Annual Report • Mar 18, 2019
Annual Report
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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2018
Una bandiera a scacchi che sventola sul traguardo, i sorrisi e gli abbracci sul podio. Ogni vittoria ci dà la misura della performance: la punta di un iceberg fatto di passione, impegno e tensione continua all'innovazione, capacità di ascolto e team working, sicurezza nei propri mezzi e volontà di superare sempre il limite.
Quest'anno, per illustrare la Relazione Finanziaria Annuale e la Dichiarazione Non Finanziaria, abbiamo scelto una serie di suggestive immagini dedicate al mondo delle competizioni motoristiche. Dalla più tradizionale e adrenalinica Formula 1 alla più recente e sostenibile Formula E, dalla MotoGP alla SuperBike, ma anche NASCAR, WRC, Motocross e altre categorie del Motorsport, il Racing è da sempre nel DNA di Brembo.
RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2018
I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede ordinaria e straordinaria, presso gli uffici della società in Viale Europa 4 (Ingresso Gate 1), 24040 Stezzano (Bergamo), il giorno 18 aprile 2019 alle ore 10.30, in unica convocazione, per deliberare sul seguente
Stezzano, 4 marzo 2019
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente (Ing. Alberto Bombassei)
| Palmares 2018 | 84 |
|---|---|
| Nota sull'andamento del titolo di Brembo S.p.A. | 80 |
| Informativa su proposta di dividendo di Brembo S.p.A. | 79 |
| Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) | 78 |
| Relazione sul Governo societario e gli Assetti Proprietari | 78 |
| Prevedibile evoluzione della gestione | 75 |
| Fatti significativi avvenuti nell'esercizio | 73 |
| Altre informazioni | 73 |
| Rapporti con parti correlate | 72 |
| Ambiente, sicurezza e salute | 68 |
| Risorse umane e organizzazione | 66 |
| Politica di gestione dei rischi | 58 |
| Attività di ricerca e sviluppo | 50 |
| Investimenti | 46 |
| Andamento delle società di Brembo | 40 |
| Brembo nel mondo | 36 |
| Struttura del Gruppo | 34 |
| Risultati consolidati di Brembo | 26 |
| Ricavi per area geografica e applicazione | 24 |
| Brembo e il mercato | 16 |
| Relazione sulla gestione | 15 |
| Sintesi dei risultati del Gruppo | 12 |
| Cariche sociali | 10 |
| Lettera del Presidente | 6 |
| Bilancio consolidato dell'esercizio 2018 | 93 |
|---|---|
| Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2018 | 94 |
| Note illustrative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 | 104 |
| Relazione della Società di revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27/1/2010 n. 39 | 176 |
| Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 | 181 |
| Bilancio Separato dell'esercizio 2018 | 183 |
| Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2018 | 184 |
| Note illustrative al Bilancio separato al 31 dicembre 2018 | 192 |
| Allegati al Bilancio separato | 248 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 260 |
| Relazione della Società di revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27/1/2010 n. 39 | 270 |
| Attestazione del Bilancio separato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 | 275 |
nell'anno appena trascorso l'economia mondiale ha proseguito la sua crescita, sebbene con tassi inferiori rispetto alle previsioni. Il Fondo Monetario Internazionale ha poi rivisto leggermente al ribasso il PIL mondiale, sia per il 2019 sia per il 2020.
La ragione principale di questa revisione della crescita globale è riconducibile agli effetti negativi dell'aumento delle tariffe negli Stati Uniti e in Cina, alle performance più deboli di alcune economie, in particolare quelle di Asia ed Europa, e all'indebolimento dei mercati finanziari.
In questo scenario economico particolarmente complesso, per Brembo il 2018 è stato un anno di conferme.
I risultati dell'esercizio appena concluso, infatti, hanno evidenziato l'efficacia dei piani strategici per la crescita, il consolidamento e la sostenibilità del business che Brembo ha concepito e portato avanti in questi anni.
Il fatturato complessivo del Gruppo ha raggiunto i 2.640 milioni di euro, in crescita del 7,2% rispetto all'anno precedente (9,6% a parità di cambi).
Il margine operativo lordo è stato di 500,9 milioni di euro, con un incremento di 20,9 milioni di euro rispetto al 2017. L'utile netto è stato di 238,3 milioni di euro, in calo del 9,5% rispetto all'anno precedente.
È rilevante anche il dato relativo all'indebitamento finanziario netto che ammonta a 136,9 milioni di euro ed è in sensibile diminuzione (quasi 104 milioni di euro in meno dal 30 settembre al 31 dicembre 2018).
Tutti i segmenti in cui opera il Gruppo sono cresciuti, ad eccezione del settore delle competizioni che ha visto un calo del 2,1%.
Le applicazioni per autovetture hanno avuto un incremento del 6,7% rispetto all'anno precedente, quelle per motocicli sono cresciute del 9,7% e quelle per veicoli commerciali del 12,8%.
A livello geografico, guardando all'Europa, la Germania è cresciuta del 5,3% rispetto al 2017, il Regno Unito del 7,9% e la Francia del 34,4%, l'Italia invece ha visto un lieve calo del 3,2%. Le vendite in Nord America (USA, Canada e Messico), da sempre uno dei mercati di riferimento del Gruppo, hanno chiuso il 2018 in aumento del 3,9%, (+8,2% a cambi costanti), mentre il mercato Sudamericano (Argentina e Brasile) risulta in calo dell'11,4%, anche se a parità di cambi è cresciuto del 16,8%.
Risultati eccellenti per i principali mercati asiatici. In Cina, che rimane il primo mercato mondiale dell'auto, Brembo cresce del 12,0% (a parità di cambi +14,6%) e in India del 17,7% (+29,2% a cambi costanti). Il Giappone, invece, è in calo del 7,4% (-6,8% a parità di cambi).
Nonostante le forti incertezze che già negli ultimi mesi dell'anno hanno iniziato a pesare sul settore automotive a livello globale, i risultati della gestione 2018 dimostrano la capacità del Gruppo di perseguire i propri obiettivi di crescita grazie a mirati piani di investimento in tecnologia, processi, prodotti e soprattutto in persone.
La volontà di rispondere alle continue sfide e ai cambiamenti del nostro business con nuove idee, sapendole trasformare in applicazioni di assoluta eccellenza in tempi sempre più ristretti, è sin dagli inizi uno dei punti di forza di Brembo e di tutte le persone che lavorano con noi nel mondo, caratterizzate da un alto livello di scolarizzazione. Il 25% di chi lavora in Brembo, infatti, possiede un titolo universitario e la maggior parte di questi ha una laurea in ingegneria o in altre discipline tecnico-scientifiche.
Presenti in 15 Paesi di 3 continenti, oggi contiamo sull'impegno quotidiano di oltre 10.600 collaboratori, quasi 800 in più rispetto all'anno precedente.
I nuovi poli produttivi - incluso quello di Nanchino, che inaugureremo nel corso del primo semestre 2019 e già in produzione - stanno raggiungendo la piena operatività nei tempi previsti e ci permettono, grazie a un'organizzazione articolata per geografie, di soddisfare le esigenze dei nostri clienti là dove questi operano e, allo stesso tempo, di mantenere buoni livelli di adattabilità competitiva a fronte delle frequenti mutazioni degli scenari economici e legislativi mondiali.
Le performance produttive dei nostri nuovi investimenti in Cina, Stati Uniti e Polonia, e la tensione continua all'innovazione ci consentono di affrontare con determinazione gli scenari complessi che stanno caratterizzando il settore automotive, dove l'elettrificazione, la riduzione delle emissioni e la guida autonoma avranno un ruolo progressivamente sempre più importante.
Anche quest'anno, Brembo presenta la propria "Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario", un rapporto dettagliato che descrive le strategie, le azioni intraprese e i risultati conseguiti dal Gruppo nel perseguire una crescita economica sostenibile, così come la riduzione degli impatti ambientali e sociali generati dalle nostre attività. Mantenendo quindi uno spirito vigile per gli evidenti segnali negativi che provengono dall'economia e dalla politica internazionale, affrontiamo con fiducia l'anno in corso. Consapevoli dei nostri mezzi e delle nostre qualità, sappiamo di aver creato delle basi solide e concrete per affrontare nel migliore dei modi le nuove sfide che ci attendono.
Ing. Alberto Bombassei
Tattica e sinergia. Un pensiero comune per un obiettivo condiviso. Tutto inizia dal gioco di squadra.
Campionato Formula 1 2018
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. del 20 aprile 2017 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2017-2019, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019.
| Presidente | Alberto Bombassei (1) (9) |
|---|---|
| Vice Presidente Esecutivo | Matteo Tiraboschi (2) (9) |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale | Andrea Abbati Marescotti (3) (9) |
| Consiglieri Collegio Sindacale(11) |
Valerio Battista (4) (10) Cristina Bombassei (5) (9) Barbara Borra (4) Giovanni Canavotto (6) Laura Cioli (4) Nicoletta Giadrossi (4) (7) Umberto Nicodano (8) Gianfelice Rocca (4) |
| Presidente | Raffaella Pagani (7) |
| Sindaci effettivi | Alfredo Malguzzi Mario Tagliaferri |
| Sindaci supplenti | Myriam Amato (7) Marco Salvatore |
| Società di Revisione | EY S.p.A. (12) |
Comitati
| Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (14) | Laura Cioli (Presidente) Barbara Borra Nicoletta Giadrossi |
|---|---|
| Comitato Remunerazione e Nomine | Barbara Borra (Presidente) Nicoletta Giadrossi Umberto Nicodano |
| Organismo di Vigilanza | Alessandro De Nicola (Presidente) (15) Laura Cioli Alessandra Ramorino (16) |
| (1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società, con attribuzione |
(7) Amministratore candidato proposto da un gruppo di azionisti di minoranza |
(6) Amministratore esecutivo che riveste anche il ruolo di System Division Chief Operating Officer.
ed eletto da Assemblea/Sindaco eletto da lista di minoranza.
Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163
| 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | % 2018/2017 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1.803.335 | 2.073.246 | 2.279.096 | 2.463.620 | 2.640.011 | 7,2% |
| 279.800 | 359.919 | 443.714 | 479.963 | 500.885 | 4,4% |
| 15,5% | 17,4% | 19,5% | 19,5% | 19,0% | |
| 178.449 | 251.282 | 327.464 | 346.262 | 345.064 | -0,3% |
| 9,9% | 12,1% | 14,4% | 14,1% | 13,1% | |
| 164.916 | 243.499 | 312.208 | 335.537 | 325.357 | -3,0% |
| 9,1% | 11,7% | 13,7% | 13,6% | 12,3% | |
| 129.054 | 183.962 | 240.632 | 263.428 | 238.349 | -9,5% |
| 7,2% | 8,9% | 10,6% | 10,7% | 9,0% | |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | % 2018/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale netto investito (1) | 839.510 | 878.569 | 1.110.693 | 1.310.818 | 1.392.874 | 6,3% |
| Patrimonio netto | 536.330 | 687.547 | 882.310 | 1.064.437 | 1.228.822 | 15,4% |
| Indebitamento finanziario netto (1) | 270.387 | 160.688 | 195.677 | 218.597 | 136.911 | -37,4% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | % 2018/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Personale a fine periodo (n.) | 7.690 | 7.867 | 9.042 | 9.837 | 10.634 | 8,1% |
| Fatturato per dipendente | 234,5 | 263,5 | 252,1 | 250,4 | 248,3 | -0,9% |
| Investimenti | 126.776 | 155.908 | 263.570 | 360.684 | 287.738 | -20,2% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Margine operativo netto/Ricavi da contratti con clienti |
9,9% | 12,1% | 14,4% | 14,1% | 13,1% | |
| Risultato prima delle imposte/Ricavi da contratti con clienti |
9,1% | 11,7% | 13,7% | 13,6% | 12,3% | |
| Investimenti/Ricavi da contratti con clienti | 7,0% | 7,5% | 11,6% | 14,6% | 10,9% | |
| Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto | 50,4% | 23,4% | 22,2% | 20,5% | 11,1% | |
| Oneri finanziari netti rettificati(*)/Ricavi da contratti con clienti |
0,7% | 0,6% | 0,4% | 0,4% | 0,5% | |
| Oneri finanziari netti rettificati(*)/Margine operativo netto |
7,1% | 4,9% | 3,0% | 2,7% | 4,0% | |
| ROI (2) | 21,3% | 28,6% | 29,5% | 26,4% | 24,8% | |
| ROE (3) | 24,0% | 27,0% | 27,5% | 25,2% | 19,7% |
(1) Per la composizione di tali voci si rimanda al Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria contenuta nella presente Relazione sulla gestione.
(2) Margine operativo netto/capitale netto investito x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione).
(3)Risultato prima degli interessi di terzi/patrimonio netto x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione).
(*) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.
Sistema frenante Formula 1 Campionato 2018
Per una corretta valutazione delle performance ottenute da Brembo nell'esercizio 2018, presentiamo una panoramica sul contesto macroeconomico a livello mondiale, con riferimento, in particolare, ai mercati in cui il Gruppo opera.
L'economia mondiale continua la sua crescita, sebbene con tassi inferiori rispetto alle stime dello scorso ottobre. L'FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha stimato il PIL (Prodotto Interno Lordo) per il 2018 a +3,7%, come nelle previsioni di ottobre, mentre ha rivisto leggermente al ribasso lo stesso PIL, sia per il 2019 sia per il 2020, rispettivamente a +3,5% e +3,6%, ovvero 0,2 e 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime di ottobre, allineandosi con la crescita di chiusura del 2018. Secondo quanto pubblicato nell'aggiornamento del World Economic Outlook di gennaio 2019, edito dall'FMI, la ragione principale della revisione della crescita globale è riconducibile agli effetti negativi dell'aumento delle tariffe negli Stati Uniti e in Cina, alle performance più deboli di alcune economie, in particolare quelle di Asia e Europa, all'indebolimento dei mercati finanziari e alla crisi della Turchia rivelatasi peggiore delle aspettative.
Con l'aggiornamento di gennaio l'FMI ha rivisto al ribasso anche le stime di crescita per l'Eurozona, che ha segnato un +1,8% per la fine del 2018 e una stima di +1,6% per il 2019, 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni dello scorso autunno. Gli economisti di Washington hanno stimato al ribasso, per il 2019, la crescita del PIL di tutti i principali paesi dell'area euro, in particolare Spagna +2,2%, Germania +1,3%, Francia +1,5% e Italia +0,6%, percentuali inferiori rispetto a quanto prospettato nel report di ottobre a causa dell'indebolimento di alcune economie, in particolare Germania, Italia e Francia. Per gli Stati Uniti, la crescita nel 2018 si è attestata intorno a +2,9%; rimangono invariate le previsioni di crescita per il 2019 a +2,5%, mentre è previsto un leggero rallentamento della crescita per il 2020 (+1,8%). Gli economisti dell'Eurostat, nell'Eurozone Economic Outlook, confermano che, nell'Eurozona, nel quarto trimestre del 2018 il PIL è aumentato in misura inferiore rispetto al trimestre precedente (+0,2% contro +0,4%). Il rallentamento è dovuto alle flessioni registrate in Germania (-0,2%) e in Italia (-0,1%): per la Germania la contrazione è riconducibile in parte al calo temporaneo dell'industria automobilistica tedesca che ha avuto un effetto negativo sul contributo della domanda estera sulla crescita dell'area euro, mentre per l'Italia la domanda interna ha registrato flessioni in tutte le sue componenti. La Spagna ha mostrato una stabilizzazione dei ritmi di crescita (+0,6%) e la Francia un'accelerazione (+0,4%). La decelerazione dell'Eurozona era stata anticipata dall'andamento dell'ESI (Economic Sentiment Indicator), in rallentamento a partire dalla fine del 2017 (anche se sostanzialmente stabile a novembre). A ottobre è proseguita la debole crescita della produzione industriale (+0,2% contro il +0,1% del terzo trimestre) supportata dalla produzione di beni capitali (+1,0%). Nel primo trimestre del 2019 si prevede una stabilizzazione della produzione industriale cui seguirà una ripresa nel primo semestre dell'anno (+0,2% sia per il primo sia per il secondo trimestre 2019). Nell'orizzonte di previsione, l'economia dell'area euro dovrebbe registrare un leggero aumento, con una crescita costante del PIL nei tre trimestri presi in considerazione (+0,3%). Nel quarto trimestre 2018 è proseguita la fase di miglioramento del mercato del lavoro con un aumento dell'occupazione (+0,2% rispetto al trimestre precedente), e un livello del tasso di disoccupazione ai minimi degli ultimi anni (8,1% a ottobre, stabile rispetto al mese precedente). L'attuale livello di utilizzo della capacità produttiva nel settore manifatturiero rimane elevato, suggerendo una ripresa più sostenuta degli investimenti nei prossimi mesi dopo il leggero aumento nell'ultimo trimestre dell'anno (+0,2%). Gli investimenti fissi lordi aumenteranno a inizio 2019 (+0,5%) per poi decelerare successivamente nel secondo e terzo trimestre 2019 (+0,4%).
Stando al dettaglio delle stime dell'FMI, la crescita dell'Italia è stata di +1,0% nel 2018, mentre la crescita stimata per il 2019 è di +0,6%, 0,4 punti percentuali al ribasso rispetto alle stime di ottobre, a causa di una debole domanda interna e a più alti costi di indebitamento. La previsione non è del tutto in linea con quanto esposto dal Governo Italiano nella nota di aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) che stima un aumento del PIL per l'anno 2019 di +1,0%, in linea con il 2018. Secondo l'FMI, oltre ad abbassare la crescita media stimata per quest'anno, la stagnazione dell'attività economica nella seconda metà del 2018 implica un effetto di trascinamento quasi nullo sull'anno prossimo. A ciò si aggiunge il perdurare di livelli elevati dei rendimenti sui titoli di Stato e un peggioramento delle aspettative sulla crescita dell'economia e del commercio internazionali. Questi fattori di freno sono compensati solo in parte dalla recente discesa dei prezzi del petrolio e dei carburanti, che restituisce potere d'acquisto alle famiglie e riduce i costi delle imprese.
Per quanto riguarda la situazione americana, l'FMI prevede che le stime di crescita negli Stati Uniti rimangano invariate: raggiunto il picco del 2,9% nel 2018, il PIL è destinato a scendere al 2,5% nel 2019 e diminuire ulteriormente all'1,8% nel 2020 a causa dell'inversione dello stimolo fiscale e del tasso dei federal funds che supera il naturale tasso di interesse. Ciò nonostante, in entrambi gli anni il ritmo di crescita previsto è superiore al tasso di crescita stimato dell'economia statunitense. Una forte crescita della domanda interna supporterà le crescenti importazioni e contribuirà all'ampliamento del deficit di bilancio. Le aspettative di crescita degli Stati Uniti sono state confermate anche dalla Commissione Europea, i cui esperti, tuttavia, prevedono una possibile stima al ribasso dei tassi di crescita dovuta alla presenza di rischi sempre maggiori, quali un inasprimento delle condizioni finanziarie, cambiamenti sfavorevoli della politica commerciale e una forte contrazione della politica fiscale nel 2020.
È confermata la ripresa dell'economia giapponese, consolidando la crescita dell'intero paese attorno allo 0,9% nel 2018. Secondo l'ultimo aggiornamento del World Economic Outlook, per il 2019 è previsto un aumento della crescita all'1,1%, 0,2 punti percentuali più alta rispetto alle previsioni di ottobre. Per il 2020 è previsto un rallentamento della crescita dell'attività economica giapponese, che si dovrebbe assestare attorno allo 0,5%. La lettura preliminare dell'indice PMI (Purchasing Manager's Index) stilato da Markit/Nikkei segna per il mese di dicembre una leggera diminuzione, posizionandosi a 52,6 punti rispetto ai 52,9 punti di fine settembre.
L'economia dei Bric - Brasile, Russia, India, Cina - continua a crescere, sebbene in maniera minore rispetto alle stime di ottobre. L'economia cinese infatti subirà un rallentamento a causa della congiunta influenza di condizioni finanziarie più rigide e delle crescenti tensioni riguardanti le tariffe commerciali. La crescita in Cina si posiziona al 6,6% nel 2018, prevista al 6,2% nel 2019. Da segnalare a dicembre l'indice Caixin PMI manifatturiero che è diminuito di 0,5 punti percentuali a 49,7, a indicare un leggero peggioramento delle condizioni operative. Secondo le stime dell'FMI, l'economia indiana avrà un picco di crescita nel 2019, beneficiando del costo più basso del petrolio e di una alleggerita pressione inflazionistica. Continua la ripresa dell'economia russa, che è cresciuta dell'1,7% nel 2018, mentre per quanto riguarda il 2019 viene stimato un PIL dell'1,6%. Il rallentamento della crescita è dovuto al minor prezzo del petrolio atteso nel breve termine. Il Brasile, ormai uscito definitivamente dalla profonda depressione del 2015- 2016, ha registrato una crescita dell'1,3% nel 2018. Secondo quanto edito nell'aggiornamento del WEO di gennaio, la stima di crescita è stata rivista al rialzo per il 2019 di 0,1 punti percentuali, attestandosi al 2,5%.
Per quanto concerne l'andamento delle materie prime, il prezzo medio del petrolio è aumentato, tra agosto 2018 e dicembre 2018, a 68,58 dollari al barile. Con l'ultimo aggiornamento del World Economic Outlook, pubblicato a gennaio, gli economisti dell'FMI hanno rivisto al ribasso la stima della media aritmetica delle quotazioni delle tre qualità di petrolio UK Brent, Dubai Fateh e West Texas Intermediate (WTI) prevedendo per la fine del 2019 un prezzo di 58,95 dollari al barile e di 58,74 per fine 2020, -9,63% rispetto a fine 2018.
Il dollaro americano ha aperto il 2018 in leggero deprezzamento rispetto alla fine del 2017 per poi proseguire con una fase laterale (gennaio-aprile) con prezzi compresi nel canale 1,22 e 1,25. Da maggio in avanti la moneta statunitense ha intrapreso una fase di brusco apprezzamento toccando quota 1,13 attorno al mese di agosto. In seguito il dollaro ha mantenuto un'altra fase laterale nel canale 1,18 e 1,13, toccando il punto minimo di 1,1261 in data 13 novembre, inferiore alla media annua di 1,18149. Chiusura: 1,145.
Per quanto riguarda le altre valute dei principali mercati in cui Brembo opera a livello commerciale ed industriale, la sterlina inglese ha vissuto un anno particolarmente volatile, aprendo il 2018 in leggero apprezzamento e proseguendo una fase laterale che ne ha visto oscillare i valori sino a marzo in un canale di prezzo compreso tra 0,87 e 0,89. In seguito ha presentato un forte apprezzamento sino a 0,8628 in data 17 aprile. Nei mesi successivi ha subito un forte deprezzamento sino ad un valore massimo di anno in data 28 agosto pari a 0,9068. La fase successiva di forte volatilità ha riportato la moneta britannica nuovamente in area 0,87 per poi chiudere l'anno con un nuovo deprezzamento con valori superiori alla media di periodo di 0,884747. Chiusura: 0,89453.
Lo zloty polacco ha aperto il 2018 in costante deprezzamento sull'euro con il raggiungimento della quota di 4,3915 in data 3 luglio. Nel secondo semestre dell'anno la valuta ha invertito il trend tornando ad apprezzarsi sino alla metà di agosto in area 4,25 per poi proseguire con un movimento laterale in un canale compreso tra 4,35 e 4,25 fino alla fine del periodo considerato. Chiusura: 4,3014, valore al di sopra della media annua di 4,260575.
La corona ceca ha aperto il 2018 con un deciso apprezzamento sino al valore minimo di 25,192 in data 2 febbraio. Nei mesi successivi ha proseguito con un costante deprezzamento contro l'euro fino al valore massimo di 26,073 in data 3 luglio. Nella seconda metà dell'anno la moneta ceca ha subito un deciso apprezzamento sino a ottobre per poi invertire decisamente il trend fino alla fine dell'anno. Chiusura: 25,724, valore al di sopra della media annuale di 25,643155.
La corona svedese ha aperto il 2018 in forte deprezzamento sull'euro, sino a superare quota 10,60 all'inizio di maggio. Ha di seguito proseguito con un movimento laterale attorno a 10,30 e 10,40 per poi deprezzarsi sino ad un valore massimo di 10,6923 in data 29 agosto. Nei mesi successivi ha cambiato rotta, apprezzandosi contro l'euro e chiudendo l'anno a valori vicini alla media di periodo di 10,256743. Chiusura: 10,2548.
In Asia, lo yen giapponese ha aperto l'anno con una fase laterale nel canale 134 e 137 per poi proseguire i primi mesi dell'anno con un apprezzamento attorno al valore di 130. In seguito, dopo un'oscillazione laterale e molto volatile ha toccato il valore minimo di 125,67 in data 15 agosto. Negli ultimi mesi dell'anno, dopo un nuovo deprezzamento sino a 132, si è poi riportato, in chiusura di periodo, su valori minimi dell'anno. Chiusura: 125,85, valore inferiore alla media annua di 130,409562.
Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il 2018 con una fase laterale nel canale tra 7,90 e 7,70 sino alla fine di aprile. In seguito, a causa delle crescenti tensioni commerciali, la moneta ha subito un forte e deciso apprezzamento, toccando un punto minimo a quota 7,4174 in data 29 maggio, invertendo poi bruscamente la rotta, raggiungendo un massimo di 8,0958 in data 25 settembre. Nell'ultimo trimestre la valuta cinese ha invece subito un lieve apprezzamento, chiudendo l'anno su valori attorno alla media di periodo pari a 7,807350. Chiusura: 7,8751.
La rupia indiana ha aperto l'anno toccando i minimi di periodo in data 9 gennaio a 76,0215. In seguito la moneta si è deprezzata tornando nuovamente attorno a valori compresi nel range 78-81, proseguendo con questa fase laterale fino al mese di agosto. Nei mesi successivi la rupia ha subito un forte deprezzamento toccando un massimo di periodo l'11 ottobre a 85,7615. Nei mesi finali dell'anno la valuta si è nuovamente apprezzata fino al valore di 79 per poi chiudere l'anno attorno ai valori medi di periodo, pari a 80,727734. Chiusura: 79,7298.
Nelle Americhe, il real brasiliano ha aperto il 2018 con un forte e costante deprezzamento contro l'euro portandosi attorno a 4,60 agli inizi di giugno. In seguito ha proceduto con una fase molto volatile in un canale tra 4,60 e 4,35. Verso la fine di luglio ha subito un nuovo brusco deprezzamento sino a toccare un massimo di periodo in data 17 settembre a 4,8942. Il cambio brasiliano ha poi invertito la tendenza con un deciso apprezzamento sino a quota 4,20 verso la fine di ottobre. Gli ultimi due
mesi dell'anno hanno fatto perdere nuovamente terreno al real, il quale si è nuovamente deprezzato, chiudendo a 4,4440, valore superiore alla media annua di 4,30873.
Il peso messicano ha aperto l'anno con un movimento laterale attorno al canale di 23,50 e 22,50 sino alla fine del primo trimestre. In seguito, ha subito un lieve apprezzamento contro l'euro portandosi attorno a 22,20 verso l'inizio di aprile, per poi rinvertire la rotta in maniera decisa portandosi al valore massimo di periodo pari a 24,3141 toccato in data 13 giugno. Dopo questo picco la moneta messicana ha subito un forte e deciso apprezzamento sino alla metà di agosto dove è stato toccato il minimo dell'anno a 21,3613. Successivamente, dopo una fase di volatilità nei mesi di settembre ed ottobre, si è nuovamente deprezzato, andando a chiudere l'anno attorno a valori vicini alla media di periodo pari a 22,716019. Chiusura: 22,4921.
Il peso argentino ha aperto il periodo su un valore pari a 22,124, che risulterà poi essere il minimo di periodo. La moneta ha poi proseguito un progressivo e costante deprezzamento sino al valore massimo di periodo il 1° ottobre toccando quota 47,8342, a causa anche dell'aumento dei tassi di interesse proposti dalla banca centrale. La valuta ha poi invertito il trend riportandosi attorno al valore di 40 verso inizio novembre, chiudendo poi l'anno nuovamente con un lieve deprezzamento.
Chiusura: 43,1593, valore decisamente al di sopra della media di periodo di 32,908882.
Concludendo, il rublo russo ha aperto il periodo considerato in apprezzamento sull'euro sino a raggiungere il livello di 68,0535 in data 9 gennaio, che in seguito risulterà essere il minimo di periodo. Successivamente la moneta ha invertito il trend perdendo terreno portandosi attorno al valore di 80 verso la metà di aprile. In seguito il rublo ha subito un apprezzamento deciso riportandosi a quota 72, mantenendosi nel canale 72-74 sino agli inizi di agosto, per poi accusare un nuovo deprezzamento contro l'euro sino ad un massimo di periodo pari a 81,2688 in data 10 settembre. In una nuova fase di volatilità la moneta russa si è nuovamente apprezzata contro l'euro riportandosi attorno a quota 74, per poi concludere l'anno perdendo nuovamente terreno, mantenendosi su un valore molto superiore alla media annua pari a 74,055072. Chiusura: 79,7153.
Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. Opera attualmente in 15 paesi di 3 continenti con propri insediamenti industriali e commerciali e con più di 10.000 dipendenti nel mondo. La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Częstochowa, Dąbrowa Górnicza, Niepołomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.
Il mercato di riferimento di Brembo è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, motociclette e veicoli commerciali, oltre che dai produttori di vetture e moto da competizione. Grazie a una costante attenzione all'innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, il Gruppo gode di una consolidata leadership internazionale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli stradali e da competizione, rivolgendosi sia al mercato del primo equipaggiamento sia al mercato del ricambio. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti Brembo comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l'offerta riguarda in particolare i dischi freno, ma è integrata anche da pastiglie, tamburi, ganasce, kit per freni a tamburo e componenti idraulici: una gamma ampia e affidabile che consente una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.
Nel corso del 2018, Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 2.640.011 migliaia, in crescita del 7,2% rispetto a € 2.463.620 migliaia del 2017.
Di seguito vengono forniti dati e informazioni a disposizione della società sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.
Il mercato globale dei veicoli leggeri ha chiuso il 2018 con una diminuzione complessiva delle vendite dello 0,5% rispetto al 2017, primo calo annuale delle vendite globali dal 2010.
Il mercato dell'Europa Occidentale (EU15+EFTA) chiude l'anno con una diminuzione delle immatricolazioni di autovetture dello 0,8% rispetto al 2017. Fra i principali mercati, solo la Francia e la Spagna hanno chiuso l'anno positivamente, registrando un aumento delle vendite rispettivamente del 3,0% e del 7,0%, mentre gli altri mercati hanno fatto segnare variazioni negative delle vendite rispetto al 2017: Germania -0,2%, Italia -3,1% e Gran Bretagna -6,8%. Nell'Est Europa (EU12) si è invece registrato un andamento positivo nelle immatricolazioni di auto dell'8,0% rispetto al 2017. Le immatricolazioni di veicoli leggeri in Russia hanno mostrato per il secondo anno segnali positivi chiudendo il 2018 con un aumento delle vendite del 12,8% rispetto allo scorso anno.
Negli Stati Uniti, le vendite di veicoli leggeri nel 2018 sono aumentate complessivamente dello 0,6% rispetto al 2017. Rimane positivo per il secondo anno il trend delle vendite per i mercati di Brasile e Argentina, che hanno chiuso il 2018 con un aumento complessivo delle vendite del 7,1%.
Nei mercati asiatici, la Cina ha chiuso negativamente il 2018 dopo anni di crescita, con le vendite di veicoli leggeri a -3,1% rispetto al 2017, mantenendo comunque la sua posizione di primo mercato mondiale. Positivo l'andamento del mercato giapponese, che ha chiuso il 2018 con un aumento delle vendite dello 0,8%.
In questo contesto, nel 2018 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per € 2.018.391 migliaia, pari al 76,5% del fatturato di Gruppo, in crescita del 6,7% rispetto al 2017.
Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore dei motocicli.
In Europa - dove i principali mercati per i motocicli sono Italia, Germania, Francia, Spagna e UK - le immatricolazioni 2018 sono cresciute complessivamente del 9,0% rispetto al 2017. Tutti i principali mercati hanno chiuso il 2018 in crescita rispetto all'anno precedente. In termini di cilindrate, il target Brembo (cc>500) è cresciuto del 3,0% rispetto al 2017. Gli ATV (All Terrain Vehicles), quadricicli per ricreazione e lavoro, hanno subito invece una flessione del 14,0%.
Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles - quadricicli per ricreazione e lavoro) nel 2018 sono complessivamente diminuite del 2,7% rispetto al 2017. I soli ATV hanno avuto un calo del 2,9%, mentre le moto e gli scooter nel loro insieme hanno segnato un -2,7%.
Il mercato giapponese, considerando complessivamente le cilindrate sopra i 50cc, nel 2018 ha avuto un incremento pari al 5,0%, mentre quello indiano, considerando moto e scooter, ha segnato nel 2018 un aumento del 13,0%.
Il mercato brasiliano ha visto una crescita complessiva delle immatricolazioni del 10,0% rispetto al 2017.
In questo scenario, i ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel 2018 sono stati pari a € 248.940 migliaia, in crescita del 9,7% rispetto a € 226.858 migliaia realizzati nel 2017.
Nel 2018 il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU+EFTA), mercato di riferimento per Brembo, ha fatto registrare una crescita delle immatricolazioni pari al 3,2%, facendo segnare il sesto anno consecutivo di crescita.
Le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate complessivamente in Europa del 3,1% rispetto all'analogo periodo del 2017. Dei primi cinque mercati europei per volume di vendita, tre hanno chiuso il 2018 in positivo rispetto all'anno precedente (Germania +5,4%, Spagna +7,8%, Francia +4,6%), mentre sono risultati in calo l'Italia (-6,0%) e il Regno Unito (-1,3%). Nei paesi dell'Est Europa la crescita di questo segmento è stata del 10,2% rispetto al 2017. Il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) in Europa ha fatto registrare una crescita del 3,5% rispetto all'anno precedente. Tra i primi cinque mercati europei per volume di vendita ci sono stati aumenti in Italia (+5,1%), in Francia (+8,1%) e in Germania (+2,9%), mentre hanno chiuso l'anno in flessione Spagna (-2,0%) e Regno Unito (-4,0%). Nei Paesi dell'Est Europa le vendite di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate sono cresciute del 7,9% rispetto l'anno precedente. Dalle vendite di applicazioni per questo segmento, nel corso del 2018 Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 255.191 migliaia, in aumento del 12,8% rispetto a € 226.134 migliaia del 2017.
Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).
Dalle vendite di applicazioni per questo segmento, nel corso del 2018 Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 116.696 migliaia, in calo del 2,1% rispetto a € 119.254 migliaia del 2017.
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IMSA WeatherTech SportsCar Championship 2018
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | % | 31.12.2017 | % | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 279.964 | 10,6% | 289.182 | 11,7% | (9.218) | -3,2% |
| Germania | 595.659 | 22,5% | 565.645 | 23,0% | 30.014 | 5,3% |
| Francia | 99.105 | 3,7% | 73.738 | 3,0% | 25.367 | 34,4% |
| Regno Unito | 207.336 | 7,8% | 192.164 | 7,8% | 15.172 | 7,9% |
| Altri paesi Europa | 284.060 | 10,8% | 232.633 | 9,4% | 51.427 | 22,1% |
| India | 83.504 | 3,2% | 70.957 | 2,9% | 12.547 | 17,7% |
| Cina | 303.603 | 11,5% | 271.155 | 11,0% | 32.448 | 12,0% |
| Giappone | 32.361 | 1,2% | 34.951 | 1,4% | (2.590) | -7,4% |
| Altri paesi Asia | 38.503 | 1,5% | 26.973 | 1,1% | 11.530 | 42,7% |
| Sud America (Argentina e Brasile) | 58.354 | 2,2% | 65.893 | 2,7% | (7.539) | -11,4% |
| Nord America (USA, Messico e Canada) | 645.247 | 24,5% | 621.314 | 25,3% | 23.933 | 3,9% |
| Altri paesi | 12.315 | 0,5% | 19.015 | 0,7% | (6.700) | -35,2% |
| Totale | 2.640.011 | 100,0% | 2.463.620 | 100,0% | 176.391 | 7,2% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | % | 31.12.2017 | % | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Autovetture | 2.018.391 | 76,5% | 1.890.990 | 76,8% | 127.401 | 6,7% |
| Motocicli | 248.940 | 9,4% | 226.858 | 9,2% | 22.082 | 9,7% |
| Veicoli Commerciali | 255.191 | 9,7% | 226.134 | 9,2% | 29.057 | 12,8% |
| Competizioni | 116.696 | 4,4% | 119.254 | 4,8% | (2.558) | -2,1% |
| Varie | 793 | 0,0% | 384 | 0,0% | 409 | 106,5% |
| Totale | 2.640.011 | 100,0% | 2.463.620 | 100,0% | 176.391 | 7,2% |
Ricavi netti per applicazione (percentuale)
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.640.011 | 2.463.620 | 176.391 | 7,2% |
| Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti * | (1.690.010) | (1.560.843) | (129.167) | 8,3% |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 16.190 | 13.236 | 2.954 | 22,3% |
| Costi per il personale | (465.306) | (436.050) | (29.256) | 6,7% |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 500.885 | 479.963 | 20.922 | 4,4% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 19,0% | 19,5% | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (155.821) | (133.701) | (22.120) | 16,5% |
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 345.064 | 346.262 | (1.198) | -0,3% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 13,1% | 14,1% | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti e da partecipazioni | (19.707) | (10.725) | (8.982) | 83,7% |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 325.357 | 335.537 | (10.180) | -3,0% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 12,3% | 13,6% | ||
| Imposte | (83.881) | (67.637) | (16.244) | 24,0% |
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 241.476 | 267.900 | (26.424) | -9,9% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 9,1% | 10,9% | ||
| Interessi di terzi | (3.127) | (4.472) | 1.345 | -30,1% |
| RISULTATO NETTO | 238.349 | 263.428 | (25.079) | -9,5% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 9,0% | 10,7% | ||
| Risultato per azione base/diluito (in euro) | 0,73 | 0,81 |
* La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico consolidato "Altri ricavi e proventi", "Costi per progetti interni capitalizzati", "Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci" e "Altri costi operativi".
Confermando una prosecuzione del trend di crescita del fatturato, anche nel 2018 il Gruppo ha registrato un andamento delle vendite positivo. I ricavi netti realizzati nell'anno ammontano a € 2.640.011 migliaia, in aumento del 7,2% rispetto all'esercizio precedente.
Quasi tutte le applicazioni hanno contribuito alla crescita dei ricavi. Il settore delle applicazioni per autovetture, da cui proviene il 76,5% dei ricavi del Gruppo, ha chiuso l'esercizio con un incremento del 6,7%. Molto buona la performance del settore delle applicazioni per veicoli commerciali (+12,8%), seguito da quello delle motociclette (+9,7%), mentre il settore delle competizioni ha segnato un calo del 2,1%.
A livello geografico, guardando all'Europa, la Germania ha registrato un incremento del 5,3% rispetto al 2017; buone performance per Francia (+34,4%) e Regno Unito (+7,9%), mentre l'Italia ha segnato un calo del 3,2%. In Nord America le vendite sono risultate in aumento del 3,9%, mentre il Sud America ha fatto registrare un calo dell'11,4%. In Estremo Oriente, si sono registrate performance positive in Cina (+12,0%) e in India (+17,7%), mentre il Giappone è calato del 7,4% rispetto all'anno precedente.
Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti relativi al 2018 ammontano a € 1.690.010 migliaia, con un'incidenza del 64,0% sulle vendite, in linea rispetto al 63,4% dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 25.339 migliaia e si confrontano con € 24.219 migliaia del 2017.
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 16.190 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (€ 13.236 migliaia nel 2017).
I costi per il personale nel 2018 ammontano a € 465.306 migliaia con un'incidenza sui ricavi del 17,6% in linea con l'esercizio precedente (17,7%). Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2018 è di 10.634 a fronte di 9.837 presenti al 31 dicembre 2017. L' incremento del personale del Gruppo (+797 unità) è da ricondursi alla necessità di far fronte all'aumentato livello delle attività produttive, al pieno avvio degli stabilimenti più recenti, all'apertura di nuovi poli produttivi e al potenziamento di quelli già esistenti.
Il margine operativo lordo nell'anno è di € 500.885 migliaia, a fronte di € 479.963 migliaia dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi del 19,0% (19,5% nel 2017).
Il margine operativo netto ammonta a € 345.064 migliaia (13,1% dei ricavi) rispetto a € 346.262 migliaia (14,1% dei ricavi) del 2017, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 155.821 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni del 2017 pari a € 133.701 migliaia.
Gli oneri finanziari netti sono pari a € 19.941 migliaia (€ 10.913 migliaia nel 2017), composti da differenze cambio nette negative per € 6.202 migliaia (negative per € 1.596 migliaia nel 2017) e da altri oneri finanziari netti pari a € 13.739 migliaia (€ 9.317 migliaia nel 2017).
I proventi finanziari netti da partecipazioni ammontano a € 234 migliaia (€ 188 migliaia nel 2017) e sono principalmente riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 325.357 migliaia, contro € 335.537 migliaia dell'esercizio precedente, in calo del 3,0%. La stima delle imposte risulta pari a € 83.881 migliaia, con un tax rate del 25,8% a fronte del 20,2% del 2017.
