AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Carel Industries

Annual Report Mar 29, 2021

4037_10-k_2021-03-29_cc286b75-c998-479f-b6ad-3ef88a95ac79.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

BILANCIO CONSOLIDATO

Relazione sulla gestione al bilancio

al 31 dicembre 2020

Indice

Relazione sulla gestione al bilancio al 31 dicembre 2020 3
Lettera agli azionisti 6
Struttura del gruppo CAREL INDUSTRIES 8
Organi Sociali 9
Attività e mercati 11
Altri fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 19
Sintesi della gestione e andamento economico finanziario del Gruppo 23
Sintesi andamento economico e finanziario della Società Capogruppo 28
Risorse umane e organizzazione 31
Attività di ricerca e sviluppo 2020 35
Prospettive sull'andamento dell'esercizio in corso 40
Prospetti di Bilancio Consolidato e Note Esplicative al 31 dicembre 2020 43
Situazione Patrimoniale e finanziaria consolidata 45
Conto economico consolidato 46
Rendiconto finanziario consolidato 47
Variazioni del patrimonio netto consolidato 48
NOTE ESPLICATIVE 50
Altre informazioni relative alle società controllate 106
Fatti di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio 107
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98
e dell'art. 81–ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e
successive modifiche ed integrazioni 108
Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato 109

Lettera agli azionisti

Cari Azionisti,

il 2020 è stato un anno sfidante che ha messo a dura prova la tenuta economica e sociale di ampie aree geografiche del pianeta a causa della diffusione pandemica del Coronavirus/COVID-19. Sebbene gli impatti della pandemia su CAREL siano stati particolarmente importanti, anche a causa della chiusura temporanea di alcuni impianti fondamentali come quello cinese e quelli italiani, il Gruppo ha saputo reagire con grande tempestività ed efficacia. Ciò è testimoniato dalle performance raggiunte nel corso dell'anno che si è da poco concluso e che presento con orgoglio: i ricavi consolidati a fine 2020 hanno infatti registrato un andamento positivo, con un incremento del 1,3% a cambi correnti (+2,8% a cambi costanti); tale risultato è ancora più significativo se si tiene in considerazione che è avvenuto raggiungendo una profittabilità, intesa come incidenza dell'EBITDA sui ricavi (EBITDA margin), addirittura più alta rispetto al livello del 2019 e questo nonostante la leva operativa non abbia dispiegato pienamente i suoi effetti. Crescita e profittabilità si sono poi riflessi sulla robusta generazione di cassa che ha permesso di ridurre in maniera consistente il debito netto, passato da circa 62 milioni a meno di 50 milioni con una contrazione quindi pari a circa il 20%.

La capacità del Gruppo di essere resiliente, cioè di sapersi adattare velocemente a scenari inattesi e complessi è stata quindi dimostrata anche nell'ultimo anno ed è basata su una serie di scelte strategiche adottate nel corso del tempo: anzitutto il cosiddetto mirroring produttivo, duplicare cioè in più stabilimenti i processi in modo che si possano assemblare contemporaneamente, in almeno due siti, una significativa percentuale del portafoglio prodotti del Gruppo. Questo ha permesso di spostare rapidamente la produzione di alcune referenze da uno stabilimento ad un altro durante i vari lock-down che hanno colpito i diversi continenti.

A ciò si aggiunge la diversificazione delle applicazioni, dei settori e delle aree geografiche nelle quali operiamo, che seguono cicli e tendenze differenti e sono quindi naturalmente capaci di limitare la volatilità complessiva. Infine, particolarmente importante in un periodo così complesso è stato il piano di contenimento dei costi operativi che ha consentito un ulteriore efficientamento aziendale, i cui effetti si protrarranno anche negli anni a venire.

In CAREL, però, abbiamo fatto un passo in più. Non ci siamo limitati a contenere i danni durante la pandemia ma abbiamo cercato di interpretare al meglio i cambiamenti permanenti che un evento così pervasivo ha avuto e avrà in futuro: la crescente attenzione alla qualità dell'aria, il sempre maggiore utilizzo del lavoro da remoto e quindi una forte richiesta di connettività, la spinta verso comportamenti e abitudini che garantiscano il rispetto dell'ambiente saranno trend che incideranno fortemente sulle dinamiche dei settori nel quale il Gruppo è attivo. E' proprio per questo che anche nel 2020 abbiamo continuato ad investire in maniera consistente (circa 17,5 milioni pari a 5,3% dei suoi ricavi) nell'attività di ricerca, sviluppo e innovazione, in modo tale da poter continuare a giocare un ruolo da protagonisti a livello globale nelle nostre nicchie di mercato.

Infine, l'attenzione alla sostenibilità che ci ha sempre caratterizzato, espressa nei nostri prodotti in termini di efficienza energetica e sostegno alla transizione verso gas refrigeranti meno dannosi per l'atmosfera, è stata ulteriormente rafforzata attraverso la creazione di un "ESG team": un team interfunzionale con il compito di rendere la cultura della sostenibilità sempre più conosciuta e condivisa all'interno del Gruppo.

Tutto ciò è il frutto di una visione strategica a lungo termine che poggia però su un solido elemento umano, spesso non facilmente individuabile o definibile ma che per il Gruppo costituisce, tra tutti, l'asset più importante: passione, entusiasmo, ottimismo e orientamento al risultato, sono queste infatti le caratteristiche che da sempre guidano l'azione delle donne e degli uomini che hanno fatto e continueranno a fare di CAREL una storia di successo.

Il Presidente Luigi Rossi Luciani

"...Tre sono i pilastri strategici su cui tali risultati poggiano: crescita organica, espansione per linee esterne e forte attenzione agli aspetti di connettività e innovazione..."

Struttura del gruppo CAREL INDUSTRIES

L'organigramma societario del Gruppo al 31 dicembre 2020 è di seguito rappresentato:

*= 1% posseduto da CAREL FRANCE SAS

Organi Sociali

Vice presidente esecutivo
Luigi Nalini
Amministratore Delegato
Francesco Nalini
Amministratore Esecutivo
Carlotta Rossi Luciani
Amministratore Indipendente
Cinzia Donalisio
Amministratore Indipendente
Marina Manna
Amministratore Indipendente
Giovanni Costa
Collegio Sindacale
Presidente
Saverio Bozzolan
Sindaco effettivo
Paolo Ferrin
Sindaco effettivo
Claudia Civolani
Sindaco supplente
Giovanni Fonte
Sindaco supplente
Fabio Gallio
Società di revisione
Deloitte & Touche SpA
Comitato Controllo e Rischi
Presidente
Marina Manna
Membro
Cinzia Donalisio
Membro
Giovanni Costa
Comitato Remunerazione
Presidente
Cinzia Donalisio
Membro
Marina Manna
Membro
Giovanni Costa
Organismo di vigilanza ex Dlgs 231/2001
Presidente OdV
Fabio Pinelli
Componente OdV
Arianna Giglio
Componente OdV
Alessandro Grassetto
Consiglio di Amministrazione Presidente Luigi Rossi Luciani

Attività e mercati

CAREL opera nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello globale di componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate (hardware e software) per raggiungere perfomance di alta efficienza energetica nel controllo e nella regolazione di apparecchiature e impianti nei mercati del condizionamento dell'aria ("HVAC") e della refrigerazione (complessivamente "HVAC/R"). In questo contesto, CAREL progetta, produce e commercializza soluzioni di controllo e umidificazione nell'ambito dei segmenti applicativi:

Con riferimento al settore del condizionamento, mercato HVAC (Heating Ventilation Air Conditioning), CAREL offre soluzioni da integrare sia in singole unità, quali pompe di calore, shelter, rooftop, Computer Room Air Conditioner (cd. CRAC), chiller e centrali di trattamento dell'aria. Le applicazioni principali riguardano i data centers, l'industria di processo, le applicazioni commerciali, che sono principalmente rappresentate dalla fornitura di componenti per i sistemi di condizionamento dell'aria degli edifici commerciali e infine le applicazioni residenziali dove CAREL è focalizzata quasi esclusivamente nelle soluzioni di controllo per le pompe di calore.

Di seguito alcuni schemi rappresentativi dei sistemi CAREL:

• per applicazioni nel campo del condizionamento dei Data Center:

• per centrali trattamento dell'aria:

Nel settore della refrigerazione, invece, l'azienda è specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di controllo nell'ambito dei segmenti applicativi Food Retail e Food Service. L'offerta CAREL è:

• per singole unità frigorifere quali beverage cooler , plug-

in refrigerator e display cabinets;

  • per sistemi di refrigerazione commerciale complessi e interconnessi, quali quelli per supermercati di ogni dimensione, convenience store e punti di ristoro;
  • per sistemi di supervisione per la singola macchina così come per impianti e per centri remoti di supervisione.

Esempio di applicazione delle soluzioni CAREL in refrigerazione commerciale Food Retail (Supermarket):

Esempio di applicazione delle soluzioni CAREL in refrigerazione commerciale Food Service (Quick Service Restaurant)

Esempio di applicazione delle soluzioni CAREL in refrigerazione commerciale Food Service (Beverage Cooler)

L'offerta si completa con la fornitura di servizi collegati alle soluzioni CAREL quali per esempio l'attività di commissioning ovvero lavori su commessa, servizio di gestione e monitoraggio da remoto degli impianti e delle componenti applicative HVAC/R del Gruppo, che permette il "dialogo" tra i service center aziendali e i clienti finali, abbonamenti per servizi dedicati alla gestione e controllo da remoto di impianti e macchinari tramite l'elaborazione dei dati raccolti sfruttando le proprietà Internet of Things.

La proposta IoT è sviluppata e integra le soluzioni specifiche dei mercati HVAC e Refrigerazione tramite soluzioni sia in cloud che on-premise. Fanno parte della proposta analisi tramite benchmark, statistiche, allarmi e reportistica standard, con cui ciascun utente può ottimizzare le attività quotidiane diventando più efficace nel raggiungimento dei propri obiettivi in termini di

servizi, energia, qualità e marketing. Lo sviluppo di tali attività costituisce un elemento di rilevanza strategica per CAREL, anche in prospettiva futura.

Esempio di soluzioni IoT per i mercati HVAC e Refrigerazione

Il Gruppo opera nel mondo con 27 società; i siti produttivi sono 9 localizzati in Italia, Croazia, Germania, Cina, Stati Uniti e Brasile.

Overview Mercato Globale

Il mercato della refrigerazione commerciale ha riscontrato nel 2020 una flessione come conseguenza diretta e tangibile del diffondersi della pandemia COVID19 e delle misure restrittive adottate per contenerne la diffusione; la contrazione del mercato ha riguardato prevalentemente il segmento Food Service legato ai business models dell'HoReCA. Gli operatori finali del settore hanno ovviamente registrato fortissimi cali che si sono chiaramente ripercossi in tutta la relativa filiera produttiva di OEMs e Dealers di unità frigorifere.

Il segmento Food Retail è stato sicuramente meno influenzato dagli effetti della pandemia con vendite al dettaglio nella grande distribuzione organizzata in forte espansione durante le principali ondate di lockdowns avvenuti nel 2020; le limitazioni agli spostamenti e le modifiche delle abitudini di acquisto dal Food Away From Home al Food At Home hanno di fatto incrementato le vendite al dettaglio e l'e-commerce. La filiera di fornitura prevalentemente costituita di OEMs, Contractors e System Integrators ha registrato in ogni caso una forte contrazione degli investimenti data dalla cautela e incertezza nel settore. L'attenzione e gli investimenti sono stati infatti maggiormente impiegati per migliorare la sicurezza e l'esperienza di acquisto durante la pandemia. In termini di formati di punto vendita si conferma la propensione per gli acquirenti, e di conseguenza degli operatori di settore, per le superfici medio/piccole e per i negozi di prossimità.

Il diffondersi della pandemia ha influito anche sul mercato HVAC sebbene con effetti diversi a seconda degli specifici segmenti di mercato. Nel segmento Commercial, si è registrato un sostanziale rallentamento del mercato legato al comfort, all'hospitality e al wellness, compensato dagli investimenti nell'healthcare e dalla presa di consapevolezza dell'importanza della salubrità e qualità dell'aria negli ambienti, tema su cui gli impianti HVAC giocano un ruolo determinante. Per quanto riguarda il segmento Industrial, l'accelerazione importante di macrotrend già presenti nel mercato (ad esempio, smart working e l'uso di sistemi di videoconferenza, lo sviluppo di servizi cloud come lo streaming…) hanno contribuito alla vitalità del settore dei datacenter. In ambito Residential, infine, continua il trend di sviluppo relativo all'introduzione e diffusione di tecnologie sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale.

Overview del Business

In tale contesto l'andamento della gestione 2020 mostra per il gruppo CAREL un risultato positivo con una crescita del fatturato complessivo del 1,3% mentre a cambi costanti l'incremento è stato del 2,8%.

RICAVI PER SEGMENTO DI BUSINESS

Il mix dei ricavi per area di business mostra una crescita del segmento HVAC dell' 1,0% a cambi correnti e del 2,1% a cambi costanti. Nel 2020 l'aumento del fatturato nel business della refrigerazione presenta un incremento, rispetto al 2019, del 2,6% a cambi correnti e del 5,0% a cambi costanti. Complessivamente, quindi, il core business (rappresentato da Refrigerazione e HVAC) è cresciuto del 1,5% (3,1% a cambi costanti).

Come riportato nei precedenti paragrafi gli impatti del diffondersi della pandemia si sono manifestati principalmente nel corso del secondo trimestre dell'esercizio, in particolare nei mesi di aprile e maggio, mesi in cui i vari lockdown hanno rallentato le attività produttive del Gruppo e la capacità di servire i clienti finali a causa delle difficoltà logistiche. Tale effetti negativi sono stati compensati da performance molte positive nel mese di giugno che hanno contenuto, sul semestre, la contrazione dei ricavi (-0,1% nel settore Refrigerazione e -5% nel settore HVAC). Parte degli effetti della riorganizzazione produttiva e logistica hanno avuto un impatto positivo nei mesi di luglio, settembre e ottobre con ricavi superiori ai periodi precedenti in entrambi i mercati grazie anche alla focalizzazione delle attività di vendite in quelle nicchie di mercato meno influenzate dalla pandemia.

Di seguito la tabella mostra per area di Business l'andamento dei ricavi in migliaia di Euro:

Andamento dei ricavi 2020 2019 Delta % Delta fx %
Ricavi HVAC 217.498 215.366 1,0% 2,1%
Ricavi REF 110.337 107.578 2,6% 5,0%
Totale Ricavi Core 327.836 322.943 1,5% 3,1%
Ricavi No Core 3.775 4.415 (14,5%) (14,5%)
Totale Ricavi 331.610 327.358 1,3% 2,8%

RICAVI PER AREA GEOGRAFICA

Sul fronte delle aree geografiche la crescita è stata guidata dall'area EMEA (+4,3% e +5,0% a cambi costanti) trainata in particolare dall'incremento dei ricavi nei paesi dell'Europa orientale con performance anche double digit a seconda del mercato di destinazione.

In particolare il mercato della refrigerazione ha performato particolarmente bene nonostante le avverse condizioni di settore sia tramite il consolidamento di nuove opportunità sia tramite la materializzazione di progetti di vendita per soluzioni ad alta efficienza. Nel mercato HVAC si sottolinea il contributo dato dagli interventi in ambito Healthcare e Indoor Air Quality e si conferma il trend positivo relativo al segmento residenziale. Dette sovraperformance rispetto al mercato sono state in grado di compensare situazioni

negative in alcuni paesi sia per uno spiccato effetto della pandemia in atto sia per fenomeni locali di particolare cautela agli investimenti.

L'America del Nord ha subito una contrazione dei ricavi del 9,4% (-7,7% a cambi costanti); tale diminuzione è dovuta principalmente all'elevato impatto della pandemia COVID19 che ha fortemente impattato il segmento Food Service.

Il Sud America presenta una crescita positiva dei ricavi a cambi costanti (+10,1%) in entrambi i mercati di riferimento ed in particolare in Brasile; permane invece la stagnazione economica nel resto del continente in particolare in Argentina. Il forte deprezzamento del reail brasiliano ha inciso in maniera significativa sulla performance a cambi correnti che ha fatto registrare una contrazione complessiva dei ricavi del 12,8%.

Infine l'Asia presenta ricavi in diminuzione del 1,0% a cambi correnti ma in crescita dello 1,0% a cambi costanti, in particolare il mercato della refrigerazione ha registrato un significativo rialzo nonostante un inizio anno in calo dovuto alla pandemia covid19; il Gruppo è infatti riuscito a cogliere importanti ordini alla ripresa generale dell'economia, soprattutto nella seconda metà del 2020 sia nei segmenti Food Retail che Food Service sia in HVAC, in particolare in ambito Datacenter.

Di seguito si riporta la suddivisione dei ricavi per area geografica in migliaia di Euro:

Andamento dei ricavi 2020 2019 Delta % Delta fx %
Europa, Medio Oriente e Africa 236.267 226.470 4,3% 5,0%
APAC 49.714 50.205 (1,0%) 1,0%
Nord America 38.456 42.461 (9,4%) (7,7%)
Sud America 7.173 8.222 (12,8%) 10,1%
Ricavi netti 331.610 327.358 1,3% 2,8%

Quotazione sul mercato telematico azionario (MTA)

In data 11 giugno 2018 Carel Industries S.p.A. è stata ammessa alla quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario (MTA) segmento STAR gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Nel corso del 2020 il valore del titolo è cresciuto del 38,4% attestandosi a Euro 19,18 per azione l'ultimo giorno di contrattazioni dell'anno. Tale crescita risulta ancora più marcata se si prende in considerazione il prezzo iniziale di collocamento, pari a Euro 7,20 per azione: in questo caso, la crescita registrata è stata pari al 166,4%. Il volume medio giornaliero scambiato nel corso del 2020 è stato pari a circa 63.000 pezzi, mentre il prezzo massimo raggiunto nello stesso periodo è stato pari a Euro 20,50 per azione.

Il titolo Carel Industries al 31 dicembre 2020:

Quotazione mercato: MTA Segmento STAR di Borsa
Italiana
Codice Isin: IT005331019
Ticker: CRL
Indici: FTSE All-share Capped, FTSE Italia
All-Share,
FTSE Italia Mid Cap, FTSE Italia
Star, FTSE Italia Industria, FTSE
Italia Edilizia e Materiali
Capitale Sociale Numero
di Azioni:
100.000.000,00
Valore Nominle: non assegnato
Utile per azione: 0,35
Dividendo per azione: 0,12

Azionisti rilevanti al 31 dicembre 2020

Azionisti Carel Industries S.p.a. No. Azioni % cap.soc. diritti di voto % diritti di voto
Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. 36.167.433 36,167% 72.334.866 44,066%
Luigi Nalini S.a.p.a. 23.582.567 23,583% 47.165.134 28,733%
Capital Research & Management Company 8.130.873 8,131% 8.130.873 4,953%
7 Industries B.V. 4.932.595 4,933% 9.332.595 5,685%
Altri Azionisti * 27.186.532 27,187% 27.186.532 16,562%
Totale 100.000.000 100,00% 164.150.000 100,00%

* di cui 168.209 azioni proprie

Andamento del titolo nel corso del 2020:

Altri fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio

Implicazioni della pandemia COVID-19 sul Gruppo CAREL Industries

Come noto e riportato nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020, il 2020 è stato caratterizzato dalla diffusione, a livello globale, della pandemia c.d. COVID-19. La pandemia e soprattutto le politiche di lockdown imposte dai vari governi hanno avuto ripercussioni estese in molti settori dell'economia mondiale inclusi quelli in cui opera il Gruppo; ciononostante grazie alla diversificazione di prodotti offerti e alla presenza in numerose nicchie di mercato, il Gruppo è riuscito, nel secondo semestre dell'anno, a recuperare la contrazione del volume d'affari registrato al 30 giugno 2020, pari al 3,6%, grazie alla continua focalizzazione delle azioni commerciali in quei settori il cui andamento è stato meno impattato dal diffondersi della pandemia. Come riportato nei paragrafi precedenti infatti i ricavi complessivamente hanno fatto registrare una crescita pari al 1,3% (2,8% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Gli effetti della diffusione del virus hanno inciso in maniera differente, in termini di tempistiche e significatività, sui diversi stabilimenti e società del Gruppo incidendo sulla loro operatività soprattutto nel corso del primo semestre dell'esercizio; in particolare:

• il plant cinese ha subito, nel corso del mese di febbraio,

uno stop produttivo di circa una settimana; tuttavia, a seguito delle restrizioni imposte dalle autorità locali che hanno drasticamente limitato la mobilità delle persone, il recupero della piena efficienza produttiva è avvenuta solamente verso la fine del mese di marzo. Nei mesi di aprile e maggio, con l'acuirsi delle pandemia negli altri continenti ed in particolare in Europa, lo stabilimento ha recuperato la piena capacità produttiva saturando internamente le linee produttive a supporto della domanda di prodotti anche al di fuori dell'area asiatica; sono state infine attivate nuove linee produttive e la produzione è continuata in maniera regolare per tutto il secondo semestre dell'esercizio;

• i plant italiani, siti a Brugine (PD) e a Rescaldina (MI), hanno subito importanti limitazioni produttive nel corso del mese di aprile a seguito del lockdown imposto dal Governo Italiano; per quanto riguarda i siti di Brugine il fermo è durato circa 2 settimane. A partire dal mese di maggio la capacità produttiva degli stabilimenti di Brugine (PD) è stata saturata. Il sito di Rescaldina (MI) ha potuto operare con una capacità produttiva di circa il 30% durante il periodo di lockdown grazie alla fornitura di prodotti definiti come essenziali dalla normativa in vigore. A partire dal mese di maggio anche questo stabilimento è tornato operativo con una capacità produttiva in linea con quella pianificata;

  • il plant brasiliano non ha subito fermi significativi nel periodo anche se la capacità produttiva è limitata a seguito del perdurare della diffusione della pandemia in tutto il continente sudamericano e delle restrizioni poste in essere presso lo stabilimento al fine di contenere la diffusione dei contagi;
  • il plant americano e tedesco non hanno subito alcuno stop produttivo;
  • per compensare i diversi rallentamenti produttivi e per fronteggiare l'aumento della domanda di prodotti soprattutto nella seconda metà dell'esercizio, il plant croato, nel rispetto delle normative di distanziamento sociale imposte dal governo locale, ha aumentato la propria capacità produttiva passando da 2 a 3 turni.

Per quanto concerne le filiali commerciali il diffondersi della pandemia ha comportato la necessità di estendere in maniera significativa il ricorso al c.d smart working al fine di consentire la prosecuzione delle attività, in particolare quelle commerciali.

Nel proseguo si riepilogano i principali impatti che il COVID-19 ha avuto sui processi del Gruppo:

Supply Chain e Logistica

Nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio alcune forniture di materie prime, principalmente provenienti dalla Cina, hanno subito alcuni rallentamenti a seguito del prolungato lockdown del paese; questo fenomeno ha spinto il Gruppo ad accelerare il processo, già in atto da alcuni anni, delle c.d. "doppie sorgenti" ovvero dell'omologazione di un secondo fornitore rispetto all'omologazione primaria. Tale processo tenderà quindi di mitigare il rischio di disruption significative nei processi di approvvigionamento realizzando anche per la supply chain un sistema di regionalizzazione. Attualmente infatti i principali plant hanno una quota di acquisti regionali che è superiore al 75%.

Parallelamente a questo processo, il Gruppo sta proseguendo l'implementazione del c.d. "mirroring" produttivo, ovvero la duplicazione di processi e tecnologie in più plant al fine di consentire, per il maggior numero di prodotti, la business continuity.

Dal punto di vista logistico, il forte rallentamento alla mobilità delle persone e delle merci in Cina, ha richiesto un maggiore ricorso all'utilizzo dei vettori aerei rispetto a quelli marittimi al fine di ridurre i tempi di consegna di prodotti sia infragruppo sia verso i clienti finali con conseguente aumento dei costi di trasporto che hanno inciso in maniera negativa nel semestre di riferimento rispetto al periodo precedente.

Salute e Sicurezza

Essendo la Salute e la Sicurezza dei lavoratori valori fondamentali per il Gruppo, durante l'emergenza COVID-19 è stata posta la massima attenzione alla gestione di tutti i processi lavorativi nei diversi plant produttivi al fine di mitigare efficacemente il rischio di contagio.

A tal fine sono state messe in atto una serie di misure, identificate in seguito ad un'analisi del rischio, di carattere organizzativo, strutturale e comportamentale, di fatto anticipando le indicazioni contenute nei Protocolli Nazionali. A livello "strutturale", ad esempio, è stato reso obbligatorio l'uso delle mascherine protettive nelle aree lavorative, il distanziamento sociale rivedendo alcune postazioni di lavoro, l'utilizzo di prodotti igienizzanti per le mani, la sanificazione dell'area di lavoro a fine turno e la sanificazione con atomizzazione di prodotto nei diversi locali, la segregazione degli accessi con il controllo della temperatura mediante termoscanner e un utilizzo contingentato di sale comuni. Infine, pur operando in un contesto di continua aspirazione dell'aria per i processi interni, è stato favorito il ricambio dell'aria in tutti i luoghi di lavoro. A livello "organizzativo" si è fatto ampio uso del c.d. smart working che nel mese di marzo ha visto coinvolto più del 90% della popolazione impiegatizia italiana del Gruppo, si è posto un limite alle riunioni in presenza e si sono bloccate tutte le trasferte nazionali e internazionali. Grazie ad un piano comunicativo, avviato dalle prime fasi emergenziali, le filiali commerciali e i plant all'estero sono stati indirizzati mediante delle comuni "Golden Rules" di prevenzione al contagio nel rispetto della normativa locale.

Per il miglioramento "comportamentale" oltre ai Protocolli sono stati prodotti e diffusi nel tempo una

serie di documenti e opuscoli informativi di sintesi su misure generali e specifiche di mitigazione del rischio condividendole anche con i principali partner del Gruppo (fornitori e clienti). Infine per una più rapida ed efficace comunicazione le Golden Rules sono state raccolte e raccontate in un breve video diffuso poi a tutto il personale mondiale del Gruppo.

Effetti Economici e Finanziari, utilizzo di misure di sostegno

Rinviando ai successivi paragrafi per una descrizione puntuale degli effetti della pandemia sulla performance economico-finanziaria dell'esercizio, si segnala che il Gruppo, nel periodo in esame, ha fatto ricorso agli strumenti messi a disposizione dai governi locali per mitigare gli effetti del deterioramento dello scenario economico mondiale; tali misure sono rappresentate principalmente da contributi a fondo perduto che sono stati ricevuti dalle diverse società, secondo le normative locali, ma il loro impatto sui dati economici e finanziari del Gruppo non risulta essere significativo né singolarmente né a livello aggregato. Si segnala che le società del Gruppo sono risultate pienamente eleggibili per l'ottenimento delle misure di supporto.

