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Brembo

Annual Report Mar 20, 2018

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Annual Report

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BREMBO RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2017

Grazie alla costante ricerca in campo industriale è stato possibile incorporare nel processo di produzione delle pinze auto anche la fase di verniciatura, aratterizzata da principi di elettrostaticità tra pinza e polveri colorate.

Grazie alla costante ricerca in campo industriale è stato possibile incorporare nel processo di produzione delle pinze auto anche la fase di verniciatura, caratterizzata da principi di elettrostaticità tra pinza e polveri colorate.

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede ordinaria, presso gli uffici della società in Viale Europa 4 (Ingresso Gate 1), 24040 Stezzano (Bergamo) il giorno 20 Aprile 2018 alle ore 10.30, in unica convocazione, per deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  1. Presentazione del Bilancio d'esercizio di Brembo S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2017, corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'Attestazione del Dirigente Preposto.

Deliberazioni inerenti e conseguenti.

    1. Proposta di destinazione dell'utile di esercizio. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
    1. Presentazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2017, corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'Attestazione del Dirigente Preposto.
    1. Presentazione della Dichiarazione Non Finanziaria del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2017 redatta ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016.
    1. Esame della Relazione sulla Remunerazione di Brembo S.p.A. Deliberazioni ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.
    1. Autorizzazione all'acquisto e alla vendita di azioni proprie. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

Stezzano, 5 Marzo 2018

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei

INDICE

LETTERA DEL PRESIDENTE 8
Cariche sociali 14
Sintesi dei risultati del Gruppo 16
RELAZIONE SULLA GESTIONE 19
Brembo e il mercato 20
Ricavi per area geografica e applicazione 26
Risultati consolidati di Brembo 28
Struttura del Gruppo 34
Brembo nel mondo 36
Andamento delle società di Brembo 38
Investimenti 44
Attività di ricerca e sviluppo 48
Politica di gestione dei rischi 54
Risorse umane e organizzazione 64
Ambiente, sicurezza e salute 66
Rapporti con parti correlate 69
Altre informazioni 71
Prevedibile evoluzione della gestione 73
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 74
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) 74
Informativa su proposta di dividendo di Brembo S.p.A. 75

NOTA SULL'ANDAMENTO DEL TITOLO DI BREMBO S.P.A. 76

PALMARES 79

BILANCIO CONSOLIDATO DELL'ESERCIZIO 2016
Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2016 88
Note illustrative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 98
Relazione della Società di revisione
ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27/1/2010 n. 39
163
Attestazione del Bilancio consolidato
ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98
168
BILANCIO SEPARATO DELL'ESERCIZIO 2016 171
Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2016 172
Note illustrative al Bilancio separato al 31 dicembre 2016 180
Allegati al Bilancio separato 230
Relazione del Collegio Sindacale 242
Relazione della Società di revisione
ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27/1/2010 n. 39
252
Attestazione del Bilancio separato
ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98
257

LETTERA DEL PRESIDENTE

Signori Azionisti,

nell'anno da poco concluso abbiamo visto finalmente un consolidamento dell'economia mondiale che, a detta degli economisti, sta crescendo al ritmo più rapido dal 2010. Tuttavia il miglioramento, nel suo insieme, resta modesto se paragonato ai livelli del passato e non sembrano ancora esserci le basi per assicurare una crescita forte e sostenuta nel medio termine. Cina e India hanno fatto da traino, come ormai da diversi anni, ma anche Stati Uniti ed Europa hanno dato il loro contributo per cercare di ridare vigore alla macchina dello sviluppo, ingolfata da ormai un lungo decennio. Nell'Eurozona i tassi di crescita sono risultati al di sopra delle attese e anche l'Italia ha chiuso l'anno meglio del previsto ma, in entrambi i casi, permane ancora un rischio di rallentamento per il prossimo triennio.

Per Brembo il 2017 è stato un anno particolarmente rappresentativo della capacità del Gruppo di massimizzare in breve tempo i nuovi investimenti strategici nei Paesi che riteniamo prioritari per continuare a crescere e sviluppare prodotti a fianco dei nostri clienti. Il fatturato complessivo ha toccato i 2.463 milioni di euro, in aumento dell'8,1% sul 2016; il margine operativo lordo è pari a 480 milioni, con un incremento dell'8,2%; l'utile netto è di oltre 263 milioni, in aumento del 9,5%. Tutti i segmenti in cui il Gruppo opera sono cresciuti, con risultati particolarmente positivi per quanto riguarda le applicazioni per autovetture, da cui proviene poco meno del 77% dei nostri ricavi, quelle per le moto e anche per il settore delle competizioni. A livello geografico, il Nord America (USA, Canada e Messico) si è confermato come primo mercato di riferimento per Brembo con oltre il 25% delle vendite, seguito dalla Germania (23%), dall'Italia (11,7%) e dalla Cina (11%). Ma è in quest'ultimo Paese, ormai il principale mercato mondiale per l'auto, che si è registrata la crescita più elevata del nostro fatturato (+34,2%), seguito a ruota dall'India con un +27,2%.

In continuità con gli indirizzi seguiti fino a oggi, la politica degli investimenti di Brembo si è sviluppata anche nel 2017 mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche e soprattutto sullo scenario internazionale, secondo una strategia di avvicinamento ai poli produttivi dei principali costruttori mondiali di automobili. Al tempo stesso è proseguita l'opera di costante innovazione degli impianti e dei processi esistenti e di ampliamento del portafoglio prodotti, frutto della nostra continua attenzione alla ricerca di punta e alla sua concreta applicazione a materiali e sistemi frenanti capaci di soddisfare, e spesso anticipare, le esigenze di un mercato automotive in rapida trasformazione. Gli investimenti sostenuti nell'anno hanno toccato un record per la storia di Brembo, superando i 360 milioni di euro, e il 2018 vedrà arrivare a conclusione un nuovo ciclo di investimenti per il Gruppo, in particolare per il completamento dei plant già annunciati in Messico, Polonia e Cina, che entreranno gradualmente in produzione nel corso di quest'anno.

Oggi Brembo dà lavoro a oltre 9.800 persone in 15 Paesi di 3 continenti: l'incremento della popolazione aziendale è stato di quasi 800 unità nel corso del 2017, per sostenere la crescita e l'espansione della capacità produttiva realizzata dal Gruppo a livello globale. L'82% dei nostri dipendenti ha un livello di formazione medio-alta, uno su quattro possiede un titolo di studio universitario e circa 1.800 hanno una laurea in ingegneria o in altre discipline tecnicoscientifiche. Insieme rappresentano un patrimonio di conoscenza e di capacità che consente a Brembo di rimanere costantemente ai vertici del mercato, in una posizione di leadership mondiale nel nostro settore.

Non a caso il Gruppo continua a ot-

tenere prestigiosi riconoscimenti e a imporsi come uno dei brand più apprezzati in Italia e all'estero. Alla fine dello scorso anno, Brembo, entrata per la prima volta fra le Top 10 come unico marchio non-con sumer tra i giganti italiani ed esteri in lista, ha ottenuto il terzo posto nella classifica "Best Brands Italia" che GFK e Serviceplan stilano in base alla loro ormai celebre indagine annuale.

Sotto il profilo della comunica zione verso i nostri stakeholder e in un'ottica di trasparenza e completezza informativa, Brembo presenta quest'anno, in parallelo all'annuale Relazione Finanzia ria, il suo secondo rapporto sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale che, in aderenza alla re cente normativa, ha assunto la de nominazione di "Dichiarazione Con solidata di carattere Non Finanziario" e che illustra, con dovizia di dati e informazioni, l'impegno del Gruppo verso una crescita sostenibile e social mente responsabile.

Ancora una volta abbiamo chiuso un anno con risultati ampiamente positivi, dopo aver brillantemente superato anche i periodi più difficili della crisi economica mondiale. La nostra posizione sui mercati internazionali si è ulteriormente rafforzata e possiamo guardare con fiducia a nuovi tra guardi. Guardare avanti è stato sempre uno dei nostri punti di forza. Continueremo a farlo!

Il Presidente Ing. Alberto Bombassei

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Da 1.0 a 4.0: evoluzione dei processi industriali

Da sempre l'innovazione è una condizione essenziale del progresso economico e sociale di un Paese. Ecco le principali tappe che hanno portato all'interconnessione dell'Industry 4.0.

Foto

L'utilizzo dei robot nelle lavorazioni meccaniche ha permesso di automatizzare e integrare in un'unica linea tutte le fasi di produzione di un disco freno (lavorazione, assemblaggio, verniciatura e controllo).

L'utilizzo dei robot nelle lavorazioni meccaniche ha permesso di automatizzare e integrare in un'unica linea tutte le fasi di produzione di un disco freno (lavorazione, assemblaggio, verniciatura e controllo).

CARICHE SOCIALI

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 20 aprile 2017 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2017-2019, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019.

STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEI COMITATI E DELLE PRINCIPALI FUNZIONI DI GOVERNANCE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Alberto Bombassei (1) (9)
Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi (2) (9)
Amministratore Delegato e Direttore Generale Andrea Abbati Marescotti (3) (9)
Consiglieri Valerio Battista (4) (10)
Cristina Bombassei (5) (9)
Barbara Borra (4)
Giovanni Canavotto (6)
Laura Cioli (4)
Nicoletta Giadrossi (4) (7)
Umberto Nicodano (8)
Gianfelice Rocca (4)
COLLEGIO SINDACALE (11)
Presidente Raffaella Pagani (7)
Sindaci effettivi Alfredo Malguzzi
Mario Tagliaferri
Sindaci supplenti Myriam Amato (7)
Marco Salvatore
SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A. (12)

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI Andrea Pazzi (13)

Barbara Borra Nicoletta Giadrossi

Nicoletta Giadrossi Umberto Nicodano

COMITATI

Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (14) Laura Cioli (Presidente)

Comitato Remunerazione e Nomine Barbara Borra (Presidente)

Organismo di Vigilanza Alessandro De Nicola (Presidente) (15) Laura Cioli Alessandra Ramorino (16)

  • (1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società, con attribuzione dei poteri di ordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge.
  • (2) Il Vice Presidente Esecutivo ha la rappresentanza legale della società; il Consiglio di Amministrazione gli ha attribuito specifici poteri per la gestione della società stessa.
  • (3) All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri per la gestione della società nonché la delega ai sensi dell'art. 2381 c.c. in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro (ai sensi del D.Lgs. 81/2008, modificato dal D.Lgs. 106/2009) ed in tema di tutela ambientale e di gestione dei rifiuti.
  • (4) Amministratori non esecutivi e indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF (come richiesto dagli artt. 147-ter, comma 4, e 147-quater del TUF medesimo) e dell'art. 2.2.3, comma 3, del Regolamento Borsa Italiana S.p.A. e del Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A. (art. 3.C.1).
  • (5) Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi e di CSR Officer.
  • (6) Amministratore esecutivo che riveste anche il ruolo di Direttore Generale Divisione Sistemi di Brembo.
  • (7) Amministratore candidato proposto da un gruppo di azionisti di minoranza ed eletto da Assemblea/Sindaco eletto da lista di minoranza.
  • (8) Amministratore non esecutivo.
  • (9) Amministratori esecutivi.
  • (10) Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director.
  • (11) Ricopre il ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ex art. 19 D.Lgs. 39/2010.
  • (12) L'Assemblea degli Azionisti nella riunione del 23 aprile 2013 ha conferito l'incarico fino all'approvazione del Bilancio d'esercizio 2021.

(13) Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2018, ai sensi dell'art. 27-bis dello Statuto. La nomina, già ricoperta da Matteo Tiraboschi, è efficace ai fini dell'attestazione dei dati contabili di Brembo S.p.A. e del Gruppo al 31 dicembre 2017 e rimane valida sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione, ossia sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019.

  • (14) Tale Comitato svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate.
  • (15) Avvocato, Libero professionista, Senior Partner of Orrick Italian offices.
  • (16) Direttore Internal Audit Gruppo Brembo.

Brembo S.p.A. Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163

SINTESI DEI RISULTATI DEL GRUPPO

Risultati economici

(in migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2017 % 2017/2016
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.566.143 1.803.335 2.073.246 2.279.096 2.463.620 8,1%
Margine operativo lordo 213.502 279.800 359.919 443.714 479.963 8,2%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 13,6% 15,5% 17,4% 19,5% 19,5%
Margine operativo netto 122.848 178.449 251.282 327.464 346.262 5,7%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 7,8% 9,9% 12,1% 14,4% 14,1%
Risultato prima delle imposte 104.385 164.916 243.499 312.208 335.537 7,5%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 6,7% 9,1% 11,7% 13,7% 13,6%
Risultato netto di periodo 89.016 129.054 183.962 240.632 263.428 9,5%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 5,7% 7,2% 8,9% 10,6% 10,7%

Risultati patrimoniali

31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2017 % 2017/2016
776.735 839.510 878.569 1.110.693 1.310.818 18,0%
429.207 536.330 687.547 882.310 1.064.437 20,6%
320.489 270.387 160.688 195.677 218.597 11,7%

Personale e investimenti

(in migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2017 % 2017/2016
Personale a fine periodo (n.) 7.241 7.690 7.867 9.042 9.837 8,8%
Fatturato per dipendente 216,3 234,5 263,5 252,1 250,4 -0,6%
Investimenti 133.078 126.776 155.908 263.570 360.684 36,8%

Principali indicatori

31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2017
Margine operativo netto/
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 7,8% 9,9% 12,1% 14,4% 14,1%
Risultato prima delle imposte/
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 6,7% 9,1% 11,7% 13,7% 13,6%
Investimenti/Ricavi delle vendite
e delle prestazioni 8,5% 7,0% 7,5% 11,6% 14,6%
Indebitamento finanziario netto/
Patrimonio netto 74,7% 50,4% 23,4% 22,2% 20,5%
Oneri finanziari netti rettificati(*)/
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 0,7% 0,7% 0,6% 0,4% 0,4%
Oneri finanziari netti rettificati(*)/
Margine operativo netto 9,1% 7,1% 4,9% 3,0% 2,7%
ROI (2) 15,8% 21,3% 28,6% 29,5% 26,4%
ROE (3) 20,8% 24,0% 27,0% 27,5% 25,2%

Note:

(1) Per la composizione di tali voci si rimanda al Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria contenuta nella presente Relazione sulla gestione. (2) Margine operativo netto/capitale netto investito x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione). (3) Risultato prima degli interessi di terzi/patrimonio netto x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione).

(*) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.

Relazione sulla gestione

BREMBO E IL MERCATO

Scenario macroeconomico

Per una corretta valutazione delle performance ottenute da Brembo nell'esercizio 2017 presentiamo una panoramica sul contesto macroeconomico a livello mondiale, con riferimenti particolari ai mercati in cui il Gruppo opera.

Secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI) pubblicate nel World Economic Outlook di gennaio 2018, la crescita globale è stata rivista al rialzo. Il documento segnala un consolidamento dell'economia mondiale, con un incremento del 3,7% nel 2017 sull'anno precedente, ovvero 0,1 punti percentuali in più rispetto a quanto previsto lo scorso ottobre e mezzo punto percentuale in più rispetto al 2016. La ripresa dell'attività economica è stata ampia, con notevoli sorprese al rialzo soprattutto in Europa e in Asia. Anche per il 2018 e 2019 le previsioni dell'economia mondiale sono state riviste al rialzo di 0,2 punti percentuali e si collocano attualmente al 3,9% per entrambi gli anni. "La revisione - si legge nel report - riflette il miglioramento della spinta globale e l'impatto atteso dalle recenti riforme fiscali approvate negli USA". Dunque, la riforma fiscale è vista come un volano di crescita che dovrebbe portare gli USA a un incremento del PIL del 2,7% nel 2018, contro il +2,3% del 2017, e al +2,5% nel 2019. In generale, il rafforzamento in atto viene prevalentemente attribuito al persistere di politiche monetarie molto accomodanti, che sostengono la fiducia dei mercati e i processi di risanamento delle economie. Come spesso accade, l'FMI fa un richiamo alla politica – dedicando particolare attenzione anche all'Italia, alle prese con il cambio di legislatura - sottolineando che questa fase congiunturale estremamente positiva è una "opportunità ideale" per fare le riforme e che, in una cornice di ottimismo dei mercati, assicurare la stabilità delle finanze pubbliche è un "imperativo" da non eludere. Proprio le elezioni italiane sono citate, insieme a quelle di Brasile, Colombia e Messico, come fattori politici che potrebbero generare un cambio dell'agenda economica e sono inserite nel capitolo dei

"rischi", dove figurano anche i cambiamenti climatici causa di gravi catastrofi naturali.

Nell'Eurozona, i tassi di crescita sono risultati al di sopra delle attese, registrando nel 2017 un incremento del PIL del 2,4% e migliorando altresì le previsioni per il 2018 (+2,2%) e per il 2019 (+2,0%), con un aumento, per entrambi gli anni, di 0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni dello scorso trimestre. Questa crescita è trascinata soprattutto da Germania, Italia e Paesi Bassi, dove si registra un forte impulso della domanda interna e una maggiore domanda esterna. La Spagna, che nel 2017 ha contribuito attivamente alla crescita dell'intera zona (+3,1%), è stata rivista leggermente al ribasso per il 2018 (+2,4% a fronte del precedente +2,5%) per il possibile impatto negativo dell'incertezza politica sulla fiducia e sulla domanda. Secondo gli ultimi dati resi noti da Markit (Indice PMI IHS Markit), l'Eurozona ha iniziato il 2018 con una nuova accelerazione nella sua crescita, toccando un valore record in quasi 12 anni, accompagnato dal maggior incremento dell'occupazione dal 2000 e dalla più alta pressione sui prezzi in quasi sette anni. Negli ultimi tre mesi dell'anno anche la produzione industriale ha toccato un record, registrando il più forte aumento dal 2000 grazie a un'impennata di nuovi ordini.

L'FMI ha migliorato anche le proprie valutazioni sulla crescita in Italia, anche se consegna al Governo che uscirà dalle urne del 4 marzo 2018 uno scenario di rallentamento, sia pure inferiore a quello stimato ad ottobre. In occasione del Forum di Davos di gennaio 2018 il Fondo Monetario Internazionale ha infatti indicato per il nostro paese un PIL 2017 a +1,6% prevedendo altresì +1,4% per il 2018 e +1,1% per il 2019, rispettivamente 0,3 e 0,2 punti di crescita in più di quanto precedentemente stimato. A certificare un trend positivo sono anche i dati Istat, appena pubblicati e relativi a novembre 2017, che rilevano un aumento degli ordini e del fatturato dell'industria italiana, sia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente sia nei primi 11 mesi dell'anno appena trascorso (fatturato +1,3% rispetto al mese di ottobre e + 5,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Anche da Confindustria viene una conferma della risalita in atto in Italia: il tasso di disoccupazione del periodo ottobre-novembre risulta sceso all'11% dall'11,8% di fine 2016, con buone prospettive anche per il primo trimestre 2018.

Per quanto riguarda gli USA, gli economisti dell'FMI hanno fotografato una crescita del 2,3% nel 2017 e hanno rivisto sensibilmente al rialzo le stime di crescita per il 2018 (+2,7%) e per il 2019 (+2,5%), con un incremento rispettivamente di 0,4 e 0,6 punti percentuali rispetto a quanto stimato lo scorso ottobre. Le previsioni al rialzo sono da ricondurre principalmente a fattori quali l'aumento della domanda esterna e l'impatto macroeconomico atteso dalla riforma fiscale, con particolare riferimento alla riduzione delle aliquote dell'imposta sulle società e all'indennità temporanea per l'intero esborso degli investimenti, ipotizzando che il calo delle entrate fiscali non sarà compensato da tagli alla spesa nel breve termine. Nel complesso, si prevede che i recenti provvedimenti del Governo USA potranno stimolare la crescita del paese in misura tale da ottenere entro il 2020 un PIL reale superiore dell'1,2% a quello che si sarebbe raggiunto senza i cambiamenti nella politica fiscale. Per il Messico l'FMI ha rivisto leggermente al ribasso le previsioni di crescita economica per il 2017: +2,0% rispetto al +2,1% stimato tre mesi prima; positive, invece, le prospettive di crescita per il 2018 (+2,3%) e per il 2019 (+3,0%), con una revisione al rialzo rispettivamente di 0,4 e 0,7 punti percentuali.

In Giappone risulta confermata per il 2017 una generale ripresa dell'economia, con l'indice dell'attività complessiva in aumento dello 0,5% rispetto a quanto stimato lo scorso autunno, consolidando la crescita dell'intero paese attorno all'1,8%. Secondo l'ultimo World Economic Outlook dell'FMI per i prossimi due anni è invece previsto un progressivo rallentamento della crescita dell'attività economica giapponese, che si dovrebbe assestare attorno a +1,2% nel 2018 e +0,9% nel 2019.

Da parte sua la Cina ha registrato nel 2017 un incremento del PIL pari al 6,9%, superiore sia alle previsioni degli analisti, che avevano stimato un aumento del 6,8%, sia all'obiettivo del Governo che era di circa il 6,5%. Questo risultato attesta per la seconda economia mondiale la prima accelerazione in sette anni. Nel 2016 l'incremento era stato del 6,7%, il più basso da oltre un quarto di secolo. Con un aumento del PIL 2017 pari al 6,5% il continente asiatico continua a rappresentare oltre la metà della crescita economica mondiale. L'FMI conferma per l'intera area una previsione di crescita del 6,5% anche nel 2018 e del 6,6% nel 2019: una crescita capitanata dalla Cina (+6,6% e +6,4%) e dall'India (+7,4% e +7,8%). Si prevede che la crescita si riduca gradualmente in Cina (malgrado una lieve revisione al rialzo delle stime per il 2018 e il 2019 rispetto a quanto stimato a ottobre, grazie ad una maggiore domanda esterna), continui a progredire in India e rimanga sostanzialmente stabile nella regione ASEAN-5 (Indonesia, Malesia, Filippine, Thailandia, Vietnam).

Per quanto concerne la Russia, il paese sembra aver superato il momento di crisi, consolidando nel 2017 un incremento del PIL pari a +1,8% e vedendo leggermente in rialzo, secondo l'FMI, le prospettive di crescita per il 2018 (+1,7%) rispetto a quanto stimato a ottobre. In Brasile continua una solida ripresa: nel 2017 il PIL reale, cioè al netto dell'inflazione, dovrebbe segnare un +0,8% per raggiungere a fine 2018 una crescita pari a +1,9%. Questo risultato è principalmente riconducibile agli effetti favorevoli dei prezzi delle materie prime e alle positive condizioni di finanziamento per i paesi esportatori delle stesse.

In tema di materie prime, va segnalato che il miglioramento delle prospettive di crescita globale, gli eventi meteorologici negli Stati Uniti, l'estensione dell'accordo OPEC per limitare la produzione petrolifera e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno sostenuto i prezzi del petrolio greggio. Infatti il prezzo medio delle tre qualità di petrolio – UK Brent, Dubai Fateh e West Texas Intermediate (WTI) – è aumentato tra agosto 2017 (periodo di riferimento per l'OEO di ottobre 2017) e metà dicembre 2017 (il periodo di riferimento dell'aggiornamento WEO di gennaio 2018) a 52,7 dollari al barile. L'andamento del prezzo al barile è visto in rialzo a 59,9 dollari per il 2018 per poi assestarsi durante il 2019 intorno ai 56,4 dollari.

Mercati valutari

Il dollaro americano ha aperto il 2017 in deprezzamento sull'euro, per poi proseguire con una fase laterale (gennaio-aprile) con livelli di cambio compresi nel canale 1,05 e 1,09. Da maggio la moneta statunitense ha intrapreso una fase di sostanziale e costante discesa, toccando il punto di massimo deprezzamento dell'anno in data 8 settembre a 1,206 ampiamente oltre la media annua di 1,129283. Da tale quotazione ha proseguito riapprezzandosi nel mese di ottobre, per poi tornare sul fine anno ai massimi livelli di deprezzamento rilevati nel periodo. Chiusura: 1,1993.

Per quanto riguarda le valute degli altri principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, la sterlina inglese ha aperto il 2017 in deprezzamento sull'euro, proseguendo successivamente una fase laterale che ne ha visto oscillare i valori sino a giugno in un canale di prezzo compreso tra 0,83 e 0,88. Il secondo semestre è proseguito con un ulteriore calo della valuta britannica sino al massimo deprezzamento dell'anno a quota 0,92965 (in data 29 agosto) per poi rientrare nei mesi successivi su valori vicini alla media di periodo di 0,876145. Chiusura: 0,88723.

Lo zloty polacco ha aperto l'anno in costante apprezzamento sull'euro, raggiungendo la quota di 4,1712 in data 31 maggio. Nel secondo semestre la valuta ha invertito il trend, deprezzandosi sino agli inizi di ottobre in area 4,30 per poi rientrare con forza sino ai valori massimi dell'anno.

Chiusura: 4,177 in ripresa rispetto alla media annua di 4,256310.

La corona ceca ha mantenuto il cambio nell'orbita di 27 corone per 1 euro sino al 5 aprile, giorno in cui la Banca Centrale ceca ha deciso di sganciare il vincolo tra la divisa ceca e l'euro. La moneta è così tornata a fluttuare liberamente sul mercato, affidandosi alla legge della domanda e dell'offerta, registrando la quota di 27,058. L'effetto di tale sganciamento ha determinato un costante e deciso apprezzamento della valuta ceca sull'euro per tutto l'anno, sino al raggiungimento del livello di 25,413 in data 24 novembre. Chiusura: 25,535 con un significativo apprezzamento sulla media annuale di 26,327176.

La corona svedese ha aperto il 2017 in leggero apprezzamento sull'euro per perdere poi terreno dalla seconda metà di febbraio sino a giugno, quando ha toccato quota 9,795. Successivamente la moneta svedese ha seguito un trend di nuovo apprezzamento fino a settembre, per tornare a flettere da ottobre fino a fine anno toccando un punto di massimo deprezzamento a 10,016 in data 11 dicembre. Chiusura: 9,8438, a fronte di una media annua di 9,636873.

Ad oriente, lo yen giapponese ha iniziato l'anno apprezzandosi verso l'euro e raggiungendo progressivamente la quota di 116,01 (13 aprile). Successivamente la moneta ha invertito il suo trend di crescita, percorrendo un movimento di costante e forte flessione proseguito sino a fine anno, quando ha toccato il livello di massimo deprezzamento chiudendo il periodo a 135,01 a fronte di una media annua di 126,654565.

Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il 2017 a quota 7,269 in data 2 gennaio, generando poi un movimento caratterizzato dall'alternarsi di fasi di deprezzamento e di apprezzamento sino al mese di marzo. Da aprile la moneta ha intrapreso un trend di deciso indebolimento toccando un punto di massimo deprezzamento a 7,9757 in data 4 agosto. Il resto dell'anno ha visto un andamento laterale mantenutosi sempre più debole rispetto alla media del periodo, pari a 7,626438, e chiudendo poi l'anno a quota 7,8044.

La rupia indiana ha avuto un inizio d'anno altalenante, con un primo periodo di deprezzamento seguito da una fase di crescita sino a toccare quota 68,2915 in data 10 aprile. Successivamente la divisa ha invertito decisamente il trend indebolendosi per il resto dell'anno e toccando un punto di massimo deprezzamento a 77,501 in data 22 settembre.

Chiusura: 76,6055 che si confronta con una media annua di 73,498019.

Nelle Americhe, il real brasiliano ha dapprima registrato una fase di apprezzamento toccando quota 3,2402 in data 16 febbraio. Successivamente la moneta ha mostrato un andamento di lenta e costante flessione sino alla metà di maggio, per poi accelerare il suo deprezzamento sino a toccare il livello di 3,9729 in chiusura d'anno, a fronte di una media annua di 3,604102.

Il peso messicano, dopo aver aperto l'anno a quota 21,7063 in data 2 gennaio, ha avuto una breve fase di forte deprezzamento sino a quota 23,4441 (in data 19 gennaio), per poi invertire la rotta in maniera decisa apprezzandosi rapidamente sino ad un massimo d'anno di 19,7586 in data 10 aprile.

Successivamente ha di nuovo invertito il trend, entrando in una fase altalenante ma di costante flessione sino a ritornare sui valori di inizio anno toccando, in chiusura di periodo, un livello di massimo deprezzamento a 23,6612, valore al di sopra della media annua di 21,327801.

Il peso argentino ha iniziato il 2017 a 16,6605 proseguendo attorno a tale livello sino al 12 aprile quando ha registrato il massimo apprezzamento dell'anno a 16,0752. Da quel momento il trend di flessione del cambio sull'euro, già manifestatosi sul finire del 2016, è ripartito con forza sino a toccare la quota di 20,9238 in data 4 agosto. Il successivo periodo ha visto un costante movimento laterale sino a dicembre inoltrato, quando la valuta argentina a ripreso a perdere valore sino a toccare, in chiusura d'anno, il massimo deprezzamento a 22,931 a fronte di una media di periodo di 18,698455.

Il rublo russo ha inizialmente perso terreno contro l'euro nel mese di gennaio per poi riapprezzarsi fino a toccare il livello di 59,6596 in data 5 aprile. Ha poi invertito bruscamente il suo trend positivo deprezzandosi costantemente fino a raggiungere quota 71,8059 in data 2 agosto. Il periodo successivo ha visto fasi altalenanti di apprezzamento e deprezzamento, che si sono comunque mantenute sopra la media annua di 65,887664. Chiusura: 69,392.

Attività del Gruppo e mercato di riferimento

Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. Opera attualmente in 15 paesi di 3 continenti con propri insediamenti industriali e commerciali e con più di 9.800 dipendenti nel mondo. La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.

Il mercato di riferimento di Brembo è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, motociclette e veicoli commerciali, oltre che dai produttori di vetture e moto da competizione. Grazie a una costante attenzione all'innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, il Gruppo gode di una consolidata leadership internazionale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli, sia stradali che da competizione, rivolgendosi sia al mercato del primo equipaggiamento che al mercato del ricambio. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti Brembo comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l'offerta riguarda in particolare i dischi freno, ma è integrata anche da pastiglie, tamburi, ganasce, kit per freni a tamburo e componenti idraulici: una gamma ampia e affidabile che consente una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.

Nel corso del 2017, Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 2.463.620 migliaia, in crescita del 8,1% rispetto a € 2.279.096 migliaia del 2016.

Di seguito vengono forniti dati e informazioni a disposizione della società sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.

Autovetture

Il mercato globale dei veicoli leggeri ha registrato nel 2017 una crescita complessiva delle vendite del 2,4% rispetto al 2016, grazie soprattutto ai mercati della Cina e dell'Europa.

Il mercato dell'Europa Occidentale (EU15+EFTA) ha chiuso positivamente per il quarto anno consecutivo, con le immatricolazioni di autovetture cresciute del 3,3% rispetto al 2016. Tutti i principali mercati, con la sola eccezione del Regno Unito che ha segnato un -5,7%, hanno contribuito alla crescita registrando aumenti nelle vendite: Germania +2,7%, Francia +4,7%, Italia +7,9%, Spagna +7,7%. Anche nell'Est Europa (EU12) si è registrato un andamento positivo nelle immatricolazioni di auto: +12,8% rispetto al 2016. In Russia le immatricolazioni di veicoli leggeri, dopo il trend negativo iniziato nel 2013, hanno mostrato segnali positivi chiudendo il 2017 con un aumento delle vendite dell'11,9% rispetto allo scorso anno.

Negli Stati Uniti, dopo diversi anni di crescita, le vendite di veicoli leggeri nel 2017 sono diminuite complessivamente dell'1,9% rispetto al 2016. E' invece tornato positivo il trend delle vendite nei mercati di Brasile e Argentina, che hanno chiuso il 2017 con un aumento complessivo del 13,9%.

Nei mercati asiatici, la Cina ha registrato nel 2017 un aumento delle vendite di veicoli leggeri pari a +2,0%, inferiore agli incrementi degli anni scorsi, ma comunque tale da confermare ancora una volta il paese del sol levante quale primo mercato mondiale. Positivo anche l'andamento del mercato giapponese, che ha chiuso il 2017 con un aumento delle vendite del 5,4%.

In questo contesto, nel 2017 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per € 1.890.990 migliaia, pari al 76,8% del fatturato di Gruppo, in crescita dell'8,9% rispetto al 2016. A parità di perimetro di consolidamento, escludendo quindi dai risultati di entrambi i periodi l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., la variazione delle vendite nette sarebbe stata del 7,6%.

Motocicli

Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore dei motocicli.

In Europa – dove i principali mercati per i motocicli sono Italia, Germania, Francia, Spagna e UK – le immatricolazioni 2017 sono diminuite complessivamente del 9,5 % rispetto al 2016. Stabile la Francia, in sensibile calo la Germania (-19,4%), UK (-18,4%) e Spagna (-12,0%). L'unico paese che ha chiuso il 2017 in crescita è l'Italia, dove le vendite di moto e scooter hanno registrato nell'insieme un incremento del +5,4% (+8,5% per le moto e +3,4 %, per gli scooter). Il segmento che ha avuto il miglior risultato in termini di immatricolazioni è quello delle moto "naked" (+15,9%), mentre i trial hanno avuto un forte calo (-21,3%). In termini di cilindrate, il target Brembo (superiore a 500cc) è cresciuto del 14% rispetto al 2016. Gli ATV (All Terrain Vehicles, quadricicli per ricreazione e lavoro) hanno subito una flessione del 35%.

Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV nel 2017 sono complessivamente diminuite del 3,2% rispetto al 2016. I soli ATV hanno avuto un calo del 3,2% , mentre le moto e gli scooter nel loro insieme hanno segnato un -3,6% (le immatricolazioni dei soli motocicli con cilindrata maggiore di 600cc sono calate del 7,5%).

Il mercato giapponese, considerando complessivamente le cilindrate sopra i 50cc, ha avuto nel 2017 un incremento pari al 4,0%, mentre quello indiano, considerando moto e scooter, ha segnato nel 2017 un aumento del 9,0%.

Il mercato brasiliano ha visto un calo complessivo delle immatricolazioni del 14,7% rispetto al 2016.

In questo scenario, i ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel 2017 sono stati pari a € 226.858 migliaia, in crescita del 10,6% rispetto a € 205.099 migliaia realizzati nel precedente esercizio.

Veicoli commerciali e industriali

Nel 2017 il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU+EFTA), mercato di riferimento per Brembo, ha fatto registrare una crescita delle immatricolazioni pari al 3,2%.

Le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate complessivamente in Europa del 3,9% rispetto all'analogo periodo del 2016. Dei primi cinque mercati europei per volume di vendita, tre hanno chiuso il 2017 in positivo rispetto all'anno precedente (Germania +4,9%, Spagna +15,5%, Francia +7,1%), mentre sono risultati in calo l'Italia (-3,4%) e il Regno Unito (-3,6%). Nei paesi dell'Est Europa la crescita di questo segmento è stata pari a +4,0% rispetto al 2016.

Il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) in Europa è rimasto praticamente stabile rispetto l'anno precedente. Tra i primi cinque mercati europei per volume di vendita ci sono stati significativi aumenti in Italia (+4,5%) e in Francia (+6,5%), mentre hanno chiuso l'anno in flessione Germania (-0,9%), Spagna (-0,1%) e Regno Unito (-7,1%). Nei Paesi dell'Est Europa le vendite di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate sono diminuite dell'1,3% rispetto l'anno precedente.

Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2017, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 226.134 migliaia, in aumento dello 0,7% rispetto a € 224.480 migliaia dell'anno precedente.

Competizioni

Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).

Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2017, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 119.254 migliaia, in crescita del 6,2% rispetto a € 112.279 migliaia del 2016.

RICAVI PER AREA GEOGRAFICA E APPLICAZIONE

AREA GEOGRAFICA

31.12.2017 % 31.12.2016 % Variazione %
289.182 11,7% 256.646 11,3% 32.536 12,7%
565.645 23,0% 528.299 23,2% 37.346 7,1%
73.738 3,0% 83.425 3,7% (9.687) -11,6%
192.164 7,8% 188.251 8,3% 3.913 2,1%
232.633 9,4% 205.860 9,0% 26.773 13,0%
70.957 2,9% 55.770 2,4% 15.187 27,2%
271.155 11,0% 202.085 8,9% 69.070 34,2%
34.951 1,4% 36.256 1,6% (1.305) -3,6%
26.973 1,1% 12.496 0,5% 14.477 115,9%
65.893 2,7% 56.016 2,5% 9.877 17,6%
621.314 25,3% 637.458 28,0% (16.144) -2,5%
19.015 0,7% 16.534 0,6% 2.481 15,0%
2.463.620 100,0% 2.279.096 100,0% 184.524 8,1%

APPLICAZIONE

(in migliaia di euro) 31.12.2017 % 31.12.2016 % Variazione %
Autovetture 1.890.990 76,8% 1.736.159 76,2% 154.831 8,9%
Motocicli 226.858 9,2% 205.099 9,0% 21.759 10,6%
Veicoli Commerciali 226.134 9,2% 224.480 9,8% 1.654 0,7%
Competizioni 119.254 4,8% 112.279 5,0% 6.975 6,2%
Varie 384 0,0% 1.079 0,0% (695) -64,4%
Totale 2.463.620 100,0% 2.279.096 100,0% 184.524 8,1%

RICAVI NETTI PER AREA GEOGRAFICA

(percentuale)

RICAVI NETTI PER APPLICAZIONE

(percentuale)

RISULTATI CONSOLIDATI DI BREMBO

Risultati economici

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazione %
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.463.620 2.279.096 184.524 8,1%
Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti * (1.560.843) (1.458.752) (102.091) 7,0%
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 13.236 11.010 2.226 20,2%
Costi per il personale (436.050) (387.640) (48.410) 12,5%
MARGINE OPERATIVO LORDO 479.963 443.714 36.249 8,2%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 19,5% 19,5%
Ammortamenti e svalutazioni (133.701) (116.250) (17.451) 15,0%
MARGINE OPERATIVO NETTO 346.262 327.464 18.798 5,7%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 14,1% 14,4%
Proventi (oneri) finanziari netti e da partecipazioni (10.725) (15.256) 4.531 -29,7%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 335.537 312.208 23.329 7,5%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 13,6% 13,7%
Imposte (67.637) (69.213) 1.576 -2,3%
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 267.900 242.995 24.905 10,2%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 10,9% 10,7%
Interessi di terzi (4.472) (2.363) (2.109) 89,3%
RISULTATO NETTO 263.428 240.632 22.796 9,5%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 10,7% 10,6%
Risultato per azione base/diluito (in euro) 0,81 0,74**

* La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico consolidato "Altri ricavi e proventi", "Costi per progetti interni capitalizzati", "Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci" e "Altri costi operativi".

** Valore ricalcolato in seguito all'operazione di frazionamento delle azioni avvenuta in data 29 maggio 2017.

Confermando una prosecuzione del trend di crescita del fatturato, anche nel 2017 il Gruppo ha registrato un andamento delle vendite molto positivo. I ricavi netti realizzati nell'anno ammontano a € 2.463.620 migliaia, in aumento dell'8,1% rispetto all'esercizio precedente. A parità di perimetro di consolidamento, escludendo quindi dai risultati di entrambi i periodi l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., consolidata dal 1° maggio 2016, il fatturato del Gruppo risulterebbe in crescita del 7,1%.

Quasi tutte le applicazioni hanno contribuito alla crescita dei ricavi. Il settore delle applicazioni per autovetture, da cui proviene il 76,8% dei ricavi del Gruppo, ha chiuso l'esercizio con un incremento dell'8,9%, che si riduce a +7,6% non considerando l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. Molto buona la performance del settore moto (+10,6%), seguito da quello delle competizioni (+6,2%), mentre il settore delle applicazioni per veicoli commerciali è rimasto pressoché stabile.

A livello geografico, guardando all'Europa, la Germania ha registrato un incremento del 7,1% rispetto al 2016, buone performance anche per Italia (+12,7%) mentre nel Regno Unito la crescita è stata più limitata (+2,1%) e la Francia ha segnato un calo dell'11,6%. In Nord America le vendite sono risultate in leggero calo (-2,5% che diventa -0,8% a parità di cambi). Il Sud America ha confermato i segnali di ripresa del mercato già intravisti verso fine 2016 attestandosi a +17,6%. In Estremo Oriente, si sono registrate ottime performance in Cina (+34,2% che diventa +23,4% a parità di perimetro) e in India (+27,2%), mentre il Giappone è calato leggermente rispetto all'anno precedente (-3,6%).

Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti relativi al 2017 ammontano a € 1.560.843 migliaia, con un'incidenza del 63,4% sulle vendite, in leggero calo rispetto al 64,0% dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 24.219 migliaia e si confrontano con € 18.971 migliaia del 2016.

I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 13.236 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (nel 2016 € 11.010 migliaia).

I costi per il personale nel 2017 ammontano a € 436.050 migliaia con un'incidenza sui ricavi del 17,7% in lieve aumento rispetto all'esercizio precedente (17,0%). Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2017 è di 9.837 a fronte di 9.042 presenti al 31 dicembre 2016. L' incremento del personale del Gruppo (+795 unità) è da ricondursi alla necessità di far fronte all'aumentato livello delle attività produttive, al pieno avvio degli stabilimenti più recenti, all'apertura di nuovi poli produttivi e al potenziamento di quelli già esistenti.

Il margine operativo lordo nell'anno è di € 479.963 migliaia, a fronte di € 443.714 migliaia dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi del 19,5% pari a quella del 2016.

Il margine operativo netto ammonta a € 346.262 migliaia (14,1% dei ricavi) rispetto a € 327.464 migliaia (14,4% dei ricavi) del 2016, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 133.701 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni del 2016 pari a € 116.250 migliaia.

Gli oneri finanziari netti sono pari a € 10.913 migliaia (€ 15.367 migliaia nel 2016), composti da differenze cambio nette negative per € 1.596 migliaia (nel 2016 negative per € 5.483 migliaia) e da altri oneri finanziari netti pari a € 9.317 migliaia (€ 9.884 migliaia nel precedente esercizio).

I proventi finanziari netti da partecipazioni ammontano a € 188 migliaia (€ 111 migliaia nel 2016) e sono principalmente riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 335.537 migliaia, contro € 312.208 migliaia dell'esercizio precedente, con un incremento del 7,5%. La stima delle imposte risulta pari a € 67.637 migliaia, con un tax rate del 20,2% a fronte del 22,2% del 2016.

Il risultato netto di Gruppo è pari a € 263.428 migliaia, in aumento del 9,5% rispetto a € 240.632 migliaia del precedente esercizio.

Situazione patrimoniale e finanziaria

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Immobilizzazioni materiali 933.774 746.932 186.842
Immobilizzazioni immateriali 194.585 190.263 4.322
Attività finanziarie nette 41.069 33.856 7.213
Altri crediti e passività non correnti 41.723 53.832 (12.109)
(a) Capitale immobilizzato 1.211.151 1.024.883 186.268
18,2%
Rimanenze 311.116 283.191 27.925
Crediti commerciali 375.719 357.392 18.327
Altri crediti e attività correnti 80.455 43.830 36.625
Passività correnti (601.050) (542.767) (58.283)
Fondi per rischi e oneri/Imposte differite (66.573) (55.836) (10.737)
(b) Capitale di esercizio netto 99.667 85.810 13.857
16,1%
(c) CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b) 1.310.818 1.110.693 200.125
18,0%
(d) Patrimonio netto 1.064.437 882.310 182.127
(e) T.F.R. e altri fondi per il personale 27.784 32.706 (4.922)
Indebitamento finanziario a m/l termine 321.658 215.904 105.754
Indebitamento finanziario netto a breve termine (103.061) (20.227) (82.834)
(f) Indebitamento finanziario netto 218.597 195.677 22.920
11,7%
(g) COPERTURA (d)+(e)+(f) 1.310.818 1.110.693 200.125
18,0%

RISULTATO NETTO

(in milioni di euro)

FATTURATO PER DIPENDENTE

(in migliaia di euro)

La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo deriva da riclassifiche apportate ai Prospetti contabili del Bilancio consolidato riportati nelle pagine seguenti. In particolare:

  • le "Attività finanziarie nette" sono composte dalle voci: "Partecipazioni" e "Altre attività finanziarie";
  • la voce "Altri crediti e passività non correnti" è composta dalle voci: "Crediti e altre attività non correnti", "Imposte anticipate" e "Altre passività non correnti";
  • l'"Indebitamento finanziario netto" accoglie le voci correnti e non correnti dei debiti verso le banche e delle altre passività finanziarie al netto delle disponibilità liquide e delle attività finanziarie correnti.

Il Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a € 1.310.818 migliaia, con un incremento di € 200.125 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016 quando era pari a € 1.110.693 migliaia.

L'Indebitamento finanziario netto del 2017 è pari a € 218.597 migliaia rispetto a € 195.677 migliaia al 31 dicembre 2016; l'incremento di € 22.920 migliaia registrato nell'esercizio è principalmente riconducibile ai seguenti aspetti:

  • effetto positivo del margine operativo lordo per € 479.963 migliaia, con una variazione negativa del capitale circolante pari a € 16.589 migliaia;
  • attività di investimento netto in immobilizzazioni materiali e immateriali, complessivamente pari a € 356.240 migliaia;
  • pagamento da parte della Capogruppo del dividendo deliberato, pari a € 65.037 migliaia;
  • pagamento delle imposte, che ha assorbito € 70.336 migliaia;
  • dividendi ricevuti dalla società collegata BSCCB S.p.A. per € 6.000 migliaia.