Il risultato netto di Gruppo è pari a € 238.349 migliaia, in calo del 9,5% rispetto a € 263.428 migliaia del precedente esercizio.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 1.041.442 | 933.774 | 107.668 |
| Immobilizzazioni immateriali | 209.139 | 194.585 | 14.554 |
| Attività finanziarie nette | 47.754 | 41.069 | 6.685 |
| Altri crediti e passività non correnti | 62.597 | 41.723 | 20.874 |
| (a) Capitale immobilizzato | 1.360.932 | 1.211.151 | 149.781 |
| 12,4% | |||
| Rimanenze | 342.037 | 311.116 | 30.921 |
| Crediti commerciali | 407.414 | 375.719 | 31.695 |
| Altri crediti e attività correnti | 72.132 | 80.455 | (8.323) |
| Passività correnti | (736.932) | (601.050) | (135.882) |
| Fondi per rischi e oneri/Imposte differite | (52.709) | (66.573) | 13.864 |
| (b) Capitale di esercizio netto | 31.942 | 99.667 | (67.725) |
| (68,0%) | |||
| (c) CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b) | 1.392.874 | 1.310.818 | 82.056 |
| 6,3% | |||
| (d) Patrimonio netto | 1.228.822 | 1.064.437 | 164.385 |
| (e) T.F.R. e altri fondi per il personale | 27.141 | 27.784 | (643) |
| Indebitamento finanziario a m/l termine | 207.444 | 321.658 | (114.214) |
| Indebitamento finanziario netto a breve termine | (70.533) | (103.061) | 32.528 |
| (f) Indebitamento finanziario netto | 136.911 | 218.597 | (81.686) |
| (37,4%) | |||
| (g) COPERTURA (d)+(e)+(f) | 1.392.874 | 1.310.818 | 82.056 |
| 6,3% |
La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo deriva da riclassifiche apportate ai Prospetti contabili del Bilancio consolidato riportati nelle pagine seguenti. In particolare:
Il Capitale Netto Investito al 31 dicembre 2018 ammonta a € 1.392.874 migliaia, con un incremento di € 82.056 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017, quando era pari a € 1.310.818 migliaia.
L'Indebitamento finanziario netto del 2018 è pari a € 136.911 migliaia rispetto a € 218.597 migliaia al 31 dicembre 2017; la diminuzione di € 81.686 migliaia registrata nell'esercizio è riconducibile principalmente ai seguenti aspetti:
Informazioni di dettaglio sulla configurazione della posizione finanziaria nelle sue componenti attive e passive sono contenute nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.
24 Ore di LeMans 2018
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALL'INIZIO DEL PERIODO (*) | (218.597) | (195.677) |
| Margine operativo netto | 345.064 | 346.262 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 155.821 | 133.701 |
| Margine operativo lordo | 500.885 | 479.963 |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (250.447) | (326.658) |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (37.291) | (34.026) |
| Investimenti in immobilizzazioni finanziarie | (1.350) | 0 |
| Disinvestimenti | 2.163 | 4.444 |
| Investimenti netti | (286.925) | (356.240) |
| Variazioni rimanenze | (27.311) | (31.154) |
| Variazioni crediti commerciali | (30.666) | (16.702) |
| Variazioni debiti commerciali | 96.347 | 41.860 |
| Variazione di altre passività | 6.270 | 16.087 |
| Variazione crediti verso altri e altre attività | 6.881 | (15.671) |
| Riserva di conversione non allocata su specifiche voci | 2.162 | (11.009) |
| Variazioni del capitale circolante | 53.683 | (16.589) |
| Variazioni fondi per benefici dipendenti ed altri fondi | (4.975) | 8.801 |
| Flusso di cassa operativo | 262.668 | 115.935 |
| Proventi e oneri finanziari | (19.384) | (10.302) |
| Imposte correnti pagate | (77.602) | (70.336) |
| Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza | (800) | 0 |
| (Proventi)/oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | (5.110) | (7.196) |
| Dividendi pagati nel periodo | (71.541) | (65.037) |
| Flusso di cassa netto | 88.231 | (36.936) |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulla posizione finanziaria netta | (6.545) | 14.016 |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALLA FINE DEL PERIODO (*) | (136.911) | (218.597) |
(*) si rimanda alla nota 13 delle Note illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.
Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario del Gruppo Brembo, gli amministratori hanno individuato nei paragrafi precedenti alcuni Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"). Tali indicatori rappresentano, inoltre, gli strumenti che facilitano gli amministratori stessi nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse ed altre decisioni operative.
Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:
Gli IAP sotto riportati sono stati selezionati e rappresentati nella Relazione sulla gestione in quanto il Gruppo ritiene che:
Un neurotrasmettitore chiamato anche epinefrina. Per noi l'adrenalina è linfa vitale. Lo è per chi progetta i nostri sistemi frenanti. Lo è per chi li utilizza.
Campionato Formula 3 2018
| Brembo S.p.A. | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 100% | Ap Racing Ltd. Coventry Regno Unito |
100% | Brembo Japan Co. Ltd. Tokyo Giappone |
100% | Brembo North America Inc. Wilmington, Delaware - USA |
| 100% | Brembo Czech S.r.o. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca |
100% | Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Qingdao - Cina |
49% | 51% Brembo Mexico S.A. De C.V. |
| 100% | Brembo Deutschland GmbH Leinfelden-Echterdingen - Germania |
100% | Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. Nanchino - Cina |
99,99% | Apodaca - Messico Brembo Do Brasil Ltda. |
| 100% | Brembo Poland Spolka Zo.o. Dąbrowa Górnicza - Polonia |
99,99% | Brembo Brake India Pvt. Ltd. Pune - India |
Betim - Brasile 1,38% |
|
| 100% | Brembo Scandinavia A.B. Göteborg Svezia |
40% Brembo (Nanjing) Automobile |
98,62% | Brembo Argentina S.A. Buenos Aires - Argentina |
|
| 100% | Brembo Russia Llc. Mosca Russia |
60% 66% |
Components Co. Ltd. Nanchino - Cina Brembo Huilian |
||
| 100% | La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. Stezzano - Italia |
(Langfang) Brake Systems Co. Ltd. Langfang - Cina Fuji Co. |
|||
| 68% | Corporacion Upwards 98 S.A. Saragozza - Spagna |
1,20% | Shizuoka Giappone |
||
| 50% | Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. Stezzano - Italia Brembo SGL Carbon |
||||
| 100% Ceramic Brakes GmbH Meitingen - Germania |
|||||
| 30% | Innova Tecnologie S.r.l. In liquidazione Almenno San Bartolomeo - Italia |
||||
| 20% | Petroceramics S.p.A. Milano Italia |
||||
| 10% | International Sport Automobile S.A.R.L. Levallois Perret - Francia |
||||
| 3,29% | E-Novia S.p.A. Milano Italia |
Delibera Consob n. 11971 del 14 Maggio 1999. | Questo schema adempie agli obblighi informativi al pubblico ex art. 125 |
La società Brembo S.p.A. ha sede in Italia, a Curno (Bergamo).
| Ap Racing Ltd. | |
|---|---|
| Brembo Deutschland GmbH Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH |
|
| Brembo S.p.A. La.Cam S.r.l. Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. Petroceramics S.p.A. |
|
| Brembo North America Inc. | |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | |
| Brembo Mexico S.A. de C.V. | |
| Brembo do Brasil Ltda. | |
| Brembo Argentina S.A. | |
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Campionato Ferrari Challenge 2018
I dati di seguito riportati sono stati estratti dalle situazioni contabili e/o dai progetti di Bilancio redatti dalle società in conformità agli IAS/IFRS e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
Attività: studio, progettazione, sviluppo, applicazione, produzione, montaggio, vendita di impianti frenanti, nonché fusioni in leghe leggere per settori diversi, tra i quali l'automobilistico e il motociclistico.
Il 2018 si è chiuso con ricavi netti pari a € 961.679 migliaia, in aumento del 7,0% rispetto a € 899.126 migliaia del 2017. La voce "Altri ricavi e proventi" risulta pari a € 54.988 migliaia nel 2018 contro € 46.139 migliaia del 2017, mentre i costi di sviluppo capitalizzati nell'esercizio sono pari a € 21.325 migliaia.
Il margine operativo lordo è passato da € 144.267 migliaia (16,0% sui ricavi) nel 2017 a € 181.251 migliaia (18,8% sui ricavi) nel 2018, mentre il margine operativo netto, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 46.720 migliaia, si è chiuso a € 134.531 migliaia rispetto a € 105.126 migliaia dell'esercizio precedente.
La gestione finanziaria registra oneri netti pari a € 6.634 migliaia che si confrontano con € 2.755 migliaia del 2017. I proventi da partecipazione, pari a € 46.024 migliaia, sono riconducibili principalmente alla distribuzione di dividendi da parte di alcune società controllate.
Nel periodo preso in esame la società ha realizzato un utile di € 114.106 migliaia, mentre nell'analogo periodo del 2017 l'utile era stato di € 149.484 migliaia.
Il numero degli addetti al 31 dicembre 2018 è pari a 3.181 unità, in aumento di 106 unità rispetto alle 3.075 unità presenti a fine esercizio 2017.
Coventry (Regno Unito)
Attività: produzione e vendita di impianti frenanti e frizioni per veicoli da competizione e da strada.
AP Racing è leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione.
La società progetta, assembla e vende prodotti tecnologicamente all'avanguardia a livello mondiale per i principali team di Formula 1, GT, Touring e Rally. Inoltre, produce e vende freni e frizioni per il primo equipaggiamento di automobili di prestigiose case automobilistiche.
I ricavi netti realizzati nel 2018 sono pari a Gbp 50.577 migliaia (€ 57.165 migliaia) e si confrontano con Gbp 51.960 migliaia (€ 59.305 migliaia) del 2017. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Gbp 4.701 migliaia (€ 5.314 migliaia), a fronte di Gbp 5.158 migliaia (€ 5.887 migliaia) nel 2017.
Il personale in forza alla società al 31 dicembre 2018 è di 140 unità, in aumento di 8 unità rispetto a fine 2017.
Buenos Aires (Argentina)
Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.
La società ha sede a Buenos Aires (Argentina) ed è stata acquisita al 75% da Brembo nel 2011. In base all'accordo sottoscritto, Brembo ha esercitato nel 2013 il diritto d'opzione di acquisto sul restante 25% e, pertanto, la società risulta ora posseduta interamente dal Gruppo Brembo.
I ricavi netti sono stati di Ars 449.470 migliaia (€ 13.658 migliaia), con una perdita netta di Ars 109.556 migliaia (€ 3.329 migliaia); nel 2017 i ricavi netti erano stati di Ars 387.023 migliaia (€ 20.698 migliaia), con una perdita netta di Ars 66.110 migliaia (€ 3.536 migliaia).
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2018 è di 87 unità, 18 in meno rispetto al 31 dicembre 2017.
Si segnala che a partire dal 1° luglio 2018 l'economia argentina è stata inclusa tra i paesi operanti in regime di iperinflazione. Il Gruppo ha effettuato la stima dell'impatto derivante dall'adeguamento dei valori di bilancio così come richiesto dal principio contabile di riferimento: il totale attivo della controllata al 31 dicembre 2018 risulta essere pari a € 4,7 milioni e le voci principali del bilancio sono rappresentate da immobilizzazioni materiali (immobili, impianti e macchinari), crediti commerciali, rimanenze di magazzino e debiti commerciali. L'adeguamento degli immobili, impianti e macchinari avrebbe comportato un effetto complessivo pari a € 1,3 milioni; le voci del circolante non registrano invece variazioni significative in quanto già iscritte ad un valore prossimo a quello corrente. Stante gli effetti completamente trascurabili sul Bilancio consolidato del Gruppo Brembo (pari a € 1.041,4 milioni), non si è provveduto all'applicazione del principio IAS 29 - Financial reporting Hyperinflationary economies. Il Gruppo valuterà periodicamente l'eventuale futura applicazione del principio in base alla significatività degli effetti derivanti dall'adeguamento.
Pune (India)
Attività: sviluppo, produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli.
La società ha sede a Pune (India) ed è stata costituita nel 2006 come joint venture al 50% fra Brembo S.p.A. e l'indiana Bosch Chassis Systems India Ltd. Dal 2008 la società è posseduta al 100% da Brembo S.p.A.
Nel 2018 la società ha registrato ricavi netti pari a Inr 7.868.762 migliaia (€ 97.473 migliaia), conseguendo un utile netto di Inr 735.152 migliaia (€ 9.107 migliaia); nel 2017 i ricavi netti erano stati pari a Inr 5.947.766 migliaia (€ 80.924 migliaia), con un utile netto di Inr 525.242 migliaia (€ 7.146 migliaia).
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2018 è di 336 unità, che si confrontano con le 303 unità presenti al 31 dicembre 2017.
Ostrava-Hrabová (Repubblica Ceca)
La società è stata costituita nel 2009 ed ha iniziato nel 2011 la propria attività produttiva che comprende la fusione, la lavorazione e il montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio.
Nel 2018 ha realizzato ricavi netti per Czk 7.507.481 migliaia (€ 292.767 migliaia) a fronte di ricavi netti per Czk 7.612.030 migliaia (€ 289.132 migliaia) nel 2017 ed ha chiuso con un utile di Czk 10.117 migliaia (€ 395 migliaia), che si confronta con un utile di Czk 275.725 migliaia (€ 10.473 migliaia) registrato nel 2017. I dipendenti in forza al 31 dicembre 2018 sono 980, invariati rispetto all'anno precedente.
Leinfelden – Echterdingen (Germania)
Attività: acquisto e rivendita di vetture, servizi tecnico-commerciali, nonché promozione della vendita di dischi freno per auto.
La società, costituita nel 2007 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., si occupa di acquistare vetture per l'effettuazione di test, di favorire e semplificare la comunicazione tra clienti tedeschi e Brembo nelle diverse fasi di impostazione e gestione dei progetti, nonché di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.
Al 31 dicembre 2018 i ricavi netti ammontano a € 1.975 migliaia (€ 1.898 migliaia nel 2017), con un utile netto di € 501 migliaia (€ 378 migliaia nel 2017).
La società al 31 dicembre 2018 ha 8 dipendenti, in aumento di 1 unità rispetto alla stessa data dell'anno precedente.
Betim (Brasile)
Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.
La società ha sede a Betim, nello Stato del Minas Gerais, e si occupa di produzione e vendita di dischi freno per auto sul mercato sudamericano del primo equipaggiamento.
I ricavi netti del 2018 sono pari a Brl 181.506 migliaia (€ 42.125 migliaia), con un utile di Brl 3.843 migliaia (€ 892 migliaia); nel 2017 le vendite erano state pari a Brl 153.481 migliaia (€ 42.585 migliaia), con una perdita netta di Brl 12.417 migliaia (€ 3.445 migliaia).
Il personale in forza al 31 dicembre 2018 è di 232 unità, rispetto alle 227 unità alla stessa data dell'anno precedente.
Attività: fusione, produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.
Nel 2016 Brembo S.p.A. ha acquisito il 66% di Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. (già Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.), società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il restante 34% del capitale sociale continuerà ad essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità delle città di Langfang. Il prezzo dell'operazione è stato pari a Cny 580.060 migliaia, equivalenti a circa € 79,6 milioni.
I ricavi netti realizzati nel 2018 sono pari a Cny 612.809 migliaia (€ 78.491 migliaia) e si confrontano con Cny 604.968 migliaia (€ 79.325 migliaia) del 2017. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Cny 67.979 migliaia (€ 8.707 migliaia), a fronte di Cny 96.628 migliaia (€ 12.670 migliaia) nel 2017.
I dipendenti in forza al 31 dicembre 2018 sono 670, in aumento di 1 unità rispetto a fine 2017.
Attività: commercializzazione di impianti frenanti per il settore delle competizioni e del primo equipaggiamento auto.
Brembo Japan Co. Ltd. è la società commerciale di Brembo che cura il mercato giapponese delle competizioni e garantisce, tramite l'ufficio di Tokyo, il primo supporto tecnico ai clienti OEM dell'area. Fornisce inoltre servizi alle altre società del Gruppo attive nel territorio.
I ricavi netti realizzati nel 2018 sono pari a Jpy 697.899 migliaia (€ 5.352 migliaia), contro Jpy 634.566 migliaia (€ 5.010 migliaia) del 2017. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Jpy 95.894 migliaia (€ 735 migliaia), contro quello del 2017 di Jpy 94.513 migliaia (€ 746 migliaia).
L'organico al 31 dicembre 2018 è di 18 unità, invariato rispetto a quello in forza a fine 2017.
Attività: produzione e vendita di dischi freno per auto per il primo equipaggiamento e per il mercato del ricambio, nonché fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, in seguito all'operazione di fusione con Brembo México Apodaca S.A. de C.V. avvenuta nel 2010, è ora controllata al 51% da Brembo North America Inc. e al 49% da Brembo S.p.A.
I ricavi netti del 2018 sono stati pari a Usd 220.460 migliaia (€ 186.595 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 3.684 migliaia (€ 3.118 migliaia).
Nel 2017 le vendite erano state pari a Usd 169.627 migliaia (€ 150.208 migliaia) con un utile pari a Usd 6.646 migliaia (€ 5.885 migliaia).
Al 31 dicembre 2018 il numero dei dipendenti è di 957, contro le 719 unità presenti a fine 2017.
Nanchino (Cina)
Attività: fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, posseduta al 60% da Brembo S.p.A. e al 40% da Brembo Brake India Pvt. Ltd., è stata costituita nell'aprile 2016 e si occupa di fusione, lavorazione, assemblaggio e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
Al 31 dicembre 2018 la società ha realizzato ricavi netti pari a Cny 579.540 migliaia (€ 74.230 migliaia), chiudendo con una perdita di Cny 22.043 migliaia (€ 2.823 migliaia). Nel 2017 la perdita era stata di Cny 38.604 migliaia (€ 5.062 migliaia). Il numero dei dipendenti è passato da 138 nel 2017 a 303 al 31 dicembre 2018.
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento, nonché di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, risultante dalla joint venture di Brembo S.p.A. con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corp., è stata costituita nel 2001 e il Gruppo Brembo ne ha acquisito il controllo nel 2008. Nel 2013 il Gruppo Brembo ha acquisito dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co. Ltd. il controllo totalitario della società. Dal 1° luglio 2017 è effettiva la fusione per incorporazione in Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. di Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. L'operazione ha portato alla realizzazione di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di dischi freno, destinati al mercato auto del primo equipaggiamento.
Le vendite nette della società ammontano al 31 dicembre 2018 a Cny 1.241.966 migliaia (€ 159.077 migliaia), con un utile di Cny 81.793 migliaia (€ 10.476 migliaia); nel 2017 le vendite erano state pari a Cny 1.368.290 migliaia (€ 179.414 migliaia), con un utile di Cny 91.342 migliaia (€ 11.977 migliaia).
Al 31 dicembre 2018 il numero dei dipendenti è di 632, rispetto alle 588 unità a fine 2017.
Wilmington-Delaware (Usa)
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e del ricambio, nonché di impianti frenanti per auto, moto e per il settore delle competizioni.
Brembo North America Inc. svolge la sua attività a Homer (Michigan), producendo e commercializzando dischi freno per il mercato del primo equipaggiamento e del ricambio, oltre a sistemi frenanti ad alte prestazioni per auto. Nel 2010 è stato aperto il Centro di Ricerca e Sviluppo presso la sede di Plymouth (Michigan) per lo sviluppo e la commercializzazione sul mercato USA di nuove soluzioni in termini di materiali e design.
I ricavi netti realizzati nel 2018 ammontano a Usd 490.484 migliaia (€ 415.140 migliaia); nell'esercizio precedente la società aveva conseguito ricavi netti per Usd 476.694 migliaia (€ 422.121 migliaia).
Il risultato netto al 31 dicembre 2018 evidenzia un utile di Usd 50.134 migliaia (€ 42.433 migliaia) a fronte di un utile di Usd 46.503 migliaia (€ 41.180 migliaia) registrato nel 2017.
Il personale alla fine del periodo è di 723 unità, 1 in meno rispetto alla fine del 2017.
Dąbrowa-Górnicza (Polonia)
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno e sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società produce sistemi frenanti per il mercato di primo equipaggiamento auto e veicoli commerciali nello stabilimento di Częstochowa; nello stabilimento di Dąbrowa-Górnicza dispone, invece, di una fonderia per la produzione di dischi fusi in ghisa destinati ad essere lavorati nello stesso sito produttivo o da altre società del Gruppo; nel sito di Niepołomice lavora le campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Cina, Stati Uniti e nello stesso sito di Dąbrowa-Górnicza.
I ricavi netti realizzati nel 2018 ammontano a Pln 2.137.006 migliaia (€ 501.577 migliaia) contro Pln 1.835.490 migliaia (€ 431.240 migliaia) del 2017. L'utile netto al 31 dicembre 2018 è di Pln 335.532 migliaia (€ 78.753 migliaia) e si confronta con un utile di Pln 390.644 migliaia (€ 91.780 migliaia) conseguito nell'esercizio precedente.
Il personale a fine periodo è di 2.085 unità, rispetto alle 1.866 presenti alla fine del 2017.
Brembo Russia Llc.
La società, costituita nel 2014 con sede a Mosca e controllata al 100% da Brembo S.p.A., ha il fine di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.
I ricavi netti della società realizzati ammontano a Rub 50.151 migliaia (€ 677 migliaia) rispetto a Rub 38.377 migliaia (€ 582 migliaia) nel 2017; il risultato netto è di Rub 19.219 migliaia (€ 260 migliaia) che si confronta con Rub 15.481 migliaia (€ 235 migliaia) al 31 dicembre 2017.
A fine periodo l'organico della società è pari a 3 unità, 1 in più rispetto a fine 2017.
Göteborg (Svezia)
Attività: promozione della vendita di dischi freno per auto.
La società promuove la vendita di dischi freno per il settore automobilistico nel solo mercato del ricambio.
I ricavi netti realizzati nel periodo in esame sono pari a Sek 9.423 migliaia (€ 919 migliaia), con un utile netto di Sek 4.566 migliaia (€ 445 migliaia) e si confrontano rispettivamente con Sek 3.487 migliaia (€ 362 migliaia) e con una perdita netta di Sek 1.412 migliaia (€ 147 migliaia) conseguiti nel 2017.
Il personale al 31 dicembre 2018 è di 1 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.
Attività: vendita di dischi freno e tamburi freno per auto, distribuzione del kit ganasce e pastiglie.
La società svolge esclusivamente attività commerciale per il solo mercato del ricambio.
I ricavi netti delle vendite 2018 ammontano a € 29.843 migliaia, contro € 29.421 migliaia realizzati nel 2017. Il risultato netto evidenzia un utile di € 2.422 migliaia, a fronte di un utile di € 2.389 migliaia registrato nel 2017.
Il personale in forza al 31 dicembre 2018 è di 71 unità, contro le 73 a fine 2017.
Attività: lavorazioni meccaniche di precisione, esecuzione di lavori di torneria, attività di componentistica meccanica e attività affini, da eseguirsi in proprio o per conto terzi.
La società è stata costituita da Brembo S.p.A. nel 2010 e, nello stesso anno, ha affittato due aziende di un importante fornitore del Gruppo specializzate nella lavorazione di pistoni per pinze freno, in alluminio, acciaio e ghisa, destinati ai settori auto, moto e veicoli industriali e alla produzione di altra componentistica, tra cui minuteria metallica di alta precisione e ponti per pinze auto, oltre a supporti pinze in alluminio per il settore moto in gran parte destinate al Gruppo Brembo. Nel corso del 2012 la società ha acquisito i rami di azienda di entrambe le società.
I ricavi netti delle vendite del 2018 sono pari a € 44.209 migliaia rispetto a € 41.766 migliaia del 2017, prevalentemente verso società del Gruppo Brembo. L'utile conseguito nel 2018 è di € 1.414 migliaia, contro un utile di € 2.348 migliaia a fine 2017. I dipendenti della società al 31 dicembre 2018 sono 180, contro i 183 dell'esercizio precedente.
Qingdao (Cina)
Attività: attività logistiche e di commercializzazione nel polo di sviluppo economico e tecnologico di Qingdao.
Costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., la società svolge attività logistiche e di commercializzazione all'interno del polo tecnologico di Qingdao per il solo mercato del ricambio.
Nel corso del 2018 ha realizzato ricavi per Cny 275.267 migliaia (€ 35.257 migliaia), che si confrontano con Cny 258.178 migliaia (€ 33.853 migliaia) realizzati nell'anno precedente. L'utile di Cny 10.627 migliaia (€ 1.361 migliaia) è in crescita rispetto all'utile di Cny 9.997 migliaia (€ 1.311 migliaia) del 2017.
Al 31 dicembre 2018 la società ha 27 dipendenti, invariati alla stessa data del 2017.
Stezzano (Italia)
A seguito degli accordi di joint venture del 2009 tra Brembo e SGL Group, la società è posseduta al 50% da Brembo S.p.A. e, a sua volta, controlla il 100% della società tedesca Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH. Entrambe le società svolgono attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti in genere e, in particolare, di dischi freno in carbonio ceramico destinati al primo equipaggiamento di vetture ad altissime prestazioni, oltre ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuove applicazioni.
Le vendite nette al 31 dicembre 2018 ammontano a € 55.888 migliaia (€ 52.844 migliaia al 31 dicembre 2017). Nell'esercizio registra un utile di € 24.079 migliaia che si confronta con un utile di € 23.461 migliaia del 2017.
I dipendenti della società al 31 dicembre 2018 sono 144, 8 in più rispetto a fine 2017.
Meitingen (Germania)
La società è stata costituita nel 2001. Nel 2009, in applicazione dell'accordo di joint venture tra Brembo e SGL Group, la società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. ha acquisito l'intero pacchetto azionario di questa società.
Le vendite nette del 2018 ammontano a € 133.606 migliaia, in aumento rispetto a € 109.484 migliaia dell'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2018 si registra un utile pari a € 22.973 migliaia, a fronte di un utile di € 17.829 migliaia nell'anno precedente. Il personale in forza al 31 dicembre 2018 è di 398 unità, contro le 347 a fine 2017.
Petroceramics S.p.A.
Milano (Italia)
Attività: ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati, per il trattamento di geomateriali e per le caratterizzazioni di ammassi rocciosi.
Brembo S.p.A. ha acquisito il 20% di questa società nel 2006 attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale. I ricavi netti realizzati nel 2018 sono pari a € 2.664 migliaia, con un utile di € 1.080 migliaia. Nel 2017 la società aveva realizzato ricavi pari a € 2.426 migliaia, con un utile di € 885 migliaia.
Anche nel 2018 la politica di gestione degli investimenti di Brembo si è sviluppata in continuità con gli indirizzi seguiti fino ad oggi, mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche e soprattutto sullo scenario internazionale. Le quote più significative degli investimenti si sono concentrate in Italia (30,0%), Polonia (27,8%), Nord America (19,1%) e Cina (15,2%).
Per quanto riguarda l'Italia, il 13 febbraio 2018 il Presidente Alberto Bombassei ha posato a Curno la prima pietra dell'edificio che ospiterà la nuova "Carbon Factory". Il nuovo edificio nasce con l'obiettivo di verticalizzare progressivamente in un unico sito produttivo, confinante con le strutture dell'esistente polo Brembo, l'intero processo di sviluppo, lavorazione e produzione di manufatti grezzi per la realizzazione di dischi e pastiglie in carbonio utilizzati nel mondo delle competizioni. Nella "Carbon Factory" Brembo produrrà dischi e pastiglie semi-lavorati in carbonio-carbonio - diversi dai dischi in materiale carbo-ceramico destinati alle auto stradali super-performanti prodotti a Stezzano e in Germania - destinati ad equipaggiare le vetture e le moto dei team che competono in tutte le principali discipline motoristiche, a cominciare dalla Formula 1 e dalla MotoGP. L'edificio occupa una superficie di circa 7 mila metri quadrati, oltre a 10 mila metri quadrati destinati alle aree verdi, parcheggi e aree di logistica e stoccaggio contemplate dal progetto. I lavori edili si sono conclusi nel 2018, mentre si prevede che le attività produttive arrivino a regime entro la fine del 2019.
Gli altri investimenti effettuati in Italia hanno riguardato prevalentemente acquisti di impianti, macchinari e attrezzature volti ad incrementare il livello di automazione della produzione, oltre a € 21.325 migliaia relativi a costi di sviluppo.
Nell'ambito della strategia di consolidamento e sviluppo della presenza di Brembo sullo scenario mondiale, sono continuati gli investimenti del Gruppo in Nord America, polo industriale privilegiato per l'espansione sul mercato nordamericano. Ad Escobedo (Messico), in un'area adiacente al nuovo stabilimento per la lavorazione e il montaggio di pinze freno, è stata portata a termine la costruzione di una fonderia di ghisa, che si estende su una superficie di 25 mila metri quadrati ed avrà una capacità fusoria, a regime, di circa 100 mila tonnellate annue. La produzione del nuovo sito è destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) europei, americani e asiatici presenti in Messico con stabilimenti produttivi.
Sempre nell'ambito della strategia di espansione internazionale, nel corso del 2018 Brembo ha portato a conclusione un investimento di circa € 100 milioni, avviato nel 2016, per la realizzazione di un nuovo complesso per la produzione di pinze in alluminio a Nanchino (Cina), in prossimità dello stabilimento già esistente. Il nuovo polo produttivo, all'avanguardia in termini di integrazione e automazione dei processi, occupa una superficie di circa 40 mila metri quadrati, e a regime, avrà una capacità fusoria di oltre 15 mila tonnellate, nonché una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all'anno tra pinze e fuselli. La produzione del nuovo sito è destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) europei, asiatici e americani presenti in Cina con stabilimenti produttivi.
Nell'area dell'Est Europa, Brembo ha ultimato il piano di espansione del polo produttivo di Dąbrowa-Górnicza (Polonia), avviato nel 2016, che prevede la realizzazione di una terza linea fusoria e di nuove linee di lavorazione meccanica su una superficie coperta di ulteriori 22 mila metri quadrati. Il nuovo impianto, che comporterà un incremento della capacità fusoria a regime di 100 mila tonnellate l'anno, produce sia ghisa "grigia" (utilizzata per i dischi freno) sia ghisa "sferoidale" (utilizzata per le pinze destinate ai veicoli commerciali leggeri) in risposta al costante aumento della domanda di dischi freno e pinze flottanti registrato in Europa.
Il totale degli investimenti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2018 presso tutte le unità operative è stato pari a € 287.737 migliaia di cui € 250.447 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 37.290 migliaia in immobilizzazioni immateriali.
Linee e forme capaci di originare uno stile unico e inconfondibile. E quando parliamo di design parliamo sempre di innovazione.
Sistema frenante MotoGP 2018
L'evoluzione dei mezzi di trasporto guida le attività di R&D di Brembo, da sempre orientata alla ricerca del miglior sistema frenante pensato per i veicoli del futuro. Le linee guida sostenute dall'evoluzione dei veicoli sono principalmente l'elettrificazione, la guida autonoma, la riduzione delle emissioni e l'impatto ambientale, la connettività e l'economicità globale. Ogni singolo componente del sistema frenante – dalla pinza al disco, dalla pastiglia alla sospensione e alle unità di controllo – è complementare agli altri per l'ottimizzazione della funzione frenante, che in Brembo viene costantemente perfezionata, non solo in termini di pura prestazione, ma anche a livello di comfort, durata, estetica e sostenibilità ambientale.
Fin dal 2000 Brembo dedica specifiche attività di ricerca ai prodotti meccatronici, sempre più diffusi nel settore automotive, sviluppando competenze che da anni vengono applicate in sistemi quali Electric Parking Brake e Brake By Wire. Poiché il mercato impone tempi di sviluppo sempre più ristretti, viene profuso un grande impegno da parte del Gruppo anche nello sviluppare metodologie di simulazione sempre più avanzate, in cui le nuove tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata trovano crescente applicazione, così come nel mettere a punto processi di sviluppo uniformi nei Centri Tecnici Brembo attivi in Italia, Nord America, Cina, India e Polonia.
Nel 2018 le attività di ricerca e sviluppo hanno riguardato principalmente gli aspetti descritti di seguito.
Per i dischi in ghisa si è consolidata la metodologia di simulazione per definire con maggiore accuratezza, e già in fase di progetto, i parametri che possono migliorare il comfort di un sistema frenante. Questa metodologia viene ora utilizzata per tutti i nuovi sviluppi, mettendo così a disposizione un database utile ad affinare ulteriormente il risultato del calcolo.
È proseguita inoltre la cooperazione tra vari enti per approfondire le metodologie di simulazione legate al comfort di sistema e alla fluidodinamica dei dischi considerando i flussi d'aria all'interno dell'intero lato ruota.
Contestualmente, sono proseguiti, in collaborazione con università e centri di ricerca europei, gli studi per le continue ottimizzazioni di prodotto e di processo dei dischi in ghisa che verranno introdotte nei normali sviluppi applicativi per i più importanti produttori mondiali di veicoli.
Secondo una precisa linea guida del mercato automotive, nonché di tutte le attività di sviluppo di Brembo, viene posta grande attenzione alle nuove soluzioni in grado di ridurre il peso del disco, poiché un minor peso si traduce in una diminuzione del consumo di carburante della vettura e del conseguente impatto ambientale (minor emissione di CO2).
Per i dischi dei veicoli commerciali pesanti – un segmento applicativo particolarmente interessante per Brembo – sono proseguite le attività volte a migliorare le performance. Si sono quindi intensificate le attività di sviluppo con clienti, non solo europei, da finalizzare nel corso del 2019 con l'acquisizione di ulteriori quote di mercato.
Nell'ambito delle applicazioni auto va segnalato che, dopo aver sviluppato con un primario cliente tedesco il concetto di disco leggero, che attualmente equipaggia tutta la sua piattaforma veicoli di riferimento, Brembo è stata scelta come fornitore di dischi freno anche per tutta la nuova generazione di questa piattaforma. L'attività di sviluppo applicativo è ancora in corso e si concluderà nel prossimo biennio.
Grazie all'introduzione del disco leggero si garantisce una riduzione di peso fino al 15% rispetto ad un disco convenzionale, risultato ottenuto dalla combinazione di due diversi materiali (ghisa per la fascia frenante e una sottile lamiera di acciaio per la campana). Questa soluzione è stata testata con successo anche da altre importanti case costruttrici e già da quest'anno verrà utilizzata per equipaggiare alcuni dei loro nuovi modelli.
Prosegue anche l'attività di ottimizzazione di prodotto e di processo del disco co-fuso volta all'aumento delle prestazioni termo-meccaniche e fluidodinamiche, alla riduzione della massa e alla revisione dello stile. Completata la delibera di concetto Brembo di questa soluzione, il nuovo disco è stato proposto ai potenziali clienti per futuri sviluppi applicativi.
Sono continuati, inoltre, la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni non convenzionali – che hanno portato anche al deposito di varie domande di brevetto – da applicare ai dischi in ghisa o alla nuova generazione di dischi "leggeri", attraverso lo studio di forme, materiali, tecnologie e trattamenti superficiali che possano soddisfare le esigenze dei veicoli a trazione elettrica di nuova generazione o la conquista di nuovi segmenti di mercato.
Queste nuove soluzioni, indirizzate a ridurre l'impatto ambientale (minore emissione di CO2, di polveri sottili e di "wheel dust"), nonché a migliorare l'aspetto estetico e la resistenza alla corrosione, hanno suscitato grande interesse presso i maggiori clienti di Brembo, e con alcuni di questi, sono iniziati i primi sviluppi applicativi nel corso del 2018.
Il 2018 ha visto anche il continuo rafforzamento dei Centri Tecnici di Sviluppo negli USA e in Cina, che ha consentito a Brembo di acquisire importanti commesse nei mercati locali e di porsi sempre più come fornitore strategico di dischi freno presso i più grandi player mondiali.
Prosegue il piano per la realizzazione di dischi moto in materiale composito per impiego stradale con la definizione dei limiti di utilizzo e le attività di messa a punto delle lavorazioni meccaniche. Sono state definite le nuove dimensioni delle fasce frenanti e si stanno approntando nuovi campioni. Resta da sviluppare il materiale d'attrito specifico, attività che verrà pianificata tenendo conto della disponibilità delle fasce frenanti con le dimensioni definitive.
I progetti applicativi delle nuove pompe di gamma media sono allo stadio di preparazione prototipi. È stato definito un design specifico che accomuna pompa freno e pompa frizione, per il quale il cliente principale ha dato la sua approvazione. L'inizio delle prove sui prototipi è previsto nel corso del 1° semestre 2019.
Sono terminate positivamente le prove sui prototipi della pompa posteriore con microinterruttore integrato. Il concetto è validato e pronto per essere proposto ai clienti per sviluppi specifici.
Le pianificazioni per la realizzazione dei prototipi della nuova gamma di pinze di Brembo Brake India sono in via di definizione. La prototipazione avrà il duplice scopo di validare tecnicamente i prodotti e di rendere disponibili i componenti per presentare il nuovo design ai clienti. È stata inoltre avviata la produzione della nuova applicazione di CBS disco/disco per un cliente indiano. È stata invece posticipata al 1° semestre del 2019 la fase di sviluppo dell'attuatore H-CBS per tamburo/disco in configurazione scooter.
È stata completata la prima fase di sperimentazione di nuovi materiali per dischi con lo scopo di ridurne il peso e le prove al banco hanno dato risultati positivi. Sono inoltre in via di definizione le dimensioni della fascia frenante per la seconda fase di prototipazione e prova.
Lo sviluppo della configurazione campana/fascia del nuovo concetto di disco a bassa propensione alle vibrazioni è stato posticipato al 1° semestre del 2019.
È in corso la sperimentazione su veicolo di una pinza entry level di nuova concezione. La conclusione dei test principali è prevista nel corso del 1° semestre 2019.
Prosegue secondo il piano l'approntamento del dimostratore Brake by Wire moto.
È in valutazione per le applicazioni moto una nuova tecnologia di realizzazione del materiale d'attrito. Sono disponibili i prototipi che verranno provati al banco nel corso del 1° semestre 2019. È stata configurata un'evoluzione della regolazione feeling per leve pompe moto da off road: i prototipi saranno disponibili nel corso del 1° semestre 2019.
È pienamente operativo il nuovo banco dinamometrico in Brembo Brake India.
Va ripianificato lo sviluppo del concetto innovativo di freno per motociclette ad alte prestazioni, attualmente sospeso per concomitanza con altri progetti.
Per quanto riguarda il mondo delle competizioni, il progetto "impianto frenante Carbon/Carbon per applicazioni racing" (F1, LMP1 - Le Mans Prototype 1, IRL - Indy Racing League e Super Formula) comprende tre aree distinte, le cui attività sono continuate per tutto il 2018 e proseguiranno anche negli anni a venire:
• messa a punto della produzione dei dischi (con risultati molto interessanti in termini qualitativi) e stabilizzazione/miglioramento delle prestazioni della pastiglia Carbon/Carbon. Ricade in questo ambito di sviluppo e messa a punto delle tecnologie di produzione anche l'avvio del primo agugliatore per la costruzione di preforme a partire da fibra di carbonio (stabilimento di Curno). Terminata la fase di messa a punto, nei primi mesi del 2018 è già avvenuto il debutto in pista delle preforme dedicate alle diverse categorie (Super Formula, Formula E e F1);
Si inizia a guardare anche alle novità che verranno introdotte nel campionato di F1. Dal 2021, infatti, sono previsti importanti cambiamenti di regolamento (a partire da cerchi ruota di dimensioni maggiori) che avranno un impatto significativo sull'impianto frenante.
Con un cliente appartenente al mondo della F1 sono in corso progetti specifici che riguardano tutti i componenti dell'impianto frenante, mentre con un altro cliente F1 si stanno definendo gli impianti del 2019, concordando anche lo sviluppo di un nuovo impianto Brake By Wire ancora più integrato del sistema attuale. Oggi, infatti, l'impianto frenante si compone di due pompe separate (e/o in alcuni casi di una pompa tandem) e l'attuatore Brake By Wire: il nuovo sistema integra in un unico oggetto la pompa tandem e il BBW posteriore, con una sensibile riduzione del peso. Questa sarà la soluzione tecnica di partenza per un importante team di F1.
Dal 2019, inoltre, si conferma l'introduzione in gara, di un nuovo concetto di pinza freno sulle vetture di tre team di F1: la nuova pinza, ad altissima efficienza frenante, è dotata di dispositivi in grado di ridurre sensibilmente le coppie residue dovute all'impianto frenante, portandole quasi alla metà.
Per quanto riguarda la simulazione, continua la sperimentazione di nuove metodologie di calcolo per la parte strutturale e termica del disco, per il calcolo termoelastico e a fatica del disco stesso, nonché per l'integrazione dello stesso calcolo all'interno del gruppo ruota cliente (ovvero calcoli meccanici e termici con soluzioni di fluidodinamica computazionale CFD).
In campo motociclistico, nella classe MotoGP sono ora disponibili per tutti i clienti i nuovi impianti caratterizzati da una nuova pinza freno utilizzati in esclusiva da pochi team fino alla metà del 2018. La nuova pinza è amplificata, con sistema antidrag e con valvola per ridurre il knock-off dei pistoni in caso di "sbacchettamento".
