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Brembo

Interim / Quarterly Report Jul 29, 2016

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Interim / Quarterly Report

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BREMBO relazione finanziaria SEMESTRALE 2016

Se non fosse un freno sarebbe una scultura degna di qualunque museo d'arte moderna

Illustrazione ispirata a Victor Vasarely, Op Art.

Se non fosse un freno sarebbe una scultura degna di qualunque museo d'arte moderna

Motivazione dell'Associazione Disegno Industriale all'atto della consegna del premio Compasso d'Oro per l'impianto frenante, pinza e disco freno in carbonio ceramico.

Indice

Cariche sociali 6
Sintesi dei risultati del Gruppo 8
RELAZIONE SULLA GESTIONE 10
Brembo e il mercato 12
Ricavi per area geografica e applicazione 18
Risultati consolidati di Brembo 20
Struttura del Gruppo 24
Andamento delle società di Brembo 25
Attività di ricerca e sviluppo 32
Investimenti 37
Politica di gestione dei rischi 38
Risorse umane e organizzazione 44
Ambiente, sicurezza e salute 46
Rapporti con parti correlate 47
Altre informazioni 48
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre 50
Prevedibile evoluzione della gestione 51

Nota sull'andamento del titolo di Brembo S.p.A. 52

Bilan
cio consoli
dato
semestrale
abbre
viato
al
30 giugno
2016
54
Prospetti contabili consolidati al 30 giugno 2016 56
Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato
al 30 giugno 2016
64
Relazione della Società di revisione
ai sensi degli articoli 14 e 16 del D
. Lgs. 27/1/2010 n. 39
97
Attestazione del Bilancio consolidato
ai sensi dell'art. 154 bis del D
. Lgs. 58/98
98

CARICHE SOCIALI

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 29 aprile 2014 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2014 – 2016, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016, sulla base delle due liste depositate rispettivamente dal socio di maggioranza Nuova FourB S.r.l. e da un raggruppamento di Società di Gestione del Risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente del 2,11% del capitale sociale).

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Alberto Bombassei (1) (9)
Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi (2) (9)
Amministratore Delegato e Direttore Generale A ndrea Abbati Marescotti (3) (9)
Consiglieri Cristina Bombassei (4) (9)
Barbara Borra (5)
Giovanni Cavallini (5)
Giancarlo D
allera (6)
Bianca Maria Martinelli (5) (7)
Umberto Nicodano (8)
Pasquale Pistorio (5) (10)
Gianfelice Rocca (5)
COLLEGIO SINDACALE (11)
Presidente Raffaella Pagani (7)
Sindaci effettivi Sergio Pivato
Milena T. Motta
Sindaci supplenti Marco Salvatore
Myriam Amato (7)
SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A. (12)
DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE
DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI
Matteo Tiraboschi (13)

COMITATI

Comitato Controllo e Rischi (14) (15) Pasquale Pistorio (Presidente)
Giovanni Cavallini
Bianca Maria Martinelli (7)
Comitato Remunerazione e Nomine Barbara Borra (Presidente)
Giovanni Cavallini
Umberto Nicodano
Organismo di Vigilanza Raffaella Pagani (Presidente Collegio Sindacale) (7)
Sergio Pivato (Sindaco Effettivo)
Milena T. Motta (Sindaco Effettivo)
Alessandra Ramorino (16)
Mario Bianchi (17)
Mario Tagliaferri (18)

(1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società, con attribuzione dei poteri di ordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge.

  • (2) Il Vice Presidente Esecutivo ha la rappresentanza legale della società; il Consiglio di Amministrazione gli ha attribuito specifici poteri per la gestione della società stessa.
  • (3) All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri per la gestione della società nonché la delega ai sensi dell'art. 2381 c.c. in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro (ai sensi del D.Lgs. 81/2008, modificato dal D. Lgs. 106/2009) ed in tema di tutela ambientale e di gestione dei rifiuti.
  • (4) Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi e di CSR Officer.
  • (5) Amministratori non esecutivi e indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF (come richiesto dagli artt. 147-ter, comma 4, e 147-quater del TUF medesimo) e dell'art. 2.2.3, comma 3, del Regolamento Borsa Italiana S.p.A. e del Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A. (art. 3.C.1).
  • (6) Amministratore non esecutivo e indipendente ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF (come richiesto dagli artt. 147-ter, comma 4, e 147-quater del TUF medesimo).
  • (7) Amministratore/Sindaco eletto dalla lista depositata da un raggruppamento di Società di Gestione del Risparmio e di altri investitori istituzionali (titolare complessivamente del 2,11% del capitale sociale).
  • (8) Amministratore non esecutivo.
  • (9) Amministratori esecutivi.
  • (10) Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director.
  • (11) Ricopre il ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ex art. 19 D. Lgs. 39/2010.
  • (12) L'Assemblea degli Azionisti nella riunione del 23 aprile 2013 ha conferito l'incarico fino all'approvazione del Bilancio d'esercizio 2021.
  • (13) Nominato dal Consiglio di Amministrazione il 29 aprile 2014; riveste anche la carica di Investor Relator.
  • (14) Tale Comitato svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate.

(15) Con decorrenza dal 1° gennaio 2016, il Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. ha deliberato una nuova composizione del Comitato Controllo e Rischi a seguito del superamento dei limiti di anzianità previsti dal Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A, da parte del Consigliere Presidente G. Cavallini e da parte del Consigliere membro G. Dallera.

  • (16) Direttore Internal Audit Gruppo Brembo.
  • (17) Avvocato, libero professionista, Studio Castaldi Mourre & Partners, Milano.
  • (18) Dottore Commercialista e Revisore Legale, Libero professionista, Studio Lexis Dottori Commercialisti associati in Crema.

Brembo S.p.A. Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163

SINTESI DEI RISULTATI DEL GRUPPO

Risultati economici

(in migliaia di euro) 30.06.2012 30.06.2013 30.06.2014 30.06.2015 30.06.2016 % 2016/2015
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 702.598 762.791 901.697 1.038.902 1.146.838 10,4%
Margine operativo lordo 88.376 99.146 142.118 174.951 226.501 29,5%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 12,6% 13,0% 15,8% 16,8% 19,8%
Margine operativo netto 49.274 55.448 93.495 121.311 173.339 42,9%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 7,0% 7,3% 10,4% 11,7% 15,1%
Risultato prima delle imposte 44.238 46.956 86.982 117.844 166.018 40,9%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 6,3% 6,2% 9,6% 11,3% 14,5%
Risultato netto di periodo 35.572 43.236 64.004 88.969 127.079 42,8%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 5,1% 5,7% 7,1% 8,6% 11,1%

Risultati patrimoniali

30.06.2012 30.06.2013 30.06.2014 30.06.2015 30.06.2016 % 2016/2015
731.142 789.881 816.837 879.969 1.046.967 19,0%
354.175 392.993 462.218 596.609 756.064 26,7%
351.459 369.234 325.358 249.784 259.432 3,9%

Personale e investimenti

(in migliaia di euro) 30.06.2012 30.06.2013 30.06.2014 30.06.2015 30.06.2016 % 2016/2015
Personale a fine periodo (n.) 7.049 7.173 7.672 7.766 8.883 14,4%
Fatturato per dipendente 99,7 106,3 117,5 133,8 129,1 -3,5%
Investimenti 68.969 72.429 61.068 64.051 115.573 80,4%

Principali indicatori

30.06.2012 30.06.2013 30.06.2014 30.06.2015 30.06.2016
Margine operativo netto/Ricavi delle vendite
e delle prestazioni
7,0% 7,3% 10,4% 11,7% 15,1%
Risultato prima delle imposte/Ricavi delle
vendite e delle prestazioni
6,3% 6,2% 9,6% 11,3% 14,5%
Investimenti/Ricavi delle vendite e delle
prestazioni
9,8% 9,5% 6,8% 6,2% 10,1%
Indebitamento finanziario netto/Patrimonio
netto
99,2% 94,0% 70,4% 41,9% 34,3%
Oneri finanziari netti(*)/Ricavi delle vendite
e delle prestazioni
0,8% 0,9% 0,6% 0,7% 0,4%
Oneri finanziari netti(*)/Margine operativo
netto
11,5% 12,5% 6,2% 5,7% 2,6%
ROI
(2)
13,6% 14,2% 23,1% 27,8% 33,4%
ROE
(3)
20,2% 21,9% 27,9% 30,6% 34,0%

Note:

(1) Per la composizione di tali voci si rimanda al Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata a pag. 22

(2) Margine operativo netto/capitale netto investito x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/ giorni del periodo di rendicontazione).

(3) Risultato prima degli interessi di terzi/patrimonio netto x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/ giorni del periodo di rendicontazione).

(*) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.

Relazione sulla gestione

Opera ispirata a Edward Hopper, Realismo Americano. Illustrazione di Fabrizio Spadini.

Brembo e il mercato

Scenario macroeconomico

Una corretta valutazione delle performance ottenute da Brembo nel corso del 1° semestre 2016 non può trascurare una panoramica sul contesto macroeconomico a livello mondiale, con particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera.

Secondo le stime di aprile 2016 del Fondo Monetario Internazionale (FMI) il prodotto interno lordo (PIL) mondiale dovrebbe crescere del 3,2% nel 2016. Gli economisti dell'FMI hanno modificato al ribasso quasi tutte le stime di crescita mondiale, a partire da quella del Regno Unito che inizialmente era del +2,2% ma è stata abbassata all'1,9% essenzialmente a causa dell'instabilità creata dalla Brexit. Per l'Unione Europea le previsioni sono decisamente poco rosee e vedono per quest'anno una crescita di 1,5 punti percentuali, mentre per il prossimo anno l'incremento dovrebbe essere dell'1,7%. Sempre secondo l'FMI, la Cina vedrà un lieve rallentamento della crescita nei prossimi due anni: dal +6,5% del 2016 passerà a +6,2% nel 2017. Per quanto riguarda l'Italia, dopo la crescita dello 0,6% nel 2015, il PIL dovrebbe registrare un incremento dell'1% nel 2016 e dell'1,4% nel 2017. È quanto emerge dall'Economic Outlook dell'Ocse pubblicato il 1° giugno 2016, nel quale si sottolinea che "i consumi privati restano il principale motore della ripresa".

Per l'Eurozona gli indicatori forniscono un quadro ancora incerto, se non addirittura contrastante. L'indice PMI (Purchasing Managers Index) elaborato da Market Economics segnala un rallentamento nella crescita dell'attività economica, con l'indice composito relativo al mese di maggio 2016 attestatosi a 52,9 (da 53,0 di aprile), ai minimi da 16 mesi. Il rallentamento degli ultimi due mesi sembra preludere ad una fase di debolezza dell'economia dell'area euro nel secondo trimestre. Un altro segnale in questa direzione è la flessione dei nuovi ordini. L'indice PMI manifatturiero è sceso da 51,7 a 51,5 (ai minimi da tre mesi), mentre l'indice dei servizi è rimasto invariato a 53,1, anche in questo caso al livello minimo negli ultimi 16

mesi. L'Eurostat ha peraltro reso noto che nel mese di aprile la produzione industriale dell'Eurozona ha registrato una variazione positiva dell'1,1%. Nel mese precedente la produzione aveva avuto una flessione pari a -0,7%, rivista rispetto alle previsioni di -0,8%. Su base annuale la produzione industriale ha registrato una crescita del 2% contro l'1,4% atteso, in netto aumento rispetto alla rilevazione precedente quando l'indice si era fermato a un modesto +0,2%.

Secondo quanto indicato da Eurostat, nel mese di maggio il tasso di disoccupazione dell'area euro è stato pari al 10,1%, in flessione rispetto al 10,2% del mese precedente ed all'11% del maggio 2015. Si tratta del dato più basso dal luglio 2011.

Nell'area EU 28 il tasso di disoccupazione si è attestato a maggio all'8,6%, in calo dall'8,7% di aprile e dal 9,6% del maggio 2015. In questo caso si tratta della lettura più bassa dal marzo 2009.

In Italia, in base ai dati ISTAT, il tasso di disoccupazione a maggio è sceso all'11,5% a fronte dell'11,6% di aprile (secondo il dato rivisto) e il calo rispetto a maggio 2015 è stato di 0,7 punti percentuali. Dopo l'aumento di aprile (+1,5%) la stima dei disoccupati a maggio è calata dello 0,8% (-24 mila). Il calo ha interessato sia gli uomini (-1,0%) che le donne (-0,6%). Stabile invece, a quota 36,9%, il tasso di disoccupazione tra i giovani (15-24 anni).

Per quanto riguarda gli USA, il PIL crescerà quest'anno del 2,2% per poi accelerare nel 2017 al 2,5%. Lo afferma l'FMI nell'Article IV sugli Stati Uniti, sottolineando che il tasso di disoccupazione si attesterà nel 2016 al 4,9% e nel 2017 al 4,8%. "Nonostante questo, gli Stati Uniti rischiano significative sfide di lungo termine per una crescita forte e sostenibile" mette in evidenza il Fondo, precisando che i dati sugli ultimi trimestri sono considerati come una temporanea frenata. L'economia americana è in "buona forma, nonostante le battute d'arresto degli ultimi mesi'' ha affermato il direttore generale dell'FMI, Christine Lagarde. Secondo quanto reso noto dalla Federal Reserve, a maggio la produzione industriale è diminuita dello 0,4% dopo il rialzo dello 0,6% di aprile (rivisto al ribasso dallo 0,7% della prima stima). Gli analisti attendevano un ribasso dello 0,3%. Su base annuale, la produzione industriale ha registrato una diminuzione dell'1,4% da maggio 2015. Rispetto ad aprile, l'utilizzo della capacità degli impianti è sceso di 0,4 punti percentuali al 74,9%, mentre gli analisti attendevano un dato al 75,1%. Prima della recessione, il dato era solitamente oltre l'80% e la lettura è ora di 5,1 punti percentuali al di sotto della media storica. Da segnalare che la produzione nel settore manifatturiero, che rappresenta quasi i tre quarti del totale, perde lo 0,1% rispetto a maggio 2015.

L'economia giapponese ha registrato una crescita più marcata di quanto stimato inizialmente, anche se permangono timori sulla debolezza dell'export e della spesa per i consumi. Secondo i dati dell'ufficio di gabinetto, l'economia è cresciuta al tasso annuo dell'1,9%, in rialzo sulla stima preliminare di 1,7%. Rispetto al primo trimestre, il PIL ha evidenziato una crescita dello 0,5%, superiore alla stima preliminare di 0,4%. Sempre in Giappone, in aprile il surplus delle partite correnti si è attestato a 1.880 miliardi di yen, in discesa dai 2.998 miliardi di marzo (ai massimi dal 2007) e sotto le attese pari a 2.320 miliardi di yen.

Per l'economia cinese le intenzioni restano quelle di un rafforzamento della domanda interna contro quella esterna finora preponderante, ma rimane più di un dubbio circa le aree di sviluppo che permetteranno di mantenere nel tempo un tasso di crescita del PIL pari al 6,5% programmato per i prossimi cinque anni. Non a caso l'FMI stima per il PIL cinese una crescita 2017 contenuta nel 6%.

L'economia del Brasile rimane in recessione, ma la contrazione nel primo trimestre 2016 si è rivelata meno grave del previsto. Secondo quanto riportato dall'IBGE (Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística, l'ente di statistica di Brasília), su base preliminare da gennaio a marzo il PIL del Brasile è diminuito dello 0,3% sequenziale, contro l'1,3% di declino del quarto trimestre 2015 e la flessione dello 0,8% attesa dagli economisti. Su base annuale l'economia brasiliana è peggiorata del 5,4% contro il 5,9% precedentemente previsto.

Per quanto attiene alle materie prime, il 2016 sta registrando le seguenti performance: il Bloomberg Commodity Index, che rispecchia l'andamento di 22 prodotti, ha recuperato oltre il 20% dai minimi di gennaio, quando era sceso a livelli che non si toccavano da 13 anni. Nel corso del 1° semestre 2016 l'indice ha guadagnato il 12% a fronte dei mercati azionari globali in rialzo di poco più del 2% e di quelli obbligazionari di circa il 6%. Un avvio d'anno così scoppiettante non si era mai visto, con la sola eccezione del 2008, quando il petrolio si era spinto a sfiorare 150 dollari al barile. Di pari passo stanno di nuovo crescendo gli investimenti. Dopo tre anni di flussi netti negativi, il patrimonio gestito nel 2016 è aumentato di 60 miliardi di dollari (stima Barclays), toccando i 220 miliardi. Come nel 2008, anche oggi il petrolio sta dando un contributo importante ai rialzi: il barile ha recuperato più dell'85% dai minimi pluriennali di gennaio e il Brent ha aggiornato il massimo da 7 mesi, a 50,83 \$/barile

Mercati valutari

Il dollaro americano, dopo aver aperto il 2016 a quota 1,0742 (6 gennaio), ha perso terreno contro l'euro sino a metà febbraio, per poi recuperare valore nel mese di marzo e tornare a deprezzarsi nuovamente sino a toccare il livello di 1,1569 il 3 maggio. Nella restante parte di maggio e nel mese di giugno, la valuta ha mostrato un trend di recupero di valore sull'euro, fino a chiudere il periodo in marcato apprezzamento. Chiusura: 1,1102, valore al di sotto della media di periodo pari a 1,115524.

Per quanto riguarda le valute degli altri principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, la sterlina inglese, dopo aver aperto a quota 0,73235 (5 gennaio), ha seguito un trend di deprezzamento costante sino ad aprile per poi tornare a recuperare terreno contro l'euro sino al 27 giugno, data in cui ha subito un forte deprezzamento in seguito alla Brexit, portandosi a 0,834. Chiusura: 0,8265, valore significativamente al di sopra della media semestrale di 0,778492.

Lo zloty polacco, dopo un'iniziale perdita di valore culminata il 21 gennaio con il raggiungimento del livello di 4,4943, ha seguito un trend di progressivo apprezzamento verso l'euro sino a toccare la quota di 4,234 (4 aprile) per poi tornare a perdere terreno fino alla fine del periodo considerato. Chiusura: 4,4362, valore superiore alla media semestrale di 4,368603.

La corona ceca ha aperto il 1° semestre a quota 27,0210 per poi compiere un movimento laterale caratterizzato dall'alternarsi di fasi di deprezzamento e di apprezzamento e quindi attestarsi nuovamente a 27,0210 (9 giugno). Sul finire del periodo considerato la divisa ceca ha perso terreno contro l'euro raggiungendo il livello di 27,151 in data 27 giugno. Chiusura: 27,131, valore al di sopra della media di periodo di 27,039439.

La corona svedese ha aperto il 1° semestre in deprezzamento sull'euro sino a toccare la quota di 9,5188 (11 febbraio); è poi tornata a recuperare valore fino a raggiungere il livello di 9,1381 (22 aprile), ma ha perso di nuovo terreno sul finire del periodo considerato. Chiusura: 9,4242, valore superiore alla media di periodo di 9,301521.

Ad Oriente lo yen giapponese ha aperto il periodo oscillando nell'intorno di 128 fino alla fine di gennaio, mese in cui ha toccato la quota di 132,25 (29 gennaio). Successivamente la moneta ha recuperato valore contro l'euro percorrendo un movimento di costante apprezzamento, sino al raggiungimento della quota di 111,80 in data 27 giugno. Chiusura: 114,05, valore inferiore alla media semestrale di 124,501482.

Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il 1° semestre a quota 7,0074 (5 gennaio) ed ha poi registrato un'alternanza di fasi di deprezzamento e di apprezzamento sino a maggio, mese in cui ha toccato il livello di 7,5013 (3 maggio). Successivamente la moneta cinese ha percorso nuovamente fasi altalenanti, portandosi al di sopra alla media di periodo di 7,293654. Chiusura: 7,3755.

La rupia indiana ha seguito un andamento simile a quello dello yuan/renminbi cinese. Ha aperto il semestre a quota 71,5539 (5 gennaio), per poi seguire un andamento di complessivo deprezzamento nella prima metà di febbraio sino al livello di 77,6550 (11 febbraio). È quindi tornata ad apprezzarsi per poi perdere di nuovo terreno sino ad aprile. Sul finire del periodo considerato la divisa indiana ha percorso un movimento leggermente al di sopra della media di periodo pari a 74,977623. Chiusura: 74,9603.

In Sud America, il real brasiliano ha aperto il semestre percorrendo un movimento laterale nell'intorno di 4,4 sino alla fine del mese di gennaio, con il raggiungimento del livello di 4,5230. Successivamente ha recuperato costantemente terreno contro l'euro, sino a toccare la quota di 3,5898 in chiusura di periodo (30 giugno), valore inferiore alla media di periodo di 4,134917.

Il peso messicano, dopo aver aperto il periodo considerato a quota 18,5798, ha seguito un trend di costante deprezzamento nella prima metà di febbraio raggiugendo il livello di 21,6852. Successivamente la valuta, tornata ad apprezzarsi nel mese di marzo, ha percorso un movimento laterale seguito da una perdita di terreno contro l'euro a maggio, trend che ha mantenuto sino alla fine del periodo considerato. Chiusura: 20,6347, valore superiore alla media semestrale di 20,159948.

Il peso argentino ha aperto l'anno a quota 14,2204, ha poi seguito un trend di progressivo deprezzamento sino a raggiungere il livello di 17,2806 in data 1° marzo, per poi attestarsi su valori al di sopra della media semestrale di 15,98962 fino ad aprile. Successivamente la divisa si è apprezzata di nuovo, tornando a perdere terreno contro l'euro sul finire del periodo considerato. Chiusura: 16,5802.

Il rublo russo ha perso terreno contro l'euro nel mese di gennaio toccando il livello di 91,7660. Dopo aver percorso un movimento laterale al di sopra della media semestrale di 78,412222, la moneta russa ha invertito bruscamente il trend di deprezzamento e ha recuperato costantemente valore sino alla fine del periodo considerato, toccando la quota di 71,0452 (29 giugno). Chiusura: 71,52

Attività del Gruppo e mercato di riferimento

Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli.

Opera attualmente in 15 paesi di 3 continenti con propri insediamenti industriali e commerciali e con più di 8.800 dipendenti nel mondo. La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.

Il mercato di riferimento di Brembo è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, motociclette e veicoli commerciali, oltre che dai produttori di vetture e moto da competizione. Grazie a una costante attenzione all'innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, il Gruppo gode di una consolidata leadership internazionale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli, sia stradali che da competizione, rivolgendosi sia al mercato del primo equipaggiamento che al mercato del ricambio. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti Brembo comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi.

Nel mercato del ricambio auto, l'offerta riguarda in particolare i dischi freno, ma è integrata anche da pastiglie, tamburi, ganasce, kit per freni a tamburo e componenti idraulici: una gamma ampia ed affidabile che consente una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.

Nel corso del 1° semestre 2016 Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 1.146.838 migliaia, in crescita del 10,4% rispetto a € 1.038.902 migliaia del 1° semestre 2015.

Di seguito vengono forniti dati e informazioni, a disposizione della società, sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.

Autovetture

Il mercato globale dei veicoli leggeri ha fatto registrare, nei primi cinque mesi del 2016, una crescita delle vendite del 3,2%, grazie soprattutto ai mercati cinese e americano, nonché a quello dell'Europa Occidentale.

Quest'ultimo (EU15+EF TA) continua a mostrare segnali di ripresa ed ha chiuso i primi cinque mesi del 2016 con le immatricolazioni di autovetture a +9,2% rispetto allo stesso periodo del 2015. Tutti i principali mercati europei hanno contribuito alla crescita delle vendite: Germania +6,8 %, Regno Unito +4,1%, Francia +10,5%, Italia +20,5% e Spagna +12,5%. Anche nell'Est Europa (EU 12) il trend è risultato positivo, con un aumento nelle immatricolazioni di auto pari al 17,1%.

Al contrario, le immatricolazioni di veicoli leggeri in Russia hanno proseguito il trend negativo iniziato nel 2013, chiudendo i primi cinque mesi del 2016 con una diminuzione delle vendite del 14,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Negli Stati Uniti i primi cinque mesi del 2016 si sono chiusi in modo positivo, con le vendite di veicoli leggeri in aumento complessivamente del 3,2% rispetto al pari periodo del 2015. È continuato, invece, il trend negativo iniziato nel 2013 per i mercati di Brasile e Argentina, che hanno chiuso con una diminuzione complessiva delle vendite del 19,5%.

Nei mercati asiatici, la Cina ha chiuso positivamente i primi cinque mesi del 2016, con le vendite di veicoli leggeri a +6,3% rispetto allo stesso periodo del 2015, confermandosi ancora una volta primo mercato a livello mondiale. Negativo, invece, l'andamento del mercato giapponese, che ha chiuso con una diminuzione delle vendite del 6,4%.

In questo contesto, nel 1° semestre 2016 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per € 855.668 migliaia pari al 74,6% del fatturato di Gruppo, in crescita del 14,3% rispetto a € 748.504 migliaia all'analogo periodo del 2015.