Per quanto riguarda la filiale statunitense, la stessa, nel corso del mese di maggio, ha ottenuto un finanziamento per complessivi 1,7 milioni di dollari rientranti nel Paycheck Protection Program emanato dal Governo USA; tale prestito, previa dimostrazione del rispetto di alcune condizioni, può essere considerato a fondo perduto. Le condizioni in questione sono che il prestito sia utilizzato per pagamento di stipendi, interessi su finanziamenti, affitti e utenze; inoltre, è condizione essenziale il mantenimento della forza lavoro e del livello salariale per un periodo temporale definito.

La richiesta per l'esenzione del rimborso è stata presentata dalla società a gennaio 2021 e l'approvazione dell'ente erogatore e dell'autorità competente (SBA – US Small Business Administration) è stata finalizzata in data 26 gennaio 2021.

In considerazione del fatto che sia la presentazione della richiesta di esenzione sia il completamento delle attività di verifica da parte dell'ente erogatore, a seguito delle quali è stata concessa formale foregiveness del debiti, sono eventi occorsi nel 2021, gli Amministratori li hanno ritenuti eventi di tipo "non adjusting" ai sensi dello IAS10 e pertanto i relativi effetti contabili saranno rilevati nel 2021.

Altri fatti di rilievo della gestione finanziaria

Nel corso dell'esercizio 2020 la gestione finanziaria del Gruppo è stata caratterizzata dai seguenti principali eventi:

Sottoscrizione di nuovi finanziamenti a medio termine

Nel corso dell'esercizio la Società Capogruppo ha perfezionato le seguenti operazioni:

  • nel mese di marzo accensione di un finanziamento chirografario con BNL (BNP Paribas) di 10.000 migliaia di Euro della durata di 18 mesi;
  • nel mese di marzo accensione di un finanziamento chirografario con Intesa San Paolo S.p.A. di 10.000 migliaia di Euro della durata di 48 mesi;
  • nel mese di aprile accensione di un finanziamento

chirografario con Crédit Agricole FriulAdria S.p.A. di 10.000 migliaia di Euro della durata di 48 mesi;

• nel mese di agosto estinzione anticipata del finanziamento chirografario acceso a dicembre 2018 con Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. di originari 30.000 migliaia di Euro della durata di 36 mesi, versando l'importo residuo di 18.000 migliaia di Euro oltre gli interessi maturati alla data. Contestualmente è stato acceso un nuovo finanziamento chirografario, sempre con Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., di 25.000 migliaia di Euro a tasso variabile della durata di 36 mesi. A copertura del rischio di variazione del tasso d'interesse del finanziamento la Società ha

stipulato un contratto derivato IRS della durata di 36 mesi.

Tutti i finanziamenti sottoscritti sono stati stipulati ad un tasso fisso inferiore all'1%.

Per maggiori informazioni sulle condizioni contrattuali si rinvia alla nota 14 delle Note Esplicative.

Distribuzione di dividendi

Nel mese di giugno la Capogruppo ha distribuito dividendi per complessivi 11.980 migliaia di euro come previsto dalla delibera dell'assemblea degli azionisti del 20 aprile 2020.

Acquisizione di azioni proprie

Nel corso di aprile e maggio 2020 la Capogruppo ha acquisito n. 84.874 azioni proprie, come previsto dalla delibera dell'Assemblea del 20 aprile 2020, a fronte delle quali è stato effettuato un esborso di 958 migliaia di euro classificato a riduzione del Patrimonio Netto. Complessivamente alla data del 31 dicembre 2020 la Capogruppo detiene n. 168.209 azioni.

L'acquisto è stato deliberato al fine di (a) adempiere agli obblighi derivanti da piani di incentivazione azionaria approvati dalla Società e rivolti ai membri degli organi di amministrazione e/o ai dipendenti della Società o di società controllate; (b) compiere operazioni a sostegno della liquidità del mercato, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato; e (c) realizzare operazioni di vendita, scambio, permuta, conferimento o altro atto di disposizione di azioni proprie per acquisizioni di partecipazioni e/o immobili e/o la conclusione di accordi (anche commerciali) con partner strategici, e/o per la realizzazione di progetti industriali o operazioni di finanza straordinaria, che rientrano negli obiettivi di espansione della Società e del Gruppo Carel. Il Consiglio di Amministrazione ha anche fissato in 5 milioni il numero massimo di azioni acquistabili pari al 5% del capitale sociale della società capogruppo.

Rideteminazione delle attività e delle passività finanziarie in base al principio IFRS16

Nel corso del mese di dicembre la Capogruppo, in osservanza dell'Agenda Decision dell'IFRIC di novembre 2019 che fa riferimento alle disposizioni previste dal principio contabile IFRS16, nonchè alle raccomandazioni dell'ESMA, ha ritenuto necessario rideterminare le attività e le relative passività finanziarie legate ad alcuni contratti di lease, in particolari quelli legati a locazioni di immobili presso cui la Capogruppo svolge la propria attività produttiva; nella rideterminazione del lease term di tali contratti è stata valutata non soltanto la data di scadenza contrattuale bensì il c.d. enforceable period, ovvero il periodo nel quale sia il locatore sia il locatario hanno la possibilità di terminare il contratto senza che vi siano penalità o altri costi di entità rilevante.

In ragione delle stime effettuate e dei dati ad oggi disponibili, gli Amministratori hanno ritenuto ragionevole considerare un periodo di ulteriore rinnovo contrattuale rispetto a quello già esistente. Pertanto è stato aggiornato al 2033 il lease term dei contratti relativi allo stabilimento di Brugine, il primo e principale dei quali avente scadenza nel 2021. I contratti relativi allo stabilimento croato e allo stabilimento della controllata Recuperator, aventi scadenza rispettivamente nel 2030 e 2032, non sono stati modificati in ragione della durata residua ancora rilevante. La modifica ha comportato l'incremento delle attività non correnti sui diritti d'uso e le relative passività finanziarie per complessivi 12.812 migliaia di euro. Nessun effetto è stato rilevato nel conto economico dell'esercizio.

Sintesi della gestione e andamento economico finanziario del Gruppo

2020 2019 Delta Delta %
EBITDA1 65.194 63.132 2.062 3,3%
EBITDA ADJ 65.366 63.913 1.453 2,3%
EBIT 46.713 46.363 350 0,8%
Risultato netto 35.118 35.047 71 0,2%

Di seguito si riportano i principali risultati economici dell'esercizio 2020 confrontati con l'esercizio precedente:

Al 31 dicembre 2020 l'EBITDA ammonta a 65,2 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi pari al 19,7%2 , in aumento in valore assoluto di 2,1 milioni di euro rispetto ai 63,1 milioni di euro dell'esercizio precedente (19,3%); tale miglioramento è attribuibile principalmente all'incremento dei ricavi rispetto allo scorso esercizio, in particolare nell'area EMEA, e alla misure di contenimento dei costi poste in essere dal management; tali effetti sono stati in grado di compensare i maggiori costi logistici e gli sforzi produttivi messi in atto per soddisfare tempestivamente la domanda dei prodotti Carel.

Al netto degli effetti non ricorsivi, che nel corso dell'esercizio 2020 hanno pesato per circa 0,2 milioni di euro e si riferiscono a costi sostenuti per attività preliminari di scouting, l'EBITDA Adjusted risulterebbe pari a 65,4 milioni di euro con un'incidenza del 19,7% sui ricavi di vendita rispetto al 19,5% dell'esercizio precedente in cui gli effetti non ricorsivi ammontavano a complessivi 0,8 milioni di euro.

L'EBITDA Adjusted FX, ovvero a cambi costanti, ammonta a 67,8 milioni di euro.

Il risultato netto ammonta a 35,1 milioni di euro in linea rispetto all'esercizio precedente a seguito di maggiori

1 L'EBITDA è definito dal Gruppo come la somma algebrica dell'utile di esercizio al lordo delle imposte sul reddito, del risultato netto delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, utili e perdite su cambi, proventi e oneri finanziari, degli ammortamenti e svalutazioni e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo

2 L'EBITDA Margin è definito dal Gruppo come il rapporto tra l'EBITDA e i ricavi

ammortamenti per complessivi 1,7 milioni di euro e alla dinamica dei cambi che ha inciso negativamente per circa 0,8 milioni di euro. L'incidenza del risultato sui ricavi si attesta al 10,6%, sostanzialmente in linea con il risultato del 2019.

Di seguito si riportano i principali indicatori patrimoniali al 31 dicembre 2020 confrontati con l'esercizio precedente:

31.12.2020 31.12.2019 Delta Delta %
Capitale immobilizzato 176.413 167.957 8.456 5,0%
Capitale circolante 41.007 45.232 (4.225) (9,3%)
Piani a benefici definiti (8.189) (7.844) (345) 4,4%
Capitale investito netto 209.231 205.345 3.886 1,9%
Patrimonio netto 159.621 143.220 16.401 11,5%
Posizione finanziaria netta (disponibilità) 49.610 62.124 (12.514) (20,1%)
Totale 209.231 205.345 3.866 1,9%

Il Capitale Immobilizzato ammonta a 176,4 milioni di euro in crescita di 8,5 milioni rispetto ai 168,0 milioni di euro dell'esercizio precedente principalmente per effetto dell'impatto dovuto alla rideterminazione dei contratti di lease in applicazione del principio contabile IFRS16.

Gli investimenti del Gruppo, al netto dei diritti d'uso iscritti, ammontano a 13,3 milioni di euro rispetto a 23,6 milioni di euro dell'esercizio precedente che includevano, come riportato nelle note esplicative al bilancio 2019, anche la costruzione e l'ampliamento dei siti produttivi cinese e statunitense.

I principali investimenti hanno riguardato in particolar modo gli impianti e macchinari ed attrezzature per complessivi 5,5 milioni di euro in particolare presso la Capogruppo e presso i siti produttivi in Cina e Croazia. Nel grafico a fianco si espone la ripartizione degli investimenti. Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali, principalmente realizzati nella Capogruppo, sono stati pari a 4,2 milioni di euro e sono in particolare riferiti a licenze e progetti di ricerca.

Gli ammortamenti, inclusivi anche degli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS16, nel corso del 2020 sono stati pari a 18,5 milioni di euro rispetto a 16,8 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Il Capitale Circolante Netto ammonta a 41,0 milioni di euro in significativa diminuzione rispetto all'esercizio precedente, pari a 45,2 milioni di euro (-4,2 milioni); tale miglioramento è influenzato principalmente dall'aumento dei debiti commerciali, principalmente riferito a investimenti che si sono concentrati negli ultimi mesi dell'esercizio, delle altre passività correnti e debiti tributari che hanno più che compensato l'aumento delle rimanenze. I crediti commerciali sono rimasti sostanzialmente stabili nei due periodi a confronto.

La posizione finanziaria netta del Gruppo ammonta a negativi 49,6 milioni rispetto a 62,1 milioni al 31 dicembre 2019 in miglioramento di 12,5 milioni di euro; al netto degli effetti derivanti dal principio contabile IFRS16 la posizione finanziaria netta bancaria risulta in miglioramento di 25,4 milioni di euro. La riduzione deriva principalmente dalla generazione di cassa dell'esercizio del Gruppo; nel corso del 2020 inoltre la Capogruppo ha pagato dividendi per circa 12 milioni di euro. Le passività finanziarie per contratti di lease sono in aumento principalmente per effetto della rideterminazione di alcuni contratti come descritto nei precedenti paragrafi. Si rimanda al Rendiconto Finanziario Consolidato per maggiori informazioni circa la generazione di cassa del periodo.

Il dettaglio della posizione finanziaria netta è di seguito riportato:

31.12.2020 31.12.2019
Passività finanziarie non correnti 89.059 74.700
Passività finanziarie correnti 45.492 35.031
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (105.586) (62.798)
Attività finanziarie correnti (7.540) (56)
Posizione finanziaria netta bancaria 21.425 46.876
Debiti finanziari non correnti per contratti di lease 24.597 11.787
Debiti finanziari correnti per contratti di lease 3.588 3.461
Posizione finanziaria netta 49.610 62.124

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo aveva impiegato circa 7,5 milioni di euro in investimenti temporanei di liquidità iscritti tra le attività finanziarie correnti.

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2020 erano ubicate per oltre il 70% presso le società italiane del Gruppo, per circa il 8% presso la controllata cinese; il rimanente saldo è ripartito tra le altre società del Gruppo. Il Management ha disegnato processi idonei a rendere rapidamente disponibile per il Gruppo la liquidità presente presso le società controllate.

Le previsioni di cassa elaborate dal Management indicano che le risorse disponibili e i flussi di cassa attesi saranno sufficienti per la normale operatività del Gruppo e per il pagamento dei debiti alle regolari scadenze.

Stante quanto esposto, gli Amministratori ritengono che il Gruppo non sia esposto ad un rischio di liquidità maggiore dell'ordinario, quale effetto del Covid 19.

Indici 2020 2019
ROS (3) 14,1% 14,2%
ROI (4) 22,3% 22,6%
ROE (5) 22,0% 24,5%
ROA (6) 11,3% 13,2%
Rotazione delle rimanenze (14) 2,8 2,7
Durata media incassi commerciali gg (15) 64,0 66,1
Durata media pagamenti commerciali gg (16) 79,8 77,9
Tax rate – Gruppo (18) 21,1% 22,0%
R&D - investimenti (7) 17.499 18.060
R&D % sui ricavi (8) 5,3% 5,5%
Capex % sui ricavi (9) 4,0% 7,2%
Cash Conversion Rate (17) 79,3% 71,2%

Di seguito si riportano i principali indicatori economico-finanziari confrontati con il periodo precedente:

(3) Il "Return on Sales" (ROS) è definito come il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi.

(4) Il "Return on Investment" (ROI) è definito come il rapporto tra il risultato operativo e il Capitale Investito Netto.

(5) Il "Return on Equity" (ROE) è definito come il rapporto tra l'utile dell'esercizio e il patrimonio netto consolidato.

(6) Il "Return on Assets" (ROA) è definito come il rapporto tra il risultato operativo e il totale attività.

(7) Gli "R&D Investments" sono definiti come la somma algebrica degli Opex R&D e dei Capex R&D.

(8) L'indice "R&D Investments %" è definito come rapporto tra gli R&D Investments e i ricavi.

(9) Il "Capex to Sales Ratio" è definito come rapporto tra il flusso di cassa da attività di investimento e i ricavi.

(10) Il criterio adottato per la determinazione dell'indebitamento finanziario netto è conforme a quello previsto dal Paragrafo 127 delle raccomandazioni del CESR 05/054b implementative del Regolamento CE 809/2004 (cfr. Capitolo X, Paragrafo 10.1).

(11) Il Capitale Immobilizzato Netto è definito come somma algebrica delle attività materiali, attività immateriali, partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e altre attività non correnti.

(12) Il Capitale Circolante Netto è definito come la somma algebrica dei crediti commerciali, rimanenze, crediti tributari, crediti diversi, attività fiscali differite, debiti commerciali, debiti tributari, altre passività correnti, passività fiscali differite e fondo rischi.

(13) Il Capitale Investito Netto è la somma di (i) Capitale Immobilizzato Netto, (ii) Capitale Circolante Netto e (iii) piani a benefici definiti.

(14) L'"Inventory Turnover", ossia l'indice di rotazione del magazzino, è calcolato come il rapporto tra (i) acquisti materie prime, consumo, merci e variazione rimanenze e (ii) la media delle rimanenze di fine periodo dell'esercizio precedente e delle rimanenze di fine periodo dell'esercizio di riferimento. Tale rapporto è moltiplicato per 365.

(15) I giorni medi di incasso dei crediti commerciali sono definiti come il rapporto tra (i) la media dei crediti commerciali di fine periodo dell'esercizio precedente e dei crediti commerciali di fine periodo dell'esercizio di riferimento, e (ii) i ricavi. Tale rapporto è moltiplicato per 365.

(16) I giorni medi di pagamento dei debiti commerciali sono definiti come il rapporto tra (i) la media dei debiti commerciali di fine periodo dell'esercizio precedente e dei debiti commerciali di fine periodo dell'esercizio di riferimento, e (ii) la somma di acquisti materie prime, consumo, merci e variazioni rimanenze e costi per servizi. Tale rapporto è moltiplicato per 365.

(17) Il "Cash Conversion Rate" è calcolato come il rapporto tra (i) il flusso di cassa operativo al netto del flusso di cassa da attività di investimento e (ii) L'EBITDA.

(18) Il "Group Tax Rate" è definito come il rapporto tra le imposte sul reddito e il risultato prima delle imposte.

(19) Capex % sui ricavi comprensivo degli incrementi relativi ai contratti di lease sorti successivamente all'01.01.2019.

Di seguito si riporta una sintesi dei flussi finanziari dell'esercizio:

Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto) 31.12.2020 31.12.2019
Utile (perdita) dell'esercizio 35.118 35.047
Utile (perdita) dell'esercizio al netto di ammortamenti e svalutazioni, accantonamenti,
oneri (proventi) finanziari, imposte e cessioni di immobilizzazioni
62.349 64.532
Flusso di cassa dalle variazioni del ccn 3.908 4.015
Interessi e imposte pagate (9.153) (18.982)
Flusso di cassa netto da attività operative 57.103 49.565
Flusso di cassa da attività di investimento (13.036) (22.347)
Variazione nel capitale (925) (807)
Cessioni (acquisizioni) di interessenze azionarie - -
Dividendi agli azionisti e alle minoranze (12.030) (10.066)
Flusso di cassa da attività di finanziamento 13.549 (9.249)
Variazione nelle disponibilità liquide 44.662 7.096
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 60.925 55.702
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 105.586 62.798

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa netta ammonta a 57,1 milioni di euro in significativo miglioramento rispetto ai 49,6 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Complessivamente il Gruppo ha generato cassa per

44,7 milioni di euro dopo aver distribuito dividendi per 12 milioni ed aver effettuato attività di investimento per complessivi 13,0 milioni di euro. Il flusso di cassa dalla attività di finanziamento ha generato cassa per 13,5 milioni di euro.

Sintesi andamento economico e finanziario della Società Capogruppo: CAREL Industries S.p.A.

La Capogruppo CAREL Industries S.p.A. detiene i principali stabilimenti produttivi del Gruppo e ha sede in Brugine (PD).

La società svolge sia la produzione che la commercializzazione dei prodotti distribuendo ai clienti finali nei mercati gestiti direttamente (in particolare Italia) e alle proprie filiali estere nei territori presidiati da queste ultime.

La società capogruppo svolge anche un ruolo centrale relativamente alla gestione finanziaria del Gruppo ed in particolare le società europee sono vincolate da un mandato di gestione della tesoreria (cash pooling) con CAREL Industries S.p.a. come pooler. Al 31 dicembre 2020 la società presentava debiti finanziari relativi al conto corrente di corrispondenza per 11,6 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 risulta negativa per 79,5 milioni di euro (negativa per 87,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Nel corso dell'esercizio la società inoltre ha distribuito ai soci dividendi per 12,0 milioni di euro.

Si riporta di seguito la sintesi delle principali informazioni economiche e patrimoniali del bilancio della Società.

Carel Industries S.p.A. 2020 2019 delta %
Ricavi verso terzi 98.437 97.766 0,7%
Ricavi infragruppo 81.930 78.280 4,7%
Ricavi diversi 4.668 4.490 4,0%
Costi operativi (161.553) (154.204) 4,8%
EBITDA 23.482 26.332 (10,8%)
Ammortamenti e svalutazioni (8.245) (7.374) 11,8%
EBIT (Risultato Operativo) 15.237 18.958 (19,6%)
Proventi/(oneri) finanziari netti 10.188 9.224 10,5%
EBT (Risultato prima delle imposte) 25.426 28.182 (9,8%)
Imposte (4.530) (5.473) (17,1%)
Risultato netto di periodo 20.896 22.708 (8,0%)

L'andamento della gestione 2020 mostra per la Società un risultato positivo con ricavi verso terzi pari a 98,4 milioni di euro in crescita dello 0,7% rispetto al 2019. I ricavi verso società del Gruppo sono in aumento del 4,7%. Tra i ricavi diversi figurano principalmente le royalties attive verso società del gruppo relativamente a contratti di licenza del know how e i crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dalle leggi nazionali.

I costi operativi includono la capitalizzazione dei costi di sviluppo per 1,9 milioni di euro (contro 2,5 milioni di euro del 2019); l'aumento dei costi operativi deriva principalmente da maggiori costi per acquisti di materie prime e semilavorati per circa 4 milioni di euro e costi del personale per circa 2,8 milioni di euro nonché da maggiori costi di trasporto sostenuti nel periodo.

Gli occupati totali passano da 680 unità a 682 al 31 dicembre 2020.

Tra i proventi finanziari nell'esercizio 2020 sono stati contabilizzati dividendi da società estere per 14,9 milioni di euro (10,1 milioni di euro nel 2019) principalmente

ricevuti dalle controllate cinese, polacca e inglese. Le imposte subiscono un decremento sia in valore assoluto che percentuale sul risultato ante imposte (17,8% al 31 dicembre 2020 e 19,7% al 31 dicembre 2019) principalmente per effetto dei maggiori dividendi

percepiti nel corso dell'esercizio (14,9 milioni nel 2020

rispetto a 10,0 milioni dell'esercizio precedente), per i benefici derivanti dall'applicazione delle norme relative all'iper e super ammortamento nonché alla riduzione dell'IRAP dal 5,5% al 3,9% in quanto al 31 dicembre 2020 la società non rientra nei parametri previsti dal D.lgs 29 novembre 2018 n.142.

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale riclassificata al 31 dicembre 2020 comparata con il periodo precedente:

Carel Industries S.p.A. 31.12.2020 31.12.2019 delta %
Capitale immobilizzato 164.431 156.369 5,2%
Capitale circolante 10.157 17.621 (42,4%)
Piani a benefici definiti (5.141) (5.256) (2,2%)
Capitale investito netto 169.447 168.734 0,4%
Patrimonio netto 89.916 81.335 10,5%
Posizione finanziaria netta (disponibilità) 79.531 87.399 (9,0%)
Totale copertura 169.447 168.734 0,4%

L'incremento delle immobilizzazioni è principalmente dovuto:

  • all'attività di investimento in attività materiali per 3,7 milioni di euro e in attività immateriali per 4,2 milioni di euro;
  • alla rideterminazione dei diritti d'uso per complessivi 12,8 milioni di euro.

Il capitale circolante è diminuito soprattutto per effetto dell'aumento dei debiti commerciali che passano da 29,6 milioni di euro a 37,6 milioni di euro, principalmente a seguito di investimenti e acquisti di materiali che si sono concentrati negli ultimi mesi dell'esercizio, e dell'aumento delle altre passività correnti.

Infine la posizione finanziaria espone al 31 dicembre 2020 un saldo negativo di 79,5 milioni di euro rappresentata da disponibilità liquide per 70,5 milioni (25,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e da attività finanziarie correnti per 7,5 milioni di euro che si confrontano con passività finanziarie per 157,7 milioni di euro, di cui 15,0 milioni di euro relativi a passività finanziarie su contratti di lease.

Di seguito si riporta la riconciliazione del patrimonio netto della Capogruppo con il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2020:

12_2020 12_2019
Patrimonio
netto
Risultato del
periodo
Patrimonio
netto
Risultato del
periodo
CAREL Industries S.p.A. 89.916 20.896 81.335 22.708
Risultato e Patrimonio netto delle società consolidate 136.748 29.665 128.840 23.674
Eliminazione del valore di carico delle società consolidate (128.402) 3.242 (131.429) (325)
Eliminazione dividendi infragruppo - (15.145) - (10.666)
Eliminazione dei profitti interni su rimanenze di magazzino (6.694) (1.461) (5.234) 1.528
Allocazione del Prezzo delle Acquisizioni aziendali 67.656 (2.089) 69.275 (1.981)
Altre rettifiche 93 4 80 80
Gruppo CAREL Industries 159.317 35.112 142.868 35.019

Salute e sicurezza sul lavoro

Nel corso dell'anno 2020, come accaduto nel corso degli esercizi precedenti, non si sono verificati incidenti mortali né malattie professionali.

Nel corso del 2020 si segnalano 4 eventi a livello di Gruppo sul luogo di lavoro e 2 (due) in itinere, che hanno comportato un'inabilità temporanea superiore a 3 giorni per i lavoratori coinvolti.

Rispetto al 2019, in cui si sono registrati complessivamente 13 infortuni sul luogo di lavoro e 14 in itinere, il 2020 registra pertanto una diminuzione degli eventi infortunistici del'70% a fronte di un numero complessivo di ore lavorate superiore di circa l'8% rispetto a quelle del 2019.

L'azienda non ha subito nel corso del 2020 alcuna citazione né tanto meno condanne per reati commessi in violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro né per reati ambientali.

Si segnala che nel corso del 2020 CAREL INDUSTRIES S.P.A. ha confermato le certificazioni sia in ambito salute e sicurezza, secondo la norma internazionale ISO 45001:2018, che ambientale, secondo la norma internazionale ISO 14001:2015.

Nel corso del 2020, anche in relazione alla particolare situazione indotta dall'emergenza COVID-19, sono state attuate delle misure specifiche strutturali, organizzative e comportamentali nei vari siti del Gruppo per garantire il massimo livello di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Una descrizione dettagliata è proposta nel documento sui dati non finanziari (DNF) redatto ai sensi del D.Lgs. 254/16 a cui si rimanda.

Risorse umane e organizzazione

La crescita del Gruppo, sul fronte del numero dei dipendenti complessivi, prosegue anche nel 2020, in particolare nelle regioni dell'Europa, Medio Oriente, Africa e Nord America.

Al 31 dicembre 2020 il numero di dipendenti in forza al Gruppo, suddiviso per singole aree geografiche, è quindi il seguente:

2020 2019 Delta
Europa, Medio Oriente, Africa 1.214 1.165 49
APAC 339 345 (6)
Nord America 146 133 13
Sud America 46 46 -
Totale 1.745 1.689 56

La suddivisione per area geografica è rappresentata nel grafico a seguire, mentre il mix tra blue collars e white collars rispettivamente del 35.7% e 64,3%.

