%). Ancora in crescita le attività in Nord America (+2,1%), nonostante l'andamento negativo del mercato (‐4,0%). In Asia e in Sud America i ricavi sono aumentati del 20,9% e del 13,2% rispettivamente.

L'EBITDA è ammontato a € 165,8 milioni, in aumento del 8,6% rispetto a € 152,7 milioni nel 2016. L'incremento è dovuto alla crescita dei ricavi e al miglioramento della redditività, che è salita al 9,9% dal 9,7% del 2016.

L'aumento della redditività è stato ottenuto nonostante l'impatto negativo (per € 13 milioni) dell'incremento del prezzo dell'acciaio. L'incidenza del costo del lavoro complessivo sui ricavi è scesa dal 21,4% nel 2016 al 20,8% nel 2017.

L'EBIT è cresciuto del 14,6% a € 85,4 milioni, rispetto a € 74,5 milioni nel 2016, e rappresenta il 5,1% dei ricavi. Il risultato include svalutazioni di immobilizzazioni delle attività brasiliane per € 6,2 milioni nel 2017 (€ 4,8 milioni nel 2016).

L'utile prima delle imposte e della quota di azionisti terzi è ammontato a € 53,7 milioni (€ 46,6 milioni nel 2016) dopo oneri finanziari di € 31,7 milioni (€ 31,5 milioni nel 2016). Nel 2017 si sono registrati minori interessi passivi cash per € 5,3 milioni.

L' utile netto è stato pari a € 26,6 milioni (€ 9,3 milioni nel 2016) dopo oneri fiscali per € 23 milioni, rispetto a € 32,6 milioni nel 2016.

La riduzione degli oneri fiscali rispetto al 2016 è dovuta per € 6,7 milioni ad un onere fiscale di natura non ricorrente registrato nel precedente esercizio (in relazione ai claim della società Sogefi Air & Cooling S.A.S.).

Per quanto riguarda i rischi per i claim della società Sogefi Air & Cooling S.A.S. (ex Sogefi Air & Refroidissement France S.A.S.), nel 2017 non si sono registrate evoluzioni significative.

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 era pari a € 264 milioni, in riduzione di € 35 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 (€ 299 milioni). Il Free Cash Flow del 2017 è risultato positivo per € 34,4 milioni rispetto a € 31,2 milioni nell'esercizio precedente, che includeva € 15,3 milioni di incassi non ricorrenti riconducibili a garanzie prodotti e all'esito favorevole di un contenzioso fiscale. Al netto di tali incassi di natura non ordinaria, il Free Cash Flow è passato da € 15,2 milioni del 2016 a € 34,4 milioni nel 2017. Il miglioramento è stato ottenuto nonostante un aumento degli investimenti materiali a € 68,1 milioni (€ 58,8 milioni nel 2016).

Al 31 dicembre 2017 il patrimonio netto consolidato, esclusa la quota degli azionisti terzi, ammontava a € 189,0 milioni (€ 172,9 milioni al 31 dicembre 2016).

I dipendenti del gruppo Sogefi al 31 dicembre 2017 erano 6.947 rispetto a 6.801 al 31 dicembre 2016.

Per il 2018 si prevede che il mercato automobilistico globale registri un incremento intorno all'1,5%. In questo contesto il gruppo prevede una crescita a cambi costanti moderatamente superiore al mercato, grazie in particolare alle iniziative di sviluppo intraprese in Messico e in Marocco, ed un risultato in aumento, nonostante l'ulteriore incremento del costo dell'acciaio.

SETTORE DELLA SANITÀ

Nel corso degli ultimi cinque anni la spesa sanitaria ha subito una profonda revisione collegata ad una riorganizzazione dei servizi, una maggiore efficienza negli acquisti e ad una migliore gestione di ricoveri e prestazioni ambulatoriali.

La nuova legge finanziaria per il 2018 conferma, come stabilito dal Decreto legislativo del 5 giugno 2017 (Rideterminazione del livello del fabbisogno sanitario nazionale), la riduzione di € 0,6 miliardi del Finanziamento Pubblico al SSN per gli anni 2018 e 2019; pertanto il finanziamento pubblico sarà rispettivamente pari ad € 113,4 miliardi ed € 114,4 miliardi.

Per KOS, nell'esercizio 2017, il quadro normativo di riferimento non ha subito variazioni di rilievo sia a livello nazionale che regionale, ad eccezione di quanto previsto dalla Delibera della Giunta Regionale della Regione Lombardia n. 6592 del 12 maggio 2017 che ha stabilito un tetto per le prestazioni di bassa complessità per pazienti fuori Regione.

Si conferma infine la significativa crescita della spesa privata, che ha in parte sostituito la spesa pubblica per alcune prestazioni sanitarie (prevalentemente ambulatoriali) a seguito dell'incremento del ticket sanitario e dell'allungamento dei tempi di attesa nelle strutture pubbliche.

Il gruppo KOS gestisce 81 strutture, prevalentemente nel centro‐nord Italia, per un totale di 7.764 posti letto operativi, ed è attivo nelle seguenti aree:

  • 1) Long Term Care: risultante dall'aggregazione dell'area RSA, operante nella gestione di residenze per anziani principalmente con il marchio Anni Azzurri per un totale di 5.409 posti letto operativi, e dell'area Riabilitazione, operante nella gestione di strutture di riabilitazione funzionale e psichiatrica, di comunità terapeutiche psichiatriche e centri ambulatoriali, principalmente con i marchi Santo Stefano (riabilitazione) e Neomesia (psichiatria), per un totale di 2.232 posti letto;
  • 2) Diagnostica e cure oncologiche: gestione in appalto di servizi ad alta tecnologia di diagnostica e radioterapia all'interno di strutture sia pubbliche che private, gestione di centri radiologici accreditati e poliambulatori, con il marchio Medipass in 17 strutture in Italia, in 3 strutture nel Regno Unito e in 16 strutture in India;
  • 3) Gestione ospedaliera: gestione in concessione di un ospedale pubblico, per un totale di 123 posti letto.
2017 2016 Variazione
(in milioni di euro) Valori % Valori % %
Long Term Care 398,7 81,3 381,6 82,8 4,5
Diagnostica e cure oncologiche 55,1 11,2 43,5 9,4 26,7
Acuti 36,8 7,5 36,0 7,8 2,2
TOTALE 490,6 100,0 461,1 100,0 6,4

Nel 2017 i ricavi di KOS sono aumentati del 6,4% a € 490,6 milioni; si presenta qui di seguito la ripartizione del risultato per aree di attività.

La crescita a parità di perimetro è stata del 2,5% ed ha interessato tutte le aree di attività del gruppo; ad essa si è aggiunto il contributo di cinque strutture acquisite e di sei Service di diagnostica e cure oncologiche avviati nel corso dell'esercizio. Inoltre, nel 2017, si registra la piena contribuzione di tre strutture avviate nel corso dell'esercizio precedente.

L'EBITDA consolidato (margine ante ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti) è stato di € 87,9 milioni, in aumento del 6,4% rispetto a € 82,6 milioni del 2016.

L'EBIT consolidato è stato di € 53,8 milioni rispetto a € 48,7 milioni dell'esercizio precedente.

L'utile netto consolidato è ammontato a € 29,0 milioni in crescita del 23,9% rispetto a € 23,4 milioni dell'esercizio precedente.

Al 31 dicembre 2017 il gruppo KOS presentava un indebitamento finanziario netto di € 237,1 milioni rispetto a € 213,6 milioni al 31 dicembre 2016; nel corso dell'esercizio il gruppo ha distribuito dividendi per € 13 milioni e ha investito € 42,9 milioni in acquisizioni.

Al 31 dicembre 2017 il patrimonio netto consolidato ammontava a € 287,0 milioni, rispetto a € 270,5 milioni al 31 dicembre 2016.

I dipendenti del gruppo al 31 dicembre 2017 erano 6.467 rispetto a 5.560 al 31 dicembre 2016.

Nel corso dell'anno il gruppo KOS ha proseguito il percorso di crescita nel settore della Long Term Care, attraverso le seguenti acquisizioni:

  • Laboratorio Salus Macerata S.r.l., laboratorio di analisi cliniche accreditato dal servizio sanitario nazionale ed operativo a Macerata.
  • RSA "Barbarano" sita in Roma, accreditata e autorizzata al funzionamento per complessivi 118 posti letto.
  • "Villa Maura", comunità Terapeutica Psichiatrica ad alta intensità di 20 posti letto di degenza e 15 posti di Centro diurno a Pavia.
  • Casa di Cura Villa Margherita S.r.l., attiva nella riabilitazione funzionale attraverso la gestione di due strutture nei comuni di Arcugnano (VI) e Benevento, per un totale di 282 posti letto.

La crescita è proseguita nel corso del 2017 anche nel settore Diagnostica e Cure Oncologiche, tramite la propria controllata Medipass, che ha acquisito la società toscana Ecomedica, specializzata in diagnostica e radioterapia, con ricavi annui di circa € 9 milioni; nel corso dell'esercizio sono stati inoltre attivati due nuovi contratti di Service in India ed uno del Regno Unito.

Successivamente alla chiusura dell'esercizio, nel mese di gennaio, è stata acquisita Idea S.r.l che gestisce una struttura residenziale per anziani non autosufficienti, autorizzata e accreditata con la regione Marche per 90 posti letto di degenza e 20 posti letto di centro diurno. Nel mese di febbraio è stata acquisita la società Casa di Cura S. Alessandro S.r.l. che gestisce una struttura dotata di 60 posti letto attualmente autorizzati per attività di riabilitazione psichiatrica.

Per quanto riguarda l'evoluzione prevedibile della gestione, nel corso del 2018 KOS prevede un marginale incremento dei ricavi e margini per quanto riguarda il perimetro a regime, mentre proseguirà l'attività di sviluppo, in particolare sul territorio italiano, sia per linee esterne (acquisizioni) che interne (progetti di sviluppo greenfield).

NON‐CORE INVESTMENTS

Si tratta di investimenti in fondi di private equity, partecipazioni non strategiche e altri investimenti per un valore al 31 dicembre 2017 di € 74,0 milioni, rispetto a € 114,7 milioni al 31 dicembre 2016.

Private Equity

CIR International, società del Gruppo, gestisce un portafoglio diversificato di investimenti in fondi di "private equity". Il fair value complessivo del portafoglio al 31 dicembre 2017, determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fondi, era di € 53,0 milioni, in diminuzione di € 5,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 per effetto sostanzialmente di distribuzioni, che sono ammontate a € 14,0 milioni e hanno generato una plusvalenza di € 9,2 milioni. Gli impegni residui in essere al 31 dicembre 2017 ammontano a € 5,7 milioni.

Altri investimenti

Nel corso dell'esercizio 2017 CIR ha dismesso proprie partecipazione non strategiche, realizzando plusvalenze per € 11,3 milioni. Al 31 dicembre 2017 il portafoglio di investimenti in partecipazioni non strategiche direttamente e/o indirettamente detenute da CIR presentava un valore di € 9,9 milioni.

Al 31 dicembre 2017 CIR International deteneva un portafoglio di non performing loans per un valore complessivo residuo di € 11,1 milioni, dopo la vendita, perfezionata il 20 ottobre 2017, ad una società specializzata nella gestione di NPL di una parte del portafoglio (€ 17 milioni a valore di bilancio) per un corrispettivo sostanzialmente in linea con il valore contabile.

5. Prevedibile evoluzione della gestione

Per quanto riguarda l'andamento del gruppo COFIDE nel 2018, nel settore della componentistica si prevede di proseguire il percorso di sviluppo ed un risultato in aumento, nonostante l'ulteriore incremento del costo dell'acciaio; nel settore dei media, se le evidenze a oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2017, il gruppo si impegnerà nel conseguimento di tutti i vantaggi derivanti dall'operazione di integrazione con ITEDI, con azioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile; nella sanità proseguirà lo sviluppo dell'attività, in particolare sul territorio italiano.

6. Principali rischi e incertezze cui Cofide S.p.A. e il Gruppo sono esposti

Rischi connessi ai risultati del Gruppo

Il Gruppo Cofide opera, tra l'altro, nel settore della componentistica per autoveicoli, soggetto a fattori di ciclicità, e nel settore "media" maggiormente sensibile agli andamenti del ciclo economico, mentre il settore sanità dipende in misura significativa dai rapporti commerciali in essere con enti pubblici, quali Comuni e Regioni.

L'ampiezza e la durata dei diversi cicli economici è di difficile previsione. Pertanto, ogni evento macroeconomico, quale un calo significativo di un mercato, la volatilità dei mercati finanziari, un incremento dei prezzi dell'energia, la fluttuazione nei prezzi delle materie prime, etc, potrebbe incidere sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria. Inoltre, un'eventuale diminuzione della capacità di spesa dello Stato e degli altri enti pubblici potrebbe pregiudicare l'attività del settore sanità nonché la sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari

Il gruppo Cofide prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e/o obbligazionari. Anche nell'attuale contesto di mercato, il Gruppo ha l'obiettivo di mantenere un'adeguata capacità di generare risorse finanziarie con la gestione operativa.

Il Gruppo investe la liquidità disponibile frazionando gli investimenti su un congruo numero di primarie controparti, mantenendo in ogni caso una correlazione tra la vita residua di tali investimenti e le scadenze degli impegni sul lato della provvista. Tuttavia, anche in considerazione della crisi finanziaria in corso, non si possono escludere situazioni del mercato bancario e monetario che siano di ostacolo alla normale operatività nelle transazioni finanziarie.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Una parte rilevante dell'indebitamento finanziario del gruppo prevede il pagamento di oneri finanziari determinati sulla base di tassi di interesse variabili, prevalentemente legati al tasso Euribor. Un eventuale aumento dei tassi di interesse potrebbe, pertanto, determinare un aumento dei costi connessi ai finanziamenti ovvero al rifinanziamento del debito contratto dalle società del gruppo.

Il gruppo, al fine di limitare il rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di interesse, fa ricorso a contratti derivati su tassi finalizzati a mantenerli entro un intervallo di valori prestabiliti.

Alcune società del gruppo, in particolare nel gruppo Sogefi, svolgono la propria attività in Stati europei non aderenti alla c.d. "area Euro" nonché al di fuori del mercato europeo, e pertanto, operano in valute diverse esponendosi ai relativi rischi derivanti da eventuali fluttuazioni delle valute nei confronti dell'Euro. Il gruppo, in coerenza con la propria politica di gestione dei rischi, al fine di contenere i rischi di oscillazione dei tassi di cambio pone anche in essere operazioni di copertura di tali rischi.

Nonostante le operazioni di copertura finanziaria attivate dal gruppo, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari del gruppo.

Rischi connessi ai rapporti con clienti e fornitori

Nei rapporti con i clienti, il gruppo gestisce il rischio della concentrazione della domanda mediante opportuna diversificazione del portafoglio clienti, sia dal punto di vista geografico che per differenziazione di canale distributivo. Con riguardo al rapporto con i fornitori si evidenzia un approccio differenziato a seconda del settore di riferimento. Il gruppo Sogefi, in particolare, attua una importante diversificazione conseguita mediante ricorso a più fornitori operanti nelle diverse parti del mondo che consente la riduzione del rischio di variazione dei prezzi delle materie prime e di eccessiva dipendenza da fornitori chiave.

Rischi connessi alla competitività nei settori in cui il Gruppo opera

Il gruppo opera in mercati che godono di oggettive barriere all'entrata di nuovi competitori conseguenti a gap di natura tecnologica e qualitativa, alla necessità di significativi investimenti iniziali ed al fatto di operare in settori regolamentati per i quali sono richieste speciali autorizzazioni delle autorità competenti.

Peraltro, è rilevante come la capacità di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi possa permettere alle società del gruppo risultati economici e finanziari in linea con le previsioni strategiche.

Rischi connessi alla politica ambientale

Il gruppo opera anche in settori fortemente soggetti a molteplici norme e regolamenti (locali, nazionali e sovranazionali) in materia ambientale e tale regolamentazione è spesso oggetto di revisione in senso restrittivo. L'evoluzione di tale normativa ed il rispetto della stessa può comportare il sostenimento di costi elevati nonché potenziali impatti sulla redditività del gruppo.

Rischi connessi al risultato del referendum in Gran Bretagna

In ottemperanza alle previsioni del Documento ESMA/2016/1528 del 28 febbraio 2016 – European common enforcement priorities for 2016 financial statements – si comunica quanto segue.

Il Gruppo COFIDE, le cui attività non presentano alcuna rappresentanza significativa diretta nel Regno Unito, mostra una contenuta esposizione ai profili di rischio connessi alla cosiddetta Brexit, fatto salvo quanto – sia in termini economici che finanziari – potrebbe discendere da un più generale impatto sull'intero sistema economico e industriale italiano dall'incertezza sui tempi e le modalità di uscita del Paese dall'Unione Europea.

**************

Cofide S.p.A., nella sua posizione di Capogruppo, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze sopra descritti con riferimento al gruppo.

7. Altre informazioni

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2017 la Capogruppo possedeva n° 19.188.559 azioni proprie (pari al 2,67% del capitale).

Per informazioni di maggior dettaglio in merito alle azioni proprie possedute, si rimanda a quanto riportato a commento del patrimonio netto nelle note esplicative al bilancio.

Operazioni con società del Gruppo e parti correlate

Per l'analisi delle operazioni concluse con parti correlate si rimanda a quanto descritto nelle Note esplicative al bilancio. Per le disposizioni procedurali adottate in materia di operazioni con parti correlate, anche con riferimento a quanto previsto dall'art. 2391 bis codice civile, in essere nel corso dell'esercizio 2017, si rinvia alla procedura adottata da COFIDE S.p.A. ai sensi del Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche pubblicata sul sito internet della Società www.cofide.it nella sezione "Governance".

Relazione sulla Corporate Governance

Il modello di Corporate Governance del gruppo Cofide si basa sulle linee guida contenute nel codice di autodisciplina redatto dal comitato per la Corporate Governance della Borsa Italiana e pubblicato nel luglio 2014 con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo. In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la "Relazione sulla Corporate Governance" che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

Si segnala che il testo integrale della "Relazione annuale sulla Corporate Governance" per l'esercizio 2017 è stato approvato ‐ nella sua interezza ‐ dal Consiglio di Amministrazione convocato per l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2017.

La Relazione annuale sulla Corporate Governance è disponibile per chiunque ne faccia richiesta, secondo le modalità previste da Borsa Italiana per la messa a disposizione del pubblico della stessa. La Relazione è inoltre disponibile sul sito internet della Società (www.cofide.it) nella sezione "Governance".

In relazione al D.Lgs. 231/01, emanato al fine di adeguare la normativa in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche alle convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato in data 7 marzo 2003 l'adozione di un Codice Etico del Gruppo Cofide, allegato alla "Relazione Annuale sulla Corporate Governance", che definisce l'insieme dei valori ai quali il Gruppo si ispira per raggiungere i propri obiettivi e stabilisce principi vincolanti di comportamento per gli Amministratori, i dipendenti e coloro che intrattengono rapporti con il Gruppo. Inoltre, in data 5 settembre 2003, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il "Modello organizzativo ‐ Modello di Organizzazione e di Gestione ex D.Lgs. n. 231/01", in linea con le prescrizioni del decreto stesso, finalizzato ad assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali.

Il Modello di Organizzazione e di Gestione ex dlgs 231/01 è aggiornato in via continuativa dal Consiglio di Amministrazione per tener conto dell'ampliamento dell'ambito della normativa.

In relazione agli obblighi richiamati dall'art. 2.6.2, comma 8, del Regolamento di Borsa Italiana, tenuto conto dei disposti degli artt. 36 e 37 della Delibera Consob 16191, si conferma che non sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni Cofide sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. in quanto le società estere controllate non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza per Cofide, rendono pubblici i propri statuti, la composizione e i poteri dei propri organi sociali, secondo la legislazione ad esse applicabile o volontariamente, forniscono al revisore della Società le informazioni necessarie per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra‐annuali della Cofide e dispongono di un sistema amministrativo contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore della Società i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato. Inoltre ‐ relativamente alla soggezione all'attività di direzione e coordinamento della controllante Fratelli De Benedetti S.p.A. ‐ la Società ha adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall'articolo 2497‐bis del codice civile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori, non ha in essere con Fratelli De Benedetti S.p.A. un rapporto di tesoreria accentrata, nel Consiglio di Amministrazione della Società su un totale di 9 membri, 5 consiglieri posseggono i requisiti di indipendenza e pertanto gli stessi sono in numero tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari.

Redazione del "Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS)"

In ordine alla conformità dei trattamenti di dati personali al D.Lgs. 196/03 – Codice in materia di protezione dei dati personali, il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5, noto come "Decreto Semplificazioni", ha abrogato l'obbligo di redigere il Documento Programmatico sulla Sicurezza. Rimangono vigenti tutti gli altri obblighi.

Il venir meno di tale documento non riduce tuttavia il livello di presidio sulla conformità alla normativa citata.

La conformità dei trattamenti aziendali al Codice in materia di protezione dei dati personali è verificata attraverso il documento di analisi dei rischi che viene annualmente prodotto e di un separato documento di mappatura dei trattamenti, aggiornato in caso intervengano variazioni.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (D.Lgs. 254/2016)

Il Gruppo, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" e sottoposta ad esame limitato da parte di KPMG S.p.A., è disponibile sul sito internet della Società (www.cofide.it).

Attività di ricerca e sviluppo

Nel corso del 2017, l'attività di ricerca e sviluppo a livello di Gruppo è stata principalmente concentrata nel settore della componentistica. Nel gruppo Sogefi le spese di ricerca e sviluppo dell'esercizio sono state pari a € 38,7 milioni (€ 38,1 milioni nell'esercizio precedente), principalmente orientate all'innovazione dei prodotti.

Eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Relativamente agli eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio si rimanda alla nota 26 "Altre informazioni" delle note esplicative al bilancio consolidato.

Deroga all'obbligo di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli articoli 70, comma 8 e 71, comma 1‐bis del Regolamento Emittenti

Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 70, comma 8, e dell'art. 71, comma 1‐bis, del Regolamento Consob n. 11971/99, così come modificati dalla Delibera n. 18079 del 20 gennaio 2012, ha deliberato di avvalersi della facoltà di derogare all'obbligo di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Altro

La società COFIDE S.p.A. ha sede legale in Via Ciovassino n. 1, 20121 Milano, Italia.

Il titolo Cofide dal 1985 è quotato presso la Borsa Italiana, dal 2004 è trattato nel segmento di Borsa Ordinario‐ MTA (codice Reuters: COFI.MI, codice Bloomberg COF IM).

La presente relazione, relativa al periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2017, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2018.

GRUPPO COFIDE

Bilancio consolidato

al 31 dicembre 2017

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

(in migliaia di euro)

ATTIVITA' Note 31.12.2017 31.12.2016
ATTIVITA' NON CORRENTI 2.220.109 2.070.459
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (7.a.) 1.138.329 988.003
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (7.b.) 691.148 671.159
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (7.c.) 19.434 20.144
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (7.d.) 125.181 129.987
ALTRE PARTECIPAZIONI (7.e.) 12.249 5.323
ALTRI CREDITI (7.f.) 56.874 79.099
di cui verso parti correlate (*) (7.f.) -- 1.644
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA (7.g.) 79.511 85.009
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (7.h.) 97.383 91.735
ATTIVITA' CORRENTI 1.347.959 1.349.077
RIMANENZE (8.a.) 139.072 137.406
LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE (8.a.) 36.536 40.947
CREDITI COMMERCIALI (8.b.) 472.614 414.246
di cui verso parti correlate (*) (8.b.) 1.677 1.542
ALTRI CREDITI (8.c.) 105.207 92.863
di cui verso parti correlate (*) (8.c.) 105 105
CREDITI FINANZIARI (8.d.) 38.986 30.183
TITOLI (8.e.) 57.228 66.157
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA (8.f.) 235.251 234.012
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (8.g.) 263.065 333.263
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (8.h.) 3.418 3.418
TOTALE ATTIVO 3.571.486 3.422.954
PASSIVITA' 31.12.2017 31.12.2016
PATRIMONIO NETTO 1.480.773 1.506.896
CAPITALE SOCIALE (9.a.) 350.011 359.605
RISERVE (9.b.) 79.861 95.041
UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO (9.c.) 97.758 87.519
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (2.966) 21.249
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 524.664 563.414
PATRIMONIO NETTO DI TERZI 956.109 943.482
PASSIVITA' NON CORRENTI 1.033.504 975.300
PRESTITI OBBLIGAZIONARI (10.a.) 365.112 283.742
ALTRI DEBITI FINANZIARI (10.b.) 281.863 311.815
ALTRI DEBITI 6.829 15.175
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (7.h.) 171.068 149.833
FONDI PER IL PERSONALE (10.c.) 139.735 131.058
FONDI PER RISCHI ED ONERI (10.d.) 68.897 83.677
PASSIVITA' CORRENTI 1.057.209 940.758
DEBITI VERSO BANCHE (8.g.) 17.551 12.771
PRESTITI OBBLIGAZIONARI (11.a.) 20.168 20.980
ALTRI DEBITI FINANZIARI (11.b.) 213.458 201.179
DEBITI COMMERCIALI (11.c.) 469.451 433.354
di cui verso parti correlate (*) (11.c.) 1.830 2.189
ALTRI DEBITI (11.d.) 265.337 199.697
FONDI PER RISCHI ED ONERI (10.d.) 71.244 72.777
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (8.h.) -- --
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 3.571.486 3.422.954

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

2. Prospetto del Conto economico

(in migliaia di euro)

Note 2017 2016
RICAVI (12) 2.796.698 2.620.680
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE (4.268) 5.460
COSTI PER ACQUISTO DI BENI (13.a.) (1.046.116) (988.180)
COSTI PER SERVIZI (13.b.) (674.459) (614.406)
di cui verso parti correlate (*) (13.b.) (2.573) (6.272)
COSTI DEL PERSONALE (13.c.) (732.661) (712.409)
ALTRI PROVENTI OPERATIVI (13.d.) 30.907 26.812
di cui verso parti correlate (*) (13.d.) 1.949 1.778
ALTRI COSTI OPERATIVI (13.e.) (81.059) (80.853)
di cui verso parti correlate (*) (13.e.) -- --
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (136.176) (129.277)
RISULTATO OPERATIVO 152.866 127.827
PROVENTI FINANZIARI (14.a.) 9.594 13.058
di cui verso parti correlate (*) (14.a.) 3 15
ONERI FINANZIARI (14.b.) (59.810) (61.352)
DIVIDENDI 5.373 11.557
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (14.c.) 26.391 16.582
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (14.d.) (156) (668)
QUOTA DELL'UTILE (PERDITA) DELLE PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE
CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (7.d.) (524) 849
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (14.e.) (3.998) 3.827
RISULTATO ANTE IMPOSTE 129.736 111.680
IMPOSTE SUL REDDITO (15) (180.718) (53.192)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (50.982) 58.488
UTILE (PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (16) 7.594 2.000
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI (43.388) 60.488
- PERDITA (UTILE) DI TERZI 40.422 (39.239)
- UTILE (PERDITA) DI GRUPPO (2.966) 21.249
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro)
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (in euro)
(17)
(17)
(0,0042)
(0,0042)
0,0295
0,0295

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

3. Prospetto del Conto economico complessivo

(in migliaia di euro)

2017 2016
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (50.982) 58.488
ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
- UTILI (PERDITE) ATTUARIALI 2.620 (15.477)
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (800) 2.611
SUBTOTALE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 1.820 (12.866)
COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE SUCCESSIVAMENTE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
- DIFFERENZE DI CAMBIO DA CONVERSIONE DELLE GESTIONI ESTERE (23.908) 1.603
- VARIAZIONE NETTA DI FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA 4.822 2.168
- VARIAZIONE NETTA DELLA RISERVA DI CASH FLOW HEDGE 4.159 2.074
- ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (954) 280
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE SUCCESSIVAMENTE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (823) (1.162)
SUBTOTALE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (16.704) 4.963
TOTALE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (14.884) (7.903)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (65.866) 50.585
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DERIVANTE DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 7.594 2.000
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (58.272) 52.585
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO ATTRIBUIBILE A:
SOCI DELLA CONTROLLANTE (4.218) 17.977
INTERESSENZE DI PERTINENZA DI TERZI (54.054) 34.608
UTILE COMPLESSIVO BASE PER AZIONE (IN EURO) (0,0060) 0,0250
UTILE COMPLESSIVO DILUITO PER AZIONE (IN EURO) (0,0060) 0,0250

--

4. Prospetto del Rendiconto finanziario

(in migliaia di euro)

2017 2016
ATTIVITÀ OPERATIVA
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (50.982) 58.488
RETTIFICHE:
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 136.176 129.277
ADEGUAMENTO PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO 4.806 2.356
VALUTAZIONE ATTUARIALE PIANI DI STOCK OPTION/STOCK GRANT 3.430 4.242
VARIAZIONE FONDI PER IL PERSONALE, FONDI RISCHI ED ONERI (37.324) (2.952)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 3.998 (3.827)
PERDITE (PROVENTI) DA CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO (22.877) (20.966)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DEI CREDITI/DEBITI NON CORRENTI (4.508) 38.417
(AUMENTO) DIMINUZIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 45.502 8.041
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 78.221 213.076
di cui:
- interessi incassati (pagati) (32.945) (33.133)
- pagamenti per imposte sul reddito (30.908) (19.320)
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
CORRISPETTIVO PAGATO PER AGGREGAZIONI AZIENDALI (43.948) (9.861)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLE SOCIETA' ACQUISITE 9.983 53
(ACQUISTO) CESSIONE QUOTE MINORITARIE -- (64.330)
(ACQUISTO) CESSIONE DI TITOLI 8.143 87.025
CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO 14.223 23.636
ACQUISTO ATTIVO IMMOBILIZZATO (136.158) (123.874)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (147.757) (87.351)
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
INCASSI PER AUMENTI DI CAPITALE 1.546 11.487
ALTRE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO (443) (212)
VARIAZIONE ALTRI CREDITI FINANZIARI (8.803) 313
ACCENSIONE/(ESTINZIONE) DI ALTRI DEBITI FINANZIARI 46.122 (47.887)
ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE DEL GRUPPO (25.421) (19.387)
DIVIDENDI PAGATI (29.860) (44.673)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (16.859) (100.359)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (86.395) 25.366
FLUSSO/DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO DERIVANTI DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 11.417 2.000
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO 320.492 293.126
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE ESERCIZIO 245.514 320.492

5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Attribuibile agli azionisti della controllante
(in migliaia di euro) Capitale
emesso
meno azioni
proprie
Capitale
sociale
Riserva da
sovraprezzo
delle azioni
Riserva legale Riserva da fair
value
Riserva da
conversione
Riserva per
azioni prorie in
portafoglio
Altre riserve Utili (Perdite)
portati a
nuovo
Utile (Perdita)
dell'esercizio
Totale Terzi Totale
SALDO AL 31 DICEMBRE 2015 359.605 -- 359.605 5.044 22.644 15.634 (4.176) -- 71.425 78.901 18.687 567.764 1.005.314 1.573.078
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 11.487 11.487
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- (10.069) -- (10.069) (34.604) (44.673)
Utili portati a nuovo -- -- -- -- -- -- -- -- -- 18.687 (18.687) -- -- --
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate
-- -- -- -- -- 301 (9) -- (12.550) -- -- (12.258) (73.323) (85.581)
Risultato complessivo dell'esercizio
Valutazione a fair value degli strumenti di copertura -- -- -- -- -- 486 -- -- -- -- -- 486 1.091 1.577
Valutazione a fair value dei titoli -- -- -- -- -- (274) -- -- -- -- -- (274) 2.351 2.077
Riserva di fair value dei titoli rilasciata a conto economico -- -- -- -- -- (314) -- -- -- -- -- (314) (260) (574)
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate
-- -- -- -- -- -- -- -- 92 -- -- 92 188 280
Differenze cambio da conversione -- -- -- -- -- -- 751 -- -- -- -- 751 852 1.603
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- -- -- (4.013) -- -- (4.013) (8.853) (12.866)
Risultato dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 21.249 21.249 39.239 60.488
Totale risultato complessivo dell'esercizio -- -- -- -- -- (102) 751 -- (3.921) -- 21.249 17.977 34.608 52.585
SALDO AL 31 DICEMBRE 2016 359.605 -- 359.605 5.044 22.644 15.833 (3.434) -- 54.954 87.519 21.249 563.414 943.482 1.506.896
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 85.198 85.198
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- (10.069) -- (10.069) (19.791) (29.860)
Utili portati a nuovo -- -- -- -- 941 -- -- -- -- 20.308 (21.249) -- -- --
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- (9.594) (9.594) -- -- -- -- 9.594 (11.364) -- -- (11.364) -- (11.364)
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate
-- -- -- -- -- 204 (51) -- (13.252) -- -- (13.099) 1.274 (11.825)
Risultato complessivo dell'esercizio
Valutazione a fair value degli strumenti di copertura -- -- -- -- -- 980 -- -- -- -- -- 980 2.146 3.126
Valutazione a fair value dei titoli -- -- -- -- -- 6.689 -- -- -- -- -- 6.689 (426) 6.263
Riserva di fair value dei titoli rilasciata a conto economico -- -- -- -- -- (852) -- -- -- -- -- (852) (685) (1.537)
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate
-- -- -- -- -- -- -- -- (220) -- -- (220) (428) (648)
Differenze cambio da conversione -- -- -- -- -- -- (8.450) -- -- -- -- (8.450) (15.458) (23.908)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- -- -- 601 -- -- 601 1.219 1.820
Risultato dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (2.966) (2.966) (40.422) (43.388)
Totale risultato complessivo dell'esercizio -- -- -- -- -- 6.817 (8.450) -- 381 -- (2.966) (4.218) (54.054) (58.272)
SALDO AL 31 DICEMBRE 2017 359.605 (9.594) 350.011 5.044 23.585 22.854 (11.935) 9.594 30.719 97.758 (2.966) 524.664 956.109 1.480.773

6. Note Esplicative ai prospetti contabili consolidati

1. Struttura e contenuto del bilancio

Il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2017. Si rimanda al paragrafo "Adozione di nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti" per una illustrazione dei nuovi principi in vigore a far data dal 1° gennaio 2017. In particolare, si segnala che l'adozione dei nuovi principi non ha comportato effetti sul patrimonio netto e sul conto economico di Gruppo.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 che include la Capogruppo Cofide S.p.A. (di seguito "Cofide") e le società da essa direttamente o indirettamente controllate, è stato predisposto utilizzando le situazioni patrimoniali-finanziarie ed economiche delle singole società incluse nell'area di consolidamento, corrispondenti ai relativi bilanci individuali, ovvero consolidati per i sottogruppi, esaminati ed approvati dagli organi sociali e opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di seguito elencati e compatibilmente con la normativa italiana. Si segnala che la società IEPL – Institut d'Ecole Primaire Leman S.A. chiude il proprio bilancio il 31 luglio. La società predispone un reporting package al 31 dicembre ai fini del bilancio consolidato della Capogruppo.

Gli schemi di classificazione adottati sono i seguenti:

  • la situazione patrimoniale-finanziaria è strutturata a partite contrapposte in base alle attività e passività correnti e non correnti;
  • il conto economico è presentato per natura di spesa;
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto con il metodo indiretto;
  • lo schema di variazione del patrimonio netto riporta in analisi le variazioni intervenute nell'esercizio e nell'esercizio precedente;
  • il conto economico complessivo evidenzia le componenti del risultato sospese a patrimonio netto.

A partire dal presente bilancio consolidato, nello schema di conto economico, la voce "Quote dell'utile (perdita) delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" è stata riclassificata dal risultato operativo al risultato della gestione finanziaria. Si è provveduto pertanto a riclassificare, ai fini comparativi, tale voce anche nello schema relativo al bilancio consolidato del 2016.

Il presente bilancio è redatto in migliaia di euro, che rappresenta la moneta "funzionale" e "di presentazione" del gruppo secondo quanto previsto dallo IAS 21, tranne quando diversamente indicato

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili con maggiore accuratezza tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota media ponderata attesa per l'intero esercizio.

Si segnala che in data 27 giugno 2017 si è perfezionata l'integrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. ("GEDI") con le attività di Italiana Editrice S.p.A. ("ITEDI") e del relativo gruppo. Il perfezionamento dell'operazione è avvenuto a seguito dell'esecuzione dell'aumento di capitale di GEDI deliberato dall'Assemblea degli Azionisti in data 27 aprile 2017, mediante la stipulazione dell'atto di conferimento in GEDI delle partecipazioni di ITEDI detenute da FIAT Chrysler Automobiles N.V. ("FCA") e Ital Press Holding S.p.A. ("IPH"), pari rispettivamente al 77% e al 23% del capitale sociale (le "Azioni ITEDI"). Per effetto di tale aumento, CIR S.p.A. detiene il 43,4% di GEDI (45,3% al netto delle azioni proprie in portafoglio), mentre agli azionisti di ITEDI, FCA e IPH, viene attribuito rispettivamente il 14,63% e il 4,37% del capitale di GEDI. L'effetto diluitivo di tale operazione ha comportato una riduzione di circa € 14,5 milioni del patrimonio netto del Gruppo COFIDE. Si segnala inoltre che CIR S.p.A., pur perdendo il controllo di diritto, mantiene il controllo di fatto di

GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. anche in virtù dei patti parasociali con in nuovi azionisti.

Per maggiori dettagli si rimanda al punto 2.d. "Variazioni dell'area di consolidamento".

In conformità a quanto previsto dal paragrafo 17 dello IAS 10, si rende noto che il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 marzo 2018.

2. Principi di consolidamento

2.a. Metodologie di consolidamento

Sono incluse nel perimetro di consolidamento tutte le società nelle quali il Gruppo detiene il controllo secondo quanto stabilito dall'IFRS 10.

In base alla definizione di "controllo" un investitore controlla un'entità oggetto di investimento quando ha potere sulle attività rilevanti, è esposto a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento e ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data in cui ha avuto inizio il controllo da parte del Gruppo mentre sono deconsolidate dal momento in cui tale controllo cessa. Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale.

I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del relativo patrimonio netto e la differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto delle società partecipate viene imputata, se ne sussistono le condizioni, agli elementi dell'attivo e del passivo inclusi nel consolidamento. L'eventuale parte residua se negativa viene contabilizzata a conto economico, se positiva in una voce dell'attivo denominata "Avviamento". Quest'ultima viene assoggettata alla cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" (impairment test);
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come i debiti, i crediti e gli utili non ancora realizzati derivanti da operazioni fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote del patrimonio netto e del risultato del periodo di competenza di terzi sono evidenziate in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

Società Collegate

Sono considerate società collegate tutte le società nelle quali il Gruppo ha un'influenza significativa, senza averne il controllo, secondo quanto stabilito dallo IAS 28. Si presume l'esistenza di influenza significativa nel caso in cui il Gruppo possegga una percentuale di diritti di voto compresa tra il 20% e il 50% (esclusi i casi in cui vi sia controllo congiunto). Le società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto a partire dalla data in cui il Gruppo consegue l'influenza notevole sulla società collegata mentre sono deconsolidate dal momento in cui cessa di esistere tale influenza. I criteri adottati per l'applicazione del metodo del patrimonio netto sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della relativa quota di patrimonio netto e dell'eventuale differenza positiva, identificata al momento dell'acquisizione, al netto di eventuali perdite durevoli di valore calcolate tramite la cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" (impairment test); la corrispondente quota di utili o di perdite del periodo è iscritta a conto economico. Quando la quota di perdite cumulate del Gruppo diventa pari o eccede il valore di iscrizione della società collegata, quest'ultimo è annullato e il Gruppo non iscrive ulteriori perdite a meno che non abbia delle obbligazioni contrattuali in tal senso;
  • gli utili e le perdite non realizzati originatisi per operazioni avvenute con società del Gruppo sono elisi ad eccezione delle perdite rappresentative di una perdita permanente di valore delle attività della società collegata;
  • i principi contabili della società collegata sono modificati, ove necessario, al fine di renderli omogenei con i principi contabili adottati dal Gruppo.

Società a controllo congiunto

Le società a controllo congiunto sono contabilizzate secondo il metodo del patrimonio netto in conformità a quanto stabilito dall'IFRS 11.

2.b. Conversione in euro dei bilanci di società estere

La conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere di Paesi non aderenti alla moneta unica, nessuno dei quali ha un'economia caratterizzata da uno stato di "iperinflazione" secondo quanto stabilito dallo IAS 29, viene effettuata adottando i cambi correnti in essere alla data di bilancio per lo stato patrimoniale, mentre il conto economico viene convertito utilizzando i cambi medi del periodo. Le differenze cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto ai cambi correnti di fine periodo e dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate nella voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Cambio medio 31.12.2017 Cambio medio 31.12.2016
Dollaro USA 1,1297 1,1993 1,1069 1,0541
Franco Svizzero 1,11167 1,17020 1,09016 1,0739
Sterlina Inglese 0,8761 0,8872 0,81948 0,85618
Real Brasiliano 3,6041 3,9728 3,8616 3,4305
Peso Argentino 18,7266 22,9305 16,3345 16,7476
Renminbi Cinese 7,6266 7,8046 7,3497 7,3201
Rupia indiana 73,4754 76,6284 74,3494 71,5820
Nuovo Leu Rumeno 4,5687 4,6585 4,4907 4,5391
Dollaro Canadese 1,4644 1,5039 1,4664 1,4188
Peso Messicano 21,3265 23,6630 20,6569 21,7723
Dirham marocchino 10,9493 11,2360 -- --
Dollaro Hong Kong 8,8013 9,3721 8,5903 8,1753

I principali cambi utilizzati sono i seguenti:

2.c. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 ed il bilancio consolidato dell'esercizio precedente del Gruppo derivano dal consolidamento, a tali date, della Capogruppo COFIDE e di tutte le società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate. Le attività e le passività di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie.

L'elenco delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento, con l'indicazione della metodologia utilizzata, e di quelle escluse è riportato nell'apposita sezione del presente fascicolo.

Con riferimento alle disposizioni previste dall'IFRS 12 si riporta di seguito l'informativa in merito ai non-controlling interests presenti nelle partecipazioni di minoranza e alle collegate ritenute rilevanti per il Gruppo.

Il Gruppo ha definito come rilevanti a tali fini le società che rappresentano almeno il 2% del totale attivo, al netto delle attività in via di dismissione, o il 5% del totale dei ricavi del Gruppo.

Al 31 dicembre 2017 non vi sono società rilevanti aventi significativi non-controlling interests.

Tra le società collegate rilevanti quella che rispetta i requisiti sopra riportati è Persidera S.p.A. (interessenza detenuta tramite il Gruppo GEDI), di cui si riportano i dati:

Persidera S.p.A.

(in migliaia di euro) 2017 2016
Ricavi 72.614 80.804
Utile netto 10.771 15.370
Utile complessivo 10.744 15.416
Attività non correnti 131.729 144.303
Attività correnti 32.346 38.625
Totale attività 164.075 182.928
Passività non correnti 34.843 49.199
Passività correnti 29.246 31.579
Totale passività 64.089 80.778

2.d. Variazioni dell'area di consolidamento

Le principali variazioni dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente riguardano:

SETTORE MEDIA

Il perimetro di consolidamento risulta variato rispetto allo scorso esercizio.

Il 27 giugno 2017 è stata infatti perfezionata l'operazione di integrazione della società Italiana Editrice S.p.A. e delle società da questa controllate Publikompass S.p.A. e Nexta S.r.l. ("Gruppo ITEDI") in GEDI. Italiana Editrice S.p.A. è l'editore di due rilevanti testate quotidiane "La Stampa" e "Il Secolo XIX"; inoltre, il Gruppo ITEDI, oltre all'attività editoriale di cui sopra, opera nel settore della raccolta pubblicitaria locale tramite Publikompass S.p.A., che agisce quale soggetto concessionario della raccolta pubblicitaria, nonché nel settore multimediale attraverso Nexta S.r.l., società avente ad oggetto, tra le altre cose, lo sviluppo, la produzione, la gestione e la promozione di servizi e prodotti di natura editoriale e di e-commerce e la prestazione di servizi di marketing, informatica e di telecomunicazioni.

