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Brembo

Quarterly Report Nov 8, 2023

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Quarterly Report

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RESOCONTO DI GESTIONE INTERMEDIO AL 30 SETTEMBRE 2023

INDICE

Cariche sociali 3
Sintesi dei risultati del Gruppo 5
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI
Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 8
Conto economico consolidato 9
Conto economico complessivo consolidato 9
Rendiconto finanziario consolidato 10
Indebitamento finanziario netto consolidato 10
Variazioni di patrimonio netto consolidato 11
NOTE DI COMMENTO AI PROSPETTI CONTABILI
Principi contabili e criteri di redazione 12
Area di consolidamento 12
Note di commento alle più rilevanti variazioni delle poste dei prospetti contabili consolidati 13
Ripartizione ricavi per area geografica e per applicazione 15
Prevedibile evoluzione della gestione 16

OSSERVAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI CIRCA L'ANDAMENTO GESTIONALE E I FATTI SIGNIFICATIVI

Scenario macroeconomico 17
Mercati valutari 19
Struttura operativa e mercati di riferimento 20
Fatti di rilievo del periodo 22
Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi (Regime di opt-out) 22
Acquisto e vendita di azioni proprie 22
Fatti significativi successivi al 30 settembre 2023 23

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO 24

Cariche sociali

Presidente Emerito (1) Presidente Emerito Alberto Bombassei

Consiglio di Amministrazione (2) Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi (7) Amministratore Delegato Daniele Schillaci (7) Consiglieri Cristina Bombassei (4) (7)

Giancarlo Dallera (3) Elisabetta Magistretti (3) Umberto Nicodano (6) Elizabeth M. Robinson (3) Gianfelice Rocca (3) Michela Schizzi (3) (5) Manuela Soffientini (3) (8) Roberto Vavassori (7)

Collegio Sindacale (9) Sindaci effettivi Stefania Serina

Sindaci supplenti Giulia Pusterla (5)

Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. (10)

Presidente Fabrizio Riccardo Di Giusto (5) Mario Tagliaferri Alessandra Vaiani

Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari Andrea Pazzi (11)

Comitati Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (12) Elisabetta Magistretti (Presidente)

Comitato Remunerazione e Nomine Giancarlo Dallera (Presidente)

Michela Schizzi Manuela Soffientini

Elizabeth M. Robinson Manuela Soffientini

Organismo di Vigilanza Giovanni Canavotto (Presidente) (13) Elisabetta Magistretti Matteo Tradii (14)

  • (1) Nomina a tempo indeterminato.
  • (2) In carica sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2025.
  • (3) Amministratori non esecutivi e indipendenti.
  • (4) Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi e di Chief CSR Officer.
  • (5) Amministratore/Sindaco eletto da lista di minoranza.
  • (6) Amministratore non esecutivo.
  • (7) Amministratore esecutivo.
  • (8) Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director.
  • (9) In carica sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2025. Ricopre il ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ex art. 19 D.Lgs. 39/2010.
  • (10) Nominata dall'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2021 per gli esercizi dal 2022 al 2030.
  • (11) In carica sino alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione in carica, ossia sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2025.
  • (12) Tale Comitato svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate.
  • (13) Esterno Indipendente.
  • (14) Chief Internal Audit Officer.

Brembo S.p.A.

Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: Ȗ 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163

Sintesi dei risultati del Gruppo

RISULTATI ECONOMICI (in milioni di euro) 30.09.2019 30.09.2020 30.09.2021 30.09.2022 30.09.2023 % 2023/2022
Ricavi da contratti con clienti 1.971,0 1.559,9 2.041,8 2.728,2 2.919,0 7,0%
Margine operativo lordo 394,0 267,1 381,7 482,3 500,2 3,7%
% sui ricavi da contratti con clienti 20,0% 17,1% 18,7% 17,7% 17,1%
Margine operativo netto 249,2 110,6 224,1 303,1 312,8 3,2%
% sui ricavi da contratti con clienti 12,6% 7,1% 11,0% 11,1% 10,7%
Risultato prima delle imposte 237,1 92,5 223,5 312,4 310,1 -0,7%
% sui ricavi da contratti con clienti 12,0% 5,9% 10,9% 11,4% 10,6%
Risultato netto di periodo 176,1 71,7 168,7 234,8 231,1 -1,6%
% sui ricavi da contratti con clienti 8,9% 4,6% 8,3% 8,6% 7,9%
RISULTATI PATRIMONIALI (in milioni di euro) 30.09.2019 30.09.2020 30.09.2021 30.09.2022 30.09.2023 % 2023/2022
Capitale netto investito 1.770,6 1.924,7 2.170,5 2.597,2 2.558,3 -1,5%
Patrimonio netto 1.330,9 1.394,8 1.665,3 1.943,6 2.073,7 6,7%
Indebitamento finanziario netto 414,5 505,7 483,3 630,7 454,1 -28,0%
DIPENDENTI E INVESTIMENTI
Dipendenti a fine periodo (numero) 10.516 10.869 11.539 12.897 13.630 5,7%
Fatturato per dipendente (in migliaia di euro) 187,4 143,5 176,9 211,5 214,2 1,2%
Investimenti netti (in milioni di euro) 142,1 105,2 140,2 201,0 237,8 18,3%
Incrementi in beni in leasing (in milioni di euro) 10,4 6,8 11,8 9,8 14,6 48,3%
PRINCIPALI INDICATORI 30.09.2019 30.09.2020 30.09.2021 30.09.2022 30.09.2023
Margine operativo netto/Ricavi da contratti con clienti 12,6% 7,1% 11,0% 11,1% 10,7%
Risultato prima delle imposte/Ricavi da contratti con clienti 12,0% 5,9% 10,9% 11,4% 10,6%
Investimenti netti(*)/Ricavi da contratti con clienti 7,2% 6,7% 6,9% 7,4% 8,1%
Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto 31,1% 36,3% 29,0% 32,4% 21,9%
Oneri finanziari netti rettificati(**)/Ricavi da contratti con clienti 0,6% 0,7% 0,4% 0,4% 0,5%
Oneri finanziari netti rettificati(**)/Margine operativo netto 4,5% 9,3% 3,6% 3,2% 4,8%
ROI 18,5% 9,3% 13,6% 14,2% 15,3%
ROE 17,0% 9,2% 14,1% 14,5% 14,0%

Note:

ROI: Margine operativo netto rolling 12 mesi/Capitale netto investito.