Sviluppo e Selezione

L'anno 2020 ha continuato a caratterizzarsi, nonostante gli impatti prodotti dalla pandemia COVID-19 sul business e sulle modalità di gestione operativa, per un organico sviluppo della struttura organizzativa, con una maggiore crescita della forza lavoro legata ai processi Operations, soprattutto a sostegno della capacità produttiva del Gruppo.

A livello complessivo sono state assunte 210 persone a fronte di 154 collaboratori dimissionari; nell'headquarter in Italia sono state assunte nel corso dell'anno 32 persone a fronte di 30 collaboratori che hanno lasciato l'azienda, alcuni dei quali dimissionari per quiescenza. Continua quindi una tendenza riscontrata negli ultimi anni che vede il turnover, in particolare nei siti produttivi del Gruppo, attestarsi su livelli piuttosto elevati in un mercato del lavoro globale di forte competitività soprattutto sui profili altamente qualificati, tendenza amplificata anche dal COVID-19 soprattutto in paesi come USA e Brasile nei quali gli effetti prodotti dalla pandemia sono stati particolarmente significativi.

L'Azienda, anche a seguito delle restrizioni imposte per contenere la diffusione della pandemia, ha ulteriormente promosso e rafforzato l'utilizzo dello "smartworking", sia nelle sedi italiane del Gruppo che presso le consociate estere. Il lavoro da remoto ha rappresentato per gran parte della popolazione impiegatizia la modalità principale di svolgimento dell'attività professionale garantendo, in massima sicurezza e con le necessarie dotazioni informatiche e tecnologiche, l'esercizio della prestazione lavorativa in continuità ed efficienza.

In particolare nella Capogruppo, in corrispondenza della chiusura delle attività produttive imposto dalla fine di marzo 2020, la quasi totalità della popolazione aziendale (circa il 90%) - non legata alle attività produttive e logistiche - ha lavorato in "smartworking", inizialmente in modo massivo (5 giorni su 5) e successivamente, dopo la riapertura delle fabbriche, con regimi di presenza stabiliti sulla base di protocolli sanitari condivisi con le organizzazioni sindacali. Politiche simili sono state poi attuate anche nelle altre sedi del Gruppo, rivedendo anche la modulazione della turnistica in produzione, laddove necessario, per garantire il distanziamento tra le persone.

In questo scenario si sono portate avanti nel Gruppo iniziative mirate a mantenere l'engagement e lo spirito di appartenenza, a supportare il benessere dei dipendenti e quindi a mitigare il rischio di perdere collaboratori e, con essi, preziose competenze tecniche e manageriali. È stata inoltre rafforzata la comunicazione interna, in particolare facendo maggior uso dei social media e di strumenti quali video e webinar al fine di mantenere tempestivamente aggiornata la popolazione circa l'andamento della Società.

Il Gruppo si è da sempre distinto per l'impegno nell'offrire soluzioni (ad esempio: flessibilità nell'orario di lavoro, parttime per madri lavoratrici al rientro dopo la maternità, contributi e supporto all'educazione di figli per asilo nido, borse di studio, etc.) volte a garantire da un lato lo sviluppo professionale e, dall'altro, la possibilità di raggiungere un miglior bilanciamento tra lavoro e vita personale. Coerentemente con tali finalità, ad inizio 2020 Carel Industries SpA ha implementato una nuova piattaforma Welfare, a disposizione di tutti i lavoratori, con l'obiettivo di ottimizzare e personalizzare le scelte di ogni dipendente circa i servizi che gli accordi contrattuali ed aziendali prevedono in termini di "flexible benefit", nella massima discrezione ed autonomia decisionale. E' quindi presente la possibilità, oltre all'acquisto di beni, di usufruire di servizi alla persona, a supporto della gestione familiare, servizi ricreativi, sportivi e di benessere, oltre alla possibilità di accedere a sessioni didattiche e/o eventi formativi.

Infine, nel corso del 2020, in considerazione dell'aggravarsi dell'emergenza sanitaria nazionale a causa della pandemia, la Capogruppo ha deciso di attivare strumenti di protezione economica e medica aggiuntivi per tutti i dipendenti delle sedi italiane, sottoscrivendo una copertura assicurativa per Covid-19.

Formazione 2020

La formazione rappresenta uno degli strumenti principali di sviluppo della strategia industriale adottata dal Gruppo, imprescindibile in un contesto di veloce evoluzione dei mercati e delle tecnologie del settore HVAC/R.

Per tale ragione, al fine di garantire la massima professionalità all'interno di tutte le aree aziendali, il Gruppo si è storicamente dotato di avanzati programmi di formazione e sviluppo del personale: nel corso del 2020 sono state erogate complessivamente nelle diverse sedi 28.823 ore di formazione.

La diminuzione rispetto al 2019 (anno in cui erano state erogate 48.728 ore) è una naturale conseguenza delle limitazioni imposte dalla situazione emergenziale, che ha inevitabilmente impattato sulla possibilità di erogare la formazione in presenza. Il costante investimento che il Gruppo dedica a sviluppare questi percorsi ha comunque consentito di raggiungere un monte ore di 15.588 ore per la popolazione impiegatizia, mentre le ore di addestramento effettuate sul personale di produzione sono state 13.235.

L'emergenza COVID-19 e le conseguenti misure di distanziamento sociale e di lockdown, hanno infatti richiesto di adattarsi velocemente ad una nuova modalità di erogazione della formazione al fine di poter garantire la continuità della crescita e dello sviluppo delle risorse. Il Gruppo, in un breve tempo, ha dovuto trasformare in modalità "a distanza" corsi e iniziative di formazione tradizionalmente erogate in aula come l'induction per i nuovi assunti, i corsi di formazione su competenze tecnico - applicative ed i training in ambito marketing e commerciale.

Inoltre, per dare seguito al progetto di adozione della "Lean Philosophy", avviato nel 2007, e per poter fornire degli strumenti utili ad affrontare il nuovo scenario caratterizzato da imprevedibilità, incertezza e necessità di adattamento, nel corso del 2020 è nato il programma "Lean Academy CAREL" che ha l'obiettivo di promuovere i principi Lean e la filosofia snella, considerati da sempre un asset strategico per la crescita del business a livello Gruppo. I primi corsi sono stati avviati alla fine dell'anno in modalità e-learning e la formazione su tematiche Lean ha costituito circa il 5% dei complessivi training annui svolti.

La formazione erogata nel Gruppo ha riguardato sia corsi di natura tecnico-applicativa che sessioni su tematiche manageriali e di aggiornamento professionale, oltre naturalmente ad assicurare un adeguato, e ancora più critico quest'anno, investimento formativo su tematiche "HSE" (Health, Safety and Environment) che hanno costituito il 13,8% delle ore totali erogate.

La formazione relativa all'area Operation (produzione, logistica, acquisti ed industrializzazione) ha costituito il 34% delle ore complessivamente svolte mentre l'investimento in competenze soft ha riguardato circa il 15% della formazione erogata, con particolare focus su tematiche di Comunicazione e Manageriali, interessando risorse appartenenti trasversalmente alle diverse aree aziendali. Infine, l'11,4% delle ore è stato dedicato allo sviluppo di competenze e conoscenze su temi relativi alle applicazioni HVAC/R.

Relazioni industriali

A livello di relazioni industriali, il 2020 è stato un anno che, a causa della rapida evoluzione della crisi pandemica dovuta al COVID-19, ha visto frequenti interazioni tra gli uffici del personale e le organizzazioni sindacali presenti nei diversi stabilimenti del Gruppo sia in Italia che all'estero.

BLACK BELT GREEN BELT YELLOW BELT WHITE BELT In particolare nel primo semestre dell'anno, le pesanti incertezze dovute agli impatti della diffusione del virus sull'andamento del business aziendale unitamente alle restrizioni applicate nell'utilizzo della forza lavoro ed alla necessità di applicare stringenti protocolli di sicurezza per

mitigare i rischi di contagio, hanno prodotto situazioni di acceso confronto e fervente dialettica che, solo con il passare delle settimane e dei mesi, ha generato una visione comune e condivisa circa le misure di prevenzione da adottare senza che queste impattassero in misura significativa sul normale svolgimento dell'attività lavorativa.

In particolare, all'interno dell'headquarter, dove ha sede anche il principale stabilimento di produzione del Gruppo, si è costituito un team denominato "Comitato di Controllo COVID-19" composto dalla Direzione HR, l'HSE Manager, RSU/RSL e dal Medico Competente, con l'obiettivo di aggiornare periodicamente (almeno una volta al mese) il Protocollo Sanitario adottato dall'Azienda, valutare le migliori condizioni di accesso agli uffici da parte della popolazione impiegatizia (attraverso un bilanciato ricorso all'attività in presenza ed allo smartworking) e fornire policy e guidelines da utilizzare in modo standardizzato negli stabilimenti e nelle filiali del Gruppo all'estero sempre nel pieno rispetto delle disposizioni locali e della normativa vigente in ogni singolo paese.

Il risultato di questa stretta collaborazione tra Azienda e Organizzazioni Sindacali ha prodotto i suoi migliori effetti nella seconda parte dell'anno quando, anche in considerazione dell'accentuata ripresa dell'attività economica, la disponibilità di tutti i lavoratori nel supportare la maggior capacità produttiva richiesta per sostenere il business, ha consentito di recuperare il gap rispetto al primo semestre, ottenendo una crescita dei volumi assolutamente impensabile solo qualche mese prima.

Ciò premesso e considerando quindi l'assoluta eccezionalità dell'anno 2020, al netto delle agitazioni sindacali promosse all'inizio della pandemia (con il blocco degli straordinari e qualche assenza ingiustificata verificatasi soprattutto durante il mese di marzo), sono state proclamate complessive 6 giornate di sciopero, 4 delle quali per motivi strettamente legati alla pandemia e 2 legate alle azioni messe in campo dalle OO.SS. a livello nazionale per il rinnovo del Contratto Collettivo Metalmeccanici. Il tasso di partecipazione è stato mediamente del 14,4% con punte del 40,5% per la popolazione degli operai.

Infine, per quanto riguarda il livello di sindacalizzazione (n. di iscritti sul totale della popolazione aziendale), nel 2020 tale rapporto è leggermente aumentato rispetto all'anno precedente portandosi al 14,8% (rispetto al 14,3% del 2019) sul totale della forza lavoro: tale percentuale, sebbene in leggera crescita, conferma una situazione di sostanziale positività nelle Relazioni Industriali con l'assenza di conflittualità o particolari contenziosi aperti con i lavoratori. Le sigle sindacali maggiormente rappresentate fanno capo alla FIOM Cgil (95,0% degli iscritti) e FIM Cisl (5,0% degli iscritti).

Anche a livello Gruppo il livello di sindacalizzazione ha continuato ad essere molto contenuto a dimostrazione che, in particolare a livello locale, vengono spesso privilegiate le relazioni industriali "dirette", ovvero senza la mediazione di una rappresentanza sindacale interna o esterna ai lavoratori. Il clima aziendale si è sviluppato quindi in sostanziale armonia e attraverso stili di collaborazione costruttivi e trasparenti. A tal proposito, nel corso del 2020 si sono registrati solamente 5 casi individuali che hanno dato luogo a vertenze di natura sindacale, verificatisi negli stabilimenti produttivi di CAREL USA (due dei quali nella filiale canadese ENERSOL) e CAREL Sudamerica. Di tali contenziosi, dovuti essenzialmente al mancato rispetto del Codice Etico (comportamenti e relazioni non appropriate tra colleghi e/o con un superiore), due si sono chiusi già nel corso del 2020 mentre i restanti sono in via di prossima risoluzione.

Attività di ricerca e sviluppo 2020

La società attribuisce da sempre alla Ricerca e Sviluppo un ruolo di rilevanza strategica per mantenere la propria posizione di leadership nel mercato HVAC/R, con l'intento di differenziarsi e di fornire ai propri clienti soluzioni tecnologicamente innovative e a costi sempre più competitivi.

Le energie dello sviluppo rimangono concentrate su soluzioni per raggiungere sempre maggiore efficienza energetica e sulla possibilità di utilizzare refrigeranti naturali. In Europa il costo dei refrigeranti sta aumentando vertiginosamente per effetto del contingentamento di quelli a maggior impatto ambientale.

In tale ambito il centro R&D si è dotato di una Policy relativa ai Conflict Minerals (3TG), individuando le macrocategorie di articoli, che al loro interno possono contenere 3TG, in modo da rendere più semplice l'indagine. Il Gruppo ha avviato una valutazione sui fornitori di materie prime attive di 4 siti produttivi dove vengono utilizzate le 3TG come, a titolo esemplificativo, leghe di stagno per la saldatura, microchip elettronici, condensatori al tantalio o display LCD.

Nel 2020 CAREL ha impiegato il 98% del suo valore nell'acquisto di componenti costituiti da 3TG provenienti da fonti Conflict-free, e che il 94% dei costruttori di componenti che si riforniscono di minerali 3TG Conflictfree dichiara di impegnarsi a monitorare la propria catena di fornitura a monte.

Nell'ambito della tutela della salute degli utilizzatori il Gruppo CAREL da sempre pone particolare attenzione al rispetto delle normative europee in materia. Nello specifico, CAREL si attiene all'applicazione delle Direttive Europee

REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) e RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive) coinvolgendo attivamente l'intera value chain e, attraverso l'attività continua di un team interno, il Chemicals Compliance Team, il Gruppo verifica la dichiarazione REACH dei diversi produttori.

In aggiunta, la Società, grazie ad un progetto dedicato, è in grado di dichiarare la propria conformità alla Direttiva Europea RoHS del 21 luglio 2011 e alla direttiva delegata (UE) 2015/863/UE del 31 marzo 2015, sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche oggetto di produzione.

Nel 2020 Carel ha affrontato la compliance dei propri prodotti nei confronti della normativa americana, applicata in California, Proposition 65 (ufficialmente intitolata Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act del 1986, codificata in Cal. Health & Saf. Code §§ 25249.5 - .14) che regola l'uso di sostanze tossiche e cancerogene.

Carel Industries ha collaborato con una società terza, specializzata in questioni di conformità chimica, per effettuare la valutazione del rischio per la salute umana per alcune sostanze contenute nei prodotti (articoli o componenti di articoli). I prodotti che Carel Industries fornisce ai clienti non contengono sostanze chimiche elencate nella Proposition 65, in una concentrazione idonea a provocare un'esposizione a livelli superiori ai relativi "Safe Harbor Levels".

Ad oggi quindi l'area di Ricerca e Sviluppo è formata dalle 2 divisioni IoT e Knowledge Center e dai Centri di Competenza Electronics, Mechanics e Software Tools.

Alla fine del 2018 le 2 acquisizioni di HygroMatic e Recuperator hanno ampliato il Centro di Competenza Mechanics nei settori del recupero passivo di calore e dell'umidificazione isotermica e adiabatica.

L'area Ricerca e Sviluppo nel 2020 ha potuto contare, nella sua totalità, su un organico di 224 risorse (di cui 152 presso la capogruppo Carel Industries S.p.A., 12 in USA, 51 in China, 4 in Hygromatik e 5 in Recuperator). Il personale è altamente qualificato con un livello di scolarizzazione elevato; circa due terzi della popolazione è laureata.

I costi (costi del personale, spese operative e investimenti in capitale fisso) connessi alla funzione hanno inciso per il 5,3% sul fatturato e in valore assoluto sono stati pari a 17,4 milioni di euro in leggero calo (3%) rispetto allo scorso anno.

Per alcuni dei progetti sviluppati o in corso di realizzazione, avendone i requisiti previsti dai principi contabili

internazionali, le relative spese sono state capitalizzate tra le immobilizzazione immateriali in corso per un importo di circa 2,2 milioni di euro (3,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il 2020 ha portato all'estensione delle figure professionali già introdotte nel 2018, che hanno permesso di meglio strutturare l'assetto organizzativo e manageriale. E' stata completata la struttura dei System Managers, con particolare riferimento alle aree meccanica (per una sempre più completa integrazione con Recuperator) e di umidificazione. Inoltre nel settore umidificazione è stata inserita, a fine 2019, un figura di Technical Integration Development Manager, al fine di realizzare un'integrazione piena con HygroMatik, sia sul fronte dell'offerta al mercato, che sui processi di sviluppo e gli approcci organizzativi. Verso Recuperator, l'integrazione si è concentrata sulla condivisione sempre più spinta del processo di sviluppo di Carel, l'uso dei tools lean (visible planning, barashi, issue board, A3-T), la armonizzazione dei processi relativi alla certificazione dei prodotti, e gli strumenti e metodi di design, simulazione e verifica. Verso HygroMatik ci si è concentrati maggiormente nell'integrazione del portafoglio HygroMatik con i prodotti provenienti dalla gamma di Carel, per potenziare l'offerta nell'area Germania, Svizzera e Austria.

È confermato l'approccio modulare allo sviluppo dei prodotti, nelle diverse aree (elettronica, meccanica e software), con l'obiettivo di favorire quanto più possibile il riutilizzo e la riutilizzabilità dei vari moduli e così permettere una diminuzione del tempo di sviluppo, una maggior affidabilità ed una riduzione del costo dei prodotti.

Molta attenzione ed energia è stata mantenuta nel consolidamento delle competenze di sviluppo negli altri siti produttivi mondiali, attraverso i Global Competence Center, al fine di aumentare globalmente la capacità per sostenere le esigenze di design del Gruppo. Processo di sviluppo, metodologie e standard sono mantenuti e diffusi globalmente e diventeranno la guida per ogni attività di design al fine di garantire in ogni sito lo stesso livello di qualità. E' stato ulteriormente sviluppato il processo di Production Part Approval Process (PPAP) verso i fornitori di materiali soprattutto a disegno al fine di elevare il livello di qualità sia con riferimento al design che all'affidabilità del flusso produttivo. Ciò permetterà di aumentare l'affidabilità dei flussi di fornitura con i conseguenti miglioramenti logistici e qualitativi. Parimenti è stato potenziato il processo Production Part Approval Process (PPAP) verso in nostri clienti, sfruttando una evoluzione di mercato verso l'uso di refrigeranti infiammabili, andando ad approfondire tecniche di FEMEA sul processo produttivo, nonché la formalizzazione di Process flow, Control Plan di processo.

L'attività di Ricerca e Sviluppo inoltre cresce anche attraverso rapporti consolidati di collaborazione con l'Università di Padova, Udine e il Politecnico di Milano (in vari ambiti dall'elettronica analogica e digitale, le architetture di calcolo evolute, all'elettronica di potenza, alla teoria dei sistemi e il controllo, le applicazioni termodinamiche, la fisica tecnica ed i processi produttivi meccanici), il CNR e le più importanti associazioni del settore, come EPEE (European Partnership for Energy and Environment), l'AICARR (Associazione Italiana Condizionamento dell'Aria, Riscaldamento, Refrigerazione), l'ASHRAE (American Society of Heating and Air-Conditioning Engineers), AHRI (Air-Conditioning, Heating and Refrigeration Institute), Ehpa (European Heat Pump Association), CRAA (China Refrigeration and Air Conditioning Industry Association) e CAR (Chinese Association of Refrigeration).

Nel corso dell'esercizio 2020 i progetti in area Sviluppo Prodotto sono stati indirizzati secondo le quattro direttrici adottate a livello di gruppo:

  • acquisizione di nuove tecnologie di base e processi;
  • sviluppo di nuovi prodotti/piattaforme di prodotto;
  • miglioramento operativo dei prodotti di piattaforma, con particolare attenzione all'uso nel mercato di refrigeranti infiammabili;
  • sviluppo di nuove soluzioni verticali a partire dai prodotti disponibili.

Le 4 direttrici di sviluppo sono state confermate in:

  • efficienza energetica;
  • refrigeranti naturali;

  • monitoraggio, analisi dati e ottimizzazione d'impianto;

  • rivisitazione e potenziamento delle attuali gamme di prodotto.

Le attività di sviluppo prodotti sono state fortemente impattate dagli effetti della pandemia COVID-19, come assolutamente prevedibile data la portata dell'evento. L'approccio, strutturato a livello aziendale, ha permesso di reagire prontamente alla pandemia, mettendo in sicurezza la forza lavoro (attraverso le forme di lavoro agile) e il business. Molte energie sono state dirottate dalle normali attività di sviluppo alle attività di protezione del business. Successivamente una nuova prioritizzazione degli sviluppi, in considerazione dell'impatto della pandemia su alcuni settori di business, ha permesso di concentrare meglio le attività di sviluppo dove le prospettive potessero essere confermate come appetibili.

Nel corso del 2020 è continuato il programma di sviluppo della nuova gamma per refrigerazione iJ, presentata ufficialmente ad Euroshop 2020. Con un rinnovato ed avveniristico look il prodotto copre le fasce di mercato Food Service a più elevata marginalità: Merchandiser, Food Storage & Display, Food Process, Scientific application, Distribution. Il prodotto è programmabile, fortemente personalizzabile, dotato di una elevata varietà di formati e funzionalità, in grado di resistere ad ambenti ostili, nasce nativamente connesso con NFC, BlueTooth e via cavo.

Sempre in ambito refrigerazione sono stati introdotti i moduli refrigeranti del sistema HEOS BOX, per impianti food retail a loop di acqua, con l'utilizzo di refrigeranti HFC/ HFO. Questa soluzione è volta a favorire l'introduzione del sistema HEOS water loop nel mercato fornendo, oltre al sistema elettronico per OEM che volessero sviluppare autonomamente le unità frigorifere, anche il modulo frigorifero finito, dotato di connessione dati e sistema di analisi dati REDoptimize. Il 2020 ha visto inoltre l'inizio dello sviluppo dei moduli HEOS box per il refrigerante naturale CO2.

Il sistema HEOS è stato completato con la soluzione per chest freezer e banchi a muro HEOSone, per applicazioni di supermercato e refrigerazione professionale che vogliano utilizzare soluzioni ad alta efficienza energetica con l'uso del propano come refrigerante naturale.

La suite di programmazione per la famiglia dei programmabili è stata ulteriormente arricchita di nuove prestazioni per migliorare la connettività, con l'introduzione di nuove funzionalità di commissioning e di integrazione.

Si è continuato con l'introduzione nel mercato del gateway avanzato CloudGate per connessioni sia WiFi che LTE al portale tERA al fine di permettere la collezione di informazioni dai controlli nel campo. Dotato di un costo essenziale, consente una estrema varietà di connessioni LTE per i più rilevanti standard 4G (CAT1, CATM1 e NB-IoT), oltre che il tradizionale 2G.

Tale gateway ha inoltre portato allo sviluppo di un ulteriore sistema di supervisione BOSS micro (che si aggiunge a BOSS e BOSS mini), per piccoli punti vendita, tale da ottimizzare i costi per la connessione dati e il monitoraggio allarmi.

Infine l'insieme dei gateway si estende con il CloudGate mini, per connessioni punti a punto WiFi e 2G, verso tERA, RED optimize o cloud di terze parti.

In ambito IoT, continua lo sviluppo e il potenziamento di sistemi di supervisione centralizzati tEra e remotePro, sia per ambiti di refrigerazione (retail chain) che condizionamento (data centers), fornendo il supporto per lo sviluppo di servizi in ambito controllo d'impianto, manutenzione, energy saving d'impianto, identificazioni dei dispositivi più critici e loro efficientamento.

Il settore delle valvole ha visto l'ottimizzazione produttiva degli Electronic Modulating Ejettor EmJ, utili per la diffusione, anche in climi relativamente caldi, dei sistemi di refrigerazione e condizionamento a gas naturale CO2.

L'umidificatore per applicazioni residenziali Compact Steam, semplificato nell'installazione e nella manutenzione e corredato di funzioni di connettività è stato proposto nel mercato statunitense, con il supporto di una localizzazione produttiva. Sempre in ambito umidificazione si è

provveduto ad integrare le offerte di prodotto Carel e Hygromatik, per meglio sfruttare l'offerta del gruppo. Nell' umidificazione adiabatica il prodotto Humifog, per diverse priorità a cui si è accennato in precedenza, è stato solo parzialmente rivisto al fine di aumentarne la capacità, adeguarlo ai nuovi standard di efficienza, rinnovarne l'interfaccia utente e l'usabilità di installazione e di manutenzione, garantire la connessione a sistemi remoti di supervisione.

pGDX7'' è stato parzialmente ridisegnato, con l'obiettivo di ridurne il costo e le prestazioni, per applicazioni frugali in mercati emergenti.

Sempre nel corso del 2020 si è iniziato un percorso di aggiornamento delle principali famiglie di prodotto per l'uso con refrigeranti infiammabili A3 e leggermente infiammabili A2L, in linea con le evoluzioni del mercato in termini di uso di refrigeranti a basso impatto GWP e naturali. Il parco dei brevetti è stato esteso con 9 depositi, portando il portafoglio Carel a 45 brevetti di invenzione (approvati – depositati) e 35 modelli di utilità.

Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2020

I primi mesi dell'esercizio 2021 sono ancora influenzati dal perdurare della pandemia in molti dei mercati in cui il Gruppo opera; ciononostante le misure messe in atto dal Gruppo hanno garantito la normale attività produttiva in tutti i plant.

Prospettive sull'andamento dell'esercizio in corso

L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dall'individuazione e dal diffondersi del nuovo Coronavirus (Covid-19), che ha causato in ampie aree geografiche, sebbene con tempistiche e intensità differenti, la chiusura generalizzata delle attività produttive e una forte limitazione dei contatti sociali. Ciò ha provocato un rallentamento generalizzato dell'economia globale e significative tensioni sulla supply-chain di molteplici settori e mercati.

Nonostante la distribuzione dei vaccini da parte di diverse case farmaceutiche, l'inizio del 2021 è stato ancora caratterizzato da importanti elementi di incertezza. Non è infatti chiara la velocità con la quale verrà immunizzata la popolazione mondiale e quindi i tempi per un uscita definitiva dalla pandemia. A ciò si aggiunge una notevole penuria globale di materiale elettronico dovuto alla combinazione di una forte ripresa dell'economia, già presente in alcune macro-aree (e attesa in altre), e di una limitata capacità produttiva a monte.

Tenuto conto quindi delle indicazioni di cui sopra non risulta ad oggi possibile e prudente dare previsioni precise sulla chiusura dell'anno in corso, tuttavia il Gruppo si mantiene ottimista anche sulla base delle accelerazioni riscontrate nei primi mesi del 2021 di quei trend positivi già registrati nella seconda parte del 2020 nei settori nel quale CAREL opera.