Modalità di esecuzione dell'operazione

L'operazione di integrazione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione per i soci preesistenti, riservato in sottoscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V. ("FCA") e ad Ital Press Holding SpA ("IPH"), liberato da queste ultime mediante il conferimento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentative di tutto il capitale sociale di Italiana Editrice S.p.A.. In ragione di tale aumento di capitale CIR S.p.A. ha perduto il controllo di diritto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. pur mantenendone il controllo di fatto in virtù dei patti parasociali con i nuovi azionisti.

Per effetto di tale operazione, a partire dal 27 giugno 2017 GEDI ha acquisito il controllo del Gruppo ITEDI. Come data di consolidamento si è adottata quella del 30 giugno 2017 e pertanto il conto economico del gruppo GEDI relativo all'esercizio 2017 comprende il gruppo ITEDI a partire dal 1° luglio. Nel periodo di sei mesi chiuso al 30 giugno 2017, il gruppo ITEDI ha generato ricavi pari a € 62.322 migliaia e un risultato netto negativo per € 1.917 migliaia. A riguardo, si ritiene che se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2017, i ricavi consolidati sarebbero ammontati a € 686.569 migliaia e il risultato netto consolidato dell'esercizio sarebbe stato negativo per € 125.312 migliaia. Nel calcolare i suddetti importi, è stato ipotizzato che le rettifiche di fair value alla data di acquisizione sarebbero state le stesse anche se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2017.

Operazioni societarie post-conferimento

L'integrazione tra GEDI ed il Gruppo ITEDI ha reso opportuno un riassetto societario all'interno del gruppo, volto ad accorpare società che svolgono analoghe attività economiche sotto il controllo diretto o indiretto di GEDI allo scopo di favorire una semplificazione delle attività di governance, anche mediante l'eliminazione della duplicazione di attività e funzioni.

A tal fine nel corso dell'esercizio si è proceduto a realizzare le seguenti operazioni societarie:

  • in data 25 settembre e con efficacia 1° ottobre, è stato perfezionato l'atto di conferimento del ramo Stampa di ITEDI (relativo allo stabilimento di stampa di Torino) in Rotocolor S.p.A.; tutte le attività di stampa dei quotidiani, realizzate in 8 stabilimenti (situati a Roma, Livorno, Torino, Milano, Mantova, Sassari, Padova e Gorizia) sono quindi concentrate in Rotocolor S.p.A., la cui denominazione è stata cambiata in GEDI Printing S.p.A.;

  • in data 25 ottobre e con efficacia 1° novembre 2017 è stato stipulato l'atto di fusione tra Publikompass e Manzoni, rendendo così definitiva l'integrazione delle due concessionarie di pubblicità in A.Manzoni&C. S.p.A.;

  • in data 25 ottobre e con efficacia 1° novembre 2017 è stato stipulato l'atto di scissione dell'area digitale di Elemedia a favore di Nexta, che ha assunto la denominazione di GEDI Digital S.p.A., perfezionando il processo di integrazione di tutte le attività digitali del Gruppo in una sola realtà societaria, in linea con il modello di Gruppo;

  • infine, in data 29 dicembre 2017 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di ITEDI S.p.A. in Finegil S.p.A., deliberata dalle rispettive Assemblee Straordinarie degli Azionisti tenutesi il 25 ottobre 2017. Contestualmente, Finegil ha cambiato la propria denominazione sociale in GEDI News Network SpA (GNN SpA), è stata trasferita la sede legale a Torino ed è stata definita una nuova struttura organizzativa e linea di governance. In seno a GNN, già organizzata in tre divisioni operative, è stata poi costituita una nuova divisione operativa (Nord-Ovest) che accoglie le attività editoriali e gestionali della ex ITEDI.

Corrispettivo dell'operazione

Ai fini dell'operazione di conferimento mediante aumento di capitale riservato, il valore di conferimento in GEDI delle Azioni ITEDI è stato convenuto tra le parti sulla base di una valorizzazione di ITE-DI (i.e. equity value del 100% del capitale) pari ad € 79.969.000. Sulla base del rapporto di cambio tra i due gruppi, anch'esso convenzionalmente stabilito tra le parti, l'operazione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale che ha visto l'emissione di n. 96.651.191 nuove azioni ordinarie ad un prezzo unitario di € 0,827397978 per ciascuna azione (di cui € 0,677397978 a titolo di sovrapprezzo).

Ai fini della rilevazione dell'aggregazione aziendale, tuttavia, l'emissione di azioni rappresenta il corrispettivo trasferito per l'acquisizione. Di conseguenza, coerentemente con quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3 Business Combinations, si è quindi proceduto a determinare il fair value delle azioni ordinarie alla data di emissione (che coincide con la data di acquisizione del controllo) che è stato determinato sulla base del prezzo di mercato delle azioni GEDI a tale data. Il prezzo di mercato delle nuove 96.651.191 azioni al 27 giugno 2017 era pari a € 0,8655 per azione, per un controvalore complessivo dell'operazione pari a € 83.651.605,81 di cui € 14.497.678,65 è stato rilevato quale incremento del capitale sociale (valore nominale unitario delle azioni € 0,15) ed € 69.153.927,16 è stato rilevato a sovrapprezzo (valore unitario € 0,7155).

Costi correlati all'acquisizione

Nel corso dell'esercizio il gruppo GEDI ha sostenuto costi correlati all'operazione pari a € 792 migliaia, inerenti spese legali, oneri per relazioni e costi di Advisor; tali costi sono stati rilevati a patrimonio netto, coerentemente con quanto disciplinato dai principi contabili internazionali di riferimento nel caso di operazioni di integrazione effettuate mediante l'emissione di strumenti di capitale.

Attività acquisite e passività assunte identificabili

Ai fini della rilevazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte, oltre che la rilevazione dell'avviamento, è stata completata la Purchase Price Allocation (PPA), effettuata secondo le disposizioni dell'IFRS 3. La PPA, predisposta con il supporto di PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A., consulente con una consolidata conoscenza della realtà aziendale, ha portato alla rilevazione del fair value dei due asset core identificati nelle testate "La Stampa" e "Il Secolo XIX", oltre ad attività per imposte anticipate rilevate su perdite fiscali che non erano state iscritte nelle società del Gruppo ITEDI in quanto non ritenute recuperabili in via autonoma. In via residuale è stato poi determinato l'avviamento derivante dall'acquisizione.

Di seguito sono sintetizzati gli importi rilevati con riferimento alle attività acquisite e alle passività assunte al 30 giugno 2017:

Descrizione Note Importo
€ migliaia
Attività
Attività immateriali a vita indefinita - Testate 7.a. 77.682
Immobilizzazioni immateriali 7.a. 1.704
Immobilizzazioni materiali 7.b. 21.392
Altre partecipazioni 7.e. 1.174
Altri crediti non correnti 7.f. 207
Attività per imposte anticipate 7.h. 7.611
Rimanenze 8.a. 4.399
Crediti commerciali 8.b. 17.426
Altri crediti correnti 8.c. 8.032
Crediti finanziari 8.d. 50
Disponibilità liquide 8.g. 8.965
Totale attività 148.642
Passività
Altri debiti finanziari non correnti 10.b. 8.066
Passività per imposte differite 7.h. 22.685
Fondi per il personale 10.c. 13.972
Fondi per rischi ed oneri non correnti 10.d. 1.069
Altri debiti finanziari correnti 11.b. 8.747
Debiti commerciali 11.c. 17.934
Altri debiti correnti 11.d. 14.388
Fondi per rischi ed oneri correnti 10.d. 17.267
Totale passività 104.128
Fair value provvisorio delle attività nette 44.514

Il valore delle due testate è stato rideterminato in complessivi € 77.682 migliaia e, a fronte della rilevazione di tale valore, sono state iscritte imposte differite pari a € 21.673 migliaia. Sono inoltre state rilevate attività per imposte anticipate su perdite fiscali per un importo pari a € 6.209 migliaia e, in via residuale un avviamento pari a € 32.929 migliaia.

La stima del valore da attribuire alle due testate è stata effettuata tramite l'applicazione del metodo c.d. "Multi-Period Excess Earnings Method" ("MEEM"), tipicamente utilizzato in materia valutativa per esprimere il valore dei beni intangibili considerati come "asset strategico dominante", ossia l'asset che determina il vantaggio competitivo dell'azienda.

Tale metodo si fonda sul principio che, poiché alla generazione del reddito aziendale contribuiscono tutti i fattori produttivi, il reddito di pertinenza dell'asset strategico dominante – in questo caso le due testate – può essere ricavato in via residuale, sottraendo dal reddito complessivo la remunerazione normale di tutti gli altri fattori produttivi di cui si compone l'azienda, tangibili e intangibili. In questo modo il fair value dell'asset strategico riflette il vantaggio competitivo e di conseguenza l'extra-reddito aziendale.

Avviamento

L'avviamento derivante dall'acquisizione è stato rilevato come illustrato nella tabella seguente:

Descrizione Importo
€ migliaia
Controvalore complessivo dell'operazione 83.652
Fair value delle attività nette (44.514)
Attività per imposte anticipate (6.209)
Avviamento 32.929

SETTORE COMPONENTISTICA PER AUTOVEICOLI

Si segnala che nel corso dell'esercizio la controllata Sogefi Suspension S.A. ha incrementato dal 95,65% al 95,79% la quota nella controllata S.ARA Composite S.A.S. e che la controllata Sogefi Suspensions S.A. ha incrementato dal 74,23% al 75,67% la quota di possesso nella controllata Allevard IAI Suspensions Pvt Ltd.

Si precisa inoltre che la controllata Sogefi Filtration S.A. ha costituito le società Filter Systems Maroc S.a.r.l e Sogefi Filtration Russia LLC e che in un'ottica di razionalizzazione della struttura societaria del gruppo, Sogefi S.p.A. ha costituito nel corso dell'esercizio 2017 due nuove società, Sogefi Suspensions Heavy Duty Italy Srl e Sogefi Suspensions Passenger Car Italy Srl, alle quali Sogefi Filtration Italy S.p.A. ha trasferito, in qualità di beneficiarie nell'ambito di un'operazione di scissione, i due rami d'azienda aventi ad oggetto l'attività di produzione di componenti rispettivamente per il settore heavy duty e automotive. Successivamente Sogefi S.p.A. ha conferito alle controllate francesi Sogefi Filtration S.A. e Sogefi Supensions S.A. rispettivamente le partecipazioni in Sogefi Filtration Italy S.p.A. e Sogefi Suspensions Heavy Duty Italy Srl e Sogefi Suspensions Passenger Car Italy Srl, a fronte della sottoscrizione dell'aumento di capitale nelle due sub holding francesi.

Nel corso del periodo non sono intervenute ulteriori variazioni nell'area di consolidamento.

SETTORE SANITA'

Nel corso del 2017 si segnala l'acquisizione della società Laboratorio Salus Macerata S.r.l., la cui definizione ha determinato un avviamento di € 761 migliaia a fronte di un prezzo pagato di € 820 migliaia, l'acquisizione del ramo d'azienda costituito dalla RSA "Barbarano", il cui prezzo è stato pari a € 2.970 migliaia, che ha determinato un avviamento pari a € 2.770 migliaia, l'acquisto delle società Psicogest S.r.l. e Ecomedica S.p.A., che hanno dato origine ad un avviamento rispettivamente di € 2.562 migliaia e € 18.262 migliaia a fronte di prezzi pagati di € 5.728 migliaia e € 20.984 migliaia ed infine l'acquisto di Villa Margherita S.r.l. che ha dato origine ad un avviamento pari a € 18.890 migliaia a fronte di un prezzo pagato di € 18.771 migliaia.

ALTRE SOCIETA'

Si segnala che nel corso del secondo semestre 2017 la controllata CIR International S.A. ha dismesso l'investimento nella società di cartolarizzazione Zeus Finance S.r.l., e che nel corso del mese di dicembre si è concluso il processo di liquidazione della controllata Cirinvest S.r.l..

3. Principi contabili applicati

3.a. Immobilizzazioni immateriali (IAS 38)

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate contabilmente solo se analiticamente identificabili, se è probabile che generino benefici economici futuri e se il loro costo può essere determinato attendibilmente.

Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.

Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l'attività e da ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

L'ammortamento è calcolato linearmente e parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.

In particolare le immobilizzazioni immateriali a durata indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento, ma sono costantemente monitorate al fine di evidenziare eventuali riduzioni di valore durevoli. Sono considerate immobilizzazioni immateriali a vita indefinita essenzialmente le testate e le frequenze del gruppo Espresso.

Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore possa essere recuperato tramite l'uso; a questo fine viene effettuato almeno una volta all'anno l'impairment test con cui si verifica la capacità del bene immateriale di generare reddito in futuro.

I costi di sviluppo sono contabilizzati quali elementi dell'attivo immobilizzato quando il costo è attendibilmente determinabile, esistono ragionevoli presupposti che l'attività possa essere resa disponibile per l'uso o la vendita e sia in grado di produrre benefici futuri. Annualmente, e comunque ogni qualvolta vi siano ragioni che lo rendano opportuno, i costi capitalizzati sono sottoposti ad impairment test.

I costi di ricerca sono addebitati al conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I marchi e le licenze, inizialmente rilevati al costo, sono successivamente contabilizzati al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il periodo di ammortamento è definito dal minore tra l'eventuale durata contrattuale di utilizzo e la vita utile del bene.

Le licenze software, comprensive degli oneri accessori, sono rilevate al costo ed iscritte al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulate.

Avviamento

Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro fair value alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel fair value di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L'eventuale differenza negativa ("avviamento negativo") è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.

Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate. L'avviamento è sempre riferito ad attività reddituali identificate la cui capacità di reddito e di generazione di flussi di cassa viene costantemente monitorata ai fini della sua valutazione (impairment test).

Si veda anche quanto riportato nel successivo paragrafo 3.x. (Aggregazioni aziendali e Avviamento).

3.b. Immobilizzazioni materiali (IAS 16)

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al prezzo di acquisto o al costo di produzione al netto dei relativi ammortamenti accumulati.

Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene. Gli oneri finanziari derivanti da specifici finanziamenti relativi ad investimenti di lungo periodo vengono capitalizzati fino alla data di entrata in funzione del bene.

In presenza di obbligazioni contrattuali o comunque "forzose" per lo smantellamento, la rimozione o la bonifica di siti ove siano installate immobilizzazioni, il valore rilevato include anche i costi stimati, ed attualizzati, da sostenere al momento della loro dismissione.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono oggetto di ammortamento.

Gli immobili ed i terreni non detenuti a fini strumentali nell'esercizio delle attività sociali sono classificati in un'apposita voce dell'attivo e registrati contabilmente in base a quanto previsto dallo IAS 40 "Investimenti immobiliari" (si veda il successivo paragrafo 3.e.).

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value ed il valore d'uso. Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera il Gruppo.

In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività viene rivalutata. Svalutazioni e rivalutazioni sono imputate a conto economico.

3.c. Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste, indipendentemente dall'esistenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società beneficiaria rispetterà le condizioni previste per la concessione e che pertanto i contributi saranno ricevuti.

I contributi in conto capitale sono rilevati nello stato patrimoniale o come ricavo differito, che viene accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene in relazione al quale è stato concesso, in modo da rettificare in diminuzione le quote di ammortamento, oppure a diretta deduzione del bene cui si riferiscono.

I contributi pubblici ottenibili a rimborso di spese e costi già sostenuti, o con lo scopo di fornire un immediato aiuto finanziario alla società destinataria senza che vi siano costi futuri ad essi correlati, sono rilevati come provento nel periodo in cui diventano esigibili.

3.d. Immobilizzazioni in leasing (IAS 17)

I contratti di leasing relativi ad attività in cui la società locataria assume sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza di leasing finanziari l'attività viene rilevata al minore tra il suo valore corrente ed il valore attuale dei canoni

minimi contrattualmente stabiliti. L'ammontare totale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo da ottenere un tasso d'interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al netto degli oneri finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L'onere finanziario è imputato a conto economico lungo la durata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasing finanziario sono ammortizzate in misura coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene sostanzialmente rischi e benefici derivanti dalla proprietà sono invece classificati come leasing operativi ed i canoni periodici sono rilevati a conto economico lungo la durata del contratto.

Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione mediante un leasing finanziario, l'eventuale differenza tra prezzo di vendita e valore contabile del bene non viene rilevata a conto economico, a meno che non si manifesti una minusvalenza rappresentativa di perdita di valore del bene stesso.

3.e. Investimenti immobiliari (IAS 40)

Un investimento immobiliare è una proprietà, terreno o fabbricato – o parte di fabbricato – o entrambi, posseduta dal proprietario o dal locatario, anche tramite un contratto di leasing finanziario, al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni, piuttosto che per l'uso diretto nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale o la vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale.

Il costo di un investimento immobiliare è rappresentato dal costo di acquisto, dai miglioramenti, dalle sostituzioni e manutenzioni straordinarie.

Per le costruzioni in economia si valutano tutti i costi sostenuti alla data in cui la costruzione o lo sviluppo è terminato. Fino a quella data si applicano le condizioni previste dallo IAS 16.

In caso di bene detenuto tramite leasing finanziario, il costo iniziale è determinato secondo lo IAS 17 dal minore tra il fair value dell'immobile e il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing.

Il Gruppo ha optato per il metodo del costo, da applicare a tutti gli investimenti immobiliari detenuti. Secondo il metodo del costo, la valutazione è effettuata al netto degli eventuali ammortamenti e delle perdite accumulate per riduzione di valore.

3.f. Perdita di valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali (IAS 36)

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di sviluppo capitalizzati) e materiali, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso.

Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, applicando un tasso di sconto coerente con i flussi di cassa, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

3.g. Altre partecipazioni

Le partecipazioni in società dove la Capogruppo non esercita un'influenza significativa sono trattate secondo quanto previsto dal principio IAS 39 e quindi sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita e sono valutate al fair value, ovvero al costo nel caso in cui il fair value o il prezzo di mercato risultino indeterminabili.

3.h. Crediti e debiti (IAS 32, 39 e 21)

I crediti e i debiti inizialmente sono iscritti al loro fair value, che corrisponde normalmente al valore nominale. I crediti sono adeguati, se necessario, al loro presumibile valore di realizzo. Successivamente i crediti e i debiti sono valutati al costo ammortizzato.

I crediti ed i debiti in valuta estera, originariamente contabilizzati ai cambi in vigore alla data di effettuazione dell'operazione, vengono adeguati ai cambi correnti di fine periodo ed i relativi utili e perdite su cambi imputati al conto economico (si veda il successivo paragrafo 3.u.).

3.i. Titoli (IAS 32 e 39)

Secondo quanto previsto dai principi IAS 32 e 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate e dalle collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate al loro fair value.

Gli utili e le perdite derivanti da adeguamenti di valore sono iscritte in una specifica riserva di patrimonio netto. In presenza di perdite permanenti di valore, od in caso di alienazione, gli utili e le perdite riconosciuti fino a quel momento nel patrimonio netto sono contabilizzate a conto economico.

Si segnala che gli acquisti e le vendite sono rilevati alla data di negoziazione dell'operazione.

In questa categoria rientrano anche le attività finanziarie acquisite o emesse classificate come destinate alla negoziazione (held for trading) o classificate al fair value con contropartita conto economico in adozione della così detta "fair value option".

Ai fini di una più compiuta trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie si rimanda alla nota specificatamente predisposta ("strumenti finanziari").

3.l. Imposte sul reddito (IAS 12)

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali dello Stato in cui ha sede la società e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.

3.m. Rimanenze (IAS 2)

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo.

3.n. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (IAS 32 e 39)

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione di valore.

3.o. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione delle riserve di patrimonio netto, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate in una apposita voce a riduzione delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto successivo al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

Gli utili o le perdite non realizzate, al netto degli effetti fiscali, dalle attività finanziarie classificate come "disponibili per la vendita" sono rilevate nel patrimonio netto alla voce riserva di fair value.

La riserva è trasferita al conto economico al momento della realizzazione dell'attività finanziaria o nel caso di rilevazione di una perdita permanente di valore della stessa.

La riserva di copertura (hedging) si genera nel momento in cui si rilevano le variazioni di fair value dei derivati che, ai fini dello IAS 39, sono stati designati come "strumenti a copertura dei flussi di cassa" (Cash Flow Hedge) o come "strumenti di copertura degli investimenti netti in partecipate estere" (hedge of a net investment in a foreign operation).

La porzione di utile o perdita ritenuta "efficace" viene rilevata a patrimonio netto e viene contabilizzata a conto economico nei periodi, e con le modalità, in cui gli elementi coperti affluiscono al conto economico stesso, ovvero al momento della cessione della controllata.

Quando una società controllata redige il proprio bilancio in una moneta diversa da quella funzionale utilizzata dal Gruppo, il bilancio individuale della controllata è tradotto classificando le differenze derivanti da tali conversioni in una apposita riserva. Nel momento in cui la controllata viene venduta la riserva è trasferita al conto economico con esposizione degli utili o delle perdite derivanti dalla dismissione.

La voce "Utili (perdite) portati a nuovo" accoglie i risultati accumulati ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte.

Questa voce rileva inoltre l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili e/o eventuali correzioni di errori che vengono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 8.

3.p. Debiti finanziari (IAS 32 e 39)

I finanziamenti sono inizialmente rilevati al costo, rappresentato dal fair value al netto degli oneri accessori. Successivamente i finanziamenti sono contabilizzati applicando il metodo del costo ammortizzato (amortized cost) calcolato mediante l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio previsto al momento della regolazione dello strumento.

3.q. Fondi per rischi e oneri (IAS 37)

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una

stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico.

Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali (attività e passività possibili, o non iscritte perché di ammontare non attendibilmente determinabile) non sono contabilizzate. Al riguardo viene fornita tuttavia adeguata informativa.

3.r. Ricavi e proventi (IAS 18)

I ricavi per la vendita di merci sono riconosciuti al momento del passaggio di proprietà e dei rischi del bene e la loro rilevazione è effettuata al netto di resi, sconti e abbuoni.

I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione, avendo a riferimento lo stato di completamento dell'attività alla data di riferimento del bilancio.

I proventi per dividendi, interessi e royalties sono rilevati rispettivamente:

  • dividendi, quando si determina il diritto a riceverne il pagamento (con contropartita credito al momento della delibera di distribuzione);
  • interessi, in applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo (IAS 39);
  • royalties, secondo il principio della competenza, sulla base dell'accordo contrattuale sottostante.

3.s. Benefici per i dipendenti (IAS 19)

I benefici a dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine sono oggetto di valutazioni attuariali.

Seguendo tale metodologia le passività iscritte risultano rappresentative del valore attuale dell'obbligazione rettificata per eventuali perdite od utili attuariali non contabilizzati.

La legge finanziaria n. 296/2006 ha apportato modifiche importanti alla disciplina del TFR introducendo la possibilità per il lavoratore di trasferire il TFR che matura a partire dal 1° gennaio 2007 a forme pensionistiche prescelte. Pertanto il TFR maturato al 31 dicembre 2006 relativo ai dipendenti che hanno esercitato l'opzione prospettata, pur rimanendo nell'ambito dei piani a benefici definiti, è stato determinato con tecniche attuariali che, però, escludono le componenti attuariali / finanziarie relative alla dinamica delle retribuzioni future.

Il Gruppo COFIDE, in accordo con il principio, procede alla valorizzazione ed alla rilevazione del costo figurativo rappresentato dalle stock option e dalle stock grant rilevato a conto economico tra i costi per il personale e ripartito lungo il periodo di maturazione del beneficio, con contropartita ad apposita riserva di patrimonio netto.

Il costo dell'opzione viene determinato al momento dell'assegnazione del piano utilizzando specifici modelli e moltiplicato per il numero di opzioni esercitabili nel periodo di riferimento, queste ultime determinate mediante l'ausilio di opportune variabili attuariali.

Analogamente, l'onere derivante dall'attribuzione delle c.d. phantom stock option viene determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato a conto economico tra i costi del personale in base al periodo di maturazione; la contropartita, a differenza delle stock option e delle stock grant, è costituita da una posta del passivo (fondi diversi del personale) e non da una

riserva di patrimonio netto. Fino a quando tale passività non viene estinta il fair value viene ricalcolato ad ogni rendicontazione e alla data di effettivo esborso rilevando tutte le variazioni di fair value a conto economico.

3.t. Strumenti derivati (IAS 32 e 39)

Gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati principalmente al fine di coprire i rischi con particolare riferimento alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, delle valute estere e delle commodities. La classificazione di un derivato ai fini di copertura è formalmente documentata attestando l' "efficacia" della copertura stessa.

Ai fini contabili le operazioni di copertura sono classificate come:

  • "fair value hedge" (copertura del rischio di variazione del fair value) in cui gli effetti della copertura sono imputati a conto economico;
  • "cash flow hedge" (copertura del rischio di variazione dei flussi di cassa) in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico;
  • "hedge of a net investment in a foreign operation" (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) – in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.

3.u. Conversione delle poste in valuta estera (IAS 21)

La moneta funzionale del Gruppo è l'euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio. Le società del Gruppo redigono il proprio bilancio nella moneta di conto utilizzata nei rispettivi Paesi.

Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione.

Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

Le partite non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Le partite non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

Le attività e le passività delle società del Gruppo aventi valuta funzionale differente dall'euro sono valutate in base alle seguenti modalità:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando il cambio in essere alla data di chiusura del bilancio;
  • i costi e i ricavi sono convertiti utilizzando il cambio medio del periodo.

Le differenze di cambio sono rilevate direttamente a patrimonio netto in una specifica riserva.

Al verificarsi dell'eventuale dismissione di una partecipazione estera, le differenze di cambio accumulate e contabilizzate a riserva di patrimonio netto sono imputate al conto economico.

3.v. Attività non correnti destinate alla vendita (IFRS 5)

Un'attività non corrente è detenuta per la vendita se il suo valore di carico sarà recuperato principalmente attraverso una vendita anziché attraverso il suo utilizzo. Affinché tale condizione sia soddisfatta l'attività deve essere immediatamente vendibile nelle sue condizioni attuali e la vendita deve essere considerata altamente probabile.

Le attività o i gruppi destinati alla cessione che sono classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il loro valore di carico ed il valore di previsto realizzo meno i costi di vendita. Le attività singole o incluse in un gruppo classificate come detenute per la vendita non vengono ammortizzate.

La presentazione in bilancio delle suddette attività prevede l'evidenza su una singola linea del conto economico degli utili e delle perdite al netto delle imposte conseguenti alla cessione. Parimenti le attività e le passività devono essere classificate su una riga separata dello Stato Patrimoniale.

3.w. Utile per azione (IAS 33)

L'utile base per azione è determinato rapportando l'utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, derivanti ad esempio dalla possibilità di esercizio dei piani di stock option assegnati, che possono determinare un effetto diluitivo.

3.x. Aggregazioni aziendali e Avviamento

Le acquisizioni di imprese sono rilevate utilizzando i metodi del purchase ed acquisition method in ossequio a quanto previsto dall'IFRS 3, in base al quale il costo dell'acquisizione è pari al fair value alla data di scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte. Gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale sono rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

I corrispettivi sottoposti a condizione sono considerati parte del prezzo di trasferimento delle attività nette acquisite e sono valutati al fair value alla data di acquisizione. Analogamente, se il contratto di aggregazione prevede il diritto alla restituzione di alcune componenti del prezzo al verificarsi di alcune condizioni, tale diritto è classificato come attività dall'acquirente.

Eventuali successive variazioni di tale fair value sono rilevate a rettifica del trattamento contabile originario solo se esse sono determinate da maggiori o migliori informazioni circa tale fair value e se si verificano entro dodici mesi dalla data di acquisizione; tutte le altre variazioni devono sono rilevate a conto economico.

Nel caso di acquisizione per fasi di una società controllata, la partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, sino a quel momento contabilizzata secondo quanto indicato dallo IAS 39 – Strumenti Finanziari: Rilevazione, oppure secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate o secondo l'IFRS 11 "Joint Arrangements – Accounting for acquisitions of interests in joint operations", è trattata come se fosse stata venduta e riacquisita alla data in cui si acquisisce il controllo. Tale partecipazione è pertanto valutata al suo fair value alla data di "cessione" e gli utili e le perdite conseguenti a tale valutazione sono rilevati nel conto economico. Inoltre, ogni valore precedentemente rilevato nel patrimonio netto come Altri utili e perdite complessive, è imputato a conto economico a seguito della cessione dell'attività cui si riferisce, è riclassificato nel conto economico. Il goodwill o il provento (in caso di badwill) derivanti dall'affare concluso con la successiva acquisizione è determinato come sommatoria tra il prezzo corrisposto per l'ottenimento del controllo, il valore delle interessenze di pertinenza di terzi (valutate secondo uno dei metodi consentiti dal principio), il fair value della partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, al netto del fair value delle attività nette identificabili acquisite.

Le attività, le passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita che rispettano le condizioni per l'iscrizione sono contabilizzate ai loro fair value alla data di acquisizione. L'eventuale eccedenza positiva del costo di acquisto rispetto al fair value della quota delle attività nette acquisite di

pertinenza del Gruppo è contabilizzata come avviamento o, se negativa, rilevata a conto economico. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate. L'avviamento è sempre riferito ad attività reddituali identificate la cui capacità di reddito e di generazione di flussi di cassa viene costantemente monitorata ai fini della sua valutazione (impairment test).

La contabilizzazione dell'acquisizione di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate come transazioni con i soci e, pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo. Parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di gruppo.

L'allocazione iniziale alle attività, passività di cui sopra, avvalendosi dell'opzione di cui all'IFRS3, può essere determinata provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'operazione è stata realizzata, ed è possibile rilevare la rettifica di valori provvisoriamente assegnati nella contabilizzazione iniziale entro dodici mesi dalla data di acquisizione del controllo.

3.y. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le voci di bilancio principalmente interessate da questo processo estimativo sono l'avviamento, le imposte differite, i fondi per rischi ed oneri, fondi per il personale e il fair value degli strumenti finanziari, delle stock options, delle phantom stock options e delle stock grant.

Si rimanda alle specifiche aree per maggiori dettagli.

4. Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari assumono particolare rilievo nella struttura economico‐patrimoniale del Gruppo COFIDE e per questa ragione, ed al fine di consentire una migliore e più chiara comprensione dei fenomeni finanziari, si è ritenuto opportuno riservare una sezione specifica alla trattazione dei principi contabili IAS 32 e 39.

In base al principio IAS 32 gli strumenti finanziari sono classificati in quattro categorie:

  • a) strumenti finanziari valutati al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico in applicazione della "fair value option" (fair value through profit and loss – FVTPL) e detenuti per la negoziazione (trading);
  • b) investimenti posseduti fino a scadenza (held to maturity HTM);
  • c) finanziamenti e crediti (loans and receivables L&R);
  • d) attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale AFS).

La classificazione dipende dalla destinazione funzionale attribuita nell'ambito della gestione finanziaria ed è correlata ad una differente valutazione contabile; le operazioni finanziarie sono iscritte in bilancio in base alla data valuta delle stesse.

Strumenti finanziari valutati al fair value con contropartita a conto economico

Sono così classificati gli strumenti che soddisfano una tra le seguenti condizioni:

  • sono posseduti per la negoziazione (trading);
  • sono un'attività finanziaria designate in adozione della "fair value option" il cui fair value può essere attendibilmente determinato.

Il concetto di negoziazione generalmente riflette un'attività frequente di acquisto e di vendita, con la finalità di generare utili dalle variazioni di prezzo nel breve periodo.

Gli strumenti derivati sono inclusi in questa categoria, a meno che non siano designati come strumenti di copertura (hedge instruments).

La designazione iniziale delle attività finanziarie, diverse dai derivati e da quelle destinate alla negoziazione (trading), come poste valutate al fair value direttamente a conto economico in adozione della "fair value option" è limitata a quegli strumenti che soddisfano le seguenti condizioni:

  • a) la designazione secondo la "fair value option" elimina o riduce significativamente uno sbilancio nella contabilizzazione;
  • b) un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sono gestite e la loro performance è valutata sulla base del fair value secondo una documentata strategia di gestione del rischio di investimento;
  • c) uno strumento contiene un derivato implicito che soddisfa particolari condizioni.

La designazione del singolo strumento in questa categoria è definitiva, viene effettuata nel momento della prima rilevazione e non è modificabile.

Investimenti posseduti fino a scadenza

In questa categoria sono classificati gli strumenti non derivati con pagamenti fissi o determinabili ed a scadenza fissa, laddove vi siano l'intenzione e la possibilità di mantenimento fino alla scadenza.

Questi strumenti sono valutati al costo ammortizzato (amortized cost) e rappresentano un'eccezione al più generale principio di valutazione al fair value.

Il costo ammortizzato è determinato applicando il tasso di interesse effettivo dello strumento finanziario, tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza dello strumento stesso.

Il costo ammortizzato rappresenta il valore cui è valutato alla rilevazione iniziale uno strumento finanziario, al netto dei rimborsi di capitale e di qualsiasi svalutazione per riduzione durevole di valore, aumentato o diminuito dell'ammortamento complessivo delle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza calcolato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Il metodo del tasso di interesse effettivo rappresenta un criterio di calcolo realizzato al fine di imputare nel periodo di competenza i relativi oneri finanziari.

Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza correttamente il flusso atteso dei pagamenti futuri in denaro fino alla scadenza, in modo da ottenere il valore contabile netto corrente dello strumento finanziario.

In caso di alienazione anticipata, di ammontare rilevante e non determinata da specifiche motivazioni anche di un solo titolo appartenente a questa categoria, tutto il portafoglio titoli classificati come Held To Maturity deve essere riclassificato e valutato al fair value, con divieto di utilizzare questa categoria nei due anni successivi (cosiddetta tainting rule).

Finanziamenti e crediti

Rappresentano strumenti finanziari non derivati con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in un mercato attivo e per i quali non si intendono effettuare operazioni di negoziazione. Rientrano in questa categoria i crediti (ed i debiti) commerciali.

La valutazione di questi strumenti, ad eccezione di quelli classificati nelle partite correnti (entro i dodici mesi), è effettuata applicando il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo e tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza degli strumenti stessi.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Si tratta di una categoria definita "residuale" che comprende gli strumenti finanziari non derivati che sono designati come disponibili per la vendita e che non sono classificati in una delle categorie precedenti.

Gli strumenti finanziari detenuti per la vendita sono rilevati al loro fair value aumentato degli oneri accessori all'acquisto.

Gli utili o le perdite sono rilevati in una voce separata del patrimonio netto fino a che gli strumenti finanziari cui si riferiscono non sono venduti o fino a che non si accerti che hanno subito una perdita di valore. Al verificarsi di tali eventi gli utili o le perdite fino a quel momento rilevati a patrimonio netto vengono iscritti a conto economico.

In tale voce sono classificate le polizze di assicurazione sottoscritte dalla controllata Cir Investimenti S.p.A.. Trattasi di polizze di capitalizzazione e di polizze a vita intera con rendimenti collegati a gestioni separate assicurative e, in alcuni casi, a fondi unit linked. La componente del rendimento maturata ogni anno, avente natura finanziaria di interesse, è iscritta a conto economico. Le componenti di rendimento collegate a fondi unit linked nonché a variazioni di fair value, sono registrate nella redditività complessiva e, solo in caso di rilevazione di perdita di valore o di riscatto, iscritte a conto economico. La valutazione in bilancio si basa sulle comunicazioni ricevute periodicamente dalle compagnie di assicurazione.

Si segnala che le polizze assicurative di capitalizzazione (c.d Ramo I) sono state riclassificate nel livello 3 di gerarchia di fair value mentre, come per i precedenti esercizi, sono classificate nel livello 2 di gerarchia di fair value le polizze assicurative a vita intera con rendimenti collegati a fondi unit linked e ad altri prodotti finanziari (c.d. Ramo III e Ramo V).

Gli investimenti in attività finanziarie possono essere eliminati contabilmente (cosiddetta derecognition) solo quando sono scaduti i diritti contrattuali a riceverne i flussi finanziari oppure quando avviene il trasferimento a terzi dell'attività finanziaria e di tutti i rischi e benefici connessi alla stessa.

Fair value

Il fair value, come definito dall'IFRS 13, è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Il fair value delle passività finanziarie con esigibilità a richiesta (i.e. depositi a vista) non è inferiore all'importo esigibile a richiesta attualizzato a partire dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Per gli strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value è determinato sulla base dei prezzi ufficiali nel mercato principale al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario si considera quotato in un mercato attivo se i prezzi di quotazione sono prontamente e regolarmente disponibili presso un sistema di quotazione, dealer, broker, etc., e questi prezzi rappresentano operazioni di mercato reali e regolari. Se per uno strumento finanziario considerato nella sua totalità non esiste una quotazione di mercato in un mercato attivo ma esiste per alcune sue componenti, il fair value è determinato sulla base degli specifici prezzi di mercato per le sue componenti.

Se non sono disponibili prezzi osservabili in un mercato attivo per un identico elemento posseduto da un altro operatore come attività, o se i prezzi non sono disponibili, utilizzando altri input osservabili, quali il prezzo quotato in un mercato non attivo per l'elemento identico posseduto da un altro operatore come attività, il Gruppo valuterà il fair value utilizzando un'altra tecnica di valutazione, quale:

  • un metodo reddituale (per esempio una tecnica del valore attuale che tenga conto dei futuri flussi finanziari che un operatore di mercato si aspetterebbe di percepire dal possedere la passività finanziaria, uno strumento rappresentativo di capitale o un'attività);
  • un metodo basato sulla valutazione di mercato (per esempio, utilizzando i prezzi quotati per passività o strumenti rappresentativi di capitale similari posseduti da terzi come attività);
  • le valutazioni effettuate utilizzando, anche solo in parte, input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore (Mark to Model). Il Gruppo utilizza modelli di valutazione (Mark to Model) che sono generalmente accettati e usati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e stime sulla volatilità (se presente una componente opzionale), essi sono soggetti a revisione periodicamente al fine di assicurarne la coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Tali metodi usano input basati sui prezzi fissati in transazioni recenti e/o prezzi/quotazioni per strumenti che hanno simili caratteristiche in termini di profilo di rischio.

Il Gruppo come ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni derivate dai modelli di valutazione utilizza il fair value adjustments (FVAs), per tenere in considerazione i rischi principalmente associati con liquidità limitata delle posizioni, i modelli valutativi utilizzati e i rischi di controparte.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: se, in particolare, è disponibile un prezzo espresso da un mercato attivo non si potrà ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi.

Relativamente alla determinazione del fair value dei contratti derivati deve essere considerato il rischio di inadempimento, recepito attraverso credit value adjustment (CVA) e debit value adjustment (DVA).

Sono previsti in particolare tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base dei prezzi di quotazione (non rettificati) osservabili su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati attivi (diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili sia direttamente che indirettamente);
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi. Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comporta stime ed assunzioni da parte del valutatore.

5. Principi contabili, cambiamento nelle stime contabili ed errori

I criteri di stima e di valutazione sono riesaminati periodicamente e si basano sull'esperienza storica e su elementi quali le aspettative correlate alla ragionevole e concreta realizzazione di determinati eventi.

Se l'applicazione iniziale di un principio ha effetto sull'esercizio in corso o su quello precedente, tale effetto viene rilevato indicando il cambiamento derivante da eventuali disposizioni transitorie, la natura del cambiamento, la descrizione delle disposizioni transitorie, che possono avere effetto anche su esercizi futuri, nonché l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Se un cambiamento volontario di un principio ha effetto sull'esercizio corrente o precedente tale effetto viene rilevato indicando la natura del cambiamento, le ragioni per l'adozione del nuovo principio, l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Nel caso di un nuovo principio/interpretazione emesso ma non ancora in vigore vengono indicati il fatto, il possibile impatto, il titolo del principio/interpretazione, la data di entrata in vigore e la data di prima applicazione dello stesso.

Il cambiamento di stime contabili prevede l'indicazione della natura e dell'impatto del cambiamento. Le stime sono utilizzate principalmente per rilevare perdite di valore relativamente ad attività iscritte, accantonamenti per rischi, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni vengono riesaminate periodicamente e gli effetti delle eventuali variazioni sono riflessi a conto economico.

La rilevazione di errori contabili, infine, prevede l'indicazione della natura, dell'importo delle rettifiche e delle correzioni all'inizio del primo periodo di rendicontazione successivo alla rilevazione stessa

6. Adozione di nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2017:

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2017:

  • Emendamento allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses" (pubblicato in data 19 gennaio 2016). Il documento chiarisce la contabilizzazione delle imposte differite attive relative a strumenti di debito misurati al fair value.
  • Emendamento allo IAS 7 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 29 gennaio 2016). Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento.
  • Documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle" (pubblicato in data 8 dicembre 2016). Le modifiche introdotte riguardano il principio IFRS 12 – Informativa sulle partecipazioni in altre entità. In particolare, si chiarisce l'ambito di applicazione dell'IFRS 12, specificando che l'informativa richiesta dal principio si applica anche agli investimenti che vengono classificati come posseduti per la vendita, detenuti per la distribuzione ai soci o come attività operative cessate secondo quanto previsto dall'IFRS 5. L'emendamento ha lo scopo di uniformare l'informativa richiesta dai principi IFRS 5 e IFRS 12.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili che non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2017:

Principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014 e integrato con ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • o l'identificazione del contratto con il cliente;
  • o l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • o la determinazione del prezzo;
  • o l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • o i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata. Le modifiche all'IFRS 15, Clarifications to IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers, pubblicate dallo IASB in data 12 aprile 2016, sono state adottate dall'Unione Europea mediante pubblicazione delle stesse in data 9 novembre 2017.

Il Gruppo ha svolto un'analisi sugli effetti derivanti dalla prima applicazione, a far data dal 1° gennaio 2018, del principio contabile internazionale IFRS 15. Si riportano di seguito i risultati delle analisi svolte per settore.

In particolare, con riferimento al settore automotive, i contratti del gruppo Sogefi con i produttori di auto del segmento OEM/OES includono generalmente tre principali promesse contrattuali:

  • o sviluppo del processo produttivo volto alla realizzazione dei beni, sulla base delle specifiche identificate dal cliente;
  • o fornitura dei "tooling", come attrezzature e stampi utilizzati nella produzione dei beni;
  • o fornitura dei beni.

Il gruppo Sogefi ha concluso che la fornitura dei beni rappresenta una distinta performance obligation, mentre lo sviluppo del processo produttivo e la fornitura dei "tooling" non soddisfano i requisiti per essere identificati come performance obligations separate nei contratti con i produttori.

Pertanto con riferimento alla modalità di rilevazione dei ricavi rivenienti dai contratti con i produttori di auto, il gruppo Sogefi ha concluso che:

  • per la fornitura dei beni il controllo è trasferito ai clienti alla spedizione/consegna dei beni e, conseguentemente, i ricavi saranno riconosciuti in quel momento; senza generare differenze rispetto all'attuale policy di rilevazione dei ricavi per questa obbligazione contrattuale;
  • lo sviluppo del processo produttivo non soddisfa i requisiti per essere identificato come una performance obligation separata e pertanto i ricavi relativi saranno rilevati sulla stessa durata della performance obligation identificata dalla fornitura dei beni; ciò tuttavia non costituisce una modifica nella modalità di riconoscimento dei ricavi di tali obbligazioni contrattuali rispetto alla situazione attuale;
  • la fornitura dei "tooling" non soddisfa i requisiti per essere identificata come una performance obligation separata e pertanto i ricavi relativi saranno rilevati sulla stessa durata della performance obligation identificata dalla fornitura dei beni. Ciò perchè i "tooling" sono utilizzati dal gruppo Sogefi esclusivamente per la fornitura dello specifico bene ordinato dal cliente ed il cliente non possiede una opzione sostanziale di ottenere la produzione di tali specifici beni da un altro fornitore attraverso l'utilizzo dei "tooling". La contrattualistica con i clienti presenta diverse forme nelle diverse giurisdizioni in cui opera il gruppo Sogefi (la proprietà legale del "tooling" potrebbe essere trasferita al cliente prima dell'inizio della mass production a fronte di un corrispettivo fisso oppure alla fine della mass production, ovvero il ricavo dalla vendita del tooling potrebbe essere incluso nel corrispettivo di vendita dei singoli

beni). Attualmente i ricavi per l'obbligazione contrattuale relativa alla fornitura dei tooling sono rilevati sulla base delle disposizioni contrattuali, con specifico riferimento al trasferimento della proprietà del tooling al cliente.

