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Brembo

Annual Report Mar 26, 2024

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Annual Report

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ANNUALE

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE FINANZIARIO 2023 AI SENSI DEL D. LGS. 254/2016

Brembo S.p.A.

Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 – Italia Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2023

LA FORZA DEI NUMERI

Sempre più digitale e connessa, proiettata in un futuro dove è imprescindibile un utilizzo sapiente dei dati e dell'intelligenza artificiale. È una nuova Brembo, e ora è arrivato il momento di osservarne i risultati supportati dai numeri che ci raccontano questa evoluzione, i successi ottenuti, i traguardi raggiunti. dove

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AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA ORDINARIA

I signori Azionisti sono convocati in Assemblea in sede ordinaria e straordinaria, presso gli uffici della società, in Viale Europa 4 (Ingresso Gate 1), 24040 Stezzano (Bergamo), il giorno 23 Aprile 2024 alle ore 11, in unica convocazione, per deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

Parte ordinaria

    1. Presentazione del Bilancio di esercizio di Brembo S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2023, comprensivo della Relazione del Consiglio di Amministrazione sull'andamento della gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'Attestazione del Dirigente Preposto. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
    1. Proposta di destinazione dell'utile di esercizio. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
    1. Presentazione del Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2023, comprensivo della Relazione del Consiglio di Amministrazione sull'andamento della gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'Attestazione del Dirigente Preposto.
    1. Presentazione della Dichiarazione contenente le informazioni di carattere non finanziario del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2023 redatta ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254.
    1. Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione per l'esercizio 2024 e sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023: esame della Sezione I predisposta ai sensi dell'art. 123-ter, comma 3, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (i.e. politica in materia di remunerazione per l'esercizio 2024). Deliberazioni ai sensi dell'art. 123-ter, commi 3-bis e 3-ter, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
    1. Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione per l'esercizio 2024 e sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023: esame della Sezione II predisposta ai sensi dell'art. 123-ter, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (i.e. compensi corrisposti nell'esercizio 2023). Deliberazioni ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
    1. Autorizzazione all'acquisto di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2023 per la parte eventualmente non eseguita. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

Parte straordinaria

  1. Modifiche al testo di statuto sociale approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 luglio 2023, con effetto dalla data di efficacia del trasferimento della sede legale della Società nei Paesi Bassi. Delibere inerenti e conseguenti. 1.1 Modifica dell'articolo 4 (Oggetto sociale);

Stezzano, 5 marzo 2024

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dott. Matteo Tiraboschi

  • 1.2 Conferma e ratifica del capitale autorizzato e del numero di azioni previsti agli articoli 5.1 e 5.2 (Capitale Autorizzato e Azioni);
  • 1.3 Introduzione di un nuovo articolo 45 (Disposizioni Transitorie).

INDICE

Lettera del Presidente 9
Cariche sociali 12
Sintesi dei risultati del Gruppo 14
1.
Relazione sulla gestione
18
Brembo e il mercato 18
Ricavi per area geografica e per applicazione 24
Risultati consolidati di Brembo 26
Brembo nel mondo 32
Struttura del Gruppo 34
Andamento delle società di Brembo 35
Investimenti 44
Attività di ricerca e sviluppo 45
Politica di gestione dei rischi 53
Risorse umane e organizzazione 62
Ambiente, sicurezza e salute 64
Rapporti con parti correlate 67
Altre informazioni 68
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 71
Prevedibile evoluzione della gestione 71
Relazione sul Governo societario e gli Assetti Proprietari 71
Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario (DNF) 71
Informativa su proposta di dividendo di Brembo S.p.A. 72
Nota sull'andamento del titolo di Brembo S.p.A. 73
2.
Palmares 2023
76
3.
Bilancio consolidato dell'esercizio 2023
84
Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2023 84
Note illustrative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 90
Relazione della Società di Revisione 162
Attestazione del Dirigente Preposto 168
4.
Bilancio separato dell'esercizio 2023
172
Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2023 172
Note illustrative al bilancio separato al 31 dicembre 2023 178
Relazione della Società di Revisione 234
Relazione del Collegio Sindacale 240
Attestazione del Dirigente Preposto 251

LETTERA DEL PRESIDENTE

Signori Azionisti,

è un piacere aprire il Bilancio di un anno che ha visto Brembo proseguire il suo percorso di crescita. Il 2023 è stato caratterizzato da importanti investimenti industriali, dallo sviluppo della nostra strategia di innovazione di prodotto e dall'apertura dell'azienda a nuovi settori di business. Tutto questo, in un contesto di mercato globale che non cessa di presentare sfide complesse alle imprese.

Per Brembo, la risposta a queste sfide è da sempre investire nel futuro. Nel 2023, in linea con la nostra visione strategica, abbiamo annunciato un piano di investimenti per oltre mezzo miliardo di euro per espandere la presenza industriale. In Messico abbiamo completato il raddoppio del nostro stabilimento produttivo di Escobedo, nello Stato di Nuevo León. In Cina, stiamo ampliando lo stabilimento di Nanchino e rinnovando il centro di ricerca e sviluppo per renderlo un punto di riferimento per realizzare le innovazioni richieste dal mercato cinese. In Polonia, abbiamo avviato i lavori per una nuova fonderia, che sarà dotata di tecnologie all'avanguardia, anche in ottica di sostenibilità. A questi progetti, si è aggiunta l'espansione della capacità produttiva della joint venture Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes in Germania e in Italia, per rispondere all'aumento della domanda per i nostri dischi in carbonio ceramico, che rappresentano uno dei fiori all'occhiello di Brembo.

Questi investimenti consolidano il posizionamento globale di Brembo e sono possibili grazie ai nostri risultati. Nel 2023 i ricavi netti consolidati di Brembo ammontano a oltre € 3.849 milioni, in aumento del 6,1% rispetto al 2022, un anno che aveva già mostrato tassi di crescita straordinari. Il mio ringraziamento per questi risultati va in particolare alle oltre 15.600 persone Brembo nel mondo, che ogni giorno fanno grande la nostra azienda.

Il nostro obiettivo è assicurare che Brembo continui a crescere e mantenga il proprio ruolo di leadership nel mercato automotive a livello globale. Per sostenere questo obiettivo, nel 2023 abbiamo avviato il processo per trasferire la sede legale della Società nei Paesi Bassi. L'operazione, che avrà efficacia dal 24 aprile 2024, ci consente di adottare una struttura del capitale sociale più flessibile e quindi più coerente con la strategia di sviluppo futuro dell'azienda. Voglio riconfermare anche in questa occasione che l'operazione non incide sulle persone, il business, l'identità, la cultura e la presenza di Brembo in Italia e nelle aree del mondo dove operiamo. Brembo manterrà la propria sede fiscale in Italia e resteremo quotati alla Borsa Italiana.

Venendo al cuore della nostra attività, il 2023 è stato un anno di ulteriori e significativi progressi, incentrati in particolare sulle opportunità offerte dall'Intelligenza Artificiale. Mentre il mondo sta sempre più familiarizzando con le applicazioni pratiche dell'IA nella vita di tutti i giorni, Brembo è già da tempo impegnata a governarne gli sviluppi nel contesto della più ampia digitalizzazione in corso nel settore automotive. Centrale in questa strategia è Sensify, il primo sistema frenante intelligente, che continua a ricevere riscontri positivi a livello globale.

Inoltre, nel 2023 abbiamo lanciato Brembo Solutions, una nuova unità dell'azienda creata per offrire alle imprese di diversi settori, non solamente automotive, soluzioni nate dalla nostra esperienza diretta nell'Intelligenza Artificiale applicata al mondo industriale.

Dalla produzione alla pista, luogo e simbolo della nostra passione. Nel 2023 siamo diventati Braking Inspiration Partner di MotoGP e ci siamo uniti con entusiasmo alla centesima edizione della 24 Ore di Le Mans in qualità di Braking Technology Provider, fornendo 44 delle 62 vetture in gara, incluso il Team vincitore. Risultati e progetti che consolidano il nostro ruolo di primo piano assoluto nel motorsport, che è per Brembo una vetrina globale fondamentale.

Nel 2023 l'azienda ha inoltre ampliato il proprio impegno sociale, in particolare con due progetti che voglio citare qui: il "Child Friendly Space" in risposta al terremoto in Turchia e Siria, e il supporto come di Partner di Sistema a Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Progetti che, come ogni anno, potete approfondire nella nostra Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario.

In conclusione, desidero esprimere il mio ringraziamento per la vostra continua fiducia. Guardiamo al futuro con entusiasmo e determinazione. Siamo impegnati a guidare l'evoluzione digitale di Brembo con l'obiettivo di accompagnare i nostri clienti nella trasformazione in corso nel settore automotive. In questo percorso, la solidità del nostro Gruppo ci consente di cogliere le opportunità di crescita e innovazione che le sfide più ambiziose ci riservano.

Il Presidente Esecutivo

Matteo Tiraboschi

GUIDATI DALLA NOSTRA VISION "TURNING ENERGY INTO INSPIRATION"

Elettrificazione, digitalizzazione, guida autonoma ed ecosostenibilità sono i macro-trend che da qualche anno sono al centro del mondo automotive e delle strategie dei principali attori del mercato.

In questo scenario Brembo, nella sua mission di Solution Provider, approccia con proattività le sfide poste dalla transizione in atto, focalizzandosi su bisogni e desideri delle nuove generazioni, che saranno gli utenti di domani.

Guidata dalla vision "Turning Energy into Inspiration", che la spinge ad ampliare la propria sfera di influenza alla gestione dell'energia nella sua accezione più ampia, non solo come componentista, ma anche come autorevole sistemista, Brembo continua a investire in modo significativo in innovazione. Innovazione non più solamente nei componenti idraulici e meccanici, ma anche in software e intelligenza artificiale, puntando all'integrazione ad alto valore aggiunto di prodotti e servizi per anticipare i nuovi paradigmi della mobilità.

L'espressione concreta di questa visione è SENSIFY, il primo sistema frenante "fluid free" intelligente che interagisce costantemente con il driver per perseguire l'obiettivo di un mondo senza incidenti. Il suo lancio sul mercato, previsto nel 2025, costituirà una vera rivoluzione nell'automotive.

Al centro della visione strategica, infine, c'è l'impegno verso la sostenibilità, che in Brembo è diventata un modus operandi che permea tutte le attività, i processi e i prodotti. L'orientamento alla sostenibilità è sempre più presente anche nel rapporto con le proprie persone, con la filiera di fornitura e con i territori in cui il Gruppo opera.

Nel corso del 2023 è proseguita l'implementazione di progetti strategici nell'ambito dei tre Pillar - Digital, Global e Cool Brand - attraverso gruppi di lavoro dedicati, che sfruttano una leadership distribuita e le competenze trasversali dei partecipanti e coinvolgono tutte le Region del Gruppo, marcando le direttrici di sviluppo per il prossimo futuro.

DIGITAL

Il mondo è entrato nell'era delle applicazioni dell'intelligenza artificiale, che vede al centro l'elaborazione di dati. La capacità di analizzare e gestire i dati è una competenza cruciale per continuare a crescere e creare innovazione. Per questo, Brembo si è posta un obiettivo ambizioso: diventare un'azienda che, oltre alla produzione di sistemi frenanti, sia in grado di sviluppare e proporre soluzioni complete ai propri clienti, attraverso la diffusione capillare di una solida cultura dei dati all'interno del Gruppo e un approccio sempre più data-driven. BREMBO SOLUTIONS è la nuova unità del Gruppo che sviluppa soluzioni inedite basate su AI•DOING, approccio che unisce l'esperienza di Brembo nell'intelligenza artificiale e la sua applicazione in campo industriale.

GLOBAL

Il percorso di decentralizzazione è in corso da tempo e Brembo è oggi un Gruppo presente in 15 Paesi nel mondo. In quest'ottica il Global Pillar si pone l'obiettivo di bilanciare la presenza internazionale non solo da un punto di vista commerciale, ma anche tecnico e di innovazione, andando a sviluppare e stimolare le eccellenze locali a beneficio di un'organizzazione globale con spirito di multiculturalità che apprezza la diversità ed elegge l'inclusione a valore comune. Un asset importante per il raggiungimento di questo obiettivo è Revelia, prima piattaforma di e-commerce Brembo nata in Cina e dedicata al mercato consumer, orientata a costruire un rapporto diretto con i consumatori, promuovere il marchio alle nuove generazioni e raccogliere dati sempre più necessari a supportare la strategia di business.

COOL BRAND

Brembo non pone limiti alla creatività e ritiene essenziale mettersi continuamente in gioco per rafforzare il proprio marchio, ancorandolo ai nuovi trend che stanno riconfigurando la mobilità in linea con i valori e le sensibilità delle nuove generazioni, soprattutto la Generazione Z. L'obiettivo è intercettare le loro passioni, i loro bisogni e i loro gusti, traducendoli in un'esperienza di brand unica e che porti soluzioni concrete. Il 2023 ha visto il successo della seconda edizione del Brembo Hackathon, che si è svolta presso il Brembo Inspiration Lab, in Silicon Valley: i partecipanti hanno potuto immergersi nel machine learning e nell'Intelligenza Artificiale per rivoluzionare le attuali tecnologie di frenata, al di fuori dei tradizionali processi di innovazione, in linea con la vision di Brembo.

CARICHE SOCIALI

Presidente Emerito (1) Alberto Bombassei

Consiglio di Amministrazione (2)

PRESIDENTE ESECUTIVO Matteo Tiraboschi (7)
AMMINISTRATORE DELEGATO Daniele Schillaci (7)
CONSIGLIERI Cristina Bombassei (4) (7)
Giancarlo Dallera (3)
Elisabetta Magistretti (3)
Umberto Nicodano (6)
Elizabeth M. Robinson (3)
Gianfelice Rocca (3)
Michela Schizzi (3) (5)
Manuela Soffientini (3) (8)
Roberto Vavassori (7)
Collegio Sindacale (9)
PRESIDENTE Fabrizio Riccardo Di Giusto (5)
SINDACI EFFETTIVI Stefania Serina
Mario Tagliaferri
SINDACI SUPPLENTI Giulia Pusterla (5)
Alessandra Vaiani
Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. (10)

Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari Andrea Pazzi (11)

Matteo Tradii (14)

Comitati

COMITATO CONTROLLO, RISCHI E SOSTENIBILITÀ (12) Elisabetta Magistretti (Presidente)
Michela Schizzi
Manuela Soffientini
COMITATO REMUNERAZIONE E NOMINE Giancarlo Dallera (Presidente)
Elizabeth M. Robinson
Manuela Soffientini
ORGANISMO DI VIGILANZA Giovanni Canavotto (Presidente) (13)
Elisabetta Magistretti
  • (1) Nomina a tempo indeterminato.
  • (2) In carica sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2025.
  • (3) Amministratori non esecutivi e indipendenti.
  • (4) Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi e di Chief CSR Officer.
  • (5) Amministratore/Sindaco eletto da lista di minoranza.
  • (6) Amministratore non esecutivo.
  • (7) Amministratore esecutivo.
  • (8) Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director.
  • (9) In carica sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2025. Ricopre il ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ex art. 19 D.Lgs. 39/2010.
  • (10) Nominata dall'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2021 per gli esercizi dal 2022 al 2030.
  • (11) In carica sino alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione in carica, ossia sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2025.
  • (12) Tale Comitato svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate.
  • (13) Esterno Indipendente.
  • (14) Chief Internal Audit Officer.

SINTESI DEI RISULTATI DEL GRUPPO

RISULTATI ECONOMICI

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2021 31.12.2022 31.12.2023 % 2023/2022
Ricavi da contratti con clienti 2.591.670 2.208.639 2.777.556 3.629.011 3.849.202 6,1%
Margine operativo lordo 515.169 388.685 502.696 625.204 665.778 6,5%
% sui ricavi da contratti con clienti 19,9% 17,6% 18,1% 17,2% 17,3%
Margine operativo netto 318.539 181.135 287.981 382.844 414.072 8,2%
% sui ricavi da contratti con clienti 12,3% 8,2% 10,4% 10,5% 10,8%
Risultato prima delle imposte 307.691 156.044 286.791 382.234 392.000 2,6%
% sui ricavi da contratti con clienti 11,9% 7,1% 10,3% 10,5% 10,2%
Risultato netto di periodo 231.301 136.533 215.537 292.833 305.039 4,2%
% sui ricavi da contratti con clienti 8,9% 6,2% 7,8% 8,1% 7,9%

RISULTATI PATRIMONIALI

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2021 31.12.2022 31.12.2023 % 2023/2022
Capitale netto investito 1.758.638 1.891.493 2.231.294 2.472.841 2.590.611 4,8%
Patrimonio netto 1.388.015 1.481.041 1.796.120 1.947.013 2.099.419 7,8%
Indebitamento finanziario netto 346.189 384.677 411.837 502.044 454.768 -9,4%

DIPENDENTI E INVESTIMENTI

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2021 31.12.2022 31.12.2023 % 2023/2022
Dipendenti a fine periodo (n.) 10.868 11.039 12.225 12.956 13.654 5,4%
Fatturato per dipendente 238,5 200,1 227,2 280,1 281,9 0,6%
Investimenti netti (*) 210.448 150.189 210.006 282.135 412.159 46,1%
Incrementi in beni in leasing 36.888 37.626 26.407 37.465 20.731 -44,7%

PRINCIPALI INDICATORI

31.12.2019 31.12.2020 31.12.2021 31.12.2022 31.12.2023
Margine operativo netto/Ricavi da contratti con clienti 12,3% 8,2% 10,4% 10,5% 10,8%
Risultato prima delle imposte/Ricavi da contratti
con clienti
11,9% 7,1% 10,3% 10,5% 10,2%
Investimenti netti(*)/Ricavi da contratti con clienti 8,1% 6,8% 7,6% 7,8% 10,7%
Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto 24,9% 26,0% 22,9% 25,8% 21,7%
Oneri finanziari netti rettificati(**)/Ricavi da contratti
con clienti
0,6% 0,8% 0,3% 0,4% 0,5%
Oneri finanziari netti rettificati(**)/Margine operativo netto 4,5% 9,4% 3,4% 3,4% 4,9%
ROI 18,1% 9,6% 12,9% 15,5% 16,0%
ROE 17,3% 9,3% 12,0% 15,1% 14,6%

Note:

ROI: Margine operativo netto rolling 12 mesi/Capitale netto investito.

ROE: Risultato prima degli interessi di terzi rolling 12 mesi (depurato del Risultato derivante da attività operative cessate)/Patrimonio netto.

(*) Investimenti netti in immobilizzazioni materiali e immateriali, calcolati come la somma di incrementi (al netto dei decrementi) di immobilizzazioni materiali e immateriali. (**) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.

3.849 15 PAESI IN CUI IL GRUPPO È PRESENTE

INVESTIMENTI NETTI DI € 412

MILIONI

MILIONI DI €

INVESTIRE NEL FUTURO

Sono trascorsi quattro anni dall'aver concepito una nuova Vision e una nuova Mission. Un intervallo di tempo in cui Brembo ha creato i presupposti di una svolta epocale. Il Gruppo prosegue veloce nella sua trasformazione, che avviene in ogni Paese in cui opera ed è presente, dove investe nelle proprie Persone e nel proprio futuro.

3.849

RICAVI

  1. Relazione sulla gestione

1. RELAZIONE SULLA GESTIONE

BREMBO E IL MERCATO

SCENARIO MACROECONOMICO

Una corretta valutazione delle performance ottenute da Brembo nel corso del 2023 non può prescindere da una panoramica sul contesto macroeconomico a livello mondiale, con particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera.

A livello globale, l'inflazione si sta attenuando grazie alle politiche monetarie più restrittive. Nonostante una crescita del PIL superiore alle aspettative per il 2023, l'inasprimento delle condizioni finanziarie, la fragilità del commercio, il calo della fiducia delle imprese e dei consumatori, nonché le crescenti tensioni geopolitiche stanno facendo sentire il loro peso. Anche i mercati immobiliari e le economie dipendenti dalle banche, soprattutto in Europa, ne stanno risentendo, aumentando l'incertezza sulle prospettive a breve termine. Le stime più recenti indicano una crescita del PIL del 2,9% nel 2023, del 2,7% nel 2024 e del 3,0% nel 2025, supportate dalla ripresa del reddito reale e dalla diminuzione dei tassi di interesse. Nel breve periodo, si prevede un aumento della divergenza tra le economie, con una crescita dei mercati emergenti generalmente migliore di quella delle economie avanzate. Secondo le proiezioni, l'inflazione annuale dei prezzi al consumo nelle economie del G20 dovrebbe continuare a diminuire gradualmente, scendendo dal 6,2% del 2023 al 5,8% nel 2024 e al 3,8% nel 2025, tornando così a convergere verso l'obiettivo nella maggior parte delle principali economie.

Per quanto riguarda l'Eurozona, le ultime stime indicano una crescita del PIL dello 0,6% nel 2023, dello 0,9% nel 2024 e dell'1,5% nel 2025. I consumi privati saranno sostenuti dalla tenuta del mercato del lavoro e dall'aumento dei redditi reali, grazie alla riduzione dell'inflazione. Allo stesso tempo, l'aumento dei costi di finanziamento e l'incertezza peseranno sugli investimenti privati. Secondo le proiezioni, la crescita dei salari si ridurrà solo gradualmente nel periodo considerato. L'occupazione nei servizi manterrà elevata l'inflazione di fondo fino alla metà del 2025, nonostante la continua riduzione dell'inflazione complessiva.

In Germania, si prevede che l'economia crescerà dello 0,6% nel 2024 e dell'1,2% nel 2025, dopo una leggera contrazione nel 2023 (pari allo 0,1%). Il calo dell'inflazione e l'aumento dei salari sosterranno i redditi reali e i consumi privati. Gli alti tassi di interesse peseranno sugli investimenti residenziali e freneranno la domanda di esportazioni di beni d'investimento. Tuttavia, gli investimenti non residenziali riprenderanno gradualmente grazie al sostegno dell'elevato risparmio e delle esigenze di investimento delle imprese e alle esigenze di investimento legate alla delocalizzazione delle catene di approvvigionamento, alla digitalizzazione e all'espansione delle energie rinnovabili. Le esportazioni si riprenderanno lentamente grazie al rafforzamento della domanda globale

Si prevede che il PIL in Francia passerà dal +0,9% nel 2023 al +0,8% nel 2024, prima di risalire al +1,2% nel 2025. Dopo un rallentamento nel 2024, le esportazioni si riprenderanno nel 2025 grazie a un moderato miglioramento della domanda esterna. Il perdurare della rigidità del mercato del lavoro manterrà la pressione al rialzo sui salari, consentendo un aumento del potere d'acquisto e un graduale miglioramento dei consumi privati, mentre l'inflazione dovrebbe diminuire dal 5,7% nel 2023, al 2,7% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. Tuttavia, le condizioni di finanziamento meno favorevoli dovute a una politica monetaria più restrittiva continueranno a pesare su investimenti e consumi.

La crescita del PIL in Italia dovrebbe rallentare al +0,7% sia nel 2023 sia nel 2024, prima di risalire moderatamente al +1,2% nel 2025. La bassa crescita dei salari e l'alta inflazione hanno eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie si sono inasprite e la maggior parte del sostegno fiscale eccezionale legato alla crisi energetica è stato ritirato, pesando sui consumi privati e sugli investimenti. Il previsto calo dell'inflazione, i tagli mirati alle imposte sul reddito e la ripresa degli investimenti pubblici legati ai fondi Next Generation EU (NGEU) compenseranno solo in parte questi fattori contrari. Il principale rischio negativo è rappresentato da un inasprimento delle condizioni finanziarie superiore alle aspettative a causa di una politica monetaria dell'Eurozona più severa o di un aumento del premio di rischio sui titoli di Stato italiani. Sul versante positivo, una ripresa significativa degli investimenti pubblici legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrebbe stimolare la crescita nel 2024 e nel 2025.

Per quanto riguarda la situazione negli Stati Uniti, le ultime stime indicano una crescita del PIL pari al 2,4% nel 2023, dell'1,5% nel 2024 e dell'1,7% nel 2025. La crescita dei consumi privati e degli investimenti dovrebbe moderarsi in risposta agli effetti dell'inasprimento delle condizioni monetarie e finanziarie. La crescita dell'occupazione rallenterà ulteriormente in risposta all'indebolimento della domanda e il tasso di disoccupazione continuerà a salire fino alla prima metà del 2024. L'inflazione diminuirà, consentendo un allentamento della politica monetaria nella seconda metà del 2024 e una ripresa della crescita della domanda interna nel 2025. La politica monetaria rimarrà restrittiva nel breve termine, esercitando pressioni al ribasso sull'inflazione e consentendo al contempo la crescita economica, ma si allenterà gradualmente a partire dalla fine del 2024.

In Cina, la crescita economica si è ripresa solo moderatamente nel 2023 (+5,2%). Rallenterà al +4,7% nel 2024 e al +4,2% nel 2025. La crescita dei consumi resterà probabilmente contenuta a causa di un aumento del risparmio precauzionale, delle prospettive più incerte per la creazione di posti di lavoro e dell'aumento dell'incertezza. L'aggiustamento nel settore immobiliare in corso continua con il calo degli investimenti e il perdurare delle tensioni finanziarie. L'allentamento di alcune restrizioni dal lato della domanda dovrebbe stabilizzare le vendite, aiutate dalla riduzione dei costi dei mutui. Le esportazioni rimarranno deboli in seguito al rallentamento della crescita globale e delle tensioni commerciali in corso con gli Stati Uniti. Le sanzioni commerciali potrebbero interrompere la produzione di alcuni prodotti high-tech.

Per quanto riguarda l'India, le ultime stime indicano una crescita del PIL pari al 6,3% nel 2023 e al 6,1% nel 2024 a causa dell'indebolimento delle prospettive internazionali. Le esportazioni di servizi e gli investimenti pubblici continueranno a trainare l'economia. L'inflazione diminuirà progressivamente, con un corrispondente miglioramento del potere d'acquisto. Questo, congiuntamente alla fine del fenomeno climatico El Niño, agli aumenti di produttività derivanti dalle recenti riforme politiche e al miglioramento delle condizioni globali, contribuirà a rafforzare l'attività economica, con una crescita del PIL prevista del 6,5% nel 2025. Si ipotizza che l'allentamento della politica monetaria inizi nella seconda metà del 2024, sostenendo gli investimenti delle imprese e la spesa discrezionale delle famiglie. Gli investimenti pubblici rimarranno a livelli elevati. Tuttavia, si prevede un ulteriore consolidamento fiscale, che aumenterà lo spazio finanziario per il settore privato.

La crescita in Giappone dovrebbe rallentare dall'1,7% nel 2023 all'1,0% nel 2024, con una previsione di crescita dell'1,2% nel 2025, trainata principalmente dalla domanda interna. I consumi privati saranno sostenuti da una domanda repressa, da una crescita salariale più sostenuta e dal nuovo pacchetto economico. I sussidi governativi per gli investimenti green e digitali e gli elevati profitti aziendali stimoleranno gli investimenti delle imprese, nonostante la maggiore incertezza. Secondo le proiezioni, l'inflazione complessiva si ridurrà, pur rimanendo intorno al 2%.

Le ultime stime indicano una crescita del PIL del Brasile pari al 3% nel 2023, all'1,8% nel 2024 e al 2,0% nel 2025. L'attività economica ha registrato una forte ripresa nella prima metà del 2023, grazie a un raccolto agricolo eccezionale e a una buona resistenza dei consumi delle famiglie. Nonostante le ristrettezze finanziarie, la spesa delle famiglie rimarrà elevata grazie alla crescita dell'occupazione, al calo dell'inflazione e all'aumento dei trasferimenti sociali. Gli investimenti privati si riprenderanno leggermente nel 2024 grazie all'allentamento della politica monetaria. Sebbene i prezzi delle materie prime siano in calo, i prodotti agricoli guideranno una continua espansione delle esportazioni. L'inflazione è diminuita notevolmente nel 2023 e convergerà verso l'obiettivo nel 2024. L'allentamento della politica monetaria è iniziato nell'agosto 2023. I tassi d'interesse reali rimangono elevati, lasciando spazio a continue riduzioni dei tassi nel 2024 e nel 2025. La politica di bilancio rimane espansiva, ma si prevede un graduale consolidamento nel 2024 per raggiungere l'obiettivo di surplus primario dell'1% del PIL richiesto dal nuovo framework fiscale.

Per quanto riguarda la Russia, la guerra in Ucraina ha provocato profonde trasformazioni nell'economia e nella politica estera. Le sanzioni internazionali hanno interrotto le relazioni commerciali con l'Occidente, costringendo il Paese a guardare all'Asia per trovare nuovi mercati. Le ultime stime della Bank of Russia indicano una crescita del PIL pari al 3,1% per il 2023 e all'1,3% per il 2024. Si prevede che il Paese entrerà in un periodo di stagnazione perché la guerra ha evidenziato le carenze strutturali di lunga data dell'economia russa. Le prospettive a lungo termine del Paese sono poco rosee, ulteriormente aggravate da una demografia sfavorevole.

Si prevede che i prezzi delle materie prime continueranno

a calare a causa di una domanda globale più debole e di forniture adeguate. In un contesto di rallentamento dell'economia mondiale, l'indebolimento dei consumi privati, della spesa delle imprese e degli investimenti dovrebbe influire negativamente sulla domanda di materie prime e frenare la crescita dei prezzi. Similmente, si prevede che i prezzi dell'energia a livello globale tenderanno al ribasso fino al 2024, a causa del rallentamento della domanda complessiva di energia. La crisi immobiliare in atto e la moderata crescita economica in Cina sono inoltre destinate a frenare la domanda di energia. Per quanto riguarda il pe- trolio, nel 2023, il prezzo medio annuo del greggio Brent si è fissato intorno a 82 dollari al barile. Si prevede che nel 2024 rimarrà stabile, per poi scendere a 79 dollari nel 2025. Questa prospettiva tiene conto della prevista crescita della produzione, leggermente superiore alla domanda, consentendo un modesto accumulo delle scorte ed esercitando una leggera pressione al ribasso sui prezzi del greggio. Tuttavia, la recente crisi geopolitica in Medio Oriente aumenta il rischio di interruzioni dell'offerta durante il periodo previsto, il che potrebbe portare a prezzi più elevati e a una maggiore volatilità.

MERCATI VALUTARI

Nel corso del 2023 il dollaro americano ha aperto il periodo con un apprezzamento portandosi verso quota 1,0500. In seguito la valuta si è deprezzata fino agli inizi di marzo, attorno a quota 1,1000. Successivamente, la moneta ha avuto un nuovo apprezzamento nel mese di marzo, per poi deprezzarsi fino a superare quota 1,1000 verso gli inizi di maggio. In seguito il dollaro ha avuto un nuovo apprezzamento seguito da un deciso deprezzamento toccando il massimo di periodo di 1,1255 (18 luglio). Successivamente, la moneta ha avuto un forte e deciso apprezzamento fino agli inizi di ottobre, andando a toccare il minimo di periodo il valore di 1,0469 (3 ottobre). Nella restante parte dell'anno il dollaro ha avuto un trend di deprezzamento, chiudendo a 1,1050, valore al di sopra della media annuale di 1,0816.

Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il periodo considerato con un apprezzamento, andando a toccare il valore minimo di periodo di 7,2045 (6 gennaio). In seguito, la valuta ha iniziato un trend costante di deprezzamento, durato fino a luglio e culminato con il raggiungimento di quota 8,1014 il 19 luglio, massimo annuale. Successivamente la moneta ha avuto un nuovo apprezzamento, durato fino agli inizi di ottobre, attorno al valore di 7,7000. Nella parte finale dell'anno lo yuan ha avuto un leggero deprezzamento chiudendo a 7,8509, valore al di sopra della media annuale di 7,6591.

Lo zloty polacco ha aperto il periodo considerato con un lieve deprezzamento, raggiungendo il massimo di periodo di 4,7875 (13 febbraio). Successivamente la valuta ha iniziato un trend di costante apprezzamento, durato fino agli inizi di agosto portandosi nell'intorno di quota 4,4000. In seguito la valuta ha avuto un movimento di deprezzamento nella prima metà di settembre, per poi invertire bruscamente il trend, apprezzandosi fino al valore minimo dell'anno a 4,3090 (15 dicembre) e chiudendo a 4,3395, valore inferiore alla media di periodo di 4,5421.

Per quanto riguarda le valute dei principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, si riportano nella tabella seguente i valori di chiusura, medi, minimi e massimi dell'esercizio 2023.

CAMBIO FINALE
31.12.2023
CAMBIO MEDIO
2023
MASSIMO
DI PERIODO
MINIMO
DI PERIODO
Dollaro statunitense USD 1,1050 1,0816 1,1255 1,0469
Yen giapponese JPY 156,3300 151,9421 164,0500 137,9300
Corona svedese SEK 11,0960 11,4728 11,9872 11,0030
Corona danese DKK 7,4529 7,4510 7,4648 7,4370
Zloty polacco PLN 4,3395 4,5421 4,7875 4,3090
Corona ceca CZK 24,7240 24,0007 24,7240 23,2710
Peso messicano MXN 18,7231 19,1897 20,8318 18,0507
Sterlina britannica GBP 0,8691 0,8699 0,8934 0,8511
Real brasiliano BRL 5,3618 5,4016 5,7758 5,1860
Rupia indiana INR 91,9045 89,3249 92,4490 86,4210
Peso argentino ARS 892,9239 316,3535 897,4745 187,9366
Renminbi cinese CNY 7,8509 7,6591 8,1014 7,2045
Rublo russo RUB 97,9143 92,1461 107,4191 72,5216
Franco svizzero CHF 0,9260 0,9717 1,0056 0,9260
Bath thailandese THB 37,9730 37,6328 39,0810 34,4550

ATTIVITÀ DEL GRUPPO E MERCATO DI RIFERIMENTO

Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nello sviluppo di soluzioni frenanti per veicoli. Opera attualmente in 15 Paesi di 3 continenti con propri insediamenti industriali e commerciali e con più di 15.000 persone nel mondo. La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Częstochowa, Dąbrowa Górnicza, Niepołomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Danimarca (Svendborg), Spagna (Barcellona), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Cina (Nanchino, Langfang, Jiaxing, Jinan), India (Pune, Chennai) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo), USA (Huntersville) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita. Il mercato di riferimento di Brembo è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, motociclette e veicoli commerciali, oltre che dai produttori di vetture e moto da competizione. Grazie a una costante attenzione all'innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, il Gruppo gode di una consolidata leadership internazionale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli stradali e da competizione, rivolgendosi sia al mercato del primo equipaggiamento sia al mercato del ricambio. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti Brembo comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere, tubi e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l'offerta riguarda in particolare i dischi freno e le pastiglie, ma è integrata anche da pastiglie, tamburi, ganasce, kit per freni a tamburo e componenti idraulici: una gamma ampia e affidabile che consente una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.

Nel corso del 2023, Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 3.849.202 migliaia, in aumento del 6,1% rispetto a € 3.629.011 migliaia del 2022.

Di seguito vengono forniti dati e informazioni a disposizione della società sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.

AUTOVETTURE

Nel 2023, il mercato globale dei veicoli leggeri ha fatto registrare un aumento del 9,5% su base annua rispetto al 2022, con 83,6 milioni di unità vendute. Da metà anno, il trend di crescita ha infatti avuto una forte impennata con aumenti percentuali mensili a doppia cifra.

Molto positive le immatricolazioni di autovetture del 2023 sul mercato dell'Europa Occidentale (EU14+EFTA+Regno Unito), che hanno fatto segnare una crescita del 13,7% rispetto al 2022. Tutti i principali mercati hanno chiuso positivamente l'anno: Italia (+19,3%), Francia (+14,7%), Spagna (+17,4%), Germania (+7,6%) e UK (+18,4%).

Anche l'Est Europa (EU 12) registra un aumento più che significativo delle immatricolazioni di auto (+34,9% rispetto al 2022). In Russia, le immatricolazioni di veicoli leggeri hanno chiuso il 2023 con una crescita del 57,8% sull'anno precedente.

Si sono chiuse positivamente anche le vendite negli Stati Uniti, in aumento complessivamente del 15,7% rispetto al 2022. I mercati di Brasile e Argentina hanno fatto registrare segnali di ripresa rispetto al passato esercizio, con tassi di crescita rispettivamente dell'11,5% e del 15,3%.

Per quanto riguarda i mercati asiatici, nei dodici mesi del 2023 le vendite di veicoli leggeri in Cina sono aumentate del 6,1% rispetto al pari periodo 2022, confermando il Paese quale primo mercato mondiale con più di 23,3 milioni di veicoli venduti in tutto l'anno. Questo numero deve molto alle esportazioni e alla crescita di molti OEM, soprattutto di veicoli elettrici. Positivo anche l'andamento del mercato in Giappone, il quale ha chiuso l'anno con un incremento delle vendite del 13,4% rispetto al 2022.

In questo contesto, nel 2023 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per € 2.829.736 migliaia, pari al 73,5% del fatturato di Gruppo, in crescita del 7,2% rispetto al 2022.

MOTOCICLI

Europa, Stati Uniti e Giappone sono i più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore dei motocicli.

L'Europa, se si considerano i soli veicoli a due ruote, ha chiuso complessivamente il 2023 con immatricolazioni in crescita del 4,4% rispetto al 2022. In Italia le vendite di moto e scooter, considerati nel loro insieme, sono risultate in aumento del 15,8% rispetto al 2022. Se si considerano solo le immatricolazioni di moto si registra invece un incremento del 14,9% (+21,5% per le moto con cilindrata superiore a 500cc), mentre gli scooter hanno chiuso con una crescita del 20,6% rispetto al 2022.

Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles – quadricicli per ricreazione e lavoro) chiudono il 2023 a +1,5% rispetto al 2022. I soli ATV sono calati del 7,1%, mentre le moto e gli scooter, considerati complessivamente, hanno registrato una crescita del 4,4%.

Il mercato giapponese, se si considerano nell'insieme le cilindrate sopra i 50cc, ha fatto registrare un incremento generale del 23,0% nei dodici mesi del 2023. Analizzando solo le cilindrate sopra i 125cc, l'aumento del 2023 è del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In India le immatricolazioni di veicoli a due ruote nel 2023 sono cresciute del 9,1% rispetto al precedente esercizio, mentre sul mercato brasiliano l'incremento rispetto al 2022 è stato pari al 16,1%.

In questo scenario, i ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel 2023 sono stati pari a € 457.353 migliaia, in calo del 4,1% rispetto a € 477.084 migliaia realizzati nel 2022.

VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI

Il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU+EFTA+Regno Unito), mercato di riferimento per Brembo, nel 2023 ha fatto registrare un aumento delle immatricolazioni pari al 13,4%.

Nel periodo di riferimento, le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) in Europa sono aumentate del 13,0% rispetto al 2022, con tutti i principali mercati per volume di vendita in crescita rispetto allo scorso anno: Germania +9,3%, Francia +6,4%, Spagna +18,0%, Italia +18,8% e Regno Unito +18,7%.

Nel 2023, il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) in Europa ha fatto registrare un aumento del 15,2% rispetto all'anno precedente. Tra i primi cinque mercati europei per volume di vendita si segnala una chiusura positiva in Germania (+24,2%), Spagna (+14,2%), Italia (+12,3%) e Francia (+8,6%). Anche nei Paesi dell'Est Europa (EU 12) le vendite di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate nel 2023 hanno fatto registrare risultati positivi, soprattutto in Polonia e Romania.

Dalle vendite di applicazioni per questo segmento, nel corso del 2023 Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 377.418 migliaia, in crescita del 7,8% rispetto a € 350.232 migliaia del 2022.

COMPETIZIONI

Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).

Dalle vendite di applicazioni per questo segmento, nel corso del 2023 Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 183.852 migliaia, in aumento del 13,6% rispetto a € 161.777 migliaia del 2022.

RICAVI PER AREA GEOGRAFICA E PER APPLICAZIONE

AREA GEOGRAFICA

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 % 31.12.2022 % VARIAZIONE %
Italia 359.463 9,3% 354.814 9,8% 4.649 1,3%
Germania 747.032 19,3% 668.399 18,4% 78.633 11,8%
Francia 125.650 3,3% 111.781 3,1% 13.869 12,4%
Regno Unito 184.414 4,8% 178.425 4,9% 5.989 3,4%
Altri Paesi Europa 496.923 12,9% 436.292 12,0% 60.631 13,9%
India 139.835 3,6% 131.154 3,6% 8.681 6,6%
Cina 543.733 14,1% 568.044 15,7% (24.311) -4,3%
Giappone 25.884 0,7% 23.551 0,6% 2.333 9,9%
Altri Paesi Asia 49.174 1,3% 51.555 1,4% (2.381) -4,6%
Sud America (Argentina e Brasile) 80.954 2,1% 64.818 1,8% 16.136 24,9%
Nord America (USA, Messico e Canada) 1.062.663 27,7% 1.011.271 27,9% 51.392 5,1%
Altri Paesi 33.477 0,9% 28.907 0,8% 4.570 15,8%
Totale 3.849.202 100,0% 3.629.011 100,0% 220.191 6,1%

APPLICAZIONE

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 % 31.12.2022 % VARIAZIONE %
Autovetture 2.829.736 73,5% 2.639.658 72,7% 190.078 7,2%
Motocicli 457.353 11,9% 477.084 13,1% (19.731) -4,1%
Veicoli commerciali 377.418 9,8% 350.232 9,7% 27.186 7,8%
Competizioni 183.852 4,8% 161.777 4,5% 22.075 13,6%
Varie 843 0,0% 260 0,0% 583 224,2%
Totale 3.849.202 100,0% 3.629.011 100,0% 220.191 6,1%

RICAVI NETTI PER AREA GEOGRAFICA

RICAVI NETTI PER APPLICAZIONE

RISULTATI CONSOLIDATI DI BREMBO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 VARIAZIONE %
Ricavi da contratti con clienti 3.849.202 3.629.011 220.191 6,1%
Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti (*) (2.518.848) (2.404.558) (114.290) 4,8%
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 17.044 16.931 113 0,7%
Costi per il personale (681.620) (616.180) (65.440) 10,6%
MARGINE OPERATIVO LORDO 665.778 625.204 40.574 6,5%
% sui ricavi da contratti con clienti 17,3% 17,2%
Ammortamenti e svalutazioni (251.706) (242.360) (9.346) 3,9%
MARGINE OPERATIVO NETTO 414.072 382.844 31.228 8,2%
% sui ricavi da contratti con clienti 10,8% 10,5%
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni (22.072) (610) (21.462) 3518,4%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 392.000 382.234 9.766 2,6%
% sui ricavi da contratti con clienti 10,2% 10,5%
Imposte (84.837) (88.193) 3.356 -3,8%
Risultato derivante dalle attività operative cessate 136 (180) 316 -175,6%
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 307.299 293.861 13.438 4,6%
% sui ricavi da contratti con clienti 8,0% 8,1%
Interessi di terzi (2.260) (1.028) (1.232) 119,8%
RISULTATO NETTO DI PERIODO 305.039 292.833 12.206 4,2%
% sui ricavi da contratti con clienti 7,9% 8,1%
RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) 0,94 0,90

(*) La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico consolidato "Altri ricavi e proventi", "Costi per progetti interni capitalizzati", "Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci" e "Altri costi operativi".

I ricavi netti realizzati da Brembo nel 2023 ammontano a € 3.849.202 migliaia, segnando un aumento del 6,1% rispetto al 2022.

Il settore delle applicazioni per autovetture, da cui proviene il 73,5% dei ricavi del Gruppo, ha chiuso il 2023 a +7,2% rispetto all'anno precedente. il settore delle applicazioni per veicoli commerciali ha chiuso a +7,8%, quello delle competizioni a +13,6%, mentre il settore delle motociclette ha fatto registrare un calo del 4,1%.

A livello geografico, guardando all'Europa, la Germania ha registrato una crescita dell'11,8% rispetto al 2022. Anche tutti gli altri Paesi europei hanno fatto registrare un risultato positivo: la Francia è cresciuta del 12,4%, l'Italia dell'1,3%, mentre il Regno Unito ha chiuso con una crescita del 3,4%. In Nord America le vendite sono risultate in crescita del 5,1%, mentre in Sud America la crescita ha portato a +24,9%. In Estremo Oriente, la Cina ha fatto segnare un calo del 4,3% rispetto al 2022. Risultati in crescita invece in India (+6,6%) e Giappone (+9,9%).

Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti nel 2023 ammontano a € 2.515.848 migliaia, con un'incidenza del 65,4% sulle vendite, in calo rispetto al 66,3% dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 28.601 migliaia e si confrontano con € 23.060 migliaia del 2022.

I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 17.044 migliaia e sono riconducibili principalmente al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (€ 16.931 migliaia nel 2022).

I costi per il personale nel 2023 ammontano a € 681.620 migliaia, con un'incidenza sui ricavi del 17,7% in linea rispetto all'esercizio precedente (17,0%). Il numero delle persone in forza al 31 dicembre 2023 è di 15.653 (14.966 al 31 dicembre 2022), inclusi i lavoratori interinali, pari a 1.999 (2.010 al 31 dicembre 2022).

Il margine operativo lordo del 2023 è pari a € 665.778 migliaia, a fronte di € 625.204 migliaia dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi del 17,3% (17,2% nel 2022).

Il margine operativo netto ammonta a € 414.072 migliaia (10,8% dei ricavi) rispetto a € 382.843 migliaia (10,5% dei ricavi) del 2022, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 251.706 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni del 2022 pari a € 242.360 migliaia.

Gli oneri finanziari netti sono pari a € 34.328 migliaia (€ 8.509 migliaia nel 2022), composti da differenze cambio nette negative per € 13.951 migliaia (€ 4.637 migliaia positive nel 2022) e da altri oneri finanziari netti pari a € 20.377 migliaia (€ 13.146 migliaia nel 2022).

I proventi finanziari netti da partecipazioni ammontano a € 12.256 migliaia (€ 7.899 migliaia nel 2022) e sono principalmente riconducibili ai dividendi ricevuti da società partecipate non consolidate e al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 392.000 migliaia, contro € 382.234 migliaia dell'esercizio precedente, in crescita del 2,6%. La stima delle imposte risulta pari a € 84.837 migliaia, con un tax rate del 21,6% (23,1% nel 2022).

Il risultato derivante da attività operative cessate, positivo per € 136 migliaia, è riconducibile alla contribuzione della società Brembo Argentina S.A. in liquidazione, riclassificata in tale voce in seguito alla decisione del Gruppo, presa nel 2019, di cessare la propria attività industriale nell'impianto di Buenos Aires.

Il risultato netto di Gruppo è pari a € 305.039 migliaia (7,9% dei ricavi), in aumento del 4,2% rispetto a € 292.833 migliaia del precedente esercizio (8,1% dei ricavi).

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo deriva da riclassifiche apportate ai Prospetti contabili del Bilancio consolidato riportati nelle pagine seguenti. In particolare:

  • le "Attività/passività finanziarie" sono composte dalle voci: "Partecipazioni" e "Altre attività finanziarie";
  • la voce "Altri crediti e passività non correnti" è composta dalle voci: "Crediti e altre attività non correnti", "Imposte anticipate" e "Altre passività non correnti";
  • l'"Indebitamento finanziario netto" accoglie le voci correnti e non correnti dei debiti verso le banche e delle altre passività finanziarie (incluse le passività per beni in leasing) al netto delle disponibilità liquide e delle attività finanziarie correnti.

Il Capitale Netto Investito al 31 dicembre 2023 ammonta a € 2.590.611 migliaia, con un incremento di € 117.770 migliaia rispetto al 31 dicembre 2022, quando era pari a € 2.472.841 migliaia.

L'Indebitamento finanziario netto del 2023 è pari a € 454.768 migliaia rispetto a € 502.044 migliaia al 31 dicembre 2022; il decremento di € 47.276 migliaia registrato nell'esercizio è riconducibile principalmente ai seguenti aspetti:

  • effetto positivo del margine operativo lordo per € 665.778 migliaia, con una variazione positiva del capitale circolante pari a € 62.924 migliaia;
  • attività di investimento netto per complessivi € 412.159 migliaia e incrementi per beni in leasing per € 20.731 migliaia;
  • pagamento delle imposte, che ha assorbito € 86.640 migliaia;
  • pagamento da parte della Capogruppo di dividendi deliberati pari a € 90.754 migliaia;
  • dividendi ricevuti da società collegate per € 10.040 migliaia e da società partecipate non consolidate per € 12.167 migliaia.

Informazioni di dettaglio sulla configurazione della posizione finanziaria nelle sue componenti attive e passive sono contenute nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 VARIAZIONE
Immobilizzazioni materiali 1.522.879 1.367.832 155.047
Immobilizzazioni immateriali 300.732 300.422 310
Attività/passività finanziarie 354.518 325.614 28.904
Altri crediti e passività non correnti 135.517 87.688 47.829
Capitale immobilizzato 2.313.646 2.081.556 232.090
11,1%
Rimanenze 621.697 586.034 35.663
Crediti commerciali 604.877 594.253 10.624
Altri crediti e attività correnti 94.539 130.345 (35.806)
Passività correnti (979.374) (860.086) (119.288)
Fondi per rischi e oneri/Imposte differite (64.774) (59.248) (5.526)
Attività/passività di copertura 0 (13) 13
Capitale di esercizio netto 276.965 391.285 (114.320)
(29,2%)
Capitale netto investito derivante da attività operative cessate 0 0 0
CAPITALE NETTO INVESTITO 2.590.611 2.472.841 117.770
4,8%
Patrimonio netto 2.099.419 1.947.013 152.406
TFR e altri fondi per il personale 36.445 24.086 12.359
Indebitamento finanziario a m/l termine 628.983 596.894 32.089
Indebitamento finanziario netto a breve termine (174.215) (94.850) (79.365)
Indebitamento finanziario netto 454.768 502.044 (47.276)
(9,4%)
Indebitamento finanziario netto derivante da attività
operative cessate (21) (302) 281
COPERTURA 2.590.611 2.472.841 117.770
4,8%

CAPITALE NETTO INVESTITO

FATTURATO PER DIPENDENTE

(migliaia di euro)

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

(milioni di euro)

Relazione Finanziaria Annuale 2023 29

FLUSSI FINANZIARI

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALL'INIZIO DEL PERIODO (*) (502.044) (411.837)
Margine operativo netto 414.072 382.844
Ammortamenti e svalutazioni 251.706 242.360
Margine operativo lordo 665.778 625.204
Investimenti in immobilizzazioni materiali (369.084) (249.398)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (43.733) (34.542)
Incrementi in beni in leasing (20.731) (37.465)
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie (3.338) (31.512)
Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 658 1.805
Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione
di società controllate, al netto della posizione finanziaria netta
0 (3.395)
Investimenti netti (436.228) (354.507)
Variazioni rimanenze (35.503) (113.151)
Variazioni crediti commerciali (11.794) (127.511)
Variazioni debiti commerciali 88.937 62.332
Variazione di altre passività 32.836 (43.802)
Variazione crediti verso altri e altre attività (4.551) 16.123
Riserva di conversione non allocata su specifiche voci (7.001) (4.313)
Variazioni del capitale circolante 62.924 (210.322)
Variazioni fondi per benefici dipendenti e altri fondi 13.975 25.566
Flusso di cassa operativo 306.449 85.941
Proventi e oneri finanziari (21.583) (928)
Risultato derivante da attività operative cessate 136 (180)
Imposte correnti pagate (86.640) (71.167)
Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza (2.122) (800)
Acquisto azioni proprie (65.620) 0
(Proventi)/oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti (7.004) (1.871)
Dividendi pagati nel periodo (90.754) (87.389)
Flusso di cassa netto 32.862 (76.395)
Effetto delle variazioni dei cambi sulla posizione finanziaria netta 14.414 (13.812)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALLA FINE DEL PERIODO (*) (454.768) (502.044)

(*) Si rimanda alla nota 13 delle Note illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario del Gruppo Brembo, gli amministratori hanno individuato nei paragrafi precedenti alcuni Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"). Tali indicatori rappresentano, inoltre, gli strumenti che facilitano gli amministratori stessi nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse e altre decisioni operative.

Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:

    1. tali indicatori sono costruiti esclusivamente a partire da dati storici del Gruppo e non sono indicativi dell'andamento futuro del Gruppo medesimo;
    1. gli IAP non sono previsti dai principi contabili internazionali (IFRS) e, pur essendo derivati dai bilanci consolidati del Gruppo, non sono assoggettati a revisione contabile;
    1. gli IAP non devono essere considerati sostituitivi degli indicatori previsti dai principi contabili di riferimento (IFRS);
    1. la lettura di detti IAP deve essere effettuata unitamente alle informazioni finanziarie del Gruppo tratte dai bilanci consolidati del Gruppo Brembo;
    1. le definizioni degli indicatori utilizzati dal Gruppo, in quanto non rivenienti dai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenee con quelle adottate da altri gruppi/società e quindi con esse comparabili;
    1. gli IAP utilizzati dal Gruppo risultano elaborati con continuità e omogeneità di definizione e rappresentazione per tutti i periodi per i quali sono incluse informazioni finanziarie nel presente Bilancio.

Gli IAP sotto riportati sono stati selezionati e rappresentati nella Relazione sulla gestione in quanto il Gruppo ritiene che:

  • l'indebitamento finanziario netto, congiuntamente ad altri indicatori quali Investimenti/Ricavi da contratti con clienti, Indebitamento finanziario netto/Patrimonio Netto, Oneri finanziari netti (depurati dal valore delle differenze cambio)/Ricavi da contratti con clienti e Oneri finanziari netti (depurati dal valore delle differenze cambio)/Margine Operativo netto consentono una migliore valutazione del livello complessivo di indebitamento, della solidità patrimoniale e della capacità di rimborso del debito;
  • il Capitale Immobilizzato e pertanto, gli Investimenti netti in immobilizzazioni materiali e immateriali, calcolati come la somma di incrementi (al netto dei decrementi) di immobilizzazioni materiali e immateriali – il Capitale di Esercizio Netto e il Capitale Netto Investito consentono una migliore valutazione sia della capacità di far fronte agli impegni commerciali a breve termine attraverso l'attivo commerciale corrente sia della coerenza tra la struttura degli impieghi e quella delle fonti di finanziamento in termini temporali;
  • il Margine Operativo Lordo (EBITDA) e il Margine Operativo Netto (EBIT), congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare i cambiamenti delle performance operative e forniscono utili informazioni in merito alla capacità del Gruppo di sostenere l'indebitamento; tali indicatori sono inoltre comunemente utilizzati dagli analisti ed investitori del settore a cui il Gruppo appartiene, al fine della valutazione delle performance aziendali.

BREMBO NEL MONDO

La società Brembo S.p.A. ha sede in Italia,
a Curno (Bergamo).
Italia
Stezzano, Curno, Mapello, Sellero
Danimarca
Svendborg
Germania
Leinfelden-Echterdingen, Meitingen
Polonia
Częstochowa, Dąbrowa Górnicza, Niepołomice
Regno Unito
Coventry
Repubblica Ceca
Ostrava-Hrabová
Russia
Mosca
Spagna
Barcellona, Saragozza
Svezia
Göteborg
Brasile
Betim
Messico
Apodaca, Escobedo
USA
Homer, Plymouth, Sunnyvale, Wilmington
Cina
Nanchino, Langfang, Jiaxing, Qingdao, Jinan
Giappone
Tokyo
India
Pune, Chennai
Siti produttivi
Siti commerciali 15 25 9
Centro Ricerche e Sviluppo Paesi Siti Centri Ricerca e Sviluppo
Brembo Inspiration Lab nel mondo produttivi (incluso Brembo Inspiration Lab)

Italia

India

Cina

USA

Messico

Brasile Betim

Svezia Göteborg

Spagna

Russia Mosca

Apodaca, Escobedo

Barcellona, Saragozza

Repubblica Ceca Ostrava-Hrabová

Regno Unito Coventry

Polonia

Giappone Tokyo

Pune, Chennai

Siti produttivi Siti commerciali

Centro Ricerche e Sviluppo

Nanchino, Langfang, Jiaxing, Qingdao, Jinan

Homer, Plymouth, Sunnyvale, Wilmington

Danimarca Svendborg

Germania

Stezzano, Curno, Mapello, Sellero

Leinfelden-Echterdingen, Meitingen

Częstochowa, Dąbrowa Górnicza, Niepołomice

STRUTTURA DEL GRUPPO

ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ DI BREMBO

I dati di seguito riportati sono stati estratti dalle situazioni contabili e/o dai progetti di Bilancio redatti dalle società in conformità agli IAS/IFRS e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

BREMBO S.P.A. Curno (Italia)

Attività: studio, progettazione, sviluppo, applicazione, produzione, montaggio, vendita di impianti frenanti, nonché fusioni in leghe leggere per settori diversi, tra i quali l'automobilistico e il motociclistico.

Il 2023 si è chiuso con ricavi netti pari a € 1.265.173 migliaia, in aumento del 7,3% rispetto a € 1.179.278 migliaia del 2022. La voce "Altri ricavi e proventi" risulta pari a € 66.773 migliaia nel 2023 contro € 59.058 migliaia del 2022, mentre i costi di sviluppo capitalizzati nell'esercizio sono pari a € 21.446 migliaia.

Il margine operativo lordo è passato da € 175.916 migliaia (14,9% sui ricavi) nel 2022 a € 200.600 migliaia (15,9% sui ricavi) nel 2023, mentre il margine operativo netto, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 73.890 migliaia, si è chiuso a € 126.711 migliaia rispetto a € 108.081 migliaia dell'esercizio precedente.

La gestione finanziaria registra oneri netti pari a € 5.661 migliaia che si confrontano con € 4.586 migliaia del 2022. I proventi da partecipazione, pari a € 50.709 migliaia, sono riconducibili principalmente alla distribuzione di dividendi da parte di alcune società controllate.

Nel periodo preso in esame la società ha realizzato un utile di € 139.265 migliaia, mentre nell'analogo periodo del 2022 l'utile era stato di € 164.919 migliaia.

Il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2023 è pari a 3.370 unità, in aumento di 199 rispetto ai 3.171 dipendenti presenti a fine esercizio 2022.

SOCIETÀ CONSOLIDATE INTEGRALMENTE

AP RACING LTD.

Coventry (Regno Unito)

Attività: produzione e vendita di impianti frenanti e frizioni per veicoli da competizione e da strada.

AP Racing è leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione.

La società progetta, assembla e vende prodotti tecnologicamente all'avanguardia a livello mondiale per i principali team di Formula 1, GT, Touring e Rally. Inoltre, produce e vende freni e frizioni per il primo equipaggiamento di automobili di prestigiose case automobilistiche.

I ricavi netti realizzati nel 2023 sono pari a Gbp 64.548 migliaia (€ 74.202 migliaia) e si confrontano con Gbp 52.499 migliaia (€ 61.575 migliaia) del 2022. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Gbp 5.306 migliaia (€ 6.099 migliaia), a fronte di Gbp 3.980 migliaia (€ 4.668 migliaia) nel 2022.

I dipendenti in forza al 31 dicembre 2023 sono 167, in aumento di 14 rispetto a fine 2022.

AP RACING NORTH AMERICA CORP.

Wilmington-Delaware (Usa)

Attività: servizi tecnico-commerciali sul mercato USA.

La società, con sede effettiva a Huntersville-North Carolina, costituita nel 2022 e controllata al 100% da AP Racing Ltd., si occupa di favorire e semplificare la comunicazione tra la controllante e i clienti situati negli Stati Uniti, nelle diverse fasi di impostazione e gestione progetti.

Come lo scorso esercizio, la società non ha generato ricavi al 31 dicembre 2023, mentre il risultato netto segna un utile di Usd 19 migliaia (€ 18 migliaia), mentre al 31 dicembre 2022 l'utile netto era pari a Usd 10 migliaia (€ 9 migliaia).

BREMBO BRAKE INDIA PVT. LTD. Pune (India)

Attività: sviluppo, produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli.