Motocicli

Le immatricolazioni di motocicli in Europa hanno fatto registrare nei primi cinque mesi dell'anno una crescita del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. Le vendite sono aumentate in Italia (+18,4%), Spagna (+13,7%), Regno Unito (+8,9%) e Germania (+2,2%), mentre sono risultate stabili in Francia (-0,1%). Sempre in Europa, le moto con cilindrata maggiore di 500cc, che rappresentano il mercato target di Brembo, hanno avuto un andamento superiore al mercato e sono cresciute dell'8,7%. In termini di segmenti, buone performance, in particolare, per sport touring (+33,8%), trail (+22,2%) ed enduro (+19,6), mentre il segmento street ha chiuso a -24,1%.

Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles, quadricicli per ricreazione e lavoro) sono cresciute del 3,2% rispetto al 2015. Gli ATV hanno avuto un incremento dello 0,4%, mentre le moto e gli scooter, considerati insieme, sono aumentati del 4,5% nonostante un decremento degli scooter dello 0,8%.

Il mercato giapponese, considerando complessivamente le cilindrate sopra i 50cc, nei primi cinque mesi del 2016 ha registrato un incremento del 5,2%, dovuto solo alla crescita delle cilindrate tra 50cc e 125cc in quanto le over 125cc hanno segnato, al contrario, un decremento del 9,4%.

Il mercato indiano (moto + scooter) nei primi cinque mesi del 2016 è risultato in crescita dell'11,3%: gli scooter sono cresciuti del 19% e le motociclette dell'8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il mercato brasiliano ha segnato un calo delle immatricolazioni del 13,8% nei primi cinque mesi dell'anno.

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel 1° semestre del 2016 sono stati pari a € 109.293 migliaia, in crescita del 3,3% rispetto a € 105.784 migliaia dell'analogo periodo del 2015.

Veicoli commerciali e industriali

Nel 1° semestre 2016 il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU+EFTA), mercato di riferimento per Brembo, ha fatto registrare una crescita delle immatricolazioni del 13,1% rispetto all'analogo periodo del 2015.

In particolare, le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate complessivamente del 12,5%. Tra i primi cinque mercati europei per volume di vendita, particolarmente positivo l'incremento registrato in Italia (+31,5%). Anche tutti gli altri paesi risultano in crescita: +10,4% in Germania, +13,0% in Spagna, +12,7% in Francia e + 3,7% nel Regno Unito. Nei paesi dell'Est Europa l'incremento di questo segmento è stato pari al 20,8% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Anche il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) ha fatto registrare in Europa una crescita del 17,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tutti i primi cinque mercati europei per volume di vendita sono risultati in crescita, in particolare l'Italia, che ha fatto segnare un +30,6%, seguita da Spagna +22,1%, Francia +17,3%, Regno Unito +12,1% e Germania +9,4%. Nei paesi dell'Est Europa le vendite di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate hanno fatto registrare un aumento del 27,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per questo segmento nel 1° semestre del 2016 sono stati pari a € 117.405 migliaia, in crescita del 13,8% rispetto a € 103.180 migliaia del 1° semestre 2015.

Competizioni

Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).

Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 1° semestre 2016, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 64.059 migliaia, in calo del 18,1% rispetto a € 78.205 migliaia del 1° semestre 2015, anche per effetto dell'uscita dal perimetro di consolidamento di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. A parità di perimetro, la variazione dei ricavi netti sarebbe stata +5,6%.

RICAVI PER AREA GEOGRAFICA e APPLICAZIONE

Ripartizione ricavi netti per area e applicazione

AREA GEOGRAFICA
(in migliaia di euro) 30.06.2016 % 30.06.2015 % Variazione %
Italia 135.748 11,8% 134.443 12,9% 1.305 1,0%
Germania 272.303 23,7% 237.162 22,8% 35.141 14,8%
Francia 47.196 4,1% 42.357 4,1% 4.839 11,4%
Regno Unito 99.849 8,7% 81.699 7,9% 18.150 22,2%
Altri paesi Europa 108.016 9,4% 105.005 10,1% 3.011 2,9%
India 26.764 2,3% 24.591 2,4% 2.173 8,8%
Cina 76.816 6,7% 56.527 5,4% 20.289 35,9%
Giappone 19.109 1,7% 15.343 1,5% 3.766 24,5%
Altri paesi Asia 6.688 0,6% 4.689 0,5% 1.999 42,6%
Sud America (Argentina e Brasile) 26.481 2,3% 36.571 3,5% (10.090) -27,6%
Nord America (USA, Messico e Canada) 319.695 27,9% 294.361 28,3% 25.334 8,6%
Altri paesi 8.173 0,8% 6.154 0,6% 2.019 32,8%
Totale 1.146.838 100,0% 1.038.902 100,0% 107.936 10,4%

APPLICAZIONE

(in migliaia di euro) 30.06.2016 % 30.06.2015 % Variazione %
Auto 855.668 74,6% 748.504 72,1% 107.164 14,3%
Moto 109.293 9,5% 105.784 10,2% 3.509 3,3%
Veicoli Commerciali 117.405 10,2% 103.180 9,9% 14.225 13,8%
Racing 64.059 5,7% 78.205 7,5% (14.146) -18,1%
Varie 413 0,0% 3.229 0,3% (2.816) -87,2%
Totale 1.146.838 100,0% 1.038.902 100,0% 107.936 10,4%

RICAVI NETTI PER APPLICAZI ONE (percentuale)

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RISULTATI CONSOLIDATI DI BREMBO

Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015 Variazione %
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.146.838 1.038.902 107.936 10,4%
Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti* (734.018) (686.302) (47.716) 7,0%
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 5.887 3.887 2.000 51,5%
Costi per il personale (192.206) (181.536) (10.670) 5,9%
MARGIN
E OPERATIV
O LORDO
226.501 174.951 51.550 29,5%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 19,8% 16,8%
Ammortamenti e svalutazioni (53.162) (53.640) 478 -0,9%
MARGIN
E OPERATIV
O NETTO
173.339 121.311 52.028 42,9%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 15,1% 11,7%
Proventi (oneri) finanziari netti e da partecipazioni (7.321) (3.467) (3.854) 111,2%
RISULTAT
O PRIMA DELLE IMPOSTE
166.018 117.844 48.174 40,9%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 14,5% 11,3%
Imposte (38.550) (27.322) (11.228) 41,1%
RISULTAT
O PRIMA DEGLI
INT
ERESSI
DI TERZI
127.468 90.522 36.946 40,8%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 11,1% 8,7%
Interessi di terzi (389) (1.553) 1.164 -75,0%
RISULTAT
O NETTO
127.079 88.969 38.110 42,8%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 11,1% 8,6%
Risultato per azione base/diluito (in euro) 1,95 1,37

* La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico consolidato "Altri ricavi e proventi", "Costi per progetti interni capitalizzati", "Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci" e "Altri costi operativi".

Anche nel 1° semestre 2016 l'andamento delle vendite di Brembo è stato positivo, traducendosi ancora una volta in una prosecuzione del trend di crescita del fatturato del Gruppo. I ricavi netti realizzati al 30 giugno 2016 ammontano a € 1.146.838 migliaia, in aumento del 10,4% rispetto all'analogo periodo del 2015. A parità di perimetro di consolidamento, escludendo quindi dai risultati del 1° semestre 2016 l'apporto della neo-acquisita Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. e da quelli del 1° semestre 2015 gli apporti di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. cedute lo scorso anno, il fatturato del Gruppo risulterebbe in crescita dell'11,2%.

Quasi tutte le applicazioni hanno contribuito alla crescita dei ricavi. Il contributo maggiore è venuto dal settore delle applicazioni per autovetture, che ha chiuso il semestre con un incremento del 14,3% rispetto all'analogo periodo del 2015, seguito da quello delle applicazioni per veicoli commerciali (+13,8%); più contenuta la crescita del settore moto (+3,3%), mentre il settore racing ha avuto una flessione del 18,1% dovuta all'uscita di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. dal perimetro di consolidamento. A parità di perimetro, la variazione dei ricavi netti per quest'ultimo segmento sarebbe stata +5,6%.

A livello geografico, la crescita ha riguardato quasi tutte le aree in cui il Gruppo opera. In Europa, la Germania, secondo mercato di riferimento per Brembo con il 23,7% delle vendite, ha registrato un incremento del 14,8% rispetto al 1° semestre 2015; buone performance anche nel Regno Unito (+22,2%) e in Francia (+11,4%), mentre in Italia la crescita è stata molto più contenuta (+1,0%). In Nord America (USA, Messico e Canada), primo mercato di riferimento per Brembo con il 27,9% delle vendite, i risultati del semestre sono stati positivi (+8,6%), mentre il Sud America ha fatto registrare una variazione negativa (-27,6%). In Estremo Oriente la crescita di Brembo è stata particolarmente elevata, in Cina (+35,9%), in Giappone (+24,5%) e nel mercato indiano (+8,8%).

Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano nel semestre a € 734.018 migliaia, con un'incidenza del 64,0% sulle vendite, in diminuzione rispetto al 66,1% del 1° semestre 2015. All'interno di questa voce i costi di sviluppo capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 8.292 migliaia e si confrontano con € 6.114 migliaia del 1° semestre 2015.

I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 5.887 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (nel 1° semestre 2015 € 3.337 migliaia, oltre a € 550 migliaia relative all'operazione di cessione di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o).

I costi per il personale sono pari a € 192.206 migliaia, con un'incidenza sui ricavi del 16,8% in diminuzione rispetto a quella dell'analogo periodo dell'anno precedente (17,5%). I dipendenti in forza al 30 giugno 2016 sono 8.883 (erano 7.867 al 31 dicembre 2015 e 7.766 al 30 giugno 2015). L'incremento di 1.016 unità rispetto al 31 dicembre 2015 è dovuto, per 657 unità, all'inclusione di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.

Il margine operativo lordo del semestre ammonta a € 226.501 migliaia, a fronte di € 174.951 migliaia del 1° semestre 2015, con un'incidenza sui ricavi del 19,8% (16,8% nel 2015).

Il margine operativo netto è pari a € 173.339 migliaia (15,1% dei ricavi), rispetto a € 121.311 migliaia (11,7% dei ricavi) dell'analogo semestre 2015, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 53.162 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni nello stesso periodo del 2015 pari a € 53.640 migliaia.

L'ammontare degli oneri finanziari netti è pari a € 7.347 migliaia (€ 3.472 migliaia nel 1° semestre 2015) ed è composto da differenze cambio nette negative per € 2.768 migliaia (€ 3.464 migliaia positive nel 1° semestre 2015) e da oneri finanziari pari a € 4.579 migliaia (€ 6.936 migliaia nel 1° semestre 2015).

I proventi finanziari netti da partecipazioni, ammontanti a € 26 migliaia (€ 5 migliaia nel 1° semestre 2015), sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 166.018 migliaia, contro € 117.844 migliaia del 1° semestre 2015. La stima delle imposte, calcolate in base alle aliquote previste per l'esercizio dalla normativa vigente, risulta pari a € 38.550 migliaia, con un tax rate del 23,2% pari a quello registrato nello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato netto di Gruppo nel periodo in esame è pari a € 127.079 migliaia, in aumento del 42,8% rispetto a € 88.969 migliaia del 1° semestre 2015.

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015 V ariazione
Immobilizzazioni materiali 662.615 589.777 72.838
Immobilizzazioni immateriali 183.479 99.291 84.188
Attività finanziarie nette 35.577 36.630 (1.053)
Altri crediti e passività non correnti 57.010 59.642 (2.632)
(a) Capitale immobilizzato 938.681 785.340 153.341
19,5%
Rimanenze 271.079 247.661 23.418
Crediti commerciali 397.502 311.217 86.285
Altri crediti e attività correnti 41.214 36.386 4.828
Passività correnti (563.321) (470.910) (92.411)
Fondi per rischi e oneri/Imposte differite (38.188) (31.125) (7.063)
(b) Capitale di esercizio netto 108.286 93.229 15.057
16,2%
(c) CAPITAL
E NETTO INV
ESTIT
O (a)+(b)
1.046.967 878.569 168.398
19,2%
(d) Patrimonio netto 756.064 687.547 68.517
(e) T.F.R. e altri fondi per il personale 31.471 30.334 1.137
Indebitamento finanziario a m/l termine 232.462 215.149 17.313
Indebitamento finanziario netto a breve termine 26.970 (54.461) 81.431
(f) Indebitamento finanziario netto 259.432 160.688 98.744
61,5%
(g) COPERTURA (d)+(e)+(f) 1.046.967 878.569 168.398
19,2%

La Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo deriva da riclassifiche apportate ai Prospetti contabili del Bilancio consolidato riportati nelle pagine seguenti. In particolare:

  • le "Attività finanziarie nette" sono composte dalle voci: "Partecipazioni" e "Altre attività finanziarie";
  • la voce "Altri crediti e passività non correnti" è composta dalle voci: "Crediti e altre attività non correnti", "Imposte anticipate", "Altre passività non correnti";
  • l'"Indebitamento finanziario netto" accoglie le voci correnti e non correnti dei debiti verso le banche e delle altre passività finanziarie al netto delle disponibilità liquide e delle attività finanziarie correnti.

Il Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a € 1.046.967 migliaia, con un incremento di € 168.398 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015 quando era € 878.569 migliaia. L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 è pari a € 259.432 migliaia rispetto a € 160.688 migliaia al 31 dicembre 2015.

Nel semestre in esame l'Indebitamento finanziario netto è aumentato di € 98.744 migliaia, principalmente per il concorrere dei seguenti aspetti:

  • effetto positivo del margine operativo lordo per € 226.501 migliaia, con una variazione negativa del capitale circolante pari a € 49.794 migliaia;
  • attività di investimento netto in immobilizzazioni ma-

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teriali e immateriali per complessivi € 113.211 migliaia;

  • pagamento da parte della Capogruppo, nel mese di maggio, del dividendo deliberato, pari a € 52.030 migliaia;
  • pagamento delle imposte, che ha assorbito € 37.036 migliaia;
  • pagamento del corrispettivo per l'acquisizione del

66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. al netto della posizione finanziaria netta acquisita per € 72,0 milioni.

Informazioni di dettaglio sulla configurazione della posizione finanziaria nelle sue componenti attive e passive sono contenute nelle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Flussi finanziari

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (*) (160.688) (270.387)
Margine operativo netto 173.339 121.311
Ammortamenti e svalutazioni 53.162 53.640
Margine operativo lordo 226.501 174.951
Investimenti in immobilizzazioni materiali (102.232) (54.309)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (13.341) (9.742)
Disinvestimenti 2.362 653
Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società controllate,
al netto della relativa posizione finanziaria netta (72.005) 12.196
Investimenti netti (185.216) (51.202)
Variazioni rimanenze (25.106) (39.817)
Variazioni crediti commerciali (65.457) (77.484)
Variazioni debiti commerciali 55.800 57.215
Variazione di altre passività (15.251) 2.158
Variazione crediti verso altri e altre attività 1.623 7.124
Riserva di conversione non allocata su specifiche voci (1.403) 6.778
Variazioni del capitale circolante (49.794) (44.026)
Variazioni fondi per benefici dipendenti ed altri fondi 14.972 16.178
Flusso di cassa operativo 6.463 95.901
Proventi e oneri finanziari (6.961) (3.073)
Imposte correnti pagate (37.036) (34.197)
Proventi/oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti (2.887) 3.133
Dividendi pagati (52.030) (39.022)
Flusso di cassa netto (92.451) 22.742
Effetto delle variazioni dei cambi sulla posizione finanziaria netta (6.293) (2.139)
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (*) (259.432) (249.784)

(*) si rimanda alla nota 13 delle Note illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.

struttura del gruppo

BREMBO S.P.A.

Brembo Argentina S.A. Buenos Aires - Argentina Brembo Mexico S.A. de C.V. Apodaca - Messico brembo do brasil ltda. Betim Brasile Brembo North America Inc. Wilmington, Delaware - USA 51% 1,38%

Questo schema adempie agli obblighi informativi al pubblico ex art. 125 Delibera Consob n. 11971 del 14 Maggio 1999.

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ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ DI BREMBO

I dati di seguito riportati sono stati estratti dalle situazioni contabili e/o dai progetti di Bilancio redatti dalle società in conformità agli IAS/IFRS e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

BREMBO S.P.A.

CURNO (ITALIA)

Attività: studio, progettazione, sviluppo, applicazione, produzione, montaggio, vendita di impianti frenanti, nonché fusioni in leghe leggere per settori diversi, tra i quali l'automobilistico e il motociclistico.

Il 1° semestre 2016 si è chiuso con ricavi da vendite e prestazioni pari a € 433.665 migliaia rispetto a € 397.553 migliaia del 1° semestre 2015. La voce "Altri ricavi e proventi" risulta pari a € 17.011 migliaia e si confronta con € 15.651 migliaia dell'analogo semestre 2015; anche i costi di sviluppo capitalizzati nel semestre sono aumentati rispetto a quelli del semestre precedente e sono pari a € 8.000 migliaia.

Il margine operativo lordo è pari a € 63.522 migliaia (14,6% sui ricavi) rispetto a € 57.558 migliaia (14,5% sui ricavi) del 1° semestre 2015, mentre il margine operativo netto, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 16.975 migliaia, si è chiuso a € 46.547 migliaia rispetto a € 40.144 migliaia dello stesso semestre dell'esercizio precedente.

La gestione finanziaria registra oneri netti pari a € 404 migliaia che si confrontano con € 1.640 migliaia del 1° semestre 2015. I proventi da partecipazione, pari a € 77.453 migliaia, sono riconducibili alla distribuzione di dividendi di alcune società controllate (Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B. e BSCCB S.p.A.). Sono state inoltre stanziate imposte correnti, anticipate e differite per € 17.163 migliaia.

Nel periodo in esame la società ha realizzato un utile di € 106.434 migliaia, a fronte di € 61.289 migliaia dell'analogo periodo del 2015.

Il numero dei dipendenti al 30 giugno 2016 è pari a 3.026, in aumento di 71 unità rispetto alle 2.955 presenti alla fine del 1° semestre 2015.

Società consolidate integralmente

AP RACING LTD. COVENTRY (REGNO UNITO)

Attività: produzione e vendita di impianti frenanti e frizioni per veicoli da competizione e da strada.

AP Racing è leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione.

La società progetta, assembla e vende prodotti tecnologicamente all'avanguardia a livello mondiale per i principali team di Formula 1, GT, Touring e Rally. Inoltre, produce e vende freni e frizioni per il primo equipaggiamento di automobili di prestigiose case automobilistiche.

I ricavi netti realizzati nel 1° semestre 2016 sono pari a Gbp 23.384 migliaia (€ 30.037 migliaia) e si confrontano con Gbp 20.839 migliaia (€ 28.455 migliaia) del 1° semestre 2015. Nel periodo in esame la società ha realizzato un utile di Gbp 3.214 migliaia (€ 4.129 migliaia), mentre nell'analogo periodo del 2015 l'utile era stato di Gbp 2.665 migliaia (€ 3.639 migliaia).

Il personale in forza alla società al 30 giugno 2016 è di 130 unità, in aumento di 6 unità rispetto a fine giugno 2015.

ASIMCO MEILIAN BRAKING SYSTEMS (LANGFANG) CO. LTD. LANGFANG (CINA)

Attività: fusione, produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.

Il 19 maggio 2016 Brembo S.p.A. ha chiuso l'operazione di acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il contratto prevede che il restante 34% del capitale sociale continuerà ad essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità della città di Langfang. Il prezzo dell'operazione è stato pari a Cny 580.060 migliaia, equivalenti a circa € 79,6 milioni.

I ricavi netti conseguiti dal 1° maggio 2016 sono stati di Cny 82.348 migliaia (€ 11.290 migliaia), con un utile netto di Cny 10.153 migliaia (€ 1.393 migliaia).

I dipendenti in forza al 30 giugno 2016 sono 657.

BREMBO ARGENTINA S.A.

BUENOS AIRES (ARGENTINA)

Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.

La società ha sede a Buenos Aires ed è stata acquisita al 75% da Brembo nel 2011. In base all'accordo sottoscritto, Brembo ha esercitato nel 2013 il diritto d'opzione di acquisto sul restante 25%; pertanto, la società risulta ora posseduta interamente dal Gruppo Brembo.

I ricavi netti del semestre sono stati di Ars 146.474 migliaia (€ 9.161 migliaia), con una perdita netta di Ars 17.556 migliaia (€ 1.098 migliaia); nell'analogo periodo del 2015 i ricavi netti erano stati di Ars 98.746 migliaia (€ 10.036 migliaia), con una perdita netta di Ars 12.494 (€ 1.270 migliaia).

I dipendenti in forza al 30 giugno 2016 sono 123, in diminuzione di 3 unità rispetto al 30 giugno 2015.

BREMBO BEIJING BRAKE SYSTEMS CO. LTD. PECHINO (CINA)

Attività: promozione e sviluppo del mercato cinese.

La società, controllata al 100% da Brembo S.p.A., nel corso del 2014 ha ceduto alla Capogruppo la propria quota di partecipazione del 31,12% nella società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. In seguito ha modificato la propria ragione sociale da Brembo China Brake Systems Co. Ltd. all'attuale Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd. La società è stata posta in liquidazione e il completamento del processo è previsto per fine esercizio.

Al 30 giugno 2016 la società non ha realizzato ricavi. La perdita registrata al 30 giugno 2016 è pari a Cny 102 migliaia (€ 14 migliaia), a fronte di una perdita di Cny 177 migliaia (€ 26 migliaia) del 1° semestre 2015.

Al 30 giugno 2016 la società non ha personale alle dipendenze.

BREMBO BRAKE INDIA PVT. LTD. PUNE (INDIA)

Attività: produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli.

La società ha sede a Pune (India) ed è stata costituita nel 2006 come joint venture al 50% fra Brembo S.p.A. e l'indiana Bosch Chassis Systems India Ltd. Dal 2008 la società è posseduta al 100% da Brembo S.p.A.

Nel 1° semestre 2016 la società ha realizzato ricavi netti delle vendite pari a Inr 2.306.908 migliaia (€ 30.768 migliaia), conseguendo un utile netto di Inr 196.172 migliaia (€ 2.616 migliaia); nell'analogo periodo del 2015 aveva realizzato ricavi netti delle vendite pari a Inr 1.818.718 migliaia (€ 25.936 migliaia), con un utile netto di Inr 131.462 migliaia (€ 1.875 migliaia).

Il numero di dipendenti al 30 giugno 2016 è di 259 unità a fronte delle 233 unità presenti alla fine del 1° semestre 2015.

BREMBO CZECH S.R.O. OSTRAVA-HRABOVÁ (REPUBBLICA CECA)

Attività: fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto.

La società è stata costituita nel 2009 ed ha iniziato nel 2011 la propria attività produttiva, che comprende la fusione, la lavorazione e il montaggio di pinze freno e di altri componenti in alluminio.

Nel 1° semestre 2016 ha realizzato ricavi per Czk 3.932.922 migliaia (€ 145.451 migliaia) rispetto a Czk 3.100.939 migliaia (€ 112.744 migliaia) del 1° semestre 2015 e chiude il periodo con un utile di Czk 296.885 migliaia (€ 10.980 migliaia), rispetto ad un utile di Czk 185.187 migliaia (€ 6.733 migliaia) registrata nel 1° semestre 2015.

I dipendenti in forza al 30 giugno 2016 sono 894, in aumento di 144 unità rispetto allo stesso periodo del 2015.

BREMBO DEUTSCHLAND GMBH

LEINFELDEN – ECHTERDINGEN (GERMANIA)

Attività: acquisto e rivendita di vetture, servizi tecnico-commerciali.

La società, costituita nel 2007 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., si occupa di acquistare vetture per l'effettuazione di test, nonché di favorire e semplificare la comunicazione tra clienti tedeschi e Brembo nelle diverse fasi di impostazione e gestione progetti.

Al 30 giugno 2016 i ricavi netti delle vendite ammontano a € 970 migliaia, € 101 migliaia nel 1° semestre 2015, con un utile di € 288 migliaia, € 16 migliaia nel 1° semestre 2015.

La società ha 8 dipendenti.

BREMBO DO BRASIL LTDA.

BETIM (BRASILE)

Attività: produzione e vendita di dischi freno motore per il primo equipaggiamento.

La società ha sede a Betim, nello stato del Minas Gerais, e si occupa di promuovere la presenza di Brembo sul mercato sudamericano del primo equipaggiamento di dischi freno per auto.

I ricavi netti nel 1° semestre 2016 sono pari a Brl

68.551 migliaia (€ 16.578 migliaia), con una perdita di Brl 17.389 migliaia (€ 4.205 migliaia); nel 1° semestre 2015 le vendite erano state pari a Brl 85.744 migliaia (€ 25.923 migliaia), con una perdita di Brl 26.091 migliaia (€ 7.888 migliaia).

Il personale in forza al 30 giugno 2016 è di 247 unità, rispetto alle 402 unità presenti alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO JAPAN CO. LTD. TOKYO (GIAPPONE)

Attività: commercializzazione di impianti frenanti per il settore delle competizioni e del primo equipaggiamento auto.