Modificando la modalità di rilevazione dei ricavi rivenienti dall'obbligazione contrattuale della fornitura dei "tooling", il gruppo Sogefi modificherà anche l'accounting policy relativa ai costi per la produzione/acquisto dei "tooling". Tali costi saranno capitalizzati nella voce "Immobilizzazioni materiali" e saranno ammortizzati sul periodo temporale corrispondente alla fornitura dei beni al cliente (tali costi non saranno pertanto più rilevati nel conto economico). Anche i costi relativi allo sviluppo dei prototipi (attualmente rilevati nel conto economico) saranno capitalizzati nella voce Immobilizzazioni immateriali ed ammortizzati sul periodo temporale corrispondente alla fornitura dei beni al cliente.

La durata media di fornitura dei beni al cliente è stata convenzionalmente definita dal gruppo Sogefi in 4 anni sulla base dell'esperienza storica. Lungo tale arco temporale saranno rilevati i ricavi delle obbligazioni contrattuali relative allo sviluppo del processo produttivo ed alla fornitura dei "tooling", nonché ammortizzati i costi per la produzione/acquisto dei "tooling".

Il gruppo Sogefi ha analizzato l'obbligazione contrattuale relativa alla garanzia per i componenti forniti, concludendo che la stessa non rappresenta una distinta performance obligation perché non fornisce servizi addizionali a beneficio dei clienti. I costi di garanzia continueranno ad essere rilevati nell'ambito dello IAS 37 – Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets.

Il gruppo Sogefi ha identificato un impatto nella presentazione dei ricavi da clienti del segmento after market. Ciò è dovuto ai costi per "contributi di marketing" forniti ai clienti che soddisfano la definizione di "consideration payable to customers" nell'IFRS 15 e che devono essere presentati al netto dei ricavi.

Il gruppo Sogefi ha stimato gli effetti della prima applicazione del principio sul bilancio consolidato. La stima di tali effetti sul patrimonio netto del gruppo Sogefi al 1° gennaio 2018 si basa sulle valutazioni effettate fino ad ora. Si fa presente che gli effetti reali dell'adozione del principio potranno cambiare in quanto il gruppo Sogefi non ha ancora completato l'aggiornamento dei sistemi informativi necessari per la gestione operativa del nuovo principio.

Le risultanze dell'analisi ad oggi disponibili evidenziano una riduzione del patrimonio netto, per la quota parte del Gruppo COFIDE, al 1° gennaio 2018 di circa € 6,0 milioni (al lordo dell'effetto fiscale). Si evidenzia inoltre che la nuova accounting policy relativa ai tooling e prototipi sopra ricordata, determinerà una riduzione delle voci "Ricavi commerciali" e "Costi per acquisto di beni" e un incremento della voce "Ammortamenti".

Il gruppo Sogefi ha intenzione di effettuare un restatement del primo esercizio comparativo alla data di prima applicazione dell'IFRS 15.

Con riferimento al settore media il gruppo GEDI ha identificato impatti relativamente alla rilevazione dei ricavi rinvenienti dal business della diffusione, laddove l'Editore dovrebbe iscrivere il ricavo sulla base del prezzo di copertina al lordo di tutti gli aggi corrisposti, inclusa la quota parte riconosciuta agli edicolanti. L'Editore, ai sensi del IFRS 15, è considerato Principal nell'esecuzione delle performance obbligation in quanto il rischio d'invenduto e il prezzo sono sotto il controllo dello stesso, anche con riferimento alla quota parte riconosciuta agli edicolanti. Conseguentemente e quale differenza rispetto all'attuale trattamento contabile, anche tale aggio sarà rilevato come costo di distribuzione e non sarà più esposto a riduzione dei ricavi. I ricavi unitari saranno perciò pari al prezzo di copertina.

In conseguenza delle preliminari analisi sopra esposte, l'applicazione dell'IFRS 15 sui dati del bilancio consolidato del gruppo GEDI del 2017 avrebbe comportato un incremento sui ricavi da pubblicazione pari a € 64,5 milioni e un corrispondente incremento di pari importo nei costi per distribuzione all'interno dei costi per servizi, non rilevandosi pertanto impatti né sul patrimonio netto né sul risultato operativo né sull'utile del periodo.

Sono state analizzate, inoltre, le obbligazioni contrattuali relative alla Concessionaria di Pubblicità, concludendo che la fattispecie in cui si inquadra la prestazione è quella riferibile a chi riveste il ruolo di Agent, non controllando la performance obligation, e pertanto dovrebbe esporre i relativi costi e ricavi su base netta.

Di conseguenza, l'applicazione dell'IFRS 15 sui dati del bilancio consolidato del gruppo GEDI del 2017 avrebbe comportato una riduzione sui ricavi da pubblicità pari a € 86,9 milioni e una corrispondente riduzione di pari importo dei canoni editore derivanti dalla raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi, all'interno dei costi per servizi, non rilevandosi pertanto impatti né sul patrimonio netto né sul risultato operativo né sull'utile del periodo.

Infine relativamente al settore sanità il gruppo KOS ha analizzato gli effetti della prima applicazione dell'IFRS 15 sul bilancio. Il gruppo non si aspetta impatti significativi sulla rilevazione, quantificazione e valutazione dei ricavi dalla clientela. Si fa presente che gli effetti reali dell'adozione del suddetto principio potranno cambiare in quanto il gruppo non ha ancora ultimato la verifica e la valutazione sui controlli dei sistemi informativi e i nuovi criteri di valutazione potrebbero subire delle modifiche.

  • IFRS 9 Financial Instruments (pubblicato il 24 luglio 2014). Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a classificazione e valutazione, impairment e hedge accounting del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:
  • o introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie;
  • o con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici;
  • o introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia);

Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano a partire dal 1° gennaio 2018 o successivamente.

Il Gruppo adotterà l'IFRS 9 Strumenti finanziari a partire dal 1° gennaio 2018, avvalendosi dell'esenzione che consente di non rideterminare le informazioni comparative degli esercizi precedenti relative ai cambiamenti di classificazione e di valutazione comprese le perdite per riduzione di valore. Le differenze dei valori contabili delle attività e passività finanziarie derivanti dall'adozione dell'IFRS 9 saranno rilevate negli utili portati a nuovo del 1° gennaio 2018. Inoltre in fase di prima applicazione è possibile decidere se continuare ad applicare le disposizioni di hedge accounting previste dallo IAS 39 o se adottare quelle previste dall'IFRS 9. Il Gruppo intende continuare ad applicare durante la fase di transizione le disposizioni dello IAS 39, applicando le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9 solo prospetticamente.

Nel corso del 2017, è stata svolta un'analisi sugli impatti degli aspetti trattati dall'IFRS 9.

Sulla base delle attività svolte fino ad ora il Gruppo si attende eventuali effetti negativi sul patrimonio netto in relazione all'iscrizione di ulteriori, e possibili, perdite per riduzione delle attività finanziarie, derivanti dall'applicazione del modello previsionale della perdita attesa sui crediti (expected credit loss) introdotto dall'IFRS 9, in sostituzione del modello delle perdite sostenute (incurred credit loss) previsto dallo IAS 39.

Inoltre l'IFRS 9 introduce nuove disposizioni per la classificazione e la valutazione delle attività finanziarie che riflettono il modello di business secondo cui vengono gestite tali attività e le caratteristiche dei loro flussi finanziari. L'IFRS 9 classifica le attività finanziarie in tre categorie principali: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nell'utile /(perdita) dell'esercizio (FVTPL), al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI). Le categorie previste dallo IAS 39, ossia, detenuti fino a scadenza, finanziamenti e crediti e disponibilità per la vendita, sono eliminate. Inoltre secondo l'IFRS 9, i derivati incorporati in contratti dove l'elemento primario è un'attività finanziaria che rientra nell'ambito di applicazione del principio non devono mai essere separati. Lo strumento ibrido viene invece esaminato ai fini della classificazione nel suo complesso.

Sulla base della valutazione condotta dal Gruppo non si ritiene che i nuovi criteri di classificazione avranno un effetto significativo sulla contabilizzazione dei crediti commerciali, finanziamenti e investimenti in titoli e attività finanziarie disponibili per la vendita che sono gestiti sulla base del fair value. In particolare a far data dal 1° gennaio 2018 i titoli e gli investimenti finanziari classificati nella voce "attività finanziarie disponibili per la vendita" saranno classificati, in conformità all'IFRS 9, nella categoria "fair value rilevato nell'utile /(perdita) dell'esercizio (FVTPL)".

Si fa presente che gli effetti dell'adozione del suddetto principio potranno cambiare in quanto il Gruppo non ha ancora completato la verifica e la valutazione dei controlli sulle modifiche attuate sui sistemi informativi, ed inoltre i nuovi criteri di valutazione potrebbero subire delle modifiche fino alla presentazione del primo bilancio consolidato del Gruppo dell'esercizio che comprende la data di prima applicazione.

Principio IFRS 16 – Leases (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che applicano in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.

Gli amministratori si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sulla contabilizzazione dei contratti di leasing e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non avrà completato un'analisi dettagliata dei relativi contratti in essere.

  • Documento "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle"(pubblicato in data 8 dicembre 2016) le cui principali modifiche riguardano:
  • o IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards Le modifiche eliminano alcune esenzioni previste dall'IFRS 1, in quanto il beneficio di tali esenzioni si ritiene oramai superato. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2018;
  • o IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture– L'emendamento chiarisce che l'opzione per una società di investimento in capitale di rischio o altra entità così qualificata per misurare gli investimenti in società collegate e joint venture valutate al fair value rilevato a conto economico (piuttosto che mediante l'applicazione del metodo del patrimonio netto) viene effettuata per ogni singolo investimento al momento della rilevazione iniziale. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2018.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea:

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • Emendamento all'IFRS 2 "Classification and measurement of share-based payment transactions" (pubblicato in data 20 giugno 2016), che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Interpretazione IFRIC 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (pubblicata in data 8 dicembre 2016). L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018, ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property" (pubblicato in data 8 dicembre 2016). Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2018, ma è consentita un'applicazione anticipata.

  • Emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (pubblicato in data 11 settembre 2014). Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10 relativo alla valutazione dell'utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.

  • IFRIC 23 Uncertainty over income taxes treatment. Nel giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 23 - Uncertainty over income tax treatments. L'interpretazione chiarisce l'applicazione dei requisiti di riconoscimento e di misurazione stabilite nello IAS 12 Income Taxes quando esiste incertezza sui trattamenti fiscali. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019.
  • Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment features with Negative Compensation" (pubblicato in data 12 ottobre 2017). L'emendamento propone che agli strumenti finanziari con pagamento anticipato, che potrebbero dar esito ad una compensazione negativa, possa essere applicato il metodo del costo ammortizzato o del fair value through other comprehensive income a seconda del modello di business adottato.
  • Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (pubblicato in data 12 ottobre 2017). L'emendamento chiarisce che ai crediti a lungo termine verso una società collegata o joint venture, che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture, si applica l'IFRS 9. L'emendamento prevede inoltre che l'IFRS 9 sia applicato a tali crediti prima dell'applicazione dello IAS 28, in modo che l'entità non tenga conto di eventuali rettifiche ai long-term interests derivanti dall'applicazione del suddetto IAS. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle" (pubblicato in data 12 dicembre 2017). Le modifiche introdotte, rientranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali, riguardano i seguenti principi: IAS 12 Income Taxes, IAS 23 Borrowing Costs e IFRS 3 Business Combination.

StatoPatrimoniale

7. Attività non correnti

7.a. Immobilizzazioni immateriali

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Le immobilizzazioni immateriali passano da € 988.003 migliaia al 31 dicembre 2016 a € 1.138.329 migliaia al 31 dicembre 2017. L'incremento della voce "Testate e marchi" si riferisce al completamento del Purchase Price Allocation (PPA), nell'ambito dell'operazione di integrazione del gruppo ITEDI, che ha portato alla rilevazione del fair value dei due asset core identificati nelle testate "La Stampa" e "Il Secolo XIX".

L'incremento della voce "Avviamento" si riferisce per € 40.083 migliaia alle operazioni di acquisizione effettuate nel corso dell'esercizio dal gruppo KOS e per € 32.929 migliaia all'acquisizione del gruppo ITEDI.

AVVIAMENTO, MARCHI E ALTRE ATTIVITÀ A VITA UTILE INDEFINITA

Una analisi più dettagliata delle principali voci che compongono le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita è riportata nelle seguenti tabelle.

Testate e Marchi:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
la Repubblica 229.952 229.952
Quotidiani locali 143.056 143.056
La Stampa e Il Secolo XIX 77.682 ‐‐
Altre testate e marchi 3.309 3.309
Totale 453.999 376.317

La variazione della voce, rispetto al 31 dicembre 2016, è riferibile alla rilevazione del fair value delle testate de "La Stampa" e "Il Secolo XIX" a seguito dell'operazione di integrazione del gruppo ITEDI in GEDI, commentata nella precedente nota 2.d..

Frequenze:
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Frequenze radiofoniche 87.375 87.374
Totale 87.375 87.374

Avviamento:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Settore Media (Gruppo GEDI) 35.662 2.733
Settore Sanità (Gruppo KOS) 275.290 232.820
Settore Automotive (Gruppo Sogefi) 128.638 128.638
Totale 439.590 364.191

La variazione del periodo nel settore Media è riferibile alla rilevazione del fair value delle attività e passività del gruppo ITEDI.

La variazione del periodo nel settore Sanità è riferibile alle acquisizioni effettuate nel corso dell'esercizio dal gruppo Kos.

L'avviamento è allocato alle cash‐generating unit ("CGU") identificate, coerentemente con le modalità con le quali il management della Capogruppo opera e gestisce i suoi assets, vale a dire sulla base dei settori operativi del Gruppo. La precedente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per settore di operatività del Gruppo.

Ai fini della determinazione dell'impairment test dell'avviamento e delle altre attività immateriali a vita utile indefinita, la stima del valore recuperabile di ciascuna cash generating unit, definita in conformità a quanto previsto dallo IAS 36 è stata effettuata sulla base del valore d'uso (value in use) ovvero del fair value less costs to disposal, anche considerando – ove applicabili alle singole

fattispecie - le linee guida del documento "Impairment test dell'avviamento in contesti di crisi finanziaria e reale - linee guida" emesso dall'O.I.V..

Il valore d'uso è stato calcolato attualizzando, ad un appropriato tasso di sconto, i flussi finanziari futuri, generati dall'unità nella fase produttiva ed al momento della sua dismissione (metodo del discounted cash flow). In particolare, in conformità a quanto richiesto dai principi contabili internazionali, ai fini della verifica del valore sono stati considerati i flussi di cassa senza tenere conto di quelli, in entrata e in uscita, generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale. I flussi da scontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perché riferiti alla singola unità).

I flussi di cassa delle singole unità operative sono stati desunti dai budget e dai piani previsionali predisposti dal management delle rispettive unità operative. Tali piani sono stati elaborati sulla base del trend economico registrato negli esercizi precedenti e proiettando le ipotesi di primari analisti sull'andamento dei mercati di riferimento e più in generale sull'evoluzione di ciascun settore.

Per stimare correttamente il valore d'uso di una Cash Generating Unit, è stato necessario valutare l'entità dei flussi di cassa attesi dall'unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordine all'ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare ed altri eventuali fattori di rischiosità riconducibili alla specifica unità.

Nella determinazione del tasso di attualizzazione da utilizzare si procede alla stima del costo medio ponderato del capitale investito (WACC) a livello di settore, indipendentemente dalla struttura finanziaria della singola società/sottogruppo.

I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore;
  • beta unlevered di settore;
  • tasso risk free: media annuale dei "governement bond" dei paesi in cui operano le società del gruppo;
  • premio per il rischio: media dei "market risk premium" dei paesi in cui operano le società del gruppo.

Il fair value less costs to disposal di un'attività o di un gruppo di attività (ad esempio una Cash Generating Unit) trova la migliore espressione nel prezzo "fatto" in un accordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissione del bene. Nei casi in cui tale evidenza non era disponibile, il fair value al netto dei costi di cessione è stato determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scambio:

  • il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo;
  • il prezzo relativo a precedenti transazioni similari;
  • il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall'azienda.

Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to disposal e il valore d'uso, ove disponibili.

Sintesi delle risultanze degli impairment test

Gli impairment test effettuati sugli avviamenti allocati al Settore Media, al Settore Sanità e al Settore Automotive utilizzando il metodo dei flussi di cassa ed altre metodologie di valutazione hanno accertato che non sussistono perdite di valore.

Tuttavia, considerato che il valore recuperabile è determinato sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante l'attuale contesto di crisi del mercato, infatti, i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti al verificarsi di condizioni non in linea con quelle oggetto di previsione.

Di seguito si riporta una descrizione delle analisi effettuate con riferimento ad ogni Settore.

Settore media

L'impairment test sul settore media, che coincide con il perimetro del gruppo Gedi, ha come oggetto le attività immateriali a vita utile indefinita, ovvero le testate e i marchi, il cui valore di bilancio è pari a € 454,0 milioni, le frequenze radiofoniche, il cui valore di bilancio è pari a € 87,4 milioni, che rappresentano pertanto distinte CGU, e l'avviamento allocato alle altre attività del settore a € 35,7 milioni.

I valori dell'anno 2017 includono l'allocazione degli effetti derivanti dall'integrazione di ITEDI. In particolare, a seguito della Purchase Price Allocation effettuata da un consulente esterno, è stato identificato un fair value degli intangibili (Testate) per un valore pari a € 77.682 migliaia (€ 56.009 migliaia al netto delle relative imposte differite passive) ed è stato rilevato un valore pari a 32.929 migliaia di euro alla voce Avviamento.

Le due testate La Stampa e il Secolo XIX sono state considerate in un'unica CGU (GEDI News Network

L'impairment test effettuato alla data di chiusura dell'esercizio 2017 sulle testate, le frequenze radiofoniche, i marchi e gli avviamenti, ha accertato che non sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio.

Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to disposal e il valore d'uso.

Si riportano di seguito le principali informazioni utilizzate per la predisposizione dell'impairment test per ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari il cui valore sia significativo:

  • per i quotidiani nazionali (La Repubblica) e le testate GEDI News Network è stato utilizzato il criterio del valore d'uso;
  • per le frequenze radio ed il marchio Deejay è stato utilizzato il criterio del fair value;
  • per gli avviamenti legati alla società del Gruppo attiva nel settore digitale, è stato utilizzato il criterio del fair value.

Sulla determinazione del valore d'uso delle cash generating unit (CGU), si è proceduto all'attualizzazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e in uscita, generati dall'unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale.

In altri termini, il value in use viene stimato applicando il metodo del Discounted Cash Flow, nella formulazione unlevered (o asset side), mediante la formula che considera l'attualizzazione dei flussi analiticamente attesi nell'orizzonte di durata dei piani previsionali e la determinazione di un terminal value successivamente a tale orizzonte temporale.

Per stimare correttamente il valore d'uso di una cash generating unit, è necessario valutare attentamente l'entità dei flussi di cassa attesi dall'unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordine all'ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare, eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell'investimento nella specifica unità.

L'approccio prescelto per il calcolo del valore d'uso e del tasso di attualizzazione è quello c.d. "posttax". Tale approccio è riconosciuto dai principi IFRS, dall'OIC e dall'OIV e supera i limiti dell'approccio c.d. "pre-tax", oggetto di dibattito nella comunità professionale per la semplificazione della stima degli effetti dello scudo fiscale.

Il tasso di attualizzazione viene stimato al netto delle imposte, in coerenza con le configurazioni dei flussi da scontare. Nel caso di specie, viene adottato il costo medio del capitale investito (wacc) del Gruppo GEDI risultato al 31 dicembre 2017 pari al 6,58%.

I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2017 si basano sulle previsioni dei flussi di cassa attesi per le CGU di riferimento, desumibili dal Budget 2018 e dal Piano Triennale 2018-2020 approvati dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 26 gennaio 2018, con riferimento ai risultati e agli obiettivi di business. In continuità con il test di impairment elaborato al 31 dicembre 2016, non è stato necessario elaborare estrapolazioni dei dati prospettici per ulteriori anni successivi al periodo esplicito in quanto tutte le azioni strategiche trovano implementazione entro il 2020. Pertanto, l'ultimo anno di previsione esplicita contenuto nel piano industriale approvato (e.g. 2020) è ritenuto rappresentativo di una situazione normalizzata che possa essere utilizzata come valore normalizzato per la stima del valore terminale.

In considerazione di quanto sopra esposto, nel presente esercizio è stato pertanto assunto che il valore terminale sia stimato prendendo a riferimento un flusso terminale (o "a regime"), coincidente con un reddito normalizzato determinato sulla base del margine operativo lordo atteso nell'ultimo anno di previsione analitica (2020), da cui sono dedotti gli esborsi per un importo di investimento definito "normalizzato", e le imposte teoriche sul reddito operativo.

La variazione del capitale circolante commerciale è stata assunta pari a zero nel valore terminale, coerentemente con la prassi. Si evidenzia inoltre che, in ipotesi di continuità aziendale e coerentemente con la prassi in materia di calcolo del valore terminale, il valore degli ammortamenti coincide con quello degli investimenti. Si assume altresì che il tasso di crescita "g" sia nullo.

Per la determinazione del fair value less costs to disposal è stato usato un approccio metodologico differenziato per le divisioni operative di natura editoriale alle quali sono allocate le testate e per le frequenze radiofoniche. Più esattamente:

  • a. per le divisioni operative di natura editoriale, si fa riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione; questo approccio è reso necessario dalla carenza di un mercato attivo di trasferimento di simili cash generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delle transazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica;
  • b. per le divisioni relative a frequenze radiofoniche, viene utilizzato un multiplo empirico del tipo price/users, osservando i prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica in rapporto alla popolazione raggiunta dal relativo segnale;

Allo scopo di determinare il fair value dedotti i costi di vendita delle cash generating unit di natura editoriale, vengono impiegati i seguenti multipli del tipo "entity side", nella versione trailing (o multipli storici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit. I moltiplicatori impiegati derivano dalle stime riportate da Bloomberg con riferimento alla media dei multipli relativi ad un panel di società comparabili al Gruppo GEDI nell'orizzonte temporale 2017- 2020, in modo tale da considerare sia i multipli correnti (trailing) che i multipli prospettici (leading) e ridurre la variabilità connessa all'utilizzo di valori prospettici (caratterizzati da una stima).

Per quanto attiene le grandezze aziendali di riferimento, per ciascuna cash generating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipo di multiplo da applicare, i ricavi (Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit); in particolare, per i valori da testare alla data di riferimento dell'impairment test, le grandezze aziendali di riferimento sono state determinate quale media del periodo 2017-2020, in coerenza con l'orizzonte temporale del multiplo.

Per determinare il fair value less cost to disposal, si tiene quindi conto del valore medio risultante dall'applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati.

La stima del fair value less cost to disposal delle unità operative delle frequenze radiofoniche si fonda sull'osservazione dei prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica in rapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal segnale. L'impiego di questo approccio valutativo permette di stimare il fair value delle frequenze correlando il prezzo che il mercato è disposto a pagare per l'acquisizione della frequenza al numero di abitanti raggiunti dal segnale.

Nell'applicazione di tale metodo, sono state analizzate le transazioni relative a frequenze radiofoniche nel mercato italiano giungendo alla definizione di intervalli di "prezzi" delle frequenze radiofoniche rapportati al numero di persone raggiunge dal segnale (c.d. illuminazione dell'impianto di trasmissione); tali intervalli di "prezzo" oscillano tra 1,54 volte (valore medio ricavato dalle ultime transazioni di mercato relative ad acquisizioni di Radio i cui dati erano disponibili pubblicamente) e 2,25 volte (valore ricavato dalle acquisizione di frequenze effettuate dal Gruppo GEDI) il numero di abitanti potenzialmente raggiungibili dal segnale.

I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2017 si basano sulla previsione dei flussi di cassa attesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2018 e dal Piano Triennale 2018-2020 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 26 gennaio 2018. È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consob congiuntamente alla Banca d'Italia e all'Isvap nei Documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2010, la procedura di impairment test del Gruppo GEDI è stata sottoposta in via preventiva all'esame ed alla valutazione da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale e approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 gennaio 2018; successivamente il documento di impairment test è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in un punto precedente e separato all'ordine del giorno della riunione consiliare in cui viene approvata la relazione finanziaria.

Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali delle CGU editoriali con riferimento all'andamento dei ricavi pubblicitari e diffusionali, al contributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all'evoluzione dei costi.

Ricavi pubblicitari

Per il 2018 si ipotizza una sostanziale stabilità rispetto al 2017 del mercato pubblicitario nel suo complesso e ciò anche in considerazione di una lieve crescita prevista per il PIL (+1,4%) che risulta comunque insufficiente a determinare una netta inversione di tendenza degli investimenti. Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario registri una crescita contenuta.

Per i singoli mezzi si prevede un'evoluzione della quota sostanzialmente in linea con quanto osservato negli ultimi esercizi, il che comporterebbe: per la stampa, un'ulteriore contrazione del proprio peso percentuale e conseguentemente ancora un calo degli investimenti; per la radio e la televisione un andamento lievemente migliore del mercato; per internet un mantenimento della quota e pertanto una crescita in linea con il mercato.

Gli andamenti del mercato sono stati riflessi nei piani previsionali per gli anni 2018-2020 delle CGU editoriali del Gruppo, ipotizzando un calo della pubblicità sulle testate cartacee sostanzialmente in linea con l'evoluzione prevista per il mercato, ed una crescita della raccolta su internet.

Ricavi diffusionali

Le ipotesi formulate per il Budget 2018 relativamente all'andamento delle vendite in edicola dei quotidiani del Gruppo si basano sull'osservazione dei dati del mercato dal 2007 al 2017.

In tale periodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola ed in abbonamento di quotidiani si sono ridotte del 52,6% (-7,2% medio annuale), passando da 4,8 a 2,3 milioni di copie medie giornaliere. Per segmento, i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hanno registrato un andamento più negativo, perdendo dal 2007 rispettivamente il 62,1% (-9,3% medio annuale) ed il 57,5% (-8,2% medio annuale), mentre i quotidiani locali hanno perso il 46,1% (-6,0% all'anno). Il trend negativo ha, tuttavia, subito una significativa accelerazione nel corso degli ultimi anni. Gli ultimi dati disponibili al momento dell'elaborazione del Budget 2018 (ADS a ottobre) indicavano per l'anno 2017 un calo complessivo delle vendite in edicola ed in abbonamento dell'8,9% (-15,5% per i quotidiani nazionali e -7,0% per i giornali locali).

Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l'evoluzione del mercato nel 2018 sia simile a quella del 2017; per gli anni successivi di piano si assume una leggera attenuazione della flessione.

Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita dei ricavi dell'edizione digitale dei quotidiani su pc, mobile e tablet; in particolare si ipotizza l'introduzione di contenuti premium (paywall) sui siti web di tutte le testate.

I piani 2018-2020 prevedono, infine, un aumento di €0,10 del prezzo di copertina dei quotidiani che permette in parte di bilanciare l'effetto sui ricavi derivante dal calo delle copie vendute.

Prodotti opzionali

Il Budget 2018 ed i successivi anni di piano prevedono una sostanziale stabilità dei margini delle iniziative collaterali vendute in abbinamento con i quotidiani.

Costi

Per quanto concerne l'evoluzione dei costi, i piani previsionali 2018-2020 tengono conto di una serie di interventi di savings avviati in tutte le realtà aziendali:

  • riduzione della tiratura e della foliazione su tutte le testate a seguito del previsto calo della diffusione e della raccolta pubblicitaria;
  • ulteriore razionalizzazione dell'assetto industriale e recuperi di efficienza in tutti i centri stampa;
  • riduzione del costo del lavoro del personale poligrafico;
  • riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e agenzie nonché del costo del lavoro giornalistico;
  • ottimizzazione della resa ed efficienze nel processo distributivo;
  • riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche, viaggi, ecc.).

Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell'arco di piano di compensare gli incrementi inerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi dei materiali di stampa.

Per quelle cash generating unit che presentano un valore delle testate e/o dell'avviamento rilevante ai fini del bilancio consolidato del Gruppo e per le quali le risultanze dell'impairment test indicano una differenza positiva del fair value less cost to disposal e/o del valore d'uso rispetto al valore contabile inferiore alla soglia del 50% si è provveduto ad effettuare un'analisi di sensitività dei risultati dell'impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base.

Infine, si è proceduto ad effettuare un test di impairment di secondo livello, che ha riguardato l'impresa nel suo insieme, teso quindi a verificare la recuperabilità del valore contabile dell'insieme delle CGU e dei corporate cost/asset dell'impresa nel suo complesso non allocati a livello di singola CGU.

L'impairment test di secondo livello è stato effettuato considerando la sommatoria dei flussi di cassa delle singole CGU già considerate in sede di impairment di primo livello, oltre alla valutazione dei costi non allocati. Ciò ha comportato la stima del valore attuale dei costi corporate (non allocati alle CGU); il valore attuale di tali costi è stato considerato a riduzione del valore globale dell'impresa nel suo complesso ed è stato stimato utilizzando flussi netto imposte ed un tasso di attualizzazione netto imposte analogo a quello utilizzato per il test di I° livello.

Per la proiezione dei costi corporate e la determinazione dei flussi di cassa sono stati utilizzati criteri in linea con quelli applicati ai fini dell'impairment test di primo livello in termini di orizzonte di previsione esplicita e in termini di crescita (oltre l'orizzonte di previsione esplicita). In particolare, nell'arco di piano si è assunta una progressiva riduzione dei costi corporate, tra i quali anche i costi di gestione e amministrazione (consulenze, affitti, spese viaggi, ecc.), analogamente a quanto già realizzato dal Gruppo nel corso degli ultimi anni. Il tasso di attualizzazione utilizzato è stato il 6,58% e il terminal value è stato assunto uguale al flusso dell'ultimo anno di piano (2020).

Dalla procedura di impairment svolta a livello dell'entità nel suo insieme non sono emerse perdite di valore.

Settore automotive

L'avviamento allocato al settore automotive, che coincide con il perimetro del Gruppo Sogefi, è pari a circa € 129 milioni. Il gruppo ha, quindi, allocato tutto l'avviamento su un'unica CGU "automotive" procedendo, peraltro, nell'ambito delle analisi svolte ai fini della stima dei flussi cassa per il test di impairment all'identificazione di specifiche CGU secondo le logiche gestionali adottate dalla sub‐ holding Sogefi.

In particolare, ai soli fini della determinazione del valore d'uso, in conformità al precedente esercizio, sono stati considerati i flussi di cassa operativi generati dal Gruppo Sogefi, in linea con le logiche gestionali adottate dal management della sub‐holding, relativi alle tre unità di business derivanti da acquisizioni:

  • filtrazione fluida;
  • filtrazione aria e raffreddamento;
  • componenti sospensioni auto.

E' stata effettuata una verifica su eventuali riduzioni di valore dell'avviamento confrontando il valore contabile della CGU automotive con il valore in uso dato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si suppone deriveranno dall'uso continuativo dell'attività oggetto di impairment test.

Si è utilizzata la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow Unlevered), basata sulle proiezioni elaborate nel budget 2018 (approvato da Consiglio di Amministrazione in data 22 gennaio 2018) e, per gli anni successivi, le previsioni incluse nel piano 2019‐2022 (rettificati al fine di escludere i benefici stimati rivenienti da progetti futuri e da future riorganizzazioni) approvate dal Consiglio di Amministrazione nella medesima data. Il budget e il piano sono stati preparati tenendo conto delle previsioni sull'andamento del settore automotive, così come elaborate dalle più importanti fonti del settore. Il tasso di attualizzazione sulla base del costo medio ponderato del capitale è pari al 8,89%.

Il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa utilizzato è stato il medesimo per tutte e tre le unità di business. Si stima infatti che il rischio sia il medesimo sulla base del fatto che le divisioni in oggetto operano nello stesso settore e con la stessa tipologia di clienti.

Infine il valore terminale è stato calcolato con la formula della "rendita perpetua", ipotizzando un tasso di crescita del 2% e considerando un flusso di cassa operativo basato sull'ultimo anno del piano pluriennale (2022), rettificato al fine di proiettare "in perpetuo" una situazione stabile, utilizzando in particolare le seguenti ipotesi principali:

  • bilanciamento tra investimenti ed ammortamenti (nella logica di considerare un livello di investimenti necessario per il "mantenimento" del business);
  • variazione di capitale circolante pari a zero.

Il costo medio del capitale è la risultante della media ponderata del costo del debito (elaborato considerando i tassi di riferimento più uno "spread") e del costo del capitale proprio, costruito sulla base dei parametri relativi ad un gruppo di aziende operanti nel settore della componentistica auto europea giudicate "peers" di Sogefi da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto. I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 15%
  • beta levered di settore: 1,06

  • tasso risk free: 3,2% (media annuale dei titoli risk free a 10 anni dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderata in base ai ricavi)

  • premio per il rischio: 6,3% (premio per il rischio, calcolato da una fonte indipendente, dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderato in base ai ricavi)
  • spread sul costo del debito: 3,3% (stimato sulla base del budget 2018).

In tema di analisi di sensitività si precisa che:

  • l'impairment test raggiunge un livello di break even con i seguenti tassi di attualizzazione (mantenendo inalterato il tasso di crescita del valore terminale al 2% e tutte le altre assunzioni del piano): 20,1% per la C.G.U. filtrazione, 29% per la C.G.U. aria e raffreddamento e 13,7% per la C.G.U. sospensioni auto;
  • l'impairment test raggiunge un livello di break even con una riduzione significativa dell'Ebit nel periodo esplicito di piano e trascinata anche nel valore terminale (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni del piano): ‐62,6% nella C.G.U. filtrazione, ‐77,4% nella C.G.U. aria e raffreddamento e ‐42,7% nella C.G.U. sospensioni auto;
  • l'impairment test raggiunge un livello di break even con i seguenti tassi di riduzione ("g‐ rate") del valore terminale (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni del piano): ‐20,9% nella C.G.U. filtrazione, ‐102,8% nella C.G.U. aria e raffreddamento e ‐5% nella C.G.U. sospensioni auto.

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso della CGU Sogefi superiore al suo valore contabile; pertanto non è stata apportata alcuna svalutazione.

Infine si segnala come i risultati ottenuti dalle analisi effettuate ai fini della determinazione del value in use della CGU automotive abbiano peraltro trovato ampia conferma anche dal fair value delle attività detenute dal Gruppo nel settore automotive, espresso dai valori di mercato di Sogefi, titolo quotato alla Borsa Valori di Milano, al 31 dicembre 2017.

Settore sanità

L'avviamento allocato al settore sanità, che coincide sostanzialmente con il perimetro del gruppo KOS, è pari a circa € 275 milioni. Il gruppo ha, quindi, allocato tutto l'avviamento su un'unica CGU "Sanità" procedendo, peraltro, nell'ambito delle analisi svolte ai fini della stima dei flussi cassa per il test di impairment all'identificazione di specifiche CGU secondo le logiche gestionali adottate dalla sub‐holding KOS. Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti e delle attività immobilizzate iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle cash generating unit a cui è stato attribuito a livello di sub‐holding KOS un valore di avviamento.

In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, il gruppo KOS ha provveduto all'individuazione delle CGU che rappresentano il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa ampiamente indipendenti all'interno del proprio bilancio consolidato. Per individuare le CGU si è tenuto conto della struttura organizzativa, della tipologia di business e delle modalità attraverso cui viene esercitato il controllo sull'operatività delle CGU stesse.

Il gruppo opera in due diverse ASA (Aree strategiche di affari) ovvero la Long Term Care e la Gestioni Ospedaliere a loro volta suddivise in tre settori operativi; Long Term Care (Riabilitazione e gestione di RSA), Acuti (Ospedale di Suzzara) e Diagnostica e Cure Oncologiche (sotto il marchio Medipass). Le CGU individuate dal management di Kos a livello della sub‐holding sono le seguenti:

nel settore "Long Term Care" le CGU sono state individuate a livello regionale ed in particolare: Lombardia, Piemonte, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Marche, Lazio, Trentino, Campania e Umbria;

  • nel settore "Acuti", l'unica CGU individuata è rappresentata dalla società Ospedale di Suzzara;
  • nel settore "Cure oncologiche e diagnostica" (marchio di riferimento: Medipass) sono state identificate per paese: Italia, UK e India.

La recuperabilità dei valori iscritti è stata verificata confrontando il valore netto contabile attribuito alle CGU, compreso l'avviamento (Carrying Amount) con il valore recuperabile individuato dal valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si stima deriveranno dall'uso continuativo dei beni riferiti alle cash generating unit e dal valore terminale attribuibile alle stesse.

In particolare nella tabella sono riportati i valori degli avviamenti allocati ai settori operativi da parte del management di KOS nonché gli ulteriori avviamenti allocati al settore Sanità che a livello di Gruppo costituiscono, come detto, una unica CGU. Il livello di allocazione dell'avviamento sulla CGU "Sanità", ancorché testato anche a livello inferiore, si ritiene significativo in quanto fornisce una rappresentazione coerente con la visione strategica dell'impresa che hanno gli amministratori di CIR rispetto alla specificità del settore di appartenenza del gruppo KOS.

(in migliaia di euro) 31.12.2017
Avviamento allocato da sub-holding KOS
Long Term Care 236.849
Cure Oncologiche e Diagnostica 36.984
Corporate 516
Avviamento ulteriore allocato a CGU Sanità 943
Totale 275.292

Nello sviluppo del test di impairment sono stati utilizzati i più recenti dati di natura previsionale relativi all'evoluzione economico-finanziaria prevista per il periodo 2018-2022 dal management, presupponendo il verificarsi delle assunzioni ed il raggiungimento degli obiettivi prospettici. Nell'elaborare i dati di natura previsionale il management ha effettuato ipotesi basandosi sull'esperienza passata e le attese circa gli sviluppi dei settori operativi con cui opera.

Per il calcolo del valore terminale è stato utilizzato un tasso di crescita pari all'1,5% (invariato rispetto al 2016) in linea con il tasso medio di crescita a lungo termine della produzione, del settore di riferimento e del paese in cui l'impresa opera. Prudenzialmente è stato utilizzato lo stesso tasso di crescita anche per i service all'estero (India) nonostante il tasso atteso di crescita per questo paese sia superiore. Per quanto riguarda invece le attività in UK non è stato calcolato il valore terminale in quanto il test è stato effettuato coerentemente alla durata del contratto dei service.

Il tasso di attualizzazione utilizzato riflette le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e tiene conto dei rischi specifici dell'attività. Tale tasso di attualizzazione per le attività in Italia, al netto delle imposte (WACC after-tax), è pari al 5,8%, per le attività di UK è pari al 5,4% mentre per le attività in India è pari al 9,5%.

Nel corso degli ultimi anni si sono succeduti alcuni provvedimenti normativi aventi ad oggetto misure finalizzate alla riduzione della spesa pubblica e, in particolare, della spesa sanitaria. Sulla base delle migliori informazioni disponibili, il piano industriale elaborato recepisce le considerazioni effettuate dal management di KOS su tali provvedimenti e, conseguentemente, le stime effettuate in merito alla recuperabilità delle immobilizzazioni immateriali (ed in particolare dell'avviamento) e materiali, considerano l'effetto sulla redditività prospettica prodotto da tali provvedimenti.

Dal test svolto non sono emerse situazioni di perdite di valore

Si evidenzia inoltre che, considerato che il valore recuperabile è determinato sulla base di stime, il gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante il permanere del contesto di crisi del mercato i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti.

Il gruppo ha provveduto ad elaborare l'analisi di sensitività considerando il variare degli assunti di base del test di impairment ed in particolar modo sulle variabili che incidono maggiormente sul valore recuperabile (tasso di attualizzazione, tassi di crescita, valore terminale) determinando il livello di tali variabili che rendono il valore d'uso pari al valore contabile come di seguito esposto:

Long Term Care: l'analisi di sensitività elaborata sul primo livello del test (Regione) evidenzia risultati positivi anche considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato nel test su tutte le regioni considerate ad eccezione delle Regioni Liguria, Toscana e Piemonte per le quali la cover viene azzerata considerando un tasso di crescita g nullo e un wacc rispettivamente pari a 6,30%, 6,09% e 7,09%.

Diagnostica e Cure Oncologiche: l'analisi di sensitività elaborata evidenzia risultati positivi anche considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato nel test per tutti i Paesi considerati nel primo livello di test. Ulteriori scenari basati su un peggioramento delle variabili maggiormente sensibili non risultano essere significativi operando il settore in oggetto prevalentemente sulla base di contratti già acquisiti.

Inoltre, il Gruppo coerentemente con le analisi svolte dalla sub-holding KOS ha provveduto ad elaborare l'analisi di sensitività considerando il variare degli assunti di base del test di impairment ed in particolar modo sulle variabili che incidono maggiormente sul valore recuperabile (tasso di attualizzazione, tassi di crescita, valore terminale).

Tale analisi, condotta sui livelli di test sopra evidenziati (regioni e settori operativi e quindi a livello di CGU Sanità), anche considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato nel test, non ha evidenziato situazioni problematiche o di eccedenza significativa del valore contabile rispetto al valore recuperabile.

Infine si segnala come i risultati ottenuti dalle analisi effettuate ai fini della determinazione del value in use della CGU sanità abbiano peraltro trovato ampia conferma anche dal fair value espresso dai valori ai quali è stata conclusa nel corso del 2016 la transazione, effettuata dalla controllata CIR S.p.A., avente ad oggetto le quote detenute dal socio di minoranza del gruppo KOS.

7.b. Immobilizzazioni materiali

Nella pagina seguente viene riportata la movimentazione delle "Immobilizzazioni materiali" nel corso dell'esercizio.

7.b. immobilizzazioni materiali

2016 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi ammortamento Saldo Acquisizioni Aggregazioni Oneri Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi ammortamento Saldo
originario e svalutazioni 31.12.2015 cessioni di imprese cambio movimenti netti svalutazioni originario e svalutazioni 31.12.2016
(in migliaia di euro) incrementi decrementi capitalizzati costo
Terreni 48.588 (522) 48.066 -- 419 (105) -- (196) (1.160) (70) (56) 47.483 (585) 46.898
Fabbricati strumentali 393.164 (161.482) 231.682 3.002 4.192 (1.474) -- 217 5 (14) (14.236) 386.153 (162.779) 223.374
Impianti e macchinari 962.357 (733.338) 229.019 35.982 17 (1.651) -- 1.305 27.170 (624) (51.359) 907.552 (667.693) 239.859
Attrezzature industriali e commerciali 140.773 (101.750) 39.023 7.309 132 -- -- 224 984 (177) (8.616) 147.359 (108.480) 38.879
Altri beni 255.834 (198.939) 56.895 13.095 41 (331) -- (72) 5.642 (37) (12.923) 267.084 (204.774) 62.310
Immobilizzazioni in corso e acconti 55.152 (728) 54.424 42.101 -- -- (415) (36.087) (184) -- 60.888 (1.049) 59.839
Totale 1.855.868 (1.196.759) 659.109 101.489 4.801 (3.561) -- 1.063 (3.446) (1.106) (87.190) 1.816.519 (1.145.360) 671.159

Le immobilizzazioni materiali passano da € 659.109 migliaia al 31 dicembre 2015 a € 671.159 migliaia al 31 dicembre 2016.