La società ha sede a Pune (India) ed è stata costituita nel 2006 come joint venture al 50% fra Brembo S.p.A. e l'indiana Bosch Chassis Systems India Ltd. Dal 2008 la società è posseduta al 100% da Brembo S.p.A.

Nel 2023 la società ha registrato ricavi netti pari a Inr 13.940.522 migliaia (€ 156.065 migliaia), conseguendo un utile netto di Inr 1.517.215 migliaia (€ 16.985 migliaia); nel 2022 i ricavi netti erano stati a 12.428.203 migliaia (€ 150.254 migliaia), con un utile netto di Inr 1.131.041 migliaia (€ 13.674 migliaia).

Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2023 è 1.152, rispetto a 972 dell'esercizio precedente.

BREMBO CZECH S.R.O.

Ostrava-Hrabová (Repubblica Ceca)

Attività: fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto.

La società è stata costituita nel 2009 e ha iniziato nel 2011 la propria attività produttiva che comprende la fusione, la lavorazione e il montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio.

Nel 2023 ha realizzato ricavi netti per Czk 7.443.562 migliaia (€ 310.140 migliaia) a fronte di ricavi netti per Czk 6.954.382 migliaia (€ 283.156 migliaia) nel 2022 e ha chiuso con una perdita di Czk 595.282 migliaia (€ 24.803 migliaia), che si confronta con una perdita di Czk 338.475 migliaia (€ 13.781 migliaia) registrata nel 2022.

I dipendenti in forza al 31 dicembre 2023 sono 1.009, in aumento di 54 rispetto all'anno precedente.

BREMBO DEUTSCHLAND GMBH

Leinfelden – Echterdingen (Germania)

Attività: acquisto e rivendita di vetture, servizi tecnico-commerciali, nonché promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società, costituita nel 2007 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., si occupa di acquistare vetture per l'effettuazione di test, di favorire e semplificare la comunicazione tra clienti tedeschi e Brembo nelle diverse fasi di impostazione e gestione dei progetti, nonché di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.

Al 31 dicembre 2023 i ricavi netti ammontano a € 2.700 migliaia (€ 2.143 migliaia nel 2022), con un utile netto di € .494 migliaia (€ 1.007 migliaia nel 2022).

La società al 31 dicembre 2023 ha 11 dipendenti, in aumento di uno rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO DO BRASIL LTDA.

Betim (Brasile)

Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.

La società ha sede a Betim, nello Stato del Minas Gerais, e si occupa di produzione e vendita di dischi freno per auto sul mercato sudamericano del primo equipaggiamento.

I ricavi netti del 2023 sono pari a Brl 421.795 migliaia (€ 78.087 migliaia), con un utile di Brl 39.201 migliaia (€ 7.257 migliaia); nel 2022 le vendite erano state pari a Brl 333.320 migliaia (€ 61.236 migliaia), con un utile di Brl 19.859 migliaia (€ 3.648 migliaia).

I dipendenti in forza al 31 dicembre 2023 sono 212, 8 in più rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO HUILIAN (LANGFANG)

BRAKE SYSTEMS CO. LTD. Langfang (Cina)

Attività: fusione, produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.

Nel 2016 Brembo S.p.A. ha acquisito il 66% di Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. (già Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.), società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il restante 34% del capitale sociale continua a essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità della città di Langfang.

I ricavi netti realizzati nel 2023 sono pari a Cny 598.717 migliaia (€ 78.171 migliaia) e si confrontano con Cny 540.893 migliaia (€ 76.396 migliaia) del 2022. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Cny 42.281 migliaia (€ 5.520 migliaia), a fronte di Cny 21.337 migliaia (€ 3.014 migliaia) nel 2022.

I dipendenti in forza al 31 dicembre 2023 sono 464, in diminuzione di 28 rispetto a fine 2022.

BREMBO INSPIRATION LAB CORP.

Wilmington-Delaware (Usa)

Attività: sviluppo di competenze in ambito software, data science e intelligenza artificiale

La società, con sede nella Silicon Valley in California (USA), rappresenta il primo centro di eccellenza aperto da Brembo come laboratorio sperimentale concentrato principalmente nello sviluppo delle competenze dell'azienda in ambito software, data science e intelligenza artificiale a beneficio dello sviluppo delle future soluzioni frenanti di Brembo. Il nuovo centro di eccellenza rappresenterà, inoltre, un punto di riferimento per lo sviluppo tecnologico e commerciale delle relazioni di Brembo con i clienti presenti nella Silicon Valley.

Al 31 dicembre 2023 la società non ha conseguito ricavi e ha chiuso l'esercizio con un utile pari a Usd 136 migliaia (€ 126 migliaia) che si confronta con un utile pari a Usd 64 migliaia (€ 61 migliaia migliaia) del 2022. A fine anno la società ha 9 dipendenti, uno in più rispetto al 2022.

BREMBO JAPAN CO. LTD.

Tokyo (Giappone)

Attività: commercializzazione di impianti frenanti per il settore delle competizioni e del primo equipaggiamento auto.

Brembo Japan Co. Ltd. è la società commerciale di Brembo che cura il mercato giapponese delle competizioni e garantisce, tramite l'ufficio di Tokyo, il primo supporto tecnico ai clienti OEM dell'area. Fornisce inoltre servizi alle altre società del Gruppo attive nel territorio.

I ricavi netti realizzati nel 2023 sono pari a Jpy 1.085.811 migliaia (€ 7.146 migliaia), contro Jpy 1.005.099 migliaia (€ 7.283 migliaia) del 2022. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Jpy 89.684 migliaia (€ 590 migliaia), contro quello del 2022 di Jpy 86.342 migliaia (€ 626 migliaia).

I dipendenti al 31 dicembre 2023 sono 27, in aumento di 1 rispetto a quelli in forza a fine 2022.

BREMBO MÉXICO S.A. DE C.V. Apodaca (Messico)

Attività: fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e per il mercato del ricambio, nonché fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, in seguito all'operazione di fusione con Brembo México Apodaca S.A. de C.V. avvenuta nel 2010, è ora controllata al 51% da Brembo North America Inc. e al 49% da Brembo S.p.A.

I ricavi netti del 2023 sono stati pari a Usd 574.836 migliaia (€ 531.478 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 23.064 migliaia (€ 21.325 migliaia).

Nel 2022 le vendite erano state pari a Usd 536.296 migliaia (€ 508.879 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 41.632 migliaia (€ 39.504 migliaia).

Al 31 dicembre 2023 il numero dei dipendenti è di 1.832, contro i 1.805 presenti a fine 2022.

BREMBO (NANJING) AUTOMOBILE COMPONENTS CO. LTD. Nanchino (Cina)

Attività: fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, posseduta al 60% da Brembo S.p.A. e al 40% da Brembo Brake India Pvt. Ltd., è stata costituita nell'aprile 2016 e si occupa di fusione, lavorazione, assemblaggio e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

Al 31 dicembre 2023 la società ha realizzato ricavi netti pari a Cny 1.756.817 migliaia (€ 229.377 migliaia), rispetto a Cny Cny 1.723.769 migliaia (€ 243.467 migliaia) a fine 2022.

L'utile conseguito al 31 dicembre 2023 è pari a Cny 252.920 migliaia (€ 33.022 migliaia). Nel 2022 l'utile era stato di Cny 229.331 migliaia (€ 32.391 migliaia).

Il numero dei dipendenti è passato da 539 nel 2022 a 677 al 31 dicembre 2023.

BREMBO NANJING BRAKE SYSTEMS CO. LTD. Nanchino (Cina)

Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento.

La società, risultante dalla joint venture di Brembo S.p.A. con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corp., è stata costituita nel 2001 e il Gruppo Brembo ne ha acquisito il controllo nel 2008. Nel 2013 il Gruppo Brembo ha acquisito dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co. Ltd. il controllo totalitario della società. Dal 2017 è effettiva la fusione per incorporazione in Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. di Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. L'operazione ha portato alla realizzazione di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di dischi freno, destinati al mercato auto del primo equipaggiamento.

Le vendite nette della società ammontano al 31 dicembre 2023 a Cny 1.218.751 migliaia (€ 159.125 migliaia), con un utile di Cny 175.921 migliaia (€ 22.969 migliaia); nel 2022 le vendite erano state pari a Cny 1.187.565 migliaia (€ 167.733 migliaia), con un utile di Cny 115.450 migliaia (€ 16.306 migliaia).

Al 31 dicembre 2023 il numero dei dipendenti è di 579, rispetto ai 625 a fine 2022.

BREMBO NORTH AMERICA INC.

Wilmington-Delaware (Usa)

Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e del ricambio, nonché di impianti frenanti per auto, moto e per il settore delle competizioni.

Brembo North America Inc. svolge la sua attività a Homer (Michigan), producendo e commercializzando dischi freno per il mercato del primo equipaggiamento e del ricambio, oltre a sistemi frenanti ad alte prestazioni per auto. Presso la sede di Plymouth (Michigan), è attivo il Centro di Ricerca e Sviluppo per lo sviluppo e la commercializzazione sul mercato USA di nuove soluzioni in termini di materiali e design.

I ricavi netti realizzati nel 2023 ammontano a Usd 465.786 migliaia (€ 430.654 migliaia); nell'esercizio precedente la società aveva conseguito ricavi netti per Usd 459.727 migliaia (€ 436.225 migliaia).

Il risultato netto al 31 dicembre 2023 evidenzia un utile di Usd 40.789 migliaia (€ 37.713 migliaia) a fronte di un utile di Usd 18.728 migliaia (€ 17.770 migliaia) registrato nel 2022.

I dipendenti alla fine del periodo sono 697, 40 in più rispetto alla fine del 2022.

BREMBO POLAND SPOLKA ZO.O.

Dąbrowa-Górnicza (Polonia)

Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno e sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società produce sistemi frenanti per il mercato di primo equipaggiamento auto e veicoli commerciali nello stabilimento di Częstochowa; nello stabilimento di Dąbrowa-Górnicza dispone, invece, di una fonderia per la produzione di dischi fusi in ghisa destinati a essere lavorati nello stesso sito produttivo o da altre società del Gruppo; nel sito di Niepołomice lavora le campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Cina, Stati Uniti e nello stesso sito di Dąbrowa-Górnicza.

I ricavi netti realizzati nel 2023 ammontano a Pln 3.154.581 migliaia (€ 694.526 migliaia) contro Pln 2.983.080 migliaia (€ 636.800 migliaia) del 2022. L'utile netto al 31 dicembre 2023 è di Pln 218.175 migliaia (€ 48.034 migliaia) e si confronta con un utile di Pln 277.746 migliaia (€ 59.291 migliaia) conseguito nell'esercizio precedente.

I dipendenti a fine periodo sono 2.381, rispetto ai 2.274 presenti alla fine del 2022.

BREMBO RUSSIA LLC.

Mosca (Russia)

Attività: promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società, costituita nel 2014 con sede a Mosca e controllata al 100% da Brembo S.p.A., ha il fine di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.

I ricavi netti della società realizzati nel 2023 ammontano a Rub 27.646 migliaia (€ 300 migliaia) rispetto a Rub 23.137 migliaia (€ 310 migliaia) nel 2022; la perdita netta è di Rub 3.108 migliaia (€ 34 migliaia) che si confronta con una perdita di 24.232 migliaia (€ 325 migliaia) al 31 dicembre 2022.

A fine periodo i dipendenti della società sono 3, invariati rispetto a fine 2022.

BREMBO SCANDINAVIA A.B.

Göteborg (Svezia)

Attività: promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società promuove la vendita di dischi freno per il settore automobilistico nel solo mercato del ricambio.

I ricavi netti realizzati nel periodo in esame sono pari a Sek 10.587 migliaia (€ 923 migliaia), con un utile netto di Sek 5.360 migliaia (€ 467 migliaia) e si confrontano rispettivamente con Sek 10.408 migliaia (€ 979 migliaia) e con un utile netto di Sek 4.807 migliaia (€ 452 migliaia) conseguiti nel 2022.

I dipendenti al 31 dicembre 2023 sono 2, invariati rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

CORPORACIÓN UPWARDS '98 S.A.

Saragozza (Spagna)

Attività: vendita di dischi freno e tamburi freno per auto, distribuzione del kit ganasce e pastiglie.

La società svolge esclusivamente attività commerciale per il solo mercato del ricambio.

I ricavi netti delle vendite 2023 ammontano a € 33.534 migliaia, contro € 31.915 migliaia realizzati nel 2022. Il risultato netto evidenzia un utile di € 3.238 migliaia, a fronte di un utile di € 2.104 migliaia registrato nel 2022.

I dipendenti in forza al 31 dicembre 2023 sono 64, in aumento di 1 rispetto a fine 2022.

J.JUAN S.A.U.

Barcellona (Spagna)

Attività: sviluppo, produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli.

In data 4 novembre 2021, Brembo ha acquisito il 100% del capitale del Gruppo J.Juan, azienda spagnola attiva nello sviluppo e nella produzione di sistemi frenanti per motociclette. J.Juan è stata fondata nel 1965, ha sede a Gavà (Barcellona) e opera con tre stabilimenti in Spagna e uno in Cina che producono in particolare tubi freno.

Nel corso del 2022 è stato avviato e concluso il processo di fusione per incorporazione delle società J.Juan Brake Systems S.A.U. e Montajes y Acabados S.L.U. in J.Juan S.A.U., con decorrenza degli effetti contabili della fusione al 1° gennaio 2022.

I ricavi netti al 31 dicembre 2023 ammontano a € 75.429 migliaia che si confrontano con € 73.980 migliaia, mentre il risultato netto evidenzia un utile di € 8.799 migliaia che si confronta con € 6.043 migliaia nello stesso periodo del 2022.

Al 31 dicembre 2023 la società ha 466 dipendenti, rispetto ai 453 presenti a fine 2022.

JIAXING CIJU CONTROL SYSTEMS CO. LTD. Jiaxing (Cina)

Attività: sviluppo, produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli.

In data 4 novembre 2021, Brembo ha acquisito il 100% del capitale del Gruppo J.Juan, azienda spagnola attiva nello sviluppo e nella produzione di sistemi frenanti per motociclette di cui Jiaxing Ciju Control Systems Co. Ltd. fa parte. I ricavi netti della società al 31 dicembre 2023 ammontano a Cny 287.117 migliaia (€ 37.487 migliaia), mentre il risultato netto evidenzia un utile di Cny 48.020 migliaia (€ 6.270 migliaia).

Al 31 dicembre 2022 la società aveva realizzato ricavi per Cny 292.003 migliaia (€ 41.243 migliaia), registrando un utile di Cny 53.598 migliaia (€ 7.570 migliaia).

Al 31 dicembre 2023 la società ha 195 dipendenti, 17 in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

LA.CAM (LAVORAZIONI CAMUNE) S.R.L. Stezzano (Italia)

Attività: lavorazioni meccaniche di precisione, esecuzione di lavori di torneria, attività di componentistica meccanica e attività affini, da eseguirsi in proprio o per conto terzi.

La società è stata costituita da Brembo S.p.A. nel 2010 e, nello stesso anno, ha affittato due aziende di un importante fornitore del Gruppo Brembo specializzate nella lavorazione di pistoni per pinze freno in alluminio, acciaio e ghisa, destinati ai settori auto, moto e veicoli industriali e alla produzione di altra componentistica, tra cui minuteria metallica di alta precisione e ponti per pinze auto, oltre a supporti pinze in alluminio per il settore moto in gran parte destinate al Gruppo Brembo. Nel 2012 la società ha acquisito i rami di azienda di entrambe le società.

I ricavi netti delle vendite del 2023 sono pari a € 57.364 migliaia rispetto a € 53.456 migliaia del 2022, prevalentemente verso società del Gruppo Brembo.

L'utile conseguito nel 2023 è di € 2.198 migliaia, contro un utile di € 2.147 migliaia a fine 2022.

I dipendenti della società al 31 dicembre 2023 sono 174, contro i 171 dell'esercizio precedente.

Attività: attività logistiche e di commercializzazione nel polo di sviluppo economico e tecnologico di Qingdao.

Costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., la società svolge attività logistiche e di commercializzazione all'interno del polo tecnologico di Qingdao per il solo mercato del ricambio.

Nel corso del 2023 ha realizzato ricavi per Cny 698.610 migliaia (€ 91.213 migliaia), che si confrontano con Cny 537.917 migliaia (€ 75.976 migliaia) realizzati nell'anno precedente. L'utile di Cny 39.753 migliaia (€ 5.190 migliaia) è in aumento rispetto all'utile di Cny 22.672 migliaia (€ 3.202 migliaia) del 2022.

Al 31 dicembre 2023 la società ha 52 dipendenti, 4 in più rispetto alla stessa data del 2022.

SBS FRICTION A/S

Svendborg (Danimarca)

Attività: sviluppo, produzione e vendita di pastiglie freno per motocicli.

In data 7 gennaio 2022, Brembo ha acquisito SBS Friction A/S, azienda con sede a Svendborg (Danimarca) che sviluppa e produce pastiglie freno in materiali sinterizzati e organici per motociclette, particolarmente innovativi ed eco-friendly. La quota di partecipazione è detenuta per il 60% da Brembo S.p.A. e per il 40% da Brembo Brake India Pvt. Ltd.

Nel corso del 2023 ha realizzato ricavi per Dkk 186.661 migliaia (€ 25.052 migliaia), rispetto a Dkk 170.242 migliaia (€ 22.883 migliaia) del 2022, e ha chiuso con un utile di Dkk 388 migliaia (€ 52 migliaia) che si confronta con un utile di Dkk 962 migliaia (€ 129 migliaia) al 31 dicembre 2022.

Al 31 dicembre 2023 la società ha 108 dipendenti, 4 in meno rispetto al 31 dicembre 2022.

SOCIETÀ VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES S.P.A. Stezzano (Italia)

Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.

A seguito degli accordi di joint venture del 2009 tra Brembo e SGL Group, la società è posseduta al 50% da Brembo S.p.A. e, a sua volta, controlla il 100% della società tedesca Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH. Entrambe le società svolgono attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti in genere e, in particolare, di dischi freno in carbonio ceramico destinati al primo equipaggiamento di vetture ad altissime prestazioni, oltre ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuove applicazioni.

Le vendite nette al 31 dicembre 2023 ammontano a € 92.667 migliaia (€ 69.454 migliaia al 31 dicembre 2022). Nell'esercizio registra un utile di € 20.229 migliaia che si confronta con un utile di € 32.063 migliaia del 2022.

I dipendenti della società al 31 dicembre 2023 sono 195, 23 in più rispetto a fine 2022.

BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES GMBH

Meitingen (Germania)

Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.

La società è stata costituita nel 2001. Nel 2009, in applicazione dell'accordo di joint venture tra Brembo e SGL Group, la società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. ha acquisito l'intero pacchetto azionario di questa società. Le vendite nette del 2023 ammontano a € 184.801 migliaia, che si confrontano con € 172.583 migliaia dell'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2023 si registra un utile pari a € 23.203 migliaia, a fronte di un utile di € 26.547 migliaia nell'anno precedente.

I dipendenti in forza al 31 dicembre 2023 sono 502, contro i 440 a fine 2022.

PETROCERAMICS S.P.A.

Milano (Italia)

Attività: ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati, per il trattamento di geomateriali e per le caratterizzazioni di ammassi rocciosi.

Brembo S.p.A. ha acquisito il 20% di questa società nel 2006 attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale. I ricavi netti realizzati nel 2023 sono pari a € 2.316 migliaia, con un utile di € 90 migliaia. Nel 2022 la società aveva realizzato ricavi pari a € € 2.625 migliaia, con un utile di € 542 migliaia.

INFIBRA TECHNOLOGIES S.R.L.

Milano (Italia)

Attività: ideazione, progettazione, industrializzazione, produzione, installazione e commercializzazione di sistemi di sensori in fibra ottica, nonché di sottosistemi fotonici per sensoristica e comunicazioni.

Nel 2021 Brembo ha acquisito il 20% della società Infibra Technologies S.r.l. per un controvalore di € 800 migliaia. La società ha per oggetto l'ideazione, la progettazione, l'industrializzazione, la produzione, l'installazione e la commercializzazione di sistemi di sensori in fibra ottica, nonché di sottosistemi fotonici per sensoristica e comunicazioni. L'accordo con gli attuali soci prevede il diritto di Brembo di esercitare un'opzione di acquisto sul restante 80% nel secondo semestre 2024.

I ricavi netti realizzati nel 2023 sono pari a € 606 migliaia, con una perdita di € 54 migliaia. Nel 2022 la società aveva realizzato ricavi pari a € 455 migliaia, con un utile di € 52 migliaia.

SHANDONG BRGP FRICTION TECHNOLOGY CO. LTD. Jinan (Cina)

Attività: produzione su larga scala di pastiglie freno innovative per il mercato aftermarket dei segmenti auto e veicoli commerciali.

In data 25 luglio 2022, Brembo ha firmato un accordo di joint venture paritetico con Shandong Gold Phoenix Co. Ltd., azienda cinese quotata alla Borsa di Shanghai, leader nella progettazione, collaudo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti, pastiglie e materiale di attrito per il primo equipaggiamento e l'aftermarket. L'accordo ha portato alla costituzione della nuova società Shandong BRGP Friction Technology Co. Ltd., completamente dedicata alla produzione su larga scala di innovative pastiglie freno per il mercato aftermarket dei segmenti auto e veicoli commerciali.

La società ha realizzato ricavi netti nel corso del 2023 pari a Cny 96.471 migliaia (€ 12.596 migliaia) e ha chiuso con una perdita di Cny 13.636 migliaia (€ 1.780 migliaia), rispetto a una perdita di Cny 177 migliaia (€ 24 migliaia) a fine 2022. Al 31 dicembre 2023 la società ha 287 dipendenti.

1.555 PERSONE IMPIEGATE IN R&D FTE (FULL-TIME EQUIVALENT)

1,3 MILIONI DI ORE DI TEST EFFETTUATE IN R&D

OLTRE

CENTRI RICERCA E SVILUPPO INCLUSO BREMBO INSPIRATION LAB

9 UN'ISPIRAZIONE CHE EVOLVE

Visione e ispirazione diventano reali e tangibili grazie alla nascita di nuovi prodotti e nuovi servizi sempre più intelligenti, in grado di comunicare e scambiare informazioni con il veicolo, come Sensify. Ma anche nuove realtà, come l'Inspiration Lab in California e Brembo Solutions. Elementi concreti di un'evoluzione in atto nei centri di R&D di Brembo, che oggi impegnano ricercatori e ingegneri in tutto il mondo.

INVESTIMENTI

Nel corso del 2023, la politica di gestione degli investimenti di Brembo si è sviluppata in continuità con gli indirizzi seguiti fino a oggi, mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche sullo scenario internazionale.

Brembo ha lanciato un programma di investimenti di circa € 500 milioni per rafforzare la propria presenza industriale globale, in particolare in Messico, Cina e Polonia, dove è prevista la realizzazione di nuovi stabilimenti concepiti all'insegna della trasformazione digitale e della sostenibilità.

In Messico, Brembo sta completando il raddoppio del proprio stabilimento produttivo di Escobedo, nello Stato di Nuevo León, dedicato alle pinze freno. Lo stabilimento, una volta a regime, permetterà il raddoppio della capacità produttiva del Gruppo nel Paese.

In Cina, il piano di Brembo riguarda l'espansione dello stabilimento di sistemi frenanti di Nanchino volto a rafforzare la capacità produttiva nel Paese. L'investimento prevede anche il rinnovamento del centro di ricerca e sviluppo nel sito di Nanchino, al fine di realizzare un centro all'avanguardia per supportare lo sviluppo di nuove tecnologie richieste dal mercato cinese. I lavori sono cominciati nel 2° semestre del 2023, e il completamento del progetto è previsto entro la fine del 2025.

In Polonia, Brembo ha deciso di avviare la realizzazione di una nuova fonderia di ghisa a Dąbrowa Górnicza. L'investimento creerà la più innovativa fonderia del Gruppo a livello globale, che sarà dotata di tecnologie all'avanguardia anche in ottica di sostenibilità. L'avvio della prima colata della fonderia è atteso per il 1° semestre del 2025.

Questi progetti si aggiungono alla già annunciata acquisizione degli spazi di Italcementi presso il Kilometro Rosso di Stezzano (Bergamo), grazie alla quale Brembo potrà espandere il proprio quartier generale in Italia.

Gli altri investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati dal Gruppo hanno riguardato prevalentemente acquisti di impianti, macchinari e attrezzature volti sia a incrementare il livello di automazione della produzione sia al costante miglioramento del mix e della qualità delle fabbriche.

Il totale degli investimenti netti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2023, presso tutte le unità operative, è stato pari a € 412.159 migliaia, di cui € 368.426 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 43.733 migliaia in immobilizzazioni immateriali. Le quote più significative degli investimenti si sono concentrate in Italia (36,3%), Nord America (22,9%), Polonia (19,7%) e Cina (9,7%).

Tra gli investimenti in immobilizzazioni immateriali, i costi di sviluppo sostenuti nel 2023 ammontano a € 28.910 migliaia (7,0% degli investimenti netti totali di Gruppo).

Si ricorda infine che gli incrementi per beni in leasing, nello stesso periodo, sono stati pari a € 20.731 migliaia.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Innovazione, sostenibilità e mobilità del futuro. Da sempre, Brembo si impegna nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni tecnologiche all'avanguardia, che non si distinguono esclusivamente per l'attenzione alla performance, al comfort e allo stile, ma sono volte anche a preservare l'ambiente.

I veicoli del futuro sono sempre più orientati al concetto green: elettrificazione, economicità globale, riduzione delle emissioni. Si guarda a un sistema frenante integrato e complementare, in cui pinza, disco, pastiglia, sospensione e unità di controllo siano in sinergia con la nuova visione di mobilità, dove tecnologia e ambiente possano convivere in costante equilibrio.

Da molti anni, ormai, Brembo dedica specifiche attività di ricerca ai prodotti meccatronici, sempre più diffusi nel settore automotive, sviluppando competenze che vengono applicate da tempo in sistemi quali Electric Parking Brake e Sensify™.

Dopo una prima fase di pura ricerca, Brembo sta introducendo sul mercato soluzioni sempre più green, con una particolare attenzione al miglioramento dell'impatto ambientale dei prodotti anche in esercizio. Poiché il mercato impone tempi di sviluppo sempre più ristretti, il Gruppo dedica grande impegno e risorse nel perfezionare metodologie di simulazione avanzate, in cui le nuove tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata trovano crescente applicazione, così come nel mettere a punto processi di sviluppo uniformi nei Centri di ricerca & sviluppo Brembo attivi in Italia, Polonia, Danimarca, Spagna, Regno Unito, Nord America, Cina e India.

Nel corso del 2023, le attività di ricerca e sviluppo sono state indirizzate principalmente agli aspetti descritti di seguito.

DISCHI FRENO PER AUTO E VEICOLI COMMERCIALI

Nell'ambito dei dischi freno per auto e veicoli commerciali leggeri, la priorità strategica per il 2023 ha riguardato lo sviluppo di soluzioni atte a rispettare i criteri del nuovo standard Euro 7.

È infatti nella fase finale di approvazione presso la Commissione Europea la proposta che fissa i nuovi standard Euro 7 sulle emissioni inquinanti prodotte da automobili e veicoli commerciali che, per la prima volta, conterrà nuove disposizioni per le emissioni di particolato dagli impianti frenanti. L'entrata in vigore del nuovo standard dovrebbe avvenire non prima del 2026 per le automobili e i veicoli commerciali leggeri e dal 2028 anche per i mezzi pesanti. Da anni, Brembo è attiva nello sviluppo di soluzioni per la riduzione delle emissioni di particolato dai freni. Già nel 2020 è stato presentato il disco Greentive®, caratterizzato da un rivestimento innovativo applicato sulla fascia frenante in ghisa che garantisce un'usura molto bassa, prolunga la durata del disco e - grazie all'abbinamento a un materiale d'attrito sviluppato appositamente - riduce le emissioni di polveri sottili durante la frenata, limitando l'impatto sull'ambiente.

Partendo dall'esperienza maturata con Greentive®, sono proseguite la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni avanzate da applicare ai dischi in ghisa attraverso lo studio di nuovi materiali e l'adozione di tecnologie e trattamenti superficiali mai utilizzati nell'applicazione di dischi freno.

Dopo aver definito per ogni segmento di mercato il prodotto più adatto alle diverse esigenze dei singoli clienti, nel corso del 2023 le attività si sono indirizzate principalmente agli sviluppi applicativi con i maggiori player di mercato europei.

Altrettanto importante è lo sviluppo sincrono con Brembo Friction di pastiglie freno che possano contribuire in modo determinante a creare una perfetta combinazione con il disco.

Pensare al singolo componente - disco o pastiglia - come unità indipendente risulta limitante nell'affrontare il problema delle emissioni. Lo sviluppo del modulo attrito comprensivo di disco e pastiglia - concepito per ognuna di queste nuove tipologie di disco, diventa quindi fondamentale per garantire i target di riferimento in termini di emissioni senza compromettere le prestazioni, riuscendo così a proporre ai clienti Brembo soluzioni coerenti con la vision del Gruppo e le sue linee guida: "low emission", "high performance" e "best driving experience".

Grande attenzione viene posta alle nuove esigenze dei veicoli a trazione ibrida ed elettrica: questi, infatti, sfruttando la rigenerazione in frenata, introducono nuovi requisiti per i dischi freno funzionali alla risoluzione di problemi di resistenza alla corrosione.

Tutte le nuove soluzioni indirizzate a ridurre l'impatto ambientale, migliorare l'aspetto estetico e potenziare la resistenza alla corrosione, suscitano grande interesse presso i maggiori clienti di Brembo.

A questo proposito proseguono le fasi di sviluppo applicativo con importanti case automobilistiche, mentre in Europa è già iniziata, nel 2023, la produzione di dischi che adotteranno una di queste tecnologie.

Secondo una precisa linea guida del mercato automotive, nonché di tutte le attività di sviluppo del Gruppo, in Brembo viene posta notevole attenzione anche alle nuove soluzioni in grado di ridurre il peso del disco. Un minor peso, infatti, si traduce in una maggiore percorrenza per le vetture elettriche e in una diminuzione del consumo di carburante per le vetture con motore a combustione, con un conseguente minor impatto ambientale. Un aspetto, questo, che diventerà ancora più importante con l'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo che definisce limiti più severi di quelli attuali per le emissioni inquinanti prodotte da automobili e veicoli commerciali.

Nell'ambito delle applicazioni auto, dopo aver sviluppato con un importante cliente tedesco il concetto di disco leggero per la nuova piattaforma dei suoi veicoli di riferimento, Brembo estenderà la fornitura di questo prodotto – che permette una riduzione di peso fino al 15% rispetto a un disco convenzionale grazie alla combinazione di due diversi materiali (ghisa per la fascia frenante e una sottile lamiera di acciaio per la campana) – anche a una nuova piattaforma di veicoli completamente elettrici di cui è in corso lo sviluppo applicativo.

Il disco leggero è stato sviluppato con successo anche per altre importanti case automobilistiche che già oggi lo utilizzano per equipaggiare alcuni dei loro modelli, riscuotendo l'interesse anche di altri clienti Brembo, soprattutto nel mercato Far East e tra i nuovi player entrati sul mercato dei veicoli elettrici.

Per i dischi dei veicoli commerciali pesanti, un segmento particolarmente interessante per Brembo, con alcuni importanti clienti europei si è entrati nella fase conclusiva degli sviluppi applicativi, con l'impiego di soluzioni volte a migliorarne le performance e la riduzione di peso. La produzione di serie di questi dischi inizierà nel corso del 2024. Partendo dall'esperienza acquisita nell'ambito dei veicoli commerciali leggeri, anche in questo settore proseguiranno nel 2024 le attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, conformi ai requisiti per le emissioni inquinanti (Euro 7).

MOTO

Per quanto riguarda la moto, prosegue l'attività di Design Strategy che, oltre a definire lo stile di tutti i nuovi prodotti del segmento, mira ad aumentare la capacità di soddisfare i bisogni dei clienti attraverso una maggiore customizzazione del prodotto, utilizzando linee di produzione "modulari".

Il primo prodotto frutto di questa strategia è la nuova pinza anteriore monoblocco top di gamma "HYPURE", presentata al mercato a novembre 2023, la cui produzione è prevista a giugno 2024 per il primo cliente. All'interno delle attività di Design Strategy è stato avviato lo sviluppo di una nuova pompa freno anteriore che prevede la chiusura della fase di "Design Freeze" entro la fine del primo trimestre 2024.

Continua l'attività d'integrazione tra le diverse company della GBU (Brembo S.p.A, J.Juan, SBS Friction, Brembo Brake India) con l'obiettivo di condividere metodologie e know-how per proporsi ai clienti come Brake System Supplier e Solution Provider. Grazie a quest'approccio si stanno concretizzando nuovi progetti applicativi europei e indiani che permetteranno a Brembo di aumentare la presenza nel mercato degli scooter, sia a motore termico sia a propulsione elettrica.

La ricerca di nuovi mercati nel campo delle due ruote si sta focalizzando anche sulla mobilità "green". Con un primo cliente è stato firmato un contratto di collaborazione per lo sviluppo di un impianto frenante ad alte prestazioni da utilizzare su prodotti High Performance. Dopo aver chiuso il primo set di prove sui prototipi "laboratorio", sono stati definiti i requisiti di prodotto per poi avviare la fase di "Design Freeze" che verrà chiusa entro la fine del primo trimestre 2024.

Nel campo della metodologia è attivo un primo progetto digitale che si pone come obiettivo la riduzione dei tempi di progettazione dei principali prodotti moto. Si è già concluso il processo di automazione delle varie fasi di progettazione per il prodotto pinza flottante, che ha evidenziato una riduzione dei tempi del 25%, ed è iniziata l'attività sul prodotto disco, per poi estendere questa metodologia a tutti i prodotti entro i prossimi due anni.

Un secondo progetto digitale mira a definire la "mission profile" dei prodotti freno per moto: è stata chiusa la prima campagna di raccolta dati sul territorio italiano con l'obiettivo di avere a disposizione il profilo di utilizzo dei prodotti moto entro aprile 2024, per poi estendere successivamente la raccolta dati in Europa e agli altri continenti.

Proseguono inoltre le attività per lo sviluppo di materiali "green" come i materiali d'attrito delle pastiglie: in particolare si stanno sviluppando mescole prive di componenti "non green" per prodotti di primo equipaggiamento. In questo modo, Brembo si propone come il primo fornitore di pastiglie moto con prodotti allineati alle più severe normative automotive.

È in progressivo aggiornamento la roadmap di prodotto in accordo alla mission aziendale e alle costanti evoluzioni del mercato. Il miglioramento continuo dei prodotti esistenti, lo sviluppo di nuovi materiali e soluzioni tecniche e l'attenzione ai costi, in particolare sui prodotti per i low cost country, sono i driver principali per i prodotti di nuovo sviluppo.

COMPETIZIONI

Dalla prima gara di Formula 1 del 2022 sono stati utilizzati sia la nuova evoluzione di dischi da competizione sia la pastiglia Carbon/Carbon di ultima generazione, entrambi realizzati e ingegnerizzati completamente all'interno del nuovo plant dedicato di Curno, in grado di garantire performance e costanza produttiva ai massimi livelli.

Lo sviluppo dell'impianto frenante realizzato completamente in carbonio è continuato nel 2023 facendo testare ai clienti una nuova specifica del sistema frenante. I risultati sono stati eccellenti e questo nuovo impianto verrà utilizzato dai principali clienti nel 2024. Attualmente si stanno impostando tutte le attività per definire l'impianto frenante delle nuove vetture di Formula 1 che correranno del 2026: il focus principale dello sviluppo rimane la corretta impostazione iniziale dell'impianto in carbonio.

Il nuovo materiale sviluppato e prodotto completamente all'interno della Carbon Factory ha debuttato anche nella nuova categoria di vetture Hypercar (LMH E LMDH) con riscontri molto positivi, vincendo la 24 Ore di Le Mans con Ferrari.

Il materiale in carbonio prodotto all'interno della Carbon Factory viene impiegato anche per altre competizioni in cui è permesso l'utilizzo di questo materiale, come la Formula-E e la Super Formula in Giappone.

In collaborazione con Petroceramics prosegue lo sviluppo del materiale carboceramico (CCMR) in applicazione sia automotive sia motociclistica.

Sono ormai avviati i progetti di innovazione riguardanti il triennio 2024-2026, che si focalizzano sull'introduzione di nuovi concetti di pinza amplificata più efficienti e più leggeri rispetto a quelli, sempre amplificati, utilizzati ormai da anni nel mondo delle competizioni auto e moto. Sono stati inoltre proposti ai team anche alcuni nuovi prodotti, compresi Brake By Wire elettro-idraulici per la Formula 1, realizzati con tecnologie di produzione innovative.

È stato deliberato su vettura e sui banchi dinamici un nuovo concetto di pinza con una tipologia di fissaggio rivoluzionaria ad otto pistoni e quattro pastiglie. La prima delibera dell'impianto è stata con una nuova vettura da pista dalle caratteristiche estreme che sarà in produzione nel 2024 e avrà un impianto frenante completamente in carbonio. Lo stesso concetto di pinza verrà utilizzato anche su una vettura stradale, sempre dello stesso cliente, che sarà sviluppata nel 2024-2025.

Per quanto riguarda i dischi carboceramici destinati alle applicazioni stradali, con un importante cliente di Brembo è terminata nel 2023 la validazione del nuovo disco CCMR-L caratterizzato dalla presenza di un layer ceramico che ne ha migliorato ulteriormente le prestazioni anche in termini di rodaggio. Per un altro cliente è stata avviata la produzione, mentre inizieranno le delibere di nuovi impianti destinati ad altri tre clienti sempre in applicazione stradale. Un altro cliente utilizzerà per la prima volta un nuovo concetto di pinza freno che è in fase di progettazione a Curno, che sarà successivamente prodotta e commercializzata da AP Racing. Questo nuovo concetto è utilizzato anche su una vettura da pista con impianto in Carbon/Carbon e una vettura stradale con carboceramico CCMR-L.

Grazie alla preziosa collaborazione di un nostro partner di sviluppo tecnico, si è conclusa la prima fase di caratterizzazione degli impianti frenanti da corsa in termini di emissioni. Le informazioni ricavate saranno fondamentali per indirizzare correttamente le scelte future.

In ambito meccatronico e sistemi "smart" si sono conclusi i relativi campionati dove hanno debuttato due nuovi sistemi Brake by Wire elettromeccanici.

Per il campionato di Formula E, Brembo è fornitore esclusivo di tutte le 22 vetture partecipanti, le quali hanno corso senza problemi con gli impianti Brake by Wire sull'assale anteriore della vettura.

In un altro campionato Brembo è fornitore esclusivo di un team che dispone dell'ultima evoluzione di impianti frenanti elettromeccanici Brake By Wire controllati da centraline elettroniche in base anche al layout del veicolo e alla capacità rigenerativa dello stesso. Questo team ha ottenuto un'importante vittoria durante il 2023. La vettura disponeva dei sistemi frenanti più evoluti, tutti sviluppati e prodotti a Curno: pinze monoblocco ricavate dal pieno, dischi in materiale evoluto e pastiglia 410 carbonio, oltre al sistema elettromeccanico di frenata a controllo elettronico Brake By Wire.

Vale la pena sottolineare come lo sviluppo applicativo di questi progetti Brake By Wire elettromeccanici sia iniziato nel 2018 con l'introduzione di concetti di safety già utilizzati sulla Formula 1 e, soprattutto, con l'introduzione dell'alimentazione a 48 Volt su tutti i sistemi Brembo.

In ambito moto da competizione è stata proposta ai clienti una possibile applicazione di un nuovo concetto di sistema frenante a controllo elettronico in grado di avvertire il pilota qualora l'aderenza dello pneumatico non sia sufficiente a garantire la corretta frenata in curva.

Altri progetti in ambito motociclistico e in ambito meccatronico-digitale sono attualmente in corso e saranno destinati alla normale utenza commerciale in un arco temporale di circa tre anni.

Grande impegno è dedicato agli sviluppi dei futuri impianti frenanti da utilizzare su vetture da competizione e vetture ad alte prestazioni con un powertrain di tipo elettrico e non più a combustione interna. Nella divisione Brembo Performance sono stati analizzati e compresi i requisiti di motori elettrici e batterie per integrarli al meglio negli attuali impianti frenanti e, soprattutto, per prevederne la naturale evoluzione. Per questo progetto sono attive diverse collaborazioni con Università e partner specifici. La prima fase di concept prevede anche la realizzazione di un prototipo dimostrativo a livello "corner ruota" del sistema frenante rigenerativo, definito BRB.

Per quanto riguarda le attività di simulazione, prosegue la sperimentazione di nuove metodologie di calcolo per la parte strutturale e termica del disco, per il calcolo termoelastico e a fatica dello stesso, nonché per l'integrazione del calcolo all'interno del gruppo ruota cliente, ovvero calcoli meccanici e termici con CFD (Computational Fluid Dynamics). Proseguendo un progetto interno di affinamento continuo fra banchi di prova e simulazione avviato diversi anni fa, sono state raffinate e ulteriormente potenziate alcune metodologie di prova e di simulazione. Già da diversi anni, un'integrazione avanzata tra testing e calcoli ha permesso di utilizzare in pista alcuni sensori virtuali ottenuti tramite modello di calcolo e/o modelli ottenuti da data base.

Da anni, Brembo fornisce ai vari clienti una metodologia in grado di elaborare la coppia frenante partendo dalle mappe di attrito dell'impianto, regolarmente fornite ai team insieme ai prodotti. Questa è una tipica applicazione di virtual sensing che è stata affiancata nel 2023 dall'evoluzione della nuova pinza strumentata in grado di fornire la lettura della coppia frenante reale sull'asse anteriore e posteriore. I risultati sono stati in linea con le aspettative.

Alcune applicazioni di virtual sensing sono disponibili anche su vetture che utilizzano il materiale ceramico, sia in applicazione stradale sia racing.

Le attività di integrazione tra la sperimentazione e la simulazione si sono estese anche alla produzione dei dischi Formula 1. Con particolari algoritmi alle reti neurali, Brembo è in grado di accoppiare i dischi in fase di consegna al cliente garantendo un'ulteriore costanza di prestazione dall'utilizzo dell'impianto. Questa metodologia, iniziata con impianti di Formula1, verrà applicata anche ad altri impianti nel 2024.

Nel 2024 proseguirà questa attività di integrazione tra il mondo della simulazione e il mondo della sperimentazione con prove sui simulatori veicolo dei clienti e presso il Politecnico di Milano.

Attività di ricerca specifica in ambito meccanico, di scienza dei materiali compositi, chimico ed elettronico/controllistico sono in corso proprio con il Politecnico di Milano, che è parte integrante degli sviluppi Brembo e partner storico di sviluppo tecnico in grado di fornire un prezioso contributo scientifico nei progetti di ricerca.

FRICTION

Prosegue con costanza l'impegno di Friction nello sviluppare materiali d'attrito tradizionali customer oriented e materiali sempre più performanti per le vetture da competizione (Racing). La competenza ormai consolidata sui materiali d'attrito si abbina al know-how della consociata BSCCB (Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes) per lo sviluppo di pastiglie abbinate a dischi carboceramici per vetture ad altissime prestazioni.

A questa attenzione si associa l'affiancamento e l'anticipazione dell'andamento del mercato automotive, sempre più orientato al green e all'introduzione di veicoli ibridi ed elettrici che richiedono materiali non più solo performanti ma anche ecologici, con un focus dedicato anche all'aspetto estetico.

L'inserimento, per la prima volta, delle emissioni anche da parte del sistema frenante nella normativa Euro 7, con particolare attenzione alle emissioni della pastiglia, dà una chiara visione della tendenza.

Friction risulta, quindi, decisiva per l'ampliamento del portfolio di materiali frenanti che permettano di conservare elevate prestazioni, garantendo la sicurezza della frenata, ponendo un'attenzione crescente sia all'aspetto estetico in generale sia alla corrosione dei componenti. Il tutto senza trascurare il comfort di guida con l'assenza di fischi e vibrazioni, nonché sviluppando competenze che possano venire applicate anche in sistemi nuovi e più complessi quali l'Electric Parking Brake e Sensify™.

Grazie alla continua evoluzione tecnologica in campo automobilistico, l'integrazione con i nuovi sistemi meccatronici ha aperto la strada allo sviluppo di un concetto di pastiglia freno sensorizzata che si pone l'obiettivo di rendere il sistema frenante sempre più integrato all'interno dei nuovi veicoli.

Per realizzare tutto ciò, Brembo Friction si avvale di metodi data driven con l'obiettivo di sviluppare formulazioni specifiche ed identificare le materie prime che ne influenzano maggiormente le diverse proprietà.

Su queste basi, proseguono diversi sviluppi dedicati a materiali d'attrito mirati a dischi sempre più innovativi. Nuovi rivestimenti e nuovi trattamenti richiedono, infatti, pastiglie pensate e prodotte specificatamente per abbattere il particolato PM10. Questo sviluppo è reso possibile dal supporto di un testing interno all'avanguardia, un laboratorio di primo livello e alla costante collaborazione con centri universitari che permettono sinergicamente di definire, ogni volta, la nuova direzione per ottenere i migliori risultati. In questo modo è possibile estendere le competenze acquisite nell'ambito delle passenger car anche ai veicoli commerciali leggeri e pesanti.

Grazie alle competenze acquisite, proseguono anche progetti che non guardano solo alla quantità di polveri emesse ma anche alla loro qualità, consentendo a Brembo di partecipare anche a diversi progetti europei (VERA, RE-BREATH). Un ulteriore passo avanti per l'abbattimento delle emissioni di sostanze volatili (VOC) è perseguito anche dal progetto AFFIDA, naturale evoluzione del progetto COBRA (facente parte del progetto europeo Life+) che ha l'obiettivo di portare sul mercato OE la tecnologia di leganti inorganici, giungendo a una produzione di un concetto di pastiglia completamente innovativa.

In ottica Sustainability e Carbon Neutrality, il Life Cycle Assessment e l'Eco Design pongono l'attenzione sull'utilizzo di materie prime a basso impatto ambientale, riciclabili e riciclate, così come sulla riduzione della generazione di gas serra durante il processo produttivo.

L'interesse a proseguire e a estendere la leadership del Gruppo nel settore delle pastiglie continua anche nel campo dell'Aftermarket con la neonata joint venture BRGP (50% Brembo e 50% Gold Phoenix, leader mondiale nella produzione di pastiglie) a Jinan (Shandong, Cina) che ha dato vita al primo sito produttivo di Brembo interamente dedicato alla produzione su larga scala di pastiglie freno. Friction avrà un ruolo cruciale nel progetto, portando con sé le competenze acquisite in questi anni. All'inizio del 2024 è previsto l'avvio dei nuovi prodotti Greenance, EV Kit ed Xtra kit, che tanto successo stanno riscuotendo sul mercato.

Infine, la stretta collaborazione con SBS Friction, società attiva nello sviluppo e produzione di pastiglie freno in materiali sinterizzati e organici da poco acquisita dal Gruppo, consente di ampliare la gamma di prodotti e di accrescere ulteriormente la competenza di Brembo anche nel settore delle motociclette.

SISTEMI AUTO E VEICOLI COMMERCIALI

Anche nell'ambito dei Sistemi Auto e Veicoli Commerciali, ogni prodotto in sviluppo è in linea con la vision del Gruppo e segue le tre linee direttrici: "low emission", "high performance" e "best driving experience".

Esempio perfetto della focalizzazione su queste tre linee guida è Sensify™, il rivoluzionario sistema frenante Brembo già presentato alla stampa europea, cinese, statunitense e giapponese.

Sensify™ è un ecosistema nel quale intelligenza artificiale, software e sensori gestiscono la frenata di ogni ruota in modo indipendente. La fase di sviluppo applicativo e di industrializzazione di Sensify™ è tuttora in corso, mentre il lancio in produzione avverrà con i primi costruttori nel 2025. Inoltre, coerentemente con le priorità strategiche di Brembo, è in pieno svolgimento la fase di promozione di Sensify™ sia sui clienti del Gruppo, sia con i nuovi player entrati sul mercato dei veicoli elettrici.

Con l'ecosistema di Sensify™ i singoli componenti subiscono evoluzioni importanti: l'inserimento di sensori sulla pinza freno diventa fondamentale e la raccolta di dati che ne deriva porta a un'evoluzione di tutto il sistema frenante che può essere così dimensionato secondo il reale utilizzo del veicolo, con un conseguente beneficio in termini di peso.

Restando nell'area meccatronica, ormai disciplina applicativa e non più solo ricerca avanzata, è attiva la fase di promozione degli stazionamenti elettrici nelle varie configurazioni sia per autovetture sia per veicoli commerciali fino a 7,5 tonnellate.

La direttrice "low emission" - finalizzata a contribuire alla riduzione dei consumi dei veicoli, delle conseguenti emissioni di CO2 e polveri sottili tramite l'impianto frenante vede l'utilizzo da parte di Brembo di metodologie mirate a minimizzare la massa delle pinze, a parità di prestazioni e attraverso l'evoluzione delle soluzioni per la riduzione di coppia residua.

Le attività di miglioramento, sia di prodotto sia di processo, proseguono in modo continuativo, così come la ricerca di soluzioni volte alla riduzione della massa, all'ottimizzazione delle prestazioni e al miglioramento dello stile. Ne sono esempio la pinza Dyadema™, studiata per ridurre sensibilmente la temperatura di esercizio in pista, la pinza Flexira™, ideata per soddisfare le esigenze di alcuni nuovi segmenti di mercato, la pinza OctymaTM, in produzione da settembre 2023, studiata per ottimizzare la distribuzione di pressione nell'interfaccia pastiglie - disco freno, e una nuova tipologia di pinza sviluppata con una metodologia che consente di ridurre la massa dal 5% al 10%, il cui ingresso in produzione è previsto per il 4° trimestre del 2024.

Anche lo sviluppo dei materiali di attrito segue gli obiettivi "low emission" e "high performance". Nel primo caso sono in sviluppo materiali che si accoppiano a dischi "coated", mentre nel secondo caso sono in sviluppo materiali che si accoppiano con tutte le tipologie di dischi carboceramici.

L'evoluzione continua delle metodologie di simulazione è focalizzata sugli aspetti legati al comfort del sistema frenante e alla funzionalità della pinza. L'obiettivo di Brembo è quello di incrementare la capacità di simulazione del sistema frenante completo, compreso il materiale di attrito. In quest'ottica, la possibilità di usufruire del know-how e della capacità installata nell'ambito del progetto Brembo Friction rappresenta un punto di forza per il Gruppo, che

si può proporre come fornitore di soluzioni per il sistema frenante completo.

Lo sviluppo della metodologia per simulare la funzionalità della pinza, invece, ha come obiettivo l'impostazione in fase progettuale delle caratteristiche della pinza stessa, che ne influenzano la costanza di prestazione nel tempo, la riduzione di coppia residua e il feeling pedale della vettura.

METODOLOGIE DI SVILUPPO PRODOTTO

La digitalizzazione del ciclo di vita del prodotto Brembo viene affrontata dalla funzione Metodologie di Sviluppo Prodotto che assicura alle GBU e alle GCF supporto metodologico e operativo nella gestione dei dati e del flusso di progetto.

Le Metodologie di Sviluppo Prodotto sono di supporto e guida alle GBU/GCF nell'adozione del Product Lifecycle Management (PLM) durante tutte le fasi dello sviluppo del prodotto, mirando a legare fra loro in modo univoco e indissolubile i dati provenienti da diversi dipartimenti (Digital Thread), garantendone la tracciabilità e distribuendoli in modo sicuro a tutti gli stakeholder interni.

Attraverso il PLM vengono condivisi i documenti progettuali, le fasi dello sviluppo, le distinte base tecniche e i disegni CAD utilizzati per le simulazioni numeriche. La distribuzione simultanea delle informazioni attraverso il PLM favorisce uno sviluppo prodotto collaborativo, con conseguente riduzione dei tempi di sviluppo progetto.

Particolare attenzione è posta allo sviluppo di modelli CAD parametrici condivisi tra più funzioni aziendali, al fine di ridurre i tempi di sviluppo e favorire la parallelizzazione delle attività di progettazione, e alla riduzione di operazioni umane a basso valore aggiunto nelle tradizionali fasi di progettazione - soggette a errori e non standardizzate - attraverso lo sviluppo interno di procedure automatiche direttamente collegate ai modelli CAD.

Lo stato dell'arte della simulazione di prodotti e di processi fisici viene costantemente monitorato attraverso il confronto con fornitori qualificati e la partecipazione a conferenze e progetti di ricerca universitari, sia per aggiornare il contenuto tecnologico e metodologico aziendale, sia per realizzare modelli virtuali sempre più rappresentativi della realtà che intendono riprodurre (Digital Twin multi-fisici), rendendoli quindi più efficienti e predittivi.

A questo scopo, viene posta particolare attenzione alla Simulation Process Automation, che traduce in flussi digitali automatici le operazioni manuali di routine svolte dagli analisti di simulazione, con l'obiettivo di condensare in procedure il know-how acquisito nella messa a punto delle simulazioni, ridurre gli errori legati allo svolgimento manuale delle stesse e, al contempo, renderle disponibili a una platea più estesa.

L'adozione della simulazione di processi industriali utilizzando il metodo "ad eventi discreti" permetterà, inoltre, l'ottimizzazione di tempi e risorse dei flussi di produzione industriale agendo sulla progettazione delle linee di produzione all'interno degli stabilimenti.

Anche le più moderne tecniche di produzione additiva e progettazione generativa vengono costantemente monitorate e sperimentate per aumentare il contenuto innovativo finale del prodotto in sviluppo.

GLOBAL DATA SCIENCE, AI & HPC

Il team globale di Data Science, Artificial Intelligence & High Performance Computing prosegue il suo percorso di potenziamento innestato sulla base del know-how consolidato nei periodi precedenti. Il percorso si concretizza in un ampliamento costante delle risorse dedicate a realizzare la trasformazione digitale dell'Azienda tramite l'applicazione di intelligenza artificiale. In particolare, la fase storica attuale si focalizza sull'innesto di figure professionali e tecnologie dedicate alla qualità del software e alla messa in funzione di applicazioni software complesse in modo automatizzato.

Attualmente la funzione, accanto al nucleo di base in Italia, dispone di un'unità operativa nel Centro di Eccellenza Brembo Inspiration Lab nella Silicon Valley californiana e di una in Cina focalizzata sulla raccolta e analisi in loco di nuove fonti dati, al fine di alimentare tutti i processi di innovazione Brembo. La missione di Brembo Inspiration Lab si inserisce nel contesto del piano di trasformazione digitale: si tratta di una cellula operativa e coordinata, che nasce dalla contribuzione di AI e Data Science, Tecnologie Avanzate di Prodotto (in collaborazione con la GCF R&D), Tecnologie di Processo e Business Development. Il team ha il compito di ricercare ed eseguire Proof of Concept rapidi delle nuove tecnologie abilitanti alla Smart Mobility, Smart Products e Smart Processes, in infrastruttura e in cloud.

Nell'ambito del team globale rientrano le attività di:

  • sviluppo di tecnologie mobili per la raccolta dei dati da fonti multiple, interne ed esterne;
  • assemblaggio, analisi e arricchimento di big data tramite "virtual sensoring";
  • sviluppo di modelli inferenziali e predittivi;
  • applicazione industriale dell'intelligenza artificiale, con particolare focus sulla qualità del prodotto;
  • tecniche di automazione digitale di processi office e produttivi;
  • sviluppo applicazioni software che implementano gli algoritmi e le soluzioni sopra descritte;
  • sviluppo di app per dispositivi mobili (smartphone) e api (application programming interface) a corredo;
  • costruzione di un portafoglio di brevetti per la certificazione del know-how.

Tutte le soluzioni sviluppate in questo contesto a forte carattere di "miglioramento continuo" vengono validate dal business aziendale ed entrano successivamente a far parte del portafoglio di Brembo così da poter essere offerte al mercato esterno in accordo con la missione di Solution Provider.

Fungendo da centro di competenza per tutte le GBU e le GCF, il team opera all'interno di un ecosistema multidisciplinare che raccoglie le competenze di Data Scientists, Big Data Engineers, Domain Experts e Project Managers, sviluppate e continuamente rinnovate grazie a un intenso programma di formazione interna per la diffusione della "Cultura del Dato" secondo Brembo.

INNOVATION & ADVANCED R&D

Le attività della GFC R&D monitorano costantemente l'evoluzione dei veicoli, in linea con le principali tendenze generali che sono: garantire alte prestazioni, ridurre le emissioni e fornire agli utilizzatori la migliore esperienza possibile.

Per fare ciò, gli ambiti di ricerca su cui Brembo sta lavorando sono l'elettrificazione e lo studio di fuel cell, sistemi di assistenza alla guida (ADAS) e guida autonoma, la costante riduzione dell'impatto ambientale e la connettività. L'elevato livello d'integrazione sta portando sempre di più l'impianto frenante a dialogare con altri sistemi-veicolo quali, ad esempio, motori elettrici di trazione e nuovi concetti di sospensione/sterzo. Tale integrazione permetterà un incremento della sicurezza attiva e l'ottimizzazione di funzioni come la rigenerazione in frenata.

Brembo prosegue lo sviluppo e l'evoluzione del sistema Sensify™, la cui peculiarità sta nell'architettura cosiddetta "decentralizzata", dove ogni singolo lato ruota ha un proprio attuatore elettromeccanico per generare e controllare la forza frenante richiesta. Questa evoluzione porterà Sensify™ a essere sempre più integrato nel sistema veicolo, coerentemente con l'evoluzione dell'architettura e di quest'ultimo.

Brembo prosegue le proprie attività di ricerca e sviluppo con l'obiettivo di individuare sempre nuove soluzioni da applicare a dischi e pinze, sia in termini di nuovi materiali sia di nuove tecnologie, componenti meccanici ed elettronici. La costante necessità di alleggerire i prodotti porta la ricerca a valutare l'utilizzo di materiali o trattamenti non convenzionali, quali i tecnopolimeri o le leghe metalliche leggere rinforzate, per la realizzazione di componenti strutturali. Un orientamento necessario anche per migliorare ulteriormente la sostenibilità dei prodotti, estendendo metodologie di ecodesign e di valutazione del Life Cycle Assessment (attraverso l'utilizzo di nuovi programmi dedicati) ai nuovi progetti e utilizzando queste metodologie come leva per sviluppi sempre più proiettati alla sostenibilità e alla circolarità.

Alcuni nuovi sviluppi avvengono anche in collaborazione con università e centri di ricerca internazionali. Proseguono infatti le attività di ricerca con società partecipate come Infibra Technologies, spin-off della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, e con PhotonPath, spin-off del Politecnico di Milano, in ambito di sviluppo sistemi e sensori fotonici. Questo permette di accelerare lo studio e la messa a punto di nuove soluzioni per la digitalizzazione degli impianti frenanti, percorso intrapreso con il lancio del nuovo sistema frenante intelligente Sensify™.

In collaborazione con l'area Digital & Innovation, prosegue il progetto AppLogger, iniziato nel 2021, che vede un'applicazione realizzata interamente da Brembo in grado di raccogliere dati sulle frenate in modo affidabile, costante, continuo e anonimo, nel rispetto più assoluto della privacy. Dopo che nel 2022 è stata rilasciata una nuova versione che consente una raccolta dati nel cloud Brembo, nel corso del 2023 l'applicazione è stata resa disponibile non solo ai dipendenti Brembo dei Paesi UE, ma anche a quelli nel resto del mondo, aprendo allo studio di nuove funzionalità (quali ad esempio l'attivazione di statistiche personali) che permetteranno ulteriori sviluppi, anche nell'ottica di creazione di contest interni e programmi di rewarding.

Vista la crescente importanza data alle emissioni di particolato, anche Brembo sta lavorando su più fronti per valutare le emissioni dei propri impianti frenanti, attraverso degli specifici banchi prova e con diversi progetti di ricerca finanziati a livello europeo.