ROE: Risultato prima degli interessi di terzi rolling 12 mesi (depurato del Risultato derivante da attività operative cessate)/Patrimonio netto.

(*) Investimenti netti in immobilizzazioni materiali e immateriali, calcolati come la somma di incrementi (al netto dei decrementi) di immobilizzazioni materiali e immateriali.

(**) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.

Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata

(in migliaia di euro) 30.09.2023 31.12.2022 Variazione
ATTIVO
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 1.249.973 1.125.711 124.262
Diritto di utilizzo beni in leasing 170.714 242.121 (71.407)
Costi di sviluppo 103.021 101.658 1.363
Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita 121.310 123.235 (1.925)
Altre attività immateriali 76.555 75.529 1.026
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 55.936 50.671 5.265
Investimenti in altre imprese 259.692 228.079 31.613
Strumenti finanziari derivati
Altre attività finanziarie non correnti
35.473
2.781
65.945
2.734
(30.472)
47
Crediti e altre attività non correnti 18.369 23.791 (5.422)
Imposte anticipate 85.544 66.256 19.288
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 2.179.368 2.105.730 73.638
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
606.238 586.034 20.204
Crediti commerciali 698.319 594.253 104.066
Altri crediti e attività correnti 95.550 130.345 (34.795)
Strumenti finanziari derivati 12.480 10.678 1.802
Altre attività finanziarie correnti 2.278 1.888 390
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 447.909 415.882 32.027
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 1.862.774 1.739.080 123.694
ATTIVITA' DERIVANTI DA ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE 51 302 (251)
TOTALE ATTIVO 4.042.193 3.845.112 197.081
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 34.728 34.728 0
Altre riserve 115.392 158.690 (43.298)
Utili / (perdite) portati a nuovo 1.659.748 1.427.630 232.118
Risultato netto di periodo
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
231.079
2.040.947
292.833
1.913.881
(61.754)
127.066
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 32.749 33.132 (383)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 2.073.696 1.947.013 126.683
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti verso banche non correnti 419.443 464.526 (45.083)
Passività per beni in leasing a lungo termine 149.684 152.985 (3.301)
Strumenti finanziari derivati 0 0 0
Altre passività finanziarie non correnti 803 1.198 (395)
Altre passività non correnti 2.787 2.359 428
Fondi per rischi e oneri non correnti 20.828 23.991 (3.163)
Benefici ai dipendenti 30.635 24.086 6.549
Imposte differite
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
36.053
660.233
33.649
702.794
2.404
(42.561)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti verso banche correnti 339.570 241.213 98.357
Passività per beni in leasing a breve termine 21.983 88.211 (66.228)
Strumenti finanziari derivati 2.701 3.586 (885)
Altre passività finanziarie correnti 577 601 (24)
Debiti commerciali 728.386 653.162 75.224
Debiti tributari
Fondi per rischi e oneri correnti
13.842
2.050
16.128
1.608
(2.286)
442
Passività derivanti da contratti 61.728 56.547 5.181
Altre passività correnti 137.427 134.249 3.178
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 1.308.264 1.195.305 112.959
TOTALE PASSIVO 1.968.497 1.898.099 70.398
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 4.042.193 3.845.112 197.081

Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) 30.09.2023 30.09.2022 Variazione %
Ricavi da contratti con clienti 2.918.991 2.728.224 190.767 7,0%
Altri ricavi e proventi 23.089 19.271 3.818 19,8%
Costi per progetti interni capitalizzati 18.383 16.836 1.547 9,2%
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci (1.382.639) (1.317.672) (64.967) 4,9%
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 12.854 13.658 (804) -5,9%
Altri costi operativi (589.357) (526.326) (63.031) 12,0%
Costi per il personale (501.137) (451.677) (49.460) 11,0%
MARGINE OPERATIVO LORDO
% sui ricavi da contratti con clienti
500.184
17,1%
482.314
17,7%
17.870 3,7%
Ammortamenti e svalutazioni (187.413) (179.200) (8.213) 4,6%
MARGINE OPERATIVO NETTO 312.771 303.114 9.657 3,2%
% sui ricavi da contratti con clienti 10,7% 11,1%
Proventi (oneri) finanziari netti (14.751) 1.424 (16.175) -1135,9%
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 12.074 7.835 4.239 54,1%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 310.094 312.373 (2.279) -0,7%
% sui ricavi da contratti con clienti 10,6% 11,4%
Imposte (77.206) (76.744) (462) 0,6%
Risultato derivante dalle attività operative cessate (59) (277) 218 -78,7%
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 232.829 235.352 (2.523) -1,1%
% sui ricavi da contratti con clienti 8,0% 8,6%
Interessi di terzi (1.750) (532) (1.218) 228,9%
RISULTATO NETTO DI PERIODO 231.079 234.820 (3.741) -1,6%
% sui ricavi da contratti con clienti 7,9% 8,6%
RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) 0,71 0,73

Conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di euro) 30.09.2023 30.09.2022 Variazione
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 232.829 235.352 (2.523)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti (982) 4.595 (5.577)
Effetto fiscale 243 (1.118) 1.361
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle imprese 4 0 4
valutate con il metodo del patrimonio netto
Valutazione a fair value delle partecipazioni 31.081 (131.283) 162.364
Effetto fiscale (373) 1.318 (1.691)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo 29.973 (126.488) 156.461
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati (32.259) 80.262 (112.521)
Effetto fiscale 6.382 (6.588) 12.970
Variazione della riserva di conversione (10.590) 53.196 (63.786)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo (36.467) 126.870 (163.337)
RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO 226.335 235.734 (9.399)
Quota di pertinenza:
- di terzi 417 1.548 (1.131)
- del Gruppo 225.918 234.186 (8.268)