Prospetti di Bilancio Consolidato e Note Esplicative

al 31 dicembre 2020

Situazione Patrimoniale e finanziaria consolidata

(in migliaia di euro) Note 31.12.2020 31.12. 2019
Attività materiali 1 74.880 63.775
Attività immateriali 2 89.498 90.534
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 3 724 536
Altre attività non correnti 4 11.311 13.111
Attività fiscali differite 5 5.265 4.378
Attività non correnti 181.678 172.335
Crediti commerciali 6 57.728 58.552
Rimanenze 7 52.012 48.265
Crediti tributari 8 2.156 1.711
Crediti diversi 9 7.445 6.613
Attività finanziarie correnti 10 7.540 56
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 105.586 62.798
Attività correnti 232.468 177.994
TOTALE ATTIVITA' 414.145 350.330
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 12 159.317 142.868
Patrimonio netto delle interessenze di terzi 13 304 353
Patrimonio netto consolidato 159.621 143.220
Passività finanziarie non correnti 14 113.657 86.486
Fondi rischi 15 1.292 1.368
Piani a benefici definiti 16 8.189 7.844
Passività fiscali differite 17 10.212 10.896
Passività non correnti 133.350 106.595
Passività finanziarie correnti 14 49.080 38.492
Debiti commerciali 18 43.234 38.200
Debiti tributari 19 2.991 1.113
Fondi rischi 15 2.104 2.418
Altre passività correnti 20 23.766 20.292
Passività correnti 121.175 100.515
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 414.145 350.330

Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) Note 2020 2019
Ricavi 21 331.610 327.358
Altri ricavi 22 3.704 3.611
Acquisti materie prime, componenti, merci e variazione rimanenze 23 (139.644) (138.637)
Costi per servizi 24 (42.536) (47.503)
Costi di sviluppo capitalizzati 25 2.227 2.970
Costi del personale 26 (88.620) (83.412)
Altri proventi/(oneri) 27 (1.548) (1.255)
Ammortamenti e svalutazioni 28 (18.482) (16.769)
RISULTATO OPERATIVO 46.713 46.363
Proventi / (oneri) finanziari netti 29 (1.489) (1.431)
Utile/(Perdite) su cambi 30 (921) (152)
Risultato netto delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 31 208 177
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 44.511 44.957
Imposte sul reddito 32 (9.393) (9.910)
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO 35.118 35.047
Interessenza di terzi 5 28
UTILE/(PERDITA) DEL GRUPPO 35.112 35.019

Conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di euro) Note 2020 2019
Utile/(perdita) dell'esercizio 35.118 35.047
Altre componenti dell'utile complessivo che si riverseranno nel conto economico in
periodi successivi:
- Variazione fair value derivati di copertura al netto dell'effetto fiscale (73) (270)
- Differenze cambio da conversione (6.279) 926
Altre componenti dell'utile complessivo che non si riverseranno nel conto
economico in periodi successivi:
- Attualizzazione benefici ai dipendenti al netto dell'effetto fiscale (177) (313)
Utile/(perdita) complessivo dell'esercizio 28.589 35.390
di cui attribuibile a:
- Soci della controllante 28.619 35.333
- Minoranze (31) 57
Utile per azione
Utile per azione (in unità di euro) 12 0,35 0,35

Rendiconto finanziario consolidato

(in migliaia di euro) 2020 2019
Utile/(perdita) netto 35.118 35.047
Aggiustamenti per:
Ammortamenti e svalutazioni 18.482 16.747
Accantonamento e utilizzo fondi (560) 2.426
Oneri (proventi) finanziari netti non monetari 1.187 1.341
Imposte 8.122 9.821
(Plusvalenza)/minusvalenze su cessioni di immobilizzazioni - (850)
62.349 64.532
Movimenti di capitale circolante:
Variazione crediti commerciali e altri crediti correnti 692 3.104
Variazione magazzino (4.348) 5.283
Variazione debiti commerciali e altri debiti correnti 5.887 (4.988)
Variazione attività non correnti 1.592 515
Variazione passività non correnti 84 101
Flusso di cassa da attività operative 66.256 68.547
Interessi netti pagati (1.650) (1.657)
Imposte pagate (7.503) (17.325)
Flusso di cassa netto da attività operative 57.103 49.565
Investimenti in attività materiali (8.260) (17.736)
Investimenti in attività immateriali (5.086) (5.823)
Disinvestimenti in attività finanziarie - 25
Disinvestimenti in attività materiali e immateriali 148 2.198
Interessi incassati 178 316
Investimenti in partecipazioni valutate a patrimonio netto (15) (25)
Aggregazioni aziendali al netto della cassa acquisita - (1.303)
Flusso di cassa netto da attività di investimento (13.036) (22.348)
Cessioni (acquisizioni) di interessenze di minoranza - -
Aumento di capitale 33 -
Acquisizione azioni proprie (958) (807)
Dividendi agli azionisti (11.980) (9.992)
Dividendi alle minoranze (50) (74)
Investimenti in attività finanziarie correnti (7.500) -
Accensione passività finanziarie 69.797 48.185
Rimborsi passività finanziarie (44.510) (53.398)
Rimborsi passività per canoni di leasing (4.238) (4.036)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 594 (20.121)
Variazione nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 44.662 7.096
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - iniziali 62.798 55.319
Differenze di conversione (1.873) 383
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - finali 105.586 62.798

Variazioni del patrimonio netto consolidato

Capitale
Sociale
Riserva legale Riserva di
conversione
Saldi 1.01.2019 10.000 2.000 2.660
Operazioni tra azionisti
Destinazione del risultato - - -
Piani a benefici definiti - - -
Acquisto azioni proprie - - -
Distribuzione di dividendi - - -
Totale operazioni tra azionisti 10.000 2.000 2.660
Utile/(perdita) del periodo - - -
Altre componenti del conto economico complessivo - - 897
Totale altre componenti del conto economico complessivo - - 897
Saldi 31.12.2019 10.000 2.000 3.557
Saldi 1.01.2020 10.000 2.000 3.557
Operazioni tra azionisti:
Destinazione del risultato - - -
Aumento di capitale - - -
Piani a benefici definiti - - -
Acquisto azioni proprie - - -
Distribuzione di dividendi - - -
Totale operazioni tra azionisti 10.000 2.000 3.557
Utile/(perdita) del periodo - - -
Altre componenti del conto economico complessivo - - (6.243)
Totale altre componenti del conto economico complessivo - - (6.243)
Saldi 31.12.2020 10.000 2.000 (2.686)
Riserva di Cash
Flow Hedge
Altre riserve Utili (perdite)
esercizi
precedenti
Risultato del
periodo
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto di terzi
Totale
Patrimonio
netto
(93) 32.950 39.798 30.678 117.992 296 118.288
23.990 6.689 (30.678) - - -
-
340 - - 340 340
(807) - - (807) (807)
(9.992) - - (9.992) (9.992)
(93) 46.480 46.487 0 107.532 296 107.828
35.019 35.019 28 35.047
(270) (314) - - 314 29 343
(270) (314) - 35.019 35.333 57 35.390
(363) 46.166 46.487 35.019 142.868 353 143.220
(363) 46.166 46.487 35.019 142.868 353 143.220
- 22.711 12.308 (35.019) - - -
- - - - - 33 33
- 767 - - 767 - 767
- (958) - - (958) - (958)
- (11.980) - - (11.980) (50) (12.030)
(363) 56.706 58.795 (0) 130.697 336 131.032
- - - 35.112 35.112 5 35.118
(73) (177) - - (6.493) (36) (6.529)
(73) (177) - 35.112 28.619 (31) 28.589
(436) 56.530 58.795 35.112 159.317 304 159.621

NOTE ESPLICATIVE

Contenuto e forma del bilancio consolidato

Carel Industries SpA ("la Società" o "la Capogruppo"), società capogruppo dell'omonimo gruppo con sede legale in Brugine (PD), via Dell'Industria 11, è una società per azioni con codice fiscale e P. IVA 04359090281, iscrizione al Registro Imprese di Padova.

Il Gruppo opera come fornitore di strumenti di controllo per i mercati del condizionamento dell'aria, della refrigerazione commerciale e industriale, nella produzione di sistemi per l'umidificazione dell'aria. Il Gruppo conta 27 filiali commerciali che includono 9 stabilimenti produttivi a presidio di tutti i principali mercati.

La Società capogruppo, in quanto tenuta alla redazione del bilancio consolidato, ha optato in data 28 novembre 2016 e a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato utilizzando i principi contabili internazionali adottati dall'Unione Europea come previsto dal Regolamento Europeo n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, recepito in Italia dal D.L. 38/2005.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Carel Industries S.p.A. in data 4 marzo 2021.

Il bilancio consolidato dell'esercizio comprende le risultanze economiche della Capogruppo e delle società controllate. Il bilancio consolidato è redatto secondo le scritture contabili aggiornate.

Dichiarazione di conformità e criteri di redazione

Il bilancio consolidato del Gruppo Carel Industries al 31 dicembre 2020 è stato predisposto secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002.

Per IFRS si intendono tutti gli IFRS, tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS IC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dall'Unione Europea alla data del bilancio e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati a tale data.

Esso è costituito dai prospetti della situazione

patrimoniale-finanziaria consolidata, conto economico consolidato, conto economico complessivo consolidato, movimenti del patrimonio netto consolidato, rendiconto finanziario consolidato e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base della continuità aziendale. In riferimento a tale presupposto, il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di operare in base al presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Il presente bilancio è redatto in migliaia di euro, che rappresenta la moneta "funzionale" e "di presentazione" del Gruppo Carel Industries secondo quanto previsto dall'International Accounting Standard IAS 21 "Operazioni

in valuta". Ne potrebbero derivare differenze da arrotondamento qualora vengano sommate singole voci, in quanto il calcolo dei singoli elementi è effettuato in unità di euro.

Schemi di bilancio

Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata. Nella situazione patrimoniale e finanziaria consolidata è stata adottata la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:

  • ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo, oppure;
  • è posseduta principalmente per essere negoziata, oppure;
  • si prevede che si realizzi/estingua entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio.

In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.

Conto economico consolidato. Il Gruppo Carel Industries ha scelto come schema di presentazione del conto economico consolidato la classificazione per "natura di spesa" in quanto più rappresentativa delle operazioni avvenute nel corso dell'esercizio e della propria struttura di business rispetto alla classificazione "per funzione". Tale struttura è conforme alle modalità di reporting gestionale interno ed in linea con la prassi internazionale per il settore. Con l'adozione dello IAS 1 Rivisto, la società ha deciso di presentare il conto economico complessivo in due prospetti separati.

Conto economico complessivo consolidato. Il "conto economico complessivo consolidato", redatto secondo i principi contabili internazionali IAS, evidenzia le altre componenti di conto economico consolidato che transitano direttamente nel patrimonio netto consolidato.

Rendiconto finanziario consolidato. Il rendiconto finanziario consolidato è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali alla data di riferimento. I proventi e i costi relativi ad interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa. Nello schema adottato dal Gruppo sono evidenziati separatamente i flussi di cassa derivanti dalle attività operative, da attività di investimento, la variazione nelle posizioni finanziarie non correnti e dei debiti a breve nonché le attività finanziarie correnti. Ove non specificato, gli utili e le perdite su cambi sono classificati tra le attività operative in quanto si riferiscono alla traduzione in euro di crediti e debiti commerciali.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato. Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a:

  • destinazione dell'utile di periodo della Capogruppo e di controllate ad azionisti terzi;
  • ammontari relativi ad operazioni con gli azionisti (acquisto e vendita di azioni proprie);
  • ciascuna voce di utile e perdita al netto di eventuali effetti fiscali che, come richiesto dagli IFRS è alternativamente imputata direttamente a patrimonio netto (utili o perdite da compravendita di azioni proprie) o ha contropartita in una riserva di patrimonio netto (pagamenti basati su azioni per piani di stock option);
  • movimentazione delle riserve da valutazione degli strumenti derivati a copertura dei flussi di cassa futuri al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • l'effetto derivante da eventuali cambiamenti dei principi contabili.

Area di consolidamento

Il Bilancio consolidato del Gruppo Carel Industries include i bilanci al 31 dicembre 2020 della Capogruppo Carel Industries S.p.A. e quelli delle imprese controllate italiane ed estere.

Sono considerate controllate le società in cui il Gruppo Carel Industries esercita il controllo, come definito dall'IFRS 10 – "Bilancio Consolidato". Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Nella nota [33] "Altre informazioni", sono dettagliate le Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2020.

Criteri di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della Carel Industries SpA e delle imprese italiane ed estere sulle quali la Capogruppo esercita direttamente od indirettamente il controllo, in particolare, nell'area di consolidamento rientrano:

  • le società controllate, sulle quali la Capogruppo ha il potere di esercitare il controllo così come definito dall'IFRS 10 "Bilancio consolidato": tali società sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale;
  • le società collegate, sulle quali la Capogruppo ha il potere di esercitare un'influenza notevole sulle politiche finanziarie e gestionali, pur non avendone il controllo: tali società sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Nella redazione del bilancio consolidato vengono adottati i seguenti principali criteri di consolidamento:

• le attività e le passività, i ricavi e i costi, delle società consolidate sono assunti secondo il metodo dell'integrazione globale eliminando il valore di carico delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo a fronte del relativo patrimonio netto. Eventuali differenze sono rilevate secondo i dettami dell'IFRS 10 "Bilancio Consolidato" e dell'IFRS 3 "Business Combination"; le eventuali quote attribuibili alle minoranze sono iscritte al valore corrente delle attività e passività acquisite senza rilevazione dell'avviamento;

  • le società del Gruppo vengono deconsolidate dal momento in cui cessa il controllo con rilevazione di eventuali effetti nel patrimonio netto, tra le operazioni tra azionisti;
  • nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminate le partite di debito e di credito, costi e ricavi e tutte le operazioni di ammontare significativo intercorse tra le società comprese nel perimetro di consolidamento, ivi inclusi i dividendi distribuiti nell'ambito del Gruppo. Vengono inoltre eliminati gli utili non ancora realizzati e le plusvalenze e minusvalenze derivanti da operazioni fra società del Gruppo;
  • la quota di patrimonio netto di competenza di terzi è esposta in una apposita voce del patrimonio netto; nel conto economico è evidenziato il risultato di esercizio di competenza dei terzi medesimi;
  • la conversione in euro dei bilanci delle società estere consolidate espressi in valute estere è effettuata adottando il cambio medio del periodo per le poste del conto economico, ed il cambio in vigore alla data di chiusura dell'esercizio per le poste dello stato patrimoniale. La differenza tra il cambio di conversione delle poste economiche ed il cambio di conversione delle poste patrimoniali, oltre che le differenze di

conversione derivanti dal mutato rapporto di cambio tra inizio e fine esercizio vengono imputate a variazione del patrimonio netto.

Tutte le società consolidate integralmente chiudono il loro esercizio sociale al 31 dicembre, tranne Carel India il cui esercizio sociale si chiude al 31 marzo. Tuttavia, ai fini della predisposizione del bilancio consolidato, la filiale indiana predispone un set di informazioni finanziarie coerenti con l'esercizio della consolidante. Il Gruppo monitora periodicamente ogni evento significativo intercorso tra il 31 dicembre di ogni anno e il 31 marzo al fine di identificare potenziali aggiustamenti.

Aggregazioni aziendali

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo l'acquisition method. Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Le attività e le passività acquisite sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:

  • Imposte differite attive e passive;
  • Attività e passività per benefici ai dipendenti;
  • Passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita;
  • Attività destinate alla vendita e attività e passività discontinue.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote del patrimonio netto di pertinenza di terzi, alla data di acquisizione, sono al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizioni previste dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale). Eventuali variazioni successive del corrispettivo pagato sono contabilizzate nel conto economico.

Sintesi dei principi contabili applicati

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2020 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. È presentato in euro, la valuta funzionale del Gruppo in quanto moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia.

Il bilancio riflette, su base consolidata, le situazioni economiche e patrimoniali della Carel Industries S.p.A. e delle società controllate. I bilanci utilizzati per la stesura del bilancio consolidato sono quelli predisposti dalle società controllate, in conformità ai principi contabili internazionali, con riferimento al 31 dicembre 2020.

Il bilancio consolidato è costituito dal conto economico consolidato e dal conto economico complessivo consolidato, dalla situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle presenti Note esplicative che fanno parte integrante del bilancio consolidato stesso.

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo ad eccezione degli strumenti di finanza derivata a copertura del rischio tasso e cambio e dei titoli disponibili valutati al fair value secondo quanto previsto dallo IFRS9 "Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione".

La predisposizione del bilancio consolidato in conformità con gli IAS/IFRS richiede al management di effettuare delle stime ed assunzioni che hanno impatto sugli importi riportati negli schemi di bilancio e nelle relative note; i risultati consuntivi potrebbero differire dalle stime effettuate. Si rinvia al paragrafo "Utilizzo di stime" per una descrizione delle aree di bilancio più soggette all'uso di stime.

Ai fini della predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, il Gruppo Carel Industries, a seguito della decisione di adottare i principi IFRS a partire dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017, ha utilizzato il set di principi IFRS in vigore a partire dal 1 gennaio 2017, in conformità con quanto richiesto dal principio IFRS 1.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2020

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2020:

• In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

• In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una

particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;

  • Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;
  • In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare un business in presenza di un insieme integrato di

attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/ processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output. L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;

• In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal gruppo al 31 dicembre 2020

  • In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento"Interest Rate Benchmark Reform— Phase 2" che contiene emendamenti ai seguenti standard:
  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures; IFRS 4 Insurance Contracts; e
  • IFRS 16 Leases.
  • Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs non ancora omologati dall'unione europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento;
  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
  • Amendments IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3;
  • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l'importo

ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico;

  • Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come ad esempio, la quota del costo del personale e dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto);
  • Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo.

Criteri di valutazione

Ricavi e costi

I ricavi sono misurati in base al corrispettivo previsto contrattualmente con il cliente e non includono gli ammontari riscossi per conto di terzi. Il Gruppo iscrive i ricavi al momento del trasferimento al cliente del controllo sui beni o servizi promessi. I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. La maggior parte dei contratti con i clienti prevedono sconti commerciali e sconti basati su volumi che vanno a rettificare il valore dei ricavi stessi; il Gruppo, nella definizione dell'ammontare del corrispettivo variabile che può essere incluso nel prezzo della transazione calcola, ad ogni data di bilancio, l'ammontare dei corrispettivi variabili che non possono ancora essere ritenuti realizzati.

I ricavi per vendita di prodotti e servizi HVAC sono riferiti a vendite di prodotti per il controllo e l'umidificazione dell'aria nel segmento industriale, residenziale e commerciale (heat ventilation e air conditioning) mentre

i ricavi Refrigeration sono riferiti a vendite destinate al food retail e food service. Le vendite in entrambi i mercati possono essere ulteriormente suddivise nei seguenti tre macro canali: OEM (Original Equipment Manufaturer), distributori (Dealers) e singoli progetti specifici (Projects). I ricavi No Core sono caratterizzati sempre da prodotti che tuttavia non rientrano nel Core business del Gruppo.

Le garanzie relative a queste categorie di prodotti sono garanzie per riparazioni di carattere generale e nella maggior parte dei casi il Gruppo non fornisce garanzie estese pertanto il Gruppo contabilizza le garanzie in conformità allo IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets.

Non vi sono significative prestazioni di servizi che hanno durata prolungata nel tempo.

I costi di pubblicità e ricerca, in accordo con lo IAS 38 "Attività Immateriali", sono integralmente imputati a conto economico. I ricavi da prestazioni di servizi sono rilevati quando i servizi sono resi.

Interessi

I ricavi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Dividendi

Sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi. La distribuzione di dividendi viene quindi registrata come passività nel bilancio del periodo in cui la distribuzione degli stessi viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.

Imposte sul reddito

Le imposte riflettono una stima realistica del carico fiscale, determinata applicando la normativa vigente nei Paesi nei quali il Gruppo Carel Industries esercita la sua attività; il debito per imposte correnti viene contabilizzato nella situazione patrimoniale e finanziaria al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte anticipate e le imposte differite riflettono le differenze temporanee esistenti tra il valore attribuito ad una attività o ad una passività secondo i criteri dettati dai principi internazionali IAS/IFRS ed il valore attribuito alle stesse ai fini fiscali, valorizzate sulla base delle aliquote fiscali attuali o ragionevolmente stimate per gli esercizi futuri. In particolare, le imposte anticipate sono iscritte solo se esiste la probabilità della loro recuperabilità, mentre le imposte differite sono sempre rilevate ad eccezione di talune situazioni che non siano in linea con lo IAS 12 "Imposte" (come nel caso di iscrizione dell'avviamento o nel caso in cui il Gruppo non preveda l'utilizzo di tali imposte differite in un periodo di tempo sufficientemente prevedibile). Il Gruppo non effettua compensazioni tra le imposte anticipate e le imposte differite. Le imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta della consolidante sono iscritte nell'esercizio in cui viene contabilizzata la passività relativa al pagamento del dividendo.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico.

I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni (che rimangono iscritte al valore di cambio della data di transazione), sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico.

I principali tassi di cambio (valuta per 1 euro) utilizzati per la traduzione dei bilanci in valuta diversa dall'Euro, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 31 dicembre 2019 (dato comparativo) sono di seguito riepilogati:

Valute
Cambi medi
Cambi finali
2019 2020 31.12. 2019 31.12. 2020
Dollaro statunitense 1,120 1,142 1,123 1,227
Dollaro canadese 1,486 1,530 1,460 1,563
Dollaro australiano 1,611 1,655 1,600 1,590
Dollaro Hong Kong 8,772 8,859 8,747 9,514
Real brasiliano 4,413 5,894 4,516 6,374
Sterlina inglese 0,878 0,890 0,851 0,899
Rand Sudafricano 16,176 18,766 15,777 18,022
Rupia Indiana 78,836 84,639 80,187 89,661
Renminbi (Yuan) cinese 7,736 7,875 7,821 8,023
Won Sud Coreano 1.305,320 1.345,580 1.296,280 1.336,000
Rublo russo 72,455 82,725 69,956 91,467
Corona Svedese 10,589 10,485 10,447 10,034
Yen Giapponese 122,006 121,846 121,940 126,490
Pesos Messicano 21,557 24,519 21,220 24,416
Dirham (Emirati Arabi) 4,111 4,195 4,126 4,507
Kuna Croata 7,418 7,538 7,440 7,552
Bath Tailandese 34,757 35,708 33,415 36,727
Zloty Polacchi 4,298 4,443 4,257 4,560
Dollaro di Singapore 1,527 1,574 1,511 1,622
Grivnia Ucraina 28,922 30,851 26,720 34,769

Attività materiali

Le attività materiali sono rilevate al costo storico, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica. Le aliquote di ammortamento delle principali classi di immobilizzazioni materiali sono le seguenti:

Fabbricati industriali da 3% a 5%
Impianti e macchinari: da 10% a 15,5%
Attrezzature industriali e commerciali da 12% a 40%

I terreni hanno vita utile indefinita e pertanto non sono soggetti ad ammortamento.

Le attività possedute mediante contratti di lease, sono

riconosciute come attività al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati in relazione alla durata dei relativi contratti. Pei i contratti la cui durata è inferiore ai 12 mesi (short term lease) o il cui valore si configura come low-value asset, i relativi costi sono rilevati a conto economico lungo la durata del contratto.

La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

In osservanza dell'Agenda Decision dell'IFRIC di novembre 2019 che fa riferimento alle disposizioni previste dal principio contabile IFRS16, nonchè alle raccomandazioni dell'ESMA, gli Amministratori hanno ritenuto necessario rideterminare le attività e le relative passività finanziarie legate ad alcuni contratti di lease, in particolari quelli legati a locazioni di immobili presso cui la Capogruppo svolge la propria attività produttiva; nella rideterminazione del lease term di tali contratti è stata valutata non soltanto la data di scadenza contrattuale bensì il c.d. enforceable period, ovvero il periodo nel quale sia il locatore sia il locatario hanno la possibilità di terminare il contratto senza che vi siano penalità o altri costi di entità rilevante.

In ragione delle stime effettuate e dei dati ad oggi disponibili, gli Amministratori hanno ritenuto ragionevole considerare un periodo di ulteriore rinnovo contrattuale rispetto a quello già esistente. Pertanto è stato aggiornato al 2033 il lease term dei contratti relativi allo stabilimento di Brugine, il primo e principale dei quali avente scadenza nel 2021. I contratti relativi allo stabilimento croato e allo stabilimento della controllata Recuperator, aventi scadenza rispettivamente nel 2030 e 2032, non sono stati modificati in ragione della durata residua ancora rilevante. La modifica ha comportato l'incremento delle attività non correnti sui diritti d'uso e le relative passività finanziarie per complessivi 12.812 migliaia di euro. Nessun effetto è stato rilevato nel conto economico dell'esercizio.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Avviamento

Rappresenta la differenza tra i) il corrispettivo trasferito per un'acquisizione aziendale, l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza e il fair value alla data di acquisizione di interessenza precedentemente possedute, e ii) il fair value alla data di acquisizione delle attività identificabili e delle passività assunte. L'avviamento non viene ammortizzato ma è soggetto a verifica annuale di perdita di valore ovvero qualora si verificano eventi che ne fanno presupporre una riduzione ("Impairment test").

Altre attività immateriali

Sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa, in grado di far affluire alla società benefici economici futuri. Sono inizialmente rilevate al costo quando esso può essere determinato in modo attendibile secondo le stesse modalità indicate per le attività materiali.

Tali attività sono successivamente iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore. La vita utile viene riesaminata con periodicità ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica. Eventuali immobilizzazioni immateriali generate internamente sono capitalizzate, nei limiti e alle condizioni previste dallo IAS 38.

La vita utile stimata media è compresa tra i 3 e i 15 anni. Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Perdite di valore delle attività non finanziarie

Le attività che hanno una vita utile indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento ma vengono sottoposte almeno annualmente ad impairment test volto a verificare se il valore contabile delle stesse si sia ridotto. Il Consiglio

di Amministrazione ha adottato una policy che definisce i criteri di esecuzione dell'impairment test, i controlli da porre in essere per garantire l'affidabilità del processo e l'iter approvativo del test, in linea con la raccomandazione Consob 0003907 del 15.1.2015.

Le attività soggette ad ammortamento vengono sottoposte ad impairment test qualora vi siano eventi o circostanze indicanti che il valore contabile non può essere recuperato (trigger event). In entrambi i casi l'eventuale perdita di valore è contabilizzata per l'importo del valore contabile che eccede il valore recuperabile. Quest'ultimo è dato dal maggiore tra il fair value dell'asset al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Qualora non sia possibile determinare il valore d'uso di una attività individualmente, occorre determinare il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari ("cash generating units" o CGU) cui l'attività appartiene. Gli assets vengono raggruppati al più piccolo livello per il quale ci sono flussi finanziari indipendenti ed il Gruppo provvede poi al computo del valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per la CGU applicando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi dell'attività.