Sempre in campo motociclistico, per la categoria SuperBike, ha debuttato in gara una nuova pinza amplificata e con antidrag utilizzata con un disco in acciaio e pastiglie tradizionali anziché con un impianto Carbon/Carbon. Nei prossimi mesi si valuterà come valorizzare questo concetto di pinza in applicazione a ricambi stradali.
A livello di sviluppi OE, è da segnalare il lavoro svolto con AP Racing su impianti stradali dedicati a clienti OE con spiccate caratteristiche sportive. Il lavoro è iniziato dal dimensionamento e dalla simulazione termica dell'impianto – come si fa con le vetture da corsa – e si è concluso con la messa in produzione del nuovo disco Carbo-Ceramico di Brembo (CCMR). I primi dischi di questo nuovo sviluppo sono stati deliberati a inizio 2018 dal team di sviluppo e dal cliente, che ha confermato la SOP (Start Of Production) a partire dal 2° semestre 2018. La nuova vettura che porterà in dote questo nuovo impianto Carbo-Ceramico è la McLaren P15, conosciuta anche come McLaren Senna, ormai in produzione.
Continua anche la proficua collaborazione di Brembo con alcune università italiane, fra cui il Politecnico di Milano e l'Università di Padova, che si prefigge obiettivi importanti in diversi campi di sviluppo tecnico.
Brembo è certificata dall'EASA come Azienda qualificata per lo sviluppo e la progettazione di impianti frenanti completi e dall'ENAC per la produzione di ruote (anteriori e posteriori). In tale contesto, Brembo ha rinnovato la propria partecipazione al progetto CS2 (progetto finanziato Clean Sky 2) e sta gestendo le commesse in corso sulla base degli accordi con i clienti. Poiché nel corso dell'esercizio alcuni progetti acquisiti sono stati posticipati dai clienti, Brembo sta valutando ogni opportuna azione affinché il progetto aeronautico non risulti diluitivo per i risultati del Gruppo.
Grazie all'esperienza maturata negli anni, Brembo Friction è una realtà ormai consolidata in linea con la filosofia aziendale che tende al miglioramento continuo. I materiali d'attrito, oggi sempre più flessibili e disegnati per incontrare le più diverse esigenze dei singoli clienti, sono il frutto di una risposta specifica e reattiva resa possibile grazie al lavoro sinergico che intercorre tra il reparto di Ricerca e Sviluppo e tutti gli altri reparti Brembo. Pastiglie freno ad elevate prestazioni, pensate per applicazioni che prevedono l'utilizzo di dischi in ghisa fino a dischi Carbo-Ceramici, oggi sono sviluppate in maniera sempre più sofisticata.
Le case automobilistiche più esigenti nel campo dell'OE hanno scelto Brembo Friction per le loro applicazioni top di gamma, confermando la grande fiducia riposta nelle pastiglie Brembo, a riprova di come impegno e attenzione per il prodotto portino a risultati di eccellenza.
Tutti i principali mercati – quello europeo, molto esigente in termini di prestazioni, quello asiatico o americano, che sono molto attenti al comfort, ma anche i più innovativi, come quello delle pinze di stazionamento elettriche – possono oggi beneficiare del know-how acquisito da Brembo nel campo dei materiali Cu-free, ossia i materiali d'attrito senza rame.
La continua spinta innovativa ha permesso lo sviluppo di materiali d'attrito specifici per l'accoppiamento con dischi molto leggeri che, però, presentano elevate resistenze termo-meccaniche: è quanto accade nel mercato tedesco, che richiede materiali Cu-free per dischi Carbo-Ceramici rivestiti in Si-SiC (Silicio-Carburo di Silicio).
Per soddisfare queste richieste sempre più stringenti, da inizio 2018 è stato introdotto l'uso di un modello statistico (DOE) allo scopo di identificare quali siano le principali categorie di ma-
terie prime su cui sia necessario agire, in modo da ottimizzare le proprietà chimico-fisiche del materiale d'attrito e ottenere, quindi, le migliori risposte in termini di performance e comfort.
Lo sviluppo di materiali d'attrito environment-friendly, con un sempre minor impatto ambientale – si pensi, ad esempio, all'abbattimento delle emissioni di gas serra come la CO2 – riflette la spinta green della ricerca globale, in crescita costante.
È da questa particolare attenzione verso l'ambiente che nascono progetti come COBRA e LIBRA. Frutto di un'importante collaborazione tra Italcementi, Istituto Mario Negri e la società di consulenza PNO Italia, il progetto COBRA (che fa parte del programma europeo Life+) si è concluso dopo aver centrato il suo obiettivo: sviluppare una tecnologia capace di sostituire i leganti fenolici, normalmente utilizzati nei materiali d'attrito, con componenti innovativi di matrice cementizia. Durante lo sviluppo di questo progetto si è riusciti a formulare materiali equivalenti a quelli tradizionali in grado di soddisfare i requisiti di performance richiesti da applicazioni sportive, notoriamente impegnative per il materiale d'attrito. Un notevole risultato tecnico, a conferma della validità di questa nuova classe di materiali, è stato il superamento degli obiettivi previsti dalla normativa europea ECE R90. Importanti case automobilistiche e motociclistiche stanno valutando la possibilità di impiegare pastiglie COBRA per le loro applicazioni in fase di sviluppo. Già oggi Brembo dispone di una pressa con tecnologia ad hoc per la produzione di queste pastiglie, potendo far fronte alle potenziali richieste dei clienti su una scala pre-industriale prototipale. Dall'attuale fase di pre-engineering, si passerà poi ad un lavoro sinergico con i singoli clienti per soddisfarne le specifiche richieste, finalizzato ad un'ulteriore ottimizzazione del processo, al fine di garantire al prodotto miglior performance e comfort. Per quanto riguarda le ricadute ambientali, l'introduzione del legante cementizio si è dimostrata decisiva verso un potenziale abbattimento delle emissioni di sostanze volatili (VOC), come effettivamente dimostrato dalle indagini di laboratorio.
Nel 2015, invece, è iniziato il progetto LIBRA, con l'obiettivo di eliminare la piastrina in acciaio nelle pastiglie freno, sostituendola con un materiale composito ad elevate prestazioni. I vantaggi risultano evidenti: dall'aumento di leggerezza del singolo pezzo (con la conseguente riduzione di peso dell'impianto frenante) alla riduzione dei tempi di produzione della singola pastiglia. Già al termine del primo anno di ricerca e sviluppo, i risultati sono stati molto positivi e hanno confermato la validità del progetto in termini di competitività e innovazione. A partire dal 2017, un colosso americano del settore automotive ha chiesto di poter utilizzare pastiglie di stazionamento con piastrina in materiale composito, confermando ulteriormente quanto importante e innovativa sia la rivoluzione tecnologica del progetto LIBRA. I primi lotti di produzione OTOP (Off Tool Off Process) sono stati consegnati al cliente, portando la fase di sviluppo del prodotto verso la sua conclusione. Alla fine del 2018 è stata installata la pressa automatica che verrà utilizzata per la produzione in serie, prevista nel corso del 2019.
A inizio 2018, in seguito agli ottimi risultati ottenuti con i precedenti progetti LowBraSys e Rebrake, ha preso il via il progetto Ecopads in collaborazione con l'Università di Trento e il KTH di Stoccolma. L'obiettivo di questo nuovo progetto è quello di produrre pastiglie con nuovi materiali Cu-free in grado di mantenere ottime prestazioni in presenza di emissioni certificate ridotte.
In ambito Sistemi Auto e Veicoli Commerciali, l'obiettivo di contribuire, tramite l'impianto frenante, alla riduzione dei consumi dei veicoli e delle conseguenti emissioni di CO2 e polveri sottili, viene perseguito attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni. In particolare, l'utilizzo di metodologie volte a minimizzare la massa delle pinze a parità di prestazioni, il miglioramento della funzionalità della pinza mediante la definizione di nuove caratteristiche di accoppiamento fra guarnizione e pistone, l'ottimizzazione di un sistema di scorrimento pastiglia di nuovo concetto, continuano ad essere le principali aree di sviluppo. È in corso anche uno sviluppo applicativo, che potrebbe concludersi entro il 1° semestre 2019, con l'assegnazione di una porzione di business relativa a una piattaforma di veicoli completamente elettrici realizzati da un importante costruttore tedesco.
Le attività di miglioramento di prodotto e di processo proseguono in modo continuativo, così come la ricerca di soluzioni volte alla riduzione della massa, all'aumento delle prestazioni e al miglioramento dello stile. A questo proposito è in corso, fra le altre attività, lo sviluppo applicativo di una nuova pinza, studiata specificamente per autovetture ad alte prestazioni, il cui scopo è ridurre sensibilmente la temperatura di esercizio in pista, incrementando conseguentemente le prestazioni del sistema. L'entrata in produzione di questa nuova pinza è prevista per il terzo trimestre 2019.
La conquista di nuovi segmenti di mercato viene perseguita anche attraverso lo studio di nuove tipologie di pinze freno. Una prima nuova tipologia di pinza è entrata in serie negli ultimi mesi del 2018 con un primario cliente tedesco, mentre una seconda ha raggiunto e superato positivamente la delibera di concetto. Già nel 2016 Brembo ha avviato una produzione, in piccola serie, di una pinza realizzata utilizzando la lega di alluminio allo stato tixotropico, cioè a una temperatura inferiore a quella di fusione. Questo processo, di cui Brembo ha depositato il brevetto, prende il nome di BSSM (Brembo Semi-Solid Metal casting) e, a parità di prestazioni, consente un risparmio di peso dal 5 al 10%, in relazione alla geometria della pinza. La delibera di questo concetto è attualmente in corso, mentre si prevede che l'inizio della produzione delle prime vetture avverrà a fine 2022. Per quanto riguarda i primi prodotti meccatronici di Brembo, ossia gli stazionamenti elettrici nelle varie configurazioni, già deliberati internamente sia per autovetture sia per veicoli commerciali, è in pieno svolgimento la fase di promozione sui clienti del Gruppo.
In particolare, Brembo è stata scelta da un importante cliente statunitense quale fornitore di una pinza con stazionamento elettrico integrato per veicolo elettrico.
Sul fronte dei veicoli commerciali Brembo ha sviluppato, e sta tuttora sviluppando, soluzioni meccatroniche per lo stazionamento di veicoli fino a 7,5 tonnellate. La SOP di questi veicoli è prevista a metà del 2019.
Sui veicoli di nuova concezione con trazione elettrica, il sistema frenante subirà nei prossimi anni evoluzioni importanti, soprattutto per quanto attiene alla gestione della frenata e all'interfaccia con il veicolo. I sistemi Brake By Wire, da tempo allo studio in Brembo, hanno ormai raggiunto un elevato grado prestazionale e funzionale. La fase di industrializzazione e di pianificazione per un lancio in produzione è iniziata e potrà essere concretizzata non appena l'interesse di alcuni clienti sarà confermato a livello contrattuale.
L'evoluzione continua delle metodologie di simulazione è focalizzata sugli aspetti legati al comfort del sistema frenante e alla funzionalità della pinza. L'obiettivo attuale che si pone Brembo è quello di sviluppare la capacità di simulazione dell'ultimo componente del sistema frenante non ancora simulato: il materiale di attrito. In quest'ottica, la possibilità di usufruire del progetto Brembo Friction rappresenta un punto di forza per il Gruppo, che si può proporre come fornitore del sistema frenante completo. Lo sviluppo della metodologia per simulare la funzionalità della pinza, invece, ha come obiettivo l'impostazione in fase progettuale delle caratteristiche della pinza che influenzano il feeling pedale della vettura.
Le attività di Advanced R&D monitorano costantemente l'evoluzione dei veicoli, che si può riassumere in alcune tendenze generali: elettrificazione, sistemi di assistenza alla guida (ADAS), guida autonoma, basso impatto ambientale, connettività. L'elevato livello d'integrazione porterà l'impianto frenante a dialogare con altri sistemi-veicolo quali, ad esempio, motori elettrici di trazione e nuovi concetti di sospensione/sterzo. Tale integrazione permetterà un incremento della sicurezza attiva e l'ottimizzazione di funzioni come la rigenerazione in frenata. Brembo prosegue lo sviluppo e l'evoluzione di un sistema Brake By Wire, la cui peculiarità sta nell'architettura cosiddetta "decentralizzata", dove ogni singolo lato ruota ha un proprio attuatore elettromeccanico per generare e controllare la forza frenante richiesta. Questa architettura si sta dimostrando la più adeguata per i futuri veicoli ad alto livello di guida autonoma. Inoltre, proseguono gli sviluppi di integrazione di sistemi intelligenti, in particolare con sistemi di trazione elettrica e relativa
architettura di nuova generazione. In questo ambito è stata importante la partecipazione di Brembo al progetto "Eu-Live", condotto da un consorzio europeo e finanziato dal programma Horizon 2020, terminato nel 2018. In questo progetto il ruolo di Brembo è stato quello di progettare e realizzare l'integrazione del freno in un braccio oscillante, con un motore elettrico per trazione, destinato a un quadriciclo appositamente progettato per la futura mobilità urbana.
Meccatronica e integrazione di sistemi comportano lo sviluppo di nuovi componenti per i nostri prodotti, tra cui sensori, meccanismi e motori elettrici. A questo scopo Brembo coordina un gruppo di aziende lombarde nel progetto finanziato "Inproves", con l'obiettivo di mettere a punto prototipi di motori a magneti permanenti "brushless" di elevatissime prestazioni, specificamente progettati per i freni del futuro.
Brembo prosegue, inoltre, le attività di ricerca e sviluppo in collaborazione con università e centri di ricerca internazionali, con l'obiettivo di individuare sempre nuove soluzioni da applicare a dischi e pinze, sia in termini di nuovi materiali sia di nuove tecnologie e/o componenti meccanici. La necessità di alleggerire i prodotti porta la ricerca a valutare l'utilizzo di materiali non convenzionali, quali i tecnopolimeri o le leghe metalliche leggere rinforzate, per la realizzazione di componenti strutturali. Queste collaborazioni interessano anche le attività metodologiche legate allo sviluppo, con la definizione e l'utilizzo di strumenti di simulazione e di calcolo sempre più sofisticati.
Il progetto LowBraSys, finanziato dall'Unione Europea nel programma Horizon 2020 con l'obiettivo di dimostrarne la possibilità di riduzione delle emissioni di particelle sottili, proseguirà fino a marzo 2019. Il tema sviluppato da questo progetto rappresenta un elemento cardine per la sostenibilità dei prodotti Brembo.
È un credo, una missione. Innovare. Senza fermarsi mai. Qualcosa impresso nel nostro DNA a cui non possiamo sottrarci.
Campionato Formula E 2018-2019
L'efficace gestione dei rischi è un fattore chiave nel mantenimento del valore del Gruppo nel tempo. A tal proposito, nel quadro del sistema di Corporate Governance, Brembo ha definito un Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi di Brembo (SCIR) conforme ai principi di cui all'art. 7 del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. (di seguito "Codice di Autodisciplina") e, più in generale, alle best practices in ambito nazionale e internazionale.
Tale sistema costituisce l'insieme delle strutture organizzative, delle regole e delle procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo, contribuendo ad una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione e favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, nonché la diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di definire le linee di indirizzo dello SCIR, in modo che i principali rischi afferenti a Brembo S.p.A. e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa. Esso è consapevole che i processi di controllo non possono fornire assicurazioni assolute circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la prevenzione dei rischi intrinseci all'attività d'impresa; ritiene, tuttavia, che lo SCIR possa ridurre e mitigare la probabilità e l'impatto di eventi di rischio connessi a decisioni errate, errori umani, frodi, violazioni di leggi, regolamenti e procedure aziendali, nonché accadimenti inattesi. Lo SCIR è pertanto soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione ha identificato1 gli altri principali comitati/funzioni aziendali rilevanti ai fini della gestione dei rischi, definendone i rispettivi compiti e responsabilità nell'ambito dello SCIR. Più in particolare:
Il monitoraggio dei rischi avviene con frequenza almeno mensile tramite riunioni in cui si analizzano i risultati, le opportunità e i rischi per tutte le Unità di Business e le aree geografiche in cui Brembo opera. In tale sede vengono inoltre definite le azioni ritenute necessarie per mitigare gli eventuali rischi. I principi generali di gestione dei rischi e gli organi a cui è affidata l'attività di valutazione e monitoraggio degli stessi sono contenuti nel Manuale di Corporate Governance, nella Politica e Procedura di Gestione dei Rischi, nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 e nello Schema di riferimento per la redazione dei documenti contabili (ex art. 154 bis del TUF) a cui si fa rinvio.
1 Si vedano in proposito i seguenti documenti pubblicati sul sito Internet Brembo nella sezione Investor Relations/Corporate Governance/Principi e Codici: "Manuale di Corporate Governance", "Modello di Organizzazione Gestione e Controllo", "Schema di Riferimento del Gruppo Brembo relativo alla redazione dei documenti contabili societari", "Linee Guida per il Sistema di Controllo e Gestione dei Rischi".
L'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi dà piena esecuzione alle linee guida sulla gestione dei rischi basate su principi di prevenzione, economicità e miglioramento continuo approvate dal Consiglio di Amministrazione. Al fine di consentire all'organizzazione di definire le categorie di rischio su cui concentrare la propria attenzione, Brembo si è dotata di un modello di identificazione e classificazione dei rischi, partendo da classi di rischio suddivise per tipologia, in relazione al livello manageriale o alla funzione aziendale nella quale trovano origine o alla quale spettano il monitoraggio e la gestione.
La funzione Internal Audit verifica in forma sistematica l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso, riferendo i risultati della sua attività al Presidente, al Vice Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato, al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e all'Organismo di Vigilanza di Brembo S.p.A. per gli specifici rischi legati agli adempimenti del D.Lgs. n. 231/2001 e almeno annualmente al Consiglio di Amministrazione.
Le famiglie di rischio di primo livello identificate sulla base della Politica di Gestione dei Rischi sono le seguenti:
Di seguito si riportano i principali rischi per Brembo, per ciascuna delle famiglie di rischio sopra elencate. L'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi, né in termini di possibile impatto.
In relazione al footprint internazionale, Brembo è esposta al rischio paese, comunque mitigato dall'adozione di una politica di diversificazione dei business per prodotto e area geografica, tale da consentire il bilanciamento del rischio a livello di Gruppo. Inoltre, Brembo monitora costantemente l'evoluzione dei rischi (politico, economico/finanziario e di sicurezza) legati ai paesi il cui contesto politico-economico generale e il regime fiscale potrebbero in futuro rivelarsi instabili, al fine di adottare le eventuali misure atte a mitigarne i potenziali rischi.
Brembo è esposta a rischi legati all'evoluzione tecnologica, ossia allo sviluppo di prodotti concorrenti tecnicamente superiori in quanto basati su tecnologie innovative. Al fine di mantenere il vantaggio competitivo, Brembo investe ingenti risorse in attività di R&D, svolgendo attività di ricerca applicata e di base, sia su tecnologie esistenti sia su quelle di nuova applicazione come, ad esempio, la meccatronica. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione "Attività di Ricerca e Sviluppo" della presente Relazione sulla Gestione. Le innovazioni di prodotto e di processo, utilizzate o di possibile futura applicazione in produzione, sono brevettate per proteggere la leadership tecnologica del Gruppo.
Brembo è concentrata sui segmenti Luxury e Premium del settore automotive e, a livello geografico, sviluppa la maggior parte del suo fatturato in mercati maturi (Europa, Nord America e Giappone). Al fine di ridurre il rischio di saturazione dei segmenti/mercati in cui opera, il Gruppo ha avviato da tempo una strategia di diversificazione verso altre aree geografiche e sta progressivamente ampliando la gamma dei suoi prodotti, rivolgendo la propria attenzione anche al settore mid premium.
Gli investimenti effettuati in alcuni paesi possono essere influenzati da variazioni sostanziali del quadro normativo locale, da cui potrebbero derivare cambiamenti rispetto alle condizioni economiche esistenti al momento dell'investimento. Per questo, prima di compiere investimenti nei paesi esteri, Brembo valuta attentamente il rischio paese nel breve, medio e lungo periodo. In generale, le attività di Merger & Acquisition sono opportunamente coordinate sotto tutti i profili al fine di mitigare eventuali rischi d'investimento.
Brembo continua il suo percorso evolutivo finalizzato al rafforzamento del proprio Modello di Sostenibilità e all'adempimento dei requisiti normativi di «disclosure» di carattere non finanziario, introdotti con il D.lgs. n. 254/2016. Avvalendosi del supporto di una società di consulenza specializzata, Brembo ha aggiornato la valutazione dei rischi in ambito sostenibilità, utilizzando criteri di valutazione allineati alla metodologia della gestione dei rischi di Gruppo.
Brembo gestisce i rischi legati al cambiamento climatico, così
come l'incremento dei vincoli normativi in relazione alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e, più in generale, il crescente indirizzo da parte della società civile e del consumatore finale verso lo sviluppo di prodotti e processi industriali a minore impatto sull'ambiente. L'utilizzo di risorse, come quelle idriche, è un tema di rischio gestito in tutti i siti produttivi, soprattutto in quelli localizzati in aree geografiche a scarsità idrica; lo stesso vale per i temi di rischio legati all'inquinamento di corpi idrici dovuti ad eventuali contaminazioni.
La sicurezza degli ambienti di lavoro e gli aspetti legati allo sviluppo delle persone, all'inclusione e alla valorizzazione delle diversità, sono tematiche fondamentali per il Gruppo, i cui rischi sono valutati ed indirizzati dalle funzioni di competenza.
In Brembo la supply chain è sempre più globale e strategica, pertanto ai fornitori è richiesto di operare nel rispetto degli standard di sostenibilità definiti dal Gruppo. Inoltre, considerando la presenza di potenziali temi di rischio all'interno della filiera di fornitura, in un'ottica di miglioramento continuo, Brembo pone in essere numerose attività finalizzate a promuovere la tutela dell'ambiente e adeguate condizioni di lavoro presso tutti i suoi fornitori, in Italia e all'estero.
I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, alla indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, alle condizioni della congiuntura economica internazionale, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei paesi in cui il Gruppo è presente.
Il rischio relativo alla supply chain si può concretizzare con la volatilità dei prezzi delle materie prime e con la dipendenza da fornitori strategici che, se dovessero interrompere improvvisamente i loro rapporti di fornitura, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere nei tempi previsti gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la Direzione Acquisti individua fornitori alternativi, prevedendo dei sostituti potenziali per le forniture giudicate strategiche (supplier risk management program). Il processo di selezione dei fornitori è stato rafforzato, includendo anche la valutazione della solidità finanziaria degli stessi, aspetto che nell'attuale congiuntura ha assunto un'importanza crescente. Con la diversificazione delle fonti può essere ridotto anche il rischio di aumento dei prezzi, che viene peraltro parzialmente neutralizzato con il trasferimento degli aumenti stessi sui prezzi di vendita.
Relativamente al rischio legato all'indisponibilità delle sedi produttive e alla continuità operativa delle medesime, è stato rafforzato il processo di mitigazione, con la pianificazione di attività ingegneristiche di loss prevention sulla base degli standard americani NFPA (National Fire Protection Association), finalizzate ad eliminare i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento e ad implementare le protezioni volte a limitarne l'impatto, con il continuo rafforzamento dell'attuale continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.
Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto, in termini di qualità, sicurezza e tracciabilità. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un robusto controllo qualità, con l'istituzione di una funzione worldwide "Assicurazione Qualità Fornitori", appositamente dedicata al controllo qualità componenti non conformi agli standard qualitativi Brembo, e con la continua ottimizzazione della Failure Mode & Effect Analysis (FMEA).
Brembo ritiene di importanza rilevante la continuità operativa dei sistemi IT ed ha implementato a tale riguardo delle misure di mitigazione dei rischi finalizzate a garantire la connettività della rete, la disponibilità dei dati e la sicurezza degli stessi, garantendo allo stesso tempo il trattamento di dati personali in relazione al regolamento europeo GDPR e alle normative nazionali applicabili nei singoli paesi membri UE. Questi temi stanno acquisendo ulteriore rilevanza, anche in considerazione dell'avviato processo di smart factory (Industry 4.0) da parte del Gruppo.
Il Gruppo è esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:
• insufficiente tutela della salute e della sicurezza dei collaboratori, che si può manifestare attraverso l'accadimento di gravi infortuni o di malattie professionali;
L'eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o amministrativo o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile. Inoltre, in casi particolarmente critici, gli interventi degli enti pubblici preposti al controllo potrebbero determinare interferenze con le normali attività produttive, arrivando potenzialmente sino al fermo delle linee di produzione o alla chiusura del sito produttivo stesso. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all'interno di un Sistema di Gestione (che si rifa alle norme internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 ed è certificato da parte di un ente terzo indipendente) che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro sia gli aspetti ambientali.
Brembo pone quindi in essere tutte le attività che permettono di tenere sotto controllo e di gestire al meglio questi aspetti, nella più rigorosa osservanza della normativa vigente.
Le attività in essere comprendono, ad esempio, la definizione con revisione annuale di:
Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti sia i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l'applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell'impegno dell'azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.
Le strategie di internazionalizzazione ed in particolare lo sviluppo del footprint industriale internazionale hanno inoltre evidenziato la necessità di rafforzare il management operativo in grado di operare localmente e di comunicare efficacemente con le direzioni funzionali di Business Unit e Centrali, al fine di rendere il sistema qualità e la capacità dei processi produttivi sempre più efficiente ed efficace.
Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all'evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l'evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo.
Per quanto concerne il rischio di compliance sui temi di Sicurezza dei Lavoratori e Tutela Ambientale, vista la complessità normativa in materia, la presenza di leggi e norme non sempre chiare, i tempi non certi e spesso anche non brevi per il rilascio di autorizzazioni e licenze, il Gruppo si avvale di funzioni dedicate quali la funzione Health & Safety e la Direzione Energy & Environment (vedi Rischi operativi - Ambiente, Sicurezza e Salute) finalizzate a gestirne le relative complessità.
Con riferimento agli altri rischi di compliance, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari Brembo disponibile sul sito Internet di Brembo (www.brembo. com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
Tra i rischi correlati alla compliance si pone evidenza sul rischio connesso a violazioni di normative nazionali, internazionali, di settore, comportamenti professionalmente scorretti e non conformi alla politica etica aziendale che espongono alla responsabilità amministrativa dell'ente minando altresì la reputazione del Gruppo sul mercato. Tale rischio si articola su tre livelli:
Il rischio ritenuto più significativo per il Gruppo, a livello teorico, riguarda l'ipotesi di cui al punto 2, per le seguenti ragioni:
La possibile risalita alla Capogruppo per reati commessi all'estero si considera remota in virtù dei criteri di collegamento previsti dal Codice Penale italiano, sebbene a livello teorico sia plausibile ipotizzare che un soggetto apicale/dipendente di Brembo S.p.A. operi all'estero nell'ambito delle mansioni svolte all'interno della Capogruppo o della controllata straniera. In tema di corruzione verso la Pubblica Amministrazione (PA), il Gruppo Brembo non detiene rapporti con la PA, data la natura del proprio business, salvo per la gestione di eventuali concessioni (ad es. di tipo edilizio), pertanto le occasioni di rischio-reato sono ritenute remote.
Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l'esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell'evoluzione normativa, attuando quanto segue:
quali ad esempio FCPA (USA) e Bribery Act (UK);
Relativamente al contenzioso, la Direzione Legale e Societario monitora periodicamente l'andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo all'uopo le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici ad essi correlati vengono effettuati gli opportuni accertamenti o svalutazioni a cura della Direzione Amministrazione e Finanza.
Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, nonché la qualità, la tempestività e la raffrontabilità dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning) nella quasi totalità delle società del Gruppo.
Nell'esercizio della sua attività, il Gruppo Brembo è esposto a diversi rischi finanziari (financial risk) tra cui il rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito. La gestione di tali rischi spetta all'area Tesoreria e Credito della Capogruppo che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta tutte le principali operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
L'indebitamento finanziario del Gruppo è in parte regolato da tassi d'interesse variabili ed è pertanto esposto al rischio della loro fluttuazione. Per ridurre almeno in parte tale rischio il Gruppo ha stipulato alcuni contratti di finanziamento a tasso fisso a medio-lungo termine che rappresentano circa il 43% della posizione finanziaria lorda.
L'obiettivo perseguito è rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili. La Tesoreria di Gruppo monitora costantemente l'andamento dei tassi al fine di valutare preventivamente l'eventuale necessità di interventi di modifica della struttura dell'indebitamento finanziario.
Operando sui mercati internazionali, Brembo è esposta al rischio di cambio. Su questo fronte, il Gruppo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie e si limita a coprire le posizioni nette in valuta utilizzando, in particolare e qualora ne ricorrano le opportunità, contratti forward (acquisti e vendite a termine) al fine di garantire una riduzione dell'esposizione al rischio di cambio.
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nel corso del 2018 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento dei prezzi delle materie prime.
Tale rischio si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo; per minimizzarlo, l'area Tesoreria e Credito pone in essere le seguenti principali attività:
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; detto rischio è identificato con riguardo, in particolare, ai crediti commerciali. In tal senso si sottolinea che le controparti con le quali Brembo ha rapporti commerciali sono principalmente primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato. Il contesto macroeconomico attuale ha reso sempre più importante il continuo monitoraggio del credito, per cercare di anticipare situazioni di rischio di insolvenza e di ritardo nel rispetto dei termini di pagamento.
Al fine di minimizzare la volatilità e l'impatto finanziario di un eventuale evento dannoso, nell'ambito della Politica di Gestione dei Rischi Brembo ha predisposto, come passo successivo alle sopraccitate azioni di mitigazione, il trasferimento dei rischi residui al mercato assicurativo, laddove assicurabili.
Nel corso degli anni, le mutate esigenze di Brembo hanno comportato un'importante e specifica personalizzazione delle coperture assicurative, che sono state ottimizzate con l'obiettivo di ridurre fortemente l'esposizione, con particolare attenzione ai possibili danni derivanti dalla realizzazione e dalla commercializzazione dei prodotti. Questa tematica è stata sviluppata mediante un'attività di risk management finalizzata ad individuare ed analizzare le maggiori criticità quali, ad esempio, i rischi connessi a paesi contraddistinti da una legislazione particolarmente penalizzante nei confronti delle aziende produttrici di beni di consumo.
Tutte le società del Gruppo Brembo sono oggi assicurate contro i principali rischi ritenuti strategici quali: property all risks, responsabilità civile terzi, responsabilità civile prodotti, ritiro prodotti. Altre coperture assicurative sono state stipulate localmente, a tutela di specifiche esigenze dettate dalle legislazioni locali o da contratti collettivi di lavoro e/o da accordi o regolamenti aziendali.
L'attività di analisi e trasferimento assicurativo dei rischi gravanti sul Gruppo è svolta in collaborazione con un broker assicurativo, il quale supporta tale attività tramite la propria organizzazione internazionale, occupandosi inoltre della compliance e della gestione dei programmi assicurativi del Gruppo a livello mondiale.
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Campionato Formula 1 2018
Nel corso del 2018 Brembo ha implementato le necessarie modifiche organizzative in coerenza con la situazione dei mercati, l'evoluzione del business, l'innovazione continua e la crescita.
Per i business, in considerazione del crescente sviluppo internazionale della propria realtà industriale e al fine di rafforzare e strutturare i vari processi logistici attraverso l'integrazione e l'ottimizzazione degli stessi, la Divisione Sistemi ha creato centralmente la propria Direzione Logistica, che riporta direttamente sia al Chief Operating Officer di divisione sia al Chief Manufacturing Officer. Nella medesima divisione, inoltre, in considerazione della crescente complessità dell'innovazione all'interno dello scenario di mercato, è stato istituito il ruolo di Advanced Projects Planning Manager con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente le strutture organizzative atte all'implementazione delle strategie aziendali relativamente ai Progetti Advanced (progetti cioè che introducono soluzioni tecniche innovative basate su nuovi processi tecnologici). Per quanto riguarda la Divisione Dischi è stata messa in atto una revisione delle piattaforme europee al fine di assicurare una maggiore efficacia nello sviluppo di progetti sempre più complessi. Nel secondo semestre anche il Performance Group ha consolidato la propria organizzazione nella gestione dei processi di sviluppo prodotto, adottando un approccio incentrato sul project management e introducendo piattaforme che guidano tali processi. Il Performance Group ha rivisto inoltre la propria struttura organizzativa nell'ambito dell'area Tecnica e di Innovazione unificando in un'unica area le funzioni "Innovazione e R&D" e "Direzione Tecnica Brembo Performance" al fine di incrementare il presidio e l'efficacia dei relativi processi, in coerenza con la nuova organizzazione basata sul project management.
Per quanto concerne le società del Gruppo, in Brembo North America si è verificato un avvicendamento ai vertici delle fonderie di ghisa di Stati Uniti e Messico; in Cina è stata rafforzata la Direzione HR di paese, sotto la cui responsabilità diretta vengono gestite le risorse umane appartenenti a tutte le società cinesi dislocate nel paese e, sempre in Cina, sono entrati nel
corso dell'anno il nuovo Country HSE Director e il nuovo China Country Quality Director.
Da ultimo, in Europa si è verificato un cambio al vertice di AP Racing dove è stato nominato il nuovo Managing Director.
Nel corso del 2018, la formazione ha investito le proprie energie progettando, pianificando ed erogando corsi finalizzati ad offrire al personale del Gruppo le competenze e le conoscenze necessarie per essere sempre più in grado di anticipare le richieste del business, i trend di mercato e i bisogni dell'organizzazione. Per quanto riguarda il catalogo di formazione e sviluppo, tante sono le competenze che sono state affrontate in una serie di nuovi corsi: la gestione del cambiamento, il pensiero sistemico, la valorizzazione delle diversità individuali e il modello dell'Enterprise Leadership che, dopo aver già coinvolto la prima linea aziendale, la famiglia professionale HR e i neo dirigenti, viene adesso esteso anche al middle management.
Sono sempre attivi sia il percorso di "Knowledge Management" disegnato per offrire ai nostri professional e manager, individuati tra i detentori di know-how critico, gli strumenti per diventare docenti interni, sia il percorso su tre livelli "Finance per non Finance People": entrambi continuano a rappresentare elementi cruciali dell'offerta formativa globale.
Il progetto più importante, sia dal punto di vista qualitativo sia da quello quantitativo, è l'Hub for LifeLong Learning lanciato in Italia. Nato in risposta agli obblighi formativi contrattuali del settore metalmeccanico, nel 2018 l'Hub ha portato in aula tutto il personale per 12 ore su contenuti istituzionali e relativi all'Industry 4.0. Questa formula insiste quindi in maniera netta sulla formazione continua come leva strategica, sia nella prospettiva dell'azienda sia di quella delle persone. La progettazione dell'Hub 2019, che avrà lo stesso impatto, sarà il naturale continuum di quella appena conclusa.
Tra i progetti di formazione tecnico-specialistica che continuano a suscitare interesse e portare in aula persone di tutto il mondo spicca la Manufacturing Academy: una vera e propria scuola aziendale di formazione in ambito Manufacturing. L'Academy propone una grande varietà di workshop incentrati sulla Digital Factory, che si rinnova continuamente includendo nuove tecnologie e nuove conoscenze. Gestita da docenti interni, e integrata da competenze del mondo universitario pensate per garantire al Gruppo uno scambio virtuoso con il mondo della ricerca, l'Academy è già stata lanciata anche in Polonia, Repubblica Ceca e Cina. Durante il 2018 è stata erogata molta formazione relativa alle competenze Industry 4.0 sia dal catalogo sia ad hoc. Per quanto riguarda il nuovo Brembo Production Development System, il relativo corso pilota è stato gestito da docenti interni certificati Brembo Academy, l'ente che in Azienda si occupa di formazione, con l'intento di spiegare e divulgare la metodologia Brembo per la gestione dei progetti R&D con uno specifico focus sui progetti meccatronici.
I due progetti di formazione in e-learning che hanno coinvolto le risorse del Gruppo, il Codice Etico e la Data Classification & Protection, hanno avuto un riscontro positivo. Alla fine del 2018, quindi, è stato lanciato un altro nuovo corso in e-learning, totalmente customizzato, sulla Privacy in funzione della nuova normativa GDPR.
Altro obiettivo raggiunto in questo 2018 è il passaggio alla ISO 9001:2015, che consente a Brembo Academy di certificare i prodotti della propria offerta formativa. Questo passo fondamentale ha recentemente consentito all'Azienda di ottenere l'accreditamento per i servizi formativi in Regione Lombardia. Nel quadro più ampio del consolidato Sistema di Talent Management, si segnala l'ulteriore incremento della diffusione dello strumento di gestione della prestazione individuale – Brembo Yearly Interview – che nel 2018 ha raggiunto la percentuale di copertura del 74% della popolazione Brembo mondo (73% nel 2017) e il consolidamento di strumenti e processi in materia di Gestione della Prestazione e Succession Planning.
Infine, nella prima parte del 2018, si è conclusa la periodica Engagement Survey rivolta a tutto il Gruppo Brembo, iniziata a dicembre 2017, la cui consuntivazione ha registrato ottimi risultati sia nelle risposte, pari al 74,15% (69,10% nell'edizione precedente del 2014), sia dell'engagement index, pari al 77,40% (76,23% nel 2014).
Formazione in E-Learning
brembo Manufacturing Academy
R&D Academy
L'impegno di Brembo sui temi di sostenibilità ambientale e di sicurezza si conferma quale elemento sempre più strategico e imprescindibile per lo sviluppo del business del Gruppo.
Il 2018 è stato l'anno in cui, in Brembo, ha trovato applicazione il programma ispirato al percorso di sostenibilità ambientale definito internamente, che prevede interventi su diverse aree, ognuna delle quali è sviluppata per integrare gli obiettivi ambientali al modello di business del Gruppo.
Questo percorso mira innanzitutto alla crescita della consapevolezza da parte di tutte le risorse umane Brembo circa le conseguenze di decisioni e di azioni atte al raggiungimento degli obiettivi ambientali del Gruppo: per rafforzare tale consapevolezza, nel 2019 sarà avviato uno specifico programma di formazione progettato nell'anno appena concluso.
Il nuovo Sistema di Gestione Ambiente ed Energia ha superato positivamente la certificazione dell'ente terzo, che ha rilasciato un unico certificato di Gruppo che include tutti gli stabilimenti.
Il nuovo sistema di gestione introduce requisiti comuni a tutte le fabbriche, focalizzati alla prevenzione dei rischi di natura ambientale – tra cui quelli legati al cambiamento climatico e alla gestione dell'acqua - superando il concetto del rispetto dei requisiti definiti dalla legislazione locale, che resta comunque elemento fondamentale da garantire presso tutti i siti. Il sistema si prefigge inoltre di coinvolgere l'intera catena di fornitura nel processo di prevenzione dei rischi e di riduzione degli impatti ambientali.
Nell'ambito della decarbonizzazione dei processi produttivi, nel 2018 le fabbriche Brembo hanno sviluppato progetti di miglioramento capaci di ridurre dell'1,7% le emissioni di CO2. Per supportare l'identificazione delle aree di miglioramento, è stata introdotta una piattaforma per il monitoraggio energetico in grado di fornire dati istantanei e storici dei consumi di tutte le fabbriche. Insieme alla progressiva introduzione di energia rinnovabile nel mix di fornitura, che è diventata il 20% nel 2018, Brembo ha complessivamente ridotto del 7% le proprie emissioni di CO2 rispetto al 2015, in linea con il percorso per il raggiungimento di una riduzione delle emissioni di CO2 del 19% al 2025, sempre rispetto alle emissioni di CO2 del 2015.
Relativamente alla gestione del rischio acqua, Brembo è impegnata nello sviluppo ed implementazione di azioni volte a minimizzare il consumo idrico nei propri processi produttivi.
Nel 2018 Brembo ha raggiunto il miglior risultato di sempre per ciò che riguarda la gravità e la frequenza degli infortuni in relazione al numero dei dipendenti. Questo risultato, realizzato su tutti i plant e le divisioni, è stato facilitato da una serie di iniziative svolte sia a livello locale sia in tutto il Gruppo.
Nel corso del 2018 sono proseguite le attività di audit di certificazione del Sistema di Gestione che, al fine di garantire uniformità nell'applicazione del Sistema e l'utilizzo di un medesimo approccio nella valutazione, sono state effettuate da un'unica società terza.
Poiché Brembo ritiene che la conformità di ogni sito alla legislazione vigente debba essere un principio cardine, anche in questo caso è stato nominato un unico ente terzo indipendente per effettuare le attività di audit con cadenza annuale. Tutti i risultati degli audit di terza parte (legislativi e di sistema) sono stati monitorati dall'ente di Corporate Health & Safety.
Tutti i punti evidenziati emersi durante tali audit (non conformità o semplici osservazioni) sono stati tramutati in piani e azioni di miglioramento dei vari stabilimenti.
Ogni stabilimento ha elaborato e realizzato dei piani di miglioramento specifici funzionali al raggiungimento degli obiettivi ricevuti in termini di KPI di sicurezza (indice di gravità e indice di frequenza).