Brembo Japan Co. Ltd. è la società commerciale di Brembo che cura il mercato giapponese delle competizioni e garantisce, tramite l'ufficio di Tokyo, il primo supporto tecnico ai clienti OEM dell'area. Fornisce inoltre servizi alle altre società del Gruppo Brembo attive nel territorio.

I ricavi netti realizzati nel 1° semestre 2016, pari a Jpy 317.145 migliaia (€ 2.547 migliaia), risultano in aumento rispetto a quelli del 1° semestre 2015, pari a Jpy 313.196 migliaia (€ 2.334 migliaia). Il risultato netto conseguito nel periodo in esame è di Jpy 37.127 migliaia (€ 298 migliaia) contro Jpy 31.383 migliaia (€ 234 migliaia) nel 1° semestre 2015.

L'organico al 30 giugno 2016 è di 18 unità, in aumento rispetto alle 16 unità del 1° semestre 2015.

BREMBO MEXICO S.A. DE C.V. APODACA (MESSICO)

Attività: produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e per il mercato del ricambio, nonché fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, in seguito all'operazione di fusione con Brembo México Apodaca S.A. de C.V. avvenuta nel corso del 2010, è ora controllata al 51% da Brembo North America Inc. e al 49% da Brembo S.p.A.

I ricavi netti del 1° semestre 2016 sono stati pari a Usd 60.176 migliaia (€ 53.944 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 2.935 migliaia (€ 2.631 migliaia). Nel 1° semestre 2015 la società aveva realizzato ricavi netti per Usd 47.312 migliaia (€ 42.400 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 2.593 migliaia (€ 2.324 migliaia).

Al 30 giugno 2016 il numero dei dipendenti è di 442 unità, in crescita rispetto alle 291 presenti alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO (NANJING) AUTOMOTIVE COMPONENTS CO. LTD.

NANCHINO (CINA)

Attività: fusione, lavorazione e assemblaggio di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, posseduta al 100% da Brembo S.p.A. è stata costituita nell'aprile 2016 e, a regime, si occuperà di fusione, lavorazione e assemblaggio di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

Al 30 giugno 2016 la società non ha ancora dipendenti.

BREMBO NANJING BRAKE SYSTEMS CO. LTD.

NANCHINO (CINA)

Attività: sviluppo, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento, nonché di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, risultante dalla joint venture di Brembo S.p.A. con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corp., è stata costituita nel 2001 e il Gruppo Brembo ne ha acquisito il controllo nel 2008. Nel 2013 il Gruppo Brembo ha acquisito dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co. Ltd. il controllo totalitario della società.

Al 30 giugno 2016 le vendite nette ammontano a Cny 441.287 migliaia (€ 60.503 migliaia), con una perdita di Cny 2.270 migliaia (€ 311 migliaia); nel 1° semestre 2015 le vendite erano state pari a Cny 358.664 migliaia (€ 51.673 migliaia), con una perdita di Cny 2.022 migliaia (€ 291 migliaia).

Al 30 giugno 2016 il numero dei dipendenti è di 318, in aumento di 24 unità rispetto alla fine del 1° semestre 2015.

BREMBO NANJING FOUNDRY CO. LTD. NANCHINO (CINA)

Attività: produzione e vendita di prodotti di fonderia per il mercato automotive compreso il mercato del ricambio.

La società, costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., nel 2010 ha acquistato le attività di fonderia dalla società cinese Donghua per la realizzazione, con la società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd., di un polo industriale integrato comprendente fonderia e lavorazione di dischi freno, destinati al mercato dell'auto e dei veicoli commerciali.

Le vendite nette al 30 giugno 2016 ammontano a Cny 224.032 migliaia (€ 30.716 migliaia) con un utile di Cny 92.721 migliaia (€ 12.713 migliaia), che si confrontano con ricavi netti di Cny 184.117 migliaia (€ 26.526 migliaia) e un utile di Cny 16.152 migliaia (€ 2.327 migliaia) del 1° semestre 2015.

Al 30 giugno 2016 la società ha 222 dipendenti, in aumento di 22 unità rispetto a fine giugno dell'anno precedente.

BREMBO NORTH AMERICA INC.

WILMINGTON-DELAWARE (USA)

Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e del ricambio, nonché di impianti frenanti per auto, moto e per il settore delle competizioni.

Brembo North America Inc. svolge la sua attività a Homer (Michigan), producendo e commercializzando dischi freno per il mercato del primo equipaggiamento e del ricambio, oltre a sistemi frenanti ad alte prestazioni per auto. Nel 2010 è stato aperto il Centro di Ricerca e Sviluppo presso la sede di Plymouth (Michigan) per lo sviluppo e la commercializzazione sul mercato USA di nuove soluzioni in termini di materiali e design, avvalendosi del supporto degli staff tecnici di Brembo S.p.A. e locali.

I ricavi netti realizzati nel 1° semestre 2016 ammontano a Usd 247.132 migliaia (€ 221.539 migliaia); nello stesso periodo dell'anno precedente la società aveva conseguito ricavi netti per Usd 230.984 migliaia (€ 207.004 migliaia). Il risultato netto al 30 giugno 2016 segna un utile di Usd 17.850 migliaia (€ 16.001 migliaia) a fronte di un utile di Usd 14.952 migliaia (€ 13.400 migliaia) registrato nel 1° semestre 2015.

Il personale alla fine del periodo è di 612 unità, 81 in più rispetto alla fine del 1° semestre 2015.

BREMBO POLAND SPOLKA ZO.O.

DABROWA-GÓRNICZA (POLONIA)

Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno e sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

Dal 1° ottobre 2014 è effettiva la fusione per incorporazione di Brembo Spolka Zo.o. in Brembo Poland Spolka Zo.o., entrambe detenute al 100% da Brembo S.p.A. La società produce sistemi frenanti per il mercato di primo equipaggiamento auto e veicoli commerciali nello stabilimento di Czestochowa; nello stabilimento di Dabrowa-Gornicza dispone, invece, di una fonderia per la produzione di dischi fusi in ghisa destinati ad essere lavorati nello stesso sito produttivo o da altre società del Gruppo; nel sito di Niepolomice lavora le campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Cina, negli Stati uniti e nello stesso sito di Dabrowa-Gornicza.

I ricavi netti realizzati nel 1° semestre 2016 ammontano a Pln 925.933 migliaia (€ 211.952 migliaia) contro Pln 757.391 migliaia (€ 182.959 migliaia) del 1° semestre 2015. L'utile netto al 30 giugno 2016 è di Pln 213.539 migliaia (€ 48.880 migliaia) e si confronta con un utile di Pln 149.061 migliaia (€ 36.008 migliaia) conseguito nello stesso periodo dell'anno precedente.

Il personale a fine periodo è di 1.630 unità, in aumento rispetto alle 1.554 presenti alla fine del 1° semestre 2015.

BREMBO RUSSIA LLC. MOSCA (RUSSIA)

Attività: promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società, costituita nel 2014 con sede a Mosca e controllata al 100% da Brembo S.p.A., ha il fine di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il mercato del ricambio.

I ricavi netti della società realizzati nel 1° semestre 2016 ammontano a Rub 18.031 migliaia (€ 230 migliaia) mentre il risultato netto è di Rub 8.207 migliaia (€ 105 migliaia), nel 1° semestre 2015 le vendite erano state pari a Rub 12.862 migliaia (€ 199 migliaia) mentre il risultato netto ammontava a Rub 4.701 migliaia (€ 73 migliaia).

Al 30 giugno 2016 l'organico della società è pari a 2 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO SCANDINAVIA A.B.

GÖTEBORG (SVEZIA)

Attività: promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società promuove la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.

I ricavi netti realizzati nel periodo in esame sono pari a Sek 3.597 migliaia (€ 387 migliaia), con un utile netto di Sek 826 migliaia (€ 89 migliaia); si confrontano rispettivamente con Sek 3.504 migliaia (€ 375 migliaia) e con Sek 686 migliaia (€ 73 migliaia) conseguiti nel 1° semestre 2015.

Il personale al 30 giugno 2016 è di 1 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

CORPORACION UPWARDS '98 S.A. SARAGOZZA (SPAGNA)

Attività: vendita di dischi freno e tamburi freno per auto, distribuzione del kit ganasce e pastiglie.

La società svolge esclusivamente attività commerciali.

I ricavi netti delle vendite del 1° semestre 2016 ammontano a € 14.476 migliaia, contro € 12.596 migliaia realizzati nel 1° semestre 2015. Il risultato netto evidenzia un utile di € 778 migliaia, a fronte di una perdita di € 391 migliaia registrata nei primi sei mesi del 2015.

Il personale in forza al 30 giugno 2016 è di 76 unità, contro le 65 presenti a fine giugno 2015.

LA.CA M (LAV ORAZI ONI CA MUNE) S.R.L. STEZZANO (ITALIA)

Attività: lavorazioni meccaniche di precisione, esecuzione di lavori di torneria, attività di componentistica meccanica e attività affini, da eseguirsi in proprio o per conto terzi.

La società è stata costituita da Brembo S.p.A. il 4 ottobre 2010 e, a partire dal 22 ottobre dello stesso anno, ha affittato due aziende di un importante fornitore del Gruppo Brembo in difficoltà finanziaria, con l'obiettivo di salvaguardare la continuità delle forniture, il know-how e il patrimonio tecnologico acquisito da queste società nel corso della loro pluriennale collaborazione con il Gruppo. L'operazione di affitto ha riguardato Immc S.n.c. e Iral S.r.l., aziende specializzate nella lavorazione di pistoni per pinze freno, in alluminio, acciaio e ghisa, destinati ai settori auto, moto e veicoli industriali e alla produzione di altra componentistica, tra cui minuteria metallica di alta precisione e ponti per pinze auto, oltre a supporti pinze in alluminio per il settore moto in gran parte destinate al Gruppo Brembo. Nel 2012 La.Cam. ha acquisito i rami di azienda di entrambe le società.

Nel 1° semestre 2016 la società ha registrato ricavi delle vendite pari a € 19.672 migliaia, realizzati quasi interamente verso società del Gruppo Brembo, con un utile di € 863 migliaia. Nello stesso periodo dello scorso esercizio i ricavi ammontavano a € 18.141 migliaia, con un utile di € 550 migliaia.

I dipendenti della società al 30 giugno 2016 sono 193, a fronte dei 202 presenti al 30 giugno 2015.

QINGDAO BREMBO TRADING CO. LTD. QINGDAO (CINA)

Attività: attività logistiche e di commercializzazione nel polo di sviluppo economico e tecnologico di Qingdao.

Costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., la società svolge attività logistiche e di commercializzazione all'interno del polo tecnologico di Qingdao.

Nel 1° semestre 2016 ha realizzato ricavi per Cny 122.101 migliaia (€ 16.741 migliaia), che si confrontano con Cny 55.053 migliaia (€ 7.931 migliaia) realizzati nell'analogo periodo dell'anno precedente. La società chiude il semestre con un utile di Cny 7.255 migliaia (€ 995 migliaia), rispetto all'utile di Cny 1.328 migliaia (€ 191 migliaia) del 1° semestre 2015.

Al 30 giugno 2016 la società ha 25 dipendenti, 5 in più rispetto alla stessa data del 2015.

Società valutate con il metodo del patrimonio netto

BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES S.P.A.

STEZZANO (ITALIA)

Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.

A seguito degli accordi di joint venture del 2009 tra Brembo e SGL Group, la società è posseduta al 50% da Brembo S.p.A. e, a sua volta, controlla il 100% della società tedesca Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH. Entrambe le società svolgono attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti in genere e, in particolare, di dischi freno in carbonio ceramico destinati al primo equipaggiamento di vetture ad altissime prestazioni, oltre ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuove applicazioni.

Le vendite nette al 30 giugno 2016 ammontano a € 26.510 migliaia, rispetto a € 26.565 migliaia dell'analogo periodo 2015. Nel semestre si registra un utile di € 3.835 migliaia, a fronte di un utile di € 3.453 migliaia nel 1° semestre 2015.

I dipendenti della società al 30 giugno 2016 sono 129, in aumento di 9 unità rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES GMBH

MEITINGEN (GERMANIA)

Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.

La società è stata costituita nel 2001. Nel 2009, in applicazione dell'accordo di joint venture tra Brembo e SGL Group, la società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. ha acquisito l'intero pacchetto azionario di questa società.

Le vendite nette del 1° semestre 2016 ammontano a € 53.114 migliaia, rispetto a € 44.550 migliaia dell'esercizio precedente. Al 30 giugno 2016 si registra un utile pari a € 7.713 migliaia, rispetto a € 3.882 migliaia nell'analogo periodo dell'anno precedente.

I dipendenti della società al 30 giugno 2016 sono 305, in aumento di 22 unità rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

PETROCERAMICS S.P.A. MILANO (ITALIA)

Attività: ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati, per il trattamento di geomateriali e per le caratterizzazioni di ammassi rocciosi.

Brembo S.p.A. ha acquisito il 20% di questa società nel 2006 attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale.

I ricavi netti realizzati nel 1° semestre 2016 sono pari a € 1.303 migliaia, a fronte di ricavi per € 814 migliaia realizzati nell'esercizio precedente. La società ha chiuso il semestre con un utile di € 128, mentre nell'analogo semestre 2015 aveva chiuso in pareggio.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Seguire costantemente l'evoluzione dei mezzi di trasporto e ricercare il miglior sistema frenante per i nuovi veicoli del futuro è il principio guida alla base delle attività di R&D di Brembo.

Secondo questo principio, ogni singolo componente del sistema frenante (pinza, disco, pastiglia, sospensione, unità di controllo) è complementare agli altri per l'ottimizzazione della funzione frenante, che viene costantemente perfezionata in tutti i suoi aspetti: prestazione, comfort, durata, estetica, sostenibilità.

La crescente diffusione di prodotti meccatronici è un'area in cui trovano applicazione le competenze sviluppate da Brembo con specifiche attività di ricerca fin dal 2000 (Electric Parking Brake e Brake By Wire).

Per rispondere alle richieste del mercato, che chiede tempi di sviluppo sempre più ristretti, un notevole impegno viene posto da Brembo nel mettere a punto sempre più avanzate metodologie di simulazione virtuale, parallelamente a processi di sviluppo uniformi nei Centri Tecnici Brembo presenti in Italia, Nord America, Cina e India.

Nel corso del 1°semestre 2016 le principali attività di ricerca e sviluppo per i vari settori hanno riguardato in particolare gli aspetti di seguito descritti.

Per i dischi in ghisa è continuato, congiuntamente tra gli enti R&D di Divisione, lo sviluppo di una nuova metodologia di simulazione, che include anche parametri di processo che possono influenzare le capacità vibratorie del disco (frequenze proprie). Nel 1° semestre 2016 è stata positivamente completata la fase di verifica su un esteso numero di simulazioni, che permettono a Brembo di definire con molta più accuratezza, già in fase di progetto, i parametri che possono migliorare le caratteristiche di comfort del sistema frenante. Nel corso dell'anno proseguiranno le attività finalizzate a completare le prove di simulazione sull'intera gamma di materiali e prodotti.

È continuato, inoltre, lo sviluppo di una nuova soluzione tecnica volta a ridurre notevolmente le problematiche legate al comfort del veicolo, con la realizzazione di prototipi per uno sviluppo applicativo attualmente in fase di sperimentazione.

Per i dischi in ghisa dei veicoli commerciali pesanti, segmento applicativo di particolare interesse per

Brembo, sono proseguite le attività volte a migliorarne le performance e si sono intensificati i contatti con nuovi potenziali clienti. Lo studio di nuove geometrie ha consentito una significativa riduzione della massa e il miglioramento della capacità di raffreddamento e ventilazione del disco, con conseguente riduzione delle temperature d'esercizio del sistema frenante. Le nuove soluzioni tecniche sono state brevettate ed equipaggeranno veicoli la cui produzione inizierà nel corso dell'anno.

Per i dischi in ghisa per applicazioni auto proseguono le attività di miglioramento di prodotto e di processo, che verranno successivamente introdotte nei normali sviluppi applicativi per le più importanti case automobilistiche mondiali.

Particolare attenzione viene posta alla riduzione di peso del disco, che si traduce in una diminuzione del consumo di carburante e del conseguente impatto ambientale della vettura (minor emissione di CO2 ), linea guida del mercato automotive e di tutte le attività di sviluppo di Brembo.

Al riguardo, va ricordato il nuovo concetto di disco, la cui produzione si sta estendendo a tutta la gamma della piattaforma Mercedes MRA, che prevede l'accoppiamento di due diversi materiali: ghisa per la fascia frenante e una sottile lamiera di acciaio per la campana, garantendo una riduzione di peso fino al 15%. Particolare attenzione è stata rivolta anche all'estetica dei dischi, con un esercizio di stile che ha riguardato in particolare il disco cofuso e che, in futuro, potrebbe essere esteso a tutta la gamma dei prodotti. I risultati di quest'attività sono stati presentati nelle più importanti fiere di settore, riscuotendo un elevato successo.

In costante progresso sono le attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione di soluzioni non convenzionali, che hanno portato anche al deposito di varie domande di brevetto, da applicare ai dischi in ghisa o alla nuova generazione di dischi "leggeri". Queste attività prevedono lo studio di forme, materiali, tecnologie e trattamenti superficiali che possano soddisfare le esigenze dei veicoli di nuova generazione, con particolare attenzione alle caratteristiche di impatto ambientale (emissione di CO2 e polveri sottili) minimizzando l'usura dei dischi.

Di estrema importanza è anche lo sviluppo di materiali d'attrito innovativi, conformi ai futuri limiti legislativi, studiati per questi tipi di dischi. E Brembo si può ritenere l'unico costruttore che possiede internamente le competenze per questo tipo di sviluppo.

Per quanto riguarda il settore moto, prosegue la ricerca di materiali compositi idonei all'applicazione per dischi moto per impiego stradale. Fondamentale anche lo sviluppo di materiali d'attrito di nuova generazione, idonei all'accoppiamento con i nuovi materiali compositi.

La validazione funzionale del nuovo concetto di pompe gamma media si è conclusa positivamente: le presentazioni ai clienti hanno riscontrato un notevole interesse ed è in avvio un progetto applicativo. Il concetto alla base della pompa anteriore è stato applicato anche alla pompa posteriore, ottenendo un prodotto più facile da montare sul veicolo in linea di assemblaggio e riducendo i rischi di errata regolazione da parte dell'utilizzatore. Anche per questo prodotto è in fase di avvio un progetto applicativo con un importante cliente.

Il concetto di impianto combinato per moto, con freno a tamburo posteriore e disco anteriore, ha riscontrato grande interesse sul mercato indiano, anche in relazione alla proposta di normativa che prevede per quel paese l'obbligatorietà di impianti combinati su veicoli di cilindrata inferiore a 125cc. La normativa indiana è stata peraltro posticipata al 2018, permettendo di organizzare una campagna di prove con i clienti più coerente con la complessità del progetto. È in sviluppo la versione di attuatore disco/tamburo anche per gli scooter e nel secondo trimestre 2016 verranno prese le decisioni sulle eventuali forniture.

Prosegue, inoltre, la sperimentazione su un nuovo concetto di freno per moto, che presenta potenziali vantaggi in termini di peso e di prestazioni; si tratta di un sistema che combina concetti innovativi sia sulla pinza che sul disco. La sperimentazione sui prototipi concettuali continuerà fino a fine 2016 e verranno poi valutate le eventuali applicazioni su veicoli specifici. La domanda di brevetto è stata depositata.

In parallelo, sono iniziate le prove su un nuovo concetto di disco flottante, previsto sia in configurazione con la sola fascia frenante che in configurazione con campana/fascia. Il concetto è realizzato per ridurre l'insorgere di vibrazioni durante la vita del veicolo. Le domande di brevetto a protezione dei nuovi concetti applicati al disco sono in corso di deposito.

Infine, è stato avviato il potenziamento delle attività di sviluppo presso la sede indiana di Brembo che, a inizio 2017, verrà dotata di un più moderno banco di prova dinamometrico e di una nuova cella climatica.

Per quanto riguarda le attività legate al mondo delle competizioni, il progetto "impianto frenante Carbon/ Carbon per applicazioni racing" (F1, Le Mans Prototype 1 LMP1, Indy Racing League IRL e Super-Formula) vede tre distinte aree di attività:

  • messa a punto della produzione dei dischi (con risultati molto interessanti in termini di qualità del disco), continuata fino all'inizio dell'anno, e stabilizzazione/ miglioramento delle prestazioni della pastiglia Carbon/Carbon; in questo ambito di sviluppo e messa a punto delle tecnologie di produzione ricade anche la messa in esercizio del primo agugliatore per la costruzione di preforme a partire da fibra di carbonio, all'interno dello stabilimento di Curno;
  • sviluppo di nuovi impianti (sulla base del disco F1) anche per le altre categorie, come previsto dai programmi di lavoro 2016;
  • sviluppo dei nuovi impianti F1 per la stagione 2017, a seguito dei confermati cambi di regolamento, che comporterà un enorme lavoro di progettazione e sperimentazione per la Business Unit in quanto tutti gli impianti F1 saranno da ridisegnare e validare, tenendo conto che dovranno essere in grado di resistere efficacemente agli incrementi di coppia e di energia/potenza previsti per il prossimo anno. Sono per questo già in sviluppo: nuove pinze freno anteriori e posteriori, nuovi dischi, nuovi trascinamenti e nuove ventilazioni, nuove pompe freno, nuovi impianti Brake By Wire con l'introduzione di un ulteriore sistema innovativo. Nel settore delle competizioni si ricorre ancora di più ad un uso massiccio della simulazione e, per la prima volta, molti impianti saranno deliberati con una doppia validazione (validazione sperimentale e validazione a calcolo).

Alcuni Top Team di F1 e LMP1 richiedono, infatti, calcoli meccanici completi per la pinza da integrarsi nel calcolo del porta-mozzo, il calcolo completo del disco in CC e calcoli CFD (Computational Fluid Dynamics) completi di tutto l'impianto.

Sempre in ambito simulazione, continua la "sperimentazione" di nuove metodologie di calcolo per la parte strutturale del disco, per il calcolo termoelastico e a fatica, nonché per l'integrazione dello stesso calcolo all'interno del gruppo ruota cliente (ovvero calcoli meccanici e termici con CFD).

Queste attività completano il quadro di sviluppo sulle metodologie di calcolo iniziato nel 2012.

Un'altra area di lavoro importante per questo inizio 2016 è stata la messa a punto del primo sistema Brake By Wire (BBW) completo che Brembo ha fornito ad un team di F1.

Nel periodo 2014/2015 Brembo ha infatti realizzato sistemi BBW in cui la parte di controllo dell'attuazione idraulica veniva integrata dal team. Nel 1° semestre 2016 è stato invece realizzato, per la prima volta, il nostro sistema Brake By Wire completamente integrato, nel quale la funzionalità idraulica dei freni è integrata con il controllo idraulico della vettura. Per questo progetto e per le sue evoluzioni già previste è necessario rendere ancor più efficiente e veloce la fase finale di montaggio e collaudo (attualmente eseguita presso una nota azienda di componenti idraulici aeronautici americana con sede italiana a Varese) e per questo una clean room (stanza a pressione atmosferica ed inquinamento particellare controllati) verrà realizzata in Brembo entro la fine del 2016.

In campo motociclistico, nella classe Moto GP un team continua ad utilizzare in esclusiva, anche a seguito di contratti specifici di sviluppo, una nuova pinza freno messa a punto da Brembo che contiene due concetti fortemente innovativi che si sono dimostrati particolarmente interessanti e che saranno proposti durante la stagione anche ad altre squadre.

Il 2016 ha portato parecchi cambi regolamentari nella classe Moto GP, il più importante dei quali risulta essere l'abolizione delle leghe di alluminio-litio dalle pinze freno. Questa modifica al regolamento ha obbligato Brembo a rifare completamente tutti gli impianti del 2016 e il ritorno al materiale "tradizionale" non è stato indolore, in quanto sono serviti due loops di sviluppo per tornare alle prestazioni dell'impianto in alluminio-litio.

Lo sforzo fatto a fine 2015 sta tuttavia ripagando

e, infatti, non si sono riscontrati problemi nelle prime gare del 2016.

Va infine ricordato che nel 2016 è cambiato il fornitore degli pneumatici. Un team con un rapporto di esclusiva sta utilizzando in prova una ruota strumentata studiata da Brembo, in grado di ricavare i principali coefficienti che descrivono, attraverso modelli matematici, il comportamento del pneumatico. Altri team stanno richiedendo queste ruote per accelerare lo sviluppo delle rispettive motociclette.

Da ultimo, sono terminati con la realizzazione di prototipi gli studi della consociata AP Racing su frizioni in carbonio di tipo motociclistico, per valutarne le prestazioni potenziali. I prototipi hanno funzionato perfettamente anche su motocicletta e verranno quindi esplorate le prospettive per future evoluzioni, anche meccatroniche.