2017 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi ammortamento Saldo Acquisizioni
Aggregazioni
Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi ammortamento Saldo
originario e svalutazioni 31.12.2016 cessioni di imprese Oneri
finanziari
cambio movimenti netti svalutazioni originario e svalutazioni 31.12.2017
(in migliaia di euro) incrementi decrementi capitalizzati costo
Terreni 47.483 (585) 46.898 2.098 -- -- -- (101) 323 (2.554) -- 47.237 (573) 46.664
Fabbricati strumentali 386.153 (162.779) 223.374 8.135 2.327 -- -- (1.290) 12.417 (10.713) (13.656) 391.018 (170.424) 220.594
Impianti e macchinari 907.552 (667.693) 239.859 28.129 20.766 -- -- (8.367) 23.183 (587) (57.629) 950.609 (705.255) 245.354
Attrezzature industriali e commerciali 147.359 (108.480) 38.879 11.560 494 -- -- (1.070) 2.117 (1.598) (8.535) 159.167 (117.320) 41.847
Altri beni 267.084 (204.774) 62.310 12.849 3.956 -- -- (705) 2.998 (646) (14.389) 296.169 (229.796) 66.373
Immobilizzazioni in corso e acconti 60.888 (1.049) 59.839 51.608 24 -- -- (1.615) (39.510) (30) -- 71.365 (1.049) 70.316
Totale 1.816.519 (1.145.360) 671.159 114.379 27.567 -- -- (13.148) 1.528 (16.128) (94.209) 1.915.565 (1.224.417) 691.148

Le immobilizzazioni materiali passano da € 671.159 migliaia al 31 dicembre 2016 a € 691.148 migliaia al 31 dicembre 2017.

L'aggregazione del gruppo ITEDI ha comportato un incremento della voce pari a € 21.206 migliaia.

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Fabbricati strumentali
Impianti e macchinari 3%
10-25%
Altri beni:
- Macchine elettroniche d'ufficio 20%
- Mobili e dotazioni 12%
  • Automezzi 25%

7.c. Investimenti immobiliari

2016 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
(in migliaia di euro) originario Costo Fondi ammortamento
e svalutazioni
Saldo netto
31.12.2015
Acquisizioni Aggregazioni
cessioni di imprese
incrementi decrementi
finanziari
capitalizzati
Oneri Differenze Altri
cambio movimenti
Disinvestimenti
netti
costo
Ammortamenti e
svalutazioni
originario Costo Fondi ammortamento
e svalutazioni
Saldo
31.12.2016
Immobili 29.215 (8.299) 20.916 136 -- -- -- -- -- -- (908) 29.351 (9.207) 20.144
Totale 29.215 (8.299) 20.916 136 -- -- -- -- -- -- (908) 29.351 (9.207) 20.144
2017 originario Situazione iniziale
Costo Fondi ammortamento
e svalutazioni
Saldo netto
31.12.2016
Acquisizioni Aggregazioni
cessioni di imprese
finanziari Movimenti dell'esercizio
Oneri Differenze
Altri
cambio movimenti
Disinvestimenti
netti
Ammortamenti e
svalutazioni
originario Situazione finale
Costo Fondi ammortamento
e svalutazioni
Saldo
31.12.2017
(in migliaia di euro) incrementi decrementi capitalizzati costo
Immobili
Totale
29.351
29.351
(9.207)
(9.207)
20.144
20.144
46
46
--
--
--
--
--
--
--
--
--
--
--
--
(756)
(756)
29.397
29.397
(9.963)
(9.963)
19.434
19.434
Gli
investimenti
immobiliari
passano da

20.144
migliaia
al
31
significativamente
superiore
ai
valori
di
dicembre
2016
bilancio.
ad

19.434
migliaia
al
31
dicembre
2017, principalmente
per
effetto
degli
ammortamenti del
periodo.
2017 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi ammortamento Saldo netto Acquisizioni Aggregazioni Oneri Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi ammortamento Saldo
originario e svalutazioni 31.12.2016 cessioni di imprese cambio movimenti netti svalutazioni originario e svalutazioni 31.12.2017
(in migliaia di euro) incrementi decrementi capitalizzati costo
Immobili 29.351 (9.207) 20.144 46 -- -- -- -- -- -- (756) 29.397 (9.963) 19.434
Totale 29.351 (9.207) 20.144 46 -- -- -- -- -- -- (756) 29.397 (9.963) 19.434

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Fabbricati 3,00%

Relativamente alle immobilizzazioni materiali e immateriali si segnala che, nell'ambito del settore automotive, al termine dell'esercizio 2017, a seguito dei negativi risultati economici e finanziari della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda e del debole andamento del mercato automobilistico sudamericano, è stata effettuata una verifica su eventuali riduzioni di valore di tali immobilizzazioni. Tale verifica è stata effettuata seguendo la procedura richiesta dallo IAS 36, confrontando il valore netto contabile di tali assets (pari a € 5,5 milioni relativi alle immobilizzazioni materiali) con il valore in uso dato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si suppone deriveranno dall'uso continuativo dell'attività oggetto di impairment test.

Si è utilizzata la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow Unlevered). La controllata ha preso in considerazione gli andamenti attesi risultanti dal budget 2018 e dai successivi 5 anni (si stima che tale arco temporale corrisponda alla residua vita utile dei cespiti) approvati dal Consiglio Consultivo della stessa in data 20 febbraio 2018).

Il budget e il piano sono stati preparati tenendo conto delle previsioni sull'andamento del settore automotive in Brasile elaborate dalle più importanti fonti del settore, e prevedendo un recupero dei ricavi e dei margini per ritornare ai livelli di redditività antecedenti al periodo di crisi.

Il tasso di attualizzazione utilizzato, basato sul costo medio ponderato del capitale, è pari al 17,50%.

Il costo medio del capitale è la risultante della media ponderata del costo del debito (elaborato considerando i tassi di riferimento più uno "spread") e del costo del capitale proprio, costruito sulla base dei parametri relativi ad un gruppo di aziende operanti nel settore della componentistica auto europea giudicate "peers" di Sogefi da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto. I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 15%
  • beta levered di settore: 1,06
  • tasso risk free: 10,29% (media annuale dei titoli di Stato brasiliani a 10 anni)
  • premio per il rischio: 8,5% (media del premio per il rischio, calcolato da una fonte indipendente)
  • costo del debito: 11%

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso degli assets inferiore al valore contabile delle stesse; pertanto è stata apportata una svalutazione pari a € 5.751 migliaia di cui € 3.597 migliaia relativa alle immobilizzazioni materiali e € 2.154 migliaia relativa alle immobilizzazioni immateriali.

LEASING E RESTRIZIONI PER GARANZIE ED IMPEGNI SU IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

La situazione dei beni in leasing e delle restrizioni per garanzie ed impegni su immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2017 e 2016, è la seguente:

(in migliaia di euro) Leasing lordo Fondo ammortamento Restrizioni per
garanzie ed impegni
2017 2016 2017 2016 2017 2016
Terreni 3.503 7.385 -- -- -- --
Fabbricati 63.097 76.573 8.607 10.491 131.178 131.178
Impianti e macchinari 20.437 22.339 11.746 8.939 -- --
Altri beni 78 2.203 78 1.739 -- --
Immobilizzazioni in corso e acconti -- 7.353 -- -- -- --

7.d. Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto

2016 Saldo Incrementi Svalutazioni Dividendi Quota parte Altri Saldo
31.12.2015 (Decrementi) del risultato movimenti 31.12.2016
Perdita Utile
Persidera S.p.A. 30,00 113.084 -- -- (2.802) -- 367 -- 110.649
Editoriale Libertà S.p.A. 35,00 13.911 -- -- (350) -- 390 -- 13.951
Editoriale Corriere di Romagna S.r.l. 49,00 3.156 -- -- -- -- 108 -- 3.264
Altrimedia S.p.A. 35,00 741 -- -- (53) -- 45 -- 733
Le Scienze S.p.A. 50,00 88 -- -- -- -- 63 -- 151
Devil Peak S.r.l. 36,16 -- -- -- -- -- -- -- --
Apokos Rehab PVT Ltd 50,00 725 378 -- -- (167) -- -- 936
Huffingtonpost Italia S.r.l. 49,00 128 132 -- -- -- 43 -- 303
Totale 131.833 510 -- (3.205) (167) 1.016 -- 129.987

(in migliaia di euro)

(in migliaia di euro)

2017 Saldo Incrementi Svalutazioni Dividendi Quota parte Altri Saldo
31.12.2016 (Decrementi) del risultato movimenti 31.12.2017
Perdita Utile
Persidera S.p.A. 30,00 110.649 -- -- (3.900) (1.022) -- -- 105.727
Editoriale Libertà S.p.A. 35,00 13.951 -- -- (280) -- 424 -- 14.095
Editoriale Corriere di Romagna S.r.l. 49,00 3.264 -- -- -- -- 3 -- 3.267
Altrimedia S.p.A. 35,00 733 -- -- (35) -- 64 -- 762
Le Scienze S.p.A. 50,00 151 -- -- (67) -- 19 -- 103
Devil Peak S.r.l. 36,16 -- -- -- -- -- -- -- --
Apokos Rehab PVT Ltd 50,00 936 -- -- -- (80) -- -- 856
Huffingtonpost Italia S.r.l. 49,00 303 -- -- -- -- 68 -- 371
Totale 129.987 -- -- (4.282) (1.102) 578 -- 125.181

Al 31 dicembre 2017 le partecipazioni detenute in Persidera S.p.A., Editoriale Libertà S.p.A. e Editoriale Corriere di Romagna S.r.l. sono state sottoposte a impairment test, utilizzando nella determinazione sia del fair value che del valore d'uso metodologie e assunzioni analoghe a quelle adottate per le CGU del Gruppo Gedi tenendo conto degli specifici settori di attività di ciascuna società. Più precisamente, il valore recuperabile delle partecipazioni – termine di raffronto per accertare la presenza di impairment loss – è stato determinato, secondo le indicazioni dello IAS 36, nel maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso: il primo è stato stimato facendo riferimento ai multipli di mercato; il secondo è stato quantificato sulla base dei flussi attesi dall'impresa partecipata, sulla base dei piani previsionali 2018-2020. In particolare per la "CGU Persidera" nella determinazione del valore d'uso della CGU in esame, è stato, invece, utilizzato il piano previsionale 2017-2019, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Persidera S.p.A. in data 25 gennaio 2017 e, a seguito della concessione del diritto d'uso delle frequenze televisive digitali a titolo definitivo, un piano fino al 2032, data di scadenza della concessione medesima. Il terminal value è stato assunto uguale all'ultimo anno di piano, il 2032, ipotizzando il rinnovo della concessione alle medesime condizioni. Il piano ipotizza una crescita del margine operativo lordo a partire dal 2020 e fino al 2032 dell'1,6% annuo per tener conto delle potenzialità di sviluppo del business.

Il tasso di attualizzazione dei flussi previsti è pari al 7,32% tenuto conto delle caratteristiche specifiche del business e della società.

Dall'impairment test effettuato alla data di chiusura dell'esercizio 2017 sulle partecipazioni in Persidera S.p.A., Editoriale Corriere di Romagna S.r.l. ed Editoriale Libertà S.p.A. non è emersa alcuna riduzione del valore contabile.

7.e. Altre partecipazioni

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Ansa S. Coop. A.R.L. 2.173 1.902
Emittenti Titoli S.p.A. 132 132
Radio Italia S.p.A. 6.500 --
Altre 3.444 3.289
Totale 12.249 5.323

I valori di iscrizione in bilancio corrispondono al costo, ridotto, ove applicabile, per perdite di valore e sono considerati sostanzialmente corrispondenti al fair value delle medesime.

7.f. Altri crediti

Gli "Altri crediti" al 31 dicembre 2017 ammontavano a € 56.874 migliaia, rispetto a € 79.099 migliaia al 31 dicembre 2016, ed erano composti da:

  • € 10.094 migliaia (€ 38.910 migliaia al 31 dicembre 2016) di crediti (chirografari e ipotecari) detenuti da CIR International S.A.. La diminuzione del saldo è riconducibile alla cessione dell'investimento nella società di cartolarizzazione Zeus Finance S.r.l.;
  • € 9.735 migliaia (€ 9.955 migliaia al 31 dicembre 2016) relativo al credito verso il venditore delle azioni Systèmes Moteurs S.A.S. (iscritto in sede di Purchase Price Allocation del Gruppo Systemes Moteurs) per il recupero di costi rivenienti da contestazioni relative alla qualità dei prodotti, sulla base delle garanzie rilasciate dallo stesso venditore. Per maggiori dettagli si rimanda alle note a commento della voce 10.d "Fondi per rischi e oneri";
  • € 21.850 migliaia di crediti verso l'erario, nell'ambito del gruppo Sogefi, prevalentemente relativi a crediti fiscali per l'attività di ricerca e sviluppo delle controllate francesi.

7.g. Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le "Attività finanziarie disponibili per la vendita" al 31 dicembre 2017 ammontavano a complessivi € 79.511 migliaia (€ 85.009 migliaia al 31 dicembre 2016) e si riferivano principalmente ad investimenti in fondi di "private equity" ed in partecipazioni minoritarie. Tali investimenti sono stati valutati al fair value con l'iscrizione, per la quota parte di Cofide, in contropartita nella riserva di fair value di un importo, al netto degli effetti fiscali, pari a € 18.700 migliaia (€ 13.170 migliaia al 31 dicembre 2016). Nel corso dell'esercizio sono stati realizzati utili per un importo pari a € 22.161 migliaia (€ 13.329 migliaia nel 2016) iscritti alla voce 14.c "Proventi da negoziazione titoli". Al 31 dicembre 2017 l'impegno residuo per investimenti in fondi di private equity era di € 5,7 milioni.

Si segnala che per alcuni titoli, per i quali non risultava disponibile un fair value, è stato registrato il relativo costo di acquisto.

7.h. Attività e Passività per Imposte differite

Gli importi sono relativi alle imposte risultanti dalle differenze temporanee deducibili e dai benefici connessi alle perdite fiscali di esercizi precedenti, giudicate recuperabili.

Il dettaglio delle "Imposte differite attive e passive" suddivise per tipologia di differenza temporanea, è il seguente:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Ammontare Effetto Ammontare Effetto
delle differenze fiscale delle differenze fiscale
temporanee temporanee
Differenza temporanea passiva da:
- svalutazione attività correnti 67.394 16.746 39.013 9.911
- svalutazione attività immobilizzate 62.146 16.243 55.752 14.221
- rivalutazione passività correnti 24.549 7.014 22.362 6.443
- rivalutazione fondi per il personale 73.792 16.807 75.010 17.879
- rivalutazione fondi per rischi ed oneri 72.524 20.710 78.597 21.046
- rivalutazione debiti a medio/lungo -- -- -- --
- svalutazione strumenti finanziari 840 211 691 143
- perdite fiscali d'esercizi precedenti 88.745 19.652 72.757 22.092
Totale imposte differite attive 389.990 97.383 344.182 91.735
Differenza temporanea attiva da:
- rivalutazione attività correnti 10.916 2.627 9.247 2.226
- rivalutazione attività immobilizzate 560.567 155.773 480.722 134.142
- svalutazione passività correnti 50.651 11.965 66.796 11.131
- valutazione fondi per il personale 2.209 580 8.437 2.095
- svalutazione fondi per rischi ed oneri 401 120 -- --
- rivalutazione strumenti finanziari 11 3 996 239
Totale imposte differite passive 624.755 171.068 566.198 149.833
Imposte differite nette (73.685) (58.098)

Relativamente alle imposte differite attive si rileva che le stesse sono state iscritte, a livello di subholding operative, valutandone la recuperabilità nell'ambito dei relativi piani aziendali.

Le perdite pregresse non utilizzate ai fini del calcolo delle imposte differite riguardano la società CIR International per circa € 395,6 milioni illimitatamente riportabili e per circa € 89,4 milioni le altre società del Gruppo. Si precisa che su tali perdite non sono state conteggiate imposte differite attive in quanto non sussistono al momento condizioni che possano confortare sulla probabilità della loro recuperabilità.

La movimentazione delle "Imposte differite attive e passive" nel corso dell'esercizio è la seguente:

2017
(in migliaia di euro)
Saldo al
31.12.2016
Utilizzo
imposte differite di
esercizi precedenti
Imposte
differite sorte
nell'esercizio
Differenze cambio
e altri movimenti
Saldo al
31.12.2017
Imposte differite attive:
- a conto economico 72.264 (14.065) 17.726 7.611 83.536
- a patrimonio netto 19.471 (4.675) 107 (1.056) 13.847
Imposte differite passive:
- a conto economico (123.713) 2.986 (2.723) (22.685) (146.135)
- a patrimonio netto (26.120) 917 (939) 1.209 (24.933)
Imposte differite nette (58.098) (73.685)

8. Attività correnti

8.a. Rimanenze

Le rimanenze sono così ripartite:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Materie prime, sussidiarie e di consumo 75.499 71.729
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 15.492 15.867
Prodotti finiti e merci 48.081 49.810
Acconti -- --
Totale 139.072 137.406

Il valore del magazzino è esposto al netto delle svalutazioni effettuate nei passati esercizi e nell'esercizio in corso che tengono conto dell'obsolescenza dei prodotti finiti, merci e materie sussidiarie.

La voce "Lavori in corso su ordinazione" ammonta a € 36.536 migliaia rispetto a € 40.947 migliaia al 31 dicembre 2016 e si riferisce al gruppo Sogefi.

8.b. Crediti commerciali

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Crediti verso clienti 470.937 412.704
Crediti verso imprese collegate 1.677 1.542
Totale 472.614 414.246

I "Crediti verso clienti" sono infruttiferi e hanno una scadenza media in linea con le condizioni di mercato.

I crediti commerciali sono registrati al netto di svalutazioni che tengono conto del rischio di credito.

Nel corso del 2017 sono stati effettuati accantonamenti al fondo svalutazione crediti per un importo di € 5.768 migliaia rispetto ad € 6.567 migliaia del 2016.

L'incremento della voce "Crediti verso clienti", rispetto al 31 dicembre 2016, è riconducibile al gruppo Sogefi, per effetto dei maggiori volumi di attività nel corso del 2017 rispetto alla fine del precedente esercizio, e , nell'ambito del gruppo GEDI, al consolidamento del gruppo ITEDI che, al 30 giugno 2017, ha determinato un incremento di € 17.426 migliaia.

La voce "Crediti verso imprese collegate" si riferisce a crediti verso società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto nell'ambito del gruppo GEDI.

8.c. Altri crediti

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Crediti verso imprese collegate 105 105
Crediti tributari 48.766 46.844
Crediti verso altri 56.336 45.914
Totale 105.207 92.863

Il consolidamento al 30 giugno 2017 del gruppo ITEDI ha determinato un incremento della voce "Crediti verso altri" di € 7.371 migliaia.

8.d. Crediti finanziari

I "Crediti finanziari" passano da € 30.183 migliaia al 31 dicembre 2016 a € 38.986 migliaia al 31 dicembre 2017. La voce include € 3.072 migliaia relativi alla valutazione a fair value dei contratti di Cross Currency Swap, sottoscritti dal gruppo Sogefi con la finalità di coprire il rischio di tasso e di cambio relativi al private placement obbligazionario di USD 115 milioni, € 17.036 migliaia di crediti vantati dal gruppo KOS ed € 16.333 migliaia vantati dal gruppo GEDI nei confronti di società di factoring per cessioni pro soluto.

8.e. Titoli

La voce è composta dalle seguenti categorie di titoli:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Fondi di investimento ed assimilati 44.500 42.874
Obbligazioni -- 6.401
Certificati di deposito e titoli diversi 12.728 16.882
Totale 57.228 66.157

Al 31 dicembre 2017 la voce ammontava a complessivi € 57.228 migliaia (€ 66.157 migliaia al 31 dicembre 2016) ed include quote detenute in fondi di investimento da parte della società controllata CIR Investimenti S.p.A. per € 35.132 migliaia (€ 33.229 migliaia al 31 dicembre 2016) e dalla controllante Cofide S.p.A. per € 9.368 migliaia (€ 9.645 migliaia al 31 dicembre 2016), un titolo strutturato per € 11.209 migliaia (€ 11.313 migliaia al 31 dicembre 2016) oltre a certificati di deposito e titoli diversi.

La valutazione a fair value della voce "Titoli" ha comportato un adeguamento positivo a conto economico pari a € 1.040 migliaia.

8.f. Attività finanziarie disponibili per la vendita

La voce pari a € 235.251 migliaia (€ 234.012 migliaia al 31 dicembre 2016) è costituita per € 39.110 migliaia (€ 38.729 migliaia al 31 dicembre 2016) da quote di "hedge funds" e azioni redimibili di società d'investimento detenute da CIR International S.A.. La liquidità dell'investimento è funzione dei tempi di riscatto dai fondi che normalmente variano da uno a tre mesi.

La valutazione a fair value di tali fondi ha comportato un adeguamento complessivo del valore degli stessi di € 9.688 migliaia (€ 9.042 migliaia al 31 dicembre 2016). Gli effetti di tale valutazione sul patrimonio netto di Cofide per la quota di competenza ammontano a € 5.371 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono stati realizzati utili per un importo pari a € 3.664 migliaia (€ 666 migliaia nel 2016) iscritti alla voce 14.c "Proventi da negoziazione titoli" e adeguamenti di valore negativi a conto economico pari a € 587 migliaia (€ 564migliaia nel 2016).

La voce include inoltre € 196.141 migliaia (€ 195.283 migliaia al 31 dicembre 2016) relativi alla sottoscrizione, da parte della controllata CIR Investimenti S.p.A., di polizze assicurative a vita intera e polizze di capitalizzazione con rendimenti collegati a gestioni separate assicurative e, in alcuni casi, a fondi unit linked, con primari istituti assicurativi. Il rendimento netto nel corso dell'esercizio è stato pari a € 3.088 migliaia (€ 3.379 migliaia nel 2016). La valutazione a fair value, della parte relativa alle polizze con rendimenti collegati a fondi unit linked, ha comportato un adeguamento positivo da fair value, al netto degli effetti fiscali, del valore degli stessi di € 417 migliaia. Gli effetti di tale valutazione sul patrimonio netto di Cofide per la quota di competenza ammontano a € 231 migliaia.

8.g. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Debiti verso banche

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" passano da € 333.263 migliaia al 31 dicembre 2016 a € 263.065 migliaia al 31 dicembre 2017.

I "Debiti verso banche" passano da € 12.771 migliaia al 31 dicembre 2016 a € 17.551 migliaia al 31 dicembre 2017.

L'analisi della variazione dell'esercizio è indicata nel rendiconto finanziario.

8.h. Attività e passività destinate alla dismissione

L'importo delle "attività destinate alla dismissione", pari a € 3.418 migliaia, si riferisce al terreno e fabbricato della controllata Sogefi Suspension France S.A. riclassificati in tale voce in quanto la vendita è prevista nel corso dei prossimi dodici mesi.

9. Patrimonio netto

9.a. Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2017 ammontava a € 359.604.959,00, invariato rispetto al 31 dicembre 2016, e risulta composto da n. 719.209.918 azioni ordinarie da nominali € 0,50 cadauna.

In esecuzione dell'autorizzazione rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2016, in data 16 febbraio 2017 ha avviato un piano di acquisto di azioni proprie.

Al 31 dicembre 2017 la Società possedeva n. 19.188.559 azioni proprie (2,67% del capitale) per un valore di € 11.364 migliaia.

In applicazione dello IAS 32 le azioni proprie detenute dalla Capogruppo sono portate in diminuzione del patrimonio netto.

Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato.

9.b. Riserve

Il dettaglio della voce "Riserve" è riportato di seguito:

(in migliaia di euro) Riserva da
Sovrapprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva da
fair value
Riserva da
conversione
Riserva per
azioni
proprie
in portafo
glio
Altre
riserve
Totale
riserve
Saldo al 31 dicembre 2015 5.044 22.644 15.634 (4.176) -- 71.425 110.571
Utili portati a nuovo -- -- -- -- -- -- --
Valutazione al fair value degli stru
menti di copertura
-- -- 486 -- -- -- 486
Valutazione a fair value dei titoli -- -- (274) -- -- -- (274)
Riserva di fair value dei titoli rilasciata
a conto economico
-- -- (314) -- -- -- (314)
Effetti derivanti da variazioni patri
moniali
delle società controllate -- -- 301 (9) -- (12.458) (12.166)
Differenze cambio da conversione -- -- -- 751 -- 751
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- (4.013) (4.013)
Saldo al 31 dicembre 2016 5.044 22.644 15.833 (3.434) -- 54.954 95.041
Utili portati a nuovo -- 941 -- -- -- -- 941
Adeguamento per operazioni su
azioni proprie
-- -- -- -- 9.594 (11.364) (1.770)
Valutazione al fair value degli stru
menti di copertura
-- -- 980 -- -- -- 980
Valutazione a fair value dei titoli -- -- 6.689 -- -- -- 6.689
Riserva di fair value dei titoli rilasciata
a conto economico
-- -- (852) -- -- -- (852)
Effetti derivanti da variazioni patri
moniali
delle società controllate
-- -- 204 (51) -- (13.472) (13.319)
Differenze cambio da conversione -- -- -- (8.450) -- -- (8.450)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- 601 601
Saldo al 31 dicembre 2017 5.044 23.585 22.854 (11.935) 9.594 30.719 79.861

La "Riserva da fair value", al netto degli effetti fiscali, positiva per € 22.854 migliaia, si riferisce, in positivo, per € 18.700 migliaia alla valutazione delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" alla voce 7.g. e per € 5.602 migliaia alla valutazione delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" alla voce 8.f. ed in negativo per € 1.448 migliaia alla valutazione degli strumenti di copertura.

La "Riserva da conversione" al 31 dicembre 2017, negativa per € 11.935 migliaia, era così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2016 Incrementi Decrementi 31.12.2017
Gruppo Sogefi (9.538) -- (6.056) (15.594)
Groppo KOS 125 -- (62) 63
\ International 6.055 -- (2.378) 3.677
Altre (76) -- (5) (81)
Totale (3.434) -- (8.501) (11.935)

La voce "Altre riserve" al 31 dicembre 2017 risulta così composta:

(in migliaia di euro)

Avanzo di fusione 43
Riserva per il differenziale tra i valori di carico delle partecipate
e le quote del patrimonio netto consolidato 30.676
Totale 30.719

9.c. Utili (perdite) portati a nuovo

Le variazioni degli Utili e (perdite) portati a nuovo sono riportate nel "Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto".

10. Passività non correnti

10.a. Prestiti obbligazionari

Il dettaglio della voce "Prestiti Obbligazionari" è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Prestito Obbligazionario convertibile GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. 2,625% 2014/2019 87.906 83.526
Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2023 in USD 68.253 93.228
Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2020 24.967 24.953
Prestito Obbligazionario convertibile Sogefi S.p.A. 2% 2014/2021 85.678 82.035
Private Placement Kos S.p.A. 2017/2024 63.553 --
Private Placement Kos S.p.A. 2017/2025 34.755 --
Totale 365.112 283.742

In applicazione degli IAS 32 e 39, i valori originari dei prestiti emessi sono stati ridotti per tener conto delle spese sostenute e dei disaggi di emissione.

10.b. Altri debiti finanziari

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 45.758 35.317
Altri finanziamenti da banche 165.951 172.594
Leasing 68.092 94.368
Altri debiti 2.062 9.536
Totale 281.863 311.815

La voce è costituita da finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 109.319 migliaia, da finanziamenti a società del gruppo KOS per € 164.799 migliaia e da finanziamenti a società del gruppo GEDI per € 7.745 migliaia.

10.c. Fondi per il personale

Il dettaglio dei fondi è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) 81.926 70.539
Fondi quiescenza e obbligazioni simili 57.809 60.519
Totale 139.735 131.058
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Saldo iniziale 131.058 124.622
Accantonamento per prestazioni di lavoro dell'esercizio 22.955 21.477
Incrementi per interessi finanziari 1.956 2.643
Costi o ricavi attuariali (3.495) 13.413
Benefici pagati (10.550) (10.167)
Incrementi o decrementi dovuti a variazioni perimetro di consolidamento 16.227 (2.212)
Altre variazioni (18.416) (18.718)
Saldo finale 139.735 131.058

La voce "Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR)" include l'importo di € 12.012 migliaia riferito al consolidamento del gruppo ITEDI al 30 giugno 2017.

La voce "Fondi di quiescenza e obbligazioni simili" include l'importo di € 1.960 migliaia riferito al consolidamento del gruppo ITEDI al 30 giugno 2017.

TFR e Fondo Indennità fissa

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,30% - 2,70%
Tasso annuo di inflazione 1,50% - 3,10%
Tasso annuo aumento retribuzioni 0,50% - 3,60%
Tasso annuo incremento TFR 2,625%

10.d. Fondi per rischi ed oneri

La composizione e la movimentazione della parte non corrente di tali fondi è la seguente:

(in migliaia di euro) Fondo
vertenze in corso
Fondo oneri
ristrutturazione
Fondo
garanzia prodotti
Fondo
rischi diversi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2016 15.128 2.106 19.081 47.362 83.677
Accantonamenti dell'esercizio 4.425 1.418 1.248 8.630 15.721
Utilizzi (882) (890) (2.062) (25.516) (29.350)
Differenze cambio -- (11) (38) (990) (1.039)
Variazioni area di consolidamento 1.069 -- -- -- 1.069
Altri movimenti (202) -- (15) (964) (1.181)
Saldo al 31 dicembre 2017 19.538 2.623 18.214 28.522 68.897

La composizione e la movimentazione della parte corrente di tali fondi è la seguente:

(in migliaia di euro) Fondo
vertenze in corso
Fondo
oneri ristrutturazione
Fondo
rischi diversi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2016 4.695 7.580 60.502 72.777
Accantonamenti dell'esercizio -- 2.281 12.971 15.252
Utilizzi (4.654) (9.439) (12.607) (26.700)
Differenze cambio -- -- 6 6
Variazioni area di consolidamento 5.479 9.920 1.868 17.267
Altri movimenti 445 -- (7.803) (7.358)
Saldo al 31 dicembre 2017 5.965 10.342 54.937 71.244

La voce "Variazioni area di consolidamento" si riferisce al consolidamento del gruppo ITEDI al 30 giugno 2017.

Gli utilizzi della voce "Fondo rischi diversi" includono € 20,8 milioni relativi alla definizione agevolata del contenzioso del gruppo GEDI. Per maggiori informazioni si rimanda al punto 25 "Contenzioso".

La voce "Fondo garanzia prodotti" include il fondo di € 16,3 milioni stanziato dal gruppo Sogefi a fronte di "claims" con due clienti relativi alla fornitura, effettuata dal 2010 in poi, di un componente difettoso da parte della controllata Sogefi Air & Refroidissement France S.A.S. (in precedenza denominata Systèmes Moteurs S.A.S., "SM") in periodi precedenti e successivi all'acquisizione della stessa da Dayco Europe S.r.l. (avvenuta nel corso del 2011). Il difetto, a giudizio della società, è stato determinato da un termostato alla base del componente, realizzato da un fornitore di SM; nel 2012, la società controllata ha avviato una causa legale nei confronti di tale fornitore presso un tribunale francese chiedendo il rimborso di ogni eventuale indennizzo che essa fosse tenuta a riconoscere ai clienti.

Nel giugno 2012, il tribunale ha nominato un perito e si è incardinato un procedimento di accertamento tecnico avente inizialmente ad oggetto l'individuazione delle cause della difettosità del prodotto. Successivamente, in tale procedimento sono intervenuti sia i subfornitori sia i clienti, nonché da ultimo Dayco.

L'incarico del perito ha ad oggetto l'accertamento della natura della difettosità, le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti e l'entità dei danni.

Allo stato, il perito ha stabilito che l'origine del difetto è collegata al termostato realizzato dal fornitore di SM.

Per quanto riguarda le responsabilità dei soggetti coinvolti, il perito sta analizzando le diverse fasi del procedimento di omologazione del prodotto per determinare la relativa ripartizione delle responsabilità tra i diversi soggetti coinvolti (il fornitore del termostato, i suoi subfornitori, SM, quale fornitore di primo di livello, e i clienti).

Per quanto riguarda la quantificazione dei danni, al perito è stato richiesto di valutare la fondatezza degli ammontari quantificati dai clienti al fine della ripartizione, tra i diversi soggetti coinvolti, dei danni che saranno definitivamente quantificati.

Con specifico riferimento all'entità dei danni l'ammontare complessivo delle pretese è attualmente pari a € 165,4 milioni, ripartiti come segue:

  • € 112,4 milioni per campagne passate e future;
  • € 31,5 milioni per interessi e altri costi;
  • € 21,5 milioni per danni d'immagine e lucro cessante.

Basandosi sul procedimento in essere, la società controllata, supportata dal proprio legale, ritiene remota la probabilità che emerga una passività a fronte della pretesa per € 21,5 milioni.

Per quanto riguarda la richiesta per € 31,5 milioni per interessi e altri costi, la società controllata, supportata dal proprio legale, ha rideterminato gli importi in relazione ai quali sono stati forniti dettagli dai clienti e, in via prudenziale, ha considerato integralmente gli importi in relazione ai quali non sono ancora stati forniti dettagli.

Sulla base di quanto precede, la pretesa considerata dalla società controllata ammonta ad oggi a € 132,9 milioni.

La società controllata ha effettuato un'analisi dettagliata di tale claim al fine di individuare i relativi periodi di produzione e ha stimato che, prima di un'eventuale ripartizione delle responsabilità, € 64,1 milioni siano relativi a produzioni precedenti all'acquisizione di SM e € 68,8 milioni a produzioni post acquisizione.

A tale riguardo, nel mese di maggio 2016, la società controllata ha ricevuto l'esito della procedura di arbitrato internazionale aperta nei confronti di Dayco, per il recupero dei costi sostenuti da SM successivamente all'acquisizione.

Il lodo arbitrale, in estrema sintesi, ha confermato un generale principio di indennizzabilità da parte di Dayco a favore di Sogefi in merito a claim relativi alle produzioni antecedenti l'acquisto di SM da parte di Sogefi, condannando Dayco a un risarcimento di € 9,4 milioni per i claim già liquidati (comprensivi anche di importi corrisposti in relazione al sopracitato componente difettoso). L'importo di cui al lodo risulta incassato al termine dell'esercizio 2016. Nel 2017 è stato incassato un importo addizionale di € 0,3 milioni relativo ad ulteriori pretese ancora pendenti tra Sogefi e Dayco alla fine del 2016.

Il generale principio di indennizzabilità sarà, se del caso, azionato nei confronti di Dayco Europe S.r.l. in relazione ad importi corrisposti ai clienti relativi a produzioni del componente difettoso antecedenti l'acquisto di SM da parte di Sogefi.

Il lodo sancisce invece che sono a carico di Sogefi gli eventuali pagamenti per i claim relativi alle produzioni realizzate post acquisizione.

Per quanto riguarda i claim relativi alla produzione post acquisizione, gli stessi sono stimati dalla società in complessivi € 68,8 milioni prima di un'eventuale ripartizione delle responsabilità tra i diversi soggetti coinvolti (il fornitore del termostato, i suoi subfornitori, SM e i clienti).

La società controllata, supportata dal proprio legale, ritiene possibile che il perito possa riconoscere solo una porzione di tali ammontari.

A fronte delle richieste dei clienti, SM ha corrisposto in via provvisionale € 21 milioni. Tali ammontari sono stati pagati in forza di accordi di standstill, senza ammissione di responsabilità. Tali importi verranno rettificati ed eventualmente in parte rimborsati quando il giudizio di merito verrà emesso ovvero per effetto di successivi accordi transattivi.

Al termine dell'esercizio 2016, la società controllata aveva un accantonamento al fondo garanzia prodotti, dedotto l'importo di € 21 milioni già pagato, per complessivi € 16,3 milioni. La società controllata, supportata dal proprio legale, ha confermato tale accantonamento ritenendolo prudente.

Con riferimento agli indennizzi attesi dal venditore delle azioni di SM, giova ricordare che il gruppo Sogefi nel 2011 iscrisse nel bilancio consolidato un indemnification asset per un valore totale di € 23,4 milioni, avendo ricevuto dal venditore Dayco delle garanzie contrattuali relative alla responsabilità da difettosità di prodotto in essere alla data dell'acquisizione, tra cui quella precedentemente descritta.

Sulla base dell'esito della procedura di arbitrato, la società controllata ha ridotto nel 2016 le aspettative di recupero da Dayco di € 4 milioni e ha conseguentemente contabilizzato una svalutazione dell'indemnification asset per tale importo al 31 dicembre 2016.

Il valore residuo dell'indemnification asset, dopo la suddetta svalutazione e gli incassi derivanti dal lodo, è pari a € 9,7 milioni al 31 dicembre 2017.

Da ultimo si dà atto che il lodo è stato oggetto di impugnativa parziale, avanti la Corte di Appello di Milano, sia da parte di Sogefi sia da parte di Dayco. Sogefi ha impugnato il lodo nella parte in cui ha stabilito che i pagamenti per i claim relativi alle produzioni realizzate post acquisizione saranno a carico della stessa; Dayco ha impugnato il lodo nella parte in cui ha confermato la validità degli indennizzi previsti nel contratto di acquisizione. A tale ultimo riguardo, allo stato, tale validità è stata

confermata sia dal lodo sia, in via preliminare, nel contesto del giudizio promosso da Dayco per ottenere una declaratoria di sospensiva dell'esecutività del lodo; tale richiesta è stata rigettata dalla Corte di Appello di Milano che ha confermato l'esecutività del lodo.

Si noti che i procedimenti sopra descritti sono complessi, includono la valutazione di aspetti tecnici, giuridici e di mercato e presentano incertezze connesse al giudizio avanti il tribunale francese e al giudizio arbitrale e al loro esito. La stima relativa al fondo rischi ed al recupero delle attività iscritte si fonda sulle migliori informazioni disponibili in sede di predisposizione del bilancio. Essi sono soggetti a evoluzione nel tempo in funzione del concretizzarsi degli eventi.

Il "Fondo vertenze in corso" include, oltre alle cause per diffamazione riguardanti il gruppo GEDI, comuni per tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale e cause di lavoro.

Il "Fondo oneri di ristrutturazione" comprende importi accantonati per operazioni di ristrutturazione annunciate e comunicate alle controparti interessate e si riferisce in particolare a riorganizzazioni produttive riguardanti società del gruppo Sogefi e del gruppo GEDI.

Il "Fondo per rischi diversi" è stato accantonato principalmente a fronte di contenziosi fiscali in corso con le amministrazioni tributarie locali.

11. Passività correnti

11.a. Prestiti obbligazionari

La voce pari a € 20.168 migliaia si riferisce per € 13.698 migliaia alla parte corrente del Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2023 in USD, per € 5.795 migliaia alla parte corrente del Prestito Obbligazionario GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. 2014/2019 e per € 675 migliaia alla parte corrente dei Private Placement emessi da KOS S.p.A..

11.b. Altri debiti finanziari

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 9.300 6.808
Altri finanziamenti da banche 91.753 149.068
Leasing 12.542 12.092
Altri debiti finanziari 99.863 33.211
Totale 213.458 201.179

La voce si riferisce a finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 55.564 migliaia, a finanziamenti a società del gruppo KOS per € 20.254 migliaia, a finanziamenti a società del gruppo GEDI per 94.614 migliaia e da finanziamenti della capogruppo Cofide per € 43.026 migliaia.

11.c. Debiti commerciali

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto 9 9
Debiti verso imprese collegate 1.821 2.180
Debiti verso fornitori 461.199 427.221
Acconti 6.422 3.944
Totale 469.451 433.354

L'incremento della voce è riconducibile essenzialmente al gruppo GEDI ed al gruppo Sogefi.

11.d. Altri debiti

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Verso personale dipendente 74.322 72.103
Debiti tributari 76.760 40.834
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 51.126 47.057
Altri debiti 63.129 39.703
Totale 265.337 199.697

La voce "Debiti tributari" include l'importo di € 35.108 migliaia riferito, nell'ambito del gruppo GEDI, alla terza rata, scadente nel 2018, della definizione agevolata, prevista dall'art. 11 del Dl n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017, del contenzioso fiscale relativo a fatti risalenti all'esercizio 1991 e oggetto della sentenza n. 64/9/2012 della Commissione Tributaria Regionale di Roma.

L'incremento della voce "Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale" si riferisce principalmente al gruppo GEDI.

La voce "Altri debiti" include, nell'ambito del gruppo Sogefi, l'importo di € 14.977 migliaia relativo al fair value della passività riveniente dall'esercizio della put option detenuta dai soci di minoranza della controllata Sogefi M.N.R. Engine Systems India Pvt Ltd, con riferimento al 30% del capitale della stessa. Il fair value della passività, che rappresenta una stima ragionevole del prezzo di esercizio dell'opzione, è stato determinato con la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati utilizzando i flussi di cassa del budget 2018 e del piano per gli anni 2019-2022 della controllata coinvolta. Al 31 dicembre 2016 il fair value dell'opzione, pari a € 8.997 migliaia, era classificato nella voce "Altri debiti" delle passività non correnti.

Si precisa che i soci di minoranza hanno esercitato l'opzione nel mese di ottobre del 2017.

Si segnala inoltre che la voce include, nell'ambito del gruppo KOS, l'importo di € 5.548 migliaia a titolo di saldo prezzo previsto da versare per l'acquisto delle partecipazioni nelle società Casa di Cura Villa Margherita S.r.l. ed Ecomedica S.p.A..

Conto economico

12. Ricavi

RIPARTIZIONE PER SETTORE DI ATTIVITÀ

(in milioni di euro) 2017 2016 Variazione
importo % importo % %
Media 633,7 22,7 585,5 22,3 8,2
Componentistica per autoveicoli 1.672,4 59,8 1.574,1 60,1 6,2
Sanità 490,6 17,5 461,1 17,6 6,4
Totale ricavi consolidati 2.796,7 100,0 2.620,7 100,0 6,7

RIPARTIZIONE PER AREA GEOGRAFICA

(in milioni di euro)

2017 Totale Italia Altri Paesi Nord Sud Asia Altri
ricavi europei America America Paesi
Media 633,7 633,7 -- -- -- -- --
Componentistica per autoveicoli 1.672,4 104,1 892,4 317,1 184,5 168,1 6,2
Sanità 490,6 473,7 7,5 -- -- 9,4 --
Totale ricavi consolidati 2.796,7 1.211,5 899,9 317,1 184,5 177,5 6,2
Percentuali 100,0% 43,3% 32,2% 11,3% 6,6% 6,4% 0,2%
(in milioni di euro)
2016 Totale Italia Altri Paesi Nord Sud Asia Altri
ricavi europei America America Paesi
Media 585,5 585,5 -- -- -- -- --
Componentistica per autoveicoli 1.574,1 101,9 855,3 308,7 162,2 139,6 6,4
Sanità 461,1 449,5 6,9 -- -- 4,7 --
Totale ricavi consolidati 2.620,7 1.136.9 862,2 308,7 162,2 144,3 6,4
Percentuali 100,0% 43,4% 32,9% 11,8% 6,2% 5,5% 0,2%

La tipologia dei prodotti commercializzati dal gruppo e dei settori in cui esso opera fa sì che i ricavi seguano un andamento ragionevolmente lineare nel corso dell'anno e non soggetto a particolari fenomeni di ciclicità a parità di perimetro di business.

13. Costi e proventi operativi

13.a. Costi per acquisto di beni

La voce in oggetto passa da € 988.180 migliaia nel 2016 a € 1.046.112 migliaia nel 2017. L'incremento della voce è riconducibile prevalentemente al gruppo Sogefi.

13.b. Costi per servizi

La voce in oggetto passa da € 614.406 migliaia al 31 dicembre 2016 a € 674.459 migliaia al 31 dicembre 2017, come risulta dalla seguente analisi:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Consulenze tecniche e professionali 102.220 91.331
Costi di distribuzione e trasporti 36.515 35.726
Lavorazioni esterne 34.803 36.773
Altre spese 500.921 450.576
Totale 674.459 614.406

La voce "Altre spese" include, nell'ambito del gruppo GEDI, i "canoni editore" per un importo di € 87.375 migliaia (€ 43.033 migliaia nel 2016). Tali canoni sono inclusivi delle quote dei ricavi pubblicitari retrocesse dalla concessionaria A. Manzoni&C. agli editori terzi.

L'incremento di € 44.342 migliaia è dovuto principalmente all'acquisizione delle nuove concessioni di Radio Italia e delle testate La Stampa ed Il Secolo XIX per la pubblicità nazionale dei primi sei mesi dell'anno.