Rendiconto finanziario consolidato

(in migliaia di euro) 30.09.2023 30.09.2022
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO 254.013 471.948
Risultato prima delle imposte 310.094 312.373
Ammortamenti/Svalutazioni 187.413 179.200
Plusvalenze/Minusvalenze (575) (589)
Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti (2.712) (13.727)
Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale 451 369
Accantonamenti a fondi relativi al personale 8.640 2.360
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi
Risultato derivante da attività operative cessate
9.589
(59)
755
(277)
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 512.841 480.464
Imposte correnti pagate (65.881) (52.855)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (3.796) (4.054)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze (31.104) (168.474)
attività finanziarie (47) (543)
crediti commerciali (105.755) (284.722)
crediti verso altri e altre attività
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
20.669 (8.726)
debiti commerciali 75.696 114.562
debiti verso altri e altre passività 17.131 (16.185)
Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante 586 17.177
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 420.340 76.644
Investimenti in immobilizzazioni:
materiali (208.655) (178.315)
immateriali (29.751) (23.739)
finanziarie (3.321) (561)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni 1.194 1.661
Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società controllate, al netto delle relative
disponibilità liquide 0 (3.395)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (240.533) (204.349)
Dividendi pagati nel periodo (90.753) (87.035)
Acquisto azioni proprie (8.164) 0
Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza (800) (800)
Variazione di fair value di strumenti derivati (3.974) 294
Rimborso passitivà per beni in leasing (88.055) (23.038)
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 0 305
Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine (48.395) (126.918)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (240.141) (237.192)
Flusso monetario complessivo (60.334) (364.897)
Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.194) (7.097)
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO 191.485 99.954

Indebitamento finanziario netto consolidato

(in migliaia di euro) 30.09.2023 31.12.2022
A Disponibilità liquide 447.909 415.882
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C Altre attività finanziarie correnti 14.758 12.566
D Liquidità (A + B + C) 462.667 428.448
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente
E del debito finanziario non corrente) 281.685 254.254
F Parte corrente del debito finanziario non corrente 83.146 79.344
G Indebitamento finanziario corrente (E + F) 364.831 333.598
H Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) (97.836) (94.850)
I Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 551.886 596.894
J Strumenti di debito 0 0
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 551.886 596.894
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 454.050 502.044

Variazioni di patrimonio netto consolidato

Capitale sociale Altre Riserve Utili / (perdite) Risultato netto Patrimonio Netto Patrimonio Netto Patrimonio netto
(in migliaia di euro) portati a nuovo di periodo di Gruppo di terzi
Saldo al 01.01.2022 34.728 124.093 1.388.238 215.537 1.762.596 33.524 1.796.120
Destinazione risultato esercizio precedente 128.087 (128.087) 0 0 0
Pagamento dividendi (87.450) (87.450) (800) (88.250)
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti 3.477 3.477 0 3.477
Valutazione a fair value delle partecipazioni (129.965) (129.965) 0 (129.965)
Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di
strumenti finanziari derivati 73.674 73.674 0 73.674
Variazione della riserva di conversione 52.180 52.180 1.016 53.196
Risultato netto del periodo 234.820 234.820 532 235.352
Saldo al 30.09.2022 34.728 249.947 1.389.837 234.820 1.909.332 34.272 1.943.604
Saldo al 01.01.2023 34.728 158.690 1.427.630 292.833 1.913.881 33.132 1.947.013
Destinazione risultato esercizio precedente 202.145 (202.145) 0 0 0
Pagamento dividendi (90.688) (90.688) (800) (91.488)
Acquisto azioni proprie (8.164) (8.164) 0 (8.164)
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici
(739) (739) 0 (739)
definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del 4 4 0 4
patrimonio netto
Valutazione a fair value delle partecipazioni 30.708 30.708 0 30.708
Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di
strumenti finanziari derivati (25.877) (25.877) 0 (25.877)
Variazione della riserva di conversione (9.257) (9.257) (1.333) (10.590)
Risultato netto del periodo 231.079 231.079 1.750 232.829
Saldo al 30.09.2023 34.728 115.392 1.659.748 231.079 2.040.947 32.749 2.073.696

Note di commento ai prospetti contabili

Principi contabili e criteri di redazione

Il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023, che comprende la Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, il Conto economico consolidato, il Conto economico consolidato complessivo, il Rendiconto finanziario consolidato, le Variazioni di patrimonio netto consolidato e brevi note illustrative, è redatto sulla base dei criteri di rilevazione e misurazione previsti dagli IFRS adottati dall'Unione Europea e messo a disposizione del pubblico su base volontaria. Quanto ai contenuti, alle tempistiche e alle modalità di comunicazione dell'informativa periodica finanziaria aggiuntiva si rimanda a quanto specificato sul sito internet aziendale (http://www.brembo.com/it/investitori/calendario).

Si rinvia a quanto contenuto nella Relazione finanziaria annuale dell'esercizio 2022 per quanto concerne i principi contabili internazionali di riferimento e i criteri scelti dal Gruppo nella predisposizione dei suddetti prospetti contabili. La redazione del Resoconto intermedio richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del rendiconto intermedio. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte del management, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si verificassero.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore. Le valutazioni attuariali necessarie per la determinazione dei fondi per benefici ai dipendenti vengono normalmente elaborate in occasione della predisposizione del bilancio annuale. Il presente Resoconto intermedio di gestione non è stato assoggettato a revisione contabile.