A livello di sviluppi OE (Original Equipment) va segnalato il lavoro svolto, ancora con AP Racing, su impianti stradali dedicati a clienti OE con spiccate caratteristiche sportive. Il lavoro parte dal dimensionamento e dalla simulazione termica dell'impianto (come si fa con le vetture da corsa) e si potrebbe concludere con la messa in produzione del nuovo disco Carbo-Ceramico di Brembo (CCMR).

Brembo può infatti offrire ai suoi clienti il primo disco CCMR sviluppato nel 2010/2011 ma, parallelamente, ne sta sviluppando una nuova versione, attualmente in prova.

Per quanto riguarda la collaborazione con le Università sono confermati i contratti in essere, fra cui quelli con il Politecnico di Milano e l'Università di Padova, con obiettivi importanti in diversi campi di sviluppo tecnico.

In particolare, è partito un programma sullo studio e la simulazione dei processi di densificazione del carbonio su preforme ossidate e, con questo programma, è la prima volta che la simulazione "chimica" entra nel mondo Brembo.

Per il Progetto Aeronautico è da segnalare come stia continuando con soddisfazione il percorso per arrivare alla certificazione produttiva di Brembo tramite l'agenzia nazionale ENAC.

Si tratta della seconda certificazione (la prima era necessaria per lo sviluppo tecnico ed era stata ottenuta tramite lo sviluppo dei sedili elicotteristici) che Brembo sta sostenendo con le agenzie Europea (EASA) e Italiana (ENAC) che sorvegliano la sicurezza dei voli.

In questo contesto due sono i progetti conferma-

ti: uno è in pieno sviluppo, con consegna di parti nel corso dell'anno, e il secondo, dopo una breve pausa richiesta dal cliente, ripartirà verso la fine dell'estate. Un terzo progetto è stato quotato recentemente ed è attualmente in fase di valutazione da parte del cliente.

Infine, ad inizio febbraio Brembo ha partecipato al bando del progetto europeo "Clean Sky 2" per la sezione "sviluppo materiali e sistemi avanzati per impianti frenanti per velivoli leggeri (aerei ed elicotteri)" il cui esito non è ancora noto.

Con l'introduzione di pastiglie freno ad elevate prestazioni, il panorama dei prodotti Brembo per applicazioni di serie va oltre i più tradizionali settori di pinze e dischi. Grazie all'esperienza maturata in questi anni e al continuo focus sullo sviluppo di materiali e di processo, Brembo Friction è ormai una realtà consolidata, in costante espansione e focalizzata sul miglioramento continuo, secondo la filosofia aziendale di innovazione e sviluppo tecnologico. Materiali d'attrito per applicazioni auto tradizionali, sia in accoppiamento a dischi in ghisa sia per utilizzo con dischi carboceramici, vengono oggi utilizzati in prodotti ad elevate prestazioni, apprezzati e riconosciuti dalle più esigenti case automobilistiche che, in numero crescente, scelgono le pastiglie Brembo quali OE per i propri veicoli top di gamma. Nuovi materiali d'attrito senza rame (copper-free) sono stati messi a punto da Brembo e vengono costantemente sviluppati per adattarsi ai diversi impieghi richiesti dai clienti, dimostrando la flessibilità di Brembo Friction nel fornire prodotti progettati in modo specifico per il mercato europeo (più severo in termini di prestazioni) e per quello americano (storicamente più esigente in termini di comfort). Ricerca & Sviluppo anche in questo settore marciano in continua sinergia con gli altri reparti aziendali del Gruppo. Una dimostrazione viene, ad esempio, dall'individuazione di nuovi materiali d'attrito per le pinze di stazionamento elettriche; o di materiali d'attrito non convenzionali per applicazioni speciali, che richiedono dischi con caratteristiche di leggerezza accoppiate ad elevate resistenze termo-meccaniche. In particolare, per il mercato tedesco si stanno sviluppando materiali per dischi carbo-ceramici con rivestimenti in Si-SiC per applicazioni in serie a partire dal 2018. Il trend aziendale, focalizzato sul mettere a punto nuovi sistemi e materiali a sempre minore impatto ambientale, sia in termini di emissione di gas serra (anidride carbonica, specialmente) sia di polveri sottili, ha influenzato la ricerca anche nel mondo dei materiali d'attrito.

L'obiettivo di contribuire, tramite l'impianto frenante, alla riduzione dei consumi dei veicoli e delle conseguenti emissioni di CO2 e polveri sottili viene perseguito con lo sviluppo di nuove soluzioni. Fra queste: l'utilizzo di metodologie per minimizzare la massa delle pinze senza ridurne le prestazioni, il miglioramento della funzionalità della pinza mediante la definizione di nuove caratteristiche di accoppiamento fra guarnizione e pistone, l'ottimizzazione di un sistema di scorrimento pastiglia di nuovo concetto.

Le attività di miglioramento di prodotto e di processo proseguono in modo continuativo, così come la ricerca di soluzioni volte alla riduzione di massa, all'aumento delle prestazioni e al miglioramento dello stile.

La conquista di nuovi segmenti di mercato viene perseguita attraverso lo studio di nuove tipologie di pinze freno. Una prima tipologia di pinza ha raggiunto la delibera di concetto interna Brembo e da parte di un importante cliente europeo, mentre lo sviluppo applicativo è attualmente in corso. Una seconda tipologia di pinza è in fase di studio e la delibera di concetto è prevista per fine 2017.

Nel 1° semestre 2016 è iniziata la produzione in piccola serie di una pinza realizzata utilizzando lega di alluminio allo stato tixotropico (temperatura inferiore alla fusione). Il processo utilizzato da Brembo prende il nome di BSSM (Brembo semi-solid metal casting) ed il relativo brevetto è già stato depositato. Con questa tecnologia il risparmio di peso a pari prestazione va dal 5 al 10% e dipende dalla geometria della pinza stessa.

La crescita programmata dei Centri Tecnici di Sviluppo, destinati a supportare l'espansione di Brembo in Cina e USA, procede coerentemente con l'acquisizione di importanti commesse in questi due mercati.

È in pieno svolgimento la fase di promozione sui clienti Brembo dei prodotti meccatronici, ossia degli stazionamenti elettrici nelle varie configurazioni, già internamente deliberati sia per autovetture sia per veicoli commerciali. In questo ambito, Brembo è stata scelta da un'importante cliente europeo quale fornitore di una pinza con stazionamento elettrico integrato per veicolo commerciale. L'inizio della produzione è programmato per il 2018.

L'evoluzione continua delle metodologie di simulazione è focalizzata sugli aspetti legati al comfort del sistema frenante e alla funzionalità della pinza. L'attuale obiettivo che Brembo si pone è di sviluppare la capacità di simulazione dell'ultimo componente del sistema frenante non ancora simulato: il materiale di attrito. In quest'ottica, la possibilità di usufruire del progetto friction, avendo quindi la capacità di produrre al proprio interno avanzati materiali di attrito, rappresenta un punto di forza per Brembo, che si può proporre come fornitore del sistema frenante completo. Lo sviluppo della metodologia per simulare la funzionalità della pinza ha, invece, come obiettivo l'impostazione in fase progettuale delle caratteristiche della pinza che influenzano il feeling pedale della vettura.

L'evoluzione dei veicoli si può riassumere in alcune tendenze generali: elettrificazione, sistemi di assistenza alla guida (ADAS), guida autonoma, basso impatto ambientale, connettività. L'elevato livello d'integrazione porterà l'impianto frenante a dialogare con altri sistemi veicolo quali, ad esempio, motori elettrici di trazione e nuovi concetti di sospensione/sterzo. Tale integrazione permetterà un incremento della sicurezza attiva e l'ottimizzazione di funzioni come la rigenerazione in frenata.

Le attività di Advanced R&D sono incentrate sui sistemi meccatronici per gli impianti frenanti dei veicoli del futuro e sullo sviluppo di nuovi materiali strutturali.

In questa direzione Brembo sta proseguendo lo sviluppo di un sistema Brake By Wire, con l'obiettivo di anticipare l'evoluzione dei componenti singoli dell'impianto frenante e di mantenere una posizione di vertice nell'innovazione di prodotto. Continuano, inoltre, ulteriori sviluppi di integrazione di sistemi intelligenti, ad esempio con sistemi di trazione elettrica e relativa architettura di nuova generazione. In avanzata fase di studio è anche un'innovativa architettura lato ruota veicolo con motore elettrico di trazione, freni Brake by Wire integrati e controllati elettronicamente, presentata al Salone dell'Automobile di Francoforte a settembre 2015.

Nelle attività di simulazione e sviluppo prodotto trovano sempre maggiore applicazione le nuove tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata.

Inoltre, anche nell'Advanced R&D sono proseguite le collaborazioni con Università e Centri di Ricerca internazionali, con l'obiettivo di individuare sempre nuove soluzioni da applicare a dischi e pinze, sia in termini di nuovi materiali che di nuove tecnologie e/o componenti meccanici. La necessità di alleggerire i prodotti porta la ricerca a valutare l'utilizzo di materiali non convenzionali, quali i tecnopolimeri o le leghe metalliche leggere rinforzate, per la realizzazione di componenti strutturali. Queste collaborazioni interessano anche le attività metodologiche legate allo sviluppo, con la definizione e l'utilizzo di sempre più sofisticati strumenti di simulazione e calcolo.

In quest'ambito trova spazio il progetto Rebrake, finanziato dall'Unione Europea nel quadro del programma Marie Curie e coordinato da Brembo insieme al Royal Institute of Technology di Stoccolma (KTH) e all'Università di Trento. Questo progetto rappresenta un importante passo avanti per la comprensione dei fenomeni legati alla tribologia, ossia alla scienza che studia i comportamenti e l'usura dei materiali di attrito, con un'attenzione particolare al PM10 per il quale si punta a una riduzione del 50%.

La logica prosecuzione del progetto Rebrake è rappresentata dal progetto LowBraSys, anch'esso finanziato dall'Unione Europea, sviluppato nell'ambito del programma Horizon 2020. Il progetto è iniziato nel secondo semestre 2015 e avrà una durata di 36 mesi, coinvolgendo un consorzio di 10 partner che vede Brembo nel ruolo di coordinatore. In questo programma si applicheranno ad alcuni veicoli le metodologie e i prodotti in parte sviluppati nel progetto Rebrake, con l'obiettivo di dimostrarne concretamente l'efficacia in termini di riduzione delle emissioni di particelle sottili.

Prosegue anche il progetto COBRA , avviato nel 2014 e finanziato nell'ambito dei programmi europei "Life +", in collaborazione con i partner del Kilometro Rosso, Italcementi e Istituto Mario Negri, e con la società di consulenza PNO Italia. Obiettivo del progetto è lo sviluppo di una tecnologia a basso impatto ambientale, mirante alla riduzione del consumo di acqua ed energia nel ciclo di vita del componente pastiglia, sostituendo i leganti di origine organica (fenolici) con leganti cementizi.

Infine, è dei primi mesi del 2015 il finanziamento del progetto "LI BRA ", il cui obiettivo è lo sviluppo di pastiglie freno che utilizzano piastrine in materiale composito (tipicamente resina) anziché acciaio, con un conseguente vantaggio in termini di leggerezza.

INVESTIMENTI

La politica di gestione degli investimenti di Brembo si è sviluppata, anche nel 1° semestre 2016, in continuità con gli indirizzi seguiti fino ad oggi, mirando pertanto al continuo rafforzamento della presenza del Gruppo, non solo in Italia, ma soprattutto sullo scenario internazionale.

Le quote più significative degli investimenti si sono concentrate in Italia (19%), in Nord America (46%), in Polonia (21%) e in Repubblica Ceca (6%).

Per quanto riguarda l'Italia gli investimenti hanno riguardato prevalentemente acquisti di impianti, macchinari e attrezzature volti ad incrementare il livello di automazione della produzione, oltre a € 8.000 migliaia relativi a costi di sviluppo.

Nell'ambito della strategia di consolidamento e sviluppo sullo scenario mondiale, sono continuati gli investimenti di Brembo in Nord America, polo industriale privilegiato per l'espansione e l'internalizzazione del Gruppo sul mercato nordamericano. Diversi programmi di investimento sono attualmente in corso in quest'area:

  • il 28 aprile 2016 è stata effettuata la prima colata nella nuova fonderia di ghisa in Michigan, in un'area adiacente ai nuovi stabilimenti di Homer, che consentirà a Brembo di realizzare anche negli Stati Uniti un processo di integrazione verticale della propria capacità produttiva; i lavori sono iniziati nel 2015 e si concluderanno definitivamente nel 2017, consentendo di localizzare tutte le fasi di produzione in un unico sito e garantendo una migliore efficienza del processo produttivo; il programma di investimenti, che raggiungerà alla chiusura definitiva del progetto un totale di circa € 100 milioni, è finanziato dalla generazione di cassa del Gruppo e da incentivi promossi dallo Stato del Michigan;
  • il 21 ottobre 2015 in Messico, nei pressi di Monterrey, il Presidente ha tagliato il nastro del nuovo impianto di oltre 35 mila metri quadrati, comprendente una nuova fonderia e uno stabilimento per la lavorazione e il montaggio di pinze in alluminio, che a regime sarà in grado di realizzare una produzione di circa 2 milioni di pinze di alluminio all'anno, destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) in Europa, Asia, Stati Uniti e Messico. L'investimento totale, che si concluderà nel 2017, ammonta a € 32 milioni.

Nell'area dell'Est Europa sono tuttora in corso investimenti destinati ad aumentare la capacità produttiva dei poli industriali integrati di Dabrowa Gornicza (Polonia) e Ostrava-Hrabová (Repubblica Ceca), dedicati rispettivamente alla fusione e lavorazione di dischi freno per auto e veicoli commerciali ed alla fusione, lavorazione e montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio. Contemporaneamente continua il piano di investimenti, che si concluderà nel 2017, per la costruzione e l'avvio di un nuovo stabilimento a Niepolomice (Polonia), dedicato alla lavorazione delle campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Polonia, Cina e Stati Uniti.

Sempre nell'ambito della strategia di espansione internazionale, Brembo investirà circa € 100 milioni nell'arco dei tre esercizi compresi tra il 2016 e il 2018 per la realizzazione di un nuovo complesso per la produzione di pinze in alluminio a Nanchino, in Cina, in prossimità dell'attuale stabilimento. Il nuovo polo produttivo, che occuperà una superficie di circa 40 mila metri quadrati, avrà una capacità fusoria di oltre 15 mila tonnellate e una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all'anno tra pinze e fuselli, sarà all'avanguardia in termini di integrazione e di automazione dei processi. La produzione del nuovo sito sarà destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento europei, asiatici e americani presenti in Cina con stabilimenti produttivi.

Il totale degli investimenti sostenuti dal Gruppo nel corso del 1° semestre 2016 presso tutte le unità operative è stato pari a € 115.573 migliaia, di cui € 102.232 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 13.341 migliaia in immobilizzazioni immateriali.

POLITICA DI GESTIONE DEI RISCHI

L'efficace gestione dei rischi è un fattore chiave nel mantenimento del valore del Gruppo nel tempo. Al fine di ottimizzare tale valore, il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi di Brembo (SCIR) è conforme ai principi di cui all'art. 7 del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. modificato nel luglio 2015 (di seguito "Codice di Autodisciplina") e, più in generale, alle best practices in ambito nazionale e internazionale.

Tale sistema costituisce l'insieme delle strutture organizzative, delle regole e delle procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo, contribuendo ad una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione e favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, nonché la diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.

Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di definire le linee di indirizzo dello SCIR, in modo che i principali rischi afferenti a Brembo S.p.A. e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa. Esso è consapevole che i processi di controllo non possono fornire assicurazioni assolute circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la prevenzione dei rischi intrinseci all'attività d'impresa; ritiene, tuttavia, che lo SCIR possa ridurre e mitigare la probabilità e l'impatto di eventi di rischio connessi a decisioni errate, errori umani, frodi, violazioni di leggi, regolamenti e procedure aziendali, nonché accadimenti inattesi. Lo SCIR è pertanto soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle 'best practices' esistenti in ambito nazionale e internazionale.

Il Consiglio di Amministrazione ha identificato 1 gli altri principali comitati/funzioni aziendali rilevanti ai fini della gestione dei rischi, definendone i rispettivi compiti e responsabilità nell'ambito dello SCIR. Più in particolare:

  • il Comitato Controllo e Rischi, che ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione su temi connessi al controllo interno e alla gestione dei rischi;
  • l'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, che ha il compito di identificare i principali rischi aziendali, dando esecuzione alle linee guida in tema di gestione dei rischi e verificandone l'adeguatezza;
  • il Comitato Rischi Manageriale, che ha il compito di identificare e ponderare i macro-rischi e di coadiuvare gli attori del sistema per mitigarli;
  • il Risk Manager, che ha il compito di garantire, insieme al management, che i principali rischi afferenti a Brembo e alle sue controllate risultino correttamente identificati, adeguatamente misurati, gestiti, monitorati ed integrati con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici.

Il monitoraggio dei rischi avviene con frequenza almeno mensile tramite riunioni in cui vengono analizzati i risultati, le opportunità e i rischi per tutte le Unità di

1 Si vedano in proposito "Manuale di Corporate Governance", "Modello di Organizzazione Gestione e Controllo", "Schema di Riferimento del Gruppo Brembo relativo alla redazione dei documenti contabili societari", "Linee Guida per il Sistema di Controllo e Gestione dei Rischi" (documenti pubblicati sul sito Internet Brembo nella sezione Investor Relations/Corporate Governance/ Principi e Codici)

Business e le aree geografiche in cui Brembo opera. In tale sede vengono inoltre definite le azioni ritenute necessarie per mitigare gli eventuali rischi. I principi generali di gestione dei rischi e gli organi a cui è affidata l'attività di valutazione e monitoraggio degli stessi sono contenuti nel Manuale di Corporate Governance, nella politica e procedura di gestione del rischio, nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 e nello Schema di riferimento per la redazione dei documenti contabili (ex art. 154 bis del TUF) a cui si fa rinvio.

L'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi dà piena esecuzione alle linee guida sulla gestione dei rischi basate su principi di prevenzione, economicità e miglioramento continuo approvate dal Consiglio di Amministrazione. Al fine di consentire all'organizzazione di identificare e classificare le categorie di rischio su cui concentrare la propria attenzione, Brembo si è dotata di un modello di identificazione e classificazione dei rischi, partendo da classi di rischio suddivise per tipologia, in relazione al livello manageriale o alla funzione aziendale nella quale trovano origine o alla quale spettano il monitoraggio e la gestione.

La funzione Internal Audit verifica in forma sistematica l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso, riferendo i risultati della sua attività al Presidente, al Vice Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato, al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e all'Organismo di Vigilanza di Brembo S.p.A. per gli specifici rischi legati agli adempimenti del D. Lgs. 231/2001 ed annualmente al Consiglio di Amministrazione.

Le famiglie di rischio di primo livello identificate sulla base della nuova politica di gestione dei rischi sono le seguenti:

  • a. Rischi esterni
  • b. Rischi strategici
  • c. Rischi operativi
  • d. Rischi finanziari

Nel seguito si riportano i principali rischi per Brembo, per ciascuna delle famiglie di rischio sopra elencate. L'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi, né in termini di possibile impatto.

Rischi esterni

Rischio paese

In relazione al "footprint" internazionale, Brembo è esposta al rischio paese, comunque mitigato dall'adozione di una politica di diversificazione dei business per prodotto e area geografica, tale da consentire il bilanciamento del rischio a livello di Gruppo.

Inoltre, Brembo monitora costantemente l'evoluzione dei rischi (politico, economico/finanziario e di sicurezza) legati ai paesi il cui contesto politico-economico generale e il regime fiscale potrebbero in futuro rivelarsi instabili, al fine di adottare le eventuali misure atte a mitigarne i potenziali impatti.

Rischi strategici

Innovazione

Brembo è esposta a rischi legati all'evoluzione tecnologica, ossia allo sviluppo di prodotti concorrenti tecnicamente superiori in quanto basati su tecnologie innovative. Al fine di mantenere il vantaggio competitivo Brembo investe ingenti risorse in attività di R&D, svolgendo attività di ricerca applicata e di base, sia su tecnologie esistenti che su quelle di nuova applicazione come, ad esempio, la meccatronica. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione "Attività di Ricerca e Sviluppo" della presente Relazione sulla Gestione. Le innovazioni di prodotto e di processo, utilizzate o di possibile futura applicazione in produzione, sono brevettate per proteggere la leadership tecnologica del Gruppo.

Mercato

Brembo è concentrata sui segmenti Luxury e Premium del settore automotive e, a livello geografico, sviluppa la maggior parte del suo fatturato in mercati maturi (Europa, Nord America e Giappone). Al fine di ridurre il rischio di saturazione dei segmenti/mercati in cui opera, il Gruppo ha avviato da tempo una strategia di diversificazione verso altre aree geografiche e sta progressivamente ampliando la gamma dei suoi prodotti, rivolgendo l'attenzione anche al settore mid premium.

Investimenti

Gli investimenti effettuati in alcuni paesi possono essere influenzati da variazioni sostanziali del quadro normativo locale, da cui potrebbero derivare cambiamenti rispetto alle condizioni economiche esistenti al momento dell'investimento. Per questo, prima di compiere investimenti nei paesi esteri, Brembo valuta attentamente il rischio paese nel breve, medio e lungo periodo. In generale, le attività di M&A sono opportunamente coordinate sotto tutti i profili al fine di mitigare eventuali rischi d'investimento.

Rischi operativi

I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, alla indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, alle condizioni della congiuntura economica internazionale, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei paesi in cui il Gruppo è presente.

Supply Chain

Il rischio relativo alla supply chain si può concretizzare con la volatilità dei prezzi delle materie prime e con la dipendenza da fornitori strategici che, se dovessero interrompere improvvisamente i loro rapporti di fornitura, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere nei tempi previsti gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la Direzione Acquisti individua fornitori alternativi, prevedendo dei sostituti potenziali per le forniture giudicate strategiche (supplier risk management program). Il processo di selezione dei fornitori è stato rafforzato, includendo anche la valutazione della solidità finanziaria degli stessi, aspetto che nell'attuale congiuntura ha assunto un'importanza crescente. Con la diversificazione delle fonti può essere ridotto anche il rischio di aumento dei prezzi, che viene peraltro parzialmente neutralizzato con il trasferimento degli aumenti stessi sui prezzi di vendita.

Business Interruption

Relativamente al rischio legato all'indisponibilità delle sedi produttive e alla continuità operativa delle medesime, è stato rafforzato il processo di mitigazione, con la pianificazione di attività ingegneristiche di 'loss prevention' sulla base degli standard americani NFPA (National Fire Protection Association), finalizzate ad eliminare i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento e ad implementare le protezioni volte a limitarne l'impatto, con il continuo rafforzamento dell'attuale continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.

Qualità Prodotto

Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto, in termini di qualità e sicurezza. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un robusto controllo qualità, con l'istituzione di una funzione worldwide "Assicurazione Qualità Fornitori", appositamente dedicata al controllo qualità componenti non conformi agli standard qualitativi Brembo, e con la continua ottimizzazione della Failure Mode & Effect Analysis (FMEA ).

Ambiente, Sicurezza e Salute

Il Gruppo è inoltre esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:

  • insufficiente tutela della salute e della sicurezza dei collaboratori, che si può manifestare attraverso l'accadimento di gravi infortuni o di malattie professionali;
  • fenomeni di inquinamento ambientale legati, ad esempio, ad emissioni incontrollate, a non adeguato smaltimento di rifiuti o a spandimenti sul terreno di sostanze pericolose;
  • mancato o incompleto rispetto di norme e leggi di settore.

L'eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o amministrativo o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile. Inoltre, in casi particolarmente critici, gli interventi degli enti pubblici preposti al controllo potrebbero determinare interferenze con le normali attività produttive, arrivando potenzialmente sino al fermo delle linee di produzione o alla chiusura del sito produttivo stesso. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all'interno di un Sistema di Gestione (che si rifà alle norme internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 ed è certificato da parte di un ente terzo indipendente), che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro che gli aspetti ambientali.

Brembo pone quindi in essere tutte quelle attività che permettono di tenere sotto controllo e di gestire al meglio questi aspetti, nella più rigorosa osservanza della normativa vigente.

Le attività in essere comprendono, ad esempio, la definizione con revisione annuale di:

  • "Piani di Gestione" per la Sicurezza e Ambiente che stabiliscono gli obiettivi da raggiungere;
  • "Piani di Sorveglianza" che riportano tutte le attività da espletare in quanto previste dalle leggi di settore o da norme interne al Gruppo (eventuali rinnovi di autorizzazioni, controlli periodici, dichiarazioni ai diversi enti pubblici, ecc.);
  • "Piani di Audit" che monitorano l'effettivo grado di applicazione del Sistema e stimolano il miglioramento continuo.

Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti che i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l'applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell'impegno dell'azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.