Successivamente, se una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile che, tuttavia, non può eccedere il valore che si sarebbe determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore.

Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico secondo quanto previsto dal modello di determinazione del valore dello IAS 16 "Immobili, Impianti e macchinari".

Partecipazioni

Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto, mentre le altre partecipazioni sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a patrimonio netto; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite derivanti da impairment, il cui effetto è riconosciuto nel conto economico.

Qualora vengano meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico.

Attività finanziarie

Sono iscritte inizialmente al loro fair value e successivamente valutate secondo il loro costo ammortizzato. Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al fair value con variazioni a conto economico, degli oneri accessori. Al momento della sottoscrizione, il Gruppo valuta se un contratto contiene derivati impliciti. I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite se questo non è valutato al fair value quando l'analisi evidenzia che le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite.

ll Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura del periodo di rendicontazione.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo assume l'impegno di acquistare l'attività.

Tutte le attività finanziarie rilevate che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 sono rilevate al costo ammortizzato o al fair value sulla base del modello di business per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Specificamente:

• Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del

capitale da restituire, sono successivamente valutati al costo ammortizzato;

  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
  • Tutti gli altri strumenti di debito e gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale sono successivamente valutati al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL).

Quando un investimento in uno strumento di debito misurato come FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio tramite una rettifica da riclassificazione. Al contrario, quando un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale designato come valutato FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è successivamente trasferito negli utili portati a nuovo senza transitare dal conto economico.

Gli strumenti di debito successivamente valutati al costo ammortizzato o FVTOCI sono assoggettati ad impairment. Eventuali perdite da impairment sono contabilizzate a conto economico previo utilizzo dell'eventuale riserva di fair value precedentemente accantonata. L'eventuale successivo ripristino di valore è rilevato a conto economico salvo per i titoli azionari per i quali è rilevato nella riserva di patrimonio netto.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo. Il costo di acquisto è inclusivo degli oneri accessori; il costo di produzione comprende i costi di diretta imputazione ed una quota dei costi indiretti, ragionevolmente imputabili ai prodotti.

Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo medio effettivo dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.

Le rimanenze obsolete e/o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti commerciali

I crediti sono iscritti inizialmente al fair value, che corrisponde al valore nominale e, successivamente, valutati al costo ammortizzato e ridotti in caso di perdite di valore. Inoltre, sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo.

I crediti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio di fine anno. L'utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico.

Disponibilità liquide

Comprendono i valori numerari, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista od a brevissimo termine (durata originaria fino a tre mesi), del buon esito e dell'assenza di spese per la riscossione.

Benefici ai dipendenti

Rientrano in tale voce il Trattamento di fine rapporto ("TFR") e gli altri fondi per benefici ai dipendenti previsti dallo IAS 19 "benefici ai dipendenti". Il TFR, in qualità di piano a benefici definiti, è rilevato sulla base di valutazioni effettuate alla fine di ogni esercizio da parte di attuari indipendenti. La passività iscritta nello stato patrimoniale rappresenta il valore attuale dell'obbligazione erogabile al termine del rapporto di lavoro, che i dipendenti hanno maturato alla data di bilancio calcolato tenendo conto

dei risultati ottenuti dall'applicazione del metodo della proiezione unitaria del credito.

Fondi per rischi

In accordo con lo IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali", gli accantonamenti sono contabilizzati quando esiste un'obbligazione (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile l'impiego di risorse per adempiere all'obbligazione e può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima tra un esercizio ed il successivo sono imputate a conto economico.

Se l'effetto finanziario legato al tempo risulta essere significativo e le date di pagamento dell'obbligazione sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è esposto al valore attuale. La successiva variazione legata al passare del tempo è iscritta al conto economico tra i componenti finanziari.

Per i rischi possibili ma non probabili, non viene effettuato alcuno stanziamento ma viene fornita adeguata descrizione nelle Note Esplicative.

Debiti commerciali ed altre passività correnti

I debiti commerciali e le altre passività correnti, le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali, sono iscritte inizialmente al costo, identificato dal valore nominale, e non sono attualizzate. Qualora la scadenza non rientri nei normali termini commerciali, la componente finanziaria viene scorporata impiegando un idoneo tasso di mercato.

Passività finanziarie

Sono classificate fra le passività correnti a meno che la società non abbia un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio, e vengono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione nel momento in cui il Gruppo ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso. Sono iscritte inoltre al fair value iniziale e poi misurate successivamente con il metodo dell'amortized cost.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura dei rischi finanziari relativi alle variazioni dei tassi di cambio sulle transazioni commerciali in valuta e dei tassi di interesse sull'indebitamento a medio/lungo termine.

Gli strumenti finanziari derivati sono rilevati in bilancio e successivamente valutati al "fair value" applicando i seguenti trattamenti contabili:

  • Fair value hedge se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico, come pure l'utile o la perdita sulla posta coperta.
  • Cash flow hedge se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una attività o di una passività di bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel patrimonio netto; l'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura; l'utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte della copertura diventata inefficace, sono iscritti a conto economico quando l'inefficacia è rilevata.

Qualora non ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting, gli effetti derivanti dalla valutazione al "fair value" dello strumento finanziario derivato sono imputati direttamente a conto economico.

Utilizzo di stime

La predisposizione del bilancio consolidato ha richiesto agli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni ovvero sull'esperienza storica o su assunzioni che vengono di volta in volta

considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale e finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle valutazioni per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano. Le stime eseguite hanno tenuto conto, come dettagliato in seguito, delle incertezze generate dal perdurare della pandemia COVID19, anche oltre il 31 dicembre 2020.

Le voci che data la loro natura, hanno previsto un maggior ricorso da parte degli Amministratori all'uso di stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto sul bilancio consolidato sono:

  • Fondo svalutazione crediti; il fondo svalutazione rappresenta la migliore stima del management delle potenziali perdite sul portafoglio crediti verso i clienti finali. La stima si basa sulle perdite previste determinate in base alle perdite storiche per crediti similari, all'andamento dei crediti scaduti, alla valutazione della qualità del credito e alla proiezione delle condizioni economiche e di mercato; la stima eseguita dagli Amministratori, sebbene basata su dati storici e di mercato, può essere soggetta ai mutamenti nell'ambiente competitivo o di mercato in cui il Gruppo opera, in particolare in un contesto economico ancora influenzato dal perdurare della pandemia COVID19, sebbene al 31 dicembre 2020 il Gruppo non abbia un rilevato deterioramento delle posizioni creditorie;
  • Fondo obsolescenza magazzino; le giacenze di materie prime e prodotti finiti a lenta rotazione sono periodicamente analizzate sulla base dei dati storici e sulla possibilità di vendita delle stesse a valori inferiori rispetto alle normali transazioni di mercato. Se da queste analisi risulta la necessità di ridurre il valore delle giacenze, viene contabilizzato un apposito fondo svalutazione; come per il fondo svalutazione crediti, anche la determinazione del fondo obsolescenza magazzino

è determinato sulla base di dati storici e di mercato, potenzialmente accentuati nel contesto di incertezza generata dalla pandemia, eventuali cambiamenti negli scenari di riferimento e nell'andamento del mercato possono modificare in maniera anche significativa i criteri utilizzati per la determinazione delle stime sottostanti.

Leases: la determinazione del valore dei diritti d'uso emergenti da contratti di lease, e le relative passività finanziarie, costituisce una stima significativa da parte del management. In particolare, un elevato livello di giudizio è esercitato nella determinazione del leaseterm, e nel calcolo dell'incremental borrowing rate. La determinazione del lease term tiene in considerazione le scadenze del contratto sottoscritto nonché delle eventuali clausole di rinnovo che il Gruppo ritiene ragionevolmente certe nel loro esercizio. L'incremental borrowing rate è costruito considerando la tipologia di asset oggetto del contratto di lease, la giurisdizione nella quale lo stesso viene acquisito e la valuta in cui è denominato il contratto. Eventuali cambiamenti negli scenari di riferimento e nell'andamento del mercato potrebbero richiedere la rivisitazione delle componenti descritte. Il perdurare della pandemia potrebbe influenzare le stime relative al contratti di lease modificando le decisioni degli Amministratori in merito alla determinazione del lease term, nonché condizionando l'incremental borrowing rate.

Impairment test per l'avviamento

Il Gruppo verifica almeno annualmente, tramite "l'impairment test", l'eventuale perdita di valore dell'avviamento. Ai fini di tale verifica, il valore recuperabile generato dalle unità generatrici di flussi finanziari è stato determinato come valore d'uso tramite il metodo del "discounted cash flow". Nell'applicare tale metodo il Gruppo utilizza varie assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto).

Al variare delle principali stime ed assunzioni effettuate

nella predisposizione del piano, e quindi del test di impairment, potrebbe modificarsi il valore d'uso ed il risultato che effettivamente verrà raggiunto circa il valore di realizzo delle attività iscritte.

L'esecuzione dell'impairment test ha tenuto in considerazione gli effetti della pandemia COVID19, in particolare per quanto riguarda la stima dei flussi di cassa prospettici, la quale è stata eseguita utilizzando le informazioni a disposizione degli Amministratori in merito alle condizioni di mercato e alle prospettive di ripresa dalla crisi.

Stima del fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7 "Note esplicative".

L'IFRS13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, disposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;

• input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

La metodologia utilizzata per tale stima è stata la seguente:

  • il fair value dei titoli quotati disponibili per la vendita è calcolato sulla base delle quotazioni di borsa (livello 1);
  • il fair value dei contratti a copertura del rischio cambio, calcolato sulla base dell'attualizzazione della differenza tra il prezzo a termine a scadenza ed il prezzo a termine per la durata residua alla data di valutazione (fine esercizio) ad un tasso di interesse senza rischio (livello 2);
  • il fair value dei derivati a copertura del rischio tasso è basato su quotazioni degli intermediari. Tale valore è comunque calcolato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri sulla base dei tassi di interesse alla data di bilancio (livello 2).

Per ulteriori informazioni sulle assunzioni utilizzate per la determinazione dei valori si rinvia alle specifiche note riportate nei commenti dell'attività o passività.

Il fair value degli strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato viene determinato sulla base delle tecniche di valutazione generalmente adottate nel settore finanziario ed in particolare:

  • il fair value degli interst rate swap (IRS) è calcolato sulla base del valore corrente dei flussi di cassa futuri;
  • il fair value dei contratti forward a coperture del rischio cambio è calcolato sulla base del valore corrente della differenza tra il tasso di cambio forward contrattualizzato e il tasso di cambio spot alla data di bilancio;
  • il fair value delle opzioni sottoscritte a coperture del rischio cambio è calcolato sulla base di modelli matematici che considerano il tasso di cambio forward contrattualizzato, il tasso di cambio spot alla data di bilancio ed il costo sostenuto per sottoscrivere l'opzione.

Informativa su rischi e strumenti finanziari

Il principio contabile internazionale IFRS 7, prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:

  • la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui le società siano esposte nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.

I criteri contenuti nel presente principio integrano i criteri per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione in bilancio delle attività e passività finanziarie contenute nello IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative" e nell'IFRS9.

Nella presente sezione viene quindi riportata l'informativa supplementare prevista dall'IFRS 7.

I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato relativamente agli strumenti finanziari sono descritti nella sezione "Criteri di valutazione".

L'attività del Gruppo è esposta ad una serie di rischi finanziari suscettibili di influenzare la situazione patrimoniale/finanziaria, il risultato economico ed i flussi finanziari attraverso il relativo impatto sulle operazioni in strumenti finanziari poste in essere.

Tali rischi sono così riassumibili:

  • a. rischio di credito;
  • b. rischio di liquidità;
  • c. rischio di mercato (rischio valutario, rischio di tasso d'interesse e altri rischi di prezzo).

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi finanziari del Gruppo compete al Consiglio di Amministrazione cui fanno capo le diverse unità organizzative responsabili funzionalmente della gestione operativa delle singole tipologie di rischio.

Tali unità definiscono, nell'ambito delle linee-guida

tracciate dall'organo direttivo e per ciascun rischio specifico, gli strumenti e i tecnicismi atti alla relativa copertura e/o trasferimento a terzi (assicurazione) ovvero valutano i rischi non coperti né assicurati.

Nel seguito viene commentato il grado di significatività dell'esposizione del Gruppo alle varie categorie di rischio finanziario individuate.

Rischio di credito

Il Gruppo opera su diversi mercati nazionali con un elevato numero di clienti di medie e grandi dimensioni rappresentati principalmente dai distributori regionali/ locali. Di conseguenza il Gruppo è esposto ad un rischio di credito collegato alla capacità dei clienti di ottenere finanziamenti dal sistema bancario.

Il Gruppo applica una politica basata sull'attribuzione di rating e limiti di acquisto per la sua base di clienti e al rilascio periodico di report standard, al fine di raggiungere un alto grado di controllo sul recupero crediti.

Ogni società del Gruppo si occupa, attraverso un credit manager locale, del recupero dei crediti sulle vendite effettuate nei rispettivi mercati. Il coordinamento tra le società che operano nello stesso mercato (ad esempio, le società italiane) si basa sullo scambio elettronico di informazioni relative ai clienti comuni e attraverso il coordinamento sull'eventuale blocco delle consegne o l'avvio di azioni legali.

Il fondo svalutazione crediti è iscritto al valore nominale della quota inesigibile dopo aver dedotto la parte del credito assistito da garanzie bancarie. Tutte le garanzie devono essere valutate criticamente riguardo l'esigibilità. La svalutazione è effettuata in base ad un'analisi puntuale delle partite scadute, dei clienti per i quali si abbiano notizie di difficoltà finanziarie e dei crediti per i quali è stata iniziata un'azione legale.

Gli Amministratori non hanno osservato, in conseguenza della diffusione del Covid 19, una modifica negativa nella qualità dei crediti né nelle tempistiche di incasso,

come riscontrabile anche dal dettaglio per scadenza indicato nella tabella sottostante. Inoltre, non sono state modificate le condizioni di pagamento applicate ai clienti né le politiche di gestione del rischio di credito, mentre è stato prudenzialmente elevato il livello di monitoraggio delle posizioni nei confronti dei clienti.

La seguente tabella mostra la ripartizione per fascia di scaduto dei crediti commerciali nei confronti di terzi:

31.12.2020 31.12.2019
Crediti Fondo Crediti Fondo
Crediti a scadere 53.284 (278) 50.423 (246)
Crediti scaduti < 6 mesi 4.608 (40) 8.153 (65)
Crediti scaduti > 6 mesi 225 (74) 376 (102)
Crediti scaduti > 12 mesi 632 (630) 725 (712)
Totale 58.750 (1.022) 59.677 (1.125)

Il Gruppo non ha osservato significative variazioni nella gestione del credito e nel rischio correlato a causa della pandemia Covid 19.

Rischi di liquidità

Il Gruppo presenta un elevato livello di liquidità e un indebitamento finanziario netto contenuto. Nel corso dell'esercizio, pur nel difficile contesto originato nel 2020 dalla diffusione della pandemia Covid 19, ha avuto facile accesso a fonti di finanziamento aggiuntive, senza costi addizionali, anche durante i mesi di lockdown. Il business del Gruppo, nonostante la temporanea significativa contrazione nel secondo trimestre dell'esercizio, si è dimostrato stabilmente profittevole e capace di generare liquidità in misura significativa; non si ritiene, pertanto, che tale rischio sia stato innalzato dalla pandemia.

Il Gruppo tratta principalmente con clienti noti ed affidabili; è policy del Gruppo sottoporre a procedure di affidamento e di costante monitoraggio le posizioni di clienti che richiedono dilazioni di pagamento.

Come richiesto dall'IFRS 7, la seguente tabella riporta i flussi finanziari relativi alle passività finanziarie del Gruppo per

scadenza:
31.12.2020 TOTALE Totale Flussi Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti finanziari verso banche al costo
ammortizzato
86.975 87.681 - 87.681 -
Debiti finanziari non correnti per contratti di
lease
24.597 26.155 - 11.420 14.735
Strumenti finanziari derivati designati per la
copertura ed efficaci
578 578 - 578
Debiti finanziari non correnti verso altri
finanziatori al costo ammortizzato
1.506 1.534 - 1.436 99
Passività finanziarie non correnti 113.657 115.948 - 101.114 14.834
Finanziamenti bancari a breve termine al
costo ammortizzato
44.767 45.302 45.302 - -
31.12.2020 TOTALE Totale Flussi Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti finanziari correnti per contratti di lease 3.588 3.606 3.606
Debiti bancari a breve termine al costo
ammortizzato
148 148 148 - -
Debiti finanziari correnti verso altri
finanziatori al costo ammortizzato
523 538 538 - -
Strumenti finanziari derivati di negoziazione
al fair value con imputazione a conto
economico
55 55 55 - -
Passività finanziarie correnti 49.080 49.649 49.649 - -

Rischio di mercato

Rischi legati al tasso di cambio

Il Gruppo, svolgendo le proprie attività attraverso la vendita in vari paesi del mondo, è esposto al rischio derivante dalla fluttuazione del rapporto di cambio. Il rischio di cambio è prevalentemente derivante dalle transazioni di vendita aventi quali valute di riferimento il dollaro statunitense, il renminbi cinese e lo zloty polacco.

Inoltre, la società capogruppo detiene partecipazioni

in società controllate denominate in valuta estera. Le variazioni del patrimonio netto derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sono rilevate in una riserva di patrimonio netto denominata "riserva di conversione". Il rischio derivante dalla conversione del patrimonio netto non è attualmente coperto dal Gruppo. La seguente tabella riepiloga l'esposizione relativa ad attività e passività in valuta estera dettagliando le valute maggiormente rilevanti per ciascun esercizio:

31.12.2020 EUR USD PLN CNY Altre valute Totale
Totale attivo 314.661 48.930 12.812 28.637 9.105 414.145
Totale passivo 217.648 21.143 2.980 7.128 5.626 254.525

Nella seguente tabella è riportata un'analisi di sensibilità del rischio derivante dalla conversione dei bilanci delle società consolidate redatti in valuta diversa dall'euro, per variazioni in un intorno del + /- 10% rispetto al cambio medio dell'esercizio. L'effetto è determinato in base all'impatto sugli indicatori di performance utilizzati dal management:

31.12.2020 31.12.2019
Ricavi netti FX Attuale FX +10% FX -10% FX Attuale FX +10% FX -10%
USD - Dollari Usa 41.129 37.390 45.699 44.880 40.800 49.867
GBP - Sterlina Inglese 6.686 6.078 7.429 7.399 6.727 8.221
CNY - Renmimbi Cinese 30.004 27.276 33.338 27.829 25.299 30.921
AUD - Dollaro australiano 5.302 4.820 5.891 8.102 7.366 9.002
ZAR - Rand Sudafricano 3.429 3.117 3.810 4.183 3.803 4.648
BRL - Real Brasiliano 5.568 5.062 6.187 5.552 5.047 6.169
PLN - Zloty Polacco 22.751 20.683 25.279 18.757 17.052 20.841
31.12.2020
31.12.2019
Ricavi netti FX Attuale FX +10% FX -10% FX Attuale FX +10% FX -10%
Altre valute 6.531 n.a n.a 7.464 n.a n.a
Euro 210.210 210.210 210.210 203.192 203.192 203.192
Risultato prima 31.12.2020 31.12.2019
delle imposte FX Attuale FX +10% FX -10% FX Attuale FX +10% FX -10%
USD - Dollari Usa 26.124 23.749 29.026 13.541 12.310 15.045
GBP - Sterlina Inglese 4.896 4.450 5.439 4.723 4.293 5.247
CNY - Renmimbi Cinese (9.855) (8.959) (10.950) (7.878) (7.162) (8.753)
AUD - Dollaro australiano 3.447 3.133 3.830 5.988 5.444 6.654
ZAR - Rand Sudafricano 2.498 2.271 2.776 3.057 2.779 3.397
BRL - Real Brasiliano 3.794 3.449 4.216 3.016 2.742 3.351
PLN - Zloty Polacco 7.349 6.681 8.165 10.847 9.861 12.053
Altre valute (12.218) n.a n.a (9.039) n.a n.a
Euro 18.477 18.477 18.477 20.702 20.702 20.702

In considerazione delle oscillazioni valutarie a cui è esposto il Gruppo nelle transazioni in valuta, vengono poste in essere operazioni di copertura per definire il tasso di cambio sulla base delle previsioni dei volumi di vendite e acquisti. Le operazioni di copertura vengono effettuate sulle esposizioni nette attraverso strumenti quali le vendite e acquisti a termine di valuta, per coprire il rischio transattivo, e/o opzioni plain vanilla, per coprire il rischio economico, nel rispetto della Policy Finanziaria di Gruppo. Il rischio coperto rappresenta una parte del rischio globale e l'approccio alla copertura è di tipo non speculativo.

Tuttavia, predisponendo la Società il proprio bilancio consolidato in Euro, le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle società controllate, originariamente espressi in valuta estera, potrebbero influenzare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Nel corso dell'esercizio 2020, prevalentemente quale effetto dell'incertezza generata dalla pandemia Covid 19, si è osservata una maggiore volatilità dei tassi di cambio e, conseguentemente, valori più elevati delle poste di bilancio correlate alla traduzione in Euro. In particolare tale fenomeno è stato osservato con riferimento al reais brasiliano, al dollaro americano e al renminbi cinese. Il management monitora costantemente i tassi di cambio e le esposizioni delle attività e passività correnti in valuta diversa dall'euro al fine di porre in essere opportune operazioni di copertura per mitigare il rischio.

Rischio tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse consiste nel rischio che il valore di uno strumento finanziario, e/o il livello dei flussi finanziari da esso generati, vari in seguito alle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato.

L'esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative, sia nella loro componente industriale che in quella finanziaria di acquisizione delle stesse attività, oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito dalla policy Finanziaria di Gruppo. Nell'ambito di tali politiche l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato esclusivamente alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari e non sono poste in essere né consentite attività di tipo speculativo.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono esclusivamente interest rate swap (IRS), cap e collar.

L'indebitamento del Gruppo è prevalentemente concentrato sul tasso variabile. Per la gestione di tali rischi, se ritenuti significativi, la società ha posto in essere strumenti di copertura in grado di neutralizzare la variabilità dei tassi assicurando in tal modo un onere futuro certo arrivando a coprire anche il 100% dei flussi futuri. In virtù dell'elevato livello di liquidità disponibile, il Gruppo presenta un limitato rischio con riferimento alle scadenze a breve termine e pertanto il rischio legato all'oscillazione dei tassi di interesse è principalmente legato ai finanziamenti a medio lungo termine. Durante il 2020, nonostante le difficili condizioni di mercato generate dal Covid 19, il Gruppo ha potuto avere accesso al credito, anche in misura significativa, a tassi di interesse contenuti; si ritiene pertanto che il rischio relativo all'oscillazione dei tassi di interesse non sia incrementato nel corso dell'esercizio.

Gli strumenti finanziari derivati utilizzati a copertura di tale rischio sono normalmente designati a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di predeterminare l'interesse pagato sui finanziamenti, per raggiungere un mix predefinito ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti.

Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie. Gli strumenti derivati sono rilevati al loro fair value.

Altri rischi di mercato e/o prezzo

Il Gruppo è esposto ad una crescente pressione competitiva derivante dall'ingresso di nuovi operatori rappresentati da grossi gruppi internazionali prima assenti nel mondo OEM, dallo sviluppo di nuovi mercati organizzati che provocano continue spinte verso il basso sul lato dei prezzi del prodotto specialmente nel settore dell'elettronica.

La domanda dei prodotti del Gruppo è inoltre influenzata da fluttuazioni che coinvolgono i canali di destinazione dei prodotti e delle applicazioni vendute che, come noto, sono rappresentati in misura rilevante da OEM operanti indirettamente nel settore dell'edilizia e da operatori legati al settore della distribuzione alimentare (per il business della refrigerazione).

I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione a mercati che presentano queste caratteristiche, sono stati fronteggiati con una strategia spinta alla sempre maggiore innovazione tecnologica, alla diversificazione e all'espansione geografica che fanno di Carel un Gruppo internazionale presente in tutti i continenti con filiali dirette proprie o distributori terzi esclusivi (affiliati).

Sul fronte industriale i siti industriali presenti in Italia, Cina, Brasile, Stati Uniti, Croazia e Germania, rispondono ad una strategia di ottimizzazione delle fonti produttive ed è considerato inoltre una fonte di potenziale disaster recovery a fronte di eventi "catastrofici" che potrebbero comportare l'interruzione dell'attività produttiva nel sito principale in Italia dove ha sede la Società. La strategia seguita inoltre è quella della vicinanza della produzione ai mercati e ai clienti nell'ottica di fornire sempre più un miglior servizio

in termini di time to market e allo scopo di aumentare la capacità produttiva per servire i mercati in forte sviluppo. La strategia di razionalizzazione degli assetti produttivi attualmente in corso, la conseguente ottimizzazione della struttura dei costi, la politica di diversificazione geografica e, non per ultimo, il continuo impegno nella ricerca di soluzioni tecnologiche innovative aiutano il Gruppo nel fronteggiare i potenziali effetti derivanti dal contesto competitivo.

Nel corso dell'esercizio 2020, l'andamento della domanda dei prodotti del Gruppo Carel non ha subito complessivamente significativi rallentamenti indotti dalla pandemia Covid 19. Le dinamiche dei diversi mercati, sia nella loro dimensione geografica che per famiglia di prodotti, inclusi gli interventi legislativi, sono costantemente monitorate, sia al fine di adeguare le politiche commerciali, di approvvigionamento e di produzione, sia al fine di individuare opportunità di sviluppo dell'offerta di nuovi prodotti.

Climate change e possibili impatti sul Gruppo Carel Industries La sempre maggiore attenzione alle tematiche ambientali e ai cambiamenti climatici posta dalle principali istituzioni globali nonché la crescente sensibilizzazione della popolazione mondiale degli impatti sul clima che le industrie hanno sia a livello produttivo sia a livello di utilizzo dei propri prodotti da parte dei consumatori, hanno indotto gli Amministratori a valutare i possibili rischi e opportunità che tali cambiamenti potrebbero comportare nella gestione del business del Gruppo.