Area di consolidamento

I prospetti contabili al 30 settembre 2023 includono quelli della Capogruppo Brembo S.p.A. e quelli delle società nelle quali essa detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10. Rispetto al 30 settembre 2022 sono intervenute le seguenti operazioni societarie che hanno avuto impatti sull'area di consolidamento del Gruppo:

  • in data 13 gennaio 2023 è stata costituita, previa delibera del Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A., la società Brembo Reinsurance AG, società di ri-assicurazione con sede in Svizzera, che ha, tra gli altri, l'obiettivo di migliorare le condizioni e l'efficienza del processo di finanziamento dei rischi del Gruppo Brembo grazie all'accesso al mercato riassicurativo e alla possibilità di sottoscrivere rischi coperti in modo non adeguato dal mercato assicurativo e non finanziabili attraverso un fondo;
  • nel corso del 1° semestre 2023, sono state costituite due nuove società in Polonia, Brembo Poland Manufacturing Sp. Zo.o. e Brembo Poland Heratech Sp. Zo.o., possedute al 100% da Brembo Poland Sp. Zo.o. e dedicate, una volta a regime, ad attività di fusione e lavorazione per conto della stessa.

Note di commento alle più rilevanti variazioni delle poste dei prospetti contabili consolidati

I ricavi netti realizzati nei primi nove mesi del 2023 dal Gruppo ammontano a Ȗ 2.918.991 migliaia, segnando un aumento del 7,0% rispetto ai primi nove mesi del 2022

Il settore delle applicazioni per autovetture, da cui proviene il 73,1% dei ricavi del Gruppo, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 a +7,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Quasi tutte le altre applicazioni hanno fatto registrare un trend positivo: il settore delle applicazioni per veicoli commerciali ha chiuso a +6,9% e quello delle competizioni a + 15,3%, mentre quello delle motociclette ha chiuso in leggero calo a -1,0%.

A livello geografico, guardando all'Europa, la Germania ha registrato una crescita del 13,8% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Anche gli altri paesi europei hanno fatto registrare un risultato positivo: l'Italia è cresciuta del 2,2%, la Francia del 7,2%, mentre il Regno Unito dell'1,3%. In Nord America le vendite sono risultate in crescita del 7,5%, mentre in Sud America la crescita si è attestata al 30,6%. In Estremo Oriente, la Cina ha segnato un calo del 5,3% mentre l'India e il Giappone hanno registrato rispettivamente un aumento del 6,8% e del 3,2%.

Al 30 settembre 2023, il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a Ȗ 1.930.524 migliaia, con un'incidenza del 66,1% sulle vendite, in leggera diminuzione rispetto al 66,3% dello stesso periodo dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a Ȗ 18.383 migliaia e si confrontano con Ȗ 16.836 migliaia dello stesso periodo del 2022.

La voce proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria, pari a Ȗ 12.854 migliaia (Ȗ 13.658 migliaia nel 2022) è riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

I costi per il personale sono pari a Ȗ 501.137 migliaia con un'incidenza sui ricavi del 17,2%, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (16,6%). Il numero delle persone in forza al 30 settembre 2023 è di 15.674 (14.966 al 31 dicembre 2022 e 15.208 al 30 settembre 2022).

Il margine operativo lordo è pari a Ȗ 500.184 migliaia (17,1% dei ricavi) rispetto a Ȗ 482.314 migliaia del 2022 (17,7% dei ricavi).

Il margine operativo netto è pari a Ȗ 312.771 migliaia (10,7% dei ricavi) rispetto a Ȗ 303.114 migliaia del 2022 (11,1% dei ricavi), dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per Ȗ 187.413 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni dello stesso periodo del 2022 pari a Ȗ 179.200 migliaia.

L'ammontare degli oneri finanziari netti è pari a Ȗ 14.751 migliaia (proventi per Ȗ 1.424 migliaia nel 2022), composto da differenze cambio nette positive per Ȗ 300 migliaia (Ȗ 10.994 migliaia nel 2022) e da oneri finanziari pari a Ȗ 15.051 migliaia (Ȗ 9.570 migliaia nello stesso periodo del precedente esercizio).

I proventi finanziari netti da partecipazioni, ammontanti a Ȗ 12.074 migliaia (Ȗ 7.835 migliaia nel 2022), sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate e ai dividendi ricevuti da società partecipate non consolidate.

Il risultato prima delle imposte chiude con un utile di Ȗ 310.094 migliaia (10,6% dei ricavi), mentre nel 2022 si era registrato un utile di Ȗ 312.373 migliaia (11,4% dei ricavi). La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste per l'esercizio dalla normativa vigente, risulta essere pari a Ȗ 77.206 migliaia (Ȗ 76.744 migliaia nel 2022). Il tax rate è pari a 24,9%, rispetto al 24,6% dei primi nove mesi del 2022.

Il risultato derivante da attività operative cessate, negativo per Ȗ 59 migliaia è riconducibile alla contribuzione della società Brembo Argentina S.A. in liquidazione, riclassificata in tale voce in seguito alla decisione del Gruppo, presa nel corso del 2019, di cessare la propria attività industriale nell'impianto di Buenos Aires.

Il risultato netto di Gruppo al 30 settembre 2023 è pari a Ȗ 231.079 migliaia (7,9% dei ricavi) rispetto a Ȗ 234.820 migliaia del 2022 (8,6% dei ricavi).

Il Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a Ȗ 2.558.330 migliaia, con un incremento di Ȗ 85.489 migliaia rispetto al 31 dicembre 2022, quando era Ȗ 2.472.841 migliaia.

L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2023 ammonta a Ȗ 454.050 migliaia rispetto a Ȗ 502.044 migliaia al 31 dicembre 2022. Il decremento di Ȗ 47.994 migliaia, registrato nel periodo, è principalmente dovuto al concorrere dei seguenti aspetti:

  • effetto positivo del margine operativo lordo per Ȗ 500.184 migliaia, con una variazione negativa del capitale circolante pari a Ȗ 39.534 migliaia;
  • attività di investimento netto per complessivi Ȗ 237.787 migliaia di cui Ȗ 18.779 migliaia (7,9%) relativi a costi di sviluppo; tali attività si sono concentrate, oltre che in Italia (29,7%), in Nord America (33,1%), in Polonia (16,1%) e in Cina (10,4%);
  • incremento per beni in leasing per Ȗ 14.576 migliaia;
  • pagamento delle imposte, che ha assorbito Ȗ 65.881 migliaia;
  • pagamento da parte della Capogruppo del dividendo deliberato pari a Ȗ 90.753 migliaia;
  • dividendi ricevuti per Ȗ 22.207 migliaia.