Le strategie di internazionalizzazione ed in particolare lo sviluppo del "footprint" industriale internazionale hanno inoltre evidenziato la necessità di rafforzare il management operativo in grado di operare localmente e di comunicare efficacemente con le direzioni funzionali di Business Unit e Centrali, al fine di rendere il sistema qualità e la capacità dei processi produttivi sempre più efficienti ed efficaci.

Legal & Compliance

Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all'evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l'evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo.

Per quanto concerne il rischio di compliance sui

temi di Sicurezza dei Lavoratori e Tutela Ambientale, vista la complessità normativa in materia, la presenza di leggi e norme non sempre chiare, i tempi non certi e spesso anche non brevi, per il rilascio di autorizzazioni e licenze, il Gruppo si avvale di una funzione dedicata nell'ambito della Direzione Qualità e Ambiente (vedi rischi operativi - Ambiente, Sicurezze e Salute) finalizzata a gestirne le complessità.

Con riferimento agli altri rischi di compliance, compresi quelli derivanti dall'appartenenza al Segmento Star di Borsa Italiana, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e sugli assetti proprietari disponibile sul sito Internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Investitori, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).

Tra i rischi correlati alla compliance si pone evidenza sul rischio connesso alla responsabilità amministrativa dell'ente, che si articola su tre livelli:

    1. Rischio derivante dal D.Lgs. 231/2001 applicabile a Brembo S.p.A. e alle società italiane del Gruppo e alla possibile risalita della responsabilità alla Capogruppo per reati "231" commessi all'estero;
    1. Rischio derivante dalle norme locali in tema di responsabilità dell'ente ed applicabile a ciascuna società controllata;
    1. Rischio derivante da norme extraterritoriali in tema di responsabilità dell'ente (quali FCPA e Bribery Act) applicabile sia a Brembo S.p.A. che alle sue controllate.

Il rischio ritenuto a livello teorico più significativo per il Gruppo riguarda l'ipotesi di cui al punto 2, per le seguenti ragioni:

  • regolamentazioni diverse per ciascun paese, fondate su sistemi giuridici diversi, spesso complesse e di non facile interpretazione;
  • mancanza negli ordinamenti giuridici esteri di un sistema esimente della responsabilità simile a quello in vigore in Italia;
  • sistemi di informazione/comunicazione non sempre tempestivi da parte delle società controllate verso la Capogruppo;
  • rilevanza strategica di alcuni mercati locali;
  • diversità culturale e possibili criticità nella gestione del personale locale.

La possibile risalita alla Capogruppo per reati commessi all'estero si considera remota in virtù dei criteri di collegamento previsti dal Codice Penale italiano, sebbene a livello teorico sia plausibile ipotizzare che un soggetto apicale/dipendente di Brembo S.p.A. operi all'estero nell'ambito delle mansioni svolte all'interno della Capogruppo, o della controllata straniera. In tema di corruzione verso la Pubblica Amministrazione (PA) il Gruppo Brembo, data la natura del proprio business, non detiene rapporti con la PA, salvo per la gestione di eventuali concessioni (ad es. di tipo edilizio), pertanto le occasioni di rischio-reato sono ritenute remote.

Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l'esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell'evoluzione normativa, attuando quanto segue:

  • mappatura (e periodico aggiornamento) da parte della Direzione Legale e Societario delle normative che prevedono una responsabilità amministrativa per le società, vigenti in tutti i paesi esteri in cui il Gruppo opera;
  • reporting ai Country Committee delle controllate, tramite apposito "Cruscotto", sulle principali tematiche trattate in materia di compliance, governance, legale/contratti e litigation;
  • adozione e implementazione (attraverso sessioni formative) di un sistema di compliance articolato su più livelli:
  • Brembo Corporate & Compliance Tools (come, ad esempio, il Codice Etico, il Codice Antibribery, le procedure gestionali rilevanti ai fini del D.Lgs. 231/2001, le matrici autorizzative, ecc.), con diffusione e applicazione a livello globale, volti a definire le linee guida etiche e di comportamento nella gestione dei rapporti con gli stakeholder, anche in funzione dell'applicazione extraterritoriale di alcune norme quali ad esempio FCPA (USA) e Bribery Act (UK);
  • avvio di specifici programmi di compliance a livello locale, al fine di verificare l'adeguatezza delle misure volte a prevenire la commissione di illeciti;
  • Brembo Compliance Guidelines e Policy/Procedure di Gruppo emesse dalla Capogruppo con diffusione e applicazione a livello globale;
  • Modello 231 predisposto dalla Capogruppo ex D.Lgs. 231/2001 da cui sono state estratte le Brembo Compliance Guidelines diffuse a tutto il

Gruppo e ritenuto dal management adeguato ed efficace nella prevenzione dei reati.

Relativamente al contenzioso, la Direzione Legale e Societario monitora periodicamente l'andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo all'uopo le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici ad essi correlati vengono effettuati gli opportuni accertamenti o svalutazioni a cura della Direzione Amministrazione e Finanza.

Planning and Reporting

Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, nonché la qualità, la tempestività e la raffrontabilità dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato nella quasi totalità delle società del Gruppo, lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning).

Rischi finanziari

Nell'esercizio della sua attività, il Gruppo Brembo è esposto a diversi rischi finanziari (financial risk) tra cui il rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito. La gestione di tali rischi spetta all'area Tesoreria e Credito della Capogruppo che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta tutte le principali operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Rischio di mercato

• Gestione del rischio dei tassi d'interesse

L'indebitamento finanziario del Gruppo è in prevalenza regolato da tassi d'interesse variabili ed è pertanto esposto al rischio della loro fluttuazione. Per ridurre almeno in parte tale rischio il Gruppo ha stipulato alcuni contratti di finanziamento a tasso fisso a medio-lungo termine che rappresentano circa il 15,91% della posizione finanziaria lorda.

L'obiettivo perseguito è rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili. La Tesoreria di Gruppo monitora costantemente l'andamento dei tassi al fine di valutare preventivamente l'eventuale necessità di interventi di modifica della struttura dell'indebitamento finanziario.

• Gestione del rischio di cambio

Operando sui mercati internazionali, Brembo è esposta al rischio di cambio. Su questo fronte, il Gruppo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie e si limita a coprire le posizioni nette in valuta utilizzando, in particolare, finanziamenti in valuta a breve termine. Come strumenti finanziari di copertura vengono inoltre utilizzati, qualora ne ricorrano le opportunità, i contratti forward (acquisti e vendite a termine), attraverso i quali viene coperta l'eventuale eccedenza fra posizioni creditorie e debitorie. Questa scelta garantisce una riduzione dell'esposizione al rischio di cambio.

Rischio di commodities

Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nel 1° semestre 2016 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata alll'andamento prezzi delle materie prime.

Rischio di liquidità

Tale rischio si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo; per minimizzarlo, l'area Tesoreria e Credito pone in essere le seguenti principali attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre tempestivamente in essere le eventuali azioni necessarie (reperimento di linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc.);
  • ottenimento di adeguate linee di credito;
  • ottimizzazione della liquidità, dove è fattibile, tramite strutture di cash pooling;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto rispetto agli investimenti effettuati;
  • corretta ripartizione fra indebitamento a breve termine e a medio-lungo termine.

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; detto rischio è identificato con riguardo, in particolare, ai crediti commerciali. In tal senso si sottolinea che le controparti con le quali Brembo ha rapporti commerciali sono principalmente primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato. Il contesto macroeconomico attuale ha reso sempre più importante il continuo monitoraggio del credito, per cercare di anticipare situazioni di rischio di insolvenza e di ritardo nel rispetto dei termini di pagamento.

Processo di gestione del rischio: risk financing

Al fine di minimizzare la volatilità e l'impatto finanziario di un eventuale evento dannoso, nell'ambito della politica di gestione dei rischi Brembo ha predisposto, come passo successivo alle sopraccitate azioni di mitigazione, il trasferimento dei rischi residui al mercato assicurativo, sempreché assicurabili.

Nel corso degli anni, le mutate esigenze di Brembo hanno comportato un'importante e specifica personalizzazione delle coperture assicurative, che sono state ottimizzate con l'obiettivo di ridurre fortemente l'esposizione, con particolare attenzione ai possibili danni derivanti dalla realizzazione e dalla commercializzazione dei prodotti. Questa tematica è stata sviluppata mediante un'attività di risk management finalizzata ad individuare ed analizzare le maggiori criticità quali, ad esempio, i rischi connessi a paesi contraddistinti da una legislazione particolarmente penalizzante nei confronti delle aziende produttrici di beni di consumo.

Tutte le società del Gruppo Brembo sono oggi assicurate contro i principali rischi ritenuti strategici quali: Property 'all risks', responsabilità civile terzi, responsabilità civile prodotti, ritiro prodotti. Altre coperture assicurative sono state stipulate localmente, a tutela di specifiche esigenze dettate dalle legislazioni locali o da contratti collettivi di lavoro e/o da accordi o regolamenti aziendali.

L'attività di analisi e trasferimento assicurativo dei rischi gravanti sul Gruppo è svolta in collaborazione con un broker assicurativo, il quale supporta tale attività tramite la propria organizzazione internazionale, occupandosi inoltre della compliance e della gestione dei programmi assicurativi del Gruppo a livello mondiale.

RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE

Nel corso del 1° semestre 2016 sono state poste in essere modifiche organizzative atte a garantire l'innovazione dei processi e la sostenibilità del sistema organizzativo, garantendo un costante equilibrio tra le tre principali dimensioni aziendali (business, funzioni, geografie) al fine di assicurare la migliore gestione del Gruppo.

Per quanto concerne le Direzioni Centrali, alla luce del contesto di business competitivo in cui Brembo opera, della complessità industriale assunta dal Gruppo e della crescente necessità di garantire il costante miglioramento dell'efficienza dei processi produttivi a livello globale e di dare nuovo impulso all'innovazione di tecnologie e processi industriali, è stato creato il nuovo ruolo di Chief Manufacturing Officer. Tale ruolo è a diretto riporto del CEO ed ha funzione di indirizzo, guida e controllo sulle aree Operations e Ottimizzazione, mantenendo una responsabilità condivisa con i Direttori di Divisione/BU sulla prima area ed una responsabilità primaria ed esclusiva sulla seconda. Inoltre, alla luce degli sfidanti obiettivi di crescita organica e non organica fissati dall'azienda e in coerenza con i piani strategici e le attività di sviluppo delle Divisioni e delle Business Unit, è stato deciso di modificare la collocazione organizzativa della Direzione Business Development & Marketing ponendola a riporto del Vice Presidente Esecutivo, nonché di ampliarne l'attuale perimetro attraverso la creazione di una area Merger & Acquisition.

Per quanto riguarda le aree di business, nella Business Unit Moto è cambiato il vertice dello stabilimento di Curno.

In merito alle società del Gruppo, in Cina è stata rivista la struttura organizzativa dell'area tecnica con la creazione di un ruolo di China Technical Center Manager, che sovrintende le funzioni di progettazione, ingegneria di progetto e testing. Sempre in quest'area è stato creato il nuovo ruolo di APAC Aftermarket Director con responsabilità diretta su tutte le attività Aftermarket della regione Asia-Pacific e del sito di Qingdao.

Nel corso del 1° semestre 2016 si è lavorato per rinnovare, come di consueto, l'offerta formativa e di sviluppo, al fine di renderla sempre più in grado di anticipare quanto richiesto dal business.

In questo quadro generale è importante segnalare che tutta la prima linea organizzativa di Brembo è stata direttamente coinvolta in un percorso di formazione e sviluppo costruito intorno a una strutturata riflessione sulla leadership e, in particolare, sul modello dell'Enterprise Leadership che integra, rafforzandolo, il profilo di competenze dei manager Brembo di oggi e di domani.

Cruciale per la formazione manageriale Brembo 2016 è, inoltre, il percorso di sviluppo per gli Executive di nuova nomina o di nuovo ingresso nel Gruppo. Giunto alla sua XII edizione "Leaders in Action", iniziato nel mese di maggio, è stato pensato e progettato per offrire ai manager Brembo profonde competenze strategiche, economico-finanziarie, di leadership e business planning, rendendoli sempre più capaci di cogliere le sfide del mercato e di prendere decisioni in contesti multiculturali complessi ed in continua evoluzione. L'acquisizione di competenze ispirate al modello Enterprise Leadership completa gli orizzonti delle risorse provenienti da diversi paesi che, parallelamente alle più tradizionali giornate d'aula, si cimenteranno in progetti di business reali, particolarmente sfidanti e di forte interesse per Brembo, che verranno presentati al Top Management nel mese di ottobre a conclusione del percorso formativo.

Quanto alla formazione manageriale "a catalogo", si conferma l'interesse e l'utilità dei percorsi Finance per non specialisti, in tutti i relativi livelli di offerta. L'efficacia relazionale e la comunicazione in pubblico si confermano ugualmente come soluzioni molto richieste e di gran successo del catalogo Brembo. La scuola di lingue registra sempre una partecipazione elevata e, per il primo anno, ha evidenziato un incremento dei fabbisogni di lingua tedesca.

Anche la formazione tecnico-specialistica ha ampliato la propria gamma di corsi dedicandosi particolarmente, in questa prima parte dell'anno, alle competenze in ambito "safety" specifiche per la meccatronica, con percorsi formativi differenziati in base a ruoli, professionalità e responsabilità in area R&D. Interessante anche la variazione sul tema Catia, software per la progettazione in 3D, che si arricchisce di nuove potenzialità e dei relativi percorsi formativi. Sempre frequentata e arricchita con continui upgrade l'R&D Academy, scuola interna di progettazione, gestita da docenti Brembo che si alternano in un virtuoso mix di docenze e testimonianze.

Per quanto riguarda la formazione a livello globale, si segnalano in particolare due interessanti progetti attualmente in fase di definizione e customizzazione dei contenuti: il percorso di formazione su due livelli per i capi che, innanzitutto in Polonia, vedrà in aula i neocapi che apprenderanno tecniche e strumenti per la gestione dei collaboratori, e il GPS (quotatura ISO dei disegni) che verrà erogato ai disegnatori-progettisti indiani. Entrambi i corsi verranno successivamente portati anche negli altri siti del Gruppo.

Per quanto riguarda lo Sviluppo, merita un cenno lo strumento e il processo di gestione della prestazione BYR (Brembo Yearly Review) che è alla base di un processo globale di Talent Management e Succession Planning sempre più efficace, rigoroso e basato su elementi oggettivi di valutazione delle prestazioni. Ai consueti e ormai consolidati processi di sviluppo si è aggiunto, a inizio 2016, un importante processo di sistematizzazione delle competenze tecniche in area manufacturing, che costituirà la base per una mappatura della relativa copertura nei vari stabilimenti.

In sintesi, le iniziative formative del 1° semestre 2016 sono state 365, per un totale di 201 corsi e 25.989 ore di formazione erogate, coinvolgendo 2.193 partecipanti.

AMBIENTE, SICUREZZA E SALUTE

Uno dei capisaldi del progetto di sostenibilità ambientale che Brembo sta sviluppando è la misurazione e mitigazione del proprio impatto ambientale, con particolare riferimento alle emissioni di gas a effetto serra (in particolare anidride carbonica o CO2 ).

Come per il quinquennio precedente, anche nel 2016 Brembo ha volontariamente aderito all'iniziativa proposta da CDP (Carbon Disclosure Project), organizzazione indipendente e no profit che opera a livello internazionale per prevenire il riscaldamento globale e favorire un uso sostenibile delle risorse naturali. All'interno di tale progetto diverse ed importanti sono le novità introdotte per il corrente anno.

Anzitutto, dopo aver inserito gradualmente negli anni nuovi siti nell'attività di monitoraggio e rendicontazione (erano 9 nel 2015), quest'anno l'attività è stata estesa a tutti i 27 siti produttivi del Gruppo. Ciò ha permesso di avere un quadro completo non solo delle emissioni di CO2 , ma anche delle azioni di mitigazione volte a ridurre l'impatto ambientale realizzate dai siti nel corso del 1° semestre. Infatti, sono oltre 20 i progetti significativi portati a termine, che hanno consentito di ridurre in modo significativo l'emissione di gas serra.

Altra novità per l'anno in corso è la partecipazione, sempre in forma volontaria, all'iniziativa promossa ancora da CDP in merito alle risorse idriche. Come per le emissioni di gas a effetto serra, Brembo ha rendicontato, per tutti i siti del Gruppo, i consumi annuali di acqua ed i relativi utilizzi: acque civili, industriali, per raffreddamento impianti, ecc.

Per entrambe le iniziative è stato predisposto un report di sintesi, che Brembo ha inviato a CDP alla fine del 1° semestre 2016.

Relativamente alla sicurezza sul lavoro, nella prima parte del 2016 si è registrata una significativa riduzione dell'indice di gravità degli infortuni rispetto ai dati consuntivati negli anni precedenti. L'aspetto che ha inciso maggiormente su questo risultato è la diminuzione del numero degli incidenti accaduti: l'indicatore

specifico che monitora questo aspetto (indice di frequenza) ha evidenziato una significativa diminuzione rispetto agli anni scorsi, avendo consuntivato meno di un infortunio ogni cento dipendenti considerati.

Questi risultati sono, con buona probabilità, da ricondursi anche alle azioni implementate nel 2015 e proseguite nell'anno in corso. Infatti, si stanno dimostrando assai efficaci sia lo strumento adottato per migliorare il processo di reazione a seguito di accadimento di un incidente, sia la condivisione tra i vari siti del Gruppo delle cause che hanno determinato incidenti. La rapida diffusione di queste informazioni consente ai siti di agire preventivamente per eliminare le cause che hanno determinato incidenti o near miss.

È in corso anche un'attività di affinamento del software che gestisce l'analisi degli eventi e l'individuazione delle azioni di miglioramento e che supporta i siti nel:

  • guidare il processo di analisi dell'evento e di individuazione delle cause radice;
  • raccogliere e strutturare le informazioni in un database univoco;
  • condividere le informazioni raccolte con tutti i siti del Gruppo;
  • interagire direttamente con gli utenti della piattaforma nel caso sorga la necessità di avere maggiori informazioni o dati di maggior dettaglio relativamente ad un evento accaduto.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento Consob adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, Brembo S.p.A. ha adottato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate. Tale procedura è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. nella riunione del 12 novembre 2010 previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, che svolge anche la funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate in quanto in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni regolamentari sopra citate. La procedura si pone l'obiettivo di assicurare la piena trasparenza e la correttezza delle Operazioni compiute con Parti Correlate ed è pubblicata sul sito internet della società nella sezione Corporate Governance.

Nel 2013 il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, ha stabilito all'unanimità di non procedere a modifiche della Procedura Parti Correlate di Brembo S.p.A. anche alla luce dell'efficacia dimostrata nella prassi applicativa ed in quanto già oggetto di revisione nei precedenti esercizi, ritenendo quindi già assolti i contenuti della raccomandazione e gli auspici della Consob in merito alla prima revisione della procedura.

Nel rimandare al punto 32 delle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato, che commenta in maniera estesa i rapporti intercorsi con le Parti Correlate, si segnala che nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni atipiche o inusuali con tali parti e che le transazioni commerciali con Parti Correlate, anche al di fuori delle società del Gruppo, sono avvenute a condizioni rispondenti al valore normale di mercato. Le operazioni di finanziamento intercorse nel corso dell'esercizio con Parti Correlate sono evidenziate anch'esse al punto 32 delle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

ALTRE INFORMAZIONI

Fatti significativi avvenuti nel semestre

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 21 aprile 2016 ha approvato il Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 103.313 migliaia come segue:

  • agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di € 0,8 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie;
  • alla riserva ex art. 6 c. 2 D.Lgs. 38/2005 € 277 migliaia;
  • riportato a nuovo il rimanente

Il 28 settembre 2015 Brembo S.p.A. ha siglato un accordo che prevede l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. L'accordo prevede che il restante 34% del capitale sociale continuerà ad essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità della città di Langfang.

Il 19 maggio 2016 ha avuto luogo il closing dell'operazione di acquisto, in seguito all'ottenimento delle previste autorizzazioni da parte dell'antitrust, del socio pubblico, del MOF COM (Ministero del Commercio) e dell'AI C (Administration for Industry and Commerce).

Il prezzo dell'operazione è stato pari a Cny 580.060 migliaia, equivalenti a circa € 79,6 milioni.

Piani di acquisto e vendita di azioni proprie

L'Assemblea degli Azionisti del 21 aprile 2016 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:

  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • eseguire, coerentemente con le linee strategiche della società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto o disposizione;
  • acquistare azioni proprie in un'ottica di investimento a medio e lungo termine.

Il numero massimo di azioni acquistabili è di 1.600.000 che, sommato alle 1.747.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 2,616% del capitale sociale, rappresenta il 5,01% del capitale sociale della Società. Il prezzo minimo e massimo d'acquisto è rispettivamente € 0,52 (cinquantadue centesimi di euro) e € 60,00 (sessanta euro), per un esborso massimo previsto di € 96.000.000. L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.

Nel corso del 1° semestre non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.

Società controllate costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea – Obblighi di cui agli articoli 36 e 39 del Regolamento Mercati

In adempimento a quanto previsto dagli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successivamente modificato con delibera n. 16530 del 25 giugno 2008), il Gruppo Brembo ha individuato 6 società controllate, con sede in 4 paesi non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi del comma 2 del citato art. 36 e che pertanto rientrano nel perimetro di applicazione della norma.

Con riferimento a quanto sopra, si ritiene che i sistemi amministrativo-contabili e di reporting attualmente in essere nel Gruppo Brembo risultino idonei a far pervenire regolarmente alla Direzione e al Revisore della Capogruppo i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato.

Per le società rientranti nel perimetro, la Capogruppo Brembo S.p.A. già dispone in via continuativa di copia dello Statuto, della composizione e della specifica dei poteri degli Organi Sociali.

Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi (Regime di opt-out)

La Società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL SEMESTRE

Non si segnalano fatti significativi intervenuti dopo la chiusura del semestre e fino alla data del 28 luglio 2016.

Prevedibile evoluzione della gestione

Il portafoglio ordini conferma una buona crescita dei ricavi anche per la seconda parte dell'anno e ci permette di guardare ai prossimi mesi con cauto ottimismo.

Ricordiamo inoltre che nella seconda parte dell'anno si manifesteranno i costi di avvio dei nuovi siti produttivi negli USA e in Messico.

Stezzano, 28 luglio 2016

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei

NOTA SULL'AND AMEN TO DE L TITOLO DI BREM BO S.P.A.

Il titolo Brembo ha chiuso il 1° semestre 2016 a € 49,41, segnando una crescita del 12,68% rispetto ad inizio anno. Il titolo ha registrato un minimo di periodo l'8 febbraio a € 32,78 ed un massimo a € 53,95 il 7 giugno.

Nel corso del semestre l'andamento del titolo Brembo è risultato migliore rispetto a tutti i principali indici di riferimento: infatti, l'indice FTSE MIB ha chiuso in ribasso del 21,88%, l'indice italiano del segmento Star in ribasso dell'8,25% e l'indice europeo Euro Stoxx Total Market Value Small in ribasso dell'8,64%. II titolo Brembo ha inoltre avuto una performance molto superiore anche all'indice della Componentistica Automobilista Europea (BBG EMEA Automobiles Parts), che ha chiuso il semestre in ribasso del 10,78%.

L'andamento dei mercati nel 1° semestre 2016 è stato estremamente negativo a causa dei timori sulla crisi delle banche europee, che hanno indotto molti investitori ad alleggerire i loro portafogli.

Successivamente al 30 giugno la quotazione del titolo Brembo ha subito dapprima un lieve ribasso per poi recuperare e chiudere al 27 luglio ad un prezzo di € 51,20.

La tabella che segue riporta i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A. al 30 giugno 2016, confrontati con quelli al 31 dicembre 2015:

30.06.2016 31.12.2015
Capitale sociale (euro) 34.727.914 34.727.914
N. azioni ordinarie 66.784.450 66.784.450
Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) 256.414.212 206.149.731
Utile netto del periodo (euro) 106.434.033 103.312.837
Prezzo di Borsa (euro)
Minimo 32,780 26,420
Massimo 53,950 44,960
Fine periodo 49,410 44,680
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro)
Minimo 2.189 1.764
Massimo 3.603 3.003
Fine periodo 3.300 2.984
Dividendo lordo unitario N/A 0,8 (*)

(*) deliberato nell'Assemblea degli Azionisti del 21 aprile 2016.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti si invita a visitare il Sito Internet di Brembo: www.brembo.com – sezione Investitori. Investor Relator: Matteo Tiraboschi.

Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016

Opera ispirata a Salvador Dalì, Surrealismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.