Alcuni di questi progetti hanno lo scopo di ridurre le emissioni delle particelle sottili, come il progetto LIFE RE-BRE-ATH che mira a misurare la riduzione delle emissioni di PM10 legate al sistema di frenata degli autobus, nonché a modellare una mappa di concentrazione degli inquinanti emessi dall'usura dei freni; il progetto mira anche a definire una mappa del rischio di esposizione sulla salute dei pedoni, utilizzando una flotta di dieci autobus in due città europee, Bergamo e Bratislava, che si trovano in due delle regioni in cui sono dichiarate le più alte concentrazioni di PM2,5 e PM10.

In questo ambito, vi è anche il progetto VERA, che ha il fine di sviluppare, ottimizzare e dimostrare soluzioni innovative per il retrofit dei tubi di scappamento in riferimento alle emissioni di particolato (sotto i 23 nm) e di NOx dei veicoli stradali a benzina e a gas naturale che percorrono elevati chilometraggi all'interno della città (taxi, furgoni per le consegne, autobus).

Infine, il progetto nPETS – nano Particle Emissions from the Transport Sector – ha ricevuto finanziamenti da Horizon 2020 dell'Unione Europea per comprendere e mitigare gli effetti delle emissioni di nanoparticelle non regolamentate sulla salute pubblica. Lo scopo è quello di valutare l'impatto delle particelle con dimensioni sotto i 100 nm su esseri umani e animali. Il consorzio nPETS mira a migliorare la conoscenza delle emissioni di nanoparticelle di scarico e non di scarico generate da tutte le modalità di trasporto, il loro impatto sulla salute e, in ultimo, come le nuove politiche pubbliche possono ridurre queste emissioni e i relativi impatti.

La quantità di particolato emesso dall'impianto frenante è misurabile eseguendo delle prove specifiche, secondo quanto richiesto dalla nuova normativa Euro 7. Questi test vengono eseguiti su alcuni banchi prova che consentono la raccolta delle particelle emesse durante la frenata, e successivamente l'analisi in laboratorio, che ne permette l'identificazione numerica e, in alcuni casi, anche tossicologica. In totale sono disponibili 3 banchi dinamici che possono eseguire queste prove, uno dei quali completamente rispondente alle richieste della normativa Euro 7.

All'interno dell'R&D è in corso un'attività legata alla virtualizzazione delle prove tradizionalmente eseguite su veicolo in modo da aumentare l'efficienza della fase di sviluppo, riducendo il numero di test eseguiti su veicolo a quelli con alto valore aggiunto e dove la percezione reale del driver è fondamentale. Di grande supporto sono le attività svolte su simulatori veicolo presenti in R&D, che permettono di ricreare facilmente diverse condizioni di prova modificando il set-up del simulatore e fornendo all'utilizzatore una percezione simile a quella presente sul veicolo.

Nel corso del 2023 è iniziata anche la globalizzazione dei processi di innovazione in Brembo Inspiration Lab, inaugurando il nuovo ATC (Advanced Technology Center) in Silicon Valley: qui l'innovazione del prodotto avviene in sinergia con integrazione di nuove metodologie e algoritmi legati al Data Science, sfruttando centri di ricerca, enti e università presenti nell'ecosistema di innovazione locale.

POLITICA DI GESTIONE DEI RISCHI

L'efficace gestione dei rischi è un fattore chiave per tutelare il valore del Gruppo in un periodo storico che continua ad essere caratterizzato da grande volatilità e incertezze a livello globale. In particolare, nel quadro del sistema di Corporate Governance, Brembo ha definito un Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIR) coerente e compatibile con quanto previsto dall'art. 6 del "Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" del Codice di Corporate Governance – edizione 2020 – e, più in generale, aderente alle best practice in ambito nazionale e internazionale.

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIR) costituisce l'insieme delle strutture organizzative, delle regole e delle procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo, contribuendo a una conduzione dell'impresa sana, corretta e in linea con gli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione, favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, nonché la diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali. Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di definire le linee di indirizzo dello SCIR, in modo che i principali rischi afferenti a Brembo S.p.A. e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa. Il CdA è consapevole che i processi di controllo non possano fornire assicurazioni assolute circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la prevenzione dei rischi intrinseci all'attività d'impresa, in particolare in un periodo caratterizzato da grande volatilità, da un contesto macroeconomico incerto e da rischi geopolitici in aumento. Tuttavia, ritiene che proprio grazie allo SCIR sia possibile ridurre e mitigare la probabilità e l'impatto di eventi di rischio connessi a errori umani, decisioni errate, frodi, violazioni di leggi, regolamenti e procedure aziendali, nonché accadimenti inattesi, come ad esempio il conflitto israelo-palestinese, la guerra in Ucraina e, prima ancora, la pandemia globale. Lo SCIR è soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale.

Il Consiglio di Amministrazione ha identificato gli altri principali comitati/funzioni aziendali rilevanti ai fini della gestione dei rischi, definendone i rispettivi compiti e responsabilità nell'ambito dello SCIR. In particolare:

• il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, che ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione su temi connessi al controllo interno, alla gestione dei rischi e alla sostenibilità;

  • l'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, che ha il compito di identificare i principali rischi aziendali, dando esecuzione alle linee guida in tema di gestione dei rischi e verificandone l'adeguatezza;
  • l'Head of Risk Management, che supporta il Management nell'attività di individuazione, valutazione e mitigazione dei rischi relativi all'esercizio dell'attività aziendale, nell'ottica di una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici;
  • i Comitati Rischi Manageriali, che hanno il compito di definire piani di gestione dei rischi rispetto a progetti aziendali e/o rischi specifici.

I principi generali di gestione dei rischi e gli organi a cui è affidata l'attività di valutazione e monitoraggio degli stessi sono contenuti nel Codice di Corporate Governance di Brembo (approvato il 17 dicembre 2021), nelle "Politiche per l'attuazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi" la cui ultima edizione è stata emanata a fine 2021, nella Procedura di Gestione dei Rischi, nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 e nello Schema di riferimento per la redazione dei documenti contabili (ex art. 154-bis del TUF), a cui si fa rinvio. In particolare, le nuove Politiche per l'attuazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi identificano il disegno complessivo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Brembo, considerando le modifiche apportate al Manuale di Corporate Governance di Brembo, l'evoluzione della struttura organizzativa di Brembo con nuovi ruoli di controllo di 2° e di 1° livello, la nuova strategia aziendale e gli obiettivi di sostenibilità, i cambiamenti nel panorama legislativo e regolamentare, nonché nelle best practice internazionali adottate da Brembo.

La funzione Internal Audit verifica in forma sistematica l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso, riferendo i risultati della sua attività al Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato, al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e all'Organismo di Vigilanza di Brembo S.p.A. per gli specifici rischi legati agli adempimenti del D.Lgs. n. 231/2001 e almeno una volta all'anno al Consiglio di Amministrazione.

L'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi dà piena esecuzione alle linee guida sulla gestione dei rischi basate su principi di prevenzione, economicità e miglioramento continuo approvate dal Consiglio di Amministrazione. L'Amministratore Delegato, oltre a coordinare le azioni di mitigazione dei rischi implementate dal Management competente, ha un ruolo chiave nella gestione dei possibili eventi di potenziale "crisi" aziendale, come ad esempio la pandemia globale e più recentemente il conflitto israelo-palestinese e la guerra in Ucraina, per i quali può assumere direttamente la guida del Comitato di Gestione della Crisi come previsto dalle Linee guida aziendali per la gestione della crisi.

Al fine di consentire all'organizzazione di definire le categorie di rischio su cui concentrare la propria attenzione, partendo da classi di rischio suddivise per tipologia, Brembo si è dotata di un modello di identificazione e classificazione dei rischi che considera le diverse funzioni aziendali nelle quali possono trovare origine origine e/o alle quali spettano il monitoraggio e la gestione.

L'elenco dei principali rischi e dei relativi scenari afferenti il Gruppo è mappato all'interno del registro dei rischi ERM (Enterprise Risk Management) che viene aggiornato con frequenza almeno annuale contestualmente al registro dei rischi afferenti agli ambiti Ambientali, Sociali e di Governo aziendale (ESG). Il monitoraggio dei rischi avviene tramite riunioni periodiche in cui si analizzano i risultati, le opportunità e i rischi per le Unità di Business e le aree geografiche in cui Brembo opera. In tale sede vengono anche definite eventuali ulteriori azioni necessarie per mitigare nuovi rischi interni o esterni che emergessero nel corso dell'esercizio dell'attività aziendale.

Le famiglie di rischio di primo livello in cui sono catalogati i rischi mappati all'interno del registro rischi sono identificate sulla base della Procedura di Gestione dei Rischi e sono qui di seguito riportate:

  • a) rischi esterni;
  • b) rischi strategici;
  • c) rischi operativi;
  • d) rischi finanziari.

Di seguito si riportano i principali rischi per Brembo, per ciascuna delle famiglie di rischio sopra elencate. L'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi, né in termini di possibile impatto.

RISCHI ESTERNI

Rischio Paese

In relazione al footprint internazionale e all'aumento delle tensioni geopolitiche a livello globale, Brembo è esposta al rischio Paese, comunque mitigato dall'adozione di una politica di diversificazione dei business per prodotto e area geografica, tale da consentire il bilanciamento di questo rischio a livello di Gruppo.

Per garantire il monitoraggio dell'evoluzione del rischio politico, economico/finanziario e di sicurezza legato ai Paesi il cui contesto politico-economico è o potrebbe in futuro rivelarsi instabile, e per gestire eventuali escalation su specifiche aree geografiche, Brembo ha istituito un gruppo di lavoro che, nei casi più gravi, assume le caratteristiche e la composizione di Comitato di Crisi, volto a monitorarne le evoluzioni e a definire le azioni necessarie per mitigare i rischi e i possibili impatti diretti e indiretti sul Gruppo.

Specificatamente al conflitto Isrealo-Palestinese, si precisa che non vi sono stabilimenti del Gruppo e/o di fornitori o subfornitori strategici ubicati nei territori coinvolti nel conflitto. Tuttavia, stante la gravità della situazione, il rischio di escalation e gli effetti sul trasporto marittimo, Brembo effettua un costante monitoraggio dello stato della crisi al fine di valutare possibili impatti a livello di extracosti nella logistica e ritardi nella movimentazione delle merci, nonché i rischi di aumenti dei prezzi di materie prime, utilities ed energia. Con riferimento alla guerra in Ucraina, Brembo continua a monitorare la situazione e a mantenere i presidi ed i processi adottati fin dallo scoppio del conflitto, anche al fine di garantire la compliance rispetto ai pacchetti sanzionatori che si sono susseguiti nel tempo.

Rischi associati alle evoluzioni macroeconomiche e della domanda

Nel 2023, l'economia globale ha registrato livelli di inflazione mai toccati negli ultimi 20 anni. Il Fondo Monetario Internazionale ha perciò abbassato le prospettive globali di crescita per il 2024, con un rischio di recessione per alcuni Paesi dell'UE. Il mercato automobilistico potrebbe quindi essere influenzato negativamente dalla conseguente possibile contrazione della domanda. Il focus di Brembo verso il mercato top-premium e la diversificazione geografica rendono il Gruppo meno esposto nel suo complesso a tali potenziali effetti recessivi.

Al fine di adeguare costantemente le proprie previsioni di produzione e vendita e monitorare il rischio associato alle evoluzioni macroeconomiche e della domanda, Brembo tiene costantemente sotto controllo il proprio portafoglio ordini, l'andamento del mercato automotive nei diversi Paesi in cui opera e i relativi indicatori macroeconomici.

RISCHI STRATEGICI

Innovazione

Brembo è esposta a rischi legati all'evoluzione tecnologica, ossia allo sviluppo di prodotti concorrenti tecnicamente superiori in quanto basati su tecnologie rivoluzionarie e/o a minor costo grazie a innovazioni ed efficienze di processo. Al fine di mantenere proprio il vantaggio competitivo, Brembo investe ingenti risorse in attività di R&D, svolgendo attività di ricerca applicata e di base, sia su tecnologie esistenti sia su quelle di nuova applicazione come ad esempio, oltre alla meccatronica, quelle legate all'innovazione digitale, anche sulla base di quanto previsto dalla mission aziendale. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione "Attività di Ricerca e Sviluppo" della presente Relazione sulla gestione. Le innovazioni di prodotto e di processo, utilizzate o di possibile futura applicazione in produzione, sono brevettate per proteggere la leadership tecnologica del Gruppo. Un'apposita funzione all'interno della GCF Legal and Corporate Affairs, denominata "IPR" – "Intellectual Property Rights", si occupa della gestione dei brevetti e, più in generale, di tutti gli aspetti associati alla protezione dell'Intellectual Property del Gruppo.

Mercato

Brembo mantiene storicamente una quota di mercato alta sui segmenti top di gamma del settore automotive e, a livello geografico, sviluppa la maggior parte del suo fatturato in Europa, Nord America e Cina. Al fine di ridurre il rischio di saturazione dei segmenti/mercati in cui opera, il Gruppo sta proseguendo nella sua strategia di bilanciamento geografico delle vendite e sta progressivamente ampliando la gamma dei suoi prodotti, rivolgendo la propria attenzione anche al settore "premium", nonché elaborando nuovi prodotti, soluzioni e servizi per i clienti in linea con quanto previsto dalla mission aziendale.

In tale contesto il trend di aumento delle quote di mercato dei produttori di veicoli elettrici in Cina e il relativo ingresso sul mercato di nuovi produttori locali di sistemi frenanti ha portato ad una maggior competizione principalmente nelle fasce di mercato media e bassa.

Investimenti

Gli investimenti effettuati in alcuni Paesi possono essere influenzati da variazioni sostanziali del quadro normativo locale, da cui potrebbero derivare cambiamenti rispetto alle condizioni economiche esistenti al momento dell'investimento. Per questo, prima di compiere investimenti nei Paesi esteri, Brembo valuta attentamente il rischio Paese nel breve, medio e lungo periodo. In generale, le attività di Merger & Acquisition sono opportunamente coordinate sotto tutti i profili al fine di mitigare eventuali rischi d'investimento. Nell'ambito di tale valutazione vengono presi in considerazione anche i rischi associati ai cambiamenti climatici, come ad esempio i rischi fisici associati agli effetti di possibili eventi naturali catastrofici.

Corporate Social Responsibility

Brembo continua il suo percorso evolutivo finalizzato al rafforzamento del proprio Modello di Sostenibilità e all'adempimento dei requisiti normativi di "disclosure" di carattere non finanziario, introdotti con il D.Lgs. n. 254/2016, e aggiorna periodicamente la valutazione dei rischi in ambito Environmental, Social & Governance (ESG), utilizzando criteri di valutazione coerenti con le metodologie di valutazione e gestione dei rischi di Gruppo. Tra i rischi mappati in questo ambito si evidenziano:

  • l'utilizzo delle risorse idriche tema di rischio gestito nei siti produttivi attraverso, ad esempio, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento – così come i rischi legati all'inquinamento di corpi idrici dovuti a eventuali contaminazioni;
  • la salute e sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro, che è un punto di attenzione prioritario, i cui rischi specifici sono valutati e indirizzati dalla funzione di competenza così come descritto nel relativo capitolo;
  • la supply chain, sempre più globale e strategica, nell'ambito della quale viene richiesto ai fornitori di operare nel rispetto degli standard di sostenibilità definiti dal Gruppo, con particolare riferimento alla tutela dell'ambiente e alle condizioni di lavoro.

Brembo identifica gli aspetti principali della propria strategia aziendale in tema di sostenibilità anticipando generalmente le metodologie e i requisiti previsti dalle Direttive Europee e dai clienti, ovvero tenendo in considerazione le opportunità e i rischi che possono influenzare positivamente o negativamente i flussi di cassa futuri e quindi creare o erodere il valore aziendale dell'impresa nel breve, medio o lungo termine, influenzandone lo sviluppo, la performance e il posizionamento.

In questo contesto, Brembo gestisce e monitora il raggiungimento degli obiettivi interni di sostenibilità e il rispetto di eventuali richieste normative, come ad esempio l'obiettivo Net-zero. Per maggiori informazioni si rimanda all'ultima Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario (DNF).

Cambiamento Climatico

Brembo è fortemente impegnata a rispondere alle sfide

poste dal cambiamento climatico per migliorare la resilienza del Gruppo e cogliere le opportunità derivanti dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Elemento chiave per raggiungere questo obiettivo è la gestione attiva dei rischi e delle opportunità legate al clima e dei loro impatti. In quest'ambito Brembo ha effettuato un "Climate Change Risk Assessment" (CCRA) in linea con le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD). La valutazione è stata aggiornata nel corso del 2023 con il supporto di una società di consulenza specializzata e prevede l'analisi degli scenari e la valutazione quali-quantitativa dei principali rischi e opportunità rispetto ai rischi fisici e di transizione su diversi orizzonti temporali.

Per quanto riguarda i rischi fisici, la maggioranza dei siti del Gruppo risulta esposto a eventi atmosferici acuti da cui, tuttavia, sulla base delle valutazioni tecniche effettuate, non derivano esposizioni al rischio di danni alla proprietà e alle attività significative. Inoltre, vi sono alcuni stabilimenti produttivi esposti al rischio di alluvione; tuttavia, grazie ai sistemi di prevenzione e controllo esistenti (costituiti anche da barriere idrauliche), l'esposizione residua al rischio risulta contenuta e, peraltro, finanziariamente trasferita al mercato assicurativo.

A livello di rischi fisici associabili ad eventi cronici, alcuni siti del Gruppo risultano esposti al rischio di scarsità idrica. Al fine di ridurre tale esposizione, il Gruppo ha già implementato e sta ulteriormente investendo in misure rivolte a ridurre i consumi idrici, differenziare le relative fonti di approvvigionamento (principalmente acquedotto e pozzi di captazione delle acque di falda) e implementare sistemi di depurazione e stoccaggio delle acque che consentano la massima flessibilità nei diversi utilizzi industriali e civili all'interno degli stabilimenti.

Per quanto riguarda i rischi di transizione, sono state mappate opportunità e rischi sia rispetto a un orizzonte temporale 2030 sia 2050. Le principali opportunità sono ascrivibili sia ad alcuni effetti associati al trend di aumento della quota di veicoli elettrici nel mercato globale automotive, con la possibilità di estendere i segmenti e la "value chain" del gruppo grazie al miglioramento dei prodotti esistenti ed alle nuove soluzioni che verranno immesse sul mercato (ad esempio Sensify), sia all'apprezzamento e diffusione di prodotti ad elevate performance ambientali (per esempio il disco Greenance).

I principali rischi sono legati alla diffusione di forme di mobilità alternativa, agli effetti associati alla frenata rigenerativa nei veicoli elettrici, come potenzialmente una maggior durabilità dei componenti del sistema frenante "tradizionale" e la riduzione del relativo contributo, oltre che ai costi potenzialmente derivanti dall'implementazione delle politiche di Net-Zero e da possibili nuovi sistemi di tassazione associati alle esternalità, come ad esempio eventuali sistemi "cap&trade".

Per ulteriori informazioni si rimanda alla Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario (DNF).

RISCHI OPERATIVI

I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, all'indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, all'information technology, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei Paesi in cui il Gruppo è presente.

Supply Chain

Tra i principali rischi associati alla supply chain viene annoverata la dipendenza da fornitori unici che, in caso d'interruzione delle relative forniture, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere, nei tempi previsti, gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la GCF Acquisti individua, ove possibile, fornitori alternativi quali potenziali sostituti (Supplier Risk Management Program) per le forniture giudicate strategiche, mentre la GCF Qualità monitora e assicura la robustezza e la stabilità della supply chain nel fornire prodotti adeguati ai requisiti di Brembo e dei suoi clienti.

Il processo di monitoraggio dei fornitori è stato rafforzato in ottica preventiva, soprattutto per quanto riguarda la solidità finanziaria e la disponibilità di capacità produttiva anche in presenza di fluttuazioni repentine della domanda, aspetti che hanno assunto un'importanza crescente a seguito dell'emergenza pandemica e dello scoppio dei conflitti in Ucraina e nell'area israelo-palestinese, con le relative ripercussioni sui trasporti e sulla logistica a livello generale. Inoltre, sono state rafforzate le attività di analisi di fattibilità al fine di consentire un'adeguata gestione dei rischi tecnici sin dalle prime fasi dello sviluppo, garantendo quindi la robustezza del prodotto.

Per quanto riguarda i rischi connessi alla logistica, associati alla continuità e ai prezzi di trasporto delle materie prime e prodotti finiti, l'attività di mitigazione da parte di Brembo si concretizza in una strategia di diversificazione delle modalità di trasporto e degli operatori di riferimento, oltre che nel loro costante monitoraggio.

Business Interruption

Eventi naturali o accidentali (come terremoti o incendi),

comportamenti dolosi (atti vandalici) o malfunzionamento degli impianti, possono causare danni agli asset, indisponibilità delle sedi produttive e discontinuità operativa delle medesime. Brembo ha quindi rafforzato il processo di mitigazione con la pianificazione di attività ingegneristiche di "loss prevention" finalizzate a ridurre i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento, nonché a implementare le protezioni volte a limitarne l'impatto e preservare la continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.

In questa visione, in seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina, Brembo ha effettuato delle analisi rivolte a valutare e mitigare gli effetti associati alla continuità della fornitura delle utility, con particolare riferimento alla fornitura di gas verso i propri stabilimenti europei. A seguito di tale progetto, è stata attivata la riconversione da Gas Naturale a GPL di alcuni forni installati presso alcuni stabilimenti europei.

Brembo è inoltre esposta ai rischi di interruzioni dell'attività derivanti da eventi afferenti la supply Chain. Come nel 2° semestre del 2023, quando Brembo ha subito gli effetti degli scioperi prolungati presso alcuni dei propri clienti operanti in Nord America, che sono stati mitigati anche attraverso un'attenta ripianificazione della produzione e il costante monitoraggio del portafoglio ordini.

Qualità Prodotto

Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto in termini di qualità, sicurezza e tracciabilità. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un'intensa ed efficiente gestione della qualità, sia presso i propri stabilimenti sia presso i fornitori, con l'istituzione di una funzione globale di Assicurazione Qualità Fornitori, appositamente dedicata alla gestione della qualità dei componenti, e con la continua ottimizzazione delle attività di prevenzione, come ad esempio la "Failure Mode & Effect Analysis" (FMEA).

La GCF Qualità, inoltre, si occupa a livello globale di gestire correttamente sia i requisiti cogenti sia il comportamento a livello di sicurezza dei prodotti, con particolare riferimento al rischio di richiamo dal mercato, per i quali sono state istituite apposite procedure aziendali.

Information Technology

Brembo ritiene di importanza rilevante la continuità operativa dei sistemi IT e ha implementato un framework di gestione dei rischi cyber finalizzato alla continuità operativa, alla disponibilità, integrità e riservatezza dei dati, garantendo, tra l'altro, la compliance al regolamento europeo GDPR e alle normative nazionali applicabili nei singoli Paesi membri dell'Unione Europea. Questi temi stanno acquisendo ulteriore rilevanza, anche in considerazione dell'avviato processo di smart factory (Industry 4.0) e con l'attuazione dei pilastri strategici associati alla nuova mission aziendale. Nel 2020, le tre Società italiane del Gruppo si sono certificate in base allo standard internazionale ISO 27001, che definisce i requisiti e le modalità per gestire in modo corretto la sicurezza delle informazioni in azienda. Nel corso del tempo tale certificazione è stata estesa a Polonia, Repubblica Ceca e Nord America, ed è stato anche costituito un "Security Operations Center" (denominato "SOC") che risponde all'"Head of Information Security" del Gruppo, in grado di monitorare in tempo reale gli eventi cyber per prevenire e reagire tempestivamente a eventuali attacchi informatici.

Ambiente, Sicurezza e Salute

Il Gruppo è esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:

  • insufficiente tutela della salute e della sicurezza dei collaboratori, che si può manifestare attraverso l'accadimento di gravi infortuni o di malattie professionali;
  • fenomeni di inquinamento ambientale legati, ad esempio, a emissioni incontrollate, a non adeguato smaltimento di rifiuti o a spandimenti sul terreno di sostanze pericolose;
  • mancato o incompleto rispetto di norme e leggi di settore, anche in relazione alla volatilità normativa di alcuni Paesi.

L'eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile includendo le eventuali sanzioni associate al D.Lgs. 231/01. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all'interno di un Sistema di Gestione che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro sia gli aspetti ambientali e che è strutturato in base alle norme internazionali rispettivamente ISO 45001 e ISO 14001 e certificato da parte di un ente terzo indipendente.

Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti sia i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l'applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell'impegno dell'Azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.

Legal & Compliance

Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all'evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l'evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo.

Con riferimento al rischio di operare in violazione di norme di natura tributaria, ovvero in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento nelle giurisdizioni in cui il Gruppo opera, in coerenza con le linee guida definite nella Global Tax Strategy e nella Strategia Fiscale di Brembo S.p.A. adottate nel 2019, Brembo persegue l'obiettivo di gestire proattivamente il rischio fiscale, assicurandone, per il tramite del Tax Control Framework, la tempestiva rilevazione, la corretta misurazione e il controllo, con la finalità di contenerlo.

Per quanto concerne il rischio di compliance in materia di trattamento dei dati personali, il Gruppo si avvale del supporto del Data Protection Officer e di altre funzioni dedicate, come l'Organismo di Supervisione Privacy e i Referenti Privacy individuati presso aree aziendali sensibili.

Tra i rischi correlati alla compliance, si evidenzia quello connesso a violazioni di normative nazionali, internazionali, di settore, comportamenti professionalmente scorretti e non conformi alla politica etica aziendale che espongono alla responsabilità amministrativa dell'ente, minando altresì la reputazione del Gruppo sul mercato.

Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l'esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell'evoluzione normativa. Per i dettagli in merito si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari Brembo disponibile sul sito Internet del Gruppo (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance), nel paragrafo relativo al Modello 231 e agli altri strumenti di compliance.

L'applicazione delle disposizioni e delle misure preventive prosegue in modo costante e positivo, grazie anche all'attività formativa svolta e all'attività di monitoraggio progressivo svolta nell'ambito delle ordinarie attività legali.

Relativamente al contenzioso, la GCF Legal and Corporate Affairs monitora periodicamente l'andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo al bisogno le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici a essi correlati, vengono effettuati gli opportuni accertamenti o valutazioni a cura della GCF Administration and Finance.

Planning and Reporting

Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché la qualità, la tempestività e il confronto dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning) nella quasi totalità delle Società del Gruppo. Si segnala che, all'interno del progetto Digital Transformation, è prevista la graduale migrazione del Gruppo verso un nuovo programma informatico ERP, secondo tempistiche di progetto definite centralmente a livello globale.

RISCHI FINANZIARI

Nell'esercizio della sua attività, il Gruppo Brembo è esposto a diversi rischi finanziari, tra cui il rischio di mercato, di liquidità e di credito. La gestione di tali rischi spetta all'area Tesoreria e Credito della Capogruppo che, di concerto con la Direzione Finanziaria di Gruppo e con la funzione Acquisti, valuta tutte le principali operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura. Di seguito, vengono presentate in dettaglio le differenti strategie di gestione del rischio adottate dal Gruppo.

Rischio di mercato

Gestione del rischio dei tassi d'interesse

Il 2023 è stato caratterizzato da continui aumenti dei tassi d'interesse applicati a livello globale dalle diverse banche centrali. L'indebitamento finanziario del Gruppo è in parte regolato da tassi d'interesse variabili ed è pertanto esposto al rischio della loro fluttuazione. Per ridurre tale rischio, il Gruppo ha stipulato alcuni contratti di finanziamento a tasso fisso a medio-lungo termine e specifici contratti di copertura (IRS) che, sommati alle passività per beni in leasing, rappresentano circa il 52% della posizione finanziaria lorda.

L'obiettivo perseguito è quello di rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili. La Tesoreria di Gruppo monitora costantemente l'andamento dei tassi al fine di valutare preventivamente l'eventuale necessità di interventi di modifica della struttura dell'indebitamento finanziario.

Gestione del rischio di cambio

Operando sui mercati internazionali Brembo è esposta al rischio di cambio transattivo. Su questo fronte, il Gruppo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie e si limita a coprire le posizioni nette in valuta utilizzando, in particolare e qualora ne ricorrano le opportunità, contratti forward (acquisti e vendite a termine) al fine di garantire una riduzione dell'esposizione al rischio di cambio.

Rischio commodities

Attraverso una task force dedicata, il Gruppo Brembo analizza e monitora con attenzione l'evoluzione del rischio associato alla fluttuazione dei prezzi delle materie prime e delle commodities. In particolare, il Gruppo effettua specifiche operazioni finanziarie di copertura dal rischio di fluttuazione del prezzo dell'energia elettrica e di hedging finanziario al fine di mitigare la fluttuazione del prezzo dell'alluminio. Si ricorda, inoltre, che con alcuni fornitori di commodities vengono definiti prezzi fissi all'interno del contratto di fornitura per un determinato orizzonte temporale e che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento dei prezzi delle materie prime. Entrambi gli approcci sopra descritti consentono di mitigare il rischio di fluttuazione dei prezzi delle materie prime.

Rischio di liquidità

Tale rischio si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo. Per minimizzarlo, l'area Tesoreria e Credito svolge le seguenti principali attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre tempestivamente in essere le eventuali azioni necessarie (reperimento di linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc.);
  • ottenimento di adeguate linee di credito;
  • ottimizzazione della liquidità, dove è fattibile, tramite strutture di cash pooling;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto rispetto agli investimenti effettuati;
  • corretta ripartizione fra indebitamento a breve termine e a medio-lungo termine.

Rischio di credito

È il rischio che un cliente, o una delle controparti di uno strumento finanziario, causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione. Detto rischio riguarda, in particolare, i crediti commerciali. In tal senso si sottolinea che le controparti con le quali Brembo ha rapporti commerciali sono principalmente primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato. Il contesto macroeconomico attuale, e in particolare l'acquisizione di nuovi clienti nel settore dei veicoli elettrici, ha reso sempre più importante il continuo monitoraggio del credito, per cercare di anticipare situazioni di rischio di insolvenza e di ritardo nel rispetto dei termini di pagamento contrattuali.

PROCESSO DI GESTIONE DEL RISCHIO: RISK FINANCING

Al fine di minimizzare la volatilità e l'impatto finanziario di un eventuale evento dannoso, nell'ambito della Politica di Gestione dei Rischi, Brembo ha predisposto, come passo successivo alle sopracitate azioni di mitigazione, il trasferimento dei rischi residui al mercato assicurativo, laddove assicurabili.

Nel corso degli anni, le mutate esigenze di Brembo hanno comportato un'importante e specifica personalizzazione delle coperture assicurative, che sono state ottimizzate con l'obiettivo di ridurre l'esposizione ai rischi intrinseci alla tipologia di attività svolta. Tutte le Società del Gruppo Brembo sono oggi assicurate attraverso programmi internazionali contro i principali rischi ritenuti strategici quali: property all risks, responsabilità civile terzi, responsabilità civile prodotti, ritiro/richiamo prodotti, responsabilità ambientale. Altre coperture assicurative sono state stipulate localmente, a tutela di specifiche esigenze dettate dalle legislazioni locali o da contratti collettivi di lavoro e/o da accordi o regolamenti aziendali.

L'attività di analisi e trasferimento assicurativo dei rischi gravanti sul Gruppo è svolta in collaborazione con un broker assicurativo di livello primario, il quale supporta tale attività tramite la propria organizzazione internazionale, occupandosi inoltre della compliance e della gestione dei programmi assicurativi del Gruppo a livello mondiale.

Nel 2023 Brembo ha costituito una propria società "captive" di riassicurazione denominata "Brembo Reinsurance AG" con sede a Zurigo, in Svizzera, che riassicura una quota dei rischi trasferiti al mercato assicurativo, come ad esempio i rischi di Responsabilità Civile e di ritiro/richiamo prodotti. Tale operazione, sostenuta anche dall'aumento delle dimensioni del business del Gruppo Brembo, è nata dall'esigenza strategica di aumentare il livello di autonomia del Gruppo stesso rispetto alle tendenze del mercato assicurativo, caratterizzato negli ultimi anni da una fase di "hard market" che ha spinto diverse aziende, non solo del settore automotive, a costituire una propria "captive" di riassicurazione.

15.653 PERSONE BREMBO

CREDERE NEL TALENTO

Determinate, differenti per genere e cultura, sempre aperte alle sfide e pronte a condividere le proprie idee per dare forma al futuro: sono le Persone Brembo. È questo lo spirito anche del GenZ Forum, un gruppo selezionato di giovani talenti chiamati ogni anno a proporre idee dirompenti da tradurre in progetti aziendali concreti, mettendo in discussione lo status quo e rivoluzionando il mondo dell'automotive.

ETÀ MEDIA DIPENDENTI ANNI 39

68 PERSONE COINVOLTE NEL GENZ FORUM (2021-2023)

RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE

Nel corso del 2023, Brembo ha continuato a evolvere sul piano dell'organizzazione per supportare la Vision e la Mission aziendali e a investire nell'innovazione, nella formazione e nello sviluppo delle persone attraverso iniziative mirate.

In un quadro aziendale che richiede di garantire sempre la massima sinergia tra le strutture, nel marzo 2023 la GCF (Global Central Function) Transformation, responsabile del governo del programma di Digital Transformation che interessa le aree Data Science, AI & HPC, Brembo Solutions, Metodologie di sviluppo prodotto, Cost Engineering, nonché di Brembo Inspiration Lab. Corp., ha integrato al suo interno le aree organizzative fino ad allora afferenti alla GCF ICT, (Global IT Operations, Global Architecture & Governance, Global Information Security e Regional BRM).

A maggio 2023, Brembo ha presentato sul mercato Brembo Solutions, con l'obiettivo di supportare le aziende globali nel massimizzare il potenziale dell'AI e del Machine Learning attraverso l'approccio "AI Doing", basato sulla significativa esperienza che Brembo ha maturato nel settore altamente competitivo in cui opera.

Il 2° semestre del 2023 ha visto un riassetto organizzativo dell'area Testing & Validation afferente alla GCF R&D, a completamento di una transizione delle competenze hardware/software e delle metodologie meccatroniche verso questa area, così come della GCF Marketing, in una logica di miglior presidio di processi e attività, nonché di Brembo Brake India Ltd., in considerazione della crescente complessità del business della GBU Moto e della sua strategia di sviluppo in Asia.

Il 2023 è stato un anno intenso anche sul fronte dello sviluppo delle competenze manageriali e tecniche a sostegno della strategia di business e della diffusione della cultura aziendale. Tra i progetti principali, il "Learning & Development Program for Brembo Global Executives", che ha coinvolto un gruppo eterogeneo di dirigenti di nomina recente o neoassunti dal mercato esterno. Il percorso ha coniugato lo sviluppo di competenze relative allo scenario globale del business di riferimento per Brembo, approfondendo anche l'approccio "Solution Provider", con l'acquisizione di competenze manageriali e organizzative fondamentali per implementare le strategie aziendali, garantire una gestione inclusiva delle persone e governare complessità crescenti.

Un altro progetto internazionale avviato nel 2023 riguarda i "Regional HUB" di formazione e sviluppo, i quali si pongono l'obiettivo di trasferire linee guida, modelli e metodologie, tool e percorsi formativi corporate nelle differenti Region, garantendo una diffusione sempre più globale e inclusiva della conoscenza e dei comportamenti organizzativi. Sono state inoltre lanciate due edizioni del B-GIP (Brembo-Global Induction Program) in due differenti fusi orari, dedicate a impiegati e manager recentemente assunti nel Gruppo: un viaggio nell'organizzazione e nel business Brembo attraverso le parole dei referenti delle GBU e GCF. Le competenze afferenti al mondo della digitalizzazione sono state ulteriormente diffuse grazie a due percorsi, "Culture of Data" e "Artificial Intelligence & Machine Learning", che hanno coinvolto impiegati e manager del Gruppo. È continuata l'attività dello "HUB for LifeLong Learning", con cui Brembo porta in aula il personale operaio italiano nel quadro delle iniziative di formazione continua e di aggiornamento periodico delle competenze. Sono stati inoltre lanciati diversi progetti formativi globali, multilingua e in e-learning - ossia fruibili in autonomia e in modalità asincrona - quali, ad esempio, i percorsi e-learning sulla metodologia WCM (World Class Manufacturing) e CSR (Corporate Social Responsability) - Turning Sustainability into Action. Sempre nell'ambito del self-learning si segnala anche il progetto "Infinity": tre Learning Path virtuali dedicati alla Green Manufacturing, progettati in partnership con prestigiose università europee, enti di ricerca e Kilometrorosso, e supervisionati da esperti Brembo. È proseguito anche il percorso di certificazione dei Domain Expert, dipendenti Brembo detentori di know-how critici capaci di trasferire le proprie conoscenze all'interno del Gruppo attraverso docenze interne e redazione di specifici manuali tecnici. Nel luglio 2023 sono stati certificati 83 Domain Expert con una cerimonia dedicata. Si è inoltre continuato ad investire nelle Academy aziendali gestite da docenti interni certificati Brembo Academy. È stato infine lanciato il primo programma della Disc Academy che va ad aggiungersi alla R&D Academy e alla Manufacturing Academy.

Sono proseguite le attività progettuali all'interno dei tre Pillar strategici – Digital, Global e Cool – che coinvolgono oltre 150 collaboratori di differente provenienza, genere ed estrazione professionale. Nell'ambito del Pillar Digital si sta implementando il programma globale di Digital Transformation denominato "Ishango", iniziato nel 2021 e focalizzato sull'implementazione di piattaforme digitali integrate nell'ecosistema esistente così come sull'adozione di nuove modalità di lavoro e soluzioni digitali. In particolare, proseguono i rilasci del Journey 10 People & Change Management sul sistema Brembo HCM - Human Capital Management. Dopo il modulo "performance", che comprende la valutazione della performance e l'MBO, sono stati lanciati i moduli "competence assessment" e "recruiting".

A novembre 2023 si è inoltre conclusa la terza edizione del progetto Gen Z Forum, in cui giovani dipendenti Brembo provenienti da tutto il mondo hanno presentato al CEO e a una giuria composta da membri della C-Suite cinque idee potenzialmente capaci di rivoluzionare le tendenze automotive, quattro delle quali sono state approvate e saranno implementate nei Pillar nel 2024. I team sono stati affiancati nel percorso da facilitatori esterni e interni e da alcuni membri della C-Suite in qualità di Idea Sponsor.

Sul fronte dell'innovazione, nel corso del 2023 il Brembo Inspiration Lab Corp. – il centro di eccellenza situato nella Silicon Valley in California e focalizzato sul rafforzamento dell'expertise aziendale in ambito data science, AI e sviluppo software – ha ospitato la seconda edizione di Brembo Hackathon, coinvolgendo dal mercato esterno 50 giovani data scientist ed esperti di AI. L'obiettivo di questa maratona-evento di 48 ore è stato quello di trasformare i dati grezzi in risorse strategiche che possano rivoluzionare le attuali tecnologie di frenata e la mobilità del futuro al di fuori dei tradizionali processi di innovazione.

All'inizio del 2023 è stato lanciato, a livello globale, il processo annuale della Brembo Yearly Review (BYR) di valutazione della performance individuale 2022 e di assegnazione degli obiettivi di performance 2023. Contestualmente, è stato avviato anche il processo di chiusura MBO 2022 e apertura MBO 2023. Relativamente alle attività di "Talent Review e Succession Planning", è stata finalizzata la definizione di piani di sviluppo dedicata ai talenti del Gruppo ed è stato gestito il processo 2023, culminato con i Comitati di Sviluppo. Nel 2023 è proseguito anche il "Plant Organisational Development Project", al fine di standardizzare a livello globale la struttura organizzativa degli stabilimenti. In particolare, a valle della standardizzazione nei plant italiani e polacchi, sono stati avviati dei progetti pilota di competence assessment coinvolgendo impiegati e manager. Si è inoltre concluso il progetto globale di sviluppo "Skill Factory" in ambito ICT, con momenti strutturati di feedback da parte di HR e dei responsabili ai partecipanti, nonché la definizione di piani di sviluppo individuali. Inoltre, sono state realizzate due sessioni di "Development Center" che hanno coinvolto risorse manageriali in un processo strutturato di valutazione del profilo di leadership – a cura di assessor esterni – a cui è seguita la definizione di piani di sviluppo individuali.

A dicembre 2023 è iniziata la terza e ultima rotation del LIFT Program 2022-2024, il Graduate Program di Brembo. Il programma prevede la rotazione dei partecipanti su tre diverse aree organizzative e geografie ogni nove mesi – per una durata totale di 27 mesi. In questa ultima rotation la metà dei partecipanti è stata assegnata ad aree organizzative su sedi estere.

Nell'ambito delle iniziative di ascolto delle persone, nei mesi di aprile e ottobre 2023, Brembo ha erogato due "Pulse Survey" al personale white collar di specifici perimetri organizzativi, con l'obiettivo di misurare il livello di engagement e enablement dei dipendenti nel corso dell'implementazione degli action plan scaturiti dalla "Global Engagement Survey" di fine 2021.

AMBIENTE, SICUREZZA E SALUTE

L'impegno di Brembo su tematiche di sostenibilità ambientale e di sicurezza si conferma quale elemento sempre più strategico e imprescindibile per lo sviluppo del business del Gruppo.

AMBIENTE E ENERGIA

Anche nel 2023, l'area Ambiente ed Energia ha contribuito attivamente al percorso di sostenibilità intrapreso da Brembo, attraverso azioni finalizzate al miglioramento delle performance ottenuto grazie ad una serie di progetti di riduzione degli impatti ambientali e di efficientamento energetico, al consolidamento delle pratiche di miglioramento continuo del sistema e alla progressiva estensione del perimetro dei plant certificati ISO 50001.

Tra gli obiettivi SDGs presidiati dal team di Ambiente ed Energia, merita di essere messo in evidenza il contributo per i Goals 6 e 12 connessi all'uso dell'acqua. A fine 2023, presso la fonderia di ghisa di Escobedo in Messico - area a rischio di mancanza di acqua - è stato attivato un impianto in grado di trattare l'acqua proveniente dal depuratore cittadino rendendola disponibile per il processo produttivo, riducendo significativamente i prelievi dall'acquedotto comunale.

Per quanto riguarda le tematiche ambientali, si riportano di seguito le principali aree di focalizzazione relative all'anno 2023.

Energy Management: nel corso del 2023, la piattaforma di monitoraggio dei consumi energetici, attiva in Brembo dal 2018, ha continuato la sua operatività. È inoltre iniziato un processo di valutazione ai fini della migrazione della piattaforma attuale ad una nuova soluzione. Relativamente all'efficienza energetica, per il 2023 il Gruppo ha definito l'attivazione di progetti di riduzione dei consumi pari al 2,71%, calcolato come la riduzione dei consumi ottenuti grazie a progetti di efficienza energetica rispetto a quelli dell'anno 2022. Continua l'estensione del sistema di gestione energia conforme allo standard ISO 50001, che per il 2024 prevede la certificazione di sette ulteriori plant, portando al 52% la percentuale di plant del Gruppo Brembo certificati.

LCA (Life Cycle Assessment): nel corso dell'anno 2023, sono stati svolti studi su alcuni prodotti di serie, principalmente pinze freno, e su altri ancora in fase di sviluppo. Gli studi LCA condotti in Brembo si rifanno alla norme internazionali (ISO 14040 e 14044) e sono finalizzati a quantificare le categorie di impatto delle fasi di vita dei prodotti, quali ad esempio il global warming, l'impatto sull'acqua e la tossicità per l'uomo e la natura, limitatamente alle fasi comprese tra l'estrazione delle materie prime e la loro trasformazione in prodotti finiti (cradle to gate). I risultati degli studi effettuati sono successivamente utilizzati per definire le azioni utili a ridurre le aree di maggior impatto (hot spot) nelle fasi di progettazione, di approvvigionamento e di produzione.

Economia Circolare: è stato concluso il progetto di misurazione della circolarità in Brembo. I risultati ottenuti saranno oggetto di valutazioni interne per individuare le principali aree di miglioramento e le azioni da intraprendere per soddisfare le aspettative degli stakeholders e per creare valore in Azienda. Lo studio, oltre a misurare il grado di circolarità materiale, inteso come rapporto tra materie prime e materie di recupero utilizzate nei processi produttivi, ha valutato altri aspetti della circolarità, come le strategie poste in essere, i flussi logistici e la ricerca per lo sviluppo di processi produttivi più circolari.

Obiettivi di sostenibilità e di efficienza energetica: gli obiettivi di sostenibilità e di efficienza energetica previsti per l'anno 2023 sono stati raggiunti consolidando un risultato rispettivamente pari a 31,7% e a 3,48%. L'obiettivo di sostenibilità è stato raggiunto grazie all'incremento di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, salito al 75% rispetto al 69% del 2022, mentre quello di efficienza energetica ha consolidato un totale di 200 progetti che complessivamente hanno evitato 117.843 GJ di consumi energetici.

Per maggiori informazioni si rimanda a quanto contenuto nella Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario (DNF).

SICUREZZA SUL LAVORO

Anche per il 2023, si conferma il trend che vede in costante miglioramento l'indice di frequenza degli infortuni. Il suo valore, per l'anno appena trascorso, è stato pari a 0,55 – miglior risultato di sempre di Brembo Gruppo – a fronte dello 0,66 fatto registrare nel 2022 (-16,7%). Il numero di infortuni registrati nel 2023 è stato pari a 70, inferiore rispetto al 2022 (79), a fronte di un aumento di ore lavorate del 10% e dell'allargamento del perimetro di consolidamento considerato nell'indicatore. Nel corso del 2023 si è inoltre verificato un solo infortunio con danni permanenti al soggetto coinvolto. Si segnala anche che in 14 stabilimenti produttivi su 40 non si sono verificati infortuni nel corso dell'intero 2023, e che 28 siti hanno concluso l'anno registrando un indice di frequenza degli infortuni inferiore rispetto ai target prefissati. Per maggiori informazioni si rimanda a quanto contenuto nella Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario (DNF).

I risultati ottenuti sono il frutto dell'applicazione sempre più efficace, da parte di tutti gli stabilimenti, dei sistemi e degli strumenti adottati a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, nonché dello sviluppo di progetti ad hoc, sia di iniziativa centrale (comune a tutti gli stabilimenti) sia locale (a iniziativa dei singoli plant/siti/regioni), quali:

WCM (World Class Manufacturing): nel corso del 2023, è proseguito il processo di implementazione del programma WCM. Le principali attività svolte dai siti, in particolare per il sottoprocesso WCM Safety, hanno riguardato l'implementazione di progetti di miglioramento, nonché l'analisi degli eventi utilizzando un nuovo modello per lo studio degli infortuni. È stato inoltre aumentato il coinvolgimento dei lavoratori, sia attraverso strumenti visual/ cartellonistica sia attraverso la richiesta di segnalazione di un maggior numero di near miss, azioni insicure e condizioni oggettive.

Ergonomia: nel corso dell'esercizio 2023, è stata eseguita l'attività di training sui metodi di analisi ergonomica per Tecnologie Centrali e Industrializzazione di fabbrica utilizzando il sito di Curno come area pilota. L'obiettivo è quello di sviluppare le competenze necessarie per valutare e progettare le linee e le stazioni di lavoro, ottimizzandole e migliorandole dal punto di vista ergonomico già nelle prime fasi di progetto, minimizzando quindi gli interventi di miglioramento post-installazione, nonché di progettare linee che soddisfino pienamente i criteri ergonomici.

In parallelo, Brembo ha avviato la fase di sperimentazione sull'utilizzo degli esoscheletri in fabbrica finalizzata ad alleviare il carico muscolo-scheletrico a carico dell'operatore ove, per vincoli di prodotto/processo, non sia possibile una diversa ottimizzazione del processo. In questa visione, Brembo partecipa con altri enti a un investimento in Agade, start-up innovativa ad alto contenuto tecnologico, nata nel 2020 come spin-off del Politecnico di Milano, specializzata nella progettazione, prototipazione, test, produzione e commercializzazione di esoscheletri. La società ha già avviato un'attività di sperimentazione con Brembo, riguardante un primo esoscheletro semi-attivo, per arti superiori (spalle), capace di assistere gli operatori che svolgono mansioni di movimentazione manuale dei carichi, con differenti pesi e dimensioni. L'attività di ricerca è avvenuta presso la fonderia di alluminio di Mapello e lo stabilimento di Curno (Auto), mentre in futuro vedrà il coinvolgimento anche di altre Region del Gruppo (Polonia e Nord America).

Inoltre, è stato avviato un progetto sperimentale di formazione e addestramento sulla corretta movimentazione e postura del corpo. Tale progetto ha visto le prime applicazione negli stabilimenti Brembo in Italia, Polonia, Stati Uniti e Messico.

Progetto Safe Behaviours: la percentuale degli incidenti dovuti a comportamenti non sicuri resta maggioritaria, motivo per cui questo progetto, volto al coinvolgimento delle figure della prevenzione di sito, dei team leader, dei capireparto e dei capiturno – sia come osservatori dei comportamenti, sia come "formatori" dei comportamenti corretti da seguire – è proseguito nel corso del 2023, estendendosi a più stabilimenti. Il sistema di audit, sviluppato attraverso il progetto Layered Process Audit, anch'esso volto al miglioramento dei comportamenti in ottica sicurezza sul lavoro, è stato integrato nella metodologia WCM e sarà diffuso a tutti i siti del Gruppo man mano che il programma verrà sviluppato. Il fine è quello di identificare azioni insicure e condizioni oggettive che vengono successivamente analizzate, così da attuare contromisure volte alla loro eliminazione o riduzione.

Campagna di comunicazione: nel corso del 2023, è iniziata l'attività relativa alla seconda campagna di comunicazione interna focalizzata sulla salute e sicurezza sul lavoro ("I AM SAFETY" / "IO SONO LA SICUREZZA"), riprendendo la campagna 2018/2019. Le prime attività di coinvolgimento del personale si sono svolte nei siti italiani, con l'obiettivo di sensibilizzare e raccogliere contributi dal maggior numero di persone, in modo da individuare i contenuti da sviluppare nella nuova campagna di comunicazione. Sono stati prodotti ed esposti all'interno dei vari stabilimenti anche dei "visual" raffiguranti i principali messaggi raccolti. La successiva fase della campagna si baserà nuovamente sui risultati raccolti, con l'obiettivo di estenderla al Gruppo.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento Consob adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, Brembo S.p.A. ha adottato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate.

Tale procedura è stata approvata per la prima volta dal Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. nella riunione del 12 novembre 2010, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi che svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate in quanto in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni regolamentari sopra citate, ed è stata costantemente aggiornata in funzione delle disposizioni regolamentari di volta in volta vigenti, nonché adeguata alle prassi in essere. La procedura ha l'obiettivo di assicurare la piena trasparenza e la correttezza delle operazioni compiute con Parti Correlate.

In data 10 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione – previo parere unanime del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità che svolge anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, che ha deliberato alla presenza di tutti i suoi membri – ha approvato all'unanimità la nuova Procedura per le Operazioni con Parti Correlate, adeguata alle nuove disposizioni in materia di operazioni con parti correlate adottate da Consob con Delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020. La nuova Procedura, efficace dal 1° luglio 2021, è stata pubblicata sul sito internet della Società (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Documenti di Governance).

Nel rimandare alle Note illustrative al Bilancio consolidato, che commentano in maniera estesa i rapporti intercorsi con le Parti Correlate, si segnala che nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni atipiche o inusuali con tali parti e che le transazioni commerciali con Parti Correlate, anche al di fuori delle società del Gruppo, sono avvenute a condizioni rispondenti al valore normale di mercato. Le operazioni di finanziamento avvenute nel corso dell'esercizio con Parti Correlate sono evidenziate anch'esse nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.

ALTRE INFORMAZIONI

FATTI SIGNIFICATIVI AVVENUTI NELL'ESERCIZIO

In data 13 gennaio 2023 è stata costituita, previa delibera del Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A., la società Brembo Reinsurance AG, società di ri-assicurazione con sede in Svizzera, che ha, tra gli altri, l'obiettivo di migliorare le condizioni e l'efficienza del processo di finanziamento dei rischi del Gruppo Brembo grazie all'accesso al mercato riassicurativo e alla possibilità di sottoscrivere rischi coperti in modo non adeguato dal mercato assicurativo e non finanziabili attraverso un fondo. Nel corso del 1° semestre 2023, sono state costituite due nuove società in Polonia, Brembo Poland Manufacturing Sp.Zo.o. e Brembo Poland Heratech Sp.Zo.o., possedute al 100% da Brembo Poland Sp.Zo.o. e dedicate, una volta a regime, ad attività di fusione e lavorazione per conto della stessa, mentre nel corso del 2° semestre 2023, è stata costituita la nuova società Brembo Thailand Ltd., posseduta al 100% da Brembo S.p.A. Il nuovo sito, che sarà operativo nel 1° trimestre 2025, realizzerà sistemi frenanti per i costruttori di motocicli presenti sul territorio, a partire dai produttori europei e americani.

In data 28 febbraio 2023, Brembo S.p.A. e Next Investment S.r.l., insieme alla propria controllante Nuova FourB S.r.l. (in seguito congiuntamente indicate come "Brembo"), e Camfin S.p.A., insieme alla propria controllante Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A. (in seguito congiuntamente indicate come "MTP/Camfin") hanno sottoscritto un patto parasociale che prevede l'impegno di Brembo di adeguare il proprio voto a quello di MTP/Camfin, previa consultazione sugli argomenti all'ordine del giorno dell'assemblea ordinaria e/o straordinaria di Pirelli & C. S.p.A.

L'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2023 della Capogruppo Brembo S.p.A. ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2022, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 164.919.102,16 come segue:

  • agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di € 0,28 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie;
  • riportato a nuovo il rimanente.

In data 20 giugno 2023 il Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. ha deliberato di sottoporre all'Assemblea degli Azionisti – convocata per il giorno 27 luglio 2023 (l'"Assemblea Straordinaria") – la proposta di trasferire la sede legale della Società nei Paesi Bassi, adottando la forma giuridica di una N.V. (naamloze vennootschap) regolata dal diritto olandese. La sede fiscale di Brembo rimarrà in Italia e le azioni Brembo continueranno a essere quotate sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana ("Euronext Milan"). L'operazione consente a Brembo di rafforzare la propria vocazione internazionale e di avvalersi di una solida base per un ulteriore sviluppo su scala globale, preservando al contempo la propria identità italiana e la storica presenza in Italia. Grazie a questa operazione, Brembo beneficerà di un ordinamento giuridico in grado di valorizzare la dimensione globale del business raggiunta dal Gruppo. Brembo, in particolare, offrirà ai suoi azionisti un meccanismo di voto maggiorato in una configurazione potenziata rispetto a quello attuale e potrà dunque garantirsi una ancor più solida base azionaria e maggiore flessibilità a fronte di opportunità di crescita mediante acquisizioni raggiungibili tramite l'emissione di nuove azioni.

PIANI DI ACQUISTO E VENDITA DI AZIONI PROPRIE

L' Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2023 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:

  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • eseguire, coerentemente con le linee strategiche della

società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto o disposizione;

• acquistare azioni proprie in un'ottica di investimento a medio e lungo termine.

Il numero massimo di azioni acquistabili è di 8.000.000 che, sommato alle 10.035.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 3,005% del capitale sociale, rappresenta il 5,401% del capitale sociale della Società.

L'acquisto di azioni proprie potrà essere effettuato fino ad un importo massimo di € 144 milioni:

  • ad un prezzo minimo non inferiore al prezzo di chiusura che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, diminuito del 10%;
  • ad un prezzo massimo non superiore al prezzo di chiusura che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, aumentato del 10%.

Per quanto riguarda la vendita delle azioni proprie, il Consiglio di Amministrazione stabilirà di volta in volta, in conformità alla normativa applicabile e/o alle prassi di mercato ammesse, i criteri per la determinazione del relativo corrispettivo e/o modalità, termini e condizioni di impiego delle azioni proprie in portafoglio, avuto riguardo alle modalità realizzative impiegate, all'andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente all'operazione ed al miglior interesse della società.

L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.

Nel corso dell'anno sono state acquistate 629.557 azioni proprie (€ 8.164 migliaia), che sommate alle 10.035.000 azioni proprie già in portafoglio, rappresenta il 3,194% del capitale sociale della società.

DEROGA AGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI (REGIME DI OPT-OUT)

La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

SOCIETÀ CONTROLLATE COSTITUITE E REGOLATE DALLA LEGGE DI STATI NON APPARTENENTI ALL'UNIONE EUROPEA - OBBLIGHI DI CUI AGLI ARTT. 36 E 39 DEL REGOLAMENTO MERCATI

In adempimento a quanto previsto dagli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successivamente modificato con delibera n. 16530 del 25 giugno 2008), il Gruppo Brembo ha individuato 6 società controllate, con sede in 4 Paesi non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi del comma 2 del citato art. 36 e che pertanto rientrano nel perimetro di applicazione della norma.

Con riferimento a quanto sopra, si ritiene che i sistemi amministrativo-contabili e di reporting attualmente in essere nel Gruppo Brembo risultino idonei a far pervenire regolarmente alla Direzione e al Revisore della Capogruppo i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato.

Per le società rientranti nel perimetro, la Capogruppo Brembo S.p.A. già dispone in via continuativa di copia dello Statuto, della composizione e della specifica dei poteri degli Organi Sociali.

PROSPETTO DI RACCORDO PATRIMONIO NETTO/RISULTATO DI BREMBO S.P.A. CON I DATI CONSOLIDATI

Il prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti della Capogruppo, e il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti Consolidati, mostra che al 31 dicembre 2023 il Patrimonio netto di Gruppo è superiore di € 1.181.711 migliaia a quello di Brembo S.p.A. e che il risultato netto consolidato, pari a € 305.039 migliaia, è superiore di € 165.774 migliaia a quello di Brembo S.p.A.

RISULTATI ECONOMICI

(IN MIGLIAIA DI EURO) UTILE NETTO
2023
PATRIMONIO
NETTO
AL 31.12.2023
UTILE NETTO
2022
PATRIMONIO
NETTO
AL 31.12.2022
Brembo S.p.A. 139.265 886.084 164.919 862.531
Rettifiche di consolidamento:
Patrimonio netto delle società consolidate e attribuzione
del risultato delle stesse
198.575 1.651.926 196.470 1.473.761
Avviamenti e altri plusvalori allocati 0 68.965 0 72.197
Eliminazione dividendi infragruppo (35.780) 0 (70.275) 0
Valore di carico delle partecipazioni consolidate 0 (578.510) 0 (527.192)
Valutazione di partecipazioni in società collegate/JV
valutate con il metodo del Patrimonio Netto
7.084 30.571 2.065 23.844
Eliminazione degli utili infragruppo (831) (7.954) 1.164 (7.475)
Altre rettifiche di consolidamento (1.014) 48.337 (482) 49.347
Patrimonio Netto e risultato d'esercizio di spettanza di terzi (2.260) (31.624) (1.028) (33.132)
Totale rettifiche di consolidamento 165.774 1.181.711 127.914 1.051.350
Valori consolidati 305.039 2.067.795 292.833 1.913.881

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Con riferimento alla trasformazione transfrontaliera della Società (la "Trasformazione Transfrontaliera" o l'"Operazione") approvata dall'Assemblea Straordinaria di Brembo del 27 luglio 2023, come annunciato nel comunicato del 12 gennaio 2024, la Società ha provveduto alla riduzione del Capitale, da € 34.727.914,00 a € 3.339.222,50, strumentale all'Operazione, essendosi avverata la condizione relativa all'ammontare complessivo dell'esborso, cui era, tra l'altro, subordinato il perfezionamento dell'Operazione.