Informazioni di dettaglio sulla configurazione della posizione finanziaria nelle sue componenti attive e passive sono contenute nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.

Flussi finanziari

32

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (*) (195.677) (160.688)
Margine operativo netto 346.262 327.464
Ammortamenti e svalutazioni 133.701 116.250
Margine operativo lordo 479.963 443.714
Investimenti in immobilizzazioni materiali (326.658) (231.431)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (34.026) (32.139)
Disinvestimenti 4.444 2.821
Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione
di società controllate, al netto delle disponibilità liquide
0 (72.801)
Investimenti netti (356.240) (333.550)
Variazioni rimanenze (31.154) (35.070)
Variazioni crediti commerciali (16.702) (26.637)
Variazioni debiti commerciali 41.860 54.051
Variazione di altre passività 16.087 (19.311)
Variazione crediti verso altri e altre attività (15.671) 5.807
Riserva di conversione non allocata su specifiche voci (11.009) 2.147
Variazioni del capitale circolante (16.589) (19.013)
Variazioni fondi per benefici dipendenti ed altri fondi 8.801 21.275
Flusso di cassa operativo 115.935 112.426
Proventi e oneri finanziari (10.302) (14.617)
Imposte correnti pagate (70.336) (69.944)
(Proventi)/oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti (7.196) (2.010)
Dividendi pagati nel periodo (65.037) (52.030)
Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza 0 (800)
Flusso di cassa netto (36.936) (26.975)
Effetto delle variazioni dei cambi sulla posizione finanziaria netta 14.016 (8.014)
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (*) (218.597) (195.677)

(*) si rimanda alla nota 13 delle Note illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio

Indicatori Alternativi di Performance

Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario del Gruppo Brembo, gli amministratori hanno individuato nei paragrafi precedenti alcuni Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"). Tali indicatori rappresentano, inoltre, gli strumenti che facilitano gli amministratori stessi nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse ed altre decisioni operative.

Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:

    1. tali indicatori sono costruiti esclusivamente a partire da dati storici del Gruppo e non sono indicativi dell'andamento futuro del Gruppo medesimo;
    1. gli IAP non sono previsti dai principi contabili internazionali (IFRS) e, pur essendo derivati dai bilanci consolidati del Gruppo, non sono assoggettati a revisione contabile;
    1. gli IAP non devono essere considerati sostituitivi degli indicatori previsti dai principi contabili di riferimento (IFRS);
    1. la lettura di detti IAP deve essere effettuata unitamente alle informazioni finanziarie del Gruppo tratte dai bilanci consolidati del Gruppo Brembo;
    1. le definizioni degli indicatori utilizzati dal Gruppo, in quanto non rivenienti dai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenee con quelle adottate da altri gruppi/società e quindi con esse comparabili;
    1. gli IAP utilizzati dal Gruppo risultano elaborati con continuità e omogeneità di definizione e rappresentazione per tutti i periodi per i quali sono incluse informazioni finanziarie nel presente Bilancio.

Gli IAP sotto riportati sono stati selezionati e rappresentati nella Relazione sulla Gestione in quanto il Gruppo ritiene che:

  • l'Indebitamento finanziario netto, congiuntamente ad altri indicatori quali Investimenti/Ricavi delle vendite e delle prestazioni, Indebitamento finanziario netto/Patrimonio Netto, Oneri finanziari netti (depurati dal valore delle differenze cambio)/Ricavi delle vendite e delle prestazioni ed Oneri finanziari netti (depurati dal valore delle differenze cambio)/Margine Operativo netto, consentono una migliore valutazione del livello complessivo di indebitamento, della solidità patrimoniale e della capacità di rimborso del debito;
  • il Capitale di Esercizio Netto, il Capitale Immobilizzato e il Capitale Netto Investito consentono una migliore valutazione sia della capacità di far fronte agli impegni commerciali a breve termine attraverso l'attivo commerciale corrente, sia della coerenza tra la struttura degli impieghi e quella delle fonti di finanziamento in termini temporali;
  • il Margine Operativo Lordo (EBITDA) e il Margine Operativo Netto (EBIT), congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare i cambiamenti delle performance operative e forniscono utili informazioni in merito alla capacità del Gruppo di sostenere l'indebitamento; tali indicatori sono inoltre comunemente utilizzati dagli analisti ed investitori del settore a cui il Gruppo appartiene, al fine della valutazione delle performance aziendali.

STRUTTURA DEL GRUPPO

AP RACING LTD.
Coventry
Regno Unito
BREMBO CZECH S.R.O.
Ostrava-Hrabová
Repubblica Ceca
BREMBO
DEUTSCHLAND GMBH
Leinfelden-Echterdingen - Germania
BREMBO
POLAND SPOLKA ZO.O.
Dabrowa Gornicza - Polonia
100% BREMBO SCANDINAVIA A.B.
Göteborg
Svezia
100% BREMBO RUSSIA LLC.
Mosca
Russia
100% LA.CAM
(LAVORAZIONI CAMUNE) S.R.L.
Stezzano - Italia
68% CORPORACION
UPWARDS 98 S.A.
Saragozza - Spagna
50% BREMBO SGL CARBON
CERAMIC BRAKES S.P.A.
Stezzano - Italia
100% BREMBO SGL CARBON
CERAMIC BRAKES GMBH
Meitingen - Germania
30% INNOVA TECNOLOGIE S.R.L.
In liquidazione
Almenno San Bartolomeo - Italia
20% PETROCERAMICS S.P.A.
Milano
Italia
10% INTERNATIONAL SPORT
AUTOMOBILE S.A.R.L.
Levallois Perret - Francia
2,38% E-NOVIA S.P.A.
Milano
Italia

34

BREMBO S.P.A.

Questo schema adempie agli obblighi informativi al pubblico ex art. 125 Delibera Consob n. 11971 del 14 Maggio 1999.

BREMBO NEL MONDO

ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ DI BREMBO

I dati di seguito riportati sono stati estratti dalle situazioni contabili e/o dai progetti di Bilancio redatti dalle società in conformità agli IAS/IFRS e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

BREMBO S.P.A.

CURNO (ITALIA)

Attività: studio, progettazione, sviluppo, applicazione, produzione, montaggio, vendita di impianti frenanti, nonché fusioni in leghe leggere per settori diversi, tra i quali l'automobilistico e il motociclistico.

Il 2017 si è chiuso con ricavi da vendite e prestazioni pari a € 899.126 migliaia, in aumento del 6,6% rispetto a € 843.630 migliaia del 2016. La voce "Altri ricavi e proventi" risulta pari a € 46.139 migliaia nel 2017 contro € 40.819 migliaia del 2016, mentre i costi di sviluppo capitalizzati nell'esercizio sono pari a € 21.038 migliaia.

Il margine operativo lordo è passato da € 143.628 migliaia (17,0% sui ricavi) nel 2016 a € 144.267 migliaia (16,0% sui ricavi) nel 2017, mentre il margine operativo netto, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 39.141 migliaia, si è chiuso a € 105.126 migliaia rispetto a € 107.812 migliaia dell'esercizio precedente.

La gestione finanziaria registra oneri netti pari a € 2.755 migliaia che si confrontano con € 3.378 migliaia del 2016. I proventi da partecipazione, pari a € 78.366 migliaia, sono riconducibili principalmente alla distribuzione di dividendi da parte di alcune società controllate (Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B., AP Racing Ltd. e Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A.).

Nel periodo preso in esame la società ha realizzato un utile di € 149.484 migliaia, mentre nell'analogo periodo del 2016 l'utile era stato di € 138.393 migliaia.

Il numero degli addetti al 31 dicembre 2017 è pari a 3.075 unità, in aumento di 41 unità rispetto alle 3.034 unità presenti a fine esercizio 2016.

Società consolidate integralmente

AP RACING LTD.

COVENTRY (REGNO UNITO)

Attività: produzione e vendita di impianti frenanti e frizioni per veicoli da competizione e da strada.

AP Racing è leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione.

La società progetta, assembla e vende prodotti tecnologicamente all'avanguardia a livello mondiale per i principali team di Formula 1, GT, Touring e Rally. Inoltre, produce e vende freni e frizioni per il primo equipaggiamento di automobili di prestigiose case automobilistiche.

I ricavi netti realizzati nel 2017 sono pari a Gbp 51.960 migliaia (€ 59.305 migliaia) e si confrontano con Gbp 45.075 migliaia (€ 55.044 migliaia) del 2016. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Gbp 5.158 migliaia (€ 5.887 migliaia), a fronte di Gbp 4.390 migliaia (€ 5.361 migliaia) nel 2016.

Il personale in forza alla società al 31 dicembre 2017 è di 132 unità, in diminuzione di 2 unità rispetto a fine 2016.

ASIMCO MEILIAN BRAKING SYSTEMS (LANGFANG) CO. LTD. LANGFANG (CINA)

Attività: fusione, produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.

Il 19 maggio 2016 Brembo S.p.A. ha chiuso l'operazione di acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., società cinese

che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il contratto prevede che il restante 34% del capitale sociale continuerà ad essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità delle città di Langfang. Il prezzo dell'operazione è stato pari a Cny 580.060 migliaia, equivalenti a circa € 79,6 milioni.

I ricavi netti realizzati nel 2017 sono pari a Cny 604.968 migliaia (€ 79.325 migliaia) e si confrontano con Cny 337.913 migliaia (€ 45.977 migliaia) del 2016. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Cny 96.628 migliaia (€ 12.670 migliaia), a fronte di Cny 49.751 migliaia (€ 6.769 migliaia) nel 2016 (i dati dell'anno precedente sono da intendersi dal 1° maggio 2016, data di inclusione nel periodo di consolidamento).

I dipendenti in forza al 31 dicembre 2017 sono 669, in aumento di 9 unità rispetto a fine 2016.

BREMBO ARGENTINA S.A.

BUENOS AIRES (ARGENTINA)

Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.

La società ha sede a Buenos Aires (Argentina) ed è stata acquisita al 75% da Brembo nel 2011. In base all'accordo sottoscritto, Brembo ha esercitato nel 2013 il diritto d'opzione di acquisto sul restante 25% e, pertanto, la società risulta ora posseduta interamente dal Gruppo Brembo.

I ricavi netti sono stati di Ars 387.023 migliaia (€ 20.698 migliaia), con una perdita netta di Ars 66.110 migliaia (€ 3.536 migliaia); nel 2016 i ricavi netti erano stati di Ars 325.524 migliaia (€ 19.930 migliaia), con una perdita netta di Ars 51.032 migliaia (€ 3.124 migliaia).

Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2017 è di 105 unità, 9 in meno rispetto al 31 dicembre 2016.

BREMBO BRAKE INDIA PVT. LTD. PUNE (INDIA)

Attività: sviluppo, produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli.

La società ha sede a Pune (India) ed è stata costituita nel 2006 come joint venture al 50% fra Brembo S.p.A. e l'indiana Bosch Chassis Systems India Ltd. Dal 2008 la società è posseduta al 100% da Brembo S.p.A.

Nel 2017 la società ha registrato ricavi netti delle vendite pari a Inr 5.947.766 migliaia (€ 80.924 migliaia), conseguendo un utile netto di Inr 525.242 migliaia (€ 7.146 migliaia); nel 2016 i ricavi netti delle vendite erano stati pari a Inr 4.726.954 migliaia (€ 63.573 migliaia), con un utile netto di Inr 365.242 migliaia (€ 4.912 migliaia).

Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2017 è di 303 unità, che si confrontano con le 262 unità presenti al 31 dicembre 2016.

BREMBO CZECH S.R.O.

OSTRAVA-HRABOVÁ (REPUBBLICA CECA)

Attività: fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto.

La società è stata costituita nel 2009 ed ha iniziato nel 2011 la propria attività produttiva che comprende la fusione, la lavorazione e il montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio.

Nel 2017 ha realizzato ricavi per Czk 7.612.030 migliaia (€ 289.132 migliaia) a fronte di ricavi per Czk 7.423.202 migliaia (€ 274.584 migliaia) nel 2016 ed ha chiuso con un utile di Czk 275.725 migliaia (€ 10.473 migliaia), che si confronta con un utile di Czk 527.984 migliaia (€ 19.530 migliaia) registrato nel 2016.

I dipendenti in forza al 31 dicembre 2017 sono 980, in aumento rispetto alle 891 unità presenti alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO DEUTSCHLAND GMBH

LEINFELDEN – ECHTERDINGEN (GERMANIA)

Attività: acquisto e rivendita di vetture, servizi tecnico-commerciali, nonché promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società, costituita nel 2007 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., si occupa di acquistare vetture per l'effettuazione di test, di favorire e semplificare la comunicazione tra clienti tedeschi e Brembo nelle diverse fasi di impostazione e gestione dei progetti, nonché di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.

Al 31 dicembre 2017 i ricavi netti delle vendite ammontano a € 1.898 migliaia (€ 1.859 migliaia nel 2016), con un utile netto di € 378 migliaia (€ 376 migliaia nel 2016).

La società al 31 dicembre 2017 ha 7 dipendenti, in calo di 1 unità rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO DO BRASIL LTDA.

BETIM (BRASILE)

Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.

La società ha sede a Betim, nello Stato del Minas Gerais, e si occupa di produzione e vendita di dischi freno per auto sul mercato sudamericano del primo equipaggiamento.

I ricavi netti del 2017 sono pari a Brl 153.481 migliaia (€ 42.585 migliaia), con una perdita di Brl 12.417 migliaia (€ 3.445 migliaia); nel 2016 le vendite erano state pari a Brl 133.767 migliaia (€ 34.640 migliaia), con una perdita netta di Brl 31.848 migliaia (€ 8.247 migliaia).

Il personale in forza al 31 dicembre 2017 è di 227 unità, rispetto alle 242 unità alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO JAPAN CO. LTD. TOKYO (GIAPPONE)

Attività: commercializzazione di impianti frenanti per il settore delle competizioni e del primo equipaggiamento auto.

Brembo Japan Co. Ltd. è la società commerciale di Brembo che cura il mercato giapponese delle competizioni e garantisce, tramite l'ufficio di Tokyo, il primo supporto tecnico ai clienti OEM dell'area. Fornisce inoltre servizi alle altre società del Gruppo attive nel territorio.

I ricavi netti realizzati nel 2017 sono pari a Jpy 634.566 migliaia (€ 5.010 migliaia), contro Jpy 613.614 migliaia (€ 5.100 migliaia) del 2016. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Jpy 94.513 migliaia (€ 746 migliaia), contro quello del 2016 di Jpy 67.651 migliaia (€ 562 migliaia).

L'organico al 31 dicembre 2017 è di 18 unità,1 in più rispetto a quello in forza a fine 2016.

BREMBO MEXICO S.A. DE C.V.

APODACA (MESSICO)

Attività: produzione e vendita di dischi freno per auto per il primo equipaggiamento e per il mercato del ricambio, nonché fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, in seguito all'operazione di fusione con Brembo México Apodaca S.A. de C.V. avvenuta nel 2010, è ora controllata al 51% da Brembo North America Inc. e al 49% da Brembo S.p.A.

I ricavi netti del 2017 sono stati pari a Usd 169.627 migliaia (€ 150.208 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 6.646 migliaia (€ 5.885 migliaia).

Nel 2016 le vendite erano state pari a Usd 133.722 migliaia (€ 120.841 migliaia) con un utile pari a Usd 6.390 migliaia (€ 5.774 migliaia).

Al 31 dicembre 2017 il numero dei dipendenti è di 719, contro le 500 unità presenti a fine 2016.

BREMBO (NANJING) AUTOMOTIVE COMPONENTS CO. LTD.

NANCHINO (CINA)

Attività: fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, posseduta al 60% da Brembo S.p.A. e al 40% da Brembo Brake India Pvt. Ltd., è stata costituita nell'aprile 2016 e, a regime, si occuperà di fusione, lavorazione, assemblaggio e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali. Brembo sta infatti realizzando un nuovo complesso per la produzione di pinze in alluminio a Nanchino, in Cina, in prossimità dell'attuale stabilimento. Il nuovo polo produttivo, che occuperà una superficie di circa 40 mila metri quadrati, avrà una capacità fusoria di oltre 15 mila tonnellate e una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all'anno tra pinze e fuselli, sarà all'avanguardia in termini di integrazione e di automazione dei processi.

Al 31 dicembre 2017 la società ha chiuso con una perdita di Cny 38.604 migliaia (€ 5.062 migliaia) e conta 138 dipendenti. Nel 2016 la perdita era stata di Cny 3.234 migliaia (€ 440 migliaia) con 13 dipendenti.

BREMBO NANJING BRAKE SYSTEMS CO. LTD.

NANCHINO (CINA)

Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento, nonché di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, risultante dalla joint venture di Brembo S.p.A. con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corp., è stata costituita nel 2001 e il Gruppo Brembo ne ha acquisito il controllo nel 2008. Nel 2013 il Gruppo Brembo ha acquisito dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co. Ltd. il controllo totalitario della società.

Dal 1° luglio è effettiva la fusione per incorporazione in Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. di Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. L'operazione è volta alla realizzazione di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di pinze e dischi freno, destinati al mercato dell'auto e dei veicoli commerciali.

Le vendite nette della società ammontano al 31 dicembre 2017 a Cny 1.368.290 migliaia (€ 179.414 migliaia), con un utile di Cny 91.342 migliaia (€ 11.977 migliaia); nel 2016 le vendite della sola Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. (ante fusione per incorporazione di Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd.) erano state pari a Cny 1.055.582 migliaia (€ 143.625 migliaia), con un utile di Cny 3.314 migliaia (€ 451 migliaia).

Al 31 dicembre 2017 il numero dei dipendenti è di 588, rispetto alle 539 unità a fine 2016 (valore che include anche i dipendenti della società incorporata).

BREMBO NORTH AMERICA INC. WILMINGTON-DELAWARE (USA)

Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e del ricambio, nonché di impianti frenanti per auto, moto e per il settore delle competizioni.

Brembo North America Inc. svolge la sua attività a Homer (Michigan), producendo e commercializzando dischi freno per il mercato del primo equipaggiamento e del ricambio, oltre a sistemi frenanti ad alte prestazioni per auto. Nel 2010 è stato aperto il Centro di Ricerca e Sviluppo presso la sede di Plymouth (Michigan) per lo sviluppo e la commercializzazione sul mercato USA di nuove soluzioni in termini di materiali e design.

I ricavi netti realizzati nel 2017 ammontano a Usd 476.694 migliaia (€ 422.121 migliaia); nell'esercizio precedente la società aveva conseguito ricavi netti per Usd 484.108 migliaia (€ 437.474 migliaia).

Il risultato netto al 31 dicembre 2017 evidenzia un utile di Usd 46.503 migliaia (€ 41.180 migliaia) a fronte di un utile di Usd 21.568 migliaia (€ 19.491 migliaia) registrato nel 2016.

Il personale alla fine del periodo è di 724 unità, 58 in più rispetto alla fine del 2016.

BREMBO POLAND SPOLKA ZO.O. DABROWA-GÓRNICZA (POLONIA)

Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno e sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società produce sistemi frenanti per il mercato di primo equipaggiamento auto e veicoli commerciali nello stabilimento di Czestochowa; nello stabilimento di Dabrowa-Gornicza dispone, invece, di una fonderia per la produzione di dischi fusi in ghisa destinati ad essere lavorati nello stesso sito produttivo o da altre società del Gruppo; nel sito di Niepolomice lavora le campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Cina, Stati Uniti e nello stesso sito di Dabrowa-Gornicza.

I ricavi netti realizzati nel 2017 ammontano a Pln 1.835.490 migliaia (€ 431.240 migliaia) contro Pln 1.790.093 migliaia (€ 410.230 migliaia) del 2016. L'utile netto al 31 dicembre 2017 è di Pln 390.644 migliaia (€ 91.780 migliaia) e si confronta con un utile di Pln 402.473 migliaia (€ 92.233 migliaia) conseguito nell'esercizio precedente.

Il personale a fine periodo è di 1.866 unità, rispetto alle 1.672 presenti alla fine del 2016.

BREMBO RUSSIA LLC.

MOSCA (RUSSIA)

Attività: promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società, costituita nel 2014 con sede a Mosca e controllata al 100% da Brembo S.p.A., ha il fine di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.

I ricavi netti della società realizzati ammontano a Rub 38.377 migliaia (€ 582 migliaia) rispetto a Rub 33.418 migliaia (€ 450 migliaia) nel 2016; il risultato netto è di Rub 15.481 migliaia (€ 235 migliaia) che si confronta con Rub 11.856 migliaia (€ 160 migliaia) al 31 dicembre 2016.

A fine periodo l'organico della società è pari a 2 unità, invariato rispetto a fine 2016.

BREMBO SCANDINAVIA A.B.

GÖTEBORG (SVEZIA)

Attività: promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società promuove la vendita di dischi freno per il settore automobilistico nel solo mercato del ricambio.

I ricavi netti realizzati nel periodo in esame sono pari a Sek 3.487 migliaia (€ 362 migliaia), con una perdita netta di Sek 1.412 migliaia (€ 147 migliaia) e si confrontano rispettivamente con Sek 6.832 migliaia (€ 722 migliaia) e con un utile netto di Sek 1.664 migliaia (€ 176 migliaia) conseguiti nel 2016.

Il personale al 31 dicembre 2017 è di 1 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

CORPORACION UPWARDS '98 S.A. SARAGOZZA (SPAGNA)

Attività: vendita di dischi freno e tamburi freno per auto, distribuzione del kit ganasce e pastiglie.

La società svolge esclusivamente attività commerciale per il solo mercato del ricambio.

I ricavi netti delle vendite 2017 ammontano a € 29.421 migliaia, contro € 27.889 migliaia realizzati nel 2016. Il risultato netto evidenzia un utile di € 2.389 migliaia, a fronte di un utile di € 1.785 migliaia registrato nel 2016.

Il personale in forza al 31 dicembre 2017 è di 73 unità, contro le 75 a fine 2016.

LA.CAM (LAVORAZIONI CAMUNE) S.R.L. STEZZANO (ITALIA)

Attività: lavorazioni meccaniche di precisione, esecuzione di lavori di torneria, attività di componentistica meccanica e attività affini, da eseguirsi in proprio o per conto terzi.

La società è stata costituita da Brembo S.p.A. nel 2010 e, nello stesso anno, ha affittato due aziende di un importante fornitore del Gruppo specializzate nella lavorazione di pistoni per pinze freno, in alluminio, acciaio e ghisa, destinati ai settori auto, moto e veicoli industriali e alla produzione di altra componentistica, tra cui minuteria metallica di alta precisione e ponti per pinze auto, oltre a supporti pinze in alluminio per il settore moto in gran parte destinate al Gruppo Brembo. Nel corso del 2012 la società ha acquisito i rami di azienda di entrambe le società.

I ricavi netti delle vendite del 2017 sono pari a € 41.766 migliaia rispetto a € 39.151 migliaia del 2016, prevalentemente verso società del Gruppo Brembo. L'utile conseguito nel 2017 è di € 2.348 migliaia, contro un utile di € 1.952 migliaia a fine 2016.

I dipendenti della società al 31 dicembre 2017 sono 183, contro i 189 dell'esercizio precedente.

QINGDAO BREMBO TRADING CO. LTD.

QINGDAO (CINA)

Attività: attività logistiche e di commercializzazione nel polo di sviluppo economico e tecnologico di Qingdao.

Costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., la società svolge attività logistiche e di commercializzazione all'interno del polo tecnologico di Qingdao per il solo mercato del ricambio.

Nel corso del 2017 ha realizzato ricavi per Cny 258.178 migliaia (€ 33.853 migliaia), che si confrontano con Cny 262.413 migliaia (€ 35.704 migliaia) realizzati nell'anno precedente. L'utile di Cny 9.997 migliaia (€ 1.311 migliaia) è in diminuzione rispetto all'utile di Cny 14.302 migliaia (€ 1.946 migliaia) del 2016.

Al 31 dicembre 2017 la società ha 27 dipendenti, 4 in più rispetto alla stessa data del 2016.

Società valutate con il metodo del patrimonio netto

BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES S.P.A.

STEZZANO (ITALIA)

Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.

A seguito degli accordi di joint venture del 2009 tra Brembo e SGL Group, la società è posseduta al 50% da Brembo S.p.A. e, a sua volta, controlla il 100% della società tedesca Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH. Entrambe le società svolgono attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti in genere e, in particolare, di dischi freno in carbonio ceramico destinati al primo equipaggiamento di vetture ad altissime prestazioni, oltre ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuove applicazioni.

Le vendite nette al 31 dicembre 2017 ammontano a € 52.844 migliaia, in linea con il 2016 a € 52.054 migliaia. Nell'esercizio registra un utile di € 23.461 migliaia che si confronta con un utile di € 12.927 migliaia del 2016.

I dipendenti della società al 31 dicembre 2017 sono 136,11 in più rispetto a fine 2016.

BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES GMBH MEITINGEN (GERMANIA)

Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.

La società è stata costituita nel 2001. Nel 2009, in applicazione dell'accordo di joint venture tra Brembo e SGL Group, la società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. ha acquisito l'intero pacchetto azionario di questa società.

Le vendite nette del 2017 ammontano a € 109.484 migliaia, in aumento rispetto a € 103.608 migliaia dell'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2017 si registra un utile pari a € 17.829 migliaia, a fronte di un utile di € 14.935 migliaia nell'anno precedente.

Il personale in forza al 31 dicembre 2017 è di 347 unità, contro le 301 a fine 2016.

PETROCERAMICS S.P.A. MILANO (ITALIA)

Attività: ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati, per il trattamento di geomateriali e per le caratterizzazioni di ammassi rocciosi.

Brembo S.p.A. ha acquisito il 20% di questa società nel 2006 attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale.

I ricavi netti realizzati nel 2017 sono pari a € 2.426 migliaia, con un utile di € 885 migliaia. Nel 2016 la società aveva realizzato ricavi pari a € 2.439 migliaia, con un utile di € 556 migliaia.

INVESTIMENTI

In continuità con gli indirizzi seguiti fino ad oggi, la politica di gestione degli investimenti di Brembo si è sviluppata anche nel 2017 mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche e soprattutto sullo scenario internazionale.

Le quote più significative degli investimenti si sono concentrate in Nord America (25%), in Polonia (24%), in Italia (24%) e in Cina (21%).

Per quanto riguarda l'Italia, gli investimenti hanno riguardato prevalentemente acquisti di impianti, macchinari e attrezzature volti ad incrementare il livello di automazione della produzione, oltre a € 21.038 migliaia relativi a costi di sviluppo.

Nell'ambito della strategia di consolidamento e sviluppo della presenza di Brembo sullo scenario mondiale, sono continuati gli investimenti del Gruppo in Nord America, polo industriale privilegiato per l'espansione sul mercato nordamericano. Diversi programmi di investimento sono stati portati a termine in quest'area nel corso del 2017. In particolare:

  • in Michigan, in un'area adiacente ai nuovi stabilimenti di Homer, sono stati completati i lavori nella nuova fonderia di ghisa già entrata in funzione nel 2016;
  • a Escobedo (Messico) è stato completato il nuovo stabilimento per la lavorazione e il montaggio di pinze freno, inaugurato nell'ottobre 2016, che a regime sarà in grado di produrre 2 milioni di pinze di alluminio all'anno, destinate ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) europei, asiatici e americani presenti in Messico. Il nuovo complesso produttivo, uno dei più moderni e all'avanguardia del Gruppo, si estende su una superficie di oltre 35 mila metri quadrati ed ha comportato un investimento pari a € 32 milioni. In un'area adiacente a questo nuovo impianto, Brembo ha inoltre in fase di avanzata costruzione una fonderia di ghisa, che si estenderà su una superficie di 25 mila metri quadrati ed avrà una capacità fusoria a regime di circa 100 mila tonnellate annue. La produzione del nuovo sito sarà destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) europei, americani e asiatici presenti in Messico con stabilimenti produttivi.

L'investimento totale, che arriverà a conclusione nel prossimo esercizio, è pari a € 85 milioni.

Sempre nell'ambito della strategia di espansione internazionale, Brembo ha in corso un investimento di circa € 100 milioni, nell'arco dei tre esercizi compresi tra il 2016 e il 2018, per la realizzazione di un nuovo complesso per la produzione di pinze in alluminio a Nanchino (Cina), in prossimità dello stabilimento già esistente. Il nuovo polo produttivo, che sarà all'avanguardia in termini di integrazione e automazione dei processi, occuperà una superficie di circa 40 mila metri quadrati, avrà una capacità fusoria di oltre 15 mila tonnellate e una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all'anno tra pinze e fuselli. La produzione del nuovo sito sarà destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) europei, asiatici e americani presenti in Cina con stabilimenti produttivi. A Langfang (ancora in Cina) nello stabilimento dischi di Asimco Meilian Braking Systems Co. Ltd. continua il programma di sostituzione delle macchine di lavorazione e di refurbishment delle linee di fonderia, che si concluderà nel prossimo esercizio.

Nell'area dell'Est Europa, Brembo ha quasi ultimato il piano di espansione del polo produttivo di Dabrowa Gornicza (Polonia), avviato nel 2016, che prevede la realizzazione di una terza linea fusoria e di nuove linee di lavorazione meccanica su una superficie coperta di ulteriori 22 mila metri quadrati. Il nuovo impianto, che comporterà un incremento della capacità fusoria di 100 mila tonnellate l'anno, produrrà sia ghisa "grigia" (utilizzata per i dischi freno) sia ghisa "sferoidale" (utilizzata per le pinze destinate ai veicoli commerciali leggeri) in risposta al costante aumento della domanda di dischi freno e pinze flottanti registrato in Europa. Prosegue inoltre il piano di investimenti per portare a regime il nuovo stabilimento di Niepolomice (Polonia), dedicato alla lavorazione delle campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Polonia, Cina e Stati Uniti.

Il totale degli investimenti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2017 presso tutte le unità operative è stato pari a € 360.684 migliaia di cui € 326.658 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 34.026 migliaia in immobilizzazioni immateriali.

L'introduzione di un elevato livello di automazione ha permesso di rendere completamente automatico il processo di assemblaggio delle pinze destinate ai Veicoli Commerciali.

Foto L'introduzione di un elevato livello di automazione ha permesso di rendere completamente automatico il processo di assemblaggio delle pinze destinate ai Veicoli Commerciali.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Accompagnare l'evoluzione dei mezzi di trasporto e contribuire alla loro sicurezza attraverso una costante innovazione del sistema frenante che guarda ai veicoli del futuro è il principio che da sempre guida le attività di R&D di Brembo. Ogni singolo componente del sistema frenante (dalla pinza al disco, dalla pastiglia alla sospensione, fino all'unità di controllo) è complementare agli altri per l'ottimizzazione della funzione frenante, che Brembo perfeziona costantemente non solo sotto l'aspetto della prestazione, ma anche come comfort, durata, estetica e sostenibilità ambientale.

Fin dal 2000 Brembo dedica specifiche attività di ricerca ai prodotti meccatronici, che hanno crescente diffusione nel settore automotive, sviluppando competenze che ormai da anni trovano applicazione in sistemi quali Electric Parking Brake e Brake By Wire. Poiché il mercato chiede tempi di sviluppo sempre più ristretti, grande impegno viene profuso dal Gruppo anche nel mettere a punto sempre più avanzate metodologie di simulazione, in cui le nuove tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata trovano crescente applicazione, così come processi di sviluppo uniformi nei Centri Tecnici Brembo attivi in Italia, Nord America, Cina, India e Polonia.

Nel 2017 le attività di ricerca e sviluppo hanno principalmente riguardato gli aspetti di seguito descritti.

Per i dischi in ghisa si è consolidata la metodologia di simulazione per definire con molta più accuratezza, e già in fase di progetto, i parametri che possono migliorare le caratteristiche di comfort del sistema frenante.

Questa metodologia, completata positivamente nel 2016 in cooperazione tra vari enti, viene ora utilizzata per tutti i nuovi sviluppi. Inoltre, è proseguito l'approfondimento delle metodiche per il calcolo fluidodinamico dei dischi, che considerano i flussi d'aria all'interno dell'intero lato ruota. Oltre a ciò si sta sviluppando, in collaborazione con una Università italiana, un'attività di ricerca sulla resistenza agli shock e alla fatica termica di dischi freno in ghisa, al fine di approfondire ulteriormente la tipologia e la distribuzione delle sollecitazioni e deformazioni sul disco in esercizio.

Contestualmente, continuano le attività di miglioramento di prodotto e di processo dei dischi in ghisa che verranno introdotte nei normali sviluppi applicativi per i più importanti produttori mondiali di veicoli. Secondo una precisa linea guida del mercato automotive, nonché di tutte le attività di sviluppo di Brembo, grande attenzione viene posta alle nuove soluzioni che possono portare alla riduzione di peso del disco, traducendosi in una riduzione del consumo di carburante della vettura e del conseguente impatto ambientale (minor emissione di CO2 ).

Per i dischi dei veicoli commerciali pesanti sono continuate le attività volte a migliorare le performance in questo segmento applicativo, che è di particolare interesse per Brembo e nel quale si sono intensificati i contatti con i clienti, non solo europei, per nuovi sviluppi che potrebbero finalizzarsi nel corso del prossimo anno. Lo studio di nuove geometrie ha consentito una significativa riduzione delle massa e il miglioramento delle performance del disco. Le nuove soluzioni tecniche sono state brevettate ed equipaggiano ora veicoli la cui produzione è iniziata nel corso dell'anno.

Nell'ambito delle applicazioni auto va segnalato che, dopo aver sviluppato con Daimler il concetto di disco leggero che attualmente equipaggia tutta la gamma della piattaforma Mercedes MRA, Brembo è stata scelta come fornitore di dischi freno anche per tutta la nuova generazione di vetture a trazione posteriore prodotte dalla casa tedesca (Classi C, E ,S e derivati) di cui è iniziato lo sviluppo applicativo.

Il disco leggero, che garantisce una riduzione di peso fino al 15% combinando due diversi materiali (ghisa per la fascia frenante e una sottile lamiera di acciaio per la campana) ed i cui sviluppi applicativi si concluderanno nel corso del prossimo triennio, sta suscitando l'interesse anche di altri clienti europei e americani.

La volontà di rafforzarsi in alcuni segmenti di mercato ha portato ad avviare un'attività di ottimizzazione di prodotto e di processo del disco co-fuso volta all'aumento delle prestazioni, alla riduzione della massa e all'implementazione di soluzioni estetiche, frutto di un esercizio di stile che ha riscosso grande successo nelle più importanti fiere mondiali di settore. Nel primo semestre del 2018 inizieranno tutte le attività interne per arrivare alla delibera di concetto Brembo di questa nuova soluzione, per poterla proporre ai potenziali clienti già nel prossimo anno.

Nel 2017 sono inoltre continuate, e continuano tuttora, la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni non convenzionali (che hanno portato anche al deposito di varie domande di brevetto) da applicare ai dischi in ghisa o alla nuova generazione di dischi "leggeri", attraverso lo studio di forme, materiali, tecnologie e trattamenti superficiali che possano soddisfare le esigenze dei veicoli a trazione elettrica di nuova generazione o la conquista dei nuovi segmenti di mercato. Queste nuove soluzioni, indirizzate a ridurre l'impatto ambientale (minore emissione di CO2 , di polveri sottili e di "wheel dust") ed a migliorare l'aspetto estetico e la resistenza alla corrosione, hanno suscitato grande interesse presso i maggiori clienti di Brembo e, pertanto, è iniziato lo studio della fase di industrializzazione dei prodotti che si concretizzerà con sviluppi applicativi già dal 2018.

Per quanto riguarda il settore moto, prosegue lo sviluppo di dischi in materiale composito per impiego stradale, le cui prove al banco dei primi prototipi sono state avviate a fine 2017.

Prosegue inoltre, a seguito del risultato positivo delle prove di validazione concetto, il progetto applicativo di pompa gamma media anteriore con un cliente di riferimento.

Nel corso dell'anno è terminata con successo la validazione del concetto di pompa posteriore con micro integrato ed è ora in avvio la fase di dettaglio progetto per l'applicazione su veicolo.

Nel secondo semestre 2017 è terminato il programma delle prove sull'attuatore H-CBS per tamburo/disco in configurazione scooter. In parallelo, continua lo sviluppo della nuova applicazione di CBS disco/disco per un cliente indiano, mentre sono previsti per il primo trimestre 2018 l'inizio della fornitura dell'impianto H-CBS prodotto in India (nuovo attuatore brevettato e nuova pinza flottante a 3 pistoni/2 circuiti) e l'avvio delle prove su veicolo per la nuova pinza entry level con concetto innovativo.

A seguito di una approfondita fase di studio è stato definito lo stile per la futura gamma di prodotti per il mercato indiano: il primo prodotto verrà presentato ai clienti nel primo trimestre 2018 ed entro la fine del 2019 si prevede di completare la presentazione della gamma prodotti con il nuovo stile.

L'installazione del nuovo banco dinamico in Brembo Brake India è stata spostata al primo trimestre 2018 e la ripresa dello sviluppo del concetto innovativo di freno per motociclette ad alte prestazioni al secondo semestre dello stesso anno.

Prosegue invece secondo i programmi la sperimentazione della configurazione campana/fascia del nuovo concetto di disco a bassa propensione alle vibrazioni.

Infine, nel corso del 2017 è stato avviato il progetto di un dimostratore tecnologico di Brake By Wire per moto, il cui prototipo fisico è previsto per la fine del 2018, ed è allo studio l'applicazione di nuovi materiali per dischi freno moto con lo scopo di ridurne il peso. Sperimentazione avviata nel primo trimestre 2018.

Per quanto riguarda le attività legate al mondo delle competizioni, il progetto "impianto frenante Carbon/ Carbon per applicazioni racing" (F1, LMP1 - Le Mans Prototype 1, IRL - Indy Racing League e Super-Formula) vede tre distinte aree di attività, che sono continuate per tutto il 2017 e proseguiranno negli anni futuri:

  • messa a punto della produzione dei dischi (con risultati molto interessanti in termini di qualità del disco) e stabilizzazione/miglioramento delle prestazioni della pastiglia Carbon/Carbon; ricade in questo ambito di sviluppo e messa a punto delle tecnologie di produzione anche la messa in esercizio del primo agugliatore per la costruzione di preforme a partire da fibra di carbonio, all'interno dello stabilimento di Curno (Bergamo); la fase di messa a punto è terminata e la prossima stagione di corse vedrà circa il 50% delle preforme costruite internamente;
  • sviluppo di nuovi impianti (sulla base del disco F1) anche per le altre categorie;
  • sviluppo dei nuovi impianti F1 per la stagione 2018. In particolare, sono ormai in avanzata fase di progettazione i seguenti sistemi:
  • nuove pinze freno anteriori e posteriori;
  • nuovi dischi (da "needler" Brembo) e nuove ventilazioni;
  • nuove pompe freno.

Il team Ferrari ha confermato, dopo quelli partiti nel corso del primo semestre, altri progetti dedicati che coprono attività di simulazione e di testing. Alcuni concetti saranno introdotti già ad inizio stagione, mentre altri saranno introdotti in vettura probabilmente entro maggio 2018.

In ambito simulazione, continua la sperimentazione di nuove metodologie di calcolo per la parte strutturale e termica del disco, per il calcolo termoelastico e a fatica dello stesso, nonché per l'integrazione dello stesso calcolo all'interno del gruppo ruota cliente (ovvero calcoli meccanici e termici con CFD).

In campo motociclistico, nella classe MotoGP un team continua ad utilizzare in esclusiva, anche a seguito di contratti specifici di sviluppo, una nuova pinza freno che contiene due concetti fortemente innovativi dimostratisi particolarmente interessanti. L'utilizzo di tali concetti verrà esteso agli altri team nel 2018. Il periodo di esclusiva è quindi terminato e, viste le prove positive a fine 2017, si può confermare che nella stagione 2018 gli impianti saranno praticamente molto simili per tutti i team.

Il nostro team privilegiato di sviluppo ha portato in gara con successo, dal Mugello, un nuovo sistema idraulico atto a ridurre l'arretramento pistoni delle pinze anteriori; lo stesso sistema verrà testato da altri team in MotoGP a partire dai primi test del 2018.

Infine, sono terminati con la realizzazione di nuovi prototipi gli studi della consociata AP Racing su frizioni in carbonio di tipo motociclistico, sempre forniti in esclusiva ad un team italiano. Si tratta della seconda frizione che viene progettata e testata in AP Racing e poi introdotta sul mercato.

A livello di sviluppi OE (Original Equipment) va segnalato il lavoro svolto, ancora con AP Racing, su impianti stradali dedicati a clienti OE con spiccate caratteristiche sportive. Il lavoro parte dal dimensionamento e dalla simulazione termica dell'impianto (come si fa con le vetture da corsa) e si potrebbe concludere con la messa in produzione del nuovo disco carboceramico di Brembo (CCMR).

Brembo può infatti offrire ai suoi clienti il primo disco CCMR sviluppato nel 2010/2011 ma, parallelamente, sta sviluppandone una nuova versione. I primi dischi di questo nuovo sviluppo sono attualmente in prova presso un cliente inglese, che ha confermato la SOP (Start of Production) per la seconda metà del 2018.

Per quanto concerne la collaborazione con le Università, continuano i progetti in essere, fra cui quelli con il Politecnico di Milano e l'Università di Padova, con obiettivi importanti in diversi ambiti di sviluppo tecnico.

Per il progetto aeronautico è da segnalare come stia proseguendo con soddisfazione il percorso per arrivare alla certificazione produttiva di Brembo tramite l'agenzia nazionale ENAC. Si tratta della seconda certificazione (la prima era necessaria per lo sviluppo tecnico ed era stata ottenuta tramite lo sviluppo dei sedili elicotteristici) che Brembo sta sostenendo con le agenzie europea (EASA) e italiana (ENAC) che sorvegliano la sicurezza dei voli. In questo contesto, un progetto è stato confermato con consegna a partire dal 2018. Per finire, ad inizio febbraio 2017 Brembo ha tenuto il kick-off meeting di un progetto finanziato, denominato "Clean Sky 2", che vedrà il Gruppo al lavoro per i prossimi 5 anni.

Lo sviluppo e l'introduzione di pastiglie freno ad alte prestazioni hanno esteso i confini del panorama Brembo per le applicazioni di serie, spingendolo oltre i più tradizionali settori di pinze e dischi. In continua espansione e focalizzata al miglioramento secondo la filosofia aziendale di costante innovazione e sviluppo tecnologico, Brembo Friction, forte dell'esperienza maturata in questi anni, è oggi una realtà consolidata e stabile. Tutte le più esigenti case automobilistiche scelgono ormai pastiglie Brembo Friction per l'equipaggiamento originale dei loro veicoli top di gamma, confermando sempre più il riconoscimento per i materiali d'attrito Brembo ad elevate prestazioni, sia in accoppiamento a dischi in ghisa che a dischi carbo-ceramici. In costante miglioramento sono i nuovi materiali d'attrito Cu-free (senza rame), il cui sviluppo ormai consolidato consente di adattarsi ai più disparati impieghi richiesti dai clienti, dimostrando grande flessibilità nel fornire un prodotto pensato e disegnato in modo specifico per un mercato severo in termini di prestazioni, come quello europeo, o più esigente in termini di comfort, come quello americano o asiatico. Ricerca e sviluppo proseguono la loro interazione sinergica anche con tutte le altre divisioni di Brembo come, ad esempio, nel caso dello sforzo congiunto per sviluppare nuovi materiali d'attrito per pinze di stazionamento elettriche. Altro tema a cui Brembo dedica estrema attenzione è lo studio di materiali d'attrito innovativi, da accoppiare alle nuove applicazioni che prevedono l'uso di dischi molto più leggeri dei dischi standard, ma con elevate resistenze termo-meccaniche. In particolare il mercato tedesco richiede, per alcune delle nuove vetture in serie a partire dal 2018, nuovi materiali Cu-free per dischi carbo-ceramici rivestiti in silicio e carburo di silicio. L'ottimizzazione di nuovi materiali e, più in generale, di sistemi che abbiano sempre minor impatto ambientale (riducendo, ad esempio, le emissioni di gas serra come CO2 e polveri sottili) è da sempre uno dei principali focus aziendali ed ha portato un vento di rinnovamento anche nella ricerca nell'ambito dei materiali d'attrito. Ed è proprio con questo obiettivo che sono nati progetti come COBRA e LIBRA, già finanziati e positivamente avviati. COBRA, partito nel 2014 e inserito nei programmi europei "Life+", è un'importante collaborazione che vede coinvolti partner del calibro di Italcementi, Istituto Mario Negri e la società di consulenza PNO Italia: obiettivo primario, ormai raggiunto, è sviluppare una tecnologia in grado di sostituire i più tradizionali leganti di natura fenolica, normalmente utilizzati nella produzione di materiali d'attrito, con componenti innovativi di natura cementizia. Già nel 2015, grazie all'intensa attività di ricerca e sviluppo, si è arrivati a definire per applicazioni auto "standard" materiali equivalenti a quelli tradizionali e nel 2016 si è arrivati ad aumentarne le performance per soddisfare anche applicazioni sportive, notoriamente più gravose per il materiale d'attrito. La ricerca di COBRA si pone ora l'obiettivo di soddisfare i più severi requisiti di comfort e di sviluppare materiali d'attrito da accoppiare a dischi carbo-ceramici, con una particolare attenzione all'ottimizzazione del processo produttivo. Con LIBRA, iniziato nel 2015, si punta invece allo sviluppo di pastiglie freno con un materiale (ad esempio, un nuovo materiale composito) in grado di sostituire l'acciaio nella piastrina, mirando ad ottenere, fra gli altri, significativi vantaggi in termini di leggerezza e di riduzione dei tempi di produzione. I risultati raggiunti già durante il primo anno di ricerca e sviluppo hanno dimostrato e confermato la positività e competitività di tale approccio. A ulteriore conferma della "rivoluzione" rappresentata da LIBRA si è già manifestato l'interesse di diversi gruppi dell'industria automotive. In particolare, già a partire da quest'anno, i primi pezzi OE sono stati forniti ad un colosso dell'industria automobilistica americana, per equipaggiare alcuni dei futuri modelli delle sue vetture con pastiglie di stazionamento con piastrina in materiale composito.