Ripartizione ricavi per area geografica e per applicazione

Di seguito si riporta la suddivisione dei ricavi netti al 30 settembre 2023, suddivisi per area geografica e per applicazione.

(in migliaia di euro) 30.09.2023 % 30.09.2022 % Variazione %
AREA GEOGRAFICA
Italia 276.962 9,5% 271.018 9,9% 5.944 2,2%
Germania 576.266 19,7% 506.375 18,6% 69.891 13,8%
Francia 91.906 3,1% 85.705 3,1% 6.201 7,2%
Regno Unito 137.478 4,7% 135.753 5,0% 1.725 1,3%
Altri paesi Europa 386.413 13,2% 333.448 12,2% 52.965 15,9%
India 103.360 3,6% 96.779 3,5% 6.581 6,8%
Cina 395.369 13,6% 417.410 15,3% (22.041) -5,3%
Giappone 18.896 0,6% 18.314 0,7% 582 3,2%
Altri paesi Asia 34.958 1,2% 40.833 1,5% (5.875) -14,4%
Sud America (Argentina e Brasile) 61.623 2,1% 47.177 1,7% 14.446 30,6%
Nord America (USA, Messico e Canada) 810.753 27,8% 754.045 27,7% 56.708 7,5%
Altri paesi 25.007 0,9% 21.367 0,8% 3.640 17,0%
Totale 2.918.991 100,0% 2.728.224 100,0% 190.767 7,0%
(in migliaia di euro) 30.09.2023 % 30.09.2022 % Variazione %
APPLICAZIONE
Autovetture 2.130.897 73,1% 1.974.216 72,3% 156.681 7,9%
Motocicli 358.937 12,3% 362.438 13,3% (3.501) -1,0%
Veicoli Commerciali 284.598 9,7% 266.225 9,8% 18.373 6,9%
Competizioni 144.288 4,9% 125.107 4,6% 19.181 15,3%
Varie 271 0,0% 238 0,0% 33 13,9%
Totale 2.918.991 100,0% 2.728.224 100,0% 190.767 7,0%

INCIDENZA SU FATTURATO

Prevedibile evoluzione della gestione

Nonostante il significativo mutamento dello scenario geopolitico e macroeconomico globale e gli effetti degli scioperi indetti dalla UAW (United Auto Workers) negli Stati Uniti, la Società si aspetta per l'anno in corso ricavi in crescita mid-high single digit e conferma margini percentuali in linea con l'anno precedente. d

Osservazioni degli Amministratori circa l'andamento gestionale e i fatti significativi

Scenario macroeconomico

Una corretta valutazione delle performance ottenute da Brembo nel corso dei primi nove mesi del 2023 non può trascurare una panoramica sul contesto macroeconomico a livello mondiale, con particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera.

L'economia globale si trova ad affrontare un nuovo scossone nello scenario geopolitico mondiale. La crisi in Medio-Oriente e la costante e crescente tensione globale portano incertezza anche sui mercati. Dopo un avvio più forte del previsto nel 2023, aiutato dalla riduzione dei prezzi dell'energia e dalla riapertura della Cina, la crescita globale dovrebbe moderarsi. L'impatto di una politica monetaria più rigorosa sta diventando sempre più visibile, la fiducia delle imprese e dei consumatori si è abbassata e il rimbalzo in Cina è diminuito. Tutto ciò si riflette sulle stime di crescita pubblicate dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), secondo cui la crescita del PIL mondiale dovrebbe rimanere al di sotto della media nel 2023 e nel 2024, rispettivamente al 3% e al 2,7%, frenata dalla politica macroeconomica restrittiva necessaria per contenere l'inflazione. "L'economia globale continua ad affrontare le sfide dell'inflazione elevata, della crescita bassa e del commercio relativamente debole", ha detto il Segretario Generale dell'OCSE Mathias Cormann. "La priorità della politica macroeconomica è quella di ridurre l'inflazione e ricostruire le riserve di bilancio. Parallelamente, al fine di gettare le basi per una crescita più forte e sostenibile a più lungo termine, è necessaria un'azione politica per rafforzare la concorrenza, accelerare gli investimenti in ricerca e sviluppo a basse emissioni di carbonio e ridurre anziché aumentare gli ostacoli agli scambi."

Per quanto concerne l'Eurozona, il "Summer Economic Forecast", predisposto dalla Commissione Europea e pubblicato ad agosto 2023, viene così introdotto da Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari: "L'UE ha evitato una recessione lo scorso inverno - non è stata un'impresa da poco, data l'entità degli shock che abbiamo dovuto affrontare. Tuttavia, i molteplici venti contrari alle nostre economie quest'anno hanno portato a uno slancio di crescita più debole di quanto previsto in primavera". Le stime estive indicano per l'economia europea una crescita dello 0,8% nel 2023 (-0,2% rispetto alle previsioni primaverili) e dell'1,3% nel 2024 (-0,4% sulle stime precedenti). L'economia della Germania dovrebbe contrarsi dello 0,4% nel 2023. Si tratta di una revisione al ribasso rispetto alla crescita dello 0,2% prevista in primavera. Si stima che un risultato globale debole per i consumi e un calo degli investimenti nelle costruzioni avranno un impatto negativo sulla crescita, nonostante il sostegno degli investimenti. Nel 2024, il PIL dovrebbe rimbalzare dell'1,1% grazie alla ripresa dei consumi, tuttavia meno di quanto previsto in primavera a causa di un rallentamento nel settore delle costruzioni, così come nelle esportazioni. Grazie a un forte rimbalzo nel secondo trimestre di quest'anno, la crescita economica in Francia dovrebbe raggiungere il +1% nel 2023 e aumentare all'1,2% nel 2024. Dopo aver rallentato in modo significativo nella seconda metà del 2022 e nel primo trimestre del 2023, a causa delle strozzature dell'offerta e dell'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime, la crescita del PIL ha accelerato del +0,5% nel secondo trimestre dell'anno. Ciò è stato significativamente superiore a quanto previsto. Le esportazioni sono state fondamentali per il rimbalzo, mentre la domanda interna è rimasta debole. L'espansione economica in Spagna è destinata a essere più contenuta nella seconda metà del 2023 a causa del calo del settore turistico, dell'indebolimento dell'attività economica dei principali partner commerciali e dell'impatto di condizioni di finanziamento più rigide. La crescita del PIL dovrebbe raggiungere il 2,2% nel 2023 (+0,3% sulle previsioni di primavera). Nel 2024, la crescita del PIL dovrebbe scendere all'1,9%, poiché il rallentamento dell'attività economica previsto per la fine dell'anno dovrebbe estendersi almeno fino alla prima metà del 2024.