La Riduzione del Capitale, da € 34.727.914,00 a € 3.339.222,50, è stata attuata senza annullamento di azioni e senza alcun rimborso di capitale ai soci, mediante appostazione di una riserva di pari importo nel Patrimonio netto della Società. Pertanto, essa non ha determinato alcuna modifica dei diritti patrimoniali e amministrativi degli azionisti di Brembo. In seguito:

• in data 25 gennaio 2024, è stato stipulato l'atto notarile di trasferimento e di modifica statutaria predisposto ai sensi della legge olandese con efficacia differita al giorno successivo alla data dell'assemblea di Brembo – prevista per il 23 aprile 2024 – chiamata ad approvare, fra l'altro, il bilancio di esercizio della Società chiuso al 31 dicembre 2023;

• in data 31 gennaio 2024, è stato effettuato il pagamento del valore di liquidazione in favore dei soggetti che hanno validamente esercitato il diritto di recesso. La Società ha quindi provveduto ad acquistare n. 4.387.303 azioni rimaste inoptate, pari a € 57.456.120,09, rappresentative dell'1,31387% del capitale sociale. Conseguentemente alla data di approvazione della presente Relazione la Società possiede n. 15.051.860 azioni proprie, pari al 4,51% del capitale sociale (2,93% dei diritti di voto).

Per tutti i dettagli relativi a quanto sopra, si rinvia ai comunicati pubblicati sul sito internet della Società (www.brembo.com, sezione "Investitori, "Trasferimento Sede Legale ").

Non si segnalano altri eventi significativi avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2023 e fino alla data del 5 marzo 2024.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Sulla base del portafoglio ordini e salvo mutazioni significative dell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico, Brembo si attende per l'anno in corso ricavi in crescita mid-single digit rispetto all'anno precedente.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

La Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza di Brembo S.p.A. è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO (DNF)

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023 ai sensi del D.Lgs. 254/2016 è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Sostenibilità, Report e Relazioni).

INFORMATIVA SU PROPOSTA DI DIVIDENDO DI BREMBO S.P.A.

Al termine dell'illustrazione dell'andamento del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, avvenuta anche attraverso l'esame della nostra Relazione del Bilancio consolidato del Gruppo Brembo e del Bilancio separato di Brembo S.p.A., nelle quali abbiamo esposto le linee programmatiche e l'andamento della gestione, sottoponiamo agli Azionisti la proposta di destinazione dell'utile realizzato da Brembo S.p.A., stabilito in € 139.265.254,39 come segue:

  • agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di € 0,30 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie (pagamento a partire dal 22 maggio 2024, stacco cedola il 20 maggio 2024 e record date – giornata contabile al termine della quale le evidenze dei conti fanno fede ai fini della legittimazione al pagamento del dividendo – il 21 maggio 2024);
  • riportato a nuovo il rimanente.

Stezzano, 5 marzo 2024

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi

NOTA SULL'ANDAMENTO DEL TITOLO DI BREMBO S.P.A.

Il titolo Brembo ha chiuso il 2023 a € 11,10, con un rialzo del 6,2% rispetto a inizio anno, toccando un massimo di periodo a € 14,92 (28 febbraio) e un minimo di € 10,02 (30 ottobre).

stica Europea (BBG EMEA Automobiles Parts) ha chiuso in crescita del 14,7%.

Nello stesso periodo l'indice FTSE MIB ha segnato un rialzo del 28%, mentre l'indice della Componentistica AutomobiliDi seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A., confrontati con quelli dell'esercizio precedente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Capitale sociale (euro) 34.727.914 34.727.914
N. azioni ordinarie 333.922.250 333.922.250
Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) 746.818.305 697.611.430
Utile netto del periodo (euro) 139.265.254 164.919.102
Prezzo di Borsa (euro)
Minimo 10,02 8,14
Massimo 14,92 13,38
Fine esercizio 11,10 10,45
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro)
Minimo 3.346 2.718
Massimo 4.982 4.468
Fine esercizio 3.707 3.489
Dividendo lordo unitario 0,30 (*) 0,28

(*) Da deliberare nell'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2024

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti si invita a visitare il sito internet di Brembo: www.brembo.com sezione Investitori. Investor Relations Manager: Laura Panseri

CAMPIONATI MONDIALI VINTI NEL 2023

21 TEAM FORNITI IN F1 E MOTOGP

NATI PER

VINCERE

Una gioia irrefrenabile e un'immensa soddisfazione. Emozioni forti e sempre differenti che si rinnovano ogni qual volta si conquista il primo posto. Fin da quel 1975 in cui Brembo ha visto la prima bandiera a scacchi sventolare sul traguardo per una vettura con un proprio impianto frenante.

600 VITTORIE

OLTRE

DAL 1975

2. PALMARES 2023

  1. Palmares 2023

BREMBO SISTEMI FRENANTI

AUTO

Campionati "ruote scoperte"

Formula 1 (pinze)
Campionato Piloti Max Verstappen - Red Bull Racing RBPT
Campionato Costruttori Red Bull Racing RBPT
Formula E (pinze, dischi in carbonio)
Campionato Piloti Jake Dennis
Campionato Team Envision Racing
Formula 2 (pinze)
Campionato Piloti Théo Pourchaire
Campionato Team Art Grand Prix
Formula 3 (pinze, dischi in ghisa)
Campionato Piloti Gabriel Bortoleto
Campionato Team Prema Racing
Super Formula (pinze, dischi in carbonio)
Campionato Piloti Ritomo Miyata

Campionati "ruote coperte"

FIA World Endurance Championship - WEC (pinze) Andrade, Deletraz, Kubica - Team WRT
Fanatec GT World Challenge Europe
Campionato Piloti (dischi in ghisa) Marciello, Boguslavskiy
Campionato Costruttori (dischi in ghisa) Akkodis ASP Team - Mercedes AMG GT3
NASCAR Camping World Truck Series (pinze, dischi in ghisa)
Campionato Piloti Ben Rodes
Campionato Team Chevrolet
IMSA WeatherTech Sportscar Championship
Grand Touring Prototype Piloti (pinze) Derani, Sims
Grand Touring Prototype Team (pinze) Whelen Engineering Racing
Grand Touring Prototype Costruttori (pinze) Cadillac
Le Mans Prototype 2 Piloti (pinze) Chatin, Keating
Le Mans Prototype 2 Team (pinze) PR1/Mathiasen Motorsports
Le Mans Prototype 3 Piloti (pinze, dischi in ghisa) Robinson, Grist
Le Mans Prototype 3 Team (pinze, dischi in ghisa) Riley Motorsports
Fanatec GT World Challenge America (dischi in ghisa)
Pro-Am Piloti Kurtz, Braun
Am Piloti Pilgrim, Barone
Porsche Supercup (pinze, dischi in ghisa)
Campionato Piloti Bastian Buus
Campionato Team BWT Lechner Racing

MOTO

  1. Palmares 2023

Motomondiale

MotoGP (pinze, dischi in carbonio)
Campionato Piloti Francesco Bagnaia
Campionato Team Prima Pramac Racing
Campionato Costruttori Ducati
Moto2 (pinze, pompe)
Campionato Piloti Pedro Acosta
Campionato Team Red Bull KTM Ajo
Campionato Costruttori Kalex
Moto3 (pinze, dischi in acciaio)
Campionato Piloti Jaume Masiá
Campionato Team Liqui Moly Husqvarna Intact GP
Campionato Costruttori KTM
MotoE (pinze, dischi in acciaio)
Campionato Piloti Mattia Casadei
Campionato Team HP Pons Los40
FIM JuniorGP (pinze)
Campionato Piloti Angel Piqueras
Campionato Costruttori Honda
FIM World Superbike (pinze, dischi in acciaio)
Campionato Piloti Alvaro Bautista
Campionato Team Aruba.it Racing Ducati
Campionato Costruttori Ducati
FIM Supersport World (pinze, dischi in acciaio)
Campionato Piloti Nicolò Bulega
Campionato Team Ten Kate Racing Yamaha
Campionato Costruttori Ducati
Red Bull Rookies Cup (pinze)
Campionato Piloti Angel Piqueras
EWC Endurance World Championship (pinze, dischi in acciaio)
Campionato Piloti Canepa, Hanika, Fritz
Campionato Team Yamaha YART
MotoAmerica
Superbike (pinze) Jake Gagne
Supersport (pinze) Xavi Fores
Twins Cup (pinze, dischi in acciaio) Blake Davis
Junior Cup (pinze) Avery Dreher
King of the Baggers (pinze, dischi in acciaio) Hayden Gillim
BSB (pinze, dischi in acciaio)
Superbike Tommy Bridewell - Ducati
Supersport Ben Currie - Ducati
GP2 Cameron Fraser

Campionati Off-Road

FIM World Motocross
MXGP Piloti (pinze, dischi in acciaio) Jorge Prado
MXGP Costruttori (pompe frizione) Yamaha
MX2 Piloti (pinze, dischi in acciaio) Andrea Adamo
MX2 Costruttori (pompe frizione) Yamaha
FIM S1GP Supermoto World (pinze)
Campionato Piloti Marc-Reiner Schmidt
Campionato Costruttori TM
Enduro
EnduroGP Piloti (pompe frizione) Steve Holcombe
EnduroGP Costruttori (pompe frizione) Beta
E1 Piloti (pinze, dischi in acciaio) Josep Garcia Montaña
E1 Costruttori (pinze, dischi in acciaio) KTM
E2 Piloti (pompe frizione) Steve Holcombe
E2 Costruttori (pompe frizione) Beta
E3 Piloti (solo pompe frizione) Brad Thomas Freeman
E3 Costruttori (pompe frizione) Beta
Hard Enduro Piloti (pinze, dischi in acciaio) Manuel Lettenbichler
Hard Enduro Costruttori (pinze, dischi in acciaio) KTM
FIM Trial World
Trial GP (pompe freni) Antoni Bou Mena
X-Trial (pompe freni) Antoni Bou Mena
FIM World Rally-Raid (pinze, dischi in acciaio)
RallyGP Piloti Luciano Benavides
RallyGP Costruttori Honda
Dakar Rally
Vincitore Moto (pinze, dischi in acciaio) Kevin Benavides

MARCHESINI RUOTE

MOTO

Campionati Mondiali

MotoGP Campionato Piloti Francesco Bagnaia MotoE Campionato Piloti Mattia Casadei FIM Superbike World Campionato Piloti Alvaro Bautista EWC Endurance World Championship Campionato Piloti Canep, Hanika, Fritz

AP RACING

AUTO

Campionati "ruote coperte"

SINGLE SEATER
Indycar Series (frizioni)
Campionato Piloti Alex Palou
Campionato Team Chip Ganassi Racing
NASCAR
Cup Series (pinze, dischi in ghisa, pedaliera)
Campionato Piloti Ryan Blaney
Campionato Team Team Penske
Campionato Costruttori Chevrolet
Xfinity Series (pinze, dischi in ghisa)
Campionato Piloti Cole Custer
ENDURANCE
FIA - WEC
Hypercar Drivers (frizioni) Hartley, Hirawaka, Buemi
Hypercar Constructors (frizioni) Toyota
LMP2 (dischi in carbonio) Andrade, Deletraz, Kubica - Team WRT
IMSA WeatherTech Sportscar
Grand Touring Prototype Drivers (frizioni) Derani e Sims
Grand Touring Prototype Team (frizioni) Whelen Engineering Racing
Grand Touring Prototype Constructors (frizioni) Cadillac
Le Mans Prototype 2 Drivers (dischi in carbonio) Chatin e Keating
Le Mans Prototype 2 Team (dischi in carbonio) PR1/Mathiasen Motorsports
GT Daytona Pro Drivers (pinze, dischi in ghisa, frizioni, pedaliera) Barnicoat e Hawksworth
GT Daytona Pro Team (pinze, dischi in ghisa, frizioni, pedaliera) Vasser Sullivan
GT Daytona Pro Constructors (pinze, dischi in ghisa, frizioni, pedaliera) Lexus
Porsche Supercup (pedaliera)
Campionato Piloti Bastian Buus
Campionato Team BWT Lechner Racing
RALLY
FIA World Rally Championship
WRC Piloti e Team (frizioni) Kalle Rovanpera
WRC Costruttori (frizioni) Toyota Gazoo Racing WRT
TOURING CAR
BTCC (pinze, dischi in ghisa, frizioni, pedaliera)
Campionato Piloti Ash Sutton
Campionato Team Napa Racing UK
Campionato Costruttori Alliance Racing - Ford
Australia V8 Supercar (pinze, dischi in ghisa, frizioni, pedaliera)
Campionato Piloti Kostecki - Erebus Motorsport - Chevrolet
Campionato Team erebus Motorsport - Chevrolet Camaro

MOTO

Motomondiale

MotoGP (frizioni) Campionato Piloti Francesco Bagnaia Campionato Team Prima Pramac Racing Campionato Costruttori Ducati

SBS FRICTION

MOTO

Campionati Mondiali Supersport

Isle of Man TT (pastiglie)
MXW World Championship Courtney Duncan - DRT Kawasaki
WSSP300 Jeffrey Buis - MtM Kawasaki Racing
MXGP - Team World Championship Team - Constructor - Wilvo Yamaha Factory MXGP
World FIM Supersport - Team World Championship Team - Constructor - Ten Kate Racing Team
World FIM Moto3 GP - Team World Championship Team - Constructor - Team Intact GP
British BSB Superbike Tommy Bridewell - PBM Ducati
Isle of Man TT - Superstock + Senior TT Peter Hickman - FHO Racing BMW Motorrad
Isle of Man TT - Supersport + Superbike TT Michael Dunlop - Hawk Racing
FIM Asia Superbike Markus Reiterberger - ONEXOX BMW TKKR Team
American Flat Track - Mission SuperTwins Jared Mees
American Flat Track - Parts Unlimited AFT Singles Kody Kopp
American Flat Track - Jace Johnson Jace Johnson
American Flat Track - Royal Enfield Build. Train. Race Morgan Monroe

J.JUAN

AUTO

FIA World Rally - Raid Championship

Campionati Rally

T3 (pinze)
Campionato Piloti Seth Quintero
Campionato Team South Racing
T4 (pinze)
Campionato Piloti Rokas Baciuska
Campionato Team South Racing
Dakar Rally
SXS -T3 (pinze, tubature)
Campionato Piloti Austin Jones
Campionato Team South Racing
SXS -T4 (pinze, tubature)
Campionato Piloti Eryc Goczal
Campionato Team South Racing
US Best in the desert (pinze)
UTV Turbo Pro
Campionato Piloti Vito Ranuio
Campionato Team CanAm Maverick X3
FIA World Cup Cross-Country Bajas
T3
Campionato Piloti Otavio Sousa Leite
Campionato Team South Racing
T4
Campionato Piloti Cristiano Da Sousa
Campionato Team South Racing

MOTO

Campionati Off-Road

FIM Trial World (pinze, tubature, frizioni)

Campionato Piloti Toni Bou Mena
Campionato Team Honda-Montesa
Trial 2 (pinze, tubature, frizioni) Billy Green
Trial 3 (frizioni) George Hemingway
Women (pinze, tubature, frizioni) Emma Bristow
X-Trial (pinze, tubature, frizioni) Toni Bou Mena

PILLAR: DIGITAL, GLOBAL, COOL BRAND

4 ANNI DI TRANSIZIONE

400 PERSONE ATTIVAMENTE COINVOLTE NEI PROGRAMMI DEI PILLAR

IL NUMERO PERFETTO

Digital, Global e Cool Brand. L'intera strategia aziendale si fonda su questi tre Pillar, solide fondamenta alla base del perfetto allineamento tra la Vision e la Mission. Sono centinaia le persone coinvolte nello sviluppo dei tre Pillar: da loro scaturisce un flusso continuo di idee e iniziative all'avanguardia, indispensabili per costruire la Brembo di oggi e di domani.

3. BILANCIO CONSOLIDATO DELL'ESERCIZIO 2023

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2023

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

ATTIVO

  1. Bilancio consolidato dell'esercizio 2023
(IN MIGLIAIA DI EURO) NOTE 31.12.2023 DI CUI
CON PARTI
CORRELATE
31.12.2022 DI CUI
CON PARTI
CORRELATE
VARIAZIONE
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 1 1.353.548 1.125.711 227.837
Diritto di utilizzo beni in leasing 1 169.331 242.121 (72.790)
Costi di sviluppo 2 104.423 101.658 2.765
Avviamento e altre attività immateriali
a vita indefinita
2 119.579 123.235 (3.656)
Altre attività immateriali 2 76.730 75.529 1.201
Partecipazioni valutate con il metodo
del patrimonio netto
3 60.187 50.671 9.516
Investimenti in altre imprese 4 280.132 228.079 52.053
Strumenti finanziari derivati 4 20.385 65.945 (45.560)
Altre attività finanziarie non correnti 4 2.911 2.734 177
Crediti e altre attività non correnti 5 41.743 23.791 17.952
Imposte anticipate 6 97.661 66.256 31.405
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 2.326.630 2.105.730 220.900
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 7 621.697 586.034 35.663
Crediti commerciali 8 604.877 3.121 594.253 1.706 10.624
Altri crediti e attività correnti 9 94.539 130.345 (35.806)
Strumenti finanziari derivati 10 12.949 10.678 2.271
Altre attività finanziarie correnti 10 3.097 1.888 1.209
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 510.058 415.882 94.176
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 1.847.217 1.739.080 108.137
ATTIVITÀ DERIVANTI DA ATTIVITÀ
OPERATIVE CESSATE
21 302 (281)
TOTALE ATTIVO 4.173.868 3.845.112 328.756

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

(IN MIGLIAIA DI EURO) NOTE 31.12.2023 DI CUI
CON PARTI
CORRELATE
31.12.2022 DI CUI
CON PARTI
CORRELATE
VARIAZIONE
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 12 34.728 34.728 0
Altre riserve 12 48.184 158.690 (110.506)
Utili/(perdite) portati a nuovo 12 1.679.844 1.427.630 252.214
Risultato netto di periodo 12 305.039 292.833 12.206
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 2.067.795 1.913.881 153.914
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 31.624 33.132 (1.508)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 2.099.419 1.947.013 152.406
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche non correnti 13 487.615 464.526 23.089
Passività per beni in leasing a lungo termine 13 149.785 152.985 (3.200)
Strumenti finanziari derivati 13 0 0 0
Altre passività finanziarie non correnti 13 680 1.198 (518)
Altre passività non correnti 14 3.887 628 2.359 105 1.528
Fondi per rischi e oneri non correnti 15 24.180 23.991 189
Benefici ai dipendenti 16 36.445 7.151 24.086 2.822 12.359
Imposte differite 6 30.956 33.649 (2.693)
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 733.548 702.794 30.754
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti verso banche correnti 13 272.269 241.213 31.056
Passività per beni in leasing a breve termine 13 21.455 88.211 (66.756)
Strumenti finanziari derivati 13 160 3.586 (3.426)
Altre passività finanziarie correnti 13 58.005 601 57.404
Debiti commerciali 17 742.099 21.160 653.162 10.117 88.937
Debiti tributari 18 11.560 16.128 (4.568)
Fondi per rischi e oneri correnti 15 9.638 1.608 8.030
Passività derivanti da contratti 19 75.461 56.547 18.914
Altre passività correnti 19 150.254 3.920 134.249 3.726 16.005
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 1.340.901 1.195.305 145.596
TOTALE PASSIVO 2.074.449 1.898.099 176.350
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 4.173.868 3.845.112 328.756

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

NOTE 31.12.2023 DI CUI
CON PARTI
31.12.2022 DI CUI
CON PARTI
VARIAZIONE
(IN MIGLIAIA DI EURO) CORRELATE CORRELATE
Ricavi da contratti con clienti 20 3.849.202 450 3.629.011 468 220.191
Altri ricavi e proventi 21 45.126 4.689 33.322 3.877 11.804
Costi per progetti interni capitalizzati 22 28.601 23.060 5.541
Costo delle materie prime, materiale
di consumo e merci
23 (1.788.322) (76.706) (1.758.819) (57.238) (29.503)
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura
non finanziaria
24 17.044 16.931 113
Altri costi operativi 25 (804.253) (12.566) (702.121) (12.289) (102.132)
Costi per il personale 26 (681.620) (7.285) (616.180) (6.272) (65.440)
MARGINE OPERATIVO LORDO 665.778 625.204 40.574
Ammortamenti e svalutazioni 27 (251.706) (242.360) (9.346)
MARGINE OPERATIVO NETTO 414.072 382.844 31.228
Proventi finanziari 28 170.589 116.012 54.577
Oneri finanziari 28 (204.917) (124.521) (80.396)
Proventi (oneri) finanziari netti 28 (34.328) 168 (8.509) 229 (25.819)
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 29 12.256 12.164 7.899 7.692 4.357
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 392.000 382.234 9.766
Imposte 30 (84.837) (88.193) 3.356
Risultato derivante dalle attività operative cessate 32 136 (180) 316
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 307.299 293.861 13.438
Interessi di terzi (2.260) (1.028) (1.232)
RISULTATO NETTO DI PERIODO 305.039 292.833 12.206
RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) 31 0,94 0,90

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO COMPLESSIVO

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 VARIAZIONE
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 307.299 293.861 13.438
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti (1.000) 5.351 (6.351)
Effetto fiscale 234 (1.518) 1.752
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate
con il metodo del patrimonio netto
(50) 693 (743)
Valutazione a fair value delle partecipazioni 51.503 (94.453) 145.956
Effetto fiscale (618) 1.133 (1.751)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo
50.069 (88.794) 138.863
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati (49.241) 49.227 (98.468)
Effetto fiscale 10.002 (15.365) 25.367
Variazione della riserva di conversione (7.293) 214 (7.507)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo
(46.532) 34.076 (80.608)
RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO 310.836 239.143 71.693
Quota di pertinenza:
– di terzi 614 408 206
– del Gruppo 310.222 238.735 71.487

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO 254.013 471.948
Risultato prima delle imposte 392.000 382.234
Ammortamenti/Svalutazioni 251.706 242.360
Plusvalenze/Minusvalenze (780) (984)
Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti (7.084) (2.065)
Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale 569 (124)
Accantonamenti a fondi relativi al personale 16.018 10.768
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi 3.362 20.186
Risultato derivante da attività operative cessate 136 (180)
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 655.927 652.195
Imposte correnti pagate (86.640) (71.167)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (5.405) (5.388)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze (35.503) (113.151)
attività finanziarie (177) (765)
crediti commerciali (11.794) (127.511)
crediti verso altri e altre attività 7.358 (12.822)
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
debiti commerciali 88.937 62.332
debiti verso altri e altre passività 44.904 (34.340)
Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante 1.864 (7.876)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 659.471 341.507
Investimenti in immobilizzazioni:
materiali (369.084) (249.398)
immateriali (43.733) (34.542)
finanziarie (3.338) (31.512)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni 1.438 2.789
Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società controllate,
al netto delle relative disponibilità liquide
0 (3.395)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (414.717) (316.058)
Dividendi pagati nel periodo (90.754) (87.389)
Acquisto azioni proprie (8.164) 0
Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza (2.122) (800)
Variazione di fair value di strumenti derivati (5.907) 1.573
Rimborso passività per beni in leasing (92.590) (30.893)
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 125.000 25.123
Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine (80.367) (142.964)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (154.904) (235.350)
Flusso monetario complessivo 89.850 (209.901)
Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.004 (8.034)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO 345.867 254.013

VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

CAPITALE
SOCIALE
ALTRE
RISERVE
UTILI/
(PERDITE)
PORTATI
A NUOVO
RISULTATO
NETTO
DI PERIODO
PATRIMONIO
NETTO
DI GRUPPO
PATRIMONIO
NETTO
DI TERZI
PATRIMONIO
NETTO
Saldo al 1° gennaio 2022 34.728 124.093 1.388.238 215.537 1.762.596 33.524 1.796.120
Destinazione risultato esercizio
precedente
128.087 (128.087) 0 0 0
Pagamento dividendi (87.450) (87.450) (800) (88.250)
Riclassifiche (99) 99 0 0 0
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani
a benefici definiti
3.833 3.833 0 3.833
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani
a benefici definiti relativo alle imprese
valutate con il metodo del patrimonio
netto
693 693 0 693
Valutazione a fair value delle
partecipazioni
(93.320) (93.320) 0 (93.320)
Effetto "hedge accounting" (cash flow
hedge) di strumenti finanziari derivati
33.862 33.862 0 33.862
Variazione della riserva di conversione 834 834 (620) 214
Risultato netto del periodo 292.833 292.833 1.028 293.861
Saldo al 1° gennaio 2023 34.728 158.690 1.427.630 292.833 1.913.881 33.132 1.947.013
Destinazione risultato esercizio
precedente
202.145 (202.145) 0 0 0
Pagamento dividendi (90.688) (90.688) (2.122) (92.810)
Acquisto azioni proprie (8.164) (8.164) 0 (8.164)
Azioni da soci recedenti (57.456) (57.456) 0 (57.456)
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani
a benefici definiti
(766) (766) 0 (766)
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani
a benefici definiti relativo alle imprese
valutate con il metodo del patrimonio
netto
(50) (50) 0 (50)
Valutazione a fair value delle
partecipazioni
50.885 50.885 0 50.885
Effetto "hedge accounting" (cash flow
hedge) di strumenti finanziari derivati
(39.239) (39.239) 0 (39.239)
Variazione della riserva di conversione (5.647) (5.647) (1.646) (7.293)
Risultato netto del periodo 305.039 305.039 2.260 307.299
Saldo al 31 dicembre 2023 34.728 48.184 1.679.844 305.039 2.067.795 31.624 2.099.419

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023

ATTIVITÀ DI BREMBO

Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, il Gruppo Brembo svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti ad alte prestazioni, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.

La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze e pastiglie freno, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi, comprensivi dei servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli ai clienti. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali e industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.

La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Częstochowa, Dąbrowa Górnicza, Niepołomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Danimarca (Svendborg), Spagna (Barcellona), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Cina (Nanchino, Langfang, Jiaxing, Jinan), India (Pune, Chennai) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo), USA (Huntersville) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.

FORMA E CONTENUTO DEL BILANCIO CONSOLIDATO

INTRODUZIONE

Il Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2023 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2023, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati ai sensi delle disposizioni normative, italiane e europee, pro tempore vigenti e applicabili, ivi incluso il Regolamento Delegato (UE) n. 2019/815 del 17 dicembre 2018 della Commissione (in breve "Regolamento ESEF").

Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).

Il Bilancio consolidato comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, il Conto economico consolidato, il Conto economico consolidato complessivo, il Rendiconto finanziario consolidato, le Variazioni di patrimonio netto consolidato e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.

Il Gruppo ha predisposto il bilancio sull'assunto che continuerà ad operare, ritenendo che non ci siano incertezze materiali che possano far sorgere dubbi significativi su questa assunzione. Gli amministratori ritengono che vi sia una ragionevole aspettativa che il Gruppo disponga di risorse adeguate per continuare a operare nel prossimo futuro.

In data 5 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio consolidato e disposto che lo stesso sia messo a disposizione del pubblico e di Consob, con le modalità e nei termini previsti dalle disposizioni normative e dai regolamenti vigenti.

CRITERI DI REDAZIONE E PRESENTAZIONE

Il Bilancio consolidato è stato redatto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2023, predisposti dai Consigli di Amministrazione o, qualora disponibili, dei bilanci approvati dalle Assemblee delle rispettive società consolidate opportunamente rettificati, ove necessario, per allinearli ai criteri di classificazione e ai principi contabili adottati dal Gruppo.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il periodo amministrativo e la data di chiusura per la predisposizione del Bilancio consolidato corrispondono a quelli del bilancio della Capogruppo e di tutte le società consolidate. Il Bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A. e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.

Il Bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il Gruppo, quando applica un principio contabile o contabilizza una rettifica retroattivamente, o apporta una riclassifica alle voci del bilancio, presenta una colonna addizionale rappresentativa della situazione patrimoniale-finanziaria relativa all'inizio del primo esercizio comparativo.

Relativamente alla presentazione del bilancio, il Gruppo ha operato le seguenti scelte:

  • per la Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata sono esposte separatamente le attività correnti, non correnti, le passività correnti e non correnti. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo. Le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • per il Conto economico consolidato, le voci di costo e ricavo sono esposte in base alla natura degli stessi;
  • per il Conto economico consolidato complessivo, è stato predisposto un prospetto distinto;
  • per il Rendiconto finanziario consolidato, è utilizzato il "metodo indiretto" come indicato nel principio IAS 7.

La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.

VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE

La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.

Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte (inclusa la stima di eventuali passività fiscali correlate a contenziosi fiscali, in essere o probabili), le riduzioni di valore di attività non finanziarie e le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per garanzia prodotto, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing e alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.

In particolare si evidenziano i seguenti elementi:

• Capitalizzazione dei costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Al fine di valutare la recuperabilità dei costi di sviluppo, il valore recuperabile è stimato in base alle previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, dei tassi di sconto applicabili e dai periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.

  • Rilevazione delle imposte: il Bilancio consolidato comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali o di crediti d'imposta utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per un importo il cui futuro recupero e ritenuto altamente probabile dal management aziendale. La recuperabilità delle suddette imposte anticipate e subordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefici delle altre attività per imposte anticipate. Significativi giudizi del management sono richiesti per valutare la probabilità della recuperabilità delle imposte anticipate, considerando tutte le evidenze possibili, sia negative sia positive, e per determinarne l'ammontare che può essere rilevato in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri, alle future strategie di pianificazione fiscale, nonché alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Le passività fiscali differite per imposte su utili non distribuiti delle società controllate, collegate o joint venture non sono rilevate nella misura in cui è probabile che non si verifichi la distribuzione degli stessi nel prevedibile futuro. L'ampia gamma di rapporti commerciali internazionali, la natura a lungo termine e la complessità dei vigenti accordi contrattuali, le differenze che derivano tra i risultati effettivi e le ipotesi formulate, o i futuri cambiamenti di tali assunzioni, potrebbero richiedere rettifiche future alle imposte sul reddito e ai costi già registrati. Nel momento in cui si dovesse constatare che il Gruppo non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è riesaminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valutate a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare le condizioni per la loro rilevazione. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 6 delle presenti Note illustrative.
  • Riduzioni di valore di attività non finanziarie: le verifiche del valore recuperabile di tali attività vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36. Nel determinare il valore recuperabile, il Gruppo applica generalmente il criterio del valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività oggetto di valutazione. Le CGU (cash generating unit) sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse. Le CGU sono quindi rappresentate dalle singole legal entity che presidiano i mercati e nel corso dell'esercizio non sono state apportate modifiche ai criteri di determinazione delle stesse. In limitati casi, la CGU può essere rappresentata dal business di riferimento presente nella region anche se gestito da più legal entity. Una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa (che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività), dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente piano economico finanziario approvato dal management, contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti. Le assunzioni chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un'analisi di sensitività, sono dettagliatamente descritte alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
  • Ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti: il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici medici successivi al rapporto di lavoro e il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. I calcoli dei costi e delle passività associate a tali piani sono basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di stima gli indici di mortalità e di pensionamento, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché l'analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria. Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati effettivi, per effetto dell'evoluzione delle condizioni economiche e di mercato, di incrementi o riduzioni dei tassi di pensionamento e della durata di vita dei partecipanti, oltre che di variazioni dei costi effettivi dell'assistenza sanitaria. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremamente sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono comunque riviste con periodicità annuale. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 16 delle presenti Note illustrative.

• Determinazione del fair value di strumenti finanziari: la determinazione del fair value di strumenti finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni. Il fair value degli strumenti finanziari è calcolato sulla base di prezzi di mercato, se disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, applicando specifiche tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi futuri. Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value, ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale che potrebbero determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.

VARIAZIONI DI PRINCIPI CONTABILI E INFORMATIVA

I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2023 e omologati dall'Unione Europea. Nell'anno in corso, il Gruppo ha applicato una serie di modifiche ai principi contabili internazionali emanate dallo IASB, che hanno effetto obbligatoriamente per il periodo contabile che inizia il 1° gennaio 2023 o dopo tale data. La loro adozione non ha avuto alcun impatto sulle informazioni o sugli importi riportati nel presente bilancio.

IFRS 17 e Emendamenti all'IFRS 17 – Contratti assicurativi

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentino fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. A tal fine, lo IASB ha sviluppato uno standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based che tenga conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Pertanto, in base al nuovo principio, un contratto assicurativo è misurato sulla base di un General Model o una sua versione semplificata denominata Premium Allocation Approach ("PAA"). Il nuovo principio prevede anche dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore. Lo IASB ha pubblicato inoltre un emendamento all'IFRS 17 che prevede un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17.

Emendamenti allo IAS 1 Presentazione del bilancio e allo IAS 8 Stime contabili

Le modifiche sono volte a migliorare l'informativa sui criteri contabili applicati in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio, nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti delle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.

Emendamenti allo IAS 12 - imposte sul reddito – imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione

In data 7 maggio 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento che chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento.

Emendamenti allo IAS 12 - imposte sul reddito – riforma fiscale internazionale, regole del c.d. "Pillar Two"

In data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento che introduce un'eccezione temporanea agli obblighi di rilevazione e di informativa delle attività e passività per imposte differite relative alle Model Rules del Pillar Two (la cui norma risulta in vigore in Italia al 31 dicembre 2023, ma applicabile dal 1° gennaio 2024) e prevede degli obblighi di informativa specifica per le entità interessate dalla relativa riforma fiscale internazionale.

In particolare, l'emendamento prevede l'applicazione immediata dell'eccezione temporanea, mentre gli obblighi di informativa sono applicabili ai soli bilanci annuali iniziati al 1° gennaio 2023 (o in data successiva) ma non ai bilanci infrannuali aventi una data chiusura precedente al 31 dicembre 2023.

Altri principi, interpretazioni o modifiche, omologati o non omologati, e non ancora entrati in vigore alla data di redazione del presente documento, sono infine riassunti nella tabella seguente:

DESCRIZIONE OMOLOGATO DATA DI
EFFICACIA PREVISTA
Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback (issued on 22 September 2022) SI 1° gennaio 2024
Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements:
Classification of Liabilities as Current or Non current (issued on 23 January 2020); Classification
of Liabilities as Current or Non current - Deferral of Effective Date (issued on 15 July 2020);
Non-current Liabilities with Covenants (issued on 31 October 2022)
SI 1° gennaio 2024
Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures:
Supplier Finance Arrangements (issued on 25 May 2023)
NO 1° gennaio 2024
Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack
of Exchangeability (issued on 15 August 2023)
NO 1° gennaio 2025

Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.

CAMBIAMENTI CLIMATICI

A livello mondiale è in corso il processo di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economica globale che, in linea con i requisiti dell'Accordo di Parigi, risulta cruciale nel raggiungimento dell'obiettivo di "Net Zero" il quale dovrebbe permettere di evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5°C.

In tale prospettiva, e come più ampiamente illustrato nella DNF (Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario), il Gruppo ha fissato le proprie linee guida strategiche, che comportano:

  • un processo di azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2040 classificate come Scope 1 e 2 (emissioni dirette e indirette generate dalle proprie attività) e come Scope 3 (emissioni generate dalla catena del valore);
  • lo sviluppo di soluzioni che favoriscano la riduzione di emissioni incrementando l'efficienza generale del veicolo.

In questo ambito lo IAS 1 richiede di fornire nelle note di commento al presente bilancio, l'informativa sulle assunzioni, fatte da un'entità circa il futuro, che possano comportare un rischio significativo di generare una rettifica materiale nell'esercizio successivo. Le conseguenze in termini di investimenti, costi e flussi di cassa vengono prese in considerazione nella predisposizione del bilancio, coerentemente con lo stato di avanzamento della roadmap del processo stesso (es. revisione della vita utile dei cespiti in programma di sostituzione, adeguamento dei test di impairment per tener conto degli impatti sui flussi di investimento, ecc.). È possibile che in futuro il valore contabile di attività o passività iscritte nel bilancio del Gruppo possa essere soggetto a diversi impatti con l'evolversi della strategia di gestione del cambiamento climatico. Questi aspetti sono monitorati attraverso il coordinamento tra le diverse funzioni aziendali per mezzo di un team di lavoro inter-funzionale nato con l'obiettivo di analizzare puntualmente l'impatto delle progettualità finalizzate alla riduzione delle emissioni del processo produttivo e della value chain. La roadmap per il raggiungimento dell'obiettivo "Net Zero" viene periodicamente aggiornata e discussa in sede di Comitato CSR, al fine di valutare le specifiche necessità di investimento, considerare l'impatto delle congiunture esterne e adeguare lo stato di avanzamento.

Come previsto dallo IAS 36, i test di impairment vengono svolti partendo dal piano industriale del Gruppo, che deriva a sua volta dagli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine. I flussi di cassa utilizzati sono pertanto ricavati da tale piano e includono sia i rischi sia le opportunità legate al cambiamento climatico (ad esempio, progetti di efficientamento energetico, sostituzione fonti di approvvigionamento energetico, sviluppo di prodotti a basse emissioni, etc.).

Gli IAS 16 e 38 definiscono i criteri per la capitalizzazione dei costi. I costi, tra cui quelli di sviluppo di nuove soluzioni che riducono i consumi, vengono capitalizzati quando rispettano i requisiti dei due standard. La vita utile degli Immobili, impianti e macchinari, oltre a quella delle immobilizzazioni immateriali è determinata in modo coerente agli obiettivi strategici e al piano industriale del Gruppo.

L'IFRS 13 richiede di indicare i presupposti chiave utilizzati quando le attività sono rilevate al fair value, le cui misurazioni possono includere diversi possibili scenari. Il Gruppo ha in portafoglio contratti di VPPA (Virtual Power Purchase Agreement) valutati al fair value sulla base di scenari di mercato che riflettono le transazioni effettive, i modelli fondamentali e le aspettative degli operatori sugli scenari elettrici di breve, medio e lungo termine. Vengono inoltre svolte specifiche sensitivity per tenere conto dei diversi scenari futuri.

In base allo IAS 37 è possibile che accantonamenti precedentemente rilevati per eventi futuri potrebbero avere una più veloce realizzazione con la conseguente variazione di stima da riconoscere. Il cambiamento climatico, e la conseguente legislazione associata, possono richiedere di riconsiderare queste stime e di rilevare passività precedentemente non iscritte, per le quali verrebbe fornita una specifica informativa.

Infine, Brembo, pur avendo incluso nei propri piani finanziari investimenti importanti connessi agli obiettivi di sostenibilità, ha introdotto un ulteriore scenario di sensitività sui flussi di consolidato (sia di Gruppo, sia di GBU) inteso a riflettere i propri obiettivi di carbon neutrality. Pertanto sono stati simulati flussi in uscita, sia nel periodo esplicito sia nella stima del terminal value, che simulano il costo relativo alla neutralizzazione delle emissioni CO2 (Scope 1) sulla base dei valori di mercato che si sosterrebbero per la loro neutralizzazione.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2023 di Brembo S.p.A., società Capogruppo, e i bilanci delle società delle quali Brembo S.p.A. detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi e i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel Bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di Conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a Conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento, delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto, comprensivo delle informazioni riguardanti la loro sede legale e la percentuale di capitale posseduto, è riportato al paragrafo "Informazioni sul Gruppo" delle presenti Note illustrative.

Nel corso del 2023 sono avvenute le seguenti operazioni societarie, che hanno avuto impatti sull'area di consolidamento del Gruppo.

  • in data 13 gennaio 2023 è stata costituita, previa delibera del Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A., la società Brembo Reinsurance AG, società di ri-assicurazione con sede in Svizzera, che ha, tra gli altri, l'obiettivo di migliorare le condizioni e l'efficienza del processo di finanziamento dei rischi del Gruppo Brembo grazie all'accesso al mercato riassicurativo e alla possibilità di sottoscrivere rischi coperti in modo non adeguato dal mercato assicurativo e non finanziabili attraverso un fondo;
  • nel corso del 1° semestre 2023, sono state costituite due nuove società in Polonia, Brembo Poland Manufacturing Sp.Zo.o. e Brembo Poland Heratech Sp.Zo.o., possedute al 100% da Brembo Poland Sp.Zo.o. e dedicate, una volta a regime, ad attività di fusione e lavorazione per conto della stessa;
  • nel corso del 2° semestre 2023, è stata costituita la nuova società Brembo Thailand Ltd., posseduta al 100% da Brembo S.p.A. Il nuovo sito, che sarà operativo nel 1° trimestre 2025, realizzerà sistemi frenanti per i costruttori di motocicli presenti sul territorio, a partire dai produttori europei e americani.

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

AGGREGAZIONI DI IMPRESE E AVVIAMENTO

Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.

Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.

Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli asset ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza del Gruppo del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dell'IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE E JOINT VENTURE

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto a una verifica individuale di perdita di valore (impairment).

Il Conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di Conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del Conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle Variazioni del patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel Conto economico e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel Conto economico.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.

PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE

Le partecipazioni in altre imprese sono classificate e misurate al fair value rilevato in OCI, come meglio indicato successivamente nel paragrafo "Strumenti finanziari – Attività finanziarie".

CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA

Conversione dei bilanci delle imprese estere

I bilanci delle società del Gruppo incluse nel Bilancio consolidato sono espressi utilizzando la moneta del mercato primario in cui operano (moneta funzionale). Il Bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, che è la moneta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A.

Alla data di chiusura del periodo, le attività e le passività delle imprese controllate, collegate e joint venture, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di Conto economico sono convertite al cambio medio del periodo (in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni). Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono contabilizzate in una specifica voce di patrimonio netto. In caso di successiva dismissione delle imprese estere consolidate, il valore cumulato delle differenze di conversione a esse relativo viene rilevato a Conto economico.

EURO CONTRO VALUTA AL 31.12.2023 MEDIO 2023 AL 31.12.2022 MEDIO 2022
Dollaro statunitense 1,105000 1,081580 1,066600 1,053877
Yen giapponese 156,330000 151,942108 140,660000 138,005064
Corona svedese 11,096000 11,472809 11,121800 10,627434
Corona danese 7,452900 7,450991 7,436500 7,439574
Zloty polacco 4,339500 4,542063 4,680800 4,684487
Corona ceca 24,724000 24,000676 24,116000 24,560268
Peso messicano 18,723100 19,189748 20,856000 21,204548
Sterlina britannica 0,869050 0,869907 0,886930 0,852607
Real brasiliano 5,361800 5,401616 5,638600 5,443192
Rupia indiana 91,904500 89,324864 88,171000 82,714489
Peso argentino 892,923900 316,353476 188,503300 136,674581
Renminbi cinese 7,850900 7,659070 7,358200 7,080095
Rublo russo 97,914300 92,146067 76,125500 74,544749
Franco svizzero 0,926000 0,971730 0,984700 1,005172
Bath thailandese 37,973000 37,632835 36,835000 36,861823

Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro):

Operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale

Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.

IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Rilevazione e valutazione

Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.

I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.

Spese successive

I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.

Ammortamenti

L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

CATEGORIE VITA UTILE
Terreni Indefinita
Fabbricati 10 – 35 anni
Impianti e macchinari 5 – 20 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2,5 – 10 anni
Altri beni 4 – 10 anni

I valori residui, le vite utili e i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti a ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.

Leasing

L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello contabile simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17. Il locatario rileva una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di affitto previsti dal contratto di leasing e un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (il diritto d'uso). I locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari devono anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing o un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Il Gruppo determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall'opzione di estensione del leasing stesso, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.

Migliorie su beni di terzi

Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.

COSTI DI SVILUPPO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI

Il Gruppo riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:

  • il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
  • il bene è controllato dal Gruppo, ovvero la società ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
  • è probabile che il Gruppo fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.

L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.

Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se il Gruppo è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo;
  • la capacità di utilizzare l'attività immateriale generata.

Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.

I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

CATEGORIE VITA UTILE
Costi di sviluppo 3 – 5 anni
Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita Indefinita
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 5 – 10 anni
Altre immobilizzazioni immateriali 3 – 5 anni

I valori residui, le vite utili e i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti a ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.

PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ NON FINANZIARIE ("IMPAIRMENT")

L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti a un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, e il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività, o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flows e il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale, a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.

RIMANENZE

Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.

Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.

Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.

Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.

Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La cassa e i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento. Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.

FONDI PER RISCHI E ONERI

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o contrattuale) come risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessaria un'uscita di risorse per risolvere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima ragionevole dell'importo dell'obbligazione.

I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".

Gli accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.

L'accantonamento per i costi derivanti da passività fiscali è rilevato quando il contenzioso cui fa riferimento la potenziale passività è in essere o probabile.

L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica, depurata da eventi eccezionali per i quali si effettua una valutazione puntuale. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.

BENEFICI AI DIPENDENTI

Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali una società effettua dei versamenti a una società assicurativa o a un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.

Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.

Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine

I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano. Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali, obiettive, e tra loro compatibili, su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato al netto del fair value delle attività al servizio del piano, che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.

Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) e il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti, diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovrapprezzo azioni.

25 SITI PRODUTTIVI

ECCELLENZA OPERATIVA

I 25 siti produttivi di Brembo sono il cuore pulsante del Gruppo. La tensione all'eccellenza operativa si traduce anche in centinaia di progetti di miglioramento proposti e implementati ogni anno. Ed è spesso il contributo di tanti uomini e donne che lavorano negli stabilimenti nel mondo a fare la differenza.

675 PROGETTI DI MIGLIORAMENTO GENERATI NEGLI STABILIMENTI

4.971 SUGGERIMENTI CREATI DAGLI OPERATORI NEGLI STABILIMENTI E APPROVATI

CONTRIBUTI PUBBLICI

I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value, quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.

I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni, il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni, sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.

VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value a ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività; o
  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia, rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) a ogni chiusura di bilancio.

STRUMENTI FINANZIARI

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e a una passività finanziaria o a uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico o rilevato in OCI, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.

I finanziamenti e i crediti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti e i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.

Le attività finanziarie sono classificate e misurate al fair value rilevato in OCI quando sono possedute nel quadro di un modello di business, il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita delle attività finanziarie. Per gli investimenti rappresentati da titoli di capitale, all'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value rilevato in OCI, quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento. Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, il Gruppo ha trasferito a una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione a essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati, nonché passività per beni in leasing.

I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo viene gradualmente rilasciato a conto economico nel corso della vita del finanziamento stesso.

Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte del Gruppo, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dall'IFRS 9 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IFRS 9, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.

RICAVI DA CONTRATTI CON CLIENTI, ALTRI RICAVI E PROVENTI

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono riconosciuti nel Conto economico per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente. I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

  • avviene il trasferimento del controllo connesso alla proprietà del bene;
  • il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
  • i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature e delle attività di studio e progettazione può avvenire con le seguenti modalità:

  • a) riconoscimento dell'importo integrale in un'unica soluzione al momento del trasferimento del controllo, nel caso in cui lo stesso sia valutato come contratto separato rispetto alla successiva fornitura;
  • b) riconoscimento dell'importo attraverso un incremento del prezzo di vendita dei prodotti realizzati, su un arco temporale variabile in relazione al numero dei prodotti venduti, nel caso in cui lo stesso sia valutato come contratto da combinare rispetto alla successiva fornitura ("multiple element").

PROVENTI/ONERI FINANZIARI

Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.

IMPOSTE SUL REDDITO

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei Paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Eventuali differenze tra il calcolo delle imposte a bilancio e le dichiarazioni dei redditi ovvero gli importi pagati o accantonati per contenziosi fiscali sulle imposte dirette vengono esposti nella voce "Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali".

Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito a una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate a ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto.

Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella situazione patrimoniale-finanziaria.

La Società ha monitorato e continua a monitorare l'implementazione del Pillar II elaborato dall'OCSE in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera. Alla luce delle analisi sino ad ora svolte, la Società non ha riscontrato potenziali implicazioni derivanti dalla Global Minimum Tax e si riserva comunque di proseguire le proprie analisi nel corso del 2024, primo anno di effettiva applicazione del Pillar II, per valutare eventuali impatti.

DIVIDENDI

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.

La società Capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

ATTIVITÀ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA E ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE

Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile e il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte. La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita. Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio. Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

ATTIVITÀ DEL GRUPPO, SETTORI, OPERAZIONI SIGNIFICATIVE E ALTRE INFORMAZIONI

INFORMATIVA DI SETTORE

In base alla definizione prevista nel principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità:

    1. che intraprende attività imprenditoriali che generano costi e ricavi;
    1. i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale/operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
    1. per cui sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Alla luce di tale definizione, per il Gruppo Brembo i settori operativi sono rappresentati da cinque GBU (Global business Unit): Dischi, Sistemi, Moto, Performance Group, Aftermarket.

Ogni Direttore di GBU infatti risponde al vertice aziendale e mantiene con esso contatti periodici per discutere attività operative, risultati di bilancio, previsioni o piani.

Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio i settori operativi come segue:

    1. Dischi Sistemi Moto;
    1. Aftermarket Performance Group.

I settori che compongono ciascuna aggregazione infatti sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:

  • a) la natura dei prodotti (impianti frenanti);
  • b) la natura dei processi produttivi (processo fusorio, successiva lavorazione per finitura e assemblaggio);
  • c) la tipologia di clientela (costruttori per il gruppo 1 e distributori per il gruppo 2);
  • d) i metodi usati per distribuire i prodotti (diretto su costruttori per il gruppo 1 e tramite catena distributiva per il gruppo 2);
  • e) le caratteristiche economiche (gross manufacturing margin percentuale per il gruppo 1 e margine operativo lordo per il gruppo 2).

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Alla luce di quanto richiesto dall'IFRS 8, con riguardo ai ricavi realizzati verso i maggiori clienti, definendo come cliente unico tutte le società che appartengono a uno stesso Gruppo, nell'esercizio 2023 esiste un cliente di Brembo le cui vendite sono superiori al 10% dei ricavi netti consolidati; anche considerando le singole case automobilistiche componenti il suddetto gruppo, solo una di queste supera appena tale soglia.

TOTALE DISCHI/SISTEMI/MOTO AFTERMARKET/
PERFORMANCE GROUP
INTERDIVISIONALI NON DI SETTORE
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
Vendite 3.933.310 3.685.757 3.330.114 3.159.826 650.978 567.722 (5.994) (5.924) (41.788) (35.867)
Abbuoni e sconti (79.817) (64.851) (10.434) (11.767) (69.377) (53.082) 0 0 (6) (2)
Vendite nette 3.853.493 3.620.906 3.319.680 3.148.059 581.601 514.640 (5.994) (5.924) (41.794) (35.869)
Costi di trasporto 28.557 29.717 18.086 18.278 10.422 11.396 0 0 49 43
Costi variabili di produzione 2.446.822 2.344.987 2.138.880 2.044.984 361.741 342.475 (5.981) (5.908) (47.818) (36.564)
Margine di contribuzione 1.378.114 1.246.202 1.162.714 1.084.797 209.438 160.769 (13) (16) 5.975 652
Costi fissi di produzione 520.578 484.509 488.474 446.106 30.080 30.201 0 0 2.024 8.202
Margine operativo lordo
di produzione
857.536 761.693 674.240 638.691 179.358 130.568 (13) (16) 3.951 (7.550)
Costi personale di BU 258.476 223.683 161.358 136.799 74.938 65.621 (12) (16) 22.192 21.279
Margine operativo lordo di BU 599.060 538.010 512.882 501.892 104.420 64.947 (1) 0 (18.241) (28.829)
Costi personale delle direzioni
centrali
187.263 168.801 136.756 125.435 18.561 16.360 0 0 31.946 27.006
Risultato operativo 411.797 369.209 376.126 376.457 85.859 48.587 (1) 0 (50.187) (55.835)
Costi e ricavi straordinari 5.453 5.155 0 0 0 0 0 0 5.453 5.155
Costi e ricavi finanziari (23.375) (2.453) 0 0 0 0 0 0 (23.375) (2.453)
Proventi e oneri da partecipazioni 17.124 17.125 0 0 0 0 0 0 17.124 17.125
Costi e ricavi non operativi (18.863) (6.982) 0 0 0 0 0 0 (18.863) (6.982)
Risultato prima delle imposte 392.136 382.054 376.126 376.457 85.859 48.587 (1) 0 (69.848) (42.990)
Imposte (84.837) (88.193) 0 0 0 0 0 0 (84.837) (88.193)
Risultato prima degli interessi
di terzi
307.299 293.861 376.126 376.457 85.859 48.587 (1) 0 (154.685) (131.183)
Interessi di terzi (2.260) (1.028) 0 0 0 0 0 0 (2.260) (1.028)
Risultato netto 305.039 292.833 376.126 376.457 85.859 48.587 (1) 0 (156.945) (132.211)

La seguente tabella riporta i dati di settore relativi ai ricavi e ai risultati al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:

Di seguito la riconciliazione tra i dati derivanti dai bilanci consolidati annuali e i dati sopraindicati:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Ricavi da contratti con clienti 3.849.202 3.629.011
Vendite per sfridi (nei dati di settore sono portati a riduzione dei "Costi variabili di produzione") (27.521) (27.819)
Differenze fra reportistica interna e bilancio su attività di sviluppo 18.897 7.827
Plusvalenze per cessione attrezzature (nel Bilancio consolidato sono incluse in "Altri ricavi e proventi") 422 1.619
Effetto aggiustamento transazioni tra società consolidate (290) 86
Riaddebiti vari (nel Bilancio consolidato sono inclusi negli "Altri ricavi e proventi") 1.653 3.016
Altro 11.130 7.166
Vendite nette 3.853.493 3.620.906
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
MARGINE OPERATIVO NETTO 414.072 382.844
Differenze fra reportistica interna e bilancio su attività di sviluppo 16.171 7.843
Altre differenze fra reportistica interna e bilancio 690 (361)
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria (17.044) (16.931)
Risarcimenti e sovvenzioni (4.156) (5.221)
Plus/minusvalenze per cessione cespiti (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi non operativi") (574) (53)
Differente classificazione delle spese bancarie (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi finanziari") 1.421 1.574
Riclassifica Brembo Argentina (62) (104)
Altro 1.279 (382)
RISULTATO OPERATIVO 411.797 369.209

La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla gestione.

Le seguenti tabelle riportano i dati patrimoniali di settore al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:

TOTALE DISCHI/SISTEMI/MOTO AFTERMARKET/
PERFORMANCE GROUP
INTERDIVISIONALI NON DI SETTORE
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
Immobilizzazioni materiali 1.522.879 1.367.832 1.377.799 1.242.819 82.157 76.777 5 5 62.918 48.231
Immobilizzazioni immateriali 196.309 198.765 174.268 178.360 19.562 19.056 0 0 2.479 1.349
Immobilizzazioni finanziarie e altre
attività/passività non correnti
138.427 90.422 3.756 369 0 0 0 0 134.671 90.053
Totale immobilizzazioni (A) 1.857.615 1.657.019 1.555.823 1.421.548 101.719 95.833 5 5 200.068 139.633
Rimanenze 621.359 585.573 461.134 424.242 159.301 160.467 0 0 924 864
Attività correnti 716.387 749.765 537.329 529.383 75.964 80.023 (27.086) (20.349) 130.180 160.708
Passività correnti (996.007) (884.791) (611.448) (548.619) (160.951) (137.413) 27.086 20.349 (250.694) (219.108)
Fondi per rischi e oneri e altri fondi (62.275) (55.047) (116) 0 0 0 0 0 (62.159) (55.047)
Capitale Circolante Netto (B) 279.464 395.500 386.899 405.006 74.314 103.077 0 0 (181.749) (112.583)
CAPITALE OPERATIVO NETTO
INVESTITO (A + B)
2.137.079 2.052.519 1.942.722 1.826.554 176.033 198.910 5 5 18.319 27.050
Componenti extragestionali 453.532 420.322 0 0 0 0 0 0 453.532 420.322
CAPITALE NETTO INVESTITO 2.590.611 2.472.841 1.942.722 1.826.554 176.033 198.910 5 5 471.851 447.372
Patrimonio netto di gruppo 2.067.795 1.913.881 0 0 0 0 0 0 2.067.795 1.913.881
Patrimonio netto di terzi 31.624 33.132 0 0 0 0 0 0 31.624 33.132
Patrimonio netto (D) 2.099.419 1.947.013 0 0 0 0 0 0 2.099.419 1.947.013
Fondi relativi al personale (E) 36.445 24.086 0 0 0 0 0 0 36.445 24.086
Indebitamento finanziario
a medio/lungo termine
628.983 596.894 0 0 0 0 0 0 628.983 596.894
Indebitamento finanziario
a breve termine
(174.236) (95.152) 0 0 0 0 0 0 (174.236) (95.152)
Indebitamento finanziario
netto (F)
454.747 501.742 0 0 0 0 0 0 454.747 501.742
COPERTURA (D + E + F) 2.590.611 2.472.841 0 0 0 0 0 0 2.590.611 2.472.841

Relativamente ai principali dati non di settore si indica che:

  • Immobilizzazioni immateriali: sono prevalentemente rappresentate dai Costi di sviluppo;
  • Immobilizzazioni finanziarie: non vengono allocate; si tratta principalmente del valore delle partecipazioni in imprese collegate, joint venture e altre imprese;
  • Attività e passività correnti: vengono allocate principalmente le attività e passività commerciali;
  • Fondi per rischi e oneri e altri fondi: non vengono allocati.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Il Gruppo Brembo è esposto al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.

La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato si identifica nel rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.

Rischio di tasso di interesse

Questo rischio deriva da strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare banche a breve, mutui, leasing, prestiti obbligazionari, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti tramite altri strumenti finanziari.

Brembo, al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso e di interest rate swap. Tuttavia, la società continua a essere esposta al rischio di tasso di interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.

È stata effettuata una "sensitivity analysis" nella quale sono stati considerati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/-50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2023. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 1.463 migliaia (€ 1.517 migliaia al 31 dicembre 2022), al lordo degli effetti fiscali.

Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio settimanale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile

Rischio di tasso di cambio

Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo è esposta al rischio di cambio.

Su questo fronte Brembo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).

Si riporta di seguito un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) %
VARIAZIONE
EFFETTO
INCREMENTO
TASSI DI
CAMBIO
EFFETTO
DECREMENTO
TASSI DI
CAMBIO
%
VARIAZIONE
EFFETTO
INCREMENTO
TASSI DI
CAMBIO
EFFETTO
DECREMENTO
TASSI DI
CAMBIO
Eur/Cny 2,88% (388,3) 411,3 2,42% (1.216,8) 1.277,2
Eur/Gbp 1,23% (7,5) 7,6 1,86% 1,1 (1,2)
Eur/Jpy 4,75% 100,2 (110,2) 3,97% 44,6 (48,3)
Eur/Pln 2,81% (27,9) 29,5 1,84% (99,3) 103,1
Eur/Sek 2,29% 7,2 (7,5) 2,21% 1,1 (1,1)
Eur/Usd 1,52% (199,7) 205,8 4,78% (70,0) 77,1
Eur/Czk 1,63% (0,6) 0,7 1,05% (28,6) 29,3
Eur/Chf 1,70% (8,2) 8,5 2,94% 26,3 (27,9)
Eur/Rub 23,11% 121,8 (195,1) 30,05% 63,4 (117,8)
Eur/Dkk 0,09% (7,0) 7,0 0,03% (2,4) 2,4
Pln/Cny 5,38% 17,0 (18,9) 3,67% 4,9 (5,3)
Pln/Eur 2,80% (1.664,3) 1.760,3 1,85% (1.385,8) 1.438,0
Pln/Gbp 2,12% 0,0 0,0 2,01% 0,1 (0,1)
Pln/Usd 3,66% (35,4) 38,1 6,29% (46,1) 52,3
Pln/Czk 3,86% 2,1 (2,2) 1,75% (0,1) 0,1
Pln/Chf 1,85% 4,8 (5,0) 4,46% 9,5 (10,4)
Gbp/Eur 1,23% 13,5 (13,9) 1,84% 4,3 (4,4)
Gbp/Usd 2,14% 2,9 (3,0) 6,19% 31,9 (36,1)
Gbp/Aud 3,46% (0,9) 1,0 3,26% (1,2) 1,3
Usd/Cny 2,64% (19,4) 20,5 4,53% (22,9) 25,1
Usd/Eur 1,52% (54,2) 55,9 4,75% 31,8 (35,0)
Usd/Mxn 3,90% 161,4 (174,5) 2,04% 43,2 (45,0)
Brl/Eur 2,40% 13,0 (13,6) 5,88% 21,7 (24,4)
Brl/Usd 2,92% 4,3 (4,6) 4,45% 7,7 (8,4)
Jpy/Eur 4,84% 23,3 (25,7) 4,03% 16,2 (17,6)
Jpy/Usd 4,89% 3,7 (4,0) 8,29% 3,4 (4,1)
Cny/Eur 2,92% (14,6) 15,5 2,40% 32,8 (34,4)
Cny/Jpy 2,51% 2,6 (2,7) 4,21% 3,4 (3,7)
Cny/Usd 2,67% (189,1) 199,4 4,52% (419,4) 459,1
Cny/Chf 4,38% 0,0 0,0 3,30% 5,6 (5,9)
Inr/Eur 1,38% 7,4 (7,6) 2,71% (40,8) 43,1
Inr/Jpy 4,37% 24,9 (27,2) 5,24% 45,3 (50,3)
Inr/Usd 0,69% 7,9 (8,0) 3,46% 9,2 (9,8)
Czk/Eur 1,63% 462,3 (477,6) 1,03% 171,7 (175,3)
Czk/Gbp 2,37% 0,8 (0,8) 2,34% 2,8 (2,9)
Czk/Pln 3,84% 14,1 (15,3) 1,75% 5,0 (5,2)
Czk/Usd 2,54% (2,9) 3,1 4,87% (104,2) 114,9
Dkk/Eur 0,09% 3,8 (3,8) 0,03% 0,1 (0,1)
Dkk/Jpy 4,69% (0,1) 0,1 3,99% (0,5) 0,5
Dkk/Usd 1,53% (0,1) 0,1 4,77% (0,9) 1,0

In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2023 e 2022, si è applicata ai cambi medi del 2023 e 2022 una variazione calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimere la volatilità relativa.