In ambito Advanced R&D, l'obiettivo di contribuire, tramite l'impianto frenante, alla riduzione dei consumi dei veicoli e delle conseguenti emissioni di CO2 e polveri sottili, viene perseguito con lo sviluppo di nuove soluzioni. In particolare, l'utilizzo di metodologie per minimizzare la massa delle pinze a pari prestazioni, il miglioramento della funzionalità della pinza mediante la definizione di nuove caratteristiche di accoppiamento fra guarnizione e pistone, oltre che l'ottimizzazione di un sistema di scorrimento pastiglia di nuovo concetto, continuano ad essere le principali aree di sviluppo.

Le attività di miglioramento di prodotto e di processo proseguono in modo continuativo, come anche la ricerca di soluzioni volte alla riduzione di massa, all'aumento delle prestazioni e al miglioramento dello stile.

A questo proposito è in corso, fra l'altro, lo sviluppo applicativo di una nuova pinza, studiata specificamente per autovetture ad alte prestazioni, il cui scopo è di ridurre sensibilmente la temperatura di esercizio in pista, incrementando conseguentemente le prestazioni del sistema.

La conquista di nuovi segmenti di mercato viene perseguita attraverso lo studio di nuove tipologie di pinze freno. Una prima tipologia ha raggiunto la delibera di concetto interna Brembo, oltre che la delibera di concetto da parte di un importante cliente europeo; lo sviluppo applicativo è in corso e la SOP avverrà entro il 2018 con un importante cliente tedesco.

Una seconda tipologia di pinza ha raggiunto e superato positivamente la delibera di concetto e la delibera a produrre è prevista nel 2018.

Brembo ha avviato già nel 2016 una produzione in piccola serie di una pinza realizzata utilizzando la lega di alluminio allo stato tixotropico (cioè a una temperatura inferiore a quella di fusione). Questo processo, di cui Brembo ha depositato il brevetto, prende il nome di BSSM (Brembo Semi-Solid Metal casting) e, a pari prestazione, consente un risparmio di peso dal 5 al 10% in relazione alla geometria della pinza. La delibera di questo concetto è attualmente in corso per un importante cliente tedesco e la SOP delle prime vetture avverrà a fine 2022.

Per quanto riguarda i primi prodotti meccatronici di Brembo, ossia gli stazionamenti elettrici nelle varie configurazioni, già internamente deliberati sia per autovetture sia per veicoli commerciali, è in pieno svolgimento la fase di promozione sui clienti del Gruppo.

In particolare, Brembo è stata scelta da un importante cliente statunitense quale fornitore di una pinza con stazionamento elettrico integrato per veicolo elettrico, con inizio produzione nel 2018. Sul fronte dei veicoli commerciali Brembo ha sviluppato e sta tuttora sviluppando soluzioni meccatroniche per lo stazionamento di veicoli fino a 7,5 tonnellate: la SOP di questi veicoli è prevista per la metà 2019.

Sui veicoli di nuova concezione con trazione elettrica il sistema frenante subirà nei prossimi anni evoluzioni importanti, soprattutto per quanto attiene alla gestione della frenata e l'interfaccia con il veicolo. I sistemi BBW, da tempo allo studio in Brembo, hanno ormai raggiunto un elevato grado prestazionale e funzionale. La fase di industrializzazione e di pianificazione per un lancio in produzione è iniziata e potrà essere concretizzata non appena l'interesse di alcuni clienti sarà confermato a livello contrattuale.

L'evoluzione continua delle metodologie di simulazione è focalizzata sugli aspetti legati al comfort del sistema frenante e alla funzionalità della pinza. L'attuale obiettivo che Brembo si pone è di sviluppare la capacità di simulazione dell'ultimo componente del sistema frenante non ancora simulato: il materiale di attrito. In quest'ottica, la possibilità di usufruire del progetto Brembo Friction rappresenta un punto di forza per Brembo, che si può proporre come fornitore del sistema frenante completo. Lo sviluppo della metodologia per simulare la funzionalità della pinza ha, invece, come obiettivo l'impostazione in fase progettuale delle caratteristiche della pinza che influenzano il feeling pedale della vettura.

L'evoluzione dei veicoli si può riassumere in alcune tendenze generali: elettrificazione, sistemi di assistenza alla guida (ADAS), guida autonoma, basso impatto ambientale, connettività. L'elevato livello d'integrazione porterà l'impianto frenante a dialogare con altri sistemi-veicolo quali, ad esempio, motori elettrici di trazione e nuovi concetti di sospensione/sterzo. Tale integrazione permetterà un incremento della sicurezza attiva e l'ottimizzazione di funzioni come la rigenerazione in frenata.

Come già segnalato, Brembo sta proseguendo lo sviluppo di un sistema BBW, con l'obiettivo di anticipare l'evoluzione dei componenti singoli dell'impianto frenante e di mantenere una posizione di vertice nell'innovazione di prodotto. Inoltre, proseguono gli sviluppi di integrazione di sistemi intelligenti, in particolare con sistemi di trazione elettrica e relativa architettura di nuova generazione. In questo ambito è importante la partecipazione di Brembo al progetto "Eu-Live", condotto da un consorzio europeo e finanziato dal programma Horizon 2020. In questo progetto il ruolo di Brembo consiste nel progettare e realizzare l'integrazione del freno in un braccio oscillante, con un motore elettrico per trazione, destinato ad un quadriciclo appositamente progettato per la futura mobilità urbana.

Meccatronica e integrazione di sistemi comportano lo sviluppo di nuovi componenti per i nostri prodotti, tra cui sensori, meccanismi e motori elettrici. A questo scopo Brembo coordina un gruppo di aziende lombarde nel progetto finanziato "Inproves", con l'obiettivo di mettere a punto prototipi di motori a magneti permanenti "brushless" di elevatissime prestazioni, specificamente progettati per i freni del futuro.

Brembo prosegue inoltre le attività di ricerca e sviluppo in collaborazione con Università e Centri di Ricerca internazionali, con l'obiettivo di individuare sempre nuove soluzioni da applicare a dischi e pinze, sia in termini di nuovi materiali che di nuove tecnologie e/o componenti meccanici. La necessità di alleggerire i prodotti porta la ricerca a valutare l'utilizzo di materiali non convenzionali, quali i tecnopolimeri o le leghe metalliche leggere rinforzate, per la realizzazione di componenti strutturali. Queste collaborazioni interessano anche le attività metodologiche legate allo sviluppo, con la definizione e l'utilizzo di sempre più sofisticati strumenti di simulazione e calcolo.

In quest'ambito rientra il progetto "Rebrake", finanziato dall'Unione Europea e coordinato da Brembo insieme al Royal Institute of Technology di Stoccolma (KTH) e all'Università di Trento, che rappresenta un importante passo avanti per la comprensione dei fenomeni legati alla tribologia, ossia alla scienza che studia i comportamenti e l'usura dei materiali di attrito. Il progetto, iniziato a marzo 2013, è giunto al termine nel mese di febbraio 2017. Le competenze acquisite saranno utilizzate in molti progetti che troveranno applicazione nei prossimi anni. Parallelamente, anche le relazioni con i Centri accademici coinvolti nel progetto "Rebrake" proseguiranno ben oltre il termine del progetto stesso.

La logica prosecuzione del progetto "Rebrake" è rappresentata dal progetto "LowBraSys", anch'esso finanziato dall'Unione Europea nel programma Horizon 2020. Questo progetto, che vede Brembo nel ruolo di coordinatore, è iniziato nel secondo semestre del 2015 e avrà una durata di 36 mesi, coinvolgendo un consorzio di 10 partner tra cui un'importante casa automobilistica. Il progetto prevede l'applicazione ad alcuni veicoli delle metodologie e dei prodotti in parte sviluppati nel progetto "Rebrake", con l'obiettivo di dimostrarne l'efficacia in termini di riduzione delle emissioni di particelle sottili.

POLITICA DI GESTIONE DEI RISCHI

L'efficace gestione dei rischi è un fattore chiave nel mantenimento del valore del Gruppo nel tempo. A tal proposito Brembo ha definito, nel quadro del sistema di Corporate Governance, un Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi di Brembo (SCIR) conforme ai principi di cui all'art. 7 del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. modificato nel 2015 (di seguito "Codice di Autodisciplina") e, più in generale, alle best practices in ambito nazionale e internazionale.

Tale sistema costituisce l'insieme delle strutture organizzative, delle regole e delle procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo, contribuendo ad una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione e favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, nonché la diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.

Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di definire le linee di indirizzo dello SCIR, in modo che i principali rischi afferenti a Brembo S.p.A. e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa. Esso è consapevole che i processi di controllo non possono fornire assicurazioni assolute circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la prevenzione dei rischi intrinseci all'attività d'impresa; ritiene, tuttavia, che lo SCIR possa ridurre e mitigare la probabilità e l'impatto di eventi di rischio connessi a decisioni errate, errori umani, frodi, violazioni di leggi, regolamenti e procedure aziendali, nonché accadimenti inattesi. Lo SCIR è pertanto soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle 'best practices' esistenti in ambito nazionale e internazionale.

Il Consiglio di Amministrazione ha identificato1 gli altri principali comitati/funzioni aziendali rilevanti ai fini della gestione dei rischi, definendone i rispettivi compiti e responsabilità nell'ambito dello SCIR. Più in particolare:

  • il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, che ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione su temi connessi al controllo interno, alla gestione dei rischi e sostenibilità;
  • l'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, che ha il compito di identificare i principali rischi aziendali, dando esecuzione alle linee guida in tema di gestione dei rischi e verificandone l'adeguatezza;
  • il Comitato Rischi Manageriale, che ha il compito di identificare e ponderare i macro-rischi e di coadiuvare gli attori del sistema per mitigarli;
  • il Risk Manager, che ha il compito di garantire, insieme al management, che i principali rischi afferenti a Brembo e alle sue controllate risultino correttamente identificati, adeguatamente misurati, gestiti, monitorati ed integrati con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici.

Il monitoraggio dei rischi avviene con frequenza almeno mensile tramite riunioni in cui vengono analizzati i risultati, le opportunità e i rischi per tutte le Unità di

1 Si vedano in proposito i seguenti documenti pubblicati sul sito Internet Brembo nella sezione Investor Relations/Corporate Governance/Principi e Codici: "Manuale di Corporate Governance", "Modello di Organizzazione Gestione e Controllo", "Schema di Riferimento del Gruppo Brembo relativo alla redazione dei documenti contabili societari", "Linee Guida per il Sistema di Controllo e Gestione dei Rischi".

Business e le aree geografiche in cui Brembo opera. In tale sede vengono inoltre definite le azioni ritenute necessarie per mitigare gli eventuali rischi. I principi generali di gestione dei rischi e gli organi a cui è affidata l'attività di valutazione e monitoraggio degli stessi sono contenuti nel Manuale di Corporate Governance, nella Politica e Procedura di Gestione dei Rischi, nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 e nello Schema di riferimento per la redazione dei documenti contabili (ex art. 154 bis del TUF) a cui si fa rinvio.

L'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi dà piena esecuzione alle linee guida sulla gestione dei rischi basate su principi di prevenzione, economicità e miglioramento continuo approvate dal Consiglio di Amministrazione. Al fine di consentire all'organizzazione di identificare e classificare le categorie di rischio su cui concentrare la propria attenzione, Brembo si è dotata di un modello di identificazione e classificazione dei rischi, partendo da classi di rischio suddivise per tipologia, in relazione al livello manageriale o alla funzione aziendale nella quale trovano origine o alla quale spettano il monitoraggio e la gestione.

La funzione Internal Audit verifica in forma sistematica l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso, riferendo i risultati della sua attività al Presidente, al Vice Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato, al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e all'Organismo di Vigilanza di Brembo S.p.A. per gli specifici rischi legati agli adempimenti del D.Lgs. n. 231/2001 ed annualmente al Consiglio di Amministrazione.

Le famiglie di rischio di primo livello identificate sulla base della Politica di Gestione dei Rischi sono le seguenti:

  • a. Rischi esterni
  • b. Rischi strategici
  • c. Rischi operativi
  • d. Rischi finanziari

Nel seguito si riportano i principali rischi per Brembo, per ciascuna delle famiglie di rischio sopra elencate. L'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi, né in termini di possibile impatto.

Rischi esterni

Rischio paese

In relazione al "footprint" internazionale, Brembo è esposta al rischio paese, comunque mitigato dall'adozione di una politica di diversificazione dei business per prodotto e area geografica, tale da consentire il bilanciamento del rischio a livello di Gruppo.

Inoltre, Brembo monitora costantemente l'evoluzione dei rischi (politico, economico/finanziario e di sicurezza) legati ai paesi il cui contesto politico-economico generale e il regime fiscale potrebbero in futuro rivelarsi instabili, al fine di adottare le eventuali misure atte a mitigarne i potenziali rischi.

Rischi strategici

Innovazione

Brembo è esposta a rischi legati all'evoluzione tecnologica, ossia allo sviluppo di prodotti concorrenti tecnicamente superiori in quanto basati su tecnologie innovative. Al fine di mantenere il vantaggio competitivo Brembo investe ingenti risorse in attività di R&D, svolgendo attività di ricerca applicata e di base, sia su tecnologie esistenti sia su quelle di nuova applicazione come, ad esempio, la meccatronica. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione "Attività di Ricerca e Sviluppo" della presente Relazione sulla Gestione. Le innovazioni di prodotto e di processo, utilizzate o di possibile futura applicazione in produzione, sono brevettate per proteggere la leadership tecnologica del Gruppo.

Mercato

Brembo è concentrata sui segmenti Luxury e Premium del settore automotive e, a livello geografico, sviluppa la maggior parte del suo fatturato in mercati maturi (Europa, Nord America e Giappone). Al fine di ridurre il rischio di saturazione dei segmenti/mercati in cui opera, il Gruppo ha avviato da tempo una strategia di diversificazione verso altre aree geografiche e sta progressivamente ampliando la gamma dei suoi prodotti, rivolgendo l'attenzione anche al settore mid premium.

Investimenti

Gli investimenti effettuati in alcuni paesi possono essere influenzati da variazioni sostanziali del quadro normativo locale, da cui potrebbero derivare cambiamenti rispetto alle condizioni economiche esistenti al momento dell'investimento. Per questo, prima di compiere investimenti nei paesi esteri, Brembo valuta attentamente il rischio paese nel breve, medio e lungo periodo. In generale, le attività di M&A sono opportunamente coordinate sotto tutti i profili al fine di mitigare eventuali rischi d'investimento.

Corporate Social Responsibility

Nel corso del 2017 è stato avviato, con il supporto di una società specializzata di consulenza, un processo di valutazione dei rischi con focus sulla Sostenibilità, per il quale sono stati definiti specifici criteri di valutazione del rischio integrati nel framework della gestione dei rischi del Gruppo.

Brembo gestisce i rischi legati al cambiamento climatico, così come l'incremento dei vincoli normativi in relazione alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e, più in generale, il crescente indirizzo da parte della società civile e del consumatore finale verso lo sviluppo di prodotti e processi industriali a minore impatto sull'ambiente. Anche l'utilizzo di risorse, come quelle idriche, è un tema di rischio gestito in siti produttivi localizzati in aree geografiche con potenziale scarsità idrica, così come i rischi legati all'inquinamento di corpi idrici dovuti a eventuali contaminazioni.

La supply chain in Brembo è sempre più globale e strategica ed ai fornitori è richiesto di operare nel rispetto degli standard di sostenibilità definiti dal Gruppo. Tuttavia, considerando all'interno della filiera di fornitura la presenza di potenziali temi di rischio, in un'ottica di 'continous improvement' Brembo pone in essere continue attività finalizzate a promuovere la tutela dell'ambiente e adeguate condizioni di lavoro presso tutti i suoi fornitori, in Italia e all'estero.

Rischi operativi

I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, alla indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, alle condizioni della congiuntura economica internazionale, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei paesi in cui il Gruppo è presente.

Supply Chain

Il rischio relativo alla supply chain si può concretizzare con la volatilità dei prezzi delle materie prime e con la dipendenza da fornitori strategici che, se dovessero interrompere improvvisamente i loro rapporti di fornitura, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere nei tempi previsti gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la Direzione Acquisti individua fornitori alternativi, prevedendo dei sostituti potenziali per le forniture giudicate strategiche (supplier risk management program). Il processo di selezione dei fornitori è stato rafforzato, includendo anche la valutazione della solidità finanziaria degli stessi, aspetto che nell'attuale congiuntura ha assunto un'importanza crescente. Con la diversificazione delle fonti può essere ridotto anche il rischio di aumento dei prezzi, che viene peraltro parzialmente neutralizzato con il trasferimento degli aumenti stessi sui prezzi di vendita.

Business Interruption

Relativamente al rischio legato all'indisponibilità delle sedi produttive e alla continuità operativa delle medesime, è stato rafforzato il processo di mitigazione, con la pianificazione di attività ingegneristiche di 'loss prevention' sulla base degli standard americani NFPA (National Fire Protection Association), finalizzate ad eliminare i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento e ad implementare le protezioni volte a limitarne l'impatto, con il continuo rafforzamento dell'attuale continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.

Qualità Prodotto

Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto, in termini di qualità e sicurezza. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un robusto controllo qualità, con l'istituzione di una funzione worldwide "Assicurazione Qualità Fornitori", appositamente dedicata al controllo qualità componenti non conformi agli standard qualitativi Brembo, e con la continua ottimizzazione della Failure Mode & Effect Analysis (FMEA).

Information Technology

Brembo ritiene di importanza rilevante la continuità operativa dei sistemi IT ed ha implementato a tale riguardo, delle misure di mitigazione dei rischi finalizzate a garantire la connettività della rete, la disponibilità dei dati e la sicurezza degli stessi. Questi temi stanno acquisendo ulteriore rilevanza, anche in considerazione anche dell'avviato processo di smart factory (Industry 4.0) da parte del Gruppo.

Ambiente, Sicurezza e Salute

Il Gruppo è inoltre esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:

  • insufficiente tutela della salute e della sicurezza dei collaboratori, che si può manifestare attraverso l'accadimento di gravi infortuni o di malattie professionali;
  • fenomeni di inquinamento ambientale legati, ad esempio, ad emissioni incontrollate, a non adeguato smaltimento di rifiuti o a spandimenti sul terreno di sostanze pericolose;
  • mancato o incompleto rispetto di norme e leggi di settore.

L'eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o amministrativo o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile. Inoltre, in casi particolarmente critici, gli interventi degli enti pubblici preposti al controllo potrebbero determinare interferenze con le normali attività produttive, arrivando potenzialmente sino al fermo delle linee di produzione o alla chiusura del sito produttivo stesso. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all'interno di un Sistema di Gestione (che si rifà alle norme internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 ed è certificato da parte di un ente terzo indipendente), che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro che gli aspetti ambientali.

Brembo pone quindi in essere tutte quelle attività che permettono di tenere sotto controllo e di gestire al meglio questi aspetti, nella più rigorosa osservanza della normativa vigente.

Le attività in essere comprendono, ad esempio, la definizione con revisione annuale di:

  • "Piani di Gestione" per la Sicurezza e Ambiente che stabiliscono gli obiettivi da raggiungere;
  • "Piani di Sorveglianza" che riportano tutte le attività da espletare in quanto previste dalle leggi di settore o da norme interne al Gruppo (eventuali rinnovi di autorizzazioni, controlli periodici, dichiarazioni ai diversi enti pubblici, ecc.);
  • "Piani di Audit" che monitorano l'effettivo grado di applicazione del Sistema e stimolano il miglioramento continuo.

Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti che i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l'applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell'impegno dell'azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.

Le strategie di internazionalizzazione ed in particolare lo sviluppo del "footprint" industriale internazionale hanno inoltre evidenziato la necessità di rafforzare il management operativo in grado di operare localmente e di comunicare efficacemente con le direzioni funzionali di Business Unit e Centrali, al fine di rendere il sistema qualità e la capacità dei processi produttivi sempre più efficiente ed efficace.

Legal & Compliance

Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all'evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l'evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo.

Per quanto concerne il rischio di compliance sui temi di Sicurezza dei Lavoratori e Tutela Ambientale, vista la complessità normativa in materia, la presenza di leggi e norme non sempre chiare, i tempi non certi e spesso anche non brevi, per il rilascio di autorizzazioni e licenze, il Gruppo si avvale di una funzione dedicata nell'ambito della Direzione Qualità e Ambiente, (vedi rischi operativi - Ambiente, Sicurezze e Salute) finalizzata a gestirne le complessità.

Con riferimento agli altri rischi di compliance, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari Brembo disponibile sul sito Internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Investitori, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).

Tra i rischi correlati alla compliance si pone evidenza sul rischio connesso alla responsabilità amministrativa dell'ente, che si articola su tre livelli:

    1. rischio derivante dal D.Lgs. 231/2001 applicabile a Brembo S.p.A. e alle società italiane del Gruppo e alla possibile risalita della responsabilità alla Capogruppo per reati "231" commessi all'estero;
    1. rischio derivante dalle norme locali in tema di responsabilità dell'ente ed applicabile a ciascuna società controllata;
    1. rischio derivante da norme extraterritoriali in tema di responsabilità dell'ente (quali FCPA e Bribery Act) applicabile sia a Brembo S.p.A. che alle sue controllate.

Il rischio ritenuto a livello teorico più significativo per il Gruppo riguarda l'ipotesi di cui al punto 2, per le seguenti ragioni:

  • regolamentazioni diverse per ciascun paese, fondate su sistemi giuridici diversi, spesso complesse e di non facile interpretazione;
  • mancanza negli ordinamenti giuridici esteri di un sistema esimente della responsabilità simile a quello in vigore in Italia;
  • sistemi di informazione/comunicazione non sempre tempestivi da parte delle società controllate verso la Capogruppo;
  • rilevanza strategica di alcuni mercati locali;
  • diversità culturale e possibili criticità nella gestione del personale locale.

La possibile risalita alla Capogruppo per reati commessi all'estero si considera remota in virtù dei criteri di collegamento previsti dal Codice Penale italiano, sebbene a livello teorico sia plausibile ipotizzare che un soggetto apicale/dipendente di Brembo S.p.A. operi all'estero nell'ambito delle mansioni svolte all'interno della Capogruppo o della controllata straniera. In tema di corruzione verso la Pubblica Amministrazione (PA), il Gruppo Brembo, data la natura del proprio business, non detiene rapporti con la PA, salvo per la gestione di eventuali concessioni (ad es. di tipo edilizio), pertanto le occasioni di rischio-reato sono ritenute remote.

Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l'esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell'evoluzione normativa, attuando quanto segue:

  • mappatura (e periodico aggiornamento) da parte della Direzione Legale e Societario delle normative che prevedono una responsabilità amministrativa per le società, vigenti in tutti i paesi esteri in cui il Gruppo opera;
  • reporting ai Country Committee delle controllate, tramite apposito "Cruscotto", sulle principali tematiche trattate in materia di compliance, governance, legale/contratti e litigation;
  • adozione e implementazione (attraverso sessioni formative) di un sistema di compliance articolato su più livelli:
  • i Brembo Corporate & Compliance Tools (come, ad esempio, il Codice Etico, il Codice Antibribery, le procedure gestionali rilevanti ai fini del D.Lgs. 231/2001, le matrici autorizzative, ecc), con diffusione e applicazione a livello globale, volti a definire le linee guida etiche e di comportamento nella gestione dei rapporti con gli stakeholder, anche in funzione dell'applicazione extraterritoriale di alcune norme quali ad esempio FCPA (USA) e Bribery Act (UK);
  • avvio di specifici programmi di compliance a livello locale, al fine di verificare l'adeguatezza delle misure volte a prevenire la commissione di illeciti;
  • Brembo Compliance Guidelines e Policy/Procedure di Gruppo emesse dalla Capogruppo con diffusione e applicazione a livello globale;

– Modello 231 predisposto dalla Capogruppo ex D.Lgs. 231/2001 da cui sono state estratte le Brembo Compliance Guidelines diffuse a tutto il Gruppo e ritenuto dal management adeguato ed efficace nella prevenzione dei reati.

Relativamente al contenzioso, la Direzione Legale e Societario monitora periodicamente l'andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo all'uopo le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici ad essi correlati vengono effettuati gli opportuni accertamenti o svalutazioni a cura della Direzione Amministrazione e Finanza.

Planning and Reporting

Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, nonché la qualità, la tempestività e la raffrontabilità dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato nella quasi totalità delle società del Gruppo, lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning).

Rischi finanziari

Nell'esercizio della sua attività, il Gruppo Brembo è esposto a diversi rischi finanziari (financial risk) tra cui il rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito. La gestione di tali rischi spetta all'area Tesoreria e Credito della Capogruppo che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta tutte le principali operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Rischio di mercato

• Gestione del rischio dei tassi d'interesse

L'indebitamento finanziario del Gruppo è in prevalenza regolato da tassi d'interesse variabili ed è pertanto esposto al rischio della loro fluttuazione. Per ridurre almeno in parte tale rischio il Gruppo ha stipulato alcuni contratti di finanziamento a tasso fisso a medio-lungo termine che rappresentano circa il 43,4% della posizione finanziaria lorda.

L'obiettivo perseguito è rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili. La Tesoreria di Gruppo monitora costantemente l'andamento dei tassi al fine di valutare preventivamente l'eventuale necessità di interventi di modifica della struttura dell'indebitamento finanziario.

• Gestione del rischio di cambio

Operando sui mercati internazionali, Brembo è esposta al rischio di cambio. Su questo fronte, il Gruppo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie e si limita a coprire le posizioni nette in valuta utilizzando, in particolare, finanziamenti in valuta a breve termine. Come strumenti finanziari di copertura vengono inoltre utilizzati, qualora ne ricorrano le opportunità, i contratti forward (acquisti e vendite a termine), attraverso i quali viene coperta l'eventuale eccedenza fra posizioni creditorie e debitorie. Questa scelta garantisce una riduzione dell'esposizione al rischio di cambio.

Rischio di commodities

Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nel corso del 2017 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata alll'andamento prezzi delle materie prime.

Rischio di liquidità

Tale rischio si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo; per minimizzarlo, l'area Tesoreria e Credito pone in essere le seguenti principali attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre tempestivamente in essere le eventuali azioni necessarie (reperimento di linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc.);
  • ottenimento di adeguate linee di credito;
  • ottimizzazione della liquidità, dove è fattibile, tramite strutture di cash pooling;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto rispetto agli investimenti effettuati;
  • corretta ripartizione fra indebitamento a breve termine e a medio-lungo termine.

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; detto rischio è identificato con riguardo, in particolare, ai crediti commerciali. In tal senso si sottolinea che le controparti con le quali Brembo ha rapporti commerciali sono principalmente primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato. Il contesto macroeconomico attuale ha reso sempre più importante il continuo monitoraggio del credito, per cercare di anticipare situazioni di rischio di insolvenza e di ritardo nel rispetto dei termini di pagamento.

Processo di gestione del rischio: risk financing

Al fine di minimizzare la volatilità e l'impatto finanziario di un eventuale evento dannoso, nell'ambito della Politica di Gestione dei Rischi Brembo ha predisposto, come passo successivo alle sopraccitate azioni di mitigazione, il trasferimento dei rischi residui al mercato assicurativo, sempreché assicurabili.

Nel corso degli anni, le mutate esigenze di Brembo hanno comportato un'importante e specifica personalizzazione delle coperture assicurative, che sono state ottimizzate con l'obiettivo di ridurre fortemente l'esposizione, con particolare attenzione ai possibili danni derivanti dalla realizzazione e dalla commercializzazione dei prodotti. Questa tematica è stata sviluppata mediante un'attività di risk management finalizzata ad individuare ed analizzare le maggiori criticità quali, ad esempio, i rischi connessi a paesi contraddistinti da una legislazione particolarmente penalizzante nei confronti delle aziende produttrici di beni di consumo.

Tutte le società del Gruppo Brembo sono oggi assicurate contro i principali rischi ritenuti strategici quali: property 'all risks', responsabilità civile terzi, responsabilità civile prodotti, ritiro prodotti. Altre coperture assicurative sono state stipulate localmente, a tutela di specifiche esigenze dettate dalle legislazioni locali o da contratti collettivi di lavoro e/o da accordi o regolamenti aziendali.

L'attività di analisi e trasferimento assicurativo dei rischi gravanti sul Gruppo è svolta in collaborazione con un broker assicurativo, il quale supporta tale attività tramite la propria organizzazione internazionale, occupandosi inoltre della compliance e della gestione dei programmi assicurativi del Gruppo a livello mondiale.

Foto

Grazie all'implementazione delle nuove tecnologie è possibile automatizzare tutte le fasi del processo di verniciatura, inclusa la mascheratura della pinza, che permette di coprire le zone della pinza che non devono essere verniciate.

Grazie all'implementazione delle nuove tecnologie è possibile automatizzare tutte le fasi del processo di verniciatura, inclusa la mascheratura della pinza, che permette di coprire le zone della pinza che non devono essere verniciate.

RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE

Con l'obiettivo di mantenere l'allineamento tra la struttura organizzativa e le necessità del business, anche durante il 2017 Brembo ha garantito le evoluzioni aziendali necessarie a rafforzare, in ottica di equilibrio, i propri presidi centrali, la presenza industriale e le realtà locali.

Nell'ambito delle Direzioni Centrali, alla luce del contesto di business estremamente competitivo in cui Brembo opera e della necessità di garantire il costante miglioramento delle performance di qualità a livello globale, è stato creato il nuovo ruolo di Chief Quality Officer. Ad esso riportano gerarchicamente, oltre che le funzioni di Qualità Centrale (Sviluppo Sistema Qualità e Qualità Fornitori), anche le funzioni di Quality Assurance delle cinque Divisioni/Business Unit, che mantengono al contempo il loro riporto gerarchico verso i rispettivi Direttori di Divisione/BU. Contestualmente, la funzione a presidio della Sicurezza, precedentemente a riporto della Qualità, è stata posta a riporto diretto del Chief Manufacturing Officer al fine di garantire una sempre maggiore integrazione del sistema sicurezza in tutti i siti industriali e, quindi, un presidio ancor più efficace delle tematiche di Health & Safety. Nella medesima Direzione c'è stato un cambio al vertice nell'area Ottimizzazione Centrale. È stata inoltre creata la nuova Direzione Environment & Energy che, coerentemente con il sempre più forte impegno di Brembo in materia di Corporate Social Responsibility e di Ambiente, garantirà un ulteriore presidio e coordinamento delle tematiche ambientali anche all'interno dei siti industriali.

In ambito Advanced R&D, l'area Progetti Meccatronici è stata organizzata in due settori distinti, in linea con la suddivisione dei progetti tra "applicativi" e "innovativi".

Relativamente ai business, si segnalano i cambi al vertice delle Direzioni Operations di alcune Divisioni/ BU: il nuovo Direttore Operations Lavorazioni Meccaniche della Divisione Dischi e, nella medesima Divisione, il Plant Manager delle Lavorazioni Meccaniche Dischi di Nanchino; per la BU Moto, il Plant Manager dello stabilimento indiano; per il Performance Group,

il cambio del Responsabile Operations di AP Racing e, da ultimo, la concentrazione di responsabilità in un unico Direttore di Stabilimento per tutti i plant del sito industriale di Curno (Divisione Sistemi, BU Moto, Performance Group).

All'interno dell'area Tecnica della Divisione Sistemi è stato creato il ruolo di Responsabile Sviluppo Progetti Pilota al fine di rafforzare il presidio di attività di progettazione, prototipazione e sperimentazione relative ai nuovi progetti pilota della Divisione.

Inoltre, il 2017 ha visto per la Divisione Dischi la definizione della struttura organizzativa della nuova fonderia di Ghisa di Homer (USA) e, insieme con la Divisione Sistemi, la creazione di un team interfunzionale di progetto dedicato all'ampliamento della fonderia di ghisa di Dabrowa (Polonia), destinata alla produzione di dischi in ghisa e pinze in ghisa sferoidale.

Nel 1° semestre 2017 si è infine verificato un avvicendamento al vertice del Performance Group, con l'arrivo in questa posizione del precedente Country General Manager China, mentre il nuovo titolare di quest'ultima posizione è entrato a far parte del Gruppo dall'esterno.

Sempre per quanto riguarda la Cina, è stata riorganizzata la funzione Qualità con la creazione di una struttura di Country Quality a presidio degli stabilimenti di Nanchino e di Langfang.

La Formazione ha investito le proprie energie, anche in questo esercizio, per garantire al Gruppo competenze innovative, affinché tutti siano sempre più in grado di anticipare le richieste del business, i trend di mercato e i bisogni dell'organizzazione. Tanti sono i progetti di formazione manageriale e tecnico-specialistica che nel corso dell'anno hanno raggiunto questo obiettivo.

Per quanto riguarda il catalogo di formazione manageriale, ne è senz'altro un esempio il percorso sul "Knowledge Management", disegnato per offrire ad alcuni ruoli professionali e manageriali della Capogruppo, individuati tra i detentori di know-how critico a livello mondo, gli strumenti per diventare docenti interni. Il progetto ha alternato giornate d'aula esperienziali a momenti di confronto con esperti di formazione; valutati secondo rigorosi ed esigenti indicatori, gli stessi con cui si misurano i professionisti esterni, i docenti interni vengono infine certificati dalla Brembo Academy, a sua volta certificata EA 37 nel quadro della norma ISO 9001.

Un altro interessante progetto che nel 2017 ha varcato i confini europei ed è approdato in Cina, dopo aver coinvolto i colleghi polacchi e cechi, è il percorso su più livelli dedicato al People Management.

Progetto strategico del 2017 è stato, inoltre, il percorso di Sviluppo per Dirigenti di nuova nomina o neoassunti dall'esterno del Gruppo; giunto alla sua 13a edizione, questo progetto ha visto la presenza in aula di 20 manager provenienti da tutto il mondo e da diverse funzioni. Durante il percorso i nostri Executive hanno potuto apprendere come riconoscere e leggere le dinamiche dei mercati e coniugarle con le strategie Brembo di sviluppo del business, apprendendo come affinare la sensibilità verso gli aspetti economico-finanziari e valorizzandone l'impatto nelle scelte organizzative. Hanno infine fatto propri strumenti e comportamenti per la gestione delle risorse, la comunicazione e la negoziazione, fondamentali per creare valore in un mondo globale.

Tra i progetti di formazione tecnico-specialistica che nel corso dell'anno hanno riscosso maggior interesse e portato in aula persone di tutto il mondo, va segnalata la Manufacturing Academy, la scuola di Formazione Manufacturing che ha al suo interno una serie di work-shop sulla Digital Factory. Gestita da docenti interni e integrata da docenti universitari, al fine di garantire al Gruppo uno scambio virtuoso con il mondo della ricerca, l'Academy è stata esportata nel 2017 in Polonia, Repubblica Ceca, Cina e USA.

Sempre richiesta anche l'ormai consolidata R&D Academy (la scuola interna che ripercorre la vita del sistema frenante, dalla sua ideazione alla delibera a produrre), che ha coinvolto nel 2017 i tecnici di R&D UK, così come in precedenza quelli di R&D Cina e Nordamerica. Anche quest'anno una parte dei contenuti di questa iniziativa è stata alla base di un corso sui sistemi frenanti per laureandi in Ingegneria, svolto da nostri docenti interni presso il Politecnico di Milano, nell'ambito di una collaborazione con questo Ateneo.

Ancora in tema di formazione tecnico-specialistica in ambito Qualità, merita un cenno la Formazione sulla Metodologia Six Sigma che, nel corso dell'anno, ha registrato un buon numero di frequentatori, alcuni dei quali accederanno, il prossimo anno, alle certificazioni Green e Black Belt della Qualità.

Sono inoltre da segnalare due progetti di formazione in e-learning che stanno coinvolgendo il personale del Gruppo: Codice Etico e Data Classification & Protection.

Infine, nel quadro più ampio del consolidato Sistema di Talent Management quest'anno, oltre a garantire come di consueto strumenti e processi in materia di Gestione della Prestazione e Succession Planning, sono state attivate anche attività di coaching all'interno di percorsi di sviluppo individuali.

In chiusura d'anno è stata lanciata la Employee Engagement Survey, che ha coinvolto tutto il personale del Gruppo fino a gennaio 2018.

AMBIENTE, SICUREZZA E SALUTE

I risultati del 2017 confermano la consistenza della strategia adottata da Brembo per affrontare i temi di sicurezza e ambiente come elemento integrato nel modello di business sostenibile, avendo come obiettivo il soddisfacimento delle aspettative di tutti gli stakeholder interni ed esterni.

I principali risultati conseguiti in questi due ambiti nel corso dell'esercizio sono qui di seguito sinteticamente illustrati.

Sicurezza sul lavoro

Relativamente alle politiche per la Salute e Sicurezza sul lavoro Brembo ha mantenuto una costante evoluzione migliorativa partendo dalla conformità legislativa, seguita da una crescente attenzione verso le istanze proposte dagli stakeholder, fino a ritenere il miglioramento continuo lo strumento con cui perseguire obiettivi sempre più ambiziosi. All'interno di questo cammino, nel corso del 2017 Brembo ha ritenuto di dover focalizzare l'attenzione anche verso una maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento dei propri collaboratori: fine ultimo è creare una diffusa "cultura" della sicurezza sul lavoro, in cui il singolo collaboratore "scelga" ogni giorno di agire in sicurezza per tutelare la propria e l'altrui salute.

Un esempio di attività che rientra in questo ambito è la campagna di comunicazione messa allo studio nel 2017 e che vedrà la luce nei primi mesi del 2018, con la finalità di:

  • diffondere e stimolare una cultura condivisa della sicurezza Brembo;
  • migliorare sempre più le prestazioni di sicurezza ed i relativi indicatori (gravità e frequenza infortuni), focalizzando l'attenzione in particolare sulle cause comportamentali che concorrono in misura rilevante a determinare gli infortuni ed i near miss (mancati infortuni);
  • diffondere la consapevolezza che la sicurezza si basa su principi quali: responsabilità, scelta, impe-

gno individuale e collettivo, non negoziabilità delle priorità, coerenza;

• stimolare la motivazione delle persone Brembo per migliorare continuamente ogni aspetto relativo alla sicurezza.

Relativamente ad ulteriori progetti trasversali che coinvolgono l'intero Gruppo, è in piena fase di attuazione sui siti il recepimento della linea guida relativa alla LOTO (Lockout-Tagout). Questa metodologia impone che le sorgenti di energia pericolose siano rese inoperative prima che un operatore acceda all'impianto per attività quali la manutenzione, la pulizia o il set-up. Le sorgenti di energia vengono bloccate, ad esempio, con un lucchetto sul quale un'etichetta identifica l'operatore che ha messo in sicurezza le fonti di energia, impedendo così l'avvio accidentale dell'impianto all'interno del quale si trova l'operatore.

Nel 2017 l'indice di gravità infortuni1 ha registrato una significativa riduzione rispetto agli anni precedenti. Questo risultato complessivo è stato determinato sia dalla generale diminuzione degli infortuni riscontrata nei siti del Gruppo, sia da alcuni dati puntuali particolarmente positivi. In particolare, in diversi siti nel corso del 2017 non si è verificato alcun infortunio; fra questi: Apodaca e Escobedo (Messico), Qingdao (Cina), Saragozza (Spagna), Niepolomice (Polonia), Manesar (India).

1 Indice di gravità infortuni: numero medio dei giorni di calendario persi per infortunio da ciascun lavoratore nell'arco di un anno.

Ambiente ed Energia

Il 2017 ha rappresentato per Brembo un anno ricco di traguardi raggiunti, frutto dell'impegno che storicamente il Gruppo dedica ai temi ambientali.

Nel corso dell'anno Brembo è entrata nella "A list" del programma Climate Change promosso da CDP (Carbon Disclosure Project, l'organizzazione internazionale no-profit che guida aziende e governi verso la riduzione dei gas a effetto serra, la salvaguardia delle risorse idriche e la protezione delle foreste), che ha riconosciuto il Gruppo quale leader globale nella risposta al cambiamento climatico, premiandolo a Bruxelles nel mese di novembre.

Sempre in ambito CDP, ma relativamente al programma Water, finalizzato alla tutela delle risorse idriche del pianeta, Brembo ha ottenuto con il questionario 2017, relativo alla gestione 2016, un punteggio pari ad A-, in miglioramento rispetto al B ottenuto l'anno precedente.

L'utilizzo di energia rappresenta il principale contributo al "carbon footprint" di Brembo, e su questo aspetto si stanno concentrando molte attività del Gruppo per una progressiva riduzione delle proprie emissioni di CO2 : oltre ai progetti di efficienza energetica in corso (quali, ad esempio, la sostituzione di macchinari con altri meno energivori, il passaggio progressivo di tutte le fabbriche all'illuminazione a LED, la gestione attenta dell'aria compressa, ecc.) dal 2017 è stato avviato un nuovo filone di azione relativo al progressivo incremento di uso di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, raggiungendo nell'anno una quota di circa il 10% di energia rinnovabile sul totale acquistato. Anche nell'ambito dell'auto-generazione, è da registrare il completamento del secondo impianto fotovoltaico presso il polo di Stezzano (Bergamo) che porta la capacità di autoproduzione a circa 0,5 MW.

Nel 2017 i progetti di miglioramento hanno portato ad una riduzione delle emissioni di CO2 del 10,5% rispetto alle emissioni dello scorso anno, superando significativamente il target definito per il Gruppo (- 2,1%).

Maggiori informazioni e dettagli sono consultabili nella Dichiarazione Non finanziaria 2017.

Il 2017 è stato anche l'anno della costituzione della nuova Direzione Ambiente ed Energia, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, con l'obiettivo di definire le strategie del Gruppo in ambito di sostenibilità ambientale, guidando e coinvolgendo tutti gli stabilimenti del Gruppo nella riduzione progressiva e sostenibile del proprio impatto sull'ambiente. In questo primo anno di vita il focus è stato principalmente sulla revisione integrale del Sistema Ambientale del Gruppo, che sarà rilasciato nei primi mesi del 2018, al fine di allineare tutte le fabbriche a requisiti comuni a garanzia di un responsabile e sostenibile presidio ambientale in tutte le regioni del mondo dove Brembo opera. Tutti i siti sono stati inoltre coinvolti in una mappatura volta a verificare la maturità di ogni sito nell'uso razionale dell'energia e, in generale, nella gestione dell'impatto ambientale, individuando e stimolando le aree di sviluppo ed evidenziando al contempo i punti di forza da utilizzare come riferimento per tutti gli stabilimenti. È stata infine avviata la definizione di specifici indicatori di sostenibilità e di idonei strumenti di monitoraggio.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento Consob adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, Brembo S.p.A. ha adottato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate. Tale procedura è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. nella riunione del 12 novembre 2010 previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, che svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate in quanto in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni regolamentari sopra citate. La procedura ha l'obiettivo di assicurare la piena trasparenza e la correttezza delle operazioni compiute con Parti Correlate ed è pubblicata sul sito internet della società nella sezione Corporate Governance.

Nel 2013, il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, ha stabilito all'unanimità di non procedere a modifiche della Procedura per Operazioni con Parti Correlate di Brembo S.p.A. anche alla luce dell'efficacia dimostrata nella prassi applicativa ed in quanto già oggetto di revisione nei precedenti esercizi, ritenendo quindi già assolti i contenuti della raccomandazione e gli auspici della Consob in merito alla prima revisione della procedura.

Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 maggio 2016 e previo parere favorevole e unanime del Comitato Controllo e Rischi, è stato approvato l'aggiornamento della Procedura per Operazioni con Parti Correlate per recepire unicamente le modifiche riguardanti gli aspetti organizzativi inerenti la Direzione Amministrazione e Finanza della società.