In particolare il sistema di assegnazione degli obiettivi prevede:
Annualmente sono definiti i target relativi all'"Indice di Gravità Infortuni" a livello di sito produttivo, Direzione Operation, Divisione o Business Unit e Gruppo. Dal 2018 è stato anche inserito l'obiettivo di non avere alcun infortunio con gravità tale da comportare inabilità permanente, anche solo parziale.
Questi obiettivi vengono rivisti annualmente, in relazione ai risultati ottenuti negli anni precedenti, con lo scopo di migliorare costantemente le performance in ambito H&S.
Nel 2018 è stato monitorato anche il KPI "Indice di Frequenza" degli infortuni, che entrerà a far parte degli obiettivi dall'anno 2019.
Ogni sito definisce poi dei propri obiettivi specifici in base all'andamento dell'anno precedente, ai riscontri della valutazione dei rischi, agli obiettivi definiti a livello di Gruppo; tali obiettivi specifici vengono monitorati periodicamente all'interno del riesame della Direzione di stabilimento.
In parallelo sono state realizzate alcune importanti iniziative comuni a tutti i siti e definite centralmente:
La campagna di comunicazione è entrata nel vivo con l'affissione, nei reparti, della cartellonistica che diffonde i principi relativi alla Sicurezza identificati dagli stabilimenti stessi.
La campagna, focalizzata sulle persone Brembo, evidenzia sei principi cardine della Sicurezza, individuati come prioritari da parte di ogni paese nell'ambito di workshop realizzati internamente.
Un altro strumento preventivo su cui Brembo ha concentrato i propri sforzi nel 2018 è la diffusione di best practices sperimentate con esiti positivi da parte di uno dei siti del Gruppo. Il sito che ha avuto e realizzato un'idea, ottenendone un miglioramento dei livelli di sicurezza, condivide la propria intuizione tramite la rete intranet aziendale. Gli altri siti del Gruppo, analizzato il suggerimento, valutano e definiscono come implementare la miglioria proposta.
Dopo la valutazione di un comitato ad hoc, alcune di queste best practices, possono diventare nuovi standard di sicurezza Brembo e, quindi, diventare obbligatorie ed essere implementate in tutti gli stabilimenti del Gruppo.
Nel corso del 2018, in Brembo, sono stati definiti i "Dieci Comportamenti Salvavita", frutto di una serie di workshop organizzati in tutte le aree geografiche in cui Brembo ha i propri siti, a cui hanno partecipato rappresentanti di tutta l'organizzazione aziendale. Sono stati così delineati i dieci principi di sicurezza che i collaboratori diretti e tutte le persone che accedono ai siti devono far propri per garantire ambienti di lavoro sempre più sicuri. Il rispetto da parte di tutti dei Dieci Comportamenti Salvavita supporterà anche la diffusione di una maggiore cultura della sicurezza.
In generale vengono effettuati:
È stata avviata un'iniziativa per il miglioramento delle condizioni di sicurezza specifiche delle fonderie di ghisa; tale iniziativa ha visto la realizzazione di un workshop dedicato che ha coinvolto rappresentanti di tutte le fonderie, HSE, manutenzione e tecnologie, durante il quale sono stati individuati ed analizzati gli aspetti principali da migliorare ulteriormente per elevare il livello della sicurezza all'interno di tutte le fonderie di ghisa worldwide: sicurezza intrinseca degli impianti e dei processi, sicurezza legata ai comportamenti (LOTO), sicurezza rispetto a rischi specifici (spazi confinati).
In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento Consob adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, Brembo S.p.A. ha adottato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate. Tale procedura è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. nella riunione del 12 novembre 2010 previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, che svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate in quanto in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni regolamentari sopra citate. La procedura ha l'obiettivo di assicurare la piena trasparenza e la correttezza delle operazioni compiute con Parti Correlate ed è pubblicata sul sito internet della società nella sezione Corporate Governance.
Nel 2013, il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, ha stabilito all'unanimità di non procedere a modifiche della Procedura per Operazioni con Parti Correlate di Brembo S.p.A. anche alla luce dell'efficacia dimostrata nella prassi applicativa ed in quanto già oggetto di revisione nei precedenti esercizi, ritenendo quindi già assolti i contenuti della raccomandazione e gli auspici della Consob in merito alla prima revisione della procedura.
Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 maggio 2016 e previo parere favorevole e unanime del Comitato Controllo e Rischi, è stato approvato l'aggiornamento della Procedura per Operazioni con Parti Correlate per recepire unicamente le modifiche riguardanti gli aspetti organizzativi inerenti la Direzione Amministrazione e Finanza della società.
Nel rimandare alle Note illustrative al Bilancio consolidato, che commentano in maniera estesa i rapporti intercorsi con le Parti Correlate, si segnala che nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni atipiche o inusuali con tali parti e che le transazioni commerciali con Parti Correlate, anche al di fuori delle società del Gruppo, sono avvenute a condizioni rispondenti al valore normale di mercato. Le operazioni di finanziamento avvenute nel corso dell'esercizio con Parti Correlate sono evidenziate anch'esse nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.
L'Assemblea degli azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 20 aprile 2018 ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 149.484 migliaia come segue:
L'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2018 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:
Il numero massimo di azioni acquistabili è di 8.000.000 che, sommato alle 8.735.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 2,616% del capitale sociale, rappresenta il 5,012% del capitale sociale della Società. L'acquisto e la vendita di azioni proprie potranno essere effettuate fino ad un importo massimo di € 144 milioni:
L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.
Nel corso del 2018 non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.
La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
In adempimento a quanto previsto dagli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successivamente modificato con delibera n. 16530 del 25 giugno 2008), il Gruppo Brembo ha individuato 6 società controllate, con sede in 4 paesi non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi del comma 2 del citato art. 36 e che pertanto rientrano nel perimetro di applicazione della norma.
ministrativo-contabili e di reporting attualmente in essere nel Gruppo Brembo risultino idonei a far pervenire regolarmente alla Direzione e al Revisore della Capogruppo i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato.
Per le società rientranti nel perimetro, la Capogruppo Brembo S.p.A. già dispone in via continuativa di copia dello Statuto, della composizione e della specifica dei poteri degli Organi Sociali.
Con riferimento a quanto sopra, si ritiene che i sistemi am-
Il prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti della Capogruppo, e il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti Consolidati, mostra che al 31 dicembre 2018 il Patrimonio netto di Gruppo è superiore di € 676.813 migliaia a quello di Brembo S.p.A. e che il risultato netto consolidato, pari a € 238.349 migliaia, è superiore di € 124.243 migliaia a quello di Brembo S.p.A.
| (in migliaia di euro) | Utile netto 2018 |
Patrimonio Netto al 31.12.2018 |
Utile netto 2017 |
Patrimonio Netto al 31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | 114.106 | 522.267 | 149.484 | 479.616 |
| Rettifiche di consolidamento: | ||||
| Patrimonio Netto delle società consolidate e attribuzione del risultato delle stesse |
158.369 | 999.862 | 180.296 | 879.656 |
| Avviamenti e altri plusvalori allocati | 0 | 50.599 | 0 | 51.278 |
| Eliminazione dividendi infragruppo | (42.075) | 0 | (72.330) | 0 |
| Valore di carico delle partecipazioni consolidate | 0 | (401.448) | (53) | (392.789) |
| Valutazione di partecipazioni in società collegate/JV valutate con il metodo del Patrimonio Netto |
5.326 | 16.226 | 7.373 | 10.963 |
| Eliminazione degli utili infragruppo | (434) | (6.073) | 617 | (5.491) |
| Altre rettifiche di consolidamento | 6.184 | 47.389 | 2.513 | 41.204 |
| Patrimonio Netto e risultato d'esercizio di spettanza di terzi | (3.127) | (29.742) | (4.472) | (27.625) |
| Totale rettifiche di consolidamento | 124.243 | 676.813 | 113.944 | 557.196 |
| VALORI CONSOLIDATI | 238.349 | 1.199.080 | 263.428 | 1.036.812 |
In uno scenario di mercato di riferimento complesso, Brembo ritiene di poter confermare volumi e profittabilità in linea con l'esercizio appena approvato.
La certezza incrollabile di poter contare ciecamente sull'altro. Nel fluire quotidiano e quando devi spingerti in là. Molto più in là.
Campionato Ferrari Challenge 2018
La Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza di Brembo S.p.A.è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione,
pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2018 ai sensi del D.Lgs. 254/2016 è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata congiuntamente a
quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo: (www.brembo.com, sezione Sostenibilità, Report e Relazioni).
Al termine dell'illustrazione dell'andamento del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, avvenuta anche attraverso l'esame della nostra Relazione del Bilancio consolidato del Gruppo Brembo e del Bilancio separato di Brembo S.p.A., nelle quali abbiamo esposto le linee programmatiche e l'andamento della gestione, sottoponiamo agli Azionisti la proposta di destinazione dell'utile realizzato da Brembo S.p.A., stabilito in € 114.106.469,15 come segue:
Stezzano, 4 marzo 2019
Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi
Dopo diversi anni di importante crescita del suo valore borsistico, il titolo Brembo ha chiuso il 2018 a € 8,89, con un calo del 29,8% rispetto a inizio anno, toccando un massimo di periodo a € 13,60 il 22 gennaio ed un minimo di € 8,84 il 27 dicembre 2018. Nello stesso periodo di riferimento l'indice FTSE MIB (di cui Brembo fa parte dal 2 gennaio 2017) e l'indice della Componentistica Automobilistica Europea (BBG EMEA Automobiles Parts) hanno chiuso in ribasso rispettivamente del 16,2% e del 33,9%.
Nel corso del 2018, l'acuirsi delle tensioni commerciali internazionali ha inciso negativamente sull'andamento del commercio mondiale, sulla fiducia delle imprese e sull'attività manifatturiera, in particolare nel settore automotive. Questo si è riflesso sull'andamento borsistico del titolo Brembo, soprattutto nella seconda parte dell'anno.
Rispetto al 31 dicembre 2018, tuttavia, il valore del titolo Brembo è tornato a crescere e il 25 gennaio 2019 ha segnato un prezzo di € 10,32.
Euro - Brembo
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Capitale sociale (euro) | 34.727.914 | 34.727.914 |
| N. azioni ordinarie | 333.922.250 | 333.922.250 |
| Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) | 408.160.135 | 330.131.986 |
| Utile netto del periodo (euro) | 114.106.469 | 149.484.042 |
| Prezzo di Borsa (euro) | ||
| Minimo | 8,84 | 11,83 |
| Massimo | 13,60 | 15,10 |
| Fine esercizio | 8,89 | 12,67 |
| Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) | ||
| Minimo | 2.952 | 3.950 |
| Massimo | 4.541 | 5.042 |
| Fine esercizio | 2.969 | 4.231 |
| Dividendo lordo unitario | 0,22 (*) | 0,22 |
Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A., confrontati con quelli dell'esercizio precedente:
(*) da deliberare nell'Assemblea degli Azionisti convocata il 18 aprile 2019.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti si invita a visitare il sito internet di Brembo: www.brembo.com – sezione Investitori.
Investor Relations Manager: Laura Panseri
Sistema frenante MotoGP Campionato 2018
Campionati "ruote aperte"
| Formula 1 (pinze) | |
|---|---|
| Campionato piloti | Lewis Hamilton |
| Campionato costruttori | Mercedes AMG Petronas Motorsport |
| GP2/Formula 2 (pinze e pompe) | |
| Campionato piloti | George Russell |
| Campionato costruttori | Carlin Motorsport |
| GP3 | |
| Campionato piloti | Anthoine Hubert |
| Campionato costruttori | ART Grand Prix |
| European F3 Championship | |
| Campionato piloti | Mick Schumacher |
| Campionato costruttori | Prema Theodore Racing |
| Super Formula | |
| Campionato piloti | Naoki Yamamoto |
| Campionato costruttori | Team Kondoˉ Racing/Dallara - Toyota |
Campionati "ruote coperte"
| 24 Ore di Le Mans | |
|---|---|
| LMP1 | Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso - Toyota Gazoo Racing |
| LMP2 | Nicolas Lapierre, Pierre Thiriet, André Negrão - Signatech Alpine Matmut |
| GT PRO | Michael Christensen, Kévin Estre, Laurens Vanthoor - Porsche GT Team |
| GT AM | Matt Campbell, Christian Ried, Julien Andlauer - Dempsey Proton Racing Porsche 911 RSR |
| Blancpain GT Series | |
| Campionato piloti | Raffaele Marciello |
| Campionato costruttori | AKKA ASP Mercedes GT |
| Classe Prototype | Eric Curran, Felipe Nasr - |
|---|---|
| Cadillac, Whelen Engineering Racing | |
| Classe Prototype Challenge | Kris Wright - Extreme Speed Motorsports |
| Classe GTLM | Jan Magnussen, Antonio Garcia - Corvette Racing |
| Classe GT Daytona | Bryan Sellers, Madison Snow - Paul Miller Racing |
| Pirelli World Challenge GT Series | |
| GT SprintX Champions | Toni Vilander, Miguel Molina - R. Ferri Motorsports |
| GTS | James Sofronas - GMG Racing |
| SCORE International Overall & Trophy Truck Class | |
| Campionato piloti | Rob MacCachren - Ford F150 Trophy Truck |
| SCORE International Tecate SCORE Baja 1000 | |
| Campionato piloti | Cameron Steele - Desert Assasins team |
Campionati Rally
| WRC | |
|---|---|
| Campionato piloti | Sebastian Ogier, Julien Ingrassia - Ford RS Msport |
| WRC2 | |
| Campionato piloti | Jan Kopecký - Skoda Fabia R5 |
| Campionato costruttori | Skoda Motorsport |
| WTCR | |
| Campionato piloti | Gabriele Tarquini - BRC Racing Team |
| Campionato costruttori | MRacing - YMR Team |
Motomondiale
Campionati Mondiali SBK
| MotoGP | |
|---|---|
| Campionato piloti | Marc Marquez - #93 Repsol Honda Team |
| Campionato costruttori | Repsol Honda Team |
| Moto2 | |
| Campionato piloti | Francesco Bagnaia - #42 Sky Racing Team VR 46 |
| Campionato costruttori | Kalex |
| Moto3 | |
| Campionato piloti | Jorge Martín - #88 Gresini Racing Team |
| Campionato costruttori | Gresini Racing Team |
| WSBK World Superbike | |
|---|---|
| Campionato piloti | Jonathan Rea - #33 Kawasaki Racing Team |
| Campionato costruttori | Kawasaki |
| World Superstock 1000 | |
| Campionato piloti | Markus Reiterberger - BMW S1000RR |
| SuperSport 600 | |
| Campionato piloti | Sandro Cortese - Yamaha YZF-R6 |
| SuperSport 300 | |
| Campionato piloti | Ana Carrasco - Kawasaki ParkinGO Team |
| MotoAmerica Superbike | |
| Campionato piloti | Cameron Beaubier - Yamaha YZF-R6 |
Campionato Off-Road
| Motocross | |
|---|---|
| MXGP | Jeffrey Herlings - Red Bull KTM Factory Racing |
| MX2 | Jorge Prado - Red Bull KTM Factory Racing |
| Trial | |
| Trial e X-Trial | Toni Bou - Montesa - HRC |
| Rally Raid | |
| Dakar | Matthias Walkner - Red Bull KTM Factory Racing |
Campionati Mondiali SBK
| World Superbike | |
|---|---|
| Campionato piloti | Jonathan Rea - Kawasaki Racing Team |
| FIM EWC | |
| Campionato piloti | Freddy Foray, Josh Hook, Alan Techer |
| Campionato costruttori | TSR Honda France |
Campionati "ruote aperte"
| Formula 1 (frizioni) | |
|---|---|
| Campionato piloti | Lewis Hamilton |
| Campionato costruttori | Mercedes AMG Petronas Motorsport |
| Indycar (frizioni) | |
| Campionato piloti | Scott Dixon |
| Campionato costruttori | Chip Ganassi Racing |
| Indy 500 (frizioni) | |
| Campionato piloti | Will Power |
| Campionato costruttori | Penske Racing |
| European F3 Championship (frizioni) | |
| Campionato piloti | Mick Schumacher |
| Campionato costruttori | Prema Theodore Racing |
| Nascar (no frizioni) | |
| NASCAR Monster Energy Series | |
| Campionato piloti | Joey Logano |
| Campionato costruttori | Penske Racing |
| Xfiniti Series | |
| Campionato piloti | Tyler Reddick |
| Campionato costruttori | JR Motorsport |
| 24 Ore di Le Mans | |
|---|---|
| LMP1 (frizioni) | Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso - Toyota Gazoo Racing |
| LMP2 | Nicolas Lapierre, Pierre Thiriet, André Negrão - Signatech Alpine Matmut |
| GT PRO (no frizioni) | Michael Christensen, Kévin Estre, Laurens Vanthoor - Porsche GT Team |
| IMSA | |
| GTLM Class | Jan Magnussen, Antonio Garcia - Corvette Racing - C7R |
| ELMS | |
| LMP2 (no frizioni) | Roman Rusinov, Andrea Pizzitola, Jean-Eric Vergne - G Drive Racing - Oreca 07 - Gibson |
| Blancpain GT Series | |
| Endurance | |
| Campionato piloti | Yelmer Buurman, Maro Engel, Luca Stolz, Christian Engelhart |
| Campionato costruttori | Black Falcon - Mercedes AMG GT3 |
| Overall (endurance and sprint) | |
| Campionato piloti | Raffaele Marciello |
| Campionato costruttori | AKKA ASP - Mercedes AMG GT3 |
| Touring Car | |
| British | |
| Campionato piloti | Colin Turkington - Team BMW |
| Campionato costruttori | Team BMW |
| DTM | |
| Campionato piloti (no frizioni) | Gary Paffett - Team HWA |
| Australian V8 Supercar | |
| Campionato piloti | Scott Mclaughlin - Shell V-Power - Ford Falcon |
| Campionato costruttori | Red Bull Holden Racing Team - Holden Commodore |
| WTCR (frizioni) | |
| Campionato piloti | Gabriele Tarquini - BRC Racing Team |
| Campionato costruttori | MRacing - YMR Team |
| European TCR | |
|---|---|
| Campionato piloti | Mikel Azcona |
| Campionato costruttori | PCR Sport - Seat |
| UK TCR | |
| Campionato piloti | Daniel Lloyd |
| Campionato costruttori | West Coast Racing - VW |
| Japanese Super GT | |
| Classe 500 (no frizioni) | |
| Campionato piloti | Jenson Button, Naoki Yamamoto |
| Campionato costruttori | Raybrig NSX - GT |
| Classe 300 | |
| Campionato piloti | Haruki Kurosawa, Naoya Gamou |
| Campionato costruttori | K2, R&D Leon Racing - CVSTOS AMG |
Campionati Rally
| WRC (frizioni) | ||
|---|---|---|
| Campionato piloti | Sebastian Ogier, Julien Ingrassia - Ford RS Msport | |
| FIA Rally Raid | ||
| Campionato piloti | Kuba Przygoński - Attiyah-Mini All4 Racing X-Raid | |
Sistema frenante Formula E Campionato 2018-2019
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2018 | di cui con parti correlate |
31.12.2017 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 1 | 1.041.442 | 933.774 | 107.668 | ||
| Costi di sviluppo | 2 | 73.304 | 61.323 | 11.981 | ||
| Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita | 2 | 82.722 | 82.837 | (115) | ||
| Altre attività immateriali | 2 | 53.113 | 50.425 | 2.688 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 3 | 39.564 | 34.300 | 5.264 | ||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
4 | 8.190 | 5.675 | 6.769 | 5.659 | 1.421 |
| Crediti e altre attività non correnti | 5 | 2.981 | 3.832 | (851) | ||
| Imposte anticipate | 6 | 62.711 | 57.818 | 4.893 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 1.364.027 | 1.231.078 | 132.949 | |||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Rimanenze | 7 | 342.037 | 9 | 311.116 | 9 | 30.921 |
| Crediti commerciali | 8 | 407.414 | 1.970 | 375.719 | 1.371 | 31.695 |
| Altri crediti e attività correnti | 9 | 72.132 | 10 | 80.455 | 3 | (8.323) |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 10 | 307 | 296 | 11 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 345.117 | 300.830 | 44.287 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 1.167.007 | 1.068.416 | 98.591 | |||
| TOTALE ATTIVO | 2.531.034 | 2.299.494 | 231.540 |
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2018 | di cui con parti correlate 31.12.2017 |
di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | |||||
| Capitale sociale | 12 | 34.728 | 34.728 | 0 | |
| Altre riserve | 12 | 108.784 | 112.838 | (4.054) | |
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 12 | 817.219 | 625.818 | 191.401 | |
| Risultato netto di periodo | 12 | 238.349 | 263.428 | (25.079) | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 1.199.080 | 1.036.812 | 162.268 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 29.742 | 27.625 | 2.117 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 1.228.822 | 1.064.437 | 164.385 | ||
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | |||||
| Debiti verso banche non correnti | 13 | 205.872 | 319.314 | (113.442) | |
| Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari | |||||
| derivati | 13 | 1.572 | 2.344 | (772) | |
| Altre passività non correnti | 14 | 3.095 | 19.927 | 5.915 | (16.832) |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 15 | 15.500 | 39.613 | (24.113) | |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 16 | 27.141 | 27.784 4.445 |
3.697 | (643) |
| Imposte differite | 6 | 23.705 | 24.716 | (1.011) | |
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 276.885 | 433.698 | (156.813) | ||
| PASSIVITÀ CORRENTI | |||||
| Debiti verso banche correnti | 13 | 273.328 | 194.220 | 79.108 | |
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari | |||||
| derivati | 13 | 1.563 | 3.845 | (2.282) | |
| Debiti commerciali | 17 | 566.737 | 470.390 28.201 |
9.859 | 96.347 |
| Debiti tributari | 18 | 6.003 | 9.719 | (3.716) | |
| Fondi per rischi e oneri correnti | 15 | 13.504 | 2.244 | 11.260 | |
| Altre passività correnti | 19 | 164.192 | 120.941 12.209 |
3.164 | 43.251 |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 1.025.327 | 801.359 | 223.968 | ||
| TOTALE PASSIVO | 1.302.212 | 1.235.057 | 67.155 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 2.531.034 | 2.299.494 | 231.540 |
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2018 | di cui con parti correlate |
31.12.2017 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 20 | 2.640.011 | 471 | 2.463.620 | 5.208 | 176.391 |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 34.607 | 3.611 | 24.150 | 3.294 | 10.457 |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 25.339 | 24.219 | 1.120 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | 23 | (1.262.994) | (93.974) | (1.177.255) | (71.019) | (85.739) |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 24 | 16.190 | 13.236 | 2.954 | ||
| Altri costi operativi | 25 | (486.962) | (8.271) | (431.957) | (6.144) | (55.005) |
| Costi per il personale | 26 | (465.306) | (8.496) | (436.050) | (8.894) | (29.256) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 500.885 | 479.963 | 20.922 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 27 | (155.821) | (133.701) | (22.120) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 345.064 | 346.262 | (1.198) | |||
| Proventi finanziari | 28 | 57.963 | 46.307 | 11.656 | ||
| Oneri finanziari | 28 | (77.904) | (57.220) | (20.684) | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 28 | (19.941) | 38 | (10.913) | (255) | (9.028) |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 29 | 234 | 188 | 46 | ||
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 325.357 | 335.537 | (10.180) | |||
| Imposte | 30 | (83.881) | (67.637) | (16.244) | ||
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 241.476 | 267.900 | (26.424) | |||
| Interessi di terzi | (3.127) | (4.472) | 1.345 | |||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 238.349 | 263.428 | (25.079) | |||
| RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) | 31 | 0,73 | 0,81 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 241.476 | 267.900 | (26.424) |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/ (perdita) del periodo: |
|||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti | (494) | 3.672 | (4.166) |
| Effetto fiscale | 70 | (662) | 732 |
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(62) | (42) | (20) |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo |
(486) | 2.968 | (3.454) |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Variazione della riserva di conversione | (4.264) | (23.704) | 19.440 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo |
(4.264) | (23.704) | 19.440 |
| RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 236.726 | 247.164 | (10.438) |
| Quota di pertinenza: | |||
| – di terzi | 2.917 | 3.228 | (311) |
| – del Gruppo | 233.809 | 243.936 | (10.127) |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO (*) | 155.973 | 63.929 |
| Risultato prima delle imposte | 325.357 | 335.537 |
| Ammortamenti/Svalutazioni | 155.821 | 133.701 |
| Plusvalenze/Minusvalenze | (3.319) | (968) |
| Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | (5.326) | (7.373) |
| Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale | 539 | 600 |
| Accantonamenti a fondi relativi al personale | 2.628 | 2.194 |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | (3.315) | 10.776 |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 472.385 | 474.467 |
| Imposte correnti pagate | (77.602) | (70.336) |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (4.288) | (4.169) |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | ||
| rimanenze | (27.311) | (31.154) |
| attività finanziarie | (55) | 101 |
| crediti commerciali | (30.666) | (16.702) |
| crediti verso altri e altre attività | 6.925 | (15.723) |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | ||
| debiti commerciali | 96.347 | 41.860 |
| debiti verso altri e altre passività | 9.225 | 17.099 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante | 2.630 | (11.663) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 447.590 | 383.780 |
| (in migliaia di euro) 31.12.2018 |
31.12.2017 |
|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | |
| immateriali (37.291) |
(34.026) |
| materiali (250.447) |
(326.658) |
| finanziarie (partecipazioni) (1.350) |
0 |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni 5.482 |
5.412 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (283.606) |
(355.272) |
| Dividendi pagati nel periodo (71.541) |
(65.037) |
| Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza (800) |
0 |
| Variazione di fair value di strumenti derivati 814 |
556 |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 7.864 |
210.251 |
| Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine (56.555) |
(93.578) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (120.218) |
52.192 |
| Flusso monetario complessivo 43.766 |
80.700 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (3.868) |
11.344 |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO (*) 195.871 |
155.973 |
(*) si rimanda alla nota 11 delle Note Illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.
| Capitale sociale | Riserve | in portafoglio | Utili / (perdite) portati a nuovo |
|
|---|---|---|---|---|
| 34.728 | 149.195 | (13.476) | 446.834 | |
| 175.595 | ||||
| (421) | 421 | |||
| 3.010 | ||||
| (42) | ||||
| (22.460) | ||||
| 34.728 | 126.314 | (13.476) | 625.818 | |
| 191.887 | ||||
| (424) | ||||
| (62) | ||||
| (4.054) | ||||
| 34.728 | 122.260 | (13.476) | 817.219 | |
| Altre riserve Riserva azioni proprie |
| Patrimonio Netto | Patrimonio Netto di terzi |
Capitale e riserve di terzi |
Risultato di terzi | Patrimonio Netto di Gruppo |
Risultato netto di periodo |
|---|---|---|---|---|---|
| 882.310 | 24.397 | 22.034 | 2.363 | 857.913 | 240.632 |
| 0 | 0 | 2.363 | (2.363) | 0 | (175.595) |
| (65.037) | 0 | (65.037) | (65.037) | ||
| 0 | 0 | 0 | |||
| 3.010 | 0 | 3.010 | |||
| (42) | 0 | (42) | |||
| (23.704) | (1.244) | (1.244) | (22.460) | ||
| 267.900 | 4.472 | 4.472 | 263.428 | 263.428 | |
| 1.064.437 | 27.625 | 23.153 | 4.472 | 1.036.812 | 263.428 |
| 0 | 0 | 4.472 | (4.472) | 0 | (191.887) |
| (72.341) | (800) | (800) | (71.541) | (71.541) | |
| (424) | 0 | (424) | |||
| (62) | 0 | (62) | |||
| (4.264) | (210) | (210) | (4.054) | ||
| 241.476 | 3.127 | 3.127 | 238.349 | 238.349 | |
| 1.228.822 | 29.742 | 26.615 | 3.127 | 1.199.080 | 238.349 |
Senza soste, alla ricerca di una nuova sfida. Performance che si riflette nello specchio del Racing. Per cercare il limite. E superarlo.
Campionato MotoGP 2018
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, il Gruppo Brembo svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Częstochowa, Dąbrowa Górnicza, Niepołomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2018 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2018, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il Bilancio consolidato comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, il Conto economico consolidato, il Conto economico consolidato complessivo, il Rendiconto finanziario consolidato, le Variazioni di patrimonio netto consolidato e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
In data 4 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio consolidato e disposto che lo stesso sia messo a disposizione del pubblico e di Consob, con le modalità e nei termini previsti dalle disposizioni normative e dai regolamentari vigenti.
Il Bilancio consolidato è stato redatto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2018, predisposti dai Consigli di Amministrazione o, qualora disponibili, dei bilanci approvati dalle Assemblee delle rispettive società consolidate opportunamente rettificati, ove necessario, per allinearli ai criteri di classificazione e ai principi contabili adottati dal Gruppo.
Il Bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il periodo amministrativo e la data di chiusura per la predisposizione del Bilancio consolidato corrispondono a quelli del bilancio della Capogruppo e di tutte le società consolidate. Il Bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A. e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.
Il Bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il Gruppo, quando applica un principio contabile o contabilizza una rettifica retroattivamente, o apporta una riclassifica alle voci del bilancio, presenta una colonna addizionale rappresentativa della situazione patrimoniale-finanziaria relativa all'inizio del primo esercizio comparativo.
Relativamente alla presentazione del bilancio, il Gruppo ha operato le seguenti scelte:
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte (inclusa la stima di eventuali passività fiscali correlate a contenziosi fiscali, in essere o probabili), le riduzioni di valore di attività non finanziarie e le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2018 ed omologati dall'Unione Europea.
Il Gruppo ha adottato l'IFRS 15 e l'IFRS 9 per la prima volta. Di seguito sono descritti l'impatto e la natura delle modifiche a seguito dell'adozione di questi nuovi principi contabili. Diversi altri emendamenti e interpretazioni si applicano per la prima volta nel 2018, ma non hanno avuto alcun impatto sul Bilancio consolidato del Gruppo.
Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo in alcuni casi, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Il Gruppo ha adottato il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.
Il Gruppo non ha avuto impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. Le altre attività finanziarie, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. Il Gruppo pertanto continuerà a valutarli in accordo con l'IFRS 9.
L'IFRS 9 richiede che il Gruppo registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. Il Gruppo, che applica l'approccio semplificato, non ha avuto impatti significativi sul proprio patrimonio netto dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con elevato standing creditizio (primarie case automobilistiche). Con particolare riferimento a tali crediti, il Gruppo conferma la propria politica di accantonamento al fondo svalutazione crediti in quanto il criterio applicato incorpora adeguatamente le expected credit loss. Si segnala inoltre che il Gruppo si avvale, nella valutazione di alcune controparti opportunamente individuate, di un sistema di rating interno che analizza gli ultimi tre anni di bilancio disponibili integrandoli con indici predittivi di default.
Il Gruppo ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, il Gruppo non ha avuto impatti significativi dall'applicazione del principio. Il Gruppo ha valutato in dettaglio i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute. Nel bilancio il Gruppo ha valutato tutti gli strumenti a fair value, di conseguenza, gli utili e le perdite derivanti dalla misurazione del fair value sono immediatamente riportati a conto economico. Il Gruppo utilizza strumenti derivati per la copertura del rischio cambio ed, eventualmente, per il rischio tasso di interesse. Qualora Brembo decidesse di designare un nuovo derivato in Hedge Accounting, ne darà disclosure in bilancio, designando la copertura come efficace.
L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applica con limitate eccezioni, a tutti i ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio, che ha sostituito tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi, è stato adottato dal Gruppo a partire dal 1 gennaio 2018 con applicazione retrospettica modificata.
L'attività di valutazione degli effetti del nuovo principio ha portato ad identificare le seguenti macro categorie di contratti: vendita di sistemi frenanti, attrezzature, attività di studio e progettazione e royalties.
L'applicazione del nuovo principio non ha avuto impatti per i contratti con i clienti nei quali la vendita del sistema frenante è la sola obbligazione ("at a point of time") in quanto il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente riconosciuto nel momento della consegna del bene (le garanzie previste nei contratti sono inoltre di tipo generale e non estese e, di conseguenza, il Gruppo ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37). Il portafoglio ordini del Gruppo comprende, inoltre, contratti di fornitura, nomination letters o ordini di fornitura per sistemi frenanti che, sulla base della prassi commerciale e della tipicità del settore, si qualificano nella sostanza come contratti, la cui obbligazione si risolve nel corso del tempo (cosiddetti "overtime"): in tal caso il Gruppo si è avvalso dell'espediente "right to invoice" al fine di calcolare la parte di obbligazione contrattuale soddisfatta alla data e quindi il relativo ricavo da rilevare in Conto economico.
Il Gruppo fornisce attrezzature vendute separatamente dai sistemi frenanti; queste diventano di piena proprietà del cliente, che ne acquisisce il controllo e la capacità di disporne nel momento in cui la stessa viene consegnata e fatturata.
Il Gruppo rileva ricavi verso i propri clienti per contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti che rispecchino le caratteristiche richieste dal cliente stesso. L'attività richiesta dal cliente può riguardare lo sviluppo principale del prodotto - ed in tal caso i ricavi sono sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tali contributi si riferiscono (l'orizzonte temporale è stimato essere mediamente di 5 anni) - oppure il cliente può richiedere solamente uno sviluppo successivo a quello principale - in tal caso i ricavi sono riconosciuti nel momento in cui avviene il trasferimento del controllo (e dei rischi/benefici) al cliente, ossia nel momento in cui vengono fatturati al cliente.
Le royalties vengono fatturate in base a quanto stabilito contrattualmente ed il ricavo viene contabilizzato in conformità al principio delle competenza economica.
In base alle analisi portate a termine dal Gruppo su queste tipologie di contratto, l'applicazione del principio non ha avuto alcun impatto sul patrimonio netto al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2018.
Sono di seguito illustrati i principi contabili e le interpretazioni già emanati ma non ancora entrati in vigore alla data di preparazione del presente Bilancio consolidato. La società intende adottare tali principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce i principi IAS 17, IFRIC 4, SIC-15 e SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello contabile simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di affitto previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (il diritto d'uso). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.
L'IFRS 16 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio a partire dal 1° gennaio 2019 con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato, opzione B, senza restatement dei contratti già in essere al 1° gennaio 2019 e non applicando il principio alle attività di "scarso valore" e a breve termine.
Il Gruppo ha effettuato un'analisi dettagliata degli impatti dell'IFRS 16: l'applicazione del nuovo principio sul Capitale netto investito e sulla Posizione finanziaria netta (valore attuale netto dei canoni futuri) è pari a € 178.754 migliaia. Tale valore differisce rispetto al valore dei leasing operativi indicato al paragrafo 13 delle Note illustrative (€ 231.820 migliaia) per effetto dell'attualizzazione dei flussi futuri (applicando un tasso medio ponderato di sconto del 2,82%, utilizzando il criterio dell'"incremental borrowing rate"), della componente servizio che non rientra nel presente principio, e dei leasing a "scarso valore" e a breve termine.
| Leasing operativi al 31 dicembre 2018 | 231.820 |
|---|---|
| Leasing a breve termine | (3.122) |
| Leasing a "scarso valore" | (11.819) |
| Componente servizio | (2.743) |
| Leasing non attualizzati al 1° gennaio 2019 | 214.136 |
| Impatto attualizzazione IFRS 16 | (35.382) |
| Leasing attualizzati al 1° gennaio 2019 (IFRS 16) | 178.754 |
Altri principi o modifiche sono infine riassunti nella tabella seguente:
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO | Non definita |
| Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle (issued in December 2017) | NO | 1° gennaio 2019 |
| IAS 28: Long-term interests in Associates and Join Ventures | SI | 1° gennaio 2019 |
| IFRS 9: Prepayment Features with negative Compensation | SI | 1° gennaio 2019 |
| IAS 19: Plan amendment, Curtailment or Settlement | SI | 1° gennaio 2019 |
| IFRIC 23: Uncertainly over Income Tax Treatment (issued in June 2017) | SI | 1° gennaio 2019 |
| Amendments to Ref. to the Conceptual Framework in IFRS Stand. (issued in March 2018) | SI | 1° gennaio 2020 |
| Amendment to IFRS 3: Business Combinations (issued in October 2018) | NO | 1° gennaio 2020 |
| Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material (issued in October 2018) | NO | 1° gennaio 2020 |
| IFRS 17: Insurance Contracts (issued in May 2017) | NO | 1° gennaio 2021 |
Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.
Il Bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2018 di Brembo S.p.A., società Capogruppo, e i bilanci delle società delle quali Brembo S.p.A. detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel Bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di Conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a Conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento, delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto, comprensivo delle informazioni riguardanti la loro sede legale e la percentuale di capitale posseduto, è riportato al paragrafo "Informazioni sul Gruppo" delle presenti Note illustrative. Nel corso del 2018 non sono avvenute operazioni societarie che hanno avuto impatti sull'area di consolidamento del Gruppo.
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza del Gruppo del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dell'IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto. L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica individuale di perdita di valore (impairment).
Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle Variazioni del patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.
La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel conto economico e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.
Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.
Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel conto economico.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
I bilanci delle società del Gruppo incluse nel Bilancio consolidato sono espressi utilizzando la moneta del mercato primario in cui operano (moneta funzionale). Il Bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, che è la moneta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A.
Alla data di chiusura del periodo, le attività e le passività delle imprese controllate, collegate e joint venture, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di conto economico sono convertite al cambio medio del periodo (in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni). Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono contabilizzate in una specifica voce di patrimonio netto. In caso di successiva dismissione delle imprese estere consolidate, il valore cumulato delle differenze di conversione ad esse relativo viene rilevato a conto economico.
Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro):
| Euro contro Valuta | Al 31.12.2018 | Medio 2018 | Al 31.12.2017 | Medio 2017 |
|---|---|---|---|---|
| Dollaro statunitense | 1,145000 | 1,181490 | 1,199300 | 1,129283 |
| Yen giapponese | 125,850000 | 130,409562 | 135,010000 | 126,654565 |
| Corona svedese | 10,254800 | 10,256743 | 9,843800 | 9,636873 |
| Zloty polacco | 4,301400 | 4,260575 | 4,177000 | 4,256310 |
| Corona ceca | 25,724000 | 25,643155 | 25,535000 | 26,327176 |
| Peso messicano | 22,492100 | 22,716019 | 23,661200 | 21,327801 |
| Sterlina britannica | 0,894530 | 0,884747 | 0,887230 | 0,876145 |
| Real brasiliano | 4,444000 | 4,308730 | 3,972900 | 3,604102 |
| Rupia indiana | 79,729800 | 80,727734 | 76,605500 | 73,498019 |
| Peso argentino | 43,159300 | 32,908882 | 22,931000 | 18,698455 |
| Renminbi cinese | 7,875100 | 7,807350 | 7,804400 | 7,626438 |
| Rublo russo | 79,715300 | 74,055072 | 69,392000 | 65,887664 |
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Terreni | Indefinita |
| Fabbricati | 10 – 35 anni |
| Impianti e macchinari | 5 – 20 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5 – 10 anni |
| Altri beni | 4 – 10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
I beni in leasing finanziario (per i quali il Gruppo si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a conto economico lungo la durata del contratto.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
Il Gruppo riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se il Gruppo è in grado di dimostrare:
Le spese di ricerca sono imputate a conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di Sviluppo | 3 – 5 anni |
| Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita | Indefinita |
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 5 – 10 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore. Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività, o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flows ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale, a conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato. Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel conto economico al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".
Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.
L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
C'è chi ha detto che la vittoria non è importante, ma l'unica cosa che conta. Sì, anche noi abbiamo sposato questo pensiero.
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Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali una società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali obiettive, e tra loro compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato, al netto del fair value delle attività al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione. Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell'esercizio in cui sono si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e i crediti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono valutati con il criterio del costo
ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.dipende dallo loro classificazione.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte del Gruppo, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività. I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti". Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dall'IFRS 9 viene rilevata quale componente del conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IFRS 9, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico.
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono riconosciuti nel conto economico per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente.
I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature e delle attività di studio e progettazione può avvenire con le seguenti modalità:
Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella situazione patrimoniale-finanziaria.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La società Capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
In base alla definizione prevista nel principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità:
Alla luce di tale definizione, per il Gruppo Brembo i settori operativi sono rappresentati da cinque Divisioni/Business Unit: Dischi, Sistemi, Moto, Performance Group, After Market.
Ogni Direttore di Divisione/Business Unit infatti risponde al vertice aziendale e mantiene con esso contatti periodici per discutere attività operative, risultati di bilancio, previsioni o piani.
Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio i settori operativi come segue:
I settori che compongono ciascuna aggregazione infatti sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:
I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.
Alla luce di quanto richiesto dall'IFRS 8, con riguardo ai ricavi realizzati verso i maggiori clienti, definendo come cliente unico tutte le società che appartengono ad uno stesso Gruppo, nell'esercizio 2018 esistono tre clienti di Brembo le cui vendite sono superiori al 10% dei ricavi netti consolidati, sebbene considerando le singole case automobilistiche componenti i suddetti gruppi, nessuna di queste superi tale soglia.