Rischio di commodities

Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Si ricorda che con alcuni fornitori di commodities vengono definiti prezzi fissi all'interno del contratto di fornitura per un determinato orizzonte temporale e che, inoltre, i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime; entrambi gli approcci sopra descritti consentono pertanto di mitigare il rischio fluttuazione dei prezzi delle materie prime; dove invece non è stato possibile porre in essere queste forme di mitigazione, sono stati implementati derivati a copertura del rischio di fluttuazione del prezzo della commodity, in particolare per una piccola parte degli acquisti di alluminio e per una quota di esposizione di Brembo Poland Spolka Zo.o. al rischio di fluttuazione del prezzo dell'energia elettrica tramite un derivato VPPA (Virtual Power Purchase Agreement).

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo.

Al fine di minimizzare questo rischio, l'area Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere le azioni necessarie tempestivamente (reperimento linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc);
  • ottenimento di linee di credito adeguate;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, vale a dire finanziare gli investimenti con i debiti a medio lungo termine (oltre ai mezzi propri), mentre coprire i fabbisogni di capitale circolante netto utilizzando linee di credito a breve termine;
  • inclusione delle società del Gruppo in strutture di cash pooling al fine di ottimizzare eventuali eccessi di liquidità presenti presso le società partecipanti.

Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti, altri debiti e strumenti derivati. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati e al fair value degli strumenti derivati passivi in essere.

(IN MIGLIAIA DI EURO) VALORE
CONTABILE
FLUSSI
FINANZIARI
CONTRATTUALI
ENTRO
1 ANNO
DA 1 A 5 ANNI OLTRE 5 ANNI
Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati:
Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c 164.191 164.191 164.191 0 0
Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) 595.693 641.441 125.002 516.439 0
Debiti verso altri finanziatori 58.685 58.694 58.010 684 0
Passività per beni in leasing 171.240 171.240 21.455 60.949 88.836
Debiti commerciali e altri debiti 892.353 892.353 892.353 0 0
Passività finanziarie per strumenti derivati:
Derivati 160 160 160 0 0
Totale 1.882.322 1.928.079 1.261.171 578.072 88.836

Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2023 più lo spread relativo.

Alcuni contratti di finanziamento del Gruppo richiedono il rispetto di alcuni covenant finanziari, che prevedono l'obbligo per il Gruppo di rispettare determinati livelli di indici finanziari.

In particolare sono presenti i seguenti covenant con relativa soglia da non superare:

• debiti finanziari netti/Margine Operativo Lordo non superiore a 4,5.

La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.

Il valore di tali covenant è monitorato alla fine di ogni trimestre e al 31 dicembre 2023 tali quozienti risultano ampiamente rispettati dal Gruppo.

Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre al cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

In particolare, alla data del 31 dicembre 2023, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 79% del totale (totale linee di credito € 778,3 milioni).

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; il rischio per il Gruppo è principalmente legato ai crediti commerciali. Le controparti con le quali il Gruppo ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Il Gruppo in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.

Valutazione del fair value

A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:

a) la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Attività finanziarie valutate
al fair value a Conto Economico:
Strumenti finanziari derivati correnti 0 3.152 0 3.152 0 737 0 737
Strumenti finanziari derivati di
copertura:
Strumenti finanziari derivati correnti 0 9.797 0 9.797 0 9.941 0 9.941
Strumenti finanziari derivati non correnti 0 9.097 11.288 20.385 0 21.815 44.130 65.945
Totale Attività finanziarie valutate
al fair value
0 22.046 11.288 33.334 0 32.493 44.130 76.623
Passività finanziarie valutate
al fair value:
Strumenti finanziari derivati correnti 0 (160) 0 (160) 0 (3.514) (59) (3.573)
Strumenti finanziari derivati di
copertura:
Strumenti finanziari derivati correnti 0 0 0 0 0 (13) 0 (13)
Strumenti finanziari derivati non correnti 0 0 0 0 0 0 0 0
Totale Passività finanziarie valutate
al fair value
0 (160) 0 (160) 0 (3.527) (59) (3.586)
Attività (Passività) per le quali viene
indicato il fair value:
Debiti verso banche correnti e non correnti 0 (611.718) 0 (611.718) 0 (565.002) 0 (565.002)
Passività per beni in leasing correnti
e non correnti
0 (171.240) 0 (171.240) 0 (241.196) 0 (241.196)
Altre passività finanziarie correnti
e non correnti
0 (58.685) 0 (58.685) 0 (1.799) 0 (1.799)
Totale Attività (Passività) per le quali
viene indicato il fair value
0 (841.643) 0 (841.643) 0 (807.997) 0 (807.997)

La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Valore iniziale (59) 130
Movimenti a conto economico - incrementi 59 0
Movimenti a conto economico - decrementi 0 (189)
Valore finale 0 (59)

b) una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Attività finanziarie
Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico
Altre attività finanziarie a fair value rilevato a Conto economico 0 0
Strumenti finanziari derivati correnti 3.152 737
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Altri crediti non correnti 40.264 24.400
Crediti commerciali correnti 604.877 594.253
Altri crediti correnti 68.299 80.416
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 510.058 415.882
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico
complessivo (FVOCI)
Altre attività finanziarie a fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo 278.446 226.942
Strumenti finanziari derivati di copertura
Strumenti finanziari derivati correnti 3.797 9.941
Strumenti finanziari derivati non correnti 20.385 65.945
Totale attività finanziarie 1.535.278 1.418.516
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
Strumenti finanziari derivati correnti (160) (3.573)
Strumenti finanziari derivati non correnti 0 0
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Debiti vs. banche e altri finanziatori non correnti (escl. debiti per leasing) (488.295) (465.724)
Altri debiti non correnti (3.887) (2.359)
Debiti vs. banche e altri finanziatori correnti (escl. debiti per leasing) (330.274) (241.815)
Debiti commerciali (742.099) (653.162)
Altri debiti correnti (150.254) (134.249)
Debiti per leasing
Passività per beni in leasing a lungo termine (149.785) (152.985)
Debiti per leasing correnti (21.455) (88.211)
Strumenti finanziari derivati di copertura
Strumenti finanziari derivati non correnti 0 0
Strumenti finanziari derivati correnti 0 (13)
Totale passività finanziarie (1.886.209) (1.742.091)

Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito. Nello specifico:

  • mutui, debiti verso altri finanziatori con durata superiore ai 12 mesi sono stati calcolati al fair value, determinato applicando la curva forward dei tassi di interesse lungo la durata residua del finanziamento;
  • crediti, debiti commerciali, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, debiti e crediti verso le banche entro i 12 mesi, sono stati valutati al valore contabile in quanto si ritiene che lo stesso approssimi il fair value;
  • il fair value dei derivati è stato determinato sulla base delle tecniche di valutazione che prendono a suggerimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario.

PARTI CORRELATE

All'interno del Gruppo avvengono rapporti tra società controllanti, società controllate, società collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche e altre parti correlate. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,563% del capitale sociale (con diritti di voto pari al 69,706%). Nel corso del 2023 Brembo non ha avuto rapporti con la propria controllante ad eccezione della distribuzione dividendi.

Si riportano di seguito le informazioni relative ai compensi di Amministratori e Sindaci di Brembo S.p.A. e delle altre società del Gruppo e le altre informazioni rilevanti:

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) AMMINISTRATORI SINDACI AMMINISTRATORI SINDACI
Emolumenti e altri incentivi per la carica 6.460 195 5.690 197
Partecipazione comitati e incarichi particolari 155 0 155 0
Salari e altri incentivi 6.103 0 4.649 0

La voce "Salari e altri incentivi" comprende la stima del costo di competenza 2023 del piano triennale 2022-2024 riservato al top management aziendale, i compensi quale stipendio per la funzione di dipendente e l'accantonamento per bonus non ancora corrisposti.

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) VALORE DI
BILANCIO
TOTALE ALTRE (*) JOINT
VENTURE
SOCIETÀ
COLLEGATE
% VALORE DI
BILANCIO
TOTALE ALTRE (*) JOINT
VENTURE
SOCIETÀ
COLLEGATE
%
a) Incidenza delle operazioni o
posizioni con parti correlate
sulle voci della Situazione
patrimoniale-finanziaria
Crediti commerciali 604.877 3.121 18 2.998 105 0,5% 594.253 1.706 11 1.604 91 0,3%
Altre passività non correnti (3.887) (628) (628) 0 0 16,2% (2.359) (105) (105) 0 0 4,5%
Benefici ai dipendenti (36.445) (7.151) (7.151) 0 0 19,6% (24.086) (2.822) (2.822) 0 0 11,7%
Debiti commerciali (742.099) (21.160) (3.278) (17.301) (581) 2,9% (653.162) (10.117) (738) (9.269) (110) 1,5%
Altre passività correnti (150.254) (3.920) (3.787) (133) 0 2,6% (134.249) (3.726) (3.598) (128) 0 2,8%
b) Incidenza delle operazioni o
posizioni con parti correlate
sulle voci del Conto economico
Ricavi da contratti con clienti 3.849.202 450 5 445 0 0,0% 3.629.011 468 0 457 11 0,0%
Altri ricavi e proventi 45.126 4.689 27 4.452 210 10,4% 33.322 3.877 164 3.527 186 11,6%
Costo delle materie prime,
materiale di consumo e merci
(1.788.322) (76.706) (11) (76.300) (395) 4,3% (1.758.819) (57.238) (4) (57.066) (168) 3,3%
Altri costi operativi (804.253) (12.566) (8.945) (3.218) (403) 1,6% (702.121) (12.289) (8.236) (3.628) (425) 1,8%
Costi per il personale (681.620) (7.285) (7.285) 0 0 1,1% (616.180) (6.272) (6.272) 0 0 1,0%
Proventi (oneri) finanziari netti (34.328) 168 174 (6) 0 -0,5% (8.509) 229 231 (2) 0 -2,7%
Proventi (oneri) finanziari
da partecipazioni
12.256 12.164 12.164 0 0 99,2% 7.899 7.692 7.692 0 0 97,4%

Di seguito è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico:

(*) Nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.

Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le diverse società del Gruppo sono avvenute a prezzi rispondenti al valore normale di mercato. I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi e organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficino di alcune forme di finanziamento accentrate. Dal 2008 è attivo un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool leader, mentre dal 2013 è attivo un ulteriore sistema di cash pooling, con valuta renminbi cinese il cui pooler è la società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd., e i cui partecipanti sono le società Brembo Nanjing Automobile Components Co Ltd., Qingdao Brembo Trading Co. Ltd., Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. e Jiaxing Ciju Control Systems Co. Ltd. Il cash pooling è interamente basato in Cina, con provider del servizio Citibank China.

INFORMAZIONI SUL GRUPPO

I dati essenziali delle società appartenenti al Gruppo sono commentati nella Relazione sulla gestione al capitolo "Struttura del Gruppo e andamento delle società di Brembo".

DENOMINAZIONE SEDE CAPITALE QUOTA POSSEDUTA
DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO
Brembo S.p.A. Curno (BG) Italia Eur 34.727.914
AP Racing Ltd. Coventry Regno Unito Gbp 135.935 100% Brembo S.p.A.
Brembo Czech S.r.o. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca Czk 605.850.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Deutschland GmbH Leinfelden-Echterdingen Germania Eur 25.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Inspiration Lab Corp. Wilmington, Delaware USA Usd 300.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Japan Co. Ltd. Tokyo Giappone Jpy 11.000.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 492.030.169 100% Brembo S.p.A.
Brembo North America Inc. Wilmington, Delaware USA Usd 33.798.805 100% Brembo S.p.A.
Brembo Poland Spolka Zo.o. Dabrowa Gornizca Polonia Pln 144.879.500 100% Brembo S.p.A.
Brembo Russia LLC Mosca Russia Rub 1.250.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Scandinavia A.B. Göteborg Svezia Sek 4.500.000 100% Brembo S.p.A.
J.Juan S.A.U. Barcellona Spagna Eur 150.260 100% Brembo S.p.A.
La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. Stezzano (BG) Italia Eur 100.000 100% Brembo S.p.A.
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Qingdao Cina Cny 1.365.700 100% Brembo S.p.A.
Brembo Reinsurance AG Zurigo Svizzera Eur 6.148.533 100% Brembo S.p.A.
Brembo Thailand Ltd. Bangkok Thailandia Thb 90.000.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Argentina S.A. in liquidazione Buenos Aires Argentina Ars 44.537.022 98,62% Brembo S.p.A.
1,38% Brembo do Brasil Ltda.
Brembo (Nanjing) Automobile Components Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 226.565.500 60% Brembo S.p.A.
40% Brembo Brake India Pvt. Ltd.
SBS Friction A/S Svendborg Danimarca Dkk 12.001.000 60% Brembo S.p.A.
40% Brembo Brake India Pvt. Ltd.
Brembo Mexico S.A. de C.V. Apodaca Messico Usd 20.428.836 49% Brembo S.p.A.
51% Brembo North America Inc.
Brembo Brake India Pvt. Ltd. Pune India Inr 140.000.000 99,99% Brembo S.p.A.
Brembo do Brasil Ltda. Betim Brasile Brl 159.136.227 99,99% Brembo S.p.A.
Corporación Upwards '98 S.A. Saragozza Spagna Eur 498.043 68% Brembo S.p.A.
Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. Langfang Cina Cny 170.549.133 66% Brembo S.p.A.
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. Stezzano (BG) Italia Eur 4.000.000 50% Brembo S.p.A.
Shandong BRGP Friction Technology Co. Ltd. Shandong Cina Cny 82.800.000 50% Brembo S.p.A.
Petroceramics S.p.A. Milano Italia Eur 123.750 20% Brembo S.p.A.
Infibra Technologies S.r.l. Pisa Italia Eur 53.133 20% Brembo S.p.A.
AP Racing North America Corp. Wilmington, Delaware USA Usd 300.000 100% AP Racing Ltd.
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH Meitingen Germania Eur 25.000 100% Brembo SGL Carbon
Ceramic Brakes S.p.A.
Jiaxing Ciju Control Systems Co. Ltd. Jiaxing Cina Cny 16.309.640 100% J.Juan S.A.U.
Brembo Poland Manufacturing Sp.Zo.o. Dabrowa Gornizca Polonia Pln 50.000.000 100% Brembo Poland Spolka Zo.o.
Brembo Poland Heratech Sp.Zo.o. Czestochowa Polonia Pln 5.000 100% Brembo Poland Spolka Zo.o.

COMPENSI SOCIETÀ DI REVISIONE

Di seguito il dettaglio dei compensi alla Società di Revisione e ad altre società facenti parte del network ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di Attuazione del D.Lgs. 24 febbraio 98 n. 58:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione:
– alla Capogruppo Brembo S.p.A. 270 255
– alle società controllate (servizi forniti dal network) 573 521
Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione
di un'attestazione:
– alla Capogruppo Brembo S.p.A. 65 53
– alle società controllate (servizi forniti dal network) 61 2
Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi:
– alla Capogruppo Brembo S.p.A. 0 6
– altre prestazioni alle società controllate 0 2

IMPEGNI

Gli impegni contrattuali per investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali già assunti con terzi al 31 dicembre 2023 e non ancora recepiti nel Bilancio consolidato ammontano a € 311 milioni.

POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2023 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella Comunicazione stessa.

EROGAZIONI PUBBLICHE – INFORMAZIONI EX ART. 1, COMMI 125-129 DELLA LEGGE N. 124/2017

Con riferimento all'adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità delle erogazioni pubbliche, disciplinato dall'art. 1 commi 125-129 della Legge n. 124/2017 e successivamente integrato dal Decreto Legge "sicurezza" (n. 113/2018) e dal Decreto Legge "semplificazione" (n. 135/2018), che ha introdotto, a partire dai bilanci dell'esercizio 2018, una serie di obblighi di pubblicità e di trasparenza a carico dei soggetti che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione e alla luce dell'interpretazione effettuata da Assonime con la Circolare n. 5 del 22 febbraio 2019, si ritiene che la normativa non si applichi in casi di:

  • sovvenzioni, contributi e vantaggi economici di qualunque genere i cui vantaggi sono accessibili a tutte le imprese che soddisfano determinate condizioni sulla base di criteri generali predeterminati (ad esempio misure previste da decreti ministeriali rivolti a specifici settori industriali e volte a finalizzare attività connesse a progetti di ricerca e sviluppo);
  • misure generali fruibili da tutte le imprese e che rientrano nella struttura generale del sistema di riferimento definito dallo Stato (ad esempio il meccanismo volto a favorire il reinvestimento degli utili previsto dall'ACE);
  • risorse pubbliche di fonte europea/estera;
  • fondi interprofessionali per il finanziamento dei corsi di formazione, considerando che i fondi sono finanziati con i contributi delle stesse imprese beneficiarie e sono tenuti a rispettare specifici criteri di gestione improntati alla trasparenza (ad esempio corsi di formazione finanziati da Fondimpresa).

10°ANNIVERSARIO GCF CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY

15 OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ PUBBLICATI

6 AREE DI INTERVENTO PER PROGETTI SOCIALI

UN ANNIVERSARIO DA CELEBRARE

Compie 10 anni la Direzione Corporate Social Responsibility che ha dato sistematicità e ancora maggior forza ai temi Environment, Social e Governance, da sempre nel DNA di Brembo. Un percorso che continua a rafforzarsi, con il desiderio di poter diventare un esempio virtuoso.

Considerando quanto sopra esposto, il Gruppo ha ricevuto nel corso dell'esercizio 2023 un contributo relativo al progetto "Watchman" Call HUB Ricerca e Innovazione Asse prioritario I – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione a sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi, erogato da Regione Lombardia per un importo pari a € 212 migliaia.

EVENTI SUCCESSIVI

Con riferimento alla trasformazione transfrontaliera della Società (la "Trasformazione Transfrontaliera" o l'"Operazione") approvata dall'Assemblea Straordinaria di Brembo del 27 luglio 2023, come annunciato nel comunicato del 12 gennaio 2024, la Società ha provveduto alla riduzione del Capitale, da € 34.727.914,00 a € 3.339.222,50, strumentale all'Operazione, essendosi avverata la condizione relativa all'ammontare complessivo dell'esborso, cui era, tra l'altro, subordinato il perfezionamento dell'Operazione.

La Riduzione del Capitale, da € 34.727.914,00 a € 3.339.222,50, è stata attuata senza annullamento di azioni e senza alcun rimborso di capitale ai soci, mediante appostazione di una riserva di pari importo nel Patrimonio netto della Società. Pertanto, essa non ha determinato alcuna modifica dei diritti patrimoniali e amministrativi degli azionisti di Brembo.

In seguito:

  • in data 25 gennaio 2024, è stato stipulato l'atto notarile di trasferimento e di modifica statutaria predisposto ai sensi della legge olandese con efficacia differita al giorno successivo alla data dell'assemblea di Brembo – prevista per il 23 aprile 2024 – chiamata ad approvare, fra l'altro, il bilancio di esercizio della Società chiuso al 31 dicembre 2023;
  • in data 31 gennaio 2024, è stato effettuato il pagamento del valore di liquidazione in favore dei soggetti che hanno validamente esercitato il diritto di recesso. La Società ha quindi provveduto ad acquistare n. 4.387.303 azioni rimaste inoptate, pari a € 57.456.120,09, rappresentative dell'1,31387% del capitale sociale. Conseguentemente alla data di approvazione della presente Relazione la Società possiede n. 15.051.860 azioni proprie, pari al 4,51% del capitale sociale (2,93% dei diritti di voto).

Per tutti i dettagli relativi a quanto sopra, si rinvia ai comunicati pubblicati sul sito internet della Società (www.brembo.com, sezione "Investitori, "Trasferimento Sede Legale ").

Non si segnalano altri eventi significativi avvenuti dopo la chiusura del 2023 e fino alla data del 5 marzo 2024.

ANALISI DELLE SINGOLE VOCI

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati.

TERRENI FABBRICATI IMPIANTI E
MACCHINARI
ATTREZZATURE
INDUSTRIALI E
ALTRI BENI IMMOBILIZZA
ZIONI IN COR
TOTALE
(IN MIGLIAIA DI EURO) COMMERCIALI SO E ACCONTI
Costo storico 37.074 450.345 1.625.330 278.172 83.703 78.047 2.552.671
Fondo ammortamento 0 (165.658) (1.042.425) (236.991) (58.937) 0 (1.504.011)
Fondo svalutazione 0 (14) (1.232) (18) (14) (123) (1.401)
Consistenza al 1° gennaio 2022 37.074 284.673 581.673 41.163 24.752 77.924 1.047.259
Variazioni:
Differenze di conversione 715 4.424 6.292 227 (45) 1.451 13.064
Riclassifiche 0 5.001 41.943 5.942 105 (57.668) (4.677)
Acquisizioni 0 7.821 100.979 18.166 5.445 116.987 249.398
Alienazioni 0 (7) (1.161) (533) (104) 0 (1.805)
Ammortamenti 0 (18.651) (132.041) (18.410) (7.340) 0 (176.442)
Perdita di valore 0 0 (1.081) 0 0 (5) (1.086)
Totale variazioni 715 (1.412) 14.931 5.392 (1.939) 60.765 78.452
Costo storico 37.789 467.765 1.767.495 298.789 86.515 138.809 2.797.162
Fondo ammortamento 0 (184.504) (1.168.763) (252.216) (63.692) 0 (1.669.175)
Fondo svalutazione 0 0 (2.128) (18) (10) (120) (2.276)
Consistenza al 1° gennaio 2023 37.789 283.261 596.604 46.555 22.813 138.689 1.125.711
Variazioni:
Differenze di conversione (598) (1.944) (3.631) 241 (854) (1.948) (8.734)
Riclassifiche 0 11.610 51.471 6.527 1.793 (73.664) (2.263)
Acquisizioni 10.000 41.948 119.635 22.944 4.695 169.862 369.084
Alienazioni 0 (25) (314) (119) (177) (23) (658)
Altro 11.052 50.087 0 (4.260) (16) 0 56.863
Ammortamenti 0 (19.988) (138.746) (19.994) (7.024) 0 (185.752)
Perdita di valore 0 (183) (236) (24) 0 (260) (703)
Totale variazioni 20.454 81.505 28.179 5.315 (1.583) 93.967 227.837
Costo storico 58.243 569.758 1.922.562 326.205 89.442 233.023 3.199.233
Fondo ammortamento 0 (204.816) (1.295.852) (270.036) (68.205) 0 (1.838.909)
Fondo svalutazione 0 (176) (1.927) (4.299) (7) (367) (6.776)
Consistenza al 31 dicembre 2023 58.243 364.766 624.783 51.870 21.230 232.656 1.353.548

Nel corso del 2023 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 369.084 migliaia, di cui € 169.862 migliaia relativi a immobilizzazioni in corso.

Come già in precedenza commentato nella Relazione sulla gestione, il Gruppo continua il programma di sviluppo a seguito del quale sono stati effettuati significativi investimenti in Italia, Nord America, Polonia e Cina.

I decrementi netti per alienazioni sono stati pari a € 658 migliaia e si riferiscono al normale ciclo di sostituzione di macchinari non più utilizzabili nel processo produttivo.

Gli ammortamenti complessivi imputati nel corso del 2023 ammontano a € 185.752 migliaia (2022: € 176.442 migliaia). La voce "Altro" si riferisce principalmente all'operazione di acquisto, da parte di Brembo Mexico S.A. de C.V., di due fabbricati dedicati alla fusione, lavorazione e montaggio di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali, precedentemente inclusi alla voce "Diritto di utilizzo beni in leasing".

Diritto di utilizzo beni in leasing

I movimenti intervenuti nella voce Diritto di utilizzo beni in leasing sono riportati nella tabella seguente:

TERRENI FABBRICATI IMPIANTI E ALTRI BENI TOTALE
(IN MIGLIAIA DI EURO) MACCHINARI
Costo storico 4.970 249.900 441 35.461 290.772
Fondo ammortamento (450) (44.479) (128) (18.241) (63.298)
Consistenza al 1° gennaio 2022 4.520 205.421 313 17.220 227.474
Variazioni:
Differenze di conversione (94) 4.454 0 70 4.430
Nuovi contratti/Accensioni del periodo 0 33.886 0 3.579 37.465
Chiusura contratto di leasing 0 (63) 0 (239) (302)
Ammortamenti (97) (18.896) (136) (7.817) (26.946)
Totale variazioni (191) 19.381 (136) (4.407) 14.647
Costo storico 4.862 288.679 441 36.426 330.408
Fondo ammortamento (533) (63.877) (264) (23.613) (88.287)
Consistenza al 1° gennaio 2023 4.329 224.802 177 12.813 242.121
Variazioni:
Differenze di conversione (185) (3.450) 1 123 (3.511)
Passaggio da beni in leasing a
immobilizzazioni materiali
0 (63.672) 0 (6) (63.678)
Nuovi contratti/Accensioni del periodo 0 14.777 0 5.954 20.731
Chiusura contratto di leasing 0 (359) 0 (94) (453)
Ammortamenti (90) (17.605) (136) (8.048) (25.879)
Totale variazioni (275) (70.309) (135) (2.071) (72.790)
Costo storico 4.648 222.769 441 32.495 260.353
Fondo ammortamento (594) (68.276) (399) (21.753) (91.022)
Consistenza al 31 dicembre 2023 4.054 154.493 42 10.742 169.331

La voce "Passaggio da beni in leasing a immobilizzazioni materiali" si riferisce all'operazione di acquisto da parte di Brembo Mexico S.A. de C.V., di due fabbricati dedicati alla fusione, lavorazione e montaggio di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

Si rimanda alla nota 13 per altre informazioni relative all'impegno finanziario del Gruppo per i beni acquistati in leasing.

2. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (COSTI DI SVILUPPO, AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI)

Costi di sviluppo, avviamento e altre attività immateriali

I movimenti intervenuti nella voce sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati.

(IN MIGLIAIA DI EURO) COSTI DI
SVILUPPO
AVVIAMENTO
(A)
IMMOBILIZ
ZAZIONI
A VITA UTILE
INDEFINITA
(B)
SUBTOTALE
(A + B)
DIRITTI
DI BREVETTO
E UTILIZZO
OPERE
DELL'INGEGNO
(C)
ALTRE IMMO
BILIZZAZIONI
IMMATERIALI
(D)
TOTALE ALTRE
ATTIVITÀ
IMMATERIALI
(C + D)
TOTALE
Costo storico 262.828 119.771 11.342 131.113
46.328
182.200 228.528 622.469
Fondo ammortamento (156.264) 0 0 0 (34.119) (114.405) (148.524) (304.788)
Fondo svalutazione (5.435) (12.335) (3) (12.338) (2.589) 0 (2.589) (20.362)
Consistenza al
1° gennaio 2022
101.129 107.436 11.339 118.775 9.620 67.795 77.415 297.319
Variazioni:
Differenze di conversione 756 (1.072) (9) (1.081) (13) (123) (136) (461)
Variazione area di
consolidamento
0 5.541 0 5.541 0 0 0 5.541
Riclassifiche 0 0 0 0 816 551 1.367 1.367
Acquisizioni 22.849 0 0 0 1.488 10.205 11.693 34.542
Ammortamenti (21.922) 0 0 0 (1.956) (12.854) (14.810) (36.732)
Perdita di valore (1.154) 0 0 0 0 0 0 (1.154)
Totale variazioni 529 4.469 (9) 4.460 335 (2.221) (1.886) 3.103
Costo storico 287.214 123.591 11.332 134.923 48.591 193.028 241.619 663.756
Fondo ammortamento (178.967) 0 0 0 (36.047) (127.454) (163.501) (342.468)
Fondo svalutazione (6.589) (11.686) (2) (11.688) (2.589) 0 (2.589) (20.866)
Consistenza al
1° gennaio 2023
101.658 111.905 11.330 123.235 9.955 65.574 75.529 300.422
Variazioni:
Differenze di conversione (271) (3.629) (27) (3.656) 41 (1.326) (1.285) (5.212)
Riclassifiche 0 0 0 0 510 648 1.158 1.158
Acquisizioni 28.910 0 0 0 1.910 12.913 14.823 43.733
Altro 1 0 0 0 2 0 2 3
Ammortamenti (23.461) 0 0 0 (2.165) (11.332) (13.497) (36.958)
Perdita di valore (2.414) 0 0 0 0 0 0 (2.414)
Totale variazioni 2.765 (3.629) (27) (3.656) 298 903 1.201 310
Costo storico 315.056 120.203 11.305 131.508 51.252 203.754 255.006 701.570
Fondo ammortamento (201.631) 0 0 0 (38.410) (137.277) (175.687) (377.318)
Fondo svalutazione (9.002) (11.927) (2) (11.929) (2.589) 0 (2.589) (23.520)
Consistenza al
31 dicembre 2023
104.423 108.276 11.303 119.579 10.253 66.477 76.730 300.732

Costi di sviluppo

La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia interne sia esterne, per un costo storico lordo di € 315.056 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2023 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte nei periodi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo; sono stati registrati ammortamenti per un ammontare di € 23.461 migliaia relativi ai costi di sviluppo per commesse relativamente alle quali il prodotto è in produzione.

Il valore lordo include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 50.734 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nella voce "Costi per progetti interni capitalizzati" nel corso dell'esercizio è pari a € 28.601 migliaia (2022: € 23.060 migliaia).

Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 2.414 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti principalmente dalla Capogruppo Brembo S.p.A. relativi a progetti che, per volontà del cliente o di Brembo, non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.

Avviamento

La voce avviamento è attribuibile a business combination dalle quali deriva l'allocazione alle seguenti GCU:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Dischi – Sistemi– Moto:
Brembo North America Inc. (Hayes Lemmerz) 15.447 16.003
Brembo Mexico S.A. de C.V. (Hayes Lemmerz) 940 974
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. 892 951
Brembo Brake India Pvt. Ltd. 7.165 7.468
Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. 42.882 45.754
SBS Friction A/S 20.703 20.749
Gruppo J.Juan 6.296 6.296
After Market – Performance Group:
Corporación Upwards '98 (Frenco S.A.) 2.006 2.006
AP Racing Ltd. 11.945 11.704
Totale 108.276 111.905

La differenza rispetto al 31 dicembre 2022 è imputabile alla variazione dei cambi di consolidamento.

Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, queste ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business line, l'attività viene attribuita al complesso delle business line esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.

Immobilizzazioni immateriali a vita indefinita

La voce è costituita per € 1.030 migliaia dal marchio Villar, di proprietà della controllata Corporación Upwards '98 S.A., per € 1.318 migliaia dal marchio SBS Friction, per € 8.585 migliaia dal marchio J.Juan e per € 370 migliaia dal valore del marchio LF iscritto in Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd.

Test di impairment

Il Gruppo effettua il test di impairment al termine dell'esercizio e, comunque, tutte le volte in cui si presentano indicatori di perdita di valore. Il test di impairment del Gruppo sull'avviamento e sulle attività immateriali a vita utile indefinita si basa sul valore d'uso.

Tra i vari indicatori di perdita di valore, il Gruppo considera la relazione tra la sua capitalizzazione di mercato e il patrimonio netto, che, al 31 dicembre 2023, non evidenzia indicatori di perdita di valore.

Nel corso del 2023 si sono manifestati alcuni indicatori esterni, come l'aumento dei tassi di interesse bancari, che si riflette sul tasso di attualizzazione e fattori di incertezza geopolitica, derivanti soprattutto dal conflitto tra Russia e Ucraina e dalla crisi israelo-palestinese.

I flussi di cassa futuri utilizzati per il calcolo sono basati sui più recenti piani economico-finanziari elaborati dal management. In particolare, nell'elaborazione dei flussi di cassa futuri si è fatto riferimento:

  • al Budget 2024 del Gruppo approvato dal CdA del 19 dicembre 2023;
  • per gli anni 2025-2027, al piano industriale del Gruppo approvato dal CdA del 22 giugno 2023.

Le principali assunzioni che hanno determinato l'esito del test sono:

  • il tasso di Gruppo (Group WACC) pari a 9,79% (9,15% nel 2022). La variazione rispetto all'esercizio precedente è imputabile all'incremento del free risk e dei diversi fattori di rischio;
  • un tasso di crescita (g-rate) utilizzato nella determinazione del terminal value dell'1,5% (1,5% nel 2022).

Dai test di impairment sopracitati non è emersa la necessità nell'esercizio di procedere ad alcuna svalutazione.

Dopo aver svolto i test base, partendo dal calcolo per ogni CGU, sono state elaborate delle analisi di sensitivity. In caso di variazione del WACC da 9,79% a 10,79%, del tasso di crescita dall'1,5% all'1% o di riduzione dei volumi di vendita/margini del 5% su tutto l'orizzonte di piano, nessuna svalutazione si renderebbe necessaria. Solo in caso di riduzione dei volumi/ margini del 10% su tutto l'orizzonte di piano, alcuni intangible risulterebbero oggetto di svalutazione.

In aggiunta a quanto sopra, il Gruppo ha analizzato la presenza di indicatori di impairment sulle diverse CGU che non presentano avviamenti iscritti o immobilizzazioni a vita indefinita, per le quali, pertanto, il test di impairment su Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature, Diritti di utilizzo beni in leasing, Costi di sviluppo e Altre attività immateriali è richiesto solo in presenza di detti indicatori.

Nell'esercizio corrente sono stati individuati indicatori di impairment con riferimento a Brembo Czech S.r.o. L'impairment test e le analisi di sensitivity delle CGU sopra indicate non hanno evidenziato rischi di svalutazione (per la metodologia si rimanda a quanto indicato sopra con riferimento agli avviamenti).

Infine, Brembo, pur avendo incluso nei propri piani finanziari investimenti importanti connessi agli obiettivi di sostenibilità, ha introdotto un ulteriore scenario di sensitività sui flussi di consolidato (sia di Gruppo, sia di GBU) inteso a riflettere i propri obiettivi di carbon neutrality. Pertanto sono stati simulati flussi in uscita, sia nel periodo esplicito sia nella stima del terminal value, che simulano il costo relativo alla neutralizzazione delle emissioni CO2 (Scope 1) sulla base dei valori di mercato. Dal test di impairment non è emersa la necessità nell'esercizio di procedere ad alcuna svalutazione.

Altre attività immateriali

Le acquisizioni in "Altre attività immateriali" ammontano complessivamente a € 14.823 migliaia e si riferiscono per € 1.910 migliaia al deposito di specifici brevetti e marchi e per la differenza principalmente alla quota di investimento dell'anno relativa allo sviluppo del piano di Digital Trasformation di Gruppo.

3. PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (SOCIETÀ COLLEGATE E JOINT VENTURE)

In tale voce sono riportate le quote di patrimonio netto di spettanza del Gruppo relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; nella tabella seguente si riepilogano i relativi movimenti:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2022 ACQUISIZIONI E
SOTTOSCRIZIONI
OSCILLAZIONE
CAMBI
RIVALUTAZIONI/
SVALUTAZIONI
DIVIDENDI ALTRE
VARIAZIONI
31.12.2023
Gruppo Brembo SGL
Carbon Ceramic Brakes
45.823 0 0 17.934 (10.000) (50) 53.707
Shandong BRGP Friction
Technology Co. Ltd.
2.801 2.788 (306) (890) 0 0 4.393
Petroceramics S.p.A. 1.243 0 0 91 (40) 0 1.294
Infibra Technologies S.r.l. 804 0 0 (11) 0 0 793
Totale 50.671 2.788 (306) 17.124 (10.040) (50) 60.187

Si segnala che l'impatto a Conto economico delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto è suddiviso su due voci, "Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB e della società Shandong BRGP Friction Technology Co. Ltd., e "Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

Di seguito si riporta il dettaglio delle attività, passività, costi e ricavi relativi alle società a controllo congiunto e alle società collegate:

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO

GRUPPO BREMBO SGL
CARBON CERAMIC BRAKES
SHANDONG BRGP FRICTION
TECHNOLOGY CO. LTD.
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
Ricavi da contratti con clienti 254.789 225.415 12.596 0
Altri ricavi e proventi 5.090 4.281 (8) 0
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci (79.171) (72.463) (8.616) 0
Altri costi operativi (61.524) (48.189) (1.738) (13)
Costi per il personale (58.410) (51.653) (2.790) (16)
Margine operativo lordo 60.774 57.391 (556) (29)
Ammortamenti e svalutazioni (11.395) (10.924) (1.190) 0
Margine operativo netto 49.379 46.467 (1.746) (29)
Proventi (oneri) finanziari netti 107 (423) (623) (3)
Risultato prima delle imposte 49.486 46.044 (2.369) (32)
Imposte (13.554) (12.434) 589 8
Risultato netto di periodo 35.932 33.610 (1.780) (24)
% possesso 50% 50% 50% 50%
Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento (32) 138
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 17.934 16.943 (890) (12)
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 71.246 46.829 9.982 4.308
Diritto di utilizzo beni in leasing 11.566 13.518 8.389 0
Altre attività immateriali 196 237 113 89
Altre attività finanziarie non correnti 131 131 0 0
Crediti e altre attività non correnti 950 844 0 0
Imposte anticipate 3.690 2.678 582 8
Totale attività non correnti 87.779 64.237 19.066 4.405
Rimanenze 39.918 32.551 999 8
Crediti commerciali 34.541 22.242 5.404 0
Altri crediti e attività correnti 6.873 6.959 1.917 380
Altre attività finanziarie correnti 6 9 0 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.551 27.592 3.046 2.449
Totale attività correnti 85.889 89.353 11.366 2.837
Totale attivo 173.668 153.590 30.432 7.242
GRUPPO BREMBO SGL
CARBON CERAMIC BRAKES
SHANDONG BRGP FRICTION
TECHNOLOGY CO. LTD.
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
Capitale sociale 4.000 4.000 10.547 5.626
Altre riserve 34.765 22.701 0 0
Riserva di conversione 0 0 43 0
Utili/(perdite) portati a nuovo 31.068 29.622 0 0
Utili/(perdite) esercizi precedenti 0 0 (24) 0
Risultato netto di periodo 35.932 33.610 (1.780) (24)
Totale patrimonio netto 105.765 89.933 8.786 5.602
Debiti verso banche non correnti 0 0 4.891 0
Passività per beni in leasing a lungo termine 9.833 11.838 8.558 0
Altre passività non correnti 1.667 1.355 0 0
Fondi per rischi e oneri non correnti 2.954 3.218 0 0
Benefici ai dipendenti 2.971 2.712 0 0
Totale passività non correnti 17.425 19.123 13.449 0
Debiti verso banche correnti 1.712 0 193 0
Passività per beni in leasing a breve termine 2.405 2.305 261 0
Debiti commerciali 31.059 25.370 7.489 1.635
Debiti tributari 2.060 6.749 0 0
Fondi per rischi e oneri correnti 0 428 0 0
Altre passività correnti 13.242 9.682 254 5
Totale passività correnti 50.478 44.534 8.197 1.640
Totale passivo 67.903 63.657 21.646 1.640
Totale patrimonio netto e passivo 173.668 153.590 30.432 7.242
% possesso 50% 50% 50% 50%
Avviamento 1.033 1.033 0 0
Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento (209) (177) 0 0
Valore di carico della partecipazione del Gruppo 53.707 45.823 4.393 2.801

IMPRESE COLLEGATE

PETROCERAMICS S.P.A. INFIBRA TECHNOLOGIES S.R.L.
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
Ricavi da contratti con clienti 2.316 2.625 606 455
Risultato netto di periodo 454 906 (54) 63
% possesso 20% 20% 20% 20%
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 91 181 (11) 13
Totale attività correnti 5.120 5.377 775 948
Totale attività non correnti 3.160 2.212 278 224
Totale passività correnti 1.512 1.106 81 132
Totale passività non correnti 299 268 129 142
Totale patrimonio netto 6.469 6.215 843 898
% possesso 20% 20% 20% 20%
Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento 0 0 624 624
Valore di carico della partecipazione del Gruppo 1.294 1.243 793 804

4. INVESTIMENTI IN ALTRE IMPRESE, STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI

La composizione di tale voce è la seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value 278.446 226.942
Partecipazioni in altre imprese valutate al costo 1.686 1.137
Strumenti derivati valutati al fair value 20.385 65.945
Altri titoli 447 436
Altro 2.464 2.298
Totale 303.428 296.758

La voce "Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value" è costituita dal fair value della partecipazione del 5,58% in Pirelli S.p.A. pari a € 274.927 migliaia e del 2,33% nella società E-Novia S.p.A. per € 3.519 migliaia. La variazione del valore della partecipazione in Pirelli S.p.A. rispetto al 31 dicembre 2022 deriva per € 51.503 migliaia dalla valutazione del fair value che ha portato a un incremento del valore della stessa e del Patrimonio Netto di Gruppo (per effetto della variazione della quotazione di borsa del titolo da € 4,004 a € 4,927). Le variazioni di fair value, in accordo all'IFRS 9, sono contabilizzate nel prospetto del Conto economico complessivo consolidato.

La voce "Partecipazioni in altre imprese valutate al costo" comprende anche le partecipazioni del 10% nella società International Sport Automobile S.àr.l. e dell'1,20% nella società Fuji Co. La variazione di € 550 migliaia rispetto al 31 dicembre 2022 si riferisce a quote di partecipazione della Capogruppo in fondi consortili destinati alla ricerca.

La voce "Strumenti derivati" si riferisce per € 11.288 migliaia al fair value di derivati attivi riferiti a una specifica operazione finanziaria di copertura dal rischio di fluttuazione del prezzo dell'energia elettrica posta in essere nel corso del 2021 da Brembo Poland Sp.Zo.o. e per € 9.097 migliaia alla quota non corrente del fair value di due IRS stipulati direttamente dalla Capogruppo Brembo S.p.A., con un nozionale residuo al 31 dicembre 2023 rispettivamente di € 75 milioni e di € 200 milioni, a copertura della variazione del rischio di interesse di uno specifico finanziamento in essere; tali IRS presentano le caratteristiche previste dai principi contabili ai fini dell'applicazione dell'hedge accounting (cash flow hedge). La variazione di fair value rispetto al 31 dicembre 2022 è imputata quale componente del risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale, data la piena efficacia dello strumento.

La voce "Altro" include depositi cauzionali infruttiferi per utenze e contratti di noleggio di autovetture.

5. CREDITI E ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI

La composizione di tale voce è la seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Altre attività non correnti 35.634 20.496
Crediti tributari 6.075 3.261
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 34 34
Totale 41.743 23.791

La voce "Altre attività non correnti" si riferisce a contributi riconosciuti a clienti per l'acquisizione di contratti pluriennali di fornitura esclusiva rilasciati a Conto economico coerentemente con il piano di fornitura ai clienti stessi.

I crediti tributari si riferiscono principalmente a crediti tributari utilizzabili oltre l'esercizio, riconosciuti sull'acquisto di nuovi beni materiali, e ad altri crediti tributari chiesti a rimborso.

6. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

Il saldo netto tra le imposte anticipate e le imposte differite è così composto:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Imposte anticipate 97.661 66.256
Imposte differite (30.956) (33.649)
Totale 66.705 32.607

Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente sulle differenze temporanee relative a plusvalenze a tassazione differita, altri elementi di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale, perdite fiscali pregresse e altre rettifiche di consolidamento.

Di seguito si riporta la movimentazione intervenuta nella voce nel corso dell'esercizio:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Saldo iniziale 32.607 33.460
Variazione area di consolidamento 0 (2.146)
Imposte differite generate (1.364) (1.027)
Imposte anticipate generate 29.328 36.486
Utilizzo imposte differite ed anticipate (1.520) (17.921)
Oscillazione cambi (1.735) (411)
Riclassifiche 0 (29)
Altri movimenti 9.389 (15.805)
Saldo finale 66.705 32.607
ATTIVO PASSIVO NETTO
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
Immobili, impianti, macchinari e altre
attrezzature
44.182 29.453 25.172 23.659 19.010 5.794
Costi di sviluppo 2.517 3.017 340 287 2.177 2.730
Avviamento e altre attività a vita indefinita 246 373 2.356 2.356 (2.110) (1.983)
Altre attività immateriali 530 487 9.063 10.389 (8.533) (9.902)
Partecipazioni a patrimonio netto 38 37 803 185 (765) (148)
Altre attività finanziarie 0 0 99 790 (99) (790)
Crediti commerciali 6.074 2.792 0 0 6.074 2.792
Rimanenze 18.657 18.505 0 0 18.657 18.505
Altri crediti e attività correnti 86 83 6.860 2.175 (6.774) (2.092)
Passività finanziarie 56 45 4.460 7.566 (4.404) (7.521)
Altre passività finanziarie 8.696 7.507 159 19 8.537 7.488
Fondi per rischi e oneri 7.651 7.261 695 917 6.956 6.344
Fondi relativi al personale 9.088 5.368 1.435 1.325 7.653 4.043
Passività per beni in leasing a breve/lungo
termine
699 1.075 0 0 699 1.075
Debiti commerciali 160 251 0 0 160 251
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 10 9 0 0 10 9
Altre passività 13.628 11.619 1.218 1.442 12.410 10.177
Altro 461 690 8.838 14.131 (8.377) (13.441)
Perdite fiscali 15.424 9.276 0 0 15.424 9.276
Compensazione (30.542) (31.592) (30.542) (31.592) 0 0
Totale 97.661 66.256 30.956 33.649 66.705 32.607

La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:

La voce "Perdite fiscali" si riferisce a imposte anticipate sulle perdite dell'esercizio o dei precedenti che le società Brembo Czech S.r.o. (€ 12.721 migliaia), Brembo do Brasil Ltd. (€ 1.994 migliaia), SBS Friction A/S (€ 709 migliaia) hanno contabilizzato valutando l'esistenza di presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base di piani strategici aggiornati.

Si segnala inoltre che:

  • le imposte anticipate non contabilizzate da Brembo do Brasil Ltda. sulle perdite pregresse illimitatamente riportabili (di Brl 81,87 milioni) ammontano a Brl 27,84 milioni, mentre quelle contabilizzate ammontano a Brl 10,1 milioni;
  • le imposte anticipate non contabilizzate da J.Juan S.A.U. sulle perdite pregresse illimitatamente riportabili (di € 447 migliaia) ammontano a € 112 migliaia;
  • la società Brembo Czech S.r.o. gode di tre piani di incentivazione fiscale rispettivamente di Czk 133,1 milioni (scadenza 2026), di Czk 63,8 milioni (scadenza 2029) e di Czk 367,0 milioni (scadenza 2031) su cui la società non ha iscritto imposte anticipate.
  • al 31 dicembre 2023 le imposte differite passive su utili di società controllate, collegate o joint venture che il Gruppo ritiene possano essere distribuiti in un prevedibile futuro risultano iscritte per € 6.693 migliaia;
  • al 31 dicembre 2023, le differenze temporanee tra la quota della controllante nelle attività nette della controllata, collegata o partecipata, compreso il valore contabile dell'avviamento, e il valore dell'investimento o della partecipazione (costo) (come indicato nel §38 dello IAS 12) sono pari a € 1.080 milioni e sono considerate come permanentemente reinvestite, dal momento che tali fondi sono utilizzati al fine di finanziare operazioni correnti e di crescita futura del business nei Paesi in cui la stessa controllata risiede; di conseguenza, nessuna imposta differita passiva è stata rilevata sulla parte imponibile di tali differenze.

7. RIMANENZE

Le rimanenze finali nette di magazzino, esposte al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Materie prime 228.060 236.272
Prodotti in corso di lavorazione 148.749 115.164
Prodotti finiti 196.547 195.870
Merci in viaggio 48.341 38.728
Totale 621.697 586.034

La variazione rispetto al 31 dicembre 2022 è riferibile all'incremento dei costi delle materie prime, all'aumento dei volumi, nonché a una politica di maggior approvvigionamento delle scorte volta a fronteggiare eventuali rischi di supply chain. La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino è qui di seguito riportata:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Saldo iniziale 77.073 67.032
Accantonamenti 16.021 16.928
Utilizzi/Rilasci (16.267) (6.881)
Oscillazione cambi 77 (26)
Riclassifiche 9 20
Saldo finale 76.913 77.073

Il fondo obsolescenza magazzino è stato determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo

8. CREDITI COMMERCIALI

Al 31 dicembre 2023 il saldo dei crediti verso clienti, confrontato con il saldo alla fine del precedente esercizio, è così composto:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Crediti verso clienti 601.774 592.558
Crediti verso collegate e joint venture 3.103 1.695
Totale 604.877 594.253

L'incremento dei crediti commerciali è sostanzialmente legato all'aumento del volume di attività con le primarie e consolidate case automobilistiche già clienti.

Non si rilevano concentrazioni del rischio di credito in quanto il Gruppo ha un portafoglio di clienti dislocato nelle varie aree geografiche di attività.

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Saldo iniziale 7.285 5.805
Accantonamenti 2.734 2.943
Utilizzi/Rilasci (2.164) (1.474)
Oscillazione cambi 148 11
Riclassifiche 452 0
Saldo finale 8.455 7.285

I crediti verso clienti sono espressi al netto del fondo svalutazione crediti pari a € 8.455 migliaia, così movimentato:

La massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo Brembo è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con l'IFRS 9.

Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, dato che il rischio di credito è basso in quanto le principali controparti di Brembo sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Al fine di limitare il rischio di credito commerciale verso terze parti, il Gruppo applica delle procedure per la valutazione della solidità finanziarie delle stesse, che prevede un'analisi sugli ultimi tre bilanci disponibili, con attribuzione del relativo rating e fido commerciale. La gestione corrente del credito è affidata a un team dedicato che effettua controlli puntuali per le partire scadute, coinvolgendo, ove necessario, le Direzioni Commerciali a cui il cliente appartiene.

Al fine di esprimere la qualità creditizia delle attività finanziarie, la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati quei clienti quotati a una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Clienti quotati 516.571 512.437
Clienti non quotati 96.761 89.101
Totale 613.332 601.538

Per quanto riguarda i crediti commerciali, che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce la seguente spaccatura per fasce di anzianità:

CLIENTI QUOTATI

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 SVALUTAZIONE
2023
31.12.2022 SVALUTAZIONE
2022
Corrente 485.074 0 471.166 0
Scaduto fino a 30 gg 4.567 0 9.218 0
Scaduto da 30 a 60 gg 9.162 0 7.667 0
Scaduto da più di 60 gg 17.768 5.815 24.386 4.345
Totale 516.571 5.815 512.437 4.345
% crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 5,0% 7,2%
Totale scaduto e non svalutato 25.682 36.926

CLIENTI NON QUOTATI

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 SVALUTAZIONE
2023
31.12.2022 SVALUTAZIONE
2022
Corrente 82.496 0 79.973 0
Scaduto fino a 30 gg 4.296 0 1.489 0
Scaduto da 30 a 60 gg 3.052 32 2.644 0
Scaduto da più di 60 gg 6.917 2.608 4.995 2.940
Totale 96.761 2.640 89.101 2.940
% crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 12,0% 6,9%
Totale scaduto e non svalutato 11.625 6.188

Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito a inizio 2024.

Per quanto attiene invece la parte di scaduto verso clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata nei primi mesi dell'anno 2024.

9. ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ CORRENTI

La composizione di tale voce è la seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Crediti tributari 29.338 51.817
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 39.224 57.966
Altri crediti 25.977 20.562
Totale 94.539 130.345

Tra i "Crediti tributari" è compreso il credito rilevato dalla Capogruppo negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sul costo del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP, oltre al credito di imposta per ricerca e sviluppo.

Nei "Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito" sono inclusi principalmente i crediti IVA di Brembo S.p.A. e delle consociate di Polonia e Messico.

Negli "Altri crediti" è incluso il credito per dividendi deliberati da società partecipate, nonché anticipi a fornitori su beni e servizi e altri risconti attivi.

10. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

La composizione di tale voce è la seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Strumenti derivati valutati al fair value 12.949 10.678
Depositi cauzionali 2.969 1.811
Altri crediti 128 77
Totale 16.046 12.566

La voce "Strumenti derivati" si riferisce per € 9.797 migliaia alla quota corrente del fair value di due IRS stipulati direttamente dalla Capogruppo Brembo S.p.A., con un nozionale residuo al 31 dicembre 2023 rispettivamente di € 75 milioni e di € 200 milioni, a copertura della variazione del rischio di interesse di uno specifico finanziamento in essere; tali IRS presentano le caratteristiche previste dai principi contabili ai fini dell'applicazione dell'hedge accounting (cash flow hedge). La variazione di fair value rispetto al 31 dicembre 2022 è imputata quale componente del risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale, data la piena efficacia dello strumento.

La voce include inoltre il fair value di derivati attivi relativi a coperture forward su valute per € 3.152 migliaia.

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Depositi bancari e postali 509.935 415.770
Denaro e valori in cassa 123 112
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 510.058 415.882
Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari (164.191) (161.869)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati nel rendiconto finanziario 345.867 254.013

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti a un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio. La liquidità è depositata presso istituti di credito il cui rating è costantemente monitorato al fine di selezionare solo controparti solide dal punto di vista finanziario.

Si segnala che, a integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 36.668 migliaia (nel 2022 € 14.348 migliaia). Tali interessi non includono i differenziali positivi derivanti da IRS stipulati a copertura della variazione del rischio di interesse su finanziamenti a tasso variabile pari a € 10.251 migliaia.

12. PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2023 è aumentato di € 153.914 migliaia rispetto al 31 dicembre 2022; le movimentazioni sono riportate nell'apposito prospetto di bilancio.

Capitale sociale

Il capitale sociale sottoscritto e versato dalla Capogruppo ammonta al 31 dicembre 2023 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.

Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2023 e il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2022:

(N. DI AZIONI) 31.12.2023 31.12.2022
Azioni ordinarie emesse 333.922.250 333.922.250
Azioni proprie (10.664.557) (10.035.000)
Totale azioni in circolazione 323.257.693 323.887.250

Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso dell'anno sono state acquistate 629.557 azioni proprie (€ 8.164 migliaia), che sommate alle 10.035.000 azioni proprie già in portafoglio, rappresenta il 3,194% del capitale sociale della società.

Altre riserve e Utili/(perdite) portati a nuovo

L'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2023 della Capogruppo Brembo S.p.A. ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2022, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 164.919.102,16 come segue:

  • agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di € 0,28 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie;
  • riportato a nuovo il rimanente.

Capitale e riserve di terzi

La variazione di tale voce è dovuta al pagamento di dividendi ad azionisti di minoranza, nonché all'effetto della variazione dei cambi di consolidamento.

13. DEBITI FINANZIARI E STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

La composizione di tale voce è la seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
ESIGIBILI
ENTRO
L'ANNO
ESIGIBILI
OLTRE
L'ANNO
TOTALE ESIGIBILI
ENTRO
L'ANNO
ESIGIBILI
OLTRE
L'ANNO
TOTALE
Debiti verso banche:
– c/c ordinario e c/anticipi 164.191 0 164.191 161.869 0 161.869
– mutui 108.078 487.615 595.693 79.344 464.526 543.870
Totale 272.269 487.615 759.884 241.213 464.526 705.739
Passività per beni in leasing 21.455 149.785 171.240 88.211 152.985 241.196
Debiti verso altri finanziatori 58.005 680 58.685 601 1.198 1.799
Strumenti finanziari derivati valutati al fair value 160 0 160 3.586 0 3.586
Totale 79.620 150.465 230.085 92.398 154.183 246.581

Nella tabella seguente diamo il dettaglio della composizione dei Debiti verso banche:

(IN MIGLIAIA DI EURO) IMPORTO
AL 31.12.2022
IMPORTO
AL 31.12.2023
QUOTE
SCADENTI
ENTRO
L'ESERCIZIO
SUCCESSIVO
QUOTE
SCADENTI
TRA 1 E 5
ANNI
QUOTE
SCADENTI
OLTRE 5 ANNI
Debiti verso banche:
Mutuo BNL (€ 100 milioni) 100.230 75.288 25.309 49.979 0
Mutuo BNL (€ 300 milioni) 201.142 205.009 30.160 174.849 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (€ 125 milioni) 112.999 88.237 25.755 62.482 0
Mutuo ISP (€ 100 milioni) 99.585 74.754 24.883 49.871 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (€ 150 milioni) 25.104 149.786 0 149.786 0
Mutuo Bankinter (€ 105 migliaia) 5 0 0 0 0
Mutuo Bankinter (€ 504 migliaia) 44 0 0 0 0
Mutuo Bankinter (€ 2 milioni) 1.298 797 521 276 0
Mutuo Banco Sabadell (€ 500 migliaia) 296 170 127 43 0
Mutuo Santander (€ 2 milioni) 651 354 303 51 0
Mutuo Santander (€ 600 migliaia) 175 52 52 0 0
Mutuo Santander 2020 (€ 2 milioni) 1.191 689 515 174 0
Mutuo Caixabank (€ 1 milione) 604 354 250 104 0
Mutuo BBVA (€ 2 milioni) 546 203 203 0 0
Totale debiti verso banche 543.870 595.693 108.078 487.615 0

Fra le operazioni più significative finalizzate nel corso del 2023, si segnala l'utilizzo integrale della linea di finanziamento a medio termine con Banca Popolare di Sondrio pari € 125.000 migliaia.

Si segnala che esistono alcuni mutui che prevedono il rispetto di parametri finanziari (financial covenants). Alla data di chiusura dell'esercizio tutti i financial covenants risultano rispettati. L'attuale livello dei covenant consente al Gruppo di beneficiare di un margine di sicurezza che non comporta la necessità di riclassificare a breve termine i debiti finanziari soggetti a tali covenant. Al 31 dicembre 2023 non esistono debiti finanziari assistiti da garanzie reali.