13.c. Costi del personale

I costi per il personale ammontano a € 732.661 migliaia al 31 dicembre 2017 (€ 712.409 migliaia al 31 dicembre 2016).

(in migliaia di euro) 2017 2016
Salari e stipendi 503.064 487.829
Oneri sociali 161.175 157.921
Trattamento di fine rapporto 20.132 19.159
Trattamento di quiescenza e simili 2.809 2.305
Valutazione piani di stock option 3.430 4.242
Altri costi 42.051 40.953
Totale 732.661 712.409

L'incremento dei "Costi del personale" è riconducibile prevalentemente al gruppo Sogefi e al gruppo Kos.

La media del numero dei dipendenti del gruppo nell'esercizio 2016 è stata di 15.012 unità (14.443 nell'esercizio 2016).

13.d. Altri proventi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Contributi in conto esercizio 143 854
Plusvalenze da alienazioni beni 3.505 2.287
Sopravvenienze attive ed altri proventi 27.259 23.671
Totale 30.907 26.812

L'incremento degli "Altri proventi operativi" è riconducibile prevalentemente al gruppo Sogefi e al gruppo Gedi.

13.e. Altri costi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Svalutazioni e perdite su crediti 6.698 7.574
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 10.573 13.678
Imposte e tasse indirette 31.399 32.188
Oneri di ristrutturazione 8.606 4.239
Minusvalenze da alienazione beni 2.108 700
Sopravvenienze passive ed altri oneri 21.675 22.474
Totale 81.059 80.853

La voce "Oneri di ristrutturazione" si riferisce a costi per piani di ristrutturazione già in corso di attivazione nell'ambito del gruppo Sogefi.

14. Proventi e oneri finanziari

14.a. Proventi finanziari

Tale voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Interessi attivi su conti bancari 735 850
Interessi attivi su titoli 796 1.386
Altri interessi attivi 4.511 7.328
Derivati su tassi di interesse 3.254 3.028
Differenze cambio attive 298 433
Altri proventi finanziari -- 33
Totale 9.594 13.058

14.b. Oneri finanziari

Tale voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Interessi passivi su conti bancari 9.811 12.550
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 20.618 20.105
Altri interessi 13.482 11.902
Derivati su tassi di interesse 6.458 6.222
Differenze cambio passive 51 93
Altri oneri finanziari 9.390 10.480
Totale 59.810 61.352

14.c. Proventi da negoziazione titoli

Il dettaglio dei proventi da negoziazione titoli è il seguente:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Titoli azionari imprese controllate -- 2.488
Titoli azionari altre imprese 208 5
Altri titoli e altri proventi 26.183 14.089
Totale 26.391 16.582

La voce "Titoli azionari imprese controllate" dello scorso esercizio si riferiva alla plusvalenza realizzata nell'ambito del gruppo Gedi a seguito delle cessioni de Il Centro e de La Città e della partecipazione di Seta.

14.d. Oneri da negoziazione titoli

Il dettaglio degli "Oneri da negoziazione titoli" è il seguente:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Titoli azionari altre imprese -- --
Altri titoli e altri oneri 156 668
Totale 156 668

14.e. Rettifiche di valore di attività finanziarie

La voce in oggetto negativa per € 3.998 migliaia, si riferisce per € 453 migliaia alla positiva valutazione a fair value dei "Titoli" e delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" iscritti nelle attività correnti e per € 4.451 migliaia alla svalutazione delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e delle "Partecipazioni" iscritti nelle attività non correnti.

15. Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito sono così suddivise:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Imposte correnti 27.862 31.257
Imposte differite 1.747 21.974
Oneri fiscali di esercizi precedenti 151.109 (39)
Totale 180.718 53.192

Il sensibile incremento della voce "Imposte sul reddito" rispetto al precedente esercizio è da imputarsi agli effetti della definizione delle liti fiscali nell'ambito del gruppo GEDI (per il cui approfondimento si rimanda al punto 25. "Contenzioso"): in particolare l'onere fiscale è stato pari a € 175.341 migliaia (di cui € 128.233 migliaia a titolo di imposta e € 47.108 migliaia a titolo di interessi). La definizione ha permesso di rilasciare fondi precedentemente accantonati per complessivi 20.847 migliaia di euro. Sono stati inoltre stanziati 78 migliaia di euro per tenere conto degli interessi maturati su rischi di natura fiscale. La deducibilità della quota di interessi per € 47.108 migliaia ha avuto un effetto positivo complessivo pari a € 11.304 migliaia, di cui € 2.322 migliaia a titolo di imposte correnti e € 8.984 migliaia a titolo di imposte anticipate.

La seguente tabella presenta la riconciliazione delle aliquote di imposta ordinaria ed effettiva per l'esercizio 2017:

(in migliaia di euro) 2017
Utile (Perdita) prima delle imposte risultante da bilancio 129.736
Imposte sul reddito teoriche 31.137
Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 4.384
Effetto fiscale correlato a perdite di esercizi precedenti che originano imposte differite attive
nell'esercizio
(5.075)
Effetto fiscale correlato a perdite esercizi precedenti che non avevano originato imposte differite
attive
(4.240)
Effetto fiscale su differenziali di tasso di società estere 5.541
Contributi non tassabili (7.037)
Altro (2.085)
Imposte sul reddito 22.625
Aliquota media effettiva 17,44
Aliquota teorica 24,00
IRAP e altre imposte 6.984
Oneri fiscali di esercizi precedenti 151.109
Totale imposte da bilancio 180.718

16. Utile/(Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione

La voce include l'utile di € 8.161 migliaia a titolo di corrispettivo differito per la cessione, effettuata dal gruppo GEDI, di All Music a Discovery, avvenuta nel gennaio 2015 e la perdita di € 567 migliaia relativa alla dismissione, da parte di CIR International S.A., dell'investimento nella società di cartolarizzazione Zeus Finance S.r.l..

17. Utile per azione

L'utile (perdita) base per azione è calcolato dividendo il risultato netto dell'esercizio attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione. L'utile (perdita) diluito per azione è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere. Dal calcolo delle azioni in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio.

La società non ha né opzioni in essere né azioni proprie pertanto l'utile (perdita) diluito per azione è uguale all'utile (perdita) base per azione.

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell'utile per azione base e diluito.

Utile (perdita) per azione (euro) (0,0042) 0,0295
N. medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 708.175.105 719.209.918
Utile (perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro) (2.966) 21.249
2017 2016
2017 2016
Utile (perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro)
(4.218) 17.977
N. medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 708.175.105 719.209.918
Utile (perdita) per azione (euro) (0,0060) 0,0250

18. Dividendi pagati

I dividendi pagati nel corso dell'esercizio ammontano a € 10.069 migliaia, pari a € 0,014 per azione.

19. Gestione rischi finanziari: informazioni integrative (IFRS7)

Il Gruppo COFIDE opera in differenti settori dell'industria e dei servizi sia in ambito nazionale sia internazionale e di conseguenza le sue attività sono esposte a diverse tipologie di rischi finanziari, tra i quali i rischi di mercato (rischio di cambio e rischio di prezzo), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed il rischio di tasso di interesse.

Al fine di minimizzare determinate tipologie di rischi il Gruppo fa ricorso a strumenti finanziari derivati di copertura.

La gestione del rischio è effettuata dalla funzione centrale di finanza e tesoreria sulla base di politiche approvate dalla Direzione e trasmesse alle società controllate in data 25 luglio 2003.

19.a. Rischio di mercato

Rischio di cambio (foreign currency risk)

Il Gruppo, operando a livello internazionale in particolare nell'ambito del gruppo Sogefi, potrebbe essere soggetto al rischio che variazioni nel tasso di cambio di valute estere impattino il fair value di

talune sue attività o passività. Il gruppo Sogefi produce e vende principalmente nell'area dell'Euro ma è soggetto a rischio valutario specialmente nei confronti delle valute Sterlina inglese, Real brasiliano, Dollaro statunitense, Peso argentino, Renminbi cinese e Dollaro canadese.

Relativamente al rischio di cambio legato alla conversione dei bilanci delle controllate estere, generalmente le società operative hanno una sostanziale convergenza tra le valute di fatturazione attiva e quelle di fatturazione valuta locale, sono attive sia nel proprio mercato interno sia all'estero e, in caso di fabbisogno, i mezzi finanziari sono reperiti localmente.

Sensitivity Analisys cambio EUR/USD 31.12.2017 31.12.2016
Shift del tasso di cambio EUR/USD -5% +5% -5% +5%
Variazione a Conto Economico (EUR/migliaia) 670 (589) 491 (487)
Variazione a Patrimonio Netto (EUR/migliaia) 670 (589) 491 (487)

Di seguito si riporta la tabella di analisi di sensitività relativa al rischio cambio:

19.b. Rischio di credito

Il rischio di credito può essere valutato sia in termini commerciali correlati alla tipologia dei clienti, ai termini contrattuali ed alla concentrazione delle vendite, sia in termini finanziari connessi alla tipologia delle controparti utilizzate nelle transazioni finanziarie. All'interno del Gruppo non vi sono significative concentrazioni del rischio di credito.

Sono state da tempo poste in essere adeguate politiche per assicurare che le vendite siano effettuate a clienti con un'appropriata storia di credito. Le controparti per i prodotti derivati e le cash transaction sono esclusivamente istituzioni finanziarie con alto livello di credito. Il Gruppo attua inoltre politiche che limitano l'esposizione di credito con le singole istituzioni finanziarie.

Il rischio credito si presenta differenziato a secondo del settore di attività a cui si fa riferimento.

Con riferimento al settore "Componentistica per autoveicoli" non si evidenziano eccessive concentrazioni di rischio di credito in quanto i canali distributivi di "Original Equipment" e "After market" con cui opera sono costituiti da case automobilistiche o da grandi Gruppi d'acquisto senza riscontrare particolari concentrazioni di rischio.

Il settore "Media" non presenta aree di rischio per crediti commerciali di particolare rilievo e comunque il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita dei prodotti o servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali.

Il settore della "Sanità" presenta diverse concentrazioni dei crediti in funzione della natura delle attività svolte dalle società operative, nonché dai loro diversi clienti di riferimento, peraltro mitigate dal fatto che l'esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti. Ad esempio la concentrazione dei crediti è inferiore nel caso della gestione di residenze sanitarie per anziani, i cui ricavi derivano per oltre la metà dalla pluralità degli ospiti presenti nella struttura e i cui crediti iscritti a bilancio nei confronti di enti pubblici (principalmente ASL e comuni) sono vantati verso una pluralità di soggetti. La concentrazione dei crediti è superiore nel caso delle gestioni ospedaliere (o dei reparti di diagnostica per immagini all'interno di ospedali) per il fatto che la quasi totalità dei ricavi deriva da un unico soggetto.

Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base della tipologia, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.

Il Gruppo COFIDE inoltre ha intrapreso dal 2006 un'attività di acquisizione e gestione di crediti non performing ed attua procedure di valutazione per la determinazione del fair value dei portafogli.

19.c. Rischio di liquidità

Una gestione prudente del rischio di liquidità implica il mantenimento di sufficienti liquidità e titoli negoziabili e la disponibilità di risorse ottenibili tramite un adeguato livello di linee di credito.

Il Gruppo rispetta sistematicamente le scadenze degli impegni, comportamento che consente di operare nel mercato con la necessaria flessibilità e affidabilità al fine di mantenere un corretto equilibrio fra approvvigionamento e impiego delle risorse finanziarie.

Le società che presiedono i tre più significativi settori di attività gestiscono direttamente ed autonomamente il rischio di liquidità. Viene assicurato uno stretto controllo sulla posizione finanziaria netta e sulla sua evoluzione di breve, medio e lungo periodo. In generale il Gruppo COFIDE segue una politica di struttura finanziaria molto prudenziale con ricorso a strutture di finanziamento in gran parte a medio lungo termine. I Gruppi operativi gestiscono la tesoreria in modo centralizzato.

19.d. Rischio di tasso di interesse (di fair value e di cash flow)

Il rischio di tasso di interesse dipende dalle variazioni dei tassi sul mercato che possono determinare variazioni del fair value dei flussi finanziari di un'attività o passività finanziaria.

Il rischio di tasso di interesse riguarda principalmente i prestiti obbligazionari a lungo temine che essendo emessi a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di variazione del fair value dei prestiti stessi al variare dei tassi di interesse.

Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo e le società controllate hanno stipulato nel corso degli anni diversi contratti IRS con primarie istituzioni finanziarie per coprire il rischio tasso di interesse su proprie obbligazioni e su contratti di finanziamento.

Sensitivity analysis

La variazione in aumento o in diminuzione di un punto percentuale "Parallel shift" sulla curva Euribor 3 mesi relativa alle attività e passività a tasso variabile del Gruppo evidenzia i seguenti effetti:

(importi in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Variazioni -1% +1% -1% +1%
Variazione a Conto Economico (1.731) (842) (2.488) 680
Variazione a Patrimonio Netto (1.780) (93) (2.734) 1.404

(*) Si evidenzia che per il gruppo KOS poiché sia nell'esercizio 2015 e sia nell'esercizio 2016 i tassi di interesse hanno raggiunto livelli bassi tendenti allo zero, si è deciso di valutare l'effetto sul Conto Economico e sullo Stato Patrimoniale della sola variazione positiva pari a + 1%.

19.e. Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono rilevati al loro fair value.

Ai fini contabili le operazioni di copertura vengono classificate come:

  • fair value hedge (copertura del valore di mercato) se sono soggette a rischio di variazione nel valore di mercato dell'attività o della passività sottostante;
  • cash flow hedge (copertura dei flussi finanziari) se vengono poste in essere a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti o da un'attività o passività esistente, o da una operazione futura;
  • hedge of a net investment in a foreign operation (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) se vengono poste in essere a fronte del rischio cambi connesso alla conversione del patrimonio di controllate con valuta funzionale diversa da quella del Gruppo.

Per gli strumenti derivati classificati come fair value hedge sia gli utili e le perdite derivanti dalla determinazione del loro valore di mercato sia gli utili e le perdite derivanti dall'adeguamento al fair value dell'elemento sottostante alla copertura vengono imputati a conto economico.

Per gli strumenti classificati come cash flow hedge (per esempio gli interest rate swap) gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto

per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state poste in essere, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Per gli strumenti classificati come hedge of a net investment in a foreign operation gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state poste in essere, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Gli strumenti derivati di copertura, in fase di prima rilevazione (hedge accounting), sono accompagnati da una relazione di efficacia (hedging relationship) con cui si designa il singolo strumento come di copertura e si esplicitano i parametri di efficacia della stessa rispetto allo strumento finanziario coperto.

Periodicamente viene valutato il livello di efficacia della copertura e la parte efficace è imputata a patrimonio netto mentre l'eventuale parte non efficace è imputata a conto economico.

Più in particolare, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata "quasi completamente" dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura ed i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo tra l'80% ed il 125%.

Al 31 dicembre 2017 in particolare, il Gruppo aveva in essere i seguenti contratti derivati contabilizzati come di copertura, espressi al valore nozionale:

  • a) copertura interessi:
  • copertura per finanziamenti bancari Sogefi, valore nozionale € 190 milioni con scadenza 2018;
  • copertura per finanziamenti bancari gruppo Kos, valore nozionale € 70.8 milioni.
  • b) copertura cambi:
  • vendite a termine per un valore totale di USD 48,2 milioni a copertura investimenti in "hedge fund", con scadenza marzo 2018;

Nell'ambito del gruppo Sogefi sono state poste in essere le seguenti operazioni di copertura:

  • vendita a termine di USD 19 milioni ed acquisto di Euro con scadenza 2018;
  • vendita a termine di Euro 0,15 milioni ed acquisto di BRL con scadenza 2018;
  • vendita a termine di USD 1,75 milioni e acquisto di BRL con scadenza 2018;
  • acquisto a termine di GBP 8 milioni e vendita di Euro con scadenza 2018;
  • acquisto a termine di USD 1,5 milioni e vendita di Euro con scadenza 2018;
  • acquisto a termine di USD 0,7 milioni e vendita di BRL con scadenza 2018;
  • acquisto a termine di Euro 1,55 milioni e vendita di INR con scadenza 2018;
  • acquisto a termine di Euro 0,35 milioni e vendita di BRL con scadenza 2018;
  • acquisto a termine di Euro 0,65 milioni e vendita di RON con scadenza 2018;
  • acquisto a termine di Euro 0,4 milioni e vendita di MXN con scadenza 2018;
  • acquisto a termine di USD 2 milioni e vendita di CAD con scadenza 2018;
  • sottoscrizione di contratti di cross currency swap con scadenza 2023 a copertura del private placement obbligazionario per un nozionale di USD 98,6 milioni.

19.f. Parametri patrimoniali

Il management modula l'utilizzo del leverage per garantire solidità e flessibilità alla struttura patrimoniale misurando l'incidenza delle fonti di finanziamento sull'attività di investimento.

19.g. Clausole contrattuali dei debiti finanziari

Alcuni dei contratti di finanziamento a favore del Gruppo contengono specifiche pattuizioni che prevedono, nel caso di mancato rispetto di determinati covenants economico-finanziari, la possibilità delle banche finanziatrici di rendere i finanziamenti erogati suscettibili di rimborso, qualora la società interessata non ponga rimedio alla violazione dei covenants stessi, nei termini e con le modalità previste dai contratti di finanziamento.

Al 31 dicembre 2017 tutte le clausole contrattuali relative a passività finanziarie a medio e lungo termine sono state ampiamente rispettate dal Gruppo.

Di seguito si riporta una descrizione sintetica dei principali covenants relativi alle posizioni debitorie delle sub-holding operative esistenti alla fine dell'esercizio.

Gruppo Gedi

Il Prestito Obbligazionario Convertibile 2014/2019 ed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant o clausole che ne comportino il rimborso anticipato.

Gruppo Sogefi

Di seguito si riporta la descrizione dei covenant relativi alle posizioni debitorie esistenti alla fine dell'esercizio:

  • prestito di € 20.000 migliaia Mediobanca S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di € 50.000 migliaia Unicredit S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di € 70.000 migliaia BNP Paribas S.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di € 55.000 migliaia Ing Bank N.V.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito obbligazionario di USD 115.000 migliaia: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito obbligazionario di € 25.000 migliaia: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4.

Al 31 dicembre 2017 tali covenant risultano rispettati.

Gruppo KOS

Il Gruppo KOS in relazione ad alcuni finanziamenti si è impegnata a rispettare una serie di covenants di seguito riassunti:

  • finanziamenti ottenuti dalla Capogruppo KOS: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 3,5, rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari maggiore o uguale di 3 e un Loan to value minore del 60%;
  • finanziamenti ottenuti da KOS Care: rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBIT-DA minore o uguale di 3,5;
  • finanziamento ottenuto da Clearmedi Ltd: Tangible Net Worth maggiore di INR 110 milioni e un Gearing minore di 11.

Al 31 dicembre 2017 tali covenant risultano rispettati.

Taluni dei contratti di finanziamento contengono inoltre le clausole di negative pledge, pari passu, change of control oltre a limitazioni nella distribuzione dei dividendi. Alla data di redazione della presente relazione non risultano violazioni delle suddette clausole.

19.h. Valutazione delle attività e passività finanziarie e gerarchia del fair value

Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato come segue:

  • il fair value di attività e passività finanziarie con condizioni e termini standard e quotati in un mercato attivo è misurato con riferimento alle quotazioni di prezzo pubblicate nel mercato attivo;
  • il fair value delle altre attività e passività finanziarie (esclusi gli strumenti derivati) è misurato facendo uso di tecniche di valutazione comunemente accettate e basate su modelli di analisi tramite flussi di cassa attualizzati utilizzando quali variabili i prezzi osservabili derivanti da transazioni di mercato recenti e da quotazioni di broker per strumenti simili;
  • il fair value degli strumenti derivati se quotati in un mercato attivo è determinato sulla base di prezzi di mercato; se tali prezzi non sono pubblicati, si fa uso di tecniche valutative diverse a seconda della tipologia di strumento.

In particolare, per la valutazione di alcuni investimenti in strumenti obbligazionari in assenza di un regolare funzionamento del mercato, ovvero di un sufficiente e continuativo numero di transazioni e di uno spread denaro-lettera e volatilità sufficientemente contenuti, la determinazione del fair value di tali strumenti si è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di quotazioni fornite da primari broker internazionali su richiesta della Società, validate mediante confronto con le quotazioni presenti sul mercato, sebbene di numero contenuto, ovvero osservabili per strumenti aventi caratteristiche simili.

Nella valutazione degli investimenti in fondi di private equity il fair value viene determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fund administrator alla data di riferimento di bilancio. Nei casi in cui tale informazione non fosse disponibile alla data di predisposizione del bilancio, viene utilizzata l'ultima comunicazione ufficiale disponibile, comunque non oltre i tre mesi precedenti dalla data di chiusura del bilancio, eventualmente validata dalle informazioni successive rese disponibili agli investitori da parte dei gestori dei fondi.

La tabella che segue riporta la suddivisione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con l'indicazione se i fair value sono determinati, in tutto o in parte, facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("Livello 1") o sono stimati utilizzando prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi sono desunti da dati osservabili di mercato ("Livello 2") oppure da tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su dati significativi non desumibili dal mercato che comportano, pertanto, stime ed assunzioni da parte del management ("Livello 3").

Voci di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale a
(in migliaia di euro) bilancio
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività finanziarie
(valutate al fair value con contropartita patrimonio netto)
Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 7.g.) -- 79.377 134 79.511
ATTIVITA' CORRENTI
Attività finanziarie
(valutate al fair value con contropartita conto economico)
Crediti finanziari (voce 8.d.)
- derivati -- 4.964 -- 4.964
Titoli (voce 8.e.)
- Partecipazioni 235 933 -- 1.168
- Titoli di stato italiani o similari -- -- -- --
- Fondi di investimento ed assimilati 35.132 9.368 -- 44.500
- Obbligazioni -- -- -- --
- Certificati di deposito e titoli diversi -- 11.560 -- 11.560
Totale Titoli (voce 8.e.) 35.367 21.861 -- 57.228
Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 8.f.)
- Certificati di deposito e titoli diversi -- 43.225 127.805 171.030
Totale Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 8.f.) -- 43.225 127.805 171.030
Attività finanziarie
(valutate al fair value con contropartita patrimonio netto)
Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 8.f.)
- Partecipazioni -- -- -- --
- Titoli di stato italiani o similari -- -- -- --
- Fondi di investimento ed assimilati -- 39.110 -- 39.110
- Obbligazioni -- -- -- --
- Certificati di deposito e titoli diversi -- 25.111 -- 25.111
Totale Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 8.f.) -- 64.221 -- 64.221
PASSIVITA' CORRENTI
Passività finanziarie
(valutate al fair value con contropartita patrimonio netto)
Altri debiti finanziari (voce 11.b.)
- derivati -- (584) -- (584)
Passività finanziarie
(valutate al fair value con contropartita conto economico)
Altri debiti finanziari (voce 11b.)
- derivati -- (2.812) -- (2.812)

Come precedentemente segnalato, al punto 4. "Strumenti finanziari", nel corso dell'esercizio le polizze assicurative di capitalizzazione (c.d. Ramo I) sono state oggetto di trasferimento dal livello 2 al livello 3 della gerarchia di fair value a seguito di un approccio più analitico nella valutazione di tali prodotti finanziari.

Nel dettaglio le attività finanziarie classificate come livello 3 si riferiscono per € 127.805 migliaia alle polizze assicurative di capitalizzazione (c.d. Ramo I), sottoscritte con primari istituti assicurativi dalla controllata CIR Investimenti S.p.A., e per € 134 migliaia ad investimenti di venture capital, detenuti dalla controllata CIR International S.A., relativamente ad investimenti in società operative nel settore delle tecnologie informatiche e di comunicazione.

(importi in migliaia di euro) ATTIVITÀ FINANZIARIE
Detenute per Valutate al Disponibili per
la negoziazione fair value la vendita Di copertura
Esistenze iniziali al 01/01/2016 -- -- 707 --
Aumenti
- Acquisti -- -- -- --
- Profitti imputati a:
Conto Economico (1) -- -- 9.849 --
- di cui plusvalenze -- -- 7.632 --
Patrimonio netto (2) -- -- -- --
Trasferimenti da altri livelli -- -- 132.588 --
Altre variazioni in aumento -- -- 254 --
Riclassifiche -- -- -- --
Diminuzioni
- Vendite -- -- (8.396) --
- Rimborsi -- -- (7.000) --
- Perdite imputate a:
Conto Economico (3) -- -- -- --
- di cui minusvalenze -- -- -- --
Patrimonio netto (4) -- -- (63) --
Trasferimenti ad altri livelli -- -- -- --
Altre variazioni in diminuzione -- -- -- --
Rimanenze finali al 31/12/2017 -- -- 127.939 --

Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3):

(1-3) Incrementi/decrementi nelle attività finanziarie sono rilevate a conto economico nelle seguenti voci:

  • Voce 14.a.: Proventi finanziari
  • Voce 14.c.: Proventi da negoziazione titoli
  • Voce 14.d.: Oneri da negoziazione titoli
  • Voce 14.e.: Rettifiche di valore di attività finanziarie

(2-4) Gli utili e le perdite connessi alla variazione di fair value sono rilevati nella voce 9.b. "Riserve – Riserve di fair value" – ad eccezione delle perdite di valore per riduzione di valore che sono rilevati nella voce 14.e. "Rettifiche di valore di attività finanziarie" fino a che l'attività è cedibile, momento in cui gli incrementi e i decrementi cumulati iscritti nelle riserve di valutazioni sono rilevati come utili o perdite nelle voci 14.c. "Proventi da negoziazione titoli" e 14.d. "Oneri da negoziazione titoli".

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO ESERCIZIO 2016

Voci di Valore Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Passività al FV Passività al FV Passività al Fair value Effetto Effetto
bilancio a bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili rilevato a CE rilevato a CE costo a conto a patrimonio
designate come classificate come fino a per la vendita designate come classificate come ammortizzato economico netto
(in migliaia di euro) tali alla rilevazione detenute per la scadenza tali alla rilevazione detenute per la
iniziale negoziazione iniziale negoziazione
ATTIVITA' NON CORRENTI
Altre partecipazioni 7.e. 5.323 -- -- -- -- 5.323 -- -- -- 5.323 1.749 --
Altri crediti (*) 7.f. 61.461 -- -- 60.776 685 -- -- -- -- 61.461 3.500 --
Attività finanziarie disponibili per la vendita 7.g. 85.009 -- -- -- -- 85.009 -- -- -- 85.009 18.118 114
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali 8.b. 414.246 -- -- 414.246 -- -- -- -- -- 414.246 (4.866) --
Altri crediti (**) 8.c. 46.019 -- -- 46.019 -- -- -- -- -- 46.019 (300) --
Crediti finanziari 8.d. 30.183 16.051 -- 14.132 -- -- -- -- -- 30.183 3.327 15.770
Titoli 8.e. 66.157 62.207 -- -- 3.950 -- -- -- -- 66.157 5.722 --
Attività finanziarie disponibili per la vendita 8.f. 234.012 -- -- -- -- 234.012 -- -- -- 234.012 2.936 2.054
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.g. 333.263 -- -- 333.263 -- -- -- -- -- 333.263 862 --
PASSIVITA' NON CORRENTI
Presiti obbligazionari 10.a. (283.742) -- -- -- -- -- -- -- (283.742) (326.020) (20.105) --
Altri debiti finanziari 10.b. (311.815) -- -- -- -- -- (7.550) -- (304.265) (300.320) (15.479) (9.555)
Debiti commerciali (2.469) -- -- -- -- -- -- -- (2.469) (2.469) -- --
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti verso banche 8.g. (12.771) -- -- -- -- -- -- -- (12.771) (12.771) (894) --
Prestiti obbligazionari 11.a. (20.980) -- -- -- -- -- -- -- (20.980) (21.473) -- --
Altri debiti finanziari 11.b. (201.179) -- -- -- -- -- (1.975) -- (199.204) (201.737) (1.827) (114)
Debiti commerciali 11.c. (433.354) -- -- -- -- -- -- -- (433.354) (433.354) 556 --

(*) Non inclusi € 17.638 migliaia relativi a crediti tributari.

(**) Non inclusi € 46.844 migliaia relativi a crediti tributari.

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO ESERCIZIO 2017

Voci di Valore Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Passività al FV Passività al FV Passività al Fair value Effetto Effetto
bilancio a bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili rilevato a CE rilevato a CE costo a conto a patrimonio
designate come classificate come fino a per la vendita designate come classificate come ammortizzato economico netto
(in migliaia di euro) tali alla rilevazione detenute per la scadenza tali alla rilevazione detenute per la
iniziale negoziazione iniziale negoziazione
ATTIVITA' NON CORRENTI
Altre partecipazioni 7.e. 12.249 -- -- -- -- 12.249 -- -- -- 12.249 266 --
Altri crediti (*) 7.f. 32.618 -- -- 32.618 -- -- -- -- -- 32.618 63 --
Attività finanziarie disponibili per la vendita 7.g. 79.511 -- -- -- -- 79.511 -- -- -- 79.511 23.023 (183)
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali 8.b. 472.614 -- -- 472.614 -- -- -- -- -- 472.614 (1.082) --
Altri crediti (**) 8.c. 56.441 -- -- 56.441 -- -- -- -- -- 56.441 -- --
Crediti finanziari 8.d. 38.986 4.964 -- 34.022 -- -- -- -- -- 38.986 (13.538) 2.215
Titoli 8.e. 57.228 57.228 -- -- -- -- -- -- -- 57.228 2.524 --
Attività finanziarie disponibili per la vendita 8.f. 235.251 -- -- -- -- 235.251 -- -- -- 235.251 5.843 877
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.g. 263.065 -- -- 263.065 -- -- -- -- -- 263.065 735 --
PASSIVITA' NON CORRENTI
Presiti obbligazionari 10.a. (365.112) -- -- -- -- -- -- -- (365.112) (407.251) (20.618) --
Altri debiti finanziari 10.b. (281.863) -- -- -- -- -- -- -- (281.863) (281.863) (11.765) (5.301)
Debiti commerciali (2.156) -- -- -- -- -- -- -- (2.156) (2.156) -- --
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti verso banche 8.g. (17.551) -- -- -- -- -- -- -- (17.551) (17.551) (652) --
Prestiti obbligazionari 11.a. (20.168) -- -- -- -- -- -- -- (20.168) (20.699) -- --
Altri debiti finanziari 11.b. (213.458) -- -- -- -- -- (3.396) -- (210.062) (212.996) (1.926) (106)
Debiti commerciali 11.c. (469.451) -- -- -- -- -- -- -- (469.451) (469.451) (96) --

(*) Non inclusi € 24.256 migliaia relativi a crediti tributari.

(**) Non inclusi € 48.766 migliaia relativi a crediti tributari.

CLASSI DI RISCHIO - ESERCIZIO 2017

Voci di Valore Rischio Rischio Rischio Rischio
(in migliaia di euro) bilancio a bilancio liquidità tasso cambio credito
ATTIVITA' NON CORRENTI
Altre partecipazioni 7.e. 12.249 -- -- -- 12.249
Altri crediti (*) 7.f. 32.618 -- -- -- 32.618
Attività finanziarie disponibili per la vendita 7.g. 79.511 -- -- -- 79.511
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali 8.b. 472.614 -- -- -- 472.614
Altri crediti (**) 8.c. 56.441 -- -- -- 56.441
Crediti finanziari 8.d. 38.986 -- -- -- 38.986
Titoli 8.e. 57.228 -- -- -- 57.228
Attività finanziarie disponibili per la vendita 8.f. 235.251 -- -- -- 235.251
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.g. 263.065 -- 263.065 -- --
PASSIVITA' NON CORRENTI
Presiti obbligazionari 10.a. (365.112) (365.112) -- -- --
Altri debiti finanziari 10.b. (281.863) (281.863) -- -- --
Debiti commerciali (2.156) (2.156) -- -- --
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti verso banche 8.g. (17.551) (17.551) -- -- --
Prestiti obbligazionari 11.a. (20.168) (20.168) -- -- --
Altri debiti finanziari 11.b. (213.458) (213.458) -- -- --
Debiti commerciali 11.c. (469.451) (469.451) -- -- --

(*) Non inclusi € 24.256 migliaia relativi a crediti tributari

(**) Non inclusi € 48.766 migliaia relativi a crediti tributari

CLASSI DI RISCHIO - ESERCIZIO 2016

Voci di Rischio Rischio
bilancio tasso credito
7.e. 5.323 -- -- -- 5.323
7.f. 61.461 -- -- -- 61.461
7.g. 85.009 -- -- -- 85.009
8.b. 414.246 -- -- -- 414.246
8.c. 46.019 -- -- -- 46.019
8.d. 30.183 -- -- -- 30.183
8.e. 66.157 -- -- -- 66.157
8.f. 234.012 -- -- -- 234.012
8.g. 333.263 -- 333.263 -- --
10.a. (283.742) (283.742) -- -- --
10.b. (311.815) (311.815) -- -- --
(2.469) (2.469) -- -- --
8.g. (12.771) (12.771) -- -- --
11.a. (20.980) (20.980) -- -- --
11.b. (201.179) (201.179) -- -- --
11.c. (433.354) (433.354) -- -- --
Valore
a bilancio
liquidità Rischio Rischio
cambio

(*) Non inclusi € 17.638 migliaia relativi a crediti tributari

(**) Non inclusi € 46.844 migliaia relativi a crediti tributari

RISCHIO CREDITO

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2017 Voci di Totale A scadere Scaduto da > 0 - 30 gg 30 - 60 gg 60 - 90 gg oltre 90 Scaduto Svalutazioni
bilancio credito negoziato
Altri crediti (attività non correnti) (*) 7.f. 32.618 32.618 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 41.811 41.373 438 -- -- -- 438 --
Fondo svalutazione (9.193) (8.755) (438) -- -- -- (438) -- (2.082)
Crediti commerciali 8.b. 472.614 298.298 174.316 77.663 38.045 11.319 47.289 --
Credito lordo 518.901 307.773 211.128 81.696 39.100 11.698 78.634 --
Fondo svalutazione (46.287) (9.475) (36.812) (4.033) (1.055) (379) (31.345) -- (5.768)
Altri crediti (attività correnti) (**) 8.c. 56.441 56.441 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 62.834 59.669 3.165 -- -- -- 3.165 --
Fondo svalutazione (6.393) (3.228) (3.165) -- -- -- (3.165) -- (161)
Totale 561.673 387.357 174.316 77.663 38.045 11.319 47.289 -- (8.011)

(*) Non inclusi € 24.256 migliaia relativi a crediti tributari

(**) Non inclusi € 48.766 migliaia relativi a crediti tributari

Credito lordo
Fondo svalutazione
101.844
(40.383)
24.885
(2.334)
76.959
(38.049)
--
--
--
--
--
--
76.959
(38.049)
--
--
(737)
Crediti commerciali 8.b. 414.246 292.453 121.793 42.334 11.943 6.809 60.707 --
Credito lordo 453.807 300.016 153.791 43.710 12.196 6.969 90.916 --
Fondo svalutazione (39.561) (7.563) (31.998) (1.376) (253) (160) (30.209) -- (6.567)
Altri crediti (attività correnti) (**) 8.c. 46.019 46.019 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 50.094 46.533 3.561 293 -- -- 3.268 --
Fondo svalutazione (4.075) (514) (3.561) (293) -- -- (3.268) -- (257)
Totale 521.726 361.023 160.703 42.334 11.943 6.809 99.617 -- (7.561)

(*) Non inclusi € 17.638 migliaia relativi a crediti tributari

(**) Non inclusi € 46.844 migliaia relativi a crediti tributari

FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2017 Saldo iniziale Svalutazioni Utilizzi Differenza
cambio +/-
Aggregazioni
aziendali +/-
Altri movimenti Saldo
finale
Fondo svalutazione crediti (84.019) (8.011) 18.120 131 18.327 (6.421) (61.873)

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2016 Saldo iniziale Svalutazioni Utilizzi Differenza Aggregazioni Discontinued Saldo
cambio +/- aziendali +/- operations finale
Fondo svalutazione crediti (81.863) (7.561) 7.503 (67) (2.031) -- (84.019)

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2017

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
(in migliaia di euro) anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie non derivate
Prestiti obbligazionari 27.287 25.635 148.015 105.638 18.248 116.074 440.897
Altri debiti finanziari:
- Debiti verso banche per finanziamenti 112.701 97.275 37.924 32.736 35.854 17.675 334.165
- Debiti verso società di leasing 13.430 13.068 11.505 11.440 12.533 26.235 88.211
- Debiti verso altri finanziatori 93.933 420 276 228 309 830 95.996
Debiti verso banche 18.138 -- -- -- -- -- 18.138
Debiti commerciali 469.451 -- -- -- -- -- 469.451
Passività finanziarie derivate
Derivati di copertura 4.937 (953) (936) (664) (306) (90) 1.988
Derivati non di copertura -- -- -- -- -- -- --
TOTALE 739.877 135.445 196.784 149.378 66.638 160.724 1.448.846

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2016

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
(in migliaia di euro) anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie non derivate
Prestiti obbligazionari 28.338 26.530 123.381 46.259 100.657 32.601 357.766
Altri debiti finanziari:
- Debiti verso banche per finanziamenti 165.656 102.635 64.775 24.089 10.898 11.825 379.878
- Debiti verso società di leasing 14.679 14.891 14.382 12.872 12.868 50.158 119.850
- Debiti verso altri finanziatori 29.101 430 420 276 228 633 31.088
Debiti verso banche 13.683 -- -- -- -- -- 13.683
Debiti commerciali 433.354 -- -- -- -- -- 433.354
Passività finanziarie derivate
Derivati di copertura 6.034 8.503 (953) (936) (664) (395) 11.589
Derivati non di copertura 482 -- -- -- -- -- 482
TOTALE 691.327 152.989 202.005 82.560 123.987 94.822 1.347.690

20. Garanzie e impegni

Al 31 dicembre 2017 la situazione delle garanzie e impegni era la seguente:

COFIDE

A fronte dei finanziamenti stipulati sono state poste in pegno, a favore degli istituti eroganti, azioni CIR per un valore contabile complessivo pari a € 335.278 migliaia.

CIR e holding finanziarie

Impegni per investimenti in fondi di private equity da parte di CIR International per € 5,7 milioni.

Gruppo Gedi

Al 31 dicembre 2017 il gruppo ha impegni in essere per € 21.186 migliaia relativi a:

  • contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa per € 1.157 migliaia;
  • garanzie prestate dalla Capogruppo alle società facenti parte del pool IVA per a € 14.663 migliaia;
  • altre garanzie per € 5.366 migliaia che si riferiscono principalmente alle fidejussioni della Capogruppo e delle controllate GEDI News Network divisione Nord Est e A. Manzoni & C..
  • Gruppo Sogefi

Leasing Operativi

Ai fini contabili sono classificati come operativi i leasing e i contratti di noleggio per i quali:

  • parte significativa dei rischi e benefici connessi con la proprietà sono mantenuti al locatore;
  • non esistono opzioni di acquisto a prezzi non rappresentativi del presumibile valore di mercato del bene locato alla fine del periodo;
  • la durata del contratto non rappresenta la maggior parte della vita utile del bene locato o noleggiato;

I pagamenti dei canoni per leasing operativi sono imputati al conto economico in linea con i sottostanti contratti.

I principali leasing operativi in essere al 31 dicembre 2017 si riferiscono alle seguenti controllate:

  • Sogefi Filtration do Brasil Ltda per l'affitto del sito produttivo ubicato a Jarinu, il cui contratto scade nel mese di agosto 2034. Al 31 dicembre 2017 le rate residue totali ammontano a € 24.928 migliaia, di cui € 1.558 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto la società ha fornito una garanzia bancaria di € 1.809 migliaia;
  • Sogefi (Suzhou) Auto Parts Co., Ltd per l'affitto del sito produttivo ubicato a Wujiang, il cui contratto scade nel mese di settembre 2033. Al 31 dicembre 2017 le rate residue totali ammontano a € 13.789 migliaia, di cui € 746 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto il Gruppo non ha fornito alcun tipo di garanzia fideiussoria;
  • Sogefi Filtration France S.A. per l'affitto degli uffici ubicati a Guyancourt. I due contratti scadono rispettivamente nel mese di marzo 2020 e nel mese di maggio 2027. Al 31 dicembre 2017 le rate residue ammontano a € 5.192 migliaia, di cui € 682 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto il Gruppo non ha fornito alcuna garanzia fideiussoria;

  • Sogefi PC Suspensions Germany GmbH per l'affitto del sito produttivo ubicato a Volklingen. Il contratto scade nel mese di settembre 2020. Le rate residue al 31 dicembre 2017 ammontano a € 916 migliaia, di cui € 333 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto il Gruppo non ha fornito alcuna garanzia fideiussoria;

  • Sogefi Suspension Argentina S.A. per l'affitto del sito produttivo ubicato a Cordoba. Il contratto scade nel mese di ottobre 2019. Le rate residue al 31 dicembre 2017 ammontano a € 1.074 migliaia, di cui € 586 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto il Gruppo non ha fornito alcuna garanzia fideiussoria;
  • Sogefi Air & Cooling Canada Corp. per l'affitto del sito produttivo ubicato a Montreal. Il contratto scade nel mese di dicembre 2021 e al 31 dicembre 2017 le rate residue ammontano a € 2.817 migliaia di cui € 1.069 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto Sogefi S.p.A. ha fornito una garanzia fidejussoria pari a circa il 100% dei canoni residui a scadere;
  • Sogefi Engine Systems Mexico S. de R,L, de C.V. per l'affitto di un sito produttivo ubicato a Monterrey. Il contratto scade nel mese di giugno 2031 e al 31 dicembre 2017 le rate residue ammontano a € 19.800 migliaia di cui € 1.385 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto Sogefi S.p.A. ha fornito una garanzia fidejussoria pari a circa il 100% dei canoni residui a scadere;
  • Allevard Sogefi U.S.A. Inc. per l'affitto del sito produttivo ubicato a Prichard (West Virginia). Il contratto scade nel mese di maggio 2019 e le rate residue al 31 dicembre 2017 ammontano a € 498 migliaia, di cui € 360 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto Sogefi S.p.A. ha fornito una garanzia fidejussoria pari a circa l'81% dei canoni residui a scadere. La garanzia viene rinnovata ogni fine esercizio in base all'importo residuo. Non esistono restrizioni di alcun tipo collegate a tale leasing e, alla fine del contratto, la società statunitense avrà la facoltà di acquistare l'immobile in base ai valori di mercato.

I canoni futuri in relazione ai contratti di leasing operativo in essere presso società del gruppo Sogefi al 31 dicembre 2017 sono i seguenti:

(in migliaia di euro) 2017 2016
Entro 1 anno 12.179 11.513
Oltre 1 anno ma entro 5 34.734 36.525
Oltre 5 anni 37.958 44.165
Totale 84.871 92.203

Impegni per investimenti

Al 31 dicembre 2016 esistono impegni vincolanti per investimenti relativi ad acquisti di immobilizzazioni materiali per € 785 migliaia.

Garanzie prestate

Il dettaglio delle garanzie è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Fidejussioni a favore di terzi 7.210 7.373
Altre garanzie personali a favore di terzi 2.541 2.463
Garanzie reali per debiti iscritti in bilancio 2.130 7.433

Le fidejussioni rilasciate a favore di terzi si riferiscono a garanzie concesse ad alcuni clienti da parte della controllata Sogefi Suspensions Heavy duty Italy S.r.l., al fornitore di un contratto di leasing

operativo da parte della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda e alle autorità fiscali per l'IVA e per altre imposte indirette da parte di Sogefi S.p.A. e della controllata Sogefi Filtration Ltd; le fidejussioni sono iscritte per un valore pari all'impegno in essere alla data di bilancio. Tali poste evidenziano i rischi, gli impegni e le garanzie prestate dalle società del Gruppo a terzi.

La voce "Altre garanzie personali a favore di terzi" è relativa all'impegno della controllata LPDN GmbH verso il fondo pensione dipendenti dei due rami di azienda al tempo dell'acquisizione avvenuta nel 1996; tale impegno è coperto dagli obblighi contrattuali della società venditrice che è un primario operatore economico tedesco.