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market / Performance Group |
Interdivisionali | Non di settore | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Vendite | 2.678.684 | 2.483.639 | 2.325.955 | 2.149.471 | 354.231 | 335.100 | (3.002) | (3.042) | 1.500 | 2.110 |
| Abbuoni e sconti | (31.749) | (26.519) | (2.733) | (465) | (29.012) | (26.056) | 0 | 0 | (4) | 2 |
| Vendite nette | 2.646.935 | 2.457.120 | 2.323.222 | 2.149.006 | 325.219 | 309.044 | (3.002) | (3.042) | 1.496 | 2.112 |
| Costi di trasporto | 24.153 | 23.814 | 18.470 | 18.889 | 5.680 | 4.925 | 0 | 0 | 3 | 0 |
| Costi variabili di produzione |
1.662.987 | 1.528.758 | 1.457.780 | 1.330.182 | 204.876 | 199.331 | (3.002) | (3.042) | 3.333 | 2.287 |
| Margine di contribuzione |
959.795 | 904.548 | 846.972 | 799.935 | 114.663 | 104.788 | 0 | 0 | (1.840) | (175) |
| Costi fissi di produzione | 364.861 | 333.766 | 344.449 | 316.182 | 18.876 | 16.957 | 0 | 0 | 1.536 | 627 |
| Margine operativo lordo di produzione |
594.934 | 570.782 | 502.523 | 483.753 | 95.787 | 87.831 | 0 | 0 | (3.376) | (802) |
| Costi personale di BU | 172.858 | 154.322 | 109.134 | 100.235 | 47.647 | 41.045 | 0 | 0 | 16.077 | 13.042 |
| Margine operativo lordo di BU |
422.076 | 416.460 | 393.389 | 383.518 | 48.140 | 46.786 | 0 | 0 | (19.453) | (13.844) |
| Costi personale delle direzioni centrali |
93.735 | 94.878 | 69.844 | 68.034 | 11.707 | 10.615 | 0 | 0 | 12.184 | 16.229 |
| RISULTATO OPERATIVO | 328.341 | 321.582 | 323.545 | 315.484 | 36.433 | 36.171 | 0 | 0 | (31.637) | (30.073) |
| Costi e ricavi straordinari |
19.864 | 18.664 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 19.864 | 18.664 |
| Costi e ricavi finanziari | (20.772) | (12.026) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (20.772) | (12.026) |
| Proventi e oneri da partecipazioni |
16.406 | 13.413 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16.406 | 13.413 |
| Costi e ricavi non operativi |
(18.482) | (6.096) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (18.482) | (6.096) |
| Risultato prima delle imposte |
325.357 | 335.537 | 323.545 | 315.484 | 36.433 | 36.171 | 0 | 0 | (34.621) | (16.118) |
| Imposte | (83.881) | (67.637) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (83.881) | (67.637) |
| Risultato prima degli interessi di terzi |
241.476 | 267.900 | 323.545 | 315.484 | 36.433 | 36.171 | 0 | 0 | (118.502) | (83.755) |
| Interessi di terzi | (3.127) | (4.472) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (3.127) | (4.472) |
| RISULTATO NETTO | 238.349 | 263.428 | 323.545 | 315.484 | 36.433 | 36.171 | 0 | 0 | (121.629) | (88.227) |
La seguente tabella riporta i dati di settore relativi ai ricavi e ai risultati al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017:
Di seguito la riconciliazione tra i dati derivanti dai bilanci consolidati annuali e i dati sopraindicati:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| RICAVI DA CONTRATTI CON CLIENTI | 2.640.011 | 2.463.620 |
| Vendite per sfridi (nei dati di settore sono portati a riduzione dei "Costi variabili di produzione") |
(17.577) | (15.668) |
| Differenze fra reportistica interna e bilancio su attività di sviluppo | 18.151 | 5.761 |
| Plusvalenze per cessione attrezzature (nel Bilancio consolidato sono incluse in"Altri ricavi e proventi") |
3.807 | 1.549 |
| Effetto aggiustamento transazioni tra società consolidate | 138 | 184 |
| Riaddebiti vari (nel Bilancio consolidato sono inclusi negli "Altri ricavi e proventi") | 2.149 | 3.070 |
| Altro | 256 | (1.396) |
| VENDITE NETTE | 2.646.935 | 2.457.120 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 345.064 | 346.262 |
| Differenze fra reportistica interna e bilancio su attività di sviluppo | 6.460 | (6.688) |
| Altre differenze fra reportistica interna e bilancio | (264) | 92 |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | (16.190) | (13.236) |
| Risarcimenti e sovvenzioni | (7.648) | (6.539) |
| Plus/minusvalenze per cessione cespiti (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi non operativi") |
(364) | 202 |
| Differente classificazione delle spese bancarie (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi finanziari") |
850 | 1.123 |
| Altro | 433 | 366 |
| RISULTATO OPERATIVO | 328.341 | 321.582 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market / Performance Group |
Interdivisionali | Non di settore | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Immobilizzazioni materiali | 1.041.442 | 933.774 | 980.727 | 888.880 | 38.927 | 30.834 | 5 | 5 | 21.783 | 14.055 |
| Immobilizzazioni immateriali | 135.835 | 133.262 | 111.952 | 109.938 | 17.988 | 18.629 | 0 | 0 | 5.895 | 4.695 |
| Immobilizzazioni finanziarie e altre attività/passività non correnti |
71.060 | 48.641 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 71.060 | 48.641 |
| (a) Totale immobilizzazioni | 1.248.337 | 1.115.677 | 1.092.679 | 998.818 | 56.915 | 49.463 | 5 | 5 | 98.738 | 67.391 |
| Rimanenze | 341.797 | 311.096 | 255.337 | 231.351 | 86.460 | 79.745 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Attività correnti | 483.653 | 459.221 | 363.674 | 346.095 | 53.081 | 49.594 | (15.152) | (50.801) | 82.050 | 114.333 |
| Passività correnti | (740.799) | (604.227) | (503.325) | (483.005) | (89.245) | (69.311) | 15.152 | 50.801 | (163.381) | (102.712) |
| Fondi per rischi e oneri e altri fondi |
(41.982) | (53.844) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (41.982) | (53.844) |
| (b) Capitale Circolante Netto | 42.669 | 112.246 | 115.686 | 94.441 | 50.296 | 60.028 | 0 | 0 | (123.313) | (42.223) |
| CAPITALE OPERATIVO NETTO INVESTITO (a+b) |
1.291.006 | 1.227.923 | 1.208.365 1.093.259 | 107.211 | 109.491 | 5 | 5 | (24.575) | 25.168 | |
| Componenti extragestionali | 101.868 | 82.895 | 53 | 53 | 0 | 0 | (4) | 17.762 | 101.819 | 65.080 |
| CAPITALE NETTO INVESTITO 1.392.874 | 1.310.818 | 1.208.418 | 1.093.312 | 107.211 | 109.491 | 1 | 17.767 | 77.244 | 90.248 | |
| Patrimonio netto di gruppo | 1.199.080 | 1.036.812 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.199.080 | 1.036.812 |
| Patrimonio netto di terzi | 29.742 | 27.625 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 29.742 | 27.625 |
| (d) Patrimonio Netto | 1.228.822 | 1.064.437 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.228.822 1.064.437 | |
| (e) Fondi relativi al personale | 27.141 | 27.784 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 27.141 | 27.784 |
| Indebitamento finanziario a medio/lungo termine |
207.444 | 321.658 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 207.444 | 321.658 |
| Indebitamento finanziario a breve termine |
(70.533) | (103.061) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (70.533) | (103.061) |
| (f) Indebitamento finanziario netto |
136.911 | 218.597 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 136.911 | 218.597 |
| (g) COPERTURA (d+e+f) | 1.392.874 | 1.310.818 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.392.874 1.310.818 |
Le seguenti tabelle riportano i dati patrimoniali di settore al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017:
Relativamente ai principali dati non di settore si indica che:
Un pensiero responsabile esige concretezza delle azioni. Performance per noi è anche rispetto per l'ambiente.
Campionato Formula E 2018-2019
Il Gruppo Brembo è esposto al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato si identifica nel rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio deriva da strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare banche a breve, mutui, leasing, prestiti obbligazionari, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti tramite altri strumenti finanziari.
Brembo, al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso. Tuttavia, la società continua ad essere esposta al rischio di tasso interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.
È stata effettuata una "sensitivity analysis" nella quale sono stati considerati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di ±50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2018. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 879 migliaia (€ 1.500 migliaia al 31 dicembre 2017), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio settimanale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile.
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
Si riporta di seguito un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2017 e 2018, si è applicata ai cambi medi del 2017 e 2018 una variazione calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimere la volatilità relativa.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
% variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
|
| EUR/CNY | 1,88% | (38,3) | 39,7 | 2,84% | 0,2 | (0,2) | |
| EUR/GBP | 1,02% | 0,2 | (0,2) | 2,31% | 2,4 | (2,5) | |
| EUR/JPY | 1,86% | 38,4 | (39,9) | 4,24% | 16,4 | (17,9) | |
| EUR/PLN | 1,41% | 5,7 | (5,9) | 1,19% | (32,2) | 33,0 | |
| EUR/SEK | 1,98% | 6,3 | (6,6) | 1,50% | (6,8) | 7,0 | |
| EUR/USD | 3,11% | (21,8) | 23,2 | 4,53% | (7,3) | 7,9 | |
| EUR/INR | 2,54% | 0,0 | 0,0 | 3,56% | 0,5 | (0,6) | |
| EUR/CZK | 0,85% | 0,5 | (0,5) | 2,02% | 0,1 | (0,1) | |
| EUR/CHF | 1,73% | 0,0 | 0,0 | 3,49% | 6,1 | (6,5) | |
| EUR/RUB | 4,14% | 8,5 | (9,3) | 3,47% | 0,0 | 0,0 | |
| PLN/CNY | 2,31% | 12,9 | (13,5) | 3,57% | 0,4 | (0,4) | |
| PLN/EUR | 1,42% | (535,4) | 550,8 | 1,18% | (150,6) | 154,2 | |
| PLN/GBP | 1,53% | 0,1 | (0,1) | 2,75% | (1,3) | 1,4 | |
| PLN/JPY | 3,11% | 1,2 | (1,3) | 4,74% | 0,1 | (0,1) | |
| PLN/USD | 4,42% | (19,7) | 21,5 | 5,14% | 84,9 | (94,1) | |
| PLN/CZK | 0,81% | 0,0 | 0,0 | 1,71% | 0,3 | (0,3) | |
| PLN/CHF | 2,75% | 7,4 | (7,8) | 4,06% | 199,2 | (216,0) | |
| GBP/EUR | 1,02% | 13,2 | (13,5) | 2,30% | 2,7 | (2,8) | |
| GBP/USD | 3,62% | 5,3 | (5,7) | 2,92% | 2,7 | (2,8) | |
| GBP/AUD | 1,82% | (1,2) | 1,2 | 2,80% | 0,7 | (0,7) | |
| USD/CNY | 3,90% | (1,9) | 2,0 | 1,92% | (2,7) | 2,8 | |
| USD/EUR | 3,08% | (71,3) | 75,8 | 4,58% | (116,3) | 127,4 | |
| USD/MXN | 3,55% | 61,7 | (66,2) | 5,58% | 17,3 | (19,3) | |
| BRL/EUR | 5,74% | 20,6 | (23,2) | 5,68% | 38,8 | (43,5) | |
| BRL/JPY | 7,01% | 0,6 | (0,7) | 2,46% | 0,0 | 0,0 | |
| BRL/USD | 8,21% | (22,8) | 26,9 | 2,23% | (2,2) | 2,3 | |
| JPY/EUR | 1,84% | 2,7 | (2,8) | 4,27% | 3,2 | (3,5) | |
| JPY/USD | 2,10% | 0,4 | (0,4) | 1,58% | 0,7 | (0,7) | |
| CNY/EUR | 1,91% | 132,4 | (137,5) | 2,88% | 209,9 | (222,4) | |
| CNY/JPY | 2,49% | 0,0 | 0,0 | 2,14% | (0,1) | 0,1 | |
| CNY/USD | 3,91% | (52,7) | 57,0 | 1,93% | (107,9) | 112,1 | |
| INR/EUR | 2,50% | (0,4) | 0,4 | 3,58% | (9,4) | 10,1 | |
| INR/JPY | 3,48% | 34,9 | (37,4) | 1,48% | 8,8 | (9,1) | |
| INR/USD | 4,67% | (6,6) | 7,3 | 1,87% | 9,6 | (10,0) | |
| CZK/EUR | 0,85% | 57,2 | (58,2) | 2,02% | 197,2 | (205,3) | |
| CZK/GBP | 1,14% | (0,3) | 0,3 | 3,98% | (3,9) | 4,2 | |
| CZK/PLN | 0,81% | 2,5 | (2,6) | 1,70% | 6,4 | (6,6) | |
| CZK/USD | 3,89% | (15,9) | 17,2 | 6,40% | 20,1 | (22,8) | |
| ARS/BRL | 19,15% | 116,0 | (171,0) | 5,08% | 38,6 | (42,7) | |
| ARS/EUR | 23,31% | 135,6 | (218,1) | 9,79% | 70,8 | (86,2) | |
| ARS/USD | 26,05% | 58,3 | (99,3) | 5,40% | 2,7 | (3,0) |
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2018 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo.
Al fine di minimizzare questo rischio, l'area Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti, altri debiti e strumenti derivati. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati. Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2018 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi finanziari contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati: | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 149.246 | 149.246 | 149.246 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) | 329.954 | 338.017 | 128.025 | 209.992 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori | 2.227 | 2.252 | 692 | 1.530 | 30 |
| Leasing finanziari | 94 | 94 | 76 | 18 | 0 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 587.470 | 587.470 | 587.470 | 0 | 0 |
| Passività finanziarie per strumenti derivati: | |||||
| Derivati | 814 | 814 | 814 | 0 | 0 |
| Totale | 1.069.805 | 1.077.893 | 866.323 | 211.540 | 30 |
Alcuni contratti di finanziamento del Gruppo richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo per il Gruppo di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenant con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre e al 31 dicembre 2018 tali quozienti risultano ampiamente rispettati dal Gruppo e ci si attende che non saranno disattesi anche in seguito all'entrata in vigore, a partire dal 1° gennaio 2019, del nuovo principio IFRS 16, come meglio descritto al paragrafo Variazioni di principi contabili e informativa delle presenti Note illustrative.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre al cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2018, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 75% del totale (totale linee di credito a disposizione € 596 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per il Gruppo è principalmente legato ai crediti commerciali. Le controparti con le quali il Gruppo ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Il Gruppo in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
a) la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 |
| Attività (passività) finanziarie valutate al fair value | ||||||
| Contratti a termine in valuta | 0 | (814) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale attività (passività) finanziarie valutate al fair value | 0 | (814) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Attività (passività) per le quali viene indicato il fair value | ||||||
| Debiti verso banche correnti e non correnti | 0 | (320.669) | 0 | 0 | (363.458) | 0 |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | 0 | (2.193) | 0 | 0 | (2.740) | 0 |
| Totale attività (passività) per le quali viene indicato il fair value |
0 | (322.862) | 0 | 0 | (366.198) | 0 |
b) una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Valore contabile | Fair value | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.657 | 307 | 1.657 | 307 | |
| Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate a costo ammortizzato: |
|||||
| Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) | 6.840 | 6.758 | 6.840 | 6.758 | |
| Crediti commerciali | 407.414 | 375.719 | 407.414 | 375.719 | |
| Finanziamenti e crediti | 51.410 | 62.171 | 51.410 | 62.171 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 345.117 | 300.830 | 345.117 | 300.830 | |
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (479.200) | (513.534) | (484.246) | (519.524) | |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (2.321) | (6.189) | (2.321) | (6.189) | |
| Debiti commerciali | (566.737) | (470.390) | (566.737) | (470.390) | |
| Altre passività correnti | (164.192) | (120.941) | (164.192) | (120.941) | |
| Altre passività non correnti | (3.095) | (19.927) | (3.095) | (19.927) | |
| Derivati | (814) | 0 | (814) | 0 | |
| Totale | (403.921) | (385.196) | (408.967) | (391.186) |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito. Nello specifico:
All'interno del Gruppo avvengono rapporti tra società controllanti, società controllate, società collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche ed altre parti correlate. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,523% del capitale sociale. Nel corso del 2018 Brembo non ha avuto rapporti con la propria controllante ad eccezione della distribuzione dividendi.
Si riportano di seguito le informazioni relative ai compensi di Amministratori, Sindaci e Direttore Generale (carica
ricoperta dall'amministratore delegato) di Brembo S.p.A. e delle altre società del Gruppo e le altre informazioni rilevanti:
| 31.12.2018 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Amministratori | Sindaci | Amministratori | Sindaci |
| Emolumenti per la carica | 2.090 | 196 | 2.120 | 203 |
| Partecipazione comitati e incarichi particolari | 155 | 0 | 167 | 0 |
| Salari e altri incentivi | 6.627 | 0 | 6.835 | 0 |
La voce "Salari e altri incentivi" comprende la stima del costo di competenza 2018 del piano triennale 2016-2018 riservato al top management aziendale, i compensi quale stipendio per la funzione di dipendente e l'accantonamento per bonus non ancora corrisposti.
Di seguito è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Parti correlate | Parti correlate | |||||||||||
| a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% | valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti derivati) |
8.190 | 5.675 | 0 | 0 | 5.675 | 69,3% | 6.769 | 5.659 | 0 | 0 | 5.659 | 83,6% |
| Rimanenze | 342.037 | 9 | 0 | 9 | 0 | 0,0% | 311.116 | 9 | 0 | 9 | 0 | 0,0% |
| Crediti commerciali | 407.414 | 1.970 | 6 | 1.891 | 73 | 0,5% | 375.719 | 1.371 | 13 | 1.290 | 68 | 0,4% |
| Altri crediti e attività correnti | 72.132 | 10 | 10 | 0 | 0 | 0,0% | 80.455 | 3 | 3 | 0 | 0 | 0,0% |
| Altre passività non correnti | (3.095) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | (19.927) | (5.915) | (5.915) | 0 | 0 | 29,7% |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (27.141) | (4.445) | (4.445) | 0 | 0 | 16,4% | (27.784) | (3.697) | (3.697) | 0 | 0 | 13,3% |
| Debiti commerciali | (566.737) | (28.201) | (4.291) | (23.592) | (318) | 5,0% | (470.390) | (9.859) | (4.740) | (4.626) | (493) | 2,1% |
| Altre passività correnti | (164.192) | (12.209) | (12.082) | (127) | 0 | 7,4% | (120.941) | (3.164) | (3.037) | (127) | 0 | 2,6% |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Parti correlate | Parti correlate | ||||||||||||
| b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto economico |
valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% | valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% | |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.640.011 | 471 | 1 | 465 | 5 | 0,0% | 2.463.620 | 5.208 | 4.616 | 587 | 5 | 0,2% | |
| Altri ricavi e proventi | 34.607 | 3.611 | 20 | 3.420 | 171 | 10,4% | 24.150 | 3.294 | 38 | 3.090 | 166 | 13,6% | |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci |
(1.262.994) | (93.974) | (233) | (93.342) | (399) | 7,4% | (1.177.255) | (71.019) | (39) | (70.427) | (553) | 6,0% | |
| Altri costi operativi | (486.962) | (8.271) | (6.323) | (830) | (1.118) | 1,7% | (431.957) | (6.144) | (4.858) | (355) | (931) | 1,4% | |
| Costi per il personale | (465.306) | (8.496) | (8.495) | (1) | 0 | 1,8% | (436.050) | (8.894) | (8.894) | 0 | 0 | 2,0% | |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (19.941) | 38 | 22 | 0 | 16 | -0,2% | (10.913) | (255) | (260) | 0 | 5 | 2,3% |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizi e il trasferimento di immobilizzazioni tra le diverse società del Gruppo sono avvenute a prezzi rispondenti al valore normale di mercato. I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficino di alcune forme di finanziamento accentrate. Dal 2008 è attivo un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader, mentre dal 2013 è attivo un ulteriore sistema di cash pooling, con valuta renmimbi cinese il cui pooler è la società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. e i cui partecipanti sono le società Brembo Nanjing Automotive Components Co. Ltd., Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. e Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems (Langfang) Co. Ltd. (ex Asimco) Il cash pooling è interamente basato in Cina, con provider del servizio Citibank China.
I dati essenziali delle società appartenenti al Gruppo sono commentati nella Relazione sulla Gestione al capitolo "Struttura del Gruppo e andamento delle società di Brembo".
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | QUOTA POSSEDUTA DALLE SOCIETA' DEL GRUPPO |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | Curno (BG) | Italia | Eur | 34.727.914 | ||||
| AP Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 | 100% Brembo S.p.A. | |||
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden Echterdingen |
Germania | Eur 25.000 |
100% Brembo S.p.A. | ||||
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware |
USA | Usd 33.798.805 |
100% Brembo S.p.A. | ||||
| Brembo Czech S.r.o. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca | Czk | 605.850.000 | 100% Brembo S.p.A. | |||
| La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 | 100% Brembo S.p.A. | |||
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 | 100% Brembo S.p.A. | |||
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 | 100% Brembo S.p.A. | |||
| Brembo Poland Spolka Zo.o. | Dąbrowa Górnicza | Polonia | Pln | 144.879.500 | 100% Brembo S.p.A. | |||
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 | 100% Brembo S.p.A. | |||
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 492.030.169 | 100% Brembo S.p.A. | |||
| Brembo Russia L.L.C. | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 | 100% Brembo S.p.A. | |||
| 98,62% Brembo S.p.A. | ||||||||
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 62.802.000 | 1,38% Brembo do Brasil Ltda. | |||
| 49% Brembo S.p.A. | ||||||||
| Brembo Mexico S.A. de C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 | 51% Brembo North America Inc. | |||
| Brembo (Nanjing) Automobile | 60% Brembo S.p.A. | |||||||
| Components Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 235.194.060 | 40% Brembo Brake India Pvt. Ltd. | |||
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 99,99% Brembo S.p.A. | ||||
| Brembo do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 159.136.227 99,99% Brembo S.p.A. | ||||
| Corporacion Upwards 98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 | 68% Brembo S.p.A. | |||
| Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. |
Langfang | Cina | Cny | 170.549.133 | 66% | Brembo S.p.A. | ||
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 4.000.000 | 50% | Brembo S.p.A. | ||
| Petroceramics S.p.A. | Milano | Italia | Eur | 123.750 | 20% | Brembo S.p.A. | ||
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH |
Meitingen | Germania | Eur | 25.000 | 100% | Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. |
Di seguito il dettaglio dei compensi alla società di revisione e ad altre società facenti parte del network ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di Attuazione del D.Lgs. 24 febbraio 98 n. 58:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione: | ||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 240 | 225 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 401 | 414 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione: |
||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 56 | 56 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 5 | 0 |
| Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi: |
||
| - altre prestazioni alle società controllate | 5 | 6 |
Non si segnalano impegni a carico del Gruppo alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2018.
Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2018 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella Comunicazione stessa.
Con riferimento all'adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità delle erogazioni pubbliche, disciplinato dall'articolo 1 commi 125-129 della legge n. 124/2017 e successivamente integrato dal decreto legge 'sicurezza' (n. 113/2018) e dal decreto legge 'semplificazione' (n. 135/2018), che ha introdotto, a partire dai bilanci dell'esercizio 2018, una serie di obblighi di pubblicità e di trasparenza a carico dei soggetti che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione e alla luce dell'interpretazione effettuata da Assonime con la Circolare n. 5 del 22 febbraio 2019, si ritiene che la normativa non si applichi in casi di:
– sovvenzioni, contributi e vantaggi economici di qualunque genere i cui vantaggi sono accessibili a tutte le imprese che soddisfano determinate condizioni sulla base di criteri generali predeterminati (ad esempio misure previste da decreti ministeriali rivolti a specifici settori industriali e volte a finalizzare attività connesse a progetti di ricerca e sviluppo);
Considerando quanto sopra esposto, il Gruppo ha analizzato la propria situazione e ha ritenuto di esporre al presente paragrafo quanto ricevuto nel corso dell'esercizio 2018 in forma di contributi erogati da:
Non si segnalano fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2018 e fino alla data del 4 marzo 2019.
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati.
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 27.730 | 285.872 | 977.772 | 192.684 | 43.304 | 75.117 | 1.602.479 |
| Fondo ammortamento | 0 | (82.799) | (572.277) | (162.600) | (34.815) | 0 | (852.491) |
| Fondo svalutazione | 0 | (351) | (2.428) | 0 | 0 | (277) | (3.056) |
| Consistenza al 1° gennaio 2017 | 27.730 | 202.722 | 403.067 | 30.084 | 8.489 | 74.840 | 746.932 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | (515) | (7.329) | (11.506) | 26 | (321) | (2.857) | (22.502) |
| Riclassifiche | 0 | 2.752 | 45.520 | 3.372 | 4.965 | (56.854) | (245) |
| Acquisizioni | 3.496 | 8.435 | 81.599 | 18.305 | 3.465 | 211.358 | 326.658 |
| Alienazioni | 0 | (25) | (3.841) | (768) | 388 | 0 | (4.246) |
| Ammortamenti | 0 | (12.850) | (81.928) | (14.369) | (3.262) | 0 | (112.409) |
| Perdita di valore | 0 | (344) | 17 | 5 | 0 | (92) | (414) |
| Totale variazioni | 2.981 | (9.361) | 29.861 | 6.571 | 5.235 | 151.555 | 186.842 |
| Costo storico | 30.711 | 289.384 | 1.065.152 | 211.914 | 49.006 | 226.781 | 1.872.948 |
| Fondo ammortamento | 0 | (95.446) | (630.358) | (175.259) | (35.282) | 0 | (936.345) |
| Fondo svalutazione | 0 | (577) | (1.866) | 0 | 0 | (386) | (2.829) |
| Consistenza al 1° gennaio 2018 | 30.711 | 193.361 | 432.928 | 36.655 | 13.724 | 226.395 | 933.774 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | 308 | 1.182 | (1.194) | (257) | (74) | 847 | 812 |
| Riclassifiche | 0 | 81.362 | 92.084 | 4.576 | 6.873 | (194.108) | (9.213) |
| Acquisizioni | 282 | 27.929 | 120.745 | 17.899 | 8.206 | 75.386 | 250.447 |
| Alienazioni | 0 | (4) | (1.029) | (768) | (238) | (99) | (2.138) |
| Ammortamenti | 0 | (15.122) | (96.259) | (16.657) | (4.202) | 0 | (132.240) |
| Totale variazioni | 590 | 95.347 | 114.347 | 4.793 | 10.565 | (117.974) | 107.668 |
| Costo storico | 31.301 | 398.384 | 1.261.071 | 227.951 | 63.210 | 108.796 | 2.090.713 |
| Fondo ammortamento | 0 | (109.663) | (711.554) | (186.503) | (38.921) | 0 | (1.046.641) |
| Fondo svalutazione | 0 | (13) | (2.242) | 0 | 0 | (375) | (2.630) |
| Consistenza al 31 dicembre 2018 | 31.301 | 288.708 | 547.275 | 41.448 | 24.289 | 108.421 | 1.041.442 |
Nel corso del 2018 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 250.447 migliaia, di cui € 75.386 migliaia relativi a immobilizzazioni in corso.
Come già in precedenza commentato nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo continua il programma di sviluppo internazionale a seguito del quale sono stati effettuati significativi investimenti in Italia, Nord America, Polonia e Cina. I decrementi netti per alienazioni sono stati pari a € 2.138 migliaia e si riferiscono al normale ciclo di sostituzione di macchinari non più utilizzabili nel processo produttivo.
Gli ammortamenti complessivi imputati nel corso del 2018 ammontano a € 132.240 migliaia (2017: € 112.409 migliaia).
Si ricorda che, come già richiamato nella Relazione sulla gestione, gli effetti derivanti dall'applicazione dello IAS 29 - Financial reporting in Hyperinflationary economies per le immobilizzazioni della controllata argentina sono da considerarsi non significativi per il gruppo Brembo, per cui il valore dei cespiti riferito a Brembo Argentina S.A. iscritto nel Bilancio consolidato non tiene conto della rivalutazione degli stessi.
Di seguito si riporta il dettaglio, per categoria, del valore netto contabile dei beni di proprietà e di quelli condotti in locazione finanziaria:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | In leasing | Non in leasing | In leasing | Non in leasing | |
| Terreni | 0 | 31.301 | 0 | 30.711 | |
| Fabbricati | 0 | 288.708 | 0 | 193.361 | |
| Impianti e macchinari | 0 | 547.275 | 0 | 432.928 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 0 | 41.448 | 0 | 36.655 | |
| Altri beni | 1.919 | 22.370 | 547 | 13.177 | |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 0 | 108.421 | 0 | 226.395 | |
| Totale | 1.919 | 1.039.523 | 547 | 933.227 |
I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati.
| Costi di sviluppo |
Avviamento | Immobilizzazioni a vita utile indefinita |
Subtotale | Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | A+B | C | D | C+D | ||
| Costo storico | 137.593 | 99.560 | 1.429 | 100.989 | 31.267 | 116.557 | 147.824 | 386.406 |
| Fondo ammortamento | (87.881) | 0 | 0 | 0 | (27.403) | (67.859) | (95.262) | (183.143) |
| Fondo svalutazione | (388) | (12.106) | (3) | (12.109) | (503) | 0 | (503) | (13.000) |
| Consistenza al 1° gennaio 2017 | 49.324 | 87.454 | 1.426 | 88.880 | 3.361 | 48.698 | 52.059 | 190.263 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | (264) | (6.019) | (24) | (6.043) | 17 | (2.435) | (2.418) | (8.725) |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 147 | (50) | 97 | 97 |
| Acquisizioni | 24.033 | 0 | 0 | 0 | 2.741 | 7.252 | 9.993 | 34.026 |
| Alienazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | (24) | (174) | (198) | (198) |
| Ammortamenti | (10.482) | 0 | 0 | 0 | (1.128) | (7.981) | (9.109) | (19.591) |
| Perdita di valore | (1.288) | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | (1.287) |
| Totale Variazioni | 11.999 | (6.019) | (24) | (6.043) | 1.754 | (3.388) | (1.634) | 4.322 |
| Costo storico | 159.845 | 93.118 | 1.404 | 94.522 | 34.167 | 120.134 | 154.301 | 408.668 |
| Fondo ammortamento | (98.134) | 0 | 0 | 0 | (28.550) | (74.824) | (103.374) | (201.508) |
| Fondo svalutazione | (388) | (11.683) | (2) | (11.685) | (502) | 0 | (502) | (12.575) |
| Consistenza al 1° gennaio 2018 | 61.323 | 81.435 | 1.402 | 82.837 | 5.115 | 45.310 | 50.425 | 194.585 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | 162 | (111) | (4) | (115) | (11) | (228) | (239) | (192) |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 29 | 1.032 | 1.061 | 1.061 |
| Acquisizioni | 25.467 | 0 | 0 | 0 | 4.910 | 6.914 | 11.824 | 37.291 |
| Alienazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | (25) | 0 | (25) | (25) |
| Ammortamenti | (10.323) | 0 | 0 | 0 | (1.249) | (8.097) | (9.346) | (19.669) |
| Perdita di valore | (3.325) | 0 | 0 | 0 | (587) | 0 | (587) | (3.912) |
| Totale Variazioni | 11.981 | (111) | (4) | (115) | 3.067 | (379) | 2.688 | 14.554 |
| Costo storico | 182.299 | 92.911 | 1.401 | 94.312 | 39.008 | 127.840 | 166.848 | 443.459 |
| Fondo ammortamento | (108.607) | 0 | 0 | 0 | (29.737) | (82.909) | (112.646) | (221.253) |
| Fondo svalutazione | (388) | (11.587) | (3) | (11.590) | (1.089) | 0 | (1.089) | (13.067) |
| Consistenza al 31 dicembre 2018 | 73.304 | 81.324 | 1.398 | 82.722 | 8.182 | 44.931 | 53.113 | 209.139 |
Vittorie su ogni circuito. Applausi e trofei. È il lato tangibile della performance. E un palmares che si arricchisce anno dopo anno, giorno dopo giorno.
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia interne sia esterne, per un costo storico lordo di € 182.299 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2018 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte nei periodi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo; sono stati registrati ammortamenti per un ammontare di € 10.323 migliaia relativi ai costi di sviluppo per commesse relativamente alle quali il prodotto è in produzione.
Il valore lordo include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 39.988 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nella voce "Costi per progetti interni capitalizzati" nel corso dell'esercizio è pari a € 25.339 migliaia (2017: € 24.219 migliaia).
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 3.325 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti principalmente dalla Capogruppo Brembo S.p.A. relativi a progetti che, per volontà del cliente o di Brembo, non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce avviamento deriva dalle seguenti business combination:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Dischi - Sistemi - Moto: | ||
| Brembo North America Inc. (Hayes Lemmerz) | 14.907 | 14.233 |
| Brembo Mexico S.A. de C.V. (Hayes Lemmerz) | 907 | 866 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | 889 | 897 |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 8.259 | 8.596 |
| Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. | 42.751 | 43.138 |
| After Market - Performance Group: | ||
| Corporacion Upwards'98 (Frenco S.A.) | 2.006 | 2.006 |
| Ap Racing Ltd. | 11.605 | 11.699 |
| Totale | 81.324 | 81.435 |
La differenza rispetto al 31 dicembre 2017 è imputabile alla variazione dei cambi di consolidamento.
Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.
Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso delle altre unità generatrici di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2019-2021 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio-lungo termine stabile dell'1-1,5% (1-1,5% nel 2017) a seconda dei casi. Il tasso di sconto di Gruppo utilizzato (Group WACC) è pari all'8,54% (8,0% nel 2017) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi specifici dell'attività in oggetto. Dai test di impairment sopracitati non è emersa la necessità nell'esercizio di procedere ad alcuna svalutazione.
In caso di variazione del WACC da 8,54% a 9,04% o del tasso di crescita da 1,0% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1,0%), nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
In caso di riduzione dei volumi di vendita che, a seconda del mercato di appartenenza della CGU, sono state ipotizzate essere dal -5% al -20%, nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
Le variazioni di WACC, tasso di crescita, volumi di vendita, sopra descritte, sono ritenute ragionevoli; in tal senso infatti, solo in caso di variazioni oltre soglie di ragionevolezza, si sarebbero evidenziati impairment.
La voce è costituita per € 1.030 migliaia dal marchio Villar di proprietà della controllata Corporacion Upwards '98 S.A. e per la differenza, pari a € 368 migliaia, dal valore del marchio LF iscritto in Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd.
In merito alla metodologia di impairment test si rimanda a quanto indicato sopra con riferimento agli avviamenti. Dall'impairment test non è emersa necessità di svalutazione.
Le acquisizioni in "Altre attività immateriali" ammontano complessivamente a € 11.824 migliaia e si riferiscono per € 4.910 migliaia al deposito di specifici brevetti e marchi e per il residuo principalmente alla quota di investimento dell'anno relativa allo sviluppo di nuove funzionalità all'interno del Gruppo del nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning), oltre che all'acquisizione di altri applicativi informatici.
In tale voce sono riportate le quote di patrimonio netto di spettanza del Gruppo relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; nella tabella seguente si riepilogano i relativi movimenti:
| Rivalutazioni/ | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Svalutazioni | Dividendi | Altre variazioni | 31.12.2018 |
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | 33.701 | 16.190 | (11.000) | (62) | 38.829 |
| Petroceramics S.p.A. | 599 | 216 | (80) | 0 | 735 |
| Totale | 34.300 | 16.406 | (11.080) | (62) | 39.564 |
Si segnala che l'impatto a Conto economico delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto è suddiviso su due voci, "Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB, e "Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni", riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Di seguito si riporta il dettaglio delle attività, passività, costi e ricavi relativi alle società a controllo congiunto e alle società collegate:
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Ricavi da contratti con clienti | 182.114 | 156.863 | |
| Altri ricavi e proventi | 2.292 | 2.026 | |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 106 | 0 | |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (55.105) | (49.106) | |
| Altri costi operativi | (39.106) | (34.359) | |
| Costi per il personale | (40.354) | (34.221) | |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 49.947 | 41.203 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (5.880) | (4.692) | |
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 44.067 | 36.511 | |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (114) | (68) | |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 43.953 | 36.443 | |
| Imposte | (11.893) | (10.165) | |
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 32.060 | 26.277 | |
| % possesso | 50% | 50% | |
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | 160 | 97 | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 16.190 | 13.236 | |
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 46.818 | 38.147 | |
| Costi di sviluppo | 106 | 0 | |
| Altre attività immateriali | 413 | 327 | |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) | 131 | 131 | |
| Imposte anticipate | 2.317 | 2.551 | |
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 49.785 | 41.156 | |
| Rimanenze | 20.845 | 17.837 | |
| Crediti commerciali | 29.337 | 10.868 | |
| Altri crediti e attività correnti | 5.941 | 5.098 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 12.513 | 31.192 | |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 68.636 | 64.995 | |
| TOTALE ATTIVO | 118.421 | 106.151 | |
| Capitale sociale | 4.000 | 4.000 | |
| Altre riserve | 21.883 | 20.422 | |
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 18.411 | 15.719 | |
| Risultato netto di periodo | 32.060 | 26.277 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 76.354 | 66.418 | |
| Altre passività non correnti | 850 | 671 | |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 3.883 | 2.759 | |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 3.917 | 3.600 | |
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 8.650 | 7.030 |
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | ||
|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Debiti verso banche correnti | 1.014 | 1 |
| Debiti commerciali | 20.206 | 20.867 |
| Debiti tributari | 4.109 | 5.736 |
| Altre passività correnti | 8.088 | 6.099 |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 33.417 | 32.703 |
| TOTALE PASSIVO | 42.067 | 39.733 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 118.421 | 106.151 |
| % possesso | 50% | 50% |
| Avviamento | 1.033 | 1.033 |
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | (381) | (541) |
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 38.829 | 33.701 |
| Petroceramics S.p.A. | ||
|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.664 | 2.426 |
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 1.080 | 885 |
| % possesso | 20% | 20% |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 216 | 177 |
| Totale attività correnti | 3.748 | 3.320 |
| Totale attività non correnti | 588 | 577 |
| Totale passività correnti | 477 | 745 |
| Totale passività non correnti | 184 | 156 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 3.675 | 2.996 |
| % possesso | 20% | 20% |
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 735 | 599 |
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 1.657 | 307 |
| Crediti verso collegate | 5.676 | 5.659 |
| Altro | 857 | 803 |
| Totale | 8.190 | 6.769 |
La voce "Partecipazioni in altre imprese" comprende principalmente le partecipazioni del 10% nella società International Sport Automobile S.a.r.l., dell'1,20% nella società Fuji Co. e del 3,29% (2,38% al 31 dicembre 2017) nella società E-novia S.p.A. cui si riferisce l'incremento di € 1.350 migliaia dovuto alla sottoscrizione di un aumento di capitale.
Nella voce "Crediti verso società collegate" è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9 milioni nominale è ora iscritto per € 5.676 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel 2016 con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione. Tale accordo prevede che il pagamento della quota residua del suddetto credito avvenga a seguito della cessione a terzi dell'immobile di proprietà di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione nella misura dell'attivo netto della società al termine e all'esito della procedura di liquidazione, ferma la compartecipazione del socio di maggioranza all'eventuale deficit sino ad un importo massimo già definito tra le parti. Pur includendo il credito tra le "Attività non correnti", si ritiene che non vi siano elementi che ostino al recupero del suo valore residuo.
La voce "Altro" include depositi cauzionali infruttiferi per utenze e contratti di noleggio di autovetture.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri | 2.886 | 3.762 |
| Crediti tributari | 61 | 37 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 34 | 33 |
| Totale | 2.981 | 3.832 |
Nella voce "Crediti verso altri" è compreso principalmente l'ammontare relativo ad un contributo riconosciuto ad un cliente per l'acquisizione di un contratto decennale di fornitura esclusiva rilasciato a Conto economico coerentemente con il piano di fornitura al cliente stesso avviato a fine 2014.
I crediti tributari si riferiscono principalmente a imposte chieste a rimborso.
Il saldo netto tra le imposte anticipate e le imposte differite è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 62.711 | 57.818 |
| Imposte differite | (23.705) | (24.716) |
| Totale | 39.006 | 33.102 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente sulle differenze temporanee relative a plusvalenze a tassazione differita, altri elementi di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale, perdite fiscali pregresse e ad altre rettifiche di consolidamento.