La composizione degli Altri debiti finanziari è evidenziata nella tabella seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) IMPORTO
AL 31.12.2022
IMPORTO
AL 31.12.2023
QUOTE
SCADENTI
ENTRO
L'ESERCIZIO
SUCCESSIVO
QUOTE
SCADENTI
TRA 1 E 5
ANNI
QUOTE
SCADENTI
OLTRE 5 ANNI
Altri debiti finanziari:
Debiti verso altri finanziatori:
Mutuo Libra 902 648 258 390 0
Mutuo Tivano 55 0 0 0 0
Debiti per liquidazione azioni oggetto di recesso 0 57.456 57.456 0 0
Ministerio Industria España 733 500 262 238 0
Ministerio de Ciencia e Innovación 109 81 29 52 0
Totale debiti verso altri finanziatori 1.799 58.685 58.005 680 0
Passività per beni in leasing 241.196 171.240 21.455 60.949 88.836
Totale altri debiti finanziari 242.995 229.925 79.460 61.629 88.836

Al 31 dicembre 2023, Brembo S.p.A. ha iscritto un debito verso i soggetti che hanno validamente esercitato il diritto di recesso. Il debito è stato liquidato in data 31 gennaio 2024. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Eventi successivi" delle presenti Note illustrative.

Per quanto riguarda i pagamenti relativi a periodi opzionali di rinnovo di beni in leasing non considerati nel calcolo delle passività al 31 dicembre 2023 si segnala la presenza di € 15.927 migliaia di rate non attualizzate relative esclusivamente a immobili scadenti oltre 5 anni.

La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai debiti verso banche e altri finanziatori è la seguente:

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) TASSO FISSO TASSO
VARIABILE
TOTALE TASSO FISSO TASSO
VARIABILE
TOTALE
Euro 341.246 313.132 654.378 307.376 238.293 545.669

Il tasso medio variabile dell'indebitamento di Gruppo è pari a 5,06%, mentre quello fisso è pari a 0,99%.

Nella voce "Strumenti finanziari derivati" è incluso il fair value relativo a coperture forward su valute per € 160 migliaia.

I derivati IRS al 31 dicembre 2023 presentano un fair value positivo di € 18.894 migliaia, integralmente imputati a riserva di cash flow hedge al lordo degli effetti fiscali.

Viene di seguito indicata la movimentazione della Riserva di Cash Flow Hedge, al lordo degli effetti fiscali.

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Valore iniziale (75.643) (26.854)
Variazione riserva per fair value 28.288 (59.908)
Variazione riserva per pagamenti/incassi differenziali 17.481 11.119
Valore finale (29.873) (75.643)

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Indebitamento finanziario netto

Di seguito riportiamo la riconciliazione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023, pari a € 454.768 migliaia, e al 31 dicembre 2022, pari a € 502.044 migliaia, in base allo schema previsto dall'Orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 e indicato nel Richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
A Disponibilità liquide 510.058 415.882
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C Altre attività finanziarie correnti 16.046 12.566
D Liquidità (A + B + C) 526.104 428.448
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente
del debito finanziario non corrente)
243.811 254.254
F Parte corrente del debito finanziario non corrente 108.078 79.344
G Indebitamento finanziario corrente (E + F) 351.889 333.598
H Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) (174.215) (94.850)
I Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 628.983 596.894
J Strumenti di debito 0 0
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 628.983 596.894
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 454.768 502.044

Le diverse componenti che hanno originato la variazione dell'indebitamento finanziario netto nel presente esercizio sono indicate nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla gestione.

La voce "Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito)" comprende la componente attiva non corrente degli strumenti derivati IRS pari a € 9.097 migliaia.

Si riportano di seguito, ai sensi dello IAS 7 "Rendiconto finanziario", le variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento. La tabella consente di riconciliare i flussi monetari esposti nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla gestione con il totale delle variazioni registrate nell'esercizio dalle poste patrimoniali che concorrono all'indebitamento finanziario.

31.12.2021 FLUSSI 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) DI CASSA ACQUISIZIONI DELTA
FV
CAMBIO
ALTRI
MOVIMENTI
Mutui e debiti verso altri
finanziatori
659.880 (117.841) 0 5 0 3.625
Passività per beni in leasing 226.576 (30.893) 41.833 2.210 0 1.470 241.196
Strumenti finanziari derivati
valutati a fair value
2.950 0 0 0 636 0 3.586
Totale passività da attività
di finanziamento
889.406 (148.734) 41.833 2.215 636 5.095 790.451
31.12.2022 FLUSSI DI 31.12.2023
(IN MIGLIAIA DI EURO) CASSA ACQUISIZIONI DELTA
FV
CAMBIO
ALTRI
MOVIMENTI
Mutui e debiti verso altri
finanziatori
545.669 44.633 0 0 0 64.076 654.378
Passività per beni in leasing 241.196 (92.590) 16.054 (3.545) 0 10.125 171.240
Strumenti finanziari derivati
valutati a fair value
3.586 0 0 0 (3.426) 0 160
Totale passività da attività
di finanziamento
790.451 (47.957) 16.054 (3.545) (3.426) 74.201 825.778

14. ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI

La composizione di tale voce è la seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Debiti verso istituti previdenziali 1.887 695
Debiti verso dipendenti 2.000 1.561
Altri debiti 0 103
Totale 3.887 2.359

15. FONDI PER RISCHI E ONERI

La composizione di tale voce è la seguente:

31.12.2023
(IN MIGLIAIA DI EURO) FONDI PER
RISCHI E
ONERI
FONDO
GARANZIA
PRODOTTO
TOTALE FONDI
PER RISCHI
E ONERI
FONDO
GARANZIA
PRODOTTO
TOTALE
Saldo iniziale 9.557 16.042 25.599 7.477 38.478 45.955
Accantonamenti 7.563 4.253 11.816 5.327 10.826 16.153
Utilizzi/Rilasci (4.143) (5.331) (9.474) (3.319) (33.194) (36.513)
Oscillazione cambi 151 (198) (47) 68 (68) 0
Altro 5.924 0 5.924 4 0 4
Saldo finale 19.052 14.766 33.818 9.557 16.042 25.599
di cui a breve 9.638 1.608

I fondi per rischi e oneri, pari complessivamente a € 33.818 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotto, di € 14.766 migliaia a copertura di probabili costi futuri connessi a garanzie contrattuali, l'indennità suppletiva di clientela (in relazione al contratto di agenzia italiano) e la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali in essere.

16. BENEFICI AI DIPENDENTI

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita o piani a benefici definiti.

Nel caso di piani a contribuzione definita, le società del Gruppo versano dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi le società adempiono a tutti i loro obblighi.

Nei piani a contribuzione definita è presente un piano relativo a Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. riservato a 18 dipendenti in pre-pensionamento ai quali vengono garantite indennità mensili sino al raggiungimento della pensione.

I dipendenti della controllata inglese AP Racing Ltd. sono assistiti da un piano pensionistico aziendale (AP Racing pension schemes) che si compone di due sezioni: la prima, del tipo defined contribution, per i dipendenti assunti successivamente al 1° aprile 2001 e la seconda, del tipo defined benefit, per quelli già in forza alla data del 1° aprile 2001 (e precedentemente coperti dal fondo pensione AP Group). Si tratta di un piano a benefici definiti (funded) finanziato dai contributi versati dall'impresa e dai suoi partecipanti a un fondo (trustee) giuridicamente distinto dall'impresa che eroga i benefici ai dipendenti.

Le società Brembo México S.A. de C.V., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Brake India Pvt. Ltd. hanno in essere specifici piani pensionistici, classificabili tra i piani a benefici definiti, rivolti ai loro dipendenti.

I piani a benefici definiti comprendono anche il "Trattamento di fine rapporto" delle società italiane del Gruppo, coerentemente con la normativa applicabile.

Il valore dei piani a benefici definiti è calcolato su base attuariale con il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". La voce altri benefici ai dipendenti include la passività relativa al piano di incentivazione triennale 2022-2024 riservato al top management, liquidabile a maggio 2025.

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) TFR PIANI A
BENEFICI
DEFINITI
PIANI A
CONTRI
BUZIONE
DEFINITA
ALTRI
BENEFICI
A LUNGO
TERMINE
TOTALE TFR PIANI A
BENEFICI
DEFINITI
PIANI A
CONTRI
BUZIONE
DEFINITA
ALTRI
BENEFICI
A LUNGO
TERMINE
TOTALE
Saldo iniziale 12.350 3.698 924 7.114 24.086 17.824 5.142 1.026 0 23.992
Accantonamenti 0 802 3.060 12.156 16.018 0 474 2.539 7.755 10.768
Utilizzi/Rilasci (838) (1.202) (3.365) 0 (5.405) (1.359) (1.405) (2.624) 0 (5.388)
Oneri finanziari 478 305 0 (214) 569 197 299 0 (620) (124)
Oscillazione cambi 0 237 (5) (55) 177 0 227 (17) (21) 189
Altro 608 392 0 0 1.000 (4.312) (1.039) 0 0 (5.351)
Saldo finale 12.598 4.232 614 19.001 36.445 12.350 3.698 924 7.114 24.086

Le passività al 31 dicembre 2023 sono di seguito riportate:

PIANI A BENEFICI DEFINITI

PIANO
NON FINANZIATO (TFR)
PIANO FINANZIATO
(PIANO AP RACING)
PIANO
BREMBO MÉXICO
PIANO BREMBO
BRAKE INDIA
PIANO
BREMBO JAPAN
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
A. Variazione delle obbligazioni a benefici definiti
1. Obbligazioni a benefici definiti al termine
del periodo precedente
12.350 17.824 24.701 41.561 2.718 2.331 1.827 1.799 307 311
2. Costi previdenziali:
costi previdenziali correnti 0 0 0 0 514 425 238 240 21 21
3. Oneri finanziari 478 197 1.237 719 268 199 130 119 3 3
4. Flussi di cassa:
erogazioni da piani 0 0 (878) (1.568) 0 0 (16) (30) 0 0
erogazioni da parte del datore di lavoro (838) (1.359) 0 0 (62) (129) (37) (33) (4) (5)
Altri eventi significativi:
6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione:
effetti dovuti alle variazione delle ipotesi
demografiche
0 0 (541) (30) 0 0 (131) 17 0 0
effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie 608 (4.312) 441 (17.224) 27 (351) 144 (109) 0 0
effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse
dalla precedente valutazione non in linea con le
ipotesi)
0 0 42 2.838 (110) (15) 54 (88) 0 0
7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio 0 0 507 (1.595) 342 258 (85) (88) (26) (23)
8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo 12.598 12.350 25.509 24.701 3.697 2.718 2.124 1.827 301 307
dei piani
1. Fair value delle attività al servizio dei piani
al termine del periodo precedente
0 0 25.293 40.346 0 0 562 514 0 0
2. Proventi finanziari 0 0 1.291 707 0 0 42 34 0 0
3. Flussi di cassa:
Totale contributi versati dal datore di lavoro:
- contributi da parte del datore di lavoro 0 0 951 1.114 0 0 85 88 0 0
- pagamenti erogati direttamente dal datore
di lavoro
838 1.361 0 0 62 129 37 33 0 0
benefici erogati dal piano 0 0 (878) (1.568) 0 0 (16) (30) 0 0
benefici erogati dal datore di lavoro (838) (1.361) 0 0 (62) (129) (37) (33) 0 0
5. Variazioni imputabili alla nuova valutazione:
rendimento delle attività al servizio dei piani
(esclusi proventi finanziari)
0 0 (427) (13.704) 0 0 9 (16) 0 0
6. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio 0 0 523 (1.602) 0 0 (31) (28) 0 0
7. Fair value delle attività al servizio dei piani
a fine periodo
0 0 26.753 25.293 0 0 651 562 0 0
E. Importi inclusi nel prospetto della situazione
patrimoniale e finanziaria
1. Piani per obbligazioni a benefici definiti 12.598 12.350 25.509 24.701 3.697 2.718 2.124 1.827 301 307
2. Fair value delle attività al servizio dei piani 0 0 26.753 25.293 0 0 651 562 0 0
3. Valore netto dei piani finanziati 12.598 12.350 (1.244) (592) 3.697 2.718 1.473 1.265 301 307
5. Valore netto delle passività/(attività) 12.598 12.350 (1.244) (592) 3.697 2.718 1.473 1.265 301 307
(IN MIGLIAIA DI EURO) PIANO
NON FINANZIATO (TFR)
PIANO FINANZIATO
(PIANO AP RACING)
PIANO
BREMBO MÉXICO
PIANO BREMBO
BRAKE INDIA
PIANO
BREMBO JAPAN
31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
F. Componenti dei costi previdenziali
1. Costi previdenziali:
costi previdenziali correnti 0 0 0 0 514 425 238 240 21 21
Totale costi previdenziali 0 0 0 0 514 425 238 240 21 21
2. Oneri finanziari netti:
oneri finanziari sui piani a benefici definiti 478 197 1.237 719 268 199 130 119 3 3
(proventi) finanziari sulle attività al servizio
dei piani
0 0 (1.291) (707) 0 0 (42) (34) 0 0
Totale oneri finanziari netti 478 197 (54) 12 268 199 88 85 3 3
3. Effetto della nuova valutazione sugli altri benefici
a lungo termine
0 0 0 0 0 0 (48) (171) 0 0
5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto
economico
478 197 (54) 12 782 624 278 154 24 24
6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti
del conto economico complessivo:
a. effetti dovuti alle variazione delle ipotesi
demografiche
0 0 (541) (30) 0 0 (31) 1 0 0
b. effetti dovuti alle variazione delle ipotesi
finanziarie
608 (4.312) 441 (17.224) 27 (351) 89 (64) 0 0
c. effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse
dalla precedente valutazione non in linea con
le ipotesi)
0 0 42 2.838 (110) (15) 57 54 0 0
d. rendimento delle attività al servizio del piano
(esclusi proventi finanziari)
0 0 427 13.704 0 0 (9) 16 0 0
Totale delle rivalutazioni incluse nelle altre
componenti del conto economico complessivo
608 (4.312) 369 (712) (83) (366) 106 7 0 0
7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti
inclusi nel conto economico e nelle
altre componenti del conto economico
complessivo
1.086 (4.115) 315 (700) 699 258 384 161 24 24
G. Riconciliazione della passività (attività) netta
dei piani a benefici definiti
1. Passività (attività) nette del piano a benefici
definiti
12.350 17.824 (592) 1.215 2.718 2.331 1.265 1.285 307 311
2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel conto
economico
478 197 (54) 12 782 624 278 154 24 24
3. Totale delle rivalutazioni incluse nelle altre
componenti del conto economico complessivo
608 (4.312) 369 (712) (83) (366) 106 7 0 0
4. Altri eventi significativi
5. Flussi di cassa:
contributi del datore di lavoro 0 0 (951) (1.114) 0 0 (85) (88) 0 0
benefici erogati direttamente dal datore di lavoro (838) (1.359) 0 0 (62) (129) (37) (33) (4) (5)
7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio 0 0 (16) 7 342 258 (54) (60) (26) (23)
8. Passività (attività) netta alla fine del periodo 12.598 12.350 (1.244) (592) 3.697 2.718 1.473 1.265 301 307
PIANO
NON FINANZIATO (TFR)
PIANO FINANZIATO
(PIANO AP RACING)
PIANO
BREMBO MÉXICO
PIANO BREMBO
BRAKE INDIA
PIANO
BREMBO JAPAN
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
H. Obbligazione a benefici definiti
1. Obbligazione a benefici definiti in relazione allo
status dei partecipanti al piano:
dipendenti in forza 12.584 12.350 0 0 3.697 2.718 2.124 1.827 0 0
ex dipendenti titolari di un diritto a una
prestazione differita
0 0 12.641 11.584 0 0 0 0 0 0
pensionati 0 0 12.868 13.117 0 0 0 0 0 0
Totale 12.584 12.350 25.509 24.701 3.697 2.718 2.124 1.827 0 0
I. Attività al servizio dei piani
1. Fair value delle attività:
disponibilità liquide 0 0 158 6 0 0 0 0 0 0
azioni 0 0 8.410 7.149 0 0 0 0 0 0
obbligazioni e altri titoli di debito 0 0 4.071 4.622 0 0 0 0 0 0
derivati 0 0 8.461 8.157 0 0 0 0 0 0
fondi d'investimento 0 0 5.653 5.359 0 0 0 0 0 0
attività presso società di assicurazioni 0 0 0 0 0 0 651 562 0 0
Totale 0 0 26.753 25.293 0 0 651 562 0 0
2. Fair value delle attività con prezzo su un mercato
quotato:
disponibilità liquide 0 0 158 6 0 0 0 0 0 0
azioni 0 0 8.410 7.149 0 0 0 0 0 0
obbligazioni e altri titoli di debito 0 0 4.071 4.622 0 0 0 0 0 0
derivati 0 0 8.461 8.157 0 0 0 0 0 0
fondi d'investimento 0 0 5.653 5.359 0 0 0 0 0 0
Totale 0 0 26.753 25.293 0 0 0 0 0 0
J. Principali ipotesi attuariali
Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare
la passività
1. Tassi di attualizzazione 3,40% 4,10% 4,80% 4,80% 9,25% 9,25% 7,30% 7,60% 0,50% 0,50%
2. Durata utilizzata per impostare il tasso di
attualizzazione (in anni)
n/a n/a 15,00 15,00 10,08 10,23 8,85 11,55 n/a n/a
3. Tasso di aumento retributivo n/a - n/a n/a 4,50% 4,05% 10,00% 9,00% n/a n/a
4. Tasso di incremento delle pensioni in pagamento n/a n/a 3,00% 3,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 2,50% 2,50%
4. Tasso di inflazione 2,00% 2,00% 3,20% 3,20% 3,50% 3,50% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare
il costo previdenziale
1. Tassi di attualizzazione 4,10% 1,15% 5,00% 1,80% 9,25% 8,00% 7,60% 6,90% 0,50% 0,50%
2. Tasso di aumento retributivo n/a n/a n/a n/a 4,50% 4,50% 9,00% 9,00% n/a n/a
3. Tasso di incremento delle pensioni in pagamento n/a n/a 3,10% 3,30% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% n/a n/a
PIANO
NON FINANZIATO (TFR)
PIANO FINANZIATO
(PIANO AP RACING)
PIANO
BREMBO MÉXICO
PIANO BREMBO
BRAKE INDIA
PIANO
BREMBO JAPAN
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
K. Sensitivity analysis
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti
Tasso di attualizzazione -25 punti base 12.938 12.695 26.353 25.550 3.771 2.785 2.161 1.863 n/a n/a
Tasso di attualizzazione +25 punti base 12.240 11.987 24.709 23.895 3.601 2.655 2.094 1.793 n/a n/a
Tasso di aumento salariale -25 punti base 12.584 12.336 25.509 24.701 3.614 2.664 2.100 1.797 n/a n/a
Tasso di aumento salariale +25 punti base 12.584 12.336 25.509 24.701 3.757 2.776 2.156 1.858 n/a n/a
% impatto sulle obbligazioni a benefici definiti
Tasso di attualizzazione -25 punti base 2,82% 2,92% 3,31% 3,44% 2,35% 2,43% 1,60% 1,94% 0,00% 0,00%
Tasso di attualizzazione +25 punti base -2,74% -2,83% -3,14% -3,26% -2,27% -2,35% -1,55% -1,87% 0,00% 0,00%
Tasso di aumento salariale -25 punti base 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% -1,92% -2,02% -1,31% -1,64% 0,00% 0,00%
Tasso di aumento salariale +25 punti base 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 1,97% 2,07% 1,34% 1,69% 0,00% 0,00%
Cambio nelle obbligazioni a benefici definiti
Tasso di attualizzazione -25 punti base 354 359 843 849 87 66 34 35 n/a n/a
Tasso di attualizzazione +25 punti base (344) (348) (801) (806) (84) (64) (33) (34) n/a n/a
Tasso di aumento salariale -25 punti base 0 0 0 0 (71) (55) (28) (30) n/a n/a
Tasso di aumento salariale +25 punti base 0 0 0 0 73 56 28 31 n/a n/a
Durata delle obbligazioni a benefici definiti (in anni)
Durata media ponderata delle obbligazioni
a benefici definiti (in anni)
11,49 11,50 15,00 13,52 10,08 9,62 9,13 7,68 n/a n/a

Variando uniformemente il tasso di attualizzazione di +/-25 punti base, la passività consolidata sarebbe risultata rispettivamente inferiore/superiore di circa € 1,29 milioni rispetto al valore centrale di passività pari a € 44,1 milioni. La duration media dei piani è pari a 13,29 anni.

17. DEBITI COMMERCIALI

Al 31 dicembre 2023 i debiti commerciali risultano i seguenti:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Debiti verso fornitori 724.217 643.783
Debiti verso collegate e joint venture 17.882 9.379
Totale 742.099 653.162

La variazione rispetto al 31 dicembre 2023 è principalmente dovuta all'incremento del volume degli approvvigionamenti, anche volto a fronteggiare eventuali rischi di supply chain, e dei debiti per acquisto di immobilizzazioni materiali.

18. DEBITI TRIBUTARI

In tale voce sono inclusi i debiti netti per imposte correnti delle varie società del Gruppo.

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Debiti tributari 11.560 16.128

19. PASSIVITÀ DERIVANTI DA CONTRATTI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Al 31 dicembre 2023 la voce è così costituita:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti 12.190 13.080
Debiti verso istituti previdenziali 25.048 22.230
Debiti verso dipendenti 78.081 70.688
Passività derivanti da contratti 75.461 56.547
Altri debiti 34.935 28.251
Totale 225.715 190.796

La voce "Passività derivanti da contratti" si riferisce a contributi ricevuti da clienti su attività di sviluppo sospesi fino alla conclusione dell'attività stessa e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tali contributi si riferiscono.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

20. RICAVI DA CONTRATTI CON CLIENTI

La voce è così composta:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Ricavi per vendita di sistemi frenanti 3.788.929 3.579.183
Ricavi per attrezzature 33.435 26.500
Ricavi per attività di studio e progettazione 25.205 22.482
Ricavi per royalties 1.633 846
Totale 3.849.202 3.629.011

La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla gestione.

21. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Sono così costituiti:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Riaddebiti vari 9.788 7.698
Plusvalenze da alienazione cespiti 1.228 1.357
Contributi vari 29.316 11.628
Altri ricavi 4.794 12.639
Totale 45.126 33.322

La voce "Contributi vari" si riferisce a contributi per la formazione del personale, per progetti di ricerca e sviluppo e per l'acquisto di beni strumentali nuovi. Nel corso del 2023 sono stati inoltre contabilizzati da Brembo S.p.A. e Brembo Poland Spolka Zo.o. contributi per l'energia elettrica e il gas pari a € 21.472 migliaia.

22. COSTI PER PROGETTI INTERNI CAPITALIZZATI

Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo sostenuti nel corso dell'anno per € 28.601 migliaia (2022: € 23.060 migliaia).

23. COSTO DELLE MATERIE PRIME, MATERIALI DI CONSUMO E MERCI

La voce è così composta:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti 1.599.569 1.594.926
Acquisto materiale di consumo 188.753 163.893
Totale 1.788.322 1.758.819

La variazione rispetto al 2022 è riferibile a una politica di maggior approvvigionamento volto a fronteggiare eventuali rischi di supply chain.

24. PROVENTI (ONERI) DA PARTECIPAZIONI DI NATURA NON FINANZIARIA

I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 17.044 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB e della società Shandong BRGP Friction Technology Co. Ltd. (nel 2022 € 16.931 migliaia).

25. ALTRI COSTI OPERATIVI

I costi sono così ripartiti:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Trasporti 93.693 101.373
Manutenzioni, riparazioni e utenze 308.788 250.858
Lavorazioni esterne 153.379 134.331
Lease 37.592 27.851
Altri costi operativi 210.801 187.708
Totale 804.253 702.121

La voce "Altri costi operativi" comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.

26. COSTI PER IL PERSONALE

I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Salari e stipendi 467.540 423.385
Oneri sociali 103.362 91.241
TFR e altri fondi relativi al personale 15.875 15.071
Altri costi 94.843 86.483
Totale 681.620 616.180

La voce "Altri costi" si riferisce per € 63.247 migliaia (€ 55.502 migliaia nel 2022) al costo dei lavoratori interinali sostenuto dal Gruppo.

Il numero medio e di fine anno dei dipendenti del Gruppo, ripartito per categorie, è stato:

DIRIGENTI IMPIEGATI OPERAI TOTALE
Media anno 2023 162 3.975 9.344 13.481
Media anno 2022 155 3.661 8.957 12.773
Variazioni 7 314 387 708
Totale 31.12.2023 162 4.109 9.383 13.654
Totale 31.12.2022 158 3.785 9.013 12.956
Variazioni 4 324 370 698

I numero dei lavoratori interinali al 31 dicembre 2023 è pari a 1.999 (2.010 al 31 dicembre 2022).

27. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

La voce è così composta:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 23.461 21.922
Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno 1.355 1.242
Concessioni, licenze e marchi 810 714
Altre immobilizzazioni immateriali 11.332 12.854
Totale 36.958 36.732
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali:
Fabbricati 19.988 18.651
Impianti e macchinari 138.746 132.041
Attrezzature commerciali e industriali 19.994 18.410
Altre immobilizzazioni materiali 7.024 7.340
Diritto di utilizzo beni in leasing 25.879 26.946
Totale 211.631 203.388
Perdite di valore:
Materiali 703 1.086
Immateriali 2.414 1.154
Totale 3.117 2.240
Totale ammortamenti e perdite di valore 251.706 242.360

Per il commento delle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

28. PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI

Tale voce è così costituita:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Differenze cambio attive 147.358 109.342
Proventi finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale 1.332 741
Proventi finanziari 21.899 5.929
Totale proventi finanziari 170.589 116.012
Differenze cambio passive (161.309) (104.705)
Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale (2.115) (1.237)
Oneri finanziari relativi a beni in leasing (5.448) (5.837)
Oneri finanziari (36.045) (12.742)
Totale oneri finanziari (204.917) (124.521)
Totale proventi (oneri) finanziari netti (34.328) (8.509)

Nelle voci "Differenze cambio attive" e "Differenze cambio passive" sono compresi gli effetti della gestione delle coperture su cambi poste in essere tramite contratti a termine (forward). Per queste tipologie di contratti la società non si avvale della facoltà di applicare l'hedge accounting previsto dall'IFRS 9, in quanto non vi è una designazione formale tra elemento coperto e strumento di copertura, ritenendo che la rappresentazione dell'impatto economico e patrimoniale della strategia di copertura di questo rischio sia comunque assicurata.

Le differenze cambio nette al 31 dicembre 2023, negative per € 13.951 migliaia (positive per € 4.637 migliaia al 31 dicembre 2022) sono relative principalmente all'effetto di conversione in valuta locale dei crediti e debiti in valuta estera presenti nei bilanci delle controllate estere.

29. PROVENTI (ONERI) FINANZIARI DA PARTECIPAZIONI

I proventi finanziari netti da partecipazioni (esclusi quelli da partecipazioni di natura non finanziaria commentati alla nota 24) ammontano a € 12.256 migliaia (€ 7.899 migliaia nel 2022) e sono riconducibili principalmente ai dividendi ricevuti da società partecipate non consolidate e per la differenza al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

30. IMPOSTE

Tale voce è così costituita:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Imposte correnti 110.759 103.420
Imposte (anticipate) e differite (26.444) (17.538)
Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali 522 2.311
Totale 84.837 88.193

Si riporta di seguito la riconciliazione del carico d'imposta teorico con l'effettivo:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Imposte sul reddito teoriche 91.119 88.882
Imposte relative ad esercizi precedenti (347) 421
Altre differenze 7.282 5.431
Effetto incentivi fiscali (17.917) (10.177)
Effetto DTA non stanziate (1.316) (1.476)
Effetto correzioni DTA (396) (292)
Imposte correnti e differite (escluso IRAP) 78.425 82.789
IRAP corrente e differita 6.412 5.404
Totale 84.837 88.193

Il tax rate effettivo del Gruppo è pari a 21,6%, a fronte di un tax rate teorico pari a 24,9% (31 dicembre 2022: effettivo 23,1% - teorico 24,7%).

31. UTILE PER AZIONE

Il calcolo del risultato base per azione al 31 dicembre 2022, pari a € 0,94 (31 dicembre 2022: € 0,90), è dato dal risultato economico del periodo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo, diviso la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel 2023 pari a 323.640.100 (2022: 323.887.250). L'utile diluito per azione risulta pari all'utile base in quanto non sono in essere operazioni diluitive.

32. ATTIVITÀ/PASSIVITÀ NON CORRENTI DERIVANTI DA ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE

Nel 2019 Brembo ha cessato la propria attività industriale nell'impianto di Buenos Aires cui è seguito l'avvio della procedura di liquidazione della società controllata Brembo Argentina S.A. che si è conclusa nel mese di febbraio 2024.

Pertanto, ai sensi del principio IFRS 5, le voci dell'attivo e del passivo della società, al netto dei debiti intercompany, sono state riclassificate alla voce "Attività/Passività derivanti da attività operative cessate", mentre le voci di Conto economico alla voce "Risultato derivante da attività operative cessate", come sotto riportato:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023
Ricavi da contratti con clienti 0
Altri costi operativi (61)
Margine operativo lordo (61)
Ammortamenti e svalutazioni 0
Margine operativo netto (61)
Proventi (oneri) finanziari netti 197
Risultato da attività operative cessate 136
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 0
Totale attività non correnti 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21
Totale attività correnti 21
Totale attivo 21
Fondi per rischi e oneri non correnti 0
Totale passività non correnti 0
Altre passività correnti 0
Totale passività correnti 0
Totale passivo 0

33. CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Il Conto economico complessivo include:

  • la valutazione al fair value delle partecipazioni in Pirelli S.p.A. ed E-Novia S.p.A., al netto dell'effetto fiscale, positiva per € 50.885 migliaia (negativa per € 93.320 migliaia nel 2022);
  • la valutazione al fair value di strumenti finanziari derivati, al netto dell'effetto fiscale, negativa per € 39.239 migliaia (positiva per € 33.862 migliaia nel 2022);
  • il valore attuariale su piani a benefici definiti, al netto dell'effetto fiscale, negativo per € 816 migliaia (positivo per € 4.526 migliaia nel precedente esercizio);
  • la variazione della riserva di conversione negativa per € 7.293 migliaia (positiva per € 214 migliaia nel 2022).

Stezzano, 5 marzo 2024

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Deloitte & Touche S.p.A. Via Stezzano, 87 24126 Bergamo Kilometro Rosso - Gate 4

Italia

2
Test di impairment
Descrizione
della revisione
Il Gruppo Brembo iscrive immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature
pari a euro 1.354 milioni, diritti di utilizzo di beni in leasing pari a euro 169
milioni, costi di sviluppo pari a euro 104 milioni, avviamento e altre attività
immateriali a vita indefinita pari a euro 120 milioni, e altre attività
immateriali pari a euro 77 milioni.
cash generating unit
La metodologia adottata dal Gruppo per assicurarsi che le attività rientranti
e non superiore a
quello recuperabile sono articolate e soggette a stime. I processi e le
modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna
implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori circa parametri o eventi
futuri, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa attesi,
per il periodo esplicito del budget e del piano del Gruppo, alla
determinazione dei flussi di cassa normalizzati, nonché al tasso di crescita di
lungo termine (c.d. g-rate) alla base della stima del valore terminale e, in
ultimo, alla determinazione del tasso di attualizzazione.
In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle ipotesi e
assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle attività
materiali e immateriali precedentemente richiamate abbiamo ritenuto che il
test di impairment rappresenti un aspetto chiave della revisione.
utazione delle recuperabilità delle
attività sopra elencate è riportata nella nota 2., paragrafo Test di
Procedure di revisione
svolte
Abbiamo preliminarmente esaminato le modalità utilizzate dalla Direzione
assunzioni utilizzati per lo sviluppo del test di impairment.
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti:
rilevazione e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla
Società sul processo di effettuazione del test di impairment;
analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa anche mediante analisi di
dati di settore e ottenimento di informazioni dalla Direzione;
analisi dei dati consuntivi rispetto ai piani originari ai fini di valutare la
dei piani;
valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e di
crescita di lungo periodo (g-rate);
  • 3
  • verifi e CGU;
  • verifica della corretta determinazione del valore contabile delle CGU;
  • verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione.

Abbiamo fornita dalla Società sul test di impairment a quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards n. 38/05 e, nei termini previsti dalla Legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad lizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla Legge, sul processo di

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

el suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi ISA Italia individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

a revisione contabile svolta in conformità ai principi ISA Italia, abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

4

Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché fuorvianti o forzature del controllo interno;

  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o funzionamento.
  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
  • Abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo Brembo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza appl italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

legale del bilancio separato e consolidato della Società per gli esercizi dal 2022 al 2030.

5

par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF European Single Electronic Format includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Alcune informazioni contenute nelle note illustrative al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Brembo S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di Legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella -bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di Legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

6

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di Legge.

Con riferimento all

Dichi n.254

Gli Amministratori di Brembo S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.

finanziaria.

separata attestazione di conformità da parte nostra.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Socio

Bergamo, 21 marzo 2024

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

  • 1. I sottoscritti, Matteo Tiraboschi, in qualità di Presidente Esecutivo, e Andrea Pazzi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Brembo S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
  • 2. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è basata su di un processo definito da Brembo S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
  • 3. Si attesta inoltre che:
    • 3.1 Il Bilancio consolidato:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
    • 3.1 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

5 marzo 2024

Matteo Tiraboschi Andrea Pazzi

Presidente Esecutivo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

PERSONE FORMATE IN CULTURA DEI DATI

LA FORZA DEI DATI

In un mondo sempre più data-driven, in cui i dati sono il vero carburante, il Gruppo sta vivendo una trasformazione digitale profonda. Servono talento e creatività per affrontare le nuove sfide proposte dal mercato. Data scientist ed esperti di intelligenza artificiale sono essenziali per scrivere il prossimo capitolo della storia di Brembo su innovazione ed eccellenza.

OLTRE 500

MACCHINE CONNESSE IN SISTEMI DI SMART FACTORING

DATI PRODOTTI DA SISTEMI DI SMART FACTORING

4. BILANCIO SEPARATO DELL'ESERCIZIO 2023

Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2023

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA DI BREMBO S.P.A.

ATTIVO

  1. Bilancio separato dell'esercizio 2023
NOTE 31.12.2023 DI CUI
CON PARTI
31.12.2022 DI CUI
CON PARTI
VARIAZIONE
(IN EURO)
ATTIVITÀ NON CORRENTI
CORRELATE CORRELATE
Immobili, impianti, macchinari
e altre attrezzature
1 274.551.752 210.538.858 64.012.894
Diritto di utilizzo beni in leasing 1 61.200.639 64.659.901 (3.459.262)
Costi di sviluppo 2 85.970.114 83.389.130 2.580.984
Altre attività immateriali 2 32.449.726 24.856.324 7.593.402
Partecipazioni 3 484.701.671 452.331.389 32.370.282
Investimenti in altre imprese 4 280.132.257 228.078.596 52.053.661
Strumenti finanziari derivati 4 9.096.560 21.815.287 (12.718.727)
Altre attività finanziarie non correnti 4 49.267 39.821 9.446
Crediti e altre attività non correnti 5 5.792.574 2.701.887 3.090.687
Imposte anticipate 6 14.408.831 7.787.123 6.621.708
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 1.248.353.391 1.096.198.316 152.155.075
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 7 196.015.759 194.314.725 1.701.034
Crediti commerciali 8 272.291.826 141.102.170 256.893.421 119.529.372 15.398.405
Altri crediti e attività correnti 9 29.967.125 44.930.747 (14.963.622)
Strumenti finanziari derivati 10 12.948.610 10.678.048 2.270.562
Altre attività finanziarie correnti 10 245.736.501 245.672.026 195.797.953 195.727.178 49.938.548
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 235.902.654 221.334.604 14.568.050
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 992.862.475 923.949.498 68.912.977
TOTALE ATTIVO 2.241.215.866 2.020.147.814 221.068.052

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

NOTE 31.12.2023 DI CUI
CON PARTI
31.12.2022 DI CUI
CON PARTI
VARIAZIONE
(IN EURO) CORRELATE CORRELATE
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 12 34.727.914 34.727.914
Altre riserve 12 67.496.430 142.952.192 (75.455.762)
Utili/(perdite) portati a nuovo 12 644.593.961 519.931.324 124.662.637
Risultato netto di periodo 12 139.265.254 164.919.102 (25.653.848)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 886.083.559 862.530.532 23.553.027
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche non correnti 13 486.967.305 461.912.859 25.054.446
Passività per beni in leasing a lungo termine 13 57.855.157 60.199.590 (2.344.433)
Altre passività finanziarie non correnti 13 390.214 647.496 (257.282)
Altre passività non correnti 14 1.788.371 627.603 666.702 104.776 1.121.669
Fondi per rischi e oneri non correnti 15 9.570.090 9.429.516 140.574
Benefici ai dipendenti 16 28.850.698 8.395.108 18.141.745 3.416.140 10.708.953
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 585.421.835 550.997.908 34.423.927
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti verso banche correnti 13 110.845.069 124.237.598 (13.392.529)
Passività per beni in leasing a breve termine 13 6.524.190 7.247.062 (722.872)
Strumenti finanziari derivati 13 159.589 3.548.410 (3.388.821)
Altre passività finanziarie correnti 13 205.479.609 147.766.207 94.418.856 94.108.877 111.060.753
Debiti commerciali 17 286.052.547 50.285.221 251.363.140 36.114.732 34.689.407
Debiti tributari 18 1.350.531 1.442.673 (92.142)
Fondi per rischi e oneri correnti 15 9.468.852 801.490 8.667.362
Passività derivanti da contratti 19 74.741.542 55.727.612 19.013.930
Altre passività correnti 19 75.088.543 3.920.388 67.832.533 3.725.902 7.256.010
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 769.710.472 606.619.374 163.091.098
TOTALE PASSIVO 1.355.132.307 1.157.617.282 197.515.025
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 2.241.215.866 2.020.147.814 221.068.052

CONTO ECONOMICO DI BREMBO S.P.A.

(IN EURO) NOTE 31.12.2023 DI CUI
CON PARTI
CORRELATE
31.12.2022 DI CUI
CON PARTI
CORRELATE
VARIAZIONE
Ricavi da contratti con clienti 20 1.265.172.639 222.147.037 1.179.278.192 215.033.127 85.894.447
Altri ricavi e proventi 21 66.772.783 52.395.118 59.057.712 45.655.004 7.715.071
Costi per progetti interni capitalizzati 22 21.446.203 16.054.452 5.391.751
Costo delle materie prime, materiale
di consumo e merci
23 (537.255.448) (157.822.059) (534.325.944) (149.707.830) (2.929.504)
Altri costi operativi 24 (326.439.514) (34.131.858) (281.699.057) (28.314.154) (44.740.457)
Costi per il personale 25 (289.096.510) (7.284.622) (262.449.553) (6.272.484) (26.646.957)
MARGINE OPERATIVO LORDO 200.600.153 175.915.802 24.684.351
Ammortamenti e svalutazioni 26 (73.889.647) (67.834.949) (6.054.698)
MARGINE OPERATIVO NETTO 126.710.506 108.080.853 18.629.653
Proventi finanziari 27 44.954.616 29.638.847 15.315.769
Oneri finanziari 27 (50.615.643) (34.224.483) (16.391.160)
Proventi (oneri) finanziari netti 27 (5.661.027) 13.327.387 (4.585.636) 9.235.389 (1.075.391)
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 28 50.709.010 50.642.123 91.431.292 91.431.292 (40.722.282)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 171.758.489 194.926.509 (23.168.020)
Imposte 29 (32.493.235) (30.007.407) (2.485.828)
RISULTATO NETTO DI PERIODO 139.265.254 164.919.102 (25.653.848)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DI BREMBO S.P.A.

(IN EURO) 31.12.2023 31.12.2022 VARIAZIONE
RISULTATO NETTO DI PERIODO 139.265.254 164.919.102 (25.653.848)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti (596.572) 4.222.606 (4.819.178)
Effetto fiscale 143.177 (1.013.425) 1.156.602
Valutazione a fair value delle partecipazioni 51.503.400 (94.453.172) 145.956.572
Effetto fiscale (618.041) 1.133.438 (1.751.479)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo
50.431.964 (90.110.553) 140.542.517
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati (12.941.397) 29.066.787 (42.008.184)
Effetto fiscale 3.105.935 (6.976.029) 10.081.964
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo
(9.835.462) 22.090.758 (31.926.220)
RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO 179.861.756 96.899.307 82.962.449

RENDICONTO FINANZIARIO DI BREMBO S.P.A.

(IN EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo (*) 174.243.926 328.571.312
Risultato prima delle imposte 171.758.489 194.926.509
Ammortamenti/Svalutazioni 73.889.647 67.834.949
Plusvalenze/Minusvalenze (95.023) (36.590)
Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni (64.387) 0
Componente finanziaria dei fondi relativi a debiti per il personale 467.244 192.890
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi 12.387.304 (11.577.451)
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 258.343.274 251.340.307
Imposte correnti pagate (11.795.605) (8.015.847)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (802.320) (1.358.819)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze 150.324 (53.325.209)
attività finanziarie (1.591.441) (2.095.000)
crediti verso clienti e società del Gruppo (5.686.322) (51.062.616)
crediti verso altri e altre attività (10.449.282) 2.817.564
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
debiti verso fornitori e società del Gruppo 34.689.407 26.024.506
debiti verso altri e altre passività 31.841.225 (4.778.770)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 294.699.260 159.546.116
Investimenti in immobilizzazioni:
immateriali (35.226.671) (26.462.537)
materiali (109.372.871) (43.883.122)
finanziarie (partecipazioni) (32.920.543) (34.907.313)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni immateriali e materiali 172.308 454.448
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di partecipazioni 64.387 0
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (177.283.390) (104.798.524)
Dividendi pagati nel periodo (90.688.430) (87.449.558)
Finanziamenti verso società del Gruppo e posizioni verso gli aderenti al sistema di tesoreria accentrata 3.712.481 (16.915.284)
Variazione valutazione fair value strumenti derivati (5.882.053) 1.542.415
Rimborso passività per beni in leasing (9.162.762) (8.984.042)
Acquisto azioni proprie (8.164.179) 0
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 125.000.000 25.123.212
Rimborso di mutui e altre passività a lungo termine (75.310.695) (122.391.721)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (60.495.638) (209.074.978)
Flusso monetario complessivo 56.920.232 (154.327.386)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo (*) 231.164.158 174.243.926

(*) Si rimanda alla nota 11 delle Note illustrative del Bilancio separato per la riconciliazione con i dati di bilancio.

VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO DI BREMBO S.P.A.

CAPITALE
ALTRE RISERVE
UTILI RISULTATO PATRIMONIO
(IN EURO) SOCIALE RISERVE RISERVA
AZIONI
PROPRIE IN
PORTAFOGLIO
(PERDITE)
PORTATI A
NUOVO
DI PERIODO NETTO
Saldo al 1° gennaio 2022 34.727.914 145.765.013 (24.804.426) 586.163.736 111.228.546 853.080.783
Destinazione risultato esercizio precedente 23.778.988 (23.778.988) 0
Pagamento dividendi (87.449.558) (87.449.558)
Riclassifiche (*) (99.153) 99.153 0
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani
a benefici definiti
3.209.181 3.209.181
Effetto "hedge accounting" (cash flow
hedge) di strumenti finanziari derivati
22.090.758 22.090.758
Valutazione a fair value delle partecipazioni (93.319.734) (93.319.734)
Risultato netto del periodo 164.919.102 164.919.102
Saldo al 1° gennaio 2023 34.727.914 167.756.618 (24.804.426) 519.931.324 164.919.102 862.530.532
Destinazione risultato esercizio precedente 74.230.672 (74.230.672) 0
Pagamento dividendi (90.688.430) (90.688.430)
Azioni da soci recedenti (57.456.120) (57.456.120)
Acquisto azioni proprie (8.164.179) (8.164.179)
Arrotondamenti (1) 1 0
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani
a benefici definiti
(453.395) (453.395)
Effetto "hedge accounting" (cash flow
hedge) di strumenti finanziari derivati
(9.835.462) (9.835.462)
Valutazione a fair value delle partecipazioni 50.885.359 50.885.359
Risultato netto del periodo 139.265.254 139.265.254
Saldo al 31 dicembre 2023 34.727.914 157.921.155 (90.424.725) 644.593.961 139.265.254 886.083.559

(*) Parte della riserva vincolata ex. art. 6 c. 2 del D.Lgs. 38/2005 è stata riclassificata negli utili a nuovo essendo venuti meno i vincoli di indisponibilità.

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2023

ATTIVITÀ DI BREMBO

Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, Brembo S.p.A. svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.

La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali e industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.

Attualmente la produzione di Brembo S.p.A. è svolta in Italia negli stabilimenti di Curno, Mapello e Stezzano, dove sono situati anche gli uffici centrali di Gruppo.

FORMA E CONTENUTO DEL BILANCIO SEPARATO

INTRODUZIONE

Il Bilancio separato di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2023 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento Europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2023, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).

Il bilancio comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.

La Società ha predisposto il bilancio sull'assunto che continuerà ad operare, ritenendo che non ci siano incertezze materiali che possano far sorgere dubbi significativi su questa assunzione. Gli amministratori ritengono che vi sia una ragionevole aspettativa che la Società disponga di risorse adeguate per continuare a operare nel prossimo futuro.

Il progetto di Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 di Brembo S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi il 5 marzo 2024. Il Bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, che ha il potere di apportare le modifiche.

CRITERI DI REDAZIONE E PRESENTAZIONE

Il Bilancio separato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il bilancio della Società è presentato in euro, tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.

Relativamente alla presentazione del bilancio, la Società ha operato le seguenti scelte:

• per la Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le attività correnti, non correnti, le passività correnti e non correnti. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;

  • per il Conto economico le voci di costo e ricavo sono esposte in base alla natura degli stessi;
  • per il Conto economico complessivo è stato predisposto un prospetto distinto;
  • per il Rendiconto finanziario è utilizzato il "metodo indiretto" come indicato nel principio IAS 7.

La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.

VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE

La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.

Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte (inclusa la stima di eventuali passività fiscali correlate a contenziosi fiscali, in essere o probabili), le riduzioni di valore di attività non finanziarie, il valore di carico delle partecipazioni e le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per garanzia prodotto, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.

In particolare si evidenziano i seguenti elementi:

  • Capitalizzazione dei costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Al fine di valutare la recuperabilità dei costi di sviluppo, il valore recuperabile è stimato in base alle previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, dei tassi di sconto applicabili e dai periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti nella nota 2 delle presenti Note illustrative.
  • Rilevazione delle imposte: il bilancio comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali o di crediti d'imposta utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per un importo il cui futuro recupero e ritenuto altamente probabile dal management aziendale. La recuperabilità delle suddette imposte anticipate e subordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefici delle altre attività per imposte anticipate. Significativi giudizi del management sono richiesti per valutare la probabilità della recuperabilità delle imposte anticipate, considerando tutte le evidenze possibili, sia negative sia positive, e per determinarne l'ammontare che può essere rilevato in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri, alle future strategie di pianificazione fiscale, nonché alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Le passività fiscali differite per imposte su utili non distribuiti delle società controllate, collegate o joint venture non sono rilevate nella misura in cui è probabile che non si verifichi la distribuzione degli stessi nel prevedibile futuro. L'ampia gamma di rapporti commerciali internazionali, la natura a lungo termine e la complessità dei vigenti accordi contrattuali, le differenze che derivano tra i risultati effettivi e le ipotesi formulate, o i futuri cambiamenti di tali assunzioni, potrebbero richiedere rettifiche future alle imposte sul reddito e ai costi già registrati. Nel momento in cui si dovesse constatare che la Società non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è riesaminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valutate a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare le condizioni per la loro rilevazione.
  • Riduzioni di valore di attività non finanziarie: le verifiche del valore recuperabile di tali attività vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36. Nel determinare il valore recuperabile, la Società applica generalmente il criterio del valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività oggetto di valutazione. Una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di

cassa eccede il proprio valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa (che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività), dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente piano economico finanziario approvato dal management, contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti.

  • Ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti: il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. I calcoli dei costi e delle passività associate a tali piani sono basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di stima gli indici di mortalità e di pensionamento, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici. Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati effettivi, per effetto dell'evoluzione delle condizioni economiche e di mercato, di incrementi o riduzioni dei tassi di pensionamento e della durata di vita dei partecipanti. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremamente sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono comunque riviste con periodicità annuale. Ulteriori dettagli sono forniti nella nota 16 delle presenti Note illustrative.
  • Determinazione del fair value di strumenti finanziari: la determinazione del fair value di strumenti finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni. Il fair value degli strumenti finanziari è calcolato sulla base di prezzi di mercato, se disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, applicando specifiche tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi futuri. Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value, ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale che potrebbero determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.

VARIAZIONI DI PRINCIPI CONTABILI E INFORMATIVA

I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2023 e omologati dall'Unione Europea. Nell'anno in corso, la Società ha applicato una serie di modifiche ai principi contabili internazionali emanate dallo IASB, che hanno effetto obbligatoriamente per il periodo contabile che inizia il 1° gennaio 2023 o dopo tale data. La loro adozione non ha avuto alcun impatto sulle informazioni o sugli importi riportati nel presente bilancio.

IFRS 17 e Emendamenti all'IFRS 17 – Contratti assicurativi

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentino fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. A tal fine, lo IASB ha sviluppato uno standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based che tenga conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Pertanto, in base al nuovo principio, un contratto assicurativo è misurato sulla base di un General Model o una sua versione semplificata denominata Premium Allocation Approach ("PAA"). Il nuovo principio prevede anche dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore. Lo IASB ha pubblicato inoltre un emendamento all'IFRS 17 che prevede un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17.

Emendamenti allo IAS 1 Presentazione del bilancio e allo IAS 8 Stime contabili

Le modifiche sono volte a migliorare l'informativa sui criteri contabili applicati in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio, nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti delle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.

Emendamenti allo IAS 12 - imposte sul reddito – imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione

In data 7 maggio 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento che chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento.

Emendamenti allo IAS 12 - imposte sul reddito – riforma fiscale internazionale, regole del c.d. "Pillar Two"

In data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento che introduce un'eccezione temporanea agli obblighi di rilevazione e di informativa delle attività e passività per imposte differite relative alle Model Rules del Pillar Two (la cui norma risulta in vigore in Italia al 31 dicembre 2023, ma applicabile dal 1° gennaio 2024) e prevede degli obblighi di informativa specifica per le entità interessate dalla relativa riforma fiscale internazionale.

In particolare, l'emendamento prevede l'applicazione immediata dell'eccezione temporanea, mentre gli obblighi di informativa sono applicabili ai soli bilanci annuali iniziati al 1° gennaio 2023 (o in data successiva) ma non ai bilanci infrannuali aventi una data chiusura precedente al 31 dicembre 2023.

Altri principi, interpretazioni o modifiche, omologati o non omologati, e non ancora entrati in vigore alla data di redazione del presente documento, sono infine riassunti nella tabella seguente:

DESCRIZIONE OMOLOGATO DATA DI
EFFICACIA PREVISTA
Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback (issued on 22 September 2022) SI 1° gennaio 2024
Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities
as Current or Non current (issued on 23 January 2020); Classification of Liabilities as Current
or Non current - Deferral of Effective Date (issued on 15 July 2020); Non-current Liabilities
with Covenants (issued on 31 October 2022)
SI 1° gennaio 2024
Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures:
Supplier Finance Arrangements (issued on 25 May 2023)
NO 1° gennaio 2024
Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability
(issued on 15 August 2023)
NO 1° gennaio 2025

La Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.

Cambiamenti climatici

A livello mondiale è in corso il processo di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economica globale che, in linea con i requisiti dell'Accordo di Parigi, risulta cruciale nel raggiungimento dell'obiettivo di "Net Zero" il quale dovrebbe permettere di evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5°C.

In tale prospettiva, e come più ampiamente illustrato nella DNF (Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario), la Società ha fissato le proprie linee guida strategiche, che comportano:

  • un processo di azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2040 classificate come Scope 1 e 2 (emissioni dirette e indirette generate dalle proprie attività) e come Scope 3 (emissioni generate dalla catena del valore);
  • lo sviluppo di soluzioni che favoriscano la riduzione di emissioni incrementando l'efficienza generale del veicolo.

In questo ambito lo IAS 1 richiede di fornire nelle note di commento al presente bilancio, l'informativa sulle assunzioni, fatte da un'entità circa il futuro, che possano comportare un rischio significativo di generare una rettifica materiale nell'esercizio successivo. Le conseguenze in termini di investimenti, costi e flussi di cassa vengono prese in considerazione nella predisposizione del bilancio, coerentemente con lo stato di avanzamento della roadmap del processo stesso (es. revisione della vita utile dei cespiti in programma di sostituzione, adeguamento dei test di impairment per tener conto degli impatti sui flussi di investimento, ecc.). È possibile che in futuro il valore contabile di attività o passività iscritte nel bilancio del Gruppo possa essere soggetto a diversi impatti con l'evolversi della strategia di gestione del cambiamento climatico. Questi aspetti sono monitorati attraverso il coordinamento tra le diverse funzioni aziendali per mezzo di un team di lavoro inter-funzionale nato con l'obiettivo di analizzare puntualmente l'impatto delle progettualità finalizzate alla riduzione delle emissioni del processo produttivo e della value chain. La roadmap per il raggiungimento dell'obiettivo "Net Zero" viene periodicamente aggiornata e discussa in sede di Comitato CSR, al fine di valutare le specifiche necessità di investimento, considerare l'impatto delle congiunture esterne e adeguare lo stato di avanzamento.

Come previsto dallo IAS 36, i test di impairment vengono svolti partendo dal piano industriale della Società, che deriva a sua volta dagli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine. I flussi di cassa utilizzati sono pertanto ricavati da tale piano e includono sia i rischi sia le opportunità legate al cambiamento climatico (ad esempio, progetti di efficientamento energetico, sostituzione fonti di approvvigionamento energetico, sviluppo di prodotti a basse emissioni, etc.).

Gli IAS 16 e 38 definiscono i criteri per la capitalizzazione dei costi. I costi, tra cui quelli di sviluppo di nuove soluzioni che riducono i consumi, vengono capitalizzati quando rispettano i requisiti dei due standard. La vita utile degli Immobili, Impianti e Macchinari, oltre a quella delle immobilizzazioni immateriali è determinata in modo coerente agli obiettivi strategici e al piano industriale della Società.

L'IFRS 13 richiede di indicare i presupposti chiave utilizzati quando le attività sono rilevate al fair value, le cui misurazioni possono includere diversi possibili scenari. La Società ha in portafoglio contratti di VPPA (Virtual Power Purchase Agreement) valutati al fair value sulla base di scenari di mercato che riflettono le transazioni effettive, i modelli fondamentali e le aspettative degli operatori sugli scenari elettrici di breve, medio e lungo termine. Vengono inoltre svolte specifiche sensitivity per tenere conto dei diversi scenari futuri.

In base allo IAS 37 è possibile che accantonamenti precedentemente rilevati per eventi futuri potrebbero avere una più veloce realizzazione con la conseguente variazione di stima da riconoscere. Il cambiamento climatico, e la conseguente legislazione associata, possono richiedere di riconsiderare queste stime e di rilevare passività precedentemente non iscritte, per le quali verrebbe fornita una specifica informativa.

Infine, la Società, pur avendo incluso nei propri piani finanziari investimenti importanti connessi agli obiettivi di sostenibilità, ha introdotto un ulteriore scenario di sensitività sui flussi di consolidato inteso a riflettere i propri obiettivi di carbon neutrality. Pertanto, sono stati simulati flussi in uscita, sia nel periodo esplicito sia nella stima del terminal value, che simulano il costo relativo alla neutralizzazione delle emissioni CO2 (Scope 1) sulla base dei valori di mercato.

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

AGGREGAZIONE DI IMPRESE E AVVIAMENTO

Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.

Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.

Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli asset ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza della Società del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene espressa nuovamente in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IFRS 9, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURE

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.

PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE

Le partecipazioni in altre imprese sono classificate e misurate al fair value rilevato in OCI, come meglio indicato successivamente nel paragrafo "Strumenti finanziari – Attività finanziarie".

OPERAZIONI IN VALUTE DIVERSE DALLA VALUTA FUNZIONALE

Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.

IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Rilevazione e valutazione

Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.

I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.

Spese successive

I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione, che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato, sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.

Ammortamenti

L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene. Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

CATEGORIE VITA UTILE
Terreni Indefinita
Fabbricati 10 – 35 anni
Impianti e macchinari 5 – 10 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2,5 – 10 anni
Altri beni 4 – 10 anni

I valori residui, le vite utili e i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti a ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.

Leasing

L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e

richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello contabile simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17. Il locatario rileva una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di affitto previsti dal contratto di leasing e un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (il diritto d'uso). I locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari devono anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

Migliorie su beni di terzi

Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.

COSTI DI SVILUPPO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI

La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:

  • il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
  • il bene è controllato dalla Società, ovvero la Società ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
  • è probabile che la Società fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.

L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.

La vita utile viene riesaminata periodicamente.

Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se la Società è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo;
  • la capacità di utilizzare l'attività immateriale generata.

Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la Società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.

I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

CATEGORIE VITA UTILE
Costi di sviluppo 3 – 5 anni
Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita Indefinita
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 5 – 10 anni
Altre immobilizzazioni immateriali 3 – 5 anni

I valori residui, le vite utili e i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti a ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.

PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ NON FINANZIARIE ("IMPAIRMENT")

Gli immobili, gli impianti, i macchinari, le altre attrezzature, i diritti di utilizzo di beni in leasing, i costi di sviluppo, le altre attività immateriali e le partecipazioni sono sottoposti a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, e il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flow e il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.

RIMANENZE

Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.

Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.

Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.

Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.

Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La cassa e i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.

Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.

FONDI PER RISCHI E ONERI

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o contrattuale) come risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessaria un'uscita di risorse per risolvere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima ragionevole dell'importo dell'obbligazione.

I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi e oneri finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la Società ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.

L'accantonamento per i costi derivanti da passività fiscali è rilevato quando il contenzioso cui fa riferimento la potenziale passività è in essere o probabile.

L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica, depurata da eventi eccezionali per i quali si effettua una valutazione puntuale. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.

BENEFICI AI DIPENDENTI

Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società effettua dei versamenti a una società assicurativa o a un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.

Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.

Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine

I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la Società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano. Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, Brembo S.p.A. utilizza il "Metodo

della Proiezione Unitaria del Credito".

Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali, obiettive e tra loro compatibili, su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato al netto del fair value delle attività al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.

Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) e il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando o accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovrapprezzo azioni.

CONTRIBUTI PUBBLICI

I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.

I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.

VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value a ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività; o
  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) a ogni chiusura di bilancio.

STRUMENTI FINANZIARI

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e a una passività finanziaria o a uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico o rilevato in OCI, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.

I finanziamenti e crediti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti e i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.

Le attività finanziarie sono classificate e misurate al fair value rilevato in OCI quando sono possedute nel quadro di un modello di business, il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita delle attività finanziarie. Per gli investimenti rappresentati da titoli di capitale, all'atto della rilevazione iniziale, la Società può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value rilevato in OCI, quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento. Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando la Società beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, la Società ha trasferito a una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e:

  • 1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure
  • 2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione a essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati, nonché passività per beni in leasing.

I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo viene gradualmente rilasciato a conto economico nel corso della vita del finanziamento stesso.

Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di un perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte della Società, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero ono-

rata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi e oneri finanziari netti".

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IFRS 9 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IFRS 9, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.

RICAVI DA CONTRATTI CON CLIENTI, ALTRI RICAVI E PROVENTI

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono riconosciuti nel Conto economico per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente. I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

• avviene il trasferimento del controllo connesso alla proprietà del bene;

  • il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
  • i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti e delle attività di studio e di progettazione può avvenire con le seguenti modalità:

  • a) riconoscimento dell'importo integrale in un'unica soluzione al momento del trasferimento del controllo, nel caso in cui lo stesso sia valutato come contratto separato rispetto alla successiva fornitura;
  • b) riconoscimento dell'importo attraverso un incremento del prezzo di vendita dei prodotti realizzati con l'attrezzatura, su un arco temporale variabile in relazione al numero dei prodotti venduti, nel caso in cui lo stesso sia valutato come contratto da combinare rispetto alla successiva fornitura ("multiple element").