Nel rimandare alle Note illustrative al Bilancio consolidato, che commentano in maniera estesa i rapporti intercorsi con le Parti Correlate, si segnala che nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni atipiche o inusuali con tali parti e che le transazioni commerciali con Parti Correlate, anche al di fuori delle società del Gruppo, sono avvenute a condizioni rispondenti al valore normale di mercato. Le operazioni di finanziamento avvenute nel corso dell'esercizio con Parti Correlate sono evidenziate anch'esse nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.

ALTRE INFORMAZIONI

Fatti significativi avvenuti nell'esercizio

L'Assemblea degli azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 20 aprile 2017 ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2016, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 138.393 migliaia come segue:

  • agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di € 1,0 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie;
  • riportato a nuovo il rimanente.

Nel corso della stessa riunione l'Assemblea degli azionisti ha approvato il frazionamento (Stock Split) delle numero 66.784.450 azioni ordinarie totali della società prive di valore nominale, in numero 333.922.250 azioni ordinarie di nuova emissione, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ciascuna azione ordinaria ritirata e annullata, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. Tale operazione, avvenuta in data 29 maggio 2017, ha comportato la riduzione del valore contabile di ciascuna azione, ma non ha avuto alcun effetto sulla consistenza del capitale della Società né sulle caratteristiche delle azioni.

Piani di acquisto e vendita di azioni proprie

L'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2017 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:

• compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;

  • eseguire, coerentemente con le linee strategiche della società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto o disposizione;
  • acquistare azioni proprie in un'ottica di investimento a medio e lungo termine.

Il numero massimo di azioni acquistabili è di 1.600.000 (8.000.000 post frazionamento di cui al punto precedente) che, sommato alle 1.747.000 (8.735.000 post frazionamento di cui al punto precedente) azioni proprie già in portafoglio pari al 2,616% del capitale sociale, rappresenta il 5,01% del capitale sociale della Società. L'acquisto e la vendita di azioni proprie potranno essere effettuate ad un prezzo minimo non inferiore al 10% e ad un prezzo massimo non superiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, fino ad un importo massimo di € 120 milioni. L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.

Nel corso del 2017 non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.

Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi (Regime di opt-out)

La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Società controllate costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea – Obblighi di cui agli artt. 36 e 39 del regolamento mercati

In adempimento a quanto previsto dagli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successivamente modificato con delibera n. 16530 del 25 giugno 2008), il Gruppo Brembo ha individuato 7 società controllate, con sede in 4 paesi non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi del comma 2 del citato art. 36 e che pertanto rientrano nel perimetro di applicazione della norma.

Con riferimento a quanto sopra, si ritiene che i sistemi amministrativo-contabili e di reporting attualmente in essere nel Gruppo Brembo risultino idonei a far pervenire regolarmente alla Direzione e al Revisore della Capogruppo i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato.

Per le società rientranti nel perimetro, la Capogruppo Brembo S.p.A. già dispone in via continuativa di copia dello Statuto, della composizione e della specifica dei poteri degli Organi Sociali.

Prospetto di raccordo patrimonio netto/risultato di Brembo S.p.A. con i dati consolidati

Il prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti della Capogruppo, e il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti Consolidati, mostra che al 31 dicembre 2017 il Patrimonio netto di Gruppo è superiore di € 557.196 migliaia a quello di Brembo S.p.A. e che il risultato netto consolidato, pari a € 263.428 migliaia, è superiore di € 113.944 migliaia a quello di Brembo S.p.A.

(in migliaia di euro) Utile netto
2017
Patrimonio Netto
al 31.12.2017
Utile netto
2016
Patrimonio Netto
al 31.12.2016
Brembo S.p.A. 149.484 479.616 138.393 394.714
Rettifiche di consolidamento:
Patrimonio Netto delle società consolidate
e attribuzione del risultato delle stesse 180.296 879.656 164.774 761.575
Avviamenti e altri plusvalori allocati 0 51.278 0 54.698
Eliminazione dividendi infragruppo (72.330) 0 (79.593) 0
Valore di carico delle partecipazioni consolidate (53) (392.789) 0 (364.377)
Valutazione di partecipazioni in società collegate/JV
valutate con il metodo del Patrimonio Netto 7.373 10.963 2.121 3.631
Eliminazione degli utili infragruppo 617 (5.491) (576) (6.624)
Altre rettifiche di consolidamento 2.513 41.204 17.876 38.693
Patrimonio Netto e risultato d'esercizio di spettanza di terzi (4.472) (27.625) (2.363) (24.397)
Totale rettifiche di consolidamento 113.944 557.196 102.239 463.199
VALORI CONSOLIDATI 263.428 1.036.812 240.632 857.913

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

I dati relativi ai primi mesi dell'anno confermano un trend di crescita dei ricavi sostenibile.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

La Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza di Brembo S.p.A. è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO (DNF)

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017 ai sensi del D.Lgs. 254/2016 è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Sostenibilità, Report e Relazioni).

INFORMATIVA SU PROPOSTA DI DIVIDENDO DI BREMBO S.P.A.

Al termine dell'illustrazione dell'andamento del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, avvenuta anche attraverso l'esame della nostra Relazione del Bilancio consolidato del Gruppo Brembo e del Bilancio separato di Brembo S.p.A., nelle quali abbiamo esposto le linee programmatiche e l'andamento della gestione, sottoponiamo agli Azionisti la proposta di destinazione dell'utile realizzato da Brembo S.p.A., stabilito in € 149.484.042,27 come segue:

  • agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di € 0,22 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie (pagamento a partire dal 23 maggio 2018 stacco cedola il 21 maggio 2018 e record date - giornata contabile al termine della quale le evidenze dei conti fanno fede ai fini della legittimazione al pagamento del dividendo - il 22 maggio 2018);
  • riportato a nuovo il rimanente.

Stezzano, 5 marzo 2018 Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi

NOTA SULL'ANDAMENTO DEL TITOLO DI BREMBO S.P.A.

Il titolo Brembo ha chiuso il 2017 a € 12,67 con una crescita del 10,17% rispetto ad inizio anno, toccando un massimo di periodo di € 15,10 il 10 maggio ed un minimo di € 11,83 il 4 gennaio 2017.

Nello stesso periodo di riferimento l'indice FTSE MIB e l'indice europeo Euro Stoxx 600 hanno chiuso in rialzo rispettivamente del 13,61% e del 7,68%. L'indice della Componentistica Automobilistica Europea (BBG EMEA Automobiles Parts) ha registrato nell'anno un incremento del 36,97%.

Nel corso del 2017 l'andamento dei più rappresentativi indici azionari europei è stato positivo. La fase di moderata ma diffusa espansione economica che ha caratterizzato il periodo pare in grado di estendersi al 2018 e, per alcune aree, le prospettive sono addirittura migliorate. L'economia dell'Eurozona si è confermata più forte delle attese, con una crescita del 2,3%, circa un punto percentuale in più rispetto alle stime di consenso. Uno scenario sorprendentemente tranquillo, per ora, che apparentemente soltanto sviluppi geopolitici inattesi potrebbero sconvolgere nel 2018.

Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A., confrontati con quelli dell'esercizio precedente:

31.12.2017 31.12.2016
Capitale sociale (euro) 34.727.914 34.727.914
N. azioni ordinarie 333.922.250 (*) 66.784.450
Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) 330.131.986 256.321.515
Utile netto del periodo (euro) 149.484.042 138.392.655
Prezzo di Borsa (euro)
Minimo 11,83 6,56 (*)
Massimo 15,10 11,50 (*)
Fine esercizio 12,67 11,50 (*)
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro)
Minimo 3.950 2.189
Massimo 5.042 3.840
Fine esercizio 4.231 3.840
Dividendo lordo unitario 0,22 (**) 1,0

(*) In data 29 maggio 2017 ha avuto luogo un frazionamento azionario delle azioni Brembo, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ognuna di esse, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. In seguito a questa operazione, il prezzo di riferimento all'apertura del 29 maggio aveva un valore pari ad un quinto di quello di chiusura del giorno borsistico precedente. Fattore di rettifica AIAF: 5

(**) da deliberare nell'Assemblea degli Azionisti convocata il 20 aprile 2018.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti si invita a visitare il sito internet di Brembo: www.brembo.com – sezione Investitori. Investor Relations Manager: Laura Panseri.

BREMBO Sistemi frenanti

AUTO

Campionati "ruote aperte"

Formula 1 (pinze)
Campionato piloti Lewis Hamilton - Mercedes AMG Petronas Motorsport's
Campionato costruttori Mercedes AMG
Formula 2
Campionato piloti Charles Leclerc - Prema Racing
GP3
Campionato piloti George Russell - ART Grand Prix
Campionato team ART
500 miglia Indianapolis
Campionato piloti Takuma Sato - Andretti Autosport Honda
European F3 Championship
Campionato piloti Lando Norris - Carlin Motorsport
Campionato team Prema Powerteam
IndyCar Series
Campionato piloti Josef Newgarden - Team Penske
Campionato team Team Penske
Super Formula
Campionato piloti Hiroaki Ishiura - Team P.mu/Cerumo-Inging
Campionato team P.mu/Cerumo-Inging

Campionati "ruote coperte"

FIA World Endurance Championship

LMP1 Timo Bernhard, Earl Bamber, Bendon Hartley - Porsche 919 Hybrid
LMP2 Julien Canal, Bruno Senna - Rebellion Racing
GTE PRO James Calado, Alessandro Pier Guidi - AF Corse
GTE AM Paul Dalla Lana, Pedro Lamy, Mathias Lauda - Aston Martin Racing
24 Hours of Le Mans
LMP1 Timo Bernhard, Earl Bamber, Bendon Hartley - Porsche 919 Hybrid - (pinze)
LMP2 Oliver Jarvis, Ho-Pin Tung, Thomas Laurent - Jackie Chan Racing
GTE PRO Darren Turner, Jonathan Adam, Daniel Serra - Aston Martin Racing
GTE AM Will Stevens, Robert Smith, Dries Vanthoor - Ferrari 488
Blancpain GT Series AUTO
Campionato piloti Mirko Botolotti, Christian Engelhart
Campionato team Audi GRT Grasser Racing
IMSA WeatherTech SportsCar Championship
LMPC James French, Patricio O'Ward - LMPC Oreca FLM09
GTD Christina Neilsen, Alessandro Balzan - Ferrari 488
DPi Ricky Taylor, Jordan Taylor - Wayne Taylor Racing Cadillac DPi-V.R
Pirelli World Challenge GT Series
GTS Lawson Aschenbach - Chevrolet Camaro GT4
Sprint-X GT Michael Cooper, Jordan Taylor - Cadillac ATS-V.R
NASCAR Camping World Truck Series
Campionato piloti Christopher Bell - Kyle Bush Motorsport's
NASCAR Monster Energy Series
Campionato piloti Martin Truex Jr. - Toyota Camry
SCORE International Overall & Trophy Truck Class
Campionato piloti Justin Matney - RPM Racing Trophy Truck
SCORE International Tecate SCORE Baja 1000
Campionato piloti Apdaly Lopez - RPM Ford F-150
WRC
Team Sebastian Ogier, Julien Ingrassia - Ford RS M-Sport
WRC 2
Team Pontus Tidemand - Skoda Fabia R5
Rally Raid - Dakar
Team Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret - Team Peugeot Total

AP RACING Sistemi frenanti e frizioni

AUTO

Campionati "ruote aperte"
Formula 1 (frizioni)
Campionato piloti Lewis Hamilton - Mercedes AMG Petronas Motorsport's
Campionato costruttori Mercedes AMG
IndyCar Series
Campionato piloti Josef Newgarden - Team Penske
500 miglia Indianapolis
Campionato piloti Takuma Sato - Andretti Autosport Honda
GP3
Campionato piloti George Russel - ART Grand Prix
European F3 Championship
Campionato piloti Lando Norris - Carlin Motorsport
Campionati "ruote coperte"
24 Hours of Le Mans
LMP1 Campionato piloti B. Hartley, T. Bernhard, E. Bamber (dischi)
LMP2 Campionato piloti O. Jarvis, Ho-Pin Tung, T. Laurent - Jackie Chan Racing
Nascar
Xfiniti Series Campionato piloti William Byron - Jnr Motorsport
Camping World Truck Series Campionato piloti Christopher Bell - Kyle Busch Motorsports
FIA World Endurance Championship
LMP1 Campionato piloti B. Hartley, E. Bamber, G. T. Bernard - Porsche 919 Hybrid
LMP2 Campionato piloti J. Canal - Rebellion - Oreca
IMSA WeatherTech Sportscar Championship
P Class Campionato piloti R. Taylor, J. Taylor - Konica Minolta Cadillac DPi - V.R
PC Class Campionato piloti J. French, K. Masson - Performance Tech Motorsports
GTLM Class Campionato piloti A. Garcia, J. Magnussen - Corvette
ELMS
LMP2 Campionato piloti M. Rojas, J. Gutierrez, R. Hirakawa - G Drive Racing -
Oreca 07 - Gibson
British Campionato piloti A. Sutton - Adrian Flux Subaru Racing
Campionato
costruttori BMW
DTM Campionato piloti R. Rast - Audi Sport Team Rosberg
WTC Campionato piloti Thed Björk - Volvo Polestar
Campionato team Volvo Polestar
Australian V8 Supercar Campionato piloti J. Whincup - Red Bull Racing Holden
Campionato team Shell V - Power Racing Team
International TCR Campionato piloti J. - K. Vernay - Leopard Racing Team WRT
Campionato team M1RA Honda Civic
Japanese Super GT
Classe 500 Campionato piloti N. Cassidy, R. Hirakawa
Campionato team Lexus Team KeePer TOM'S
Classe 300 Campionato piloti N. Taniguchi, T. Kataoka
Campionato team Goodsmile Racing & Team Ukyo Mercedes

Campionati Rally

WRC (frizioni)
Team Sebastian Ogier - M-Sport Ford Fiesta
FIA Rally Raid
Team Nasser Al-Attiyah - Mini All4 Racing X-Raid

AUTO

BREMBO Sistemi frenanti

MOTO

84

Motomondiale

MotoGP
Campionato piloti Marc Márquez - Repsol Honda Team
Campionato costruttori Honda
Moto2
Campionato piloti Franco Morbidelli - Marc VDS Racing
Campionato costruttori Kalex
Moto3
Campionato piloti Joan Mir - Leopard Racing
Campionato costruttori Honda
Campionati Mondiali SBK
WSBK World Superbike
Campionato piloti Jonathan Rea - Kawasaki Racing Team
Campionato piloti Jonathan Rea - Kawasaki Racing Team
Campionato costruttori Kawasaki
World Superstock 1000
Campionato piloti Michael Ruben Rinaldi - Aruba.it Racing Junior
Endurance
EWC Niccolò Canepa, David Checa - GMT94 Yamaha
SuperTwin
Campionato piloti Gareth Jones - Hertrampf - Racing Ducati Endurance
Campionati Off-Road
Motocross
MXGP Tony Cairoli - Red Bull KTM Factory Racing
Trial
TR1 Mondiale Toni Bou - Montesa - HRC
Rally Raid
Dakar Sam Sunderland - Red Bull KTM Factory Racing

MARCHESINI Ruote

World Superbike MOTO
Campionato piloti Jonathan Rea - Kawasaki Racing Team
SSP
Campionato piloti Lucas Mahias - Yamaha
STK 1000
Campionato piloti Michael Ruben Rinaldi - Aruba.it Racing - Junior

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2017

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

ATTIVO

Note 31.12.2017 correlate 31.12.2016 correlate Variazione
1 933.774 746.932 186.842
2 61.323 49.324 11.999
2 82.837 88.880 (6.043)
2 50.425 52.059 (1.634)
3 34.300 26.969 7.331
4 6.769 5.659 6.887 5.676 (118)
5 3.832 4.794 (962)
6 57.818 57.691 127
1.231.078 1.033.536 197.542
7 311.116 9 283.191 4 27.925
8 375.719 1.371 357.392 2.711 18.327
9 80.455 3 43.830 7 36.625
10 296 901 (605)
11 300.830 245.674 9.104 55.156
1.068.416 930.988 137.428
2.299.494 1.964.524 334.970
di cui con parti di cui con parti

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

(in migliaia di euro) Note 31.12.2017 di cui con parti
correlate
31.12.2016 di cui con parti
correlate
Variazione
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 12 34.728 34.728 0
Altre riserve 12 112.838 135.719 (22.881)
Utili / (perdite) portati a nuovo 12 625.818 446.834 178.984
Risultato netto di periodo 12 263.428 240.632 22.796
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 1.036.812 857.913 178.899
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 27.625 24.397 3.228
TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.064.437 882.310 182.127
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche non correnti 13 319.314 210.659 904 108.655
Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari
derivati
13 2.344 5.245 (2.901)
Altre passività non correnti 14 19.927 5.915 8.653 1.914 11.274
Fondi per rischi e oneri non correnti 15 39.613 21.667 17.946
Fondi per benefici ai dipendenti 16 27.784 3.697 32.706 7.397 (4.922)
Imposte differite 6 24.716 31.622 (6.906)
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 433.698 310.552 123.146
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti verso banche correnti 13 194.220 225.592 41.474 (31.372)
Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari
derivati 13 3.845 756 3.089
Debiti commerciali 17 470.390 9.859 428.530 7.868 41.860
Debiti tributari 18 9.719 11.837 (2.118)
Fondi per rischi e oneri correnti 15 2.244 2.547 (303)
Altre passività correnti 19 120.941 3.164 102.400 2.460 18.541
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 801.359 771.662 29.697
TOTALE PASSIVO 1.235.057 1.082.214 152.843
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 2.299.494 1.964.524 334.970

Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) Note 31.12.2017 di cui con parti
correlate
31.12.2016 di cui con parti
correlate
Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 20 2.463.620 5.208 2.279.096 5.002 184.524
Altri ricavi e proventi 21 24.150 3.294 28.117 3.230 (3.967)
Costi per progetti interni capitalizzati 22 24.219 18.971 5.248
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci 23 (1.177.255) (71.019) (1.125.968) (81.037) (51.287)
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 24 13.236 11.010 2.226
Altri costi operativi 25 (431.957) (6.144) (379.872) (5.267) (52.085)
Costi per il personale 26 (436.050) (8.894) (387.640) (6.250) (48.410)
MARGINE OPERATIVO LORDO 479.963 443.714 36.249
Ammortamenti e svalutazioni 27 (133.701) (116.250) (17.451)
MARGINE OPERATIVO NETTO 346.262 327.464 18.798
Proventi finanziari 28 46.307 36.156 10.151
Oneri finanziari 28 (57.220) (51.523) (5.697)
Proventi (oneri) finanziari netti 28 (10.913) (255) (15.367) (740) 4.454
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 29 188 111 77
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 335.537 312.208 23.329
Imposte 30 (67.637) (69.213) 1.576
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 267.900 242.995 24.905
Interessi di terzi (4.472) (2.363) (2.109)
RISULTATO NETTO DI PERIODO 263.428 240.632 22.796
RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) 31 0,81 0,74*

* Valore ricalcolato in seguito all'operazione di frazionamento delle azioni avvenuta in data 29 maggio 2017.

Conto economico consolidato complessivo

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazione
24.905
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 267.900 242.995
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti 3.672 (2.609) 6.281
Effetto fiscale (662) 553 (1.215)
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo alle imprese
valutate con il metodo del patrimonio netto (42) (153) 111
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo 2.968 (2.209) 5.177
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Variazione della riserva di conversione (23.704) (10.406) (13.298)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo (23.704) (10.406) (13.298)
RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO 247.164 230.380 16.784
Quota di pertinenza:
- di terzi 3.228 2.289 939
- del Gruppo 243.936 228.091 15.845

Rendiconto finanziario consolidato

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO 63.929 111.817
Risultato prima delle imposte 335.537 312.208
Ammortamenti/Svalutazioni 133.701 116.250
Plusvalenze/Minusvalenze (968) (654)
Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti (7.373) (2.121)
Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale 600 750
Accantonamenti a fondi relativi al personale 2.194 1.935
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi 10.776 22.827
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 474.467 451.195
Imposte correnti pagate (70.336) (69.944)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (4.169) (3.487)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze (31.154) (35.070)
attività finanziarie 101 293
crediti commerciali (16.702) (26.637)
crediti verso altri e altre attività (15.723) 5.119
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
debiti commerciali 41.860 54.051
debiti verso altri e altre passività 17.099 (17.712)
Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante (11.663) 3.052
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 383.780 360.860
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Investimenti in immobilizzazioni:
immateriali (34.026) (32.139)
materiali (326.658) (231.431)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni 5.412 3.475
Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società controllate,
al netto delle relative disponibilità liquide
0 (69.465)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (355.272) (329.560)
Dividendi pagati nel periodo (65.037) (52.030)
Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza 0 (800)
Variazione di fair value di strumenti derivati 556 308
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 210.251 50.000
Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine (93.578) (69.649)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento 52.192 (72.171)
Flusso monetario complessivo 80.700 (40.871)
Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.344 (7.017)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO (*) 155.973 63.929

(*) si rimanda alla nota 11 delle Note Illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.

Variazioni di patrimonio netto consolidato

Altre riserve
(in migliaia di euro) Capitale sociale Riserve Riserva azioni proprie
in portafoglio
Utili / (perdite)
portati a nuovo
Saldo al 1° gennaio 2016 34.728 150.726 (13.476) 325.912
Destinazione risultato esercizio precedente 277 131.655
Pagamento dividendi
Operazione acquisizione Asimco Meilian Braking Systems
(Langfang) Co. Ltd.
Riclassifiche 8.524 (8.524)
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti
(2.056)
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo
alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
(153)
Variazione della riserva di conversione (10.332)
Risultato netto del periodo
Saldo al 1° gennaio 2017 34.728 149.195 (13.476) 446.834
Destinazione risultato esercizio precedente 175.595
Pagamento dividendi
Riclassifiche (421) 421
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti 3.010
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo
alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
(42)
Variazione della riserva di conversione (22.460)
Risultato netto del periodo
Saldo al 31 dicembre 2017 34.728 126.314 (13.476) 625.818
Patrimonio Netto Capitale e riserve Patrimonio Netto Risultato netto
Patrimonio Netto di terzi di terzi Risultato di terzi di Gruppo di periodo
687.547 5.695 3.852 1.843 681.852 183.962
0 1.843 (1.843) 0 (131.932)
(52.830) (800) (800) (52.030) (52.030)
17.213 17.213 17.213 0
0 0
(2.056) 0 (2.056)
(153) 0 (153)
(10.406) (74) (74) (10.332)
242.995 2.363 2.363 240.632 240.632
882.310 24.397 22.034 2.363 857.913 240.632
0 2.363 (2.363) 0 (175.595)
(65.037) 0 (65.037) (65.037)
0 0
3.010 0 3.010
0 (42)
(23.704) (1.244) (1.244) (22.460)
267.900 4.472 4.472 263.428 263.428
1.064.437 27.625 23.153 4.472 1.036.812 263.428

L'utilizzo di un elevato grado di automazione ha consentito di introdurre nella linea di produzione il processo di foratura della fascia del disco freno.

FOTO L'utilizzo di un elevato grado di automazione ha consentito di introdurre nella linea di produzione il processo di foratura della fascia del disco freno.

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017

Attività di Brembo

Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, il Gruppo Brembo svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.

La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.

La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.

Forma e contenuto del Bilancio consolidato

Introduzione

Il Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2017 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2017, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).

Il Bilancio consolidato comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.

In data 5 marzo 2018, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio consolidato e disposto che lo stesso sia messo a disposizione del pubblico e di Consob, con le modalità e nei termini previsti dalle disposizioni normative e dai regolamentari vigenti.

Criteri di redazione e presentazione

Il Bilancio consolidato è stato redatto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2017, predisposti dai Consigli di Amministrazione o, qualora disponibili, dei bilanci approvati dalle Assemblee delle rispettive società consolidate opportunamente rettificati, ove necessario, per allinearli ai criteri di classificazione e ai principi contabili adottati dal Gruppo.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il periodo amministrativo e la data di chiusura per la predisposizione del Bilancio consolidato corrispondono a quelli del bilancio della Capogruppo e di tutte le società consolidate. Il Bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A. e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.

Il Bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il Gruppo, quando applica un principio contabile o contabilizza una rettifica retroattivamente, o apporta una riclassifica alle voci del bilancio, presenta una colonna addizionale rappresentativa della situazione patrimoniale-finanziaria relativa all'inizio del primo esercizio comparativo.

Relativamente alla presentazione del bilancio, il Gruppo ha operato le seguenti scelte:

  • per la Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le attività correnti, non correnti, le passività correnti e non correnti. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • per il Conto economico, le voci di costo e ricavo sono esposte in base alla natura degli stessi;
  • per il Conto economico complessivo, è stato predisposto un prospetto distinto;
  • per il Rendiconto finanziario, è utilizzato il "metodo indiretto" come indicato nel principio IAS 7.

La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.

Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte, le riduzioni di valore di attività non finanziarie e le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.

In particolare si evidenziano i seguenti elementi:

– Capitalizzazione dei costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Per determinare i valori da capitalizzare, si elaborano le previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, i tassi di sconto da applicare e i periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.

  • Rilevazione delle imposte: le attività fiscali differite sono rilevate per tutte le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile tassato tale da permettere l'utilizzo delle perdite. Le passività fiscali differite per imposte su utili non distribuiti delle società controllate, collegate o joint venture non sono rilevate nella misura in cui è probabile che non si verifichi la distribuzione degli stessi nel prevedibile futuro. È richiesta pertanto un'attività di stima rilevante da parte del management per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate e delle passività fiscali che possono non essere rilevate sulla base del livello di utili tassabili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale. Data l'ampia gamma di rapporti commerciali internazionali, la natura a lungo termine e la complessità dei vigenti accordi contrattuali, le differenze che derivano tra i risultati effettivi e le ipotesi formulate, o i futuri cambiamenti di tali assunzioni, potrebbero richiedere rettifiche future alle imposte sul reddito e ai costi già registrati. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 6 delle presenti Note illustrative.
  • Riduzioni di valore di attività non finanziarie: una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e del tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. Le assunzioni chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un'analisi di sensitività, sono dettagliatamente descritte alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
  • Ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti: il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici medici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effetti sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota16 delle presenti Note illustrative.

Variazioni di principi contabili e informativa

I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2017 ed omologati dall'Unione Europea.

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2017:

Modifiche allo IAS 7 - Disclosure Initiative

Le modifiche richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative sulle variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie (come, ad esempio, gli utili e le perdite su cambi).

Modifiche allo IAS 12 (rilevazione di attività fiscali differite per perdite non realizzate)

Le modifiche chiariscono che un'entità deve considerare se la normativa fiscale limita le fonti di reddito imponibile a fronte delle quali potrebbe effettuare deduzioni legate al rigiro delle differenze temporanee deducibili; la modifica fornisce, inoltre, linee guida su come un'entità dovrebbe determinare i futuri redditi imponibili e spiega le circostanze in cui il reddito imponibile potrebbe includere il recupero di alcune attività per un valore superiore al loro valore di carico.

Le due modifiche sono state applicate retrospetticamente e la loro applicazione non ha avuto alcun impatto sul Gruppo.

Sono di seguito illustrati principi contabili e interpretazioni già emanati ma non ancora entrati in vigore alla data di preparazione del presente bilancio. La società intende adottare tali principi alla data di entrata in vigore.

IFRS 9 Financial Instruments

Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo alcune eccezioni, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Il Gruppo adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.

a) Classificazione e valutazione

Il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. Il Gruppo si attende pertanto che continueranno ad essere valutati, in accordo con l'IFRS 9, al costo ammortizzato. Il Gruppo analizzerà comunque in maggior dettaglio le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti prima di concludere se tutti rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l'IFRS 9.

b) Perdita di valore

L'IFRS 9 richiede che il Gruppo registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. Il Gruppo, che prevede di applicare l'approccio semplificato, non si attende impatti significativi sul proprio patrimonio netto dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con elevato standing creditizio (primarie case automobilistiche), pur riservandosi comunque di svolgere un'analisi di maggior dettaglio che consideri tutte le informazioni ragionevoli e supportate, inclusi gli elementi previsionali.

c) Hedge accounting

Il Gruppo ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, il Gruppo non si attende impatti significativi dall'applicazione del principio. Il Gruppo valuterà in maggior dettaglio nel futuro i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute.

IFRS 15 Revenue from contracts with customers

L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio, che sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi, sarà efficace per gli esercizi che iniziano a partire dal 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata, fatta salva la possibilità di applicazione anticipata. Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.

L'attività di valutazione degli effetti del nuovo principio è giunta alla fase conclusiva di un piano progettuale che si è sviluppato nel corso del 2017. In particolare, sono stati identificate le seguenti macro categorie di contratti: vendita di sistemi frenanti, attrezzature, attività di studio e progettazione e royalties.

Sistemi frenanti

Ci si attende che l'applicazione del nuovo principio non avrà impatti per i contratti con i clienti nei quali la vendita del sistema frenante è la sola obbligazione ("at a point of time") in quanto il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente riconosciuto nel momento della consegna del bene (le garanzie previste nei contratti sono inoltre di tipo generale e non estese e, di conseguenza, il Gruppo ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37). Il portafoglio ordini del Gruppo comprende, inoltre, contratti di fornitura, nomination letters o ordini di fornitura per sistemi frenanti che, sulla base della prassi commerciale e della tipicità del settore, si qualificano nella sostanza come contratti, la cui obbligazione si risolve nel corso del tempo (cosiddetti "overtime"): in tal caso il Gruppo si avvale dell'espediente "right to invoice" al fine di calcolare la parte di obbligazione contrattuale soddisfatta alla data e quindi il relativo ricavo da rilevare in Conto economico.

Attrezzature

Il Gruppo fornisce attrezzature vendute separatamente dai sistemi frenanti; queste diventano di piena proprietà del cliente, che ne acquisisce il controllo e la capacità di disporne nel momento in cui la stessa viene consegnata e fatturata.

Attività di studio e progettazione

Il Gruppo rileva ricavi verso i propri clienti per contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti che rispecchino le caratteristiche richieste dal cliente stesso. L'attività richiesta dal cliente può riguardare lo sviluppo principale del prodotto - ed in tal caso i ricavi sono sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tale contributi si riferiscono (l'orizzonte temporale è stimato essere mediamente di 5 anni) - oppure il cliente può richiedere solamente uno sviluppo successivo a quello principale - in tal caso i ricavi sono riconosciuti nel momento in cui avviene il trasferimento del controllo (e dei rischi/ benefici) al cliente, ossia nel momento in cui vengono fatturati al cliente.

Royalties

Le royalties vengono fatturate in base a quanto stabilito contrattualmente ed il ricavo viene contabilizzato in conformità al principio delle competenza economica.

In base alle analisi portate a termine dal Gruppo su queste tipologie di contratto, l'applicazione del principio non avrà impatto significativo sul proprio patrimonio netto.

IFRS 16 Leases (non ancora omologato da UE)

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto. I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.

L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.

L'attività di valutazione degli effetti dell'applicazione del nuovo principio sul Capitale Netto Investito e sulla Posizione Finanziaria Netta è nella fase preliminare di un piano progettuale che si svilupperà nel corso del 2018.

Altri principi o modifiche non ancora omologati dall'Unione Europea sono infine riassunti nella tabella seguente:

Descrizione Omologato alla data
del presente bilancio
Data di efficacia
prevista del principio
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between
an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014)
NO Non definita
Amendments to IFRS 2: Classification and measurement of Share-based
payment transactions (issued in June 2016)
NO 1 gennaio 2018
Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4
Insurance Contracts (issued in September 2016)
NO 1 gennaio 2018
Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle (issued inDecember 2016) NO 1 gennaio 2018
IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance
Consideration (issued in December 2016)
NO 1 gennaio 2018
Amendments to IAS 40: Transfers of Investmenty Property (issued in December 2016) NO 1 gennaio 2018
IAS 28: Investments in Associates and Join Ventures NO 1 gennaio 2018
IFRIC 23 Uncertainly over Income Tax Treatment (issued in June 2017) NO 1 gennaio 2019
IFRS 17 Insurance Contracts (issued in May 2017) NO 1 gennaio 2021

Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.

Principi di consolidamento

Il Bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2017 di Brembo S.p.A., società Capogruppo, e i bilanci delle società delle quali Brembo S.p.A. detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel Bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di Conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a Conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Area di consolidamento

L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento, delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto, comprensivo delle informazioni riguardanti la loro sede legale e la percentuale di capitale posseduto, è riportato al paragrafo "Informazioni sul Gruppo" delle presenti Note illustrative. Nel corso del 2017 non sono avvenute operazioni societarie che hanno avuto impatti sull'area di consolidamento del Gruppo.

Principi contabili e criteri di valutazione

Aggregazioni di imprese e avviamento

Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.

Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.

Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza del Gruppo del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Partecipazioni in società collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica individuale di perdita di valore (impairment).

Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle Variazioni del patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel conto economico e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel conto economico.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Conversione delle poste in valuta

Conversione dei bilanci delle imprese estere

I bilanci delle società del Gruppo incluse nel Bilancio consolidato sono espressi utilizzando la moneta del mercato primario in cui operano (moneta funzionale). Il Bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, che è la moneta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A.

Alla data di chiusura del periodo, le attività e le passività delle imprese controllate, collegate e joint venture, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di conto economico sono convertite al cambio medio del periodo (in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni). Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono contabilizzate in una specifica voce di patrimonio netto. In caso di successiva dismissione delle imprese estere consolidate, il valore cumulato delle differenze di conversione ad esse relativo viene rilevato a conto economico.

Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro):

Euro contro Valuta Al 31.12.2017 Medio
dicembre 2017
Al 31.12.2016 Medio
dicembre 2016
Dollaro statunitense 1,199300 1,129283 1,054100 1,106598
Yen giapponese 135,010000 126,654565 123,400000 120,313774
Corona svedese 9,843800 9,636873 9,552500 9,467312
Zloty polacco 4,177000 4,256310 4,410300 4,363633
Corona ceca 25,535000 26,327176 27,021000 27,034311
Peso messicano 23,661200 21,327801 21,771900 20,654970
Sterlina britannica 0,887230 0,876145 0,856180 0,818896
Real brasiliano 3,972900 3,604102 3,430500 3,861627
Rupia indiana 76,605500 73,498019 71,593500 74,355278
Peso argentino 22,931000 18,698455 16,748800 16,333592
Renminbi cinese 7,804400 7,626438 7,320200 7,349579
Rublo russo 69,392000 65,887664 64,300000 74,222360

Operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale

Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a conto economico.

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.

Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

Rilevazione e valutazione

Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.

I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.

Spese successive

I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.

Ammortamenti

L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categorie Vita utile
Terreni Indefinita
Fabbricati 10 – 35 anni
Impianti e macchinari 5 – 20 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2,5 – 10 anni
Altri beni 4 – 10 anni

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.

Leasing

I beni in leasing finanziario (per i quali il Gruppo si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a conto economico lungo la durata del contratto.

Migliorie su beni di terzi

Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.

Costi di sviluppo e altre attività immateriali

Il Gruppo riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:

  • il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
  • il bene è controllato dal Gruppo, ovvero la società ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
  • è probabile che il Gruppo fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.

L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.

Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se il Gruppo è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;

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  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo;
  • la capacità di utilizzare l'attività immateriale generata.

Le spese di ricerca sono imputate a conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.

I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categorie Vita utile
Costi di Sviluppo 3 – 5 anni
Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita Indefinita
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 5 – 10 anni
Altre immobilizzazioni immateriali 3 – 5 anni

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.

Perdita di valore delle attività non finanziarie ("Impairment")

L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività, o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flows ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale, a conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.

Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.

Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.

Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.

Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.

Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o contrattuale) come risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessaria un'uscita di risorse per risolvere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima ragionevole dell'importo dell'obbligazione.

I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel conto economico al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".

Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.

L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.

Benefici ai dipendenti

Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali una società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.

Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.

Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine

I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.

Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali obiettive, e tra loro compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato, al netto del fair value delle attività al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.

Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell'esercizio in cui sono si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.

Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.

I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.

Valutazione del fair value

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività; o
  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Strumenti finanziari

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.

I finanziamenti e i crediti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.

Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.dipende dallo loro classificazione.

Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte del Gruppo, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico.

Ricavi, altri ricavi e proventi

I ricavi sono riconosciuti nel conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

  • avviene il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene;
  • il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
  • i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature e delle attività di studio e progettazione può avvenire con le seguenti modalità:

  • a) riconoscimento dell'importo integrale in un'unica soluzione al momento del trasferimento dei rischi e benefici, nel caso in cui lo stesso sia valuto come contratto separato rispetto alla successiva fornitura;
  • b) riconoscimento dell'importo attraverso un incremento del prezzo di vendita dei prodotti realizzati, su un arco temporale variabile in relazione al numero dei prodotti venduti, nel caso in cui lo stesso sia valutato come contratto da combinare rispetto alla successiva fornitura ("multiple element").

Proventi/oneri finanziari

Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.

Imposte sul reddito

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto.

Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella situazione patrimoniale-finanziaria.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.

La società Capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Le nuove isole di fusione in gravità hanno un elevato grado di automazione e consentono di avere benefici sia dal punto di vista tecnico del processo sia a livello di ergonomia per l'operatore.

Le nuove isole di fusione in gravità hanno un elevato grado di automazione e consentono di avere benefici sia dal punto di vista tecnico del processo sia a livello di ergonomia per l'operatore.

Attività del Gruppo, settori e altre informazioni

Informativa di settore

In base alla definizione prevista nel principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità:

    1. che intraprende attività imprenditoriali che generano costi e ricavi;
    1. i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale/operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
    1. per cui sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Alla luce di tale definizione, per il Gruppo Brembo i settori operativi sono rappresentati da cinque Divisioni/Business Unit: Dischi, Sistemi, Moto, Performance Group, After Market.

Ogni Direttore di Divisione/Business Unit infatti risponde al vertice aziendale e mantiene con esso contatti periodici per discutere attività operative, risultati di bilancio, previsioni o piani.

Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio i settori operativi come segue:

  1. Dischi - Sistemi – Moto;

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  1. After market – Performance Group.

I settori che compongono ciascuna aggregazione infatti sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:

  • a) la natura dei prodotti (impianti frenanti);
  • b) la natura dei processi produttivi (processo fusorio, successiva lavorazione per finitura e assemblaggio);
  • c) la tipologia di clientela (costruttori per il gruppo 1 e distributori per gruppo 2);
  • d) i metodi usati per distribuire i prodotti (diretto su costruttori per il gruppo 1 e tramite catena distributiva per il gruppo 2);
  • e) le caratteristiche economiche (gross manufacturing margin percentuale per il gruppo 1 e margine operativo lordo per il gruppo 2).

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Alla luce di quanto richiesto dall'IFRS 8, con riguardo ai ricavi realizzati verso i maggiori clienti, definendo come cliente unico tutte le società che appartengono ad uno stesso Gruppo, nell'esercizio 2017 esistono tre clienti di Brembo le cui vendite sono superiori al 10% dei ricavi netti consolidati, sebbene considerando le singole case automobilistiche componenti i suddetti gruppi, nessuna di queste superi tale soglia.

La seguente tabella riporta i dati di settore relativi ai ricavi e ai risultati al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016:

Totale Dischi/Sistemi/Moto After Market /
Performance Group
Interdivisionali Non di settore
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
Vendite 2.483.639 2.292.679 2.149.471 1.980.193 335.100 310.654 (3.042) (3.239) 2.110 5.071
Abbuoni e sconti (26.519) (28.124) (465) (6.649) (26.056) (21.472) 0 0 2 (3)
Vendite nette 2.457.120 2.264.555 2.149.006 1.973.544 309.044 289.182 (3.042) (3.239) 2.112 5.068
Costi di trasporto 23.814 18.115 18.889 13.276 4.925 4.839 0 0 0 0
Costi variabili di produzione 1.528.758 1.433.489 1.330.182 1.244.123 199.331 185.652 (3.042) (3.239) 2.287 6.953
Margine di contribuzione 904.548 812.951 799.935 716.145 104.788 98.691 0 0 (175) (1.885)
Costi fissi di produzione 333.766 297.703 316.182 279.343 16.957 18.056 0 (6) 627 310
Margine operativo lordo
di produzione
570.782 515.248 483.753 436.802 87.831 80.635 0 6 (802) (2.195)
Costi personale di BU 154.322 137.169 100.235 89.189 41.045 37.270 0 0 13.042 10.710
Margine operativo lordo
di BU
416.460 378.079 383.518 347.613 46.786 43.365 0 6 (13.844) (12.905)
Costi personale delle
direzioni centrali
94.878 80.636 68.034 63.232 10.615 8.829 0 0 16.229 8.575
Risultato operativo 321.582 297.443 315.484 284.381 36.171 34.536 0 6 (30.073) (21.480)
Costi e ricavi straordinari 18.664 19.310 0 0 0 0 0 0 18.664 19.310
Costi e ricavi finanziari (12.026) (16.301) 0 0 0 0 0 0 (12.026) (16.301)
Proventi e oneri da
partecipazioni
13.413 11.121 0 0 0 0 0 0 13.413 11.121
Costi e ricavi non operativi (6.096) 635 0 0 0 0 0 0 (6.096) 635
Risultato prima delle
imposte
335.537 312.208 315.484 284.381 36.171 34.536 0 6 (16.118) (6.715)
Imposte (67.637) (69.213) 0 0 0 0 0 0 (67.637) (69.213)
Risultato prima degli
interessi di terzi
267.900 242.995 315.484 284.381 36.171 34.536 0 6 (83.755) (75.928)
Interessi di terzi (4.472) (2.363) 0 0 0 0 0 0 (4.472) (2.363)
Risultato netto 263.428 240.632 315.484 284.381 36.171 34.536 0 6 (88.227) (78.291)

Di seguito la riconciliazione tra i dati derivanti dai bilanci consolidati annuali e i dati sopraindicati:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 2.463.620 2.279.096
Vendite per sfridi (nei dati di settore sono portati a riduzione
dei "Costi variabili di produzione")
(15.668) (12.578)
Plusvalenze per cessione attrezzature (nel Bilancio consolidato
sono incluse in "Altri ricavi e proventi")
1.549 539
Effetto aggiustamento transazioni tra società consolidate 184 (1.057)
Riaddebiti vari (nel Bilancio consolidato sono inclusi negli "Altri ricavi e proventi") 3.070 1.229
Altro 4.365 (2.674)
VENDITE NETTE 2.457.120 2.264.555
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
MARGINE OPERATIVO NETTO 346.262 327.464
Differenze nei principi di redazione fra reportistica interna e bilancio (6.596) (16.238)
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria (13.236) (11.010)
Risarcimenti e sovvenzioni (6.539) (4.340)
Plus/minusvalenze per cessione cespiti
(nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi non operativi")
202 12
Differente classificazione delle spese bancarie
(nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi finanziari")
1.123 935
Altro 368 620
RISULTATO OPERATIVO 321.582 297.443

La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.

Totale Dischi/Sistemi/Moto After Market/
Performance Group
Interdivisionali Non di settore
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
Immobilizzazioni materiali 933.774 747.301 888.880 698.363 30.834 32.057 5 5 14.055 16.876
Immobilizzazioni immateriali 133.262 140.610 109.938 117.734 18.629 15.680 0 0 4.695 7.196
Immobilizzazioni finanziarie e altre
attività/passività non correnti
48.641 60.719 0 0 0 0 0 0 48.641 60.719
(a) Totale immobilizzazioni 1.115.677 948.630 998.818 816.097 49.463 47.737 5 5 67.391 84.791
Rimanenze 311.096 283.206 231.351 205.107 79.745 78.099 0 0 0 0
Attività correnti 459.221 405.723 346.095 321.092 49.594 53.602 (50.801) (65.393) 114.333 96.422
Passività correnti (604.227) (547.208) (483.005) (449.966) (69.311) (78.983) 50.801 65.393 (102.712) (83.652)
Fondi per rischi e oneri e altri fondi (53.844) (41.625) 0 0 0 0 0 0 (53.844) (41.625)
(b) Capitale Circolante Netto 112.246 100.096 94.441 76.233 60.028 52.718 0 0 (42.223) (28.855)
CAPITALE OPERATIVO NETTO
INVESTITO (a+b)
1.227.923 1.048.726 1.093.259 892.330 109.491 100.455 5 5 25.168 55.936
Componenti extragestionali 82.895 61.967 53 53 0 0 17.762 15.487 65.080 46.427
CAPITALE NETTO INVESTITO 1.310.818 1.110.693 1.093.312 892.383 109.491 100.455 17.767 15.492 90.248 102.363
Patrimonio netto di gruppo 1.036.812 857.913 0 0 0 0 0 0 1.036.812 857.913
Patrimonio netto di terzi 27.625 24.397 0 0 0 0 0 0 27.625 24.397
(d) Patrimonio Netto 1.064.437 882.310 0 0 0 0 0 0 1.064.437 882.310
(e) Fondi relativi al personale 27.784 32.706 0 0 0 0 0 0 27.784 32.706
Indebitamento finanziario a medio/
lungo termine
321.658 215.904 0 0 0 0 0 0 321.658 215.904
Indebitamento finanziario a breve
termine
(103.061) (20.227) 0 0 0 0 0 0 (103.061) (20.227)
(f) Indebitamento finanziario
netto
218.597 195.677 0 0 0 0 0 0 218.597 195.677
(g) COPERTURA (d+e+f) 1.310.818 1.110.693 0 0 0 0 0 0 1.310.818 1.110.693

Le seguenti tabelle riportano i dati patrimoniali di settore al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016:

Relativamente ai principali dati non di settore si indica che:

  • Immobilizzazioni immateriali: sono prevalentemente rappresentate dai Costi di sviluppo;
  • Immobilizzazioni finanziarie: si tratta principalmente del valore delle partecipazioni;
  • Attività e passività correnti: vengono allocate principalmente le attività e passività commerciali;
  • Fondi per rischi e oneri e altri fondi: non vengono allocati.