Le attività relative alla gestione degli aspetti ambientali sono presidiate da risorse dedicate in CAREL INDUSTRIES S.p.A., in Hygromatik e in CAREL Electronic (Suzhou) Co. Ltd. in quanto tali siti sono certificati secondo la norma internazionale ISO 14001:2015 e ai fini della stessa presentano delle specifiche politiche ambientali che vanno ad affiancarsi alla Politica definita a livello di Gruppo. Dal punto di vista degli impatti che i cambiamenti climatici possono avere sugli asset del Gruppo gli Amministratori non ritengono che attualmente ci possano essere rischi specifici tali da essere considerati ad esempio nelle valutazioni prospettiche basate sugli impairment test non essendovi siti produttivi e commerciali in zone ad alto rischio.

Note alla situazione patrimoniale e finanziaria

[1] ATTIVITÀ MATERIALI

Le attività materiali ammontano al 31 dicembre 2020 a 74.880 migliaia di euro rispetto ai 63.775 migliaia di euro al 31 dicembre 2019.

Sono composte come riportato nelle seguenti tabelle che ne evidenziano la composizione nonché le variazioni degli esercizi.

Variazioni dell'esercizio Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre
immobilizzazioni
materiali
Immobilizzazioni
materiali in corso
ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2018 7.799 14.300 7.379 4.178 3.904 37.560
- Costo Storico 12.274 31.475 35.415 14.438 3.904 97.505
- Fondo Ammortamento (4.474) (17.176) (28.036) (10.260) - (59.946)
Movimenti 2019
- Diritti d'uso all'01.01.2019 14.137 0 388 1.300 - 15.824
- Investimenti 438 2.668 4.460 1.814 8.355 17.735
- Investimenti in diritti d'uso 2.307 - 110 594 - 3.011
- Variazione per aggregazioni
aziendali costo storico
- - - 34 - 34
- Riclassifiche costo storico 12.401 914 250 (168) (11.459) 1.938
- Cessioni costo storico (1.826) (1.360) (615) (846) (14) (4.662)
- Differenza di conversione su
costo storico
12 5 24 84 52 177
- Differenza di conversione sul
fondo ammortamento
(46) (1) (47) (50) - (144)
- Differenza di conversione su
diritti d'uso
5 3 - 8
- Ammortamenti (512) (2.152) (2.996) (1.452) - (7.112)
- Ammortamenti diritti d'uso (3.066) (165) (601) - (3.831)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
(385) (101) 3 109 - (374)
- Rideterminazione diritti d'uso 204 - - 1 - 205
- Cessioni fondo ammortamento 985 1.062 578 779 - 3.404
Totale Movimenti 24.654 1.034 1.991 1.602 (3.066) 26.214
Saldo al 31 dicembre 2019 32.453 15.334 9.370 5.780 838 63.775
di cui:
- Costo Storico 39.747 33.702 40.032 17.253 838 131.572
- Fondo Ammortamento (7.294) (18.368) (30.662) (11.473) - (67.798)
Variazioni dell'esercizio Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre
immobilizzazioni
materiali
Immobilizzazioni
materiali in corso
ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2019 32.453 15.334 9.370 5.780 838 63.775
- Costo Storico 39.747 33.702 40.032 17.253 838 131.572
- Fondo Ammortamento (7.294) (18.368) (30.662) (11.473) - (67.798)
Movimenti 2020
- Investimenti 579 3.118 2.374 1.127 1.062 8.260
- Investimenti in diritti d'uso 3.436 - - 987 - 4.423
- Riclassifiche costo storico 33 (163) 443 36 (845) (496)
- Svalutazioni - (150) (16) - - (166)
- Cessioni costo storico - (40) (69) (708) (3) (821)
- Cessioni diritti d'uso costo
storico
(588) - - (161) - (749)
- Differenza di conversione su
costo storico
(679) (697) (260) (397) (67) (2.099)
- Differenza di conversione sul
fondo ammortamento
122 268 156 250 - 796
- Differenza di conversione su
diritti d'uso
(324) - - (19) - (343)
- Ammortamenti (716) (2.302) (3.300) (1.414) - (7.733)
- Ammortamenti diritti d'uso (3.230) - (165) (695) - (4.090)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
(20) (7) 2 - - (24)
- Rideterminazione diritti d'uso 12.812 - - - - 12.812
- Cessioni fondo ammortamento - 23 36 650 - 709
- Cessioni diritti d'uso fondo
ammortamento
563 - - 64 - 627
Totale Movimenti 11.988 51 (798) (281) 146 11.106
Saldo al 31 dicembre 2020 44.441 15.385 8.572 5.499 984 74.880
di cui:
- Costo Storico 42.204 35.770 42.504 18.118 984 139.580
- Fondo Ammortamento 2.237 (20.385) (33.932) (12.619) 0 (64.700)

La voce "Terreni e fabbricati" si incrementa per gli investimenti in diritti d'uso a seguito della sottoscrizione di nuovi contratti di lease; inoltre come riportato anche nella Relazione sulla Gestione gli Amministratori hanno ritenuto necessario rideterminare le attività e le relative passività finanziarie legate ad alcuni contratti di lease, in particolari quelli legati a locazioni di immobili presso cui la Capogruppo svolge la propria attività produttiva; nella rideterminazione del lease term di tali contratti è stata valutata non soltanto la data di scadenza contrattuale bensì il c.d. enforceable period, ovvero il periodo nel quale sia il locatore sia il locatario hanno la possibilità di terminare il contratto senza che vi siano penalità o altri costi di entità rilevante. In ragione delle stime effettuate e dei dati ad oggi disponibili, gli Amministratori hanno ritenuto ragionevole considerare un periodo di ulteriore rinnovo contrattuale rispetto a quello già esistente. Pertanto è stato aggiornato al 2033 il lease term dei contratti relativi allo stabilimento di Brugine, il primo e principale dei quali avente scadenza nel 2021. La modifica ha comportato l'incremento della voce per complessivi 12.812 migliaia di euro classificato come "Rideterminazione diritti d'uso".

La voce "Impianti e macchinari" accoglie gli asset specifici delle linee di produzione e delle infrastrutture produttive; gli incrementi principalmente si riferiscono ad investimenti presso lo stabilimento croato per aumentare la capacità produttiva sulla linea inverter e per migliorare la business continuity sui prodotti programmabili. Investimenti sono stati effettuati presso la filiale statunitense al fine di aumentare la localizzazione produttiva e rendere maggiormente indipendente la region. Presso lo stabilimento cinese sono continuati gli investimenti sulle linee SMT.

Infine ulteriori investimenti sono stati effettuati presso la controllata Recuperator per aumentare la capacità produttiva delle piastre ad alta efficienza.

Le "Attrezzature industriali e commerciali" accolgono principalmente attrezzature di produzione; gli investimenti principali hanno interessato lo stabilimento della Capogruppo e lo stabilimento cinese.

Gli incrementi nella voce "Altre immobilizzazioni materiali" sono riconducibili principalmente a migliorie e investimenti effettuati in Italia.

La suddivisione delle attività materiali per area geografica è la seguente:

Attività materiali 2020 2019
Europa, Medio Oriente e Africa 50.380 38.124
APAC 16.280 16.716
Nord America 7.451 7.986
Sud America 770 949
Totale 74.880 63.775

Si segnala che per gli esercizi in commento le immobilizzazioni materiali non sono gravate da vincoli di ipoteca o da privilegi. Le immobilizzazioni materiali sono adeguatamente coperte, con polizze assicurative contratte con primarie compagnie, dai rischi derivanti da perdita e/o danneggiamento dei beni.

Si segnala, infine, che in accordo con gli esercizi precedenti non sono stati imputati oneri finanziari ai conti sovraesposti.

[2] ATTIVITÀ IMMATERIALI

Al 31 dicembre 2020 ammontano a 89.498 migliaia di euro rispetto a 90.534 migliaia di euro del 31 dicembre 2019. Il dettaglio dei movimenti delle attività in oggetto è così rappresentato:

Variazioni dell'esercizio Costi di
sviluppo
Marchi, diritti
di brevetto e
software
Avviamento Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
immateriali in
corso ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2018 3.282 11.516 47.628 25.181 3.519 91.126
- Costo Storico 18.880 22.501 47.628 25.877 3.519 118.405
- Fondo Ammortamento (15.598) (10.985) - (697) - (27.279)
Movimenti 2019
- Investimenti 946 2.327 - - 2.550 5.823
- Riclassifiche 2.625 (897) - - (3.294) (1.566)
- Variazione per aggregazioni
aziendali costo storico
- 16 980 - - 996
- Cessioni costo storico - (159) - - - (159)
- Differenza di conversione su
costo storico
- 31 14 11 (3) 52
- Differenza di conversione sul
fondo ammortamento
- 21 - (3) - 18
- Ammortamenti (1.643) (2.169) - (1.992) - (5.804)
- Variazione per aggregazioni
aziendali fondo ammortamento
- (8) - - - (8)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
- 1 - - - 1
- Cessioni fondo ammortamento - 56 - - - 56
Totale Movimenti 1.928 (782) 994 (1.984) (747) (592)
Saldo al 31 dicembre 2019 5.210 10.734 48.622 23.196 2.772 90.534
di cui:
- Costo Storico 22.451 23.818 48.622 25.888 2.772 123.550
- Fondo Ammortamento (17.241) (13.084) - (2.691) - (33.016)
Variazioni dell'esercizio Costi di
sviluppo
Marchi, diritti
di brevetto e
software
Avviamento Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
immateriali in
corso ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2019 5.210 10.734 48.622 23.196 2.772 90.534
- Costo Storico 22.451 23.818 48.622 25.888 2.772 123.550
- Fondo Ammortamento (17.241) (13.084) - (2.691) - (33.016)
Movimenti 2020
- Investimenti 210 2.198 469 - 2.208 5.086
- Riclassifiche 1.330 165 - (2) (992) 501
- Cessioni costo storico - - - - (37) (37)
- Differenza di conversione su
costo storico
(9) (46) (52) (25) (12) (142)
- Differenza di conversione sul
fondo ammortamento
1 20 - 8 - 29
- Ammortamenti (1.795) (2.708) - (1.990) - (6.493)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
- 20 - - 20
Totale Movimenti (262) (350) 418 (2.008) 1.167 (1.036)
Saldo al 31 dicembre 2020 4.948 10.384 49.040 21.188 3.939 89.498
di cui:
- Costo Storico 23.983 26.135 49.040 25.861 3.939 128.958
- Fondo Ammortamento (19.035) (15.751) - (4.673) - (39.460)

La suddivisione delle attività immateriali per area geografica è la seguente:

Attività immateriali 2020 2019
Europa, Medio Oriente e Africa 86.025 87.671
APAC 1.896 1.686
Nord America 1.574 1.173
Sud America 3 4
Totale 89.498 90.534

Per quanto concerne le attività immateriali si segnala:

• l "Costi di sviluppo" rappresentano la capitalizzazione dei costi relativi a progetti sviluppati per la quasi totalità dalla controllante Carel Industries SpA e in parte dalla controllata cinese, finalizzati alla realizzazione di prodotti innovativi nuovi o per miglioramenti sostanziali di prodotti esistenti, sostenuti prima dell'inizio della produzione commerciale o dell'utilizzazione. Tali costi sono capitalizzati solo in presenza di tutti i requisiti richiesti dallo IAS 38 par. 57. Gli investimenti degli

esercizi 2019 e 2020 rappresentano i progetti sviluppati e divenuti disponibili per l'utilizzo nei medesimi esercizi. Le "Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti" rappresentano principalmente costi di medesima natura sostenuti a fronte di progetti non ultimati alla data di chiusura dell'esercizio. Le riclassifiche rappresentano i progetti completati, per i quali pertanto è iniziato il processo di ammortamento; le svalutazioni sono state imputate al conto economico del medesimo esercizio, nella voce "ammortamenti e svalutazioni".

  • i "Marchi, diritti di brevetto industriale e software" sono costituiti da software relativi a programmi gestionali ed applicazioni di rete.
  • "l'Avviamento" rappresenta la differenza tra i) il

corrispettivo trasferito per un'acquisizione aziendale, l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza e il fair value alla data di acquisizione di interessenza precedentemente possedute, e ii) il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili e delle passività assunte.

Il valore dell'avviamento al 31 dicembre 2020 ammonta a 49.040 migliaia di euro rispetto a 48.622 migliaia di euro del 31 dicembre 2019. L'incremento deriva dal completamento del processo di purchase price allocation in relazione al consolidamento di Enersol Inc, che ha comportato l'identificazione di una componente variabile di prezzo.

Avviamento 31.12.2020 Incremento Variazione
riserva di
conversione
31.12.2019
Hygromatik Gmbh 38.499 - - 38.499
Recuperator S.p.a. 6.326 - - 6.326
Carel Thailand CO Ltd 2.004 - (50) 2.054
Enersol Inc 1.449 469 - 980
Altri avviamenti 763 - - 763
Totale 49.040 469 (50) 48.622

La voce include, inoltre, importi non significativi singolarmente e in aggregato, esposti nella voce residuale Altri avviamenti.

Informativa sull' impairment test

Come richiesto dal principio contabile IAS 36, il Gruppo ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore degli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato. In particolare l'avviamento è assoggettato a impairment test anche in assenza di indicatori di perdita almeno una volta l'anno.

Gli avviamenti sono stati rilevati in corrispondenza delle acquisizioni riportate nella tabella precedente e considerate quali CGU di riferimento nell'ambito dell'analisi dell'eventuale perdita di valore. Pertanto l'impairment test è stato effettuato solamente per le CGU a cui è stato allocato un avviamento non essendo stati identificati fattori di potenziale perdita di valore relativamente alle altre CGU. Di seguito si illustrano le principali metodologie utilizzate ai fini degli impairment test effettuati e i risultati relativi alle seguenti principali CGU:

  • CGU Recuperator alla quale è stato allocato un avviamento pari a 6.326 migliaia di euro;
  • CGU Hygromatik alla quale è stato allocato un avviamento pari a 38.499 migliaia di euro;
  • CGU Enersol alla quale è stato allocato un avviamento pari a 1.449 migliaia di euro;
  • CGU Thailandia alla quale è stato allocato un avviamento pari a 2.054 migliaia di euro.

Il valore recuperabile degli avviamenti di ciascuna CGU è determinato dal calcolo del "valore in uso".

Le metodologie e le assunzioni generali alla base degli impairment test delle diverse CGU sono state:

  • flussi di cassa derivanti dai piani industriali, utilizzando un periodo di piano (proiezione esplicita) di tre / quattro anni a cui è aggiunto il terminal value. In particolare, il management ha utilizzato quali driver per le predisposizioni dei piani il gross margin sulla base delle performance storiche e delle proprie aspettative sugli sviluppi del mercato in cui opera il Gruppo. Tali piani, redatti a livello di Gruppo, sono stato declinati per le singole CGU;
  • il tasso "g" di crescita per la determinazione dei flussi di cassa oltre il periodo esplicito è stato determinato in maniera specifica per singola CGU oggetto di analisi;
  • il tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa operativi è il tasso WACC assunto al lordo delle imposte. Il costo del capitale è stato determinato sulla base dei diversi rendimenti di mercato relativi a titoli

di Stato a media-lunga scadenza (10 anni) dei paesi/ mercati cui si riferiscono le CGU osservati negli ultimi 6 mesi, aggiustati dal market risk premium di ciascun paese di riferimento che riflette il rischio di investimento.

Con riferimento alla CGU Recuperator, il piano utilizzato per l'esecuzione dell'impairment test si riferisce al periodo 2021-2024 ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della controllata in data 17 febbraio 2021. Con riferimento a Hygromatik, il piano utilizzato per l'esecuzione dell'impairment test si riferisce al periodo 2021-2024 ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della controllata in data 11 febbraio 2021. Entrambi i piani sono stati modificati rispetto all'impairment test del 31 dicembre 2019 anche per riflettere gli effetti del COVID19 sul business delle due CGU, nonché le tempistiche e modalità di recupero dei volumi antecedenti la diffusione della pandemia.

Di seguito si riportano i principali parametri utilizzati per lo svolgimento dei testi per ciascuna CGU:

CGU Periodo di piano Tasso g WACC
Recuperator 2021-2024 1,96% 8,08%
Hygromatik 2021-2024 2,00% 7,89%
Enersol 2021-2023 1,50% 8,14%
Thailandia 2021-2023 1,00% 8,40%

Si evidenzia che, come richiesto dalle linee guida definite da regulators, i parametri finanziari non sono stati modificati a causa del Covid-19, quando le incertezze relative al protrarsi della pandemia siano già state riflesse nelle previsioni dei flussi di cassa.

I valori d'uso determinati, basati sui flussi di cassa attualizzati, supportano il mantenimento del valore degli avviamenti iscritti in bilancio. In particolare per le CGU Recuperator e Hygromatik, alle quali è allocato il valore maggiormente significativo di avviamento, si segnala che il test evidenzia una copertura pari rispettivamente a 1,6 e 3,1 milioni di euro.

Nonostante gli Amministratori ritengano che le assunzioni

utilizzate siano ragionevoli e rappresentino gli scenari più probabili sulla base delle informazioni disponibili, il risultato del test potrebbe essere differente qualora alcune delle assunzioni sopra descritte varino significativamente, in particolare le stime di crescita previste potrebbero subire anche significative variazioni a seguito del perdurare della pandemia o nel caso di recrudescenza della stessa in specifiche aree geografiche.

Conseguentemente sono stati elaborati degli stress test con riferimento in particolare:

• all'EBITDA stimato nel periodo esplicito dei piani, ipotizzando che il possibile deterioramento del quadro macro economico si possa riflettere su tale periodo;

• ad alcune variabili, quali il rendimento dei titoli di stato ed il market risk premium, utilizzate per la determinazione del tasso di attualizzazione WACC.

Da tali stress test emerge che:

  • per la CGU Recuperator il test risulta superato anche nell'ipotesi di un aumento del WACC di 0,60% o di riduzione dell'EBITDA del 35%;
  • per la CGU Hygromatik il test risulta superato anche nell'ipotesi di un aumento del WACC di 0,32% o di riduzione dell'EBITDA del 25%.

Dalle analisi svolte pertanto non sono emersi elementi tali da richiedere svalutazioni degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2020.

[3] PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Al 31 dicembre 2020 ammontano a 724 migliaia di euro rispetto a 536 migliaia di euro del 31 dicembre 2019. Il dettaglio dei movimenti delle partecipazioni in oggetto è il seguente:

Società Sede % di
partecipazione
31.12.2020 Incremento Variazione
riserva di
conversione
Valutazione
a patrimonio
netto
31.12.2019
Arion Srl Brescia (IT) 40% 29 - - (42) 71
Free Polska s.p.z.o.o. Cracovia
(PL)
23% 659 - (35) 250 444
Altre 36 15 - - 21
Totale 724 15 (35) 208 536

[4] ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI

Al 31 dicembre 2020 ammontano a 11.311 migliaia di euro rispetto a 13.111 migliaia di euro al 31 dicembre 2019; di seguito si riporta il dettaglio della voce per tipologia di attività:

31.12.2020 31.12.2019
Crediti verso parti correlate 160 160
Depositi cauzionali 419 407
Crediti finanziari verso terzi 1.008 1.412
Altri crediti 9.725 11.132
Altre attività non correnti 11.311 13.111

I crediti finanziari verso terzi sono costituiti principalmente da un credito IVA iscritto presso la filiale sudamericana classificato a lungo termine.

Nella voce Altri Crediti è incluso il credito derivante dal pagamento da parte della capogruppo Carel Industries S.p.A. dell'imposta sostitutiva sui plusvalore allocati ed inscritti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, impliciti nel valore della partecipazione, ai sensi dell'art 15 comma 10 bis del DL n. 185/2008. A partire dal 2021 la Capogruppo porterà in deduzione, sia ai fini IRES che

IRAP gli ammortamenti dei sopracitati valori nella misura di 1/5 per anno, conseguentemente quota parte del credito iscritto verrò riversato a conto economico in quote costanti. La quota di competenza del 2021 pertanto è stata classificata tra le Attività correnti.

[5] ATTIVITÀ FISCALI DIFFERITE

Al 31 dicembre 2020 ammontano a 5.264 migliaia di euro rispetto a 4.378 migliaia di euro del 31 dicembre 2019; il Gruppo ha stanziato le imposte anticipate o differite sulle differenze temporanee tra i valori di bilancio ed i valori fiscali.

La fiscalità è stata calcolata in base alle aliquote in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno nei diversi paesi in cui il gruppo opera. La composizione delle imposte anticipate per anno è il seguente:

Imponibile
2020
Attività fiscali
differite 2020
Imponibile
2019
Attività fiscali
differite 2019
Fondo svalutazione magazzino 5.438 1.217 2.793 660
Accantonamenti non deducibili 3.553 922 3.763 964
Ammortamento avviamenti 839 188 645 132
Rettifiche di consolidamento magazzino intragruppo 8.343 1.905 6.648 1.415
Perdite Fiscali riportabili 1.254 207 2.207 449
Altro 3.131 825 2.757 758
Totale 22.557 5.264 18.812 4.378

La movimentazione delle imposte anticipate e differite viene riportata di seguito:

31.12.2020 Effetto
a conto
economico
Effetto a Altre
componenti
del conto
economico
complessivo
31.12.2019
Attività fiscali differite 5.265 980 (94) 4.378
Passività fiscali differite (10.212) 592 92 (10.896)
Totale (4.947) 1.572 (2) (6.518)

Le imposte anticipate su perdite pregresse ammontano a 207 migliaia di euro e sono relative alla filiale di Hong Kong; il Gruppo ha ritenuto che tali perdite possano essere recuperate in un arco di tempo prevedibile sulla base dei flussi di cassa che si ritiene la filiale possa generare negli esercizi successivi. Si segnala inoltre che non sono state rilevate imposte anticipate su perdite pregresse presso la controllata giapponese e sud americana che ammontano complessivamente a 718 migliaia di euro.

Attività correnti

[6] CREDITI COMMERCIALI

Al 31 dicembre 2020 ammontano a 57.728 migliaia di euro rispetto a 58.552 migliaia di euro dell'esercizio precedente. La voce che rappresenta l'esposizione verso terzi è così composta:

31.12.2020 31.12.2019
Crediti commerciali 58.750 59.677
Fondo svalutazione Crediti (1.022) (1.125)
Crediti commerciali 57.728 58.552

La seguente tabella riporta la suddivisione dei crediti lordi per area geografica:

31.12.2020 31.12.2019
Europa, Medio Oriente e Africa 40.342 41.318
APAC 11.594 11.379
Nord America 4.883 5.308
Sud America 1.931 1.672
Totale 58.750 59.677

Normalmente non sono addebitati interessi di mora sui crediti scaduti. Per la suddivisione dei crediti a scadere e/o scaduti si rinvia al paragrafo di informativa su rischi e strumenti finanziari.

Il Gruppo non presenta una significativa concentrazione dei crediti. Non ci sono clienti che rappresentino singolarmente oltre il 5% del saldo dei crediti a ciascuna scadenza.

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. L'accantonamento annuo è incluso nella voce "Altri proventi/(oneri)".

Di seguito si riporta il dettaglio della movimentazione del fondo svalutazione crediti:

31.12.2019 Accantonamento Utilizzi Differenze di
conversione
31.12.2018
Fondo
svalutazione crediti
(1.125) (12) 187 (2) (1.298)
31.12.2020 Accantonamento Utilizzi Differenze di
conversione
31.12.2019
Fondo svalutazione crediti (1.022) (262) 327 38 (1.125)

[7] RIMANENZE

Al 31 dicembre 2020 ammontano a 52.012 migliaia di euro rispetto a 48.265 migliaia di euro del 31 dicembre 2019; la composizione della voce è la seguente:

31.12.2020 31.12.2019
Materie prime 26.299 24.032
Fondo obsolescenza materie prime (2.067) (1.592)
Semilavorati e prodotti in corso di lavorazione 4.153 2.802
Prodotti finiti 26.893 24.840
Fondo obsolescenza prodotti finiti (3.348) (1.888)
Acconti 82 71
Rimanenze 52.012 48.265

Le rimanenze di magazzino, al lordo dei fondi svalutazione, aumentano per complessivi 5.682 migliaia di euro. A fronte delle rimanenze obsolete o a lento rigiro è iscritto un fondo svalutazione, complessivamente pari a Euro 5.415 migliaia, che riflette il differenziale tra il valore di costo e quello di presumibile realizzo di materie prime e prodotti finiti obsoleti. L'accantonamento a conto economico è classificato all'interno della voce "Acquisti materie prime, consumo, merci e variazione rimanenze"

[8] CREDITI TRIBUTARI

I crediti tributari ammontano a 2.156 migliaia di euro rispetto a 1.711 migliaia di euro dell'esercizio precedente. La voce accoglie i crediti per imposte dirette compensate, ove possibile con la posizione debitoria derivante dallo stanziamento delle imposte dell'esercizio in commento.

[9] CREDITI DIVERSI

Al 31 dicembre 2020 ammontano a 7.445 migliaia di euro rispetto a 6.613 migliaia di euro del 31 dicembre 2019. La composizione della voce è la seguente:

31.12.2020 31.12.2019
Acconti a fornitori 384 498
Altri crediti verso l'erario 2.693 1.000
Crediti per Iva 1.550 1.311
Ratei e risconti attivi 1.868 2.220
Altri 950 1.584
Crediti diversi 7.445 6.613

Gli Altri crediti verso l'erario sono composti principalmente da crediti d'imposta a fronte di costi sostenuti per la ricerca e sviluppo nonché dalla quota a breve relativa all'attività sorta a fronte dell'affrancamento dei plusvalori allocati in sede di consolidato così come dettagliato nella nota 4.

[10] ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

Al 31 dicembre 2020 ammontano complessivamente a 7.540 migliaia di euro rispetto a 56 migliaia di euro del 31 dicembre 2019. La voce è così composta:

31.12.2020 31.12.2019
Strumenti finanziari derivati attivi 17 49
Altri crediti finanziari 7.523 7
Altre attività finanziarie a breve termine 7.540 56

Gli Altri crediti finanziari riguardano depositi temporanei a breve di liquidità, comprensivi degli interessi attivi maturati al lordo delle ritenute fiscali; tali depositi sono stati sottoscritti al fine di impiegare parte della temporanea eccedenza di liquidità della Capogruppo. Gli stessi non hanno un mercato attivo in cui possono essere negoziati e sono prontamente liquidabili in breve tempo, senza alcun onere aggiuntivo a carico. Il valore di rimborso dei depositi risulta pari al capitale investito più quota parte degli interessi in corso di maturazione. A seguito dell'assenza di un mercato attivo e del meccanismo di determinazione del valore di rimborso definito sulla base delle clausole contrattuali, gli Amministratori hanno inizialmente iscritto gli investimenti ad un valore pari al capitale investito, aumentando tale valore per l'importo degli interessi maturati e non ancora liquidate alla data di riferimento del bilancio. Per tali ragioni sopra esposte, gli Amministratori ritengono ragionevole che il valore iscritto in bilancio approssimi il fair value di tali investimenti.