Le "Garanzie reali prestate" si riferiscono alle controllate Sogefi Air & Cooling Canada Corp., Allevard IAI Suspensions Private Ltd e Sogefi M.N.R. Engine Systems India Private Ltd che, a fronte dei finanziamenti ottenuti, hanno concesso agli istituti finanziatori garanzie reali sulle immobilizzazioni materiali e crediti commerciali.

Altri rischi

Il gruppo Sogefi al 31 dicembre 2017 ha beni e materiali di terzi presso le proprie società per € 14.884 migliaia.

Gruppo Kos

Di seguito la composizione delle fidejussioni bancarie e altre garanzie prestate da KOS S.p.A. e/o dalle società controllate pari a € 19.390 migliaia:

  • fidejussione nell'interesse di KOS S.p.A. per la locazione degli uffici di via Durini per € 46 migliaia;
  • fidejussione nell'interesse di KOS Care S.r.l. per contratti di locazione per € 18.288 migliaia;
  • fidejussione nell'interesse di Medipass S.r.l. e sue controllate per contratti di locazione per € 831 migliaia;
  • fidejussione a favore del Comune Sanremo per cauzione oneri urbanizzazione per € 225 migliaia.

Al 31 dicembre 2017 gli altri impegni e rischi ammontano a € 6.654 migliaia e riguardano prevalentemente:

  • beni in comodato d'uso per un importo pari a € 2.986 migliaia;
  • polizze fidejussorie rilasciate da Ospedale di Suzzara a favore di F.lli Montecchi, per € 953 migliaia;
  • gare di appalto per € 64 migliaia;
  • impegni di terzi per promesse di vendita per circa € 365 migliaia;
  • impegni contrattuali per circa € 2.286 migliaia.

Il Gruppo esercita l'attività mediante strutture di proprietà e in locazione. In particolare i contratti di locazione hanno durata variabile da 3 a 9 anni, e sono in genere rinnovabili. Delle 49 strutture operative per anziani, alla data di chiusura del bilancio, 8 risultano essere di proprietà, mentre sono di proprietà 12 delle 31 strutture ospedaliere di riabilitazione funzionale e psichiatrica. Le restanti strutture (centri ambulatoriali, comunità terapeutiche psichiatriche, reparti di diagnostica) sono in genere condotte in locazione.

Si riporta di seguito la tabella con i canoni di locazioni immobiliari a scadere. Gli importi indicati sono al netto dell'IVA.

(in migliaia di euro) Esercizio di
riferimento
<1
anno
>1 <2
anni
>2 <3
anni
>3 <4
anni
>4 <5
anni
>5
anni
Canoni di locazione immobiliari a scadere 31/12/2016 25.946 26.353 26.239 26.169 25.897 241.610
Canoni di locazione immobiliari a scadere 31/12/2017 30.331 30.452 30.370 30.223 29.968 274.442

21. Informativa di settore

I settori di attività coincidono con i gruppi di società di cui Cofide S.p.A. detiene il controllo tramite CIR. In particolare:

  • il gruppo GEDI: media;
  • il gruppo Sogefi: componentistica per autoveicoli;
  • il gruppo KOS: sanità.

Sotto il profilo geografico l'attività, con esclusione del gruppo Sogefi, viene svolta quasi esclusivamente in Italia.

L'analisi reddituale e di composizione della struttura patrimoniale per il settore primario è illustrata nelle due pagine seguenti, mentre il dettaglio dei ricavi per area geografica (settore secondario) è fornito nelle note al bilancio riguardanti i ricavi (nota 12).

L'analisi per area geografica delle attività, degli investimenti e degli ammortamenti e svalutazioni è riportata nella tabella che segue.

(in migliaia di euro) Attività Investimenti Ammortamenti /
Svalutazioni
Italia 4.475.360 98.782 62.157
Altri Paesi Europei 816.625 55.402 35.028
Nord America 139.890 14.585 10.557
Sud America 80.941 5.424 10.910
Asia 156.567 23.680 12.163
Rettifiche di consolidamento (2.097.897) (3.916) 5.361
Totale attività 3.571.486 193.957 136.176

CONTO ECONOMICO PER SETTORE DI ATTIVITÀ E CONTRIBUZIONI AI RISULTATI DEL GRUPPO

(in milioni di euro) 2017 2016
AGGREGATO
CONSOLIDATO
Ricavi Costi della
produzione
Altri proventi e
costi operativi
Ammortamenti e
svalutazioni
EBIT Oneri e proventi
finanziari netti
Dividendi, proventi e oneri
da negoziazione e
valutazione titoli
Rettifiche di valore delle
partecipazioni
contabilizzate con il
metodo del patrimonio
netto
Imposte sul
reddito
Utile (perdita) derivante da
attività destinate alla
dismissione
Risultato di
terzi
Risultato netto
di Gruppo
Risultato netto
di Gruppo
(1) (2) (3) (4)
Gruppo GEDI 633,7 (577,2) (3,3) (24,5) 28,7 (9,4) 0,2 (0,4) (150,5) 8,2 92,0 (31,2) 3,2
Gruppo Sogefi 1.672,4 (1.475,3) (31,3) (80,4) 85,4 (31,7) -- -- (23,0) -- (22,3) 8,4 2,9
Gruppo Kos 490,6 (390,7) (16,4) (29,7) 53,8 (11,5) (0,2) (0,1) (11,3) -- (21,1) 9,6 7,6
Totale principali controllate 2.796,7 (2.443,2) (51,0) (134,6) 167,9 (52,6) -- (0,5) (184,8) 8,2 48,6 (13,2) 13,7
Altre controllate -- (3,0) 2,7 -- (0,3) -- -- -- -- -- -- (0,3) (0,3)
Totale controllate industriali 2.796,7 (2.446,2) (48,3) (134,6) 167,6 (52,6) -- (0,5) (184,8) 8,2 48,6 (13,5) 13,4
CIR e altre controllate non industriali -- (12,8) 1,0 (1,5) (13,3) 3,3 24,8 -- 4,2 (0,6) (8,2) 10,2 5,0
Cofide
Ricavi -- -- --
Costi di gestione (1,0) (1,0) (1,3)
Altri proventi e costi operativi (0,4) (0,4) (0,3)
Ammortamenti e svalutazioni (0,1) (0,1) (0,1)
EBIT (1,5)
Oneri e proventi finanziari netti (0,9) (0,9) (1,1)
Dividendi, proventi e oneri da negoziazione titoli 2,8 2,8 5,9
Rettifiche di valore delle partecipazioni
contabilizzate con il metodo del patrimonio netto
-- -- --
Imposte sul reddito (0,1) (0,1) (0,3)
Utile (Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione -- -- --
Totale consolidato di Gruppo 2.796,7 (2.460,0) (47,7) (136,2) 152,8 (50,2) 27,6 (0,5) (180,7) 7,6 40,4 (3,0) 21,2

1) La voce corrisponde alla somma delle linee "variazione delle rimanenze", "costi per acquisto di beni, "costi per servizi", "costi del personale" del conto economico consolidato. Tale voce non considera l'effetto di € (2,4) milioni di elisioni intercompany.

2) La voce corrisponde alla somma delle linee "altri proventi operativi" e "altri costi operativi" del conto economico consolidato. Tale voce non considera l'effetto dell'elisione di € 2,4 milioni di elisioni intercompany.

3) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari" e "oneri finanziari" del conto economico consolidato.

4) La voce corrisponde alla somma delle linee "dividendi", "proventi da negoziazione titoli", "oneri da negoziazione titoli" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico consolidato.

STRUTTURA PATRIMONIALE CONSOLIDATA PER SETTORE DI ATTIVITÀ

CONSOLIDATO Immobilizzazioni Altre attività e
passività non
Capitale circolante
netto
Posizione
finanziaria netta
Patrimonio netto
totale
Patrimonio
netto di terzi
Patrimonio netto
di Gruppo
Patrimonio netto di
Gruppo
AGGREGATO correnti nette
Gruppo GEDI (1)
811,2
(2)
(163,8)
(3)
25,2
(4)
(115,1)
557,5 416,3 141,2 184,7
Gruppo Sogefi 548,4 (52,6) (25,0) (264,0) 206,8 147,4 59,4 53,9
Gruppo Kos 607,2 (22,0) (54,5) (237,1) 293,6 198,8 94,8 88,0
Altre controllate -- (0,5) 0,7 0,7 0,9 0,4 0,5 0,4
Totale controllate industriali 1.966,8 (238,9) (53,6) (615,5) 1.058,8 762,9 295,9 327,0
CIR e altre controllate non industriali 18,4 69,3 2,9 343,0 433,6 193,2 240,4 248,0
Cofide
Immobilizzazioni 1,1 1,1 1,1 1,2
Altre attività e passività non correnti nette 20,3 20,3 20,3 12,9
Capitale circolante netto (1,9) (1,9) (1,9) (2,4)
Posizione finanziaria netta (31,1) (31,1) (31,1) (23,3)
Totale consolidato di Gruppo 1.986,3 (149,3) (52,6) (303,6) 1.480,8 956,1 524,7 563,4
1)
La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "immobilizzazioni immateriali", "immobilizzazioni materiali", "investimenti
immobiliari", "partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e
"altre partecipazioni" dello stato patrimoniale consolidato.
2)
La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "altri crediti", "attività finanziarie disponibili per la vendita" e "attività per imposte differite" delle
imposte differite", "fondi per il
destinate alla dismissione" dello stato
personale" e "fondi per rischi ed oneri"
patrimoniale consolidato.
delle passività non correnti dello stato patrimoniale consolidato. La voce include inoltre le linee "attività destinate alla dismissione" e attività non correnti e delle linee "altri debiti", "passività per "passività
3)
La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "rimanenze", "lavori in corso su ordinazione", "crediti commerciali", "altri crediti" delle
per rischi ed
oneri" delle passività correnti
dello stato patrimoniale consolidato. attività correnti e delle linee "debiti commerciali", "altri debiti" e "fondi

22. Società a controllo congiunto

Il gruppo non detiene partecipazioni dirette in società a controllo congiunto al 31 dicembre 2017.

23. Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
A. Cassa e depositi bancari 263.065 333.263
B. Altre disponibilità liquide 235.251 234.012
C. Titoli detenuti per la negoziazione 57.228 66.157
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 555.544 633.432
E. Crediti finanziari correnti 38.986 30.183
F. Debiti bancari correnti (*) (118.604) (*) (168.647)
G. Obbligazioni emesse (20.168) (20.980)
H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (112.405) (45.303)
I. Altri debiti finanziari correnti -- --
J. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) + (I) (251.177) (234.930)
K. Posizione finanziaria corrente netta (J) + (E) + (D) 343.353 428.685
L. Debiti bancari non correnti (**) (211.709) (**) (207.911)
M. Obbligazioni emesse (365.112) (283.742)
N. Altri debiti non correnti (**) (70.154) (**) (103.904)
O. Indebitamento finanziario non corrente (L) + (M) + (N) (646.975) (595.557)
P. Posizione finanziaria netta (K) + (O) (303.622) (166.872)

(*) L'importo di € 101.053 migliaia (€ 118.604 - € 17.551) è classificato nello Stato patrimoniale alla voce "Altri debiti finanziari". (**) Classificati alla voce "Altri debiti finanziari" – Passività non correnti.

Informativa richiesta dallo IAS 7 (44a e 44c)

(in migliaia di euro) Prestiti
Obbligazionari
Finanziamenti
da banche
Altri debiti
finanziari
Totale passività
finanziarie
Saldo al 31 dicembre 2016 304.722 363.787 149.207 817.716
Flussi di cassa 80.558 (60.338) 25.902 46.122
Integrazione ITEDI -- 9.313 7.450 16.763
Saldo al 31 dicembre 2017 385.280 312.762 182.559 880.601

(*) La voce corrisponde alla somma delle linee G e M del prospetto ai sensi della comunicazione Consob.

(**) L'importo complessivo delle voci "Finanziamenti da banche" e Altri debiti finanziari" pari a € 495.321 migliaia corrisponde alla somma delle linee F (€ 101.053 migliaia), H, L e N del prospetto ai sensi della comunicazione Consob

24. Informativa sui piani di incentivazione basati su strumenti finanziari

Nella tabella che segue si riportano i piani di stock option della controllata CIR S.p.A..

CIR -PIANI DI STOCK OPTION AL 31 DICEMBRE 2017

all'inizio del periodo Opzioni in circolazione Opzioni assegnate nel corso
del periodo
Opzioni esercitate nel corso
del periodo
Opzioni scadute nel periodo Opzioni in circolazione a fine periodo Opzioni esercitabili a fine
periodo
Numero opzioni Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
di esercizio
Scadenza media
(anni)
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Piano di stock option 2006 - II tranche 2.175.000 2,47 - - -
-
2.175.000 2,47 - - - - -
Piano di stock option straordinario I tranche 3.050.000 3,0877 - - -
-
3.050.000 3,09 - - - - -
Piano di stock option straordinario II tranche 3.050.000 2,7344 - - -
-
- - 3.050.000 2,7344 0,25 3.050.000 2,7344
Piano di stock option straordinario III tranche 3.110.000 1,6806 - - -
-
- - 3.110.000 1,6806 0,75 3.110.000 1,6806
Piano di stock option straordinario IV tranche 2.203.500 1,0718 - - -
-
- - 2.203.500 1,0718 1,25 2.203.500 1,0718
I tranche 2009 1.947.800 0,9907 - - -
-
23.000 0,9907 1.924.800 0,9907 1,75 1.924.800 0,9907
II tranche 2009 3.136.000 1,5449 - - -
-
50.000 1,5449 3.086.000 1,5449 2,16 3.086.000 1,5449
I tranche 2010 3.206.000 1,6208 - - -
-
60.000 1,6208 3.146.000 1,6208 2,75 3.146.000 1,6208
II tranche 2010 3.128.000 1,4982 - - -
-
60.000 1,4982 3.068.000 1,4982 3,16 3.068.000 1,4982
Totale 25.006.300 1,8945 - - - - 5.418.000 2,7827 19.588.300 1,6489 1,75 19.588.300 1,6489

CIR - PIANI DI STOCK GRANT AL 31 DICEMBRE 2017

Strumenti in circolazione
all'inizio del periodo
Strumenti assegnati nel
corso del periodo
Strumenti esercitati nel corso
del periodo
Strumenti scaduti nel periodo Strumenti in circolazione a fine periodo Strumenti esercitabili a fine
periodo
Numero Units Valore Iniziale Numero Units Valore Iniziale Numero Units Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero Units Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero Units Valore Iniziale Scadenza media
(anni)
Numero Units Valore Iniziale
Piano di Stock Grant 2011 161.871 1,6391 - -
161.871
1,6391 - - - - - -
-
Piano di Stock Grant 2012 845.875 1,0263 - -
845.875
1,0263 - - - - - -
-
Piano di Stock Grant 2013 3.022.453 0,8003 - -
-
- 3.022.453 0,8003 - - - -
-
Piano di Stock Grant 2014 1.761.574 1,1300 - -
-
- 100.000 1,1300 1.661.574 1,1300 6,50 -
-
Piano di Stock Grant 2015 1.680.000 1,0916 2.966 1,0916 170.000 1,0916 81.250 1,0916 1.431.716 1,0916 7,33 246.716 1,0916
Piano di Stock Grant 2015 per il direttore generale 1.000.000 1,0940 - -
-
- - - 1.000.000 1,0940 7,33 750.000 1,0940
Piano di Stock Grant 2016 1.750.000 1,0587 - -
-
- 103.000 1,0587 1.647.000 1,0587 8,33 -
-
Piano di Stock Grant 2017 - - 1.555.600 1,4359 - - 91.558 1,4359 1.464.042 1,4359 9,33 -
-
Totale 10.221.773 1,0100 1.558.566 1,4352 1.177.746 1,1199 3.398.261 0,8419 7.204.332 1,1632 7,77 996.716 1,0934

CIR S.p.A. - piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione di una azione di CIR S.p.A.. I Piani prevedono due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi di valore normale dell'azione (determinato ai sensi dell'art. 9, comma 4 lettera a, del TUIR) fissati nel regolamento. I regolamenti prevedono una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da CIR S.p.A.. I regolamenti prevedono come condizione essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti e la data di esercizio degli stessi.

Con riferimento alle emissioni effettuate negli ultimi tre esercizi si segnala che:

  • In data 27 aprile 2015 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2015 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.800.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2017 sino al 31 gennaio 2019. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 940.000 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 940.000 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,0892.
  • In data 27 aprile 2015 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2015 destinato al Direttore Generale di CIR S.p.A., per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 1.100.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 25% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 giugno 2017 sino al 31 marzo 2018. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 1.000.000 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro.
  • In data 29 aprile 2016 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2016 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.400.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2018 sino al 31 gennaio 2020. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 875.000 "Time

Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 875.000 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,0273.

In data 28 aprile 2017 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2017 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.000.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2019 sino al 31 gennaio 2021. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 777.800 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 777.800 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,4359.

Il costo figurativo di competenza dell'esercizio relativo ai suddetti piani è di € 1.801 migliaia, registrato a conto economico nella voce "Costi del personale".

GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

Il gruppo GEDI riconosce benefici addizionali a dirigenti della società e di società controllate che ricoprono posizioni di primo piano all'interno del gruppo, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. In particolare i piani adottati dal gruppo prevedono l'attribuzione di diritti di partecipazione al capitale (c.d. stock option e stock grant). Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l'attribuzione di diritti che comportavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull'andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantom stock option); tuttavia alla luce delle modifiche intervenute nella normativa fiscale in termini di incentivazione a favore di dipendenti, l'assemblea dei soci di GEDI Gruppo Editoriale SpA, tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom Stock Option 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con un piano di stock option straordinario" (i) riservato in via esclusiva agli stessi soggetti già beneficiari dei Piani Phantom e ancora dipendenti del gruppo GEDI e (ii) disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini e condizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom. Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo prevedono la facoltà per i beneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un'opzione, di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato. I Piani di Stock Grant 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 deliberati dall'assemblea dei soci di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. rispettivamente del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 18 aprile 2013, del 16 aprile 2014, del 23 aprile 2015, del 21 aprile 2016 e del 27 aprile 2017 prevedono l'attribuzione ai beneficiari di un determinato numero di diritti condizionati (Units) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio della società (azioni proprie), ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito. Come per le stock option anche per le stock grant, il regolamento, tra le altre condizioni e termini, disciplina la sorte delle Units in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

Di seguito si riepilogano i termini e le condizioni delle emissioni effettuate negli ultimi tre esercizi.

Piano di Stock Grant 2015

Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015, avvalendosi della delega conferitagli dall'Assemblea degli azionisti tenutasi in data 23 aprile 2015, ha deliberato l'approvazione del piano di stock grant 2015, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione, da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all'art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell'ultimo mese che precede la data di assegnazione.

Il 23 aprile 2015, al prezzo di euro 1,24 è stata effettuata l'assegnazione di complessive n. 1.420.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 710.000) e Performance Units (n.710.000). Le Time-based Units sono maturate ematureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all'assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 23 aprile 2017.

Le Performance Units fino ad oggi non maturate, matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.

Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione n. 469.682 Time-based Units e n. 525.000 Performance Units; sono state esercitate n. 55.318 Time-based Units ; sono state annullate nel corso dell'esercizio n. 20.000 Time-based Units e n. 20.000 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2016

Il Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2016, avvalendosi della delega conferitagli dall'Assemblea degli azionisti tenutasi in data 21 aprile 2016, ha deliberato l'approvazione del piano di stock grant 2016, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione, da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all'art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell'ultimo mese che precede la data di assegnazione.

Il 21 aprile 2016, al prezzo di euro 0,9531, è stata effettuata l'assegnazione di complessive n. 1.315.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 657.500) e Performance Units (n. 657.500). Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all'assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 21 aprile 2018.

Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria, non matureranno, non essendosi verificata la condizione prevista nel Piano.

Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione n. 555.000 Time-based Units e sono scadute n. 555.000 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2017

Il Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2017, avvalendosi della delega conferitagli dall'Assemblea degli azionisti tenutasi in data 27 aprile 2017, ha deliberato l'approvazione del piano di stock grant 2017, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione, da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all'art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell'ultimo mese che precede la data di assegnazione.

Il 26 luglio 2017, al prezzo di euro 0,7785 è stata effettuata l'assegnazione di complessive n. 1.465.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 732.500) e Performance Units (n.732.500). Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all'assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 26 luglio 2019.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.

Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione n. 707.500 Time-based Units e n. 707.500 Performance Units; sono state annullate n. 25.000 Time-based units e n. 25.000 Performance Units.

Nella tabella che segue si riportano i piani di stock option del gruppo GEDI.

GEDI GRUPPO EDITORIALE - PIANI DI STOCK OPTIONS AL 31 DICEMBRE 2017

Opzioni in circolazione all'inizio
del periodo
Opzioni assegnate nel corso del
periodo
Opzioni annullate nel corso del
periodo
Opzioni esercitate nel corso
del periodo
Opzioni in circolazione a fine periodo Opzioni esercitabili a fine
periodo
Numero opzioni Prezzo medio ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Scadenza
media (anni)
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Piano di Stock Option 2006 - II tranche 625.000 3,96 -- -- 625.000 3,96 -- -- -- -- -- -- --
Piano di Stock Option straord. 2009 - I tranche 942.500 3,84 -- -- 942.500 3,84 -- -- -- -- -- -- --
Piano di Stock Option straord. 2009 - II tranche 942.500 3,60 -- -- 15.000 3,60 -- -- 927.500 3,60 0,25 927.500 3,60
Piano di Stock Option straord. 2009 - III tranche 1.077.500 2,22 -- -- 15.000 2,22 -- -- 1.062.500 2,22 0,75 1.062.500 2,22
Piano di Stock Option straord. 2009 - IV tranche 603.200 1,37 -- -- 5.100 1,37 -- -- 598.100 1,37 1,25 598.100 1,37
Piano di Stock Option ord. 2009 - I tranche 338.850 1,00 -- -- -- -- -- -- 338.850 1,00 1,75 338.850 1,00
Piano di Stock Option ord. 2009 - II tranche 1.631.000 1,86 -- -- 22.500 1,86 -- -- 1.608.500 1,86 2,25 1.608.500 1,86
Piano di Stock Option ord. 2010 - I tranche 1.777.500 2,25 -- -- 25.000 2,25 -- -- 1.752.500 2,25 2,75 1.752.500 2,25
Piano di Stock Option ord. 2010 - II tranche 1.611.900 1,58 -- -- 25.000 1,58 -- -- 1.586.900 1,58 3,25 1.586.900 1,58
Totale 9.549.950 2,37 1.675.100 3,78 7.874.850 2,07 2,03 7.874.850 2,07

GEDI GRUPPO EDITORIALE - PIANI DI STOCK GRANT AL 31 DICEMBRE 2017

Units in circolazione all'inizio del
periodo
Units assegnate nel corso del
periodo
Units annullate/scadute nel
corso del periodo
Units esercitate
nel corso del periodo
Units in circolazione a fine
periodo
Units esercitabili a fine
periodo
Numero Units Prezzo medio
ponderato di
Numero
Units
Prezzo medio
ponderato di
Numero
Units
Prezzo medio
ponderato di
Numero
Units
Prezzo medio
ponderato di
Numero
Units
Prezzo medio
ponderato di
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
2011 esercizio esercizio esercizio esercizio esercizio esercizio
Time-based Units 150.473 1,81 -- -- -- -- 3.750 1,81 146.723 1,81 146.723 1,81
2012
Time-based Units 348.906 0,98 -- -- -- -- 8.125 0,98 340.781 0,98 340.781 0,98
Performance-based Units 142.052 0,98 -- -- -- -- 3.125 0,98 138.927 0,98 138.927 0,98
2013
Time-based Units 364.059 0,83 -- -- 2.500 0,83 98.740 0,83 262.819 0,83 262.819 0,83
Performance-based Units 386.560 0,83 -- -- 174.965 0,83 29.066 0,83 182.529 0,83 176.903 0,83
2014
Time-based Units 479.375 1,70 -- -- 10.000 1,70 131.883 1,70 337.492 1,70 276.277 1,70
Performance-based Units 551.252 1,70 -- -- 10.000 1,70 -- -- 541.252 1,70 -- --
2015
Time-based Units 545.000 1,24 -- -- 20.000 1,24 55.318 1,24 469.682 1,24 141.575 1,24
Performance-based Units 545.000 1,24 -- -- 20.000 1,24 -- -- 525.000 1,24 -- --
2016
Time-based Units 555.000 0,95 -- -- -- -- -- -- 555.000 0,95 -- --
Performance-based Units 555.000 0,95 -- -- 555.000 0,95 -- -- -- -- -- --
2017
Time-based Units -- -- 732.500 0,78 25.000 0,78 -- -- 707.500 0,78 -- --
Performance-based Units -- -- 732.500 0,78 25.000 0,78 -- -- 707.500 0,78 -- --

Sogefi S.p.A. - piani di stock grant

Sogefi S.p.A. attua piani di incentivazione basati su azioni di Sogefi S.p.A. destinati all'Amministratore Delegato della Società e a dipendenti della Società e di società controllate che ricoprono posizioni di rilievo all'interno del Gruppo, con la finalità di fidelizzare il loro rapporto con il Gruppo e di fornire un incentivo volto ad accrescerne l'impegno per il miglioramento delle performances aziendali e la generazione del valore nel lungo termine.

I piani di incentivazione basati su azioni di Sogefi S.p.A. sono approvati preliminarmente dall'Assemblea degli Azionisti.

Eccetto quanto evidenziato nei successivi paragrafi "Piani di stock grant", "Piani di stock option" e "Piani di phantom stock option", il Gruppo non ha effettuato nessuna altra operazione che preveda l'acquisto di beni o servizi con pagamenti basati su azioni o su ogni altro strumento rappresentativo di quote di capitale e pertanto non è necessario presentare il fair value di tali beni o servizi.

Oltre a quello emesso nel 2017, il Gruppo ha emesso piani dal 2008 al 2016 di cui si riportano nel seguito le caratteristiche principali.

Piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione gratuita di una azione di Sogefi S.p.A.. Il piano prevede due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi fissati nel regolamento.

Il regolamento prevede una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da Sogefi S.p.A.. Il regolamento prevede come condizione essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti.

In data 26 aprile 2017, il Consiglio di Amministrazione ha dato esecuzione al piano di stock grant 2017 (approvato dall'Assemblea degli Azionisti in pari data per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati) riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 287.144 Units (di cui n. 117.295 Time-based Units e n. 169.849 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 26 luglio 2019 al 26 aprile 2021.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito nel Regolamento) alla medesima data.

Il fair value dei diritti assegnati nel corso del 2017 è stato calcolato, al momento dell'assegnazione, con il modello binomiale per la valutazione di opzioni americane (c.d modello di Cox, Ross e Rubinstein) ed è complessivamente pari a € 1.106 migliaia.

In particolare i dati di input utilizzati per la valutazione del fair value del piano di Stock Grant 2017 sono di seguito riassunti:

curva dei tassi di interesse EUR/GBP/SEK/CHF-riskless alla data del 26 aprile 2017;

  • prezzi del sottostante (uguale al prezzo del titolo Sogefi S.p.A. al 26 aprile 2017 e pari a € 4,324) e dei titoli presenti nel paniere benchmark, sempre rilevati al 26 aprile 2017;
  • prezzi normali del titolo Sogefi S.p.A. e dei titoli presenti nel paniere benchmark dal 25 marzo 2017 al 25 aprile 2017, per la determinazione della barriera delle Performance Units dello Stock Grant;
  • volatilità storiche a 260 giorni dei titoli e dei cambi, osservate al 26 aprile 2017;
  • dividend yield nullo per la valutazione dello stock grant;
  • serie storiche dei rendimenti logaritmici dei titoli coinvolti e dei cambi EUR/GBP, EUR/SEK e EUR/CHF per il calcolo delle correlazioni tra i titoli e delle correlazioni tra i 3 titoli in valuta diversa dall'EUR ed i relativi cambi (per l'aggiustamento dell'evoluzione stimata), calcolati per il periodo intercorrente dal 26 aprile 2016 al 26 aprile 2017.

Si riportano di seguito le principali caratteristiche dei piani di stock grant deliberati in esercizi precedenti ed ancora in essere:

piano di stock grant 2011 per un numero massimo di 1.250.000 diritti condizionati, riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato della Capogruppo alla data di emissione del relativo piano e a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 757.500 Units (di cui n. 320.400 Time-based Units e n. 437.100 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2013 al 20 gennaio 2015.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che il valore normale delle azioni a ciascuna data di maturazione fosse almeno pari alla percentuale di Valore iniziale indicata nel regolamento. Alla data del 20 gennaio 2015 n. 92.354 Performance Units sono decadute a termine di regolamento.

piano di stock grant 2012 per un numero massimo di 1.600.000 diritti condizionati, riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato della Capogruppo alla data di emissione del relativo piano e a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 1.152.436 Units (di cui n. 480.011 Time-based Units e n. 672.425 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2014 al 31 gennaio 2016.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione fosse superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data. Alla data del 31 gennaio 2016, n. 421.164 Performance Units sono decadute a termine di regolamento.

piano di stock grant 2013 per un numero massimo di 1.700.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 1.041.358 Units (di cui n. 432.434 Time-based Units e n. 608.924 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2015 al 31 gennaio 2017.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data. Alla data del 31 gennaio 2017 n. 175.109 Performance Units sono decadute a termine di regolamento.

piano di stock grant 2014 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 378.567 Units (di cui n. 159.371 Time-based Units e n. 219.196 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2016 al 20 gennaio 2018.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data. Alla data del 20 gennaio 2018 n. 53.877 Performance Units sono decadute a termine di regolamento.

piano di stock grant 2015 per un numero massimo di 1.500.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 441.004 Units (di cui n. 190.335 Time-based Units e n. 250.669 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 ottobre 2017 al 20 luglio 2019.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

piano di stock grant 2016 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 500.095 Units (di cui n. 217.036 Time-based Units e n. 283.059 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 27 luglio 2018 al 27 luglio 2020.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Il costo figurativo di competenza dell'anno 2017 relativo ai piani di stock grant in essere è di € 510 migliaia.

Nella tabella seguente vengono riportati il numero complessivo di diritti esistenti con riferimento ai piani del periodo 2011 – 2017:

2017 2016
Non esercitati/non esercitabili all'inizio dell'anno 1.286.966 1.877.871
Concessi nell'anno 287.144 500.095
Annullati nell'anno (357.662) (717.307)
Esercitati durante l'anno (180.256) (373.693)
Non esercitati/non esercitabili alla fine dell'anno 1.036.192 1.286.966
Esercitabili alla fine dell'anno 53.490 149.724

Piani di stock option

I piani di stock option prevedono la facoltà per i beneficiari di esercitare ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito un'opzione per la sottoscrizione di azioni Sogefi di nuova emissione. Il regolamento prevede, inoltre, come condizione essenziale per l'esercizio dell'opzione, il permanere del rapporto di lavoro o di amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione.

Si riportano di seguito le principali caratteristiche dei piani di stock option deliberati in esercizi precedenti ed ancora in essere:

  • piano di stock option 2008 riservato a dipendenti di società controllate estere di Sogefi S.p.A. per massime n. 875.000 azioni (0,73% del capitale sociale al 31 dicembre 2017) con prezzo di sottoscrizione pari a € 2,1045, esercitabili tra il 30 settembre 2008 e il 30 settembre 2018;
  • piano di stock option 2009 riservato a dipendenti di Sogefi S.p.A. e di sue controllate per massime n. 2.335.000 azioni (1,96% del capitale sociale al 31 dicembre 2017) con prezzo di sottoscrizione pari a € 1,0371, esercitabili tra il 30 settembre 2009 e il 30 settembre 2019;
  • piano di stock option straordinario 2009 riservato ai soggetti già beneficiari del piano di phantom stock option 2008, ancora dipendenti di Sogefi S.p.A. o di sue controllate, previa rinuncia da parte degli stessi dei diritti loro derivanti dai suddetti piani di phantom stock option per massime n. 540.000 azioni (pari allo 0,45% del capitale sociale al 31 dicembre 2017) con prezzo di sottoscrizione pari a € 2,1045, esercitabili tra 30 giugno 2009 e il 30 settembre 2018;
  • piano di stock option 2010 riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato di Sogefi S.p.A. alla data di assegnazione del piano e a dipendenti di Sogefi S.p.A. e di sue controllate per massime n. 2.440.000 azioni (2,03% del capitale sociale al 31 dicembre 2017) con prezzo di sottoscrizione pari a € 2,3012, esercitabili tra il 30 settembre 2010 e il 30 settembre 2020.

Nella tabella seguente vengono riportati il numero complessivo di opzioni esistenti con riferimento ai piani del periodo 2006-2010 e il loro prezzo medio di esercizio:

2017 2016
N. Opzioni Prezzo medio
d'esercizio
N. Opzioni Prezzo medio
d'esercizio
Non esercitate/non esercitabili all'inizio dell'anno 2.254.737 2,77 4.190.737 3,16
Concesse nell'anno -- -- -- --
Annullate nell'anno (1.338.200) 3,29 (306.800) 3,26
Esercitate durante l'anno (631.537) 2,06 (738.400) 1,04
Scadute durante l'anno -- -- (890.800) 5,87
Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno 285.000 1,91 2.254.737 2,77
Esercitabili alla fine dell'anno 285.000 1,91 2.254.737 2,77

La linea "Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni al netto di quelle esercitate o annullate nell'esercizio in corso e nei precedenti.

La linea "Esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni maturate alla fine dell'esercizio e non ancora sottoscritte.

Di seguito si riporta il dettaglio del numero di opzioni esercitabili al 31 dicembre 2017:

N. opzioni residue ed esercitabili al 31 dicembre 2017 285.000
Opzioni scadute nell'anno --
Opzioni esercitate nell'anno (631.537)
Opzioni annullate nell'anno (1.338.200)
Opzioni maturate nell'anno --
N. opzioni residue ed esercitabili al 31 dicembre 2015 2.254.737

Piani di phantom stock option

I piani di phantom stock option, diversamente dai tradizionali piani di stock option, non prevedono l'attribuzione di un diritto di sottoscrizione o di acquisto di un'azione, ma comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di un compenso straordinario in denaro di natura variabile pari alla differenza tra il valore dell'azione Sogefi nel periodo di esercizio dell'opzione e il valore dell'azione Sogefi al momento dell'attribuzione dell'opzione.

Nell'anno 2009, come riportato nel paragrafo "Piani di Stock option", Sogefi S.p.A. ha attribuito ai beneficiari dei piani di phantom stock option 2007 e 2008 la facoltà di rinunciare alle opzioni dei suddetti piani e di aderire al piano di stock option straordinario 2009.

Si evidenzia che in data 31 marzo 2017 il piano phantom stock option 2007 è cessato.

Di seguito si riporta il dettaglio del numero di phantom stock option al 31 dicembre 2017:

2017
Non esercitate/non esercitabili all'inizio dell'anno 840.000
Concesse nell'anno --
Annullate nell'anno (840.000)
Esercitate durante l'anno --
Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno --
Esercitabili alla fine dell'anno --

KOS

KOS S.p.A. ha in essere alcuni piani di stock option, intesi a dotare il gruppo di uno strumento di incentivazione e di fidelizzazione di amministratori e dipendenti, che rafforzi per le risorse chiave, il senso di appartenenza all'azienda, favorendo nel tempo una costante tensione alla creazione di valore per la Società.

L'esercizio delle opzioni è subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto o del mandato.

La Società valuta le proprie stock option con metodologia Black-Scholes.

Di seguito si riportano le informazioni sui piani di stock option in essere nel gruppo KOS:

KOS - PIANI DI STOCK OPTION AL 31 DICEMBRE 2017

Opzioni in circolazione Opzioni assegnate
Opzioni esercitate
Opzioni cessate Opzioni in circolazione Opzioni esercitabili Scadenze
all'inizio del periodo nel corso del periodo nel corso del periodo nel corso del periodo a fine periodo a fine periodo opzioni
Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Scadenza Numero Prezzo medio Vesting date Expiry date
opzioni ponderato di esercizio opzioni ponderato di opzioni ponderato di opzioni ponderato di ponderato di media (anni) opzioni ponderato di
esercizio esercizio esercizio esercizio esercizio
Piano Stock Option '10 rev 1.661.083 3,52 -- -- -- -- -- -- 1.661.083 3,52 15,39 1.661.083 3,75 31/12/2014 17/05/2033
Piano Stock Option '16 1.500.000 7,08 -- -- -- -- -- -- 1.500.000 7,08 15,39 -- -- 17/05/2023 17/05/2033
Totale 3.161.083 5,21 -- -- -- -- -- -- 3.161.083 5,21 15,39 1.661.083 3,75

25. Contenzioso

Si ricorda che presso alcune società del Gruppo esistono situazioni di contenzioso a fronte delle quali i rispettivi Amministratori hanno stanziato appositi fondi rischi nella misura ritenuta congrua, anche secondo l'opinione dei propri consulenti, rispetto al probabile verificarsi di passività potenziali significative.

Si ricorda che GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. si è avvalsa della facoltà prevista dall'art.11 del Dl n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017 (di seguito il "Decreto"), di definire il contenzioso fiscale relativo a fatti risalenti all'esercizio 1991 e oggetto della sentenza n. 64/9/2012 della Commissione Tributaria Regionale di Roma che aveva per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamenti diedero luogo ai seguenti principali rilievi di natura antielusiva:

  • furono contestati dall'Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L'Espresso conseguenti alla spartizione del Gruppo Mondadori (in particolare i benefici emergenti dalla fusione per incorporazione di Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunse la denominazione);
  • furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggetti esteri, in particolar modo quelli relativi al credito d'imposta sui dividendi ed alle relative ritenute subite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest'ultimo capitolo, usufrutto di azioni, l'Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio anche per i tre periodi di imposta successivi. La società, valutando il rischio come "probabile" aveva effettato negli esercizi precedenti specifici accantonamenti: al 31 dicembre 2016 il fondo relativo a tale fattispecie ammontava a € 35,5 milioni. Si ricorda infine che, nel corso del 2012, a seguito di una sentenza favorevole della Corte di Cassazione con la quale era stato estinto il processo, si era provveduto a rilasciare il fondo relativo all'annualità 1992.

Sul primo capitolo, riguardante unicamente il 1991, la Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, aveva accolto la posizione dell'Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamente più rilevante, concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre aveva espinto la contestazione relativa agli usufrutti. Tale sentenza avrebbe dato luogo, sulla base delle valutazioni al 31 dicembre 2016, ad un importo di rischio massimo pari a € 376,6 milioni (di cui maggiori imposte accertate per € 121,4 milioni, interessi per € 121,4 milioni e sanzioni per € 133,8 milioni).

La società, pur ribadendo la propria convinzione quanto alla legittimità civilistico tributaria dell'operazione oggetto di censura da parte dell'Amministrazione Finanziaria, ha deliberato nel corso del 2017 di avvalersi della facoltà offerta dal Decreto di addivenire alla definizione agevolata della predetta controversia.

Tale adesione comporta per la GEDI Gruppo Editorile S.p.A. il pagamento di un importo complessivo pari a € 175,3 milioni, di cui € 140,2 milioni già versati nel corso del 2017 mentre i restanti € 35,1 milioni saranno pagati entro il 30 giugno 2018. Contestualmente il fondo rischi è stato ridotto di € 20,8 milioni relativi al capitolo "usufrutti" oggetto di definizione della lite.

Il Gruppo Sogefi presidia tematiche ambientali aperte in alcuni siti produttivi per le quali non si attendono costi emergenti rilevanti.

Nel mese di gennaio 2014 Sogefi S.p.A. ha ricevuto due avvisi di accertamento, in relazione al periodo d'imposta 2009, con i quali le Autorità fiscali hanno disconosciuto la deducibilità fiscale ai fini IRES e la relativa detraibilità ai fini Iva dei costi per servizi resi dalla controllante CIR S.p.A. nell'esercizio 2009 dell'importo di € 1,8 milioni.

Si precisa che detti accertamenti sono già stati trattati in Commissione Tributaria Provinciale e in Commissione Tributaria Regionale con esito favorevole alla Società.

Poiché l'Agenzia delle Entrate non ha impugnato nei termini quest'ultima sentenza, la stessa è passata in giudicato ed ha comportato la cessazione del contenzioso.

Nel mese di ottobre 2016 Sogefi S.p.A. ha ricevuto quattro avvisi di accertamento, relativi ai periodi d'imposta 2011 e 2012, a seguito di una verifica fiscale effettuata nel primo semestre 2016, contenente i seguenti due rilievi: i) indebita detrazione di € 0,6 milioni di Iva assolta su acquisti di beni e servizi, ii) indebita deducibilità ai fini IRES (e relativa indetraibilità Iva di € 0,2 milioni) dei costi per servizi resi dalla controllante CIR S.p.A. (medesimo rilievo degli avvisi dell'esercizio 2009) per l'importo imponibile complessivo di € 1,3 milioni.

Gli avvisi sono già stati impugnati di fronte alla Commissione Tributaria Provinciale, la quale ha emesso una sentenza favorevole alla Società.

La sentenza è stata parzialmente appellata dalla Direzione Provinciale di Mantova che ha chiesto la conferma dei soli avvisi di accertamento notificati ai fini IVA.

Gli Amministratori, anche sulla base del parere espresso dal consulente fiscale, ed in riferimento a tutti gli avvisi di accertamento, ritengono i rilievi infondati ed incoerenti con la vigente normativa fiscale applicabile e, allo stato attuale, il rischio di soccombenza possibile ma non probabile.

Per tale motivo la Società non ha stanziato oneri per rischi fiscali nel bilancio al 31 dicembre 2017.

26. Altre informazioni

INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla società di revisione KPMG S.p.A. e da altre entità appartenenti alla sua rete:

(in migliaia di euro) 2017
Verso la Società Capogruppo:
a) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione 55
b) dalla società di revisione:
- per la prestazione di altri servizi --
c) da entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di altri servizi --
Verso le società controllate:
a) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione 2.356
b) dalla società di revisione:
- per la prestazione di altri servizi --
c) da entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di altri servizi 448

DATI ESSENZIALI SULLA CONTROLLANTE FRATELLI DE BENEDETTI S.p.A

Cofide S.p.A. è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della controllante Fratelli De Benedetti S.p.A. (art. 2497-bis del codice civile); nell'allegato 2 al bilancio separato sono riportati i dati essenziali della controllante relativi al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015.

EVENTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Il Consiglio di Amministrazione di COFIDE S.p.A., riunitosi in data 30 marzo 2018, ha preso atto che il 21 marzo 2018 GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. è stata informata dell'esistenza di un procedimento penale per l'ipotesi aggravata di concorso nel reato previsto dall'art. 640, comma 2, n. 1 c.p. nei confronti dell'Amministratore Delegato, del Direttore Centrale delle Risorse Umane e del Direttore Generale Stampa Nazionale, nonché per il reato di cui all'art. 24 del d.lgs. 231/2001 (a seguito di illecito commesso da persone fisiche nell'interesse o a vantaggio dell'ente) nei confronti di GEDI S.p.A. e di alcune delle sue controllate.

L'indagine condotta dalla Procura di Roma riguarda una presunta truffa ai danni dell'INPS in relazione all'accesso, asseritamente irregolare, da parte di alcuni dipendenti nel periodo fra il 2012 e il 2015, alla c.d. CIGS, finalizzato al prepensionamento ex L.416/81.

Nella consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto della normativa vigente, circostanza che risulta corroborata anche da verifiche interne finalizzate all'esame del rispetto dell'iter procedurale previsto dalla normativa di riferimento e da un autorevole parere legale giuslavorista, GEDI S.p.A. rappresenta che allo stato attuale non si trova per ragioni oggettive nelle condizioni di potere valutare né le specifiche condotte che asseritamente integrerebbero le ipotesi di reato, né il numero degli ex dipendenti che avrebbero avuto illegittimamente accesso al pensionamento anticipato, né conseguentemente l'eventuale danno erariale risarcibile.

Tale situazione rende pertanto allo stato impossibile la valutazione del grado di rischio e la conseguente quantificazione dello stesso, secondo quanto previsto dallo IAS 37.