Gestione dei Rischi Finanziari

Il Gruppo Brembo è esposto al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.

La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato si identifica nel rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.

Rischio di tasso di interesse

Questo rischio deriva da strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare banche a breve, mutui, leasing, prestiti obbligazionari, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti tramite altri strumenti finanziari.

Brembo, al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso. Tuttavia, la società continua ad essere esposta al rischio di tasso interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.

È stata effettuata una "sensitivity analysis" nella quale sono stati considerati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di ±50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2017. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 1.500 migliaia (€ 729 migliaia al 31 dicembre 2016), al lordo degli effetti fiscali.

Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio trimestrale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile.

Rischio di tasso di cambio

122

Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo è esposta al rischio di cambio.

Su questo fronte Brembo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).

Si riporta di seguito un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.

In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2016 e 2017, si è applicata ai cambi medi del 2016 e 2017 una variazione calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimere la volatilità relativa.

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) % variazione Effetto
incremento
tassi di cambio
Effetto
decremento
tassi di cambio
% variazione Effetto
incremento
tassi di cambio
Effetto
decremento
tassi di cambio
EUR/CNY 2,84% 0,2 (0,2) 1,51% (1,8) 1,9
EUR/GBP 2,31% 2,4 (2,5) 5,44% (8,0) 9,0
EUR/JPY 4,24% 16,4 (17,9) 4,55% (18,0) 19,8
EUR/PLN 1,19% (32,2) 33,0 1,42% (1,0) 1,0
EUR/SEK 1,50% (6,8) 7,0 2,16% 0,5 (0,5)
EUR/USD 4,53% (7,3) 7,9 2,26% (47,2) 49,3
EUR/INR 3,56% 0,5 (0,6) 1,86% 0,0 0,0
EUR/CZK 2,02% 0,1 (0,1) 0,07% 0,2 (0,2)
EUR/CHF 3,49% 6,1 (6,5) 0,92% 0,2 (0,2)
PLN/CNY 3,57% 0,4 (0,4) 2,29% 0,0 0,0
PLN/EUR 1,18% (150,6) 154,2 1,42% 45,5 (46,8)
PLN/GBP 2,75% (1,3) 1,4 5,94% 0,8 (0,9)
PLN/JPY 4,74% 0,1 (0,1) 4,45% 0,0 0,0
PLN/SEK 2,46% 0,0 0,0 2,44% 0,1 (0,1)
PLN/USD 5,14% 84,9 (94,1) 3,13% (23,4) 25,0
PLN/CZK 1,71% 0,3 (0,3) 1,40% 0,3 (0,3)
PLN/CHF 4,06% 199,2 (216,0) 1,71% 0,7 (0,7)
GBP/EUR 2,30% 2,7 (2,8) 5,43% 7,4 (8,3)
GBP/USD 2,92% 2,7 (2,8) 6,25% 44,8 (50,8)
GBP/AUD 2,80% 0,7 (0,7) 7,98% (6,4) 7,5
USD/CNY 1,92% (2,7) 2,8 2,00% 2,9 (3,0)
USD/EUR 4,58% (116,3) 127,4 2,30% 131,9 (138,1)
USD/MXN 5,58% 17,3 (19,3) 4,98% (115,0) 127,1
BRL/EUR 5,68% 38,8 (43,5) 7,88% 114,3 (133,8)
BRL/JPY 2,46% 0,0 0,0 5,07% 0,6 (0,7)
BRL/USD 2,23% (2,2) 2,3 7,59% (13,5) 15,7
JPY/EUR 4,27% 3,2 (3,5) 4,53% 2,6 (2,8)
JPY/USD 1,58% 0,7 (0,7) 5,24% 3,2 (3,5)
CNY/EUR 2,88% 209,9 (222,4) 1,52% 195,4 (201,5)
CNY/JPY 2,14% (0,1) 0,1 5,73% 7,1 (8,0)
CNY/USD 1,93% (107,9) 112,1 1,97% (225,9) 234,9
INR/EUR 3,58% (9,4) 10,1 1,88% 9,4 (9,8)
INR/JPY 1,48% 8,8 (9,1) 4,91% 18,2 (20,1)
INR/USD 1,87% 9,6 (10,0) 0,93% 14,5 (14,8)
CZK/EUR 2,02% 197,2 (205,3) 0,07% 8,5 (8,5)
CZK/GBP 3,98% (3,9) 4,2 5,46% 26,0 (29,0)
CZK/PLN 1,70% 6,4 (6,6) 1,40% 3,3 (3,4)
CZK/USD 6,40% 20,1 (22,8) 2,26% (2,4) 2,5
ARS/BRL 5,08% 38,6 (42,7) 11,07% 102,3 (127,8)
ARS/EUR 9,79% 70,8 (86,2) 3,94% 16,9 (18,3)
ARS/USD 5,40% 2,7 (3,0) 4,39% 1,8 (2,0)

Rischio di commodities

Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2017 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.

Rischio di Liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo.

Al fine di minimizzare questo rischio, l'area Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere le azioni necessarie tempestivamente (reperimento linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc);
  • ottenimento di linee di credito adeguate;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, vale a dire finanziare gli investimenti con i debiti a medio lungo termine (oltre ai mezzi propri), mentre coprire i fabbisogni di capitale circolante netto utilizzando linee di credito a breve termine;
  • inclusione delle società del Gruppo in strutture di cash pooling al fine di ottimizzare eventuali eccessi di liquidità presenti presso le società partecipanti.

Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti, altri debiti e strumenti derivati. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.

Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2017 più lo spread relativo.

(in migliaia di euro) Valore
contabile
Flussi finanziari
contrattuali
Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati:
Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c 144.857 144.857 144.857 0 0
Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) 368.677 378.623 53.194 325.429 0
Debiti verso altri finanziatori 6.019 6.447 3.806 2.115 526
Leasing finanziari 170 176 78 98 0
Debiti commerciali e altri debiti 488.564 488.564 488.564 0 0
Passività finanziarie per strumenti derivati:
Derivati 0 0 0 0 0
Totale 1.008.287 1.018.667 690.499 327.642 526

Alcuni contratti di finanziamento del Gruppo richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo per il Gruppo di rispettare determinati livelli di indici finanziari.

In particolare sono presenti i seguenti covenant con relativa soglia da non superare:

  • debiti finanziari netti/Margine Operativo Lordo ≤3,5;
  • debiti finanziari netti/Patrimonio netto ≤1,7.

La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.

Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre e al 31 dicembre 2017 tali quozienti risultano ampiamente rispettati dal Gruppo.

Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre al cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

In particolare, alla data del 31 dicembre 2017, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 73,9% del totale (totale linee di credito a disposizione € 555 milioni).

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per il Gruppo è principalmente legato ai crediti commerciali. Le controparti con le quali il Gruppo ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Il Gruppo in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.

Valutazione del fair value

A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:

a) la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:

31.12.2017 31.12.2016
livello 1 livello 2 livello 3 livello 1 livello 2 livello 3
0 0 0 0 0 556
0 0 0 0 0 556
0 (363.458) 0 0 (258.050) 0
0 (2.740) 0 0 (3.405) 0
0 (366.198) 0 0 (261.455) 0

La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:

Totale 0
Movimenti a conto economico (556)
Saldo iniziale 556
(in migliaia di euro) 31.12.2017

b) una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:

Valore contabile Fair value
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
Attività finanziarie disponibili per la vendita 307 307 307 307
Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate
a costo ammortizzato:
Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) 6.758 6.925 6.758 6.925
Crediti commerciali 375.719 357.392 375.719 357.392
Finanziamenti e crediti 62.171 32.071 62.171 32.071
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 300.830 245.674 300.830 245.674
Debiti verso banche correnti e non correnti (513.534) (436.251) (519.524) (444.793)
Altre passività finanziarie correnti e non correnti (6.189) (6.001) (6.189) (6.001)
Debiti commerciali (470.390) (428.530) (470.390) (428.530)
Altre passività correnti (120.941) (102.400) (120.941) (102.400)
Altre passività non correnti (19.927) (8.653) (19.927) (8.653)
Derivati 0 556 0 556
Totale (385.196) (338.910) (391.186) (347.452)

Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito. Nello specifico:

  • mutui, debiti verso altri finanziatori e finanziamenti intercompany con durata superiore ai 12 mesi sono stati calcolati al fair value, determinato applicando la curva forward dei tassi di interesse lungo la durata residua del finanziamento;
  • crediti, debiti commerciali, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, debiti e crediti verso le banche entro i 12 mesi, sono stati valutati al valore contabile in quanto si ritiene che lo stesso approssimi il fair value;
  • i leasing finanziari sono stati valutati al costo in quanto non rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 39.

Parti correlate

All'interno del Gruppo avvengono rapporti tra società controllanti, società controllate, società collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche ed altre parti correlate. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,523% del capitale sociale. Nel corso del 2017 Brembo non ha avuto rapporti con la propria controllante ad eccezione della distribuzione dividendi.

Si riportano di seguito le informazioni relative ai compensi di Amministratori, Sindaci e Direttore Generale (carica ricoperta dall'amministratore delegato) di Brembo S.p.A. e delle altre società del Gruppo e le altre informazioni rilevanti:

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) Amministratori Sindaci Amministratori Sindaci
Emolumenti per la carica 2.120 203 2.010 216
Partecipazione comitati e incarichi particolari 167 0 100 0
Salari e altri incentivi 6.835 0 4.701 0

La voce "Salari e altri incentivi" comprende la stima del costo di competenza 2017 del piano triennale 2016- 2018 riservato al top management aziendale, i compensi quale stipendio per la funzione di dipendente e l'accantonamento per bonus non ancora corrisposti.

Di seguito è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico:

(in migliaia di euro) 31.12. 2017 31.12.2016
PARTI CORRELATE PARTI CORRELATE
a) Incidenza delle operazioni
o posizioni con parti correlate
sulle voci della Situazione
patrimoniale-finanziaria
Valore di
bilancio
Totale Altre* Joint
venture
Ssocietà
collegate
% Valore di
bilancio
Totale Altre* Joint
venture
Società
collegate
%
Altre attività finanziarie (tra cui
investimenti in altre imprese e
strumenti derivati) 6.769 5.659 0 0 5.659 83,6% 6.887 5.676 0 0 5.676 82,4%
Rimanenze 311.116 9 0 9 0 0,0% 283.191 4 0 4 0 0,0%
Crediti commerciali 375.719 1.371 13 1.290 68 0,4% 357.392 2.711 812 1.833 66 0,8%
Altri crediti e attività correnti 80.455 3 3 0 0 0,0% 43.830 7 7 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
300.830 0 0 0 0 0,0% 245.674 9.104 9.104 0 0 3,7%
Debiti verso banche non
correnti
(319.314) 0 0 0 0 0,0% (210.659) (904) (904) 0 0 0,4%
Altre passività non correnti (19.927) (5.915) (5.915) 0 0 29,7% (8.653) (1.914) (1.914) 0 0 22,1%
Fondi per benefici ai dipendenti (27.784) (3.697) (3.697) 0 0 13,3% (32.706) (7.397) (7.397) 0 0 22,6%
Debiti verso banche correnti (194.220) 0 0 0 0 0,0% (225.592) (41.474) (41.474) 0 0 18,4%
Debiti commerciali (470.390) (9.859) (4.740) (4.626) (493) 2,1% (428.530) (7.868) (2.274) (5.273) (321) 1,8%
Altre passività correnti (120.941) (3.164) (3.037) (127) 0 2,6% (102.400) (2.460) (2.333) (127) 0 2,4%
31.12. 2017 31.12.2016
PARTI CORRELATE PARTI CORRELATE
b) Incidenza delle operazioni
o posizioni con parti correlate
sulle voci del Conto economico
Valore di
bilancio
Totale Altre* Joint
venture
Ssocietà
collegate
% Valore di
bilancio
Totale Altre* Joint
venture
Società
collegate
%
Ricavi delle vendite e delle
prestazioni
2.463.620 5.208 4.616 587 5 0,2% 2.279.096 5.002 4.567 434 1 0,2%
Altri ricavi e proventi 24.150 3.294 38 3.090 166 13,6% 28.117 3.230 26 3.040 164 11,5%
Costo delle materie prime,
materiale di consumo e merci
(1.177.255) (71.019) (39) (70.427) (553) 6,0% (1.125.968) (81.037) (174) (80.156) (707) 7,2%
Altri costi operativi (431.957) (6.144) (4.858) (355) (931) 1,4% (379.872) (5.267) (4.353) (85) (829) 1,4%
Costi per il personale (436.050) (8.894) (8.894) 0 0 2,0% (387.640) (6.250) (6.250) 0 0 1,6%
Proventi (oneri) finanziari netti (10.913) (255) (260) 0 5 2,3% (15.367) (740) (776) 0 36 4,8%

* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.

Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizi e il trasferimento di immobilizzazioni tra le diverse società del Gruppo sono avvenute a prezzi rispondenti al valore normale di mercato. I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficino di alcune forme di finanziamento accentrate. Dal 2008 è attivo un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader, mentre dal 2013 è attivo un ulteriore sistema di cash pooling, con valuta renmimbi cinese il cui pooler è la società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. e i cui partecipanti sono le società Brembo Nanjing Automotive Components Co. Ltd., Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. e Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. Il cash pooling è interamente basato in Cina, con provider del servizio Citibank China.

Informazioni sul Gruppo

I dati essenziali delle società appartenenti al Gruppo sono commentati nella Relazione sulla Gestione al capitolo "Struttura del Gruppo e andamento delle società di Brembo".

DENOMINAZIONE SEDE CAPITALE QUOTA POSSEDUTA
DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO
Brembo S.p.A. Curno (BG) Italia Eur 34.727.914
AP Racing Ltd. Coventry Regno Unito Gbp 135.935 100% Brembo S.p.A.
Brembo Deutschland GmbH Leinfelden
Echterdingen
Germania Eur 25.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo North America Inc. Wilmington,
Delaware
USA Usd 33.798.805 100% Brembo S.p.A.
Brembo Czech S.r.o. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca Czk 605.850.000 100% Brembo S.p.A.
La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. Stezzano (BG) Italia Eur 100.000 100% Brembo S.p.A.
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Qingdao Cina Cny 1.365.700 100% Brembo S.p.A.
Brembo Japan Co. Ltd. Tokyo Giappone Jpy 11.000.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Poland Spolka Zo.o. Dabrowa Gornizca Polonia Pln 144.879.500 100% Brembo S.p.A.
Brembo Scandinavia A.B. Göteborg Svezia Sek 4.500.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 492.030.169 100% Brembo S.p.A.
Brembo Russia L.L.C. Mosca Russia Rub 1.250.000 100% Brembo S.p.A.
98,62% Brembo S.p.A.
Brembo Argentina S.A. Buenos Aires Argentina Ars 62.802.000 1,38% Brembo do Brasil Ltda.
49% Brembo S.p.A.
Brembo Mexico S.A. de C.V. Apodaca Messico Usd 20.428.836 51% Brembo North America Inc.
Brembo (Nanjing) Automobile Components 60% Brembo S.p.A.
Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 216.309.960 40% Brembo Brake India Pvt. Ltd.
Brembo Brake India Pvt. Ltd. Pune India Inr 140.000.000 99,99% Brembo S.p.A.
Brembo do Brasil Ltda. Betim Brasile Brl 159.136.227 99,99% Brembo S.p.A.
Corporacion Upwards 98 S.A. Saragozza Spagna Eur 498.043 68% Brembo S.p.A.
Asimco Meilian Braking Systems (Langfang)
Co. Ltd.
Langfang Cina Cny 170.549.133 66% Brembo S.p.A.
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. Stezzano (BG) Italia Eur 4.000.000 50% Brembo S.p.A.
Petroceramics S.p.A. Milano Italia Eur 123.750 20% Brembo S.p.A.
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH Meitingen Germania Eur 25.000 100% Brembo SGL Carbon
Ceramic Brakes S.p.A.

Compensi Società di Revisione

Di seguito il dettaglio dei compensi alla società di revisione e ad altre società facenti parte del network ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di Attuazione del D.Lgs. 24 febbraio 98 n. 58:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione:
- alla Capogruppo Brembo S.p.A. 225 210
- alle società controllate (servizi forniti dal network) 414 415
Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica
finalizzati all'emissione di un'attestazione:
- alla Capogruppo Brembo S.p.A. 56 8
Corrispettivi della società di revisione per prestazione di altri servizi:
- alla Capogruppo Brembo S.p.A. 0 3
- alle società controllate (servizi forniti dal network) 0 14
Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione
per prestazione di servizi:
- per la Capogruppo Brembo S.p.A. 0 83
- altre prestazioni alle società controllate 6 91

Impegni

Non si segnalano impegni a carico del Gruppo alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2017.

Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2017 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella Comunicazione stessa.

Eventi successivi

Non si segnalano fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2017 e fino alla data del 5 marzo 2018.

La linea di produzione permette di automatizzare il processo di montaggio della pinza e di garantire i più elevati standard di qualità del prodotto.

La linea di produzione permette di automatizzare il processo di montaggio della pinza e di garantire i più elevati standard di qualità del prodotto.

ANALISI DELLE SINGOLE VOCI

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

1. Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati.

(in migliaia di euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
Costo storico 24.366 208.500 819.455 194.266 37.030 87.160 1.370.777
Fondo ammortamento 0 (71.568) (513.217) (160.233) (30.229) 0 (775.247)
Fondo svalutazione 0 (2.500) (2.769) 0 0 (484) (5.753)
Consistenza al 1° gennaio 2016 24.366 134.432 303.469 34.033 6.801 86.676 589.777
Variazioni:
Differenze di conversione 65 (1.803) (2.024) (336) (2) 1.214 (2.886)
Variazione area di consolidamento 0 11.293 16.836 361 544 225 29.259
Riclassifiche (136) 41.663 27.146 (5.419) 953 (64.399) (192)
Acquisizioni 3.681 28.713 129.649 14.964 3.031 51.393 231.431
Alienazioni (246) 174 (1.676) (662) (117) (265) (2.792)
Ammortamenti 0 (11.292) (70.023) (12.838) (2.721) 0 (96.874)
Perdita di valore 0 (458) (310) (19) 0 (4) (791)
Totale variazioni 3.364 68.290 99.598 (3.949) 1.688 (11.836) 157.155
Costo storico 27.730 285.872 977.772 192.684 43.304 75.117 1.602.479
Fondo ammortamento 0 (82.799) (572.277) (162.600) (34.815) 0 (852.491)
Fondo svalutazione 0 (351) (2.428) 0 0 (277) (3.056)
Consistenza al 1° gennaio 2017 27.730 202.722 403.067 30.084 8.489 74.840 746.932
Variazioni:
Differenze di conversione (515) (7.329) (11.506) 26 (321) (2.857) (22.502)
Riclassifiche 0 2.752 45.520 3.372 4.965 (56.854) (245)
Acquisizioni 3.496 8.435 81.599 18.305 3.465 211.358 326.658
Alienazioni 0 (25) (3.841) (768) 388 0 (4.246)
Ammortamenti 0 (12.850) (81.928) (14.369) (3.262) 0 (112.409)
Perdita di valore 0 (344) 17 5 0 (92) (414)
Totale variazioni 2.981 (9.361) 29.861 6.571 5.235 151.555 186.842
Costo storico 30.711 289.384 1.065.152 211.914 49.006 226.781 1.872.948
Fondo ammortamento 0 (95.446) (630.358) (175.259) (35.282) 0 (936.345)
Fondo svalutazione 0 (577) (1.866) 0 0 (386) (2.829)
Consistenza al 31 dicembre 2017 30.711 193.361 432.928 36.655 13.724 226.395 933.774

Nel corso del 2017 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 326.658 migliaia, di cui € 211.358 migliaia relativi a immobilizzazioni in corso.

Come già in precedenza commentato nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo continua il programma di sviluppo internazionale a seguito del quale sono stati effettuati significativi investimenti in impianti, macchinari e attrezzature per la produzione in Nord America, Polonia e Cina, oltre che in Italia.

I decrementi netti per alienazioni sono stati pari a € 4.246 migliaia e si riferiscono al normale ciclo di sostituzione di macchinari non più utilizzabili nel processo produttivo.

Gli ammortamenti complessivi imputati nel corso del 2017 ammontano a € 112.409 migliaia (2016: € 96.874 migliaia).

Di seguito si riporta il dettaglio, per categoria, del valore netto contabile dei beni di proprietà e di quelli condotti in locazione finanziaria:

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) In leasing Non in leasing In leasing Non in leasing
Terreni 0 30.711 0 27.730
Fabbricati 0 193.361 0 202.722
Impianti e macchinari 0 432.928 0 403.067
Attrezzature industriali e commerciali 0 36.655 0 30.084
Altri beni 547 13.177 222 8.267
Immobilizzazioni in corso e acconti 0 226.395 0 74.840
Totale 547 933.227 222 746.710

2. Immobilizzazioni immateriali (costi di sviluppo, avviamento e altre attività immateriali)

I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati.

Costi di
sviluppo
Avviamento Immobilizzazioni
a vita utile
indefinita
Subtotale Diritti di
brevetto e
utilizzo opere
dell'ingegno
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Totale altre
attività
immateriali
Totale
(in migliaia di euro) A B A+B C D C+D
Costo storico 119.162 57.038 1.033 58.071 29.849 71.964 101.813 279.046
Fondo ammortamento (77.931) 0 0 0 (26.439) (60.368) (86.807) (164.738)
Fondo svalutazione (388) (14.122) (3) (14.125) (504) 0 (504) (15.017)
Consistenza al 1° gennaio 2016 40.843 42.916 1.030 43.946 2.906 11.596 14.502 99.291
Variazioni:
Differenze di conversione 14 (1.680) (3) (1.683) (8) (146) (154) (1.823)
Variazione area di consolidamento 0 46.218 399 46.617 0 32.509 32.509 79.126
Riclassifiche 0 0 0 0 50 94 144 144
Acquisizioni 19.067 0 0 0 1.464 11.608 13.072 32.139
Alienazioni 0 0 0 0 (20) (9) (29) (29)
Ammortamenti (9.899) 0 0 0 (1.031) (6.954) (7.985) (17.884)
Perdita di valore (701) 0 0 0 0 0 0 (701)
Totale Variazioni 8.481 44.538 396 44.934 455 37.102 37.557 90.972
Costo storico 137.593 99.560 1.429 100.989 31.267 116.557 147.824 386.406
Fondo ammortamento (87.881) 0 0 0 (27.403) (67.859) (95.262) (183.143)
Fondo svalutazione (388) (12.106) (3) (12.109) (503) 0 (503) (13.000)
Consistenza al 1° gennaio 2017 49.324 87.454 1.426 88.880 3.361 48.698 52.059 190.263
Variazioni:
Differenze di conversione (264) (6.019) (24) (6.043) 17 (2.435) (2.418) (8.725)
Riclassifiche 0 0 0 0 147 (50) 97 97
Acquisizioni 24.033 0 0 0 2.741 7.252 9.993 34.026
Alienazioni 0 0 0 0 (24) (174) (198) (198)
Ammortamenti (10.482) 0 0 0 (1.128) (7.981) (9.109) (19.591)
Perdita di valore (1.288) 0 0 0 1 0 1 (1.287)
Totale Variazioni 11.999 (6.019) (24) (6.043) 1.754 (3.388) (1.634) 4.322
Costo storico 159.845 93.118 1.404 94.522 34.167 120.134 154.301 408.668
Fondo ammortamento (98.134) 0 0 0 (28.550) (74.824) (103.374) (201.508)
Fondo svalutazione (388) (11.683) (2) (11.685) (502) 0 (502) (12.575)
Consistenza al 31 dicembre 2017 61.323 81.435 1.402 82.837 5.115 45.310 50.425 194.585

Costi di sviluppo

La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia interne sia esterne, per un costo storico lordo di € 159.845 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2017 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte nei periodi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo; sono stati registrati ammortamenti per un ammontare di € 10.482 migliaia relativi ai costi di sviluppo per commesse relativamente alle quali il prodotto è in produzione.

Il valore lordo include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 37.008 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nella voce "Costi per progetti interni capitalizzati" nel corso dell'esercizio è pari a € 24.219 migliaia (2016: € 18.971 migliaia).

Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 1.288 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti principalmente dalla Capogruppo Brembo S.p.A. relativi a progetti che, per volontà del cliente o di Brembo, non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.

Avviamento

La voce avviamento deriva dalle seguenti business combination:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Dischi – Sistemi e Moto:
Brembo North America Inc. (Hayes Lemmerz) 14.233 16.193
Brembo Mexico S.A. de C.V. (Hayes Lemmerz) 866 986
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. 897 956
Brembo Brake India Pvt. Ltd. 8.596 9.198
Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. 43.138 45.991
After Market – Performance Group:
Corporacion Upwards'98 (Frenco S.A.) 2.006 2.006
Ap Racing Ltd. 11.699 12.124
Totale 81.435 87.454

La differenza rispetto al 31 dicembre 2016 è principalmente imputabile alla variazione dei cambi di consolidamento.

Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.

Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso delle altre unità generatrici di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2018-2020 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio-lungo termine stabile dell'1-1,5% a seconda dei casi. Il tasso di sconto di Gruppo utilizzato (Group WACC) è pari all'8,0% (7,4% nel 2016) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi specifici dell'attività in oggetto. Dai test di impairment sopracitati non è emersa la necessità nell'esercizio di procedere ad alcuna svalutazione.

In caso di variazione del WACC da 8,0% a 8,5% o del tasso di crescita da 1,0% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1,0%), nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.

In caso di riduzione dei volumi di vendita che, a seconda del mercato di appartenenza della CGU, sono state ipotizzate essere dal -5% al -20%, nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.

Le variazioni di WACC, tasso di crescita, volumi di vendita, sopra descritte, sono ritenute ragionevoli; in tal senso infatti, solo in caso di variazioni oltre soglie di ragionevolezza, si sarebbero evidenziati impairment.

Immobilizzazioni immateriali a vita indefinita

La voce è costituita per € 1.030 migliaia dal marchio Villar di proprietà della controllata Corporacion Upwards '98 S.A. e per la differenza dal valore del marchio iscritto in Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.

In merito alla metodologia di impairment test si rimanda a quanto indicato sopra con riferimento agli avviamenti. Dall'impairment test non è emersa necessità di svalutazione.

Altre attività immateriali

136

Le acquisizioni in "Altre attività immateriali" ammontano complessivamente a € 9.993 migliaia e si riferiscono per € 2.741 migliaia al deposito di specifici brevetti e marchi e per il residuo principalmente alla quota di investimento dell'anno relativa allo sviluppo di nuove funzionalità all'interno del Gruppo del nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning), oltre che all'acquisizione di altri applicativi informatici.

3. Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (società collegate e joint venture)

In tale voce sono riportate le quote di patrimonio netto di spettanza del Gruppo relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; nella tabella seguente si riepilogano i relativi movimenti:

Rivalutazioni/
31.12.2016 Svalutazioni Dividendi Altre variazioni 31.12.2017
Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes 26.507 13.236 (6.000) (42) 33.701
Petroceramics S.r.l. 462 177 (40) 0 599
Totale 26.969 13.413 (6.040) (42) 34.300

Si segnala che l'impatto a Conto economico delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto è suddiviso su due voci, "Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB, e "Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni", riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

Di seguito si riporta il dettaglio delle attività, passività, costi e ricavi relativi alle società a controllo congiunto e alle società collegate:

Imprese a controllo congiunto Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 156.863 151.406
Altri ricavi e proventi 2.026 1.628
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci (49.106) (49.661)
Altri costi operativi (34.359) (34.539)
Costi per il personale (34.221) (32.725)
MARGINE OPERATIVO LORDO 41.203 36.109
Ammortamenti e svalutazioni (4.692) (4.688)
MARGINE OPERATIVO NETTO 36.511 31.421
Proventi (oneri) finanziari netti (68) (128)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 36.443 31.293
Imposte (10.165) (9.441)
RISULTATO NETTO DI PERIODO 26.277 21.853
% possesso 50% 50%
Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento 97 83
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 13.236 11.010
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 38.147 30.444
Altre attività immateriali 327 350
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) 131 131
Imposte anticipate 2.551 2.343
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 41.156 33.268
Rimanenze 17.837 16.639
Crediti commerciali 10.868 8.190
Altri crediti e attività correnti 5.098 2.758
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31.192 31.484
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 64.995 59.071
TOTALE ATTIVO 106.151 92.339
Capitale sociale 4.000 4.000
Altre riserve 20.422 19.495
Utili / (perdite) portati a nuovo 15.719 6.876
Risultato netto di periodo 26.277 21.853
TOTALE PATRIMONIO NETTO 66.418 52.224
Altre passività non correnti 671 141
Fondi per rischi e oneri non correnti 2.759 2.225
Fondi per benefici ai dipendenti 3.600 3.412
Imposte differite 0 2
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 7.030 5.780
Debiti verso banche correnti 1 2.323
Debiti commerciali 20.867 18.354
Debiti tributari 5.736 7.123
Fondi per rischi e oneri correnti 0 15
Altre passività correnti 6.099 6.520
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 32.703 34.335
TOTALE PASSIVO 39.733 40.115
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 106.151 92.339
% possesso 50% 50%
Avviamento 1.033 1.033
Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento (541) (638)
VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO 33.701 26.507

137

Imprese collegate

Petroceramics S.p.A.
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.426 2.439
RISULTATO NETTO DI PERIODO 885 556
% possesso 20% 20%
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 177 111
Totale attività correnti 3.320 2.993
Totale attività non correnti 577 387
Totale passività correnti 745 927
Totale passività non correnti 156 141
TOTALE PATRIMONIO NETTO 2.996 2.312
% possesso 20% 20%
VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO 599 462

4. Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati)

La composizione di tale voce è la seguente:

138

Totale 6.769 6.887
Altro 803 904
Crediti verso collegate 5.659 5.676
Partecipazioni in altre imprese 307 307
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016

La voce "Partecipazioni in altre imprese" comprende principalmente le partecipazioni del 10% nella società International Sport Automobile S.a.r.l., del 2,38% nella società E-novia S.r.l. e dell'1,20% nella società Fuji Co.

Nella voce "Crediti verso società collegate" è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9 milioni nominale è ora iscritto per € 5.659 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel 2016 con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione. Tale accordo prevede che il pagamento della quota residua del suddetto credito avvenga a seguito della cessione a terzi dell'immobile di proprietà di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione nella misura dell'attivo netto della società al termine e all'esito della procedura di liquidazione, ferma la compartecipazione del socio di maggioranza all'eventuale deficit sino ad un importo massimo già definito tra le parti. Pur includendo il credito tra le "Attività non correnti", si ritiene che non vi siano elementi che ostino al recupero del suo valore residuo.

La voce "Altro" include depositi cauzionali infruttiferi per utenze e contratti di noleggio di autovetture.

5. Crediti e altre attività non correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Crediti verso altri 3.762 4.670
Crediti tributari 37 91
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 33 33
Totale 3.832 4.794

Nella voce "Crediti verso altri" è compreso principalmente l'ammontare relativo ad un contributo riconosciuto ad un cliente per l'acquisizione di un contratto decennale di fornitura esclusiva rilasciato a Conto economico coerentemente con il piano di fornitura al cliente stesso avviato a fine 2014.

I crediti tributari si riferiscono principalmente a imposte chieste a rimborso.

6. Imposte anticipate e differite

Il saldo netto tra le imposte anticipate e le imposte differite è così composto:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Imposte anticipate 57.818 57.691
Imposte differite (24.716) (31.622)
Totale 33.102 26.069

Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente sulle differenze temporanee relative a plusvalenze a tassazione differita, altri elementi di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale, perdite fiscali pregresse e ad altre rettifiche di consolidamento.

Di seguito si riporta la movimentazione intervenuta nella voce nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Saldo iniziale 26.069 42.551
Variazione area di consolidamento 0 (9.678)
Imposte differite generate (7.935) (9.362)
Imposte anticipate generate 20.359 24.081
Utilizzo imposte differite ed anticipate (7.475) (20.481)
Oscillazione cambi 2.746 (1.595)
Altri movimenti (662) 553
Saldo finale 33.102 26.069
Imposte anticipate
Imposte differite
Netto
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
Immobili, impianti,macchinari e altre attrezzature 12.776 11.869 20.982 30.613 (8.206) (18.744)
Costi di sviluppo 28 28 0 0 28 28
Altre attività immateriali 67 96 7.283 9.022 (7.216) (8.926)
Altre attività finanziarie 2.070 147 0 0 2.070 147
Crediti commerciali 5.181 7.456 36 53 5.145 7.403
Rimanenze 10.683 11.829 0 0 10.683 11.829
Altri crediti e attività correnti 950 863 63 134 887 729
Passività finanziarie 3 0 0 0 3 0
Altre passività finanziarie 170 222 0 13 170 209
Fondi per rischi e oneri 6.213 9.123 0 0 6.213 9.123
Fondi relativi al personale 8.132 7.942 1.192 1.196 6.940 6.746
Debiti commerciali 222 7 0 0 222 7
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 10 0 0 11 10
Altre passività 9.451 7.458 1.787 2.055 7.664 5.403
Altro 9.818 13.569 1.370 2.100 8.448 11.469
Perdite fiscali 40 636 0 0 40 636
Compensazioni imposte anticipate e differite (7.997) (13.564) (7.997) (13.564) 0 0
Totale 57.818 57.691 24.716 31.622 33.102 26.069

La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:

La rilevazione delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base dei piani strategici aggiornati; in particolare, si evidenzia che la società controllata consolidata Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una "zona economica speciale" e ha il diritto di dedurre dalle imposte correnti eventualmente dovute fino al 2026 una percentuale dei propri investimenti compresa tra il 25% e il 50%. Al 31 dicembre 2017, la società ha utilizzato tutto il credito esistente al 31 dicembre 2016 oltre al credito maturato nell'anno 2017.

La società Brembo Czech Sro. gode di tre piani di incentivazione fiscale rispettivamente di Czk 355,2 milioni (scadenza 2018), di Czk 132,6 milioni (scadenza 2021) e di Czk 63,78 milioni (scadenza 2029) su cui la società ha iscritto imposte anticipate per il valore complessivo che si prevede di recuperare.

Si segnala che:

  • le imposte anticipate non contabilizzate da Brembo Argentina Ltda. sulle perdite pregresse e dell'esercizio, riportabili per 5 anni, (di Ars 127,26 milioni) ammontano a Ars 44,54 milioni;
  • le imposte anticipate non contabilizzate da Brembo do Brasil Ltda. sulle perdite pregresse e dell'esercizio, illimitatamente riportabili, (di Brl 111,24 milioni) ammontano a Brl 37,82 milioni;
  • al 31 dicembre 2017 sono state rilevate imposte differite passive per € 1.370 migliaia su utili di società controllate, collegate o joint venture, che il Gruppo ritiene possano essere distribuiti in un prevedibile futuro.
  • al 31 dicembre 2017, le differenze temporanee tra la quota della controllante nelle attività nette della controllata, collegata o partecipata, compreso il valore contabile dell'avviamento, ed il valore dell'investimento o della partecipazione (costo) (come indicato nel §38 dello IAS 12) sono pari a € 467 milioni e sono considerate come

permanentemente reinvestite, dal momento che tali fondi sono utilizzati al fine di finanziare operazioni correnti e di crescita futura del business nei paesi in cui la stessa controllata risiede; di conseguenza, nessuna imposta differita passiva è stata rilevata sulla parte imponibile di tali differenze.

• Brembo North America Inc. ha adeguato la passività per imposte differite per Usd 11,2 milioni in seguito alla riduzione di aliquota dal 35% al 21% prevista a partire dal 2018 dalla nuova riforma fiscale approvata a fine 2017 dal governo americano.

7. Rimanenze

Le rimanenze finali nette di magazzino, esposte al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:

Totale 311.116 283.191
Merci in viaggio 22.442 23.340
Prodotti finiti 93.587 93.190
Prodotti in corso di lavorazione 63.419 57.339
Materie prime 131.668 109.322
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016

La variazione della voce è dovuta all'aumento del volume di attività del Gruppo.

La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino è qui di seguito riportata:

(in migliaia di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oscillazione
cambi
Riclassifiche 31.12.2017
Fondo svalutazione magazzino 41.653 12.776 (9.328) (368) 149 44.882

Il fondo obsolescenza magazzino, determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme di prodotti.

8. Crediti commerciali

Al 31 dicembre 2017 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il saldo alla fine del precedente esercizio, è così composto:

Totale 375.719 357.392
Crediti verso collegate e joint venture 1.358 1.899
Crediti verso clienti 374.361 355.493
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016

L'incremento dei crediti commerciali è legato all'aumento del volume di attività.

Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto il Gruppo ha un alto numero di clienti dislocati nelle varie aree geografiche di attività.

I crediti verso clienti sono espressi al netto del fondo svalutazione crediti pari a € 5.298 migliaia, così movimentato:

31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oscillazione
cambi
31.12.2017
6.923 707 (2.209) (123) 5.298

La massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo Brembo è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.

Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Al fine di esprimere la qualità creditizia delle attività finanziarie, la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati quei clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.

Totale 381.017 364.315
Clienti non quotati 85.030 104.368
Clienti quotati 295.987 259.947
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016

Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti, che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce la seguente spaccatura per fasce di anzianità:

Clienti quotati

(in migliaia di euro) 31.12.2017 Svalutazione 2017 31.12.2016 Svalutazione 2016
Corrente 281.483 0 240.027 2
Scaduto fino a 30 gg 2.808 0 1.944 0
Scaduto da 30 a 60 gg 6.779 0 10.870 0
Scaduto da più di 60 gg 4.917 1.272 7.106 2.142
Totale 295.987 1.272 259.947 2.144
% Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 4,5% 6,8%
Totale scaduto e non svalutato 13.232 17.778

Clienti non quotati

(in migliaia di euro) 31.12.2017 Svalutazione 2017 31.12.2016 Svalutazione 2016
Corrente 74.961 0 97.817 302
Scaduto fino a 30 gg 1.664 0 1.486 0
Scaduto da 30 a 60 gg 2.053 0 998 0
Scaduto da più di 60 gg 6.352 4.026 4.067 4.477
Totale 85.030 4.026 104.368 4.779
% Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 7,1% 2,0%
Totale scaduto e non svalutato 6.043 2.074

Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito a inizio 2018.

Per quanto attiene invece la parte di scaduto verso clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata nei primi mesi dell'anno 2018.

9. Altri crediti e attività correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Crediti tributari 22.079 16.462
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 26.493 13.203
Altri crediti 31.883 14.165
Totale 80.455 43.830

Tra i "Crediti tributari" è compreso il credito rilevato dalla Capogruppo negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sul costo del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.948 migliaia, oltre al credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27/05/2015 pari a € 5.239 migliaia.

L'incremento nella voce "Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito" riguarda principalmente i crediti IVA delle consociate di Polonia, Messico e Cina dovuto ai significativi acquisti per investimenti effettuati nell'esercizio.

Negli "Altri crediti" sono inclusi crediti verso compagnie di assicurazione per richieste di rimborso assicurativo in corso alla chiusura dell'esercizio.

10. Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

Totale 296 901
Altri crediti 2 3
Depositi cauzionali 294 342
Strumenti derivati 0 556
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Depositi bancari e postali 300.664 245.535
Denaro e valori in cassa 166 139
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 300.830 245.674
Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari (144.857) (181.745)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati
nel rendiconto finanziario 155.973 63.929

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.

Si segnala che, ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 10.587 migliaia (nel 2016 € 9.975 migliaia).

12. Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2017 è aumentato di € 178.899 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016; le movimentazioni sono riportate nell'apposito prospetto di bilancio.

Capitale sociale

Il capitale sociale sottoscritto e versato dalla Capogruppo ammonta al 31 dicembre 2017 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.

Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2017 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2016:

(n. di azioni) 31.12.2017 31.12.2016
Azioni ordinarie emesse 333.922.250 66.784.450
Azioni proprie (8.735.000) (1.747.000)
Totale azioni in circolazione 325.187.250 65.037.450

L'Assemblea degli azionisti della Capogruppo del 20 aprile 2017 ha approvato il frazionamento (Stock Split) delle numero 66.784.450 azioni ordinarie totali della società prive di valore nominale, in numero 333.922.250 azioni ordinarie di nuova emissione, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ciascuna azione ordinaria ritirata e annullata, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. Tale operazione, avvenuta in data 29 maggio 2017, ha comportato la riduzione del valore contabile di ciascuna azione, ma non ha avuto alcun effetto sulla consistenza del capitale di Brembo S.p.A. né sulle caratteristiche delle azioni.

Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2017 non sono stati effettuati né acquisti né vendite.

Altre riserve e Utili/(perdite) portati a nuovo

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 20 aprile 2017 ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2016, destinando l'utile dell'esercizio 2016, pari a € 138.393 migliaia come segue:

  • agli Azionisti un dividendo lordo ordinario di € 1,0 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse le azioni proprie;
  • riportato a nuovo il rimanente.

Capitale e riserve di terzi

144

La variazione di tale voce è dovuta all'effetto della variazione dei cambi di consolidamento.

13. Debiti finanziari e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale
Debiti verso banche:
– c/c ordinario e c/anticipi 144.857 0 144.857 181.745 0 181.745
– mutui 49.363 319.314 368.677 43.847 210.659 254.506
Totale 194.220 319.314 513.534 225.592 210.659 436.251
Debiti verso altri finanziatori 3.845 2.344 6.189 756 5.245 6.001
Totale 3.845 2.344 6.189 756 5.245 6.001

Nella tabella seguente diamo il dettaglio della composizione dei mutui e dei debiti verso altri finanziatori:

Importo Importo al Importo al Quote scadenti
entro l'esercizio
Quote scadenti Quote scadenti
(in migliaia di euro) originario 31.12.2016 31.12.2017 successivo tra 1 e 5 anni oltre 5 anni
Debiti verso banche:
Mutuo BNL (EUR 50 milioni) 50.000 42.761 28.529 14.286 14.243 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) 25.000 3.124 0 0 0 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 75 milioni) 75.000 0 74.945 0 74.945 0
Mutuo BNL (EUR 80 milioni) 80.000 0 79.879 2 79.877 0
Mutuo UBI (EUR 30 milioni) 30.000 1.874 0 0 0 0
Mutuo BEI R&D (EUR 55 milioni) 55.000 32.558 0 0 0 0
Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) 130.000 129.643 104.799 20.056 84.743 0
Mutuo Unicredit NY (USD 40,3 milioni) 37.101 25.494 11.209 11.209 0 0
Mutuo B.E.I. (EUR 30 milioni, Progetto Nuova Fonderia) 30.000 19.052 15.241 3.810 11.431 0
Mutuo UBI (USD 35 milioni) 29.835 0 29.120 0 29.120 0
Mutuo Banamex (USD 30 milioni) 25.778 0 24.955 0 24.955 0
Totale debiti verso banche 567.714 254.506 368.677 49.363 319.314 0
Debiti verso altri finanziatori:
Prestito Finlombarda MIUR 275 166 101 67 34 0
Prestito MIUR BBW 2.443 1.241 903 161 742 0
Ministerio Industria España 3.237 1.907 1.735 263 1.315 157
Mutuo Renault Argentina S.A. 797 91 0 0 0 0
Prestito municipalità di Langfang 7.558 2.596 2.435 2.435 0 0
Mutuo agevolato DM 28905 845 0 845 845 0 0
Debiti per leasing 207 0 170 74 96 0
Totale debiti verso altri finanziatori 15.362 6.001 6.189 3.845 2.187 157
TOTALE 583.076 260.507 374.866 53.208 321.501 157

Fra le operazioni più significative finalizzate nel corso del 2017, si segnala che la Capogruppo Brembo S.p.A. ha finalizzato due finanziamenti a medio termine con BNL per € 80 milioni e con Banca Popolare di Sondrio per € 75 milioni. Inoltre, Brembo Mexico S.A. de C.V. ha stipulato due contratti di finanziamento a medio termine rispettivamente con UBI Banca per Usd 35 milioni e Banamex per Usd 30 milioni.