Gli strumenti finanziari derivati di negoziazione, sono contratti forward e opzioni su tassi di cambio stipulati con finalità di copertura delle transazioni commerciali, ma non eleggibili per l'applicazione dell'hedge accounting. Le variazioni di fair value sono imputate al conto economico. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Strumenti Finanziari della nota [33] Altre informazioni.

[11] DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Al 31 dicembre 2020 ammontano complessivamente a 105.586 migliaia di euro rispetto 62.798 migliaia di euro del 31 dicembre 2019. Si rimanda al Rendiconto Finanziario per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide.

31.12.2020 31.12.2019
Conti correnti e depositi postali 105.549 62.764
Cassa 38 33
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 105.586 62.798

I conti correnti e depositi postali sono classificati come disponibilità correnti, altamente liquidi e convertibili in denaro contante con un rischio di cambio che è ritenuto non significativo.

Alla data di chiusura dell'esercizio non esistono pertanto vincoli alla disponibilità dei conti correnti del Gruppo.

Patrimonio netto e passività

[12] PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO

Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, risulta composto da 100.000.000 azioni ordinarie. Il patrimonio netto risulta così composto:

31.12.2020 31.12.2019
Capitale sociale 10.000 10.000
Riserva legale 2.000 2.000
Riserva di conversione (2.685) 3.558
Riserva Cash Flow Hedge (436) (363)
Altre riserve 56.530 46.166
Utile (perdite) esercizi precedenti 58.795 46.487
Risultato del periodo 35.112 35.019
Patrimonio netto 159.317 142.868

La riserva Cash Flow Hedge si riferisce alla valutazione a fair value degli strumenti di copertura del rischio di interesse. La riserva di conversione subisce una decremento per 6.243 migliaia di euro principalmente a seguito del deprezzamento nei confronti dell'euro del dollaro americano, del reais brasiliano e del renminbi cinese.

All'interno della voce Altre riserve è stata iscritta una riserva relativa al piano di incentivazione basato su azioni (LTI Long Term Incentive) pari a 1.184 migliaia di euro, così come approvato dall'Assemblea degli Azionisti in data 7 settembre 2018. Per maggiori informazioni in merito al suddetto piano si rimanda alla Nota 33.

A seguito dell'autorizzazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti del 15 aprile 2019, nel corso dell'esercizio il Consiglio di Amministrazione ha proceduto all'acquisto di azioni proprie, al servizio del piano di incentivazione, per complessivi 958 migliaia di euro iscritte a riduzione delle voce Altre Riserve.

L'utile per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo per la media ponderata del numero di azioni ordinarie in circolazione. Non esistono potenziali azioni aventi effetti diluitivi (es. stock options, obbligazioni convertibili).

L'utile per azione è il seguente:

31.12.2020 31.12.2019
Numero di azioni (in migliaia di unità) 99.851 99.929
Utile del periodo (in migliaia di euro) 35.112 35.019
Utile per azione (in unità di euro) 0,35 0,35

In data 20 aprile 2020 è stata deliberata dall'assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,12 euro per azione e nel corso del mese di giugno 2020 è stato pagato un dividendo per complessivi 11.980 migliaia di euro.

[13] PATRIMONIO NETTO DELLE INTERESSENZE DI TERZI

Al 31 dicembre 2020 ammontano a 304 migliaia di euro rispetto a 353 migliaia di euro del 31 dicembre 2019 ed accolgono la quota di spettanza delle interessenze nella controllata Carel Thailand co Ltd (20%).

31.12.2020 Utile del
periodo
Altre
componenti del conto
economico complessivo
Dividendi
deliberati
Aumenti di
capitale
31.12.2019
Patrimonio netto delle
interessenze di terzi
304 5 (37) (50) 33 353

[14] PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI

Di seguito viene riportata la composizione della voce:

31.12.2020 31.12.2019
Debiti finanziari verso banche al costo ammortizzato 86.975 72.648
Debiti finanziari non correnti per contratti di lease 24.597 11.787
Strumenti finanziari derivati designati per la copertura ed efficaci 578 513
Debiti finanziari non correnti verso altri finanziatori al costo ammortizzato 1.506 1.539
Passività finanziarie non correnti 113.657 86.486
31.12.2020 31.12.2019
Finanziamenti bancari a breve termine al costo ammortizzato 44.767 34.236
Debiti finanziari correnti per contratti di lease 3.588 3.461
Debiti bancari a breve termine al costo ammortizzato 148 123
Strumenti finanziari derivati di negoziazione al fair value con imputazione a conto economico 55 37
Debiti finanziari correnti verso altri finanziatori al costo ammortizzato 523 635
Passività finanziarie correnti 49.080 38.492

Con riferimento al 31 dicembre 2020 e 31 dicembre 2019, si riporta di seguito il dettaglio delle principali caratteristiche dei finanziamenti bancari per scadenza:

Composizione
finanziamenti
31.12.2019
Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Debito
residuo
Entro Oltre
Deutschebank EUR 400 2023 Fisso 152 42 110
MedioCredito Italiano EUR 15.000 2021 Variabile 5.002 3.333 1.667
BNP Paribas EUR 15.000 2020 Fisso 2.511 2.512 -
Unicredit EUR 20.000 2023 Fisso 15.556 4.444 11.111
Unicredit EUR 20.000 2023 Variabile 20.000 3.333 16.667
Mediobanca EUR 30.000 2021 Fisso 17.989 12.000 5.989
BNP Paribas EUR 30.000 2022 Variabile 25.676 8.571 17.104
BNP Paribas EUR 20.000 2023 Variabile 20.000 - 20.000
Totale 106.884 34.236 72.648
Composizione
finanziamenti
31.12.2020
Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Debito
residuo
Entro Oltre
Deutschebank EUR 400 2023 Fisso 109 43 66
Bper Banca EUR 1.000 2021 Fisso 1.000 1.000 -
MedioCredito Italiano EUR 15.000 2021 Variabile 1.666 1.666 -
Unicredit EUR 20.000 2023 Fisso 11.111 4.444 6.667
Unicredit EUR 20.000 2023 Variabile 16.666 6.666 10.000
Intesa San Paolo EUR 6.000 2021 Fisso 6.000 6.000 -
Mediobanca EUR 25.000 2023 Variabile 24.964 - 24.964
BNP Paribas EUR 30.000 2023 Variabile 21.372 8.572 12.800
BNP Paribas EUR 20.000 2023 Variabile 19.974 - 19.974
BNP Paribas EUR 10.000 2021 Fisso 10.000 10.000 -
Intesa San Paolo EUR 10.000 2024 Fisso 8.735 2.487 6.248
Credit Agricole EUR 10.000 2024 Fisso 8.740 2.484 6.256
PNC Bank USD 1.723 2020 Fisso 1.404 1.404 -
Totale 131.741 44.767 86.975

I finanziamenti sottoscritti sono tutti negoziati, ad eccezione di quello con Deutschebank, a tassi inferiori all'1%.

Il finanziamento con la PNC Bank è stato sottoscritto dalla filiale americana e rientra nel programma di

supporto finanziario concesso dal governo americano per supportate le imprese durante la pandemia COVID19. I seguenti contratti di finanziamento prevedono il rispetto di covenant finanziari:

  • Mediobanca (finanziamento da 25.000 migliaia di euro): Posizione Finanziaria Netta / EBITDA < 3,50x e EBITDA / Oneri Finanziari Netti > 5,00x;
  • BNP Paribas (finanziamento da 20.000 migliaia di euro): Posizione Finanziaria Netta / EBITDA < 3,5.

Con riferimento al 31 dicembre 2020 tali parametri risultano rispettati.

Gli strumenti finanziari derivati, inclusi nelle passività

finanziarie correnti, sono contratti forward e opzioni su tassi di cambio stipulati con finalità di copertura delle transazioni commerciali, ma non eleggibili per l'applicazione dell'hedge accounting. Gli strumenti finanziari derivati designati per la copertura ed efficaci, includono il fair value di cinque contratti derivati IRS sottoscritti a copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse dei finanziamenti bancari con Banca Nazionale del Lavoro, Unicredit e Mediobanca. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Strumenti Finanziari della nota [33] Altre informazioni.

Il dettaglio della voce "debiti finanziari verso altri finanziatori al costo ammortizzato" è di seguito riportato con l'indicazione della scadenza entro e oltre l'esercizio:

Composizione debiti
verso altri finanziatori
31.12.2019
Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Debito
residuo
Entro Oltre
Simest Middle East EUR 1.000 2021 Fisso 375 250 125
MedioCredito Centrale Progetto
Horizon 2020
EUR 1.241 2026 Fisso 1.250 188 1.062
Altri debiti 549 197 352
Totale 2.174 635 1.539

Composizione debiti verso altri finanziatori

31.12.2020 Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Debito
residuo
Entro Oltre
Simest Middle East EUR 1.000 2021 Fisso 125 125 -
MedioCredito Centrale Progetto
Horizon 2020
EUR 1.241 2026 Fisso 1.062 190 872
Altri debiti 843 209 634
Totale 2.030 523 1.506

Le tabelle successive dettagliano le variazioni nelle passività finanziarie correnti e non correnti e nelle passività finanziarie per contratti di lease rappresentando sia i movimenti monetari che quelli non monetari:

31.12.2020 Cash flow
netto
Variazione di
Fair Value
Riclassifica Variazione
riserva di
conversione
31.12.2019
Finanziamenti bancari a breve
termine
44.767 (12.576) - 23.106 - 34.236
Debiti bancari a breve termine 148 24 - - - 123
Debiti finanziari verso altri
finanziatori
523 (426) - 315 - 635
Strumenti finanziari passivi 55 (37) 55 - - 37
Passività finanziarie correnti 45.492 (13.015) 55 23.421 - 35.031
31.12.2020 Cash flow
netto
Variazione di
Fair Value
Riclassifica Variazione
riserva di
conversione
31.12.2019
Debiti finanziari verso banche al
costo ammortizzato
86.975 37.433 - (23.106) - 72.648
Strumenti finanziari derivati
designati per la copertura ed
efficaci
578 (232) 298 - - 513
Debiti finanziari non correnti
verso altri finanziatori al costo
ammortizzato
1.506 282 - (315) - 1.539
Passività finanziarie non
correnti
89.059 37.483 298 (23.421) - 74.700
31.12.2020 Incrementi Rideterminazione
debiti finanziari
Rimborsi Interessi Chiusura
contratti
Variazione
riserva di
conversione
31.12.2019
Debiti
finanziari per
contratti di
lease
28.185 4.422 12.812 (4.238) 416 (131) (344) 15.248

[15] FONDI PER RISCHI

Al 31 dicembre 2020 i fondi per rischi ammontano complessivamente a 3.396 migliaia di euro rispetto a 3.786 migliaia di euro al 31 dicembre 2019 e la loro composizione è la seguente:

31.12.2020 31.12.2019
Fondo indennità quiescenza agenti 808 767
Fondo rischi legali e fiscali 35 28
Fondo reclami commerciali 104 284
Fondo garanzia prodotti 337 280
Atri fondi 8 9
Fondi per rischi - non correnti 1.292 1.368
Fondo rischi legali e fiscali quota corrente - 320
Fondo reclami commerciali quota corrente 2.104 2.098
Fondi per rischi - correnti 2.104 2.418
Totale Fondi rischi 3.396 3.786

Nella tabella seguente viene riportata la movimentazione della voce in commento:

31.12.2019 Accantonamenti Utilizzi Rilasci Riclassifiche Diff. di
conversione
31.12.2018
Fondo indennità quiescenza
agenti
767 70 (2) - - - 698
Fondo rischi legali e fiscali 28 8 (18) - - - 39
Fondo reclami commerciali 284 24 (43) - - 2 301
Fondo garanzia prodotti 280 9 (4) - - - 274
Atri fondi 9 (11) - - - 19
Fondi per rischi - non correnti 1.368 111 (78) - - 2 1.332
Fondo rischi legali e fiscali quota
corrente
320 320 (405) - - - 405
Fondo reclami commerciali
quota corrente
2.098 1.364 (510) - - - 1.244
Fondi per rischi - correnti 2.418 1.684 (915) - - - 1.649
Totale Fondi rischi 3.786 1.795 (993) - - 2 2.981
31.12.2020 Accantonamenti Utilizzi Rilasci Riclassifiche Diff. di
conversione
31.12.2019
Fondo indennità quiescenza
agenti
808 51 (11) - - 767
Fondo rischi legali e fiscali 35 17 - (9) 28
Fondo reclami commerciali 104 (5) (168) - (7) 284
Fondo garanzia prodotti 337 85 (77) 47 3 280
Atri fondi 8 - (1) 9
Fondi per rischi - non correnti 1.292 153 (93) (168) 47 (14) 1.368
Fondo rischi legali e fiscali quota
corrente
- (320) - - 320
Fondo reclami commerciali quota
corrente
2.104 1.206 (165) (1.035) - - 2.098
Fondi per rischi - correnti 2.104 1.206 (165) (1.355) - - 2.418
Totale Fondi rischi 3.396 1.359 (258) (1.523) 47 (14) 3.786

Il fondo indennità quiescenza agenti rappresenta la passività stimata derivante dall'applicazione della normativa vigente e delle clausole contrattuali in materia di interruzione dei rapporti di agenzia. L'accantonamento al fondo indennità quiescenza agenti, a differenza degli accantonamenti al fondo rischi, garanzia ed altri fondi, è classificato per natura tra i costi per servizi.

Il fondo reclami commerciali si incrementa nel corso dell'esercizio a fronte delle stime dei maggiori costi che il Gruppo potrebbe sostenere a seguito della definizione di alcuni reclami con i clienti. Con riferimento al fondo in essere al 31 dicembre 2019 a fronte della stima dei maggiori costi che la Società avrebbe dovuto sostenere a seguito del possibile ricondizionamento di alcuni prodotti che hanno evidenziato una perdita di funzionalità su alcuni componenti, per cause correlate alle caratteristiche tecniche della rete elettrica in cui sono state installate, sono state riviste le stime dei costi da sostenere e, conseguentemente, è stato rilasciato parte del fondo.

Il "Fondo rischi legali e fiscali" rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività derivanti da procedimenti legali e fiscali sorti nel corso dell'ordinaria attività operativa, stimate anche con il supporto di consulenti legali.

Il fondo rischi legali e fiscali, che al 31 dicembre 2019 si riferiva principalmente ad un rischio legato al disconoscimento da parte delle autorità fiscali cinesi della deducibilità di alcuni costi per servizi intercompany, è stato interamente rilasciato a seguito dell'esito positivo, a favore della controllata cinese, dell'accertamento.

[16] PIANI A BENEFICI DEFINITI

La voce include principalmente le passività per il Trattamento di fine rapporto e il Trattamento di fine mandato degli Amministratori, iscritte nelle società Italiane e nella società tedesca Hygromatik; entrambi si qualificano come piani a benefici definiti secondo quanto previsto dallo IAS 19, e pertanto le passività sono state sottoposte a calcolo attuariale da parte di un perito indipendente. Di seguito si riporta la movimentazione delle passività confrontata con il medesimo periodo dell'esercizio precedente.

31.12.2020 31.12.2019
Saldo iniziale 7.844 7.333
Costo per interessi 54 78
Altre variazioni 164 15
Benefici erogati ai dipendenti (357) (202)
Differenza di conversione (32) 32
Accantonamento 2463 2.455
Giroconto a fondi pensione (2.237) (2.184)
Utili/(perdite) attuariali 290 317
Saldo finale 8.189 7.844

Sono state inoltre effettuate le analisi di sensitività per tener conto delle variazioni ritenute ragionevoli alle principali assunzioni delle rispettive valutazioni attuariali effettuate. In particolare è stata ipotizzata una variazione del tasso di attualizzazione pari a +/- 0,25% e, sulla base di tali variazioni, la passività avrebbe avuto una variazione ritenuta non significativa.

[17] PASSIVITÀ FISCALI DIFFERITE

Al 31 dicembre 2020 ammontano a 10.212 migliaia di euro rispetto a 10.896 migliaia di euro del 31 dicembre 2019. Per la movimentazione complessiva delle voce passività fiscali differite si rinvia alla nota [5] Attività fiscali differite. Il dettaglio delle passività fiscali differite è il seguente:

Imponibile
2020
Passività
fiscali
differite 2020
Imponibile
2019
Passività
fiscali
differite 2019
Attualizzazione passività non correnti 90 25 87 27
Differenze su allocazioni di consolidato 29.664 8.716 32.677 9.544
Differenze su ammortamenti e altre differenze di principi 6.645 1.266 5.172 1.022
Altro 1.100 204 1.584 304
Totale 37.498 10.212 39.520 10.896

La voce principale si riferisce alle allocazioni di valori non fiscalmente riconosciuti effettuate in sede di primo consolidamento delle società Recuperator S.p.A. e Hygromatik Gmbh nonché a differenze sulle quote di ammortamento principalmente presso la Capogruppo e la filiale americana.

[18] DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali ammontano a 43.234 migliaia di euro rispetto a 38.200 migliaia di euro del 31 dicembre 2019 e l'incremento deriva principalmente da investimenti che si sono concentrati negli ultimi mesi dell'esercizio. Al 31 dicembre 2020 non sono presenti debiti scaduti per ammontari significativi.

[19] DEBITI TRIBUTARI

I debiti tributari ammontano a 2.991 migliaia di euro al 31 dicembre 2020 rispetto a 1.113 migliaia di euro al 31 dicembre 2019 e si riferiscono interamente a debiti verso l'Erario per imposte dirette sul reddito.

[20] ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Il saldo di tale voce è dettagliato come riportato nella tabella seguente. I principali debiti si riferiscono a rapporti di lavoro dipendente (salari e stipendi, ritenute fiscali, contributi previdenziali).

31.12.2020 31.12.2019
Debiti verso istituti previdenziali 4.760 4.156
Debiti per ritenute 1.978 1.854
Altri debiti verso l'erario 403 242
Debiti per iva 1.445 1.017
Debiti verso personale, bonus e ferie 13.959 11.770
Altri debiti 1.220 1.254
Altre passività correnti 23.766 20.292

Note al Conto Economico

[21] RICAVI

I ricavi ammontano a 331.610 migliaia di euro rispetto a 327.358 migliaia di euro del 2019 con un incremento annuo del 1,3%.

I ricavi sono esposti al netto degli sconti e abbuoni.

Del totale, i ricavi per servizi ammontano a 2.210 migliaia di euro rispetto a 2.828 migliaia di euro del 2019. Di seguito si riporta la suddivisione dei ricavi per mercato di riferimento:

2020 2019 Delta %
Ricavi HVAC 217.498 215.366 1,0%
Ricavi REF 110.337 107.578 2,6%
Totale Ricavi Core 327.836 322.943 1,5%
Ricavi No Core 3.775 4.415 (14,5%)

Non si segnalano clienti all'interno del gruppo che concentrano ricavi in misura superiore al 5%. La suddivisione dei ricavi per area geografica è riepilogata di seguito:

2020 2019 Delta %
Europa, Medio Oriente e Africa 236.267 226.470 4,3%
APAC 49.714 50.205 (1,0%)
Nord America 38.456 42.461 (9,4%)
Sud America 7.173 8.222 (12,8%)
Ricavi netti 331.610 327.358 1,3%

[22] ALTRI RICAVI

Gli altri ricavi ammontano a 3.704 migliaia di euro in aumento rispetto a 3.611 migliaia di euro del 2019. Il dettaglio della voce è il seguente:

2020 2019 Delta %
Contributi ricevuti nell'esercizio 1.381 986 40,1%
Recupero costi di varia natura 1.583 1.767 (10,4%)
Altri ricavi e proventi 740 858 13,8%)
Altri ricavi 3.704 3.611 2,6%

I Contributi in conto esercizio ammontano a Euro 1.381 migliaia (986 migliaia nel 2019) e sono relativi principalmente alla rilevazione del credito d'imposta per attività di sviluppo come previsto dalla legge 190 del 23/12/2014 (Legge di stabilità 2015) nonché a contributi erogati dai diversi paesi come sostegno a fronte del

diffondersi della pandemia COVID19. Nella voce "Recupero costi varia natura" sono principalmente inclusi recuperi di costi di trasporto e di altre spese.

Gli "Altri ricavi e proventi" si riferiscono principalmente ad addebiti vari a fornitori e clienti.

[23] ACQUISTO DI MATERIE PRIME, COMPONENTI, MERCI E VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

La voce ammonta a 139.644 migliaia di euro rispetto a 138.637 migliaia del 2019; il dettaglio della voce è il seguente:

2020 2019 Delta %
Acquisti materie prime, consumo, merci e variazione rimanenze (139.644) (138.637) 0,7%
% Incidenza sui ricavi (42,1%) (42,4%) (0,6%)

[24] COSTI PER SERVIZI

I costi per servizi ammontano a 42.536 migliaia di euro in significativa diminuzione (-10,5%) rispetto al 2019; il decremento deriva principalmente dalla voce "viaggi e trasferte" che diminuisce per le azioni poste in essere dal management finalizzate al contenimento dei costi e per effetto delle limitazioni agli spostamenti imposte dai diversi governi.

Anche i costi relativi alle consulenze e spese di pubblicità e

marketing si riducono per effetto delle azioni sopracitate. Tali riduzioni sono solo parzialmente compensate da maggiori costi per lavorazioni esterne nonché a costi di trasporto resesi necessari per fronteggiare la ridotta capacità produttiva di alcuni plant nel primo semestre dell'esercizio e per mitigare l'allungamento dei tempi di consegna di prodotti e materie prime dovute al fermo dello stabilimento cinese.

Il dettaglio della voce è il seguente:

2020 2019 Delta %
Costi di trasporto (12.076) (9.925) 21,7%
Consulenze (6.533) (7.909) (17,4%)
Viaggi e trasferte (1.529) (4.829) (68,3%)
Costi godimento beni di terzi (1.406) (1.711) (17,9%)
Manutenzioni e riparazioni (4.379) (3.887) 12,6%
Spese di marketing e pubblicità (1.361) (2.388) (43,0%)
Lavorazioni esterne (2.774) (1.956) 41,8%
Provvigioni (1.847) (2.045) (9,7%)
Utenze (1.619) (1.769) (8,5%)
2020 2019 Delta %
Compensi ad amministratori, sindaci e revisori (2.062) (2.187) (5,7%)
Assicurazioni (1.283) (1.113) 15,3%
Spese di telefonia e connessioni (928) (1.089) (14,8%)
Altri costi per servizi (4.741) (6.693) (29,2%)
Costi per servizi (42.536) (47.503) (10,5%)

[25] COSTI DI SVILUPPO CAPITALIZZATI

La voce "Costi di sviluppo capitalizzati" ammonta a 2.227 migliaia di euro rispetto a 2.970 migliaia di euro del 2019 e si riferiscono per la quasi totalità a progetti di sviluppo capitalizzati tra le immobilizzazioni immateriali; parte dei costi capitalizzati fanno riferimento ad attrezzature e macchinari costruiti internamente e capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali.

La composizione della voce è la seguente:

2020 2019 Delta %
Costi di sviluppo 2.120 2.859 (25,8%)
Lavori in economia impianti e macchinari 107 111 (3,9%)
Totale 2.227 2.970 (25,0%)

Complessivamente, negli esercizi 2020 e 2019, il Gruppo ha sostenuto costi per ricerca e sviluppo pari rispettivamente a 17.499 migliaia di euro e 18.060 migliaia di euro. Di tali costi, solamente gli importi descritti sopra sono stati iscritti tra le immobilizzazioni in quanto aventi i requisiti richiesti dallo IAS 24.

[26] COSTI DEL PERSONALE

I costi del personale ammontano a 88.620 migliaia di euro rispetto a 83.412 migliaia di euro del 2019. Il dettaglio del costo del personale e degli organici suddivisi per categoria è di seguito riportato:

2020 2019 Delta %
Salari e stipendi incluso bonus e accantonamenti (69.375) (64.744) 7,2%
Oneri sociali (15.198) (14.962) 1,6%
Costi per piani a benefici definiti (2.463) (2.455) 0,3%
Altri costi del personale (1.584) (1.251) 26,6%
Costi del personale (88.620) (83.412) 6,2%
2020 2019
puntuali medi puntuali Medi
Executive 62 62 62 53
Impiegati 1.059 1.056 1.052 1.020
Operai 624 600 575 563
Totale 1.745 1.717 1.689 1.633

[27] ALTRI PROVENTI/(ONERI)

Il saldo netto della voce ammonta a negativi 1.548 migliaia di euro rispetto a 1.255 migliaia di euro del 2019. Il dettaglio della voce è di seguito esposto:

2020 2019 Delta %
Plusvalenze da alienazione cespiti 72 873 (91,7%)
Sopravvenienze attive 493 435 13,3%
Rilascio fondi rischi 1.203 - >100%
Altri proventi 1.768 1.308 35,1%
Minusvalenze su alienazione cespiti (19) (34) (44,3%)
Sopravvenienze passive (360) (386) (6,7%)
Altre imposte e tasse (1.059) (918) 15,4%
Accantonamento a fondo svalutazione crediti (262) (12) >100%
Accantonamento a fondi rischi (1.310) (655) 99,9%
Perdite su crediti (26) (51) (49,4%)
Altri costi (280) (507) (44,8%)
Altri oneri (3.316) (2.563) 29,4%
Altri proventi/(oneri) (1.548) (1.255) 23,3%

Le plusvalenze da alienazione cespiti nel corso del 2019 si riferivano principalmente alla plusvalenza realizzata dalla cessione dello stabilimento cinese sostituito dal nuovo plant inaugurato a luglio 2019.

La voce Accantonamento a fondi rischi accoglie principalmente lo stanziamento al fondo reclami commerciali; per maggiori informazioni si rimanda alla nota 15.

[28] AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli ammortamenti totali al 31 dicembre 2020 ammontano a 18.315 migliaia di euro rispetto a 16.747 migliaia di euro del 2019 ed aumentano principalmente per effetto dei significativi investimenti effettuati nel corso dell'esercizio precedente e pienamente operativi nel 2020. La voce inoltre include ammortamenti derivanti dalla Purchase Price Allocation per complessivi 2.551 migliaia di euro.