La crescita economica dell'Italia ha iniziato a rallentare lo scorso anno, fermando il rimbalzo post-pandemia che aveva portato la crescita al 7,0% nel 2021 e al 3,7% nel 2022. Dopo una ripresa nel primo trimestre del 2023, il PIL è diminuito dello 0,4% nel secondo trimestre, trainato dal calo della domanda interna, in particolare degli investimenti nelle costruzioni. Alcuni indicatori di breve termine, tra cui la produzione industriale, peggiorata per diversi mesi, si sono stabilizzati durante l'estate, suggerendo un rimbalzo marginale nella seconda metà dell'anno. Nel complesso, il PIL dovrebbe crescere dello 0,9% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024, con una revisione al ribasso di 0,3 punti percentuali anno su anno. Si stima che nel paese l'inflazione passerà dal 5,9% nel 2023 al 2,9% nel 2024. Secondo il report di settembre pubblicato dal Centro Studi di Confindustria, i prezzi e tassi alti bloccano l'economia italiana. L'inflazione è in lento calo, i tassi ancora in rialzo con meno credito e meno liquidità ed interessi più alti. Nei servizi si è esaurita la ripresa e l'industria è in sofferenza. Con il calo della domanda interna anche l'export è in riduzione, seppur con un miglioramento in agosto.

Per quanto riguarda la situazione USA, gli economisti dell' OCSE prevedono che il PIL crescerà, dopo il 2,1% dello scorso anno, del 2,2% nel 2023 (+0,6% sulle proiezioni del secondo trimestre) e dell'1,3% nel 2024 (+0,3%). L'economia è cresciuta ancora più velocemente del previsto nel terzo trimestre, sostenuta dai consumi, nonostante i tassi di interesse più elevati, le pressioni inflazionistiche in corso e una varietà di altri venti contrari nazionali e globali. Il forte aumento è dovuto oltre che al contributo dei consumi, alle maggiori scorte, alle esportazioni, agli investimenti residenziali ed alla spesa pubblica.

La crescita economica della Cina toccherà il 5,1% nel 2023 (-0,3% rispetto alla primavera) dopo il 3% dello scorso anno, assestandosi al 4,6% nel 2024 (-0,5%). L'economia cinese è cresciuta a un ritmo più rapido del previsto nel terzo trimestre, mentre sorprendentemente i consumi e l'attività industriale nel mese di settembre sono in calo, suggerendo come la recente raffica di politiche statali stia contribuendo a sostenere una ripresa provvisoria. Il rapido indebolimento della crescita dal secondo trimestre ha spinto le autorità a intensificare le loro misure di sostegno

Si conferma lo straordinario ritmo di crescita dell'India, dopo il 7,2% dello scorso anno, le stime dell'OCSE prevedono una crescita del PIL del 6,3% (+0,3% rispetto alla proiezione precedente) per il 2023 e del 6,0% il prossimo anno. L'India è la nazione a più rapida crescita nel 2023 tra i membri del G20. L'economia indiana ha mantenuto il suo slancio di crescita nei primi nove mesi del 2023 principalmente grazie ai consumi interni e sostenuta da un paniere di esportazioni diversificate, nonostante i venti contrari globali. Tuttavia, l'inflazione potrebbe potenzialmente mantenere elevati i tassi più a lungo del previsto. Secondo quanto riportato dall'Economic Outlook, il Giappone dovrebbe crescere dell'1,8% nel 2023 (+0,5% nel confronto con le stime primaverili) e dell'1% l'anno prossimo. L'economia giapponese ha guadagnato nel corso del trimestre, beneficiando del continuo sostegno della politica monetaria. Il tasso di inflazione sui dodici mesi, che in Giappone esclude i prezzi dei prodotti alimentari freschi ma include ancora i costi dei carburanti, è passato dal 3,3% in giugno al 3,1% in luglio ed è rimasto invariato in agosto. Ciò ha sostenuto la posizione della Banca del Giappone secondo la quale le pressioni sui prezzi stanno gradualmente diminuendo. Migliorano sensibilmente le stime sul Brasile, dal +1,7% dello scorso report al +3,2% per il 2023 e +1,7% nel 2024. L'economia brasiliana ha beneficiato della forza delle industrie agroalimentari ed estrattive quest'anno, ulteriormente sostenuta dalla domanda interna delle famiglie. La domanda interna sarà probabilmente la locomotiva dell'economia nel resto del 2023, in miglioramento anche le esportazioni. In rialzo anche le stime sulla Russia, a quasi due anni dall'inizio della guerra in Ucraina, il PIL dovrebbe crescere dello 0,8% nel 2023 e dello 0,9% nel 2024. L'espansione è vista come un segno positivo dalla Banca Centrale della Russia, che indica una ripresa della domanda interna e del commercio estero a seguito degli shock delle sanzioni occidentali.

Nel complesso, i prezzi delle materie prime sono previsti in calo dell'11,6% nel 2023 rispetto allo scorso anno, mentre

nel 2024 dovrebbero tornare a crescere ed anche la previsione sui prezzi dell'energia è in diminuzione nel 2023. Si prevede una diminuzione del prezzo in dollari USA del greggio Brent, che attualmente si attesta intorno agli \$88 al barile.