Si segnala che esistono alcuni mutui che prevedono il rispetto di parametri finanziari (financial covenants). Alla data di chiusura del bilancio tutti i financial covenants risultano rispettati. Al 31 dicembre 2017 non esistono debiti finanziari assistiti da garanzie reali.

Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della composizione dell'indebitamento del Gruppo sotto forma di leasing finanziari suddividendo i canoni previsti da pagare tra quota capitale e quota interessi.

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) Rata Quota interessi Quota capitale Rata Quota interessi Quota capitale
Meno di 1 anno 78 4 74 0 0 0
Tra 1 e 5 anni 98 2 96 0 0 0
Più di 5 anni 0 0 0 0 0 0
Totale 176 6 170 0 0 0

Il Gruppo ha in essere contratti di locazione commerciale per alcuni dei propri insediamenti produttivi, nonché per la propria sede centrale. La società ha valutato che tutti i rischi e benefici significativi tipici della proprietà dei beni non sono stati trasferiti al Gruppo, sulla base dei termini e delle condizioni contrattuali (ad esempio, i termini contrattuali non coprono la maggior parte della vita economica della proprietà commerciale ovvero il valore attuale dei canoni minimi di leasing non corrisponde sostanzialmente al fair value del bene). Ne consegue pertanto che tali contratti sono stati contabilizzati come leasing operativi in base al principio IAS 17 attualmente in vigore.

Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Meno di 1 anno 26.613 25.186
Tra 1 e 5 anni 77.109 72.732
Più di 5 anni 85.311 75.726
Totale 189.033 173.644

La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai debiti verso altri finanziatori e mutui è la seguente:

31.12.2017
(in migliaia di euro) Tasso fisso Tasso variabile Totale Tasso fisso Tasso variabile Totale
Euro 223.315 83.691 307.006 68.136 164.191 232.327
Dollaro USA 0 65.284 65.284 0 25.493 25.493
Zloty Polacco 141 0 141 0 0 0
Renmimbi Cinese 2.435 0 2.435 2.596 0 2.596
Peso Argentino 0 0 0 91 0 91
Totale 225.891 148.975 374.866 70.823 189.684 260.507

Il tasso medio variabile dell'indebitamento di Gruppo è pari a 1,68%, mentre quello fisso è pari a 0,67%.

Posizione finanziaria netta

Di seguito riportiamo la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017, pari a € 218.597 migliaia, e al 31 dicembre 2016, pari a € 195.677 migliaia, in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
A Cassa 166 139
B Altre disponibilità liquide 300.664 245.535
C Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione 0 556
D LIQUIDITÀ (A+B+C) 300.830 246.230
E Crediti finanziari correnti 296 345
F Debiti bancari correnti 144.857 181.745
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente 49.363 43.847
H Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati 3.845 756
I INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) 198.065 226.348
J INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) (103.061) (20.227)
K Debiti bancari non correnti 319.314 210.659
L Obbligazioni emesse 0 0
M Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati 2.344 5.245
N INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) 321.658 215.904
O INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) 218.597 195.677

Le diverse componenti che hanno originato la variazione della posizione finanziaria netta nel presente esercizio sono indicate nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla Gestione.

14. Altre passività non correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti verso istituti previdenziali 3.402 1.439
Debiti verso dipendenti 15.449 6.983
Altri debiti 1.076 231
Totale 19.927 8.653

La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda prevalentemente la passività relativa alla quota dell'anno del piano di incentivazione triennale 2016-2018 riservato al top management, liquidabile nel corso del 2019.

La linea automatizza il controllo del pezzo e la creazione di un QR code per la tracciabilità del prodotto attraverso una marcatura laser. L'intera isola costituisce il primo progetto pilota nell'applicazione completa delle nuove tecnologie Industry 4.0.

La linea automatizza il controllo del pezzo e la creazione di un QR code per la tracciabilità del prodotto attraverso una marcatura laser. L'intera isola costituisce il primo progetto pilota nell'applicazione completa delle nuove tecnologie Industry 4.0.

15. Fondi per rischi ed oneri

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oscillazione
cambi
Altro 31.12.2017
Fondi per rischi e oneri 7.874 5.800 (1.525) (304) 36 11.881
Fondo garanzia prodotto 16.340 7.490 (8.136) 44 14.238 29.976
Totale 24.214 13.290 (9.661) (260) 14.274 41.857
di cui a breve 2.547 2.244

I fondi per rischi e oneri, pari complessivamente a € 41.857 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotto, l'indennità suppletiva di clientela (in relazione al contratto di agenzia italiano), la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali in essere.

La voce "Altro" è relativa alla miglior stima del valore di obbligazioni per rischi coperti da polizze assicurative, per i quali si attende un indennizzo; tale indennizzo è rilevato negli "Altri crediti e attività correnti", mentre nella voce "Accantonamenti" è rilevato il valore dell'obbligazione al netto dell'indennizzo stesso.

16. Fondi per benefici ai dipendenti

150

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita o piani a benefici definiti.

Nel caso di piani a contribuzione definita, le società del Gruppo versano dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi le società adempiono a tutti i loro obblighi.

Nei piani a contribuzione definita, in seguito al consolidamento di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. è presente un piano relativo a circa 1.000 dipendenti pensionati e a circa 100 dipendenti in pre-pensionamento ai quali vengono garantite indennità mensili sino al raggiungimento della pensione.

I dipendenti della controllata inglese AP Racing Ltd. sono assistiti da un piano pensionistico aziendale (AP Racing pension schemes) che si compone di due sezioni: la prima, del tipo defined contribution, per i dipendenti assunti successivamente al 1° aprile 2001 e la seconda, del tipo defined benefit, per quelli già in forza alla data del 1° aprile 2001 (e precedentemente coperti dal fondo pensione AP Group). Si tratta di un piano a benefici definiti (funded) finanziato dai contributi versati dall'impresa e dai suoi partecipanti ad un fondo (trustee) giuridicamente distinto dall'impresa che eroga i benefici ai dipendenti.

Le società Brembo Mexico S.A. de C.V., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Brake India Pvt. Ltd. hanno in essere specifici piani pensionistici, classificabili tra i piani a benefici definiti, rivolti ai loro dipendenti.

I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono anche il "Trattamento di fine rapporto" delle società italiane del Gruppo, coerentemente con la normativa applicabile.

Il valore dei piani a benefici definiti è calcolato su base attuariale con il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". La voce altri fondi del personale rileva anche altri benefici ai dipendenti.

Le passività al 31 dicembre 2017 sono di seguito riportate:

Utilizzi/ Oneri Oscillazione
(in migliaia di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Rilasci finanziari cambi Altro 31.12.2017
TFR 21.546 0 (1.154) 315 0 (611) 20.096
Piani a benefici definiti
e altri benefici a lungo termine 8.884 226 (618) 285 (394) (3.061) 5.322
Piani a contribuzione definita 2.276 1.968 (2.397) 0 (104) 623 2.366
Totale 32.706 2.194 (4.169) 600 (498) (3.049) 27.784

Piani a benefici definiti

Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Piano Brembo
Brembo Mexico
Brake India
Piano
Brembo Japan
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
A. Variazione delle obbligazioni
a benefici definiti
1. Obbligazioni a benefici
definiti al termine del periodo
precedente
21.546 20.511 37.581 36.671 648 697 749 634 302 238
2. Costi previdenziali:
costi previdenziali correnti 0 0 0 0 144 130 106 94 2 50
costi previdenziali pregressi 0 0 0 0 0 (29) 0 0 0 0
3. Oneri finanziari 315 421 981 1.247 54 44 48 46 2 2
4. Flussi di cassa:
erogazioni da piani 0 0 (761) (973) 0 0 (11) (28) 0 0
erogazioni da parte del
datore di lavoro
(1.154) (878) 0 0 (17) (33) (6) (34) (37) (2)
6. Variazioni imputabili alla
nuova valutazione:
effetti dovuti alle variazione
delle ipotesi demografiche
0 0 (661) (794) 0 0 0 0 0 0
effetti dovuti alle variazione
delle ipotesi finanziarie
(611) 1.492 7 8.739 26 (111) (33) 37 0 0
effetti dovuti all'esperienza
(variazioni intercorse dalla
precedente valutazione non
in liena con le ipotesi)
0 0 (530) (2.061) 19 48 76 (6) 0 0
7. Effetto delle variazioni dei
tassi di cambio
0 0 (1.303) (5.248) (74) (98) (56) 6 (25) 14
8. Obbligazioni a benefici
definiti a fine periodo
20.096 21.546 35.314 37.581 800 648 873 749 244 302
Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Brembo Mexico
Piano Brembo
Brake India
Piano
Brembo Japan
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
B. Variazione del fair value delle
attività al servizio dei piani
1. Fair value delle attività
al servizio dei piani al
termine del periodo
precedente
0 0 30.229 29.089 0 0 167 178 0 0
2. Proventi finanziari 0 0 795 996 0 0 11 12 0 0
3. Flussi di cassa:
Totale contributi versati dal
datore di lavoro:
contributi da parte del datore
di lavoro
0 0 556 569 0 0 45 3 0 0
pagamenti erogati
direttamente dal datore di
lavoro
1.155 878 0 0 17 33 6 34 0 0
benefici erogati dal piano 0 0 (761) (973) 0 0 (11) (28) 0 0
benefici erogati dal datore di
lavoro
(1.155) (878) 0 0 (17) (33) (6) (34) 0 0
imposte su attività al servizio
del piano
0 0 0 0 0 0 (1) 0 0 0
5. Variazioni imputabili alla
nuova valutazione:
rendimento delle attività al
servizio dei piani (esclusi
proventi finanziari)
0 0 1.933 4.727 0 0 5 1 0 0
6. Effetto delle variazioni dei
tassi di cambio
0 0 (1.089) (4.179) 0 0 (13) 1 0 0
7. Fair value delle attività al
servizio dei piani a fine
periodo
0 0 31.663 30.229 0 0 203 167 0 0
E. Importi inclusi nel prospetto
della situazione patrimoniale
e finanziaria
1. Piani per obbligazioni a
benefici definiti
20.096 21.546 35.314 37.581 800 648 873 749 244 302
2. Fair value delle attività al
servizio dei piani
0 0 31.663 30.229 0 0 203 167 0 0
3. Valore netto dei piani
finanziati
20.096 21.546 3.651 7.352 800 648 670 582 244 302
5. Valore netto delle
passività/(attività)
20.096 21.546 3.651 7.352 800 648 670 582 244 302
Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Brembo Mexico
Piano Brembo
Brake India
Piano
Brembo Japan
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
F. Componenti dei costi
previdenziali
1. Costi previdenziali:
costi previdenziali correnti 0 0 0 0 144 130 106 94 2 50
costi previdenziali pregressi 0 0 0 0 0 (29) 0 0 0 0
Totale costi previdenziali 0 0 0 0 144 101 106 94 2 50
2. Oneri finanziari netti:
oneri finanziari sui piani a
benefici definiti
315 421 981 1.247 54 44 48 46 2 2
(proventi) finanziari sulle
attività al servizio dei piani
0 0 (795) (996) 0 0 (11) (12) 0 0
Totale oneri finanziari netti 315 421 186 251 54 44 37 34 2 2
3. Effetto della nuova
valutazione sugli altri benefici
a lungo termine
0 0 0 0 0 0 25 6 0 0
5. Costi dei piani a benefici
definiti inclusi nel conto
economico
315 421 186 251 198 145 168 134 4 52
6. Rivalutazioni comprese nelle
altre componenti del conto
economico complessivo:
effetti dovuti alle variazione
delle ipotesi demografiche
0 0 (661) (794) 0 0 0 0 0 0
effetti dovuti alle variazione
delle ipotesi finanziarie
(611) 1.492 7 8.739 26 (111) (16) 30 0 0
effetti dovuti all'esperienza
(variazioni intercorse dalla
precedente valutazione non
in linea con le ipotesi)
0 0 (530) (2.061) 19 48 35 (6) 0 0
rendimento delle attività al
servizio del piano (esclusi
proventi finanziari)
0 0 (1.933) (4.727) 0 0 (3) (1) 0 0
Totale delle rivalutazioni
incluse nelIe altre
componenti del conto
economico complessivo
(611) 1.492 (3.117) 1.157 45 (63) 16 23 0 0
7. Totale dei costi dei piani
a benefici definiti inclusi
nel conto economico e
nelle altre componenti
del conto economico
complessivo
(296) 1.913 (2.931) 1.408 243 82 184 157 4 52
Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Brembo Mexico
Piano Brembo
Brake India
Piano
Brembo Japan
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
G. Riconciliazione della
passività (attività) netta
dei piani a benefici definiti
1. Passività (attivita) nette del
piano a benefici definiti
21.546 20.511 7.352 7.582 648 697 582 456 302 238
2. Costi del piano a benefici
definiti inclusi nel conto
economico
315 421 186 251 198 145 168 134 4 52
3. Totale delle rivalutazioni
incluse nelIe altre
componenti del conto
economico complessivo
(611) 1.492 (3.117) 1.157 45 (63) 16 23 0 0
5. Flussi di cassa:
contributi del datore
di lavoro
0 0 (556) (569) 0 0 (45) (3) 0 0
benefici erogati direttamente
dal datore di lavoro
(1.154) (878) 0 0 (17) (33) (6) (34) (37) (2)
7. Effetto delle variazioni
dei tassi di cambio
0 0 (214) (1.069) (74) (98) (43) 8 (25) 14
8. Passività (attivita) netta
alla fine del periodo
20.096 21.546 3.651 7.352 800 648 672 584 244 302
H. Obbigazione a benefici definiti
1. Obbigazione a benefici
definiti in relazione allo status
dei partecipanti
al piano:
dipendenti in forza 20.096 21.546 0 0 800 648 875 751 0 0
ex dipendenti titolari di un
diritto ad una prestazione
differita
0 0 21.045 22.626 0 0 0 0 0 0
pensionati 0 0 14.268 14.955 0 0 0 0 0 0
Totale 20.096 21.546 35.313 37.581 800 648 875 751 0 0
I. Attività al servizio dei piani
1. Fair value delle attività:
disponibilità liquide 0 0 8 51 0 0 0 0 0 0
azioni 0 0 19.401 17.631 0 0 0 0 0 0
obbligazioni ed altri titoli
di debito
0 0 12.255 12.549 0 0 0 0 0 0
attività presso società
di assicurazioni
0 0 0 0 0 0 203 167 0 0
Totale 0 0 31.664 30.231 0 0 203 167 0 0
2. Fair value delle attività con prezzo
su un mercato quotato:
disponibilità liquide 0 0 8 51 0 0 0 0 0 0
azioni 0 0 19.401 17.631 0 0 0 0 0 0
obbligazioni ed altri titoli
di debito
0 0 12.255 12.549 0 0 0 0 0 0
Totale 0 0 31.664 30.231 0 0 0 0 0 0
Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Brembo Mexico
Piano Brembo
Brake India
Piano
Brembo Japan
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
J. Principali ipotesi attuariali
Media ponderata delle ipotesi
utilizzate per determinare la passività
1. Tassi di sconto 1,75% 1,50% 2,50% 2,70% 8,00% 8,25% 7,50% 6,90% 0,60% 0,60%
2. Aumenti retributivi 0,00% 0,00% N/A N/A 4,50% 4,50% 9,50% 9,50% N/A N/A
3. Tasso di inflazione 0,00% 0,00% 3,30% 3,50% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
4. Tasso di incremento
retributivo atteso
1,50% 1,50% 3,30% 3,50% 3,50% 3,50% 0,00% 0,00% 2,50% 2,50%
Media ponderata delle ipotesi
utilizzate per determinare il costo
previdenziale
1. Tassi di sconto 1,50% 2,10% 2,70% 3,85% 8,25% 7,00% 6,90% 7,75% N/A N/A
2. Aumenti retributivi 0,00% 0,00% N/A N/A 4,50% 4,50% 9,50% 9,50% N/A N/A
3. Tasso di inflazione 0,00% 0,00% 3,50% 3,30% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% N/A N/A
4. Tasso di incremento
retributivo atteso
1,50% 1,50% 3,50% 3,30% 3,50% 3,50% 0,00% 0,00% N/A N/A

Variando uniformemente il tasso di sconto di ± 25 punti base, la passività consolidata sarebbe risultata rispettivamente inferiore/superiore di circa € 2,3 milioni rispetto al valore centrale di passività pari a € 57,3 milioni.

La duration media dei piani è pari a 15,98 anni.

17. Debiti commerciali

Al 31 dicembre 2017 i debiti commerciali risultano i seguenti:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti verso fornitori 465.271 422.936
Debiti verso collegate e joint venture 5.119 5.594
Totale 470.390 428.530

L'incremento della voce è legato all'aumento del livello degli investimenti e della normale attività di gestione dell'esercizio.

18. Debiti tributari

156

In tale voce sono inclusi i debiti netti per imposte correnti delle varie società del Gruppo.

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti tributari 9.719 11.837

19. Altre passività correnti

Al 31 dicembre 2017 le altre passività correnti sono così costituite:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti 11.646 8.997
Debiti verso istituti previdenziali 17.893 16.948
Debiti verso dipendenti 48.369 46.474
Altri debiti 43.033 29.981
Totale 120.941 102.400

La voce "Altri debiti" include anche risconti passivi relativi a un contributo pubblico ricevuto da Brembo Poland Spolka Zo.o. rilasciati a Conto economico coerentemente ai relativi piani di ammortamento cui si riferiscono, oltre a risconti passivi relativi a contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tale contributi si riferiscono.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Italia 289.182 256.646
Estero 2.174.438 2.022.450
Totale 2.463.620 2.279.096

La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.

21. Altri ricavi e proventi

Sono così costituiti:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Riaddebiti vari 6.193 6.626
Plusvalenze da alienazione cespiti 2.810 1.767
Contributi vari 8.749 6.952
Altri ricavi 6.398 12.772
Totale 24.150 28.117

Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per progetti di ricerca e sviluppo per € 1.749 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo per € 5.239 migliaia, già commentato alla nota 9.

22. Costi per progetti interni capitalizzati

Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo sostenuti nel corso dell'anno per € 24.219 migliaia (2016: € 18.971 migliaia).

23. Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti 1.070.192 1.028.327
Acquisto materiale di consumo 107.063 97.641
Totale 1.177.255 1.125.968

24. Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria

I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 13.236 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (nel 2016 € 11.010 migliaia).

25. Altri costi operativi

Totale 431.957 379.872
Altri costi operativi 126.212 111.549
Affitti 40.227 35.628
Lavorazioni esterne 84.986 73.891
Manutenzioni, riparazioni e utenze 120.969 104.123
Trasporti 59.563 54.681
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
I costi sono così ripartiti:

La voce altri costi operativi comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.

26. Costi per il personale

I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:

48.380 35.991
Altri costi
TFR e altri fondi relativi al personale 11.685 11.927
Oneri sociali 65.446 59.002
Salari e stipendi 310.539 280.720
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016

Il numero medio e di fine anno degli addetti del Gruppo, ripartito per categorie, è stato:

Dirigenti Impiegati Operai Totale
Media anno 2017 131 2.825 6.524 9.480
Media anno 2016 125 2.609 5.914 8.648
Variazioni 6 216 610 832
Totale 31.12.2017 135 2.897 6.805 9.837
Totale 31.12.2016 129 2.693 6.220 9.042
Variazioni 6 204 585 795

L'incremento di 795 unità si riferisce ad assunzioni di personale necessario a supportare la crescita del Gruppo oltre che in Italia, in Nord America, Cina ed Est Europa.

27. Ammortamenti e svalutazioni

La voce è così composta:

31.12.2017 31.12.2016
10.482 9.899
872 799
256 232
7.981 6.954
19.591 17.884
12.850 11.292
81.928 70.023
14.369 12.836
0 2
3.172 2.663
90 58
112.409 96.874
414 791
1.287 701
1.701 1.492
133.701 116.250

Per il commento delle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

28. Proventi (oneri) finanziari netti

Tale voce è così costituita:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Differenze cambio attive 43.145 32.727
Proventi finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale 795 996
Proventi finanziari 2.367 2.433
Totale proventi finanziari 46.307 36.156
Differenze cambio passive (44.741) (38.210)
Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale (1.395) (1.746)
Oneri finanziari (11.084) (11.567)
Totale oneri finanziari (57.220) (51.523)
TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI (10.913) (15.367)

29. Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni

Per l'analisi della voce si veda quanto indicato a commento della voce patrimoniale, alla precedente nota 3 delle presenti Note illustrative.

30. Imposte

160

Tale voce è così costituita:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Imposte correnti 69.215 63.494
Imposte (anticipate) e differite (4.949) 5.762
Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali 3.371 (43)
Totale 67.637 69.213

Si riporta di seguito la riconciliazione del carico d'imposta teorico con l'effettivo:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Imposte sul reddito teoriche 76.354 70.752
Imposte relative ad esercizi precedenti (628) (43)
Effetto incentivi fiscali (11.759) (19.269)
Effetto correzione DTL (9.941) 0
Effetto DTA non stanziate 2.720 6.234
Altre differenze 5.819 6.508
Imposte correnti e differite (escluso IRAP) 62.565 64.182
IRAP corrente e differita 5.072 5.031
Totale 67.637 69.213

Il tax rate effettivo del Gruppo è pari a 20,2%, a fronte di un tax rate teorico pari a 24,3% (31 dicembre 2016: effettivo 22,2% - teorico 24,3%). La riduzione del tax rate di Gruppo è dovuta principalmente all'effetto dell'adeguamento delle passività per imposte differite per la riduzione dell'aliquota di imposta applicabile sugli utili della controllata Brembo North America Inc. in seguito all'entrata in vigore, a partire dall'esercizio 2018, della nuova riforma fiscale approvata a fine 2017 dal governo americano.

Nel corso del 2017 Brembo S.p.A. è stata oggetto di verifica fiscale su imposte dirette e IVA da parte dell'Agenzia delle Entrate per gli esercizi 2012, 2013 e 2014.

Ad esito di tale verifica, in data 19 dicembre 2017 è stato notificato l'avviso di accertamento per l'esercizio 2012 contenente rilievi in materia di prezzi di trasferimento applicati alle transazioni infragruppo. I medesimi rilievi sono presenti nelle contestazioni relative agli esercizi 2013 e 2014 per i quali tuttavia si è ancora in attesa di avviso di accertamento.

La società ritiene che il rischio di soccombenza non sia probabile e che vi siano significative e valide argomentazioni in risposta alle contestazioni mosse dall'Agenzia delle Entrate. A tal riguardo, la società sta valutando l'attivazione di un contenzioso con l'Agenzia delle Entrate e di procedure amichevoli per l'eliminazione della doppia imposizione previste dai trattati internazionali.

31. Utile per azione

Il calcolo del risultato base per azione al 31 dicembre 2017, pari a € 0,81 (31 dicembre 2016: € 0,74 ricalcolato in seguito all'operazione di Stock Split), è dato dal risultato economico del periodo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo, diviso la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel 2017 pari a 325.187.250 (2016: 65.037.450). La media ponderata si è modificata in seguito all'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti del frazionamento (Stock Split) delle numero 66.784.450 azioni ordinarie totali di Brembo S.p.A. prive di valore nominale, in numero 333.922.250 azioni ordinarie di nuova emissione, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ciascuna azione ordinaria ritirata e annullata, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. Tale operazione, avvenuta in data 29 maggio 2017, ha comportato la riduzione del valore contabile di ciascuna azione, ma non ha avuto alcun effetto sulla consistenza del capitale di Brembo S.p.A. né sulle caratteristiche delle azioni.

L'utile diluito per azione risulta pari all'utile base in quanto non sono in essere operazioni diluitive.

Stezzano, 5 marzo 2018 Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi

162

Aspetto chiave
Valutazione dell'avviamento
L'avviamento,
iscritto
tra
le
attività
immateriali, ammonta al 31 dicembre 2017 ad
Euro 81,4 milioni ed è stato allocato alle Cash
Generating Unit (CGU) del Gruppo Dischi -
Sistemi e Moto e After Market - Performance
Group.
I processi e le modalità di valutazione e
determinazione del valore recuperabile di
ciascuna CGU, in termini di valore d'uso, sono
basati su assunzioni a volte complesse che per
loro natura implicano il ricorso al giudizio degli
amministratori, in particolare con riferimento
alla previsione dei loro flussi di cassa futuri, per
il periodo del business plan di Gruppo, alla
determinazione dei flussi di cassa normalizzati
alla base della stima del valore terminale nonché
alla determinazione dei tassi di crescita di lungo
periodo e di attualizzazione applicati alle
previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto e della
complessità delle assunzioni utilizzate nella
stima del valore recuperabile dell'avviamento
abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti
un aspetto chiave della revisione.
L'informativa
di
bilancio
relativa
alla
valutazione dell'avviamento è riportata nella
nota illustrativa 2 "Immobilizzazioni immateriali
(costi di sviluppo, avviamento e altre attività
immateriali)", nonché nelle sezioni "Valutazioni
discrezionali e stime contabili significative" e
"Perdita di valore delle attività non finanziarie
("Impairment")",
Risposte di revisione
Le nostre procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
· l'analisi della procedura e dei controlli
chiave posti in essere dal Gruppo in merito
alla valutazione dell'avviamento, tenuto
conto della procedura di impairment test
approvata dal Consiglio di Amministrazione;
la verifica dell'adequatezza del perimetro
delle CGU e dell'allocazione dei valori
contabili delle attività e passività alle singole
CGU;
· l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa
futuri:
· la coerenza delle previsioni dei flussi di
cassa futuri di ciascuna CGU con il business
plan di Gruppo per il periodo 2018-2021;
la valutazione delle previsioni rispetto
all'accuratezza storica delle precedenti
previsioni:
· la verifica della determinazione dei tassi di
crescita di lungo periodo e dei tassi di
altualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi
dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di
valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo
indipendente ed effettuato analisi di sensitività
sulle assunzioni chiave, al fine di determinare i
cambiamenti delle assunzioni che potrebbero
impattare significativamente la valutazione del
valore recuperabile.
Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita
nelle note illustrative del bilancio con
riferimento a questi aspetti.
62)
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Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti, Matteo Tiraboschi, in qualità di Vice Presidente Esecutivo, e Andrea Pazzi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Brembo S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezzain relazione alle caratteristiche dell' impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure a:mnurustrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 è basata su di un processo definito da Brembo S.p.A. in coerenza con il modello Internal Contro} - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Tradway Commission che rappresenta un frame work di riferimento generalmente accettato a livello internazionale. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che:
  • 3.1 il bilancio consolidato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell ' insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

5 marzo 2018

Bilancio separato dell'esercizio 2017

PROSPETTI CONTABILI DI BREMBO S.P.A. AL 31 DICEMBRE 2017

Situazione patrimoniale-finanziaria di Brembo S.p.A.

ATTIVO

(in euro) Note 31.12.2017 di cui con parti
correlate
31.12.2016 di cui con parti
correlate
Variazione
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 1 163.036.629 132.933.220 30.103.409
Costi di sviluppo 2 57.010.631 46.595.703 10.414.928
Altre attività immateriali 2 17.106.794 13.368.630 3.738.164
Partecipazioni 3 352.340.132 335.880.192 16.459.940
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre
imprese e strumenti finanziari derivati)
4 5.979.045 5.659.390 6.022.929 5.703.274 (43.884)
Crediti e altre attività non correnti 5 70.450 124.616 (54.166)
Imposte anticipate 6 16.524.930 12.137.080 4.387.850
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 612.068.611 547.062.370 65.006.241
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 7 112.752.076 106.147.333 6.604.743
Crediti commerciali 8 178.616.933 65.725.277 184.989.843 80.090.042 (6.372.910)
Altri crediti e attività correnti 9 38.664.172 3.046 14.686.341 6.552 23.977.831
Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 10 14.566.561 14.502.005 12.478.280 11.857.414 2.088.281
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 159.801.961 55.920.067 8.596.259 103.881.894
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 504.401.703 374.221.864 130.179.839
TOTALE ATTIVO 1.116.470.314 921.284.234 195.186.080

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

(in euro) Note 31.12.2017 di cui con parti
correlate
31.12.2016 di cui con parti
correlate
Variazione
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 12 34.727.914 34.727.914 0
Altre riserve 12 130.320.422 130.743.218 (422.796)
Utili / (perdite) portati a nuovo 12 165.083.650 90.850.383 74.233.267
Risultato netto 12 149.484.042 138.392.655 11.091.387
TOTALE PATRIMONIO NETTO 479.616.028 394.714.170 84.901.858
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche non correnti 13 253.808.424 182.696.529 903.969 71.111.895
Altre passività finanziarie non correnti e strumenti
finanziari derivati
13 776.303 1.005.065 (228.762)
Altre passività non correnti 14 15.350.744 5.914.669 6.479.099 1.913.574 8.871.645
Fondi per rischi e oneri non correnti 15 31.806.042 10.159.150 21.646.892
Fondi per benefici ai dipendenti 16 19.663.803 47.267 21.075.472 46.458 (1.411.669)
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 321.405.316 221.415.315 99.990.001
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti verso banche correnti 13 46.007.831 76.050.391 17.211.819 (30.042.560)
Altre passività finanziarie correnti e strumenti
finanziari derivati
13 30.017.992 28.944.686 13.584.838 13.182.650 16.433.154
Debiti commerciali 17 173.829.352 22.011.561 159.405.982 16.339.202 14.423.370
Debiti tributari 18 0 2.001.867 (2.001.867)
Fondi per rischi e oneri correnti 15 2.243.500 2.547.371 (303.871)
Altre passività correnti 19 63.350.295 2.796.720 51.564.300 2.355.553 11.785.995
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 315.448.970 305.154.749 10.294.221
TOTALE PASSIVO 636.854.286 526.570.064 110.284.222
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 1.116.470.314 921.284.234 195.186.080

Conto economico di Brembo S.p.A.

(in euro) Note 31.12.2017 di cui con parti
correlate
31.12.2016 di cui con parti
correlate
Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 20 899.125.514 153.493.046 843.630.455 147.556.893 55.495.059
Altri ricavi e proventi 21 46.139.319 34.622.769 40.818.754 30.682.927 5.320.565
Costi per progetti interni capitalizzati 22 21.038.200 17.055.080 3.983.120
Costo delle materie prime, materiale
di consumo e merci
23 (407.224.279) (100.610.649) (378.452.146) (92.565.092) (28.772.133)
Altri costi operativi 24 (188.962.549) (18.885.074) (172.717.688) (14.603.470) (16.244.861)
Costi per il personale 25 (225.849.245) (8.899.042) (206.706.244) (6.249.540) (19.143.001)
MARGINE OPERATIVO LORDO 144.266.960 143.628.211 638.749
Ammortamenti e svalutazioni 26 (39.141.379) (35.816.397) (3.324.982)
MARGINE OPERATIVO NETTO 105.125.581 107.811.814 (2.686.233)
Proventi finanziari 27 5.499.859 3.877.435 1.622.424
Oneri finanziari 27 (8.254.729) (7.255.792) (998.937)
Proventi (oneri) finanziari netti 27 (2.754.870) 402.082 (3.378.357) 288.547 623.487
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 28 78.365.942 80.876.992 68.447.346 86.333.234 9.918.596
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 180.736.653 172.880.803 7.855.850
Imposte 29 (31.252.611) (34.488.148) 3.235.537
RISULTATO NETTO 149.484.042 138.392.655 11.091.387

Conto economico complessivo di Brembo S.p.A.

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazione
RISULTATO NETTO 149.484.042 138.392.655 11.091.387
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti 599.033 (1.461.964) 2.060.997
Effetto fiscale (143.768) 350.872 (494.640)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo
455.265 (1.111.092) 1.566.357
RISULTATO COMPLESSIVO 149.939.307 137.281.563 12.657.744

Rendiconto finanziario di Brembo S.p.A.

(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 7.133.046 40.640.878
Risultato prima delle imposte 180.736.653 172.880.803
Ammortamenti/Svalutazioni 39.141.379 35.816.397
Plusvalenze/Minusvalenze 50.623 (407.762)
Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni 2.513.051 17.885.888
Componente finanziaria dei fondi relativi a debiti per il personale 308.355 411.438
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi 14.697.294 12.128.507
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 237.447.355 238.715.271
Imposte correnti pagate (37.915.091) (35.268.127)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (1.120.991) (845.968)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze (8.617.293) (10.798.978)
attività finanziarie 0 (3.433.795)
crediti verso clienti e società del Gruppo 6.306.406 (29.089.815)
crediti verso altri e altre attività (5.601.806) (2.690.230)
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
debiti verso fornitori e società del Gruppo 14.423.370 15.135.540
debiti verso altri e altre passività 11.380.497 (9.227.038)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 216.302.447 162.496.860
(in euro) 31.12.2017 31.12.2016
Investimenti in immobilizzazioni:
immateriali (30.633.697) (23.972.731)
materiali (53.317.844) (32.571.659)
finanziarie (partecipazioni) (24.624.304) (112.276.480)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni immateriali e materiali 442.213 1.698.044
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di partecipazioni 5.651.314 12.421.463
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (102.482.318) (154.701.363)
Dividendi pagati nel periodo (65.037.450) (52.029.960)
Finanziamenti verso società del Gruppo e posizioni verso gli aderenti al sistema di tesoreria
accentrata
13.144.916 (4.797.027)
Variazione valutazione fair value strumenti derivati 556.312 307.551
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 155.844.560 50.000.000
Rimborso di mutui e altre passività a lungo termine (77.323.346) (34.783.893)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento 27.184.992 (41.303.329)
Flusso monetario complessivo 141.005.121 (33.507.832)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo (*) 148.138.167 7.133.046

(*) Si rimanda alla nota 11 delle Note illustrative del Bilancio separato per la riconciliazione con i dati di bilancio.

Variazioni di patrimonio netto di Brembo S.p.A.

Altre riserve
(in euro) Capitale Sociale Riserve Riserva
azioni proprie
in portafoglio
Utili (Perdite)
portati a nuovo
Risultato
di periodo
Patrimonio Netto
Saldo al 1° gennaio 2016 34.727.914 144.146.088 (13.475.897) 40.751.626 103.312.837 309.462.568
Destinazione risultato esercizio precedente 276.531 51.006.346 (51.282.877) 0
Pagamento dividendi (52.029.960) (52.029.960)
Riclassifiche(*) (203.504) 203.504 0
Arrotondamenti (1) (1)
Componenti del risultato complessivo:
Effetti (utile/perdita attuariale) su piani a
benefici definiti
(1.111.092) (1.111.092)
Risultato netto 138.392.655 138.392.655
Saldo al 1° gennaio 2017 34.727.914 144.219.115 (13.475.897) 90.850.383 138.392.655 394.714.170
Destinazione risultato esercizio precedente 73.355.205 (73.355.205) 0
Pagamento dividendi (65.037.450) (65.037.450)
Riclassifiche(*) (422.796) 422.796 0
Arrotondamenti 1 1
Componenti del risultato complessivo:
Effetti (utile/perdita attuariale) su piani a
benefici definiti
455.265 455.265
Risultato netto 149.484.042 149.484.042
Saldo al 31 dicembre 2017 34.727.914 143.796.319 (13.475.897) 165.083.650 149.484.042 479.616.028

(*) parte della riserva vincolata ex. Art. 6 c.2 del D.Lgs. 38/2005 è stata riclassificata negli utili a nuovo essendo venuti meno i vincoli di indisponibilità

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2017

Attività di Brembo

Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, Brembo S.p.A. svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.

La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.

Attualmente la produzione di Brembo S.p.A. è svolta in Italia negli stabilimenti di Curno, Mapello e Stezzano, dove sono situati anche gli uffici centrali di Gruppo.

Forma e contenuto del Bilancio separato

Introduzione

Il Bilancio separato di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2017 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2017, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).

Il bilancio comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.

Il progetto di Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 di Brembo S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi il 5 marzo 2018. Il Bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, che ha il potere di apportare le modifiche.

Criteri di redazione e presentazione

Il Bilancio separato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il bilancio della Società è presentato in euro, tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.

Relativamente alla presentazione del bilancio, la Società ha operato le seguenti scelte:

  • per la Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le attività correnti, non correnti, le passività correnti e non correnti. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • per il Conto economico, le voci di costo e ricavo sono esposte in base alla natura degli stessi;
  • per il prospetto del Conto economico complessivo, è stato predisposto un prospetto distinto;
  • per il Rendiconto finanziario, è utilizzato il "metodo indiretto" come indicato nel principio IAS 7.

La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio, in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime, e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.

Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte, le riduzioni di valore di attività non finanziarie, le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei benefici ai dipendenti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.

In particolare si evidenziano i seguenti elementi:

  • Costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Per determinare i valori da capitalizzare, si elaborano le previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, i tassi di sconto da applicare e i periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
  • Rilevazione delle imposte: le attività fiscali differite sono rilevate per tutte le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile tassato tale da permettere l'utilizzo delle perdite. È richiesta pertanto un'attività di stima rilevante da parte del management per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate e delle passività fiscali che possono non essere rilevate sulla base del livello di utili tassabili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale. Data l'ampia gamma di rapporti commerciali internazionali, la natura a lungo termine e la complessità dei vigenti accordi contrattuali, le differenze che derivano tra i risultati effettivi e le ipotesi formulate, o i futuri cambiamenti di tali assunzioni, potrebbero richiedere rettifiche future alle imposte sul reddito e ai costi già registrati. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 6 delle presenti Note illustrative.
  • Riduzioni di valore di attività non finanziarie: una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di

attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione.

– Ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti: il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici medici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effetti sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 16 delle presenti Note illustrative.

Variazioni di principi contabili e informativa

I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2017 ed omologati dall'Unione Europea.

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2017:

Modifiche allo IAS 7 - Disclosure Initiative

Le modifiche richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative sulle variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie (come, ad esempio, gli utili e le perdite su cambi).

Modifiche allo IAS 12 (rilevazione di attività fiscali differite per perdite non realizzate)

Le modifiche chiariscono che un'entità deve considerare se la normativa fiscale limita le fonti di reddito imponibile a fronte delle quali potrebbe effettuare deduzioni legate al rigiro delle differenze temporanee deducibili; la modifica fornisce, inoltre, linee guida su come un'entità dovrebbe determinare i futuri redditi imponibili e spiega le circostanze in cui il reddito imponibile potrebbe includere il recupero di alcune attività per un valore superiore al loro valore di carico.

Le due modifiche sono state applicate retrospetticamente e la loro applicazione non ha avuto alcun impatto sulla Società.

Sono di seguito illustrati principi contabili e interpretazioni già emanati ma non ancora entrati in vigore alla data di preparazione del presente bilancio. La Società intende adottare tali principi alla data di entrata in vigore.

IFRS 9 Financial Instruments

Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo alcune eccezioni, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. La Società adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.

a) Classificazione e valutazione

La Società non prevede impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. La Società si attende pertanto che continueranno ad essere valutati, in accordo con l'IFRS 9, al costo ammortizzato. La Società analizzerà comunque in maggior dettaglio le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti prima di concludere se tutti rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l'IFRS 9.

b) Perdita di valore

L'IFRS 9 richiede che la Società registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. La Società, che prevede di applicare l'approccio semplificato, non si attende impatti significativi sul proprio patrimonio netto, dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con elevato standing creditizio (primarie case automobilistiche), pur riservandosi comunque di svolgere un'analisi di maggior dettaglio, che consideri tutte le informazioni ragionevoli e supportate, inclusi gli elementi previsionali.

c) Hedge accounting

La Società ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, la Società non si attende impatti significativi dall'applicazione del principio. La Società valuterà in maggior dettaglio nel futuro i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute.

IFRS 15 Revenue from contracts with customers

L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo, a cui l'entità ritiene di avere diritto, in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio, che sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi, sarà efficace per gli esercizi che iniziano a partire dal 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata fatta salva la possibilità di applicazione anticipata. La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.

L'attività di valutazione degli effetti del nuovo principio è giunta alla fase conclusiva di un piano progettuale che si è sviluppato nel corso del 2017. In particolare, sono state identificate le seguenti macro categorie di contratti: vendita di sistemi frenanti, attrezzature, attività di studio e progettazione e royalties.

Sistemi frenanti

Ci si attende che l'applicazione del nuovo principio non avrà impatti per i contratti con i clienti nei quali la vendita del sistema frenante è la sola obbligazione ("at a point of time") in quanto il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente riconosciuto nel momento della consegna del bene (le garanzie previste nei contratti sono inoltre di tipo generale e non estese e, di conseguenza, la Società ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37). Il portafoglio ordini della Società comprende, inoltre, contratti di fornitura, nomination letters o ordini di fornitura per sistemi frenanti che, sulla base della prassi commerciale e della tipicità del settore, si qualificano nella sostanza come contratti, la cui obbligazione si risolve nel corso del tempo (cosiddetti "overtime"): in caso la Società si avvale dell'espediente "right to invoice" al fine di calcolare la parte di obbligazione contrattuale soddisfatta alla data e quindi il relativo ricavo da rilevare in Conto economico.

Attrezzature

La Società fornisce attrezzature vendute separatamente dai sistemi frenanti; queste diventano di piena proprietà del cliente, che ne acquisisce il controllo e la capacità di disporne nel momento in cui la stessa viene consegnata e fatturata.

Attività di studio e progettazione

La Società rileva ricavi verso i propri clienti per contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti che rispecchino le caratteristiche richieste dal cliente stesso. L'attività richiesta dal cliente può riguardare lo sviluppo principale del prodotto - ed in tal caso i ricavi sono sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tali contributi si riferiscono (l'orizzonte temporale è stimato essere mediamente di 5 anni) - oppure il cliente può richiedere solamente uno sviluppo successivo a quello principale - in tal caso i ricavi sono riconosciuti nel momento in cui avviene il trasferimento del controllo (e dei rischi/ benefici) al cliente, ossia nel momento in cui vengono fatturati al cliente.

Royalties

Le royalties vengono fatturate in base a quanto stabilito contrattualmente ed il ricavo viene contabilizzato in conformità al principio delle competenza economica.

In base alle analisi portate a termine dalla Società su queste tipologie di contratto, l'applicazione del principio non avrà alcun impatto significativo sul proprio patrimonio netto.

IFRS 16 Leases (non ancora omologato da UE)

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto. I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.

L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.

L'attività di valutazione degli effetti dell'applicazione del nuovo principio sul Capitale Netto Investito e sulla Posizione Finanziaria Netta è nella fase preliminare di un piano progettuale che si svilupperà nel corso del 2018.

Descrizione Omologato alla data
del presente bilancio
Data di efficacia
prevista del principio
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between
an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014)
NO Non definita
Amendments to IFRS 2: Classification and measurement of Share-based
payment transactions (issued in June 2016)
NO 1 gennaio 2018
Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4
Insurance Contracts (issued in September 2016)
NO 1 gennaio 2018
Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle (issued in
December 2016)
NO 1 gennaio 2018
IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance
Consideration (issued in December 2016)
NO 1 gennaio 2018
Amendments to IAS 40: Transfers of Investmenty Property (issued in December 2016) NO 1 gennaio 2018
IAS 28: Investments in Associates and Join Ventures NO 1 gennaio 2018
IFRIC 23 Uncertainly over Income Tax Treatment (issued in June 2017) NO 1 gennaio 2019
IFRS 17 Insurance Contracts (issued in May 2017) NO 1 gennaio 2021

Altri principi o modifiche non ancora omologati dall'Unione Europea sono infine riassunti nella tabella seguente:

La Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Principi contabili e criteri di valutazione

Aggregazione di imprese e avviamento

Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.

Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.

Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza della Società del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.

Operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale

Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.

Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

Rilevazione e valutazione

Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.

I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.

Spese successive

I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione, che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato, sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.

Ammortamenti

L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categorie Vita utile
Terreni Indefinita
Fabbricati 10-35 anni
Impianti e macchinari 5-10 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2,5-10 anni
Altri beni 4-10 anni

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.

Leasing

I beni in leasing finanziario (per i quali la Società si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing, nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà, sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a Conto economico lungo la durata del contratto.

Migliorie su beni di terzi

Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.

Costi di sviluppo e altre attività immateriali

La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:

  • il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
  • il bene è controllato dalla Società, ovvero la Società ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
  • è probabile che la Società fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.

L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.

Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se la Società è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;

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  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo;
  • la capacità di utilizzare l'attività immateriale generata.

Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la Società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.

I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categorie Vita utile
Costi di Sviluppo 3 – 5 anni
Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita Indefinita
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 5 – 10 anni
Altre immobilizzazioni immateriali 3 – 5 anni

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.

Perdita di valore delle attività non finanziarie ("Impairment")

L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore. Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento, sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flow ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.

Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.

Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.

Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.

Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.

Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o contrattuale) come risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessaria un'uscita di risorse per risolvere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima ragionevole dell'importo dell'obbligazione.

I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi e oneri finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la Società ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.

L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.

Benefici ai dipendenti

Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.

Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.

Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine

I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la Società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.

Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, Brembo S.p.A. utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali, obiettive e tra loro compatibili, su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato al netto del fair value delle attività, al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.

Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.

Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.

I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.

Valutazione del fair value

La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività; o
  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Strumenti finanziari

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.