Il dettaglio della voce è il seguente:

Ammortamenti e svalutazioni (18.482) (16.769) 10,2%
Svalutazioni e Impairment (166) (22) >100%
Ammortamento attività materiali (11.822) (10.944) 8,0%
Ammortamento attività immateriali (6.493) (5.804) 11,9%
2020 2019 Delta %

[29] PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI

La voce ammonta a negativi 1.489 migliaia di euro rispetto a negativi 1.431 migliaia di euro del 2019. Il dettaglio della voce è il seguente:

2020 2019 Delta %
Interessi attivi 178 316 (43,5%)
Proventi da strumenti derivati 28 13 >100%
Altri proventi finanziari 145 205 (29,2%)
Proventi finanziari 351 534 (34,2%)
Interessi passivi bancari (933) (948) (1,6%)
Interessi passivi per contratti di lease (416) (399) 4,3%
Altri interessi passivi (33) (45) (27,2%)
Oneri da strumenti derivati (61) (123) (50,7%)
Altri oneri finanziari (399) (450) (11,4%)
Oneri finanziari (1.841) (1.965) (6,3%)
Proventi (oneri) finanziati netti (1.489) (1.431) 4,1%

[30] UTILI/(PERDITE) SU CAMBI

La voce ammonta a negativi 921 migliaia di euro rispetto a negativi 152 migliaia di euro del 2019 prevalentemente per effetto del deprezzamento del dollaro statunitense. Di seguito si riporta il dettaglio della voce:

2020 2019 Delta %
Perdite su cambi (5.853) (3.522) 66,2%
Utili su cambi 4.932 3.370 46,4%
Utili/(perdite) su cambi (921) (152) >100%

[31] RISULTATO NETTO DELLE PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

La voce ammonta a positivi 208 migliaia di euro rispetto a positivi 177 migliaia di euro del 2019. La voce accoglie la valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

[32] IMPOSTE SUL REDDITO

La voce ammonta a 9.393 migliaia di euro rispetto a 9.910 migliaia di euro del 2019. Il dettaglio della voce è il seguente:

2020 2019
Imposte correnti (11.713) (10.214)
Imposte differite/anticipate 1.572 945
Imposte esercizi precedenti 748 (641)
Imposte sul reddito (9.393) (9.910)

Le imposte esercizi precedenti si riferiscono principalmente a rimborsi di imposte pagate sul reddito 2019 della controllata cinese.

Le imposte possono essere riconciliate come segue rispetto al risultato prima delle imposte risultante dal conto economico:

2020 2019
Risultato prima delle imposte 44.511 44.957
Imposte sul reddito calcolate con l'aliquota teorica IRES (10.683) (10.790)
Irap (819) (1.041)
Effetto della differente tassazione su società operanti all'estero 2.092 2.183
Ritenuta d'acconto su dividendi (1.250) (587)
Imposte relative a periodi precedenti 748 (641)
Effetto di differenti aliquote fiscali di società del gruppo operanti in altre giurisdizioni
e altri movimenti
519 966
Imposte sul reddito (9.393) (9.910)

Si rimanda alla nota [5] in relazione alla movimentazione delle imposte anticipate e differite nonché alla natura delle stesse.

Il tax rate utilizzato per la riconciliazione del carico fiscale

corrisponde all'aliquota IRES, pari al 24%, applicabile in Italia giurisdizione nella quale viene principalmente realizzato il reddito imponibile.

[33] ALTRE INFORMAZIONI

Informativa di settore

L'IFRS 8 richiede che l'informativa di settore sia predisposta in modo da fornire le informazioni necessarie a consentire una valutazione della natura e degli effetti sul bilancio delle attività operate e dei contesti economici di riferimento. In base alla reportistica interna e alle attività societarie operative generatrici di ricavi e costi, i cui risultati sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo ai fini dell'adozione di decisioni in materia di allocazione delle risorse e di valutazione dei risultati, non sono stati identificati segmenti operativi diversi dal Gruppo nel suo complesso.

Strumenti finanziari

Il Gruppo, che opera a livello internazionale, è esposto al rischio di cambio su vendite e acquisti e al rischio di tasso di interesse; in particolare le valute che generano tali rischi sono il dollaro americano lo zloty polacco e il renminbi cinese.

Al fine di mitigare tali rischi il Gruppo si è dotato di una policy di copertura i cui principali strumenti usati sono strumenti derivati, opzioni e contratti a termine prevalentemente con scadenza entro i 12 mesi. Per quanto concerne gli strumenti di copertura del rischio di cambio, le operazioni in essere a fine esercizio sono le seguenti:

31.12.2020 31.12.2019
forward Acquisti Vendite Fair Value
attivo
Fair Value
passivo
Acquisti Vendite Fair Value
attivo
Fair Value
passivo
USD/EUR - - - - - 1.200 10 -
JPY/EUR - 12.500 - (1) 37.431 - - (3)
USD/CNY - - - - - 5.500 38 -
EUR/ZAR - 228 - - 165 - - (1)
ZAR/USD - 8.800 - (47) - 3.400 - (9)
USD/ZAR - - - - - 147 - (9)
PLN/EUR - - - - - 6.921 - (14)
THB/USD - 6.200 - (3) - 3.500 - (1)
Totale forward (51) 48 (37)
opzioni
ZAR/USD 18.000 12 - 12.000 1 -
THB/USD 46.000 5 - 26.000 - -
Totale opzioni 17 - 1 -
Totale 17 (51) 49 (37)
Nozionale Tasso variabile Tasso fisso Scadenza Fair value
31.12.2020
Fair value
31.12.2019
Interest rate swap - BNL 15.000 Euribor 3m > -0.55%
-0.55% > Euribor 3m
-0,10% 30/06/2021 (3) (13)
Interest rate swap - BNL 30.000 Euribor 6m > -0.78%
-0.78% se Euribor 6m <
-0,78%
-0,78% 19/11/2022 (135) (180)
Interest rate swap - BNL 20.000 Euribor 3m > -0.98%
-0.98% se Euribor 3m <
-0,98%
-0,02% 30/04/2023 (262) (192)
Interest rate swap - Unicredit 20.000 Euribor 3m > -0.92%
-0.92% se Euribor 3m <
-0,92%
-0,04% 30/04/2023 (113) (128)
Interest rate swap -
Mediobanca
25.000 Euribor 3m > -0.95%
-0.95% se Euribor 3m <
-0,95%
-0,42% 04/08/2023 (68) n.a.

Di seguito si riportano i dettagli relativi agli Interest Rate Swap a copertura del rischio del tasso di interesse:

Ai fini del trattamento contabile i derivati a copertura di debiti e crediti in valuta iscritti in bilancio sono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti controbilanciano naturalmente il rischio oggetto di copertura, che ai sensi dello IFRS 9 è già iscritto in bilancio.

Piano di incentivazione basato su azioni (LTI)

Il "Piano di performance share 2018-2022" approvato dall'Assemblea in data 07 settembre 2018 è un piano di incentivazione basato su strumenti finanziari del tipo "equity-settled" avente ad oggetto l'assegnazione gratuita a membri degli organi di amministrazione e/o dipendenti della Società. Il piano è suddiviso in tre cicli di attribuzione rolling (vesting period), ciascuno di durata triennale 2018- 2020, 2019-2021 e 2020-2022, al termine del quale si procederà ad assegnare le azioni previa verifica del raggiungimento degli obiettivi di performance ed in base alla data della delibera del Consiglio di Amministrazione. Nel corso del 2020 è partito il terzo vesting period che fa riferimento al periodo 2019-2021.

Il numero di azioni assegnate è subordinato al raggiungimento di determinati obiettivi di performance basati su EBITDA Adjusted e Cash conversion; gli obiettivi di performance sono tra loro indipendenti e saranno consuntivati in modo separato per ciasun vesting period. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – il fair value delle assegnazioni determinato alla data di assegnazione applicando il metodo "Balck & Scholes" è rilevato a conto economico tra i costi del personale/amministratori in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione gratuita delle azioni e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.

In relazione a quanto descritto, nel conto economico dell'esercizio 2020 è stato rilevato un onere pari a 766 migliaia di euro e pari importo è stato portato in aumento del patrimonio netto. Tale importo rappresenta la quota parte attribuibile all'esercizio 2020 del primo, secondo e terzo ciclo del piano, i cui fair value ammontano rispettivamente a 691, 855 e 865 migliaia di euro.

Classi di strumenti finanziari e gerarchia del fair value

La tabella sotto riportata mostra la ripartizione delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dall'IFRS 9 con riferimento al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2020, confrontate anche con il relativo fair value:

Fair Value
31.12.2019 Categoria IFRS 9 Valore
contabile
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli Strumenti Finanziari Disponibili per
la vendita
Strumenti finanziari derivati attivi Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
49 49
Altri crediti finanziari Crediti e finanziamenti 7 7
Altre attività finanziarie a breve
termine
56
Crediti commerciali Crediti e finanziamenti 58.552 58.552
Totale attività finanziarie 58.608
di cui Strumenti Finanziari Disponibili
per la vendita
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
49
Crediti e finanziamenti 58.560
Debiti finanziari verso banche Passività al costo ammortizzato 72.648 72.648
Debiti finanziari verso altri finanziatori Passività al costo ammortizzato 1.539 1.539
Debiti finanziari non correnti per
contratti di lease
Passività al costo ammortizzato 11.787 11.787
Strumenti finanziari derivati designati
per la copertura ed efficaci
Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
513 513
Passività finanziarie non correnti 86.486
Debiti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 123 123
Finanziamenti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 34.236 34.236
Debiti finanziari correnti per contratti di
lease
Passività al costo ammortizzato 3.461 3.461
Strumenti finanziari passivi Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
37 37
Debiti finanziari verso altri finanziatori Passività al costo ammortizzato 635 635
Passività finanziarie correnti 38.492
Debiti commerciali Passività al costo ammortizzato 38.200 38.200
Totale passività finanziarie 163.178
di cui Passività al costo ammortizzato 162.629
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
550
Fair Value
31.12.2020 Categoria IFRS 9 Valore
contabile
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli Strumenti Finanziari Disponibili per
la vendita
Strumenti finanziari derivati attivi Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
17 17
Altri crediti finanziari Crediti e finanziamenti 7.523 7.523
Altre attività finanziarie a breve
termine
7.540
Crediti commerciali Crediti e finanziamenti 57.728 57.728
Totale attività finanziarie 65.268
di cui: Strumenti Finanziari Disponibili
per la vendita
0
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
17
Crediti e finanziamenti 65.251
Debiti finanziari verso banche Passività al costo ammortizzato 86.975 86.975
Debiti finanziari verso altri finanziatori Passività al costo ammortizzato 1.506 1.506
Debiti finanziari non correnti per contratti
di lease
Passività al costo ammortizzato 24.597 24.597
Strumenti finanziari derivati designati
per la copertura ed efficaci
Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
578 578
Passività finanziarie non correnti 113.657
Debiti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 148 148
Finanziamenti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 44.767 44.767
Debiti finanziari correnti per contratti di
lease
Passività al costo ammortizzato 3.588 3.588
Strumenti finanziari passivi Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
55 55
Debiti finanziari verso altri finanziatori Passività al costo ammortizzato 523 523
Passività finanziarie correnti 49.080
Debiti commerciali Passività al costo ammortizzato 43.234 43.234
Totale passività finanziarie 205.971
di cui Passività al costo ammortizzato 205.338
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
633

Impegni, garanzie non risultanti dallo stato patrimoniale

per complessivi 2.150 migliaia di Euro relativi a fideiussioni prestate di cui 132 migliaia di Euro in favore di controllate.

Al 31 dicembre 2019 la Capogruppo ha in essere garanzie

Rapporti con parti correlate

Nel corso degli esercizi 2020 e 2019 il Gruppo ha intrattenuto rapporti commerciali con alcune parti correlate del Gruppo. Di seguito si riportano i dettagli delle transazioni intercorse nel periodo:

Rapporti al 31.12.2019 Crediti Crediti
finanziari
Debiti Debiti
finanziari
Ricavi Costi Costi
Finanziari
Arion S.r.l. - 160 - - 1 (1.147) -
Free Polska s.p.z.o.o. - - (31) 10 (3.293) -
Totale Imprese collegate 160 (31) - 11 (4.440) -
RN Real Estate Srl 3 - (95) (2.468) 27 (19)
Nastrificio Victor SpA - - (13) - (36) -
Eurotest laboratori Srl 11 - (83) - 37 (265) -
Carel Real Estate Adratic d.o.o. - - (2.704) 2 (1) (107)
Agriturismo Le Volpi - - (6) - - (17) -
Eurotec ltd 132 - (7) - 586 (27) -
Panther srl - - (6) - - (12) -
Gestion A.Landry Inc - - (41) (28) - (1) -
Humide Expert - - (15) - - (32) -
Altre 6 - (11) - 8 (41) -
Totale altre parti correlate 152 - (277) (5.200) 660 (432) (126)
Totale parti correlate 152 160 (308) (5.200) 671 (4.872) (126)
Rapporti al 31.12.2020 Crediti Crediti
finanziari
Debiti Debiti
finanziari
Ricavi Costi Costi
Finanziari
Arion S.r.l. - 160 (74) - 1 (1.692) -
Free Polska s.p.z.o.o. 227 - - - 7 (8.006)
Totale Imprese collegate 227 160 (74) - 8 (9.698) -
RN Real Estate Srl 3 - - (14.684) 20 - (15)
Arianna SpA 5 - - - 5 - -
Nastrificio Victor SpA - - (9) - - (28) -
Eurotest laboratori Srl 11 - (73) - 38 (296) -
Carel Real Estate Adratic d.o.o. - - - (2.465) 2 (1) (96)
Agriturismo Le Volpi - - (9) - - (6) -
Eurotec ltd 254 - - - 623 (22) -
Panther srl - - (7) - - (6) -
Gestion A.Landry Inc - - - (5) - (2) (0)
Humide Expert - - - - - (25) -
Altre 2 - (10) - 1 (48) -
Totale altre parti correlate 274 - (108) (17.154) 689 (435) (112)
Totale parti correlate 501 160 (182) (17.154) 696 (10.133) (112)

Le transazioni con RN Real Estate Srl e Carel Real Estate Adriatic d.o.o. sono rappresentate dagli affitti per gli immobili industriali dove la Capogruppo e la filiale croata esercitano la loro attività. I debiti e i costi finanziari sono iscritti a fronte dell'applicazione del principio contabile IFRS16. I debiti verso RN Real Estate S.r.l. al 31 dicembre 2020 risentono della rideterminazione delle passività per lease descritta nei paragrafi precedenti.

I costi da Arion sono relativi ad acquisti di sensori di pressione mentre i costi da Free Polska sono relativi a prodotti Non Carel acquistati e rivenduti dalla controllata Alfaco Polska.

Tutte le transazioni sono regolate a condizioni di mercato.

Elenco delle partecipazioni incluse nel bilancio consolidato e delle altre partecipazioni

Nella tabella che segue sono elencate le imprese partecipate direttamente e indirettamente dalla CapoGruppo Carel Industries S.p.A., a fianco delle quali

sono indicate tutte le informazioni richieste dalla legge che disciplina la redazione dl bilancio consolidato.

Denominazione sociale Sede Nazione Valuta Capitale sociale al
31/12/2019
Capogruppo:
CAREL INDUSTRIES S.p.A Brugine (Padova) Italia EUR 10.000.000
Partecipazioni consolidate:
C.R.C. S.r.l. Bologna Italia EUR 98.800
Carel Deutschland Gmbh Francoforte Germania EUR 25.565
Carel France Sas St. Priest, Rhone Francia EUR 100.000
Carel U.K. Ltd Londra Gran Bretagna GBP 350.000
Carel Sud America Instrumentacao
Eletronica Ltda
San Paolo Brasile BRL 31.149.059
Carel Usa Inc Wilmington Delaware Stati Uniti USD 5.000.000
Carel Asia Ltd Hong Kong Honk Kong HKD 15.900.000
Carel HVAC&R Korea Ltd Seul South Korea KRW 550.500.000
Carel South East Asia Pte. Ltd. Singapore Singapore SGD 100.000
Carel Australia PTY Ltd Sidney Australia AUD 100
Carel Electronic Suzhou Ltd Suzhou Repubblica Pop. Cinese CNY 75.019.566
Carel Controls Iberica SI Barcellona Spagna EUR 3.005
Carel Controls South Africa (Pty) Ltd Johannesburg Sud Africa ZAR 4.000.000
Carel ACR System India (Pvt) Ltd Mumbai India INR 1.665.340
Carel RUS Llc St. Petersburg Russia RUB 6.600.000
Carel Nordic AB Hoganas Svezia SEK 550.000
Carel Middle East Dubai Dubai AED 4.333.877
Carel Mexicana, S. DE R.L. DE C.V. Guerra, Tlalpan Messico MXN 12.441.149
Carel Adriatic D.o.o. Rijeka Croazia HRK 54.600.000
Carel (Thailand) Co. Ltd. Bangkok Tailandia THB 10.000.000
Alfaco Polska Sp.z.o.o. Wrocław Polonia PLN 420.000
Carel Japan Tokyo Giappone JPY 60.000.000
Recuperator S.p.A. Rescaldina (MI) Italia EUR 500.000
Hygromatik G.m.b.H. Henstedt-Ulzburg Germania EUR 639.115
Carel Ukraine LLC Kiev Ucraina UAH 700.000
Enersol Beloeil Canada CAD 100
Risultato
31/12/2019
Risultato
31/12/2020
Criterio di
consolidamento
Quote possedute % di partecipazione
di gruppo
Capitale sociale al
EURO EURO Azionista-Socio 31/12/2020 31/12/2020
22.249.135 20.895.918 10.000.000
277.785 564.583 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 98.800
584.126 1.105.460 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 25.565
288.379 406.458 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 100.000
1.096.413 1.132.770 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 350.000
Carel Industries S.p.A. 53,02%
639.737 1.057.697 Integrale Carel Electronic Suzhou Ltd 46,98% 31.149.059
2.093.438 2.749.057 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 5.000.000
182.947 336.342 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 15.900.000
120.867 (20.519) Integrale Carel Electronic Suzhou Ltd 100% 550.500.000
59.631 72.516 Integrale Carel Asia Ltd 100% 100.000
271.438 441.974 Integrale Carel Electronic Suzhou Ltd 100% 100
6.354.520 6.267.260 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 75.019.566
574.596 768.405 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 3.005
156.457 112.713 Integrale Carel Electronic Suzhou Ltd 100% 4.000.000
Carel France Sas 0,01%
51.285 66.270 Integrale Carel Electronic Suzhou Ltd 99,99% 1.665.340
Carel Industries S.p.A. 99%
306.092 963.081 Integrale Carel France Sas 1% 6.600.000
107.327 208.364 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 550.000
(230.818) (7.067) Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 4.333.877
47.299 (150.973) Integrale Carel Usa LCC 100% 12.441.149
4.276.597 7.680.717 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 54.600.000
Carel Electronic Suzhou Ltd 50%
138.956 26.246 Integrale Carel Australia PTY Ltd 30% 16.000.000
2.031.509 2.628.957 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 420.000
(15.501) 23.252 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 60.000.000
804.544 674.619 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 500.000
3.539.284 2.868.867 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 639.115
(90.855) (100.649) Integrale Alfaco Polska Zoo 100% 700.000
36.055 (206.465) Integrale Carel Usa Inc 100% 100

Altre informazioni relative alle società controllate

Le società controllate Carel Deutschland Gmbh e Hygromatik Gmbh, entrambe consolidate integralmente nel presente bilancio consolidato della Carel Industries S.p.A, si sono avvalse dell'esenzione prevista nella Sezione 264 (3) del German Commercial Code (HGB) per il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 con riferimento all'informativa, alla revisione e alla predisposizione delle note esplicative e del management report.

Compensi corrisposti ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con Responsabilità Strategica

Di seguito si riportano i dati relativi ai compensi corrisposti agli Amministratori e ai Sindaci per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020:

Amministratori 2020 2019
Retribuzioni e compensi a breve termine 1.256 1.092
Altri benefici non monetari 16 17
Altri compensi - -
Fair Value di compensi basati su azioni 308 149
Totale compensi ad Amministratori 1.580 1.258
Sindaci 2020 2019
Compensi fissi e per la partecipazione a comitati 103 103
Totale compensi a Sindaci 103 103
Dirigenti con responsabilità strategica 2020 2019
Retribuzioni e compensi a breve termine 1.243 952
Altri benefici non monetari 22 23
Altri compensi - -
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro 26 -
Fair Value di compensi basati su azioni 318 151
Totale Dirigenti con responsabilità strategica 1.609 1.126

Fatti di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio

Si veda quanto già riportato nella corrispondente sezione della Relazione sulla Gestione.

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del regolamento emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

Servizi Soggetto Destinatario Corrispettivi 2020 Corrispettivi 2019
Deloitte & Touche S.p.A. Carel Industries S.p.A. 205 195
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 42 37
Rete Deloitte & Touche Società controllate 150 212
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. Carel Industries S.p.A. 41 42
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 5 9
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Carel Industries S.p.A. - -
Rete Deloitte & Touche Società controllate - 2
Totale servizi erogati 443 495

Obblighi di trasparenza previsti dalla Legge n. 124 del 2017 - (Legge annuale per il mercato e la concorrenza)

Si espone di seguito l'elenco delle sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalla pubbliche amministrazioni e dagli soggetti così come definiti dall'Art. 1 c, 125 Legge 124 del 2017, che la Capogruppo ha ricevuto nel corso del 2020: D.L. n. 34/2020, convertito in L. n. 77/2020, relativo al credito d'imposta nella misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti per 28 migliaia di euro.

La società controllata Recuperator S.p.A. ha ricevuto nel corso del 2020: 2 migliaia di euro in relazione alla Legge Sabatini e 300 euro dall'Ente Bilaterale Metalmeccanici in qualità di contributo per l'acquisto di DPI in relazione all'emergenza COVID19.

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 e dell'art. 81–ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni

________________________________ ________________________________

    1. I sottoscritti Francesco Nalini, Amministratore Delegato, e Nicola Biondo, Dirigente Preposto alla redazione di documenti contabili societari della Carel Industries S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis commi 3 e 4 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2020.
    1. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo da segnalare.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020:
    • a. è redatto in conformità ai principi contabili

Brugine, 4 marzo 2021

L' Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto

internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

  • b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto.

Francesco Nalini Nicola Biondo

Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato

Deloitte & Touche S.p.A. Via N. Tommaseo, 78/C int. 3 35131 Padova Italia

Tel: +39 049 7927911 Fax: +39 049 7927979 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE REVISIONE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N AI SENSI DELL'ART. D.LGS. 2010, N. 39 E DE . E DELL'ART. LL'ART. LL'ART.10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014 N.

Agli Azionisti della Carel Industries IndustriesS.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL CONTABILE DEL SIONE BILANCIO CONS BILANCIO CONSCONSOLIDATO OLIDATOOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Carel (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Carel Industries S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile Aspetti della revisione

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166 Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e

le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about. © Deloitte & Touche S.p.A.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Impairment test dell'avviamento relativo alle CGU Recuperator e Hygromatik
ecuperator
Hygromatik
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come indicato nella Nota n. 2, al 31 dicembre 2020 il Gruppo espone
avviamenti relativi alle CGU Recuperator e Hygromatik rispettivamente per
Euro 6,3 milioni ed Euro 38,5 milioni. Tali valori sono stati iscritti nell'attivo in
seguito all'acquisizione delle due omonime società nel 2018 e, come previsto
dallo IAS 36 "Impairment of assets", non sono ammortizzati, ma sono
sottoposti a impairment test almeno annualmente mediante confronto tra il
valore recuperabile delle CGU – inteso come valore d'uso determinato
secondo la metodologia dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi
(Discounted Cash Flow)- e il valore contabile delle stesse, che tiene conto sia
dell'avviamento che delle altre attività materiali e immateriali allocate alle
CGU.
Nella Nota n. 2 sono incluse le principali assunzioni utilizzate dagli
Amministratori nell'esecuzione del test, nonché l'indicazione dei valori di
break-even dei principali fattori del test per illustrare il grado di sensibilità
dello stesso.
Nell'ambito dell'informativa di bilancio, gli Amministratori evidenziano che il
processo di esecuzione dell'impairment test è complesso e si basa su
assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi delle
CGU e la determinazione di appropriati tassi di attualizzazione (WACC) e di
crescita di lungo periodo (g-rate). Tali stime dipendono da fattori che
possono cambiare nel tempo, anche in conseguenza dei potenziali effetti del
perdurare della pandemia da Covid 19, con conseguenti effetti, anche
significativi, rispetto alle valutazioni effettuate dagli Amministratori.
In considerazione della rilevanza del valore degli avviamenti iscritti
relativamente alle CGU Recuperator e Hygromatik, della soggettività delle
stime attinenti la determinazione dei flussi di cassa delle CGU e le variabili
chiave del modello di impairment, abbiamo considerato l'impairment test un
aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo Carel.
Procedure di revisione di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti appartenenti al nostro
network:

comprensione del processo e dei controlli rilevanti posti in essere dalla
Direzione per la predisposizione ed approvazione dell'impairment test;

analisi delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle
previsioni dei flussi di cassa, anche mediante analisi di dati di settore, e
ottenimento di informazioni dalla Direzione di Gruppo;

analisi dei dati consuntivi rispetto ai piani originari ai fini di valutare la
natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di predisposizione
dei piani;
  • valutazione della ragionevolezza dei tassi di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate);
  • verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso delle CGU;
  • verifica della corretta determinazione del valore contabile delle CGU e confronto con il valore recuperabile derivante dal test di impairment;
  • esame degli stress test predisposti dalla Direzione di Gruppo.

Abbiamo, infine, esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita dagli Amministratori sull'impairment test rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Amministratori Sindacale per il bilancio consolidato consolidato per bilancio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Carel Industries S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato visione consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 comunicate ai 10 del Regol rmazioni 10 Regol Regolamento (UE) 537/2014 amento 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Carel Industries S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2026.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGEISPOSIZIONI LEGGEE REGOLAMENTARI E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123- , del dell'art. 123 123-bis, comma 4, del D.Lgs. , 4, 58/98

Gli Amministratori della Carel Industries S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Carel al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Carel al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Carel al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n attuazione 30 dicembre n. 0 n.254

Gli Amministratori della Carel Industries S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Cristiano Nacchi Nacchi Cristiano Nacchi Socio

Padova, 26 marzo 2021

Headquarters ITALY

CAREL INDUSTRIES HQs Via dell'Industria, 11 35020 Brugine - Padova (Italy) Tel. (+39) 0499 716611 Fax (+39) 0499 716600 [email protected]

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.