PROVENTI/ONERI FINANZIARI

Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.

IMPOSTE SUL REDDITO

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Eventuali differenze tra il calcolo delle imposte a bilancio e le dichiarazioni dei redditi ovvero gli importi pagati o accantonati per contenziosi fiscali sulle imposte dirette vengono esposti nella voce "Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali".

Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito a una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate a ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a Patrimonio netto sono imputate direttamente a Patrimonio netto.

Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.

La Società ha monitorato e continua a monitorare l'implementazione del Pillar II elaborato dall'OCSE in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera. Alla luce delle analisi sino ad ora svolte, la Società non ha riscontrato potenziali implicazioni derivanti dalla Global Minimum Tax e si riserva comunque di proseguire le proprie analisi nel corso del 2024, primo anno di effettiva applicazione del Pillar II, per valutare eventuali impatti.

DIVIDENDI

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

ALTRE INFORMAZIONI

Brembo S.p.A. è esposta al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.

La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanziaria, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.

Rischio di tasso di interesse

Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati.

Brembo S.p.A., al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso e Interest rate swap. Tuttavia, la Società continua a essere esposta al rischio di tasso interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.

Si riporta di seguito una "sensitivity analysis" nella quale sono rappresentati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/-50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2023. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 682 migliaia (€ 538 migliaia al 31 dicembre 2022), al lordo degli effetti fiscali. Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio settimanale.

Rischio di tasso di cambio

Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo S.p.A. è esposta al rischio di cambio.

Su questo fronte Brembo S.p.A. cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).

La copertura di eventuali posizioni nette in valuta non viene posta in essere in via sistematica. In particolare si interviene se i flussi netti da coprire sono rilevanti e quindi giustificano l'eventuale copertura finanziaria; vengono inoltre effettuate valutazioni sull'andamento storico e previsionale dei cambi oggetto di osservazione.

La Società ha le seguenti esposizioni valutarie: €/Usd, €/Sek, €/Pln, €/Jpy, €/Gbp, €/Cny, €/Czk, €/Chf, €/Dkk, €/Rub.

È stata eseguita un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.

In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2023 e 2022, è stata applicata ai cambi medi del 2023 e 2022 una variazione percentuale calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimerne la relativa volatilità.

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) % VARIAZIONE EFFETTO
INCREMENTO
TASSI DI CAMBIO
EFFETTO
DECREMENTO
TASSI DI CAMBIO
% VARIAZIONE EFFETTO
INCREMENTO
TASSI DI CAMBIO
EFFETTO
DECREMENTO
TASSI DI CAMBIO
Eur/Usd 1,52% (208,1) 214,5 4,78% (58,2) 64,0
Eur/Sek 2,29% 7,2 (7,5) 2,21% 1,1 (1,1)
Eur/Pln 2,81% (29,0) 30,7 1,84% (100,2) 103,9
Eur/Jpy 4,75% 100,2 (110,2) 3,97% 44,6 (48,3)
Eur/Gbp 1,23% (7,5) 7,7 1,86% 1,1 (1,2)
Eur/Cny 2,88% (394,5) 418,0 2,42% (1.194,8) 1.254,1
Eur/Czk 1,63% (0,7) 0,7 1,05% (28,6) 29,3
Eur/Chf 1,70% 12,7 (13,2) 2,94% 26,3 (27,9)
Eur/Rub 23,11% 121,8 (195,1) 30,05% 63,4 (117,8)
Eur/Dkk 0,09% (7,0) 7,0 0,03% (2,4) 2,4

Rischio di commodities

La Società è esposta alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2023 non sono state poste in essere specifiche operazioni finanziarie di copertura. Si ricorda, tuttavia, che con alcuni fornitori di commodities vengono definiti prezzi fissi all'interno del contratto di fornitura per un determinato orizzonte temporale e che, inoltre, i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime; entrambi gli approcci sopra descritti consentono pertanto di mitigare il rischio di fluttuazione dei prezzi delle materie prime.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo S.p.A.

Al fine di minimizzare questo rischio, la funzione Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere le azioni necessarie tempestivamente (reperimento linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc.);
  • ottenimento di linee di credito adeguate;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, vale a dire finanziare gli investimenti con i debiti a medio lungo termine (oltre ai mezzi propri), mentre coprire i fabbisogni di capitale circolante netto utilizzando linee di credito a breve termine;
  • inclusione della Società, dove fattibile, in strutture di cash pooling al fine di ottimizzare eventuali eccessi di liquidità presenti presso le società partecipanti.

Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti finanziari, commerciali, altri debiti e strumenti derivati. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati e al fair value dei derivati passivi in essere.

Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2023 più lo spread relativo.

(IN MIGLIAIA DI EURO) VALORE
CONTABILE
FLUSSI
FINANZIARI
CONTRAT
TUALI
ENTRO
1 ANNO
DA 1 A 5 ANNI OLTRE 5 ANNI
Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati:
Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c 4.738 4.738 4.738 0 0
Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) 593.074 638.782 122.986 515.796 0
Debiti verso altri finanziatori 58.104 58.113 57.719 394 0
Leasing finanziari 64.379 64.379 6.524 22.794 35.061
Altri debiti finanziari 147.766 147.766 147.766 0 0
Debiti commerciali e altri debiti 361.141 361.141 361.141 0 0
Passività finanziarie per strumenti derivati:
Derivati 160 160 160 0 0
Totale 1.229.362 1.275.079 701.034 538.984 35.061

Alcuni contratti di finanziamento di Brembo S.p.A. richiedono il rispetto di alcuni covenant finanziari, che prevedono l'obbligo a livello consolidato di rispettare determinati livelli di indici finanziari.

In particolare è presente il seguente covenant con relativa soglia da non superare:

• Debiti finanziari netti/Margine Operativo Lordo non superiore a 4,5.

La violazione del ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.

Il valore di tale covenant è monitorato alla fine di ogni trimestre e al 31 dicembre 2023 tale quoziente risulta ampiamente rispettato.

Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre che il cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo S.p.A. di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

In particolare, alla data del 31 dicembre 2023, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 99% (2022:

85%) del totale delle linee di credito a disposizione (€ 420 milioni alla data di chiusura dell'esercizio, € 309 milioni nel 2022).

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; il rischio per Brembo S.p.A. è principalmente legato ai crediti commerciali.

Le controparti con le quali Brembo S.p.A. ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Brembo S.p.A. in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.

Valutazione del fair value

A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:

• la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività della Società:

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3
Attività finanziarie valutate
al fair value a Conto economico:
Strumenti finanziari derivati correnti 0 3.152 0 0 737 0
Strumenti finanziari derivati
di copertura:
Strumenti finanziari derivati correnti 0 9.797 0 0 9.941 0
Strumenti finanziari derivati non correnti 0 9.097 0 0 21.815 0
Totale Attività finanziarie valutate
al fair value
0 22.046 0 0 32.493 0
Passività finanziarie valutate
al fair value:
Strumenti finanziari derivati correnti 0 (160) 0 0 (3.489) (59)
Totale Passività finanziarie valutate
al fair value
0 (160) 0 0 (3.489) (59)
Attività (passività) per le quali viene
indicato il fair value:
Debiti verso banche correnti
e non correnti
0 (609.105) 0 0 (560.222) 0
Passività per beni in leasing correnti
e non correnti
0 (64.379) 0 0 (67.447) 0
Altre passività finanziarie correnti
e non correnti
0 (58.104) 0 0 (957) 0
Totale Attività (passività) per le quali
viene indicato il fair value
0 (731.588) 0 0 (628.626) 0

La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023
Saldo iniziale (59)
Movimenti a conto economico 59
Saldo finale 0

• una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria della Società e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico
Strumenti finanziari derivati correnti 3.152 737
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Altri crediti non correnti 1.769 1.211
Crediti commerciali correnti 272.292 256.893
Altri crediti correnti 264.032 208.018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 235.903 221.335
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico
complessivo (FVOCI)
Altre attività finanziarie a fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo 278.446 226.942
Strumenti finanziari derivati di copertura
Strumenti finanziari derivati correnti 9.797 9.941
Strumenti finanziari derivati non correnti 9.097 21.815
Totale attività finanziarie 1.074.488 946.892
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
Strumenti finanziari derivati correnti (160) (3.548)
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Debiti vs. banche e altri finanziatori non correnti (escl. debiti per leasing) (487.357) (462.560)
Altri debiti non correnti (1.788) (667)
Debiti vs. banche e altri finanziatori correnti (escl. debiti per leasing) (168.559) (124.548)
Debiti commerciali (286.053) (251.363)
Altri debiti correnti (222.855) (161.941)
Debiti per leasing
Passività per beni in leasing a lungo termine (57.855) (60.200)
Passività per beni in leasing a breve termine (6.524) (7.247)
Totale passività finanziarie (1.231.151) (1.072.074)

Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito.

Nello specifico:

  • mutui, debiti verso altri finanziatori con durata superiore ai 12 mesi sono stati valutati al fair value, determinato applicando la curva forward dei tassi di interesse lungo la durata residua del finanziamento;
  • crediti, debiti commerciali, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, debiti e crediti verso le banche entro i 12 mesi, sono stati valutati al valore contabile in quanto si ritiene che lo stesso approssimi il fair value.

PARTI CORRELATE

La Società ha rapporti con società controllanti, controllate, collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,523% del capitale sociale.

Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le parti correlate sono avvenute, come di consueto, a prezzi rispondenti al valore normale di mercato.

I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi e organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali.

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficiano di alcune forme di finanziamento accentrate.

Dal 2008 è stato attivato un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool leader e 12 società partecipanti.

Nell'Allegato 5 è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi di Conto economico e Situazione patrimoniale-finanziaria.

Le informazioni relative ai compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nelle Note illustrative del Bilancio consolidato.

IMPEGNI

Gli impegni contrattuali per investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali già assunti con terzi al 31 dicembre 2023, e non ancora recepiti nel bilancio separato, ammontano a € 17 milioni.

POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2023 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella comunicazione stessa.

EROGAZIONI PUBBLICHE – INFORMAZIONI EX ART. 1, COMMI 125-129 DELLA LEGGE N. 124/2017

Con riferimento all'adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità delle erogazioni pubbliche, disciplinato dall'art. 1, commi 125-129 della Legge n. 124/2017 e successivamente integrato dal Decreto Legge "sicurezza" (n. 113/2018) e dal Decreto Legge "semplificazione" (n. 135/2018), che ha introdotto, a partire dai bilanci dell'esercizio 2018, una serie di obblighi di pubblicità e di trasparenza a carico dei soggetti che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione e alla luce dell'interpretazione effettuata da Assonime con la Circolare n. 5 del 22 febbraio 2019, si ritiene che la normativa non si applichi in casi di:

• sovvenzioni, contributi e vantaggi economici di qualunque genere i cui vantaggi sono accessibili a tutte le imprese che soddisfano determinate condizioni sulla base di criteri generali predeterminati (ad esempio misure previste da decreti ministeriali rivolti a specifici settori industriali e volte a finalizzare attività connesse a progetti di ricerca e sviluppo);

  • misure generali fruibili da tutte le imprese e che rientrano nella struttura generale del sistema di riferimento definito dallo Stato (ad esempio il meccanismo volto a favorire il reinvestimento degli utili previsto dall'ACE);
  • risorse pubbliche di fonte europea/estera;
  • fondi interprofessionali per il finanziamento dei corsi di formazione, considerando che i fondi sono finanziati con i contributi delle stesse imprese beneficiarie e sono tenuti a rispettare specifici criteri di gestione improntati alla trasparenza (ad esempio corsi di formazione finanziati da Fondimpresa).

Considerando quanto sopra esposto, la Società ha analizzato la propria situazione e ha ritenuto di esporre al presente paragrafo il contributo ricevuto nel corso dell'esercizio 2023:

• progetto "Watchman" Call HUB Ricerca e Innovazione Asse prioritario I – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione a sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi, erogato da Regione Lombardia per un importo pari a € 212 migliaia.

EVENTI SUCCESSIVI

Con riferimento alla trasformazione transfrontaliera della Società (la "Trasformazione Transfrontaliera" o l'"Operazione") approvata dall'Assemblea Straordinaria di Brembo del 27 luglio 2023, come annunciato nel comunicato del 12 gennaio 2024, la Società ha provveduto alla riduzione del Capitale, da € 34.727.914,00 a € 3.339.222,50, strumentale all'Operazione, essendosi avverata la condizione relativa all'ammontare complessivo dell'esborso, cui era, tra l'altro, subordinato il perfezionamento dell'Operazione.

La Riduzione del Capitale, da € 34.727.914,00 a € 3.339.222,50, è stata attuata senza annullamento di azioni e senza alcun rimborso di capitale ai soci, mediante appostazione di una riserva di pari importo nel Patrimonio netto della Società. Pertanto, essa non ha determinato alcuna modifica dei diritti patrimoniali e amministrativi degli azionisti di Brembo. In seguito:

  • in data 25 gennaio 2024, è stato stipulato l'atto notarile di trasferimento e di modifica statutaria predisposto ai sensi della legge olandese con efficacia differita al giorno successivo alla data dell'assemblea di Brembo – prevista per il 23 aprile 2024 – chiamata ad approvare, fra l'altro, il bilancio di esercizio della Società chiuso al 31 dicembre 2023;
  • in data 31 gennaio 2024, è stato effettuato il pagamento del valore di liquidazione in favore dei soggetti che hanno validamente esercitato il diritto di recesso. La Società ha quindi provveduto ad acquistare n. 4.387.303 azioni rimaste inoptate, pari a € 57.456.120,09, rappresentative dell'1,31387% del capitale sociale. Conseguentemente alla data di approvazione della presente Relazione la Società possiede n. 15.051.860 azioni proprie, pari al 4,51% del capitale sociale (2,93% dei diritti di voto).

Per tutti i dettagli relativi a quanto sopra, si rinvia ai comunicati pubblicati sul sito internet della Società (www.brembo.com, sezione "Investitori, "Trasferimento Sede Legale ").

Non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2023 e fino alla data del 5 marzo 2024.

ANALISI DELLE SINGOLE VOCI

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati:

TERRENI FABBRICATI IMPIANTI E
MACCHINARI
ATTREZZATURE
INDUSTRIALI E
ALTRI BENI IMMOBILIZZA
ZIONI IN COR
TOTALE
(IN MIGLIAIA DI EURO) COMMERCIALI SO E ACCONTI
Costo storico 21.124 90.431 372.809 175.672 28.644 10.743 699.423
Fondo ammortamento 0 (52.100) (259.334) (159.407) (23.749) 0 (494.590)
Fondo svalutazione 0 0 (128) (18) 0 0 (146)
Consistenza al 1° gennaio 2022 21.124 38.331 113.347 16.247 4.895 10.743 204.687
Variazioni:
Riclassifiche costo storico 0 813 5.849 2.292 25 (10.421) (1.442)
Acquisizioni 0 3.360 18.481 12.071 764 9.207 43.883
Alienazioni costo storico 0 (44) (2.640) (1.795) (216) 0 (4.695)
Alienazioni fondo ammortamento 0 26 2.300 1.745 205 0 4.276
Ammortamenti 0 (3.027) (22.815) (9.064) (1.264) 0 (36.170)
Totale variazioni 0 1.128 1.175 5.249 (486) (1.214) 5.852
Costo storico 21.124 94.560 394.499 188.240 29.217 9.529 737.169
Fondo ammortamento 0 (55.101) (279.849) (166.726) (24.808) 0 (526.484)
Fondo svalutazione 0 0 (128) (18) 0 0 (146)
Consistenza al 1° gennaio 2023 21.124 39.459 114.522 21.496 4.409 9.529 210.539
Variazioni:
Riclassifiche costo storico 0 1.276 5.284 1.401 158 (9.402) (1.283)
Acquisizioni 5.489 37.083 31.670 14.830 1.798 18.503 109.373
Alienazioni costo storico 0 (54) (6.337) (1.136) (205) 0 (7.732)
Alienazioni fondo ammortamento 0 45 6.285 1.119 205 0 7.654
Altro 0 0 0 (4.260) 0 0 (4.260)
Ammortamenti 0 (3.165) (25.142) (9.919) (1.329) 0 (39.555)
Perdita di valore 0 (177) (7) 0 0 0 (184)
Totale variazioni 5.489 35.008 11.753 2.035 627 9.101 64.013
Costo storico 26.613 132.865 425.116 203.335 30.968 18.630 837.527
Fondo ammortamento 0 (58.221) (298.706) (175.526) (25.932) 0 (558.385)
Fondo svalutazione 0 (177) (135) (4.278) 0 0 (4.590)
Consistenza al 31 dicembre 2023 26.613 74.467 126.275 23.531 5.036 18.630 274.552

Nel corso del 2023 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 109.373 migliaia, che hanno riguardato operazioni finalizzate all'acquisto di macchinari e alla realizzazione di attrezzature destinate al mantenimento degli impianti produttivi.

Inoltre in data 27 ottobre la Società ha provveduto ad acquistare l'immobile di Italcementi presso il kilometro rosso di Stezzano, grazie alla quale Brembo potrà espandere il proprio quartier generale.

I decrementi netti per alienazioni, pari a € 78 migliaia hanno principalmente riguardato la cessione e la rottamazione di impianti e macchinari. Le plusvalenze complessivamente realizzate sono pari a € 124 migliaia, mentre le minusvalenze ammontano a € 29 migliaia.

Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 39.555 migliaia, in aumento rispetto a quelli dell'esercizio precedente a causa del livello di investimenti degli ultimi esercizi (2022: € 36.170 migliaia).

Il dettaglio delle rivalutazioni effettuate ai sensi delle Leggi n. 72/83, n. 413/91, n. 342/00 e n.350/03 nonché dell'allocazione del disavanzo di fusione ex. art. 2501 Cod. Civ. è fornito nell'Allegato 3.

Diritto di utilizzo beni in leasing

I movimenti intervenuti nella voce Diritto di utilizzo beni in leasing sono riportati nella tabella seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) FABBRICATI ALTRI BENI TOTALE
Costo storico 79.438 12.279 91.717
Fondo ammortamento (15.033) (6.424) (21.457)
Consistenza al 1° gennaio 2022 64.405 5.855 70.260
Variazioni:
Nuovi contratti/Accensioni del periodo 0 1.575 1.575
Rettifiche sul costo storico 948 3 951
Chiusura contratto di leasing costo storico 0 (2.175) (2.175)
Chiusura contratto di leasing fondo ammortamento 0 1.938 1.938
Ammortamenti (5.100) (2.789) (7.889)
Totale variazioni (4.152) (1.448) (5.600)
Costo storico 80.386 11.682 92.068
Fondo ammortamento (20.133) (7.275) (27.408)
Consistenza al 1° gennaio 2023 60.253 4.407 64.660
Variazioni:
Nuovi contratti/Accensioni del periodo 0 841 841
Rettifiche sul costo storico 3.773 (45) 3.728
Chiusura contratto di leasing costo storico 0 (4.616) (4.616)
Chiusura contratto di leasing fondo ammortamento 0 4.586 4.586
Ammortamenti (5.419) (2.579) (7.998)
Totale variazioni (1.646) (1.813) (3.459)
Costo storico 84.159 7.862 92.021
Fondo ammortamento (25.552) (5.268) (30.820)
Consistenza al 31 dicembre 2023 58.607 2.594 61.201

Si rimanda alla nota 13 per informazioni relativamente all'impegno finanziario per i beni in leasing.

2. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati:

(IN MIGLIAIA DI EURO) COSTI DI
SVILUPPO
DIRITTI DI
BREVETTO E
UTILIZZO OPERE
DELL'INGEGNO
(A)
ALTRE
IMMOBILIZ
ZAZIONI
IMMATERIALI
(B)
TOTALE
ALTRE ATTIVITÀ
IMMATERIALI
(A + B)
TOTALE
Costo storico 227.294 42.604 98.664 141.268 368.562
Fondo ammortamento (138.387) (31.340) (86.590) (117.930) (256.317)
Fondo svalutazione (5.435) (2.589) 0 (2.589) (8.024)
Consistenza al 1° gennaio 2022 83.472 8.675 12.074 20.749 104.221
Variazioni:
Riclassifiche costo storico 0 739 598 1.337 1.337
Acquisizioni 16.054 1.415 8.993 10.408 26.462
Altro 0 1 0 1 1
Ammortamenti (14.984) (1.630) (6.009) (7.639) (22.623)
Perdita di valore (1.153) 0 0 0 (1.153)
Totale variazioni (83) 525 3.582 4.107 4.024
Costo storico 243.348 44.758 108.255 153.013 396.361
Fondo ammortamento (153.371) (32.969) (92.599) (125.568) (278.939)
Fondo svalutazione (6.588) (2.589) 0 (2.589) (9.177)
Consistenza al 1° gennaio 2023 83.389 9.200 15.656 24.856 108.245
Variazioni:
Riclassifiche costo storico 0 400 699 1.099 1.099
Acquisizioni 21.446 1.859 11.922 13.781 35.227
Alienazioni costo storico 0 0 (18) (18) (18)
Alienazioni fondo ammortamento 0 0 18 18 18
Altro 0 2 0 2 2
Ammortamenti (16.451) (1.844) (5.444) (7.288) (23.739)
Perdita di valore (2.414) 0 0 0 (2.414)
Totale variazioni 2.581 417 7.177 7.594 10.175
Costo storico 264.794 47.017 120.858 167.875 432.669
Fondo ammortamento (169.822) (34.811) (98.025) (132.836) (302.658)
Fondo svalutazione (9.002) (2.589) 0 (2.589) (11.591)
Consistenza al 31 dicembre 2023 85.970 9.617 22.833 32.450 118.420

Costi di sviluppo

La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia per costi interni che esterni, per un importo originario di € 264.794 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2023 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte in esercizi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo. Sono stati registrati ammortamenti relativi alle commesse di sviluppo per prodotti in produzione pari a € 16.451 migliaia.

Il valore lordo dei costi include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 49.848 migliaia.

L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nel corso dell'esercizio è pari a € 21.446 migliaia.

Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 2.414 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti e imputabili a progetti che per volontà del cliente o di Brembo S.p.A. non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.

Altre attività immateriali

La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" s'incrementa per € 1.859 migliaia, sostenuti per l'acquisto di nuovi brevetti, di domande di deposito di brevetti nuovi o per il deposito in altri Paesi di brevetti già esistenti oltre che per l'acquisto di diritti.

L'incremento nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" è principalmente imputabile ai costi sostenuti per l'acquisizione di software e allo sviluppo del piano di Digital Trasformation.

3. PARTECIPAZIONI

Nella tabella seguente sono riportati i movimenti intervenuti nella voce "Partecipazioni", distinti tra imprese controllate, imprese collegate e joint venture:

IMPRESE CONTROLLATE
(IN MIGLIAIA DI EURO)
31.12.2022 ACQUISIZIONI E
SOTTOSCRIZIONI
VENDITA RIVALUTAZIONI/
SVALUTAZIONI
31.12.2023
AP Racing Ltd. 30.720 - - - 30.720
Brembo Argentina S.A. - - - - -
Brembo Brake India Pvt. Ltd. 17.364 - - - 17.364
Brembo Czech S.r.o. 31.221 15.177 - - 46.398
Brembo Deutschland GmbH 145 - - - 145
Brembo do Brasil Ltda. 18.044 - - - 18.044
Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. 79.632 - - - 79.632
Brembo Inspiration Lab Corp. 249 - - - 249
Brembo Japan Co. Ltd. 79 - - - 79
Brembo Mexico S.A. de C.V. 12.579 - - - 12.579
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. 68.255 - - - 68.255
Brembo (Nanjing) Automobile Components Co. Ltd. 19.284 - - - 19.284
Brembo North America Inc. 24.367 - - - 24.367
Brembo Poland Spolka Zo.o. 17.903 - - - 17.903
Brembo Reinsurance AG - 12.033 - - 12.033
Brembo Russia LLC 26 - - - 26
Brembo Scandinavia A.B. 557 - - - 557
Brembo Thailand Ltd - 2.372 - - 2.372
Corporación Upwards '98 S.A. 4.648 - - - 4.648
J.Juan S.A.U. 76.395 - - - 76.395
La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. 4.100 - - - 4.100
SBS Friction A/S 18.246 - - - 18.246
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. 135 - - - 135
Totale 423.949 29.582 - - 453.531
IMPRESE COLLEGATE
(IN MIGLIAIA DI EURO)
31.12.2022 ACQUISIZIONI E
SOTTOSCRIZIONI
VENDITA RIVALUTAZIONI/
SVALUTAZIONI
31.12.2023
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. 24.243 - - - 24.243
Infibra Technologies S.r.l. 800 - - - 800
Petroceramics S.p.A. 500 - - - 500
Shandong BRGP Friction Technology Co. Ltd. 2.839 2.789 - - 5.628
Totale 28.382 2.789 - - 31.171

In data 10 gennaio 2023 Brembo ha costituito una propria società captive di riassicurazione denominata "Brembo Reinsurance AG" con sede a Zurigo, in Svizzera, che riassicura una quota dei rischi trasferiti al mercato assicurativo, come ad esempio i rischi di Responsabilità Civile e di ritiro/richiamo prodotti.

Nel corso del 2023 è stato effettuato un versamento per € 15.177 migliaia in Brembo Czech S.r.o. al fine di dotare la società dei mezzi necessari per il suo funzionamento.

In data 27 luglio 2023 Brembo ha costituito la società Brembo Thailand Ltd con un primo versamento di capitale sociale pari a € 2.372 migliaia; la società è destinata alla produzione e commercializzazione sistemi frenanti per motocicli.

In data 22 marzo 2023, Brembo ha versato € 2.789 migliaia come aumento capitale nella società Shandong BRGP Friction Technology Co. Ltd., dedicata alla produzione su larga scala di innovative pastiglie freno per il mercato Aftermarket dei segmenti auto e veicoli commerciali.

Nel corso del 2023, si sono manifestati diversi indicatori esterni (l'aumento dei tassi di interesse bancari, che si riflette sul tasso di attualizzazione, il repentino incremento del tasso di inflazione, la crescita del costo delle materie prime, del gas e dell'energia elettrica, le difficoltà sulla catena di approvvigionamento), oltre a fattori di incertezza geopolitica, derivanti soprattutto dal conflitto tra Russia-Ucraina e Israelo-Palestinese.

Nell'esercizio corrente, sono stati individuati indicatori di impairment con riferimento alle controllate SBS Friction A/S e Brembo Czech S.r.o.

I flussi di cassa futuri utilizzati per il calcolo sono basati sui più recenti piani economico-finanziari elaborati dal management. In particolare, nell'elaborazione dei flussi di cassa futuri si è fatto riferimento al budget 2024 e al piano industriale 2025-2027 approvati rispettivamente a giugno e dicembre 2023 dal CdA di Brembo SpA.

Le principali assunzioni che hanno determinato l'esito del test sono il tasso WACC pari al 9,79% (9,15% nel 2022) e un tasso di crescita (g-rate) utilizzato nella determinazione del terminal value dell'1,5% (1,5% nel 2022).

Dai test di impairment sopracitati non è emersa la necessità nell'esercizio di procedere ad alcuna svalutazione. In caso di variazione del tasso di crescita dall'1,5% all'1% o di riduzione dei volumi di vendita/margini dal 5%-10%, nessuna partecipazione, precedentemente non svalutata, sarebbe stata oggetto di impairment, mentre, in caso di variazione del WACC dal 9,79% al 10,79%, si renderebbe necessaria una svalutazione della partecipazione di SBS Friction A/S per un importo pari a € 637 migliaia.

4. INVESTIMENTI IN ALTRE IMPRESE, STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI

La composizione delle altre attività finanziarie al 31 dicembre 2023 è di seguito riportata:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value 278.446 226.942
Partecipazioni in altre imprese valutate al costo 1.686 1.137
Strumenti derivati valutati al fair value 9.097 21.815
Altro 49 40
Altro 289.278 249.934

La voce "Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value" è costituita dal fair value della partecipazione del 5,58% in Pirelli S.p.A., pari a € 274.927 migliaia, e del 2,33% nella società E-Novia S.p.A per € 3.519 migliaia.

La valutazione al fair value della partecipazione nella società Pirelli S.p.A. al 31 dicembre 2023, ai sensi del principio contabile IFRS9, ha portato a un aumento del valore della stessa, pari a € 51.504 migliaia, e del Patrimonio Netto della società al netto dell'effetto fiscale, come evidenziato nel prospetto del Conto economico complessivo.

La movimentazione nella voce "Partecipazioni in altre imprese valutate al costo" si riferisce prevalentemente all'acquisto per € 400 migliaia del 2,93% del capitale di Agade S.r.l., una start-up che sviluppa e produce esoscheletri semi-attivi di nuova generazione che garantiscono migliori prestazioni e riduzione dello sforzo fisico delle attività di movimentazione manuale diversi contesti.

Durante l'anno inoltre sono stati effettuati versamenti al fondo 360 Polimi per € 142 migliaia e alla Fondazione Made in Italy Circolare e Sostenibile per € 8 migliaia.

La voce "Strumenti derivati" si riferisce per € 9.097 migliaia alla quota non corrente del fair value di due IRS stipulati direttamente dalla Società, con un nozionale residuo al 31 dicembre 2023 rispettivamente di € 75 milioni e di € 200 milioni, a copertura della variazione del rischio di interesse di uno specifico finanziamento in essere; tali IRS presentano le caratteristiche previste dai principi contabili ai fini dell'applicazione dell'hedge accounting (cash flow hedge). La variazione di fair value rispetto al 31 dicembre 2022 è riconducibile alla curva dei tassi e alla minor durata dei contratti, ed è imputata quale componente del risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale, data la piena efficacia dello strumento.

5. CREDITI E ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI

Di seguito la composizione della voce:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Crediti tributari 5.759 2.668
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 34 34
Totale 5.793 2.702

Si tratta principalmente di crediti tributari utilizzabili oltre l'esercizio riconosciuti sull'acquisto di nuovi beni materiali strumentali già entrati in funzione e principalmente riferibili a beni che soddisfano i requisiti ex Industry 4.0, oltre ad altri crediti tributari chiesti a rimborso.

A fine 2023 sono stati acquistati pro-soluto da un fornitore crediti tributari per sconto superbonus 110 art. 119 DL 34/2020 – opzioni dal 01.04.2023 pari a complessivi € 3.478 migliaia utilizzabili in 4 rate annuali a partire dal 2024, la cui quota non corrente pari a € 2.609 migliaia è classificata in questa voce.

6. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

Al 31 dicembre 2023 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate al netto delle imposte differite. Di seguito si riporta la composizione:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Imposte anticipate 21.172 17.817
Imposte differite (6.763) (10.030)
Totale 14.409 7.787

La tabella sottostante riporta la movimentazione nel corso dell'esercizio:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Saldo iniziale 7.787 22.363
Accantonamento imposte differite (50) (738)
Accantonamento imposte anticipate 5.023 5.952
Utilizzo imposte differite e anticipate (982) (12.934)
Altri movimenti in Conto economico complessivo 2.631 (6.856)
Saldo finale 14.409 7.787

Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente per differenze temporanee su ammortamenti anticipati, su plusvalenze a tassazione differita, su altri elementi di costo e di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale e su altre differenze per applicazione dei principi contabili internazionali.

Nella voce "Altri Movimenti" sono ricomprese le movimentazioni delle imposte differite calcolate sulle poste che hanno un impatto a patrimonio netto e che transitano quindi nel conto economico complessivo principalmente ascrivibili a derivati di copertura, alla valutazione al fair value delle partecipazioni in Pirelli ed E-Novia e alle scritture IAS 19 (OIC) relative all'attualizzazione del trattamento di fine rapporto.

La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:

ATTIVO PASSIVO NETTO
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
Immobili, impianti, macchinari
e altre attrezzature
0 0 347 380 (347) (380)
Partecipazioni a patrimonio netto 0 0 803 185 (803) (185)
Altre attività finanziarie 0 0 29 723 (29) (723)
Rimanenze 12.343 12.859 0 0 12.343 12.859
Passività finanziarie 0 0 4.460 7.566 (4.460) (7.566)
Altre passività finanziarie 394 0 0 0 394 0
Fondi per rischi e oneri 2.842 2.280 0 0 2.842 2.280
Fondi relativi ai dipendenti 5.553 2.640 1.124 1.176 4.429 1.464
Altro 40 38 0 0 40 38
Totale 21.172 17.817 6.763 10.030 14.409 7.787

7. RIMANENZE

Le rimanenze nette di magazzino, esposte in bilancio al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Materie prime 46.574 45.175
Prodotti in corso di lavorazione 39.183 36.344
Prodotti finiti 93.707 97.703
Merci in viaggio 16.552 15.093
Totale 196.016 194.315

La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, pari al 31 dicembre 2023 a € 44.240 migliaia, è qui di seguito riportata:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Saldo iniziale 46.091 40.859
Accantonamenti 1.809 7.447
Utilizzi/rilasci (3.660) (2.215)
Saldo finale 44.240 46.091

Il fondo obsolescenza magazzino è determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo.

8. CREDITI COMMERCIALI

Al 31 dicembre 2023 il saldo dei crediti verso clienti, al netto del relativo fondo svalutazione, confrontato con il periodo precedente, è così composto:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Crediti verso clienti 131.207 137.375
Crediti verso controllate 137.996 117.824
Crediti verso collegate e joint venture 3.089 1.694
Totale 272.292 256.893

Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto la Società ha un portafoglio clienti ben diversificato con elevato standing creditizio.

Di seguito si riporta il dettaglio della movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Saldo iniziale 1.373 1.195
Accantonamenti 582 513
Utilizzi/rilasci (110) (335)
Saldo finale 1.845 1.373

La massima esposizione al rischio di credito per Brembo S.p.A. è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con l'IFRS 9, e al lordo del relativo fondo.

Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo S.p.A. sono primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Al fine di limitare il rischio di credito commerciale verso terze parti, la Società applica delle procedure per la valutazione della solidità finanziarie delle stesse, che prevede un'analisi sugli ultimi tre bilanci disponibili, con attribuzione del relativo rating e fido commerciale. La gestione corrente del credito è affidata a un team dedicato che effettua controlli puntuali per le partire scadute, coinvolgendo, ove necessario, le Direzioni Commerciali a cui il cliente appartiene.

Al fine di esprimere la qualità creditizia la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati i clienti quotati a una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Clienti quotati 262.930 238.883
Clienti non quotati 11.207 19.383
Totale 274.137 258.266

Per quanto riguarda i crediti commerciali che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce il seguente dettaglio per fasce di anzianità.

CLIENTI QUOTATI

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 SVALUTAZIONE
2023
31.12.2022 SVALUTAZIONE
2022
Corrente 254.703 0 232.329 0
Scaduto fino a 30 gg 1.322 0 1.058 0
Scaduto da 30 a 60 gg 3.707 0 2.594 0
Scaduto da più di 60 gg 3.198 855 2.902 630
Totale 262.930 855 238.883 630
% crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 2,8% 2,5%
Totale scaduto e non svalutato 7.372 5.924

CLIENTI NON QUOTATI

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 SVALUTAZIONE
2023
31.12.2022 SVALUTAZIONE
2022
Corrente 7.142 0 14.126 0
Scaduto fino a 30 gg 662 0 94 0
Scaduto da 30 a 60 gg 1.360 0 1.408 0
Scaduto da più di 60 gg 2.043 990 3.755 743
Totale 11.207 990 19.383 743
% crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 27,4% 23,3%
Totale scaduto e non svalutato 3.075 4.514

Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito, quindi non si ravvedono rischi di recuperabilità.

Per quanto attiene la quota dei crediti scaduti non svalutati, relativa ai clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata nei primi mesi dell'anno 2024.

9. ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ CORRENTI

La composizione di tale voce è la seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Crediti tributari 11.671 32.711
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 5.278 3.652
Altri crediti 13.018 8.568
Totale 29.967 44.931

La variazione dei crediti tributari al netto dei debiti tributari (nota 18) è di seguito riportata:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Saldo iniziale 31.268 36.131
Imposte correnti (35.917) (20.211)
Imposte correnti - anni precedenti 303 (92)
Pagamenti 11.796 8.016
Altri movimenti 2.871 7.424
Saldo finale 10.321 31.268

I crediti tributari relativi alle imposte sul reddito nel 2023 hanno mostrato una riduzione di € 21.040 migliaia rispetto al saldo di fine 2022. Nel 2023, in linea con l'aumento del fatturato e dell'utile imponibile fiscale, gli acconti versati con il metodo storico sono risultati molto più bassi delle imposte correnti consuntivate contribuendo alla forte riduzione del valore residuo di questi crediti alla fine dell'esercizio.

Tra i crediti tributari è compreso anche il credito rilevato negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sui costi del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo residuo complessivo di € 951 migliaia.

I crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito sono rappresentati principalmente dal credito IVA.

10. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

La composizione di tale voce è la seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Crediti verso società controllate e collegate 245.672 195.727
Strumenti derivati valutati al fair value 12.949 10.678
Depositi cauzionali 65 71
Totale 258.686 206.476

La voce "Crediti verso società controllate e collegate" è costituita da prestiti erogati a Società del Gruppo, oltre agli eventuali crediti nei confronti delle società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata (cash pooling), attivo dal 2008 che vede Brembo S.p.A. quale pool leader.

In particolare sono in essere finanziamenti a favore di:

  • Brembo Czech S.r.o. per un importo pari a Czk 1.750.000 migliaia (€ 70.781 migliaia) ed € 15.000 migliaia;
  • Brembo México S.A. de C.V. per un importo pari a Usd 140.000 migliaia (€ 126.697 migliaia);
  • SBS Friction A/S per un importo pari a € 3.500 migliaia e Dkk 60.000 migliaia (€ 8.051 migliaia).

In tale voce sono incluse anche le posizioni a credito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata (cash pooling), complessivamente pari a € 9.416 migliaia.

Gli strumenti derivati si riferiscono principalmente ai fair value relativi ai derivati valutari forward e alla componente a breve termine degli Interest Rate Swap, in particolare:

  • IRS a copertura di un finanziamento a medio termine da € 200.000 migliaia: fair value positivo per € 7.319 migliaia,
  • IRS a copertura di un finanziamento a medio termine da € 75.000 migliaia: fair value positivo per € 2.478 migliaia,
  • Forward valutari a copertura di flussi commerciali in Usd: fair value positivo per € 33 migliaia,
  • Forward valutari a copertura di un prestito intercompany a favore di Brembo México S.A. de C.V. per Usd 140.000 migliaia: fair value positivo per € 2.916 migliaia,
  • Forward valutari a copertura di un prestito intercompany a favore di Brembo Czech S.r.o. per Czk 750.000 migliaia: fair value positivo per € 203 migliaia.

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Depositi bancari e postali 235.850 221.280
Denaro e valori in cassa 53 55
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 235.903 221.335
Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari (*) (4.738) (47.091)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati nel rendiconto finanziario 231.165 174.244

(*) Si rimanda per il dettaglio alla nota 13.

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti a un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.

Si segnala che, a integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 23.396 migliaia (nel 2022 € 6.900 migliaia). Tali interessi non includono i differenziali positivi derivanti da IRS stipulati a copertura della variazione del rischio di interesse su finanziamenti a tasso variabile pari a € 10.251 migliaia.

12. PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023 è pari a € 886.084 migliaia, in aumento di € 23.553 migliaia rispetto al 2022. Relativamente alle movimentazioni avvenute nel corso dell'esercizio si rimanda all'apposito prospetto di bilancio. Il dettaglio dell'origine, disponibilità e utilizzo delle poste di Patrimonio Netto è riportato all'Allegato 4.

Capitale sociale

Il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta al 31 dicembre 2023 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.

Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2023 e il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2022:

(N. DI AZIONI) 31.12.2023 31.12.2022
Azioni ordinarie emesse 333.922.250 333.922.250
Azioni proprie (10.664.557) (10.035.000)
Totale azioni in circolazione 323.257.693 323.887.250

Nel rispetto della delibera dell'Assemblea del 20 aprile 2023 nel mese di agosto sono state acquistate n. 629.557 azioni per un controvalore di € 8.164 migliaia.

Altre riserve

Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 20 aprile 2023 destinando l'utile dell'esercizio 2022, pari a € 164.919 migliaia come segue:

  • agli azionisti un dividendo lordo ordinario di € 0,28 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco della cedola, escluse le azioni proprie;
  • riportato a nuovo il rimanente.

13. DEBITI FINANZIARI E STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

La composizione di tale voce è la seguente:

31.12.2023
(IN MIGLIAIA DI EURO) ESIGIBILI
ENTRO
L'ANNO
ESIGIBILI
OLTRE
L'ANNO
TOTALE ESIGIBILI
ENTRO
L'ANNO
ESIGIBILI
OLTRE
L'ANNO
TOTALE
Debiti verso banche:
– c/c ordinario e c/anticipi 4.738 0 4.738 47.091 0 47.091
– mutui 106.107 486.967 593.074 77.147 461.913 539.060
Totale 110.845 486.967 597.812 124.238 461.913 586.151
Debiti verso collegate e controllate 147.766 0 147.766 94.109 0 94.109
Passività per beni in leasing 6.524 57.855 64.379 7.247 60.200 67.447
Debiti verso altri finanziatori 57.714 390 58.104 310 647 957
Strumenti finanziari derivati valutati
al fair value
160 0 160 3.548 0 3.548
Totale 212.164 58.245 270.409 105.214 60.847 166.061

Nei "Debiti verso collegate e controllate" sono comprese le posizioni a debito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata (cash pooling), complessivamente pari a € 147.766 migliaia.

Gli "Strumenti finanziari derivati valutati al fair value" si riferiscono al fair value di derivati valutari stipulati a copertura di prestiti intercompany pari a Czk 1.000.000 migliaia a favore di Brembo Czech S.r.o., pari a € 160 migliaia.

Al 31 dicembre 2023 il dettaglio dei debiti verso banche è così composto:

(IN MIGLIAIA DI EURO) IMPORTO
AL 31.12.2022
IMPORTO
AL 31.12.2023
QUOTE
SCADENTI
ENTRO
L'ESERCIZIO
SUCCESSIVO
QUOTE
SCADENTI
TRA 1 E 5
ANNI
QUOTE
SCADENTI
OLTRE
5 ANNI
Debiti verso banche:
Mutuo BNL (EUR 100 milioni) 100.230 75.288 25.309 49.979 0
Mutuo BNL (EUR 300 milioni) 201.142 205.009 30.160 174.849 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 125 milioni) 112.999 88.237 25.755 62.482 0
Mutuo ISP (EUR 100 milioni) 99.585 74.754 24.883 49.871 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 150 milioni) 25.104 149.786 0 149.786 0
Totale debiti verso banche 539.060 593.074 106.107 486.967 0

Fra le operazioni più significative finalizzate nel corso del 2023, si segnala l'utilizzo integrale della linea di finanziamento a medio termine con Banca Popolare di Sondrio pari € 125.000 migliaia.

Relativamente ai covenant e al rispetto dei relativi parametri previsti da alcuni contratti di finanziamento, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo sulla "Gestione dei rischi finanziari – rischio di liquidità".

La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai debiti verso banche e altri finanziatori al 31 dicembre 2023 è il seguente:

31.12.2023
31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) TASSO FISSO TASSO
VARIABILE
TOTALE TASSO FISSO TASSO
VARIABILE
TOTALE
Euro verso terzi 338.401 312.777 651.178 302.329 237.688 540.017
Euro verso società controllate - - - - - -
Totale 338.401 312.777 651.178 302.329 237.688 540.017

Il tasso medio variabile dell'indebitamento della Società è pari a 5,06%, mentre quello fisso è pari a 0,97%.

I derivati IRS al 31 dicembre 2023 presentano un fair value positivo pari a € 18.894 migliaia, integralmente imputato a riserva di cash flow hedge al lordo degli effetti fiscali.

Viene di seguito indicata la movimentazione della Riserva di Cash Flow Hedge, al lordo degli effetti fiscali, al netto degli interessi:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Valore iniziale (31.527) (2.460)
Rilasci riserva per fair value 2.690 (29.039)
Rilasci riserva per pagamenti/incassi differenziali 10.252 (28)
Valore finale (18.585) (31.527)

La composizione degli "Altri debiti finanziari" è evidenziata nella tabella seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) IMPORTO
AL 31.12.2022
IMPORTO
AL 31.12.2023
QUOTE
SCADENTI
ENTRO
L'ESERCIZIO
SUCCESSIVO
QUOTE
SCADENTI
TRA 1 E 5
ANNI
QUOTE
SCADENTI
OLTRE
5 ANNI
Debiti verso altri finanziatori:
Mutuo Libra 902 648 258 390 0
Mutuo Tivano 55 0 0 0 0
Debiti per liquidazione azioni oggetto di recesso 0 57.456 57.456 0 0
Totale debiti verso altri finanziatori 957 58.104 57.714 390 0
Passività per beni in leasing 67.447 64.379 6.524 22.794 35.061
Totale altri debiti finanziari 68.404 122.483 64.238 23.184 35.061

Al 31 dicembre 2023, Brembo S.p.A. ha iscritto un debito verso i soggetti che hanno validamente esercitato il diritto di recesso. Il debito è stato liquidato in data 31 gennaio 2024, come precedentemente commentato nel paragrafo "Eventi successivi".

Per quanto riguarda i pagamenti relativi a periodi opzionali di rinnovo di beni in leasing non considerati nel calcolo delle passività al 31 dicembre 2023 si segnala la presenza di € 4.874 migliaia di rate non attualizzate relative esclusivamente a immobili scadenti oltre 5 anni.

Indebitamento finanziario netto

Di seguito riportiamo la riconciliazione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 pari a € 364.535 migliaia e al 31 dicembre 2022 pari a € 302.586 migliaia in base allo schema previsto dall'orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 e indicato nel richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2022
A Disponibilità liquide 235.903 221.335
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C Altre attività finanziarie correnti 258.686 206.476
D Liquidità (A + B + C) 494.589 427.811
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente
del debito finanziario non corrente)
216.902 152.305
F Parte corrente del debito finanziario non corrente 106.107 77.147
G Indebitamento finanziario corrente (E + F) 323.009 229.452
H Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) (171.580) (198.359)
I Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 536.115 500.945
J Strumenti di debito 0 0
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 536.115 500.945
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 364.535 302.586

La voce "Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito)" comprende la componente attiva non corrente degli strumenti derivati IRS, pari a € 9.097 migliaia.

14. ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI

La voce, pari al 31 dicembre 2023 a € 1.788 migliaia, comprende il debito verso istituti previdenziali relativo al piano di incentivazione triennale 2022-2024.

15. FONDI PER RISCHI E ONERI

La composizione di tale voce è la seguente:

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) FONDI
PER RISCHI
E ONERI
FONDO
GARANZIA
PRODOTTO
TOTALE FONDI
PER RISCHI
E ONERI
FONDO
GARANZIA
PRODOTTO
TOTALE
Saldo iniziale 3.953 6.278 10.231 3.290 28.787 32.077
Accantonamenti 3.926 534 4.460 2.896 5.827 8.723
Utilizzi/Rilasci (460) (1.116) (1.576) (2.233) (28.336) (30.569)
Altro 5.924 0 5.924 0 0 0
Saldo finale 13.343 5.696 19.039 3.953 6.278 10.231
di cui correnti 9.469 801

I fondi per rischi e oneri, pari a € 19.039 migliaia, comprendono il fondo garanzia prodotti a copertura di probabili costi futuri connessi a garanzie contrattuali, l'indennità suppletiva di clientela in relazione al contratto di agenzia italiano, e la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali.

16. BENEFICI AI DIPENDENTI

La Società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a benefici definiti. I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono esclusivamente il "Fondo trattamento di fine rapporto", sino al 31 dicembre 2006, data dalla quale, alla luce della riforma occorsa, lo stesso è identificabile quale fondo a contribuzione definita.

La voce altri benefici a lungo termine include la passività relativa al piano di incentivazione triennale 2022-2024 riservato al top management, liquidabile a maggio 2025.

Le passività al 31 dicembre 2023 sono di seguito riportate:

31.12.2023 31.12.2022
(IN MIGLIAIA DI EURO) TRATTAMENTO
DI FINE
RAPPORTO
ALTRI BENEFICI
A LUNGO
TERMINE
TOTALE TRATTAMENTO
DI FINE
RAPPORTO
ALTRI BENEFICI
A LUNGO
TERMINE
TOTALE
Saldo iniziale 12.071 6.071 18.142 17.459 0 17.459
Accantonamenti 0 10.662 10.662 0 6.691 6.691
Utilizzi/Rilasci (802) 0 (802) (1.358) 0 (1.358)
Oneri finanziari 467 (214) 253 193 (620) (427)
Altro 596 0 596 (4.223) 0 (4.223)
Saldo finale 12.332 16.519 28.851 12.071 6.071 18.142

Come sopra indicato a partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra le quali la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR.

Nella seguente tabella riportiamo le descrizioni principali del trattamento di fine rapporto e la loro riconciliazione della passività rilevata nella Situazione patrimoniale-finanziaria, il costo rilevato a Conto economico, Conto economico complessivo e le principali ipotesi attuariali utilizzate:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
A. Variazione delle obbligazioni a benefici definiti
1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente 12.071 17.459
3. Oneri finanziari 467 193
4. Flussi di cassa
Erogazioni da parte del datore di lavoro (802) (1.358)
6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione
Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie 596 (4.223)
8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo 12.332 12.071
B. Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani
3. Flussi di cassa
Totale contributi versati dal datore di lavoro
Pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro 802 1.358
Benefici erogati dal datore di lavoro (802) (1.358)
E. Importi inclusi nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria
1. Piani per obbligazioni a benefici definiti 12.332 12.071
3. Valore netto dei piani finanziati 12.332 12.071
5. Valore netto delle passività/(attività) 12.332 12.071
F. Componenti dei costi previdenziali
2. Oneri finanziari netti
Oneri finanziari sui piani a benefici definiti 467 193
Totale oneri finanziari netti 467 193
5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico 467 193
6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del Conto economico complessivo
Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie 596 (4.223)
Totale delle rivalutazioni incluse nelle altre componenti del Conto economico complessivo 596 (4.223)
7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico e nelle altre componenti
del Conto economico complessivo
1.063 (4.030)
G. Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti
1. Passività (attività) nette del piano a benefici definiti 12.071 17.459
2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel Conto economico 467 193
3. Totale delle rivalutazioni incluse nelle altre componenti del Conto economico complessivo 596 (4.223)
5. Flussi di cassa
Benefici erogati direttamente dal datore di lavoro (802) (1.358)
8. Passività (attività) netta alla fine del periodo 12.332 12.071
H. Obbligazione a benefici definiti
1. Obbligazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano
Dipendenti in forza 12.332 12.071
Totale 12.332 12.071
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
J. Principali ipotesi attuariali
Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività
1. Tasso di attualizzazione 3,40% 4,10%
2. Tasso di incremento retributivo n/a n/a
3. Tasso di incremento delle pensioni n/a n/a
4. Tasso di inflazione 2,00% 2,40%
Media ponderata delle ipotesi utilizzate per la determinazione del costo previdenziale
1. Tasso di attualizzazione 4,10% 1,15%
2. Tasso di incremento retributivo n/a n/a
3. Tasso di incremento delle pensioni n/a n/a
4. Tasso di inflazione 2,40% 1,80%
K. Analisi di sensitività
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti
Tasso di attualizzazione -25 punti base 12.667 12.410
Tasso di attualizzazione +25 punti base 11.983 11.717
Tasso di aumento salariale -25 punti base 12.320 12.058
Tasso di aumento salariale +25 punti base 12.320 12.058
% impatto sulle obbligazioni a benefici definiti
Tasso di attualizzazione -25 punti base 2,82% 3%
Tasso di attualizzazione +25 punti base -2,74% -3%
Tasso di aumento salariale -25 punti base 0,00% 0%
Tasso di aumento salariale +25 punti base 0,00% 0%
Cambio delle obbligazioni a benefici definiti
Tasso di attualizzazione -25 punti base 347 352
Tasso di attualizzazione +25 punti base (337) (341)
Tasso di aumento salariale -25 punti base 0 0
Tasso di aumento salariale +25 punti base 0 0
Durata media ponderata delle obbligazioni a benefici definiti (in anni) 11 12

17. DEBITI COMMERCIALI

Al 31 dicembre 2023 i debiti commerciali risultano composti come segue:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Debiti verso fornitori 239.044 215.986
Debiti verso controllate 30.081 26.029
Debiti verso collegate e joint venture 16.928 9.348
Totale 286.053 251.363

18. DEBITI TRIBUTARI

In tale voce sono inclusi i debiti per imposte correnti.

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Debiti tributari 1.351 1.443

Per la movimentazione della voce nel corso dell'esercizio si rimanda alla nota 9.

19. PASSIVITÀ DERIVANTI DA CONTRATTI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Al 31 dicembre 2023 le altre passività correnti sono così costituite:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti 8.303 6.992
Debiti verso istituti previdenziali 17.933 16.441
Debiti verso dipendenti 42.663 38.116
Passività derivanti da contratti 74.742 55.728
Altri debiti 6.190 6.284
Totale 149.831 123.561

Nella voce "Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti" sono inclusi i debiti verso Erario per ritenute d'acconto principalmente su redditi da lavoro dipendente.

I debiti verso istituti previdenziali comprendono i contributi sulle retribuzioni dei dipendenti che sono stati versati a gennaio 2024, oltre agli stanziamenti di quote di contribuzione su retribuzioni differite e premi di risultato.

I debiti verso dipendenti sono rappresentati dal debito per retribuzioni di dicembre 2023, corrisposte a gennaio, dagli stanziamenti per ferie maturate non godute e premi di risultato.

La voce "Passività derivanti da contratti", pari a € 74.742 migliaia (€ 55.728 migliaia nel 2022), accoglie i contributi ricevuti da clienti su attività di sviluppo sospesi fino alla conclusione dell'attività stessa e rilasciati a conto economico nel corso degli anni di vita del prodotto.

CONTO ECONOMICO

20. RICAVI DA CONTRATTI CON CLIENTI

I ricavi da contratti con clienti sono così composti:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Ricavi per vendita di sistemi frenanti 1.129.419 1.051.062
Ricavi per attrezzature 5.703 5.638
Ricavi per attività di studio e progettazione 19.358 14.868
Ricavi per royalties 110.693 107.710
Totale 1.265.173 1.179.278

La suddivisione per area geografica e applicazione è la seguente:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 % 31.12.2022 % VARIAZIONE %
Italia 239.920 19,0% 241.438 20,5% (1.518) -0,6%
Germania 313.353 24,8% 263.698 22,3% 49.655 18,8%
Francia 44.757 3,5% 45.363 3,8% (606) -1,3%
Regno Unito 56.644 4,5% 77.001 6,5% (20.357) -26,4%
Altri Paesi Europa 333.356 26,3% 302.769 25,7% 30.587 10,1%
India 6.082 0,5% 5.500 0,5% 582 10,6%
Cina 51.812 4,1% 50.225 4,3% 1.587 3,2%
Giappone 16.069 1,3% 12.859 1,1% 3.210 25,0%
Altri Paesi Asia 20.099 1,6% 18.587 1,6% 1.512 8,1%
Paesi Nafta (USA, Canada e Messico) 176.868 13,9% 156.139 13,2% 20.729 13,3%
Sud America (Argentina e Brasile) 4.058 0,3% 3.599 0,3% 459 12,8%
Altri paesi 2.155 0,2% 2.100 0,2% 55 2,6%
Ricavi netti per area geografica 1.265.173 100,0% 1.179.278 100,0% 85.895
(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 % 31.12.2022 % VARIAZIONE %
Auto 796.415 62,9% 718.555 60,9% 77.860 10,8%
Moto 180.130 14,2% 190.444 16,2% (10.314) -5,4%
Corse 107.123 8,5% 97.602 8,3% 9.521 9,8%
Veicoli commerciali 40.138 3,2% 35.309 3,0% 4.829 13,7%
Varie 141.367 11,2% 137.368 11,6% 3.999 2,9%
Ricavi netti per applicazione 1.265.173 100,0% 1.179.278 100,0% 85.895

21. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Sono costituiti da:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Riaddebiti vari 54.745 46.630
Plusvalenze da alienazione cespiti 124 124
Contributi vari 8.830 8.762
Altri ricavi 3.074 3.542
Totale 66.773 59.058

Nella voce "Riaddebiti vari" sono compresi riaddebiti alle società del gruppo come indicato nell'Allegato 5.

Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo per € 2.026 migliaia, per l'energia elettrica e il gas pari a € 5.089 migliaia e per l'acquisto di beni strumentali nuovi per € 370 migliaia. La Società ha inoltre ricevuto contributi per la formazione del personale per un importo di € 544 migliaia, per progetti di ricerca e sviluppo per € 725 migliaia, mentre la parte restante si riferisce a contributi vari.

22. COSTI PER PROGETTI INTERNI CAPITALIZZATI

Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo per € 21.446 migliaia sostenuti nel corso dell'esercizio, che si confronta con € 16.054 migliaia nell'esercizio 2022.

23. COSTO DELLE MATERIE PRIME, MATERIALI DI CONSUMO E MERCI

La voce, che include anche l'effetto derivante dalla variazione delle rimanenze occorse nel corso degli esercizi presentati, è così composta:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti 497.875 497.420
Acquisto materiale di consumo 39.380 36.906
Totale 537.255 534.326

24. ALTRI COSTI OPERATIVI

I costi sono così ripartiti:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Trasporti 22.655 28.001
Manutenzioni, riparazioni e utenze 72.973 54.514
Lavorazioni esterne 87.965 77.875
Lease 16.701 11.569
Altri costi operativi 126.146 109.740
Totale 326.440 281.699

La voce "Altri costi operativi" comprende principalmente spese per consulenze legali, tecniche e commerciali, viaggi e trasferte, costi per la qualità, nonché costi per assicurazioni.

25. COSTI PER IL PERSONALE

I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Salari e stipendi 180.687 164.301
Oneri sociali 54.354 47.695
TFR e altri fondi relativi ai dipendenti 10.987 11.192
Altri costi 43.069 39.262
Totale 289.097 262.450

Il numero medio e di fine periodo dei dipendenti della Società, ripartito per categorie e confrontato con l'esercizio precedente, è stato:

DIRIGENTI IMPIEGATI OPERAI TOTALE
Media anno 2023 99 1.597 1.589 3.285
Media anno 2022 92 1.455 1.591 3.138
Variazioni 7 142 -2 147
Totale 31.12.2023 101 1.657 1.612 3.370
Totale 31.12.2022 95 1.505 1.571 3.171
Variazioni 6 152 41 199

26. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

La voce è così costituita:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 16.451 14.984
Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno 1.355 1.243
Concessioni, licenze e marchi 489 387
Altre immobilizzazioni immateriali 5.444 6.009
Totale 23.739 22.623
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali:
Fabbricati 3.165 3.027
Fabbricati in leasing 5.419 5.100
Impianti e macchinari 25.142 22.815
Attrezzature commerciali e industriali 9.919 9.064
Altre immobilizzazioni materiali 1.329 1.264
Altre immobilizzazioni materiali in leasing 2.579 2.789
Totale 47.553 44.059
Perdite di valore:
Materiali 184 0
Immateriali 2.414 1.153
Totale 2.598 1.153
Totale ammortamenti e perdite di valore 73.890 67.835

Per il commento alle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

27. PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI

Tale voce è così costituita:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Differenze cambio attive 13.000 18.424
Proventi finanziari 31.955 11.215
Totale proventi finanziari 44.955 29.639
Differenze cambio passive (18.158) (24.218)
Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi dei dipendenti (467) (193)
Oneri finanziari relativi a beni in leasing (1.557) (1.571)
Oneri finanziari (30.434) (8.243)
Totale oneri finanziari (50.616) (34.225)
Totale proventi (oneri) finanziari netti (5.661) (4.586)

Nelle voci Differenze cambio attive e passive sono compresi gli effetti della gestione delle coperture su cambi poste in essere tramite contratti a termine (forward). Per queste tipologie di contratti la Società non si avvale della facoltà di applicare l'hedge accounting previsto dall'IFRS 9, in quanto non vi è una designazione formale tra elemento coperto e strumento di copertura, ritenendo comunque che la rappresentazione dell'impatto economico e patrimoniale della strategia di copertura di questo rischio sia comunque assicurata.