I finanziamenti e crediti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.

Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e:

  • (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure
  • (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto economico.

Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di un perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte della Società, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi e oneri finanziari netti".

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.

Ricavi, altri ricavi e proventi

I ricavi sono riconosciuti nel Conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

  • avviene il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene;
  • il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
  • i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti può avvenire con le seguenti modalità:

  • a) riconoscimento dell'importo integrale in un'unica soluzione al momento del trasferimento dei rischi e benefici dell'attrezzatura, nel caso in cui lo stesso sia valutato come contratto separato rispetto alla successiva fornitura;
  • b) riconoscimento dell'importo attraverso un incremento del prezzo di vendita dei prodotti realizzati con l'attrezzatura, su un arco temporale variabile in relazione al numero dei prodotti venduti, nel caso in cui lo stesso sia valutato come contratto da combinare rispetto alla successiva fornitura ("multiple element").

Proventi/oneri finanziari

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Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.

Imposte sul reddito

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a Patrimonio netto sono imputate direttamente a Patrimonio netto.

Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

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Altre informazioni

Gestione dei Rischi Finanziari

Brembo S.p.A. è esposta al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.

La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanziaria, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.

Rischio di tasso di interesse

Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati.

Brembo S.p.A., al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso. Tuttavia, la Società continua ad essere esposta al rischio di tasso interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.

Si riporta di seguito una "sensitivity analysis" nella quale sono rappresentati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/-50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2017. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 569 migliaia (€ 792 migliaia al 31 dicembre 2016), al lordo degli effetti fiscali.

Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio settimanale.

Rischio di tasso di cambio

Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo S.p.A. è esposta al rischio di cambio.

Su questo fronte Brembo S.p.A. cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).

La copertura di eventuali posizioni nette in valuta non viene posta in essere in via sistematica. In particolare si interviene se i flussi netti da coprire sono rilevanti e quindi giustificano l'eventuale copertura finanziaria; vengono inoltre effettuate valutazioni sull'andamento storico e previsionale dei cambi oggetto di osservazione.

La Società ha le seguenti esposizioni valutarie: €/Usd, €/Sek, €/Pln, €/Jpy, €/Gbp, €/Cny, €/Czk, €/Chf, €/Inr.

È stata eseguita un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.

In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2016 e 2017, è stata applicata ai cambi medi del 2016 e 2017 una variazione percentuale calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimerne la relativa volatilità.

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) % variazione Effetto incremento
tassi di cambio
Effetto decremento
tassi di cambio
% variazione Effetto incremento
tassi di cambio
Effetto decremento
tassi di cambio
EUR/USD 4,53% (10,0) 10,9 2,26% (46,0) 48,2
EUR/SEK 1,50% (6,8) 7,0 2,16% 0,5 (0,5)
EUR/PLN 1,19% (34,8) 35,7 1,42% (1,0) 1,0
EUR/JPY 4,24% 16,4 (17,9) 4,55% (18,0) 19,8
EUR/GBP 2,31% 2,4 (2,5) 5,44% (8,1) 9,0
EUR/CNY 2,84% 0,2 (0,2) 1,51% (1,8) 1,9
EUR/INR 3,56% 0,5 (0,6) 1,86% 0,0 0,0
EUR/CZK 2,02% 0,1 (0,1) 0,07% 0,2 (0,2)
EUR/CHF 3,49% 6,1 (6,5) 0,92% 0,2 (0,2)

Rischio di commodities

La Società è esposta alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2017, così come nel corso del 2016, non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.

Rischio di liquidità

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Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo S.p.A..

Al fine di minimizzare questo rischio, la funzione Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere le azioni necessarie tempestivamente (reperimento linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc);
  • ottenimento di linee di credito adeguate;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, vale a dire finanziare gli investimenti con i debiti a medio lungo termine (oltre ai mezzi propri), mentre coprire i fabbisogni di capitale circolante netto utilizzando linee di credito a breve termine;
  • inclusione della Società in strutture di cash pooling al fine di ottimizzare eventuali eccessi di liquidità presenti presso le società partecipanti.

Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti finanziari, commerciali, altri debiti e strumenti derivati.

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.

Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2017 più lo spread relativo.

(in migliaia di euro) Valore
contabile
Flussi Finanziari
Contrattuali
Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati
Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c 11.664 11.664 11.664 0 0
Debiti verso banche
(mutui e prestiti obbligazionari)
288.152 292.852 36.197 256.655 0
Debiti verso altri finanziatori 1.849 1.908 1.108 800 0
Altri debiti finanziari 28.945 28.945 28.945 0 0
Debiti commerciali e altri debiti 177.481 177.481 177.481 0 0
Totale 508.091 512.850 255.395 257.455 0

Alcuni contratti di finanziamento di Brembo S.p.A. richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo a livello consolidato di rispettare determinati livelli di indici finanziari.

In particolare sono presenti i seguenti covenants con relativa soglia da non superare:

  • Debiti finanziari netti/Margine Operativo Lordo ≤3,5
  • Debiti finanziari netti/Patrimonio netto ≤1,7.

La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.

Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre ed al 31 dicembre 2017 tali quozienti risultano ampiamente rispettati.

Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre che il cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo S.p.A. di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

In particolare, alla data del 31 dicembre 2017, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 95% (2016: 73,37%) del totale (totale linee di credito a disposizione € 233 milioni - nel 2016: € 183 milioni).

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per Brembo S.p.A. è principalmente legato ai crediti commerciali.

Le controparti con le quali Brembo S.p.A. ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Brembo S.p.A. in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.

Valutazione del fair value

A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:

– la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività della Società:

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) livello 1 livello 2 livello 3 livello 1 livello 2 livello 3
Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value
Contratti a termine in valuta
Interest rate swap
Derivato incorporato 556
Totale Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value - - - - - 556
Attività (Passività) per le quali viene indicato il fair value
Debiti verso banche correnti e non correnti (291.589) (212.930)
Altre passività finanziarie correnti e non correnti (1.005) (1.407)
Totale Attività (Passività) per le quali viene
indicato il fair value - (292.594) - - (214.337) -

La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:

(in migliaia di euro) 31.12.2017
Saldo iniziale 556
Movimenti a Conto economico (556)
Saldo finale 0

– una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria della Società e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:

Valore contabile Fair value
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
Attività finanziarie disponibili per la vendita 307 307 307 307
Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate
a costo ammortizzato:
Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) 20.239 17.638 20.239 17.638
Crediti commerciali 178.617 184.990 178.617 184.990
Finanziamenti e crediti 20.582 6.026 20.582 6.026
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 159.802 55.920 159.802 55.920
Debiti verso banche correnti e non correnti (299.816) (258.747) (303.253) (266.715)
Altre passività finanziarie correnti e non correnti (30.794) (14.590) (30.794) (14.590)
Debiti commerciali (173.829) (159.406) (173.829) (159.406)
Altre passività correnti (63.350) (51.564) (63.350) (51.564)
Altre passività non correnti (15.351) (6.479) (15.351) (6.479)
Derivati 0 556 0 556
Totale (203.593) (225.349) (207.030) (233.317)

Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito.

Nello specifico:

  • mutui, debiti verso altri finanziatori e finanziamenti intercompany con durata superiore ai 12 mesi sono stati valutati al fair value, determinato applicando la curva forward dei tassi di interesse lungo la durata residua del finanziamento;
  • crediti, debiti commerciali, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, debiti e crediti verso le banche entro i 12 mesi, sono stati valutati al valore contabile in quanto si ritiene che lo stesso approssimi il fair value;

Parti correlate

La Società ha rapporti con società controllanti, controllate, collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,522% del capitale sociale.

Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le parti correlate sono avvenute, come di consueto, a prezzi rispondenti al valore normale di mercato.

I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali.

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficiano di alcune forme di finanziamento accentrate.

Dal 2008 è stato attivato un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader e sette società partecipanti.

Nell'Allegato 5 è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi di Conto economico e Situazione patrimoniale-finanziaria.

Le informazioni relative ai compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nelle Note Illustrative del Bilancio Consolidato.

Impegni

Non si segnalano impegni a carico della Società alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2017.

Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2017 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella comunicazione stessa.

Eventi successivi

Non si segnalano fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2017 e fino alla data del 5 marzo 2018.

L'utilizzo di robot unitamente alla ricerca e sviluppo dei processi ha permesso di combinare e perfezionare tutte le fasi di assemblaggio delle pinze auto.

L'utilizzo di robot unitamente alla ricerca e sviluppo dei processi ha permesso di combinare e perfezionare tutte le fasi di assemblaggio delle pinze auto.

ANALISI DELLE SINGOLE VOCI

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA

1. Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati:

(in migliaia di euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
Costo storico 19.768 70.873 244.344 131.283 21.382 1.549 489.199
Fondo ammortamento 0 (36.336) (196.393) (116.366) (18.134) 0 (367.229)
Consistenza al 1° gennaio 2016 19.768 34.537 47.951 14.917 3.248 1.549 121.970
Variazioni:
Riclassifiche Costo storico 0 73 1.108 122 6 (1.356) (47)
Acquisizioni 189 1.151 16.399 7.220 953 6.660 32.572
Alienazioni Costo storico 0 (91) (10.705) (2.316) (380) 0 (13.492)
Alienazioni Fondo ammortamento 0 40 9.727 2.088 366 0 12.221
Ammortamenti 0 (2.520) (9.934) (6.908) (929) 0 (20.291)
Totale variazioni 189 (1.347) 6.595 206 16 5.304 10.963
Costo storico 19.957 72.006 251.146 136.309 21.961 6.853 508.232
Fondo ammortamento 0 (38.816) (196.600) (121.186) (18.697) 0 (375.299)
Consistenza al 1° gennaio 2017 19.957 33.190 54.546 15.123 3.264 6.853 132.933
Variazioni:
Riclassifiche Costo storico 0 11 5.464 1.077 30 (6.735) (153)
Acquisizioni 829 2.106 30.546 10.097 1.573 8.167 53.318
Alienazioni Costo storico 0 (11) (4.016) (274) (284) 0 (4.585)
Alienazioni Fondo ammortamento 0 6 3.732 127 265 0 4.130
Ammortamenti 0 (2.579) (11.182) (7.883) (962) 0 (22.606)
Totale variazioni 829 (467) 24.544 3.144 622 1.432 30.104
Costo storico 20.786 74.112 283.140 147.209 23.280 8.285 556.812
Fondo ammortamento 0 (41.389) (204.050) (128.942) (19.394) 0 (393.775)
Consistenza al 31 dicembre 2017 20.786 32.723 79.090 18.267 3.886 8.285 163.037

Nel corso del 2017 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 53.318 migliaia, che hanno riguardato, in particolare, operazioni finalizzate principalmente all'acquisto di macchinari e alla realizzazione di attrezzature destinate al mantenimento degli impianti produttivi.

I decrementi netti per alienazioni, pari a € 455 migliaia hanno principalmente riguardato la cessione di impianti e macchinari. Le plusvalenze complessivamente realizzate sono pari a € 212 migliaia, mentre le minusvalenze ammontano a € 263 migliaia.

Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 22.606 migliaia, in leggero aumento rispetto a quelli dell'esercizio precedente a causa del livello di investimenti degli ultimi esercizi (2016: € 20.291 migliaia).

La Società non detiene beni in leasing finanziario.

Il dettaglio delle rivalutazioni effettuate ai sensi delle Leggi n. 72/83, n. 413/91, n. 342/00 e n.350/03 nonché dell'allocazione del disavanzo di fusione ex. Art. 2501 Codice Civile è fornito nell'Allegato 3.

2. Immobilizzazioni immateriali (costi di sviluppo, avviamento e altre attività immateriali)

I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati:

Costi di sviluppo Diritti di brevetto
e utilizzo opere
dell'ingegno
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Totale altre
attività
immateriali
Totale
(in migliaia di euro) A B (A+B)
Costo storico 117.128 27.854 63.149 91.003 208.131
Fondo ammortamento (77.125) (24.765) (53.822) (78.587) (155.712)
Fondo svalutazione (388) (504) 0 (504) (892)
Consistenza al 1° gennaio 2016 39.615 2.585 9.327 11.912 51.527
Variazioni:
Riclassifiche Costo storico 0 2 7 9 9
Acquisizioni 17.055 1.326 5.592 6.918 23.973
Alienazioni Costo storico 0 (26) 0 (26) (26)
Alienazioni Fondo ammortamento 0 7 0 7 7
Ammortamenti (9.373) (891) (4.561) (5.452) (14.825)
Perdita di valore (701) 1 0 1 (700)
Totale Variazioni 6.981 419 1.038 1.457 8.438
Costo storico 133.482 29.156 68.748 97.904 231.386
Fondo ammortamento (86.498) (25.649) (58.383) (84.032) (170.530)
Fondo svalutazione (388) (503) 0 (503) (891)
Consistenza al 1° gennaio 2017 46.596 3.004 10.365 13.369 59.965
Variazioni:
Riclassifiche Costo storico 0 0 92 92 92
Acquisizioni 21.038 2.629 6.967 9.596 30.634
Alienazioni Costo storico 0 (29) (15) (44) (44)
Alienazioni Fondo ammortamento 0 6 0 6 6
Ammortamenti (9.335) (975) (4.938) (5.913) (15.248)
Perdita di valore (1.288) 1 0 1 (1.287)
Totale Variazioni 10.415 1.632 2.106 3.738 14.153
Costo storico 153.232 31.756 75.792 107.548 260.780
Fondo ammortamento (95.833) (26.618) (63.321) (89.939) (185.772)
Fondo svalutazione (388) (502) 0 (502) (890)
Consistenza al 31 dicembre 2017 57.011 4.636 12.471 17.107 74.118

Costi di sviluppo

La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia per costi interni che esterni, per un importo originario di € 153.232 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2017 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte in esercizi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo. Sono stati registrati ammortamenti relativi alle commesse di sviluppo per prodotti in produzione pari a € 9.335 migliaia.

Il valore lordo dei costi include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 36.620 migliaia.

L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nel corso dell'esercizio è pari a € 21.038 migliaia.

Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 1.288 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti e imputabili a progetti che per volontà del cliente o di Brembo S.p.A. non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.

Altre attività immateriali

La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" s'incrementa per € 2.629 migliaia, sostenuti per l'acquisto di nuovi brevetti, di domande di deposito di brevetti nuovi o per il deposito in altri paesi di brevetti già esistenti oltre che per l'acquisto di diritti.

L'incremento nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" è principalmente imputabile ai costi sostenuti per l'acquisizione di software, l'implementazione dell'ERP, oltre che altri applicativi informatici.

3. Partecipazioni

Nella tabella seguente sono riportati i movimenti intervenuti nella voce "Partecipazioni", distinti tra imprese controllate, imprese collegate e joint venture:

(in migliaia di euro)
IMPRESE CONTROLLATE 31.12.2016 Acquisizioni e
sottoscrizioni
Vendita Rivalutazioni/
Svalutazioni
Effetto
Fusioni
31.12.2017
Ap Racing Ltd. 30.720 - - - - 30.720
Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. 79.632 - - - - 79.632
Brembo Argentina S.A. 2.513 - - (2.513) - -
Brembo Brake India Pvt. Ltd. 17.364 - - - - 17.364
Brembo Czech S.R.O. 31.221 - - - - 31.221
Brembo Deutschland GmbH 145 - - - - 145
Brembo Do Brasil Ltda. 3.044 15.000 - - - 18.044
Brembo Japan Co. Ltd. 79 - - - - 79
Brembo Mexico S.A. De C.V. 12.579 - - - - 12.579
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. 32.755 - - - 35.500 68.255
Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. 13.849 9.624 (5.651) - - 17.822
Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. 35.500 - - - (35.500) -
Brembo North America Inc. 24.367 - - - - 24.367
Brembo Poland Spolka Zo.O. 17.903 - - - - 17.903
Brembo Russia Llc 26 - - - - 26
Brembo Scandinavia A.B. 557 - - - - 557
Corporacion Upwards 98 S.A. 4.648 - - - - 4.648
La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl 4.100 - - - - 4.100
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. 135 - - - - 135
Totale 311.137 24.624 (5.651) (2.513) - 327.597
(in migliaia di euro)
-----------------------
IMPRESE COLLEGATE 31.12.2016 Acquisizioni e
sottoscrizioni
Vendita Rivalutazioni/
Svalutazioni
31.12.2017
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. 24.243 - - - 24.243
Petroceramics S.p.A. 500 - - - 500
Totale 24.743 - - - 24.743

Nel corso del 2017 sono stati effettuati versamenti per € 15.000 migliaia in Brembo do Brasil Ltda. e € 9.624 migliaia in Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd., al fine di dotare le società dei mezzi necessari per il loro funzionamento.

Il 31 marzo 2017 è stato ceduto a Brembo Brake India Pvt. Ltd. il 40% del valore della partecipazione detenuta in Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd.

Dal 1° luglio è effettiva la fusione per incorporazione in Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. di Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. L'operazione è volta alla realizzazione di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di pinze e dischi freno, destinati al mercato dell'auto e dei veicoli commerciali.

Le partecipazioni sono state oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment.

Nell'esercizio corrente sono stati individuati indicatori di impairment con riferimento alle controllate Brembo Argentina S.A., Brembo do Brasil Ltda. e Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd.

Per tali partecipazioni, le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2018-2020 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio/lungo termine stabile dell'1%. Il tasso di sconto utilizzato è pari al 8% (WACC) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi dell'attività in oggetto. Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.

Dai risultati degli impairment test si è resa necessaria la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A. per € 2.513 migliaia.

In caso di variazione del WACC da 8,0% a 8,5% o del tasso da 1% a 0,5% sarebbe stato necessario un ulteriore accantonamento rispettivamente di € 244 migliaia e di € 182 migliaia.

4. Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati)

La composizione delle altre attività finanziarie al 31 dicembre 2017 è di seguito riportata:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Partecipazioni in altre imprese 307 307
Crediti verso collegate/controllate 5.660 5.704
Altro 12 12
Totale 5.979 6.023

Nella voce vi è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9.000 migliaia nominale, è ora iscritto per € 5.659 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel mese di giugno con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione.

Tale accordo prevede che il pagamento della quota residua del suddetto credito avvenga a seguito della cessione a terzi dell'immobile di proprietà di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione nella misura dell'attivo netto della società al termine e all'esito della procedura di liquidazione, ferma la compartecipazione del socio di maggioranza all'eventuale deficit sino ad un importo massimo già definito tra le parti.

Pur includendo il credito tra le "Attività non correnti", si ritiene che non vi siano elementi che ostino al recupero del suo valore residuo.

5. Crediti e altre attività non correnti

Di seguito la composizione della voce:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Crediti tributari 36 91
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 34 34
Totale 70 125

Si tratta principalmente di crediti tributari chiesti a rimborso.

6. Imposte anticipate e differite

Al 31 dicembre 2017 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate al netto delle imposte differite. Di seguito si riporta la composizione:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Imposte anticipate 18.601 14.497
Imposte differite (2.076) (2.360)
Totale 16.525 12.137

La tabella sottostante riporta la movimentazione nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Saldo iniziale 12.137 13.402
Accantonamento imposte differite (27) (58)
Accantonamento imposte anticipate 6.427 5.814
Utilizzo imposte differite ed anticipate (1.869) (7.371)
Altri movimenti (143) 350
Totale 16.525 12.137

Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente per differenze temporanee su ammortamenti anticipati, su plusvalenze a tassazione differita, su altri elementi di costo e di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale e su altre differenze per applicazione dei principi contabili internazionali.

La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:

Imposte anticipate
Imposte differite
Netto
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 0 0 848 1.099 (848) (1.099)
Altre attività finanziarie 288 0 0 0 288 0
Crediti verso clienti e verso società del Gruppo 123 123 36 52 87 71
Rimanenze 7.984 7.422 0 0 7.984 7.422
Altre passività finanziarie 150 196 0 13 150 183
Fondi per rischi e oneri 4.329 3.457 0 0 4.329 3.457
Fondi relativi al personale 5.691 3.261 1.192 1.196 4.499 2.065
Altre passività 2 5 0 0 2 5
Altro 34 33 0 0 34 33
Totale 18.601 14.497 2.076 2.360 16.525 12.137

7. Rimanenze

210

Le rimanenze nette di magazzino, esposte in bilancio al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Materie prime 34.829 31.240
Prodotti in corso di lavorazione 28.338 24.543
Prodotti finiti 42.423 44.835
Merci in viaggio 7.162 5.529
Totale 112.752 106.147

L'aumento delle rimanenze rispetto all'esercizio precedente è riconducibile alla crescita del fatturato.

La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, pari al 31 dicembre 2017 a € 28.615 migliaia, è qui di seguito riportata:

(in migliaia di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci 31.12.2017
Fondo svalutazione magazzino 26.602 6.093 (4.080) 28.615

Il fondo obsolescenza magazzino è determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo; si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme di prodotti.

8. Crediti commerciali

Al 31 dicembre 2017 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il periodo precedente, è così composto:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Crediti verso clienti 112.905 105.712
Crediti verso controllate 64.418 77.442
Crediti verso collegate e joint venture 1.294 1.836
Totale 178.617 184.990

Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto la Società ha un portafoglio clienti ben diversificato con elevato standing creditizio.

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci 31.12.2017
Fondo svalutazione crediti 2.088 173 (106) 2.155

La massima esposizione al rischio di credito per Brembo S.p.A. è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.

Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo S.p.A. sono primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Al fine di esprimere la qualità creditizia la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati i clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.

(in migliaia di euro)
31.12.2017
Clienti quotati
144.402
Clienti non quotati
36.370
Totale
180.772
187.078
36.120
150.958
31.12.2016

Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce il seguente dettaglio per fasce di anzianità.

Clienti quotati

(in migliaia di euro) 31.12.2017 Svalutazione 2017 31.12.2016 Svalutazione 2016
Corrente 135.655 0 144.552 0
Scaduto fino a 30 gg 353 0 616 0
Scaduto da 30 a 60 gg 2.137 0 3.284 0
Scaduto da più di 60 gg 6.257 315 2.506 362
Totale 144.402 315 150.958 362
% Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 5,84% 4,00%
Totale scaduto e non svalutato 8.432 6.044

Clienti non quotati

212

(in migliaia di euro) 31.12.2017 Svalutazione 2017 31.12.2016 Svalutazione 2016
Corrente 30.817 0 31.962 0
Scaduto fino a 30 gg 1.162 0 975 0
Scaduto da 30 a 60 gg 776 0 584 0
Scaduto da più di 60 gg 3.615 1.840 2.599 1.726
Totale 36.370 1.840 36.120 1.726
% Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 10,21% 6,73%
Totale scaduto e non svalutato 3.713 2.432

Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito, quindi non si ravvedono rischi di recuperabilità.

Per quanto attiene la quota dei crediti scaduti non svalutati, relativa ai clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata o in rientro nei primi mesi dell'anno 2018.

9. Altri crediti e attività correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Crediti tributari 18.116 8.694
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 54 2.679
Altri crediti 20.494 3.313
Totale 38.664 14.686

La variazione dei crediti tributari al netto dei debiti tributari (nota 18) è di seguito riportata:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Saldo Iniziale 6.692 496
Imposte correnti (31.823) (32.985)
Imposte correnti - anni precedenti 39 112
Pagamenti 37.915 35.268
Altri movimenti 5.293 3.801
Saldo Finale 18.116 6.692

Tra i crediti tributari è compreso il credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27.05.2015, che per l'anno 2017 è pari ad € 5.238 migliaia.

In tale voce vi è anche il credito rilevato negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sui costi del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.948 migliaia.

Rispetto al 2016 sono aumentati in modo significativo soprattutto i crediti tributari per imposte e tasse pagate all'estero sulle royalties che a fine 2017 sono pari ad € 5.662 migliaia.

I crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito sono rappresentati principalmente da un credito chiesto a rimborso relativo ad anni precedenti.

Negli "Altri crediti" sono inclusi crediti verso compagnie di assicurazione per richieste di rimborso assicurativo in corso alla chiusura dell'esercizio.

10. Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Crediti verso società controllate e collegate 14.502 11.857
Strumenti derivati 0 556
Depositi cauzionali 65 65
Totale 14.567 12.478

La voce "Crediti verso società controllate e collegate" è costituita da prestiti a società controllate e collegate, oltre che da crediti nei confronti delle società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata, attivo dal 2008 che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader. Il saldo a credito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata al 31 dicembre 2017 è pari a € 14.215 migliaia. Le posizioni sono in euro e in usd.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:

31.12.2016
159.715 55.860
87 60
159.802 55.920
(11.664) (48.787)
7.133
148.138

* Si rimanda per il dettaglio alla nota 13.

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.

Si segnala che ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 3.088 migliaia (nel 2016 € 3.605 migliaia).

12. Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2017 è pari a € 479.616 migliaia, in aumento di € 84.902 migliaia rispetto al 2016.

Relativamente alle movimentazioni avvenute nel corso dell'esercizio si rimanda all'apposito prospetto di bilancio.

Il dettaglio dell'origine, disponibilità e utilizzo delle poste di Patrimonio Netto è riportato all'Allegato 4.

Capitale sociale

Il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta al 31 dicembre 2017 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.

Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2017 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2016:

(n. di azioni)
31.12.2017
Azioni ordinarie emesse
333.922.250
Azioni proprie
(8.735.000)
Totale azioni in circolazione
325.187.250
65.037.450
(1.747.000)
66.784.450
31.12.2016

L'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2017 ha approvato il frazionamento (Stock Split) delle numero 66.784.450 azioni ordinarie totali della società prive di valore nominale, in numero 333.922.250 azioni ordinarie di nuova emissione, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ciascuna azione ordinaria ritirata e annullata, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. Tale operazione, avvenuta in data 29 maggio 2017, ha comportato la riduzione del valore contabile di ciascuna azione, ma non ha avuto alcun effetto sulla consistenza del capitale della Società né sulle caratteristiche delle azioni.

Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso dell'anno non sono stati effettuati né acquisti né vendite.

Altre riserve

214

Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 20 aprile 2017 destinando l'utile dell'esercizio 2016, pari a € 138.393 migliaia come segue:

  • agli azionisti un dividendo lordo ordinario di € 1 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie;
  • riportato a nuovo il rimanente.

13. Debiti finanziari e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale
Debiti verso banche:
- c/c ordinario e c/anticipi 11.664 0 11.664 48.787 0 48.787
- mutui 34.344 253.808 288.152 27.263 182.697 209.960
Totale 46.008 253.808 299.816 76.050 182.697 258.747
Debiti verso collegate e controllate 28.945 0 28.945 13.183 0 13.183
Debiti verso altri finanziatori 1.073 776 1.849 402 1.005 1.407
Totale 30.018 776 30.794 13.585 1.005 14.590

Nei "Debiti verso collegate e controllate" sono comprese le posizioni a debito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata, complessivamente pari a € 28.945 migliaia.

Relativamente ai covenants e al rispetto dei relativi parametri previsti da alcuni contratti di finanziamento, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo sulla "Gestione dei rischi finanziari – rischio di liquidità".

Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi, relativi principalmente all'affitto dell'immobile sito in Stezzano ove Brembo S.p.A. ha sede, ad hardware e autovetture:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Meno di 1 anno 9.615 8.032
Tra 1 e 5 anni 26.089 21.100
Più di 5 anni 28.787 16.825
Totale 64.491 45.957

La struttura del debito (mutui e debiti verso altri finanziatori, escluse quindi le posizioni verso le società del Gruppo appartenenti al sistema di tesoreria accentrata) per tasso d'interesse annuo e valuta è la seguente:

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) Tasso fisso
Tasso variabile
Totale
Tasso fisso Tasso variabile Totale
Euro verso terzi 221.549 68.452 290.001 66.229 145.138 211.367
Euro verso società controllate - - - - - -
Totale 221.549 68.452 290.001 66.229 145.138 211.367

Il tasso medio variabile dell'indebitamento della Società è pari a 0,72%, mentre quello fisso è pari a 0,64%.

Nel 2017 Brembo S.p.A. ha ottenuto i seguenti finanziamenti a medio lungo termine:

  • finanziamento BNL pari a € 80.000.000,00, a tasso fisso e scadenza finale nel 2022;
  • finanziamento Banca Popolare di Sondrio pari a € 75.000.000,00, a tasso fisso e scadenza nel 2022;
  • Mutuo agevolato DM28905, pari a € 845.000, scadente nel 2018.

Si segnala che, al 31 dicembre 2017, non sono presenti debiti finanziari assistiti da garanzie reali.

Al 31 dicembre 2017 il dettaglio dei debiti verso banche ed altri finanziatori è così composto:

Quote scadenti
(in migliaia di euro) Importo
originario
Importo al
31.12.2016
Importo al
31.12.2017
entro l'esercizio
successivo
Quote scadenti
tra 1 e 5 anni
Quote scadenti
oltre 5 anni
Debiti verso banche:
Mutuo BNL (EUR 50 milioni) 50.000 42.761 28.529 14.286 14.243 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 75 milioni) 75.000 0 74.945 0 74.945 0
Mutuo BNL (EUR 80 milioni) 80.000 0 79.879 2 79.877 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) 25.000 3.124 0 0 0 0
Mutuo UBI (EUR 30 milioni) 30.000 1.874 0 0 0 0
Mutuo BEI R&D (EUR 55 milioni) 55.000 32.558 0 0 0 0
Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) 130.000 129.643 104.799 20.056 84.743 0
Totale debiti verso banche 445.000 209.960 288.152 34.344 253.808 0
Debiti verso altri finanziatori:
Prestito Finlombarda MIUR 275 166 101 67 34 0
Prestito MIUR BBW 2.443 1.241 903 161 742 0
Mutuo agevolato DM 28905 (844.560) 845 0 845 845 0 0
Totale debiti verso altri finanziatori 3.563 1.407 1.849 1.073 776 0
Debiti verso società collegate/controllate:
Debiti verso società appartenenti al sistema di
tesoreria accentrata
N.A. 13.183 28.945 28.945 0 0
Totale debiti verso società collegate/controllate 13.183 28.945 28.945 0 0
TOTALE 448.563 224.550 318.946 64.362 254.584 0

Posizione finanziaria netta

Di seguito riportiamo la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 pari a € 156.241 migliaia e al 31 dicembre 2016 pari a € 204.939 migliaia in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
A Cassa 87 60
B Altre disponibilità liquide 159.715 55.860
C Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione 0 556
D LIQUIDITÀ (A+B+C) 159.802 56.476
E Crediti finanziari correnti 14.567 11.922
F Debiti bancari correnti 11.664 48.787
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente 34.344 27.263
H Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati 30.018 13.585
I INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) 76.026 89.635
J INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) (98.343) 21.237
K Debiti bancari non correnti 253.808 182.697
L Obbligazioni emesse 0 0
M Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati 776 1.005
N INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) 254.584 183.702
O INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) 156.241 204.939

14. Altre passività non correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti verso istituti previdenziali 3.402 1.439
Debiti verso dipendenti 11.949 5.040
Totale 15.351 6.479

Le voci debiti verso istituti previdenziali e debiti verso dipendenti comprendono la passività relativa al piano di incentivazione triennale 2016-2018, riservato al top management, liquidabile nel 2019.

15. Fondi per rischi ed oneri

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci Altro 31.12.2017
Fondi per rischi e oneri 5.407 4.848 (553) 0 9.702
Fondo per garanzia prodotto 7.299 5.440 (2.629) 14.238 24.348
Totale 12.706 10.288 (3.182) 14.238 34.050
di cui correnti 2.547 2.244

I fondi per rischi e oneri, pari a € 34.050 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotti, l'indennità suppletiva di clientela in relazione al contratto di agenzia italiano, nonché la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere.

La voce "Altro" è relativa alla miglior stima del valore di obbligazioni per rischi coperti da polizze assicurative, per i quali si attende un indennizzo; tale indennizzo è rilevato negli "Altri crediti e attività correnti", mentre nella voce "Accantonamenti" è rilevato il valore dell'obbligazione al netto dell'indennizzo stesso.

16. Fondi per benefici ai dipendenti

La Società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a benefici definiti.

I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono esclusivamente il "Fondo trattamento di fine rapporto", sino al 31 dicembre 2006, data dalla quale, alla luce della riforma occorsa, lo stesso è identificabile quale fondo a contribuzione definita.

Si riportano di seguito i movimenti della passività per TFR al 31 dicembre 2017:

(in migliaia di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci Oneri finanziari (Utile)/Perdita
attuariale
31.12.2017
Trattamento di fine rapporto 21.075 0 (1.120) 308 (599) 19.664

Come sopra indicato a partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra le quali la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR.

Nella seguente tabella riportiamo le descrizioni principali del trattamento di fine rapporto e la loro riconciliazione della passività rilevata nella Situazione patrimoniale-finanziaria, il costo rilevato a Conto economico, Conto economico complessivo e le principali ipotesi attuariali utilizzate:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
A. Variazione delle obbligazioni a benefici definiti
1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente 21.075 20.048
3. Oneri finanziari 308 411
4. Flussi di cassa
Erogazioni da parte del datore di lavoro (1.120) (846)
6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione
Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie (599) 1.462
8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo 19.664 21.075
B. Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani
3. Flussi di cassa
Totale contributi versati dal datore di lavoro
Pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro 1.120 846
Benefici erogati dal datore di lavoro (1.120) (846)
E. Importi inclusi nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria
1. Piani per obbligazioni a benefici definiti 19.664 21.075
3. Valore netto dei piani finanziati 19.664 21.075
5. Valore netto delle passività/(attività) 19.664 21.075
F. (in migliaia di euro)
Componenti dei costi previdenziali
31.12.2017 31.12.2016
2. Oneri finanziari netti
Oneri finanziari sui piani a benefici definiti 308 411
Totale oneri finanziari netti 308 411
5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico 308 411
6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del Conto economico complessivo
Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie (599) 1.462
Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti
del Conto economico complessivo (599) 1.462
7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico
e nelle altre componenti del Conto economico complessivo (291) 1.873
G. Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti
1. Passività (attività) nette del piano a benefici definiti 21.075 20.048
2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel Conto economico 308 411
3. Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti
del Conto economico complessivo (599) 1.462
5. Flussi di cassa
Benefici erogati direttamente dal datore di lavoro (1.120) (846)
8. Passività (attività) netta alla fine del periodo 19.664 21.075
H. Obbligazione a benefici definiti
1. Obbligazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano
Dipendenti in forza 19.664 21.075
Totale 19.664 21.075
J. Principali ipotesi attuariali
Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività
1. Tasso di sconto 1,75% 1,50%
2. Tasso di incremento retributivo N/A N/A
3. Tasso di incremento delle pensioni N/A N/A
4. Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Media ponderata delle ipotesi utilizzate per la determinazione del costo previdenziale
1. Tasso di sconto 1,50% 2,10%
2. Tasso di incremento retributivo N/A N/A
3. Tasso di incremento delle pensioni N/A N/A
4. Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
K. Analisi di sensitività
Tasso di attualizzazione 1,50% 1,25%
Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti 20.261 21.718
Durata media ponderata della passività (in anni) 12,00 12,03
Tasso di attualizzazione 2,00% 1,75%
Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti 19.082 20.451
Durata media ponderata della passività (in anni) 11,98 12,00

17. Debiti commerciali

Al 31 dicembre 2017 i debiti commerciali risultano composti come segue:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti verso fornitori 153.633 143.846
Debiti verso controllate 17.092 13.165
Debiti verso collegate e joint venture 3.104 2.395
Totale 173.829 159.406

L'incremento della voce è legato all'aumento del livello degli investimenti e della normale attività di gestione dell'esercizio.

18. Debiti tributari

In tale voce sono inclusi i debiti per imposte correnti.

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti tributari 0 2.002

Per la movimentazione della voce nel corso dell'esercizio si rimanda alla nota 9.

Il decremento rispetto all'esercizio precedente si riferisce principalmente ai maggiori acconti pagati per IRES anno 2017, calcolati con il metodo storico.

19. Altre passività correnti

Al 31 dicembre 2017 le altre passività correnti sono così costituite:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti 8.568 6.473
Debiti verso istituti previdenziali 14.044 13.342
Debiti verso dipendenti 27.642 26.293
Altri debiti 13.096 5.456
Totale 63.350 51.564

Nella voce "Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti" sono inclusi i debiti verso Erario per ritenute d'acconto principalmente su redditi da lavoro dipendente.

I debiti verso istituti previdenziali comprendono i contributi sulle retribuzioni dei dipendenti che sono stati versati a gennaio 2018, oltre agli stanziamenti di quote di contribuzione su retribuzioni differite e premi di risultato.

I debiti verso dipendenti sono rappresentati dal debito per retribuzioni di dicembre 2017, corrisposte a gennaio, dagli stanziamenti per ferie maturate non godute e premi di risultato.

La voce "Altri debiti" accoglie anche dei risconti passivi relativi a contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tali contributi si riferiscono.

CONTO ECONOMICO

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:

Totale 899.126 843.630
Abbuoni, sconti, resi (20.621) (16.147)
Ricavi lordi per prestazioni 85.416 78.355
Ricavi lordi delle vendite di prodotti 834.331 781.422
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016

La suddivisione per area geografica ed applicazione è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Italia 188.365 21,0% 163.963 19,4% 24.402 14,9%
Germania 204.455 22,7% 181.365 21,5% 23.090 12,7%
Francia 22.520 2,5% 23.307 2,8% (787) -3,4%
Regno Unito 84.827 9,4% 84.312 10,0% 515 0,6%
Altri paesi Europa 205.091 22,8% 187.198 22,2% 17.893 9,6%
India 3.517 0,4% 3.441 0,4% 76 2,2%
Cina 11.271 1,3% 8.183 1,0% 3.088 37,7%
Giappone 26.341 2,9% 28.177 3,3% (1.836) -6,5%
Altri Paesi Asia 10.213 1,1% 8.920 1,1% 1.293 14,5%
Paesi Nafta (USA, Canada e Messico) 133.381 14,8% 144.883 17,2% (11.502) -7,9%
Sud America (Argentina e Brasile) 1.585 0,2% 1.292 0,2% 293 22,7%
Altri paesi 7.560 0,9% 8.589 0,9% (1.029) -12,0%
Ricavi netti per area geografica 899.126 100,0% 843.630 100,0% 55.496
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Auto 629.950 70,1% 585.518 69,4% 44.432 7,6%
Moto 133.183 14,8% 126.910 15,0% 6.273 4,9%
Corse 57.984 6,4% 55.238 6,6% 2.746 5,0%
Veicoli Commerciali 17.234 1,9% 16.952 2,0% 282 1,7%
Varie 60.775 6,8% 59.012 7,0% 1.763 3,0%
Ricavi netti per applicazione 899.126 100,0% 843.630 100,0% 55.496

21. Altri ricavi e proventi

Totale 46.139 40.819
Altri ricavi 3.095 3.557
Contributi vari 7.238 5.723
Plusvalenze da alienazione cespiti 212 426
Riaddebiti vari 35.594 31.113
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Sono costituiti da:

Nella voce "Riaddebiti vari" sono compresi riaddebiti alle società del gruppo come indicato nell'allegato 5.

Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per la formazione del personale per un importo di € 251 migliaia, per progetti di ricerca e sviluppo per € 1.749 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo per € 5.238 migliaia, già commentato alla nota 9.

In particolare in ottemperanza a quanto previsto all'art 5 lettera b) dei decreti di concessione agevolazioni sul Bando di Progetti di Innovazione Industriale "Mobilità Sostenibile" (D.M. 19 marzo 2008) si segnala che, per il progetto LIVE – Veicoli leggeri eco-compatibili ottimizzati per il trasporto persone" Codice Domanda: MS01_00007, sono stati sostenuti costi pari a € 959 migliaia.

22. Costi per progetti interni capitalizzati

Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo per € 21.038 migliaia sostenuti nel corso dell'esercizio, che si confronta con € 17.055 migliaia nell'esercizio 2016.

23. Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci

La voce, che include anche l'effetto derivante dalla variazione delle rimanenze occorse nel corso degli esercizi presentati, è così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti 382.418 355.952
Acquisto materiale di consumo 24.806 22.500
Totale 407.224 378.452

24. Altri costi operativi

I costi sono così ripartiti:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Trasporti 14.860 12.787
Manutenzioni, riparazioni e utenze 33.575 32.019
Lavorazioni esterne 49.276 43.560
Affitti 13.932 13.135
Altri costi operativi 77.320 71.217
Totale 188.963 172.718

La voce "altri costi operativi" comprende principalmente spese per consulenze legali, tecniche e commerciali, viaggi e trasferte, costi per la qualità, nonché costi per assicurazioni.

25. Costi per il personale

I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:

(in migliaia di euro)
31.12.2017
31.12.2016
Salari e stipendi
146.262
138.043
Oneri sociali
44.143
40.468
TFR e altri fondi relativi al personale
9.149
9.641
Altri costi
26.295
18.554
Totale 225.849 206.706

Il numero medio e di fine periodo degli addetti della Società, ripartito per categorie e confrontato con l'esercizio precedente, è stato:

Dirigenti Impiegati Operai Totale
Media anno 2017 75 1.248 1.731 3.054
Media anno 2016 74 1.208 1.733 3.015
Variazioni 1 40 -2 39
Totale 31.12.2017 78 1.262 1.735 3.075
Totale 31.12.2016 75 1.230 1.729 3.034
Variazioni 3 32 6 41

26. Ammortamenti e svalutazioni

TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE 39.141 35.816
Totale 1.287 700
Immateriali 1.287 700
Materiali 0 0
Perdite di valore:
Totale 22.606 20.291
Altre immobilizzazioni materiali 962 929
Attrezzature commerciali ed industriali 7.883 6.908
Impianti e macchinari 11.182 9.934
Fabbricati 2.579 2.520
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali:
Totale 15.248 14.825
Altre immobilizzazioni immateriali 4.938 4.561
Concessioni, licenze e marchi 103 91
Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno 872 800
Costi di sviluppo 9.335 9.373
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali:
(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
La voce è così costituita:

Per il commento alle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

27. Proventi (oneri) finanziari netti

Tale voce è così costituita:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Differenze cambio attive 4.834 3.171
Proventi finanziari 666 707
Totale proventi finanziari 5.500 3.878
Differenze cambio passive (4.687) (3.227)
Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale (308) (411)
Oneri finanziari (3.260) (3.618)
Totale oneri finanziari (8.255) (7.256)
TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI (2.755) (3.378)

28. Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni

La voce è rappresentata dai dividendi distribuiti nel corso del 2017 dalle società controllate Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B. e AP Racing Ltd. complessivamente per € 74.827 migliaia, da quelli distribuiti dalle società collegate Brembo SGL Carbon Ceramics Brakes S.p.A. e Petroceramics S.p.A. per complessivi € 6.050 migliaia e dalla società ISA per € 2 migliaia.

La voce accoglie inoltre la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A., già precedentemente commentata nella nota 3 delle presenti Note illustrative.

29. Imposte

Tale voce è così costituita:

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Imposte correnti 31.823 32.985
Imposte (anticipate) e differite (4.531) 1.615
Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali 3.961 (112)
Totale 31.253 34.488

Di seguito riportiamo la riconciliazione del carico di imposta teorico con l'effettivo:

31.12.2017 31.12.2016
(in migliaia di euro) IRES IRAP IRES IRAP
Utile ante imposte A 180.737 180.737 172.881 172.881
Differenza nella base imponibile tra IRES e IRAP B 142.256 138.344
C = A +/- B 180.737 322.993 172.881 311.225
Aliquota applicabile (%) D 24,00% 3,90% 27,50% 3,90%
Imposte teoriche E = D * C 43.377 12.597 47.542 12.138
Effetto sulle agevolazioni fiscali F (3.039) (7.926) (2.806) (7.422)
Effetto fiscale sulle differenze permanenti:
altri ricavi non tassati al netto dei costi indeducibili
G (17.892) 175 (14.977) 125
Effetto fiscale sulle differenze temporanee H 70 0 482 2
Altre differenze temporanee I 4.262 199 (2.452) 353
Carico d'imposta corrente
registrato a Conto economico M = somma (E - I) 26.778 5.045 27.789 5.196
Imposte differite (284) 0 (647) 0
(Imposte anticipate) (4.048) (199) 1.752 (355)
Variazione aliquota IRES 0 0 865 0
Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali 3.971 (10) (112) 0
Totale (anticipate) e differite N (361) (209) 1.858 (355)
Carico d'imposta totale
registrato a Conto economico
M+N 26.417 4.836 29.647 4.841

L'aliquota fiscale effettiva del 2017 è pari a 17,3% (2016: 19,9%).

L'effetto fiscale sulle differenze permanenti è rappresentato principalmente dalla parte esente da imposte dei dividendi incassati ed in misura minore dalla svalutazione indeducibile della partecipazione in Brembo Argentina S.A.

Nel corso del 2017 Brembo S.p.A. è stata oggetto di verifica fiscale su imposte dirette e IVA da parte dell'Agenzia delle Entrate per gli esercizi 2012, 2013 e 2014.