In caso di condanna definitiva per l'illecito amministrativo ex art. 24 d.lgs. 231/2001, le sanzioni amministrative pecuniarie sarebbero quelle previste dal combinato disposto degli articoli 10,11 e 24 del medesimo decreto.

Si segnala inoltre che successivamente alla chiusura dell'esercizio, la controllata GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. ha ricevuto un'offerta vincolante per l'acquisto di Persidera S.p.A., di cui detiene il 30%. L'offerta non è stata considerata in linea con le aspettative e pertanto rifiutata. Sono attualmente in corso contatti con altri investitori.

INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART 2427, 22-QUINQUIES E DELL'ART 2427, 22-SEXIES

L'impresa che redige il bilancio consolidato nell'insieme più grande di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in Via Valeggio n. 41 – Torino, il cui bilancio è depositato presso la sede legale.

L'impresa che redige il bilancio consolidato nell'insieme più piccolo di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in Via Valeggio n. 41 – Torino, il cui bilancio è depositato presso la sede legale.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

In data 28 ottobre 2010 la Società ha adottato la Disciplina delle operazioni con parti correlate prevista dal Regolamento Consob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 così come successivamente modificata e integrata dalla Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010.

La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta ad adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine:

  • 1) determina i criteri e le modalità per l'identificazione delle parti correlate della Società;
  • 2) detta i principi per l'individuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 3) disciplina le procedure per l'effettuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 4) stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con parti correlate stabilendo che i relativi membri coincidano con i componenti del Comitato per il controllo interno, fatto salvo il sistema di supplenze previsto nelle procedure.

Sono state identificate come parti correlate:

  • l' entità controllante diretta di COFIDE S.p.A., le sue controllate, anche in via congiunta e le sue collegate;
  • le entità controllate (i cui rapporti sono eliminati nel processo di consolidamento), a controllo congiunto nonché le entità collegate di COFIDE S.p.A.;
  • figure con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole;

I rapporti con la società controllata CIR S.p.A. sono consistiti nella fruizione di servizi amministrativi e finanziari. L'interesse di COFIDE S.p.A., relativamente a queste prestazioni, consiste nella qualità e nella particolare efficienza assicurata nella erogazione dei servizi prestati, conseguente alla specifica conoscenza dell'attività del Gruppo.

Si segnala inoltre che COFIDE S.p.A. ha stipulato un contratto di locazione con la controllata GEDI Gruppo Editoriale S.p.A..

I rapporti con parti correlate del Gruppo sono regolati da normali condizioni di mercato tenuto conto della qualità e della specificità dei servizi prestati.

Si precisa che il Gruppo COFIDE non ha effettuato con parti correlate, secondo la definizione richiamata dalla Consob né con soggetti diversi da parti correlate, operazioni di carattere atipico o inusuale, estranee alla normale gestione d'impresa o tali da incidere significativamente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.

Di seguito viene riportato il prospetto riepilogativo dei rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate:

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi Costi per Costi per Altri costi Altri proventi Proventi Oneri Dividendi
(in migliaia di euro) commerciali acquisto di beni servizi operativi operativi finanziari finanziari
Imprese controllanti -- -- -- -- -- -- -- --
Imprese controllate -- -- -- -- -- 3 -- --
Imprese collegate -- -- (2.573) -- 1.788 -- -- --
Imprese a controllo congiunto -- -- -- -- -- -- -- --
Altre parti correlate -- -- -- -- 161 -- -- --
Totale -- -- (2.573) -- 1.949 3 -- --

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attivo non corrente Attivo corrente Passivo corrente
Altri Crediti Altri Altri debiti Debiti Altri
(in migliaia di euro) crediti commerciali crediti finanziari commerciali debiti
Imprese controllanti -- -- -- -- -- --
Imprese controllate -- -- -- -- 9 --
Imprese collegate -- 1.677 105 -- 1.821 --
Imprese a controllo congiunto -- -- -- -- -- --
Altre parti correlate -- -- -- -- -- --
Totale -- 1.677 105 -- 1.830 --

27. Proposta di destinazione del risultato dell'esercizio

Signori Azionisti,

il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, chiude con un utile netto di € 14.155.343,18 di cui Vi proponiamo di destinare:

  • € 707.767,16 alla riserva legale;
  • la differenza, di € 13.447.576,02, a titolo di dividendo per € 0,0141 a ciascuna delle azioni in circolazione, aventi godimento 1 gennaio 2018, (con l'esclusione delle azioni proprie in portafoglio) e la parte residua alla voce "Utili accumulati".

Si precisa che gli importi effettivi da destinare a dividendo e alla voce "Utili accumulati" terranno conto delle azioni proprie in portafoglio e delle azioni ordinarie di fatto in circolazione alla data dell'Assemblea, in funzione dei possibili ulteriori acquisti di azioni proprie.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Milano, 12 marzo 2018

1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 1 del D.M. 2 aprile 2008, il dividendo si intende interamente formato con utili prodotti sino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2007

Bilancio consolidato della società controllata diretta al 31 dicembre 2017

Gruppo CIR

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(in migliaia di euro)

ATTIVITA' 31.12.2017 31.12.2016
ATTIVITA' NON CORRENTI 2.198.119 2.056.164
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 1.138.329 988.003
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 690.819 670.775
INVESTIMENTI IMMOBILIARI 18.582 19.292
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO 125.181 129.987
ALTRE PARTECIPAZIONI 12.249 5.323
ALTRI CREDITI 56.754 78.980
di cui verso parti correlate (*) -- 1.644
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA 58.822 72.069
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE 97.383 91.735
ATTIVITA' CORRENTI 1.335.792 1.335.311
RIMANENZE 139.072 137.406
LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE 36.536 40.947
CREDITI COMMERCIALI 472.736 414.370
di cui verso parti correlate (*) 1.799 1.666
ALTRI CREDITI 104.800 92.669
di cui verso parti correlate (*) 105 105
CREDITI FINANZIARI 38.986 30.183
TITOLI 46.927 54.892
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA 235.251 234.012
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 261.484 330.832
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE 3.418 3.418
TOTALE ATTIVITA' 3.537.329 3.394.893
PASSIVITA' 31.12.2017 31.12.2016
PATRIMONIO NETTO 1.492.413 1.518.476
CAPITALE SOCIALE 328.063 332.863
RISERVE 272.545 310.850
UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO 372.659 374.811
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (5.948) 33.751
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 967.319 1.052.275
PATRIMONIO NETTO DI TERZI 525.094 466.201
PASSIVITA' NON CORRENTI 1.032.955 938.119
PRESTITI OBBLIGAZIONARI 365.112 283.742
ALTRI DEBITI FINANZIARI 281.863 274.819
ALTRI DEBITI 6.794 15.140
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE 170.554 149.683
FONDI PER IL PERSONALE 139.735 131.058
FONDI PER RISCHI ED ONERI 68.897 83.677
PASSIVITA' CORRENTI 1.011.961 938.298
DEBITI VERSO BANCHE 17.551 12.771
PRESTITI OBBLIGAZIONARI 20.168 20.980
ALTRI DEBITI FINANZIARI 170.432 201.179
DEBITI COMMERCIALI 468.810 432.507
di cui verso parti correlate (*) 1.844 2.257
ALTRI DEBITI 263.756 198.084
FONDI PER RISCHI ED ONERI 71.244 72.777
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE -- --
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 3.537.329 3.394.893

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

(in migliaia di euro)
2017 2016
RICAVI 2.796.698 2.620.680
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE (4.268) 5.460
COSTI PER ACQUISTO DI BENI (1.046.112) (988.171)
COSTI PER SERVIZI (673.690) (613.197)
di cui verso parti correlate (*) (2.658) (6.321)
COSTI DEL PERSONALE (732.661) (712.363)
ALTRI PROVENTI OPERATIVI 30.973 26.732
di cui verso parti correlate (*) 2.049 1.878
ALTRI COSTI OPERATIVI (80.568) (80.331)
di cui verso parti correlate (*) -- --
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (136.121) (129.229)
RISULTATO OPERATIVO 154.251 129.581
PROVENTI FINANZIARI 9.591 13.044
di cui verso parti correlate (*) 3 15
ONERI FINANZIARI (58.880) (60.207)
DIVIDENDI 5.373 11.557
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI 23.152 11.860
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (39) (668)
QUOTA DELL'UTILE (PERDITA) DELLE PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE
CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (524) 849
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (3.631) 2.568
RISULTATO ANTE IMPOSTE 129.293 108.584
IMPOSTE SUL REDDITO (180.607) (52.902)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (51.314) 55.682
UTILE/(PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE 7.594 2.000
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI (43.720) 57.682
- (UTILE) PERDITA DI TERZI 37.772 (23.931)
- UTILE (PERDITA) DI GRUPPO (5.948) 33.751
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) (0,0090) 0,0503
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (in euro) (0,0090) 0,0502

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

COFIDE

Bilancio d'esercizio

al 31 dicembre 2017

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI CONTABILI

1. Prospetto della Situazione Patrimoniale ‐ finanziaria

(in euro)

ATTIVITA' Note 31.12.2017 31.12.2016
ATTIVITA' NON CORRENTI 595.811.033 588.117.002
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 5.a. 328.968 384.218
INVESTIMENTI IMMOBILIARI 5.b. 851.763 851.763
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE 5.c. 573.821.503 573.821.503
ALTRE PARTECIPAZIONI 5.d. ‐‐ ‐‐
ALTRI CREDITI 5.e. 120.227 119.169
ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA 5.f. 20.688.572 12.940.349
ATTIVITA' CORRENTI 12.302.994 13.957.274
ALTRI CREDITI 6.a. 421.614 261.499
di cui: con parti correlate (*) 171.971 161.730
TITOLI 6.b. 10.300.719 11.265.429
DISPONIBILITÀ LIQUIDE 6.c. 1.580.661 2.430.346
TOTALE ATTIVITA' 608.114.027 602.074.276
PASSIVITA' 31.12.2017 31.12.2016
PATRIMONIO NETTO 562.181.679 562.241.251
CAPITALE SOCIALE 7.a. 350.010.680 359.604.959
RISERVE 7.b. 170.408.553 164.019.666
UTILI (PERDITE) ACCUMULATI 7.c. 27.607.103 19.804.941
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 14.155.343 18.811.685
PASSIVITA' NON CORRENTI 548.528 37.180.449
ALTRI DEBITI FINANZIARI 8.a. ‐‐ 36.995.847
ALTRI DEBITI 8.b. 34.582 34.582
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE 8.c. 513.946 150.020
FONDI PER IL PERSONALE 8.d. ‐‐ ‐‐
PASSIVITA' CORRENTI 45.383.820 2.652.576
ALTRI DEBITI FINANZIARI 9.a. 43.025.653 ‐‐
DEBITI COMMERCIALI 9.b. 777.451 1.039.280
di cui: con parti correlate (*) 122.000 122.000
ALTRI DEBITI 9.c. 1.580.716 1.613.296
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 608.114.027 602.074.276

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

2. Prospetto del Conto Economico

(in euro)
Note 2017 2016
RICAVI E PROVENTI DIVERSI 10 119.113 228.794
di cui con parti correlate (*) 85.000 134.375
COSTI PER ACQUISTO DI BENI 11 (3.698) (8.918)
COSTI PER SERVIZI 12 (976.535) (1.380.026)
di cui con parti correlate (*) (122.000) (122.000)
COSTI DEL PERSONALE 13 ‐‐ (45.270)
ALTRI COSTI OPERATIVI 14 (469.129) (500.257)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 15 (55.250) (48.096)
RISULTATO OPERATIVO (1.385.499) (1.753.773)
PROVENTI FINANZIARI 16 2.705 14.524
ONERI FINANZIARI 17 (929.759) (1.145.265)
DIVIDENDI 18 13.823.304 16.005.931
di cui con parti correlate (*) 13.823.304 16.005.931
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI 19 3.239.091 4.721.839
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI 20 (117.016) ‐‐
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 21 (366.785) 1.259.199
RISULTATO ANTE IMPOSTE 14.266.041 19.102.455
IMPOSTE SUL REDDITO 22 (110.698) (290.770)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 14.155.343 18.811.685
UTILE (PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE ‐‐ ‐‐
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 14.155.343 18.811.685
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) 23 0,0200 0,0262
UTILE(PERDITA) DILUITI PER AZIONE (in euro) 23 0,0200 0,0262

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

3. Prospetto del Conto Economico complessivo

(in euro)

2017 2016
Utile (Perdita) dell'esercizio 14.155.343 18.811.685
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti che possono essere riclassificate successivamente nell'utile (perdita)
dell'esercizio
Variazione netta di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita
Effetto fiscale relativo alle componenti che possono essere riclassificate
7.581.795 (3.310.193)
successivamente nell'utile (perdita) dell'esercizio (363.926) 203.939
Subtotale componenti che possono essere riclassificate successivamente
nell'utile (perdita) dell'esercizio 7.217.869 (3.106.254)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO 21.373.212 15.705.431
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) 0,0302 0,0218
UTILE (PERDITA) DILUITI PER AZIONE (in euro) 0,0302 0,0218

(in euro)

2017 2016
ATTIVITÀ OPERATIVA
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 14.155.343 18.811.685
RETTIFICHE:
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 55.250 48.096
ACCANTONAMENTO AI FONDI DEL PERSONALE AL NETTO DEGLI UTILIZZI ‐‐ (144.254)
PERDITE (PROVENTI) DALLA CESSAZIONE DI TITOLI CORRENTI (1.772.763) ‐‐
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 366.785 (1.259.199)
(AUMENTO) DIMINUZIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (454.524) 421.212
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 12.350.091 17.877.540
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
VARIAZIONI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E INVESTIMENTI IMMOBILIARI ‐‐ (60.161)
VARIAZIONI PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE ‐‐ ‐‐
VARIAZIONE ALTRI CREDITI IMMOBILIZZATI (1.058) (1.058)
VARIAZIONE NETTA DEI TITOLI CORRENTI (166.428) 5.428.330
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (167.486) 5.367.111
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
VARIAZIONE ALTRI DEBITI FINANZIARI 6.029.806 (12.838.458)
VARIAZIONE NETTA DEI TITOLI CORRENTI 2.370.688 ‐‐
ACQUISTO AZIONI PROPRIE (11.363.845) ‐‐
DIVIDENDI PAGATI (10.068.939) (10.068.939)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (13.032.290) (22.907.397)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE (849.685) 337.254
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO 2.430.346 2.093.092
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE ESERCIZIO 1.580.661 2.430.346

5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

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6. Note esplicative al Bilancio d'esercizio

1. Struttura del bilancio

Il presente bilancio d'esercizio, che rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Cofide S.p.A., è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, ivi incluse tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nel rispetto del principio della competenza economica nonché sul presupposto della continuità aziendale. La Società, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze, come definite dal paragrafo 24 del Principio IAS 1, sulla continuità aziendale.

Gli schemi di classificazione adottati sono i seguenti:

la situazione patrimoniale – finanziaria è strutturata a partite contrapposte in base alle attività e passività correnti e non correnti;

il conto economico è presentato per natura di spesa;

il conto economico complessivo evidenzia le componenti del risultato sospese a patrimonio netto; il rendiconto finanziario è stato predisposto con il metodo indiretto;

lo schema di variazione del patrimonio netto riporta in analisi le variazioni intervenute nell'esercizio e nell'esercizio precedente.

Il presente bilancio è redatto in euro, che rappresenta la moneta "funzionale" e "di presentazione" di Cofide S.p.A. secondo quanto previsto dallo IAS 21, tranne quando diversamente indicato.

Eventi successivi alla data di riferimento al bilancio

Dopo la chiusura dell'esercizio non si è verificato alcun fatto di rilievo che abbia potuto incidere in misura rilevante sulla situazione finanziaria, patrimoniale ed economica della Società.

In conformità a quanto previsto dal paragrafo 17 dello IAS 10, si rende noto che il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 marzo 2018.

Di seguito sono descritti i principi contabili che sono stati adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 con riferimento alle principali voci patrimoniali ed economiche presenti negli schemi.

2. Principi contabili applicati

2.a. Immobilizzazioni immateriali (IAS 38)

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate contabilmente solo se analiticamente identificabili, se è probabile che generino benefici economici futuri e se il loro costo può essere determinato attendibilmente.

Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.

Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l'attività e da ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

L'ammortamento è calcolato linearmente e parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.

In particolare le immobilizzazioni immateriali a durata indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento, ma sono costantemente monitorate al fine di evidenziare eventuali riduzioni di valore durevoli.

Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore possa essere recuperato tramite l'uso; a questo fine viene effettuato almeno una volta all'anno l'impairment test con cui si verifica la capacità del bene immateriale di generare reddito in futuro.

I costi di sviluppo sono contabilizzati quali elementi dell'attivo immobilizzato quando il costo è attendibilmente determinabile, esistono ragionevoli presupposti che l'attività possa essere resa disponibile per l'uso o la vendita e sia in grado di produrre benefici futuri. Annualmente, e comunque ogniqualvolta vi siano ragioni che lo rendano opportuno, i costi capitalizzati sono sottoposti ad impairment test.

I costi di ricerca sono addebitati al conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I marchi e le licenze, inizialmente rilevati al costo, sono successivamente contabilizzati al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il periodo di ammortamento è definito dal minore tra l'eventuale durata contrattuale di utilizzo e la vita utile del bene.

Le licenze software, comprensive degli oneri accessori, sono rilevate al costo ed iscritte al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulate.

2.b. Immobilizzazioni materiali (IAS 16)

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al prezzo di acquisto o al costo di produzione ed iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati.

Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Considerata l'omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie delle immobilizzazioni, si ritiene che la loro vita utile sia rappresentata dalle seguenti aliquote:

Aliquote
Immobili strumentali 3%
Automezzi 25%
Macchine elettroniche ufficio 20%
Mobili e arredi 15%
Impianti allarme 30%
Impianti telefonici 20%
Beni spesabili nell'esercizio 100%

Gli immobili non detenuti a fini strumentali nell'esercizio delle attività sociali sono classificati in un'apposita voce delle attività e registrati contabilmente in base a quanto previsto dallo IAS 40 "Investimenti immobiliari".

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value ed il valore d'uso.

Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera la società. Tale valutazione è effettuata a livello di singola attività o del più piccolo insieme identificabile di attività generatrici di flussi di cassa indipendenti (CGU).

In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività viene ripristinata. Svalutazioni e ripristini sono imputati a conto economico.

2.c. Investimenti immobiliari (IAS 40)

Un investimento immobiliare è una proprietà, terreno o fabbricato – o parte di fabbricato – o entrambi, posseduta dal proprietario o dal locatario, anche tramite un contratto di leasing finanziario, al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni, piuttosto che per l'uso diretto nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale o per la vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale.

Il costo di un investimento immobiliare è rappresentato dal costo di acquisto, dai miglioramenti, dalle sostituzioni e dalle manutenzioni straordinarie. La società ha optato per il metodo del costo da applicare a tutti gli investimenti immobiliari posseduti. Secondo il metodo del costo, la valutazione è effettuata al netto degli eventuali ammortamenti e delle perdite accumulate per riduzione di valore.

Al momento della dismissione, o in caso di permanente inutilizzo del bene, i proventi o gli oneri conseguenti devono essere imputati a conto economico.

2.d. Perdita di valore delle attività (IAS 36)

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali, materiali e delle partecipazioni in imprese controllate e collegate, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione ed il suo valore in uso.

In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate, trattandosi di partecipazioni per le quali in alcuni casi può non essere determinabile un valore di mercato ("fair value less costs of disposal") attendibile, il valore

recuperabile è stato definito nel valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa stimati con riferimento ai risultati attesi dalle partecipate e al valore stimato di un'ipotetica cessione finale ("ultimate disposal") in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo 33).

Quando, successivamente, una perdita di valore di un'attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.e. Partecipazioni in imprese controllate e collegate (IFRS 10, IAS 27 e IAS 28)

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono sottoposte ogni anno, o se necessario più frequentemente, a verifica circa eventuali perdite di valore attraverso lo svolgimento di test di impairment. Il metodo di valutazione utilizzato è effettuato sulla base del discounted cash flow o del fair value, calcolato come l'ammontare ottenibile dalla vendita della partecipazione in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione.

Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nelle passività. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

2.f. Altre partecipazioni

Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading, sono inizialmente classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (cosiddette partecipazioni "available for sale") e rilevate al fair value.

Successivamente, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value, derivanti dalla quotazione di mercato, sono imputati direttamente al patrimonio netto fintanto che non siano cedute o abbiano subito una perdita di valore; nel momento in cui l'attività è venduta, gli utili o le perdite complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo.

Nel momento in cui l'attività è svalutata, le perdite accumulate sono incluse nel Conto economico. Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è disponibile una quotazione di mercato sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore. A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore e la svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione.

2.g. Crediti e debiti (IAS 32 e 39 e 21)

I crediti sono iscritti al costo ammortizzato e valutati al presumibile valore di realizzo. I debiti sono iscritti al costo ammortizzato.

I crediti ed i debiti in valuta estera, originariamente contabilizzati ai cambi in vigore alla data di effettuazione dell'operazione, vengono adeguati ai cambi correnti di fine esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi imputati al conto economico.

COFIDE | BILANCIO 2017 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

Nessun credito e nessun debito in valuta estera è iscritto nel bilancio al 31 dicembre 2017.

2.h. Titoli (IAS 32 e 39)

Secondo quanto previsto dai principi IAS 32 e 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate e dalle collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate al loro fair value.

Gli utili e le perdite derivanti da adeguamenti di valore sono iscritte in una specifica riserva di patrimonio netto. In presenza di perdite durevoli di valore, o in caso di alienazione, gli utili e le perdite riconosciuti fino a quel momento nel patrimonio netto sono contabilizzati a conto economico.

Si segnala che gli acquisti e le vendite sono rilevati alla data di negoziazione dell'operazione.

In questa categoria rientrano anche le attività finanziarie acquisite o emesse classificate come destinate alla negoziazione (held for trading) o classificate al fair value con contropartita conto economico in adozione della così detta "fair value option".

Ai fini di una più compiuta trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie si rimanda alla nota specificatamente predisposta ("strumenti finanziari").

2.i. Imposte sul reddito (IAS 12)

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale. Sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.

2.j. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (IAS 32 e 39)

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione di prezzo.

2.l. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione delle riserve di patrimonio netto, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate in una apposita voce a riduzione delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto successivo al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

Gli utili o le perdite non realizzati, al netto degli effetti fiscali, dalle attività finanziarie classificate come "disponibili per la vendita" sono rilevate nel patrimonio netto alla voce riserva di fair value. La riserva è trasferita al conto economico al momento della realizzazione dell'attività finanziaria o nel caso di rilevazione di una perdita permanente di valore della stessa.

La voce "Utili (perdite) portati a nuovo" accoglie i risultati accumulati ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte.

Questa voce rileva inoltre l'eventuale effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili e/o eventuali correzioni di errori che vengono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 8.

2.m. Debiti finanziari (IAS 32 e 39)

I finanziamenti sono inizialmente rilevati al costo, rappresentato dal fair value al netto degli oneri accessori. Successivamente i finanziamenti sono contabilizzati applicando il metodo del costo ammortizzato (amortized cost) calcolato mediante l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio previsto al momento della regolazione dello strumento.

2.n. Fondi per rischi ed oneri (IAS 37)

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico.

Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali (attività e passività possibili, o non iscritte perché di ammontare non attendibilmente determinabile) non sono contabilizzate. Al riguardo viene fornita tuttavia adeguata informativa.

2.o. Ricavi e proventi (IAS 18)

I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione, avendo a riferimento lo stato di completamento dell'attività alla data di bilancio.

I proventi per dividendi, interessi e royalties sono rilevati rispettivamente:

  • dividendi, nell'esercizio in cui sono incassati;
  • interessi, in applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo (IAS 39).

2.p. Benefici per i dipendenti (IAS 19)

I benefici a dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli eventuali altri benefici a lungo termine non sono stati oggetto di valutazioni attuariali in quanto il debito residuo, con particolare riferimento al TFR, risulta di importo nullo sia per l'esercizio 2017 che per l'esercizio 2016, a seguito del trasferimento dei dipendenti alla controllata CIR S.p.A. avvenuto nel corso del 2016.

2.q. Strumenti derivati (IAS 32 e 39)

Gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

I derivati non di copertura sono classificati come strumenti finanziari valutati al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico (fair value through profit and loss – FVTPL).

La classificazione di un derivato ai fini di copertura è formalmente documentata attestando l'"efficacia" della copertura stessa.

Ai fini contabili le operazioni di copertura sono classificate come:

  • "fair value hedge" (copertura del rischio di variazione del fair value) in cui gli effetti della copertura sono imputati a conto economico;
  • "cash flow hedge" (copertura del rischio di variazione dei flussi di cassa) in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.
  • "hedge of a net investment in a foreign operation" (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) – in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.

2.r. Conversione delle poste in valuta estera (IAS 21)

La moneta funzionale della società è l'euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio.

Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione.

Alla chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

Le partite non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Le partite non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

2.s. Utile per azione (IAS 33)

L'utile base per azione è determinato rapportando il risultato economico netto del periodo attribuibile agli Azionisti al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte le eventuali azioni ordinarie potenziali.

2.t. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le voci di bilancio principalmente interessate da questo processo estimativo sono la valutazione delle imprese controllate e collegate, le imposte differite, i fondi per rischi ed oneri e il fair value degli strumenti finanziari.

Si rimanda alle specifiche aree per maggiori dettagli.

2.u. Adozione di nuovi Principi contabili, interpretazioni ed emendamenti

Si rimanda a quanto riportato al punto 6 delle note esplicative ai prospetti contabili consolidati.

3. Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari assumono particolare rilievo nella struttura economico‐patrimoniale della Società. Per questa ragione ed al fine di consentire una migliore e più chiara comprensione dei fenomeni finanziari, si è ritenuto opportuno riservare una sezione specifica alla trattazione dei principi contabili IAS 32 e 39.

In base al principio IAS 32 gli strumenti finanziari sono classificati in quattro categorie:

  • a) strumenti finanziari valutati al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico in applicazione della "fair value option" (fair value through profit and loss – FVTPL) e detenuti per la negoziazione (trading);
  • b) investimenti posseduti fino a scadenza (held to maturity HTM);
  • c) finanziamenti e crediti (loans and receivables L&R);
  • d) attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale AFS).

La classificazione dipende dalla destinazione funzionale attribuita nell'ambito della gestione finanziaria ed è correlata ad una differente valutazione contabile. Le operazioni finanziarie sono iscritte in bilancio in base alla data valuta delle stesse.

Strumenti finanziari valutati al fair value con contropartita a conto economico

Sono così classificati gli strumenti che soddisfano una tra le seguenti condizioni:

  • sono posseduti per la negoziazione (trading);
  • sono attività finanziarie designate in adozione della "fair value option", il cui fair value può essere attendibilmente determinato.

Il concetto di negoziazione generalmente riflette un'attività frequente di acquisto e di vendita, con la finalità di generare utili dalle variazioni di prezzo nel breve periodo.

Gli strumenti derivati sono inclusi in questa categoria, a meno che non siano designati come strumenti di copertura (hedge instruments).

La designazione iniziale delle attività finanziarie, diverse dai derivati e da quelle destinate alla negoziazione (trading), come poste valutate al fair value direttamente a conto economico in adozione della "fair value option" è limitata a quegli strumenti che soddisfano le seguenti condizioni:

  • a) la designazione secondo la "fair value option" elimina o riduce significativamente uno sbilancio nella contabilizzazione;
  • b) un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sono gestite e la loro performance è valutata sulla base del fair value secondo una documentata strategia di gestione del rischio di investimento;
  • c) uno strumento contiene un derivato implicito che soddisfa particolari condizioni.

La designazione del singolo strumento in questa categoria è definitiva; viene effettuata nel momento della prima rilevazione e non è modificabile.

Investimenti posseduti fino a scadenza

In questa categoria sono classificati gli strumenti non derivati con pagamenti fissi o determinabili ed a scadenza fissa, laddove vi siano l'intenzione e la possibilità di mantenimento fino alla scadenza.

Questi strumenti sono valutati al costo ammortizzato (amortized cost) e rappresentano un'eccezione al più generale principio di valutazione al fair value.

Il costo ammortizzato è determinato applicando il tasso di interesse effettivo dello strumento finanziario, tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza dello strumento stesso.

Il costo ammortizzato rappresenta il valore cui è valutato alla rilevazione iniziale uno strumento finanziario, al netto dei rimborsi di capitale e di qualsiasi svalutazione per riduzione durevole di valore, aumentato o diminuito dell'ammortamento complessivo delle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza calcolato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Il metodo del tasso di interesse effettivo rappresenta un criterio di calcolo realizzato al fine di imputare nel periodo di competenza i relativi oneri finanziari.

Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza correttamente il flusso atteso dei pagamenti futuri in denaro fino alla scadenza, in modo da ottenere il valore contabile netto corrente dello strumento finanziario.

In caso di alienazione anticipata, di ammontare rilevante e non determinata da specifiche motivazioni anche di un solo titolo appartenente a questa categoria, tutto il portafoglio titoli classificati come held to maturity deve essere riclassificato e valutato al fair value, con divieto di utilizzare questa categoria nei due anni successivi (cosiddetta tainting rule).

Finanziamenti e crediti

Rappresentano strumenti finanziari non derivati con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in un mercato attivo e per i quali non si intende effettuare operazioni di negoziazione. Rientrano in questa categoria i crediti ed i debiti commerciali.

La valutazione di questi strumenti, ad eccezione di quelli classificati nelle partite correnti (entro i dodici mesi), è effettuata applicando il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo e tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza degli strumenti stessi.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Si tratta di una categoria definita "residuale" che comprende gli strumenti finanziari non derivati che sono designati come disponibili per la vendita e che non sono classificati in una delle categorie precedenti.

Tali strumenti finanziari sono rilevati al loro fair value aumentato degli oneri accessori all'acquisto.

Gli utili o le perdite sono rilevati in una voce separata del patrimonio netto fino a che gli strumenti finanziari cui si riferiscono non sono venduti o fino a che non si accerti che hanno subito una perdita di valore. Al verificarsi di tali eventi gli utili o le perdite fino a quel momento rilevati a patrimonio netto vengono iscritti a conto economico.

Nel caso di titoli negoziati presso mercati regolamentati, il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa (bid price) rilevata al termine delle negoziazioni alla data di chiusura del periodo.

Nel caso in cui non sia disponibile una valutazione di mercato, il fair value è determinato o in base al valore corrente di un altro strumento finanziario sostanzialmente simile oppure tramite l'utilizzo di appropriate tecniche finanziarie (ad esempio il discounted cash flow).

Gli investimenti in attività finanziarie possono essere eliminati contabilmente (cosiddetta derecognition) solo quando sono scaduti i diritti contrattuali a riceverne i flussi finanziari oppure quando avviene il trasferimento a terzi dell'attività finanziaria e di tutti i rischi e benefici connessi alla stessa.

Fair value

Il fair value, come definito dall'IFRS 13, è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Il fair value delle passività finanziarie con esigibilità a richiesta (i.e. depositi a vista) non è inferiore all'importo esigibile a richiesta attualizzato a partire dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Per gli strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value è determinato sulla base dei prezzi ufficiali nel mercato principale al quale la Società ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario si considera quotato in un mercato attivo se i prezzi di quotazione sono prontamente e regolarmente disponibili presso un sistema di quotazione, dealer, broker, etc., e questi prezzi rappresentano operazioni di mercato reali e regolari. Se per uno strumento finanziario considerato nella sua totalità non esiste una quotazione di mercato in un mercato attivo ma esiste per alcune sue componenti, il fair value è determinato sulla base degli specifici prezzi di mercato per le sue componenti.

Se non sono disponibili prezzi osservabili in un mercato attivo per un identico elemento posseduto da un altro operatore come attività, o se i prezzi non sono disponibili, utilizzando altri input osservabili, quali il prezzo quotato in un mercato non attivo per l'elemento identico posseduto da un altro operatore come attività, la Società valuterà il fair value utilizzando un'altra tecnica di valutazione, quale:

  • un metodo reddituale (per esempio una tecnica del valore attuale che tenga conto dei futuri flussi finanziari che un operatore di mercato si aspetterebbe di percepire dal possedere la passività finanziaria, uno strumento rappresentativo di capitale o un'attività);
  • un metodo basato sulla valutazione di mercato (per esempio, utilizzando i prezzi quotati per passività o strumenti rappresentativi di capitale similari posseduti da terzi come attività);
  • le valutazioni effettuate utilizzando, anche solo in parte, input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore (Mark to Model). La Società utilizza modelli di valutazione (Mark to Model) che sono generalmente accettati e usati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e stime sulla volatilità (se presente una componente opzionale), essi sono soggetti a revisione periodicamente al fine di assicurarne la coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Tali metodi usano input basati sui prezzi fissati in transazioni recenti e/o prezzi/quotazioni per strumenti che hanno simili caratteristiche in termini di profilo di rischio.

La Società come ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni derivate dai modelli di valutazione utilizza il fair value adjustments (FVAs), per tenere in considerazione i rischi principalmente associati con liquidità limitata delle posizioni, i modelli valutativi utilizzati e i rischi di controparte.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: se, in particolare, è disponibile un prezzo espresso da un mercato attivo non si potrà ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi.

Relativamente alla determinazione del fair value dei contratti derivati deve essere considerato il rischio di inadempimento, recepito attraverso il credit value adjustment (CVA) ed il debit value adjustment (DVA).

COFIDE | BILANCIO 2017 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

L'IFRS 13 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value in funzione dell'osservabilità degli input utilizzati per il pricing.

Sono previsti in particolare tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base dei prezzi di quotazione (non rettificati) osservabili su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati attivi (diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili sia direttamente che indirettamente).
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi. Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comportato stime ed assunzioni da parte del valutatore.

4. Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori

I criteri di stima e di valutazione sono riesaminati periodicamente e si basano sull'esperienza storica e su elementi quali le aspettative correlate alla ragionevole e concreta realizzazione di determinati eventi.

Se l'applicazione iniziale di un principio ha effetto sull'esercizio in corso o su quello precedente, tale effetto viene rilevato indicando il cambiamento derivante da eventuali disposizioni transitorie, la natura del cambiamento, la descrizione delle disposizioni transitorie, che possono avere effetto anche su esercizi futuri, nonché l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Se un cambiamento volontario di un principio ha effetto sull'esercizio corrente o precedente, tale effetto viene rilevato indicando la natura del cambiamento, le ragioni per l'adozione del nuovo principio, l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Nel caso di un nuovo principio/interpretazione emesso ma non ancora in vigore vengono indicati il fatto, il possibile impatto, il titolo del principio/interpretazione, la data di entrata in vigore e la data di prima applicazione dello stesso.

Il cambiamento di stime contabili prevede l'indicazione della natura e dell'impatto del cambiamento. Le stime sono utilizzate principalmente per rilevare perdite di valore relativamente ad attività iscritte, accantonamenti per rischi, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni vengono riesaminate periodicamente e gli effetti delle eventuali variazioni sono riflessi a conto economico.

La rilevazione di errori contabili, infine, prevede l'indicazione della natura, dell'importo delle rettifiche e delle correzioni all'inizio del primo periodo di rendicontazione successivo alla rilevazione stessa.

StatoPatrimoniale

5.Attività non correnti

5.a.Immobilizzazioni materiali

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5.b.investimenti immobiliari

la voce è così movimentata:

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Trattasi di un immobile ubicato nel centro di Milano, il cui valore di mercato è sensibilmente superiore a quello iscritto in bilancio.

5.c. Partecipazioni in imprese controllate

La voce si è così movimentata:

2016 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
01.01.2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2016
(in euro) n. azioni importo n. azioni importo n. azioni importo importo n. azioni importo
CIR S.P.A. 363.771.164 573.821.503 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 363.771.164 573.821.503
Totale 573.821.503 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 573.821.503
2017 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
01.01.2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2017
(in euro) n. azioni importo n. azioni importo n. azioni importo importo n. azioni importo
CIR S.P.A. 363.771.164 573.821.503 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 363.771.164 573.821.503
Totale 573.821.503 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 573.821.503

Si riportano di seguito alcune sintetiche informazioni sulla CIR S.p.A. desunte dal progetto di bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione della controllata (valori in euro):

Denominazione Sede Legale Capitale
31.12.2017
Patrimonio
Netto
31.12.2017
Utile
(perdita)
2017
Percentuale
controllo
diretto
Percentuale
controllo
indiretto
CIR S.p.A. (*) Milano ‐ Via Ciovassino 1 397.146.183 890.656 (49.034) 45,80% 55,44%

(*) La percentuale di controllo indiretto comprende le azioni proprie CIR

Come richiesto dai principi IFRS, la partecipazione nella controllata CIR S.p.A. posseduta a fine esercizio è stata sottoposta al test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Ai fini dell'effettuazione dell'impairment test nel bilancio separato, tale partecipazione non ha assunto rilevanza individualmente ma, considerata la natura di holding della partecipata, è rientrata nell'impairment test delle CGU svolto a livello consolidato.

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso della CGU CIR superiore al suo valore contabile; pertanto non è stata apportata alcuna svalutazione.

5.d. Altre partecipazioni

La voce si è così movimentata:

2016 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
01.01.2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2016
(in euro) n. azioni importo n. azioni importo n. azioni importo importo n. azioni importo
KIWI.COM. SERVICOS DE
CONSULTORIA S.A.
3.812.055 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 3.812.055 ‐‐
C IDC S.p.A.
(in liquidazione ed in concordato
preventivo)
1.231.319 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 1.231.319 ‐‐
Totale ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
2017 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
01.01.2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2017
(in euro) n. azioni importo n. azioni importo n. azioni importo importo n. azioni importo
Totale ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
C IDC S.p.A.
(in liquidazione ed in concordato
preventivo)
1.231.319 ‐‐
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‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 1.231.319 ‐‐
KIWI.COM. SERVICOS DE
CONSULTORIA S.A.
3.812.055 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 3.812.055 ‐‐

Trattasi di partecipazioni già completamente svalutate nei precedenti esercizi. Ai sensi dell'art. 87 del TUIR, si precisa che le suddette partecipazioni risultavano iscritte nelle immobilizzazioni finanziarie dei precedenti bilanci redatti in base ai principi contabili nazionali.

5.e. Altri Crediti

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Crediti verso l'Erario 105.086 104.028
Crediti verso altri 15.141 15.141
Totale 120.227 119.169

5.f. Attività finanziarie disponibili per la vendita

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Partecipazioni in altre imprese 8.593.790 1.000.000
Fondi d'investimento 12.094.782 11.940.349
Totale 20.688.572 12.940.349

La valutazione al fair value di fine esercizio delle attività finanziarie disponibili per la vendita ha comportato un adeguamento positivo di € 7.581.795 rilevato direttamente a riserva di patrimonio netto.

6. Attività correnti

6.a. Altri crediti

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Crediti verso l'Erario 179.724 ‐‐
Crediti verso altri 69.919 99.770
Altri crediti verso parti correlate 171.971 161.729
Totale 421.614 261.499

6.b. Titoli

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Titoli posseduti per la negoziazione
Partecipazioni in altre imprese 932.860 1.620.166
Fondi d'investimento 9.367.859 9.645.263
Totale 10.300.719 11.265.429

La valutazione al fair value di fine esercizio dei titoli posseduti per la negoziazione ha comportato un adeguamento netto negativo per € 366.785 rilevato a conto economico.

6.c. Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide si decrementano di € 849.685 passando da € 2.430.346 ad € 1.580.661.

L'analisi dell'evoluzione è indicata nel rendiconto finanziario.

COFIDE | BILANCIO 2017 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

7. Patrimonio netto

7.a. Capitale sociale

Il capitale sociale di € 359.604.959 è formato da n. 719.209.918 azioni ordinarie del valore nominale unitario di € 0,50 ed è rimasto invariato rispetto al precedente esercizio.

Al 31 dicembre 2017 la Società possedeva n. 19.188.559 azioni proprie (2,67% del capitale) interamente acquistate nell'esercizio per un controvalore di € 11.363.845.

In applicazione dello IAS 32 le azioni proprie sono portate in diminuzione del patrimonio netto.

Il capitale sociale sottoscritto è interamente versato. Non esistono azioni gravate da diritti, privilegi e vincoli nella distribuzione di dividendi, fatta eccezione per le azioni proprie.

Si ricorda che in data 28 aprile 2017 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha deliberato di revocare la precedente delibera di acquisto azioni proprie e di conferire una nuova autorizzazione, per un periodo di diciotto mesi dal giorno successivo a tale data, ad acquistare un numero massimo di 70.000.000 azioni proprie nonché a disporre delle stesse.

7.b. Riserve

Le movimentazioni delle riserve di patrimonio netto sono contenute nella tabella riportata nella pagina successiva.

Al fine di una migliore chiarezza espositiva, si è mantenuta la distinzione delle riserve in funzione della rispettiva origine riportata nei precedenti bilanci redatti in applicazione dei principi contabili nazionali.

La voce "riserva di fair value" riflette la valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita delle attività non correnti.

7.c. Utili (perdite) accumulati

In tale voce è stata inizialmente riclassificata, in applicazione dei principi contabili internazionali, la riserva rivalutazione partecipazioni utilizzata sino al 31 dicembre 2004 per la valutazione con il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni in imprese controllate.

La voce è passata da € 19.804.941 ad € 27.607.103 con un incremento di € 7.802.162 derivante dalla destinazione a nuovo di parte dell'utile netto conseguito nell'esercizio 2016.

Le informazioni sulla possibilità di utilizzazione e distribuibilità delle voci di patrimonio netto sono riportate nell'allegato n. 1).

MOVIMENTAZIONE RISERVE DI PATRIMONIO NETTO:

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8. Passività non correnti

8.a. Altri debiti finanziari

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Finanziamenti bancari assistiti da garanzia reale ‐‐ 36.995.847
Totale ‐‐ 36.995.847

I due finanziamenti in essere al 31 dicembre 2017, già esistenti al termine del precedente esercizio, scadranno entrambi nel mese di dicembre 2018.

Per tale motivo sono stati iscritti nella voce "altri debiti finanziari" delle passività correnti, alla quale si rimanda per dettagliate informazioni.

8.b. Altri debiti

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti vari esigibili oltre il successivo esercizio 34.582 34.582
Totale 34.582 34.582

8.c. Fondi per imposte differite

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Ammontare
delle differenze
Effetto
fiscale
Ammontare
delle differenze
Effetto
fiscale
temporanee temporanee
Valutazione attività finanziarie disponibili per la vendita 10.707.227 513.946 3.125.432 150.020
Totale imposte differite 10.707.227 513.946 3.125.432 150.020

Le imposte differite sono esposte al netto di imposte anticipate, conteggiate tenendo conto della recuperabilità delle perdite fiscali pregresse, in quanto rileva il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati. Tali imposte differite sono iscritte a riduzione della riserva di "fair value".

9. Passività correnti

9.a. Altri debiti finanziari

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Finanziamenti bancari assistiti da garanzia reale 43.025.653 ‐‐
Totale 43.025.653 ‐‐

Si tratta di due finanziamenti scadenti entrambi nel mese di dicembre 2018, iscritti al termine del precedente esercizio nella voce "altri debiti finanziari" delle passività non correnti.

Il primo finanziamento di iniziali euro 45.000.000, scadente il 23 dicembre 2018, è regolato al tasso euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 225 basis point in ragione d'anno. Comprende una componente "revolving" di € 20.000.000 e una componente a termine di € 25.000.000. Al termine dell'esercizio ammonta ad € 37.000.000 in linea capitale.

Al 31 dicembre 2017 il tasso d'interesse applicato al finanziamento è dell'1,92%.

I covenants contrattuali del finanziamento, con i quali la società si obbliga a mantenere un rapporto inferiore al 40% tra l'ammontare dell'indebitamento finanziario netto ed il valore complessivo delle partecipazioni e dei titoli posseduti senza vincoli di garanzia, risultano pienamente rispettati.

Il secondo finanziamento di tipo "revolving" di un ammontare massimo di € 20.000.000, scadente l'11 dicembre 2018, è regolato al tasso euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 200 basis point in ragione d'anno. Al termine dell'esercizio ammonta ad € 6.000.000 in linea capitale.