Di seguito si riporta la movimentazione intervenuta nella voce nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 33.102 | 26.069 |
| Imposte differite generate | (401) | (7.935) |
| Imposte anticipate generate | 18.954 | 20.359 |
| Utilizzo imposte differite ed anticipate | (12.023) | (7.475) |
| Oscillazione cambi | (696) | 2.746 |
| Altri movimenti | 70 | (662) |
| Saldo finale | 39.006 | 33.102 |
| Attivo | Passivo | Netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Immobili, impianti,macchinari e altre attrezzature | 15.064 | 12.776 | 22.234 | 20.982 | (7.170) | (8.206) |
| Costi di sviluppo | 28 | 28 | 0 | 0 | 28 | 28 |
| Altre attività immateriali | 67 | 67 | 6.715 | 7.283 | (6.648) | (7.216) |
| Altre attività finanziarie | 829 | 2.070 | 76 | 0 | 753 | 2.070 |
| Crediti commerciali | 5.667 | 5.181 | 21 | 36 | 5.646 | 5.145 |
| Rimanenze | 10.245 | 10.683 | 49 | 0 | 10.196 | 10.683 |
| Altri crediti e attività correnti | 619 | 950 | 0 | 63 | 619 | 887 |
| Passività finanziarie | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 3 |
| Altre passività finanziarie | 498 | 170 | 11 | 0 | 487 | 170 |
| Fondi per rischi e oneri | 3.244 | 6.213 | 0 | 0 | 3.244 | 6.213 |
| Fondi relativi al personale | 10.283 | 8.132 | 1.195 | 1.192 | 9.088 | 6.940 |
| Debiti commerciali | 166 | 222 | 0 | 0 | 166 | 222 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 160 | 11 | 0 | 0 | 160 | 11 |
| Altre passività | 15.719 | 9.451 | 1.772 | 1.787 | 13.947 | 7.664 |
| Altro | 7.847 | 9.818 | 1.376 | 1.370 | 6.471 | 8.448 |
| Perdite fiscali | 2.019 | 40 | 0 | 0 | 2.019 | 40 |
| Compensazioni imposte anticipate e differite | (9.744) | (7.997) | (9.744) | (7.997) | 0 | 0 |
| Totale | 62.711 | 57.818 | 23.705 | 24.716 | 39.006 | 33.102 |
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
La rilevazione delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base dei piani strategici aggiornati; in particolare, si evidenzia che la società controllata consolidata Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una "zona economica speciale" e ha il diritto di dedurre dalle imposte correnti eventualmente dovute fino al 2026 una percentuale dei propri investimenti compresa tra il 25% e il 50%. Al 31 dicembre 2018, la società ha utilizzato tutto il credito esistente al 31 dicembre 2017 oltre al credito maturato nell'anno 2018.
La società Brembo Czech Sro. gode di due piani di incentivazione fiscale rispettivamente di Czk 132,6 milioni (scadenza 2021) e di Czk 63,78 milioni (scadenza 2029) su cui la società ha iscritto imposte anticipate per il valore complessivo che si prevede di recuperare in futuro.
La società Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. ha contabilizzato imposte anticipate sulle perdite dell'esercizio e dei precedenti, per € 2.019 migliaia, valutando l'esistenza di presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base di piani strategici aggiornati.
Si segnala che:
• al 31 dicembre 2018, le differenze temporanee tra la quota della controllante nelle attività nette della controllata, collegata o partecipata, compreso il valore contabile dell'avviamento, ed il valore dell'investimento o della partecipazione (costo) (come indicato nel §38 dello IAS 12) sono pari a € 587 milioni e sono considerate come permanentemente reinvestite, dal momento che tali fondi sono utilizzati al fine di finanziare operazioni correnti e di crescita futura del business nei paesi in cui la stessa controllata risiede; di conseguenza, nessuna imposta differita passiva è stata rilevata sulla parte imponibile di tali differenze.
Le rimanenze finali nette di magazzino, esposte al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Materie prime | 143.184 | 131.668 |
| Prodotti in corso di lavorazione | 68.501 | 63.419 |
| Prodotti finiti | 105.991 | 93.587 |
| Merci in viaggio | 24.361 | 22.442 |
| Totale | 342.037 | 311.116 |
La variazione della voce è dovuta all'aumento del volume di attività del Gruppo.
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, è qui di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Oscillazione cambi | Riclassifiche | 31.12.2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 44.882 | 7.182 | (10.071) | (178) | (543) | 41.272 |
Al 31 dicembre 2018 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il saldo alla fine del precedente esercizio, è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 405.450 | 374.361 |
| Crediti verso collegate e joint venture | 1.964 | 1.358 |
| Totale | 407.414 | 375.719 |
L'incremento dei crediti commerciali è legato all'aumento del volume di attività.
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto il Gruppo ha un portafoglio di clienti dislocato nelle varie aree geografiche di attività.
I crediti verso clienti sono espressi al netto del fondo svalutazione crediti pari a € 4.269 migliaia, così movimentato:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Oscillazione cambi | 31.12.2018 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 5.298 | 653 | (1.668) | (14) | 4.269 |
La massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo Brembo è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con l'IFRS 9.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia delle attività finanziarie, la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati quei clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Clienti quotati | 305.088 | 295.987 |
| Clienti non quotati | 106.595 | 85.030 |
| Totale | 411.683 | 381.017 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali, che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce la seguente spaccatura per fasce di anzianità:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Svalutazione 2018 | 31.12.2017 | Svalutazione 2017 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 285.848 | 0 | 281.483 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 2.585 | 0 | 2.808 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 11.382 | 0 | 6.779 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 5.273 | 1.478 | 4.917 | 1.272 |
| Totale | 305.088 | 1.478 | 295.987 | 1.272 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 5,8% | 4,5% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 17.762 | 13.232 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Svalutazione 2018 | 31.12.2017 | Svalutazione 2017 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 97.388 | 0 | 74.961 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 2.726 | 0 | 1.664 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 1.848 | 0 | 2.053 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 4.633 | 2.791 | 6.352 | 4.026 |
| Totale | 106.595 | 2.791 | 85.030 | 4.026 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 6,0% | 7,1% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 6.416 | 6.043 |
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito a inizio 2019.
Per quanto attiene invece la parte di scaduto verso clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata nei primi mesi dell'anno 2019.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 23.642 | 22.079 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 27.281 | 26.493 |
| Altri crediti | 21.209 | 31.883 |
| Totale | 72.132 | 80.455 |
Tra i "Crediti tributari" è compreso il credito rilevato dalla Capogruppo negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sul costo del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.948 migliaia, oltre al credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27/05/2015 pari a € 7.009 migliaia.
Nei "Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito" sono inclusi principalmente i crediti IVA delle consociate di Polonia e Cina dovuto ai significativi acquisti per investimenti effettuati nell'esercizio.
Negli "Altri crediti" sono inclusi crediti verso compagnie di assicurazione per richieste di rimborso assicurativo in corso alla chiusura dell'esercizio, anticipi a fornitori su beni e servizi e altri risconti attivi. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2017 è principalmente dovuto all'incasso di richieste di rimborsi assicurativi contabilizzati nell'esercizio precedente.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 303 | 294 |
| Altri crediti | 4 | 2 |
| Totale | 307 | 296 |
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 344.985 | 300.664 |
| Denaro e valori in cassa | 132 | 166 |
| Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 345.117 | 300.830 |
| Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari | (149.246) | (144.857) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati nel rendiconto finanziario | 195.871 | 155.973 |
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
Si segnala che, ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 14.867 migliaia (nel 2017 € 10.587 migliaia).
Il Patrimonio Netto Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2018 è aumentato di € 162.268 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017; le movimentazioni sono riportate nell'apposito prospetto di bilancio.
Il capitale sociale sottoscritto e versato dalla Capogruppo ammonta al 31 dicembre 2018 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2018 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2017:
| (n. di azioni) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | 333.922.250 | 333.922.250 |
| Azioni proprie | (8.735.000) | (8.735.000) |
| Totale azioni in circolazione | 325.187.250 | 325.187.250 |
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2018 non sono stati effettuati né acquisti né vendite.
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 20 aprile 2018 ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, destinando l'utile dell'esercizio 2017, pari a € 149.484 migliaia come segue:
– agli Azionisti un dividendo lordo ordinario di € 0,22 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse le azioni proprie;
– riportato a nuovo il rimanente.
La variazione di tale voce è dovuta al pagamento di dividendi ad azionisti di minoranza, nonché all'effetto della variazione dei cambi di consolidamento.
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | |
| Debiti verso banche: | |||||||
| - c/c ordinario e c/anticipi | 149.246 | 0 | 149.246 | 144.857 | 0 | 144.857 | |
| - mutui | 124.082 | 205.872 | 329.954 | 49.363 | 319.314 | 368.677 | |
| Totale | 273.328 | 205.872 | 479.200 | 194.220 | 319.314 | 513.534 | |
| Altre passività finanziarie: | |||||||
| Debiti verso altri finanziatori | 749 | 1.572 | 2.321 | 3.845 | 2.344 | 6.189 | |
| Strumenti finanziari derivati | 814 | 0 | 814 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 1.563 | 1.572 | 3.135 | 3.845 | 2.344 | 6.189 |
| (in migliaia di euro) | Importo originario |
Importo al 31.12.2017 |
Importo al 31.12.2018 |
Quote scadenti entro l'esercizio successivo |
Quote scadenti tra 1 e 5 anni |
Quote scadenti oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche: | ||||||
| Mutuo BNL (EUR 50 milioni) | 50.000 | 28.529 | 14.275 | 14.275 | 0 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 75 milioni) | 75.000 | 74.945 | 74.965 | 18.733 | 56.232 | 0 |
| Mutuo BNL (EUR 80 milioni) | 80.000 | 79.879 | 79.927 | 25.002 | 54.925 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) | 130.000 | 104.799 | 84.893 | 39.930 | 44.963 | 0 |
| Mutuo Unicredit NY (USD 40,3 milioni) | 37.101 | 11.209 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo UBI (USD 35 milioni) | 29.835 | 29.120 | 30.525 | 10.189 | 20.336 | 0 |
| Mutuo Banamex (USD 30 milioni) | 25.778 | 24.955 | 26.162 | 4.367 | 21.795 | 0 |
| Mutuo B.E.I. (EUR 30 milioni, Progetto Nuova Fonderia) |
30.000 | 15.241 | 11.431 | 3.810 | 7.621 | 0 |
| Mutuo Citi Nanjing (RMB 200 milioni) | 26.684 | 0 | 7.776 | 7.776 | 0 | 0 |
| Totale debiti verso banche | 484.398 | 368.677 | 329.954 | 124.082 | 205.872 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori: | ||||||
| Prestito Finlombarda MIUR | 275 | 101 | 35 | 35 | 0 | 0 |
| Prestito MIUR BBW | 2.443 | 903 | 553 | 365 | 188 | 0 |
| Mutuo agevolato DM 28905 | 845 | 845 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Libra | 1.312 | 0 | 86 | 11 | 46 | 29 |
| Ministerio Industria España | 3.237 | 1.735 | 1.553 | 262 | 1.291 | 0 |
| Prestito municipalità di Langfang | 7.558 | 2.435 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Debiti per leasing | 207 | 170 | 94 | 76 | 18 | 0 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 15.877 | 6.189 | 2.321 | 749 | 1.543 | 29 |
| Totale | 500.275 | 374.866 | 332.275 | 124.831 | 207.415 | 29 |
Nella tabella seguente diamo il dettaglio della composizione dei mutui e dei debiti verso altri finanziatori:
Fra le operazioni più significative finalizzate nel corso del 2018, si segnala che Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd., ha finalizzato un finanziamento a medio termine con Citibank (China) Co. Ltd. Nanjing Branch per Rmb 200 milioni, mentre Brembo S.p.A. ha ottenuto da BNL l'apertura di una linea di finanziamento a medio termine per € 100 milioni, non ancora utilizzata al 31 dicembre 2018.
Si segnala che esistono alcuni mutui che prevedono il rispetto di parametri finanziari (financial covenants). Alla data di chiusura del bilancio tutti i financial covenants risultano rispettati. Al 31 dicembre 2018 non esistono debiti finanziari assistiti da garanzie reali.
| 31.12.2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | |
| Euro | 209.691 | 58.047 | 267.738 | 223.315 | 83.691 | 307.006 | |
| Dollaro USA | 0 | 56.687 | 56.687 | 0 | 65.284 | 65.284 | |
| Zloty Polacco | 74 | 0 | 74 | 141 | 0 | 141 | |
| Renmimbi Cinese | 0 | 7.776 | 7.776 | 2.435 | 0 | 2.435 | |
| Totale | 209.765 | 122.510 | 332.275 | 225.891 | 148.975 | 374.866 |
La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai debiti verso altri finanziatori e mutui è la seguente:
Il tasso medio variabile dell'indebitamento di Gruppo è pari a 2,54%, mentre quello fisso è pari a 0,64%.
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della composizione dell'indebitamento del Gruppo sotto forma di leasing finanziari suddividendo i canoni previsti da pagare tra quota capitale e quota interessi.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Rata | Quota interessi | Quota capitale | Rata | Quota interessi | Quota capitale | |
| Meno di 1 anno | 77 | 1 | 76 | 78 | 4 | 74 | |
| Tra 1 e 5 anni | 18 | 0 | 18 | 98 | 2 | 96 | |
| Più di 5 anni | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 95 | 1 | 94 | 176 | 6 | 170 |
Il Gruppo ha in essere contratti di locazione commerciale per alcuni dei propri insediamenti produttivi, nonché per la propria sede centrale. La società ha valutato che tutti i rischi e benefici significativi tipici della proprietà dei beni non sono stati trasferiti al Gruppo, sulla base dei termini e delle condizioni contrattuali (ad esempio, i termini contrattuali non coprono la maggior parte della vita economica della proprietà commerciale ovvero il valore attuale dei canoni minimi di leasing non corrisponde sostanzialmente al fair value del bene). Ne consegue pertanto che tali contratti sono stati contabilizzati come leasing operativi in base al principio IAS 17 attualmente in vigore.
Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi:
| Totale | 231.820 | 189.033 |
|---|---|---|
| Più di 5 anni | 123.247 | 85.311 |
| Tra 1 e 5 anni | 79.437 | 77.109 |
| Meno di 1 anno | 29.136 | 26.613 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
Il Gruppo ha effettuato un'analisi dettagliata degli impatti che l'applicazione del nuovo principio dell'IFRS 16 avrà, a partire dal 1° gennaio 2019, sul Capitale netto investito e sulla Posizione finanziaria netta (valore attuale netto dei canoni futuri). Tale valore, pari a € 178.754 migliaia, differisce rispetto al valore dei leasing operativi sopra indicato per effetto dell'attualizzazione dei flussi futuri (applicando un tasso medio ponderato di sconto del 2,82%, utilizzando il criterio dell'"incremental borrowing rate"), della componente servizio che non rientra nel presente principio, e dei leasing a "scarso valore" nonché di quelli a breve termine, come indicato nella tabella seguente:
| Leasing operativi al 31 dicembre 2018 | 231.820 |
|---|---|
| Leasing a breve termine | (3.122) |
| Leasing a "scarso valore" | (11.819) |
| Componente servizio | (2.743) |
| Leasing non attualizzati al 1° gennaio 2019 | 214.136 |
| Impatto attualizzazione IFRS 16 | (35.382) |
| Leasing attualizzati al 1° gennaio 2019 (IFRS 16) | 178.754 |
Di seguito riportiamo la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018, pari a € 136.911 migliaia, e al 31 dicembre 2017, pari a € 218.597 migliaia, in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 132 | 166 |
| B | Altre disponibilità liquide | 344.985 | 300.664 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 0 | 0 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 345.117 | 300.830 |
| E | Crediti finanziari correnti | 307 | 296 |
| F | Debiti bancari correnti | 149.246 | 144.857 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 124.082 | 49.363 |
| H | Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 1.563 | 3.845 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 274.891 | 198.065 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | (70.533) | (103.061) |
| K | Debiti bancari non correnti | 205.872 | 319.314 |
| L | Obbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M | Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 1.572 | 2.344 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 207.444 | 321.658 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 136.911 | 218.597 |
Le diverse componenti che hanno originato la variazione della posizione finanziaria netta nel presente esercizio sono indicate nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla Gestione.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 0 | 3.402 |
| Debiti verso dipendenti | 1.380 | 15.449 |
| Altri debiti | 1.715 | 1.076 |
| Totale | 3.095 | 19.927 |
La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda prevalentemente la riclassificazione nella voce "Altre passività correnti" della passività relativa al piano di incentivazione triennale 2016-2018 riservato al top management, liquidabile nel corso del 2019.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Oscillazione | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | cambi | Altro | 31.12.2018 |
| Fondi per rischi e oneri | 11.881 | 11.873 | (6.446) | (146) | 23 | 17.185 |
| Fondo garanzia prodotto | 29.976 | 4.212 | (12.472) | (39) | (9.858) | 11.819 |
| Totale | 41.857 | 16.085 | (18.918) | (185) | (9.835) | 29.004 |
| di cui a breve | 2.244 | 13.504 |
I fondi per rischi e oneri, pari complessivamente a € 29.004 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotto, l'indennità suppletiva di clientela (in relazione al contratto di agenzia italiano), la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali in essere, per i quali si rimanda alla nota 30 delle presenti Note illustrative.
La voce "Altro" è relativa alla riduzione dell'obbligazione per rischi coperti da polizza assicurativa, rilevati nel precedente esercizio in contropartita alla voce "Altri crediti e attività correnti".
Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita o piani a benefici definiti.
Nel caso di piani a contribuzione definita, le società del Gruppo versano dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi le società adempiono a tutti i loro obblighi.
Nei piani a contribuzione definita è presente un piano relativo a Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. riservato a circa 70 dipendenti in pre-pensionamento ai quali vengono garantite indennità mensili sino al raggiungimento della pensione.
I dipendenti della controllata inglese AP Racing Ltd. sono assistiti da un piano pensionistico aziendale (AP Racing pension schemes) che si compone di due sezioni: la prima, del tipo defined contribution, per i dipendenti assunti successivamente al 1° aprile 2001 e la seconda, del tipo defined benefit, per quelli già in forza alla data del 1° aprile 2001 (e precedentemente coperti dal fondo pensione AP Group). Si tratta di un piano a benefici definiti (funded) finanziato dai contributi versati dall'impresa e dai suoi partecipanti ad un fondo (trustee) giuridicamente distinto dall'impresa che eroga i benefici ai dipendenti.
Le società Brembo Mexico S.A. de C.V., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Brake India Pvt. Ltd. hanno in essere specifici piani pensionistici, classificabili tra i piani a benefici definiti, rivolti ai loro dipendenti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono anche il "Trattamento di fine rapporto" delle società italiane del Gruppo, coerentemente con la normativa applicabile.
Il valore dei piani a benefici definiti è calcolato su base attuariale con il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". La voce altri fondi del personale rileva anche altri benefici ai dipendenti.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oneri finanziari |
Oscillazione cambi |
Altro | 31.12.2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TFR | 20.096 | 0 | (1.220) | 343 | 0 | (115) | 19.104 |
| Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine |
5.322 | 684 | (689) | 196 | 6 | 609 | 6.128 |
| Piani a contribuzione definita | 2.366 | 1.944 | (2.379) | 0 | (22) | 0 | 1.909 |
| Totale | 27.784 | 2.628 | (4.288) | 539 | (16) | 494 | 27.141 |
Le passività al 31 dicembre 2018 sono di seguito riportate:
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||
| A. Variazione delle obbligazioni a benefici definiti |
|||||||||||
| 1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente |
20.096 | 21.546 | 35.314 | 37.581 | 800 | 648 | 873 | 749 | 244 | 302 | |
| 2. Costi previdenziali: | |||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 163 | 144 | 109 | 106 | 3 | 2 | |
| costi previdenziali pregressi | 0 | 0 | 426 | 0 | (17) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| 3. Oneri finanziari | 343 | 315 | 863 | 981 | 67 | 54 | 60 | 48 | 1 | 2 | |
| 4. Flussi di cassa: | |||||||||||
| erogazioni da piani | 0 | 0 | (1.651) | (761) | 0 | 0 | (1) | (11) | 0 | 0 | |
| erogazioni da parte del datore di lavoro |
(1.220) | (1.154) | 0 | 0 | (20) | (17) | (11) | (6) | (23) | (37) | |
| Altri eventi significativi: | |||||||||||
| 6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
|||||||||||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | (211) | (661) | (72) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie |
(115) | (611) | (2.301) | 7 | (100) | 26 | 0 | (33) | 0 | 0 | |
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in liena con le ipotesi) |
0 | 0 | 635 | (530) | 54 | 19 | 33 | 76 | 0 | 0 | |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | (264) | (1.303) | 41 | (74) | (32) | (56) | 17 | (25) | |
| 8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo |
19.104 | 20.096 | 32.811 | 35.314 | 916 | 800 | 1.031 | 873 | 242 | 244 | |
| B. Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani |
|||||||||||
| 1. Fair value delle attività al servizio dei piani al termine del periodo precedente |
0 | 0 | 31.663 | 30.229 | 0 | 0 | 203 | 167 | 0 | 0 | |
| 2. Proventi finanziari | 0 | 0 | 780 | 795 | 0 | 0 | 15 | 11 | 0 | 0 | |
| 3. Flussi di cassa: | |||||||||||
| Totale contributi versati dal datore di lavoro: |
|||||||||||
| - contributi da parte del datore di lavoro |
0 | 0 | 575 | 556 | 0 | 0 | 77 | 45 | 0 | 0 | |
| - pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro |
1.221 | 1.155 | 0 | 0 | 20 | 17 | 11 | 6 | 0 | 0 | |
| benefici erogati dal piano | 0 | 0 | (1.651) | (761) | 0 | 0 | (1) | (11) | 0 | 0 | |
| benefici erogati dal datore di lavoro |
(1.221) | (1.155) | 0 | 0 | (20) | (17) | (11) | (6) | 0 | 0 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Brembo Japan | Piano | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||
| imposte su attività al servizio del piano |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (2) | (1) | 0 | 0 | |||
| 5. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
|||||||||||||
| rendimento delle attività al servizio dei piani (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | (2.553) | 1.933 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | |||
| 6. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | (227) | (1.089) | 0 | 0 | (7) | (13) | 0 | 0 | |||
| 7. Fair value delle attività al servizio dei piani a fine periodo |
0 | 0 | 28.587 | 31.663 | 0 | 0 | 285 | 203 | 0 | 0 | |||
| E. Importi inclusi nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria |
|||||||||||||
| 1. Piani per obbligazioni a benefici definiti |
19.104 | 20.096 | 32.811 | 35.314 | 916 | 800 | 1.031 | 873 | 242 | 244 | |||
| 2. Fair value delle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | 28.587 | 31.663 | 0 | 0 | 285 | 203 | 0 | 0 | |||
| 3. Valore netto dei piani finanziati | 19.104 | 20.096 | 4.224 | 3.651 | 916 | 800 | 746 | 670 | 242 | 244 | |||
| 5. Valore netto delle passività/ (attività) |
19.104 | 20.096 | 4.224 | 3.651 | 916 | 800 | 746 | 670 | 242 | 244 | |||
| F. Componenti dei costi previdenziali |
|||||||||||||
| 1. Costi previdenziali: | |||||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 163 | 144 | 109 | 106 | 3 | 2 | |||
| costi previdenziali pregressi | 0 | 0 | 426 | 0 | (17) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| Totale costi previdenziali | 0 | 0 | 426 | 0 | 146 | 144 | 109 | 106 | 3 | 2 | |||
| 2. Oneri finanziari netti: | |||||||||||||
| oneri finanziari sui piani a benefici definiti |
343 | 315 | 863 | 981 | 67 | 54 | 60 | 48 | 1 | 2 | |||
| (proventi) finanziari sulle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | (780) | (795) | 0 | 0 | (15) | (11) | 0 | 0 | |||
| Totale oneri finanziari netti | 343 | 315 | 83 | 186 | 67 | 54 | 45 | 37 | 1 | 2 | |||
| 3. Effetto della nuova valutazione sugli altri benefici a lungo termine |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 17 | 25 | 0 | 0 | |||
| 5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico |
343 | 315 | 509 | 186 | 213 | 198 | 171 | 168 | 4 | 4 | |||
| 6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del conto economico complessivo: |
|||||||||||||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | (211) | (661) | (72) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie |
(115) | (611) | (2.301) | 7 | (100) | 26 | 0 | (16) | 0 | 0 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in liena con le ipotesi) |
0 | 0 | 635 | (530) | 54 | 19 | 16 | 35 | 0 | 0 | |
| rendimento delle attività al servizio del piano (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | 2.553 | (1.933) | 0 | 0 | 2 | (3) | 0 | 0 | |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
(115) | (611) | 676 | (3.117) | (118) | 45 | 18 | 16 | 0 | 0 | |
| 7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico e nelle altre componenti del conto economico complessivo |
228 | (296) | 1.185 | (2.931) | 95 | 243 | 189 | 184 | 4 | 4 | |
| G. riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti |
|||||||||||
| 1. Passività (attivita) nette del piano a benefici definiti |
20.096 | 21.546 | 3.651 | 7.352 | 800 | 648 | 670 | 582 | 244 | 302 | |
| 2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel conto economico |
343 | 315 | 509 | 186 | 213 | 198 | 171 | 168 | 4 | 4 | |
| 3. Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
(115) | (611) | 676 | (3.117) | (118) | 45 | 18 | 16 | 0 | 0 | |
| 4. Altri eventi significativi: | |||||||||||
| 5. Flussi di cassa: | |||||||||||
| contributi del datore di lavoro | 0 | 0 | (575) | (556) | 0 | 0 | (77) | (45) | 0 | 0 | |
| benefici erogati direttamente dal datore di lavoro |
(1.220) | (1.154) | 0 | 0 | (20) | (17) | (11) | (6) | (23) | (37) | |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | (37) | (214) | 41 | (74) | (25) | (43) | 17 | (25) | |
| 8. Passività (attivita) netta alla fine del periodo |
19.104 | 20.096 | 4.224 | 3.651 | 916 | 800 | 746 | 672 | 242 | 244 | |
| H. Obbigazione a benefici definiti | |||||||||||
| 1. Obbigazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano: |
|||||||||||
| dipendenti in forza | 19.104 | 20.096 | 0 | 0 | 916 | 800 | 1.032 | 875 | 0 | 0 | |
| ex dipendenti titolari di un diritto ad una prestazione differita |
0 | 0 | 18.727 | 21.045 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| pensionati | 0 | 0 | 14.084 | 14.268 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 19.104 | 20.096 | 32.811 | 35.313 | 916 | 800 | 1.032 | 875 | 0 | 0 | |
| I. | Attività al servizio dei piani | ||||||||||
| 1. Fair value delle attività: | |||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 8 | 8 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| azioni | 0 | 0 | 10.154 | 19.401 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
| obbligazioni ed altri titoli di debito |
0 | 0 | 4.286 | 12.255 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| derivati | 0 | 0 | 8.502 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| fondi d'investimento | 0 | 0 | 5.639 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| attività presso società di assicurazioni |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 286 | 203 | 0 | 0 | ||
| Totale | 0 | 0 | 28.589 | 31.664 | 0 | 0 | 286 | 203 | 0 | 0 | ||
| 2. Fair value delle attività con prezzo su un mercato quotato: |
||||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 8 | 8 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| azioni | 0 | 0 | 10.154 | 19.401 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| obbligazioni ed altri titoli di debito |
0 | 0 | 4.286 | 12.255 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| derivati | 0 | 0 | 8.502 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| fondi d'investimento | 0 | 0 | 5.639 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Totale | 0 | 0 | 28.589 | 31.664 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| J. Principali ipotesi attuariali | ||||||||||||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività |
||||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 1,80% | 1,75% | 2,80% | 2,50% | 9,00% | 8,00% | 7,50% | 7,50% | 0,50% | 0,60% | ||
| 2. Aumenti retributivi | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 9,50% | 9,50% | N/A | N/A | ||
| 3. Tasso di inflazione | 0,00% | 0,00% | 3,20% | 3,30% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,50% | 1,50% | 3,40% | 3,30% | 3,50% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 2,50% | 2,50% | ||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare il costo previdenziale |
||||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 1,75% | 1,50% | 2,50% | 2,70% | 8,00% | 8,25% | 7,50% | 6,90% | N/A | N/A | ||
| 2. Aumenti retributivi | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 9,50% | 9,50% | N/A | N/A | ||
| 3. Tasso di inflazione | 0,00% | 0,00% | 3,30% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A | ||
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,50% | 1,50% | 3,30% | 3,50% | 3,50% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A |
Variando uniformemente il tasso di sconto di ± 25 punti base, la passività consolidata sarebbe risultata rispettivamente inferiore/superiore di circa € 2,2 milioni rispetto al valore centrale di passività pari a € 54,1 milioni.
La duration media dei piani è pari a 16,40 anni.
Al 31 dicembre 2018 i debiti commerciali risultano i seguenti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 542.827 | 465.271 |
| Debiti verso collegate e joint venture | 23.910 | 5.119 |
| Totale | 566.737 | 470.390 |
L'incremento della voce è legato all'aumento del livello degli investimenti e della normale attività di gestione dell'esercizio.
In tale voce sono inclusi i debiti netti per imposte correnti delle varie società del Gruppo.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 6.003 | 9.719 |
Al 31 dicembre 2018 le altre passività correnti sono così costituite:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 9.940 | 11.646 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 24.724 | 17.893 |
| Debiti verso dipendenti | 71.101 | 48.369 |
| Altri debiti | 58.427 | 43.033 |
| Totale | 164.192 | 120.941 |
Le voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" includono la riclassificazione dalle "Altre passività non correnti" della passività relativa al piano di incentivazione triennale 2016-2018 riservato al top management, liquidabile nel corso del 2019.
La voce "Altri debiti" include anche risconti passivi relativi a un contributo pubblico ricevuto da Brembo Poland Spolka Zo.o. rilasciati a Conto economico coerentemente ai relativi piani di ammortamento cui si riferiscono, oltre a risconti passivi per € 18.151 migliaia (€ 5.761 migliaia nel 2017) relativi a contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tale contributi si riferiscono.
È la pietra angolare della ricerca e dell'innovazione. Senza la sicurezza anche la performance finirebbe per smarrirsi.
Campionato Motocross MXGP 2018
Come indicato nel paragrafo "Criteri di redazione e presentazione", il Gruppo ha applicato il nuovo principio IFRS 15 utilizzando il metodo retrospettico modificato ai contratti non ancora completati al 1° gennaio 2018. Dal momento che l'applicazione del nuovo principio non ha avuto alcun impatto sul patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2017, si presenta di seguito l'informativa sui ricavi disaggregati anche con la comparazione con il periodo precedente, in cui hanno trovato applicazione le disposizioni dello IAS 18.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Ricavi per vendita di sistemi frenanti | 2.598.590 | 2.418.016 |
| Ricavi per attrezzature | 24.888 | 28.001 |
| Ricavi per attività di studio e progettazione | 15.379 | 16.486 |
| Ricavi per royalties | 1.154 | 1.117 |
| Totale | 2.640.011 | 2.463.620 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Riaddebiti vari | 5.616 | 6.193 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 4.718 | 2.810 |
| Contributi vari | 13.130 | 8.749 |
| Altri ricavi | 11.143 | 6.398 |
| Totale | 34.607 | 24.150 |
Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati, oltre ad un contributo erogato dallo Stato del Michigan alla controllata Brembo North America Inc. riguardante l'assunzione di personale per la nuova fonderia di ghisa per € 2.216 migliaia, contributi per progetti di ricerca e sviluppo per € 1.939 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo per € 7.009 migliaia, già commentati alla nota 9.
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo sostenuti nel corso dell'anno per € 25.339 migliaia (2017: € 24.219 migliaia).
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti | 1.146.629 | 1.070.192 |
| Acquisto materiale di consumo | 116.365 | 107.063 |
| Totale | 1.262.994 | 1.177.255 |
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 16.190 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (nel 2017 € 13.236 migliaia).
I costi sono così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Trasporti | 68.000 | 59.563 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 145.640 | 120.969 |
| Lavorazioni esterne | 88.062 | 84.986 |
| Affitti | 45.296 | 40.227 |
| Altri costi operativi | 139.964 | 126.212 |
| Totale | 486.962 | 431.957 |
La voce altri costi operativi comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 325.513 | 310.539 |
| Oneri sociali | 73.734 | 65.446 |
| TFR e altri fondi relativi al personale | 12.462 | 11.685 |
| Altri costi | 53.597 | 48.380 |
| Totale | 465.306 | 436.050 |
Il numero medio e di fine anno degli addetti del Gruppo, ripartito per categorie, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2018 | 138 | 3.012 | 7.235 | 10.385 |
| Media anno 2017 | 131 | 2.825 | 6.524 | 9.480 |
| Variazioni | 7 | 187 | 711 | 905 |
| Totale 31.12.2018 | 139 | 3.114 | 7.381 | 10.634 |
| Totale 31.12.2017 | 135 | 2.897 | 6.805 | 9.837 |
| Variazioni | 4 | 217 | 576 | 797 |
L'incremento di 797 unità si riferisce ad assunzioni di personale necessario a supportare la crescita del Gruppo oltre che in Italia, in Nord America, Cina ed Est Europa.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali: | ||
| Costi di sviluppo | 10.323 | 10.482 |
| Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno | 941 | 872 |
| Concessioni, licenze e marchi | 308 | 256 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 8.097 | 7.981 |
| Totale | 19.669 | 19.591 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali: | ||
| Fabbricati | 15.122 | 12.850 |
| Impianti e macchinari | 96.259 | 81.928 |
| Attrezzature commerciali ed industriali | 16.657 | 14.369 |
| Altre immobilizzazioni materiali | 4.042 | 3.172 |
| Altre immobilizzazioni materiali in leasing | 160 | 90 |
| Totale | 132.240 | 112.409 |
| Perdite di valore: | ||
| Materiali | 0 | 414 |
| Immateriali | 3.912 | 1.287 |
| Totale | 3.912 | 1.701 |
| TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE | 155.821 | 133.701 |
La voce è così composta:
Per il commento delle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Differenze cambio attive | 55.467 | 43.145 |
| Proventi finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | 795 | 795 |
| Proventi finanziari | 1.701 | 2.367 |
| Totale proventi finanziari | 57.963 | 46.307 |
| Differenze cambio passive | (61.669) | (44.741) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (1.334) | (1.395) |
| Oneri finanziari | (14.901) | (11.084) |
| Totale oneri finanziari | (77.904) | (57.220) |
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (19.941) | (10.913) |
Nella voce Oneri finanziari sono inclusi € 4.091 migliaia relativi alla conciliazione fiscale descritta nella nota 30 delle presenti Note illustrative.
Per l'analisi della voce si veda quanto indicato a commento della voce patrimoniale, alla precedente nota 3 delle presenti Note illustrative.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 76.997 | 69.215 |
| Imposte (anticipate) e differite | (6.530) | (4.949) |
| Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali | 13.414 | 3.371 |
| Totale | 83.881 | 67.637 |
(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017 Imposte sul reddito teoriche 69.715 76.354 Imposte relative ad esercizi precedenti e altre differenze 17.320 5.191 Effetto incentivi fiscali (10.552) (11.759) Effetto correzione DTL 0 (9.941) Effetto DTA non stanziate (659) 2.720 Imposte correnti e differite (escluso IRAP) 75.824 62.565 IRAP corrente e differita 8.057 5.072 Totale 83.881 67.637
Si riporta di seguito la riconciliazione del carico d'imposta teorico con l'effettivo:
Il tax rate effettivo del Gruppo è pari a 25,8%, a fronte di un tax rate teorico pari a 23,9% (31 dicembre 2017: effettivo 20,2% - teorico 24,3%).
Nel corso del 2017 Brembo S.p.A. è stata oggetto di verifica fiscale su imposte dirette e IVA da parte dell'Agenzia delle Entrate per gli esercizi 2012, 2013 e 2014.
Ad esito di tale verifica, in data 19 dicembre 2017 è stato notificato l'avviso di accertamento per l'esercizio 2012 contenente rilievi in materia di prezzi di trasferimento applicati alle transazioni infragruppo nei confronti di consociate estere tutte operanti in paesi a fiscalità ordinaria con cui sono in vigore convenzioni contro le doppie imposizioni. I medesimi rilievi erano presenti nelle contestazioni relative agli esercizi 2013 e 2014.
L'azienda, pur consapevole di aver sempre agito correttamente e in buona fede, considerato l'elevato grado di soggettività nella determinazione dei prezzi di trasferimento, come in ogni attività valutativa, stante l'incertezza nel risultato di un eventuale contenzioso tributario e nei tempi per il completamento di procedure amichevoli per l'eliminazione delle doppie imposizioni previste dai trattati internazionali, ha deciso di definire in via conciliativa l'anno d'imposta 2012 e aderire all'invito al contradditorio per l'anno 2013. L'onere complessivo per il Gruppo, comprensivo anche di accantonamenti per anni successivi e al netto di un parziale aggiustamento unilaterale positivo per i medesimi periodi d'imposta dall'Amministrazione estera interessata, è stato pari a € 15.631 migliaia.
Il calcolo del risultato base per azione al 31 dicembre 2018, pari a € 0,73 (31 dicembre 2017: € 0,81), è dato dal risultato economico del periodo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo, diviso la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel 2018 pari a 325.187.250 (2017: 325.187.250). L'utile diluito per azione risulta pari all'utile base in quanto non sono in essere operazioni diluitive.