Prospetti contabili consolidati al 30 giugno 2016

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

ATTIVO

56

di cui con parti di cui con parti
(in migliaia di euro) Note 30.06.2016 correlate 31.12.2015 correlate Variazione
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 1 662.615 589.777 72.838
Costi di sviluppo 2 44.241 40.843 3.398
Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita 2 92.532 43.946 48.586
Altre attività immateriali 2 46.706 14.502 32.204
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 3 27.912 24.999 2.913
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese
e strumenti finanziari derivati)
4 7.665 5.712 11.631 9.710 (3.966)
Crediti e altre attività non correnti 5 4.586 5.116 (530)
Imposte anticipate 6 56.716 55.552 1.164
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 942.973 786.366 156.607
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 7 271.079 247.661 23.418
Crediti commerciali 8 397.502 4.046 311.217 3.302 86.285
Altri crediti e attività correnti 9 41.214 64 36.386 4.828
Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 10 1.346 814 532
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 187.986 9.575 202.104 14.405 (14.118)
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 899.127 798.182 100.945
TOTALE ATTIVO 1.842.100 1.584.548 257.552

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

(in migliaia di euro) Note 30.06.2016 di cui con parti
correlate
31.12.2015 di cui con parti
correlate
Variazione
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 12 34.728 34.728 0
Altre riserve 12 148.221 137.250 10.971
Utili / (perdite) portati a nuovo 12 425.651 325.912 99.739
Risultato netto di periodo 12 127.079 183.962 (56.883)
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 735.679 681.852 53.827
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 20.385 5.695 14.690
TOTALE PATRIMONIO NETTO 756.064 687.547 68.517
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche non correnti 13 229.469 1.261 211.886 1.796 17.583
Altre passività finanziarie non correnti
e strumenti finanziari derivati
13 2.993 3.263 (270)
Altre passività non correnti 14 4.292 1.068 1.026 3.266
Fondi per rischi e oneri non correnti 15 17.294 15.294 2.000
Fondi per benefici ai dipendenti 16 31.471 5.279 30.334 7.627 1.137
Imposte differite 6 18.579 13.001 5.578
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 304.098 274.804 29.294
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti verso banche correnti 13 212.645 61.544 147.398 16.878 65.247
Altre passività finanziarie correnti
e strumenti finanziari derivati
13 3.657 1.059 2.598
Debiti commerciali 17 430.277 13.943 349.941 9.740 80.336
Debiti tributari 18 21.965 14.052 7.913
Fondi per rischi e oneri correnti 15 2.315 2.830 (515)
Altre passività correnti 19 111.079 1.964 106.917 11.980 4.162
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 781.938 622.197 159.741
TOTALE PASSIVO 1.086.036 897.001 189.035
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 1.842.100 1.584.548 257.552

Conto economico consolidato

58

(in migliaia di euro) Note 30.06.2016 di cui con parti
correlate
30.06.2015 di cui con parti
correlate
Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 20 1.146.838 3.386 1.038.902 3.078 107.936
Altri ricavi e proventi 21 15.555 1.651 5.552 1.698 10.003
Costi per progetti interni capitalizzati 22 8.292 6.114 2.178
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci 23 (574.293) (43.783) (530.382) (34.961) (43.911)
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 24 5.887 3.887 2.000
Altri costi operativi 25 (183.572) (2.959) (167.586) (3.054) (15.986)
Costi per il personale 26 (192.206) (2.800) (181.536) (2.548) (10.670)
MARGINE OPERATIVO LORDO 226.501 174.951 51.550
Ammortamenti e svalutazioni 27 (53.162) (53.640) 478
MARGINE OPERATIVO NETTO 173.339 121.311 52.028
Proventi finanziari 28 13.463 44.455 (30.992)
Oneri finanziari 28 (20.810) (47.927) 27.117
Proventi (oneri) finanziari netti 28 (7.347) (316) (3.472) (290) (3.875)
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 29 26 5 21
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 166.018 117.844 48.174
Imposte 30 (38.550) (27.322) (11.228)
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 127.468 90.522 36.946
Interessi di terzi (389) (1.553) 1.164
RISULTATO NETTO DI PERIODO 127.079 88.969 38.110
RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) 31 1,95 1,37

Conto economico consolidato complessivo

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015 Variazione
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 127.468 90.522 36.946
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti 3 (808) 811
Effetto fiscale 81 96 (15)
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo alle imprese
valutate con il metodo del patrimonio netto
0 (4) 4
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo
84 (716) 800
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati 0 43 (43)
Effetto fiscale 0 (12) 12
Variazione della riserva di conversione (21.480) 22.876 (44.356)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo (21.480) 22.907 (44.387)
RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO 106.072 112.713 (6.641)
Quota di pertinenza:
- di terzi 215 1.546 (1.331)
- del Gruppo 105.857 111.167 (5.310)

Rendiconto finanziario consolidato

60

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO 111.817 99.347
Risultato prima delle imposte 166.018 117.844
Ammortamenti/Svalutazioni 53.162 53.640
Plusvalenze/Minusvalenze (706) (347)
Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti (2.913) 3.133
Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale 386 394
Accantonamenti a fondi relativi al personale 398 448
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi 15.681 17.260
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 232.026 192.372
Imposte correnti pagate (37.036) (34.197)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (1.107) (1.530)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze (25.106) (39.817)
attività finanziarie (27) (479)
crediti commerciali (65.457) (77.484)
crediti verso altri e altre attività 1.544 7.546
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
debiti commerciali 55.800 57.215
debiti verso altri e altre passività (14.349) 3.906
Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante (905) 6.149
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 145.383 113.681
(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Investimenti in immobilizzazioni:
immateriali (13.341) (9.742)
materiali (102.232) (54.309)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni 3.068 1.000
Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società controllate, al netto delle relative
disponibilità liquide
(68.670) 9.080
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (181.175) (53.971)
Dividendi pagati nel periodo (52.030) (39.022)
Variazione di fair value di strumenti derivati (394) (708)
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 50.000 4.843
Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine (36.930) (69.258)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (39.354) (104.145)
Flusso monetario complessivo (75.146) (44.435)
Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (7.123) 1.003
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO 29.548 55.915

Variazioni di patrimonio netto consolidato

(in migliaia di euro) Capitale sociale Altre riserve Riserva di Hedging (*) Utili / (perdite)
portati a nuovo
Saldo al 1° gennaio 2015 34.728 109.319 (50) 257.922
Destinazione risultato esercizio precedente 357 76.667
Pagamento dividendi
Operazione cessione Belt & Buckle S.r.o. e Sabelt S.p.A. 1.129
Acquisto azioni proprie relativo alle imprese valutate
con il metodo del patrimonio netto
(30)
Riclassifiche (**) 10.997 (10.997)
Componenti del risultato complessivo:
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti (712)
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti
relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
(4)
Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge)
di strumenti finanziari derivati (*)
31
Variazione della riserva di conversione 22.883
Risultato netto del periodo
Saldo al 30 giugno 2015 34.728 143.556 (19) 323.975
Saldo al 1° gennaio 2016 34.728 137.250 0 325.912
Destinazione risultato esercizio precedente 277 131.655
Pagamento dividendi
Operazione acquisizione Asimco Meilian Braking Systems
(Langfang) Co. Ltd.
Riclassifiche (**) 32.000 (32.000)
Componenti del risultato complessivo:
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti 84
Variazione della riserva di conversione (21.306)
Risultato netto del periodo
Saldo al 30 giugno 2016 34.728 148.221 0 425.651

(*) riserva di Hedging al netto del relativo effetto fiscale.

62

(**) vincolo di parte degli utili portati a nuovo nella Riserva azioni proprie a seguito delle delibere assembleari per acquisto ulteriori azioni proprie.

Patrimonio Netto Capitale e riserve Patrimonio Netto Risultato netto
Patrimonio Netto di terzi di terzi Risultato di terzi di Gruppo di periodo
536.330 5.357 5.727 (370) 530.973 129.054
0 (370) 370 0 (77.024)
(52.030) 0 (52.030) (52.030)
(374) (1.503) (1.503) 1.129
(30) 0 (30)
0 0
(712) 0 (712)
0 (4)
0 31
22.876 (7) (7) 22.883
90.522 1.553 1.553 88.969 88.969
596.609 5.400 3.847 1.553 591.209 88.969
687.547 5.695 3.852 1.843 681.852 183.962
0 1.843 (1.843) 0 (131.932)
(52.030) 0 (52.030) (52.030)
14.475 14.475 14.475 0
0 0
0 84
(21.480) (174) (174) (21.306)
127.468 389 389 127.079 127.079
756.064 20.385 19.996 389 735.679 127.079

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2016

Attività di Brembo

Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, il Gruppo Brembo svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.

La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.

La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.

Forma e contenuto del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016

Introduzione

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 è stato redatto ai sensi dell'articolo 154-ter del D.Lgs 58/98, nonché delle disposizioni Consob in materia e secondo quanto previsto dallo IAS 34-Bilanci intermedi, ed è oggetto di revisione contabile limitata secondo i criteri raccomandati dalla Consob. In particolare al 30 giugno 2016 è stato redatto in forma sintetica e non riporta tutte le informazioni e le note richieste per il Bilancio consolidato annuale e deve essere pertanto letto unitamente al Bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS; lo stesso comprende la situazione al 30 giugno 2016 di Brembo S.p.A., società Capogruppo, e quella delle società delle quali Brembo S.p.A. detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10.

In data 28 luglio 2016, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio consolidato semestrale abbreviato e disposto che lo stesso sia messo a disposizione del pubblico e di Consob, con le modalità e nei termini previsti dalle disposizioni normative e dai regolamenti vigenti.

Criteri di redazione e presentazione

I principi contabili, i principi di consolidamento, e i criteri di valutazione adottati per a redazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato sono conformi a quelli utilizzati nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, a cui si fa esplicito rimando, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2016 illustrati nel seguito.

Questi nuovi principi e modifiche, che si applichino per la prima volta nel 2016, non hanno avuto un impatto significativo sul Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo.

Modifiche allo IFRS 11 Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto

Le modifiche all'IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l'acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto debba applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell'acquisizione di un ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un'esclusione dallo scopo dell'IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l'entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul Gruppo in quanto nel periodo in esame non vi sono state acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto.

Modifiche allo IAS 16 ed allo IAS 38 Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili

Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e nello IAS 38 Immobilizzazioni immateriali secondo cui i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l'attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l'utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l'ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul Gruppo poiché non utilizza metodi basati sui ricavi per l'ammortamento delle proprie attività non correnti.

Piano annuale di miglioramento 2012 – 2014

Questi miglioramenti sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2016 e comprendono:

  • IFRS 5 Attività non correnti possedute per la rivendita e attività operative cessate
  • IFRS 7 Strumenti finanziari: informativa
  • IAS 19 Benefici per i dipendenti

Modifiche allo IAS 27 Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato

Le modifiche consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidono di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente, mentre in caso di prima adozione degli IFRS, la modifica dovrà essere applicata dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 1 Iniziativa di informativa

Le modifiche allo IAS 1 chiariscono alcuni dei requisiti dello IAS 1 già esistenti. In particolare:

  • il requisito della materialità nello IAS 1;
  • la possibilità di disaggregare le linee specifiche nei prospetti dell'utile/(perdita) d'esercizio o delle altre componenti di conto economico complessivo o nel prospetto della posizione finanziaria;
  • la flessibilità con cui l'entità presenta le note al bilancio
  • la quota delle altre componenti di conto economico complessivo relativa alle collegate e joint venture contabilizzate utilizzando il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in un'unica riga, e classificata tra quelle voci che non saranno successivamente riclassificate a conto economico.

Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul Gruppo.

Nella tabella di seguito rappresentata sono infine indicate le altre modifiche a esistenti principi contabili e interpretazioni, ovvero specifiche previsioni contenute nei principi e nelle interpretazioni approvati dallo IASB, con indicazione di quelli omologati o non omologati dall'Unione Europea alla data di preparazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato:

Descrizione Omologato alla data
del presente bilancio
Data di efficacia
prevista del principio
IFRS 9 Financial Instruments NO 1 gennaio 2018
IFRS 14 Regulatory deferral accounts NO 1 gennaio 2016
IFRS 15 Revenue from contracts with customers and Clarifications issued in April 2016 NO 1 gennaio 2018
IFRS 16 Leases NO 1 gennaio 2019
Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS
28: Applying the consolidation
exception (issued in December 2014)
NO 1 gennaio 2016
Amendments to IFRS 10 and IAS
28: Sale or Contribution of Assets between
an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014)
NO N on definita
Amendments to IAS
12: Recognition of deferred tax assets for unrealized Losses
(issued in January 2016)
NO 1 gennaio 2017
Amendments to IAS
7: Disclosure Initiative (issued in January 2016)
NO 1 gennaio 2017
Amendments to IFRS 2: Classification and measurement of Share-based
payment transactions (issued in June 2016)
NO 1 gennaio 2018

Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato redatto sulla base delle situazioni semestrali al 30 giugno 2016, predisposte dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società consolidate.

I dati contenuti nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato non presentano per tipicità del business effetti di stagionalità o ciclicità significativi rispetto ai valori dell'intero esercizio.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è presentato nella valuta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A. e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili richiede che la direzione aziendale utilizzi stime che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.

Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la recuperabilità delle attività fiscali differite, le riduzioni di valore di attività non finanziarie, i benefici ai dipendenti e gli impegni per leasing operativi. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore. Le valutazioni attuariali necessarie per la determinazione dei fondi per benefici ai dipendenti vengono elaborate in modo puntuale in occasione della predisposizione del bilancio annuale ed in forma semplificata per la predisposizione della presente Relazione finanziaria semestrale.

Area di consolidamento

L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento, delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto, comprensivo delle informazioni riguardanti la loro sede legale e la percentuale di capitale posseduto, è riportato nella nota 34 delle presenti Note illustrative.

Rispetto al 1° semestre 2015, sono intervenute le seguenti operazioni societarie:

  • Il 28 settembre 2015 Brembo S.p.A. ha siglato un accordo che prevede l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. L'accordo prevede che il restante 34% del capitale sociale continuerà ad essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità della città di Langfang. Il 19 maggio 2016 ha avuto luogo il closing dell'operazione di acquisto, in seguito all'ottenimento delle previste autorizzazioni da parte dell'antitrust, del socio pubblico, del MOFCOM (Ministero del Commercio) e dell'AIC (Administration for Industry and Commerce). Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato incorpora il risultato di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. a partire dal 1° maggio 2016, giorno convenzionalmente designato come data di acquisizione ai soli fini contabili, non essendo presenti variazioni significative tra questa data e quella di acquisizione effettiva ed essendo disponibile una situazione contabile a tale data.
  • In data 8 aprile 2016 è stata costituita la nuova società Brembo (Nanjing) Automobile Components Co. Ltd. con sede a Nanchino. La società, partecipata al 100% da Brembo S.p.A., si occuperà, a regime, di fusione, lavorazione e assemblaggio di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione delle situazioni contabili semestrali espresse in valuta diversa da quella funzionale (euro):

Euro contro Valuta Al 30.06.2016 Medio
giugno 2016
Al 30.06.2015 Medio
giugno 2015
Dollaro statunitense 1,110200 1,115524 1,118900 1,115846
Yen giapponese 114,050000 124,501482 137,010000 134,164682
Corona svedese 9,424200 9,301521 9,215000 9,342156
Zloty polacco 4,436200 4,368603 4,191100 4,139666
Corona ceca 27,131000 27,039439 27,253000 27,504127
Peso messicano 20,634700 20,159948 17,533200 16,886100
Sterlina britannica 0,826500 0,778492 0,711400 0,732345
Real brasiliano 3,589800 4,134917 3,469900 3,307643
Rupia indiana 74,960300 74,977623 71,187300 70,122366
Peso argentino 16,580200 15,989620 10,165300 9,838874
Renminbi cinese 7,375500 7,293654 6,936600 6,941100
Rublo russo 71,520000 78,412222 62,355000 64,602375

Gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo Brembo è esposto al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari. Per la descrizione di ogni tipologia di rischio si fa rimando al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, non essendo intercorse variazioni significative in merito nel periodo.

La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Valutazione del fair value

A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:

a) la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:

30.06.2016 31.12.2015
(in migliaia di euro) livello 1 livello 2 livello 3 livello 1 livello 2 livello 3
Attività (passività) finanziarie valutate al fair value
Contratti a termine in valuta 0 (32) 0 0 0 0
Interest rate swap 0 0 0 0 0 0
Derivato incorporato 0 0 1.290 0 0 864
Totale attività (passività) finanziarie valutate al fair value 0 (32) 1.290 0 0 864
Attività (passività) per le quali viene indicato il fair value
Debiti verso banche correnti e non correnti 0 (278.865) 0 0 (256.898) 0
Altre passività finanziarie correnti e non correnti 0 (4.001) 0 0 (4.307) 0
Totale attività (passività) per le quali viene
indicato il fair value 0 (282.866) 0 0 (261.205) 0

b) una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:

Valore contabile Fair value
(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015 30.06.2016 31.12.2015
Attività finanziarie disponibili per la vendita 307 307 307 307
Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate
a costo ammortizzato:
Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) 7.414 11.274 7.414 11.274
Crediti commerciali 397.502 311.217 397.502 311.217
Finanziamenti e crediti 35.463 32.931 35.463 32.931
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 187.986 202.104 187.986 202.104
Debiti verso banche correnti e non correnti (442.114) (359.284) (453.642) (367.385)
Altre passività finanziarie correnti e non correnti (6.618) (4.322) (6.618) (4.322)
Debiti commerciali (430.277) (349.941) (430.277) (349.941)
Altre passività correnti (111.079) (106.917) (111.079) (106.917)
Altre passività non correnti (4.292) (1.026) (4.292) (1.026)
Derivati 1.258 864 1.258 864
Totale (364.450) (262.793) (375.978) (270.894)

Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito. Nello specifico:

  • mutui, debiti verso altri finanziatori e finanziamenti intercompany con durata superiore ai 12 mesi sono stati calcolati al fair value, determinato applicando la curva forward dei tassi di interesse lungo la durata residua del finanziamento;
  • crediti, debiti commerciali, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, debiti e crediti verso le banche entro i 12 mesi, sono stati valutati al valore contabile in quanto si ritiene che lo stesso approssimi il fair value;
  • i leasing finanziari sono stati valutati al costo in quanto non rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 39;
  • il fair value dei derivati è stato determinato sulla base delle tecniche di valutazione che prendono a suggerimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario.

ANALISI DELLE SINGOLE VOCI

SITUAZIONE PAT RIMONIALE-FINANZIARIA

1. Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

I movimenti intervenuti nella voce sono riportati nella tabella e di seguito commentati.

Attrezzature Immobilizzazioni
(in migliaia di euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
industriali e
commerciali
Altri beni in corso
e acconti
Totale
Costo storico 24.538 203.315 776.023 186.126 36.019 28.270 1.254.291
Fondo ammortamento 0 (62.595) (468.418) (152.207) (28.854) 0 (712.074)
Fondo svalutazione 0 (155) (1.594) (8) 0 (483) (2.240)
Consistenza al 1° gennaio 2015 24.538 140.565 306.011 33.911 7.165 27.787 539.977
Variazioni:
Differenze di conversione 88 3.225 10.735 929 262 875 16.114
Variazione area di consolidamento (559) (2.035) (1.001) (965) (69) (150) (4.779)
Riclassifiche 0 1.431 12.763 1.011 (240) (15.045) (80)
Acquisizioni 222 863 15.132 4.008 1.171 32.913 54.309
Alienazioni 0 0 (379) (97) 0 0 (476)
Altro 0 0 (655) 0 0 0 (655)
Ammortamenti 0 (4.952) (33.393) (5.572) (1.174) 0 (45.091)
Perdita di valore 0 0 (140) 1 0 0 (139)
Totale variazioni (249) (1.468) 3.062 (685) (50) 18.593 19.203
Costo storico 24.289 206.698 813.971 188.804 36.964 46.872 1.317.598
Fondo ammortamento 0 (67.443) (503.029) (155.578) (29.849) 0 (755.899)
Fondo svalutazione 0 (158) (1.869) 0 0 (492) (2.519)
Consistenza al 30 giugno 2015 24.289 139.097 309.073 33.226 7.115 46.380 559.180
Costo storico 24.366 208.500 819.455 194.266 37.030 87.160 1.370.777
Fondo ammortamento 0 (71.568) (513.217) (160.233) (30.229) 0 (775.247)
Fondo svalutazione 0 (2.500) (2.769) 0 0 (484) (5.753)
Consistenza al 1° gennaio 2016 24.366 134.432 303.469 34.033 6.801 86.676 589.777
Variazioni:
Differenze di conversione 37 (3.128) (5.753) (456) (34) (2.119) (11.453)
Variazione area di consolidamento 0 11.294 16.834 360 544 225 29.257
Riclassifiche 0 (74) 27.458 (5.138) 1.520 (23.605) 161
Acquisizioni 1 721 26.180 4.378 729 70.223 102.232
Alienazioni (235) (49) (1.855) (199) (10) 0 (2.348)
Ammortamenti 0 (5.009) (32.493) (5.971) (1.372) 0 (44.845)
Perdita di valore 0 0 (163) (3) 0 0 (166)
Totale variazioni (197) 3.755 30.208 (7.029) 1.377 44.724 72.838
Costo storico 24.169 218.251 878.603 185.245 42.086 131.865 1.480.219
Fondo ammortamento 0 (76.751) (542.428) (158.241) (33.908) 0 (811.328)
Fondo svalutazione 0 (3.313) (2.498) 0 0 (465) (6.276)
Consistenza al 30 giugno 2016 24.169 138.187 333.677 27.004 8.178 131.400 662.615

70

Nel corso del 1° semestre 2016 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 102.232 migliaia, di cui € 70.223 migliaia relativi a immobilizzazioni in corso. Come già in precedenza commentato nella Relazione intermedia di gestione, il Gruppo continua il programma di sviluppo internazionale a seguito del quale sono stati effettuati significativi investimenti in impianti, macchinari e attrezzature per la produzione in Nord America, Polonia, Repubblica Ceca, oltre che in Italia.

La variazione dell'area di consolidamento, pari a € 29.257 migliaia, si riferisce all'entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo della società Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.

I decrementi netti per alienazioni sono stati pari a € 2.348 migliaia e si riferiscono al normale ciclo di sostituzione di macchinari non più utilizzabili nel processo produttivo.

Gli ammortamenti complessivi imputati nel corso del 1° semestre 2016 ammontano a € 44.845 migliaia (€ 45.091 migliaia al 30 giugno 2015).

Si rimanda alla nota 13 per informazioni relativamente all'impegno finanziario del Gruppo per i beni acquistati in leasing finanziario.

2. Immobilizzazioni immateriali (costi di sviluppo, avviamento e altre attività immateriali)

I movimenti intervenuti nella voce sono riportati nella tabella e di seguito commentati:

Costi di
sviluppo
Avviamento Immobilizzazioni
a vita utile
indefinita
Subtotale Diritti di
brevetto e
utilizzo opere
dell'ingegno
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Totale altre
attività
immateriali
Totale
(in migliaia di euro) A B A+B C D C+D
Costo storico 115.238 62.154 1.033 63.187 31.217 72.492 103.709 282.134
Fondo ammortamento (70.678) 0 0 0 (27.076) (61.465) (88.541) (159.219)
Fondo svalutazione (855) (22.395) (3) (22.398) (504) 0 (504) (23.757)
Consistenza al 1° gennaio 2015 43.705 39.759 1.030 40.789 3.637 11.027 14.664 99.158
Variazioni:
Differenze di conversione 96 3.281 0 3.281 6 191 197 3.574
Variazione area di consolidamento (4.260) 0 0 0 (531) (2) (533) (4.793)
Riclassifiche 0 0 0 0 9 (53) (44) (44)
Acquisizioni 6.264 0 0 0 275 3.203 3.478 9.742
Alienazioni (177) 0 0 0 0 0 0 (177)
Ammortamenti (5.146) 0 0 0 (678) (2.325) (3.003) (8.149)
Perdita di valore (261) 0 0 0 0 0 0 (261)
Totale Variazioni (3.484) 3.281 0 3.281 (919) 1.014 95 (108)
Costo storico 114.236 57.610 1.033 58.643 29.171 75.889 105.060 277.939
Fondo ammortamento (73.627) 0 0 0 (25.949) (63.848) (89.797) (163.424)
Fondo svalutazione (388) (14.570) (3) (14.573) (504) 0 (504) (15.465)
Consistenza al 30 giugno 2015 40.221 43.040 1.030 44.070 2.718 12.041 14.759 99.050
Costo storico 119.162 57.038 1.033 58.071 29.849 71.964 101.813 279.046
Fondo ammortamento (77.931) 0 0 0 (26.439) (60.368) (86.807) (164.738)
Fondo svalutazione (388) (14.122) (3) (14.125) (504) 0 (504) (15.017)
Consistenza al 1° gennaio 2016 40.843 42.916 1.030 43.946 2.906 11.596 14.502 99.291
Variazioni:
Differenze di conversione (23) (2.940) 0 (2.940) (9) (419) (428) (3.391)
Variazione area di consolidamento 0 51.526 0 51.526 0 30.869 30.869 82.395
Riclassifiche 0 0 0 0 49 (41) 8 8
Acquisizioni 8.292 0 0 0 945 4.104 5.049 13.341
Alienazioni 0 0 0 0 (6) (8) (14) (14)
Ammortamenti (4.834) 0 0 0 (514) (2.766) (3.280) (8.114)
Perdita di valore (37) 0 0 0 0 0 0 (37)
Totale Variazioni 3.398 48.586 0 48.586 465 31.739 32.204 84.188
Costo storico 127.380 104.043 1.033 105.076 30.755 106.763 137.518 369.974
Fondo ammortamento (82.751) 0 0 0 (26.881) (63.428) (90.309) (173.060)
Fondo svalutazione (388) (12.541) (3) (12.544) (503) 0 (503) (13.435)
Consistenza al 30 giugno 2016 44.241 91.502 1.030 92.532 3.371 43.335 46.706 183.479

Costi di sviluppo

La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia interne sia esterne, per un costo storico lordo di € 127.380 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 1° semestre 2016 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso del semestre e di commesse aperte nei periodi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi per € 8.292 migliaia; sono stati registrati ammortamenti per un ammontare di € 4.834 migliaia relativi ai costi di sviluppo per commesse relativamente alle quali il prodotto è in produzione.