Al 31 dicembre 2017 il tasso d'interesse applicato al finanziamento è dell'1,67%.

9.b. Debiti commerciali

Si riferiscono a debiti verso fornitori, passati da € 1.039.280 ad € 777.451, di cui € 122.000 riferiti a parti correlate.

9.c. Altri debiti

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti verso l'Erario 1.354.979 1.580.316
Debiti verso istituti previdenziali 10.712 9.676
Altri debiti 215.025 23.304
Totale 1.580.716 1.613.296

Conto Economico

10. Ricavi e proventi diversi

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Prestazione servizi a controllate ‐‐ 49.375
Proventi immobiliari da controllate 85.000 85.000
Proventi immobiliari 27.800 27.798
Altri proventi e recuperi di costi da terzi 6.313 66.621
Totale 119.113 228.794

11. Costi per acquisto di beni

La voce esprime il valore degli acquisti di beni di consumo effettuati dalla società. Variano da € 8.918 a € 3.698.

12. Costi per servizi

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Prestazioni di servizi da controllate 122.000 122.000
Consulenze amministrative, fiscali, legali e societarie 313.121 559.456
Emolumenti agli organi sociali 406.421 412.204
Altre spese di gestione 134.993 286.366
Totale 976.535 1.380.026

Le prestazioni di servizi da controllate si riferiscono all'attività di assistenza finanziaria, legale ed amministrativa svolta a normali condizioni di mercato da Cir S.p.A.

13. Costi per il personale

A seguito del trasferimento dei dipendenti alla controllata CIR S.p.A. avvenuto nel corso del 2016 nell'ambito del processo di riorganizzazione delle prestazioni di servizi all'interno del gruppo, nell'esercizio non sono stati sostenuti oneri per personale dipendente (€ 45.270 nel 2016).

14. Altri costi operativi

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Imposte, tasse e diritti 109.572 118.478
Contribuzioni obbligatorie e quote associative 113.592 102.272
Beneficenze 232.500 232.500
Altri oneri e spese 13.465 47.007
Totale 469.129 500.257

15. Ammortamenti e svalutazioni

La voce comprende esclusivamente gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, passati da € 48.096 ad € 55.250.

16. Proventi finanziari

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Interessi attivi su depositi 1.647 2.985
Altri proventi finanziari 1.058 11.539
Totale 2.705 14.524

17. Oneri finanziari

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Interessi passivi ed oneri finanziari su finanziamenti bancari 810.935 1.077.764
Interessi passivi, commissioni su c/c bancari e altri oneri finanziari 66.087 42.100
Commissioni varie 52.737 25.401
Totale 929.759 1.145.265

18. Dividendi

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Dividendi da partecipazioni in imprese controllate 13.823.304 16.005.931
Totale dividendi 13.823.304 16.005.931

La voce comprende esclusivamente i dividendi incassati dalla CIR S.p.A.

19. Proventi da negoziazione titoli

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Proventi da negoziazione di partecipazioni in altre imprese 1.888.780 ‐‐
Proventi da fondi d'investimento 1.350.311 4.721.839
Totale 3.239.091 4.721.839

20. Oneri da negoziazione titoli

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Oneri da negoziazione di partecipazioni in altre imprese 117.016 ‐‐
Totale 117.016 ‐‐

21. Rettifiche di attività finanziarie

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Rivalutazioni di fondi di investimento ‐‐ 1.480.633
Svalutazioni di fondi di investimento (277.404) ‐‐
Rivalutazioni di partecipazioni in altre imprese 8.793 143.464
Svalutazioni di partecipazioni in altre imprese (98.174) (364.898)
Totale (366.785) 1.259.199

22. Imposte sul reddito

La voce è così composta:

(in euro) 2017 2016
Imposte correnti (110.698) (290.770)
Totale (110.698) (290.770)

Si riferiscono all'IRES di competenza dell'esercizio.

Sono state iscritte imposte differite a riduzione della riserva di fair value. Si riferiscono alla valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita delle attività non correnti. L'importo è stato determinato tenendo conto della recuperabilità delle perdite fiscali.

23. Utile (perdita per azione)

L'utile o la perdita base per azione sono calcolati dividendo il risultato economico netto del periodo attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione. L'utile o la perdita diluiti per azione sono calcolati dividendo il risultato economico netto del periodo attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, rettificati per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere. Dal calcolo delle azioni in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio.

La società non ha opzioni in essere, pertanto l'utile diluito per azione corrisponde all'utile base per azione.

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell'utile o della perdita per azione base e diluiti (valori in euro):

Utile (perdita) per azione 0,0302 0,0218
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 708.378.708 719.209.918
Risultato del conto economico complessivo attribuibile agli Azionisti 21.373.212 15.705.431
2017 2016
Utile (perdita) per azione 0,0200 0,0262
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 708.378.708 719.209.918
Risultato economico netto attribuibile agli Azionisti 14.155.343 18.811.685
2017 2016

COFIDE | BILANCIO 2017 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

24. Operazioni con parti correlate

Informazioni dell'incidenza che le operazioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato dell'esercizio sono fornite nei commenti alle singole voci dei prospetti contabili.

Nel paragrafo "Altre informazioni" della relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione è riportato uno schema riepilogativo degli effetti delle suddette operazioni.

25. Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, ai sensi della delibera Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, è così analizzabile:

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
A. Cassa e depositi bancari 1.580.661 2.430.346
B. Altre disponibilità liquide ‐‐ ‐‐
C. Titoli detenuti per la negoziazione 10.300.719 11.265.429
D. Liquidità 11.881.380 13.695.775
E. Crediti finanziari correnti ‐‐ ‐‐
F. Debiti bancari correnti 43.025.653 ‐‐
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente ‐‐ ‐‐
H. Altri debiti finanziari correnti ‐‐ ‐‐
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) 43.025.653 ‐‐
J. Indebitamento (avanzo) finanziario corrente netto (I) – (E) – (D) 31.144.273 (13.695.775)
K. Debiti bancari non correnti ‐‐ 36.995.847
L. Indebitamento finanziario non corrente ‐‐ 36.995.847
M. Indebitamento (avanzo) finanziario netto (J) + (L) 31.144.273 23.300.072

Informativa richiesta dallo IAS 7 (44a e 44c)

(in migliaia di euro) Finanziamenti da banche (*)
Saldo al 31 dicembre 2016 36.995.847
Rimborsi di passività finanziarie (A) (4.000.000)
Incremento di passività finanziarie (B) 10.029.806
Flussi di cassa (A + B) 6.029.806
Saldo al 31 dicembre 2017 43.025.653

(*) La voce corrisponde alla somma delle linee F e K del prospetto ai sensi della comunicazione Consob.

26. Altre informazioni

IFRS 7 ‐ GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI: INFORMAZIONI INTEGRATIVE

Nell'ambito dei rischi d'impresa, i principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti dalle società sono i seguenti:

  • a) il rischio tasso derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse;
  • b) il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • c) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve.

Rischio di tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività finanziarie e sul livello degli oneri finanziari netti.

La società valuta nel continuo l'esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso impieghi in strumenti finanziari in coerenza con la raccolta finanziaria.

Sensitivity analysis

Un incremento/decremento dei tassi di interesse di 100 basis points, applicato alle passività finanziarie a tasso variabile esistenti al 31 dicembre 2017, comporterebbe i seguenti effetti economici e patrimoniali:

(importi in migliaia di euro) 31.12.2017
Variazioni ‐1% +1%
Variazione a Conto Economico (396) 372
Variazione a Patrimonio Netto (396) 372

Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione dell'impresa a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. In particolare per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità e delle posizioni in contratti derivati, l'identificazione delle controparti fa riferimento ad apposite linee guida, in base alle quali sono state definite le caratteristiche dei soggetti idonei ad essere controparte nelle transazioni finanziarie. La lista delle specifiche controparti comprende imprese nazionali ed estere contraddistinte da rating elevato.

La società non ha avuto casi di mancato adempimento delle controparti.

Al 31 dicembre 2017 non vi sono concentrazioni significative di rischio di credito.

Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie possano non essere disponibili o essere disponibili solo a costo denaro. Allo stato attuale la società ritiene in base alle disponibilità ed ai flussi di cassa in entrata attesi ed agli accordi già in atto con il sistema creditizio, di soddisfare le prevedibili necessità finanziarie. L'obiettivo della gestione del rischio di liquidità è comunque non solo quella di garantire risorse finanziarie disponibili che siano sufficienti a coprire gli impegni a breve, ma anche di assicurare ove necessario, la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo all'interno del Gruppo.

Valutazione delle attività e passività finanziarie e gerarchia del fair value

Il fair value delle altre attività e passività finanziarie (esclusi gli strumenti derivati) è misurato facendo uso di tecniche di valutazione comunemente accettate e basate su modelli di analisi tramite flussi di

cassa attualizzati utilizzando quali variabili i prezzi osservabili derivanti da transazioni di mercato recenti e da quotazioni di broker per strumenti simili.

Nella tabella di seguito riportata si evidenziano per livello gerarchico le attività che sono valutate al fair value per gli esercizi 2017 e 2016 (valori in euro).

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i livelli di gerarchia di fair value.

COFIDE | BILANCIO 2017 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

2017 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita patrimonio netto
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
‐ Partecipazioni in altre imprese ‐‐ 8.593.790 ‐‐ 8.593.790
‐ Fondi di investimento ‐‐ 12.094.782 ‐‐ 12.094.782
Totale ‐‐ 20.688.572 ‐‐ 20.688.572
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita conto economico ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Totale attività finanziarie disponibili per la vendita ‐‐ 20.688.572 ‐‐ 20.688.572
ATTIVITA' CORRENTI
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita patrimonio netto
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
‐ Fondi di investimento ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Totale ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita conto economico
Titoli posseduti per la negoziazione:
‐ Partecipazioni in altre imprese ‐‐ 932.860 ‐‐ 932.860
‐ Fondi d'investimento ‐‐ 9.367.859 ‐‐ 9.367.859
Totale ‐‐ 10.300.719 ‐‐ 10.300.719
Totale titoli ‐‐ 10.300.719 ‐‐ 10.300.719
2016 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita patrimonio netto
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
‐ Partecipazioni in altre imprese ‐‐ 1.000.000 ‐‐ 1.000.000
‐ Fondi di investimento ‐‐ 11.940.349 ‐‐ 11.940.349
Totale ‐‐ 12.940.349 ‐‐ 12.940.349
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita conto economico ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Totale attività finanziarie disponibili per la vendita ‐‐ 12.940.349 ‐‐ 12.940.349
ATTIVITA' CORRENTI
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita patrimonio netto
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
‐ Fondi di investimento ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Totale ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita conto economico
Titoli posseduti per la negoziazione:
‐ Partecipazioni in altre imprese ‐‐ 1.620.166 ‐‐ 1.620.166
‐ Fondi d'investimento ‐‐ 9.645.263 ‐‐ 9.645.263
Totale
Totale titoli
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In conformità a quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, nelle tabelle che seguono sono fornite le ulteriori informazioni relative alle categorie di attività e passività finanziarie ed alle classi di rischio degli strumenti finanziari. Per quanto riguarda gli strumenti finanziari rappresentati da crediti e debiti a breve termine e per cui il valore attuale dei flussi di cassa futuri non differisce in modo significativo dal loro valore contabile, si assume che tale valore sia una ragionevole approssimazione del fair value. In particolare, il valore contabile dei crediti e altre attività correnti e dei debiti commerciali e delle altre passività correnti approssima il fair value.

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO ESERCIZIO 2017

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Informazioni integrative

La voce "altri debiti finanziari" delle passività non correnti si riferisce a due finanziamenti bancari a tasso variabile scadenti alla fine dell'esercizio 2018. Si ritiene che i valori di bilancio rappresentino una ragionevole approssimazione del relativo fair value.

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO ESERCIZIO 2016

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Informazioni integrative

La voce "altri debiti finanziari" delle passività non correnti si riferisce a due finanziamenti bancari a tasso variabile scadenti alla fine dell'esercizio 2018. Si ritiene che i valori di bilancio rappresentino una ragionevole approssimazione del relativo fair value.

CLASSI DI RISCHIO ‐ ESERCIZIO 2017

(in migliaia di euro)

Voci di Valore Rischio Rischio Rischio Rischio
bilancio a bilancio liquidità tasso cambio credito
ATTIVITA' NON CORRENTI
Altre partecipazioni 5.d. ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Altri crediti 5.e. 15 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 15
Attività finanziarie disponibili per la vendita 5.f. 20.689 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 20.689
ATTIVITA' CORRENTI
Altri crediti 6.a. 241 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 241
Titoli 6.b. 10.301 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 10.301
Disponibilità liquide 6.c. 1.581 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 1.581
PASSIVITA' NON CORRENTI
Altri debiti finanziari 8.a. ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Altri debiti 8.b. 35 35 ‐‐ ‐‐ ‐‐
PASSIVITA' CORRENTI
Altri debiti finanziari 9.a. 43.026 43.026 ‐‐ ‐‐ ‐‐
Debiti commerciali 9.b. 777 777

CLASSI DI RISCHIO ‐ ESERCIZIO 2016

(in migliaia di euro)

Voci di Valore Rischio Rischio Rischio Rischio
bilancio a bilancio liquidità tasso cambio credito
ATTIVITA' NON CORRENTI
Altre partecipazioni 5.d. ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Altri crediti 5.e. 15 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 15
Attività finanziarie disponibili per la vendita 5.f. 12.940 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 12.940
ATTIVITA' CORRENTI
Altri crediti 6.a. 261 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 261
Titoli 6.b. 11.265 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 11.265
Disponibilità liquide 6.c. 2.430 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 2.430
PASSIVITA' NON CORRENTI
Altri debiti finanziari 8.a. 36.996 36.996 ‐‐ ‐‐ ‐‐
Altri debiti 8.b. 35 35 ‐‐ ‐‐ ‐‐
PASSIVITA' CORRENTI
Altri debiti finanziari 9.a. ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Debiti commerciali 9.b. 1.039 1.039 ‐‐

RISCHIO CREDITO ‐ ESERCIZIO 2017

(in migliaia di euro)

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RISCHIO CREDITO ‐ ESERCIZIO 2016

(in migliaia di euro)

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RISCHIO LIQUIDITÀ ‐ ESERCIZIO 2017

(in migliaia di euro)

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anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie derivate ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Passività finanziarie non derivate
Passività non correnti
Altri debiti finanziari ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Altri debiti ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 35 35
Passività correnti
Altri debiti finanziari 43.026 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 43.026
Debiti commerciali 777 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 777
Totale 43.803 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 35 43.838

In funzione della peculiare natura di linea di credito, nella voce "altri debiti finanziari" è stato indicato il valore di bilancio quale rappresentazione del rischio di liquidità. Non sono allo stato attuale ragionevolmente prevedibili significative variazioni nel tasso di interesse applicato.

RISCHIO LIQUIDITÀ ‐ ESERCIZIO 2016

(in migliaia di euro)

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie derivate ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐
Passività finanziarie non derivate
Passività non correnti
Altri debiti finanziari ‐‐ 36.996 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 36.996
Altri debiti ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 35 35
Passività correnti
Debiti commerciali 1.039 ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ ‐‐ 1.039
Totale 1.039 36.996 ‐‐ ‐‐ ‐‐ 35 38.070

In funzione della peculiare natura di linea di credito, nella voce "altri debiti finanziari" è stato indicato il valore di bilancio quale rappresentazione del rischio di liquidità. Non sono allo stato attuale ragionevolmente prevedibili significative variazioni nel tasso di interesse applicato.

GARANZIE ED IMPEGNI

A fronte dei finanziamenti scadenti a dicembre 2018 sono state depositate in pegno, a favore degli istituti eroganti, azioni CIR per un valore contabile complessivo di € 335.278.154.

ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Cofide è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della F.lli De Benedetti S.p.A.

Ai sensi dell'art. 2497‐bis del Codice civile, si riporta nell'allegato n. 2) un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della società che esercita l'attività di direzione e coordinamento.

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL'ESERCIZIO

Signori Azionisti,

il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, chiude con un utile netto di € 14.155.343,18 di cui Vi proponiamo di destinare:

  • ‐ € 707.767,16 alla riserva legale;
  • ‐ la differenza, di € 13.447.576,02, a titolo di dividendo per € 0,0141 a ciascuna delle azioni in circolazione, aventi godimento 1 gennaio 2018, (con l'esclusione delle azioni proprie in portafoglio) e la parte residua alla voce "Utili accumulati".

Si precisa che gli importi effettivi da destinare a dividendo e alla voce "Utili accumulati" terranno conto delle azioni proprie in portafoglio e delle azioni ordinarie di fatto in circolazione alla data dell'Assemblea, in funzione dei possibili ulteriori acquisti di azioni proprie.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Milano, 12 marzo 2018

1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 1 del D.M. 2 aprile 2008, il dividendo si intende interamente formato con utili prodotti sino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2007

PATRIMONIO NETTO – Possibilità di utilizzazione e distribuibilità

(valori in euro)

Natura Importo Possibilità
di utilizzazione
Quota
disponibile
Capitale sociale 359.604.959 = =
Riserve di capitale:
Riserva sovrapprezzo azioni 5.044.115 A, B 5.044.115
Avanzo di fusione 42.975 A, B, C 42.975
Riserve di utili:
Riserva legale 23.584.429 B =
Utili accumulati 27.607.103 A, B, C 27.607.103
Ripristino costo storico partecipazioni 121.706.098 A, B, C 121.706.098
Riserva transizione IAS 243.375 A, B, C 243.375
Riserva di fair value 10.193.282 = =
TOTALE 154.643.666
Quota non distribuibile:
Riserva sovrapprezzo azioni, non avendo la
riserva legale raggiunto il quinto del capitale
sociale ‐ art. 2431 C.c. (5.044.115)
Residua quota distribuibile 149.599.551

LEGENDA:

Possibilità di utilizzazione:

  • A: per aumento capitale
  • B: per copertura perdite
  • C: per distribuzione ai soci

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL'ULTIMO BILANCIO DELLA SOCIETA' CHE ESERCITA L'ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Si riportano i dati essenziali del bilancio F.lli De Benedetti S.p.A. al 31 dicembre 2016

(valori in euro)

STATO PATRIMONIALE

B) Immobilizzazioni 245.313.306
C) Attivo circolante 456.941

PASSIVO

A) PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 170.820.000
Riserve 10.653.150
Utile (perdita) dell'esercizio 4.128.920
D) DEBITI 60.068.525
E) RATEI E RISCONTI 99.652
Totale passivo 245.770.247

CONTO ECONOMICO

B) Valore della produzione 987
C) Costi della produzione (338.934)
D) Proventi ed (oneri) finanziari 4.466.867
Utile (perdita) dell'esercizio 4.128.920

COFIDE | BILANCIO 2017 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

Bilancio d'esercizio della società controllata diretta al 31 dicembre 2017

CIR S.p.A.

CIR SPA

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

(in euro)

ATTIVITA' 31.12.2017 31.12.2016
ATTIVITA' NON CORRENTI 870.642.362 968.605.454
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 66.072 75.078
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 1.344.473 1.855.132
INVESTIMENTI IMMOBILIARI 13.891.031 14.474.109
PARTECIPAZIONI 755.762.200 809.157.250
CREDITI DIVERSI 93.875.546 127.318.750
di cui verso parti correlate (*) 93.018.596 126.634.186
ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA 5.703.040 13.300.000
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE ‐‐ 2.425.135
ATTIVITA' CORRENTI 57.931.201 60.174.516
CREDITI DIVERSI 33.571.118 45.883.610
di cui verso parti correlate (*) 15.079.622 28.275.924
DISPONIBILITÀ LIQUIDE 24.360.083 14.290.906
TOTALE ATTIVITA' 928.573.563 1.028.779.970
PASSIVITA' 31.12.2017 31.12.2016
PATRIMONIO NETTO 890.656.406 978.051.532
CAPITALE SOCIALE 328.062.554 332.862.595
RISERVE 404.901.998 402.559.675
UTILI / (PERDITE) PORTATI A NUOVO 206.725.742 228.398.685
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (49.033.888) 14.230.577
PASSIVITA' NON CORRENTI 1.889.140 2.053.619
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE 468.250 792.000
FONDI PER IL PERSONALE 1.420.890 1.261.619
PASSIVITA' CORRENTI 36.028.017 48.674.819
DEBITI VERSO BANCHE ‐‐ 24
ALTRI DEBITI 31.076.918 36.630.082
di cui verso parti correlate (*) 23.433.597 32.446.441
FONDI PER RISCHI ED ONERI 4.951.099 12.044.713
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 928.573.563 1.028.779.970

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

CIR SPA

CONTO ECONOMICO

(in euro)
2017 2016
RICAVI E PROVENTI DIVERSI 2.860.964 3.801.362
di cui con parti correlate (*) 2.102.137 1.905.199
COSTI PER SERVIZI (5.679.321) (9.119.016)
di cui con parti correlate (*) (70.355) (49.375)
COSTI DEL PERSONALE (5.462.041) (5.557.278)
di cui con parti correlate (*) (94.028) (30.704)
ALTRI COSTI OPERATIVI (1.549.196) (1.752.209)
di cui con parti correlate (*) ‐‐ (54.422)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (1.459.854) (648.305)
RISULTATO OPERATIVO (11.289.448) (13.275.446)
PROVENTI FINANZIARI 1.398.525 1.783.230
di cui con parti correlate (*) 1.394.509 1.752.754
ONERI FINANZIARI (46.069) (59.084)
DIVIDENDI 20.161.501 23.170.023
di cui con parti correlate (*) 14.821.341 21.420.743
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI 2.300.000 1
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (7.695) (514.198)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (66.435.000) (1.009.080)
RISULTATO ANTE IMPOSTE (53.918.186) 10.095.446
IMPOSTE SUL REDDITO 4.884.298 4.135.131
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (49.033.888) 14.230.577
UTILE/(PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ
DESTINATE ALLA DISMISSIONE ‐‐ ‐‐
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (49.033.888) 14.230.577
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) (0,0742) 0,0212
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (in euro) (0,0741) 0,0212

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI

AL 31 DICEMBRE 2017

ai sensi dell'Art. 38.2 del D. Lgs. n. 127/91

SOCIETÀ CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part. sul
cap. soc.
GRUPPO COFIDE
CIR S.p.A. (*) Italia 397.146.183,50 € COFIDE S.p.A. 45,80
GRUPPO CIR
CIR INTERNATIONAL S.A. Lussemburgo 15.000.000,00 € CIR S.p.A. 100,00
CIGA LUXEMBOURG S.à.r.l. Lussemburgo 1.000.000,00 € CIR S.p.A. 100,00
NEXENTI ADVISORY S.r.l. Italia 100.000,00 € CIR S.p.A. 100,00
NEXENTI S.r.l. Italia 50.000,00 € CIR S.p.A. 100,00
JUPITER MARKETPLACE S.r.l. Italia 100.000,00 € NEXENTI S.r.l. 100,00
CIR INVESTIMENTI S.p.A. Italia 12.426.162,00 € CIR S.p.A. 100,00
INSTITUT D'ÉCOLE PRIMAIRE LÉMAN S.A.
(In liquidazione)
Svizzera 3.695.000,00 Chf CIR S.p.A. 94,59
GRUPPO GEDI
GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. (**) Italia 76.303.571,85 € CIR S.p.A. 43,78
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. Italia 195.044.788,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 99,85
(già FINEGIL EDITORIALE S.p.A)
A. MANZONI & C. S.p.A. Italia 21.933.535,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 68,39
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 31,61
100,00
GEDI PRINTING S.p.A. Italia 33.637.114,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 100,00
(già ROTOCOLOR S.p.A.)
GEDI DISTRIBUZIONE S.p.A. Italia 677.608,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 100,00
(già SOMEDIA S.p.A.)
ELEMEDIA S.p.A. Italia 25.000.000,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 100,00
GEDI DIGITAL S.r.l Italia 278.846,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 82,07
(già NEXTA S.r.l.) GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 17,93
100,00
MO-NET S.r.l. Italia 35.800,00 € GEDI DIGITAL S.r.l 83,00
GRUPPO SOGEFI
SOGEFI S.p.A. (***) Italia 62.293.395,84 € CIR S.p.A. 55,39
SOGEFI FILTRATION ITALY S.p.A. Italia 8.000.000,00 € SOGEFI S.p.A. 99,88
(già SOGEFI ITALY S.p.A.)
SOGEFI FILTRATION S.A.
(già SOGEFI FILTRATION FRANCE S.A.)
Francia 120.596.780,00 € SOGEFI S.p.A. 99,99998
SOGEFI FILTRATION Ltd Regno Unito 5.126.737,00 £GBP SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION SPAIN S.A.U. Spagna 14.249.084,96 € SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION d.o.o. Slovenia 10.291.798,00 € SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI SUSPENSIONS S.A. Francia 73.868.383,00 € SOGEFI S.p.A. 99,999
(già SOGEFI SUSPENSIONS FRANCE S.A.)
FILTER SYSTEMS MAROC S.a.r.l. Marocco 1.000.000,00 AED SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION RUSSIA LLC Russia 6.800.000,00 SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI GESTION S.A.S. Francia 100.000,00 € SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI U.S.A. Inc. Stati Uniti 20.055.000 \$USA SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. Francia 54.938.125,00 € SOGEFI S.p.A. 100,00
(già SOGEFI AIR & REFROIDISSEMENT FRANCE S.A.S.)
SOGEFI FILTRATION DO BRASIL Ltda Brasile 103.713.074,00 Real SOGEFI FILTRATION S.A. 86,1084
SOGEFI FILTRATION SPAIN S.A.U. 13,8915
SOGEFI SUSPESION BRASIL Ltda 0,0000010
100,00
SOGEFI FILTRATION ARGENTINA S.A. Argentina 57.235.407,00 Pesos SOGEFI FILTRATION S.A. 99,4242
SOGEFI FILTRATION ITALY S.p.A. 0,5757
99,9999
Ragione sociale Sede Capitale
sociale
Valuta Imprese % di part. sul
legale partecipanti cap. soc.
SHANGHAI SOGEFI AUTO PARTS Co., Ltd Cina 13.000.000,00 \$USA SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI (SUZHOU) AUTO PARTS CO., Ltd Cina 37.400.000,00 \$USA SOGEFI S.p.A. 100,00
ALLEVARD SPRINGS Ltd Regno Unito 4.000.002,00 £GBP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI PC SUSPENSIONS GERMANY GmbH Germania 50.000,00 € SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI SUSPENSION ARGENTINA S.A. Argentina 48.858.410,00 Pesos SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 90,19
SOGEFI SUSPENSIONS BRASIL Ltda 9,80
IBERICA DE SUSPENSIONES S.L. (ISSA) Spagna 10.529.668,00 € SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,99
50.00
SOGEFI SUSPENSION BRASIL Ltda Brasile 37.161.683,00 Real SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,997
ALLEVARD SPRINGS Ltd 0,003
100,00
UNITED SPRINGS Ltd Regno Unito 4.500.000,00 £GBP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
UNITED SPRINGS B.V. Olanda 254.979,00 € SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SHANGHAI ALLEVARD SPRING Co., Ltd Cina 5.335.308,00 € SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 60,58
UNITED SPRINGS S.A.S. Francia 5.109.000,00 € SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI HD SUSPENSIONS Pvt Ltd Germania 50.000,00 € SOGEFI PC SUSPENSIONS GERMANY GmbH 100,00
(già LUHN & PULVERMACHER–DITTMANN & NEUHAUS
GmbH)
S.ARA COMPOSITE S.A.S. Francia 13.000.000,00 € SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 96,15
SOGEFI M.N.R. ENGINE SYSTEMS INDIA Pvt Ltd India 21.254.640,00 Inr SOGEFI FILTRATION S.A. 45,00
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 24,98
SYSTEMES MOTEURS CHINA S.à.r.l. 0,02
70,00
ALLEVARD IAI SUSPENSIONS Pvt Ltd India 423.753.280,00 Inr SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 75,67
SOGEFI AIR & COOLING CANADA CORP. Canada 9.393.000,00 Cad SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING USA Inc. Stati Uniti 100,00 \$USA SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SYSTÈMES MOTEURS CHINA S.à.r.l. Lussemburgo 12.500,00 € SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI ENGINE SYSTEMS MEXICO S. de R.L. de Mexico 20.003.000,00 Mxn SOGEFI AIR & COOLING CANADA CORP. 99,999995
C.V.
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 0,000005
100,00
S.C. SOGEFI AIR & COOLING S.r.l. Romania 7.087.610,00 Ron SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 99,9997
SOGEFI FILTRATION SPAIN S.A.U. 0,003
100,00
SOGEFI ENGINE SYSTEMS HONG KONG Ltd Hong Kong 1.000,00 Hkd SYSTÈMES MOTEURS CHINA S.à.r.l. 100,00
SOGEFI SUSPENSIONS HEAVY DUTY ITALY S.r.l. Italia 6.000.000,00 € SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88
SOGEFI SUSPENSIONSPASSENGER CAR ITALY Italia 8.000.000,00 € SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88

(**) 45,75% al netto delle azioni proprie in portafoglio

(***) 56,66 % al netto delle azioni proprie in portafoglio

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part. sul
cap. soc.
GRUPPO KOS
KOS S.p.A. Italia 8.848.103,70 € CIR S.p.A. 59,53
OSPEDALE DI SUZZARA S.p.A. Italia 120.000,00 € KOS S.p.A. 99,90
MEDIPASS S.r.l. Italia 700.000,00 € KOS S.p.A. 100,00
ELSIDA S.r.l. Italia 100.000,00 € MEDIPASS S.r.l. 100,00
ECOMEDICA S.p.A. Italia 380.000,00 € MEDIPASS S.r.l. 98,31
MEDIPASS HEALTHCARE LTD Regno Unito 5.997,00 £GBP MEDIPASS S.r.l. 98,00
CLEARMEDI HEALTHCARE LTD India 10.717.240,00 Inr MEDIPASS S.r.l. 79,14
CLEARVIEW HEALTHCARE LTD 20,86
100,00
MEDIPASS HEALTHCARE LEEDS & BELFAST LTD Regno Unito 1.000,00 £GBP MEDIPASS HEALTHCARE LTD 100,00
MEDIPASS LEEDS LTD (già HTI LEEDS) Regno Unito 2,00 £GBP MEDIPASS HEALTHCARE LEEDS &BELFAST LTD 100,00
MEDIPASS BELFAST LTD (già HTI IRELAND) Regno Unito 2,00 £GBP MEDIPASS HEALTHCARE LEEDS &BELFAST LTD 100,00
KOS CARE S.r.l. Italia 2.550.000,00 € KOS S.p.A. 100,00
POLO GERIATRICO RIABILITATIVO S.p.A. Italia 320.000,00 € RESIDENZE ANNI AZZURRI S.r.l. 96,00
CLEARVIEW HEALTHCARE LTD India 4.661.880,00 Inr MEDIPASS S.r.l. 85,19
HSS REAL ESTATE S.r.l. Italia 2.064.000,00 € KOS S.p.A. 100,00
ABITARE IL TEMPO S.r.l. Italia 100.826,00 € KOS CARE S.r.l. 54,00
SANATRIX S.r.l. Italia 843.700,00 € KOS CARE S.r.l. 76,97
SANATRIX GESTIONI S.r.l. Italia 300.000,00 € SANATRIX S.r.l. 99,61
JESILAB S.r.l. Italia 80.000,00 € KOS CARE S.r.l. 100,00
FIDIA S.r.l. Italia 10.200,00 € KOS CARE S.r.l. 60,00
VILLA MARGHERITA Italia 20.000,00 € KOS CARE S.r.l. 100,00
KOS SERVIZI SOCIETÀ CONSORTILE a r.l. Italia 115.000,00 € KOS S.p.A. 3,68
KOS CARE S.r.l. 83,05
MEDIPASS S.r.l. 2,07
OSPEDALE DI SUZZARA S.p.A. 2,15
SANATRIX GESTIONI S.r.l. 3,02
ABITARE IL TEMPO S.r.l. 4,94
FIDIA S.r.l. 0,43
JESILAB S.r.l. 0,43
ELSIDA S.r.l. 0,23
100,00

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ A CONTROLLO CONGIUNTO E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part. sul
cap. soc.
GRUPPO CIR
DEVIL PEAK S.r.l. Italia 69.659,00 € NEXENTI S.r.l. 36,16
GRUPPO GEDI
LE SCIENZE S.p.A. Italia 103.400,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 50,00
HUFFINGTONPOST ITALIA S.r.l. Italia 250.000,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 49,00
EDITORIALE CORRIERE ROMAGNA S.r.l. Italia 1.756.766,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 49,00
EDITORIALE LIBERTÀ S.p.A. Italia 1.000.000,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 35,00
ALTRIMEDIA S.p.A. Italia 517.000,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 35,00
PERSIDERA S.p.A. Italia 21.428.572,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 30,00
GRUPPO SOGEFI
MARK IV ASSET (Shanghai) AUTO PARTS Co., Cina 5.000.000,00 CNY SOGEFI ENGINE SYSTEMS HONG KONG Ltd 50,00
Ltd
GRUPPO CIR INTERNATIONAL
KTP GLOBAL FINANCE S.C.A. Lussemburg 566.573,75 € CIR INTERNATIONAL S.A. 47,55
o
GRUPPO KOS
APOKOS REHAB PVT Ltd India 169.500.000,00 Inr KOS S.p.A. 50,00

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO (*)

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part. sul
cap. soc.
GRUPPO GEDI
ENOTRYA S.r.l. (in liquidazione) Italia 75.000,00 € GEDI DIGITAL S.r.l. 70,00
CELLULARMANIA.COM S.r.l. (in liquidazione) Italia 10.400,00 € GEDI DIGITAL S.r.l. 100,00
KSOLUTIONS S.r.l. (in liquidazione) Italia 100.000,00 € GEDI DIGITAL S.r.l. 100,00
CLUB D.A.B. ITALIA – CONSORTILE S.p.A. Italia 240.000,00 € ELEMEDIA S.p.A. 37,50
LIGURIA PRESS S.r.l. Italia 240.000,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 20,00
GRUPPO KOS
OSIMO SALUTE S.p.A. Italia 750.000,00 € ABITARE IL TEMPO S.r.l. 25,50
GRUPPO CIR INTERNATIONAL
KTP GLOBAL FINANCE MANAGEMENT S.A. Lussemburgo 31.000,00 € CIR INTERNATIONAL S.A. 46,00

(*) Partecipazioni non significative, non operative o di recente acquisizione, se non diversamente indicato

PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETÀ VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part. sul
cap. soc.
GRUPPO GEDI
AGENZIA A.N.S.A. S. COOP. a.r.l. Italia 10.783.355,63 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 3,68
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 20,59
24,26
CONSULEDIT S. CONSORTILE a.r.l.
(in liquidazione)
Italia 20.000,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 6,64
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 9,18
15,82
IMMOBILIARE EDITORI GIORNALI S.r.l. Italia 830.462,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 7,96
CONSORZIO EDICOLA ITALIANA Italia 51.497,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 16,67
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 16,67
33,33
FCA servizi per l'industria S. consortile p.A. Italia 1.652.669,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 1,50
AGENZIA INFORMATIVA ADRIATICA d.o.o. Slovenia 12.768,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 19,00
AUDIRADIO S.r.l. (in liquidazione) Italia 258.000,00 € A. MANZONI & C. S.p.A. 7,50
PRESTO TECHNOLOGIES Inc. (non operativa) Stati Uniti 7.663.998,4 \$USA GEDI DIGITAL S.r.l. 7,83
D-SHARE S.r.l. Italia 110.950,02 € GEDI DIGITAL S.r.l. 10,96
TELELIBERTÀ S.p.A. Italia 2.200.000,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 4,32
PREMIUM PUBLISHER NETWORK consorzio Italia 19.426,00 € GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 16,96
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 7,00
23,96
TAVOLO EDITORI RADIO S.r.l. Italia 110.000,00 € ELEMEDIA S.p.A. 12,50
C.S.E.D.I. consorzio Italia 103.291,38 € GEDI DISTRIBUZIONE S.p.A. 11,11
FIDIMPRESA S. Coop p.A. Italia 15.480.000,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 0,01
TRENTO PRESS SERVICE S.r.l. Italia 260.000,00 € GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 1,60
GRUPPO SOGEFI
AFICO FILTERS S.A.E. Egitto 14.000.000,00 EGP SOGEFI ITALY S.p.A. 17,77
GRUPPO KOS
FONDO SPAZIO SANITÀ Italia 80.756.000,00 € KOS CARE S.r.l. 1,11

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE E IN ALTRE SOCIETÀ NON INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO

(in euro o valuta)
Ragione sociale
Sede Capitale Imprese % di part. sul
Valuta
legale
sociale
partecipanti cap. soc.
GRUPPO CIR
FINAL S.A. (in liquidazione) Francia 2.324.847,00 € CIGA LUXEMBOURG S.à.r.l. 47,73
Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
include immobilizzazioni immateriali per
€1.138,3 milioni, di cui €439,6 milioni relativi
ad avviamento ed €541,4 milioni relativi ad
attività immateriali a vita utile indefinita.
La recuperabilità dei valori iscritti in bilancio
è verificata dagli amministratori della
Capogruppo almeno annualmente ed ogni
volta che si manifestano indicatori di
potenziale riduzione di valore, confrontando
il valore contabile con la stima del valore
recuperabile attraverso un test di
impairment.
Il Gruppo ha determinato il valore
recuperabile dell'avviamento e delle attività
immateriali a vita utile indefinita, stimando il
valore d'uso con la metodologia della
attualizzazione dei flussi finanziari futuri
attesi. Tale metodologia è caratterizzata da
un elevato grado di complessità e dall'utilizzo
di stime, per loro natura incerte e soggettive,
con riferimento ai seguenti elementi:
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, dei flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi e dei
tassi di crescita previsionali;
i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
recuperabilità dell'avviamento e delle attività
immateriali a vita utile indefinita un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo;
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei dati previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanziari
futuri attesi alla base del test di
impairment;
analisi della ragionevolezza delle ipotesi
adottate dal Gruppo nella
predisposizione dei dati previsionali;
esame degli scostamenti tra i dati
previsionali degli esercizi precedenti e i
dati consuntivati al fine di comprendere
l'accuratezza del processo di stima
adottato dal Gruppo;
confronto tra i flussi finanziari futuri attesi
alla base del test di impairment e i flussi
previsti nei dati previsionali ed analisi
della ragionevolezza degli eventuali
scostamenti;
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
del modello del test di impairment e delle
relative assunzioni, anche attraverso il
confronto con dati e informazioni esterni;
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
esplicative al bilancio consolidato con
riferimento all'avviamento, alle attività
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
immateriali a vita utile indefinita ed al
test di impairment.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
include fondi per rischi ed oneri per €140,1
milioni, di cui €25,5 milioni relativi al fondo
vertenze in corso, €13,0 milioni al fondo
oneri di ristrutturazione, €18,2 al fondo
garanzia prodotti ed €83,4 milioni al fondo
rischi diversi.
Gli amministratori descrivono nelle note
esplicative i più significativi contenziosi in
corso, nonché le recenti indagini giudiziarie
relative alla GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. e
ad alcune delle sue controllate.
La valutazione dei fondi rischi e oneri
comporta la formulazione di stime da parte
degli amministratori con riferimento alle
passività potenziali a carico del Gruppo. Tali
stime sono caratterizzate da una elevata
complessità ed incertezza.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
valutazione dei fondi per rischi ed oneri un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
Le principali procedure di revisione svolte
hanno incluso:
comprensione del processo di
valutazione dei fondi per rischi ed oneri
e del relativo ambiente informatico,
esame della configurazione e messa in
atto dei controlli e procedure per
valutare l'efficacia operativa dei controlli
ritenuti rilevanti;
analisi degli scostamenti tra la stima
contabile dei fondi per rischi ed oneri
degli esercizi precedenti e i valori
consuntivati a seguito della successiva
definizione dei contenziosi, al fine di
comprendere l'accuratezza del processo
di valutazione adottato;
ottenimento di informazioni, tramite
richiesta scritta ai consulenti legali che
assistono il Gruppo, in merito alla
valutazione del rischio di soccombenza
nei contenziosi in essere ed alla
quantificazione della relativa passività;
per i principali contenziosi, analisi delle
assunzioni adottate nella determinazione
dei fondi per rischi ed oneri, attraverso
colloqui con le funzioni aziendali
coinvolte ed i consulenti legali, ed analisi
della documentazione di supporto;
analisi degli eventi occorsi
successivamente alla data di riferimento
del bilancio che forniscano elementi
informativi utili alla valutazione dei fondi
per rischi ed oneri;
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
esplicative al bilancio consolidato con
riferimento ai fondi per rischi ed oneri.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
In data 27 giugno 2017 è stata perfezionata
dalla società controllata GEDI Gruppo
Le principali procedure di revisione svolte
hanno incluso:
Editoriale S.p.A. l'operazione di acquisizione
della società Italiana Editrice S.p.A. e delle
società da questa controllate ("Gruppo
ITEDI").
Nel corso del 2017 gli amministratori della
comprensione del processo adottato
dagli amministratori della società
controllata per l'allocazione del prezzo
pagato per l'acquisizione del Gruppo
ITEDI;
società controllata, anche con il supporto di
consulenti esterni, hanno completato la
rilevazione contabile dei fair value delle
attività acquisite e delle passività assunte
alla data di acquisizione del controllo. Gli
amministratori della società controllata
hanno determinato il fair value delle attività
analisi della relazione predisposta dai
consulenti esterni incaricati dalla società
controllata per la determinazione dei fair
value delle attività acquisite e delle
passività assunte derivanti
dall'acquisizione del Gruppo ITEDI;
acquisite e delle passività assunte attraverso
l'applicazione del metodo "Multi-Period
Excess Earnings". Tale metodologia è
caratterizzata da un elevato grado di
complessità e dall'utilizzo di stime, per loro
natura incerte e soggettive, circa:
coinvolgimento di esperti del network
KPMG, nell'esame della ragionevolezza
del modello di allocazione e valutazione
nonché delle relative assunzioni, anche
attraverso il confronto con dati e
informazioni esterni:
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico del Gruppo ITEDI e del
settore di appartenenza;
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
esplicative al bilancio consolidato con
i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
riferimento all'operazione.
Per tali ragioni e per la rilevanza
dell'operazione abbiamo considerato il
processo di allocazione del prezzo pagato
per l'acquisizione del Gruppo ITEDI un
Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Aspetto chiave
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017
include partecipazioni in imprese controllate
per €573,8 milioni, riferite alla società
controllata CIR S.p.A
Almeno annualmente gli amministratori
verificano la presenza di indicatori di
potenziale riduzione di valore e, qualora ve
ne siano, procedono all'analisi della
recuperabilità del valore di carico di tali
partecipazioni, confrontandolo con il relativo
valore determinato con la metodologia
dell'attualizzazione dei flussi finanziari futuri
attesi. Tale metodologia è caratterizzata da
un elevato grado di complessità e dall'utilizzo
di stime, per loro natura incerte e soggettive,
con riferimento ai seguenti elementi:
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, dei flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi e dei
tassi di crescita previsionali;
- i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
Per tali ragioni, abbiamo considerato la
valutazione delle partecipazioni in imprese
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società;
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei dati previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanziari
futuri attesi alla base del test di
impairment ;
analisi della ragionevolezza delle ipotesi
adottate dalla Società nella
predisposizione dei dati previsionali;
esame degli scostamenti tra i dati
previsionali degli esercizi precedenti e i
dati consuntivati al fine di comprendere
l'accuratezza del processo di stima
adottato dalla Società;
confronto tra i flussi finanziari futuri attesi
alla base del test di impairment e i flussi
previsti nei dati previsionali ed analisi
della ragionevolezza degli eventuali
scostamenti;
coinvolgimento di esperti del network
controllate un aspetto chiave dell'attività di
revisione.
KPMG nell'esame della ragionevolezza
del modello del test di impairment e delle
relative assunzioni, anche attraverso il
confronto con dati e informazioni esterni;
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
esplicative al bilancio d'esercizio con
riferimento alla valutazione delle
partecipazioni.

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