Stezzano, 4 marzo 2019
Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi
4 marzo 2019
Matteo Tiraboschi Andrea Pazzi
Vice Presidente Esecutivo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Sistema frenante 24 Ore di Le Mans Campionato WEC 2018
| (in euro) | Note | 31.12.2018 | di cui con parti correlate |
31.12.2017 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 1 | 184.903.798 | 163.036.629 | 21.867.169 | ||
| Costi di sviluppo | 2 | 66.030.656 | 57.010.631 | 9.020.025 | ||
| Altre attività immateriali | 2 | 21.490.612 | 17.106.794 | 4.383.818 | ||
| Partecipazioni | 3 | 353.801.527 | 352.340.132 | 1.461.395 | ||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
4 | 7.344.635 | 5.674.980 | 5.979.045 | 5.659.390 | 1.365.590 |
| Crediti e altre attività non correnti | 5 | 95.151 | 70.450 | 24.701 | ||
| Imposte anticipate | 6 | 15.722.119 | 16.524.930 | (802.811) | ||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 649.388.498 | 612.068.611 | 37.319.887 | |||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Rimanenze | 7 | 121.964.714 | 112.752.076 | 9.212.638 | ||
| Crediti commerciali | 8 | 220.923.957 | 99.336.716 | 178.616.933 | 65.725.277 | 42.307.024 |
| Altri crediti e attività correnti | 9 | 26.875.368 | 10.328 | 38.664.172 | 3.046 | (11.788.804) |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati |
10 | 40.395.848 | 40.331.293 | 14.566.561 | 14.502.005 | 25.829.287 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 174.530.546 | 159.801.961 | 14.728.585 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 584.690.433 | 504.401.703 | 80.288.730 | |||
| TOTALE ATTIVO | 1.234.078.931 | 1.116.470.314 | 117.608.617 |
| di cui con | di cui con | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in euro) | Note | 31.12.2018 | parti correlate | 31.12.2017 | parti correlate | Variazione |
| PATRIMONIO NETTO | ||||||
| Capitale sociale | 12 | 34.727.914 | 34.727.914 | 0 | ||
| Altre riserve | 12 | 130.320.422 | 130.320.422 | 0 | ||
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 12 | 243.111.799 | 165.083.650 | 78.028.149 | ||
| Risultato netto | 12 | 114.106.469 | 149.484.042 | (35.377.573) | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 522.266.604 | 479.616.028 | 42.650.576 | |||
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche non correnti | 13 | 156.119.643 | 253.808.424 | (97.688.781) | ||
| Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 262.691 | 776.303 | (513.612) | ||
| Altre passività non correnti | 14 | 0 | 15.350.744 | 5.914.669 | (15.350.744) | |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 15 | 8.660.886 | 31.806.042 | (23.145.156) | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 16 | 18.673.520 | 221.073 | 19.663.803 | 47.267 | (990.283) |
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 183.716.740 | 321.405.316 | (137.688.576) | |||
| PASSIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche correnti | 13 | 103.095.976 | 46.007.831 | 57.088.145 | ||
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 87.776.017 | 86.551.162 | 30.017.992 | 28.944.686 | 57.758.025 |
| Debiti commerciali | 17 | 212.056.519 | 28.570.447 | 173.829.352 | 22.011.561 | 38.227.167 |
| Debiti tributari | 18 | 452.477 | 452.477 | |||
| Fondi per rischi e oneri correnti | 15 | 13.503.822 | 2.243.500 | 11.260.322 | ||
| Altre passività correnti | 19 | 111.210.776 | 11.926.287 | 63.350.295 | 2.796.720 | 47.860.481 |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 528.095.587 | 315.448.970 | 212.646.617 | |||
| TOTALE PASSIVO | 711.812.327 | 636.854.286 | 74.958.041 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 1.234.078.931 | 1.116.470.314 | 117.608.617 |
| di cui con | di cui con | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in euro) | Note | 31.12.2018 | parti correlate | 31.12.2017 | parti correlate | Variazione |
| Ricavi da contratti con clienti | 20 | 961.679.047 | 181.291.145 | 899.125.514 | 153.493.046 | 62.553.533 |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 54.987.824 | 35.795.344 | 46.139.319 | 34.622.769 | 8.848.505 |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 21.325.318 | 21.038.200 | 287.118 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci |
23 | (417.933.987) | (107.045.020) | (407.224.279) | (100.610.649) | (10.709.708) |
| Altri costi operativi | 24 | (206.965.137) | (18.113.039) | (188.962.549) | (18.885.074) | (18.002.588) |
| Costi per il personale | 25 | (231.842.043) | (8.507.625) | (225.849.245) | (8.899.042) | (5.992.798) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 181.251.022 | 144.266.960 | 36.984.062 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | (46.720.080) | (39.141.379) | (7.578.701) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 134.530.942 | 105.125.581 | 29.405.361 | |||
| Proventi finanziari | 27 | 4.780.233 | 5.499.859 | (719.626) | ||
| Oneri finanziari | 27 | (11.414.442) | (8.254.729) | (3.159.713) | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 27 | (6.634.209) | 2.403.898 | (2.754.870) | 402.082 | (3.879.339) |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 28 | 46.024.065 | 52.204.065 | 78.365.942 | 80.876.992 | (32.341.877) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 173.920.798 | 180.736.653 | (6.815.855) | |||
| Imposte | 29 | (59.814.329) | (31.252.611) | (28.561.718) | ||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 114.106.469 | 149.484.042 | (35.377.573) |
| (in euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 114.106.469 | 149.484.042 | (35.377.573) |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | 112.240 | 599.033 | (486.793) |
| Effetto fiscale | (26.938) | (143.768) | 116.830 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo |
85.302 | 455.265 | (369.963) |
| RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 114.191.771 | 149.939.307 | (35.747.536) |
| (in euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO (*) | 148.138.167 | 7.133.046 |
| Risultato prima delle imposte | 173.920.798 | 180.736.653 |
| Ammortamenti/Svalutazioni | 46.720.080 | 39.141.379 |
| Plusvalenze/Minusvalenze | (937.108) | 50.623 |
| Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni | 6.180.000 | 2.513.051 |
| Componente finanziaria dei fondi relativi a debiti per il personale | 335.520 | 308.355 |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | (8.191.897) | 14.697.294 |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 218.027.393 | 237.447.355 |
| Imposte correnti pagate | (37.996.430) | (37.915.091) |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (1.213.563) | (1.120.991) |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | ||
| rimanenze | (6.862.665) | (8.617.293) |
| crediti verso clienti e società del Gruppo | (42.224.391) | 6.306.406 |
| crediti verso altri e altre attività | (1.371.332) | (5.601.806) |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | ||
| debiti verso fornitori e società del Gruppo | 38.227.167 | 14.423.370 |
| debiti verso altri e altre passività | 19.613.521 | 11.380.497 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 186.199.700 | 216.302.447 |
| (in euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | ||
| immateriali | (32.741.144) | (30.633.697) |
| materiali | (51.579.029) | (53.317.844) |
| finanziarie (partecipazioni) | (8.991.395) | (24.624.304) |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni immateriali e materiali | 2.789.290 | 442.213 |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di partecipazioni | 0 | 5.651.314 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento | (90.522.278) | (102.482.318) |
| Dividendi pagati nel periodo | (71.541.195) | (65.037.450) |
| Finanziamenti verso società del Gruppo e posizioni verso gli aderenti al sistema di tesoreria accentrata | 31.777.188 | 13.144.916 |
| Variazione valutazione fair value strumenti derivati | 814.397 | 556.312 |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori | 91.741 | 155.844.560 |
| Rimborso di mutui e altre passività a lungo termine | (35.583.104) | (77.323.346) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento | (74.440.973) | 27.184.992 |
| Flusso monetario complessivo | 21.236.449 | 141.005.121 |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO (*) | 169.374.616 | 148.138.167 |
(*) Si rimanda alla nota 11 delle Note illustrative del Bilancio separato per la riconciliazione con i dati di bilancio.
| Altre riserve | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in euro) | Capitale Sociale | Riserve | Riserva azioni proprie in portafoglio |
Utili / (Perdite) portati a nuovo |
Risultato di periodo |
Patrimonio Netto |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 34.727.914 | 144.219.115 | (13.475.897) | 90.850.383 | 138.392.655 | 394.714.170 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 73.355.205 | (73.355.205) | 0 | |||
| Pagamento dividendi | (65.037.450) | (65.037.450) | ||||
| Riclassifiche (*) | (422.796) | 422.796 | 0 | |||
| Arrotondamenti | 1 | 1 | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti |
455.265 | 455.265 | ||||
| Risultato netto del periodo | 149.484.042 | 149.484.042 | ||||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 34.727.914 | 143.796.319 | (13.475.897) | 165.083.650 | 149.484.042 | 479.616.028 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 77.942.847 | (77.942.847) | 0 | |||
| Pagamento dividendi | (71.541.195) | (71.541.195) | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti |
85.302 | 85.302 | ||||
| Risultato netto del periodo | 114.106.469 | 114.106.469 | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 34.727.914 | 143.796.319 | (13.475.897) | 243.111.799 | 114.106.469 | 522.266.604 |
(*) parte della riserva vincolata ex. Art. 6 c.2 del D.Lgs. 38/2005 è stata riclassificata negli utili a nuovo essendo venuti meno i vincoli di indisponibilità
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, Brembo S.p.A. svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
Attualmente la produzione di Brembo S.p.A. è svolta in Italia negli stabilimenti di Curno, Mapello e Stezzano, dove sono situati anche gli uffici centrali di Gruppo.
Il Bilancio separato di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2018 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2018, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il bilancio comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
Il progetto di Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 di Brembo S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi il 4 marzo 2019. Il Bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, che ha il potere di apportare le modifiche.
Il Bilancio separato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il bilancio della Società è presentato in euro, tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.
Relativamente alla presentazione del bilancio, la Società ha operato le seguenti scelte:
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio, in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime, e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte (inclusa la stima di eventuali passività fiscali correlate a contenziosi fiscali, in essere o probabili), le riduzioni di valore di attività non finanziarie, le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei benefici ai dipendenti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
– Costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Per determinare i valori da capitalizzare, si elaborano le previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, i tassi di sconto da applicare e i periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2018 ed omologati dall'Unione Europea.
La Società ha adottato l'IFRS 15 e l'IFRS 9 per la prima volta. Di seguito sono descritti l'impatto e la natura delle modifiche a seguito dell'adozione di questi nuovi principi contabili. Diversi altri emendamenti e interpretazioni si applicano per la prima volta nel 2018, ma non hanno avuto alcun impatto sul bilancio della Società.
Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo in alcuni casi, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. La Società ha adottato il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.
La Società non ha avuto impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. Le altre attività finanziarie, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. La Società pertanto continuerà a valutarli in accordo con l'IFRS 9.
L'IFRS 9 richiede che la Società registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. La Società, che applica l'approccio semplificato, non ha avuto impatti significativi sul proprio patrimonio netto dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con elevato standing creditizio (primarie case automobilistiche). Con particolare riferimento a tali crediti, la Società conferma la propria politica di accantonamento al fondo svalutazione crediti in quanto il criterio applicato incorpora adeguatamente le expected credit loss. Si segnala inoltre che la Società si avvale, nella valutazione di alcune controparti opportunamente individuate, di un sistema di rating interno che analizza gli ultimi tre anni di bilancio disponibili integrandoli con indici predittivi di default.
La Società ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, la Società non ha avuto impatti significativi dall'applicazione del principio. La Società ha valutato in dettaglio i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute. Nel bilancio la Società ha valutato tutti gli strumenti a fair value, di conseguenza, gli utili e le perdite derivanti dalla misurazione del fair value sono immediatamente riportati a conto economico. La Società utilizza strumenti derivati per la copertura del rischio cambio ed, eventualmente, per il rischio tasso di interesse. Qualora Brembo decidesse di designare un nuovo derivato in Hedge Accounting, ne darà disclosure in bilancio, designando la copertura come efficace.
L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applica con limitate eccezioni, a tutti i ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio, che ha sostituito tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi, è stato adottato dalla Società a partire dal 1° gennaio 2018 con applicazione retrospettica modificata.
L'attività di valutazione degli effetti del nuovo principio ha portato ad identificare le seguenti macro categorie di contratti: vendita di sistemi frenanti, attrezzature, attività di studio e progettazione e royalties.
L'applicazione del nuovo principio non ha avuto impatti per i contratti con i clienti nei quali la vendita del sistema frenante è la sola obbligazione ("at a point of time") in quanto il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente riconosciuto nel momento della consegna del bene (le garanzie previste nei contratti sono inoltre di tipo generale e non estese e, di conseguenza, la Società ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37). Il portafoglio ordini della Società comprende, inoltre, contratti di fornitura, nomination letters o ordini di fornitura per sistemi frenanti che, sulla base della prassi commerciale e della tipicità del settore, si qualificano nella sostanza come contratti, la cui obbligazione si risolve nel corso del tempo (cosiddetti "overtime"): in tal caso la Società si è avvalsa dell'espediente "right to invoice" al fine di calcolare la parte di obbligazione contrattuale soddisfatta alla data e quindi il relativo ricavo da rilevare in Conto economico.
La Società fornisce attrezzature vendute separatamente dai sistemi frenanti; queste diventano di piena proprietà del cliente, che ne acquisisce il controllo e la capacità di disporne nel momento in cui la stessa viene consegnata e fatturata.
La Società rileva ricavi verso i propri clienti per contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti che rispecchino le caratteristiche richieste dal cliente stesso. L'attività richiesta dal cliente può riguardare lo sviluppo principale del prodotto - ed in tal caso i ricavi sono sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tale contributi si riferiscono (l'orizzonte temporale è stimato essere mediamente di 5 anni) - oppure il cliente può richiedere solamente uno sviluppo successivo a quello principale - in tal caso i ricavi sono riconosciuti nel momento in cui avviene il trasferimento del controllo (e dei rischi/benefici) al cliente, ossia nel momento in cui vengono fatturati al cliente.
Le royalties vengono fatturate in base a quanto stabilito contrattualmente ed il ricavo viene contabilizzato in conformità al principio delle competenza economica.
In base alle analisi portate a termine dalla Società su queste tipologie di contratto, l'applicazione del principio non ha avuto alcun impatto sul patrimonio netto al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2018.
Sono di seguito illustrati i principi contabili e le interpretazioni già emanati ma non ancora entrati in vigore alla data di preparazione del presente bilancio. La Società intende adottare tali principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce i principi IAS 17, IFRIC 4, SIC-15 e SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello contabile simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di affitto previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (il diritto d'uso). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del
diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.
L'IFRS 16 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio a partire dal 1° gennaio 2019 con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato, opzione B, senza restatement dei contratti già in essere al 1° gennaio 2019 e non applicando il principio alle attività di "scarso valore" e a breve termine.
La Società ha effettuato un'analisi dettagliata degli impatti dell'IFRS 16: l'applicazione del nuovo principio sul Capitale netto investito e sulla Posizione finanziaria netta (valore attuale netto dei canoni futuri) è pari a € 81.517 migliaia. Tale valore differisce rispetto al valore dei leasing operativi indicato al paragrafo 13 delle Note illustrative (€ 104.360 migliaia) per effetto dell'attualizzazione dei flussi futuri (applicando un tasso medio ponderato di sconto del 2,282%, utilizzando il criterio dell'"incremental borrowing rate"), della componente servizio che non rientra nel presente principio, e dei leasing a "scarso valore" e a breve termine.
| Leasing operativi al 31 dicembre 2018 | 104.360 |
|---|---|
| Leasing a breve termine | (745) |
| Leasing a "scarso valore" | (4.186) |
| Componente servizio | (2.071) |
| Leasing non attualizzati al 1° gennaio 2019 | 97.358 |
| Impatto attualizzazione IFRS 16 | (15.841) |
| Leasing attualizzati al 1° gennaio 2019 (IFRS 16) | 81.517 |
Altri principi o modifiche sono infine riassunti nella tabella seguente:
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO | Non definita |
| Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle (issued in December 2017) |
NO | 1° gennaio 2019 |
| IAS 28: Long-term interests in Associates and Join Ventures | SI | 1° gennaio 2019 |
| IFRS 9: Prepayment Features with negative Compensation | SI | 1° gennaio 2019 |
| IAS 19: Plan amendment, Curtailment or Settlement | SI | 1° gennaio 2019 |
| IFRIC 23: Uncertainly over Income Tax Treatment (issued in June 2017) | SI | 1° gennaio 2019 |
| Amendments to Ref. to the Conceptual Framework in IFRS Stand. (issued in March 2018) | SI | 1° gennaio 2020 |
| Amendment to IFRS 3: Business Combinations (issued in October 2018) | NO | 1° gennaio 2020 |
| Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material (issued in October 2018) | NO | 1° gennaio 2020 |
| IFRS 17: Insurance Contracts (issued in May 2017) | NO | 1° gennaio 2021 |
La Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.
Siamo un unico grande team. Ogni traguardo raggiunto lo dobbiamo alle persone che lo compongono e alla loro unicità.
Campionato Formula 1 2018
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza della Società del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IFRS 9, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto. L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.
Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione, che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato, sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Terreni | Indefinita |
| Fabbricati | 10 – 35 anni |
| Impianti e macchinari | 5 – 10 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5 – 10 anni |
| Altri beni | 4 – 10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
I beni in leasing finanziario (per i quali la Società si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing, nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà, sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a Conto economico lungo la durata del contratto.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.
La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se la Società è in grado di dimostrare:
Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la Società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di Sviluppo | 3 – 5 anni |
| Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita | Indefinita |
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 5 – 10 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento, sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flow ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato. Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi e oneri finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la Società ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati. L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la Società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, Brembo S.p.A. utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali, obiettive e tra loro compatibili, su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato al netto del fair value delle attività, al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione. Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e crediti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e:
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto economico.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di un perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte della Società, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi e oneri finanziari netti". Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili). La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IFRS 9 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IFRS 9, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono riconosciuti nel conto economico per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente.
I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti può avvenire con le seguenti modalità:
Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a Patrimonio netto sono imputate direttamente a Patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Brembo S.p.A. è esposta al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanziaria, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati.
Brembo S.p.A., al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso. Tuttavia, la Società continua ad essere esposta al rischio di tasso interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.
Si riporta di seguito una "sensitivity analysis" nella quale sono rappresentati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/-50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2018. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 298 migliaia (€ 569 migliaia al 31 dicembre 2017), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio settimanale.
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo S.p.A. è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo S.p.A. cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
La copertura di eventuali posizioni nette in valuta non viene posta in essere in via sistematica. In particolare si interviene se i flussi netti da coprire sono rilevanti e quindi giustificano l'eventuale copertura finanziaria; vengono inoltre effettuate valutazioni sull'andamento storico e previsionale dei cambi oggetto di osservazione.
La Società ha le seguenti esposizioni valutarie: €/Usd, €/Sek, €/Pln, €/Jpy, €/Gbp, €/Cny, €/Czk, €/Chf, €/Inr, €/Rub. È stata eseguita un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2017 e 2018, è stata applicata ai cambi medi del 2017 e 2018 una variazione percentuale calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimerne la relativa volatilità.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
% variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
| EUR/USD | 3,11% | (31,7) | 33,8 | 4,53% | (10,0) | 10,9 |
| EUR/SEK | 1,98% | 6,3 | (6,6) | 1,50% | (6,8) | 7,0 |
| EUR/PLN | 1,41% | 5,4 | (5,6) | 1,19% | (34,8) | 35,7 |
| EUR/JPY | 1,86% | 38,4 | (39,9) | 4,24% | 16,4 | (17,9) |
| EUR/GBP | 1,02% | 0,2 | (0,2) | 2,31% | 2,4 | (2,5) |
| EUR/CNY | 1,88% | (38,3) | 39,8 | 2,84% | 0,2 | (0,2) |
| EUR/INR | 2,54% | 0,0 | 0,0 | 3,56% | 0,5 | (0,6) |
| EUR/CZK | 0,85% | 0,5 | (0,5) | 2,02% | 0,1 | (0,1) |
| EUR/CHF | 1,73% | (0,0) | 0,0 | 3,49% | 6,1 | (6,5) |
| EUR/RUB | 4,14% | 8,5 | (9,3) | 0,00% | 0,0 | 0,0 |
La Società è esposta alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2018, così come nel corso del 2017, non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo S.p.A..
Al fine di minimizzare questo rischio, la funzione Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti finanziari, commerciali, altri debiti e strumenti derivati.
Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.
Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2018 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi Finanziari Contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 5.156 | 5.156 | 5.156 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) | 254.060 | 256.657 | 99.487 | 157.170 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori | 674 | 698 | 429 | 239 | 30 |
| Altri debiti finanziari | 86.551 | 86.551 | 86.551 | 0 | 0 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 223.502 | 223.502 | 223.502 | 0 | 0 |
| Passività finanziarie per strumenti derivati | |||||
| Derivati | 814 | 814 | 814 | 0 | 0 |
| Totale | 570.757 | 573.378 | 415.939 | 157.409 | 30 |
Alcuni contratti di finanziamento di Brembo S.p.A. richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo a livello consolidato di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenants con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre ed al 31 dicembre 2018 tali quozienti risultano ampiamente rispettati.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre che il cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo S.p.A. di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2018, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 98% (2017: 95%) del totale (totale linee di credito a disposizione € 237 milioni - nel 2017: € 233 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per Brembo S.p.A. è principalmente legato ai crediti commerciali. Le controparti con le quali Brembo S.p.A. ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Brembo S.p.A. in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
– la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività della Società:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 |
| Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value | ||||||
| Contratti a termine in valuta | 0 | (814) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value | 0 | (814) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Attività (Passività) per le quali viene indicato il fair value | ||||||
| Debiti verso banche correnti e non correnti | 0 | (242.544) | 0 | 0 | (291.589) | 0 |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | 0 | (639) | 0 | 0 | (1.005) | 0 |
| Totale Attività (Passività) per le quali viene indicato il fair value |
0 | (243.183) | 0 | 0 | (292.594) | 0 |
– una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria della Società e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Valore contabile | Fair value | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.657 | 307 | 1.657 | 307 | |
| Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate a costo ammortizzato: |
|||||
| Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) | 46.084 | 20.239 | 46.084 | 20.239 | |
| Crediti commerciali | 220.924 | 178.617 | 220.924 | 178.617 | |
| Finanziamenti e crediti | 11.072 | 20.582 | 11.072 | 20.582 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 174.531 | 159.802 | 174.531 | 159.802 | |
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (259.216) | (299.816) | (262.031) | (303.253) | |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (87.225) | (30.794) | (87.225) | (30.794) | |
| Debiti commerciali | (212.057) | (173.829) | (212.057) | (173.829) | |
| Altre passività correnti | (111.211) | (63.350) | (111.211) | (63.350) | |
| Altre passività non correnti | 0 | (15.351) | 0 | (15.351) | |
| Derivati | (814) | 0 | (814) | 0 | |
| Totale | (216.255) | (203.593) | (219.070) | (207.030) |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito.
Nello specifico:
La Società ha rapporti con società controllanti, controllate, collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,523% del capitale sociale.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le parti correlate sono avvenute, come di consueto, a prezzi rispondenti al valore normale di mercato.
I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali.
Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficiano di alcune forme di finanziamento accentrate.
Dal 2008 è stato attivato un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader e sette società partecipanti.
Piccoli fornitori o grandi partner. Non importa. Chi lavora con noi condivide la stessa determinazione nel raggiungere l'eccellenza, così come la stessa passione.
Sistema frenante Campionato MotoGP 2018
Nell'Allegato 5 è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi di Conto economico e Situazione patrimoniale-finanziaria.
Le informazioni relative ai compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nelle Note Illustrative del Bilancio Consolidato.
Non si segnalano impegni a carico della Società alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2018.
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2018 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella comunicazione stessa.
Con riferimento all'adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità delle erogazioni pubbliche, disciplinato dall'articolo 1, commi 125-129 della legge n. 124/2017 e successivamente integrato dal decreto legge 'sicurezza' (n. 113/2018) e dal decreto legge 'semplificazione' (n. 135/2018), che ha introdotto, a partire dai bilanci dell'esercizio 2018, una serie di obblighi di pubblicità e di trasparenza a carico dei soggetti che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione e alla luce dell'interpretazione effettuata da Assonime con la Circolare n. 5 del 22 febbraio 2019, si ritiene che la normativa non si applichi in casi di:
Considerando quanto sopra esposto, la società ha analizzato la propria situazione e ha ritenuto di esporre al presente paragrafo soltanto quanto ricevuto nel corso dell'esercizio 2018 in forma di contributi erogati da Regione Lombardia per il bando "Accordi per la ricerca e l'innovazione" DGR 5245 del 31/05/2016 e s.m.i., Progetto di Ricerca e Innovazione INPROVES ID 241363 per un importo complessivo pari a € 646 migliaia.
Non si segnalano fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2018 e fino alla data del 4 marzo 2019.
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati:
| Impianti e | Attrezzature industriali |
Immobilizzazioni in corso |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | macchinari | e commerciali | Altri beni | e acconti | Totale |
| Costo storico | 19.957 | 72.006 | 251.146 | 136.309 | 21.961 | 6.853 | 508.232 |
| Fondo ammortamento | 0 | (38.816) | (196.600) | (121.186) | (18.697) | 0 | (375.299) |
| Consistenza al 1° gennaio 2017 | 19.957 | 33.190 | 54.546 | 15.123 | 3.264 | 6.853 | 132.933 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 11 | 5.464 | 1.077 | 30 | (6.735) | (153) |
| Acquisizioni | 829 | 2.106 | 30.546 | 10.097 | 1.573 | 8.167 | 53.318 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (11) | (4.016) | (274) | (284) | 0 | (4.585) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 6 | 3.732 | 127 | 265 | 0 | 4.130 |
| Ammortamenti | 0 | (2.579) | (11.182) | (7.883) | (962) | 0 | (22.606) |
| Totale variazioni | 829 | (467) | 24.544 | 3.144 | 622 | 1.432 | 30.104 |
| Costo storico | 20.786 | 74.112 | 283.140 | 147.209 | 23.280 | 8.285 | 556.812 |
| Fondo ammortamento | 0 | (41.389) | (204.050) | (128.942) | (19.394) | 0 | (393.775) |
| Consistenza al 1° gennaio 2018 | 20.786 | 32.723 | 79.090 | 18.267 | 3.886 | 8.285 | 163.037 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 255 | 5.490 | 1.476 | 274 | (8.216) | (721) |
| Acquisizioni | 282 | 5.935 | 24.395 | 10.334 | 2.299 | 8.334 | 51.579 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (7) | (4.691) | (4.986) | (354) | 0 | (10.038) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 4 | 3.250 | 4.626 | 331 | 0 | 8.211 |
| Ammortamenti | 0 | (2.559) | (14.259) | (9.175) | (1.171) | 0 | (27.164) |
| Totale variazioni | 282 | 3.628 | 14.185 | 2.275 | 1.379 | 118 | 21.867 |
| Costo storico | 21.068 | 80.295 | 308.334 | 154.033 | 25.499 | 8.403 | 597.632 |
| Fondo ammortamento | 0 | (43.944) | (215.059) | (133.491) | (20.234) | 0 | (412.728) |
| Consistenza al 31 dicembre 2018 | 21.068 | 36.351 | 93.275 | 20.542 | 5.265 | 8.403 | 184.904 |
Nel corso del 2018 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 51.579 migliaia, che hanno riguardato, in particolare, operazioni finalizzate principalmente all'acquisto di macchinari e alla realizzazione di attrezzature destinate al mantenimento degli impianti produttivi.
L'incremento della voce "Fabbricati" è dovuto prevalentemente alla realizzazione del nuovo sito produttivo "Carbon Factory".
I decrementi netti per alienazioni, pari a € 1.827 migliaia hanno principalmente riguardato la cessione di impianti e macchinari. Le plusvalenze complessivamente realizzate sono pari a € 956 migliaia, mentre le minusvalenze ammontano a € 19 migliaia.
Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 27.164 migliaia, in leggero aumento rispetto a quelli dell'esercizio precedente a causa del livello di investimenti degli ultimi esercizi (2017: € 22.606 migliaia).
La Società non detiene beni in leasing finanziario.
Il dettaglio delle rivalutazioni effettuate ai sensi delle Leggi n. 72/83, n. 413/91, n. 342/00 e n.350/03 nonché dell'allocazione del disavanzo di fusione ex. Art. 2501 Codice Civile è fornito nell'Allegato 3.
I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati:
| Costi di sviluppo |
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | (A+B) | ||
| Costo storico | 133.482 | 29.156 | 68.748 | 97.904 | 231.386 |
| Fondo ammortamento | (86.498) | (25.649) | (58.383) | (84.032) | (170.530) |
| Fondo svalutazione | (388) | (503) | 0 | (503) | (891) |
| Consistenza al 1° gennaio 2017 | 46.596 | 3.004 | 10.365 | 13.369 | 59.965 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 0 | 92 | 92 | 92 |
| Acquisizioni | 21.038 | 2.629 | 6.967 | 9.596 | 30.634 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (29) | (15) | (44) | (44) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 6 | 0 | 6 | 6 |
| Ammortamenti | (9.335) | (975) | (4.938) | (5.913) | (15.248) |
| Perdita di valore | (1.288) | 1 | 0 | 1 | (1.287) |
| Totale Variazioni | 10.415 | 1.632 | 2.106 | 3.738 | 14.153 |
| Costo storico | 153.232 | 31.756 | 75.792 | 107.548 | 260.780 |
| Fondo ammortamento | (95.833) | (26.618) | (63.321) | (89.939) | (185.772) |
| Fondo svalutazione | (388) | (502) | 0 | (502) | (890) |
| Consistenza al 1° gennaio 2018 | 57.011 | 4.636 | 12.471 | 17.107 | 74.118 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 19 | 225 | 244 | 244 |
| Acquisizioni | 21.325 | 4.787 | 6.629 | 11.416 | 32.741 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (33) | 0 | (33) | (33) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 8 | 0 | 8 | 8 |
| Ammortamenti | (8.981) | (1.062) | (5.602) | (6.664) | (15.645) |
| Perdita di valore | (3.324) | (587) | 0 | (587) | (3.911) |
| Totale Variazioni | 9.020 | 3.132 | 1.252 | 4.384 | 13.404 |
| Costo storico | 171.233 | 36.529 | 82.646 | 119.175 | 290.408 |
| Fondo ammortamento | (104.814) | (27.672) | (68.923) | (96.595) | (201.409) |
| Fondo svalutazione | (388) | (1.089) | 0 | (1.089) | (1.477) |
| Consistenza al 31 dicembre 2018 | 66.031 | 7.768 | 13.723 | 21.491 | 87.522 |
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia per costi interni che esterni, per un importo originario di € 171.233 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2018 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte in esercizi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo. Sono stati registrati ammortamenti relativi alle commesse di sviluppo per prodotti in produzione pari a € 8.981 migliaia.
Il valore lordo dei costi include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 39.600 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nel corso dell'esercizio è pari a € 21.325 migliaia.
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 3.324 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti e imputabili a progetti che per volontà del cliente o di Brembo S.p.A. non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" s'incrementa per € 4.787 migliaia, sostenuti per l'acquisto di nuovi brevetti, di domande di deposito di brevetti nuovi o per il deposito in altri paesi di brevetti già esistenti oltre che per l'acquisto di diritti.
L'incremento nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" è principalmente imputabile ai costi sostenuti per l'acquisizione di software, l'implementazione dell'ERP, oltre che altri applicativi informatici.
Nella tabella seguente sono riportati i movimenti intervenuti nella voce "Partecipazioni", distinti tra imprese controllate, imprese collegate e joint venture:
| (in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| IMPRESE CONTROLLATE | 31.12.2017 | Acquisizioni e sottoscrizioni |
Vendita | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
31.12.2018 |
| Ap Racing Ltd. | 30.720 | - | - | - | 30.720 |
| Brembo Argentina S.A. | - | 6.180 | - | (6.180) | - |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 17.364 | - | - | - | 17.364 |
| Brembo Czech S.R.O. | 31.221 | - | - | - | 31.221 |
| Brembo Deutschland GmbH | 145 | - | - | - | 145 |
| Brembo Do Brasil Ltda. | 18.044 | - | - | - | 18.044 |
| Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. | 79.632 | - | - | - | 79.632 |
| Brembo Japan Co. Ltd. | 79 | - | - | - | 79 |
| Brembo Mexico S.A. De C.V. | 12.579 | - | - | - | 12.579 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | 68.255 | - | - | - | 68.255 |
| Brembo (Nanjing) Automobile Components Co. Ltd. | 17.822 | 1.462 | - | - | 19.284 |
| Brembo North America Inc. | 24.367 | - | - | - | 24.367 |
| Brembo Poland Spolka Zo.O. | 17.903 | - | - | - | 17.903 |
| Brembo Russia Llc | 26 | - | - | - | 26 |
| Brembo Scandinavia A.B. | 557 | - | - | - | 557 |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | 4.648 | - | - | - | 4.648 |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl | 4.100 | - | - | - | 4.100 |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | 135 | - | - | - | 135 |
| Totale | 327.597 | 7.642 | - | (6.180) | 329.059 |
| (in migliaia di euro) | Acquisizioni e | Rivalutazioni/ | |||
|---|---|---|---|---|---|
| IMPRESE COLLEGATE | 31.12.2017 | sottoscrizioni | Vendita | Svalutazioni | 31.12.2018 |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. | 24.243 | - | - | - | 24.243 |
| Petroceramics S.p.A. | 500 | - | - | - | 500 |
| Totale | 24.743 | - | - | - | 24.743 |
Nel corso del 2018 sono stati effettuati versamenti per € 6.180 migliaia in Brembo Argentina S.A. e € 1.462 migliaia in Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd., al fine di dotare le società dei mezzi necessari per il loro funzionamento.
Le partecipazioni sono state oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Nell'esercizio corrente, così come nel 2017, sono stati individuati indicatori di impairment con riferimento alle controllate Brembo Argentina S.A., Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. e Brembo Do Brasil Ltda. Per tali partecipazioni, le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2019-2021 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio/lungo termine stabile dell'1% (2017: 1%). Il tasso di sconto utilizzato è pari al 8,54% (WACC 2017: 8%) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi dell'attività in oggetto. Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento. Dai risultati degli impairment test si è resa necessaria la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A. per € 6.180 migliaia.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 1.657 | 307 |
| Crediti verso collegate | 5.676 | 5.660 |
| Altro | 12 | 12 |
| Totale | 7.345 | 5.979 |
La composizione delle altre attività finanziarie al 31 dicembre 2018 è di seguito riportata:
La voce "Partecipazioni in altre imprese" si è incrementata per effetto della sottoscrizione di un aumento di capitale nella società E-novia S.p.A. per un importo pari a € 1.350 migliaia che ha portato la quota di possesso da 2,38% a 3,29%.
Nella voce vi è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9.000 migliaia nominale, è ora iscritto per € 5.676 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel 2016 con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione.
Tale accordo prevede che il pagamento della quota residua del suddetto credito avvenga a seguito della cessione a terzi dell'immobile di proprietà di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione nella misura dell'attivo netto della società al termine e all'esito della procedura di liquidazione, ferma la compartecipazione del socio di maggioranza all'eventuale deficit sino ad un importo massimo già definito tra le parti.
Pur includendo il credito tra le "Attività non correnti", si ritiene che non vi siano elementi che ostino al recupero del suo valore residuo.
Di seguito la composizione della voce:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 61 | 36 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 34 | 34 |
| Totale | 95 | 70 |
Si tratta principalmente di crediti tributari chiesti a rimborso.
Al 31 dicembre 2018 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate al netto delle imposte differite. Di seguito si riporta la composizione:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 17.651 | 18.601 |
| Imposte differite | (1.929) | (2.076) |
| Totale | 15.722 | 16.525 |
La tabella sottostante riporta la movimentazione nel corso dell'esercizio:
| Totale | 15.722 | 16.525 |
|---|---|---|
| Altri movimenti | (27) | (143) |
| Utilizzo imposte differite ed anticipate | (4.395) | (1.869) |
| Accantonamento imposte anticipate | 3.715 | 6.427 |
| Accantonamento imposte differite | (96) | (27) |
| Saldo iniziale | 16.525 | 12.137 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente per differenze temporanee su ammortamenti anticipati, su plusvalenze a tassazione differita, su altri elementi di costo e di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale e su altre differenze per applicazione dei principi contabili internazionali.
| Attivo | Passivo | Netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 0 | 0 | 712 | 848 | (712) | (848) |
| Altre attività finanziarie | 829 | 288 | 0 | 0 | 829 | 288 |
| Crediti verso clienti e verso società del Gruppo | 123 | 123 | 21 | 36 | 102 | 87 |
| Rimanenze | 7.328 | 7.984 | 0 | 0 | 7.328 | 7.984 |
| Altre passività finanziarie | 105 | 150 | 0 | 0 | 105 | 150 |
| Fondi per rischi e oneri | 1.626 | 4.329 | 0 | 0 | 1.626 | 4.329 |
| Fondi relativi al personale | 7.606 | 5.691 | 1.196 | 1.192 | 6.410 | 4.499 |
| Altre passività | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 |
| Altro | 34 | 34 | 0 | 0 | 34 | 34 |
| Totale | 17.651 | 18.601 | 1.929 | 2.076 | 15.722 | 16.525 |
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
Le rimanenze nette di magazzino, esposte in bilancio al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Materie prime | 33.611 | 34.829 |
| Prodotti in corso di lavorazione | 29.605 | 28.338 |
| Prodotti finiti | 49.429 | 42.423 |
| Merci in viaggio | 9.320 | 7.162 |
| Totale | 121.965 | 112.752 |
L'aumento delle rimanenze rispetto all'esercizio precedente è riconducibile alla crescita del fatturato.
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, pari al 31 dicembre 2018 a € 26.265 migliaia, è qui di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2018 |
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 28.615 | 1.147 | (3.497) | 26.265 |
Il fondo obsolescenza magazzino è determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo.
Al 31 dicembre 2018 il saldo crediti verso clienti, al netto del relativo fondo svalutazione, confrontato con il periodo precedente, è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 121.593 | 112.905 |
| Crediti verso controllate | 97.406 | 64.418 |
| Crediti verso collegate e joint venture | 1.925 | 1.294 |
| Totale | 220.924 | 178.617 |
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto la Società ha un portafoglio clienti ben diversificato con elevato standing creditizio.
Di seguito si riporta il dettaglio della movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2018 |
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 2.155 | 49 | (132) | 2.072 |
La massima esposizione al rischio di credito per Brembo S.p.A. è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con l'IFRS 9, e al lordo del relativo fondo.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo S.p.A. sono primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati i clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Clienti quotati | 190.432 | 144.402 |
| Clienti non quotati | 32.564 | 36.370 |
| Totale | 222.996 | 180.772 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce il seguente dettaglio per fasce di anzianità.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Svalutazione 2018 | 31.12.2017 | Svalutazione 2017 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 180.382 | 0 | 135.655 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 650 | 0 | 353 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 5.211 | 0 | 2.137 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 4.189 | 343 | 6.257 | 315 |
| Totale | 190.432 | 343 | 144.402 | 315 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 5,1% | 5,8% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 9.707 | 8.432 |
| 31.12.2018 | Svalutazione 2018 | 31.12.2017 | Svalutazione 2017 |
|---|---|---|---|
| 28.845 | 0 | 30.817 | 0 |
| 540 | 0 | 1.162 | 0 |
| 251 | 0 | 776 | 0 |
| 2.928 | 1.729 | 3.615 | 1.840 |
| 32.564 | 1.729 | 36.370 | 1.840 |
| 6,1% | 10,2% | ||
| 1.990 | 3.713 | ||
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito, quindi non si ravvedono rischi di recuperabilità.
Per quanto attiene la quota dei crediti scaduti non svalutati, relativa ai clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata o in rientro nei primi mesi dell'anno 2019.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 15.837 | 18.116 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 109 | 54 |
| Altri crediti | 10.929 | 20.494 |
| Totale | 26.875 | 38.664 |
La variazione dei crediti tributari al netto dei debiti tributari (nota 18) è di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Saldo Iniziale | 18.116 | 6.692 |
| Imposte correnti | (32.590) | (31.823) |
| Imposte correnti - anni precedenti | (15.193) | 39 |
| Pagamenti | 37.996 | 37.915 |
| Altri movimenti | 7.056 | 5.293 |
| Saldo Finale | 15.385 | 18.116 |
Tra i crediti tributari è compreso il credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27.05.2015, che per l'anno 2018 è pari ad € 7.009 migliaia.
In tale voce vi è anche il credito rilevato negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sui costi del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.948 migliaia.
I crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito sono rappresentati principalmente da un credito chiesto a rimborso relativo ad anni precedenti.
I crediti verso altri si riducono in parte per l'incasso di richieste di rimborsi da compagnie di assicurazione contabilizzate nell'esercizio precedente.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Crediti verso società controllate e collegate | 40.331 | 14.502 |
| Depositi cauzionali | 65 | 65 |
| Totale | 40.396 | 14.567 |
La voce "Crediti verso società controllate e collegate" è costituita da prestiti a società controllate e collegate, oltre agli eventuali crediti nei confronti delle società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata, attivo dal 2008 che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader. Nel corso dell'esercizio è stato erogato il finanziamento a Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. per un importo pari a CNY 300.000 migliaia pari a € 38.095 migliaia, con scadenza nel corso del 2019.
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 174.471 | 159.715 |
| Denaro e valori in cassa | 60 | 87 |
| Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 174.531 | 159.802 |
| Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari (*) | (5.156) | (11.664) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati nel Rendiconto finanziario | 169.375 | 148.138 |
* Si rimanda per il dettaglio alla nota 13.
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
Si segnala che ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 5.133 migliaia (nel 2017 € 3.088 migliaia).
Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018 è pari a € 522.267 migliaia, in aumento di € 42.651 migliaia rispetto al 2017. Relativamente alle movimentazioni avvenute nel corso dell'esercizio si rimanda all'apposito prospetto di bilancio. Il dettaglio dell'origine, disponibilità e utilizzo delle poste di Patrimonio Netto è riportato all'Allegato 4.
Il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta al 31 dicembre 2018 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2018 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2017:
| (n. di azioni) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | 333.922.250 | 333.922.250 |
| Azioni proprie | (8.735.000) | (8.735.000) |
| Totale azioni in circolazione | 325.187.250 | 325.187.250 |
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso dell'anno non sono stati effettuati né acquisti né vendite.
Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 20 aprile 2018 destinando l'utile dell'esercizio 2017, pari a € 149.484 migliaia come segue:
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale |
| Debiti verso banche: | ||||||
| - c/c ordinario e c/anticipi | 5.156 | 0 | 5.156 | 11.664 | 0 | 11.664 |
| - mutui | 97.940 | 156.120 | 254.060 | 34.344 | 253.808 | 288.152 |
| Totale | 103.096 | 156.120 | 259.216 | 46.008 | 253.808 | 299.816 |
| Altre passività finanziarie: | ||||||
| Debiti verso collegate e controllate | 86.551 | 0 | 86.551 | 28.945 | 0 | 28.945 |
| Debiti verso altri finanziatori | 411 | 263 | 674 | 1.073 | 776 | 1.849 |
| Strumenti finanziari derivati | 814 | 0 | 814 | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 87.776 | 263 | 88.039 | 30.018 | 776 | 30.794 |
Nei "Debiti verso collegate e controllate" sono comprese le posizioni a debito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata, complessivamente pari a € 86.551 migliaia.
| Quote scadenti | Quote | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Importo originario |
Importo al 31.12.2017 |
Importo al 31.12.2018 |
entro l'esercizio successivo |
Quote scadenti tra 1 e 5 anni |
scadenti oltre 5 anni |
| Debiti verso banche: | ||||||
| Mutuo BNL (EUR 50 milioni) | 50.000 | 28.529 | 14.275 | 14.275 | 0 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 75 milioni) | 75.000 | 74.945 | 74.965 | 18.733 | 56.232 | 0 |
| Mutuo BNL (EUR 80 milioni) | 80.000 | 79.879 | 79.927 | 25.002 | 54.925 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) | 130.000 | 104.799 | 84.893 | 39.930 | 44.963 | 0 |
| Totale debiti verso banche | 335.000 | 288.152 | 254.060 | 97.940 | 156.120 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori: | ||||||
| Prestito Finlombarda MIUR | 275 | 101 | 35 | 35 | 0 | 0 |
| Prestito MIUR BBW | 2.443 | 903 | 553 | 365 | 188 | 0 |
| Mutuo agevolato DM 28905 (844.560) | 845 | 845 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Libra | 1.312 | 0 | 86 | 11 | 46 | 29 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 4.875 | 1.849 | 674 | 411 | 234 | 29 |
| Debiti verso società collegate/controllate: | ||||||
| Debiti verso società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata |
N.A. | 28.945 | 86.551 | 86.551 | 0 | 0 |
| Totale debiti verso società collegate/controllate | 28.945 | 86.551 | 86.551 | 0 | 0 | |
| TOTALE | 339.875 | 318.946 | 341.285 | 184.902 | 156.354 | 29 |
Al 31 dicembre 2018 il dettaglio dei debiti verso banche ed altri finanziatori è così composto:
Nel 2018 Brembo S.p.A. ha ottenuto da BNL l'apertura di una linea di finanziamento a medio termine per € 100.000 migliaia, non ancora utilizzata al 31 dicembre 2018 e un mutuo agevolato Libra da Mediocredito centrale pari a € 1.312 migliaia, utilizzato a fine 2018 per € 86 migliaia scadente nel 2026.
Si segnala che, al 31 dicembre 2018 non sono presenti debiti finanziari assistiti da garanzie reali.