Ad esito di tale verifica, in data 19/12/2017 è stato notificato l'avviso di accertamento per l'esercizio 2012 contenente rilievi in materia di prezzi di trasferimento applicati alle transazioni infragruppo. I medesimi rilievi sono presenti nelle contestazioni relative agli esercizi 2013 e 2014 per i quali però si è ancora in attesa di avviso di accertamento.

La Società ritiene che il rischio di soccombenza non sia probabile e vi siano significative e valide argomentazioni in risposta alle contestazioni mosse dall'Agenzia delle Entrate. A tal riguardo, la Società sta valutando l'attivazione di un contenzioso con l'Agenzia delle Entrate e di procedure amichevoli per l'eliminazione della doppia imposizione previste dai trattati internazionali.

Stezzano, 5 marzo 2018 Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi

ALLEGATI AL BILANCIO SEPARATO

Allegato 1

Elenco delle partecipazioni in imprese controllate

DENOMINAZIONE SEDE CAPITALE
Ap Racing Ltd. Coventry Regno Unito Gbp 135.935
Brembo Czech S.R.O. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca Czk 605.850.000
Brembo Deutschland GmbH Leinfelden-Echterdingen Germania Eur 25.000
Brembo Japan Co. Ltd. Tokyo Giappone Jpy 11.000.000
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 492.030.169
Brembo North America Inc. Wilmington, Delaware USA Usd 33.798.805
Brembo Poland Spolka Zo.O. Dabrowa Gornizca Polonia Pln 144.879.500
Brembo Russia Llc Mosca Russia Rub 1.250.000
Brembo Scandinavia A.B. Göteborg Svezia Sek 4.500.000
La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl Stezzano (BG) Italia Eur 100.000
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Qingdao Cina Cny 1.365.700
Brembo Brake India Pvt. Ltd. Pune India Inr 140.000.000
Brembo Do Brasil Ltda. Betim Brasile Brl 159.136.227
Brembo Argentina S.A. Buenos Aires Argentina Ars 62.802.000
Corporacion Upwards 98 S.A. Saragozza Spagna Eur 498.043
Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co.Ltd. Langfang Cina Cny 170.549.133
Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 216.309.960
Brembo Mexico S.A. De C.V. Apodaca Messico Usd 20.428.836

I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS

VALORE DI BILANCIO
(euro)
QUOTA POSSEDUTA
DALLA SOCIETÀ
CONTROVALORE IN EURO
CAMBIO MEDIO 2017
RISULTATO D'ESERCIZIO CONTROVALORE IN EURO
CAMBIO 31.12.2017
PATRIMONIO NETTO
30.719.578 100,00% 5.887.388 5.158.205 22.926.214 20.340.824
31.221.692 100,00% 10.473.028 275.725.258 70.229.551 1.793.311.579
145.000 100,00% 378.083 378.083 927.511 927.511
78.953 100,00% 746.230 94.513.435 4.097.986 553.269.482
68.255.134 100,00% 11.977.055 91.342.266 79.674.044 621.808.117
24.366.972 100,00% 41.179.501 46.503.310 165.955.247 199.030.126
17.902.583 100,00% 91.779.891 390.643.666 310.476.019 1.296.858.331
25.636 100,00% 234.954 15.480.564 537.289 37.283.585
557.400 100,00% (146.572) (1.412.491) 405.079 3.987.509
4.100.000 100,00% 2.347.846 2.347.846 9.119.537 9.119.537
134.998 100,00% 1.310.788 9.996.640 9.159.833 71.486.996
17.364.178 99,99% 7.146.342 525.241.963 36.370.948 2.786.214.695
18.044.494 99,99% (3.445.366) (12.417.452) 12.061.706 47.919.950
- 98,62% (3.535.611) (66.110.460) (1.448.598) (33.217.792)
4.647.800 68,00% 2.389.032 2.389.032 20.345.912 20.345.912
79.631.522 66,00% 12.670.084 96.627.610 37.900.725 295.792.420
17.822.455 60,00% (5.061.915) (38.604.378) 22.355.596 174.472.011
12.579.053 49,00% 5.884.708 6.645.501 40.701.659 48.813.498

Allegato 2

Elenco delle partecipazioni in imprese collegate e joint venture

DENOMINAZIONE
SEDE
Brembo SGL Carbon Ceramics S.p.A.
Stezzano (BG)
Italia
Petroceramics S.p.A.
Milano
Italia

I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.

VALORE DI BILANCIO (euro)
QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ
RISULTATO D'ESERCIZIO PATRIMONIO NETTO CAPITALE
50,00%
24.242.684
23.461.111 48.307.661 4.000.000 Eur
912.348
20,00%
500.000
2.996.428 123.750 Eur

Allegato 3

234

Beni rivalutati

(in euro) Rivalutazioni
Categorie di beni Costo storico Art.10 L.72/83 Legge 413/91
e art. 2425 C.C.
Art. 2501 C.C. Legge 342/00
e 350/03
Valore iscritto
al 31.12.2017
Immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 153.232.406 153.232.406
Brevetti 19.824.864 3.282.081 23.106.945
Marchio 3.991.163 4.657.443 8.648.606
Altre immobilizzazioni immateriali 75.791.088 775 75.791.863
Totale 252.839.521 775 0 7.939.524 0 260.779.820
Immobilizzazioni materiali:
Terreni 20.786.046 20.786.046
Fabbricati 72.014.578 354.205 1.743.267 74.112.050
Impianti e macchinari 279.911.379 810.721 2.417.883 283.139.983
Attrezzature industriali e commerciali 144.133.712 207.216 2.868.298 147.209.226
Altri beni 22.936.464 90.034 253.378 23.279.876
Immobilizzazioni in corso e acconti 8.284.732 8.284.732
Totale 548.066.911 1.462.176 1.743.267 5.539.559 0 556.811.913
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 800.906.432 1.462.951 1.743.267 13.479.083 0 817.591.733

Fondi rivalutati

(in euro)
Categorie di beni Fondo storico Art.10 L.72/83 Legge 413/91
e art. 2425 C.C.
Art. 2501 C.C. Legge 342/00
e 350/03
Valore iscritto
al 31.12.2017
Immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 96.221.775 96.221.775
Brevetti 20.708.113 20.708.113
Marchio 6.411.977 6.411.977
Altre immobilizzazioni immateriali 63.320.530 63.320.530
Totale 186.662.395 0 0 0 0 186.662.395
Immobilizzazioni materiali:
Fabbricati 41.371.246 17.626 41.388.872
Impianti e macchinari 210.200.828 810.721 (6.961.873) 204.049.676
Attrezzature industriali e commerciali 135.567.720 207.216 (6.832.386) 128.942.550
Altri beni 19.304.152 90.034 19.394.186
Totale 406.443.946 1.125.597 0 0 (13.794.259) 393.775.284
TOTALE FONDI 593.106.341 1.125.597 0 0 (13.794.259) 580.437.679
TOTALE GENERALE 237.154.054

Allegato 4

Dettaglio origine, disponibilità e utilizzo delle poste di patrimonio netto

(in euro)
Natura e descrizione Importo Possibilità di utilizzo (*)
Capitale sociale 34.727.914
Riserve di utili 269.165.235
di cui:
Riserva legale 6.945.584 B
Riserva straordinaria 77.475.897 A,B,C
Riserva ammortamenti anticipati tassata 556.823 A,B,C
First Time Adoption (FTA) 9.737.121 A,B,C
Riserva ex art.6 c.2 D. Lgs. 38/2005 304.303 B
Avanzo di fusione 9.061.857 A,B,C
Utili a nuovo 165.083.650 A,B,C
Riserve di capitale 26.238.837
di cui:
Sovraprezzo azioni (**) 26.650.263 A,B,C
Riserva di rivalutazione 12.966.123 A,B,C
Riserva azioni proprie in portafoglio (13.475.897)
Fondo L. 46/82 98.348 A,B,C
Utile dell'esercizio 2017 149.484.042
Totale 479.616.028
Quota non distribuibile del patrimonio netto al 31 dicembre 2017
Costi di sviluppo non ammortizzati
Riserve non distribuibili
Vincolo per riserva azioni proprie in portafoglio
Totale non distribuibile
Residua quota distribuibile

Altre informazioni: esposizione analitica del patrimonio ex art. 109 del TU :

Importo delle riserve di PN con vincolo fiscale 18.816.852

Riepilogo delle utilizzazioni effettuate
nei tre precedenti esercizi
Classificazione nel prospetto delle Variazioni
per copertura perdite di Patrimonio netto al 31 dicembre 2017
Capitale Sociale
Altre riserve
Altre riserve
Altre riserve
Altre riserve
Altre riserve
Altre riserve
Utili/(Perdite) portati a nuovo
Altre riserve
Altre riserve
Altre riserve
Altre riserve
Risultato d'esercizio
Patrimonio netto

DETTAGLIO

  • (*) Possibilità di utilizzo: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci
  • (**) La riserva per sovraprezzo azioni è distribuibile solo nel caso in cui la riserva legale raggiunga il quinto del capitale sociale.

Allegato 5

Incidenza delle operazioni con parti correlate

(in euro) 31.12.2017
PARTI CORRELATE
a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate
sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria
Valore di bilancio Totale Altre* Società
controllate,
collegate e J.V.
%
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre
imprese e strumenti finanziari derivati) 5.979.045 5.659.390 0 5.659.390 94,65
Crediti commerciali 178.616.933 65.725.277 12.820 65.712.457 36,80
Altri crediti e attività correnti 38.664.172 3.046 3.046 0 0,01
Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 14.566.561 14.502.005 0 14.502.005 99,56
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 159.801.961 0 0 0 0,00
Debiti verso banche non correnti (253.808.424) 0 0 0 0,00
Altre passività non correnti (15.350.744) (5.914.669) (5.914.669) 0 38,53
Fondi per benefici ai dipendenti (19.663.803) (47.267) (47.267) 0 0,24
Debiti verso banche correnti (46.007.831) 0 0 0 0,00
Altre passività finanziarie correnti e strumenti
finanziari derivati (30.017.992) (28.944.686) 0 (28.944.686) 96,42
Debiti commerciali (173.829.352) (22.011.561) (1.815.350) (20.196.211) 12,66
Altre passività correnti (63.350.295) (2.796.720) (2.669.858) (126.862) 4,41
31.12.2017
PARTI CORRELATE
b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate
sulle voci del Conto economico
Valore di bilancio Totale Altre* Società
controllate,
collegate e J.V.
%
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 899.125.514 153.493.046 4.615.631 148.877.415 17,07
Altri ricavi e proventi 46.139.319 34.622.769 37.680 34.585.089 75,04
Costo delle materie prime, materiale di consumo
e merci
(407.224.279) (100.610.649) (21.075) (100.589.574) 24,71
Altri costi operativi (188.962.549) (18.885.074) (4.498.658) (14.386.416) 9,99
Costi per il personale (225.849.245) (8.899.042) (8.893.685) (5.357) 3,94
Proventi (oneri) finanziari netti (2.754.870) 402.082 (147.182) 549.264 -14,60
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 78.365.942 80.876.992 0 80.876.992 103,20

* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.

31.12.2016
PARTI CORRELATE
Società
controllate,
Valore di bilancio
Totale
Altre*
collegate e J.V.
%
6.022.929
5.703.274
0
5.703.274
94,69
184.989.843
80.090.042
812.200
79.277.842
43,29
14.686.341
6.552
6.552
0
0,04
12.478.280
11.857.414
0
11.857.414
95,02
55.920.067
8.596.259
8.596.259
0
15,37
(182.696.529)
(903.969)
(903.969)
0
0,49
(6.479.099)
(1.913.574)
(1.913.574)
0
29,53
(21.075.472)
(46.458)
(46.458)
0
0,22
(76.050.391)
(17.211.819)
(17.211.819)
0
22,63
(13.584.838)
(13.182.650)
0
(13.182.650)
97,04
(159.405.982)
(16.339.202)
(779.050)
(15.560.152)
10,25
(51.564.300)
(2.355.553)
(2.228.565)
(126.988)
4,57
PARTI CORRELATE
Società
controllate,
collegate e J.V.
Altre* Totale Valore di bilancio
142.990.299 4.566.594 147.556.893 843.630.455
30.657.294 25.633 30.682.927 40.818.754
(92.557.638) (7.454) (92.565.092) (378.452.146)
(10.642.697) (3.960.773) (14.603.470) (172.717.688)
0 (6.249.540) (6.249.540) (206.706.244)
603.424 (314.877) 288.547 (3.378.357)
86.333.234
126,13
0 86.333.234 68.447.346

Il disco leggero è caratterizzato da una campana in acciaio e fascia frenante in ghisa. La macchina, particolarmente complessa, automatizza la fase di assemblaggio della campana sulla fascia frenante.

Il disco leggero è caratterizzato da una campana in acciaio e fascia frenante in ghisa. La macchina, particolarmente complessa, automatizza la fase di assemblaggio della campana sulla fascia frenante.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea dei Soci di Brembo S.p.A. convocata per l'approvazione del Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Signori Azionisti,

con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") e nel rispetto delle raccomandazioni fornite dalla CO.N.SO.B. con Comunicazione n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, il Collegio Sindacale riferisce sull'attività svolta nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e sino alla data odierna, in conformità alla normativa di riferimento e tenuto anche conto delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (per queste ultime, anche di quelle già poste in consultazione).

In via preliminare, rammentiamo che in data 20 aprile 20171 , l'Assemblea degli Azionisti di Brembo S.p.A. (di seguito, "Brembo") ha provveduto al rinnovo del Collegio Sindacale, cessato dalla carica per compiuto triennio, nominando quali componenti: la dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente), il dott. Alfredo Malguzzi (sindaco effettivo), il dott. Mario Tagliaferri (sindaco effettivo), la dott.ssa Myriam Amato e il dott. Marco Salvatore (sindaci supplenti), per il triennio 2017-2019, ossia sino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2019. La nomina è avvenuta sulla base delle due liste depositate, rispettivamente, dal socio di maggioranza, Nuova FourB S.r.l., e da un raggruppamento di società di gestione del risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente dello 0,523 % circa del capitale sociale).

Il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2017, ha assolto i compiti di vigilanza prescritti dall'art. 2403 del cod. civ. e dall'art. 149 del TUF e, altresì, svolto le funzioni di vigilanza previste dall'articolo 19 del D. Lgs. 39/2010 come modificato dal D. Lgs. 135/2016 (in vigore dal 5 agosto 2016), avuto riguardo alla sua identificazione quale Comitato per il Controllo Interno e per la Revisione Contabile, vigilando sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società e sul loro concreto funzionamento, nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia. Esso ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione incaricata della revisione legale.

Per lo svolgimento della suddetta attività di vigilanza sono stati acquisiti i necessari elementi informativi sia attraverso frequenti incontri con i responsabili delle competenti strutture aziendali, specie quelle di controllo, sia attraverso la partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati di governance istituiti ai sensi del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, integralmente recepito da Brembo (il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità - che svolge anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e i relativi compiti di cui alla Procedura delle Operazioni con Parti correlate adottata dalla Società ai sensi dell'art. 4

1 Sino all'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2017, il Collegio Sindacale era composto da: Raffaella Pagani (Presidente), Milena Motta, Sergio Pivato, sindaci effettivi; Myriam Amato e Marco Salvatore, sindaci supplenti. La presente Relazione, per quanto opportuno, dà conto anche dell'attività svolta dal Collegio in carica sino a detta data, grazie alla analoga presidenza rispetto all'attuale.

del Regolamento Consob adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 - e il Comitato Remunerazione e Nomine), dell'Organismo di Vigilanza istituito in attuazione del D.Lgs. 231/2001.

Sulla base delle principali evidenze acquisite nell'adempimento delle proprie funzioni, si procede, quindi, a dare atto di quanto di seguito.

Il Collegio Sindacale:

  • ha tenuto nell'esercizio 2017 n. 8 riunioni e ha partecipato all'Assemblea annuale dei Soci, a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione (n. 8 nell'esercizio) nonché, alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (n. 5 nell'esercizio) e, tramite il proprio Presidente, del Comitato Remunerazione e Nomine (n. 1 nell'esercizio); le riunioni del Collegio Sindacale hanno avuto una durata media di circa tre ore;
  • nella maggior parte dei casi, ha svolto le proprie riunioni nello stesso giorno di quelle del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e dell'Organismo di Vigilanza, prevedendo una sezione di argomenti trattati congiuntamente, al fine di facilitare lo scambio di informazione tra i soggetti con compiti rilevanti in materia di controlli interni e per meglio disporre delle risorse aziendali interessate;
  • ha svolto riunioni con il Dirigente Preposto e la Società di Revisione incaricata della revisione legale, per approfondire alcuni temi oggetto di adeguata verifica e verbalizzazione;
  • ha svolto, altresì, un incontro/intervista con il consulente incaricato della Board Performance Evaluation per l'esercizio 2017.

Il Collegio Sindacale ha altresì partecipato al "programma di induction" rivolto agli Amministratori e Sindaci di nuova nomina - ma aperto anche a quelli già in carica - articolato in diverse sessioni con interventi svolti dal Top Management, dai Direttori di Divisione/BU e da Direttori di staff su specifici macro-temi, con l'obiettivo di fornire un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera Brembo, dei suoi prodotti, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonché della sua organizzazione, del sistema di controllo e gestione dei rischi, del quadro normativo di riferimento, oltre che per allineare le competenze dei singoli amministratori con le esigenze peculiari della Società. Il programma si è sviluppato secondo le modalità e per gli argomenti di seguito indicati:

  • 4 sessioni di induction ad hoc (di 5 ore circa ciascuna): Business e Prodotto (I e II Parte), Sistemi di Gestione Qualità, Sicurezza e Ambiente; Piano Industriale e Corporate Social Responsibility;
  • 2 visite a siti produttivi del Gruppo, di Curno e Mapello (Bergamo), per approfondimento dei processi di sviluppo dei prodotti Brembo;
  • 3 approfondimenti durante riunioni consiliari: Industry 4.0; strategie di crescita organica e non organica e operazioni di M&A; Politiche Retributive (una riunione sui "Piani di successione" è già stata programma alla data della presente Relazione).

Ai sensi dell'art. 153 del TUF e dell'art. 2429, comma 2, cod. civ., e tenuto conto delle raccomandazioni fornite da CONSOB, Vi riferiamo quanto segue:

    1. sulla base delle informazioni disponibili, il Collegio Sindacale non ha rilevato violazioni della legge o dello Statuto sociale, né operazioni manifestatamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assembleari assunte, o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale e la sua continuità.
    1. Il Collegio Sindacale ha acquisito costantemente dagli Amministratori, durante le richiamate riunioni, ampia e dettagliata informativa sull'andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e/o dalle sue società controllate, nonché sull'andamento delle attività e dei progetti strategici avviati, sui quali il Collegio non ha osservazioni particolari da riferire.
    1. Nel corso delle verifiche periodiche, il Collegio Sindacale ha incontrato il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la Direzione Internal Audit e i rappresentanti della Società di Revisione2 , per avere informazioni sull'attività svolta e sui programmi di controllo. Sul punto, non sono emersi dati e informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati in questa sede. Il Collegio ha inoltre scambiato costantemente e tempestivamente informazioni, rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti, con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e l'Organismo di Vigilanza.
    1. Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, in merito a:
  • l'adeguatezza, l'idoneità e il funzionamento dell'assetto organizzativo della società e del Gruppo, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e, a tale riguardo, il Collegio non ha osservazioni particolari da riferire;
  • l'adeguatezza e il funzionamento del sistema di controllo interno e il sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, nel rispetto dei principi di corretta amministrazione, mediante l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni preposte, dalla società di revisione incaricata della revisione legale e l'esame dei documenti aziendali, e a tale riguardo non ha osservazioni particolari da riferire;
  • l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del TUF;
  • l'indipendenza della Società di Revisione. A tal fine, si precisa che nel corso dell'esercizio 2017, la Società, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, ha adottato due procedure per formalizzare il processo di selezione e nomina della Società di Revisione per il conferimento dell'incarico di revisione legale e quello relativo al conferimento di incarichi diversi da quelli di revisione (definizione ruoli e responsabilità nelle diverse attività) alla luce del Regolamento (UE) n. 537/2014 e della Direttiva n. 2006/43/CE, così come modificata dalla Direttiva n. 2014/56/UE, recepita nell'ordinamento italiano con il D. Lgs. 17 luglio 2016, n. 135 che ha modificato il D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.
    1. Il Consiglio ha discusso, tra l'altro, le seguenti proposte, approvate successivamente dall'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2017:
  • l'aumento del numero totale delle azioni mediante frazionamento delle stesse (stock split) senza variare l'ammontare del capitale sociale, da eseguire mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione per ciascuna azione ordinaria ritirata e annullata di numero cinque azioni di nuova emissione, con conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto sociale;
  • proposta di esclusione volontaria delle azioni di Brembo dal segmento STAR ai sensi dell'articolo 2.5.8 del Regolamento di Borsa Italiana S.p.A., in considerazione della crescente capitalizzazione e dell'assetto patrimoniale che la Società ha raggiunto dall'ingresso nel mercato azionario avvenuto nel 2001 e che ne ha, oltretutto, determinato l'inserimento nell'Indice FTSE MIB (del MTA) a far data dal 2 gennaio 2017. Il Consiglio ha comunque deciso di conservare, su base volontaria, i presidi di governance richiesti ai fini della negoziazione delle azioni sul segmento STAR.
    1. In occasione del rinnovo degli organi sociali (a mente della ricordata Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2017), il Collegio Sindacale ha monitorato le procedure di presentazione delle liste e di nomina dei componenti gli organi di amministrazione e controllo e il processo di nomina, affinché fossero condotte nel rispetto della disciplina sull'elezione degli organi di amministrazione e controllo disciplinato dallo Statuto sociale.
    1. Con riferimento alle politiche in materia di diversità da applicare nella composizione degli organi sociali, di cui all'art. 123-bis del TUF, si dà atto che il Consiglio di Amministrazione di Brembo ha approvato, in data 3 marzo 2017, il "Regolamento del Consiglio di Amministrazione", applicabile a partire dal mandato consiliare

2 In merito all'incarico di revisione, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 23 aprile 2013, ha affidato, sulla base della proposta motivata presentata dal Collegio Sindacale, l'incarico di revisione legale dei conti, alla società di revisione EY S.p.A. per gli esercizi dal 2013 al 2021.

2017-2019, con l'obiettivo di fornire al mercato ulteriori criteri rispetto a quelli legislativi e regolamentari vigenti, il più possibile oggettivi, relativi alle modalità di costituzione e di lavoro del Consiglio stesso, adeguate alle dimensioni, al posizionamento, alla complessità, alle specificità del settore e alle strategie del Gruppo. Tali criteri includono, tra l'altro, le suddette politiche, illustrate in modo dettagliato nella "Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari". Tra i requisiti individuati dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione figurano l'età degli Amministratori Indipendenti, che non può essere inferiore a 35 anni e non può superare i 70 anni, e la previsione di una quota riservata al genere meno rappresentato secondo le disposizioni normative vigenti, oltre all'identificazione di elementi qualitativi relativi alle competenze e professionalità (background professionali, soft skill e hard skill) degli Amministratori. La valutazione in merito alla rispondenza del Consiglio in carica ai suddetti criteri è stata effettuata nella riunione consiliare del 5 marzo 2018, sentito anche il parere del Comitato Remunerazione e Nomine riunitosi il 16 febbraio 2018. Per quanto riguarda l'Organo di Controllo sono stati formulati orientamenti per gli Azionisti da parte del Consiglio di Amministrazione uscente in occasione del rinnovo disposto dall'Assemblea del 20 aprile 2017, con riferimento all'esperienza e alla professionalità dei candidati, al fine di garantire un'adeguata diversità nella composizione del Collegio Sindacale.

  1. Nel corso del 2017, la Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali con terzi, infragruppo o con parti correlate o operazioni in grado di incidere in maniera significativa sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Relativamente alle operazioni infragruppo o con parti correlate di natura ordinaria intervenute nel periodo, di cui la Società ha fornito specifiche e puntuali informazioni nelle relazioni finanziarie periodiche (e nelle note al bilancio consolidato del Gruppo), diamo atto che dette operazioni sono state poste in essere nell'interesse della Società e nel rispetto della Procedura per Operazioni con Parti Correlate adottata in data 12 novembre 2010, in conformità al Regolamento Consob3 e non hanno evidenziato criticità riguardo alla loro congruità e rispondenza all'interesse della Società.

    1. Rispetto alla Procedura per Operazioni con Parti Correlate, segnaliamo che in data 10 maggio 2017 il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, ha approvato l'aggiornamento della procedura per recepire le modifiche riguardanti unicamente gli aspetti organizzativi inerenti la Direzione Amministrazione e Finanza della Società, essendo la procedura già in linea con le prassi applicative. Nel contempo è stato confermato il parametro "soglia" per l'identificazione delle cc.dd. Operazioni Esigue, nell'importo di Euro 250.000-, e aggiornati gli "Indici di Rilevanza" per l'identificazione delle "Operazioni di Maggiore Rilevanza" sulla base dei dati del bilancio consolidato 2016 approvato dall'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2017.
    1. Nell'ambito del piano di acquisto e vendita di azioni proprie, deliberato dall'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2017, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, non sono state compiute operazioni di acquisto o di vendita. Alla data del 31 dicembre 2017, la Società detiene pertanto un totale di n. 8.735.000- azioni proprie, che rappresentano il 2,616 % circa del capitale sociale, per un valore complessivo di € 13.475.897-.
    1. Sul processo di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha verificato la costante attività di aggiornamento a livello di Gruppo del sistema di norme e procedure amministrativo-contabili a presidio del processo di formazione e diffusione delle relazioni ed informazioni finanziarie (individuali e consolidate), che risultano idonee a consentire il rilascio delle attestazioni ai sensi dell'art. 154 del D. Lgs. 58/1998. L'effettiva applicazione e l'affidabilità delle procedure contabili e amministrative è stata verificata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avvalendosi delle strutture interne competenti (la funzione Internal Audit), attraverso un piano di monitoraggio che ha interessato sia l'ambiente di controllo e di governance, sia i controlli chiave a livello di processi rilevanti. Il controllo del corretto funzionamento del modello a presidio del rispetto

3 Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010

della legge 262/2005 è garantito da una serie di verifiche svolte in self assessment dai singoli process owner integrate da analisi poste in essere dalla funzione di Audit di Gruppo.

    1. Per quanto attiene alla formazione del bilancio d'esercizio e consolidato chiusi al 31 dicembre 2017, il Collegio Sindacale dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura di impairment.
    1. In data 28 febbraio 2018, su richiesta del Presidente del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha espresso parere favorevole in merito alla proposta di nomina del Dott. Andrea Pazzi, Chief Administration and Finance Officer, quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari di Brembo, con conseguente attribuzione dei relativi poteri. La nomina, deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2018, è efficace ai fini dell'attestazione dei dati contabili di Brembo e del Gruppo chiusi al 31 dicembre 2017 e il nuovo Dirigente Preposto resterà in carica sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione, ossia sino alla data dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2019. Il Collegio Sindacale ha provveduto a ricostruire le modalità di nomina, esaminare la documentazione trasmessagli allo scopo, verificando la sussistenza dei requisiti professionali e di onorabilità del candidato proposto richiesti dalla legge e dallo Statuto sociale e ha ritenuto, quindi, il Dott. A. Pazzi, idoneo a svolgere tale funzione.
    1. Durante le verifiche periodiche, il Collegio Sindacale ha ricevuto costante informativa circa l'andamento della situazione finanziaria e dei finanziamenti ricevuti da istituti bancari. In corso d'esercizio, l'organo amministrativo ha altresì assunto delibere per sostenere sotto il profilo economico-finanziario alcune società del Gruppo tramite la relativa ricapitalizzazione (Brembo do Brasil Ltda. e Brembo Argentina S.A.) o attraverso il rilascio di "Parent Guarantees" per l'emissione di linee di credito (a favore delle società Brembo Mexico S.A. de C.V. e delle consociate cinesi).
    1. Con riferimento alle disposizioni di cui all'art. 36, comma 1 del Regolamento Mercati (Delibera Consob n. 16191 del 20 ottobre 2007 e dell'art. 15, comma 1 del medesimo regolamento come modificato dalla Delibera Consob n. 20249 del 28 dicembre 2017, in vigore dal 3 gennaio 2018), che si applicano alle società controllate identificate dalla Società come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria; il Collegio Sindacale ha accertato che i flussi informativi forniti dalle società controllate Extra-UE, indicate ai sensi della predetta normativa, sono adeguati a far pervenire regolarmente alla Società ed al revisore legale i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato e consentono di condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali. Nello specifico, si segnala che alla data del 31 dicembre 2017 le società a cui si applicano tali disposizioni sono quelle controllate indicate da Brembo come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria.
    1. Con riferimento alle novità normative introdotte dal D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, che recepisce la Direttiva 2014/95/UE riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità nella composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo di imprese e gruppi di grandi dimensioni, il Collegio Sindacale:
  • ha potuto verificare che la Società si è strutturata da tempo, sotto la direzione del Chief CSR Officer, ad affrontare l'obbligo di redazione della Dichiarazione Non Finanziaria di cui al D. Lgs. 254/2016, con effetto a partire dal 1° gennaio 2017 (di seguito, la "DNF");
  • ha ricevuto costante informativa sul processo di analisi di materialità svolto dalla Società per definire gli ambiti informativi non finanziari di natura socio-ambientale considerati rilevanti per il Gruppo ai fini della redazione della DNF per l'esercizio 2017, sulle procedure introdotte dalla Società - che il Collegio ha ritenuto adeguate - per regolamentare ruoli, attività, responsabilità e tempistiche nel processo di raccolta e validazione dati a livello worldwide, e per disciplinare la predisposizione e approvazione della DNF;
  • è stato costantemente informato in merito al processo di conferimento dell'incarico di attestazione di conformità della DNF (limited review), che ha incluso alcune verifiche sia in termini economici, sia di comporta-

mento di altre società quotate interessate, alla stessa Società di Revisione in carica, che il Collegio Sindacale ha ritenuto percorribile e adeguato.

    1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle raccomandazioni previste dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate di Borsa Italiana, cui la Società ha aderito, verificando la conformità del sistema di Corporate Governance di Brembo alle raccomandazioni espresse dal suddetto codice e di cui è stata fornita una dettagliata informativa nell'annuale Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 5 marzo 2018 e disponibile sul sito internet della Società. Il Collegio è stato altresì informato dell'esito delle valutazioni condivise con il Lead Indipendent Director e gli Amministratori Indipendenti relativamente alle raccomandazioni formulate nel 5° Rapporto Annuale del Comitato per la Corporate Governance sull'applicazione del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana (si veda paragrafo 18 della Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari 2017).
    1. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare la sussistenza al momento della nomina e quindi la permanenza dei requisiti di professionalità e indipendenza dei propri componenti, prendendo atto delle differenti dichiarazioni rilasciate; anche in questo caso gli esiti sono descritti nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF. Il Collegio Sindacale ha inoltre verificato il possesso da parte dei propri membri dei requisiti di onorabilità, professionalità e rispettabilità richiesti dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti e di quelli di indipendenza da Codice di Autodisciplina, e che il limite al cumulo degli incarichi (laddove applicabile) è rispettato.
    1. Il Collegio Sindacale è stato inoltre informato sui risultati della "Board Performance Evaluation 2017" condotta dall'advisor indipendente Spencer Stuart, nell'ambito della quale anche il Collegio Sindacale è stato intervistato. I risultati hanno rilevato un quadro ampiamente positivo e un livello di apprezzamento complessivo molto elevato (l'84% di risposte positive - concordo pienamente/concordo), a fronte di una media considerata positiva, secondo le best practice in Italia ed all'estero, del 66%.
    1. Il Collegio Sindacale ha altresì accertato l'adeguatezza delle indicazioni di merito e procedurali adottate dal Comitato Remunerazioni e Nomine (alle cui riunioni ha partecipato il Presidente del Collegio Sindacale) per la definizione e l'attuazione delle politiche di remunerazione di medio-lungo periodo, nonché espresso parere favorevole alle politiche d'incentivazione monetaria, annuale e triennale, con riferimento all'Organo Amministrativo, agli Amministratori Esecutivi e all'Alta Dirigenza. Le caratteristiche delle nuove politiche remunerative di breve e lungo periodo per l'esercizio 2018, approvate dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 5 marzo 2018, sempre previo parere del Comitato Remunerazione e Nomine, sono illustrate nella Relazione sulle Remunerazioni 2018 redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, disponibile sul Sito Internet di Brembo. Si precisa che a partire già dall'esercizio 2017 è stata inserita sia nel sistema incentivante di breve termine (MBO) che nel nuovo sistema incentivante di lungo termine (LTIP 2016-2018) la clausola di "clawback", così come richiesto dal Codice di Autodisciplina (punto f dell'art. 6.C.1); tale disposizione consente alla Società di chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di componenti variabili della remunerazione (o di trattenere componenti oggetto di differimento), la cui assegnazione è stata determinata sulla base di dati o informazioni che si rivelino in seguito manifestamente errati o dovuti a casi di comportamenti fraudolenti o di colpa grave dei destinatari.
    1. Il Collegio Sindacale, unitamente al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (in talune occasioni e in funzione di specifici argomenti, attraverso riunioni tenute in forma congiunta), ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Gestione del Rischio attraverso:
  • incontri trimestrali con il Direttore Internal Audit, al fine di ricevere informazioni in merito a:

    • (i) risultati di audit del 2018 finalizzati all'identificazione e valutazione dei principali rischi, alla verifica del Sistema di Controllo Interno, del rispetto della legge, delle procedure e dei processi aziendali, nonché sulle attività di implementazione dei relativi piani di miglioramento;
  • (ii) Piano di Audit 2018 e Budget 2018 della Funzione, ritenuti dal Comitato Controllo, Rischi e sostenibilità e dal Consiglio di Amministrazione adeguati rispetto alla dimensione e ai profili di rischio del business e del Gruppo;

  • incontri periodici con il Risk Manager volti all'acquisizione di informazioni:
  • (i) sul monitoraggio delle attività di Enterprise Risk Management;
  • (ii) sugli aggiornamenti del Risk Report di Brembo e dei relativi piani di azione/mitigazione proposti periodicamente dal management.

Dalle verifiche effettuate e dalle informazioni ricevute è emerso che il Sistema di Controllo e Gestione Rischi risulta adeguato nel suo complesso e idoneo a perseguire la prevenzione dei rischi, nonché ad assicurare un'efficace applicazione delle norme di comportamento aziendale. Altresì, la struttura organizzativa del sistema stesso garantisce il coordinamento tra i diversi soggetti e le funzioni coinvolte, anche attraverso un costante flusso informativo tra i vari attori; non sussistono, pertanto, rilievi da sottoporre all'Assemblea.

    1. Il Collegio Sindacale ha inoltre preso atto dei risultati della "Management Letter 2016" emessa dalla Società di Revisione e dei piani previsti dal Management che hanno consentito al Comitato Controllo, Rischi e sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione di ribadire l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi alla struttura del Gruppo e al tipo di business condotto dalla società. Il Collegio ha quindi costantemente monitorato lo stato di avanzamento dei piani definiti.
    1. Con riferimento al "Sistema di Compliance" implementato dalla Società al fine di prevenire la responsabilità amministrativa da reato ex D. Lgs. 231/2001, il Collegio ha ricevuto informativa circa:
  • l'aggiornamento del Codice di Condotta Anticorruzione, tramite l'emissione della seconda edizione, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 27 luglio 2017, che ha introdotto un innalzamento della soglia limite per gli omaggi di merchandising Brembo (rivolti alla promozione del marchio), richiedendo inoltre alle società controllate di dotarsi di un catalogo di merchandising analogo a quello della Capogruppo;
  • l'adozione di un Codice di Condotta Antitrust, nell'ambito del relativo programma di compliance avviato già nel 2016, con l'obiettivo di fornire una guida pratica ai dipendenti, adattata al business condotto da Brembo, in merito ai comportamenti corretti da adottare per garantire il pieno rispetto della normativa antitrust nei vari paesi in cui Brembo opera.
    1. Il Presidente del Collegio Sindacale ha partecipato a tutti gli incontri svolti dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001 nel corso del 2017 (n. 5 riunioni), in modo da verificare costantemente i processi di aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del medesimo decreto (di seguito, il "Modello 231"), il suo funzionamento, nonché l'idoneità e l'efficacia a prevenire responsabilità in relazione ai cc.dd. reati presupposto, attraverso l'implementazione delle opportune procedure e misure preventive. I risultati di tali attività sono descritti in dettaglio nelle relazioni dell'Organismo rese periodicamente al Consiglio di Amministrazione. In via generale, si segnala che l'Organismo di Vigilanza ha confermato la tenuta dell'impianto generale del Modello 231 anche rispetto alle modifiche legislative intervenute nel corso del 2017 e che le attività di assurance/monitoraggio svolte dalle funzioni Internal Audit di "Risk Assessment 231" e le azioni di diffusione e di formazione interna alla Società sul Modello 231, proseguono in modo costante.
    1. Il Collegio Sindacale ha incontrato con periodicità gli esponenti della Società di Revisione, EY S.p.A., ricevendo costantemente informativa in merito ai piani di lavoro e di verifica predisposti, al loro stato di avanzamento, e ai relativi risultati, e non sono emersi dati e/o aspetti rilevanti in relazione a problematiche di competenza del Collegio Sindacale tali da essere evidenziati in questa sede.
    1. Il Collegio Sindacale ha proseguito inoltre gli approfondimenti avviati a fine 2016 sulle novità normative introdotte in tema di revisione legale dal Regolamento (UE) n. 537/2014 e dal D. Lgs. 135/2016, confrontandosi periodicamente con la Società di Revisione sulla struttura e sulle "questioni fondamentali emerse in sede di

revisione legale e, in particolare sulle carenze significative rilevate nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria", ai sensi dell'art. 19, comma 3 del D. Lgs 27 gennaio 2010, n. 39.

    1. Il Collegio sindacale ha vigilato sull'osservanza delle norme procedurali inerenti alla redazione e alla pubblicazione del bilancio consolidato, ai sensi dell'art. 41 del D.lgs. 4 aprile 1991, n. 127 e dell'art. 154-ter del TUF.
    1. La Società di Revisione EY S.p.A., in data 20 marzo 2018, ha rilasciato (secondo le nuove strutture applicabili a seguito delle modifiche apportate dalla riforma della revisione legale recepita nel nostro ordinamento e in adozione di alcuni principi di revisione internazionale) le relazioni previste dagli artt. 14 del D. Lgs. 39/2010 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, esprimendo un "giudizio senza modifica" sul bilancio individuale e consolidato della Società chiusi al 31 dicembre 2017.

In merito al paragrafo concernente gli "aspetti chiave della revisione", la Società di Revisione ha ritenuto di considerare questioni rilevanti gli impairment test delle partecipazioni, quanto al bilancio individuale (segnatamente con riferimento alle partecipazioni dell'area sudamericana), e gli impairment test sugli avviamenti, quanto al bilancio consolidato, in quanto basati su assunzioni che sono sensibili agli andamenti futuri dei mercati e degli scenari economici.

La società di revisione ritiene, altresì, ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 39/2010, che la Relazione sulla gestione e le informazioni della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del TUF, siano coerenti con il bilancio d'esercizio della Società e con il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.

È stata altresì resa al Collegio dalla Società di Revisione, nella medesima predetta data, la relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010; come riportato nel giudizio sui bilanci, questa non contraddice gli stessi giudizi, ma riferisce su specifiche materie. Rileva qui menzionare che, oltre alle cc.dd. questioni significative segnalate quali "aspetti chiave della revisione" nelle predette relazioni sul bilancio, individuale e consolidato, la Società di Revisione evidenzia in questa relazione come "rischi significativi" quelli concernenti le imposte sul reddito e il transfer pricing e l'area della revenue recognition, riconducibili ad un apprezzamento ricorrente per società che, come Brembo, operano in un contesto mondiale e con molte tipologie di ricavi tipiche del settore produttivo automobilistico. Dalla stessa non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di "governance".

In merito, come disposto dall'art. 19 del D. Lgs. 39/2010, il Collegio ne ha data comunque informativa al Consiglio di Amministrazione in data 20 marzo 2018, senza ritenere di corredare tale relazione con proprie osservazioni. Il Collegio rileva che al miglioramento continuo del processo di informativa finanziaria viene assicurata attenzione in continuità da parte del Collegio stesso e che tale relazione aggiuntiva si è presenta quale sintesi di elementi già condivisi nel tempo e già anche all'attenzione dell'Organo amministrativo.

Si rammenta che la relazione in parola integra, altresì, la dichiarazione della Società di Revisione sull'indipendenza, di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 537/2014. Infine, il Collegio ha preso atto della Relazione di trasparenza predisposta dalla Società di Revisione pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 18 del D. Lgs. 39/2010.

La Società di Revisione, in base allo specifico incarico di cui si è già riferito, ha infine rilasciato, sempre in data 20 marzo 2018, anche apposita relazione che ha confermato l'avvenuta predisposizione della DNF e l'attestazione di conformità - limited negative review -, senza evidenza di alcun rilievo.

  1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione di cui all'art. 19 del D. Lgs. 39/2010, verificando la natura e l'entità di tutti gli li incarichi ricevuti da Brembo e/o dalle società del Gruppo (italiane ed estere, sia UE sia Extra UE) per servizi diversi dalla revisione legale, il cui dettaglio è fornito nelle Note Illustrative al bilancio consolidato, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti in tema di pubblicità dei corrispettivi. Di seguito si riporta una tabella di sintesi degli incarichi ad EY S.p.A.:

Incarichi di revisione

(in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016
Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione:
alla Capogruppo Brembo S.p.A. 225 210
alle società controllate (servizi forniti dal network) 414 415
Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica
finalizzati all'emissione di un'attestazione:
alla Capogruppo Brembo S.p.A. 56 8
Corrispettivi della società di revisione per prestazione di altri servizi:
alla Capogruppo Brembo S.p.A. 0 3
alle società controllate (servizi forniti dal network) 0 14
Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione
per prestazione di servizi:
per la Capogruppo Brembo S.p.A. 0 83
altre prestazioni alle società controllate 6 91

Per quanto riguarda detti incarichi differenti da quelli di revisione (mai appartenenti a quelli vietati ex art. 5, paragrafo 1 del Regolamento (UE) 537/2014) e il relativo corrispettivo, il Collegio Sindacale li ha ritenuti adeguati alla dimensione e alla complessità dei lavori effettuati e quindi compatibili con l'incarico di revisione legale, non risultando anomalie tali da incidere sui criteri d'indipendenza della Società di Revisione.

    1. Il Collegio Sindacale ha reso pareri o espresso osservazioni richieste dalla normativa vigente in merito a: (i) le politiche remunerative (contenute nella Relazione sulla Remunerazione/MBO 2017) con riferimento al Vice-Presidente Esecutivo e all'Amministratore Delegato e per il Direttore della funzione di Internal Audit; (ii) la ripartizione del compenso determinato dall'Assemblea dei Soci a favore del Consiglio di Amministrazione; (iii) l'idoneità della nomina (come già ricordato) del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari di Brembo; (iv) all'adeguamento del compenso della Società di Revisione EY S.p.A., per il solo esercizio 2016, in quanto incluso nei criteri di adeguamento originariamente determinati dall'Assemblea degli Azionisti del 23 Aprile 2013.
    1. Il Collegio Sindacale dà atto, infine, che nel corso dell'attività svolta e sulla base delle informazioni ottenute, non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze significative tali da richiedere la segnalazione alle Autorità o la menzione nella presente Relazione; inoltre, non sono state presentate denunce ex art. 2408 cod. civ., né sono pervenuti esposti di altro genere.

Preso atto del Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, il Collegio Sindacale, tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di Revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, non ha obiezioni da formulare in merito alla sua approvazione, alla proposta deliberativa del Consiglio di Amministrazione relativa alla distribuzione di un dividendo (ordinario) lordo di € 0,22.- per azione (ordinaria) in circolazione e al "riporto a nuovo" del residuo risultato di esercizio accertato.

Milano, 20 marzo 2018

IL COLLEGIO SINDACALE Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente) Dott. Alfredo Malguzzi (Sindaco Effettivo) Dott. Mario Tagliaferri (Sindaco Effettivo)

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti, Matteo Tiraboschi, in qualità di Vice Presidente Esecutivo, e Andrea Pazzi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Brembo S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 è basata su di un processo definito da Brembo S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Tradway Commission che rappresenta un frame work di riferimento generalmente accettato a livello internazionale. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che:
  • 3.1 il bilancio d'esercizio:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

5 marzo 2018

Via Brembo.
24035 CURN
Bergamo (Ital

NOTE

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BREMBO S.p.A. Headquarters c/o Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso Viale Europa, 2 - 24040 Stezzano (BG) Italia Tel. +39 035 605.2111 - www.brembo.com E-mail: [email protected] - [email protected]

Consulenza redazionale: C·Consulting snc (Milano) Progetto Grafico e illustrazioni: Briefing sas (Milano) Realizzazione e stampa: Secograf (S. Giuliano Mil.)

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