Mercati valutari

Nei primi nove mesi del 2023 il dollaro americano ha aperto il periodo con un apprezzamento, andando a toccare il valore minimo di periodo di 1,0500 (6 gennaio). In seguito la valuta si è deprezzata fino agli inizi di marzo, attorno a quota 1,10. Successivamente la moneta ha avuto un nuovo apprezzamento nel mese di marzo, per poi deprezzarsi fino a superare quota 1,10 verso gli inizi di maggio. Successivamente il dollaro ha avuto un nuovo apprezzamento seguito da un deciso deprezzamento toccando il massimo di periodo di 1,1255 (18 luglio) per poi apprezzarsi fino alla fine di settembre e chiudere a 1,0594, valore al di sotto della media dei nove mesi di 1,0835.

Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il periodo considerato con un apprezzamento, andando a toccare il valore minimo di periodo di 7,2045 (6 gennaio). In seguito, la valuta ha iniziato un trend costante di deprezzamento, durato fino a luglio, culminato con il raggiungimento del valore massimo di periodo di 8,1014 (19 luglio). Nella fase finale di periodo lo yuan ha avuto un trend di apprezzamento e ha chiuso a 7,7352, valore al di sopra della media di periodo di 7,6215.

Lo zloty polacco ha aperto il periodo considerato con un lieve deprezzamento, raggiungendo il massimo di periodo di 4,7875 (13 febbraio). Successivamente la valuta ha iniziato un trend di costante apprezzamento, durato fino agli inizi di agosto, andando a toccare il valore minimo dei nove mesi a 4,4070 (31 luglio). Nella fase finale del periodo la moneta ha avuto un importante deprezzamento, chiudendo a 4,6283, valore superiore alla media di periodo di 4,5841.

Per quanto riguarda le valute dei principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, si riportano nella tabella seguente i valori di chiusura, medi, minimi e massimi dei primi nove mesi del 2023.

CAMBIO FINALE CAMBIO MEDIO MASSIMO MINIMO
30.09.2023 2023 DI PERIODO DI PERIODO
Dollaro statunitense 1,0594 1,0835 1,1255 1,0500
Yen giapponese 158,1000 149,5790 159,1500 137,9300
Corona svedese 11,5325 11,4751 11,9872 11,0030
Corona danese 7,4571 7,4486 7,4609 7,4370
Zloty polacco 4,6283 4,5841 4,7875 4,4070
Corona ceca 24,3390 23,8290 24,6050 23,2710
Peso messicano 18,5030 19,2927 20,8318 18,0507
Sterlina britannica 0,8646 0,8710 0,8934 0,8511
Real brasiliano 5,3065 5,4255 5,7758 5,1860
Rupia indiana 88,0165 89,2437 92,3350 86,4210
Peso argentino 370,8149 265,7337 382,3813 187,9366
Renminbi cinese 7,7352 7,6215 8,1014 7,2045
Rublo russo 102,0787 89,6537 107,4191 72,5216
Franco svizzero 0,9669 0,9776 1,0056 0,9524
Bath thailandese 38,6790 37,3936 38,9500 34,4550

Struttura operativa e mercati di riferimento

Nel corso dei primi nove mesi del 2023 Brembo ha consolidato ricavi netti pari a Ȗ 2.918.991 migliaia, in crescita del 7,0% rispetto a Ȗ 2.728.224 migliaia dello stesso periodo del 2022.

Di seguito vengono forniti dati e informazioni, a disposizione della società alla data della presente relazione, sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.

Autovetture

Il mercato globale dei veicoli leggeri ha registrato, nei primi nove mesi del 2023, un aumento delle vendite del 10,2%. Il mercato dell'Europa Occidentale (EU14+EFTA+Regno Unito) ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con le immatricolazioni di autovetture a +17,0% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Tutti i principali mercati hanno chiuso positivamente i primi nove mesi: Italia (+20,5%), Francia (+15,9%), Spagna (+18,5%), Germania (+14,5%) e Regno Unito (+20,2%).

Anche l' Est Europa (EU 12) ha fatto registrare un aumento delle immatricolazioni di auto del 28,4% rispetto al pari periodo 2022. Le immatricolazioni di veicoli leggeri in Russia, nei primi nove mesi del 2023, hanno fatto segnare una crescita del 42,8%.

Gli Stati Uniti hanno fatto registrare una crescita nei primi nove mesi del 2023, con le vendite di veicoli leggeri che sono aumentate complessivamente del 14,3% rispetto al pari periodo del 2022. Anche il mercato brasiliano ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un aumento complessivo delle vendite dell'8,3%.

Nei mercati asiatici, la Cina ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con le vendite di veicoli leggeri a +6,9% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Positivo anche l'andamento del mercato giapponese che, nello stesso periodo dell'anno, ha chiuso con una incremento delle vendite del 15,8%.

In questo contesto, al 30 settembre 2023 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per Ȗ 2.130.897 migliaia pari al 73,1% del fatturato di Gruppo, in crescita del 7,9% rispetto ai primi nove mesi del 2022.

Motocicli

Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore motociclistico. In Europa i mercati di riferimento per le immatricolazioni di motocicli sono Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito. Nei primi nove mesi del 2023, nei cinque principali paesi europei, le vendite di moto e scooter hanno complessivamente chiuso in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre se si considerano le sole immatricolazioni di moto e scooter superiori a 500cc le immatricolazioni sono cresciute del 12,0%.

Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles - quadricicli per ricreazione e lavoro) nei primi nove mesi del 2023 crescono dell'1,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. I soli ATV decrescono del 7,1%, mentre le moto e gli scooter, considerati complessivamente, aumentano del 4,4%.

Il mercato giapponese, considerando complessivamente le cilindrate sopra i 50cc, nei primi nove mesi del 2023 ha registrato un incremento del 22,9%.

Il mercato indiano (moto e scooter) nei primi nove mesi del 2023 è risultato in crescita del 5,4%, mentre in Brasile l'aumento delle immatricolazioni è stato pari al 19,6%.