Il valore lordo include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 18.847 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nella voce "Costi per progetti interni capitalizzati" nel corso del semestre è pari a € 8.292 migliaia (1° semestre 2015: € 6.114 migliaia).

Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 37 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti principalmente dalla Capogruppo Brembo S.p.A. relativi a progetti che, per volontà del cliente o di Brembo, non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.

Avviamento

La voce Avviamento deriva dalle seguenti "business combination":

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Dischi - Sistemi e Moto:
Brembo North America Inc. (Hayes Lemmerz) 15.375 15.678
Brembo Mexico S.A. de C.V. (Hayes Lemmerz) 936 954
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. 949 991
Brembo Brake India Pvt. Ltd. 8.784 9.143
Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. 50.893 0
After Market - Performance Group:
Corporacion Upwards'98 (Frenco S.A.) 2.006 2.006
Ap Racing Ltd. 12.559 14.144
Totale 91.502 42.916

La differenza rispetto al 31 dicembre 2015 è principalmente imputabile alla parte di prezzo pagato per l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. allocata ad avviamento, nonché alla variazione dei cambi di consolidamento.

Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.

Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di cassa sono relative al tasso di sconto (WACC), al tasso di crescita di lungo periodo e ai flussi finanziari derivanti dai business plan aziendali.

In sede di redazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato vengono svolti test di impairment sui valori degli avviamenti iscritti laddove si presentino indicatori di impairment. In tale ambito si è provveduto a valutare l'andamento delle diverse CGU, raffrontando l'andamento delle stesse rispetto a quello previsto nel business plan aziendale, aggiornando la stima del WACC al 6,7% (6,9% nel 2015).

Considerando tali elementi, è stato svolto un test di impairment sulle sole attività nette della controllata Brembo do Brasil Ltda., pur non risultando alcun avviamento allocato alla stessa, senza che emergesse la necessità di apportare alcuna ulteriore svalutazione.

Con riferimento ad eventuali effetti prospettici conseguenti al referendum tenutosi nel Regno Unito sul tema della "Brexit", nelle more dell'incertezze circa le modalità con le quali il Regno Unito dovrebbe uscire dall'Unione Europea (che saranno oggetto di specifiche negoziazioni e la cui definizione è attesa nell'arco di due anni), Brembo ha valutato la situazione e verificato che gli effetti saranno probabilmente molto modesti, anche in virtù del fatto che la maggior parte delle esportazioni nel Regno Unito avvengono in euro o dollari e che la consociata presente in Inghilterra esporta circa il 75% del proprio fatturato. L'eventuale impatto sul Gruppo – anche in termini di impairment indicator – verrà comunque tenuto monitorato nei prossimi periodi anche in relazione a nuove informazioni che dovessero emergere su tale area.

Immobilizzazioni immateriali a vita indefinita

La voce, pari a € 1.030 migliaia, è costituita dal marchio Villar, di proprietà della controllata Corporacion Upwards 98 S.A. In merito alla metodologia di impairment test si rimanda a quanto indicato sopra con riferimento agli avviamenti.

Altre attività immateriali

Le acquisizioni in "Altre attività immateriali" ammontano complessivamente a € 5.049 migliaia e si riferiscono per € 945 migliaia all'acquisto di specifici brevetti e marchi e per il residuo principalmente alla quota di investimento nel semestre relativa alla graduale implementazione e sviluppo di nuove funzionalità all'interno del Gruppo del nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning).

La variazione dell'area di consolidamento relativa all'entrata nel perimetro della società Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. ammonta a € 30.869 migliaia e si riferisce principalmente alla parte di prezzo allocata alla Customer Relationship (€ 23.740 migliaia), ai valori di Marchio e Tecnologia (€ 1.906 migliaia) e al diritto d'uso del terreno (€ 5.049 migliaia).

3. Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (società collegate e joint venture)

In tale voce sono riportate le quote di patrimonio netto di spettanza del Gruppo relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; nella tabella seguente si riepilogano i relativi movimenti:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 Rivalutazioni/
Svalutazioni
Dividendi 30.06.2016
Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes 24.650 5.887 (3.000) 27.537
Petroceramics S.r.l. 349 26 0 375
Totale 24.999 5.913 (3.000) 27.912

Si segnala che l'impatto a Conto economico delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è suddiviso su due voci: "Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB, e "Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni", riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

La partecipazione in Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. è stata rivalutata per € 5.887 migliaia principalmente per gli utili di periodo.

4. Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati)

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Partecipazioni in altre imprese 307 307
Crediti verso società collegate 5.712 9.710
Strumenti derivati 422 417
Altro 1.224 1.197
Totale 7.665 11.631

La voce "Partecipazioni in altre imprese" comprende le partecipazioni del 10% nella società International Sport Automobile S.a.r.l., del 2,8% nella società E-novia S.r.l. e dell'1,20% nella società Fuji Co.

Nella voce "Crediti verso società collegate" è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9 milioni nominale, è ora iscritto per € 5.712 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel mese di giugno con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A., e con la stessa Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione.

Tale accordo, approvato dal Comitato per Operazioni con Parti Correlate, prevede in estrema sintesi, (i) la rinuncia da parte di Brembo ad una quota parte del credito per il rimborso del finanziamento (pari ad € 3.203 migliaia di capitale e ad € 266 migliaia per interessi); (ii) il computo di interessi per il 1° semestre 2016, calcolati a tasso legale per un importo di € 22 migliaia), (iii) il pagamento a Brembo da parte di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione di una prima quota del credito residuo (pari a € 600 migliaia) tra il mese di giugno 2016 (€ 550 migliaia) e la fine del mese di settembre 2016 (€ 50 migliaia), (iv) il pagamento della quota residua del suddetto credito a seguito della cessione a terzi dell'immobile di proprietà di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione nella misura dell'attivo netto della società al termine e all'esito della procedura di liquidazione, ferma la compartecipazione del socio di maggioranza all'eventuale deficit sino ad un importo massimo già definito tra le parti e (v) l'immediata rinuncia da parti di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione e Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. (a fronte della restituzione della fideiussione a suo tempo rilasciata a favore di Brembo) a tutte le pretese nei confronti di Brembo.

Pur includendo il credito tra le "Attività non correnti", si ritiene che non vi siano elementi che ostino al recupero del suo valore residuo.

La voce "Altro" include depositi cauzionali infruttiferi per utenze e contratti di noleggio di autovetture.

5. Crediti e altre attività non correnti

La composizione della voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Crediti verso altri 4.461 4.857
Crediti tributari 91 226
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 34 33
Totale 4.586 5.116

Nella voce "crediti verso altri" è compreso principalmente l'ammontare relativo a un contributo riconosciuto ad un cliente per l'acquisizione di un contratto decennale di fornitura esclusiva rilasciato a Conto economico coerentemente con il piano di fornitura al cliente stesso avviato a fine 2014.

I crediti tributari si riferiscono principalmente a imposte chieste a rimborso.

6. Imposte anticipate e differite

Il saldo netto tra le imposte anticipate e le imposte differite al 30 giugno 2016 è così composto:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Imposte anticipate 56.716 55.552
Imposte differite (18.579) (13.001)
Totale 38.137 42.551

Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente sulle differenze temporanee relative a plusvalenze a tassazione differita, altri elementi di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale, perdite fiscali pregresse e ad altre rettifiche di consolidamento.

Di seguito si riporta la movimentazione intervenuta nella voce nel corso del semestre:

Saldo finale 38.137 45.580
Altri movimenti 81 83
Oscillazione cambi (1.100) 374
Utilizzo imposte differite ed anticipate (9.363) (8.186)
Imposte anticipate generate 15.474 12.055
Imposte differite generate (2.511) (67)
Variazione area di consolidamento (6.995) 293
Saldo iniziale 42.551 41.028
(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015

La rilevazione delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base dei piani strategici aggiornati; in particolare, si evidenzia che la società controllata consolidata Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una "zona economica speciale" e ha il diritto di dedurre il 50% dei propri investimenti dalle imposte correnti eventualmente dovute fino al 2026. Al 30 giugno 2016, la società ha utilizzato tutto il credito esistente al 31 dicembre 2015 oltre al credito maturato nel 1° semestre 2016.

La società Brembo Czech S.r.o. gode di due piani di incentivazione fiscale rispettivamente di Czk 368 milioni (scadenza 2018) e di Czk 133,7 milioni (scadenza 2021) su cui la società ha iscritto imposte anticipate pari a Czk 349,2 milioni. Al 30 giugno 2016 il potenziale beneficio fiscale futuro non iscritto ammonta a Czk 152,5 milioni in quanto, sulla base delle attuali previsioni, non vi sono evidenze certe che detto beneficio possa essere utilizzato entro la scadenza.

Si segnala inoltre che:

• le imposte anticipate non contabilizzate da Brembo do Brasil Ltda. sulle perdite pregresse e del periodo (di Brl 84,36 milioni) ammontano a Brl 28,68 milioni;

  • le imposte anticipate non contabilizzate da Brembo Argentina Ltda. sulle perdite pregresse e del periodo (di Ars 42,43 milioni) ammontano a Ars 14,85 milioni;
  • al 30 giugno 2016 non sono state rilevate imposte differite passive per imposte su utili non distribuiti delle società controllate, collegate o joint venture, in quanto il Gruppo non ritiene, al momento, che tali utili saranno distribuiti in un prevedibile futuro ad eccezione di € 1.370 migliaia rilevate tra le imposte differite passive.

7. Rimanenze

Le rimanenze finali nette di magazzino, esposte al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Materie prime 111.901 98.906
Prodotti in corso di lavorazione 59.189 48.549
Prodotti finiti 83.613 82.413
Merci in viaggio 16.376 17.793
Totale 271.079 247.661

La variazione della voce è dovuta per € 6.461 migliaia all'inclusione nel perimetro del Gruppo di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.

La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino è qui di seguito riportata:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oscillazione
cambi
Variazione area
di consolidamento
30.06.2016
Fondo svalutazione magazzino 35.615 11.345 (2.395) (801) 36 43.800

Il fondo obsolescenza magazzino, determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme di prodotti.

8. Crediti commerciali

Al 30 giugno 2016 il saldo crediti commerciali, confrontato con il saldo alla fine del precedente esercizio, è così composto:

Totale 397.502 311.217
Crediti verso collegate e joint venture 2.153 2.158
Crediti verso clienti 395.349 309.059
(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015

L'incremento dei crediti commerciali è legato all'aumento del volume di attività, oltre che alla variazione dell'area di consolidamento (€ 20.348 migliaia).

Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto la società ha un alto numero di clienti dislocati nelle varie aree geografiche di attività. In tal senso il profilo di rischio della clientela è sostanzialmente simile a quello identificato e valutato nel passato esercizio.

I crediti verso clienti sono espressi al netto del fondo svalutazione crediti pari a € 5.630 migliaia, così movimentato:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oscillazione
cambi
30.06.2016
Fondo svalutazione crediti 6.110 641 (1.070) (51) 5.630

9. Altri crediti e attività correnti

La composizione della voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Crediti tributari 10.246 8.345
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 18.307 16.862
Altri crediti 12.661 11.179
Totale 41.214 36.386

Tra i "Crediti tributari" è compreso il credito rilevato dalla Capogruppo negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sul costo del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.951 migliaia.

Nei "Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito" sono inclusi principalmente i crediti IVA e un credito chiesto a rimborso relativo ad anni precedenti.

10. Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

Totale 1.346 814
Altri crediti 1 2
Depositi cauzionali 477 365
Strumenti derivati 868 447
(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:

78

30.06.2016 31.12.2015
187.839 201.980
147 124
187.986 202.104
(158.438) (90.287)
29.548 111.817

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.

La variazione della voce si riferisce per € 68.670 migliaia al corrispettivo pagato per l'acquisizione della società Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. al netto delle disponibilità liquide della società stessa.

Si segnala che, ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nel semestre sono pari a € 4.107 migliaia (€ 6.005 migliaia al 30 giugno 2015).

12. Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto Consolidato di Gruppo al 30 giugno 2016 aumenta di € 53.827 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015; le movimentazioni sono riportate nell'apposito prospetto del Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Capitale sociale

Il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta al 30 giugno 2016 a € 34.728 migliaia diviso in 66.784.450 azioni ordinarie da € 0,52 nominali cadauna.

Nella tabella seguente è evidenziata la composizione del capitale sociale con il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016:

Totale azioni in circolazione 65.037.450 65.037.450
Azioni proprie (1.747.000) (1.747.000)
Azioni ordinarie emesse 66.784.450 66.784.450
(n. di azioni) 30.06.2016 31.12.2015

Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 1° semestre 2016 non sono stati effettuati né acquisti né vendite.

Altre riserve e Utili/(perdite) portati a nuovo

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 21 aprile 2016 ha approvato il Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 103.313 migliaia come segue:

  • agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di € 0,8 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie;
  • alla riserva ex art. 6 c. 2 D.Lgs. 38/2005 € 277 migliaia;
  • riportato a nuovo il rimanente.

Capitale e riserve di terzi

Tale voce si è incrementata per € 14.475 migliaia per effetto della quota di spettanza di terzi azionisti (pari al 34%) della società neo-acquisita Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.

13. Debiti finanziari e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

30.06.2016 31.12.2015
(in migliaia di euro)
Debiti verso banche:
Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale
- c/c ordinario e c/anticipi 158.438 0 158.438 90.287 0 90.287
- mutui 54.207 229.469 283.676 57.111 211.886 268.997
Totale 212.645 229.469 442.114 147.398 211.886 359.284
Debiti verso altri finanziatori 3.625 2.993 6.618 1.059 3.263 4.322
Strumenti finanziari derivati 32 0 32 0 0 0
Totale 3.657 2.993 6.650 1.059 3.263 4.322

Nella tabella seguente diamo il dettaglio della composizione dei mutui e dei debiti verso altri finanziatori:

Quote scadenti
(in migliaia di euro) Importo
originario
Importo al
31.12.2015
Importo al
30.06.2016
entro l'esercizio
successivo
Quote scadenti
tra 1 e 5 anni
Quote scadenti
oltre 5 anni
Debiti verso banche:
Mutuo BNL (EUR 50 milioni) 50.000 (150) 49.927 14.280 35.647 0
Mutuo UBI (EUR 25 milioni) 25.000 5.019 2.509 2.509 0 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) 25.000 9.367 6.246 6.246 0 0
Mutuo UBI (EUR 30 milioni) 30.000 9.355 5.617 5.617 0 0
Mutuo BEI R&D (EUR 55 milioni) 55.000 40.686 36.622 8.131 28.491 0
Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) 130.000 129.537 129.589 (101) 129.690 0
Mutuo Unicredit NY (USD 40,3 milioni) 37.101 36.989 30.241 12.128 18.113 0
Mutuo Citibank Shanghai (CNY 200 milioni) 22.727 2.574 0 0 0 0
Mutuo Bank Handlowy (EUR 40 milioni) 40.000 4.444 0 0 0 0
Mutuo B.E.I. (EUR 30 milioni, Progetto Nuova Fonderia) 30.000 22.862 20.959 3.811 15.243 1.905
BNP CAPEX LINE
(CNY 50 milioni)
5.902 4.862 0 0 0 0
Mutuo Citibank Brazil (BRL 5 milioni) 1.946 1.161 0 0 0 0
Mutuo Santander (BRL 15 milioni) 4.657 2.291 1.966 1.586 380 0
Totale debiti verso banche 457.333 268.997 283.676 54.207 227.564 1.905
Debiti verso altri finanziatori:
Finanziam. Ministero Attività Produttive Legge 46/82
(Progetto CCM) 2.371 296 305 305 0 0
Prestito Finlombarda MIUR 275 229 198 64 134 0
Prestito MIUR BBW 2.443 1.565 1.595 334 1.261 0
Ministerio Industria España 3.237 2.070 1.859 263 1.052 544
Mutuo Renault Argentina S.A. 797 147 44 44 0 0
Prestito FINAME
Brembo Do Brasil Ltda.
433 9 0 0 0 0
Langfang State-owned assets management company
loan 7.558 0 2.612 2.612 0 0
Debiti per leasing 20 6 5 3 2 0
Totale debiti verso altri finanziatori 17.134 4.322 6.618 3.625 2.449 544
TOTALE 474.467 273.319 290.294 57.832 230.013 2.449

Nei primi sei mesi del 2016 Brembo S.p.A. ha completamente utilizzato il finanziamento concesso nel 2014 da BNL ammontante a € 50 milioni. In seguito all'acquisizione della partecipazione nella società Asimco Meilian Braking Systems Co. Ltd. è entrato nel perimetro di consolidamento anche un debito verso altri finanziatori in Cny (controvalore al 30 giugno 2016 pari a € 2,6 milioni).

Si segnala che esistono alcuni mutui che prevedono il rispetto di parametri finanziari (financial covenants). Alla data di chiusura del semestre tutti i financial covenants risultano rispettati. Al 30 giugno 2016 non esistono debiti finanziari assistiti da garanzie reali.

Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della composizione dell'indebitamento del Gruppo sotto forma di leasing finanziari suddividendo i canoni previsti da pagare tra quota capitale e quota interessi

30.06.2016 31.12.2015
(in migliaia di euro) Rata Quota interessi Quota capitale Rata Quota interessi Quota capitale
Meno di 1 anno 3 0 3 3 0 3
Tra 1 e 5 anni 2 0 2 3 0 3
Più di 5 anni 0 0 0 0 0 0
Totale 5 0 5 6 0 6

Il Gruppo ha in essere contratti di locazione commerciale per alcuni dei propri insediamenti produttivi, nonché per la propria sede centrale. La società ha valutato che tutti i rischi e benefici significativi tipici della proprietà dei beni non sono stati trasferiti al Gruppo, sulla base dei termini e delle condizioni contrattuali (ad esempio, i termini contrattuali non coprono la maggior parte della vita economica della proprietà commerciale ovvero il valore attuale dei canoni minimi di leasing non corrisponde sostanzialmente al fair value del bene). Ne consegue pertanto che tali contratti sono stati contabilizzati come leasing operativi.

Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Meno di 1 anno 23.554 21.727
Tra 1 e 5 anni 73.852 75.423
Più di 5 anni 88.404 107.977
Totale 185.810 205.127

La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai debiti verso altri finanziatori e mutui al 30 giugno 2016 è il seguente:

30.06.2016 31.12.2015
(in migliaia di euro) Tasso fisso Tasso variabile Totale Tasso fisso Tasso variabile Totale
Euro 68.752 186.674 255.426 68.929 156.351 225.280
Dollaro USA 0 30.241 30.241 0 36.989 36.989
Renmimbi Cinese 2.612 0 2.612 0 7.436 7.436
Peso Argentino 44 0 44 147 0 147
Yen Giapponese 5 0 5 6 0 6
Real Brasiliano 0 1.966 1.966 1.170 2.291 3.461
Totale 71.413 218.881 290.294 70.252 203.067 273.319

Il tasso medio variabile dell'indebitamento di Gruppo è pari a 1,44%, mentre quello fisso è pari a 1,53%.

Posizione finanziaria netta

Di seguito riportiamo la riconciliazione della posizione finanziaria netta al 30 giugno 2016, pari a € 259.432 migliaia, e al 31 dicembre 2015, pari a € 160.688 migliaia, in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Cassa 147 124
ltre disponibilità liquide 187.839 201.980
trumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione 868 447
LIQUIDITÀ (A+B+C) 188.854 202.551
Crediti finanziari correnti 478 367
Debiti bancari correnti 158.438 90.287
Parte corrente dell'indebitamento non corrente 54.207 57.111
ltri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati 3.657 1.059
INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) 216.302 148.457
INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) 26.970 (54.461)
Debiti bancari non correnti 229.469 211.886
bbligazioni emesse 0 0
ltri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati 2.993 3.263
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) 232.462 215.149
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) 259.432 160.688

Le diverse componenti che hanno originato la variazione della posizione finanziaria netta nel presente periodo sono indicate nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla gestione.

14. Altre passività non correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

Totale 4.292 1.026
Altri debiti 257 6
Debiti verso dipendenti 3.360 992
Debiti verso istituti previdenziali 675 28
(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015

La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda prevalentemente la passività relativa al piano di incentivazione triennale 2016-2018, liquidabile a maggio 2019.

15. Fondi per rischi e oneri

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oscillazione
cambi
Variazione area
di consolidamento
Riclassifiche 30.06.2016
Fondi per rischi e oneri 7.571 494 (962) 210 0 0 7.313
Fondo garanzia prodotto 10.553 2.979 (1.108) (208) 91 (11) 12.296
Totale 18.124 3.473 (2.070) 2 91 (11) 19.609
di cui a breve 2.830 2.315

I fondi per rischi e oneri, pari complessivamente a € 19.609 migliaia, comprendono, oltre al fondo garanzia prodotto, l'indennità suppletiva di clientela (in relazione al contratto di agenzia italiano), la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali in essere.

16. Fondi per benefici ai dipendenti

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita o piani a benefici definiti.

Nel caso di piani a contribuzione definita, le società del Gruppo versano dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi le società adempiono a tutti i loro obblighi.

I dipendenti della controllata inglese AP Racing Ltd. sono assistiti da un piano pensionistico aziendale (AP Racing pension schemes) che si compone di due sezioni: la prima, del tipo defined contribution, per i dipendenti assunti successivamente al 1° aprile 2001 e la seconda, del tipo defined benefit, per quelli già in forza alla data del 1° aprile 2001 (e precedentemente coperti dal fondo pensione AP Group). Si tratta di un piano a benefici definiti (funded) finanziato dai contributi versati dall'impresa e dai suoi partecipanti ad un fondo (trustee) giuridicamente distinto dall'impresa che eroga i benefici ai dipendenti.

Nei piani a contribuzione definita, in seguito al consolidamento di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., è entrato un piano valorizzato € 2.420 migliaia relativo a circa 1.000 dipendenti pensionati ai quali viene garantito il pagamento di sussidi fino al compimento dell'85° anno di età e a circa 100 dipendenti in pre-pensionamento ai quali vengono garantite indennità mensili sino al raggiungimento della pensione.

Le società Brembo Mexico S.A. de C.V., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Brake India Pvt. Ltd. hanno in essere specifici piani pensionistici, classificabili tra i piani a benefici definiti, rivolti ai loro dipendenti.

I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono anche il "Trattamento di fine rapporto" delle società italiane del Gruppo, coerentemente con la normativa applicabile.

Il valore di tali fondi è calcolato su base attuariale con il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Le passività al 30 giugno 2016 sono di seguito riportate:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oneri
finanziari
Oscillazione
cambi
Variazione area
di consolidamento
(Utile)/perdita
attuariale
30.06.2016
TFR 20.511 0 (426) 210 0 0 1.340 21.635
Piani a benefici definiti
e altri benefici a lungo termine
8.973 0 (332) 176 (892) 0 (1.343) 6.582
Piani a contribuzione definita 850 398 (349) 0 (65) 2.420 0 3.254
Totale 30.334 398 (1.107) 386 (957) 2.420 (3) 31.471

17. Debiti commerciali

Al 30 giugno 2016 i debiti commerciali risultano i seguenti:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Debiti verso fornitori 417.090 341.581
Debiti verso collegate e joint venture 13.187 8.360
Totale 430.277 349.941

L'incremento della voce è principalmente legato all'incremento della normale attività di gestione dell'esercizio, oltre alla variazione dell'area di consolidamento per € 24.536 migliaia.

18. Debiti tributari

In tale voce sono inclusi i debiti netti per imposte correnti delle varie società del Gruppo.

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Debiti tributari 21.965 14.052

19. Altre passività correnti

Al 30 giugno 2016 le altre passività correnti sono così costituite:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015
Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti 11.198 8.636
Debiti verso istituti previdenziali 16.047 18.945
Debiti verso dipendenti 42.915 52.234
Altri debiti 40.919 27.102
Totale 111.079 106.917

La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda prevalentemente il pagamento della passività relativa al piano di incentivazione triennale 2013-2015.