Relativamente ai covenants e al rispetto dei relativi parametri previsti da alcuni contratti di finanziamento, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo sulla "Gestione dei rischi finanziari – rischio di liquidità".
La struttura del debito (mutui e debiti verso altri finanziatori, escluse quindi le posizioni verso le società del Gruppo appartenenti al sistema di tesoreria accentrata) per tasso d'interesse annuo e valuta è la seguente:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | |
| Euro verso terzi | 208.118 | 46.616 | 254.734 | 221.549 | 68.452 | 290.001 | |
| Euro verso società controllate | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 208.118 | 46.616 | 254.734 | 221.549 | 68.452 | 290.001 |
Il tasso medio variabile dell'indebitamento della Società è pari a 0,7951%, mentre quello fisso è pari a 0,6023%.
Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi, relativi principalmente all'affitto dell'immobile sito in Stezzano ove Brembo S.p.A. ha sede, ad hardware e autovetture:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Meno di 1 anno | 10.835 | 9.615 |
| Tra 1 e 5 anni | 29.371 | 26.089 |
| Più di 5 anni | 64.154 | 28.787 |
| Totale | 104.360 | 64.491 |
La Società ha effettuato un'analisi dettagliata degli impatti che l'applicazione del nuovo principio dell'IFRS 16 avrà, a partire dal 1° gennaio 2019, sul Capitale netto investito e sulla Posizione finanziaria netta (valore attuale netto dei canoni futuri). Tale valore, pari a € 81.517 migliaia, differisce rispetto al valore dei leasing operativi sopra indicato (€ 104.360 migliaia) per effetto dell'attualizzazione dei flussi futuri (applicando un tasso medio ponderato di sconto del 2,282%, utilizzando il criterio dell'"incremental borrowing rate"), della componente servizio che non rientra nel presente principio, e dei leasing a "scarso valore" e a breve termine, come indicato nella tabella seguente:
| Leasing operativi al 31 dicembre 2018 | 104.360 |
|---|---|
| Leasing a breve termine | (745) |
| Leasing a "scarso valore" | (4.186) |
| Componente servizio | (2.071) |
| Leasing non attualizzati al 1° gennaio 2019 | 97.358 |
| Impatto attualizzazione IFRS 16 | (15.841) |
| Leasing attualizzati al 1° gennaio 2019 (IFRS 16) | 81.517 |
Di seguito riportiamo la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018 pari a € 132.328 migliaia e al 31 dicembre 2017 pari a € 156.241 migliaia in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 60 | 87 |
| B | Altre disponibilità liquide | 174.471 | 159.715 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 0 | 0 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 174.531 | 159.802 |
| E | Crediti finanziari correnti | 40.396 | 14.567 |
| F | Debiti bancari correnti | 5.156 | 11.664 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 97.940 | 34.344 |
| H | Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 87.776 | 30.018 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 190.872 | 76.026 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | (24.055) | (98.343) |
| K | Debiti bancari non correnti | 156.120 | 253.808 |
| L | Obbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M | Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 263 | 776 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 156.383 | 254.584 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 132.328 | 156.241 |
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 0 | 3.402 |
| Debiti verso dipendenti | 0 | 11.949 |
| Totale | 0 | 15.351 |
Nell'esercizio precedente, i debiti verso istituti previdenziali e debiti verso dipendenti si riferivano al piano di incentivazione triennale 2016-2018, riclassificato quest'anno nelle passività correnti, in quanto verrà pagato nel corso del 2019.
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La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Altro | 31.12.2018 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi e oneri | 9.702 | 11.298 | (5.894) | 0 | 15.106 |
| Fondo per garanzia prodotto | 24.348 | 1.966 | (9.397) | (9.858) | 7.059 |
| Totale | 34.050 | 13.264 | (15.291) | (9.858) | 22.165 |
| di cui correnti | 2.244 | 13.504 |
I fondi per rischi e oneri, pari a € 22.165 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotti, l'indennità suppletiva di clientela in relazione al contratto di agenzia italiano, nonché la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali in essere, per i quali si rimanda alla nota 29 delle presenti Note illustrative.
La voce "Altro" è relativa alla riduzione dell'obbligazione per rischi coperti da polizza assicurativa rilevati nel precedente esercizio in contropartita alla voce "Altri crediti e attività correnti" .
La Società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a benefici definiti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono esclusivamente il "Fondo trattamento di fine rapporto", sino al 31 dicembre 2006, data dalla quale, alla luce della riforma occorsa, lo stesso è identificabile quale fondo a contribuzione definita.
Si riportano di seguito i movimenti della passività per TFR al 31 dicembre 2018:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Oneri finanziari | (Utile)/Perdita attuariale |
31.12.2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 19.664 | 0 | (1.214) | 336 | (112) | 18.674 |
Come sopra indicato a partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra le quali la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR.
Nella seguente tabella riportiamo le descrizioni principali del trattamento di fine rapporto e la loro riconciliazione della passività rilevata nella Situazione patrimoniale-finanziaria, il costo rilevato a Conto economico, Conto economico complessivo e le principali ipotesi attuariali utilizzate:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| A. | Variazione delle obbligazioni a benefici definiti | ||
| 1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente | 19.664 | 21.075 | |
| 3. Oneri finanziari | 336 | 308 | |
| 4. Flussi di cassa | |||
| Erogazioni da parte del datore di lavoro | (1.214) | (1.120) | |
| 6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione | |||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | (112) | (599) | |
| 8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo | 18.674 | 19.664 | |
| B. | Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani | ||
| 3. Flussi di cassa | |||
| Totale contributi versati dal datore di lavoro | |||
| Pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro | 1.214 | 1.120 | |
| Benefici erogati dal datore di lavoro | (1.214) | (1.120) | |
| E. | Importi inclusi nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria | ||
| 1. Piani per obbligazioni a benefici definiti | 18.674 | 19.664 | |
| 3. Valore netto dei piani finanziati | 18.674 | 19.664 | |
| 5. Valore netto delle passività/(attività) | 18.674 | 19.664 | |
| F. | Componenti dei costi previdenziali | ||
| 2. Oneri finanziari netti | |||
| Oneri finanziari sui piani a benefici definiti | 336 | 308 | |
| Totale oneri finanziari netti | 336 | 308 | |
| 5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 336 | 308 | |
| 6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del Conto economico complessivo | |||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | (112) | (599) | |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo | (112) | (599) | |
| 7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico e nelle altre componenti del Conto economico complessivo |
224 | (291) | |
| G. | Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti | ||
| 1. Passività (attività) nette del piano a benefici definiti | 19.664 | 21.075 | |
| 2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 336 | 308 | |
| 3. Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo | (112) | (599) | |
| 5. Flussi di cassa | |||
| Benefici erogati direttamente dal datore di lavoro | (1.214) | (1.120) | |
| 8. Passività (attività) netta alla fine del periodo | 18.674 | 19.664 | |
| H. | Obbligazione a benefici definiti | ||
| 1. Obbligazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano | |||
| Dipendenti in forza | 18.674 | 19.664 | |
| Totale | 18.674 | 19.664 |
| (in migliaia di euro) 31.12.2018 |
31.12.2017 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| J. | Principali ipotesi attuariali | ||||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività | |||||
| 1. Tasso di sconto | 1,80% | 1,75% | |||
| 2. Tasso di incremento retributivo | N/A | N/A | |||
| 3. Tasso di incremento delle pensioni | N/A | N/A | |||
| 4. Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% | |||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per la determinazione del costo previdenziale | |||||
| 1. Tasso di sconto | 1,75% | 1,50% | |||
| 2. Tasso di incremento retributivo | N/A | N/A | |||
| 3. Tasso di incremento delle pensioni | N/A | N/A | |||
| 4. Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% | |||
| K. | Analisi di sensitività | ||||
| Tasso di attualizzazione | 1,55% | 1,50% | |||
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 19.240 | 20.261 | |||
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 12,00 | 12,00 | |||
| Tasso di attualizzazione | 2,05% | 2,00% | |||
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 18.121 | 19.082 | |||
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 11,97 | 11,98 |
Al 31 dicembre 2018 i debiti commerciali risultano composti come segue:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 184.508 | 153.633 |
| Debiti verso controllate | 14.676 | 17.092 |
| Debiti verso collegate e joint venture | 12.873 | 3.104 |
| Totale | 212.057 | 173.829 |
L'incremento della voce è legato all'aumento del livello degli investimenti concentrati nell'ultimo periodo dell'anno e della normale attività di gestione dell'esercizio.
In tale voce sono inclusi i debiti per imposte correnti.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 452 | 0 |
Per la movimentazione della voce nel corso dell'esercizio si rimanda alla nota 9.
L'incremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto principalmente ai maggiori utili imponibili ai fini IRAP conseguiti nel 2018.
Al 31 dicembre 2018 le altre passività correnti sono così costituite:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 7.552 | 8.568 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 19.877 | 14.044 |
| Debiti verso dipendenti | 47.287 | 27.642 |
| Altri debiti | 36.495 | 13.096 |
| Totale | 111.211 | 63.350 |
Nella voce "Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti" sono inclusi i debiti verso Erario per ritenute d'acconto principalmente su redditi da lavoro dipendente.
I debiti verso istituti previdenziali comprendono i contributi sulle retribuzioni dei dipendenti che sono stati versati a gennaio 2019, oltre agli stanziamenti di quote di contribuzione su retribuzioni differite e premi di risultato.
I debiti verso dipendenti sono rappresentati dal debito per retribuzioni di dicembre 2018, corrisposte a gennaio, dagli stanziamenti per ferie maturate non godute e premi di risultato, nonché l'intera quota del piano di incentivazione triennale che verrà liquidato nel corso del 2019 e che fino all'esercizio precedente era riportato tra i debiti a lungo termine come evidenziato nella nota 14.
La voce "Altri debiti" accoglie anche dei risconti passivi per € 18.151 migliaia (€ 5.761 migliaia nel 2017) relativi a contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tali contributi si riferiscono.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Ricavi lordi delle vendite di prodotti | 871.711 | 834.331 |
| Ricavi lordi per prestazioni | 116.024 | 85.416 |
| Abbuoni, sconti, resi | (26.056) | (20.621) |
| Totale | 961.679 | 899.126 |
La suddivisione per area geografica ed applicazione è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 31.12.2017 Variazione |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 185.137 | 19,3% | 188.365 | 21,0% | (3.228) | -1,7% | |
| Germania | 194.522 | 20,2% | 204.455 | 22,7% | (9.933) | -4,9% | |
| Francia | 28.817 | 3,0% | 22.520 | 2,5% | 6.297 | 28,0% | |
| Regno Unito | 101.721 | 10,6% | 84.827 | 9,4% | 16.894 | 19,9% | |
| Altri paesi Europa | 260.490 | 27,1% | 205.091 | 22,8% | 55.399 | 27,0% | |
| India | 3.338 | 0,3% | 3.517 | 0,4% | (179) | -5,1% | |
| Cina | 16.677 | 1,7% | 11.271 | 1,3% | 5.406 | 48,0% | |
| Giappone | 24.699 | 2,6% | 26.341 | 2,9% | (1.642) | -6,2% | |
| Altri Paesi Asia | 9.965 | 1,0% | 10.213 | 1,1% | (248) | -2,4% | |
| Paesi Nafta (USA, Canada e Messico) | 133.150 | 13,8% | 133.381 | 14,8% | (231) | -0,2% | |
| Sud America (Argentina e Brasile) | 1.713 | 0,2% | 1.585 | 0,2% | 128 | 8,1% | |
| Altri paesi | 1.450 | 0,2% | 7.560 | 0,9% | (6.110) | -80,8% | |
| Ricavi netti per area geografica | 961.679 | 100,0% | 899.126 | 100,0% | 62.553 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | Variazione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Auto | 646.037 | 67,2% | 629.950 | 70,1% | 16.087 | 2,6% |
| Moto | 139.055 | 14,5% | 133.183 | 14,8% | 5.872 | 4,4% |
| Corse | 58.051 | 6,0% | 57.984 | 6,4% | 67 | 0,1% |
| Veicoli Commerciali | 25.612 | 2,7% | 17.234 | 1,9% | 8.378 | 48,6% |
| Varie | 92.924 | 9,6% | 60.775 | 6,8% | 32.149 | 52,9% |
| Ricavi netti per applicazione | 961.679 | 100,0% | 899.126 | 100,0% | 62.553 |
Sono costituiti da:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Riaddebiti vari | 36.741 | 35.594 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 956 | 212 |
| Contributi vari | 9.298 | 7.238 |
| Altri ricavi | 7.993 | 3.095 |
| Totale | 54.988 | 46.139 |
Nella voce "Riaddebiti vari" sono compresi riaddebiti alle società del gruppo come indicato nell'allegato 5.
Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per la formazione del personale per un importo di € 314 migliaia, per progetti di ricerca e sviluppo per € 1.939 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo per € 7.009 migliaia, già commentato alla nota 9, mentre la parte restante si riferisce a contributi vari.
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo per € 21.325 migliaia sostenuti nel corso dell'esercizio, che si confronta con € 21.038 migliaia nell'esercizio 2017.
La voce, che include anche l'effetto derivante dalla variazione delle rimanenze occorse nel corso degli esercizi presentati, è così composta:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti | 391.593 | 382.418 |
| Acquisto materiale di consumo | 26.341 | 24.806 |
| Totale | 417.934 | 407.224 |
I costi sono così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Trasporti | 16.692 | 14.860 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 37.157 | 33.575 |
| Lavorazioni esterne | 52.034 | 49.276 |
| Affitti | 17.044 | 13.932 |
| Altri costi operativi | 84.038 | 77.320 |
| Totale | 206.965 | 188.963 |
La voce "Altri costi operativi" comprende principalmente spese per consulenze legali, tecniche e commerciali, viaggi e trasferte, costi per la qualità, nonché costi per assicurazioni.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 150.106 | 146.262 |
| Oneri sociali | 46.065 | 44.143 |
| TFR e altri fondi relativi al personale | 9.495 | 9.149 |
| Altri costi | 26.176 | 26.295 |
| Totale | 231.842 | 225.849 |
Il numero medio e di fine periodo degli addetti della Società, ripartito per categorie e confrontato con l'esercizio precedente, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2018 | 80 | 1.307 | 1.762 | 3.149 |
| Media anno 2017 | 75 | 1.248 | 1.731 | 3.054 |
| Variazioni | 5 | 59 | 31 | 95 |
| Totale 31.12.2018 | 80 | 1.336 | 1.765 | 3.181 |
| Totale 31.12.2017 | 78 | 1.262 | 1.735 | 3.075 |
| Variazioni | 2 | 74 | 30 | 106 |
La voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali: | ||
| Costi di sviluppo | 8.981 | 9.335 |
| Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno | 942 | 872 |
| Concessioni, licenze e marchi | 120 | 103 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 5.602 | 4.938 |
| Totale | 15.645 | 15.248 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali: | ||
| Fabbricati | 2.559 | 2.579 |
| Impianti e macchinari | 14.259 | 11.182 |
| Attrezzature commerciali ed industriali | 9.175 | 7.883 |
| Altre immobilizzazioni materiali | 1.171 | 962 |
| Totale | 27.164 | 22.606 |
| Perdite di valore: | ||
| Materiali | 0 | 0 |
| Immateriali | 3.911 | 1.287 |
| Totale | 3.911 | 1.287 |
| TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE | 46.720 | 39.141 |
Per il commento alle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (6.634) | (2.755) |
|---|---|---|
| Totale oneri finanziari | (11.414) | (8.255) |
| Oneri finanziari | (6.535) | (3.260) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (336) | (308) |
| Differenze cambio passive | (4.543) | (4.687) |
| Totale proventi finanziari | 4.780 | 5.500 |
| Proventi finanziari | 2.646 | 666 |
| Differenze cambio attive | 2.134 | 4.834 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Tale voce è così costituita: |
Nella voce "Oneri finanziari" sono inclusi € 4.091 migliaia relativi alla conciliazione fiscale descritta nella nota 29 delle presenti Note illustrative.
La voce è rappresentata dai dividendi distribuiti nel corso del 2018 dalle società controllate Brembo Poland Spolka Zo.o., AP Racing Ltd., Corporacion Upwards 98 S.A., La.Cam srl, Brembo Czech s.r.o. e Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. complessivamente per € 41.105 migliaia e da quelli distribuiti dalle società collegate Brembo SGL Carbon Ceramics Brakes S.p.A. e Petroceramics S.p.A. per complessivi € 11.099 migliaia.
La voce accoglie inoltre la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A., già precedentemente commentata nella nota 3 delle presenti Note illustrative.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 32.590 | 31.823 |
| Imposte (anticipate) e differite | 776 | (4.531) |
| Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali | 26.448 | 3.961 |
| Totale | 59.814 | 31.253 |
Di seguito riportiamo la riconciliazione del carico di imposta teorico con l'effettivo:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | IRES | IRAP | IRES | IRAP | |
| Utile ante imposte | A | 173.921 | 173.921 | 180.737 | 180.737 |
| Differenza nella base imponibile tra IRES e IRAP | B | 176.715 | 142.256 | ||
| C = A +/- B | 173.921 | 350.636 | 180.737 | 322.993 | |
| Aliquota applicabile (%) | D | 24,00% | 3,90% | 24,00% | 3,90% |
| Imposte teoriche | E = D * C | 41.741 | 13.675 | 43.377 | 12.597 |
| Effetto sulle agevolazioni fiscali | F | (4.070) | (8.192) | (3.039) | (7.926) |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti: altri ricavi non tassati al netto dei costi indeducibili |
G | (10.247) | 459 | (17.892) | 175 |
| Effetto fiscale sulle differenze temporanee | H | 169 | 0 | 70 | 0 |
| Altre differenze temporanee | I | (475) | (470) | 4.262 | 199 |
| Carico d'imposta corrente registrato a Conto economico |
M = somma(E - I) | 27.118 | 5.472 | 26.778 | 5.045 |
| Imposte differite | (147) | 0 | (284) | 0 | |
| (Imposte anticipate) | 453 | 470 | (4.048) | (199) | |
| Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali | 23.163 | 3.285 | 3.971 | (10) | |
| Totale (anticipate) e differite | N | 23.469 | 3.755 | (361) | (209) |
| Carico d'imposta totale registrato a Conto economico | M+N | 50.587 | 9.227 | 26.417 | 4.836 |
L'aliquota fiscale effettiva del 2018 è pari a 34,4% (2017: 17,3%).
L'effetto fiscale sulle differenze permanenti è rappresentato principalmente dalla parte esente da imposte dei dividendi incassati ed in misura minore dalla svalutazione indeducibile della partecipazione in Brembo Argentina S.A.
Nel corso del 2017 Brembo S.p.A. è stata oggetto di verifica fiscale su imposte dirette e IVA da parte dell'Agenzia delle Entrate per gli esercizi 2012, 2013 e 2014.
Ad esito di tale verifica, in data 19 dicembre 2017 è stato notificato l'avviso di accertamento per l'esercizio 2012 contenente rilievi in materia di prezzi di trasferimento applicati alle transazioni infragruppo nei confronti di consociate estere tutte operanti in paesi a fiscalità ordinaria con cui sono in vigore convenzioni contro le doppie imposizioni. I medesimi rilievi erano presenti nelle contestazioni relative agli esercizi 2013 e 2014.
L'azienda, pur consapevole di aver sempre agito correttamente e in buona fede, considerato l'elevato grado di soggettività nella determinazione dei prezzi di trasferimento, come in ogni attività valutativa, stante l'incertezza nel risultato di un eventuale contenzioso tributario e nei tempi per il completamento di procedure amichevoli per l'eliminazione delle doppie imposizioni previste dai trattati internazionali, ha deciso di definire in via conciliativa l'anno d'imposta 2012 e aderire all'invito al contradditorio per l'anno 2013. L'onere complessivo, comprensivo anche di accantonamenti per anni successivi, è stato pari a € 26.736 migliaia.
Stezzano, 4 marzo 2019 Per il Consiglio di Amministrazione
Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi
Le parole giocano con le emozioni e le sfumature. I numeri invece, freddi e oggettivi, rivelano solo la verità. E raccontano la nostra crescita.
Campionato Formula E 2018-2019
Allegato 1
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | ||
|---|---|---|---|---|
| Ap Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 |
| Brembo Czech S.R.O. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca | Czk | 605.850.000 |
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden-Echterdingen | Germania | Eur | 25.000 |
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 492.030.169 |
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware | USA | Usd | 33.798.805 |
| Brembo Poland Spolka Zo.O. | Dabrowa Gornizca | Polonia | Pln | 144.879.500 |
| Brembo Russia Llc | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 |
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 |
| Brembo Do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 159.136.227 |
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 62.802.000 |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 |
| Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. | Langfang | Cina | Cny | 170.549.133 |
| Brembo (Nanjing) Automobile Components Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 235.194.060 |
| Brembo Mexico S.A. De C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS
| VALORE DI BILANCIO (euro) |
QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ |
CONTROVALORE IN EURO CAMBIO MEDIO 2018 |
RISULTATO D'ESERCIZIO | CONTROVALORE IN EURO CAMBIO 31.12.2018 |
PATRIMONIO NETTO |
|---|---|---|---|---|---|
| 30.719.578 | 100,00% | 5.313.941 | 4.701.494 | 25.205.131 | 22.546.745 |
| 31.221.692 | 100,00% | 394.526 | 10.116.897 | 60.178.374 | 1.548.028.476 |
| 145.000 | 100,00% | 501.174 | 501.174 | 1.428.685 | 1.428.685 |
| 78.953 | 100,00% | 735.329 | 95.893.900 | 5.158.229 | 649.163.382 |
| 68.255.134 | 100,00% | 10.476.415 | 81.793.041 | 89.345.043 | 703.601.159 |
| 24.366.972 | 100,00% | 42.433.041 | 50.134.214 | 217.610.779 | 249.164.340 |
| 17.902.583 | 100,00% | 78.752.760 | 335.532.041 | 356.253.864 | 1.532.390.372 |
| 25.636 | 100,00% | 259.519 | 19.218.705 | 708.801 | 56.502.289 |
| 557.400 | 100,00% | 445.133 | 4.565.616 | 834.061 | 8.553.124 |
| 4.100.000 | 100,00% | 1.413.696 | 1.413.696 | 8.535.059 | 8.535.059 |
| 134.998 | 100,00% | 1.361.165 | 10.627.090 | 8.268.351 | 65.114.086 |
| 17.364.178 | 99,99% | 9.106.565 | 735.152.340 | 44.154.027 | 3.520.391.795 |
| 18.044.494 | 99,99% | 891.856 | 3.842.765 | 11.647.777 | 51.762.719 |
| 98,62% | (3.329.073) | (109.556.062) | 770.523 | 33.255.245 | |
| 4.647.800 | 68,00% | 2.421.962 | 2.421.962 | 20.267.874 | 20.267.874 |
| 79.631.522 | 66,00% | 8.707.101 | 67.979.387 | 46.192.659 | 363.771.807 |
| 19.283.850 | 60,00% | (2.823.421) | (22.043.438) | 21.753.714 | 171.312.675 |
| 12.579.053 | 49,00% | 3.118.394 | 3.684.351 | 45.904.239 | 52.560.353 |
Allegato 2
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | ||
|---|---|---|---|---|
| Brembo SGL Carbon Ceramics S.p.A. | Stezzano (BG) | Italia | Eur 4.000.000 |
|
| Petroceramics S.p.A. | Milano | Italia | Eur 123.750 |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS
| Eur 4.000.000 50.387.541 24.078.881 50,00% Eur 123.750 3.674.854 1.079.626 20,00% |
(euro) | QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ | RISULTATO D'ESERCIZIO | PATRIMONIO NETTO |
|---|---|---|---|---|
| 24.242.684 | ||||
| 500.000 |
Allegato 3
| (in euro) | Rivalutazioni | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie di beni | Costo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e Art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2018 |
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||
| Costi di sviluppo | 171.233.123 | 171.233.123 | ||||
| Brevetti | 21.056.950 | 3.282.081 | 24.339.031 | |||
| Marchio | 7.532.096 | 4.657.443 | 12.189.539 | |||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 82.644.778 | 775 | 82.645.553 | |||
| Totale | 282.466.947 | 775 | 0 | 7.939.524 | 0 | 290.407.246 |
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||
| Terreni | 21.068.316 | 21.068.316 | ||||
| Fabbricati | 78.197.691 | 354.205 | 1.743.267 | 80.295.163 | ||
| Impianti e macchinari | 305.105.638 | 810.721 | 2.417.883 | 308.334.242 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 151.075.445 | 207.216 | 2.750.018 | 154.032.679 | ||
| Altri beni | 25.155.804 | 90.034 | 253.378 | 25.499.216 | ||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 8.402.197 | 8.402.197 | ||||
| Totale | 589.005.091 | 1.462.176 | 1.743.267 | 5.421.279 | 0 | 597.631.813 |
| Totale immobilizzazioni | 871.472.038 | 1.462.951 | 1.743.267 | 13.360.803 | 0 | 888.039.059 |
| Categorie di beni | Fondo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e Art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||
| Costi di sviluppo | 105.202.467 | 105.202.467 | ||||
| Brevetti | 21.641.550 | 21.641.550 | ||||
| Marchio | 7.119.328 | 7.119.328 | ||||
| Altre Immobilizzazioni immateriali | 68.922.633 | 68.922.633 | ||||
| Totale | 202.885.978 | 0 | 0 | 0 | 0 | 202.885.978 |
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||
| Fabbricati | 43.926.829 | 17.626 | 43.944.455 | |||
| Impianti e macchinari | 221.051.617 | 810.721 | (6.803.633) | 215.058.705 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 139.767.796 | 207.216 | (6.484.324) | 133.490.688 | ||
| Altri beni | 20.144.133 | 90.034 | 20.234.167 | |||
| Totale | 424.890.375 | 1.125.597 | 0 | 0 | (13.287.957) | 412.728.015 |
| Totale fondi | 627.776.353 | 1.125.597 | 0 | 0 | (13.287.957) | 615.613.993 |
| TOTALE GENERALE | 272.425.066 |
Allegato 4
(in euro)
| Natura e descrizione | Importo | Possibilità di utilizzo (*) | |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 34.727.914 | – | |
| Riserve di utili | 347.193.384 | ||
| di cui: | |||
| Riserva legale | 6.945.584 | B | |
| Riserva straordinaria | 77.475.897 | A,B,C | |
| Riserva ammortamenti anticipati tassata | 556.823 | A,B,C | |
| First Time Adoption (FTA) | 9.737.121 | A,B,C | |
| Riserva ex art.6 c.2 D. Lgs. 38/2005 | 304.303 | B | |
| Avanzo di fusione | 9.061.857 | A,B,C | |
| Utili a nuovo | 243.111.799 | A,B,C | |
| Riserve di capitale | 26.238.837 | ||
| di cui: | |||
| Sovraprezzo azioni (**) | 26.650.263 | A,B,C | |
| Riserva di rivalutazione | 12.966.123 | A,B,C | |
| Riserva azioni proprie in portafoglio | (13.475.897) | ||
| Fondo L. 46/82 | 98.348 | A,B,C | |
| Utile dell'esercizio 2018 | 114.106.469 | ||
| Totale | 522.266.604 | ||
| Quota non distribuibile del patrimonio netto al 31 dicembre 2018 | |||
| Costi di sviluppo non ammortizzati | |||
| Riserve non distribuibili | |||
| Vincolo per riserva azioni proprie in portafoglio | |||
| Totale non distribuibile | |||
| Residua quota distribuibile | |||
| Altre informazioni: esposizione analitica del patrimonio ex art. 109 del TU : |
Importo delle riserve di PN con vincolo fiscale 17.856.098
| Riepilogo delle utilizzazioni effettuate |
|---|
| nei tre precedenti esercizi per altre ragioni |
| Classificazione nel prospetto delle Variazioni di Patrimonio netto al 31 dicembre 2018 |
per copertura perdite |
per altre ragioni | Quota disponibile | |
|---|---|---|---|---|
| – | ||||
| Altre riserve | ||||
| Altre riserve | 77.475.897 | |||
| Altre riserve | 556.823 | |||
| Altre riserve | 9.737.121 | |||
| Altre riserve | 304.303 | |||
| Altre riserve | 9.061.857 | |||
| Utili/(Perdite) portati a nuovo | 243.111.799 | |||
| Altre riserve | 26.650.263 | |||
| Altre riserve | 12.966.123 | |||
| Altre riserve | ||||
| Altre riserve | 98.348 | |||
| Risultato d'esercizio | 114.106.469 | |||
| Patrimonio netto | 494.069.003 (1) |
|||
| 66.030.656 | ||||
| 304.303 | ||||
| DETTAGLIO (*) Possibilità di utilizzo: |
13.475.897 | |||
| A : per aumento di capitale | 79.810.856 (2) |
|||
| B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci |
(1) -(2) | 414.258.147 | ||
| (**) La riserva per sovraprezzo azioni è distribuibile solo nel |
||||
| caso in cui la riserva legale | ||||
| raggiunga il quinto del capitale |
sociale
Allegato 5
| (in euro) | 31.12.2018 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | |||||
| a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
valore di bilancio | totale | altre* | società controllate, collegate e J.V. |
% |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
7.344.635 | 5.674.980 | 0 | 5.674.980 | 77,27 |
| Crediti commerciali | 220.923.957 | 99.336.716 | 5.500 | 99.331.216 | 44,96 |
| Altri crediti e attività correnti | 26.875.368 | 10.328 | 10.328 | 0 | 0,04 |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 40.395.848 | 40.331.293 | 0 | 40.331.293 | 99,84 |
| Altre passività non correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (18.673.520) | (221.073) | (221.073) | 0 | 1,18 |
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | (87.776.017) | (86.551.162) | 0 | (86.551.162) | 98,60 |
| Debiti commerciali | (212.056.519) | (28.570.447) | (1.021.620) | (27.548.827) | 13,47 |
| Altre passività correnti | (111.210.776) | (11.926.287) | (11.799.172) | (127.115) | 10,72 |
| (in euro) | 31.12.2018 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | |||||
| b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto economico |
valore di bilancio | totale | altre* | società controllate, collegate e J.V. |
% |
| Ricavi da contratti con clienti | 961.679.047 | 181.291.145 | 0 | 181.291.145 | 18,85 |
| Altri ricavi e proventi | 54.987.824 | 35.795.344 | 20.391 | 35.774.953 | 65,10 |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (417.933.987) | (107.045.020) | (3.605) | (107.041.415) | 25,61 |
| Altri costi operativi | (206.965.137) | (18.113.039) | (5.474.099) | (12.638.940) | 8,75 |
| Costi per il personale | (231.842.043) | (8.507.625) | (8.494.653) | (12.972) | 3,67 |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (6.634.209) | 2.403.898 | 21.659 | 2.382.239 | -36,23 |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 46.024.065 | 52.204.065 | 0 | 52.204.065 | 113,43 |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
| 31.12.2017 | ||||
|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | ||||
| % | società controllate, collegate e J.V. |
altre* | totale | valore di bilancio |
| 94,65 | 5.659.390 | 0 | 5.659.390 | 5.979.045 |
| 36,80 | 65.712.457 | 12.820 | 65.725.277 | 178.616.933 |
| 0 0,01 |
3.046 | 3.046 | 38.664.172 | |
| 99,56 | 14.502.005 | 0 | 14.502.005 | 14.566.561 |
| 0 38,53 |
(5.914.669) | (5.914.669) | (15.350.744) | |
| 0 0,24 |
(47.267) | (47.267) | (19.663.803) | |
| 96,42 | (28.944.686) | 0 | (28.944.686) | (30.017.992) |
| 12,66 | (20.196.211) | (1.815.350) | (22.011.561) | (173.829.352) |
| 4,41 | (126.862) | (2.669.858) | (2.796.720) | (63.350.295) |
| 31.12.2017 | |||
|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | |||
| altre* | totale | valore di bilancio | |
| 4.615.631 | 153.493.046 | 899.125.514 | |
| 37.680 | 34.622.769 | 46.139.319 | |
| (21.075) | (100.610.649) | (407.224.279) | |
| (4.498.658) | (18.885.074) | (188.962.549) | |
| (8.893.685) | (8.899.042) | (225.849.245) | |
| (147.182) | 402.082 | (2.754.870) | |
| 80.876.992 | 78.365.942 | ||
I nostri successi rafforzano la consapevolezza nei nostri mezzi e nelle nostre capacità. È bello guardare al futuro.
Campionato Formula E 2018-2019
Signori Azionisti,
con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") e nel rispetto delle raccomandazioni fornite dalla CO.N.SO.B. (la "Consob") con Comunicazione n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, il Collegio Sindacale riferisce sull'attività svolta nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e sino alla data odierna, in conformità alla normativa di riferimento e tenuto anche conto delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (il "CNDCEC").
In via preliminare, rammentiamo che il Collegio Sindacale nominato il 20 aprile 2017 dall'Assemblea degli Azionisti di Brembo S.p.A. (di seguito, "Brembo") e in carica per il triennio 2017-2019, ossia sino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2019, è così composto1 :
Ai sensi dell'art. 144-quinduiesdecies del Regolamento Emittenti, l'elenco degli incarichi ricoperti dai componenti il Collegio Sindacale presso le società di cui al Libro V, Titolo V, capi V, VI e VII del cod. civ., è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet (www.consob.it). Si osserva che l'art. 144-quaterdecies del Regolamento Emittenti (obblighi di informativa alla Consob) prevede che chi riveste la carica di componente dell'organo di controllo di un solo emittente non è soggetto agli obblighi di informativa previsti dal citato articolo e in tale caso non è presente negli elenchi pubblicati dalla Consob.
La Società riporta nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari i principali incarichi rivestiti dai componenti il Collegio Sindacale.
Il Collegio dà atto in questa sede del rispetto, da parte di tutti i propri componenti, delle richiamate disposizioni regolamentari della Consob in tema di "limite al cumulo degli incarichi".
Avuto riguardo alle applicabili Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal CNDCEC e, segnatamente, alla nuova norma Q.1.1. relativa all'autovalutazione del collegio (periodico processo interno di valutazione circa la ricorrenza e la permanenza dei requisiti di idoneità dei componenti e circa la correttezza e l'efficacia del proprio funzionamento), si dà atto che il Collegio ha consegnato al Consiglio di Amministrazione la propria apposita, prima relazione di tale natura (che proseguirà con cadenza annuale). Sino ad oggi, in ossequio
1 La nomina è avvenuta sulla base delle due liste depositate, rispettivamente, dal socio di maggioranza, Nuova FourB S.r.l., e da un raggruppamento di società di gestione del risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente dello 0,523 % circa del capitale sociale).
alla normativa applicabile, le analisi di tale natura del Collegio si sono limitate alla verifica della composizione dell'organo di controllo nell'ambito dell'attività di autovalutazione annuale degli organi sociali e l'esito dell'ultima verifica, sulla base di dichiarazioni individuali dei sindaci, è riportato nella Relazione Governo e Assetti Proprietari 2018. Sono stati verificati i requisiti di indipendenza, per come prevista dall'articolo 148, comma 3, del TUF e dal Codice di Autodisciplina di Brembo, che fa propri quelli previsti dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., di onorabilità e professionalità ex comma 4 dello stesso art. 148 del TUF e il predetto "limite degli incarichi". Oltre a tali verifiche, sulla base delle attuali best practice, il Collegio ha esteso quest'anno le attenzioni ai seguenti elementi di autovalutazione: aggiornamento professionale dei componenti, svolgimento delle riunioni, frequenza, durata e modalità di partecipazione, disponibilità di tempo, rapporti di fiducia e collaborazione tra i componenti, flussi informativi tra i medesimi.
Il Collegio, sotto la propria responsabilità, non ha riscontrato carenze in merito all'idoneità dei suoi componenti o all'adeguata composizione dell'organo ed al suo funzionamento.
Il Collegio Sindacale ha assolto i compiti di vigilanza prescritti dall'art. 2403 cod. civ. e dall'art. 149 del TUF e, altresì, svolto le funzioni di vigilanza previste dall'articolo 19 del D. Lgs. 39/2010 come modificato dal D. Lgs. 135/2016 (in vigore dal 5 agosto 2016), avuto riguardo alla sua identificazione quale Comitato per il Controllo Interno e per la Revisione Contabile, vigilando sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società e sul loro concreto funzionamento, nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia. Esso ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione incaricata della revisione legale.
Per lo svolgimento della suddetta attività di vigilanza sono stati acquisiti i necessari elementi informativi sia attraverso frequenti incontri con i responsabili delle competenti strutture aziendali, specie quelle di controllo, sia attraverso la partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati di governance istituiti ai sensi del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, integralmente recepito da Brembo (il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità - che svolge anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e i relativi compiti di cui alla Procedura delle Operazioni con Parti correlate adottata dalla Società ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 - e il Comitato Remunerazione e Nomine), dell'Organismo di Vigilanza istituito in attuazione del D.Lgs. 231/2001.
Il Collegio Sindacale:
Ai sensi dell'art. 153 del TUF e dell'art. 2429, comma 2, cod. civ., tenuto conto delle raccomandazioni fornite da CONSOB, e sulla base delle principali evidenze acquisite nell'adempimento delle proprie funzioni, si riferisce quanto segue.
Il Collegio ha inoltre scambiato costantemente e tempestivamente informazioni, rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti, con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e l'Organismo di Vigilanza.
2 Il 5 marzo 2018, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Dott. Andrea Pazzi, già Chief Administration and Finance Officer di Brembo S.p.A., Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari di Brembo, con efficacia ai fini delle attestazioni richieste con riferimento al bilancio d'esercizio e consolidato della Società chiuso al 31 dicembre 2017 e sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione.
3 In merito all'incarico di revisione, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 23 aprile 2013, ha affidato, sulla base della proposta motivata presentata dal Collegio Sindacale, l'incarico di revisione legale dei conti, alla società di revisione EY S.p.A. per gli esercizi dal 2013 al 2021.
zioni di Maggiore Rilevanza" sulla base dei dati del bilancio consolidato 2017 approvato dall'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2018.
Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria, sul processo di informativa non finanziaria, sull'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio e revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati
In merito al paragrafo concernente gli "aspetti chiave della revisione", la Società di Revisione ha ritenuto di considerare questioni rilevanti la valutazione delle partecipazioni, relativamente al Bilancio separato, e la valutazione dell'avviamento, con riferimento al Bilancio consolidato.
La Società di Revisione ritiene, altresì, ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 39/2010, che la Relazione sulla gestione e le informazioni della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del TUF, siano coerenti con il Bilancio d'esercizio della Società e con il Bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2018.
È stata altresì resa al Collegio dalla Società di Revisione, nella medesima predetta data, la relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010; come riportato nel giudizio sui Bilanci, questa non contraddice gli stessi giudizi, ma riferisce su specifiche materie. Rileva qui menzionare che, oltre alle cc.dd. questioni significative segnalate quali "aspetti chiave della revisione", nelle predette relazioni sul Bilancio, separato e consolidato, la Società di Revisione evidenzia in questa relazione altri rischi significativi, ma non rilevanti; quelli inerenti le imposte, il transfer pricing e il tema della revenue
recognition. Dalla stessa non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di "governance".
Si rammenta che la relazione in parola integra, altresì, la dichiarazione della Società di Revisione sull'indipendenza, di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 537/2014.
Infine, il Collegio ha preso atto della Relazione di trasparenza predisposta dalla Società di Revisione pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 18 del D. Lgs. 39/2010.
Di seguito si riporta una tabella di sintesi degli incarichi attribuiti ad EY S.p.A.:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione: | ||
| – alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 240 | 225 |
| – alle società controllate (servizi forniti dal network) | 401 | 414 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione: |
||
| – alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 56 | 56 |
| – alle società controllate (servizi forniti dal network) | 5 | 0 |
| Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi: |
||
| – altre prestazioni alle società controllate | 5 | 6 |
Per quanto riguarda detti incarichi differenti da quelli di revisione (non appartenenti a quelli vietati ex art. 5, paragrafo 1 del Regolamento (UE) 537/2014) e il relativo corrispettivo, il Collegio Sindacale li ha ritenuti adeguati alla dimensione e alla complessità dei lavori effettuati e, quindi, compatibili con l'incarico di revisione legale, non risultando anomalie tali da incidere sui criteri d'indipendenza della Società di Revisione.
Preso atto del Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, il Collegio Sindacale, tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di Revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, non ha obiezioni da formulare in merito alla sua approvazione, alla proposta deliberativa del Consiglio di Amministrazione relativa alla distribuzione di un dividendo (ordinario) lordo di € 0,22.- per azione (ordinaria) in circolazione e al "riporto a nuovo" del residuo risultato di esercizio accertato.
Milano, 18 marzo 2019
Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente)
Dott. Alfredo Malguzzi (Sindaco Effettivo)
Dott. Mario Tagliaferri (Sindaco Effettivo)
4 marzo 2019
Matteo Tiraboschi Andrea Pazzi
Vice Presidente Esecutivo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
BREMBO S.p.A. Headquarters c/o Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso Viale Europa, 2 - 24040 Stezzano (BG) Italia Tel. +39 035 605.2111 - www.brembo.com E-mail: [email protected] - [email protected]
Consulenza redazionale: Lemon Comunicazione (Bergamo) Progetto grafico: Poliedro Studio srl (Telgate, Bergamo) Impaginazione e stampa: Secograf (S. Giuliano Mil.)
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