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nei primi nove mesi del 2023 sono stati pari a Ȗ 358.937 migliaia in diminuzione dell'1,0% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Veicoli commerciali e industriali

Nei primi nove mesi del 2023 il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU-EFTA-Regno Unito), mercato di

riferimento per Brembo, ha fatto registrare una crescita delle immatricolazioni del 17,0% rispetto all'analogo periodo del 2022.

In particolare, in Europa le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate complessivamente del 14,3%. Tutti i principali mercati europei per volume di vendita hanno chiuso in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022: Italia (+16,7%), Francia (+18,2%), Spagna (+20,5%), Germania (+18,2%) e Regno Unito (- 20,7%).

Il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate), in Europa, ha fatto registrare un aumento nei primi nove mesi del 2023, chiudendo a +23,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La Germania è in testa nei volumi di vendita, con sostanziale aumento del 31,2%. Anche altri importanti mercati UE sono cresciuti in modo rilevante: Spagna (+23,8%), Italia (+17,0%) e Francia (+15,6%).

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per questo segmento al 30 settembre 2023 sono stati pari a Ȗ 284.598 migliaia, in crescita del 6,9% rispetto al 30 settembre 2022.

Competizioni

Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per competizioni nei primi nove mesi del 2023 sono stati pari a Ȗ 144.288 migliaia, in aumento del 15,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Fatti di rilievo del periodo

In data 13 gennaio 2023 è stata costituita, previa delibera del Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A., la società Brembo Reinsurance AG, società di ri-assicurazione con sede in Svizzera, che ha, tra gli altri, l'obiettivo di migliorare le condizioni e l'efficienza del processo di finanziamento dei rischi del Gruppo Brembo grazie all'accesso al mercato riassicurativo e alla possibilità di sottoscrivere rischi coperti in modo non adeguato dal mercato assicurativo e non finanziabili attraverso un fondo.

In data 28 febbraio 2023, Brembo S.p.A. e Next Investment S.r.l., insieme alla propria controllante Nuova FourB S.r.l. (in seguito congiuntamente indicate come "Brembo"), e Camfin S.p.A., insieme alla propria controllante Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A. (in seguito congiuntamente indicate come "MTP/Camfin") hanno sottoscritto un patto parasociale che prevede l'impegno di Brembo di adeguare il proprio voto a quello di MTP/Camfin, previa consultazione sugli argomenti all'ordine del giorno dell'assemblea ordinaria e/o straordinaria di Pirelli & C. S.p.A.

L'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2023 della Capogruppo Brembo S.p.A. ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2022, destinando l'utile dell'esercizio pari a Ȗ 164.919.102,16 come segue:

  • agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di Ȗ 0,28 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie;
  • riportato a nuovo il rimanente.

In data 20 giugno 2023 il Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. ha deliberato di sottoporre all'Assemblea degli Azionisti – convocata per il giorno 27 luglio 2023 (l'"Assemblea Straordinaria") - la proposta di trasferire la sede legale della Società nei Paesi Bassi, adottando la forma giuridica di una N.V. (naamloze vennootschap) regolata dal diritto olandese. La sede fiscale di Brembo rimarrà in Italia e le azioni Brembo continueranno a essere quotate sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana ("Euronext Milan"). L'operazione consente a Brembo di rafforzare la propria vocazione internazionale e di avvalersi di una solida base per un ulteriore sviluppo su scala globale, preservando al contempo la propria identità italiana e la storica presenza in Italia.

Grazie a questa operazione, Brembo beneficerà di un ordinamento giuridico in grado di valorizzare la dimensione globale del business raggiunta dal Gruppo. Brembo, in particolare, offrirà ai suoi azionisti un meccanismo di voto maggiorato in una configurazione potenziata rispetto a quello attuale e potrà dunque garantirsi una ancor più solida base azionaria e maggiore flessibilità a fronte di opportunità di crescita mediante acquisizioni raggiungibili tramite l'emissione di nuove azioni.

Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi (Regime di opt-out)

La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Acquisto e vendita di azioni proprie

L'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2023 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:

compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per

contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;

  • eseguire, coerentemente con le linee strategiche della società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto o disposizione;
  • acquistare azioni proprie in un'ottica di investimento a medio e lungo termine.

Il numero massimo di azioni acquistabili è di 8.000.000 che, sommato alle 10.035.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 3,005% del capitale sociale, rappresenta il 5,401% del capitale sociale della Società.

L'acquisto di azioni proprie potrà essere effettuato fino ad un importo massimo di Ȗ 144 milioni:

  • ad un prezzo minimo non inferiore al prezzo di chiusura che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, diminuito del 10%;
  • ad un prezzo massimo non superiore al prezzo di chiusura che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, aumentato del 10%.

Per quanto riguarda la vendita delle azioni proprie, il Consiglio di Amministrazione stabilirà di volta in volta, in conformità alla normativa applicabile e/o alle prassi di mercato ammesse, i criteri per la determinazione del relativo corrispettivo e/o modalità, termini e condizioni di impiego delle azioni proprie in portafoglio, avuto riguardo alle modalità realizzative impiegate, all'andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente all'operazione ed al miglior interesse della società.

L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.

Nel corso dei primi nove mesi dell'anno sono state acquistate 629.557 azioni proprie (Ȗ 8.164 migliaia), che sommate alle 10.035.000 azioni proprie già in portafoglio, rappresenta il 3,194% del capitale sociale della società.

Fatti significativi successivi al 30 settembre 2023

Non si segnalano fatti significativi avvenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi del 2023 e fino alla data del 7 novembre 2023.

Dichiarazione ex art. 154/bis comma 2 – parte IV, titolo III, capo II, sezione V-bis, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58: "Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della Legge 6 febbraio 1996, n. 52"

Oggetto: Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2023, approvato in data 7 novembre 2023.

Il sottoscritto, Andrea Pazzi, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della società BREMBO S.p.A.,

DICHIARA

ai sensi del secondo comma dell'art. 154 bis, parte IV, titolo III, capo II, sezione V-bis, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 che, sulla base della propria conoscenza, il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2023 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Andrea Pazzi Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

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