La voce Altri debiti include anche risconti passivi relativi a dei contributi pubblici ricevuti da Brembo Poland Spolka Zo.o. e Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. che vengono rilasciati a Conto economico coerentemente ai relativi piano di ammortamento cui si riferiscono.

CONTO ECONOMICO

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Italia 135.748 134.443
Estero 1.011.090 904.459
Totale 1.146.838 1.038.902

La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla gestione.

21. Altri ricavi e proventi

Sono così costituiti:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Riaddebiti vari 3.255 2.463
Plusvalenze da alienazione cespiti 1.222 449
Contributi vari 1.513 916
Altri ricavi 9.565 1.724
Totale 15.555 5.552

Nella voce "Altri ricavi" è incluso il rimborso assicurativo per € 7.732 migliaia relativo all'alluvione causata dell'esondazione del fiume Yun Tai Shan nei pressi di Nanchino, dove Brembo è presente con due insediamenti produttivi che comprendono fonderia di ghisa, lavorazioni meccaniche e assemblaggio di dischi, tamburi e pinze freno.

22. Costi per progetti interni capitalizzati

Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo sostenuti nel corso del semestre per € 8.292 migliaia (1° semestre 2015: € 6.114 migliaia).

23. Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti 524.322 485.736
Acquisto materiale di consumo 49.971 44.646
Totale 574.293 530.382

24. Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria

La voce Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria, pari a € 5.887 migliaia, è riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB la cui attività rientra nella gestione operativa del Gruppo.

25. Altri costi operativi

I costi sono così ripartiti:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Trasporti 27.671 25.268
Manutenzioni, riparazioni e utenze 48.317 43.335
Lavorazioni esterne 36.550 34.707
Affitti 17.667 14.368
Altri costi operativi 53.367 49.908
Totale 183.572 167.586

La voce "Altri costi operativi" comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.

26. Costi per il personale

I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Salari e stipendi 138.722 129.922
Oneri sociali 29.674 29.249
TFR e altri fondi relativi al personale 6.551 5.526
Altri costi 17.259 16.839
Totale 192.206 181.536

Il numero medio e di fine periodo degli addetti del Gruppo, ripartito per categorie, è stato:

Dirigenti Impiegati Operai Totale
Media 1° semestre 2016 122 2.535 5.651 8.308
Media 1° semestre 2015 111 2.367 5.373 7.851
Variazioni 11 168 278 457
Totale 30.06.2016 128 2.661 6.094 8.883
Totale 30.06.2015 108 2.355 5.303 7.766
Variazioni 20 306 791 1.117

L'incremento di 1.117 unità si riferisce per 657 unità all'inclusione di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. nell'area di consolidamento del Gruppo, nonché ad assunzione di personale necessario a supportare la crescita del Gruppo soprattutto in Italia, Nordamerica ed Est Europa.

27. Ammortamenti e svalutazioni

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 4.834 5.146
Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno 402 489
Concessioni, licenze e marchi 112 189
Altre immobilizzazioni immateriali 2.766 2.325
Totale 8.114 8.149
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali:
Fabbricati 5.009 4.923
Fabbricati in leasing 0 29
Impianti e macchinari 32.493 33.362
Impianti e macchinari in leasing 0 31
Attrezzature commerciali ed industriali 5.970 5.571
Attrezzature commerciali ed industriali in leasing 1 1
Altre immobilizzazioni materiali 1.343 1.145
Altre immobilizzazioni materiali in leasing 29 29
Totale 44.845 45.091
Perdite di valore:
Materiali 166 139
Immateriali 37 261
Totale 203 400
TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE 53.162 53.640

28. Proventi (oneri) finanziari netti

Tale voce è così costituita:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Differenze cambio attive 11.604 42.753
Proventi finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale 522 529
Proventi finanziari 1.337 1.173
Totale proventi finanziari 13.463 44.455
Differenze cambio passive (14.372) (39.289)
Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale (908) (923)
Oneri finanziari (5.530) (7.715)
Totale oneri finanziari (20.810) (47.927)
TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI (7.347) (3.472)

29. Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni

Per l'analisi della voce si veda quanto indicato a commento della voce patrimoniale, alla precedente nota 3.

30. Imposte

Tale voce è così costituita:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
Imposte correnti 42.140 31.349
Imposte (anticipate) e differite (3.600) (3.802)
Stima passività fiscali e imposte esercizi precedenti 10 (225)
Totale 38.550 27.322

Il tax rate del Gruppo è pari a 23,2% (30 giugno 2015: 23,2%)

31. Utile per azione

Il calcolo del risultato base per azione al 30 giugno 2016, pari a € 1,95 (30 giugno 2015: € 1,37), è dato dal risultato economico del periodo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo, diviso la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel 1° semestre 2016 pari a 65.037.450 (1° semestre 2015: 65.037.450). La media ponderata non si è modificata in quanto nell'esercizio non sono avvenute operazioni sul capitale. L'utile diluito per azione risulta pari all'utile base in quanto non sono in essere operazioni diluitive.

32. Parti correlate

All'interno del Gruppo avvengono rapporti tra società controllanti, società controllate, società collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche ed altre parti correlate. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,522% del capitale sociale.

Nel corso del 1° semestre 2016 Brembo non ha avuto rapporti con la propria controllante ad eccezione della distribuzione dividendi.

Si riportano di seguito le informazioni relative ai compensi di Amministratori, Sindaci e Direttore Generale (carica ricoperta dall'amministratore delegato) di Brembo S.p.A. e delle altre società del Gruppo e le altre informazioni rilevanti:

30.06.2016 30.06.2015
(in migliaia di euro) Amministratori Sindaci Amministratori Sindaci
Emolumenti per la carica 1.005 108 1.005 112
Partecipazione comitati e incarichi particolari 50 0 50 0
Salari e altri incentivi 2.259 0 2.545 0

La voce "Salari e altri incentivi" comprende la stima del costo di competenza del periodo del piano triennale 2016-2018, i compensi quale stipendio per la funzione di dipendente e l'accantonamento per bonus non ancora corrisposti.

Di seguito è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico:

31.12.2015
parti correlate parti
correlate
valore di
bilancio
totale altre* joint
venture
società
collegate
% valore di
bilancio
totale altre* joint
venture
società
collegate
%
83,5%
397.502 4.046 1.893 2.085 68 1,0% 311.217 3.302 1.144 2.081 77 1,1%
41.214 64 64 0 0 0,2% 36.386 0 0 0 0 0,0%
187.986 9.575 9.575 0 0 5,1% 202.104 14.405 14.405 0 0 7,1%
(229.469) (1.261) (1.261) 0 0 0,5% (211.886) (1.796) (1.796) 0 0 0,8%
(4.292) (1.068) (1.068) 0 0 24,9% (1.026) 0 0 0 0 0,0%
(31.471) (5.279) (5.279) 0 0 16,8% (30.334) (7.627) (7.627) 0 0 25,1%
(212.645) (61.544) (61.544) 0 0 28,9% (147.398) (16.878) (16.878) 0 0 11,5%
(430.277) (13.943) (756) (12.688) (499) 3,2% (349.941) (9.740) (1.380) (8.099) (261) 2,8%
(111.079) (1.964) (1.837) (127) 0 1,8% (106.917) (11.980) (11.853) (127) 0 11,2%
7.665 5.712 0 30.06.2016
0
5.712 74,5% 11.631 9.710 0 0 9.710
30.06.2016 30.06.2015
parti correlate parti correlate
b) Incidenza delle operazioni
o posizioni con parti correlate
sulle voci del Conto economico
valore di
bilancio
totale altre* joint
venture
società
collegate
% valore di
bilancio
totale altre* joint
venture
società
collegate
%
Ricavi delle vendite e delle pre
stazioni
1.146.838 3.386 3.156 229 1 0,3% 1.038.902 3.078 2.831 242 5 0,3%
Altri ricavi e proventi 15.555 1.651 15 1.568 68 10,6% 5.552 1.698 59 1.571 68 30,6%
Costo delle materie prime, mate
riale di consumo e merci
(574.293) (43.783) (30) (43.379) (374) 7,6% (530.382) (34.961) (50) (34.654) (257) 6,6%
Altri costi operativi (183.572) (2.959) (2.526) (40) (393) 1,6% (167.586) (3.054) (2.804) (24) (226) 1,8%
Costi per il personale (192.206) (2.800) (2.800) 0 0 1,5% (181.536) (2.548) (2.548) 0 0 1,4%
Proventi (oneri) finanziari netti (7.347) (316) (337) (1) 22 4,3% (3.472) (290) (404) (1) 115 8,4%

* Nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità e altre parti correlate.

In riferimento alla variazione della voce "Altre attività finanziarie" si rimanda alla nota 4.

Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le diverse società del Gruppo sono avvenute a prezzi rispondenti al valore normale di mercato. I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficino di alcune forme di finanziamento accentrate. Dal 2008 è attivo un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader, mentre dal 2013 è attivo un ulteriore sistema di cash pooling, con valuta Renminbi cinese il cui pooler è la società Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd., e i cui partecipanti sono le società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. e Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Il cash pooling è interamente basato in Cina, con provider del servizio Citibank Nanjing.

33. Informativa di settore

In base alla definizione prevista nel principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità:

    1. che intraprende attività imprenditoriali che generano costi e ricavi;
    1. i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
    1. per cui sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Alla luce di tale definizione, per il Gruppo Brembo i settori operativi sono rappresentati da cinque Divisioni/Business Unit: Dischi, Sistemi, Moto, Performance, After Market.

Ogni Direttore di Divisione/Business Unit infatti risponde al vertice aziendale e mantiene con esso contatti periodici per discutere attività operative, risultati di bilancio, previsioni o piani.

Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio i settori operativi come segue:

  1. Dischi - Sistemi - Moto;

90

  1. After market - Performance Group.

I settori che compongono ciascuna aggregazione infatti sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:

  • a) la natura dei prodotti è similare (impianti frenanti):
  • b) la natura dei processi produttivi è similare (processo fusorio, successiva lavorazione per finitura e assemblaggio);
  • c) la tipologia di clientela è similare (costruttori per il gruppo 1 e distributori per gruppo 2);
  • d) i metodi usati per distribuire i prodotti sono similari (diretto su costruttori per il gruppo 1 e tramite catena distributiva per il gruppo 2;
  • e) le caratteristiche economiche (margini lordi medi e fatturati di lungo periodo) sono similari.

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Alla luce di quanto richiesto dall'IFRS 8, con riguardo ai ricavi realizzati verso i maggiori clienti, definendo come cliente unico tutte le società che appartengono ad uno stesso Gruppo, nel 1° semestre 2016 esistono tre clienti di Brembo le cui vendite sono superiori al 10% dei ricavi netti consolidati, sebbene considerando le singole case automobilistiche componenti i suddetti gruppi, nessuna di queste superi tale soglia.

Totale After Market /
Dischi/Sistemi/Moto
Performance Group
Interdivisionali
Non di settore
(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015 30.06.2016 30.06.2015 30.06.2016 30.06.2015 30.06.2016 30.06.2015 30.06.2016 30.06.2015
Vendite 1.156.278 1.047.232 989.614 898.356 169.364 155.766 (1.613) (1.588) (1.087) (5.302)
Abbuoni e sconti (14.429) (13.830) (2.594) (5.853) (11.833) (7.978) 0 0 (2) 1
Vendite nette 1.141.849 1.033.402 987.020 892.503 157.531 147.788 (1.613) (1.588) (1.089) (5.301)
Costi di trasporto 8.647 7.882 6.286 6.027 2.361 1.855 0 0 0 0
Costi variabili di produzione 729.597 673.137 627.862 586.819 100.971 92.289 (1.613) (1.588) 2.377 (4.383)
Margine di contribuzione 403.605 352.383 352.872 299.657 54.199 53.644 0 0 (3.466) (918)
Costi fissi di produzione 141.415 135.968 132.419 124.173 8.711 9.700 (3) (3) 288 2.098
Margine operativo lordo
di produzione
262.190 216.415 220.453 175.484 45.488 43.944 3 3 (3.754) (3.016)
Costi personale di BU 69.141 61.047 44.555 37.977 19.567 19.529 0 0 5.019 3.541
Margine operativo lordo
di BU
193.049 155.368 175.898 137.507 25.921 24.415 3 3 (8.773) (6.557)
Costi personale delle
direzioni centrali
38.344 37.279 29.467 27.147 4.274 5.580 0 0 4.603 4.552
Risultato operativo 154.705 118.089 146.431 110.360 21.647 18.835 3 3 (13.376) (11.109)
Costi e ricavi straordinari 9.816 (376) 0 0 0 0 0 0 9.816 (376)
Costi e ricavi finanziari (7.829) (3.924) 0 0 0 0 0 0 (7.829) (3.924)
Proventi e oneri da
partecipazioni
5.913 884 0 0 0 0 0 0 5.913 884
Costi e ricavi non operativi 3.413 3.171 0 0 0 0 0 0 3.413 3.171
Risultato prima delle
imposte
166.018 117.844 146.431 110.360 21.647 18.835 3 3 (2.063) (11.354)
Imposte (38.550) (27.322) 0 0 0 0 0 0 (38.550) (27.322)
Risultato prima degli
interessi di terzi
127.468 90.522 146.431 110.360 21.647 18.835 3 3 (40.613) (38.676)
Interessi di terzi (389) (1.553) 0 0 0 0 0 0 (389) (1.553)
Risultato netto 127.079 88.969 146.431 110.360 21.647 18.835 3 3 (41.002) (40.229)

La seguente tabella riporta i dati di settore relativi ai ricavi e ai risultati al 30 giugno 2016 e al 30 giugno 2015:

92

Di seguito la riconciliazione tra i dati derivanti dai bilanci consolidati semestrali e i dati sopraindicati:

(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 1.146.838 1.038.902
Vendite per sfridi (nei dati di settore sono portati a riduzione
dei "Costi variabili di produzione")
(6.232) (7.136)
Plusvalenze per cessione attrezzature (nel Bilancio consolidato sono incluse
in "Altri ricavi e proventi")
317 243
Effetto aggiustamento transazioni tra società consolidate (111) 745
Riaddebiti vari (nel Bilancio consolidato sono inclusi negli "Altri ricavi e proventi") 1.118 1.410
Altro (81) (762)
VENDITE NETTE 1.141.849 1.033.402
(in migliaia di euro) 30.06.2016 30.06.2015
MARGINE OPERATIVO NETTO 173.339 121.311
Differenze nei principi di redazione fra reportistica interna e bilancio (13.144) 339
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria (5.887) (3.887)
Risarcimenti e sovvenzioni 98 (92)
Plus/minusvalenze per cessione cespiti (nei dati di settore incluso
in "Costi e ricavi non operativi")
(495) (187)
Differente classificazione delle spese bancarie (nei dati di settore incluso
in "Costi e ricavi finanziari") 482 457
Altro 308 148
RISULTATO OPERATIVO 154.705 118.089

La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla gestione.

Totale Dischi/Sistemi/Moto After Market/
Performance Group
Interdivisionali Non di settore
(in migliaia di euro) 30.06.2016 31.12.2015 30.06.2016 31.12.2015 30.06.2016 31.12.2015 30.06.2016 31.12.2015 30.06.2016 31.12.2015
Immobilizzazioni materiali 665.358 589.777 626.180 548.779 31.188 34.706 35 33 7.955 6.259
Immobilizzazioni immateriali 139.238 58.448 117.221 35.812 14.394 15.850 0 0 7.623 6.786
Immobilizzazioni finanziarie e altre
attività/passività non correnti
62.503 70.146 331 341 0 0 0 0 62.172 69.805
(a) Totale immobilizzazioni 867.099 718.371 743.732 584.932 45.582 50.556 35 33 77.750 82.850
Rimanenze 269.542 247.316 205.150 180.446 69.446 68.889 (101) (101) (4.953) (1.918)
Attività correnti 435.298 351.054 343.716 265.314 77.529 60.292 (29.868) (29.858) 43.921 55.306
Passività correnti (560.715) (474.014) (434.952) (336.162) (71.254) (62.328) 29.868 29.858 (84.377) (105.382)
Fondi per rischi e oneri e altri fondi (23.232) (17.865) 0 0 0 0 0 0 (23.232) (17.865)
(b) Capitale Circolante Netto 120.893 106.491 113.914 109.598 75.721 66.853 (101) (101) (68.641) (69.859)
CAPITALE OPERATIVO NETTO
INVESTITO (a+b)
987.992 824.862 857.646 694.530 121.303 117.409 (66) (68) 9.109 12.991
Componenti extragestionali 58.975 53.707 53 53 0 0 8.150 13.146 50.772 40.508
CAPITALE NETTO INVESTITO 1.046.967 878.569 857.699 694.583 121.303 117.409 8.084 13.078 59.881 53.499
Patrimonio netto di gruppo 735.679 681.852 0 0 0 0 0 0 735.679 681.852
Patrimonio netto di terzi 20.385 5.695 0 0 0 0 0 0 20.385 5.695
(d) Patrimonio Netto 756.064 687.547 0 0 0 0 0 0 756.064 687.547
(e) Fondi relativi al personale 31.471 30.334 0 0 0 0 0 0 31.471 30.334
Indebitamento finanziario a medio/
lungo termine
232.462 215.149 0 0 0 0 0 0 232.462 215.149
Indebitamento finanziario a breve
termine
26.970 (54.461) 0 0 0 0 0 0 26.970 (54.461)
(f) Indebitamento finanziario netto 259.432 160.688 0 0 0 0 0 0 259.432 160.688
(g) COPERTURA (d+e+f) 1.046.967 878.569 0 0 0 0 0 0 1.046.967 878.569

Le seguenti tabelle riportano i dati patrimoniali di settore al 30 giugno 2016 e al 31 dicembre 2015:

Relativamente ai principali dati non di settore si indica che:

  • Immobilizzazioni immateriali: sono prevalentemente rappresentati dai Costi di sviluppo;
  • Immobilizzazioni finanziarie: si tratta principalmente del valore delle partecipazioni;
  • Attività e passività correnti: vengono allocate principalmente le attività e passività commerciali;
  • Fondi per rischi e oneri e altri fondi: non vengono allocati.

34. Informazioni sul Gruppo

I dati essenziali delle società appartenenti al Gruppo sono commentati nella Relazione sulla gestione al capitolo "Struttura del Gruppo e andamento delle società di Brembo".

DENOMINAZIONE SEDE CAPITALE QUOTA POSSEDUTA
DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO
Brembo S.p.A. Curno (BG) Italia Eur 34.727.914
AP Racing Ltd. Coventry Regno Unito Gbp 135.935 100% Brembo S.p.A.
Brembo Deutschland GmbH Leinfelden
Echterdingen
Germania Eur 25.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo North America Inc. Wilmington,
Delaware
USA Usd 33.798.805 100% Brembo S.p.A.
Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 315.007.990 100% Brembo S.p.A.
Brembo Czech S.r.o. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca Czk 605.850.000 100% Brembo S.p.A.
La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. Stezzano (BG) Italia Eur 100.000 100% Brembo S.p.A.
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Qingdao Cina Cny 1.365.700 100% Brembo S.p.A.
Brembo Japan Co. Ltd. Tokyo Giappone Jpy 11.000.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Poland Spolka Zo.o. Dabrowa Gornizca Polonia Pln 144.879.500 100% Brembo S.p.A.
Brembo Scandinavia A.B. Göteborg Svezia Sek 4.500.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd. Pechino Cina Cny 125.333.701 100% Brembo S.p.A.
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 177.022.179 100% Brembo S.p.A.
Brembo Russia L.L.C. Mosca Russia Rub 1.250.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo (Nanjing) Automobile
Components Co. Ltd.
Nanchino Cina Cny 39.470.400 100% Brembo S.p.A.
98,62% Brembo S.p.A.
Brembo Argentina S.A. Buenos Aires Argentina Ars 113.171.200 1,38% Brembo do Brasil Ltda.
49% Brembo S.p.A.
Brembo Mexico S.A. de C.V. Apodaca Messico Usd 20.428.837 51% Brembo North America Inc.
Brembo Brake India Pvt. Ltd. Pune India Inr 140.000.000 99,99% Brembo S.p.A.
Brembo do Brasil Ltda. Betim Brasile Brl 67.303.201 99,99% Brembo S.p.A.
Corporacion Upwards 98 S.A. Saragozza Spagna Eur 498.043 68% Brembo S.p.A.
Asimco Meilian Braking Systems
(Langfang) Co. Ltd.
Langfang Cina Cny 170.549.133 66% Brembo S.p.A.
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. Stezzano (BG) Italia Eur 4.000.000 50% Brembo S.p.A.
Petroceramics S.p.A. Milano Italia Eur 123.750 20% Brembo S.p.A.
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH Meitingen Germania Eur 25.000 100% Brembo SGL Carbon
Ceramic Brakes S.p.A.

35. Impegni

Non si segnalano impegni a carico del Gruppo alla data di chiusura del 1° semestre 2016.

36. Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 1° semestre 2016 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

37. Business Combination

Il 19 maggio 2016 Brembo S.p.A. ha acquisito il 66% delle azioni con diritto di voto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., società non quotata con sede a Langfang. La società cinese dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani.

L'operazione è stata contabilizzata seguendo il metodo dell'acquisizione ed il Gruppo ha deciso di misurare la partecipazione di minoranza nella società acquisita in base alla quota proporzionale della sua partecipazione nelle attività nette della società acquisita.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato incorpora il risultato di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. a partire dal 1° maggio 2016, giorno convenzionalmente designato come data di acquisizione ai soli fini contabili, non essendo presenti variazioni significative tra questa data e quella di acquisizione effettiva ed essendo disponibile una situazione contabile a tale data.

Il dettaglio del fair value delle attività e passività alla data di acquisizione è il seguente:

Fair value rilevato all'acquisizione
(provvisorio)
Attività nette (in migliaia di Cny) (in migliaia di euro)
Immobilizzazioni materiali 213.134 29.257
Immobilizzazioni immateriali 224.875 30.869
Altri crediti e passività non correnti 2.432 334
Rimanenze 47.068 6.461
Crediti commerciali 148.240 20.348
Altri crediti e attività correnti 25.511 3.502
Disponibilità liquide 74.056 10.166
Debiti commerciali (178.739) (24.536)
Altri debiti e passività correnti (150.253) (20.625)
Fondi per rischi e oneri/Imposte differite (54.251) (7.447)
TFR e altri fondi per il personale (17.626) (2.420)
Indebitamento finanziario a breve termine (24.298) (3.335)
Totale attività nette identificabili a fair value 310.149 42.574
Interessenze di minoranza (34% delle attività nette) (105.451) (14.475)
Patrimonio netto di spettanza (66% delle attività nette) (204.698) (28.099)
Corrispettivo concordato 580.060 79.625
Avviamento emergente dall'acquisizione 375.362 51.526
Flussi di cassa dall'acquisizione
Disponibilità liquide nette della controllata 74.056 10.166
Pagamenti effettuati (574.356) (78.836)
Flussi di cassa netti dall'acquisizione (500.300) (68.670)

Il valore dei crediti commerciali ammonta a € 20,3 milioni e corrisponde al loro fair value, che rappresenta il valore che si attende di incassare dagli stessi.

L'avviamento riconosciuto è attribuibile alle sinergie ed altri benefici economici derivanti dall'aggregazione delle attività ed operazioni commerciali di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. con quelle del Gruppo. L'avviamento non è fiscalmente deducibile.

Le attività immateriali identificate tramite il metodo dell'acquisizione sono evidenziate alla nota 2 ed il relativo fair value è stato determinato, con il supporto di un advisor esterno, sulla base dei metodi comunemente utilizzati a tal fine dalla prassi valutativa internazionale (quali ad esempio il multi-period excess earnings method, per la Relazione con la Clientela, ed il relief from royalty, per la Tecnologia e Marchio).

I costi di transazione pari a € 1,3 milioni (di cui € 1,1 milioni nel 2015) sono stati spesati nel conto economico nella voci Consulenze e Spese legali e sono inclusi tra i flussi di cassa operativi nel rendiconto finanziario.

Dalla data di acquisizione Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. ha generato ricavi per € 11.290 migliaia ed un utile netto per € 1.393 migliaia.

38. Eventi successivi

Non si segnalano fatti significativi intervenuti dopo la chiusura del 1° semestre 2016 e fino alla data del 28 luglio 2016.

Stezzano, 28 luglio 2016 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei

Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti, Alberto Bombassei, in qualità di Presidente, e Matteo Tiraboschi, in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Brembo S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 è basata su di un processo definito da Brembo S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Tradway Commission che rappresenta un frame work di riferimento generalmente accettato a livello internazionale. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che:
  • 3.1 il bilancio semestrale abbreviato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 La relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio.

La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

BREMBO S.p.A. Headquarters c/o Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso Viale Europa, 2 - 24040 Stezzano (BG) Italia Tel. +39 035 605.2111 - www.brembo.com E-mail: [email protected] - [email protected]

Consulenza redazionale: C·Consulting snc (Milano) Progetto Grafico: Briefing sas (Milano) Realizzazione: Secograf (San Giuliano Mil.) Illustrazioni di: Fabrizio Spadini, Simona Bonora

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