28. PROVENTI (ONERI) FINANZIARI DA PARTECIPAZIONI

I proventi finanziari da partecipazioni ammontano a € 50.709 migliaia (nel 2022: € 91.431 migliaia). La voce è rappresentata dai dividendi distribuiti nel corso del 2023 dalle società controllate Corporación Upwards '98 S.A., Brembo Japan Co. Ltd., Brembo Scandinavia A.B., AP Racing Ltd., Brembo Deutschland GmbH, Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd., Brembo North America Inc. e Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. complessivamente per € 28.428 migliaia, da quelli distribuiti dalle società collegate Brembo SGL Carbon Ceramics Brakes S.p.A. e Petroceramics S.p.A., per complessivi € 10.050 migliaia, e dalle società Pirelli & C. S.p.A. e ISA per € 12.167 migliaia.

La voce accoglie inoltre il rilascio del fondo svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A. per € 64 migliaia.

29. IMPOSTE

Tale voce è così costituita:

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022
Imposte correnti 35.917 20.211
Imposte (anticipate) e differite (3.991) 7.720
Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali 567 2.076
Totale 32.493 30.007

(IN MIGLIAIA DI EURO) 31.12.2023 31.12.2022 IRES IRAP IRES IRAP Utile ante imposte A 171.758 171.758 194.927 194.927 Differenza nella base imponibile tra IRES e IRAP B 238.852 171.919 C = A +/– B 171.758 410.610 194.927 366.846 Aliquota applicabile (%) D 24,00% 3,90% 24,00% 3,90% Imposte teoriche E = D x C 41.222 16.014 46.782 14.307 Effetto sulle agevolazioni fiscali F (2.203) (9.881) (2.257) (8.968) Effetto fiscale sulle differenze permanenti: altri ricavi non tassati al netto dei costi indeducibili G (13.051) (175) (21.675) (258) Effetto fiscale sulle differenze temporanee H 218 (9) 32 0 Altre differenze temporanee I 3.767 15 (7.260) (492) Carico d'imposta corrente registrato a Conto economico M = somma (E – I) 29.953 5.964 15.622 4.589 Imposte differite (779) 0 (298) 0 (Imposte anticipate) (3.206) (6) 7.526 492 Effetto sulle agevolazioni fiscali anche di anni precedenti 433 134 1.804 272 Totale (anticipate) e differite N (3.552) 128 9.032 764 Carico d'imposta totale registrato a Conto economico M + N 26.401 6.092 24.654 5.353

Di seguito riportiamo la riconciliazione del carico di imposta teorico con l'effettivo:

L'aliquota fiscale effettiva del 2023 è pari a 18,9% (2022: 15,4%).

La variazione del tax rate nell'anno in corso è dovuta principalmente ai minori dividendi incassati dalle consociate estere in regime di participation exemption nel 2023 rispetto a quelli incassati nel 2022.

Stezzano, 5 marzo 2024

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi

267 BREVETTI PER DESIGN

IDENTITÀ E PRESTAZIONE

È l'efficacia della bellezza, sempre al servizio della funzionalità e del risultato. Un design capace di esprimere in ogni dettaglio le proprie caratteristiche distintive: essenzialità, rigore, riconoscibilità. Vincere due volte il Compasso d'oro - nel 2004 e nel 2020 - è la naturale conseguenza di un approccio che fonde l'essere visionari alla concretezza.

2 COMPASSO D'ORO IL PIÙ IMPORTANTE RICONOSCIMENTO DEL MONDO DEL DESIGN 200 COLORI IN SERIE OLTRE

ALLEGATI AL BILANCIO SEPARATO

Allegato 1

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE

DENOMINAZIONE SEDE CAPITALE
AP Racing Ltd. Coventry Regno Unito Gbp 135.935
Brembo Czech S.R.O. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca Czk 605.850.000
Brembo Deutschland GmbH Leinfelden-Echterdingen Germania Eur 25.000
Brembo Inspiration Lab Corp. Wilmington, Delaware USA Usd 300.000
Brembo Japan Co. Ltd. Tokyo Giappone Jpy 11.000.000
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 492.030.169
Brembo North America Inc. Wilmington, Delaware USA Usd 33.798.805
Brembo Poland Spolka Zo.o. Dabrowa Gornizca Polonia Pln 144.879.500
Brembo Reinsurance AG Zurigo Svizzera Eur 6.148.533
Brembo Russia LLC Mosca Russia Rub 1.250.000
Brembo Scandinavia A.B. Göteborg Svezia Sek 4.500.000
J.Juan S.A.U. Barcellona Spagna Eur 150.260
La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. Stezzano (BG) Italia Eur 100.000
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Qingdao Cina Cny 1.365.700
Brembo Brake India Pvt. Ltd. Pune India Inr 140.000.000
Brembo do Brasil Ltda. Betim Brasile Brl 159.136.227
Brembo Thailand Ltd. Bangkok Thailandia Thb 90.000.000
Brembo Argentina S.A. Buenos Aires Argentina Ars 44.537.022
Corporación Upwards '98 S.A. Saragozza Spagna Eur 498.043
Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. Langfang Cina Cny 170.549.133
Brembo (Nanjing) Automobile Components Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 226.565.500
SBS Friction A/S Svendborg Danimarca Dkk 12.001.000
Brembo Mexico S.A. de C.V. Apodaca Messico Usd 20.428.836

I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.

Allegato 2

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE E JOINT VENTURE

DENOMINAZIONE
SEDE
CAPITALE
Brembo SGL Carbon Ceramics S.p.A. Stezzano (BG) Italia Eur 4.000.000
Shandong BRGP Friction Technology Co. Ltd. Shandong Cina Cny 82.800.000
Petroceramics S.p.A. Milano Italia Eur 123.750
Infibra Technologies S.r.l. Pisa Italia Eur 53.133

I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.

PATRIMONIO
NETTO
CONTROVALORE
IN EURO CAMBIO
31.12.2023
RISULTATO PRIMA
DELLE IMPOSTE
RISULTATO
D'ESERCIZIO
CONTROVALORE
IN EURO CAMBIO
MEDIO 2023
QUOTA
POSSEDUTA
DALLA SOCIETÀ
VALORE DI
BILANCIO
(EURO)
32.436.645 37.324.257 6.935.540 5.305.520 6.098.950 100,00% 30.719.578
356.959.842 14.437.787 (669.602.025) (595.282.218) (24.802.727) 100,00% 46.398.407
2.463.287 2.463.287 2.121.695 1.494.136 1.494.136 100,00% 145.000
435.015 393.679 194.433 136.414 126.125 100,00% 249.087
469.513.675 3.003.347 139.792.520 89.684.375 590.254 100,00% 78.953
1.258.533.167 160.304.316 230.138.169 175.921.385 22.969.027 100,00% 68.255.134
315.631.136 285.639.038 51.422.525 40.789.360 37.712.753 100,00% 24.366.972
2.056.952.972 474.006.907 271.999.655 218.174.978 48.034.336 100,00% 17.902.583
12.558.269 12.558.269 591.295 503.220 503.220 100,00% 12.033.390
83.562.486 853.425 (3.045.786) (3.107.976) (33.729) 100,00% 25.636
18.081.057 1.629.512 6.810.446 5.359.786 467.173 100,00% 557.400
61.221.537 61.221.537 9.024.901 8.799.229 8.799.229 100,00% 76.395.112
16.648.318 16.648.318 2.780.282 2.198.031 2.198.031 100,00% 4.100.000
122.326.544 15.581.214 53.368.261 39.753.089 5.190.328 100,00% 134.998
6.958.015.242 75.709.189 2.040.728.249 1.517.215.413 16.985.365 99,99% 17.364.178
144.810.775 27.007.867 45.400.430 39.200.985 7.257.270 99,99% 18.044.494
85.657.549 2.255.749 (4.342.451) (4.342.451) (115.390) 99,99% 2.371.848
104.127.479 116.614 42.898.659 42.898.659 135.604 98,62%
19.725.951 19.725.951 4.318.194 3.238.347 3.238.347 68,00% 4.647.800
481.163.765 61.287.721 47.263.914 42.281.333 5.520.427 66,00% 79.631.522
890.017.775 113.365.063 322.469.249 252.920.251 33.022.319 60,00% 19.283.850
61.999.258 8.318.810 133.719 388.127 52.091 60,00% 18.246.390
178.050.157 161.131.365 25.210.032 23.064.380 21.324.710 49,00% 12.579.053
CONTROVALORE
IN EURO CAMBIO
31.12.2023
PATRIMONIO
NETTO
59.440.717 59.440.717
8.787.217 68.987.563
7.436.361 7.436.361
842.618 842.618

I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.

I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.

Allegato 2

Allegato 3

BENI RIVALUTATI

CATEGORIE DI BENI (IN EURO) COSTO STORICO
ART. 10 L. 72/83 LEGGE 413/91
E ART. 2425 C.C.
ART. 2501 C.C. LEGGI 342/00
E 350/03
VALORE ISCRITTO
AL 31.12.2023
Immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 264.795.076 264.795.076
Brevetti 28.236.433 3.282.081 31.518.514
Marchio 10.841.094 4.657.443 15.498.537
Altre immobilizzazioni immateriali 120.124.017 775 120.124.792
Immobilizzazioni in corso e acconti 732.587 732.587
Totale 424.729.207 775 0 7.939.524 0 432.669.506
Immobilizzazioni materiali:
Terreni 26.613.460 26.613.460
Fabbricati 130.767.360 354.205 1.743.267 132.864.832
Impianti e macchinari 421.987.703 810.721 2.317.587 425.116.011
Attrezzature industriali e commerciali 200.623.177 207.216 2.504.551 203.334.944
Altri beni 30.645.159 90.034 232.306 30.967.499
Immobilizzazioni in corso e acconti 18.630.114 18.630.114
Totale
Totale immobilizzazioni 1.253.996.180 1.462.951 1.743.267 12.993.968 0 1.270.196.366

FONDI RIVALUTATI

CATEGORIE DI BENI (IN EURO) FONDO STORICO
ART. 10 L. 72/83 LEGGE 413/91
E ART. 2425 C.C.
ART. 2501 C.C. LEGGI 342/00
E 350/03
VALORE ISCRITTO
AL 31.12.2023
Immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 178.824.962 178.824.962
Brevetti 27.474.982 27.474.982
Marchio 9.925.167 9.925.167
Altre immobilizzazioni immateriali 98.024.555 98.024.555
Totale 314.249.666 0 0 0 0 314.249.666
Immobilizzazioni materiali:
Fabbricati 58.380.007 17.626 58.397.633
Impianti e macchinari 303.748.628 810.721 (5.717.821) 298.841.528
Attrezzature industriali e commerciali 185.825.972 207.216 (6.229.415) 179.803.773
Altri beni 25.842.140 90.034 25.932.174
Totale 573.796.747 1.125.597 0 0 (11.947.236) 562.975.108
Totale fondi 888.046.413 1.125.597 0 0 (11.947.236) 877.224.774

TOTALE GENERALE 392.971.592

Relazione Finanziaria Annuale 2023 229

Allegato 4

DETTAGLIO ORIGINE, DISPONIBILITÀ E UTILIZZO DELLE POSTE DI PATRIMONIO NETTO

IMPORTO POSSIBILITÀ DI UTILIZZO (*)
NATURA E DESCRIZIONE (IN EURO)
Capitale sociale 34.727.914 -
Riserve di utili 762.800.382
di cui:
Riserva legale 6.945.584 B
Riserva straordinaria 77.475.896 A, B, C
Riserva ammortamenti anticipati tassata 556.823 A, B, C
First Time Adoption (FTA) 9.737.121 A, B, C
Riserva ex art. 6 c.2 D. Lgs. 38/2005 304.303 B
Avanzo di fusione 9.061.857 A, B, C
Riserva di hedging 14.124.837 B
Utili/perdite da valutazione a fair value 66.087.919 B
Utili a nuovo 578.506.042 A, B, C
Riserve di capitale (50.709.991)
di cui:
Sovrapprezzo azioni (**) 26.650.263
Riserva di rivalutazione 12.966.123
Riserva azioni proprie in portafoglio (32.968.605) A,B,C
Riserva azioni di recesso (57.456.120) A,B,C
Fondo L. 46/82 98.348
Utile dell'esercizio 2023 139.265.254 A,B,C
Totale 886.083.559
Quota non distribuibile del patrimonio netto al 31 dicembre 2023
Costi di sviluppo non ammortizzati
Riserve non distribuibili
Vincolo per riserva azioni proprie in portafoglio
Totale non distribuibile
Residua quota distribuibile
Altre informazioni: esposizione analitica del patrimonio ex art. 109 del TU
Importo delle riserve di Patrimonio Netto con vincolo fiscale 16.264.107

CLASSIFICAZIONE NEL PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

(*) Possibilità di utilizzo:

A: per aumento di capitale;

B: per copertura perdite;

C: per distribuzione ai soci.

(**) La riserva per sovrapprezzo azioni è distribuibile solo nel caso in cui la riserva legale raggiunga il quinto del capitale sociale.

QUOTA DISPONIBILE RIEPILOGO DELLE UTILIZZAZIONI EFFETTUATE
NEI TRE PRECEDENTI ESERCIZI PER ALTRE RAGIONI
CLASSIFICAZIONE NEL PROSPETTO
DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO
PER ALTRE RAGIONI PER COPERTURA PERDITE AL 31.12.2023
- Capitale Sociale
Altre riserve
77.475.896 Altre riserve
556.823 Altre riserve
9.737.121 Altre riserve
304.303 Altre riserve
9.061.857 Altre riserve
14.124.837 Altre riserve
66.087.919 Utili/(Perdite) portati a nuovo
578.506.042 Utili/(Perdite) portati a nuovo
26.650.263 Altre riserve
12.966.123 Altre riserve
Altre riserve
98.348 Altre riserve
139.265.254 Risultato d'esercizio
934.834.786 (1) Patrimonio netto
83.472.211
80.517.059
24.804.426
188.793.696 (2)
746.041.090 (1) (2)

(**) La riserva per sovrapprezzo azioni è distribuibile solo nel caso in cui la riserva legale raggiunga il quinto del capitale sociale.

(*) Possibilità di utilizzo:

A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci.

Importo delle riserve di Patrimonio Netto con vincolo fiscale 16.264.107

Allegato 5

INCIDENZA DELLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

31.12.2023
VALORE DI PARTI CORRELATE
(IN EURO) BILANCIO TOTALE ALTRE (*) SOCIETÀ
CONTROLLATE,
COLLEGATE E J.V.
%
a)
Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate
sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria
Crediti commerciali 272.291.826 141.102.170 17.670 141.084.500 51,82
Altre attività finanziarie correnti 245.736.501 245.672.026 0 245.672.026 99,97
Altre passività non correnti (1.788.371) (627.603) (627.603) 0 35,09
Benefici ai dipendenti (28.850.698) (8.395.108) (8.395.108) 0 29,10
Altre passività finanziarie correnti (205.479.609) (147.766.207) 0 (147.766.207) 71,91
Debiti commerciali (286.052.547) (50.285.221) (3.275.860) (47.009.361) 17,58
Altre passività correnti (75.088.543) (3.920.388) (3.787.316) (133.072) 5,22

b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

sulle voci del Conto economico
Ricavi da contratti con clienti 1.265.172.639 222.147.037 4.955 222.142.082 17,56
Altri ricavi e proventi 66.772.783 52.395.118 27.002 52.368.116 78,47
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci (537.255.448) (157.822.059) (11.028) (157.811.031) 29,38
Altri costi operativi (326.439.514) (34.131.858) (8.944.551) (25.187.307) 10,46
Costi per il personale (289.096.510) (7.284.622) (7.284.622) 0 2,52
Proventi (oneri) finanziari netti (5.661.027) 13.327.387 174.376 13.153.011 -235,42
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 50.709.010 50.642.123 12.164.400 38.477.723 99,87

(*) Nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.

31.12.2022
VALORE DI PARTI CORRELATE
BILANCIO TOTALE
ALTRE (*)
SOCIETÀ
CONTROLLATE,
COLLEGATE E J.V.
%
256.893.421 119.529.372
10.980
119.518.392 46,53
195.797.953 195.727.178
0
195.727.178 99,96
(666.702) (104.776)
(104.776)
0 15,72
(18.141.745) (3.416.140)
(3.416.140)
0 18,83
(94.418.856) (94.108.877)
0
(94.108.877) 99,67
(251.363.140) (36.114.732)
(737.582)
(35.377.150) 14,37
(67.832.533) (3.725.902)
(3.597.583)
(128.319) 5,49
1.179.278.192 215.033.127
0
215.033.127 18,23
59.057.712 45.655.004
163.776
45.491.228 77,31
(534.325.944) (149.707.830)
(3.993)
(149.703.837) 28,02
(281.699.057) (28.314.154)
(8.232.301)
(20.081.853) 10,05
(262.449.553) (6.272.484)
(6.272.225)
(259) 2,39

Allegato 5

(IN EURO)

INCIDENZA DELLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

(*) Nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.

Proventi (oneri) finanziari netti (5.661.027) 13.327.387 174.376 13.153.011 -235,42 (4.585.636) 9.235.389 231.243 9.004.146 -201,40 Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 50.709.010 50.642.123 12.164.400 38.477.723 99,87 91.431.292 91.431.292 7.691.623 83.739.669 100,00

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

2
Test di impairment
Descrizione
della revisione
La Società iscrive immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature pari a
euro 275 milioni, diritti di utilizzo di beni in leasing pari a euro 61 milioni,
costi di sviluppo pari a euro 86 milioni, altre attività immateriali, pari a euro
32 milioni, e partecipazioni pari a euro 485 milioni.
Le attività materiali, immateriali e le partecipazioni sono state allocate alle
cash generating unit
riferimento.
La metodologia adottata dalla Società per assicurarsi che le attività rientranti
quello recuperabile sono articolate e soggette a stime. I processi e le
modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna
implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori circa parametri o eventi
futuri, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa attesi,
per il periodo esplicito del budget e del piano, alla determinazione dei flussi
di cassa normalizzati, nonché al tasso di crescita di lungo termine (c.d. g
rate) alla base della stima del valore terminale e, in ultimo, alla
determinazione del tasso di attualizzazione.
In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle ipotesi e
assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle attività
materiali, immateriali e partecipazioni precedentemente richiamate abbiamo
ritenuto che il test di impairment rappresenti un aspetto chiave della
revisione.
abilità delle
attività sopra elencate è riportata nella nota 3. Partecipazioni, nonché nelle
Procedure di revisione
svolte
Abbiamo preliminarmente esaminato le modalità utilizzate dalla Direzione
assunzioni utilizzati per lo sviluppo del test di impairment.
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti:
rilevazione e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla
Società sul processo di effettuazione del test di impairment;
analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa anche mediante analisi di
dati di settore e ottenimento di informazioni dalla Direzione;
analisi dei dati consuntivi rispetto ai piani originari ai fini di valutare la
dei piani;
valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e di
crescita di lungo periodo (g-rate);
  • matica del modello utilizzato per la e CGU;
  • verifica della corretta determinazione del valore contabile delle CGU;

3

verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione.

Abbiamo inoltre esaminato fornita dalla Società sul test di impairment a quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio separato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio separato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards 38/05 e, nei termini previsti dalla Legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad le, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio separato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla Legge, sul processo di

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio separato

complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi ISA Italia individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio separato.

a, abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio separato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

legale del bilancio separato e consolidato della Società per gli esercizi dal 2022 al 2030.

5

par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società

Confermiamo che il giudizio sul bilancio separato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF European Single Electronic Format dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio separato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio separato al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Brembo S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio separato e la loro conformità alle norme di Legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella -bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio separato della Società al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di Legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

6 A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio separato di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di Legge. delle conoscenze e della comprension DELOITTE & TOUCHE S.p.A. Socio Bergamo, 21 marzo 2024

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea dei Soci di Brembo S.p.A. convocata per l'approvazione del Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'Art. 2429, 2 co., del Codice civile

Signori Azionisti,

con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") e nel rispetto delle raccomandazioni fornite dalla CO.N.SO.B. (la "CONSOB") con Comunicazione n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, il Collegio Sindacale riferisce sull'attività svolta nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e sino alla data odierna, in conformità alla normativa di riferimento e tenuto anche conto delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di Società quotate raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (il "CNDCEC") ed emanate, nella versione modificata, in data 21 dicembre 2023.

Composizione e funzionamento del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente relazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti di Brembo S.p.A. (di seguito, "Brembo") tenutasi il 20 aprile 2023 ed è così costituito1 :

  • Sindaci Effettivi: dott. Fabrizio Riccardo Di Giusto (Presidente), dott. Mario Tagliaferri, dott.ssa Stefania Serina;

  • Sindaci Supplenti: dott.ssa Alessandra Vaiani, dott.ssa Giulia Pusterla.

Il Collegio Sindacale scade dall'incarico con l'Assemblea degli Azionisti chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2023 per effetto della trasformazione transfrontaliera della Società (la "Trasformazione Transfrontaliera" o "Operazione") che vede la società spostare, a far data dal 24 aprile 2024, la propria sede legale in Olanda, Paese in cui vige il sistema Monistico, privo dell'organo di controllo inteso come nel sistema Tradizionale.

Ai sensi dell'art. 144-quinquesdecies del Regolamento Emittenti, l'elenco degli incarichi ricoperti dai componenti il Collegio Sindacale presso le società di cui al Libro V, Titolo V, capi V, VI e VII del cod. civ., è pubblicato dalla CONSOB sul proprio sito internet (www.CONSOB.it). Si osserva che l'art. 144-quaterdecies del Regolamento Emittenti (obblighi di informativa alla CONSOB) prevede che chi riveste la carica di componente l'organo di controllo di un solo emittente non è soggetto agli obblighi di informativa previsti dal citato articolo, e in tale caso non è presente negli elenchi pubblicati dalla CONSOB. La Società riporta nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari i principali incarichi rivestiti dai componenti il Collegio Sindacale. Il Collegio dà atto in questa sede di aver verificato il rispetto, da parte di tutti i propri componenti, delle richiamate disposizioni regolamentari della CONSOB in tema di "limite al cumulo degli incarichi".

Avuto riguardo alle applicabili Norme di comportamento del Collegio Sindacale di Società quotate raccomandate dal CNDCEC e, segnatamente, alla norma Q.1.7. relativa all'autovalutazione del Collegio (periodico processo interno di valutazione circa la ricorrenza e la permanenza dei requisiti di idoneità dei componenti e circa la correttezza e l'efficacia del proprio funzionamento), si dà atto che il Collegio ha

ͳ La nomina è avvenuta sulla base delle due (2) liste depositate rispettivamente dal Socio di maggioranza Nuova FourB S.r.l. e da un raggruppamento di società di Gestione del Risparmio e di altri Investitori istituzionali (titolari complessivamente del 2,372% del capitale sociale).

consegnato la propria apposita relazione al Consiglio di Amministrazione, che l'ha esaminata e ne ha preso atto nella riunione consiliare del 5 marzo 2024. In ossequio alla normativa applicabile, le analisi di tale natura del Collegio si sono limitate alla verifica della composizione dell'organo di controllo nell'ambito dell'attività di autovalutazione annuale degli organi sociali, e l'esito dell'ultima verifica, sulla base di dichiarazioni individuali dei Sindaci, è riportato nella Relazione Governo e Assetti Proprietari 2023.

Sono stati verificati i requisiti di indipendenza, previsti dall'articolo 148, comma 3, del TUF e dal Codice di Corporate Governance di Brembo (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 dicembre 2021 e modificato in data 16 dicembre 2022 - in seguito in breve "CCG Brembo"), che fa propri quelli previsti dal Codice di Corporate Governance - edizione 2020 (in seguito in breve "CCG 2020"), di onorabilità e professionalità ex comma 4 dello stesso art. 148 del TUF, e il già menzionato "limite degli incarichi". Oltre a tali verifiche, sulla base delle attuali best practice, il Collegio ha tenuto conto anche dei seguenti elementi di autovalutazione: aggiornamento professionale dei componenti, svolgimento delle riunioni, frequenza, durata e modalità di partecipazione, disponibilità di tempo, rapporti di fiducia e collaborazione tra i componenti, flussi informativi tra i medesimi. Il Collegio, sotto la propria responsabilità, non ha riscontrato carenze in merito all'idoneità dei suoi componenti o all'adeguata composizione dell'organo ed al suo funzionamento.

Il Collegio Sindacale ha assolto i compiti di vigilanza prescritti dall'art. 2403 cod. civ. e dall'art. 149 del TUF e, altresì, svolto le funzioni di vigilanza previste dall'articolo 19 del D. Lgs. 39/2010, avuto riguardo alla sua identificazione quale Comitato per il Controllo Interno e per la Revisione Contabile, vigilando sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società e sul loro concreto funzionamento, nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia. Esso ha, inoltre, vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione incaricata della revisione legale.

Per lo svolgimento della suddetta attività di vigilanza sono stati acquisiti i necessari elementi informativi sia attraverso frequenti incontri con i responsabili delle competenti strutture aziendali, specie quelle di controllo, sia attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati di governance; si tratta del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (di seguito anche CCRS) - che svolge anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (di seguito anche Comitato OPC) e i relativi compiti, di cui alla Procedura delle Operazioni con Parti correlate adottata dalla Società ai sensi dell'art. 4 del Regolamento CONSOB di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e modificato da ultimo con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 (in attuazione del D.Lgs.49/2019 di recepimento della SHRD - UE Direttiva 2017/828), del Comitato Remunerazione e Nomine e dell'Organismo di Vigilanza istituito in attuazione del D.Lgs. 231/2001.

Nel corso dell'esercizio 2023, il Collegio Sindacale:

  • ha tenuto n. 16 riunioni, ed ha partecipato alle Assemblea degli azionisti (n. 2 riunioni) e alle riunioni del Consiglio di Amministrazione (n. 10 riunioni), nonché a quelle tenute in esclusiva dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità che svolge anche le funzioni di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (n. 11 riunioni) e, tramite il Presidente del Collegio, a quelle del Comitato Remunerazione e Nomine (n. 3 riunioni). Le riunioni del Collegio Sindacale hanno avuto una durata media di circa 3 ore;
  • nella maggior parte dei casi ha svolto le proprie riunioni nello stesso giorno di quelle del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e dell'Organismo di Vigilanza, prevedendo una sezione di argomenti trattati congiuntamente, al fine di facilitare lo scambio e l'univocità di informazioni tra i soggetti con compiti rilevanti in materia di controlli interni, e per meglio disporre delle risorse aziendali interessate;
  • ha partecipato alle sessioni svolte dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità in veste di Comitato per le Operazioni in Parti Correlate, ed esaminato congiuntamente i vari temi trattati;
  • ha avuto periodici incontri e scambi di informazioni con i rappresentanti della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A;
  • ha partecipato al programma di Basic Induction (sviluppato in 20 sessioni da un'ora circa ciascuna) e agli approfondimenti organizzati dalla Società nell'ambito delle riunioni consiliari o dei Comitati (illustrati nella

Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari 2023), focalizzati su diverse tematiche, quali posizionamento strategico di mercato dell'Azienda e nuovi trend di prodotto/processo/sviluppo produttivo/trasformazione digitale del settore automotive, novità normative e regolamentari d'interesse per Brembo. Gli interventi sono stati tenuti dalle funzioni dirigenziali di riferimento delle diverse tematiche.

Ai sensi dell'art. 153 del TUF e dell'art. 2429, comma 2, cod. civ. , tenuto conto delle raccomandazioni fornite da CONSOB, e sulla base delle principali evidenze acquisite nell'adempimento delle proprie funzioni, si riferisce quanto segue.

Attività di vigilanza sull'osservanza della legge, dello Statuto sociale e del Codice di Corporate Governance

    1. Sulla base delle informazioni disponibili, il Collegio Sindacale non ha rilevato violazioni della legge o dello Statuto sociale, né operazioni manifestatamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assembleari assunte, o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale e la sua continuità.
    1. Il Collegio Sindacale ha acquisito costantemente dagli Amministratori, durante le richiamate riunioni, ampia e dettagliata informativa sull'andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e/o dalle sue società controllate, nonché sull'andamento delle attività e dei progetti strategici avviati anche alla luce della situazione geo-politica del periodo, sui quali il Collegio non ha osservazioni particolari da riferire.
    1. Il Collegio Sindacale ha svolto approfondimenti su specifici temi incontrando direttamente il Top Management della Società, dei principali rischi e relativi impatti inerenti alla natura del business di Brembo.
    1. A seguito della decisione del Consiglio assunta in data 20 giugno 2023 relativamente alla proposta di "Trasformazione Transfrontaliera", il Collegio Sindacale è stato costantemente informato del processo attuato in ottemperanza della delibera Assembleare del 27 luglio 2023. In tale ambito è stato costantemente informato sul processo di recesso, opzione e prelazione, di riduzione volontaria del capitale sociale nonché della regolamentazione delle azioni oggetto di recesso;
    1. Con particolare riferimento alla riduzione del capitale si segnala che essa è avvenuta in data 12 gennaio 2024, in quanto strumentale a quanto deliberato dalla citata Assemblea del 27 luglio 2023 in merito alla "Trasformazione Transfrontaliera". La riduzione da Euro 34.727.914,00 a Euro 3.339.222,50 è stata attuata senza annullamento di azioni e senza alcun rimborso di capitale ai soci, mediante appostazione di una riserva di pari importo nel patrimonio netto della Società. Pertanto, essa non ha determinato alcuna modifica dei diritti patrimoniali e amministrativi degli Azionisti di Brembo.
    1. Il Collegio Sindacale è stato costantemente aggiornato sulla situazione relativa alle richieste/maturazioni di voto maggiorato, nonché alla rispettiva variazione dei diritti di voto.
    1. Il Collegio Sindacale è stato informato sull'avvio e sugli acquisti di azioni proprie effettuati dalla Società in conformità di quanto deliberato dall'Assemblea del 20 aprile 2023.
    1. Il Collegio Sindacale ha altresì costantemente verificato, tramite le relazioni del Chief Administration & Financial Officer, l'assetto amministrativo e contabile di Brembo ed, in particolare, l'adeguatezza del personale addetto, le mansioni, le responsabilità e i presidi di controllo ai sensi del nuovo codice della crisi.
    1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla concreta applicazione dei principi e delle raccomandazioni del CCG 2020, a cui Brembo ha aderito tramite l'adozione di un proprio CCG Brembo (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 dicembre 2021 e modificato in data 16 dicembre 2022) che le recepisce integralmente fatte salve alcune indicazioni ritenute non compatibili con l'attuale modello di governance di Brembo stessa e dettagliatamente illustrate nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 5 marzo 2024 e disponibile sul sito internet della Società. Si precisa che come richiesto dal format di Borsa e dal Comitato per la Governance, è stato predisposto un paragrafo ad hoc

(paragrafo 16) dove è stata riportata in sintesi l'analisi comparativa delle relative Raccomandazioni identificate dal Comitato per la Corporate Governance nella Lettera del 14 Dicembre 2023 alle prassi adottate in Brembo. L'analisi evidenzia un ottimo livello di attuazione da parte della Società in merito alle Raccomandazioni del Comitato per il 2024, in linea tra l'altro con quanto emerso nella BPE 2023. 10. Nel contempo, il Collegio Sindacale ha verificato altresì le attività svolte ai sensi della Brembo Shareholders' Engagement Policy2, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 17 dicembre 2021 tramite le periodiche rendicontazioni da parte del Presidente Esecutivo alla riunioni del Consiglio. Inoltre, ha svolto anche, nell'ambito del Basic Induction, un incontro di approfondimento con l'Head of IR in merito alle attività di investor relation. 11. La Società ha adottato da tempo le novità introdotte dalla Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di Bilancio 2020) e suoi seguenti correttivi, relativamente alle quote minime di rappresentanza per il genere meno rappresentato negli organi sociali delle società quotate, provvedendo ad adeguare coerentemente lo Statuto Sociale già in occasione dell'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2020; in conseguenza di quanto sopra il Collegio dà atto che la composizione degli organi sociali nominati dall'Assemblea del 20 Aprile 2023 risultano conformi alle disposizioni normative e regolamentari vigenti. 12. Con riferimento alle politiche e ai criteri in materia di diversità degli organi sociali previste dal CCG Brembo, si rileva che gli stessi criteri attuativi sono illustrati nella Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari 2023, ai paragrafi 4.4 e 11.3. La valutazione in merito alla rispondenza del Consiglio di Amministrazione in carica ai suddetti criteri è stata effettuata sia nell'ambito delle attività di Board Performance Evaluation, sia all'atto della nomina (20 Aprile 2023) sia nell'adunanza consiliare del 5 marzo 2024, sentito anche il parere del Comitato Remunerazione e Nomine riunitosi il 23 febbraio 2024, e confermando che la composizione e dimensione dell'Organo Amministrativo è ritenuta adeguata e tale da consentire un'effettiva capacità di lavoro collegiale. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare la permanenza dei requisiti dei propri componenti, prendendo atto delle dichiarazioni rilasciate. Gli esiti di tali attività sono descritti nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023 redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF. 13. Tali criteri, unitamente alle indicazioni emerse dalla Board Performance Evaluation 2022, hanno costituito la base di riferimento per gli orientamenti espressi dal Consiglio a suo tempo uscente, sulla composizione quali-quantitativa del nuovo Consiglio di Amministrazione (numero complessivo, numero indipendenti, durata del mandato, genere, competenze professionali) e al relativo compenso, pubblicati il 2 marzo 2023 e ripresi nella Relazione Illustrativa degli Amministratori sulla nomina dell'organo amministrativo, con l'obiettivo di per assicurare un adeguato equilibrio e coerenza tra le competenze interne al Consiglio di Amministrazione e ai comitati endoconsiliari nonché il rinnovo progressivo degli Amministratori, pur garantendo la stabilità e la continuità di gestione del Consiglio di Amministrazione. 14. Il Collegio Sindacale è stato inoltre informato sui risultati della "Board Performance Evaluation 2023". L'attività, condivisa con il Comitato Remunerazione e Nomine, è stata coordinata dal Lead Independent Director con il supporto della Direzione Legale e Societaria di Brembo data la prassi ormai consolidata in Brembo ed i feedback più che positivi ricevuti negli anni precedenti 15. È stato confermato, in continuità con gli anni precedenti, un elevato livello di apprezzamento complessivo sul funzionamento operativo e organizzativo del Consiglio di Amministrazione nonché l'elevata propensione al miglioramento costante sulla qualitativa dei dibattiti consiliari e dei singoli comitati. Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo 1. Nel corso delle verifiche periodiche, il Collegio Sindacale ha incontrato il Dirigente Preposto alla

2 www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Documenti di Governance

redazione dei documenti contabili societari3 , la Direzione Internal Audit e i rappresentanti della Società di Revisione4, per assumere informazioni sull'attività svolta e sui programmi di controllo. Sul punto non sono emersi dati e informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati in questa sede. 2. Il Collegio ha inoltre scambiato costantemente e tempestivamente informazioni, rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti, con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (anche nella sua veste di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate) e l'Organismo di Vigilanza. 3. Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, in merito a: - adeguatezza, idoneità e funzionamento dell'assetto organizzativo della società e del Gruppo, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali; - adeguatezza e funzionamento del sistema di controllo interno e sistema amministrativo-contabile, nonché affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, nel rispetto dei principi di corretta amministrazione, mediante l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni preposte, dalla società di revisione incaricata della revisione legale e l'esame dei documenti aziendali. In merito a quanto sopra, il Collegio non ha osservazioni particolari da riferire, non ha effettuato segnalazioni all'organo amministrativo ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 25-octies del D.Lgs. 14/2019, non ha ricevuto segnalazioni da creditori pubblici qualificati, ex art. 25-novies D.Lgs. 14/2019, e non ha ricevuto segnalazioni da parte degli intermediari finanziari a seguito di comunicazioni alla Società di variazioni, revisioni o revoche di affidamenti, ai sensi dell'art. 25-decies del D.Lgs. 14/2019. 4. Inoltre, il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del TUF. Operazioni di particolare rilevanza - Operazioni atipiche o inusuali - Operazioni infragruppo o con parti correlate 1. Nel corso del 2023 la Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali con terzi, infragruppo o con parti correlate, o operazioni in grado di incidere in maniera significativa sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. 2. Il Collegio Sindacale ha verificato che il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità nella sua veste di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate sia stato periodicamente aggiornato in relazione a: - aver ricevuto costante informativa in merito alle seguenti Operazioni con Parti Correlate escluse dall'applicazione della Procedura OPC: le Operazioni Esigue; le Operazioni Ordinarie, indipendentemente dal fatto che si qualifichino di Minore o di Maggiore Rilevanza; agli aggiornamenti sulle Operazioni di Minore o di Maggiore Rilevanza, per cui il Comitato ha espresso parere preventivo non vincolante; Il Collegio ha preso atto del parere favorevole espresso dal Comitato A) nella riunione del 5 maggio 2023 sull'aggiornamento degli Indici di Rilevanza per l'identificazione delle Operazioni di maggiore Rilevanza sulla base dei dati di Bilancio 2022, e sulla conferma delle soglie differenziate per l'identificazione delle Operazioni Esigue, in considerazione della natura della controparte, coerentemente con quanto previsto dalla Delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020; B) in data 11 dicembre 2023 in merito alle proposte di delibera quadro per operazioni omogenee da concludersi con una stessa Parte Correlata per l'esercizio 2024, ai sensi dell'art. 4.9 della 3 Il Dottor A. Pazzi - Chief Administration & Finance Officer (Direttore Amministrazione e Finanza) - è stato nominato per la prima volta Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in data 5 marzo 2018 e, successivamente, è stato rinnovato in tale incarico sia per il Mandato 2020-2022 che per Mandato 2023-2025.

4 In merito all'incarico di revisione, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 22 aprile 2021, ha affidato, sulla base della proposta motivata presentata dal Collegio Sindacale, l'incarico di revisione legale dei conti, alla società di revisione Deloitte & Touche SpA, per gli esercizi dal 2022 al 2030.

Procedura OPC;

    1. Relativamente alle operazioni, infragruppo o con parti correlate, di natura ordinaria intervenute nel periodo, di cui la Società ha fornito specifiche e puntuali informazioni nelle relazioni finanziarie periodiche (e nelle note al bilancio consolidato del Gruppo), il Collegio dà atto che dette operazioni sono state poste in essere nel rispetto della Procedura per Operazioni con Parti Correlate sopra richiamata, e non hanno evidenziato criticità riguardo alla loro congruità e rispondenza all'interesse della Società.
    1. Con riferimento al piano di acquisto e vendita di azioni proprie, deliberato dall'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2023, la Società ha avviato tramite intermediario incaricato, il piano nel mese di agosto 2023, come annunciato in data 31 luglio 2023, acquistando n. 629.557 azioni proprie, rappresentative dello 0,19% del Capitale Sociale. In seguito, la Società ha altresì acquistato (al di fuori del piano di acquisto e vendita di azioni proprie) il 31 gennaio 2024 le azioni rimaste inoptate dalla procedura di recesso connessa alla deliberazione assembleare del 27 Luglio 2023 inerente alla "Trasformazione Transfrontaliera" (n. 4.387.303 azioni, rappresentative dell'1,31% del Capitale Sociale). Pertanto, alla data di pubblicazione della presente Relazione la Società possiede n. 15.051.860 azioni proprie, rappresentative del 4,508% del capitale sociale.

Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria, sul processo di informativa non finanziaria, sull'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio e revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati

    1. Sul processo di informativa finanziaria il Collegio Sindacale ha verificato la costante attività di aggiornamento a livello di Gruppo del sistema di norme e procedure amministrativo-contabili a presidio del processo di formazione e diffusione delle relazioni ed informazioni finanziarie (individuali e consolidate), che risultano idonee a consentire il rilascio delle attestazioni ai sensi dell'art. 154 del D. Lgs. 58/1998. L'effettiva applicazione e l'affidabilità delle procedure contabili e amministrative è stata verificata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avvalendosi delle strutture interne competenti (la funzione Internal Audit), attraverso un piano di monitoraggio che ha interessato sia l'ambiente di controllo e di governance, sia i controlli chiave a livello di processi rilevanti.
    1. Per quanto attiene la formazione dei bilanci d'esercizio e consolidato chiusi al 31 dicembre 2023, il Collegio Sindacale dà atto che il Consiglio di Amministrazione, in via autonoma e preventiva rispetto all'approvazione dello stesso Bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 (cfr. Documento congiunto di Banca d'Italia, CONSOB e Isvap del 3 marzo 2010), ha approvato la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, previo esame della stessa con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e con il Collegio Sindacale. Nelle note esplicative al bilancio sono riportate informazioni ed esiti del processo valutativo condotto.
    1. Il Collegio sindacale segnala altresì che, in applicazione del Regolamento delegato della Commissione Europea 2019/815 (c.d. Regolamento ESEF) in recepimento della direttiva 2013/50/UE che prevede, a partire dal 1° gennaio 2021, l'obbligo per gli emittenti quotati di preparare le loro relazioni finanziarie annuali (RFA) nel formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic Format - ESEF), la società ha completato il progetto di implementazione dei requisiti del Regolamento ESEF già per l'esercizio 2021. La Relazione Finanziaria Annuale Consolidata di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2023 è stata quindi predisposta nel formato XHTML marcando alcune informazioni del bilancio consolidato IFRS e le relative note con le specifiche Inline XBRL.
    1. Durante le verifiche periodiche, il Collegio Sindacale ha ricevuto costante informativa circa l'andamento della situazione finanziaria e dei finanziamenti ricevuti da istituti bancari.
    1. Con riferimento alle disposizioni di cui all'art. 36, comma 1 del Regolamento Mercati (Delibera CONSOB n. 16191 del 20 ottobre 2007 e art. 15, comma 1 del medesimo regolamento, come modificato dalla Delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017, in vigore dal 3 gennaio 2018), che si applicano alle società controllate identificate dalla Società come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha accertato che i flussi informativi forniti dalle società controllate Extra-UE, indicate ai sensi della predetta normativa, siano adeguati a far pervenire regolarmente alla Società e al revisore legale i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio

consolidato, e consentano di condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali. Nello specifico, si segnala che alla data del 31 dicembre 2023 le società controllate a cui si applicano tali disposizioni sono quelle indicate da Brembo come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria.

  1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza e sul funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi mediante la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, la partecipazione agli incontri con la Funzione di Risk Management, con la Funzione Legale per le tematiche di Compliance, mediante l'ottenimento di informazioni dall'Amministratore Delegato - Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi - , da altre Funzioni di business, dai Rappresentanti della società di Revisione e dall'Organismo di Vigilanza. Il Collegio Sindacale ha inoltre avuto incontri periodici con il Responsabile dell'Internal Audit di Gruppo, dal quale ha ottenuto le informazioni sullo stato di avanzamento del Piano di Audit per l'esercizio, sulle risultanze delle verifiche effettuate e sulle attività di rimedio attuate e pianificate, nonché sulle relative attività di follow-up.

  2. Si dà atto che in più occasioni il Collegio Sindacale ha incontrato l'Head of Risk Management, con cui ha esaminato le politiche di copertura dei rischi assicurabili, e nella riunione del 31 gennaio 2024 ha esaminato il Risk Report 2023 (rischi ERM e ESG). Inoltre, nel corso delle verifiche periodiche, ha ricevuto informativa dall'Head of Risk Management in merito a:

  3. i rinnovi delle coperture assicurative per il Gruppo Brembo, con approfondimenti sull'andamento dell'insurance spending trend;

  4. il processo di costituzione della società captive di riassicurazione, Brembo Reinsurance AG e le sue attività;
  5. il piano di finanziamento dei rischi e rinnovi assicurativi, da cui emerge il ruolo chiave svolto dalla società captive, Brembo Reinsurance AG;
  6. i risultati del progetto "Assessment rischi climate change" ai sensi del TCFD;
  7. l'aggiornamento sui sinistri che hanno riguardato la Società;
  8. la definizione dei requisiti contrattuali assicurativi dei fornitori in base al tipo di prodotto/servizio fornito.
    1. Dalle verifiche effettuate e dalle informazioni ricevute è emerso che il Sistema di Controllo e Gestione Rischi risulta adeguato nel suo complesso e idoneo a perseguire la prevenzione dei rischi, nonché ad assicurare un'efficace applicazione delle norme di comportamento aziendale. Altresì, la struttura organizzativa del sistema stesso garantisce il coordinamento tra i diversi soggetti e le funzioni coinvolte, anche attraverso un costante flusso informativo tra i vari attori.
    1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulle attività di monitoraggio del sistema implementato da parte di Brembo S.p.A. e delle Società europee del Gruppo ai fini della compliance al Regolamento UE n. 2016/279 in materia di protezione dei dati personali (GDPR), e ha incontrato il DPO, ricevendo altresì copia della Relazione annuale dello stesso DPO al Consiglio di Amministrazione.
    1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile tramite incontri con il Chief Administration and Finance Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari della Società e con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., anche al fine dello scambio di dati e informazioni, analizzando altresì la metodologia impiegata ai fini dell'Impairment test.
    1. Il Collegio Sindacale è stato costantemente aggiornato dal Chief Administration and Finance Officer e dal Group Tax Manager sulle tematiche fiscali, sullo stato avanzamento e implementazione del "Tax Control Framework", ricevendo anche la relativa Relazione Annuale e sulla Proposta di Adesione al regime di "Cooperative Compliance" ai sensi del D.Lgs. 128/2015.
    1. Con l'obiettivo di approfondire i rischi specifici e monitorare i piani di miglioramento avviati dal management, il Collegio Sindacale, negli incontri avuti con il Top Management della Società, ha svolto approfondimenti su specifici temi, quali:
    2. Aggiornamento Progetto Ishango (progetto di digitalizzazione dei vari processi aziendali) e Certificazione al TISAX o Trusted Information Security Assessment eXchange (standard richiesto principalmente dagli OEM tedeschi ai fornitori per dimostrare il loro impegno nella protezione della

proprietà intellettuale dell'industria automobilistica);

  • Rischi ICT Cybersecurity e relativi piani di mitigazione in corso;
  • Adozione della nuova piattaforma per la gestione delle segnalazioni in adempimento al D.Lgs. 24/2023 di recepimento della Direttiva UE 1937/2019 in materia di whistleblowing;
  • Adozione della Nuova Procedura Segnalazioni e il coerente aggiornamento della Parte Generale del Modello 231.
  • Nuovo sistema di Social Media Monitoring.
    1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sul costante aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del decreto 231/01 (di seguito, il "Modello 231"), sul suo funzionamento, nonché sull'idoneità e l'efficacia a prevenire responsabilità in relazione ai reati presupposto, attraverso la partecipazione alle riunioni dell'Organismo di Vigilanza. I risultati di tali attività sono descritti in dettaglio nelle relazioni dell'Organismo rese periodicamente al Consiglio di Amministrazione. In via generale, si segnala che l'Organismo di Vigilanza ha confermato la tenuta dell'impianto del Modello 231, tramite un sistema strutturato e organico di procedure e attività di controllo volto a prevenire e presidiare il rischio di commissione dei reati presupposto di cui al D. Lgs. n. 231/2001.
    1. Nel corso del 2023 il Modello ex D.Lgs. 231/01 è stato aggiornato rispettivamente:
    2. a luglio 2023 per recepire l'implementazione del nuovo canale di Whistleblowing ai sensi del D.Lgs. 24/2023, di recepimento della Direttiva UE 1937/2019 e l'adozione della nuova Procedura;
    3. a novembre 2023 per recepire le novità normative introdotte da Art. 25-novies D. Lgs. 231/01" (Reati di Pirateria), Art. 353 c.p. (Turbata libertà degli incanti); Art. 353-bis c.p. (Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente); Art. 512-bis c.p. (Trasferimento fraudolento di valori), aggiornando altresì, ove necessario ed applicabile il reato, le rispettive attività sensibili e protocolli di controllo.
    1. Con riferimento all'obbligo di redazione della Dichiarazione Non Finanziaria di cui al D. Lgs. 254/2016, il Collegio Sindacale ha ricevuto costante informativa dal Chief CSR Officer sul processo di analisi di materialità, svolto dalla società per definire gli ambiti informativi non finanziari di natura socio/ambientale considerati rilevanti per il Gruppo e sulle metodologie e sugli standard di riferimento adottati, nonché sul processo di predisposizione, raccolta e validazione dati a livello worldwide ai fini della redazione della Dichiarazione Non Finanziaria di cui al D. Lgs. n. 254/2016, incontrando altresì la Società di Revisione che ha in carico le attività di assurance sul documento.
    1. Il Collegio ha verificato che la Società abbia correttamente adempiuto al nuovo obbligo di cui al D.Lgs. 24/2023 di recepimento della Direttiva UE 1937/2019 in materia di wistleblowing e di cui al Decreto MEF/MISE 11 marzo 2022 n. 55 che disciplina della titolarità effettiva degli Enti previsto dall'art. 21 c. 1 del D.Lgs. 231/2007.

Si dà atto che nel corso dell'attività di vigilanza sopra descritta non sono emerse omissioni, fatti censurabili o irregolarità tali da richiederne la segnalazione nella presente relazione. L'Internal Audit, la Funzione Legale, l'Head of Risk Management e l'Organismo di vigilanza, che il Collegio Sindacale ha periodicamente incontrato, non hanno segnalato particolari criticità nell'ambito delle rispettive competenze. La relazione annuale sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari non hanno evidenziato problematiche tali da essere portate alla Vostra attenzione.

Remunerazione degli amministratori e dei dirigenti aventi responsabilità strategica

  1. Il Collegio Sindacale ha accertato l'adeguatezza delle indicazioni di merito e procedurali adottate dal Comitato Remunerazioni e Nomine per la definizione e l'attuazione delle politiche di remunerazione di medio-lungo periodo, nonché espresso parere favorevole alle politiche d'incentivazione monetaria, con riferimento all'Organo Amministrativo, agli Amministratori Esecutivi e all'Alta Dirigenza per l'esercizio 2024.

Le caratteristiche delle politiche remunerative di breve e lungo periodo per l'esercizio 2024, approvate dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 5 marzo 2024, sempre previo parere del Comitato Remunerazione e Nomine e del Collegio Sindacale, sono illustrate nella Relazione sulle Remunerazioni

9 2024 e sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023, relazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, disponibile sul sito internet di Brembo, la cui prima sezione sarà sottoposta all'esame e al voto vincolante dell'Assemblea dei Soci del 23 Aprile 2024. Vigilanza sul processo di informativa sull'indipendenza della società di revisione, in particolare per la prestazione di servizi non di revisione 1. Il Collegio Sindacale ha incontrato con periodicità gli esponenti della Società di Revisione Deloitte e Touche S.p.A., a cui l'Assemblea dei Soci di Brembo S.p.A. del 22 aprile 2021 ha conferito l'incarico di Revisione Legale per gli esercizi 2022-2030, ricevendo costantemente informativa in merito ai piani di lavoro e di verifica predisposti, al loro stato di avanzamento, e ai relativi risultati, e non sono emersi dati e/o aspetti rilevanti in relazione a problematiche di competenza del Collegio Sindacale tali da essere evidenziati in questa sede. 2. Il Collegio sindacale ha vigilato sull'osservanza delle norme procedurali inerenti alla redazione e alla pubblicazione del Bilancio consolidato, ai sensi dell'art. 41 del D.lgs. 4 aprile 1991, n. 127 e dell'art. 154 ter del TUF. 3. La Società di Revisione Deloitte e Touche S.p.A., in data odierna, 21 marzo 2024, ha rilasciato le relazioni previste dagli artt. 14 del D. Lgs. 39/2010 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, esprimendo un "giudizio senza modifica" sul bilancio individuale e consolidato della Società chiusi al 31 dicembre 2023. In merito al paragrafo concernente gli "aspetti chiave della revisione", la Società di Revisione ha ritenuto di considerare questioni rilevanti la valutazione delle partecipazioni, relativamente al Bilancio separato, e la valutazione dell'avviamento, con riferimento al Bilancio consolidato. La Società di Revisione ritiene, altresì, ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 39/2010, che la Relazione sulla gestione e le informazioni della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del TUF, siano coerenti con il Bilancio d'esercizio della Società e con il Bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2023. 4. È stata altresì resa al Collegio dalla Società di Revisione, nella medesima predetta data, la relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010; come riportato nel giudizio sui Bilanci, la relazione non contraddice gli stessi giudizi, ma riferisce su specifiche materie. Rileva qui menzionare che, oltre alle questioni significative segnalate quali "aspetti chiave della revisione", nelle predette relazioni sul Bilancio, separato e consolidato, la Società di Revisione evidenzia altri rischi significativi, ma non rilevanti: quelli inerenti le imposte e il tema della revenue recognition. Dalla stessa relazione non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in merito al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di "governance". Nella sezione "Altre questioni", in linea con quanto richiesto dal recente richiamo d'attenzione di Consob del 18 marzo 2022, è stata data visibilità ai rischi legati al conflitto in Ucraina nonché agli impatti ad esso connessi; la società di revisione ha concluso che si tratta di eventi da considerarsi "non adjusting events after the reporting period", e quindi non tenuti in considerazione nelle stime e valutazioni incorporate nel bilancio al 31 dicembre 2023, 5. Il Collegio Sindacale riferirà al Consiglio di Amministrazione in merito alle questioni significative indicate nella Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. n. 39/2010, così come modificati dal D.Lgs. n. 135/2016, senza ritenere di corredare tale relazione con proprie osservazioni. Al miglioramento continuo del processo di informativa finanziaria, viene assicurata la dovuta e costante attenzione da parte del Collegio sindacale; la relazione aggiuntiva, già posta all'attenzione dell'Organo amministrativo, si presenta quale sintesi di elementi già condivisi nel tempo. Si rammenta che la relazione in parola integra, altresì, la dichiarazione della Società di Revisione sull'indipendenza, di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 537/2014. Infine, il Collegio ha preso atto della Relazione di trasparenza predisposta dalla Società di Revisione, pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 18 del D. Lgs. 39/2010. 6. La Società di Revisione ha infine rilasciato, sempre in data odierna, 21 marzo 2024, anche apposita relazione che ha confermato l'avvenuta predisposizione della DNF e l'attestazione di conformità - c.d. limited negative review -, senza evidenza di alcun rilievo.

  1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione di cui all'art. 19 del D. Lgs. 39/2010, verificando la natura e l'entità di tutti gli incarichi ricevuti da Brembo e/o dalle società del Gruppo (italiane ed estere, sia UE sia Extra UE) per servizi diversi dalla revisione legale, il cui dettaglio è fornito nelle Note Illustrative al bilancio consolidato, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti in tema di pubblicità dei corrispettivi. Di seguito si riporta una tabella di sintesi degli incarichi attribuiti a Deloitte & Touche S.p.A.:

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Per quanto riguarda detti incarichi differenti da quelli di revisione (non appartenenti a quelli vietati ex art. 5, paragrafo 1 del Regolamento (UE) 537/2014) e il relativo corrispettivo, il Collegio Sindacale li ha ritenuti adeguati alla dimensione e alla complessità dei lavori effettuati e, quindi, compatibili con l'incarico di revisione legale, non risultando anomalie tali da incidere sui criteri d'indipendenza della Società di Revisione.

Ulteriore attività del Collegio; pareri e osservazioni

    1. Il Collegio Sindacale ha reso pareri o espresso osservazioni richieste dalla normativa vigente in merito alle politiche remunerative, contenute nella Relazione sulle Politiche 2024 in materia di remunerazione e compensi corrisposti, con riferimento al Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato e al management di Gruppo. Ha, inoltre, emesso pareri sui maggiori compensi richiesti dalla Società di Revisione e sulla nomina del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
    1. Il Collegio Sindacale dà atto che nel corso dell'attività svolta e sulla base delle informazioni ottenute, non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze significative tali da richiedere la segnalazione alle Autorità o la menzione nella presente Relazione; inoltre, non sono state presentate denunce ex art. 2408 cod. civ. né sono pervenuti esposti di altro genere.

Il Collegio Sindacale ha verificato che nella Relazione Finanziaria 2023 gli Amministratori, aderendo alle raccomandazioni di CONSOB e dell'ESMA (European Securities and Markets Authority), abbiano incluso le informazioni circa le valutazioni effettuate dalla Società in relazione al Conflitto russo-ucraino e le conseguenti azioni messe in atto dalla stessa per contenere gli effetti negativi provocati dalla crisi sul proprio business. In particolare, nella Relazione, viene dato atto che fin dall'inizio della crisi, il Gruppo ha interrotto le vendite di prodotti aftermarket in Russia e Bielorussia mitigando gli impatti diretti.

Quanto all'Assemblea annuale convocata per il 23 aprile 2024, il Collegio rileva che con il D.L. 17 marzo 2020, n. 18 "Cura Italia" convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 (come da ultimo prorogato in forza del Decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, "Milleproroghe" convertito in legge del 23 febbraio 2024, n. 18) viene autorizzato lo svolgimento "a porte chiuse" delle assemblee ordinare e straordinarie, consentendo alle società di prevedere negli avvisi di convocazione, anche in deroga alle disposizioni statutarie, il ricorso a quegli strumenti - quali il voto per corrispondenza, il voto elettronico, la partecipazione in assemblea con mezzi di telecomunicazione, il rappresentante designato – che consentono l'intervento in assemblea e l'espressione del diritto di voto senza la necessaria presenza fisica dei soci in un unico luogo.

In merito, il Collegio opererà in stretto coordinamento con il Consiglio di Amministrazione affinché l'Assemblea possa essere ordinatamente celebrata, e i diritti degli azionisti regolarmente esercitati, nel rispetto delle suddette disposizioni.

A conclusione ed in sintesi, il Collegio Sindacale ritiene che, nel loro complesso, l'operatività del Consiglio di Amministrazione e degli Organi delegati siano conformi alla Legge ed allo Statuto, rispondano all'interesse della Società, non siano manifestamente imprudenti o azzardate, non siano in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea né tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale. Esse, infine, risultano assunte sulla base di processi cognitivi e di attuazione, adeguati e conformi alle migliori tecniche suggerite dalle discipline aziendalistiche.

Proposte all'Assemblea in merito al Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e alla destinazione del risultato d'esercizio

Preso atto del Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, il Collegio Sindacale, tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di Revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, non ha obiezioni da formulare in merito alla sua approvazione, alla proposta deliberativa del Consiglio di Amministrazione relativa alla distribuzione di un dividendo (ordinario) lordo di € 0,30 per azione (ordinaria) in circolazione, e al "riporto a nuovo" del residuo risultato di esercizio accertato.

Il Collegio, infine, nel rammentare che l'Assemblea annuale dei Soci chiamata ad approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023, per effetto della citata "Trasformazione Transfrontaliera" che vede la società trasferire la propria sede legale in Olanda a far data dal 24 aprile 2024, Paese in cui vige il sistema monistico, decade dalla carica.

Il Collegio ringrazia per la fiducia accordata.

Stezzano, 21 marzo 2024

IL COLLEGIO SINDACALE

Dott. Fabrizio Riccardo Di Giusto (Presidente)

Dott. Mario Tagliaferri (Sindaco Effettivo)

Dott.ssa Stefania Serina (Sindaco Effettivo)

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 81-TER

DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

  • 1. I sottoscritti, Matteo Tiraboschi, in qualità di Presidente Esecutivo, e Andrea Pazzi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Brembo S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
  • 2. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è basata su di un processo definito da Brembo S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
  • 3. Si attesta inoltre che:
    • 3.1 Il Bilancio d'esercizio:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
    • 3.1 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

05 marzo 2024

Matteo Tiraboschi Andrea Pazzi

Presidente Esecutivo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

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